Nothing happens by chance

di Kaylo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***










Pov. Scarlett


Stavo cercando le chiavi del mio appartamento da circa dieci minuti.
Ecco come facevo ad amare e odiare la moda allo stesso momento.
Amavo la mia borsa Yves Saint Laurent immensa che però mi faceva perdere tutto ciò che ci mettessi dentro.
Non vedevo l’ora di rientrare in casa.
Ormai erano due anni che vivevo da sola ma ancora non mi ero abituata alla sensazione di rientrare e non dover litigare con i miei genitori.
Entrambi super impegnati con il lavoro, mio padre avvocato e mia madre professoressa, trovavano sempre il tempo per rompere le scatole alla loro unica figlia.
Quando entrai alla London college of fashion credo di aver baciato a terra, finalmente potevo lasciare quella casa di matti.
I miei si sono lamentati tanto perché volevano che continuassi a vivere con loro dato che sono comunque qui a Londra, ma non ho voluto sentire ragioni.
Trovate!!
Ah finalmente casa! Finalmente relax! Finalmente weekend!
Quella settimana era stata piena di corsi e l’avevo passata con la testa sui libri per preparare gli ultimi esami, dovevo tener duro per un altro mese, fino alle vacanze di natale.
Mi lasciai cadere sul grande letto che padroneggiava nella casa; era un unico ambiente, il tipo di appartamento che avevo sempre sognato con i mobili ultra moderni come del resto tutto l’arredamento.
Iniziai a gironzolare tra twitter, facebook e tumblr.
Ero la solita ragazza drogata di social network, credevo che fossero stati la migliore invenzione.
Tumblr lo usavo molto per vedere le novità di moda e fashion in generale, invece gli altri due per tenermi in contatto con la miriade di amici che mi circondavano.
Spostai il computer dalle mie gambe a sopra al materasso e iniziai a svestirmi. 
Una doccia calda era l’ideale per togliere via tutto lo stress accumulato.
Ripiegai tutti i vestiti sulla sedia e buttai nel cesto dei panni sporchi quelli che erano da lavare.
Entrai in bagno indossando solo l’intimo e aprì l’acqua per farla arrivare ad una temperatura stabile.
Attaccai l’ipod alle casse e selezionai la playlist migliore.
Rihanna.
Cantando qualche pezzo della canzone che si espandeva dalle casse mi infilai sotto la doccia.
Nemmeno sotto allo scorrere dell’acqua smettevo di pensare alla moda; incomincia a pensare quanto amassi il modo di vestire di Rihanna e come riusciva a mescolare bene la sua mascolinità con capi ultrafemminili.
Finì di lavare i miei lunghi capelli rossi e mi avvolsi nell’accappatoio verde.
Tornai in camera dove l’avviso di un messaggio di facebook echeggiava dal pc.
Asciugando l’eccesso di acqua dai capelli mi sedetti dov’ero prima e controllai chi fosse a contattarmi.
Alla vista della nuvoletta rossa vicino al suo nome il mio cuore perse un battito.
Niall Horan.
Aprì la conversazione per leggere cosa mi avesse scritto:

“Ehy Scarlett allora per stasera tutto confermato?
Oppure hai deciso di darmi buca?! ahahahah”.

Sorrisi come un’adolescente alla prima cotta leggendo quel messaggio.
Controllai quanto tempo prima lo avesse inviato e notai che erano stato solo pochi minuti prima.
Digitai velocemente la risposta:

“Ehy Niall, scusa ma ero sotto la doccia. Nono tutto confermato tranquillo :D” premetti invio.
“Meno male! Allora io torno sui libri, ti passo a prendere alle 21 come avevamo deciso. Un bacio xX”.
Il mio sorriso continuava a crescere.

“Okay a dopo un bacio xX” inviai la mia risposta e poi mi lasciai cadere con la schiena sul letto.
Non potevo ancora crederci, dopo un anno finalmente sarei uscita con Niall per la prima volta.
Ci avevano presentato amici in comune una sabato sera di qualche mese fa.
Rimasi incantata quando i suoi occhi color cielo incontrarono i miei; anch’io avevo gli occhi chiari, di un celeste che sembrava quasi finto, ma con i suoi non avevano nulla a che vedere.
Era bellissimo. Fu proprio un colpo di fulmine. Quando gli strinsi la mano tremavo come una foglia e lui diventò tutto rosso in viso, era ancora timido all’epoca.
Con il passare dei mesi siamo usciti sempre più spesso insieme, ma sempre con tutti gli altri amici.
Non avevo mai avuto il coraggio di dirgli quanto mi piacesse; avevo sempre avuto un carattere molto schietto e spudorato ma lui mi metteva un tale imbarazzo da farmi diventare la ragazza più timida della terra.
Una sera la sua migliore amica mi chiese cosa pensassi di Niall e forse in preda ai fumi dell’alcol le confessai la mia cotta. Lei rimase contentissima di questa cosa e mi disse che Niall non la smetteva più di parlarle di me.
Una settimana dopo Niall ebbe il coraggio di invitarmi ad uscire il venerdì sera seguente; che era finalmente arrivato.
Frequentava la Royal Academy of music e suonava la chitarra, cosa che mi fece sciogliere appena me lo disse.
Aprì l’armadio, forse con troppo anticipo, ma mi conoscevo e sapevo che per prepararmi ci avrei messo un’ora buona.
Inizia a tirare fuori vari capi di abbigliamento.
Mi sembrava tutto troppo elegante, troppo scontato, troppo casual.
Intanto i capelli si stavano asciugando in testa.
Dopo molto tempo arrivai ad una decisione.
Maglietta semplice bianca con maniche a tre quarti, cardigan in misto lana nero e pantalone con cavallo basso sempre nero.
Ai piedi decisi di indossare degli stivaletti neri in pelle che mi arrivavano alla caviglia.
Indossai i miei orecchini preferiti a forma di teschietto ricoperti di brillantini e lasciai i capelli sciolti cadere sulle spalle.
Un filo di matita e una punta di rossetto color pesca.
Non mi andava di prepararmi troppo, Niall mi aveva già visto nelle peggiori condizioni, tranne che in pigiama, quindi pensai che non ci fosse bisogno di abbellirmi come una Barbie.
Aprì il cassettone dell’armadio per estrarne la sciarpa ad anello nera, Londra è sempre così fredda, motivo in più per indossare un accessorio che tanto amavo.
Tolsi dalla stampella la giacca di pelle nera e la indossai, controllai l’orario sul mio Iphone: 21:01.
Wow ero in orario, evento raro per una ritardataria cronica come me.
Infatti pochi attimi dopo uno squillo sul cellulare mi avvertì che Niall era appena arrivato sotto casa.
Per non farmi vedere troppo eccitata, tirai un respiro, mi spruzzai un po’ di profumo sulla sciarpa, riposi il telefono in borsa e mi avviai verso la porta di casa.
Chiusi con una mandata senza ancora aver incontrato il viso di Niall, appena mi voltai fui folgorata per l’ennesima volta.
Raggiunsi la grande macchina nera e quella vista angelica mi fece perdere un colpo.
“Ciao” gli dissi timidamente.
“Ciao” mi rispose con un largo sorriso mostrandomi tutti i denti perfettamente allineati.
Quando l’ho conosciuto portava l’apparecchio, ma non ci ho mai dato peso. La bellezza interiore sovrastava quella esteriore ed era proprio la prima ad avermi fatto perdere la testa.
Indossava un jeans chiaro e delle sneakers bianche.
Il parka verde faceva intravedere una felpa mimetica che copriva il suo sottile busto.
Nel tragitto fino al pub chiacchierammo tanto.
Mi era sempre piaciuto il suo carattere, sapeva adattarsi alle situazioni, essere divertente quando si poteva ma serio al momento opportuno.
Mi faceva ridere tanto e rideva anche lui con me.
La sua risata era la cosa più bella che avessi mai sentito.
Arrivammo al pub e parcheggiamo di fronte.
Una volta dentro, Niall chiese del tavolo che aveva prenotato e un cameriere ce lo indicò.
Lungo il tragitto però si fermò a salutare un suo amico.
“Ciao Liam” lo salutò Niall abbracciandolo amichevolmente, presentandolo poi a me.
Era poco più alto di lui, moro con il ciuffo all’in su, anche lui in compagnia di una ragazza.
In pochi attimi il mio cervello elaborò chi avessi davanti e feci un largo sorriso alla ragazza che era accanto a Liam.
“Melanie da quanto tempo” mi avvicinai ad abbracciarla.
O mio dio, Scarlett. È passato così tanto tempo” disse ricambiando il mio abbraccio.
“Sono due anni che non ci vediamo, come volta il tempo. Cosa te ne stai facendo?”
“Frequento l’University of the Arts, sai la passione per la fotografia. Te come va?”
“Bene, io sono riuscita ad entrare al London college of fashion, ti ricordi come amavo la moda?!”
le domandai sorridendo ripensando agli anni passati.
“Oh certo che lo ricordo, tutte le mie barbie portano ancora i tuoi vestiti. Vedevi della stoffa e dal niente creavi qualcosa” disse sorridendo.
Niall accanto a me seguiva la conversazione, incrociai il suo sguardo e con una mano sullo stomaco mi fece capire che era ora di tagliare a corto dato che aveva fame.
“Le conservi ancora?! Che bello! Comunque dobbiamo vederci per aggiornarci, è stato troppo bello averti incontrato” le dico abbracciandola.
“Quando ci rincontreremo te le faro vedere, spero che accada presto” disse ricambiando il mio abbraccio.
“Oddio si, allora buona serata. Ciao Liam” salutai il ragazzo accanto a lei che era rimasto in silenzio tutto il tempo.
“Buona serata anche a voi ragazzi. Ciao Niall” disse stringendo poi la mano al mio accompagnatore.
Continuammo il nostro percorso verso il tavolo e dopo aver ordinato Niall mi domandò:
“Come conosci la ragazza che è con Liam?”
“Abbiamo fatto tutte le scuole insieme, giocavamo spesso insieme da piccole ed eravamo molto legate poi una volta arrivate all’università ci siamo perse” gli spiegai.
“Ah capisco, vedi ci volevo io a farvi incontrare di nuovo” mi disse ammiccando.
Gli feci uno stupido sorriso.
“Tu come conosci Liam?” gli domandai.
“Siamo nella stessa università, andiamo molto d’accordo. Abbiamo la stessa passione per la musica”
Sorrisi ancora una volta in risposta, sembrava avessi una paralisi al volto quando ero con lui.
Cenammo continuando a chiacchierare, sapevamo già molto l’uno dell’altro però trovavamo sempre cose nuove da dirci.
Era divertito e contento dal fatto che fossi una mangiona come lui, mi disse che non gli piacevano le ragazze che quando uscivano ordinavano una misera insalatina.
Io gli dissi che con me il pericolo non c’era.
Una volta finita la cena, uscimmo a fare una passeggiata a piedi.
Incrociammo varie coppiette e a vederli mi venne voglia di prendere per mano Niall.
Decisi di osare e dopo poco cercai la sua mano con la mia.
Lui senza dire niente incastro le sue dita tra le mie.
Passeggiamo per un altro po’ così fino a quando lui non si diresse verso il parcheggio.
In auto chiacchierammo ancora e ancora, non ci stancavamo mai di farlo.
Volevo che le strade di Londra si raddoppiassero per trascorrere ancora più tempo con lui.
Una volta arrivati davanti il portoncino marrone di casa mia, in macchina calò il silenzio.
“Allora io vado” dissi con voce flebile e timida.
“Buonanotte ‘Let” mi disse facendomi sorridere per il nomignolo che usava sempre per chiamarmi.
Mi sporsi verso lui per salutarlo con un bacio sulla guancia ma lui girò il volto facendo scontrare le nostre labbra.
“Posso salutarti come si deve?” sussurrò sulla mia bocca.
La mia risposta fu l’ennesimo largo sorriso.
Dolcemente mi attirò a se e fu il bacio più bello della mia vita!

 

Pov Melanie


Finalmente venerdi. Finalmente tregua.
Amavo la mia facoltà,ma tra esami e corsi da seguire non mi lasciava mai del tempo per me.Frequentavo L’University of the arts London. I miei non erano certo dei ricconi,ma grazie ad una borsa di studio e un piccolo lavoretto in un pub,riuscivo a mantenermi. Avevo un appartamentino non molto lontano dal College quindi non avevo bisogno neanche di una macchina per spostarmi.
Vivevo da sola o meglio con il mio gattino Fluffy,l’unico a tenermi compagnia da quando avevo deciso di intraprendere questo futuro.
Avevo abbandonato tutto per l’amore della fotografia.Quando fotografavo mi sentivo viva,mi sentivo me stessa. Grazie ad un semplice scatto riuscivo ad esprimere le mie emozioni.
Avevo sempre vissuto con una macchinetta al collo,testimone il muro del mio appartamento pieno di foto ,la maggior parte rappresentava la mia vita.
Foto con la mia famiglia,con i miei amici e con lei.
Era cosi piccola,cosi indifesa. Ripensare a quei momenti mi distruggeva.
Come può arrivare a tanto il genere umano.Come può un uomo succhiare via la vita ad una povera bambina.

*Flashback*
“Io: Jade ti vengo a prendere io a scuola,mi raccomando aspetta con la maestra se dovessi far tardi” Dissi sorridendo alla mia sorellina.
Lei mi sorrise,era cosi bella.Capelli biondi ed occhi celesti,la classica bambina dalle sembianze d’angelo.
“Jade: Ok Mel,ci vediamo dopo” Disse baciando la mia guancia per poi entrare a scuola.

