accidentally in love di Jeanne (/viewuser.php?uid=38788)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dubbi e segreti ***
Capitolo 2: *** Gelosia ***
Capitolo 3: *** Pam in pericolo ***
Capitolo 4: *** Il momento della verità ***
Capitolo 5: *** Complicazioni... ***
Capitolo 6: *** The End ***
Capitolo 1 *** Dubbi e segreti ***
“Pam, tu hai paura di amare. Hai paura di essere costretta a
soffrire di nuovo, e per questo cerchi di chiudere ogni accesso
all’amore. Ma ti verrà a cercare, e tu non potrai
sfuggirgli.”
Come la conosceva bene quella ragazzina. Per quanto fossero amiche da
pochissimo tempo, era riuscita a intuire i suoi sentimenti
più profondi e nascosti, e li aveva espressi con poche,
semplicissime parole. D’altronde per ora non correva alcun
rischio. Non le sembrava proprio che l’amore la stesse
inseguendo…involontariamente, nel pensare questa frase
posò lo sguardo su Ryan, lui la guardò e sorrise.
Girò di scatto la testa, il volto in fiamme.
Accidenti!Perchè l’aveva fatto? E soprattutto,
perché era arrossita in quel modo? Ryan era un amico, niente
di più…eppure quel sorriso le aveva mozzato il
respiro, e il suo cuore aveva iniziato ad accelerare…
Bah, sciocchezze adolescenziali! Quante volte nella sua vita si era
fatta beffa di quelle ragazzine che continuavano a fantasticare giorno
e notte sul principe azzurro? Quante volte aveva considerato
l’amore un sentimento insulso e inutile? Eppure,
ciò che provava strawberry per mark le aveva
aperto gli occhi, l’aveva lasciata attonita…come
era possibile amare tanto intensamente una persona da essere disposti a
rinunciare alla propria vita per lui?
In quel momento una voce la richiamò dai suoi pensieri, e
sbuffando si aggiustò la divisa e si mise al lavoro.
Tuttavia non riusciva proprio a concentrarsi quel giorno, e
rovesciò due tazze di the addosso a un cliente e fece cadere
un vassoio con i dolci.
“Pam!” La rimproverò
severamente ryan “possibile che non sai proprio stare
attenta?!?”
“S-scusami”, balbettò lei.
“Ero distratta, non sono nemmeno libera di pensare un
po’ ai fatti miei?” Aggiunse con tono arrogante.
A quella risposta Ryan si innervosì e si diresse in cucina,
dove trovo kyle.
Quella ragazza mi da sui nervi!
“ chi, Pam?e’ normale, si comporta così
con tutti.”
“non è una buona giustificazione! Quel suo
atteggiamento arrogante, egoista e gelido la rende
intrattabile.”
“ Ma perché te la prendi così
tanto?”
“perché se solo non avesse quel caratteraccio
sarebbe davvero la mia ragazza ideale…(ops!l’ho
detto davvero?”)
“ Come, come? C’è profumo
d’amore nell’aria…”
“ io a dire il vero sento solo una forte puzza di bruciato,
kyle…”
“ i biscotti! Li ho lasciati nel forno, ora dovrò
rifare tutto daccapo!”
“ meglio che me ne vada, altrimenti fra un po’ mi
chiederà di aiutarlo…”
Mentre tornava a casa, le parole di kyle continuavano a risuonare nella
sua mente: “ perché te la prendi
tanto?...C’è profumo di amore”
Amore. Tsè, ma quale amore. Forse poteva essere definito
così solo quel profondo legame con strawberry, forse poteva
essere definito così quella sensazione di calore che
l’assaliva ogni volta che guardava una foto dei suoi
genitori…ma per Pam, no, non poteva nutrire amore.
D’altro canto, non poteva negare che quella ragazza
l’intrigava, lo incuriosiva e, perché no?, lo
affascinava… quel suo sguardo sempre così
malinconico, così sfuggente, quella barriera di ghiaccio che
ergeva ogni volta che le si rivolgeva la parola…
E poi oggi, perché si era comportata così
?perchè l’aveva fissato, e perché era
arrossita in quel modo? Ed aveva addirittura balbettato, perso il
controllo di sè per un attimo, proprio quando lui
l’ aveva rimproverata! Ne era sicuro: Pam nascondeva un
segreto. Ed era suo compito scoprire quale.
