Drabble for Loki

di Tamar10
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01 ***
Capitolo 2: *** 02 ***
Capitolo 3: *** 03 ***
Capitolo 4: *** 05 ***
Capitolo 5: *** 04 ***
Capitolo 6: *** 06 ***
Capitolo 7: *** 07 ***
Capitolo 8: *** 08 ***
Capitolo 9: *** 09 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***



Capitolo 1
*** 01 ***


Il tuo funerale è quasi commuovente.

Ci sono tutti gli Asgardiani a salutare il Principe Cadetto, il Falso Re, il Dio degli Inganni. Non possono neanche immaginare che questo sia solo l'ennesimo imbroglio. Talmente bravo da ingannare anche la Morte.

Sembrano quasi contenti di essersi liberati di Loki.

In fondo cosa ti aspettavi?

Non c'è neanche un corpo su cui Madre possa piangere, un cadavere da bruciare. Perfino la tua morte è senza onore.

Sorridi vedendo Odino -il tuo falso padre- struggersi falsamente nel dolore, alla fine hai vinto tu. Sai già che avrai la tua vendetta, prima o poi, ormai hai deciso da che parte stare.

Il tuo sorriso si incrina leggermente quando scorgi tua madre in lacrime, distrutta dal dolore. Lei non meritava tutto questo più di quanto lo meritassi tu.

Non degni di attenzione Thor. Sai che, nonostante tutto l'odio che provi per lui, non ce la faresti a vederlo così.

Quando tutti se ne sono andati ti avvicini alla tomba.

È vuota.

La tua morte è una bugia, così come lo è stata la tua vita.

Senti dei passi che si avvicinano e con uno schiocco di dita sparisci.

Come se non fossi mai stato lì.










Note:
Questa storia l'ho scritta ieri notte all'una e questo già dice tutto.
In realtà non penso di essere tanto brava a scrivere drabble, se non si capisce sono una tipa loquace, però era da un po' che volevo scrivere una storia che parlava di Loki che assisteva al suo funerale, ambientata fra Thor e The avengers (fra l'altro io mi sono sempre chiesta che CAspita abbia fatto per tutto quel tempo, tranne farsi crescere i capelli ovviamente) e quando ieri le parole hanno iniziato a combinarsi nel verso giusto non ho perso l'occasione!
Poi mi trovo a dover pubblicare e mi domando: perché non fare una raccolta di drabble incentrate su quel pazzo psicotico?
I motivi percui NON avrei dovuto farlo erano molteplici, but i do what i want! (cit.)
Quindi eccoci qua. Probabilmente me ne pentirò...
Cercherò di aggiornare settimanalmente, ma non garatisco niente.
Grazie a chiunque mi seguirà, recensirà o qualsiasi altra cosa :)
Alla prossima!

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Capitolo 2
*** 02 ***





Loki non era cattivo.

Non gli dava alcuna gioia uccidere, distruggere o procurare dolore.

Loki era ferito.

Una ferita che non poteva essere disinfettata, curata o rimarginata.

 

La sua era sempre stata autodifesa.

Prima si difendeva dagli sguardi ostili che gli venivano lanciati dagli altri Asgardiani; poi aveva dovuto difendersi da Odino, quando aveva scoperto che lo aveva semplicemente usato.

Eppure non era mai stato una vittima.

 

Faceva esattamente quello che voleva.

Il problema di Loki era di essere fin troppo razionale.

Lui era l'unico che vedeva la verità attraverso tutti gli inganni.

O forse anche gli altri la vedevano, ma erano troppo codardi per accettarla.

Non aveva senso combattere per qualcosa che era già andato perduto.

Dov'era l'umanità in quel mondo dove c'erano stermini ogni giorno? Meritava di vivere chi faceva finta di niente?

Ironicamente spesso era più onesto lui che accettava la sua malvagità di molti altri che facevano finta di essere buoni.