***

Arrivai in ritardo perché mi ero fermata a fotografare.
Appena arrivai trovai la scuola invasa da macchine della polizia e ambulanze.Mi precipitai a vedere cosa fosse successo.
Diversi lenzuoli bianchi erano sparsi nel cortile della scuola,gente che urlava.
I suoni mi arrivavano ovattati,il mio sguardo era rivolto a cercare mia sorella,per portarla a casa,al sicuro.
Incominciai a correre,ma di lei nessuna traccia.
Fermai un poliziotto che mi portò dove c’erano tutti i bambini che erano riusciti a scampare alla furia omicida di un folle.
Cercai e urlai più volte il suo nome,ma nulla.Di Jade nessuna traccia.
Ritornai in cortile e la paura di trovare il suo corpicino privo di vita,s’impossessò di me.
“X: Cerchi qualcuno?”Io annuii in preda alle lacrime.
“Io: Mia sorella…Jade Morrison…è bionda,occhi celesti…la prego mi aiuti a cercarla”Dissi al poliziotto che mi si era avvicinato.
“Poliziotto:Non ti preoccupare,vedrai che sta bene” Disse sorridendomi.

***

“Jade Morrison ,Sam Smith, Josh Miller e July Sanders ,ecco i nomi dei bambini,rimasti vittime d’ un’ uomo che precedentemente lavorava nella High School come bidello.L’uomo aveva perso il lavoro e in preda alla disperazione ha iniziato a sparare all’impazzata,provocando numerosi feriti e 4 morti. Delle anime innocenti.
Oggi tutta Londra si stringe al dolore dei familiari di questi bambini.
L’uomo è stato preso e sconterà la sua pena in galera.”

*Fine Flashback*

Quel pezzo di carta era fisso li tra le foto,era li per non farmi dimenticare.Dopo mesi quell’uomo si era tolto la vita,per i troppi sensi di colpa. Mi mancava,non avevo avuto nemmeno il tempo di dirle addio,di dirle che le volevo bene. Strappata alla vita alla tenera età di 6 anni.
Fui distratta da i miei pensieri dalla suoneria del mio cellulare.
Era lui.
“Io: Pronto?”Dissi cercando di far calmare i singhiozzi.
“X: Ehi stai bene?”
“Io: Si Liam ,cosa avevi da dirmi?” Liam era il ragazzo per cui avevo una cotta.Mi piaceva da ormai due anni,da quando avevo iniziato a frequentare il College.
Lui frequentava Royal Academy of Music ,amava suonare e cantare.
L’avevo cosciuto per caso al pub,una sera mentre stavo per chiudere arrivò lui ,tutto bagnato e mi aveva colpita subito.
Era alto ,capelli castani,occhi marroni da farmi sciogliere ogni volta che incontravano i miei blu ,ma il suo pezzo forte era il sorriso. Quando sorrideva era davvero perfetto,ed ogni volta che lo faceva,il mio cuore perdeva innumerevoli battiti.
“Liam: Ti avevo chiamata per ricordarti di stasera” Beh dopo 2 anni finalmente quella sera saremmo usciti insieme.
“Io: A che ora?”
“Liam: Per le 21:00 fatti trovare pronta”
“Io: D’accordo , a dopo allora”
“Liam: A dopo piccola” Ed ecco che il mio cuore accellerava.Amavo quando mi chiamava cosi.
Sorrisi tra me e me e poi mi abbandonai sul divano.
Liam era cosi ,beh cosi Liam.
Era dolce,protettivo era quello che mi serviva.
Sono una persona che fa amicizia difficilmente,infatti all’università non ho amici, a parte una ragazza Jasmine,ma oltre che parlare dell’università non condividiamo molto.
Intraprendendo questo futuro avevo perso tutto,inoltre i miei genitori avevano divorziato dopo la morte di Jade,quindi ricevere la borsa di studio era stato un miracolo.
Un miracolo concesso da mia sorella,se continuavo in parte era anche per merito suo.

***

Dopo aver controllato le ultime notizie su Facebook e Twitter,mi diressi in bagno.
Dopo vari tentativi su cosa mettere,riuscii a trovare dei leggings neri con un maglione Grigio,avevo lasciato sciolti i miei capelli castani,un filo di trucco ed ero pronta.
Alle 21:00 Liam era già davanti casa mia.
Salutai Fluffy per poi chiudermi la porta alle spalle.
Ed eccolo li,appoggiato alla sua auto,bello più che mai.
Maglia bianca che metteva in risalto i suoi muscoli, cardigan nero e pantalone nero che fasciava alla perfezione le sue gambe. Non appena mi vide mi sorrise.
“Liam: Ciao” Disse poggiando le sue labbra all’angolo della mia bocca.
Trattenni il respiro.I nostri occhi si incontrarono e fu li che mi sorrise.Ne ero sicura quella sera non sarei uscita viva.

***

Eravamo in macchina da una mezz’ora.
“Io: Allora dove andiamo?”
“Liam: Ti porto a cena fuori”
“Io: Wow non l’avevo capito sai?!” Dissi sorridendo.
“Liam: Sei sempre cosi ironica”
“Io: Mmm sei tu che mi porti ad essere ironica” Dissi facendo la linguaccia.

***

Parcheggiò la macchina per poi venirmi ad aprire.
“Io: Non ti facevo cosi cavaliere”Dissi sorridendo.
“Liam: Ci sono tante cose che non sai di me” Disse facendomi l’occhiolino.Afferrò la mia mano per poi intrecciarla alla sua.
“Liam: Salve dovrebbe esserci una prenotazione a nome Payne” 
“X: Si certo,l’ultimo tavolo in fondo”
Liam sorrise e ci avviammo verso il nostro tavolo.
Sentii chiamare il nome di Liam.
Era un ragazzo biondo.
“Liam: Vieni ti presento Niall”
Era biondo,decisamente tinto,occhi come il mare e un sorriso stupendo. Cavolo che amico che aveva Liam.
Il mio sguardo però si spostò sulla ragazza al suo fianco che mi sorrideva. Non riuscivo a crederci era proprio lei .
“Scarlett: Melanie da quanto tempo?” Disse avvicinandosi per abbracciarmi
“Io: O mio dio Scarlett è passato cosi tanto tempo.” Dissi ricambiando il suo abbraccio.
“Scarlett: "Sono due anni che non ci vediamo, come vola il tempo. Cosa te ne stai facendo?"
“Io: Frequento l' university of the arts ,sai la passione per la fotografia.Te come va?
“Scarlett: Bene, io sono riuscita ad entrare al London college of fashion, ti ricordi come amavo la moda?" mi domandò sorridendo facendomi ripensare agli anni passati.
“Io: Oh certo che lo ricordo,tutte le mie barbie portano ancora i tuoi vestiti. Vedevi della stoffa e dal niente creavi qualcosa"Dissi sorridendo.
“Scarlett: "Le conservi ancora?! che bello! comunque dobbiamo vederci per aggiornarci, è stato troppo bello averti incontrato" mi dice abbracciandomi.
“Io: Quando ci rincontreremo te le farò vedere, spero che accada presto".Dissi ricambiando il suo abbraccio.
“Scarlett: "Oddio si, allora buona serata. Ciao Liam" Disse salutandolo visto che era rimasto senza parlare tutto il tempo,osservandoci.
“Io: "Buona serata anche a voi ragazzi. Ciao Niall. Dissi stringendogli la mano.

***

Ero al mio tavolo con Liam.
“Liam: Chi era quella ragazza?”
“Io: Una mia vecchia amica.Sai non la vedevo da 2 anni.
“Liam: Eravate molto legate?”
“Io: Si ci conosciamo da quando eravamo bambine. La conobbi alle elementari. E’ l’unica amica che ho avuto,beh lo sai che non sono tanto socievole”
“Liam: Lo so e come” Disse sorridendo,per tutta risposta si beccò uno schiaffo sulla spalla.
“Io: Abbiamo frequentato le medie e le superiori insieme,poi una cosa tira l’altra e ci siamo perse di vista. Sai si cresce,si decide cosa fare della vita e ci si perde di vista.”
“Liam: E’ bello però che vi siete riviste”Io annui sorridendo.
“Io: Niall invece come l’hai conosciuto?”
“Liam: Frequentiamo gli stessi corsi all’università. Sai suona la chitarra”

***

La cena passò tranquillamente ,tra risate e dolci parole.
“Io:Grazie per la bella serata”
“Liam: Grazie a te piccola” Disse avvicinandosi a me. Le nostre labbra si sfiorarono lievemente.
“Liam: Notte piccola” Disse a pochi centimetri dal mio volto.
“Io: Notte” Dissi sorridendo.
Quel ragazzo era tutto quello che avevo sempre cercato.



L'outfit di Melanie:


e quello di Scarlett:




Spaziangolo Autrice:
Hi! :3
Siamo Holkay e jawaad93 :D abbiamo deciso di scrivere una miniFF di pochi capitoli a quattro mani.
Il POV di Scarlett è scritto da Holkay e il POV di Melanie da jawaad93 :D
Speriamo vi piaccia :D
Vi lasciamo anche il link della pagina che gestiamo insieme:

https://www.facebook.com/pages/Obsessed-with-British-music/363431343768188
Lot of love <3


