Odio il giapponese antico: l'inizio di tutto!

di Yasha 26
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un viaggio chiamato vita ***
Capitolo 2: *** Il mio primo bacio! ***
Capitolo 3: *** Amore al primo sguardo! ***
Capitolo 4: *** Brutti ricordi! ***
Capitolo 5: *** Gioie e dolori! ***
Capitolo 6: *** Notte di riflessioni ***
Capitolo 7: *** Decisioni difficili ***
Capitolo 8: *** Prime gelosie ***
Capitolo 9: *** Un giorno indimenticabile ***
Capitolo 10: *** Un nuovo anno poco rassicurante ***
Capitolo 11: *** In attesa?? ***
Capitolo 12: *** A Little Pain- Una Piccola Pena al festival della scuola ***
Capitolo 13: *** Un regalo importante ***
Capitolo 14: *** Non c'è mai fine al peggio! ***
Capitolo 15: *** Ricatti e punizioni ***
Capitolo 16: *** Felicità alla luce del sole! ***
Capitolo 17: *** Coronamento di un sogno ***
Capitolo 18: *** In viaggio verso il futuro ***



Capitolo 1
*** Un viaggio chiamato vita ***


 Ricordo che questa storia è coperta dal diritto d'autore, pertanto è vietata la sua riproduzione totale o parziale sotto ogni sua forma; il divieto si estende a citazioni, estratti, personaggi da me inventati. Occorre pertanto l'autorizzazione espressa, scritta e sottoscritta dall'autrice.
In caso contrario, saranno presi provvedimenti legali.
Grazie.





 
-Con il potere conferitomi…vi dichiaro marito e moglie! Può baciare la sposa!-     alle parole del sacerdote un fischio si alza tra i presenti. Mio marito, diventato tale due secondi fa, mi accarezza la guancia, si avvicina al mio viso e mi bacia
-Ti amo “signora Taisho”!-     sussurra dolcemente
-Ti amo anche io!-      rispondo, mentre una lacrima mi scende giù da una guancia sentendomi chiamare così finalmente
-Ehi…è così terribile essere mia moglie che già piangi?-     mi chiede lui scherzando asciugandola col suo pollice
-Stupido! Piango per l’emozione! Aspettavo da tanto questo giorno!-
-Anche io! Dai ora andiamo che ci stanno guardando tutti!-    mi dice rivolgendo lo sguardo agli invitati che ci guardano incuriositi
-Sì andiamo!-    rispondo io prendendo il braccio che mi porge, così ci incamminiamo fuori
 
Il resto della giornata passa tranquillo in un clima di allegria da parte di tutti.
Questo è il giorno più bello della mia vita….finalmente io e InuYasha ci siamo sposati!
E domani forse lo sarà ancora di più quando dirò a mio marito che presto saremo in tre. L’ho scoperto ieri mattina.
Mi ha sempre detto che dopo il matrimonio avrebbe voluto subito un bambino, quindi penso sarà felice di sapere che tra circa otto mesi e qualche giorno in più, avrà il figlio che tanto desidera.
-Accidenti mi sento stanchissimo! Non ho mai ballato tanto in vita mia! Possibile che le tue amiche chiedessero sempre a me di ballare? Uffa!-      mi dice buttandosi ancora vestito sul letto della camera d’albergo che abbiamo preso per stanotte.
Domani partiamo per il viaggio di nozze direttamente da qui, andiamo in Italia.
Ho sempre desiderato vederla!
-La colpa è tua che sei troppo bello come professore! Così sei stato subito assalito dalle tue ex alunne…sapessi che pensieri si facevano su di te le mie amiche….avrei voluto strozzarle non so quante volte!-        dico con talmente tanta rabbia al pensiero di quei giorni che strappo perfino una lettera di auguri che avevo tra le mani mandata da una mia zia
-Ma davvero? E che dicevano?-        domanda curioso
-Che avrebbero voluto, in momenti di intimità, sculacciarti col libro di giapponese, oppure che avrebbero voluto ricevere come regalo di compleanno te impacchettato, con tanto di fiocco,  o peggio ancora avere ripetizioni da te invece che sul giapponese…sul kamasutra! Grrrrr  che rabbia se ci penso! Purtroppo non potevo replicare dato le nostre posizioni altrimenti….-        dico scrocchiando le dita
Quei periodi sono stati davvero frustranti!
-Ah…caspita! E pensare che sembravano tutte delle santarelline le tue amiche! Perché in tre anni non me ne hai mai parlato?-
-Oh andiamo InuYasha…ti sembra che venivo a raccontarti che le tue alunne ti sbavavano dietro appena ti vedevano scendere dalla moto? Come le avresti viste in classe sapendo i pensieri poco casti che facevano mentre tu spiegavi la lezione?-
-Beh…in effetti hai ragione! Dai basta pensarci, andiamo a nanna mogliettina! Domani ci aspettano dodici ore di viaggio! Meglio riposare!-      mi dice lui mentre si spoglia
-Si tesoro ma prima faccio una doccia…arrivo subito!-
Appena entrata nella doccia però, capisco che il “riposo” che mi aveva proposto il mio caro maritino dovrà aspettare. Infatti sento le sue mani sulle mie spalle nude.
-Forse è meglio che ti aiuti ad insaponarti la schiena!-   
-Ma non volevi riposarti?-
-E perdermi la nostra prima notte di nozze? Certo che no! Ci tengo alle tradizioni!-      sussurra malizioso mentre comincia a baciarmi la spalla
-Chissà perché…ma immaginavo non ti saresti fatto sfuggire l’occasione! Comunque, la tradizione vuole la sposa vergine, lo sai vero?-
-Diciamo che non rispetto proprio tutte le tradizioni! Anche se per me è come se lo fossi dato che sono stato il tuo unico uomo!-
-Hai sempre la risposta pronta eh?-      gli dico voltandomi verso di lui. Adesso siamo faccia a faccia
Gli allaccio le braccia dietro il collo e lo bacio dolcemente sulle labbra.
-Certamente!-      risponde lui aprendo il rubinetto della doccia e tornando a baciarmi
 
-E anche questa è fatta! Credo di non dimenticare nulla!-        mi dico ad alta voce chiudendo la valigia
-Una cosa l’hai scordata!-     mi risponde InuYasha uscendo dal bagno e passandomi la trousse coi trucchi
-Accidenti…grazie amore non l’ho vista!-
-Senti Kagome...mi spieghi perché nel cestino della spazzatura c’erano queste?-     mi chiede mostrandomi le pillole contraccettive che ho buttato stamane
-Ah beh…perché non mi servono più InuYasha!-       
-Allora ci hai ripensato? Mi avevi detto di voler aspettare un po’ quando te l’ho chiesto! Sono felice che tu abbia cambiato idea!!-      mi dice euforico
-Veramente non ho cambiato idea!-      in effetti non è stato voluto
-In che senso? Non capisco… allora perché le hai gettate via?-       mi domanda confuso
-Indovina!-      gli dico sorridendo
Per un po’ mi guarda con aria perplessa, poi sembra accendersi una lampadina fra i suoi pensieri…
-Aspetta, non mi dirai che…che tu…sei già….-       farfuglia non credendo nemmeno lui a ciò che ha pensato, come dargli torto visto che, in teoria, non sarebbe dovuto accadere
-Diciamo che la prossima volta che vogliamo evitare una gravidanza è bene non assumere antibiotici insieme alla “pillola”…il medico ha detto che l’antibiotico ne elimina l’effetto. Io l’ho preso per due settimane a causa del mal di denti e quindi….-        stupido mal di denti!
Il suo volto ha un’espressione indecifrabile. E’ immobile con la bocca spalancata. Non è che forse è troppo presto per lui?
-InuYasha tutto bene?-
Lui resta ancora fermo a guardarmi scioccato. Oddio forse mi sono sbagliata e non lo vuole più così in fretta!
-InuYasha senti lo so che forse è ancora presto, ci siamo sposati ieri ma ormai non…-     non riesco a finire la frase perché lui mi stritola in un abbraccio 
-E’ la notizia più bella che tu potessi darmi! Sono così felice Kagome! Diventerò padre! Avremo un bambino! Ti rendi conto? Un piccolo marmocchio che sgambetterà in giro per casa mettendo tutto in disordine e strillando a tutte le ore della notte! E’ magnifico!-            mica tanto vista così! Ma se si alza lui la notte a me va benissimo!
-Sei felice InuYasha? Dalla tua espressione di prima non sembrava!-
-Ma per forza! Non me lo hai certo detto con dolcezza! Anzi se non ti avessi chiesto delle pillole nel cestino quando me lo avresti detto? E da quanto sai di essere incinta?-
-Te lo avrei detto oggi con più calma! L’ho scoperto due giorni fa. Avevo un ritardo così, più per gioco che per altro, ho fatto un test di gravidanza che però è risultato positivo! Non credendoci ne ho fatti altri due, anch’essi positivi. Così sono andata dal medico che mi ha spiegato la faccenda dell’antibiotico. Non volevo crederci neanche io all’inizio…-      
-Avresti potuto dirmelo prima però! Pazienza…l’importante è che vada tutto bene! Però non credi sia meglio rimandare il viaggio? Potrebbe essere stancante!-
-Non ci penso neanche! Sto benissimo guarda! E poi tra qualche settimana potrebbero cominciare le nausee, quindi voglio godermi adesso il mio viaggio di nozze e gli ultimi giorni di tranquillità che mi rimangono prima di cominciare a vomitare ad ogni passo che faccio!-
-Esagerata! Chi ti dice che sia così?-
-Le gravidanze di mia mamma sono state così! Quelle di mia nonna materna idem, a rigor di logica è ereditario!-
-Ma che sciocchezza! Comunque, se allora te la senti di partire è meglio che andiamo…o si farà tardi per andare all’aeroporto!-
-Sì sì certo che voglio! Allora per me possiamo andare!-
-Ok…su mammina…il taxi è giù che ci aspetta da mezz’ora ormai!-     dice prendendo le valigie e chiudendo la porta della camera
-Eccomi tesoro!-
Evviva finalmente sto per andare in Italia! Non vedevo l’ora di fare questo viaggio! E’ il primo che faccio in vita mia!
Anche se a pensarci bene….non è forse un “viaggio” quello che ho intrapreso sposando InuYasha, il mio ex professore di giapponese? Presto avremo anche un bambino!
Il viaggio più importante della mia vita l’ho già cominciato sei anni fa, conoscendo lui.
Quanto abbiamo lottato per proteggere e nascondere il nostro amore…ma alla fine abbiamo vinto noi!
Ed è proprio di questo mio viaggio che vorrei narrarvi….un viaggio chiamato vita!
 
 
 
Sei anni prima….
 
-Kagome allora, sei preparata per il compito di domani?-     mi chiede la mia amica Sango mentre torniamo a casa dopo le lezioni
-Certo che sì…non voglio mica prendere un brutto voto! Ho la media del dieci in tutte le materie e così saranno sempre i miei voti Sango!-            affermo convinta
-Ma che vanitosa che sei amica mia! Comunque se anche se per una volta prendi un brutto voto non è mica la fine del mondo! Hai solo tredici anni e sei solo alla prima media! Mica ti stai già laureando!-
-Lo so ma ci tengo molto ad andare bene a scuola! Mio papà era un insegnante, e se fosse ancora vivo sarebbe fiero di me! Ho intenzione di non deludere le  sue aspettative! Quindi le mie pagelle e i miei voti non dovranno essere mai, e dico MAI inferiori ad un otto! O sarebbe una tragedia per me!-
-Ma guarda che un sette mica fa schifo! Anzi! Comunque la prendi troppo seriamente questa cosa Kagome! Capisco tu voglia onorare la memoria di tuo padre studiando molto, ma devi anche vivere sai? Ogni tanto dovresti pur fare una passeggiata invece di stare sempre a casa china sui libri. Credi che tuo padre ne sarebbe felice?-
-Non lo so Sango. Io non ricordo quasi nulla di lui, ero troppo piccola quando è morto! Ricordo solo quando mi insegnava a leggere. Mi diceva sempre che dovevo diventare bravissima nello studio e renderlo fiero diventando una ragazza intelligente! E questo io ho fatto. E’ l’unico legame che ho con lui!-       dico triste
-Kagome…-
-Dai non pensiamoci più…ti andrebbe di venire a casa mia piuttosto? Sai abbiamo preso un gatto, lo abbiamo chiamato Buyo! Ti va di vederlo?-
-Un gatto? Certo che voglio vederlo! Io amo alla follia i gatti!-      mi dice allegra
-Lo so per questo te l’ho chiesto! A proposito, come sta Kirara? Le sono guarite la ferite?-
-Sì, e per fortuna non sono rimaste cicatrici! Quella gattina è una furia! Dico io…attaccare un cane cinque volte più grosso di lei…sapessi che paura ho avuto!-
-Tranquilla per fortuna si è ripresa subito! Ma la prossima volta non lasciare il cancello di casa aperto! Quella volta è solo entrato un cane e Kirara l’ha cacciato via, ma la prossima volta potrebbe essere un malintenzionato!-
-Hai ragione! Sapessi la ramanzina che mi hanno fatto i miei! Ehi Kagome…guarda! Un furgone dei traslochi vicino casa tua! Hanno finalmente affittato la casa stregata?-      mi fa notare la mia amica giunte ormai ai gradini sotto casa mia. Io vivo in un tempio shinto.
-Già a quanto pare! Comunque non è stregata Sango! Sono solo stupidaggini!-      io non credo a queste cose!
-Allora perché tutte le volte che ci viene ad abitare qualcuno scappa via dopo nemmeno sei mesi? E poi ho sentito dire che si sentono strani rumori la notte sul tetto! E’ stregata te lo dico io!-      insiste lei
-Ma che…sarà solo qualche gatto che cammina sui tetti! Non puoi credere a queste scemenze!-
-Kagome ma come puoi non credere agli spiriti? Eppure sei la nipote di un sacerdote!-
-E allora? Le cose non cambiano per me! Io se non vedo non credo mia cara!-
 
Dopo aver salito le stramaledette e infine scale del tempio finalmente siamo arrivate..
-Mamma sono a casa! Abbiamo un ospite!-
-Ben tornata cara! Oh ciao Sango che piacere rivederti! Come stai?-      le chiede mia mamma
-Salve signora, tutto bene! E lei?-    le chiede Sango
Mentre loro due si dirigono in cucina scambiando due chiacchiere io vado a prendere il gattino per farlo vedere a Sango…quando sento suonare alla porta.
-Vado io!-        urlo avviandomi ad aprire. Sarà il postino…
Aprendo la porta però…mi ritrovo davanti un ragazzo bellissimo!
Alto, bel fisico. Occhi scuri illuminati da pagliuzze color oro. Lunghi capelli neri.
Cielo sembra un modello! Sembra sia sulla ventina direi!
-Po…posso aiutarla?-      chiedo arrossendo…chissà perché
-Ciao piccola! Io sono il nuovo vicino…posso chiederti gentilmente se avete da prestarmi una scala? Ho traslocato oggi e mi trovo in difficoltà per sistemare alcuni scatoloni sopra un armadio…-       mi spiega lui
Piccola? Mi ha chiamata piccola??
-Sì…certo, aspetti che glielo porto subito!-     rispondo correndo verso il ripostiglio prendendo la scala
-Ecco!-    gli dico passandogliela
-Grazie piccola! Te la riporto subito!-   
-Veramente io non sono “piccola”! Ho tredici anni!-       rispondo infastidita da quell’appellativo
-Ah ok scusa! Veramente sembravi più piccola! Comunque piacere…InuYasha Taisho!-      mi dice porgendomi la mano
-Kagome Higurashi…piacere mio!-       rispondo stringendogliela…com’è calda!
-Allora grazie Kagome! Tra un po’ ti riporto la scala!-              dice voltandosi e andando via
 
Caspita che bel vicino che abbiamo!
E ha anche una bella voce!
E’ stupido dirlo lo so, però…spero che stavolta lui non scappi via dopo neanche sei mesi da quella stramba casa…non so il perché ma credo che mi dispiacerebbe!
Ehi ma cosa accidenti penso? Neanche lo conosco, perché dovrebbe dispiacermi?
Ah….ho dimenticato il gattino! Meglio che vada a prenderlo invece di pensare delle sciocchezze!
 
 
 
 
 
 
CIRI-CIAOOOOOO   ^_^  come direbbe la cara Arale ^_^
Come promesso ecco a voi la long fiction della one shot di Odio il giapponese antico!   ^_^
Speriamo venga su una bella storia ^_^
Dato che ho molto da dirvi a parte  “ se recensite mi fate felice ^_^ “  vi saluto e aspetto i vostri commenti ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3  
 
Un vicino così pure io no eh? http://img148.imageshack.us/img148/4054/1069663153264468ls.jpg   uff T_T beata Kagome!!!!

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Capitolo 2
*** Il mio primo bacio! ***


 
Ma accidentaccio! Possibile che quelli dei traslochi non avessero nemmeno una scala?
Come diamine li metto gli scatoloni sopra quell’armadio?
-InuYasha perché non chiedi la scala ai tuoi vicini?-      mi dice il mio amico Miroku venuto qui per aiutarmi a sistemare la mia roba
-Quelli del tempio dici? Non mi sono ancora presentato e vado a chiedergli un favore? Non mi sembra molto educato!-
-Ma dai che c’è di male? Puoi approfittarne per farlo adesso no? E poi magari ci vive qualche bella fanciulla! Sai che ti dico… ci vado io non preoccuparti!-     mi dice dirigendosi verso la porta
-Ehi non pensarci nemmeno! Non voglio certo fare brutte figure già al primo giorno! Ho capito ci vado io!-      rispondo rassegnato
-Perché brutte figure?-  
-Mi prendi in giro? Come se non lo sapessi! Se incontrassi davvero una ragazza di sicuro la palperesti! Così i vicini potrebbero scambiarmi per maniaco… come te!-
-Maniaco…esagerato per una piccola palpatina!-     replica lui
-Sola tu la vedi così! Vado io che è meglio!-       così mi avvio verso il tempio
Appena suono alla porta mi apre una ragazzina...così le chiedo della scala.
Per fortuna non è venuto Miroku! Devo dire che è davvero graziosa…e lui sicuramente non si sarebbe fatto sfuggire l’occasione!
 
-Allora? C’era qualche bella fanciulla a cui chiedere di fare un figlio?-     mi chiede quello stupido appena entro in casa con la scala
-In effetti sì, ma non so se i genitori ti vedrebbero di buon occhio senza scambiarti per pedofilo Miroku!-
-E perché? Quanti anni aveva?-
-Tredici..-
-A tredici anni non sono certo delle bambine amico mio! Però se ne aveva un paio in più era meglio! Uffa!-      dice deluso
-Dico…ma ti senti? Sei proprio un caso disperato tu!-
-E perchè mai?-
-Lascia stare e aiutami a sistemare piuttosto!-
 
Finalmente quando tutto è in ordine e Miroku è tornato a casa sua, posso godermi il meritato riposo!
Ah no accidenti! La scala! Cavolo sono le venti però… forse staranno cenando.
E va beh, non posso certo tenerla qui però!
Forza andiamo! Così poi ordino una pizza e si va a nanna, sono distrutto!
 
-Sì? Desideri ragazzo?-      mi dice un anziano signore venuto ad aprire la porta
-Buona sera signore! Scusi il disturbo, io sono il nuovo vicino. Le ho riportato la scala che mi ha prestato oggi… sua nipote immagino…-
-Credo tu stia parlando di Kagome, sì è mia nipote! Così tu sei quello venuto a vivere nella casa stregata!-       risponde lui
-Casa stregata??-    chiedo incerto e un po’ preoccupato da ciò che ha appena detto
-Papà chi è?-      domanda una donna affacciandosi dalla cucina
-Buona sera signora, sono il vostro nuovo vicino, InuYasha Taisho. Mi sono trasferito oggi!-     mi presento inchinandomi
-Oh ma che bel ragazzo! Vieni entra caro ti offro una tazza di tè e dei biscottini per darti il benvenuto!-      mi dice lei sorridente
-Grazie ma veramente…-
-Dimmi hai cenato InuYasha?-    mi chiede la signora interrompendomi
-Non ancora stavo per ordinare una pizza quando ho ricordato di portarvi la scala…scusate per l’ora!-
-Ma figurati…piuttosto ti andrebbe di fermarti a cenare qui invece di mangiare una pizza? Sempre se a casa non ti attende nessuno..-
-No, vivo solo ma non vorrei disturbare…-
-Nessun disturbo figurati!-      mi dice facendomi accomodare in soggiorno
Caspita che accoglienza! Sono tutti così cordiali in questo quartiere o sono loro che sono strani?
Dove vivevo prima i vicini nemmeno salutavano!
 
Appena entrato sono stato assalito da un bambino di circa otto anni di nome Sota, che ha insistito per farmi vedere il loro gattino.
Se devo essere sincero sono più tipo da cani che da gatti, ma per farlo contento ci ho giocato un po’. Peccato che quella palla di pelo mi abbia graffiato una guancia! Come brucia accidenti!
-Oh mi spiace che Buyo ti abbia ferito. Chiamo subito Kagome per disinfettare la ferita. Ormai dovrebbe aver finito di studiare-     mi dice la signora Higurashi che si dirige verso le scale
-Non si preoccupi è solo un graffio!-    le rispondo ma è già sparita
Che donna premurosa…mi ricorda mia madre.
Quanto mi manca l’aria di famiglia che rispira in questa casa.
Ormai vivo solo da diversi anni. Mia madre è morta quando avevo quindici anni e da allora sono sempre stato da solo.
Ho badato a me stesso lavorando e studiando come un dannato. Ma almeno ne è valsa la pena…l’anno prossimo finalmente prenderò la laurea!
-Buona sera signor Taisho. Mia madre mi ha detto che Buyo l’ha ferita…mi faccia vedere!-      dice la ragazza che mi ha dato la scala oggi, interrompendo i miei pensieri
Se  ricordo bene si chiama Kagome.
-Grazie ma non preoccuparti non è niente, guarirà da sola!-
-Meglio disinfettarla ugualmente!-    insiste lei prendendo la cassettina del pronto soccorso
 
Dopo un ottima cena e quattro chiacchiere sulla mia casa, che mi hanno spiegato essere stregata, mi congedo dalla famiglia Higurashi per andare a riposare finalmente.
Pensare alla mia casa invasa di fantasmi non è una bella prospettiva per cominciare a viverci, ma Kagome mi ha rassicurato più volte che sono solo chiacchiere e che sicuramente c’è qualche gatto che gira per i tetti…speriamo!
Quella ragazzina sembra molto intelligente. Non faceva mai discorsi banali e si esprimeva in maniera impeccabile. A dispetto della sua età sembra molto più matura.
Però non sembrava una ragazza piena di vita come le sue coetanee…chissà perché!
 

                            ************************************************************
 
Ore  07:57
-Nooooo sono le otto!!!! Aiuto!!!-      urlo dopo aver aperto gli occhi e schizzando subito in piedi
Uffa stamane non ho sentito la sveglia accidenti! Farò tardi a scuola!
Questo non può accadere proprio a me! Mai in vita mia sono arrivata tardi!
Accidenti accidenti accidenti!
Mentre mi pettino con una mano con l’altra mi lavo i denti. Metto di corsa la divisa e scendo quasi volando dalle scale.
-Kagome fai colazione prima di uscire!-
-Non posso mamma, sono “non in ritardo…di più!”-      dico fiondandomi fuori casa come una furia inciampando ovunque
Se non avessi passato tutta la notte a studiare non avrei fatto tardi oggi maledizione!
Devo correre correre!!
-Ehi Kagome!-     mi sento chiamare da un ragazzo che mi raggiunge in moto
Solo quando toglie il casco lo riconosco…è InuYasha, il nostro vicino.
Ormai è quasi un mese che si è trasferito in questo quartiere.
-Buon giorno signor Taisho!-
-Ciao…ma non ti avevo già chiesto di darmi del tu? Cavolo mi fai sentire vecchio!-      mi ricorda lui
-Ah già scusa!-
-Sei in ritardo per la scuola vero? Vuoi un passaggio?-      
Oh santissimi Kami! Che bello… in moto arriverò in un lampo!
-Magari! Se non è un disturbo per te!-
-Affatto! Metti questo e salta su!-      mi dice porgendomi un casco di riserva
-Grazie!-      rispondo felice mettendo il casco e salendo dietro…lo abbraccio per non cadere e partiamo a razzo
Mi ci voleva proprio un passaggio! Di sicuro la metro sarà già passata da qualche minuto! Avrei dovuto correre fino a scuola arrivando stremata! Sono stata fortunata!
-Eccoci arrivati!-     mi dice fermandosi davanti la mia scuola
Sono arrivata in tempo, la campanella non è ancora suonata!
-Ti ringrazio! Mi hai salvata oggi!-      gli dico inchinandomi e porgendogli il casco
-Di nulla! Strano però che tu abbia fatto tardi. Ogni giorno ti vedo passare un’ora prima delle lezioni…-      mi dice lui riponendo il casco
-Infatti ma oggi non ho sentito la sveglia purtroppo. Ho studiato fino alle quattro e non sono riuscita ad alzarmi in tempo!-      gli spiego
-Fino alle quattro? Esagerata! Hai dormito neanche quattro ore quindi! Ovvio che avessi sonno stamattina! Ma vai così male da dover studiare tanto?-     mi chiede pensando forse che sia una schiappa per restare a studiare fino a quell’ora
-Veramente è il contrario…ho tutti dieci! Voglio solo essere preparata in anticipo, per questo studio tanto!-     specifico un po’ infastidita dalla sua supposizione
-Oh ma che brava alunna! Fossero così anche i miei futuri allievi sarei felicissimo!-      esclama lui rimontando in sella
-Futuri alunni?-      chiedo un po’ confusa
-Già…sto studiando per diventare insegnante! L’anno prossimo prenderò la laurea finalmente!-      mi spiega entusiasta con una strana luce negli occhi
-Wow…sapevo che andavi all’università, ma non che volessi fare il professore! E cosa insegnerai?-
-Giapponese…per scuole superiori!-
-Ah davvero? Allora tra due anni quando andrò alle superiori potrei ritrovarmi te come professore…chissà!-
-Può darsi…dipende da quale istituto mi assumerà e in quale deciderai di andare tu!-      mi fa presente lui
-Già è vero! Non ci avevo pensato! Ora devo andare sta suonando la campanella…grazie infinite per il passaggio mi hai salvato la vita!-
-Per così poco? Esagerata!-
-Non per me! La scuola per me è tutto! Ciao ci vediamo!-      gli dico correndo via ed entrando mentre lui va via dopo avermi fatto un saluto con la mano
 
Le lezioni si svolgono come sempre, ed io come sempre ho preso un bel dieci al compito di inglese!
Prendere buoni voti è un dovere ormai!
Mio papà diceva sempre che voleva il meglio per me ed io non ho intenzione di deluderlo!
Non so ancora cosa voglio fare da grande ma immagino  debba essere qualcosa che mi impegni nello studio il più possibile. O almeno credo fossero questi i suoi desideri!
Anche se a volte mi chiedo quali siano i miei di desideri…
Arrivata a casa mi metto a studiare, come sempre ovviamente!
-Kagome, ho preparato una torta per ringraziare il nostro vicino per averti accompagnata a scuola oggi. Gliela porteresti tu?-      mi dice mia madre con un pacco tra le mani
-Ma mamma sto studiando…e poi ti sembrava necessario fargli addirittura una torta per ringraziarlo?-     le dico scocciata. Non ho voglia di interrompere lo studio per una simile sciocchezza
-Non discutere e porta la torta ad InuYasha su! Lui è stato molto gentile ed è giusto ringraziarlo adeguatamente!-       risponde lei con tono che non ammette repliche
-Ok vado allora!-       uffa
 
Arrivata a casa sua suono il campanello, ma non risponde nessuno. Strano la sua moto è qui.
Così provo a girare dal retro dove c’è un piccolo giardino in stile zen che ho sempre adorato…magari è lì.
Infatti eccolo…è seduto sotto un albero a leggere un libro. Ha gli auricolari…che stia ascoltando della musica? Come fa a concentrarsi mentre legge?  Comunque cavolo quanto è bello con quell’aria seria e concentrata!
Ma tu guarda, ha gli occhiali! Però anche con quelli è affascinante!
-InuYasha!-       lo chiamo forte agitando una mano oltre il basso cancello per farmi vedere meglio
-Oh ciao Kagome! Come mai qui? Hai bisogno di qualcosa?-      mi domanda togliendosi le cuffie e gli occhiali e avvicinandosi al cancello per aprirmi
-Veramente ti ho portato questa…è da parte di mia madre per ringraziarti di avermi accompagnata a scuola stamattina. E già che ci sono ti ringrazio nuovamente anche io!-      gli dico dandogli la torta
-Grazie ma non era necessario per così poco…comunque ringrazia tua mamma è stata molto gentile!-     mi dice poggiando la torta su un tavolino dove aveva poggiato prima anche il libro
-Stavi studiando?-    gli chiedo osservando il libro
-Già…è giapponese antico! La mia materia preferita!-     risponde lui voltandosi a guardare il libro
-Giapponese antico? Nella mia scuola non lo studiamo ancora, com’è? E’ difficile?-
-Non per me…dipende però da chi lo studia. Io mi sto specializzando proprio in questa materia. Comunque tu la studierai quando farai le superiori!-    
-Posso chiederti come riesci a studiare se ascolti la musica?-      domando curiosa. Io non ci riesco, mi confonde
-Abitudine, ho sempre studiato così! La musica mi rilassa riuscendo a liberarmi la mente!-     
-Capisco…ora vado! Ti lascio studiare in pace allora! Ciao!-      gli dico apprestandomi ad andare
-Kagome?-     mi chiama lui fermandomi
-Sì?-
-Ti andrebbe una tazza di tè? Sinceramente non mi va di mangiare tutta quella torta da solo..-      mi chiede spiazzandomi…ma perché no in fin dei conti?
-Certo…volentieri grazie!-
 
                          *********************************************************
 
Ma perché accidenti le ho chiesto di fermarsi?
Non capisco perché le abbia detto quelle cose.
Anche se è vero che non ho molta voglia di mangiarmi da solo quella torta…troppi ricordi!
-Wow quanti libri! Sembra di essere in una biblioteca! Li hai letti tutti?-       dice entrando nel salone dove ho la libreria
-Già! Mi sono stati utili per capire che strada volessi intraprendere…e direi che sono serviti! E poi mi piace leggere!-
-Libri sul rinascimento, l’impero romano, la rivoluzione francese, tutti i periodi storici del Giappone, il codice dei samurai, libri sulla geografia, di scienza, perfino diversi romanzi! Caspita ce ne saranno più di 400!!-      esclama sorpresa mentre fa scorrere le dita sui libri
-Per la precisione 478..-
-Sembrano molto interessanti!-      dice con occhi luccicanti
-Se vuoi puoi leggerli! Prendi quelli che ti interessano, te li presto volentieri!-
-Davvero? E se ti servissero?-
-Non mi servono tranquilla li conosco a memoria. Mi servono solo i testi universitari…per il resto puoi prendere quello che vuoi!-
-Ahhhh grazie mille!! Grazie grazie grazie!-       esulta contenta
Lo sapevo che ne sarebbe stata felice. Lo avevo capito da come li guardava!
 
-Ecco il tè!-       le dico mentre lei taglia la torta che le ha dato la madre
 -Grazie!-
-Allora hai scelto i libri che vuoi leggere?-
-Sì, se posso vorrei prendere quei tre sul Giappone feudale!-
-Prendili pure…quando li avrai finiti ne potrai venire a prendere altri!-
-Sei davvero molto gentile! Non so come ringraziarti!-
-Figurati lo faccio con piacere!-
-Ancora grazie! Ora vado…ho ancora da studiare! Grazie per il tè e per i libri!-       mi dice sorridendo
E’ la prima volta che la vedo sorridere così di cuore! Di solito i suoi sorrisi sono di cortesia!
-Grazie a te per la torta e per la compagnia! E se mi permetti Kagome…sorridi così più spesso! Sei più carina quando sorridi!-       le dico notando poi le sue guance diventare rosse. Deve essersi imbarazzata!
-Gra…grazie! Lo terrò presente! Ora vado! Buona giornata!-      dice inchinandosi
-Grazie anche a te!-       così va via
 
E’ stato un pomeriggio interessante!
Era da tanto che non parlavo con qualcuno di libri.
Né Miroku né le mie ex erano mai stati interessati a conoscerne anche solo il titolo.
A quella ragazzina invece si sono illuminati gli occhi quando li ha visti.
E poi devo dire che è un piacere parlare con lei, non so il perché. Ma sembra di essere sulla stessa linea di pensiero.
E’ una ragazza molto diversa dalle altre però.
Più la conosco è più lo noto…
C’è qualcosa nei suoi occhi…come un velo di tristezza.
 
                               *********************************************************
 
Com’è stato gentile InuYasha a prestarmi quei libri!
Li ho letti in due giorni! Domani glieli riporto e ne prendo altri…forse quelli sull’antico romano impero!
Mi piace approfondire la storia!
-Kagome cara...la settimana prossima è il tuo compleanno. Non vuoi festeggiare nemmeno quest’anno?-    mi chiede mia madre prima di andare a letto
-No mamma lo sai che da quando è morto papà ho deciso di non festeggiare più il giorno del mio compleanno!-     dico triste
-Ma Kagome sono passati dieci anni ormai…-
-Lo so ma non posso festeggiare il giorno della morte di papà con torta e palloncini! Non me la sento!-
-Come vuoi tu tesoro…buonanotte!-  
-Buona notte mamma..-
Mio padre è venuto a mancare dieci anni fa a causa di una brutta malattia…proprio il giorno del mio quarto compleanno.
Da allora non voglio più festeggiarlo, ma mia madre insiste per il contrario dicendo che è ora di dimenticare. Ma io non ci riesco!
 
Il giorno dopo, finita la scuola e i compiti, vado da InuYasha per restituirgli i libri.
Così me ne darà altri…che bello!
-Ciao Kagome!-     dice aprendomi la porta
-Ciao InuYasha! Ti ho riportato i libri, posso prenderne altri?-
-Ma li hai già letti tutti e tre?-      mi domanda stupito
-Sì perché?-
-No nulla! Caspita che velocità! Io per leggerne uno impiego una settimana!-
-Li ho letti tutti d’un fiato! Sono scritti benissimo e la lettura è stata fluida e mai pesante! E’ stato facile finirli velocemente!-
-Bene sono felice ti siano piaciuti! Prendi pure quelli che vuoi, entra!-   mi dice facendomi entrare
-Spero di non averti disturbato…studiavi?-
-No stavo per guardare un film veramente…-
-Quale se posso saperlo?-
-Shinobi, La Spada Contro Il Cuore!-
-Shinobi? Dal titolo immagino parli di ninja giusto?-
-Esatto! E’ un riadattamento del romanzo The Kouga Ninja Scrolls, il romanzo preferito di mia madre. Lo guardo perché mi ricorda lei!-       mi spiega triste
-Ti ricorda? Non c’è più?-
-No è morta otto anni fa..-
-Mi spiace! Io ho perso mio padre invece. Ma immagino che perdere la mamma sia davvero orribile!-
-Già…io ho perso entrambi comunque, anzi mio padre non l’ho nemmeno conosciuto perché è morto dopo la mia nascita..-
-Senti cambiamo argomento…di che parla il film?-      dico quasi sull’orlo delle lacrime. La conversazione non è delle migliori e lui lo intuisce e sembra essere d’accordo.
-Parla della storia d’amore tra Gennosuke, discendente del leader del clan ninja di Koga, e Oboro, discendente del clan di Iga. Entrambi i clan sono rivali da secoli. Lo shogun Ieyasu Tokugawa  con una scusa scatena una guerra sanguinaria tra i due clan in modo da toglierseli dai piedi entrambi perché dotati di strani poteri. Gennosuke e Oboro così saranno costretti a lottare tra di loro per la supremazia del proprio clan!-
-Ma poverini devono proprio lottare tra di loro? E come finisce?-     domando curiosa
-Se vuoi saperlo perché non lo guardi con me?-      mi dice lui sedendosi sul divano e avviando il lettore dvd
-Ma non vorrei disturbarti…-
-E in cosa disturberesti? A meno che tu non sia di quelle che parlano durante tutto il film…-
-No no assolutamente! Non sopporto chi parla invece di seguire i film!-      chiarisco subito. E’ una cosa che ho sempre detestato in certa gente!
-Bene allora siediti…sta cominciando!-
Mi siedo accanto a lui mentre scorrono le immagini delle varie etichette di produzione.
E’ la prima volta che stiamo tanto vicini, riesco perfino a sentire il calore che emana il suo corpo da qui! E che buon profumo che ha!
Oh cielo ma che diamine vado a pensare? Non è da me fare certi pensieri! E per uno più grande di me poi!
Al massimo potrei essere la sua sorellina! Figuriamoci se uno bello come lui potrebbe prendermi in considerazione!
Ma poi…perché diavolo mi sto facendo tutti questi ragionamenti? Da quando penso queste cose? E su InuYasha poi…
Kagome guardati il film e basta!
 
Dopo un’ora e mezza il film finisce, e io sono in lacrime come una bambina!
-Ma…è tristissimo!-     dico asciugandomi gli occhi che continuano però a bagnarsi di nuove lacrime
-E’ vero…ma non potevi certo aspettarti un lieto fine!-     mi dice lui
-No, però non pensavo che Oboro finisse con l’uccidere il povero Gennosuke, e che per fermare la guerra tra i due clan dovesse accecarsi per rinunciare ai suoi poteri! Ma poverini!-      dico continuando a piangere…e la canzone tristissima in sottofondo di Ayumi Hamasaki certo non aiuta! (*)
-Ma lei ha rinunciato alla vista e al suo potere distruttivo come prova di lealtà allo shogun, che voleva tutti morti proprio a causa dei loro poteri sovrannaturali!-
-Lo so ma mi spiace che quei due si siano dovuti separare! Io non rinuncerei mai all’uomo che amo per niente e per nessuno!-   
-Fossi in te non ne sarei così convinto Kagome! Ci sono casi in cui l’amore impossibile rimane tale, anche contro il nostro volere!-
-Volere è potere lo conosci questo modo di dire? Se davvero tieni a qualcuno non permetti a nessuno di portartelo via!-
-Ma quando dipende dalla razza, dallo stato sociale e dall’età come la mettiamo? Dai Kagome sei troppo piccola per capire certe cose! La vita non è tutta rosa e fiori!-
-Sarò anche più piccola di te ma non sono stupida! Come prima cosa non sono razzista! E questo per rispondere alla tua prima ipotesi! Secondo, lo stato sociale è un problema più mentale e materiale che altro, i soldi non sono tutto nella vita! E terzo, la differenza d’età è solo un problema per l’anagrafe! Il cuore non conosce l’età anagrafica della persona che ama!-       affermo più sicura che mai
-Davvero lo pensi? Tu riusciresti a passare sopra tutte queste cose per amore?-    mi domanda lui
-Certamente!-       ribadisco convinta
-Allora se adesso ti baciassi non mi prenderesti per un maniaco perché sono più grande di te vero? Dato che mi piaci posso anche farlo senza sentirmi in colpa no?-      e dopo queste parole mi prende il viso tra le mani e mi da un bacio sulle labbra
Inizialmente rimango quasi scioccata da questo suo gesto non riuscendo a muovere un muscolo, ma quando sento che le sue labbra iniziano a staccarsi lentamente dalle mie, porto istintivamente una mano dietro al suo collo spingendolo nuovamente verso me.
Non voglio pensi che non volessi baciarlo…perché è esattamente il contrario!
Ma sento che solo lo sfiorarsi di labbra non mi basta, e nemmeno a lui. Voglio di più!
Così appena le dischiudo sento subito la sua lingua che cerca la mia.
E quando la incontra inizia il vero bacio….il mio primo bacio!
 
 
 
 
 
 
 
 
(*) se ci fosse qualche interessato questa è la canzone ^_^…bella ma triste! Si intitola HEAVEN    
http://www.youtube.com/watch?v=xPUJxxUZimQ
 
 
E pure il secondo capitolo è andato ^_^
Spero possa piacervi la storia ^_^
Per chi pensava Inu strano con gli occhiali…..che mi dite di questa foto? ^_^    non è un amore?
http://i170.photobucket.com/albums/u272/Kago-chan15/InuYasha%20Sakuban/sakuban20.jpg
 
Qui invece lo vediamo col cerotto dopo il graffio del piccolo pestifero Buyo ^_^ anche se a dir la verità nel disegno è ferito per altro…..ma non siamo pignoli su e facciamo finta che sia stato Buyo….è troppo carinooooooo   *______*     ( ma ti rendi conto che stai facendo tutto da sola? Te la canti e te la suoni!  n.d Inu )   ( lo so e allora? Hai problemi? N.d Faby …che lo guarda male )    ( No no scusa! N.d Inu )    ( Bene bravo ogni tanto sei intelligente! ^_^  n.d. Faby )
http://img272.imageshack.us/img272/1399/1091889264128345sv.jpg
 
 Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3
 
p.s: scusate se rompo spesso con le foto, liberi di non vederle, ma le trovo azzeccate ^_^ ecco perché le metto ^_^     <3 

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Capitolo 3
*** Amore al primo sguardo! ***


 
-Fossi in te non ne sarei così convinto Kagome! Ci sono casi in cui l’amore impossibile rimane tale, anche contro il nostro volere!-        io ne so qualcosa
-Volere è potere, lo conosci questo modo di dire? Se davvero tieni a qualcuno non permetti a nessuno di portartelo via!-      replica lei convinta
-Ma quando dipende dalla razza, dallo stato sociale e dall’età come la mettiamo? Dai Kagome sei troppo piccola per capire certe cose! La vita non è tutta rosa e fiori!-        ed è proprio la tua di età il vero problema!
-Sarò anche più piccola di te ma non sono stupida! Come prima cosa non sono razzista! E questo per rispondere alla tua prima ipotesi! Secondo, lo stato sociale è un problema più mentale e materiale che altro, i soldi non sono tutto nella vita! E terzo, la differenza d’età è solo un problema per l’anagrafe! Il cuore non conosce l’età anagrafica della persona che ama!-       risponde sicura spiazzandomi per la sua maturità
-Davvero lo pensi? Tu riusciresti a passare sopra tutte queste cose per amore?-       le chiedo dubbioso
-Certamente!-      afferma lei ancora una volta
-Allora se adesso ti baciassi non mi prenderesti per un maniaco perché sono più grande di te vero? Dato che mi piaci posso anche farlo senza sentirmi in colpa no?-      le chiedo quasi in tono di sfida
Ma ciò che mi stupisce è che il mio corpo si muove istintivamente senza il mio controllo.
Le prendo il viso tra le mani e la bacio…
Ma che accidenti stai facendo InuYasha? Fermati!
L’età! Ricorda l’età! E poi lei è immobile…di sicuro non vuole! Come darle torto! Ho nove anni più di lei!
Ma che diavolo ho combinato! Meglio scusarmi subito, ma come?
Quando provo ad allontanarmi però…lei avvolge un braccio dietro il mio collo, spingendomi nuovamente contro le sue morbide labbra.
Quindi lo vuole anche lei?
E appena dischiude le labbra capisco che…sì, lo vuole anche lei!
Non resisto a quel dolce richiamo, così approfondisco quel bacio che, sono sincero, ho voglia di darle già da tempo!
La sua bocca sa di dentifricio alla fragola. E’ dolce come lei!
Dannazione ma che mi prende? Non riesco a staccarmi dalle sue labbra!
Riesco a farlo solo dopo diversi minuti per la mancanza di ossigeno.
Ho ancora il suo viso tra le mani. Quanto è caldo! Mi allontano un po’ per poterla guardare. E’ tutta rossa e sta scottando per l’imbarazzo.
Devo dire che così è anche più bella!
Oh santi Kami aspetta un attimo…se è così imbarazzata forse…
Che sia il suo primo bacio? E gliel’ho rubato proprio io?
No no no no! Non possa aver fatto una cosa tanto stupida senza nemmeno riflettere!
Ha solo tredici anni è normale che non abbia ancora baciato nessuno. Accidenti a me!
-Kagome io…-       come diamine faccio a scusarmi? Per qualcosa di cui neanche mi dispiace poi!
-S…sì?-       domanda lei con un filo di voce
-Kagome, era il tuo primo bacio?-       riesco a chiederle
-Veramente…ecco…sì!-      mi risponde ancora più imbarazzata
Cazzo! L’ho fatta grossa stavolta!
-Ka…Kagome io, non so come scusarmi! Non volevo mi spiace! Sarà stato il momento, con il film, la discussione fatta prima…non volevo rovinarti il tuo primo bacio! Perdonami ho sbagliato!-     come accidenti potrebbe perdonarmi? Per le ragazze sono importanti queste cose!
-Ma…veramente io…tu non hai rovinato niente! L’ho voluto anche io…-       dice abbassando la testa. Sicuramente sarà pentita! Ovvio sia così! Sono troppo vecchio per lei!
Dannazione l’adulto ero io tra i due, invece mi sono comportato da ragazzino in calore!
-Ma la colpa è stata mia! Ti chiedo scusa! Non avrei dovuto! Tu sei ancora piccola, invece io, sono più grande…mi spiace! Ti prego dimentica quel bacio… è stato un errore!-
-Io non affatto piccola! E’ vero era il mio primo bacio ma se questa era una scusa perché ti sei pentito di baciare una ragazzina, rispetto a te, non c’era bisogno di girarci tanto intorno! Ho capito! Certamente tu sarai abituato a donne “più esperte” ovvio! Mi spiace non essere stata all’altezza! Senti…grazie per il film! Io devo andare ciao!-      dice furiosa mentre scappa di corsa verso la porta e uscendo come un fulmine
Io sono rimasto lì imbambolato sul divano con un grosso punto di domanda sulla testa….
Che cavolo ha detto????
Donne più esperte? Non essere all’altezza?
Ma che accidenti ha capito quella stupida???
Devo assolutamente parlarne con Miroku!
 
-Allora InuYasha? Perché mi hai fatto venire così di corsa? Che cosa è successo?-    mi domanda lui sedendosi
-Devo raccontarti una cosa!-
-Spara!-
-Ho baciato Kagome!-
-La figlia dei vicini? “Quella” Kagome??-     chiede con la bocca spalancata
-Se tieni la bocca ancora più aperta ci entrano le mosche guarda!-        gli dico irritato
-Scusa ma, è che non immaginavo lo avresti mai fatto! E pensare che facevi la predica a me!-
-Miroku non rigirare il coltello nella piaga! Non ti ho chiamato per questo!-
-E allora per cosa?-
-Perché non capisco la sua reazione! Pensavo si sarebbe pentita di aver baciato uno più vecchio di lei…invece sembra abbia scaricato a me la responsabilità nel considerarla troppo bambina!-
-Eh? Racconta un po’ che ti ha detto!-
 
Dopo aver riferito le sue precise parole al mio amico…
-Ahahahah sei un idiota InuYasha!-      mi dice lui ridendo come un demente
-Si può sapere che ci trovi di divertente? E poi non chiamarmi più idiota!-
-Invece sei un idiota! Ma è mai possibile che tu non abbia capito che piaci a quella ragazzina?-
-Eh?-
-Ma sei più tonto di quello che pensavo! Sveglia! Se ha ricambiato il tuo bacio in quel modo vuol dire che tu le piaci! E si è arrabbiata tanto perché probabilmente ha creduto che il bacio che ti ha dato non ti sia piaciuto, perché la ritieni una bambina inesperta! Cosa che non mi sembra assolutamente! Né mentalmente né fisicamente! Il bambino qui sei tu che non capisci se piaci a una o no!-
-Miroku ma sei impazzito? Ti rendi conto che è troppo giovane per stare con me? Con tutti i ragazzi della sua età che potrebbero starle dietro figurati se pensa a uno come me! E’ impensabile!-
-Hai pensato che forse i suoi coetanei non le interessano? Più volte mi hai parlato di lei come una ragazza più matura della sua età! Forse le piaci per questo! E poi molte donne preferiscono uomini più grandi di loro perché li vedono come una figura di riferimento!-
-Mmmh…se fosse così come dici, non è che forse è solo attratta dalla mia età allora?-
-Non mi sembra il tipo! Ma se vuoi vado da lei e provo a chiederglielo, magari provandoci! Se è interessata all’età matura non avrà problemi a dire di sì! La sverginerei volentieri!-
Mai in vita mia una sua battuta mi ha dato tanto fastidio da spingermi ad alzarmi di scatto e afferrare Miroku per il colletto della camicia e a guardarlo minaccioso.
-Non azzardarti neanche a pensarla una cosa del genere, sono stato chiaro? Kagome non si tocca!-    
-Ehi calmati stavo scherzando! L’ho detto solo per provocarti!-
-E’ uno scherzo che non mi piace questo! Potevi risparmiartelo! -     dico furioso lasciandolo ricadere sul divano
-Ok scusa non volevo offenderti! Me se te le prendi tanto vuol dire che mi dai ragione…quella ragazza ti piace! Forse troppo! Fossi in te ci proverei!-
-Continui Miroku? Vuoi davvero che ti spacchi la faccia oggi?-
-No “provarci” in quel senso! Lo so che non te la porteresti mai a letto alla sua età! Per quanto ti ricordo che nel medioevo a tredici anni le donne erano già sposate e madri! Intendevo dire di farti avanti e provare ad instaurare una relazione con lei! Crescerà guarda! Non avrà sempre tredici anni!-
-Primo, non siamo più nel medioevo da un pezzo! Secondo, chi ti dice che un giorno non si stufi di uno più vecchio andando a cercarne uno più giovane?-
-Cielo InuYasha! Vi dividono nove anni di differenza non venti! Mica sei Matusalemme!-
-Non so…per adesso sono confuso! Devo riflettere!-
-Ogni lasciata è persa amico mio ricordalo!-
 
                               ******************************************************
 
Che brutta figura che ho fatto! Ma perché ho ricambiato il suo bacio?
Era ovvio non gli sarebbe piaciuto! Sono ancora una bambina per lui, e senza esperienza per giunta!
Che vergogna non so come farò a guardarlo in faccia adesso! Però è stato lui il primo a baciarmi...
Che cosa complicata!
Mi viene da piangere...mi sento così stupida!
Era la prima volta che baciavo un ragazzo. È normale che non fossi brava come le altre a cui InuYasha sarà abituato!
Anzi, chissà se ha la ragazza! È qui da più di un mese ma non l'ho mai visto con nessuna!
Vorrei tanto sapere cosa lo ha spinto a baciarmi...ha detto che gli piaccio, ma sarà vero o sarà stato solo per via del film? Forse è stata solo l’atmosfera!
Fatto sta che si è pentito subito appena ha scoperto che...beh insomma...non ho esperienza coi ragazzi!
Ma cosa credeva? Che passassi il tempo a baciare ragazzi? Brutto stupido!
-Kagome tesoro...ha chiamato la madre di Sango. La tua amica è in ospedale. L'hanno ricoverata per appendicite...-      mi avverte mia madre appena rientro in casa
-Ecco perché oggi non è venuta a scuola e non rispondeva al cellulare! Ti ha detto in quale ospedale è, ed il numero della stanza?-
-Certo…ci vai adesso?-
-Sì mamma, ci vediamo stasera!-
-Ok cara fai attenzione!-
 
Dopo essere arrivata in ospedale…
-Sango! Come stai?-    chiedo preoccupata appena entro nella sua camera
-Ciao Kagome! Insomma, sto uno schifo! Ma tu mi sembra stia peggio! Cosa è successo?-
Ma come l’ha capito? Ce l’ho  stampato in faccia forse?!
-Nulla perché?-
-Non puoi nascondermi niente lo sai! Avanti sputa il rospo!-   insiste lei
-Va bene…ecco…InuYasha, il mio nuovo vicino, mi ha baciata!-     le dico imbarazzandomi ancora al pensiero
-Che cosa??? Quel modello di perfezione ti ha baciata?-     sbraita lei all’improvviso facendo girare tutti i presenti della stanza
-Credo che all’ultimo piano non ti abbiamo sentito Sango! Vuoi un megafono?-     le chiedo irritata
-Scusami! È che non me l’aspettavo! Dimmi… com’è stato?-
-Orribile! Non il bacio, ma il dopo!-
-Perché cosa è successo?-
-Si è pentito! Di sicuro avrà capito che è stato un errore baciarmi! In fin dei conti io sono solo una ragazzina per lui!-       dico triste
-Ma cosa ti ha detto?-
Dopo averle spiegato tutto, la mia “ex” amica scoppia a ridermi in faccia…
-Sono felice che tu trovi divertenti le mie disgrazie!-     replico infastidita
-Kagome, sei proprio una stupida amica mia! Ahi mi fa male la pancia! Non posso ridere così!-
-Si può sapere cosa ci trovi di divertente e perché sarei stupida?-
-Perché, se InuYasha ti ha detto le stesse parole che hai riferito a me, tu gli piaci!-     spiega semplicemente
-Come fai a dirlo? E poi come potrei piacere ad uno come lui? Io sono solo una ragazzina in confronto alle donne che di sicuro frequenta!-
-E non hai pensato che forse anche lui pensa la stessa cosa di te?-
-Non capisco…-
-Come tu pensi di essere troppo piccola per piacergli forse anche lui crede di essere troppo vecchio per interessarti! Per questo si è scusato del bacio! Si sarà sentito come se te lo avesse rubato!-
-Ma è assurdo! Io volevo quel bacio!-
-Tu glielo hai detto?-
-Beh, veramente mi sono arrabbiata e sono andata via!-
-Sbagliato! Scappando non si risolve nulla! Parlaci e chiaritevi! Se invece non fosse interessato a te tiragli un pugno per averti baciato senza motivo!-
-Forse hai ragione…-
-Senza forse! Io “ho” ragione!-
-Lo spero amica mia! Se fosse così ne sarei davvero felice!-
-Se non provi a parlarci non risolverai nulla!-
-Va bene hai vinto tu! Proverò a parlarci!-
 
                                               ****************************************
 
È quasi una settimana che non vedo Kagome.
Non è neanche più passata per prendere altri libri.
Devo parlarle, ma come faccio? Se vado a casa sua con che scusa chiedo alla madre di lei?
Ma non posso neanche aspettare di vederla passare davanti casa mia…
Ho deciso…ci vado! Oggi è domenica e dovrebbe essere a casa!
 
-InuYasha!! Che bello rivederti!-       esulta felice il fratellino di Kagome venuto ad aprirmi la porta
Ho scoperto che ha undici anni, ma al contrario della sorella è così infantile da dimostrarne meno.
-Ciao Sota, come va?-
-Malissimo! Mi serve il tuo aiuto!-     mi dice tirandomi dentro casa per il braccio
-Perché cosa è successo? Tua sorella sta male?-    chiedo preoccupato
-Che c’entra Kagome? Io parlavo di questi!-    mi dice mostrandomi il libro degli esercizi
-Ti..ti riferivi ai tuoi compiti?-      
Che stupido che sono!
-Certo! Perché credevi parlassi della mia sorellina?-
-Ehm…no no niente lascia stare! Comunque certo che ti aiuto! Ma come mai non lo hai chiesto a Kagome?-
-Lei non c’è!-    
-Ah no? E’…forse uscita con il suo…ragazzo?-     chiedo curioso indagando un po’
-No, lei non ha il ragazzo! E’ al cimitero da papà! Oggi è l’anniversario della sua morte!-
-Capisco…ma ci è andata da sola?-
-Sì, lei preferisce andarci sola! Sai è ancora molto legata a nostro padre! E’ per lui che studia così tanto! Lo fa per renderlo fiero dato che era un insegnante!-
-Davvero? Non lo sapevo! Ma perché vuole andarci da sola? Non è più doloroso?-
-Non saprei…mamma dice che è perché la mia sorellina si sente in colpa  visto che nostro padre è morto il giorno del suo compleanno!-     mi spiega Sota
-Che cosa? Allora oggi è il suo compleanno! Ma perché si sente colpevole?-
-Te lo posso spiegare io InuYasha!-       dice una voce alle mie spalle, così mi volto
-Signora Higurashi!-      rispondo alzandomi
Mi ero accomodato in casa seguendo Sota, ignorando le buone maniere! Ma lui mi ha trascinato dentro con tale furia…
-Mi scusi per essere entrato senza il suo permesso signora…-     le chiedo inchinandomi
-Figurati caro…un bravo ragazzo come te è sempre il ben venuto!-      dice accomodandosi vicino al figlio
-Signora, perdoni la mia curiosità, ma perché sua figlia si sente colpevole per la morte del padre? Cos’è successo, se non sono troppo indiscreto?-
-Vedi InuYasha, mio marito purtroppo si era ammalato gravemente di cuore. Kagome era piccola, e Sota era appena nato. Mia figlia non poteva capire la gravità della malattia del padre, che purtroppo andava spegnendosi ogni giorno di più! Il giorno del suo quarto compleanno Kagome chiese al padre di insegnarle ad usare la bicicletta che le avevamo preso come regalo. Mio marito non ebbe il coraggio di rifiutare, anche se le sue forze non gli consentivano di starle dietro. Mentre spingeva la bici, mio marito si sentì male e morì subito dopo all’ospedale. L’infarto che lo portò via fu causato dallo sforza fatto per correre dietro la bici di Kagome. Lei da allora si ritiene responsabile, rifiutandosi di festeggiare il suo compleanno. Si è anche convinta di dover diventare un alunna modello, con voti sempre alti dato che mio marito era insegnante! Passa intere giornate studiando perché vuole che il padre dal cielo sia fiero di lei, perché lui le diceva sempre che voleva il meglio per la sua bambina! Ma non era questo ciò che intendeva. Non voleva certo che nostra figlia diventasse un genio! Certo, come ogni padre voleva che la figlia studiasse per avere una possibilità in più in campo lavorativo, ma non che diventasse una punizione o una costrizione! Per lui andava anche bene che Kagome non lavorasse, decidendo di metter su famiglia una volta finita la scuola, l’importante era la sua felicità. Ma lei ha totalmente frainteso i desideri del padre. Ho cercato più volte di parlarle, di spiegarle che le cose non sono come lei crede. Che non è colpevole della morte del padre, lui sapeva a cosa andava incontro. Ma lei si è intestardita così…-      mi spiega con le lacrime negli occhi
-Mi spiace molto signora! Non deve essere stato facile tirare su due figli così piccoli da sola e con tanti problemi alle spalle! Anche a mia madre è capitata la stessa sorte purtroppo, ritrovandosi a crescere un figlio da sola, quindi la capisco perfettamente!-
-A quanto pare tu e mia figlia avete molto in comune…-      mi dice lei accennando un lieve sorriso di amarezza
-Già! Senta posso chiederle un favore?-       le chiedo all’improvviso
-Certo dimmi pure caro…-
 
                                               ************************************************
 
E con oggi sono dieci anni che mio padre non c’è più! Come passa veloce il tempo!
Stamattina come prima cosa sono andata al cimitero. È sempre difficile sia andare che poi dovere andar via!
Ma sono le dieci e mezza ed è meglio che torni a casa adesso.
Più tardi andrò a trovare Sango a casa. L’hanno dimessa dall’ospedale, ormai devono solo levarle i punti e da questa settimana ritornerà a scuola.
Passando davanti casa di InuYasha noto che è tutto chiuso, chissà dove sarà andato.
Oggi è domenica, magari sarà fuori con qualche “amica”!
Dal giorno del bacio non l’ho più visto. Avrei dovuto parlargli ma non ho avuto il tempo!
La mattina ero a scuola e al pomeriggio fino a tardi andavo a trovare Sango in ospedale per darle gli appunti della lezione e per fare i compiti insieme.
Chissà cosa avrà pensato…Sango dice che sicuramente gli piaccio ma…io ne dubito!
-Mamma sono a casa!-      dico entrando e togliendomi le scarpe
-Ben tornata tesoro! Kagome mi faresti un favore? Dovresti portare questo pacchetto ad InuYasha!-      mi dice lei mostrandomelo
-Eh? Ma cosa è? E poi non credo sia in casa, passando da lì ho visto tutto chiuso!-
-Di sicuro sarà in giardino! Portaglielo cara… grazie!-
-Mamma non può andarci Sota? Sono stanca…-
-Tuo fratello sta studiando…avanti non ci vorrà molto!-
-Va bene!-     dico rassegnata
Non ho voglia di vederlo adesso, così, solo per portargli una cosa che gli manda mia madre.
Ma poi cosa ci sarà qua dentro?
Arrivata a casa sua passo direttamente dal giardino. Infatti come aveva detto mia mamma è lì, davanti la sua moto.
Sta sistemando alcune cose in uno dei bauletti laterali della moto che ha montato sicuramente oggi, perché prima non c’erano.
Chissà dove deve andare.
-InuYasha…-    lo chiamo io con un po’ di imbarazzo
-Ah finalmente! Cominciavo a chiedermi quando saresti arrivata!-      mi dice chiudendo il bauletto e uscendo la moto nel vialetto
-Sono appena tornata a casa. Mia madre ti manda questo!-     gli dico dandogli il pacchetto
-Bene! Dovrebbe esserci tutto!-      dice sistemando anche quello in un bauletto
-Vai da qualche parte?-
-Sì ma non posso dirti dove!-
-Ah…ok scusa! Non volevo impicciarmi! Ti saluto!-      gli dico andandomene, ma lui mi afferra per un braccio
-Dove vai?-       mi chiede guardandomi dritta negli occhi
-A casa…dove dovrei andare?-
-A studiare immagino!-
-Sì ma, come lo sai?-
-Non fai altro che quello! Non hai mai pensato di uscire? Di prendere un gelato fuori? Di farti una passeggiata la domenica… col tuo ragazzo magari?-       mi domanda tenendomi ancora per il braccio
-Io…non ho il ragazzo! E poi no! Non ho mai pensato né di uscire né di mangiare gelati né di fare una passeggiata di domenica!-       rispondo contrariata dal suo terzo grado
-Bene! Vorrà dire che farai tutte queste cose, oggi!-        mi dice lasciandomi il braccio e mettendomi un casco in testa
-Ma che fai?-
-Sali e non fare domande!-      mi ordina sedendosi in moto
-No grazie preferisco di no!-
-Se non sali dietro ti prendo di peso e ti faccio sedere sulle mie gambe! Scegli!-
-Ma non si può andare all’amazzone sulla moto!-
-Appunto quindi sali dietro e non fare storie!-    insiste ancora
-Uffa e va bene! Posso sapere dove andiamo?-       chiedo salendo e stringendomi a lui per non cadere
-Assolutamente no!-
Antipatico!!!
 
