U Know The Words Once Upon A Time?

di Allegra_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - En Mi Mundo ***
Capitolo 2: *** Algo Suena En Mi ***
Capitolo 3: *** Voy Por Ti ***



Capitolo 1
*** Prologo - En Mi Mundo ***


U Know The Words
“Once Upon A Time”?

 

Prologo – En Mi Mundo


Respira Martina . Respira.
Ma come diavolo si fa a respirare ??
Io … io non me lo ricordo.
Ma ricordo il colore dei suoi occhi.
Ricordo lo splendore del suo sorriso.
Ricordo i suoi capelli scompigliati, le sue battute capaci di tirare a tutti su il morale, il suo essere così infantile a volte, ed altre inspiegabilmente saggio e maturo.
Ricordo l’inclinazione della sua voce ogni volta che pronuncia il mio nome.
Ricordo le sue labbra essere rosse, carnose e morbide, la sua lingua giocare con la mia, le sue mani stringermi i fianchi dolcemente.
Ancora non posso crederci.
Mi pizzico più volte le gambe, ma niente.
Non sto sognando.
Lo specchio non fa altro che essere di troppo, mostrandomi il mio volto sconvolto e i miei occhi che ancora luccicano.
Era solo un bacio di scena, Martina.
No che non lo era.
So perfettamente come si da un bacio di scena: le labbra si sfiorano e fingono di aprirsi per accogliere quelle dell’altro, quando in realtà sono a mala pena schiuse.
E non è andata per niente così.
O meglio, all’inizio sembrava fosse tutto normale.
Ma poi la sua lingua ha  leccato le mie labbra invitandomi a schiuderle, ed io ho acconsentito mordicchiandogli leggermente il labbro inferiore.
Le nostre lingue si sono incontrate e hanno preso a danzare sulle note di Te Creo che avevano invaso la stanza.
Nella mia testa invece un centinaio di cuori avevano preso posto tra le battute che avevo ormai scordato.
Possibile che io sia in qualche modo innamorata di lui ??
No. Categoricamente no.
È stata soltanto la foga del momento, sicuramente.
<< Tini dobbiamo andare a registrare la scena successiva >> la voce di Lodovica arriva ovattata alle mie orecchie, mentre sono ancora persa nelle mie riflessioni.
Forse lui non si è neppure accorto di quel bacio.
Inutile prendermi in giro: se n’è accorto eccome !!
Ma la domanda è … perché l’ha fatto ??
Giuro a me stessa di chiederglielo una volta incontrato, ma sono al contempo consapevole che non avrò mai il coraggio di farlo.
<< Martina !! >> strilla la mia amica scuotendomi una mano davanti agli occhi.
<< Lodo >> sorrido cercando di apparire tranquilla.
<< Ti sto chiamando da un pezzo >> esclama << Che hai per la testa ?? >>
<< Niente >> rispondo, ma c’è una stonatura nella mia voce.
Una stonatura che sa di lui.
<< Non ti credo neanche un po’ >> sorride ironica << Sputa il rospo, Stoessel !! >>
<< Mi è successa una cosa assurda >> mormoro, e in quello stesso istante non faccio altro che convincermi che ciò non può essere vero.
Mi sembra tanto di essere in un’ennesima complicata puntata di Violetta.
Sospiro profondamente prima di cominciare a parlare.
<< Mi ha baciata >> e vorrei che lei avesse già capito, ma ovviamente non è così.
Lei non può neanche pensare, come me pochi minuti fa d’altronde.
<< Chi ?? >> chiede infatti.
<< Jeorge >> rispondo semplicemente sentendo una risata che sta per prendersi gioco di me.
Sembra talmente stupido detto ad alta voce.
<< Lo so, l’abbiamo visto tutti >> risponde la mia amica semplicemente.
Lei non può immaginarlo.
<< Non è stato un semplice bacio di scena, Lodo >> la situazione sembra quasi drammatica << Mi ha baciata davvero >>
3…. 2… 1
<< Che cosa !!??!! >> e sembra davvero impazzita a quell’ultima notizia.
<< Dici davvero ?? >> strilla euforica .
<< E com’è stato ?? >> continua .
<< Oddio che bello !! >> aggiunge.
Sono costretta a coprirle la bocca con una mano per evitare che ci sentano anche dall’altra parte del palazzo.
<< Vuoi stare zitta ?? Non voglio che lo sappia tutto il mondo !! >> sbotto scocciata.
<< Sei seria Tini ?? Quel pezzo di figo di Jeorge Blanco ti ha baciata e tu non vuoi farlo sapere a tutti ?? >> Lodovica è totalmente fuori di sé.
Ok, ammetto che Jeorge è davvero un pezzo di figo – come dice lei – ma non so perché mi da fastidio che qualcun’altra lo pensi oltre me.
Si chiama gelosia.
<< Ma te non eri fidanzata con Ruggero ?? >> domando poi risvegliata da quell’assurdo pensiero.
<< Ovviamente >> sorride lei << Ma ciò non toglie che il tuo ragazzo sia figo >>
<< Non è il mio ragazzo >> e la mia voce sembra quasi diventare triste a quell’affermazione.
<< Non ancora !! >> esclama semplicemente lei entusiasta << Sai che bello ?? Potremo uscire a quattro !! >>
È facile per Lodo, dopotutto tra lei e Ruggero è come vivere in una favola.
Si sono piaciuti da subito e hanno iniziato a stare insieme durante le riprese della prima stagione di Violetta, ed ora che stiamo girando la seconda – nonostante lui appaia solo in un certo numero di puntate – sono sempre insieme sul set, perché non riescono proprio a stare separati.
Li invidio, in senso buono ovviamente.
<< E poi potremo .. >> non faccio nemmeno finire la mia amica che sbuffo scocciata.
<< Basta !! >> esclamo << Io e Jeorge non staremo mai insieme, avrà qualche strano tic alla lingua che non gli permette di tenerla nella bocca per più di cinque secondi ed ecco il perché del bacio. Storia chiusa >>
Ride di gusto scuotendo la testa: << Sei totalmente fuori, Tini !! >>
<< Lo so >> sorrido, prendendole poi la mano << E adesso andiamo >>

