I've lost myself in your eyes

di chemical_kira
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Love at first sight ***
Capitolo 2: *** drowning lesson ***
Capitolo 3: *** cigarette break ***
Capitolo 4: *** Hi! ***
Capitolo 5: *** Asshole! ***
Capitolo 6: *** I don't know your name... ***
Capitolo 7: *** Rain ***
Capitolo 8: *** MoonLight ***
Capitolo 9: *** It's my last opportunity ***
Capitolo 10: *** Two idiots ***
Capitolo 11: *** La descrizione di un attimo ***
Capitolo 12: *** Epilogue ***



Capitolo 1
*** Love at first sight ***


Noia.

Immancabile, irrefrenable, inestinguibile noia.

Sconfitto sbuffo tentando di distrarre il mio amico Ray dal suo libro di biologia che non esito a considerare noioso come il mio.

Sai Ray ieri sono uscito con una ragazza...”

indirizzo il mo sguardo verso di lui ma la sua chioma riccioluta non da segni di volermi concedere le attenzioni che imploro.

Mmmssiii...mi racconti dopo.”

forse dovrei solo rendere più affascinanti le mie storie, immergerle di gossip e mistero quel tanto che mi serve per competere con Napoleone e il suo fottuto esercito.

Sai Ray ieri mi sono fatto la prof di storia..anche se ha 70 anni è in gamba..”

spio di nuovo la reazione di Ray, speranzoso che la mia storia sia abbastanza appetibile questa volta

Mmmssiii..mi racconti dopo”

spalanco gli occhi. Non mi ascolta! Sento la mia anima ignorata, sento la mia noia crescere e le mie viscere annodarsi.

Odio tutto di questo posto.

Questa stupida biblioteca scolastica che ci incatena a questa scuola anche oltre l'orario di apertura. Questi stupidi libri che raccontano di cose inutili senza svelarti che in realtà ti stanno solo fregando tempo, tentando di occupare la tua mente con diversivi di modo da poterti fottere meglio approfittando della tua distrazione.

Sconfitto lascio vagare il mio sguardo per la biblioteca, analizzando le figure sparse dei ragazzi intorno a me. Anime in pena che come me passano la loro vita tra queste mura sognando il giorno in cui tutto finirà e potremo quindi cominciare a vivere.

Vivere sul serio.

Tra i volti senza senso che popolano questo luogo vedo un'ombra comparire nel mio campo visivo e occupare il tavolo di fronte al nostro.

Concentro la mia attenzione sulla sua figura inerme posta davanti a me, fisso i miei occhi sulla sua pelle bianca, il viso leggermente paffuto, i capelli corvini, il naso perfetto.

Sono come incantato, incatenato alla bellezza di quel corpo che si offre al mio sguardo senza difese, se non un insensata lontananza.

Come può la perfezione esistere sul serio?

Incapace del minimo pensiero assesto una gomitata al mio vicino, ho il bisogno impellente di parlare, far uscire fuori il cumulo di pensieri che ingorga il mio cervello.

Che vuoi Frank?”

Guarda che carino quel ragazzo!”

Lui mi fissa annoiato, poi guarda la figura seduta di fronte a noi prima di volgersi nuovamente a me.

Ma chi? Il vampiro?”

il tono di scherno con cui pronuncia la frase mi annoda le viscere facendogli guadagnare un occhiataccia da parte mia.

Non usare quel tono schifato, è bellissimo!”

convinto tu...”

gli riservo un'altra occhiataccia prima di tornare a posare il mio sguardo sul meraviglioso essere che si trova davanti a me.

Quando alzo lo sguardo però trovo i suoi occhi ad accogliermi, la sua espressione è dura. Cazzo. Ci avrà sentiti?

Trovo asilo nelle sue iridi verdi mentre una vocina mi sta urlando di smetterla di fissarlo, ma non riesco, è una droga che si è impossessata del mio essere, pochissimo tempo di incubazione per la diffusione della malattia.

Alla fine, imbarazzato, è lui a interrompere il nostro contatto visivo, nei suoi occhi scorgo fastidio. D' improvviso la consapevolezza di sembrargli un idiota prende il sopravvento costringendomi a mutare la direzione del mio sguardo e appoggiarlo stancamente alla parete.

Ma non ce la faccio.

Multo virtualmente il mio autocontrollo per non essere stato in grado di ammanettare i miei occhi e tenerli lontani dal suo corpo.

Mi perdo nei particolari questa volta. Concedo alla mia retina di posarsi senza ritegno sulla personificazione della perfezione.

Colgo la presenza delle sue unghie nere, in perfetto contrasto con la sua pelle candida. L'origine di un anima inquieta si rispecchia nelle toppe e spillette con cui è rivestita la sua borsa. Le all star nere sbucano alla fine di gambe sinuose intrappolate in jeans stretti. Mordicchia leggermente le dita affondando i suoi occhi tra le pagine stampate del suo libro, la mano ticchetta nervosa contro il tavolo.

Ragazzi la biblioteca chiude”

Getto un occhiata fuori dalla finestra accorgendomi solo ora del buio che si è impadronito del cielo là fuori.

I pochi secondi in cui permetto al mio sguardo di spostarsi dalla sua nuova dimora mi ripagano con la scomparsa del ragazzo che stavo osservando.

Impreco lasciando sfogo alla mia rabbia di esprimersi, consapevole di avere di nuovo tutta la attenzione di Ray.

Ma cazzo! Avrei dovuto fermarlo! Parlarci! Stuprarlo! Insomma qualcosa! “

la risata leggera di Ray riempie lo spazio intorno, donando al brusio di sottofondo un colore in più. Io intanto lascio disciogliere la mia disperazione in nuvole di nicotina.

Ehy! Guardalo là il vampiro!”

Volto automaticamente il volto verso la direzione indicata da Ray per trovarmi davanti alla peggiore delle ipotesi. Il mio futuro sposo abbracciato a un insulso e insignificante ragazzino biondo slavato e con gli occhiali.

La nicotina non basta a contenere il mio nervosismo ma sento le palpebre riempirsi di lacrime mentre il mio sguardo è ancora fisso sulla figura di quelle due figure che, dopo essersi staccate, si siedono nella macchina e scompaiono nella polvere.

Dio, non lo conosco neanche, come posso essermi già perso?




Eheh!! Lo so sembro nata solo per scrivere Frerard..ma non è vero! Ogni tanto ci infil anche Bert...eheh, ma non stavolta, non preoccupatevi!

Comunque nel caso in cui non ve ne siate accorti questo è il Frank POW, e chi sarà mai il vampiro??


Beh, che dire? Sono le 2 di notte e io dovrei andare a dormire, tra 10 giorni ho un esame e che faccio? Ma scrivo fanfic a notte fonda ovviamente..giusto no??

Bah..mi raccomando recensite!!!


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Capitolo 2
*** drowning lesson ***


Avete mai sentito il peso della routine? Vi siete mai sentiti incapaci di tollerare l'agonizzante scorrere del tempo che scorre senza emozioni?


Febbraio si srotola lentamente scandendo il tempo che ci separa dal ritorno della primavera.

Ciondolo lentamente per i corridoi della scuola cercando un senso al mio essere ancora qui. Ogni tanto mi perdo riassaporando le sensazioni provate quel pomeriggio di qualche settimana fa quando l' immagine di quel ragazzo, ormai soprannominato “ il vampiro”, occupava la mia iride.

Sospiro amaramente ripassando davanti alla porta della biblioteca, da quel freddo pomeriggio di gennaio non l' ho più rivisto.

Un timido sole fa capolino da dietro un banco di nuvole, perso nell'alienazione più esasperante lascio il mio sguardo a fissarlo.

È l'unica cosa che riesce a strapparmi un sorriso.


**


Noia.

Belleville è noiosa, specie con questo cielo grigio a farle da cupola. Resto a osservarla dalla mia finestra, cercando di fuggire a quel libro di chimica che, malefico, tenta di attirarmi a se.

Consumo i miei pensieri in nuvole di nicotina e attendo un segno del destino che mi strappi a questa routine e mi conceda un pò di quella vita che a tutti dovrebbe toccare.

Il suono nervoso del mio cellulare mi riscuote dai miei pensieri, un messaggio.

Apro il messaggio senza riporre molta speranza nelle parole che conterrà, effettivamente il destino potave impegnarsi un pò di più per convincermi della sua buona fede.


Indovina con chi mi sono ritrovato in classe oggi? Con il tuo bel vampiro! E senza biondini tra i piedi!


il sorriso mi si allarga mentre rispondo al messaggio di Ray.


Alla prossima vengo anche io!


**


Ray, sono nervoso!”

il mio amico si gira a guardarmi, l'espressione sul suo volto è pericolosamente in bilico tra l'essere semplicemente contrariata e l'essere seriamente incazzata. Ma non mi importa.

Sono nervoso e, ok, so che asfaltare di lamentele chi mi sta a fianco non mi renderà meno agitato ma il mio nervosismo ha bisogno di valvole di sfogo.

Ray, sto bene così?”

Il passo veloce del mio amico si ferma di colpo, si volta guardandomi.

Frank...stai benissimo! Non preoccuparti!”

Credere alle sue parole mi farebbe piacere, ma noto nella sua voce una vena di impazienza che mi fa dubitare della sua sincerità. Decido quindi di fissare la mia figura nella vetrina di un negozio e segmentare la mia immagine riflessa per trovare tracce reali delle sue parole.

Lo vedo scuotere la testa e allontanarsi, costringendomi a correre per stargli dietro.


Quando arriviamo nei pressi dell'aula troviamo ad aspettarci sulla porta Bob, un nostro caro amico. Entriamo nell'aula di arte accomodandoci davanti a tre tele vicine.

Fisso il mio sguardo nel bianco davanti a me, attento a contenere il mio nervosismo che ormai ha raggiunto le mie mani e le fa tremare notevolmente.

Le parole che Bob e Ray mi rivolgono si disperdono nell'aria lasciandomi completamente inerte alle loro battute. Tutta la mia attenzione è rivolta alla porta dell'aula che vede entrare studenti anonimi senza concedermi il lusso di vedere entrare lui.

Esercito una forte pressione sulla massa di gente che, speranzosa, tenta di dirigersi verso la tela vuota di fianco a me. La mia espressione dura li scoraggia e li convince a cambiare direzione, non ho alcuna intenzione di cedere il passo a nessuno.

Lui deve essere mio.

Mi distraggo un attimo, attirato dalle risate intense di Ray e Bob quando una voce roca si materializza alle mie spalle.

Scusa, è libero qui?”

senza neanche voltarmi a controllare l'identità della voce rispondo contrariato a quell' intrusione

No che non lo è! Lo tengo per un amico!”

Ah..ok!”

il profumo della voce mi si insinua nelle narici, vedo scivolare la sua figura nera al mio fianco in cerca di altre tele da occupare.

Lo vedo e capisco il mio madornale errore.

Osservo la sua anima elegante vagare alla ricerca di un posto e sono tentato di corrergli dietro, posare la mia mano sul suo braccio magro e dirgli che il posto era libero, era suo, suo come qualsiasi cosa mi avesse chiesto.

Suo come il mio cuore.

Ma mentre sono ormai a pochi passi da lui vedo la sua espressione cambiare e trasformarsi in un sorriso, non rivolto a me.

Matt!”

il suo tono di voce tradisce un emozione che non è rivolta a me, seguo il suo sguardo per trovarmi davanti un ragazzo assolutamente insipido che lo fissa come se lo volesse mangiarselo con gli occhi.

Ti ho conservato un posto”

gli dice smieloso.

Lo odio.

Prepotentemente lo odio.

L'entrata del professore in aula mi distrae dall'osservazione del suo volto.

Torno a sedermi fissando nei miei occhi la sua immagine che si trova a pochi metri davani a me.

L'appello scandisce il lento scorrere del tempo. Mi concentro attentamente sul lento incedere dei nomi per sapere almeno a che nome appartiene quell'essere meraviglioso.

L' elenco finisce senza che lui abbia pronunciato il nome del mio prossimo sposo.

Quando alza gli occhi dal registro li fissa nei suoi, il volto gli si arriccia in un sorriso

Che stupido! Ti ho saltato! Ecco ora rimedio subito!”

sto per voltarmi disperato verso Ray e dirgli che il destino giocava contro di me perchè non mi permetteva neanche di sapere il nome della mia metà della mela quando sentii la voce del professore rincorremi

E lei lì in penultima fila chi è? Ho saltato anche lei?”

timidamente sillabo un si riverente. Sento lo sguardo di tutti i presenti bruciarmi addosso, ma è solo uno quello che mi scava dentro senza tatto, ed è il suo. Quello del vampiro.

beh, come si chiama?”

F-Frank Iero!”

si risistema gli occhiali sul naso mentre la classe si gira di nuovo verso la cattedra.

Uhm..non la vedo signor Iero”

sento le guance imporporarsi. Maledetto vecchietto coi baffi.

E-ehm..ma non è che io sia proprio iscritto a questo corso..ma, ecco, non posso restare lo stesso?”

lo guardo con gli occhi pieni di speranza. Non può cacciarmi via dall'osservazione del mio uomo, non può distruggere così la mia vita.

E invece le sue paroel troncano tutte le mie speranze.

Mi dispiace signor Iero, le devo chiedere di andarsene.”

sento la mia anima svuotarsi mentre raccolgo le mie poche cose. La voce monotona del professore intanto riempie l'aria intorno. Nella mia lista nera mentale segno anche il suo nome insieme a quello del biondino slavato e del fantomatico Matt.

Mi volto per salutare Ray e Bob e permetto al mio sguardo di posarsi per l'ultima volta sul suo corpo. Colgo ogni particolare da imprimermi nella memoria per costruire un ricordo a cui pensare quando ne sentirò la mancanza.

Mi dirigo piano verso la porta, l'ultimo sguardo è ancora per lui.



CIAOOOO!!

Chiedo scusa per il tempo con cui è arrivato questo secondo capitolo ma sono in periodo esami, cioè in un momento nel quale devo ridurre al minimo tutte le informazioni da incamerare e gli sforzi mentali da fare perchè potrebbero rubare il posto alle cose chi ho studiato..sisi ho dei problemi!!

Aniway spero vi piaccia anche questo secondo capitolo...


Anna94_17: grazie mille per gli auguri! Spero mi portino bene! Aniway sono contenta ti sia piaciuta..


Pink_me : eheh..grazie! Non ti preoccupare, ho tutte le intenzioni di continuarla..


My cHeM VaVV@: eheh..siamo in due allora! Anche io adoro le Frerard, anche perchè, Frank e Gee sono fantastici insieme!!


blaise_sl_tr07: ciao cara! Ma che bello ritrovarti ad ogni mia storia! Beh, si, il vampiro è Gee ma per l'identità del biondino ci sarà ancora da aspettare, comunque non è Bert, brava! ( Senti stavo pensando una cosa, ti andrebbe di scambiarci i contatti msn? Ho così pochi amici che supportano i mychem come me...aniway il mio è dianablu84mi@yahoo.it! Ci conto!)


giuxbouvier: eh già! La notte porta consiglio! C'è un silenzio e un senso di tranquillità che di giorno non riesci a trovare...comunque anche secondo me Gee è un vampiro..sisi


cenereInafferrabile: eheh! Già Frank è già partito per la tangente, poveraccio! Ray si è un secchione, comunque secondo me quando scoprirai chi è il biondino non vorrai più ucciderlo...




