accidentally in love

di Jeanne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dubbi e segreti ***
Capitolo 2: *** Gelosia ***
Capitolo 3: *** Pam in pericolo ***
Capitolo 4: *** Il momento della verità ***
Capitolo 5: *** Complicazioni... ***
Capitolo 6: *** The End ***



Capitolo 1
*** Dubbi e segreti ***


“Pam, tu hai paura di amare. Hai paura di essere costretta a soffrire di nuovo, e per questo cerchi di chiudere ogni accesso all’amore. Ma ti verrà a cercare, e tu non potrai sfuggirgli.”
Come la conosceva bene quella ragazzina. Per quanto fossero amiche da pochissimo tempo, era riuscita a intuire i suoi sentimenti più profondi e nascosti, e li aveva espressi con poche, semplicissime parole. D’altronde per ora non correva alcun rischio. Non le sembrava proprio che l’amore la stesse inseguendo…involontariamente, nel pensare questa frase posò lo sguardo su Ryan, lui la guardò e sorrise. Girò di scatto la testa, il volto in fiamme. Accidenti!Perchè l’aveva fatto? E soprattutto, perché era arrossita in quel modo? Ryan era un amico, niente di più…eppure quel sorriso le aveva mozzato il respiro, e il suo cuore aveva iniziato ad accelerare…
Bah, sciocchezze adolescenziali! Quante volte nella sua vita si era fatta beffa di quelle ragazzine che continuavano a fantasticare giorno e notte sul principe azzurro? Quante volte aveva considerato l’amore un sentimento insulso e inutile? Eppure, ciò che provava strawberry per mark le aveva aperto gli occhi, l’aveva lasciata attonita…come era possibile amare tanto intensamente una persona da essere disposti a rinunciare alla propria vita per lui?
In quel momento una voce la richiamò dai suoi pensieri, e sbuffando si aggiustò la divisa e si mise al lavoro. Tuttavia non riusciva proprio a concentrarsi quel giorno, e rovesciò due tazze di the addosso a un cliente e fece cadere un vassoio con i dolci.
“Pam!” La rimproverò severamente ryan “possibile che non sai proprio stare attenta?!?”
“S-scusami”, balbettò lei. “Ero distratta, non sono nemmeno libera di pensare un po’ ai fatti miei?” Aggiunse con tono arrogante.
A quella risposta Ryan si innervosì e si diresse in cucina, dove trovo kyle.
Quella ragazza mi da sui nervi!
“ chi, Pam?e’ normale, si comporta così con tutti.”
“non è una buona giustificazione! Quel suo atteggiamento arrogante, egoista e gelido la rende intrattabile.”
“ Ma perché te la prendi così tanto?”
“perché se solo non avesse quel caratteraccio sarebbe davvero la mia ragazza ideale…(ops!l’ho detto davvero?”)
“ Come, come? C’è profumo d’amore nell’aria…”
“ io a dire il vero sento solo una forte puzza di bruciato, kyle…”
“ i biscotti! Li ho lasciati nel forno, ora dovrò rifare tutto daccapo!”
“ meglio che me ne vada, altrimenti fra un po’ mi chiederà di aiutarlo…”
Mentre tornava a casa, le parole di kyle continuavano a risuonare nella sua mente: “ perché te la prendi tanto?...C’è profumo di amore”
Amore. Tsè, ma quale amore. Forse poteva essere definito così solo quel profondo legame con strawberry, forse poteva essere definito così quella sensazione di calore che l’assaliva ogni volta che guardava una foto dei suoi genitori…ma per Pam, no, non poteva nutrire amore. D’altro canto, non poteva negare che quella ragazza l’intrigava, lo incuriosiva e, perché no?, lo affascinava… quel suo sguardo sempre così malinconico, così sfuggente, quella barriera di ghiaccio che ergeva ogni volta che le si rivolgeva la parola…
E poi oggi, perché si era comportata così ?perchè l’aveva fissato, e perché era arrossita in quel modo? Ed aveva addirittura balbettato, perso il controllo di sè per un attimo, proprio quando lui l’ aveva rimproverata! Ne era sicuro: Pam nascondeva un segreto. Ed era suo compito scoprire quale.