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Capitolo 2 *** Gelosia ***
Proprio in quel momento, Pam si trovava sul marciapiede opposto , e
ripensava a ciò che era successo la mattina. Se ryan avesse
saputo che era distratta proprio perché pensava a
lui…Ma cosa sto dicendo? Pensò. Stupida
ragazzina. Ryan è solo un amico. Eppure quell'afferamzione
non la convinceva, sapeva che non era esattamente la
verità... Sospirò e riprese a camminare, quando...
“hey,Pam! Pam sono io! Rob!”
Rob? Mmm, perché quella voce le era così
familiare? Un momento…rob…rob…il suo
amico d’infanzia! QUEL Rob! L’unico legame con il
suo passato…istintivamente, come lo vide, gli corse incontro
e lo abbracciò.
Ryan, dall’altro lato del marciapiede, sollevò la
testa, vide la scena e rimase a bocca aperta.
Cos’era quel inspiegabile nodo che gli avvolgeva lo stomaco?
E cosa voleva quel tizio da Pam? Se solo avesse osato sfiorarla di
nuovo...Ma quel momento di “follia”( non sapeva
come altro definirla) cessò, e, riacquistata la
lucidità, si meravigliò della sua reazione. Che
diritto aveva di interferire nella vita di Pam? Era solo
un’amica...
Ma anche lui, in quel momento, ebbe la sensazione di stare
mentendo a se stesso.
Tornato a casa, si gettò sul letto, si infilò
sotto le coperte, ma non riuscì ad addormentarsi. Nel sonno
rivide continuamente l’immagine confusa di pam avvinghiata a
quel ragazzo, mentre si stringevano in un bacio mozzafiato e lei
sorridendo maliziosamente, gli diceva “ amo solo te...non
esiste nessun altro...”.A quelle parole si
risvegliò di colpo, completamente sudato. Ma che
gli stava succedendo?
Al mattino si recò al caffè Mew mew, gli occhi
solcati da due occhiaie profonde e viola. Stranamente anche pam aveva
lo stesso aspetto, tant’è che quando si
presentarono al caffè le ragazze scoppiarono a ridere
dicendo : “ma che avete combinato voi due? Sembrate usciti
dal film la notte dei morti viventi!!!!” “Beh,
meglio mettersi al lavoro!” disse Ryan, noncurante delle
occhiatine e delle battutine della altre. “Agli ordini,
capo!” “Ah, tu Strawberry, vieni qui un
momento”.( non sapeva perché, ma sentiva
l’irrefrenabile bisogno di fare ingelosire pam)
Pam d’altro canto, vedendoli allontanarsi insieme venne
assalita da un’ acuta fitta di gelosia e cercò di
scacciare dalla sua mente quell’immagine che
l’aveva tormentata nel sonno; ryan e strawberry uniti in un
sensualissimo bacio…
Ryan nel frattempo, aveva allontanato il braccio dalle spalle di
strawberry e osservava attentamente Pam. Strano, le sembrava del tutto
normale. Eppure era sicuro di piacerle…forse si era
sbagliato, forse la ragazza pensava solo a quel tipo che aveva
abbracciato il giorno prima e quando lui aveva sorriso aveva pensato a
quell’altro ed era arrossito… fu però
interrotto nel suo lunghissimo ragionamento dal campanello e dalla voce
di Paddy che diceva allegramente “vado
io!”; ma quando Paddy aprì la porta rimase senza
fiato ed esclamò solo un fiebile “Oh”.
“Paddy, che c’è? Che è
successo?” Esclamò ryan precipindosi a
raggiungerla. Ma rimase anche lui a bocca aperta. Davanti alla porta
c’era un bellissimo ragazzo, con gli occhi verdi e un mazzo
di rose in mano, che sorridendo chiedeva “ scusi
c’è pam? Sono rob.”
Che sfacciato pensò Ryan. Era lo stesso ragazzo del giorno
prima! Osava addirittura venire a interromperla durante il lavoro?
Adesso gli faccio vedere io…ma non ebbe nemmeno il tempo di
aprire la bocca per inventare una scusa , che apparve pam, raggiante,
esclamando “Oh, rob, che pensiero carino! Sono
bellissime…” “ mai quanto te”
aggiunse lui, facendo l’occhiolino e lei
ridacchiò.
Ryan nel frattempo sentiva lo stomaco che si torceva e faceva i salti
mortali, al solo pensiero che lo splendido sorriso di pam non fosse
rivolto a lui, ma ad un altro ragazzo.
“ Ryan, Ryan ci sei?”
“cosa? Ah, sì pam, dimmi.”