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Capitolo 3
*** cigarette break ***


Lunedì mattina.

Ogni settimana la stessa storia, ipnotizzato dal dolce fascino del week-end non riesci mai a realizzare che quell'angolo di paradiso è solo un'effimera eccezione alla realtà di tutti i giorni.

Percorro la solita strada che mi separa da scuola arreso all'inevitabile ripresa delle lezioni. Concedo alla mia mente di perdersi tra pensieri confusi fino a che la vibrazione del mio cellulare non li distrae. Estraggo il telefono dalla tasca e leggo il messaggio che mi è appena arrivato.

Vampiro. Scale posteriori scuola. No biondo. No altro tizio. CORRI!!!”

sorrido e mi annoto mentalmente di dover ringraziare profondamente Ray per questo avviso. Abbandono il mio passo lento e strascinato e consumo le mie allstar rosse correndo per il pezzo di strada che mi separa da scuola.

Quando arrivo alle scale posteriori trovo Ray in compagnia di Bob, stanno ridendo amabilmente discutendo di qualcosa. Mi guardo intorno con attenzione sezionando ogni anfratto dello spazio intorno a me e finalmente lo vedo. È seduto a qualche gradino di distanza da me e sta bevendo un caffè.

Ma non è solo.

Seduto di fianco al mio angelo c'è ancora lui. Quel ragazzino biondo e insignificante che si arroga il diritto di stargli appiccicato mentre io posso solo ammirarlo da lontano.

Rivolgo uno sguardo infuriato a Ray, lui mi aveva promesso che sarebbe stato solo! Quasi come se mi leggesse nel pensiero il ricciolo mi dice:

Cinque minuti prima e lo avresti trovato completamente solo..l'amico è appena arrivato!”

Grugnisco, ma non posso avercela con lui, in fondo non lo avrei neanche visto se non fosse stato per lui.

Percorro con lo sguardo la lunghezza delle sue dita avvolte intorno a una sigaretta, l'eleganza dei modi, il suo volto timido.

Ehy! Frank sei tra noi?”

Bob mi sta fastidiosamente muovendo le mani davanti, cercando di distrarmi dalla mia visione ma non glie lo concedo.

Ma avete visto quanto è bello?”

Loro mi guardano sbuffando, non mi importa cosa pensano. L'unica cosa a cui sono interessato ora è perdermi nell'osservazione del suo volto.

Mentre lo fisso alza lo sguardo verso di me, arrossisco al contatto ma non riesco a smettere di fissarlo. È lui ad interrompere il contatto visivo, distogliendo i suoi occhi e mordendosi leggermente le labbra. Lo vedo voltarsi verso il ragazzo al suo fianco e dirgli qualcosa, probabilmente su di me percgè il biondino slavato mi rivolge un'occhiata infastidita prima di allacciare la sua mano con quella del mio angelo e portarselo via.

Prima di entrare nell'edificio però lo vedo voltarsi verso di me e sorridermi.

Sbarro gli occhi sconvolto.

Mi ha sorriso!

Ha sorriso a me!

Dio che bel sorriso!

E per me!!

Lascio che un immenso sorriso si accomodi sul mio volto, probabilmente visto da fuori sembrerò un'idiota.

Ma non mi importa.


**


Giorni.

Settimane.

Mesi.

Aprile.

Le tanto agognate vacanze di Pasqua fanno il loro ingresso nella mia vita. Per la prima volta nella mia insulsa vita sono triste per il fatto di non dover venire a scuola.

Oggi è l'ultimo giorno prima di queste due settimane di vacanza.

Da domani non vedrò più la perfezione fatta a uomo.

Non vedrò più il volto su cui ho consumato le mie pupille, consapevole di essere sgamato in pieno ogni volta ma incapace di resistere all'attrazione da parte di quegli occhi verdi.

I capelli neri che incorniciano la bellezza di un volto che niente riesce a intaccare.

Il più perfetto dei volti preso in affitto da un aria furba e tenera allo stesso tempo, uno sguardo che trasuda insicurezza ma che si staglia contro al mondo con fierezza.

Uno stile visivo di netta opposizione a questo mondo, che lo avvolge di nero.

Stamattina la pausa sigaretta sulle scale superiori è stata teatro di un continuo scambio di sguardi.

Che lui si fosse accorto di me era abbastanza ovvio.

Ogni tanto il suo sguardo si stagliava su di me, bellissimo e inquisitore.

Un mezzo sorriso abozzato, come a dire “ Ti vedo che mi guardi, che facciamo?”

Tra l'altro ho anche constatato che oltre a un viso splendido il nostro ragazzo ha anche un meraviglioso fondoschiena.

Quando sono entrati a scuola mi è passato davanti e mi ha nuovamente sorriso.

Il suo sguardo sembrava in attesa, forse si aspettava un mio segno che però non c'è stato.

Davanti a quel sorriso non ho potuto far altro che restare imbambolato, incantato dalla bellezza di quel momento.

E ora?

Beh ora solo il destino può darmi una mano dato che da domani non verrò più a scuola per due settimane.

Forse dovrei cercare di vendere un velo sulla sua esistenza ma il problema è che non riesco a togliermi dalla testa il suo volto.

E il peggio arriva di notte, i miei sogni sono tutti per lui.

Mi odio per la mia scarsa intraprendenza.

Ma perchè sono fatto così?




Capitolo di passaggio...I Know...nel prossimo le cose inizieranno a girare un pò più velocemente..it's a promise!!

Noto che il biondo incuriosisce un pò tutti eh? Eppure a me sembrava così banale la sua identità...


blaise_sl_tr07:e invece cara mia il mio odio per Matt è nato proprio dalla tua storia, sinceramente prima non ne avevo un'idea precisa..sapevo che prima c'era e poi non c'era più!!

idra_31: uao!!! Una compagna di cotte!! Per descrivere Frank e le sue sensazioni ho pescato nella mia esperienza personale..anche se io faccio di peggio, tipo pedinare la gente..ehm...

OoglOO: cara ma è ovvio che Frank soffrirà anche in questa storia..sai che la mia vena sadica è inesauribile..ahahah

SadSong:Frank ormai è completamente andato...secondo me non lo recupera più nessuno..

Anna94_17: mi sa che l'odio per Matt è un odio generalizzato..grazie per i complimenti nè..

giuxbouvier: si sfigatissimo il nostro frankie...e gerard beh è misterioso, però fossi in lui con sto tizio che mi fissa mi sentirei un pò inquietato...

ElfoMikey: eeh si è vero che Mike era biondo e con gli occhiali..ma non posso anticipare nulla..sorry!!


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Capitolo 4
*** Hi! ***


Passano i giorni ma la situazione peggiora sempre di più.

Ogni mattina quando apre gli occhi gli ultimi scampoli di sogno che restano imprigionati nella mia testa sono legati al vampiro. È come se ormai la mia fase Rem fosse stata occupata da lui, come se nel mio database non ci fosse spazio per null'altro che non sia lui.

A volte, passando davanti alla scuola, mi imbambolo ad immaginarmelo a rivivere i momenti in cui lui era lì, appoggiato a quel muro a fumare.

Sono ossessionato come non mi era mai capitato in vita mia.


**


Mi alzo avvolto dalla solita noia e, come al solito, il primo gesto con cui avvio la giornata è accendere il computer e connettermi a internet.

Ma oggi il mondo mi rema contro, internet non funziona. E pensare che nella mia agenda avevo concesso oggi come il giorno da sacrificare per la mia ricerca di storia. E ora?

Sbuffando chiamo Ray implorandolo di farmi usare il suo computer ma il secchione è in biblioteca.

Vieni qui! Ci sono dei computer che puoi usare liberamente!”

Sbuffo di nuovo prima di arrendermi all'inevitabile e raggiungere la biblioteca cittadina.

L'enorme struttura mi accoglie silenziosa inglobandomi nel suo ventre.

Ticchetto senza voglia la mia tastiera mentre vago per l'immenso mondo di internet alla ricerca di nomi appartenenti a persone morte da centinaia di anni e ormai ridotte a polvere. Ma perchè devo sprecare il mio tempo a imparare le loro vite? In fondo io ho la mia da vivere!

Quando l'orologio segna le cinque decido che la mia retina ne ha avuto abbastanza dello stare davanti a un computer.

Mi avvio a fare un giro tra gli enormi scaffali di libri che abitano la biblioteca alla ricerca dei miei amici. Quando li vedo per poco il mio cuore non manca un colpo, e devo censurarmi per impedirmi di urlare.

Alzo gli occhi e rivolgo un grazie mentale all' inquilino del superattico celeste, nonostante tra noi le cose non siano mai andate granchè bene.

Mi avvicino al tavolo dei miei amici costringendo Ray a cambiare di posto per avere la minore distanza possibile dal corpo di quel semi-dio che qualcuno ha avuto il buon cuore di lanciare sulla terra per colorare la mia vita.

Appena gli altri si accorgono della sua presenza e della mia posizione strategica mi guardano scuotendo la testa, e sento persino Ray sussurrare “ Sei senza speranza”

Che poi non è vero, io sono pieno di speranza. Insomma, provate voi a stare davanti al vostro futuro marito e ad avere un radioso futuro da condividere insieme pieno di gioia e felicità e amore. Provateci, vi dico, e poi possiamo discutere ancora di chi è senza speranza.

Ecco, nella mia agenda dei sogni però c'è solo un piccolissimo particolare da sistemare, quasi insignificante direi. Conoscerlo, parlarci, farlo innamorare pazzamente di me e infine sposarlo.

Mentre mi perdo nei miei progetti di vita cercando di bearmi della sua presenza a così poca distanza da me, anche se di spalle, una figura arriva a rovinare la bellezza del momento.

È ancora quel ragazzo senza senso che quella volta nell'aula di arte mi aveva tolto l'opportunità di scusarmi con lui che, ancora una volta, inquina l'aria intorno a lui.

Cerco di distrarmi concentrandomi sul bersaglio originale della giornata, ovvero la mia fantastica ricerca di storia ma come si fa a concedere attenzione a delle parole senza vita su un foglio quando le mie orecchie si riempiono del suono cristallino della voce di un essere perfetto? Non si può, ve lo assicuro.

Ma quindi, in definitiva, come dovrebbe essere il tuo ragazzo ideale?”

la frase che colgo mi manda il sangue alla testa. Mi alzo veloce cercando una scusa con cui potermi perdere lontano da lui, disperdo ogni fibra del mio essere lontana dalle loro due presenze.

Sento addosso la pressione di uno sguardo che mi segue in ogni mio movimento, mi volto convinto che sia Ray a osservarmi così insistentemente e invece rimango di sasso incrociando i suoi occhi.

Mi sorride, ancora, mi sorride.

Al suo fianco quell' inutilità fatta a uomo sbuffa deluso lanciandomi un occhiata sprezzante. Abbasso lo sguardo imbarazzato, ma faccio in tempo a leggere il labbiale del mio angelo mentre risponde al suo vicino

Stavo scherzando..non prendertela!”

**

Sono frustrato. Anche oggi tutta la mia decisione si è dissolta nel nulla alla sua presenza. Mentre abbandono la biblioteca affiancato da Ray e Bob continuo a imprecare tra me e me dandomi mentalmente del deficiente.

Appena usciti dalla biblioteca lo noto appoggiato al muro impegnato a fornire ai suoi polmoni nicotina. Alzo lievemente lo sguardo verso di lui, un' ultima occhiata per avere più particolari da abbinare nei miei sogni nella costituzione di un suo alter-ego onirico.

E poi succede.

Mi guarda.

E le sue labbra si schiudono.

Ciao”

Lo guardo impietrito.

Mi ha salutato?

Ha salutato me?

Giro la testa guardandomi intorno cercando altre persone a cui abbia potuto rivolgere il suo saluto ma oltre a me e ai miei amici non c'è nessuno.

Quando mi volto di nuovo verso di lui i suoi indicibili occhi sono ancora lì ad accogliermi in quell' indescrivibile fusione di grigio e verde,

Ciao!”

lo ripete sorridendomi.

Ossigeno.

Ho bisogno di ossigeno.

Ciao”

mi stupisco nel sentire la mia stessa voce parlare.

Sembra che la mia mente abbia dato la licenza al mio corpo di arrangiarsi da solo per una volta, senza attendere ordini da chi, come la mia mente, è troppo impegnata a contemplare la bellezza.

Mi volto e scappo via raggiungendo Ray e Bob mentre alle mie spalle la risata odiosa di quel Matt mi rincorre fastidiosa.

Ma non mi importa.

Mi ha salutato.

Probabilmente avrà semplicemente pensato :” Mah salutiamo il pazzo maniaco che mi segue sempre e mi guarda con occhi vogliosi!”

mi stuzzica Ray ma io mi volto verso di lui con un sorriso a 36 denti.

Dici sul serio? È fantastico!!”

Bene, ora posso morire felice.


**


La mattina non mi è mai sembrata così bella.

Non ho mai avuto così tanta voglia di uscire dal letto.

Non ho mai salutato senza rimpianti i miei sogni come oggi.

Fuori piove, ma fa nulla, io sorrido.

L'autobus ha un ritardo di 20 minuti ma fa nulla, io sorrido.

Una vibrazione del cellulare mi avvisa che un altra forma di vita mi sta pensando.

Ray, gli farò una statua prima o poi.

E' arrivato! Secondo tavolo a sinistra..”

Sorrido.

Come faccio a non farlo?

Quando entro nella immensa sala studio riconosco all'istante la sua sagoma concentrata nello studio.

Vai Frank è il tuo momento.

Training autogeno mattutino, il migliore.

Respiro profondamente e mi preparo un sorriso con cui fare la mia entrata in scena.

Ciao”

lo saluto.

Lui alza lentamente il suo sguardo dal libro e quando la mia anima trova spazio nelle sue iridi verdi mi sento morire, le gambe che cedono.

Quando arriccia le sue labbra in un sorriso e mi sorride di rimando credo di non riuscire più a contenere le mie emozioni, ho bisogno di urlare.

Ma mi trattengo.

Ciao”

mi risponde tenendo gli occhi fissi nei miei.

Con le mie forze residue e sfruttando ai miei pochi neuroni ancora in grado di ragionare un ultimo sforzo cerco di completare una frase completa.

Soggetto, verbo, complemento oggetto.

Avanti Frank Iero, non è difficile.

Ehm..posso sedermi qui?”

Lui sorride, i suoi occhi ancora legati a me.

Certo!”

con un sonoro tonfo lascio il mio zaino e i miei libri al tavolo prima di correre via e andare da Ray e Bob.