***

<< Per me Tini sta decisamente meglio in questa foto a destra >> esclama Mercedes indicando una mia immagine sullo schermo del computer di uno dei tecnici.
Probabilmente stanno decidendo lo sfondo per la copertina del nuovo cd.
Mi avvicino a loro silenziosa.
<< Per me in quella a sinistra è decisamente più bella >> afferma invece Diego convinto.
<< Non so, forse quella a destra >> mormora Facundo, che porta ancora in testa il cappellino di Maxi, voltandosi poi verso Jeorge.
<< Tu che ne pensi ?? >>
<< Per me una foto vale l’altra >> dice con aria quasi strafottente  << Tanto Tini è bellissima comunque la mettiate >>
______________ Sarebbe più o meno questa adesso la linea che rappresenta il battito del mio cuore.
Non sento nemmeno più l’aria nei polmoni, deve essersi davvero bloccato tutto.
È mai possibile che una semplice frase riesca a farmi andare in tilt completamente ??
Forse sarà lo stupore. Sicuramente.
Inspiro ed espiro cercando di regolarizzare il respiro, mentre Lodo mi da una gomitata sorridendo maliziosa.
Quella ragazza è fuori di testa.
<< Bene ragazzi, a registrare!>> esclama uno dei tecnici e noi tutti ci dirigiamo al centro della sala.
<< Adesso è la scena dopo il bacio di Leon e Vilu, quando i due decidono di stare insieme nonostante lui non abbia ancora lasciato Lara >> ci informa il regista << Tini, Jeorge al lavoro! >>
Ci avviciniamo alla struttura che rappresenta la sala di ballo dello Studio 21 e io mi appoggio al muro, proprio come alla fine della scena precedente.
Ah, non ve l’avevo detto?
Mi ha incollato al muro prima del famoso bacio!
<< Da dove partiamo? >> chiede Jeorge restando abbastanza distante da me.
<< L’ultima battuta, poi il bacio, poi iniziamo la nuova scena >> esclama il regista facendo partire le riprese.
<< Vilu io … >> mormora lui fingendo incertezza e avvicinandosi pian piano << Non resisto più >>
La sua mano si appoggia al muro dietro di me e le sue labbra sfiorano le mie dolcemente.
Mi preparo ad un semplice bacio di scena, ma ad un tratto lo sento mordermi leggermente il labbro inferiore così da farmi schiudere le labbra.
Non lo bacerò di nuovo.
Non posso permettergli di scombussolarmi così tanto quando gli pare.
Eppure dopo nemmeno un secondo sono io stessa a cercare la sua lingua e a lasciarla giocare con la mia.
Sorrido sulle sue labbra quando la sua mano scende ad accarezzarmi la guancia e poi lentamente lui scioglie il contatto.
Come fa a pensare lucidamente di continuare la scena in un momento del genere?
Facile Tini: perché per lui questi baci non significano nulla.
Cerco di fare mente locale e di ricordarmi le battute.
La prima è semplice dopotutto.
<< Leon >> mi sfiorò le labbra con una mano guardandolo dritto negli occhi << Che cosa significa questo? >>
<< Che mi sono reso conto dello sbaglio che ho fatto a credere alle bugie di Diego e che … >> mormora lui accarezzandomi le labbra con un polpastrello << E che ti amo, Vilu >>
Mi perdo nel verde dei suoi occhi.
Quanta bellezza ci può essere in un solo ragazzo?
Decisamente troppa.
Ma il problema è che la sua non è solo bellezza.
Jeorge è perfetto.
Ed io mi sento inspiegabilmente attratta da lui.


 

Piccolo Angolo Di Luce
Hola! È la seconda long che tento di pubblicare in questa sezione: la prima non è andata tanto bene, ma spero che questa vi piaccia.
Ho scelto di utilizzare come titolo di ogni capitolo una canzone della serie.
Non sono molto brava a scrivere nel mio angolo, penso si sia capito XD
Spero mi lascerete i vostri pareri.
Un bacino <3
xoxo

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Capitolo 2
*** Algo Suena En Mi ***


U Know The Words
"Once Upon A Time"?


