Chaos's inside us

di Nejisfan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pagare pegno ***
Capitolo 2: *** La magia dell'aranciata ***
Capitolo 3: *** "Quella cosa" ***
Capitolo 4: *** Amicizia ***
Capitolo 5: *** Per la storia del culo. ***
Capitolo 6: *** Un buon non compleanno a te ***
Capitolo 7: *** Un coglione, sono un coglione ***
Capitolo 8: *** Regali scordati e altri rimedi. ***
Capitolo 9: *** Punti di vista ***



Capitolo 1
*** Pagare pegno ***


Traccia: #0: Ino e Sasuke hanno una relazione nascosta. Kiba li scopre.
Titolo: Pagare pegno.
Pairing: SasuIno, KibaIno, lieve accenno al NaruSaku.
Tipo di storia: One-shot.
Note: la parte in corsivo è la narrazione, parla del passato, di come Sasuke e Ino abbiano iniziato a vedersi, di chi sono, dell'amore di Sakura. La parte che non è in corsivo è al presente, e parla di ciò che avviene alla festa di Naruto.
Link alla challengehttp://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10072644&p=1



Pagare pegno.
[SasuIno- KibaIno]

(lievissimo accenno NaruSaku)

 

 

Ino chiude gli occhi mentre la mano audace di Sasuke Uchiha sposta le sue mutandine.

Nessuno ci crederebbe, se la vedesse.

 

Insomma, la Yamanaka aveva avuto una cotta per il minore degli Uchiha durante le scuole elementari e le medie ma poi le era passata ed era diventata una femminista.

Gridava per i diritti delle donne, diceva che ancora adesso, negli anni duemila, uomini e donne non hanno gli stessi privilegi.

Aggiungeva anche che le donne non devono essere oggetti sessuali nelle mani di nessuno.

Tra quelle di Sasuke, però, lo diventava lei stessa.

Lui forse aveva scelto lei appositamente: sapeva che la metteva in crisi, sapeva che andava contro ai suoi ideali e proprio per questo voleva farcela.

Tutto questo era iniziato a giugno e ora, a metà luglio, continuava, tra la soddisfazione del ragazzo e i rimorsi interiori della giovane.

Proprio non ce la faceva, Ino, a dirgli di no, anche se incarnava l'ideale di uomo contro cui combatteva da sempre.

Finiva per cedere ogni volta che lui si avvicinava piano e la guardava con quegli occhi profondi,riuscendo a farla sentire più stupida e più bella che mai.

 

Ora, alla festa di compleanno che Naruto Uzumaki ha organizzato in casa sua, a Sasuke è venuta un'incredibile voglia di fare del sesso, quindi si è avvicinato alla biondissima Yamanaka e le ha sussurrato parole suadenti in un orecchio.

Lei ha risposto che, no, questa volta non si sarebbe piegata al desiderio, ma lui l'ha spinta all'interno di una stanza e ha chiuso la porta.

“Se vuoi parliamo e basta” le ha detto poi.

E dopo poco, molto poco, la sua mano si è ritrovata sulle mutandine della giovane.

 

 

Oltre a essere l'uomo meno femminista del mondo, Sasuke Uchiha era anche il grande amore di Sakura.

Sakura, la migliore amica di Ino.

L'Haruno, infatti, si era innamorata di lui in prima elementare e non aveva mai smesso di cercare di conquistarlo: aveva avuto altri ragazzi, ma nessuno l'aveva mai soddisfatta, perché nessuno era lui.

Nonostante Naruto le sorridesse continuamente, nonostante fosse pronto a tutto per lei, lei non se ne accorgeva, troppo presa com'era a rincorrere il suo amore mitico e tristemente disinteressato.

Questo, forse, era un problema ancora più grande per Ino, un altro motivo per cui la sua debolezza doveva assolutamente restare nascosta.

 

 

Sasuke le bacia il collo con prepotenza mentre lei reclina la testa all'indietro.

Geme, non può proprio evitarlo, quando le labbra del ragazzo scendono più in basso e si aggrappa alla testata del letto per impedirsi di urlare più forte.

“Che meraviglia, sesso clandestino!” urla Kiba Inuzuka, all'improvviso, aprendo la porta e chiudendola dietro di se'.

“Naruto mi ha dato un'altra chiave di tutte le stanze e mi ha detto di controllare” spiega poi, sedendosi sul letto senza imbarazzarsi minimamente.

“Non è come sembra” prova a dire Ino, ma il ragazzo appena entrato scoppia a ridere in modo incontrollato.

“E com'è, allora?” domanda, e non ottiene nessuna risposta.

“Inuzuka, non dovresti dire niente” dice in tono sicuro Sasuke, e Kiba inarca le sopracciglia.

“Capisco che lei non voglia che si sappia” sorride “Ma a te che cambia?” chiede all'Uchiha.

“Se si verrà a sapere non si divertirà più” risponde in tono piatto Ino mentre si rimette la maglietta, poi si alza.

“Kiba, ti chiedo per favore di non dire niente” mormora, fissando gli occhi azzurri in quelli marroni dell'amico “ e ti prometto che questa cosa finirà e che starò lontana da lui, visto che non riesco a respingerlo”.

“Non mi devi promettere niente, Ino” risponde l'Inuzuka.

“Sei l'amico di Naruto e lui non vede l'ora che Sakura trovi un motivo per detestare Sasuke. Hai più motivi per parlare di quanti ne hai per stare zitto” alza le spalle la bionda, e poi esce, chiudendo la porta.

Rimasto solo con Sasuke, Kiba ghigna.

“Se non dico niente lo faccio per lei, e tu lo sai. Devo decidere se fare un favore a lei o distruggere te” dichiara.

“Ho visto come la guardavi” annuisce l'Uchiha, alzandosi dal letto “e so che non dirai niente”.

“E' forte, Ino. Una delle migliori scopate della mia vita” aggiunge poi, strizzando un occhio al castano.

 

 

Kiba non dice niente, ma chiede a Ino di uscire con lui, così, giusto perché gli deve un favore.

La ragazza sorride e annuisce: ha visto le sue debolezze e vuole comunque uscire con lei.

Non sembra affatto scontenta di dover pagare questo pegno.




///////////
(Si, ho dei problemi seri con l'iniziare nuove raccolte continuamente, lo so)
Erano tre secoli che non scrivevo una SasuIno, ma io ho iniziato così.
E' buffo che ora non sia riuscita neanche a farli finire insieme, ma abbia dovuto trasformarla in una KibaIno.
Detto ciò, è stato un interessante ritorno alle origini.
La Challenge è veramente divertente e mette un sacco alla prova, io la consiglio a tutti.
Beh, spero che a qualcuno sia piaciuto questo primo capitolo, e che mi facciate sapere.
Un bacio.
Frà

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Capitolo 2
*** La magia dell'aranciata ***


Traccia: #1: Kiba e Hinata sono ubriachi. Tenten ne approfitta.
Titolo: La magia dell'aranciata
Pairing: KibaHina, ShikaIno, un minimo di TenNeji.
Tipo di storia: One shot.
Note: La prima parte si svolge la sera e la seconda la mattina. Kiba e Hinata nella prima parte sono sbronzi, e quindi appositamente OOC.
Link alla challenge:  
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10072644&p=1

 

 

La magia dell'aranciata

[KibaHina, ShikaIno, un assaggio di TenNeji]

 

Ore: o1.oo

 

Ino Yamanaka si avvicina alla sua amica Tenten con aria scocciata e incrocia le braccia sul petto.

“Quel coglione di Shikamaru ha corretto l'aranciata” -mormora- “sono tutti ubriachi”.

