That's what you're missing.

di helpless
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. About movies and strange awakenings ***
Capitolo 2: *** 2. About pancakes and speaking mirror. ***
Capitolo 3: *** 3.About idiots and smiling babies. ***
Capitolo 4: *** 4. About nicknames and no-ordinary families. ***
Capitolo 5: *** 5. About lies and lovely puppets. ***
Capitolo 6: *** 6. About beauty and eating pizza. ***
Capitolo 7: *** 7. About photos and sudden tears ***
Capitolo 8: *** 8. About questions and sweet hugs. ***
Capitolo 9: *** 9. About bubbles and talking about the truth. ***



Capitolo 1
*** 1. About movies and strange awakenings ***


Thar's what you're missing
  • That's what you're missing.
Purtroppo (in questo mondo reale)  Darren Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in questo scritto, non mi appartengono (anche perché sono più che sicura che una persona reale non si possa più possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre non conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono reali (ovviamente). La storia non è stata scritta a scopo di lucro.

  1.  About movies and  strange awakenings

"L'ho mandata in un luogo in cui nessuno è mai felice e contento…"*

Gracchiò la malefica voce della regina Narissa, dallo schermo televisivo del salotto di casa Colfer.
- E fu così che Giselle si ritrovò nella realtà. 
Sussurrò teatralmente Chris Colfer nello stesso momento,arricciando le labbra intristito, mentre fissava le immagini animate,con una ciotola
di popcorn stretta in grembo ed il suo migliore amico poggiato su una spalla, che li sgranocchiava.
Quest'ultimo distolse l'attenzione dal film ,lanciandogli un'occhiata e mettendo il broncio anche lui, iniziando ad accarezzare il braccio del ragazzo accanto a se come per rassicurarlo.
-E' una cosa triste, ma tanto troverà il suo principe anche...
Venne interrotto da un improvviso pizzico sulla coscia e sobbalzò, spalancando gli occhi e guardando allibito la mano di Chris, colpevole del suo dolore, non ebbe neanche il tempo di protestare che sentì l'altro sibilare in modo inquietante.
-Darren Everett Criss, io non ho MAI - calcò quella parola con enfasi e convinzione - visto questo film, non iniziare a rovinarmi il finale .
-Non ti preoccupare, non ti sto spoilerando niente di che.
Annunciò il riccio,sventolando con svogliatezza la mano libera dai pop-corn, mentre provava ,in modo disperato, a fissare contemporaneamente lo schermo televisivo ed il suo migliore amico.
-Spoilerando ? Ma come diamine parli ?
Darren ghignò, iniziando a spiegare con tono saccente :
-Sei proprio arretrato... spoilerare signifi- *
 Ma venne ancora interrotto ,questa volta da un semplice sguardo infastidito dell'altro, che lo aveva intimorito.
- Taci e  guarda come la principessa rovina il suo magnifico vestito per le strade di NY,su.
Lo esortò Chris con tono esageratamente controllato, tanto da far temere a Darren che ,se avesse anche solo pronunciato un'altra parola ,lui gli avrebbe legato la lingua pur di non farlo parlare.
Per questo, ci fu silenzio per un po' e gli unici suoni udibili furono la voce acuta e squillante della protagonista e il molesto masticare di Darren , fino a quando  Colfer ,aggrottando  le sopracciglia e squadrando confuso la scena del film, disse:

-Certo che le principesse sono davvero delle stupide... insomma delle oche..*

Darren , a quelle parole ,  si scostò bruscamente dal suo posto, in modo da poter  guardare in viso il suo migliore amico, e con impeto ordinò:  - Non offendere le mie ragazze! *
Chris provò in tutti i modi ad assumere un espressione scettica a quello strambo tentativo di difesa del riccio , ma la situazione appariva davvero comica, poggiò una mano sul viso e  strinse gli occhi cercando di trattenersi, ma fu del tutto inutile in quanto scoppiò in una fragorosa risata incredula.
Si fermò solo quando notò che l'altro non era affatto divertito da tutto quello, al contrario aveva un espressione offesa,le labbra piegate nel solito broncio ed i suoi occhi  sembravano due pozzanghere di oro liquido, tanto che erano grandi ed acquosi.
-Ritira subito quello che hai detto.
Brontolò ,puntandogli un dito contro,incrociando poi le braccia sul petto , in attesa di scuse.
Chris sbatté le palpebre un paio di volte , fissandolo perplesso.
-Oddio Dar,non ti sapevo così permaloso , chiedo scusa a te e alle tue galline cantanti con la coroncina.
Disse in tono scocciato , mentre affondava di più la schiena nei morbidi cuscini del suo divano e tornava a concentrarsi su quello che accadeva in tv.
Darren provò a ribattere, spalancando la bocca allibito, ma si distrasse osservando l'entrata in scena del personaggio di Robert nel film, così con un sorriso beffardo tornò al suo posto.
-Te la cavi solamente perché è appena arrivato il futuro principe di Giselle.
Disse in tono soddisfatto, ridacchiando per la piccola rivincita che riuscì a prendersi.
Inutile dire che si beccò un altro pizzico sulla coscia ,questa volta con l'aggiunta di uno schiaffo, dato con forza, sulla spalla destra.
- Se arriverò al finale,  -  iniziò il ventunenne, interrompendosi  per un improvviso sbadiglio  - già sapendo quello che accadrà, sappi che la mia furia cadrà su di te.
La sua voce era davvero troppo assonnata per far si che la minaccia risultasse credibile. 

Infatti, passarono appena una ventina di minuti da quelle sue ultime parole  che  i suoi  gli occhi faticarono a restare aperti,mentre lui ,inconsciamente, si poggiò sulla spalla dell'altro,sbadigliando sempre più frequentemente ,finendo poi per addormentarsi del tutto.
-Lo sapevo che non ci saresti arrivato al finale.
Mormorò sottovoce Darren , più a se stesso che al ragazzo, quando lo vide dormiente sulla sua spalla. Spostò il più delicatamente possibile la ciotola ,che era ancora tra le mani di Chris, sul tavolo e posò il capo del ragazzo sul suo petto, in modo da potergli fare spazio tra le sue braccia.
Lo strinse , stando sempre attento a non risvegliarlo, e lo osservò , sorridendo.
In quel momento,  sembrava ancora più  piccolo di quanto realmente fosse, quasi  indifeso, con quelle sue ciglia chiare e lunghe che si posavano sulle guance appena arrossate e quell'espressione calma sul viso. Gli scostò con un dito i capelli dalla fronte,ridacchiando quando quello borbottò qualcosa nel sonno a quel tocco.
Sperò che non si svegliasse, altrimenti avrebbe dovuto subire i suoi rimproveri  isterici, in quanto Chris si sentiva trattato come un bambino ogni volta che lui evitava di svegliarlo quando si appisolava - e Chris odiava essere trattato da bambino.
Si accomodò meglio sul divano, sempre con un sorriso intenerito sul viso, e si rilassò , imponendosi di non cadere addormentato anche lui,perché avrebbe dovuto portare il suo amico a letto.

                                                            ###


Il soprano spalancò gli occhi ,ridestandosi improvvisamente.
Credeva che il suo risveglio sarebbe stato doloroso , ricordava d'essersi addormentato sullo
scomodissimo  divano del suo salotto, ma stiracchiando le braccia e le gambe si rese conto di essere ben riposato e che nessuna delle sue ossa gli doleva, così sbadigliò , guardandosi intorno e ritrovandosi in camera sua.
Restò ancora per un po' seduto nel letto,massaggiandosi il collo e fissando il vuoto, ricordando a se stesso di ringraziare Darren: era sicuramente stato lui a portarlo fino al suo letto l'altra sera.
Nel momento esatto in cui l'immagine del ragazzo gli si figurò in mente, udì il letto cigolare ed un fruscio di lenzuola,  accorgendosi così della presenza di qualcun altro nella camera.
In un modo stranamente naturale per lui, intuì che si trattava proprio di Darren ,alcune volte capitava che il ragazzo era così stanco da decidere di rimanere a casa sua per la notte.
A conferma del  suo pensiero, vide improvvisamente una testa riccia spuntare da sotto il cuscino accanto a lui.
Lo guardò mentre si stiracchiava, 
scostandosi dalla fronte uno dei tanti ricci ribelli ed accarezzandosi la guancia arrossata dal troppo contatto con il cuscino. Quando i loro sguardi si incontrarono, Darren gli dedicò il suo solito,adorabile sorriso assonnato, che venne subito ricambiato .
Chris distolse l'attenzione da lui ,sbadigliando ancora, e restò a fissare le pareti della sua stanza, aprendo e chiudendo gli occhi ancora troppo appesantiti dal sonno, come per allenarsi a restare sveglio.
Quando riuscì a vederci finalmente bene, si spostò piano sul ciglio del materasso, cercò con lo sguardo le sue pantofole e stiracchiandosi un'ultima volta ,poggiò i piedi sul pavimento.
Era sul punto d'alzarsi dal letto, quando le braccia di Darren lo strinsero improvvisamente e lui si sentì tirare all'indietro. Si ritrovò ,involontariamente, di nuovo disteso,  poggiato sul  petto del suo migliore amico che, come suo solito,  affondò il viso nell'incavo del suo collo, forse ispirando il suo odore e solleticandolo con la barba ispida delle sue guance.
Sorrise e, ne era più che sicuro, l'altro ricambiò quel sorriso sul suo sensibile collo ,lasciando che un brivido piacevole gli investisse la pelle.
Il contro tenore si immobilizzò a quei gesti pieni di affetto e alle sensazioni che gli procuravano , mentre  il suo cuore fece una capriola, un triplo salto mortale carpiato  e ritornò  al suo posto , battendo fin troppo forte contro la sua cassa toracica.
-Buongiorno, amore mio.
Sentì sussurrare appena dal ragazzo, frastornato ancora dal fracasso che stava facendo il suo cuore.
Come che l'aveva chiamato?
Amore?
Non aveva sentito male ,no?
Aveva realmente detto Amore mio?
Forse stava avendo delle allucinazioni uditive, o forse era Darren ad aver perso il senso delle parole.
'A-m-o-r-e,' sillabò  mentalmente ' suona così bene detto dalla sua voce, a dire il vero ... ogni cosa suona bene detta dalla sua voce' *
Strinse gli occhi e scosse la testa, come per scacciare il  pensiero da adolescente in crisi ormonale  che aveva appena elaborato, mentre la persona che era causa di tutta la sua  confusione si spostava lentamente da lui ,tenendolo però  sempre stretto.
 Il suo migliore amico sorrise non curante ,  come se non ci fosse davvero nulla di assurdo in quella situazione , difatti ,si avvicinò al viso di Chris e premette un impercettibile bacio all'angolo della sua bocca, strofinando il naso sulla sua guancia prima di allontanarsi.
Il cuore di Colfer ,in quel momento , si era completamente arreso e si agitava solamente frenetico a sinistra del suo petto, non sapendo neanche esso cosa fare.
'Mi sono perso qualcosa'  pensò ,stupendosi del fatto che i suoi pensieri avessero ancora un senso logico e compiuto,   sentendo le guance arrossarsi e ogni altra parte del suo corpo accaldarsi.
'Decisamente, Colfer,Decisamente'  rispose una voce fastidiosa e lontana.


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Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di  l'angolo di Helpless.

*coffcoff*  Vi ricordate ancora della mia esistenza?
Spero tanto di no, non credo di essere  un bel ricordo.
Comunque sia, sono di nuovo qui, quindi vi conviene mettervi a riparo.
Avevo detto in giro che sarei tornata presto con altre storie, ma  naturalmente ,perché sono io (cè ,non ci sono altre spiegazioni), ho fatto passare molto più di un anno e solo ora sto tornando a pubblicare .-.
Spero per me, che qualcuno abbia ancora voglia di leggermi e non si sia ancora reso conto di quanto possa far male alla psiche (?).
Lo so, lo so benissimo ,che non si capisce un bel e completo niente di questo capitolo, ma prometto che più si va avanti e più l'insensatezza trascritta raggiungerà un minimo di senso.
Qualcuno di voi ha capito qualcosa?

Giusto per essere un po' ovvi, non prendete la mia storia sul serio, è solo un po' di demenza mista a quel minimo di fluff indispensabile, l'ho scritta per puro divertimento .
Inoltre credo che tutta la storia non farà il minimo riferimento a nessun avvenimento crisscolfer  accaduto tra settembre e maggio scorso - in quanto sono stata lontana dal fandom e da tutto ciò che riguarda una connessione internet  (a questo proposito  se avete avvenimenti crisscolfer di quel periodo da raccontarmi FATELO, diciamo che sto cercando di recuperare il tempo perduto AHAHA).
Per adesso ho quattro capitoli ben pronti , ma ho deciso che avevo bisogno dell'appoggio di qualche lettore, per questo ho pubblicato.



