Cocco e Vaniglia

di Ely Gryffiindor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pensieri ***
Capitolo 2: *** Additati ***
Capitolo 3: *** Seconda possibilità ***
Capitolo 4: *** Cocco e Vaniglia ***
Capitolo 5: *** Occhi ***
Capitolo 6: *** Elthanin ***
Capitolo 7: *** Mi dispiace ***
Capitolo 8: *** Non conta quanto aspetti,ma chi aspetti ***
Capitolo 9: *** Il Bacio ***
Capitolo 10: *** Natale a Malfoy Manor ***
Capitolo 11: *** Lucius Malfoy ***
Capitolo 12: *** Gelosie ***
Capitolo 13: *** Vigliacca ***
Capitolo 14: *** L'amore è la soluzione ***
Capitolo 15: *** Il Pensatoio ***
Capitolo 16: *** La verità ***



Capitolo 1
*** Pensieri ***


                                                           
                                                       Pensieri

Pensieri,ecco cosa frullava nella testa di Draco Malfoy quella mattina dentro il vagone dell'Espresso per Hogwarts,il principe delle Serpi sedeva apparentemente tranquillo nella sua regale postura. Pensieri di lei,che non vedeva dalla battaglia finale e che quella mattina sul treno non aveva ancora visto,che avesse deciso di non tornare?No non era da lei. Pensieri per lei,da sette anni a questa parte,per un amore tanto agognato ma mai vissuto. Istintivamente Draco guardò il suo avambraccio sinistro, dove era presente il simbolo di quella schiavitù che sbiadiva sempre di più.Pensieri su di lei,che  nemmeno immagina del perchè avessi accettato di farmi marchiare.
Non ho mai creduto alla superiorità del sangue puro, non ho mai odiato i Mezzosangue,e come avrei potuto se io Draco Lucius Malfoy,il purosangue per antonomasia, mi sono perdutamente innamorato di una Mezzosangue, e non di una qualsiasi ma della Mezzosangue più famosa del mondo magico. 
Due anni prima il giovane Malfoy si recò nell'ufficio del professor Silente, diventando spia dell'Ordine della fenice, rischiando la sua vita volendo diventare una persona migliore sperando che lei si accorgesse di lui.Aveva aspettato per anni il momento in cui Potter sconfiggesse Voldemort ,aveva tradito il credo di suo padre, aveva tradito i Mangiamorte e tutta la causa di quel pazzo Mezzosangue che si innalzava a Purosangue. Draco si ritrovò a sorridere di quei pensieri, ora che la guerra era finita Draco poteva conquistarla, farle capire che ogni insulto che le ha rivolto faceva più male a lui che a lei. Il rumore della porta dello scompartimento interruppe bruscamente i pensieri di Draco facendolo voltare, notando sulla soglia la presenza di Blaise Zabini e Theodore Nott.
"Ehi Principe, la stavamo cercando" disse Blaise sorridendo,Blaise e Theo erano i migliori amici di Draco, gli unici a sapere tutta la verità e non l'avevano mai giudicato come un traditore, anche loro vittime di menti malate, hanno sempre cercato di farsi forza a vicenda.
"Blaise,Theo" salutò la voce indifferente di Draco, tra loro non c'erano bisogni di parole si capivano anche solo con uno sguardo. 
" Dray tutto bene?" chiese Theo preoccupato
" Si" rispose Malfoy. Dopo una veloce occhiata preoccupata tra Theo e Blaise fu quest'ultimo a prendere la parola " Stai pensando ad Hermione vero?" Sapeva quanto i suoi amici si fossero presi a cuore quel suo amore per la Granger e soprattutto quanto conoscevano il suo carattere apparentemente freddo. " Si,non l'ho vista sul treno, e non c'è nemmeno Potter, mi sembra chiara la situazione" disse in tono amareggiato alludendo ad una relazione tra i due.
" Sta tranquillo Draco! Ginny mi ha detto che Potter e la Granger torneranno tra qualche giorno, hanno chiesto un permesso e la McGranitt ha acconsentito, e so a cosa alludi, Potter ed Hermione sono come fratelli, la loro amicizia si è consacrata maggiormente in questo periodo,parole di Ginny" draco annui non  molto convinto. Maledetto Potter, è possibile che dovesse sempre stare dove stava la sua Mezzosangue?
" Quando Potter e la Granger scopriranno la relazione che hai con Ginny e che la Donnola sta con Pansy,diventeranno isterici, sarà uno spettacolo indimenticabile" disse ridendo Theo.Draco ghignò.Con la fine della guerra Blaise e Weasley femmina avevano intrapreso una relazione e lo stesso valeva per Pel di Carota e Pansy,cosa poi lei ci trovasse in lui era un mistero anche per Draco. Calò il silenzio nello scompartimento ognuno immerso nei suoi pensieri.


 

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Capitolo 2
*** Additati ***


Additati  
 
Scesi dal treno,i tre Serpeverde vennero raggiunti da Ginny e Ron Weasley, accompagnato da Pansy Parkinson e  Daphne Greengrass che abbracciarono i loro amici Serpi, nonostante le dicerie, Pansy non era mai stata con Draco anzi il loro rapporto era basato sull'amicizia fraterna, la serpeverde aveva da tempo intuito dell'interesse di Draco per una ragazza ma non sapeva chi fosse. Malfoy nascondeva bene frequentando molte ragazze,tutte storie senza importanza basate sul sesso, ma l'intuito di Pansy non sbagliava mai.
Dopo essersi salutati, i ragazzi si recarono verso le carrozze trainate dai Thestral, visibili a tutti a causa della guerra da poco conclusa, per arrivare verso Hogwarts.
"Ehi Weasley quando dirai a Potter che stai con Pan, voglio esserci, non voglio perdermi lo spettacolo quando ti crucerà" disse Draco fracendo ridere anche gli altri.Con le nuove frequentazioni dei suoi amici Malfoy era stato a costretto a rivalutare i Weasley, non erano certo il clou del mondo magico ma non voleva rovinare le storie di Blay e Pan. Ron assunse un'aria preoccupata e guardò mestamente sua sorella,tornando poi a rivolgersi a Malfoy "Miseriaccia Malfoy non ricordarmelo". Ginny aveva un'aria cupa, anche lei non aveva detto niente ai suoi migliori amici, in fondo erano pur sempre ragazzi che li avevano sempre disprezzati e additati come traditori del loro sangue. Blaise intercettò i pensieri della sua ragazza, la strinse a sè " Tesoro non preoccuparti, capiranno" la rossa annui  e rivolgendosi anche a Ron, il bel Serpeverde continuò " Vedrete che non li perderete, la vostra amicizia con Potter e la Granger è forte e duratura non sarà questo a farla spezzare". Sentendo il nome della Granger,Draco sussultò per poi tornare ad assumere la sua espressione indecifrabile,che negli anni lo avevaano reso una statua di ghiaccio, anche se sotto al ghiaccio c'era un cuore che batteva. "Invece che preoccuparvi, mettete in circolo il vostro coraggio, siete pur sempre figli di Godric, non dimenticatelo" affermò Daphne in tutta la sua bellezza mentre fumava bellamente.
"Voi non li conoscete... Hermione è la mia migliore amica, è come una sorella probabilmente lei mi appoggerà, sicuramente lo farà, ma ho paura che se Harry avrà delle rimostranze, lei si allontanerà da me.L'amicizia tra Hermione ed Harry è qualcosa di troppo profondo che la ricerca degli Horcrux ha rinforzato, si sono addirittura fatti un tatuaggio uguale per suggellare il loro rapporto".disse Ginny, Draco stava per esplodere di rabbia, che fosse successo qualcosa tra quei due durante la ricerca di quegli Horcrux? e poi che storia è questa del tatuaggio? Theo guardò Blaise ed entrambi guardarono Draco ed alzarono gli occhi al cielo. Intanto Pansy faceva collegamenti.     
 
 
Giunti davanti ai cancelli, gli studenti si recarono in Sala Grande per il consueto banchetto di inizio anno, dopo la morte del professor Silente avvenuta per mano di Severus Piton, la presidenza della scuola venne affidata alla professoressa McGranitt.
Dopo lo smistamento la preside prese la parola "Benvenuti a tutti voi, ai vecchi e nuovi studenti, in questo clima di ritrovata pace, quest'anno vi sarà una collaborazione tra case da sempre nemiche, per cui Tassorosso e Corvonero seguiranno insieme le lezioni e lo stesso faranno Grifondoro e Serpeverde, con la speranza che le passate divergenze si appianano, inoltre presento i nuovi Caposcuola, Ernie Mc Millan e Hannah Abbott per Tassorosso, Anthony Goldstein e Padma Patil per Corvonero, Daphne Greengrass  e Draco Malfoy per Serpeverde e per Grifondoro Harry Potter ed Hermione Granger che ci raggiungeranno nei prossimi giorni" Intanto nella sala i brusiii dilagarono, soprattutto tra i Grifondoro che non avevano preso per niente bene la notizia della collaborazione con le serpi, da sempre considerati sostenitori di Voldemort e figli di mangiamorte. Ginny e Ronald se da una parte erano contenti che avrebbero trascorso più tempo con i loro partners dall'altro erano preoccupati, la rivalità tra case era difficile da smorzare. Draco sapeva che la spilla di Caposcuola sarebbe andata alla Granger, la strega migliore degli ultimi cento anni,la salvatrice del mondo magico, e ghignava pensando alle ronde con la signorina so-tutto-io.
La preside continuò facendo le presentazioni dei nuovi insegnanti, e con entusiasmo venne accolto come nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure Sirius Black.
Conclusa la cena Ginny e Ron andarono a salutare Sirius.
" Ciao Sirius" esordirono quasi in coro i due Weasley, il malandrino sorrise verso i due giovani "Ciao ragazzi come state?" 
" Bene, ma Harry sa che sarai tu il nostro professore?" rispose Ron.
" No voglio fare una sorpresa a Harry ed Hermione" rispose Sirius, che considerava Hermione una strega brillante ed una ragazza eccezionale, una madre una sorella ed un'amica per il suo figlioccio. Al gruppo si aggiunsero anche le cinque serpi e Draco salutò Sirius con un gesto del capo che il nuovo professore ricambiò, tra loro c'era confidenza essendo Sirius membro dell'Ordine e sapeva del ruolo che Draco aveva avuto nella Guerra e poi vi era affetto, legati da una parentela di secondo grado essendo Sirius cugino di sua madre Narcissa Black in Malfoy, quest'ultima scampata ad Azkaban grazie all'aiuto che diede ad Harry nella foresta proibita. Dopo aver chiacchierato di Quidditch e delle nuove lezioni i ragazzi si congedarono.
" Draco posso parlarti in privato?" disse Sirius il ragazzo annui e si spostarono in un luogo un po' isolato della sala Grande che stava rimanendo vuota, e il professore continuò " Che intenzioni hai con Hermione? Quando le dirai che hai accettato il marchio per proteggere lei? Sappi che dovrai dirglielo prima o poi." 
" Sei impazzito abbassa la voce. Non sò quando glielo dirò, non voglio che si senta in debito nei miei confronti, io l'amo come non si ama mai  due volte nella vita, ma lo saprà solo se lei ricambierà mai i miei sentimenti, e tu Felpato tieni quella tua boccaccia chiusa, anche con Potter, soprattutto con Potter" rispose Draco 
" E sbagli perchè Harry potrebbe aiutarci" disse orgoglioso Sirius
"Aiutarci?" rispose Malfoy con un sopracciglio alzato
" Io con le donne ci so fare, alla tua età e tutt'ora, sono un intenditore" rispose Sirius altezzoso
"Accetto il tuo aiuto ma Potter non deve sapere niente.Chiaro?"
Sirius annui e Draco se ne andò. 
Negli anni Sirius aveva visto quanto l'amore di Draco per Hermione gli avesse fatto bene, l'aveva salvato da un destino certo, ed ora voleva che lui trovasse il coraggio per dichiararsi, per mostrare il vero Draco al mondo intero.
 
 
Draco raggiunse la sua camera singola da Caposcuola e una volta steso sul letto pensò alla sua Mezzosangue che stava chissa dove con Potter, prima di addormentarsi maledi nuovamente il bambino sopravvissuto.
 
Note: è la mia prima ff non so se la porterò a termine ma ho voluto provarci... recensite anche negativamente sono accettati consigli, come capirete adoro i clichè..

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Capitolo 3
*** Seconda possibilità ***


                                      
 
 
                                         Seconda possibilità
 
 
 
 
Harry corse ad abbracciare Sirius e gli altri adulti presenti, Hermione fece lo stesso ma trovandosi davanti l'algida figura di Narcissa Malfoy si trovò a disagio, i ricordi di Malfoy Manor erano ancora vivi nella sua mente, ricorda lo sguardo affranto della donna,optò alla fine per un saluto educato tendendole la sua piccola mano,la donna rimase piacevolmente stupita dal gesto della Granger,che in casa subì la pazzia di Bellatrix. Narcissa si sentiva in colpa per non aver potuto fare molto per aiutare quella piccola guerriera.Provava stima per quella ragazzina coraggiosa, e di conseguenza strinse la mano della ragazza e le sorrise dolcemente. Hermione sapeva quanto invece la donna l'aveva aiutata, e un giorno l'avrebbe ringraziata, quella non era la giusta circostanza.
 
"Herm,tesoro sei sempre più bella, ah se avessi avuto vent'anni di meno" esordì Sirius ridendo e facendo ridere l'aula.
"Grazie Sirius" rispose la ragazza abbassando lo sguardo cercando di nascondere il rossore sulle gote.
" Felpato non mettere in imbarazzo Hermione" Disse Harry soccorrendo l'amica. Draco non poteva che essere d'accordo con il malandrino, da quando la ragazza era entrata in quell'aula i suoi occhi grigi non l'avevano mai lasciata. Hermione aveva una corporatura magra ma formosa, lunghe gambe fasciate da jeans chiari e un maglioncino grigionche metteva in risalto il suo ventre magro, le labbra erano rosse, il naso piccolo ma carino e i capelli cadevano in boccoli castani lungo le spalle. Ma la parte che Draco adorava erano i suoi occhi,quegli occhi color nocciola così orgogliosi che negli anni la ragazza non aveva mai abbassato.
Dannazione, perchè Malfoy mi sta fissando, pensò la grifoncina che scrutava l'aula, si chiese se quel ragazzo che l'aveva sempre disprezzata e fatta sentire volutamente inferiore,senza risultati, fosse stato sempre cosi attraente.Hermione scacciò quei pensieri.Non poteva trovare Malfoy bello! Tornò a far vagare il suo sguardo e si soffermò sui serpeverde,sapeva che coloro che come lei erano tornati dopo la guerra erano molto vicini alla causa di Voldemort,i loro genitori erano mangiamorte e molti di quei ragazzi erano stati obbligati al marchio nero.La collaborazione sarebbe stata vermente difficile.
 
"Troppi Mangiamorte per l'eroina del mondo magico eh Granger?" disse in tono sarcastico Malfoy.
La voce strascicata del biondo riportò Hermione alla realtà, Narcissa Malfoy guardò con rimprovero suo figlio, l'aula calò nel silenzio a quella affermazione e tutti rivolsero l'attenzione alla Granger.
"Mi dispiace deluderti Malfoy, ma io non vedo Mangiamorte in quest'aula"  rispose Hermione in tono altezzoso. Tutti si compiacerono della sua risposta, lei per prima, la signora Malfoy rimaneva sempre più stupita dall'assenza di pregiudizi di quella ragazza.
Draco ghignò ma non rispose,la Granger aveva rivolto la sua attenzione ad altro.
 
" Ginny,Ronald perchè siete seduti vicino a due serpi?" disse Harry cadendo dalle nuvole.
L'aula crollò nuovamente nel silenzio,Neville abbassò gli occhi temendo il peggio una bomba stava per essere sganciata pensava il timido grifondoro. Ron deglutì a fatica e Ginny si alzò sicura sapendo che quell'arduo compito sarebbe toccato a lei.
"Harry,Hermione, io e Ron dobbiamo parlarvi" affermò sicura la rossa.
Ron si alzò e cercò di prendere la parola " Miseriaccia come è difficile!" celiò il rosso
 
Intanto Harry ed Hermione si guardavano aspettando che i loro amici si decidessero a parlare, ma un tarlo cominciò ad attraversare la mente della strega.Guardò Zabini e la Parkinson con aria incredula,rivolse uno sguardo ai suoi amici che abbassarono la testa, facendole temere il peggio.
Non poteva essere vero, pensò la riccia.Hermione sorrise ad Harry circospetta,non sapeva se le sue supposizione fosse corretta,ma doveva tentare , tutti li stavano osservando, odiava stare al centro dell'attenzione "Harry,credo che Ginny e Ronald,stanno provando a dirci,senza successo, che hanno una storia con Zabini e la Parkinson?" rivolse la domanda ai due Weasley.
"Miseriaccia Mione ma come fai sempre a sapere tutto" rispose Ron. La riccia stava per rispondere ma fu interrotta.
"Ma siete impazziti? siete sotto la maledizione Imperius? Sono Mangiamorte, hanno il marchio nero" esplose il bambino sopravvisuto. Neville scuoteva la testa,  la bomba era esplosa.
I due rossi rimasero a bocca aperta,così come il resto della classe.
Theo si alzò come una furia, ma lo sguardo minaccioso di Hermione e il braccio di Draco lo rimisero al suo posto.
Harry avvampava di rabbia,come potevano i suoi migliori amici stare con quel tipo di persone che avevano cercato di ucciderli pensò il bambino sopravvissuto. La situazione stava per degenerare. Hermione poggiò una mano sulla spalla del suo migliore " Harry calmati adesso!" disse Hermione sorridendo dolcemente.Harry le sorrise di rimando, il tocco di Hermione aveva un effetto calmante, e disse di si agitando la testa.
" Abbiamo partecipato a tutti i processi dei loro genitori,buona parte di loro non voleva essere marchiata, ma non ha avuto scelta, Il marchio,Harry, non era un'opzione negoziabile l'alternativa era morire, non dare la colpa al loro per aver voluto vivere.Non sono pericolosi" disse in tono pacato la riccia.Harry l'ascoltò in silenzio pensando che la sua amica avesse ragione, ma lui aveva paura, con la fine della guerra non voleva più avere a che fare con quella gente. Hermione interpretò il silenzio di harry come un invito a proseguire.
"Tesoro anche il professor Piton aveva il marchio nero, ma si è dimostrata una persona coraggiosa ed avrebbe dato la sua vita per salvarti" disse Hermione.
Draco ascoltava Hermione e nonostante il fastidio che provava per il tono e i sorrisi dolci che rivolgeva a Potter, si complimentò mentalmente co se stesso, aveva fatto la scelta giusta, morire per lei averebbe valso ogni vita vissuta.
"Herm, con il professor Piton era diverso" disse Harry convinto.
"No Harry, ha avuto semplicemente una seconda possibilità". disse la ragazza accarezzando la guancia dell'amico, rivolse un sorriso a Ginny e Ron "Siete felici ragazzi?" chiese Hermione. I Weasley annuirono.
"Bene, io sono felice per voi"  disse hermione abbracciandoli. Harry sorrise, il discorso di Hermione,come sempre, era corretto. Una seconda possibilità poteva dargliela.
quando si scioolsero dall'abbraccio, hermione guardò Harry.
" Harry,se Zabini e la Parkinson li faranno soffrire, possiamo sempre schiantarli" disse hermione tra lo scherzoso e il serio. Harry annui sorridendo, e Zabini scoppiò a ridere. Zabini era un tipo apposto pensò hermione, aveva parlato con lui qualche volta durante gli anni passati, un serpeverde diverso, non interessato alla purezza del sangue, ma il fatto che fosse amico di Malfoy la diceva lunga, per quanto riguardava Pansy faccia da carlino, non riusciva a capire cosa Ronald ci trovasse in lei.
"Stai attenta soprattutto TU Parkinson, io non dimentico i sette anni di insulti, come non dimentico che prima della battaglia finale, quando io ed Harry siamo entrati ad Hogwarts volevi consegnare il mio migliore amico al TUO LORD OSCURO" disse Hermione con gli occhi pieni di rabbia. La mora serpeverde boccheggiò, ma Harry poggiò una mano sul braccio di Hermione con una faccia che significava -non vale la pena- , la riccia lo guardò e sorrise.
" Hermione!Quello che è successo durante la guerra è passato nessuno ha fatto del male ad Hrry quel giorno" disse Remus.
"Granger, mi dispiace per tutto quello che è successo durante la guerra, Pan ha agito per paura, non avrebbe voluto consegnre Potter a Colui che non deve essere nominato" rispose cauto Zabini.
Hermione annuì,forse era arrivato il momento di lasciarsi il passato alle spalle, tese la mano alla Parkinson che sollevata rispose al gesto.
"Come sei magnanima Granger" disse Draco sarcastico. Narcissa scrutava suo figlio,aveva notato che l 'unica volta che suo figlio avesse parlato, era sempre per punzecchiare la Granger.
"Il rampollo dei Malfoy,l'ultima tra le stelle dei Black ha dato il suo ennesimo parere sulla mia persona NON RICHIESTO" tuonò la grifondoro.Era già la seconda volta che mi rivolgeva la parola, pensò Hermione, la ragazza lo guardò con fierezza, e si ritrovò a pensare quanto quei suoi occhi avessero il colore dell'argento, come aveva fatto a non averli notati prima.Si riscosse da quei pensieri e li scacciò per la seconda volta.
"Granger, io dico quello che voglio, anche quando non è richiesto. Non sarai certo tu ad impedirmelo" disse Malfoy ghignando. La ragazza aveva una smorfia contratta sul viso.
"Vedo che tra voi non scorre buon sangue ragazzi" disse Sirius non capiva perchè Draco stava provocando Hermione ,conosceva entrambi, la discussione sarebbe degenerata.
Hermione rise amaramente "Sangue,è questo il problema di Malfoy,lo è sempre stato" disse la ragazza. L'aula ammutoli e Draco abbassò lo sguardo perchè tirava fuori la storia sulla purezza del Sangue. Dannata Granger!!!
"Potter se continui a guardare Daphne la consumi"disse il biondo.
Hermione gongolava per averlo messo a tacere la milionesima volta in sette anni, ma nemmeno a lei erano sfuggiti gli sguardi tra il suo migliore amico e la Greengrass.
"Non sto guardando la Greengrass,furetto" rispose Harry. La ragazza in questione sussultò imbarazzata eppure quelle occhiate non se le era immaginate. Draco ghignò in direzione del Bambino sopravvissuto, che intanto diveniva sempre più rosso in viso. Hermione decise di intervenire, prese per mano Harry, gesto che non piacque nè a Draco e nè a Daphne.
"Dobbiamo andare a salutare Hagrid.Ginny,Ronald ci vediamo a pranzo. Arrivederci a tutti" disse Hermione sorridendo e salvando Harry da una misera figura. Strinsero formalmente la mano alla signora Malfoy e si incamminarono verso l'uscita.
Giunti all'altezza del banco occupato da Malfoy, Hermione si sporse verso il biondo che sussultò interiormente, era la prima volta che li divideva una cosi poca distanza.Draco sentiva il profumo della ragazza inebriagli i sensi,l'avrebbe fatta sua in quel momento.
"Era la Greengrass che guardava Harry,Malfoy" disse la grifondoro a dieci centimetri dal viso di Draco, vicinanza che provocò alla ragazza un brivido lungo la schienza che la spaventò, si ritrasse ignorando il brivido ed usci insieme al suo migliore amico.
Il cuore di Draco perse più di un battito, ma cosa più strana era che il principe delle serpi stava sorridendo, un sorriso vero e non il classico ghigno.Theo, aveva assistito alla scena in prima fila,diede una pacca sulla spalla a Draco.
Qualche banco più in là,Pansy cominciava a capire.
A Narcissa Malfoy non sfuggì il sorriso di suo figlio, il primo dopo anni.
 
