That's what you're missing. di helpless (/viewuser.php?uid=128579)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. About movies and strange awakenings ***
Capitolo 2: *** 2. About pancakes and speaking mirror. ***
Capitolo 3: *** 3.About idiots and smiling babies. ***
Capitolo 4: *** 4. About nicknames and no-ordinary families. ***
Capitolo 5: *** 5. About lies and lovely puppets. ***
Capitolo 6: *** 6. About beauty and eating pizza. ***
Capitolo 7: *** 7. About photos and sudden tears ***
Capitolo 8: *** 8. About questions and sweet hugs. ***
Capitolo 9: *** 9. About bubbles and talking about the truth. ***
Capitolo 1 *** 1. About movies and strange awakenings ***
Thar's what you're missing
- That's
what you're missing.
Purtroppo
(in questo mondo
reale)
Darren
Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in
questo scritto, non mi
appartengono (anche
perché sono
più che sicura che una persona reale non si possa
più
possedere da quando hanno abolito la schiavitù)
ed inoltre non
conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono
reali (ovviamente).
La storia non
è stata scritta a scopo di
lucro.
- About movies and
strange awakenings
"L'ho
mandata in un luogo in cui nessuno è mai felice e
contento…"*
Gracchiò
la malefica voce della regina Narissa, dallo schermo televisivo del
salotto di casa Colfer.
-
E
fu così che Giselle si ritrovò nella
realtà.
Sussurrò teatralmente Chris Colfer nello stesso
momento,arricciando le labbra
intristito, mentre fissava le immagini animate,con una ciotola di popcorn stretta
in
grembo ed il suo migliore amico poggiato su una
spalla, che li sgranocchiava.
Quest'ultimo distolse l'attenzione dal film ,lanciandogli un'occhiata e
mettendo il broncio anche lui, iniziando ad accarezzare il braccio del
ragazzo accanto a se come per rassicurarlo.
-E' una cosa triste, ma tanto troverà il suo
principe anche...
Venne interrotto da un improvviso pizzico sulla coscia e
sobbalzò, spalancando gli occhi e guardando allibito la mano
di
Chris, colpevole del suo dolore, non ebbe neanche il tempo di
protestare che sentì l'altro sibilare in modo inquietante.
-Darren Everett Criss, io non ho MAI
- calcò quella parola con enfasi e convinzione - visto
questo film, non
iniziare a rovinarmi il finale .
-Non ti preoccupare, non ti sto spoilerando niente di che.
Annunciò il riccio,sventolando con svogliatezza la mano
libera
dai pop-corn, mentre provava ,in modo disperato, a fissare
contemporaneamente lo schermo televisivo ed il suo migliore amico.
-Spoilerando ?
Ma come diamine parli ?
Darren ghignò, iniziando a spiegare con tono saccente :
-Sei proprio arretrato... spoilerare signifi- *
Ma venne ancora interrotto ,questa volta da un semplice
sguardo infastidito dell'altro, che lo aveva intimorito.
-
Taci e guarda
come la principessa rovina il suo magnifico vestito per le strade di
NY,su.
Lo esortò Chris con tono esageratamente controllato, tanto
da far temere a
Darren che ,se avesse anche solo pronunciato un'altra parola ,lui gli
avrebbe
legato la lingua pur di non farlo parlare.
Per questo, ci fu silenzio per un po' e gli unici suoni udibili furono
la voce
acuta e
squillante della protagonista e il molesto masticare di Darren , fino a
quando Colfer ,aggrottando le sopracciglia e
squadrando confuso la scena del film, disse:
-Certo che le principesse sono davvero delle stupide... insomma delle
oche..*
Darren , a
quelle parole , si scostò bruscamente dal
suo posto, in modo da poter
guardare in viso il suo migliore amico, e con impeto
ordinò: - Non
offendere le mie ragazze! *
Chris provò in tutti i modi ad assumere un espressione
scettica
a quello strambo tentativo di difesa del riccio , ma la situazione
appariva davvero comica, poggiò una mano sul viso
e
strinse gli occhi cercando di trattenersi, ma fu del tutto inutile in
quanto scoppiò in una fragorosa risata incredula.
Si fermò solo quando
notò
che l'altro non era affatto divertito da tutto quello, al contrario
aveva un
espressione offesa,le labbra piegate nel solito broncio ed i suoi
occhi sembravano due pozzanghere di oro liquido, tanto che
erano
grandi ed
acquosi.
-Ritira subito quello che hai detto.
Brontolò ,puntandogli un dito contro,incrociando poi le
braccia
sul petto , in attesa di scuse.
Chris sbatté le palpebre un paio di volte , fissandolo
perplesso.
-Oddio Dar,non ti sapevo così permaloso , chiedo scusa a te
e alle tue galline cantanti con la coroncina.
Disse in tono scocciato , mentre affondava di più la schiena
nei
morbidi cuscini del suo divano e tornava a concentrarsi su quello che
accadeva in tv.
Darren provò a
ribattere, spalancando la bocca allibito, ma si distrasse osservando
l'entrata in scena del personaggio di Robert nel film,
così con un sorriso beffardo tornò al suo posto.
-Te la cavi solamente perché è appena arrivato il
futuro principe di Giselle.
Disse in tono soddisfatto, ridacchiando per la piccola rivincita che
riuscì a prendersi.
Inutile dire che si beccò un altro pizzico sulla coscia
,questa
volta con l'aggiunta di uno schiaffo, dato con forza, sulla spalla
destra.
- Se arriverò al finale, -
iniziò il
ventunenne, interrompendosi per un improvviso
sbadiglio
- già sapendo quello che accadrà, sappi
che
la mia furia cadrà su di te.
La sua voce era davvero troppo assonnata per far si
che la minaccia risultasse credibile.
Infatti,
passarono
appena una ventina di
minuti da quelle sue ultime parole che i
suoi gli
occhi faticarono a restare aperti,mentre lui ,inconsciamente,
si
poggiò sulla spalla dell'altro,sbadigliando sempre
più
frequentemente ,finendo poi per addormentarsi del tutto.
-Lo sapevo che non ci saresti arrivato al finale.
Mormorò sottovoce Darren , più a se
stesso che al
ragazzo, quando lo vide dormiente sulla sua spalla. Spostò
il
più delicatamente possibile la ciotola ,che era ancora tra
le
mani di Chris, sul tavolo e posò il capo del ragazzo sul suo
petto, in modo da potergli fare spazio tra le sue braccia.
Lo strinse , stando sempre attento a non risvegliarlo, e lo
osservò , sorridendo.
In
quel momento, sembrava
ancora più piccolo di quanto realmente fosse,
quasi
indifeso, con quelle sue ciglia chiare e lunghe che si
posavano
sulle guance appena arrossate e quell'espressione calma sul viso. Gli
scostò con un dito i capelli dalla fronte,ridacchiando
quando
quello borbottò qualcosa nel sonno a quel tocco.
Sperò che non si svegliasse, altrimenti avrebbe dovuto
subire i
suoi rimproveri isterici, in quanto Chris si sentiva trattato
come un bambino ogni volta che lui evitava di svegliarlo quando si
appisolava - e Chris odiava essere trattato da bambino.
Si accomodò meglio sul divano, sempre con un sorriso
intenerito
sul viso, e si rilassò , imponendosi di non cadere
addormentato anche lui,perché avrebbe dovuto portare il suo
amico a letto.
###
Il soprano spalancò
gli occhi ,ridestandosi improvvisamente.
Credeva che il suo risveglio sarebbe
stato
doloroso , ricordava d'essersi addormentato sullo scomodissimo
divano del suo salotto, ma stiracchiando le braccia e le gambe si rese
conto di essere ben riposato e che nessuna delle sue ossa gli doleva,
così sbadigliò , guardandosi intorno e
ritrovandosi in
camera sua.
Restò
ancora per un po' seduto nel letto,massaggiandosi il collo
e fissando il vuoto, ricordando a se stesso di ringraziare Darren: era
sicuramente stato lui a portarlo fino al suo letto l'altra sera.
Nel
momento esatto in cui
l'immagine del ragazzo gli si figurò in mente,
udì il
letto cigolare ed un fruscio di lenzuola, accorgendosi
così della presenza di qualcun altro nella camera.
In un modo stranamente naturale per lui, intuì
che si
trattava proprio di Darren ,alcune volte capitava che il ragazzo era
così stanco da decidere di rimanere a casa sua per la notte.
A conferma del suo pensiero,
vide improvvisamente una testa riccia spuntare da sotto il cuscino
accanto a lui.
Lo guardò
mentre si stiracchiava, scostandosi
dalla fronte uno dei tanti ricci ribelli
ed accarezzandosi la guancia arrossata dal troppo contatto con il
cuscino. Quando i loro sguardi si incontrarono, Darren gli
dedicò il suo solito,adorabile sorriso assonnato, che venne
subito ricambiato .
Chris distolse l'attenzione da lui ,sbadigliando ancora, e
restò
a fissare le pareti della sua stanza, aprendo e chiudendo gli occhi
ancora troppo appesantiti dal sonno, come per allenarsi a restare
sveglio.
Quando riuscì a vederci finalmente bene, si
spostò piano
sul ciglio del materasso, cercò con lo sguardo le sue
pantofole e
stiracchiandosi un'ultima volta ,poggiò i piedi sul
pavimento.
Era sul punto d'alzarsi dal letto, quando le braccia di Darren lo
strinsero improvvisamente e lui si sentì tirare
all'indietro. Si
ritrovò ,involontariamente, di nuovo disteso,
poggiato sul petto del suo migliore amico che, come
suo
solito, affondò il viso nell'incavo del suo collo,
forse
ispirando il suo odore e solleticandolo con la barba ispida delle sue
guance.
Sorrise e, ne era più che sicuro, l'altro
ricambiò quel
sorriso sul suo sensibile collo ,lasciando che un brivido piacevole gli
investisse la pelle.
Il contro tenore si
immobilizzò a quei gesti pieni di affetto e alle sensazioni
che gli procuravano , mentre il suo cuore fece
una capriola, un triplo salto mortale carpiato e
ritornò al suo posto , battendo fin troppo forte
contro
la
sua cassa toracica.
-Buongiorno, amore mio.
Sentì sussurrare appena dal ragazzo, frastornato ancora dal
fracasso che stava facendo il suo cuore.
Come che l'aveva chiamato?
Amore?
Non aveva sentito male ,no?
Aveva realmente detto
Amore mio?
Forse stava avendo delle allucinazioni uditive, o forse era Darren ad
aver perso il senso delle parole.
'A-m-o-r-e,' sillabò
mentalmente '
suona così bene detto dalla sua voce, a dire il
vero ... ogni cosa suona bene detta dalla sua voce' *
Strinse gli occhi e scosse la testa, come per scacciare il
pensiero da adolescente in crisi ormonale che aveva appena
elaborato, mentre la persona che era causa di tutta la sua
confusione si spostava
lentamente da lui ,tenendolo però sempre stretto.
Il suo migliore
amico sorrise non curante , come se non ci fosse davvero
nulla di
assurdo in quella situazione , difatti ,si
avvicinò al viso di Chris e premette un impercettibile bacio
all'angolo della sua bocca, strofinando il naso sulla sua guancia prima
di
allontanarsi.
Il cuore di Colfer ,in quel momento , si era completamente arreso e si
agitava solamente frenetico a sinistra del suo petto, non sapendo
neanche esso cosa fare.
'Mi
sono perso qualcosa' pensò
,stupendosi del fatto che i suoi pensieri avessero ancora un senso
logico e compiuto,
sentendo le guance arrossarsi e ogni altra parte del suo corpo
accaldarsi.
'Decisamente,
Colfer,Decisamente'
rispose una voce fastidiosa e lontana.
---------------------------------------------------------------------
Lo sparlare
sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
l'angolo
di Helpless.
*coffcoff* Vi ricordate ancora
della mia esistenza?
Spero tanto di no, non credo di essere un bel ricordo.
Comunque sia, sono di nuovo qui, quindi vi conviene mettervi a riparo.
Avevo detto in giro che sarei tornata presto con altre storie, ma naturalmente ,perché
sono io (cè ,non ci sono altre spiegazioni), ho fatto
passare molto più di un
anno e solo ora sto tornando a pubblicare .-.
Spero per me, che qualcuno abbia ancora voglia di leggermi e non si sia
ancora reso conto di quanto possa far male alla psiche (?).
Lo so, lo so benissimo ,che non si capisce un bel e completo niente di
questo capitolo, ma prometto che più si va avanti e
più
l'insensatezza trascritta raggiungerà un minimo di senso.
Qualcuno di
voi ha capito qualcosa?
Giusto per essere un po' ovvi, non prendete la mia storia sul serio,
è solo un po' di demenza mista a quel minimo di fluff
indispensabile, l'ho scritta per puro divertimento .
Inoltre credo
che tutta la storia non farà il minimo riferimento a nessun
avvenimento crisscolfer accaduto tra settembre e maggio
scorso -
in quanto sono stata lontana dal fandom e da tutto ciò che
riguarda una connessione internet (a questo proposito se
avete avvenimenti crisscolfer di quel periodo da raccontarmi FATELO,
diciamo che sto cercando di recuperare il tempo perduto AHAHA).
Per
adesso ho quattro capitoli ben pronti , ma ho deciso che avevo bisogno
dell'appoggio di qualche lettore, per questo ho pubblicato.
Ora per chiarire e anche per abitudine, vi metto le mie note:
- *
Allora,
ho deciso che la fan fiction dovesse
iniziare con Chris Colfer e Darren Criss alle prese con 'Come
d'incanto', sarà che dopo anni che questo film
è
uscito nelle sale cinematografiche , io sono riuscita a
vederlo e
me ne sono letteralmente innamorata . Quindi ho immaginato che il
nostro hobbit lo amasse anche lui e che abbia
costretto il suo caro migliore amico a guardarlo, anche
perchè
il film parla di questa realtà fatata alternata alla
realtà quindi mi sembrava adatto. Naturalmente
quella riportata in alto non è altro che una battuta del
film,
recitata dalla malefica regina Narissa; Giselle ,che viene citata un
po' di volte , è la principessa protagonista e Robert
è
il protagonista maschile.
- * Allora : Darren
usa parole
da fanatico da telefilm, Chris non ci capisce nulla. Non
credo
sia così anche nella realtà, anche
perché
'spoiler' è una parola inglese e blablabla ... ma visto che
non era necessario mantenere molta credibilità
nella storia, ho inserito una scena del genere ,che mi
divertiva
molto c:
- * Colfer dice questo
perché nel film vengono messi molto in evidenza gli assurdi
comportamenti dei personaggi delle favole.
- *Perché
sì, altro
che Mia,Hethear o compagnia bella, le uniche ragazze che Darren ama
realmente, ad esclusione della sua mamma, sono le care
principesse u.u
- * Questa battuta qui da 'adolescente in crisi
ormonale' è di msbrows
eheh.
Bene, quindi resto
qui, dietro lo schermo del pc , in attesa di risposte e commenti , che
spero ci saranno.
Al prossimo aggiornamento (:
Grazie a chiunque leggerà!!
Se volete
scrivermi un semplice tweet, o un dm , o semplicemente seguirmi questo è il mio
profilo twitter.
E grazie ancora, con tutto il
mio cuore,
a MartyYeppa , itspulcina , SilGleek94
, ReginaBoo , _loveseeker
e _Jatto_
per avermi inserito tra i loro autori preferiti,
è davvero un onore per me *--* .
Al prossimo aggiornamento, che se ci saranno riscontri positivi -
magari tramite una recensione *coffcoff*- avverrà tra una
settimana (:
|
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Capitolo 2 *** 2. About pancakes and speaking mirror. ***
that's what you're missing 2
- That's
what you're missing
Purtroppo (in questo
mondo
reale) Darren
Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in
questo
scritto, non mi appartengono (anche
perché sono
più che sicura che una persona reale non si possa
più
possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre
non
conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono
reali (ovviamente). La storia non
è stata scritta a scopo di
lucro.
- About pancakes
and speaking
mirror.
"Decisamente,
Colfer,Decisamente"
La testa di Chris scattò verso la fonte di quella voce ,ma
era
lontana e confusa ,come una fastidiosa interferenza radio;
inoltre in quella camera , al di fuori di lui ed il suo
migliore
amico ,che sembrava aver perso quei pochi neuroni che possedeva , non
c'era nessun altro.
Si voltò lentamente verso di lui, provando a guardarlo in
viso
per capire cosa avesse e per quale motivo si era comportato
in
quel modo quel mattino. Darren si limitò solamente ad
accentuare
di più il suo sorriso , quindi lui
tornò a guardare
velocemente dinnanzi a se, adagiandosi meglio contro il suo petto.
Provò a parlare della sera precedente , ignorando la mano
del
ragazzo che aveva iniziato a tracciare disegni immaginari sul suo
braccio, continuando a non comprendere il suo comportamento.
- Neanche ieri sono riuscito a vedere il finale del film, vero?
Chiese, con tono sconfitto, rinunciando a prendersela con l'altro che
non lo aveva svegliato, come sempre lui gli aveva raccomandato - ordinato - di
fare.
Darren non gli rispose, facendolo innervosire ed irrigidire contro di
lui sempre di più, limitandosi a ridacchiare.
D'improvviso, mentre ancora attendeva una risposta, il controtenore
percepì un'umida calda carezza scaricargli improvvisi
brividi
sulla pelle. Iniziò in un punto impreciso dietro l'orecchio,
fino a scendere dolcemente fino al collo e con estrema lentezza
arrivare fino alla clavicola, soffermandosi con delicatezza su ogni
punto sensibile della sua pelle accaldata . Fu solo dopo aver
rilasciato un
profondo respiro inconsapevolmente trattenuto, che Chris
realizzò che erano le labbra di Darren a fare tutto quello .
Provò ad articolare qualche parola , ma riuscì
solamente
a boccheggiare, perché controllare il ritmo del suo stesso
respiro sembrava essere diventato davvero arduo.
-Vero, - sussurrò il riccio ,allontanandosi di poco, ed il
tono
roco che aveva assunto la sua voce influì sempre di
più
sulle capacità di controllo del soprano - ti ho distratto troppo.
Pronunciando quelle ultime parole, una delle mani di Darren
scivolò con lentezza sul suo addome, arrestandosi
improvvisamente sul bordo dei suoi pantaloni, ma Chris agì
velocemente e , senza neanche rendersene conto ,alzò il
braccio e con poca delicatezza schiaffeggiò quella mano
,stupendosi di se stesso.
Con sua sorpresa, Darren si staccò senza protestare e
sciolse la presa su di lui, sorridendo e
alzandosi
dal letto , esclamando con tono divertito :
- Scusa , scusa - allungò persino le mani davanti
a se - i
denti, ho dimenticato di lavare i denti, lo so che ti da fastidio solo
che ... non
ho saputo resistere.
Disse quell'ultima frase con tono più suadente ed
uscì dalla camera, comportandosi nel suo solito modo
entusiasta, canticchiando frasi a caso*
mentre si recava in bagno.
Lui, nel frattempo , inspirò ed espirò
profondamente,cercando di calmarsi, mentre i brividi continuavano a
scendere lungo la spina dorsale ed il percorso delle labbra dell'altro
infuocava ancora sulla pelle.
Le sue guance erano così calde da far male e , per qualche assurda ragione
,
il
suo cuore sembrava essersi messo in allenamento per la maratona di New
York, correndo all'impazzata dentro di lui ed i suoi battiti, troppo
rumorosi ed assordanti , gli rendevano impossibile concentrarsi.
"Assurda
ragione? E' l'amore,tesoro"
Di certo, Darren che ritornò nella stanza indossando nulla
se non un misero boxer,aggirandosi
intorno a lui con grande indifferenza, non era un incentivo a ragionare
.
Fortunatamente, il ragazzo recuperò dei vestiti dal cassetto
e si vestì ,
esclamando qualcosa che il soprano non
riuscì realmente a capire, mentre spariva nuovamente verso
qualche altro ambiente delle casa.
Lasciato di nuovo solo, Chris afferrò il cuscino che aveva
affianco a se , prese un bel respiro e ci affondò il viso
dentro,soffocando un urlo .
Rimase con il cuscino ancora premuto sul volto ,forse provando
inconsapevolmente a soffocarsi , e sussultò
,completamente
sorpreso, quando si accorse che era completamente intriso
del profumo di Darren. Si staccò da esso e lo
lanciò
per aria, passandosi una mano trai capelli in modo esasperato.
Era un sogno,uno strano, fin troppo
concreto sogno, ma niente di più.
Non c'era altra spiegazione.
A quanto pare, portava a questo guardare commedie
romantiche assieme al suo amico così dolce, così
speciale, così sexy,così ...
Forse ,era
meglio smetterla
di sottolineare tutti i motivi per cui la sua mente stava fantasticando
su di lui.
Sarebbe rimasto al centro del letto a commiserarsi ed aspettare che
qualcuno lo
risvegliasse da tutto quello,pensò persino a riempirsi di
schiaffi da solo per ridestarsi, ma la voce decisa e così
carica di
allegria di Darren, , lo
stava
chiamando e c'era nell'aria uno stupendo profumo che
risvegliava il suo stomaco e lo faceva gorgogliare in una maniera
imbarazzante.
Prese
l'ennesimo respiro profondo, e si disse che infondo non c'era nulla di
male a godersi un proprio sogno,perché non vedere cosa aveva
elaborato il suo cervello?
Infondo, avrebbe sicuramente riaperto gli occhi sulla
realtà...
Si comportò come se nulla fosse : si diede una
rinfrescata in
bagno
e,stranamente affamato,si avviò alla ricerca di Darren.
Attraversando il corridoio, si rese conto di essere a casa sua, anche
se essa era leggermente
diversa
da come era abituato a vederla: il color crema delle pareti era
cambiato, sostituito da un altro più caldo e vivace giallo
paglierino ;
lo
sgombro scaffale che aveva da poco acquistato non sembrava poi
più così nuovo e le mensole erano piene di
cianfrusaglie
che non aveva mai visto o altri oggetti che ricordò
appartenessero a Darren.
Era pur sempre casa sua, ma
c'erano sprazzi della presenza del suo
migliore amico ovunque, come ad esempio quel leggero ed onnipresente
disordine , o quegli improbabili CDs che
mai avrebbe
comprato
sparsi negli scaffali.
Quando arrivò alla porta
della cucina, si affacciò di poco per
osservarla e
notò che anche quella era cambiata.
Darren era lì - e per
stupore, o forse
più orrore, di Chris - stava preparando la
colazione.
Rimase
immobile, ancorato allo stipite della porta, a guardare come l'altro
ragazzo si aggirasse facilmente trai
mobili
della cucina e come con gesti fluidi e veloci mettesse a caricare la
macchinetta del caffè, per poi correre verso il frigo ed
aprirlo, cacciando fuori una bottiglia di succo alla mela*, poggiandola
su di un tavolo apparecchiato.
Poi lo vide fermarsi davanti ai
fornelli ed osservare con aria dubitante la padella messa sul fuoco,
che , a giudicare dall'odore, conteneva un pancake .
Notò il
modo in cui si mordeva le labbra e con sguardo concentrato impugnava il
manico della padella, muovendo il polso, cercando di rigirare il
contenuto prima che si bruciasse.
Notò la sua insicurezza e prima ancora che potesse realmente
rendersene
conto, arrivò alle sue spalle ,coprendo la sua mano e
guidandola
nel gesto,girando finalmente quel dannato pancake.
-Tu e le padelle non andrete mai d'accordo.
Gli sussurrò teneramente, accarezzandogli il polso mentre
ritraeva la sua mano . Darren si girò verso di lui, per
nulla
sorpreso , e con una finta espressione infastidita , afferrò
i
suoi fianchi e lo avvicinò a se.
- Anche essendo adulto e vaccinato, hai ancora bisogno di
aiuto quando si tratta di maneggiare una padella.
Continuò Chris con tono sarcastico,ma esitò,
percependo il calore intenso di
quelle mani sulla sua maglia sottile e tremando dall'agitazione.
-Questi qui - disse il riccio ,indicando i tre
pancakes presenti
nel piatto accanto ai fornelli - li ho fatti completamente da
solo, avrei girato anche
l'ultimo ,se non fossi arrivato tu.
- Se non fossi arrivato io , probabilmente quel pancake
adesso sarebbe completamente bruciato su un lato.
Darren storse il viso in
strane smorfie ,facendo il verso alle sue
parole , ridacchiando quando finì di pronunciare la frase
scimmiottata.
A quei comportamenti così familiari per lui , il
tremore del corpo di Chris
diminuì gradualmente ed il calore di quelle mani non
sembrò poi così sbagliato e scottante.
Scosse la testa, sorridendo liberamente e ,istintivamente
,allungò le braccia verso il collo del ragazzo e lo strinse
forte,ridendo.
- Che
tesorucci ! Mi state facendo alzare il tasso glicemico nel sangue alle
stelle...
Di
nuovo quella interferenza radio, chi diamine era? Ma
sopratutto, cosa diamine voleva?
Si distaccò piano dal ragazzo, continuando a tenere le
braccia
attorno al suo collo, e si guardò nuovamente intorno, quasi
aspettandosi di scovare un intruso nella stanza in cui si trovavano.
Distratto da quell'interruzione,non si accorse di quanto il viso
dell'altro si fosse accostato al suo.
Lo realizzò solamente,quando , voltando piano il viso per
chiedergli se anche lui avesse udito quella voce, percepì le
labbra del riccio sfiorare il suo orecchio ed il suo respiro
solleticare la sua
guancia.
In quel istante dimenticò qualunque cosa avesse dovuto
dirgli.
Per quanto ogni parte del suo cervello gli urlasse di allontanarsi,il
suo corpo intero formicolava in cerca di altro contatto,di
altre emozioni così sconvolgenti.
'Solo un sogno,
Solo un sogno,
Solo un sogno'
Lo ripeté a se stesso come se fosse un mantra,
riportandosi alla
realtà, ma dentro di se scoppiò ugualmente una
guerra
civile per scegliere cosa fare. Perché anche se era nella
sua
testa e tutt'intorno appariva diverso, quel ragazzo era pur sempre Darren e lui
percepiva qualcosa di sbagliato nel lasciarsi andare a quella fantasia.
A
bloccare del tutto le sue colluttazioni mentali, ci pensarono le parole
che Darren sussurrò al suo
orecchio , con tono estremamente giocoso ,conoscendolo bene
probabilmente stava anche ghignando:
- Non ti ho dato ancora un bel buongiorno,uno come si deve.
Il suo respiro si spezzò a quella frase
così
innocente detta con un tono così malizioso, ma non
riuscì a muoversi come aveva pensato e chiuse gli
occhi,
arrendendosi a qualunque cosa sarebbe successa, irragionevolmente
spaventato.
Darren sfiorò con dolcezza la sua guancia con le dita, quasi
come se avesse voluto tranquillizzarlo e lo sospinse verso di
se,poggiandogli una mano sui fianchi, catturando le sue
labbra e
facendole combaciare.
Lo baciò come se avessero tutto il tempo del
mondo
per stare insieme,lasciando che le loro labbra si accarezzassero
piano,approfondendo il bacio con dolcezza.
Tutto quello che accadde fu indescrivibile per Chris.
Erano sensazioni così familiari
,rassicuranti e
così reali da confonderlo ed intimorirlo.
La barba ispida di Darren sfregava il suo viso, mentre il suo
profumo inconfondibile, lo stesso che aveva impresso per
ore sulla
pelle dopo ogni loro abbraccio*, era l'unica cosa che
respirava.
Non stava realmente pensando a quello che faceva, muoveva le mani sul
viso, trai capelli del suo
migliore amico
come ancorandosi al calore della sua pelle, rabbrividendo ogni volta
che lui sorrideva sulle sue labbra alle sue reazioni.
Si staccarono altrettanto lentamente con uno schiocco umido
che
risuonò nell'aria, assieme ai loro respiri profondi.
Alzò piano gli occhi e vide l'espressione riluttante
che Darren aveva assunto,sembrava che il
ragazzo
avesse preferito soffocare piuttosto che terminare quel bacio.
