Angeli
Erano passati un paio d'anni
dall'ultima volta che Sasuke aveva visto la sua protettrice ed ora,
aveva compiuto dodici anni.
In questo periodo, nel Villaggio di
Konoha, si stavano svolgendo le selezioni dei chunnin e, il team
sette era riuscito a superare la prima prova d'esame; e adesso, si
apprestava a svolgere la seconda.
Tutti partecipanti, si ritrovavano
davanti a cancelli di partenza diversi e quando arrivò
l'orario prestabilito; i cancelli si aprirono e così, si
inoltrarono nella foresta della morte.
Dopo un paio di minuti dall'inizio
della prova e dopo vari peripezie, i nostri amici, si dovevano
fronteggiare con un nemico mortale, un ninja di un altro villaggio e,
la battaglia iniziò.
Purtroppo, Naruto, Sakura e Sasuke,
erano in difficoltà, finché, i due ragazzi non decisero
di dimostrare quanto valessero.
Naruto e Sasuke, fronteggiarono con
grande forza il nemico, anche se il biondo, purtroppo fu sconfitto ed
ora Sasuke, era rimasto da solo.
L'avversario, si scagliò su il
giovane ragazzo e ricucì a mordergli il collo nella parte
sinistra e, Sasuke, cadde a terra dal dolore.
Un simbolo, incominciava ad apparire
nel luogo in cui era stato morso e, l'avversario, avvicinandosi a
lui, stava per colpirlo di nuovo ma il colpo non arrivò;
infatti, una figura si era posta tra i due che con un colpo lo fece
schiantare nella direzione opposta.
Questa figura, non era altro che
l'angelo custode di Sasuke.
La ragazza-angelo, non disse nulla, ma
rimase ferma immobile a fissare la figura distesa sull'altro capo del
ramo.
-Che cosa ci fai qui Orochimaru?-si
apprestò a dire la giovane quando il nemico, alzandosi da
terra, mostrò la sua vera identità.
-Vedo che sei diventata un angelo
Yumi-le ripose, guardandola anche esso.
-E di sicuro l'Uchiha sarà il
tuo protetto. Non è così?-continuò, fissando il
suo obbiettivo, dietro alla ragazza.
-Non osare usare il ragazzo per il tuo
loschi scopi, ci siamo chiariti?!-disse gelida Yumi.
-Vedo che sei sempre testarda come un
tempo-continuò Orochimaru.
-Comunque, hai indovinato, ho bisogno
di lui per diventare più forte di adesso-finì per dire
sorridendo malignamente.
-Non lo avrai mai!-disse la giovane
ragazza, scattando in avanti e così, iniziarono a combattere,
finché Yumi, non cadde a terra stanca, non prima di trafiggere
lo stomaco al nemico.
Orochimaru, si alzò prima di lei
-dannata!-le urlò contro.
Yumi, fece uscire una piccola risata
dalla sua bocca e, iniziò a toccarsi il collo nella sua parte
sinistra.
-Vedo che ti hanno inflitto un marchio
per trattenere la tua potenza, non è vero? -le chiese
ironicamente.
-Che tu sia maledetto Orochimaru!-gli
urlò contro Yumi, ma poi, l'uomo, se ne andò via
sparendo in una coltre di fumo.
Yumi, volando a fatica a causa dl
marchio, si andò a sedere vicino a Sasuke, e lo “prese”
in braccio.
-Mi dispiace moltissimo, ma a causa di
questo stupido marchio, non sono riuscita a proteggerti-dagli occhi
della ragazza, scese una lacrima solitaria.
-Però, grazie a questo,
riuscirai a sopravvivere- e, posando al sua mano sul simbolo, una
luce bianca ne uscì; e una volta tolta, un altro tipo di
marchio era apparso in torno ad esso.
-Quando ti risveglierai, esso sparirà-e
detto ciò, scomparì lasciando dietro di se una piuma
nera che sia appoggiò sul corpo del giovane.