 
 
 
 
 
 
Note: Ciao a tutti... ecco un altro capitolo bella gente fatemi sapere se vi piace o no... Grazieeeee :D

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Capitolo 4
*** Cocco e Vaniglia ***


 
 
 
                                                             Cocco e Vaniglia
 
 
 
 
Dormitorio Serpeverde
 
Le lezioni erano riprese da due giorni, e quella mattina Draco Malfoy era impaziente, non che la pazienza fosse una sua virtù, ma quella mattina era insopportabile anche per se stesso, si era preparato con cura indossando la divisa della scuola e si era guardato allo specchio per tre volte,sbuffando al suo riflesso. Non era mai stato un tipo eccessivamente vanitoso;sapeva di essere bello,i suoi capelli biondo chiaro,i suoi occhi grigi ereditati dai Black,il fisico atletico,grazie agli allenamenti di Quidditch, e l'aria sicura di chi tutto poteva ereditata da suo padre che stava marcendo ad Azkaban, tutte sicurezze che quella mattina stavano vacillando.
Lei sarebbe tornata quel giorno,l'aveva sentito dire dalla donnola la sera prima,notizia che non lo fece dormire ed ora in preda all'impazienza si imponeva di riprendersi, era pur sempre un Malfoy si ripeteva nella testa.
Bussarono alla porta della sua stanza di Caposcuola,Draco andò ad aprire e nella stanza Daphne Greengrass, lui e la bionda erano cresciuti insieme,tra di loro non c'era mai stato niente,solo una notte di sesso qualche anno prima,alla quale poi non vi era stato un seguito.
"Sei pronto Dray?"domandò la ragazza
"No"sbuffò Draco cercando di assumere un'aria indifferente.
"Devo parlarti di una cosa Draco, voglio confidarmi con qualcuno"il biondo sapeva che quando la sua amica lo chiamava per nome era cattivo segno.
"Che hai Daph?"domandò il bel Serpeverde preoccupato
"Oggi tornano Potter e la Granger" rispose Daphne
"Cosa vuoi che me ne importi, non tediarmi che non è giornata" rispose il biondo cercando di mantenere un atteggiamento menefreghista, ma al contempo si chiedeva dove la ragazza volesse andare a parare. Daphne raccimolò tutto il coraggio che un serpeverde possiede-molto poco-e lanciò la bomba "Ho una cotta per Potter".Draco si volto in direzione dell'amica con gli occhi spalancati per l'incredulità,Daphne era bellissima alta, bionda, fisico formoso,sembrava la reincarnazione di una dea, e si era presa una sbandata per Potter, che oltre a sconfiggere il Signore Oscuro non aveva dimostrato altre capacità pensò Draco.
"Sei impazzita? Non ci siamo, insomma Daph lui è.. Potter" disse Draco tra lo scoraggiato e il disgustato.
"Che vuoi dire? Lo so che è Potter,grazie Draco per avermelo ricordato" tuonò Daphne irritata.
"é lo sfregiato,l'orfanello potterino Potty, nonostante la guerra sia finità avrà ancora dei pregiudizi noi stavamo dalla parte sbagliata e sul tuo avambraccio è posto il marchio nero, e poi meriti di meglio di quel bifolco"rispose il ragazzo.
"No Draco l'ho osservato ai processi ai Mangiamorte quest'estate, non è come lo definisci tu" disse Daphne altezzosa.Draco imprecava mentalmente contro Godric e i suoi figli. La Greengrass proseguì
"Non mi piace quest'amicizia che Harry ha con la Granger".
"Nemmeno a me"rispose Draco in un sussurro.
"Hai detto qualcosa?" chiese Daphne
"No niente, sono pronto andiamo a fare colazione".
 
 
 
 
 
Ron Weasley non era mai stato un cuor di leone, a volte si chiedeva come mai era stato smistato a Grifondoro, forse per il suo animo puro si diceva il ragazzo dentro di se,e il fatto che quel giorno avrebbe dovuto affrontare i suoi migliori amici,per informarli del sentimento che lo legava a Pan,i serpeverde negli anni avevano preso di mira lui e i suoi amici  e adesso confessare loro un amore per una ragazza che da sempre li aveva odiati,lo rendeva irrequieto.Certo il loro rapporto non era più quello di un tempo,lui non aveva partecipato alla ricerca degli Horcrux ,aveva preferito restare ad Hogwarts con Ginny per aiutare la professoressa McGranitt,ma teneva a loro come se fossero suoi fratelli e non voleva perderli.D'altro canto non voleva rinunciare all'amore di Pansy, quella ragazza,che con la fine della guerra, si era dimostrata una persona fantastica, dolce attraente ironica.Ron, seduto in sala Grande alla tavolata dei rosso-oro, quella mattina,la prima della sua vita,non toccò cibo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Harry Potter ed Hermione Granger erano giunti con una passaporta ad Hogwarts e davanti al castello che si stagliava davanti al loro, Harry si avvicinò all'amica di sempre "Bentornata a casa Hermione"."Bentornato anche a te"disse la ragazza sorridendo.
Si diressero nell'ufficio della preside e nell'attesa che la McGranitt arrivasse,Hermione si guardò intorno eccitata all'idea di essere nuovamente ad Hogwarts,in quel mondo dove aveva trovato un posto sette anni prima.Dopo un anno trascorso girando la Gran Bretagna per trovare quei maledetti horcrux, e la battaglia finale, la ragazza voleva un po' di tranquillità, rivoleva la sua vita fatta di libri e pergamene  e perchè no magari anche innamorarsi. Hermione aveva letto cosi tanto sui suoi amati libri di amori tavolgenti,di corpi che bruciavano di passione,che anche lei voleva provare un sentimento cosi totalizzante, negli ultimi anni pensava di essere innamorata del suo amico Ron, ma dopo la guerra si rese conto che l ' amore che pensava di provare era solo affetto fraterno, e il rosso non aveva mai dimostrato un interesse nei suoi confronti,se non quello di considerarla un'amica, per cui l'amore non era sbocciato. I due ragazzi erano appena tornati dall'Australia, dove Hermione aveva restituito la memoria ai suoi genitori ed insieme ad Harry li riportarono in Inghilterra.Sorrise in direzione del suo migliore amico, del ragazzo che negli anni aveva protetto e che avrebbe evitato soffrisse ancora, che con gli anni era diventato un bellissimo ragazzo con i suoi occhi verdi e i capelli neri,perennemente scompigliati,lo rendevano un ragazzo corteggiato. Hermione pensò che nonostante la vita che il ragazzo avesse condotto, il suo sorriso sarebbe rimasto sempre quello del bambino di undici anni al quale aggiustò gli occhiali molti anni prima.Certe cose non sarebbero cambiate.
Harry sorrise alla sua migliore amica, quell'amica che non l'aveva mai abbandonato, lei è stata il suo punto di forza, la sua costante.Dopo i fatti accaduti a Malfoy Manor,il salvatore del mondo magico aveva sviluppato un forte senso di protezione nei confronti della ragazza, per questo l'aveva seguita fino in Australia, non avrebbe permesso di lasciarla senza di lui co n il rischio che potesse succederle qualcosa.
All'arrivo della preside, i due si alzarono e salutarono l' ex professoressa stringendole a turno la mano, la donna,dopo essersi premurata delle loro condizioni di salute, li informò della collaborazione con i serpeverde, i ragazzi non mostrarono volti entusiasti, i figli di Salazar erano stati  vicini all'Oscuro durante la guerra, ma in fondo Hermione sapeva che quei ragazzi erano solo vittime e tutti meritiamo seconde possibilità.La preside li congedò concedendo ai due la mattinata libera per sistemarsi, ma che dovevano raggiungere l' aula di Difesa Contro le Arti Oscure, perchè li avrebbe attesi una sorpresa.
 
 
 
 
Nell'Aula di difesa contro le Arti Oscure erano schierati a destra i valorosi grifondoroe a sinistra le "viscide" serpi, che si scambiavano sguardi poco amichevoli. Ginny e Ron erano seduti rispettivamente accanto a Blaise e Pansy.
Quella mattina in aula erano presenti anche alcuni membri dell'Ordine della Fenice, Remus Lupin e la sua compagna Ninfadora Tonks, sua madre Andromeda Tonks e Narcissa Black in Malfoy ora poteva tranquillamente avere rapporti con sua sorella Andromeda,che aveva sempre amato e mai dimenticato, giunti ad Hogwarts per salutare Harry ed Hermione, nel frattempo parlottavano con Sirius.
Draco giunto in aula salutò sua madre affettuosamente, e il resto della sua famiglia, strinse la mano al professor Lupin e prese posto all'ultimo banco vicino a Theo.
Bussarono alla porta "Avanti!" esclamo il neo professore.
Sulla soglia apparirono le figure di Harry Potter ed Hermione Granger, Draco in un primo momento non alzò gli occhi, sorrise, un sorriso vero, sapeva che fosse lei.
Cocco e Vaniglia si respirava nell'aria,il suo profumo. Il suo Cuore era tornato.
 
 
 
Note: salve a tutti questo è il terzo capitolo dal prossimo avremo i primi dialoghi tra Hermione e Draco e non solo... Ringrazio coloro che mi seguono e che hanno recensito... a prestissimo...

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Capitolo 5
*** Occhi ***


 
                                                                     Occhi 
 
 
 
Quando Harry ed Hermione entrarono in Sala Grande per il pranzo si voltarono tutti, Harry prese per mano la sua amica agitata da tutta quell'attenzione, eroi li definivano, e insieme si diressero al loro tavolo, prendendo posto vicino a Ron e Ginny.
" Ragazzi poi mi spiegate come sono iniziate le vostre storie con i serpeverde" disse Harry in un sospiro.
Hermione guardò male il suo amico ed Harry sorrise.
" Pan è unica Harry vorrei che tu potessi conoscerla veramente, ci eravamo fatti un'idea sbagliata su di lei". replicò il rosso interrompndo il suo pasto.
"Idea,Ron,che lei stessa ha contribuito a creare" rispose Hermione e notando che nessuno rispose continuò cambiando discorso, per ora sarebbe meglio lasciar stare pensò la ragazza.
" Che materie hai Hermione dopo pranzo?"chiese Ginny all'amica
" Ho lezione di Rune Antiche e dopo vado a studiare in Biblioteca,Gin" rispose la riccia entusiasta.
" Noi abbiamo Divinazione, ci vediamo alla torre pi tardi ok?" chiese Gin.
La ragazza annui, e alzando lo sguardo per ascoltare un discorso di Calì, incontrò gli occhi grigi di Draco Malfoy, per Merlino cosa avrà da guardare quel furetto platinato pensò la ragazza, che abbassò lo sguardo imbarazzata.
" Perchè Malfoy ti sta fissando?" chiese Ron
Hermione fece spallucce ma non disse niente.Harry osservò in direzione del biondo serpeverde e lo fulminò con lo sguardo attirando a sè la riccia.
"Hermione ti sta fissando come se tu fossi una torta al cioccolato e lui non mangiasse da una settimana" continuò il rosso preoccupato.
" è possibile che tu debba pensare sempre al cibo Ronald" concluse Ginny scuotendo la testa.
 
 
-Come osa toccarla quello sfregiato,pensò Draco Malfoy dall'altro lato della sala Grande. Si scompigliò i capelli e si allentò il nodo della cravatta. Blaise notò l'insofferenza dell'amico, quante volte l'aveva visto triste e deluso per quell'amore che non aveva visto mai la luce, ricordava quando Draco al secondo anno la chiamò sporca mezzosangue per la prima volta. I giorni che seguirono quella circostanza videro un bimbo biondo affranto, ricordava l'espressione dell'amico quando vide la grifondoro al braccio di Krum, la gelosia lo divorava.
Zabini prese una decisione avrebbe lanciato qualche segnale alla Granger, avrebbe aiutato il corso degli eventi.Dove non arriva il destino,arriva Zabini.
 
 
"Granger Granger aspettami" urlò Zabini.
" Chiamami Hermione, sei il ragazzo della mia migliore amica, immagino che ci vedremo spesso" disse la riccia in tono neutro
" Già, ah proposito grazie per stamattina,Ginny ci teneva molto che almeno tu l'appoggiassi, e puoi chiamarmi Blaise" disse il moro sorridendo.
"Oh si Blaise, vedrete Harry non farà problemi, gli occorre solo tempo" disse Hermione
In fondo Zabini era gentile, i pregiudizi era meglio accantonarli,almeno doveva provare a farlo per Ginny.
" Rune Antiche anche tu?" domandò il moro .
" Si" rispose la ragazza continuando a camminare.
"Hermione hai buona memoria?" chiese il ragazzo
" Abbastanza, perchè ti serve qualcosa?" domandò gentilmente.Che Zabini volesse ripetizioni? Da che ricordava aveva sempre avuto ottimi voti.
" Mi chiedevo se ti ricordassi il primo viaggio sul treno verso Hogwarts" domandò il ragazzo.
La ragazzza lo guardò perplessa e annui
" Anche io! Ricordo che stavi aiutando Paciock a ritrovare il suo rospo,l'aveva smarrito"disse blaise ridendo
La ragazza sorrise a quel ricordo ma non capiva dove Zabini volesse andare a parare.
"Ricordi quando tu arrivasti allo scompartimento occupato da me,Draco,Pan,Theo e Daph?"conitnuò il serpeverde.
"Non so, sono passati molti anni, Blaise" disse Hermione tornando nella sua mente a quel giorno, ma cosa pretendeva quel ragazzo che mi ricordassi tutto? E poi che centrava quella storia?
"Comunque il rospo non era da voi" continuò la ragazza cercando di mettere fine a quel discorso che non capiva.
" Si lo so, ma ti ricordi quando io ti dissi che non c'era nessun rospo cosa successe?" domandò Blaise,forse la Granger non era così intelligente come tutti dicevano, ma doveva tentare pensò.
Hermione si ricordò quello che successe dopo, ricordò di un piccolo bambino biondo che gentilmente le aveva chiesto se voleva restare li  con loro,invece di perdere tempo a cercare un rospo, già irritante a undici anni pensò la riccia scuotendo la testa.
" Dalla tua espressione immagino tu abbia capito a cosa mi riferissi, quel bambino è stato  molto gentile non trovi?" disse Blaise sornione.
"Già...Peccato che io quel bambino non l'abbia più rivisto" celiò  la riccia. Quel giorno il  piccolo Malfoy fu molto gentile.
" Lui è migliore di quello che credi tu, solo che spesso emerge il suo essere Malfoy e non il vero Draco" disse Blaise.
" Mi sembra ovvio Zabini che abbiamo conosciuto due persone diverse, non metto in dubbio che sappia essere una persona diversa -a seconda del tipo di sangue che ti scorre nelle vene- da quella che ho conosciuto io, ma se dovessi esprimere un parere lo farei in base a come si è comportato con me e con i miei amici  nel corso degli anni., e in quella determinata occasione fu " stranamente gentile" perchè non sapeva che sono una mezzosangue.Adesso se vuoi scusarmi inizia la lezione"concluse la ragazza a tono.
Mancava solo Zabini, ma dove voleva arrivare con quella storia del treno, che anche Malfoy avesse un cuore,  l'avevo capito anche io, che però mi volesse far credere di chissà che essere meraviglioso fosse,non ci sto.Con Malfoy era meglio non abbattere i pregiudizi per il momento.
La lezione era stata piacevole e quando la campanella suonò salutò Blaise con un cenno del capo e si avviò in biblioteca.
Amava Hogwarts ed era felice di essere di nuovo li, quel castello dove era cominciata la sua vita da strega, il quale aveva visto protagonista lei e i suoi amici di molte avventure.Sarebbe stata sempre casa sua, avrebbe ricordato gli anni trascorsi tra quelle mura con orgoglio e felicità.Quei corridoi lunghi,che portavano in ogni parte della scuola, le scale-a cui piaceva cambiare- che ti mandavano in direzioni opposte a quelle volute. Una voce strascicata la bloccò sulla porta della biblioteca.
"Granger, è possibile che tu sia arrivata solo stamattina e già ti rinchiudi in biblioteca?" disse Malfoy in tono incredulo. Malfoy sapeva dove si sarebbe diretta e si trovò-casualmente- da quelle parti.
" Ciao anche a te Furetto, ma quello che faccio non sono affari tuoi, e comunque questa è una scuola Malfoy, ci si viene per studiare" rispose la ragazza con tono superiore. Dannato Furetto platinato.
"Oh grazie Caposcuola Granger, come sempre la sua intelligenza è un monito per tutti noi" disse Draco sarcastico. Merlino, aiutami tu. Ma se la baciassi adesso? Scacciò quel pensiero. Hermione lo guardò con rabbia ma il ragazzo proseguì in tono gentile e guardandola intensamente.
" Ti auguro un buono studio Granger". Hermione spalancò gli occhi per il tono usato dal ragazzo che intanto se ne era andato. Malfoy cortese con lei? sorrise, non era la prima volta. 
 
 
-Tutti i libri dicono la stessa cosa, le mie supposizioni erano corrette. Ma perchè avrebbe dovuto farlo? Per evitare Azkaban forse,oppure perchè voleva semplicemente aiutarmi,anche se non ho il sangue puro. Non so. IO odio non sapere. Ma per ora non dico niente ad Harry, ogni cosa a suo tempo. Con questi pensieri Hermione attraversò il quadro della Signora Grassa e trovò Harry e Ron che giocavano a scacchi.
" Ti stava cercando Ginny, ha detto di dirti che si è fermata a studiare con Blaise e che vi vedete a cena" disse Ron
" Grazie Ron, mi vado a preparare per la cena, aspettatemi" chiese la ragazza
" Certo Hermione" le sorrise Harry.
Sotto la doccia Hermione si stava rilassando e  ripensò alla giornata e gli occhi di un certo serpeverde le tornarono alla mente.Colpa di Blaise, del treno e del rospo di Neville pensò Hermione.
 
 
Sala Grande, Cena,Tavolo serpeverde
 
" Ho fatto due chiacchiere con la tua grifondoro Dray" disse sottovoce Blaise
" E ?" chiese Draco fingendo indifferenza
"E niente...Diciamo che ci siamo persi nei ricordi" rispose vago il moro
" Che Cazzo gli hai detto Blaise?" tuonò il biondo, sapeva che Blaise agiva in buona fede ma quel ragazzo era troppo esuberante per i suoi gusti.
" Oh niente Draco, ho notato che stamattina in aula l'hai praticamente punzecchiata ogni volta che ne avessi avuto l'occasione e così caro il mio principe non la conquiesterai mai!" disse Zabini in tono saccente.
" Grazie Blaise, tu si che sai come sollevare il morale degli amici" rispose sarcastico.
"Oh non devi ringraziarmi, sai che lo faccio volentieri" disse in tono melodrammatico il moro.
Malfoy si alzò irritato e accompagnato dai mormorii delle ragazze lasciò la sala grande, non prima di aver incrociato gli occhi di lei.
 
" Cosa avranno da mormorare..." disse Harry Potter ignorando la realtà 
" Lo fanno sempre quando Malfoy  entra o esce da un'aula, dal campo di Quidditch, dalla sala Grande, è un bel ragazzo a quanto pare" rispose Ginny sorridendo, Harry viveva su un altro pianeta.
"Dai Ginny è pur sempre Malfoy" rispose Harry schifato
La riccia si ritrovò a pensare quanto avessero ragione a mormorare. NO NO.  Evidentemente la stanchezza le stava giocando un brutto tiro pensò corrucciata la ragazza.
"Tutto bene tesoro?" chiese Harry dolcemente
" Si Harry, sono solo un po' stanca, hai finito la tua cena? dobbiamo andare alla riunione dei caposcuola" rispose la Hermione
 
 
Nella saletta adibita ai Caposcuola mancavano solo loro, era uno spazio accogliente con un tavolo grande e delle sedie color mogano, il fuoco scoppiettava nel camino e l'atmosfera cominciò subito a farsi calda.
Harry Potter salutò tutti con la sua gentilezza che l'aveva sempre distinto. I serpeverde si limitarono ad un cenno con il capo.
" Ciao Anthony" salutai il Caposcuola Corvonero sorridendo , un bel ragazzo, con l'intelligenza di un vero Corvo,partecipò alle riunioni dell'ES, un ottimo duellante pensai.
"Ciao Hermione" rispose sorridendo il ragazzo a cui si colorarono le gote di rosso.
-prossima mossa spaccare la faccia a Goldstein- pensò Draco.
"Ora che gli eroi del mondo magico ci hanno fatto l'onore della loro presenza possiamo cominciare" disse Draco per interrompere il gioco di sguardi tra la sua Mezzosangue ed Anthony-sono un corvonero intelligente- Goldstein. La gelosia gli stava divorando le viscere.
Hermione ed Harry non risposero alla provocazione, e si accomodarono al tavolo.Ernie McMillan spiegò i turni delle ronde e gli orari, nessuno ebbe nulla da ridire.
"Perfetto se non c'è altro io me ne vado, ho una biondina che mi aspetta" disse il biondo  serpeverde guardando Hermione
Ernie ed Harry abbassarono la testa imbarazzati per l'allusione di Malfoy e Goldstein sorrideva apertamente -La fama di Malfoy con le ragazze era pari alla sua di studentessa modello- pensò Hermione 
"Ti auguro di contrarre qualche malattia venerea" rispose Hermione con un finto sorriso generando le risa nella stanza.
" Gelosa Granger?" disse Draco avvicinandosi a lei.
Scossi la testa, ma come mi era venuto in mente di rispondere a Malfoy, e poi perchè mi aveva guardata. stavo per rispondere quando Harry mi salvò.
" Ti piacerebbe eh Malfoy"intervenne Harry
-Oh si che mi piacerebbe!!!- pensò Malfoy che non rispose ad Harry e se ne andò.
 
 
Quella sera nel letto Hermione pensò a ciò che era avvenuto nella saletta dei Caposcuola,il comportamento di Malfoy era strano, poi perchè mi guarda con insistenza, quella notte sognò un paio di occhi grigi che la osservavano.
 
 
 
 
 
Note: Ma quanti dialoghiiiiiii.... se non li capite contattatemi... è soprattutto il pov di Hermione... Recensite grazieeee

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Capitolo 6
*** Elthanin ***


                     
 
 
                                Elthanin
 
Malfoy Manor
 
Narcissa Malfoy ,seduta elegantemente sulla sua poltrona preferita, aspettava visite, doveva vederci chiaro. Suo figlio era sempre 
 
stato un bimbo viziato con tanti giocattoli e sempre servito, non si stupì quando divenne un adolescente borioso e arrogante, ma 
 
durante quegli anni,la donna aveva percepito un cambiamento in positivo nella personalità nel suo piccolo principino per cui quel 
 
giorno sarebbe andata a fondo della questione, e poi non era sfuggito il sorriso che aveva rivolto al mondo dopo che la Granger si 
 
era avvicinata a lui quel giorno, era pur sempre una Black, suo figlio non l'avrebbe fatta fessa...
 
"Padrona, la persona che stavate aspettando è arrivata" disse la piccola elfetta killy
 
La donna annuì e sulla porta comparve la figura di Sirius Black.
 
" Ciao cugino "salutò la donna e con un gesto lo fece accomodare.Due Black, avrebbe dovuto giocare bene le sue carte.
 
"Ciao Cissy, a cosa devo il tuo invito?" chiese l'uomo
 
"Volevo sapere come stavi, come andavano le lezioni?" rispose la donna con indifferenza sembrando credibile
 
"Dimmi la verità, non vorrai mentirmi, usi  le tattiche dei Black con un Black?" scosse la testa il vecchio malandrino, fintamente oltraggiato.
 
" E vabene uff... Volevo essere gentile... Cosa sta succedendo a Draco?" chiese preoccupata
 
"Non so di cosa tu stia parlando Cissy" disse Sirius cercando di essere sincero,  se Draco  avesse saputo di quella conversazione gli 
 
avrebbe messo una museruola.
 
"Voi grifoni non sapete mentire, non le usare nemmeno tu le tecniche dei Black con una Black" celiò la donna con un sopracciglio 
 
alzato.
 
"Cissy dovresti chiederlo a tuo figlio" disse Sirius portando la tazza di thè alla bocca.
 
-Allora qualcosa è successo, non lascerà il manor finchè non mi avrà detto cosa succede- pensò la donna
 
" Non mi dice niente, i suoi gufi sono sempre uguali, dice che va tutto bene,che ha buoni voti,ma so che qualcosa lo turba, da 
qualche anno a questa parte" disse la donna esasperata alzandosi dalla poltrona. Sirius non rispose e la donna continuò
 
" Centra per caso la signorina Granger,nel cambiamento di Draco?" concluse la donna
 
 
Sirius era combattuto se parlare o meno, era pur sempre una madre preoccupata per suo figlio.
 
" Ok, ma ciò che ti dirò non deve uscire da queste mura, promettimelo Cissy" la donna annuì e tornò a sedersi, stava per sapere 
tutto.
 
Sirius prese aria e cominciò a parlare
 
"Tuo figlio è innamorato di Hermione" chiaro e coinciso pensò l'uomo.
 
Narcissa Malfoy spalancò gli occhi, sapeva che suo figlio non credeva più al credo di suo padre ma che si fosse innamorato di 
Hermione Granger era una novità, il silenzio della donna lo esortò a continuare "è innamorato di lei da sempre, dal primo giorno che 
la vide sull' Espresso per Hogwarts, certo a undici anni non ti innamori, ma comunque è un sentimento che Draco ha coltivato nel 
tempo e custodito gelosamente". Draco  appena mi trafiguro mi metterà la museruola pensò l'uomo.
 
"Adesso capisco perchè ogni volta che era in casa parlava sempre di quella "Mezzosangue" la chiamava così"sorrideva Narcissa di 
se stessa per non aver afferrato prima i sentimenti di suo figlio per quella ragazzina.
 
" Draco mi diceva che era brava, che eccelleva in tutte le materie, una volta mi ha raccontato che gli ha perfino tirato un pugno in 
faccia, ed era sempre arrabbiato quando si trattava di lei, una volta mi disse che la Granger era ridicola perchè si prodigava a salvare 
gli elfi domestici e gli ippogrifi"  concluse la donna. Era felice del sentimento di Draco, la Granger le piaceva molto.
 
" Non è tutto quello che ho da dirti, però prima di dirti questa cosa devi promettermi il silenzio più assoluto con chiunque, è un 
segreto dell'Ordine, te lo dico perchè è giusto che tu lo sappia, ma mi aspetto il massimo riserbo sulla questione".
 
La donna annui ma si stava preoccupando.
 