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Capitolo 2
*** Gelosia ***


Proprio in quel momento, Pam si trovava sul marciapiede opposto , e ripensava a ciò che era successo la mattina. Se ryan avesse saputo che era distratta proprio perché pensava a lui…Ma cosa sto dicendo? Pensò. Stupida ragazzina. Ryan è solo un amico. Eppure quell'afferamzione non la convinceva, sapeva che non era esattamente la verità... Sospirò e riprese a camminare, quando...
“hey,Pam! Pam sono io! Rob!”
Rob? Mmm, perché quella voce le era così familiare? Un momento…rob…rob…il suo amico d’infanzia! QUEL Rob! L’unico legame con il suo passato…istintivamente, come lo vide, gli corse incontro e lo abbracciò.
Ryan, dall’altro lato del marciapiede, sollevò la testa, vide la scena e rimase a bocca aperta. Cos’era quel inspiegabile nodo che gli avvolgeva lo stomaco? E cosa voleva quel tizio da Pam? Se solo avesse osato sfiorarla di nuovo...Ma quel momento di “follia”( non sapeva come altro definirla) cessò, e, riacquistata la lucidità, si meravigliò della sua reazione. Che diritto aveva di interferire nella vita di Pam? Era solo un’amica...
Ma anche lui, in quel momento, ebbe la sensazione di stare mentendo a se stesso.
Tornato a casa, si gettò sul letto, si infilò sotto le coperte, ma non riuscì ad addormentarsi. Nel sonno rivide continuamente l’immagine confusa di pam avvinghiata a quel ragazzo, mentre si stringevano in un bacio mozzafiato e lei sorridendo maliziosamente, gli diceva “ amo solo te...non esiste nessun altro...”.A quelle parole si risvegliò di colpo, completamente sudato. Ma che gli stava succedendo?
Al mattino si recò al caffè Mew mew, gli occhi solcati da due occhiaie profonde e viola. Stranamente anche pam aveva lo stesso aspetto, tant’è che quando si presentarono al caffè le ragazze scoppiarono a ridere dicendo : “ma che avete combinato voi due? Sembrate usciti dal film la notte dei morti viventi!!!!” “Beh, meglio mettersi al lavoro!” disse Ryan, noncurante delle occhiatine e delle battutine della altre. “Agli ordini, capo!” “Ah, tu Strawberry, vieni qui un momento”.( non sapeva perché, ma sentiva l’irrefrenabile bisogno di fare ingelosire pam)
Pam d’altro canto, vedendoli allontanarsi insieme venne assalita da un’ acuta fitta di gelosia e cercò di scacciare dalla sua mente quell’immagine che l’aveva tormentata nel sonno; ryan e strawberry uniti in un sensualissimo bacio…
Ryan nel frattempo, aveva allontanato il braccio dalle spalle di strawberry e osservava attentamente Pam. Strano, le sembrava del tutto normale. Eppure era sicuro di piacerle…forse si era sbagliato, forse la ragazza pensava solo a quel tipo che aveva abbracciato il giorno prima e quando lui aveva sorriso aveva pensato a quell’altro ed era arrossito… fu però interrotto nel suo lunghissimo ragionamento dal campanello e dalla voce di Paddy che diceva allegramente “vado io!”; ma quando Paddy aprì la porta rimase senza fiato ed esclamò solo un fiebile “Oh”.
“Paddy, che c’è? Che è successo?” Esclamò ryan precipindosi a raggiungerla. Ma rimase anche lui a bocca aperta. Davanti alla porta c’era un bellissimo ragazzo, con gli occhi verdi e un mazzo di rose in mano, che sorridendo chiedeva “ scusi c’è pam? Sono rob.”
Che sfacciato pensò Ryan. Era lo stesso ragazzo del giorno prima! Osava addirittura venire a interromperla durante il lavoro? Adesso gli faccio vedere io…ma non ebbe nemmeno il tempo di aprire la bocca per inventare una scusa , che apparve pam, raggiante, esclamando “Oh, rob, che pensiero carino! Sono bellissime…” “ mai quanto te” aggiunse lui, facendo l’occhiolino e lei ridacchiò.
Ryan nel frattempo sentiva lo stomaco che si torceva e faceva i salti mortali, al solo pensiero che lo splendido sorriso di pam non fosse rivolto a lui, ma ad un altro ragazzo.
“ Ryan, Ryan ci sei?”
“cosa? Ah, sì pam, dimmi.”