“ senti, dato che ho finito il turno, ti dispiace se me ne
vado prima?”
“ sì, a dire il vero sì, non vedo
perché le altre debbano faticare e tu no.”
“ma che stai dicendo ryan?” Intervenne
kyle” certo che puoi andare pam…a proposito lui
è il tuo ragazzo?”
" Oh, no,non ancora almeno... "rispose lei, fingendo di essere
imbarazzata
e si voltò nella speranza che la sua frase avesse avuto
qualche effetto su Ryan. Ma lui sembrava impassibile, anzi, se
possibile, ancora più rigido del solito. Kyle se
ne accorse e disse “ehi, ryan ti senti bene? Forse
è meglio se torni in cucina…”
“ sì, forse è
meglio…”
“ allora piacere di averti conosciuto ryan”, disse
rob con un sorriso e gli porse la mano, ma ryan con un gesto sprezzante
si allontanò. Giusto in tempo per sentire il ragazzo che
diceva a pam “ ma è sempre così?
“ e lei che rispondeva : “no, non so cosa gli sia
preso oggi…”
A quelle parole entrò in cucina, sbattendo la porta, e ad
attenderlo trovò kyle che, con un mestolo in una mano e la
padella nell’altra lo fissava dicendo: “Si
può sapere che hai ryan?”
“ Ecco, veramente io credo di… “ disse
titubante…quando dalla sala principale si levò un
urlo.
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Capitolo 3 *** Pam in pericolo ***
Ryan e Kyle si guardarono negli occhi per un secondo, e poi si
precipitarono nella sala. La scena che videro fu agghiacciante. Mew
Berry, Mew Lory, Mew Mina e Mew Paddy, erano a terra, prive di sensi.
Mew Pam invece gridava, dibattendosi fra le grinfie di un enorme
chimero a forma di pianta carnivora, mentre pie e Tart osservavano la
scena ridacchiando. Il chimero iniziò a stringerle la presa
intorno al collo, rischiando di soffocarla.
Pam svenne e Pie urlò:
“Beh, credo che per oggi possa bastare. Torneremo alla
dimensione con un piccolo regalino per Profondo Blu...”
Ryan a quel punto venne assalito dal panico; volevano rapire Pam! Non
poteva assolutamente permetterlo...Senza fare rumore si
avvicinò di soppiatto alla pianta, e, nel momento in cui gli
alieni scomparvero, si aggrappò, ben attento a non essere
visto, alla schiena del chimero.
In un istante lo scenario cambiò, e si ritrovò in
uno strano posto dai colori sfocati e tenui....In quel momento Pam si
risvegliò.
Pam: “ Ma-ma...Dove mi trovo? Che ci faccio qui?E dove sono
le altre?”
Pie: “ Non ti preoccupare, cara Mew Pam, le altre sono al
sicuro. Qui ci siamo solo noi...”
Pam: “Tart? Pie? Ora inizio a ricordare...mi avete rapita
vero? e’stata tutta colpa di quella maledettissima pianta
carnivora!”
“ Eh, già. Graziosa vero?
E’una mia invenzione!”disse Tart sorridendo
Pie: “Tornando a noi...Mi dispiace vederti sempre
così, scontrosa, così solitaria. Dovresti provare
a rilassarti un po’, a farti trasportare dalle
emozioni...” Nel dirlo, Pie si avvicinò al
candidò collo di Pam, e lo sfiorò con le sue
labbra fredde, che provocarono un leggerissimo brivido alla ragazza.
Pam cercò di allontanarlo, di opporgli resistenza, ma aveva
le mani legate...Nonostante ciò, quando Pie provò
a riavvicinarsi tentò di minacciarlo
Pam: “ Non mi toccare, oppure io...i miei amici...”
Pie: “ I tuoi amici,cosa? Sei sola, completamente
sola...” E avvicinatosi la costrinse a guardarlo negli occhi.
Pie: “ Un bacio, solo un bacio, che ti costa? Pazienza,
vorrà dire che mi servirò da solo”...e
così dicendo le prese il volto fra le mani e la
baciò con foga.
Ryan, nel frattempo, si era nascosto, e cercava disperatamente di
trovare una soluzione, una via d’uscita...Lurido verme, prova
a toccarla un’altra volta...stava pensando, e proprio in quel
momento Pie aveva baciato Pam. Quando se ne accorse, fu accecato dalla
rabbia e si slanciò contro di loro urlando e buttandolo a
terra. Ma quel momento di gloria durò pochissimo,
perchè Pie si rialzò e gli lanciò una
scarica elettrica che lo mandò a sbattere contro il muro.