 
"Dopo quello che accadde all 'Ufficio dei Misteri, Draco andò da Silente e si rese disponibile a fare il doppio gioco per conto 
 
dell'Ordine, quando ha saputo che c'era anche Hermione quel giorno al Ministero e che era stata minacciata dai mangiamorte, 
 
l'abbiamo dovuto fermare, era come impazzito voleva uccidere McNair,il  mangiamorte che puntò la bacchetta contro Hermione per 
 
far si che Harry cedesse la profezia a Lucius, le parole di tuo figlio furono le seguenti Come ha osato quel viscido a toccare la 
 
luce dei miei occhi. Silente spesso consigliò a Draco di confessare i suoi sentimenti alla ragazza, ma tuo figlio non voleva metterla 
 
in pericolo.sapeva che se Voldemort avesse scandagliato i suoi pensieri e vi avesse trovato qualcosa su Hermione, la ragazza sarebbe 
 
stata uccisa o peggio. Draco accettò il marchio nero perchè ha amato e ama tutt'ora Hermione talmente tanto ,che se fosse stato 
necessario sarebbe morto per lei".
 
Narcissa durante il discorso del cugino divenne sempre più pallida, che vita aveva vissuto il suo piccolo angioletto biondo, quante 
volte aveva sofferto da solo si chiese. Suo figlio era stato molto coraggioso pensò la donna.
 
"Killy, porta via il thè e porta il whisky più vecchio che abbiamo, ho bisogno di qualcosa di forte" disse la donna all'elfetta.
 
Ora che sapeva la verità era sollevata ed avrebbe aiutato Draco con quella ragazza.
 
 
 
 
 
 
 
Harry Potter non era mai stato un esperto di donne,aveva baciato Cho al quinto anno, e poi c'era stata Ginny, ma non era il 
conquistatore di donne che tutti credevano.Troppo timido per approcciare, faceva la figura dell'imbranato.Potrei chiedere ad 
Hermione pensò mentre era seduto in Sala comune in attesa che l'amica scendesse.
 
"Buongiorno Harry andiamo?" disse la ragazza sorridendo
 
"Buongiorno anche a te!" rispose.
 
Davanti alla porta notarono le figure di Draco Malfoy e Daphne Greengrass.
 
" Caposcuola Malfoy,Caposcuola Greengrass" salutò Herm educatamente
 
"Caposcuola Granger,Caposcuola Sfregiato" rispose Malfoy osservando Hermione.
 
Harry e Daphne si guardarono in silenzio.Hermione e Draco si scambiarono un'occhiata velocemente e tornarono a puntare lo 
sguardo sugli altri due.
 
Merlino come è bella, pensai.
 
Harry salutò con un gesto del capo Malfoy e si rivolse ad Hermione
 
"Andiamo tesoro?" tenendole la mano e guardando male Malfoy.
 
" Era necessario prenderla per mano?" tuonò Daphne stizzita.
 
Draco nemmeno rispose e se ne andò a sedere.Se il buongiorno si vede dal mattino il suo era iniziato penosamente.
 
 
 
 
Hermione Granger quel venerdi pomeriggio stava uscendo dalla biblioteca, e si ritrovò a pensare a quanto Malfoy fosse cambiato 
caratterialmente, non l'aveva mai chiamata Mezzosangue e non aveva usato epiteti poco gentili da quando era iniziata la scuola e 
tranne in qualche occasione è stato gentile, poi mi guardava con quegli occhi d'argento.
 
Hermione aveva capito che ormai fisicamente era attratta dal ragazzo,aveva cercato in ogni modo di evitarlo ma si ritrovava il biondo 
praticamente ovunque e quella sera aveva anche la ronda con il biondo. Si rifiutava categorigamente di ammettere che le piacesse il 
ragazzo.
 
-Non avrò mai possibilità, devo sperare che questa "cosa" qualsiasi essa sia svanisca in fretta- pensò la riccia.
 
La ragazza raggiunse Harry e insieme camminarono fino al Lago Nerodove ad attenderli c'erano Ron,Ginny,Pansy,Daphne e Draco.
 
-Bene. Come posso sperare che la "cosa" mi passi, se lo  vedo ovunque, il pomeriggio con le serpi mi mancava- pensò la ragazza 
amareggiata.
 
 
" Ciao ragazzi?" salutarono Ginny e Ron
 
" Ciao a tutti" risposi con un sorriso.
 
Mi  accomodai tra Malfoy che fumava una sigaretta,percepivo il suo odore, tabacco caffè e dopobarba, i capelli gli ricadevano sulla 
 
fronte.L'effetto era sicuramente migliore di quando li portava pieni di gel. Dall'altra parte c'era Harry, per lo meno mi incuteva 
 
sicurezza. Cosa avrà da ridere Zabini.
 
"Stasera avete le ronde?" chiese Zabini.
 
-Come se non lo sapesse- mi ritrovai a pensare.
 
" Già io sto con Potter, anzi Harry vieni con me che decidiamo come dividerci i corridoi" disse daphne.Harry imbarazzato seguì la 
 
ragazza.- Finalmente la Greengrass si era decisa, probabilmente se fosse stato per Harry avrebbe aspettato fino ai MAGO- Sorrisi a 
 
quel pensiero, mentre giocavo con un filo d'erba.
 
" Uragano Daphne colpisce ancora" affermò Theo.
 
" Hermione spero che anche senza Potter resti con noi" disse Zabini, io annuii " Sai vederti senza di lui è quasi un miraggio" continuò 
 
il ragazzo.
 
" Non credo ci sia nulla di male a trascorrere del tempo con un amico" Risposi neutra. 
 
Draco sbuffò
 
" Con chi hai la ronda Herm?" chiese Ron
 
" Con me" rispose Malfoy al mio posto. -Come osava quel furetto platinato- era irritante.
 
" Grazie Malfoy, so rispondere alle domande da sola" risposi piccata.
 
" Hermione forse potresti rivedere il bambino biondo e gentile del treno" continuò Zabini ridendo.
 
- Perchè Zabini fa così?, per Godric salva i figli di Salazar!!!-
 
Draco aveva capito di chi stavano parlando e lanciava sguardi omicida all'amico.
 
"ma di quale bambino state parlando Mione?" chiese Ron
 
-Volevo bene a Ronald, ma a volte era un idiota vero-
 
" Un bambino che conobbi sull'espresso per Hogwarts, il primo anno" risposi incerta. Draco gongolava mentalmente.
 
Nel frattempo passavano di li un gruppetto di ragazze di Tassorosso, ed una ragazza bionda sorrise a Draco, che rispose sorridendo 
e strizzando l'occhio alla bionda.
 
Un macigno si posizionò sul mio stomaco, sperando che la mia faccia non tradiva alcuna emozione.
 
"Cosa farai alle donne Draco" disse Theo teatralmente.
 
" Non è colpa mia se sono irresistibile" rispose il biondo ghignando.
 
-Irritante- pensai ma per lo meno sapevo che un tipo del genere non mi sarebbe mai piaciuto, pensai che la" cosa" era passata.
 
" è commovente Malfoy la fiducia che riponi in te stesso" dissi io.
 
"provare per credere" disse il biondo ghignando.Draco sapeva che la Granger era vergine e ciò lo entusiasmava ancora di più.
 
" Quando l'inferno gelerà". Risposi. salutai e me ne andai. Ma come si permetteva quel borioso arrogante.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Draco Malfoy aveva ripensato per tutta la cena a quando la Granger se ne era andata dal Lago Nero. A detta di Theo alla 
 
Mezzosangue non è sfuggito il sorriso che ho fatto alla Tassorosso.Magari è gelosa. Scacciai quel pensiero.Illudersi non sarebbe 
 
servito a nulla. 
 
Lei e Potter entrarono nella saletta. La Granger fece un sorriso luminoso, per vederla ridere avrei perso tutti  miei galeoni alla 
 
Gringott.
 
" Andiamo Granger?"dissi. Mi seguiva senza parlare, che fosse arrabbiata per l'ultima battuta al lago nero?
 
" mia madre ti manda i suoi saluti Granger, è rimasta piacevolmente colpita da te". le dissi per rompere il ghiaccio
 
" Oh, ringrazia pure tua madre da parte mia". -Cosa crede il furetto che ho dimenticato il suo atteggiamento al lago nero? Perchè 
sembra che esistano due Malfoy diversi.-
 
 
Ma che diamine le prende, questa donna mi manderà al San Mungo. Dove sta l'Hermione Granger battagliera.
 
Sbuffai, la ragazza si voltò con un sopracciglio alzato " Malfoy, immagino che tu preferisca trascorrere il tuo tempo in altri modi, ma 
 
cerca di prendere l'impegno da Caposcuola diversamente, evita di sbuffare.Grazie". -Mi accorsi  di aver usato un tono troppo aspro-
 
La guardai glaciale, solo perchè aveva sbuffato non c'era bisogno di usare quel tono. E poi io stavo dovevo volevo essere, con lei.
 
" Scusami Malfoy ho esagerato". La guardai incredulo
 
" Non ci credo che Hermione Granger si stia scusando?" risi ma lei continuava a camminare, così non andava che almeno mi 
 
guardasse mentre le parlo. La presi bruscamente per il polso e la voltai, finendo cosi addosso al mio petto. Era una sorta di 
 
abbraccio,che non mi ricordo nemmeno più da quanto desideravo. Lei  mi guardava con quegli occhi sgranati meravigliata dal 
 
contatto, era arrossita ed abbassò lo sguardo,non volevo lasciarla andare. Abbassai la fronte facendola combaciare con la sua, venne 
 
invaso da un profume di Cocco e Vaniglia. Sentivo un calore che partiva dal basso ventre fino al cuore.Troppe emozioni.Lei non si 
 
staccò. Ma un rumore sinistro ruppe l'incanto. 
 
Camminarono fino ad una porta da dove proveniva il rumore,l'aprirono e la scena che si parò davanti mostrava un Harry Potter e 
 
Daphne Greengrass in atteggiamenti intimi. 
 
I ragazzi richiusero la porta e scoppiarono a ridere.
 
Ora Potter non sarebbe stato un pericolo.
 
 
 
 
 
 
Dopo la ronda Hermione non tornò alla torre dei grifoni, doveva pensare, riflettere su quello che stava per succedere tra lei e Malfoy, 
 
se il rumore non li avesse interrotti, ma soprattutto sulle sensazioni che il corpo del bioondo le provocava. Inutile dire, che le 
 
sensazioni erano forti, era come se avesse vissuto fino a quel momento per vivere quell'abbraccio improvvisato. E poi lui la guardava con quegli occhi.Hermione scosse la testa e salì i gradini della Torre di Astronomia e osservò il cielo.
 
"Malfoy perchè mi hai seguito?" chiese la ragazza, che voleva continuare quello che stavano per fare?
 
"Cosa staresti facendo?" disse il biondo, glissando la domanda.
 
"Guardo Elthanin"dissi sorridendo
 
Il ragazzo la guardò stupita, quella era la sua costellazione, chissà se mentre la guardava pensava a lui.
 
"Immagino tu la conosca, è la stella più importante della costellazione , di cui porti il nome" rispose in tono saccente
 
"Non guardarmi così, nonostante noi non ci chiamiamo per nome non significa che non sappia come ti chiami" rispose pacata tornando a guardare 
 
il cielo.
 
"Come mai proprio quella stella?"chiese curioso
 
"Elthanin è chiamata anche "l' occhio del Drago", ma a me piace pensare che sia il cuore del Drago, mi piace pensare che Elthanin sia veramente 
 
essenziale per il Drago". dissi sorridendo.
 
Essenziale, come lei per lui pensò il ragazzo.Draco non poteva non pensare a quanto fosse dolce quella ragazza che nonostante mostrasse la sua 
 
forza era anche molto fragile. Avrebbe voluto abbracciarla ancora ma si trattenne.
 
Draco sorrise e con un gesto inconsapevole si tirò su le maniche del maglione.
 
Il marchio nero era li visibile,Hermione lo vide e non disse nulla, quando il ragazzo se ne rese conto, fece per tirare giù le maniche, ma lei lo 
 
bloccò. Le circostanze che avevano portato Draco ad accettare il Marchio erano misteriose, sapeva solo che l'aveva fatto per proteggere qualcuno 
 
a cui teneva molto.Il serpeverde dimostrò molto coraggio.
 
" Non hai nulla di cui vergognarti Draco, sei innocente" draco trasalì era la prima volta che lo chiamava per nome.
 
"Tu non capisci"disse lui scuotendo la testa.
 
"Per quello che vale,io non ti considero un Mangiamorte,un tatuaggio non dimostra chi siamo.Sono le nostre scelte ed i nostri pensieri" dissi.
 
"Come fai a dirlo,ti ho sempre insultata e umiliata" disse il giovne Malfoy
 
" Ed io rispondevo agli insulti, per cui siamo pari" disse lei sorridendo.
 
Hermione tracciava i contorni del marchio nero con il suo piccolo indice,Draco stava impazzendo. solo essere toccato da lei lo faceva sentire 
migliore. Rimasero in silenzio a guardare il cielo dopodiche tornarono ognuno ai loro dormitori.
 
" Buonanotte Amore mio" disse Draco mentalmente.
 
sarebbe stata una lunga notte.

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Capitolo 7
*** Mi dispiace ***


Mi dispiace
 
 
 
Hermione,quella mattina si svegliò un po' più tardi,ogni tanto poteva anche permetterselo,per cui quando scese in Sala grande non 
 
trovò nessuno, non si stupì, erano già tutti ad Hogsmeade. 
 
Ripensò a ciò che accadde la sera prima ed aveva deciso che la vicinanza di Draco Malfoy non le faceva bene. Non si spiegava 
 
come quel ragazzo che per anni aveva detestato, ora le provocava quelle sensazioni. Non era normale,Dannazione! Ho pensato a 
 
tutto, 
 
perfino ad un filtro d'amore,magari per prendersi gioco di me, ma sembra assurdo anche per uno come Malfoy.  Basta, il motto da 
 
quel momento sarebbe stato STAI LONTANA DA MALFOY, almeno fino a quando non avrebbe capito cosa lui voleva da lei e 
 
soprattutto cosa lei provava per lui, che le piaceva era ovvio, ma stava accadendo tutto così velocemente.
 
Ai Tre Manici di Scopa, un Draco Malfoy raggiante raccontava ciò che era successo la sera prima, dalla ronda fino alla Torre di 
 
Astronomia, ai suoi migliori amici.
.
"Non puoi esaltarti per un abbraccio Draco,gestisci tutte queste sentimenti contrastanti." disse Theo esasperato
 
"Lo so, ma averla così vicino..." rispose il biondo dispiaciuto per non aver approfondito il contatto. 
 
" Sei perso amico mio" celiò Blaise scuotendo il capo.
 
 
In quel momento entrò Hermione e si diresse al tavolo dove Harry la stava aspettando, passò davanti al tavolo dei tre serpeverde e 
 
salutò con un gesto del capo e proseguì.
 
Perchè non si era fermata? si chiese Draco, non mi ha nemmeno guardato. L'umore del giovane si oscurò. che la sera prima lei non 
 
avesse provato  niente? Il ragazzo era frustrato, deluso. valeva così poco un abbraccio di Draco Malfoy???
 
 
"Hermione devo parlarti" disse il bambino sopravvissuto. La ragazza si sedette al tavolo, erano solo loro due, per fortuna. La riccia 
 
annui.  In quel momento si scontrò con un paio d'occhi grigi, ma la ragazza distolse lo sguardo. Questa storia di Malfoy mi farà 
 
impazzire.
 
" Mi sto frequentando con Daphne, vorrei un tuo parere." le chiese il suo amico.
 
" Harry,Daphne è una bella ragazza, simpatica, se ti piace lasciati andare, senza avere paura" dissi sorridendo.
 
Io che consiglio agli altri di non avere paura, quando io sono la prima ad averne? Malfoy mi sta facendo diventare incoerente. 
 
Dannato Furetto platinato!
 
Harry era il suo migliore amico ma ultimamente si erano un po' allontanati, pensava fosse normale inizialmente, forse avrebbe potuto 
 
parlargli, ma forse era normale così, faceva parte dell'evoluzione dei rapporti umani.
 
Erano passati sei giorni da ciò che avvenne su quella torre. Draco  aveva notato come Hermione lo evitava accuratamente, per poi guardarlo di nascosto quando 
 
pensava di non essere vista. Non sapeva come avvicinarla. Durante le lezioni la scrutava.
 
" Buongiorno ragazzi, oggi il professor Lumacorno è assente, per cui secondo le sue istruzioni oggi analizzeremo l'Amortentia come ripasso in vista dei MAGO". 
 
Disse Sirius.
 
"Qualcuno sa dirmi qualcosa su questa pozione?" chiese il professore, scoperchiando un contenitore contenente la pozione.
 
" Prego Hermione" disse Sirius sorridendo alla giovane
 
"L'Amortentia è il filtro d'amore più potente del mondo.Gli ingredienti necessari per la sua preparazione sono:
 
Uova di Ahwinder Petali di Rosa Peperoncino in polvere. Crea una potente infatuazione o ossessione per una persona, ma non il 
 
vero amore, che non si può creare artificialmente. Le sue caratteristiche sono la luminosità madreperlacea ed il vapore che si innalza 
 
formando delle spirali; esso assume un odore differente a seconda della persona che ne entra in contatto e di ciò che la attrae 
 
maggiormente".
 
" Ehm eccellente Hermione 20 punti a Grifondoro", disse il prof. La ragazza ringraziò per lo meno nonostante in quei giorni non stava 
 
bene, riusciva ancora a raccimolare punti , evitava Malfoy come se fosse un'avada kedavra. Avendo la sensazione di peggiorare le cose. 
Forse con un po' di tempo quella 
 
mezza infatuazione le sarebbe passata. Anche perchè lui non faceva niente per cercarla,ma d'altronde perchè avrebbe dovuto 
 
cercarmi se tra noi non c'è stato  che un abbraccio . I grifondoro esultavano. Draco sorrideva, la 
 
migliore come sempre, pensò
 
"Hermione puoi dirmi  che fragranze senti?" disse Sirius, la giovane impallidì, non voleva essere scoperta ma non si può mentire 
 
alla magia.. Merlino che situazione... Coraggio Hermione sei una grifondoro. Harry la esortò con la testa.
 
Giunta davanti al calderone inalò i fumi e sapeva cosa avrebbe sentito, continuava a sbiancare.  Draco era curioso di sapere ma 
 
anche timoroso.
 
" Io sento tabacco,caffè e dopobarba" disse la ragazza timorosa. -Il profumo di Draco- pensò la ragazza terrorizzata.
 
si rivolse a Sirius " Non una parola" concluse irritata. Il professore rideva sotto i baffi.
 
Draco rabbrividì, poteva essere di chiunque quell'odore, anche lui fumava, beveva caffè e usava il dopobarba pensò.
 
" L'amore è la forza più potente dell'Universo, signorina Granger" disse una voce conosciuta, Hermione sorrise in direzione di un 
 
quadro.
 
" Salve Professor Silente!" era rimasta solo lei in aula gli altri erano usciti.
 
" Ho sentito che si è innamorata" chiese l'uomo
 
"Oh, non lo so  professore" rispose la ragazza
 
" No lo sa, o non vuole saperlo" le sorrise l'anziano. La ragazza sorrise e abbassò la testa.
 
" Spero che quando lo saprà verrà a confidarsi con un povero vecchio, costretto in un quadro". 
 
La ragazza salutò il professore e si avviò in biblioteca.
 
Draco che aveva origliato la conversazione, tra la Granger e l'ex preside, decise di architettare un piano. 
 
Adesso basta fare l'innamorato cronico,era pure sempre un Malfoy, e quando vuole una cosa, la ottiene. La serpe era tornata.
 
La magia non sbaglia, se lei lo avesse voluto che per una volta andasse lei da lui.
 
 
 
 
 
 
 
"Criao Ghermione" disse Ron
 
"  Ron chiudi quel forno che hai al posto della bocca,quando mangi" lo rimproverò Ginny. Hermione scosse la testa e si accomodò 
 
vicino all'amica. 
 
" Herm va tutto bene?" chiesero Ginny ed Harry
 
" Si ragazzi,sto studiando parecchio per gli esami finali. Sono solo un po' stanca". Harry annuii era un ragazzo, non avrebbe capito.
 
" E dimmi lo studio ti fa sentire odori nelle pozioni?" disse ironica la rossa
 
"Che vuoi dire?" chiese Hermione circospetta
 
" Lui come si chiama?" chiese curiosa Ginny. Hermione stava per ribattere quando la sua migliore amica spalancò gli occhi sulla 
 
soglia della sala Grande. Hermione si voltò e vide l'algida figura di Draco Malfoy che si scambiava un bacio bollente con la biondina 
 
di Tassorosso.
 
Hermione cercò di non far trapelare le sue mille emozioni che le scombussolarono tutti gli organi presenti in un corpo umano dal 
 
cuore al fegato. Gelosia. 
 
"è attratta da me fisicamente" disse Draco  scoraggiato ai suoi amici
 
"Quello è l'inizio, ma il tuo piano fallirà miseramente, anzi la allontanerai di più."  disse Blaise sicuro.
 
 
In quella settimana Hermione vide quelle scene ripetute volte,sembrava che Malfoy avesse gli ormoni in subbuglio e in più sempre 
 
con ragazze diverse, lei intanto era pallida, mangiava il minimo necessario e si era dedicata completamente allo studio. Almeno cosi 
 
non pensava a quel sentimento che le attanagliava il cuore. Si stava dirigendo al campo di Quidditch, quando vide Malfoy uscire da
 
dietro una siepe con una ragazza con i  vestiti scompigliati. Era una persecuzione. La ragazza se ne andò e Malfoy andò nella sua 
 
direzione.
 
-Adesso mi diverto-pensò il biondo stampandosi il classico ghigno, Hermione lo guardava disgustata.
 
" Caposcuola Granger,che piacere rivederti" disse con tono teatrale
 
"Non posso dire lo stesso, Ah prima che me ne dimentichi stasera non facciamo la ronda insieme. Sei con la Patil" disse Hermione 
 
con un sorriso cercando di sembrare credibile e stranamente ci riuscì. Malfoy si irrigidì,sperava di passare un po' di tempo con lei, 
 
stava baciando tutte le ragazze della scuola, e quella testarda grifondoro non capiva che era per attirare la sua attenzione. E sarebbe 
 
lei, la strega più brillante dell'ultimo secolo?
 
" Deduco che tu faccia la ronda con il Caposcuola Goldstein" chiese sprezzante il biondo.
 
-ma cosa interessava a lui- pensò la ragazza.
 
"Esatto!" esclamò andando via,lasciando un Draco Malfoy furente.
 
 
 
Quella stessa sera in un aula del terzo piano,  Hermione ed Anthony, scoprirono Malfoy e la Patil in atteggiamenti poco consoni al 
 
loro ruolo di caposcuola. In quell' occasione Hermione comprese quanto in basso era scesa e che quella per Malfoy era solo un'infatuazione, si era 
 
illusa che ci fosse dell'altro in lui.Evidentemente mi sbagliavo. pensò amareggiata. 
 
Gli occhi  disgustati della Granger fecero capire a Malfoy che quel piano era miseramente fallito.
 
 
Quel pomeriggio in biblioteca vi erano pochi studenti, Hermione si era ripresa da quei giorni  strani in cui era caduta e la sua immagine agli occhi degli altri, era migliorata. Non era più pallida, aveva meno occhiaie e mangiava in modo sano.
 
La ragazza aveva la testa china su un libro che riguardava le maledizioni senza perdono. Continuavano le sue ricerche e forse quel giorno avrebbe terminato e detto tutto ad Harry, se lo avrebbe visto. Erano giorni che non si parlavano,pensò triste la ragazza. 
 
La ragazza leggeva attentamente e non si rese conto della persona davanti a lei.
 
"Granger, mi servirebbe quel libro che hai sequestrato e che non stai nemmeno leggendo". disse la voce irritata di Draco Malfoy, indicando un tomo chiuso sul tavolo della ragazza.
 
Draco mostrava l'eleganza di un lord, la divisa era fatta su misura e gli stava divinamente bene. Anche se la "cosa" gli fosse passata, non poteva non ammettere la bellezza del ragazzo. Somigliava ai principi delle favole babbane. Rise a quel pensiero.
 
Il ragazzo  vide la quantità di libri sulle maledizioni cruciatus che aveva consultato la ragazza. Fu invaso dal ricordo di quel giorno a casa sua,quando hermione era sotto la maledizione di Bellatrix. Ricordava i suoi occhi fieri anche mentre urlava. Sognava tutte le notti la ragazza stesa sul pavimento del suo salotto e lui, di fronte a lei che la guardava.
 
Hermione sembrava aver intercettato i  pensieri del ragazzo e abbassò lo sguardo.
 
" Mi dispiace, avrei dovuto impedirlo" disse Draco affranto senza attendere risposta.
 
 
 
 
Note: Grazie a tutti coloro che mi seguono... Buona giornata bella gente :D
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** Non conta quanto aspetti,ma chi aspetti ***


                                                             
  Non conta quanto aspetti,ma chi aspetti
 
 
 
 
 
C'è qualcosa che non torna in tutto questo, i libri dicono che il dolore si riduce con l'incantesimo, ma io non ho avvertito nessun dolore, pensava Hermione.Dannazione mi manca un tassello del puzzle.  I suoi pensieri vennero interrotti da Ginny.
 
