Oh, by the way, which one's Pink?

di Jules_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Accordo ***
Capitolo 2: *** Bicicletta ***
Capitolo 3: *** Capelli ***
Capitolo 4: *** Diario ***
Capitolo 5: *** Errore ***
Capitolo 6: *** Fears (Paure) ***
Capitolo 7: *** Giochi Proibiti ***
Capitolo 8: *** Home ***
Capitolo 9: *** Inibizione ***
Capitolo 10: *** Jolly ***
Capitolo 11: *** Keys (Chiavi) ***
Capitolo 12: *** Logica ***
Capitolo 13: *** Megalomania ***



Capitolo 1
*** Accordo ***


Oh, by the way, which one's Pink?



Iniziamo con il dire che mi sento una copiona dimmerda (scusa Daz LOL), ma dopo aver letto le sue drabble sui Led Zeppelin e sui Beatles, m'è venuta una voglia matta di provare con i Pink Floyd.
Accipigna.
Comunque. Qui non avete la garanzia, non sono un gran che, se vi piacciono, bene, senno', amen. xD
Quindi (tanto per copiare ancora di più una delle mie autrici preferite) ho deciso di fare sta cosa: 26 drabble, per ogni lettera dell'alfabeto, di 100 parole (il che è un'impresa per me LOL) che cercherò di aggiornare settimanalmente (tenete conto che la mia settimana dura 8 giorni. Ok sto delirando).
Naturalmente ci saranno TUTTI: Roger, David, Syd, Nick e Richard, in alcune potrebbero comparire le mogli, fidanzate, mamme, zie, cugine e compagnia bella e i periodi potranno andare dalla loro nascita fino ai giorni nostri (con una come me potreste anche ritrovarvi una drabble sull'embrione di Waters LOL).
Bene, che dirvi? Buona fortuna A VOI (e anche a me, dai) e spero di non farvi odiare questo fantastico gruppo.
Oh yeah.





Accordo


-Fammelo sentire di nuovo-.
-Ma l'ho appena fatto!-.
-E ora lo rifai-.
Dave sbuffò e ripeté quella maledetta nota ancora una volta.
-Ora prova a suonarla come dicevo io-.
Il chitarrista obbedì, ormai sul limite della pazienza.
Ci fu un minuto di silenzio. Waters si accarezzò il mento con aria seria e pensosa, mentre l'altro attendeva il verdetto.
-Questa volta va bene-.
Gilmour sgranò gli occhi. -Roger. Ho suonato lo stesso identico accordo di prima!-.
-Si, ma questa volta...è stata una mia idea-.
E con un sorrisino uscì dalla stanza, lasciando Dave e i suoi istinti omicidi a bocca aperta.





Julia Dream_
Ok, a me sembra una cagata. LOL
Comunque...sì. Mi sono ispirata ad una scena di Live at Pompeii. Magari ho capito male cosa dicevano, vabbè, ma mi sono immaginata questa scena. Adoro il fatto che Roger riesca a farsi “valere” ogni volta pure restando un'odiosa testa di cazzo (resta di fatto che lo adoro LOL). E poi c'è David, che lo sopporta sempre. Eh già, credo che quell'uomo abbia avuto una pazienza sconfinata.
Ok, non so se questa cosa abbia senso. Comunque niente, io c'ho provato. x'D
Jules

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Capitolo 2
*** Bicicletta ***


Bicicletta

Quel bambino era davvero fortunato.
Tutti a St. Margaret lo invidiavano. Correva su e giù per la strada con la sua nuova bici rossa, aveva una bandierina sul retro, un campanello e i manici di gomma, come quelli dei motociclisti. Gli altri bambini volevano sempre giocare con lui e lo seguivano sempre.
Tranne uno.
Roger restava da solo, davanti al numero 6, seduto sul marciapiede con le mani sotto il mento. Gli occhi neri erano continuamente posati sulla bellissima bici e sugli amici del bambino che ogni volta gli faceva la linguaccia.
“Un giorno anche io avrò una bici”.