E non era neanche l'unico a sentirsi a quel modo.
-Così mi costringi a riportarti a letto.
Lo disse lui stesso con tono piuttosto sensuale. In realtà
non aveva
neanche
pensato in quel momento, scombussolato com'era interiormente. Era stato
come se qualcosa
lo avesse
obbligato a cacciare fuori dalla sua bocca quelle parole, contro la sua
volontà. Ma non diede importanza a tutto quello, era troppo
concentrato nell'osservare le labbra rosse e umide di baci
del
ragazzo difronte a se,abbassando gli occhi per evitare il suo sguardo.
A quelle parole dette dalla sua voce, Darren si strinse di
più a lui,mordendo scherzosamente la pelle
sensibile del suo
collo.
Se andava avanti così,con tutte queste sensazioni,
sarebbe morto ancora prima di svegliarsi.
Inspirò forte, come per riprendersi , e percepì
uno strano odore fastidioso nell'aria .
-Brucia!
Esclamò allarmato . Darren lo guardò
confuso
, poi
facendo mente locale, si girò di scatto, spegnendo
velocemente i fornelli.
Il pancake all'interno della padella era completamente bruciato,
emanava persino del fumo.
Entrambi lo fissarono delusi, poi ridacchiando il riccio lo
gettò nella spazzatura, posando la pentola nel lavabo e
risciacquandola con dell'acqua.
- Sei una distrazione!
Lo accusò scherzosamente il ragazzo,mentre si asciugava le
mani
con uno straccio e gli faceva segno di sedersi al tavolo . Quando Chris
stava per sedersi ,lui si avvicinò velocemente e sorridendo
gli spostò addirittura la sedia e si
inchinò in maniera esagerata, ridacchiando mentre
si
rialzava.
- Adesso mangiamo, mh?.
Disse prendendo il piatto con le frittelle
non bruciate,la caraffa con il caffè e poggiandoli sul
tavolo ,per poi accomodarsi anche lui.
Chris
annuì
in risposta, troppo confuso per fare altro.
Infatti, mangiò meccanicamente il pancake
e mezzo
che gli
fu servito nel piatto , rinvenendosi solo quando si
rese conto che quello era
commestibile - forse non era ottimo, ma comunque possibile da
mangiare .
Si stupì, cogliendo un lato positivo dei suoi
sogni :
nella sua realtà , l'altro era un completo
disastro in
cucina*.
-Allora, sono stato bravo?
Chiese Darren con voce nuovamente squillante e carica di aspettativa .
Alzando il viso dal piatto per osservarlo,Chris si accorse
che aveva il labbro
sporco dello sciroppo d'acero usato per condire i dolci.
Ridacchiò,allungando la mano per ripulirlo e forse
soffermandosi
un po' troppo sulle sue labbra con le dita,ricordando quello che era
accaduto prima .
-Sono la cosa più buona che io abbia mai mangiato,
bravissimo.
Mentì , sorridendo. In realtà , erano troppo
spessi e forse anche crudi, ma non
riuscì a dire altro davanti a quello sguardo soddisfatto e
fiero. Darren sbuffò una risata, cosciente
che
l'altro aveva mentito, e si
versò un bicchiere generoso di succo,versando subito dopo un
generosa tazza di caffè a Chris.
-Non ti mettere a criticare anche questa volta quello che bevo la
mattina, non mi ridurrò mai ad ingozzarmi di caffeina come te.
Chris annuì, ma mentre lo faceva udì la sua
stessa voce rispondere:
-Quella roba è piena di acidi, prima o poi ti
schianterà lo stomaco.
Si tappò la bocca, stranito da quella nuova risposta
automatica e
involontaria . Il suo amico non si accorse di nulla e si
limitò a
roteare gli occhi , prendendo una gran sorsata dal
bicchiere,comportandosi come se fosse abituato a quei piccoli scambi di
battute.
- Ricorda che abbiamo l'appuntamento a pranzo.
Gli rispose invece, facendolo annuire perplesso, in quanto non sapeva
davvero dove sarebbero
andati e se sarebbe stato qualcosa di importante, o se si
trattava solamente di pranzare fuori.
Vide il riccio alzarsi ed iniziare a sparecchiare , quindi
s'alzò
anche lui, volendo aiutarlo, ma non aveva idea di quale fosse il posto
di tutti quegli oggetti sul tavolo, per questo si limitò a
prendere
la bottiglia di succo e rimetterla nel frigo.
-Mi è mancata così tanto, fa niente se
è stata via solo una giornata.
Sussurrò piano Darren,assumendo il suo sguardo
gioioso - quello che gli formava quelle piccole, adorabili
rughette d'espressione attorno agli occhi e risaltava le pagliuzze
d'oro nelle sue iridi- *
mentre iniziava a ripulire i
piatti.
Chris sorrise automaticamente alla vista di quell'espressione
sul viso dell'altro,
fingendo di capire cosa intendesse, anche se interiormente
continuava
a chiedersi di chi diamine stesse parlando, iniziando a preoccuparsi
seriamente per quell'incontro.
-Perché non vai a prepararti? Altrimenti facciamo tardi.
Lo avvertì Darren,distogliendolo dalle sue paranoie,
quando lo notò fermo accanto al
frigorifero chiuso.
- Ma non è a pranzo l'appuntamento?
Chiese Chris, alzando un sopracciglio .
-Sì , solo che è già mezzogiorno.
Gli rispose pacatamente l'altro , alzando anche le spalle, come se non
ci fosse nulla di strano in tutto quello .
Il soprano si passò una mano trai capelli,
assolutamente perplesso.
- Abbiamo fatto colazione a mezzogiorno?! Cioè ...dico , non
ci conveniva aspettare un'oretta e pranzare direttamente?
"Invece che ingombrarci
lo stomaco con quella roba mezza cruda" omise di
dire.
- Prima di tutto, possiamo anche dire di aver fatto un brunch
, fa molto
più figo. - sentenziò il riccio,
annuendo anche con
soddisfazione, poi abbassando lo sguardo e simulando una davvero poco
credibile espressione pentita , si giustificò:
- E' che ... quando ho controllato l'orario, no? Io
avevo
già iniziato a cucinare e non mi andava proprio di
sprecare tutta la fatica fatta per fare i miei pancake ...
così
non ti ho detto che ore fossero per farteli mangiare, altrimenti
finivano nella spazzatura.
Chris lo guardò , trattenendo a stento una risata,
perché
aveva l'impressione di aver a che a fare con un bambino: certe cose non
cambiavano neanche nei sogni.
###
Chris poggiò i suoi vestiti di ricambio su un ripiano
accanto al
lavandino: non aveva affatto voglia di farsi trovare nudo in camera,
anche se a quanto pare al Darren dei
suoi sogni non sarebbe affatto dispiaciuto, forse anche a
quello della sua realtà, pensandoci bene.
Stava quasi per sfilarsi la maglia bianca di cotone che indossava, con
una stampa al centro troppo colorata per essere sua,quando uno strano
rumore lo distrasse.
Sembrava quasi che qualcuno stesse bussando su un vetro,o logicamente
pensando, che qualcuno ci stesse lanciando sopra qualcosa.
Guardò verso la piccola finestra del bagno, credendo che il
fracasso provenisse da lì , ma tendendo meglio l'orecchio si
accorse che non era così.
Si rese conto , solo dopo un po' , che quell'improbabile
rumore proveniva dallo specchio affisso alla parete.
Poggiò piano una mano sulla superficie dell'oggetto,
stranito da
quello che sentiva e, fissandolo intensamente, vide che una
figura
stava iniziando a svilupparsi al suo centro .
Rimase a guardare,spalancando gli occhi e la
bocca, convincendosi del
tutto che quello fosse un sogno.
Poi quando riconobbe la
figura, si corresse : quello era un' incubo, altro che splendido sogno.
Altrimenti, per quale diamine di
motivo Mark Salling era riflesso in uno specchio, mentre con
un
ghigno sul viso bussava sulla sua superficie per farsi notare?
Chris soffiò sul vetro, lo colpì,
strofinò la mano
sopra di esso, provò di tutto per cancellare
quell'immagine: non avrebbe permesso al suo collega di
interferire anche in quel assurdo sogno , non avrebbe di certo
sopportato le sue
provocazioni anche nella sua mente.
Ma Mark-nello-specchio
rise , buttando indietro la testa, come a
confermargli che quello che stava facendo era perfettamente inutile.
-Mi
dispiace tanto,tesoro, ma non sparisco.
Ascoltò quella voce, riconoscendola in quella che momenti
prima
lo aveva infastidito,trovando un senso a quelle battutine , secondo lui
di cattivo gusto e senza fondamento, sui suoi inesistenti
sentimenti per
Darren.
-Sì,
sono proprio io, tesoro*
-Oddio, mi senti anche pensare , che cazzo sei?
-Calma,tesoro.Adesso
facciamo due chiacchiere,mh?
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Lo sparlare
sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
l'angolo
di
Helpless.
Cosa avevo detto?
Che avrebbe preso un senso?
Mh, bhe , mi sa che dovete aspettare anche per questo allora.
Non succede poi molto o no?
E tutto un "Omiodio il
mio migliore amico ha sbattuto la testa e
crede di stare con me" o anche "E' un sogno, ora riapro gli
occhi" o ancora "Da
quanto Mark possiede gli specchi?"
Mi sono divertita così
tanto a scrivere il momento sul letto all'inizio, per non
parlare della scena del pancake *-*
Questo capitolo è decisamente più lungo e spero
che anche gli altri riusciranno ad essere tanto lunghi u-u
Ehi,ehi ... secondo voi chi è che manca a Darren? idee?
Io lo so *gongola* c:
-Idiota, è la
tua storia, è ovvio che lo sai - mi direte voi,
ed avrete anche ragione.
Ora,giusto per abitudine, visto che non c'è poi molto da
capire senza inserire spoiler (?), ecco le mie note:
- *
Per chi non lo avesse compreso, è un chiaro riferimento alla
strana abitudine -ma pur sempre adorabile- dell'hobbit di improvvisare
canzoni mentre fa una qualunque azione ahaha.
- * Allora, sia
chiaro che questa cosa del succo alla mela ,per chi non lo sapesse, non
me la sono inventata, eh.
- * Volevo
chiarire una cosa( non so per quale assurdo
motivo) ma questa cosa del profumo per me non è una cosa
melensa
inserita così per fare, mi capita realmente: ogni volta che
abbraccio il mio migliore amico -o forse meglio dire che lo stritolo-
dopo mi ritrovo il suo odore addosso per ore ( la mia animala gemella msbrows direbbe che
ho appena inserito un elemento Rosanni nella mia ff).
- *Molta
gente
vede Darren come un gran cuoco o
almeno un tipo che ama cucinare, io lo vedo un tipo un po' troppo
imbranato e maldestro per essere realmente bravo in cucina. Poi , se
non sbaglio, dovrebbe esserci anche un 'intervista in cui lui stesso
ammette di essere una frana in tutto quello che riguarda la cucina...
se la ritrovo ve la posto u.u
- *
Ohdio, quello sguardo, per intenderci meglio , sto parlando
di
quello sguardo carico di emozioni e tenerezza che Darren assume subito
dopo aver cantato mentre sorride, capito?
- * Alzi
la mano chi conosce o segue o ha seguito la serie
Supernatural
(?), bene avete o non avete alzato la mano (?),
c'è da
precisare che questo 'tesoro' , possibilmente letto in tono lascivo e
derisorio (lo so ,pretendo troppo) , è un omaggio al mio
amato
Dean Winchester , avete presente 'L'inferno a scuola'
,episodio
della quarta serie, ECCO.
Come
anticipato le mie note sono leggermente, ma solo leggermente, inutili.
Se avete domande non vi
trattenete dal farle , io sono dietro questo pc aspettandole.
E bhe
,quindi al prossimo capitolo , che arriverà tra una
settimana c:
Grazie
alle
tredici persone che hanno inserito la storia tra le seguite, alle due
persone che hanno inserito trai preferiti e grazie ancora di
più ad
_Breakable
e Whatshername
per aver recensito, davvero gentilissime.
Inoltre, grazie a alwaysforevah
per
avermi inserito tra gli autori preferiti.
Grazie a Valentina che ha sopportato i miei scleri (anche conoscendo a
mala pena la crisscolfer).
And then the last but not the least , un grazie gigantesco alla mia msbrows ,che
è accanto a me da quando questa storia era solo una piccola
idea
e probabilmente la ama più di quanto faccia io, visto che
l'ha
persino pubblicizzata in giro ed è lei ad incoraggiarmi a
scriverla ogni giorno.
Dovrei aver detto
tutto, al prossimo aggiornamento!
|
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Capitolo 3 *** 3.About idiots and smiling babies. ***
That's what you're missing3
Credo
che ognuno di voi che fa parte di questo fandom sa e capisce
per quale motivo non ho aggiornato la storia la scorsa settimana.
E a proposito di questo, non voglio scrivere molto ... solo : Ciao Cory, manchi tanto.
Ma, sapete, 'the show must go on' e altre stronzate così,
quindi ho pensato di tornare.
Prima che leggiate, sappiate che questo è dedicato a tutti
quei gleeks , che come me, oggi sono rimasti a casa ad inveire contro
lo schermo del pc e lo streaming che non andava. La prossima volta ci
saremo anche noi!
Ora vi lascio alla storia! ci leggiamo sotto -?-
- That's
what you're missing
Purtroppo
(in questo mondo
reale)
Darren
Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in
questo scritto, non mi
appartengono (anche
perché sono
più che sicura che una persona reale non si possa
più
possedere da quando hanno abolito la schiavitù)
ed inoltre non
conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono
reali (ovviamente).
La storia non
è stata scritta a scopo di
lucro. Però, e
lo scrivo con soddisfazione , in
questo capitolo c'è una personcina
che m'appartiene.
- About
idiots and smiling babies.
-Calma,tesoro.
Adesso facciamo due chiacchiere,mh?
Il tono in cui gli erano state dette quelle parole era
arrogante
e quasi derisorio, il che irritava Chris ancor più dell'idea
di
Mark che interferiva nei suoi sogni.
Il ragazzo aveva gli occhi ormai sgranati , fissi sullo specchio e su
quella figura comparsa dal nulla, contro ogni legge della
logica . Non riusciva a capire perché improvvisamente
dovessero accadere cose così assurde : poco prima, facendo
colazione con Darren,parlando con lui, baciandolo... era
arrivato quasi a credere che forse tutto quello che stava vivendo dal
suo risveglio non era propriamente un sogno, ma alla luce di
quest'ultimo avvenimento aveva dovuto subito ricredersi.
Era incredulo, forse leggermente spaventato, davvero furioso , ma
sopratutto curioso di capire che
cosa fosse quella cosa allo specchio.
Poi il silenzio dovuto al suo stupore fu di nuovo interrotto dalla
fastidiosa voce metallica
-Senti
,tesoro. Prima di tutti calmati , seriamente... non c'è
nessun bisogno di scaldarsi.
Guardò quell'essere con un cipiglio confuso
dopo quelle parole,aspettando che aggiungesse altro per fare in modo
che lui ci capisse qualcosa.
-
Cosa sono non dovrebbe fregartene ed io non ho né la
voglia , né il modo di spiegartelo. Sappi solamente , che in
un
qualche modo ... faccio parte di te.
La voce assordante e confusa aveva smesso improvvisamente
di comunicare con lui,usando un tono insicuro sulle
ultime parole pronunciate, come se
avesse dovuto sforzarsi per
esprimere quel concetto nel modo più giusto.
-Parte di me?
Chiese Chris , sempre più perplesso , con una
smorfia sofferente in volto, molto più inorridito di
quanto volesse apparire agli occhi di quella strana specie di ologramma.
-Ti
faccio tanto schifo?
Chiese quello, storcendo la bocca risentito, mettendosi
una mano sul mento in una posa pensierosa. - Eppure
qualche pensierino su Salling lo hai fatto l'anno
scorso,tesoro.
Chris spalancò la bocca a quella affermazione,
tirando
contro lo specchio un asciugamano umido ,che trovò sul cesto
dei
panni sporchi accanto al lavandino, sperando ancora di farlo
scomparire, o almeno di fargli del
male.
-Smettila di frugare nella mia testa.
-Seriamente,faccio
parte di te, so cosa pensi, non - imitò
delle virgolette con le dita, sorridendo in modo soddisfatto - frugo,tesoro.
-Ma davvero? E per quale motivo hai l'aspetto di un idiota?*
A quella domanda il finto Mark Salling alzò le spalle,
mostrandosi anche lui sorpreso riguardo la sua forma.
-Sei tu che mi vedi in quel modo, tesoro.
-Smettila Di Chiamarmi Tesoro.
Urlò improvvisamente Chris , scandendo ogni parola e
risultando improvvisamente minaccioso e molto arrabbiato.
-Amore, che succede
lì dentro?
La voce di Darren arrivò ,confusa e allarmata, dall'altra
parte della porta.
Chris morse il suo labbro inferiore, rendendosi conto ,solo in quel
momento, quanto potesse apparire assurdo il fatto che lui stesse
urlando in un bagno, in cui
avrebbe dovuto essere solo.
-Ma sei solo,
in teoria.
Ignorò nuovamente il deficiente allo specchio e
pensò a qualcosa da dire per giustificare le sue urla.
Finse di parlare al telefono,sperando che l'altro non s'accorgesse che
non aveva portato il telefono con se.
Fortunatamente il ragazzo gli credette,quindi lui
sospirò,tornando a fissare lo specchio.
Si rese conto solo in quel momento, che se davvero quello era un sogno,
preoccuparsi di quello che poteva pensare una persona che ne faceva
parte era insensato ed assurdo.
-Ok,tesoro.
Rispose l'ologramma senza timore, calcando ancora di
più quel nomignolo con voce melensa, guardandosi le unghie
delle mani , come per sottolineare la sua indifferenza verso la rabbia
del ragazzo.
Il soprano si morse le labbra per non urlare nuovamente e ricordando che l'altro riusciva
a sentire i suoi pensieri, mentre iniziava a dubitare della sua
stessa sanità mentale, pensò di chiedergli:
"Cosa vuoi?"
- In realtà niente .
Notato qualcosa di strano, diverso dal solito ?
"A parte il fatto che sto facendo sogni sempre più
assurdi? Nulla di che"
- Definendolo solo un
sogno mi offendi, non credevo fossi così limitato...
Disse quello con tono
risentito , mentre Chris iniziava a pregare ogni
divinità conosciuta di risvegliarsi al più presto
da
tutto quello.
Quell'essere roteò gli occhi ,probabilmente comprendendo il
corso dei suoi pensieri , chiedendo con tono fintamente paziente:
- Ora risponderesti alla
mia domanda? Infondo cosa ti costa?
"Suppongo di vivere con Darren,
no?"
Rispose finalmente Chris ,ricordando della sua decisione d'assecondare
tutto quello che accadeva.
Mark o quella parte di se, o qualunque cosa esso fosse,
annuì, per poi invogliarlo a continuare con un gesto della
mano.
"E che stiamo insieme"
-Qualcosa
di più!
"Cos'è? il
mio fidanzato ufficiale?"
Pensò Colfer, più per essere ironico che per
rispondere realmente, alzando un sopracciglio.
-Di
più... è tuo marito.
Annunciò con tono estremamente elettrizzato il
Mark del
sogno , spalancando anche le braccia per rendere il tutto un po'
più teatrale.
Poi
fissò il suo sguardo sul protagonista di tutte quelle
vicende assurde , mettendo da
parte tutta la sua arroganza, sapendo che egli avrebbe avuto
una reazione catastrofica all'udire quelle parole.
Difatti, quello sgranò gli occhi, sentendosi
all'improvviso
consapevole della sensazione di un anello stretto attorno al suo
anulare, si portò il dito incriminato difronte al viso ,
osservandolo come se fosse un corpo estraneo.
Aveva una piccola e sottile striscia d'oro proprio alla base della
falange, la sfilò velocemente , e se la mise più
vicina
al viso in cerca dell'incisione che avrebbe dovuto esserci.
La trovò poco dopo, sottile ed elegante all'interno
dell'anello.
"Crisscolfer 03/22"*
"Mi spieghi quale razza di
idiota inciderebbe una cosa del genere in un anello?"
Quell'essere
camuffò le risate con finti colpi di tosse per non
far
infuriare di più quello difronte lo specchio.
-
Avresti perso una
scommessa con Darren, non dovresti lamentarti , nel progetto d'origine
c'era un piccolo 'is real' inciso accanto al nome di coppia.*
Chris roteò gli occhi,chiedendosi come fosse
possibile
che lui avesse perso.
Ok , va bene che era un sogno , ma nessun essere al
mondo era capace di batterlo in qualunque cosa lo sfidasse, in
qualunque realtà lo sfidasse.
-Lo
hai lasciato vincere, sì.
Disse quello come a rispondere ad una domanda che lui non
aveva mai fatto,ricordandogli tutte quelle
volte che aveva
barato in una scommessa per rendere felice il suo migliore amico
Chris
si morse forte le labbra,nuovamente, rischiando anche di tagliarsi,per
trattenere
un urlo e qualche imprecazione a tutte quelle plausibili -
seguendo ragionamenti contorti- assurdità.
Strinse forte tra la mano libera dalla fede il bordo del
lavandino, fissando il suo riflesso nella parte sgombra dello specchio,
inspirando ed espirando dal naso per calmarsi.
"Questo è
davvero troppo assurdo anche per me ,ok?"
Quello nello specchio
annuì ,assecondandolo svogliatamente.
-Non sto capendo nulla.
Borbottò ,tornando ad esprimersi a
voce per il troppo sgomento.
Quando fissò nuovamente lo specchio ,quello era nuovamente
vuoto.
Poi subito udì la
voce cantilenante di Darren che lo richiamava:
- Chriiis ! -
disse solo questo, ma lui sapeva bene che era un modo per ricordargli
che lui andava di fretta e che bisognava
sbrigarsi.
-Muoviti razza di lumaca,altrimenti sfondo la porta e ti faccio muovere
io!
Trattenne un risolino a quelle parole : per quanto assurda fosse la
situazione, Darren appariva sempre ridicolo quando provava a
minacciarlo.
Si guardò intorno, magari si sarebbe potuto
rinchiudere in bagno e
aspettare;magari sarebbe tornato tutto alla
normalità dopo un
po' di tempo , magari...
-
Asseconda gli eventi, Colfer, non te ne pentirai.
###
Era probabilmente l'idea più stupida che avesse mai avuto,
ma
decise di continuare ad assecondare tutto quello che accadeva. Quindi,
dopo quasi un'ora da quell'assurda discussione allo specchio, si
ritrovò ed uscire di casa e seguire ogni passo del suo
compagno,arrendendosi al suo ignoto destino.
Era
quasi comico il modo in cui Darren camminava per la strada, con le
spalle curve e il viso basso, attento a non incrociare lo sguardo di
nessuno.
Indossava
uno strano capello da baseball con la visiera abbassata sugli occhi:
ovviamente non voleva farsi riconoscere. Forse aveva fatto male
a non indossare nemmeno una sciarpa o qualcosa con cui camuffarsi
almeno un po'. Anche se,dal modo sospetto in cui agiva, Darren attirava
l'attenzione
più di chiunque altro in strada,quindi sarebbe stato inutile.
Capì comunque che la persona che dovevano incontrare era
realmente importante per il ragazzo, altrimenti non si sarebbe curato
di evitare incontri con ammiratori ,solo per non arrivare in ritardo.
Si fermarono di fronte ad un anonimo fastfood . Per tutto il
tragitto fino a lì , Darren aveva teso impercettibilmente la
mano verso di lui, forse aspettando che la stringesse, ma lui non c'era
riuscito: era rimasto tutto il tempo a guardarla, senza mai sfiorarla.
Entrarono,scovarono il tavolino più appartato per sedersi,
non ordinarono nulla ed il tempo sembrò scorrere
sempre più lentamente mentre attendevano.
Chris vide con la coda
dell'occhio l'altro ragazzo iniziare a battere freneticamente le dita
sulla superficie del tavolo, controllando ogni battito di ciglia
l'orario sul suo telefono.
Non ci pensò molto : allungò la sua mano
d'istinto,poggiandola su quella di Darren - avrebbe voluto esserci
riuscito prima - e fermò il
ritmo ansioso delle sue dita. Perché quel suo tic
lo aveva da sempre infastidito e poi lo faceva anche nella sua
realtà ogni volta che vedeva
l'altro in quelle condizioni,che male c'era a ripetere lo stesso gesto
anche in quel momento?
Sembrò funzionare, perché l'altro
sorrise,illuminando quei suoi dannatamente
meravigliosi occhi cangianti.
-Giuro che se non arrivano li uccido.
Brontolò sotto voce a quel tocco, restando a fissare la mano
di Chris sulla sua , accarezzandola con il pollice.
-Vedrai che è tutto a posto,non è la prima volta
che arrivano in ritardo.
Si morse la lingua nel momento esatto in cui finì di
pronunciare quelle parole involontarie,innervosendosi.
"Cosa diamine dico ? Non
ho idea se è la prima o la centesima volta che questi tipi
arrivano in ritardo"
-Non entrare in
agitazione tesoro,calmati e goditi lo spettacolo.
"Chi cavolo stiamo aspettando?"
Ma quel disgraziato non rispose, Chris fu più
che sicuro
di sentire una risata risuonare da qualche parte, ma preferì
ignorarla ,concentrando l'attenzione verso l'entrata del locale: magari
vedeva qualche volto conosciuto, o forse avrebbe avuto qualche
illuminazione o ... non
ne aveva idea : tutto pur di non doversi perdere
di nuovo negli occhi di quello che sarebbe dovuto essere solo il suo
migliore amico.
Vide finalmente una conoscenza avvicinarsi al loro
tavolo, appena
si accorse di essere osservata questa gli sorrise e si portò
un
dito alle labbra, facendogli cenno di tacere e non informare Darren
della sua presenza, camminò goffamente verso la sedia di
quest'ultimo ,alzando le mani dietro le sue spalle per spaventarlo ,ma
la borsa che aveva appesa al braccio tintinnò ed il riccio
la scoprì.
-C'è Lauren*
alle mie spalle, vero amore?
Chiese con finta rassegnazione Darren, girandosi poi verso la ragazza
alle sue
spalle e dedicarle uno sguardo scettico che proprio non si addiceva al
suo viso.
Chris sussultò solamente per il modo in cui fu chiamato,
anche
se non era la prima volta che accadeva nella giornata,dimenticando
persino di rispondere.
Nel frattempo, Lauren Lopez sorrise in modo innocente,
sbatacchiando più volte le ciglia
e allungandosi verso il ragazzo per lasciargli un bacio sulla guancia ,
per poi saltellare verso Chris e sedersi sulle sue gambe, stringendolo .
-Ciao Chrissie!
Sussurrò mentre si appendeva al suo collo .Il riccioluto
dall'altra parte del tavolo fece una smorfia , distogliendo lo sguardo
dalla scena, facendo ridere la ragazza.
- Ancora devo capire perché si ingelosisce ogni volta.
Disse lei in tono pensieroso ,poggiando un dito sul
suo mento ,prendendosi gioco del suo migliore
amico e stringendosi più forte al soprano, che
arrossì in
un modo inspiegabilmente compiaciuto.
-Dov'è Joe?*
Chiese con voce carica di panico Darren, facendo scattare la testa da
una parte
all'altra in cerca del ragazzo.
Lauren rise ancora,mordendosi le labbra e passandosi una mano trai
lunghi capelli castani, prima indicare la vetrina, dietro la quale si
intravedeva l'alta figura di un ragazzo chinato verso il basso,
indossava una camicia a quadri e portava un consumato cappello di lana
sul capo, da lontano si notava che gesticolava e muoveva le labbra:
stava chiaramente chiacchierando.
"Con chi parla? O mio
dio Joe Walker ha un amico immaginario"
Pensò Chris mentre osservava il ragazzo ridere
e parlottare apparentemente al nulla.