                                               *******************************************
 
Immaginavo avrei dovuto insistere per farla salire!
Alla fine però ha ceduto, come speravo!
Mia cara Kagome, oggi festeggerai il tuo compleanno! Volente o nolente!
Arrivati alla prima tappa del nostro viaggio mi fermo…
Posteggio la moto e la faccio scendere.
-Ma dove siamo?-         chiede guardandosi intorno
-Signorina…ben venuta ai giardini più belli di Tokyo e credo di tutto il Giappone…siamo al Koishikawa Korakuen Gardens!- (*)
-Ma…InuYasha…questo posto è….. bellissimo!-     esclama  sorpresa osservando tutti gli alberi in fiore che offre la stagione primaverile
-Ti piace?-
-E’ un posto magnifico! Neanche sapevo ci fosse un parco così bello in città!-
-Per forza…se stai sempre chiusa in casa come potresti saperlo? Dai vieni cerchiamo un posto tranquillo…avremo tempo per girare. È quasi ora di pranzo e sto morendo di fame!-
-Eh? Cosa vorresti trovare qui da mangiare scusa?-      domanda lei
Ed è qui che entra in gioco il favore che ho chiesto alla mamma di Kagome…
-Apri il bauletto di destra, e prendi il pacco che ti ha dato tua mamma!-
-Ok…-      dice titubante
-Bene ora aprilo!-
-Ma sono… due bento!-
-Ho chiesto a tua mamma di prepararceli!-
-Mia madre sapeva che mi avresti portata qui? Ma come…aspetta un momento…non dirmi che sai che oggi…-        mi guarda sorpresa
-Sì! Oggi è il tuo compleanno lo so! E so anche che non lo festeggi da dieci anni ormai! Ma quest’anno si cambia!-
-Cosa? Non ci penso nemmeno! Non ho intenzione di festeggiare un bel niente! Riportami a casa!-
-Non ci penso nemmeno! Sei troppo giovane per sprecare la tua vita in maniera così stupida per dei sensi di colpa inutili!-
-Sensi di colpa? Mia madre ti ha parlato della morte di papà? Non ci posso credere! Ma perché è andata a dire proprio a te queste cose? In fin dei conti sei un estraneo! E non hai diritto di dirmi cose è giusto o cosa è sbagliato!-
-Kagome smettila di fare la bambina e ragiona! Cosa potevi saperne tu a soli quattro anni di quello che sarebbe potuto succedere?-
-Non chiamarmi bambina!-
-Invece è proprio quello che sei se ragioni così!-
-Ok bene come vuoi sono una bambina allora! Ora riportami a casa!-
-Ti ho detto di no!-
-E io invece ti dico di sì!-
-E io invece dico no!-
-Ok me ne andrò in metrò!-      dice voltandosi per andare via
Quanto è cocciuta accidenti!
-Kagome fermati!-    le dico prendendola per un braccio
-Lasciami stare! Ti ho detto che non ho voglia di festeggiare nulla!-      mi urla senza girare la testa
-Kagome guardami!-
-No!-
-Kagome ti prego…guardami…-     le dico dolcemente prendendole il volto tra le mani e voltandola
È bagnato come immaginavo…sta piangendo.
-Kagome ascoltami…tu non hai colpa per quello che è accaduto a tuo padre! È inutile negare che quel giorno si è affaticato più del dovuto, ma tu non potevi certo saperlo! Eri una bambina di quattro anni che non sapeva nemmeno vestirsi da sola senza l’aiuto della mamma! Tuo padre sapeva a cosa andava incontro, ma ha rischiato ugualmente per poter vedere il sorriso di sua figlia sulle labbra! Tu invece da quel giorno non ridi più! Passi il tuo tempo dietro i libri! Studiare è giusto ma non puoi vivere solo di quello se non è la tua passione! Ti sei “punita” inconsciamente buttandoti a capofitto nello studio! Sei brava è vero, ma non sei felice…perché tu non sei felice vero Kagome?-
-…..no…-       sussurra debolmente ancora scossa dalle lacrime
-E tu pensi che tuo padre sarebbe sereno sapendoti infelice?-     
-…..forse…no!-      risponde lei fermando le lacrime
-Sicuramente no! Kagome, tuo padre voleva il meglio per te, ma non nello studio…nella vita! Ti voleva felice e soddisfatta delle tue scelte! Ti voleva sveglia ed intelligente, non un Einstein versione donna! Devi ricominciare a ridere e ad essere la bambina sorridente che ho visto nelle foto di quando avevi tre anni, ovvero per come ti ricordava tuo padre! Solo così lui sarà fiero di te!-
-Tu…allora pensi che mio padre non sia fiero di me al momento?-     mi chiede triste
-Non adesso! No se piangi perché ti senti in colpa! No se ti ostini a non festeggiare il tuo compleanno! No se continui a non sorridere!-
-Forse…hai ragione…magari potrei cominciare a piccoli passi. Magari… festeggiando il mio compleanno in questo parco magnifico…-        mi dice sforzandosi di sorridere. Per fortuna ha capito!
So che le costa! La capisco! Io ho perso entrambi i genitori e so cosa si prova però, lei si addossa responsabilità che non ha…e questo prima o poi ti uccide!
-Brava…mi sembra un ottimo inizio! Allora visto che ti sei decisa posso anche darti il mio regalo adesso!-    
-Non era quello di portarmi qui?-      mi chiede guardandomi
-No…il vero regalo è…. questo!-     le dico abbassandomi verso le sue labbra e baciandola
Finalmente! Da quanto attendevo di sentirne la morbidezza sotto la lingua!
Le sue labbra sono salate per via delle lacrime.
Lei si è irrigidita al tocco della mia lingua, ma non sembra intenzionata a spostarsi.
Attendo paziente che lei accetti o respinga il mio bacio, ma per mia enorme fortuna lo accetta schiudendo le labbra.
E stavolta il contatto con la sua bocca è ancora più dolce dell’altra volta. Forse perché ho ancora il sapore delle sue lacrime sulle papille…chissà!
So solamente che se avessi atteso ancora a baciarla, sarei morto sicuramente!
Ma che accidenti mi ha fatto questa ragazza? Possibile che in meno di due mesi mi sia innamorato di lei?
Lei… così diversa da me all’apparenza, ma così simile nei sentimenti!
Ci si può innamorare al primo sguardo?
Io posso dire di sì, perché è quello che mi è successo il giorno in cui mi ha aperto la porta di casa sua prestandomi quella benedettissima scala!
 




 
 
 
 
 
 
(*)  il Koishikawa Korakuen Gardens è un parco immenso che si trova a Tokyo.
Io l’ho conosciuto tramite un documentario tempo fa e me ne sono innamorata! Se siete curiosi di vederlo e volete sapere cosa vede Kagome qui trovate le foto di google ^_^  
-Koishikawa_Korakuen_Garden-
 
 
Salve ^_^
Avrei dovuto aggiornare prima, ma non ho ancora capito bene il motivo e soprattutto come ho fatto ma mentre scrive ho cancellato tutta la storia perdendo l’ultimo capitolo che avevo scritto ieri -_- dieci pagine perse mannaggia alla pupazza! >_<
Uff ho passato tutto il pomeriggio a cercare di ricordare passo passo tutti i dialoghi….che stresssssssss
Cooooooomuuunque…….vi ringrazio infinitamente per le vostre recensioni ^_^ noto che la storia vi piace e spero che continui ad appassionarvi ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 

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Capitolo 4
*** Brutti ricordi! ***


 
Non mi sembra vero! Sono tra le braccia di InuYasha!
Mi sta baciando con passione…cielo che bella sensazione!
Non mi staccherei più!
Peccato che i nostri polmoni non la pensino allo stesso modo, infatti dobbiamo staccarci per riprendere fiato.
Ci stiamo guardando… i miei occhi si rispecchiano nei suoi, riesco a vedervi dentro il mio riflesso.
Ma adesso cosa accadrà? Si pentirà come la volta scorsa?
-Kagome io…-     comincia lui
-No ti prego…non dirmelo di nuovo!-     esclamo irritata
-Che cosa?-
-Che è sbagliato e che ti dispiace avermi baciata!-
-Non ci penso neanche!-
-Eh?-     
-Ho detto che non ci penso neanche a dirti le cose dell’altra volta! Non le pensavo prima e non le penso nemmeno adesso!-
-Ma…scusa…io non ho capito che intendi…-
-Kagome ti ho baciata perché mi piaci! E molto!-     confessa lasciandomi sbigottita
-….m..ma…-     non riesco ad articolare nemmeno una frase
Io piaccio ad InuYasha? Non posso crederci…Sango aveva ragione!
Ma sono solo una mocciosa rispetto a lui….com’è possibile? Sto forse sognando?
-Lo so di averti lasciata senza parole, infondo sono molto più grande di te, quindi non ti biasimerei se adesso mi rifiutassi, io però dovevo dirtelo! E tra l’altro, non mi sono affatto pentito di averti baciata quella volta, mi spiaceva pensare di averti rubato un bacio contro il tuo volere…-      precisa infine leggermente imbarazzato
-…..io…..-       no no no! Reagisci Kagome! Parla! Spiaccica quelle maledette parole fuori dalla bocca e digli che anche a te piace!
-Dal tuo silenzio immagino di averti davvero scioccata! Scusami…ma ti capisco non preoccuparti! Ti prometto che non mi permetterò mai più di baciar…-
Non lo lascio finire di parlare perché con uno slancio gli chiudo la bocca con un bacio!
Stava per dire parole che non mi sarebbero piaciute di sicuro! E data la mia incapacità di parlare, credo che questo bacio valga più di mille parole!
Lui sembra capirlo, infatti approfondisce il bacio.
Questo però, non è uguale ai primi due baci che ci siamo dati…e pieno di passione!
Lo sento da come la sua lingua cerca incessantemente la mia, senza darle tregua, e la mia non è da meno!
Le sue mani si spostano delicate dietro il mio collo, provocandomi strani brividi mai provati prima!
Una scende ad accarezzarmi la schiena, per poi spingermi con forza contro il suo corpo.
Sentire il suo corpo così vicino al mio mi fa sentire strana…cosa sarà?
Mentre il bacio continua sempre più impetuoso, la mia mano scivola sul suo petto accarezzandolo da sopra la camicia, ma appena lo faccio lui si irrigidisce e si allontana.
Perché? Cosa ho fatto di sbagliato?
Passandosi una mano tra i capelli lo vedo sospirare e poi guardarmi…
-Scusa io…ho forse sbagliato qualcosa?-     chiedo incerta e imbarazzata
-Assolutamente…non hai sbagliato nulla, anzi…-      mi dice sorridendomi dolcemente
-Ma allora perché ti sei allontanato in quel modo?-
-Diciamo che il tuo bacio cominciava a piacermi troppo Kagome…-       risponde mettendomi ancora più confusione di prima
-Ma se ti piaceva perché lo hai interrotto? Non capisco…-     chiedo dubbiosa
Lui sghignazzando mi si avvicina all’orecchio e mi sussurra…
-Te lo spiegherò quando sarai più grande…piccina!-      mi spiega con voce maliziosa
Ma spiegare cosa???
All’improvviso una lampadina si accende nei miei pensieri…facendomi perfino ignorare l’appellativo che ha usato.
Accidenti…ora ho capito! C’era il doppio senso!
Lui…lui si….si….stava eccitando? Per un mio bacio???
 
-Tu…cioè…io…ecco…forse tu…-     non riesco a chiederglielo! Sono troppo imbarazzata! Kami che vergogna!
-Ahahaha  dal colore della tua faccia credo tu abbia capito!-     dice ridendo di gusto, mentre io abbasso la testa come per nascondermi, poi prosegue
-Dai vieni…troviamo un posto tranquillo dove pranzare!-     
Prendendomi per mano mi porta in un punto bellissimo del parco, sotto degli alberi ricoperti di fiori bianchi.
Tira un leggero venticello che fa cadere alcuni petali in giro…sembra stia nevicando. Che spettacolo magnifico!
-Guarda…piovono petali InuYasha!-      dico sorridendo mentre giro su me stessa, godendomi questa pioggia profumata. Adesso sembro davvero una bambina!
Lui mi guarda e mi sorride dolcemente, poi stende una coperta per terra, si siede  e mi tira a sé afferrandomi per i fianchi.
Mi ritrovo praticamente seduta sulle sue gambe.
-Sei così bella quando ridi Kagome!-     mi dice spostandomi un ciocca di capelli dietro l’orecchio e accarezzandomi una guancia
-Grazie…-    rispondo arrossendo nuovamente
-Kagome…cosa ne pensi di quello che sta accadendo tra di noi? Cosa pensi di me?-    mi chiede fissando i suoi occhi nei miei
Potrei affogarci dentro i suoi occhi! Mi ricordano le profondità immense dell’oceano, sento che potrei perdermici!
-Veramente non penso nulla InuYasha-
-Che significa?-     mi domanda perplesso
-Che non penso nulla di particolare a parte il fatto che mi piaci! Cosa dovrei pensare di te? –
-Non trovi difficoltà nella nostra differenza d’età? Non pensi che io sia, come dire..-
-Vecchio?-    
-Non avrei usato esattamente questo termine….comunque sì!-
-No affatto! Io credevo invece mi considerassi una bambina rispetto a te!-
-E’ comica la cosa non trovi? Ci piacciamo, però ci bloccavamo pensando entrambi che l’età sarebbe stato un problema!-
-Sì è vero!-
-Kagome?-
-Sì?-
-Te la senti di iniziare a frequentarci seriamente?-      mi chiede spiazzandomi
-Ma…dici sul serio? Come una coppia?-
-Certo!-
-Sì! Certo che voglio!-     esulto abbracciandolo con tutta la mia forza
-Mi stai strozzandoooo!-      sussurra a stento
-Scusami!-     dico lasciandolo
-Se mi uccidi dubito che potremo uscire ancora insieme sai!-     afferma retorico
-Basta un abbraccio per ucciderti? Come sei deboluccio!-
-Cosa? A chi hai detto deboluccio?-     mi chiede guardandomi male. Forse si è offeso…
-InuYasha scusa non volev…-    non riesco a finire di parlare perché lui mi salta addosso facendomi il solletico ai fianchi
-A chi hai detto deboluccio eh? Ripetilo se ne hai il coraggio!-      ripete mentre io soffoco tra le risate cercando di fermarlo
-Ahaahah  non ahahah ti prego basta! Ok ok sei l’uomo più forte della Terra!-      rispondo arrendendomi
-Bene…così va meglio!-    così si ferma
Ma appena ci accorgiamo della posizione in cui ci troviamo, mi guarda in maniera strana…
Lui è sopra di me inginocchiato, io in mezzo alle sue gambe. Una sua mano tiene le mie ferme sopra le mia testa e l’altra, quella con cui mi faceva il solletico, è sotto la mia magliettina a sfiorarmi quasi il seno.
Quasi come se avesse preso la scossa lui si alza di scatto e inizia a scusarsi…
-Kagome perdonami! Non volevo! Non fraintendere ti prego! Non mi sono accorto di…-
-InuYasha calmati! Non è successo niente! Perché fai così?-    lo interrompo io
-Perché non voglio ti faccia strane idee su di me!-
-Tipo?-
-Tipo che voglio portarti a letto!-
-Ah…e non è così? Non fraintendere, non dico che voglia andare subito a letto con te ma, significa che non ne hai voglia? Mi trovi poco attraente forse?-      domando triste
In fin dei conti anche se ho un fisico ben sviluppato non è certo come quello di una donna più adulta…
-Ma che dici? Ti trovo bellissima! Anche troppo direi! Certo che avrei voglia di farlo però…per te è troppo presto Kagome!-
-Cosa significa è troppo presto?-
-Significa che è meglio che io metta un freno ai miei istinti e che scene come quelle di prima non devono più ripetersi! E’ vero che mi piaci e che voglio provare a stare con te malgrado la differenza d’età…ma hai quattordici anni! E per rispetto sia verso te sia verso tua madre, che mi ha dato fiducia lasciandomi uscire con te, è bene che mi dia un contegno!-
-InuYasha…-
-Ti prego non offenderti Kagome! Non voglio dire che ti considero una bambina però…-
-Tranquillo ho capito! E’ molto dolce da parte tua pensare a me in questo modo!-     dico sorridendogli
-Davvero? Non sei arrabbiata?-
-E per cosa? Una dimostrazione migliore di questa non potevi darmela per dire che mi vuoi bene!-
-Meno male sono felice che tu abbia capito!-     mi dice abbracciandomi
Quanto è stato tenero! Adesso mi piace ancora di più! Mi chiedo solo se aspetterà davvero che io cresca ancora un po’ per fare le cose più seriamente oppure se si stancherà prima…
 
La giornata al parco passa tra risate e momenti romantici in cui ci tenevamo abbracciati scambiandoci qualche bacio.
Abbiamo guardato il tramonto e poi siamo ritornati a casa, dove ho scoperto aspettarmi un’altra sorpresa…
-Auguri Kagome!-      urlano tutti appena entro in casa accompagnata da InuYasha
-Mamma, nonno, Sota…ci sei anche tu Sango! Ma come…-
Sono tutti in soggiorno con una torta strapiena di candeline!
-Ma che avete fatto? E poi perché tutte quelle candeline?-    chiedo scioccata osservandole
-Sono tutte le candele che avresti dovuto spegnere in questi anni…sono ben novantanove! Quattro candeline per i tuoi quattro anni, cinque candeline per i tuoi cinque anni, sei candeline per i tuoi sei anni, sette candeline per i tuoi sette anni e così via fino alle quattordici candeline di oggi! Auguri Kagome!-      mi dice InuYasha dopo avermi spiegato l’assurdo numero di candele sulla torta
-L’idea è stata di InuYasha cara! Ci teneva molto che tu ricominciassi a festeggiare il tuo compleanno finalmente, lasciando il passato alle spalle!-
-Mamma…-      dico quasi in lacrime
-Ti piace la sorpresa?-   mi chiede InuYasha
-E’ stupenda! Grazie!-    urlo abbracciandolo e piangendo come una bambina di cinque anni
-Kagome guarda che ci sono anche i regali!-     mi dice Sango mostrandomeli in un angolo della casa. Ce ne saranno una decina!
-Davvero? Ma non dovevate! Questo per me è già un regalo magnifico!-
-Li ha presi quasi tutti InuYasha!-     mi spiega Sota raggiante
-Davvero?-      gli chiedo guardandolo
-Già, perché non inizi ad aprirli?-    mi dice prendendone uno e passandomelo
-Ok grazie!-   
Come sono emozionata! Non ho mai aperto tanti regali in una volta, nemmeno a Natale!
Scartato il primo regalo però…
-Ma questo cos’è? Un bambolotto? Cicciobello…ma che nome è? E’ straniero! Sembra italiano ma…perché mi hai regalato un bambolotto scusa?-      chiedo parecchio innervosita
-Cicciobello è una bambola molto famosa in Italia infatti! L’ho travato in un negozio di giocattoli ben rifornito! Se non ricordo male una volta mi dicesti che ti piace l’Italia e che vorresti visitarla…questo è un piccolo souvenir diciamo! Ottimo regalo per i tuoi sei anni!-     mi spiega con un sorrisetto divertito sulle labbra
-Ah…divertente! Grazie! Ma che ci faccio?-     chiedo un po’ acida
-Ci giochi a fare la mamma no?-
-La smetti di prendermi in giro adesso?-
-Ahahahah sì… dai…passa al secondo regalo!-     sghignazza ancora passandomelo. Dopo aver aperto anche questo..
-Barbie Principessa del Giappone! Con tanto di ombrello di carta e kimono rosso decorato….questo invece è per?-    chiedo atona, ormai ho capito il suo gioco
-Per i tuoi dieci anni!-     risponde lui divertito
-E’ molto bella Kagome!-     mi dice Sango ridendo come una pazza
Con molta pazienza apro anche gli altri regali, trovandovi :  un set di mini tazzine da tè, una casa delle bambole, un monopattino fucsia, un kit per produrre collane e bracciali con perline colorate, e altri oggetti per bambine.
Domani giuro che gliela faccio pagare cara! Oh sì! La mia vendetta sarà tremenda InuYasha!!!
Per fortuna c’erano anche i regali, seri, della mia famiglia e di Sango!
-Bene ora porto tutte queste cose di sopra così poi tagliamo la torta. Aspettatemi!-    dico prendendo i regali
-Aspetta Kagome…ne manca ancora uno!-     mi avverte InuYasha dandomi una scatolina rettangolare rossa
-Ti sei scordato la spazzola per i capelli di Barbie?-     chiedo sarcastica…ormai mi aspetto di tutto da lui!
-Chissà…forse!-    risponde lui ridendo
Con mia enorme sorpresa il contenuto della scatola non è un giocattolo, ma un bellissimo bracciale in oro bianco con ciondoli a forma di cuore di forme e grandezze diverse…ricoperti per metà da madreperla.
-InuYasha è…stupendo!-      gli dico a bocca aperta
-Questo è per i tuoi quattordici anni, signorina!-      dice prendendo il bracciale dalla scatola e mettendomelo al polso
-Wow come brilla!-     esulto felice muovendolo
-Lo vedi che sei ancora una bambina? Ti entusiasmi per un brilluccichio!-      mi dice lui dandomi un colpetto col dito sulla fronte
-Ehi non trattarmi come se fossi una mocciosa in fasce!-    replico irritata
-Tranquilla me ne sono accorto oggi che non sei più una bambina!-     bisbiglia malizioso al mio orecchio per non farsi sentire dagli altri, facendomi diventare nuovamente rossa come un peperone
-D…dai, andiamo a tagliare la torta!-      dico riprendendomi
 
                                               ********************************************
 
Stasera Kagome è di una bellezza incredibile!
Il sorriso non ha lasciato le sue labbra nemmeno per un secondo. Ed è ciò che volevo!
Osservarla scartare quei regali è stato davvero esilarante! Mi lanciavi sguardi pieni d’odio!
Mi sono divertito da matti!
Organizzare tutto in così poche ore non è stato facile ma con l’aiuto di sua madre è stato tutto più semplice!
Credo di piacere a quella donna! E’ sempre così cordiale e disponibile…meglio per me! Un problema in meno per la nostra storia!
Oggi al parco è stato imbarazzante…
Ritrovarmi senza volere in quella posizione talmente equivocante mi ha sia eccitato che spaventato.
Devo andarci coi piedi di piombo con lei! Rimane comunque una minorenne e io un ragazzo più grande, e non voglio commettere errori di cui sia io che lei potremmo pentirci.
Per quelle cose avremo tutto il tempo che vogliamo in futuro, certo, se la storia dura ovviamente. Ma ho come l’impressione che sia la ragazza giusta!
Mai con nessuna ragazza con cui sono stato finora ho avvertito questo strano feeling che avverto con lei!
Sapere che anche lei ricambia il mio interesse è stato magnifico.
Spero che questi sentimenti possano diventare per lei qualcosa di più forte!
Io credo di esserne già innamorato, ma lei?
-InuYasha ecco la torta!-       dice Kagome risvegliandomi dai miei pensieri
-Grazie…allora dimmi Kagome, ti sei divertita oggi?-
-Come mai in vita mia! Non so come ringraziarti!-
-Io un’idea ce l’avrei-       le dico portandola in una camera della casa dove non c’è nessuno
-Perché mi hai portata qui?-
-Perché voglio i tuoi ringraziamenti…ovvio!-     le rispondo prendendole il viso tra le mani e baciandola
 
-E’ tutta la sera che ho voglia di baciarti!-      le confesso dopo il lungo bacio, poggiando la mia fronte sulla sua
-InuYasha?-    sussurra lei ad occhi chiusi
-Sì?-
-Grazie!-     mi dice aprendoli e guardandomi
-Non ringraziarmi! L’ho fatto col cuore, perché ti voglio bene!-    
-InuYasha?-    mi richiama lei
-Mmh?-
-Tu credi, esista il colpo di fulmine?-  
-Certo che sì! Molte persone sono rimaste fulminate a causa di un fulmine che li ha colpiti anche indirettamente tramite le linee telefoniche, o toccando i rubinetti, altri sono stati colpiti perché avevano oggetti d’oro addosso…-        le dico per provocarla. So già che si arrabbierà tantissimo!
-…..lascia stare…-      risponde invece lei tristemente…c’è rimasta male accidenti!
-Scusa non volevo rattristarti Kagome…volevo solo scherzare un po’! Comunque certo che esiste il colpo di fulmine! O noi non saremmo qui adesso non credi?-
-E secondo te…è possibile innamorarsi di qualcuno che conosci da pochissimo tempo?-
-Sì, credo proprio di sì!-     la conversazione sta prendendo una strana piega
-Allora se ti dicessi, che mi sono innamorata di te pochi giorni dopo averti conosciuto, mi crederesti?-     mi domanda lasciandomi basito
Lei ha proprio detto, di essere innamorata? Sì l’ha detto! Non è più un semplice piacersi da parte di entrambi!
Meglio di così non poteva andare questa giornata!
-E se io ti dicessi che mi sono innamorato di te il primo giorno che ti ho conosciuta? Nel preciso istante in cui mi hai aperto la porta?-    le dico ripetendo parte della sua domanda
-Da..davvero? Sei innamorato di me? Da quel giorno in cui mi hai chiesto la scala in prestito?-      chiede lei sorpresa
-Sì…credo proprio di sì!-
-InuYasha…io ti…-
-Kagome! Dove sei cara?-    la chiama la madre interrompendoci
-Ora è meglio andare, tua madre ti cerca! Parleremo dopo ok?-    le dico accompagnandola nella sala dove c’è la sua famiglia
-Ok..-
-Ah eccoti tesoro! Vieni aiutami a rimettere un po’ a posto così preparo una tazza di tè!-
-Sì mamma eccomi!-       le dice voltandosi a guardarmi sorridendo
Kagome, spero che da stasera la tua vita cambi! Io cercherò di fare il possibile per aiutarti a superare i tuoi problemi! Ti starò sempre vicino.
Ti voglio felice e sorridente!
Giunti verso le undici e mezza saluto Kagome e ritorno a casa mia.
Con l’università e il lavoro non posso permettermi di fare troppo tardi la sera.
 
Il giorno dopo decido di farle una sorpresa andando a prenderla all’uscita da scuola, ma quello che vedo e sento non mi piace per niente!
-Dai Higurashi! Che ti costa, dimmi di sì! Andiamo al cinema questo sabato!-     le dice un ragazzo poggiato al cancello
-Hojo ti ho detto no! Me lo chiedi sempre! E sempre riceverai la stessa risposta!-    replica Kagome infastidita
-Ma tu non hai il ragazzo…che ti costa provarci?-
-E chi ti dice che non ce l’abbia?-
-Sei sempre china sui libri! Dove lo troveresti il tempo per un ragazzo? Noi siamo della stessa classe e sarebbe facile per noi stare insieme! Dai non farti pregare!-
Ok adesso non resisto più!
Metto il casco sotto braccio e mi dirigo come un fulmine verso di lei..
-InuYasha? Che ci f…-    la interrompo chiudendole la bocca con un bacio mentre il ragazzino ci guarda a bocca aperta scioccato
-Ciao amore! Sono venuto a prenderti! Andiamo?-    le dico dopo il bacio mettendole il casco
-Eh? Ah…s..sì andiamo!-    mi risponde lei imbarazzata
-Questo ragazzino è un tuo amico?-    faccio finta di chiedere in sua presenza
-E’ un mio compagno di classe!-    dice lei ancora rossa
-Oh piacere! Io sono il ragazzo di Kagome! Tu sei?-    
Lui è talmente sconvolto da guardarmi imbambolato.
-Ho..Hojo, piacere mio!-       biascica dopo qualche minuto
-Allora ciao Hojo…scusaci ma devo rapire la mia principessa! Abbiamo molte cose da fare!-     lo saluto trascinando via Kagome per la mano
-Ciao…-      risponde atono mentre ci allontaniamo
-InuYasha ma, cosa ti è preso prima?-     mi chiede Kagome prima di salire in moto
-Nulla! Ho solo messo le cose in chiaro con quel bamboccio! Non mi piace chi ci prova con la mia ragazza!-
-Allora hai sentito tutto! Wow sei geloso quindi!-     esclama al settimo cielo
-Lo trovi strano?-
-Un po’ sì! Non ti facevo il tipo da fare queste cose! Però non trovo giusto che mi hai chiamata amore solo per ripicca verso Hojo!-    mi fa notare imbronciata
-Non ti ho chiamata così solo per ripicca! Tu sei “il mio amore” Kagome!-      le dico accarezzandole un guancia
-Davvero?-
-Certo! Non ti fidi?-
-Sì che mi fido!-        risponde sorridendo
-Bene! Perché non avresti motivo di non farlo! Dai ora andiamo!-   
-Sììì!-
Prima di tornare a casa siamo andati a prendere un gelato e siamo andati a mangiarlo in un piccolo parco lì vicino la gelateria.
Io l’ho preso al caffè con uno spruzzo di panna sopra, lei invece lo ha voluto alla fragola limone nocciola menta e zuppa inglese con triplo spruzzo di panna. Non guarda certo le calorie lei, al contrario delle altre ragazze!
-Ma riesci a sentire il sapore di tutti questi gusti insieme?-       chiedo curioso
-Sì perché?- 
-Così, chiedevo!-
-InuYasha?-
-Dimmi!-
-Ti offendi se ti chiedo…quante ragazze hai avuto?-    mi domanda abbassando la testa
-Perché dovrei offendermi? Comunque sicura di volerlo sapere? Non è che poi ti arrabbi?-
-Oh cavolo! Perché me lo chiedi? Sono forse molte che temi mi arrabbi?-     mi domanda sbigottita
-In effetti, non riesco a ricordarne il numero…-     le dico prendendola in giro
-Ah…-
-Scherzavo sciocchina! Solo tre! Ne ho avute solo tre prima di conoscerti!-
-Dici sul serio? Tre ? Ma come è possibile? Al liceo dovevi essere meta ambita da tutte le ragazzine della tua scuola! Sei così bello che non capisco come sia possibile!-
-Grazie del complimento. Comunque la prima ragazza, l’ho avuta a sedici anni. Ma non era nulla di che, ci andavo a letto e basta! E lo stesso vale per la seconda!-
-E la terza?-    
-La terza…è stata il mio primo amore…siamo stati fidanzati per tre anni. Poi ci siamo lasciati!-      racconto un po’ rattristato. Mi fa male pensare a quel periodo!
-Quando vi siete lasciati?-
-Un anno fa!-
-E posso chiederti il perché?-
-Ho scoperto che mi aveva tradito!-      il motivo scatenante è stato quello in effetti, anche se le cause erano anche più serie e dolorose del tradimento, ma queste preferisco ometterle per adesso!
-Ma che stronza! Come ha potuto tradirti? Dico… con che coraggio?-      sbraita lei inviperita
-Chissà…comunque dimmi un po’…da quanto quel mollusco invertebrato ti viene dietro?-    le chiedo spostando abilmente l’argomento altrove
-Dall’inizio delle medie! E’ un anno che mi scoccia chiedendomi di uscirci!-
-Insistente il ragazzetto! Adesso immagino si arrenderà dopo oggi no?-
-Sì immagino proprio di sì!-     dice ridendo al ricordo della faccia di quel tizio
 
Finito il gelato e fatti quattro passi, ritorniamo entrambi a casa.
Sdraiato sul mio divano penso alla domanda di Kagome sulle ragazze che ho avuto.
Era da tanto che non ripensavo alla mia ex ragazza, cosa di cui avrei fatto volentieri a meno!
Chissà cosa penserebbe Kagome se scoprisse quello che è accaduto in quei tre anni in cui ho frequentato quella sgualdrina della mia ex!
Non credo la prenderebbe molto bene!
Per adesso è un segreto che tengo per me, poi un giorno forse, le racconterò tutto!
Al momento però è meglio che non sappia nulla, o potrebbe addirittura decidere di non volermi più vedere! E questo non deve assolutamente accadere!
Voglio Kagome per me, e nessuno me lo impedirà, nemmeno il ricordo di Kikyo!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve miei cari lettori ^_^
I due piccioncini si sono dichiarati…e ora saranno tutti “love love”…ma quanto durerà l’idillio?
Chissà ^_____^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 

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Capitolo 5
*** Gioie e dolori! ***


-Allora amico, come procede la storia con la lolita?-
-Non chiamarla così Miroku! Comunque procede bene! Sabato l'ho portata al luna-park...pensa che non c'era mai andata! Si è divertita tantissimo sulle giostre. Quando l'ho portata alla casa degli orrori per poco non sveniva dalla paura. -   dico ridendo ancora al pensiero
-Immagino ti si sia attaccata addosso dalla paura...ah come ti invidio! A dispetto della sua età quella ragazza ha un fisico magnifico! Chissà che sensazione stupenda essere abbracciati da lei!-
-Se non la pianti ti apro la testa come un cocomero chiaro?-      dico con tono alterato. Non mi piacciono certi pensieri su Kagome!
-Oh e dai InuYasha...facevo solo un apprezzamento sulla tua ragazza! Non fare il gelosone.-
-E tu non farmi incazzare!-
-Ok ok scusa! Mi correggo allora...la tua ragazza è una brutta cozza, chiattona e piatta come una tavola da surf…contento?-
Ovviamente non gli rispondo ma gli tiro semplicemente un pugno ben assestato sulla testa.
-Ahi! Ma che ti prende? Perché mi hai dato un pugno?-
-Perché sei un idiota!-
-Uff...da quando stai con quella ragazza sei più violento lo sai?-
-Lo sono solo con te. Maniaco!-
-Vuoi farmi credere che tu invece sei un santo con Kagome?-
-No non sono un santo. Le porto solo rispetto stupido!-
-Non ti capisco InuYasha…non è una bambina! Sai quante ragazze alla sua età non sono più vergini?-
-Lo so ma la maggior parte di loro lo fanno con dei coetanei. Non con uno più grande! La situazione è diversa!-
-Bah, come vuoi. Io non riuscirei ad aspettare!-
-Ovviamente!-
-Che intendi scusa?-
-Che conoscendoti era ovvio dicessi una cosa del genere.-
-Pensi davvero male di me allora!-
-A pensar male ci si indovina!-
Mentre parlavo con quello stupido del mio amico suonò il campanello…
-Kagome? Che ci fai qui a quest’ora? Sono le nove di sera. Perché sei fuori da sola? Può essere pericoloso!-    la rimprovero facendola entrare dentro casa. Questa ragazza è un’incosciente!
-Ma InuYasha viviamo a due minuti di distanza. Cosa vuoi che mi accada? Dovevo chiederti un libro per una ricerca.-
-Non potevi telefonarmi? Te lo avrei portato io!-
-Ho fatto prima a venire io. Non preoccuparti so badare a me stessa! Lui chi è?-      mi chiede guardando Miroku
-Sono il migliore amico di InuYasha, Miroku Hoshi, è un piacere rivederti Kagome!-
-Mi conosci?-
-Sì! Ti ho già vista tempo fa venendo a trovare InuYasha, vi stavate salutando quando sono arrivato. Lui non fa altro che parlarmi di te sai?-
-Da…davvero? Gli hai parlato di me InuYasha?-     mi chiede arrossendo
-Cero che sì! Non avrei dovuto?-
-No…è solo che…non pensavo che tu….ecco…-     inizia a balbettare cose senza senso
-Kagome che c’è?-      le chiedo dolcemente
Forse non voleva che qualcuno sapesse della nostra storia?
-E’ che…sono così felice che tu abbia parlato di me al tuo amico. Non sai quanto ne sia contenta InuYasha!-      mi rivela con quasi le lacrime agli occhi
-E perché la cosa ti stupisce tanto?-
-Perché… io sono…-
-Più piccola? Credi mi vergogni di questo?-
-No però…-
-Niente però Kagome! Ti ho già detto che sono innamorato di te e i pensieri della gente non mi interessano! Non mi credi forse?-
-Scusami io…non volevo mettere in dubbio le tue parole…perdonami. Sono una sciocca!-    dice abbassando la testa colpevole
Non mi piace vederla così, mi si stringe il cuore.
-Dai non è successo nulla…tira su il faccino e fammi un bel sorriso!-    le dico sollevandole il viso con la mano
-Scusa!-
-Ok-     le rispondo poggiando le mia labbra sulle sue in un semplice ma dolce bacio a stampo
-Scusatemi piccioncini ma io vado e vi lascio tubare in santa pace! Non voglio fare il terzo incomodo…anche se assistere non mi dispiac….ahiiiiii!!!! InuYasha e adesso perché mi hai colpito?-
-Miroku, torna a casa che è meglio!-     stupido maniaco!
-Sì sì…vado. Noioso! Ciao splendida fanciulla. Ci vediamo!-     le dice prendendole la mano e baciandogliela mentre i miei occhi roteano osservando il soffitto in segno di disperazione…non cambierà mai!
-Ah, ehm…ciao Miroku.-    lo saluta lei sgomenta per il gesto
-Idiota!-     sussurro tra me e me
-Allora cucciola, che libro ti serviva?-    le chiedo quando Miroku è andato via
Ma stampato sul suo viso vedo un grande punto interrogativo….che ho detto?
 
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Cucciola????
-Come mi hai chiamata?-     gli chiedo scioccata
-Cucciola! Perché non ti piace?-      mi domanda serafico come se niente fosse
-Mi dà tanto l’impressione di essere una ragazzina se mi chiami così!-
-Ma tu sei una ragazzina.-
-InuYasha!-        urlo con tono di rimprovero
-Che c’è? Che ho detto? E poi a me piace come nomignolo! Ti fa sembrare più tenera.-    mi dice accarezzandomi una guancia
-Semmai più stupida!-     rispondo imbronciata
-Se fai quel faccino indispettito sei ancora più tenera…cucciola!-      ripete baciandomi, ma non come il bacio a stampo di prima
Mentre mi abbraccia dimentico perfino quello stupido appellativo, lasciandomi andare ai suoi baci.
-Allora, quale libro ti serviva?-      mi chiede staccandosi lentamente dal bacio, soffiando sensuale sopra le mie labbra ancora schiuse
Sentire il suo respiro entrare nella mia bocca è… qualcosa di stranamente eccitante!
-Forse il libro può aspettare!-      gli rispondo tornando a baciarlo con trasporto
Senza quasi accorgercene finiamo sul divano. O meglio, lui è seduto sul divano, e io sopra le sue gambe…faccia a faccia.
Le mie mani si spostano dietro il suo collo, infilandosi fra i suoi capelli, che scorrono some seta tra le mie dita.
Una sua mano accarezza il mio fianco. Mentre l’altra mi tiene la testa spinta verso le sue labbra, come per paura che io scappi.
E chi ci pensa a scappare!
Peccato che quello a scappare sia lui appena la mia mano passa ad aprire i primi due bottoni della sua camicia.
-Kagome, no!-      mi dice fermando la mia mano con la sua e allontanandomi
-Io, volevo solo…scusami!-     accidenti! Avevo dimenticato che non devo provocarlo così!
-E’ meglio che ti riaccompagni a casa…dai prendi il libro per la ricerca.-      mi dice sospirando, prendendomi per i fianchi e facendomi alzare, per poi alzarsi anche lui
-Ok…eccolo è questo!-     dico afferrando di corsa il libro, è meglio andare via mi sa!
-Bene andiamo!-
-Non serve che mi riaccompagni, posso tornare da sola.-        cosa che preferirei! Mi sento una vera stupida in questo momento!
-Neanche per sogno! Non ti faccio andare da sola per strada.-
-Ma..-
-Kagome! Niente ma!-       mi rimprovera con freddezza…ho commesso un grave errore accidenti a me!
 
-InuYasha…scusami non volevo.-       gli dico mentre avanziamo verso le scalinate del tempio
Mi sento così colpevole! Lui era stato chiaro, non avremmo dovuto oltrepassare un certo limite.
Ma non l’ho fatto apposta!
Perché è così freddo? Di sicuro è arrabbiato!
-Perché ti scusi Kagome?-     mi chiede voltandosi per guardarmi
-Per prima…io non volevo farti arrabbiare. Scusami non era mia intenzione provocarti!-
Lui rimane qualche istante a guardarmi, poi mi abbraccia forte.
-Kagome, non sono arrabbiato con te! Scusami non volevo darti quest’impressione! Io sono arrabbiato solo con me stesso!-
-Perché?-
-Perché…avevo capito da subito cosa sarebbe potuto succedere una volta finiti in quel modo sul divano, ma non l’ho impedito! Fermarti è stato difficile! E questo mi pesa!-    confessa stringendomi ancora di più
-InuYasha…la tua è stata una reazione normale. Sono io ad aver esagerato! So come la pensi e non avrei dovuto! Ma sappi…che per me non sarebbe necessario aspettare nulla…io ti amo!-
E’ la prima volta che glielo dico da quando “stiamo insieme”
-Kagome…anche io ti amo! Ed è per questo che aspetteremo!-    mi risponde baciandomi e chiudendo il discorso
Discorso che io non ho intenzione di riaprire al momento!
 
Le settimane passano veloci, così come i mesi.
Io e InuYasha ci frequentiamo da quasi sei mesi, e tutto va a gonfie vele!
Domani è il suo ventitreesimo compleanno…e ho deciso di organizzargli una festa al tempio, anche se lui all’inizio ha rifiutato.
Ma io so essere molto persuasiva!
-Allora InuYasha, ricapitolando…alla festa ci saranno: Miroku, due tuoi amici di università… Jakotsu e Bankotsu,  poi mia mamma, mio nonno, Sota ovviamente, e Sango….sicuro di voler invitare solo loro? Non hai altri amici da invitare?-
-No Kagome. Vanno bene solo loro!-
-Ok…per la torta ho ordinato la tua preferita con crema al caffè con glassa al toffie. Gli addobbi li ho già presi…cosa manca?-      chiedo mangiucchiando il tappo della penna mentre penso
-Non credi di esagerare? Sono ventitré i miei anni non diciotto!-
-E allora? Sbaglio o mi hai insegnato che è importante festeggiare i propri compleanni?-
-Sì ma non in pompa magna ogni anno cucciola!-
-Smettila di chiamarmi così! Mi urta!-       
-Lo so, per questo lo faccio!-
-Ti odio!-
-Io invece ti amo!-     mi dice baciandomi per chiudermi la bocca e non farmi replicare
Ormai è un nostro giochino quello del “ti odio-ti amo”!
Ogni volta che bisticciamo un po’, quando uno dei due dice “ti odio!” l’altro risponde sempre “io invece ti amo!”
Ottimo modo per far pace!
 
Finalmente il giorno della festa arriva!
Come  regalo ho scelto di prendergli un notebook.
Il suo è troppo lento e obsoleto per le ricerche che fa per l’università.
Mi è costato un bel po’ ma sono molto soddisfatta!
Conosco i due amici di InuYasha, Bankotsu e Jakotsu, che mi hanno raccontato stare assieme da quasi cinque anni! Sono una coppia bellissima!
Spero che anche io ed InuYasha saremo sempre così innamorati come lo sono quei due!
-Aaaaahhhhh!-    un urlo interrompe all’improvviso le mie chiacchiere coi ragazzi
-Sango ma…-    dico osservando la mano della mia amica alzata in aria e Miroku accanto a lei con la faccia tutta rossa
-Sei un porco! Un maniaco! Non toccarmi mai più capito?-     gli urla lei mentre noi tutti assistiamo alla scena attoniti
-Miroku sei un idiota!-      lo rimprovera InuYasha a braccia incrociate
-Scusa Sango! E’ che hai un fondoschiena divino! Se non lo toccavo morivo!-
-E muori pure! Chi se ne frega, depravato!-      gli risponde Sango schiaffeggiandolo ancora
-Scusalo Sango, Miroku è sempre stato così! Ma non è cattivo!-    interviene Bankotsu
-Già! E’ solo un po’ fissato! C’ha provato anche con me, ma io ho occhi solamente per il mio Bankotsu!-     replica Jakotsu con occhi lucidi e sognanti
-Ehi! Non ci ho mai provato con te! A me piacciono solo le belle fanciulle!-    si difende Miroku
-Vuoi dire che sono brutto Miroku-chan?-      domanda Jakotsu  col broncio
-Jakotsu, non credo sia quello il punto!-      dice InuYasha scoppiando a ridere mentre tutti lo seguiamo
 
La serata passa tra scherzi, risate e ceffoni, di Sango contro Miroku ovviamente.
Perfino mio nonno e mia mamma si stanno divertendo molto.
 Ad InuYasha è piaciuto molto il portatile che gli ho preso…con mia enorme felicità!
Quando tutti vanno via io e InuYasha ci salutiamo baciandoci di nascosto. La mia famiglia non sa che stiamo insieme, non so ancora come dirglielo.
Per vederlo tutti i giorni ho trovato la scusa che mi da ripetizioni di grammatica.
Lui sta molto simpatico a mia madre, ma non credo lo penserebbe ugualmente se sapesse di noi.
Dopo aver ripulito un po’ in giro il disordine, mia mamma inizia una strana conversazione…
-Divertenti gli amici di InuYasha, vero cara?-
-Sì mamma, tralasciando Miroku ovviamente!-
-Ma no anche lui tesoro, si vede che in fondo è un bravo ragazzo!-
-Sì in fondo, molto in fondo!-
-Kagome, lo sai che ti ho sempre dato la libertà di fare le tue scelte, qualunque esse siano vero?-
-Sì mamma, perché me lo dici?-
-Perché sono convinta che tu sia abbastanza matura da conoscere i rischi di una relazione con una persona più grande di te! Hai pur sempre quattordici anni figlia mia, e lui ventitré!-            non mi piace la piega che sta prendendo il discorso
-Mamma, vuoi dire forse che non vuoi che io frequenti InuYasha?-      chiedo con un filo di voce
Se lei si opponesse sarebbero guai! Sono troppo piccola per poter contestare le sue scelte!
-No cara, non è questo ciò che voglio chiederti! Vorrei solo che prima di fare “certe scelte”, tu valutassi i pro ed i contro!-     
Ho capito male o c’era il doppio senso? Kami che imbarazzo dover parlare di certe cose con la propria madre…ma non ho molta scelta! In fin dei conti ha ragione a preoccuparsi per me!
-Mamma, se ti riferisci al sesso…non c’è stato, non c’è e non ci sarà per un bel po’ di annetti! InuYasha è stato chiaro…dice che sono troppo piccola e che aspetteremo quando sarò grande!-    
-Bene figlia mia! Non sai che sollievo mi danno le tue parole! Sapevo di non essermi sbagliata a giudicarlo…InuYasha è davvero un bravo ragazzo!-      dice togliendomi un peso dal cuore
-Ma tu come fai a sapere che stiamo insieme?-     chiedo infine
-Sono tua madre quindi ti conosco bene, e poi prima vi ho anche visto baciarvi!-     ammette con un sorriso
Cielo che vergogna!
 
Il giorno dopo ne ho parlato con lui.
InuYasha è rimasto molto sorpreso dalle reazione di mia madre.
Mi ha detto che stasera verrà a parlare con lei ed il nonno…ha detto che è giusto farlo adesso che mia madre è a conoscenza del fatto che ci amiamo.
Anche se non capisco di cosa voglia parlargli.
Mia mamma mi ha già dato il permesso quindi non capisco…
 
-Buona sera signora Higurashi! Mi perdoni se mi sono autoinvitato questa sera!-     saluta lui appena arrivato a casa mia
-E’ sempre un piacere per me averti a cena ragazzo mio! Entra!-
Dopo la squisita cena, InuYasha comincia a parlare…
-Signora Higurashi, signor Higurashi…Kagome mi ha detto che voi siete al corrente del fatto che ci frequentiamo, e…-
-Che cosaaaaaa??? La mia nipotina ha una storia con te? Ma come? Quando? Dove? Perché? Ma dico siete impazziti? Non eravate solo amici? Kagome tu sei ancora una bambina!-       sbraita mio nonno interrompendo InuYasha
-Nonno non sono affatto una bambina!-    strillo in risposta alzandomi in piedi
-Kagome non alzare la voce con tuo nonno! Lui ha ragione a preoccuparsi! Siediti e fammi parlare!-     mi rimprovera serio InuYasha
Ma dico…mi ha rimproverata come una poppante davanti a tutti? Perché????
-Papà non fare così…ascoltiamolo!-     interviene mia mamma
-E va bene! Sentiamo cosa ha da dire prima che lo sbatta a pedate fuori di casa!-
-Signor Higurashi, comprendo il suo stato d’animo! Kagome è ancora una giovane adolescente che frequenta le medie. Io invece, con nove anni più di lei sto per laurearmi, la differenza d’età c’è, non lo nego! Ma questo non mi ha impedito di innamorarmi di lei! E’ una ragazza splendida! Non è come le altre ragazze della sua età! E’ più matura e sensibile, sveglia ed intelligente! Non si farebbe certo abbindolare dal primo pollo che passa non crede? Anche Kagome si è innamorata di me, consapevole delle nostre differenze! Le anticipo già da ora che so bene quali limiti ho nei suoi confronti, limiti che non ho intenzione di oltrepassare con sua nipote finché non sarà una donna! Ho intenzioni serie con lei mi creda! E voglio ufficializzare la cosa! Per questo sono venuto qui!-       spiega lui lasciando mio nonno visibilmente colpito
-Ovvero, vuoi un fidanzamento ufficiale con la nostra benedizione ragazzo?-     chiede mio nonno con tono più rilassato
-Sì signore! Vorrei il permesso di entrambi!-     
-Papà?-      lo chiama mia mamma cercando una sua risposta
-Mmmh…se prometti di non approfittare di lei e non farla soffrire, potrei anche acconsentire!-
-Da..davvero nonno?-     chiedo entusiasta
-Certamente signore! Le do la mia parola!-      risponde InuYasha
-Va bene…avete la nostra benedizione figlioli!!-
-Ti ringrazio nonno!-     urlo abbracciandolo
-Grazie mamma!-    dico abbracciando anche lei e poi sedendomi
-Ehi e io?-     mi chiede InuYasha indicandosi col dito
-Tu niente! Prima mi hai rimproverata come un mocciosa mettendomi a tacere! Tzs!-
 -Che? Ma che dici stupida? Ti ho rimproverata perché hai alzato la voce con tuo nonno! Ti sembrano maniere da signorina queste?-
-“Maniere da signorina”? Da quando sei il cultore del Bon Ton scusa?-
-Da quando la mia ragazza mi interrompe mentre parlo con suo nonno!-
-Oh scusami tanto! Avevo dimenticato che le femmine devono stare zitte quando parlano gli uomini!-
-Ma la smetti di dire sciocchezze?-
-Io non dico affatto sciocchezze!-
-Ragazzi vi andrebbe una bella tazza di te con dei pasticcini di riso?-     ci chiede mia madre sorridendo
-Eh? Ah sì mamma grazie!-
-Molto volentieri grazie!-    
-Non ti facevo così raffinato sai?-
-Che intendi, che sono rozzo?-
-No no, mai detto questo!-
-Mi sembra di vedere me e la nonna quando eravamo giovani!-      confessa mio nonno
-Perché nonno?-
-Anche noi ci battibeccavamo così a volte! E anche tua nonna aveva qualche anno in meno di me! Tenerle testa era un’impresa! Che bei tempi!-
-Come la capisco!-      dice il mio già “ex” ragazzo
-InuYasha!-   
-Che c’è?-     io lo strozzo se continua così! Altro che fidanzamento!
Dopo aver chiacchierato un pò, io ed InuYasha ci salutiamo finalmente senza doverci nascondere…
Adesso posso davvero dire di essere la sua fidanzata!
E non c’è più niente che rovinerà questo bel momento! Sono davvero felice!
 
                               **********************************************************
 
Parlare col nonno di Kagome mi ha fatto perdere dieci anni di vita!
Mi mostravo sicuro e deciso, ma non è stato affatto facile!
Temevo in un suo rifiuto! La madre aveva già acconsentito, ma lui pensavo sarebbe stato più ostico!
Per mia fortuna devo essere stato abbastanza convincente!
Baciarla davanti la porta di casa sua è stata una liberazione!
Ero stanco di nascondermi dietro un albero o in qualche camera!
Felice come un ebete arrivo a casa mia…non vedo l’ora di buttarmi sul letto.
Mi sento come se avessi fatto la maratona! Forse sarà stata la tensione!

Peccato che i miei piani si vadano a fare benedire perché trovo una bruttissima sorpresa ad attendermi davanti casa…
-Ciao InuYasha! Non ci vediamo da un po’!-
-Kikyo?-      rispondo impietrito





 
 
 
 
 
 
 
 
Eccovi Inu al pc ^_^  http://img480.imageshack.us/img480/1310/108497747119664dr8.jpg   carino eh?????
 
Ed ecco l’arrivo della tanto amata Kikyo ^_^ siete contenti?
Ehi perché avete quei coltelli in mano e vi state avvicinando minacciosi verso di me?????????
Ok ok forse non siete contenti di vedere Kikyo!!!!  Non c’è bisogno di punzecchiarmi con le punte delle lame…..povera meeeeeeeeee!!!!
Tornando seria ^_^   ( si fa per dire ihihihi ) i guai cominciano…chissà che combinerà la mummia…
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
 
p.s:   non me ne vogliate se mi sono rallentata un po’ nell’aggiornare questa settimana T_T   la colpa non è mia ( veramente sì ^_^ )   ma di un nuovo anime che ho scoperto per caso e che sto guardando come una disperata coi sottotitoli..( una faticaccia seguirli quando parlano veloci T_T )    date la colpa a Kamisama Hajimemashita e al protagonista maschile Tomoe….perchè somiglia ad InuYasha! Colpa sua se lo seguo!!!! Ecco ^_^
Ok vedrò di rivelocizzare tranquilli ^_^
Baci <3

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Capitolo 6
*** Notte di riflessioni ***


-Ciao InuYasha! Non ci vediamo da un po’!-
-Kikyo?-     
 
-Kikyo che diavolo ci fai tu qui? Come hai fatto a sapere dove vivo?-    le chiedo dopo averla fatta entrare in casa
-Sono felice anche io di vederti. Sto bene grazie e tu? Caspita quanto sei freddo!-     mi dice col suo solito tono acido
-Non potrei essere diversamente dopo quello che hai fatto!-
-InuYasha, è stato tanto tempo fa. Perché non puoi perdonarmi un piccolo errore? Io ti amo ancora!-
-Lo ritieni un piccolo errore andare a letto col mio “ex “ migliore amico Naraku? Io no!-
-Ma è successo solo i primi mesi che ci frequentavamo. Se quell’imbecille non te lo avesse confessato per i suoi stupidi sensi di colpa non lo avresti mai saputo e adesso saremmo anche sposati.-    mi ricorda purtroppo lei
-Mi hai mentito per tre anni Kikyo. E questo non potrò mai perdonartelo! Puoi tornare da dove sei venuta. Io non ti amo più, ma se anche fosse non ti vorrei nella mia vita per nulla al mondo!-
-Dì la verità…la tua è una scusa perché mi ritieni colpevole di quello che è successo due anni e mezzo fa non è vero?-
-Non voglio parlarne lo sai!-
-Adesso avrebbe due anni se fosse nato…-
-Smettila Kikyo!-
-No non la smetto…ammettilo! Tu non mi perdoni di aver perso il bambino che aspettavo. E utilizzi la scusa di Naraku per non stare con me!-
-Vuoi proprio sentirtelo dire? Ok è vero ti ritengo responsabile della morte del nostro bambino! Se non avessi avuto la brillante idea di andare a cavallo al quarto mese di gravidanza adesso saremmo genitori!-     le urlo contro con tutta la frustrazione trattenuta in questi anni
-Come potevo sapere che il cavallo si sarebbe imbizzarrito buttandomi a terra a causa di una vespa scusa? E poi fare equitazione era importante per me lo sai…-
-Oh certo che lo so! Talmente importante da venire prima del nostro bambino. Il dottore era stato chiaro al riguardo…niente cavalcate. Tu invece hai fatto di testa tua ed ecco il risultato! Ma non è stata questa la causa principale della fine della nostra storia. Certo questo influiva parecchio sulla nostra serenità, ma quello che proprio mi ha disgustato di te è stato sapere che mentre venivi a letto con me giurandomi amore, andavi anche con Naraku…il mio migliore amico fin dai tempi delle elementari. Voi sostenete che la cosa è durata qualche mese e che poi quando ci siamo fidanzati ufficialmente vi siete lasciati…ma ti dirò, ci credo poco! E per quanto ne so il figlio che aspettavi poteva non essere neanche mio!-     
-Come ti permetti di insinuare una cattiveria del genere?-
-Da una come te mi aspetto di tutto Kikyo! Ora vattene! Non voglio che ti fermi oltre in casa mia!-
-E perché no? Hai paura che ci vedano insieme?-
-Sono affari miei. Va via adesso!-
-Non è che per caso…tu hai un’altra? Non è possibile! Ci siamo lasciati un anno e mezzo fa e tu hai già un’altra? Dov’è l’amore che mi hai giurato per tutta la vita? Eh InuYasha?-
-Tu stai accusando me di non amarti? Ma ti senti quando parli? Comunque il mio amore per te è morto Kikyo, come nostro figlio! Vattene e non cercarmi mai più! Vai da Naraku. Lui ti ha sempre amato. Di certo non ti rifiuterà!-
-Questa me la pagherai InuYasha!-
-Cos’è una minaccia Kikyo?-
-Lo scoprirai…-
-Ti avverto…non fare sciocchezze! Non ho mai alzato le mani su una donna…ma potrei anche cominciare adesso…sparisci e non farti più vedere!-      la minaccio afferrandola per un braccio
-Va…va bene!-     risponde lei andandosene

Maledizione…questa non ci voleva! Se Kagome scoprisse che stavo per sposarmi e che stavo addirittura per diventare padre…mi lascerebbe di sicuro.
Sarebbe troppo per lei.
Ho solo ventitré anni, ma di cose e scemenze ne ho combinate.
La peggiore di tutte è stata mettere incinta Kikyo.
La stavo anche per sposare per via del bambino anticipando i tempi.
Questo fa di me un ragazzo irresponsabile agli occhi della gente…agli occhi della sua famiglia soprattutto!
Che faccio adesso?
 
 
                                               **********************************************
 
 
In questi giorni InuYasha è strano.
E’ taciturno…assente. Sembra abbia la testa altrove.
Ho provato a chiedergli che ha ma dice che sono gli esami…è strano però.
Qualcosa non mi convince…
Così decido di andare a trovarlo nel pomeriggio. Dovrebbe essere a casa, oggi non lavora.
Suono il campanello ma non risponde nessuno…dove sarà?

-Ehi ragazzina…conosci InuYasha?-       mi chiede una ragazza molto bella, tutta truccata e ben vestita, con lunghi capelli neri, sbucata fuori da dentro una macchina parcheggiata di fronte casa di InuYasha
-Ehm…sì perché? Lei chi sarebbe?-
-Perché lo stai cercando a casa sua?-     mi chiede lei fredda
-Mi scusi, ma perché dovrei dirglielo? E poi chi è lei per farmi queste domande?-      rispondo infastidita dal suo atteggiamento
-Sono la sua fidanzata! Tu chi sei mocciosa? La figlia della vicina venuta a chiedere lo zucchero?-
Ha detto la sua fidanzata? Ho capito bene?
Non può essere…la sua fidanzata sono io! Chi diavolo è questa tizia?
-Credo che lei abbia sbagliato persona! La fidanzata di InuYasha sono io! Forse lei cerca un altro ragazzo!-
-Non credo proprio visto che l’altra sera ero qui in casa con lui! Tu saresti la sua fidanzata? Ma non farmi ridere ragazzina. Non avrai neanche quindici anni. Cosa dovrebbe farsene di una come te? Le toy girl vanno bene ad una certa età avanzata non certo a ventitré anni. Smetti di sognare e scendi sulla Terra!-      mi dice ridendo aggraziata come un’oca che si sta strozzando
-Ehi vecchiaccia…se ridi ancora così sguaiatamente ti si spacca la faccia e il cerone! E comunque sia non ti credo. Non ho mai conosciuto un ragazzo più sincero di InuYasha. Non mi prenderebbe mai in giro! Tu non sei la sua fidanzata, perché sono io l’unica fidanzata che ha!-      se crede di mettermi i piedi in testa si sbaglia di grosso
-Ma come ti permetti? Io vecchia? Brutta mocciosa…comunque se anche tu fossi la sua attuale ragazza sappi che sei solo il suo giochino momentaneo! Quando si sarà stancato ti butterà via! L’unica sua vera fidanzata sono io che stavo per sposarlo!-       mi rivela lasciandomi a bocca aperta
-Spo…sposarlo?-     domando confusa
Lui non mi ha mai parlato di un matrimonio rimandato…
-Oh ma guarda…a quanto vedo il “tuo” fidanzato non ti ha raccontato tutta la verità sul suo passato. Ovviamente ai “giochi” non si racconta la propria vita privata!-         dice maligna
-Io non sono il gioco di InuYasha! Si vede che non lo conosci affatto!-     
-Quella a non conoscerlo sei tu piccina! Lo sapevi che stavamo per sposarci?-
-N…no…però..-
-No eh? Allora non saprai nemmeno che stavamo per avere un bambino?-
Bambino??? Un bambino?? Con lei?
E non mi ha detto niente? Perché? Perché InuYasha?
-Dal tuo mutismo deduco di no! Non ti reputa così importante da rivelarti la sua vita. Sciocca bambina torna a casa tua a giocare con le bambole. InuYasha e io ci siamo presi una pausa di riflessione per riprenderci dalla perdita del nostro bambino…quindi non intrometterti e sparisci!-

Vorrei tanto replicare ma…le parole non accennano ad uscire dalle mie labbra, l’unica cosa che esce senza che io lo voglia sono le lacrime.
Come una stupida appena sconfitta scappo via correndo e in lacrime.
Quella maledetta starà gioendo di sicuro del suo operato. E io stupida che gliel’ho data vinta!
InuYasha…perché mi hai fatto questo?
E tutte le belle parole sull’amore e il rispetto che avevi per me dove sono andate a finire?
Mi hai tradita! Mi hai tradita nelle parole! Mi hai tradita nei gesti! Mi hai tradita coi sentimenti! Perché?
 