La castana sorride e si volta ad osservare tutti i presenti: Naruto sta cantando una canzone melodica ed è stonatissimo, Choji lancia patatine in giro per la casa, Hinata si dondola su una sedia in modo pericolante.

Hinata?” domanda a Ino mentre le si accende una luce negli occhi “perfino lei è sbronza?”.

La bionda annuisce mentre risponde.

“Hinata odia bere e perdere il controllo, infatti ha bevuto solo aranciata, ma quell'idiota del mio ragazzo l'ha resa più alcolica dei drink!”.

Tenten sorride in modo sadico.

“Anche Kiba ha bevuto aranciata?” domanda, fissando l'Inuzuka che va in giro senza maglietta intonando sigle di serie tv.

“Tennie, parliamo di Kiba. Lui non è stato ingannato, ha bevuto direttamente il Rum”.

 

 

Tenten assume un'aria dittatoriale mentre impone a Kiba e a Hinata di sedersi di fronte a lei, su una poltrona.

Sono nella camera di Ino: la ragazza ha acconsentito giusto perché è una delle più care amiche dell'altra.

“Bene bene. Ora mi risponderete a delle domande” ghigna soddisfatta.

“Hinata, ti piace ancora Naruto?” chiede alla Hyuga, e la ragazza chiamata in questione sorride in modo strano.

“Non lo sho” biascica, e poi scoppia a ridere “perché io ho sempre voluto Naruto però poi non lo so se lo voglio ancora” sghignazza.

“Kiba, cosa pensi di Hinata?” domanda ancora la giovane seduta davanti ai due.

“Hinata è figa” risponde l'Inuzuka facendo spallucce.

“Si, questo lo so, ma ti piace?” chiede ancora Tenten.

“A lei piace Naruto!” urla il ragazzo, mentre l'altra scuote la testa.

“Ha appena detto che non le piace! Puoi stare attento?” risponde a tono la castana, tirandogli uno scappellotto.

“Kiba ci prova con tutte ma non con me, mai con me” si mette a gridare anche Hinata fissando il soffitto.

“Questo ti dispiace?” chiede l'amica, con sguardo rassicurante.

“Non lo sho, forse” risponde la Hyuga.

“Perché non ci provi con Hinata, coglione?” Tenten si rivolge a Kiba e aspetta un responso rapido.

“Lei la tratti meglio però” sbuffa lui, contrariato.

“Comunque” aggiunge “mi direbbe di no, cosa ci provo a fare?”.

“Ino sta con Shikamaru e ci provi, a Sakura piace Uchiha e ci provi, Tenten ha una cotta per mio cugino e ci provi!” si alza in piedi la mora, poi la testa le gira e si rimette seduta comoda.

“So che loro mi diranno di no. Non ci provo con te perché non voglio che tu mi dica di no” spiega, circa, l'Inuzuka, cercando di afferrare la bottiglia più vicina a lui.

“Tu non bevi più, non è il caso” gli sorride Tenten, senza però cercare di rassicurarlo in alcun modo.

“Allora” -si alza in piedi la castana mentre parla- “Hinata: Kiba ha una cotta per te ma non ci prova con te perché è un coglione e teme un rifiuto.

Kiba: A Hinata non piace Naruto. Ha sempre rincorso l'idea che Naruto fosse il ragazzo perfetto, ma forse ora si è accorta che non è così. Le dispiace che tu non ci provi con lei, e se non lo fai perdi un'occasione.

Kiba, Hinata: lì c'è un letto. Addio” finisce il suo discorso e chiude la porta lasciando i due da soli nella stanza.

 

Ore: 10.00

 

Ino versa del caffè in una tazza e lo porge a Shikamaru che sorride.

“Non ti ho ancora perdonato per tutte le persone che hai fatto vomitare in casa mia!” borbotta lei scuotendo la testa.

Tenten immerge un biscotto nel latte mentre il Nara si rivolge a lei.

“Cosa è successo tra Kiba e Hinata?” le domanda.

“Ho approfittato del loro stato di ieri sera per farli dichiarare. Spero si siano dati da fare, anche se ora forse non ricorderanno niente e Hinata si pentirà” risponde la giovane.

“Sono stato ubriaco così tante volte” dichiara Kiba, irrompendo nella stanza “che ormai mi ricordo quasi sempre tutto. E' bastato che raccontassi qualcosa a Hinata perché tornasse in mente anche a lei, e non si è pentita”.

L'Inuka prende la tazza contenente il caffè che Shikamaru non ha ancora bevuto.

“ Non ci siamo dati da fare ieri sera, Tennie” sussurra poi all'orecchio della castana “ma stamattina, da sobri” conclude, facendole l'occhiolino.

“ A proposito, grazie. I tuoi modi sono discutibili, ma sei stata utile. Perché l'hai fatto?” chiede poi.

“Sei un mio amico, voglio che tu sia felice!” sbatte le ciglia la ragazza, e Ino scoppia a ridere in modo fragoroso.

“Non è vero. Spera che Hinata dica a suo cugino quanto sia stata fondamentale” dichiara, e tutti si uniscono alla sua risata.

“Va bene, forse c'è anche quello” confessa Tenten mordendosi un labbro.

“ Vado a portare il caffè alla mia ragazza” si incammina l'Inuzuka, poi si volta verso il Nara

“sempre se non hai corretto anche questo”.

 

 

Hinata, seduta sul letto, aspetta che Kiba torni.

“Ho s-sentito tutto” bisbiglia, diventando rossa come mai la sera prima.

“E?” domanda Kiba.

“E' stato b-bello, la mia ragazza” aggiunge poi, senza il coraggio di fissare l'altro negli occhi.

“Dirò a Neji di uscire con Tenten” conclude.

“Benissimo, adesso possiamo pensare a noi?” sorride il castano, che sembra abbia una paresi da tutta la mattina.

Hinata cerca il suo sguardo, finalmente, e annuisce: non pensava che si sarebbe mai sentita così.



////////
Beh, quando mi sono usciti Kiba e Hinata volevo mettermi a piangere.
Giuro, è il caso che li vuole insieme!
Ringrazio tanto tanto tanto eccetera Soly Dea per la recensione *.*
Per il resto, un bacio a tutti e alla prossima.
Frà

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Capitolo 3
*** "Quella cosa" ***


Traccia: #2: Naruto vuole chiedere un appuntamento a Sasuke ma qualcosa o qualcuno gli metterà i bastoni fra le ruote.
Titolo: "Quella cosa"
Pairing: NaruSasu, un po' di NaruSakuSasu.
Tipo di storia: One shot, anche se breve.
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"Quella cosa"

[NaruSasu, un po' di NaruSakuSasu sparso in giro]

 

 

Naruto si era accorto di quella cosa durante un pomeriggio estivo passato al bar più vicino a casa sua: Sasuke era poco distante da lui e Sakura, come sempre, ci provava spudoratamente.
Si era sentito ardere dentro un fuoco che mai aveva pensato potesse turbarlo, ritrovandosi rosso per la gelosia.

Il punto è che non era geloso di Sakura, ma di Sasuke.

Era quella, la cosa: Naruto non era gay, o almeno non aveva mai pensato di esserlo, ma provava qualcosa per Sasuke.

Qualcosa che superava di gran lunga quello che aveva sempre creduto di provare per Sakura.

C'erano voluti pomeriggi interi di osservazione, serate in silenzio e sguardi attenti prima che si decidesse a prendere il coraggio a quattro mani.

Sasuke Uchiha era un ragazzo strano: loro erano amici, ma non il genere di amici che parla dei propri sentimenti.