Julia Dream
Tentativo numero due! LOL Non ho resistito è ho subito pubblicato D:
All'inizio non sapevo cosa scrivere, così ho preso su il libro di artistica e ho iniziato a studiare le relazioni cromatiche e il colore (lo so che non ve ne frega un cucco, ma non so che dire LOL) e all'improvviso mi è venuto in mente: cosa ci sta con Syd meglio di Bike? Lo so, è la cosa più scontata di questo mondo, ma secondo me ci stava bene.
Povero Syd, vuole una bici. D: (ok, sto delirando).
No, comunque. Volevo mettere in evidenza un che di invidia da parte del piccolo Roger non solo per la bici, ma anche per gli amici che ha questo bambino, dato che mi sono da sempre immaginata il piccolo Syd come un bambino fuori dal comunque, che sta da solo ma che comunque vorrebbe un po' di compagnia.
Beh, è tutto. Ora tornerò a studiarmi l'espressione del colore in attesa dell'ispirazione LOL
Bye!
Jules

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Capitolo 3
*** Capelli ***


Capelli

-Ragazzi, facciamo una pausa-.
Rick si alzò e Nick ripose le bacchette.
I tre si lasciarono andare attorno al tavolino dello studio galleggiante di David: suonare assieme senza Roger era davvero meglio.
C'era solo una cosa che a Richard non tornava.
Se ne stava lì seduto accarezzandosi il mento e osservando Gilmour con aria seria. I suoi occhi scrutavano l'amico: quel dubbio lo tormentava da tempo, voleva sapere.
David s'accorse dello sguardo del tastierista.
-Rick? Cosa c'è?-.
Era il momento. Doveva dirglielo!
-Dave, come mai tu, pur avendo avuto più capelli, sei diventato pelato?-
Gelo.
Richard non ebbe mai risposta.

 


JuliaDream_
Ok. Non ho saputo aspettare e ho pubblicato (mannaggia a me!). Questa è la cosa meno seria che io abbia mai scritto XD

Tutto è nato da un dubbio che ho realmente, ovvero quello proposto da Rick. Seriamente. Pensateci. Dave aveva dei capelli lunghissimi...ed è diventato pelato. Qualcosa non torna. Manderò degli inviati a fare indagini. LOL
Tutto questo è probabilmente ambientato dopo Division Bell, perchè allora dei capelli ce li aveva ancora, e, per chi non lo sapesse, lo studio galleggiante esiste veramente., è stato usato per le registrazioni post Waters e deve essere una ficata assurda avere uno studio un una barca. (si sto ammattendo)

Quindi, niente. Diamo una parrucca a Gilmour e buona notte.
Bye.
Jules

 

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Capitolo 4
*** Diario ***


Diario

-Cosa scrivi?-
Richard sobbalzò stringendosi al petto quel quadernetto. Aveva il cuore che batteva velocemente, mentre gli occhi neri del chitarrista lo fissavano da dietro.
Syd sorrise davanti a lui, il quale chiuse velocemente le pagine. -Niente...-
-Fammi leggere!- Le sue mani s'intrecciarono a quelle dell'altro in un tentativo di presa.
Rick glielo strappò dalle mani, guardandolo storto.
-Allora io non ti farò leggere il mio!- Sghignazzò.
-Non mi interessa...- Richard distolse lo sguardo.
Syd se ne andò ridacchiando lasciando il tastierista da solo. Sorrisero imbarazzati.
Entrambi sapevano che ognuno scriveva quello che non sarebbe mai riuscito a dire all'altro.