Kaylo!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***






Pov Scarlett


Quel venerdì notte dormì poco, il bacio di Niall mi aveva scombussolato, in maniera positiva naturalmente.
Non
riuscivo a smettere di pensare i suoi occhi brillanti fissati nei miei, le sue morbide labbra sulle mie.
Il
sabato ovviamente mi svegliai tardissimo, arrangiai un pranzo con quello che avevo in casa.
Non
mi era mai piaciuto andare a fare la spesa, troppe pettegole che sparlavano solo perché vedevano una ragazza giovane da sola a fare la spesa.
Accesi
la televisione ma qualunque programma mettessi, anche Gossip Girl che era il mio preferito, non riuscivo a seguirlo.
La
mia mente era altrove, era rimasta nellabitacolo di quel fuoristrada nero e forse cera rimasto anche il mio cuore.
Niall
la sera prima solo essendo se stesso mi aveva fatto stare benissimo.
Sorrisi
ripensando allattimo in cui avevo cercato la sua mano.
Nessun
ragazzo mi aveva fatto sentire così bene con poco.
L
ultima volta era stato a 17 anni quando mi fidanzai con Chris, restammo insieme per un anno e mezzo fino a quando non fu ammesso ad un college fuori Londra e decise che un amore a distanza non lo poteva sostenere.
Ci
rimasi tanto male alla sua decisione, credevo che lamore andava contro tutto e poi i km che ci avrebbero diviso non erano così tanti.
Le mie amiche mi dissero che forse era solo una scusa per lasciarmi e che forse era anche lora di togliersi dai piedi Chris dato che era molto possessivo e mi aveva limitato in tutti i rapporti sociali.
Da
quella batosta non riuscì più a fidarmi di nessuno, era una cosa inconscia che mi portava a stare lontana dalle relazioni serie.
Mi
divertivo, uscì con vari ragazzi ma niente di ufficiale, appena vedevo che stavano entrando in gioco i sentimenti li allontanavo senza nemmeno accorgermene.
Con
Niall avevo sentito dal primo momento che potevo fidarmi.
Amy,
la sua migliore amica, mi aveva raccontato delle poche storie che Niall aveva avuto e quanto mettesse anima e cuore nelle relazioni; ma le sue parole furono solo una conferma perché avevo già capito abbastanza bene come fosse Niall.
Decisi
che la televisione non poteva darmi niente di buono ma di alzarmi dal divano non ne avevo voglia, presi il mio telefono e iniziai a vagare per vari siti.
Avevo
voglia di sentire e vedere Niall.
Chiamarlo
o mandargli un messaggio?! Il messaggio mi sembrava troppo freddo e da mezzi sconosciuti, quindi cercai il suo numero in rubrica e avviai la chiamata.
Pochi
squilli e la sua solare voce mi scaldò lanimo.
“’Let ciao rispose con tono dolce.
Ciao, che stai facendo? domandai.
Studiavo ma ho avuto una piacevole interruzione.
Potevo
riuscire a immaginare il suo volto mentre diceva quella frase, la cosa più dolce che avessi mai visto.
Scusa è che…” mi bloccai nel parlare perché non sapevo se fosse il caso di invitarlo ad uscire di nuovo oppure era troppo sfacciata come cosa.
“…volevo sapere se stasera esci insieme agli altri abbozzai cercando di non balbettare per lansia.
Ovvio, ci sarai anche tu? domandò.
Si si risposi forse con troppa allegria.
Lui
dallaltra parte del telefono rise.
Non sai quanto ne sono feliceallora ci vediamo più tardi?
Si…”
Scusa non vorrei chiudere, ma sono troppo indietro con lo studio e devo sfruttare ogni momento libero spiegò.
Tranquillo, ci vediamo dopo! gli dissi in tono sereno.
Un bacio bellissima.
Avvampai
a quel semplice complimento che mi aveva dedicato.
Un b-bacio risposi balbettando, lui rise e chiuse la chiamata.
Qualche
ora più tardi un messaggio di Niall mi avvisò che sarebbe passato lui a prendermi per uscire. La sua non era una domanda ma una pura affermazione, non potevo controbattere.
Accettai
con molto piacere.
Passammo
un sabato sera bellissimo insieme ai nostri amici, Amy notò subito i nostri atteggiamenti imbarazzati e ogni tanto lanciava sfrecciatine al suo migliore amico.
Niall
mi riempì di attenzioni, ma in un modo speciale; nessuna smanceria o frase fatta, lo faceva con una tale naturalezza che mi mandava in estasi.
Il
gesto più bello che faceva era quando mi abbracciava da dietro. Eravamo della stessa altezza ma mi sentivo protetta avvolta tra le sue forti spalle.
Giocava
spesso con i miei capelli, diceva che lo rilassava.
Quando
mi accompagnò a fine serata mi venne la voglia di chiedergli se volesse salire a casa ma ci ripensai subito, era troppo presto per un approccio del genere.
Buonanotte Horan lo chiamai per cognome scherzosamente.
Ehy non chiamarmi così! Mi sa tanto di compagni di classe mezzi sconosciuti mi rispose incrociando le braccia sotto al petto.
Risi
alla sua espressione e mi avvicinai a lui infilando una mano tra la stretta delle sue braccia.
Sciolsi
quel nodo e mi avvicinai ancora di più al suo viso.
Potevo
bearmi del suo profumo, del suo odore.
Mi
strinse in un abbraccio e io feci combaciare le nostre bocche.
Il
suo sapore era qualcosa di paradisiaco, non sapevo trovare una comparazione.
Lo
sciame di farfalle nel mio stomaco si moltiplicavano sempre di più.
Passai
la domenica con la testa sui libri e a massaggiare con lui nelle pause caffè.
Il
giorno dopo avevo i corsi che iniziavano presto e uscire non mi sembrava la scelta più ovvia.
Il
lunedì arrivai a lezione ovviamente in ritardo, già lo ero di mio, poi Londra ci metteva il suo con il traffico.
Sapevo
già che dovevo aspettarmi la ramanzina della professoressa ma quando entrai in classe fui accolta con un grande sorriso.
Mi
venne annunciato che il pomeriggio lo avrei passato a fare da assistente ad una stylist per un servizio fotografico.
Bene,
pensai, finalmente esco da queste mura.
Questa
notizia mi fece affrontare il resto della giornata in modo positivo e lora di pranzo arrivò in men che non si dica.
Tornai
a casa di corsa, non volevo presentarmi come una sciattona.
Il
servizio era alle 16 e io avevo ancora due ore.
Feci
una doccia, raccolsi i capelli in una coda alta e incomincia a pensare cosa potessi indossare.
Decretai
che un maglione extralarge era lideale, indossai i pantaloni neri e i miei amati stivaletti in pelle nera borchiati; infine aggiunsi in vita una sottile cintura simile agli stivali.
Mancava
ancora un poprima di poter uscire e impegnai il tempo per aggiornare Niall su quello che avrei fatto quel pomeriggio.
Sembrò
entusiasto per me e mi disse che invece lui sarebbe dovuto rimanere alluniversità.
Raccolsi
le ultime cose e mi immersi nelle vie affollate della città a bordo della mia macchina.
Arrivai
allindirizzo che mi aveva dato la professoressa la mattina, parcheggiai ed entrai nel grande palazzo.
Aspettai
lascensore che arrivasse al piano terra ed intanto entrò un ragazzo, si fermo accanto a me in attesa anche lui.
Sentì
il suo sguardo scrutarmi dalla testa ai piedi.
Sei qui per il servizio fotografico anche tu? mi domandò facendomi sobbalzare con la sua calda voce.
Si mi voltai rispondendogli mentre sorridevo per essere il più cordiale possibile.
La
bellezza che mi si parò davanti era illegale.
Molto
più alto di me, carnagione caffè latte, muscoli ovunque e occhi scuri come la pece.
Non ti ho mai visto, sei nuova del giro? mi chiese.
Si primo giorno.
Le porte dellascensore si aprirono lui con un gesto mi indicò di entrare per prima, poi mi seguì premendo il tasto del piano.
Vedrai Jack ti farà sentire a tuo agio davanti alla macchina fotografica disse con tono sicuro.
Ecco
perché odiavo i modelli, tutti pieni di se e supermontati.
Feci
una smorfia per fargli intendere che aveva capito male.
A dire il vero sono assistente della stylist risposi con tono forse troppo acido.
Oh scusa, ma vedendo il tuo fisico avrei scommesso tutto loro del mondo che facevi la modella.
Dopo
questo complimento poco gradito non so chi mi mantenne a non rispondergli male.
Gli
feci un mezzo sorriso.
Un
suono ci fece capire che eravamo arrivati al nostro piano. Finalmente!
La
porta dello studio era aperta e cera già un via vai di modelle mezze nude.
Incontrai
subito Hannah, la stylist che con la sua voce stridula mi invitò a seguirla nella dressing room.
Allora cara Scarlett, ora prendi le foto che sono su quel tavolo e dividi su questi appendiabiti i vari outfit delle modelle. Mi raccomando scrivi i nomi delle ragazze per differenziarli mi ordinò.
Ma dove…” iniziai a parlare ma mi interruppe.
I nomi delle modelle sono scritti dietro alle loro foto. Su sveglia Scarlett rispose alla mia domanda non fatta.
Va bene mi metto al lavoro le dici energica.
Se qualcosa va storto è colpa tua ricordatelo! mi disse puntandomi il dito contro.
Quasi
non mi venne un colpo a sentire quelle parole.
Non
sopportavo listeria delle stylist vecchio stampo, tutte sempre iper apprensive.
Avevo
giurato a me stessa che quando lo sarei diventata non avrei mai avuto quel tipo di comportamento.
Tirai
un lungo respiro e iniziai il lavoro ordinatomi.
Vado a vedere il casino che sta facendo la make up artist, ci vediamo dentro mi disse e sparì.
Feci
tutto ciò che mi era stato detto e un paio alla volta le modelle venivano a vestirsi e sotto la supervisione di Hannah le aiutavo.
Quando
tutte furono pronte si misero ad aspettare il proprio turno per gli scatti e io mi ritrovai senza far niente.
Mi
era stato insegnato di non domandare mai se cera qualcosa da fare perché sicuramente mi sarei ritrovata ad andare a prendere dei caffè per tutto lo studio e io non ero per quello.
Hannah
si voltò verso di me dopo aver aggiustato un orlo ad una modella.
Scarmia cara ti andrebbe di conoscere Jack?? mi domandò quasi dolcemente.
Impressionante
il cambiamento repentino di umore che può avere certa gente.
Annuì,
lei mi fece segno di seguirla e così feci.
Arrivammo
sul set, Hannah mi introdusse a Jack al quale strinsi la mano energicamente.
Una
voce familiare alle mi spalle attirò la mia attenzione.
Scarlett che ci fai qui? disse salutandomi con dei baci sulle guance.
Melanie sto facendo da assistente ad Hannah le spiegai presentandola poi alla stylist accanto a mee tu?le chiesi.
Stesso, assistente per Jack, ma vedo che già vi hanno presentato Jack mi sorrise e lo ricambia.
Il destino ormai ha deciso di farci ritrovare. Erano due anni che non ci vedevamo ed ora in tre giorni ci siamo già viste due volte. Le feci notare sorridendo.
Sai come si dice, la vita riserva innumerevoli sorpresemi sorrise.
Allora significa che dobbiamo organizzare unuscita, anche con Niall e Liam casomai dato che si conoscono
Con piacere e soprattutto al più presto, abbiamo anni da recuperare
Facciamo così, segnati il mio numero aspettai che prendesse il telefono e le dettai il mio numero di cellulare. sentiamoci in questi giorni e ci organizziamo


 

Pov Melanie


 


Dannata università.
Il sabato sera ero costretta a restare a casa. La settimana prossima avevo l’esame e non potevo rischiare una bocciatura, volevo laurearmi il più presto possibile.
Purtroppo non avrei visto Liam quella sera, impegnato anche lui con un esame.
Era ora di cena e avevo passato tutta la giornata a studiare.
Decisi di ordinarmi una pizza, presi il cellulare e composi il numero.

***

Ero china sui libri mentre mangiavo la mia pizza ai peperoni.
All’improvviso il cellulare iniziò a vibrare, senza leggere il nome risposi.
Una voce calda invase le mie orecchie.
“Io: Ciao Liam” Dissi cercando di mandare giù il pezzo di pizza.
“Liam: Ciao a te,ma stai bene?” Corsi in cucina per bere.
“Io: Ehm..s-si.. tutto ok. Come mai questa chiamata?” Dissi cercando di riprendere a respirare.
“Liam: Cosi,mi mancava la tua voce” Arrossi, per fortuna non poteva vedermi.
“Liam: Sei ancora li?”
“Io: Sisi sono qui” Dissi cercando di darmi contegno.
“Liam: Allora come procede lo studio?”.
“Io: Una vera tragedia, ci sono cose che proprio non riesco ad imparare”
“Liam: Hai bisogno solo d’ispirazione”
“Io: E dove potrei trovarla?” Dissi sorridendo tra me e me.
“Liam: Se ti avrei qui ti aiuterei io” Immaginarlo qui accanto a me fece accelerare il battito del mio povero cuore.
“Io: Non credo servirebbe a molto” Dissi trattenendo una risata.
“Liam: Cosi mi offendi” Disse sorridendo.
“Io: Te come procede?”
“Liam: Procede,non riesco a concentrarmi”
“Io: Come mai?”
“Liam: Penso ad altro”
“Io: E a cosa?”
“Liam: A te, alle tue labbra a quanto ti vorrei qui con me adesso.” Erano 2 anni che ci conoscevamo e avevo atteso quelle parole ogni giorno.
“Io: Mi manchi anche tu” Dissi in un sussurro, improvvisamente la voce mi aveva abbandonata.
“Liam: Tranquilla piccola sono qui” Oddio io sarei morta ne ero convinta.
“Io: Lo so”
“Liam: Domani ci vediamo?” Dovevo studiare, ma cavolo non avrei sprecato un altro giorno senza vedere Liam.
“Io: Si sei ufficialmente invitato a casa Morrison” Dissi sorridendo.
“Liam: Oh che onore,allora ci si vede domani. Ora vai a dormire, notte piccola mia” Aveva usato la parola mia?! Il mio cuore quanto poteva reggere?!
“Io: Buonanotte anche te”
“Liam: Conterò i minuti che ci separano” A quella frase mi dovetti sedere. Cavolo come poteva un ragazzo essere cosi?!
“Io: A domani Leeyum”
“Liam: Mi piace Leeyum,a domani piccola.” Premetti il tasto rosso e mi portai il cellulare al cuore.
Presi respiro e sorrisi come un’ebete.
Quel ragazzo era cosi dolce ed io non riuscivo a capire cosa vedesse di cosi speciale in me.


***


Quella domenica mi svegliai presto, un po’ per studiare ma soprattutto per l’ansia.
Avrei dovuto cucinare per lui.
Decisi di preparare il mio delizioso arrosto con patate e spaghetti al pomodoro.
Un qualcosa di semplice,un qualcosa che mi rispecchiava.
La vibrazione del mio cellulare attirò la mia attenzione. Un nuovo messaggio da Liam, lampeggiava il display.
*Messaggio*: “Ehy piccola sono da te per 13:00, va bene?”
Schiacciai sul tasto rispondi.
*Messaggio*:”Ehy Leeyum va benissimo, ti aspetto”
Posai il cellulare e fissai l’ora. Erano le 10,dovevo sbrigarmi.
Chiusi in fretta i libri e mi precipitai al supermercato.
Presi tutto l’occorrente e per le 11:30 ero a casa.
Preparai l’arrosto e lo misi in forno, poi mi occupai del sugo.
Erano le 12:30 ed io ancora non era pronta.
Abbassai la fiamma al sugo, controllai l’arrosto e mi diressi in camera, dovevo cambiarmi. Qualcosa di semplice, cosi optai per un paio di pantaloni di tuta ed una canotta abbastanza larga. Comoda e soprattutto me stessa.
Sciolsi i capelli che precedentemente avevo legato, giusto un filo di mascara ed ero pronta.
Controllai il cellulare 12:53.
Tornai in cucina, spensi il sugo e lasciai cuocere a fuoco basso l’arrosto.
All’improvviso il campanello suonò, cosi respirai profondamente ed andai ad aprire.
“Liam: Buongiorno piccola” Disse poggiando un lieve bacio sulla mia guancia.
“Io: Buongiorno a te”.Dissi ricambiando il gesto.
“Liam: Mmm che buon profumo” Disse entrando in cucina.
“Io: Vedrai che buon sapore” Dissi sorridendo.
Fluffy miagolò contro le gambe di Liam.
“Liam: Ehy piccolo” Disse prendendolo in braccio, vederli giocare era un qualcosa di cosi tenero. Non sapevo chi dei due fosse più dolce.