Ora  per chiarire e anche per abitudine, vi metto le mie note:
  1. *  Allora, ho deciso che la fan fiction dovesse iniziare con Chris Colfer e Darren Criss alle prese con 'Come d'incanto', sarà che dopo  anni che questo film è uscito nelle sale cinematografiche , io sono riuscita a vederlo  e me ne sono letteralmente innamorata . Quindi ho immaginato che il nostro hobbit  lo amasse anche lui  e che abbia costretto il suo caro migliore amico a guardarlo, anche perchè il film parla di questa realtà fatata alternata alla realtà quindi mi sembrava adatto. Naturalmente quella riportata in alto non è altro che una battuta del film, recitata dalla malefica regina Narissa; Giselle ,che viene citata un po' di volte , è la principessa protagonista e Robert è il protagonista maschile. 
  2. * Allora : Darren usa parole  da fanatico da telefilm, Chris non ci capisce nulla. Non credo sia così anche nella realtà, anche perché 'spoiler' è una parola inglese e blablabla ... ma visto che non era necessario mantenere molta credibilità nella storia,  ho inserito una scena del genere ,che mi divertiva molto c:
  3. * Colfer dice questo perché nel film vengono messi molto in evidenza gli assurdi comportamenti dei personaggi delle favole.
  4. *Perché sì, altro che Mia,Hethear o compagnia bella, le uniche ragazze che Darren ama realmente, ad esclusione della sua mamma, sono le  care principesse u.u
  5. * Questa battuta qui da 'adolescente in crisi ormonale' è di msbrows eheh.

Bene, quindi resto qui, dietro lo schermo del pc , in attesa di risposte e commenti , che spero ci saranno.
Al prossimo aggiornamento  (:
Grazie a chiunque leggerà!!
 Se volete scrivermi un semplice tweet, o un dm , o semplicemente seguirmi questo  è il mio profilo twitter.
E grazie ancora, con tutto il mio cuore,  a MartyYeppa
 , itspulcina   ,  SilGleek94   ,  ReginaBoo , _loveseeker  e _Jatto_  per avermi inserito tra i loro autori preferiti, è davvero un onore per me *--* .

Al prossimo aggiornamento, che se ci saranno riscontri positivi - magari tramite una recensione *coffcoff*- avverrà tra una settimana (:




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Capitolo 2
*** 2. About pancakes and speaking mirror. ***


that's what you're missing 2
  • That's what you're missing
Purtroppo (in questo mondo reale)  Darren Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in questo scritto, non mi appartengono (anche perché sono più che sicura che una persona reale non si possa più possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre non conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono reali (ovviamente). La storia non è stata scritta a scopo di lucro.


  1.  About pancakes and speaking mirror.
"Decisamente, Colfer,Decisamente"
La testa di Chris scattò verso la fonte di quella voce ,ma era lontana e confusa ,come una fastidiosa interferenza radio; inoltre  in quella camera , al di fuori di lui ed il suo migliore amico ,che sembrava aver perso quei pochi neuroni che possedeva , non c'era nessun altro.
Si voltò lentamente verso di lui, provando a guardarlo in viso per  capire cosa avesse e per quale motivo si era comportato in quel modo quel mattino. Darren si limitò solamente ad accentuare di più il suo sorriso  , quindi lui tornò a guardare velocemente dinnanzi a se, adagiandosi meglio contro il suo petto.
Provò a parlare della sera precedente , ignorando la mano del ragazzo che aveva iniziato a tracciare disegni immaginari sul suo braccio, continuando a non comprendere il suo comportamento.
- Neanche ieri sono riuscito a vedere il finale del film, vero?
Chiese, con tono sconfitto, rinunciando a prendersela con l'altro che non lo aveva svegliato, come sempre lui gli aveva raccomandato - ordinato - di fare.
Darren non gli rispose, facendolo innervosire ed irrigidire contro di lui sempre di più, limitandosi a ridacchiare.
D'improvviso, mentre ancora attendeva una risposta, il controtenore percepì un'umida calda carezza scaricargli improvvisi brividi sulla pelle. Iniziò in un punto impreciso dietro l'orecchio, fino a scendere dolcemente fino al collo e con estrema lentezza arrivare fino alla clavicola, soffermandosi con delicatezza su ogni punto sensibile della sua pelle accaldata . Fu solo dopo aver rilasciato un profondo respiro inconsapevolmente trattenuto, che Chris realizzò che erano le labbra di Darren a fare tutto quello .
Provò ad articolare qualche parola , ma riuscì solamente a boccheggiare, perché controllare il ritmo del suo stesso respiro sembrava essere diventato davvero arduo.
-Vero, - sussurrò il riccio ,allontanandosi di poco, ed il tono roco che aveva assunto la sua voce influì sempre di più sulle capacità di controllo del soprano -  ti ho distratto troppo.
Pronunciando quelle ultime parole, una delle mani di Darren scivolò con lentezza sul suo addome, arrestandosi improvvisamente sul bordo dei suoi pantaloni, ma Chris agì velocemente e , senza neanche rendersene conto ,alzò il braccio e con poca delicatezza schiaffeggiò quella mano ,stupendosi di se stesso.
Con sua sorpresa, Darren si staccò senza protestare e sciolse la presa su di lui, sorridendo e alzandosi dal letto  , esclamando con tono divertito :
- Scusa , scusa -  allungò persino le mani davanti a se - i denti, ho dimenticato di lavare i denti, lo so che ti da fastidio solo  che ... non ho saputo resistere.
Disse quell'ultima frase con tono più suadente ed uscì dalla camera, comportandosi nel suo solito modo entusiasta, canticchiando frasi a caso*  mentre si recava in bagno.
Lui, nel frattempo , inspirò ed espirò profondamente,cercando di calmarsi, mentre i brividi continuavano a scendere lungo la spina dorsale ed il percorso delle labbra dell'altro infuocava ancora sulla pelle.
Le sue guance erano così calde da far male e , per qualche assurda ragione , il suo cuore sembrava essersi messo in allenamento per la maratona di New York, correndo all'impazzata dentro di lui ed i suoi battiti, troppo rumorosi ed assordanti , gli rendevano impossibile concentrarsi.
"Assurda ragione? E' l'amore,tesoro"
Di certo, Darren che ritornò nella stanza indossando nulla se non un misero boxer,aggirandosi  intorno a lui con grande indifferenza, non era un incentivo a ragionare .
Fortunatamente, il ragazzo recuperò dei vestiti dal cassetto e si vestì , esclamando qualcosa che il soprano non riuscì realmente a capire, mentre spariva nuovamente verso  qualche altro ambiente delle casa.
Lasciato di nuovo solo, Chris afferrò il cuscino che aveva affianco a se , prese un bel respiro e ci affondò il viso dentro,soffocando un urlo .
Rimase con il cuscino ancora premuto sul volto ,forse provando inconsapevolmente  a soffocarsi , e sussultò ,completamente sorpreso, quando si accorse che era completamente intriso del profumo di Darren. Si staccò  da esso e lo lanciò per aria, passandosi una mano trai capelli in modo esasperato.
Era un sogno,uno strano, fin troppo  concreto  sogno, ma niente di più.
Non c'era altra spiegazione.
A quanto pare, portava a questo guardare commedie romantiche assieme al suo amico così dolce, così speciale, così sexy,così ...
Forse ,era meglio smetterla di sottolineare tutti i motivi per cui la sua mente stava fantasticando su di lui.
Sarebbe rimasto al centro del letto a commiserarsi ed aspettare che qualcuno lo risvegliasse da tutto quello,pensò persino a riempirsi di schiaffi da solo per ridestarsi, ma la voce decisa e così carica di allegria di Darren, , lo stava chiamando e c'era nell'aria uno stupendo profumo che risvegliava il suo stomaco e lo faceva gorgogliare in una maniera imbarazzante.
Prese l'ennesimo respiro profondo, e si disse che infondo non c'era nulla di male a godersi un proprio sogno,perché non vedere cosa aveva elaborato il suo cervello?
Infondo, avrebbe sicuramente riaperto gli occhi sulla realtà...
Si comportò come se  nulla fosse : si diede una rinfrescata in bagno e,stranamente affamato,si avviò alla ricerca di Darren.
Attraversando il corridoio, si rese conto di essere a casa sua, anche se essa era leggermente diversa da come era abituato a vederla: il color crema delle pareti era cambiato, sostituito da un altro più caldo e vivace giallo paglierino ; lo sgombro scaffale che aveva da poco acquistato non sembrava poi più così nuovo e le mensole erano piene di cianfrusaglie che non aveva mai visto o altri oggetti che ricordò appartenessero a Darren.
Era pur sempre casa sua, ma c'erano sprazzi della presenza del suo migliore amico ovunque, come ad esempio quel leggero ed onnipresente disordine , o quegli  improbabili  CDs che mai avrebbe comprato sparsi negli scaffali.
 Quando arrivò alla porta della  cucina, si affacciò di poco  per osservarla e  notò che anche quella era cambiata.
Darren era  lì  - e per stupore, o forse più orrore, di Chris - stava preparando la colazione.
Rimase immobile, ancorato allo stipite della porta, a guardare come l'altro ragazzo si aggirasse facilmente trai mobili della cucina e come con gesti fluidi e veloci mettesse a caricare la macchinetta del caffè, per poi correre verso il frigo ed aprirlo, cacciando fuori una bottiglia di succo alla mela*, poggiandola su di un tavolo apparecchiato.
Poi lo vide fermarsi davanti ai fornelli ed osservare con aria dubitante la padella messa sul fuoco, che , a giudicare dall'odore, conteneva un pancake .
Notò il modo in cui si mordeva le labbra e con sguardo concentrato impugnava il manico della padella, muovendo il polso, cercando di rigirare il contenuto prima che si bruciasse.
Notò la sua insicurezza e prima ancora che potesse realmente rendersene conto, arrivò alle sue spalle ,coprendo la sua mano e guidandola nel gesto,girando finalmente quel dannato pancake.
-Tu e le padelle non andrete mai d'accordo.
Gli sussurrò teneramente, accarezzandogli il polso mentre ritraeva la sua mano . Darren si girò verso di lui, per nulla sorpreso , e con una finta espressione infastidita , afferrò i suoi fianchi e lo avvicinò a se.
- Anche essendo adulto e vaccinato, hai  ancora bisogno di aiuto quando si tratta di maneggiare una padella.
Continuò Chris con tono sarcastico,ma esitò, percependo il calore intenso di quelle mani sulla sua maglia sottile e tremando dall'agitazione.
-Questi  qui  - disse il riccio ,indicando i tre pancakes presenti nel piatto accanto ai fornelli  - li ho fatti completamente da solo, avrei girato anche l'ultimo ,se non fossi arrivato tu.
- Se  non fossi arrivato io , probabilmente quel pancake adesso sarebbe completamente bruciato su un lato.
Darren storse il viso in strane smorfie ,
facendo il verso alle sue parole , ridacchiando quando finì di pronunciare la frase scimmiottata.
A quei comportamenti  così familiari per lui , il tremore del corpo di Chris diminuì gradualmente ed il calore di quelle mani non sembrò poi così sbagliato e scottante.
Scosse la testa, sorridendo liberamente e ,istintivamente ,allungò le braccia verso il collo del ragazzo e lo strinse forte,ridendo.
- Che tesorucci ! Mi state facendo alzare il tasso glicemico nel sangue alle stelle...
Di nuovo quella  interferenza radio, chi diamine era? Ma sopratutto, cosa diamine voleva?
Si distaccò piano dal ragazzo, continuando a tenere le braccia attorno al suo collo, e si guardò nuovamente intorno, quasi aspettandosi di scovare un intruso nella stanza in cui si trovavano.
Distratto da quell'interruzione,non si accorse di quanto il viso dell'altro si fosse accostato al suo.
Lo realizzò solamente,quando , voltando piano il viso per chiedergli se anche lui avesse udito quella voce, percepì le labbra del riccio  sfiorare il suo orecchio ed il suo respiro solleticare la sua guancia.
In quel istante dimenticò qualunque cosa avesse dovuto dirgli.
Per quanto ogni parte del suo cervello gli urlasse di allontanarsi,il suo corpo intero formicolava in cerca di  altro contatto,di altre emozioni così sconvolgenti.
'Solo un sogno,
Solo un sogno,
Solo un sogno'

 Lo ripeté a se stesso come se fosse un mantra, riportandosi alla realtà, ma dentro di se scoppiò ugualmente una guerra civile per scegliere cosa fare. Perché anche se era nella sua testa e tutt'intorno appariva diverso, quel ragazzo era pur sempre Darren e lui percepiva qualcosa di sbagliato nel lasciarsi andare a quella fantasia.
A bloccare del tutto le sue colluttazioni mentali, ci pensarono le parole che Darren sussurrò  al suo  orecchio , con tono estremamente giocoso ,conoscendolo bene probabilmente stava anche ghignando:
- Non ti ho dato ancora un bel buongiorno,uno come si deve.
Il suo respiro si spezzò a quella frase  così innocente detta con un tono così malizioso, ma non riuscì a muoversi come aveva pensato e chiuse gli occhi,  arrendendosi a qualunque cosa sarebbe successa, irragionevolmente spaventato.
Darren sfiorò con dolcezza la sua guancia con le dita, quasi come se avesse voluto tranquillizzarlo e lo sospinse verso di se,poggiandogli una mano sui fianchi,  catturando le sue labbra e facendole combaciare.
Lo baciò come se avessero tutto il tempo del mondo per stare insieme,lasciando che le loro labbra si accarezzassero piano,approfondendo il bacio con dolcezza.
 Tutto quello che accadde fu indescrivibile per Chris.