 



Note:
Questa non so davvero da dove uscita.
Dovrebbe essere qualcosa di poetico o sentimentale al massimo, ma penso che il phatos sia andato a farsi friggere T.T
In pratica dovrebbe riassumere il fatto che a volte il Dio degli Inganni è l'unico che ha il coraggio di dire le scomode verità (tipo nella Lokasenna dove rivela tutte le debolezze di ogni dio e per questo viene punito, ma non chiedetemi paricolari perché non l'ho mai letta)
Spero vi sia piaciuta. Grazie mille a chi a recensito, messo nelle seguite, o addirittura nelle preferite <3
Domani parto per il mare e non so se riuscirò a scrivere o aggiornare.
A presto, spero!

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Capitolo 3
*** 03 ***



Loki era sempre stato troppo, ma non era quel tipo di troppo che ti rende migliore, come nel caso di suo fratello. Thor era troppo alto, troppo muscoloso, troppo bello e, a detta di Loki, troppo stupido. Lui invece era troppo gracile, troppo intelligente, troppo dispettoso e maligno. Troppo diverso.
Diceva che non gli importava, però c’erano volte in cui gli sarebbe piaciuto essere più alto e biondo, più muscoloso e stupido. Così forse anche lui avrebbe potuto compiere imprese, vincere battaglie e rendere fieri i suoi avi.
Ma Loki sapeva che non sarebbe mai stato possibile. Quella era la sua natura e gli uomini, tanto meno gli dei, non cambiano.
-Fratello?-
-Sì, Loki?- rispose il biondo sorridendogli come sempre.
-Perché sono così?- domandò il fratellino, -Perché non posso essere come te?-
-Non hai niente che non va*-
-Sono diverso-
Thor ammutolì, riflettendo.
-È vero- disse infine, -Nessuno conosce tante cose come te, o mi racconta delle storie così belle o mi fa ridere come fai tu.-
Fece un sorriso radioso e sincero che esprimeva tutto il suo amore verso il fratello.
-Tu sei speciale-
Loki era ancora troppo gracile, intelligente, dispettoso e maligno.
Ma non era diverso, era speciale.






*lo so che sarebbe corretto mettere "vada", ma Thor è una capra ignorante quindi uccide i congiuntivi u.u

Note:
Altra drabble. In questa Loki è un bambino puccioso (i fumetti della Marvel fanno male come può confermare Ilovelarry :)) che si confronta con la sua vera natura di "diverso". Anche Thor è dolcissimo :3
Grazie a chi continua a seguire questa raccolta :)
Baci,
Tam

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Capitolo 4
*** 05 ***






Loki non ha scelta. Si è sempre reputato un tipo intelligente, che si lascia aperte molte vie di fuga.

Ma questa volta no. Forse, si ritrova ironicamente a pensare, non ne ha mai avuta.

Fin da quando è stato adottato da Odino, o prima ancora, quando Laufey l'ha abbandonato perché troppo gracile.

Da allora la sua unica scelta è sempre stata sopravvivere, cercare di dimostrare il proprio valore.

E adesso si trova in sospeso, letteralmente.

Sta per sapere se tutto quello che ha fatto è servito a qualcosa.

No, LokiDue parole che distruggono ogni sua motivazione.

Ha fallito, Padre non potrà mai essere fiero di un mostro come lui.

Quindi Loki non ha scelta.

Lascia lo scettro e precipita nel vuoto come una marionetta.







Me:
Su questa drabble non ho molto da dire. Parla della scena in cui Loki decide di lasciarsi cadere dal ponte.
Che fral'altro secondo me Odino è il peggior padre di sempre -.-"
Io dopodomani parto per la sardegna quindi per una ventina di giorni non mi sarà possibile aggiornare (ma potrò sempre rispondere a tutte le recensioni e i messaggi)
Buone vacanze a tutti!
(Per favore recensite T.T Ho bisogno di sapere cosa ne pensate di questa raccolta :))

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Capitolo 5
*** 04 ***





Esistono una miriade di Loki diversi. Frigg riesce a vederli chiaramente. Non sono illusioni create da suo figlio, sono dentro di lui.
Sono lui.
 