Capitolo 1 : Algo Suena En Mi



<< Stop!>> la voce del regista mi risveglia dai miei pensieri.
<< Tini, va bene che Violetta è scossa e non sa cosa dire, ma tu hai una battuta da recitare! >> dice poi guardandomi ironico.
<< H..hai ragione >> balbetto << Ricominciamo da qui >>
Ripetiamo la scena, stavolta evitando la parte del bacio – per mia (s)fortuna – e sembra andare bene, almeno fino a quando Jorge mi sorride e il mio cervello va totalmente in stand-by.
Tini, dovresti dire la tua battuta.
Si, si, ora la dico.
Giusto il tempo di bearmi ancora un minuto del suo sorriso e poi inizio a parlare.
Tini, dovresti dirla ora.
Un secondo.
Vilu è timida e ci mette tempo a parlare e poi Leon non sembra così impaziente di ricevere una risposta.
No di certo, visto che Leon è praticamente impegnato ad ipnotizzarla con quel sorriso perfetto.
Ma quanto possono essere bianchi i suoi denti?
Dovrei chiedergli che dentifricio usa!
Tini riprenditi e parla!!
E le sue labbra?
Come facevano ad essere così rosse? … e piene? … e invitanti ?… e …
<< Tini!! >> stavolta non fu quella stramaledetta vocina interiore conosciuta con il nome di coscienza a strillare, ma bensì il nostro delicatissimo regista!
Mi voltai verso di lui sfoggiando un sorrisino stupido << Scusa … rifacciamo! >>
E ricominciamo.
E poi ancora. E ancora. E ancora.
<< Ma si può sapere che ti prende oggi Martina? >> sbotta uno dei tecnici addetti alle riprese, visto che ormai il regista si è già allontanato da tempo.
<< Pausa di cinque minuti, va’! >> esclama poi sbuffando << E vedi di riprenderti! >>
Incredibile  come la gente possa diventare  particolarmente indisponente appena sbagli battuta una o due volte!
12 volte!
Fa lo stesso.
Cammino a passo spedito verso il mio camerino e appena entrata mi butto a peso morto sulla poltrona senza neppure chiudere la porta.
Tanto tra due minuti arriverà Lodo a rompere le scatole con i suoi filmini mentali su me e Jorge e dovrei comunque aprirla per lasciarla entrare.
Sono troppo nervosa, devo calmarmi.
Afferro il mio anti stress dal mobiletto accanto alla poltrona (un meraviglioso animaletto di plastica a cui si possono tirare le mani) e inizio a canticchiare dolcemente.
<< Entre dos mundos soy, me està latiendo el corazon >> batto i piedi a terra per creare il ritmo << Uno es seguro adrenalina, el otro sin control >>
<< Es como tener, dos vidas aun màs, uno me da l’agua y el otro l’aire >> sento una voce, la sua voce, sempre più vicina e mi irrigidisco di botto.
<< Che ci fai qui? >> domando scattando in piedi come un sergente.
Lui smette di canticchiare e mi guarda serio.
<< Eri strana alle prove, insomma Martina Stoessel che non ricorda le battute è un evento più unico che raro! >> ridacchia divertito.
<< E avevi bisogno di venire a prendermi in giro? >> domando scocciata.
Ma in realtà sono semplicemente nervosa.
È la sua vicinanza a rendermi così e me ne sono resa fin troppo conto.
<< No, volevo soltanto sapere se il tuo improvviso black-out mentale fosse dovuto al bacio di poco fa >> sorride malizioso ed allusivo.
Idiota!