-Hanno un rapporto stupendo, ne sono troppo contenta!
Esclamò la ragazza tra le sue braccia,con gli
occhi che brillavano inteneriti, annuendo soddisfatta.
-Figuratevi che gli ha permesso persino di tenere il suo pupazzo Jonnhy.
-Ma è impossibile - esclamò Darren difronte a lui
,
spalancando gli occhi - Non lo lascia tenere a nessuno, tranne me e
Chris, di solito.
Lui li guardò perplesso, non capendo di chi stessero
parlando
,fortunatamente loro sembrarono non rendersene conto e continuarono a
fissare la vetrina.
"Questa situazione sta
diventando imbarazzante, caro non-so-come-definirti, dovresti chiarirmi
le idee, sai?"
-Tutto al suo tempo,
tesoro.
Prese un respiro profondo, non sentendosi
più padrone
della sua mente ,restò a guardare come fuori l'altro ragazzo
avesse finalmente deciso di rialzarsi , trattenendo tra le mani un
elefantino rosa di pezza.
Quando finalmente anche lui si decise ad entrare nel posto,Chris
notò che stava stringendo forte la mano ad
un'altra persona.
Una personcina,più precisamente.
Era una piccola,tenera bambina dal viso candido e sorridente, che
camminava a passi lenti ed imprecisi.
Aveva i capelli lunghi e ondulati di un colore così simile a
quello del miele,
raccolti scompostamente in un frontino di un acceso rosa ,
indossava un semplice vestitino di jeans,delle scarpette rosa
...
A dire il vero
ogni accessorio che aveva sembrava essere di quel colore.
Quando incrociò il suo sguardo sorridente e soddisfatto,
sentì l'aria tutt'intorno venire meno,
perché
i
suoi occhi erano verdi,o castani ,talvolta persino dorati, sembravano
cambiare colore ogni volta che li osservava: quella bimba aveva il
colore degli occhi di Darren.
-Tesoro,
finalmente ci sei arrivato!
Non era molto alta,la sua testolina superava di poco le ginocchia del
ragazzo accanto lei,ma sembrava abbastanza grande .
Chris la vide iniziare a saltellare e tirare il braccio di Joe, per poi
guardarlo e borbottare con un cipiglio autoritario sul viso qualcosa
che lui non riuscì a cogliere, ma che a quanto pare era un
ordine per il ragazzo accanto a lei, che dopo un po' gli porse il
pupazzo che aveva tra le mani.
- E' stupefacente quanto ti somigli sul lato caratteriale.
Sussurrò Lauren , distogliendolo dalla sua contemplazione e
attirando l'attenzione su di se,ma Chris non comprese
realmente
cosa intendesse e a chi dei due si riferisse. Si
girò giusto in tempo per vedere la bimba sorridere, con
l'elefantino tra le sue manine.
Anche il suo sorriso era così simile a quello di Darren,
così grande, così luminoso, persino il modo in
cui la
creaturina arricciò il naso ,mentre agitava il suo pupazzo,
gli ricordò irrimediabilmente l'altro ragazzo.
Prima che Joe potesse fermarla ,la bambina scappò dalla sua
presa e corse velocemente verso il loro
tavolino, bloccandosi solo quando andò a sbattere
contro una
sedia di metallo che intralciava il suo percorso.
Lauren si alzò subito dalle ginocchia di Chris , e
quest'ultimo
scattò in piedi avvicinandosi alla bimba per sincerarsi
stesse
bene.
- Mandie !
Esclamò agitato, inginocchiandosi di fronte a lei.
"Oh,quindi la conosco"
pensò stupito.
Sentiva un forte senso di preoccupazione attanagliargli il petto,non
sapeva perché,ma la sola idea che quella bambina potesse
soffrire faceva male.
Fortunatamente non si era fatta nulla,notò una volta che le
si
era avvicinato, aiutandola ad alzarsi per poi accarezzarle il visino,
ma aveva comunque le
ciglia cariche di piccole lacrimuccie ed un piccolo broncio sul viso.
-Tutto bene, scricciolo
*?
Le chiese
sottovoce
,passandogli docilmente una mano trai capelli e notando come la sua
espressione triste sparisse ad ogni tocco .
Sorrise,l'unica cosa di cui aveva bisogno era che lei smettesse di
stare male, non importava altro.
Lei tirò su col naso , poi facendo un piccola smorfia
circondò con le sue piccole braccia il collo di Chris.
-Sì,Papi.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Lo sparlare
sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
l'angolo
di Helpless.
Vorrei sapere: la cosa ha acquistato un minimo di senso o è
ancora peggio di prima? lol.
Spero che i pensieri di Chris non vi confondano ancora di
più le
idee, e spero si capisca che quando i discorsi sono i corsivo sono
uditi solamente da lui.
Bene, questa volta ho un po' più di noticine.
- * Ve lo siete chiesto? Chi
avete anche solo pensato :'Perché
Mark Salling?' Prima
di tutto, perché
,quando ho immaginato questa cosa, è
comparsa la sua immagine nella mia testa e non ho potuto
scacciarla. E
poi, si sa , Mark Salling va dietro alla CrissColfer più di
qualunque essere vivente, quindi ho pensato sarebbe stato adatto per
'mandare frecciatine a Chris' durante tutta questa follia. Ditemi se
siete d'accordo, o se avreste preferito qualcun altro.
- * Ci
ho pensato davvero molto, inizialmente volevo 'incidere' nella fede un
semplice 'Chris and Darren' seguito dalla data,poi un più
inusuale 'CC&DC', ma sotto consiglio di msbrows
ho
deciso di rimanere sul comico, ed inserirci questo. Se a qualcuno
interessa , ho scelto il 22 marzo come giorno del matrimonio facendo
dei calcoli, cioè ho semplicemente preso il giorno di
nascita di
Chris (27) e ci ho sottratto i l giorno di nascita di Darren
(5)
ed è uscito fuori il ventidue, lo stesso ho fatto con il
mese -???-
- * Altra
idea di msbrows
lol.
- * Ho
inserito Joe Walker e Lauren Lopez nella storia perché avevo
bisogno di un'altra coppia , e siccome su tumbrl ho trovato traccie del
così detto Laurwalk,ho
scelto loro due u.u
- *
Non ridete ! (?) Ma avete presente 'La casa nella prateria',
la
serie televisiva degli anni ottanta che narra le vicende della famiglia
Ingalls? Comunque sia, ci tengo stranamente a precisare che questo
'scricciolo' , deriva da lì, in quanto la protagonista viene
chiamata così dal padre, ed io lo adoro u.u
Sono
molto ansiosa perché in questo capitolo c'è
l'entrata di
Amanda, un personaggio creato da me stessa e muoio dalla voglia di
sapere cosa ne pensate ... insomma, quella creaturina è
praticamente mia figlia! u.u
Allora,partiamo con i grazie: Prima di tutto, grazie a klupcake
che ha recensito (l'unica
recensione!! ) mi hai reso molto felice *-*
Grazie ai quattro utenti che hanno inserito trai preferiti ed i
diciannove utenti che hanno inserito tra le seguite,
grazie.grazie.grazie.
Grazie anche a chi mi ha fatto i complimenti su twitter! (qui
il mio account: @leascupcake
)
Aspetto solo vostri commenti (DAVVERO) quindi fatemi sentire la vostra
opinione in un qualche modo! *occhi da cucciolo in perfetto stile
Darren Criss*
Al prossimo aggiornamento!
|
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Capitolo 4 *** 4. About nicknames and no-ordinary families. ***
That's what you're missing 4
Sto
cercando di capire , e giuro che ci sto mettendo molto impegno , se il
vostro problema è la storia in se o lasciare recensioni, al
terzo capitolo nessuno di voi a commentato.
In compenso però un'altra persona ha aggiunto tra le seguite
ed altre due hanno aggiunto la storia tra le preferite, quindi grazie lo stesso.
Solo, cercate di farmi sapere cosa ne pensate di questa storia, in un
qualsiasi modo, ne ho davvero bisogno.
Ora vi lascio alla storia.
- That's
what you're missing
Purtroppo,in questo mondo reale,
Darren
Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in
questo scritto, non mi appartengono, quindi le vicende narrate non sono
veritiere. La storia non è stata scritta a scopo di lucro. Però, e lo scrivo con
soddisfazione ,
in questo capitolo
c'è una personcina che m'appartiene.
- About
nicknames and no-ordinary families.
-Sì,Papi.
Quella
risposta arrivò molto lentamente alle orecchie di Chris, e
quando ne comprese l' ovvio
significato ,sapeva che non avrebbe dovuto
realmente stupirsi (infondo, meno di
un'ora prima, stava parlando con uno specchio : il suo limite di
assurdità era stato ampiamente superato), eppure non
poté
fare
a meno di sentire il suo stesso respiro bloccarsi , tutto il mondo
rallentare e la sua testa iniziare a
vibrare.
Forse stava per aver una
crisi di panico, perché -dannazione-
quella bambina lo aveva appena chiamato 'Papi' e lui non
sapeva neanche chi lei fosse.
Ma Mandie
,attaccata a lui
,lo calmò inconsapevolmente,stringendosi più
forte
attorno al suo collo e accarezzandogli anche un po i capelli. E
sorrideva, sorrideva così tanto che Chris non
poté fare a meno di sollevarla e prenderla in braccio ,
temendo però di poterle fare male.
Era
così leggera tra le sue
braccia, così piccola per lui,i suoi capelli morbidi
continuavano a solleticargli il mento e poteva sentire le sue mani
aggrapparsi sul suo collo fortemente: la sensazione che
provava era così giusta che non riusciva neanche a
domandarsi quanto insensato quello potesse essere.
Infondo avrebbe dovuto essere un sogno.
La piccola alzò la testa dall'incavo del suo collo e gli
lasciò un
dolce bacino sulla
punta del naso,sorridendo sempre di più.
- Lalù, sai che mi è mancato tanto?
Esclamò poi con la sua tenera voce,
tornando nuovamente a poggiarsi sul suo petto e rivolgendosi a Lauren
,che era alle sue spalle.
Chris aveva voglia di ridere, di piangere, di
saltare,di strapparsi i capelli, di urlare... tutto insieme,perché
non riusciva ancora a capire cosa provava,sapeva
solamente che era una sensazione davvero forte.
Aveva tra le braccia sua
figlia ed al momento non importava nemmeno che tutto quello non fosse
reale.
Restò a contemplarla
con
occhi sgranati e sorpresi ,ma pur sempre attenti,tentando di fissare
ogni suo lineamento nella memoria, respirando il suo profumo di talco e qualcos'altro che
non riusciva a identificare, a tastare la morbidezza della
sua pelle ed ascoltare il suono della sua voce, promettendosi di
ricordare ogni cosa.
Era così bella, pensò solamente ,per
quanto fosse scontato.
Ogni piccolo particolare, dalla forma delle labbra carnose, al colore
degli occhi così cangiante e perfino il suo modo di agire, e
forse anche la sua statura , sembrava testimoniare che la
piccola fosse figlia di Darren.
Era così preso dall'accarezzare il viso della sua bambina
che
percepì a mala pena la presenza di quest'ultimo , che si era
avvicinato
a loro ,
poggiandosi leggermente sulla sua spalla con il
mento , per questo quando parlò ,il soprano
sobbalzò appena, rabbrividendo nel sentirlo improvvisamente
così vicino :
-E io non ti sono mancato?
Si voltò
verso di lui e le sue ginocchia quasi cedettero sotto
l'intensità
dello sguardo che il ragazzo stava dedicando ad entrambi: era
più caldo e amorevole di quanto non fosse mai stato, con
quel piccolo velo di orgoglio su quelle iridi cangianti, ma sopratutto
brillava di felicità, così tanto da trasmetterla
con una
sola occhiata anche a lui.
-BABU !*
Esclamò la bambina con voce contenta, mentre Chris
si
abituava a quegli occhi su di lui e sorrideva per il tenero modo in cui
lei aveva chiamato Darren. Amanda scalpitò tra le sue
braccia, allungando subito il viso verso l'altro per lasciare un bacio
anche a lui.
- Come è andata ,Mandie?
Le chiese Chris , soffiando quasi con la voce
per la
troppa emozione, avvertendo nuovamente le parole sfuggirgli
dalle
labbra, ma non curandosene più di tanto questa volta.
La
bambina spalancò la bocca, provando a dire qualcosa
,ma Darren la interruppe. Quando Chris si
voltò
verso di lui per guardarlo con un cipiglio confuso, notò che
il
suo compagno
aveva sul viso un'insolita
espressione soddisfatta e superba ,come se non avesse aspettato altro
che quel momento per proferir parola:
- L'ultima volta che ho controllato , il suo nome
all'anagrafe è Amanda
Criss-Colfer.
Disse con enfasi e convinzione. Chris aggrottò le
sopracciglia ancora di più, non
capendo a cosa si riferisse, ma come accadeva ogni volta che non sapeva
cosa fare , le sue labbra si mossero per loro conto ed udì
la
sua voce rispondere.
- Prima di tutto,caro, il suo nome all'anagrafe è Amanda Joanna Colfer-Criss. Poi,
l'ultima volta che ho controllato io, i soprannomi non erano illegali
in America.
- Ma ... Amanda è un nome così bello e pieno di
significato, perché devi rovinarlo ?!*
Si lagnò il riccio , incrociando le
braccia sul
petto,stringendo un po' gli occhi e arricciando
perfino il naso, in un atteggiamento che di certo non si adattava ad un
padre di famiglia.
Chris lo guardò male, infastidito più dal suo
comportamento infantile che da quello che aveva detto e alzò
gli occhi al cielo. Fu assurdo ritrovarsi a battibeccare anche in
quella situazione, con
gli amici di Darren che li fissavano e la loro figlia immaginaria tra
le braccia.
Mentre ancora loro si scrutavano in cagnesco , la loro figlioletta
diede un piccolo pizzico sul viso ad entrambi e agitandosi
fece in
modo che Chris la poggiasse a terra.
-Non litigate.
Borbottò contrariata , ponendosi di fronte a loro e puntando
i piedi a terra,
mise anche il broncio , guardando entrambi con occhi languidi e decisi,
che furono per Chris tremendamente familiari.
Il contro tenore udì chiaramente Lauren che batteva le mani
alle sue spalle ed
iniziò a temere che Walker iniziasse a fare fischi di
approvazione , a quelle parole.
-Brava ! Figlia mia,
così si comanda!
Aggiunse poi la ragazza, annuendo in modo soddisfatto e deciso,
mostrando il pollice all'insù alla bambina.
Il castano guardo entrambe in alternanza , sgranando gli
occhi quando
finalmente capì cosa ci facesse la migliore amica di Darren
con
sua figlia :era la madre biologica !
-Pft,
ci sei arrivato solo adesso, tesoro? Ti credevo più
intuitivo!
Fece una smorfia infastidita all' osservazione della solita voce
fastidiosa, mentre si
stupiva di non aver notato prima il legame di sangue tra le
due .
Amanda Joanna Colfer-Criss*,
pensare il suo nome era quasi comico
per Chris, li stava ancora guardando dal basso, con un cipiglio
autoritario che non
si addiceva affatto al suo piccolo visino.
Darren tornò a sorridere guardando sua figlia, ammorbidendo
nuovamente l'espressione del viso :
-Non stiamo litigando,piccola. - disse con tono dolce e deciso
- E' solo che il tuo papà è uno zuccone!
Aggiunse poi, assumendo nuovamente un'espressione irritata mentre
pronunciava le ultime parole.
-In realtà - rispose subito Chris , questa volta
di sua
volontà , perché non sopportava di
essere definito
uno
zuccone - è il tuo babbo che
è uno scemo
-
calcò quest'ultima parola con un po' troppa enfasi, come a
sottolineare che avrebbe voluto utilizzare qualche altro insulto.
La bambina strinse gli occhi ,portandosi le braccine al petto ed
arricciando il naso, in una perfetta copia adorabile di suo
padre .
- 'iete tutte
e due 'cemi
! *
Spiegò
pacatamente, come se quello che avesse appena detto era
innegabile, lasciando basiti i due genitori, che si sentirono umiliati
dal fatto che persino Amanda si sentisse in diritto di dire una cosa
del genere .
Lauren e Joe avevano ormai le
lacrime agli occhi per il troppo divertimento davanti alla scena, anche
se provavano in tutti i modi a mostrarsi come gli adulti della
situazione.
Mandie fissò ancora i propri genitori, pretendendo
da entrambi delle scuse, guardandoli delusa.
Chris non riuscì a trattenersi , infondo quella lite non
avrebbe
voluto neanche iniziarla e la bambina sembrava desiderare
così
tanto che loro due facessero pace , quindi si
scusò balbettando, ancora un po' riluttante per via della
sua natura
orgogliosa.
Darren lo fissò incuriosito, come se il fatto che
lui
avesse ceduto per primo fosse incredibilmente illogico per lui e
alzando
le spalle disse anche le sue scuse, mostrandosi compiaciuto.
Restarono tutti in silenzio, i due ragazzi ancora alzati e la loro
figlioletta che se ne stava ancora difronte a loro osservandoli, come
per sincerarsi che avessero deciso realmente di smetterla di litigare.
- Papi, pecchè
non dai un bacino a Babu? Cotì
fate pace!
Suggerì poi Amanda J ,rompendo quel silenzio
e dondolandosi sui talloni e mostrando loro i
suoi occhioni dolci.
Lauren e Joe sembrarono molto entusiasti delle richiesta ,
entrambi sempre più divertiti , quasi come se conoscessero
le paure di Chris in quel momento.
- Come te la cavi adesso,
tesoruccio mio?
Il soprano spalancò gli occhi,fissando la
piccola come se avesse detto qualcosa di terribile e sua
figlia inclinò la testa a quello sguardo terrorizzato.
Non che baciare Darren Criss fosse un'esperienza terribile, anzi. Solo
che qualcosa dentro di lui continuava a ricordargli che in qualche modo
era sbagliato.
E poi, come se non bastasse, si aggiungeva al suo disagio il
fatto che lui non era tipo da effusioni pubbliche e gli sguardi di
Lauren , Joe e di qualche cameriera del posto puntati su di
lui non aiutavano affatto.
Darren lo stava scrutando con un ghigno sulle labbra, tremendamente
divertito, spalancò persino le braccia per incitarlo ad
avvicinarsi , ovviamente inconsapevole del terrore che Chris stava
provando.
Quest'ultimo sospirò ancora esitante,
ricordò a se stesso di dover
assecondare gli eventi e quindi
lasciò un piccolo bacio sulla guancia dell'altro
per accontentare sua
figlia , non avendo il coraggio di spingersi oltre .
Poi sorrise soddisfatto, credendo di essersi salvato dalla situazione
scomoda per lui,
ma scioccamente non si ritrasse, rimanendo a poca distanza da suo marito , si
girò verso sua
figlia e disse:
-Va bene , Mandie? Però non devi mai più
chiamarci 'scemi' ,
non è una bella cosa!
La bambina fece un' espressione ancora più confusa a quel
gesto appena accennato , annuendo al piccolo ordine del padre. Quando
si voltò verso gli altri due ragazzi, Chris vide
Lauren
puntare i pollici verso il basso e udì
Joe lamentarsi
rumorosamente:
- E questo lo chiami bacio, Colfer?
Chris fece una smorfia ,voltandosi verso i due rompiscatole
rumorosi e mormorando sottovoce maledizioni verso
di loro, guardandoli di sbieco , in quanto erano
lì a divertirsi delle sue sventure.
Darren rise di lui e prima ancora che Chris potesse rendersene conto e
opporre resistenza , voltò il suo
viso nuovamente verso di se e catturò le sue
labbra,
baciandolo con la stessa dolcezza di quel mattino,
rivoluzionando nuovamente tutte le già confuse sensazioni.
-Ci voleva tanto?
Chiese ancora sulle sue labbra, facendolo rabbrividire
ancor di più quando il suo respiro caldo gli
sfiorò la pelle .
Chris quasi non si stupì più quando
avvertì ogni parte della sua pelle arrossarsi e accaldarsi
velocemente, mentre le sue labbra ancora tremavano in cerca di altro
contatto con quelle dell'altro.
Amanda sorrise , come a sottolineare che adesso era
contenta, prese una mano del suo papà e lo
portò al tavolo ,lasciando che si sedesse. Darren si
accomodò accanto a lui, guardandolo
divertito , accarezzandogli impercettibilmente il viso
completamente rosso con una mano.
Chris, ancora completamente confuso da qualunque cosa gli accadesse
intorno, ebbe appena il tempo di accontentare sua figlia che
scalpitava per sedersi sul tavolo - a
quanto pare amava sentirsi
alta - che Lauren iniziò a
lamentarsi con tono giocoso:
- Possibile che ovunque andiate , dobbiate sempre far delle scenate?
Loro non risposero. Darren perché troppo distratto
ad
osservare quei pochi clienti del posto che li fissavano con
un
misto tra curiosità e divertimento sui volti. Chris ,
invece,
perché davvero non avrebbe saputo darle torto.
-Ah, non so davvero come fai a sopportarli!
Disse subito dopo Joe, togliendosi anche il capello dalla testa,
stringendoselo sul petto in un gesto
teatrale,
suscitando così le risa di Lauren.
Chris stava quasi per rispondergli con un: 'non è poi
così difficile,dopo un po' di tempo ci fai anche l'abitudine'
, quando
si rese conto che in realtà quello parlava con il suo piccolo scricciolo,in
quanto lo vide indicarla con affetto,
così rimase a fissare con astio la
coppia difronte a lui.
-I miei papà
'ono dolci come le caramelle di J.
Sentenziò la bambina ciondolando la testa , probabilmente,
se
lui non l'avesse trattenuta per le gambe, si sarebbe anche messa a
ballare al centro del tavolo.
-Cosa ne sai tu delle caramelle di Joe?
Chiese Chris, allarmato: per quanto fosse assurdo, non voleva che la figlia dei suoi sogni
fosse una
dolciume-dipendente come il
marito dei suoi sogni ed il branco d'amici che
si
ritrovava.
A quanto pare , era già troppo tardi, in quanto la piccola
rispose:
- J. me ne regala 'empre ,
pure a Jonhny , 'ono
buone buone,papi. Come le cigiegie *.
-Ciliegie,dolcezza - la corresse Darren ,assottigliando le
labbra ,divertito ed intenerito.
La bambina spalancò la bocca,coprendosela con le mani come
se avesse detto qualcosa di orribile.
- 'Cuta ,Babu.
- disse dispiaciuta.
Po si guardò
intorno , allungando la testolina, cercando con lo sguardo in
modo frenetico qualcosa ,chiedendo poi allarmata :
-
Dov'è Johnny?
-E' caduto anche lui.
Le spiegò Darren, mentre allungava una mano sotto il tavolo
per recuperare il pupazzo.
Dopo averlo preso e ripulito alla meglio , porse l'elefantino
a sua figlia, che lo stava fissando assorta.
Quando lo ebbe tra le mani , lei sorrise e se l'avvicinò al
viso, borbottando all'orecchio dell'animaletto di pezza,sinceramente
preoccupata:
- Ti 'ei fatto la bua, Johnny ?
- M.J. lo ha portato con se in tutte le giostre su cui siamo saliti.
Disse Lauren con tono perplesso,passando con cura una mano trai i
capelli appiattiti dal cappello di Joe, che era accanto a
lei , mentre Chris inclinava la testa per il modo in cui lei
aveva chiamato la bambina.
- Nel
caso non ci fossi arrivato, MJ sta per Mandie Joanna.
- E non è voluta salire in quelle in cui non le era permesso
tenerlo.
Continuò il ragazzo alto, guardando di sfuggita
Lauren
con un sorrisino sulle labbra,ma pur sempre un po'
intimidito, nel momento esatto in cui la
voce nella testa del soprano parlò.
- E' stato il suo primo giocattolo, credo sia normale.
Considerò Darren distrattamente ,poggiandosi una mano sul
mento e fissando intensamente la scena di fronte a
lui.
- Dimenticavo che si parla della figlia del tipo che indossa lo stesso
paia di occhiali da sole da ... secoli.
Borbottò Joe , riprendendo del tutto la sua aria arrogante
mentre si rivolgeva a Darren.
- Cosa c'entra questo?!
Chiese il riccio con tono esasperato,come se quella fosse una scena che
si
ripetesse più volte, mentre si impossessava della
mano di
Chris,stringendola tra le sue e puntando il suo sguardo sulle
loro dita intrecciate,pensieroso.
"Non
ti sei pentito,tesoro, vero?"
Esclamò sarcasticamente quell'essere nella sua
testa. Chris provò in tutti i modi ad elaborare un
pensiero
indisponente con cui rispondere a quella dannata voce, ma non ci
riuscì,così la ignorò,concentrandosi
solamente nell'insultarlo per il semplice fatto che continuava a
manipolare la sua testa.
La sua
estrema concentrazione però non era affatto sfuggita: Lauren
e Joe ,difronte
a lui, lo guardavano inclinando la testa, con un espressione
tremendamente simile sul viso;Darren aveva poggiato il mento
sulla sua
spalla,stringendogli un po' più forte la mano ,come
per attirare
l'attenzione,osservandolo preoccupato; solo Mandie,concentrata nel
parlare con Johnny, non sembrava essersi accorta di nulla.
Chris si sentì tremendamente osservato , il
che era tutto dire per uno abituato a vivere metà della sua
vita
sotto riflettori e telecamere - fortunatamente per lui,
bastò
scusarsi per la distrazione e per gli altri fu come se nulla fosse
accaduto.
Stavano parlando riguardo la giornata precedente. Ascoltando bene il
discorso già iniziato, Chris riuscì a capire che il giorno prima Lauren e
Joe l'avevano portata in un parco giochi,
perché da quello che era riuscito a comprendere
Amanda passava almeno un giorno
alla settimana con
la madre .
Ascoltò , assolutamente curioso, Lauren
raccontare che i
giganti scivoli di gomma presenti al parco avevano intimorito
la sua piccola Amanda . Infatti, anche se era riuscita a
salire in cima ad uno di essi,dopo un
po' aveva iniziato a scalpitare e lagnarsi perché aveva
paura di
scendere lo scivolo sola *
e quindi Joe era dovuto accorrere per recuperarla.
Da questo comprese che la bimba era molto meno spericolata di
quanto apparisse e si spaventava molto facilmente.
Al
solo pensiero della scena scoppiò a ridere, facendo metterle
il broncio , a quanto pareva era anche estremamente
permalosa , ma
sopratutto era viziata - ed era sicuramente colpa di Darren
se lo
era diventata.
L' unica cosa che non riuscì a scoprire fu se Lauren e Joe
fossero o meno una coppia.
Passavano molto tempo insieme a quanto pareva, anche all'infuori della
compagnia di teatro , sopratutto da soli, o almeno quello lasciarono
intendere durante i discorsi, sembravano essere molto
affettuosi ,c'era così tanta chimica tra
loro...
Li osservò ancora, provando a captare qualche segnale che
avrebbe risolto il suo enigma, pensare a quei due sembrava distrarlo
dal casino che stava vivendo , se non fosse che appena quel dubbio
si insinuò nella sua mente, la voce disse :
"Tesoro,
che cosa ti cambia se sai se quelli stanno assieme?!".
Digrignò i
denti , -gli interventi di quellacosa gli facevano venire
i nervi a fior di pelle- provando a calmarsi prima che Darren iniziasse
a chiedersi
perché lui fosse così nervoso e lasciò
perdere la sua indagine.
Restarono molto tempo
a parlare , interrotti solamente dalle richieste
della più piccola : prima volle una caramella,poi chiese di
accarezzare il suo Johnny
che - a detta sua - 'aveva
bisogno di coccole per la bua', poi implorò
Lauren di aggiustarle la fascia trai capelli ,infine iniziò
a
scalpitare per sedersi sulle ginocchia del babbo,ma una volta che
Darren
la accontentò , la bimba si calmò e li interruppe
solamente per fare qualche sua strana osservazione su qualunque cosa
vedesse.