Erano  sensazioni  così familiari ,rassicuranti e così reali da confonderlo ed intimorirlo.
La barba ispida  di Darren sfregava il suo viso, mentre il suo profumo inconfondibile, lo stesso che aveva impresso per  ore sulla pelle dopo ogni loro abbraccio
*, era l'unica cosa che respirava.
Non stava realmente pensando a quello che faceva, muoveva le mani sul viso, trai capelli del suo migliore amico  come ancorandosi al calore della sua pelle, rabbrividendo ogni volta che lui sorrideva sulle sue labbra alle sue reazioni.  
Si staccarono altrettanto lentamente con uno schiocco umido che risuonò nell'aria, assieme ai loro respiri profondi.
Alzò piano gli occhi e vide l'espressione riluttante che Darren aveva assunto,sembrava che il ragazzo  avesse preferito soffocare piuttosto che terminare quel bacio.
E non era neanche l'unico a sentirsi a quel modo.
-Così mi costringi a riportarti a letto.
Lo disse lui stesso con tono piuttosto sensuale. In realtà non aveva neanche pensato in quel momento, scombussolato com'era interiormente. Era stato come se qualcosa lo avesse obbligato a cacciare fuori dalla sua bocca quelle parole, contro la sua volontà. Ma non diede importanza a tutto quello, era troppo concentrato nell'osservare le labbra rosse  e umide di baci del ragazzo difronte a se,abbassando gli occhi per evitare il suo sguardo.
A quelle parole dette dalla sua voce, Darren si strinse  di più a lui,mordendo scherzosamente  la pelle sensibile del suo collo.
Se andava avanti così,con tutte queste sensazioni,  sarebbe morto ancora prima di svegliarsi.
Inspirò forte, come per riprendersi , e percepì uno strano odore fastidioso nell'aria .
-Brucia!
Esclamò allarmato . Darren lo guardò confuso , poi facendo mente locale, si girò di scatto, spegnendo velocemente i fornelli.
Il pancake all'interno della padella era completamente bruciato, emanava persino del fumo.
Entrambi lo fissarono delusi, poi ridacchiando il riccio lo gettò nella spazzatura, posando la pentola nel lavabo e risciacquandola con dell'acqua.
- Sei una distrazione!
Lo accusò scherzosamente il ragazzo,mentre si asciugava le mani con uno straccio e gli faceva segno di sedersi al tavolo . Quando Chris stava per sedersi ,lui si avvicinò velocemente e sorridendo gli  spostò  addirittura la sedia e si inchinò in maniera esagerata, ridacchiando mentre si rialzava.
- Adesso mangiamo, mh?.
Disse prendendo il piatto con le frittelle non bruciate,la caraffa con il caffè e poggiandoli sul tavolo ,per poi accomodarsi anche lui. 
Chris annuì in risposta, troppo confuso per fare altro.
 Infatti, mangiò meccanicamente il pancake  e mezzo che gli fu servito nel piatto ,
rinvenendosi solo quando si rese conto che quello era commestibile - forse non era ottimo, ma comunque possibile da mangiare .
Si stupì, cogliendo un lato positivo dei suoi sogni : nella sua realtà , l'altro era  un completo disastro in cucina*.
-Allora, sono stato bravo?
Chiese Darren con voce nuovamente squillante e carica di aspettativa .
Alzando  il viso dal piatto per osservarlo,Chris si accorse che aveva il labbro sporco dello sciroppo d'acero usato per condire i dolci.
Ridacchiò,allungando la mano per ripulirlo e forse soffermandosi un po' troppo sulle sue labbra con le dita,ricordando quello che era accaduto prima .
-Sono la cosa più buona che io abbia mai mangiato, bravissimo.
Mentì , sorridendo. In realtà , erano troppo spessi e forse anche crudi, ma non riuscì a dire altro davanti a quello sguardo soddisfatto e fiero. Darren sbuffò una risata,  cosciente che  l'altro aveva mentito, e si versò un bicchiere generoso di succo,versando subito dopo un generosa tazza di caffè a Chris.
-Non ti mettere a criticare anche questa volta quello che bevo la mattina, non mi ridurrò mai ad ingozzarmi di caffeina come te.
Chris annuì, ma mentre lo faceva udì la sua stessa voce rispondere:
-Quella roba è piena di acidi, prima o poi ti schianterà lo stomaco.
Si tappò la bocca, stranito da quella nuova risposta automatica e involontaria . Il suo amico non si accorse di nulla e  si limitò a roteare gli occhi , prendendo una gran sorsata  dal bicchiere,comportandosi come se fosse abituato a quei piccoli scambi di battute.
- Ricorda che abbiamo l'appuntamento a pranzo.
Gli rispose invece, facendolo annuire perplesso, in quanto non sapeva davvero dove sarebbero andati e se sarebbe stato qualcosa di importante, o se  si trattava solamente di pranzare fuori.
Vide il riccio alzarsi ed iniziare a sparecchiare , quindi s'alzò anche lui, volendo aiutarlo, ma non aveva idea di quale fosse il posto di tutti quegli oggetti sul tavolo, per questo si limitò a prendere la bottiglia di succo e rimetterla nel frigo.

-Mi è mancata così tanto, fa niente se è stata via solo una giornata.
Sussurrò piano Darren,assumendo il suo  sguardo gioioso - quello che gli formava quelle piccole, adorabili  rughette d'espressione attorno agli occhi e risaltava le pagliuzze d'oro nelle sue iridi- *  mentre iniziava a ripulire i piatti.
 Chris sorrise automaticamente alla vista di quell'espressione sul viso dell'altro,  fingendo di capire cosa  intendesse, anche se interiormente continuava a chiedersi di chi diamine stesse parlando, iniziando a preoccuparsi seriamente per quell'incontro.
-Perché non vai a prepararti? Altrimenti facciamo tardi.
Lo avvertì Darren,distogliendolo dalle sue paranoie, quando  lo notò  fermo accanto al frigorifero chiuso.
- Ma non è a pranzo l'appuntamento?
Chiese Chris,  alzando un sopracciglio .
-Sì , solo che è già mezzogiorno.
Gli rispose pacatamente l'altro , alzando anche le spalle, come se non ci fosse nulla di strano in tutto quello .
Il soprano  si passò una mano trai capelli, assolutamente perplesso.
- Abbiamo fatto colazione a mezzogiorno?! Cioè ...dico , non ci conveniva aspettare un'oretta e pranzare direttamente?
"Invece che ingombrarci lo stomaco con quella roba mezza cruda"  omise di dire.
- Prima di tutto, possiamo anche dire di aver fatto un 
brunch , fa molto  più figo. -  sentenziò il riccio, annuendo anche con soddisfazione, poi abbassando lo sguardo e simulando una davvero poco credibile espressione pentita , si giustificò:
 -  E' che ... quando ho controllato l'orario, no? Io avevo già iniziato a cucinare e  non mi andava proprio di sprecare tutta la fatica fatta per fare i miei pancake ... così non ti ho detto che ore fossero per farteli mangiare, altrimenti finivano nella spazzatura.
Chris lo guardò , trattenendo a stento una risata, perché aveva l'impressione di aver a che a fare con un bambino: certe cose non cambiavano neanche nei sogni.


###




Chris poggiò i suoi vestiti di ricambio su un ripiano accanto al lavandino: non aveva affatto voglia di farsi trovare nudo in camera, anche se a quanto pare al Darren dei suoi sogni non sarebbe affatto dispiaciuto, forse anche a quello della sua realtà, pensandoci bene.
Stava quasi per sfilarsi la maglia bianca di cotone che indossava, con una stampa al centro troppo colorata per essere sua,quando uno strano rumore  lo distrasse.
Sembrava quasi che qualcuno stesse bussando su un vetro,o logicamente pensando, che qualcuno ci stesse lanciando sopra qualcosa.
Guardò verso la piccola finestra del bagno, credendo che il fracasso provenisse da lì , ma tendendo meglio l'orecchio si accorse che non era così.
Si rese conto , solo dopo un po'  , che quell'improbabile rumore proveniva dallo specchio affisso alla parete.
Poggiò piano una mano sulla superficie dell'oggetto, stranito da quello che sentiva e, fissandolo  intensamente, vide che una figura stava iniziando a svilupparsi al suo centro .
Rimase a guardare,
spalancando gli occhi e la bocca, convincendosi del tutto che quello fosse un sogno.
Poi quando riconobbe la figura, si corresse : quello era un' incubo, altro che splendido sogno.
A
ltrimenti, per quale diamine di motivo  Mark Salling era riflesso in uno specchio, mentre con un ghigno sul viso bussava sulla sua superficie per farsi notare?
Chris soffiò sul vetro, lo colpì, strofinò la mano sopra di esso, provò di tutto per  cancellare  quell'immagine: non avrebbe permesso al suo collega di interferire anche in quel assurdo sogno , non avrebbe di certo sopportato le sue provocazioni  anche nella sua mente.
Ma Mark-nello-specchio rise , buttando indietro la testa, come a confermargli che quello che stava facendo era perfettamente inutile.
-Mi dispiace tanto,tesoro, ma non sparisco.
Ascoltò quella voce, riconoscendola in quella che momenti prima lo aveva infastidito,trovando un senso a quelle battutine , secondo lui di cattivo gusto e senza fondamento,  sui suoi inesistenti sentimenti per Darren.

-Sì, sono proprio io, tesoro*
-Oddio, mi senti anche pensare , che cazzo sei?
-Calma,tesoro.Adesso facciamo due chiacchiere,mh?


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Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di  l'angolo di Helpless.

Cosa avevo detto?
Che avrebbe preso un senso?
Mh, bhe , mi sa che dovete aspettare anche per questo allora.
Non succede poi molto o no?
E tutto un "Omiodio il mio migliore amico ha sbattuto la testa e crede di stare con me"  o anche  "E' un sogno, ora riapro gli occhi" o ancora "Da quanto Mark possiede gli specchi?"
Mi sono divertita così  tanto a scrivere il momento sul letto all'inizio, per non parlare della scena del pancake *-*
Questo capitolo è decisamente più lungo e spero che anche gli altri riusciranno ad essere tanto lunghi u-u
Ehi,ehi ... secondo voi chi è che manca a Darren? idee?  
Io lo so *gongola*  c:
-Idiota, è la tua storia, è ovvio che lo sai - mi direte voi, ed avrete anche ragione.
 
Ora,giusto per abitudine, visto che non c'è poi molto da capire senza inserire spoiler (?), ecco le mie note:
 
  1. * Per chi non lo avesse compreso, è un chiaro riferimento alla strana abitudine -ma pur sempre adorabile- dell'hobbit di improvvisare canzoni mentre fa una qualunque azione ahaha.
  2. * Allora, sia chiaro che questa cosa del succo alla mela ,per chi non lo sapesse, non me la sono inventata, eh. 
  3. * Volevo chiarire una cosa( non so per quale assurdo motivo) ma questa cosa del profumo per me non è una cosa melensa inserita così per fare, mi capita realmente: ogni volta che abbraccio il mio migliore amico -o forse meglio dire che lo stritolo- dopo mi ritrovo il suo odore addosso per ore ( la mia animala gemella msbrows direbbe che ho appena inserito un elemento Rosanni nella mia ff).
  4. *Molta gente vede Darren come un gran cuoco o almeno un tipo che ama cucinare, io lo vedo un tipo un po' troppo imbranato e maldestro per essere realmente bravo in cucina. Poi , se non sbaglio, dovrebbe esserci anche un 'intervista in cui lui stesso ammette di essere una frana in tutto quello che riguarda la cucina... se la ritrovo ve la posto u.u
  5. *  Ohdio, quello sguardo, per intenderci meglio , sto parlando di quello sguardo carico di emozioni e tenerezza che Darren assume subito dopo aver cantato mentre sorride, capito?
  6. * Alzi la mano chi conosce o segue  o ha seguito la serie Supernatural (?), bene avete o non avete alzato la mano (?),  c'è da precisare che questo 'tesoro' , possibilmente letto in tono lascivo e derisorio (lo so ,pretendo troppo) , è un omaggio al mio amato Dean Winchester , avete presente  'L'inferno a scuola' ,episodio della quarta serie, ECCO.

Come anticipato le mie note sono leggermente, ma solo leggermente, inutili.
Se avete domande non vi trattenete dal farle , io sono dietro questo pc aspettandole.
E bhe ,quindi al prossimo capitolo , che arriverà tra una settimana  c:
Grazie  alle tredici persone che hanno inserito la storia tra le seguite, alle due persone che hanno inserito trai preferiti  e grazie ancora di più ad _Breakable  e Whatshername per aver recensito, davvero gentilissime.

Inoltre, grazie a
alwaysforevah
per avermi inserito tra gli autori preferiti.