<< Mi dispiace deluderti, ma non hai alcun effetto su di me! >> butto giù con voce fin troppo acuta.
Si passa una mano tra i capelli in un gesto tremendamente sexy.
<< Io non credo >> ammicca avvicinandosi piano a me.
Che cosa vuoi fare?
Inizio a respirare a velocità raddoppiata man mano che la distanza tra di noi si accorcia.
Dovrei allontanarmi, lo so.
Ma i suoi occhi sono qualcosa di troppo magnetico per provare a sfuggirgli.
Mi resta solo un’ultima chance, visto che quella dello scappare via è palesemente impossibile.
L’indifferenza.
<< Vuoi baciarmi, Blanco? >> mormoro racimolando tutta l’altezzosità che riesco a trovare in quel poco di cervello funzionante rimastomi.
<< Tu che dici? >> sussurra roco pizzicandomi le labbra con il suo respiro.
Appunto mentale: non tentare di mostrarti indifferente ad un ragazzo quando ce l’hai ad un centimetro dal tuo corpo.
<< La vera domanda sarebbe >> mi mordo il labbro tentando di apparire maliziosa, quando probabilmente ai suoi occhi appaio come una posseduta << Perché vuoi baciare me, con tutte le ragazze che ti muoiono dietro? >>
E non ha neppure bisogno di pensarci, come se si aspettasse quella domanda.
<< Perché tu sei l’unica a non sbavarmi dietro >> mormora al mio orecchio << E questo mi eccita da morire >>
L’ha detto davvero?
Quelle parole, con quel tono dannatamente sexy, con quell’involontario – o forse nemmeno tanto – avvicinamento delle labbra al mio orecchio?
Si Tini! E si aspetta una risposta!
Già, ma … cosa cavolo dovrei dirgli?
Devi baciarlo, idiota!
Beh lo so, ma io non voglio baciarlo.
Ahahahahaha. Ma chi vuoi prendere in giro?
Me stessa, suppongo.
Sento le sue labbra lasciare un leggero bacio nell’incavo tra il collo e l’orecchio e temo davvero di poter perdere la lucidità.
Già successo, mi dispiace.
<< J…Jorge >> mormoro facendo il modo che punti di nuovo il suo sguardo nel mio << Devo ricordarti che potrebbero vederci? >>
Scusa inutile, nemmeno a me importa adesso.
Mi serve qualcosa di più credibile.
<< Devo ricordarti che sei molto più grande di me? >> esclamo tentando di apparire convincente.
Ma che cosa vai blaterando?!
Non fa minimamente caso alle mie parole, anzi si avvicina ancora di più lasciandomi un apparentemente innocuo bacio sulla guancia.
Innocuo un corno!
Da quando un semplice bacetto si da con …
La lingua?
Ecco.
Devo trovare un argomento più d’impatto se voglio davvero fare il modo che si allontani da me.
La pausa di cinque minuti sta per terminare e se non ci facciamo trovare sul set il regista – che già soffre di crisi di rabbia convulsiva, a mio parere – sbranerà letteralmente entrambi.
All’improvviso mi viene un’idea.
<< Devo ricordarti che hai una … >> ma non mi lascia il tempo di finire la frase che mi interrompe.
<< L’unica cosa che voglio ricordare adesso è il tuo sapore >> sussurra sfiorando le mie labbra con le sue.
E al diavolo il regista, l’età e qualsiasi altra cosa.
Lo bacio e mi sembra che tutto il resto del mondo intorno svanisca: ci siamo solo io, lui, le sue mani che mi stringono i fianchi, le mie che giocano con i suoi capelli, i nostri sapori che si mischiano.
Sa di buono, sa di menta e vaniglia.
Ed io?