Chris
assorbì più informazioni possibili da quei
discorsi, e perse sempre di più la pazienza ogni
volta
che si ritrovava ad ascoltare battute che non poteva capire o
semplici riferimenti ad avvenimenti che non poteva ricordare,ma bastava
un smorfia di Amanda, o un cenno di Darren e tornava semplicemente a
sorridere.
Si rese conto ad ogni
parola,ogni risata, ogni piccolo gesto di
quanto amore ci fosse tra loro , dell'allegria che tutto quello gli
procurava, quel sentimento di trovarsi nel posto giusto,con le persone
adatte.
Lui,Darren,Amanda,Lauren
,forse anche Joe, erano una famiglia.
Una
disordinata,complicata, non convenzionale,ma pur sempre felice ,famiglia.
E per uno stupido , insignificante attimo, si ritrovò a
desiderare che tutto quello fosse vero, ma poi sorrise, scuotendo un
po' la testa.
----------------------------------------------------------------------------
Lo sparlare
sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
l'angolo
di Helpless.
Mi piace così tanto scrivere di un Darren Criss
papà , è quasi come iniettarsi zucchero nelle
vene (?).
A proposito di questo, guardate questo fotomontaggio
che ho trovato girovagando per il web, non
è assolutamente perfetto?!
Questo è in assoluto il capitolo che mi ha sottratto
più tempo, è stato quasi come un parto per me.
Ancora adesso leggo e rileggo e mi sembra sempre che qualcosa non vada,
ma alla fine anche correggendo il risultato è lo stesso.
Ho descritto il più possibile il carattere della bambina,
forse
ho tralasciato un po' la descrizione fisica ma spero sia sufficiente,
ci tengo davvero molto a questo personaggio, ho passato molti giorni a
costruirlo nella mia mente, sono anche abbastanza soddisfatta del
lavoro,
anche se forse Amanda Joanna è un po' viziata e lunatica
ahah.
Non aspetto altro che sapere cosa ne pensate!
Naturalmente, vorrei sottolineare di non stupirvi più di
tanto
per alcune cose che sono completamente campate in aria in questa
storia, come ad esempio la maternità di Lauren, ne sono
consapevole ed è una cosa voluta.
Ora , le note del capitolo:
- * L'
idea che la bimba chiamasse entrambi i genitori papà
non mi andava, quindi seguendo l'esempio dei meravigliosi figli di Neil
Patrick Harris, che chiamano i genitori Papa e Daddy, ho preferito che
Mandie chiamasse Chris Papà e Darren Babbo (ho tradotto
Daddy
con
Babbo, perchè lasciare la parola in inglese non mi sembrava
adatto) ; inoltre Mandie chiama Lalù la madre.
- Per chi volesse saperlo,
Amanda deriva dal latino amandus-amanda e
significa 'colei che deve essere amata'.
- * Ci
sono motivi precisi per la scelta di questo nome, se vi
interessa potrei scriverci anche uno spinn-off (come anche potrei
scriverlo su Jonnhy, il Laurwalk ed altro) ,vorrei solo farvi sapere
che ho tormentanto ,fino quasi la morte, la povera msbrows
per trovare il nome più adatto.
- * Ho
voluto rendere il suo modo di parlare più
infantile possibile
, e visto che molti dei bimbi che conosco non riescono a
pronunciare
la S, ho pensato che sarebbe stato ... divertente
fare avere questo difetto di pronuncia anche alla mia MJ, spero sia
abbastanza veritiero e di non avere esagerato con le parole che ha
usato nei discorsi.
- * Sì, gente,
sto ovviamente parlando delle red vines.
- * Forse
non dovrei dirlo per mantenere intatto quel briciolo di
dignità
che ho,ma questa storia dello scivolo è vera, fino
all'età di 6 anni io ho sempre avuto una paura matta di quei
dannati scivoli gonfiabili presenti nei parco giochi, i miei me lo
raccontano in continuazione.
Credo che sia tutto per questo capitolo, al prossimo aggiornamento!
P.s. Vi ricordo @leascupcake
(il mio account twitter) ed anche il mio account su Ask.fm
( che non uso mai , ma potrebbe tornare utile)
Spero di sentire qualcuno dei miei lettori in qualche modo (:
|
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Capitolo 5 *** 5. About lies and lovely puppets. ***
hhhhh
- That's
what you're missing
Purtroppo
(in questo mondo
reale)
Darren
Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in
questo scritto, non mi
appartengono (anche
perché sono
più che sicura che una persona reale non si possa
più
possedere da quando hanno abolito la schiavitù)
ed inoltre non
conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono
reali (ovviamente).
La storia non
è stata scritta a scopo di
lucro. Però, e
lo scrivo con soddisfazione , in
questo capitolo c'è una personcina
che m'appartiene.
5. About
lies and lovely puppets.
Lauren e
Darren stavano entusiasticamente intrattenendo una fitta conversazione
tra di loro, Chris riusciva a capire quanto l'altro fosse interessato
dall'argomento dal modo in cui continuava ad agitare con forza le mani
mentre cacciava dalle labbra fiumi e fiumi di parole , ma non sapeva
esattamente di cosa stessero parlando, perché
aveva da un pezzo perso il filo del discorso ,in quanto troppo
distratto dalla sua
Amanda, che era in
braccio al compagno
. La piccola continuava a muovere il famoso elefantino di
pezza
come fosse una marionetta, canticchiando confusamente una canzoncina
astratta : sul suo
viso c'era
un sorriso così contento e splendete da riuscire a fargli
dimenticare tutto il resto del mondo.
- Ehi, il mio stomaco sta praticamente urlando in cerca di cibo, che ne
dite se ordiniamo dei panini?
Quella richiesta da parte di Darren lo fece tornare
improvvisamente alla realtà .
Alzò gli occhi e fissò
colui che aveva
osato fare una richiesta del genere , notando l'espressione
supplicante che aveva assunto, come se tutto quello che desiderava al
momento fosse una risposta affermativa .
Scosse la testa, assumendo un cipiglio contrariato e subito disse:
- Hai fatto colazione poco fa ,Darren . Con succo di mela, pancakes e
tanto sciroppo , non dovresti avere fame, non per davvero.
Joe ride a quella risposta, dimostrandosi più che abituato
agli
attacchi di fame del ragazzo riccio ed alzando il pollice
all'insù per assentire silenziosamente alla sua proposta.
Darren fece prima un piccolo occhiolino al suo amico spilungone e poi
si girò verso Chris,mettendo il broncio e allargando gli
occhi
quasi senza rendersene conto.
- Ma i pancakes li ho fatti io , insomma si sa che la mia cucina non
riempie lo stomaco - si toccò l'addome e poi
guardò verso i suoi amici, in cerca di
sostegno, nel caso i suoi occhi da cucciolo ed suo il tono
petulante non avessero convinto abbastanza suo
marito - Non è
vero che fa schifo,ragazzi?
Gli altri due risero solamente , ma la bambina tra le sue braccia
annuì fortemente e Chris provò pena per lei: era
così
piccola ed aveva già dovuto subire l'orribile
destino di
ingerire quella roba che Darren Criss spacciava per cibo.
- Non è presto per pranzare? Che ore sono? -
chiede Lauren, controllando poi lei stessa l'orario
- Oh mio dio! Ma è
tardi!
Esclamò improvvisamente poi , fissando con occhi
sgranati le lancette del suo orologio da polso ed agitandosi.
-Tardi per cosa? Devi andare?
Chiede Joe con tono confuso e con malcelato dispiacere nel tono di voce.
- Ho un appuntamento importante - iniziò a spiegare mentre
si
alzava freneticamente dalla sua sedia e recuperava la sua borsa, poi si
interruppe avvicinandosi al
soprano e dandogli un bacio sulla guancia per salutarlo - tra
meno di
mezz'ora - aggiunse , prima di salutare anche Darren - e non so nemmeno
se riuscirò ad arrivarci in tempo.
Concluse , allargando le braccia ed esortando sua figlia a
saltargli in braccio .
Mandie non si mosse dalle ginocchia del babbo,
guardando sua madre e mostrandole i suoi occhioni
tristi , facendo anche il labbruccio ed iniziando a
supplicarla lagnosamente:
- Laaaalù, re'ta qui.!
Chris s'intenerì, decidendo che avrebbe potuto anche
trattenere
Lauren Lopez in quella piccolo locale tutto il
giorno,
se solo sarebbe servito a far
tornare il sorriso sul viso della bimba.
Lei ,ovviamente, non sembrava di certo dello stesso avviso.
La ragazza sospirò fortemente, abbassandosi in ginocchio,
in modo da poter guardare negli occhi sua figlia, le
poggiò una
mano sul viso e l'accarezzò , assicurandole che le avrebbe
telefonato quella sera stessa e gli altri giorni a venire,
promettendole che si sarebbero viste il più presto possibile
e
ricordandole che non c'era bisogno di fare i capricci.
- Adesso me lo fai un piccolo sorriso?
Le chiese dolcemente infine , solleticando il suo naso con quello della
bimba.
Amanda l'accontentò ,alzando appena gli angoli della bocca,
e l'abbracciò di slancio ,lasciandola andare solo
quando dovette alzarsi.
Nel momento esatto in cui la giovane madre fu di nuovo in
piedi,
Joe Walker scattò sulla sua sedia , quasi come se fosse
stato
punto da un spillo e s'alzò , facendo sbadatamente
cascare a terra il suo berretto di lana e creando più
fracasso
del dovuto per riuscire a riprenderselo.
Lauren ridacchiò piano,avvicinandosi e recuperandolo prima
delle mani maldestre del suo amico.
Lui alzò il viso, guardandola con un certo rossore sulle
guance
e provò a farfugliare dei ringraziamenti ,mentre con calma
Lauren gli poggiava il cappello sul capo,facendoglielo calzare. Sorrise
,una volta che ci riuscì ,aggiustandogli anche il ciuffo di
capelli che gli rimaneva sul viso.
Darren tossì, come a sottolineare la presenza loro e degli
altri
clienti del posto e Chris lo colpì con uno scappellotto,
suscitando il disappunto della loro figlioletta. Suo marito lo
guardò malissimo a quel gesto, ma poi
ghignò notando lo sguardo di rimprovero che aveva sul viso.
- Peccato - sussurrò poi piano Joe,interrompendo lo scambio
di
sguardi tra Chris e Darren ,incentrando l'attenzione su di lui -
Avrei voluto pranzare con te.
Lauren fece un piccolo sorriso, lasciando intendere che l'idea non le
sarebbe affatto dispiaciuta,ma alzò le spalle, allungandosi
poi
sulle punte per dare un bacio sulla guancia al ragazzo ,soffermandosi
più a lungo di quanto non avesse fatto
precedentemente con gli altri. Poi si
voltò , sventolò la mano a mo' di saluto verso
gli altri
ed uscì.
Joe Walker non ebbe neanche il tempo di tornare a sedersi che Darren si
rivolse a lui ,diventando serio tutto d'un tratto:
- C'è qualcosa tra te e Lauren?
Chris si aspettava che il ragazzo annuisse , oppure semplicemente
ridesse alla domanda e la ignorasse. Ma lui scosse fortemente la testa,
agitandosi più del dovuto.
Darren si accigliò osservando la reazione del suo
amico,provando
a smentirlo e sottolineare quanto fosse evidente che stava mentendo ,
ma l'altro iniziò a farfugliare parole a caso e di colpo
ammise
di dover andare. Salutò appena e poi si diresse velocemente
verso la porta.
- Strano comportamento.
Si limitò a commentare Chris che fino a d'ora aveva
attentamente osservato la scena e il riccio rise amaramente, apparendo
molto infastidito .
Chris lo
scrutò stupefatto, notando il modo in cui continuava a mangiucchiarsi
insistentemente l'unghia del pollice,fissando
il pavimento,ma forse non vedendolo realmente,
mentre batteva un ritmo sconnesso con il piede destro,
facendo
traballare così anche la piccola Amanda che divenne di colpo
confusa.
Darren Criss era davvero troppo
pensieroso, preoccupato - e quelli non erano di certo stati d'animo
consueti per lui.
- Ehi.
Disse dolcemente, scuotendo piano il braccio del suo migliore amico .
La piccola approfittò di quel momento per sgusciare dalla
stretta del padre e scendere dalla sedia, rimanendo però
accanto
al tavolino , limitandosi solo a girare in tondo.
Il riccio si voltò verso di
lui , guardandolo come
se avesse realizzato solo in quel momento di essere
rimasto
fermo ed in silenzio. Sbatté le palpebre ,
inspirò a fondo
e di colpo tornò a sorridere contento.
-Che dici se torniamo a casa per mangiare ?
Gli chiese, guardando di sfuggita la piccolina che ancora
girava , con il pupazzo stretto tra le dita.
A quella domanda la bimba si fermò, sbandando mentre provava
ad
avvicinarsi a loro e iniziò ad annuire, correndo
già verso l'uscita .
###
Ritornare a casa fu un impresa piuttosto ardua per Chris Colfer.
Non tanto per il tragitto da compiere in se, ma in quanto aveva
scoperto che Darren Criss e la sua pargoletta potevano divenire delle
gran belle distrazioni. Il
soprano temeva ad ogni passo che faceva di sbagliare
la strada di ritorno a casa per la troppa poca concentrazione
e
si era reso conto che suo marito non sarebbe stato affatto di aiuto nel
caso di fossero persi , in quanto lui stesso era già da
tempo
perso in un mondo di arcobaleni e festosi pupazzi assieme ad Amanda J.
Infatti,la piccolina aveva - letteralmente-
implorato Darren per salire sulle sue
spalle
e sembrava essersi messa d'impegno per diventare
il più iperattiva possibile, attirando in tutti i modi
la sua attenzione.
Amanda guardava tutto quello che la circondava da quella
minima altezza che il padre
poteva offrirle,esaltandosi alla vista di ogni piccola creatura o
oggetto che potesse sembrare anche lontanamente adorabile.
Fu ancora più difficile portare a termine la sua missione
quando
la piccola notò un negozio di giocattoli.
Chris avanzò subito
il passo, stringendo forte il braccio dell'altro per fare in modo che
non rallentasse, ma purtroppo Darren inchiodò i piedi a
terra e
fu impossibile continuare a camminare. Chris si accorse troppo tardi
che era stata colpa di sua figlia , che con le piccole manine aveva
stretto forte i ricci del ragazzo e lo aveva costretto a fermarsi.
Rise, non riuscendo a credere che una bambina potesse
arrivare a
tanto.
Le lasciò il tempo di esaltarsi e desiderare ogni balocco in
vetrina , rendendosi neanche conto che anche Darren era
rimasto
meravigliato ad osservare un gigante pupazzo a forma di banana che si
intravedeva appena dall'esterno , poi prima che uno dei due potesse
iniziare a frignare per ottenere quello che voleva, tirò suo
marito per un braccio e continuò il suo cammino verso casa.
Per quale diamine di motivo non avevano usato un'automobile ?
Quello che mise più in difficoltà le sue
capacità
di controllo però era stato, ovviamente, Darren Criss. Da
quando
erano usciti da quel fastfood, il ragazzo aveva continuato a tendergli
la mano, in attesa che lui la stringesse, come aveva fatto anche
durante tutto il tragitto all'andata. Ma Chris, reagendo in
modo
ancora più infantile di quanto credesse,non solo lo aveva
ignorato, ma aveva anche occupato con il pupazzo a
forma
d'elefante la mano rivolta verso il riccio,in modo da avere una stupida
scusa per non stringere quella dell'altro.
Era piuttosto sciocco da parte sua, ma stringere la mano al suo
migliore amico per
strada, camminando come una coppietta felice, era qualcosa che non
aveva il coraggio di fare; non importava quanto spesso avesse sfiorato
le sue labbra quel giorno.
Ma Darren non si arrese, rise solamente e girando attorno a
lui
si mise sull'altro lato , riuscendo a stringere la
sua mano
tra la sua, obbligando dolcemente le loro dita ad incastrarsi
perfettamente.
Fu strano percepire il modo in cui ogni parte della sua pelle gli
urlasse contro che quella sensazione era perfetta, ma naturalmente la
ignorò.
Quando vide il fronte della sua abitazione, quasi si commosse.
Si sentiva tanto Ulisse in ritorno alla sua Itaca.
Il tragitto dal portone fino alla porta ingresso di
casa
sua lo fece correndo,allontanandosi con improvvisa riluttanza
dalla mano di suo marito e lasciandosi
alle spalle quest'ultimo e sua
figlia che camminavano tranquillamente e lo
guardarono sconcertati.
Quando finalmente riuscì a sedersi sul suo divano , rimase
piuttosto sorpreso realizzando che era da un po' che regnava del
silenzio nella sua
testa.
- Ehi , che fine hai fatto?
Pensò, pentendosene una frazione di secondo
dopo : aveva
finalmente la quiete e lui scatenava la tempesta richiamando
quell'essere, forse era masochista.
- Oh,
cos'è? Senti la mia mancanza,tesoro?
Se lo vide comparire davanti agli occhi
velocemente, sempre con l'aspetto del suo collega Mark
Salling.
Questa volta non era un semplice riflesso allo specchio però
:
era difronte a lui, seduto sul tavolino posto davanti al divano ,
apparendo quasi come una persona qualsiasi,
se non fosse stato per i contorni così poco distinti della
sua
figura e per quella sua voce decisamente insolita per essere reale.
- Avresti potuto
avvertirmi,stavo rischiando un infarto.
-Avrei
perso tutto il divertimento, non trovi tesoro?
Chris sbuffò solamente in risposta.
-Adesso
tutti i dettagli sono completi, almeno.
Il ragazzo
inclinò la testa, non capendo a cosa si riferisse e per la
prima volta non provando neanche a scoprirlo.
Poi si ricordò improvvisamente delle sue reazioni precedenti
,
che lo avevano irritato in quanto sembrava che quell'ologramma avesse
anche il controllo delle sue azioni.
-Eri tu a costringermi a
dire quelle battute?
Chiese, leggermente esausto per anche solo iniziare ad
insultarlo .
-Ovviamente,
come avrei fatto a divertirmi altrimenti?
- Potresti, di grazia,
smetterla di controllare almeno me?
-Sicuro, tesoro?
-VORREI ESSERE CONSAPEVOLE DI ALMENO QUELLO CHE DICO.
Il finto-Mark alzò le spalle, non provando
nemmeno a
controbattere, ghignò in direzione di Chris e
poi s'avvicinò lentamente a lui , fermandosi
solamente
quando il suo viso astratto fu a pochi centimetri dell'altro.
-Tieni
presente una cosa,tesoro. Potrò aver controllato qualche
parola ,quello che ti accade attorno, ma i tuoi pensieri? le tue
sensazioni? i tuoi sentimenti - calcò
quell'ultima parola con più forza - tutte le
volte che il tuo cuoricino batte incontrollato? Quello proviene tutto
da te ,tesoro.
E poi Chris batté le palpebre e lui
scomparì così com'era comparso.
Il ragazzo, rimasto
solo, chiuse
gli occhi e provò a calmarsi :
l'assurdità di quella situazione scombussolava la sua psiche
più di quanto credesse, stava tremando in quel momento.
I dannati
baci di Darren; la presenza di quella piccola adorabile bambina che
sembrava essere sua figlia: quel diamine di
essere impiccione e parlante che scombinava ed invadeva i suoi
pensieri ...
Per quanto la percezione che tutto quello era un
sogno fosse ancora presente in lui , le emozioni e sensazioni
che
aveva provato in quelle poche ore lo stravolgevano continuamente, senza
sosta , come un vortice inarrestabile in cui continuava a volteggiare. E se quell'essere non stesse
affatto mentendo?
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Lo sparlare
sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
l'angolo
di
Helpless.
Eccomi qui,con un giorno di anticipo rispetto a quello che
avevo programmato, meglio così no?
E' un capitolo piuttosto di passaggio, in realtà avrei
voluto aggiungere altre scene, ma ho preferito inserirle più
tardi , comunque contiene alcuni avvenimenti che verranno ripresi nei
prossimi capitolo, quindi non lo sottovalutate! Spero che non
sia al di sotto delle vostre aspettative!
La mia piccola richiesta di commenti è stata più
che accettata e vi ringrazio con tutto il mio piccolo,palpitante,emozionato
cuoricino per questo , sperando tanto che voi continuate a farvi
sentire e farmi sapere la vostra opinione che per me è
sempre molto importante.
Anche le persone che hanno aggiunto ai preferite e alle seguite sono
aumentate, MI VIENE VOGLIA DI ATTRAVERSARE LO SCHERMO ED ABBRACCIARVI
TUTTI TUTTI.
Grazie,Grazie,Grazie.
Ora è tempo di stupide note colorate! Ah no .. aspettate, mi
sono resa conto che per questo capitolo ... non ce ne sono. Che strana
sensazione. Comunque sia, se volete precisazioni su qualcosa, non
esitate affatto a chiedere , io sarò sempre pronta a
rispondervi!
Vi ricordo ancora il mio account twitter nel caso vogliate seguirmi : @leascupcake.
Grazie ancora, spero di non aver dimenticato nulla, al prossimo
capitolo xoxo!
|
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Capitolo 6 *** 6. About beauty and eating pizza. ***
TWYM6
- That's
what you're missing
Purtroppo
(in questo mondo
reale)
Darren
Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in
questo scritto, non mi
appartengono (anche
perché sono
più che sicura che una persona reale non si possa
più
possedere da quando hanno abolito la schiavitù)
ed inoltre non
conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono
reali (ovviamente).
La storia non
è stata scritta a scopo di
lucro. Però, e
lo scrivo con soddisfazione , in
questo capitolo c'è una personcina
che m'appartiene.
- About beauty and eating pizza!
Chiuse
nuovamente gli occhi alla sparizione di Mark-non-più-allo-specchio
, stupidamente
terrorizzato all'idea che sarebbe potuto comparire davanti ai suoi
occhi nuovamente. L'incontro di prima lo aveva già
traumatizzato
abbastanza: la sua figura appena distinguibile nell'aria, l'assenza del
suo respiro quando si era avvicinato per precisare la
veridicità
dei sentimenti che stava provando e il più nascosto dubbio
che
non stesse mentendo.
Prese un respiro profondo , ne aveva presi così tanti da
quando
quell'assurda vicenda era
iniziata ed aveva la sensazione che ne avrebbe presi molti altri ancora.
Forse stava semplicemente impazzendo e l'unica soluzione a tutto questo
era affidarsi ad un buono psicologo che avrebbe saputo riportarlo con i
piedi per terra, ma non ne era del tutto sicuro ,c'era ancora la
speranza che fosse un sogno piuttosto complicato.
Sentì la porta d'ingresso aprirsi e
due voci -
una più acuta e dolce ,l'altra calda e così
distinguibile
- farsi più chiare e vicine , segno che la sua famiglia stava entrando
in casa loro.
- Buh!
Fu stranamente grato a quell'improvvisa interruzione , che
lo
aveva obbligato ad accantonare i suoi pensieri ed occuparsi di
qualunque cosa accadesse attorno a lui .
Non aprì ancora gli occhi, temendo e sperando che fosse
Darren ,
ma si rese conto che quelle piccole mani, che stavano premendo sul suo
petto , non potevano di certo appartenere ad un uomo.
Lo scricciolo
,definirla
così gli piaceva tanto , gli si
arrampicò
maldestramente addosso, stendendosi sul suo petto ed allungando le
manine sul suo viso.
- Paaapi - borbottò pianissimo,provando cautamente con
le
dita a sollevargli le palpebre , come per assicurarsi che la
vedesse.
Chris spalancò gli occhi di scatto,ritrovandosi
davanti
quello sguardo dalle tinte ambrate che conosceva così
bene, più vacuo e meravigliato sul viso
della bimba.
- Dommivi?
Chiese lei spostando le mani dai suoi occhi ed iniziando a
sfarfallare le ciglia per rabbonirlo - nel caso la risposta fosse stata
positiva. Scosse la testa e lei sorrise soddisfatta,stringendo piano la
lingua trai denti ,in un modo che gli ricordò stranamente se
stesso; Chris alzò piano la mano e la poggiò trai
suoi
capelli ,accarezzandoglieli piano fino alle punte.
Era un
gesto che sembrava così spontaneo e per un attimo
si
rabbuiò ,temendo che fosse una conseguenza dello strano
potere
esercitato da quell'essere
odioso , ma accantonò subito la malsana idea.
Era una sensazione così surreale averla vicina, percepire il
suo
petto muoversi sul suo e il battito frenetico del suo cuoricino
rimbombare sulla pelle , inspirare il suo profumo, giocare con i suoi
capelli morbidi.
-Ehi !
Il momento fu interrotto da
Darren che aveva esclamato quella piccola parola con tono deluso,
quindi alzò lo sguardo e lo notò di
fronte
a loro , in piedi , con un bicchiere ricolmo d'acqua tra le mani e gli
occhi concentrati verso il punto in cui il capo di Amanda era poggiato
sul suo petto. Chris arcuò un sopracciglio, in cerca di una
spiegazione , mentre Amanda finse di non aver sentito l'entrata
dell'altro.
- Ma come?! - continuò ad esclamare Darren con lo stesso
tono ,
gesticolando un po' con le mani per sottolineare la sua confusione, poi
sbuffò appena - Avevamo
detto che avresti dovuto ignorarlo Amanda, è stato cattivo a
non
farci prendere i pupazzi.
Amanda scosse la testa, ancora fortemente stretta contro il
papà e Chris scoppiò a ridere, non
riuscendo
neanche ad apparire contrariato per l'assurdità della
situazione.
- Fai complotti contro di me?
Chiese con voce ancora un po' rotta dalle risate e suo marito
annuì, nascondendo con scarso successo un sorriso.
- Perché non hai seguito il piano?
Continuò infantilmente il riccio,battendo anche un piede a
terra, e la bambina si spostò
appena per guardarlo negli occhi così simili ai suoi.
-Pecchè
papà è bello.
Disse solamente questo, come se fosse la spiegazione più
logica
per la situazione, allungando poi di poco il collo per riuscire a
stampare un piccolo bacio sulla guancia del padre sorridente.
Darren arricciò le sopracciglia tremendamente triangolari,
per niente soddisfatto di quella risposta.
- E io non so bello?
Chiese, come se cercasse di convincerla che accontentare lui sarebbe
stata una cosa più carina da fare,prendendo un
sorso dal
suo bicchiere ed attendendo una risposta soddisfacente.
- No.
Rispose subito la piccola,con tono deciso.
Chris
spalancò gli occhi, sorpreso , ma poi rise nuovamente alla
vista
di Darren Criss che , quasi affogandosi con l'acqua che aveva ingerito,
faceva gli occhi dolci alla propria bambina, per
impietosirla.
-Come no?
Chiese sempre più deluso , mettendo anche il broncio e
completando così la sua solita espressione.
- Amanda - sussurrò Chris, decidendo di intervenire
prima che
quei due portassero avanti la discussione per sempre - babbo
è
bello , credimi.
Fu stranamente imbarazzante dirlo e lo divenne ancora di più
quando
alzando lo sguardo il soprano notò lo sguardo ammiccante
di Darren.
Amanda si spostò dal petto del papà , sedendosi
accanto a
lui , inclinò la testa ed iniziò a
battere
le ciglia più velocemente in un chiaro segnale di
confusione mentre osservava il babbo dall'alto verso il basso,come se
lo stesse valutando.
- ma
... è basso!
Esclamò dopo , come se fosse la cosa
più orribile
del mondo, voltandosi a guardare verso Chris che anche questa volta non
poté trattenersi dal ridere.
Darren poggiò il suo bicchiere sul tavolino su cui poco
prima
era apparso Mark , spalancando le labbra per dimostrarsi più
che
sorpreso di quello che la bambina aveva detto , si avvicinò
al
divano ,ponendosi difronte a lei e abbassandosi per guardarla negli
occhi.
- Amanda ,tesoro - spiegò , con tono calmo
,iniziando a sorridere in modo estremamente mellifluo - Non te l'hanno
mai detto che le bambine assomigliano sempre al loro babbo?
Si fermò a quella domanda, aspettando una risposta da sua
figlia che si limitò a scuotere fortemente la testa.