Arrivo trafelato e paonazzo in volto.

Sono al tavolo con lui! Sono al tavolo con lui! Sono al tavolo con lui!”

non riesco a smettere di parlare istericamente, nè a sorridere.

Mi siedo stravolto, devo calmarmi.


**


Ciao ciao...

ehm..lo so, lo so, è tutto ancora troppo lento ma, come dire, io non me lo vedo Gee che va da lui senza vergogna, nè Frank a questo punto.

Comunque nel prossimo capitolo le cose evolveranno..e poi andranno avanti un pò più velocemente..credo!


Aniway grazie a tutti per le recensioni e scusate per questa sofferenza...


blaise_sl_tr07: PARDOONN!!! Scusa se è ancora tutto un pò al rallentatore ma..ecco..velocizzerò, promesso!!


giuxbouvier: si anche io andrei da Frank se mi fissasse, e mi sa che non parlerei neanche, lo stuprerei e basta...ok, sono fuori pure io! Ma, insomma, gli ormoni sono ormoni..eheh

SadSong: no no..che rompiballe! Hai ragionissima! Infatti dopo aver letto la tua recensione ho corretto quel pezzo, non so da dove mi siano venuti fuori gli occhi azzurri a ge...boohh!! In ogni caso il biondino non è quinn..


Anna94_17: nuuu...non sono sadica io, è la vita! E comunque per forza Gee se ne è accorto, Frank lo fissa come un maniaco!


Idra_31: eheh..Frank è deciso a darsi una mossa, perlomeno nella sua testa...comunque il fatto che sia uguale a te vuol dire che tu sei uguale a me..wwaaahhh!! Ciao amica di pedinamenti/cose strane/figure/fissaggi di gente..mi fa piacere non essere l'unica al mondo a fare queste cose quando si prende una cotta...





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Capitolo 5
*** Asshole! ***


Il monologo isterico con cui ho intrattenuto Ray e Bob trova una degna conclusione solo dopo una decina di minuti, quando mi cacciano dal tavolo rivendicando il loro diritto allo studio.

Con il cuore che pompa a un voltaggio decisamente troppo elevato rispetto a quello che dovrebbe essere la normalità, spero solo che il suo rumore incessante non sia troppo udibile ora che sto per sedermi al mio tavolo.

Non appena mi avvicino alla sedia lo vedo alzare lo sguardo dal libro e faccio fatica a non perdermi ancora in quegli occhi verdi.

Come va?”

la voce che esce dalle sue labbra è morbida e carezzevole, mi ci perdo in quel suono.

Ci metto qualche secondo più del dovuto a rispondere, e infatti il suo sguardo fisso su di me si preoccupa di ripetere la domanda al mio indirizzo, risentire di nuovo quel suono e pensare che sia stato mandato a vagare nell'aria esplicitamente per me mi rende strano.

Questa volta però riesco a riattivare i miei neuroni e inizio anzi a parlare a raffica, sovrastando qualunque altro rumore

Si, io tutto a posto e tu? Che studi di bello? Io ho una noiosissima ricerca di storia da portare avanti, ho iniziato ieri ma sono in alto mare. È per questo che vengo qui a studiare, a casa mi distraggo troppo. Tu invece come mai vieni qui? Io abito a Belleville, e tu?”

mi blocco dandomi dell' idiota, lo guardo timoroso che possa considerarmi pazzo. Se non ha pensato fino ad ora che io fossi pazzo allora lo penserà sicuramente ora.

Ma invece quando i miei occhi incontrano i suoi lui mi sorride dolcemente, sorrido di rimando cercando di ignorare il calore che invade il mio volto e che sicuramente ha dotato le mie guancie di una tonalità di rosso acceso.

Io abito a Newark invece. Vengo a studiare qui con un amico di solito, insieme combiniamo di più che da soli..”

annuisco leggermente prima di raccogliere il coraggio e riprendere a parlare con lui, ma un'ombra alle mie spalle mi fa voltare.

Matt!”

non appena i miei occhi si scontrano con i suoi vedo un lampo di odio e sdegno impossessarsi di quel castano. Non appena si scostano dai miei per incontrare quelli del ragazzo moro seduto davanti a me però cambiano espressione diventando dolci.

Quando si siede il moro si rivolge di nuovo a me

lui è l'amico di cui ti parlavo, oggi dovremmo ripetere quindi magari faremo un pò di rumore. Tu non ti preoccupare, se ti diamo fastidio diccelo pure che la smettiamo immediatamente, ok?”

lo guardo perdendomi ancora in quegli occhi e in quel sorriso prima di anuire lentamente e dirgli un ok.

Poi il sorrisetto di quell' essere che osa sconfinare nel mio terreno mi invade facendomi venire i brividi.

Guarda che faremo rumore davvero e molto probabilmente ti daremo fastidio! Forse è meglio se vai a cercarti un posto..intendo ora, sia magari dopo si riempirà e non troverai più posto..”

starà anche sorridendo ma lo sguardo con cui mi punta non promette nulla di buono. Lo fronteggio esibendo la mia aria più minacciosa e il mio sorriso più sarcastico prima di rispondere.

Ah, ma non preoccuparti..non mi darete fastidio! Sono abituato a studiare con la musica e comunque faccio sempre a tempo e spostarmi dopo..grazie del pensiero comunque..”

sta per riaprire bocca ma viene bloccato dal vampiro che gli appoggia una mano sul braccio prima di voltarsi verso di me con sguardo dispiaciuto.

Non starlo a sentire..caso mai ti dessimo fasidio cambieremmo noi di posto.”

gli sorrido, sinceramente, perchè l'anima gentile che popola questo involucro perfetto non può meritarsi nulla di diverso dalla sincerità.

D'accordo grazie..”

La mattina scorre in preda a una tensione imperante. Ogni volta che provo ad alzare gli occhi verso l'uomo dei miei sogni gli occhi cattivi e minacciosi di Matt mi impediscono la mia missione. Non riesco neanche a osservarlo, figuriamoci parlarci.

Eppure mi basta il suono della sua voce, il profumo del suo corpo, la sua esistenza per sentirmi bene con me stesso. Anche se mi sento ancora dannatamente impotente e l'aria che respiro è pesantemente inquinata dalla presenza di quel tamarro del suo amico è la sua sola presenza a avvolgermi tutto e regalarmi un profondo senso di pace.

Le ore si disperdono, e con la sua immagine fissa sulla retina, che vedo vessata dai patetici e continui tentativi di approccio da parte del suo amico, arriva l'ora di chiusura.

Il mio futuro marito e il suo amico odioso si alzano dal tavolo salutandomi, rispondo al loro commiato nello stesso modo in cui si sono proposti a me. Ovvero sorrisetto tirato e sguardo d'odio per Matt, e sorriso sincero e occhi felici per il mio amore.

Li vedo sparire oltre le porte della biblioteca mentre alle mie spalle arrivano Bob e Ray.

Allora Casanova come è andata?”

Mi rivolgo a loro lasciando fluire tutta la frustrazione che mi ha attanagliato per l'intera giornata ma che non ho potuto liberare prima.

Io odio quella sottospecie di cozza coi muscoli!”

Ray mi guarda accigliandosi “ Cozza? Non l'ho visto bene ma non mi sembrava così brutto..”

Gli rivolgo un occhiataccia piena di odio prima di spiegare la mia affermazione sbottando.

Non è una cozza perchè è brutto! È una cozza perchè si è attaccato tipo cozza al mio scoglio, cazzo lo ha seguito persino al cesso! E poi è stato tutto il tempo a provarci, a dirgli “ ma come sei carino, ma quanto sei bravo, bella questa maglia, perchè non studiamo da me domani?” Ma cazzo! Lo vedi che non ci sta, smettila!! Dio, è insopportabile, non so come fa il mio uomo a sopportarlo senza mandarlo a fanculo!”

Il tuo uomo?” mi chiede Bob ironico.

Si! Sono lungimirante io!”

Le porte della biblioteca si chiudono alle nostre spalle, regalandoci all' aria fresca di aprile. Saluto i miei due amici mentre io mi allontano verso la fermata del bus, facendo un resoconto mentale della giornata e continuando a mandare in replay quei dieci minuti iniziali in cui abbiamo parlato. Prima dell'arrivo della cozza.


Sto seriamente valutando l'idea di dare a questa giornata un segno positivo, dato che l'autobus pare essere stato risucchiato dal triangolo delle bermuda e non da segni di voler arrivare.

Sono perso in questi pensieri quando una voce mi riscuote dai miei pensieri, mi volto verso la fonte del rumore e vedo spuntare la testa del mio uomo da un finestrino.

Ehy..”

mi dice

Ehy..ciao!” rispondo.

Vuoi un passaggio?”

Si! dì di si, avanti muoviti! Rispondi! Dì di si! Cavolo aspetti, non ci hai già pensato troppo? Avanti Frank parla...

si!” dico sorridendo.

Un secondo dopo sono nella sua auto.


**


Alle volte quando sogni qualcosa di cui non conosci la reale natura gli cuci addosso un anima perfetta che molto spesso si rivela un utopia. Quasi sempre quando ci si innamora di un sogno quando poi la realtà si sovrappone allo stesso è correlato a una delusione. Alle volte però capita che la realtà sia diversa dal sogno, ma ugualmente piacevole. E allora ti senti sopraffatto, e non sai se crederci perchè le cose troppo belle spevantano, non riusciamo a crederle possibili.


Abbiamo appena abbandonato Newark e ci stiamo dirigendo verso Belleville, il discorso di è spostato sulla musica. Non appena ho riconosciuto le note dei Misfits non ho potuto fare a meno di emettere un gridolino compiaciuto.

Il vampiro si è messo a ridere, “ Sei buffo sai?” mi ha detto prima di infilarsi gli occhiali da sole e negarmi l'accesso a quei due fasci di luce verde che albergano sul suo volto. Dovrebbe essere punibile per legge coprire un tale spettacolo.

Lo vedo tichettare con le dita sul volante mentre siamo fermi a un semaforo rosso. Non riesco a smettere di sorridere, forse penserà che sono scemo ma proprio non ce la faccio. Mi guardo intorno, cercando qualcosa che mi distragga dal fissarlo impunemente, un minimo di contegno cazzo. Gli occhi mi cadono su una cassetta abbandonata sul cruscotto.

Un incerta scrittura riempie la custodia bianca

Demolition Lovers”

la prendo tra le mani e la osservo. Cerco di collegarla a qualunque cosa di conosciuto ma non mi viene in mente niente.

Lui si accorge dell' oggetto che tengo tra le mani e sorride di nuovo, potrei dire un pò imbarazzato ma non potendo osservare i suoi occhi non ne sono sicuro.

Quella è una canzone incisa dal mio gruppo..”

E il tuo ragazzo suona con te?”

e nello stesso istante in cui le parole abbandonano le tue labbra la mente è già al lavoro nel mostrarti i vari scenari che potrebbero aprirsi davanti a te, tutti ugualmente tragici. E nel brusio che i meccanismi del funzionamento dei tuoi neuroni producono c'è un'unico suono che resta costante e urla sullo sfondo, è una voce crudele che non smette di ripeterti che sei un'idiota. E tu resti zitto in silenzio ad ascoltare perchè sai che ha ragione e non puoi ribattere niente. Ma dico, tra tutti i vari interventi e spunti di conversazione che potevano nascere dal fatto di sapere che lui avesse un gruppo cosa mi viene in mente di chiedere? Che idiota!

Raccolgo il coraggio per fissare di nuovo le sue iridi verdi che sembrano perse nel vuoto.

Ragazzo? Ma io non ho un ragazzo..”

il mio cuore perde un battito, forse non tutto è perduto.

E-e m-ma al-lora Matt?”

lui mi rivolge uno sguardo ancora più intontito e perso, mentre esclama

Matt? Ma lui è solo il mio amico simpatico con cui studio. E si, lui suona la batteria con me!”

la felicità che mi coglie nel sapere questa notizia viene denigrata dall' imbarazzo per questa figura da idiota che ho appena fatto.

E' qui vero?”

Quando la macchina si ferma davanti al mio portone la prendo come una salvezza e voltandomi a malapena verso di lui lo ringrazio velocemente prima di scappare verso la mia porta.

Appena dentro mi affaccio alla finestra, sono un idiota.

Osservo la sua macchina allontanarsi e mi do mentalmente dell' idiota per essermi lasciato scappare quest'occasione. Poi mi fermo a riflettere un attimo, non so ancora il suo nome



Alzi la mano chi appartiene a quel gruppo di persone che quando si trova da sola con il ragazzo che gli piace non si sa come, nè soprattutto perchè, diventa il centro mondiale delle cazzate e mostra una ininvidiabile capacità di dire tutte le cose più sbagliate nel momento più sbagliato. Ecco, io sono così..spero per voi di essere un caso isolato, ma nel caso in cui ci fossero altri strani esseri come me mi sentirei forse meno sola, e meno idiota..


La storia va un pò a rilento ma io voglio tenerla volutamente a questi ritmi..insomma, ogni tanto pure loro dovranno rodersi un pò il fegato o no?


ad ogni modo spero che il capitolo vi sia piaciuto..come al solito ringrazio chi legge e chi recensisce...vi adoro ragazze!!


Ultima nota, la colonna sonora usata per scrivere questo capitlo è stata “ 40 secondi di niente” dei Verdena..


giuxbouvier: grazie cara...beh una piccola evoluzione l'hanno avuta...spero tu non me ne voglia ma il ritmo è ancora lento..spero ti piaccia anche questo capitolo..


blaise_sl_tr07: è passato un sacco da quando ho aggiornato l'ultima volta, spero che in questo tempo tu sia riuscita a conoscere il tipo che ti piace..comunque stando a quello che sostengono i miei amici maschi una ragazza non fa mai una figura di merda se dal nulla va a conoscere un ragazzo, io non sono d'accordo ma loro dicono così...quindi forza e coraggio!


Re_i: grazie per il tuo amore cara! Ma non me lo merito dato che ho aggiornato questa storia in tempi scandalosi, quindi chiedo venia! In ogni caso spero continui a piacerti...


elfomikey: beh, non tantissimo ma un pò di dialogo lo hanno fatto, spero che ti piaccia anche questo...


Idra_31: anche io me lo chiedo sempre perchè a me non succede di vedermi Gerard davanti che mi saluta e mi sorride...da sveglia intendo!


Anna_94_17: awww!! Grazie cara!! In effetti Frank inquieterebbe anche me, ma alla fine anche io mi comporto bene o male nello stesso modo...spero ti piaccia anche questo!

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Capitolo 6
*** I don't know your name... ***


E quindi mi ha offerto un passaggio a casa e poi..”

Ray e Bob alzano gli occhi al cielo, sbuffando leggermente. Gli riservo un'occhiataccia prima di ricominciare a raccontare, schiavo di un entusiasmo del tutto insensato e padrone di un sorriso ebete che mi si è schiantato in volto da quando sono sceso da quella macchina.

