Hugs

di moonguardian
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cuorallegro ***
Capitolo 2: *** Cuorsagace ***
Capitolo 3: *** Cuordimamma ***



Capitolo 1
*** Cuorallegro ***


AVVISO: Tutti i personaggi di questa fic sono maggiorenni. I fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti. Questa storia non ha alcun fine di lucro. Qualsiasi riferimento a fatti o persone esistenti o realmente esistiti è puramente casuale.

Salve a tutti!
Premetto che questo non è uno dei miei soliti lavori.
Normalmente io scrivo principalmente slash, ma questa raccolta, partecipante al contest Cuore di Mamma indetto da Delirious Rose sul forum di EFP, vuole descrivere anche qualcosa di più profondo rispetto alle mie solite lemon (per quanto apprezzate).
Ho detto tutto, spero vi piaccia.


Cuorallegro

— In nome del cielo, che cosa è successo qui!?! —
Mi nascondo dietro una gamba di papà.
Spio la mamma che guarda la cucina con espressione furiosa e le mani sui fianchi.
— Farina dappertutto, il secchiaio pieno di piatti sporchi e il mio adorato pavimento immacolato ora è un quadro dei macchiaioli!
Sembra un campo di battaglia!!! —
Mi guardo intorno incuriosita, da quello che mi hanno raccontato i campi di battaglia sono più disordinati.
— Mamma, io non vedo cavalieri o draghi come nelle fiabe... —
— Neno io, no daghi. —
Questo era il mio fratellino Mirko, di due anni più piccolo di me, che dopo averlo detto si china a guardare sotto il mobiletto chiedendo:
— tè un dago chi? —
Papà scoppia a ridere quando lo sente e anche mamma sorride scuotendo la testa.
— Ok, cambio la domanda, perché c'è tutta la cucina sporca? —
Io e Mirko all'unisono alziamo lo sguardo verso papà che annuisce, ci guardiamo l'un l'altra e, insieme, urliamo:
— Tanti auguri, Mamma! —
Anche se il suo esce come un:
— Atti guli Mama! —
Papà tira fuori dal forno la torta che abbiamo fatto insieme nel pomeriggio.
Vedo la Mamma con gli occhi lucidi e le mani davanti alla bocca, ma perchè piange?
Abbiamo fatto qualcosa di male?
Poi sorride e si inginocchia a terra aprendo le braccia.
Io e Mirko non aspettavamo altro, andiamo subito ad abbracciarla.
Ci tiene stretti stretti sussurrando:
— Non potrei desiderare dei bambini migliori, ringrazio il cielo che vi ha mandato da me. —
Mi piace affondare il viso nei suoi capelli e sentire il profumo della mia mamma, ha un odore particolare che ricordo sempre e che mi fa stare bene.
Dà a entrambi un bacio sulla guancia mentre papà arriva a completare l'abbraccio.
Ma a lui non piacciono tanto le coccole, si stacca subito e chiede:
— Tesoro, dove trovo un coltello? —
La mamma sbuffa.
— Sono dieci anni che vivi in questa casa e ancora non sai dove sono le cose in cucina, ma si può? —
Scoppiamo a ridere quando papà fa una faccia colpevole e, recuperato il coltello che io non devo toccare, ci mangiamo la torta.
— Poi però mi aiutate a ripulire questo macello. —
— Va beeene... — 


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La scena probabilmente è una cosa "già vista", ma mi è piaciuto descrivere il calore del contatto fisico (per chi non mi conosce, è una costante nei miei scritti) tra una madre e i propri bambini.
Spero che questa flash vi sia piaciuta, così come mi auguro vogliate spendere qualche minuto per recensirla.
A questo proposito:


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A presto con la seconda flash!

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Capitolo 2
*** Cuorsagace ***


AVVISO: Tutti i personaggi di questa fic sono maggiorenni. I fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti. Questa storia non ha alcun fine di lucro. Qualsiasi riferimento a fatti o persone esistenti o realmente esistiti è puramente casuale.

Hi everyone!

Eccomi di nuovo con la seconda flash della raccolta, partecipante al contest Cuore di Mamma indetto da Delirious Rose sul forum di EFP.
Prima i bimbi, ora il secondo passo della vita di una persona.