-Non lo sapevi? Bhè, ora lo sai, e questo vuol dire che se
io sono basso ... anche tu sarai tanto bassa.
Concluse il suo pensiero puntando l'indice sul petto della bimba e
buttandola scherzosamente indietro verso il divano, facendole una
smorfia.
La bambina gonfiò le guance, mettendo il broncio e
stringendo le
braccia attorno al corpo per dimostrare quanto l'idea la infastidisse,
rispondendo alla smorfia del riccio con una linguaccia.
Durante tutta la scena Chris non aveva smesso un attimo di sorridere e
mentre Darren si alzava dalla sua posizione accovacciata, lo
schiaffeggiò piano sulla spalla , come per ricordargli
quanto
potesse essere semplice offendere l'animo di sua figlia.
-Ok - disse il riccio, battendo le mani - adesso che abbiamo stabilito
che io sono un alto ed aitante giovanotto, che ne dite di ordinare
delle pizze per pranzo?
Chris arricciò le sopracciglia a quella domanda - Noi
usciamo da
un fastfood per tornare a casa e poi ordinare ad un altro fastfood?
Sia la bambina che Darren annuirono senza remore.
-Non voglio che Babu cucina, nono.
Ammise la piccola, scuotendo la testa. Chris la guardò
ridacchiando - E se cucinassi io?
Chiese perplesso, facendo alzare le spalle di Darren , che si
voltò verso di lui , avvicinandosi pericolosamente al suo
viso
per sussurrargli contro.
- Non ricordi? - lo disse con un tono così basso di voce ed
un
ghigno sul viso, sembrava quasi fosse soddisfatto del fatto che
soltanto
lui potesse parlare al suo orecchio a quel modo, avendone tutto il
diritto - Ieri, dovevamo fare la spesa ... - fece una piccola pausa e
guardò fugacemente verso i suoi occhi, poi le sue labbra - e
...
siamo d'improvviso diventati occupati, quando uno ha tempo libero tende
a fare cose interessanti.
Chris ridacchiò, anche se arrossì in una maniera
indecente e quando riuscì a comprendere
ciò che il
riccio stava omettendo di dire davanti a sua figlia si accorse di avere
caldo, davvero tanto caldo ; ma sapeva di non potersi dimostrare
indignato, per questo scosse appena la testa, allontanando da se
Darren,
colpendolo nuovamente con un piccolo schiaffo , anche se questo non
impedì al riccio di lasciargli un bacio fugace sulle labbra.
Chris prese un respiro profondo, un altro ancora ,come si era aspettato
e subito torna a parlare del loro pranzo, cercando di capire cosa
volesse mangiare Amanda :
- Voglio la pizza, Ma
però la voglio senza quella robba bianca sopra!
Gli risponse sua figlia, storcendo il naso al pensiero della
così detta
robba bianca, Darren si lasciò cadere di peso
sul divano nel frattempo ,sedendosi accanto ad Amanda e guardandola con
disapprovazione.
- Io non potrò mai accettarlo - disse rivolgendosi a Chris -
mia
figlia - sottolineò con enfasi - che non mangia
mozzarella,che
cosa ho fatto di sbagliato io? La mozzarella è parte
integrante
della pizza , una parte così imp-
Chris si sporse oltre sua figlia, allungando una mano e poggiandola
sulle labbra di suo marito, per fare in modo che lo sproloquio ,che
aveva in mente di fare, finisse al più presto.
-Ok, vorrà dire che ordinerò della pizza con la
mozzarella e dell'altra senza, contenti bimbi?
Entrambi acconsentirono e Chris poté ritirare subito la mano
dal
viso dell'altro, ma quando quest'ultimo si accorse di essere stato
definito un bambino, subito si imbronciò, incrociando,come
suo
solito, le braccia sul petto, diventando ancora più
infantile.
###
Chris era in cucina, estremamente concentrato mentre ripuliva un
piatto . Fortunatamente, la pizza era arrivata al
più
presto dopo la loro ordinazione: Amanda era divenuta ingestibile
durante l'attesa ed era diventato difficile distrarla dal fatto che
avesse fame.
Era stato, come sempre , davvero strano osservare Darren seduto a
tavola,mentre si ingozzava di pizza come era solito fare, solo stavolta
con uno sguardo sempre vigile sulla loro bambina.
Era stato ancora più stupefacente, notare che il ragazzo
riccio
aveva rinunciato alla sua solita,infantile, battaglia per decidere chi
dovesse ottenere l'ultimo pezzo di pizza, decidendo di lasciare quello
senza mozzarella a sua figlia e dividere l'altro con lui.
Era stupendo però , non sapeva spiegarsi il motivo , ma lo
era davvero tanto.
Sentì un movimento furtivo dietro di lui e poco dopo sua la
vita
fu circondata da due calde, forti braccia.
Sorrise per quella forte sensazione di calore , Darren Criss
riusciva a
sorprenderlo in un modo così prevedibile.
- Quanto affetto oggi!
Mormorò ,sapendo che lo avrebbe sicuramente sentito e lo
percepì ridacchiare appena contro di lui.
- Lo sai che sono un essere dolce e coccoloso che ama suo marito.
Scosse il capo a quella stupida affermazione, anche se
percepì
il cuore cedere un po' per la leggerezza con cui l'altro aveva usato il
verbo amare. Come se
fosse una cosa semplice,ovvia, per nulla al mondo sbagliata.
-Perché stai pulendo i piatti? Abbiamo una
lavastoviglie in casa per questo!
Esclamò Darren, interrompendo quel pensiero che avrebbe
potuto
farlo sprofondare , continuando ad osservarlo da sopra la sua spalla.
- Volevo fare qualcosa.
Rispose solamente Chris , continuando a mostrarsi concentrato mentre
puliva anche le altre stoviglie. Poi ci fu un nuovo fruscio nell'aria,
questa volta più sospetto , che gli fece accapponare la
pelle.
-Ehi, che succede?
Gli chiese suo marito, notando il modo in cui la sua schiena si era
irrigidita nel suo abbraccio.
-Ma
non è un cucciolo d'uomo?
Chiese Mark a quella reazione di Darren, comparendo
proprio
accanto a loro, seduto sul ripiano accanto al lavello. Chris lo
guardò sorpreso, voltandosi piano verso il riccio per
riuscire a
capire se avesse notato la sua presenza, ma l'attenzione di quello era
tutta concentrata su di lui ed il suo insolito comportamento.
- Non è niente.
Gli rispose poi, come per tranquillizzarlo, non ne conosceva il motivo,
ma ne aveva bisogno.
Mark attirò l'attenzione su di lui, colpendo piano con un
dito il piatto che Chris aveva tra le mani.
-
Come mai ti stai facendo stringere da lui? Ti piace ,tesoro. Vero?
Il soprano strinse gli occhi "
è normale" pensò "è il mio migliore
amico, adoro i suoi abbracci"
-Solo questo? Sei sicuro?
Io ti vedo quasi dipendente dal suo corpo,tesoro.
"Non sono dipendente" pensò
ancora, iniziando a
sentirsi agitato tra le braccia dell'altro, che continuava a restare in
silenzio, forse osservandolo in viso , mentre lui continuava a
maneggiare i piatti.
-Allora
perché non lo lasci andare?
Gli chiese, provocatorio , come aspettandosi che lui non avrebbe mai
accettato.
Non rispose, sgusciando un po' troppo bruscamente dall'abbraccio di
Darren , sentendosi soddisfatto di esserci riuscito. Non notando
nemmeno il modo in cui il viso dell'altro si era rabbuiato.
Lo sparlare
sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
l'angolo
di
Helpless.
Eccomi qui, anche questa settimana con un nuovo capitolo,
sperando come sempre che lo apprezziate.
Avrei voluto aggiornare ieri, ma ho avuto un problemino con il finale
del capitolo (in realtà stavo praticamente impazzendo, ma
è ok).
C'è tanta Amanda, un po' di Mark, ma sopratutto un infantile
Darren Criss , che fa sempre bene.
Spero di sentire cosa ne pensate attraverso delle recensioni *occhi
dolci*
*si schiarisce la voce, in cerca della sua dignità*
Voglio ringraziarvi davvero, davvero tanto , la storia ha raggiunto i 10 preferiti e i 25 seguiti e la
cosa mi fa fare una capriola al cuore (tipo Colfer al suo
risveglio).
Un grazie particolare va a everettsglasses
(
sono più abituata a chiamarla @colfet o Bea, ma fa lo
stesso)
che oltre a lasciare sempre una recensione, mi fa sentire tanto tanto
il suo sostegno e la cosa mi fa davvero tanto bene.
Naturalmente, grazie anche a OrPatrickOrNothing
che
ha lasciato una recensione ad ogni capitolo appena ha scoperto la
storia.
Ora , dopo avervi riempito di 'grazie' (che non sono mai abbastanza) e
anche di 'tanto', vi saluto e vi aspetto alla prossima.
Grazie ancora!
P.S. del 15\08\13.
Tornata a casa , ho aperto la pagina della mia storia ed ho notato
alcuni errori di battitura e strani salti dal presente al passato che
non avevo notato prima di aggiornare. Mi dispiace di essere stata
così distratta , spero tanto la cosa non vi abbia urtato i
nervi.
|
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Capitolo 7 *** 7. About photos and sudden tears ***
TWYM7
Non immaginate quanto mi senta in
colpa e dispiaciuta ( e fai bene, mi direte) per aver saltato
l'aggiornamento della scorsa settimana e non aver fatto diligentemente
il mio mestiere da fanwriter. Spero mi perdoniate per questo, ma
purtroppo ho questo grande difetto di non essere prevedibile o stabile
, ma prometto che non salterò più l'aggiornamento per
così tanto tempo, se lo farò potete bastonarmi c:
Spero il capitolo sia di vostro gradimento.
- That's what you're missing
Purtroppo (in questo mondo
reale) Darren
Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in
questo scritto, non mi appartengono (anche perché sono
più che sicura che una persona reale non si possa più
possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre non
conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono
reali (ovviamente). La storia non è stata scritta a scopo di
lucro. Però, e lo scrivo con soddisfazione , in questo capitolo c'è una personcina che m'appartiene.
- About photos and sudden tears.
Non importava quanto
Chris si impegnasse ad ignorare la figura appollaiata sulla superficie
libera del lavabo, quella non sembrava voler scomparire. Lui aveva
perso più tempo possibile per sciacquare e poi asciugare con
lentezza ogni piccola stoviglia utilizzata a pranzo per tenersi
occupato e fingere di non potergli prestare attenzione, ma non aveva
funzionato.
Mark-non-più-allo-specchio non
si era mosso di un millimetro dall'ultima volta che aveva aperto
bocca,limitandosi ad osservarlo con interesse e schioccare la lingua
contro il palato ogni minuto che passava, in un modo così
fastidioso da far sobbalzare Chris ogni volta ,con il rischio che
qualche piatto gli sfuggisse dalle mani e si frantumasse contro il
pavimento.
Quando ebbe purtroppo concluso, il ragazzo sospirò
guardandosi intorno e realizzando che Darren era uscito dalla stanza ,
lasciandolo improvvisamente solo. Era certamente colpa sua, in quanto lo aveva
completamente ignorato, ma era piuttosto strano che il riccio si fosse
allontanato così silenziosamente.
Avrebbe dovuto concentrarsi di più su quell'insolito
comportamento, ma Mark lo depistava
più di ogni altra cosa, sopratutto quando riusciva a percepire i
suoi occhi puntati su di lui.
Si voltò di scatto verso quella creatura , che trasformò subito la smorfia concentrata sul suo viso in un
sorriso soddisfatto, terribilmente irritante per Chris, come ogni cosa
che faceva .
-Tesoro.
Disse solamente, come se fosse un saluto o una semplice esclamazione . Lui strinse forte i denti , per
trattenersi dall'imprecare o dire qualcos'altro di sconveniente : non funzionò.
"Visto che sei qui e non hai
intenzione di andartene, ne approfitto per lamentarmi. Possibile che
Darren sta sempre ad insinuare che io e lui siamo troppo impegnati a
fare" fece una piccola pausa , perché anche pensarlo era imbarazzante e lui non poteva farci niente "sesso per fare qualsiasi altra cosa?"
Quell'essere rise, sembrando così sinceramente divertito dalla sua esitazione, ma si ricompose
subito,tornando a guardarlo con la solita espressione
saccente.
- È la vostra tensione sessuale che fa faville quando viene sprigionata, tesoro.
Chris spalancò la bocca ,dimostrandosi indignato da quelle
parole , ma evitando di smentirlo : sarebbe stato
completamente inutile e davvero assurdo, avrebbe solo perso tempo.
Sbuffò, decidendo che avrebbe potuto benissimo essere lui a
lasciare la stanza e non farsi più infastidire da quel tipo.
Raggiunse con un paio di falcate il soggiorno, guardandosi attorno in
cerca della sua famiglia .
Non c'era nessuno, solo Mark, che era comparso sul divano ed ora era completamente sdraiato su di esso . Finse di non averlo neanche notato,ma gli prestò improvvisamente attenzione quando lo udì nuovamente parlare:
- Notato i cambiamenti? Mi ci sono impegnato!
"Cambiamenti?"
chiese Chris , iniziando a girare su stesso per appurare se ci fosse
qualcosa di diverso: era preoccupato da quello che quel tipo avrebbe
potuto combinare.
Le pareti erano sempre dello stesso giallo paglierino di quel mattino.
Lo scaffale era ancora in quell'angolo, pieno delle stesse
cianfrusaglie.
Il divano e ,tutto il resto dell'arredamento, era al suo posto.
Fece
un altro giro, prestando più attenzione ai dettagli.
"LE FOTO!" esclamò sorpreso, notando le nuove cornici che erano appese ai muri o poste sui mobili.
"Non sono un po' tante per una sola stanza?!"
osservò,mentre ne contava una ad una. Si accorse anche di altri
piccoli particolari mentre analizzava bene con lo sguardo il soggiorno
, come le adorabili pantofoline a forma di maialino poste davanti
al divano , il foglio con su disegnato un fiore enorme dai petali
celesti lasciato sul tavolo e i pezzi di un puzzle sparsi sul pavimento. A quanto pare sua figlia era un po' disordinata.
Alzò piano la mano sinistra , guardando con insistenza la fede
che era riuscito a notare solo quando quell'essere gli aveva svelato l'esistenza del suo matrimonio, era accaduto lo stesso con la piccola Amanda : ora tutto quello che le
riguardava era spuntato dal nulla.
Magari, nel
corridoio avrebbe trovato una porta con su scritto il nome di sua
figlia a lettere cubitali colorate, come sempre si era figurato in
quelle poche volte che aveva fantasticato sul suo possibile futuro da
padre.
Era decisamente più confuso di prima.
-Ohw, tesoro. Il nano ama le foto, dovresti saperlo!
Gli rispose quello sul divano . Il soprano annuì, alzando le spalle e accettando quella
spiegazione ,nascondendo un sorriso perché era vero : il suo
migliore amico andava sempre in giro a scattare e farsi scattare foto
perché "Ogni foto è un ricordo ed io voglio tanti ricordi" .
Continuava a non avere molto senso, ma andava bene lo stesso.
Si avvicinò ad una parete, poggiando con cautela una mano sulla
cornice di una delle tante foto affisse su di essa. Raffigurava lui ,
Darren e Lauren, tutti e tre con un sorriso così enorme e
sincero ,le guance un po' troppo arrossate e i capelli insolitamente
scomposti, si stringevano tra loro e non sembravano molto sobri. Era una bella foto comunque, sembrava rappresentare un
momento piuttosto felice per loro. Subito accanto a quella, ce
n'era un'altra raffigurante solamente Lauren, con un pancione piuttosto
visibile ed una smorfia sul viso, era seduta sul loro divano ed
appariva terribilmente serena.
Un po' più distante a quelle due foto, ce ne erano altre tre riunite
tutte in una sola cornice . La prima a sinistra rappresentava lui , con
il viso paonazzo e visibilmente confuso ed un piccolo fagottino rosa
tra le braccia , l'ultima a destra rappresentava Darren con uno dei suoi
soliti sorrisi così grandi da occupare tutto il viso e lo
stesso adorabile fagottino tra le mani, mantenuto come se fosse la cosa
più importante che lui avesse mai sfiorato.
Al centro c'era una foto del piccolo fagottino rosa in cui era avvolta
Amanda Joanna Colfer Criss : era ovviamente appena nata ,
così piccola e così fragile anche attraverso
quell'immagine. Chris trattenne il
respiro, accarezzando con dolcezza quella foto , con le labbra
che si alzavano appena in un sorriso incontrollato e gli occhi troppo
umidi e vicini a riempirsi di lacrime . Era la
foto più meravigliosa che lui avesse mai visto, la
testolina di sua figlia spuntava appena dal fascio di lenzuola chiare in cui era : aveva gli occhi
chiusi e rilassati, le labbra appena visibili, le guance leggermente
più paffute di quanto fossero in quel momento ed un piccolo
ciuffo di capelli chiari che le cadeva dolce sulla fronte.
Avrebbe voluto così tanto aver vissuto per davvero quel momento,
ricordare ogni piccolo dettaglio di quella immagine, percepire per
davvero l'assoluta gioia e la stravolgente emozione d'averla
vista per la prima volta .
Un piccolo post-it rosa a forma di cuore era attaccato in cima alla cornice, sopra qualcuno aveva scritto :
16 - 07 .
Abbiamo faticato tutti un bel po' per averla tra noi, ma non è forse
la cosa più bella che i vostri occhi abbiano mai visto?
Non ebbe bisogno di riconoscere quella scrittura per sapere che quel qualcuno era Lauren Lopez.
Si
staccò di malavoglia da quella foto, contemplando anche le
altre che ritraevano lui , Darren e la loro bambina nella più
svariate e tenere situazioni. In molte di queste era presente
anche Lauren, in alcune anche Joe. C'erano foto della sua famiglia e
alcune con Cerina, Charles e Chuck, foto con l'intero cast di glee ed
altre con gli Starkid.
Ma la foto che più lo sconvolse era posta sul tavolino
difronte al divano ,tenuta in una semplice cornice di legno decorata in
ferro battuto, rappresentava solo lui e Darren, vestiti
elegantemente .Erano uno difronte all'altro e nessuno dei due guardava
l'obbiettivo, entrambi apparivano troppo persi negli occhi
dell'altro per farlo. Le labbra di Darren erano posate sulle dita di
Chris, proprio nel punto in cui la sua fede brillava appena . Lui
sorrideva così tanto : un sorriso lacrimoso carico di amore e
felicità che sembrava urlare "tutto è perfetto".
Non serviva un genio per comprendere che era una foto scattata il giorno del loro matrimonio.
Era sconvolgente : assomigliava davvero tanto ad uno dei molteplici
fotomontaggi che spesso i suoi amici gli mostravano per prendersi gioco
di lui e Darren , eppure c'era qualcosa di così reale in
quell'immagine da mozzargli il respiro.
Si allontanò da essa velocemente, imponendosi di non guardare
mai più nel punto in cui era posta, era tentato dallo spostarla
, ma avrebbe dovuto spiegare a Darren il perché lo aveva
fatto . E poi non voleva mostrarsi sconvolto davanti a Mark .
-Troppo taardi.
Canticchiò quest'ultimo . Lui alzò subito lo sguardo
verso la sua figura, ma come capitava troppo spesso, lui
era nuovamente sparito.
In quel momento , nel salotto entrò Darren : aveva i capelli
ricci più scombinati di quanto non fossero prima, gli occhi un
po' appannati e i vestiti stropicciati. Non guardò nemmeno
Chris, si limitò a buttarsi di peso sul divano, sbadigliando
fortemente.
-Amanda sta dormendo - mormorò con la voce ancora un po'
impastata dal sonno, stropicciandosi piano un occhio - ci siamo messi
sul suo lettino a parlare e lei ripeteva "no, babu, non voglio dommire"
- imitò la voce acuta della bimba con un piccolo sorriso sul
viso - ma poi mentre raccontava la giornata di ieri ha chiuso gli occhi
di colpo e si è addormentata, come fai tu di solito.
Chris ridacchiò a quelle parole dette con tanta tenerezza ,
mettendosi a sedere accanto a lui sul divano. Darren si mosse subito
dal suo posto , poggiando con naturalezza il capo sul suo grembo e
guardandolo dal basso intensamente, come se lo stesse analizzando. Il
controtenore si irrigidì a quel gesto improvviso, ma
trovò subito la calma incontrando gli occhi ambrati, dal
contorno così verde ed unico, del suo migliore amico . Con un
dito iniziò a giocare con i piccoli ricci sulla sua fronte,
senza neanche esserne consapevole.
- Cosa succede oggi?
Gli chiese improvvisamente il riccio, strofinando una guancia sulla sua
gamba e aggrottando poi le sopracciglia per fargli capire
che tutta la sua intenzione era incentrata su di lui e sulla sua
reazione.
- Cosa succede?
Ripeté Chris stupidamente . Darren fece una smorfia, come
accadeva quelle rare volte che non veniva compreso dal suo amico.
-Parlo di te , Chris. Ti comporti in modo strano.
- Ma no, non è vero!
Negò troppo velocemente e con troppa forza , in un modo che fece insospettire ancora di più l'altro ragazzo.
Ma cosa avrebbe potuto dirgli altrimenti? "Scusa,
mi sono addormentato che eravamo solo amici, mi sono svegliato e
improvvisamente siamo sposati e c'è anche una bimba e
non capisco nulla di quello che mi succede?" non di certo.
Questo faceva male : non poter parlare liberamente alla persona di cui
si era sempre fidato, perché per la prima volta non avrebbe
capito.
Sospirò, Darren continuava a fissarlo.
- Credi che non me ne sia accorto,Chris?
Chiese mentre si alzava di scatto a sedere . Chris aveva le labbra
immobilizzate, il terrore di anche solo parlare era semplicemente
troppo grande, invadente, strano da provare.
- È da questa mattina che sei strano . Non ti lasci toccare , ti
allontani , inventi stupide scuse e pretesti assurdi per non starmi
vicino, sono sicuro di non essere paranoico, quindi ... cosa succede?
- Niente.
Disse solo questo, sottovoce, non potendo e non riuscendo a spiegare
altro. Provò ad abbassare il viso, quasi vergognandosi, ma una
mano di Darren glielo impedì, costringendolo a guardare dritto
nei suoi occhi così feriti.
Una morsa strinse forte il cuore, diminuendo i suoi battiti e minacciando di frantumarlo a quella vista.
Non riusciva ad accettare che quei suoi semplici, incoscienti
comportamenti avrebbero potuto tormentarlo . Voleva soltanto che
sorridesse ed ignorasse quanto male avesse agito quel giorno : quelle
stupende iridi cangianti non erano fatti per esprimere
sofferenza. Non riusciva a reggere l'intensità di quella paura e
confusione che trasparivano così bene tra le sfumature del
suo sguardo.
- Non mi piace quando ometti le cose,Chris. Mi ricorda
terribilmente tanto i vecchi tempi, quando entrambi ci nascondevamo
tutto dentro e... Non voglio sia così,Chris. Ti prego.
Più la sua voce si alzava mentre pronunciava quelle frasi,
più sembrava spezzarsi lentamente . E ogni volta che pronunciava
il suo nome con tono tanto afflitto, la stretta di quella morsa diveniva più forte e angosciosa, così impossibile da sopportare .
Ma Chris continuava a non dire nulla. Restando inerme ad osservarlo . Cosa avrebbe dovuto fare?
Come avrebbe potuto anche solo spiegarli senza mentire? O forse
sarebbe stato meglio mentire e tornare a farlo stare bene? Forse
stava semplicemente esagerando, reagendo in modo troppo drammatico . Ma
Darren soffriva e il suo cuore doleva. Darren soffriva per colpa sua e
lui non sarebbe mai riuscito a perdonarselo, non importava se tutto
quello fosse reale o una stupida finzione. Semplicemente, Darren non
avrebbe mai dovuto soffrire .
Stava per avvicinarsi , magari stringerlo e scusarsi, senza spiegazioni
o altre parole, ma Darren si alzò , ritirando di scatto la mano
dal suo viso e allontanandosi da lui troppo velocemente.
E fu ancora solo , con il cuore ancora stretto forte dal dolore e
stupide lacrime che sfuggivano al suo controllo e scivolavano dai suoi
occhi .
Lo sparlare
sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
l'angolo di
Helpless.
L'unica cosa che ho da fare è ringraziarvi , tipo mettermi a urlare un "GRAZIE" a pieni polmoni a chiunque mi sostenga. Prima di tutto , grazie
a chi ha recensito la scorsa volta , spero che anche altri di voi
decidano di farlo perchè ho sinceramente bisogno di sapere la
vostra opinione riguardo tutto questo. Grazie alle persone che si complimentano con me su twitter e grazie alle ventisette persone che hanno inserito tra le seguite e le DODICI (adesso impazzisco) che hanno inserito tra le preferite. Sappiate che mi fate sclerare ogni giorno!
Se avete twitter, seguitemi su @leascupcake , che è il mio account personale, e menzionatemi , così vi seguo (:
Inoltre, volevo farvi sapere che ho
scritto una piccola OS CrissColfer (che contiene spoiler ormai
ben conosciuti dall'intero universo sulla klaine) è : We should do it again.
Magari dategli un'occhiata (;
Ok, credo sia tutto, spero il capitolo sia di vostro gradimento, alla prossima! c:
|
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Capitolo 8 *** 8. About questions and sweet hugs. ***
TWYM8
Ho solo un giorno di ritardo
rispetto al solito, quindi non dovreste volermi bastonare (?).
Ok, vi lascio al capitolo!
- That's
what you're missing.
Purtroppo
(in questo mondo
reale)
Darren
Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in
questo scritto, non mi
appartengono (anche
perché sono
più che sicura che una persona reale non si possa
più
possedere da quando hanno abolito la schiavitù)
ed inoltre non
conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono
reali (ovviamente).
La storia non
è stata scritta a scopo di
lucro. Però, e
lo scrivo con soddisfazione , in
questo capitolo c'è una personcina
che m'appartiene.
- About questions and sweet hugs.
Non
sapeva quante lacrime avessero solcato la sua pelle, anche se riusciva
distintamente a percepire ognuna di loro scottare ogni volta che
sgorgava dai suoi occhi.
Non sapeva quanto tempo fosse rimasto fermo su quel divano, solo ,
ascoltando l'eco delle parole di Darren rimbombargli nella testa,
rivivendo l'immagine così dolorosa della sua sofferenza .
Una piccola , razionale , parte di se continuava a ripetergli che era
stupido sentirsi così male, che non era colpa sua , che ogni
suo
comportamento era perfettamente giustificato e che non era accaduto
niente di così irreparabile.
Ma semplicemente, ogni fibra del suo cuore batteva sofferente ,
ricordandogli che Darren
stava male e lui non poteva farci nulla.
Un'altra cosa che non sapeva era dove si trovasse Darren al momento.
Nella loro camera? O forse era uscito di casa e lui non se ne era
neanche reso conto?
Temeva di affrontarlo nuovamente, quindi non vederlo era probabilmente
la cosa migliore per lui ,ma provava un forte ed
incontenibile
desiderio di averlo accanto, poterlo stringere e rassicurarlo.
Era così semplice per il suo migliore amico scombussolare
tutti i suoi sentimenti.
Era come se Darren fosse l'unica persona in grado di aprire la sua
scatola delle emozioni ed ogni volta ne rovesciasse il
contenuto
inconsapevolmente, confondendo ogni cosa. Odiava essere così
confuso.
Sprofondò trai cuscini del divano, strofinandosi
le mani sul viso , cercando di
cancellare ogni traccia del suo pianto : era perfettamente inutile,
sapeva che i suoi occhi erano probabilmente cerchiati di rosso e la sua
pelle piena di chiazze , ma doveva almeno provare a fare qualcosa.
Amanda stava ancora dormendo? O era stata spaventata dalla voce
improvvisamente alta del padre? Sperò che avesse
un sonno profondo.