Allora io sono salito nella sua macchina, che era bellissima, ed è partita una canzone dei Misfits e allora io ho cacciato un gridolino perchè era la mia preferita e lui..”

le imponenti mura ricoperte di libri offrono lo sfondo al resoconto della mia giornata, mi accorgo di catalizzare l'attenzione di ogni essere vivente su di me, probabilmente perchè mi sto agitando sulla sedia come un furetto impazzito. Ma non mi importa.

E ha una band!! vi rendete conto!!! E hanno fatto questa canzone che si chiama “Demolition lovers” e non pensate anche voi che già dal titolo si capisca la poesia? Che persona romantica il mio uomo..”

Mentre inietto parole a ripetizione nel discorso distorto che sto facendo la voce di Bob interrompe la mia cronaca con una domanda.

Aspetta, com'è che si chiama la band? Magari li conosco”

abbasso lo sguardo, ma il sorriso ebete ancora permane.

Ehm..non lo so”

Ray accorre a dare man forte al suo amico omaggiandomi di un' altra domanda.

Ma lui cosa fa nella band, lo sai?”

Scuoto ancora la testa.

Beh ma quanti anni hanno? Saranno più grandi di noi, magari potremmo avere qualche amico in comune..”

ancora una volta mi ritrovo a dover sussurrare un no come risposta. Loro mi guardano sarcastici, come se fossi un povero pazzo.

Almeno il nome lo sai? Quello del vampiro intendo..”

ecco..veramente non glie l'ho chiesto..”

alzo lo sguardo imbarazzato dalla superficie nera del tavolo per incontrare i loro due pieni di irritante scherno.

Frank!!! Ma ti ha riportato a casa e non gli hai neanche chiesto come si chiama?”

Effettivamente sembra una cosa stupida detta così.

Beh ma, non potevo chiederglielo!”

tento di difendermi, sperando di resistere al duplice attacco.

E perchè no? Non mi sembra una cosa tanto strana chiedere un nome..” mi chiede Bob con ancora un sorrisetto sarcastico sul volto.

Si ma stavamo parlando da un sacco, non potevo interrompere a metà al conversazione e dirgli : “ Senti, parliamo da ore ma non so come ti chiami, me lo dici?” avrei fatto la figura dell'idiota!”

Hai ragione molto meglio così eh?”

Ehy!! Guarda che era la prima volta che ci parlavo!!”

Appunto!” ridacchia Ray “ Sai come si chiama il suo batterista e la loro prima canzone ma non hai idea del suo nome, del suo ruolo e del nome della band, nè di che età abbia o in che classe sia..mi spiace dirtelo ma queste sono domande che si fanno la prima volta che si incontra una persona! Non si aspettano mesi a farle!”

Lo guardo improvvisamente senza più buonumore da ostentare. Poi lo guardo dritto negli occhi, incline a fornire l'ultima notizia degna di nota che so sul vampiro.

Abita a Newark!”

Ray alza un sopracciglio al mio inidirizzo. La sua indifferenza condita con quella di Bob.

E allora?”

Beh, non è un informazione cruciale?”

li guardo pieni di speranza ma loro mi rifilano un secco no come risposta. Li odio, ora mi sento accarezzato dalle fredde mani della depressione, hanno distrutto tutte le mie convinzioni su quello che la giornata di ieri ha rappresentato.

Ma non mi lascerò convincere da loro alla resa, quel ragazzo sarà mio!

Il nostro semplice borbottare viene interrotto dal suo arrivo, si posiziona al tavolo davanti al nostro salutandomi con una mano.

La visione della sua sagoma mi riporta di forza nel mondo dei sogni, l'unico posto in cui bellezze del genere possono davvero esistere.

Mi alzo, trascinato dalla incoscienza che anima da secoli le anime degli innamorati e mi avvicino a lui.

Il suo sorriso non fa altro che aumentare la mia instabilità emotiva. Ma mi impongo di controllare il mio tremore sedendomi davanti a lui e velando la nota di invadente imbarazzo che accompagna la mia voce.

Ieri non ti ho neanche chiesto il tuo nome..”

lui mi sorride, le sue guance acquistano un brivido di colore prima di rispondermi.

Già, hai ragione..io mi chiamo Gerard, tu?”

F-Frank..”


**


Gerard, la mia ossessione si chiama Gerard. Il vampiro che mi ha ossessionato per dei mesi ha un nome, ha una vita e un carattere. Un identità. Una voce. Smettere di pensare a lui come a un’entità soprannaturale posta sulla terra per allietare il mio senso estetico è difficile, di colpo la fiducia in me stesso e la sicurezza mi hanno di nuovo abbandonato. Ritrascinato nel circolo del vorrei ma non posso ho ripreso a comportarmi come un povero cretino, vivendo nei sogni e soffrendo nella realtà, immobile ogni qual volta lo vedo.

Quell' uomo odioso, la cozza, invece lo tallona senza ritegno, consapevole del peso che le sue occhiatacce hanno su di me, riesce a intimorirmi come poche persone. Non dovrei dargli tanto potere sulle mie azioni ma mi inquieta, non ho abbastanza forza per affrontare entrambi.

Non dovrei, e lo so.

Questa volta ho fatto di tutto per poter avere accesso alla sua vita, e dopo i fantastici passi in avanti fatti giovedì scorso eccomi a vanificare il lavoro fatto in pochi attimi. E il tempo mi corre dietro. Un frenetico conto alla rovescia riempie di ansia lo scorrere del mio tempo, avevo giurato che mai più un uomo avrebbe deciso il grado di felicità delle mie giornate e invece pare proprio che le cose vadano ancora una volta in questo modo. Se almeno lui venisse regolarmente, avrei del tempo per essere pronto alla sua presenza, ma così non ho neanche il tempo di abituarmi al fatto che lui ci sia che la biblioteca chiude. Uffa. Perché va tutto a caso, un giorno ti convinci che ci sia un motivo al perché le cose vadano così, poi invece tutto crolla di nuovo.

Forse punto davvero troppo in alto, forse posso farcela, certo è che vorrei che fosse mio. Vorrei poter posare gli occhi sulla sua perfezione senza sentirmi un mitomane, vorrei poter accarezzare il suo volto, sentire che sapore ha la sua pelle.

Vorrei baciarlo.

Vorrei che le nostre solitudini si intrecciassero in un'unica, perfetta, vita.

Farei di tutto per averlo, vorrei non dover pagare così caro il mio errore di ieri, vorrei rivederlo almeno una volta prima che parta ma so che non succederà.

Lui partirà per un tour con la sua band martedì.

Ci sono tre possibili giorni in cui potrò vederlo ma le speranza sono veramente pochissime. Forse dovrei andare a cercarlo nei luoghi di cui mi ha parlato, forse dovrei andare in giro per Newark a cercarlo, forse, forse, forse.

Il destino potrebbe aiutarmi ma in fondo non credo più di tanto neanche a lui, ho in testa solo una disarmante realtà. Ho dato un calcio alla fortuna, mi sono bevuto l’unica possibile cartuccia che avevo in canna, e non avrò altre possibilità.

In fondo basta sognare.

Non avrò altre occasioni, magari la prossima volta che lo vedo sta con la cozza.

E poi, lui di certo per me non proverà nulla, perché a differenza mia lui sa benissimo dove tovarmi.

Che stupido, continuo ad immaginarmi come il protagonista di uno shojo manga, solo che questa è la realtà, e queste cose non succedono.

Non a me perlomeno, mai.

Dimentichiamoci di lui, per favore, non voglio più pensarci.




Ma ciao!! Festeggiamo tutte la primavera, il carico di ormoni che la accompagna, le giornate al parco, le coppiette che si formano ( ieri in una sera tre nuove coppie!! Viva il gossip!! M aperchè io no??? Maledetto idiota...n.d.a.: ignorate il mio sclero, please!)

Eccomi qua con la fic più lenta che io abbia mai scritto, ma ho delle giustificazioni, tipo che ne sto scrivendo 4 contemporaneamente, ma non so se vi basta come scusa...

Ad ogni modo lo sapete bene girls, il rirmo di questa storia è mooolllttoo lento, potremmo lanciare un nuovo filone, dopo lo slow-food, le slow-fiction..ecco ignorate anche questa..

Passo ai ringraziamenti prima di continuare a scrivere cazzate e togliervi così ogni residuo dubbio sulla mia insanità mentale, tra l'altro avete commentato in tantissime lo scorso capitolo, grazie grazie grazie ( come direbbe ville..)

poetictragedy: eh già, diciamo che tra tutti e due non sono molto svegli..ma la primavera magari aiuterà anche loro..

Fallen: ma ciao cara, è sempre un piacere averti tra le mie lettrici, mi fa piacere ti piaccia ma per questa dovrai abituarti a tempi di lunga attesa tra un capitolo e l'altro..

Mcr_girl: Mikey comparirà presto, non appena Frank e Gee cominceranno a parlare un pò di più...

Anna_94_17: eheh, allora siamo in due ad uscire di testa davanti a qualcuno che ci piace..meno male che non sono sola! Gee è adorabile, difficile non amarlo...

pogo: eheh, poveri tutti e tre dico io, mi ci metto in mezzo anche io, eheh felice di averti fatto ridere...

linkin park: ecco, la speranza di un mio aggiornamento rapido è ovviamente naufragata nel nulla, sorry! Si Matt è un idiota e intolleraabile, non avrei mai potuto spedire Gee tra le sue braccia!

Guidus: grazie dei complimenti! Si, Frank è il tipico ragazzino innamorato, mille paranoie e poi momenti di assoluta sfronatezza, corredati di seghe mentali...ahh l'amour!

blaise_sl_tr07: si la storia procede molto a rilento, in tutti i sensi, sia come velocità do aggiornamento che come trama...spero che la mia blaise non se la prenda troppo a male..comunque la primavere potrebbe portare svolte un pò a chiunque, mai dire mai, nè per questa storia nè per il tuo pseudo-ray, che poi se ha i capelli come quelli di ray sei fortunata che non può neanche nascondersi

giuxbouvier: si si Matt ci prova e basta, non riuscirei mai a consegnarli gerard tra le braccia, non se lo merita no no no...

OoglOO: Ti perdono non preoccuparti cara! Eheh, non so perchè ma non mi riesce difficile crederti...ahahah ( ovviamente scherzo, non prendertela!), è che sei talmente piena di energia da essere altamente esposta alle figure di merda, questo dal mio punto di vista è un complimento...

SadSong: eheh, si si, condivido le tue idee su tutti i personaggi...però Frank oltre ad essere rimbambito è anche tenero no??



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Capitolo 7
*** Rain ***


Sono parole vuote quelle che riempiono l'aria intorno a me, e la pioggia che batte violenta sui vetri pare darmi ragione. Rivolge tutta la sua rabbia contro le finestre, picchiandole, stridendo contro di loro, chiedendo che il supplizio abbia una fine. Ma nulla da fare, la tortura non si placa, la prof continua a spiegare e le parole continuano a rotolarmi addosso senza mai colpirmi davvero.

Un tuono segna un disappunto del cielo, mi è sempre piaciuta la pioggia. O meglio, ho sempre amato i temporali, quelli che ti costrigono a cercare un rifugio, quelli che sfogano tutta la rabbia del cielo e del mondo. Mi scuotono, ogni volta. Mi spostano dal torpore in cui navigo, mi costringono a guardarli, a sentirli. Mi impongono di alzare lo sguardo verso il cielo.

Sorrido, riemergendo alla vita quando alla vista delle gocce che aggrediscono il vetro si sovrappone quella virtuale di un volto, il suo volto. Una delle poche altre cose che mi costringono alla resurrezione. Una di quelle poche cose che ti obbligano ad appropiarti della tua vita, impedendole di scivolarti tra le dita senza un senso.

O perlomeno, a volte.

A volte invece il pensare a lui è così intenso da imprimere nel mio corpo una tale dose di malinconia da portarmi a pensare che senza di lui nulla abbia senso. E lui non mi appartiene.

Frammenti di pensieri mi inondano il cervello, e sono talmente confusi da variare alternatamente tra positivi e negativi, l'unica costante è un paio di occhi verdi che risplendono sullo sfondo.

Il suono della campanella copre i pensieri della mia mente inquieta con un altro che li sovrasta tutti: “ Finalmente!”

Esco dall'aula che occupo con questi sconosciuti, facce anonime che mi vivono intorno senza neanche notare la mia esistenza. Ma non mi importa, è una sola la presenza che bramo, quella che anelo a completamento della mia anima.

Mi alzo lentamente mentre intorno a me tutti si muovono velocemente, come se gli fosse offerta l'unica possibilità di fuga da un carcere di massima sicurezza. Illusi, penso, perchè le porte si riapriranno domani, per inglobarci nuovamente nel suo ventre.

Mentre la pioggia continuerà a farci ancora compagnia.

Frammenti di colore si staccano dalla struttura per affrontare la pioggia. Urlando, correndo, saltando. Resto a fare da spettatore mentre mi isolo dal mondo inforcando el cuffie e alzando il cappuccio. Non appena le note dei Misfits inondano le mie orecchie mi mischio alla folla di frammenti, aggiungendo il nero come colore a quelli presenti.

Le gocce cadono pesanti, scalfendo la stoffa, lottando con le note che mi invadono.

Adoro questa sensazione.

Improvvisamente non avverto più il loro peso addosso, alzo lo sguardo scoprendo di avere ora un ombrello a farmi da cupola al posto del cielo. Mi volto infastidito ma mi blocco non appena mi scontro con due occhi verdi.

Le sue labbra si schiudono in un saluto, non colgo la sua voce ma il loro intento mi pare chiaro. Impedisco ai Misfits di urlarmi addosso ancora schiacciando stop e liberandomi delle cuffie.

Ciao!” mi ritrovo a rispondere con tono eccitato in un impeto di vitale incredulità. Poi mi guardo intorno, avrei voglia di scappare. Correre via e trovare un angolo buio in cui calmarmi, dire al mio battito di rallentare e imporre un sorriso sul mio volto. Vorrei non avere 15 anni e non ritrovarmi ad arrossire ogni volta che mi parla.

ehm..sto andando a prendere un caffè allo Starbucks..”

mi informa mentre l'ombra del suo ombrello nero continua ad impedire alla pioggia di toccarci, mentre il suo rumore battente fa da sfondo al mio imbarazzo e scheggie impazzite ci corrono intorno.

Vengo con te!”

mi sento sbottare con voce entusiasta e in falsetto e vedo le sue pupille dilatarsi dalla sorpresa. Cazzo! Magari era un modo per congedarmi, di certo non un invito! Ma perchè sono così idiota? Cazzo sono nato nei giorno dei saldi dell'idiozia?

Abbasso lo sguardo a fissarmi i piedi, focalizzando l'attenzione sui miei jeans pregni d'acqua e cerco di correggere le mie parole, fingendo di essere una persona normale.

Cioè ti faccio compagnia, se ti fa piacere...”

alzo timidamente il viso e quando incontro il suo ci trovo un sorriso ad attendermi.