Dopo questo, il team sette, riuscì
a portare a termine la seconda prova d'esame e Sasuke, riuscì
a vincere anche i combattimento dopo di essa.
Appena, fu stato rimesso dall'ospedale,
Sasuke, volle iniziare subito il suo allenamento con Kakashi e, alla
fine di uno dei loro allenamenti...
-Ehi Kakashi-al nominare il suo nome
l'umo si girò e gli dedicò la sua attenzione.
-Lei conosceva per caso una certa Yumi
che ha avuto il mio stesso passato?-gli chiese con non curanza.(il
nome lo aveva saputo da Sakura che aveva visto tutto).
A quella domanda, Kakashi, rifletté
un po e poi gli rispose.
-Vi era una certa Yumi del clan Shimizu
un bel po di anni fa, quando io ero ancora un ragazzino. Essa, era
una grande e potente ninja che all'età di undici anni, faceva
già parte degli Anbu e che a dodici anni, diventò un
ninja traditore del nostro villaggio per potere diventare più
forte e così sconfiggere sua sorella che aveva eliminato il
loro intero clan-gli rispose.
-Quindi un po' come me. Ma quanto era
forte sua sorella?-continuò a chiedergli il moro.
-Come tuo fratello e lei, all'età
di quindici anni, ricucì a portare a termine la sua vendetta e
io in quel periodo, avevo dieci anni. Nello scontro, riportò
gravi lesioni in tutto il corpo, e per questo motivo, riuscirono
catturarla e una volta arrivata a Konoha, fu processata e condannata
a morte. Infatti, essa, diventò anche un'allieva di Orochimaru
e in quel periodo fu capace anche di uccidere delle persone. Il
giorno in cuoi ritornò al villaggio, era ricoperta di sangue,
infatti era ferita molto gravemente ma lei, camminava a testa alta e
non aveva paura del suo destino. Cinque giorni dopo vi fu la sua
esecuzione e lei, invee di avere paura di morire, sorrideva, anche se
i suoi occhi esprimevano molta tristezza. Mi giunsero voci che
dicevano che passò i suoi ultimi cinque giorni, senza neanche
piangere per il dolore delle ferite non curate e neanche per la sua
morte imminente. Povera ragazza, l'hanno fatta soffrire
tantissimo-concluse il maestro.
A quel punto, Sasuke se ne ritorno a
casa sua, stringendo nelle mani la piuma nera del suo angelo custode.
Intanto nel mondo di Yumi...
-Siete solo dei maledetti! A causa
vostra, non sono riuscita proteggere il mio protetto!-urlava la
giovane, davanti ai suo superiori.
Il più anziano di loro, prese
parola.
-Te la sei cercata tu. Dovevi prima
consultarci che avevi scelto quel protetto, e poi sei troppo ribelle
e se ti togliessimo il sigillo, chissà cosa saresti in grado
di combinare. Sei troppo forte per tenerti a bada da sola-disse
inespressivo.
-Gli altri tuoi colleghi non sono così,
si comportano più disciplinatamente e se ti abbiamo legata con
quelle catene è perché sei troppo pericolosa. Saresti
in grado di portare tutti sulla via sbagliata; sei solamente un
angelo dannato-a prendere parola fu un altro dei superiori, una
donna.
A quel punto, Yumi si congedò
dalla corte.
“Perché nessuno mi
comprende perché”si diceva mentre serrava in due pugni
le sue mani”io voglio solo proteggerlo” e con questo
pensiero in mente, continuò a camminare.
Note
dell'autrice:
In questo chappy
ho voluto parlare un po' del passato del mio angelo e spero che vi
sia piaciuto almeno un po'. Ora sono di fretta e naturalmente chi
volesse partecipare può sicuramente; non chiedetemelo sempre,
a me fa molto piacere che partecipiate. Saluti giugiu94.
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