“ senti, dato che ho finito il turno, ti dispiace se me ne vado prima?”
“ sì, a dire il vero sì, non vedo perché le altre debbano faticare e tu no.”
“ma che stai dicendo ryan?” Intervenne kyle” certo che puoi andare pam…a proposito lui è il tuo ragazzo?”
" Oh, no,non ancora almeno... "rispose lei, fingendo di essere imbarazzata
e si voltò nella speranza che la sua frase avesse avuto qualche effetto su Ryan. Ma lui sembrava impassibile, anzi, se possibile, ancora più rigido del solito. Kyle se ne accorse e disse “ehi, ryan ti senti bene? Forse è meglio se torni in cucina…”
“ sì, forse è meglio…”
“ allora piacere di averti conosciuto ryan”, disse rob con un sorriso e gli porse la mano, ma ryan con un gesto sprezzante si allontanò. Giusto in tempo per sentire il ragazzo che diceva a pam “ ma è sempre così? “ e lei che rispondeva : “no, non so cosa gli sia preso oggi…”
A quelle parole entrò in cucina, sbattendo la porta, e ad attenderlo trovò kyle che, con un mestolo in una mano e la padella nell’altra lo fissava dicendo: “Si può sapere che hai ryan?”
“ Ecco, veramente io credo di… “ disse titubante…quando dalla sala principale si levò un urlo.

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Capitolo 3
*** Pam in pericolo ***


Ryan e Kyle si guardarono negli occhi per un secondo, e poi si precipitarono nella sala. La scena che videro fu agghiacciante. Mew Berry, Mew Lory, Mew Mina e Mew Paddy, erano a terra, prive di sensi. Mew Pam invece gridava, dibattendosi fra le grinfie di un enorme chimero a forma di pianta carnivora, mentre pie e Tart osservavano la scena ridacchiando. Il chimero iniziò a stringerle la presa intorno al collo, rischiando di soffocarla.
Pam svenne e Pie urlò:
“Beh, credo che per oggi possa bastare. Torneremo alla dimensione con un piccolo regalino per Profondo Blu...”
Ryan a quel punto venne assalito dal panico; volevano rapire Pam! Non poteva assolutamente permetterlo...Senza fare rumore si avvicinò di soppiatto alla pianta, e, nel momento in cui gli alieni scomparvero, si aggrappò, ben attento a non essere visto, alla schiena del chimero.
In un istante lo scenario cambiò, e si ritrovò in uno strano posto dai colori sfocati e tenui....In quel momento Pam si risvegliò.
Pam: “ Ma-ma...Dove mi trovo? Che ci faccio qui?E dove sono le altre?”
Pie: “ Non ti preoccupare, cara Mew Pam, le altre sono al sicuro. Qui ci siamo solo noi...”
Pam: “Tart? Pie? Ora inizio a ricordare...mi avete rapita vero? e’stata tutta colpa di quella maledettissima pianta carnivora!”
“ Eh, già. Graziosa vero? E’una mia invenzione!”disse Tart sorridendo
Pie: “Tornando a noi...Mi dispiace vederti sempre così, scontrosa, così solitaria. Dovresti provare a rilassarti un po’, a farti trasportare dalle emozioni...” Nel dirlo, Pie si avvicinò al candidò collo di Pam, e lo sfiorò con le sue labbra fredde, che provocarono un leggerissimo brivido alla ragazza. Pam cercò di allontanarlo, di opporgli resistenza, ma aveva le mani legate...Nonostante ciò, quando Pie provò a riavvicinarsi tentò di minacciarlo
Pam: “ Non mi toccare, oppure io...i miei amici...”
Pie: “ I tuoi amici,cosa? Sei sola, completamente sola...” E avvicinatosi la costrinse a guardarlo negli occhi.
Pie: “ Un bacio, solo un bacio, che ti costa? Pazienza, vorrà dire che mi servirò da solo”...e così dicendo le prese il volto fra le mani e la baciò con foga.
Ryan, nel frattempo, si era nascosto, e cercava disperatamente di trovare una soluzione, una via d’uscita...Lurido verme, prova a toccarla un’altra volta...stava pensando, e proprio in quel momento Pie aveva baciato Pam. Quando se ne accorse, fu accecato dalla rabbia e si slanciò contro di loro urlando e buttandolo a terra. Ma quel momento di gloria durò pochissimo, perchè Pie si rialzò e gli lanciò una scarica elettrica che lo mandò a sbattere contro il muro.