Uno è il bambino più gracile di Asgard, quello che segue come un'ombra il fratello maggiore, che cerca i suoi abbracci, che ha mille dubbi negli occhi verdi.
 
C'è il Loki studioso e scientifico con la fronte corrugata e lo sguardo pieno di curiosità perso dietro ai suoi pensieri.
 
Un mezzo sorriso aleggia sulla faccia di un altro Loki. La parte di lui che cerca sempre di cogliere l'ironia della vita, ma anche c'è un'amarezza indelebile.
È un sorriso solo, non ricambiato, destinato a spegnersi.
 
Poi c'è il magnifico re. Impugna lo scettro d'oro e porta con fierezza il suo elmo cornuto, proprio come l'ha visto l'ultima volta nella sala del trono.
Sicuro e splendente, un vero re. Loki è nato e cresciuto per questo e lei sa, in fondo al cuore, che sarebbe stato un ottimo sovrano.
 
Infine c'è il mostro, lo Jutun, la sua parte malvagia che gode nel vedere le sofferenze altrui. Quella parte che spesso prevale e crea caos e male dentro e fuori di lui.
 
È solo un lato del suo carattere fra tanti, questo Frigg lo capisce perfettamente, ma tutti si fermano all'apparenza rifiutandosi di dargli seconde opportunità.
Così gli altri Loki svaniscono a poco a poco.












Autrice(?!):
In realtà questa non è precisamente un drabble (sono 225 parole) ma ho già tagliato tanto e non volevo martoriarla troppo.
La drabble è dal punto di vista di Frigg, che cerca sempre del bene nel suo figliUolo.
Spero non siate tutti in vacanza e qualcuno abbia ancora la forza di farmi sapere cosa ne pensa, visto che ultimamente sembrano spariti tutti O.O
Il prossimo aggiornamento sarà probabilmente domenica, perché poi parto per la sardegna e non so se mi sarà possibile aggiornare.
Come sempre grazie a tuuuuuuttissimi!
Baci e abbracci,
Tamar

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Capitolo 6
*** 06 ***





Thor, tu hai proprio il cuore d'oro” dice la vecchia balia al principino biondo dopo il suo ennesimo gesto di gentilezza.

Loki, che ha sentito, si avvicina sgranando gli occhioni verdi.

Come mai io non ho il cuore d'oro?” domanda, “Il professore ha detto che il mio cuore è un muscolo che pompa il sangue in tutto il corpo. Come fa quello di Thor ad essere d'oro?”

Volevo solo dire che tuo fratello è sempre molto generoso ed ha un animo nobile, come un vero re. Per questo metaforicamente il suo cuore è raro e prezioso come oro”.

Oh” sussurra Loki ammirato.

Vieni fratello!” grida Thor quando la balia se ne va. Afferra la sua manina e lo trascina correndo verso il cortile.

Il piccolo Dio degli Inganni vede l'oro. È nel sorriso spensierato di Thor, strabocca dai suoi occhi celesti fin su per i capelli biondi, irradia la sua pelle e illumina tutto intorno a lui proprio come se avesse nel petto un piccolo sole dorato.

E allora non può fare a meno di domandarsi da dove vengano i suoi capelli corvini e i suoi glaciali occhi verdi. Si chiede, con angoscia, di cosa sia fatto il suo cuore.