Di fronte all'Uzumaki, quindi poteva prospettarsi un successo come un fallimento: non ne aveva proprio idea.

Aveva bevuto un po' e aveva preso a camminare in direzione dell'amico.

“Sasuke” aveva sussurrato con un tono di voce troppo incerto per essere il suo, e l'altro si era girato a guardarlo.

“Si?” aveva chiesto, senza accennare neanche un sorriso.

“Io...”.

Mancava poco, ce la stava per fare: il biondo aveva appoggiato una mano sulla spalla dell'amico e stava per chiedergli di uscire con lui.

“Naruto! Sasuke!” aveva squittito improvvisamente Sakura, correndo verso di loro e impedendo all'amico di concludere la frase che gli era costata tanta fatica.

La rosa si era inserita tra i due: il tempismo non era mai stato il suo forte.

“Naruto, ho lasciato il telefono infondo alla stanza, puoi andare a cercarlo per favore?” aveva chiesto, sbattendo le ciglia.

L'altro si era alzato ed aveva eseguito, non tanto perché le ciglia sbattute avessero su di lui un effetto, quanto perché doveva camminare, prendere aria, ne aveva proprio bisogno.

Quando era tornato aveva trovato Sakura prodigarsi in risolini terribilmente sciocchi e Sasuke più scocciato che mai.

Gli era venuto da sorridere.

“Sasuke, esci con me?” la domanda non era stata fatta da lui, ma dall'Haruno.

“Ho un impegno, grazie” si era alzato l'Uchiha ed era uscito dal locale.

L'Uzumaki l'aveva seguito con lo sguardo.

“Ho visto come lo guardavi, Naruto. Scusami, se farò di tutto per impedirvi di uscire insieme, ma per me sarebbe terribile. L'ho sempre amato, e tu hai sempre detto di amare me” aveva sussurrato la rosa, poggiando una mano sull'addome dell'amico con fare rassicurante.

“Vaffanculo, Sakura” aveva risposto il ragazzo, ma si era ritrovato, suo malgrado, ad abbracciarla, perché la capiva, perché se lo aspettava.

Sakura Haruno aveva bisogno di tempo per realizzare, per capire, per innamorarsi di un altro e per amata da un altro.

Lui poteva aspettare: quella cosa sarebbe rimasta lì per sempre.


///////
Non so perché, ma sono ispirata.
Oggi sto malino, ho mal di testa e un sacco di acciacchi, però scrivere mi fa stare sempre meglio.
Spero che qualcuno apprezzi, e che mi facciate sapere.
Ringrazio Essia per la recensione^^
Baci
Frà

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Capitolo 4
*** Amicizia ***


Traccia: #3: Choji ha una malattia imbarazzante. Shikamaru lo aiuterà o se ne approfitterà?
Titolo: Amicizia.
Pairing: Non presenti. C'è un lievissimo accenno di ShikaIno, ma in generale è una friendship tra Choji e Shikamaru.
Tipo di storia: Flashfic, 343 parole.
Note: chiaro riferimento al CHOJI SA. Le mosche bianche capiranno.
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Amicizia

[Friendship, Choji&Shikamaru. Una punta di ShikaIno]



Shikamaru scoppia a ridere e non riesce a trattenersi.

“Non puoi ridere così di me!” sbuffa Choji, seduto sul cesso di un locale, di fronte al suo amico.
“Mi hai chiamato al cellulare implorandomi di portarti la carta igienica, posso fare quello che voglio!” risponde a tono l'altro.

L'Akimichi fissa per terra imbarazzato mentre riprende a parlare.

“E' diarrea a spruzzo, Shikamaru” mormora, mordendosi il labbro inferiore “ho degli attacchi da una settimana, il dottore dice che è perché mangio troppe patatine”.

Il Nara guarda l'altro negli occhi, si finge serio, e poi scoppia nuovamente a ridere.

Scuotendo la testa, si mette a ridere anche Choji.

Se fosse successa una cosa del genere a qualcuno di poco importante, Shikamaru lo avrebbe raccontato a Naruto.

Lui non era mai stato uno che prende in giro le persone: troppo pigro.

Era sempre stato la fonte delle notizie, bastava darle a Naruto perché facesse tutto l'Uzumaki.

Sarebbe stato bellissimo potergli dire “Sasuke ha la diarrea a spruzzo” o “Kiba ha mangiato troppe patatine”, ma su Choji non può dire niente.

Perché Choji è il suo migliore amico e perché c'è sempre stato.

Choji è importante per tutti, è quello che risolve i problemi, che capisce le cose prima degli altri, che sa sempre tutto.

Se lui e Ino stanno insieme, è tutto merito di Choji.

Quindi a Naruto non può raccontare proprio niente.

 

L'Akimichi esce dal bagno dopo esserci stato per tre ore.

“Shikamaru, ho bisogno di un altro aiuto” sussurra, indicando il retro dei suoi pantaloni, dove una grande chiazza rende evidente a tutti il suo problema.

“Cosa dovrei farci io?” sbuffa il Nara.

Poco dopo, si ritrova a imprecare sottovoce mentre cammina dietro al suo migliore amico, attento a non perderlo mai di vista.

“Sei proprio seccante, Choji” dichiara, una volta raggiunta la casa dell'altro.

“Grazie, Shikamaru” sorride l'Akimichi.

Il ragazzo di fronte a lui scoppia a ridere, di nuovo.

L'amicizia funziona così: puoi prendere in giro i tuoi amici quanto vuoi, ma non puoi permettere che lo faccia qualcun altro.


//////////////

Quando ho visto che erano Choji e Shikkan non potevo far si che Shikkan se ne approfittasse, proprio no.
Spero che vi sia piaciuta, che mi facciate sapere.
Ringrazio di cuore e mando un abbraccio a chi ha recensito.
Alla prossima.
Frà

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Capitolo 5
*** Per la storia del culo. ***


Traccia: #3: Primo giorno di lavoro per Neji e Ino. Si vedranno le mutande di Ino.
Titolo: Per la storia del culo.
Pairing: NejiIno (circa), KakaAnko
Tipo di storia: One-Shot.
Note: Sono una pazza e lo. Spero non sia troppo OOC.
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Per la storia del culo.

[Una specie di NejiIno, KakaAnko]

 

 

Anko incrocia le braccia con aria dispotica mentre fissa i due ragazzi di fronte a lei.

Ino Yamanaka cerca di convincerla sfoderando il suo sorriso migliore e Neji Hyuga resta impassibile, come sempre.

“Voi due vorreste lavorare al mio bar, eh?” domanda, fissando negli occhi prima l'uno e poi l'altra.

I due annuiscono senza aggiungere altro e lei si schiarisce la voce prima di parlare ancora.

“Domani sarà il vostro primo giorno, allora. Sarete in prova, e io non ci sarò. Vedrò tutto da casa, vi registrerò”.

La Yamanaka sorride e dice “ok” mentre il ragazzo al suo fianco continua ad annuire senza parlare.

“Ho deciso, però, che o vi prendo entrambi o non prendo nessuno dei due. Così mi diverto di più” mormora alla fine, e poi se ne va, lasciando i due pieni di dubbi.

 

 

Che cazzo è, il Grande Fratello?” sbuffa Kakashi

Stai zitto, farà bene a quei due” risponde tranquilla la donna.

Allo sguardo interrogativo dell'uomo, Anko risponde dopo qualche minuto.

Neji sarà un cameriere eccellente ma farà schifo nelle relazioni con i clienti,

Ino sarà terribile però resterà simpatica a tutti.