Si allontana lentamente da me e mentre si allontana esclama sorridendo << Come ricordavo: sai di cioccolata >>

***

Non si sa come, ma riusciamo a girare la scena senza alcun intoppo alla prima prova e tutt’intorno sento mormorare di come quella pausa mi abbia fatto bene.
Beh, in effetti non posso contraddirli.
Quel bacio ha suscitato in me emozioni mai provate, come la passione e il … desiderio di continuare ancora, e ancora, e ancora.
Scaccio quei pensieri e cerco di concentrarmi sulla scena che in quel momento stanno girando: Mercedes e Alba – alias Ludmilla e Nata – hanno scoperto della storia clandestina tra Vilu e Leon.
Merci propone di dirlo a Lara e l’amica ovviamente rifiuta, nonostante sia consapevole che gli toccherà eseguire il lavoro sporco.
Dopotutto, se non ne fossi parte integrante, credo che guarderei la serie su Disney Channel.
<< Che è successo in camerino? >> mormora qualcuno malizioso al mio orecchio.
Mi volto e Lodovica mi fissa come se avesse appena scoperto un bambino con le mani nella marmellata.
Ma la verità è che non ha scoperto un bel niente!
<< Tu come sai che eravamo insieme in camerino? >> domando stranita.
<< Hm … >> mormora in imbarazzo << Io non ero con Candelaria dietro la porta! No, no, no! >>
Rido divertita.
Quanto possono essere idiote le mie amiche?
Tanto, per questo le adoro.
Sto per dirle qualcosa quando la sua espressione cambia completamente.
<< Che succede? >> mormoro appena confusa.
<< Non rimanerci male, sono sicura che a lui di lei non importa neppure! >> dice prendendomi la mano.
Non capendo nemmeno una parola della sua assurda frase mi volto a guardare nella direzione da lei fissata poco prima.
Stefi.
Ah già! Non vi avevo ancora raccontato della bellissima fidanzata di Jeorge!
 