Rientrata come un fulmine in casa mi fiondo subito nella mia stanza a piangere sul letto, stretta al mio cuscino, l’unico che non mi tradirà mai.
A lui lascio tutte le mie lacrime, che come sempre in questi dieci anni ha raccolto silenzioso e consolatore, finché stremata cado nel sonno…
 
 
                                               *****************************************
 
 
Che strano chiamo al cellulare Kagome ma non risponde.
E’ da stamattina che la cerco ma niente.
Meglio che passi a casa sua…forse sta male.
-InuYasha!-      esclama sua madre aprendomi
-Buona sera signora, Kagome sta male per caso? E’ tutto il giorno che la cerco al cellulare!-
-Cosa? Non avete litigato?-     mi chiede lei sorpresa
-Litigato? No affatto. Cosa è successo?-     chiedo un po’ preoccupato
-E’ rientrata nel pomeriggio piangendo disperatamente! Si è chiusa in camera e non vuole uscire, non vuole nemmeno cenare. Pensavo aveste litigato e che fosse una reazione passeggera…-
-Posso vederla?-
-Certo sali pure.-

Busso alla porta ma non risponde nessuno.
-Kagome sono InuYasha posso entrare?-
-Va via traditore!-     strilla da dietro la porta
Traditore? E perché? Che ho fatto?
-Kagome ma che dici? Fammi entrare!-
-No vattene! Non voglio vederti!-     allora è proprio con me che ce l’ha, ma perché?
Non riesco ad aspettare che si decida a farmi entrare, così entro anche senza il suo permesso, trovandola stesa sul letto a piangere.
-Che ci fai qui senza permesso? Vattene ho detto!-     continua a gridare
-Kagome ma si può sapere cos’hai? Che ti ho fatto?-     le dico sedendomi vicino a lei
-Che mi hai fatto? Che mi hai fatto mi chiedi? Che mi dici del tuo “quasi matrimonio”?-
-Ma…matrimonio?-        come lo sa?
-Già, e del tuo “quasi figlio”? Quando pensavi di dirmelo? Me lo hai tenuto nascosto. Aveva ragione quella ragazza…tu non mi ami o me lo avresti raccontato e non avresti passato la notte con lei l’altra sera.  Se vuoi andare da lei vacci pure!-     dice tra le lacrime
-L’altra sera? Ma che dici? Kagome chi ti ha raccontato queste cose?-
-La tua ex! Era davanti casa tua che ti aspettava, e quando mi ha vista ha ben pensato di raccontarmi la vostra “tragedia familiare”! E’ stata a casa tua l’altra sera non è così? Ha detto che siete in pausa di riflessione e che presto tornerete insieme…come hai potuto InuYasha?-     

Kikyo…dannata!

-Kagome io non so cosa ti abbia raccontato di preciso, ma ti prego calmati e spiegami meglio…-     cerco di calmarla mentre quasi soffoca a forza di piangere
-Non ho voglia di parlarti, vattene!-
-Non ci penso nemmeno! Credo di meritare almeno di poterti spiegare come sono andate le cose non credi? Finora non ti ho mai dato motivo di dubitare di me no?-
-No ma lo hai fatto adesso! Hai passato la notte con lei e mi hai nascosto tutto perché?-
-Kagome non ho passato la notte con lei te lo giuro! E’ stata lei a venire da me per chiedermi di rimetterci insieme ma io l’ho rifiutata! E così si è vendicata con te dicendoti tutte quelle cose! Ti prego credimi!-
-Vuoi forse dire che non è vero che vi stavate per sposare e diventare genitori?-
-Quello purtroppo è vero! Su questo hai ragione, te l’ho tenuto nascosto. Ma l’ho fatto per paura che non volessi stare più con me sapendolo. Non perché io sia ancora legato a lei! Devi credermi io amo solo te!-
-Perché non mi hai raccontato nulla in questi sei mesi? Di tempo ne hai avuto mi pare!-
-Perché temevo che sapendo che non solo stavo per sposarmi, ma anche per diventare padre, tu avresti potuto rifiutarmi! Vedendomi come uomo vissuto…troppo adulto per te! Temevo che mi vedessi come un irresponsabile per aver messo incinta la mia ragazza così giovane, o che lo pensasse la tua famiglia…cerca di capirmi…-
-E’ davvero questo il motivo? La tua ex non c’entra nulla?-
-Ti giuro di no! Ho smasso di amarla lo stesso giorno in cui ho saputo che mi aveva tradito. Non ho alcun interesse per lei credimi!-
-Ti credo…-
-Davvero? Kagome sono così felice che tu abbia capito!-      le dico abbracciandola, lei però non ricambia l’abbraccio e si sposta alzandosi
-Sì ho capito InuYasha! Ho capito che tu mi vedi ancora come la bambina che sono. Che mi ritieni immatura da non saper distinguere il passato col presente! Ho capito che credi ti giudichi per la tua età…quando invece quello a farlo sei stato tu! Non avrei pensato nulla di tutto ciò che hai detto. Non avrei pensato che sei irresponsabile, o che tu sia un uomo vissuto. Anzi…il fatto che tu volessi sposare quell’arpia per il bambino e prenderti le tue responsabilità ti fa onore. Peccato tu abbia rovinato tutto reputandomi una bambina che non capisce nulla, spingendomi a pensare che tu  di me non hai capito davvero nulla se mi credi capace di lasciarti per le cose che mi hai detto.-         mi spiega atona, fredda e distaccata voltandomi le spalle
Sentirla così è un dolore che mi lacera l’anima.
Ha ragione! Malgrado tutti i miei inutili discorsi agli altri su quanto lei sia matura, quello a non averla reputata tale sono stato proprio io.
-Kagome perdonami! Sono un idiota! Hai ragione ho sbagliato! Ma ti prego non dire che ho rovinato tutto! Perdonami! Ho sbagliato perché ti amo e non volevo perderti!-     le dico alzandomi e abbracciandola da dietro
-Mi hai già persa! Lasciami sola InuYasha…-    mi dice senza nemmeno voltarsi
-Kagome io…va bene come vuoi!-     è inutile insistere al momento. E’ troppo arrabbiata.

Che posso fare per farmi perdonare?
Maledizione! Se trovo Kikyo la uccido!
 
 
                                               *****************************************
 
 
Aveva paura di perdermi temendo che lo giudicassi…mi reputa così sciocca e  immatura da non capire come stanno le cose.
Mi ha ferita. Mi ha trattata davvero come un bambina! Per questo non vuole fare l’amore con me…altro che rispetto!
Sono una mocciosa per lui…

-Kagome?-       mi sento chiamare dolcemente alle spalle
-Mamma…-   
-Non credi di essere stata troppo dura con lui?-
-Che cosa? Hai ascoltato la nostra discussione?-
-L’hanno sentita tutti in casa tesoro…urlavi parecchio.-
-Mamma, mi crede una bambina! Che faccio adesso? Io mi fidavo di lui. Credevo mi amasse invece non è così!-
-Sicura di poter affermare che InuYasha non ti ama?-
-Eh?-
-Puoi onestamente affermare che quel ragazzo non sia innamorato di te Kagome?-
-Ecco…veramente…no non posso...-
-Vedi? Lui ti ama bambina mia. Ha solo sbagliato il modo di farlo! Non voleva sminuirti ritenendoti immatura. Aveva solo paura di perderti pensando che io o il nonno vi avremmo proibito di stare insieme conoscendo la sua storia.-       mi spiega lei dolcemente
-Mamma che devo fare?-     le chiedo scoppiando a piangere tra le sue braccia
-Rifletti figlia mia! E pensa cosa accadrebbe se lo perdoni, e a cosa accadrebbe se non lo fai. Il cuore ti darà la risposta che cerchi!-       
-Grazie mamma!-
-Di nulla figlia mia! Buonanotte Kagome, sai dove trovarmi se hai bisogno…
-‘Notte mamma!-

Riflettere…devo riflettere su cosa accadrebbe se rinunciassi a lui per avermi mentito o se invece lo perdonassi, correndo magari il rischio che lo rifaccia…
Sarà una lunga notte temo!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salveeeee ^_^ come promesso non vi ho fatto attendere molto per l’aggiornamento ^_^  contenti?
Avete saputo il piccolo segretino che InuYasha nascondeva a Kagome …e mentre le incomprensioni tra i due dilagano…Kikyo gongola ^_^ 
Scusate se non ho ancora risposto alle vostre recensioni ma ho dato prima la precedenza alla storia ^_^
Vi avviso che sto per mettere anche il secondo capitolo di “Amore impuro”    ho letto le vostre recensioni e sembra vi piaccia ^_^ ne sono felice
Adesso vado a finire il capitolo di Megami Tensei…prima però passo a rispondervi ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
Buon 25 aprile ^_^ <3<3 <3 <3 

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Capitolo 7
*** Decisioni difficili ***


Dannazione! Non ho chiuso occhio stanotte!
Mi sento uno straccio.
Il viso di Kagome in lacrime mi è apparso ogni singolo istante in cui chiudevo gli occhi.
Che posso fare per farmi perdonare?
Mentre mi vesto per andare all’università suona il campanello…che sia Kagome?
Forse mi ha perdonato!
-Kago…-      dico aprendo la porta, ma  mi blocco subito quando vedo la persona che ho difronte
-Buon giorno tesoro! Come stai? Ti ho portato la colazione.-
-Kikyo dannata! Si può sapere che hai detto alla mia ragazza ieri?-      le chiedo afferrandola forte per un braccio e trascinandola dentro casa
-InuYasha lasciami mi fai male!-       si lamenta lei
-Oh certo che ti lascio!-    le rispondo lanciandola sul divano malamente
-Cielo InuYasha cos’è tutta questa rabbia? Mi fai paura..-       dice lei massaggiandosi il braccio
-Sei una maledetta! Perché sei andata a dire quelle cose a Kagome?-
-E tu perché non gliele hai raccontate?-
-Sono affari miei il perché. Che cosa vuoi da me Kikyo? Non ti basta avermi rovinato la vita per tre lunghi anni? Mi hai tolto mio figlio. Ora anche la donna che amo.-
-Sono io la donna che ami InuYasha! Non quella mocciosa! Come puoi considerare donna quella bambinetta? Io sono quella che stavi per sposare. Non lei!-
-Io ti stavo sposando perché coglione come sono ti ho messa incinta Kikyo! Ti amavo questo è vero. Ma non al punto di sposarti così giovane. Lo avrei fatto per mio figlio che già sentivo di amare. L’unica che sento che vorrei sposare adesso è Kagome! La conosco appena è vero! Ma la amo come mai ho amato prima d’ora. E’ prematuro me ne rendo conto…ma sento che lei è la donna della mia vita. L’unica con cui mi sento bene. L’unica che mi trasmetta amore solo con un sorriso. L’unica che io vedo come donna con la D maiuscola! Sarà ancora una quattordicenne, ma per me non è affatto una bambina! E’ migliore di te Kikyo. Di sicuro più sveglia ed intelligente! E di certo più matura. Dubito che lei sarebbe mai andata a cavallo con nostro figlio in grembo. Questa è un’azione così idiota che solo tu hai potuto fare!-
-Mi credi davvero così stupida InuYasha? Guarda che sapevo benissimo che rischio correvo andando a cavallo. Perché pensi che lo abbia fatto?-
-Che…che cosa intendi dire? Che tu hai…lo hai…-       non riesco nemmeno a pensarlo quello che voglio dire, non posso aver capito bene ciò che ha detto
-Che io lo abbia fatto apposta vuoi dire? Sì è così! Io volevo te non un moccioso piagnucolone da lavare ogni mezz’ora! Dopo averlo perso bastava solo fare leva sul tuo dolore, costringendoti a sposarmi ugualmente. Peccato che quell’idiota di Naraku ti sia venuto a dire che eravamo stati a letto insieme rovinando tutto! Già che c’era poteva anche raccontarti che avevo perso il bambino di proposito visto come sono andate le cose!-       mi rivela lasciandomi senza parole
-Naraku…lo sapeva?-     riesco solo a chiedere
-Già per questo ti ha detto della nostra relazione…quell’idiota!-
In pratica Naraku mi ha salvato la vita!
-Kikyo sei proprio una puttana!-        sento dire da una voce alle mie spalle, mi giro e mi ritrovo davanti
-Kagome!-    esclamo stupito
-Sei davvero la peggiore delle troie!-      le dice Kagome dirigendosi da lei e dandole un pugno in faccia
-Mi fai davvero schifo! Come hai potuto fare questo all’uomo che dici di amare? Sei solo una lurida sgualdrina!-       continua ad urlarle tirandola per i capelli e trascinandola per terra
-Aaaahhhh aiuto InuYasha! La tua ragazza è una pazza!-     strilla Kikyo cercando di liberarsi dalla presa di Kagome che le si è perfino seduta addosso continuando a tirarle i capelli
 
Sono pietrificato…non riesco a muovere un muscolo! E’ una scena che mai mi sarei aspettato di vedere.
E soprattutto…Kagome quando è arrivata?
-Io non sono pazza! E non sono nemmeno la ragazza di InuYasha!-       le dice schiaffeggiandola
Queste parole mi ridestano dal mio torpore, ferendomi l’anima. Non vuole più essere la mia ragazza?
-Kagome io…-     cerco di dirle ma lei mi interrompe
-Io sono la “fidanzata” di InuYasha, brutta vecchia mummia pelle ed ossa mal rifatta! E per la tua salute ti consiglio di non avvicinarti più a noi! Sono stata chiara?-       le sbraita addosso trascinandola per i capelli verso la porta di casa e sbattendola fuori
Sono assolutamente…scioccato!
-Kagome…-     
-Ma si può sapere che cavolo ci hai visto in quella stronza da starci tre anni insieme? E’ davvero una serpe velenosa! Adesso comunque credo che non ci romperà più!-
-Ma Kagome…quando sei arrivata?-    le chiedo sconvolto
-Praticamente quando hai trascinato dentro casa quella stronzetta tutta rifatta! Hai scordato la porta aperta così ho ascoltato tutta la vostra conversazione.-
-Tutta la conversazione?-        ripeto ripercorrendo con la mente le parole dette a Kikyo su Kagome
-Sì!-   risponde lei
-Tutta tutta?-       chiedo sbiancando
-Sì…tutta tutta!-      ripete nuovamente lei
Accidenti! In quella conversazione ho detto che sposerei Kagome anche subito…che cosa penserà adesso?
-InuYasha respira! Stai diventando blu!-
-Ma…ma Kagome io…prima ho detto che…-
-Sì ho sentito. Hai detto che mi vorresti sposare. Ma c’è tempo non credi? Magari quando finisco la scuola! Ah guarda quella strega ha lasciato qui la colazione…che ne dici la mangiamo o può essere avvelenata?-
 
Non credo alle mie orecchie! Ha praticamente accettato di sposarmi? Anche se non gliel’ho neppure chiesto direttamente?
Quindi vuol dire…che mi ha perdonato?
All’improvviso vengo colto da un attacco di risate, sia liberatorie per smaltire la tensione sia per la scena che mi ritorna in mente di Kagome che picchia Kikyo.
-Ehi perché ridi?-
-Perché non ti facevo così violenta e forzuta! L’hai stesa con un pugno, l’hai schiaffeggiata e te la sei addirittura trascinata per i capelli! La scena è stata bellissima!-
-Io non sono forzuta e violenta! Sono un fiore delicato guarda! Solo che come molti fiori ho le spine, e quando pungo faccio male!-     mi spiega lei mettendo il broncio
-Ok mio bocciolo di rosa…sei piccola ed indifesa allora!-       le dico avvicinandomi a lei e prendendole il viso tra le mani
-Se hai fatto tutto questo…vuol dire che mi hai perdonato amore?-      le chiedo dolcemente
-Quasi…-    risponde lei
-Quasi?-     le faccio eco
-Sì quasi…non ti ho del tutto perdonato.-      mi dice in un modo che di arrabbiato non ha nulla, anzi sembra quasi maliziosa
-E sentiamo…cosa posso fare per farmi perdonare?-         le sussurro avvicinandomi alle sue labbra
-Eh no mio caro! Niente baci per adesso! Prima devi fare una cosa…-
-E cosa?-
-Lo vedrai…..-        questa frese mi preoccupa
 
Infatti come da previsione, le mie preoccupazioni erano fondate!
Tempo cinque minuti e mi ritrovo in casa di Kagome con un grembiule da donna addosso, una cuffietta nei capelli e lei che mi fa strane richieste…( guarda  qui )
-Dunque…per tutto il giorno dovrai fare ciò che dico. Come prima cosa mi prepari il mio pranzo preferito visto che mia mamma non c’è!-
-Ma io non so cucinare.-
-Imparerai oggi. Come seconda cosa mi ripulirai la stanza e mi cambierai le lenzuola. Sono tutte piene di lacrime per colpa tua!-
-….scusami…-       le dico colpevole
-Non scusarti. Lavora piuttosto su su!-       mi ordina lei
-Scusa ma…mi spieghi come il farti da cameriere possa farmi perdonare da te?-       domando dubbioso
-Ovvio…vederti vestito così è divertente! Questa è una piccola ripicca per avermi tenuto nascoste quelle cose. E poi almeno mi faccio quattro risate ritornando di buon umore.–
-Ah…-
-Non vuoi farlo?-
-Veramente non proprio…-
-Allora per  farti perdonare da me hai una seconda scelta!-
-E quale?-      chiedo curioso sperando sia migliore di questa
-Fai l’amore con me…adesso!-        mi dice sicura
-Ka…Kagome… sei impazzita?-      le chiedo scioccato
-No affatto…sono lucidissima! Fai l’amore con me e ti perdono. Rendimi donna InuYasha!-
-Kagome non posso! Non così!-
-Allora non ti rimane altro che farmi da cameriere per tutto il giorno…scegli!-
-Il cameriere…-       rispondo triste e sbuffando
-Bene bravo il mio amore. Ora a lavoro!-     dice lei sorridente e soddisfatta
-Kagome?-
-Sì?-
-Sapevi avrei fatto la scelta del cameriere vero?-
-Certo che sì tesoro! Ti conosco!-
-Furba!-
-Grazie!-       mi dice mandandomi un bacio da lontano
Mi toccherà assecondarla tutto il giorno mi sa…ma in fin dei conti l’importante è che stiamo ancora insieme e che mi abbia perdonato.
Temevo di averla persa per sempre ieri.
Non ho mai avuto tanta paura in vita mia.
La cosa mi fa pensare quanto questa ragazza mi abbia legato a sé in così poco tempo.
Sono davvero convinto di ciò che ho detto a Kikyo…amo Kagome e voglio averla al mio fianco per sempre!
 
 
                                               *******************************************
 
 
Vedere Kikyo difronte casa di InuYasha  mi ha dato parecchio fastidio.
Quando poi ho visto lui tirarla dentro per un braccio dimenticando la porta aperta non ho resistito ad origliare.
Stavo andando da lui per dirgli che lo avevo perdonato.
Tutta la notte ho pensato ai sei mesi passati insieme…e al nostro primo bacio dopo il film Shinobi.
E le lacrime sono ritornate incessanti, perché stranamente mi sono immedesimata nella protagonista del film, Oboro, che perde l’amore della sua vita Gennosuke.
E’ davvero stupida come cosa lo so. E’ un film…eppure ho pensato come sarebbe la mia vita se perdessi InuYasha.
Lui è vivo e vegeto per fortuna…ma il solo pensiero mi ha straziato il cuore.
Oboro ha perso il suo amore perché è morto…io sto per perdere il mio per uno stupido sbaglio?
Non posso permetterlo!
Ci sono rimasta male, è vero. Ma il pensiero di lasciare InuYasha per questa sciocchezza, fa troppo male.
Lo amo troppo per non perdonargli questa cosa.
In fin dei conti non mi ha tradita con un’altra.
In quel caso non credo lo avrei mai perdonato.
Ma per un’omissione, nemmeno una vera bugia, non posso, non voglio perderlo!
 
Origliando sento tutto quello che InuYasha e Kikyo si dicono…comprese le più belle parole che lui potrebbe mai dirmi.
“-Io ti stavo sposando perché coglione come sono ti ho messa incinta Kikyo! Ti amavo questo è vero. Ma non al punto di sposarti così giovane. Lo avrei fatto per mio figlio che già sentivo di amare. L’unica che sento che vorrei sposare adesso è Kagome! La conosco appena è vero! Ma la amo come mai ho amato prima d’ora. E’ prematuro me ne rendo conto…ma sento che lei è la donna della mia vita. L’unica con cui mi sento bene. L’unica che mi trasmetta amore solo con un sorriso. L’unica che io vedo come donna con la D maiuscola! Sarà ancora una quattordicenne, ma per me non è affatto una bambina! E’ migliore di te Kikyo. Di sicuro più sveglia ed intelligente! E di certo più matura. Dubito che lei sarebbe mai andata a cavallo con nostro figlio in grembo. Questa è un’azione così idiota che solo tu hai potuto fare!-“
Con queste sue parole capisco di aver fatto davvero la scelta giusta!
Sarei voluta entrare e mandare via la sua ex…ma sono stata bloccata dalle sue parole su come ha perso il bambino.
Non ci posso ancora credere che lo abbia fatto apposta!
InuYasha deve aver sofferto tantissimo per la morte di suo figlio e lei glielo confessa come se nulla fosse.
E’ una donna vuota e fredda…
Ben sapendo che InuYasha non è tipo da picchiare una donna, anche se lei le avrebbe meritate tutte, ho deciso di farlo io per lui!
E’ stata una soddisfazione incredibile.
Più gliene davo più avevo voglia di dargliene!
Brutta stronza senza ritegno!
InuYasha mi guardava impietrito. Di sicuro in quel momento non riusciva nemmeno a riconoscermi.
Ma ero troppo arrabbiata per quello che avevo appena sentito.
Nessuno deve toccare il mio InuYasha o divento una belva!
 
-Kagome, il letto è fatto. La camera è pulita da cima a fondo e il pranzo è pronto…ora posso togliermi questo stupido grembiule? Mi sento un idiota!-
-Non ancora…prima devi fare una cosa!-     
-E cosa sentiamo…-      mi dice scocciato
-Baciami!-
-Questo lo faccio più che volentieri! Ma perché devo farlo col grembiule scusa?-       domanda curioso
-Perché così conciato ti trovo sexy!-      rispondo guardandolo maliziosa
-Da…davvero? Certo che hai un concetto di “sexy” alquanto strambo sai?-
-Non se ti immagino nudo sotto quel grembiule!-        
-Ka..gome…ma…che cavolo dici?-        balbetta arrossendo
-Oh andiamo InuYasha non sei certo un ragazzino che arrossisci per così poco!-
-No, ma non mi sembrano discorsi da fare in queste circostanze!-
-E perché no?-       gli chiedo avvicinandomi a lui e accarezzandogli il petto
-Kagome…vuoi provocarmi per caso?-        mi chiede fermando la mia mano con la sua
-Sì!-
-Ti prego di smettere allora. Sono un uomo non un robot!-
-Oh…l’ho appena sentito che sei un uomo tranquillo!-      gli dico guardando il rigonfiamento nel cavallo dei suoi pantaloni
-Kagome ma che ti prende? Non sei mai stata così!-       si lamenta lui
-Beh…diciamo che anche questa è una piccola ripicca!-     gli confesso ridendo e dandogli un veloce bacio a stampo e allontanandomi, lasciandolo  basito e a bocca aperta
-Ti odio!-      mi dice lui sbuffando
-Io invece ti amo! E anche tanto! E nessuno dovrà mai permettersi di farti del male, perché giuro che gli cavo gli occhi!-
-Kagome…-      sussurra avvicinandosi e accarezzandomi una guancia
-Ma tutta questa combattività da dove esce fuori?-      mi chiede avvicinando le sue labbra alle mie
-Dal mio cuore. Sentire quelle parole pronunciate con tanta cattiveria e vederti in stato di shock, mi ha fatto venire una gran rabbia! Avrei voluto ucciderla!-
-Grazie cucciolotta!-     mi dice lui sorridendo e baciandomi
-Non chiamarmi in questo modo così scemo!-      ribatto infastidita staccandomi dal bacio
-Uff…piccola no, cucciolotta nemmeno, pupetta neanche, e come caspita devo chiamarti?-
-Col mio nome per esempio? O amore o tesoro…insomma nomignoli che non siano adatti ad una poppante in fasce!-
-Ok, va bene…”amore”!-       risponde marcando l’ultima parola quasi infastidito
-Senti ti propongo una cosa…tu mi chiami cucciola, e io ti chiamo Inu-chan…che dici?-       chiedo sfidandolo
So che odia questo appellativo.
-No no no! Va benissimo chiamarti amore!-      si affretta a rispondere
Come avevo previsto…ho vinto io!
-Bene tesoro…dai a parte gli scherzi…togliti quel grembiule ora. Tra un po’ devi andare a lavoro no?-     chiedo guardando l’orologio
-No ho chiamato per dire che non stavo bene. Sono tutto il giorno tuo!-
-Davvero? Evviva! Allora andiamo a casa tua!-
-Pe…perché? Che intenzioni hai?-    mi domanda preoccupato
-Stai tranquillo InuYasha…non voglio violentarti. Voglio solo vedere un film.-
-Che spiritosa! E che film vuoi guardare?-
-Quello del nostro primo bacio!-
-Shinobi?-
-Bravo! Te lo ricordi!-
-E come potrei scordarlo? Dai andiamo allora…prendi il pranzo così mangiamo da me.-
-Eccomi!-
 
Sono sicura della scelta che ho fatto. Perdonare InuYasha è stata la cosa giusta.
Lo amo troppo per perderlo.
Passiamo tutto il pomeriggio sdraiati sul divano a guardare un film dietro l’altro… “missione estremo oriente” l’ho chiamata! (*)
Prima abbiamo visto Shinobi… poi La Battaglia dei Tre Regni e infine Azumi.
Di pomeriggi e serate come queste ne passiamo molte. Io amo guardare i film a casa. E’ più comodo che farlo al cinema.
A volte si uniscono a noi anche Sango e Miroku che, con enorme sorpresa mia ed InuYasha, hanno cominciato a frequentarsi.
Ovviamente non mancano le liti tra quei due che finiscono sempre con Miroku dolorante.
I mesi passano veloci.
Adesso ho quindici anni.
InuYasha si è laureato a pieni voti. Io invece tra un po’ andrò al liceo.
Sono stata promossa col massimo dei voti…cento centesimi su cento.
Non sarò più fissata come prima sul motivo dei buoni voti ma prenderli mi piace troppo.
Quindi intendo essere sempre la migliore!
Chissà in quale istituto verrà assunto InuYasha.
Lui ha mandato il curriculum in diverse scuole.
Speriamo non venga assunto in un collegio femminile!
Con un professore così bello e giovane c’è da rifarsi gli occhi!
Però magari potrei renderlo più brutto…tipo decolorandogli i capelli e facendoli diventare bianchi.
Magari lo scambiano per un anziano.
No aspetta Kagome…anche se gli colori i capelli di bianco possono scambiarlo per un albino…e credo sarebbe anche più bello così.
No no niente capelli bianchi!
Accidenti! Non ha nemmeno cominciato a lavorare che già sono gelosa delle sue alunne.
Chissà che diranno vedendolo…doveva per forza essere così bello mannaggia a lui?
 
-Kagome! Ho una bella notizia!-   
-Davvero InuYasha? E quale?-
-Ho un lavoro! Sono stato contattato da un liceo che cerca un insegnante con i miei requisiti!-      mi dice euforico
-Bene che meraviglia! Dobbiamo festeggiare allora. E che liceo è? Non è un college femminile vero??-
-College femminile? Ma che…nemmeno ho fatto la domanda per quelli, conoscendoti. Dunque… il nome del liceo è scritto nella lettera che mi hanno mandato…si chiama….Istituto Superiore Musashi.-
-Musashi? Mi è familiare il nome…-
-Forse perché è vicino casa nostra. Sono stato fortunato anche in quello. Non dovrò farmi chilometri per andare a lavoro!-
-Quello vicino casa nostra? Intendi per caso quello che dicono essere infestato da un fantasma?-      chiedo sbiancando
-Così dicono…si crede sia il fantasma di Miyamoto Musashi dato che l’istituto è dedicato a lui.-
-Questo è davvero un grosso, grossissimo problema InuYasha!-      realizzo all’improvviso sconvolta
-Ma no tranquilla…vedrai che non ci sarà alcun fantasma! Magari sarà come è successo con casa mia. Tutti credevano fosse infestata per via dei rumori provenienti dal tetto, invece è solo una gatta che viene a partorire lì infilandosi attraverso il buco che c’era nel solaio. Anzi devo portarle i croccantini stasera così la pianta di miagolare la notte per chiamarmi. Quando abitui i gatti sono terribili…Kagome che c’è? Hai una faccia….-      mi chiede vedendo la faccia sconvolta che ho
-InuYasha…quell’istituto…è…… quello dove andrò anche io!-      
-Come? Sei sicura? Non è che magari ti sbagli Kagome?-       mi dice sgranando gli occhi sparando che gli dica ciò che vuole
-No purtroppo….stando così le cose sarai il mio professore InuYasha. Kami santissimi è una cosa terribile!-    
-Allora rifiuto il lavoro!-      dichiara deciso
-Eh?-
-Ho detto che rifiuterò il lavoro e ne cercherò uno in un altro liceo! Non posso farti da insegnante.-
-Assolutamente no! Rifiutare quel lavoro è da pazzi! Quando ti ricapiterà un’altra opportunità come questa InuYasha? Faremo finta di non conoscerci…-       suggerisco triste
-Cioè dovrei far finta che tu sia una semplice alunna? Una come tante? Ignorarti quando i ragazzi ti si avvicineranno per chiederti un appuntamento? Oppure nasconderci quando usciamo?-      chiede lui
-Perché nasconderci anche quando usciamo scusa?-
-Kagome, ma ti rendi conto della situazione? Se qualcuno dei tuoi compagni ci vedesse insieme a braccetto per strada capirebbero che stiamo insieme! Di sicuro la voce si spargerebbe e io perderei il lavoro. Diventerei il professore che si fa l’alunna minorenne! Non riuscirei più a trovare un lavoro, di nessun tipo!-     spiega lui furioso
-Allora non ci vedremo più fuori! Ci vedremo a casa nostra o dai nostri amici. In fondo il problema è solo per tre anni no? Quando avrò finito la scuola sarò anche maggiorenne e nessuno potrebbe parlar male di te come professore.-       dire queste parole mi costa ma non posso permettere che rifiuti questa opportunità
-Non lo so devo pensarci!-
 
 
                                               *********************************************
 
 
Maledizione! Sembrava tutto troppo bello!
Come accidenti posso restarle indifferente avendola tutto il giorno accanto?
Farle lezione, interrogarla e correggerle le verifiche restando distaccato?
Mi sta chiedendo una cosa difficilissima.
Ma dalla faccia che ha intuisco che nemmeno per lei è facile dire quelle cose.
In fondo ha ragione…un’altra occasione come questa quando mi ricapita?
Ma come faccio ad averla davanti per quasi otto ore senza poterle parlare?
Ma proprio quel maledettissimo istituto doveva capitarmi?
 
-Amico mio, questa è davvero una bella gatta da pelare per voi!-
-Non so davvero cosa fare Miroku! Ho la testa che mi scoppia da quanto c’ho riflettuto.-
-Non puoi rifiutare tanto alla leggera un lavoro come questo…potresti dover attendere anni per trovarne un altro lo sai vero?-
-Sì…infatti temo che sarò costretto  ad accettarlo…anche se non voglio proprio!-
-Pensa che sarà solo per tre anni e poi Kagome finirà la scuola.-    
-Accidenti saranno i tre anni più lunghi di tutta la mia vita!-
 
 
 
 
 
 
 
 
(*)  “missione estremo oriente” è il nome che ha utilizzato Rai 4 per trasmettere in prima serata il martedì film orientali di diverso tipo…mi sono permessa di rubargli il nome ^_^
 
Oh eccome se saranno tre anni lunghi e difficili mio caro professore  ^_^
Soprattutto se ci metto il mio zampino ihihihihi ^__________^
Certo che le preoccupazioni di Kagome sono più che fondate….pure io ci farei certi pensieri su un prof così bello e giovane! Peccato che la realtà sia crudele…i miei erano tutti anziani T_T
Vedremo che succederà con l’inizio del liceo ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 

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Capitolo 8
*** Prime gelosie ***


Il giorno tanto temuto era infine arrivato…
-Sango Sango Sango!!!! Voglio tornare a casa! E se non andassi più a scuola? E se mi trovassi un lavoretto??-       le chiedo giunta davanti i cancelli dell’istituto
-Kagome piantala! E’ un mese che rompi! E’ così punto e basta! InuYasha sarà il tuo professore…è orribile, è ingiusto, è triste, è penoso, doloroso, soffocante e stressante! Lo so! Me lo hai ripetuto fino alla nausea! Ma non puoi farci nulla. Quindi stringi i denti e mostrati forte davanti a lui! Se cedi lo farai sentire peggio lo capisci o no?-       mi rimprovera la mia amica, stanca poverina di sorbirsi i miei piagnistei
-Lo so ma ho un nodo allo stomaco. Mi sembra di dover attendere una sentenza di morte. È esagerato…ma non posso farci niente. Sto male al pensiero di dover stare attenta anche a salutarlo.-
-Vedila così…almeno avrai sempre buoni voti! Puoi approfittare delle sue “ripetizioni speciali”!-      mi dice maliziosa
-Sango…te lo dico col cuore amica mia…stare con Miroku ti ha portata sulla cattiva strada! Comunque non ci  saranno mai queste “ripetizioni speciali” come le intendi tu…lui ancora non vuole spingersi oltre i baci…-     le spiego triste
-Ancora? Ma aspetta che diventi vecchia? Hai quindici anni adesso non sei più una bambina.-
-Lo so, ma lui è fermo sulle sue posizioni.-
-Ma non vi togliete nemmeno “qualche sfizietto”?-       domanda lei
-Sfizietto? Che intendi con sfizietto?-
-Oh Kami Sama Kagome! Sei ancora parecchio ingenua sai? Non dovete per forza arrivare ad un rapporto completo…ci sono “altre cosucce” diciamo…-
-Ah…tipo?-
-Mi prendi in giro?-
-No perché?-
-Ti si deve spiegare tutto vero?-   
-….??...-        credo la mia faccia sia fatta di punti interrogativi adesso
-Uff…vieni qui che ti spiego…-      mi dice portandomi in un posto meno affollato da studenti
 
-Cheeeeeeeeee? Tu…tu…tu e Miroku…. fate che???? Oh cielo….-         esclamo sconvolta e imbarazzata dalle cose affatto caste che mi ha raccontato
-Dai Kagome sono cose normali…perché ti sorprendi tanto? Forse l’unica a non conoscerle nemmeno per sentito dire sei solo tu!-
-Ma Sango…io non so se ne sarei capace. Insomma…è imbarazzante!-
-Fare l’amore non lo ritieni altrettanto imbarazzante Kagome?-
-Sì ma…credo sia diverso..-
-Ti assicuro che non lo è!-      afferma sicura, fin troppo sicura direi
-Sango…toglimi una curiosità….ma tu e quel maniaco che ti ha insegnato tutte ste cose…ecco come dire…avete fatto sesso vero? Mi sembri troppo esperta!-     mi decido a chiederle
-Beh ecco…in effetti sì!-     confesse lasciandomi esterrefatta
-E…non mi hai detto nulla?-
-Non volevo pensassi male di Miroku. Lui non la pensa come il tuo ragazzo ecco…-
-Questo l’ho notato! Comunque tranquilla…io penso sempre male di Miroku, anche quando non fa nulla!-
-Però evita di dirlo ad InuYasha, non vorrei litigassero…-
-Non vedo perché dovrebbero, non sei mica sua sorella. Comunque è una cosa privata e non vado certo a sbandierarla ai quattro venti…-
 
Incredibile! Le cose che ha detto mi hanno scioccata…
Lei e Miroku si sono spinti già a quel punto!
Certo non immaginavo si facessero certe cose tra innamorati.
Ma quello che mi chiedo è…InuYasha con quella donnaccia della sua ex le avrà fatte?
Al solo pensiero mi viene la nausea!
Non capisco perché ma mi viene un gran moto di gelosia adesso a pensarli in certi atteggiamenti.
Con me non si spinge oltre ai baci. Nemmeno mi sfiora quasi…
Mi chiedo se sia davvero per rispetto che lo fa o perché non mi trova attraente.
Persa in questi pensieri passano i minuti.
C’è già stata la solita chiacchierata del preside in palestra e l’assegnazione delle classi.
Per fortuna io e Sango siamo nella stessa classe.
Le prime ore di lezione passano tranquille e non ho ancora avuto il professor “Taisho” ringraziando i Kami!
Però vorrei sapere dov’è…non l’ho ancora visto oggi, nemmeno alla cerimonia di inizio anno. L’ho cercato in giro per la scuola ma non l’ho trovato.
Eppure è ora di pranzo dov’è? Spero non sia con qualche bella professoressa!!
 
-Ehi bellezza…ti sei persa? Hai bisogno di una mano?-         mi sento chiamare alle mie spalle
-Eh? No grazie cercavo una persona non mi sono persa.-       rispondo al ragazzo che mi ha fermata
-Peccato speravo di farti da guida! Sei del primo anno vero? Non ti ho mai vista.-
-Indovinato…e tu?-
-Io sono del secondo. Il mio nome è Koga Yoro piacere!-
-Kagome Higurashi piacere mio.-
-Senti, ti va di conoscere la scuola?-     mi chiede lui
-Ehm…veramente io…ho da fare. Ti ringrazio sarà per un’altra volta magari.-
-Se vuoi ti aiuto a trovare la persona che cercavi.-    insiste lui
E come me lo schiodo questo adesso? Uff…
-Yoro…la pausa pranzo sta per terminare! E’ il caso che ritorni in classe! Non amo ritardi alle mie lezioni! E la “signorina” dovrebbe fare altrettanto!-         sento dire da una voce che conosco bene
“InuYasha!”    penso guardandolo
Oh Kami quanto è bello in giacca e cravatta!
Peccato che mi stia guardando con uno sguardo truce…perché?
-Sì professor Taisho! Arrivo subito! Ciao Kagome ci si vede.-      mi dice il ragazzo prima di scomparire in fondo al corridoio
-Buon giorno professor Taisho! L’ho cercata per tutto l’istituto sa?-      gli dico sorridendo
-Seguimi un attimo…Higurashi!-       mi ordina freddo dirigendosi verso le scale
Perché ha quel tono? Che sia arrabbiato perché lo cercavo?
Mi porta dentro una piccola biblioteca e una volta entrati chiude la porta a chiave.
-InuYasha che c’è? Sembri arrabbiato. È perché ti ho detto che ti cercavo?-
-Kagome…mi dici perché quel tipo ci stava provando con te? Perché non lo hai mandato al diavolo subito?-       mi domanda con tono di voce alterato
-Cercavo di farlo in modo gentile. Non potevo mica dirgli di andare a quel paese no?-
-Invece sì! Non hai visto come insisteva? Se già il primo giorno le cose vanno così non oso immaginare in questi tre anni che succederà!-
-InuYasha…ma sei geloso?-
-Tu che dici?-
-Ma che amore che sei!-      gli urlo saltandogli addosso abbracciandolo
-Ehi Kagome che fai?-     mi chiede lui prendendomi meglio in braccio
-E’ la prima scenata di gelosia che mi fai! Che bello sono felice!-       rispondo riempendogli il viso di baci
-E Hojo lo hai scordato?-      mi chiede lui con tono più tranquillo stavolta
-Quella non era una scenata di gelosia contro di me ma contro Hojo. Ora invece ti sei arrabbiato anche con me!-
-E tu…sei felice per questo??-
-Sì!-
-Certo che sei strana lo sai?-
-E perché? E poi a quanto vedo ti sei calmato subito!-       rispondo sorridendo furbamente
-Quindi la tua è una finta innocenza eh? Calcolatrice!-      si lamenta posandomi a terra
-In amore e guerra tutto è lecito tesoro mio! Comunque mi è piaciuta davvero la scenata!-       confesso sincera
-Sì sì va bene…ora è meglio che torni in classe. La pausa pranzo sta finendo. Ah per oggi non ho lezione nella tua sezione, ma domani sì.-       mi dice pensieroso
-Credi che ce la faremo?-        gli chiedo abbracciandolo
-Dobbiamo farcela...-              risponde accarezzandomi la testa
-Vado allora. Chi esce per primo?-
-Vai tu. Poi uscirò io.-
-Finirai tardi oggi vero?-
-Sì credo starò qui fino alle venti. Ci sono un po’ di cose da sistemare. Tu invece resti per scegliere un club da frequentare?-
-Non so…oltre che per lo studio non sono molto portata in altre cose..-
-Vedi tu Kagome…magari sceglierai con calma domani, ora vai in classe.-
-Sì professore!-    dico prendendolo in giro
-Stupido appellativo!-
-Dovrai abituartici. A stasera a casa mia allora! Mia mamma ti prepara il ramen.-
-Amo tua madre lo sai?-
-Devo essere gelosa forse?-
-Fila in classe stupida!-     mi dice ridendo
 
Vederlo anche pochi minuti mi ha già fatta sentire meglio.
Uffa che situazione!
Ritornata in classe trovo Sango parlare con alcune nostre compagne.
-Kagome vieni…ti presento Ayame, Eri ed Ai.-     mi dice la mia amica presentandomele una ad una per riconoscerle
-Piacere ragazze io sono Kagome.-
-Sango ci ha raccontato che sei un portento con lo studio, è vero?-     chiede Ayame
-Beh diciamo che me la cavo abbastanza bene!-
-Il suo “abbastanza bene” vuol dire la media del 100/100 ragazze!-    precisa Sango
-Davvero? Cento centesimi su cento? Ma allora sei bravissima! Ti prego spiegami come fai!-      chiede Eri quasi supplichevole  
-Passo tutto il giorno a studiare…-     spiego semplicemente
-E non ti annoi?-      domanda Ai
-No ragazze io amo studiare quindi per me è normale!-
Ciò che mi sta annoiando è questa conversazione stupida direi!
Per fortuna sono stata salvata dal suono della campanella che segna la fine della pausa pranzo.
Le lezioni sono termite alle 16…una noia mortale!
Essendo il primo giorno non ho imparato nulla se non il nome dei miei professori e quello di alcuni compagni di classe.
Per quanto riguarda i club ho deciso di non frequentarne. Preferisco passare il pomeriggio a ripassare invece di perdermi in stupide cose.
Non posso farci nulla, studiare rimane il mio chiodo fisso ormai!
Sono troppo abituata a prendere buoni voti e anche se non mi sento più costretta dalle idee errate che avevo su mio padre, voglio continuare su questa strada. Anche se sinceramente non no se dopo il liceo proseguirò gli studi.
Finalmente all’ora di cena arriva InuYasha.
Non mi sono schiodata da lui nemmeno un attimo.
Dopo cena abbiamo parlato con la mia famiglia del primo giorno di scuola.
Mia madre dice che dobbiamo avere molta pazienza e che questo servirà a mettere alla prova la resistenza del nostro amore.
Messa così sembra quasi una sfida in effetti. Sfida che io non ho intenzione di perdere!
-Adesso vado Kagome. Si sta facendo tardi, è quasi mezza notte e devi andare a nanna anche tu!-
-Non trattarmi come una bambina InuYasha! Comunque hai ragione, buonanotte tesoro a domani per la prima lezione. Sarà un supplizio ma dobbiamo abituarci.-       dico un po’ giù
-Già…mi raccomando…cerca di essere la migliore della mia classe! Almeno mi darai la soddisfazione di essere un bravo insegnante!-
-Puoi contarci! Io sono la migliore in tutto dovresti saperlo!-   
-Va bene modesta…a domani! Buonanotte!-       mi augura baciandomi e andando a casa
 
 
 
 
"" Le solite parole famose eh? Invece sei stata quasi la peggiore della mia classe!""
""InuYasha! Perché interrompi il mio racconto?? Alla gente non interessa il tuo parere! Antipatico!""
""Ehi mogliettina guarda che stai raccontando anche la mia di storia! Ci sono anche i miei pensieri qui. E’ ovvio che ti interrompa se voglio""
""Uffa! Primo…hai insistito tu per metterci anche i tuoi di pensieri e secondo… non puoi fermare la storia solo per informare i lettori che sono stata la peggiore!""
""Che permalosa che sei! Ok scusa. Quanta pazienza…spero che nostro figlio non abbia il tuo carattere!""
""Che intendi dire scusa??""
""Niente niente…riprendi il racconto! Io vado a scattare qualche foto a quella strana torre pendente.""
""Si chiama Torre di Pisa…dato che siamo a Pisa! Uff…dunque dov’ero rimasta? Ah sì…dicevo…….""
 
 
 
 
Il giorno dopo mi sarebbe toccata la prima ora proprio con InuYasha.
Una vera ingiustizia cominciare la giornata così.
-Ragazze, oggi la prima ora è giapponese. Ho sentito da una mia amica che il professore di giapponese è un bellissimo ragazzo! Alto, bel fisico, occhi profondi come le immensità dell’oceano, lunghi capelli neri e viso da star! Insomma un Dio!-      dice Eri entusiasta
-L’ho sentito anche io! Sembra sia molto severo, e per questo anche molto sexy! Non vedo l’ora di conoscerlo!-     replica Ai
Non so il perché ma uno strano tic mi prende un occhio.
-E’ così che lo descrivono questo professore?-     chiedo lanciando scintille d’odio dagli occhi
Dalla rabbia avrei voglia di alzare i banchi e rivoltarli per aria! Siamo solo al secondo giorno e già si vocifera che il mio fidanzato è sexy! Io le uccido tutte!
-Eh sì! Le ragazze che ieri lo hanno avuto in classe hanno fatto parecchi apprezzamenti su di lui!-     sostiene Ayame
-Ragazze…che ne dite se per pranzo saliamo tutte sul terrazzo? Mangiare in classe è noioso!-      interviene Sango cambiando argomento. Direi che ha notato il mio sguardo omicida.
-Volentieri! Oggi è una bellissima giornata!-     risponde Ayame
-Anche per noi va bene.-     dicono le altre
Poi il tremendo suono della campanella segna l’inizio della lezione, e il mio incubo fa la sua apparizione in classe.
Vestito in un completo grigio scuro fin troppo aderente per i miei gusti, con una carpetta tra le mani e gli occhiali nel taschino della giacca, InuYasha si mette dietro la cattedra e si presenta.
-Salve ragazzi. Io sarò il vostro professore di giapponese e giapponese antico in questi tre anni!  Il mio nome è InuYasha Taisho. E gradirei fin da subito da parte vostra assoluta attenzione alle mie lezioni. Non ammetto ritardi, chiacchiere e bigliettini volanti durante la mia ora. Ci siamo capiti?-
-Sì professore!-
-Bene passiamo alla prima lezione…prendete il vostro libro e aprite la pagina tredici.-      dice mettendo gli occhiali
E chissà come mai a questo gesto noto tutte le mie compagne con gli occhi luccicanti.
-Cominceremo col parlare delle Lingue Nipponiche. Queste lingue comprendono come sapete le lingue giapponesi e le lingue ryukyuane.
Dal punto di vista filogenetico le lingue nipponiche si considerano solitamente isolate.
Vari studiosi utilizzano il termine Protogiapponese per indicare la protolingua di tutte le varietà delle lingue moderne del Giappone, ovvero la lingua moderna giapponese, i dialetti del Giappone e tutte le forme di lingua parlata nelle isole Ryukyu.
Le lingue di questa famiglia diversero da una lingua comune, chiamata Proto-Giapponese o Proto-Giapponese-Ryukyuano, in un momento imprecisato anteriore al VII Secolo, quando è attestato il primo scritto in giapponese. Hattori ha posto questa separazione nel periodo Yamato , che convenzionalmente va dal 250 al 710 d.C.
Le lingue giapponesi comprendono : il dialetto Hachijō, il giapponese orientale, il giapponese occidentale, giapponese di Kyūshū e giapponese di Satsugū.
Le lingue ryukyuane comprendono invece : la lingua delle Amami, lingua di Okinawa, lingua di Miyako, lingua di Yaeyama e lingua di Yonaguni. Tutte queste lingue contengono a loro volta diversi dialetti.
Inutile dirvi che dovrete studiare tutti i vari dialetti di ogni singola lingua perché vi avviso già da ora che tra un paio di settimane farete una verifica a riguardo!-
 
Da quello che vedo nessuno ha seguito ciò che ha letto InuYasha a parte i ragazzi. Le ragazze sono impegnate in altro. Cominciamo proprio bene!
Terminata l’ora di supplizio, in cui cercavo di sbirciare di nascosto il mio fidanzato, tutte le ragazze si sono lasciate andare in commenti alquanto fastidiosi, tipo : ah che fusto! Ah che Dio greco! Ah di qui! Ah di lì!
Odio odio odioooooooo!!!!!!
E’ questo che sento adesso!
-Kagome…se lo sguardo uccidesse, tu avresti già fatto una strage oggi!-       mi sussurra piano Sango
-Lo farei più che volentieri anche con le mie mani guarda! Che rabbia!-         ruggisco quasi
-Dai vedila così…un giorno sarai molto invidiata!-
-Io vorrei esserlo adesso e non “un giorno”! Vorrei mettere dei paletti, meglio se nei loro cuori, e marcare il territorio dicendo loro “Ehi stupide! Quello è mio!”-
-Kagome…fai paura!-
 
Respira Kagome! Tranquilla! Adesso respira e tutto passa, continuo a ripetermi quasi inutilmente.
Arrivata ad ora di pranzo sono quasi distrutta!
Non lo avrei mai detto, ma avere pensieri omicida è stancante!
Quando questa giornata è finalmente finita mi dirigo pigramente verso casa.
Almeno ho la consolazione che stasera vedrò InuYasha.
Verso ora di cena però un bip del mio cellulare mi avvisa dell’arrivo di un messaggio…
“Tesoro scusa ma oggi faccio tardi perché devo sistemare alcune cose qui a scuola. Ci vediamo domani. Dolce notte Kagome”
Ah….che bello! Poteva andarmi meglio?
Trascinandomi come uno zombi vado a letto…
-Saranno i tre anni più schifosi della mia vita accidenti!!!-       urlo in preda ad una mezza crisi isterica
 
I giorni si susseguono così. Vedo InuYasha più a scuola che a casa.
Lui dice che essendo nuovo vuole mostrarsi un buon insegnante, così rimane diverse ore a scuola per preparare la lezione per il giorno dopo.
La domenica è stanco e preferisce dormire fino a tardi.
Sono passati solo tre mesi e già mi sono rotta!
Mi chiedo se mentre si prepara le lezioni è da solo oppure c’è qualcun altro con lui…tipo la professoressa di inglese Kagura Takahashi, che ha circa trent’anni ben portati!
Inizio ad essere gelosa!
Basta! Smettila Kagome! InuYasha ti ama e non ti tradirebbe mai. Quindi non pensare più queste cose!
Almeno spero….
 
 
 
                                               ***********************************************************
 
 
 
In questi giorni vedo pochissimo Kagome, ma spero che capisca.
Devo far vedere al preside e agli altri professori che so svolgere bene il mio lavoro malgrado sia ancora fresco di laurea!
Sono il professore più giovane di tutto l’istituto e questo è pesante.
Ho a che fare con altri professori con anni di esperienza alle spalle che sanno farsi valere con gli studenti, e io non voglio essere da meno.
-Professor Taisho…ancora qui a quest’ora?-
-Oh professoressa Takahashi, potrei farle la stessa domanda…-
-Devo preparare delle verifiche per domani.-      risponde sedendosi sulla sedia di fronte la mia
-Idem…io però ho quasi finito. Immagino lei debba ancora cominciarle..-
-Che ne dice di darci del tu professore? Mi fa sentire vecchia il lei…chiamami Kagura.-       dice accavallando le gambe, lasciando vedere fin troppa roba da quella gonna che porta troppo corta per i miei gusti
-D’accordo…Kagura..-       rispondo perplesso
-Allora InuYasha….-      dice con voce sensuale, che sinceramente, mi fa accapponare la pelle
-Hai la ragazza?-      prosegue lei poggiando un gomito sulla cattedra
-Eh? Ah sì ce l’ho…-      che caspita gliene importa?
-E’ davvero fortunata ad avere un ragazzo come te. Sei uno dei professori più giovani che ho avuto il piacere di conosce, ed anche uno dei più belli. Deve essere fiera di te!-     
-Grazie dei complimenti, ma a me interessa essere bravo più che bello. E poi la mia fidanzata sarebbe ugualmente fiera di me, soprattutto per la mia fedeltà!-      le rispondo battendola sul tempo
So già dove vuole arrivare.
E’ davvero una gran bella donna, e confesso che se non fossi innamorato di Kagome una bella nottata ce l’avrei anche passata. Ma niente di più!
-Ah bene buon per lei! Scusami…ora vado a casa. Finirò domani le verifiche. A domani InuYasha.-        saluta andandosene sconfitta
-A domani Kagura…-
Mia cara professoressa Takahashi, i miei pensieri, il mio cuore e perfino i miei istinti sessuali sono rivolti verso un'unica persona, e cioè Kagome.
Non la tradirei per niente e nessuna al mondo. E’ cascata male con me.
Finalmente si avvicina il suo sedicesimo compleanno…e questo vuol dire solo una cosa per me.
 
Dopo alcune settimane passo a spiegare le prime cose sul giapponese antico.
Ovviamente non è una materia semplicissima, però mi stupisco di una cosa che mai avrei creduto possibile…Kagome è in difficoltà su questa materia.
Le prime due verifiche che ha fatto sono andate malissimo.
Mentre sul giapponese va benissimo prendendo sempre un dieci, come in tutte le altre materie del resto, in giapponese antico va davvero male.
Adesso siamo a casa sua, è domenica. Le ho mostrato per prima la sua verifica, che avrei dovuto consegnarle domani, ma mi è venuto un dubbio…
-Kagome, mi spieghi perché in giapponese antico prendi voti bassi? In questi cinque mesi sei andata benissimo col giapponese moderno ma non con quello antico. Lo spiego male forse?-     
-Assolutamente no! Sono io che non lo capisco…e la cosa mi fa una gran rabbia! E’ il primo cinque che prendo il tuo sai?-       mi rivela triste guardando il suo voto insufficiente
-Mi spiace ma non potevo fare altrimenti Kagome. E’ davvero disastroso come compito.-
-Ma figurati…siamo d’accordo entrambi sul “niente favoritismi”. E’ solo che non capisco perché trovo tanta difficoltà con questa materia. Cercherò di impegnarmi di più dai!-       mi dice abbozzando un sorriso
Lo so che è stato un duro colpo per lei. E lo è stato anche per me.
Accidenti sono l’unico che le abbia mai dato un cinque! Ma proprio a me doveva capitare?
-Senti…forse potresti studiare dal mio libro di università. Magari quello può aiutarti maggiormente di quelli delle superiori.-
-Ma non sarà più difficile?-
-In parte, però spiega meglio alcuni passaggi che nei libri di testo scolastici mancano. Domani lo cerco e te lo do ok?-
-Ok…grazie amore!-
-Figurati. Cambiando discorso…credi potrei rapirti per un intero weekend senza che tuo nonno mi uccida?-
-Eh? Perché per un weekend? Dove vuoi portarmi?-
-E’ un segreto, per il tuo compleanno!-
-Davvero? Ma è tra un mese…e stai già pensando adesso al regalo? Vuol dire forse che sarà un viaggio?-      chiede curiosa
-Diciamo…-
-Waaaaaaah che bello non vedo l’ora! Mi sei mancato tantissimo in questi mesi! E averti tutto per me per due giorni sarà magnifico!-
-E non sei interessata ad insistere su dove ti porterò?-
-No! L’importante è che possiamo stare insieme senza nasconderci!-       mi dice euforica
-Che cucciola che sei…-
-Non chiamarmi così!-     risponde inviperita
-Ok scontrosa! Dai ora vado…questa settimana passo a chiedere a tua mamma e tuo nonno se ti lasciano venir via per quei due giorni.-
-Ok! Che bello non vedo l’ora!-     esclama felice
 
Sapessi io Kagome! Sono tre anni che aspetto questo giorno…
Spero solo che anche tu lo voglia, o saranno dolori!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao miei cari lettori ^_^ come va?
Abbiamo visto i primi giorni di scuola della povera Kagome…non se la passerà molto bene da adesso in poi ^_^
Forse l’unico sollievo sarà il “viaggetto” con InuYasha ^_^ 
Sarà un bel compleanno che dite?
Cosa inusuale ho deciso di inserire un pezzettino dei nostri innamorati nel loro presente dopo il matrimonio, durante il viaggio di nozze.
 In fin dei conti tutto è partito come il racconto della nostra Kagome, a cui poi si è unito anche il nostro Inu-chan ^_^
Che ne dite?
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 

p.s. : ovvio che le cose tecniche che scrivo sul giapponese e sul giapponese antico non sono farina del mio sacco...ma sono prese da ricerche che faccio ^_^

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Capitolo 9
*** Un giorno indimenticabile ***


 
ATTENZIONE: MODIFICATO CAPITOLO 8 adesso è leggibile la conversazione tra InuYasha e Kagome in viaggio di nozze. Errore di lettura coi simboli credo, li ho cambiati. ( Salve ^_^ inutile dire che sapete cosa succede in questo capitolo ^_^ le scene descritte saranno un po’ più spinte del solito, quindi da rating rosso,  regolatevi voi se non volete leggerle ^_^ nda)
 

 
 
 
-Un sei?? Ma perché? Uffa credevo sarebbe andata meglio stavolta!-       esclamo quasi disperata
E’ già la settima volta che prendo un voto così basso! Solo una volta ho ottenuto un otto.
-Kagome non ti impegni abbastanza! Le domande che ho fatto erano semplici. Perfino la tua amica Sango ha fatto meglio di te, e la sua media è decisamente inferiore alla tua! Perché odi tanto questa materia? Forse perché te la insegno io? E’ una cosa psicologica?-       mi chiede InuYasha alquanto irritato
-Non posso avere una materia che odio anche io? Sono fatta di carne e ossa come tutti guarda! Sbaglio o la materia che più odi è matematica? E non credo avessi qualcosa contro i tuoi professori di matematica!-       
-E’ un’altra cosa quella…-
-Invece no! E’ la stessa cosa. Non vado bene in giapponese antico perché non mi piace. Mi spiace che sia la tua materia ma non posso farci nulla. Come puoi notare in giapponese mi dai sempre il massimo dei voti no? Se fosse un fatto psicologico come dici tu andrei male in quello non credi?-
-Ok va bene come vuoi…ma vedi di fartela piacere un po’ di più almeno da prendere la sufficienza! Odio darti sempre questi voti così bassi.-         risponde quasi rassegnato
-Certo che se mi dessi ripetizioni magari andrei meglio non credi?-       gli dico infastidita conoscendo la sua risposta
-Lo sai come la penso Kagome. Se una delle tue compagne mi chiedesse ripetizioni io non gliele darei. Ci sono corsi adatti per questo. Quindi non vedo perché con te dovrebbe essere diverso!-
-Forse perché io sono la tua ragazza? Mica devi per forza aiutarmi come mio professore! Se una ragazza chiede al proprio ragazzo, più bravo di lei a scuola, di aiutarla con una materia lui lo fa. Perché tu non puoi? Mica ti chiedo di falsificare le mie verifiche o di passarmi le risposte no?-
-Va bene va bene mi arrendo! Ti darò ripetizioni contenta? Ma non come professore intesi? Quindi niente domande che riguardano le lezioni o le verifiche!-       mi dice severo
-Certo! Non mi piace barare! Ho solo bisogno di un piccolo aiuto per capire meglio questa materia..-
-Bene prendi il libro. Ricomincerò da capo a spiegarti le cose. Quando non capisci basta che mi fermi ok?-
-Sì sì!-
 
E vai sono riuscita a convincerlo! E’ un vero testone quando ci si mette!
Purtroppo però non mi è stato molto utile. Alla verifica successiva ho preso solo un sette.
Pazienza…meglio che cinque! Ormai dopo sei mesi inizio a rassegnarmi. Speriamo che col tempo riesca a capirci di più magari e a riprendere voti più decenti.
InuYasha, come promesso giorni prima, era andato da mia madre per chiederle il permesso di portarmi fuori per il weekend per festeggiare il mio compleanno. Mio nonno non era molto contento infatti aveva rifiutato, ma mia madre l’ha convinto a calmarsi perché che ormai avevo sedici anni, non ero più una bambina.
Quando il nonno gli ha chiesto dove voleva portarmi lui ha risposto che dei suoi amici hanno una casa ad Okinawa e che terranno una festa, e voleva portarmici per presentarmeli.
All’idea che non saremmo stati davvero soli mi sono sentita triste.
Io speravo che facessimo un vero viaggio e che saremmo stati soli, io e lui…e che magari…
Uffa devo smetterla con questi pensieri da maniaca! Ecco che succede a frequentare Miroku e Sango!
Fa niente, almeno non dovremo nasconderci per paura che ci riconoscano.
Okinawa disterà 1500 chilometri da Tokyo. Dovremo prendere comunque l’aereo. Lì non ci conosce nessuno.
Un po’ mi spaventa. Io non ho mai preso un aereo. E se precipitasse? E se prendesse dei colpi d’aria? O se invece si staccasse uno dei motori? Oh Kami!
Meglio non pensarci ora! Partiremo sabato pomeriggio dopo le lezioni per ritornare domenica verso mezzanotte così il giorno dopo ritorniamo a scuola.
 