“Ryan, no!” urlò Pam.
Doveva fare qualcosa, non poteva lasciare che lo uccidessero...In quel momento fu invasa da una fortissima ondata di energia sconosciuta, che le sciolse i nodi dei polsi. Con un solo colpo di frusta mise Pie al tappeto, e si precipitò verso Ryan.
“Ryan, ryan, stai bene? Oh, ti prego, rispondimi!” e iniziò a prenderlo a schiaffi...
Non c’è tempo, pensò fra sè e sè. devo trovare il modo di uscire da questo posto prima che sia troppo tardi.
Pam: “Tart!” urlò “facci subito uscire da qua o il tuo amichetto farà una brutta fine...”
Tart, non avrebbe voluto, ma non avrebbe mai rischiato di essere la causa della morte di Pie. E così, sebbene a malincuore, li rispedì al caffè.
“ Pam!Ryan State bene?” chiese Strawberry trafelata.
Lory: “non vi abbiamo visto più, ci siamo preoccupati moltissimo!”
Pam: “ Io sto bene, è ryan che...”
“ Che sta benissimo.” disse lui riaprendo gli occhi.
Pam: “ stupido! Mi hai fatto preoccupare! perchè mi hai seguito? Credevi di fare il supereroe?”
Ryan: “ Innanzitutto, dovresti ringraziarmi, perchè a quanto mi risulta ti ho appena salvato la vita...”
Pam: “Ma sentilo! se non fosse stato per me, a quest’ ora saresti già morto...”
Ryan: “ E se non fosse stato per me, a quest’ora saresti ancora nelle grinfie di Pie...”
“ Alt! Bastaaaaaaaaaaa!” Tutti si girarono, per vedere da dove provenisse l’urlo, e rimasero stupiti. Kyle, il calmo e pacato Kyle, aveva appena alzato la voce?
“ Dici a noi, kyle?” Rispose Ryan, con lo sguardo innocente.
Kyle: “certo!Siete vivi per miracolo e state qui a litigare?”
“Beh, quello che facciamo o diciamo non sono certo fatti tuoi. perciò, se non ti dispiace, torno a lavorare...” disse Pam lasciando tutti a bocca aperta. Perchè quel tono? E sopratutto aveva appena detto “torno a lavorare?!?”
Stupefatti, decisero che in quella giornata erano successe troppe cose insolite, e si rimisero al lavoro.
Gli ultimi a finire furono proprio Pam e Ryan, che rimasero quindi da soli nella sala.
Dovrei dirle qualcosa. pensò Ryan. Ora o mai più.
Devo muovermi, pensò Pam. Ora o mai più.
E fu così che aprirono la bocca contemporaneamente.
Insieme: “Senti...”
Si guardarono un attimo e scoppiarono a ridere. E fu come se fosse crollata qualcosa, come se il ghiaccio si fosse finalmente rotto.
Pam: “Grazie per avermi salvato oggi, se non ci fossi stato tu...”
Ryan: “Beh, potrei dire lo stesso di te.”
Pam: “Già...” e seguì un silenzio imbarazzato, carico di frasi non dette e conservate in fondo al cuore.
“ E’ possibile che sia questo l’amore di cui parlano tutti? avrebbe voluto dirgli Pam
“E’ possibile che non riesco a staccare gli occhi dai tuoi splendidi capelli, dai tuoi occhi, dal tuo corpo...é possibile che ogni tuo sguardo mi faccia sussultare?” Avrebbe voluto dire Ryan.
Ma rimasero in silenzio. Fu Pam a farsi coraggio, e a prendere l’iniziativa.
Pam: “Il tramonto è splendido stasera...Sarebbe davvero un peccato non ammirarlo insieme” disse, rivolgendogli un timido occhiolino.
Quella frase suscitò in Ryan una miriade di emozioni contrastanti: Le stava chiedendo di uscire insieme? Era una specie di...proposta d’appuntamento?Allora forse c’era ancora qualche speranza...Ma quel Rob? Non era il suo fidanzato? E poi era tutto sporco, dopo un combattimento del genere, i vestiti spiegazzati... Forse avrebbe dovuto rifiutare. Ma quando gli sarebbe capitata un’altra opportunità? E sopratutto, perchè si stava facendo tutte queste paranoie, se Pam era semplicemente un’amica che le aveva chiesto di uscire?