Grazie a Valentina che ha sopportato i miei scleri (anche conoscendo a mala pena la crisscolfer).

And then the last but not the least , un grazie gigantesco alla mia
msbrows ,che è accanto a me da quando questa storia era solo una piccola idea e probabilmente la ama più di quanto faccia io, visto che l'ha persino pubblicizzata in giro ed è lei ad incoraggiarmi a scriverla ogni giorno.

Dovrei aver detto tutto, al prossimo aggiornamento!




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Capitolo 3
*** 3.About idiots and smiling babies. ***


That's what you're missing3 Credo che  ognuno di voi che fa parte di questo fandom sa e capisce per quale motivo non ho aggiornato la storia la scorsa settimana.
E a proposito di questo, non voglio scrivere molto ... solo : Ciao Cory, manchi tanto.
Ma, sapete, 'the show must go on' e altre stronzate così, quindi ho pensato di tornare.
Prima che leggiate, sappiate che questo è dedicato a tutti quei gleeks , che come me, oggi sono rimasti a casa ad inveire contro lo schermo del pc e lo streaming che non andava. La prossima volta ci saremo anche noi!
Ora vi lascio alla storia! ci leggiamo sotto -?-
  • That's what you're missing
Purtroppo (in questo mondo reale)  Darren Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in questo scritto, non mi appartengono (anche perché sono più che sicura che una persona reale non si possa più possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre non conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono reali (ovviamente). La storia non è stata scritta a scopo di lucro. Però, e lo scrivo con soddisfazione , in questo capitolo c'è una personcina che m'appartiene.


  1.   About idiots  and smiling babies.
-Calma,tesoro. Adesso facciamo due chiacchiere,mh?
Il tono in cui gli erano state dette quelle parole era arrogante e quasi derisorio, il che irritava Chris ancor più dell'idea di Mark che interferiva nei suoi sogni.
Il ragazzo aveva gli occhi ormai sgranati , fissi sullo specchio e su quella figura comparsa dal nulla, contro ogni legge della logica . Non riusciva a capire perché improvvisamente dovessero accadere cose così assurde : poco prima, facendo colazione con Darren,parlando con lui, baciandolo... era arrivato quasi a credere che forse tutto quello che stava vivendo dal suo risveglio non era propriamente un sogno, ma alla luce di quest'ultimo avvenimento aveva dovuto subito ricredersi.
Era incredulo, forse leggermente spaventato, davvero furioso , ma sopratutto curioso di capire che cosa fosse quella cosa allo specchio.
Poi il silenzio dovuto al suo stupore fu di nuovo interrotto dalla fastidiosa voce metallica
-Senti ,tesoro. Prima di tutti calmati , seriamente... non c'è nessun bisogno di scaldarsi.
Guardò quell'essere con un cipiglio confuso dopo quelle parole,aspettando che aggiungesse altro per fare in modo che lui ci capisse qualcosa.
 - Cosa sono non dovrebbe fregartene ed io non ho né la voglia , né il modo di spiegartelo. Sappi solamente , che in un qualche modo ... faccio parte di te.
La voce assordante e confusa aveva smesso improvvisamente  di comunicare con lui,usando un tono  insicuro sulle ultime parole pronunciate, come se avesse dovuto sforzarsi  per esprimere quel concetto nel modo più giusto.
-Parte di me?
Chiese Chris , sempre più perplesso , con una smorfia sofferente in volto, molto più inorridito di quanto volesse apparire agli occhi di quella strana specie di ologramma.
-Ti faccio tanto schifo?
Chiese quello, storcendo la bocca risentito, mettendosi una mano sul mento in una posa pensierosa. - Eppure qualche pensierino su Salling lo hai   fatto l'anno scorso,tesoro.
Chris spalancò la bocca a quella affermazione, tirando contro lo specchio un asciugamano umido ,che trovò sul cesto dei panni sporchi accanto al lavandino, sperando ancora di farlo scomparire, o almeno di fargli del male.
-Smettila di frugare nella mia testa.
-Seriamente,faccio parte di te, so cosa pensi, non - imitò delle virgolette con le dita, sorridendo in modo soddisfatto - frugo,tesoro.
-Ma davvero? E per quale motivo hai l'aspetto di un idiota?*
A quella domanda il finto Mark Salling alzò le spalle, mostrandosi anche lui sorpreso riguardo la sua forma.
-Sei tu che mi vedi in quel modo, tesoro.
-Smettila Di Chiamarmi Tesoro.
Urlò improvvisamente Chris , scandendo ogni parola e risultando improvvisamente minaccioso e molto arrabbiato.
-Amore, che succede lì dentro? 
La voce di Darren arrivò ,confusa e allarmata, dall'altra parte della porta.
Chris morse il suo labbro inferiore, rendendosi conto ,solo in quel momento, quanto potesse apparire assurdo il fatto che lui stesse urlando in un bagno, in cui avrebbe dovuto essere solo.
-Ma sei solo, in teoria.
Ignorò nuovamente il deficiente allo specchio e pensò a qualcosa da dire per giustificare le sue urla.
Finse di parlare al telefono,sperando che l'altro non s'accorgesse che non aveva portato il telefono con se.
Fortunatamente il ragazzo gli credette,quindi lui sospirò,tornando a fissare lo specchio.
Si rese conto solo in quel momento, che se davvero quello era un sogno, preoccuparsi di quello che poteva pensare una persona che ne faceva parte  era insensato ed assurdo.
-Ok,tesoro.  
Rispose l'ologramma  senza timore, calcando ancora di più quel nomignolo con voce melensa, guardandosi le unghie delle mani , come per sottolineare la sua indifferenza verso la rabbia del ragazzo.
Il soprano si morse le labbra per non urlare nuovamente e ricordando
 che l'altro riusciva a sentire i suoi pensieri, mentre iniziava a dubitare della sua stessa sanità mentale, pensò di chiedergli:
"Cosa vuoi?"
- In realtà niente . Notato qualcosa di strano, diverso dal solito ?
 "A parte il fatto che sto facendo sogni sempre più assurdi? Nulla di che"
- Definendolo solo un sogno mi offendi, non credevo fossi così limitato...
Disse quello con tono risentito , mentre Chris iniziava a pregare ogni divinità conosciuta di risvegliarsi al più presto da tutto quello.
Quell'essere roteò gli occhi ,probabilmente comprendendo il corso dei suoi pensieri , chiedendo con tono fintamente paziente:
- Ora risponderesti alla mia domanda? Infondo cosa ti costa?
"Suppongo di vivere con Darren, no?" 
Rispose finalmente Chris ,ricordando della sua decisione d'assecondare tutto quello che accadeva.
Mark o quella parte di se, o qualunque cosa esso fosse, annuì, per poi invogliarlo a continuare con un gesto della mano.
"E che stiamo insieme"
-Qualcosa di più!
"Cos'è? il mio fidanzato ufficiale?"
Pensò Colfer, più per essere ironico che per rispondere realmente, alzando un sopracciglio.
-Di più... è tuo marito.
Annunciò con tono estremamente elettrizzato il Mark del sogno , spalancando anche le braccia per rendere il tutto un po' più teatrale.
Poi fissò il suo sguardo sul protagonista di tutte quelle vicende assurde , mettendo da parte tutta la sua arroganza, sapendo che egli avrebbe avuto una reazione catastrofica all'udire quelle parole.
 Difatti, quello sgranò gli occhi, sentendosi all'improvviso consapevole della sensazione di un anello stretto attorno al suo anulare, si portò il dito incriminato difronte al viso , osservandolo come se fosse un corpo estraneo.
Aveva una piccola e sottile striscia d'oro proprio alla base della falange, la sfilò velocemente , e se la mise più vicina al viso in cerca dell'incisione che avrebbe dovuto esserci.
La trovò poco dopo, sottile ed elegante all'interno dell'anello. 
"Crisscolfer  03/22"*


"Mi spieghi quale razza di idiota inciderebbe una cosa del genere in un anello?"
Quell'essere  camuffò le risate con finti colpi di tosse per non far infuriare di più quello difronte lo specchio.
- Avresti perso una scommessa con Darren, non dovresti lamentarti , nel progetto d'origine c'era un piccolo 'is real' inciso accanto al nome di coppia.*
Chris roteò gli occhi,chiedendosi come fosse possibile che lui avesse perso.
Ok ,  va bene che era un sogno , ma nessun essere al mondo era capace di batterlo in qualunque cosa lo sfidasse, in qualunque realtà lo sfidasse.
 -Lo hai lasciato vincere, sì.
Disse quello come a rispondere ad una domanda che lui non aveva mai fatto,ricordandogli 
tutte quelle volte che aveva barato in una scommessa per rendere felice il suo migliore amico
Chris si morse forte le labbra,nuovamente, rischiando anche di tagliarsi,per trattenere un urlo e qualche imprecazione a tutte quelle  plausibili - seguendo ragionamenti contorti-  assurdità.
Strinse forte tra la mano libera dalla fede  il bordo del lavandino, fissando il suo riflesso nella parte sgombra dello specchio, inspirando ed espirando dal naso per calmarsi.
"Questo è davvero troppo assurdo anche per me ,ok?"
Quello nello specchio annuì ,assecondandolo svogliatamente.
-Non sto capendo nulla.
Borbottò ,tornando ad esprimersi a voce per il troppo sgomento.
Quando fissò nuovamente lo specchio ,quello era nuovamente vuoto.
Poi subito udì la voce cantilenante di Darren che lo richiamava:  - Chriiis ! -  disse solo questo, ma lui sapeva bene che era un modo per ricordargli che lui andava di fretta e che bisognava sbrigarsi.
-Muoviti razza di lumaca,altrimenti sfondo la porta e ti faccio muovere io!
Trattenne un risolino a quelle parole : per quanto assurda fosse la situazione, Darren appariva sempre ridicolo quando provava a minacciarlo.
Si guardò intorno, magari  si sarebbe potuto rinchiudere in bagno e aspettare;magari sarebbe tornato tutto alla normalità dopo un po' di tempo , magari...
- Asseconda gli  eventi, Colfer, non te ne pentirai.