 



JuliaDream_
Allora.
L'idea era figa, i personaggi erano fighi..ma come l'ho messa giu' non è che sia molto “figo”. LOL
Allora, premetto che io adoro Richard e Syd. E so che erano molto amici, peccato che la mia mente vuole che tra di loro, nella mia testa, ci sia di più. Un amore quasi intoccabile. Ok, sembra una cazzata, ma per me è così.
E poi vabbe, ho fatto finta che entrambi tenessero un diario dove scrivo quello che provano per l'altro, il che non so se sia una cagata o una genialata.
Ringrazio Natalia che mi ha dato il titolo e che mi ha fatto partire in testa tutto questo perverso meccanismo, e Sara che s'è presa la briga di leggerla e dirmi che ne pensa (Che onore *___*) LOL
Byeee XD
Jules

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Capitolo 5
*** Errore ***


Errore

-Dobbiamo passare a prendere anche Syd?-
Strinse le mani sul volante.
-No, cazzo, lasciamolo perdere!-

Richard tornò seduto al suo posto, vicino a Gilmour, che non aveva ancora detto una parola da quando erano saliti in macchina.
-Roger...ne sei davvero sicuro?-
-Cazzo Rick, di che ti preoccupi? E' una fottuta palla al piede! E poi un chitarrista ce l'abbiamo già!-
Sospirò. -Come vuoi, Roger...-
Il bassista puntò per un secondo lo sguardo su Nick, alla sua sinistra, sperando che dicesse qualcosa: l'unica cosa che notò è che aveva la sua stessa aria frustrata e guardava solo avanti.
Non vedevano nient'altro.

 

JuliaDream
Allora.

Ringrazio Chiara per avermi suggerito la parola. LOL
Bene. Allora, questo avvenimento l'ho gia narrato in maniera diversa in un'altra storia, ma ce lo vedevo bene qui. Le frasi iniziali sono state pronunciate veramente, ma non c'è scritto da chi. I Floyd stavano andando ad un concerto a Southampton quando accadde. E Nick, nella biografia, spiega quanto fossero stati insensibili allora, non vedevano nient'altro, pensavanoi che Syd li stesso ostacolando. Ecco perchè ho voluto scrivere questo. Ok la smetto.
Jules

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Capitolo 6
*** Fears (Paure) ***


Fears (Paure)

-Se le parole venissero fuori come la musica, e non avessimo nient'altro da fare, ne scriveremmo parecchie di canzoni.- 
Disse sorridendo al giornalista, che sembrava deciso a restare. Fortunatamente quella frase spiazzò il giovane e il musicistra poté finalmente entrare in casa.
Il buio lo circondava, l'unica luce era la luna che illuminava il foglio bianco, il quale avrebbe dovuto contenere almeno un abbozzo di canzone per il giorno seguente. Richard sbuffò e si voltò a guardare il pianoforte.
Poi il foglio.
Poi il pianoforte.
"Fanculo, Roger"
E, sedendosi, compose una delle più belle canzoni, senza utilizzare neanche una parola.



JuliaDream
Allora. Eccomi qui che finalmente agiorno anche se non frega a nessuno. LOL
Allora, questo doveva essere pubblicato per il 15 settembre, ma a causa di MIA MADRE eccomi qui due giorni dopo che viene pubblicato.
In pratica è un piccolo tributo a Rich. Prima delle pubblicazione di The Dark Side of the Moon Richard disse, una volta, la frase iniziale. Da lì ho provato a collegare il tutto all'album. Infatti Roger voleva che ognuno si impegnasse a scrivere qualche canzone o almeno desse dei temi da prendere come spunto che poi si vedranno nell'album, ad esempio le paure (ecco il titoli che è in inglese perche' fa piu' fffigo), problemi di allora (il tempo, la morte, il denaro, la guerra...) e Richard scrisse The Great Gig in the Sky, che all'inizio era solo una sequenza strumentale. Infatti Tony Claire avrebbe cantato in seguito. Beh, insomma, io credo che sia una delle canzoni piu' belle scritte da Wright e, veramente, una delle più struggenti anche se praticamente di testo non ha NULLA. ecco perche' amo quest'uomo.
Niente, mi sono dilungata, scusate LOL spero che vi sia piaciuta. LOL
Jules.