Insieme potrebbero funzionare,

e hanno bisogno di imparare a fare squadra”.

 

 

Ore 8:25.

 

I primi clienti entrano nel locale e si siedono ai tavolini di questo, Ino corre a prendere le ordinazioni e Neji si occupa di preparare gli ordini.

“Un thè, un caffè, una cioccolata” dice lo Hyuga posando le tre bevande sul bancone e aspettandosi che la sua “collega” li porti ai clienti.

L'altra si morde il labbro inferiore, imbarazzata.

“Che c'è?” domanda il ragazzo, mentre lei trova finalmente il coraggio di parlare.

“Non mi ricordo a chi devo portare cosa” sbuffa, fissando per terra.

“Il caffè è del signore seduto accanto alla finestra, il thé è della ragazza dai lunghi capelli rossi, la cioccolata per la signora vestita di nero. Il signore di fronte a lei ha ordinato un cappuccino che sto finendo di prepare” snocciola tranquillo Neji mentre la ragazza di fronte a lui spalanca la bocca.

“Ma chi cazzo sei, Pico della Mirandola*?” sbotta, prima di portare ad ognuno dei clienti ciò che gli spetta.

 

 

Ore 9:40.

 

“Un frappè, un panino al prosciutto, un cappuccino. Ce la fai o vuoi che li porti io?” nella voce dello Hyuga non c'è alcuna inclinazione, non sembra ne' stanco, ne' allegro, ne' depresso: niente.

“Certo che ce la faccio” ringhia Ino, afferrando tutte e tre le ordinazioni ed iniziando a camminare.

Mentre cammina impreca sottovoce contro il ragazzo con cui dovrebbe collaborare.

Oh, ma insomma! Per chi l'ha presa? Certo che riesce a portare tre cose! Ma chi si crede di essere?

Troppo impegnata a maledire Neji, la bionda mette male un piede, finendo per cadere rovinosamente a terra.

Il panino al prosciutto si spappola a terra, il frappè e il cappuccino macchiano il pavimento e la gonna della giovane si alza senza che lei possa farci niente.

Così si ritrova per terra in mutande – e che mutande – troppo amareggiata per potere dire qualsiasi cosa.

 

 

Ore 10: 10.

 

“Mi dispiace per tutto, davvero” sorride Ino porgendo a una ragazza della sua età il tanto bramato frappè.

“Non importa” sorride a sua volta la cliente, provando empatia per quella giovane e imbranata cameriera.

“Bei capelli, i colpi di sole ti stanno benissimo” aggiunge poi la Yamanaka, prima di andarsene, e l'altra la ringrazia di cuore.

L'espressione della bionda cambia quando raggiunge mister Hyuga, che la osserva impassibile.

“Neji, porca troia! Dovevi aiutarmi! Noi due dovremmo collaborare e tu sei rimasto qui fermo!” dichiara, cercando di non alzare troppo la voce.

“Io non so collaborare, Yamanaka, lo sanno tutti” risponde in tono piatto il moro.

“ Io non so servire ai tavoli, Hyuga. E quindi? Ci facciamo licenziare?” batte un piede a terra la ragazza, nervosa.

 

 

Ore 12:00.

 

“Sai, ho pensato che dovresti tornare a servire tu” Neji fissa gli occhi azzurri della ventenne di fronte a lui dopo quasi due ore che serve ai tavoli.

“Ho rotto un piatto e due bicchieri, sono un disastro e tu sei bravo, anche se è dura ammetterlo” risponde placidamente la Yamanaka.

“Io sono bravo, tu no. Ma alle persone tu piaci di più” aggiunge il ragazzo, e Ino lo guarda sconvolta.

“Hai detto una cosa carina! Che ti sta succedendo?” domanda, prima di scoppiare a ridere.

 



Ore 16: 30.

 

“Forse, dopo che ho rotto il quarto piatto, saresti dovuto tornare tu a servire” sussurra Ino mentre spazza gli ennesimi vetri.

Ci sono solo due clienti e stanno già mangiando, quindi si gode un attimo di pace.

“Non credo, no” mormora Neji, e i suoi occhi insolitamente bianchi sembrano allegri.

“E perché mai?” domanda la giovane che spazza.

“Appena ti girerai lo scoprirai. Nessuno di loro è qui perché io sono bravo, sono tutti qui a sperare che tu rompa un altro piatto per vedere ancora il tuo tanga rosso a strisce viola” dice, senza scomporsi, il barista del momento.

La Yamanaka si volta, e si trova di fronte a una ventina di ragazzi, tutti di sesso maschile, che affollano l'entrata del locale.

 

 

Ore 18:00.

 

Neji affigge il cartello “Chiuso” e gli ultimi ragazzini innamorati della cameriera casinista le sorridono uscendo.

La bionda si siede su un tavolo e chiude gli occhi: è stata una delle giornate più dure della sua vita.

“Aspetta un attimo” sussulta, destandosi da quello stato di relax e fissando il ragazzo di fronte a se'.

Rosso a strisce viola? Come diamine facevi a saperlo? Mi hai guardato il culo anche tu?”.

L'altro non si scompone, neanche questa volta, ma accenna una specie di sorriso.

“Certo che l'ho fatto. Sono una persona controllata, ma resto di sesso maschile” confessa, mentre la giovane spalanca gli occhi.

“Sei pieno di soprese, Hyuga” riesce ad articolare, prima di scoppiare, ancora, a ridere.

 

 

Ore 18:30.

 

Anko si siede di fronte ai suoi due camerieri in prova e si copre la faccia con le mani.

“Miss mani di burro” - dice, indicando Ino - “Sei un disastro”.

“E tu, mister perfezione” - continua, guardando Neji- “Stai antipatico a tutti. E poi ti sembrava gioco di squadra, quello?”.

I due restano un attimo zitti, poi la Yamanaka attacca a parlare.

“So che abbiamo fatto schifo, specialmente io, ma ci vuole un po' a migliorare, e lui si sta aprendo, piano piano. Ha detto che mi ha guardato il culo, so che non sembra bello, ma è Neji Hyuga, non è una cosa da lui! Quando si aprirà del tutto saprà fare gioco di squadra e per allora io avrò imparato a stare in piedi decentemente” urla, alzandosi di scatto.

“Hyuga? Hai qualcosa da dire?” domanda Anko.

Neji alza le spalle e resta seduto “le ho guardato il culo”- ammette- “perché non era possibile non farlo”.

La proprietaria del locale, all'improvviso, abbandona la sua aria da dittatore, e inizia a ridere.

“Sentite, non ho capito cosa c'entri il culo di Ino, e avete fatto schifo in ogni caso, ma io vi assumo” dice, tra una risata e l'altra.

“Davvero?” si lascia sfuggire la bionda.

“Si. Non ho mai avuto così tanti clienti” annuisce la donna “E non importa come si ottengono i clienti, ma che ci siano!”.

 

Li hai assunti? Ma se hanno fatto schifo!” scuote la testa Kakashi.

Sapevo che avrebbero fatto schifo, e sono divertenti” lo guarda seria Anko.

Tu sei matta” continua a essere scettico l'uomo.

E' per questo che ti piaccio, no?” sorride la donna.

Già” è costretto ad ammettere l'Hatake.

 

 

 

Ore 19:25.

 

“Grazie, Yamanaka. Sai, per la storia del culo. Non c'entrava molto, ma era per cercare di dimostrare che non sono uno stronzo” asserisce Neji fissando la sua nuova, ora ufficialmente, collega.