                                                                            ###

Era probabilmente l'idea più stupida che avesse mai avuto, ma decise di continuare ad assecondare tutto quello che accadeva. Quindi, dopo quasi un'ora da quell'assurda discussione allo specchio, si ritrovò ed uscire di casa e seguire ogni passo del suo compagno,arrendendosi al suo ignoto destino.
Era quasi comico il modo in cui Darren camminava per la strada, con le spalle curve e il viso basso, attento a non incrociare lo sguardo di nessuno.
Indossava uno strano capello da baseball con la visiera abbassata sugli occhi: ovviamente non voleva farsi riconoscere. Forse aveva fatto male a non indossare nemmeno una sciarpa o qualcosa con cui camuffarsi almeno un po'. Anche se,dal modo sospetto in cui agiva, Darren attirava l'attenzione più di chiunque altro in strada,quindi sarebbe stato inutile.
Capì comunque che la persona che dovevano incontrare era realmente importante per il ragazzo, altrimenti non si sarebbe curato di evitare incontri con ammiratori ,solo per non arrivare in ritardo.
Si fermarono di fronte ad un anonimo fastfood . Per tutto il tragitto fino a lì , Darren aveva teso impercettibilmente la mano verso di lui, forse aspettando che la stringesse, ma lui non c'era riuscito: era rimasto tutto il tempo a guardarla, senza mai sfiorarla.
Entrarono,scovarono il tavolino più appartato per sedersi, non ordinarono nulla ed il tempo sembrò scorrere sempre più lentamente mentre attendevano.
Chris vide con la coda dell'occhio l'altro ragazzo iniziare a battere freneticamente le dita sulla superficie del tavolo, controllando ogni battito di ciglia l'orario sul suo telefono.
Non ci pensò molto : allungò la sua mano d'istinto,poggiandola su quella di Darren - avrebbe voluto esserci riuscito prima -  e fermò il ritmo ansioso delle sue dita. Perché  quel suo tic lo aveva da sempre infastidito e poi lo faceva anche nella sua realtà ogni volta che vedeva l'altro in quelle condizioni,che male c'era a ripetere lo stesso gesto anche in quel momento?
Sembrò funzionare, perché l'altro sorrise,illuminando quei suoi dannatamente meravigliosi occhi cangianti.
-Giuro che se non arrivano li uccido.
Brontolò sotto voce a quel tocco, restando a fissare la mano di Chris sulla sua , accarezzandola con il pollice.
-Vedrai che è tutto a posto,non è la prima volta che arrivano in ritardo.
Si morse la lingua nel momento esatto in cui finì di pronunciare quelle parole involontarie,innervosendosi.
"Cosa diamine dico ? Non ho idea se è la prima o la centesima volta che questi tipi arrivano in ritardo"
-Non entrare in agitazione tesoro,calmati e goditi lo spettacolo.
"Chi cavolo stiamo aspettando?"
Ma quel disgraziato non rispose, Chris fu più che sicuro di sentire una risata risuonare da qualche parte, ma preferì ignorarla ,concentrando l'attenzione verso l'entrata del locale: magari vedeva qualche volto conosciuto, o forse avrebbe avuto qualche illuminazione o ... non ne aveva idea : tutto pur di non doversi perdere di nuovo negli occhi di quello che sarebbe dovuto essere solo il suo migliore amico.
Vide finalmente una conoscenza avvicinarsi al loro tavolo, appena si accorse di essere osservata questa gli sorrise e si portò un dito alle labbra, facendogli cenno di tacere e non informare Darren della sua presenza, camminò goffamente verso la sedia di quest'ultimo ,alzando le mani dietro le sue spalle per spaventarlo ,ma la borsa che aveva appesa al braccio tintinnò ed il riccio la scoprì.
-C'è Lauren* alle mie spalle, vero amore?
Chiese con finta rassegnazione Darren, girandosi poi verso la ragazza alle sue spalle e dedicarle uno sguardo scettico che proprio non si addiceva al suo viso.
Chris sussultò solamente per il modo in cui fu chiamato, anche se non era la prima volta che accadeva nella giornata,dimenticando persino di rispondere.
Nel frattempo, Lauren Lopez  sorrise in modo innocente, sbatacchiando più volte le ciglia e allungandosi verso il ragazzo per lasciargli un bacio sulla guancia , per poi saltellare verso Chris e sedersi sulle sue gambe, stringendolo .
-Ciao Chrissie!
Sussurrò mentre si appendeva al suo collo .Il riccioluto dall'altra parte del tavolo fece una smorfia , distogliendo lo sguardo dalla scena, facendo ridere la ragazza.
- Ancora devo capire perché si ingelosisce ogni volta.
Disse lei  in tono pensieroso ,poggiando un dito sul suo mento ,prendendosi gioco del suo migliore amico e stringendosi più forte al soprano, che arrossì in un modo inspiegabilmente compiaciuto.
-Dov'è Joe?*
Chiese con voce carica di panico Darren, facendo scattare la testa da una parte all'altra in cerca del ragazzo.
Lauren rise ancora,mordendosi le labbra e passandosi una mano trai lunghi capelli castani, prima indicare la vetrina, dietro la quale si intravedeva l'alta figura di un ragazzo chinato verso il basso, indossava una camicia a quadri e portava un consumato cappello di lana sul capo, da lontano si notava che gesticolava e muoveva le labbra: stava chiaramente chiacchierando.
"Con chi parla? O mio dio Joe Walker ha un amico immaginario"
Pensò Chris mentre osservava il ragazzo ridere e parlottare apparentemente al nulla.
-Hanno un rapporto stupendo, ne sono troppo contenta!
Esclamò  la ragazza tra le sue braccia,con gli occhi che brillavano inteneriti, annuendo soddisfatta.
-Figuratevi che gli ha permesso persino di tenere il suo pupazzo Jonnhy.
-Ma è impossibile - esclamò Darren difronte a lui , spalancando gli occhi - Non lo lascia tenere a nessuno, tranne me e Chris, di solito.
Lui li guardò perplesso, non capendo di chi stessero parlando ,fortunatamente loro sembrarono non rendersene conto e continuarono a fissare la vetrina.
"Questa situazione sta diventando imbarazzante, caro non-so-come-definirti, dovresti chiarirmi le idee, sai?"
-Tutto al suo tempo, tesoro.
Prese un respiro profondo, non sentendosi più padrone  della sua mente ,restò a guardare come fuori l'altro ragazzo avesse finalmente deciso di rialzarsi , trattenendo tra le mani un elefantino rosa di pezza.
Quando finalmente anche lui si decise ad entrare nel posto,Chris notò che stava stringendo forte la mano ad un'altra persona.
Una personcina,più precisamente.
Era una piccola,tenera bambina dal viso candido e sorridente, che camminava a passi lenti ed imprecisi.
Aveva i capelli lunghi e ondulati di un colore così simile a quello del miele, raccolti scompostamente in un frontino di un acceso rosa , indossava un semplice vestitino di jeans,delle scarpette rosa  ...
A dire il vero ogni accessorio che aveva sembrava essere di quel colore.
Quando incrociò il suo sguardo sorridente e soddisfatto, sentì l'aria tutt'intorno venire meno,  perché  i suoi occhi erano verdi,o castani ,talvolta persino dorati, sembravano cambiare colore ogni volta che li osservava: quella bimba aveva il colore degli occhi di Darren.
-Tesoro, finalmente ci sei arrivato!
Non era molto alta,la sua testolina superava di poco le ginocchia del ragazzo accanto lei,ma sembrava abbastanza grande .
Chris la vide iniziare a saltellare e tirare il braccio di Joe, per poi guardarlo e borbottare con un cipiglio autoritario sul viso qualcosa che lui non riuscì a cogliere, ma che a quanto pare era un ordine per il ragazzo accanto a lei, che dopo un po' gli porse il pupazzo che aveva tra le mani.
- E' stupefacente quanto ti somigli sul lato caratteriale.
Sussurrò Lauren , distogliendolo dalla sua contemplazione e attirando l'attenzione su di se,ma Chris non comprese realmente cosa intendesse e a chi dei due si riferisse. Si girò giusto in tempo per vedere la bimba sorridere, con l'elefantino tra le sue manine.
Anche il suo sorriso era così simile a quello di Darren, così grande, così luminoso, persino il modo in cui la creaturina arricciò il naso ,mentre agitava il suo pupazzo, gli ricordò irrimediabilmente l'altro ragazzo.
Prima che Joe potesse fermarla ,la bambina scappò dalla sua presa  e corse velocemente verso il loro tavolino, bloccandosi solo quando  andò a sbattere contro una sedia di metallo che intralciava il suo percorso.
Lauren si alzò subito dalle ginocchia di Chris , e quest'ultimo scattò in piedi avvicinandosi alla bimba per sincerarsi stesse bene.
- Mandie !
Esclamò agitato, inginocchiandosi di fronte a lei.
"Oh,quindi la conosco" pensò stupito.
Sentiva un forte senso di preoccupazione attanagliargli il petto,non sapeva perché,ma la sola idea che quella bambina potesse soffrire faceva male.
Fortunatamente non si era fatta nulla,notò una volta che le si era avvicinato, aiutandola ad alzarsi per poi accarezzarle il visino, ma aveva comunque le ciglia cariche di piccole lacrimuccie ed un piccolo broncio sul viso.
-Tutto bene, scricciolo *?
Le chiese sottovoce ,passandogli docilmente una mano trai capelli e notando come la sua espressione triste sparisse ad ogni tocco .
Sorrise,l'unica cosa di cui aveva bisogno era che lei smettesse di stare male, non importava altro.
Lei tirò su col naso , poi facendo un piccola smorfia circondò con le sue piccole braccia il collo di Chris.
-Sì,Papi.


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Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di   l'angolo di Helpless.

Vorrei sapere: la cosa ha acquistato un minimo di senso o è ancora peggio di prima? lol.
Spero che i pensieri di Chris non vi confondano ancora di più le idee, e spero si capisca che quando i discorsi sono i corsivo sono uditi solamente da lui.

Bene, questa volta ho un po' più di noticine.
  1. Ve lo siete chiesto? Chi avete anche solo pensato :'Perché Mark Salling?' Prima di tutto, perché ,quando ho immaginato questa cosa, è comparsa la sua immagine nella mia testa e non ho potuto scacciarla. E poi, si sa , Mark Salling va dietro alla CrissColfer più di qualunque essere vivente, quindi ho pensato sarebbe stato adatto per 'mandare frecciatine a Chris' durante tutta questa follia. Ditemi se siete d'accordo, o se avreste preferito qualcun altro.
  2. * Ci ho pensato davvero molto, inizialmente volevo 'incidere' nella fede un semplice 'Chris and Darren' seguito dalla data,poi un più inusuale 'CC&DC', ma sotto consiglio di msbrows ho deciso di rimanere sul comico, ed inserirci questo. Se a qualcuno interessa , ho scelto il 22 marzo come giorno del matrimonio facendo dei calcoli, cioè ho semplicemente preso il giorno di nascita di Chris (27)  e ci ho sottratto i l giorno di nascita di Darren (5) ed è uscito fuori il ventidue, lo stesso ho fatto con il mese -???-
  3. Altra idea di msbrows  lol.
  4. * Ho inserito Joe Walker e Lauren Lopez nella storia perché avevo bisogno di un'altra coppia , e siccome su tumbrl ho trovato traccie del così detto Laurwalk,ho scelto loro due u.u  
  5. * Non ridete ! (?)  Ma avete presente 'La casa nella prateria', la serie televisiva degli anni ottanta che narra le vicende della famiglia Ingalls? Comunque sia, ci tengo stranamente a precisare che questo 'scricciolo' , deriva da lì, in quanto la protagonista viene chiamata così dal padre, ed io lo adoro u.u

Sono molto ansiosa perché in questo capitolo c'è l'entrata di Amanda, un personaggio creato da me stessa e muoio dalla voglia di sapere cosa ne pensate ... insomma, quella creaturina è praticamente mia figlia! u.u
Allora,partiamo con i grazie: Prima di tutto, grazie
a klupcake che ha recensito (l'unica recensione!! ) mi hai reso molto felice *-*
Grazie ai quattro utenti che hanno inserito trai preferiti ed i diciannove utenti che hanno inserito tra le seguite, grazie.grazie.grazie.
 Grazie anche a chi mi ha fatto i complimenti su twitter! (qui il mio account: @leascupcake )
Aspetto solo vostri commenti (DAVVERO) quindi fatemi sentire la vostra opinione in un qualche modo! *occhi da cucciolo in perfetto stile Darren Criss*
Al prossimo aggiornamento!















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Capitolo 4
*** 4. About nicknames and no-ordinary families. ***


That's what you're missing 4 Sto cercando di capire , e giuro che ci sto mettendo molto impegno , se il vostro problema è la storia in se o lasciare recensioni, al terzo capitolo nessuno di voi a commentato.
In compenso però un'altra persona ha aggiunto tra le seguite ed altre due hanno aggiunto la storia tra le preferite, quindi grazie lo stesso.
Solo, cercate di farmi sapere cosa ne pensate di questa storia, in un qualsiasi modo, ne ho davvero bisogno.
Ora vi lascio alla storia.
  • That's what you're missing

Purtroppo,in questo mondo reale, Darren Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in questo scritto, non mi appartengono, quindi le vicende narrate non sono veritiere. La storia non è stata scritta a scopo di lucro. Però, e lo scrivo con soddisfazione , in questo capitolo c'è una personcina che m'appartiene.