Arrivato il giorno della partenza sono tesissima. Ho appena scoperto di soffrire di vertigini! Ho paura!
-Kagome ti prego smettila di tremare come una foglia! Non succederà niente! Ci sono solo due ore e mezza da qui all’isola di Okinawa. Calmati cucciola.-      mi dice InuYasha prendendomi per mano mentre siamo  al gate d’imbarco
-Non chiamarmi cucciola!-      rispondo con tono terrorizzato
-Ok ok…ma goditi il viaggio adesso. Vedrai che nemmeno ti accorgerai di essere in volo!-   
-La fai facile…-
 
Saliti sull’aereo mi siedo tesa come una corda di violino attendendo la partenza. Per cercare di  distrarmi faccio qualche domanda ad InuYasha…
-Come mai hai deciso di portarmi da questi tuoi amici ad Okinawa?-
-Da chi?-       mi chiede lui
-Come da chi? Hai detto che andiamo alla festa dei tuoi amici ad Okinawa, e che mi presenterai a loro.-
-Aaahhh ora ricordo! La festa dei miei amici vero! Beh…non c’è nessuna festa e nessun amico Kagome!-        mi confessa tranquillamente
-Come prego?-       domando confusa
-Non andiamo in nessuna festa di nessun mio amico Kagome.-      mi ripete
-Questo l’ho capito. Non ho capito perché hai detto così allora!-
-Mi serviva una scusa per la tua famiglia ovvio no?-
Era una scusa? Allora saremo soli???
-Ma se non andiamo nella casa dei tuoi amici dove andiamo?-
-A casa dei miei amici ci andiamo davvero.-
-Ok mi stai mettendo una confusione terribile adesso! Mi spieghi che combini?-        chiedo irritata da tutto questo mistero e giri di parole
-Segreto! Lo scoprirai quando arriveremo!-        
-Uff…-
 
Dopo due ore e mezza terribili, per me, arriviamo ad Okinawa.
Usciti dall’aeroporto andiamo a prendere un taxi.
-Dove vi porto?-      chiede il tassista
-A questo indirizzo.-       risponde InuYasha facendogli vedere un fogliettino, e lui annuendo parte per la destinazione chiesta
-Dove si va?-     chiedo sorpresa
-A Naha! La capitale!-      mi risponde sorridendo
Circa mezz’ora dopo arriviamo ad una villa magnifica in stile moderno, con difronte l’oceano.
-InuYasha…ma qui è magnifico!-      esclamo osservando la casa che dà su una spiaggia meravigliosa
Il mare è talmente bello che sembra essere finto. Il cielo è un tutt’uno con le acque cristalline del mare.
-Ben venuta alla spiaggia di Naha Kagome!-       mi dice dopo aver pagato il tassista e portando dentro le valigie, mentre io mi perdo a guardare l’oceano incantata
-Ti piace la villa?-       mi chiede avvicinandosi a me e abbracciandomi da dietro
-E’ bellissima! Ma di chi è?-   
-E’ di Bankotsu e Jakotsu. Ci passano l’estate. Me l’hanno prestata per questo weekend per festeggiare il tuo compleanno.-     mi spiega baciandomi il collo
-Quindi, saremo qui, fino domani sera…solo tu ed io?-       chiedo voltandomi e guardandolo
-Sì…-       mi risponde lui accarezzandomi una guancia
Il mio cuore comincia a battere fortissimo. Che sia arrivato finalmente il momento?
Mi sta guardando in maniera diversa in questo istante…
-Kagome…-      sussurra dolcemente
-InuYasha…-      gli rispondo con altrettanto tono dolce
-Tra poco è ora di cena. Andiamo a cambiarci…voglio portarti in un ristorante…particolare.-      dice prendendomi per mano e avviandosi verso la villa
-Le tue valigie sono già in camera tua, quella in fondo al corridoio.-      aggiunge dopo
-La…mia stanza?-    chiedo
-Sì. Cambiati così ti faccio vedere un po’ la città.-
Ah…”la mia camera”…quindi dormiremo separati. Come non detto!
Da soli o con cento persone non cambiava niente.
 
Visitiamo per un paio di ore la città di Naha, che devo dire è molto bella. Mi è piaciuto molto il suo castello.
Proprio oggi al castello di Shuri si teneva una cerimonia , non so dedicata a cosa, ma ho potuto osservare la gente vestita con abiti tradizionali come piace a me. Dopo il tramonto il castello  aveva un aspetto quasi divino. Davvero bello!
Verso le venti arriviamo al ristorante per la cena, è lì quasi ci rimango secca!
Il ristorante si trova sopra…un gigantesco albero tutto illuminato di luci! Mi da l’impressione di dover cadere giù da un momento all’altro.
Mi vuole portare davvero lassù?
-Questo è il famoso ristorante sull’albero di Naha. Molti turisti vengono in questa città proprio per vedere questo ristorante così particolare. Ho già prenotato la nostra cena qui un mese fa perché trovare un tavolo è molto difficile. Vieni saliamo!-       mi dice lui
-E come saliamo? Io non so arrampicarmi!-
-Stupidina…ci sono le scale dietro. O credi che tutti i clienti facciano i salti mortali per salire?-      mi spiega ridendo per la cretinata che ho detto
-Ah…scusa non le avevo viste al buio.-       dico imbarazzata per la figuraccia fatta
Che cretina che sono!
La cena è stata incredibile. Non ho mai mangiato tanto bene. Solo che devo aver esagerato un po’ troppo col vino e col sakè. Mi gira la testa, ma cerco di non darlo a vedere ad InuYasha o di sicuro mi prenderà per una bambina.
Anche se a volte è così che mi sento con lui. Mi sento una bambina.
Lui però osservandomi mi chiede se sto bene.
-Sì sì perché?-     chiedo preoccupata che possa essersi accorto della mia lievissima sbronza
-Sei tutta rossa in viso!-       mi fa notare lui
-Ah, no è che fa un po’ caldo stasera. Tu non lo senti?-
-Sì in effetti un po’ lo sento. Le isole del Ryūkyū, e quelle di Okinawa soprattutto, hanno un clima tropicale, è normale faccia più caldo che a Tokyo. Ma forse è meglio andare adesso…magari facciamo una passeggiata in spiaggia. Lì farà più fresco che in città.-       mi dice alzandosi e aiutandomi a fare lo stesso spostandomi la sedia
 
-La cena era buonissima! Non ho mai mangiato così bene sai?-        confesso mentre camminiamo mano nella mano sulla spiaggia privata della villa degli amici di InuYasha, illuminati solo dalla luna e dalle luci accese della casa poco distante da noi
-Sono felice ti sia piaciuta! Bankotsu mi aveva detto che si mangiava davvero bene lì. Aveva decisamente ragione.-
-Quei due devono avere parecchi soldi per permettersi questa villa e la spiaggia privata, vero?-
-Sì, se la passano bene! Entrambi i loro genitori sono ricchi. Loro due lavorano nelle aziende delle rispettive famiglie quindi i soldi non gli mancano…-
Oh Kami che fatica che sto facendo stasera. Mi sembra di andare a fuoco. Mi stupisce che sia ancora in grado di ragionare. Ma di quanti gradi era quel vino? O forse è stato il sakè? O entrambi???
Cavolo InuYasha sta parlando ma io quasi non lo ascolto più. Ho bisogno di una doccia fredda!
-InuYasha che dici di farci un bel bagno di mezzanotte?-       gli dico correndo come un fulmine verso l’acqua e tuffandomi a pesce, è proprio il caso di dirlo
-Ma Kagome che fai sei impazzita?-    mi urla dalla riva
Com’è bella fredda l’acqua! Mi sento già molto meglio!
-Kagome hai bagnato tutti i vestiti. Ma che ti salta in mente?-
-Dai InuYasha vieni anche tu si sta benissimo! L’acqua è freschissima!-         gli dico allegra tornando sulla spiaggia e prendendolo per mano e trascinandolo in acqua con me
-Mi si bagneranno i vestiti Kagome…-      insiste lui
-Non si rovinano mica sai?-       rispondo ridendo come una scema
-Kagome ma sei ubriaca?-     mi chiede con l’acqua ormai giunta alla vita
-Sì forse un po’.-      dico per poi baciarlo stringendomi a lui


 
 
                                              *****************************************************


 
 
Ma cosa prende a Kagome? Prima si è buttata all’improvviso in acqua e ora trascina anche me ridendo senza freni.
-Kagome ma sei ubriaca?-      le chiedo stupendomi di non essermene accorto prima
-Sì forse un po’.-      risponde baciandomi e stringendosi a me
Quando ci stacchiamo per riprendere fiato la sento tremare.
-Kagome è meglio andare dentro a cambiarci. Stai tremando e non vorrei prendessi un raffreddore!-    le dico trascinandola fuori dall’acqua fredda del mare
I miei piani stasera non erano certo quelli di farla ubriacare accidenti!
Ma stando così le cose è meglio metterla a letto.
Pazienza sarà per la prossima volta ormai…
-InuYasha…-      mi chiama fermandosi appena usciamo dall’acqua
-Dimmi Kagome..-
-Io non ti piaccio fisicamente?-       chiede triste quasi sull’orlo delle lacrime
-Ma Kagome…che dici? Certo che mi piaci che domande fai?-
-E allora perché non sono ancora la tua fidanzata a tutti gli effetti? Ormai ho sedici anni non sono più la tredicenne che hai conosciuto…-
-Perché mi dici così Kagome?-
-Perché hai sistemato le nostre cose in due stanze diverse? Pensavo che essendo soli qui…noi ecco…-       mi dice rattristandosi e abbassando la testa
-Kagome…-       la chiamo prendendole il viso tra le mani
-Tu mi consideri una bambina è vero? Dì la verità!-      
-Kagome…i tuoi pensieri sono del tutto infondati. Io ti desidero da così tanto tempo che mi sembra di impazzire quando ti ho tra le braccia. Ma ho dovuto sempre darmi un freno per via della tua età e della differenza d’età tra noi. Questo weekend l’ho pensato per passare momenti unici insieme. Da domani avrai sedici anni e lo so bene che non sei più una bambina…per questo pensavo che stasera le cose tra noi, sarebbero potute cambiare. Ma date le tue condizioni non mi sembra proprio il caso.-       le confesso rattristato quanto lei
Certo dirle che l’ho portata qui per fare l’amore non è il massimo, ma se non le avessi detto le cose come stanno credo avrei complicato tutto visto che si sentiva rifiutata. Sapesse quanto si sbaglia!
-Cosa? Tu…tu volevi…..ma io sto benissimo guarda!-      sostiene lei  sorpresa dalla mia confessione ma intenta credo a farmi cambiare idea
-Ma se sei ubriaca Kagome! Ti sei gettata in mare tutta vestita ridendo come se fosse una cosa divertente…-
-Lo so ma è perché avevo terribilmente caldo. Ti sembro ubriaca o poco lucida forse?-       replica lei insistendo
-Perfettamente lucida non sembri a dir la verità…o entreresti subito in casa per toglierti quei vestiti bagnati.-       le dico con tono forse troppo severo
-Ma InuYasha, io voglio essere tua finalmente perché non lo capisci?-        chiede avvilita
-……-       non so cosa risponderle. Non mi aspettavo dicesse queste cose
-Va bene ho capito…-       mormora con voce strozzata quasi dalle lacrime, avviandosi con passo svelto verso casa
Maledizione! Non era questo che volevo!
-Kagome aspetta!-       la chiamo seguendola e afferrandola per un polso, abbracciandola dopo averla voltata verso me
-Perché mi hai fermata? Hai detto che devo andare a cambiarmi no?-       mi ripete con lo stesso tono triste di prima
-Kagome, non andare…-       le chiedo guardando i suoi occhi velati dalle lacrime, che si spalancano sorpresi alla mia domanda
-InuYa…-        stava sicuramente per chiedermi qualcosa, ma io non voglio sentirla, ho solo voglia di baciarla ed è quello che ho fatto
Un bacio pieno di disperazione, lo stesso che sento in lei.
E più la bacio più sento risvegliare il desiderio che fino ad ora ho dovuto reprimere.
La sento rispondere con lo stesso desiderio che ho dentro.
Sentirle dire che vuole essere mia mi ha fatto perdere la testa.
Continuando a baciarci la trascino a terra insieme a me. Lei arrendevole si lascia sdraiare con la schiena sulla  sabbia.
La voglia di toccarla è tanta. Finora mi sono proibito anche quello per paura di perdere il controllo.
Controllo che stasera mando a benedire perché la mia mano va ad accarezzare da sopra la gonna la sua gamba, che istintivamente piega per permettermi di toccarla meglio, lasciando scivolare la leggera gonna verso il suo ventre.
Attratto da quella parte della sua gamba tanto scoperta, la accarezzo per tutta la sua lunghezza fino ad arrivare alla sua natica, che stringo forte. La sua pelle è così morbida e liscia che vorrei morderla.
Le mani di Kagome invece passano dietro la mia nuca e poi scendono verso le mie spalle.
Lascio le sue labbra e scendo a baciarle e leccarle il collo. La sento sospirare ai miei gesti, e la cosa mi eccita.
-Kagome…sei sicura?-      mi informo prima di spingermi oltre
-Sicurissima!-        afferma lei, così ritorno a baciarla, sbottonando la sua camicetta bottone dopo bottone e lasciandola in reggiseno
E’ così bella! Il suo respiro affannato fa muovere ritmicamente il suo seno su e giù. Resistere al suo richiamo è impossibile così inizio a baciare tutta la porzione di pelle scoperta del suo petto, infilando la lingua nel solco dei suoi seni. Lei emette mugolii di piacere che non fanno altro che accendermi di più.
Quando questo non mi basta più passo una mano dietro la sua schiena, lei intuendo le mie intenzioni la solleva per permettermi di sganciarle il reggiseno.
Senza più quell’impedimento finalmente posso baciare ed esplorare quel seno che tante volte ho immaginato toccare e leccare.
Ma non è così che l’avevo immaginato. Non è quello che volevo per lei!
Non così sulla fredda e umida sabbia, bagnati fradici di acqua salata.
Riprendendo un po’ di lucidità mi stacco da lei e la prendo in braccio.
-InuYasha ma cosa…-      chiede lei sorpresa dal repentino cambio di piani
-Non qui Kagome. Entriamo.-     le dico varcando la soglia di casa e dirigendomi verso il bagno
 
-Che vuoi fare?-        mi chiede dopo che l’ho messa seduta sul bordo della grande vasca-idromassaggio
-Il bagno con la mia ragazza! Siamo pieni di sabbia.-       le dico riempendo la vasca e ritornando a baciarla, riprendendola tra le braccia
Mentre la vasca si riempie le abbasso la zip della gonna lasciandola scivolare sul pavimento.  È rimasta solo in slip.
Guardarla meglio alla luce mi lascia senza fiato. Se già era bella con le luci soffuse della casa e della luna, adesso sotto la luce diretta dei neon è magnifica!
-Kagome sei bellissima!-
Lei sentendosi così osservata arrossisce più di un pomodoro maturo.
Quando la vasca è quasi piena la riempio di bagnoschiuma, che comincia a profumare l’ambiente e a ricoprire la superfice dell’acqua di soffici e piccole bolle.
Nel frattempo mi spoglio anche io restando nudo davanti gli occhi di Kagome che mi guarda imbarazzatissima, spostando lo sguardo sul pavimento.
Rido tra me e me pensando alla sfacciataggine che ha avuto diverse volte provocandomi in ogni modo, anche coi ricatti quasi. E adesso sembra quasi turbata da ciò che vede, da farmi tanta tenerezza.
Riavvicinandomi a lei le prendo una mano.
-Kagome, non vergognarti né di essere guardata né di guardarmi. Né di toccarmi…-       le dico portandomi la sua mano sul mio membro già eretto dall’eccitazione che mi provoca anche solo baciarla
Lei sembra molto esitante ma dopo averle fatto capire cosa fare e come, prosegue da sola, muovendo la sua mano prima delicatamente e poi con più energia, mentre io con una mano le stringo un seno stuzzicandole un capezzolo col pollice, e con l’altra le accarezzo la nuca ritornando a baciarla, godendomi il tocco delle sue dita, che mi fanno quasi tremare di piacere.
Erano tre anni che lo aspettavo!

Quando la vasca è del tutto piena, mi allontano da lei per chiudere l’acqua, e soprattutto perché credo che non avrei resistito molto se avesse continuato a toccarmi.
Dopo averle tolto con infinita lentezza anche gli slip, baciando la scia immaginaria che questi ultimi lasciano sulla sua pelle mentre scivolano giù, fino alle sue caviglie, la riprendo in braccio ed entriamo insieme dentro l’acqua. Mi siedo e la tengo in braccio sulle mie gambe.
La sua bocca è difficile da lasciare. Non ne ho mai abbastanza delle sue labbra così morbide e della sua lingua così provocante.
La sua gamba sfrega contro il mio membro, che pulsa quasi dolorosamente dalla voglia che mi provoca.
Come se avesse letto il mio pensiero Kagome riporta la sua mano a darmi sollievo, lì dove ne avevo bisogno, stringendolo stavolta più sicura e con tutta la mano, muovendola su e giù.
Ma io non voglio certo essere da meno. Con la mano che prima accarezzava il suo seno scendo verso il suo ventre, e scendendo sempre più giù in mezzo le sue gambe comincio ad accarezzarla.
Lei apre un po’ di più le gambe per permettermi ciò che voglio fare. Inizio così ad accarezzarla e a stuzzicarla nei punti più sensibili.
Lei geme all’interno del bacio che ormai ci scambiamo da interminabili minuti. Quando inserisco un dito dentro di lei la sento irrigidirsi. Forse non si aspettava che lo facessi.
Solo quando inizio a muoverlo avanti e indietro sembra rilassarsi, per il piacere inaspettato che le procura.
Malgrado l’acqua riesco a sentire il suo piacere caldo avvolgere il mio dito. E’ quando inserisco un secondo dito che lei si stacca dal bacio inarcando la schiena e gemendo più forte.
-Inu…Yasha…-    chiama tra un sospiro e l’altro
Estremamente eccitato dai suoi versi muovo ritmicamente le dita dentro di lei, sentendo le sue contrazioni sempre più forti.
Lei nel frattempo accelera e intensifica i movimenti sulla mia eccitazione portandomi al limite della resistenza.
E quando sento la stretta sulle mie due dita farsi più forte capisco che è lo stesso anche per lei, così inserisco, anche se con un po’ di fatica, un terzo dito. Aiutato dalla fluidità dell’acqua le muovo più velocemente, provocando a Kagome il primo orgasmo della sua vita. E dopo il suo segue il mio, sollecitato anche dai suoi gemiti, che suonano così dolci e melodiosi alle mie orecchie.
I suoi sospiri sono unici, come lei. Mai nessuna delle ragazze che ho avuto emetteva suoni così seducenti ed eccitanti.
O forse così mi sembra perché non ho mai amato nessuna di loro come amo Kagome?

Appena i nostri battiti tornano normali usciamo dall’acqua. Avvolgo Kagome in un asciugamano e lo stesso faccio io. Mi do un’asciugata veloce. Veloce perché non riesco ad attendere ancora di fare mia Kagome finalmente.
-Aspetta ti aiuto io.-      le dico prendendo il suo asciugamano e strofinandole i capelli
-Grazie..-       risponde lei sorridendomi
Finito di asciugarci la abbraccio sussurrandole un…
-Vieni con me…-     
La conduco in una camera matrimoniale.
A terra c’è un sentiero fatto di petali di rose rosse olandesi Red Naomi, le sue preferite, che conduce al letto, coperto anch’esso di petali. La luce soffusa delle abatjour a forma di fiore rende il tutto decisamente romantico. Kagome guarda la stanza meravigliata.
-InuYasha ma quando…-     
-L’ho fatto prima di uscire per la cena.-        le confesso portandola verso il letto, facendola camminare sul sentiero di petali
-Lo avevi già programmato allora?-       chiede quasi stupita
-Te lo avevo detto mentre eravamo in spiaggia che speravo le cose andassero in questo modo no? Poi però i miei piani iniziali sono cambiati a causa della mia ragazza un po’ alticcia.-       le dico prendendola dolcemente in giro
-Scusami…-       sussurra con voce triste
-Dai è stata una sciocchezza. Mi sembra ti sia ben ripresa dopo il bagno in mare no?-
-Non mi riferivo a quello…-      dice piangendo
E ora perché piange? Ha forse cambiato idea adesso che ci siamo vicini? Magari ha paura e non vuole più. Non deve sentirsi costretta.
-Kagome che c’è? Hai paura forse? Guarda che non sei obbligata solo perché lo voglio io. Sarà per un’altra…-     
-No! Non intendevo quello!-       si affretta a rispondere interrompendomi
-E allora perché piangi?-       le domando confuso non comprendendo la sua reazione
-Perché prima, ti ho accusato di credermi una bambina e di non volermi perché non ti piacevo. Mentre invece tu avevi preparato già tutto. Per colpa mia hai aspettato tre anni soffrendo in silenzio. E io invece da stupida quale sono mi sono pure arrabbiata. Scusami!-       mi dice gettandosi disperata tra le mie braccia, facendo aprire entrambi i nostri asciugamani, che finiscono ai nostri piedi quando la stacco dalle mie braccia
-Kagome, non fare così. Non è successo nulla. Non mi piaci quando piangi lo sai. Ora fammi un bel sorriso e poi baciami.-        le rispondo accarezzandola dietro la nuca
Lei mi sorride e poi mi bacia, abbracciandomi a facendo aderire il suo corpo nudo al mio.

Sento il suo seno, e i suoi capezzoli inturgiditi contro il mio petto. E di sicuro lei adesso sentirà la mia erezione contro il suo ventre.
Incapace di attende oltre tolgo il primo lenzuolo coi petali e la stendo sul letto, sovrastandola.
Le mie labbra lasciano le sue, scendendo verso il collo, baciandolo e mordendolo delicatamente. Sentire le sue pulsazioni così forti sotto le mie labbra è bellissimo. Mi sento quasi un vampiro che ha voglia del suo sangue. E la sua testa inclinata indietro sembra volermelo dare lasciando più spazio ai miei baci famelici.
Sono tre anni che la desidero e ora finalmente è qui tra le mie braccia.
Le sue mani mi accarezzano la schiena e poi il collo, infilandosi vogliose dentro i miei capelli con i quali gioca.
La mia mano nel frattempo scivola su uno dei suoi seni, stringendolo e torturandolo di carezze sempre più provocanti.
Sazio del collo scendo sul suo petto, leccandolo e succhiandolo in ogni punto. Lei gemendo si inarca sempre più contro il bacino, provocando uno fregamento contro il mio pene quasi insopportabile.
Sono minuti che cerco di resistere ma non ce la faccio più.
Con la mano scendo ad accarezzarla intimamente, prima lentamente e poi con più intensità. Quando la sento un po’ umida e calda la penetro subito con due dita per provocarla e prepararla meglio al dopo.
Anche le sue mani scendono a toccarmi, ma se da una parte sento sollievo al tocco delle sue dita, dall’altro soffro di più per l’urgenza di averla.
Finalmente quando la sento pronta prendo un preservativo che avevo messo nel cassetto e lo metto. Mi posiziono meglio tra le sue gambe, poggiandomi appena alla sua verginità.
Subito dopo al mio tocco lei allarga meglio le gambe permettendomi una maggiore libertà di movimento.
Ma appena inizio a spingere la sento contrarsi…troppo, bloccandomi il passaggio.
La sento tesissima, devo averle fatto già male, ma se non si rilassa sarò costretto a fermarmi.
-Kagome, rilassati…cercherò di fare piano. Concentrati su di me ok?-       cerco di rassicurarla guardandola negli occhi e accarezzandole una guancia
-Sì…scusami…-
-Non scusarti amore…rilassati, o dovrò fermarmi.-
-No! No non voglio!-       dice chiudendo gli occhi e facendo un profondo respiro
Per facilitarle la cosa torno a baciarla, mentre con la mano le stuzzico i seni. Per fortuna le sento distendere i muscoli, la sento meno tesa, così riprovo a penetrarla, con dolcezza ma anche con decisione, altrimenti temo si bloccherà di nuovo.
Finalmente sono dentro di lei. Il piacere che provo è incredibile! La realtà va al di là di ogni mia immaginazione.
Ma prima di andare avanti devo assicurarmi che Kagome stia bene.
-Tutto a posto cucciola?-     le chiedo asciugandole una lacrima uscita dai suoi bellissimi occhi pieni di desiderio
-Sì… ma non chiamarmi così!-      si lamenta lei con tono poco dolce, che mi fa sorridere
Ok allora sta bene!
Iniziamo una danza che ho atteso per tanto. Finalmente Kagome è mia! Corpo e anima!
È quando sento le sue gambe avvolgersi strette al mio bacino che perdo del tutto il contatto con la realtà.
Questa posizione mi permette di amarla più profondamente di prima, e la cosa mi stimola ancora di più.
Le mie spinte si fanno più veloci e intense, fino a  portarci in paradiso, nello stesso istante, urlando i nostri nomi.
È la prima volta che mi capita di giungere all’orgasmo contemporaneamente alla mia partner. E credo sia questo il punto, Kagome non è una donna come le altre, lei è la “mia” donna adesso.
Sembra quasi animalesco definirla così ma non mi vengono altri termini al momento.
Stremato dal piacere la stringo a me per poi sdraiarmi e portarla sul mio petto che ancora lotta per riprendere fiato. Lei è nella mia stessa situazione.
 
I nostri respiri sono ancora irregolari eppure ho già nuovamente voglia di lei. Ma devo trattenermi stavolta e darle tempo di abituarsi a queste nuove sensazioni.
Accarezzandole la testa la sento pian piano calmarsi. Ha ancora il viso tutto rosso.
-InuYasha?-      mi chiama lei poggiando il mento sul mio petto per guardarmi
-Mmh?-
-Ti amo!-     dice baciandomi di slancio, e io non posso far altro che approfondire quel dolce bacio
-Anche io ti amo!-     le rispondo quando ci separiamo
Lei con mia sorpresa si siede a cavalcioni sul mio stomaco, poggiando i palmi sul mio petto, guardandomi negli occhi, come una tacita richiesta.
-Kagome…-
-Ne hai ancora di quei cosi?-       mi chiede arrossendo fino alla punta dei capelli
-Cosi? Intendi i preservativi?-
-Sì..-
-Una ventina…..ti bastano?-       rispondo ironico per provocarla
-Ehi…esagerato! Che ci vuoi fare con venti di quelli in due giorni?-       chiede scioccata
-Magari riempirli d’acqua e lanciarceli….-     ipotizzo retorico, ridendo dentro di me per quanto si starà arrabbiando
-Stupido!-      dice sbuffando
-Dai amore stavo scherzando, non arrabbiarti. Ma perché vuoi sapere se ne ho ancora?-        domando sorridendo malizioso. Mi sento tanto Miroku in questo momento
-Beh…perché….ecco…-     comincia a balbettare imbarazzata
Che tenera che è! Ancora si imbarazza dopo tutto. Accarezzandole i fianchi l’avvicino  verso il mio viso baciandola.
-Anche io ti rivoglio Kagome!-      le confesso togliendola dall’imbarazzo di dovermelo chiedere, ritornando a baciarla con la stessa passione di prima
 
 


                                               ************************************************************


 
 
Mi sento qualcosa bruciare sugli occhi. E’ fastidioso, così decido di aprirli, rischiando quasi di rimanere accecata dalla luce diretta del sole che entra dalla finestra. Ecco cosa mi riscaldava gli occhi.
Infastidita giro la testa dall’altro lato, trovando gli occhi di InuYasha fissi dentro i miei.
-Buon giorno.-      mi dice baciandomi la fronte
-Buon giorno amore.-      rispondo imbarazzata ripensando che sono nuda tra le sue braccia
Oh Kami, stanotte sono stata terribile! Presa com’ero dalla voglia ho perso ogni freno facendo di tutto! Che vergogna! Che penserà InuYasha?
-Ehi perché arrossisci di nuovo?-        mi chiede osservando il mio viso
-Io…InuYasha…stanotte ecco…non è da me comportarmi così…scusa!-     
-Stai scherzando spero!-      mi dice severo e con lo sguardo accigliato
-Pe…perché?-     chiedo timorosa
-Kagome stanotte mi hai reso l’uomo più felice del mondo lasciandoti andare finalmente! Soprattutto con quelle bellissime labbra che mi hanno fatto vedere il paradiso…e non scherzo!-         spiega lui accarezzandomi le labbra col pollice
E questo gesto mi fa venire in mente di nuovo le immagini di stanotte, e a quello che c’ho fatto con queste labbra….che vergogna!
-Uff…e non nasconderti il viso sul mio petto Kagome…ti ci abituerai dai. Sono cose normali guarda!-
-Anche Sango lo dice…-        dico ripensando alle parole della mia amica
-Sango? E perché Sango ti avrebbe detto queste cose?-       chiede guardandomi incuriosito
Accidenti ho parlato troppo!
-Ehm…no così niente di che! Ci trovavamo a parlare a scuola ed è uscito questo argomento!-       cerco di spiegare sperando di essere convincente
-E perché tu e la tua amica vi ritrovate a parlare di sesso orale a scuola?-        mi domanda con tono un po’ arrabbiato e assottigliando gli occhi
-Beh…mi hai appena detto anche tu che sono cose normali no? Quindi è anche normale parlarne….-      come me ne esco da questa discussione ora?
-Il problema c’è quando la mia ragazza si vergogna perfino a guardarmi nudo. Figuriamoci a parlare di certe cose. Fammi indovinare…è stata lei a parlarne vero? Se prendo Miroku lo trucido! Sango ha ancora quindici anni. Ma un po’ di buon senso ce l’ha quel pervertito?-       urla arrabbiato nero
-Dai InuYasha…ma tanto a te che importa?-
-Sango è una mia alunna adesso e Miroku il mio migliore amico! Se i suoi genitori lo scoprissero ci andrei di mezzo anche io no?-
-Ma no! Sango non è una bambina, tantomeno una stupida tranquillo.-
-Tranquillo mica tanto! Spero tu abbia ragione perché altrimenti lo uccido quello stupido!-
-Sì sì…andiamo a fare colazione?-      gli chiedo alzandomi e coprendomi col lenzuolo
-Ehi ehi quanta fretta dove vai? Prima il tuo regalo di compleanno!-        mi dice afferrando il lenzuolo e tirandomelo via
-InuYasha!-        lo rimprovero arrossendo
-Ma ti vergogni ancora? Stanotte ho visto, toccato e leccato di tutto e di più di te. Non arrossire!-        mi dice alzandosi e baciandomi il collo
-Inu…Ya…sha…-      sospiro quando sento la sua mano sul mio seno
-Kagome…voglio darti una cosa…-     dice allontanandosi e prendendo una cosa da dentro il cassetto
-Queste sono le chiavi di una casa che ho comprato. La sto rimettendo in sesto ristrutturandola e rimodernandola. Vorresti venirci a vivere con me quando saremo liberi di amarci agli occhi di tutti?-          mi chiede mostrandomi le chiavi e lasciandomi senza parole
-Ma…dici davvero?- 
-Certo che sì! Non sono mai stato più serio di così!-
-Certo che voglio!-      urlo saltandogli in braccio felice, costringendolo a sorreggermi con le mani sotto le mie gambe
Peccato che abbia dimenticato che siamo entrambi nudi, infatti la reazione di lui si fa subito sentire.
-Guarda che in questa posizione potrei non rispondere di me!-     mi sussurra con voce roca all’orecchio
-E chi ti ha chiesto di trattenerti scusa?-        chiedo maliziosa
-Ah ah…ci siamo disinibite finalmente! Così ti voglio!-      dice baciandomi e dirigendosi verso il letto
 
Una casa per il nostro futuro insieme…che altro avrei potuto chiedere di meglio?
Non vedo l’ora che questi maledetti tre anni passino veloci!
E poi finalmente potremo essere felici per sempre amore mio.




 
 
 
 
 
 
 
 
Ehm….lo so forse mi sono lasciata un po’ prendere la mano ^_^
Diciamo che un po’ di colpa ce l’hanno le canzoni che ascoltavo mentre scrivevo “Beyond The Invisible”  e “Simple Obsession” entrambe di Enigma  ^_^  
Comunque….spero vi sia piaciuto. Anche perché ho notato che in molti erano curiosi sulla prima volta di sti due poveracci ^_^ spero di avervi soddisfatte/i
Ovviamente in tre anni hai voglia di averne di incontri romantici ^_^   soprattutto in giro per la scuola.
Basta sto parlando troppo ^_^
Lasciandovi con una bellissima immagine dei due piccioncini vi saluto ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 






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Capitolo 10
*** Un nuovo anno poco rassicurante ***


E’ stato un compleanno bellissimo! Non solo InuYasha mi ha regalato un momento così speciale in questo posto magnifico, mi ha perfino dato le chiavi di quella che sarà casa nostra.
Non riesco ancora a crederci…casa nostra! Dove vivremo sotto lo stesso tetto!
Sono così emozionata al solo pensiero!
 
La giornata di domenica passa tra coccole, spiaggia e mare.
Mi sono divertita tantissimo. Mi piace il mare. E’ stata una giornata fantastica!
InuYasha è stato fantastico!
E’ stato dolcissimo la scorsa notte. Aveva capito che avevo un po’ paura, ma ha saputo calmarmi subito con i suoi gesti e le sue parole.
Purtroppo verso sera siamo andati a prendere l’aereo per ritornare a casa.
Mi dispiaceva lasciare quel piccolo angolo di paradiso, dove ho conosciuto una parte di me che non mai avrei immaginato.
Tutto il giorno ho provocato InuYasha in decine di modi diversi. Mi sono stupita di me stessa e della libertà che mi ero presa con lui. Ma in fin dei conti è il mio fidanzato e se non le prendo con lui certe libertà con chi dovrei prenderle? E poi a lui certo non sembrava dispiacere.
Il giorno dopo ritornare a scuola è stato stancante.
 
-Kagome…allora dimmi un po’. Com’è andato il viaggio con InuYasha?-    chiede Sango curiosa mentre aspettiamo l’arrivo del professore di musica
-Bene!-        rispondo restando molto vaga
-Solo…bene?-
-No. E’ stato fantastico amica mia! E non posso far altro che darti ragione su certe cose!.-
-Ah…tipo?-      domanda incuriosita
-Ti racconto…-
-Davvero??? E brava la nostra santa vergine!-     strilla dandomi una pacca dietro la schiena tutta compiaciuta
-Sango abbassa la voce! Sei impazzita? Potrebbero sentirti!-
-E tanto che potrebbero capire scusa? Mica ho fatto nomi no? Comunque mi stupisco proprio di te amica mia! Brava! Almeno quel povero ragazzo non è più costretto a soffrire la notte.-
-E chi ti dice che soffrisse la notte scusa?-
-Lo immagino nel letto tutto solo soletto coi suoi pensieri…ovvio no?-
-Mmmh…dici?-
-Kagome, i ragazzi hanno esigenze diverse rispetto alle ragazze. Per loro certe cose sono difficili da gestire.-
-Non l’ho mai messa su questo piano.-
-Sei ancora molto ingenua amica mia. Ma imparerai!-
-Non atteggiarti troppo ad esperta Sango…-
-Ma io sono esperta cara mia! Con un maestro come Miroku che ad esempio mi fa…-
-Basta ti prego! Non ho voglia di conoscere l’esperienza sessuale tua e di Miroku!-      rispondo quasi schifata
-Mica volevo dirti quello…comunque c’è il prof ne riparliamo.-
Grazie professor Totosai! Mi ha salvata!
 
Verso ora di pranzo io e le mie amiche ci dirigiamo verso il terrazzo per il pranzo, ma vengo fermata…
-Kagome!-
-Ah, Koga! Dimmi…-      questo tizio è sempre tra i piedi
-Senti, forse ti sembrerà strano ma, ho due biglietti per il concerto dei Cat’s Eye per questa domenica… ti andrebbe di venirci con me?-     mi chiede lui
-Ti ringrazio ma non posso Koga. La domenica ne approfitto per stare col mio ragazzo.-
-Ah…hai il ragazzo? Eppure avrei giurato di no. In sei mesi non l’ho mai visto venirti a prendere a scuola.-
-Che fai mi spii? Come puoi sapere che non l’ho mai visto all’uscita da scuola?-     chiedo infastidita dalla sua sfacciataggine
-Non ti spio affatto. Sono solo un ottimo osservatore.-     spiega lui per discolparsi
-Sarà…comunque lo vedo al pomeriggio perché la mattina è impegnato. Quindi non lo vedrai mai a scuola. Ora scusami vado a pranzare.-
-Non mi piace essere rifiutato sai? Ti farò una corte serrata finché non cederai!-      annuncia prima di volatilizzarsi per i corridoi
Ma quel ragazzo capisce la parola NO???
Che tipo strano e  presuntuoso! Chi si crede di essere?
-Uffa perché non chiede a me di uscire? Io non rifiuterei mai!-      sento dire alle mie spalle, è Ayame che deve aver sentito tutto
-Ayame? Ti piace Koga?-
-Sì. Mi è sempre piaciuto fin da bambina. Abbiamo sempre fatto le scuole insieme. Lui ha un anno più di me purtroppo, e non mi prende in considerazione per questo…-       spiega lei triste
-Ma scusa, tu hai la mia stessa età. Perché con me c’ha provato allora?-
-Evidentemente gli piaci.-
Che genio…io non c’ ero arrivata a tale ovvietà!
-Ma a me lui non piace quindi è bene che non insista. So essere persuasiva se voglio.-
E Kikyo ne sa qualcosa!
 
Con la coda dell’occhio vedo passare InuYasha. Chissà se ha sentito…
 
 
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Maledetto moccioso! Se solo potessi lo riempirei di verifiche per tenerlo legato col sedere alla sedia per tutta la vita!
Come osa provarci con la “mia” fidanzata?
Se solo prova a metterle un dito addosso mando tutto all’aria e lo pesto sotto i piedi! E al diavolo il lavoro!
-InuYasha…che espressione truce che hai! Litigato con la fidanzata?-     mi chiede Kagura incontrandomi nei corridoi
Ci mancava la babbiona che vuole farsi il prof più giovane!
-No Kagura. Io e la mia ragazza andiamo d’amore e d’accordo per fortuna!-      e dopo ieri ancora di più
-Ah, ti avrei “consolato” volentieri! Ora scusami vado a fare lezione.-     dice andando via sculettando
Che donna spudorata accidenti! Non si perde in giri di parole negli ultimi periodi.
E’ fin troppo lasciva per i miei gusti. Anche senza Kagome non sarebbe una donna che frequenterei.
-Cos’è che ha detto??-      sento domandare da una voce quasi spettrale
-Kag…Kagome…hai sentito?-      chiedo terrorizzato
Quando ha quel tono diventa pericolosa! Emana un’aura malefica da far rabbrividire!
-Sbaglio o quella baldracca ha detto che vorrebbe “consolarti”?-     dice imitando il tono provocante con cui lo ha detto Kagura
-Kagome è finita la pausa pranzo… vai in classe.-      cerco di dirle per cambiare argomento e distrarla
-Chissenefrega! Io le vado a fare lo scalpo a quella là! E non in testa!-       urla dirigendosi verso l’aula della professoressa in questione
-Kagome fermati! Ma sei impazzita? Che vuoi fare? Una scenata?-      la fermo prendendola per un polso
-No affatto! Quale scenata…io voglio solo ucciderla! Niente di più!-         afferma guardandomi come se fosse un demone assetato di sangue
-Tu non vai da nessuna parte chiaro?-       le dico trascinandola dentro un aula vuota
 
-Perché mi hai fermata? Quella specie di zoccola ci ha provato con te e io dovrei fare finta di niente?-       urla inferocita come una belva
-Ah beh se è per questo io avrei dovuto fare lo stesso col fighetto del secondo anno che ti ronza sempre intorno vero? O credi che non me ne sia accorto?-
-Qu…quella è un’altra cosa! Io lo rifiuto sempre, e spesso non lo tratto nemmeno bene! Tu invece  non hai detto nulla a quella stron…-
-Kagome!-       la rimprovero per il linguaggio scurrile che sta cominciando ad avere
-…-        lei non risponde ma sembra volermi fulminare con gli occhi
-Kagome lo sai che non mi piace quel genere di linguaggio. E comunque io non do certo corda alla professoressa Takahashi. Anzi la ignoro sempre dicendole che sono felicemente fidanzato. Adesso vuoi calmarti per favore?-
-Va bene mi calmo. Ma è bene che la prossima volta che ci riprova la mandi dritta a quel paese! Perché se dovessi sentire altre parole simili a quelle di poco fa giuro che la squarto in piccoli pezzi!-
-Ok va bene va bene! Cavolo quanto diventi violenta quando ti arrabbi! Fai paura lo sai?-
-Io non sono violenta! È solo che difendo ciò che è mio!-
-Ah…è vero…io sono tuo adesso!-      le dico malizioso avvicinandomi, ben sapendo che questo la farà calmare di sicuro
Con le donne funziona sempre!
-Lo sei sempre stato veramente. Comunque non cercare di fare il furbo distraendomi perché non ci casco!-
-Ma quanti accidenti di anni hai tu si può sapere? Sembri una saggia centenaria, non una sedicenne! Sei troppo sveglia! Tra i due tra un po’ il bambino sono io!-
-Non sei un bambino amore…sei solo più stupido e poco sveglio rispetto a me per certe cose.-
-Ah…grazie eh?-
-Di nulla!-        dice sorridendo finalmente
-Ti odio quando fai così!-
-In effetti anche io!-      risponde spiazzandomi
Lei come nostro solito avrebbe dovuto rispondere che mi amava….non il contrario.
-Kagome ma…-
-Non ti dico che ti amo se prima non ti fai perdonare con un bacio!-      mi precede lei intuendo il mio pensiero
-Ma perdonare di cosa? Io non ho fatto niente!-
-La colpa è sempre di voi uomini! Baciami e taci!-
-Scusa ma…ho per caso sbagliato Kagome quando siamo saliti sull’aereo? Ho lasciato quella buona e dolce a Naha e ho preso per sbaglio la gemella cattiva?-
-Non vuoi baciarmi? Bene me ne ritorno in classe allora…-      dice avviandosi verso la porta
-Aspetta tu…razza di furba! Ammettilo che la tua è solo una scusa per baciarmi.-      le dico prendendola per il braccio e abbracciandola
-Se l’hai capito perché non l’hai fatto?-
-E dartela vinta? Mai!-
-Sempre tutti uguali voi uomini eh? Maschilisti! Orgogliosi fino alla fine!-
-Ovvio! Ora però devi essere tu a baciare me.-     
-Ricattatore!-
-Hai terminato con questi “dolci” termini nei miei confronti?-       domando baciandole la fronte, poi gli occhi, le guance, avvicinandomi piano alle sue labbra
-Per adesso sì…devo tornare in classe…-        risponde sottovoce
-Ok…stasera ti va di venire da me?-     
-Certo, ma cosa posso dire a mia madre per giustificare l’orario? Non sono mai venuta da te di sera.-
-Dille che è per le ripetizioni e che essendo impegnato di giorno con la scuola sono libero solo la sera.-
-Buona idea…allora ci vediamo verso le otto da te?-
-Certo. A stasera allora.-      le dico dirigendomi verso la porta ma lei mi ferma parandomisi davanti
-Ehi dove credi di andare senza questo…-      mi dice allungandosi e baciandomi
-Ecco ora puoi andare.-        prosegue sorridendo
-Sei terribile…-        dico scuotendo la testa e uscendo per primo dall’aula
Avrò mica creato un mostro?
 
 
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Finalmente finite le lezioni torno a casa per ripassare di corsa tutte le lezioni per il giorno dopo.
Arrivate le otto mi preparo e vado da InuYasha.
-Ciao tesoro…ma ti sei portata i libri e tutti i quaderni?-      mi dice vedendomeli in mano
-Scusa potevo mica dire alla mamma che venivo a studiare senza portarmi libri?-
-Quello sì, ma tutta quella roba non ti sembra troppa?-   
-Più roba ho da studiare e più tempo mi fermo qui no?-       rispondo facendogli l’occhiolino
-Capito…-        replica lui stringendomi e baciandomi
 
Cavolo che freddo!
Aprendo stancamente gli occhi mi accorgo di avere mezzo corpo scoperto e fuori dal letto con una gamba e un braccio penzoloni. Solo io ho la capacità di dormire così scomposta accidenti. InuYasha invece dorme beatamente.
Dorme? Oh no ci siamo addormentati! Che ore saranno?
 “23:49”
E’ quasi mezzanotte maledizione!
-InuYasha svegliati.. è mezzanotte! Rivestiti e accompagnami a casa!-       lo chiamo mentre recupero i vestiti sparsi per la stanza
-Mmmh…di già? Fermati qui!-          mi dice rigirandosi nel letto con la coperta intenzionato a non alzarsi
-Ma sei pazzo? Alzati e accompagnami subito!-        gli dico tarandogli addosso le mutande
-Uffa va bene…che sonno accidenti!-         si lamenta sbadigliando
 
Per fortuna dormivano tutti quindi sono sgattaiolata in camera mia buttandomi sul letto esausta.
I giorni seguenti sono stata più cauta rientrando alle undici precise.
 
-Mamma io vado da InuYasha. Ci vediamo domani!-       la saluto prima di uscire da casa
-Kagome?-       mi chiama mia madre facendomi bloccare davanti la porta
-Sì mamma?-
-Senti ma…durante queste ripetizioni che ti da InuYasha…prendete le dovute precauzioni vero?-       mi chiede facendomi sbiancare
-Cos…ma…che…mamma ma.. che dici? A che precauzioni ti riferisci?-     balbetto imbarazzata
-Oh andiamo Kagome…ho fatto queste cose con tuo padre prima di te. Dicevo alla nonna che tuo padre mi dava ripetizioni mentre invece…facevamo tutt’altro!-         mi confessa lei lasciandomi scioccata
-Ma…io…in realtà…sì. Sì mamma prendiamo le precauzioni tranquilla.-          ammetto ormai impossibilitata dal negare l’evidenza, imbarazzandomi oltremodo
-Sarebbe meglio se da adesso però usassi la pillola tesoro. È più sicura del preservativo. La settimana prossima ti porto dal mio ginecologo per fartela prescrivere. E un controllo non sarebbe male.-
Oh Kami ma perché dovevo parlare di queste cose con mia madre?
-Mamma, scusa ma, a che mi serve il controllo? Sto benissimo! Non ho voglia di farmi visitare dal tuo medico. E poi non ti arrabbi per quello che ho fatto?-        dico totalmente rossa per la vergogna
-Tesoro quando si inizia un’attività sessuale è bene fare dei controlli periodici per prevenire future malattie. E un piccolo controllo non ha mai fatto male a nessuno. Per quanto riguarda l’arrabbiarmi, servirebbe a qualcosa? Sei abbastanza grande da capire se sbagli no? E poi proibirtelo servirebbe a poco ormai.-
Ma perché ho una madre così moderna cavolo? È quasi agghiacciante sentirla parlare così!
-Va bene come vuoi tu mamma…-       dico arrendevole
-Brava figlia mia!-      mi dice dandomi un bacio sulla testa e andando verso la sua camera da letto
Una volta arrivata da InuYasha e raccontatogli la strana chiacchierata con mia madre, è scoppiato a ridere.
-Si può sapere che ci trovi di così divertente?-      chiedo accigliata
-Tua madre è proprio forte! Ho una suocera incredibile accidenti! Se prima mi piaceva adesso la amo!-
-InuYasha finiscila! Io invece sono arrabbiata. Non ho voglia di essere visitata, soprattutto da un uomo.-
-E dai Kagome è una cosa normale quella. E poi tua madre ha ragione, una visita non ha mai fatto male a nessuno. Ma se la cosa ti crea tanto imbarazzo chiedile di poterla scegliere donna.-
-Non ci avevo pensato in effetti…-
-Visto? Non fasciarti la testa prima di essertela rotta.-      mi dice prendendomi in braccio e portandomi a letto
-Non perdi tempo eh?-
-Indovinato!-
Uffa beato lui che essendo uomo non ha di questi problemi. Se non altro ha avuto una buona idea sul cercare una dottoressa. Almeno mi sentirei più a mio agio.
 
Per mia fortuna mia madre è stata d’accordo sul cercare una ginecologa.
Dopo la visita mi ha prescritto la pillola, per grande felicità di InuYasha direi, e anche mia veramente.
L’anno scolastico nel frattempo è finito. Sono stata promossa con novanta centesimi su cento.
Che affronto per me, che avevo sempre il massimo. Il tutto per quel maledetto sufficiente in giapponese antico.
Odio il giapponese antico!!!! Lo odio! Lo odio!! Lo odioooo!!!!!
-Kagome hai le fiamme che ti escono dagli occhi. Tutto bene?-      mi chiede Ayame osservando la mia faccia indemoniata che fissa i voti esposti in cortile
-Tutto bene Ayame, perché?-          rispondo socchiudendo gli occhi in due fessure sottilissime
-No no niente! Ah vediamo il mio voto….oh settantacinque centesimi che bello!-      esclama felice saltando dalla gioia
-E tu sei felice per un settantacinque?-    chiedo stupita
Io sono furiosa per un novanta e lei con quindici centesimi in meno esulta?   
-Certo Kagome! È un ottimo risultato guarda! Molti non arrivano nemmeno a cinquanta. Tu sei la terza della scuola con novanta. Dovresti essere felice.-
-Affatto! Sono sempre stata la prima. Se non fosse per il giapponese antico sarebbe ancora così!-    
-Uffa e piantala di lagnarti Kagome! E io che dovrei dire che ho un sessantacinque? Non cercare di primeggiare in tutto, accettalo. Ormai hai capito i veri desideri di tuo padre. L’importante è prendere ottimi voti.-         dice Sango unendosi a me ed Ayame
-Sono costretta ad accettarlo ormai. Ma ciò non vuol dire che ne sia felice.-
Maledetta materia! Ma non mi farai fessa! E no! Ho intenzione di darci sotto l’anno prossimo. Non mi piace essere terza!
C’è un motivo se in Giappone vengono resi pubblici i voti degli studenti, e il motivo è la competitività! Più ce n’è e più gli studenti tendono a dare il meglio.
 
Iniziate le vacanze io e InuYasha ne approfittiamo per fare lunghi viaggi in moto. Adoro sentire il vento sul viso mentre mi scompiglia i capelli.
Poi essendo in primavera (*) siamo capitati nel periodo dell’hanami (**) che dà alle città un fascino particolare.
Abbiamo visitato molti posti ancora in stile medievale. Le cose che ho preferito vedere però sono stati i castelli.
Molto bello quello di Hiroshima , ricostruito totalmente dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Poi i castelli di Hirosaki e Osaka erano davvero stupendi, completamente sommersi dai ciliegi. Sembrava di essere in un quadro.
Magnifico anche il parco Maruyama dove ho visto il famoso ciliegio piangente Shidarezakura.
InuYasha mi ha anche comprato un bellissimo kimono rosa fiorato, col quale sono andata in giro felice come una bambina.
Purtroppo per noi le vacanze finiscono fin troppo in fretta e il nuovo anno scolastico ricomincia.
 
-Buon giorno Kagome. Passate bene le vacanze?-
-Buon giorno a te Eri. Benissimo grazie. E voi ragazze?-      chiedo al gruppo venuto a salutarmi
-Tutto bene anche noi. Hai saputo che Koga, quello del secondo che ti fa la corte, si è fatto bocciare di proposito?-      mi dice Ai
-No. E perché si sarebbe fatto bocciare di proposito?-      chiedo fingendomi interessata
-Per stare più tempo con te! Ce l’ha detto la povera Ayame.-        risponde Eri
-Ma davvero? Non vedo perché avrebbe dovuto fare una sciocchezza del genere. Non aveva alcuna sicurezza che saremmo finiti nella stessa classe.-
-E’ qui che ti sbagli Kagome. Koga è proprio in classe con noi quest’anno!-
-Che cosa??? Ma come è possibile? Come ha fatto?-       chiedo davvero curiosa stavolta
Questa non ci voleva! Già rompeva quelle poche volte che ci vedevamo per i corridoi…ora lo avrò pure nella stessa classe?
-Ma Kagome, non dirmi che non sai che lui è il nipote del preside? Basta chiedere al nonno un piccolo favore no?-        spiega Ayame sedendosi al suo banco
-Davvero? Io non lo sapevo…comunque sono stati tempo e fatica sprecati! Si è fatto bocciare per niente perché io non sono e non sarò mai interessata a lui!-        ribadisco a chiare lettere
-Oh vedremo bellezza! Al momento dici così ma sono sicuro che presto cambierai idea!-        afferma l’arrogante in questione appena entrato in classe
-Koga, finora sono stata fin troppo gentile ed educata ma ora mi hai rotto! Non rompermi le balle e gira a largo sono stata chiara? Ti avviso che sono una persona manesca se mi arrabbio!-
-Meglio, così mi ecciterò di più a metterti sotto!-        dice lui sorridendo malizioso
Impossibile non intuire il doppio senso della sua frase.
-Aaahhiiii! Ma che fai stupida?-      urla dolorante il babbeo gettandosi a terra
Mentre lui era impegnato a pavoneggiarsi e a fare la ruota io gli ho assestato un bel calcio ai suoi gioielli di famiglia.
-Mi sa ti sarà difficile eccitarti per un bel po’ razza di imbecille! E sotto mettici tua sorella! Cretino!-
-Io mi offro volontaria!-       
-Ayame! Ma sei impazzita? Per lui nemmeno esisti!-         dico inorridita
-Kagome non lo sai che l’amore è cieco?-        risponde soccorrendo Koga
-Sì e la morte è orba! Ma insomma…non hai un briciolo di amor proprio Ayame?-
-Beh…veramente…-     
-Lasciamo perdere! Fai come ti pare. Ma tienimi quel coso lontano visto che te ne preoccupi tanto…-
-Io…non mi arrendo così facilmente sai?-        dice Koga rialzandosi a stento aiutato da Ayame
Ma cosa ho fatto mai fatto di male? E questo è solo il primo giorno di scuola.
Se il buongiorno si vede dal mattino…il resto dell’anno sarà un inferno!!!  Povera me!!
 
-Buon giorno Kagome!-      mi saluta Sango entrando in classe affannata
-Ciao Sango…come mai così in ritardo? Ti sei persa l’interessantissimo quanto poco seguito discorso di inizio anno del preside.-
-Non ho sentito la sveglia cavolo! Sono stata quasi tutta la notte sveglia a litigare con quell’idiota senza cervello di Miroku!-         si lamenta irritata
-E perché? Che ha combinato?-
-Te ne parlo all’ora di pranzo. Sta arrivando la prof…-
 
All’ora di pranzo nel cortile della scuola Musashi…
-Ieri sera mentre eravamo in un locale ha chiesto alla barista di fare un figlio con lui. Io non ci ho visto più e gli ho tirato addosso le sedie. Per farsi perdonare ha passato tutta la notte a scusarsi, ma non è servito. Sono davvero arrabbiata! Anzi furiosa!-           dice lanciando fiamme di fuoco dagli occhi
-Beh che dire…sai com’è fatto. Lo chiede a tutte. Ma non ti tradirebbe mai… lo sai!-
-Sì questo lo so, soprattutto perché lui sa benissimo ne andrebbe della sua virilità. Altro che Lorena Bobbitt. Dopo averglielo tagliato glielo brucio, così non glielo riattaccano!-        afferma gelida
Accidenti! E InuYasha chiama me violenta! Pensa se sentisse queste parole…
-Se lo sai perché te la prendi?-
-Perché…ecco perché….a me non lo ha mai chiesto di fare un figlio. Ecco perché!-       confessa mutando espressione, da furente a delusa
-Ma scusa Sango, avete una relazione già da un bel po’. Stai più a casa di Miroku che a casa tua ormai. Perché dovrebbe chiederti di avere un figlio visto che appena compirai diciotto anni andrete a vivere insieme… e che un giorno forse, ne verrà anche quello?-        chiedo ripensando al giorno in cui mi disse euforica che Miroku le aveva chiesto di trasferirsi da lui appena sarà maggiorenne
-Kagome, Miroku non è come InuYasha. Lui vuole fare le cose davvero seriamente con te. Miroku invece non ha mai messo in chiaro la nostra relazione. Ci frequentiamo e spesso passo la notte da lui, questo è vero. Come è anche vero che mi ha chiesto di trasferirmi da lui quando sarò maggiorenne. Ma non parla mai del futuro. Di un possibile matrimonio, di figli, di famiglia insomma. Mi ha detto che mi ama si e no tre volte. E questo mi rattrista molto. Per questo sentirgli chiedere ad una sconosciuta di fare un figlio con lei mi urta. Un figlio è un bel legame tra due persone. Forse con me non lo vuole questo legame?-       domanda con occhi lucidi
-Non credo sia questo amica mia. Credo che lui non te lo abbia mai chiesto perché tu sei diversa dalle altre e ti mancherebbe di rispetto se ti facesse la stessa proposta sconcia che fa a tutte. Forse aspetta il momento migliore non credi? Hai solo diciassette anni, magari non vuole spaventarti parlando di matrimonio e figli. Perché non ne parli con lui? Magari volete la stessa cosa senza saperlo no?-     
-Non l’avevo mai messa su questo piano veramente…-       dice lei pensandoci
-Ti consiglio di parlarne con lui comunque.-
-Sì farò così come mi hai consigliato amica mia grazie.-     mi dice abbracciandomi
-Di nulla Sango…-
-Ehi ragazze siete qui? Vi abbiamo cercato sul terrazzo ma non vi abbiamo trovato!-      ci chiama Eri insieme alle altre
-Scusate ragazze…era una così bella giornata che abbiamo preferito il prato al cemento, sedetevi con noi.-      spiega Sango
-Volentieri. Sapete che alla quinta ora abbiamo il professor Taisho? Amo quel professore! Con gli occhiali è divino! Che fortuna averlo come prof!-       dice Ai con occhi sognanti
A queste parole mi va di traverso un boccone di riso che Sango mi aiuta a sputare con colpi alla schiena.
-Oh cielo Kagome tutto bene?-     domanda Ayame vedendomi mezza cianotica a tossire chicchi di riso
-Sì…tutto bene…grazie.-        rispondo asciugandomi la bocca
Ma non faccio in tempo a riprendere fiato che le parole di Eri mi fanno diventare paonazza di rabbia…
-Amiche mie…vi confesso che mi piacerebbe ricevere come regalo di compleanno il professore Taisho mezzo nudo avvolto in un bel fiocco! Lo saprei ben sfruttare sapete? E poi nudo deve essere mozzafiato! Anche da sotto le camicie si vede che ha un bel fisico!-          dice ridacchiando maliziosa
-Io ti uccido maledetta!-       urlo furiosa alzandomi di scatto verso Eri
-Eh? A chi ti riferisci Kagome?-     domanda Ayame stupita dal mio scatto
-A questa str…-
-Ad una  “strana” vespa che le ronza intorno!-      interviene Sango interrompendomi , afferrandomi per un braccio e portandomi via
-Scusate ma Kagome soffre di allergia alle punture di insetto! Ci vediamo in classe!-      urla Sango per giustificare la nostra “fuga” 
 
-Io la uccido! Come si è permessa di dire quelle cose? Stupida oca depravata!-       grido furiosa
Se Sango non mi avesse portata via non sarebbe finita molto bene credo.
-Kagome ma sei impazzita? Che ti è saltato in mente?-
-Ma l’hai sentita Sango? Mezzo nudo conciato come un pacco regalo? Lei immagina il “mio” fidanzato nudo e io dovrei sopportarlo come niente fosse?-
-Ma Kagome loro non sanno che voi due state insieme! Era una semplice confessione di una ragazza attratta da un bel ragazzo. Non puoi fargliene una colpa anche se la cosa ti infastidisce.-
-Lo so Sango. Ma restare impassibili è difficile!-
-Devi imparare a sopportarlo invece! Altrimenti rischi di buttare in aria i vostri sacrifici, e addio casa e futuro insieme, perché se cacciano via InuYasha stai sicura che nessun’altra scuola lo assumerà mai più col curriculum da maniaco che gli accrediterebbero!-         ribadisce lei
-Hai ragione…-        dico riflettendoci con più calma
Loro non sanno che io e InuYasha siamo fidanzati. E’ normale che ne parlino con tale libertà.
Ma la cosa fa male!
Però devo imparare a conviverci. Mancano altri due anni alla fine della scuola.
Può sembrare poco, ma a me sembrerà un secolo!
 