Ma certo! Però dovremmo stringerci sotto l'ombrello..è un pò piccolo!”


**

Se chiudo gli occhi penso ancora alla sua figura., al mio corpo imprigionato nella sedia di fronta alla sua, l'odore di tabacco che ci accompagnava, le emozioni provate in quei brevissimi cinque minuti passati dalla scuola allo Starbucks stretti sotto l'ombrello.

Eh già, alla fine mi sono disperato così tanto che qualcuno lassù deve essersi intenerito e mi ha portato oggi il mio uomo a scuola.

Le sensazioni dei nostri corpi abbracciati, la consistenza del tessuto della sua maglia tra le mie mani. Il suo respiro che sentivo così forte nonostante la pioggia ce la mettesse tutta per distrarmi.

I brevi venti minuti passati a sorseggiare un caffè hanno dato alla mia giornata uan sferzata di dolce vitalità. Le parole che ci siamo scambiati hanno costruito un labirinto confuso di passioni e odi e idee del tutto simili, un affinità latente che aspettava solo di essere scoperta. La bellezza della sua voce, la risata che contornava il suo volto, la sensualità della sigaretta tra le sue labbra.

E poi i suoi occhi, quei due inenarrabili pezzi di meraviglia piantati sul suo volto. Da togliere il fiato.

Al momento del congedo ci siamo salutati con un imbarazzo crescente, o perlomeno io lo ero. La voglia che mi opprimeva era quella di baciarlo ma forse sarebbe stato prematuro. E anche se avessi voluto sfiorare le sue guance con le mie labbra l'idea di avvicinarmi così tanto a lui mi inchiodava, mi sembrava un gesto troppo immenso per poter davvero essere fatto.

Così ho cercato parole con cui interrompere il predominio del ticchettio delle gocce che ancora bagnavano la città. Gli ho chiesto quando lo avrei rivisto, se sarebbe passato dalla biblioteca magari. Mi dice che non sa quando può, perchè ha le prove della band e non sono mai nello stesso giorno. Poi una sua frase mi lancia nel vuoto.

Dimmi quando vai tu. Se so che ci sei tu farò di tutto per venire..”

Balbetto qualcosa di incomprensibile che poi riesco a comporre nel nome di un giorno della settimana.

Mercoledì..”

Lui sorride, e il suo cellulare arriva a rubarmi la sua attenzione. Lo vedo osservare lo schermo, probabilmente legge un messaggio, poi si volta di nuovo verso di me.

Sono già in ritardo, devo andare. A mercoledì allora?”

Annuisco velocemente con la testa mentre l'imbarazzo su come vada salutato mi avvolge ancora. Agito una mano salutandolo come un bambino, lui ricambia e pronunciando un “ Ciao!” si allontana da me verso la sua macchina.

Lo vedo sfrecciare verso la città e sparire dalla mia visuale. Un sorriso ebete mi si stampa sulla faccia.

Se so che ci sei tu farò di tutto per venire.”.

Questa frase mi risuona nella testa, non so se lui è una persona che mantiene le speranze, lo scoprirò mercoledì prossimo.

È veramente assurdo pensare che io sia andato a fare merenda con il vampiro, conoscendomi non lo avrei mai creduto possibile.

E invece, credo proprio che questa volta posso farcela a vivere una vera storia d’amore. Mi sento come una ragazzina che conosce il più figo della scuola.

Gerard, devo ricordarmelo che so il nome. Gerard.



Ciau...ecco un altro capitoletto della storia più lenta della sottoscritta. L'ho scritta durante l'unica lezione che ho seguito oggi in università. Eh già, una studentessa modello, salto tre ore di lezione perchè le considero troppo mattiniere, quelle che poi decido di fare per mettere a tacere la coscienza le passo a scrivere fanfiction..

Per l'ispirazione che è tornata ringraziate Torino, ieri sono stata lì a fare un tour esoterico con i miei amici ( che figata!) e ogni volta che vedo quella città non posso fare a meno di pensare che la amo...aaawww!! Se vivessi lì sarei costantemente ispirata...che meraviglia!

Ora passo ai ringraziamenti:

guidus: ciau amica sotto mentite spoglie..eheh! Beh dai questa volta ho aggiornato un pò prima eh...ù

Anna_94_17: eheh, il tuo ragionamento non fa una piega, Gee è Gee e Frankie è Frankie.. Frank un idolo? A me sembra un'idiota in questa fic..eheh..

blaise_sl_tr07: si hai ragione, infatti ho corretto quel pezzo scritto al femminile..che dici? Mi sono identificata troppo?? Ahaha...Spero anche io che la tua ispirazione venga a farti visita, magari ti appare in sogno..eheh..ci sentiamo su msn..visto che ho aggionato anche questa? Contenta?

Giuxbouvier: SII!!! Brava!! Abbasso la cozza!! Abbasso tutte le cozze del mondo che vogliono gli scogli che non gli appartengono!! Eccoti il nuovo capitolo...

OoglOO: Ohi! Abbi rispetto per gli anziani tu! E poi dato che l'errore era tutto tuo che hai sbagliato a commentare direi proprio che dovresti scusarti...sisi!

Fallen: eheh, beh dai stavolta ho postato un pò prima rispetto all'ultima...spero ti piaccia anche questo capitoletto..

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Capitolo 8
*** MoonLight ***


La luna ruba lo sfondo ai miei pensieri, l'unica luce che anima la mia mente attraversata da pensieri bui e depressi. La luna mi rimanda alla sua bellezza, al fascino della sua pelle pallida, dei suoi colori tenui, all'immane bellezza che anima le cose semplici. Mi sento talmente stupido questa sera. Ingenuo, sprovveduto, illuso. È martedì, e lui non è venuto. È martedì, e le mie illusioni si sono infrante. È martedì e ad ogni minuto che passava mi sono sentito sempre più stupido, ogni secondo passato a sezionare ogni persona entrasse nella speranza fosse lui, ogni sguardo di compassione che Ray e Bob si scambiavano vedendomi svuotato da ogni entusiasmo. Tutto questo mi ha ucciso. E la debole speranza che ha ricoperto ogni fottutissima molecola del mio corpo per tutta la giornata è scomparsa senza pietà quando la biblioteca ha chiuso.

E' uno stronzo..”

la voce di Ray è arrivata chiara a fine giornata, tentando di liberarmi dall'angoscia, come se sentire offendere la persona che desideri ti facesse improvvisamente abbandonare ogni sogno.

Non è così, non lo è mai stato.

Non ci si può arrendere alla sterilità solo perchè sono gli altri a consigliartelo, anche se magari hanno ragione, e anche se tu sai che non c'è nulla di più vero di quello che ti dicono, non ce la fai. Devi sbatterci contro, veder sparire ogni possibile motivazione per cui le cose possano essere andate in quel modo, devi non avere vie di fuga oltre alla realtà, la verità deve essere lampante e innegabile. Solo così, forse, si riesce a capire di essere imprigionato in un errore più grande di noi. Perchè fino a che quel momento in cui il tuo sogno non ha più vie di fuga per farsi accettare, quando la realtà è talmente potente da contaminarlo con la sua ignobile banalità, fino a quando non ti devi arrendere resti sospeso in un mondo in cui puoi eludere la realtà. E fiondarti in una nuvola di sogni in cui ogni obiezione è bloccata dal pensiero suicida.

Si, ma..”

E quel ma apre un mondo di ipotesi, sfaccettature, giustificazioni. E tu te lo giostri come vuoi questo immenso potenziale di scuse con cui poterti illudere. Perchè la realtà non ha senso per te, quello che vuoi è la persona che desideri, e se non puoi averla allora te la costruisci, la immagini, la sogni. E il suo perdurare nella tua mente la rende più reale, meno onirica.

Svuoto la mente in compagnia di una birra solitaria, la dedico alla luna, al suo pallore.

E alla persona che mi fa tornare in mente.


**


Il tempo segue un circolo nel suo scorrere, si ripropone scandito dalle stesse lezioni. Nulla ti fa cristallizzare il tempo più dell'andare a scuola.

Oggi è martedì.

Un altro martedì, arrivato esattamente dopo la promessa di un incontro che non c'è stato. E per quanto questa settimana sia stata pesante, impegnata, ingombrante; per quanto questi giorni siano passati in modo assolutamente disinvolto il suo pensiero è stato opprimente comunque. Ha imprigionato ogni secondo in una spasmodica ricerca della sua figura nel gregge di persone anonime che popolano la scuola. Ha costretto il mio corpo a restare chiuso in una biblioteca a tentare di studiare mentre al di fuori di quelle pareti giornate piene di sole si consumavano leggere. Ha avvelenato i miei sogni eppure non riesco a non pensare che quegli occhi verdi siano la migliore sostanza stupefacente mai provata.

Migliore della nicotina che distende i miei nervi in questo momento. Anche se la dipendenza chimica che mi forniscono è la stessa. Sbarro gli occhi, il mondo che sto osservando da questa finestra mi svela la sua presenza. Circondato da anonime presenze lo vedo appoggiato ad un lampione con una sigaretta intrappolata tra le labbra, gli occhi che mi condannano imprigionati dietro un paio di occhiali da sole. La voglia di correre da lui mi colpisce forte e sto per assecondarla quando quel che vedo mi blocca. Nel cortile si avvicina a lui la cozza, e a qualche secondo di distanza anche il biondino slavato.

E lo osservo ridere, e lo vedo sorridere, e parlare, e sfiorare gli altri, e pensare, e abbracciarli. E ogni sua azione, ogni suo gesto mi fa male. Un colpo diretto al cuore. E non è gelosia, è probabilmente la muta delusione del rendersi conto che la sua vita esiste anche senza di me. Che probabilmente io per lui sono solo un rumore di fondo a cui non è necessario prestare attenzione se non ce ne è bisogno. E mi fa male il pensare che per me non sia così. Il non riuscire a classificarlo solo come qualcosa di accidentale capitato sul mio cammino. Mi fa rabbia pensare che mentre lui ride felice io sono qui a fissarlo da due piani più su senza nessuna voglia di ridere. Con le ginocchia pesanti e gli occhi lucidi.

Forse questa volta la realtà sta bussando troppo forte per riuscire a zittirla ancora.


**


Le mattine sono tutte uguali. La sveglia suona, tu ti alzi e sai che il luogo in cui arriverai sarà lo stesso in cui sei andato ieri. Le mattine sono anche stronze perchè quando ti svegliano non ti avvisano che quella giornata che stai per vivere potrebbe essere definita bella. Sono stronze perchè ti lascianno nell'ignoranza, e quindi tu assecondi il tuo umore nella scelta dei vestiti, e ovviamente dato che sei scazzato con il mondo intero opti per una soluzione che renda noto a tutti il tuo stato d'animo. Risultato: sembri un barbone. Ma non ti importa, tanto da una giornata come questa non ti aspetti nulla.

Le mattine sono stronze perchè quando decidono di poter fare uno strappo alla regola e dirti cosa sta per avvenire, non riescono mai ad avvertirti in tempo utile perchè tu possa organizzarti decentemente. E l'unico risultato che producono è prolungare la tua agonia, perchè è troppo tardi per darti un aspetto decente, ma troppo presto per non inizare a pensare a quali sono le tue condizioni. E più ci pensi e più tramuti la tua immagine in quella di un essere orribile, e più ci pensi e più ti agiti, e più diventi insicuro e più sei nervoso. Guardi ancora lampeggiare il messaggio sullo schermo. Hai appena preso il pullman per andare in biblioteca, sei consapevole di non poter scendere e prenderne un altro e soprattutto sai cosa nasconde quel messaggio. Lo sai perchè Ray non ti scriverebbe mai a quest'ora se non per dirti una cosa.

C'è il vampiro in isu...solo!!”

Lo leggi e mentre ti perdi nella catastrofica analisi di te stesso il pullman si ferma davanti alla biblioteca. Cerchi di mettere a tacere i neuroni, interrompere la via sinaptica che porta i messaggi in giro per il tuo corpo. Ma non ci riesci.

Incerto e traballante varchi la soglia, e quando una sagoma scura risplende tra gli scaffali di libri non sai cosa fare. In tutti i giorni passati a crogiolarti nella depressione non hai mai pensato a costruirti una posizione su questa storia. Ti lasci trascinare dagli eventi, senza controllo, in un inquieta altalena di stati d'animo opposti.

Individui Ray e Bob a qualche tavolo di distanza, gli concedi un occhiata distratta anche se in realtà vorresti correre da loro. Arrivare al loro tavolo, sbattere la testa contro la superficie nera e farti consolare, magari anche scoppiare in lacrime. Il motivo non ti è del tutto chiaro, ma sospetti che sia quel tappo di emozioni che ti chiude la bocca dello stomaco che lotta per uscire a farti venire voglia di piangere.

Ma poi l'incoscienza prevale di nuovo, e con il tuo carico di confusione ti avvicini all' oggetto dei tuoi desideri. La voce che esce flebile dalle tue labbra si articola in una forma leggiadra di saluto.

Ciao!”

E quando lui risponde al saluto e ti punta quei due fari verdi addosso senti il respiro mancarti.

E un unico pensiero riesce ad attraversarti la mente.

Sono di nuovo fottuto.



Ciaooo!!! Non mi scuserò per il ritardo tanto ci siete abituate no??

Passo veloce ai ringraziamenti...e vi comunico che qui piove...noioso eh?

Ex_90: Ciauuuu!! Grazie mille dei complimenti, per questo hai dovuto aspettare un pò ma spero ne sia valsa la pena..

Anna94_17: no, hai perfettamente ragione invece..non credo che Frank sia idiota in questo modo anche nella realtà...e poi è troppo tenero per essere qualcosa di diverso dall'adorabile..aawww

OoglOO: ahinoi! Ciao studentessa modello..sai che pensavo oggi? Che la storia di sp la stiamo mandando avanti da prima del concerto degli Him, quindi da più di un mese...è uan catastrofe!!! Comunque non posso aggiornare questa storia più in fretta...il sacro templare dell'ispirazione non vuole..

Fallen: se mi regali il biglietto per torino mi piazzo sul pò e te la finisco la storia...eheh, spero ti piaccia anche questo..

blaise_sl_tr07: ehm..nn sono usciti insieme..come noti avevano un appuntamento in biblio e Gee non è andato, pensi ancora che quella frase sia sdolcinatissima? Beh, lo sarebbe se fosse vera..comunque io ancora non dispero per il lieto fine..p.s: l'hai letta hysteria?

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Capitolo 9
*** It's my last opportunity ***


Vorrei urlare. Davvero, vorrei farlo, ma le mie labbra restano sigillate, e il rancore e la delusione covano inespressi nel mio corpo. Inglobo la mia delusione in un angolo remoto del cervello, non riesco a cavare fuori uno solo dei pensieri che mi hanno molestato in questi giorni per sbatterglielo in faccia. Davanti a quei due occhi verdi non riesco più a pensare a nulla.