  1. About nicknames and no-ordinary families.

-Sì,Papi.
Quella risposta arrivò molto lentamente alle orecchie di Chris, e quando ne comprese l' ovvio significato ,sapeva che  non avrebbe dovuto  realmente stupirsi (infondo, meno di un'ora prima, stava parlando con uno specchio : il suo limite di assurdità era stato ampiamente superato), eppure non  poté fare a meno di sentire il suo stesso respiro bloccarsi , tutto il mondo rallentare e la sua testa iniziare a vibrare.
Forse stava per aver una  crisi di panico, perché -dannazione-  quella bambina lo aveva appena chiamato 'Papi' e lui non sapeva neanche chi lei fosse.
Ma  Mandie ,attaccata a  lui ,lo calmò inconsapevolmente,stringendosi più forte attorno al suo collo e accarezzandogli anche un po i capelli. E sorrideva, sorrideva così tanto che Chris non poté fare a meno di sollevarla e prenderla in braccio , temendo però  di poterle fare male.
Era
così leggera tra le sue braccia, così piccola per lui,i suoi capelli morbidi continuavano a solleticargli il mento e poteva sentire le sue mani aggrapparsi sul suo collo fortemente:  la sensazione che provava era così giusta che non riusciva neanche a domandarsi quanto insensato quello potesse essere.
Infondo avrebbe dovuto essere un sogno.
La piccola alzò la testa dall'incavo del suo collo e gli lasciò un dolce bacino sulla punta del  naso,sorridendo sempre di più.
- Lalù, sai che mi è mancato tanto?
Esclamò  poi con la sua tenera voce,  tornando nuovamente a poggiarsi sul suo petto e rivolgendosi a Lauren ,che  era alle sue spalle.
Chris aveva voglia  di ridere, di piangere, di saltare,di strapparsi i capelli, di urlare... tutto insieme,perché non riusciva ancora  a capire cosa  provava,sapeva solamente che era una sensazione davvero forte.
Aveva tra le  braccia sua figlia ed al momento non importava nemmeno che tutto quello non fosse reale.
Restò a contemplarla  con occhi sgranati e sorpresi ,ma pur sempre attenti,tentando di fissare ogni suo lineamento nella memoria, respirando il suo profumo di talco e qualcos'altro che non riusciva a  identificare, a tastare la morbidezza della sua pelle ed ascoltare il suono della sua voce, promettendosi di ricordare ogni cosa.
Era così bella, pensò solamente
 ,per quanto fosse scontato.
Ogni piccolo particolare, dalla forma delle labbra carnose, al colore degli occhi così cangiante e perfino il suo modo di agire, e forse anche la sua statura ,  sembrava testimoniare che la piccola fosse figlia di Darren.
Era così preso dall'accarezzare il viso della sua bambina che percepì a mala pena la presenza di quest'ultimo , che si era avvicinato a loro , poggiandosi  leggermente  sulla sua spalla con il mento , per questo quando parlò
,il soprano sobbalzò appena, rabbrividendo nel sentirlo improvvisamente così vicino :
-E io non ti sono mancato?
Si voltò verso di lui e le sue ginocchia quasi cedettero sotto l'intensità dello sguardo che il ragazzo stava dedicando ad entrambi: era più caldo e amorevole di quanto non fosse mai stato, con quel piccolo velo di orgoglio su quelle iridi cangianti, ma sopratutto brillava di felicità, così tanto da trasmetterla con una sola occhiata anche a lui.
-BABU !*
Esclamò la bambina  con voce contenta, mentre Chris si abituava a quegli occhi su di lui e sorrideva per il tenero modo in cui lei aveva chiamato Darren. Amanda scalpitò tra le sue braccia, allungando subito il viso verso l'altro per lasciare un bacio anche a lui.
- Come è andata ,Mandie?
Le chiese Chris  , soffiando quasi con la voce per la troppa emozione, avvertendo nuovamente  le parole sfuggirgli dalle labbra, ma non curandosene più di tanto questa volta.
La bambina spalancò la bocca, provando a dire qualcosa ,ma Darren la interruppe.  Quando Chris  si voltò verso di lui per guardarlo con un cipiglio confuso, notò che il suo compagno aveva sul viso un'insolita espressione soddisfatta e superba ,come se non avesse aspettato altro che quel momento per proferir parola:
- L'ultima volta che ho controllato , il suo nome  all'anagrafe  è Amanda  Criss-Colfer.
Disse con enfasi e convinzione. Chris aggrottò le sopracciglia ancora di più, non capendo a cosa si riferisse, ma come accadeva ogni volta che non sapeva cosa fare , le sue labbra si mossero per loro conto ed udì la sua voce rispondere.
- Prima di tutto,caro, il suo nome all'anagrafe è Amanda Joanna Colfer-Criss. Poi, l'ultima volta che ho controllato io, i soprannomi non erano illegali in America.
- Ma ... Amanda è un nome così bello e pieno di significato, perché devi rovinarlo ?!*
Si lagnò  il riccio , incrociando le braccia sul petto,stringendo un po' gli occhi e arricciando perfino il naso, in un atteggiamento che di certo non si adattava ad un padre di famiglia.
Chris lo guardò male, infastidito più dal suo comportamento infantile che da quello che aveva detto e alzò gli occhi al cielo. Fu assurdo ritrovarsi a battibeccare anche in quella situazione, con gli amici di Darren che li fissavano e la loro figlia immaginaria tra le braccia.
Mentre ancora loro si scrutavano in cagnesco , la loro figlioletta diede un piccolo pizzico sul viso ad entrambi e agitandosi  fece in modo che Chris la poggiasse a terra.
-Non litigate.
Borbottò contrariata , ponendosi di fronte a loro e puntando i piedi a terra, mise anche il broncio , guardando entrambi con occhi languidi e decisi, che furono per Chris tremendamente familiari.
Il contro tenore udì chiaramente Lauren che batteva le mani alle sue spalle ed iniziò a temere che Walker iniziasse a fare fischi di approvazione , a quelle parole.
-Brava ! Figlia mia, così si comanda!
Aggiunse poi la ragazza, annuendo in modo soddisfatto e deciso, mostrando il pollice all'insù alla bambina.
Il castano guardo entrambe  in alternanza , sgranando gli occhi quando finalmente capì cosa ci facesse la migliore amica di Darren con sua figlia :era la madre biologica !
-Pft, ci sei arrivato solo adesso, tesoro? Ti credevo più intuitivo!
Fece una smorfia infastidita all' osservazione della solita voce fastidiosa, mentre si stupiva di non aver  notato prima il legame di sangue tra le due .
Amanda Joanna  Colfer-Criss*,  pensare il suo nome era quasi comico per Chris, li stava ancora guardando dal basso, con un cipiglio autoritario che non si addiceva affatto al suo piccolo visino.
Darren tornò a sorridere guardando sua figlia, ammorbidendo nuovamente l'espressione del viso :
-Non stiamo litigando,piccola. - disse con tono dolce e deciso -  E' solo che il tuo papà è uno zuccone!
Aggiunse poi, assumendo nuovamente un'espressione irritata mentre pronunciava le ultime parole.
-In realtà - rispose subito  Chris , questa volta di sua volontà , perché non sopportava di essere definito uno zuccone -  è il tuo babbo  che  è uno scemo 
- calcò quest'ultima parola con un po' troppa enfasi, come a sottolineare che avrebbe voluto utilizzare qualche altro insulto.
La bambina strinse gli occhi ,portandosi le braccine al petto ed arricciando il naso, in una perfetta copia adorabile  di suo padre .
- 'iete tutte e due 'cemi   ! *
Spiegò pacatamente, come se quello che avesse appena detto era innegabile, lasciando basiti i due genitori, che si sentirono umiliati dal fatto che persino Amanda si sentisse in diritto di dire una cosa del genere .
Lauren e Joe avevano ormai le lacrime agli occhi per il troppo divertimento davanti alla scena, anche se provavano in tutti i modi a mostrarsi come gli adulti della situazione.
Mandie  fissò ancora i propri genitori, pretendendo da entrambi delle scuse, guardandoli delusa.
Chris non riuscì a trattenersi , infondo quella lite non avrebbe voluto neanche iniziarla e la bambina sembrava desiderare così tanto che loro due facessero pace , quindi  si scusò balbettando, ancora un po' riluttante per via della sua natura orgogliosa.

Darren lo fissò incuriosito, come se il fatto che  lui avesse ceduto per primo fosse incredibilmente illogico per lui e alzando le spalle disse anche le sue scuse, mostrandosi compiaciuto.
Restarono tutti in silenzio, i due ragazzi ancora alzati e la loro figlioletta che se ne stava ancora difronte a loro osservandoli, come per sincerarsi che avessero deciso realmente di smetterla di litigare.
- Papi, pecchè non dai un bacino a Babu? Cotì fate pace!
Suggerì poi  Amanda J ,rompendo quel silenzio e  dondolandosi sui talloni e mostrando loro  i suoi occhioni dolci.
 Lauren e Joe sembrarono molto entusiasti delle richiesta , entrambi sempre più divertiti , quasi come se conoscessero le paure di Chris in quel momento.
- Come te la cavi adesso, tesoruccio mio?
Il soprano spalancò gli occhi,fissando la piccola come se avesse detto qualcosa di  terribile e sua figlia inclinò la testa a quello sguardo terrorizzato.
Non che baciare Darren Criss fosse un'esperienza terribile, anzi. Solo che qualcosa dentro di lui continuava a ricordargli che in qualche modo era sbagliato.
E poi, come se non bastasse,  si aggiungeva al suo disagio il fatto che lui non era tipo da effusioni pubbliche e gli sguardi di Lauren , Joe e di qualche cameriera del posto puntati su di lui  non aiutavano affatto.
Darren lo stava scrutando con un ghigno sulle labbra, tremendamente divertito, spalancò persino le braccia per incitarlo ad avvicinarsi , ovviamente inconsapevole del terrore che Chris stava provando.
Quest'ultimo sospirò  ancora esitante, ricordò a se stesso di dover assecondare gli eventi e quindi  lasciò un piccolo bacio sulla  guancia dell'altro per accontentare sua figlia , non avendo il coraggio di spingersi oltre .
Poi sorrise soddisfatto, credendo di essersi salvato dalla situazione scomoda per lui, ma scioccamente non si ritrasse, rimanendo a poca distanza da suo marito , si girò verso sua figlia  e disse:
-Va bene , Mandie? Però non devi mai più chiamarci 'scemi' , non è una bella cosa!
La bambina fece un' espressione ancora più confusa a quel gesto appena accennato , annuendo al piccolo ordine del padre. Quando si voltò verso gli altri due ragazzi, Chris vide  Lauren puntare  i pollici verso il basso  e udì Joe lamentarsi rumorosamente:
- E questo lo chiami bacio, Colfer?
Chris fece una smorfia ,voltandosi verso i due rompiscatole rumorosi  e  mormorando sottovoce maledizioni verso di loro, guardandoli di sbieco ,  in quanto erano lì a divertirsi delle sue sventure.
Darren rise di lui e prima ancora che Chris potesse rendersene conto e opporre resistenza  , voltò il suo viso nuovamente verso di se  e catturò le sue labbra, baciandolo  con la stessa dolcezza di quel mattino, rivoluzionando nuovamente tutte le già confuse sensazioni.
-Ci voleva tanto?
Chiese ancora sulle sue labbra, facendolo rabbrividire ancor di più quando il suo respiro caldo gli sfiorò la pelle .
Chris quasi  non si stupì più quando avvertì ogni parte della sua pelle arrossarsi e accaldarsi velocemente, mentre le sue labbra ancora tremavano in cerca di altro contatto con quelle dell'altro.
Amanda sorrise , come a sottolineare che adesso era contenta, prese una mano del suo papà e lo portò al tavolo ,lasciando che si sedesse. Darren si accomodò accanto a lui, guardandolo divertito , accarezzandogli impercettibilmente il viso completamente rosso con una mano.
Chris, ancora completamente confuso da qualunque cosa gli accadesse intorno,  ebbe appena il tempo di accontentare sua figlia che scalpitava per sedersi sul tavolo  - a quanto pare amava sentirsi alta -  che  Lauren  iniziò a lamentarsi con tono giocoso:
- Possibile che ovunque andiate , dobbiate sempre far delle scenate?
Loro non risposero. Darren perché troppo distratto ad osservare quei pochi clienti del posto che li fissavano  con un misto tra curiosità e divertimento sui volti. Chris , invece, perché davvero non avrebbe saputo darle torto.
-Ah, non so davvero come fai a sopportarli!
Disse subito dopo Joe, togliendosi anche il capello dalla testa, stringendoselo  sul petto  in un gesto teatrale,  suscitando così le risa di Lauren.
Chris stava quasi per rispondergli con un:  'non è poi così difficile,dopo un po' di tempo ci fai anche l'abitudine' , quando si rese conto che  in realtà quello parlava con il suo piccolo scricciolo,in quanto lo vide indicarla con affetto,  così rimase  a fissare con astio  la coppia difronte a lui.
-I miei papà 'ono dolci come le caramelle di J.
Sentenziò la bambina ciondolando la testa , probabilmente, se lui non l'avesse trattenuta per le gambe, si sarebbe anche messa a ballare al centro del tavolo.
-Cosa ne sai tu delle caramelle di Joe?
Chiese Chris, allarmato: per quanto fosse assurdo, non voleva che la figlia dei suoi sogni  fosse una dolciume-dipendente come il marito dei suoi sogni  ed il branco d'amici che si ritrovava.
A quanto pare , era già troppo tardi, in quanto la piccola rispose:
- J.  me ne regala 'empre , pure a  Jonhny , 'ono buone buone,papi. Come le cigiegie *.
-Ciliegie,dolcezza - la corresse Darren ,assottigliando le labbra ,divertito ed intenerito.
La bambina spalancò la bocca,coprendosela con le mani come se avesse detto qualcosa di orribile.
- 'Cuta ,Babu. - disse dispiaciuta.
Po si guardò  intorno , allungando la testolina,  cercando con lo sguardo in modo frenetico qualcosa ,chiedendo poi  allarmata :
  - Dov'è Johnny?
-E' caduto anche lui.
Le spiegò Darren, mentre allungava una mano sotto il tavolo per recuperare il pupazzo.
Dopo averlo preso e ripulito alla meglio , porse l'elefantino a sua figlia, che lo stava fissando assorta.
Quando lo ebbe tra le mani , lei sorrise e se l'avvicinò al viso, borbottando all'orecchio dell'animaletto di pezza,sinceramente preoccupata: 
- Ti 'ei fatto la bua, Johnny ?
- M.J. lo ha portato con se in tutte le giostre su cui siamo saliti.
Disse Lauren con tono perplesso,passando con cura una mano trai i capelli appiattiti dal cappello di Joe, che era accanto a lei , mentre Chris inclinava la testa per il modo in cui lei  aveva chiamato la bambina.
- Nel caso non ci fossi arrivato, MJ sta per Mandie Joanna.
- E non è voluta salire in quelle in cui non le era permesso tenerlo.
Continuò il ragazzo alto, guardando di sfuggita Lauren con  un sorrisino sulle labbra,ma pur sempre un po' intimidito,
nel momento esatto in cui la voce nella testa del soprano parlò.
- E' stato il suo primo giocattolo, credo sia normale.
Considerò Darren distrattamente ,poggiandosi una mano sul mento  e  fissando intensamente la scena di fronte a lui.
- Dimenticavo che si parla della figlia del tipo che indossa lo stesso paia di occhiali da sole da ... secoli.
Borbottò Joe , riprendendo del tutto la sua aria arrogante mentre si rivolgeva a Darren.
- Cosa c'entra questo?!
Chiese il riccio con tono esasperato,come se quella fosse una scena che si ripetesse più volte, mentre si impossessava  della mano di Chris,stringendola tra le sue e  puntando il suo sguardo sulle loro dita intrecciate,pensieroso.
"Non ti sei pentito,tesoro, vero?"
Esclamò sarcasticamente quell'essere nella sua testa. Chris provò in tutti i modi ad elaborare un pensiero  indisponente con cui rispondere a quella dannata voce, ma non ci riuscì,così la ignorò,concentrandosi solamente nell'insultarlo per il semplice fatto che continuava a manipolare la sua testa.
La sua estrema concentrazione però non era affatto sfuggita: Lauren e Joe ,difronte a lui, lo guardavano inclinando la testa, con un espressione tremendamente simile sul viso;Darren aveva poggiato  il mento sulla sua spalla,stringendogli un po' più forte la mano ,come per attirare l'attenzione,osservandolo preoccupato; solo Mandie,concentrata nel parlare con Johnny, non sembrava essersi accorta di nulla.
Chris si sentì tremendamente osservato , il che era tutto dire per uno abituato a vivere metà della sua vita sotto riflettori e telecamere - fortunatamente per lui, bastò scusarsi per la distrazione e per gli altri fu come se nulla fosse accaduto.
Stavano parlando riguardo la giornata precedente. Ascoltando bene il discorso già iniziato, Chris riuscì a capire che
il giorno prima Lauren e Joe  l'avevano portata in  un parco giochi,  perché da quello che era riuscito a comprendere   Amanda passava almeno un giorno alla settimana con la  madre .
Ascoltò , assolutamente curioso, Lauren raccontare che
i giganti scivoli di gomma presenti al parco avevano intimorito la sua piccola Amanda . Infatti, anche se  era riuscita a salire in cima ad uno di essi,dopo un po' aveva iniziato a scalpitare e lagnarsi perché aveva paura di scendere lo scivolo sola * e  quindi Joe era dovuto accorrere per recuperarla.  Da questo comprese che la bimba era molto meno spericolata di quanto apparisse e  si spaventava molto facilmente.
Al solo pensiero della scena scoppiò a ridere, facendo metterle il broncio , a quanto pareva era anche  estremamente permalosa , ma sopratutto era  viziata - ed era sicuramente colpa di Darren se lo era diventata.