Ma questo lunghissimo flusso di pensieri fu interrottò dalla ragazza che disse:
“Ehm, ryan? Non vorrei metterti fretta, ma il tramonto non dura in eterno, va a finire che finisce se non ci sbrighiamo...allora vuoi venire o no?”
Le parole gli uscirono prima che lui potesse fermarle:
Ryan: “certo che sì”
Pam: “ bene, allora andiamo.”
Disse lei con un sorriso.

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Capitolo 4
*** Il momento della verità ***


Lui ricambiò il sorriso, e poi, in silenzio, si diressero verso la spiaggia.
Lungo la strada incontrarono una madre con una bambina che, vedendoli, tirò il cappotto della donna esclamando "Mamma, guarda che carini!Sono proprio una bella coppia!".
A quelle parole seguì un lieve imbarazzo dei due, che si allontanarono leggermente e continuarono a camminare a testa bassa, con le mani in tasca.
Ryan tentò di fare una battuta per alleviare la tensione:
"Certo che siamo davvero una bellissima coppia, eh? Se non fossimo così giovani ci scambierebbero per marito e moglie..."
Ma un occhiataccia di Pam lo fece zittire all'istante.
Finalmente arrivarono alla spiaggia e, sempre senza dire una parola, si sedettero su un muretto e rimasero a contemplare il cielo che si tingeva di rosa, e il sole che lentamente si andava a riposare, dopo un'estenuante giornata di lavoro...
Tuttavia la sua luce, anche se sempre più fioca, continuò ad illuminare le loro sagome, creatrice silente di quella magica atmosfera...
Si scrutarono attentamente, distogliendo lo sguardo l'uno dall'altro dopo pochi secondi.
Pam si rese conto che quel ragazzo non le era mai sembrato così bello; i suoi occhi avevano la stessa sfumatura del mare, lì dove era più basso, e i capelli sembravano tanti fili d'oro...il suo profumo era dolce, ma intenso...decisamente irresistibile...
Ryan d'altra parte non riusciva a staccare gli occhi dalla ragazza e voltarsi gli costava ogni volta uno sforzo incredibile; sentiva che sarebbe potuto rimanere lì ad ammirarla anche tutta la vita... I lunghissimi capelli viola le ricadevano sulla schiena, ed erano scompigliati ogni tanto da una lieve brezza di vento...gli occhi sembravano proprio riflettere la sua personalità...ad una prima impressione potevano sembrare vuoti, gelidi come il ghiaccio, ma in fondo all'iride si intravedeva una debole luce, che le illuminava il volto ogni volta che sorrideva...
Ancora una volta fu Pam a rompere il silenzio:
" E' strano che possano esistere persone tanto simili..."
"Non capisco, a chi ti riferisci?"
"Beh" fece lei, sorpresa " A noi, no?"
" A noi?"
" Andiamo, non dirmi che non l'avevi notato...sei troppo intelligente per non essertene accorto. Entrambi siamo persone schive, silenziose e spesso anche scontrose, ma non per questo prive di emozioni. Semplicemente, abbiamo paura di rivelarle, e per questo ci comportiamo così."
" Mi meravigli, Pam, non credevo che fossi una psicologa così abile!" Ribattè lui, sarcastico.
Lo guardò fisso negli occhi e rispose, senza abbassare lo sguardo: "E' la verità, Ryan, e tu lo sai bene"
Nell'incrociare il suo sguardo, il ragazzo venne attraversato da un brivido, e un delizioso rossore gli salì inequivocabilmente lungo il collo.
Pam se ne accorse, e sorrise compiaciuta; forse non gli era del tutto indifferente... Ma del resto, perchè le importava tanto? Era soltanto lusinagata di essere oggetto di attenzione di un ragazzo così affascinante, tutto qui. Eppure...
"Ascoltami Ryan, cosa sai tu dell'amore?"
Perchè l'aveva detto? Stupida! Aveva rovinato tutto. Ora si sarebbe alzato, deridendola, e l'avrebbe umiliata.
Ryan la fissò, turbato, cercando di capire quale tranello potesse celarsi dietro quella domanda.
Aveva capito tutto? Voleva prendersi gioco di lui, umiliarlo? Eppure il suo sguardo sembrava sincero, e spaventato.