Piccolo Angolo Di Luce
Hola!! Eccomi tornata con il primo capitolo, scritto dopo nemmeno tanto tempo!
Voglio ringraziare tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo, sembrerà assurdo ad alcuni, ma per me quattro recensioni sono già tanto!
Spero che il capitolo vi piaccia, un bacino <3
xoxo

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Capitolo 3
*** Voy Por Ti ***



* In seguito a spiacevoli avvenimenti, voglio ricordarvi che è assolutamente vietato copiare – anche se in parte – quanto scritto qui o in qualsiasi mia altra storia.
Perché quando scrivo ci metto davvero tempo, fatica ed anima, e non mi va giù che qualcun altro possa usufruire del mio lavoro.
Pertanto, nel caso in cui qualcuno dovesse aver bisogno di una mano con una sua storia chieda pure, senza prendere pezzetti di storie qua e la e farci uscire un capitolo.
Grazie, buona lettura <3 *


 U Know The Words
"Once Upon A Time"?


Capitolo 2 : Voy Por Ti

 
Come Jeorge e Stephi si sono conosciuti è ormai storia sentita e risentita.
Riprese di High School Musical messicano, primo incontro, primo bacio e bla bla bla.
Tutte stupidaggini, a mio parere.
Non riesco davvero a capire come quei due possano stare insieme.
Insomma, oltre ad essere due persone completamente diverse tra di loro, – del tipo bianco e nero – sono talmente freddi e distaccati che se li incontrassi per strada penserei subito che non si conoscano neppure.
Mi chiedo come ci riescano.
Ho diciamo avuto modo di sperimentare quanto Jeorge sia passionale e … caldo: non riesco davvero a capire il perché con lei non lo sia minimamente.
Evidentemente non la ama!
Certo illuso cuoricino mio, continua a sognare!
<< Tini, sta venendo qui! >> riesco appena a sentire il mormorio di Lodovica alle mie orecchie, che mi ritrovo la barbie di fronte in tutta la sua plasticità.
Ma come diamine fa a tenere quei dannati capelli sempre liscissimi e lucenti?
Mi sorride a trentadue denti – che manco a dirlo sono da pubblicità della Mentadent! – e inizio davvero a pensare che lei e Jeorge usino lo stesso dentifricio.
Probabilmente anche la stessa crema idrante che rende la loro pelle morbidissima al solo guardarla!
<< Ragazze! >> squittisce Stephi baciando le guance prima a Lodo, poi a me << Sapete dirmi dove posso trovare il mio boy? >>
Io assottiglio lo sguardo fabbricando pensieri omicidi, mentre la mia amica glielo indica, seduto a pochi metri da noi.
Fa finta di ascoltare ciò che Xabiani e Samuel gli stanno dicendo, mentre digita qualcosa d’infinito al cellulare.
Ma cosa avrà mai da scrivere? E a chi, di grazia?
Insomma, la sua ragazza è appena arrivata da Guadalajara e lui non se n’è neppure accorto!
Seguo con lo sguardo la camminata composta di Stephi e cerco di captare le reazioni di Jeorge al vederla.
Alza di sfuggita gli occhi dal suo Iphone dopo una gomitata di Xab e le sorride debolmente, alzandosi poi per lasciare alla ragazza un leggero ed insulso bacio a fior di labbra.
Tutto qui?
Non si vedono da tre mesi, tre!
Ma cosa cavolo te ne importa? Meglio così, no?
No che non è meglio!
Insomma, non so neppure io il motivo, ma la loro storia mi sembra troppo una commedia mal recitata, e la cosa mi irrita più del dovuto.
Sento Lodovica e Candelaria – da dove era sbucata? – ridere di gusto e mi volto di scatto arricciando le labbra in maniera interrogativa.
<< Insomma Tini, devi proprio averlo sfinito in camerino se tutto ciò che riesce a darle è una bacio a stampo! >> esclama la prima divertita.
<< Ma dopotutto che potevamo aspettarci? È chiaro come il sole che lui non ha occhi che per te! >> dice invece Cande più seria che mai.
Sospiro lentamente per evitare di urlarle in faccia che non è assolutamente vero ciò che pensa.
<< Ah. Ah. Molto divertente, davvero! >> biascico scocciata.
<< Lo sai anche tu, Tini! >> sorride maliziosa Lodo << Altrimenti perché ti starebbe fissando in questo momento? >>
Non voltarti idiota!
Ma è davvero più forte di me.
Mi volto e per un secondo i suoi meravigliosi occhi sembrano incatenare i miei.
Ma è soltanto un attimo, perché subito dopo la voce del nostro adorato regista interrompe il contatto.
<< Ragazzi per oggi basta riprese! >> annuncia, ma prima io possa lasciarmi andare ad un meritato sospiro di sollievo continua << Tini, Jeorge, aspettano voi due in sala di registrazione tra dieci minuti! >>
Ma allora è una persecuzione!
Non è possibile che quel maledetto uomo organizzi di tutto per farci passare più tempo insieme del dovuto!
Cosa ti aspettavi, genio? Sapevi che Leon e Vilu sarebbero stati la coppia portante in questa nuova stagione!
Beh si, ma non immaginavo che ci fossero state così tante scene e canzoni soltanto per noi!
<< Divertiti >> mi mormorano all’orecchio quelle due pazze delle mie amiche incamminandosi verso il camerino.
Oh certo.
Mi divertirò ad impazzire.