***


 

Avevamo finito di mangiare, tra una risata e l’altra ora ci ritrovavamo sul divano a guardare la tv.
Non era la prima volta che si trovava a casa mia, ma il contesto era ben diverso.
Vidi Liam avvicinarsi e il cuore iniziò a battere all’impazzata.
“Liam: Non stare cosi distante, vieni qui” Non me lo feci ripetere due volte, la sensazione di stare tra le sue braccia era troppo forte.
Stare lì in mezzo era cosi rilassante e mi sentivo a casa.
Liam si scostò leggermente per poi prendere il mio volto tra le sue mani.
I nostri occhi si scontravano, così diversi ma cosi perfetti insieme.
I suoi occhi luccicavano e mi scrutavano come se fossi stata la creatura più bella che avesse mai visto.
Accarezzò il mio volto per poi avvicinarlo maggiormente al suo.
Sentivo il suo respiro caldo scontrarsi con il mio volto, con le mie labbra.
Fu un attimo e le sue labbra si unirono alle mie.
Non fu come la sera precedente, ma un vero e proprio bacio.
Carico di passione e dolcezza.
Le nostre bocche si univano alla perfezione mentre le nostre lingue si divertivano a rincorrersi.
Ci staccammo per riprendere fiato, mi sorrise per poi portare una ciocca ribelle dietro al mio orecchio.
“Liam: Sei dannatamente perfetta”
“Io: Io perfetta?! Non direi”
“Liam: Guardati, sei bellissima, sai farmi ridere, sai farmi sentire vivo.”
L’abbracciai, non riusciva a rendersene conto che era lui che mi aveva salvata, era lui che riusciva a farmi sentire viva.


***

 

Liam: Io vado allora” Disse alzandosi dal divano.
“Io: Non voglio che tu vada” Dissi stringendomi a lui. Sorrise.
“Liam: Devo, dobbiamo studiare e poi tu devi riposare domani hai quel servizio fotografico” Disse stringendomi maggiormente a lui.
Giusto il servizio fotografico. Jack un noto fotografo di Londra aveva bandito un concorso ed io ero stata presa come sua assistente.
Accompagnai Liam alla porta.
Si avvicinò al mio volto e le nostre labbra si scontrarono nuovamente.
“Liam: Buonanotte piccola” Sussurrò sulle mie labbra.
“Io: Buonanotte panda” Sorrisi. Non so perché ma aveva tutta l’aria di un panda.
Liam mi sorrisi per poi uscire.


***

 

Quella mattina avrei saltato l’università, mi sarei dedicata allo studio e poi ai preparativi per il servizio.
Erano le 15:56 quando arrivai sotto quell’enorme palazzo.
Presi l’ascensore, arrivai allo studio, Jack era già li pronto.
Mi avvicinai a lui e subito notai una figura che conoscevo fin troppo bene.
“Io: Scarlett che ci fai qui?” Dissi salutandola con dei baci sulle guance.
“Scarlett: "Melanie! sto facendo da assistente ad Hannah - mi spiegò presentandomi poi alla stylist accanto a lei- e tu?" mi chiese.
“Io: "Stesso,assistente per Jack. Ma vedo che già vi hanno presentato" Jack le sorrise e Scarlett ricambiò
“Scarlett: Il destino ormai ha deciso di farci ritrovare. Erano due anni che non ci vedevamo ed ora in tre giorni ci siamo già viste due volte" mi fece notare sorridendo.
“Io:Sai come si dice ,la vita riserva innumerevoli sorprese ". Le sorrisi.
“Scarlett: Allora significa che dobbiamo organizzare un'uscita, anche con Niall e Liam".
“Io: Con piacere e soprattutto al più presto abbiamo anni da recuperare"
“Scarlett: Facciamo così, segnati il mio numero- aspettò che prendessi il mio telefono e mi dettò il suo numero di cellulare- sentiamoci in questi giorni e ci organizziamo"
Segnato il suo numero, l’abbracciai in segno di saluto per poi iniziare il servizio fotografico.

 

 

 

 

 

Spaziangolo Autrici:

Hi! :3

Siamo solo al secondo capitolo ma già si è compreso tanto delle vite e dei caratteri delle nostre protagoniste.

Volevamo dirvi che i dialoghi li scriviamo insieme, proprio come se stessimo parlando tra noi due, è per questo che sono ripetuti due volte.

Ringraziamo le ragazze che hanno recensito e ci hanno fatto complimenti dolcissimi.

Speriamo di riceverne altre :D

Vi lasciamo il link della pagina che gestiamo insieme:

https://www.facebook.com/pages/Obsessed-with-British-music/363431343768188?ref=hl

Lot of love!

 

Kaylo!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***







Pov Melanie



Il servizio fotografico era andato alla grande.
Avevo scattato foto incredibili,grazie anche ai modelli.
Avevo aiutato Jack a svilupparle ed ora era poco più di una settimana che le foto avevano raggiunto una notevole fama.
Era una settimana che ero occupata con gli esami e ciò m’impediva di stare con Liam,anche lui occupato con l’università.
Avevo sentito Scarlett,un po’ per parlare del servizio fotografico un po’ per organizzarci ad uscire insieme.
Era giovedi pomeriggio quando ricevetti la chiamata di Scarlett....



Pov Scarlett


“Sai ho incontrato Melanie ieri al servizio fotografico” dissi a Niall mentre continuavo a passare le dita tra i suoi capelli.
L'avevo invitato da me quella sera dato che aveva un po' di tempo libero. Avevamo già guardato due film sulla tv via cavo e stava incominciando il terzo.
“uhmm” mi rispose con un mugolio.
Il mio gesto lo stava rilassando molto ed era quasi sul punto di crollare in un sonno profondo.
“Le ho dato il mio numero così possiamo vederci qualche volta, come i vecchi tempi” continuai il mio racconto distogliendo l'attenzione dallo schermo e portando il mio sguardo su di lui.
Era disteso sul divano di casa mia, con la testa poggiata sulle mie gambe.
La felpa verde con un grande stemma dell'Adidas gli avvolgeva il busto e le gambe erano coperte da un jeans chiaro.
Più lo guardavo e più mi piaceva.
“uhm uhm” mi risponde ancora come prima.
“Le ho anche detto che dovremmo fare un'uscita a quattro, dato che sei amico con Liam” continuo capendo che la sua attenzione è sempre più bassa.
“uhm uhm” ripete ancora.
Decisi di metterlo alla prova per vedere se sul serio mi stava ascoltando.
“Poi un modello ci ha provato con me” buttai lì quella mezza verità.
Gli fissai il viso per vedere la sua reazione che non tardo ad arrivare.
Si smosse dalla sua posizione e spalancò gli occhi.
“Chi ha fatto cosa?” domandò ad alta voce tirandosi un po' su.
Quella sua reazione mi fece ridere e lo tirai di nuovo giù ma lui oppose resistenza.
“No ora mi dici chi è questo? Che ti ha detto?” continuò mettendosi a sedere accanto a me.
Oddio Niall era geloso, geloso di me!
“Niente mi ha scambiato per una modella e mi ha fatto un piccolo complimento sul fisico” rimasi sul vago volevo stuzzicarlo per vedere fin dove poteva arrivare.
Storse la bocca facendo una strana smorfia.
Sorrisi a vederlo così e mi venne istintivo sporgermi verso lui e baciarlo.
Questa mia azione lo prese alla sprovvista, infatti lo sentì sorridere nel bacio.
Dopo quella sera non riuscimmo più a vederci a causa degli esami da preparare ma in compenso ci sentivamo molto spesso.
Sentì anche Melanie varie volte per scambiare due chiacchiere e quel giovedì pomeriggio mi venne voglia di organizzare finalmente un'uscita.
Chiusi rumorosamente il libro e afferrai il cellulare, feci scorrere i nomi delle chiamate ricevute e premetti sul nome “Mel”:


“Pronto” rispose Melanie.
"Ehy Mel disturbo?" la salutò Scarlett.
"Ciao Scalett certo che no, cosa succede?" Chiese Melanie.
“Volevo sapere oggi nel tardo pomeriggio sei libera, per stare un po' insieme”
"Certo ,dovrei studiare,ma staccare un pò mi farà bene"
“Allora ti va di vederci? Cosa vogliamo fare?”
chiese Scarlett entusiasta di poter rivedere l'amica.
"Si certo,vieni a casa mia?! Una tazza di thè come i vecchi tempi?!" Disse Melanie sorridendo ricordando il passato.
“Oh si il thè ai frutti rossi, come piace a me, sei rimasta l'unica a saperlo preparare” le rispose Scarlett sentendo già il sapore in bocca.
"Te lo ricordi ancora?! Verso che ora vieni?!" Le disse Melanie ,maniaca del controllo come sempre.
“Come potrei dimenticarlo, comunque per le 19 va bene?”
"Si si,ti aspetto allora"
“A dopo allora un bacio”
le rispose Scarlett.
"A dopo Scà" Disse Melanie ricordando il soprannome che era solita usare per la sua amica.
Scarlett rise a quel soprannome e chiuse la telefonata.



Pov. Melanie


Erano le 17:00 di pomeriggio quando chiusi la chiamata con Scarlett.
Non vedevo l’ora di rivederla era troppo tempo che non passavamo un pomeriggio insieme. In passato lo facevamo sempre , bere quantità industriali di thè, era una vera e propria droga la nostra.Passavamo il tempo a studiare e spettegolare.
Purtroppo l’università ci aveva divise,ma ritrovarci era stata una vera e proprio fortuna.
Chiusi i libri,erano ormai le 18:00 passate e dovevo cambiarmi.
Salii sopra e cambiai solo la maglia,visto che i pantaloni di tuta andavamo più che bene.
I capelli che avevo lasciati sciolti dalla mattina li legai e scesi nuovamente in cucina.
Sistemai un po’ il disordine che c’era in giro e verso le 19:30, il capannello suonò.
Ritardataria come sempre.

"Ciao Scà" Disse Melanie salutandola con un abbraccio.
“Ciao Melly” Scarlett le ricambiò l'abbraccio.
"Prego accomodati" Disse Melanie spostandosi per lasciarla entrare.
Scarlett fece subito come se fosse a casa sua, superando l'amica, sfilandosi la giacca lasciandola sulla poltrona insieme all'enorme borsa che portava sempre con se.
Melanie seguiva i movimenti della sua amica,per poi condurla in cucina. Prese il bollitore e lo lasciò riscaldare su i fornelli. Raggiunse Scarlett e si sedette al suo fianco sorridendo.
"Allora oltre all'università cosa mi sono persa in questi anni?!"
“Qualche “fidanzato” “Scarlett mimò con le dita le virgolette per enfatizzare quell'aggettivo che aveva dato ai passati ragazzi con cui era stata “ e credo nient'altro”
"Te invece?! quali sono le novità?" domandò alla sua amica.
Melanie annuii alle parole di Scarlett.
"Nulla di cosi importante,da quando sono qui Liam è l'unico che m'interessa davvero. Poi lo sai,con i ragazzi sono sempre stata sfortunata" Disse con un sorriso amaro sulle labbra.
Scarlett sorrise leggermente alle parole dell'amica ricordando le disavventure della sua vita.
Ne aveva passate tante e l'ammirava per la grande forza con la quale aveva affrontato tutto ed era andata avanti contro tutto e tutti.
Melanie fu distratta dal fischio del bollitore. Cosi si alzò e spense il gas. Prese due tazze, infilò le bustine di thè per poi versare l'acqua calda. Porse una tazza a Scarlett, l'altra era tra le sue mani.
"Ma allora come hai conosciuto quel bel pezzo di ragazzone?!" chiese Scarlett mentre toglieva dalle mani di Melanie la tazza. Forse aveva sbagliato domanda, sapeva quant'era fragile infondo l'amica ed ora era meglio sdrammatizzare.
Melanie le sorrise, Scarlett riusciva sempre a capirla. "Sai lavoro in un pub e lui una sera, per rifugiarsi dalla pioggia, entrò e da li siamo diventati amici. Ora credo che siamo molto più di amici" Disse ridendo." Niall invece come è entrato nella tua vita?".
“Minchia vivi in un film” rise Scarlett ironizzando sul modo in cui si erano conosciuti Melanie e Liam. “Io e Niall abbiamo amici in comune ed è stato un colpo di fulmine ma solo da poco ho avuto il coraggio di dichiararmi” spiegò poi sorseggiando cautamente il thè bollente.
Melanie rise, aveva sempre adorato la sua ironia.
"Ottima scelta" Disse ridendo. "Ha degli occhi fantastici".
“Lo so” rispose Scarlett puntando gli indici sulle guance nel punto dove dovevano essere le fossette; lo faceva sempre quando era felice e orgogliosa di qualcosa che aveva fatto o detto.
L'attenzione di Melanie fu spostata al vibrare del suo cellulare. I suoi occhi si illuminarono,era lui. "E' lui,scusa 5 minuti,rispondo e sono da te" Disse sorridendo.
Melanie si allontanò per poter parlare con Liam. Dopo circa 10 minuti,tornò in cucina più felice che mai.
Scarlett osservò la sua amica, aveva gli occhi che le brillavano e un sorriso che andava da orecchio ad orecchio.
“Cos'ha detto?” domandò.
Melanie si sedette,parlare con Liam le faceva uno strano effetto.
"Ha detto che sente troppo la mia mancanza e che appena finisce di studiare mi raggiunge.Cena con me" Disse in piena crisi di gioia.
"Ooooh benee allora tra poco tolgo il disturbo. Quand'è che vogliamo uscire anche con loro? Sabato?" domandò Scarlett all'amica che ormai era in fermento per l'appuntamento che aveva appena concordato con Liam.
"Ma lo sai che non disturbi mai. Si sabato è perfetto,dopo informo Liam. Sarà una serata fantastica,lo so" Disse Melanie che sorrideva come se avesse appena subito una paralisi.
“Con la compagnia giusta tutto è perfetto!” ammise Scarlett alzandosi poi per riprendere la sua giacca e la borsa da dove li aveva lasciati prima.
“Dai vado, così ti prepari mi raccomando fai la brava” disse all'amica accarezzandole la guancia.
Melanie annui sorridendo alla sua amica. Era sempre stata protettiva nei suoi confronti. L'accompagnò alla porta e poi la strinse tra le sue braccia.
"Averti rincontrata è stata la cosa più bella che potesse capitarmi, togliendo Liam" Disse ridendo.
"Torna a trovarmi presto, lo sai, casa mia è casa tua".
Scarlett la strinse ancora più forte di quanto stava facendo la sua amica.
“Non ti libererai più tanto facilmente di me” parlò con la testa tra i capelli di Melanie
“Ci vediamo sabato” le lasciò un bacio sulla guancia e andò via.
Melanie ne era sicura, con Scarlett nuovamente nella sua vita avrebbe affrontato qualsiasi cosa. La vide andar via per poi chiudersi la porta alle spalle e salire di sopra per prepararsi all'arrivo di Liam.