L' unica cosa che non riuscì a scoprire fu se Lauren e Joe fossero o meno una coppia.
Passavano molto tempo insieme a quanto pareva, anche all'infuori della compagnia di teatro , sopratutto da soli, o almeno quello lasciarono intendere durante i discorsi, sembravano essere molto affettuosi ,c'era così tanta chimica tra loro... 
Li osservò ancora, provando a captare qualche segnale che avrebbe risolto il suo enigma, pensare a quei due sembrava distrarlo dal casino che stava vivendo , se non fosse che appena quel dubbio si insinuò nella sua mente, la voce disse :
"Tesoro, che cosa ti cambia se sai se quelli stanno assieme?!".

Digrignò i denti , -gli interventi di quellacosa  gli facevano venire i nervi a fior di pelle- provando a calmarsi prima che Darren iniziasse a chiedersi perché lui fosse così nervoso e lasciò perdere la sua indagine.
Restarono molto tempo a parlare , interrotti solamente dalle richieste della più piccola : prima volle una caramella,poi chiese di accarezzare il suo Johnny che -  a detta sua -  'aveva bisogno di coccole per la bua', poi implorò Lauren di aggiustarle la fascia trai capelli ,infine iniziò a scalpitare per sedersi sulle ginocchia del babbo,ma una volta che Darren la accontentò , la bimba si calmò e li interruppe solamente per fare qualche sua strana osservazione su qualunque cosa vedesse.
Chris assorbì più informazioni possibili da quei discorsi, e perse sempre di più la pazienza  ogni volta che  si ritrovava ad ascoltare battute che non poteva capire o semplici riferimenti ad avvenimenti che non poteva ricordare,ma bastava un smorfia di Amanda, o un cenno di Darren e tornava semplicemente a sorridere.
Si rese conto ad ogni parola,ogni risata, ogni piccolo gesto di quanto amore ci fosse tra loro , dell'allegria che tutto quello gli procurava, quel sentimento di trovarsi nel posto giusto,con le persone adatte.
Lui,Darren,Amanda,Lauren ,forse anche Joe, erano una famiglia.
Una disordinata,complicata, non convenzionale,ma pur sempre felice ,famiglia.
E per uno stupido , insignificante attimo, si ritrovò a desiderare che tutto quello fosse vero,
ma poi sorrise, scuotendo un po' la testa.




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Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
  l'angolo di Helpless.

Mi piace così tanto scrivere di un Darren Criss papà , è quasi come iniettarsi zucchero nelle vene (?).
A proposito di questo, guardate  questo fotomontaggio  che ho trovato girovagando per il web, non è assolutamente perfetto?!

Questo è in assoluto il capitolo che mi ha sottratto più tempo, è stato quasi come un parto per me. Ancora adesso leggo e rileggo e mi sembra sempre che qualcosa non vada, ma alla fine anche correggendo il risultato è lo stesso.
Ho descritto il più possibile il carattere della bambina, forse ho tralasciato un po' la descrizione fisica ma spero sia sufficiente, ci tengo davvero molto a questo personaggio, ho passato molti giorni a costruirlo nella mia mente, sono anche abbastanza soddisfatta del lavoro, anche se forse Amanda Joanna è un po' viziata e lunatica ahah.


Non aspetto altro che sapere cosa ne pensate!
Naturalmente, vorrei sottolineare di non stupirvi più di tanto per alcune cose che sono completamente campate in aria in questa storia, come ad esempio la maternità di Lauren, ne sono consapevole ed è una cosa voluta.

Ora ,  le note del capitolo:

  1. * L' idea che la bimba chiamasse entrambi i genitori papà non mi andava, quindi seguendo l'esempio dei meravigliosi figli di Neil Patrick Harris, che chiamano i genitori Papa e Daddy, ho preferito che Mandie chiamasse Chris Papà e Darren Babbo (ho tradotto Daddy con Babbo, perchè lasciare la parola in inglese non mi sembrava adatto) ; inoltre  Mandie chiama Lalù la madre.
  2. Per chi volesse saperlo, Amanda  deriva dal  latino amandus-amanda  e significa 'colei che deve essere amata'.
  3. *  Ci sono motivi precisi per la scelta di questo nome, se vi interessa potrei scriverci anche uno spinn-off (come anche potrei scriverlo su Jonnhy, il Laurwalk ed altro) ,vorrei solo farvi sapere che ho tormentanto ,fino quasi la morte,  la povera   msbrows  per trovare il nome più adatto.
  4. *  Ho voluto  rendere il suo modo di parlare più infantile possibile , e visto che molti dei bimbi che  conosco non riescono a pronunciare la S, ho pensato che sarebbe stato ... divertente fare avere questo difetto di pronuncia anche alla mia MJ, spero sia abbastanza veritiero e di non avere esagerato con le parole che ha usato nei discorsi.
  5. * Sì, gente, sto ovviamente parlando delle red vines.
  6. Forse non dovrei dirlo per mantenere intatto quel briciolo di dignità che ho,ma questa storia dello scivolo è vera, fino all'età di 6 anni io ho sempre avuto una paura matta di quei dannati scivoli gonfiabili presenti nei parco giochi, i miei me lo raccontano in continuazione.

Credo che sia tutto per questo capitolo, al prossimo aggiornamento!
P.s.  Vi ricordo  @leascupcake   (il mio account twitter) ed anche il mio account su Ask.fm  ( che non uso mai , ma potrebbe tornare utile)
Spero di sentire qualcuno dei miei lettori in qualche modo (:






                                                                               












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Capitolo 5
*** 5. About lies and lovely puppets. ***


hhhhh
  • That's what you're missing
Purtroppo (in questo mondo reale)  Darren Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in questo scritto, non mi appartengono (anche perché sono più che sicura che una persona reale non si possa più possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre non conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono reali (ovviamente). La storia non è stata scritta a scopo di lucro. Però, e lo scrivo con soddisfazione , in questo capitolo c'è una personcina che m'appartiene.



5.
About lies and lovely puppets.

Lauren e Darren stavano entusiasticamente intrattenendo una fitta conversazione tra di loro, Chris riusciva a capire quanto l'altro fosse interessato dall'argomento dal modo in cui continuava ad agitare con forza le mani mentre cacciava dalle labbra fiumi e fiumi di parole , ma non sapeva esattamente di cosa stessero parlando, perché  aveva da un pezzo perso il filo del discorso ,in quanto troppo distratto dalla sua  Amanda, che era in braccio al compagno . La piccola continuava a muovere  il famoso elefantino di pezza come fosse una marionetta, canticchiando confusamente una canzoncina astratta :  sul suo viso  c'era un sorriso così contento e splendete da riuscire a fargli dimenticare tutto il resto del mondo.
- Ehi, il mio stomaco sta praticamente urlando in cerca di cibo, che ne dite se ordiniamo dei panini?
Quella richiesta da parte di Darren lo fece tornare  improvvisamente alla realtà .
 Alzò gli occhi e fissò  colui  che aveva osato fare una richiesta del genere , notando  l'espressione supplicante che aveva assunto, come se tutto quello che desiderava al momento fosse una risposta affermativa .
Scosse la testa, assumendo un cipiglio contrariato e subito disse:
- Hai fatto colazione poco fa ,Darren . Con succo di mela, pancakes e tanto sciroppo , non dovresti avere fame, non per davvero.
Joe ride a quella risposta, dimostrandosi più che abituato agli attacchi di fame del ragazzo riccio ed alzando il  pollice all'insù per assentire silenziosamente alla sua proposta.
Darren fece prima un piccolo occhiolino al suo amico spilungone e poi si girò verso Chris,mettendo il broncio e allargando gli occhi quasi senza rendersene conto.
- Ma i pancakes li ho fatti io , insomma si sa che la mia cucina non riempie lo stomaco - si toccò l'addome e poi guardò verso i suoi amici, in cerca di sostegno, nel caso i suoi occhi da cucciolo ed suo il tono petulante  non avessero convinto  abbastanza suo marito - Non è vero che fa schifo,ragazzi?
Gli altri due risero solamente , ma la bambina tra le sue braccia annuì fortemente e Chris provò pena per lei: era così piccola ed  aveva già dovuto subire l'orribile destino di ingerire quella roba che Darren Criss spacciava per cibo.
- Non è presto per pranzare? Che ore sono? - chiede  Lauren, controllando poi lei stessa l'orario  -
Oh mio dio! Ma è tardi!
Esclamò improvvisamente  poi , fissando con occhi sgranati le lancette del suo orologio da polso ed agitandosi.
-Tardi per cosa? Devi andare?
Chiede Joe con tono confuso e con malcelato dispiacere nel tono di voce.
- Ho un appuntamento importante - iniziò a spiegare mentre si alzava freneticamente dalla sua sedia e recuperava la sua borsa, poi si interruppe avvicinandosi  al soprano  e dandogli un bacio sulla guancia per salutarlo - tra meno di mezz'ora - aggiunse , prima di salutare anche Darren - e non so nemmeno se riuscirò ad arrivarci in tempo.
Concluse , allargando le braccia  ed esortando sua figlia a saltargli in braccio .
 Mandie non si mosse dalle ginocchia del babbo, guardando sua madre e
mostrandole i suoi occhioni tristi , facendo anche  il labbruccio ed iniziando a supplicarla lagnosamente:
- Laaaalù, re'ta qui.!
Chris s'intenerì, decidendo che avrebbe potuto anche trattenere Lauren Lopez   in quella piccolo locale tutto il giorno, se solo sarebbe servito a far tornare il sorriso sul viso della bimba.
Lei ,ovviamente, non sembrava di certo dello stesso avviso.
La ragazza sospirò fortemente, abbassandosi in ginocchio,  in modo da poter guardare negli occhi sua figlia, le poggiò una mano sul viso e l'accarezzò , assicurandole che le avrebbe telefonato quella sera stessa e gli altri giorni a venire, promettendole che si sarebbero viste il più presto possibile e ricordandole che non  c'era bisogno di fare i capricci.
- Adesso me lo fai un piccolo sorriso?
Le chiese dolcemente infine , solleticando il suo naso con quello della bimba.
Amanda l'accontentò ,alzando appena gli angoli della bocca,  e l'abbracciò di slancio ,lasciandola andare solo quando dovette alzarsi.
Nel momento esatto in cui la giovane madre  fu di nuovo in piedi, Joe Walker scattò sulla sua sedia , quasi come se fosse stato punto da un spillo e s'alzò , facendo sbadatamente cascare a terra il suo berretto di lana e creando più fracasso del dovuto per riuscire a riprenderselo.
Lauren ridacchiò piano,avvicinandosi e recuperandolo prima delle mani maldestre del suo amico.
Lui alzò il viso, guardandola con un certo rossore sulle guance e provò a farfugliare dei ringraziamenti ,mentre con calma Lauren gli poggiava il cappello sul capo,facendoglielo calzare. Sorrise ,una volta che ci riuscì ,aggiustandogli anche il ciuffo di capelli che gli rimaneva sul viso.
Darren tossì, come a sottolineare la presenza loro e degli altri clienti del posto e Chris lo colpì con uno scappellotto, suscitando il disappunto della loro figlioletta.
Suo marito lo guardò malissimo  a quel gesto, ma poi ghignò notando lo sguardo di rimprovero che aveva sul viso.
- Peccato - sussurrò poi piano Joe,interrompendo lo scambio di sguardi tra Chris e Darren ,incentrando l'attenzione su di lui - Avrei voluto pranzare con te.
Lauren fece un piccolo sorriso, lasciando intendere che l'idea non le sarebbe affatto dispiaciuta,ma alzò le spalle, allungandosi poi sulle punte per dare un bacio sulla guancia al ragazzo ,soffermandosi più a lungo di quanto non avesse  fatto precedentemente con gli altri. Poi si voltò , sventolò la mano a mo' di saluto verso gli altri ed uscì.
Joe Walker non ebbe neanche il tempo di tornare a sedersi che Darren si rivolse  a lui ,diventando serio tutto d'un tratto:
- C'è qualcosa tra te e Lauren?
Chris si aspettava che il ragazzo annuisse , oppure semplicemente ridesse alla domanda e la ignorasse. Ma lui scosse fortemente la testa, agitandosi più del dovuto.
Darren si accigliò osservando la reazione del suo amico,provando a smentirlo e sottolineare quanto fosse evidente che stava mentendo , ma l'altro iniziò a farfugliare parole a caso e di colpo ammise di dover andare. Salutò appena e poi si diresse velocemente verso la porta.
- Strano comportamento.
Si limitò a commentare Chris che fino a d'ora aveva attentamente osservato la scena e il riccio
rise amaramente, apparendo molto  infastidito .
Chris 
lo scrutò stupefatto, notando il modo in cui continuava a mangiucchiarsi insistentemente l'unghia del pollice,fissando il pavimento,ma forse non vedendolo realmente, mentre batteva  un ritmo sconnesso con il piede destro, facendo traballare così anche la piccola Amanda che divenne di colpo confusa.
Darren Criss era davvero troppo pensieroso, preoccupato - e quelli non erano di certo stati d'animo consueti per lui.
- Ehi.
Disse dolcemente, scuotendo piano il braccio del suo migliore amico . La piccola approfittò di quel momento per sgusciare dalla stretta del padre e scendere dalla sedia, rimanendo però accanto al tavolino , limitandosi solo a girare in tondo.
Il riccio
si voltò verso di lui , guardandolo come se avesse realizzato  solo in quel momento  di essere rimasto fermo ed in silenzio. Sbatté le palpebre , inspirò a fondo e di colpo tornò a sorridere contento.
-Che dici se torniamo a casa per mangiare ?
Gli chiese, guardando di sfuggita la piccolina  che ancora girava , con il pupazzo stretto tra le dita.
A quella domanda la bimba si fermò, sbandando mentre provava ad avvicinarsi a loro e iniziò ad annuire, correndo già verso l'uscita .
 