“Lo sei, uno stronzo. E lo dimostra che ringraziarmi ti sia costato fatica” s'incammina la ragazza, ma poi si ferma e si gira verso l'altro.

“Comunque, grazie a te. Sai, per la storia del culo. Mi ha fatto piacere”.

Ino se ne va e sparisce dietro l'angolo, Neji inspira profondamente.

E' una casinista vanitosa e folle, già, ma ha un sedere che è un portento, e neanche lui può negarlo.

Nella penombra, gli scappa un sorriso.




/////////////////////
Delucidazioni:
Sono una psicopatica e lo so.
Spero chi vi siate divertiti.
Ringrazio di cuore chi passa di qui e chi recensisce, vi adoro.
Un bacio.
Frà

*Pico della Mirandola era famoso per la sua memoria eccellente.

 

 

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Capitolo 6
*** Un buon non compleanno a te ***


Traccia: #5: Kiba e Sakura hanno una cotta per la stessa persona, o una torta da finire.
Titolo: Un buon non compleanno a te.
Pairing: KibaHina, NaruSaku.
Tipo di storia: One-shot, ma breve. 778 parole.
Note: Ho scelto la torta, abbiate pietà di me ma far avere una cotta per la stessa persona a Kiba e Sakura era impossibile. Mi dispiace di trasformare tutto in KibaHina, ma è più forte di me.
Link alla challenge:
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10072644&p=1

 

Un buon Non compleanno a te.

[KibaHina, NaruSaku, friendship tra Kiba e Sakura]


“Così va bene?” nella voce di Kiba c'è un'insicurezza non comune, e Sakura inspira profondamente al suo fianco.

“No. Perché non capisci? La crema di burro va spalmata in modo omogeneo! Togliti!” la ragazza è tutt'altro che gentile e incoraggiante, in quel suo ruolo di cake designer.

L'Inuzuka si siede, sconfortato, e guarda l'amica fare il lavoro al posto suo.

“Senti, non potremmo comprarle una torta già fatta?” domanda, scuotendo la testa con rassegnazione.

“Inuzuka! Sono venuta fin qui e mi sto facendo un culo così, quindi, per favore, non dire cazzate!” urla l'Haruno, con una vena pulsante in rilievo sulla fronte.

 

Sakura ha avuto la brillante idea di fare una torta a sorpresa per Hinata.

Non per il suo compleanno! Così, a caso! Sarà contentissima” ha detto a Kiba, che la ha fissata come si fissano gli psicopatici.

E io che c'entro?” ha sbadigliato il ragazzo.

La devi fare tu, sennò non è lo stesso! Così, finalmente, troverà il coraggio per dirti che le piaci!” ha spiegato l'altra, gesticolando in modo isterico.

Non so fare torte, Sakura” ha confessato il castano.

Beh, io si. Ti aiuto io!” ha risposto lei.

 

 

 


“Bene, a questo punto dobbiamo fare i personaggi!” sorride l'Haruno mentre tira fuori la torta dal frigorifero.

“I che?” tossisce il ragazzo che ha di fronte, sconvolto.

“I personaggi! Faremo tutti noi! Sasuke imbronciato, Naruto che saltella, io, tu, Shino con i suoi insetti, Neji e Tenten, Rock Lee vestito di verde, e poi Shikamaru, Ino e Choji che chiaccherano. Mettiamo Hinata al centro di tutto ciò ed abbiamo fatto!” risponde, esaltata, Sakura.

Kiba apprende abbastanza velocemente ed è piuttosto bravo nel modellare i personaggi- più bravo di quello che credeva, ma meno di quello che si aspettava Sakura, ovviamente-.

“Quella sarei io?” domanda, infatti, la ragazza “non sono così grassa!” conclude, incrociando le braccia sul petto.

“Haruno, sii clemente. Ho imparato ora, meglio di così non posso fare!” risponde a tono l'Inuzuka.

“A te metto il kilt, allora” sorride sadicamente la giovane, e inizia a modellare il personaggio dell'Inuzuka.

 

 

“Tadaaaaaan!” saltella Sakura, posando il personaggio che raffigura Hinata al centro della torta e sorridendo.

“Abbiamo finito” dichiara poi.

“Mi spieghi perché io sono il coglione con il Kilt? Così nessuno si dichiarerebbe a me!” mette il broncio il giovane.

“Zitto, lei sarà contentissima, e tu sei un coglione comunque, anche senza kilt” risponde, gentilmente come sempre, l'Haruno.

Kiba ride, si siede sul bancone e la guarda.

“Perché l'hai fatto? Voglio dire, che te ne frega di me e dei miei sentimenti?” domanda, per una volta serio.

“Lo sanno tutti che ti piace Hinata, e vorrei che lei fosse felice” risponde l'altra, semplicemente.

“Perché è tua amica?”.

“Si, ma soprattutto perché mi sono innamorata di Naruto. Lei ha sempre saputo che è speciale, io l'ho capito solo ora, e l'ho fatta stare male. Ora si è ripresa, e mi piacerebbe che fosse felice come lo sono io” sorride, sognante, la giovane Haruno.

L'Inuzuka annuisce, poi prende un po' di panna avanzata e la tira in faccia all'amica.

“Grazie, ma la cosa stava diventando troppo seria. Io non parlo di sentimenti, sono Kiba Inuzuka!”

Sakura ride a sua volta e si difende svuotando una busta di farina in testa al suo “aiutante”.

 

 

 

“E' una specie di non- compleanno, quindi” sorride Ino, guardando la torta.

Parla lei perché Hinata pare abbia perso l'uso della parola.

“P-perché?” domanda dopo un po' la “festeggiata”, guardando negli occhi Kiba.

“Così” risponde lui, che non è uno da frasi romantiche.

Hinata fissa di nuovo la torta, e poi l'amico.

“E' incredibile, grazie” riesce ad articolare.

“Buon non compleanno” sorride con aria maliziosa l'Inuzuka.

“Avete rotto i coglioni” sbuffa Ino “Sakura ha fatto un casino per voi, e ora voi smettete di guardarvi e fate qualcosa!” aggiunge, spingendo Hinata tra le braccia del ragazzo.

La mora, sconvolta, arrossisce.

“Sai, tu sei fra le mie braccia, e potrei approfittarne, ma non voglio che tu pensi che sono un pervertito; Insomma, lo sono, ma se non vuoi io non...” inizia Kiba rivolto a Hinata, ed è sconvolgente che sia imbarazzato.

“G-grazie” sussurra la Hyuga, e poi lo bacia.

 

 

 

Hinata ha preso l'iniziativa? Che hai fatto a Kiba, gli hai strizzato le palle?” domanda Ino a Sakura, che scoppia a ridere.

“Oggi abbiamo scoperto che può diventare timido perfino lui. Ora mangiamo la torta” risponde l'altra, tagliando la prima fetta.

“Ma non era per Hinata?” riprende a parlare la Yamanaka.

“Nah. Kiba è per Hinata, la torta è per noi” le fa l'occhiolino Sakura.

 


////////////////////////////////////////
Esce sempre Kiba, e io non posso non scrivere su Kiba.
Sono Kiba-dipendente, ormai credo sia universalmente noto.
(Chiedo scusa ai non- fan del KibaHina, questa dovrebbe essere una raccolta mista, lo so, ma è stato più forte di me)
Ah, e credo di aver guardato troppo "Il Boss delle torte", ops.
Grazie, grazie, grazie e poi grazie a tutti voi che leggete e ancora di più a chi commenta: vi sono davvero riconoscente.
Me ne vado a fare la bella vita per una settimana, e devo ancora iniziare a scrivere quella dopo quindi, minimo, mi ci vorranno una decina di giorni prima di aggiornare, ma non contate troppo neanche su questo.
Vi mando un bacio gigante.
Frà

*Un buon non compleanno a te è l'inizio della canzone che il Cappellaio Matto canta ad Alice in Alice in the wonderland.