[200 parole]







NOTE:
Eccomi tristemente tornata a Milano.
Me ne esco con questa drabble apparentemente priva di senso (e probabilmente anche non apparentemente)
Vediamo, di nuovo, un piccolo e adorabile Loki-bimbo alle prese con i primi dubbi.
La metafora è da prendere con le pinze, è un gioco di parole abbastanza pessimo che però mi sembrava appropriato.
Giuro che la prossima sarà un po' meglio, spero che questa storia non vi sembri banale quanto sembra a me O.O
Almeno sono riuscita a farla di 200 parole esatte u.u
Grazie a tutti quelli che recensiscono, fa sempre piacere sentire i pareri dei lettori. Positivi o negativi che siano.
Baci,
Tam :)
 

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Capitolo 7
*** 07 ***






Loki pensava che non l'avrebbe mai più rivisto. Immaginava che gli sarebbe toccato marcire in quella prigione in completa solitudine, ad esclusione delle sporadiche visite di Thor e Madre.

Invece adesso lui è lì ad osservarlo divertito dall'altra parte del vetro con quel suo odioso sorrisetto strafottente, mentre si gratta quell'orribile pizzetto.

Cosa ci fai qui, Stark?” domanda Loki bruscamente.

Anche tu mi sei mancato” risponde “Sono qui per una visita di cortesia. È sempre bello parlare con te. Tranne per gli eventuali defenestramenti, s'intende”.

Per Loki conversare con Thor è banale e noioso, persino ridicolo a volte. Invece Tony è geniale, carismatico, affascinante ed ironico. In confronto ai suoi compagni lui non segue grandi ideali di lealtà e di pace.

Sono simili, anche troppo. Tony Strak rappresenta tutto ciò che Loki potrebbe essere e viceversa.

Sai Stark, in un'altra vita saresti stato un ottimo cattivo”.

Tu un ottimo rockettaro”


[150]





Autrice:
Finalmente riesco ad aggiornare! Diciamo che il periodo pre-scuola è/sarà/è già stato un casino assurdo T-T
Quindi spero di riuscire ad aggiornare regolarmente, ma non garantisco niente ._.
Passando alla storia: Loki e Stark *-*
Io NON amo le slash, proprio per niente, ma vedere loro due insieme anche soprattutto come rivali è sempre un misto fra divertimenti, tensione e eccitazione.
Sono personaggi che si abbinano benissimo, quindi per me vige la regola: slash NO, ma se proprio Ironfrost. Altro che quel babbano di Thor u.u (so già che Edi mi ucciderà per aver detto ciò :3)
Infine grazie a tutti quelli che recensiscono e mi seguono <3 <3 <3
Baci a tutti e a presto (si spera!)

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Capitolo 8
*** 08 ***




-Cosa hai da dire a tua discolpa?-

Loki sorride arrogante. Non ha da dire proprio niente, perché è colpevole e se ne vanta. È l'unico in tutta Asgard capace di stregare le trecce di Sif in modo che continuino a schiaffeggiarla.

E anche se fosse innocente nessuno ci crederebbe, alla fine è sempre colpa sua.

-Perché lo hai fatto?- domanda scocciato Padre, ne ha abbastanza di quel suo figlio ribelle e dispettoso. Si chiede come mai non possa essere come Thor, non capendo che è proprio questa la causa del delitto.

-Mi annoiavo- risponde strafottente.

La verità è diversa. La verità è che Loki non riesce più a sopportare tutte le prese in giro, le esclusioni, gli insulti. Ha deciso di fare giustizia a modo suo, non sfidando valorosamente i suoi avversari a duello, ma usando l'ingenio e l'inganno. Non dice niente ad Odino, sa che non sarebbe fiero di lui. Tanto non lo è mai.

Però la verità è che lui non ce la fa più ad essere trattato così. Ma la verità è sempre difficile da dire per il Dio delle Menzogne.

Allora Loki se ne sta zitto a subire la sua punizione, meditando già un'altra terribile vendetta.

[200 parole]



Note:
Abbiate pietà! Nella mia mente questa drabble doveva descrivere qualche divertente marachella di Loki, ma non so perché è uscita fuori sta cosa...do la colpa all'inizio della scuola u.u
L'idea è che questo scherzo debba essere un prequel del famoso taglio dei capelli di Sif descritto nella mitologia norrea. Non mi è venuto in mente niente di meglio.
Sono felice di riuscire ad aggiornare, grazie come sempre a chi continua a seguirmi nonostante tutti i miei ritardi <3
 
P.s. Ho scritto una short molto short su Loki (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2127551&i=1) e mi faccio auto-pubblicità LOL

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Capitolo 9
*** 09 ***





Loki si è sempre chiesto che rumore faccia un cuore che si rompe.