“Ryan, no!” urlò Pam.
Doveva fare qualcosa, non poteva lasciare che lo uccidessero...In quel
momento fu invasa da una fortissima ondata di energia sconosciuta, che
le sciolse i nodi dei polsi. Con un solo colpo di frusta mise Pie al
tappeto, e si precipitò verso Ryan.
“Ryan, ryan, stai bene? Oh, ti prego, rispondimi!”
e iniziò a prenderlo a schiaffi...
Non c’è tempo, pensò fra sè
e sè. devo trovare il modo di uscire da questo posto prima
che sia troppo tardi.
Pam: “Tart!” urlò “facci
subito uscire da qua o il tuo amichetto farà una brutta
fine...”
Tart, non avrebbe voluto, ma non avrebbe mai rischiato di essere la
causa della morte di Pie. E così, sebbene a malincuore, li
rispedì al caffè.
“ Pam!Ryan State bene?” chiese Strawberry trafelata.
Lory: “non vi abbiamo visto più, ci siamo
preoccupati moltissimo!”
Pam: “ Io sto bene, è ryan che...”
“ Che sta benissimo.” disse lui riaprendo gli occhi.
Pam: “ stupido! Mi hai fatto preoccupare! perchè
mi hai seguito? Credevi di fare il supereroe?”
Ryan: “ Innanzitutto, dovresti ringraziarmi,
perchè a quanto mi risulta ti ho appena salvato la
vita...”
Pam: “Ma sentilo! se non fosse stato per me, a
quest’ ora saresti già morto...”
Ryan: “ E se non fosse stato per me, a quest’ora
saresti ancora nelle grinfie di Pie...”
“ Alt! Bastaaaaaaaaaaa!” Tutti si girarono, per
vedere da dove provenisse l’urlo, e rimasero stupiti. Kyle,
il calmo e pacato Kyle, aveva appena alzato la voce?
“ Dici a noi, kyle?” Rispose Ryan, con lo sguardo
innocente.
Kyle: “certo!Siete vivi per miracolo e state qui a
litigare?”
“Beh, quello che facciamo o diciamo non sono certo fatti
tuoi. perciò, se non ti dispiace, torno a
lavorare...” disse Pam lasciando tutti a bocca aperta.
Perchè quel tono? E sopratutto aveva appena detto
“torno a lavorare?!?”
Stupefatti, decisero che in quella giornata erano successe troppe cose
insolite, e si rimisero al lavoro.
Gli ultimi a finire furono proprio Pam e Ryan, che rimasero quindi da
soli nella sala.
Dovrei dirle qualcosa. pensò Ryan. Ora o mai più.
Devo muovermi, pensò Pam. Ora o mai più.
E fu così che aprirono la bocca contemporaneamente.
Insieme: “Senti...”
Si guardarono un attimo e scoppiarono a ridere. E fu come se fosse
crollata qualcosa, come se il ghiaccio si fosse finalmente rotto.
Pam: “Grazie per avermi salvato oggi, se non ci fossi stato
tu...”
Ryan: “Beh, potrei dire lo stesso di te.”
Pam: “Già...” e seguì un
silenzio imbarazzato, carico di frasi non dette e conservate in fondo
al cuore.
“ E’ possibile che sia questo l’amore di
cui parlano tutti? avrebbe voluto dirgli Pam
“E’ possibile che non riesco a staccare gli occhi
dai tuoi splendidi capelli, dai tuoi occhi, dal tuo
corpo...é possibile che ogni tuo sguardo mi faccia
sussultare?” Avrebbe voluto dire Ryan.
Ma rimasero in silenzio. Fu Pam a farsi coraggio, e a prendere
l’iniziativa.
Pam: “Il tramonto è splendido stasera...Sarebbe
davvero un peccato non ammirarlo insieme” disse,
rivolgendogli un timido occhiolino.
Quella frase suscitò in Ryan una miriade di emozioni
contrastanti: Le stava chiedendo di uscire insieme? Era una specie
di...proposta d’appuntamento?Allora forse c’era
ancora qualche speranza...Ma quel Rob? Non era il suo fidanzato? E poi
era tutto sporco, dopo un combattimento del genere, i vestiti
spiegazzati... Forse avrebbe dovuto rifiutare. Ma quando gli sarebbe
capitata un’altra opportunità? E sopratutto,
perchè si stava facendo tutte queste paranoie, se Pam era
semplicemente un’amica che le aveva chiesto di uscire?