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Capitolo 7
*** Un coglione, sono un coglione ***


Traccia: #6: Naruto e Hinata finiscono nei guai. Ci deve essere un piede di porco o un pappagallo o un cane impagliato.
Titolo: Un coglione, sono un coglione.
Pairing: NaruHina (ebbene si)
Tipo di storia: One-shot.
Note: Non credevo di riuscire a scrivere una NaruHina, anche se alla fine c'è solo un istante tra loro due.
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Un coglione, sono un coglione

[NaruHina- Sasuke centric]

 

L'agente di polizia inarca un sopracciglio fissando con astio i due ragazzi di fronte a lui.

Hinata trema leggermente mentre Naruto rimane impassibile, come estraneo ai fatti.

“Nella sua valigia c'era un pappagallo, una sola maglia e della droga” articola l'uomo in divisa, ponendo particolare attenzione sull'ultima cosa che ha citato.

“Gliel'ho già detto, non era la mia valigia! E' solo uguale alla mia, ho sbagliato a riprenderla!” urla Naruto, passandosi una mano tra i capelli.

“Nessuno è così stupido da farsi fregare in questo modo, non ci credo” sussurra l'uomo in piedi, e Hinata scuote la testa.

“Naruto non è s-stupido ma... è una cosa da lui” dice piano, ma l'altro non l'ascolta.

 

 

“Per ora passate la notte in cella. Sperate che il prima possibile il vero criminale confessi” borbotta una guardia carceraria chiudendo la porta dietro a Naruto.

Hinata si raggomitola in un angolo, poi la porta viene riaperta.

“Tenete, se volete compagnia!” ride la guardia sadicamente, facendo volare nella cella il famoso pappagallo.

Naruto sbuffa e sbatte la testa al muro.

“Sono un idiota” borbotta, e neanche Hinata riesce a contraddirlo.

“idiota, idiota” interviene, invece, il pappagallo, che in un'altra situazione farebbe ridere entrambi i ragazzi.

“Volevi una vacanza e ti ritrovi in carcere, perché stai con me?” mormora, ancora arrabbiato, il giovane.

Hinata sorride, nonostante la situazione.

“Perché ti amo” dice, piano, e il modo in cui lo fa nonostante il luogo e la situazione farebbe sciogliere anche un iceberg.

“anche se sono un coglione.” riesce a sorridere l'Uzumaki, e il pappagallo interviene ancora.

“un coglione, sono un coglione” ripete.

Per un breve secondo, in una cella all'interno di un carcere, si ride.

 

 

Sasuke Uchiha si accende una sigaretta mentre parla con l'agente che poco prima ha visto il suo amico.

“Credo di sapere chi è il vero possessore della droga” sorride, e l'agente lo guarda come se fosse pazzo.

“Deidara. E' un amico di mio fratello, spaccia droga e ha una passione per i pappagalli. Conosce Naruto, anche se poco, e sa come fregarlo” spiega, mentre l'uomo sbuffa.

“Sarebbe davvero così idiota, il tuo amico?” domanda, scuotendo la testa.

“Si” è la risposta, semplice e diretta, dell'Uchiha.

 


Quando la porta della cella viene aperta, dopo due ore e mezzo dal momento in cui gli era stata chiusa alle spalle, Naruto stringe Hinata in un abbraccio, il pappagallo urla ancora insulti, Hinata si lascia andare tra le braccia del ragazzo.

“Sta per venirmi il diabete” fa una smorfia Sasuke, che accompagna la guardia carceraria.

“Uchiha? Perché sei qui?” domanda, stupito, Naruto.

“Ho saputo della droga e so che sei solo stupido, non sei un criminale. So anche chi è stato, e ora lo sa anche la polizia perché ha confessato. Voi due siete fuori” dice in tono piatto l'Uchiha.

“S-S-Sasuke, grazie” balbetta Hinata, rossa per l'imbarazzo.

“Quello lì è troppo coglione per non farsi fregare” risponde il moro, senza cambiare espressione.

“Coglione, coglione, coglione” grida il pappagallo.

 

 

 

Droga diventa il pappagallo di Naruto e Hinata.

Vive nel loro salotto, e dice sempre parolacce.

Insulta tutti, soprattutto Naruto, ma non dice mai niente a Sasuke,

come se si ricordasse che è lui che l'ha tirato fuori da quella cella.

 

Naruto compra una valigia verde mela e ci scrive “NARUTO”

con il pennarello indelebile.

 

Sasuke, nonostante finga di non essere stato importante,

ha salvato la situazione.

 


////////////////
Ebbene si, sono usciti Naruto e Hinata e li ho messi insieme.
So che a voi sembra normale, ma per me è una cosa difficile, ahah.
Spero che le fan dei miei soliti pairing non storcano troppo il naso, e faccio un regalino a chi mi segue sempre pur tifando tutti altri pairing.
Non so tra quanto tornerò, ma abbiate fiducia.
Ringrazio di cuore tutti, chi commenta, chi segue, chi preferisce, e chi ricorda.
Grazie, grazie, grazie.
A presto.
Frà

 

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Capitolo 8
*** Regali scordati e altri rimedi. ***


Traccia: #7: Neji compra un regalo orribile per Ino e non è neanche impacchettato bene.
Titolo: Regali scordati e altri rimedi.
Pairing: NejiIno.
Tipo di storia: One shot.
Note: Sequel di "Per la storia del culo", che fa sempre parte di questa raccolta. Per leggerla basta sapere che nell'altra shot Neji e Ino lavoravano insieme nel negozio di Anko e che Ino ha fatto cadere un bel po' di piatti ed è rimasta in tanga davanti a tutti.
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Regali scordati e altri rimedi.

[NejiIno, Sequel di “per la storia del culo”]

 

 

Ore 10:00.

Anko sorride mentre porge a Ino, la ragazza che ha assunto da un mese, un pacco perfettamente impacchettato.

“Nonostante tutto quello che hai rotto, auguri” dice, e la bionda si esalta nello scartare il dono che ha tra le mani.

“Oddio che bello! Grazie!” squittisce, guardando l'abitino viola che la donna le ha comprato.

Neji, seduto al suo fianco, sposta lo sguardo verso l'alto.

“Hyuga, e tu? Nessun regalo? Ti sei forse scordato del mio compleanno? Fai degli sbagli? Sei forse umano?” gli domanda la Yamanaka, che non si lascia mai sfuggire un'occasione.

“No” non si scompone il ragazzo “Ma te lo darò più tardi”.

Appena la ragazza esce dalla stanza, perfino Neji Hyuga ha un'espressione terrorizzata.

Anko scoppia a ridere, guardandolo.

“Ti do mezza giornata libera solo perché sei stato credibile. Vai e trovale un regalo” gli concede, prima di vederlo correre via.

 

Ore 12:00.

Domenica.

La domenica è sempre un disastro cercare un regalo, perché tutti i negozi sono chiusi.

Neji Hyuga si osserva intorno e sbuffa: non trova niente, non è proprio possibile fare un regalo alla sua collega, sarà costretto ad ammettere di essersi scordato del compleanno della giovane.

Sarà costretto ad ammettere di essere umano, e di poter sbagliare.

Si appoggia il palmo della mano sulla fronte, ed è pronto ad arrendesi, ma poi uno dei negozi chiusi tira su la serranda, e se non fosse Neji Hyuga sorriderebbe.