***

Sbuffo.
Sono qui da cinque minuti e nemmeno l’ombra dei tecnici, né tantomeno di Jeorge.
Ad un tratto un microfonista entra nella sala.
Beh, sempre meglio di niente!
Sbuffo ancora.
Dove diavolo sarà il mio partner?
Indovina un po’?
In giro con Stephi: non c’è bisogno che me lo ricordi, stupida coscienza!
Sbuffo ancora.
Un altro microfonista entra in sala, seguito dal cameraman.
Evidentemente riprenderanno la registrazione per mandarla in onda con i backstage della serie: di bene in meglio.
Già sono in ansia per il dover cantare – nonostante lo faccio da sempre, quella non è mai sparita! – ora ci si mettono anche le telecamere.
Sbuffo: ormai sta diventando un buon metodo per scandire il tempo.
Chissà che canzone dovremo cantare stavolta.
Avrebbero potuto avvisarci un’oretta fa: mi sarei quantomeno preparata a dovere!
Ora che ci penso, cosa stavo facendo un’ora fa?
Baciavi Jeorge.
Giusto, baciavo Je.. che cosa?
È passata soltanto un’ora? A me sembra un’eternità!
E ho una voglia sovrumana di sentire nuovamente le sue meravigliose labbra contro le mie.
Basta!
Devo smetterla con questi pensieri.
Sbuffo ancora.
<< Nervosetta, eh? >> mi schernisce una voce, la sua stramaledetta voce.
È appena entrato nella stanza e – ovviamente – si è avvicinato a me più del dovuto.
<< Non sono affari tuoi, Blanco >> sputo acida << Pensa all’umore di Stephi piuttosto! >>
E questa dove l’hai letta?
 Nel libro delle frasi più utili per fare una bella figura del cavolo?
<< Gelosa, Stoe? >> mormora con voce roca al mio orecchio.
Perfetto! Adesso abbrevia anche il mio già orribile cognome!
E quella voce … diamine, non riuscirò mai a resistergli se continuerà a parlare in quel modo!
<< Dammi un motivo per cui dovrei esserlo >> riesco a replicare con un’audacia venuta fuori da non so dove.
<< Nessuno>> esclama fin troppo serio << Lasciamo a Leon e Vilu la gelosia tra fidanzatini e prendiamoci il divertimento noi due >>
Che cosa sta cercando di dirmi?
<< Ci stai? >> mi domanda sottintendendo che io abbia capito cosa il suo cervellino malandato sta macchinando.
<< Se mi spiegassi cosa intendi, magari! >> borbotto ostentando scocciatura quando in realtà la mia è ossessiva curiosità.
Sta per dire qualcosa quando il direttore musicale fa la sua entrata in scena intimandoci di zittirci per ascoltare ciò che ha da dirci.
Simpatico quasi quanto il regista, non c’è che dire!
<< Oggi proviamo a registrare una nuova versione di Voy Por Ti >> annuncia prendendo alcuni fogli da una cartellina malridotta e porgendoli a noi due << è in inglese e il significato è alterato in alcuni punti >> spiega << Per adesso voglio sentire il ritornello >>
Comincio a leggere tentando di concentrarmi.