 
 

                                                               ***********************************
 
 
 
-Allora InuYasha…come va la nostra Kagome a scuola?-
-Bene signor Higurashi. Sua nipote è molto brava in quasi tutte le materie!-
-Quasi?-        chiede sua madre sedendosi a tavola
Come accade spesso ormai negli ultimi tempi, sono a cena da Kagome.
-Beh…diciamo che sua figlia ha ancora problemi col giapponese antico purtroppo.-
-Ancora? Ma è assurdo! Allora a che gliele dai a fare le ripetizioni?-         chiede suo nonno, mettendomi estremamente in imbarazzo
E ora che cavolo gli rispondo?
-Papà guarda che InuYasha non le dà solo ripetizione di giapponese antico…ma di un po’ tutte le materie.-        risponde la signora Higurashi facendomi l’occhiolino
Caspita questa donna è incredibile!
-Ehi di che parlate?-         chiede Kagome entrando in soggiorno
-Di come tu vada ancora male in giapponese antico! Ma dico nipote mia…lo sai che per una famiglia di sacerdoti è importante conoscere il giapponese antico! Nel nostro tempio custodiamo numerosi scritti sacri, scritti proprio in quel modo! Come farai a prendere il mio posto un giorno se non sei in grado di leggerli?-         si lamenta suo nonno
-E chi ti dice che io voglia prendere il tuo posto nonno?? Non ci penso nemmeno a diventare la custode di questo tempio!-        risponde Kagome
-Che…che…cosa?-        chiede il nonno coi lacrimoni
-InuYasha domani sei da me alla seconda ora è vero?-        mi domanda lei ignorando del tutto suo nonno
-Sì, mi pare di sì… perché?-
-Così per sapere. Almeno mi preparo mentalmente.-
-Certo che se durante l’ora evitassi di guardarmi insistentemente sarebbe meglio non credi?-
-Tranquillo come avrai notato non sono l’unica. Tutti gli sguardi delle ragazze sono sempre addosso a te e non sui libri. Non desto alcun sospetto almeno!-
-Non saprei…non le guardo le mie alunne.-
-Sì sì come no! Mangiamo che è meglio!-        dice fulminandomi con gli occhi
Ma che ho detto??
 
-InuYasha, quando mi porti a vedere la casa che hai comprato? Sono settimane che dici di dover dare prima una sistemata. Sono curiosa di vederla!-       mi chiede quando rimaniamo soli nel salotto
-Mmmh, che ne dici di domani pomeriggio?-
-Davvero? Mi ci porterai davvero?-       chiede sorpresa
-Sì. Se hai così tanta voglia di vederla ti ci porto. Ma ricorda che devo ancora farle alcune modifiche.-
-Ok tranquillo. Aaahhh che bello non vedo l’ora che sia domani!-       esulta euforica
Il giorno dopo appena finite le lezioni mi precipito a fare un po’ di compere. Devo dare almeno una sistematina apparente alla casa.
Spero che le possa piacere perché sarà la casa dove passeremo la nostra vita insieme quando finalmente saremo liberi.
Verso le cinque del pomeriggio passo a prendere Kagome. Arrivati vicino la casa fermo la moto davanti l’entrata principale.
-Eccoci arrivati. Kagome, ti presento la nostra futura casa!-              anche se più che casa è una villetta con giardino
-Come vedi non è propriamente in ottimo stato. Devono essere cambiate molte cose come l’impianto della luce che è troppo vecchio e alcune assi del pavimento.  Bisogna togliere alcune pareti anche .Poi ci sono da definire alcune camere e il giardino zen.-        proseguo facendole strada dentro casa
Lei la osserva ad occhi aperti. Chissà se le piace.
-Ma…stai scherzando vero? Questa casa mi sembra perfetta! Cosa vuoi cambiare? Il soggiorno mi sembra perfetto! Così come perfetto lo è il corridoio…e per quanto riguarda il giardino zen…una piccola sistematina all’erba ed è a posto! Io non cambierei nulla InuYasha!-       
-Davvero? Ti piace così?-      le chiedo stupito
-Sì! Già l’adoro! Vorrei poterci venire a vivere subito! Adoro lo stile tradizionale lo sai.-        confessa sorridendo
-Ne sono felice! Vieni ti faccio vedere le altre stanze.-
Menomale mi sento più sollevato ora che so che piace anche a lei. Ho fatto bene ad optare per una casa in stile tradizionale allora!
Le faccio vedere la cucina, il ripostiglio, i bagni, due camerette che le ho già presentato come “camera dei nostri figli” e infine arriviamo alla “nostra” camera da letto.
-InuYasha?-
-Sì?-
-Come mai in questa stanza c’è il letto pronto se non ci vive nessuno?-      mi chiede osservandolo
-Indovina?-        le dico stringendola da dietro
-Vuoi inaugurare la nostra camera in anticipo?-          chiede piegando il collo quando sente le mie labbra passarci sopra
-La camera no perché deve essere ancora finita. Ma il letto sì dato che è nuovo. L’ho preso oggi. Inaugureremo quello per adesso!-          le dico prendendola in braccio e posandola delicatamente sul futon
-Beh sì, mi sembra un’ottima idea.-      dice abbracciandomi
 
Sono davvero felice che le sia piaciuta la casa. Appena avrò finito di sistemare i gli ultimi dettagli inizieremo ad arredarla. Nel frattempo lei sarà maggiorenne e finirà anche il terzo anno.
E quel giorno le chiederò di sposarmi!
Le basi le ho già buttate. Spero solo che tutto prosegua per il meglio e che nessuno si accorga della nostra relazione o tenti di allontanarci.
 
 
 
 
 
 
(*) la scuola in Giappone finisce a marzo e ricomincia ad aprile ^_^
 
(**) l’hanami è il periodo della fioritura dei sakura, gli alberi di ciliegio. E’ una tradizione molto sentita per i giapponesi che ogni anno in questo periodo si riuniscono sotto i grandi ciliegi in fiore per fare dei picnic con amici e parenti
 
 
Quando si ha poca voglia di alzarsi ^_^ eh Inu? http://www.foroswebgratis.com/imagenes_foros/9/6/6/5/9/442744859f9d082a.jpg
 
 e Inu versione pacco regalo ^_^     spero riusciate a vederlo ^_^   http://inugrrrl.net/gallery/displayimage.php?pid=584&fullsize=1

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Capitolo 11
*** In attesa?? ***


 


 
Sono furiosa! No anzi… furibonda! No meglio ancora… rabbiosa! Sì rabbiosa come i cani!
Ho voglia di azzannare qualcuno e ucciderlo!
È la cosa peggiore che potesse mai capitarmi in ambito scolastico! Punita dal mio professore/fidanzato…è incredibile!
 
-Dai Kagome lo sai che non potevo fare altrimenti. Non tenermi il broncio!-      mi dice InuYasha abbracciandomi da dietro mentre gli do le spalle a letto
E’ sabato e stasera resto a casa sua con la scusa che usciamo in gruppo per andare in un locale notturno.
Ovviamente la scusa vale solo per mio nonno. Mia madre è difficile da raggirare quindi tanto vale dirle la verità. Ha il viso da angelo ma ai suoi tempi doveva essere terribile, caspita.
-Non sono arrabbiata con te.-       rispondo senza però girarmi
-A me sembra il contrario. I tuoi occhi sembrano iniettati di sangue.-      mi dice sporgendosi a guardarmi
-Ti ho detto che non ce l’ho con te InuYasha…ce l’ho con me stessa! Accidentaccio a me e alla mia testa bacata!!!!-        sbraito all’improvviso così forte da farlo quasi cascare giù dal letto
-No dico io…ma si può prendere un cinque scarso? E per di giunta essere punita per questo con una ricerca sul Sengoku jidai? Mi maledico da sola!-    continuo io furiosa
-Mi spiace cucciola. Ma lo sai che punisco così tutti gli alunni di seconda e terza quando prendono un cinque. Non ce l’avevo con te. Lo faccio per incentivare lo studio.-      si giustifica lui
-Sì che lo so. Ma è lo stesso orribile per me! Primo perché faccio schifo in questa materia, secondo perché ho avuto una punizione dal mio professore, e terzo perché il prof in questione è il mio fidanzato. Incredibile! Potrei scriverci un libro…”Le mirabolanti disavventure di Kagome la sfigata!” di sicuro venderei migliaia di copie per la mia sfortuna!-
-Ma non è così grave cuccio…-
-Se mi chiami ancora cucciola ti strozzo!-       gli dico girando la testa e guardandolo storto
-…o…ok…cavolo oggi fai paura!-
-Sono sull’orlo di una crisi di nervi InuYasha! Tu non hai idea di come mi senta male ogni volta che mi consegni le verifiche.-       dico diventando triste
-Ma tesoro sei esagerata. Non è una cosa così sconvolgente. Hai dieci in tutte le materie. Perfino in educazione fisica.-      mi dice per consolarmi
-Già…però è pesante per me avere questi voti. Sono noiosa, ripetitiva, esagerata…lo so bene. Ma ero abituata ad avere il massimo dei voti in tutto. Cosa è cambiato?-
-Sbaglio o una volta sei stata tu a dirmi che sei umana e che può capitare anche a te di odiare qualche materia?-
-E’ vero…-
-Allora non te la prendere. Io ormai c’ho fatto l’abitudine a darti brutti voti amore!-      dice sogghignando
-Mi stai prendendo in giro?-       chiedo con  sguardo truce
-In effetti sì…ma non arrabbiarti Kagome. Tanto non verrai mica bocciata per quel voto. Fattene una ragione!-
-Idiota!-       gli dico alzandomi stizzita dal letto
-Dove vai?-      chiede quasi preoccupato. Forse teme che possa andarmene
-In bagno…cretino di un fidanzato! Dovresti consolarmi invece di prendermi per i fondelli lo sai, fidanzato screanzato?-        rispondo sparendo in bagno
Lo sento ridere divertito. Tanto ogni volta è sempre così. Ci battibecchiamo quasi per scherzo.
 
Non ci è mai capitato di litigare davvero. Qualche piccola scaramuccia l’abbiamo anche noi ma finiamo sempre col fare pace nel giro di pochi minuti.
L’unica volta in cui ci abbiamo impiegato mezza giornata per fare pace è stato per colpa di Koga.
Quel ragazzo è peggio di una piattola. Me lo ritrovo sempre dietro a chiedermi appuntamenti o a lanciarmi bigliettini con disegnati dei cuori.
Io come risposta gli disegno sempre un dito medio alzato…più chiaro di così?
Ma lui è duro di comprendonio.
Un giorno, uno di questi bigliettini coi cuori è finito proprio ai piedi di InuYasha durante la sua lezione.
In classe è rimasto quasi impassibile. Ha solo sbattuto fuori Koga per tutta l’ora.
Ma a casa si è scatenato il finimondo!
Lui mi accusava di dargli corda e io gli ripetevo di no. ero davvero arrabbiata per le sue accuse.
Ma io che colpa ho se quel ragazzo oltre che disturbato mentalmente è pure completamente stupido? L’ho picchiato, l’ho offeso, l’ho rifiutato in tutti i modi ma lui continua…io che colpa ho?
Quando finalmente si è deciso che avevo ragione mi ha chiesto scusa, ma in quel caso l’offesa poi ero io, per la mancanza della sua fiducia.
Gli ho tenuto il muso per mezza giornata. Poi quando mi ha detto “ se ti do il permesso di chiamarmi Inu-chan come tanto ti piace, mi perdoni?”.
Sono scoppiata a ridergli in faccia. Era troppo buffo con quel faccino tutto dispiaciuto e colpevole. Sembrava un cane bastonato. Così l’ho perdonato.
Da allora non dà più peso a Koga, si limita solo a punirlo in tutti i modi possibili quando lo vede distratto a scrivere bigliettini o a fissarmi.
Un’altra volta ancora, quello stupido, mi ha fatto diventare tutta rossa in classe facendomi fare una figuraccia.
Mentre faceva lezione ha visto Koga girato a guardarmi e a sorridermi.
Lui alzandosi e parandomisi davanti gli disse “Yoro…potresti rendere partecipe anche me e i tuoi compagni sul perché fissi Higurashi? Ti faccio presente che la lavagna è davanti e che la signorina in questione non ti degna nemmeno di uno sguardo! Se invece speri di poter copiare da lei caschi male dato che ha voti peggiori dei tuoi! Fila fuori e quando rientri faremo alla Bart Simpsons…scriverai su tutta la lavagna: non mi girerò più a guardare Higurashi!”

Tutti si misero a ridere come scemi guardandomi. Che imbarazzo! Certo che a nessuno verrebbe in mente che è il mio fidanzato da quasi quattro anni.
In un anno e mezzo di insegnamento si è già guadagnato la nomea di professore  più severo dell’istituto.
Non la fa passare liscia a nessuno. Gli studenti hanno il terrore di fiatare quando lui fa lezione. È parecchio vendicativo se ti trova distratto durante la sua lezione. Oltretutto ha l’abitudine di assegnare ricerche sul periodo storico del Giappone se qualcuno dei suoi alunni prende meno di cinque, come è capitato a me stamane.
Pazienza. Ho una settimana di tempo per farla almeno. Dovrò fare parecchie ricerche perché nel Sengoku Jidai ne sono successe di cose. Fortuna che non mi ha chiesto il periodo Edo o il Jomon. Sarei stata rovinata!
-Ehi perché non mi hai detto che volevi farti una doccia? Sarei venuto a lavarti la schiena!-      mi dice InuYasha raggiungendomi in bagno e vedendomi entrare in doccia
-Veramente l’ho appena deciso. Sei ancora in tempo se vuoi.-       rispondo sorridendo
Ovviamente il suo ultimo pensiero è lavarmi la schiena!
 
La domenica la passiamo a dare una pulitina alla “nostra casa”. Che bella parola che è “nostra”!
Quando ho raccontato a mia madre e mio nonno della casa è stato davvero divertente!
Mia madre era tutta felice e allegra. Mio nonno invece sembrava vestito di morte.
Era parecchio scocciato di questa cosa. Si è lamentato che corriamo troppo e che vogliamo saltare le tappe.
Ma quali tappe poi? Stiamo insieme da quattro anni. Ci amiamo. E comunque ci andremo a vivere tra circa due anni quindi dopo quasi sei anni  di fidanzamento.
Dobbiamo forse aspettare quando saremo vecchi?
Comunque sia la casa è piaciuta ad entrambi. Il nonno ha gradito molto il giardino zen sul retro. Ha chiesto se può venire ogni tanto da noi a dargli una sistemata. Ovviamente gli ho risposto che può venire tutte le volte che vuole. Ci mancherebbe pure che mi chieda il permesso.
 
Il giorno a scuola le prime ore di lezione trascorrono come al solito, Koga che rompe e io che lo picchio. Ormai è routine.  
All’ora di pranzo, riunite tutte in terrazzo, Ayame ci fa provare il suo pranzo. A lei piace molto cucinare ed è anche molto brava. Per mia grande fortuna ama soprattutto la cucina italiana, di cui io vado pazza.
-Che hai preparato di buono oggi Ayame?-      chiedo curiosa
-Oggi trenette al pesto, arancini di riso e olive all’ascolana. Le ricette le ho trovate ieri in un sito italiano molto famoso…il Gambero Rosso.-      ci dice entusiasta mostrandoci il suo capolavoro culinario
-Wow che bell’aspetto ha la pasta!-      dico con occhioni lucidi
-Tieni assaggia golosona! Ne ho preparato in più per te.-     mi dice dandomene una bella porzione
-Aya-chan ti adoro! E’ buonissima!!-      rispondo in estasi dopo averla assaggiata
Amo tutto quello che è italiano! Mi piacerebbe visitare l’Italia. Deve essere un posto magnifico o almeno da quello che si vede nei documentari. E il cibo credo sia la parte migliore!
 
Purtroppo per mia sfortuna, nemmeno un’ora dopo, ho scoperto di essere allergica al basilico.
Sono stata tutto il giorno a vomitare. Fortuna che almeno non ho avuto reazioni cutanee.
Per forza di cose sono uscita prima da scuola. Stavo troppo male non riuscivo a reggere fino alle quattro.
Ovviamente non potevo chiamare InuYasha così gli ho solo mandato un sms dicendogli che uscivo prima perché stavo poco bene e di non aspettarmi all’uscita.
È nostra abitudine tornare insieme a casa quando abbiamo gli stessi orari . Ci incontriamo al parco vicino alla scuola in un luogo poco frequentato.
Quando è tornato a casa è corso da me preoccupato ma l’ho rassicurato che stavo bene, anche se non era proprio così.
Nel frattempo che mi riprendevo ho fatto quella noiosa ricerca che mi ha dato per punizione.
Accidenti quel pesto sembra essere stato veleno per me. Ho passato una settimana con la nausea e a vomitare. Il medico ha detto di mangiare in bianco per un po’.
Promemoria per quando andrò in Italia : NIENTE PESTO!
Peccato era così buono uffa!
 
Qualche giorno dopo essermi ripresa, noto che Sango è strana. E’ un po’ taciturna. Non è da lei.
-Sango c’è forse qualcosa che non va?-     le chiedo preoccupata
-Kagome…ti posso parlare di una cosa?  Che resti tra me e te però! Non devi dirlo ad InuYasha.-     
-Ma certo che sì! Dimmi!-
-Ho un ritardo Kagome! E sono spaventata a morte!-       confessa lei quasi sull’orlo delle lacrime
-Oh Kami e di quanto?-    
-Più di una settimana! Ho paura di essere…-       si interrompe come se temesse che dire la frase per intero la faccia avverare
-Ma no magari non lo sei! Ogni tanto un ritardo può capitare!-       le dico per consolarla
-Ma a me non è mai successo Kagome! Come farò se dovessi essere incinta? Ho sedici anni cavolo! Eppure ci sto attenta!-      dice piangendo
-Ok calma Sango! Come prima cosa sarebbe bene controllare se sei davvero incinta. Andiamo in farmacia a comprare un test di gravidanza e poi andiamo nella casa che ha comprato InuYasha. Lì staremo tranquille senza interruzioni.-     
 
Così dopo aver comprato il test e averlo fatto…
-Allora Kagome che dice?-       domanda Sango ansiosa. Lei non ha avuto il coraggio di guardarlo così l’ho fatto io
-Amica mia dice che non sei incinta!-       annuncio felicissima gettando il test nel cestino del bagno
-Davvero? Menomale mi sento meglio! Non sai che peso avevo!-      mi dice abbracciandomi
-Tranquilla, come ti avevo detto sarà un piccolo ritardo.-      le ripeto contenta
Infatti come le avevo detto io alcuni giorni dopo ha avuto il ciclo.
Ha pianto dalla gioia e io insieme a lei.
Per festeggiare ci siamo comprate un mega gelato di dieci gusti diversi.
 
È davvero troppo presto per avere un bambino! Troppe responsabilità!
Miroku sicuramente ne sarebbe stato felice ma Sango un po’ meno. E’ ancora troppo giovane e deve ancora finire la scuola.
Meglio per una prossima volta che si faccia prescrivere la pillola come me, almeno va sul sicuro!
 
 
 
 




 


 
 
“”O quasi! Ricordatevi che se prendete l’antibiotico per uno stramaledettissimo mal di denti, questo riduce l’effetto dell’anticoncezionale, lasciandovi un ricordino magari pochi giorni prima del matrimonio e del vostro tanto atteso viaggio in Italia!!!!!!!””
“”Uffa Kagome da come lo dici sembri dispiaciuta di essere incinta! Io ne sono felicissimo! Almeno facciamo la luna di miele in tre!””
“”Già…sei felice perché le nausee ce le ho io! Non sei tu che ti chiudi in bagno la mattina a vomitare l’anima! Non mi sto godendo quasi nulla di questo viaggio!””
“”Ma che colpa ho io adesso? Ti avevo detto di rimandare il viaggio se non te la sentivi ma tu hai insistito che stavi bene!””
“”E io che ne sapevo che mi si presentavano i sintomi tanto in fretta? Il medico diceva che potevo stare tranquilla  e che ci volevano un paio di settimane ancora. Quando torno in Giappone lo scuoio!””
“”E dai ci stiamo divertendo lo stesso anche se siamo chiusi in camera! Oltre che a “coccolarci” stiamo raccontando la nostra bellissima storia ai lettori di questo sito no? E poi al pomeriggio stai meglio così usciamo.””
“”Già…almeno mi consolo così!””
“”Scusateci per l’interruzione. Riprendiamo da dove c’eravamo fermati…””
 
 
 
 
 
 



 
                                                               **************************


 
 
Quando Kagome mi aveva detto di stare male mi sono preoccupato. Non l’ho mai vista stare male in questi anni, nemmeno per un raffreddore.
Lei ha detto che le ha fatto male un tipo di pasta che ha preparato la sua amica Ayame.
È stata mele per quasi una settimana. Mi dispiaceva vederla correre sempre in bagno appena mangiava qualcosa. Non sapevo che un’allergia ad un cibo potesse procurare tanti fastidi.
Per fortuna dopo alcuni giorni si è ripresa e ora sembra stare benissimo.
Mi ha consegnato una ricerca che ha meritato la lode. Sono stato felicissimo, peccato che col giapponese antico non accada altrettanto.
Oggi vengono gli elettricisti per cambiare l’impianto elettrico della nuova casa.
Quando anche l’impianto elettrico sarà a posto potremo iniziare ad arredare la casa. Sperando che Kagome non mi mangi vivo scegliendo un arredamento costoso.
Non mi sembra da lei spendere molto, ma quando si tratta di complementi d’arredo e vestiti le donne non capiscono più niente!
Quando gli elettricisti finiscono controllo che tutte le luci funzionino bene. Arrivato alla luce del bagno qualcosa di molto colorato attira la mia attenzione dentro il cestino dei rifiuti.
Quando lo prendo in mano rimango scioccato…è…è…un test di gravidanza!
Oh Kami! E’ sicuramente di Kagome! Solo lei oltre me ha le chiavi di questa casa.
Provo a guardare il risultato ma non capisco come si faccia. C’è un display ma è spento…che diceva?
Aspetta un attimo…nausee e vomito, più test di gravidanza….oh merda! Kagome è incinta!
 
Torno a casa scioccato e incredulo.
Kagome incinta. Allora non era vero dell’allergia a quel pesto o come l’ha chiamato.
In realtà era una scusa per nascondermi che è incinta!
Sarà spaventata forse. Ma perché non me ne ha parlato? Non penserà mica che io la lasci?
Oh no…forse pensa che io la tratti come con Kikyo! Una volta le dissi che fui così stupido da metterla incinta. E se lei ora pensasse questo di me? Ovvero che io potrei pensare di essere stato doppiamente stupido mettendo incinta pure lei? O magari pensa che io non lo voglia. No è assurdo! Io volevo il figlio che aspettava Kikyo, anche se  ero molto più giovane di adesso.
Chissà da quanto lo sa. È stata male circa tre settimane fa quindi…lo sa già da così tanto e non me ne ha parlato?
E ora cosa faccio?
 
-Allora InuYasha? Cosa dovevi dirmi di così importante da farmi venire tanto di corsa?-       mi chiede Miroku accorso dopo che l’ho chiamato quasi disperato
-Miroku…Kagome è incinta!-        rivelo mettendomi le mani tra i capelli
-Oh cavolo! E tu non lo vuoi?-      mi domanda vedendo la mia reazione
-Certo che lo voglio perché me lo chiedi? Lo volevo anni fa con Kikyo figurati adesso con Kagome!-
-Allora è lei a non volerlo!-         ipotizza lui
-Veramente non lo so.-
-Come non lo sai? Non capisco…-        dice confuso
-Kagome non mi ha detto di essere incinta. L’ho scoperto io.-
-E come fai ad esserne tanto sicuro?-
-Perché ha avuto delle forti nausee nei giorni scorsi, e oggi ho trovato il test di gravidanza nella nuova casa.-
-Ma se lei ancora non te l’ha detto perché sembri così preoccupato? Magari ti sei sbagliato e il test era negativo.-
-E le nausee e il vomito come te li spieghi?-
-In effetti…e ora che vuoi fare?-      mi chiede pensieroso
-Non lo so. Non capisco perché non me ne parli. Credo lo sappia da un bel po’ ormai…-
-Non puoi far altro che attendere! Attendi che sia lei a parlartene e magari nel frattempo le fai capire velatamente che tu vorresti questo bambino. Magari è spaventata e non sa come fare. Soprattutto con la sua famiglia. Ha solo sedici anni, senza contare la scuola. Se si venisse a sapere che tu sei il padre sarebbero guai.-
-E pensi me ne importi? Lei e mio figlio vengono prima di tutto!-
-Ma lei questo non lo sa. Dovresti dirglielo non credi?-        mi consiglia lui saggiamente
-Hai ragione Miroku! Cavolo stare con Sango ti fa bene sai?-
-Eh? E perché?-
-Perché mi hai dato un consiglio intelligente e serio.-
-Grazie eh!-       risponde stizzito
-E’ la verità! Quella ragazza ti ha cambiato.-
-Su questo ti do ragione. Amo davvero quella ragazza. Non mi sarei mai immaginato di provare tanto amore per una donna. Comunque se fosse capitato a me di scoprire di stare per diventare padre sarei al settimo cielo. Anche se la mia situazione con Sango è diversa, io non sono il suo professore.-
-E’ vero. Comunque sia più tardi parlerò con Kagome. Voglio capire i suoi pensieri…-
-E fai bene. Ora scusami ma devo da andare dalla mia Sanguccia bella!-      dice con un sorriso ebete sul viso
-Ok…e grazie amico!-
-Ma di che….a questo servono gli amici!-
 
Miroku ha ragione. Devo capire i pensieri di Kagome e farle capire che può contare su di me qualunque cosa accada.
Lo stesso giorno quando incontro Kagome la vedo ridere felice come sempre. Non mostra alcun segno di tristezza o di cedimento. Cerco di farle dire cosa pensa dei bambini o robe del genere ma lei sembra impassibile all’argomento.
Possibile che mi sia sbagliato?
Il giorno dopo la porto a cena in un locale. All’uscita però i miei dubbi si rinforzano maggiormente quando ci passa vicino una donna piena di profumo causando uno strano malessere a Kagome.
 
-Cielo! Quella donna era soffocante! Ma si è fatta il bagno nel profumo? Mi viene la nausea ancora…-      si lamenta respirando a fondo per riprendersi
-Kagome… non c’è niente che vuoi dirmi?-     le chiedo sperando confessi finalmente
-Cosa dovrei dirti?-
-Magari il motivo dei tuoi malesseri…-
-Quali malesseri scusa?-       chiede quasi sorpresa
-Kagome lo sai che ti amerò qualunque cosa succeda e che ti starò sempre vicino non è così? Penso di avertelo ampiamente dimostrato.-
-InuYasha mi stai facendo preoccupare…perché parli così? Cosa è successo?-
-Io lo so Kagome. E ne sono felice credimi!-      le dico abbracciandola, ma lei si scosta guardandomi come preoccupata, come se stessi dicendo chissà quale assurda eresia
 
 
 

 
                                               ***********************************
 
 

 
 
Dopo essermi ripresa dal quasi soffocamento di quella donna puzzolente di profumo InuYasha ha cominciato a fare strani discorsi incomprensibili.
-Kagome lo sai che ti amerò qualunque cosa succeda e che ti starò sempre vicino non è così? Penso di avertelo ampiamente dimostrato.-     mi dice mettendomi una strana ansia addosso
-InuYasha mi stai facendo preoccupare…perché parli così? Cosa è successo?-      non vorrà mica che ci lasciamo?
O forse qualcuno a scuola ha scoperto di noi? No vi prego Kami! Non può essere!
-Io lo so Kagome. E ne sono felice credimi!-        mi dice  abbracciandomi, ma io mi libero dalle sue braccia guardandolo confusa
Che accidenti sta blaterando?
-InuYasha si può sapere che cosa è che sapresti? Sei strano stasera! Mi dici cosa è successo? Problemi a scuola su di noi forse?-
-Oh dai Kagome sai che mi riferisco alla tua dolce attesa! L’ho scoperto. Certo avrei preferito me lo dicessi tu…ma fa lo stesso! Io ne sono felicissimo quindi non devi preoccuparti di nulla capito?-
Se prima ero confusa adesso sono sconvolta!
Ha detto…che crede io sia…in dolce attesa? Ovvero incinta? Ma si è bevuto il cervello?
-Ma…si può sapere chi ti ha detto una cosa del genere?-     chiedo stordita
Non capisco da dove ha tirato fuori questa notizia assurda.
-Ho trovato il test di gravidanza nel cestino di casa  nostra. E l’ho collegato alle tue nausee.-        mi spiega lui
-Test di gravidanza??? Aahhh ora ho capito!-       si riferisce a quello che ho fatto fare a Sango un paio di settimane fa
L’ho gettato senza pensarci nel cestino del bagno. Ma cavolo non credevo mica di avere Sherlock Holmes come fidanzato! Non immaginavo sarebbe andato a guardare dentro al cestino.
-Stupidone quel test non era mio! Io non sono incinta!-      gli rivelo quasi divertita
Ecco del perché tanti giri di parole negli ultimi due giorni.
-Non…tu non sei incinta?-      mi chiede quasi dispiaciuto
-No! Ti dispiace forse?-
-Beh…veramente io…-      è in difficoltà. Non sa che rispondermi
Aspetta…oh no cavolo forse lui vuole un bambino? Anche adesso???
-InuYasha ma…tu avresti voluto che io fossi incinta vero?-
-L’idea non mi dispiaceva affatto ad essere sincero. Ma se non lo sei sono felice per te. Capisco che con la scuola avresti avuto seri problemi. Comunque…se quel test non era tuo, di chi era?-       chiede incuriosito
Oh porca miseria! Che gli rispondo adesso? Non posso mica dirgli che era di Sango. Lei mi ha chiesto di non dire nulla.
-Ehm…di una mia amica…-     dico restando sul vago ma lui non sembra soddisfatto, infatti assottiglia gli occhi
-Quale amica?-      domanda indagatorio
-A…ehm…Eri! Sì Eri! Era suo!-       dico mentendo
Perdonami Eri, ma sei l’unica che mi sia venuta in mente.
-Ah davvero? E tu avresti portato quella ragazza in casa nostra? E con quale scusa gliel’hai presentata?-
Accidenti non ci ho pensato a questo!
-Beh…-
-Kagome perché invece non mi dici di chi era veramente quel test? Tanto l’ho capito! Se non era il tuo può essere solo di una persona che sa di casa nostra!-      mi domanda innervosito
Beccata accidenti!
-Se lo sai che altro devo spiegarti scusa? Comunque tranquillo era negativo! Ma non azzardarti a riferirlo a Miroku! Sango non voleva che lo sapessi nemmeno tu quindi taci!-
-Tranquilla mi farò gli affari miei. Ma non vedo il motivo di tanto mistero. Miroku mi ha detto che sarebbe felice di diventare padre.-
-E quando te l’ha detto?-        domando incuriosita
Quando hanno parlato quei due di figli?
-Beh…a dir la verità ieri. Gli ho detto che credevo tu fossi incinta. E così è venuto fuori che lui sarebbe felice di avere un figlio.-
-CHE COSA HAI FATTO TU??? Hai detto a Miroku che io sono incinta? Ma sei rimbecillito? Ora come glielo dici che ti sei sbagliato senza coinvolgere Sango eh?-       sbraito furiosa
-Calmati! Mi vuoi spaccare i timpani? Basterà dire che il test era negativo e che io mi sono sbagliato. Tutto qui.-        dice lui sbrigativo
-E quindi dovrei passare io per quella incauta che ha avuto paura di restare incinta? Stupido di un fidanzato!-
-Ma dai che male c’è?-
-Lascia stare va! Andiamo a casa.-       rispondo inviperita
Non ci sarà nulla di male per lui! A me però infastidisce far credere agli altri cose che non sono. Uffa!
Sarà imbarazzante per me la prossima volta vedere Miroku. Conoscendolo mi lancerà sguardi maliziosi.
 
 


 
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Kagome non è incinta. Se devo essere sincero la cosa mi dispiace un po’.
Non mi sarebbe dispiaciuto avere un figlio da lei. Lo so che sono un egoista. Lei è ancora così giovane e io invece sono più grande di lei. È ovvio che alcuni pensieri e desideri siano diversi.
Ma in fondo è meglio così. Anche lei ha il diritto di viversi i suoi giovani anni libera e non incatenata in casa a cambiare pannolini e a scaldare biberon.
Anche questo secondo anno passa finalmente. Ne rimane solo uno. Kagome ha diciassette anni. Il tempo vola caspita!
 
-A cosa pensi InuYasha?-     mi chiede lei mentre si rimette a posto i pantaloncini della tuta da ginnastica
Ci siamo nascosti in palestra mentre tutti gli altri studenti sono fuori a giocare o a correre.
Ogni volta che la vedo con queste stupide divise così scosciate e scoperte mi urtano i nervi!
Però allo stesso tempo mi eccita vederla così, e resisterle è difficile. Non di rado quando posso la trascino via per la troppa voglia che ho di lei.
-Pensavo che odio queste tute che la scuola impone alle ragazze! Non potevano scegliere dei pantaloncini a mezza gamba invece di un microscopico slip? Poi ci si stupisce se le ragazzine vengano violentate! Per forza…i ragazzi guardano tutte le mosse delle loro compagne ogni volta che si piegano. Non lo sopporto!-
-Concordo con te ma non possiamo farci nulla purtroppo. Le divise sportive sono così in quasi tutte le scuole.-       risponde lei già rivestita, mentre io mi appresto a fare lo stesso
-Ma…cambiando argomento, quel Koga…ci prova ancora con te?-
-Non più come prima. Credo si stia arrendendo finalmente. Spesso lo trovo a parlare con Ayame. Forse è la volta buona che me lo tolgo dalle balle!-
-Speriamo! Quell’idiota dovrebbe aver già finito la scuola invece sta facendo il terzo anno. Il tutto solo per stare nella tua classe. Imbecille!-
-A proposito di terzo anno…questo finalmente è l’ultimo amore! Ci pensi? Tra qualche mese sarò maggiorenne e saremo liberi!-
-Sì che ci penso. E non vedo l’ora! Finalmente sarai tutta per me.-
-Ma non lo sono già?-      mi chiede lei sorpresa
-Non come intendo io!-
-Ovvero?-
-Lo scoprirai. Dai ora andiamo prima che ci trovino qui insieme.-
-Va bene. Ah quasi dimenticavo…quest’anno per il festival culturale della scuola abbiamo deciso di fare una festa in maschera che ha come tema i demoni, esseri magici e tutto ciò che li riguarda. Noi studenti vorremmo che anche i professori partecipassero…tu che ne pensi? Ti andrebbe?-        mi chiede felice
-Non so…ma in fin dei conti perché no? Magari ci si diverte!-
-Allora posso sperare in un tuo consenso al preside dopo che gli avremo fatto la richiesta?-
-Certo! Anzi che ne dici di vestirti da affascinante sirena e stregarmi?-      le dico accarezzando le sue invitanti gambe scoperte, di cui non mi stancherei mai
-Vedremo marinaio sperduto. Per oggi il porto lo hai raggiunto. Vedremo la prossima volta.-      mi risponde sorridendo e togliendo la mia mano dalle sue gambe,  avviandosi all’uscita
-Come per oggi? Ehi voglio arrivare al porto pure stasera!-      mi lamento io rimanendo nel gioco del doppio senso
-Mmmh…vedremo…-        risponde uscendo e ridendo divertita
 
Che stramba idea hanno avuto gli studenti quest’anno. Una festa in maschera il cui tema sono i demoni.
E vogliono anche che partecipino i professori. Sarà mica una velata offesa per paragonarci ai demoni???
Io di sicuro rientro in questa categoria in quanto ogni volta che fisso uno studente sembra terrorizzato.
La categoria però non credo vada bene per la professoressa Kagura. Per lei ci vorrebbe la festa delle zoccole.
È terribile quella donna. Mai vista una più immorale di lei! Ho scoperto anche che si è portata a letto alcuni studenti. Sarebbe mio dovere informare il preside ma preferisco non alzare un polverone su questo genere di cose essendone il primo interessato.
E di certo non si può dire che lei ne abbia abusato…figurarsi. Ragazzini in piena esplosione ormonale poi.
Se non altro ha smesso di scocciare me.
Speriamo quest’anno sia più tranquillo degli ultimi due!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



 
 
Ciao ^_^ come va?
A quanto pare ci avviciniamo alla fine dell’ultimo anno ^_^ e questo sapete cosa significa no?
Ma ancora qualcosina da far succedere c’è ^_^
Baci baci e a presto popolo di EFP  ^_^
E’ bello scrivere per voi! Quasi piango quando leggo le vostre recensioni T_T non sapete quanto piacere mi facciano e quanta spinta mi diano nel dare il meglio di me nelle storie ^_^
Grazie di cuore ^_____^  <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3

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Capitolo 12
*** A Little Pain- Una Piccola Pena al festival della scuola ***





-Sono stanca morta Sango!-     sbuffo buttandomi sulla prima sedia che trovo
-A chi lo dici! Questo festival mi sta togliendo tutte le forze! Per fortuna domani finirà questa tortura!-
-Non immaginavo che preparare un festival culturale fosse così stancante! Comunque… sai se Ayame e Kyoko sono riuscite a contattare quel gruppo di cantanti?-
-Sì per fortuna. Quindi il concerto è a posto! Chissà chi sono però. Ayame non ha voluto dirlo, ha detto che sarà una sorpresa, mah….comunque per il teatro alla fine c’ha pensato Jakotsu…quel ragazzo è nato per fare lo sceneggiatore! Ma perché ridi adesso?-     mi chiede vedendomi sorridere
-Scusa…pensavo a Jakotsu l’amico di InuYasha. Sai credo che anche al nostro compagno di classe non dispiacciano le compagnie maschili.-
-Davvero? Sarà mica il nome?-
-Non saprei…ma la cosa che mi fa ridere non è quella. Ieri ho visto Jakotsu fare gli occhi dolci a Koga. Lui sembrava quasi terrorizzato!-
-Tzs…ben gli sta!-      ci raggiunge una voce alle nostre spalle
-Salve professore Taisho.-       lo saluto io ridendo insieme a Sango
-Salve alunne indisciplinate. Battete la fiacca voi due?-       ci dice vedendoci spaparanzate con le braccia sui banchi
-Magari…siamo stanche morte! Non vedo l’ora finisca questa seccatura. Preferisco studiare a queste perdite di tempo!-
-Kagome bisogna anche divertirsi e non solo studiare! Sei sempre la solita!-      mi rimprovera lui
-Lo dici perché non sei tu a dover cucinare un quintale di biscotti e pasticcini per i visitatori di domani!-       mi lamento io con le braccia doloranti
A me e Sango è stato dato il compito di occuparci della cucina. Insieme ad altre ragazze abbiamo dovuto cucinare una quantità incredibile di cibo da offrire domani al festival a tutti i visitatori che verranno.
Sarà un evento a porte aperte quindi chissà quanta gente estranea alla scuola verrà.
-Mettila così…quando andremo a vivere insieme sarai una cuoca perfetta. Almeno non corro il rischio di essere avvelenato!-      mi provoca lui
-Fossi in te non ne sarei così sicuro InuYasha! Ha già bruciato due teglie di biscotti oggi.-
-Sango!-     strillo io fulminandola con gli occhi
-Che c’è? E’ la verità!-
-Grazie eh?-
-Ahahaha dai amore non prendertela! Meglio comunque se ti faccio fare un corso di cucina!-      mi avverte il mio “ex” fidanzato
-Stupido!-       dico mettendo il broncio, ottenendo però il risultato di farlo ridere di più
-Vi lascio ragazze…mi raccomando non fatevi trovare a poltrire dagli altri professori.-      ci avvisa lui prima di andarsene
-Tranquillo ce ne ritorniamo in cucina. Ho altre quindici teglie da bruciare!-       rispondo sarcastica
-Meglio mi porti il pranzo da casa domani!-        afferma andandosene ridendo nuovamente divertito
Cretino!!! Questa me la paghi!
-InuYasha ha ragione…meglio tornare in cucina Kagome.-
-Sì andiamo! Prima finiamo prima ce ne andiamo!-
 
Alla faccia del prima finiamo prima ce ne andiamo! Abbiamo finito di preparare e sistemare quasi all’una di notte.
Il giorno dopo mi rialzo alle sette che sembro un cadavere. Va bene che il festival ha come tema i demoni e le creature magiche…ma il mio costume non è quello di uno zombi!
Per fortuna un doccia ghiacciata mi dà la carica e mi risveglia perfettamente.
Prendendo al volo il mio costume corro a scuola per dare una mano con gli ultimi ritocchi.
Come noi studenti avevamo chiesto anche i professori hanno partecipato al festival indossando un costume. Il preside è vestito da drago cinese. Abbastanza ridicolo direi. Ma che c’entra poi coi demoni? Mah…contento lui.
Quella poco di buono della professoressa Kagura è vestita con un kimono molto elegante e un tessen  (*) in mano, si definisce la yasha che comanda il vento…sorvoliamo va. So io cosa potrebbe essere più adatto a lei.
Altri professori e studenti hanno scelto costumi di vampiri, zombie, fate, kappa, spettri, kitsune, oni….insomma non si sono fatti mancare niente.
Sango ha scelto un costume da sterminatrice di demoni, nero con ricami fucsia, e con in spalla un enorme boomerang di polistirolo. Quando l’ho chiamata “ Buffy l’ammazza demoni giapponesi” si è arrabbiata tantissimo.
Io invece sono vestita da miko, con tanto di arco e frecce. In teoria io li dovrei purificare.
-Ehi bellezze!-       ci sentiamo chiamare
-Ah…Miroku….ma come sei vestito?-      domanda Sango osservandolo
Lui indossa una veste tipica dei sacerdoti buddhisti, ma di colore nera e viola.
-Da monaco, non si vede?-
-Veramente sembri un bonzo!-       esclama InuYasha raggiungendoci
Wow com’è bello! Ha una veste color rosso acceso composto da un sashinuki hakama e una hitoe in stile kariginu . In vita ha un obi dello stesso colore dove ci tiene infilata una katana dentro un saya nero. (**)
Ma la cosa più curiosa sono i capelli argentei e le…
-Orecchiette da cane???-        chiedo sorpresa
-Ma da che accidenti sei vestito?-       domanda Miroku
-Bah…il negoziante ha detto che è un costume da han’yō di un inu-yōkai. Non c’ho capito granché però mi piaceva e l’ho preso.-
-Costume azzeccato quello del cane dato il tuo nome!-        lo deride il suo amico
-Miroku tu vuoi morire giovane! Ormai l’ho capito!-        ringhia lui in perfetto stile col suo costume
-Ti stanno bene le orecchie e i capelli color platino sai?-      lo interrompo parlando a bassa voce per non farmi sentire che gli do del tu
-E tu stai bene vestita da sacerdotessa vergine sai?-        mi sussurra di rimando maliziosamente
-Mmmh…se terrai il costume anche stasera a casa lo sarò per poco. Dovrò rinunciare ai miei voti temo.-         gli dico ancora più maliziosa di lui
-Bambina cattiva!-
-La colpa è tua demone! Hai traviato la mia anima pura!-
-Ehi voi due? Poi sono io il maniaco?-        ci interrompe Miroku
-Tu lo sei per natura Miroku, noi solo quando vogliamo. Ora vado ci vediamo dopo ok?-        mi dice dolcemente
-Certo. A dopo professore! E si diverta!-        rispondo ad alta voce quando vedo passare dei ragazzi
-Ma da che siete vestiti voi? Che strano gruppo! Sembrate usciti da una qualche strana rivista.-         ci dice un ragazzo forse venuto da fuori. A scuola non l’ho mai visto.
-Siamo il gruppo del bene che sconfiggerà il male con la forza della quiete ragazzo!-         risponde Miroku atteggiandosi a vero monaco
-Sì come no…andreste bene per allenare le pulci di un circo più che altro. Come gruppo non vi ci vedo. Non fareste affatto successo! Siete troppo strambi e diversi.-      dice un altro in sua compagnia prendendoci in giro e scatenando le risate dei suoi amici
Che maleducati! Sembrano i soliti bulletti della scuola.
-Ma come siete gentili! Vedete di togliervi dai piedi e continuate a farvi il giro delle bancarelle se non volete che vi meni con questo!-       esclama Sango prendendo il boomerang
-Scontrosa la piccina…-      dice uno di loro
-Ragazzi se non ve ne andate vi prendo a calci nel sedere!-      minaccia Miroku arrabbiandosi
-Non serve la violenza Miroku. In qualità di professore posso tranquillamente scoprire a quale scuola appartengono e fargli avere una nota di demerito.-      interviene InuYasha severo come al solito quando ritorna nei panni di prof
 -Lei…è un professore? Così giovane? Ci scusi professore andiamo via subito!-         dicono loro andandosene
-Ma che tipi…comunque io lo vedrei bene un bel gruppo come  il nostro no? Tutti a caccia di demoni malvagi!-      esclama Miroku divertito
-Ti faccio notare che io “sono” un demone, cretino!-        si lamenta InuYasha mostrandogli le orecchie
-Ma tu sei un mezzo demone quindi sei buono per metà!-       risponde il monaco improvvisato
-Sì sì…certe pensate stupide solo tu puoi averle. Io ora vado… ciao cucciola a dopo!-         dice riferendosi a me
Come non sfruttare questa occasione???
-A dopo Inu-chan!-        dico sghignazzando, facendo ridere anche i miei amici accanto
-Spiritosa!-       sospira lui ben sapendo che stavolta non può controbattere
Il suo vestito da mezzo cane gli calza a pennello col mio soprannome. Così impara a chiamarmi cucciola!
 
La giornata passa tranquilla e allegra malgrado io e gli altri alunni giriamo come trottole per occuparci dei visitatori.
Alcuni studenti hanno inscenato una piccola recita comica su Dracula.
Gli studenti dei club sportivi invece intrattenevano con gare di judo, kendo, karate e kyudo.
Altri invece erano addetti alle bancarelle e alle vendite.
Verso le cinque ci dirigiamo tutti nella grande palestra della scuola allestita per l’occasione con un palco e delle attrezzature varie per il gruppo che dovrà esibirsi.
Il padre di Ayame lavora in una casa discografica quindi chiedere un favore non gli sarà costato nulla.
Io, Sango, Miroku e InuYasha, avvicinatosi facendo finta di niente, ci siamo sistemati quasi sotto al palco.
Appena il misterioso gruppo sale sul palco quasi non mi strozzo con la bibita che stavo sorseggiando…
-Ma…ma…quelli sono…-       balbetto incredula dopo averli riconosciuti
-I TRAPNEST!!!!!!!!!  (***)-      urlano tutte le ragazze all’unisono spaccandoci i timpani
-I chi?-     chiede Miroku confuso dalle urla delle ragazzine “in calore”
-Miroku non li conosci solo tu! E’ il gruppo più famoso del momento!-     lo rimprovera Sango scocciata
-REN GUARDA QUI!!!-
-TAKUMI SEI BELLISSIMOOOOO!!!!-
-Cavolo quanto strillano!-       si lamenta InuYasha
 
Dopo una buona mezz’ora di urla stridenti i Trapnest riescono finalmente a cominciare il loro piccolo concerto.
Mentre suonano la mia canzone preferita “A Little Pain” noto che la cantante Reira fissa in maniera a dir poco irritante InuYasha.
Mi chiedo se è solo incuriosita dal suo costume o perché gli piace il mio ragazzo.
Fatto sta che mi infastidisce molto come lo guarda.
-Andiamo via!-        gli dico il più vicino possibile per farmi sentire senza urlare
-Perché? Questi ragazzi sono bravissimi. Mi piacciono le loro canzoni.-       mi risponde lui
-A me invece no! Andiamo!-      insisto io con un nervo pulsante sulla fronte
Così con finta indifferenza ci allontaniamo da quella confusione e da quegli occhi troppo curiosi sul mio ragazzo per i miei gusti.
-Si può sapere che ti è preso così all’improvviso?-       mi domanda lui mentre ci dirigiamo in biblioteca, che sarà sicuramente deserta
-Non mi piaceva come ti guardava la cantante!-     rispondo infastidita
-Eh? Ma che esagerata! Mica guardava me…guardava un po’ tutti. È il suo lavoro guardare il pubblico no?-
-Già… il pubblico, non te!-
-Mi piaci quando fai la gelosa amore!-         mi dice abbracciandomi
-InuYasha aspetta…potrebbe venire qualcuno!-
-E chi vuoi che venga in biblioteca con un concerto come quello scusa? Comunque ho già chiuso la porta a chiave tranquilla!-        mi dice prima di baciarmi, lasciando scivolare così via tutta la mia rabbia
-Così non vale!-      mi lamento io
-In amore e in guerra tutto è lecito! L’importante è farti sbollire la rabbia.-        risponde soddisfatto
-Non è giusto che approfitti delle mie debolezze. Ora andiamo prima che qualcuno ci cerchi.-
 
Dopo essere usciti con cautela dalla biblioteca siamo tornati in palestra dividendoci. Stare troppo a lungo vicini è rischioso.
Noto però che il concerto è finito e che i Trapnest non sono più sul palco.
-Ragazze ma dove sono finiti i Trapnest?-       chiedo alle mie amiche
-Kagome ma dov’eri finita? Comunque hanno finito da un pò. Sono stati magnifici! Non mi sarei mai aspettata di vederli nella nostra umile scuola! Takumi è così bello! Mi sono fatta fare l’autografo!-        dice Eri con la bava alla bocca
Ma a questa piacciono tutti i ragazzi coi capelli lunghi? Mah….
-Sarebbe ora di risistemare tutto ragazze. Sono le sei quasi. Ormai si può considerare concluso il festival. In molti vanno già via.-        dico stanca e desiderosa di tornarmene a casa
Meglio ancora se a casa di InuYasha però.
 



 
                                                               ****************************



 
 
Kagome è terribilmente gelosa accidenti! Mi ha trascinato via dal concerto solo perché si è fissata che la cantante mi guardava.
Devo ammettere però che non mi spiace la sua gelosia, entro certi limiti ovviamente.
Ormai il concerto è finito. Peccato, devo ammettere che le canzoni di questo gruppo non mi dispiacciono affatto. Credo mi comprerò un loro cd.
-Ciao! Bel costume!-       mi sento dire da una ragazza coi capelli lunghi ricci che incontro in corridoio
Mi sembra familiare…
-Grazie. Ma tu…non sei la cantante del gruppo che ha suonato prima?- 
-Sì…sono Reira, piacere! Dalla tua domanda noto che non conoscevi i Trapnest, non è così?-        mi chiede lei allegra e sorridente
Devo ammettere che è molto carina. Ma la mia Kagome è molto più bella!
-Indovinato. Vi ho sentiti oggi per la prima volta. Devo dire che le vostre canzoni sono molto belle. E complimenti per la tua voce. Canti bene anche dal vivo. Non è da tutti senza i computer della Nasa che modificano le voci dei cantanti stonati.-
-I che scusa?-      chiede lei confusa
-Niente, è una battuta. Hai mai sentito cantare dal vivo i cantanti più famosi ai loro concerti? Ebbene non ce n’è uno che non prenda delle stecche tremende. Così si vocifera scherzosamente che le loro voci, al momento di registrare gli album, siano modificati dai potenti computer della Nasa.-
-Ahahahah questa non la sapevo! Beh allora grazie del complimento! Sei uno studente di questo istituto?-      domanda lei curiosa
-Veramente io ci lavoro. Sono il professore di giapponese.-
-Davvero? Wow… ma sembri giovanissimo!-        esclama stupita
-A dir la verità sono giovane. Ho ventisei anni.-
-E pensare che ti credevo uno studente. Immagino sarai l’idolo di tutte le tue alunne…professor?-
-Scusami non mi sono presentato, InuYasha Taisho, piacere. Comunque non sono affatto un idolo per le mie studentesse…te lo posso assicurare. Sono troppo severo.-
Che strana discussione! Perché mi trovo in corridoio a parlare con questa ragazza??
-Beate loro!-        dice lei sospirando
-Eh? Perché beate loro?-
-Perché possono avere un professore così giovane e tremendamente sexy tutti i giorni!-           dice in modo civettuolo
Ok…la discussione inizia a non piacermi.
-Non importa l’aspetto del professore ma le sue competenze. Comunque ora scusami…devo andare in aula professori a sistemare alcuni registri. Complimenti per l’esibizione. Ciao!-        la saluto freddamente avviandomi verso l’aula professori
Meglio tagliar corto subito in certi casi. Mi ha proprio dato l’aria di una che sta flirtando. Credo che Kagome non avesse tutti i torti.
-Ehi aspetta, perché te ne sei andato via così?-        mi domanda lei seguendomi fin dentro l’aula
-Reira questo è un luogo con accesso privato. Non può entrare nessuno a parte gli insegnanti. Comunque ti ho spiegato che devo sistemare alcuni registri, quindi ti pregherei di andare.-         le chiedo gentilmente
-Perché hai reagito così? Ho forse detto qualcosa di sbagliato?-        chiede lei con fare innocente
-Diciamo che dire ad un uomo che non conosci che è tremendamente sexy non è proprio un buon modo per intraprendere una discussione.-        rispondo io facendo finta di credere alla sua buona fede
Ma ne dubito sinceramente.
-E perché scusa? Che ho detto di male? E’ la verità!-         eccola che insiste
-Senti ti ringrazio del complimento ma lo ritengo fuori luogo. Soprattutto perché sono impegnato!-     
-Ah…capisco. Ok ti chiedo scusa allora, non volevo crearti problemi. Mi spiace. Ci stringiamo la mano per salutarci in modo amichevole senza rancore?-         mi chiede lei porgendomi la mano
Magari l’ho giudicata male. Forse ha visto un ragazzo che le piaceva e ha voluto provarci. In teoria non ci sarebbe nulla di male in questo.
-Va bene, tranquilla non è successo nulla. Basta essersi capiti.-      rispondo stringendole la mano amichevolmente
Ma proprio mentre sto per allentare la presa e lasciarle la mano, la sento tirarmi a sé e di slancio mi bacia.
Rimango così stupito che non mi sposto subito. Non me l’aspettavo.
Appena la scosto con forza dalle mie labbra il mio viso sbianca…Kagome è ferma davanti la porta e ci guarda impietrita.
Anche io sono come paralizzato. Che faccio ora?
-Sono tue alunne?-       chiede Reira guardando lei e l’amica vicino
Sango è insieme a Kagome e mi sta fulminando con gli occhi. Ed è proprio quest’ultima che prende la parola…
-Ci scusi professor Taisho…non sapevamo fosse impegnato!-        spiega Sango con tono freddo, afferrando Kagome per una mano e trascinandola via come un peso morto
Lei era immobile e impassibile, ferma ad osservarmi stupita.
-Aspettate ragazze!-       le chiamo ritornando in me, ma Reira mi ferma
-Dove vai? Non credo tu debba dare spiegazioni alle tue alunne.-
-Ma ti vuoi levare dai piedi ragazzina? Non sai quello che hai combinato!-        le urlo furioso correndo dietro a Kagome e Sango, senza però riuscire a trovarle in mezzo la miriade di gente che si appresta ad uscire dall’istituto
Maledizione questa non ci voleva! Come glielo spiego a Kagome che è stata quella mocciosa a baciarmi e non io? Non mi crederà!
Accidenti a me e quando le ho dato corda in corridoio! Ma certo non credevo sarebbe finita così!
 

 


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Mentre alcuni studenti cominciano già a sistemare tutto e gli ultimi visitatori si apprestano ad andarsene, chiedo a Sango di aiutarmi a cercare InuYasha. In sua compagnia la cosa può sembrare meno sospetta.
Devo chiedergli se viene a cena da me o preferisce che andiamo direttamente a casa sua. Io preferirei di gran lunga la seconda ipotesi. Ho voglia di toccargli quelle orecchiette carinissime!
Di solito quando non è in giro per l’istituto è in aula professori, così ci dirigiamo prima lì.
Appena varco la soglia però, rimango scioccata dall’immagine che mi ritrovo davanti…
InuYasha sta baciando Reira! Non è possibile!
Vorrei urlare ma la voce sembra scomparsa. Vorrei muovermi e tiragli uno schiaffo, ma le gambe non rispondono al mio comando. Il mio cervello è andato in tilt.
Quando si staccano dal bacio lui mi vede e sbianca. Non immaginava certo che lo avrei scoperto.
Il mio cuore sembra fermo. Non riesco più a sentire il mio corpo.
È Sango a parlare per poi portarmi via. Non ho nemmeno capito cosa ha detto.
 
-Cielo Kagome… e muovi quelle gambe! Sembri imbalsamata!-       mi dice mentre arriviamo all’uscita della scuola
-Sango…-        riesco solo a dire per poi scoppiare in un pianto irrefrenabile
-Andiamocene dai.-       mi dice lei e io annuisco
Quando siamo arrivate  a casa sua piangevo ancora. Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da InuYasha.
-Kagome tieni questo pigiama. Stasera ti fermi a casa mia. Non voglio che stai sola. Ho chiamato tua madre per avvisarla che ti fermavi da me.-
-Grazie Sango…-      
-Kagome…so che forse non dovrei  dirtelo ma…forse non è come sembra.-
-Non è come sembra? Si stavano baciando Sango. Secondo te cos’altro poteva sembrare?-
-Magari non è andata proprio così…-
-E come sarebbe andata secondo te?-
-Beh…non so…magari è stata lei a baciarlo.-       ipotizza lei
-Se anche fosse lui non mi sembrava dispiaciuto. Ci ha messo un po’ a staccarsi.-      le faccio notare
-E’ vero…però…non so. InuYasha non mi sembra il tipo! Una cosa del genere potrei aspettarmela da quel maniaco di Miroku ma non da InuYasha. Ha dimostrato più volte di tenere a te. Ti ha aspettato per tre anni senza mai lamentarsi. Ha preso perfino una casa per voi due. Queste sono cose che non si fanno per chiunque. Figurati se poi le butta al vento per la prima venuta.-       
-Non lo so…per adesso ho bisogno di riposare. Mi sta esplodendo la testa.-       le dico infilandomi il pigiama
-Ok riposati. Se domani non te la senti di venire a scuola stai a casa.-       mi dice lei alzandosi per spegnere la luce
-Scusami per il disturbo amica mia.-      le dico dispiaciuta
-Non dirlo nemmeno per scherzo Kagome! Gli amici servono a questo! ‘Notte Kagome.-
-Buonanotte Sango.-
Stanca e spossata dal pianto mi addormento, avendo però un incubo dietro l’altro.
 
 


 
                                               **************************************


 
 
 
Tornato di corsa a casa mi tolgo il costume e mi dirigo subito a casa di Kagome. Sarà sicuramente lì a piangere disperata per colpa mia. Dannazione!
-Oh ciao InuYasha. Che bella sorpresa…come mai qui?-       mi chiede allegra e cordiale la madre di Kagome
Da questo intuisco che la figlia non le ha raccontato nulla.
-Salve signora Higurashi. Potrei parlare con Kagome?-
-Ma caro…Kagome non è qui! Rimane a dormire a casa di Sango. Non dirmi che non lo sapevi?-       mi chiede lei stupita
-Veramente…no…-        rispondo dispiaciuto
E ora come faccio a parlarle?
-Vieni caro entra. Ti offro un tazza di tè.-        mi dice lei in modo materno come sempre
-La ringrazio ma non è il caso credo…-      le dico pensando alla sua reazione quando vedrà la figlia in lacrime
-Una tazza di tè e due chiacchere fanno sempre bene ad un cuore ferito ragazzo mio!-        risponde lei sorridendo dolcemente
-Ma lei come…-    
-Voi giovani dimenticate che oltre ad essere una madre sono stata giovane anche io. Capisco quando qualcosa non va. E dalla tua espressione capisco che hai litigato con mia figlia-          spiega dirigendosi in cucina a metter su il bollitore per il tè
-La ringrazio per la fiducia. Non sa nemmeno cosa sia successo tra me e Kagome, senza sapere di chi sia la colpa, eppure lei mi accoglie in casa come una madre. La ringrazio.-
-Per me sei sempre stato come un figlio InuYasha. In questi cinque anni ho imparato a conoscerti e se c’è una cosa che ho imparato su di te è che ami mia figlia con tutto il cuore. E so anche che lei ama te. Qualunque cosa possa esserci stata tra di voi si risolverà di certo.-       afferma sicura mentre si siede di fronte a me
-La vedo difficile a dir la verità. Non credo Kagome mi perdonerà…-          dico quasi rassegnato
-Ti va di raccontarmi?-      chiede lei
 
Le racconto tutto con grande imbarazzo, ma non raccontarle la verità dopo le parole che mi ha detto mi sembrava ingiusto.
-Certo è un bel guaio. Non sarà facile spiegarlo a mia figlia.-       dice lei pensierosa
-Lei mi crede?-       domando dubbioso
-Certo che sì! Non avrei motivo di non farlo. Il problema sarà farlo capire a Kagome.-
-Non posso far altro che attendere il suo ritorno domani. Se è andata a casa della sua amica vuol dire che non vuole parlarmi.-      non mi resta che constatare deluso
-Già, lo credo anche io. Su fatti coraggio e non arrenderti! Vedrai che capirà…-
-Lo spero….-      sussurro sorseggiando l’ultimo goccio del mio tè
 
Per tutta la notte non ho fatto altro che rigirarmi nel mio letto.
Perché accidenti dovevano capitare tutte a noi? Poi tra tutte, questa è la cosa peggiore che potesse capitarci!
Ma quella cantante proprio da me doveva venire? Con tutti i ragazzi presenti alla festa doveva rompere le balle proprio a me?
Oggi ho lezione proprio in classe di Kagome alla prima ora.
Sarà la lezione più lunga e difficile di tutta la mia vita!
Ero perfino meno teso il giorno degli esami di ammissione all’università.
Non so come comportarmi…
Arrivato a scuola mi dirigo subito alla classe di Kagome. Entrando però non la trovo. Non è venuta oggi.
Vorrà di sicuro evitarmi. Dannazione devo parlarle!
 