Cuorsagace

Ho davvero paura.
Paura di sconvolgerla, che smetta di volermi bene.
Per me lei è importante e non voglio che mi consideri disgustoso.
— Mirko, so che sei lì dietro; Vieni fuori e dammi una mano. —
Non so come faccia ma sa sempre quando io o mia sorella Serena siamo nei paraggi.
— Ma hai piazzato delle telecamere? —
Lei ridacchia mentre solleva un vaso, mi affretto ad aiutarla visto che non può fare sforzi con il pancione che si ritrova.
— Una madre sa sempre dove sono i propri bambini, anche se loro ormai vanno per i diciott'anni.
Sarà così anche per il tuo futuro fratello o sorella, ne sono sicura. —
Si accarezza il ventre, guardandolo con amore.
Non sono più sicuro di volerglielo dire...
Ci sediamo in giardino, intorno al tavolo circondato dai rosai.
— Cosa c'è che ti preoccupa? —
Alzo gli occhi, mi osserva affettuosa mentre lavora sui suoi amati fiori.
— Io... —
— Lo sai che puoi dirmi qualunque cosa, vero? —
Riabbasso lo sguardo.
— Ho tanta paura che dopo tu possa odiarmi. —
Sospira, fissandomi con degli occhi dolcissimi che da sempre mi fanno sentire al sicuro, ma il groppo che ho in gola mi impedisce di parlare.
In risposta al mio mutismo la vedo accarezzare i petali delle rose e reciderne tre di colori diversi mettendomele davanti, sedendosi di fronte a me.
— Sai, ho sempre pensato che tu fossi speciale, che avessi qualcosa di diverso dagli altri bambini.
Sono cose che una madre dice spesso, forse, ma guardandoti crescere ho capito che tu sei come questi fiori. —
Prende in mano la prima sfiorandone con gentilezza i petali.
— La rosa bianca significa "Innocenza", fin da piccolo tu sei sempre stato spensierato e felice di mostrare le tue emozioni senza mai rinchiuderle, soprattutto con me.
Per una madre è un grande dono avere una simile complicità con il proprio figlio. —
Ripone la rosa bianca nel palmo della mia mano, mentre prende la seconda:
— Questa è una rosa Dorlobla; I suoi colori, rosso e bianco, simboleggiano l'unità.
Tu sei un catalizzatore naturale per le altre persone, riesci ad unire anche i caratteri più diversi e, stando a quello che so, questa cosa ha fatto nascere più di qualche coppia intorno a te.
Se da un lato questo ti fa piacere, dall'altro hai iniziato a sentirti solo, vero? —
Il mio viso deve essere eloquente perché ride sommessamente scompigliandomi i capelli con una mano e prendendo la terza rosa.
La guarda con occhi un po' tristi e mi chiedo cosa significhi.
— L'ultima è anche quella più recente, credo, ossia la rosa Charles De Gaulle.
Questa rosa viola rappresenta ciò che ho visto nascere e crescere negli ultimi due anni, ancora prima che tu te ne rendessi conto.—
Due anni?
Ma due anni fa...
— Questa rappresenta l'amore a prima vista, cioè quello che ti lega a Dario, giusto? —
Boccheggio sconvolto.
— Lo sai? —
— Sì, e sono felice che tu abbia trovato una persona che ti voglia bene...
Tanto quanto te ne voglio io. —
Altre parole non sono necessarie.
Mi abbraccia stretto mentre io scoppio a piangere, la tensione che sparisce.
Per quanto la vita possa cambiare, il calore di questo abbraccio e il suo profumo di rose mi rimarranno sempre nel cuore.
— Ricorda che per te io ci sarò sempre. —


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Per nascita su EFP io sono uno slasher, quindi ho voluto unire questa cosa all'immagine della mamma che, come tutti sappiamo, sa sempre tutto di noi ragazzi.
Ancor prima di noi stessi.
Inoltre ho un legame speciale con il linguaggio dei fiori e con la rosa in particolare.
Spero vi sia piaciuta


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A presto con la terza ed ultima flash!

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Capitolo 3
*** Cuordimamma ***


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C'è ancora qualcuno?
*risponde solo l'eco*
...
beh, tanto vale pubblicare anche l'ultima flash della raccolta, partecipante al contest Cuore di Mamma indetto da Delirious Rose sul forum di EFP.
Prima l'infanzia, poi l'adolescenza, adesso è il momento di immergerci nel distacco.


Cuordimamma

Busso alla porta della camera di mamma.
Sono nervosissima, domani sarà il giorno più importante della mia vita, finalmente mi sposerò con l'uomo che amo.
Tuttavia sono molto insicura, non voglio lasciarla sola.
La vedo a letto, sta leggendo un libro godendosi l'aria fresca della sera estiva che entra dalla finestra.
Ho ventitré anni, ma mi infilo sotto le coperte con lei come sempre.
Non dice nulla, aspetta che sia io a fare il primo passo.
— Sono preoccupata... —
Ancora silenzio, si limita ad accarezzarmi la testa con calma e pian piano la tensione scema.
— Non devi, tesoro, dovresti essere al massimo della felicità, no?
Domani è il tuo grande giorno. —
— Lo so, ma ho paura che ti succeda qualcosa se starai qui tutta sola.
Serena è all'estero e Mirko e Diego lavorano entrambi. —
La stringo ancora di più, affondando il viso nella morbidezza della sua camicia da notte e sentendo le lenzuola tiepide del suo calore.
Mi prende per le spalle, scostandomi gentilmente.
Ha gli occhi lucidi e mi sorride, splendente come non mai.
—Tesoro mio, non devi temere per me, vivi la tua vita e cogli ogni momento come un fiore prezioso.
Nulla potrebbe farmi maggior piacere di saperti felice con la persona che ami. —
Lacrime iniziano a scorrermi sulle guance, gocce subito terse dalle sue mani che avvolgono il mio viso come a cullarlo.
Il suo sguardo si lega al mio, trasmettendomi un senso di pace.
— La vita è piena di cambiamenti, ricordo che il giorno del mio matrimonio avevo le tue stesse preoccupazioni per il nonno.
Come sai, era rimasto solo da poco e quindi ero molto titubante ad andarmene, pur amando immensamente tuo padre.
Lui, senza mezzi termini, mi disse testualmente:
"Se non lo sposi, sei un'idiota. Ti pare che io abbia cresciuto un'idiota?" —
Non posso fare a meno di ridere, è esattamente la frase che mi aspetterei dal nonno.
Mi sento più leggera adesso, una parte delle preoccupazioni se n'è andata con la risata.
La abbraccio di nuovo.
— Ti voglio bene, mamma. —
— Anche io, tesoro. Sarai una sposa splendida. —


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Non chiedetemi da dove è uscita.
Ho solo provato ad immaginare quale scena avrebbe potuto degnamente concludere la raccolta e mi è venuta im mente questa.
Spero di non aver toppato questo lato emotivo di una sposa, essendo io un lui.
Mi auguro vi sia piaciuta e rinnovo il mio invito a recensire.


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Grazie a tutti!

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