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Capitolo 7
*** Giochi Proibiti ***


Giochi Proibiti

-Cosa stai suonando, Rick?- 
Silenzio.
-Mi sembra di averla già sentita...-. Niente.
Roger sbuffò.
-Rick!?-
-Tu sei proprio come questa canzone, Roger- disse senza smettere di suonare. -Una melodia triste, monotona, sempre uguale. Un sali e scendi di note cupe e allegre per poi tornare sullo stesso vuoto tasto. Continui la tua solita routine senza cambiare mai, non modifichi una virgola del tuo carattere. Cambi umore ma alla fine torni allo stesso punto.
La solita fredda e triste nota-.
Lo disse con una piattezza incredibile.
Roger deglutì.
Quell'uomo di 36 anni pareva ora un bambino mentre usciva sbattendo la porta.



JuliaDream_
Eccomi qui finalmente ad aggiornare. LOL
allora, all'inizio non avevo idea. NADA. Me ne stavo praticamente a pensare a che cosa mi avrebbe potuto ispirare con la G ma in mente mi veniva in mente solo la canzone
Giochi Proibiti. Infatti è la prima canzone
che il mio insegnante di pianofrte mi ha insegnato a fare e per capire bene il sinificato di tutto questo magri ascoltate i primi 30 secondi qui --->
 
http://www.youtube.com/watch?v=cwI2R4GFFjI
Qui i due hanno 36 anni, quindi il tutto è ambientato più o meno nel 79, anno di The Wall, in cui i rapporti tra i due eranoancora più tesi. Da notare la freddezza con cui Richard tratta Roger: questo è quasi alquanto improbabile, me ne rendo conto, ma...niente, questa cosa mi è uscita quasi spontaneamente quindi anche io mi sono sorpresa di quanto sia stato cinico.
Ecco, niente, spero che vi sia piaciuta. E ringrazio Sara che ormai mi fa da conteggio parole LOL
Grazie 

Jules

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Capitolo 8
*** Home ***


Home

Il lungo viale di Rock Road non era molto cambiato, malgrado gli anni. Le foglie autunnali scricchiolavano sotto il passo veloce dell'uomo che si fermò davanti alla casa ormai disabitata infondo alla via. Scrutò attentamente quella porta a lui familiare e, con le vecchie che ancora possedeva, entrò. L'eco del suono metallico si diffuse per tutti gli interni vuoti. La casa poteva sembrare angusta e cupa a chiunque, ma a lui, bambino ormai cresciuto, percepiva solo un calore avvolgerlo lentamente mentre le pareti riacquistavano colore ai suoi occhi.
Roger lo sapeva: quello era l'unico posto che avrebbe mai chiamato casa.



JuliaDream_
Ok, è da TROPPO che non aggiorno e non credo di aver iniziato con il piede giusto. Ammetto che questo scritto non mi piace quasi per niente. L'idea generale mostrava Roger Waters che, dopo anni, torna nella sua casa di infanzia e si rende conto che è l'unico posto in cui abbia veramente provato qualcosa, si capisce che anche lui è "umano" e che poteva avere ricordi vividi nella sua mente, ma diciamo che il risultato è sfilacciato e scialbo.
Chiedo venia e prometto che mi rifaro' con i prossimi.
Grazie per la pazienza.
Jules

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Capitolo 9
*** Inibizione ***


Inibizione

Entrò in quella camera buia come un ladro.
Fece attenzione a chiudere bene la porta ed allungò cautamente le mani verso quell'oggetto che da tempo non vedeva. I suoi occhi neri tornarono per un attimo a brillare quando le dita tremanti sfiorarono la corda iniziando a suonare.
Una voce iniziò a chiamarlo dal corridoio e una luce lo abbagliò dalla porta.
Il suo sguardo si pietrificò.-
-Non stavo facendo niente, lo giuro! Non lo faccio più!-.