Come va?”

mugugno un bene prima di sedermi accanto a lui e tirare fuori dallo zaino i miei libri. Evito con caparbia di incrociare i miei occhi con i suoi, anche se sento il suo sguardo bruciarmi addosso. Mi interstardisco nel dare tutta la mia attenzione al libro che mi è davanti, anche se il cuore che pompa come un dannato per la sua vicinanza pare non essere d'accordo.

Percepisco lo scorrrere di ogni singolo secondo come la agonizzante attesa di un momento che non arriverà mai e che non ho il coraggio di richiedere. Come dirgli che la sua mancata promessa ha avuto un effetto devastante su di me, in fondo siamo poco più che conoscenti, lui non mi deve niente.

E io questo lo so, perfettamente.

So di non poter pretendere, so di non poter parlare, di non potergli chiedere niente perchè tra noi non esiste niente. E anche se la sua vicinanza mi investe con potenza quello che vorrei sarebbe non donargli così tanto delle mie energie.

Ti va un caffè?”

mi riscuoto qualche secondo, strappato dalla finta indifferenza con cui tento di ricoprirmi studiando. Incontro i suoi occhi verdi, perdendomi dentro di loro con involontaria confusione.

Si!”

mi sorride e ci avviamo in silenzio fuori dalla biblioteca. Nel percorso mi volto a guardare verso il tavolo di Ray e Bob che mi sorridono e alzano un cartello con la scritta “ Go! Frankie Go!” sghignazzando come due cretini, mi volto di scatto sperando che il vampiro non li veda. Ma perchè due idioti del genere dovevano capitare giusto a me? Perchè?

Lo Starbucks ci accoglie appena al di là della strada, con la sua calda atmosfera e le sue canzoncine pop in filodiffusione. Ordiniamo i nostri due caffè e attendiamo che arrivino, cerco di dissolvere il mio nervosismo affidandomi a una marlboro rossa ma non ha un effetto sufficiente.

Oggi sei molto concentrato sui libri eh? “

Mugugno un assenso incomprensibile, lui mi scruta pensoso un attimo e poi ricomincia a parlare.

Tra tre giorni ho l'ultimo test e poi la consegna dei diplomi..Sono tesissimo!”

abozza un sorriso nella mia direzione mentre io sento il respiro mancarmi, inizio a boccheggiare non appena mi rendo conto che questa potrebbe essere l'ultima occasione che il destino mi ha concesso. Dovrei sfruttarla, e invece sono solo in grado di balbettare.

D-diplomi?”

Già, sono all'ultimo anno..ancora qualche giorno e sarò fuori da quell' inferno di scuola. Non vedo l'ora!”

Conclude la sua breve dichiarazione con un sorriso mentre i caffè arrivano al nostro tavolo trasportati da una graziosa cameriera.

Il mio sguardo si perde, ancora, nel vuoto. E ancora vorrei urlare,e sbattere i pugni a terra e scuoterlo e pregarlo di accorgersi di me, della mia esistenza. Ma ancora una volta non lo faccio, lascio solo che la mia tristezza si mischi al sapore amaro del caffè.

È la tua ultima occasione Frank.

E la stai buttando via.


**


Inspiegabilmente quando torniamo in biblioteca la loquacità è tornata a farmi compagnia,

ha ridipinto di entusiasmo la nostra connessione, rendendo piacevoli questi ultimi minuti in sua compagnia.

La morsa che mi stringe lo stomaco diventa più forte ogni volta che penso che questi siano gli ultimi attimi in cui ho la possibilità di stare con lui. E il pensiero che sia giunto il momento di fare qualcosa di più mi sta martellando le meningi. Mi perdo a osservarlo, ora che stiamo ridendo insieme non riesco neanche a ricordarmi di quanto mi abbia fatto stare male per aver saltato quella specie di appuntamento che ci eravamo dati.

Raccolgo il coraggio e cerco delle parole per preparare il mio piano di morte. Avrò l'animo del kamikaze ma voglio una fine.

Ora e subito.

Si o no.

Respiro forte prima di pararmi davanti a lui.

Gerard, senti..”

Mi guarda sgranando i suoi grandi occhi verdi, ancora pieni della nota di allegria appena svanita con le nostre risate.

Ho tutta la sua attenzione ora, sto per continuare quando una voce alle mie spalle lo distrae.

Gee! Eccoti!”

Mi volto e quello che vedo conferma i miei timori, la cozza è ancora tra noi. Pronta a rovinare i miei piani e riservarmi le sue occhiate inceneritrici. Lo odio!

Mi dirigo a malincuore verso il tavolo di Ray e Bob, in evidente bisogno di appoggio morale. Arrivo al loro tavolo e lascio andare la mia testa a sbattere sul tavolo, vorrei ripetere la stessa azione con la testa della cozza ma sono una persona civile, cerco di ricordarmi.

Ehy, che ti succede?” mi chiede Ray, preoccupato.

Cozza e vampiro a ore 10” gli risponde Bob, ridacchiando. Pare proprio che la mia odissea amorosa li diverta alquanto.

Per tutta risposta dò un altra capocciata al tavolo, sperando di farmi del male, ma ovviamente sono troppo vigliacco anche per darne una come si deve.

Uao! Certo che si è propio accozzato! Guarda là, sembra un polipo!”

Mi volto a guardarli, e il sangue mi sale alla testa. Ma come si permette quell' essere di stargli così vicino? E la mano sul suo schienale? Dico, vogliamo parlarne??

Comunque, se ti fa piacere secondo me stamattina, quando è arrivato, stava cercando te...”

Mi volto speranzoso verso Ray, “ Eh?”

Lui mi sorride, paterno.

Si, è arrivato e si è fatto un paio di volte il giro della biblioteca guardandosi intorno, poi è rimasto a fissarci per qualche secondo e alla fine si è seduto.”

Mugugno di delusione.

Beh, magari cercava la cozza..”

Beh, poteva chiamarlo..”

Allora cercava un posto..”

stamattina la biblioteca era vuota!”

Ah!”

Allora forse hanno ragione, penso già pronto a partire per il mondo delle favole ma poi lancio un altra occhiata in direzione del suo tavolo e mi sento crollare al suolo. Sono stufo di accontentarmi dei sogni, se non posso averlo a cosa serve sperare?

******

Ciaoooooo!!!! Eccomi qua! per chi se lo chiedesse non sono sparita del tutto; mi sono solo lanciata nella vita notturna milanese stando fuori quasi tutte le sere e alla fine di queste settimane di overdose di vita sociale mi sono ritrovata senza soldi e con l'influenza...oggi è il primo giorno in cui sono tornata alla normalità, anche se qualche brivido mi resta, e ho pensato di scrivere un nuovo capitoletto di questa storia! Comunque dal prossimo le cose inizieranno a darsi una mossa. Boh, spero vi piaccia.. In ogni caso sappiate che ho la testa che mi scoppia, per cui la non bellezza di questo capitolo piò esser legato a quello...

Grazie a tutte quelle che commentano e anche a chi legge solamente...e grazie alle 18 persone che hanno messo questa storia tra i preferiti....uaoooo!! Non me l'aspettavo mica....

Beh, ora vado, da me e dal mio mal di testa tanti saluti!! baci baci

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Capitolo 10
*** Two idiots ***


La sveglia squilla impazzita, esattamente dentro le mie orecchie appannate dal sonno. Mi alzo irrequieto, oggi è il giorno.

Mi giro verso la sveglia, i numeri in rosso lampeggiano in tutta la loro crudeltà, raggiungo il cellulare e compongo automaticamente il numero di Ray, lasciando le mie dita libere di muoversi veloci nella sequenza di numeri che ormai conoscono a memoria. Dopo brevi squilli una voce assonnata mi risponde.

Mmmmhhh...ssi?”

Ray? Mi serve un consiglio...secondo te devo andare oggi?”

lo sento sbuffare prima di rispondermi con una voce impastata di sonno.

Frank..hai rotto le scatole a tutti per mesi, ora per favore vai e provaci e liberaci dalla tua ossessione!”

Click. Guardo la cornetta leggermente confuso, poi riguardo la sveglia che segna le 7:30, mi chiedo perchè Ray debba essere così antipatico già a quest'ora del mattino. Scuoto la testa e mi infilo nell'armadio alla ricerca del mio abbigliamento da guerra.


**

Il sole illumina il teatro della mia pazzia, sono un vero maestro nel lasciar passare le occasioni che mi si presentano senza tentare e poi invece cercare di combinare qualcosa quando neanche un miracolo potrebbe aiutarmi.

Passeggio per il cortile della scuola, in questo giorno di festa sono circondato da genitori festanti e bambini pestiferi e iperattivi che si rincorrono nel prato. Mi avvio verso la pedana, i diplomandi sono già tutti lì. Li osservo nella loro alienante toga blu, tutti con un sorriso stampato in volto, la cui origine non si capisce bene se sia imposta da questioni di etichetta o sincera espressione di gioia. Individuo nella folla il ragazzino biondo che si alterna con la cozza nel circondare il mio uomo, accanto a lui una signora bionda e una leggermente più anziana e molto elegante. Mi siedo qualche fila dietro di loro, cercando di identificare nella folla di studenti la mia ossessione.

E lo vedo.

È di fianco alla cozza e sta sorridendo, parlando con lui, ancora una volta una morsa di gelosia mi stringe lo stomaco. La cerimonia è solenne, nella cornice della scuola numerosi puntini blu si alternano nell'andare verso il palco da cui il preside chiama il loro nome.

Way Gerard!”

lo vedo avanzare lentamente verso il palco, mi perdo nel seguire l'innaturale eleganza del suo passo sciatto.

Quando la cerimonia finisce il cortile vede rompere la calma innaturale che aveva accompagnato la consegna dei diplomi e si colora di voci. Il segnale che da l'inizio al disordine è il lancio dei cappelli dei diplomandi che corrono verso il cielo ricadendo poco dopo a terra, riportati da una severa forza alla realtà. Nell'insieme confuso di abbracci e congatulazioni e visi sorridenti noto farsi spazio a fatica quello che è il mio futuro marito. Vedo il biondino corrergli incontro e investirlo con un abbraccio, mi perdo nell'immaginare me al suo posto, perso nelle sue braccia con lui che mi scompiglia i capelli sorridendo. Successivamente lo vedo dedicare baci a abbracci anche alle due donne che accompagnano il biondo slavato.

Saltello nervoso da un piede all'altro, ancora indeciso sul da farsi. Sto per chiamare Ray di nuovo in cerca di conforto e di una risposta ai miei dubbi ma quando rialzo gli occhi noto che si è accorto di me e mi sta fissando da qualche metro di distanza. Deglutisco rumorosamente mentre lo vedo avvicinarsi a me. Quando mi arriva vicino vengo investito dalla luce del suo sorriso.

Inevitabilmente le mie funzioni vitali subiscono una battuta d'arresto quando si ferma davanti a me e mi punta addosso quei due fari verdi, conditi da un allegria testimoniata anche da un sorriso sincero che lo illumina rendendolo ancora più affascinante.

Che fai qui?”

mi chiede con tono vagamente canzonatorio non levandomi mai quel suo sorriso di dosso.

Passavo di qui...”

mento con un tono innocente che mi fa registrare di essere un idiota nello stesso momento in cui apro bocca, lui coglie la falsità della mia affermazione e mi riserva un sorrisetto macchiato di indisponente ironia. Gli riservo un pensiero di odio, se te ne sei accorto puoi anche evitare di prendermi in giro, ma il mio fastidio non emerge dal volto ancora plastificato dall'imbarazzo.

Ero in biblioteca e siccome avevo voglia di fare una pausa...”

lascio la frase incompleta, sperando di avere fornito un alibi non troppo stupido alla mia presenza qui, ma la vena sarcastica ancora non accenna ad abbandonare il suo volto.

Piega leggermente il volto da un lato e continua a guardarmi con sguardo indagatore e sarcastico.

Davvero? E ti vesti sempre così quando vai in biblioteca?”

Arrossisco violentemente. Abbasso il volto dando un occhiata ai miei vestiti ricercati con tanta attenzione stamattina e che ora mi strapperei di dosso per avere la mia felpa nera con il cappuccio e sottrarmi al suo sguardo derisorio.

b-beh...”

cazzo! Sto balbettando, ti prego Gerard smettila, penso e forse questo pensiero arriva agli occhi e si trasmette nei suoi perchè la frase che arriva dopo è pregna di umanità, una mano per aiutarmi a tornare al suo livello.

Beh anche io in effetti mi vesto sempre così per venire a scuola...”

fissiamo entrambi la sua tonaca blu e scoppiamo a ridere in coro.

Gerard tesoro vieni a fare le foto!”

una donna bionda arriva a rubarlo alla mia attenzione. Mi rivolge una breve occhiata di scuse prima di allontanarsi.

scusami...ci vediamo dopo?”

mi chiede con quella che sembra una punta di speranza nella voce. Sorrido e annuisco lui mi sorride di rimando e lo vedo scomparire nell' abbraccio di parenti e amici, mi sento fuori luogo.

Mi guardo intorno e noto che tutti sono stretti in abbracci, avvolti da risate, parole, battute. Poi torno a guardare lui, sta sorridendo, abbracciato al solito ragazzino biondo che lo seguo dappertutto come un ombra, forse anche lui ha perso la sua ragione mentale in quegli occhi verdi come me. Poi è il turno della cozza a mettere le sue mani sulla sua vita per abbracciarlo, mentre io da lontano osservo la loro festa, la sua festa e mi rendo conto che non è solo l'imbarazzo a mantenermi immobile ma piuttosto la consapevolezza della figura patetica che sto facendo.

Sembro un imbucato a una festa.

Stringo i pugni e il dolore delle unghie impresse nella pelle mi risveglia e mi fa decidere che io qui non ci voglio più stare. Mi avvicino a lui con un sorriso, non mi importa se questa è l'ultima occasione che ho, non mi interessa se potrei non rivederlo più. L'unica cosa che so al momento è che non voglio stare più qui, voglio scappare.

Toggo leggermente il suo braccio coperto dalla stoffa blu e mi stupisce il sentire il contatto con il tessuto, unica testimonianza che anche io faccio parte della scena, anche se sono solo una comparsa.

Io vado..”

lui perde per un attimo il sorriso, ma lo rimpiazza subito con uno identico. Sento la mia mente sbuffare, probabilmente quell'attimo di incertezza era semplicemente studiato per non farmi capire che la mia assenza è del tutto irrilevante nella sua vita.

Di già?”

lo sento esclamare con tono che potrebbe sembrare deluso. Ma non mi scuote dalla mia decisione, ho bisogno di urlare e farlo qui non mi sembra la soluzione adatta per evitarmi un ulteriore figura di merda.

Eh si, ho un impegno con Ray e devo andare...”

Ok..”

bisbiglia a bassa voce prima di avvicinarsi e lasciarmi due baci stampati sulle guance per salutarmi. Quando si allontana mi perdo nel suo odore avvolgente che si allontana.