Pov Melanie



Liam sarebbe arrivato di li a poco ed io ero in preda all’ansia.
Ogni volta che dovevo vederlo il mio cuore batteva all’impazzata,le mie mani sudavano e lo stomaco mi faceva male.
Avevo indossato una tuta comoda e sciolto i mie capelli,a Liam piacevo cosi,semplice.
Il campanello suonò ed io deglutii.
Mi guardai un’ultima volta allo specchio per poi andare ad aprire.
Ed eccolo,davanti ai miei occhi più bello che mai.
Indossava il suo cappellino di lana con le orecchie,lo faceva sembrare un tenero orso smarrito,gli occhi luccicavano e sorrideva, quel sorriso mi toglieva il fiato ogni volta. Aveva lasciato anche la barba e questo mi mandava in estasi.
“Liam: Cosi mi consumi lo sai?!” Disse sorridendo.
Si beccò uno schiaffo sulla spalla muscolosa.
“Liam: Ciao anche a te” Disse entrando e poggiando le buste che aveva in mano sul tavolo da cucina.
“Io: Non è cosi che ci si saluta.” Dissi mettendo su un finto broncio.
Liam mi sorrise per poi avvicinarsi a me.
Con uno scatto felino mi spostai,iniziammo a correre intorno al tavolo,come due bambini.
Era questo che mi piaceva di più di lui,potevo essere me stessa,senza maschere,solo ed esclusivamente me.
Purtroppo ero fin troppo maldestra cosi sbattei contro lo spigolo del tavolo,piegandomi in due dal dolore.
Liam non rise di me,ero già pronta ad una risata a squarciagola e invece si avvicinò e proprio come un padre si prende cura di una bambina ,Liam si prese cura di me.
“Io: Liam non preoccuparti è solo un graffio,sono cosi maldestra”
“Liam: Fammi vedere,siediti.”
Ascoltai le sue parole e alzai piano la maglia.
Un lieve rossore fece scattare Liam.
“Liam: Hai della crema?” Io annui indicando il cassetto dei medicinali.
Afferrò il tubetto ,passò la crema sulla parte dolorante.
Io rimasi a fissarlo per tutto il tempo.
La sua aria concentrata era cosi bello.
“Liam: Ecco fatto piccola” Disse sorridendo.
I nostri occhi si incontrarono.Insieme si completavano,insieme acquistavano un significato tutto loro.
La mano calda di Liam portò una ciocca dei miei capelli dietro al mio orecchio.Accarezzò la mia guancia calda e rossa,finalmente le nostre labbra si unirono.
Mi era mancato il suo sapore,quelle labbra cosi perfette che davano senso anche alle mie cosi aride.
Le nostre lingue ormai si conoscevano,come due vecchi amanti si rincorrevano dichiarando la loro passione.
“Liam: Sei bellissima,anche quando arrossisci.” Sussurrò sulle mie labbra.Io sorrisi leggermente.
“Io: Non lasciarmi. Dormi con me stanotte. Ho bisogno della tua protezione,ho bisogno di te.
“Liam: Piccola io non vado da nessuna parte,io resto”
Quella notte io e Liam dormimmo insieme,senza mai oltre passare il limite. Una notte fatta solo di coccole e carezze,una notte dove gli incubi del passato non esistevano


Pov. Scarlett


Tornata da casa di Melanie mi buttai a capofitto sul letto, ero distrutta.
Studiare tutto il giorno mi aveva sempre destabilizzato ma ultimamente era sempre peggio.
Presi sonno in men che non si dica.
La sveglia del mio Iphone il mattino seguente mi ricordò che era di nuovo venerdì e che stasera avrei potuto vedere Niall di nuovo.
Era la mia nuova dipendenza quel ragazzo, lui e i suoi occhi celesti.
Mi ci potevo perdere in quelle iridi.
Decisi che quel giorno le mura dell'università non avrebbero visto il mio viso, mi rigirai su me stessa e tentai di riprendere sonno cullata dal morbido copriletto bianco.
Passò non so quanto tempo quando la suoneria del mio cellulare mi fece risvegliare.
Risposi senza leggere chi fosse.
“Pronto?” dissi con voce roca, ancora piena di sonno.
“Piccola mi dici perché casa tua non ha il campanello?”.
La calda voce di Niall mi fece sobbalzare.
“Ma perché?” chiesi confusa.
“Sono fuori dalla tua porta da dieci minuti credo e sto bussando ma tu stavi ancora dormendo quindi...” mi spiegò.
Mi alzai scontrandomi con il gelo di Londra che invadeva il mio appartamento, corsi ad aprire la porta e tornai sotto le coperte.
Sentì Niall ridere nel vedermi fare quello.
Cacciai la testa fuori dalle coperte e lo trovai in piedi a pochi metri dal mio letto che mi fissava.
Tra le mani un sacchetto marroncino di carta e nell'altra un porta bevande con due bicchieri incastrati dentro.
“Cosa c'è lì?” indicai il pacchetto con una voce e un'espressione da bimba.
“Muffin al cioccolato fondente con gocce di cioccolato bianco” annunciò.
Sbarrai gli occhi.
“Ti sposo Horan” gli dissi facendolo ridere.
Tamburellai la mano accanto a me sul letto, per invitarlo a raggiungermi.
Lo vidi posare le cose che aveva tra le mani sul tavolino basso accanto a lui, sfilarsi la giacca e le scarpe e mi raggiunse portando con se la nostra colazione.
Mangiammo in silenzio tra qualche sguardo e qualche bacio rubato.
“Come facevi a sapere che non ero all'università?” domandai bevendo l'ultimo sorso del caffè-latte che mi aveva portato.
“Sesto senso” mi rispose ghignando.
Spostò i bicchieri vuoti insieme alla busta sul comodino accanto a lui.
Si sporse verso di me facendomi distendere sotto di lui e iniziandomi a baciare sempre in modo più passionale.
Mi trovai a vagare con le mani lungo la sua schiena fino a quando un brivido non percosse la mia.
Una sua mano si era insinuata sotto il caldo tessuto della maglia del mio pigiama e il contrasto caldo freddo mi aveva fatto sobbalzare.
Sorrise alla mia reazione e io per vendetta feci la stessa cosa, infilando però entrambe le mani.
Sentì la pelle d'oca formarsi sotto i miei polpastrelli.
Morse piano il mio labbro inferiore in risposta.
“Non istigare rossa” sussurrò sulle mie labbra.
Aveva una voce molto roca e bassa in quel momento cosa che mi attraeva molto.
Sfilai le mani da sotto alla maglia e lo baciai ancora, ma in modo più casto.
Non mi sembrava il caso di andare già oltre con Niall, non che non fosse il ragazzo giusto, ma ero sempre stata dell'opinione che concedersi troppo presto non era un buon passo e lo avevo imparato a mie spese con le esperienze passate.
“Domani sera usciamo con Melanie e Liam ricordi?” gli dissi staccandomi da lui.
Lo vidi annuire mentre si distendeva accanto a me, tirandomi verso di lui per accogliermi tra le sue braccia.
“Sto bene qui sai?!” feci scappare i pensieri che stavano frullando nel cervello.
Capitava sempre così, quando meno me l'aspettavo i miei pensieri si tramutavano in parole senza il mio consenso.
“È casa tua, ci credo” rispose ironico Niall.
“Intendevo tra le tue braccia stupido” gli colpì la gamba scherzosamente.
Lo sentì sorridere con le labbra appoggiate sui miei capelli.
“Ci puoi restare quanto vuoi” rispose poi dopo un po' facendomi accelerare il cuore a mille.
M voltai per guardarlo e mi incatenò a se con i suoi occhi luminosi.
“Con tutto il piacere” bisbigliai per poi dare inizio all'ennesimo bacio.


Hi Girls :3

Abbiamo appena aggiornato :3

Ci teniamo davvero tanto a qusta FF :3
 
Speriamo che anche a voi piaccia,fatecelo sapere attraverso delle recensioni <3


Alla prossima xxx


 Kaylo!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***







Finalmente il sabato era arrivato e Melanie era ancora sommersa da i vari libri universitari. La nota positiva di quella giornata era Liam. L'avrebbe rivisto e ciò le faceva dimenticare di tutto. Aveva sentito anche Scarlett, anche lei emozionata per l'uscita a quattro di quella sera. Avevano deciso loro due il giorno in cui uscire quindi avevano lasciato l'organizzazione della serata ai due uomini.

Niall e Liam avevano optato per un film e poi una birra al pub vicino al cinema.
Scarlett aveva perso mezzo pomeriggio a scrutare il guardaroba e alla fine decise per un vestito blu elettrico velato abbastanza corto, al quale abbinò un pantacollant nero dato che il freddo si faceva sempre più pungente a Londra. Ai piedi indossò i suoi amati stivali borchiati e sopra la giacca in pelle nera. Melanie era in preda all'ansia,ogni volta che doveva uscire non trovava ma nulla di decente da indossare. Passò delle ore a scegliere qualcosa adatto all'occasione e alla fine optò per un maglione grigio, uno di quelli larghi che lei tanto amava, dei pantaloni neri che le fasciavano le gambe magre e infine le sue adorate vans grigie.
Niall e Liam si erano dati appuntamento direttamente a cinema dopo essere passati a prendere le relative donne.

Si incontrarono tutti e quattro all'entrata e ci fu un veloce scambio di saluti.
“Allora cosa ci portate a vedere?” domandò Scarlett rivolgendosi ai due ragazzi che avevano già iniziato a fare comunella.
Melanie sorrise alla sua amica, quei ragazzi erano dei bambini.
Liam finalmente rispose "Breaking Dawn".
Melanie fissò sbalordita Scarlett, non credeva che Liam e Niall fossero ragazzi che guardavano quel genere di film.
“Sul serio?! C'è voi siete quel tipo di ragazzi che non si lamenta nel vedere un vampiro che fa innamorare una giovane fanciulla?!” domandò Scarlett puntando il dito alternatamente verso Liam e Niall.
“Beh io ho visto gli altri film con Amy e ora vorrei sapere come va a finire...” spiegò il suo accompagnatore.
“Io so quanto ti piaccia piccola" Sussurrò Liam all'orecchio di Melanie, la quale diventò immediatamente rossa.
Gliene aveva parlato qualche volta della sua fissa per i vampiri ma non si sarebbe mai aspettata che Liam se ne ricordasse.
I ragazzi pagarono i biglietti, contro la volontà di Scarlett e Melanie e dopo aver preso pop-corn e coca cola si avviarono nella sala dove si presero i posti che gli erano stati assegnati.
C'era prima Niall poi Scarlett seguita da Melanie ed infine Liam.
Niall prontamente porto il braccio sulle spalle di Scarlett avvicinandola al suo petto.
La ragazza alzò il volto verso quello di Niall e gli baciò timidamente le labbra.
Melanie era entusiasta di quella uscita.
Le luci si spensero e le varie pubblicità iniziarono a scorrere sule grande schermo.
"Grazie,so che non è il tuo genere di film" Disse a Liam che era intento a sorseggiare la sua coca cola. La posò afferrando la mano di Melanie ed intrecciandola con la sua, ancora fredda a causa della bevanda.

Sembravano tutti presi dal film anche i due ragazzi.
Niall ogni tanto accarezzava Scarlett facendole avere una scarica di brividi nella schiena.
Nelle scene più dolci alla ragazza usciva spontaneo sorridere e Niall notò questa cosa sorridendo insieme a lei.