Rischiò di svegliarla lui stesso,trattenendo a stento un
urlo, quando un freddo e appena
percepibile tocco gli solleticò la fronte,
spostando con
estrema delicatezza un ciuffo di capelli da lì . Si
limitò a produrre un
singulto spaventato, voltandosi di scatto verso il punto da cui
era venuta quella carezza. Vide Mark ,
seduto sul divano ,con un dito ancora alzato verso di lui ed
un'espressione sinceramente angustiata sul viso .
-
Scusa, Tesoro.
Borbottò , arricciando anche le labbra . Chris
aggrottò le sopracciglia, fissandolo con aria
assolutamente disorientata "Cosa?".
- Cosa
"Cosa"?
Chiese,
imitando la sua espressione confusa e abbassando finalmente la mano
dal suo viso.
"Ti stai prendendo gioco
di me? Non è il momento"
- Ti sembra che io ti
stia
prendendo in giro? È solo che non voglio che tu resti qui a
commiserarti.
"Non resterò qui a commiserarmi " negò
all'istante , anche se prima ci aveva pensato :
l'importante era smentire quel tipo che continuava a vantarsi di sapere
ogni cosa. "E poi a te
cosa importa?"
-
Chriiiis
- lo chiamò per nome e questo lo confuse ancora di
più
del suo tono lamentoso ed infantile : era davvero strano il
modo in cui
suonava detto dalla sua voce indefinita -
Smettila
di fare lo stupido ora, che ho un discorso importante da fare , io.
"IO NON STO
FACENDO LO STUPIDO, NON TI PERM- ... Discorso importante?"
- Ok, no. In realtà, devo farti domande importanti.
"E cosa ti
dice che io risponderò?"
Quell'essere accorciò la distanza trai loro
volti,
simulando un'espressione severa ed incrociando le braccia sul petto,
minacciandolo in modo alquanto buffo:
- Lo farai e basta. Altrimenti passerò l'esistenza a farti
domande .
Chris sbuffò , sedendosi più
compostamente sul
divano. Per la prima , e sicuramente l'unica, volta non era realmente
infastidito dalla sua presenza , in quanto il suo orgoglio non
gli
avrebbe permesso di dimostrarsi debole e sopraffatto davanti a lui e
quindi non avrebbe continuato a piagnucolare all'infinito.
-
Perché avresti voglia di continuare a piagnucolare
all'infinito?
"Io non ..."
-Non negare Chris, ti ho chiesto il perché.
Il ragazzo rimase in silenzio , guardando per la prima
volta
negli occhi quella figura astratta: si sentì svuotato, come
se
ogni piccola parola scritta dentro di se fosse stata letta,
ritirò subito lo sguardo. Sospirò . Stava
sospirando troppo in quell'ultimo periodo.
"Perché ...
io e Darren stavamo litigando"
Rispose con semplicità , alzando le spalle e
sorridendo soddisfatto di essere riuscito a superare la prima domanda.
- Non stavate
litigando, ha
parlato solamente lui , non è questa la risposta esatta. Te
lo
chiedo ancora: perché?
Abbassò le spalle, perdendo il
sorriso "Perché
..."
si fermò , a disagio , i pensieri iniziavano ad
accavallarsi e tutto diveniva sempre più astratto, mentre
quell'essere continuava a fare cenni con il capo per invogliarlo a
parlare.
-Ma cosa importa a te?!
Chiese a voce alta, facendo sobbalzare Mark, che subito
poi iniziò a sghignazzare ,come se fosse contento della sua
reticenza.
-Per quale motivo hai
paura di rispondere, Chris?
"Non ho paura di rispondere , è che non voglio
rispondere , è colpa dei suoi dannati occhi, ok?
Anzi no , è tutta colpa tua e di quello che stai
combinando... e non voglio rispondere perché poi
dovrò ammettere quanto fa male vedere Darren star male e
... questa cosa riesce a destabilizzarmi , è
normale che
faccia così tanto male? ... non voglio
pensarlo ,
non voglio che tu ci scherzi sopra come ogni volt- "
I pensieri partirono come un fiume in piena, veloci ed
inarrestabili così come dovrebbero essere e così
semplici
da leggere per la persona - o qualunque cosa fosse - che aveva davanti
. Chris si ritrovò a maledirsi da solo , ma cosa
avrebbe
dovuto fare anche solo per fermare quelle idee che gli frullavano per
la testa? Era già tanto che era riuscito a contenerle per
così tanto tempo in presenza di Mark.
.Era una così orrenda sensazione essere così
indifeso.
- Non
ti prenderò in giro , non questa volta.
Il tono di Mark era calmo , serio , per la prima volta
rassicurante . Riuscì persino percepire la sua
mano
,così stranamente fredda ed inconsistente, poggiarsi sulla
spalla, ma calmarsi apparve impossibile.
- Perché è così difficile
rispondere , Chris?
"Perché
ho paura della risposta."
Ammetterlo non fu poi così arduo come era
sembrato, anche
perché in realtà non aveva ammesso nulla di
così
concreto. Ma sembrò bastare a Mark, che gli strinse forte la
spalla tra la sua mano e poi sparì ancora.
Il problema era :
Qual era la risposta che temeva così tanto?
Le domande gli affollavano i pensieri , rimase molto tempo
a provare a capire cosa stava accadendo dentro di se. Quando si
riscosse , gli sembrò che il sole avesse iniziato
inesorabilmente a tramontare .
Decise di cercare Amanda: non vedeva sua figlia da davvero troppo
tempo, ed era stranamente allarmato. E
doveva ammettere che non riusciva più a sopportare
la solitudine ed in silenzio in quella casa.
Era così un paradosso sentirsi spaesato nella sua stessa
abitazione.
Si addentrò nel corridoio con cautela ,
osservandosi
intorno attentamente, in cerca dell'entrata per la camera di sua
figlia. Accanto alla porta della sua stanza
- anzi sua e di Darren - , c'era un'altra porta con sopra
attaccata una
grande A di legno, decorata in rosa,era sicuramente quella
giusta. La aprì lentamente, cercando la bambina,
ma dopo un po' si accorse che le uniche sagome nel buio
erano quelle di giocattoli e mobili : la stanza era vuota.
Darren gli aveva raccontato che si era addormentata , quindi
dedusse che l'unico altro posto in cui si sarebbe potuta trovare era la
loro camera.
Aveva un po' paura ad entrarci : E se Darren fosse rimasto
lì
tutto il tempo? Non era sicuro di essere pronto a riguardarlo
negli occhi.
Stava diventando troppo paranoico.
Aprì la porta di scatto, in modo da non pensare
più alle
conseguenze ed essere assillato dalle sue inutili paure, e
notò Amanda al centro del letto
matrimoniale. Era sveglia, anche se era ancora stesa
scompostamente e i suoi capelli mossi erano sparsi sul
cuscino, stringeva forte accanto a se il suo immancabile pupazzo
,fissandolo e giocando con la sua proboscide .
Chris si poggiò piano sul bordo del letto
, accarezzandole con dolcezza il viso e lei sorrise,
avvicinandosi in modo da poter far combaciare meglio la sua guancia
contro il suo palmo: aveva il viso ancora assonnato, forse si era
svegliata da poco.
- Ehi - sussurrò per non disturbarla - quando ti sei
svegliata ,scricciolo?
- Prima.
Rispose sussurrando anche lei, forse convinta che fosse un gioco
divertente.
- Come mai?
- L'ho svegliata io,altrimenti stanotte non avrebbe dormito.
La voce ferma di Darren lo fece rabbrividire ,si voltò con
lentezza , senza neanche essere sicuro di volerlo fare . Suo marito era
fermo davanti alla porta del loro bagno,indossando appena un
asciugamano bianco in vita ed un altro poggiato sui suoi ricci,
umidi .Non stava sorridendo, ma c'era sempre qualcosa di
così caldo ed affettuoso nel suo sguardo puntato su di lui .
Chris non avrebbe voluto pensarlo - perché non era il
momento , probabilmente non aveva il diritto , riusciva
ancora a rivedere lo spettro di quella tristezza negli occhi di Darren,
e poi sua figlia era accanto a lui, dannazione - ma voleva
così tanto toccare quella pelle scoperta , tracciare ogni
piccolo percorso del suo corpo , attaccarsi e non staccarsi da lui mai
più per davvero. Era una sensazione così forte e
frustante da fargli desiderare di urlare. Non si era nemmeno reso conto
di essere rimasto tutto quel tempo fermo ad osservarlo.
Darren lo aveva notato e ,alzando appena l'angolo delle labbra in un
accenno di un sorriso, aveva spostato l'asciugamano dal capo ,
passandosi una mano trai capelli .
- Attento a non far gocciolare a terra.
Disse troppo flebilmente lui stesso, non riuscendo a capire per quale
assurdo motivo stesse pensando a tenere il suo pavimento asciutto al
momento, sperò che ci fosse lo zampino di Mark ,
perché altrimenti la sua testa era del tutto andata.
Probabilmente, se questo
Darren era simile a
quello che lui era solito conoscere, era rimasto anche lui
parecchio tempo a riflettere su quello che aveva detto e poi, stufo di
tutte le macchinazioni mentali che aveva fatto, si era infilato sotto
la doccia per calmarsi e ragionare più lucidamente.
- Paapi - lo richiamò sua figlia, alzandosi a sedere -
Giochiamo al gioco che io ti dico delle parole e tu fai la storia bella
bella?
Chris sbatté le palpebre,come se un gesto
così semplice avesse potuto cancellare i suoi pensieri
recenti,voltandosi verso sua figlia e annuendo.
-Piccola - disse
Darren ,attirando l'attenzione di entrambi - Inizia ad andare
a giocare con Johnny in salotto , io e Papi -
sembrava sempre così felice
quando pronunciava quella parola - dobbiamo prima parlare di
una cosa, veniamo subito, subito.
La bambina li guardò sospettosa, ma senza protestare scese
dal letto e ,trascinando il suo pupazzo contro il pavimento,
uscì dalla stanza. Per poi tornare indietro dopo pochi
secondi e precisare : - subito,subito.
Entrambi annuirono, anche se Chris avrebbe voluto alzarsi e correre
lontano da lì.
Darren andò a sedersi proprio accanto a lui, buttandosi
l'asciugamano umido dei suoi capelli alle spalle ... nude.
Chris si chiedeva per quale assurdo motivo il ragazzo non
indossasse qualcosa (qualsiasi cosa avesse potuto nascondere
il suo corpo dalla sua vista) , non riusciva davvero a stargli accanto
quando tutto quello che lo copriva era un misero asciugamano , che
lasciava così poco all'immaginazione .
Darren poggiò i palmi della mano sul materasso , sfiorando
appena la sua coscia, quasi stendendosi accanto a lui.
A quel movimento, Chris non poté impedire al suo sguardo di
poggiarsi definitivamente sulla pelle dell'altro, tracciare avido con
gli occhi le linee definite delle sue spalle , il suo petto ampio , il
suo addome lievemente coperto di peluria e poi le sue invitanti ,
maledette fossette del bacino, quelle che riuscivano a farlo impazzire
in ogni situazione. Non sapeva cosa gli stesse prendendo , comportarsi
da ragazzino in crisi ormonale non era da lui. Ma era Darren Criss ,
semplicemente questa era la sua unica giustificazione.
Trovò la forza di rialzare lo sguardo al suo viso
quando,contemplando le sue gambe toniche e scoperte, iniziò
a sentirsi troppo ridicolo . Darren lo osservava un po' perplesso,
assottigliando le labbra.
Avrebbe dovuto parlare Chris per primo? Forse, infondo era stato lui
quello a comportarsi in modo strano.
- Mi dispiace.
Era stato Darren a dirlo e questo lo lasciò piuttosto
sorpreso , mosse le labbra confusamente , provando a
ribattere , ma lui fu più veloce.
- No, aspetta. Mi dispiace di aver reagito male per così
poco, amore mio. Davvero, è stato stupido. Ma vederti
distante da me mi fa uscire fuori di testa e volevo soltanto capire,
solo che poi mi sono incazzato e non ti ho lasciato parlare. Sono uno
stupido.
Chris si voltò completamente verso di lui , scuotendo forte
la testa ,poggiò le mani sulla sua nuca , affondando le dita
nei suoi capelli disordinati e ricci , sospirando di sollievo quando i
suoi palmi incontrarono la sua pelle fresca.
- No . - disse piano - non sei stupido, lo sono io. È che
oggi è tutto un po' strano - Non era un bugia,no? - e
io mi sono comportato in modo altrettanto strano, non ho minimamente
pensato al fatto che ti potesse fare male, mi dispiace.
Darren accostò la sua fronte sulla sua , sfregando piano il
naso contro la sua guancia in una tenero gesto d'affetto.
Chris rabbrividì a quella carezza, non riuscendo a fermare
le sue braccia che avvolsero completamente l'altro in un abbraccio.
Voleva soltanto respirare il suo profumo , percepire quanto potesse
sembrare calda la sua pelle contro la sua , sentire il suo battito del
cuore rimbombare forte accanto al suo.
Darren gli lasciò un bacio lieve sulla guancia,un altro
ancora più tenero all'angolo delle labbra. E le sue
calde, morbide , dolci labbra le voleva? Un denso calore dentro di
sé sembrò sussurrargli di sì.
Chiuse gli occhi, muovendo timidamente il viso per poterle catturare
tra le sue e sfiorarle , senza pentirsene.
- Quindi è tutto apposto.
Sussurrò Darren, lambendo le sue labbra con il suo lieve
respiro. Lui annuì solamente, aprendo appena gli occhi per
scorgere il sorriso che stava nascendo sulla bocca dell'altro.
- Mi ami?
Continuò con tono nuovamente scherzoso, accarezzandogli il
viso con le dita e premendo ancora una volta le labbra sulle sue.
- Ti Amo.
Disse subito . Un peso che non immaginava neanche d'avere gli
liberò il cuore . Un sorriso si formò
spontaneo e inaspettato sulle sue labbra, che vennero nuovamente
baciate con brama e tenerezza.
"Oh, ecco la risposta."
Lo sparlare
sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
l'angolo
di
Helpless.
Come anche avvisavano i miei tweet ( roba tipo : La mia fanfiction è un
casino. Un perfetto casino che può fare uscire fuori di
testa una persona . Scusate lettori
o anche : No, seriamente , più
vado avanti a scrivere e più mi sembra un assoluta pazzia
e altre cose così)
con questo capitolo le cose possono apparire ancora più
strane,ma vi giuro che se leggete con attenzione si capisce l'intero
senso della cosa (non fate quella faccia sorpresa: TUTTO QUESTO HA
SENSO,ok?)
Bene, sono impazzita in molti punti mentre scrivevo,
sopratutto quando ho dovuto "descrivere" il corpo di Darren o durante
la discussione tra Mark (o come caspita volete chiamarlo) e Chris.
Spero che la perdita momentanea del mio pizzico di ragione sia servita
a qualcosa.
Alloooora, ho tirato due somme (???) e mi sono resa conto che
ci sarà un solo altro capitolo più un adorabile
epilogo e tutto sarà finito. Non posso fare altrimenti.
Bene, ora lasciatemi commuovere mentre vi ringrazio per le due
recensioni (Vi prego,
fatemi sapere sempre cosa ne pensate *puppyeyes* ) e per
le 33
seguite e le 16 preferite
. Grazie , GRAZIE. Mi fate impazzire più di quanto il mio
Darren fa impazzire il mio Chris , ed è tanto (???). ❤❤❤
Al prossimo capitolo, sperando
che questo venga apprezzato! C :
|
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Capitolo 9 *** 9. About bubbles and talking about the truth. ***
fdfwefew
- That's
what you're missing.
- About
bubbles and talking about the truth.
Chiudere gli occhi ,
lasciare che i propri sentimenti respirassero per
un attimo, smettendo di provare ardentemente di lasciarli annegare
dentro di se, solo farli salire a galla.
Chris Colfer
non aveva mai
creduto di avere un occasione per farlo , aveva sempre pensato
fosse troppo pericoloso e incosciente.
Ed anche se tutto ciò stava accadendo in un luogo ben
lontano
dalla realtà , restava comunque una sensazione unica .
I suoi stessi
pensieri, fastidiosi e confusi, continuavano ad
ordinargli di spostarsi da quel ragazzo - che al momento non era
neanche reale , non per davvero (era
complicato) -
e alzarsi da quel letto per poi scappare, perché quella
bolla di felicità era così fragile e ,
prima o poi, sarebbe scoppiata .
Ma in quel
momento non sembrava importante, perché non riusciva
più a zittire il suo cuore : aveva pronunciato
quelle due piccole
parole e in un solo momento era apparso tutto così semplice,
leggero ed ogni preoccupazione inutile .
Chris Colfer è perdutamente innamorato di Darren Criss.
È
tutto qui, nulla da nascondere, niente per cui aver
dubbi, solo
puri e caldi sentimenti che vorticavano nello stomaco,
lasciando
delle insensatamente piacevoli
vertigini alla testa e tanta voglia di sorridere.
Voglia di
sorridere per il modo in cui le sue dita potevano
sfiorarlo, tracciando con
delicatezza ogni piccola porzione di pelle raggiungibile; per il modo
in cui le loro labbra si
cercavano e non temevano di trovarsi ; per il modo in
cui i ricci di lui solleticavano stretti docilmente tra le sue mani.
Schiuse gli
occhi solo quando Darren si distaccò da
lui , guardandolo
con un piccolo broncio dispiaciuto sulle labbra troppo umide
. Lui scosse solo la testa ,stringendosi
nuovamente al suo petto ancora nudo, strusciando
il naso contro il suo collo ,in cerca del suo odore - quello che
respirava
quasi ogni sera, seduti sul divano a guardare qualche film che
conoscevano a memoria , che riusciva sempre
a calmarlo .
- Abbiamo la
principessina che ci aspetta nell'altra stanza.
Gli
borbottò all'orecchio, stampando un piccolo bacio sulla
tempia.
Ricordando
della promessa fatta ad Amanda, il ragazzo annuì,
tornando nuovamente a sorridere. Si ritrasse il
più
lentamente possibile dal loro abbraccio, lasciando che le sue dita
accarezzassero ancora una volta la pelle del riccio prima di
allontanarsi .
Darren
ghignò apertamente quando
lui si alzò , soddisfatto della sua riluttanza a lasciarlo
andare o
forse per il suo aspetto leggermente stravolto.
Chris
provò il forte impulso di cancellargli quell'espressione a
forza di baci .
Fu quello che
fece , in effetti.
Solo
perché poteva.
Poggiò
nuovamente
le ginocchia sul materasso, a lati del suo bacino e prese il
suo
viso tra le mani, modellando le sue labbra su
quelle dell'altro in modo un po' troppo frenetico, adattandosi
meglio contro il suo corpo .
Darren
sussultò
all'improvviso contatto, ma si rilassò sotto il suo tocco,
lasciando che le sue mani scorressero con facilità sulle sue
spalle, inarcando incoscientemente il collo quando la bocca del contro
tenore si allontanò dalla sua .
Chris si
avvicinò al suo collo , respirandogli contro e
sfiorandolo appena , ma si allontanò .
Restò
immobile, con le gambe ormai ancorate ai fianchi
dell'altro, osservandolo.
Provò
a trattenere una risata,
quando notò il modo in cui Darren continuava a
sporgersi
verso di lui ancora in attesa di una sua qualunque mossa, gli
occhi socchiusi e le ciglia lunghe e scure contro la pelle
olivastra: così bello da fargli venir voglia di sospirare.
Poi Darren
aprì un occhio - un occhio solo- spiandolo
appena.
Aprì
anche l'altro, aggrottando le sopracciglia
quando lo notò fermo e sorridente di fronte a lui.
- Allora?
Chiese sotto
voce.
Chris si
lasciò scappare una piccola risata, poi tornò
serio per quanto fosse possibile . Arricciò un capello del
ragazzo tra le
dita, avvicinandosi al suo orecchio e sussurrandogli contro ,come aveva
fatto lui precedentemente:
- Abbiamo la principessina che ci
aspetta nell'altra stanza, ricordi ?
Darren
spalancò gli occhi ancora di più, scostandosi per
poterlo guardare in viso , aprendo la bocca in un
modo davvero comico, per poi richiuderla velocemente e simulare
un'espressione contrariata.
-Un bastardo .
Ho sposato un bastardo.
Sussurrò
a denti stretti, aggiustandosi l'asciugamano sulle
gambe e schiaffeggiandogli la mano che ancora giocava con i suoi
capelli : sarebbe potuto apparire irritato agli occhi di molti, ma il
divertimento nei suoi occhi era lampante per Chris.
- Senti chi
parla - rispose lui , canticchiando, stringendosi ancora
saldamente a lui e continuando a parlargli all'orecchio
- Volevo semplicemente capire cosa ci fosse di
così divertente a provocarmi apertamente
- Come se non
lo sapessi...
Mugugnò
appena il riccio, in tono frustato, alternando il suo
sguardo dai suoi occhi alle sue labbra, come se non riuscisse
a
decidere cosa osservare.
- Tu provochi
una persona semplicemente esistendo.
Chris
ridacchiò , baciandolo -un ultimo piccolo bacio ,
che c'era di male?- , poi si
alzò.
- Io vado dalla piccoletta, tu.vestiti.subito.
Gli disse
,puntandogli il dito contro il petto ad ogni parola per
dare enfasi al suo ordine.
Darren sorrise
divertito e lui lo
baciò nuovamente - ok, questo sarebbe stato
davvero
l'ultimo, altrimenti avrebbe rischiato di non uscire più da
quella stanza.
Ma prima che
potesse aprire la porta,
udì la sua voce richiamarlo .
- Prometti che
sarà sempre così.
Disse,
quando Chris lo guardò : era di nuovo seduto adesso ed
i suoi occhi erano completamente su di lui, così carichi di
speranze e
sentimenti .
-
Promettimi che ci comporteremo sempre come due adolescenti
idioti ed in calore - si fermò , alzando le
sopracciglia in
modo
scherzoso e suscitando un piccolo sorriso in Chris - E poi
subito
dopo come una coppia
di bisbetici, sempre così innamorati , sempre migliori
amici,
sempre e solo...
così.
Il
contro tenore si sentì improvvisamente troppo leggero a
quelle parole, si appoggiò alla porta per riuscire a
reggere l'intensità degli occhi dell'altro senza
che le ginocchia cedessero
miseramente, deglutendo per non rischiare di dire qualcosa di troppo
stupido.
Aveva bisogno
di fare quella promessa.
Infatti, aveva
iniziato a temere che ,se mai sarebbe tornato
nella realtà di tutti i giorni, comportarsi come se tutto
quello
che stava vivendo non fosse mai accaduto sarebbe stato difficile :
celare nuovamente i suoi sentimenti o anche semplicemente
interagire con Darren senza rischiare di baciarlo ,
ci sarebbe riuscito senza impazzire ?
Sapeva che
qualcosa sarebbe cambiato e temeva il modo in cui lo avrebbe fatto.
Ma non
riusciva a pensarci in quel momento, quindi annuì,
tracciandosi una piccola croce sul cuore come un bambino, sorridendo
ancora quando Darren ricambiò il gesto.
- Ora - gli
disse l'altro , assumendo l'espressione di chi sta per dire
qualcosa di davvero idiota - che ne dici di prolungare la tua
camminata in modo che io possa almeno godermi lo stupendo spettacolo
del tuo sedere?
Chris lo
guardò fintamente sbalordito ed indignato , poggiandosi
persino una mano sul
petto.
- Sappi che
hai rovinato un momento dolcissimo, sei il solito rompiballe.
E detto questo
se ne andò senza neanche più guardarsi
alle spalle, chiudendo la porta in una perfetta uscita melodrammatica e
forse - ma forse - sculettò
in modo leggermente evidente mentre camminava.
♡♡♡
C'era qualcosa
di ancora più strano in quello che stava vivendo.
Si trattava probabilmente del tempo ed il modo in cui esso scorreva:
alcuni momenti tendevano a dilatarsi ed apparire immensamente lunghi ,
dettagliati e così vividi e carichi di emozioni ; ma c'erano
altre ore che tendevano a scorrere in secondi e battiti di ciglia.
Come la narrazione di uno scrittore incostante, che inserisce momenti
di pausa o ellissi ovunque nel suo racconto.
Per
questo non si sentì nemmeno un po' scombussolato quando
, improvvisamente , il sole sembrò scomparire dal cielo per
dar
subito posto alla luna e allo scuro.
Era
disteso sul divano,
con il viso arrossato e le labbra che dolevano per le troppe risate, la
testa poggiata sul petto di Darren , che appariva divertito tanto
quanto lui .
Aveva
solamente ricordi imprecisi e dai contorni
sfocati riguardo tutto quello che era accaduto dal momento in
cui
era uscito dalla sua stanza e non se ne era neanche reso conto.
Amanda era accoccolata sul suo grembo e dal suo punto di
vista sembrava un piccolo batuffolo di jeans e capelli
morbidi .
-
Basta con il solletico a papà per sta sera, altrimenti
scoppierà.
Borbottò
Darren e Chris si fece più vicino alla
pelle
dell'altro, lasciandogli un piccolo bacio sul mento,
ringraziandolo . Realizzò solo in quel
momento che il tremolio che ancora sentiva
sulla pelle era dovuto all'intesa tortura di solletico che sia suo
marito che sua figlia gli avevano da poco inflitto.
La
bambina
alzò di scatto la testa, mostrando un sorriso da
Stregatto , ma poi annuì , guardando Chris dritto
negli
occhi - e oh, era sempre così
travolgente osservare le sue iridi e notare tutte le piccole sfumature
corrispondenti a quelle degli occhi di Darren.
-DISNEY. -
esclamò sua figlia con molto impeto, sorridendo
ampiamente, poggiando il mento sul petto di Chris e
facendolo sussultare.
Rimase
in silenzio, sentendosi troppo beato in quella posizione e
non volevo spostarsi di un solo millimetro .
-...
pe'
favore? Voglio vedere un film!
Sussurrò
sotto voce la bimba, allargando gli occhi e piegando le
labbra in un broncio adorabile.
Darren
scoppiò a ridere ,spingendolo involontariamente a spostarsi.
-
È CHE FILM DISNEY SIA.
Esclamò
ad alta voce il riccio, mettendosi improvvisamente seduto e
costringendo Chris a fare lo stesso.
Il
contro tenore assottigliò gli occhi, fissandolo contrariato:
Primo, perché tutto l'entusiasmo che Darren
cacciava fuori
quando
si trattava di cartoni animati lo aveva da sempre infastidito - almeno
questo era quello che voleva che l'altro
credesse, in
realtà era adorabile quando sorrideva a quel modo e batteva
le mani come uno stupido. Secondo, perché era stato
costretto a
staccarsi dal calore delle sue braccia- stava
diventando patetico, davvero. E terzo, aveva fatto spaventare la loro
bambina, che era rimbalzata velocemente sul divano senza nemmeno capire
cosa fosse successo.
-Oh
- iniziò con un tono teatrale il contro tenore,
poggiandosi una mano sulla fronte mentre si lasciava cadere sul
divano - che grande sacrificio che stai compiendo per tua
figlia, Darren Everett Criss . Guardare uno dei tanti cartoni animati
che adori tanto
,per la millesima volta, solo per lei. Che gran cuore che hai.
Non
fu nemmeno tanto sorpreso quando un cuscino morbido , prima posto sul
divano, gli arrivò dritto in viso.
-
Non sono solo cartoni animati, ok? Sono opere d'art-
Naturalmente,
perché lui era Chris Colfer , e Chris Colfer non
adora essere preso a cuscinate (pensandoci, Chi ama essere preso a
cuscinate? )
non lasciò terminare la frase all'altro ragazzo e lo
ripagò indietro con la sua stessa moneta ... cioè cuscino, scatenando
una guerra in una sola mossa.
Sentirono
Amanda ridere quando Chris
alzò un braccio
verso l'alto , in modo da impedire a Darren di prendere il cuscino che
fino a poco fa si erano lanciati addosso.
-
VOGLIO VEDERE COME D'INCANTO, non un cattone .