È un semplice crack? O forse un rumore straziante come le unghie sulla lavagna? È lieve come un sospiro o forte come mille urla di dolore?

Il suo si è rotto in silenzio, senza che nessuno se ne accorgesse.

Fa male?

Probabile, altrimenti non saprebbe spiegarsi il dolore sordo che sente al petto.

Non è un dolore muscolare o una botta. È peggio, qualcosa a cui nessuna magia curativa riuscirebbe mai a porre rimedio.

Un male profondo e infinito.

In qualche modo Loki sa che non finirà più, come la sua caduta.

Ci sono cose che si aggiustano come i fogli, i vestiti, le biciclette, gli occhiali, un braccio rotto...

Il suo cuore non è una di quelle.

 



Note:
Drabble deprimentissima e apparentemene non collegata a nessun avvenimento (ma si potrebbe pensare alla caduta dal Bifrost). Spero solo renda l'idea di quanto Loki si senta male.
Mi spiace deprimervi così, ma è una giornata no. E una settimana no. E un brutto periodo.
Grazie a chi continua a seguirmi <3 sono felice di vedere che siete aumentati :D

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Capitolo 10
*** 10 ***


Sono milioni quelli che desiderano l'immortalità, e poi non sanno che fare la domenica pomeriggio se piove.

-Susan Ertz




Non sa da quanto tempo sia chiuso là dentro.

Ore, giorni, anni...ormai ha perso qualsiasi percezione.

I minuti si dilatano o forse sono già passati secoli? Non lo sa. Nessuno osa mai fargli visita.

Ma non è quello che gli da fastidio, è la noia che lo fa impazzire.

Fissa il soffitto creando mondi tutti suoi fatti di parole, di pensieri, d'immaginazione.

In quei posti non esiste il dolore, i suoi nemici sono sconfitti e lui siede sul trono.

È un re magnifico, potente e immortale.

Ma il tempo è impietoso, scorre veloce o va troppo lento e i suoi mondi si sfaldano, la sua mente traballa.

È stato re una volta, o forse era solo un sogno.

Non distingue più ciò che è stato da quello che ha immaginato.

È abbastanza sicuro di aver avuto un fratello molto tempo fa.

Urla e non riconosce neanche la sua voce. Batte i pugni e si dispera, ma nessuno accorre a controllare la sua prigione di vetro.

Sono millenni che è chiuso lì dentro, ormai il mondo si sarà dimenticato di lui.

Loki maledice il tempo che si prende gioco di lui e aspetta con pazienza di morire dimenticandosi che è immortale.







YEAH!
Siamo arrivati al capitolo dieci in un modo o nell'altro! 
PAPPAPPAERO!
Sono anche riuscita ad aggiornare in un tempo ragionevole :D
Questa drabble mi è venuta in mente durante l'ora di filosofia quando la mia prof ha spiegato che gli dei dell'antica Grecia invidiavano gli umani perché erano mortali. Loki è un dio tanto carino e psicopatico, quindi mi sono chiesta che cosa ne pensasse lui dell'immortalità :3
L'ho fatto mezzo impazzire ;-; non era una cosa voluta...
La scena si svolge nel periodo post-Avengers non cosiderando Thor 2 (mioddio quanto sto aspettando quel film!)
Grazie come sempre a chi continua a recensire e a seguire <3
A presto
P.s. la citazione iniziale non c'azzecca molto con la drabble, ma mi piaceva :3

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Capitolo 11
*** 11 ***





Nella stanza c'era il classico silenzio che preannunciava una tempesta.