"Andiamo a pranzo Herm?" disse la rossa sorridendo, vedendo l'amica preoccupata continuò
 
 
"è un po' che non parliamo io e te" disse dolcemente
 
 
"Oh lo so, sto studiando molto" disse Hermione
 
Ginny si era accorta che qualcosa non andava, ma sperava che la grifondoro più grande si confidasse con lei.
 
"Hermione c'è qualcosa che non va, lo vedo dimmi che hai" chiese Ginny imperterrita
 
" Ma niente Ginny,dovrei solo allentare con lo studio, non c' niente che non va" rispose la riccia. 
 
"Quando sono venuta a chiamarti in biblioteca, ho visto uscire  Malfoy,aveva un'espressione dispiaciuta".
 
No Ginny,per favore non anche tu,pensò la riccia. Aveva notato negli occhi di Malfoy lo sconforto,la paura e senso di colpa. "Avrei dovuto impedirlo", le suonarono in mente le parole del ragazzo.
 
 
Giunte in Sala Grande,Hermione si fermò a parlare con Micheal Corner ed Anthony Goldstein e successivamente raggiunse Harry
 
" Cosa volevano Goldstein e Corner da te?" domandò il bambino sopravvissuto
 
" Hermione non mi piacciono quei due,soprattutto Goldstein,alle ronde ti osserva come se volesse farti chissà cosa" disse in tono  preoccupato.
 
" Non essere idiota" tuonò la riccia. Harry era iperprotettivo, ogni ragazzo non andava bene per Hermione, secondo lui nessuno meritava di stare al suo fianco.
 
" Sarà, ma stai attenta per favore" disse Harry. La ragazza annui sorridendo.
 
" La nostra Herm è molto corteggiata" disse Ginny ridendo
 
Harry assunse un'aria strana ed inoltre aveva notato come Malfoy guardava la sua Hermione.Anche in quel momento due occhi grigi la stavano osservando.Questa storia doveva finire. Molti ragazzi la guardavano, facevano commenti pesanti. Non gli andava giù. Il bambino sopravvissuto si alzò dalla panca, sotto lo sguardo incredulo di Ginny,Hermione e Neville che aveva seguito il discorso, e si parò davanti a Draco Malfoy.
 
" Mi spieghi, perchè guardi Hermione,Furetto?" tuonò con aria minacciosa.
 
Draco alzò gli occhi con sufficienza, pensando che dove non era riuscito Voldemort sarebbe riuscito lui.
 
" Io guardo chi voglio Potter" rispose serio. Lui aveva tutti i diritti di guardare la mezzosangue.
 
" Non con quello sguardo Malfoy, non sei alla sua altezza." rispose il bambino sopravvissuto.
 
Ecco la paura più grande, non essere alla sua altezza, pensò Draco con amarezza. Per cui lanciò la stoccata finale, chiedendo mentalmente scusa al suo amore.Tutti i Grifondoro e i Serpeverde li stavano guardando.
 
" IO sono un purosangue, è lei a non essere alla mia altezza". disse schifato il biondo, sentendo il Cuore sanguinargli.
 
Harry Potter sferrò un pugno in faccia al biondo,che non rispose stava guardando gli occhi lucidi di Hermione.
 
Daphne Greengrass quel giorno conobbe il sentimento della consapevolezza del bene che voleva Harry ad Hermione, pensò con amarezza
 
 
 
"Harry non dovevi prenderlo a pugni" disse Hermione al suo amico.
 
" Ma hai sentito, c'è stata una guerra qui Hermione e lui ancora fa le differenze sul sangue, ma che persona è" disse Harry urlando,meritandosi un'occhiata da Madama Chips.
Malfoy non aveva risposto al pugno di Harry, ma Zabini si era alzato ed aveva colpito Harry.
 
" Lo sai come è fatto. è un ottuso, dovevi ignorarlo, adesso che sa che ti da fastidio mi osserverà di più" disse esasperata. Harry annuii.
 
Hermione era rimasta basita,le parole di Malfoy erano state sprezzanti, e lei si sentì sprofondare.Ormai non lo avrebbe negato si sentiva attratta da Draco, dal ragazzo  conosciuto sulla Torre di Astronomia. Era come se in lui coesistessero due personalità: Draco e Malfoy. Ma se avesse scelto di tornare ad essere Malfoy avrebbe trovato pane per i suoi denti.
 
 
 
 
 
Draco Malfoy era nella stanza dei suoi migliori amici e ripensava agli occhi di Hermione. L'istinto gli aveva giocato un brutto tiro e 
 
adesso stava male per quegli occhi nocciola che non meritavano la sua frase. Sapeva che adesso tutto diventava più complicato. 
 
Sarebbe tornato ad essere come gli anni passati,frecciatine e insulti, ma lui non voleva questo, non l'aveva mai voluto. Ma quando 
 
Potte gli ha fatto notare, davanti a tutti,del modo in cui la guardava ha pensato di essere troppo scoperto e perciò ha detto quella 
 
frase. Appena sarebbe uscito da quella stanza avrebbe dovuto interpretare la parte dell'algido Principe delle Serpi. Probabilmente non 
 
la merito,ha ragione Potter, per meritarmela ho accettato il Marchio Nero,volevo proteggerla, quando a farle del male ero e sono io. 
 
"Dray non ti abbattere, vedrai che ce la fai a farla innamorare di te" cercò di rassicurarlo Theo
 
"Se continui ad insultarla o a provocare i suoi amici, la conquiesterai certamente" disse Blaise ironicamente scuotendo la testa.
 
"Ehi ma tu da che parte stai?" chiese Draco
 
" Dalla tua, non quando diventi l'odioso Malfoy, così non ti vorrà mai. Anche se avesse potuto essere attratta da te,ora ti considererà un vermincolo" rispose il moro.
 
 
 
Erano passate due settimane dallo scontro tra Harry e Malfoy, e quest'ultimo si era prodigato ad insultare Hermione davanti a tutti per poi sognarla la notte. Hermione evitava di rispondergli, neanche lo guardava.
Pensava a lui di continuo, ma all'apparenza stava bene, non avrebbe dato il suo cuore in pasto alla serpe. 
 
Quella mattina era nervosa, sarebbe esplosa in mille pezzettini. Stava entrando al lezione accompagnata da Harry,Ginny e Ron. Le serpi e Sirius erano già in aula.
 
"Mezzosangue,ieri ti ho vista con Goldstein,te la fai con i damerini?" disse Malfoy. Ti prego non rispondermi come fai sempre pensò il ragazzo.
 
Hermione si voltò e Draco impallidì, non aveva mai visto degli occhi così furiosi. Sirius era indignato. Harry stava per partire per la tangente. Blaise e Theo scuotevano la testa.
 
" Come mi hai chiamata?" chiese la ragazza facendo finta di non aver sentito
 
"Sei sorda? Ti ho chiamata Mezzosangue" rispose il ragazzo stizzito. Uccidimi dai! pensò Draco
 
" Malfoy, se non erro tu sul braccio hai il Marchio Nero, non è così?" chiese la ragazza pensierosa, il ragazzo annui debolmente.
 
" Deduco che quindi tu ti ci sia dovuto inginocchiare davanti ad un Mezzosangue, hai preso ordini da lui.Draco Lucius Malfoy,il purosangue per eccellenza, il frutto nato dall'unione tra due delle famiglie più illustri del mondo magico, cosa si prova ad essere uno schiavo. IO non avrò il sangue puro, non avrò i tuoi galeoni alla Gringott,ma non sono mai stata schiava di nessuno.". concluse la riccia schifata.
 
Draco era paralizzato, aveva gli occhi spalancati. L'aveva persa anzi non era mai stata sua. 
Hermione sapeva di essersi spinta troppo oltre ma dopo due settimane di insulti,aveva subito troppo e lei non subisce mai. 
Vabene a sentirsi attratta da lui,anzi non andava bene, ma a tutto c'è un limite.
 
 
 
 
 
 
Draco pensava che sua madre ultimamente stava impazzendo, chiedeva continuamente informazioni su Hermione Granger nei loro gufi. Lui non parlava con lei, le loro ronde si svolgevano nel silenzio, se non per comunicazioni inerenti i doveri dei Caposcuola. Draco stava soffrendo se ne erano accorti tutti, perfino Sirius gli ha detto di riprendersi e che ovviamente era stato un idiota ad insultarla.
Quando entrò in classe e vide sua madre impallidi,mentire a lei sarebbe stato inutile, era uno straccio se ne sarebbe accorta. Ma perchè poi piombava a scuola nei momenti meno opportuni,era un mistero.
Narcissa Malfoy si avvicinò a suo figlio per salutarlo
 
" Hai un aspetto orribile,Draco" disse preoccupata la donna
 
"Grazie mamma, la tua gentilezza è commovente" rispose sarcastico.
 
Narcissa Malfoy aveva un piano.Aveva saputo da Sirius delle litigate tra suo figlio ed hermione e che attualmente i due non si parlavano. Decise quindi  di intervenire in modalità Cissy Black.
 
"Signorina Granger come sta?" dissse sorridendo la donna. La riccia annui con la testa.
 
" Tra un mese è Natale, lo trascorrerà con i suoi genitori immagino" continuò la signora Malfoy
 
Ma cosa sta facendo mia madre, sempre a ficcare il naso in cose che non la riguardano, poi con Hermione... Andrò  presto al S.Mungo pensò Draco
 
"Oh no, i miei genitori hanno dei convegni di lavoro, trascorrerò il Natale con Harry e Sirius" rispose la ragazza sorridendo.
 
"BENISSIMO. Perchè non venite tutti al Manor per Natale e restate fino al rientro a scuola?" disse rivolgendosi a Sirius
 
Herry ed Hermione impallidirono.Draco gongolava, che sua madre sapesse??? Sirius annui alla donna.
 
" Io preferirei non tornare al Manor, non voglio che Hermione torni li, tu Sirius vai pure, noi restiamo a scuola" disse sorridendo al padrino. Hermione mise la mano sul braccio dell' amico e sorrise.
 
" Il suo istinto di protezione nei confronti della Signorina Granger è encomiabile. Ma adesso non ci sono pericoli Signor Potter ed inoltre non potrà proteggerla per sempre" disse la donna
 
" Invece si, e poi non siamo in buoni rapporti con suo figlio,soprattutto Hermione" rispose Harry.
 
Non vedo l'ora di averceli i "buoni rapporti con Hermione pensò Malfoy
 
"Oh Signorina Granger,non si curi di mio figlio, sa è un Malfoy" disse la donna con noncuranza rivolta ad Hermione
 
Quella strega di mia madre sicuramente sa qualcosa, pensò Draco
 
" Non lo so.." rispose scettica Hermione guardando Harry che fece spallucce
 
" Mi permetto di insistere Signorina Granger! Venga per fare piacere a me. Vorrei conoscerla meglio, ho sentito grandi cose su di lei. Se non vuole trascorrere del tempo con Draco, non lo farà, il Manor è molto grande e poi ho già posto l 'invito ai vostri amici, ed hanno accettato". disse la donna
 
Davanti all'incertezza della ragazza la donna continuò, sapeva dove far leva. Lo spirito buonista e il coraggio dei grifoni.
 
 "Se invece non accetta il mio invito per ciò che è accaduto durante la guerra me ne dispiaccio, evidentemente incolperà anche me  di quello che è successo quel giorno. Ha PAURA, la capisco è normale averne" concluse la donna sorridendo
 
"Accetto il suo invito Signora Malfoy " disse Hermione oltraggiata. Paura?Hermione Granger non ha paura.
 
La donna sorrise compiaciuta. Draco sorrideva, e per sua madre quello fu il sorriso più bello che avesse mai visto.
 
" Signorina Granger, l'aspetto al Manor per Natale" e se ne andò.
 
Hermione era livida di rabbia. Perchè doveva insistere così tanto. E poi perchè voleva conoscermi?
 
 
 
 
 
 
" Ciao ragazzi" disse Hermione raggiante
 
" Ciao bellezza" rispose Ginny
 
Ormai serpi e grifoni trascorrevano il tempo libero insieme, tra lei e Malfoy le cose non erano migliorate. Si salutavano educatamente e poi si ignoravano. Ma ognuno occupava i pensieri dell'altro.
 
"Domani andiamo ad Hogsmeade" disse Daphne rivolta ad Hermione
 
"Oh si,vi raggiungo più tardi" disse Hermione vaga
 
"Perchè,hai da fare?" chiese Ginny
 
"Vicktor è al Ministero della Magia per conto del Ministero bulgaro, e mi ha mandato un gufo qualche giorno fà se mi andava di salutarlo" spiegò Hermione
 
" Per Merlino,quello si che è un uomo" disse Ginny meritandosi un'occhiata omicida da parte di Blaise. Hermione sorrise.
 
Non vedeva Krum da un po' le faceva piacere sapere di non essere stata dimenticata.
 
"Hermione, non vorrai uscire con quel troll, ci sono ragazzi che farebbero follie per uscire con te, e tu esci con Krum?"  disse Blaise ridendo.
 
"Non è un troll. Se ti riferisci ad Anthony, siamo solo amici " tuonò la riccia. Come si permetteva Zabini.
 
 
Draco dal canto suo parlottava con Nott, non l'aveva neanche guardata, e in più doveva passare le vacanze a casa sua. Perchè ho accettato? stupido spirito Grifondoro, ecco perchè.
 
" Ti chiamano la Regina di Cuori Hermione, un motivo ci sarà, ma non frequenti nessuno però" disse Pansy convinta.
 
Sapeva di quel soprannome, riscuoteva successo tra i ragazzi, ma lei non era una ragazza esperta in queste cose.
 
" Magari sta aspettando il principe azzurro" disse Daphne. Hermione sorrise più che azzurro, verde e argento pensò.
 
" Granger , non crederai veramente al Principe Azzurro, c' è gente lo aspetta da anni" disse Malfoy, da quando era arrivata e nominato Krum, si era infuriato interiormente. Era stato il suo ragazzo per un anno, ricordò con amarezza  il quarto anno, stava sempre insieme al bulgaro, cosa ci trovasse in quell' energumeno era un mistero.
 
Hermione lo guardò e si persero l'uno negli occhi dell'altra, mille emozioni diverse vorticarono nei loro cuori. 
 
" Non conta quanto aspetti,ma chi aspetti" disse sorridendo. E Draco non poteva che essere d'accordo. 
 
 
 
Note: Fatemi sapere la vostra opinione anche negativa, accetto i consigli. :D Grazie a tutti per le recensioni...

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Capitolo 9
*** Il Bacio ***


 IL Bacio
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ai tre Manici di Scopa Hermione Granger chiacchierava amichevolmente con Vicktor. Era felice di rivederlo, era stato il suo primo ed unico ragazzo. Il ragazzo era molto fisico, le teneva la mano e nonostante il suo aspetto burbero era molto dolce.
 
Qualche tavolo più in là,Draco Malfoy stava per esplodere in mille pezzettini, era stufo di quelle scene, tra qualche giorno l'avrebbe avuta a casa sua per Natale, per lo meno,per un po' avrebbe evitato di vedere ragazzi che la guardavano, che la toccavano.
 
" Draco, sei diventato tutto rosso cerca di calmarti!" disse Theo stufo
 
" Ma guardala... come gli sorride" disse Draco esasperato
 
" Per un periodo hai baciato tutte le ragazze della scuola e adesso lei non può sorridere al suo ex? Stai diventando ridicolo" disse Blaise.
 
Hermione e Vicktor si stavano dirigendo all'uscita del pub, passando la ragazza guardò Draco e divenne rossa, dettaglio che non sfuggì a Draco.
 
 
 
VIKTOR KRUM ED HERMIONE GRANGER,RITORNO DI FIAMMA?
 
Era questo il titolo in prima pagina sulla Gazzetta del Profeta quel lunedì mattina, Hermione sbattè il giornale sul tavolo e rivolse lo sguardo alla Sala Grande, molti occhi guardavano nella sua direzione.
 
" Non è divertente Ron,evita di ridere" tuonò la riccia
 
" Herm dovresti vedere la tua faccia" disse il rosso ridendo
 
Hermione alzò lo sguardo e in quel momento si scontrò con un paio di occhi grigi arrabbiati, Malfoy aveva appena letto il Profeta ed era sempre più frustrato.
 
Zabini aveva deciso che quella mattina avrebbe aiutato nuovamente il suo amico, e poi lui aveva notato come la grifondoro guardava il biondo serpeverde per cui, si sarebbe dato da fare.
 
" Ciao Blaise" disse Hermione entrando in aula di Antiche Rune.
 
" Ciao Herm, posso parlarti?"
Hermione non sapeva perchè ogni volta che parlava con Zabini finiva che poi doveva fare i conti  con la sua coscienza per tutto il giorno.
 
" Dimmi pure" rispose sorridente ma cauta
 
 
"Ho letto il giornale stamatina, ma è vero di te e di Krum?" chiese curioso
 
" No è tutto falso, siamo solo amici, alla Gazzetta hanno una fervida immaginazione" disse la Granger
 
Il ragazzo annui contento, seguirono insieme la lezione per poi dirigersi in sala grande insieme. Zabini salutò la sua ragazza con un casto bacio e si diresse al  suo tavolo
 
"Ho grandi notizie per te,mio giovane amico" cinguettò Blaise
 
" Immaginavo, vi ho visti entrare insieme e sicuramente avrai ficcanasato" disse Draco ridendo. 
 
La curiosità di uno dei suoi migliori amici non l'aveva mai vista di buon occhio, ma in alcuni casi si dimostrava preziosa.
 
" Esatto, tra lei e Krum non c'è niente. Comunque Malfoy ho notato che ti guarda, se fossi in te approfitterei delle vacanze di Natale".
 
"Lo so Blaise, ma non è abbastanza. Non potrò mai dirle la verità se è solo attratta da me, ormai la sogno tutte le notti, la desidero, per smorzare il desiderio sto andando al letto con ragazze diverse,per non illuderle, ma vedo sempre il suo volto". disse il biondo frustrato
 
" Basta Draco, te lo chiedo per favore, se vuoi confessarle tutto fallo, qui noi ci stiamo rimettendo in salute, ed anche tu. datti una mossa" celiò Theo esasperato
 
" Hai ragione, ma ho un piano, devo fare leva sull'attrazione che prova per me." disse Draco ghignando
 
" Ed evita di metterlo in pratica, se è fallimentare come il precedente" rispose Theo pacato come al solito.
 
 
Hermione ed Harry camminavano per i corridoi, quando incrociarono Draco, Blaise e Theo
 
" Sfregiato domani sei pronto a vederti soffiare il boccino d'oro da sotto il naso?" disse Malfoy beffardo
 
" Furetto, quando mai mi hai soffiato il boccino d'oro, semmai è stato sempre il contrario" rispose Harry sorridendo
 
" Harry, lascia stare, andiamo via" disse Hermione. Blaise alzò gli occhi al cielo era sempre più d'accordo con Theo.
 
" Granger,domani perderete,sappilo" disse Malfoy scrutandola
 
" Malfoy,potremmo perdere se l'avversario fosse all'altezza della situazione, ma trattandosi di voi, credo che come ogni anno Harry conquisterà il boccino. Malfoy, vorrei ricordarti che se tuo padre non avesse comprato quei  manici  di scopa, tu non saresti mai diventato Cercatore della squadra" disse orgogliosa.
 
Fare cadere in trappola Hermione Granger era troppo facile. CI SEI CASCATA Granger pensò Draco ghignando compiaciuto.
 
"Ho una scommessa per te cara Caposcuola Granger"disse Malfoy scrutandola dall'alto in basso. 
 
" Io non scommetto con te Malfoy" disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo
 
" Non vorrai mica che si dica in giro che Hermione Granger getta onta sulla sua Casata? Non vorrai che tutta la scuola pensa che hai paura di scommettere"  disse Malfoy in tono teatrale.
 
" E cosa vorresti scommettere Furetto?" chiese la ragazza furiosa
 
" Herm,per favore, lascia stare" disse Harry preoccupato.
 
" Se conquistassi io il boccino d'oro, tu verrai da me e mi porgerai le tue scuse per quanto hai appena detto sul mio essere Cercatore, e mi farai i complimenti per la vittoria. Se lo dovesse conquistare Potter io verrò da te e ti dirò che hai ragione e che non sono un vero Cercatore e tutto ciò avverrà dopo la partita, davanti a tutta la scuola" disse Draco
 
Hermione parve pensarci
 
" Ci sto" disse non facendo trapelare la sua agitazione. Andare da Malfoy a fargli i complimenti?... Non si sarebbe umiliata...Per Merlino come è sexy, pensò Hermione cercando di non farsi prendere dagli ormoni, diventando rossa.
 
Draco dal canto suo, era  soddisfatto, TI ASPETTA UNA SORPRESA GRANGER pensò il ragazzo
 
Harry ed Hermione se ne andarono e mai come quella volta Hermione sperò che Harry prendesse quella maledetta pallina volante.
 
 
 
 
 
 
 
 
Quel pomeriggio lo stadio era gremito, Hermione era in ansia per l'esito della partita. Durava da 2 ore buone ed era esausta, non amava molto il Quidditch. 
 Aveva fatto una sciocchezza ad accettare la scommessa del Furetto. Ma cosa vuole da me? si chiedeva la riccia. Confidava nel talento di Harry, d'altronde avevano sempre vinto contro i verde-argento perchè quel giorno sarebbe dovuto essere diverso?
 
" Ginny Weasley centra l'anello, il punteggio è 100 a 50 per i  Grifondoro" disse lo speaker
 
I Grifondoro esultarono. Draco Malfoy stava volando avanti e indietro per il campo, sembrava fosse la partita della vita e in realtà un po' lo era.
 
" Draco Malfoy ed Harry Potter si sono avventati  alla rincorsa del boccino d'oro" spiegava lo speaker
 
"Dai Harry" urlò Hermione per la prima volta in vita sua, Neville e Lavanda la osservarono stupiti. Tutti sapevano della scommessa e tutte le Case erano presenti all'incontro.
 
Malfoy ed Harry stavano volando molto bassi  quando ad un tratto un bolide colpi entrambi e caddero malamente a terra.
 
" Aspettate nella mano destra di Draco Malfoy svetta il boccino d'oro. La squadra di Serpeverde vince l'incontro"
 
Malfoy guardò il boccino e lo mostrò allo stadio sorridente. Finalmente pensò GRAZIE SALAZAR GRAZIE... Harry era basito, non aveva mai perso contro Malfoy.
 
Hermione era scioccata, ma avrebbe mantenuto la parola data. Sfoderò il suo sorriso migliore e scese gli spalti per recarsi sul campo, la scuola intera era inattesa, la regina dei grifoni contro il principe delle serpi. C'era da divertirsi.
 
" Oh Granger ti stavo aspettando" disse Malfoy beffardo
 
" Malfoy sono venuta a complimentarmi con te e con la tua squadra per aver vinto. In fondo  anche se tuo padre non avesse regalato quelle scope,saresti comunque diventato Cercatore, sei davvero molto bravo" disse a denti stretti e visibilmente irritata dalla situazione.
 
 " Per cui, ancora i miei complimenti furetto" continuò la ragazza sempre in tono più falso e tendendo la mano al giovane.
 
Il ragazzo strinse la mano della ragazza e attirandola a sè la baciò.
 
Il bacio,all'inizio, fu lento, Draco tentò un bacio più profondo,quando la ragazza schiuse le labbra, Draco la strinse maggiormente a se tenendola per la vita, ed invase con la lingua la bocca della ragazza.
 
Draco non voleva crederci,stava accadendo sul serio,dopo sette anni di attesa. Aveva desiderato di baciarla dal terzo anno,quando cominciava a diventare uomo,il desiderio di lei si faceva sempre più impellente.Un sogno che si avvera. 
 
In quel bacio,il ragazzo stava mettendo tutto il suo amore, ogni giorno d'attesa, ogni secondo che l'aveva guardata.
 
Hermione non era mai stata baciata in quel modo, non riusciva a staccarsi, lui la stringeva sempre di più. La ragazza poi si ricordò che era presente tutta la scuola e si staccò. Era rossa in viso ed aveva il fiato corto. Era emozionata. 
 
Gli studenti tacevano, Harry era impallidito e Daphne cercava di fargli aria con le mani. Blaise e Theo sorridevano all'espressione di Draco estasiata.
 
"Malfoy questi non erano i patti" disse la ragazza con le gote arrossate
 
Malfoy la guardò, con gli occhi fiammeggianti e le labbra gonfie dal bacio e pensò che era la visione più sexy che avesse mai visto.
 
" Non rispetto mai i patti Granger, dovresti conoscermi. E poi volevo sapere cosa si provava a baciare la pudica Hermione Granger" disse Malfoy indifferente all'apparenza.
 
La ragazza girò sui tacchi e se ne andò camminando fiera come sempre, ma il suo cuore faceva le capriole. 
 
 
 
 
 
Quella sera in Sala Grande tutti parlottavano del bacio e le scommesse su quando si mettessero insieme erano aperte.I ragazzi invidiavano Malfoy per aver baciato Hermione, e le ragazze speravano che Malfoy non avesse interessi per la Granger.
 
" Vedrai prima o poi si stancheranno e parleranno d'altro." disse Neville a Hermione 
La riccia annui ringraziandolo.
 