Ma questo lunghissimo flusso di pensieri fu interrottò dalla
ragazza che disse:
“Ehm, ryan? Non vorrei metterti fretta, ma il tramonto non
dura in eterno, va a finire che finisce se non ci sbrighiamo...allora
vuoi venire o no?”
Le parole gli uscirono prima che lui potesse fermarle:
Ryan: “certo che sì”
Pam: “ bene, allora andiamo.”
Disse lei con un sorriso.
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Capitolo 4 *** Il momento della verità ***
Lui ricambiò il sorriso, e poi, in silenzio, si diressero
verso la spiaggia.
Lungo la strada incontrarono una madre con una bambina che, vedendoli,
tirò il cappotto della donna esclamando "Mamma, guarda che
carini!Sono proprio una bella coppia!".
A quelle parole seguì un lieve imbarazzo dei due, che si
allontanarono leggermente e continuarono a camminare a testa bassa, con
le mani in tasca.
Ryan tentò di fare una battuta per alleviare la tensione:
"Certo che siamo davvero una bellissima coppia, eh? Se non fossimo
così giovani ci scambierebbero per marito e moglie..."
Ma un occhiataccia di Pam lo fece zittire all'istante.
Finalmente arrivarono alla spiaggia e, sempre senza dire una parola, si
sedettero su un muretto e rimasero a contemplare il cielo che si
tingeva di rosa, e il sole che lentamente si andava a riposare, dopo
un'estenuante giornata di lavoro...
Tuttavia la sua luce, anche se sempre più fioca,
continuò ad illuminare le loro sagome, creatrice silente di
quella magica atmosfera...
Si scrutarono attentamente, distogliendo lo sguardo l'uno dall'altro
dopo pochi secondi.
Pam si rese conto che quel ragazzo non le era mai sembrato
così bello; i suoi occhi avevano la stessa sfumatura del
mare, lì dove era più basso, e i capelli
sembravano tanti fili d'oro...il suo profumo era dolce, ma
intenso...decisamente irresistibile...
Ryan d'altra parte non riusciva a staccare gli occhi dalla ragazza e
voltarsi gli costava ogni volta uno sforzo incredibile; sentiva che
sarebbe potuto rimanere lì ad ammirarla anche tutta la
vita... I lunghissimi capelli viola le ricadevano sulla schiena, ed
erano scompigliati ogni tanto da una lieve brezza di vento...gli occhi
sembravano proprio riflettere la sua personalità...ad una
prima impressione potevano sembrare vuoti, gelidi come il ghiaccio, ma
in fondo all'iride si intravedeva una debole luce, che le illuminava il
volto ogni volta che sorrideva...
Ancora una volta fu Pam a rompere il silenzio:
" E' strano che possano esistere persone tanto simili..."
"Non capisco, a chi ti riferisci?"
"Beh" fece lei, sorpresa " A noi, no?"
" A noi?"
" Andiamo, non dirmi che non l'avevi notato...sei troppo intelligente
per non essertene accorto. Entrambi siamo persone schive, silenziose e
spesso anche scontrose, ma non per questo prive di emozioni.
Semplicemente, abbiamo paura di rivelarle, e per questo ci comportiamo
così."
" Mi meravigli, Pam, non credevo che fossi una psicologa
così abile!" Ribattè lui, sarcastico.
Lo guardò fisso negli occhi e rispose, senza abbassare lo
sguardo: "E' la verità, Ryan, e tu lo sai bene"
Nell'incrociare il suo sguardo, il ragazzo venne attraversato da un
brivido, e un delizioso rossore gli salì inequivocabilmente
lungo il collo.
Pam se ne accorse, e sorrise compiaciuta; forse non gli era
del tutto indifferente... Ma del resto, perchè le importava
tanto? Era soltanto lusinagata di essere oggetto di attenzione di un
ragazzo così affascinante, tutto qui. Eppure...
"Ascoltami Ryan, cosa sai tu dell'amore?"
Perchè l'aveva detto? Stupida! Aveva rovinato tutto. Ora si
sarebbe alzato, deridendola, e l'avrebbe umiliata.
Ryan la fissò, turbato, cercando di capire quale tranello
potesse celarsi dietro quella domanda.
Aveva capito tutto? Voleva prendersi gioco di lui, umiliarlo? Eppure il
suo sguardo sembrava sincero, e spaventato.