Sospirò e disse:
"Beh, ne so molto poco Pam. Entrambi i miei genitori sono morti, ed io non sono mai stato innamorato. Almeno fino ad' ora..."
" C'entra Strawberry, vero?E' lei la donna di cui ora sei innamorato?"
domandò, con una nota di tristezza.
"No" rispose lui, a voce così bassa che neppure lei lo udì chiaramente.
"Strano, eppure pensavo...mi sarò sbagliata..."
" E tu invece? Che rapporto hai con quel... Rob?"
Pam alzò un sopracciglio, perplessa. La domanda sembrava proprio contenere...gelosia? Impossibile.
" Siamo solo amici d'infanzia. E' l'unico legame che conservo con il mio passato..."
Ma non riuscì a proseguire, perchè la voce le si spezzò e calde lacrime iniziarono a rigarle il volto.
"No Pam, ti prego non piangere! Divento imbranato quando vedo una ragazza piangere, sopratutto per colpa mia! Aspetta..."
E così dicendo estrasse dalla tasca un fazzolettino e glielo porse.
"Grazie", sussurrò lei, "Grazie di tutto"
Ma nel momento in cui le loro mani si sfiorarono entrambi furono percorsi da una scossa elettrica, che li costrinse ad allontanarsi.
" Siamo proprio elettrici"
Disse lui, supplicando mentalmente il suo cuore di calmarsi, di non martellare così forte, sperando che lei non se ne accorgesse....
"Già", disse Pam, avvicinandosi pericolosamente a lui...
" Ehi, guarda che c'è una legge matematica secondo la quale a meno di 15 cm di distanza scatta automaticamente il bacio...
" 18cm...17...16...15...14..."
(Attimo d'interruzione, questa battuta l'ho sfacciatamente copiata dal film notte prima degli esami!)
Poi le loro labbra si incontrarono in un bacio dapprima dolce e timido, poi sempre più passionale...Le mani di lui si stringevano intorno al fragile collo di lei con delicatezza, quasi come se temesse di poterlo spezzare...
Dopo circa 7 minuti si separarono, affannati. Continuarono a fissarsi, senza parlare, mentre le mani di lui giocherellavano nervosamente con i suoi capelli viola:
"Perchè l'abbiamo fatto? Che ci succede?"

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Capitolo 5
*** Complicazioni... ***


"Io...Io non lo so." Ammise Pam, con aria afflitta. Ma si riprese subito dopo e aggiunse: "Comunque sta tranquillo; non succederà più. Tu sei il mio capo e io la Mew Mew, non c'è nient'altro.Ora, se permetti...."E si alzò, come per andarsene, ma venne fermata da Ryan, che le afferrò il braccio e la costrinse bruscamente a fissarlo negli occhi:
"Non è così semplice,Pam, e tu lo sai. Perciò non capisco perchè dobbiamo continuare a fuggire dall'argomento..." "Io, non sto affatto fuggendo!Tutto ciò che ti dovevo dire l'ho detto!" Ma nel fare quest'affermazione fu costretta ad abbassare lo sguardo, dando così a Ryan la conferma che stava mentendo "Ascoltami, io non voglio insistere, ma ho bisogno di sapere!" " Perchè mi vuoi tormentare così? Stai solo cercando di ingannarmi, sei come tutti gli altri...Io non mi posso fidare di nessuno!" "Non è vero! se solo mi dicessi cosa ti passa per la testa, potrei anche aiutarti. " "Ecco!E' solo questo ciò che vuoi offrirmi; aiuto, affetto, compassione...io ho bisogno di più, e non mi aspetto di trovarlo certo da te!" "Perchè no?" "Perchè...perchè...perchè non mi importa niente di te, e non verrei da te nemmeno se fossi l'ultimo ragazzo sulla faccia della terra!"
Ma si pentì immediatamente di ciò che aveva detto; era stata la paura a farla agire così, la paura di rivelare i suoi sentimenti...che egoista che era! Ora avrebbe fatto soffrire inutilmente ryan...lui meritava di meglio...Doveva cercare di allontanarlo, prima che fosse troppo tardi, prima di farlo soffrire ancora di più a causa del suo caratteraccio...
"Ryan, perdonami, non voglio ferirti, ma...è meglio se mi lasci perdere, se ti concentri su un altra ragazza. Io potrei solo farti soffire, e questa discussione ne è la prova."