Magari se organizzo una festa te lo faccio sapere..”

mi informa, io annuisco con la testa senza avere le forze per esprimere lo stesso concetto a parole, troppo impegnato a sperare che il battito del cuore non si senta da fuori per tanto è forte. Sto per andarmene quando la parola sembra tornarmi, intenzionata a non farmi buttare via così la mia ultima occasione.

Ok...come?”

Con il tuo numero...se me lo dai..”

mi spiega con un sorriso che giurerei essere corrotto da un ombra di imbarazzo.

Si...allora il mio numero è..”

mi piazza una mano davanti e mi rivolge un sorriso di scuse

Beh in genere ho un cellulare ma oggi con la toga e tutto...aspetta che recupero della carta e una penna..”

inizia a guardarsi intorno mentre io sono solamente inebetito dalla meraviglia di questo istante, non riesco a fare a meno di sorridere, e anche se ora cerco di contenermi non posso fare a meno di essere sicuro che appena gli volterò le spalle un sorriso ebete abiterà il mio volto per lungo tempo.

Il ragazzino biondo si avvicina a noi, pronto a guastarmi il buonumore. Non appena lo vede Gerard si distende in un sorriso.

Ehy fratellino! Vammi a cercare una penna..”

Fratellino? Fratellino? Ora sono consapevole che non riuscirò più a mascherare il sorriso idiota sul mio volto. Ecco perchè tornavano sempre insieme e arrivavano sempre insieme a scuola. Ecco perchè erano così in confidenza. Ecco perchè stavano sempre insieme.

Il biondino intanto lo guarda interrogativo e poi guarda verso di me, sorridendo e allontandosi senza fare altre domande, come se avesse avuto accesso a una verità che aspettava da tempo. Io intanto sento il buonumore avvicinarsi pericolosamente a livelli troppo elevati, uno dei personaggi che consideravo ostacoli da superare è in realtà suo fratello. Sono così felice che la voglia di urlare che avevo è ancora più potente, ma quelle che voglio sono urla di gioia ora.

Ecco Gee!”

esclama il fratellino quando ritorna a interrompere il silenzio che si era impossessato di noi. Inizio a dettare il numero mentre noto che nello scriversi il numero sul palmo la sua mano trema vistosamente.

Quando finisce di scrivere il fratellino lo guarda preoccupato.

Appena troviamo la mamma ci facciamo dare il cellulare perchè se no ti si cancella..”

lui lo ignora e torna a puntare i suoi occhi verdi su di me.

allora ti chiamo..”

sorrido di rimando..

Si, quando vuoi..”

mi sorride e io mi perdo un solo secondo nelle sue iridi prima di voltarmi e andarmene, consapevole che nella mia lenta e elegante camminata verso l'uscita il suo sguardo mi è incollato addosso.

Appena varco il cancello inizio a sorridere e estraggo il cellulare dalla tasca. Appena dall'altro lato della cornetta sento la voce di Ray esplodo in urla isteriche.

Si ciao anche a te Frank, che succede?”

Mi ha chiesto il numero!”

esclamo urlando e gesticolando come un pazzo per la strada.

Alleluia! E tu glie lo hai dato?”

si informa.

Siiii!!!”

esclamo urlando e ridendo.

Bene, quindi se lo è salvato sul cellulare e ti chiamerà..”

perdo un pò della mia euforia mentre rispondo..

Non esattamente, non aveva il cell dietro..quindi se lo è scritto sulla mano..”

sento uno sbuffo dall'altro lato e mi immagino Ray massaggiarsi le tempie

Cosa? Almeno sul dorso della mano spero..”

Ehm..no, sul palmo..”

Oh dio! Ma è un idiota! Ma tra tutti gli esseri al mondo giusto uno cretino dovevi prenderti?”

Ma scusa..non aveva il cell!”

tento di giustificarlo mentre Ray sta pian piano distruggendo il mio buonumore.

Vabè, almeno tu hai il suo...vero?”

Guardo a terra, cercando di sfuggire alla risposta ma il silenzio mi informa che aspetta una risposta.

Ehm..no..”

Frank!!!”

urla

Ma scusa, lui ha il mio...mi chiama lui, quando mi chiamerà avrò il suo numero!”

Uff! Una coppia di idioti siete! Almeno ce ne fosse uno normale tra voi due avreste grandi possibilità ma così siete due cretini! Non avevate un fottutissimo pezzo di carta per quel numero? Svampito com'è andrà a lavarsi le mani e addio al tuo numero!”

mi fermo in mezzo alla strada, improvvisamente mi rendo conto di avere una pressione sulla spalla, mi guardo e noto lo zaino sulle spalle. Ecco, questo forse è meglio non dirlo a Ray.

Uff! Eddai lasciami la mia gioia Ray, mi ha chiesto il numero!! Ti rendi conto? È quasi fatta! Deve solo chiamarmi!”

lo sento sospirare.

OK, sono felice per te Frank.. vuol dire che almeno un pò gli piaci se ti ha chiesto il numero...”

Sorrido mentre mi fermo alla fermata dell'autobus.

Eh già, te lo dicevo io che era il mio futuro marito no?”

lo sento ridere dall'altro lato.

Si Frank, si. “



Ciaooooo!!! Sono tornata!!!!!!!! Spero vi piaccia questo capitolo...passo subito ai ringraziamenti che devo tornare subitissimo a studiare..maledetta università, tutti in vacanza e io a studiare!!!UFFAAAAAA!!!

SweetPandemonium: ho aggiornato visto?? mi fa piacere che ti piaccia!!

Desentized: Scusami hai ragione, ci ho messo tantissimo ad aggiornare..spero di riuscire a farlo più velocemente la prossima volta...

Stregatta: ma ciao!! guarda chi arriva direttamente dalla sacra causa del mollamy!! Uao, sono contentissima che ti piaccia, soprattutto data la tua scarsa affinità con i mychem, questo vuol dire che è proprio la storia a piacerti...che bello!

blaise_sl_tr07: ciao la mia compagnuccia blaise!! Come va? Immagino tu sia immersa negli studi preesame..forza e coraggio che poi hai la fine della superiori davanti a te!! evvai!!

Re i: Uao! Povero omino dell'autobus, chissà che pensava con te che lo guardavi male ogni mattina...eheh, aniway spero ti piaccia il capitolo..

Fallen: eh lo so, ma io ho sempre avvisato che questa fic è lenta, lenta e paranoica..

OoglOO: le cozze rovinano sempre tutto...bisognerebbe sterminarle insieme alle copie di superman...bacio bacio teen friend... Ah! Non sai cosa ho visto ieri a un concerto, c'era un ragazzo con una maglia su cui c'era scritto. “ I've spent a night in Paris..Do you wanna see the video?” Ovviamente ho pensato subito a Petey! Ahah!!

_Crystal-Hearth _ : lo so che la storia è lentina...comunque mi fa piacere che ti piaccia!!





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Capitolo 11
*** La descrizione di un attimo ***


Mi sono sempre chiesto cosa sarebbero le calamite se non avessero un pezzo di ferro a cui tendere. Non sarebbero altro che pezzi inanimati e senza senso. Perderebbero il loro fascino. Forse è per questo che si dice che quando gli esseri umani siano innamorati sono più belli. Perchè abbiamo qualcosa a cui tendere. Ma a differenza delle calamite il nostro mondo ha troppe sfumature perchè la semplice attrazione possa essere qualcosa di semplice. Siamo dannatamente complicati, e quando il ferro a cui tendere svanisce non ci limitiamo a perdere uno scopo, ma ci dibattiamo in un senso di completa e totale insoddisfazione. E non c'è nulla che ci smuova, è solo il tempo che smussa gli angoli della nostra ossessione. Ma mentre aspettiamo che il tempo passi non ci sono alternative, dobbiamo restare a consumarci nel tentativo di volare dopo che ci hanno amputato le ali.


*


Vuoi che ti presenti tutti i miei amici o solo quelli carini e single?”

mi propone un entusiasta Bob in piena rotta verso l'ubriacatura del secolo. Sorrido dicendogli che voglio conoscere solo amici carini e disponibili, tutto pur di togliermi di dosso questa sensazione di delusione che mi si è cucita addosso.

Sono passate settimane senza che alcuna telefonata del vampiro sia arrivata sul mio cellulare. Ed ogni giorno che passava era un passo verso il fondo, una riserva di autostima saccheggiata, una speranza violentata.

Mi faccio strada tra la gente sudata che anima la festa di Bob fino a che non mi ritrovo davanti un volto sorridente condito da due occhi azzurri e abbinato a un fisico prestante. Sorrido di rimando mentre Bob si indaraffa nella presentazione, ma è inutile, basta uno sguardo per capirci.

Ti va da bere?”

mi chiede celando malamente il desiderio nei suoi occhi.

Si!”

rispondo urlando tentando di imprimere la mia voce a un tono maggiore del casino. Mi porge la mano e mentre il suo nome si perde tra i meandri nebulosi della mia testa innaffiata da alcool quello che resta vivido è il contatto delle sue mani con il mio corpo. E la lingua che mi inonda la bocca. E mentre incoraggio il mio corpo a rispondere e riprendersi quella autostima che merita, penso che questo bacio non ha neanche il sapore delle sue parole. Non sono brividi quelli che mi attraversano ma al momento non mi interessa.

Ho un nome da ricordare io.

Paul.

E a questo nome legherò la mia rinascita. Sperando che quegli occhi verdi spariscano per sempre lasciando docili il posto a quelli azzurri del ragazzo che mi sta baciando ora.


*


E' un estate pregna di divertimento quella che sto vivendo. Non posso permettermi di lasciare Belleville ma non mi pesa il restare in città, in fondo il mare non è così lontano e poi ho con me Ray e Bob. E soprattutto ho con me Paul.

Sorrido nella penombra della sua camera mentre ci godiamo l'appartamento enorme in cui vive e che in questa settimana è completamente assoggettato ai nostri desideri dato che i suoi non ci sono. È una bella sensazione quella di avere il suo profumo addosso, lava tutta l'amarezza che ho coltivato negli ultimi mesi quando dedicavo ogni mio singolo secondo di vita all'adorazione ingiustificata di un mezzo sconosciuto.

Non era amore vero, me ne rendo conto di aver vissuto quella che in molti definirebbero una mera cotta adolescenziale ma allora non me ne rendevo conto.

E anche ora, ad essere sincero, quegli occhi verdi si insinuano melliflui nel mio database emozionale e ne prendono dimora.

Ho bisogno solo delle carezze di Paul per andare avanti.

Ehy piccolo che fai?”

mi stacco dall'osservazione della luna e mi avvicino al letto in cui riposa il mio ragazzo. Mi accoccolo contro il suo petto e sorrido, lasciando la mia malinconia rinchiusa nei ricordi.


*


Le luci si spengono, facendomi ricongiungere alla realtà, strappato dal mio viaggio ultraterreno con la sua voce come unica costante e le note malinconiche che la accompagnavano a fare da sottofondo.

Il destino è strano, deve avere una strana connessione con il sistema di distribuzione delle poste, ti riporta davanti ai tuoi desideri nel momento più sbagliato del mondo. Quando pensavi di aver superato tutto, di aver relegato tutto il tuo sentimento al passato.

Ma poi ti accorgi che non è vero.

Quando due occhi verdi tornano nel tuo campo visivo capisci che non è vero.

Mi eclisso tra la folla, lasciando intenzionalmente la mano di Paul e allontanandomi da lui di qualche metro. Ammiro da lontano il sorriso pregno di sicurezza che si è impadronito del suo volto. Non speravo di rivederlo. Mi sembrava un desiderio troppo grande per poter essere realizzabile.

Eppure è qui, che riversa parole dense in un microfono incantando chi lo guarda.

Thank you!”

le noti finali fanno da sottofondo all'applauso di rito che sancisce la fine della loro esibizione. La cozza, che mi era stata nascosta durante tutta l'esibizione dall'ingombro sterico della batteria, si rimaterializza per devastare la mia pace. Lo osservo strusciarsi sul mio uomo, osando abbracciarlo e ridere con lui. Oltre a loro noto anche la presenza del biondino su cui ho riversato ingiustamente troppo odio.

Respiro a fondo, cercando di mettere a tacere le voci impazzite che mi si agitano in testa e raccolgo i residui di coraggio non ancora intaccati dal mio nervosismo e mi avvicino al suo tavolo.

Mi faccio strada tra la folla fino a raggiungerlo, nel momento in cui i suoi occhi incontrano la mia figura incerta vedo un sorriso sporgere dai suoi tratti.

Gli sorrido a mia volta mentre lui abbandona il suo tavolo per venirmi a salutare. E mentre una voce mi urla che sto sbagliando tutto non riesco a resistere all'incanto di quello che quegli occhi mi riportano alla mente.

Ehy..che fai qui?”

Sorrido, scorrendo tutte le risposte che riesco a inventare e che escludano la parola fidanzato nella loro composizione.

Beh, sono venuto a farmi una birra..”

un sorriso malizioso increspa le sue labbra mentre tiene fisso il suo sguardo su di me.

Da solo?”

beccato! Mugugno una risposta incomprensibile mentre tento di sotterrarmi per la vergogna, odiandolo per il modo in cui indaga senza tatto nella mia vita. Eppure dovrei essere io a rinfacciargli il fatto di non avermi chiamato. Dovrei essere io ad essere sarcastico nei suoi confronti. Io a fargli pesare l'angoscia di questi mesi. E invece non riesco a fare altro che incantarmi davanti ai suoi occhi. Come un idiota.

Ah! Eccoti tesoro!”

mi sento abbracciare da dietro e nello stesso esatto momento in cui questo avviene sono atterrito dal sapere a chi queste mani appartengono. Ovviamente a Paul.

Ehm...già...ero qui...”

mugugno imbarazzato mentre lo vedo fissare il suo sguardo su Gerard, perdendo momentaneamente il sorriso che lo contraddistingue. Probabilmente colpito dalla tensione che elettrizza lo spazio tra me e il vampiro.

Lui è un mio amico...non ci vedevamo da tanto e così..”

vedo Gerard tendergli la mano e poi allontanarsi immediatamente dopo la presentazione, riservandomi solo un mezzo sorriso prima di abbandonarmi per l'ennesima volta.

Non è molto socievole vero?”

mi chiede Paul appoggiando la testa sulla mia spalla.

Già..”

confermo, con una nota di tristezza nella voce.

Però ha un bel culo!”

fosse l'unica cosa, penso.


**


L'acqua ghiacciata è l'unica cosa che riesce a stemperare il nervosimo e la mia voglia di scappare. Continuo a immergere nel liquido le mie mani per riempirle d'acqua e poi buttarmela in faccia, starei qui all'infinito. Tutto tranne uscire da questo bagno e ritrovarmi nella folla, stretto tra le braccia di Paul ma con cuore e mente intrappolati dal corpo di Gerard.

Resisti, resisti,resisti..”

sussurro a bassa voce come se stessi recitando un mantra. Devo solo arrivare alla fine della serata, poi il vampiro scomparirà di nuovo e io potrò continuare a stare tranquillamente tra le braccia di Paul.