" Come è venuto in mente a quel dannato Furetto di ....Merlino che vergogna!" disse Hermione scoraggiata
 
" Stavolta lo crucio Hermione" tuonò Harry
 
" No Harry per favore, lascia stare, voglio dimenticare quello che è successo. è chiaro  che l'ha fatto con l'intento di umiliarmi" disse Hermione, nonostante lei si sentisse attratta da lui, sapeva che il ragazzo voleva solo prendersi gioco di lei.
 
" Non so Herm,da fuori sembrava veramente coinvolto.è stato un bacio molto romantico" disse Ginny appoggiata da Luna.
 
" Ma cosa dici Ginny?" tuonò la ragazza imbarazzata
 
" Tesoro, hai dei nargilli che stanno entrando nel tuo naso, loro annebbiano la vista"  disse Luna
 
Hermione alzò gli occhi al cielo e si scontrò con lo sguardo  di Malfoy, lei distolse subito lo sguardo.
 
 
" Bel piano Dray, ti sta guardando come se volesse incenerirti" disse Blaise preoccupato
 
" Fidatevi di me, lei ha risposto al mio bacio, non me lo sono sognato, perchè non me lo sono sognato, vero? L'ho veramente baciata" chiese conferma il biondo, non ci credeva nemmeno lui. I due ragazzi annuirono
 
" Adesso quale sarà la prossima mossa?" si informò Theo
 
" Baciarla di nuovo, baciarla sempre" rispose d'istinto, poi continuò " Ce l'ho in pugno, sarà mia, ad ogni costo". disse convinto
 
" Merlino,l'amore fa diventare incoerenti, un momento sei insicuro e il momento successivo sei sicuro di conquistarla" disse Theo alzando gli occhi al cielo.
 
" Io vado ci vediamo in Sala Comune" disse Draco. 
 
 
 
 
 
La Granger si stava incamminando verso la torre, quando sentì dei passi, si voltò e non vide nessuno, riprese a camminare, quando si sentì afferrare una mano ed essere voltata, prese la bacchetta e la puntò al volto del suo assalitore
 
" Abbassa la bacchetta,Granger"
 
" Malfoy sei impazzito?" tuonò la ragazza impaurita " Mi stavi seguendo?" continuò arrabbiata
 
"No, passavo qui per caso" disse il ragazzo indifferente. Nemmeno lei che è un'ingenua ci crederebbe mai,pensò Draco
 
" Malfoy, mi devi delle spiegazioni su quello che è successo oggi al campo!" disse la ragazza altezzosa incrociando le braccia sotto al seno.
 
" Te l'ho detto,pura e semplice curiosità" disse il ragazzo indifferente
 
Era passato poco tempo dal bacio, la ragazza doveva ancora pensarci su,razionalizzare.Malfoy non poteva arrivare lì e prenderla all'improvviso.
 
"Malfoy, mi stupisco che avessi la curiosità di baciare una Mezzosangue, l'altra volta hai detto che io non sono alla tua altezza" disse lei sprezzante
 
" Sai dire solo questo? Ti bacio e tu pensi ad una litigata avvenuta un mese fa?"  chiese lui stupito
 
la ragazza tacque, cosa doveva dirle? che baciarlo era come vedere il paradiso senza morire? Oh no questo l'avrebbe tenuto per lei.
 
" Granger, credo che le voci sulla tua intelligenza siano davvero infondate. Sapere che il futuro del mondo magico fosse nelle tue mani e in quelle di Potter è scandaloso"disse lui. 
 
Se ne andò lasciando la ragazza a riflettere sulle sue ultime parole 
 
 
 
 
 
 
Draco Malfoy si rifugiò in aula di Difesa Contro le Arti Oscure, doveva riflettere su come comportarsi da quel momento. Lei doveva innamorarsi di lui, ma come poteva farla innamorare, sapeva che lei non avrebbe ammesso facilmente di aver provato qualcosa baciandolo. Figurarsi se potesse innamorarsi. Salazar, ha ragione Theo,l'amore fa diventare incoerenti.
 
 
" Pensieri, giovane Malfoy?" disse il quadro con dentro il volto del Professor Silente
 
"Buonasera Signore,  non più del solito" rispose il biondo. Il preside sorrise.
 
"Ho saputo del suo avvicinamento alla Signorina Granger, ti sei deciso finalmente" disse l'anziano
 
" Oh, le voci corrono" disse ghignando
 
" Draco, lei deve sapere la verità" disse serio il vecchio Preside
 
" Lo so, ed ho intenzione di dirgliela, ma non so come fare, spero che lo capisca da sola" disse scoraggiato.
 
" E come? se per baciarla hai dovuto fare quella sorta di scommessa!" esclamò il professor Piton da un altro quadro
 
" Severus non essere duro con Draco" disse Albus pacato . Il vecchio professore di pozioni fece una smorfia disgustata.
 
" Devo trovare l'occasione giusta" disse Draco serio
 
" Le occasioni si creano Draco,altrimenti dovrò intervenire io, ma preferirei che lo facessi tu. La Signorina Granger è più unica che rara" disse Silente sorridendo
 
" Lo sò, ma non posso svelarle i miei sentimenti da un giorno all'altro,mi prenderà per pazzo" disse il biondo serio
 
" Si ricordi, Signor Malfoy, l'Amore è la forza più potente dell'Universo" disse Silente prima di scomparire.
 
Draco si mise le mani sul volto, ci mancavano solo gli indovinelli del vecchio.
 
 
Note: Grazie a tutti per le recensioni... Finalmente un contatto vero tra i due. baciiiii
 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** Natale a Malfoy Manor ***


Natale a Malfoy Manor
 
 
 
Harry Potter ed Hermione Granger erano davanti all'imponente Maniero, entrambi visibilmente turbati, si presero per mano, facendosi forza.
 
" Hermione, basta una tua sola parola e torniamo a Grimmauld Place" disse serio Harry
 
" Non preoccuparti, andiamo" disse lei cercando di tranquillizzarsi.
 
Ad aprire la porta andò Sirius che li abbracciò e li accompagnò in uno dei tanti salotti del Manor, i ragazzi si guardavano in giro circospetti,pronti a sfoderare la bacchetta da un momento all'altro.
 
In quel salotto trovarono  gli altri ad aspettarli, Harry baciò Daphne, Hermione salutò il resto del gruppo. 
 
Dopo quella conversazione lei e Draco non si erano più parlati, si guardavano in silenzio, ma nemmeno una parola. la ragazza non sapeva come interpretare il bacio del ragazzo. Dal canto suo Draco pensava sul serio che si fosse innamorato di una stupida, come faceva a non capire.
 
" Siete arrivati" disse la voce melodiosa di Narcissa Malfoy, nella sua regale presenza. Alta, bionda, occhi come quelli del figlio. metteva un po' di timore la sua presenza, ma in quella casa tutto metteva timore, dai lampadari giganti, fino alle poltrone di velluto, dalle spesse tende verdi, fino al mobilio antico.
 
" Grazie ancora per il suo invito Signora Malfoy" disse Hermione ostentando una sicurezza che non possedeva. La donna sorrise.
 
" Ora che siete arrivati, potete sistemarvi nelle vostre stanze, vi accompagnerà Killy" disse la donna, in quel momento si smaterializzò la piccola elfa
 
Hermione andò di fronte alla creaturina piccola si piegò sulle gambe per arrivare alla sua altezza.
 
" Ciao Killy io sono Hermione Granger" disse tendendole la mano. L'elfa si stupì e dopo un gesto di assenso da parte di Draco strinse la mano della giovane strega
 
" Oh Dobby diceva sempre,Hermione Granger bella e buona" disse l'elfa un po'triste
 
" Già...Dobby" si incupì Hermione.
 
Sorrise all'elfa e si diressero  alle stanze.
 
La stanza era grande,era sullo stesso piano di quelle degli altri, con un letto a baldacchino, le pareti erano lillà, c'era un tavolino in mogano con una sedia, un grande armadio bianco in stile antico ed aveva un bagno solo per lei. Quanto lusso, pensò la ragazza.
 
Dopo essersi rinfrescata scese le scale con timore, non voleva girare da sola per quella casa di cui non aveva ricordi molto positivi, raggiunse gli altri nel salotto dove erano stati accolti.
 
 
" Oh venga Signorina Granger, il Signor Potter ci stava raccontando di quando al terzo anno ha sferrato un pugno a mio figlio" disse la donna ridendo
 
" NOn vedo cosa ci sia da ridere" disse Draco serrando i denti. Hermione sorrise e si accomodò vicino a Draco. 
 
Tabacco,caffè e dopobarba
 
Oh no pensò Hermione.
 
Draco era stupito dal fatto che si fosse seduta accanto a lui, ma evidentemente era l'unico posto libero, pensò il ragazzo.
 
"Non dimenticherò mai la faccia di Draco quel giorno" disse Theo sghignazzando
 
"Hermione, ti ricordi quando Malfoy si presentò la prima volta?" disse Harry ridendo " Io sono Malfoy,Draco Malfoy" continuò il bambino sopravvissuto imitando la voce del piccolo Draco.
 
Adesso, se la Granger provasse qualcosa per me, dovrebbe dire la verità da brava grifondoro, pensò Draco
 
" Quella non era la prima volta che parlavo con lui, mi aveva già parlato sul treno" disse Hermione evitando di far trapelare il suo imbarazzo
 
Draco dentro di sè gongolava. 
 
" Oh si mi ricordo c'eravamo anche noi" disse Pansy ricordando quel momento. Ormai anche lei aveva capito.
 
" Parlato e non insultato?" disse Harry meravigliato. Hermione annui
 
" Draco non sarai stato ineducato come al tuo solito vero?" chiese sua madre minacciosa
 
" No mamma" disse a denti stretti il biondo.
 
Narcissa voleva indagare su cosa l'avesse colpito di quella ragazzina quel giorno di tanti anni prima. Ma quello non era il momento.
 
Si spostarono a cena in una stanza con un grande tavolo rettangolare agli estremi erano seduti Draco e Narcissa , gli altri erano disposti lungo i lati della tavola.
 
" Vi piace la nostra casa?" chiese Narcissa
 
Tutti annuirono, Hermione non aveva risposto nulla. Cosa avrebbe dovuto dire? Oh si è stupendo il luogo dove sono stata torturata e minacciata?
 
" A lei piace Signorina Granger?" chiese cauta. Merda!  pensò la ragazza. Draco aveva notato il timore negli occhi di Hermione e lanciava occhiatacce a sua madre. Quella vecchia serpe non gliela raccontava giusta.
 
" Oh si, davvero molto bella" rispose la ragazza gentile, ma mentendo. La donna annui poco convinta.
 
"Hermione tutto bene cara?" chiese Sirius. 
 
Ma cosa volevano tutti da lei. La ragazza annui al professore che gli sorrise dolcemente
 
" Signorina Granger, qualche giorno fa ho letto di una sua relazione con il cercatore di Quidditch Krum, non sapevo fosse impegnata" affermò la donna curiosa
 
" In realtà non lo sono, io e Vicktor siamo stati insieme al mio quarto anno, durante il Torneo tre Maghi, lui era il Campione di Durmstrang, adesso siamo ottimi amici" rispose serena la ragazza.
 
"Da come ti accarezzava Granger, e da come tu gli sorridevi, non direi proprio" disse Draco infastidito. Sua madre gli aveva fatto tornare alla mente quel giorno ai Tre Manici di Scopa, non gli piacevano gli atteggiamenti di quel bulgaro da strapazzo.
 
" Malfoy non so cosa tu abbia visto, ma non sono affari tuoi" rispose lei con finta gentilezza. Ma come osava quel Furetto...
 
Zabini guardò prima l'uno e poi l'altra e decise di intervenire, prima che la situazione peggiorasse.
 
" Allora Potter raccontaci qualcune delle tue eroiche avventure!" disse rivolto al bambino sopravvissuto
 
Harry parve pensarci su, avrebbe potuto parlare di qualsiasi cosa, talmente ne aveva da raccontare.
 
" Al secondo anno,io e Ron, pensavamo che Malfoy fosse l'erede di Salazar Serpeverde, ed avesse aperto la Camera dei Segreti, con la pozione Polisucco fatta da Hermione  abbiamo preso le sembianze di Tiger e Goyle, abbiamo cercato di farlo confessare" disse Harry ridendo
 
" Hermione ,tu a dodici anni sapevi fare la pozione Polisucco?" disse Sirius meravigliato
 
" Si non è stato così difficile, il bello è stato che mentre loro hanno preso le sembianze di Tiger e Goyle, io ho preso le sembianze di un gatto" disse scoppiando a ridere
 
" Ho confuso i peli di un gatto, per i capelli della Bullstrode" continuò ridendo
 
Draco sorrise, quella storia del gatto la sapeva, sapeva tutto di lei.
 
" Quando avevamo le sembianze di Tiger e Goyle, erano già stati pietrificati alcuni studenti, e Malfoy esordi dicendo-Spero che la prossima sia la Granger-" disse triste Ron. Tutti tacquero.
 
Malfoy si ricordava di averlo detto, pensava che se avesse provato ad odiarla avrebbe smesso di pensare a quella bambina che lo umiliava. Poi lui non sapeva che fosse Potter e la donnola. Nessuno sapeva quanto era triste quando venne pietrificata, non l'aveva mai detto a nessuno. Durante la notte sgattaiolava fuori dal letto senza farsi vedere e andava a trovarla in Infermeria.Stava un po' con lei, la guardava, le parlava e poi andava via, sperando che presto sarebbe tornata a respirare.
 
Draco si irrigidì, non poteva tenere chiusa quella boccaccia, Hermione si voltò nella sua direzione, con un sopracciglio alzato
 
" Devo dire Malfoy che il Basilesco ti ha accontentato" disse la ragazza seria. Il ragazzo non rispose,si limitò ad abbassare lo sguardo.
 
Stavolta fu Sirius a salvare la situazione, dovevano mangiare ancora il dolce, e già era la seconda volta che qualcuno dovesse intervenire.
 
" Hermione ti ricordi quel giorno alla Stramberga Strellante, quando ero evaso? Pensavi che io e Remus volessimo uccidere Harry, tu eri cosi piccola ma ti  sei  parata davanti a lui, ed hai detto che se avessimo voluto uccidere Harry, avremmo dovuto uccidere anche te e Ron" disse il malandrino sorridendo alla ragazza. Hermione sorrise annuendo
 
" Quel giorno tu e Remus mi diceste che ero davvero la strega più brillante della mia età" disse orgogliosa
 
" Signorina Granger, ho notato che lei chiama l'Oscuro con il suo nome, a cosa devo il suo coraggio? Non ha paura?" chiese Narcissa Malfoy curiosa.
 
Ma che stiamo davanti al Wizengamot? si chiese la ragazza
 
"La paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa. Ed io non voglio avere paura. Secondo me il coraggio non è assenza di paura, ma la consapevolezza che vi è qualcosa che va aldilà della paura stessa" disse la ragazza sicura di sè. Speriamo che la smettano di farmi il terzo grado.
 
La Signora Malfoy la guardò ammirata ma non ribattè.
 
" Che facciamo domani?" chiese Theo
 
" Stavo pensando di  giocare a Quidditch" disse Draco. Tutti  concordarono,tranne Hermione. Ginny,Pansy e Daphne erano nelle rispettive squadre delle loro Case per cui accettarono volentieri.
 
" Hermione, tu che programmi hai?" chiese Ginny. Lei odiava volare e non amava il Quidditch per cui non sarebbe stata con gli altri, poco male pensò, avrebbe cominciato a studiare.
 
" Credo che studierò!" disse la ragazza seria
 
" Mione ma domani è  Natale, e tu sicuramente già avrai finito tutti i compiti" disse Ron disperato
 
" Esatto, ma i MAGO sono dietro l'angolo Ronald, la cultura non è mai abbastanza, e certamente almeno di quella non si muore" disse saccente la ragazza per poi continuare
" Fareste bene a studiare anche voi,non ho intenzione di farvi copiare" disse seria. 
 
Draco pensò che non sarebbe mai cambiata, quando assumeva quell'aria da so tutto io avrebbe voluto abbracciarla forte.
 
Nessuno rispose la cena si svolse poi in silenzio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Draco Malfoy si svegliò ilare, indossò la divisa da Quidditch e si recò in camera da pranzo, era nervoso, la sera prima non aveva parlato abbastanza con la Granger, così il suo piano rallentava. 
 
Erano già tutti a tavola a parlare.
 
" Buon Natale a tutti" esordì il biondo 
 
In quel momento un gufo picchiettò sulla finestra,Sirius aprì le ante e il gufo volò nella stanza, si posizionò davanti ad Hermione, che con incredulità tolse il pacchetto dalle zampe dell'uccello, che volò subito via. La ragazza si rigirò il pacchetto tra le mani, non aveva idea di chi potesse mandarlo. Il regalo dei suoi genitori era già arrivato.
 
" Hermione aprilo!" esclamò Ginny curiosa
 
Hermione aprì la scatolina e ne uscì un braccialetto in oro bianco con una H a ciondolo, la guardò estasiata era un bellissimo regalo.
 
"é stupenda!" escamarono Daph e Pan all'unisono
 
" Si, è davvero bellissima" rispose sorridendo Hermione
 
Blaise e Theo guardarono Draco che sorrideva, loro avevano capito chi gliel'avesse mandato.
 
"Non c'è scritto chi te lo manda?"
 
Hermione trovò un piccolo rotolo di pergamena con scritto
 
                                                       BUON NATALE DOLCE AMORE MIO
 
 
Hermione lesse più volte la scritta. Era meravigliata chi poteva mai essere, il regalo sembrava essere stato fatto da qualcuno che la conoscesse, ma non ne aveva idea di chi fosse il suo spasimante. Lo avrebbe scoperto. Non conosceva quella grafia era elegante e ordinata.
 
" Sul biglietto c'è scritto solo Buon Natale dolce amore mio" dissse Hermione leggendo il biglietto
 
Harry sputò il succo di zucco, Ron si strozzò con il bacon. Theo e Blaise ormai non avevano più dubbi.
 
" Questa storia non mi piace, non è che sarà Corner oppure Goldstein?" disse Harry.
 
" Harry,tesoro,fatti gli affari tuoi.Anche se dovessero essere uno di loro due,Hermione è grande e può decidere da sola" disse Daphne. Harry annui
 
Hermione mimò un grazie con le labbra a Daphne.Adorava Harry ma era insopportabile a volte.
 
" Granger,visto che tu non giocherai a Quidditch. Ho pensato di farti vedere una parte della mia casa" disse Draco facendo cenno di seguirlo
 
Percorsero le scale e il corridoio, e Draco inavvertitamente sfiorò una mano della ragazza, entrambi sussltarono a quel contatto, non si toccavano dal giorno del bacio, e  tutte e due ne desideravano un altro. 
 
Draco aprì una porta e davanti Hermione si trovò una grandissima Biblioteca piena di scaffali con libri antichi ,guardò la stanza stupita con gli occhi spalancati. Lei adorava quel mondo fatto di pace, tra i libri si sentiva capita. E poi aveva sempre bisogno di conoscere cose nuove, sempre a mettersi alla prova.
 
" WOW!" esclamò senza parole. Sperava di trovare qualcosa sulla sua ricerca misteriosa che ormai si stava delineando.
 
" Pensavo che avresti voluto vederla, so che non ti piace stare qui a casa mia, ma mia madre quel giorno ha insistito così tanto che tu sei stata praticamente costretta ad accettare il suo invito" disse triste il ragazzo,pensando che non sarebbe mai venuta di sua spontanea volontà.
 
" Oh grazie, sei stato davvero molto gentile" disse la ragazza sorridendo.
 
Draco la salutò e tornò dagli altri. Avrebbe voluto baciarla, ma se si fosse allontanata?, Sarebbe stata per lui un'umiliazione. Doveva resistere si diceva mentre scendeva le scale.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Durante il pranzo di Natale parlarono abbastanza, Ron si stava mangiando di tutto. Hermione si era sempre chiesta come facesse a non ingrassare con tutto quello che ingurgitava.
 
" Signorina Granger, le è piaciuta la Biblioteca del Manor?" chiese gentilmente Narcissa
 
" Oh si, è stupenda. Mi è stata davvero molto utile per le mie ricerche" disse la ragazza sorridendo
 
" Di quali ricerche stai parlando?, Non dirmi  che ancora cerchi informazioni sulle Maledizioni Senza Perdono?" chiese Harry circospetto.
 
Draco ripensò a quel giorno in Biblioteca quando vide sul tavolo della ragazza tutti tomi inerenti a quel tipo di Incantesimo. Cosa stava combinando quella testarda si chiese.
 
La ragazza sorrise 
 
" Hermione se ci fosse qualche problema me lo diresti vero?" continuò il suo migliore amico preoccupato..
 
Quella ragazza era davvero intelligente pensò Narcissa, che decise di portare la conversazione su un terreno meno spinoso.
 
" Ho saputo che ha ricevuto un  regalo stamattina,posso vederlo?" chiese la donna rivolta ad Hermione che si alzò e le mostrò il polso dove era presente il braccialetto.
 
" Molto bello, chi glielo ha comprato ha ottimo gusto".  concluse sorridendo.
 
" Hermione qui sono partite le scommesse, sull'identità del misterioso ammiratore,secondo me è Krum" disse Daphne
 
" No, non mi sembra il genere di persona che fa quel genere di regali, resto della mia idea:Corner o Goldstein" disse Harry convinto
 
" E se fosse Malfoy?" disse Ronald in tutta la sua inconsapevolezza
 
Draco si strozzò con l'acqua,Theo e Blaise si irrigidirono sulle sedie.
 
" Ronald non dire idiozie, non può essere Malfoy" disse Hermione che avvampava. E se fosse Malfoy? si ripetè nella sua mente
 
" Mione, potrebbe essere lui, ti ha baciata davanti a tutta la scuola" spiegò Ron.
 
Hermione era tutta rossa, non voleva che la signora Malfoy sapesse del bacio con suo figlio.
 
Narcissa sapeva del bacio,Sirius la teneva aggiornata su ogni cosa succedesse tra i due ma fece finta di non sapere niente. Lei era davvero felice per Draco, la Granger le piaceva, era coraggiosa,intelligente.Perfetta. Ma ora aveva deciso di divertirsi un po'.
 
" Non sapevo che il vostro rapporto si fosse evoluto" chiese la donna sorridendo a Draco ed Hermione
 
" No n-n-o " tentò Hermione senza successo
 
" Mamma, è stato un bacio a cui non c'è stato seguito" disse Malfoy freddo. Ficcanaso pensò Draco di sua madre. 
 
Weasley stava diventando intelligente???
 
" Dimmi Draco,sei stato tu a comprare il regalo per la Signorina Granger?" chiese sua madre senza peli sulla lingua.
 
" Ovviamente no" rispose lui secco. Codardo  pensò di sè stesso.
 
Hermione aveva cominciato a sperare che fosse lui. Per cui distolse gli occhi dalla figura del ragazzo quando negò.
 
Draco le piaceva sempre di più, ma adesso voleva scoprire chi fosse il mittente di quel regalo.
 
 
 
 
 
Hermione Granger, quella mattina, facendo colazione sul tavolo rettangolare del Manor, si guardava il polso, dove svettava il braccialetto misterioso. 
 
Chi potrebbe essere ad avermelo regalato, si chiedeva. Sicuramente uno studente di Hogwarts pensava. 
 
Draco Malfoy la guardava come sempre, da sette anni a questa parte, sapeva che con il suo regalo avrebbe senza dubbio stimolato la curiosità della ragazza. Aveva notato che quando si punzecchiavano non era mai per offendersi e lei sorrideva di più, era uno spettacolo per i suoi regali occhi grigi. 
 
Tra qualche giorno sarebbero tornati a scuola e lui non aveva approfittato della presenza della ragazza in casa sua. Aveva paura di essere rifiutato, una maledetta paura che lei non lo volesse.
 
 
Quel pomeriggio Hermione vagava per il primo piano del Manor quando richiamata da una sensazione di timore, si voltò verso destra trovando davanti ai suoi occhi quel salotto di un anno prima, dove Bellatrix diede prova della sua follia. La ragazza si appoggiò all'entrata della stanza e fissò un punto fisso all'interno di essa.
Ricordava gli occhi spiritati della donna, la sua voce squillante e fastidiosa. Ricordava la Signora Malfoy suo marito e Draco, giusto il ragazzo di cui era attratta che nonostante lei fosse lì urlante sul pavimento,non fece nulla per aiutarla. 
Forse era quello il suo massimo dispiacere che lui sia rimasto lì, fermo, senza fare nulla. Ma i ricordi di quel giorno sono sbiaditi dal tempo e dal non voler ricordare determinate esperienze.
Una mano si poggiò sulla spalla della ragazza,che si voltò di scatto e solo in quel momento si rese conto che una lacrima aveva solcoto il suo dolce viso, asciugò la lacrima con la manica del suo maglione e sorrise.
 
" Sapevo che prima o poi sarebbe venuta qui, in questa stanza, Signorina Granger" disse Narcissa Malfoy sorridendo
 
"è stato un gesto inconsapevole,ma mi è stato utile" disse la ragazza sorridendo.
 
Le due donne si spostarono in un altro salotto, sempre molto grande, con un camino acceso che emanava luce e calore. Si accomodarono sui divani una di fronte all'altra, e sul tavolinetto basso in cristallo davanti a loro comparve una caraffa con il thè e due tazze.
 