Melanie era totalmente immersa a guardare il film. Erano alla scena dell'entrata di Bella, il giorno del matrimonio. Melanie aveva immaginato decine di volte la scena del suo matrimonio e lo immaginava proprio cosi, certo fatta eccezione per Edward.
Quando arrivò la scena della prima notte di nozze le due ragazze non riuscirono a controllare gli schiamazzi dei loro accompagnatori.
Entrambi ridevano e facevano battutine sul fatto che Edward avesse rotto il letto nel fare l'amore con la sua amata.
"Solo invidia,prendete esempio" Disse Melanie ridendo accompagnata da Scarlett.
"Piccola non puoi nemmeno immaginare di cosa sono capace" Disse Liam guardandola con passione.
"Diglielo Liam" Gridò Niall
"Zitto tu" Disse sorridendo Scarlett.
Niall allungo la mano chiusa in un pugno verso l'amico, il quale prontamente scontrò il suo pungo.
“Scemi che siete” disse a bassa voce Scarlett colpendo leggermente la gamba di Niall.
“Ehy guarda che sono meglio di quello lì” bisbigliò Niall all'orecchio della ragazza, per farsi sentire solo da lei.
“Si credici” gli rispose lei sghignazzando.
“Ti farò ricredere” continuò bisbigliando con voce sempre più roca il ragazzo riuscendo a far arrossire Scarlett, cosa che accadeva proprio di rado.
Il film prosegui con tranquillità. Quando arrivò la scena finale, non riusci a trattenere le lacrime. Liam notando le guance umide, lasciò un lieve bacio sulla mia pelle per poi avvolgermi con il suo braccio.
"Sei cosi piccola,la mia piccola". In quel preciso istante tutto si azzerò, in quella sala c'eravamo solo loro due. Melanie alzò il suo viso, mentre Liam la fissava con dolcezza.
Le loro labbra si sfiorarono e Melanie si senti in paradiso.
Scarlett guardò l'amica e pensò che finalmente aveva trovato ciò che meritava, un ragazzo che la proteggesse che l'avrebbe sorretta in ogni caso.
Pochi attimi dopo le luci della sala si riaccesero riportando tutti alla realtà.
“Andiamo a bere questa birra? Ho una sete!” disse Niall prendendo per mano Scarlett e uscendo dalla sala seguito dall'altra coppia.
Si fermarono al pub e ordinarono le due ragazze presero una birra piccola che divisero come anche Niall e Liam fecero però con una grande.
La serata trascorse serenamente. Tra risate e teneri sguardi.
Melanie e Scarlett avevano ritrovato la loro amicizia ed ora a completare la loro vita c’erano due angeli. Due ragazzi che avevano scombussolato, in positivo, le loro vite, rendendole migliori.


Pov Scarlett


Avevamo salutato Melanie e Liam da buona mezz'ora ma Niall non prendeva la decisione di ritirarci. Stavamo continuando a girare per le strade di Londra e farlo mi rilassava molto, soprattutto in compagnia di Niall.
Osservavo le case che mi circondavano mentre parlavo con lui, non avevo mai visto quel quartiere, talmente calmo che non sembrava nemmeno essere vicino al centro di Londra.
“Che bello questo quartiere, devo pensare di prendere un appartamento qui” dissi a Niall.
“Beh se proprio devi farlo prendilo lì” mi rispose indicando un palazzo color pesca chiaro.
“Perché proprio quello??” domandai incuriosita.
“Così diventi la mia vicina di casa. Quell'altro...” indicò il palazzo attaccato a quello precedente “è dove vivo io” continuò.
Sorrisi a questa sua piccola scenetta dolce e rimasi a guardarlo con il gomito appoggiato sullo sportello ed una mano a sorreggermi la testa.
“Vuoi tornare a casa?” domandò sentendosi osservato e so voltò rapidamente per guardarmi.
“Vorrei vedere il tuo appartamento” gli dissi.
Avevo una strana mania, conoscere le case delle persone che mi circondavano. Niente poteva svelarti meglio il vero carattere di una persona meglio dell'arredamento.
“Non era per questo che sono venuto nel mio quartiere, è capitato” disse ridendo alludendo al fatto che io avessi potuto fraintendere le sue intenzioni.
“Lo so” gli risposi con un grande sorriso “infatti te lo sto chiedendo io” continuai.
“Ti sei autoinvitata insomma” disse ridendo mentre iniziò a fare la manovra per il parcheggio.
Una volta davanti la porta di casa sua, infilando le chiavi nella serratura disse
“Scusa il disordine, non sapevo che avrei avuto ospiti, soprattutto te” si scuso facendo apparire quelle adorabili chiazze rosse che gli spuntavano sulle gote quando si sentiva a disagio.
Aprì la porta e mi fece entrare nel suo mondo.
L'appartamento era molto simile al mio, un unico spazio e una porta a vetro che divideva il salone/cucina dalla camera da letto.
“Per essere un ragazzo che vive da solo, è fin troppo ordinata” gli feci notare.
C'era solo un cartone di una pizza vuoto sul tavolino e qualche libro sparso tra il tavolo della cucina e il divano.
“Allora sono proprio da sposare” disse con voce profonda intrecciando le mani sul mio ventre.
Mi girai nel suo abbraccio per ritrovarmi faccia a faccia con lui.
Annuì.
“Si hai acquisito un altro punto a favore” sentenziai.
Lui sorrise e mi baciò facendomi indietreggiare fino al divano, con il quale mi scontrai e caddi seduta.
Lui rise, forse troppo eccessivamente, ma era tipico di Niall, facendo così iniziare a ridere anche me.
Mi tolsi la giacca di pelle, lasciandola accanto a me sul divano.
Lui rimase in piedi davanti a me dopo aver placato il suo divertimento.
Mi porse le mani per intrecciarle alle mie.
“Dormi con me stanotte?” mi chiese.
“Mmm si perché no, non ho niente di meglio da fare” dissi ironica, prendendolo in giro.
Mi tirò su facendomi tornare con il viso contro il suo.
Sorrise facendo aderire ancora le nostre labbra.
Mi condusse verso la camera da letto senza mai smettere di baciarmi, giocherellando anche con le bretelle del mio vestito; mentre io avevo già infilato entrambe le mani sotto alla sua felpa e stavo beandomi del contatto con la sua calda pelle.
Ci scontrammo con l'angolo della porta e ridemmo insieme nel bacio.
Mi fece stendere sul letto sotto di lui, spostando le labbra continuamente dalle mie giù sul mio collo.
Con le mani accarezzava il mio corpo, non si perdeva un centimetro.
Iniziò a toccarmi il seno e i miei ansimi aumentarono all'improvviso.
Presa dalla passione tirai la sua felpa fin sopra al collo e gliela tolsi.
Il suo busto era muscoloso, le spalle larghe e le braccia delineate mi ispiravano sicurezza.
Accarezzai lentamente ogni parte del sul corpo, scendendo sugli addominali appena accennati.
Mi fermai al bottone dei jeans sorridendo maliziosa.
Lui notò questa cosa e si distanziò e mi guardò negli occhi.
Oooh quegl'occhi color cielo, mi facevano impazzire.
Con un'espressione strana mi domandava come mai stessi sorridendo.
“Non vorrei farti distruggere il letto” gli dissi iniziando a ridere e lui mi seguì a ruota.
Rise ancora con la testa nell'incavo del mio collo, facendo scontrare il suo respiro con la mia pelle.
Appena smise iniziò a baciare e a mordere proprio quella pelle e lentamente fece salire il mio abito fino a toglierlo completamente.
Feci cadere rumorosamente gli stivali sul pavimento e lui emulò i miei gesti togliendosi le scarpe.
Ci rimaneva poco addosso e le nostre eccitazioni crescevano sempre di più all'unisono.
Ci ritrovammo in intimo in pochi gesti e la sua mano scese decisa nei miei slip a far crescere ancora di più la mia voglia di lui.
Anche se aveva avuto poche ragazze sapeva come muoversi.
La sua erezione premeva su di me e non resistetti più.
Abbassai i suoi boxer e lo incitai a dare inizio al piacere totale.
Facemmo l'amore, si proprio l'amore, per non so quante ore e io mi sentivo completa, perfetta, la donna migliore sulla faccia della terra.
Lui era perfetto.
Il mattino dopo mi sveglia avvolta dalle sue braccia.
Era quello che avevo sempre desiderato, un ragazzo tutto per me, che non scappasse dopo una notte, che rimaneva lì anche la mattina dopo a farmi le coccole nel letto, a fare colazione con me.
Mi smossi un po' per togliere i capelli incastrati tra la mia testa e il suo petto nudo.
Lo sentì muoversi sotto di me.
“Non è il modo in cui pensavo di essere svegliato stamattina” disse con voce roca.
Alzai la testa verso la sua e si mosse ancora.
“La smetti di farmi il solletico??” continuò abbozzando una risata.
“Scusa... come pensavi di essere svegliato?” domandai guardandolo aprire piano gli occhi.
Mise una mano sotto al mento e mi tirò verso lui.
Unì le nostre labbra in un dolce bacio.
“Così, questo è il modo giusto. Buongiorno piccola!” soffiò sulle mie labbra.


Pov Melanie


La serata con Scarlett e Niall era stata fantastica.
Ridere e scherzare con Scarlett come i vecchi tempi era stato qualcosa di meraviglioso.
Niall con il suo adorabile accetto irlandese aveva fatto battute una dietro l’altra.
Scarlett e Niall erano cosi belli insieme.
Il modo in cui si guardavano e si rubavano baci era unico.
E poi c’era lui, Liam, che con la sua dolcezza riusciva a farmi sentire la donna più fortunata al mondo.
Lui riusciva a farmi sentire unica, bella, desiderabile.
Una volta usciti dal pub, salutammo i nostri amici con la promessa che ci saremmo rivisti presto.

***

Eravamo in macchina senza parlare, solo con le note di Adele a tenerci compagnia.
“Liam: Cosa vuoi fare?” Disse spostando la mano dal cambio e accarezzando la mia mano. Quel lieve contatto mi provocò milioni di brividi.
“Io: In realtà, avrei voglia di un cornetto caldo” Dissi con un filo di voce a causa dell’imbarazzo.
“Liam: Ogni tuo desiderio è un ordine” Disse ridendo e a quella risata era impossibile resistere.
“Io: Perché sei cosi con me? Insomma guardami, non sono poi tutta questa bellezza.” Non so da dove mi uscirono queste parole, ma dovevo sapere lui cosi bello, cosi perfetto, cosa ci trovasse in una…beh… in una come me.
Liam parcheggiò per poi voltarsi verso di me, mi sorrise.
“Liam: Te non hai niente che non vada, sei perfetta cosi, a me piaci cosi.” Accarezzò il mio volto.
Le sue labbra a contatto con lei mie era la cosa più bella al mondo.
Quelle dannate labbra, quei dannati baci era tutto ciò di cui avevo bisogno.
Io avevo bisogno di Liam James Payne.
La sua lingua contornò le mie labbra, cosi le dischiusi appena per farla entrare a giocare con la mia, che vogliosa non aspettava altro.
Portò le sue mani tra i miei capelli attirandomi a lui maggiormente.
Il mio corpo era tutto un brivido, il mio cuore batteva all’impazzata e i i miei polmoni chiedevo pietà, praticamente ero sul punto di morire, ma non volevo staccarmi da lui e se dovevo morire, quale migliore morte di questa?!
“Liam: Sei…sei, cosi bella. “ Sussurrò sulle mie labbra, con la voce bassa e affannata. Posai nuovamente le mie labbra sulle sue, questa volta un bacio dolce e casto.
Liam si staccò, mi sorrise per poi scendere dall’auto e venirmi ad aprire.
“Liam: Vieni” Disse afferrando la mia mano.
Arrivammo al piccolo chiosco, Liam si offri di pagare, senza ascoltare le mie lamentele.
Ci sedemmo in quel enorme spiazzale, con tutte le luci di Londra a farci da cornice.
Divorai il mio cornetto in pochissimo tempo, poi un brivido attraversò il mio corpo e Liam se ne accorse.
“Liam: Hai freddo?” Io annuii. Liam tolse il suo giubbotto e me lo misi sulle spalle.
“Io: Ma adesso avrai freddo tu”
“Liam: Io sono l’uomo ho il compito di proteggerti, tu sei la mia piccola e non voglio che ti ammali” Ed ecco che usciva il suo lato protettivo, il lato che adoravo di più in lui. Gli sorrisi per poi stringermi a lui.
“Liam: Vogliamo rientrare?” Non volevo che andasse via.
“Io: Ti va di venire da me? Non voglio restare sola.”
“Liam: Ti porto da me allora” Disse sorridendo, posò le sue labbra sulle mie per poi afferrare la mia mano ed intrecciarla alla sua.