Parli da solo?”

alzo lo sguardo e attraverso lo specchio riconosco una figura familiare fissarmi da dietro. Mi volto di scatto verso di lui, esclamando con voce isterica.

Gerard!”

In persona..”

risponde mentre non accenna a rinunciare al suo sguardo fisso su di me.

E così quello è il tuo ragazzo eh?”

annuisco imbarazzato, mentre percepisco le mie guance tingersi fastidiosamente di rosso al solo vederlo avvicinarsi a me e occupare il lavandino accanto a me.

da quanto state insieme?”

giugno...un paio di mesi più o meno..”

esclamo ancora in preda all'imbarazzo mentre lui abbandona l'osservazione del suo volto perfetto nello specchio per avvicinarsi a me.

Capisco..”

mi dice e io annuisco ancora, sembro un idiota e lo so ma lo stare con lui mi svuota di ogni forza e mi rende uno stupido ragazzino adorante sopraffatto dal suo amore. Si stacca dalla fredda ceramica del lavandino e fa per uscire ma in un folle attacco suicida arpiono il suo braccio e lo costringo a voltarsi verso di me. Vedo lo smarrimento nei suoi occhi ma non mi imprta, non voglio più essere immobile. Rimpiangerei questo momento per tutta la vita se non lo facessi.

Mi avvicino a lui, raccogliendo il suo volto tra le mani e appoggiando le mie labbra sulle sue. Passa qualche secondo e sento le sue schiudersi e la sua lingua infiltrarsi curiosa nella mia cavità. Il cuore inizia a pompare fortissimo, tanto che sembra esplodermi nel petto. Il nostro abbraccio diventa un groviglio di mani che si avventano senza freno sul corpo dell'altro, mentre le nostre lingue si assaggiano impunemente.

Quando ci stacchiamo privi di fiato lui mi sorride dolce. Così dolce come compariva nei miei sogni, così bello da non sembrare vero.

Mi scompiglia i capelli affettuosamente prima di piegarsi e sussurrarmi all'orecchio.

Non immagini neanche quanto lo abbia desiderato..”

chiudo gli occhi beandomi del suo tono di voce suadente e caldo che mi invade senza alcuna difesa da parte mia.

Domani parto per New York..”

sgrano gli occhi, facendo fatica a realizzare quanto mi ha appena detto. Avverto il suo calore allontanarsi dal mio corpo e qualche secondo dopo incamero come rumore di sottofondo il rumore della porta che si chiude.

Resto immobile contro la parete fredda del bagno mentre tento di recuperare il respiro.



Ciao!!! Scusate per il lunghissimo tempo di attesa...comunque ho una notizia! Il prossimo sarà l'ultimo capitolo...contente?

Scusatemi ma non ho le forze per rispondere ai commenti, o meglio non ho le forze per rimanere davanti a questo aggeggio malefico sparacalore un secondo di più...

Però vi ringrazio tutto e sappiate che la vostra kiretta vi vuole tanto bene...


Baci baci


Kira





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Capitolo 12
*** Epilogue ***


12


Non c'è nulla da fare. Il tempo scorre. E anche se preghi ogni secondo che la smetta di correre e di allontanarti da momenti che vorresti rivivere all'inifinto, non c'è proprio nulla da fare. Lui va. E tu puoi solamente adeguarti alle sue ragioni, e mentre lui procede spedito tu obbligatoriamente lo accompagni. E nella corsa della lancette dimentichi i momenti, conservi dei ricordi ma le emozioni provate si appiattiscono nella memoria, sono grigi, sono tristi. E non sono reali. Il tempo ti aiuta a dimenticare, ma non sempre i ricordi che selezioni per consacrarli alla bacheca della memoria sono quelli giusti. Alle volte possono darti un senso distorto di quello che ti è successo. Ma a te va bene, in fondo. Perchè non è mai la verità quella che cerchi, quello che cerchi è un paliativo che ti faccia continaure a vivere senza troppi problemi. E seguendo questa logica non c'è molto di cui stupirsi del mondo che ti gravita attorno, alla fine anche tu ne sei un piccolo frammento. E come gli altri anche tu persegui un tuo benessere. Vedi ciò che vuoi, cestini la verità. Rinunci a pensare. Davvero, se tutti fanno come te non c'è da stupirsi di questo mondo.


**


Percorro la mensa immersa nel casino alla ricerca dei miei amici. Vedo spuntare l'inconfondibile massa di capelli di Ray tra la massa e mi dirigo convinto verso il tavolo.

Ehy Frankie! Come va?”

Una merda! Mi hanno ridato il compito di matematica e ho preso una f! Cazzo, preferirei finire sotto un treno piuttosto che tornare a casa e dirlo ai miei!”

esclamo mentre mi siedo sbuffando su una sedia e fisso con malcelato disgusto il cibo davanti a Ray, consapevole che ben presto finirà anche nel mio piatto.

Ciao ragazzi!”

ci voltiamo verso la voce alle nostre spalle. Sorrido riconoscendo l'esile figura di Mikey Way, il fratellino della mia ossessione. Si siede con noi armato anche lui di un vassoio colmo di cibo inguardabile. E inizia una conversazione farcita di battute e risate.

Dopo che Gerard si è diplomato io e Mike abbiamo iniziato a frequentarci, come amici intendo. È l'unico contatto rimasto con il mio sogno infranto. Sono passati solo pochi mesi ma ormai la sua presenza sembra relegata a un passato lontano, e Mikey è l'unico anello di congiungimento a quel mondo. Notizie frammentarie mi arrivano dai suoi discorsi, e così dalle sue parole la mia mente si adopera nella ricostruzione di una figura avvolta dalla solitudine in una città e in una scuola estranee. Dai racconti di Mike si evince che suo fratello non stia passando propriamente un bel periodo a New York, non riesce a integrarsi, non riesce a socializzare. E questo non fa altro che aumentare la mia malinconia, forse se avessi saputo che stava bene e magari si era anche fidanzato avrei sofferto di più, ma alla fine avrei voltato pagina. Così invece la pena che provo per lui costituisce solo un aggravante ai miei sentimenti che non riesco ad addormentare. Nonostante lui non sia qui.

Ciao Frank...come va?”

mi volto di nuovo verso la voce imbarazzata, e ci scorgo i due occhi azzurri di Paul.

bene, e tu?”

bene grazie...ora vado, ci vediamo eh?”

annuisco leggermente prima di tornare a volgere attenzione ai miei amici, che però mi guardano straniti.

beh, che c'è?”

esclamo stizzito. Odio le occhiate di disapprovazione che mi lancia Ray ogni volta che incrociamo Paul da qualche parte.

non ti capisco Frank...insomma, dove ne trovi un altro così? Fedele, simpatico, bello e che ti adora più di ogni altra cosa?”

Sbuffo. Abbiamo già fatto questo discorso più di una volta, e ormai ne sono annoiato. Il motivo per cui ho lasciato Paul è lampante nella mia mente, ma purtroppo non riesco a renderlo chiaro anche agli altri. Io ho lasciato Paul per una semplice ragione, non è Gerard. E io nello stargli accanto non ho mai provato nulla di paragonabile a quello che provavo per Gee. E mi dispiace davvero avergli spezzato il cuore ma non potevo continuare a fingere.

Frank...devi rassegnarti..” la voce di Ray si è fatta più accomodante mentre posa le sue mani sulle mie, come a coprirle. “ Dimenticalo, sai anche tu che ormai è impossibile..dimenticati di lui..”

Vedo Mikey sussultare al mio fianco, spero solo che non abbia capito che la persona di cui stiamo parlando è suo fratello. Ma dal silenzio che cala su di noi ho i miei dubbi.


**


Frank, ehy Frank!”

mi volto verso la voce e vedo Mikey arrancarmi dietro. Mi fermo e aspetto che mi raggiunga, e si riprenda dal fiatone.

Devo parlarti..”

Ci infiliamo nel primo Starbucks sulla strada, sedendoci all'ultimo tavolo in fondo.

Di cosa vuoi parlarmi?”

Beh..” lo vedo guardarsi intorno con lo sguardo perso. “ Ecco, la persona di cui parlava oggi Ray è Gerard per caso?”

arrossisco di colpo e inizio a negare con voce isterica provocando le sue risate.

Tieni..” esclama porgendomi un foglietto tra una risata e l'altra mentre sorseggia lentamente il suo caffè appena arrivato.

Apro il foglietto, leggendo quello che c'è scritto sopra, sembra un indirizzo. Alzo esterefatto gli occhi dal foglio a Mike che mi guarda ancora sorridendo.

é l'indirizzo del college di Gee, fanne ciò che vuoi.”


**


Fanne ciò che vuoi”

le parole di Mikey mi vorticano in testa, mentre ancora fisso le lettere ordinate che abitano il foglietto. Abbandono la fronte contro il vetro freddo del finestrino mentre il treno continua la sua corsa verso New York. Ho agito di impulso e adesso sono qui a corrodermi dal dubbio di che scusa userò quando me lo troverò davanti. “ Passavo di qui” non credo costituirà una valida scusa sul perchè mi trovo lì. Mentre sono perso nella mia mente il treno arriva in stazione a New York, la grande mela, il rifugio in cui si trova il mio futuro marito.

Mi avventuro per le strade di New York quando alla mia vista compare l'enorme struttura della scuola d'arte. Mi guardo intorno meravigliato dalla grandezza della scuola, cammino per gli enormi corridoi fino a ritrovarmi davanti alla porta che porta lo stesso numero riportato sul foglietto datomi da Mike. Sono incerto sul bussare o meno, sono tentato di chiamare Ray per avere la mia dose di incoraggiamento ma poi lascio perdere e decido di bussare. Al rumore sordo dei battiti segue un breve silenzio in cui mi viene fortissima la tentazione di andare via. Ma prima che metta in atto la mia idea la porta mi si apre davanti e in quel momento mi si inchiodano addosso i suoi occhi verdi. Ci sono dei frammenti di silenzio prima che uno dei due si decida a parlare.

Frank...ma sei proprio tu?”

sono come immobilizzato, l'unica parte del mio volto che si muove sono le labbra che si distendono in un sorriso. Annuisco in fretta.

Ciao Gerard..”

si sposta dal ciglio della porta e mi lascia entrare nella sua stanza, mi guardo intorno immerso nella meraviglia del vedere come le passioni e i sogni di Gerard tappezzano le mura. Mi disincanto quando sento delle braccia cingermi e mi ritrovo il suo fiato sul collo. Mi volto lentamente, restando nel suo abbraccio, di modo da fronteggiarlo in volto fissando gli occhi nei suoi, perdendomi in quel verde.

Gerard...”

sospiro, perdendo il fiato nel sentire le sue labbra sulla pelle. Mi guardo intorno cercando un punto di appoggio ma non ne trovo, se non il letto a qualche metro di distanza. Infilo le mani sotto l'orlo della maglietta e lo privo della sua copertura, poi lo spingo verso il letto e gli rotolo addosso, perdendomi nel suo sapore. Perdendomi nei suoi baci e nei nostri sospiri.


**


A volte sognare fa bene. Perchè se il sogno diventa realtà il tempo passato a desiderarlo aumenta la soddisfazione per quello che è avvenuto. Sognare fa bene perchè tiene accesa la speranza e ti da la carica per imbarcarti in pazzie che altrimenti non avresti mai il coraggio di fare.

Sognare fa bene, ma svegliarti e capire che il tuo sogno è sconfinato nella realtà e che ora ti dorme a fianco, beh, questo ti rende felice.

Sono sveglio da qualche minuto ad osservare la perfetta figura del mio uomo addormentato, i capelli scomposti gli ricadono sul volto, mentre le sue braccia sono ancora incastrate su di me. Gli lascio un bacio sul collo, quello stesso collo che ho martoriato di baci stamattina mentre facevamo l'amore. Mentre rivestivamo ogni singolo centimetro di pelle di desiderio finalmente libero di esprimersi.

Lo sento mugugnare e dopo qualche secondo sguinzaglia la bellezza dei suoi occhi verdi su di me, e io ne sono incantato. Poi mi sorride e si alza verso di me per darmi un bacio a fior di labbra.

Buongiorno piccolo”

sorrido di rimando anche io e ricambio il bacio, impedendogli di allontanarsi troppo da me.

Ciao amore..”

Restiamo come due cretini a guardarci negli occhi e ridere, felici come solo due innamorati sanno essere. Fuori dalla finestra il mondo continua a scorrere indifferente ma dentro di me questo non ha senso. L'unica cosa che ne ha è la sua pelle su di me, è il tocco delle sue labbra, il sudore del suo corpo. L'unica cosa che ha senso per me è il nostro amore che piano piano si consuma, finalmente libero di esprimersi in ogni sua forma.

Fuori è un mondo troppo fragile per badargli ora.

Ora tutto ciò a cui voglio pensare sei tu.



E' finita!!!! Beh, dite la verità..non ve lo aspettavate il lieto fine eh?? Beh, e invece eccolo qui. Volevo ringraziare tutti per aver seguito la storia, mi sa che tra quelle che ho scritto questa è una delle più amate. E poi vorrei dedicarla a una persona che, anche se sicuramente non la leggerà mai, in realtà è la persona che me l'ha ispirata e anche se per noi un lieto fine non c' è stato, io glie la dedico comunque.

Bah, ora passo ai ringraziamenti...

Desentized: mi dispiace ma questa è proprio la fine! I colpi di scena del capitolo scorso qui trovano la loro conclusione...spero la fine sia di tuo gradimento!!

blaise_sl_tr07: spero che nonostante le conseguenze dell'aver letto la mia storia l'esame sia andato bene, comunque frank e gee si sono messi insieme e saranno innamorati nei secoli dei secoli amen..contenta? Piuttosti hai visto che brava? Addirittura un lieto fine, lo credevi possibile?

Fallen: ehm...eh già, tutte le ff hanno una fine, spero che almeno ti piaccia come fine..

Anna94_17: eheh...beh, alla fine però tutto si risolve per il meglio no?

OoglOO: eheh...bellissima la tua recensione...spero che almeno la fine ti abbia fatto riprendere dallo shock del cap precedente..e Paul è sparito, visto??

Ringrazio anche chi mi ha messo tra i preferiti, ovvero un sacco di persone...

1 - Anna94_17
2 - aphrodyte
3 - Ardespuffy
4 - blackgoth
5 - blaise_sl_tr07
6 - CenereInafferrabile
7 - Chemical Lady
8 - D e s e n s i t i z e d
9 - ex_90
10 - Fallen
11 - frandossi
12 - Isult
13 - lucilla_bella
14 - Meryl Stryfe
15 - MiKeYwAy4EvEr
16 - pogo
17 - Re i
18 - RobbyMCR
19 - rou
20 - SadSong
21 - sasa
22 - Stregatta
23 - SweetPandemonium
24 - uga
25 - _Crystal_Heart_
26 - _faith_
27 - _Purple_
28 - _Sophy__xX






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