Sospirò e disse:
"Beh, ne so molto poco Pam. Entrambi i miei genitori sono morti, ed io
non sono mai stato innamorato. Almeno fino ad' ora..."
" C'entra Strawberry, vero?E' lei la donna di cui ora sei innamorato?"
domandò, con una nota di tristezza.
"No" rispose lui, a voce così bassa che neppure lei lo
udì chiaramente.
"Strano, eppure pensavo...mi sarò sbagliata..."
" E tu invece? Che rapporto hai con quel... Rob?"
Pam alzò un sopracciglio, perplessa. La domanda sembrava
proprio contenere...gelosia? Impossibile.
" Siamo solo amici d'infanzia. E' l'unico legame che conservo con il
mio passato..."
Ma non riuscì a proseguire, perchè la voce le si
spezzò e calde lacrime iniziarono a rigarle il volto.
"No Pam, ti prego non piangere! Divento imbranato quando vedo una
ragazza piangere, sopratutto per colpa mia! Aspetta..."
E così dicendo estrasse dalla tasca un fazzolettino e glielo
porse.
"Grazie", sussurrò lei, "Grazie di tutto"
Ma nel momento in cui le loro mani si sfiorarono entrambi furono
percorsi da una scossa elettrica, che li costrinse ad allontanarsi.
" Siamo proprio elettrici"
Disse lui, supplicando mentalmente il suo cuore di calmarsi, di non
martellare così forte, sperando che lei non se ne
accorgesse....
"Già", disse Pam, avvicinandosi pericolosamente a lui...
" Ehi, guarda che c'è una legge matematica secondo la quale
a meno di 15 cm di distanza scatta automaticamente il bacio...
" 18cm...17...16...15...14..."
(Attimo d'interruzione, questa battuta l'ho sfacciatamente copiata dal
film notte prima degli esami!)
Poi le loro labbra si incontrarono in un bacio dapprima dolce e timido,
poi sempre più passionale...Le mani di lui si stringevano
intorno al fragile collo di lei con delicatezza, quasi come se temesse
di poterlo spezzare...
Dopo circa 7 minuti si separarono, affannati. Continuarono a fissarsi,
senza parlare, mentre le mani di lui giocherellavano nervosamente con i
suoi capelli viola:
"Perchè l'abbiamo fatto? Che ci succede?"
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Capitolo 5 *** Complicazioni... ***
"Io...Io non lo so." Ammise Pam, con aria afflitta. Ma si riprese
subito dopo e aggiunse: "Comunque sta tranquillo; non
succederà più. Tu sei il mio capo e io la Mew
Mew, non c'è nient'altro.Ora, se permetti...."E si
alzò, come per andarsene, ma venne fermata da
Ryan, che le afferrò il braccio e la costrinse
bruscamente a fissarlo negli occhi:
"Non è così semplice,Pam, e tu lo sai.
Perciò non capisco perchè dobbiamo continuare a
fuggire dall'argomento..." "Io, non sto affatto fuggendo!Tutto
ciò che ti dovevo dire l'ho detto!" Ma nel fare
quest'affermazione fu costretta ad abbassare lo sguardo, dando
così a Ryan la conferma che stava mentendo "Ascoltami, io
non voglio insistere, ma ho bisogno di sapere!" " Perchè mi
vuoi tormentare così? Stai solo cercando di ingannarmi, sei
come tutti gli altri...Io non mi posso fidare di nessuno!" "Non
è vero! se solo mi dicessi cosa ti passa per la testa,
potrei anche aiutarti. " "Ecco!E' solo questo ciò che vuoi
offrirmi; aiuto, affetto, compassione...io ho bisogno di
più, e non mi aspetto di trovarlo certo da te!"
"Perchè no?"
"Perchè...perchè...perchè non mi
importa niente di te, e non verrei da te nemmeno se fossi l'ultimo
ragazzo sulla faccia della terra!"
Ma si pentì immediatamente di ciò che aveva
detto; era stata la paura a farla agire così, la paura di
rivelare i suoi sentimenti...che egoista che era! Ora avrebbe fatto
soffrire inutilmente ryan...lui meritava di meglio...Doveva cercare di
allontanarlo, prima che fosse troppo tardi, prima di farlo soffrire
ancora di più a causa del suo caratteraccio...
"Ryan, perdonami, non voglio ferirti, ma...è meglio se mi
lasci perdere, se ti concentri su un altra ragazza. Io potrei solo
farti soffire, e questa discussione ne è la prova."