All’ora di pranzo cerco Sango per chiederle di Kagome.
-Kagome stava poco bene ed è rimasta a casa mia a riposare.-      mi spiega lei
-Cielo Sango…lei ha frainteso! Io non stavo baciando quella ragazza! E’ stata lei a prendermi alla sprovvista! Quando poi l’ho allontanata ho visto Kagome guardarci.-
-Mmmh…in effetti immaginavo fosse andata così. Però potevi anche spostarla via prima no? Ci hai messo un po’ anche tu!-       mi rimprovera giustamente lei
-Lo so ma non me lo aspettavo. Sono rimasto stupito quanto voi!-
-Eh no! Mai più di Kagome credimi! Comunque tieni!-       mi dice dandomi un mazzo di chiavi
-Che devo farci?-
-Sono le chiavi di casa mia. A quest’ora non c’è nessuno. Vai da Kagome e parlale.-       mi spiega lei
-Grazie Sango! Non so come ringraziarti!-       le dico grato prendendo le chiavi
-Fatti perdonare dalla mia amica e falle ritornare il sorriso. Non mi piace vederla piangere. È come una sorella e le voglio bene! Ma falla soffrire ancora e ti spezzo tutte le ossa!-       minaccia lei
E so che ne sarebbe capace dato le botte che prende Miroku quando allunga le mani verso un’altra donna.
-O..ok!-
-Ah un’altra cosa…possibilmente se dovete fare sesso non fatelo sul mio letto! Usate la stanza degli ospiti capito?-
-Va bene, ma…non credo accadrà tranquilla! Al massimo se va tutto bene la porto via con me.-     l’avviso io, nel caso tornando non la trovi
-Ok va bene! Mi raccomando…sii convincente!-
 
Dopo avermi spiegato brevemente come arrivare a casa sua, chiedo un permesso al preside per uscire prima per motivi personali.
Arrivato a casa di Sango apro piano la porta  ed entro cercando di non fare rumore per non spaventarla.
Al piano terra non la trovo quindi decido di salire su in camera. Sango mi ha detto che la sua è in fondo al corridoio a sinistra. Aprendo la porta la trovo rannicchiata a letto. Sta dormendo. Avvicinandomi noto che ha il viso ancora umido. Deve essersi addormentata piangendo.
Mi fa male da impazzire essere la causa del suo dolore, anche se involontariamente.
Non so se svegliarla o lasciarla dormire.
Le accarezzo una guancia spostandole le ciocche di capelli attaccati all’umido delle lacrime.
-InuYasha…-       sussurra lei continuando a dormire
Mi sta chiamando. Chissà cosa sta sognando…
Decido di non svegliarla per adesso, così faccio l’unica cosa che mi viene in mente. Mi stendo accanto a lei, faccia a faccia, abbracciandola.
Sango mi ha detto che fino alle quattro del pomeriggio non verrà nessuno. E’ l’una quindi posso lasciarla dormire ancora un po’.
Dopo un po’ la sento muoversi. Si sta sistemando meglio sul mio petto, come se sapesse inconsciamente che sono qui con lei.

Verso le tre inizia a svegliarsi, poggiando i suoi occhi sopra i miei, che non hanno smesso un secondo di osservarla.
-InuYasha?-       domanda lei con gli occhi ancora semichiusi
-Ciao amore…-     le rispondo dolcemente
-Sto sognando?-      mi chiede lei sollevandosi appena per guardarmi meglio
-No, sono qui con te Kagome. Sango mi ha dato le chiavi di casa.-      le dico accarezzandole i capelli
Di sicuro appena si renderà conto di essere sveglia e ricorderà quello che è successo ieri inizierà ad urlare. Sempre se non mi arriva prima un ceffone.
Stranamente però non accade nulla di tutto questo. I suoi occhi iniziano a riempirsi nuovamente di lacrime e invece di urlare o schiaffeggiarmi si butta tra le mie braccia singhiozzando.
-Ehi calmati cucciola! Perché fai così? Prendi fiato o soffochi!-      le dico spostandola dal mio petto quando sento i singhiozzi strozzati dalla mancanza di aria
-Perché sei qui?-       mi chiede tra un singhiozzo e l’altro
-Per chiederti perdono Kagome. Anche se io per la verità non ho fatto nulla. È stata quella pazza a baciarmi. Non sono stato io. Io ti amo e non farei mai una cosa del genere! Devi credermi ti prego!-       la supplico quasi disperato per la paura di perderla
Ma lei ancora una volta mi stupisce..
-Ti credo…-       mi dice calmandosi un po’
-Cosa?-      chiedo stupito e incredulo alle mie orecchie
-Ho detto che ti credo.-       mi ripete lei
-Davvero?-        domando ancora incapace di crederci
-Ti ho detto di sì! Sei diventato sordo adesso? Cos’è…il bacio di quella strega ti ha rincretinito forse?-       mi chiede cambiando tono
Incapace di aspettare oltre la stringo fortissimo a me. Non immaginavo che mi credesse così facilmente.
Eppure ieri mi è sembrata scioccata. E anche prima Sango mi ha detto quanto stava male.
-Kagome ma…non che la cosa mi dispiaccia sia chiaro, ma come mai mi hai creduto così facilmente? Io mi aspettavo urla o schiaffi…o addirittura che non volessi più vedermi…-
-Ho riflettuto. Non mi hai mai dato modo di dubitare del tuo amore. Così ho deciso di darti fiducia. Non ho lottato tanto sopportando questi tre anni per perderti per un bacio. Oltretutto fino a mezz’ora prima non sapevi nemmeno chi fosse Reira. Lei invece non ti toglieva gli occhi di dosso. Lì per lì ero disperata perché era una scena difficile da mandar giù, ma col senno di poi a mente più lucida c’ ho riflettuto.-           spiega lei accoccolandosi nuovamente sul mio petto
-Kagome io…non so che dire. Mi hai stupito! Davvero! Sappi che non ti ho mai amato tanto come in questo momento!-         le dico fiero della donna che è diventata
-Ovvero stai confessando che prima mi amavi poco?-        domanda con un finto broncio
-Rispetto a quanto ti amo in questo preciso momento sì!-       le rispondo serio
-InuYasha…-      mi chiama lei guardandomi negli occhi
Accarezzandola una guancia la bacio disperatamente. Temevo che non avrei più avuto queste labbra sulle mie. In poco tempo le carezze e i baci diventano qualcosa di più, ma le parole di Sango mi rimbombano nella mente.
-Kagome…credo sia meglio andare a casa.-      le dico riprendendo il controllo delle mie azioni
-Sì magari dopo, per adesso baciami.-
-Tesoro la tua amica era preoccupata che finissimo col farlo nel suo letto, e sinceramente non so darle torto. Andiamo a casa nostra che ne dici?-
-Sango ti ha detto davvero quelle cose?-       chiede stupita
-Già.-
-Ma come sapeva che avremmo fatto pace?-
-Non so…forse perché ti conosce.-        le dico io
-Stasera dovrò ringraziarla. È un’ottima amica.-
-Già concordo anche io. Comunque proporrei di rimandare a dopo le lodi su Sango. Adesso ho altre voglie.-        le confesso prendendola per mano e aiutandola ad alzarsi dal letto

Dopo aver richiuso a chiave la porta, io e Kagome ci dirigiamo verso casa nostra.
Non l’ho lasciata un solo secondo per tutta la sera, nemmeno per cenare. L'ho tenuta stretta a me, grato ai Kami di poterla avere ancora tra le braccia.
Lei ha avvisato la madre che ci fermavamo a dormire qui. Tanto ormai non serve certo mentirle. Kagome mi ha detto che le sembrava felice anzi.
Sono stato davvero fortunato a trasferirmi in quella casa vicino a quel tempio.
Oltre che una splendida fidanzata mi ha dato una seconda madre. Mi sento davvero a casa con la sua famiglia, che spero diventi presto a tutti gli effetti anche la mia.
Manca poco al tuo diciottesimo compleanno Kagome...e non vedo l’ora che quel giorno arrivi!
 
 
 
 
 
 
 
 




 
 
 
 
 
 
 

(*) Il  tessen è un ventaglio che nell’epoca dei ninja venne trasformato in una vera e propria arma. Utilizzato dalle kunoichi, le donne ninja. Molti nascondevano al loro interno un’anima in acciaio al posto delle classiche stecche in legno. Queste stecche particolari erano delle vere e proprie lame affilate simili a piccoli coltelli. Altri tipi invece avevano il bordo dell’apertura rivestita di lamine d’acciaio. Una volta aperto diventava una tagliente lama  ( altro esempio : tessen totalmente d' acciaio )

 
(**) il  sashinuki hakama altro non sarebbe che il nome corretto dei pantaloni di InuYasha. Gli orli finali delle hakama ( i classici pantaloni dei sacerdoti o delle miko per intenderci) venivano stretti da dei cordoncini alle caviglie in modo da creare l’effetto a palloncino e lasciare scoperto il piede.
L’hitoe è la giacca con le maniche a campana di Inu . E’ una giacca con le maniche semi-staccate dall’abito, che lascia intravedere la maglia bianca che sta sotto ( kosode) ma le maniche sono quelle classiche del kariginu, larghe a campana.  
L’obi è la fascia che sta in vita, a tenere stretto il tutto a mo’ di cintura. Il saya invece è il fodero.
 

(***)  Per chi non li conosce i  Trapnest sono un gruppo musicale appartenente alla serie  Nana. Sono diretti concorrenti del gruppo di cui fa parte una delle due protagoniste, i Black Stons ( abbreviato Blast)
Le voci, nell’anime, delle cantanti di entrambi i gruppi sono date da due famosissime cantanti molto apprezzate in Giappone.  La voce di Reira è della cantante Olivia Lufkin, quella che vedete nel video. 
 
 
 
 
Ciao ^_^
Chiedo scusa per il ritardo ma ho avuto dei problemini ( ospedalieri ahimè) questa settimana, e temo anche la settimana prossima.
Spero comunque di poter aggiornare il prima possibile. Mi spiace per il tremendo ritardo nel rispondere alle vostre recensioni e a darvi la mia di recensione alle vostre storie…prometto che domani le leggo e le recensisco ^_^
Grazie infinite per la pazienza ^_^
Come avete notato in questo capitolo ho fatto un piccolo crossover con l’anime di Nana. Adoro le canzoni di Olivia Lufkin *___*    e poi A Little Pain è la mia canzone preferita insieme a Starless Night. Soprattutto conoscendo il significato delle parole….bellissime! E come potete notare anche il titolo del cap è preso dalla canzone ^_^
Ok finisco di rompere ^_^
Grazie e baci Faby  <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
 
 

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Capitolo 13
*** Un regalo importante ***


 
 


Dopo l’accaduto con Reira io ed InuYasha siamo stati più uniti che mai.
Lui è stato molto colpito dalla mia reazione. Ma non avrei potuto averne altre. Sarebbe stato proprio da sciocchi credere che mi stesse tradendo con una di cui non conosceva nemmeno l’esistenza fino a pochi minuti prima.
Non nego di esserci rimasta malissimo a primo impatto. Ma spesso la nostra mente agisce da sola, senza comando. Ero rimasta davvero impietrita a quella scena disgustosa. Ed è bene per quella stronzetta che non si faccia mai più rivedere perché stavolta giuro che le cambio i connotati.
Domani è il mio compleanno. Finalmente sarò maggiorenne. Da adesso in poi dovessero anche scoprirci le cose sarebbero diverse.
Nessuno potrebbe più far nulla contro InuYasha. Però è sempre meglio evitare scandali al momento. Sono pur sempre una sua alunna ed è meglio restare cauti.
Chissà cosa mi regalerà domani InuYasha. Sono giorni che lo vedo strano. Di sicuro ha in mente qualcosa. Magari un altro bel viaggio a Naha come due anni fa. Sarebbe bellissimo ritornarci! Quello è stato il giorno più bello della mia vita! Non dimenticherò mai la mia prima volta in quel posto così magico.
InuYasha è il fidanzato migliore che possa esistere. Figurarsi se non gli davo fiducia!
 
-Kagome mi hai sentita?-        mi chiama Eri interrompendo il filo dei miei pensieri
-Ah…scusami ero distratta. Cosa mi chiedevi?-
-Ti chiedevo chi vuoi invitare di questa scuola per sabato.-
-Cos’è sabato?-
-Ma Kagome dove sei con la testa oggi? Non ti ricordi che avevamo deciso di festeggiare il tuo compleanno sabato in modo da poter essere tutti presenti visto che domani, che è martedì, sarà difficile?-      mi ricorda Ayame abbracciata a Koga
Finalmente quei due stanno insieme per mia immensa gioia!
-Di sicuro pensa al suo ragazzo!-       risponde Koga facendomi arrossire
-CHE COSA???? Hai il fidanzato?? Perché non ce l’hai mai detto?-      chiedono tutte all’unisono facendo girare tutti i nostri compagni
-Zitte non gridatelo! Che vergogna mi guardano tutti!-     mi lamento facendomi piccola piccola
Non amo stare al centro delle attenzioni.
-La colpa è tua! Hai il ragazzo e non ce lo dici? Ma che amica sei?-     dice Ai offesa
-Beh non mi avete mai chiesto se lo sono o meno.-       cerco di giustificarmi inutilmente
-Non è una buona scusa per non dirci che hai il ragazzo Kagome! E da quanto state insieme?-      chiede Eri
-Beh veramente…-
-Lo era già al primo anno!-       esclama Koga
Questo ragazzo vuole morire per forza vero? Prima o poi gli avveleno il pranzo! Grrr…i fatti suoi mai eh?
-Davvero? E chi è questo ragazzo? E’ bello vero? Lo conosciamo?-      domanda Ayame curiosa
Oh lo conosci eccome Ayame! Che voglia avrei di dirlo accidenti!
-E’ molto bello Ayame! Però lavora essendo più grande di lei. Quindi non aspettatevi di poterlo assalire all’uscita da scuola un giorno, come avete fatto col mio!-       interviene Sango salvandomi
Ricordo ancora il giorno in cui Miroku venne a prendere Sango all’uscita da scuola. Tutte le ragazze lo accerchiarono estasiate e adoranti. Anche se terribilmente maniaco devo riconoscere che Miroku è un gran bel ragazzo! Mai quanto il mio però!!
-Allora non ce lo farai conoscere?-     chiede Ai dispiaciuta
-Ma no lo vedremo di sicuro alla festa di Kagome sabato no? Dovrà esserci per forza! E ce lo presenterai stavolta!-       esulta Eri
Ma questa ragazza è terribile! Quando si parla di bei ragazzi è una vampira in cerca di sangue fresco!
Non se ne lascia scappare uno! Ricordo ancora le sue fantasie sul mio ragazzo!!
Come se mi avesse letta nella mente, Ayame da voce ai miei pensieri…
-Eri sei incredibile! Quando ci sono ragazzi di mezzo non capisci più niente!-
-E che ci posso fare se mi piacciono i bei ragazzi? Ho solo buon gusto cara! E tu non mi sembri da meno visto il bel ragazzo che hai!-      ribatte lei
-Ohi ohi qui si comincia a parlare di cose noiose tra donne! Io vado piccola a dopo!-       dice Koga andandosene
-Siamo rimaste solo noi femminucce finalmente!-        dice Sango ridendo
-Già…ma ritornando al discorso di prima…io non faccio gli occhi dolci a tutti Eri! Io li ho solo per il mio Koga! Che poi sia anche bello è un caso.-
-Già come no! Sbaglio o eri tu che dicevi al primo anno che avresti voluto prendere a sculacciate col libro di giapponese il professor Taisho… nudo?-      replica Eri
-Co…cos…COSA????-       esclamo furiosa sbattendo le mani sul banco perdendo quasi il controllo
Io queste le strozzo una per una! Faccio una strage oggi!!
-Ka..Kagome che ti prende? Perché quello sguardo omicida? Che abbiamo detto?-     domanda Ai impaurita
-Siete delle depravate accidenti a voi! Come vi permettete di fare questi discorsi sul mio fidamhmhhmh!!!-       continuo a lamentarmi con la bocca tappata appena in tempo da Sango
-Ahahahah  scusatela ragazze! Quando sente questi discorsi Kagome si imbarazza e perde il controllo! Sei troppo pudica amica mia te lo dico sempre!!!-      mi strilla arrabbiata  all’orecchio continuando a tenermi la mano premuta sulla bocca, mentre io cerco di calmarmi
-Addirittura? Scusaci Kagome…non credevamo fossi così casta!-       dice Eri
-Già….ma povero il tuo ragazzo allora…-       ribatte Ayame con chiare allusioni al sesso
Se non fosse che Sango mi tiene ancora la bocca tappata saprei io cosa risponderle!
Sango nota il mio sguardo assassino così mi porta via.
-Scusate ragazze noi andiamo un attimo fuori così Kagome si riprende dall’imbarazzo eheheheh…-      dice Sango trascinandomi fuori dalla classe
 
-IO LE UCCIDO!!!!!!!!!!!-     urlo prendendo a calci dei sassi nel giardino della scuola
-Kagome calmati! Ti rendi conto che stavi per confessare tutto?-
-Non me ne frega un accidente Sango! Sono stanca di sopportare queste frasi sconce sul mio ragazzo! Sono tre anni che le sento ma ora basta! Sono stanca!-
-Kagome hai sopportato per tre anni e non riesci a sopportare per sei mesi? Fatti forza e stringi i denti dai…-
-La fai facile tu! Se fosse Miroku l’oggetto sessuale dei pensieri di quelle pervertite che faresti?-
-Beh….credo le avrei già uccise da tempo!-      risponde lei
-Hai visto? Quindi mi dai ragione!-
-Non ho mai detto che hai torto. Ma se riveli la vostra relazione le cose potrebbero andare molto male per voi due. La professionalità di InuYasha sarebbe in serio rischio e come professore non sarebbe più credibile se si scoprisse che si porta a letto una sua alunna non ti pare? Hai atteso tanto….porta pazienza ancora un po’. E poi finalmente potrai spiattellare in faccia a quelle gatte morte la vostra relazione! Magari invitandole pure al vostro matrimonio un giorno.-
-Oh… stai pur certa che lo farò! Avrei voglia di sposarmi oggi solo per il puro gusto di vederle sbiancare per la figuraccia che hanno fatto in questi anni.-      dico maligna
Non sono una tipa cattiva, ma con loro sì! Le vorrei vedere mortificate fino alla punta dei capelli!
Sculacciare il mio fidanzato col libro di giapponese…. dissolute!! Svergognate!!
-Se ti sei un po’ calmata dovremmo ritornare in classe. La pausa pranzo sta per terminare.-
-Sì sì andiamo. Cercherò di non ucciderle per oggi. Grazie amica mia…se non ci fossi tu..-
-Figurati, so che tu faresti lo stesso con me. A proposito, come farai con la festa sabato? Non puoi certo invitare il tuo professore alla tua festa.-
-Non lo so ma credo che non potrà venire Sango. Io lo vorrei ma sarà impossibile temo.-      non mi resta che constatare
 
Ritornate in classe ho fulminato tutto il tempo le mie compagne. State certe che un giorno mi  vendicherò….e come se mi vendicherò!!!
 
 



 
                                                               ***********************************
 
 



 
Domani è il compleanno di Kagome finalmente. Non vedevo l’ora che anche questo giorno arrivasse.
Lo attendo da cinque lunghi anni.
La amo da impazzire! Non credevo si potesse amare tanto una persona.
Se non fosse stata minorenne glielo avrei già chiesto da tempo. Non sono mai stato più sicuro di una cosa come questa in vita mia!
L’appoggio e l’affetto della sua famiglia ce l’ho. La fiducia di Kagome anche. La casa l’ho già presa due anni fa e ora è praticamente pronta. Manca solo qualche piccolo dettaglio d’arredamento e sarà perfetta.
L’unica cosa che manca adesso per rendere anche la nostra vita perfetta è il matrimonio.
Veramente oltre quello ci sarebbe pure avere dei figli, ma Kagome mi ha fatto ben capire che per adesso non se la sente e che per lei è presto. Non mi va certo di pressarla. In fin dei conti anche io sono ancora molto giovane a ventisei anni. Vedremo magari tra un paio di anni.
L’anello l’ho già comprato da mesi. Ora manca solo il modo migliore per farle la proposta. Ne ho pensate tante ma con lei ho già fatto praticamente tutto.
Come potrei stupirla? Sono giorni che ci penso ormai. Anzi settimane. Ogni volta che penso qualcosa finisco con lo scartarla perché la trovo banale.
Dunque a lei piacciono le rose rosse olandesi, i ciliegi in fiore, oggetti antichi, gli animali, i film in costume tradizionale, il mare, i cibi italiani e l’Italia ovviam…aspetta un attimo…già l’Italia!
Perché non ci ho mai pensato prima? Ha sempre detto che le piacerebbe vedere l’Italia un giorno! E se non ricordo male le piace soprattutto Venezia.
Ho trovato come fare. InuYasha sei un genio!
 
-Miroku devo chiederti un favore!-       gli chiedo dopo averlo chiamato al cellulare
-“Dimmi amico”-        
-Anni fa a casa tua ho sentito uno strano cd con delle canzoni molto originali pop-barocche italiane, ti ricordi?-
-“Musica italiana barocca? Forse ti riferisci a quel gruppo di musicisti che si esibiscono sempre con i costumi europei del 1700?”-
-Esatto proprio loro! Ti ricordi come si chiamano?-
-“Se non ricordo male aveva a che fare con Venezia, forse ronda veneziana…no no aspetta Rondò Veneziano! Sì i Rondò Veneziano. Ma perché lo vuoi sapere?”-         mi chiede incuriosito dalla strana richiesta
-Devo fare una cosa! Poi ti spiego! Ora devo andare ciao e grazie amico!-
Dopo aver riattaccato corro subito in un negozio per cercare questo cd. Non sarà facile trovarlo qui in Giappone ma devo provarci. Una volta Miroku mi disse che sono famosi a livello internazionale quindi qualcosa dovrebbe esserci.
Dopo mezzo pomeriggio passato a girare negozi finalmente trovo uno dei trenta cd che il gruppo ha fatto. Cavolo uno su trenta però…e va beh meglio che niente!
Ora devo passare in un’agenzia di viaggi per qualche informazione ed è fatta!
 
Il giorno tanto atteso arriva.
Purtroppo il giorno del suo compleanno coincide con quello scelto dal nostro strambo preside per effettuare le visite in casa dei genitori per gli studenti che sono un po’ indietro con lo studio.
Accidenti questa è una cosa che si fa alle elementari! Comunque sia ad ogni insegnante è stato chiesto di fare un elenco degli studenti che vanno peggio nelle loro materie.
Il professore interessato della propria materia farà visita ai genitori per parlare con loro del rendimento del figlio.
Che cosa umiliante per un diciottenne, ma se il preside ha deciso così non possiamo fare altrimenti.
In totale sono una decina quelli con cui dovrò parlare.
Ovviamente a me toccava Kagome per il giapponese antico. Approfitterò della visita per chiedere alla famiglia di Kagome il permesso di sposarla. E’ solo per educazione e rispetto però che lo faccio. L’unica di cui mi serve il consenso è lei, ma dato il rapporto che c’è con la sua famiglia mi sembra giusto farlo.
Prima mi libero di queste visite noiose e prima potrò stare con Kagome.
Abbiamo appuntamento nella nostra casa alle sei.
 
 



 
                                                               *****************************
 



 
 
Uffa sono le sei e mezza e InuYasha ancora non si vede. Sicuramente quelle stupide visite alla famiglia gli stanno facendo perdere tempo. Da me invece verrà stasera.
Mi chiedo perché abbia voluto vedermi qui visto che poi andremo insieme a casa mia per una cena con la mia famiglia. Stranamente quest’anno non ha preparato nulla. Non che la cosa mi dispiaccia o che volessi chissà che…è solo che l’ho visto talmente strano questi giorni che non so…mi sarei aspettata qualcosa. Forse ha voluto vedermi qui per darmi il suo regalo lontano dalla mia famiglia e non sentirsi in imbarazzo.
Oggi ho con me quasi tutti i regali che mi ha fatto in questi anni. Il bracciale coi cuori dei quattordici anni. Le chiavi di casa che mi regalò per il mio sedicesimo compleanno, la collana in oro bianco col ciondolo di mezza luna e un piccolo diamante laterale a fare da stella, regalo per i diciassette anni.
Chissà forse oggi mi regala un paio di orecchini. Non mi dispiacerebbe se fossero simili al ciondolo della collana.
-Tesoro sono a casa!-        mi urla ridendo dalla porta di ingresso come se fossimo una vecchia coppia di sposi
-Ciao amore…ben tornato! Com’è andata a lavoro?-       gli rispondo raggiungendolo e stando al gioco
-Bene mogliettina. Che facevi di bello?-     mi chiede dandomi un bacio ed entrando in salotto
Si siede sul divano dove lo raggiungo abbracciandolo.
-Nulla ti aspettavo. Ci hai messo un po’!-
-Scusami, è che queste visite mi hanno richiesto più tempo del dovuto. E pensa che ne manca ancora una…-
-Già…la mia. Chissà che dirà mia madre. Che umiliazione però uffa!-
-Lo so, è stato così per tutti. Ha dei metodi strani questo preside. Comunque fa niente dai, tua madre sa già che fai schifo in giapponese antico. Non è una novità!-
-Grazie eh? Molto gentile lei!-       rispondo imbronciata
Addirittura schifo! Cavolo…è vero che prendo appena la sufficienza, ma dire schifo….c’è di peggio infondo!
Oh cavolo! Ma cosa penso? Mi sto discolpando da sola? Io che mi auto criticavo sempre???
Sto impazzendo o sto accettando i miei pessimi voti finalmente?
No mai!!! Non li accetterò mai quei voti orribili!!!
-Terra chiama Kagome…ci sei?-      mi chiede lui interrompendo i miei pensieri
-Eh? Che vuoi?-       rispondo fulminandolo con gli occhi
-Oh dai cucciola non farmi quel visino così imbronciato! Lo sai che scherzo. Io mi sono adeguato ai tuoi voti. Fallo anche tu no?-
-Mai! E non chiamarmi così!-
-Va bene…permalosa. Piuttosto…questo è il tuo regalo Kagome!-       dice sorridente prendendo un pacchetto dalla giacca
Dalla forma schiacciata sembra un cd.
-Speri che ti perdoni e di cavartela col regalo adesso?-       chiedo facendo la finta offesa
-Mi sa proprio di sì! Anzi sono sicuro che farai anche di meglio!-      dichiara sicuro
-Davvero? E che ci sarà mai qui dentro?-       domando incuriosita dalla sua sicurezza
-Aprilo e vedrai!-     
Dopo averlo osservato un secondo lo scarto dalla carta regalo. Come avevo supposto è un cd.
-Rondò Veneziano…La Serenissima?-       chiedo leggendo il nome e il titolo scritti sulla copertina
-Sì. Sono un gruppo di musicisti che fanno musica pop-barocca italiana, soprattutto dedicata a Venezia come dice il loro nome…che se non erro è una delle tue città preferite no?-
Ha ricordato questo particolare? Che dolce!!! Come si fa a non amarlo???
 
 
 



                                                               ************************



 
 
Dopo aver letto il nome del cd si è stupita. Bene, questo è un buon primo passo!
-Sì è vero! E tu lo hai ricordato? Te l’ho detto tanto tempo fa…wow! Mi stupisci sempre! E’ senz’altro un cd bellissimo se è dedicato all’Italia. Kami quanto la amo! E di sicuro amerò anche questo cd amore. Grazie è un regalo bellissimo!-      esulta lei felice abbracciandomi
Eh mia cara Kagome…sapessi. Questo è solo l’introduzione al vero regalo!
-Mi serve un lettore cd adesso per ascoltarlo! Un lettore, un lettore….il mio regno per un lettoreeeee!!!!-      grida cercandolo in giro per casa
Fortuna che ancora non lo abbiamo comprato!
-Calma mia “re Riccardo III d’Inghilterra”….presto avrai il tuo lettore cd ma prima ritorna qui. Devo ancora darti una cosa.-      la chiamo divertito
-Eh? E cosa?-      chiede ritornando
-Questo!-      le dico passandole ciò che ho preso all’agenzia di viaggi ieri
-Ma….ma…questi sono…..-       balbetta incredula osservandoli
-Due biglietti aerei per l’Italia!-      proseguo io per lei, vedendo il suo improvviso mutismo
-E’…è… fantastico!!! Aaaaaah vedrò l’Italia!!! Non ci credo! Grazie amore! Sei unico! Magnifico! Straordinario! Stupendo! Bellissimo!!! E ti amo tantissimo!!! Sììììì che bello! L’Italia! Ancora non ci credo!!! Ti saranno costati tantissimo i biglietti!!! Quando partiamo???-      strilla entusiasta ed euforica cercando la data sui biglietti
-Tra sei mesi!-     la precedo io
-Sei che? Come tra sei mesi? Ma perché?-       chiede con tono un po’ deluso
-Perché prima devi finire la scuola e io ho bisogno delle ferie, ma a parte questo perché prima dobbiamo fare una cosa molto importante!-
-E cosa scusa?-
-Mi sembra ovvio amore…sposarci!-      le dico con molta semplicità ottenendo l’effetto voluto
Infatti ha un’espressione sconvolta!
-Cosa…hai detto?-       chiede in un flebile sussurro
-Che prima di fare quel viaggio ci sposeremo. Questo sarà il nostro viaggio di nozze Kagome.-
-Ma…ma…-         balbetta incredula
-Kagome, non serve dirti quanto io ti ami perché lo sai. Sei la donna della mia vita e lo so già da cinque anni, quando tu mi sentisti parlare con la mia ex ricordi? Non ho mai amato una donna come amo te, perché per me non sei mai stata una ragazzina. Certo ho dovuto rispettare i tuoi tempi, però nel mio cuore già sapevo che questo giorno sarebbe arrivato presto. Non riesco ad attendere ancora Kagome! Da oggi sei maggiorenne e tra sei mesi saremo liberi. Quindi sposami…sposami lo stesso giorno in cui finirà questa nostra tortura, ovvero l’ultimo giorno scolastico!-
-Ma…dici sul serio? Lo stesso giorno?-      domanda  stupita
-Sì lo stesso giorno! Inviteremo tutta la scuola e daremo la prova del nostro amore. Tanto lo saprebbero ugualmente e io non voglio più nascondermi. Voglio che sia fatto tutto alla luce del giorno. Che mi rispondi?-
-Ti rispondo di sì! Sì sì sì e altre mille volte sì!!-      urla gettandosi tra le mie braccia in lacrime
-Ma come? Solo mille volte sì?-       chiedo finto deluso
-Milioni di miliardi di sì credi bastino?-
-Mmmh…. posso accontentarmi per stavolta.-      rispondo facendo finta di pensarci
-La ringrazio per la sua comprensione signore!-       dice ridendo ancora con le lacrime agli occhi
-Bene ora manca solo una cosa…-
-Che cos’altro manca? A me sembra tutto perfetto!-
-Invece no! Che proposta è senza anello??-      le dico tirandolo fuori dalla scatoletta
-Anche l’anello? Ma tu sei pazzo! Si può sapere quanto hai speso in questi giorni?-
-Non preoccuparti di questo. Lo sai che guadagno bene come professore. È anche per questo che abbiamo dovuto fare così tanti sacrifici in questi tre anni no?-
-E’ vero, e tuttora io li sto ancora facendo!-      si lamenta cambiando espressione diventando furiosa
-Eh? Perché? E’ forse successo qualcosa?-       chiedo preoccupato
-No niente lascia stare…scaramucce tra ragazze poi un giorno ti racconto! Ora mettimi l’anello dai! Non vedo l’ora di farlo vedere a Sango e alla mamma!-       dice ritornando allegra mentre le metto l’anello al dito
-Ok…ma a proposito di questo, voglio chiedere a tuo nonno e tua madre il permesso di sposarti cucciola!-
-Per oggi sono troppo felice quindi sorvolo a quello stupido nomignolo ma, perché devi chiedere loro il permesso? Non sono una bambina.-
-Lo so, ma è per rispetto nei loro confronti. Mi sembra più giusto così. Sono sempre stato trattato come uno di famiglia già da subito e questo non è da tutti. Soprattutto quando uno dei due è molto più grande dell’altro. Spero per te non sia un problema.-
-Assolutamente no, perché dovrebbe? Di sicuro mia madre sarà al settimo cielo. Lei ti considera già come un terzo figlio e il nonno sarà felice di sapere che non andremo a convivere come avevamo deciso prima.-
-Veramente io non ho mai pensato un solo giorno di voler vivere con te in questa casa senza essere sposati, solo che non te l’ho mai detto per non rovinare la sorpresa.-
-Che cosa? Ma da quant’è allora che volevi chiedermelo?-
-Te l’ho detto prima…da cinque anni amore!-
-Oh cielo…e tu…me lo hai sempre tenuto nascosto? Perché?-
-Perché che bello ci sarebbe stato se ti avessi detto “ Kagome sposami quando sarai maggiorenne!”. Sinceramente non mi sembrava un’ottima idea. E poi avevi quattordici anni. Le ragazze a quell’età non pensano mica al matrimonio, alla casa e al dopo. E’ vero che sei sempre stata più matura delle tue coetanee però era troppo prematuro. O ti è forse dispiaciuto il modo in cui l’ho fatto oggi?-      le chiedo curioso
-No no affatto! Anzi…è stata una sorpresa magnifica. Però scusa, a cosa serve il cd allora?-
-A tenerti compagnia fino al giorno della partenza. Tra l’altro la prima città che visiteremo indovina quale sarà…-
-Venezia per caso?-      chiede con occhi luccicanti
-Esatto! Prima tappa il Veneto con Venezia in primis.-
-E’ magnifico! Non vedo l’ora di girare per la città su quelle gondole che vedo sempre stampate sui libri!-
-Solamente? Io speravo non vedessi anche l’ora di sposarmi!-   
-Ah…ma te tanto ti vedrò tutti i giorni della mia vita! L’Italia invece no! Avrò solo occhi per lei in quei giorni!-
-Ma grazie eh? Vedo che mi ami molto!-
-Ma dai che scherzo stupidotto! E’ ovvio che non vedo l’ora di sposarti!-
-Però non l’hai detto! Lo hai fatto perché te l’ho fatto notare io!-
-Ooohh quanto sei pesante quando fai così!-      sbuffa girando la testa e incrociando le braccia
-Come osi dirmi che sono pesante eh? Tzs!-
-Sì sei pesante quando ti fissi su una cosa!-
-Ah sì? Ora ti faccio vedere quanto sia davvero pesante!-       le dico buttandomi su di lei e facendole il solletico sui fianchi, come la prima volta  al parco, il giorno del suo compleanno
-No no ti prego…ahahah pietà! Scusa!-    strilla ridendo
-Non basta! Chiedi perdono per avermi trattato male adesso!-      dico continuando a torturarla
-Ti prego perdonami! Ahahaha non lo faccio più giuro!!-
A queste parole mi fermo e sorrido soddisfatto.
-Tsz così impari!-
-Cattivo!-       dice lei asciugandosi le lacrime uscite con le risate
Proprio come allora al parco, le mie mani sono sotto la sua magliettina a toccarle i fianchi.
La guardo, inerme sotto al mio corpo, e non posso fare altro che ripetermi quanto sia bella.
-Ti ricorda qualcosa vero?-      mi chiede notando che la osservo
-Già…ma stavolta non mi fermerò come allora!-       le rispondo baciandola e spostando le mie mani sui suoi seni
Non mi stancherei mai di fare l’amore con lei. Il suo corpo è una calamita alla quale il mio corpo non sa resistere. Più ci provo più vengo soggiogato dalla voglia irrefrenabile di averla tra le braccia e sentire i suoi dolci sussurri che mi eccitano all’estremo.
 
Verso le otto e mezza ci rivestiamo e usciamo. Dobbiamo andare a cena a casa di Kagome sia per festeggiare il suo compleanno e dire alla famiglia del matrimonio, sia per la visita come professore.
Alla cena sono stati invitati anche Sango e Miroku.
Arrivati a casa sua, la madre nota subito il solitario che la figlia porta al dito e scoppia in lacrime.
Non ho ancora aperto bocca che già tutti si complimentano con noi.
Perfino il nonno di Kagome ha pianto per la felicità di sapere la nipote sposata. Non gli andava proprio giù la convivenza. E non so dargliene torto anche se comunque non ho mai pensato a quella. Il primo giorno in cui Kagome varcherà quella casa per viverci insieme sarà solo come mia moglie.
Dopo tanto tempo ho ripronunciato la parola “mamma”. Quando ho chiesto alla madre di Kagome l’onore di poterla chiamare così mi ha abbracciato piangendo.
Devo molto a quella donna. Sempre pronta a credermi e a difendermi e darmi una mano. Sono stato trattato come un figlio da lei quindi sarà naturale considerarla come una seconda madre.
Con mia grande sorpresa anche il signor Higurashi vuole che lo chiami nonno. A quanto pare mi ha accettato del tutto in famiglia. Non ha mai obiettato la mia relazione con Kagome, ma non è mai stato un tipo molto espansivo con me. Forse perché temeva non facessi davvero le cose seriamente con la nipote, non so.
Stasera comunque è stato diverso. E’ stato più paterno direi. Abbiamo fatto due chiacchiere.
Mi ha chiesto di avere cura della nipote come un tesoro, e di prendermi cura della figlia e di Sota quando lui non ci sarà più.
E’ stato un vero onore e piacere accettare la sua richiesta, perché la sua famiglia adesso è anche la mia di famiglia. Quella che non ho mai avuto come desideravo. Anche quel poco che avevo con mia madre mi è venuto a mancare molto presto. Adesso posso davvero dire di essere l’uomo più felice del mondo.
Mancherebbe solo una cosa per mandarmi al settimo cielo, ma per quello dovrò aspettare ancora qualche anno.
Per il resto…trasferirmi in questo quartiere è stato il regalo più bello e importante che la vita potesse farmi!
 
 
 
 
 
 










 
 
Salve ^_^ come va?
La proposta è stata fatta finalmente ^_^ e sembrano tutti felici. Ma la domanda è….li lascerò tranquilli fino al matrimonio o li torturerò un po’ come al mio solito?? Chissà vedrò come mi girano ^______^
Per chi non li conoscesse…i Rondò Veneziano sono un gruppo di musicisti che si esibiscono sempre in abiti del periodo barocco con tanto di parrucche. Il gruppo risale al 1979 ed è tuttora esistente. Il loro è un modo per portare a tutti la musica classica sotto una luce diversa con un misto tra pop e rock.
Un esempio di un loro brano è la “Serenissima” titolo anche di un loro album del 1981, ovvero quello che ha in mano Kagome.
Detto questo….grazie a tutti voi che seguite sempre le mie storie e lasciate una recensione ^_^ mi fate davvero molto felice ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 

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Capitolo 14
*** Non c'è mai fine al peggio! ***


 
 
Che serata fantastica che ho passato ieri! Mi sento al settimo cielo!!
Tra sei mesi sarò la moglie di InuYasha. Non mi sembra ancora vero!
Ho pianto per quasi tutta la serata. InuYasha ogni tanto mi prendeva in giro per questo ma è stato più forte di me…ero e sono tuttora emozionatissima.
Non si riceve tutti i giorni una proposta di matrimonio dall’uomo che ami.
Purtroppo a scuola non potrò portare l’anello. Attirerei troppo l’attenzione. Mi spiace molto ma non posso fare altrimenti purtroppo.
Oggi non avevo molta voglia di andare a scuola sinceramente. Non mi va di sentire parlare della mia festa di sabato. Non avevo neppure voglia di farla, hanno insistito Eri e Ayame. Se non fossero tutte delle pazze assatanate sarebbe delle ottime amiche devo ammettere.
Come farò però con InuYasha? Non mi va di non vederlo. Però non posso nemmeno far venire il mio professore alla mia festa. E se invitassi tutti gli altri professori per far venire anche lui verrebbe anche quella depravata della professoressa Kagura. Non la sopporto!
-A che pensi?-        mi chiede Sango vedendomi assorta nei miei pensieri
-A sabato. Come farò con InuYasha Sango? Non posso farlo venire a casa mia con tutta quella gente che lo conosce come mio professore.-       le bisbiglio per non farmi sentire dai nostri compagni di classe
-Lo so, sarà un bel problema. Non so davvero come aiutarti in questo caso amica mia.-
-Uff…-     sbuffo appoggiando disperata la testa sul banco
-Buon giorno ragazze! Avete sentito la novità?-       ci saluta Eri entrando in classe raggiante
-Ciao a te. No quale novità?-      domanda Sango
-Oggi verranno degli studenti dall’America. Staranno qui da noi per quasi tre mesi per studio. E la cosa più sorprendente è che sono guidati da un ragazzo giapponese che vive lì in America da oltre tre anni. -        ci spiega euforica
-Ah ti riferivi a quello… speriamo non siano antipatici.-         rispondo io quasi del tutto disinteressata
InuYasha me ne aveva già parlato, ma sinceramente la cosa non mi importa più di tanto.
-Eh sì! Chissà se ci sarà qualche bel ragazzo!-
-Eri ma non cambi mai? Sembri il mio ragazzo in versione femminile!-       afferma Sango e io non posso che darle ragione
-Tzs voi parlate così perché avete il fidanzato! Io che invece non ce l’ho sono sempre alla ricerca. Non tutte sono fortunate come voi due sapete?-
-Se tu continui a cercare solo i bei ragazzi non troverai mai quello che fa per te. Lascia andare le cose per il loro verso. Non buttarti sempre addosso a tutti i bei ragazzi che vedi o li farai solo scappare.-       suggerisce saggiamente Sango
-Vedremo…per oggi voglio vedere chi saranno questi ragazzi che verranno qui. Il ragazzo giapponese sarà in classe con noi sapete?-
-Ah bene. Quindi uno in più da invitare alla festa sabato.-        mi lamento io
-Veramente dovresti invitare tutti i ragazzi che verranno dall’America, per farli ambientare e stare a loro agio sai…-          dice Eri con occhi sognanti
-O più che altro diciamo che vorresti avere la possibilità di provarci con loro durante la festa vero?-         ipotizza Sango
-Esatto! Ti prego Kagome-chan! Ti prego, ti prego!-         supplica Eri
-E va bene li inviterò sei contenta?-     magari sposta le sue attenzioni su altri lasciando in pace il mio ragazzo
-Grazie sei una grande amica! Non vedo l’ora che il prof ce lo presenti!-
-Eccoti accontentata…sta entrando il professore.-        dico io indicandole il suo ingresso
Lei si precipita di corsa al suo posto e io e Sango ci guardiamo per poi sospirare…non cambierà mai!

-Ragazzi, come forse già saprete oggi verranno nel nostro istituto un gruppo di studenti americani per fare una ricerca sul nostro paese, soprattutto dedicata ai manga e agli anime di cui il nostro paese è famoso. Siamo fieri venga effettuata questa ricerca perché l’istituto da cui provengono questi ragazzi è uno tra i  più prestigiosi che esistano in America. Quindi mi raccomando, comportatevi bene e siate cortesi con i nuovi arrivati e aiutateli ad ambientarsi nel nostro istituto capito?-           
-Sì professore!-          rispondiamo tutti alle sue richieste
-Bene. Vi informo anche che uno di questi studenti è un nostro connazionale trasferitosi lì per motivi familiari. Sia lui che tre di questi ragazzi saranno in classe con voi. Ovviamente non capiscono molto il giapponese quindi parlate con loro in inglese.-
-Va bene professore!-      rispondiamo
E c’era bisogno di dircelo? Mica siamo cretini. Ovvio che gli avremmo parlato in inglese e non a gesti. Il professor Totosai è proprio strano.
-Passiamo alle presentazioni…il primo studente si chiama Ty Pennington, a seguire Paige Hemmis e Preston Sharp.-        dice facendoli entrare in ordine per come li ha presentati
Per fortuna di Eri i due ragazzi sono molto carini, infatti l’interessata ha la bava alla bocca. Il ragazzo chiamato Ty è alto, biondo e con un bel fisico palestrato, sicuramente farà qualche sport tipico americano tipo rugby o football. L’altro che si chiama Preston sembra più un tipo intellettuale. Ha una postura tipica dei geni con tanto di occhiali ben posizionati sul naso. Capelli castani e occhi blu. Anche lui molto carino. La ragazza, Paige, è davvero molto bella. Sembra una bambola di porcella. Lineamenti molto fini e lunghi capelli castano biondo coi boccoli. Ha l’aria molto imbarazzata.
Dopo una breve presentazione in inglese i tre si accomodano ai loro posti. Paige è seduta accanto me e Sango. Ty, con immensa felicità di Eri è seduto accanto a lei. Preston invece è vicino Ai.
-Tra un po’ arriverà anche l’altro ragazzo che al momento è dal preside per sistemare alcune cose e…-
-Eccomi professore sono qui!-        lo interrompe un ragazzo entrando in aula
Appena lo vedo il mio cuore si ferma. Mi sento come attraversata da mille brividi.
Mi sento morire! Mi manca il fiato.
Non può essere proprio lui!
Non proprio in questa scuola!
-Akitoki Hojo…piacere!-        dice inchinandosi, ed è l’ultima cosa che vedo prima che tutto diventi buio
 
 
 

 
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Oggi nella nostra scuola viene un gruppo di studio dall’America per fare qualche ricerca sul Giappone e sul mondo dei fumetti e dell’animazione, i migliori che esistano al mondo.
Tre di loro saranno nella classe dove terrò lezione la prima ora quindi dovrò presentarli io. Li ho già conosciuti e a quanto ho visto parlano pochissimo il giapponese. Ma avranno tempo per imparare, soprattutto se vogliono fare ricerche approfondite sui nostri usi e costumi.
-Buon giorno ragazzi!-        dico entrando in classe
-Buon giorno professore!-        rispondono loro
-Credo sappiate che oggi verranno nel nostro istituto dei ragazzi dall’America per studio. Tre di loro saranno vostri compagni per i prossimi tre mesi. Guai a voi se create casini sono stato chiaro?-        dico senza troppi giri di parole
-Sì professore!-
-Bene. Loro parleranno con voi solo in inglese quindi cercate di non sfigurare! Dunque, cominciamo col presentare : Tracy Hutson, Tanya McQueen e Ed Sanders. Presentatevi pure ragazzi.-       dico mettendomi comodo alla cattedra
Mentre loro si presentano io sistemo delle verifiche da far fare ai miei studenti mentre i nuovi arrivati si eserciteranno in degli ideogrammi molto semplici da imparare in modo da conoscere meglio la nostra lingua e sapersi gestire in giro per la città anche se so che hanno una guida giapponese.
 
Mentre sto per dare i fogli con le verifiche sento delle voci nell’aula accanto, che è quella di Kagome. Cosa succede?
Esco fuori per dare un’occhiata e mi si gela il sangue alla scena che ho davanti…Koga esce dall’aula con Kagome tra le braccia priva di conoscenza e credo la stia portando in infermeria seguito da Sango.
Mi trattengo con immensa fatica dal seguirla di corsa e abbandonare tutti lì!
-Co…cosa è successo professor Totosai?-        chiedo agitato col cuore che va a mille al professore davanti la porta della classe
-Non saprei InuYasha. La ragazza ha perso i sensi mentre uno degli studenti venuti dall’America si presentava.-         mi spiega lui confuso
Do uno sguardo all’interno dell’aula e capisco il perché della reazione di Kagome…quello è l’imbecille che andava dietro Kagome alle medie! Che diavolo ci fa qui?
Maledizione lui mi conosce! Sa che sono il ragazzo di Kagome! Come accidenti faremo adesso?
Voglio andare da Kagome ma con quale scusa posso andare da una studentessa che finisce in infermeria?
Trovato!
-Professore Totosai se permette chiamo io i parenti della ragazza. Sono stato da loro ieri per la visita degli insegnanti ai genitori. Mi sono sembrati dei tipi molto apprensivi. Se vuole me ne occupo io!-        dì di sì vecchietto con le palle da tennis al posto degli occhi!
-Per me va bene professore InuYasha se ne occupi lei.-          mi dice ritornando in classe
Io mi precipito in infermeria dove trovo Koga fuori dalla stanza che aspetta notizie.
-Yoro puoi andare in classe. Ci penserà la sua amica a farle compagnia in attesa che si riprenda.-
-Ma professore io…-
-Niente ma…fila!-      gli intimo io quasi spazientito, così lui ubbidisce e ritorna indietro
Finalmente posso precipitarmi dentro la stanza dove trovo il medico che sta facendo prendere a Kagome una zolletta di zucchero. Menomale si è ripresa! Che paura ho avuto accidenti!
-Dottore come sta la signorina Higurashi?-        chiedo avvicinandomi
-Niente di grave professore. Sicuramente un calo di zuccheri. Tra un po’ sarà come nuova.-         risponde lui tranquillizzandomi
Anche se potevo immaginare il perché si fosse sentita male, sapere che sta bene è un sollievo.
-Higurashi come ti senti? Vuoi tornare a casa?-       le chiedo sperando dica sì
-No professore Taisho. La ringrazio ma sto meglio adesso. E’ tutto a posto.-         mi risponde lei cercando di sorridere
-Sei sicura?-       domando nervoso
-Sì…sicura…-      
-Come vuoi. Ma per tutta l’ora resti sdraiata in infermeria intesi? Taijiya te la senti di restare qui con lei?-     le chiedo sperando in una risposta affermativa
-Certo che sì professore!-     
Almeno è già qualcosa sapere Sango con lei.
Come vorrei poterla abbracciare dannazione! E’ così frustrante questa situazione!
Fortuna che mancano solo sei mesi e questa tortura finirà!
-Professore se vuole può tornare dai suoi studenti. La sua alunna deve riposare adesso.-       mi avvisa il medico dell’infermeria
Anche se a malincuore sono costretto ad uscire e ritornare in classe. Oggi non ho lezione in classe di Kagome e potrò vederla solo all’ora di pranzo.
Per essere sicuro di poterle parlare le mando un sms prima di rientrare in classe dandole appuntamento in biblioteca, che a quell’ora è sempre desertissima.
Come faccio per tirarci fuori dai guai stavolta?
 


 
 
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-Kagome come ti senti adesso?-      mi chiedono tutte le mie amiche quando rientro in classe
-Tranquille tutto bene solo un calo di zuccheri.-         rispondo per tranquillizzarle
Sì, altro che calo di zuccheri! Il mio male si chiama Hojo. Ed ecco il diretto interessato venirmi incontro…povera me!
-Ciao Higurashi! Non ci vediamo da tanto!-        mi saluta lui
-Ciao Hojo…-       rispondo io
-Mi spiace tu ti sia sentita male. Spero nulla di grave.-
-No solo un calo di zuccheri. Grazie per l’interessamento.-
-Figurati! Ma tu guarda quanto è piccolo il mondo. Sono felice di essere capitato nella tua scuola e di averti come compagna di classe per i prossimi tre mesi!-
-Già…una vera fortuna.-        dicono atona
Per tutti i Kami! Cosa ho fatto mai di male? Perché tra tutti gli istituti del Giappone quel pesce lesso doveva finire proprio nel mio?
Appena l’ho visto non ho capito più nulla. Sono stata presa totalmente dal panico e sono svenuta. E rivederlo adesso mi provoca ancora uno strano senso di nausea.
Cielo… se dicesse a qualcuno che InuYasha è il mio fidanzato sarebbero guai!
-Kagome calmati! Stai ridiventando bianca come un fantasma!-          mi rimprovera Sango notando il mio pallore
-Chi dice che i fantasmi siano bianchi?-        chiedo sarcastica sedendomi al mio banco
-Finiscila di fare la puntigliosa! Si dice così.-
-Uffa ma perché proprio a me? Appena lo vedrà lo riconoscerà subito Sango. Come possiamo fare?-       chiedo avvilita tenendomi la testa con le mani
-Potreste dirgli che vi siete lasciati e che adesso frequenti un altro no?-
-Dici che se la berrebbe?-        chiedo sollevandomi a guardarla
-Chissà…sempre meglio che accettare che state insieme e creare uno scandalo non trovi? Magari ci casca visto che non è mai stato un tipo molto sveglio.-
-Forse è una buona idea la tua. Comunque se prima cercavo un modo per far venire InuYasha alla festa di sabato adesso è sicuro che lui non potrà assolutamente essere presente o Hojo capirà tutto.-      
-Già….alle altre e a lui dirai che il tuo ragazzo è partito per lavoro.-
-Ottima idea Sango! Sei la mia salvatrice amica mia!-      urlo gettandole le braccia al collo
 
Non mi resta che proporlo ad InuYasha e vedere cosa ne pensa. Chissà cosa dirà quando saprà che Hojo è in questa scuola.
Certo non sarà il massimo fingere di non stare più insieme ma tanto fra tre mesi la piattola va via.
Dovremmo stare ancora più attenti adesso. Non potremo neppure guardarci di sfuggita, ma pazienza.
All’ora di pranzo mi dirigo in biblioteca per parlare con lui. Lo trovo già lì intento a fingere di leggere un libro che getta quasi via appena mi vede entrare.
-Amore come stai? Tutto bene? Mi hai fatto preoccupare!-       mi dice abbracciandomi fortissimo
-Se non mi lasci credo che morirò…-         rispondo con un filo di voce strozzato dalla mancanza d’aria
-Scusami!-      mi dice lasciandomi mentre io ritorno a respirare finalmente
-Tranquillo sto bene. E’ solo che oggi…-
-Sì lo so. L’ho visto purtroppo.-      mi anticipa lui
-E lui ti ha visto?-      chiedo ansiosa
-No non credo era voltato a parlare con un ragazzo biondo, immagino uno di quelli del gruppo di studio venuto dall’America.-
-Ah menomale!-     
-Ti sei sentita male per lui non è così?-
-Già, e a questo proposito devo dirti una cosa…spero tu sia d’accordo..-    
-Cosa devi dirmi?-
Dopo avergli proposto l’idea di Sango…
-No! No e no! Non fingerò che ci siamo lasciati! Così poi quell’imbecille ci riprova con te! Tanto ormai sei maggiorenne. Che lo scoprano pure, mi sono rotto le balle ora!-        urla furioso
-Ma InuYasha cerca di ragionare…si alzerebbe un polverone se si venisse a sapere adesso! Certo forse non perderesti il posto, ma perché rischiare per colpa di Hojo? E poi gli dirò che ho un altro ragazzo così non ci riproverà, ammesso che sia ancora interessato a me dopo tutti  questi anni.-
-Non mi piace lo stesso l’idea!-      insiste lui
-Dai amore e poi tra tre mesi se ne andrà. Dobbiamo pazientare ancora un po’.-      cerco di convincerlo
Dopo qualche minuto di silenzio riprende la parola…
-Dobbiamo proprio reggere anche questa farsa?-       domanda un po’ più calmo
-Io direi di sì. Almeno andiamo sul sicuro non credi?-
-E va bene come vuoi…ma sappi che lo faccio per te! A me questa storia non va proprio giù, ma se ti senti più tranquilla così accetto. Però sappi che per quasi tre mesi non dovremo assolutamente rivolgerci nemmeno una parola in presenza di qualcuno, che non sia solo attinente allo studio. Ce la farai?-
-Ce la dovrò fare…e poi ci rifaremo a casa no?-         gli dico maliziosa accarezzandolo
-Ovviamente! Anzi, se te la senti… stasera ti fermi a dormire da me?-         mi domanda ricambiando le mie carezze
-Certo che sì…ora è meglio andare. Meno tempo passiamo insieme per adesso e meglio è. Quindi mi raccomando, dovesse chiederti qualcosa…-
-Non stiamo più insieme da tre anni ormai. Me lo ricordo tranquilla.-        mi precede lui
-Bene, io vado. Ci vediamo stasera a casa tua allora.-       lo saluto baciandolo
 
Ritornata in classe vengo assalita da Eri e Ayame che mi avvisano di aver già invitato i ragazzi americani alla mia festa. Koga non mi sembra molto contento dell’interesse che la fidanzata prova per Ty e non posso dargli torto. Quando lo guarda ha gli occhi a forma di cuoricini. Mah…
Ai invece sembra aver legato con Preston, l’intellettuale.
Quando il sabato arriva sono già sfinita!
Hojo ovviamente ha riconosciuto subito InuYasha e ha chiesto spiegazioni. Dopo oltre mezz’ora passata a convincerlo che c’eravamo lasciati prima che diventasse il mio professore sembra averci creduto.
Però noto che ci guarda in modo strano. Credo che qualcosa sospetti. Comunque sia non ci tradiremo. Siamo stati tre anni come in guerra per questa storia e ormai ci siamo abituati.
Sono tre giorni che a scuola facciamo finta di non esistere l’uno per l’altra. Anzi InuYasha non proprio visto che mi ha dato un’altra punizione per aver preso un altro stramaledetto cinque. Odio queste ricerche del cavolo!
Ovviamente lui non sarà presente alla festa organizzata dalle ragazze. Ci vedremo stasera per rifarci del tempo perduto.
 
-Kagome…è quello il ragazzo per cui fingete di non stare insieme?-      mi chiede Miroku indicandolo mentre io e mia madre dividiamo degli antipastini
-Sì proprio lui. Sono stata costretta ad invitarlo purtroppo.-       affermo sbuffando e bevendo un po’ di cola
-Certo che siete proprio sfortunati voi due. Hai conosciuto Kikyo nel peggiore dei modi. Vi capita di finire nella stessa scuola. Poi quella Reira, ora quel ragazzo…ah senza dimenticare la tua quasi gravidanza.-         dice lui beccandosi la mia bibita in faccia, che gli ho “inavvertitamente” sputato addosso dallo shock per quello che ha detto di fronte mia madre
Ma si è bevuto il cervello quest’idiota???
-Kagome? Cosa ha detto il tuo amico?-        domanda lei fissandomi
Ora che accidenti gli dico?
-No mamma ecco le cose non stanno proprio così come hai sentito…Miroku sei un idiota!-       gli urlo dandogli un calcio sul ginocchio per la rabbia
-Ahi! Ma che ti prende? Non lo sapeva già? Strano so che vi raccontate tutto.-           si giustifica lui
-Non le cose false stupido!-
-Kagome mi vuoi spiegare? Non ho capito….sei incinta figlia mia?-
-Ma assolutamente no mamma!-      le dico inorridita anche al solo pensiero di poterlo essere
-Ma Miroku ha detto che…-
-Oh no signora lei credeva mesi fa di esserlo non adesso.-      la interrompe Miroku spiegandogli ciò che sa
-Miroku tieni quella boccaccia chiusa!-       urlo furiosa
-Ma sto solo dicendo la verità scusa…-
-Oh Kami-sama! Qua si mette male! SANGOOO!-        la chiamo disperata sull’orlo di una crisi di nervi
Questo no! Anche questa situazione non la reggo! E’ ora di sputare fuori la verità o giuro che oggi esplodo al posto del Fuji, del Vesuvio e del Kilauea messi insieme!!
-Che c’è Kagome?-         domanda lei raggiungendoci
-Spiega al tuo stupido ragazzo bocca-larga la storia della gravidanza perché io non ci riesco! Devo prima spiegare a mia madre che non sono, né sono mai stata incinta!-          spiego con un nervo pulsante sulla testa
-Eh? Che hai detto? Ma di che parlate?-       chiede lei confusa
-Il tuo ragazzo ha detto davanti mia madre che credevo di essere incinta. Cosa che oltre che inesatta è anche fuori luogo!-
-Miroku! Razza di imbecille che non sei altro! Ma che ti salta in testa?-         gli urla Sango picchiandolo
-Ehi ma che avete oggi? Ma cosa ho mai detto di male scusa?-
-Ora te lo spiego! Vieni con me idiota!-        dice lei trascinandolo via
 
Quando spiego a mia madre tutta la storia lei scoppia a ridere.
-E io che pensavo tu fossi incinta bambina mia. Menomale! Non che mi dispiacerebbe diventare nonna ma prima è meglio che tu finisca la scuola e ti sposi.-
-Mi spiace per te ma dovrai attendere ancora un po’ perché non ho ancora intenzione di avere figli. Voglio prima godermi qualche annetto la vita matrimoniale.-         dico convinta
-Qualche annetto? Ma tesoro, InuYasha ha una certa età rispetto a te. Non dico sia vecchio intendiamoci, ma credo lui lo vorrebbe un po’ prima di qualche annetto non credi?-
-Beh dovrà aspettare mamma. Non mi sentirei pronta solo perché mi sposo.-
-Come vuoi tu Kagome. Ma pensaci.-
-Vedremo mamma…-       le dico osservando Sango che picchia ancora Miroku
Ma non è stato l’unico a beccarsi uno schiaffo devo dire. Anche Eri ha tirato un ceffone a Ty che aveva allungato troppo le mani. Suppongo che quella che voglia allungarle sia solo lei considerando i discorsi che fa sul mio ragazzo e il suo sedere. Ben le sta infondo. Forse sarò cattiva??
Noooooo!!
 
Finita questa noiosissima e stressante festa me ne vado finalmente dal mio ragazzo.
-InuYasha…sono stanca morta!-       dico buttandomi vestita a peso morto sul letto
-E cosa avete mai fatto per esserti stancata tanto?-        domanda lui sedendosi accanto a me, togliendomi le scarpe e spogliandomi
-Chiedilo al tuo amico Miroku…-          gli rispondo sospirando stancamente
-Che ha combinato quello stupido?-         chiede stendendosi accanto a me e abbracciandomi dopo averci coperto entrambi col lenzuolo
-Ha detto davanti la mamma che sospettavo di essere incinta.-       gli dico accoccolandomi sul suo petto
-Che ha fatto? Ma io lo uccido quel babbeo! Tenere la bocca chiusa no eh? E tua madre cosa ha detto?-
-Dopo un primo momento di smarrimento è scoppiata a ridere quando le ho spiegato che quella che sospettava di essere incinta era Sango e non io. Anzi ha pure detto che finita la scuola e dopo il matrimonio non le dispiacerebbe diventare nonna.-          che madre strana che ho a volte
-Concordo con tua madre! Ho sempre amato quella santa donna! Dice cose buone e giuste!-         asserisce lui allegro
-E certo che tu le dai ragione…lo so come la pensi ma mi spiace per te dovrai aspettare! Tra sei mesi non me la sento di cominciare a provare una cosa del genere.-
-Va bene amore…non insisto. Dai ora dormiamo così ti riposi. Ti va di andare a fare un picnic a casa di Bankotsu e Jakotsu domani? Me lo hanno proposto per scusarsi di non essere potuti venire per il tuo compleanno.-           mi chiede lui
-Sì ci sto! Amo la loro casa. Ha un giardino meraviglioso!-                rispondo ricordandomi l’ultima volta che sono stata alla loro villa
Certo quella a Naha è molto più bella visto che è sulla spiaggia ma anche questa in città non è male.
Ha un giardino immenso ben curato, pieno di roseti di tutti i colori. È Jakotsu che se ne occupa personalmente amando i fiori.  Ed è sempre lui che si occupa dell’arredamento, perché se fosse per Bankotsu starebbero anche dentro una stalla.
E’ divertente vederli “litigare” quando Jakotsu lo rimprovera per non aver usato il sottobicchiere sui tavoli di cristallo, o per aver lasciato il lavandino sporco di dentifricio, o ancora quando Bankotsu poggia i piedi sul tavolino del salotto.
Vivono insieme da parecchi anni ma sembrano sempre una coppia di novelli sposi. Si amano molto.
Spero che anche io ed InuYasha ci ameremo per tanti anni e anche di più, come loro che stanno insieme da quasi quindici anni, ma è come se fosse sempre il primo.
 