Syd lasciò cadere rumorosamente lo strumento come se fosse stata di fuoco e corse fuori dalla stanza urlando sotto lo sguardo attonito del cognato.

 

JuliaDream_
Ok, sono tornata
OH YEAH.

Well, spieghiamo.
Da quel che ricordo, un episodio del genere è accaduto veramente. La sorella di Syd racconta che, quando lui si allontanò dalla carriera musicale e si trasferì da loro, fu sorpreso dal marito con una chitarra in mano e lui la gettò a terra come se stesse facendo qualcosa di male, che non dovrebbe fare. Ho sempre pensato che questo episodio fosse molto triste, rende evidente come vedeva la musica Syd, come un pericolo, come un'inibizione, ecco perchè il titolo. Ecco, so che non scrivo da molto, spero che vi piaccia. Aurevoir
Jules

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Capitolo 10
*** Jolly ***


Jolly

-Che sta succedendo, Nick?-
-Guarda tu stesso...-
Il tastierista guardò attraverso il vetro della sala di registrazione, dove David e Roger si urlavano contro.
Richard entrò, trascinando Nick e provando a fermare l'ennesima discussione. Quando calò il silenzio, l'aria era così tesa che nessuno aveva il coraggio di muoversi.
Il chitarrista lanciò un'occhiata al bassista.
-Se tu vai via, amico- disse freddamente -noi continueremo. Puoi scommetterci, noi continueremo.-
Lui distolse lo sguardo, iniziando a ridere. -Non ce la farete mai.-
Senza aggiungere altro, David uscì, sbattendo la porta.
Per la prima volta Roger sentì la paura di rimanere veramente solo.



JuliaDream_
Ok, oggi mi sento produttiva e avevo intenzione di andare un po' avanti. Quindi...eccomi qui. Ancora- LOL

Allora, tutto questo viene dalle frasi in corsivo, dette veramente. Il tutto è ambientato, credo, piu' o meno nel periodo di The Wall o anche prima, quando iniziavano e tensioni nel gruppo. Credo che nel momento in cui sia stata fatta questa affermazione qualcosa sia scattato, in Roger. Come se si fosse improvvisamente reso conto che non contava così tanto come credeva, che era sostituibile, che era possibile che potesse rimanere solo. Ecco perchè Jolly. E' una carta che spesso vale per tutto, che sostituisce, ma anche una carta di cui si puo' fare a meno. Ecco, ho finito.
Buona notte.
Jules

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Capitolo 11
*** Keys (Chiavi) ***


 

Keys (Chiavi)

Mi avevano detto che non era un tipo affidabile. Che era uno tenebroso, sbruffone e pure presuntuoso.
Era un semestre ormai che stavamo in classe assieme, eppure questa era la prima volta che si accorgeva di me. Alto com'era, ora, mi copriva tutto il foglio da disegno.
Alzai lo sguardo ed eccolo lì, dopo un interminabile giaccone di pelle nera.
-Sei...Roger, giusto?-
Lui annuì.
Ci fu un lungo silenzio.
-Senti, Nick...-
Trattenevo il respiro attendendo quello che un tipo popolare (e che conosceva il mio nome!) come lui mi avrebbe chiesto.
Schiuse le labbra e...
-...mi presti la tua auto?-



 


Julia's Dream_
Ok,sono tornata con un briciolo di ispirazione con questa drabble un po'...così LOL
Ok, per chi non lo sa (ma credo che tutti lo sappiano) questo è veramente il primo incontro di Nick e Roger, quando erano al Politecnico assieme, studiando architettura.
Non sapevo veramente cosa mettere con la K e dovevo mettere qualcosa con Nick., quindi alla fine...FUCK YOU ITALIAN, ENGLISH SOUNDS IT BETTER (?)
Spero che mi perdonerete per questa cosa un po'...schifosa. Spero di rifarmi con le altre.
Grazie.
Jules.