"Grazie" disse Hermione alla donna mentre le porgeva una delle due tazze. 
 
La donna era pensierosa ma contenta che finalmente poteva conoscere la ragazza di cui suo figlio si era innamorato. Le due si persero in discorsi di vario argomento.
Avevano molto cose in comune e più Narcissa parlava con Hermione e più adorava quella piccola ragazza.
Secondo Hermione invece,Narcissa era una strega brillante,una donna e una madre eccezionale.Ogni volta che avevano parlato di Draco,Hermione aveva notato la luce negli occhi della donna. 
 
Furetto cuore di mamma pensò.
 
Quella sera a cena l'atmosfera era serena tutti parlavano con tutti e Draco ed Hermione si  guardavano con insistenza.
Gli ormoni della ragazza si stavano facendo sentire. Deglutiva a fatica e beveva in continuazione acqua. D'altra parte Draco prese una decisione.
 
" Theo, come mai nonostante tu sia molto corteggiato, non stai con nessuna ragazza?" disse Harry. 
Anche Hermione se lo chiedeva spesso, Theo era un ragazzo molto carino, capelli scuri, occhi scuri e fisico sportivo.Un ragazzo intelligente e studioso Era molto corteggiato, ma lui stava sempre solo e con i suoi amici.
Hermione guardò malissimo il suo migliore amico per l'invadenza della domanda, ed Harry alzò le spalle incurante.
 
" Perchè sono innamorato di una ragazza, ma lei pensa, diciamo ad un altro" disse Theo con un finto sorriso
 
Harry annui
 
" Non è vero, pensa a te, solo che non hai abbastanza fegato per confessarle ciò che provi, fidati io la conosco" disse Daphne convinta
 
Draco non parlava, sembrava che Daphne stesse parlando di lui e della sua situazione. Hermione pensava che fosse davvero triste amare qualcuno e non essere ricambiati. Magari anche Draco amava un'altra. Ma che dico, magari non ama nessuna ragazza, non è quel tipo di ragazzo.
 
Theo aveva un viso avvilito, i segni di un amore non corrisposto, ma magari aveva ragione Daph, cercò di scuoterlo.
 
"Theo" disse Hermione inclinando la testa di lato e guardandolo con uno sguardo penetrante, voleva convincere il ragazzo a dimostrare i suoi sentimenti.
 
"Pensa se avesse ragione Daphne e state solo perdendo tempo? L'amore merita sempre una possibilità" disse sorridendo.
 
"Lo so Hermione ma non voglio soffrire" disse Theo triste
 
" Così soffri lo stesso,Theo, e poi se lei non ti volesse come dici tu, puoi voltare pagine senza rimanere nel dubbio, con il tempo passerà. Pensaci a ciò che ti ho detto" disse la ragazza pacata. 
 
" Si è mai innamorata lei, Signorina Granger?" chiese Narcissa Malfoy
 
Draco rimase con la forchetta a mezz'aria e solo un'occhiataccia di Theo lo fece riprendere nei suoi movimenti.
 
Sua madre era una strega invadente, ormai immaginava che sapesse qualcosa avrebbe messo la museruola a quel canaccio nero. Malfoy guardò male Sirius che fece finta di niente. 
 
"Purtroppo no , ma sono abbastanza certa di ciò che voglio " disse la ragazza sperando che Draco si sarebbe scosso se avesse provato qualcosa per lei.
 
" E cosa cerca cara?" chiese Narcissa. Adesso era l'ora X si sarebbe scoperta un pochetto.
 
Draco attendeva con ansia, a denti stretti e con il cuore in gola. 
 
"Voglio un uomo, che mi stimoli mentalmente, che sceglierebbe me in tutte le sue vite. Che vorrebbe me anche andando contro tutto il resto. Che vorrebbe me perchè sono io tutto ciò che vuole, e non tutto ciò che gli resta"  disse Hermione con un espressione sognante.
 
Draco non ragionava più, aveva spento il cervello ed aveva una faccia inebetita. Troppe,troppe sensazioni insieme, il suo cuore non avrebbe sopportato altro.
 
Hermione guardava Draco,impassibile nella sua postura che continuava a mangiare e ad annuire a Theo. 
 
Magari lui non provava niente per lei pensò la ragazza. Che poi voglio davvero che provi qualcosa per me? Troppo confusa. Un conto è essere attratti da qualcuno, ma L'AMORE è UN'ALTRA COSA.
 
 
 
Note: Fatemi sapere cosa ne pensate ... Grazie a chi segue,preferisce e ricorda la soria ma soprattutto a che recensisce...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** Lucius Malfoy ***


 
 
 
 
 
                                                                                     Lucius Malfoy
 
 
 
DRASTICA RIDUZIONE DELLA PENA PER IL MANGIAMORTE LUCIUS ABRAXAS MALFOY, GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON GLI AUROR PER LA CATTURA DI SEGUACI DELL'OSCURO ANCORA IN LIBERTA' E PER GRAVI PROBLEMI DI SALUTE, L'EX BRACCIO DESTRO DEL MAGO OSCURO LASCERà AZKABAN GIOVEDI. l'articolo continua a pagina 3.
 
Quella mattina era questo che si leggeva sulle pagine dei quotidiani magici. La Sala Grande mormorava e guardava verso il tavolo di Serpeverde.
Draco Malfoy aveva letto l'articolo e non aveva commentato. Suo padre libero? era da non crederci, ma la sua codardia era leggendaria,tanto quanto il coraggio di Potter, pensò amaramente il ragazzo.
 
Non era mai andato ad Azkaban a trovarlo, per lui non era stato un buon padre, li aveva condannati ad una vita sempre in pericolo. Era arrivato il gufo di sua madre,era al settimo cielo. Lei amava molto suo marito ed era l'unica che si recasse ad Azkaban per andarlo a trovare. Sua madre gli aveva detto che suo padre era pentito ed aveva rivisto le sue idee razziste, Ma quanto poteva essere cambiato? A come conquistare Hermione, ci si metteva anche quest'altro problema. Suo padre libero. 
 
Forse non è il miglior padre del mondo ma è comunque mio padre,pensò.
Theo e Blaise lo guardavano. Sapevano del rapporto di Draco con suo padre ma non osavano chiedergli nulla.
 
Dal tavolo dei Grifoni,un Harry Potter sconvolto aveva appena abbassato una copia di Il Cavillo. Era terrorizzato,una collaborazione con gli Auror, non avrebbe comunque potuto ripagare una vita dedicata a Voldemort.
 
" Dannazione!" urlò Harry frustrato
 
" Harry sta tranquillo!" disse Hermione rassicurandolo.
 
Leggeva negli occhi la paura del suo migliore amico, che credeva che avesse chiuso con quella vita fatta di Marchi Neri. Lo capiva perfettamente anche lei, ma vedendo l'espressione di Draco mentre si alzava, decise di seguirlo.
 
 
 
" Malfoy Aspettami" urlò la ragazza nel corridoio. Il ragazzo si voltò stupito di trovarsela li davanti. Vedeva la ragazza con le gote arrossate e non poteva non pensare di come si imbarazzasse facilmente ancor prima di parlare.
 
" Granger dimmi pure" disse fingendo indifferenza.
 
" Ho letto i giornali e volevo sapere come stavi" disse cercando di assumere un tono distaccato, ma vedendo il volto del ragazzo notò la sua aria combattuta.
 
Voleva sapere come sto? Perchè sorrideva così? 
 
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli, un gesto di frustrazione. Quello è comunque suo padre, anche se non il migliore.
 
" è comunque mio padre" disse lui in tono piatto. Lei annui, e vedendo l'espressione del ragazzo, alzò un braccio e portò la sua piccola mano sul volto del biondo.Draco aveva i lineamenti affilati, la bocca carnosa con il labbro superiore che assomigliava vagamente ad un cuore, lui chiuse gli occhi mentre lei lo accarezzava dolcemente.Voleva imprimere quel contatto nella sua mente. 
 
Draco respirava a fatica e nell'ultimo attimo di lucidità ,  la prese piano per la vita e la circondò in un abbraccio possessivo, la baciò in modo passionale, c'era tutto il desiderio che aveva di lei, tutta l'amarezza per la storia di suo padre.  Le loro lingue danzavano insieme, le mani di lei vagavano sul petto di lui.
 
La spinse al muro e si schiacciò sopra di lei, la ragazza rispondeva al bacio e Draco non poteva essere più felice. Lui aveva le mani sul viso della ragazza,come se tenesse un cristallo prezioso, era un gesto dolce, ma che non combaciava con la passionalità del bacio. Ma a loro andava bene così. 
 
Quando Draco si allontanò da lei, quest'ultima sentì freddo, aveva gli occhi spalancati e lucidi per l'emozione  e guardava un punto fisso dietro il ragazzo. NON SI POTEVANO PROVARE COSI TANTI SENTIMENTI DIVERSI CON UN BACIO,
 
Lui non capiva più niente, insieme si diressero nell' Aula Pozioni ed entrambi avevano un'espressione ebete sconvolta.
 
 
 
 
Mentre Lumacorno spiegava, Draco ripensava al bacio con la ragazza, alla sua carezza che l'ha mandato in estasi. Era talmente felice di poter volare senza scopa. Ma all'apparenza nulla scalfiva il Principe dei Serpenti. Glaciale come al suo solito. Osservava la ragazza
 
" Mi scusi professore non ero attenta" disse Hermione Granger che rimuginava sul bacio.
 
" Non si preoccupi, lei è sempre molto attenta, può succedere" disse bonario l'insegnante.
 
Tutti la guardavano increduli.Hermione Granger che non era attenta ad una spiegazione? Si stava rivoltando il mondo.
 
Harry la guardava preoccupato. Malfoy ghignava per aver ottenuto finalmente l'attenzione della Granger,tanto da distogliela da una lezione. Lei continuava a guardare fuori dalla finestra, persa nei suoi pensieri.
 
La lezione concluse , per la prima volta i Grifondoro non conquistarono punti grazie ad Hermione Jean Granger.
 
 
 
 
 
La ragazza uscì come un razzo dall'aula, doveva riprendersi ed in fretta. Andò nel bagno di Mirtilla, ma di lei nemmeno l'ombra
 
Meglio!  La ragazza si allentò il nodo della cravatta camminando avanti e indietro per il bagno, non sapeva cosa pensare. Il bacio le era piaciuto, era stato diverso da quello dato al campo, migliore.
 
Si guardò allo specchio era scossa,  non si era resa conto che qualcuno entrò nel bagno.
 
" Hermione tutto bene?" chiese Daphne preoccupata. La ragazza annui poco convinta
 
"Non hai per niente un bell'aspetto. Cosa ti succede?" chiese cauta la bionda.
 
Non erano molto amiche,ma comunque potevano diventarlo. Hermione pensò che se non si fosse liberata del macigno sarebbe morta presto.
 
" Ho baciato Draco Malfoy stamattina" disse la ragazza tutto d'un fiato 
 
" Oh" disse la serpeverde incredula. E bravo Dray... pensò
 
"Il problema è un altro" continuò la grifondoro. Il silenzio di Daphne lo colse come un invito a continuare.
 
" è stato il bacio più bello che avessi mai dato e ricevuto, c'erano talmente tante emozioni, che quando lui si è staccato,mi si è quasi fritto il cervello; non sapevo quali fossero le mie e quali le sua".  Forse si stava confidando troppo ma ormai aveva cominciato a parlare.
 
Daphne le sorrise " Lui ti piace?" chiese la ragazza del suo amico
 
" Credo di si, sono attratta da lui, e sono sicura che lui non sia come ha dimostrato in questi anni, c'è di più" disse la ragazza seria
 
" Sei molto intelligente Hermione, lascio a te le conclusioni e non preoccuparti nessuno saprà di questa conversazione". 
 
Quando Hermione e Daphne entrarono due occhi verdi e due grigi le scrutavano, ognuno si diresse al proprio tavolo.
 
" Dove eri finita Daph?" disse Theo mentre guardava Astoria Greengrass. Merlino! che occhi dolci. Forse devo dare ascolto alla Granger, ha ragione soffro lo stesso, pensò tristemente.
 
" Ero con Hermione" dise la ragazza guardando Draco che sorrise. La bionda scosse la testa.
 
Draco alzò lo sguardo sulla tavolata dei grifoni e vide gli occhi di Hermione incrociarsi nei suoi, lei abbassò lo sguardo imbarazzata, e lui distolse lo sguardo. 
 
Questi baci di cui poi non chiarivano non le piacevano affatto!
 
L'altra volta disse che la baciò per curiosità, stavolta cosa vuole inventarsi????pensò la ragazza.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Lucius Malfoy era uscito quattro giorni prima da Azkaban, era un uomo libero e come più volte si era detto quando era in prigione, semmai fosse uscito, la prima cosa che avrebbe fatto era vedere Draco. 
 
Sapeva di non essere stato un padre esemplare, di aver commesso tanti errori ma sperava che sarebbe riuscito un giorno a farsi perdonare dal suo unico figlio. Draco non era come lui pensò con un sorriso.
 
Il vecchio Lucius aveva rivisto le sue idee, non avrebbe portato avanti altre crociate contro Babbani e mezzosangue, che andassero tutti al diavolo. 
 
Non voleva saperne più di quelle cose.Voleva vivere con sia moglie e suo figlio come qualsiasi famiglia normale, Il mondo magico stava cambiando, tanto valeva stare al passo con i tempi.
 
Erano questi i pensieri di Lucius Malfoy che accompagnato dalla moglie camminava per i corridoi di Hogwarts,scortato da Lupin e Tonks, per evitare che gli studenti si intimorissero per la sua presenza.
 
Si recò in Aula di Difesa Contro le Arti Oscure dove c'era Sirius ad aspettarli. Nessuno degli studenti sapeva del suo arrivo.
 
In poco tempo gli studenti popolarono l'aula.Lavanda e Calì erano sconvolte.Ginny aveva paura, dopo la sotoria del diario di Riddle, quell'uomo l'aveva temuto e detestato. Tutti erano sconvolti dalla presenza di quel codardo, che alla fine abbandonò la battaglia.
Lucius aveva la testa alta e un finto sorriso, si sentiva gli sguardi di paura,compassione, e disprezzo addosso ed era pronto a questo, non se ne meravigliò. Neville Paciock si avvicinò all'uomo, con il coraggio che solo un Grifondoro può avere e tese la sua mano al vecchio Malfoy
 
" Bentornato in libertà Signor Malfoy" disse il ragazzo tendendo la mano. L'uomo si stupì del gesto e annuendo strinse la mano al ragazzo.
 
In quel momento entrò Harry che abbracciava Daphne sorridente,sorriso che si spense nel momento in cui notarono la figura di Lucius Malfoy.
 
" Signor Potter" disse Lucius inclinando impercettibilmente la testa.
 
" Signor Malfoy" rispose Harry educatamente.
 
 
Harry fece accomodare Daphne e lui rimase in piedi, la bionda era preoccupata per il suo ragazzo, aveva un'espressione sconvolta. Harry cercava Hermione con lo sguardo.
 
Draco entrò in aula e si diresse alla cattedra, sua madre lo aveva avvertito il giorno che si sarebbero recati ad Hogwarts, aveva avuto modo di prepararsi a quell'incontro, il suo volto era privo di emozioni. 
 
Suo padre gli sorrideva,il primo vero sorriso, in diciotto anni di vita. 
 
" Ciao Mamma" disse  rivolta alla donna che sorrise. O,rmai sua madre trascorreva più tempo ad Hogwarts che al Manor.
 
" Padre" disse in direzione di Lucius
 
" Ciao figlio mio, ti trovo bene" disse l'uomo sorridendo avrebbe voluto abbracciarlo, ma era pur sempre un Malfoy e si trattenne.
 
" Sto molto bene, voi come state?" rispose in tono neutro
 
"Adesso che siamo di nuovo insieme sto bene. Ma avremo modo per parlare quando tornerai a casa, dopo i MAGO" disse l'uomo sorridendo. Il ragazzo annui, salutò i genitori e si andò a sedere.
 
" Scusate per il ritardo ma avevo...oh" disse Hermione e bloccando la sua frase a metà quando vide Lucius Malfoy.
 
Harry cercava di farla avvicinare a lui con lo sguardo, Hermione guardò Draco che ricambiò e si recò al fianco di Harry che appena l aveva vista aveva tirato un sospiro di sollievo, la sua ancora era arrivata.
 
" Signora Malfoy,come sta? disse Hermione tendendo la mano alla donna con educazione. 
 
Lucius guardava la scena, ammirando il coraggio della piccola grifondoro. Ma lui quel coraggio lo conosceva, ricordava quando a casa sua, mantenne fedeltà a Potter e per questo prese le Cruciatus di sua cognata. Guardava suo figlio che fissava  la Granger, già suo figlio non era come lui.
 
" Bene,Signorina Granger" disse la donna stringendo la mano della ragazza e sorridendo.
 
La situazione era tesa Remus e Tonks si lanciavano occhiatacce, Sirius era preoccupato per Harry, la sua espressione non lasciava niente all'immaginazione. Indignazione, senso di sconfitta, preoccupazione.
 
Se gli occhi di Hermione avessero potuto incenerire Lucius sarebbe morto da un pezzo, pensò Draco.
 
Quando i Malfoy, Tonks e Lupin andarono via tutti si rilassarono e tornarono a respirare, Draco compreso.
 
" Doveva marcire ad Azkaban, quel codardo.Con che coraggio viene qui, con la sua aria boriosa" sbottò Harry indignato.
 
Daphne non parlava e pensò che la vita del suo ragazzo fosse stata davvero un inferno. Provò a calmarlo senza successo, invocando con lo sguardo l'aiuto di Hermione. Lei avrebbe saputo cosa fare
 
" Non voglio più vedere Mangiamorte che si credono i padroni del mondo. Quel giorno all'Ufficio dei Misteri se io non gli avessi dato quella maledetta profezia, i Mangiamorte avrebbero ucciso dei ragazzini che avevano  l'età dei loro figli" continuò triste e impaurito il bambino sopravvissuto.
 
Hermione si avvicinò ad Harry " Ti prometto Harry, che non ci saranno più Mangiamorte che vorranno ucciderti. Se solo Lucius Malfoy si fosse avvicinato a te, sarebbe stato mandato davanti al bacio di un Dissennatore. Ce l'avrei mandato io stessa." le disse sorridendo tra lo scherzoso e il serio.
 
Draco ascoltò la frase della Granger, dopo il bacio di qualche giorno prima si erano parlati qualche volta, ma lui non sapeva cosa lei volesse e non aveva il coraggio di chiederle nulla. Ma il biondo era fuorioso per gli atteggiamenti sempre troppo intimi tra lei e Potter, era frustrato per la scarcerazione di suo padre ,decise di sfogarsi su di lei.
 
" Granger,bada a come parli, è di mio padre che stai parlando. Ma immagino che per te quando si tratta di Potter, il resto non conta vero? Niente deve scalfire il bambino sopravvissuto, paura di mio padre Potty?" tuonò furioso e sprezzante Malfoy
 
Hermione si voltò e vide una rabbia cieca dentro i suoi occhi grigi, rimase stupita da tanta furia, non capiva il perchè era tornato ad essere il Malfoy stronzo. Dopo ogni bacio succedeva cosi.
Ma immagino che lui non potesse capire. Perchè prima mi bacia e poi fa cosi, pensò frustrata.
 
La ragazza si infuriò e fissò i suoi occhi in quelli grigi del ragazzo. Davanti a quello sguardo sussultò.
 
"Anche se ne avesse,ne avrebbe tutto il diritto,Malfoy.Tu non sai che inferno è stata la sua vita, a causa di Voldemort e di chi lo serviva" tuonò la ragazza.
 
" Immagino che tu lo sappia invece. Visto che ti prodighi da anni con lui a salvare noi umili mortali" disse sarcastico.
 
"Hermione, lascia stare è il solito Malfoy" disse Harry evitando alla sua amica altre liti.
 
" No Harry, è solo un borioso,prima o poi qualcuno dovrà metterlo al suo posto" rispose Hermione
 
La ragazza guardò Draco  indignata, che centrava Harry e la sua vita.Sembrava che volesse colpire lei per qualcosa, di cui nemmeno la ragazza era a conoscenza.
 
" Oh si Malfoy, io c'ero quando al secondo anno il tuo caro paparino ha sguinzagliato un basilesco nelle tubature della scuola, per uccidere Harry,c'ero quando l'essere schifoso che tuo padre serviva gli invadeva la mente, e lui si svegliava  terrorizzato, c'ero quando all'Ufficio dei Misteri lo minacciava per avere la profezia,c'ero durante la ricerca degli Horcrux quando i mangiamorte e i ghermidori volevano farci lo scalpo ed io non riuscivo a portarlo via dalla lapide dei suoi genitori a Godric's Allow, per cui Malfoy se anche avesse paura sarebbe del tutto giustificato" disse sprezzante.
 
" Nessuno vi ha mai chiesto niente Mudblood" disse d'istinto. 
In quel momento la stava disprezzando, lei non riusciva a capire che odiava vederla con Potter, come se dovesse proteggerlo da ogni male del mondo. Non si pentì di quella frase, quando vide i suoi occhi che sprizzavano orgoglio capì che stava per arrivare la stangata finale e come sempre avrebbe vinto lei.
 
 
" Draco smettila, non si fanno certe distinzioni, e mi meraviglio di te" sbottò Sirius.
 
Theo e Blaise lo guardavano preoccupati. 
 
"In fondo è quello che è, una SANGUE SPORCO"disse Draco in tono piatto
 
 
" Bene, direi che per me, Malfoy, il discorso conclude qui. ANZI NON è MAI INIZIATO, buona vita e goditi la libertà di tuo padre" disse lei fredda, andando a sedersi.
 
 
 
 
Note: Sorpresaaaaaa di nuovo Lucius tra di noi... Grazie a tutti voi che mi seguite genteeeeee, recensiteeeee baci baci Eli

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Capitolo 12
*** Gelosie ***


 
 
 
 
Draco non voleva sentire parlare di  Hermione,solo il suono del suo nome era una lama che lo trafiggeva, voleva dimenticarla. Ma come poteva se quando ripensava a quei baci fremeva, quando averla tra le braccia era stata la sensazione migliore che avesse mai provato. Si sentiva completo con lei accanto. Ma dopo l'ultima litigata erano settimane che non si parlavano, neanche in presenza degli altri,lei si chiudeva in biblioteca per ore tra lo studio e quella ricerca misteriosa che stava preoccupando anche lui.
 
 
Hermione entrò in Sala Grande e si accomodò vicino ad una Ginny triste. Ron ed Harry parlavano di Quidditch, insieme a Neville e Seamus. 
 
" Tutto ok Gin?" chiese Hermione
 
"Oh niente,ho solo discusso con Blaise" disse la rossa sforzandosi di sorridere
 
" Spero non sia niente di grave?" chiese la mora
 
" Oh no, è solo geloso perchè stavo parlando con Smith di Tassorosso" disse la rossa
 
" Vedrai che gli passserà " le disse mettendole una mano sul braccio. la rossa annui
 
In quel momento Draco Malfoy entra in Sala Grande e due braccia esili gli si fiondano al collo, una ragazza lo stringe e lo bacia, lui la scosta subito e con un'espressione annoiata  si va a sedere accanto a Blaise. 
 
Hermione resta impassibile,preferisce non commentare e far finta di nulla. Nonostante non si parlassero l'attrazione non era diminuita, anzi cresceva e lei non trovava un metodo razionale per definire i motivi di ciò che le stava accadendo.
Osservanfo la faccia del ragazzo dopo il contatto con quella ragazza pensò se avesse quella faccia anche dopo i suoi baci. Scostò il piatto da davanti a lei, non aveva più fame.
 
Intanto al tavolo di Serpeverde
 
"Te ne rendi conto Dray stava parlando con Smith?" disse il moro oltraggiato
 
" E quindi? Non essere idiota" disse Malfoy. A volte Blaise era troppo geloso.
 
" Mi dava fastidio come la stava guardando" disse serio
 
Malfoy non si prese il disturbo di rispondere
 
"Voi due siete degli idioti nati ed io non voglio fare la vostra fine" disse Theo alzandosi. Draco e Blaise lo guardavano stralunati.
 
Theo si era deciso,aveva ragione la Granger,l'amore merita una possibilità. Si sarebbe dichiarato quel giorno,in quel momento. Si parò davanti ad una ragazza magra capelli neri e occhi verdi da cerbiatta.
 
" Astoria, ho deciso che oggi è arrivato il momento di dirti che mi sono innamorato di te.volevo che tu sapessi dei miei sentimenti per te. Se tu non mi volessi me ne farei una ragione, ma un'amica mi ha detto che l'amore merita sempre una possibilità." disse il ragazzo sorridendole e sentendosi più leggero
 
" Ce ne hai messo di tempo Theodore Nott" disse la ragazza e lo abbracciò. La Sala Grande applaudiva.
 
 
 
 
 
Daphne,Draco e Blaise erano seduti sulla sponda del Lago Nero, il moro serpeverde era ancora arrabbiato con la sua ragazza e gli altri due provavano a farlo ragionare, ma Blaise era un testardo. La paura di perdere quella ragazza così solare e intraprendente a volte le annebbiava la vista e si infuriava per delle futilità.
 
" Blay non essere idiota e scusati, non puoi pretendere che non parli con nessun ragazzo" disse Daph provando ad essere convincente
 
" Lo so" disse il ragazzo mestamente.
 