Fu quello che avvertì Loki della sua presenza, una sorta di elettricità nell'aria, e quando si girò a controllare lei era già lì.

Si trovava in piedi a un paio di metri dalla gabbia, proprio come l'ultima volta, ma non c'erano altre analogie. La postura da soldato, che anni e anni di addestramento avevano reso abitudine, e lo sguardo glaciale avevano sostituito l'aria da ragazzina sperduta.

-Non starai provando di nuovo a indovinare cos'ho in mente?- domandò ironico, -L'ultima volta nonostante tutti i vostri sforzi non è finita bene-

Il Dio degli Inganni fu felice di vedersi formare una piccola ruga di disappunto sul volto della Vedova Nera. In realtà non aveva voglia di discutere. Era a pezzi dopo la sconfitta, e non solo fisicamente, ma sentiva il bisogno di fare del male a qualcuno per provare a dimenticare per un attimo lo strazio che aveva dentro di sé.

-Sono venuta qui di mia iniziativa- replicò la donna con una nota di risentimento nella voce.

-Allora cosa vuoi da me?- chiese Loki scocciato.

-Solo darti un consiglio: la gente preferisce venerare gli dei che li aiutano piuttosto che temere quelli che li puniscono-

-Non capisco-

-Tu hai molto potere, non buttarlo via-

-Forse non sono capace di fare del bene- Nonostante il tono di voce fosse ironico per un attimo il Dio della Menzogna sembrò essere sincero.

-Puoi solo migliorare-








Note:
Mi scuso per l'assenza, ma fra computer rotto e altro nelle ultime settimane ho scritto zero.
Quindi torno con questo capitolo che è venuto un po' troppo lungo per essere una drabble, ma inserisco comunque in questa raccolta perché io PUO'!
La storia è ambientata  subito dopo la battaglia di New York, mi sembrava interessante riproporre un altro faccia a faccia fra Loki e Natasha.
Anche se mi rendo conto che la cosa potrebbe sembrare un po' surreale perché 1) Loki avrebbe dovuto avere la museruola 2) Natasha avrebbe voluto spaccargli la faccia per quello che ha fatto al suo caro Clintuccio <3 anzi che dargli amichevoli consigli.
Sta a voi giudicare, fatemi felice con tante belle recensioni!
A presto <3

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Capitolo 12
*** 12 ***


ATTENZIONE! SPOILER MEGA GIGANTE DI THOR 2!
SE NON AVETE ANCORA VISTO IL FILM GIRATE ALLA LARGA DA QUESTA DRABBLE

(Io vi ho avvertiti, eh!)





Tutto ciò che ho sempre voluto, nulla di ciò che desideravo


È un attimo. Appena prima che Thor ritorni dalla sua stupida mortale. Ti viene l'istinto irrazionale di richiamarlo.

Perché eri certo che lui sarebbe riuscito a vedere oltre la tua illusione. Si sarebbe arrabbiato, come sempre dopo aver scoperto uno dei tuoi inganni, ma poi il sollievo di vederti vivo avrebbe preso il sopravvento. Di certo un tempo l'avrebbe fatto, ma anche Thor era cambiato e quelle scene sembravano appartenere ad un'altra vita.

Adesso, Loki, puoi sedere sul trono, ciò che hai bramato per tutta la vita.

Eppure non è questo che desideravi. Nei tuoi sogni c'era Odino che ti nominava re e Thor al tuo fianco - come tu lo eri stato per anni al suo- con quel misto di orgoglio e invidia, ma soprattutto c'era Frigg che ti sorrideva fiduciosa, come invece non sarà mai più in grado di fare.

All'improvviso il trono sembra solo uno scomodo sedile di marmo che hai ottenuto con l'inganno.

È l'unico modo che conosci per vincere, anche se ottieni solo vittorie vuote e insignificanti.

Hai tutto ciò che hai sempre voluto e poco importa se non è come desideravi. I sogni sono per bambocci, tu hai smesso di illuderti tanto tempo fa.