Detto ciò si liberò della presa con uno strattone e fuggì via, in lacrime.
"Pam, ti prego aspetta!Non puoi andartene così..." Ma fu inutile. Se ne era andata.
Non posso crederci...è veramente questo quello che pensa di me?!? Questa tutta la considerazione, il rispetto nei miei confronti?Si crede chissà chi, quando è solo una ragazza come le altre...quando però la rabbia fu sbollita, analizzò la situazione a mente lucida, ripensando alle sue parole, ai gesti, allo sguardo...qualcosa gli diceva di non arrendersi, forse era una debole speranza, ma le era sembrata sincera quando l'aveva baciato...Non se la sarebbe lasciata sfuggire così facilmente, finalmente aveva capito di essere perdutamente innamorato di lei...
Nella sua mente rievocò l'immagine del loro bacio, del vento che soffiava alle loro spalle e del sole, che li osservava senza un minimo di pudore...sentì ancora sulle labbra il dolce sapore delle morbide labbra di lei, il suo tocco sulla pelle... Però poi quella figura scomparve, e rivide, Pam, in lacrime allontanarsi...il suo sguardo sembrava quasi una muta richiesta d'aiuto...
Decise che non poteva lasciarla andare via così, non in quelle condizioni...E se le fosse successo qualcosa? Non se lo sarebbe mai perdonato...
Nel frattempo Pam si era diretta al parco, e cercava disperatamente di fermare le lacrime...
Che stupida era stata. Si era illusa di poter nascondere a lungo, sopratutto a se stessa, ciò che provava per Ryan, ma era stato inutile. Ora più che mai le sembravano profetiche, quasi beffarde, le parole di strawberry: "Pam, tu hai paura di amare. Hai paura di essere costretta a soffrire di nuovo, e per questo cerchi di chiudere ogni accesso all’amore. Ma ti verrà a cercare, e tu non potrai sfuggirgli".
Era questo l'amore. Ma perchè era così crudele? E perchè, pur sapendo di doversi allontanare da lui, non riusciva a smettere di pensare alle mani protettive di ryan, al suo sguardo, al suo sorriso? Perchè ogni volta che ripensava al loro bacio si sentiva invasa da un indefinibile sensazione di felicità, di pace? Come era possbile provare sentimenti tanto contrastanti, essere costretti a scegliere fra ragione e cuore?
Non si era accorta, assorta come era nei suoi pensieri, di essere stata presa di mira da un gruppo di ragazzi, che continuava a rivolgerle sguardi maliziosi e battutine. Ad un certo punto il più grande di loro, quello che doveva essere il capo, disse "Ragazzi, non possiamo lasciarci sfuggire un bocconcino così. E' il momento di agire!"
E si posizionò davanti a Pam, sbarrandole la strada. Lei alzò il capo, infastidita, e gli ordinò di spostarsi. " Non così in fretta, bellezza. Non ti va di "conoscerci" meglio?" E detto ciò abbassò lo sguardo sul florido seno della ragazza, che se accorse con orrore, e intuì le sue intenzioni. Si voltò, alla ricerca di una via di fuga, ma si rese conto di essere circondata; era in trappola! I ragazzi risero del suo terrore e si avvicinarono, bramosi.
"Andate via!Lasciatemi in pace!Altrimenti io..." "Tu cosa? Sei completamente sola e indifesa..." E si avvicinò ancora di più, sollevandole il mento fra le dita e susurrando con voce roca "Sei proprio uno schianto, sai bellezza? Ho l'impressione che ci divertiremo molto con te..."
Pam provò a opporsi, ma la sua resistenza eccitò ancora di più i ragazzi, che le si buttarono addosso, le strapparono i vestiti e rimasero a contemplare, estasiati, lo splendido fisico della ragazza, ormai rimasta solo con la biancheria intima addosso.
Poi quello più grande iniziò a baciarla, avidamente e insistentemente, lasciandola senza fiato. La buttò a terra e in un secondo le fu sopra...

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Capitolo 6
*** The End ***


Riprese ad accarezzare e baciare freneticamente il suo corpo, facendola rabbrividire, e si preparò, ansimando, a privarla per sempre della sua innocenza quando...