Draco fumava una sigaretta e osservava il Lago Nero, nemmeno ascoltava le chiacchiere dei due amici al suo fianco, aveva altre cose a cui prestare attenzione. Si sistemò il mantello per la folata di vento, ma insieme al freddo, Draco percepì un profumo a lui molto familiare che lo riscosse dal suo pensare.
 
" Ciao Hermione"  disse Daphne sorridendo
 
" Ciao Serpi" disse la nuova arrivata con un libro tra le mani,sedendosi di fronte a Daphne. Intanto guardava Draco che non si era neanche voltato verso di lei, e perchè a lui è sufficiente entrare in una stanza e le ragazze gli si buttano al collo, perchè dovrebbe guardarmi quando ha già ampiamente chiarito quello che pensa di me.
 
" Hermione, stavamo facendo ragionare questo testone di Blaise" disse la bionda 
 
" Già, Ginny mi ha raccontato della vostra discussione" disse Hermione rivolta a Blaise
 
"Tu che ne pensi?" chiese Blaise alla migliore amica della sua ragazza.
 
Draco si era voltato per ascoltarla, ma non avrebbe detto nulla, da quando avevano litigato era questo il loro equilibrio, la osservava quando rideva, la sua risata è come l'arcobaleno dopo una tempesta, ti fa sperare che la giornata non è ancora finita. 
 
Lei era questo per lui, la speranza di una vita nuova fatta di colori. Ma lei, lei cosa ne pensava di tutto questo? Forse avrebbe dovuto chiederglielo, ma come poteva, se ogni volta che i toni della conversazione si alzavano, lui stesso le rimarcava la differenza del loro status di sangue, a cui lui nemmeno credeva più da quando la conosceva.
 
"Penso che dovresti scusarti, era davvero abbattuta per ciò che è successo. Hai una cotta per lei dal quinto anno e adesso che siete una coppia ti lasci sopraffare dalla gelosia?" rispose la riccia
 
" Come fai a sapere che ho una cotta per lei dal quinto anno?" chiese Blaise meravigliato. 
 
" Hermione lo sapevamo solo io, Dray,Theo e Pan. Sul serio come hai fatto a capirlo? chiese la bionda serpeverde con occhi spalancati
 
" Sono un'ottima osservatrice e tu Blaise, non sei stato molto discreto.In Sala Grande la osservavi sempre e ammiccavi nella sua direzione" disse lei orgogliosa di averci visto lungo.
 
"Per cui il giorno che io ed Harry siamo arrivati, non mi sono stupita molto nel sapere della vostra relazione. Non essere geloso, lei se sta con te è perchè vuole solo te." continuò lei fiera del suo ragionamento perfetto.
 
"20 punti a Grifondoro" disse Malfoy imitando la McGranitt. La ragazza lo fulminò con lo sguardo e lui fece uno dei suoi ghigni irritanti, non rispose. L'indifferenza era l'arma migliore.
 
"Ecco perchè tu al contrario di Harry,non hai battuto ciglio davanti alla notizia della relazione tra Ginny e Blaise e Pan e Ron" disse Daphne più a se stessa 
 
" Già, però ho detto quella pessima frase a Pan.Sono stata orribile" disse mettendosi le mani sul viso dispiaciuta.
 
" Sei molto protettiva nei confronti di Harry" disse Daphne cauta
 
" Già, ma chiedimi pure quello che in realtà vorresti chiedermi, non preoccuparti" rispose sorridente
 
Daphne tirò un sospiro di sollievo, il dubbio che la stava attanagliando avrebbe finalmente trovato risposta
 
" C'è mai stato qualcosa tra voi due?" chiese seria la bionda. 
 
Blaise e Draco si guardarono ad occhi spalancati. Draco si passò una mano tra i capelli, stava per togliersi anche lui un dubbio
 
" No mai, ma immaginavo che potresti aver avuto questo dubbio" rispose Hermione
 
" Ho visto il tatuaggio che avete e sono giunta a delle conclusioni sbagliate, poi tutta la scuola pensa che voi siate segretamente innamorati, e mi sono lasciata coinvolgere dalle chiacchiere.Scusami" disse la bionda triste
 
" Tutta la scuola parla di questo tatuaggio.Ma si può sapere, per Salazar, che tatuaggio è?" chiese Blaise esasperato.
 
" Non sapevo che tutti ne parlassero.Io ed Harry abbiamo un tatuaggio uguale ce lo siamo fatti quest'estate, per suggellare la nostra amicizia, è una scritta che recita SEMPRE INSIEME TU ED IO SENZA DIRCI MAI ADDIO"spiegò la ragazza
 
"  Ti sembra il tatuaggio da condividere con un amico?" sbottò Draco furioso.
 
Daphne guardò Blaise che scosse la testa incurante per farle capire di non intervenire, magari si sfogava per una volta e diceva qualcosa per far capire il suo sentimento ad Hermione. Draco aveva ragione è un po' eccessiva come frase.
 
Hermione lo guardò impaurita, pensando che fosse impazzito come Bellatrix. Gli occhi irati di Draco la stavano trafiggendo. Non la guardava così da un mese. Quel ragazzo era in grado di farle provare un serie di emozioni contrastanti a cui non riusciva a dare una spiegazione logica, e per lei che la ragione era al primo posto, ciò era frustrante. Sembrava fosse... geloso? Ma no per lui sono una SANGUESPORCO che bacia all'occorrenza, niente di più pensò amaramente. Cercò di darsi un tono non poteva mostrarsi debole.
 
" Non sono affari tuoi Malfoy, e non ti permettere di usare questo tono con me" disse la ragazza.
 
" Tu non permetterti di venire qui dall'alto della tua intelligenza, e della tua saccenza da come ti sei definita? Ah si, un' ottima osservatrice, perchè in realtà non sai guardare oltre quel tuo naso da mezzababbana" rispose Malfoy che pur di subire la sua indifferenza preferiva insultarla. Si stava comportando da idiota, ma non poteva farne a meno.
 
Draco senza rendersene conto si era avvicinato e l'ultima parola gliele aveva soffiate sul viso, Hermione notando che i loro corpi si toccavano non si era mossa, Daphne e Blaise erano seduti pietrificati e guardavano la scena.
Hermione alzò una mano e la poggiò sul petto del ragazzo per allontanarlo, sennti il suo cuore battere furioso, scostò subito la mano e la guardò come se si fosse scottata, l'ennesima scarica di emozioni.
 
"Malfoy allontanati" tuonò preoccupata da tutti quei sentimenti che la stavano travolgendo, si complimentò con se stessa per il tono sicuro della sua voce.
 
Draco respirava su di lei,non riusciva ad allontanarsi da quel corpo che bramava da anni, quel contatto l'aveva spiazzato, aveva gli occhi chiusi. La stava per baciare, ma poi che sarebbe successo? Ancora liti e insulti perchè lui era un coglione.
 
" Cosa sta succedendo?" chiese Harry Potter a denti stretti che aveva visto la scena, Daphne ringraziò Salazar mentalmente, Blaise tirò un sospiro di sollievo
 
Hermione fece un passo indietro e si riscosse da quel turbinio di emozione in cui era caduta. Draco si accese una sigaretta per gestire il tutto, altrimenti uccideva Potter che si presentava sempre nei momenti meno opportuni.
Nessuno rispondeva ad Harry che guardava Daphne e che distolse lo sguardo. Hermione prese il suo libro e se ne andò. Aveva troppe cose su cui rimuginare.
 
Harry guardò la sua amica andare via, e poi guardò i ragazzi rimasti uno ad uno.I ragazzi non se ne erano accorti ma lui aveva ascoltato tutta la conversazione che avevano avuto, soprattutto quella tra Daphne ed Hermione, sul tatuaggio, la situazione non era poi cosi difficile da capire. Ormai aveva compreso tutto.
 
" Ho ascoltato tutta la conversazione e mi dispiace Daphne che nonostante tutto avessi dubbi sulla mia amicizia con Hermione, pensavo che tutti i discorsi che ci siamo fatti in privato fossero serviti a qualcosa, ma tra me e lei non c'è niente di quello che c'è tra noi, voglio bene ad Hermione come se fosse mia sorella.Ho condiviso con lei esperienze che ci hanno legato tantissimo, farà sempre parte della mia vita. Ma amo te" disse guardando la sua ragazza sperando che capissse che si alzò e lo abbracciò forte. Quando si sciolsero dall'abbraccio erano rimasti soli.
 
 
 
Malfoy Manor
 
Lucius e Narcissa Malfoy sedevano nel loro salotto preferito,in quella casa che senza Draco sembrava vuota. Narcissa aveva appena letto il gufo di Sirius, che gli riportava notizie su quei due testoni, ormai aveva capito che anche la ragazza provava qualcosa per suo figlio solo che non se ne era resa conto, troppo cervellotica a suo parere, a volte le spiegazioni non si trovano semplicemente perchè non ce ne sono. Aveva assunto una smorfia preoccupata che non sfuggì al suo furbo marito.
 
"Cissy,cara tutto bene" chiese indicando con la testa la lettera 
 
" Oh si, è Felpato, sai quando ero sola mi ha aiutata per capire cosa a Draco passasse per la testa" disse la donna,non sapendo fino a dove poteva raccontare a suo marito.
 
"Non mi sembra difficile  capire,cosa passi per la testa di nostro figlio" disse con un sorriso mentre poggiava il giornale sul tavolinetto davanti a loro. La donna non rispose e guardò il marito perplessa.
 
"Hermione Granger" continuò Lucius. La donna sussultò e lo guardò con occhi spalancati.
 
"Non guardarmi così Cissy, io me ne sono accorto da tempo, ogni gufo che Draco mi inviava era pieno di insulti per quella ragazza che osservava talmente bene che sembrava che durante il giorno Draco non facesse altro.Quando chiedevo di Potter, rispondeva che stava sempre appiccicato a quella "mezzosangue", quando chiedevo dei suoi voti, mi rispondeva che quella "mezzosangue" aveva  ottenuto un voto più alto, senza contare che quando lo prese a pugni ne parlò per mesi interi, era noioso. Finiva sempre per parlare di lei". disse sicuro il marito.
 
Narcissa si sentì una stupida ma almeno ancora c'era il segreto del doppiogioco,quello non glielo avrebbe detto anche perchè non avrebbe dovuto saperlo nemmeno lei.
 
" Ho avuto l'occasione di conoscere questa ragazza, le voci su di lei sono tutte vere. Una ragazza intelligente,, è considerata l'alunna migliore della sua età, la strega migliore dell'ultimo secolo. è coraggiosa, simpatica,molto bella,dopo la guerra tutto il mondo magico la voleva,ogni ente,organizzazione,il Ministero e poi Draco ne è innamorato da sempre per cui per me è sufficiente questo". disse la donna sorridendo.
 
"Io non ho nulla in contrario, del sangue non mi interessa niente.La mia prerogativa è sempre stata il bene di Draco" disse il marito la donna sorrise al marito,sapeva che nonostante tutto suo marito amava Draco.
 
"Draco è abituato ad avere tutto, le ragazze gli sbavano dietro, ma con lei diventa un pesce lesso,dovresti vederlo quando si punzecchiano, la ragazza ottiene sempre l'ultima parola" disse ridendo.
 
" é un Malfoy,Cissy avere tutto è normale per noi,che ti aspettavi?" disse lui come se fosse normale avere tutto
 
La donna lo guardò spazientita " Si ma quando c'è lei,è solo Draco e poi sorride sempre" disse imperterrita.
 
"Ok Ok,ho capito, tra qualche giorno andiamo ad Hogwarts.Mi annoio,sempre a casa e poi...Un Malfoy ottiene sempre ciò che vuole" disse ghignando bonariamente.

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Capitolo 13
*** Vigliacca ***


 Vigliacca
 
 
 
 
 
 
Dopo essere fuggita dal Lago Nero,Hermione corse fino al settimo piano camminò per tre volte davanti alla parete davanti alla figura di Beda il Bardo, ed entrò nella Stanza della Necessità. Era accogliente e calda, li poteva stare in pace seza che nessuno la disturbasse.
Orma perfino lei che in campo sentimentale aveva qualche problemino,si era resa conto di essersi innamorata di Draco Malfoy, ecco ce l'aveva fatta, era riuscita a dare una spiegazione a tutte quelle strane sensazioni. 
Avvilita dal pensiero che Draco non potesse ricambiarla si diresse in Sala Grande.
 
Era giunta sulla soglia della Sala Grande senza rendersene conto, entrò e camminò con le spalle dritte e l'aria imbronciata.
 
Harry Potter guardò l'amica ma non commentò, avrebbe voluto parlarle ma conosceva Hermione e preferiva fosse lei a confidarsi.
La ragazza mangiò il necessario, scambiò qualche parola con Seamus, Neville e Cali e dopo qualche sorriso di circostanza decise di salutare e andare a rifugiarsi nella sua Camera.
 
 
 
 
Harry Potter si stava dirigendo nell'Ufficio della Preside e appena entrato notando che la donna non c'era osservò l'ufficio.
Ricordò quando quello spazio era occupato da Silente e la tristezza lo colpi in pieno. Un uomo,un insegnante e una guida per lui.
 
"Buonasera Harry" disse una voce pacata che Harry aveva riconosciuto
 
" Buonasera Professore" salutò cordialmente sorridendo
 
"C'è qualcosa che ti turba caro ragazzo?" chiese amabilmente l'ex docente. Il ragazzo negò non gli andava di parlare neanche con Silente era stranamente inquieto quella sera.
 
"Harry, ho saputo che nonostante siate cresciuti , le divergenze con il Signor Malfoy continuano" disse l'uomo, il ragazzo annui
 
" Sai Harry,Draco è migliore di quello che tutti pensano, non è come suo padre. Dovreste tutti dargli una possibilità" disse amabilmente
 
" Non so sembra sempre il solito Malfoy" disse Harry incerto
 
" Quello che sembra non è mai ciò che realmente è. Draco ha fatto il doppiogioco per Conto dell'Ordine durante la Guerra e durante gli anni precedenti. è una Spia ed è stata molto utile alla causa finale" spiegò il vecchio
 
"Malfoy?una Spia?" disse il preside. Harry era stupito non si aspettava certo una notizia del genere, forse quel Furetto non era poi così male.
 
" Già, Signor Potter, chi pensa abbia messo alla spada di Grifondoro in fondo al Lago?" tuonò Piton
 
Harry non parlava, rifletteva su tutto quello che era accaduto durante la guerra, sapeva che qualcuni li aiutava ma non pensava certo fosse Malferret.
 
Harry si congedò scosso dalla rivelazione,doveva parlare con Hermione,ormai aveva capito che tra lei e Malfoy vi era un qualche strano legame, nonostante non gli piacesse il Furetto,per Hermione avrebbe accettato qualsiasi cosa.
 
 
 
 
 
 
 
Hermione Granger,dopo le rivelazioni sul ruolo di Malfoy durante la Guerra,si era ritirata nella sua stanza e si era comodamente stesa sul suo letto, era sempre più meravigliata Draco l'aveva stupita nuovamente, ma sapeva che in quel borioso in fondo c'era di più di quello che lui stesso lasciava intendere.
Ma i Perchè a cui non riusciva a darsi una risposta erano ancora tanti. Ad esempio perchè nonostante li avesse aiutati continuava ad insultarla? Perchè aveva tradito i Mangiamorte,rischiando la sua vita?
Il giorno dopo si svegliò stranamente in agitazione era come se quel giorno dovesse succedere qualcosa di molto importante.
 
 
 
Draco Malfoy con la sua regale falcata si stava dirigendo in Aula di Difesa Contro le Arti Oscure, nell'ora precedente avevano seguito la lezione di Erbologia, ed aveva notato la stranezza di Hermione.Draco aveva l'impressione che la ragazza aspettasse che succedesse qualcosa, era stata goffa,aveva rovesciato due vasi di terriccio, e la sua espressione era assente. Santi Numi alla fine di quest'anno prevedo una stanza al San Mungo, pensò esasperato.
Ma Draco a questo punto sapeva cosa doveva fare,ormai non aveva pi niente da perdere ed avrebbe tentato un ultima volta as avere un contatto con lei,sperando che il vortice in cui cadevano entrambi non appena si guardavano, non gli impedisse di restare a mente fredda.
La lezione era iniziata e Sirius blaterava qualcosa su alcuni incantesimi di Difesa durante i duelli, lui già le sapeva quelle cose. Aveva comunque ricevuto l'addestramento dei Mangiamorte,per cui non era niente di nuovo, la lezione concluse tra domande,interventi da parte di Potter, e di punti conquistati grazie alla sua grifondoro. Niente di nuovo.
La osservò alzarsi, e dirigersi al banco che condivideva con Theo, che da quando stava con Astoria camminava tre metri da terra, almeno lui era felice. 
Hermione si complimentò con Theo per aver avuto il coraggio di dichiararsi davanti a tutti ad Astoria, e li Draco composto come non mai si intromise nel discorso.
 
" Granger,ma ti ascolti quando parli? Elargisci consigli sull'amore e tu non riesci neanche ad ammettere a te stessa che provi qualcosa per me" sbottò il biondino 
 
Hermione era spiazzata e non disse nulla, i loro amici li osservavano preoccupati. 
 
" Quando si tratta degli altri è facile vero Caposcuola Granger? Sei solo una vigliacca!" concluse andando via, ben certo di quello che sarebbe accaduto dopo.
Daphne aveva trattenuto Harry dall'intervenire e rimase in silenzio.
Hermione si guardò intorno, dopo l'ultimo aggettivo usato, fu colta dall'ira, e decise di seguirlo ma per il corridoio non trovò nessuno, camminava a passo di marcia, il viso si era colorato di rosso dalla rabbia.
 
" Malfoy, dove ti sei cacciato?" disse al vuoto che la circondava, continuando a guardarsi intorno. Senti due braccia che la stringevano e in un istante si ritrovò con la schienza contro il muro e Draco su di lei che la teneva pper i polsi, per paura di una sua fuga.
 
La ragazzera avvampava e adesso il rossore era dovuto alla circostanza che li vedeva così vicini, si riscosse assumendo un cipiglio serio
 
" Malfoy,lasciami andare" disse lei con la voce tremante
 
" Non prima che avrai ammesso di provare qualcosa per me,come lo provo io per te" disse Malfoy sicuro di sè e in tono di sfida, accarazzendo il viso della ragazza. Non poteva certo dirle dei suoi eternni sentimenti, l'avrebbe schiantato, aveva dovuto minimizzare. 
 
Hermione dopo le ultime sei parole si riscosse, provava anche lui qualcosa per lei??? Si sentiva accaldata,il tocco del ragazzo era dolce,una piacevole tortura, si lasciò andare fiondandosi sulle labbra del ragazzo. 
 
Il ragazzo rispose al bacio, sperava che lei lo andasse a cercare era stato tutto premeditato. Il bacio si faceva infuocato, lei immerse le sue mani nei capelli biondi del ragazzo, erano morbidi e emanavano un profumo di pulito. Il ragazzo iniziò a far vagare una mano sul corpo della ragazza, tastò il sedere piccolo e sodo della grifondoro e lui si eccitò maggiormente, con l'altra mano la teneva stretta, lei continuava a rispondere al bacio e ai tocchi del ragazzo non si ritraeva. Quello era l'estasi. 
Quando lui si staccò da lei per riprendere a respirare, la prima cosa che vide furono gli occhi nocciola della ragazza socchiusi, le labbra arrossate e i boccoli castani in disordine.Non osò immaginare il suo stato. 
Fece violenza su stesso reprimendo l'istinto che aveva in quel momento ricordandosi dove si trovavano. 
La guardò per un ultima volta e se ne andò. Hermione ancora sconvolta per averlo baciato, non lo fermò, dovevano entrambi stare soli.
 
 
 
Note: Gente mi sono dimenticata di scriverlo al capitolo precedente ma il tatuaggio dei due è una frase della colonna sonora del secondo film del cartone animato "Il Re Leone". Dopo questa precisazione volevo augurarvi buona giornata e buon sabato sera a tutti!!! La storia sta per giungere al termine, ma nel frattempo recensite bella gente :D
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 14
*** L'amore è la soluzione ***


L'Amore è la soluzione
 
 
 
 
 
 
 
Hermione Granger,dopo il bacio infuocato si era rifugiata alla Torre per giorni interi,frequentava le lezioni e si recava in Sala Grande per i pasti, evitava la Biblioteca e i corridoi. Non voleva incontrarlo, era attanagliata dalla paura, cosa avrebbe potuto dirgli, lei ormai si era innamorata, ma lui? Cosa intendeva con quelle sei paroline?
 
Draco immaginava lo stato d'animo della ragazza e poteva capirlo,lui aveva avuto sette anni per abituarsi a quello che provava, non poteva pretendere che lei accettasse i suoi sentimenti in qualche mese. 
 
Durante le lezioni i loro occhi si incontravano,erano mute suppliche le loro, ma nessuno dei due coglieva i sottointesi di quegli sguardi.
 
Quel giorno Hermione Granger provava ancora quella sensazione che qualcosa stesse per accadere, stavolta più forte di qualche giorno prima. L'ultima volta che aveva avuto quella sensazione stava per fare sesso con Malfoy nel corridoio, oggi che sarebbe successo pensò allarmata.
 
 
Si recò in Aula di Difesa Contro le Arti Oscure,ignorando quella sensazione che aveva, e avvertendo che due occhi grigi la stavano guardando, abbassò lo sguardo. Non rendendosi conto delle persone presenti in Aula quel giorno.
 
 
" Signorina Granger" disse sorridente Lucius Malfoy. Accanto a lui vi era sua moglie,bellissima come sempre.Entrambi seduti compostamente dietro la cattedra.
 
 Harry scattò in piedi, ma un'occhiataccia di Daphne, lo fece sedere a capo chino.
 
La ragazza alzò gli occhi sull'uomo e lo guardò perplessa " Signori Malfoy" salutò formalmente rivolgendo un sorriso a Narcissa.
 
Draco, seduto in fondo all'aula vicino a Theo, non comprendeva nemmeno più i suoi genitori.
 
"Salve a tutti ragazzi, oggi affronteremo il Tema delle Maledizioni Senza Perdono" disse Sirius
 
Hermione si era seduta e dopo aver ascoltatao la frase del suo professore si irrigidì, le sue ricerche erano ad un punto morto ed aveva rinunciato per il momento a sapere,Harry le sorrise gentilmente, era una muta domanda se tutto andasse bene, la ragazza annui sorridendo.
 
"Ecco perchè c'è Lucius Malfoy!" sussurrò Ron Weasley alla sua ragazza che alzò gli occhi al cielo.
 
" Ragazzi sappiamo che le Maledizioni senza Perdono sono tre: l'Imperius, le Cruciatus e l'Avada Kedavra" spiegò l'insegnante
 
L'aula ascoltava, e nessuno parlottava.
 
" Sappiamo inoltre che nessuno può sopravvivere all'Avada Kedavra"  disse Sirius guardando Harry sorridendo.
 
L'aula puntò gli occhi su Harry e sorrisero al pensiero di quanto fosse unico quel ragazzo.
 
" A meno che non ti chiami Harry Potter" disse Lucius Malfoy, sorridendo. Harry lo fulminò con lo sguardo ed Hermione artigliò un braccio evitandogli di fare qualche sciocchezza.
 
"Già, Harry è sopravvissuto all'Avada Kedavra, ma non perchè abbia chissà quali poteri magici,perchè l'unica arma che può sconfiggere una Maledizione senza perdono è l'AMORE, l'amore di sua madre lo salvò" disse Sirius serio
 
Hermione spalancò gli occhi e scattò in piedi, tutti la guardavano preoccupati. L'amore era la soluzione, era il tassello mancante del puzzle.
 
" Come ho fatto a non pensarci prima...l'Amore è la soluzione... Ma l'amore di chi?... Nooo non può essere" sbottò Hermione elettrizzata e pensierosa.
 
Tutti la guardavano come se fosse impazzita " Sapevo che prima o poi Mione sarebbe uscita fuori di testa,troppe ore a studiare,passa le sue giornate in biblioteca. Non avrebbe potuto resistere ancora per molto" disse Ron affranto.
 
Nessuno lo contestò, Hermione si guardava intorno ormai aveva capito, ma qualcuno corse in suo aiuto.
 
" Complimenti Signorina Granger, il suo acume rimane sempre straordinario. Ha ragione è giunta alla sua soluzione,ma pregherei il professor Black, di farla venire nell'Ufficio della Preside, ho qualcosa da mostrarle, non parli con nessuno durante il percorso, e non giunga a conclusioni sbagliate" disse sorridendo Silente dal suo quadro.
Sirius annui e la ragazza corse fuori diretta nell'ufficio del preside con mille pensieri.
 
 
Nella classe era calato il silenzio, le parole misteriose del professor Silente avevano creato i pensieri più strani. Draco sapeva cosa doveva vedere la ragazza,non si era nemmeno opposto. Che guardasse pure, era senza forze. Quell'amore lo stava distruggendo.
 
" Giovane Malfoy,è giunto il momento. Lei deve sapere" continuò Silente. Draco annui pensieroso, si allentò il nodo della cravatta e si passò una mano tra i capelli.
 