Note d'autore:
Torno dopo secoli e dopo un periodo parecchio impegnato (e un po' privo di creatività)
Innanzi tutto: segnalatemi eventuali errori, perché ce ne saranno! Non a caso mi ritrovo a pubblicare a mezzanotte e un quarto. Già solo questo dovrebbe fari capire quanto 'sto messa male
Thor 2 (film LEGGEN-DARIO! Che non starò a commentare se no vado a letto alle 2) mi ha ridato ispirazione. Questa storia si riferisce ovviamente alla scena finale, perché mentre tutti si chiedevano "Ma che cavolo sta facendo?!" Secondo me anche Loki si stava chiedendo la stessa cosa u.u
Penso di non dover agigungere altro, recensite numerose! Ultimamente la vostra voglia di recensire sembra pari alla mia di fare chimica (cioé nulla), Fatemi felice T.T
Baci <3

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Capitolo 13
*** 13 ***



Loki nacque all'alba di un giorno senza sole.
Nacque di nascosto, in una stanza remota di un palazzo in rovina. Il freddo e il buio come nutrici, un posto vuoto lì dove sarebbe dovuto esserci suo padre.
Nessuna tromba squillò per quel principe disgraziato, non ci fu alcuna festa.
Il silenzio fu rotto dal suo primo vagito, che dovrebbe essere il simbolo di una vita che nasce ma sembrò più un grido di rammarico.
Era nato e già sapeva che non ci sarebbe mai stato posto per lui nel mondo.
Nacque e fu abbandonato in mezzo alla neve, così candida in confronto alla sua pelle blu.
Fu lì che Odino trovò quel bambino piangente. Decise prenderlo con sé, sperando di poter portare un po' di luce nella sua vita.

 

Era una mattina piena di sole quando nacque il piccolo Thor.









Angolo Autrice:
Pubblico adesso perché temo che la prossima settimana sarò praticamente assente (maledetto trimestre!)
Questa drabble non segue propriamente il mio stile, perché tratta di un Loki neonato quindi con un carattere ancora da definire. Hocercato di far sembrare la sua nascita una predizione della sua futura vita. Non ho minimamente menzionato la madre per il semplice fatto che non ne so niente e la vedo totalmente distaccata da lui, quasi che non esistesse (tanto più che nei film non viene mai neanche lontanamente pensata, c'è Frigga che fa tutto <3)
Grazie mille a tutti quelli che seguono/preferiscono/ricordano/recensiscono questa raccolta. Significa tanto per me <3

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Capitolo 14
*** 14 ***


L'anima è piena di stelle cadenti.

-Victor Hugo





Dal Ponte dell'Arcobaleno che collega fra di loro i sette regni si riescono a vedere migliaia di stelle.

Loki ricorda quando da ragazzo veniva lì con Thor e gli altri ad ammirare il passaggio delle comete. I midgardiani le chiamano stelle cadenti, l'ennesimo riscontro della loro stupidità. Come se le stelle potessero davvero cadere.

Il dio è lì a perdersi nei suoi cupi pensieri quando una cometa gigantesca solca il cielo.

L'astro lascia dietro di sé una scia argentata e per un attimo Loki torna bambino, con la bocca spalancata e gli occhi pieni di meraviglia.

La voce di Thor è un ricordo proveniente da molti anni fa. A Midgard pensano che se esprimi un desiderio durante il passaggio di una cometa quello si avvererà”

Una pioggia di comete passa davanti a lui.

Loki distoglie gli occhi e se ne va.

Lontano da quel cielo pieno di desideri mai realizzati.