Now we really have to speak
I see you. Why don’t  you see me?
In this story, nothing’s what it seems
But I don’t care, ‘cause now you will be mine,
Mine.

O…ok.
Vogliono davvero che io canti una canzone con Jeorge – con Jeorge! – dove viene ripetuta per cinquanta volte la parola mio?
Insomma, per quanto mi irriti ammetterlo, lui non è mio e non lo sarà mai.
Ma questi sadici non fanno altro che sbattermelo in faccia in ogni modo possibile!
Tini, stai vaneggiando! Non è mica colpa loro se tu e quell’idiota dovete interpretare due innamorati!
<< Cominciate a cantare il ritornello e pronunciate correttamente >> quella del direttore musicale pare quasi una minaccia.
Ci impieghiamo decisamente più del dovuto, visto che Jeorge si ostina a cantare la parola mine proprio come sta scritta.
Ma che razza di inglese gli hanno insegnato la in Messico?
<< Per piacere Tini, portalo via di qui e dagli una bella lezione di lingua straniera! >> borbotta uno dei tecnici annoiato << Riprendiamo domani >>
Scoppiamo entrambi a ridere di gusto mente usciamo dalla sala.
Dopotutto mi è sempre piaciuto lavorare con lui: è un vero pagliaccio capace di far ridere tutti, prende gli errori alla leggera, ma è al contempo molto rigido con sé stesso e cerca di commetterne il meno possibile.
Soltanto negli ultimi tempi la sua presenza sta iniziando a causarmi qualche problemino ormonale decisamente scomodo.
<< Sei veramente senza speranze! >> lo prendo in giro mentre ci dirigiamo nei camerini.
<< Insomma, non ti è mai venuta voglia di conoscere la lingua inglese come si deve? >> continuo sottolineando quelle ultime parole, perché in effetti qualche parola riesce a masticarla.
Tempo un minuto e mi ritrovo letteralmente spalmata contro la porta ormai chiusa del mio camerino.
Come ci siamo arrivati lì dentro?
<< In verità ultimamente mi è venuta voglia di conoscere un’altra lingua >> sussurra avvicinandosi sempre di più a me << come si deve >>
Cita appena le mie parole prima di baciarmi con irruenza.
Inizialmente non riesco a fare altro che rispondere al bacio, ma ad un tratto riacquisto la lucidità e lo allontano da me con tutta la forza che riesco a racimolare.
<< Che cosa intendevi dire prima? >>
Mi guarda stranito: forse per l’interruzione del bacio, o forse per un improvviso vuoto di memoria.
<< Con la storia di Vilu, Leon e del divertirci >> spiego brevemente.
<< Ah. >> mormora << Vedi Tini, io … >>

 

Piccolo Angolo Di Luce
Hola! Lo so, vi ho fatto aspettare tantissimo per un capitolo che fa assolutamente schifo.
Il problema è che ho iniziato questa storia con uno stile più leggero rispetto alla mia solita lagna, ed è difficile portarlo avanti senza intoppi.
E in più, la mia ispirazione è andata a farsi benedire in questi ultimi giorni.
Comunque sia, facciamo finta che il capitolo sia carino e parliamone.
Cosa ne pensate del rapporto tra Stephi e Jeorge? Perché sono così freddi?
Che cosa ha in mente il ragazzo con quel discorso senza senso?
Fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni e grazie di cuore a chi ne ha lasciate allo scorso capitolo.
Un bacino <3

Xoxo

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