" Dopo che la Signorina Granger tornerà,conoscendo il carattere della ragazza, non vorrei essere nei suoi panni" continuò simpaticamente il vecchio preside.
Come reagirà lei? si chiedeva il ragazzo e conoscendo la personalità della ragazza deglutì a fatica.
 
"Malfoy dannazione, cosa sta succedendo?" tuonò Harry
 
" Sfregiato, quando Hermione scenderà saprai tutto, adesso non tediarmi con le tue lagne!" disse indifferente
 
" Hermione! e da quando è Hermione per te" chiese oltraggiato.
 
" Da sette anni, razza da idiota" disse Malfoy urlando, intanto si era alzato e sbattuto i pugni sul banco.
 
Harry si ammutolì e abbassò lo sguardo. Lucius e Narcissa erano fieri del loro figlio per quella mezza confessione. Quando la campanella suonò la classe si svuotò.
 
" Se non vi dispiace,il gruppo di serpi e grifoni che ormai sembra ben amalgamato, Vorrei restasse qui ad attendere la Signorina Granger, e se non è troppo disturbo restate anche voi Lucius e Narcissa" spiegò il preside.
Nessuno obbiettò. Non rimaneva che attendere.

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Capitolo 15
*** Il Pensatoio ***


Il Pensatoio
      
 
 
 
 
 
 
 
 
Hermione corse fino alla porta dell'Ufficio della Preside, era affannato ma aveva sete di sapere, bussò e dopo che la donna le intimò di entrare aprì la porta piano. 
 
La McGranitt la fece accomodare e intanto il quadro con il volto del Professor Silente si animava.
 
" Bene Signorina Granger, è arrivata alla soluzione, ma vorrei che attraverso il Pensatoio ripercorresse dei ricordi molto importanti di una persona che lei conosce" disse Silente.
 
Per lei vedere i ricordi di qualcuno era come invadere la sua privacy, ma non disse nulla. Sulla scrivania erano presenti una serie di ampolline con dentro i ricordi che avrebbe dovuto vedere.
Si diresse con la preside che le infondeva coraggio vicino al Pensatoio, non era molto sicura di se in quel momento, e sinceramente non capiva il motivo del perchè vedere i ricordi di chissà quale persona.
 
" Non si preoccupi, noi siamo qui, non percorrerà questo viaggio da sola" disse la preside sorridendo. La ragazza annui e la preside sciolse i ricordi nel pensatoio dove la ragazza immerse la testa.
 
Nel primo ricordo, Hermione undicenne che sul treno per Hogwarts aiutava Neville a cercare il suo rospo,
"Avete visto un rospo?un ragazza di nome Neville l'ha perso!" disse una piccola bambina con saccenza
 
" No,qui non c'è nessun rospo" disse un Zabini bambino.
 
"Perchè non resti qui con noi,invece di perdere tempo a cercare un rospo?" disse un piccolo bambino biondo sorridendo
 
" Mi dispiace ma ho promesso al mio nuovo amico di aiutarlo" rispose Hermione sorridendo.
 
Il Bambino biondo annui tristemente.
 
Hermione non riusciva a capire perchè stesse vedendo quel ricordo ma l'immagine si spostò, dopo lo smistamento mentre chiacchierava con Harry e Ron
 
" Cosa stai guardando Draco?" chiese una Pansy Parkinson bambina. 
Malfoy bambino scosse il capo e non rispose.
 
Il ricordo successivo Hermione e Draco dodicenni che si fronteggiano dopo le selezioni per il Quidditch
 
"Nessun Grifondoro si è comprato l'ammissione nella squadra, loro sono stati scelti per il talento" disse Hermione saccente
 
" Nessuno ha chiesto il tuo parere sporca mezzaosangue" disse Malfoy bambino con disprezzo
 
Hermione aveva capito che quei ricordi appartenevano a  Malfoy, intanto la successione dei ricordi si spostava al terzo anno quando Hermione schiaffeggiò Draco e successivamente arrivò al dormitorio di serpeverde dove Malfoy ,Zabini e Nott stavano conversando.
 
" Tiger mi ha raccontato di ciò che è accaduto oggi vicino la capanna del mezzogigante.Non hai reagito" disse Theo
 
" Già" disse Malfoy
 
"Immagino che se fosse stata un'altra persona avresti estratto la bacchetta" disse Blaise sicuro
 
" è così evidente?" chiese Malfoy
 
" Si amico, dalla prima volta che l'hai vista sul treno" rispose Theo.
 
I ricordi continuavano con lei che studiava in biblioteca, lei che rispondeva alle domande dei professori, lei che rideva con Harry e Ron, lei che mangiava in Sala Grande,che camminava per i corridoi.
Hermione si trovò nella Sala Grande il giorno del Ballo del Ceppo, vicino a Malfoy e Zabini quattordicenni
 
"è bella da togliere il fiato" disse un Malfoy estasiato, mentre lei entrava in sala a braccetto con Krum.
 
"Già" rispose Zabini cupo
 
" Krum non è degno di stare al suo fianco" tuonò il biondino arrabbiato.
 
Hermione era stupita ma non osava uscire da quei ricordi, si trovò nell'ufficio del Preside quando ancora era abitato da Silente. Il preside seduto dietro la scrivania e Malfoy di fronte a lui.
 
" Preside so cosa è successo all'Ufficio dei Misteri, voglio fare la Spia per conto dell'Ordine della Fenice, so di quest'organizzazione" disse sicuro Malfoy
 
" Come mai Draco vuoi tradire tuo padre?" chiese gentilmente il preside.
 
"Non sono affari che la riguardano" disse Malfoy brusco
 
" Mi dispiace, ma devo saperlo,potrei pensare che ti manda Voldemort" disse sicuro l'anziano uomo
 
Draco sospirò e cominciò a parlare " Voglio proteggere una persona che per me è essenziale, ma lei non deve sapere del mio ruolo nell'Ordine della Fenice, accetterò il marchio nero così facendo nessuno avrà dubbi su di me" disse Draco
 
" Chi è questa persona se posso permettermi?" domandò cauto
 
" Hermione Granger" disse sicuro
 
Il preside annui, e il ricordo si spostò ad una conversazione con Sirius Black
 
" Draco, all'Ufficio dei Misteri,McNair tratteneva Hermione minacciandola con la bacchetta" spiegò cauto Sirius
 
" Come ha osato toccare la luce dei miei occhi, quel bastardo, lo uccido" sbottò Malfoy furioso
 
Hermione era sconvolta aveva rischiato la sua vita per lei? Si era fatto marchiare perchè nonostante gli insulti  è stato sempre innamorato di lei. La ragazza stava respirando a fatica, ma i  ricordi proseguirono fino ad arrivare a malfoy Manor quel maledetto giorno. Vide lei stesa per terra,Draco seduto a terra con gli occhi vuoti, era come se soffrisse con lei.
 
I ricordi proseguivano con lei ed Harry che parlavano, e il biondo che li osservava, il loro bacio al Campo di Quidditch ed i successivi nel corridoio poi i ricordi terminarono e la testa della ragazza uscì da Pensatoio.
 
Infine Hermione si trovò in una stanza con un letto grande dove lei e Draco consumavano un rapporto sessuale davvero passionale, ma non era un vero ricordo, era un sogno che Draco deve aver fatto.
 
Hermione era frastornata cominciò a piangere disperatamente, troppe rivelazioni tutte insieme, non aveva mai capito niente di quel ragazzo,che era stato così coraggioso, ma che negli anni aveva mascherato il suo sentimento dietro insulti e frecciatine. Si sentiva stupida. Adesso tutto tornava al suo posto, ogni atteggiamento di Draco aveva una spiegazione.
 
" Signorina Granger si calmi!" esclamò la Preside. Hermione non si calmava piangeva lacrime amare per quel ragazzo che si era venduto a Voldemort per lei, per proteggerla.
 
" Mi dispiace che lo sia venuta a sapere così, ma lei aveva bisogno di vedere" disse il Preside. La ragazza annui  e dopo che si  calmò da quel pianto disperato venne invasa dalla rabbia verso Malfoy, per non averle detto nulla dei suoi sentimenti, per averla sempre insultata, per essersi sempre nascosto dietro dei pregiudizi a cui non credeva. Oh stavolta non avrebbe avuto scampo.
Si stava dirigendo alla porta ma fu richiamata da una voce pacata.
 
"Non sia dura con lui,l'ha fatto solo per lei" disse il preside sorridendo. La ragazza uscì dalla porta, con la testa piena dei ricordi di Malfoy e di ciò che aveva fatto per lei,era furiosa ma doveva parlare con Draco.
 
 
 
Note: cosa ne pensateeeeeee????
 

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Capitolo 16
*** La verità ***


 La verità
 
 
 
 
 
Draco Malfoy era uscito da quell'aula per fumarsi una sigaretta, ormai era fatta,lei sapeva, se non l'avesse voluto sarebbe andato avanti, prima o poi l'avrebbe dimenticata.
Avrebbe vissuto la sua vita e l'avrebbe ricordata come la miglior cosa che gli sia mai successa. Lei è stata una salvezza. 
Draco conosceva il carattere indomito della ragazza, e sapeva che lei l'avrebbe affrontato da vera Grifondoro.
 
 
 
Hermione marciava verso l'aula furiosa con Malfoy, ma anche lusingata da tanto amore nei suoi confronti, giunse davanti all'aula cercò di ricomporsi.I suoinocchi erano lucidi e gonfi a causa del pianto, le gote imporporate di rosso e la bocca ridotta ad una smorfia contratta. Aprì la porta con entrambe le braccia e l'aula si trovò davanti ad una banshee inferocita
 
 
" LUI dov'è?" chiese la ragazza. 
 
Vedendo lo stato in cui era la ragazza nessuno rispose, anche perchè Draco non aveva detto dove stava andando, era uscito e tanti saluti.
 
" Sono qui" rispose una voce dietro di lei. Narcissa era preoccupata per suo figlio.Era sciupato e triste. Quando la ragazza si voltò vedendo Draco con la cravatta allentata, i capelli spettinati e l'aria di uno che aveva atteso troppo, parlò
 
" Penso che tu mi debba dare più di una spiegazione Malfoy" disse la ragazza arrabbiata, come ha osato ritenere la mia vita più importante della sua.
 
" Mi sembra che tu abbia già visto abbastanza" disse lui ghignando.
 
Hermione era livida di rabbia, si sentiva presa in giro da quella strafottenza, ma lei non avrebbe lasciato sopraffarsi da quel ragazzo di cui si era innamorata.
 
Draco tirò un sospiro e parlò
 
" Sono arrivato ad Hogwarts con le idee da perfetto Purosangue con le quali mio padre mi aveva educato fino a quel  momento, e la prima persona che  conosco sul treno chi è? Hermione Granger, una ragazzina dai capelli cespugliosi , gli occhi vispi e il sorriso gentile. 
Allora penso che i Mezzosangue non sono come li descrive mio padre, penso che la Granger non coincide con quello che mi è stato insegnato. Hermione non è stupida, brutta o inferiore, magari mio padre si sbaglia, pensai. Tu sorridevi a tutti tranne che a me, donavi la tua amicizia a tutti, tranne che a me. Mi trattavi in un modo..." disse lui ridendo amaramente
 
*Hermione non si curò delle sue parole e cercò di affondare, ancora più in profondità la lama del suo orgoglio "E, dimmi, come ti avrei trattato, io?"
 
*"Come sempre, da sette anni a questa parte, continuamente, nello stesso modo! Sei sempre stata la ragazzina perfetta, che guardava tutti dall'alto della sua ridondate eccezionalità. Ti circondi solo delle persone che reputi degne della tua attenzione, solo gli eccellenti, gli eroi o quelli particolari. Elargisci bontà e consigli come una samaritana, solo ed esclusivamente a quelli che consideri i buoni; per i cattivi invece non c'è redenzione, solo la fiamme accecanti del tuo disprezzo, della tua sfiducia e dei tuoi pregiudizi. Ti fregi della capacità di discernere il bene dal male perfino nelle persone, ma dopo la tua prima impressione non ti preoccupi mai di verificare se le tue supposizioni sono corrette. Hai fatto così con me. Mi consideri da sempre quello sbagliato, il cattivo, il traditore; questo per te non cambierà mai, per quanto io mi sforzi".
Aveva sputato queste parole come un fiume in piena, lasciandola tremante a sgocciolare la sua saliva e il suo risentimento.
 
Hermione cercò, senza troppa convinzione, di ribattere, riflettendo febbrilmente sulle parole di lui, ancora impreparata alla granata di stupore che lui le avrebbe, a breve, scagliato addosso, sibilò quindi" Come puoi biasimarmi, considerando quello che mi hai fatto, da quando ho undici anni? Mi hai sempre trattata come spazzatura, io mi sono solo difesa".
 
"Dannazione Mezzosangue, il tuo problema è che ci credi proprio al tuo ruolo di incontrastata paladina del bene. Dici che io ti ho sempre trattata male? Vallo a dire al bambinetto biondo, tronfio e viziato, che il primo giorno di Hogwarts , si era per caso perso nella chioma di una bambina tutta pelle ossa e capelli cespugliosi. La stessa ragazzina, che dopo lo smistamento aveva iniziato a guardarlo con disprezzo, perchè il moccioso biondo, (Oh che grande disonore!), faceva parte dei Serpeverde. Per quanto la osservasse a lezione e nei corridoi, riceveva sempre in risposta un'occhiata di altezzosa e disgustata saccenza che esprimeva al meglio il concetto “Serpeverde uguale a feccia, per questo tu sei una morchia, un sedimento sotto i miei coraggiosi ed eroici calzari”.
Hermione lo guardava stupita e anche scettica, stava per ribattere ma lui la zittì con un altro fiume in piena di parole " Poi ho visto che ti accompagnavi a Santo Salvator Potter, che guarda caso era il Cercatore più giovane degli ultimi cento anni di Hogwarts. Quindi la mia abile e consumata mente, ha elaborato un altro piano per attrarre la tua algida attenzione, inutile dire che anche quello si è rivelato a dir poco fallimentare. Anche io volevo diventare a tutti i costi un Cercatore, ho obbligato mio padre ad ammorbidire un po' Flint, regalando alla squadra le Nimbus 2001, sostenendo comunque un equo provino. Io che non avevo mai provato interesse per cose plebee come il Quidditch, mi ero abbassato a quel livello per attirare l'attenzione di una nata babbana, o come direbbe il mio buon padre, una Sanguesporco. E la suddetta ragazzina cosa fa? Non solo non da segno di aver notato i miei sforzi e le mie capacità, ma va addirittura oltre, mi sputa addosso tutto il disprezzo che nutre per me, umiliandomi di fronte a tutti, vanificando i miei tentativi di sembrare migliore, ricordandomi che sono io ad essere solo fango e melma sotto lei sue scarpe da mezzababbana. Da qui ad arrivare all'insultarti, come ben capirai, c'è passato un soffio. Troppo umiliato, troppo disprezzato da te, te che volevo solo mi guardassi per davvero".
 
Inspiegabilmente Draco aveva il fiatone, era stremato, come se nel fare quelle rivelazioni si fosse strappato un pezzo della sua anima, mettendola in mano ad un branco di troll imbizzarriti.
Non riusciva ancora a fermarsi e seguitò a vomitare la sua pesante invettiva contro colei che da troppo tempo desiderava. 
" Al terzo anno ammetto di essere stato un coglione nel provocare un ippogriffo insultandolo. Ma come avrei potuto fare? Potter ti aveva, ancora una volta, stupita con il suo mirabolante coraggio. Volevo anche io farmi notare da te e stupidamente l'ho provocato. Poi mio padre pretese che quell'animale pagasse il dazio per il suo crimine e tu, sempre tu mia dolce Mezzosangue, sei arrivata a spada tratta coi tuoi fidi scudieri a vendicare l'onta del mio disonore, con uno schiaffo, che mi ha bruciato la pelle e l'orgoglio più delle Cruciatus di mio padre.
Ma ancora non riuscivo a non desiderarti.
Parlo di desiderio perchè dall'innocente voglia di farmi notare da te, durante il terzo anno , sono passato a volerti, fisicamente, intellettualmente, in tutti i modi possibili al mondo. Non hai idea di quante volte il mio desiderio mi abbia spinto a rinchiudermi nel bagno mentre ti pensavo, o mi abbia fatto risvegliare con le lenzuola sporche ed impiastricciate del mio stesso seme. Fremevo all'idea di te, che rimanevi sempre così inarrivabile, sono arrivato quindi a sovrapporre il tuo viso e i tuoi capelli, a quelli di molte altre ragazze, bellissime e perfette, ma tutte con lo stesso difetto: non erano te.*" 
Hermione aveva visto i suoi ricordi, ma sentirselo dire era tutta un'altra cosa, il suo cuore si stava sciogliendo. Si sentiva lusingata da tutte quelle attenzioni.
 
"Perchè dopo il nostro ultimo avvicinamento non mi hai cercata?" chiese la ragazza titubante
 
*"Volevo che mi cercassi tu, proprio come io ti ho sempre cercata dal primo momento in cui ti ho vista"* rispose lui sicuro.
 
" Prima hai fatto un elenco perfetto di tutte le cose che di me detesti, ma allora come fai a provare dei sentimenti così forti per me?"
 
*"Il tuo essere saccente, perfetta e altezzosa, il modo in cui ti rendi inarrivabile ai più, le amicizie che scegli con contagocce, il tuo corpo ossuto, i tuoi capelli – e a questa parola immerse le dita di una sua mano nella morbida chioma marrone e boccoluta- i tuoi occhi. Tutte queste cose mi danno sui nervi e allo stesso tempo mi obbligano a cercarti, a guardarti. Sei diversa, unica e sempre nuova . Questo fa in modo che nella mia mente il primo pensiero sia tu e non me stesso. Tu e me. Vieni sempre per prima tu, poi me stesso.* 
 Per questo, dopo essere venuto a conoscenza di ciò che avvenne all'Ufficio dei Misteri, mi recai da Silente e mi resi disponibile a diventare una spia, sapevo che Potter avrebbe dovuto uccidere Voldemort e che tu non l'avresti mai abbandonato, accettai di farmi marchiare per proteggerti, il sole pensiero che McNair avesse posato le sue orride mani su di te, che sei la cosa più pura, che io avessi mai visto, mi fece infuriare, avrei voluto ucciderlo se non mi avessero fermato.
Ho accettato il marchio nero perchè mentre tu salvavi il mondo con Potter, io volevo salvare te, perchè sei tu il mio mondo" concluse Draco sorridendo.
 
Narcissa piangeva, era commossa dalle parole di suo figlio. 
" Finalmente Dray...Per Salazar quanto ho aspettato questo momento adesso posso togliermi tutta quest'ansia di dosso" disse Theo per sdrammatizzare. Zabini scoppiò a ridere.
 
Hermione corse verso Draco e lo abbracciò forte, il ragazzo ricambiò la stretta possessivamente, durante l'abbraccio Chiusero entrambi gli occhi, e Draco si inebriò del profumo della ragazza. Si staccò da lei un attimo e le diede un casto bacio sulle labbra
 
" Non sai per quanto tempo ti ho aspettata" le sussurrò, ma lei si scostò assumendo un'aria sicura di se. Tanto che Draco pensò di aver frainteso e la guardò alzando un sopracciglio.
 
"Sai , quel giorno che ti ho conosciuto sul treno sei stato tremendamente irritante, negli anni mi hai dimostrato il tuo -finto- disprezzo con ogni epiteto peggiore con cui potessi mai appellare una strega, ma soprattutto una persona. Hai sempre cercato di deridermi, di farmi sentire volutamente inferiore perchè non sono una purosangue come te, hai umiliato me ed i miei amici così tante volte che nemmeno me le ricordo" disse lei esitando, Draco si era incupito, come tutto il resto dell'aula.
" Ma questo è il vecchio Malfoy, ed io invece, mi sono innamorata di Draco, del ragazzino che divenne triste quando gli dissi che non potevo restare con lui, dell'adolescente che per attirare la mia attenzione ha provocato un ippogrifo, del ragazzo che rischiò la sua vita per proteggermi, del ragazzo che sulla Torre di Astronomia non mi prese per matta quando rivoltai le teorie astronomiche a mio piacimento, del ragazzo che per baciarmi si è inventato una scommessa, del ragazzo che mi regalò questo braccialetto per Natale, del ragazzo che ha impedito che morissi sul pavimento di casa sua. Ti amo Draco anche se sei strafottente e borioso. Non potrei mai amare una rosa e non volere le sue spine" disse sorridendo.
 
" Hermione ma io non ho fatto niente quel giorno a casa mia! Avrei tanto voluto ma non ci sono riuscito" disse Draco sentendosi in colpa. Hermione tirò un sospiro di sollievo e cominciò a parlare
 
 
" é giunto il momento di dire tutta la verità, Quando io ed Harry siamo stati catturati dai Ghermidori, siamo stati portati a Malfoy Manor, dove li Draco finse di non riconoscerci, ma la Lestrange mi riconobbe e dopo aver ordinato di portare Harry nei sotterranei, si dedicò a me. Mi chiese di dirle come avevamo fatto a rubare la spada dalla sua camera blindata alla Gringott, ma sono rimasta fedele al mio migliore amico" disse sorridendo ad Harry e respirando " non parlai e inizio a lanciarmi Cruciatus, rimasi sotto la sua bacchetta per 30-40 minuti e mi scagliò circa duecento Cruciatus, ma io senti il dolore solo ai primi due, poi il mio corpo non percepì più nulla"concluse Hermione aspettando reazioni che tardarono ad arrivare
 
"Hermione ma cosa dici?" chiese Harry preoccupato
 
" Con la fine della guerra ho avuto modo  per riflettere a ciò che successe in quella casa e mi resi conto di non aver provato dolore se non all'inizio, le mie urla erano soprattutto di paura. Cominciai a fare delle ricerche su questo genere di Maledizioni, e in un libro trovai un incantesimo potente,l'incanto doloris o incantesimo del dolore, è un incantesimo che invocato in presenza di una persona sottoposta alla Maledizione cruciatus, fa si che chi sta subendo la Maledizione senta meno dolore. E' un incantesimo che conoscono solo le famiglie più antiche come i Malfoy, i Balck,i Prewett.
In quella stanza c'eravamo io,Bellatrix Lestrange, Lucius Narcissa e Draco Malfoy, per far si che l'incantesimo abbia effetto deve esserci contatto visivo tra chi lo invoca e chi dovrebbe subirlo. Deduco che debba ringraziare lei Signora Malfoy" disse Hermione guardando la donna
 
"Sapevo che mi avrebbe scoperta, ma non avrei mai lasciato che quella pazza la uccidesse. Lei, Signorina Granger ha dato prova a tutti noi del suo coraggio. Così leale nei confronti del suo amico Harry Potter. é vero l'ho invocato io quell'incantesimo"disse la donna sorridendole.
 
" Scusa Hermione, ma l'incantesimo riduce il dolore, e tu hai detto che non hai provato nessun dolore. Come è successo?" chiese Harry
 
" Esatto Harry, in quella stanza era presente una persona che mi amava talmente tanto da proteggermi dal dolore, non è stato necessario che questa persona si ponesse tra me e la bacchetta di Bellatrix, come tua madre si pose tra te e Voldemort,è stato sufficiente che lui mi amasse talmente tanto, e desiderare di soffrire al posto mio, per far si che io non percepissi dolore" disse la ragazzo rivolgendo la sua attenzione a Malfoy
"Draco, non è vero che non hai fatto niente, è stato l'amore che provi per me a salvarmi" disse lei con gli occhi lucidi.
 
Draco percepì una scossa lungo la schiena e con poche falcate la raggiunse e l'abbracciò
 
" Adesso Potter, se osi mettere quelle tue manacce su di lei, ti scaglio contro l'anatema che uccide" disse Draco sospirando finalmente lei era sua.
 
" Furetto, Hermione è come una sorella per me, trattala bene anche perchè altrimenti saò io a lanciarti un'anatema che uccide" disse Potter.
Draco annui, era come respirare dopo anni di apnea per lui finalmente quell'amore vedeva la luce dopo anni di buio, fatto di frustrazione,rabbia e dispiacere poteva stare con lei.
 
Quella sera lui la portò nella sua stanza cominciò a baciarla a vezzeggiarla, lui era estasiato,quanti anni anni a cercare di sostituirla sessualmente con altre ragazze, quando lei era insostituibile anche se non aveva mai avuto esperienze, sapere di essere il primo per lei, gli gonfiava il petto d'orgoglio, fece piano non voleva farle male e la baciò durante tutto il rapporto. Fu molto dolce e al tempo stesso  passionale. Raggiunsero insieme il massimo piacere. 
Ma Draco non si accontentava ad  essere stato il primo, lui voleva essere anche l'ultimo.
 
 
 
 
Note: Signori le parti tra gli asterischi li ho presi da un'altra ff che è incompleta da un anno,ho mandato un messaggio alla scrittrice se potevo utilizzare alcune sue parti ma non mi ha risposto, spero comunque di non aver violato nessuna regola. La ff in questione è di Taigete e si intitola,l'amore e il Cranio, è incompleta e non so se la finirà.
 
Dopo questa precisazione la mia prima ff si è conclusa. :( Grazie a tutti per i complimenti, per chi mi ha sempre scritto e per chi ha seguito la mia prima storia. Fatemi sapere se il finale vi piace... bacioniiiii Eli
 
 
 
 
 
 
 

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