Visto che sono praticamente in vacanza (manca poco!) mi decido ad aggiornare.
Tanto per precisare Loki insultata tanto noi comuni mortali perché chiamiamo "stelle" quelle che in realtà sono meteore che entrano nell'atmosfera terrestre e si sbricciolano (per intenderci quelle che vediamo a S. Lorenzo) però visto che Loki si trova sul Bifrost e quindi fuori dall'atmosfera non potrebbe vederle. Ho perciò affidato il nome di "stelle cadenti" alle comete (che sono invece dei blocchi di ghiaccio che passano vicino a una stella e lasciano quindi una scia)
Spero che questo (e le mie terribili conoscenze astronomiche) non vi turbino troppo.
Grazie a chi recensisce e legge questa raccolta, siete sempre di più <3
P.s. La citazione iniziale è POESIA

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Capitolo 15
*** 15 ***


Una volta gli chiesi perché mentiva. Lui sorrise, un sorriso in cui da troppo tempo era svanita ogni gioia, e mi fissò negli occhi. Il mondo in cui ci trovavamo era una distesa ghiacciata e piatta, sembrava protrarsi sempre uguale a vista d'occhio. Il cielo era grigio e cupo come in una giornata uggiosa, il sole –ammesso che ci fosse– non si vedeva; una luce biancastra sembrava diffondersi da una direzione imprecisata tutt'intorno a me.
“Mento perché quello che so fare” rispose Loki dopo qualche secondo di pausa.
“Non puoi fare altrimenti?” domandai impaziente.
Lui non rispose. Distolse lo sguardo, osservando il ghiaccio che ci circondava. Paradossalmente non avevo freddo; quel mondo non era come Jotun che trasudava disperazione e rabbia, più che altro provavo una strana angoscia e malinconia fissando quel paesaggio senza fine.
“Cosa puoi fare quando perdi ogni cosa? Quando scopri che la tua stessa vita è una bugia? Quando cadi e scopri che non esiste un fondo da toccare?” Non c'era amarezza nella sua voce, solo un velo di tristezza. Si fermò un attimo a contemplare il cielo, come inseguendo un ricordo lontano “Avevo una scelta, l'ho sempre avuta, ma perché scegliere di far bene se poi all'inferno ci finisci comunque?”
“Quindi è questo lo scopo della tua vita? Fare guai e sopravvivere?”
“Oh no. Non sono quel tipo di uomo. Io voglio esistere, voglio essere. Le mie bugie, le mie storie, mi rendono eterno. Le mie parole sono più potenti di ogni magia. È per questo che mento, per sentirmi vivo”
Mi mossi a disagio in quella landa desolata, lui sembrava considerare il discorso concluso.
“Vuoi che resti?” Perché, davvero, nonostante tutto me ne volevo andare.
“No” disse Loki senza indugi.
“Non ti senti mai solo?” gli domandai un'ultima volta.
“Non ho di questi problemi” rispose lanciando un'altra occhiata cupa al cielo. Stava cominciando a nevicare.
Me ne andai, lasciandolo coi suoi demoni.
 
Solo oggi mi domando se sia stato sincero. In fondo era il Dio della Menzogna che parlava di menzogne, sembra quasi una barzelletta. Però ho visto qualcosa nei suoi occhi, una specie di luce, e mi piace credere che almeno quel giorno, quella volta, sia stato sincero.









Note d'autrice:
Prima di tutto GRAZIE! Scrivere questa raccolta, leggere i vostri commenti e sapere che mi seguite è stato davvero bellissimo.
Ho deciso di mettere "Completa" a questa raccolta non perché non ci siano più cose da dire su Loki (potrei andare avanti anni a parlare di lui) ma perché in questo momento sento di non riuscire ad andare avanti a scrivere questo tipo di drabble (ne ho scritte alcune idiotissime che penso non verranno mai pubblicate)
Non escludo che in futuro io possa riaprire questa raccolta, sempre se voi vorrete ancora seguirmi ^^
Passando a questa drabble (che in realtà ha un centinaio di parole in più, mea culpa) volevo fare qualcosa di "speciale". Ho scritto una sorta di mini-dialogo al di fuori dello spazio e del tempo, solo io e Loki. Non so, era esperimento che volevo fare da un po'.
Grazie ancora <3

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