Detto ciò si liberò della presa con uno strattone
e fuggì via, in lacrime.
"Pam, ti prego aspetta!Non puoi andartene così..." Ma fu
inutile. Se ne era andata.
Non posso crederci...è veramente questo quello che pensa di
me?!? Questa tutta la considerazione, il rispetto nei miei confronti?Si
crede chissà chi, quando è solo una ragazza come
le altre...quando però la rabbia fu sbollita,
analizzò la situazione a mente lucida, ripensando alle sue
parole, ai gesti, allo sguardo...qualcosa gli diceva di non arrendersi,
forse era una debole speranza, ma le era sembrata sincera quando
l'aveva baciato...Non se la sarebbe lasciata sfuggire così
facilmente, finalmente aveva capito di essere perdutamente innamorato
di lei...
Nella sua mente rievocò l'immagine del loro bacio, del vento
che soffiava alle loro spalle e del sole, che li osservava senza un
minimo di pudore...sentì ancora sulle labbra il dolce sapore
delle morbide labbra di lei, il suo tocco sulla pelle...
Però poi quella figura scomparve, e rivide, Pam, in lacrime
allontanarsi...il suo sguardo sembrava quasi una muta richiesta
d'aiuto...
Decise che non poteva lasciarla andare via così, non in
quelle condizioni...E se le fosse successo qualcosa? Non se lo sarebbe
mai perdonato...
Nel frattempo Pam si era diretta al parco, e cercava disperatamente di
fermare le lacrime...
Che stupida era stata. Si era illusa di poter nascondere a lungo,
sopratutto a se stessa, ciò che provava per Ryan, ma era
stato inutile. Ora più che mai le sembravano profetiche,
quasi beffarde, le parole di strawberry: "Pam, tu hai paura di amare.
Hai paura di essere costretta a soffrire di nuovo, e per questo cerchi
di chiudere ogni accesso all’amore. Ma ti verrà a
cercare, e tu non potrai sfuggirgli".
Era questo l'amore. Ma perchè era così crudele? E
perchè, pur sapendo di doversi allontanare da lui, non
riusciva a smettere di pensare alle mani protettive di ryan, al suo
sguardo, al suo sorriso? Perchè ogni volta che ripensava al
loro bacio si sentiva invasa da un indefinibile sensazione di
felicità, di pace? Come era possbile provare sentimenti
tanto contrastanti, essere costretti a scegliere fra ragione
e cuore?
Non si era accorta, assorta come era nei suoi pensieri, di essere stata
presa di mira da un gruppo di ragazzi, che continuava a rivolgerle
sguardi maliziosi e battutine. Ad un certo punto il più
grande di loro, quello che doveva essere il capo, disse "Ragazzi, non
possiamo lasciarci sfuggire un bocconcino così. E' il
momento di agire!"
E si posizionò davanti a Pam, sbarrandole la strada. Lei
alzò il capo, infastidita, e gli ordinò di
spostarsi. " Non così in fretta, bellezza. Non ti va di
"conoscerci" meglio?" E detto ciò abbassò lo
sguardo sul florido seno della ragazza, che se accorse con orrore, e
intuì le sue intenzioni. Si voltò, alla ricerca
di una via di fuga, ma si rese conto di essere circondata; era in
trappola! I ragazzi risero del suo terrore e si avvicinarono, bramosi.
"Andate via!Lasciatemi in pace!Altrimenti io..." "Tu cosa? Sei
completamente sola e indifesa..." E si avvicinò ancora di
più, sollevandole il mento fra le dita e susurrando con voce
roca "Sei proprio uno schianto, sai bellezza? Ho l'impressione che ci
divertiremo molto con te..."
Pam provò a opporsi, ma la sua resistenza eccitò
ancora di più i ragazzi, che le si buttarono addosso, le
strapparono i vestiti e rimasero a contemplare, estasiati, lo
splendido fisico della ragazza, ormai rimasta solo con la biancheria
intima addosso.
Poi quello più grande iniziò a baciarla,
avidamente e insistentemente, lasciandola senza fiato. La
buttò a terra e in un secondo le fu sopra...
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Capitolo 6 *** The End ***
Riprese ad accarezzare e baciare freneticamente il suo corpo, facendola
rabbrividire, e si preparò, ansimando, a privarla per sempre
della sua innocenza quando...
Un pugno improvviso (e ben piazzato) lo fece gemere di dolore, mentre
si sollevava in fretta dal corpo di Pam per vedere da dove provenisse.