Intervenne
la bambina, in modo che la sua voce si sentisse tra le risate
del suo papà e gli improperi del suo babbo .
Stranamente , la udirono subito : Chris lanciò il
cuscino che aveva tra le mani dietro il divano e Darren si
mise
a sedere di nuovo, controllando l'orologio appeso alla parete
.
Amanda
inclinò la testa quando notò che il
padre aveva iniziato a fissarla
, tenendo il suo sguardo , ma quando si accorse che non aveva
nulla da dirle, diede le spalle ad entrambi i genitori e si
accovacciò di fronte al mobiletto posto sotto il
televisore , aprendo le ante e mettendosi alla ricerca del DVD
prescelto.
Darren
sembrò approfittare di quel momento di distrazione,
attirando l'attenzione di Chris silenziosamente, per poi iniziare a
gesticolare e mimare
parole in modo confuso, indicando alternativamente sua figlia,
poi il suo polso.
Chris
,senza rendersene conto, inclinò la testa allo stesso modo
della bimba poco prima, assottigliando anche gli occhi, desiderando
veramente di capire cosa l'altro stesse provando a dire , ma non
riuscendoci affatto.
A
quel punto, l'altro sbuffò, facendo cadere le braccia lungo
i
fianchi e avvicinandosi un po' di più, sussurrò
direttamente al suo orecchio :
-
Chrissie caro, -
Chris arricciò il naso per
il soprannome, concentrandosi con tutto se stesso per non pensare
solamente al fiato caldo di lui sulla pelle . Era quasi sul punto di
lamentarsene, ma fu interrotto dalla mano del
riccio che si pose sulle sue labbra per impedirgli di parlare
- come
sto cercando in vano di farti capire, sono le
otto di sera .
Il
contro tenore assottigliò ancora
più gli occhi per la confusione.
Darren
sbuffò, non accennando a rimuovere il palmo della sua mano
dal
volto di Chris.
-
È anche tua figlia, caro. I film hanno effetti soporiferi
su di lei : non importa quanto oggi abbia dormito, dopo
circa mezz'ora dall'inizio del film, lei starà
già
dormendo.
Chris
spalancò gli occhi ed
annuì per quanto la mano dell'altro gli permettesse, poi
contrariato la spostò per poter parlare.
- Quindi, dobbiamo farle fare un bagno, altrimenti dormirà
indossando ancora i vestiti di questa mattina.
Disse
in tono saccente , come per dimostrare che lui non era affatto
stupido . Il viso di Darren si illuminò in modo impagabile
quando finalmente Chris capì, ma si rabbuiò
troppo
velocemente .
-
Non sarà facile.
Borbottò
Chris, in cerca di conferma, sospirando fortemente notando il
modo in cui Darren continuava a fissare la
piccola , come se avesse paura che lei comprendesse di cosa stavano
parlando.
Darren
scosse la testa in risposta, mettendo su un broncio rassegnato.
Chris
si sfregò una mano sulle labbra : Come si convinceva
una ragazzina testarda quanto Amanda a far qualcosa che non
voleva?
Ma
poi, mentre Darren ancora si grattava un po' il mento in cerca di
una soluzione , osservando sua figlia che tornava dalla cucina con
una bottiglia di aranciata tra le braccia (non si era neanche accorto
che aveva lasciato la stanza, ma che razza di genitore era?) , Chris
ebbe
un'idea che considerò geniale.
-
Ho portato l'aranciata , cotì
non ci azziamo.
Annunciò
la bimba, battendo gli occhi con più frequenza e
ondulando un po' sul posto prima di posare la bottiglia e dei
bicchieri sul tavolino di fronte al divano.
Chris
sorrise diabolicamente .
Aspettò
che Amanda inserisse il cd nel lettore DVD e che si sedesse sul divano.
La
assecondò ,mentre Darren lo squadrò perplesso ,
un guizzo di terrore nei suoi occhi socchiusi.
Chris
si versò con molta
indifferenza un bicchiere d'aranciata ,lanciando un'occhiata verso
Amanda per essere sicuro che fosse distratta dal selezionare la voce
esatta dal menù del film.
Serrò
gli occhi , preparandosi al peggio,
e rovesciò l'intero contenuto del suo
bicchiere addosso alla bambina ,- velocemente, per non avere
ripensamenti - rilasciando un sospiro e producendo un finto
verso
dispiaciuto una volta che il danno era stato fatto.
Forse
sarebbe stato molto più maturo parlare con Amanda e
provare a convincerla, ma di sicuro non sarebbe stato divertente quanto
sentire sua figlia che strillava spaventata e vedere suo marito in
bilico tra una risata ed un pianto, con una mano a coprirgli il viso.
Darren
finse di rimproverarlo per essere
terribilmente sbadato , contraendo la faccia in espressioni
esageratamente indignate , in modo da accontentare la bambina
che
era
rimasta immobile a fissare il suo vestitino di jeans, mentre la macchia
di aranciata sembrava allargarsi a dismisura.
-
Tesoro, mi dispiace tanto tanto.
Lei
arricciò il naso , spostandosi la gonna dalle gambe con le
piccole dita: - è fredda. osservò con
voce
contrariata e un pizzico disgustata.
Darren
ridacchiò il più sommessamente possibile ,
ammiccando a Chris ,che si sentì terribilmente stupido
quando
arrossì.
-
Piccola - iniziò cautamente il riccio - dovresti
toglierti il vestitino e forse lavarti un po' , altrimenti diventerai
tutta appiccicosa e ... insomma ... non possiamo
accoccolarci a te guardando il film, poi.
Amanda
alzò subito la testa verso il babbo, mostrando
i suoi occhioni scandalizzati e la bocca un po' aperta per la
confusione .
-
Ma il film senza abbracci è brutto.
Sia
Chris che Darren annuirono alla sua osservazione, provando a non
ridere per il modo in cui lei alzò le braccia al cielo
indignata, guardando ancora verso Chris con espressione contrita ,
poi si alzò dal divano, iniziando a sbottonare il
suo vestito mentre correva verso
il bagno.
-
A mali estremi ,estremi rimedi.
Sussurrò
Chris .
-
Forse sarebbe bastato dirle che se non si faceva un bagno non l'avremmo
abbracciata.
Borbottò
l'altro, ridacchiando ancora un po'. Lui si giustificò
subito :
-
Sei tu quello melodrammatico . . . e poi quella
è sta la prima soluzione che mi è venuta in mente.
-Hai
una mente così
contorta.
♡♡♡
Quando la raggiunsero nel bagno , la piccola aveva il vestitino alzato
fin sopra le spalle - probabilmente non era riuscita a sfilarselo del
tutto - e stava allungando le braccine verso il
tappo della vasca per chiuderlo.
Una
volta che ci riuscì , si alzò con un sorriso
fiero
sul volto e si sbrigò ad aprire al massimo la fontana nel
lato
dell'acqua calda in modo che si riempisse il più velocemente
possibile , poggiando le braccia sul bordo della vasca mentre osservava
l'acqua salire.
-
Ci vuole tempo.
Bofonchiò
con tono annoiato. Darren annuì, sedendosi
sul pavimento accanto a lei ,picchiettò piano sul suo
braccio
per farla voltare, in modo da svestirla decentemente e scioglierle i
capelli ormai stravolti.
Chris
si appoggiò con la schiena
al lavandino - decidendo di fingere di ignorare l'esistenza
dello
specchio alle sue spalle, perché portava alla mente
situazioni
troppo intricate .
Quando
sorrise , Darren si voltò verso di lui come se fosse
stato richiamato da quel gesto e lo guardò con quel suo
solito
sguardo del tutto allegro e pieno d'affetto da impazzirci . Ma - con
assoluto terrore di Chris - la sua espressione del tutto
amorevole e pacifica cambiò radicalmente , grazie a quel
piccolo
ed insolente ghigno che gli si formò sulle labbra.
Fortunatamente, anche se lui aveva iniziato a temere il peggio
,
Darren si limitò a lanciargli contro
ogni abito che Amanda aveva indossato .
- Inizia almeno a mettere questo nella cesta dei panni da lavare,
sfaticato!
Chris
arricciò le labbra , mostrando tutta la sua
perplessità per quel gesto ,ma raccolse i vestiti che gli
erano
scivolati addosso e fissando Darren con uno sguardo che sembrava dire : "Guarda, razza di cretino, sto
posando i panni" , alzò la cesta e
gettò i panni all'interno, uno per uno per sottolineare il
gesto.
Come
sempre, Darren sembrava amare infastidirlo , quindi sorrise
appena, passando le dita trai capelli morbidi e dal quel colore
così dolce della loro bambina . Poi
controllò la
temperatura dell'acqua con un braccio - e Chris
poté
notare che ne fosse pienamente soddisfatto dal modo in cui sorrise
stringendosi la lingua trai i denti, come faceva sempre.
Amanda
si spostò improvvisamente , prendendo
maldestramente una
bottiglia di bagnoschiuma un po' troppo
grande per le sue mani , poggiandolo sul pavimento e svitando il tappo.
Chris andò in suo aiuto, versandolo per lei e ricevendo un
sorriso riconoscente dalla bambina - l'aveva perdonato,evviva ! - prima
che lei si voltasse nuovamente
verso la vasca
e tuffasse le braccia nell'acqua, agitandole per formare più
bolle possibili e ridacchiando sempre più.
Il
sorriso di Amanda era ciò che più riusciva a
confermargli che era tutto un sogno - Assieme al fatto che Amanda
stessa esistesse, che era sposato e che suo marito
era il
suo migliore amico
- perché il suo sorriso è dolce, brillante e
così
carico di gioia e bellezza che non credeva potesse essere reale. Questo
però non diminuiva affatto quella calda felicità
che gli
si
condensava nel petto mentre la guardava, sporgendosi sempre
più
avanti per osservare meglio il modo in cui le braccia le si
ricoprivano velocemente di tanta schiuma colorata. Neanche si era
accorto di essersi poggiato anche lui alla vasca, proprio alle spalle
di Darren, che glielo fece notare quando si lasciò quasi
cadere
sul suo petto, la schiena che aderiva completamente a lui ed il suo
capo che si poggiava sulla spalla , come se avesse bisogno di
un
appiglio per restare su due piedi.
Amanda
decise di propria iniziativa che l'acqua era sufficientemente
alta, perché improvvisamente spostò le mani e si
arrampicò sul
bordo della vasca come se fosse una piccola scimmia e Chris rimase un
po' sorpreso dal modo in cui sia lui che Darren scattarono veloci verso
di lei, allarmati. Ma non successe niente, la bimba entrò
con
successo nella vasca e iniziò da subito ad esaltarsi, quasi
buttando la testa sotto la superficie dell'acqua per poi rialzarsi
frettolosamente per fare agitare i capelli umidi e schiumosi , con una
piccola manina ancorata alla vasca, lì dove la mano di
Darren
stringeva.
Darren
scosse impercettibilmente il capo, allontanandosi da Chris
ed inginocchiandosi di nuovo accanto alla vasca da bagno, chiamando a
sé Amanda ed aiutandola a lavarsi , con
una spugna
rosa brillante stretta tra le dita ed un sorriso intenerito sul volto .
-
Amanda - La voce di Darren sovrastò
improvvisamente il
suono calmo dell'acqua che veniva versata sulla pelle della bambina
. Chris sapeva che
stava per dire qualcosa di assurdo dal modo in cui aveva pronunciato il
nome di lei, troppo acuto e stentato . - Babbo ti deve chiedere di fare
la
spia ... per una cosa buona, però.
A
quelle parole Amanda si spostò in modo che il padre non
potesse più raggiungerla, guardandolo con occhi spalancati e
confusi e le
labbra arricciate.
-
Ma è una cosa brutta. Gli amici si arrabbiano se tu fai la
spia.
Darren
si morse le labbra, per poi muoverle a vuoto per un paio di volte
e Chris riuscì praticamente a
sentire i tratti del suo viso che urlavano "Dannazione, mi sono
fregato da solo" .
-
Tesoro , nessuno si arrabbierà - Non con te, hai la
stessa abilità di tuo padre di abbindolare chiunque -
e poi se Babbo dice che è una cosa buona è
così, mica Babbo dice le bugie?
Chris
era intervenuto e se ne era reso conto solo quando aveva
incontrato lo sguardo adorante di Darren , che sorrise a labbra chiuse,
annuendo freneticamente : come ogni volta che arriva in ritardo sul set
e Chris riesce
a giustificarlo prima ancora che qualcuno apri la bocca per
rimproverarlo, come ogni volta che non sa tenere la sua linguaccia a
freno e Chris è costretto a stravolgere il senso di quello
che
ha detto per salvarlo dai casini ... come ogni volta.
Sono
troppi i gesti che sanno di vita di tutti i giorni e continuano a
fargli
girare un po' la testa.
La
bambina si tranquillizza alle parole di Chris, come se le sue parole
non potessero essere altro che la verità, e si avvicina di
nuovo
all'altro ragazzo, che inizia a lavarle la schiena prima di ritornare a
parlare.
-
È importante, quindi rispondi bene. - la bambina
annuì
- Per caso ... hai visto Joe e Lauren darsi dei bacetti?
-
DARREN! - il rimprovero di Chris arrivò immediato, coprendo
la
risposta di Amanda , infatti Darren si corrucciò , muovendo
la
mano come se stesse scacciando una mosca invisibile ed ignorando la
confusione di Chris.
-
Ah, amore, non mi hai fatto capire cosa ha detto Amanda. Che hai detto
, piccola?
-
Ho detto sì. J e Lalù si sono dati
taaanti bacini
. Sulla faccia, sulla bocca. Hanno dato anche a me i bacini.
Chris
non si sorprese della risposta, Darren batté un pugno sul
bordo della vasca, facendosi sfuggire la spugna.
Avrebbe tanto voluto sapere dove tutto quello avrebbe portato ,ma
con
la coda dell'occhio notò un' ombra ingombrante che glielo
avrebbe sicuramente impedito.
Mark era aggrappato alla
porta e lo guardava fisso, assottigliando gli occhi , prestando alle
due
persone presenti nel bagno assieme a lui la stessa attenzione che si
presta a dei semplici oggetti di scena.
Quando
sporse con il capo oltre
la soglia della porta, né Darren né Amanda
sembrarono
percepire la sua presenza.
Un
nodulo di sentimenti confusi strinse
improvvisamente nello stomaco di Chris,
scene del genere erano in realtà già accadute
davanti ai suoi occhi ,
ma per quanto si fosse già
da tempo arreso alla realtà , avere davanti agli occhi
l'ennesima prova
che tutto ciò che stava vivendo era solo frutto di una
fantasia
restava doloroso.
Deglutendo,il
ragazzo non disse una sola parola e si avvicinò a Mark ,
sospingendolo a uscire dalla stanza e chiudersi la porta alle
spalle.
E
fu fastidioso in un modo che non avrebbe mai immaginato non udire la
voce di Darren che lo richiamava a sé.
Non
era per niente sorpreso dell'arrivo di Mark , comunque :
c'era stato troppo silenzio nella sua testa
per un bel po' di tempo dopo la loro ultima chiacchierata.
-Nessun tentativo di scacciarmi
via ?
"Servirebbe a qualcosa?"
Mark scosse la testa, estremamente divertito ,
poggiando la
schiena alla porta e mettendosi comodo per restare ad osservarlo, con
quel piccolo sorriso saccente a modellargli le labbra.
Il
silenzio non fu interrotto così presto: la figura tremolante
- come se fosse un'aggiunta non necessaria - rimase
molto tempo ferma, gli occhi curiosi e
così diversi da quelli del Mark che conosce, le braccia
piegate sul busto .
Chris
si schiarì la gola, non riuscendo a sopportare ancora a
lungo quell'ispezione , provando ad incitare l'altro a parlare .
Lui
non aveva nulla da dirgli .
Lui
avrebbe voluto soltanto ritornare
in quel bagno ,giocare con Amanda, rubare altri baci a Darren
e sorridere .
L'altro
assottigliò le labbra, scuotendo ancora la testa e sbuffando
una risata .
- Mi sei così grato
per questo, che
adesso non hai più il coraggio di odiarmi?
Il
tono era nuovamente derisorio, come all'inizio di tutto
quello, e l'irritazione crebbe subito in Chris che provò a
rispondere per le rime, ma non ci riuscì perché
l'altro
riprese troppo presto a parlare ; e non voleva ammetterlo, ma non
avrebbe saputo neanche cosa dire .
- Sapevo saresti
voluto rimanere così tanto.
E non guardarmi con quel faccino
pallido e confuso.
Avresti potuto aprire gli occhi e
tornare al tuo mondo, probabilmente
dal primo momento .
Mark
si fermò e rimase in silenzio,
continuando a trapassarlo con quel suo sguardo così intenso
e
troppo poco umano. L'espressione
di superiorità non c'era
più , nei suoi tratti era possibile leggere solo genuino
interesse per il ragazzo di fronte a lui. (Non
sopportava
la sua estrema volubilità : rendeva tutto più
stressante.)
Si
era inconsapevolmente abituato alla sensazione di frustrazione che
il 'non
capire' - o sopratutto il 'non sapere'
affatto - gli provocava ,
quindi accettò ciò che l'altro stava dicendo con
molta
più calma di ciò che avrebbe dovuto .
Era stata la sua decisione di 'vedere
cosa accade' a far continuare tutto questo, non era poi
tanto assurda come idea , dopo tutto quello che aveva vissuto .
Adesso
che aveva avuto la forza di accettare i suoi sentimenti , sembrava
stupido nascondersi .
Il
cambiamento di espressione di Mark
, improvvisamente
più calmo e visibilmente più ben disposto verso
di lui ,
gli fecero comprendere che ciò che stava pensando era giusto
.
Si
sentì più leggero quando scoprì di
essere sulla
via per comprendere ogni cosa, ma era così spaventato .
- Sei sempre
voluto restare, Chris. - gli
disse quando si sporse col busto verso lui, quegli occhi più
giocosi e meno fastidiosi ed invadenti - e così stranamente familiari
- sempre così fissi
nei suoi , come in cerca della più piccola esitazione.
Chris annuì , provando ad apparire calmo e mimare un
sorriso, ma sentiva se stesso tremare.
- Anche quando non sapevi
dell'esistenza di
Amanda, anche quando non capivi davvero nulla. Perché avevi
un motivo per farlo .
Deglutì,
perché quel discorso e il tono calmo e pacato
con cui veniva pronunciato - come se fosse qualcosa di ovvio e
imprescindibile - lo
spaventavano adesso
, sebbene continuasse a credere ad ogni singola parola .
-
E quale sarebbe questo motivo?
Chiese
lentamente , parlando - perché era importante
trovare un filo logico in mezzo a tutta la matassa di
pensieri - anche se la voce stava
iniziando a venir meno .
Aveva l'impressione
di non riuscire
neanche a battere le
ciglia, muovere le labbra era già stato difficile,
perché
i suoi occhi , le sue orecchie ed ogni parte di sé erano
ardentemente in cerca di percepire il più piccolo
particolare
che avrebbe potuto portarlo alla verità.
Mark non rispondeva
alla sua domanda, continuava semplicemente a scavare nel profondo dei
suoi dubbi , cacciando fuori
frasi e parole apparentemente insensate , sconvolgendo
ciò che era già sconvolto nella
sua testa.
Sembrava
voler indurre Chris a trovare da solo la sua
soluzione, ma riusciva solamente a confonderlo ancora di
più,
facendogli desiderare di tappare occhi e orecchie per la troppa
confusione, anche se Chris non lo avrebbe mai fatto , non ora che aveva
la possibilità di comprendere .
- Nemmeno Lei avrebbe
potuto tirarti fuori da qui, Chris. Perché tu vuoi restare.
Perché la tua motivazione è abbastanza forte da
voler
restare.
-
Lei ?!
Pose
le braccia davanti a sé , per
costringere l'altro a fermare il suo discorso pronunciato con troppa
enfasi ed esaltazione e rallentare . Perché lui era
disposto a comprendere , dialogare , ma riusciva a mala pena a seguire
il discorso e "Lei"
era una nuova cosa
a cui pensare, un nuovo elemento che non conosceva affatto .
Mark
spalancò gli occhi ,
agitandosi in segno di esasperazione , facendo sentire Chris sempre
più ottuso - e lui non lo era, dannazione.
- la tua coscienza, la tua parte
rompiballe ... chiamala come vuoi, tesoro.
- Io credevo che
...
- Che fossi io la
tua coscienza? Ti sembro forse la rappresentazione della ragione ,
tesoro ?
Prendere
un respiro profondo fu l'unica cosa che riuscì a
fare in quel momento , perché aveva come l'impressione che
la
sua testa fosse già occupata da troppi pensieri per poter
accettare anche quest'altra informazione .
-
COSA CAZZO SEI?!
Ed
era come essere tornati a quando
non sapeva dell'esistenza di Amanda ,
con tutta l'assoluta confusione e paura dei primi
attimi ,a quando si
domandava ancora se tutto quello fosse almeno reale, a quando la sua
unica ragione per non voler andare ed il suo unico appiglio in quella
situazione era la presenza di Darren.
E
poi lo realizzò ; mentre ancora era convinto di star
ragionando su cosa fosse quell'ologramma che continua a tartassarlo ,
incasinando i suoi sogni semplici e dolci ;
Lo
realizzò e
trattenne di colpo il respiro , rilasciandolo con una risata isterica e
mal riuscita.
Perché
è semplice , in realtà avrebbe dovuto
saperlo nel momento
esatto in cui tutto questo indefinibile casino era iniziato .
Darren
è stata la prima persona che ha visto quando ha aperto
gli occhi , l'unica per cui provava sensazioni,
fisiche o
emotive che fossero , l'unica ad essere sempre nel suo campo visivo in
qualche modo . L'unica che riuscisse a collegarlo alla
realtà .
Lui
è rimasto , per Darren .
Ogni
piccolo attimo di questo indefinibile
casino ,che gli ha sconvolto la mente e sentimenti, dipendeva
interamente ed unicamente da Darren.
L'unica
ragione è sempre
e solamente Darren .
E
si sentì piuttosto idiota per non averlo capito
prima , perché era tutto così ovvio da far
ridere, ma lui
aveva semplicemente scelto che ignorarlo sarebbe stato più
facile.
- Si è accesa
la
lampadina, vero? Improvvisamente hai notato il gigantesco e
pesantissimo elefante rosa nella stanza, no?
Chris lo
guardò e batté gli occhi con insistenza
,ancora troppo intontito dalla sua stessa stupidità per dire
qualcosa di senso compiuto . Era come se "Darren"
fosse l'unica piccola parola che gli vorticava nella testa.
-
Quindi cosa?
Chiese
piano, dopo forse troppo tempo, gli occhi ancora troppo larghi
ed i gesti troppo lenti.
-
Qual è il senso di tutto questo?
E
Mark lo squadrò , arcuando le
sopracciglia - ed era
troppo esaltato, euforico ed impaziente e stava accrescendo la rabbia
di Chris, perché per lui non era nulla di scontato e
semplice ed
aveva bisogno di calma - ma poi si bloccò
improvvisamente e continuò semplicemente a guardare Chris.
-
Insomma, non fraintendiamoci , l'ho capito . Dovevo aprire gli occhi
e il cuore e tutte queste stronzate così , per capire che
sono
follemente innamorato del mio migliore amico . L'ho capito.
Forse lo sapevo anche , solo non
ti sembra un po' crudele? Fammi vivere tutto questo? I baci
e tutte quelle parole? Persino una bambina, una bambina con i suoi occhi , dannazione.
E non capisco cosa c'entrassero i suoi amici, ma c'erano anche loro ed
i pancake ed i piccoli insignificanti litigi ed il modo in
cui
lui mi ama . Perché fare questo? Perché farmi
vivere
ciò che desidero per poi buttarmi giù ,
nella
realtà , dove tutto quello che potrò avere non
sarà mai abbastanza .
Perché?
E gli occhi
iniziarono a pizzicare e bruciare e lui si sentì stupido due
volte perché Mark
era lì ad
osservarlo e perché tutto quello era nella sua
testa ed in
teoria avrebbe dovuto avere il controllo su ogni cosa.
Mark gli si avvicinò, così
tanto da essere a mala pena
osservabile, poggiandogli le mani attorno al viso - Chris
registrò con orrore che sembrava essere sul punto di
abbracciarlo ,
ma in realtà fece ben altro . Con i pollici
asciugò le
sue lacrime e con davvero poca delicatezza, gli tirò una
testata, forte
.
Si
massaggiò la fronte con una mano - perché reale o
meno
, la testa aveva iniziato a fargli a male - e
guardò
l'altro furiosamente,spingendolo ad allontanarsi ,
perché
adesso credeva di destarlo di nuovo e
non era sicuro di volersi fidare di lui.
-
Credevo fossi la mia coscienza ,cazzo. Credevo che mi stessi
dirigendo nella dritta via, sai? Che questo fosse tutto un assurdo modo
per dirmi 'questo
è giusto, non c'è nulla di male' e
poi vengo a
sapere che la mia parte razionale mi sta urlando l'esatto contrario, lei
vuole semplicemente che continui a nascondere ogni cosa ...
io ... cioè ... io non so nemmeno ...
- È questo il
tuo problema. Vedi? Lasci sempre che sia la parte razionale a
controllare il veicolo. Hai almeno capito cosa sono io ,
tesoro? Sono una parte di te anche io, posso essere
importante
anche io!
Chris
tirò su con il naso per
non scoppiare a piangere per davvero, le sopracciglia
aggrottate
e il fiato corto, nervosismo e frustrazione che gli annebbiavano la
mente .
-
Sei la parte
di me che lo ama così tanto da fregarsene delle conseguenze
e
che non ne può più di
nascondersi - e il tono di
voce si era di colpo affievolito mentre lo diceva , lo sguardo basso e
confuso .
-
Non è così? - chiese esitante, provando a
riprendersi e
non mostrarsi debole . L'altro annuì, sempre più
concentrato.
-
Mi
sembra giusto , no? Ho sempre così paura
di
te, come ho paura di
ciò che provo. Continuo senza sosta a nasconderti anche se
tu
sei così forte e rumoroso . Ha senso . In un modo insensato,
ma
ha senso. Però perché vuoi uscire allo
scoperto ?
Qual è il
senso? La
mia fottuta coscienza è contro di te, non
è forse abbastanza?!
- Oh mio dio, Chris. - Mark
urlò apparendo completamente spazientito , il fatto che
stesse usando il suo nome lo convinse che ciò che stava per
sentire era importante
- Lo hai detto tu
stesso, sono una parte di te . Sei tu a
volerlo. Sei tu quello che non ne può più dei
sotterfugi.
Sei tu che lo ami . Io
sono te .
Non fingere che sia qualcosa che ti è estraneo, come se i
tuoi
sentimenti fossero qualcosa di orribile da ignorare .
È
questo il senso di quello che hai vissuto ,ok? È che i tuoi
sentimenti possono farti stare bene , non sono solamente un motivo per
soffrire.
- Ma potranno farmi
soffrire appena aprirò gli occhi e
lui sarà lì, disposto ad essere mio amico ma non
ad
amarmi, quanto potrà farmi star bene una cosa del genere?
-
Non ne hai la minima idea
, non ci hai neanche provato . E non dire 'non voglio perdere la nostra
amicizia'
perché sai che non la perderai . È Darren , lui
non
abbandona la nave semplicemente perché le cose non vanno
come
credeva, capirà e poi con lentezza tornerà tutto
normale
e farà male , ma dopo sarai libero . Ma perché
pensare
sempre al lato negativo? E se questo fosse tutto quello che ti stai perdendo ?
Se anche lui ricambiasse?
Chris
era scivolato sul pavimento , le mani che nascondevano il viso e
tutto se stesso che provava a convincersi di ciò che gli
veniva
detto : voleva avere il coraggio di farlo , voleva aprire gli occhi e
consegnare il suo cuore tra le mani di Darren e fidarsi di lui ,
perché non lo avrebbe mai maltrattato.
Sapeva di
poterlo fare , ma aveva realmente il coraggio di farlo?