Come promesso il giorno dopo siamo andati da loro.
-Ma ciao mia piccola Kagome! Sei fatta ancora più bella di come ti ricordavo!-       mi accoglie Bankotsu abbracciandomi
-Ciao Bankotsu. Non ci vediamo da un paio di mesetti, non credo di essere cambiata molto.-
-Oh no tesoro…sei cambiata eccome! Sei talmente radiosa oggi! Magari è per la proposta del mio adorato Inu-Inu. Lo sarei anche io se lo avesse proposto a me! Sai che ho sempre avuto un debole per il tuo bel professore!-       risponde Jakotsu venendomi a salutare e facendo poi gli occhi dolci ad InuYasha
-Jakotsu mi spiace ma il tuo cuore è già impegnato e io non guardo le ragazze fidanzate!-       risponde lui ridendo
-Ma lo mollo subito questo troglodita se vuoi caro!-      
-Ehi grazie per l’appellativo!-      interviene Bankotsu
-La colpa è tua! Possibile che dopo dieci anni che viviamo insieme lasci ancora le tue mutande a terra nel bagno?-       lo rimprovera Jakotsu
-Uffa le ho dimenticate! Quanto la fai lunga!-        risponde Bankotsu roteando gli occhi
-Scommetto che Inu-Inu non lascia le sue mutande a terra nel bagno! Vero Kagome?-       mi domanda Jakotsu
-Beh è presto per dirlo dato che non viviamo ancora insieme ma tutte le volte che fa la doccia mette tutti i vestiti sporchi nel portabiancheria. Non ho mai trovato abiti sporchi in giro per casa.-
-Ecco hai vsentito? Sei un cavernicolo Bankotsu!-
-Ma quanto rompi!-       si lamenta lui andando in giardino
-Povero me che mi tocca sopportare! Mi raccomando Kagome, se lasci InuYasha chiamami così io mollo Bankotsu e me lo prendo io!-       mi dice lui facendomi l’occhiolino
-Ok te lo prometto! Ma temo dovrai aspettare secoli!-            dico scoppiando a ridere insieme a lui
Ogni volta è sempre così con questi due. Sono troppo divertenti. Stare ai loro scherzi è diventato facile adesso. I primi tempi confesso che mi davano fastidio perché ero un po’ gelosa di queste battute ma col tempo mi sono abituata dato che è il loro modo di scherzare.
La giornata passa tra risate e rimproveri di Jakotsu a Bankotsu.
Verso sera mi hanno perfino offerto la torta con le candeline. Sono davvero gentili.
-E come farete adesso con questo ragazzo che sa che siete fidanzati?-       domanda Bankotsu dopo che abbiamo parlato un po’ della nostra vita a scuola
-Kagome ha pensato di fargli credere che ci siamo lasciati prima di diventare professore e alunna. Al momento c’ha creduto. Speriamo si tolga presto dai piedi così mi sentirò meglio. Mi sento ancora più sotto pressione di prima da quando c’è quel tipo.-         si lamenta InuYasha
-Immagino…ma abbiate pazienza, ancora sei mesi e sarete liberi ragazzi.-      dice Jakotsu mentre si appresta a sparecchiare. Io mi alzo e lo aiuto
-No cara siediti, ci penso io… tu sei un ospite!-     
-Ma figurati sarò anche un ospite ma siamo soprattutto amici e ci tengo a sdebitarmi almeno in parte per la splendida giornata che mi avete fatto passare.-        insisto io
Ritornati in sala Jakotsu mi domanda dei preparativi.
-Veramente non ci abbiamo ancora pensato a questo. Ma in effetti sarebbe ora di farlo.-         constato alla domanda di Jakotsu
-Bene, fammi sapere di che colore userai gli addobbi così saprò scegliere un bel kimono in tinta!-      dice lui ridendo
-Ah ok…-          rispondo perplessa
Scegliere il kimono in base al colore che sceglierò per il matrimonio? Beh meglio non scelga il bianco o potrebbe confondersi con me vestita da sposa!
Dopo un’altra ora fatta di chiacchere sugli addobbi floreale del matrimonio, siamo tornati a casa di InuYasha.
-Amore sono le 22:30. È presto per ritornare a casa mia…ci godiamo gli ultimi minuti insieme?-      gli dico accarezzandogli il petto sensualmente
-E cosa propone la mia futura mogliettina?-       risponde cominciandomi a togliere la magliettina
-Non saprei proprio…tu cosa vorresti fare?-      chiedo sbottonandogli la camicia
-Vediamo…magari potremmo studiare qualche materia su cui vai male…-       sussurra accarezzandomi la schiena e sganciandomi il reggiseno
-Ottima idea. Dunque vado male in educazione fisica e anatomia umana professore. Mi insegna lei qualcosa?-
-Certamente. E da cosa vuole cominciare alunna Higurashi?-        domanda mentre mi spinge sul letto dopo avermi lasciato solo gli slip
-Da anatomia professore.-         gli dico sbottonandogli anche i pantaloni
-Ottimo inizio..-
Mentre è alzato per togliere i pantaloni  io ne approfitto per alzarmi e abbassargli anche i boxer.
-Ovviamente per prima da anatomia del corpo maschile.-      preciso inginocchiandomi di fronte a lui e baciandolo dall’ombelico in giù
 
-Direi che è promossa a pieni voti signorina Higurashi. Sia in anatomia che in educazione fisica!-         mi informa appena riprendiamo fiato stesi sul letto
-Davvero? Ah che bello! Anche se credo il merito sia suo professore…è un ottimo insegnante sa?-        gli dico scoppiando a ridere seguita da lui
-Amore che ore sono?-       domando avendo perso la cognizione del tempo
-E’ quasi mezza notte.-       risponde guardando il suo orologio
-Cavolo si è fatto tardi! Staranno già dormendo tutti a casa.-
-Fermati qui anche stanotte dai…non mi va di dormire solo.-      mi prega lui abbracciandomi e sprofondando la testa nei miei capelli
-Da quando il mio cucciolone soffre di solitudine?-
-Mi sto troppo abituando a svegliarmi con te avvinghiata alle mie gambe e alle lenzuola come un involtino. Comunque non chiamarmi cucciolone…mi fa senso.-
-Ok, allora Inu-chan.-       dico sorridendo
-Ho cambiato idea. Fila a casa!-         mi ordina arrabbiato stringendomi però più forte a sé
-Va bene. Ma se non mi lasci come vado?-       domando restando al gioco
-Tra un po’ ti lascio. Per adesso non ho voglia.-
-Allora quando lo sarai avvisami così mi alzo.-        gli chiedo mettendomi più comoda sul suo petto e avvolgendo le mie gambe con le sue, come sempre
-Buona notte amore.-      dice dandomi un bacio sulla testa
-Buona notte tesoro.-       rispondo ricambiandogli il bacio sul petto
Sono fatta parecchio sdolcinata ultimamente devo ammettere. Cosa che non mi dispiace molto dato che a InuYasha sembra piacere.
 
Un’altra settimana passa tranquilla senza problemi anche se ho sempre l’impressione che Hojo spii le reazioni di InuYasha e le mie. Sembra meno stupido di quel che pensavo. Che essere fastidioso.
I ragazzi americani sono molto simpatici, soprattutto le ragazze con cui vado molto d’accordo. Sono molto brave a scuola e hanno imparato in fretta alcune cose in giapponese anche se continuiamo a dialogare  in inglese.
InuYasha ci ha fatto fare una verifica sempre sul giapponese antico ma credo di essere andata male anche stavolta…uffa che pall..
-Higurashi?-       mi interrompe Hojo chiamandomi
-Che c’è Hojo?-      chiedo scocciata
-Ti va di venire a prendere un gelato dopo le lezioni?-        riecco che rompe
-Mi spiace Hojo. Come ti ho già detto le altre cinque volte che me lo hai chiesto…all’uscita da scuola vado prima a casa mia a studiare e poi dal mio ragazzo. Perché non lo chiedi a qualche ragazza libera? Non so se lo hai notato ma Paige ti guarda sempre con occhi adoranti. Porta lei a prendere un gelato!-
-Cosa? Paige? Ma se non mi ha mai degnato di uno sguardo in quattro anni che la conosco!-
-Le cose cambiano! Tu provaci e poi dimmi.-
-Lo farò…anche se quella che mi interessa di più sei tu.-       dice  ritornando alla carica
-Ma io sono impegnata Hojo! Quando lo capirai?-
E’ qui da sole due settimane e già non lo reggo più!
-Mi piacerebbe conoscere il tuo nuovo ragazzo sai? Vorrei vedere se è differente dal professor Taisho.-       dichiara ad un certo punto lui
-Che intendi dire con “differente”?-          chiedo incerta
-Intendo dire che è strano che qui a scuola nessuno, oltre la tua amica Sango, che tra parentesi è fidanzata con un amico del prof, abbia mai visto questo tuo ipotetico fidanzato. È una coincidenza curiosa non trovi?-
Maledetto bastardo! Le sue allusioni sono chiarissime.
-Ovvero stai insinuando che io e InuYasha stiamo ancora insieme?-      
-Chissà…forse…-       lo sapevo che qualcosa sospettava
-E se anche fosse? Sentiamo…che faresti? Ci andresti a denunciare al preside e al consiglio scolastico?-
-No affatto…sono affari vostri e non miei. Infondo state insieme da prima che lui diventasse il tuo professore. Però diciamo che al posto del mio silenzio potrei chiederti di essere “più gentile” con me…Kagome-chan!-      mi dice con un tono lascivo che non mi piace per niente
-Ma io non sto con InuYasha quindi le tue minacce le puoi tenere per te! E ti sarei grata se non ti prendessi mai più tanta confidenza con me chiamandomi per nome! Non siamo amici Hojo e da oggi ancor meno di prima!-        lo informo sicura senza lasciare trasparire la preoccupazione che mi ha invaso i pensieri
-Peccato…speravo di farti cedere. Sarà per la prossima volta. Ciao Kagome-chan!-      risponde andandosene
-Ma che fottuto stronzo!-       sento dire alle mie spalle da qualcuno che non avrebbe dovuto ascoltare quella conversazione

Ora che faccio?? Avrà capito che io e InuYasha stiamo insieme da anni??
Ma perché tutte a me???
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



 
 
 
 
Ciao ^_^
Riecco la comparsa di Hojo…dicevo che lo avremmo rivisto prima o poi ^_^
Chissà chi sarà ad avere ascoltato la conversazione tra Kagome e Hojo….voi lo sapete???  ^_^
Ma soprattutto…avrà capito tutto? E che farà? Lo dirà in giro?
Vedremo ^_^
Come avete notato, non conoscendo il nome del pesce lesso ho usato quello del suo antenato ^_^  simpaticone come lui devo dire ^_^
Grazie infinite a tutti coloro che mi lasciano sempre un commento ^_^ lo apprezzo tantissimo e non mi stancherò mai ripetervelo ^___^   <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3        GRAZIE  <3
Baci baci Faby  <3 <3 <3 <3 

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Capitolo 15
*** Ricatti e punizioni ***


 
 
-Ma che fottuto stronzo!-
-Ko..Koga? Hai sentito tutto??-        chiedo con un nodo alla gola in preda all’agitazione
-Già, ho sentito che ti ha ricattata. Così tu e quel professorino state insieme da anni. Ora finalmente capisco perché era sempre tanto severo con me quando ti rivolgevo più attenzioni del dovuto…-
-Koga ti prego…non è come pensi…-       cerco di dire inutilmente
Accidenti lui è il nipote del preside. Lo farà buttare fuori a pedate adesso per ripicca!
-Ah no? E allora spiegami come sarebbero andate le cose? Non ha forse abusato del suo potere come insegnante per darmi più punizioni del dovuto?-       mi chiede con tono duro
Incapace di replicare abbasso la testa. È tutto finito adesso! Non ci sarà più il matrimonio, forse dovremo vendere la casa che richiede troppe spese da mantenere senza lavoro e la cosa peggiore, InuYasha sarà sulla bocca di tutti.
-Ehi perché piangi?-       mi chiede Koga vedendo le mie lacrime
-Tu che dici? Per quello che accadrà adesso, ovvio no?-
-E cosa accadrà?-
Mi prende in giro forse o vuole rigirare il coltello nella piaga?
-Lo farai cacciare di sicuro per vendicarti…-         affermo sincera, tanto cercare di convincerlo con le buone non servirebbe a niente ormai
-Ti sbagli Kagome!-
-Cosa?-      chiedo osservandolo in viso
-Non andrò a raccontarlo a mio nonno se è questo  che temi.-       mi dice sorridendo
-Davvero? Perché?-      chiedo sorpresa
-Devo dire che la voglia di vendicarmi di quell’idiota ce l’ho, ma non se la cosa fa soffrire te. E poi ad essere sincero, è stato anche grazie a lui se mi sono innamorato di Ayame. Lei era sempre pronta ad aiutarmi con tutte le ricerche che mi assegnava quello stupido del tuo ragazzo. Così tra una ricerca e un’altra ho capito di aver sempre amato Ayame, anche se non lo avevo mai ammesso prima di allora.-      mi confessa un po’ imbarazzato
-Quindi…non dirai niente?-       chiedo con speranza
-No tranquilla. Io non so nulla!-
Troppo felice per la sua risposta gli salto al collo abbracciandolo. Siamo salvi anche stavolta! Vi ringrazio Kami! Prometto che vi porterò presto delle offerte!

-Scusate…vi disturbo?-          ci domanda una voce tetra
È InuYasha cavolo! Cerco di staccarmi da Koga ma lui non me lo permette tenendomi stretta per i fianchi.
-Oh toh guarda chi c’è….il professore Taisho! Come sta professore?-         gli chiede stringendomi ancora più forte a sé
-Koga che fai?-         chiedo preoccupata cercando di liberarmi
InuYasha ha un’espressione furiosa in faccia. Chissà che starà pensando! Povera me!
-E su Kagome…perché tenere nascosta la nostra relazione al professore? Sono sicuro che sia felice per noi!-
-Koga ma che accidenti dici?-     perché dice così? Perché mi sta facendo questo?
-Certo…ne sono felicissimo!-       risponde InuYasha con tono talmente freddo da gelarmi il sangue
-Ahahahaha se vi vedeste entrambi….avete una faccia a dir poco sconvolta! Ahahahah scusami Kagome ma almeno una piccola rivincita dovevo prendermela con lui!-         mi dice Koga lasciando la presa e ridendo più divertito che mai
-Cosa?-      chiediamo io ed InuYasha contemporaneamente
-Mi stavo solo divertendo un po’. Tranquillo professorino, non dirò a nessuno che state insieme!-        dice continuando a ridere
-Che cosa ha detto?-          mi chiede InuYasha guardandomi sconvolto
-Lo ha saputo da Hojo…-        rispondo io scrollando le spalle
-Hojo? Che c’entra quell’idiota?-
-Quel bastardo la stava ricattando! E in modo a dir poco riprovevole..-       spiega Koga per me
La parte del “riprovevole” poteva anche saltarla. Adesso saranno dolori!
-Che cosa? Ti ha ricattata? Che ti ha detto?-        mi domanda nervoso
-Beh…non importa dai…nulla di importante…-       cerco di dire per alleggerire la tensione che non fa altro che aumentare
-Kagome…non farmi arrabbiare e rispondi!-            insiste lui afferrandomi un braccio
Non l’ho mai visto così arrabbiato!
-Le ha praticamente detto che vuole scoparsela, tutto qui!-      
-Koga! Sta zitto e non peggiorare la cosa! E poi non ha detto proprio questo!-      almeno non così volgarmente
-Ah no?  E con quel “devi essere più gentile con me” secondo te cosa intendeva? Che voleva lo aiutassi coi compiti?-        mi chiede retorico Koga
-Io lo uccido!-       dice InuYasha lasciandomi il braccio e uscendo dall’aula, sicuramente in cerca di Hojo
 -Accidenti hai visto che hai combinato Koga? Non potevi tenere la bocca chiusa? Professore Taisho aspetti!-        urlo rincorrendolo nel corridoio e mollando Koga da solo in classe

-Kagome va via! Adesso ne ho piene le scatole di quell’imbecille!-          risponde lui continuando a camminare spedito verso le scale per raggiungere Hojo in cortile
Per fortuna nelle aule non c’è nessuno visto che è l’ora di pranzo, quindi sono quasi tutti in cortile o sul terrazzo.
-InuYasha ti prego fermati! Ma che vuoi fare?-        chiedo tenendolo per un braccio
-Mi sembra ovvio…gli spacco la faccia! Così vediamo con chi vuole tu sia “gentile”!-       risponde furioso fermandosi a guardarmi con occhi infuocati di rabbia
-Ti prego non fare così! Rovinerai tutto se lo farai! Ripensaci per favore!-       lo supplico
-Ma ti rendi conto di cosa ti ha detto? Tu al mio posto che faresti???-
-Lo so che hai ragione e credo che reagirei così anche io. Ma sono sicura ci saresti tu a fermarmi, facendomi tornare la lucidità! Ti prego ora vieni con me e parliamone!-      insisto disperata
-….e va bene come vuoi!-         mi dice calmando un po’ la tensione dei muscoli, lo sento tra le mani mentre lo tengo per il braccio
-Vieni ritorniamo da Koga e sistemiamo prima la cosa con lui…-         gli propongo, dato che lo abbiamo lasciato lì da solo
 
-Ma brava vedo che lo hai ripreso!-         esclama Koga vedendoci tornare
-Guarda che non sono un cane fuggito e che ha “ripreso”…-          risponde InuYasha ancora visibilmente alterato
-Beh sa com’è professore…dato che si chiama demone cane… la battuta ci sta!-
-Koga finiscila per favore! Piuttosto, ti ringrazio ancora per aver deciso di non dire a nessuno della nostra storia. Conto sulla tua discrezione quindi…-
-Certo te l’ho promesso Kagome, quindi non aprirò bocca tranquilla! Ora vi saluto, Ayame si starà chiedendo che fine ho fatto!-         dice andandosene
-Ora che ho riacquistato un po’ ci calma, mi spieghi perché diavolo vi stavate abbracciando?-        mi domanda InuYasha guardandomi male
-Lo stavo solo ringraziando perché ha detto che non dirà niente a nessuno, tranquillo. Prima quello stupido scherzava per vendicarsi di tutte le volte che gli hai dato punizioni per essermi stato troppo vicino…gelosone!-
-E vorrei ben vedere se non devo essere geloso nel vedere la mia ragazza attaccata come un polipo a quel tipo!-
-Ehi quale polipo? Esagerato! Comunque vedi non far danni ti prego. Manca poco ormai. Non permettiamo a Hojo di rovinare i nostri piani.-
-Va bene come vuoi. Comunque ne riparliamo meglio stasera a casa mia ok?-
-Certo…ora vai, tra un po’ la pausa finisce.-      gli dico dandogli un veloce bacio a stampo. Non possiamo permetterci altro al momento
 
 

 
                                                         *******************************
 
 
 

Brutto stra-maledetto moccioso invertebrato che non è altro! Se non mi avesse fermato Kagome lo avrei ucciso di sicuro. Gli conviene non riprovare ad avvicinarla ancora, altrimenti non mi fermeranno neppure i Kami scesi in terra!
Dopo questo fatto non so se avrò voglia di fare quel viaggio a Osaka.
Stamattina il preside mi ha chiesto di partecipare a nome della scuola ad un convegno che si terrà ad Osaka tra due giorni. Lui non può andare e ha chiesto a me di fare le sue veci. È un grande onore essere stato scelto tra tanti insegnanti che ci sono, ma come faccio a lasciare da sola Kagome proprio adesso? E se quel dannato ci riprova? Potrei chiedere a Kagome di non andare a scuola per quei due giorni in cui starò via così starò più tranquillo. Ma lei non accetterà di sicuro! Maledizione, ma perché non ne va mai bene una?
Verso sera, dopo aver parlato con Kagome di Hojo le dico del viaggio..

-Che cosa? Ma perché proprio tu?-      mi chiede triste
-Perché il preside non può andarci e ha chiesto a me di farlo al suo posto, dicendo che malgrado i pochi anni di insegnamento che ho alle spalle sono uno dei suoi migliori insegnanti e che grazie all’idea delle mie punizioni sto aumentando il rendimento scolastico di molti. Quindi ci terrebbe che fossi io a occuparmene.-
-Beh in effetti è la verità…uffa però mi mancherai tantissimo!-          dice mettendo il broncio
-Anche tu cucciola ma devo andare…-        le dico accarezzandole i capelli
-Lo so…-        dice semplicemente lasciandomi perplesso
-Ma come? Niente urla e proteste al tuo odiato soprannome?-    
-No! sono troppo giù per lamentarmi oggi…-
-Dai Kagome. Non fare così, sono solo due giorni e mezzo.-
-Non mi riferivo solo a quello, ma a tutta la situazione. Sembra che i Kami vogliano farcela sudare la felicità. Ci mancavano solo Hojo e Koga per completare il tutto.-           si lamenta sbuffando
-E’ vero, ma mettila così…alla fine saremo ancora più felici di aver raggiunto il nostro obiettivo.-        sostengo abbracciandola
-E’ vero. Senti ma…ora che ci penso, andrai da solo a Osaka vero?-         domanda indagatrice
-Certo e con chi dovrei andare sennò?-
-Che ne so…magari il preside ti affibbiava la professoressa Kagura.-
-Assolutamente no tranquilla! Sarò solo io e i miei pensieri per te!-
-E ti conviene “romanticone”! Guai a te se osi guardare altre donne quando sarai lì da solo!-          minaccia guardandomi storto
-Scusami ma, quando mai ti ho dato modo di pensare che possa provarci con altre donne?-
-Conosci il detto “uomo avvisato, mezzo salvato”?-
-No, mai sentito…-
-E’ un proverbio italiano. In pratica significa…tu provaci con altre e io ti scuoio!-
-Ma cos’è tutta questa gelosia? Non lo sei mai stata fino a questo punto!-       le faccio notare sorpreso
-Non hai mai viaggiato da solo con me lontano! Comunque dopo Reira è meglio che ti avvisi. Non dare corda a nessuna chiaro?-        ribadisce seria
-Va bene mia padrona! Sarò il tuo servo ubbidiente!-        le dico malizioso prendendola in braccio e portandola in bagno
-Ma che fai?-
-Un bravo servitore che si rispetti fa sempre il bagno alla sua padrona no?-           preciso spogliandola
-Ah è vero! Sai, questa scena però mi è familiare…-       risponde sorridendo e riferendosi al bagno fatto quel giorno a Naha nell’idromassaggio
-In effetti dovremo mettere un idromassaggio a casa nostra sai amore?-
-Vedremo, per adesso godiamoci quello normale!-         suggerisce spogliandomi
Stare lontano da lei per quasi tre giorni non sarà facile. Ma sono costretto purtroppo.
 
Mio malgrado ho chiesto a Koga di badare a Kagome in questi giorni. Non potevo fare altrimenti. Non mi piace, ma ancor meno mi piace sapere che quel babbeo bastardo le gira intorno. Anche Sango è stata informata. In caso di necessità le ho chiesto di immaginarsi Miroku al posto di Hojo così lo avrebbe picchiato più duramente possibile.
Dopo il breve viaggio in aereo ho chiamato Kagome per dirle che era tutto a posto e che andavo in hotel.
In quei giorni l’ho chiamata spesso e per fortuna Hojo non le ha rotto le scatole. Speriamo duri.
Stanotte torno a casa finalmente. Non potrò vedere Kagome prima di domani a lezione purtroppo. Nemmeno a pranzo potremo vederci perché dovrò parlare col preside, anche se una scusa proverò a cercarla comunque. Mi manca terribilmente!
Le prime due ore le ho proprio in classe con lei. Sarà stressante vederla e non poterle nemmeno dare un bacio.
 
-Dunque ragazzi, oggi parleremo della lingua giapponese tardoantica!  Aprite il vostro libro a pagina 126.-      dico cominciando la lezione
-Sì professore!-
-La lingua giapponese tardoantica è il giapponese parlato fra il 794 ed il1185,  fino al termine del periodo Hiean,  ed è il successore del giapponese antico. Se nel giapponese antico era preso in prestito il sistema di scrittura cinese, durante il periodo tardoantico nacquero due nuovi sistemi:  l'Hiragana ed il Katakana.-
Mentre leggo il libro cerco di osservare Kagome. Mi guarda come se fossi un alieno. Credo non stia capendo nulla di quello che dico. Com’è tenera però! Mi spiace che per lei si così difficile questa materia, ma pazienza. Di certo non le creerà problemi di bocciatura.
A quel che ho visto nelle sua scheda scolastica il suoi voti complessivi si aggirano attorno ai 94 centesimi. Non può lamentarsi “miss voglio voti perfetti”.
-Per domani studiate da pagina 126 a pagina 130. Faremo una verifica sul giapponese tardoantico la settimana prossima!-         avviso chiudendo il libro e togliendomi gli occhiali
-Va bene professore.-
-Queste invece….sono le vostre verifiche della settimana scorsa: Chidori  ottimo compito, Yagami anche il tuo era ottimo, Taijiya, potevi fare meglio ma brava comunque per l’impegno…Higurashi, sei appena alla sufficienza! Mi chiedo quando comincerai a prendere quel libro in mano e studiare come si deve!-        le dico consegnandole la verifica piena di errori
Non vorrei essere così duro, ma con Hojo tra i piedi ad osservarci un po’ di scena male non fa. L’ho già avvisata in anticipo che sarei stato un po’ più duro con lei oggi riguardo la verifica.

All’ora di pranzo ho aspettato il preside ma aveva da fare così è andato via quasi subito. Bene! Ne approfitterò per vedere Kagome.
Dopo averle mandato un messaggio attendo la sua risposta, che però non arriva. Forse ha tolto la suoneria. In effetti mi sapeva impegnato col preside.
Di sicuro è sul terrazzo con le sue amiche. L’andrò a chiamare con la scusa della verifica. Hojo è dall’altro lato del cortile con i ragazzi americani quindi non ci sono problemi, ho via libera una volta tanto!
Appena apro la porta del terrazzo mi vedo arrivare sulla testa una pallina di carta…mi piego a prenderla e dopo averlo fatto vedo che è la verifica di Kagome.
-Higurashi…-       la richiamo severo sotto lo sguardo di tutte le sue compagne
Bene mi ha dato un motivo in più per trascinarla via! Brava la mia Kagome!
-Professore io….-     cerca di giustificarsi
-In aula professori! Subito!-       la interrompo bruscamente avviandomi verso le scale
-Punizione in arrivo!-        sento dire da una delle sue amiche
 
Mentre controllo che nei corridoi non ci sia nessuno ne approfitto per sapere perché diavolo ha ridotto in quel modo il suo compito. Anche se è la mia ragazza le darò comunque una punizione. Resto comunque il suo professore tra le mura di questo istituto.
-Higurashi, mi spieghi perché hai tirato via il compito che ho consegnato oggi sulla mia testa?-      chiedo entrando in aula professori e accertandomi che non ci sia nessuno
Il bello di quest’istituto è che tutti gli alunni, compresi i professori, scappano fuori dileguandosi dalle aule.
-Mi scusi professore non volevo colpire lei! È stato un caso!-        spiega abbassando la testa e non accorgendosi che siamo soli
-Fatto sta che hai rovinato il compito accartocciandolo in quel modo! Lo sai che dovrò darti una punizione per questo vero?-          le dico chiudendo la porta a chiave mentre lei si avvicina alla scrivania
-Sì, lo so profess….-       non la lascio finire di parlare perché la bacio spingendola contro la scrivania prendendola alla sprovvista
Se aspettavo ancora morivo!
-Professore che fa?-         domanda sorpresa e guardandosi in giro preoccupata
-Non c’è nessuno Kagome! Ho già controllato! Smettila di chiamarmi professore!-         le spiego baciandola di nuovo
-InuYasha, ma potrebbe arrivare qualcuno…-     dice allontanandomi
-Ho chiuso la porta a chiave! Non riuscivo a starti lontano! Sono tre giorni che non ti tocco…mi sembrava di morire!-       le dico infilando subito una mano sotto la camicetta della divisa, facendola gemere sulle mie labbra quando le alzo il reggiseno e le stringo un seno
Mi sono mancati i suoi sospiri. Mi sembra di esserne quasi drogato.
Lasciando il suo seno sposto la mano sotto la sua gonna. E mentre con una mano le tengo la testa schiacciata contro le mie labbra, con l’altra l’accarezzo intimamente, sentendola già bagnata.
Mi sa che gli sono mancato anche io. Meglio… perché io non resisto più!
-Non è…colpa mia…se hai avuto quel congresso…a Osaka!-      riesce a rispondermi finalmente tra un sospiro e l’altro
La sua voce è un sussurro eccitante.
-Non riesco ad aspettare stasera amore! Ti voglio ora!-        le confesso con voce roca all’orecchio, leccandole poi il collo e sentendo i suoi brividi sotto la mia lingua
-Professore…mi pareva lei dovesse darmi una punizione no? Io sono qui che aspetto!-      dice provocante, inclinando il collo per farsi assaporare meglio
-Vuoi giocare all’alunna e al professore?-       le domando sedendomi sulla poltrona e trascinandola seduta su di me
-E’ quello che siamo mi pare no?-          replica lei sbottonandomi la camicia, accarezzandomi e seguendo la forma dei miei pettorali con la punta delle dita
Quanto mi piace quando lo fa!
-No… non mi pare, visto che sei la mia fidanzata da cinque anni e che quest’anno, finita la scuola diventerai mia moglie!-            le ricordo mentre con un dito le sposto gli slip di lato
Lei ha già sbottonato i miei pantaloni e abbassato quanto basta i boxer, così aiutandola, mentre la tengo con la mano libera per i fianchi, la faccio scivolare su di me.
Anche se siamo stati lontani per soli tre giorni mi è mancata questa sensazione. Sentire il suo calore avvolgermi è magnifico! Ancora mi chiedo come sia riuscito a trattenermi per tre anni quando adesso non riesco nemmeno ad aspettare tre giorni per farla mia!
-Ah già….è vero! Che smemorata che sono!-        risponde ansimando muovendosi su di me, facendo un sorrisino furbo per la risposta che ha dato
-Spiritosa!-      ribatto un po’ infastidito
Come se si potesse dimenticare che tra sei mesi ci sposiamo!
 
Dopo aver ripreso fiato ci diamo una sistemata ai vestiti. Stasera andrò a cena dalla famiglia di Kagome. Adoro quando sua madre mi vizia coi piatti che preferisco!
Quando stiamo per uscire dall’aula mi ricordo di una cosa…
-Ah…Higurashi aspetta un’attimo…la punizione per aver appallottolato il compito! Dunque per la settimana prossima portami una ricerca che parla della dinastia imperiale del nostro paese…dal primo imperatore Jinmu a oggi!-
-Ma…ma….non ti sembra di esagerare per una semplice pallina?-       mi chiede spalancando gli occhi pensando al tempo che le ci vorrà per la ricerca
-No! La disciplina è disciplina! Lo sai come la penso…niente favoritismi anche se sei la mia futura moglie Kagome!-      preciso io
-Ma che meraviglia….dopo il dolce mi dai l’amaro. Uffa e va bene! Come vuoi “professore”….ti odio sai?-
-Io invece ti amo tantissimo!-          le rispondo sorridendo
-A più tardi allora…ma è bene che tu sappia che stavolta mi aiuterai con la ricerca! E non da professore ma da fidanzato….capito?-
-Ok si può fare! Mentre tu studi io ti “massaggio” dolcemente per alleggerire il peso della ricerca!-        le dico provocandola
-Spiacente…finché non finirò la mia ricerca niente “massaggini”, o il mio professore potrebbe darmi un due se porto un compito fatto male perché mi sono “distratta”!-         risponde facendo un sorriso quasi malvagio
Che furba!! Quella frase e il sorrisetto significano “vai in bianco per un bel pò se non mi aiuti!”
-Ricattatrice! E va bene ti aiuterò ma nulla di che! Solo semplici consigli su dove fare le ricerche intesi?-                rispondo arrendevole
Purtroppo conosce il mio punto debole. Questo non vale però!
-Bene…a dopo…ti amo!-         dice soddisfatta della sua vittoria
-Io ti odio invece!-       ribatto stizzito per la sconfitta invece
-Che cucciolo che sei quando fai quella faccia!-          risponde chiudendosi velocemente la porta dietro

Accidenti stupido nomignolo! A lei lo dico perché non ha uno stupido nome come il mio! Chissà come se la sta ridendo adesso! Ah ma stasera me la paga…e con gli interessi!
 
 
 
 
 








 
 
E con questo capitolo riprendiamo la one-shot ^_^
Avete indovinato tutti chi era ad avere ascoltato la conversazione tra Kagome e Hojo  ^_^  bravissimi ^_^
Ma secondo voi, ad Hojo sarà bastata la risposta di Kagome? Si arrenderà? Vi anticipo di no! ^_^
Baci baci e grazie di recensire sempre ^_^
È un onore scrivere per voi sapendo che riesco a trasmettervi i sentimenti dei miei personaggi ^_^
*me si inchina*   grazie grazie     ^____^   <3 <3 <3 <3 <3
 
P.S:     fan di FOUR SEASONS preparatevi ad una sorpresa ^___^   <3 <3 <3 <3  baci

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Capitolo 16
*** Felicità alla luce del sole! ***




 
Non credevo che in soli tre giorni InuYasha potesse mancarmi tanto. Sto diventando troppo dipendente da lui uff.
Certo che chiudermi un intero fine settimana in camera da letto non era nelle mie previsioni, ma ha voluto farmela pagare per averlo chiamato cucciolo. Sinceramente come punizione non mi è dispiaciuta per niente. Dovrei farlo arrabbiare più spesso anzi, ma a lui non lo confesso di certo! Mica sono scema!!
E poi tutte queste attenzioni mi fanno sentire, come dire…sexy ed attraente. Mi piace sapere che il mio uomo mi desidera tanto. Ovviamente la cosa è reciproca, ma per me, che mi sono sempre sottovalutata tanto negli anni, è come vincere alla lotteria.
Certo che posso dire di essere davvero fortunata. Ho un ragazzo magnifico! In tutto e per tutto!
Altrettanto non si può dire di Miroku…
-Sapessi che rabbia Kagome!-
-Non so darti torto…-
-Ogni volta che penso abbia smesso di guardare le altre donne, eccolo lì che non si smentisce! Inizio a scocciarmi di lui sai?-
-Dai Sango…non dire così. Lui ti ama malgrado questo piccolo vizietto. E sai anche che non ti tradirebbe mai. Lo fa per abitudine. Sai come i tic nervosi…-
-Ma tu sai cosa si prova quando il tuo ragazzo ti tiene sottobraccio e ti molla per chiedere ad un’altra : “divina creatura ti va di fare un figlio con me?”?? No dico…è umiliante!-
-Ma lo hai sempre saputo che era così. Perché ultimamente sei così arrabbiata Sango? È forse successo qualcosa? Di solito ci passavi sopra colpendolo e via…-       chiedo sorpresa da tanta collera
-Insomma…diciamo che in questo periodo ho avuto modo di pensare. Come sai appena finita la scuola non andrò all’università. Vivrò con Miroku e lavorerò nel suo ufficio come segretaria. Avere un commercialista come fidanzato non è male devo dire. Stavo pensando che poi magari un figlio potrebbe anche starci…dato quanto insiste lui da quando ha saputo che credevo di essere incinta. Mi ha fatto tenerezza quando con occhioni da cagnolino bastonato mi pregava di darglielo davvero un figlio. Ma con questi presupposti mi passa la voglia…-        mi confessa triste
-Mi stai dicendo che vorresti un figlio in pratica?-       chiedo stupita
-Beh sì…magari non proprio appena finisco la scuola. Ma dopo qualche mese si potrebbe anche fare. E poi se il tuo capo è il tuo compagno non ti fa certo storie se ti porti a lavoro il bambino o se vai in maternità…-
-Hai già pensato a tutto vedo.-
-In effetti c’ho pensato molto come ti ho detto. Ma con un compagno del genere che va in giro a chiedere alla prima sconosciuta che incontra di fare un figlio con lui…non è il massimo immaginarlo come padre di tuo figlio.-         dice sbuffando
-Io penso, che se dessi un figlio a Miroku non andrebbe più in giro a chiedere niente a nessuno. Per quanto, ti ripeto, non lo fa seriamente. Se anche qualche ragazza, pazza di sicuro, accettasse, lui non ci andrebbe di certo. Ti ama e di questo ne sono sicura. Io ti consiglio di parlare con lui, seriamente però. Senza picchiarlo come tuo solito. Dovete mettervi seduti e parlarne seriamente. Digli che stai pensando ad una famiglia con lui ma che prima deve mettere la testa a posto sul serio. Altrimenti niente. Io la penso così.-
-Dici di parlarci? E se mi dice sì e poi si comporta male come suo solito?-
-Per quanto maniaco non ce lo vedo con un neonato in braccio a chiedere ad altre di farne un altro. Se dici che potrebbe chiedertene una trentina…su quello ti do ragione. Ma se dice che si da una calmata stai tranquilla che lo farà. È un bravo ragazzo in fondo, molto in fondo, ma lo è.-       
-Forse hai ragione. Sai che ti dico? Ora lo chiamo e gli dico che stasera voglio parlarci!-       mi dice più allegra
-Ok. E mi raccomando, cerca di essere dolce. Si attirano più mosche col miele che con l’aceto.-       le dico facendole l’occhiolino
-Altro proverbio italiano?-         chiede lei non conoscendolo
-Sì sì!-         rispondo ridendo
Adoro anche i proverbi italiani! C’è poco da fare…amo troppo quel paese a forma di stivale!
-Sei sempre la solita!-        dice andandosene su in terrazzo per chiamare il fidanzato
Io mi avvio in classe. Ormai tra un po’ rientreranno tutti dalla pausa pranzo.
-Ciao Kagome-chan!-         
Oh no! E che palle adesso! Tutti i giorni sempre la stessa storia!
-Hojo che vuoi? Comunque ti ho detto e ripetuto di non avere tanta confidenza con me!-
Che seccatore! Ha ripreso di nuovo a scocciare con la storia di uscire con lui. Non lo sopporto!
-Che ne dici di andare a fare due passi?-
-No grazie! E smetti di rompere! Ti ho detto che con te non esco!-
-E perché no? Il tuo professore è geloso se vai con un amico a fare due passi?-      
-Finiscila di insinuare che sto con InuYasha! Mi hai stancata!-        dico esasperata
-Ho solo detto la verità! Il professore Taisho non è forse il tuo ragazzo? E se così non fosse perché non lo abbiamo mai visto un altro ragazzo al tuo fianco visto che sostieni di averne uno?-
-Perché...-      accidenti non sono mai stata brava a dire le bugie! Accidenti a me!
-Ecco vedi non sai cosa rispondere. Ora andiamo su...-         dice prendendomi per un braccio
-Giù le mani!-          rispondo schiaffeggiando la sua mano
-Ehi moccioso paranoico...non osare toccare la mia donna!-         sentiamo dire da lontano
Per un attimo ho temuto si trattasse di InuYasha, ma la voce non era la sua…ma di Koga che avvicinandosi a noi da uno spintone a Hojo, sotto il mio sguardo stupito.
-Co...cosa? La tua donna? Ma come...non stai con la rossa che porta sempre i codini?-
-Sì Kagome è la mia donna! Lo teniamo nascosto a tutti per non farlo scoprire ad Ayame! Contento moccioso schizofrenico? Ora fila prima che ti prenda a pugni! E non osare riferire ad anima viva che sto con Kagome…o non vivrai abbastanza per rivedere l’America!-       lo minaccio Koga
-Non avrei mai creduto che fossi tu il suo ragazzo...ecco io, scusatemi! Ciao Higurashi!-       mi dice salutandomi e non chiamandomi più Kagome finalmente
-Koga ma…sicuro di quello che hai fatto?-         gli chiedo preoccupata
-Certo che sì o non lo avrei fatto Kagome.-
-Ma se lo va a raccontare ad Ayame? Che farai?-
-Non lo farà se ci tiene alla vita!-         risponde lui andandosene
Mmmh sarà… ma io non mi fido molto di Hojo.
 
Comunque sia…passano i giorni e per fortuna adesso mi sta lontano. Mi saluta appena.
Che bello forse è la volta buona che me lo tolgo dai piedi!
Passa un mesetto tranquillo. Ormai manca solo un mese alla fine del viaggio di studio dei ragazzi americani, così quel babbeo se ne ritorna da dove è venuto!
Io e InuYasha dobbiamo molto a Koga. E’ davvero un ottimo amico.
Per precauzione però non ci vediamo più a scuola. Abbiamo rinunciato alle “fughe” in giro per i luoghi isolati dell’istituto. C’è troppa tensione nell’aria e preferiamo evitare. I muri a volte sembra abbiano le orecchie.
Tanto poi ci rifacciamo a casa nostra la sera. Infatti è da un po’ di tempo che ci rifugiamo lì. Facciamo un po’ avanti e indietro tra casa nostra, la mia e la sua. Si può quasi dire che viviamo insieme. Ok magari non proprio visto che oltre a dormirci non ci facciamo altro. Però è una specie di convivenza. Ci svegliamo insieme, ci facciamo la doccia, sempre insieme ovviamente, poi usciamo a far colazione al bar vicino casa, e dopo si va a scuola. Io scendo parecchi isolati prima e lui continua in moto.
All’uscita da scuola mi riporta a casa mia così che io possa cambiarmi e preparare lo zaino per il giorno dopo e lui per fare altrettanto. Dopo aver cenato con la mia famiglia ce ne andiamo a casa nostra.
Lo so è una cosa davvero stramba questa. Potremmo praticamente trasferirci lì ormai, tanto tra quattro mesi ci sposiamo. Ormai nemmeno il nonno si lamenta più di questa cosa. Però a casa nostra mancano ancora le ultime cose da sistemare. Aspettiamo ancora l’arrivo di alcuni mobili. E poi comunque finché non saremo sposati InuYasha non vuole ci viviamo stabilmente.
Nel frattempo continua a vivere vicino casa mia per stare sempre vicini. È una grande spesa per lui mantenere due case, però se andasse via ci vedremo davvero poco.
Finora le cose sono andate bene.
Oggi con mia madre e Sango andiamo a vedere finalmente il mio abito da sposa. Non resistevo più dalla felicità!
Ne ho provato circa una cinquantina cambiando sempre negozio. Non riuscivo a trovarne uno che mi piacesse e rispecchiasse i miei gusti. Lo volevo particolare e non bianco…odio gli abiti tutti bianchi, ma quando ne provavo uno colorato mi sentivo vestita come quelle dame del carnevale di Venezia. Forse sceglierlo ampio e colorato non faceva per me.
Poi finalmente eccolo!
In raso di seta color avorio, taglio a sirena a lungo treno con corpetto drappeggiato, con applicazioni di perline e cristalli che va da sotto il seno sinistro a finire sul fianco  destro.
Quando lo provo mi sta a pennello. È un po’ strettino sul seno ma va bene così. Più largo temo scivolerebbe. Piace anche a mia madre e a Sango, così decido che prendo questo. Mi piace tantissimo!
Dopo l’abito ora ci vogliono le scarpe.
Sango se ne spunta con un paio di trampoli…altro che scarpe! Sandali altissimi, con plateau e tacco 16.
-Tu mi vuoi morta vero Sango?-     chiedo scioccata
-Non vorrai mettere dei piccoli tacchetti vero? Arrivi appena alla spalla di InuYasha. Sembrerai una nana in foto! Con queste almeno sarai più alla sua altezza!-       spiega lei
-Così lo supero mi sa…-
-Uffa finiscila e provale!-     insiste lei facendomele mettere
In effetti sono più comode di quello che sembra però…riuscirò a starci su un’intera giornata??
Comprate anche quelle ritorniamo a casa. Non vedo l’ora di dire ad InuYasha che ho comprato l’abito finalmente!
 
 


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Oggi non ho visto per niente Kagome. Non è venuta a scuola perché doveva andare in giro per vedere l’abito da sposa. Conoscendola ne proverà centinaia. Sicuramente non lo avrà trovato.
Diceva di volerlo colorato perché il bianco non le piace. Magari color glicine o verde chiaro. Povero me spero non lo compri bordò, o invece che da sposa sembrerà vestita da carnevale!
Sto andando a cena da lei. Sua madre prepara il mio piatto preferito…il ramen!
Hojo in questo mese non ha più rotto le scatole per fortuna. Ho saputo che Koga si è spacciato per il suo fidanzato misterioso e che rimane tale per non litigare con Ayame. Ma per quanto ci crederà quell’idiota?
Spero a lungo!
 
-Buona sera mamma, come va?-         dico entrando in casa Higurashi
-Ciao tesoro tutto bene. Kagome è di sopra con Sango. Si sta allenando con le scarpe che userà con l’abito.-      mi confessa ridacchiando
-Le scarpe? Ma allora ha scelto il vestito?-        chiedo stupito
-Eh sì. Dopo un bel po’ di cambi lo ha trovato. Amore a prima vista direi!-         mi spiega sua madre
-Wow, avrei detto ci avrebbe messo una vita… la prego, mi dica che non è nero o rosso?-
-Ahahaha tranquillo figliolo, niente colori strambi se è questo che temi! Anche io avevo paura quando ha detto come lo voleva…colorato, coi fiori, a fantasia, ricamato…alla fine niente di tutto questo.-
-Menomale…non sa che peso mi toglie! Vado la dei col suo permesso.-
-Vai pure caro. Tra un po’ la cena è pronta…-       mi avverte lei
Salito in camera sento le due ragazze ridere di gusto. Dopo aver bussato mi ritrovo davanti Kagome con una coroncina sulla testa. Quanto è bella! Sembra una principessa.
-Ciao amore… vieni entra, guarda un po’!-        mi dice afferrandomi per il braccio e trascinandomi dentro la stanza
-Ciao Sango.-  
-Ciao InuYasha. Ora chiederemo a lui cosa ne pensa! Vedrai che darà ragione a me!-         dice Sango rivolgendosi a Kagome
-Ragione su cosa?-      chiedo
-Queste!-          mi dice Kagome facendomi vedere le scarpe
-Accidenti come sono alte!-        esclamo scioccato
Ma come riescono le donne a starci su con  questi cosi? Amano così tanto la tortura??
-Infatti! È quello che dico io! Sango insiste che mi stiano benissimo! Io invece mi sento una papera ubriaca a camminarci.-       si lamenta lei
-Mettitele e lasciamo giudicare al tuo fidanzato!-       le dice l’amica
Quando le indossa e comincia a sfilarci per la stanza quasi non mi viene un colpo! È davvero magnifica coi tacchi. Davvero femminile e sensuale. Non l’ho mai vista con i tacchi in effetti.
-Allora?-         domanda Sango
-E’ magnifica!-         riesco solamente a risponderle
Sinceramente l’unica cosa che mi passa per la mente ora è portarmela a casa e farla sfilare con quei tacchi su e giù con addosso qualcosa di sexy!
-InuYasha insomma mi rispondi?-        mi richiama Kagome
-Eh? Scusa ero distratto dicevi?-
-E a cosa pensavi?-       mi domanda lei
-Sicuramente a qualcosa di poco casto! Ha la stessa espressione che fa Miroku quando mi vede con qualcosa di sexy addosso!-       risponde Sango
Beccato!
-Davvero? Allora ti piacciono davvero come mi stanno?-
-Ti stanno benissimo amore! Non sembri affatto una papera ubriaca, ma una bella e sexy modella!-      le dico prendendola per i fianchi e baciandola sulla fronte
Lei scoppia a ridere felice, continuando a ticchettare per la stanza con quei tacchi vertiginosi.
-Senti ma, e la coroncina?-      chiedo curioso
-Ah quella…è per il velo. Lo terrò fermo con questa.-    dice togliendosela
-Allora sposerò non solo una modella ma anche una principessa. Interessante!-        le dico scherzando
 
Dopo la cena riaccompagniamo Sango a casa sua mentre io e Kagome andiamo  a casa nostra.
Lei è talmente stanca che crolla subito tra le mie braccia. Che tenera che è. La guarderei dormire per ore.
Deve aver girato molto per negozi oggi.
E’ incredibile pensare che tra quattro mesi sarà mia moglie. Sei anni fa sembrava che questo giorno non dovesse arrivare mai.
L’unico problema resta quel demente di Hojo. Come vorrei spaccargli la faccia per tutto quello che ha detto a Kagome finora. Ma non posso purtroppo.
Per fortuna tra un mese andrà via così ci toglieremo questa palla al piede.
 


 
                                                                    *****************************************
 

 
Che giornata ieri! Girare per negozi è stancante. Mi fanno male i piedi e le gambe. Pazienza…mi sono divertita tantissimo però.
Arrivata a scuola mi dirigo tranquilla come ogni giorno nella mia classe, ignara della brutta sorpresa che mi spetta…
-Ma cosa…-
Appena entro in classe trovo scritto sul mio banco con della vernice rossa la parola “puttana”.
Tutti mi guardano malissimo, io invece non capisco cosa stia succedendo.
-Oh eccola è arrivata la traditrice! E io che ti credevo amica! Sgualdrina!-         mi dice Ayame dandomi uno schiaffo
-Ma che ti prende Ayame?-       chiedo sconvolta
-Osi anche chiedermi che mi prende? Ti porti a letto il mio ragazzo e chiedi a me che mi prende? Mi fai schifo Kagome!-        mi urla contro lasciandomi senza parole
Oh no! Ha saputo tutto! Io lo sapevo che sarebbe successo!
-Ehi si può sapere che succede?-       chiede Sango appena entrata
-Succede che la tua amica è una puttana ecco che succede!-
-Ayame ma che dici? Sei impazzita?-       le chiede Sango
-Io sono sanissima! E dato che quella maledetta neppure si difende vuol dire che è vero!-
-Ma non è vero un accidente! Kagome ha un fidanzato. Perché dovrebbe stare con il tuo?-
Le sento discutere ma io invece non parlo…sono incapace di parlare.  Mi tremano le gambe dalla rabbia. L’unica cosa a cui penso adesso è che devo uccidere Hojo!
Maledetto! È andato da Ayame a dirle che io e Koga stiamo insieme. Lo ha fatto apposta. Lo so. Di sicuro non ha creduto alla storia di Koga. E per farmi dire la verità ha combinato questo casino. Ora che faccio? Come me ne esco???
Appena anche Koga arriva in classe e legge il messaggio inizia a litigare con Ayame. Cerca di spiegarle ma lei non vuole sentire ragioni.
Non doveva accadere questo. Non doveva!
Quando anche quello stronzo entra in classe non rispondo più di me. Mi dirigo verso di lui e gli do un pugno dritto in faccia con tutta la mia forza, iniziando a piangere.
-Higurashi che accidenti ti prende?-       chiede lui tenendosi il naso
-Sei contento adesso razza di maiale che non sei altro? Hai visto che hai combinato? Perché non confessi che hai creato tutta questa confusione solo perché ti ho rifiutato tante di quelle volte da perderne il conto? Perché non hai detto anche questo ad Ayame?-       urlo disperata
-Se vuoi posso anche dire ad Ayame e a tutta la scuola il resto della verità…che dici Kagome-chan? Che ne dici di far sapere a tutti che ti fai il prof di giapponese eh?-       risponde lui maligno mentre tutti cominciano a spettegolare alla notizia appresa
E’ la fine! Ora tutti sapranno di me e InuYasha. Già sento i loro commenti perfidi su di noi.
-Sei un maledetto bastardo Hojo!-       gli dice Koga dandogli un altro pugno e facendolo cadere a terra
-Ma bene…la difendi anche adesso? Prima cerchi di discolparti e poi la difendi?-       gli strilla Ayame
-Ayame finiscila! Non hai capito un bel niente cretina!-      risponde Koga infuriato
-Non alzare la voce con me! Chi ti credi di essere! Sei un disgraziato! Tu e quella troietta di Kagome!-
Tutta questa confusione mi sta facendo star male. La testa mi sta scoppiando.
Ieri ero al settimo cielo e oggi mi sento nell’ultimo girone dell’inferno!
I professori richiamati dalle urla vengono a controllare cosa succede, compreso InuYasha, che quando mi vede in lacrime tra le braccia di Sango e Hojo per terra  capisce subito tutto.
-Kagome!-          mi chiama venendomi incontro e prendendomi tra le braccia
-Mi dispiace!-      gli dico in preda ad una crisi di pianto e stringendomi a lui
-Sssh…sta tranquilla amore. Non è colpa tua!-         mi dice dolcemente accarezzandomi la testa
Tutti, alunni e professori, ci guardano scioccati. Ormai è inutile continuare a fingere.
-Ayame perdonami…hai ragione ad avercela con me. Non so darti torto. Ma io e Koga non stiamo insieme. Koga lo ha detto a questo invertebrato solo per farmi lasciare finalmente in pace dai suoi ricatti. Mi spiace avervi creato tutti questi problemi!-         le dico scossa dai singhiozzi
Lei guarda ritmicamente scioccata prima me e InuYasha e poi Koga. Finalmente sembra aver capito.
Ma che ne sarà adesso di noi? Che succederà adesso?
-Professor Taisho, signorina Higurashi…nel mio ufficio. Subito!         ci ordina autoritario il preside
-Nonno vengo anche io! Ti devo parlare!-        interviene Koga
Ho il cuore in gola…so già cosa accadrà adesso, il preside licenzierà InuYasha. E’ tutto finito! Addio matrimonio, abiti, casa e felicità! Ma quel che è peggio è che lui passerà come una persona che non è! Questo mi strazia l’anima!
Mi sento morire, mi mancano le forze. Sento che le gambe non mi reggono più così mi aggrappo alla giacca di InuYasha prima di cadere, che capisce subito e mi prende in braccio poco prima che io perda i sensi.
Dopo non so quanto mi risveglio in infermeria con Sango e Ayame vicine.
-Kagome ti sei svegliata finalmente!-
-Sango...dov'è InuYasha?-
-E’ ancora dal preside. È più di un'ora che lui e Koga sono chiusi lì dentro.-
-Kagome ti prego perdonami! Non immaginavo che Hojo mentisse per ripicca. Sono stata davvero perfida.-    si scusa Ayame dispiaciuta
-Non preoccuparti ti capisco. Al tuo posto avrei reagito allo stesso modo.-      le dico sincera
-Ti ringrazio amica mia. Perdonami!-      mi ripete lei
-Devo andare da InuYasha. Non posso lasciarlo da solo!-       dico alzandomi dal lettino, ma i capogiri non sono ancora del tutto passati e sono costretta a poggiarmi a Sango
Perché devo essere così emotiva? Maledizione!
-Tranquilla sono già qui Kagome.-     mi avvisa lui spostando la tendina divisoria
-InuYasha! InuYasha come è andata?-      gli dico agitandomi nuovamente
-Kagome sta calma! Non fare così! Va tutto bene!-       mi dice lui accarezzandomi una guancia
Come fa a dire che va tutto bene dopo quello che è successo?
 
 


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Credevo fosse una giornata come le altre…invece la giornata è cominciata malissimo!
Pochi minuti dopo il mio arrivo e quello di Kagome io e gli altri insegnanti abbiamo sentito delle urla provenire dall'aula in fondo al corridoio. Ho subito temuto si trattasse di quella di Kagome. Non so il perché però me lo sentivo.
Infatti come temuto, Kagome è in lacrime che piange disperata e Hojo per terra, steso se ho ben capito da Koga. Quel bastardo deve aver spiattellato tutto di sicuro.
Senza più badare a nessuno e a ciò che diranno mi precipito da Kagome.
-Kagome!-          la chiamo, lei si gira a guardarmi
-Mi dispiace!-      dice aggrappandosi a me singhiozzante
-Sssh…sta tranquilla amore. Non è colpa tua!-        le dico accarezzandole la testa per calmarla
Tutti gli occhi sono puntati su di noi. Ma non mi importa più. Non potevo certo ignorare lo stato di Kagome.
Lei si scusa con Ayame, ma al richiamo del preside sviene tra le mie braccia.
-Kagome? Ehi Kagome svegliati!-        la chiamo schiaffeggiandola delicatamente sul viso, ma lei non si riprende
-Professore la porti subito in infermeria. Ci penserà il medico.-        mi dice il preside
-Sì. In quanto a te verme schifoso, ci penserò dopo. Questa me la paghi!-          dico freddo guardando Hojo e uscendo con Kagome tra le braccia
Mi spiace piccola mia. Tutta questa tensione non ti fa bene. Ma se temi che solo perché tutti sanno di noi io non ti sposi più, sbagli di grosso! Forse avremo problemi per mantenerci, ma io a te non rinuncio per niente e per nessuno!
 