 

Ore 12: 25

Ok, è un negozio di intimo.

Un pessimo negozio di intimo, con mutande improponibili e fantasie terribilmente volgari, uno di quei negozi che aprono di domenica perché gli altri giorni nessuno li nota.

Il ragazzo passa in rassegna tutti gli articoli del negozio e non capisce come non trovi neanche una cosa regalabile a una fashion victim come Ino Yamanaka, quando ha un'idea improvvisa.

O meglio, un ricordo.

 

Un mese prima...

Il panino al prosciutto si spappola a terra, il frappè e il cappuccino macchiano il pavimento e la gonna della giovane si alza senza che lei possa farci niente.

Così si ritrova per terra in mutande – e che mutande – troppo amareggiata per potere dire qualsiasi cosa.

 

Ore 12: 35

Sorridendo sadicamente, in un modo che la casata Hyuga non approverebbe, il ragazzo paga il conto e la commessa lo guarda in modo strano.

“Posso avere un pacchetto?” domanda, e la donna scuote la testa.

“Abbiamo finito la carta, mi dispiace. E' domenica.” risponde, scrollando le spalle.

 

 

 

Ore 13:40

 

“Ecco a te” sussurra Neji, passando ad Ino un regalo impacchettato in una vecchia busta che non si chiude neanche bene.

Sul serio?” chiede la ragazza, ma lo apre, e scoppia a ridere.

Dentro alla busta trova un paio di mutandoni giganteschi, davvero ampi e a vita alta.

“Nessuno vedrà più i tuoi tanga, così” strizza un occhio lo Hyuga, mentre l'altra non riesce a smettere di ridere.

“I suoi tanga portano i clienti, quegli obrobri no” interviene Anko, incrociando le braccia sul petto.

“Però è una cosa simpatica, Hyuga” -si asciuga le lacrime che ha versato per il troppo ridere la Yamanaka- “non è da te”.

 

Ore 18:00

 

Alla fine della giornata lavorativa, Ino fissa Neji negli occhi aspettando che dica qualcosa.

“Ok, era un brutto regalo” ammette il giovane, fissandosi le scarpe.

“Ne ho ricevuti di peggiori” sorride la ragazza “ma ammetti di essertene scordato”.

Lo Hyuga alza le mani, come ad arrendersi.

“Ok, ok. Me ne ero scordato, e non è da me” borbotta a mezza voce, e la Yamanaka batte le mani.

“Hai rimediato, in un modo un po' strano ma l'hai fatto. E poi hai sprecato un pomeriggio per me” dice la ragazza, e una specie di sorriso si allarga- di nuovo- sul volto dell'altro.

 

Ore 20:15

 

La telefonata arriva all'improvviso, Anko spiega a Ino che c'è un altro regalo per lei, e che deve correre al locale.

Ino corre, e trova una tavola imbandita e apparecchiata solo per lei, tutti i suoi amici che la aspettano, una torta gigantesca, e tutto ciò che si può desiderare per il compleanno.

Neji Hyuga non c'è, ma c'è un biglietto sul muro che la ragazza nota subito.

 

Sono Neji Hyuga,

Yamanaka.

Mi sono scordato del tuo compleanno,

ma quando rimedio,

rimedio davvero.

Auguri”

 

 

Sakura scuote la testa e scoppia a ridere mentre l'amica finge di non avere gli occhi lucidi.

“Neji Hyuga ha un cuore” annuisce la bionda.

E, mentre spenge le candeline, si stupisce di pensare a lui più di quanto non ammetterebbe mai.

 

Ore 23:30

 

Un messaggio fa tremare e illuminare il cellulare di Neji.

Il ragazzo lo legge

 

Oggi ho scoperto che hai un cuore,

e che non sbagli quasi mai,

ma, quando sbagli, rimedi benissimo.

Grazie, Hyuga.

A domani.

Ino.”

 

 

Il terzo sorriso della giornata, davvero un record, nasce sul volto del ragazzo che non sorride mai.

 

Non può negare che la Yamanaka gli stia movimentando la vita.


/////////////////////////////////////
Ok, sono passati due giorni soli, però stamattina avevo voglia di scrivere e...eccomi qui.
Ringrazio per le tre recensioni, perché siete velocissimi e fantastici, e anche chi segue.
Spero apprezziate anche questa, che vi divertiate.
Il fluff ormai è entrato in me, lol.
Baci a tutti.
Frà

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Capitolo 9
*** Punti di vista ***


Traccia: #8: Gender Bender! Sakura e Shikamaru cambiano sesso, ops! Tutta colpa di Choji.
Titolo: Punti di vista
Pairing:  ShikaIno, un accenno proprio minimo al KibaHina.
Tipo di storia: One-shot
Note: E' una cosa piuttosto assurda, però mi sono divertita un sacco a scriverla. Spero che vi divertiate anche voi^^
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Punti di vista.
[Accenni allo ShikaIno e, molto lievi, al KibaHina]

 

 

Una mano afferra la caviglia di Choji mentre cammina per la strada.

Il ragazzo si volta e osserva una donna piuttosto anziana con un buffo cappello da strega che sta raggomitolata sul marciapiede.
“Cosa succede?” le domanda, abbassandosi per parlarle.

Percepisco buone vibrazioni, riguardo a te. Ti ho trasmesso un potere speciale. Ora potrai far cambiare a chi vorrai il proprio punto di vista”.

E come farò? Che cosa farò? Ma è sicura?” continua a domandare il ragazzo, ma la donna si alza e se ne va senza rispondere, come sorda ai suoi richiami.

 

Passano due mesi, e l'Akimichi si scorda dell'accaduto, preso dalla vita quotidiana e dalle cose da fare.

Poi arriva quello che sembrava un giorno qualsiasi, un martedì di agosto, in un posto qualsiasi, un bar.

Choji ordina un caffè, Shikamaru, al suo fianco, è indeciso, Sakura Haruno entra nel locale e si siede vicino a loro.

Il rapporto tra Sakura e Shikamaru è il rapporto complesso tra la migliore amica e il fidanzato di Ino, tra due caratteri complementari, tra due persone troppo orgogliose.

Senza la presenza della Yamanaka che media, i due finiscono sempre a litigare, e sempre per lo stesso motivo: la famosa guerra dialettica sulla superiorità maschile o femminile.

Anche quel martedì, ovviamente, dopo qualche convenevole, la conversazione si incentra sulla stessa spinosa questione, e si infiamma.

“Shikamaru Nara sei un maschilista!” grida Sakura, rossa in faccia per lo sforzo.

“Ho solo detto che essere donna è più faticoso, Haruno. Noi abbiamo una vita migliore” risponde Shikamaru, che invece è sempre calmo, controllato, al limite dell'annoiato.

“Non avete una vita migliore! Noi abbiamo il ciclo e partoriamo, ma siamo anche più intelligenti, lo sanno tutti” si alza in piedi la rosa, e Choji si tappa le orecchie, infastidito dai toni acuti della voce della giovane.

“Stai parlando con uno che ha il quoziente sopra la media” sbuffa piano Shikamaru, senza atteggiarsi più di tanto, ma riuscendo a far infuriare l'altra in un modo tale che, se fosse possibile, le uscirebbe il fumo dalle orecchie.

“SHIKAMARU NARA!” riprende ad urlare l'Haruno, e l'Akimichi chiude gli occhi infastidito.

Sono anni che sopporta questa lite, sempre la stessa, anni che pensa che i due che ha di fronte avrebbero bisogno di cambiare il proprio punto di vista.