***

La casa di Liam era qualcosa di spettacolare.
Tutta in stile moderno, con salotto e cucina molto grandi per una sola persona.
“Liam: Fa come se fossi a casa tua” Disse sorridendo, in quei 2 anni non ero mai entrata in casa sua.
Posai il suo giubbotto sul divano insieme alla mia borsa.
“Liam: Vuoi qualcosa da bere?”
“Io: Un po’ d’acqua” Non so come ma all’improvviso la mia gola era diventata arida.
Seguii Liam in cucina e vederlo in versione casalinga mi fece ridere.
“Liam: Ehy cos’hai da ridere?”
“Io: Nulla è solo che sembri una casalinga di “Desperate housewives” Dissi ridendo. Liam si avvicinò a me, tolse le mie mani dal mio volto per poi afferrarlo e baciarmi.
Un bacio disperato, come se avesse fame, fame di me.
“Liam: Scusa è che…quando sorridi…io non resisto.” Era sicuro, io l’amavo, amavo quel ragazzo.
Continuai a baciarlo, infilai le mie mani tra i suoi capelli tirandoli leggermente, un gemito sfuggi dalla sua bocca.
Le sue mani si strinsero intorno ai miei fianchi, per poi infilarsi al di sotto del mio maglione.
Sentire le sue mani sul mio corpo era una di quelle sensazioni ti mandano su di giri.
Mi afferrò per poi prendermi in braccio e senza staccarsi dalla mia bocca salimmo al piano di sopra.
Arrivammo in una stanza,chiuse la porta con un calcio per poi farmi scendere.
“Liam: Ti voglio Mel” Sussurrò sul mio collo. Il mio cuore smise di battere. Io lo volevo, lo volevo mio, ma avevo paura.
“Io: Ti voglio anch’io, ma…ho..paura” Liam mi accarezzò il volto e mi sorrise.
“Liam: Io so aspettare, vieni ti presto qualcosa per la notte” Avremmo dormito insieme e questo mi rendeva più che felice.
Mi prestò una sua maglia e una volta liberata dei miei vestiti l’infilai.
Odorava del suo profumo, odorava di lui.
Mi accoccolai nel letto aspettando il suo ritorno.
Mi strinse tra le sue braccia ispirando tra i miei capelli.
Accarezzava il mio corpo, lasciando scie bollenti.
“Liam: Io non ti farò soffrire, io ci tengo a te…io…mi sto innamorando di te. Credo di esserlo sempre stato, ma l’ho scoperto solo ora” Sussurrò al mio orecchio. Lui mi amava.
Mi voltai verso di lui e anche con l’oscurità della notte riuscivo a vedere i suoi occhi luccicare.
“Io: Mi sto innamorando anch’io, ma avevo paura…paura che tu non ricambiassi, paura che…” Mi fermò con l’ennesimo bacio.
“Liam: “Io-bacio-ti–altro bacio-amo-un nuovo bacio” Ed io amavo lui e volevo sentirlo mio fino in fondo.
“Io: Fammi tua” Sussurrai sulle sue labbra.
Tornammo a baciarci con foga, mi ritrovai sotto di lui.
Passò a baciare il mio collo.
“Liam: Voglio baciare ogni tuo pezzo di pelle, voglio che ogni tua singola parte sia mia stanotte” Come potevo non amarlo?!
Sfilò la mia (sua) maglia per poi iniziare a baciare la mia pelle, fino ad arrivare al mio seno.
Il mio corpo scottava al suo contatto.
Portai le mie mani sulla sua maglia sfilandola, accarezzai i suoi muscoli, per poi inarcare la schiena e permettergli di sfilarmi il reggiseno.
In poco tempo eravamo nudi, uno difronte all’altro, mostrando il nostro amore.
Entrò in me ed io finalmente mi sentii completa, come mai prima di allora. Le sue spinte, i nostri respiri, i nostri gemiti, i nostri cuori era tutto in perfetta sincronia. Venimmo insieme.
Liam usci da me, prese il lenzuolo e ci copri entrambi.
Mi posizionai sul suo petto, al lato del cuore, che batteva all’impazzata proprio come il mio. Liam accarezzava i miei capelli, questo mi rilassava.
“Liam: Ti amo piccola, con tutto me stesso. Ora vieni qui, stringiti a me, e dormi” Sussurrò con voce bassa. Io annuii
“Io: Ti amo” Riuscii a dire prima di crollare in un sonno profondo tra le braccia dell’uomo che amavo.



Spaziangolo Autrici*


Hello People :3
Ed ecco il 4 capitolo :3
Ci mettiamo tutte noi stesse in questa storia <3 E speriamo tanto che ciò vi arrivi <3
Speriamo nei vostri pareri,perciò attendiamo vostre recensioni <3


Ps: il prossimo capitolo sarà l'ultimo :) Siamo giunti all'epilogo <3

Kaylo! 

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Capitolo 5
*** Epilogo ***


 

 

Pov Melanie




Fui svegliata da un odore di cioccolato e caffè. Stropicciai gli occhi per poi mettere a fuoco su dove mi trovassi.
Ero a casa di Liam,avevamo passato la notte insieme ,avevamo fatto l’amore.
Sorrisi nel ricordare tutto di quella notte,io amavo quel ragazzo.
Afferrai la maglia di Liam,trovai un paio di calzini e scesi in cucina.
Mi fermai sulla porta ad osservarlo.
Aveva una canotta che metteva in evidenza i suoi muscoli,il suo fisico possente. Pantaloni corti ed era scalzo.Era dannatamente perfetto anche appena sveglio.
Stava preparando il latte cosi mi avvicinai lentamente a lui e avvolsi le mie braccia attorni ai suoi fianchi.
Era decisamente più alto di me cosi appoggiai la testa sulla sua schiena,ispirando l’odore della sua pelle,l’odore del mio uomo.
“Liam: Buongiorno piccolo Koala” Io sorrisi contro la sua schiena.
Mi staccai leggermente per poter parlare.
“Io: Buongiorno a te piccolo panda.” Sorrise.
“Liam: Vieni piccola è pronta la colazione” Disse girandosi e prendendomi per mano.
Mi accomodai e Liam fece lo stesso sedendosi al mio fianco.
Presi un cornetto alla nutella ed iniziai a mangiare.Liam mi osservava divertito.
“Io: Cos’hai da ridere?”
“Liam:Sei proprio cucciola,ti sei sporcata tutta di nutella.”
Arrosii e cercai di pulirmi alla meglio.
“Liam: Hai fatto peggio,da a me” Disse sorridendo.
“Liam: Ecco fatta bimba”
Io: Grazie papà” Dissi ridendo.
“Io: Però una cosa non hai fatto”
“Liam: Cosa? Disse guardandomi stupito.
“Io: Voglio un tuo bacio,ora”
Mi sorrise malizioso,poi si alzò portandosi con il volto proprio difronte al mio.
Fece sfiorare le nostre labbra,io fremevo a quel tocco,le desideravo.
Finalmente esaudì il mio desiderio.

***

Avevo gli ultimi esami e poi finalmente vacanza.Si tra nemmeno due settimane era natale.
Dovevo ancora organizzarmi con i regali e finire di studiare per due esami.
Liam lo sentivo tutti i giorni e quando poteva scappava da me.
Avevo sentito molto anche Scarlett e ci eravamo già organizzate per Natale.Ci saremmo incontrati dopo le varie cene con i parenti.
I genitori di Liam,entrambi chirurghi,avevano il turno di notte e non potevano lasciare il lavoro,mentre i miei era proprio fuori discussione.
Mia madre con il nuovo compagno che odiavo e mio padre in giro per il mondo ,non erano proprio la giusta compagnia.
Ma avrei passato il natale con Liam,la persona che più amavo al mondo.

***

Avevo passato alla grande i due esami,ora dovevo dedicarmi ai regali di natale.
Non sapevo proprio cosa comprare,non ne avevo la minima idea.
Quel pomeriggio uscii da sola,dovevo comprare il regalo a Liam
Girai innumerevoli negozi,nulla che mi piacesse o che vedevo adatto a lui.
All’improvviso un’illuminazione.
Eccolo li,il regalo perfetto.Un weekend per due persone in montagna.Amavo la montagna e poi durante il periodo invernale era uno dei posti più romantici dell’intero pianeta.
Entrai nell’agenzia e in pochi secondi tutto era prenotato, a distanza di pochi giorni mi sarebbero arrivati anche i biglietti per l’aereo.
Era uno chalet in montagna,fornito di tutto. Uno chalet dove potevamo rifugiarci io e lui da soli,la nostra fuga d’amore.

***

“Io: Ehy amore”
“Liam: Ciao piccola,5 minuti e sono da te”
“Io: Ti aspetto” Dissi sorridendo.Dovevamo andare a comprare i regali di Scarlett e Niall.
“Io: Ciao panda” Dissi entrando in macchina per poi baciare le sue labbra con un lieve sfioramento.
“Liam: E quello lo chiami bacio?” Non mi lasciò parlare che mi tirò a sé per dar vita a uno dei “nostri” baci.
“Liam: Ciao piccola” Sussurrò sulla mia bocca.Quel ragazzo mi faceva impazzire.
Passammo l’intero pomeriggio a comprare regali,per Niall comprammo un paio di scarpe,il nuovissimo modello della nike, secondo Liam,Niall ne sarebbe rimasto felice,per Scarlett decisi io.
Avevo fatto fare una collanina con l’infinito e dietro avevo fatto incidere “Nothing happens by chance” perché la nostra amicizia era basata sul destino.
Entrambe l’avremmo portata.
Liam sorrise quando la vide,lui in realtà in quei due anni era stato il mio migliore amico,lui sapeva quanto avevo sofferto ed ora la mia vita stava cambiando,in meglio.

***

Liam mi aveva aiutata ad addobbare l’albero,era pieno di luci,pieno di colori.
Io avevo cucinato la tipica cena natalizia e posizionato i vari regali sotto l’albero.
“Liam: Piccola ti aiuto?”
“Io: No Liam siediti,voglio prendermi cura di te” Sorrise ed io ricambiai per poi tornare a controllare la pasta.
“Liam: Lo sai che sei bella anche mentre cucini?”
“Io: Si certo” Risposi senza voltarmi.
“Liam: Ehy non contraddirmi” Disse per poi afferrarmi per i fianchi e facendomi girare.
“Io: Sei pazzo”
“Liam: Si di te” Disse per poi baciarmi.
“Io: Ok ora siediti,altrimenti non si mangia stasera” Dissi spingendolo via.Mi sorrise per poi sedersi.
Finalmente la cena era pronta cosi poggiai tutto sul tavolo.
“Io: Buon appetito amore” Dissi baciandolo per poi sedermi al suo fianco.Lui mi sorrise per poi iniziare a mangiare.

***

Avevamo trascorso l’intera cena a parlare e a scambiarci tenere effusioni.
Ora eravamo in salotto a guardare i classici film natalizi.
Amavo il natale era la mia festa preferita.I colori,gli addobbi,la neve.
Liam era steso sul divano con la testa sulle mie gambe,mancava circa mezz’ora allo scoccare della mezza notte.
“Liam: Mi farai addormentare se continui cosi” Disse mentre io giocavo con i suoi capelli.
“Io: La smetto”
“Liam: Non ho detto smettila” Sorrise ed io non resistetti a non baciarlo.
Amavo baciarlo con quanto più fiato avessi in gola,per fargli capire quanto ero disposta a fare per lui.
Ci staccammo affannati.Mi sorrise ed io feci lo stesso.
Uno sparo ci fece capire che era mezzanotte.
“Liam: Auguri piccola,il miglior natale della mia vita”
“Io: Auguri amore mio” Dissi per poi far combaciare nuovamente le nostre labbra.
“Liam: Non muoverti” Disse alzandosi.
Andò verso l’albero e ne estrasse un pacchetto,nero con un fiocco rosso.
“Liam: Questo è per te,tu che sei entrata nella mia vita magicamente,tu l’hai resa migliore,mi hai reso migliore. Tu sei la mia forza,il mio ossigeno,il mio tutto ed io ti amo,ti amo da impazzire,ti amo più della mia stessa vita.Ormai sei la mia ragazza,sei la mia piccola-fece una pausa- mi sembra di aver detto tutto-sorrise- solo Grazie.Auguri amore della mia vita.” Io ero un fiume in piena,mai nessuno mi aveva detto quelle parole e sentirle dire dalla persona che ami è una cosa inspiegabile.
Con la vista appannata cercai di aprire il regalo e appena scoprii cosa conteneva le lacrime continuarono a scendere.
Era un braccialetto in oro bianco con la scritta “ Per sempre tuo”
“Io: Liam…è …è bellissimo,grazie” Dissi baciandolo con passione.
“Liam: La tua espressione,il tuo amore,tu,sei bellissima”
Ancora con le lacrime,mi alzai per prendere il mio regalo.
Respirai per poi iniziare a parlare.
“Io: Lo sai io con le parole non sono brava,ma cercherò di farti capire quanto tu sia importante per me. Io ti amo da quando ci siamo incontrati per caso al pub,ti ho amato per 2 anni ,avevo perso le speranze quando finalmente ti sei fatto avanti. Amo ogni cosa di te,i tuoi occhi,il tuo fisico,tutto…ma ciò che mi ha fatto battere il cuore è il tuo sorriso. Io amo il modo in cui ridi quando mi parli,amo come riesci a farmi sentire. Quindi quella che deve ringraziarti qui sono io.
Ti amo mio piccolo panda” Riuscii a concludere senza incepparmi e vidi anche i suoi occhi luccicare.
Liam senza dire nulla mi attirò a sé e mi baciò.Il bacio più bella dello mia vita.
Un bacio dapprima dolce ma poi sempre più passionale e vorace.
La mia sicurezza?!
La mia vita?!
Era lui,Liam James Payne.