Dopo averla portata in infermeria e averla lasciata con Sango e la sua amica, visibilmente dispiaciuta, mi dirigo dal preside con Koga.
-Professore Taisho…questo da lei non me lo sarei mai aspettato! La consideravo uno dei migliori professori di questo istituto invece teneva una relazione clandestina con una alunna! Da quanto va avanti questa storia?-        chiede adirato e deluso
-Sei anni preside!-       affermo deciso
-Sei anni? Ma come…-
-Nonno loro non hanno una relazione segreta nata qui a scuola. Si sono fidanzati anni prima di ritrovarsi professore e alunna. Kagome andava alle medie e lui non era nemmeno professore, ma solo uno studente universitario!-        si affretta a spiegare Koga
-Davvero professore?-       chiede il preside
-Sì e vero signor preside. Io e Kagome siamo fidanzati da molto prima che ne diventassi il professore. Purtroppo, per una sfortunata coincidenza ci siamo ritrovati nello stesso istituto nello stesso identico anno. Quando ho presentato richiesta in questo istituto ignoravo che anche la mia fidanzata avesse fatto richiesta qui per studio. Ci tengo a precisare che la nostra non è una storiella. Fra quattro mesi alla fine delle lezioni dell’ultimo giorno di scuola di Kagome ci sposeremo. Abbiamo già una nostra casa e la sua famiglia è al corrente di tutto ovviamente. Come sicuramente potrà notare dal suo rendimento scolastico, e nella mia materia soprattutto, non ho mai agevolato la mia ragazza in alcun modo, anzi direi l’esatto contrario. Ho sempre trattato tutti i miei studenti allo stesso modo senza distinzioni, lei compresa! Quindi la pregherei di non giudicare il mio lavoro come insegnante, perché ho sempre rispettato la mia etica personale nel non mischiare la vita privata col lavoro.-
Koga non interviene ma sento che mi sta guardando malissimo a quest’ultima affermazione. In effetti con lui non ho proprio rispettato in fondo la mia etica. Per fortuna però non lo sta dicendo al nonno tenendolo per sé. Dovrò ringraziarlo parecchio per il suo aiuto alla fine di questa storia!
-Resta comunque il fatto che avrei dovuto essere avvisato prima di questa storia. Ci saremmo evitati questi problemi. Però vorrei sapere come faceva quel ragazzo, Hojo, a sapere di voi. Vi siete forse fatti cogliere in atteggiamenti…poco consoni diciamo, qui a scuola?-
-Assolutamente no! Lui era un vecchio compagno delle medie della mia ragazza. Le correva sempre dietro perché la voleva come ragazza, ma lei lo ha sempre rifiutato. Mi ha conosciuto proprio quando andava alle scuole medie con Kagome, e riconoscendomi come suo insegnante in questo istituto ha deciso di ricattare la mia fidanzata, con atteggiamenti e frasi a dir poco sconvenienti. Non sono mai intervenuto perché per fortuna c’era suo nipote che teneva a bada quel verme, o lo avrei già tolto dalla circolazione, cosa che ho intenzione di fare appena lei mi licenzierà signor preside!-        confesso vedendomi già senza lavoro
Tanto vale prendersi almeno questa piccola rivincita su quell’idiota.
-Mi spiace per lei professore Taisho, ma lei non sfiorerà neppure con un dito quel ragazzo!-
-E per quale motivo scusi? Una volta che non sarò più il suo professore nessuno mi vieta di farlo!-
-A meno che non sia lei a licenziarsi per picchiarlo io non ho intenzione di farlo. Stando così le cose non vedo il motivo di licenziarla professore.-           mi dice lui lasciandomi di sasso
-Dice davvero? Non mi licenzierà?-      chiedo sbalordito
-No! A patto però che lei e la signorina Higurashi non diate spettacolo e ostentazione della vostra relazione di fronte agli studenti, chiarendo con tutti la vostra storia in modo da non dare un’immagine sbagliata dell’istituto, che non ammette relazioni tra alunni e insegnanti. Il vostro caso però è a parte visto che la vostra storia è antecedente l’amissione di entrambi all’istituto Musashi. È chiaro?-        precisa il preside con tono severo
-Certamente signor preside! Le assicuro che non sentirà neppure fiatare di noi dagli studenti in quanto scene sconvenienti. Non so davvero come ringraziarla!-
-Mi ringrazi svolgendo seriamente il suo lavoro come fatto finora professore. Può andare dalla sua fidanzata a vedere come sta. E informi anche lei sul comportamento da tenere.-
-Certamente!-        dico fiondandomi fuori e correndo da Kagome
 

 
                                                               *******************************************
 
 

-Non mi stai prendendo in giro vero?-        domando con le lacrime agli occhi, di felicità stavolta
-No amore. E’ la verità! Siamo liberi finalmente!-       mi ripete lui
Quando mi ha raccontato cosa ha deciso il preside quasi non svenivo una seconda volta.
-Waaaaah!!! Sono felicissima! Evviva evviva!-        esulto felice saltandogli in braccio e riempendolo di baci
Miracolosamente mi sono ripresa di botto!
-Ok ok… ma ora scendi! Il preside ha detto di non far spettacolo di fronte gli studenti.-          mi dice scherzando e mostrandomi Sango, Ayame e Koga alle nostre spalle che sghignazzano divertiti
-Sissignore!-       esclamo radiosa scendendo velocemente, non prima di avergli rubato un ultimo bacio
-Ma adesso con Hojo come la mettiamo?-        domanda Ayame
-Mio nonno ha già avvisato la famiglia e gli insegnanti del suo comportamento e lo rispediranno in America domani con tanto di nota di demerito. Per quanto riguarda i ragazzi americani venuti con lui siamo stati incaricati noi di occuparcene finché non termineranno il viaggio studio in Giappone.-      
-Koga non so davvero come ringraziarti! Sei stato un vero amico!-      lo ringrazia InuYasha porgendogli la mano
-Di nulla. Anche se veramente l’ho fatto per Kagome. Le sono rimasto molto affezionato.-     risponde ricambiando la stretta di mano
-Ehi?-       gli dice Ayame dandogli una gomitata
-Affetto fraterno gelosa!-       chiarisce lui
Dopo essere scoppiati tutti a ridere ritorniamo in classe. Ora la parte antipatica della storia…raccontare tutto ai nostri compagni…
 
-Ecco e questo è tutto! Quindi vi pregherei di tenere certi commenti fuori luogo per voi, visto che io e il professor Taisho eravamo già fidanzati da molto prima di venire in questa scuola. E’ solo per questo che il preside ci ha dato il suo permesso, non essendo andati contro nessuna regola dell’istituto.-         dico dopo aver raccontato tutto davanti un centinaio di studenti
-Ci teniamo anche ad informarvi che alla fine di questo anno scolastico io e Kagome ci sposeremo. Appena terminata la cerimonia di consegna dei diplomi ci sarà il matrimonio. Chi vorrà partecipare alla cerimonia e al piccolo rinfresco che terremo nel pomeriggio sarà il ben venuto.-       interviene InuYasha al mio fianco
Il preside ha riunito tutti gli studenti e gli insegnanti in palestra per farci raccontare la nostra storia, in modo da render chiaro che non stiamo infrangendo nessuna regola e che noi due siamo un’ eccezione. Se non facessimo così tutti si sentirebbero autorizzati a fare altrettanto tra alunni e professori.
Già che ci siamo abbiamo pensato di tenere un piccolo rinfresco prima del ristorante, in modo da far partecipare anche gli studenti.
-Wow! Sei anni insieme? Che fortuna! Vi amate proprio eh?-          mi dice Ai quando raggiungo le mie amiche. InuYasha invece è con gli altri professori
-Oh Kami! Che vergogna Kagome! Dopo tutti i commenti poco carini che ho fatto sul tuo ragazzo…vorrei sprofondare!-        confessa Eri imbarazzata
-E pensa io che ho detto che avrei voluto sculacciarlo con libro di giapponese…-        dice Ayame dispiaciuta
-Ma io sono stata la peggiore! Ho detto che lo vorrei come regalo, nudo avvolto da carta regalo, che al posto del giapponese vorrei mi insegnasse il kamasutra, che al posto della cravatta lo avrei voluto con un collare di borchie, che con i suoi capelli avrei vol…-
-Eriiiiiiii….-         la interrompo io con tono spettrale e con un tic visibile all’occhio sinistro
-Non serve ricordare tutte le sconcezze che ti sei inventata in questi tre anni! Sentirle una volta è stato più che sufficiente! Piantala!-       le dico irritata oltremodo
-Scusa…-        risponde lei intimidita, e credo anche spaventata
-Fai quasi paura Kagome!-       dice Ai
-Non sapete quante volte siete andate incontro la morte ragazze! Se non l’avessi bloccata diverse volte ve la sareste passata male…-         confessa Sango divertita
-Ora mi spiego perché eri così strana e reagivi a quel modo bizzarro quando parlavamo di quelle cose.-        
-Già…comunque cambiamo discorso ragazze, o finisco con l’incavolarmi sul serio…ci venite al matrimonio? Potreste farmi da damigelle.-
-Davvero Kagome? Certo che veniamo!-      rispondono in coro
Per fortuna tutto sembra essere andato bene. Mi sembra di pesare dieci chili in meno. Era davvero pesante come situazione. Non ci voleva certo Hojo a complicare le cose. Ma alla faccia sua, tutto si è sistemato.
Il preside non ha trovato nulla da obiettare alla nostra relazione dato che era cominciata anni prima di trovarci in questa situazione. E poi l’aiuto di Koga è stato provvidenziale! Ovviamente lui sarà uno di quelli che inviteremo personalmente al matrimonio e al ricevimento serale al ristorante. È stato un grande amico, non lo avrei mai creduto possibile viste le premesse quando l’ho conosciuto.
Adesso l’unica cosa da fare è organizzare il matrimonio in grande, alla luce del sole. Anche insieme a quelle tre spudorate di amiche che mi ritrovo. In fondo non ce l’ho mai avuta seriamente con loro. Non essendo a conoscenza di nulla ovviamente parlavano tranquille, senza sapere però che la loro vita era in pericolo costante con me sempre pronta a strozzarle. Ma pazienza…adesso non si permetteranno di certo di rifare certi commenti, anche se credo proprio continueranno a pensarle.
Ma sì…chi se ne frega! In fondo ho una ragazzo bellissimo, quindi sono felice se le altre me lo invidiano. Ora sarà una soddisfazione andare in giro per la scuola vicina a lui.
Sì! Morite di invidia! Lui è tutto mio! Whahahaaahh !!!
-Hai un aria inquietante Kagome…a cosa pensi?-        mi chiede Sango
-Oh nulla di che amica mia…solo che da adesso ho intenzione di godermi a pieno il mio fidanzato!-
 
Ora sì…posso dire di essere davvero felice! E niente potrà più rovinarmi il giorno più bello della mia vita, compreso il mio tanto atteso viaggio in Italia!
 
 
 







 
 
 
 
 
Niente o quasi mia cara Kagome ^_^ non sai ancora la “piccola” sorpresa che ti attende ^_^ ma almeno stavolta è un imprevisto piacevole, non credete anche voi? ^_^
E così la verità è venuta a galla, Hojo è stato rispedito a casina casuccia con la coda tra le gambe e i preparativi per il matrimonio sono a buon punto.
Come avrete capito la storia è in dirittura d’arrivo…mi spiace tantissimo cavolo T_T ,    pazienza, tanto ne ho altre da proseguire ^_^
Baci baci e al prossimo cap ^_^
<3 <3 <3 <3 <3 <3 

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Capitolo 17
*** Coronamento di un sogno ***


 


Devo ringraziare quel maledetto di Hojo forse. Non sono mai stata così felice in tutta la mia vita!
È magnifico poter girare per le strade della città mano nella mano col mio futuro marito. Che meraviglia!
Ci fermiamo ai fast-food, andiamo nei centri commerciali, andiamo e torniamo a scuola insieme in moto senza mai dividerci. E’ ASSOLUTAMENTE MAGNIFICO!!!!!!!
Questa è la felicità!
Andare al parco la domenica col tuo fidanzato a braccetto mentre mangi un gelato salutando tranquillamente i tuoi compagni di classe che incontri per caso.
-Tra un po’ ti verrà una paralisi se continui a sorridere così a lungo Kagome!-        mi fa notare InuYasha
-Vorrà dire che le foto del nostro matrimonio mi vedranno sempre sorridente caro!-
-Caro??-
-Non rovinarmi questo momento InuYasha! Voglio godermelo appieno dopo questi tre anni di tortura. Mi sembra di essere la protagonista della pubblicità della Mastercard…”uscire col tuo uomo alla luce del sole? Non ha prezzo!”-      dico continuando a sorridere felice
-Ma è un mese e mezzo che fai così. Stai gongolando parecchio mi pare.-
-Oh sì! Puoi dirlo forte amore! Sbattere in faccia a tutte le mie compagne la verità è stato stupendo!!-
-E che c’entrano le tue compagne?-
-Ma niente di che lasciamo perdere. Piuttosto, quand’è che andrai a comprare il vestito? Ti ricordo che mancano sei settimane al matrimonio!-
-Ci andrò in settimana con Miroku e tuo nonno, tranquilla. Coi preparativi tu hai finito?-
-Mmmh…quasi. Devo scegliere gli abiti per le damigelle. Sono indecisa se renderle ridicole per vendetta o se è meglio non rovinare le foto con loro vestite come caramelle grasse.-        dico maligna
-Non ho capito una parola di quello che hai detto…-
-Tranquillo…capirai un giorno. Senti ho voglia di un altro gelato. Lo andiamo a prendere?-
-Un altro? Ne hai già mangiati due.-
-Lo so ma il bello di non ingrassare mai è che posso mangiare quello che voglio. Daiiiii…-      chiedo con occhioni dolci da Bambi
-Va bene mangiona. Andiamo!-     mi dice portandomi al chiosco dove prendo un altro gelato
Passiamo una domenica divertente al luna-park insieme Miroku e Sango. Ancora stento a credere che possiamo andare dove vogliamo senza avere paura delle conseguenze.
 
 
-Aaaahiiiiii!-         mi lamento tenendomi la guancia dolorante
-Te lo avevo detto di non mangiare anche le mele caramellate! Era normale ti venisse mal di denti con tutto quello zucchero!-         mi rimprovera InuYasha
Siamo in piena notte e mi sono svegliata con un mal di denti atroce e la guancia gonfia.
-Non infierire!-      chiedo tenendo la busta del ghiaccio premuto contro la guancia
-Domani stai a casa. Non puoi andare a scuola con questa bocca gonfia. Ti porto da tua madre così ti accompagna dal dentista va bene?-        mi dice premuroso
-Sì….scusami! Ti sto tenendo sveglio. Vai a dormire amore…o domani non potrai andare a lavoro. Tanto non puoi far nulla.-
-Va bene ma se hai bisogno chiamami capito?-
-Sì tranquillo…-       rispondo poggiandomi sul divano. A letto non riesco a stare
Il resto della notte passa con una lentezza incredibile. Ma perché le cose capitano sempre il sabato oppure la notte? Quando non puoi chiedere aiuto a nessuno e devi aspettare il medico?
Sto così male che vorrei strapparmi il dente da sola.
Per fortuna dentista mi scrive degli antidolorifici e degli antibiotici così il dolore va via e la mia povera guancia si sgonfia in pochi giorni. Il dente cariato è stato tolto per mia immensa felicità e ora sto benissimo. A quanto pare ce l’avevo da un bel po’ ma non mi ha mai dato fastidio, strano. Fortuna che non è capitato a pochi giorni dal matrimonio. Fare le foto col viso a palla non era il massimo!
Passa un altro mese. Mancano due settimane al matrimonio. Inizio ad essere nervosa. Perché?
Eppure devo solo mettere una firma su un foglio dato che io e InuYasha siamo una coppia a tutti gli effetti da anni.
Non so, magari è l’ansia per i preparativi, o forse perché un mio “caro amico” non è ancora venuto a farmi visita questo mese?? Sarà l’ansia che provoca il ritardo…sicuramente. Con la pillola posso stare tranquilla al cento per cento! Sono solo molto stressata e questo mi porta uno scombussolamento totale. Mi auguro solo che non si presenti il giorno del matrimonio perché sinceramente la cosa mi scoccerebbe parecchio!
E’ vero che non sarà la mia prima volta con InuYasha, però ci tengo a non saltare la prima notte da sposati.
Chissà se ad InuYasha piacerà il vestito. Lo spero! Credo tema il modello che ho scelto. Gli avevo detto che il mio abito sarebbe stato spettacolare e diverso dagli altri, invece mi sono fatta conquistare dalla semplicità, anche se sono rimasta fedele a non prendere il bianco, che non mi piace per niente.
Nelle ultime due settimane mi sono concentrata sugli esami. Se non li passo a pieni voti sono cavoli! Odio essere tra gli ultimi!
E se non fosse per il giapponese antico sarei ancora la prima della scuola! Che rabbia! Stupidissima materia!
Matrimonio ed esami insieme…forse non è stata una buona idea sposarci proprio a cavallo con gli esami, ma ormai…
 
 
-Aiuto mi sta soffocando!-     
-Mi spiace ma non riesco a chiuderlo senza stringere un po’!-
-Ma così morirò!-       mi lamento priva d’aria quasi
-Tesoro ma sei ingrassata per caso?-        mi chiede mia madre
-No mamma. Ho mangiato pochissimo veramente a causa dell’ansia.-
-Mi spiace ma il corpetto non si chiude sul seno. Bisogna allargarlo se vuole entrarci fra tre giorni.-      mi informa la sarta
-Va bene. Ma riuscirà a farcela?-     chiedo preoccupata
-Certo che sì. Non è la prima volta che mi tocca modificare l’abito della sposa prima del matrimonio. Per questo si effettuano diverse prove.-       mi rassicura la sarta
 
-Uffa mi fa male il seno accidenti! Mi stava uccidendo a forza di stringere i lacci del corpetto!-      mi lamento con mia madre appena uscite dall’atelier
Sembrava una scena da cartoon in cui quella dietro ti poggia un piede dietro la schiena per tirare con forza i lacci del corsetto per rendere la figura più magra possibile, strizzando fuori però il seno, tipo damine settecentesche europee.
-Tesoro, ma ti si è gonfiato solo il seno?-        mi chiede lei
-Beh non saprei. Io non l’ho notato. So solo che mi ha fatto un po’ male negli ultimi giorni, questo sì.-
-Kagome?-       mi chiama pensierosa
-Sì?-
-Hai avuto il ciclo questo mese?-        mi chiede prendendomi alla sprovvista
-Perché me lo chiedi?-
-E’ un no?-     insiste lei
-No, ma…perché…oh no porca miseria! Non vorrai dire che…-         esclamo incredula capendo il pensiero di mia madre
-Il seno gonfio e dolorante, e la mancanza di ciclo danno solo un esito figlia mia…-
-NO!!! Mi rifiuto di crederci mamma! Non può essere! Lo sai che con la pillola è impossibile! Sarà lo stress! Sì è sicuramente quello!-          cerco di dire più a me stessa che a lei
-Non è meglio toglierci il dubbio comprando un test di gravidanza?-       propone lei
-Ma a che serve mamma. Come ti ho detto è impossibile!-
-Ma noi compriamolo ugualmente, così ci togliamo il dubbio.-       dice dirigendosi verso la farmacia seguita a ruota da me, quasi sconvolta
 
-Nooooooo!!! Non può essere! Questo coso à fasullo! Non funziona di sicuro! Aggiustati cavolo!-       urlo disperata guardando il risultato positivo sul test e scuotendolo come fosse uno dei vecchi termometri al mercurio
-Non credo figlia mia. Il test è corretto. Anche se lo scuoti il risultato non cambia-
-No no no no no! Non può essere vero! Vado a comprarne altri di marche diverse! Di sicuro questo non è buono! Torno subito!-        dico precipitandomi in farmacia a prendere altri due test, entrambi di marche differenti
Test differenti, marche differenti, risultato….identico. Sono incinta! Non può essere. Non ora! Ma perché proprio adesso che tutto andava bene? Ma è una congiura questa?         ( io non ne so nulla ^_^ nda )
-Domani andiamo dal medico cara. Per oggi non prendere la pillola o potrebbe essere rischioso ok?-       mi avvisa mia madre
-Ok….-       rispondo sconsolata
 

 
                                                               ****************************
 

 
Accidenti sono nervoso! Domani sposerò Kagome! Finita la cerimonia di assegnazione dei diplomi andremo a sposarci. Non mi sembra vero.
Ovviamente Kagome è stata promossa con voti altissimi, ben 98 centesimi. Se non fosse per il giapponese antico avrebbe avuto 100 su 100. Ma non può proprio lamentarsi. Certo riesce difficile a tutti capire come mai Kagome vada male proprio nella mia materia invece che il contrario. È un mistero inspiegabile, o semplicemente una casualità che odi proprio la materia che insego io.
-Professore Taisho!-        mi chiama il preside
-Buon giorno signor preside. Posso esserle utile?-
-Volevo solo farle gli auguri per domani.-
-Come mai? Domani non sarà presente al matrimonio?-
-Eh no mi spiace. Partirò con mia moglie per festeggiare il nostro quarantacinquesimo anniversario di matrimonio.-        mi spiega lui
-Ah davvero? Che coincidenza che vi siate sposati anche voi il giorno che corrisponde alla chiusura dell’anno scolastico.-
-E’ e non è una coincidenza figliolo. E’ una coincidenza che quest’anno capiti esattamente lo stesso giorno dopo quarantacinque anni ma non è una coincidenza che abbia sposato mia moglie appena finite le superiori. Io ero il suo insegnate.-       mi rivela lasciandomi sorpreso
-Da…davvero?-
-Eh già. Ma al contrario suo e della sua ragazza io e mia moglie ci siamo conosciuti proprio come insegnante e alunna. È stato un amore tormentato il nostro, soprattutto dalle nostre famiglie che si opponevano. Ma io me ne infischiai e la sposai appena finita la scuola anche contro il volere della famiglia, costretta ugualmente ad accettare la cosa. Anche per questo capisco ciò che avete passato voi due. Sa professore, nella vostra storia ho rivisto in parte la mia…devo ringraziarvi perché questo mi ha fatto apprezzare nuovamente i sacrifici fatti da me e mia moglie per stare insieme. Per questo quest’anno ci concediamo una vacanza.-
-Ne sono veramente felice signor preside. E mi creda, capisco bene a cosa si riferisce quando parla di sacrifici. Ma come si dice…tutto bene ciò che finisce bene!-       credo di aver preso il vizio di Kagome per i proverbi…..
-Eh già. Faccia gli auguri anche alla sua bellissima sposa. E mi raccomando di tenere per sé le mie confidenze.-         mi dice andandosene sorridendo sornione
Hai capito il vecchietto? E bravo!
 
Arrivato a casa, tristemente da solo perché Kagome è fuori con sua madre non ho capito a fare cosa, trovo un messaggio in segreteria. Chi sarà?
-“Ciao InuYasha. Sono io, Naraku. So che sono l’ultima persona che vorresti sentire però mi è giunta voce che ti sposi. Ne sono davvero felice. Credimi. Ci tenevo a farti gli auguri perché finalmente credo tu abbia trovato la persona giusta per te. So di chiederti troppo, però mi piacerebbe poterti fare gli auguri stringendoti personalmente la mano dopo tanti anni. Nella speranza che accetti ti aspetto oggi pomeriggio al BabyMoon, il vecchio locale dove ci riunivamo da ragazzi io, tu, Miroku e…”lei”. Beh…ciao. Spero di vederti.”-
Naraku? Dopo quasi dieci anni vuole rivedermi? Ma come può chiedermelo dopo quello che ha fatto?
Anche se a ben pensare forse mi ha fatto solo un favore, o adesso sarei sposato con serpe di Kikyo.
Che devo fare? Ignorare il messaggio e cancellarlo oppure mettere una pietra sul passato e andarci?
Ho deciso…ci vado! Voglio proprio vedere come è cambiato in questi anni e se dopo essersi fatto la mia ex si è almeno pentito.
Raggiunto il locale lo trovo seduto ad un tavolo con una bambina in braccio dai lunghi capelli neri intenta a mangiare un gelato. Chi sarà?
-InuYasha? Sei venuto! Non ci speravo più! Ciao amico!-          mi dice alzandosi e allungandomi la mano che di istinto stringo
Dopo dieci anni rivedo quello che per me è stato più di un fratello. Siamo cresciuti insieme. Mai avrei detto che una donna ci avrebbe diviso. Che strana sensazione di nostalgia essere in questo locale con lui.
-Ciao Naraku…come te la passi?-       dico sedendomi di fronte a lui e la bambina
-Insomma, sono stato meglio. Ti presento mia figlia Ayumi.-       mi dice presentandomi una bambina di circa quattro o cinque anni. Davvero bella direi.
-Ciao signore!-       mi saluta lei
-Ciao Ayumi. Lo sai che sei proprio carina?-        le dico sorridendo osservando il suo viso tutto impiastrato di gelato al cioccolato
Che carina che è! Amo i bambini!
-Sai, è figlia…sua.-       mi dice abbassando lo sguardo
-Sua? Intendi Kikyo per caso?-       domando come paralizzato
-Sì. Abbiamo avuto una breve relazione cinque anni fa. Lei è rimasta incinta. Voleva abortire ma non gliel’ho permesso. Dopo il parto mi ha lasciato la bambina e si è dileguata dalla circolazione.-       mi spiega guardando la figlia che mangia ancora il suo gelato allegra
-Ah…-        rispondo solamente lasciando cadere il silenzio, quando è lui a riprendere il discorso…
-Mi spiace per quello che è successo con lei quando stavate insieme. Credimi! Ma io ho sempre amato Kikyo. È più forte di me. L’amo anche adesso che ha abbandonato sua figlia. È stato così dal primo giorno che me l’hai presentata come tua amica. Avevo solo quindi anni ma già sapevo che era la donna che avrei voluto amare per la vita. Oggi ne ho trenta e penso ancora la stessa cosa. Lo so sono un vero idiota, ma non riesco a comandare il mio cuore.-      spiega triste
-Non sei tu l’idiota! E’ lei che è una stronza! La colpa è tanto tua quanto sua. Se mi avesse amato non sarebbe venuta a letto con te. Ancora oggi mi chiedo di chi potesse essere il figlio che ha perso.-
-Era mio.-         mi rivela sconvolgendomi
-Tuo? Allora lo sapevi?-
-Me lo ha confessato dopo la nascita di Ayumi. Mi ha anche detto di essere venuta da te, ma che l’hai cacciata via malamente e che la tua fidanzata l’ha picchiata.-
-In pratica è venuta a frignare da te. Ti ha anche detto il perché la mia fidanzata l’ha picchiata?-
-Sì. Mi ha detto di averti confessato che aveva perso il bambino di proposito. Cosa che io sapevo dall’inizio. Per questo ti dissi della relazione che avevamo avuto. Io amavo Kikyo ma non potevo permettere che lei ti prendesse in  giro in quel modo. Eri comunque il mio migliore amico.-
-Di questo te ne sono grato o adesso sarei sposato con quella serpe con l’inganno. Diciamo che nel male hai fatto bene. Domani mi sposo con una donna stupenda. Kikyo non vale nemmeno un’unghia della mia ragazza. Io ci ho guadagnato. Quello a cui è andata peggio sei stato tu. Come hai fatto a crescerla da solo?-     chiedo guardando la bambina
-Con tanti sacrifici. Ma non ne sono pentito. Amo questa piccola peste e non potevo permettere che Kikyo uccidesse anche lei. E’ la mia forza.-
-Naraku vedi di scordarla una volta per tutte Kikyo! Rifatti una vita con una brava ragazza che ami te e tua figlia. Anche io amavo Kikyo, ma quando ho capito com’era l’ho mandata all’inferno!-
-Credo tu abbia ragione. Spesso Ayumi mi chiede perché lei non ha una mamma come le altre bambine e io mi trovo costretto a mentirle. In questi cinque anni ho sempre sperato che lei cambiasse idea e venisse a vedere sua figlia, ma invano.-
-E non lo farà mai. E’ una donna egoista e fredda che non sa cosa sia l’amore.-
-Papà ho sonno!-         ci interrompe la piccola assonnata stropicciandosi gli occhi
-Ok tesoro adesso andiamo a casa. Prima papà deve salutare il suo amico.-
-Va bene..-
-InuYasha mi ha fatto davvero un immenso piacere rivederti. In questi anni ho pensato tanto a te e alla nostra amicizia. Mi sono pentito ogni singolo giorno di averti tradito. Spero che tu sia riuscito a perdonarmi.-
-Perdonare la trovo una parola grossa. Ti sei comunque portato a letto la mia ragazza tradendo la mia fiducia. Comunque diciamo ogni tanto un gelato al cioccolato potremo anche venire a prenderlo qui, vero Ayumi?-        le dico facendole una carezza sulla testa
-Sìììììì!!! Mi piace il gelato!-       esulta lei felice
-Ti ringrazio amico. E auguri per domani! Sì felice! Te lo meriti.-
-Grazie!-          dico salutandolo
 
Una figlia…Naraku ha avuto una figlia da Kikyo. Quella maledetta trovando le porte chiuse da è andata da lui per farsi consolare.
Oltretutto quello che aspettava non era neanche mio figlio. Un po’ lo immaginavo ma ne avevo il dubbio. Pensavo che almeno in questo fosse sincera.
Che stronza! Donna perfida. Mi fa quasi pena Naraku. Ha sempre amato quella sgualdrina con tutta l’anima. In questo lo capisco perché è lo stesso amore che io provo per Kagome però c’è un limite a tutto!
 
 


                                                               ***************************************


 
 
-Wow! Davvero ha avuto una figlia e l’ha mollata al tuo ex amico?-          chiedo mentre mi pettino i capelli prima di  mettermi a letto
-Già. Quella donna è peggiore di quello che credessi. Per anni ho pianto un figlio che nemmeno era mio. Che essere spregevole.-        dice mentre si spoglia
Ma se quello con Kikyo non era suo figlio, questo che aspetto io è…il suo primo figlio?
Non me l’aspettavo! Ho sempre pensato che quello che avrebbe avuto con me sarebbe sempre stato il secondo, anche se in effetti quello con Kikyo non è mai nato quindi sempre il primo rimaneva. Però, sapere che il primo figlio che ha generato, sangue del suo sangue, è quello con porto io in grembo mi rende tremendamente felice.
Oggi il ginecologo ha confermato la gravidanza e tutto sembra essere a posto. Mi ha anche dato il permesso di fare il viaggio. Ho intenzione di dirlo ad InuYasha come regalo di nozze quindi per adesso non gli dico nulla.
Quando lo farò sarà al settimo cielo. Non riesco a fare a meno di sorridere al pensiero, cosa che lui nota.
-Perché sorridi?-
-Eh? Ah no niente tesoro….sono felice per domani! Quel Naraku ti ha fatto un favore in fondo no? Adesso hai me!-      rispondo stendendomi accanto lui e accoccolandomi al suo petto
-E’ vero. Infatti gli sono grato di questo. Avrò la moglie più bella, dolce e cucciola di tutti!-      dice baciandomi la testa
-Non chiamarmi cucciola!-
-Ok amore. Buonanotte.-       risponde stringendomi forte
-Buona notte tesoro.-
 
La mattina a scuola passa con una velocità incredibile. Appena terminata la cerimonia di consegna dei diplomi ci dirigiamo tutti a casa propria per prepararci al matrimonio. Verrà praticamente tutta la scuola. che emozione!
Il parrucchiere mi sistema il trucco e i capelli, poi fa lo stesso con mia madre, Sango e le mie damigelle.
Per quelle tre pazze ho scelto infine un abito normale e non orrendo come volevo. Non voglio sfigurare con niente il giorno del mio matrimonio.
-Kagome sei bellissima figlia mia!-         dice mia madre piangendo dopo avermi vista con l’abito
-Grazie mamma. Tu dici che ne sarà felice InuYasha di lui?-       chiedo preoccupata accarezzandomi  la pancia ancora abbastanza piatta per fortuna
-Sarà al settimo cielo! Ne sono sicura.-
-Lo spero mamma!-       rispondo abbracciandola
-Kagome è ora di andare!-       mi chiama Sango
Quando siamo tutti pronti ci dirigiamo alla chiesa. Avendo scelto un matrimonio all’occidentale mio nonno c’è rimasto un po’ male perché sperava di vedermi col classico kimono in un tempio, ma quando mi ha vista col vestito da sposa che ho scelto si è messo a piangere come un bambino per l’emozione.
I ciliegi in fiore mi fanno da sfondo mentre scendo dall’auto e avanzo verso la chiesa dirigendomi accompagnata da mio nonno all’altare. Oggi è il gran giorno finalmente…diventerò la moglie di InuYasha. Dopo tanti problemi, pianti, incomprensioni, segreti e litigi ce l’abbiamo fatta. Abbiamo vinto noi!
InuYasha è lì che mi aspetta e mi guarda sorpreso. Non si aspettava un abito semplice come questo immagino. Per giorni mi ha fatto domande per sapere almeno il colore. Quando gli ho detto che non era bianco ha cominciato a scervellarsi per indovinare il colore. A tutto ha pensato meno che al semplice avorio lucido. Niente fronzoli colorati o strambi. Il che mi sembra lo renda parecchio felice data l’espressione di felicità dipinta sul suo volto.
Arrivata al suo fianco mi prende la mano baciandomela.
-Sei assolutamente splendida! Molto più che nei miei sogni!-      mi sussurra piano
-Grazie.-       rispondo imbarazzata
Il sacerdote comincia la cerimonia. Dopo lo scambio degli anelli e delle promesse e aver firmato il registro siamo finalmente sposati.
-Con il potere conferitomi…vi dichiaro marito e moglie! Può baciare la sposa!-     alle parole del sacerdote un fischio si alza tra i presenti
Mio marito, diventato tale due secondi fa, mi accarezza la guancia, si avvicina al mio viso e mi bacia.
-Ti amo “signora Taisho”!-     sussurra dolcemente
-Ti amo anche io!-      rispondo, mentre una lacrima mi scende giù da una guancia sentendomi chiamare così finalmente
-Ehi…è così terribile essere mia moglie che già piangi?-     mi chiede lui scherzando asciugandola col suo pollice
-Stupido! Piango per l’emozione! Aspettavo da tanto questo giorno!-
-Anche io! Dai ora andiamo che ci stanno guardando tutti!-    mi dice rivolgendo lo sguardo agli invitati che ci guardano incuriositi
-Sì andiamo!-    rispondo felice
 


 
                                                                 *********************************


 
 
E’ stata una cerimonia splendida e Kagome era magnifica fasciata in quell’abito. L’ho osservata estasiato per tutto il tempo. Ho immaginato tutti gli abiti possibili, ma non ho mai pensato ad un abito semplice. Mi ha davvero stupito.
Dopo il piccolo rinfresco, in cui molte mie alunne mi chiedevano di ballare, siamo andati al ristorante. Finito anche quello siamo andati in albergo. Per stanotte ci fermiamo qui e non a casa nostra. È da qui che prenderemo il taxi per andare in aeroporto a prendere il volo per l’Italia.
Kagome è emozionata come una bambina. È bello vederla così radiosa finalmente, dopo anni di sofferenze. La vedevo soffrire quando la domenica rimanevamo in casa perché non potevamo permetterci di fare un giro, o andare anche a prendere un gelato insieme. O quando in classe non poteva guardarmi. Le pesava darmi del lei, lo vedevo. Dovevamo fare sempre tutto di nascosto. Ma altro non potevamo fare.
Sono parecchio stanco ma di certo non rinuncio alla nostra prima notte da sposati, cosa che a lei non sembra dispiacere.
Il giorno dopo ci alziamo molto presto per prepararci a prendere il taxi e andare all’aeroporto.
Entrato in bagno per controllare che quella sbadata non dimentichi qualcosa noto che c’è il suo beauty-case. Dopo averlo preso vedo che dentro al cestino ci sono le sue pillole anticoncezionali. Forse le saranno cadute? Ammesso siano davvero le sue. Dopo quello accaduto con Sango e l’equivoco del test di gravidanza mi aspetto di tutto!
 
-E anche questa è fatta! Credo di non dimenticare nulla!-        dice chiudendo la valigia
-Una cosa l’hai scordata!-     le dico dandole la borsetta dei trucchi
-Accidenti…grazie amore non l’ho vista!-     esclama lei mettendola in valigia
-Senti Kagome...mi spieghi perché nel cestino della spazzatura c’erano queste?-     le chiedo mostrandole le pillole
-Ah beh…perché non mi servono più InuYasha!-       mi dice semplicemente   
-Allora ci hai ripensato? Mi avevi detto di voler aspettare un po’ quando te l’ho chiesto! Sono felice che tu abbia cambiato idea!!-     
-Veramente non ho cambiato idea!-      
-In che senso? Non capisco… allora perché le hai gettate via?-       chiedo confuso dai suoi giri di parole
-Indovina!-      dice sorridendo
Inizialmente non capisco che voglia dire. Non ha cambiato idea ma non prende più la pillola? Che significa? Se non la prende, per forza di cose rimarrà incinta prima o poi…a meno che lei…
-Aspetta, non mi dirai che…che tu…sei già….-       balbetto incredulo a ciò che ho pensato
-Diciamo che la prossima volta che vogliamo evitare una gravidanza è bene non assumere antibiotici insieme alla pillola…il medico ha detto che l’antibiotico ne elimina l’effetto. Io l’ho preso per due settimane a causa del mal di denti e quindi….-    
L’antibiotico? Quello di une mese e mezzo fa? Ma allora è davvero incinta! Kagome è incinta!  
-InuYasha tutto bene?-         mi chiama lei notando la mia mancanza di reazioni
Ma non me l’aspettavo proprio così all’improvviso!
-InuYasha senti lo so che forse è ancora presto, ci siamo sposati ieri ma ormai non…-    
-E’ la notizia più bella che tu potessi darmi! Sono così felice Kagome! Diventerò padre! Avremo un bambino! Ti rendi conto? Un piccolo marmocchio che sgambetterà in giro per casa mettendo tutto in disordine e strillando a tutte le ore della notte! E’ magnifico!-            la interrompo abbracciandola entusiasta alla sola idea di tenere mio figlio tra le braccia
-Sei felice InuYasha? Dalla tua espressione di prima non sembrava.-
-Ma per forza! Non me lo hai certo detto con dolcezza! Anzi se non ti avessi chiesto delle pillole nel cestino quando me lo avresti detto? E da quanto sai di essere incinta?-
-Te lo avrei detto oggi con più calma. L’ho scoperto due giorni fa. Avevo un ritardo così ho fatto un test di gravidanza che però è risultato positivo. Non credendoci ne ho fatti altri due, anch’essi positivi. Così sono andata dal medico che mi ha spiegato la faccenda dell’antibiotico. Non volevo crederci neanche io all’inizio…-      
-Avresti potuto dirmelo prima però! Pazienza…l’importante è che vada tutto bene! Però non credi sia meglio rimandare il viaggio? Potrebbe essere stancante!-
-Non ci penso neanche! Sto benissimo guarda! E poi tra qualche settimana potrebbero cominciare le nausee, quindi voglio godermi adesso il mio viaggio di nozze e gli ultimi giorni di tranquillità che mi rimangono prima di cominciare a vomitare ad ogni passo che faccio!-
-Esagerata! Chi ti dice che sia così?-
-Le gravidanze di mia mamma sono state così! Quelle di mia nonna materna idem. A rigor di logica è ereditario!-
-Ma che sciocchezza! Comunque, se te la senti di partire è meglio che andiamo…o si farà tardi per andare all’aeroporto-
-Sì sì certo che voglio! Allora per me possiamo andare!-
-Ok…su mammina…il taxi è giù che ci aspetta da mezz’ora ormai!-      le ricordo avviandomi fuori dalla porta con le valigie in mano
-Eccomi tesoro.-    dice raggiungendomi
 
 

 
 
 “E da qui si ritorna ai giorni nostri miei cari lettori!”
“Amore credo lo abbiano capito da soli non credi?”
“E io ho voluto farglielo notare! Problemi InuYasha?”
“No no! Cavolo che caratteraccio che hai ultimamente!”
“Sono gli ormoni! Non rompere!”
“Quanta pazienza! Dai lasciamo continuare ai lettori la storia in santa pace. E’ ora di ritornare in Giappone. Il viaggio qui in Italia è finito.”
“Non me lo ricordare! Che depressione! Mi mancherà l’Italia! E’ un posto così bello. Un po’ troppo abbandonato a livello monumentale però. Ho visto delle rovine antiche abbandonate al degrado. E’ un vero peccato che delle belle cose come quelle vengano trascurate così. Molti paesi ucciderebbero per delle opere d’arte come quelle che esistono in Italia.”
“Non essere polemica cara. Queste sono cose che non riguardano noi ma il popolo che vi abita.”
“E tu non credi che anche agli italiani non spiaccia vedere una città antica come Pompei cadere a pezzi perché non c’è nessuno che se occupa?”
“Vuoi andare dal presidente del consiglio a chiederglielo Kagome?”
“No! E non prendermi in giro InuYasha! Io sono seria! Comunque andiamo su. Il volo è previsto per le 16 . Si ritorna a casa!”
 
 
 












 
 
 
 
E siamo arrivati alla fine T_T  il prossimo capitolo credo sia l’ultimo T_T    sono sempre triste quando finisce una storia. Diventano un po’ come figli….poi crescono e vanno via da casa da soli senza la mamma T_T
E va beh pazienza…tanto ci sarà Vivo per lei e Four Seasons 2 a tenermi impegnata ^_^  e per quest’ultima vi anticipo che sarà più cattiva e sadica del solito…ma leggere tutto nel prossimo cap in dirittura d’arrivo ^_^
Baci baci Faby  <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3

p.s.    come avrete notato qui si riprende il primo capitolo della storia ma dal punto di vista di Inu ^_^ ora che succederà??? E cosa aspetterà Kagome? Maschietto o femminuccia??? Ma sopratutto....che cacchio di nomi gli meterò???? Li sto usando tutti ahahahaahah ^_^ va beh.....ciaooooooo

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Capitolo 18
*** In viaggio verso il futuro ***


 
 
-Casa dolce casa! Che meraviglia!-      dico fiondandomi sul mio letto
-Kagome non fare movimenti tanto bruschi ti prego!-         mi riprende InuYasha posando le valige
-Tranquillo amore. Mica mi sono buttata sopra un masso. Ah a proposito…volevi vedere la prima foto di tuo figlio no? Eccola qui!-      gli dico dandogli l’ecografia fatta qualche settimana fa, prima del matrimonio
-Il mio bambino! Chissà cosa sarà.-        si chiede accarezzando la foto
-Tu cosa vorresti?-
-Non importa. Mi va bene sia maschio che femmina Kagome.-
-Sai che questo è il tuo primo bambino, vero InuYasha?-
-Certo che sì! Che domande fai. Dato che quello di Kikyo non era mio è normale che questo sia il mio primo bambino. E non sai come ne sono felice che sia con te. Infondo ho tutto questo grazie a Naraku. Sai ci ho pensato…voglio provare a riallacciare i rapporti con lui. Tu che ne pensi? Ti darebbe fastidio?-
-E perché mai dovrebbe?-       
-Beh perché ci sarebbe spesso la figlia di Kikyo.-
-La bambina non mi ha fatto nulla. Non ha colpa se la madre è la regina delle troi…-
-Kagome!-       mi rimprovera lui
-Uffa…e cavolo con questa mania! E’ troppo piccolo perché capisca le parolacce InuYasha! E’ talmente microscopico che non avrà nemmeno le orecchie!-
-Non mi interessa. Non voglio sentire uscire quel genere di parole dalla tua bocca!-
-Va bene! Mi arrendo professore. Ora andiamo a letto che sono distrutta dai.-      dico uscendo dal bagno dopo essermi spogliata
-Sì ottima idea.-       dice stendendosi tranquillamente sotto le lenzuola
Lo osservo qualche minuto sbalordita. Ma come non mi dice niente? Sono con una sottoveste nera con bordi in pizzo bianco sul seno, corta e attillata…e lui vuole dormire???
-Beh?-     gli dico aspettando come una scema chissà cosa
-Beh cosa?-     domanda girandosi a guardarmi
-Ti vuoi addormentare davvero?-     chiedo stupita
-Perché tu che vuoi fare?-
-Mi sembra strano che non ci provi nemmeno, come tuo solito…-
-Ma sei hai detto che sei distrutta!-       mi ricorda lui
-Ma tu di solito non mi ascolti e mi provochi ugualmente!-
-Ma tu di solito non sei stata incinta! Devi riposare Kagome.-
-Uff…-       sbuffo irritata stendendomi più comoda e dandogli le spalle
-Che moglie capricciosa che ho! Dai vieni qui!-       mi dice prendendomi per i fianchi e tirandomi su di lui
Accidenti che forza che ha!
-Lascia stare dai. Hai ragione tu, è meglio che mi riposi.-      rispondo accoccolandomi sul suo petto
-Eh no monella! Ormai mi hai stuzzicato e ne devi pagare le conseguenze!-      afferma sollevandosi e mettendomi a cavalcioni sulle sue gambe, togliendomi velocemente la  sottoveste
-Ma InuYasha…-
-Niente ma!-      replica baciandomi, mentre le sue mani dai miei fianchi salgono sul mio seno
-InuYasha…-       sospiro al suo tocco
-Sei una tentatrice Kagome!-      dice con voce sensuale al mio orecchio, facendo scorrere nel frattempo una mano dietro la mia schiena nuda e avvicinandomi meglio sul suo bacino
-Ti dispiace?-        chiedo mentre ormai sento chiaramente tutta la sua eccitazione spinta contro il mio ventre
Solo ora mi accorgo che è nudo. Accidenti allora lo ha fatto apposta per vedere come reagivo!!!
-No affatto!-      risponde sogghignando, notando che ho capito il suo “giochino”
Per adesso lascio correre ma…poi me la paghi mio caro. Oh sì!
 
Il giorno dopo andiamo a casa di mia madre, e lì troviamo ad aspettarci tutti i nostri amici.
Bene almeno annunceremo una volta sola la notizia della mia gravidanza.
Dopo alcune chiacchiere di routine tipo come è andato il viaggio, com’era l’Italia e se avevamo portato souvenir, le mie intenzioni di annunciare la mia gravidanza in modo delicato, per via del nonno, vanno a farsi benedire.
-Kagome sai che ti trovo diversa dall’ultima volta che ti ho visto un mese fa al matrimonio. Sei ingrassata per caso?-      mi dice molto amabilmente Jakotsu, ferendo la mia già poca autostima di donna gravida
-Te lo avevo detto che già si vedeva! Ma tu hai detto no! Diventerò una balena!-         mi lamento con mio marito
-Ma io non ho notato differenza a parte il seno più pieno…-       mi risponde lui grattandosi la fronte
-Ma a quanto pare sono già ingrassata! Possibile non conosca il corpo di tua moglie?-
-Scusate ma di che state parlando?-       ci chiede Sango incuriosita
-Ah beh ecco…volevamo dirlo in maniera diversa ma…-
-Kagome è incinta!-        annuncia InuYasha precedendomi con un sorriso a trentadue denti
Vederlo così entusiasta mi fa tenerezza. Da quando ha saputo che sono incinta non smette di coccolarmi. Parla addirittura col bambino, come se potesse già sentirlo
-Wow! Davvero? E di quante settimane sei? Due? Tre?-       domanda Ai
-Veramente quasi sette.-
-Cosa?? Quasi sette? Ma allora sei partita già incinta?-     chiede Ai sorpresa
-Già…-       rispondo non capendo il motivo della sua reazione
-Ai… mica sarai così ingenua da pensare che quei due si fossero sposati casti vero?-       le spiega Eri
-Beh…in effetti sì.-      risponde imbarazzata
-Mi spiace deluderti dolcezza ma il mio amico ci dà già sotto da quasi tre anni, come me del resto!-    
-MIROKU!!-          lo richiamiamo io, InuYasha e una Sango con occhi omicida, che non manca ovviamente di colpirlo
-Sei un imbecille! Un idiota! Un cretino!! Prima o poi giuro che ti lascio brutto maniaco del cavolo!-        gli inveisce contro Sango arrossendo
-Ma che ho detto?-       domanda quello stupido
-Miroku più passano gli anni più il tuo cervello evapora! Ma ti sembrano dichiarazioni da fare soprattutto con la famiglia di Kagome presente?-         gli fa presente Bankotsu
Solo ora mi ricordo che il nonno era con noi!
-Oh cavolo nonno tutto bene?-        domando vedendolo quasi svenuto per lo shock
-Tranquilla cara tutto bene. Si riprenderà! Comunque non ha sentito quasi nulla. E’ svenuto quando hai detto di essere incinta.-        risponde mia madre tranquilla, sventolandolo con un panno
-Scusate non ci ho pensato.-       si scusa Miroku
-Questo è il problema Miroku! Tu non pensi!-       replica InuYasha infastidito
-Chissà se è una bambina o un bambino! Che bello!!-      dice Ayame
-E’ presto per saperlo. A noi però interessa solo che sia in ottima salute.-
-Kagome ha ragione. Qualunque cosa andrà benissimo. Anche perché non sarà certo l’unico che avremo.-       afferma InuYasha sicuro
-Scusami, ma, quand’è che avresti deciso che questo non sarà figlio unico?-       chiedo curiosa
-Da prima di conoscerti amore mio. Ho sempre desiderato una famiglia numerosa. E uno o due figli non fanno certo una famiglia numerosa.-   
-Ah che bello! E sentiamo…quanti figli hai programmato per il mio povero utero se posso saperlo?-     domando con una vena pulsante sulla fronte
Già gli ormoni impazziti mi rendono nervosa, e lui non mi aiuta di certo!
-Beh…forse è meglio parlarne in privato cara. Non cominciare ad arrabbiarti.-       tenta di calmarmi
-Non pensare di averla scampata “caro”! A casa facciamo i conti!-
-Oh ma povero il mio Inu-Inu! Kagome non trattarmelo così male! Non disperare mio amato, ti darò io tutti i figli che vuoi!-       esclama Jakotsu felice
-Idiota sei un maschio e non puoi partorire!-        precisa scocciato Bankotsu
-Ma la scienza oggi fa miracoli non lo sai Banky-chan?-        replica Jakotsu offeso
-Grazie amico ma credo che non accetterò la tua proposta. Cercherò di convincere mia moglie.-        si affretta a rispondere InuYasha
Malgrado l’arrabbiatura di prima scoppio in una risata che trascina anche gli altri. Jakotsu è insostituibile! Se non esistesse bisognerebbe inventarlo.
-Piuttosto ragazzi, già che siamo in vena di sorprese, dobbiamo darvi la nostra!-         interviene Sango
-E quale?-      le chiediamo in coro
-Miroku mi ha chiesto di sposarlo!-   annuncia euforica
-Ma dai? Davvero?-        dico sorpresa
-Finalmente ti sei deciso maniaco!-       risponde InuYasha
-Eh già, era ora mettessi la testa a posto depravato!-       continua Bankotsu
-Un vizioso in meno in giro! Peccato!-         sospira Jakotsu
-Lo conosco poco ma già tanto mi è bastato a comprenderne la dissolutezza. Sei sicura di quello che fai Sango?-        chiede infine Koga
La faccia di Miroku è una maschera di odio puro, credo scoppierà!
-Insomma la volete finire di offendermiiii!!! Ma che amici siete??-      esplode lui rosso in viso
-Ahahaha dai Miroku non prendertela. Lo dicono perché ti vogliono bene!-
-Non ne sarei così sicuro Kagome!!!-
La serata trascorre in totale allegria. Mio nonno dopo essersi ripreso è stato molto felice di sapere che presto diventerà bis nonno. Tutto finalmente procede come deve.
Le settimane passano tranquille. InuYasha è ritornato a lavoro serenamente, godendosi finalmente il suo tanto amato lavoro da professore.
Io mi occupo della casa e di dare ripetizione ai bambini più piccoli. Un modo come un altro per guadagnare qualcosina.
Sono al quinto mese di gravidanza e oggi ho la visita dal ginecologo per vedere come vanno le cose e scoprire il sesso del bambino.
Aspetto solo che InuYasha venga a prendermi ma è in ritardo.
-Kagome! Eccomi!-       mi chiama lui dal giardino
-InuYasha finalmente ma dov’er…ehi ma quella cos’è?-         chiedo osservando l’auto dalla quale è sceso
-La nostra nuova auto tesoro! Non potevi certo spostarti ancora con me in moto con quella pancia.-       mi dice avvicinandomi all’auto
-Wow che bella! E l’hai presa oggi?-      chiedo sedendomi, com’è comoda!
-Sì, ho voluto farti una sorpresa. Però l’ho presa a rate. Con l’arrivo del bambino non potevo fare spese pazze in una volta.-
-Beh mi sembra giusto. Ma ora andiamo InuYasha. Siamo già in ritardo!-      dico guardando l’orologio
 
-E’ un bel maschietto signori Taisho!.-       ci rivela il medico
-Un maschio? Avremo un maschio Kagome! Il mio ometto! E’ meraviglioso!-    esulta felice InuYasha
-Sì è meraviglioso. Il nostro bambino…-       rispondo con le lacrime agli occhi guardando lo schermo dell’ecografo
Adesso riesco ad immaginare il viso mio figlio. Non è più solo un’immagine puramente indicativa.
Avremo un bellissimo bambino. Malgrado fossi contraria ad averne uno così presto non posso nascondere di esserne felice. Immensamente felice!
Ogni giorno che passa lo avverto muoversi dentro di me.
La sensazione di avere una vita dentro, che cresce grazie a te, che ti fa sentire la sua presenza, che ha il tuo sangue…è indescrivibile!
A volte credo mi capisca quando gli parlo perché ad una mia domanda o ad un mio pensiero espresso ad alta voce, lui scalcia. E’ stupendo!
-Amore ma piangi ancora?-      mi domanda InuYasha vedendo le mie lacrime
-Sì! E’ più forte di me. Sono troppo felice!-
-Beh per mia fortuna! Almeno gli attacchi di ira sono scomparsi lasciando il posto al pianto. Era diventato pericoloso starti accanto.-      
-Oh andiamo InuYasha…mi sono scusata fino alla nausea per averti tirato quel piatto, che tra l’altro non ti ha colpito!-         sbuffo annoiata dal ripeterlo per l’ennesima volta
-E’ vero…ma se mi vessi colpito?-        mi dice abbracciandomi, anche se con difficoltà
Ormai sfoggio un bel pancione di quasi nove mesi.
-Ti avrei baciato tutto il giorno il bernoccolo!-      rispondo sorridendo
-Allora fa finta che mi hai tirato un piatto addosso e baciami tutto il giorno.-
-E sentiamo…dove ti avrebbe colpito questo ipotetico piatto?-
-Un po’ ovunque. Vieni ti faccio vedere meglio in camera da letto dove mi hai fatto male.-
-Sempre il solito!-     rispondo seguendolo nella nostra camera
Per fortuna il medico ha detto che possiamo vivere la nostra vita intima anche col pancione, anche fino poche ore prima del parto, e io non voglio rinunciarvi. Anche perché dubito che dopo il parto ne avrò voglia. E per un bel po’ temo.
-InuYasha?-       lo chiamo dopo un po’
-Mmmh?-
-Credo che dovremo rivestirci adesso.-
-Perché?-
-Credo di avere avuto una contrazione.-
-Che cosa??? E me lo dici con questa calma??-       urla scattando subito fuori dal letto
-E che dovrei fare? Urlare in giro per la stanza come fai tu? E poi me lo aspettavo. Oggi ho avuto più mal di schiena del solito.-
-Accidenti e non potevi dirmelo? Non ti avrei fatto fare sforzi prima! Magari è stata colpa mia!-
-Non dire sciocchezze! Lo sai anche tu che il sesso in gravidanza si può fare, o pensi che il ginecologo sia cretino? Doveva capitare…punto! Aiutami ad alzarmi perché non ce la faccio.-       gli chiedo cercando di mettermi seduta
Sta arrivando il momento che sempre ho temuto in questi nove mesi, e ho una paura folle!
So che è doloroso, soprattutto se poi mettono i punti, ma devo farmi forza e affrontarlo con coraggio. Ma accidenti il coraggio viene meno con queste fitte atroci!
 
 

 
                                                               *************************
 

 
 
-InuYasha ti prego calmati mi stai facendo sentire male a forza di andare avanti e indietro per la stanza! Stai scavando un solco quasi!-       mi chiede lei stesa sul letto rannicchiata sul fianco
-Io non capisco perché non vuoi andare subito in ospedale! Non sarebbe più prudente andarci ora?-
-Il dottore ha detto che devo aspettare di avere le contrazioni ogni cinque minuti altrimenti mi rimandano a casa. Ci hai parlato anche tu due ore fa, lo hai scordato?-
-Non l’ho scordato ma è mia moglie che vedo soffrire non la sua!-
-Amore stai tranquillo. Sto bene. Ma se ti agiti così non mi sei d’aiuto. Ho bisogno che mi stai vicino, soprattutto se vuoi assistere al parto.-
-Ok  Kagome, provo a calmarmi, hai ragione!-
Sono nervoso come mai in vita mia accidenti!! L’attesa mi uccide!
Credevo di essere pronto psicologicamente, ma sbagliavo. Anche se ho frequentato i corsi pre-parto con Kagome, assistito alle scene “horror” dei video delle nascite dei bambini, letto libri e cazzate varie…mi sento agitato! Neanche dovessi partorire io!
Ok InuYasha adesso calmati e fai vedere a tua moglie che può contare su di te! Su forza e coraggio!
-InuYasha possiamo andare ora. Siamo a cinque minuti scarsi adesso…-       mi avverte lei tenendosi la pancia. Chissà che dolore poverina
-Ok. Le valigie sono in macchina. Tua madre è già stata avvisata. Il preside anche. Il gas è chiuso, l’acqua pure…-
-InuYasha sbrigati!-       mi chiama Kagome già in macchina
Cavolo che fulmine! E menomale che sta male!
Comunque sono davvero fiero di lei. Si sta comportando da donna molto coraggiosa e matura anche se ha soli diciannove anni. Quello immaturo sembro io in questo momento.
Ed io che sette anni fa temevo di essere troppo grande per lei.
Mi complessavo di essere troppo vecchio per quella bellissima tredicenne che mi aveva stregato con uno sguardo…bella, fiera, determinata, sicura, intelligente, paziente.
Se anche me l’avessero predetto quel giorno in cui le chiesi di prestarmi una scala, non avrei mai creduto di trovarmi qui con lei a sette anni di differenza, felice, sposato e con un figlio in arrivo. Mai avrei creduto di amare tanto una donna.
Dopo oltre dieci ore di travaglio di Kagome, e quasi venti minuti di dolore alla mia mano stritolata con forza da mia moglie mentre spingeva, è nato il nostro bellissimo bambino, Shinichi ( primo vero figlio ).  Dopo ciò che è successo con Kikyo non trovavo nome più adatto di questo.
Il mio è il bambino più bello del mondo! Ne sono sicuro! Capelli neri con riflessi castani, occhi blu, che ha preso da mia madre che li aveva più blu del mare, pelle chiarissima e guanciotte rosse. Sembra un bambolotto.
-Il mio bambino…-        sussurro piano per non svegliarlo mentre lo cullo
Si è appena addormentato e spero ci rimanga ancora un po’ per non svegliare Kagome.
-InuYasha…-     
-Amore, ti sei svegliata. Come ti senti?-        le chiedo avvicinandomi
-Come se mi avesse investito un camion, per il resto bene.-
-Hai visto che bello nostro figlio?-
-Ha preso tutto da te, per forza doveva venire così bello no?-       risponde stanca
-Sei stata bravissima Kagome. Hai saputo mantenere un controllo invidiabile senza mai gridare di dolore.-
-Infatti a quello ci pensavi tu. Una femminuccia piagnucolante in sala parto era più che sufficiente…-       dice ridendo
-Grazie eh? Mi hai quasi staccato una mano!-        ribatto finto offeso
-Tuo figlio mi stava quasi squartando in due come in una scena del film Alien eppure non ho pianto.-
-Ti odio!-
-Io invece ti amo tanto! E amo anche il nostro bambino.-      mi confessa accarezzandolo dolcemente
-E pensare che non lo volevi…-
-Non è che non lo volevo. Avrei solo voluto aspettare qualche anno, ma ormai che c’è non potrei più farne a meno.-
-Avanti!-       rispondo quando sento bussare alla porta
-Ciao ragazzi! Auguri mamma e papà!-       ci dice Naraku entrando con un mazzo di fiori e dei palloncini
-Ciao…grazie!-      risponde Kagome allegra
-Come state voi due?-        chiede a Kagome e poi guardando mio figlio che ho posato nella culla
-Oh noi stiamo bene grazie! Quello che è stato peggio è stato il signorino qui seduto accanto a me!-       gli dice mia moglie divertita
-Kagome!-       la chiamo io infastidito
Non poteva tenerlo per sé??
-Che intendi?-       domanda Naraku
-Che lui ha gridato quasi tutto il tempo del parto solo perché gli stringevo la mano!-
-Non è vero che gridavo! Mi è uscito un piccolo urlo quando hai stretto un po’ di più…esagerata!-
-Ahahahah ok ok dai la smetto. A parte gli scherzi stiamo tutti bene. E Ayumi dov’è?-     domanda Kagome
-E’ con una mia…amica.-
-Mmmh, amica amica?-    chiedo curioso
-Diciamo che ci stiamo conoscendo. E’ la maestra d’asilo di Ayumi…ma ci vado coi piedi di piombo. Sapete bene quello che provo ancora per quella donna, ma sto cercando di osservarmi intorno per darmi una possibilità, soprattutto a mia figlia, che merita anche lei una mamma.-
-Lo trovo giusto. Anche perché ricordati che Kikyo non è interessata a lei e mai lo sarà. Attendere il suo ritorno è assurdo. Goditi anche tu la vita Naraku. Col tempo dimenticherai…-
-Grazie InuYasha. Beh ora vado. Ci vediamo ragazzi e ancora congratulazioni!-
-Grazie e salutaci Ayumi!-        gli dice Kagome
Poco dopo Naraku sono venuti anche gli altri a trovare Kagome e a vedere il nuovo arrivato. Ovviamente l’arrivo di Miroku non passa inosservato alle infermiere che non perdono occasione di schiaffeggiarlo come merita. Possibile che non cambierà mai? Nemmeno da sposato si da una calmata quello stupido!
-Mio piccolo Shinichi quando sarai un po’ più cresciuto lo zio Miroku ti insegnerà come corteggiare le belle donne!-       esclama Miroku osservando mio figlio
-Tu provaci e io ti spacco la faccia Miroku!-    
-Che esagerato che sei InuYasha! Questo ometto dovrà pure imparare a sedurre una donna no?-
-Lo imparerà da solo Miroku, grazie!-       risponde Kagome leggermente irritata
-Uff che guastafeste che siete!-
-Sei tu che sei un idiota Miroku!-        lo rimprovera Sango
Dopo tutto questo chiacchierare era normale che si udisse un forte ed assordante vagito, che reclama attenzione ma soprattutto cibo credo.
Dopo aver chiamato un’ infermiera che ha aiutato Kagome ho assistito alla prima poppata di mio figlio. I nostri amici sono andati via per lasciarci il nostro momento di intimità ovviamente.
Sono tutte emozioni nuove ed intense che non dimenticherò mai. Mi sento l’uomo più felice del mondo.
Sette anni fa ero solo, deluso dalla vita, dall’amore e dall’amicizia, ma grazie a Kagome, poco a poco ho recuperato le cose che avevo perso, guadagnandone di decisamente migliori.
-Chissà cosa vorrà fare da grande!-       chiedo mentre lo guardo succhiare beatamente, con le manine strette a pugno sul petto di Kagome e gli occhietti chiusi
-Non lo so. Ma qualunque cosa andrà bene non credi?-      mi dice lei
-Certo. Però pensa che bello se anche lui volesse fare il professore! Tuo padre era un professore, io idem, magari anche lui lo sarà. Magari di giapponese antico come me!-
-Oh Kami per favore! Mi ha torturata abbastanza quella materia! Quando la sento sto male.-
-Io la trovo bellissima invece. Ma perché non ti piace? Non l’ho mai capito!-
-InuYasha, non è che a me non piace…IO ODIO IL GIAPPONESE ANTICO!! Come devo dirtelo?-
A queste parole Shinichi smette di succhiare e inizia a ridere guardando la madre…chissà perché…
Che nel suo futuro ci sia qualcosa che avrà a che fare col giapponese antico? Beh mi auguro per la salute mentale di Kagome di no!
Comunque sia da oggi inizia per noi un nuovo viaggio insieme a nostro figlio...il viaggio verso il futuro!
 
 
 
 
 
 
 
 




 
 
 
 
 
 
 
Il kanji del nome Shinichi così scritto    真一     si traduce con “primo vero figlio”   o almeno così ho letto su un sito di traduzioni dei nomi giapponesi ^_^ se è sbagliato non frustatemi ^_^
 
 
E anche questa è finita T_T
Come è cominciato è finito il viaggio di InuYasha e Kagome, e nel migliore dei modi direi. Ora però li attende un'altra avventura più impegnativa direi ^_^
Beh chissà se nel futuro di Kagome ci sarà ancora il giapponese antico ^_^  se suo figlio le chiedesse aiuto per impararlo credo proprio che Kagome si sparerebbe ahahahah sarebbe come chiedere a me di aiutare qualcuno in matematica T___T    e io odio la matematica!!!
Grazie a tutti quelli che hanno seguito questa folle avventura, nata da un mio sogno ^_^
Grazie infinite per i consigli, i complimenti, gli apprezzamenti e le vostre stupende recensioni che mi hanno sempre riempita di gioia e spronata ad andare avanti ^_^
Osservare le quasi duemila visite alla storia mi rende decisamente orgogliosa di me stessa ^_^
Non vi ringrazierò mai abbastanza miei cari lettori ^_^
Grazie di cuore anche a chi non recensisce, anche se non so chi siete, grazie ugualmente di dedicare minuti preziosi della vostra vita a leggere le mie umili storie ^_^
Grazie grazie grazie <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
E ora inchinandomi per salutarvi… mi dileguo per scrivere i prossimi capitoli di Vivo per Lei e Four Seasons 2 ^_^ <3 <3 <3 <3
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 

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