 


Lo pensa un attimo, e qualcosa scatta nell'aria, il tempo si ferma.

Sakura resta in piedi, rossa in volto, con la bocca spalancata, immobile.

Piano piano, i suoi capelli si accorciano, assumendo un bizzarro tono di arancione, lo stesso che spunta anche sul mento di quella che un tempo era una ragazza.

Shikamaru, seduto a gambe larghe, assume una posizione più composta mentre i suoi capelli si allungano in deliziosi riccioli scuri, le ciglia si incurvano e il rossetto compare sulle sue labbra.

Choji spalanca la bocca e scuote la testa, quando riapre gli occhi.

Si da un pizzicotto per capire se sta sognando o no ma l'immagine che ha di fronte non cambia: Sakura è appena diventata un uomo e Shikamaru una donna.

 

“Cosa è successo?” balbetta Sakura, passandosi una mano tra i capelli corti e spalancando gli occhi.

“Già, che è successo?” le fa eco Shikamaru, lanciando un'occhiata rapida alla terza di reggiseno che è spuntata sul suo corpo e a qualcos'altro che invece è sparito.

“Credo di essere stato io” sussurra Choji “ma non so come”.

“Signorina Yuki, vuole anche una fetta di torta?” domanda il cameriere appena raggiunge il loro tavolo.

Shikamaru si guarda intorno cercando questa Yuki, gli ci vuole un po' per capire che sta parlando con lui.

“No, grazie” mormora, e la sua voce è diventata squillante, acerba.

“Shin, lei ordina qualcosa?” continua a chiedere il cameriere, e Choji da una gomitata a Sakura per farla rispondere.

“No, grazie” dice anche lei, scoprendo di avere una voce gutturale e sicura.

Il cameriere chiede anche a Choji cosa vuole e il ragazzo si limita a pagare il conto, prima di uscire dal locale accompagnato dagli altri due.

“Evidentemente, voi siete Yuki e Shin, qui. Solo noi tre sappiamo come stanno le cose” spiega agli altri due, che avevano già capito, e se ne va, lasciandoli soli in balia degli eventi.

 

Shikamaru- o meglio, Yuki- si incammina verso il centro della città e sbuffa: la situazione è così assurda e così terribile da sembrare un incubo: le donne sono spocchiose, pensando di avere un istinto che gli uomini non hanno e in realtà dicono cose a caso, e lui ora è una di loro.

Rabbrividisce, e poi nota Kiba Inuzuka che arriva trotterellando nella direzione opposta.

“Yuki- chan, ciao!” sorride il giovane, e lei sorride a sua volta, per non essere scortese.

“Ciao Kiba” risponde “Che fai?” domanda alla fine, giusto per dire qualcosa.

“Cerco Hinata. Tu l'hai vista?” chiede l'Inuzuka.

Shikamaru, nel corpo di Yuki, inclina la testa, e si chiede da quanto Kiba sia innamorato di Hinata.

La cosa gli appare così chiara da sembrare irreale: è sicuro di aver captato nelle poche parole del castano un amore verso la Hyuga di cui non gli ha mai parlato.

“Da quant'è che ti piace?” gli domanda, e l'altro scuote la testa.

“Non...” prova a iniziare, ma l'altra gli lancia una di quelle occhiate da “donne che hanno già capito tutto”.

“Da un anno” ammette, alla fine, Kiba “ma perché voi donne capite sempre tutto?” aggiunge poi, prima di correre via.

Shikamaru è sconvolto: conosce Kiba da sempre ed ha un quoziente intellettivo alto, ma non aveva mai capito niente sui suoi sentimenti.

Le donne hanno davvero un istinto speciale.

 

 


Sakura- o meglio, Shin- si imbatte in Naruto, Sasuke e Rock Lee che lo accolgono come se fosse uno del gruppo mentre gli chiedono se gli va di guardare lo sport in tv.

“Certo” risponde, giusto perché non sa che altro fare.

Ha sempre pensato che gli uomini siano stupidi e che lo sport sia terribilmente noioso, ma cos'altro può fare nel corpo di un uomo?

Si siede accanto a Lee mentre gli viene passata una birra e la sorseggia piano, di fronte a una partita di calcio.

Dopo venti minuti urla come gli altri, o forse anche di più.

La partita l'ha coinvolta, e non le sembra affatto stupido essere presi dallo sport: le osservazioni degli altri sono intelligenti e guardare lo sport è appassionante, divertente.

Scatta in piedi inveendo contro l'arbitro e Naruto scoppia a ridere “Calmati, Shin, è solo calcio” gli dice, e la situazione è paradossale.

Quando la partita finisce, Sakura è costretta ad ammettere di aver passato un pomeriggio divertente e stimolante.

Gli uomini non sono stupidi, e lo sport è divertente.

 

Nell'esatto momento in cui Shikamaru ammette che le donne captano davvero tutto prima e in cui Sakura capisce che gli uomini non sono affatto stupidi e noiosi, Yuki e Shin smettono di esistere.

 

 

“Shikamaru, vuoi una fetta di torta?” domanda il barista al Nara, che scuote la testa.

Lui, Sakura e Choji sono di nuovo a quel bar, quello in cui tutto ha avuto inizio.

E' come se non fosse mai successo nulla, ma qualcosa è successo.

“Ho avuto una visione. Io ero... Shin” sussurra Sakura, preoccupata che gli altri due la prendano per pazza.

“Anche io. Io ero Yuki” annuisce Shikamaru, e Choji ride.

“Anche io ho visto tutto. Non lo so, credo sia successo qualcosa di magico che non riesco a spiegarmi” aggiunge, e poi beve un sorso di caffè.

“Penso che sia per farci smettere di litigare, Nara. Voi non siete stupidi e noiosi” sbuffa l'Haruno rivolta verso il suo compagno di avventure.

“E voi captate davvero cose di cui noi non ci accorgiamo minimamente” ammette piano Shikamaru, ed entrambi sorridono.

Ino entra nel locale e si siede al loro tavolo, dà un bacio a Shikamaru e abbraccia Sakura e Choji.

“Allora? Mi sono persa qualcosa? Perché non litigate?” domanda, accorgendosi subito dell'irreale silenzio.

Shikamaru sorride, Sakura sorride, Choji sorride.

“Gli ho fatto cambiare punto di vista” dice quest'ultimo, e Ino sbarra gli occhi.

“Menomale ci sei tu, Cho. Grazie!” squittisce.

Un tacito accordo tra il Nara e l'Haruno fa sì che nessuno dei due dica niente, e la visione di quel martedì di agosto resta tra loro due e Choji.

L'Akimichi ripensa a quella strana signora col cappello che ha avuto fiducia in lui e non riesce a smettere di sorridere: ha sempre creduto nella magia.

 

Grazie”

sussurra l'Akimichi alla donna con il cappello,

e lei lo guarda senza dire altro.

Il punto di vista è davvero cambiato” aggiunge il ragazzo,

e poi se ne va.

La donna sorride osservandolo mentre corre via e stringe tra le mani la banconota che le ha appena dato.

Non sceglie a caso a chi regalare un dono: si deve essere particolarmente generosi per emanare buone vibrazioni.

Choji Akimichi lo è.

 



///////
Ok, è una delle cose più folli che io abbia mai scritto, ma spero davvero che vi abbia divertito.
Tante tante grazie a Soly Dea, Sakura e Ino e _sweetygirl_ per le adorabili recensioni e a chi segue/ricorda/preferisce la mia raccolta folle.
Baci a tutti e buone vacanze.
Alla prossima^^
Frà

 

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