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Capitolo 12
*** Logica ***


Logica

-Allora- David si schiarì la voce. -'Coming Back To Life'? Io dico sette-
-Otto...-
-Zero-
Gilmour alzò un sopracciglio in direzione di Richard, impassibile.
-D'accordo, Zero. 'Lost For Words'? Per me otto..-
-Sette e mezzo...-
-Zero-
Nick osservò nuovamente David che cercava di controllarsi.
-Ok. Allora 'Wearing The Inside Out'? Sei..-
-Sette...-
-Dieci-
Mason e Gilmour si voltarono in direzione di Richard che, tranquillamente, si stava fumando una sigaretta.
-Dieci?- ripeté esterrefatto il chitarrista. -Ti sembra normale?-
-Che c'è di strano?- rispose il tastierista. -E' mia-
Silenzio.
-Forse- provò Nick. -dovremmo rivedere il sistema di votazione per i brani, Dave...-



 



Julia's Dream_
SCUSATE se sono così in ritardo ma è stato un parto.
Anche questa scena è presa da un momento vero. Infatti, quando David, Richard e Nick dovettero decidere i brani da inserire in Division Bell, Richar s'era messo a votare DIECI ogni suo brano, mentre quelli altrui tutti zero. Povero Richard, voleva poter fare come Waters. (?) Fortunatamente dopo cambiarono il sistema di valutazione e, tanto per citare Nick “il sistema di votazione fu rivisto ideando vari sistemi di collegi elettorali e ripescaggi degni di una vera commissione elettorale”. LOL
Ok, devo dire che non mi piace molto come è uscita fuori, ma dovevo fare qualcosa con Richard e non sapevo come fare. Comunque per le prossime drabble mi sento mi più ispirata e ho gia' messo giù qualche idea quindi spero mi perdonerete per questa COSA LOL. grazie ancora ai pochi che leggeranno.
Jules

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Capitolo 13
*** Megalomania ***


Megalomania

Pinewood, sala di proiezione.

“E CHE CAZZO, E' SOLO UN FILM!”

Alan e Gerald si guardarono, esterrefatti. Capirono subito a cosa si riferisse quello striscione di circa sei metri sotto lo schermo.
E sapevano anche chi l'aveva messo lì.
I loro occhi pian piano si spostarono in direzione della figura che stava in piedi alla fine del drappo, di spalle, indossando una giacca con cucito un pugnale finto proprio tra le scapole.
L'uomo si voltò lentamente, appoggiandosi al muro e facendo una lunga tirata di sigaretta.
-Allora..- sospirò Waters lanciando un'occhiata fulminea in direzione dei due. -Facciamolo, questo film.-

 

 

JuliaDream
Ok, so che è passato tanto tempo dall'ultimo aggiornamento ma non capite quanto questo scritto m'abbia fatto dannare. E non è nemmeno un gran che. Avrei voluto mettere assieme tutto quello che passarono Alan Parker (regista), Gerald Scarfe (animatore) e Roger Waters durante il making di The Wall.
Megalomania. Perchè? Perchè era questo il problema di questi tre personaggi durante tutto il travaglio per creare quell'opera d'arte. Gerald che pensava che nessuno apprezzasse il suo lavoro e che lo volessero fuori, Waters che si sentiva tradito da tutti (vedi giacca col pugnale) e non era soddisfatto e Alan Parker che si ritrovava a dover dividere “l'ultima parola” con Waters. Erano, come li dipinse Gerarld, “tre Megalomani in una stanza”. Tutti e tre erano figure Leader e tutti e tre avevano problemi a relazionarsi tra loro. Quel film, che neanche adesso soddisfa a pieno tutti, è stato un parto ma anche un capolavoro, e tutto questo anche grazie a questa megalomania.
Ci tenevo tanto a questo argomento e...bho, speravo di riuscire ad approfondirlo meglio, spero che vi piaccia.
Jules

Ps: Water lo striscione l'ha fatto realmente.

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