Tentò di rispondere con un calcio, ma le forti mani di lui
lo afferrarono per il colletto della camicia e lo scagliarono a terra
con violenza; poi intravide confusamente, fra lacrime di dolore, la
sagoma di un giovane ragazzo biondo, che si agitava come un
pazzo mentre lo riempiva di botte e urlava"
Tu-porco-schifoso!Come-hai-osato-farle-del-male?!?"...
Riuscì solo a sussurrare ai suoi compagni "Muovetevi
imbecilli!Fatelo a pezzi!" e poi svenne... A quel punto gli altri tre
ragazzi della banda furono presi dal panico e pensarono di fuggire a
gambe levate, ma il più temerario dei tre si
avvicinò di soppiatto a Ryan, mentre era vicino a Pam, e lo
colpì, mandandolo a sbattere contro un albero.
Pam a quel punto, sebbene ancora debole, riuscì a
trasformarsi, e, pur consapevole di fare un uso non consentito della
sua potenza, frustò i ragazzi, costringendoli alla ritirata.
Poi si accasciò sul terreno.
Ryan si riprese, le andò vicino e le restò
affianco in silenzio, aspettando che anche lei si risvegliasse. Quando
lei riaprì gli occhi gettò un’occhiata
ai suoi vestiti, ancora sparsi a terra, e scoppiò in
lacrime: " Non posso pensare a quello che sarebbe potuto accadere se
non fossi intervenuto...a quest'ora io..."
Ma la voce si spezzò in gola, e ricominciò a
piangere, chinando il capo sul confortevole petto di Ryan. " E' stato
terribile, non mi sono nemmeno accorta di ciò che stava
accadendo! E gli sguardi di quei ragazzi erano così
perversi, così espliciti...mi sono sentita morire.
Rabbrividisco se penso che le sue mani mi hanno toccata ovunque, i suoi
occhi hanno visto parti che sarebbero dovute rimanere nascoste ancora
per un bel po’... ” E a queste parole si
guardò e si rese conto di essere ancora in biancheria
intima!Arrossendo dalla testa ai piedi si affrettò a
coprirsi e picchiò scherzosamente Ryan dicendo
“Scemo!Potevi anche dirmelo che stavo ancora così,
no?!?” “Scusa, mi stavo solo godendo lo
spettacolo…”Ahi!
“Vieni, ti devo portare in un posto!” E
così dicendo gli prese la mano e lo condusse in un posto
isolato, panoramico, affacciato sul golfo.
“E’ molto bello, ma…Perché mi
hai portato qui, Pam?”
“Perché devo parlarti…”
“Ti ascolto.”
Fece un bel respiro profondo e poi iniziò…
“Ho sbagliato. Mi sono comportata così con te
perché avevo paura di innamorarmi, ero attratta e allo
stesso tempo spaventata da questo sentimento così
sconosciuto e irrazionale… “
“ Ma stai continuando a usare il passato. E’
cambiato qualcosa?...”
“Sono cambiate molte cose. Finalmente ho trovato il coraggio
di far uscire allo scoperto i miei sentimenti, senza più
barriere o censure. Sto bene quando sono vicino a te, e quando sei
lontano non riesco a smettere di pensare al tuo
viso… Ho bisogno di sentire le tue mani che mi
sfiorano, il calore delle tue labbra e il profumo dei tuoi
capelli…ho bisogno di te. Ti amo”
Non ci posso credere. L’ho detto!L’ho
dettol’hodettol’hodetto….sono impazzita,
è l’unica spiegazione; ora mi dirà che
non prova lo stesso e io ci starò malissimo, ho corso
troppo….
Ma Ryan la sorprese dicendo
“Anche io.”
“Scusa? Che intendi?”
“ Anche io ho fatto chiarezza sui miei sentimenti. Anche io
ho capito che non posso stare senza di te, che passerei tutta la mia
vita a guardarti e che non permetterei a nessuno di farti del male come
stava accadendo oggi, anche a costo di morire. Anche io ti amo,
Pam.”
Detto ciò le accarezzò il viso, raccogliendo le
lacrime che lo rigavano. Non erano lacrime di dolore; erano lacrime di
gioia, di sollievo e felicità. Erano gocce d’amore.
Poi si unirono in un bacio appassionato, mentre il cielo
sopra di loro chiamava a raccolta le prime luci della notte. Si
allontanarono dolcemente e, tenendosi per mano, si diressero felici al
caffè Mew Mew.
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