Pov Scarlett


Tra esami, università e lavoro non respiravo quasi più.
L'unico spiraglio di luce era Niall, ci ritagliavamo delle ore ogni sera per stare insieme.
Non servivano baci, coccole o altro, ci bastava stare uno accanto all'altro e stavamo subito meglio.
Con lui accanto spariva ogni stress, ogni paura, spariva tutto e rimaneva solo l'amore.
Alternavamo casa mia e casa sua e quando non eravamo troppo stanchi invitavamo anche Melanie e Liam.
Ero felicissima di aver ritrovato un'amica come Melanie ed ero certa che non me la sarei fatta scappare per nessun'altro motivo al mondo.
Niall e Liam ovviamente andavamo d'amore e d'accordo e quando ci riunivamo per una pizza o per vedere qualche film in dvd, io e Melanie attaccavamo con i gossip e non la smettevamo per ore.
Un weekend lo passammo nella casa in montagna dei miei genitori ed fu un vero spasso.
Conobbi Liam meglio e diedi ragione a Melanie, era da far perdere la testa quel ragazzo, perfetto.
Niall però per me era il migliore, quello che avevo sempre cercato finalmente era entrato a far parte della mia vita.
Sapeva quando farmi ridere e quando invece era il momento di fare il serio.
Era il tipo di ragazzo che non pretendeva la ragazza barbie accanto a se, mi ripeteva sempre quanto fossi più bella con il pigiamone e senza trucco.
Riusciva ad appassionarsi alla mia futura carriera e agli studi.
“Siamo entrambi artisti. Quando diventerò un chitarrista famoso potrai farmi indossare le tue creazioni” disse un giorno mentre era a casa mia e mi stava osservando mentre disegnavo un modello.
Spesso gli chiedevo di portare la chitarra con se, per farmi cullare dalle dolci note che creava con le dita sulle corde.
Mancava una settimana a Natale ed ero proprio in ritardo con i regali.
Ai miei avrei rifilato il solito profumo per mia madre e il maglione con le renne a mio padre, dovevo però dedicarmi ai regali per Niall, Melanie e Liam.
Insieme a Niall, per il ragazzo della mia migliore amica prendemmo l'occasione al volo e comprammo i biglietti per il concerto di Justin Timberlake, il suo idolo, prendendoli anche per noi due e per Melanie ovviamente.
A Mel invece decidemmo di regalarle una fotocamera digitale, portava appresso sempre la sua immensa reflex e a volte le era ingombrante. Con l'aiuto del commesso scegliemmo un modello che fosse compatto ma comunque di alta qualità.
Dovetti combattere ore con Niall per farlo tornare a casa quando era arrivato il momento di comprare il regalo per lui.
“Non spendere tanto, mi basti tu accanto a me come regalo” mi disse quando finalmente si convinse a tornare a casa. Mi baciò e tornò al parcheggio.
Avevo ancora le idee confuse sul cosa regalargli, ma sapevo benissimo che cosa desiderava.
Entrai in un grande negozio di musica per farmi un'idea sui prezzi delle chitarre, dato che era quello ciò che voleva.
I prezzi appesi alle chitarre erano altri, soprattutto di quelle elettriche. Avevo un budget abbastanza alto, dato che avevo risparmiato un po' di soldi, ma erano comunque elevati.
All'improvviso un luccichio mi colpì gli occhi, appesa da sola alla parete c'era una bellissima chitarra elettrica, marrone e bianca.
Mi colpì subito e quando mi avvicinai per guardarla meglio non riuscivo a credere ai miei occhi, il prezzo sul cartellino era più che accessibile.
Chiesi al commesso di tirarla giù per vederla meglio ed acquistarla.
Niall sarebbe rimasto contentissimo di quel regalo.
I miei genitori insopportabili mi costrinsero a dover cenare con loro la sera di Natale; certo era una bella cosa farlo, ma quando si ha una famiglia normale, non come ce l'avevo io.
Per un anno intero ognuno faceva vita a se, poi quando si avvicinavano le festività si rispolverava il valore della famiglia.
Tutti riuniti nel grande salone della casa in cui ero cresciuta, i miei genitori, i miei nonni, zii, cugini e parenti, scapoli o zitelle, che ogni anno venivano invitati per pietà.
La domestica, quella che mi faceva da tata quand'ero piccola, continuava ad andare avanti e indietro dalla cucina al tavolo, portando piatti su piatti di pietanze che mia madre vantava aver preparato con lei sue mani.
Inizia a credere anche lei a quella bugia che raccontava ormai da troppi anni.
Per fortuna che c'era Meredith, mia cugina, ad alleviare la situazione. Ogni anno ci sedevamo vicine e chiacchieravamo per ore di moda e tanto altro. Avevamo la stessa età ed eravamo cresciute praticamente insieme.
Quando capì che la cena era quasi al termine con una scusa tornai in camera a prendere il cellulare, dato che i miei mi vietavano severamente di portarlo a tavola, soprattutto a Natale.
Un messaggio di Niall era ben impresso sul display:
“Babe mi fai sapere quando sei a metà cena così mi avvio per passarti a prendere”.
Lo lessi in ritardo ovviamente e così risposi velocemente.
“Scusa, l'ho letto solo ora...sai quanto rompono i miei...comunque sono quasi alla fine” premetti il tasto invio.
La voce di mia madre che gridava signorilmente il mio nome echeggiò nel corridoio delle camere da letto.
Infilai il cellulare nella tasca dei pantaloni per paura che mi scoprisse e uscì dalla camera.
“Eccomi mamma ero in camera a ritoccare il trucco” le spiegai mentendo.
“Susu che il dolce è a tavola” mi incitò tirandomi per un braccio.
Tornai al mio posto, con mia cugina che mi prendeva in giro etichettandomi “innamoratina”.
Mangiai il dolce e ringraziai il cielo che finalmente quella cena era finita.
Il telefono vibrò nella mia tasca, per un lungo periodo, segno che era una telefonata e non un messaggio.
Chiesi il permesso per alzarmi da tavola e corsi nello studio di mio padre.
Ancora Niall.
“Pronto?”
“Ehyyy quanto ci hai messo per rispondere?”
“Scusa ero ancora a tavola, ma ora ho finito finalmente. Tu sei già qui?”
domandai abbassando la voce per non farmi sentire da qualsiasi persona che poteva passare lì davanti.
“A dire il vero si...ma non devi uscire” mi spiegò
“E cosa vorresti fare? Rimanere lì fuori da solo?” chiesi scioccata.
Sentì un rumore sordo dall'altra parte del telefono, sembrò uno sportello che si chiudeva.
“Certo che no” rispose brevemente.
Era stranamente silenzioso quella sera Niall, di solito le nostre telefonate erano piene di risate e chiacchiere.
Con il telefono all'orecchio raggiunsi la mia camera e controllai che il suo regalo fosse ancora al suo posto, impacchettato per bene.
Sorrisi accarezzando la carta, immaginando il viso che avrebbe fatto da lì a poco quando gli avrei dato il regalo.
“Piccola ci sei ancora?” domandò sentendomi in silenzio.
“Si sei tu quello assente” feci notare.
“Se ti affacci al balcone della tua camera capirai il perché” mi disse.
Non gli feci ripete due volte la frase.
Aprì i vetri e poi gli scudi.
Il giardino intorno alla mia casa era buio, illuminato ogni tanto da un piccolo lampione.
La mia camera affacciava sul vialetto principale.
La macchina di Niall era parcheggiata proprio in corrispondenza del mio balcone.
Lui era in piedi appoggiato allo sportello e davanti ai suoi piedi la sua sorpresa.
Una scritta formata da tante piccole candele:
“TI AMO” seguita da un cuore fatto nella stessa maniera.
La sua figura era illuminata dalla luce emanata dalle candele.
Mi portai una mano alla bocca per lo stupore e delle lacrime non tardarono a scendere.
Mi aveva stupito nel migliore dei modi.
Non me ne ero accorta ma avevo ancora il telefono vicino all'orecchio.
“Scendi” la sua calda voce mi colpì facendomi invadere dai brividi.
Chiusi le ante e senza nemmeno prende una giacca corsi giù per le scale.
Aprì il grande portone di legno e mi buttai tra le sue braccia.
Lo baciai con tutta la passione che avevo in corpo fino a rimanere senza fiato.
“Anch'io” dissi con un filo di voce.
“Anche tu cosa?! Anche tu ti ami?! Sapevo che eri vanitosa ma non fino a questo punto” disse ironico facendomi scoppiare in una risata rumorosissima.
Mi accarezzò la guancia, spostando i capelli dalle spalle alla schiena.
“Anche io ti amo stupido” gli confessai guardandolo fisso nei suoi occhioni blu.
Le sue labbra si curvano in un sorriso luminosissimo ed immenso.
Mi strinse forte a se in un abbraccio infinito.
Si staccò un po' da me e tirò fuori un sacchetto di velluto, lo aprì e ne uscì fuori un bracciale formato da tre fili intrecciati.
Ad un estremità pendeva un ciondolo a forma di infinito.
“Perché noi saremo infiniti” mi disse prendendo il mio polso e chiudendo i gancetti intorno ad esso.
Non mi restò che baciarlo ancora.
Sapevo fare solo quello, le parole non uscivano ed era l'unico modo che avevo per dimostrargli il mio amore.
Incrociai le nostre dita e lo portai dietro di me dentro casa mia.
La mia camera era una delle prime ed entrando dall'altra porta avrei evitato di incontrare tutta la sacra famiglia.
Lo portai in camera mia e chiusi la porta a chiave.
Accesi la lampada sulla scrivania, così da far illuminare un po' la stanza.
Lo feci voltare verso il grande pacco appoggiato al muro e lo indicai.
“Cos'è?” domandò spaesato.
“Il tuo regalo, ovvio!”
Si avvicinò piano e io aiutandolo tirai su lo scatolo.
“Siediti che è meglio” gli dissi e lui seguì il mio consiglio.
Gli posai il regalo sulle gambe e rimasi a guardarlo mentre lo scartava.
Aprì con troppa lentezza il coperchio ed io non ero più nella pelle, volevo vedere la reazione che avrebbe avuto.
Quando sposto la carta di imballaggio sgranò gli occhi e gli si aprì un sorriso sul viso.
“Tu sei pazza” bisbiglia toccando con due dita la cassa armonica lucida.
Resto così per qualche attimo.
Alzo una mano verso il mio viso e la posò all'altezza della mia mascella avvicinandosi piano verso la mia bocca.
Mi baciò in un modo speciale, lo sentivo mio.
“Posso solo dirti grazie” soffiò sulle mia labbra.
“Grazie a te per essere entrato nella mia vita” risposi.
Si distanzio, attaccando i miei occhi ai suoi e accarezzandomi i capelli mi disse.
“Vuoi diventare la mia fidanzata?” domandò come un vecchio cavaliere di altri tempi.
Quella frase sussurrata con voce roca mi fece venire i brividi e le farfalle nel mio stomaco ormai erano impazzite.
“Certo che si, io ci passo anche tutta la vita con te” gli dissi unendo le nostre labbra in un altro appassionante bacio.
“Ti amo Let”
“Ti amo anch'io amore mio”.

Vidi le sue guance colorarsi di rosso e mi strinse a se come non mai.
Ero completa, era lui il tassello che ci mancava nella mia vita!




Niall e Scarlett come d'accordo raggiunsero i loro amici a casa di Melanie, era finalmente giunto il momento di scambiarsi i regali. Scarlett bussò alla porta dell'appartamento della sua migliore amica e la risposta non tardò ad arrivare.
“Ciao ragazzi, benvenuti. Tanti auguri” Disse facendoli entrare e baciandoli sulle guance per salutarli.
Scarlett ricambiò il saluto e andò incontro a Liam.
“Auguri anche a voi due, piccioncini” disse ridendo e lasciando che anche Niall salutasse l'amico.
I ragazzi cominciarono subito a chiacchierare di chissà cosa, sedendosi sul divano.
Scarlett e Melanie invece si misero intorno al tavolo per raccontarsi le sorprese ricevute dai relativi fidanzati.
Era impossibile che anche in questo il destino le avesse unite, entrambe avevano ufficializzato la relazione proprio il giorno di Natale.
“Noi però abbiamo qualcosa anche per voi” Disse Melanie sorridendo ed incitando Liam ad alzarsi.
“Questo è per te “ Disse Melanie passando il regalo a Niall.
Il ragazzo scartò velocemente per poi sorridere.
“Grazie ragazzi non dovevate” Disse felice alla vista delle nuove nike.
“Questo invece è per te” Disse Melanie riferendosi alla sua amica.
Scarlett apri lentamente il pacchetto per poi commuoversi alla vista della collanina.
“Non dovevo farlo” Disse abbracciando Melanie.
Scarlett scosse il polso davanti al volto dell'amica.
“Andrà in coordinato con il regalo di Niall” le disse sorridendo.
Melanie rimase sorpresa dell'ennesima coincidenza e sorrise vedendo l'amica indossare subito la collana.
Scarlett si alzò e si diresse al lato del divano, dove prima Niall aveva posato la busta con i regali per i loro amici.
“Ovviamente anche noi vi abbiamo pensato” annunciò.
Niall infilò una mano nella busta per tirarne fuori un'altra più piccola di carta gialla.
La porse all'amico seduto accanto a se.
“Questo è per te” disse.
Liam aprì velocemente la linguetta sigillata e ne tirò fuori i quattro biglietti.
Quando lesse l'artista non riuscì a limitarsi e abbracciò Niall.
“Wow grazie ragazzi, il concerto di Justin Timberlake e deduco dagli altri tre biglietti che verrete anche voi” ringraziò alzandosi ad abbracciare anche Scarlett.
“Quest'altro invece è per te” continuò la ragazza porgendo l'intera busta a Melanie.
Tirò fuori il pacco e lo scartò, rimase quasi folgorata nel trovare quel tipo di regalo.
Melanie rimase a bocca aperta,una macchina fotografica.
Abbracciò la sua amica per poi passare a Niall.
“Grazie ragazzi,davvero grazie di cuore” Disse stringendo al petto il piccolo oggetto.
I ragazzi passarono la fine della serata a ridere e scherzare, accompagnati dal clima natalizio.
Tutto era avvolto dal mistero, ma l’unica cosa certa era il destino.
D’altronde si sa, niente accade per caso.


Spaziangolo autrici *


Hello People <3


La nostra mini-ff finisce qui <3
Speriamo tanto che vi sia piaciuta,noi ci siamo divertite un sacco a scriverla <3
Speriamo un giorno di farne un'altra,magari più lunga :3 chi lo sà xD
Ringraziamo tutte le ragazze che l'hanno seguita <3
Vi lasciamo il link della pagina <3
 
https://www.facebook.com/pages/Obsessed-with-British-music/363431343768188?ref=hl

Kaylo!

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