Un pugno improvviso (e ben piazzato) lo fece gemere di dolore, mentre si sollevava in fretta dal corpo di Pam per vedere da dove provenisse. Tentò di rispondere con un calcio, ma le forti mani di lui lo afferrarono per il colletto della camicia e lo scagliarono a terra con violenza; poi intravide confusamente, fra lacrime di dolore, la sagoma di un giovane ragazzo biondo, che si agitava come un pazzo mentre lo riempiva di botte e urlava" Tu-porco-schifoso!Come-hai-osato-farle-del-male?!?"... Riuscì solo a sussurrare ai suoi compagni "Muovetevi imbecilli!Fatelo a pezzi!" e poi svenne... A quel punto gli altri tre ragazzi della banda furono presi dal panico e pensarono di fuggire a gambe levate, ma il più temerario dei tre si avvicinò di soppiatto a Ryan, mentre era vicino a Pam, e lo colpì, mandandolo a sbattere contro un albero.
Pam a quel punto, sebbene ancora debole, riuscì a trasformarsi, e, pur consapevole di fare un uso non consentito della sua potenza, frustò i ragazzi, costringendoli alla ritirata. Poi si accasciò sul terreno.
Ryan si riprese, le andò vicino e le restò affianco in silenzio, aspettando che anche lei si risvegliasse. Quando lei riaprì gli occhi gettò un’occhiata ai suoi vestiti, ancora sparsi a terra, e scoppiò in lacrime: " Non posso pensare a quello che sarebbe potuto accadere se non fossi intervenuto...a quest'ora io..."
Ma la voce si spezzò in gola, e ricominciò a piangere, chinando il capo sul confortevole petto di Ryan. " E' stato terribile, non mi sono nemmeno accorta di ciò che stava accadendo! E gli sguardi di quei ragazzi erano così perversi, così espliciti...mi sono sentita morire. Rabbrividisco se penso che le sue mani mi hanno toccata ovunque, i suoi occhi hanno visto parti che sarebbero dovute rimanere nascoste ancora per un bel po’... ” E a queste parole si guardò e si rese conto di essere ancora in biancheria intima!Arrossendo dalla testa ai piedi si affrettò a coprirsi e picchiò scherzosamente Ryan dicendo “Scemo!Potevi anche dirmelo che stavo ancora così, no?!?” “Scusa, mi stavo solo godendo lo spettacolo…”Ahi!
“Vieni, ti devo portare in un posto!” E così dicendo gli prese la mano e lo condusse in un posto isolato, panoramico, affacciato sul golfo.
“E’ molto bello, ma…Perché mi hai portato qui, Pam?”
“Perché devo parlarti…”
“Ti ascolto.”
Fece un bel respiro profondo e poi iniziò… “Ho sbagliato. Mi sono comportata così con te perché avevo paura di innamorarmi, ero attratta e allo stesso tempo spaventata da questo sentimento così sconosciuto e irrazionale… “
“ Ma stai continuando a usare il passato. E’ cambiato qualcosa?...”
“Sono cambiate molte cose. Finalmente ho trovato il coraggio di far uscire allo scoperto i miei sentimenti, senza più barriere o censure. Sto bene quando sono vicino a te, e quando sei lontano non riesco a smettere di pensare al tuo viso… Ho bisogno di sentire le tue mani che mi sfiorano, il calore delle tue labbra e il profumo dei tuoi capelli…ho bisogno di te. Ti amo”
Non ci posso credere. L’ho detto!L’ho dettol’hodettol’hodetto….sono impazzita, è l’unica spiegazione; ora mi dirà che non prova lo stesso e io ci starò malissimo, ho corso troppo….
Ma Ryan la sorprese dicendo
“Anche io.”
“Scusa? Che intendi?”
“ Anche io ho fatto chiarezza sui miei sentimenti. Anche io ho capito che non posso stare senza di te, che passerei tutta la mia vita a guardarti e che non permetterei a nessuno di farti del male come stava accadendo oggi, anche a costo di morire. Anche io ti amo, Pam.”
Detto ciò le accarezzò il viso, raccogliendo le lacrime che lo rigavano. Non erano lacrime di dolore; erano lacrime di gioia, di sollievo e felicità. Erano gocce d’amore.
Poi si unirono in un bacio appassionato, mentre il cielo sopra di loro chiamava a raccolta le prime luci della notte. Si allontanarono dolcemente e, tenendosi per mano, si diressero felici al caffè Mew Mew.

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