-
Chris, il
Darren dei tuoi
sogni è se stesso, non c'è niente di diverso dal
Darren
che conosci . Il modo in cui agisce verso di te : i suoi sorrisi, i
suoi sguardi sono tutti parte dei tuoi ricordi, tutti reali .
E Chris si
ritrovò a sorridere al solo pensiero di quei sorrisi e degli
occhi dell'altro , con i suoi sentimenti che ancora tremavano e che
ancora provavano a sovrastare la paura di essere rifiutati , di fare la
cosa sbagliata .
Perché
quegli sguardi e quei sorrisi potevano essere
solo un' illusione , potevano essere il risultato di una fantasia della
sua testa, ma l'idea che potessero essere reali era così
confortante e stupenda da migliorare la prospettiva di ogni cosa.
Perché chiunque ti guardi a quel modo non calpesterebbe mai
il
tuo amore.
Si
rese conto che Mark
- quella figura estranea e diversa - non
era più difronte a lui solo quando alzò lo
sguardo , ma
quella solitudine non era sconfortante, si sentiva più calmo
e
completo.
Devo ... voglio trovare il
coraggio - si disse e per la prima volta non
provò l'impulso di stringere gli occhi ed evitare - non penso sarà tutto
rose e fiori e 'vissero felici e contenti' , ma posso provarci .
Sorrise ed era
veramente strano sentirsi così
improvvisamente sereno , deciso dei suoi sentimenti. Non c'era
più quella piccola vocina nella sua testa che continuava a
urlargli di smetterla,
chiudere tutto dentro , ma solo il battito del suo cuore
che rimbombava forte e piacevole.
La
porta del bagno del bagno di fronte a lui si aprì veloce ed
Amanda gli fu addosso prima che lui potesse anche solo realizzarlo ,
profumava di pulito e scalpitava per aprire le sue braccia e
stringersi a lui . La lasciò fare, stringendola a sua volta
e
schioccandole un bacio sulla testa .
Non
voleva lasciarla andare, era così assurdo pensare che le
sarebbe mancata così tanto, ma sapeva che non
poteva
averla con sé , era consapevole che quella piccola bambina
non
apparteneva alla realtà ,era doloroso, ma non poteva
nascondersi
nel suo inconscio per sempre. Sperava ardentemente che avrebbe potuto
rivederla tra un pensiero e l'altro, per sorridere della sua dolcezza e
perfezione ; ad essere sinceri un piccola , sciocca , parte di
sé sperava che quella bambina sarebbe potuta diventare la
sua
realtà ,ma non si lasciava trascinare dalle speranza
così
facilmente.
Dal
bagno uscì anche Darren e quella che provò quando
lo vide fu la sensazione più
paradossale : perché era lui, l'uomo che amava, il suo
migliore
amico , con il suo sorriso che era il motivo di tutto ed i suoi occhi
cangianti luminosi e magnifici , ma allo stesso modo non era
lui
, era solo un'ombra ed un ricordo sbiadito di tutto ciò che
Darren Criss era. La sola idea che il suo solo ricordo poteva
farlo impazzire in quel modo era ingestibile . Si sorrisero .
Chris si alzò, prese
Amanda tra le sue braccia e tese una mano
verso Darren . Arrivò nel salotto, spingendo il ragazzo a
sedersi accanto a lui e alla bambina, lasciò che lei
azionasse
il film che tanto desiderava vedere - ridendo perché era quel
film - , baciò le labbra di lui un'ultima volta ,
piano e
dolcemente nel caso non sarebbe più successo e poi
poggiò
il capo sulla sua spalla, stringendo un po' troppo forte la bambina a
sé .
Chiuse gli occhi .
♡♡♡
-
Ma che luogo spaventoso è mai questo?
-
È la realtà.
Che quel risveglio fosse del tutto reale, Chris
poté appurarlo quando provò inconsapevolmente a
muovere una gamba e quella formicolò fortemente, iniziando a
dolergli ed infastidirlo subito dopo. Quando spostò un po'
il capo, poi, udì distintamente il suo collo
scricchiolare . E fu un rumore del tutto spiacevole per le sue orecchie
assonnate .
Inspirò a fondo e
realizzò di star sorridendo -
anche se le labbra erano ancora troppo
intorpidite e probabilmente sul suo viso c'era solo una
smorfia
accennata - perché l'aria era intrisa del profumo
del suo
migliore amico , in un modo lieve e per niente fastidioso .
Comunque
non aprì gli occhi - si stava così bene
in
quel modo - anche se divenne
sempre più consapevole del calore che lo circondava,
troppo scottante ed intenso per essere solo suo . Era adagiato su una
cosa
morbida ma consistente, che si sollevava e abbassava in un ritmo
costante e lo cullava ancora di più nel dolce
tepore che
accompagnava il suo dormiveglia . Ci
strofinò il viso contro senza neanche pensarci, sussultando
piano quando
la guancia si scontrò contro un
oggetto più freddo e
duro del resto e le sue labbra andarono
inconsapevolmente ad accarezzare qualcosa di caldo e vivo.
Aprì gli occhi di scatto a quella
sensazione , il cuore che accelerò senza che lui potesse
calmarlo.
La sua mente si schiarì appena in
tempo
per realizzare che era fortemente pressato sul petto di Darren Criss ,
perché la prima cosa che vide davanti a sé fu la
linea
decisa della sua mascella ed il collo leggermente tirato
all'indietro, come se volesse creare uno spazio solo ed esclusivamente
per il capo di Chris.
Mentre ancora provava
a non arrossire per la posizione così intima ed
incasinata
- ricordò che la sera prima
aveva deciso di guardare un film (un film Disney, ne era certo) con il suo migliore amico ; ricordò le risate e le prese in
giro mentre erano
spaparanzati sul divano , sgranocchiando popcorn. Molto
sicuramente si era addormentato nel bel mezzo del film , che
sembrava essere di nuovo in riproduzione alle sue spalle (troppi rumori
e strani suoni e voci acute in sottofondo.)
Sbadigliò il più
discretamente possibile, tenendo gli
occhi socchiusi perché una luce - forse proprio quella della
televisione - lo infastidiva troppo e provò ad
osservare
Darren senza muovere il capo, ma era troppo vicino :
il suo
naso era praticamente affondato sul petto dell'altro
, lì
dove la felpa scolorita che stava indossando era leggermente
aperta - ed era la zip di quella maledetta felpa a
graffiargli
appena la guancia - ma sopratutto, le sua bocca era poggiata su Darren
, le labbra leggermente schiuse e pressate sulla pelle
scoperta,
morbida e troppo calda . Provò lentamente ad
allontanarsi
- per evitare l'imbarazzo che avrebbe provato quando anche l'altro si
sarebbe svegliato (anche se forse era già
sveglio) - ma non ci riuscì affatto
perché un braccio di Darren era stretto dietro il suo collo .
Si chiese come ci fosse finito in quella
posizione,
perché ricordava perfettamente di essersi
semplicemente
poggiato sulla spalla dell'amico prima di
chiudere gli occhi . Adesso ,invece, erano entrambi stesi sul
divano di casa sua, troppo piccolo per due persone. Lui aveva la gamba
destra che quasi poggiava sul pavimento e penzolava pericolosamente .
Se non fosse stato per la stretta di Darren dietro il suo
collo
ed il suo braccio sinistro che si aggrappava ai fianchi di Darren ,
probabilmente Chris Colfer si sarebbe risvegliato sul
pavimento .
L'altra sua gamba era intrecciata
appena tra le gambe del più grande .
Chris non sapeva più dove
poggiare il suo braccio libero, improvvisamente troppo
cosciente di
star invadendo lo spazio personale dell'altro - anche
se il moro non sembrava affatto infastidito da questo, anzi lui stesso
aveva stretto senza problemi le braccia attorno a
lui,
trattenendolo in una presa un po' goffa, ma calda
e possessiva.
Il suo cuore stava battendo troppo
veloce, quasi doloroso contro
la cassa toracica, così rumoroso che iniziò a
chiedersi come facesse Darren a dormirgli accanto senza che quel suono
lo disturbasse.
E si sentiva un completo idiota ,
continuando a insultarsi
mentalmente.
Perché si sarebbe dovuto alzare e
stiracchiarsi per
bene, anche perché tra un po' avrebbe rischiato di
ritrovarsi
con il sedere per terra.
Magari avrebbe dovuto prendere un
analgesico e stare attento alle sue povere articolazioni; o bere
qualcosa per la sua gola troppo secca e spegnere
anche quella stupida televisione (che continuava ad infastidirlo con
quella luce troppo artificiale e la voce di Giselle - guardavano Come
d'Incanto, se l'era ricordato!- che tra un po' gli
avrebbe spaccato i timpani) , magari si sarebbe
anche potuto limitare a chiudere la zip della felpa di Darren
e
stendersi un po' più comodamente - non importava che l'altro
si
sarebbe svegliato poi, almeno lui avrebbe smesso di iperventilare e si
sarebbe risparmiato un risveglio sicuramente imbarazzante .
Anche buttarsi un secchio d'acqua gelata sul
capo non sarebbe stata una soluzione
così cattiva : sentiva davvero troppo
caldo , in un modo fin troppo inspiegabile.
Solo che non ci riusciva, perché era
uno stupido innamorato.
Perché per quanto più di
una parte del suo povero corpo
gli stesse ordinando di far qualcosa e smettere di patire in
silenzio, lui continuava ad ignorare ogni cosa : troppo
concentrato
sul suono lieve e quasi ipnotizzante del respiro del ragazzo che amava
. Continuava stupidamente a pressare l'orecchio sul petto
dell'altro , in cerca del più piccolo battito di
cuore per
ricordarne il suono. E stava praticamente impazzendo perché
Darren lo stringeva forte, come se fosse consapevole che se lo avrebbe
lasciato andare avrebbe fatto male - e Chris non intendeva solamente
che
sarebbe potuto cadere . Lo stringeva forte come se pensasse
che
averlo il più
vicino possibile fosse davvero importante.
E, sì , aveva caldo, davvero troppo
caldo, ma allo stesso tempo tremava ;
forse era malato o semplicemente essere innamorati ti fa sentire
troppo intontito, se doveva essere sincero non lo sapeva.
Sapeva solamente che quel momento
poteva essere demolito con un
semplice soffio, come il più instabile dei castelli di carta
,
per questo non faceva nulla , continuando a concentrarsi
sull'alzarsi e l'abbassarsi del petto dell'altro, rilassandosi
inspiegabilmente senza neanche provarci .
Poi se lo chiese . Respirando ancora l'odore
muschiato e troppo dolce
di quel ragazzo , si chiese se avrebbe trovato il coraggio di
confessargli cosa accadeva al suo corpo ed al suo cuore quando gli era
accanto . Si chiese come lo avrebbe fatto .
"Sai, Dare. Stanotte ho fatto un
sogno magnifico ed ho realizzato che ti amo. Eravamo io , te
ed
una bellissima bambina che aveva i
tuoi occhi; eravamo sposati e quella bambina era nostra figlia .
Eravamo la famiglia più bella del mondo . Che dici, vogliamo
renderlo reale?" potrebbe dire una
cosa del genere,
sarebbe sicuramente d'effetto e contortamente romantico;
abbastanza da
stupire Darren e poterlo baciare
improvvisamente - oppure sarebbe un completo fiasco e l'altro
gli
riderebbe semplicemente in faccia, perplesso .
Anche perché non era del
tutto vero; per quanto provasse a nasconderlo, i
suoi sentimenti non erano stati di certo scoperti da un momento
all'altro, grazie ad semplice sogno rivelatore.
In realtà, Chris crede di aver
sognato quell'universo
così stupendo perché la sua
mente continuava ,ogni
notte ed ogni attimo libero del giorno, ad analizzare ogni piccolo
dettaglio dei suoi sentimenti confusi, cercando un senso o addirittura
un modo per arginarli .
In realtà
,aveva già pensato così tante volte a
come
potrebbe parlare al suo migliore amico di ciò che prova ,
solo
che non ha mai trovato la forza .
Potrebbe essere coraggioso con i suoi
sentimenti per una volta .
Potrebbe semplicemente guardarlo negli occhi e
sussurragli un ti amo
, piano e senza spiegazioni , con un bacio mozzafiato dopo
aver
parlato .
O potrebbe fare le cose in grande : invitarlo a
una cena, regalargli dei fiori - oppure no, infondo è
così sfigato
che potrebbe scoprire di esserne allergico - o cantargli una
serenata e regalargli qualcosa di immensamente costoso ed inutile che
lo farebbe sorridere ; un vero e proprio appuntamento con i fiocchi che
dovrebbe terminare con un bacio altrettanto stupendo .
O forse potrebbe parlargli improvvisamente dei
motivi per cui lo trova
perfetto - scoppiando a ridere mentre elenca il primo punto,
perché Darren Criss è ogni cosa all'infuori di
perfetto :
Darren Criss è troppo basso e le sue sopracciglia sono
così folte che possono spaventare ; Darren Criss sorride
così spesso che sembra avere una paralisi facciale ; Darren
Criss è troppo infantile ed impulsivo e fa così
tante
cose stupide che non sai mai come stargli dietro ; Darren Criss canta
troppo spesso (anche se questo non
sa se è davvero un difetto, perché il suono della
voce di
Darren è trai più belli che conosce) ; Darren
Criss parla
troppo veloce e spesso sembra divorare frasi intere (anche se
è
adorabile quando lo fa) ; Darren Criss non riesce neanche ad usare una
padella da solo; Darren Criss si diverte troppo ad innervosirlo ed
è così imprevedibile, solo che Darren Criss
è
tutto quello che vuole.
E Darren Criss si stava svegliando . Chris lo
capì
perché il suo respiro stava diventando leggermente
più veloce e le sue gambe si alzarono piano , alzando anche
la gamba del contro tenore che era ancora posta tra di loro -
Chris quasi perse l'equilibrio per quel movimento - , il
braccio
dietro il suo collo iniziò a muoversi un
po' troppo freneticamente - e lui
trattenne un sospiro deluso a stento, perché l'altro
sembrava
desiderare di districarsi subito da quella posizione. Ma alla
fine non si allontanò affatto : le sue gambe si
riabbassarono
con attenzione sui cuscini ed il suo braccio si era semplicemente
spostato per permettere alla sua mano di giocare con i capelli alla
base della nuca di Chris, accarezzandolo piano, stando sempre attento a
non farlo cadere .
E se Chris credette che il suo cuore non
avrebbe mai potuto battere
più velocemente di come stava facendo al momento,
cambiò
idea pochi istanti dopo, quando percepì appena il capo di
Darren
che si voltava e le sue labbra che si abbassarono fino alla sua fronte,
pressando un bacio lieve e morbido.
- Oh, sei sveglio - sentì dire a
bassa voce, proprio accanto al
suo orecchio , altrimenti non sarebbe mai riuscito a distinguere le
parole sopra il suono della televisione ancora accesa ed il suo cuore.
Le dita di Darren non si fermarono, i polpastrelli sfioravano appena la
pelle della nuca e poi si infilavano piano trai capelli, come se fosse
un gesto del tutto naturale ed incontrollato.
Chris registrò troppo tardi
che tono in cui il ragazzo
aveva parlato era sorpreso - lo stava coccolando credendo che lui
non se ne sarebbe mai accorto perché dormiva?!
Lui annuì e Darren produsse uno
strano squittio, alzando il
braccio che non era ancorato a Chris e stiracchiandosi
rumorosamente, non smettendo per un solo momento di pressarsi contro di
lui .
Chris trattenne a stento una risata isterica,
chiedendosi come aveva
potuto credere che il sogno di quella notte potesse essere
reale: i sentimenti che aveva provato mentre baciava il
ragazzo era soltanto
un piccolo ed inutile spettro, messi a confronto con le sensazioni che
stava provando semplicemente avendolo affianco, con le sue dita che
vagavano sulla pelle ,tracciando un sentiero di brividi .
Era tutto così intenso che si
domandò come aveva fatto
anche solo a credere che avrebbe potuto ignorare ciò che
provava
senza sentirsi ridicolo (in realtà si chiese come facesse a
vivere ogni giorno con lui accanto senza impazzire) ; perché
il
suo cuore al momento stava
tremando alla sola idea che l'altro fosse reale e caldo sotto il suo
corpo ed ebbe come l'impressione che se mai sarebbe riuscito a sfiorare
le labbra di Darren dicendogli ciò che prova ; un bacio
reale e
sentito - non un una stupida finzione per la telecamere - probabilmente
non
saprebbe più che farsene di se stesso, probabilmente
diverrebbe
soltanto un insieme di sentimenti confusi e battiti veloci.
- Teeeeesoro - Chris rabbrividì a
quella parola, quasi scattando
con il capo in cerca dell'assurda figura astratta , ma si
tranquillizzò subito quando realizzò che era la
voce di
Darren a
chiamarlo - perché era calda, vicina ed aveva distintamente
percepito il movimento delle sue labbra in qualche modo - ed era solo
il sonno a fargli brutti scherzi .
Sorrise perché quel nomignolo non
sembrava poi così male adesso che era l'altro ad usarlo,
anzi .
Si limitò ad un accenno per fargli
capire che lo stava
ascoltando , con le labbra troppo secche e il viso troppo stanco per
parlare .
- Così si sta una meraviglia -
borbottò Darren , piano e
appena udibile, ma riuscì ugualmente a farlo arrossire e
sorridere un po' troppo - MA . . . -
continuò ,
calcando quell'odiosa congiunzione e facendo mostrare un
cipiglio corrucciato a Chris - sono piuttosto sicuro di avere il
telecomando della tua povera televisione sotto il culo , detto
davvero molto finemente. E non mi sento più il busto.
Chris scoppiò a ridere -
perché quel ragazzo doveva essere sempre così idiota -
ed aspettò che l'altro spostasse il braccio prima di
muoversi . Darren si prese tutto il suo tempo in
realtà ,
accarezzandolo ancora un po' prima di rimuovere le dita trai suoi
capelli . Chris lo guardò inarcando le
sopracciglia quando
lo sentì sbuffare appena, assottigliando le labbra per non
mostrargli il
suo sorriso soddisfatto e sperando con tutto se stesso di
non star arrossendo troppo . Lui sorrise timidamente , senza dire una
parola - Darren Criss intimidito, aveva visto ogni cosa a questo punto
.
Si morse le labbra , Chris, non riuscendo più a trattenere
il
suo sorriso - e stando attento a non inciampare - si
alzò , schiaffeggiando piano lo stomaco di Darren
, che
era
ancora disteso scompostamente sul divano , prima di allontanarsi leggermente .
Si stiracchiò tirando su le braccia
più che
poté , ruotando un po' il collo e sperando che avrebbe
smesso
presto di scricchiolare in quel modo così inquietante.
Il suo viso era ancora terribilmente accaldato,
ma non sentiva
più quel calore avvolgente che solo il corpo di Darren
accanto
al suo poteva emanare .
Rabbrividì quando la sua maglia si
alzò un po' troppo ,
scoprendo parte della schiena .
Voltò lentamente solo il capo , mentre si riaggiustava per
il
freddo ,e colse Darren mentre osservava proprio quel punto da
poco
coperto ,gli
occhi troppo caldi ed un
mezzo sorrisetto assonnato - quello che aveva sognato, quello che
lasciava sempre un po'
più senza fiato .
Il riccio ignorò del tutto
l'espressione curiosa che doveva
esserci
sul viso di Chris e si mise lentamente a sedere, prendendo di scatto il
telecomando dietro di se e spegnendo con impeto la
televisione,
stropicciandosi poi gli
occhi come un piccolo bambino, passandosi una mano trai capelli folti e
sul viso.
Chris continuò a sorridere ancora
- perché quel
ragazzo era così stupidamente tenero - e
s'avvicinò , provando inutilmente ad aggiustare il
disastro
che erano i suoi ricci .
Gli porse una mano per aiutarlo ad
alzarsi quando lo vide ancora
fermo. Il più grande accettò subito il suo aiuto
e
strinse la mano attorno al suo polso, ma - per un
assurdo
motivo sconosciuto a Chris - invece di far forza sulle sue gambe e
alzarsi, Darren ghignò e spinse Chris verso di lui,
costringendolo a finirgli rovinosamente addosso.
Chris dovette appigliarsi al suo collo per non
scivolare sul pavimento
- di nuovo ; e lui - con la faccia da schiaffi
più
insopportabile che Chris avesse mai visto - rise e lo aiutò
a
spostarsi per farlo sedere sul sul grembo, stringendogli le braccia -
perché doveva avere quelle braccia così robuste,
perché? - attorno la vita e poggiandogli la testa sul suo
petto
come se niente fosse, lasciando che i suoi ricci solleticassero il
mento di Chris e che quel calore piacevole tornasse ad investire il
più piccolo da capo a piedi .
- Non dovevi assolutamente spostarti te, ne? -
gli chiese Chris,
fingendosi del tutto infastidito, agitandosi leggermente nel suo
abbraccio senza mai realmente distaccarsi .
- Era il telecomando ad essere nel posto
sbagliato, non tu. Tu ci stai benissimo tra le mie braccia.
- Ma quanto sei cretino? - gli chiese senza
aspettarsi una risposta, pizzicandolo piano con due dita sulla spalla .
Rise e Darren alzò il capo come se
fosse stato richiamato da
quel suono, la bocca schiusa in un sorrisino appena accennato -
più simile ad una smorfia divertita ed infantile- e gli
occhi
puntati sul suo viso .
Chris si fermò a quel gesto , il
respiro improvvisamente troppo
lento ed il cuore ormai arreso a muoversi freneticamente e senza sosta
come un pazzo , più veloce di quanto dovrebbe ; il
sorriso
gli si congelò sulle sue labbra e non
poté impedire
alle sue mani di spostarsi ed accarezzare le guancie appena coperte di
barba ispida del ragazzo sotto di lui, i pollici che accarezzarono i
suoi zigomi lentamente , anche Darren sembrò immobilizzarsi,
seguendo il movimento delle mani di Chris quasi senza respirare.
Chris sorrise e sorrise ancora, con gli occhi
che scavavano nel
profondo di quelli di Darren e che non avrebbero lasciato tanto presto
il suo viso , le dita che provavano ad essere leggere e dolci sulla sua
pelle e le emozioni più belle che conoscesse che gli
scoppiavano
nel petto , perché Chris aveva guardato negli occhi di
Darren
,ed oltre alle dieci sfumature stupende di diverse di colori caldi e
freddi, dietro quella unica luce che apparteneva solo a quel ragazzo,
ci aveva visto quei sentimenti, aveva sentito il loro calore rovente e
così forte proprio contro il cuore, come un raggio di sole
che
lo scaldava dentro, senza mai veramente scottare. Ed era lì
quello sguardo che riusciva a fargli tremare le ginocchia , reale e
tangibile proprio davanti ai suoi occhi, non solo viva immaginazione o
un assurda illusione, era reale - reale,reale,reale
- ed era tutto ciò di cui Chris aveva
avuto bisogno per trovare il coraggio.
E non seppe più trattenersi ,
né spiegarsi cosa stesse
facendo ,né chiedersi se fosse davvero giusto farlo in quel
momento, semplicemente avvicinò il viso di Darren al suo,
beandosi del suo respiro sulla sua pelle e poi sfiorò piano
le
sue labbra, dolce e leggero. Senza dire nulla, perché usava
così spesso le parole e decise che al momento erano
sopravvalutate : sapeva che se avesse speso un altro secondo di
più a rimuginare su cosa avrebbe potuto dirgli non lo
avrebbe
mai fatto, sapeva che se anche avesse provato a parlare sarebbe finito
solamente a balbettare frasi sconclusionate .
Le labbra di Darren erano calde , screpolate e
sembravano anche un po'
salate e lo accolsero come se stessero aspettando quel momento da fin
troppo tempo, modellandosi persino in un sorriso mentre si
pressavano su di lui, impazienti.
Sorrise anche lui , allontanandosi piano e
scostando leggermente il
viso,poggiando una tempia sulla fronte dell'altro, tutto
così
confuso e veloce dentro di sé che non riuscì a
capire
neanche cosa stava provando - però stava bene , davvero bene.
Darren provò a raggiungere
nuovamente le sue labbra ad occhi
chiusi , ma Chris si era scostato, così prese a baciargli
con
delicatezza la guancia , la mascella, gli zigomi, piano come se stesse
tracciando un percorso delicato, soffermandosi improvvisamente sulla
sua pelle solo per parlare.
- Non ti azzardare a pensare di aver fatto la
cosa sbagliata, ti prego.
Gli sussurrò addosso, il tono di
voce indeciso tra una supplica
ed un ordine e le sue mani che strinsero leggermente più
forte
la sua maglietta sui fianchi.
Chris si voltò nuovamente verso di
lui , racchiudendo le sue
labbra tra le sue , ancora - perché poteva, per davvero e
non
solo nei suoi sogni; perché Darren sembrava aver bisogno di
sapere che lui non aveva cambiato subito idea su ciò che
aveva
fatto; perché desiderava ancora il suo sapore sul suo.
- Non ho intenzione di perdermi niente di tutto
questo, davvero.
Sussurrò anche lui sulle sue labbra
, guardandolo negli
occhi e mostrandogli un sorriso accennato sulle labbra umide,
accarezzandogli ancora una guancia prima di tornare a sfiorare ancora
le sue labbra.
Lo
sparlare
sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
l'angolo
di
Helpless.
Prima
di qualsiasi cosa:
GRAZIE
a tutti per aver fatto questo percorso con me, GRAZIE per ogni
complimento ed ogni esortazione ricevuta, e GRAZIE , ancora di
più , a
chi mi ha anche aspettato ed ha letto anche questo capitolo .
Ce l'ho fatta davvero, credetemi quando vi scrivo che ero arrivata a
pensare che avrei lasciato questa storia assolutamente incompleta. Ma
mi sono messa di impegno, ho pensato a voi lettori che mi siete stati
di sostegno e alla mia autostima che ne avrebbe risentito se non hai
avrei portato a termine il mio 'compito
'.
So che molti di voi avranno, a buon ragione, dimenticato la storia o
,ancora meglio, l'avranno ben ricordata ed hanno tra la loro roba una
bambolina voodoo con su scritto il mio nome utente; comunque sia la mia
storia è qui, finita , 10.000 che meritate tutte per avermi
aspettato.
Non ho giustificazioni, se non quella che la mia ispirazione
è
completanente volata via da inizio settembre ed ho avuto un vero e
proprio blocco con questa storia - che mi ha seriamente allarmato -
poi ho inziato a programmare altre cose da scrivere e
lentamente
ci sono uscita fuori, riuscendo a eleborare finalmente questo capitolo,
anche se persino il mio stile di scrittura è cambiato .
Dovrebbero esserci delle scuse per voi ogni 10 parole scritte e non
sarebbero abbastanza, in realtà avrei voluto scrivere un
messaggio di scuse per ogni lettore , ma non volevo che venisse
frainteso come un modo per spingervi a leggere.
Non
so se vi aspettavate questo finale o se al contrario
ciò
che ha scritto vi ha deluso, ma l'idea è sempre stata questa
qui.
Ci
ho provato davvero tanto a chiudere ogni situazione in modo perfetto,
ed è davvero strano per me dire una cosa del genere, ma dopo
tutto questo tempo sono davvero fiera di ciò che sono
riuscita
ad ottenere ; però ho sempre paura che qualcosa non sia
stato
chiarito, quindi, ve lo scrivo in grassetto : se
qualunque cosa non sia chiara o se avete delle domande su delle cose
che non ho scritto, mandatemi un messaggio su EFP ( o un tweet al mio
contatto @amitooweird
) e io vi risponderò, SU QUALSIASI COSA.
Bene, spero che sia davvero ciò che
desideravate, magari qualcosa di più.
Grazie a @colfet, che dovrebbe odiarmi ma si è limitata ad
incitarmi per avere il suo capitolo.
E grazie a Vale, la mia cara, dolce e paziente Vale, che ha subito in
silenzio gli sviluppi della storia e le mie crisi esistenziali in
questo mese.
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