                                                                         ###

Ritornare a casa fu un impresa piuttosto ardua per Chris Colfer.
Non tanto per il tragitto da compiere in se, ma in quanto aveva scoperto che Darren Criss e la sua pargoletta potevano divenire delle gran belle distrazioni.
Il soprano temeva ad ogni passo che faceva di sbagliare la  strada di ritorno a casa per la troppa poca concentrazione e si era reso conto che suo marito non sarebbe stato affatto di aiuto nel caso di fossero persi , in quanto lui stesso era già da tempo perso in un mondo di arcobaleni e festosi pupazzi assieme ad Amanda J.
Infatti,
la piccolina aveva - letteralmente-   implorato Darren  per  salire sulle sue spalle  e  sembrava essersi messa d'impegno per diventare il più iperattiva possibile, attirando in tutti i modi la sua attenzione.
Amanda guardava  tutto quello che la circondava da quella minima altezza che il padre poteva offrirle,esaltandosi alla vista di ogni piccola creatura o oggetto che potesse sembrare anche lontanamente adorabile.
Fu ancora più difficile portare a termine la sua missione quando  la piccola notò un negozio di giocattoli.
Chris avanzò subito il passo, stringendo forte il braccio dell'altro per fare in modo che non rallentasse, ma purtroppo Darren inchiodò i piedi a terra e fu impossibile continuare a camminare. Chris si accorse troppo tardi che era stata colpa di sua figlia , che con le piccole manine aveva stretto forte i ricci del ragazzo e lo aveva costretto a fermarsi.  Rise, non riuscendo a credere che una bambina potesse arrivare a tanto.
Le lasciò il tempo di esaltarsi e desiderare ogni balocco in vetrina , rendendosi neanche conto che anche Darren era rimasto meravigliato ad osservare un gigante pupazzo a forma di banana che si intravedeva appena dall'esterno , poi prima che uno dei due potesse iniziare a frignare per ottenere quello che voleva, tirò suo marito per un braccio e continuò il suo cammino verso casa.
Per quale diamine di motivo non avevano usato un'automobile ?
Quello che mise più in difficoltà le sue capacità di controllo però era stato, ovviamente, Darren Criss. Da quando erano usciti da quel fastfood, il ragazzo aveva continuato a tendergli la mano, in attesa che lui la stringesse, come aveva fatto anche durante tutto il tragitto all'andata.  Ma Chris, reagendo in modo ancora più infantile di quanto credesse,non solo lo aveva ignorato, ma aveva anche occupato con il pupazzo a forma d'elefante la mano rivolta verso il riccio,in modo da avere una stupida scusa per non stringere quella dell'altro.
Era piuttosto sciocco da parte sua, ma stringere la mano al suo migliore amico per strada, camminando come una coppietta felice, era qualcosa che non aveva il coraggio di fare; non importava quanto spesso avesse sfiorato le sue labbra quel giorno.
 Ma Darren non si arrese, rise solamente e girando attorno a lui  si mise sull'altro lato , riuscendo  a stringere la sua mano tra la sua, obbligando dolcemente le loro dita ad incastrarsi perfettamente.
Fu strano percepire il modo in cui ogni parte della sua pelle gli urlasse contro che quella sensazione era perfetta, ma naturalmente la ignorò.
Quando vide il fronte della sua abitazione, quasi si commosse.
Si sentiva tanto Ulisse in ritorno alla sua Itaca.
Il tragitto dal portone  fino alla  porta ingresso di casa sua  lo fece correndo,allontanandosi con improvvisa riluttanza dalla mano di suo 
marito e lasciandosi alle spalle quest'ultimo e sua figlia che camminavano tranquillamente e lo guardarono sconcertati.
Quando finalmente riuscì a sedersi sul suo divano , rimase piuttosto sorpreso realizzando che era da un po' che regnava del silenzio nella sua testa.
- Ehi , che fine hai fatto?
Pensò, pentendosene una frazione di secondo dopo : aveva finalmente la quiete e lui scatenava la tempesta richiamando quell'essere, forse era masochista.
- Oh, cos'è? Senti la mia mancanza,tesoro?
Se lo vide  comparire davanti  agli occhi velocemente, sempre con l'aspetto  del suo collega Mark Salling. Questa volta non era un semplice riflesso allo specchio però : era difronte a lui, seduto sul tavolino posto davanti al divano , apparendo quasi come una
persona qualsiasi, se non fosse stato per i contorni così poco distinti della sua figura e per quella sua voce decisamente insolita per essere reale.
- Avresti potuto avvertirmi,stavo rischiando un infarto.
-Avrei perso tutto il divertimento, non trovi tesoro?
Chris sbuffò solamente in risposta.
-Adesso tutti i dettagli sono completi, almeno.
Il ragazzo inclinò la testa, non capendo a cosa si riferisse e per la prima volta non provando neanche a scoprirlo.
Poi si ricordò improvvisamente delle sue reazioni precedenti , che lo avevano irritato in quanto sembrava che quell'ologramma avesse anche il controllo delle sue azioni.
-Eri tu a costringermi a dire quelle battute?
Chiese, leggermente esausto per anche solo iniziare ad insultarlo .
-Ovviamente, come avrei fatto a divertirmi altrimenti?
- Potresti, di grazia, smetterla di controllare almeno me?
-Sicuro, tesoro?
-VORREI ESSERE CONSAPEVOLE DI ALMENO QUELLO CHE DICO.
Il finto-Mark alzò le spalle, non provando nemmeno a controbattere, ghignò  in direzione di Chris e poi s'avvicinò  lentamente a lui , fermandosi solamente quando il suo viso astratto fu a pochi centimetri dell'altro.
-Tieni presente una cosa,tesoro. Potrò aver controllato qualche parola ,quello che ti accade attorno, ma i tuoi pensieri? le tue sensazioni? i tuoi sentimenti - calcò quell'ultima parola con più forza - tutte le volte che il tuo cuoricino batte incontrollato? Quello proviene tutto da te ,tesoro.
E  poi  Chris batté le palpebre e lui scomparì così com'era comparso.
Il ragazzo, rimasto solo,
chiuse gli occhi e provò a calmarsi : l'assurdità di quella situazione scombussolava la sua psiche più di quanto credesse, stava tremando in quel momento.
I dannati baci di Darren; la presenza di quella piccola adorabile bambina che sembrava essere sua figlia: quel diamine di essere impiccione e parlante che scombinava ed invadeva i suoi pensieri ...
Per quanto la percezione che tutto quello era un sogno fosse ancora presente in lui  , le emozioni e sensazioni che aveva provato in quelle poche ore lo stravolgevano continuamente, senza sosta , come un vortice inarrestabile in cui continuava a volteggiare. E se quell'essere non stesse affatto mentendo?

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Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di  l'angolo di Helpless.
Eccomi qui,
con un giorno di anticipo rispetto a quello che avevo programmato, meglio così no?
E' un capitolo piuttosto di passaggio, in realtà avrei voluto aggiungere altre scene, ma ho preferito inserirle più tardi , comunque contiene alcuni avvenimenti che verranno ripresi nei prossimi capitolo, quindi non lo sottovalutate!  Spero che non sia al di sotto delle vostre aspettative!
La mia piccola richiesta di commenti è stata più che accettata e vi ringrazio con tutto il mio piccolo,palpitante,emozionato  cuoricino per questo , sperando tanto che voi continuate a farvi sentire e farmi sapere la vostra opinione che per me è sempre molto importante.
Anche le persone che hanno aggiunto ai preferite e alle seguite sono aumentate, MI VIENE VOGLIA DI ATTRAVERSARE LO SCHERMO ED ABBRACCIARVI TUTTI TUTTI.
Grazie,Grazie,Grazie.
Ora è tempo di stupide note colorate! Ah no .. aspettate, mi sono resa conto che per questo capitolo ... non ce ne sono. Che strana sensazione. Comunque sia, se volete precisazioni su qualcosa, non esitate affatto a chiedere , io sarò sempre pronta a rispondervi!
Vi ricordo ancora il mio account twitter nel caso vogliate seguirmi : @leascupcake.
Grazie ancora, spero di non aver dimenticato nulla, al prossimo capitolo xoxo!









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Capitolo 6
*** 6. About beauty and eating pizza. ***


TWYM6
  • That's what you're missing
Purtroppo (in questo mondo reale)  Darren Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in questo scritto, non mi appartengono (anche perché sono più che sicura che una persona reale non si possa più possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre non conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono reali (ovviamente). La storia non è stata scritta a scopo di lucro. Però, e lo scrivo con soddisfazione , in questo capitolo c'è una personcina che m'appartiene.




  1. About beauty and eating pizza!
Chiuse nuovamente gli occhi alla sparizione di Mark-non-più-allo-specchio , stupidamente terrorizzato all'idea che sarebbe potuto comparire davanti ai suoi occhi nuovamente. L'incontro di prima lo aveva già traumatizzato abbastanza: la sua figura appena distinguibile nell'aria, l'assenza del suo respiro quando si era avvicinato per precisare la veridicità dei sentimenti che stava provando e il più nascosto dubbio che non stesse mentendo.
Prese un respiro profondo , ne aveva presi così tanti da quando quell'assurda vicenda era iniziata ed aveva la sensazione che ne avrebbe presi molti altri ancora.
Forse stava semplicemente impazzendo e l'unica soluzione a tutto questo era affidarsi ad un buono psicologo che avrebbe saputo riportarlo con i piedi per terra, ma non ne era del tutto sicuro ,c'era ancora la speranza che fosse un sogno piuttosto complicato.
Sentì la porta d'ingresso aprirsi  e  due  voci - una più acuta e dolce ,l'altra calda e così distinguibile - farsi più chiare e vicine , segno che la sua famiglia stava entrando in casa loro.
- Buh!
Fu stranamente grato a quell'improvvisa interruzione , che lo aveva obbligato ad accantonare i suoi pensieri ed occuparsi di qualunque cosa accadesse attorno a lui .
Non aprì ancora gli occhi, temendo e sperando che fosse Darren , ma si rese conto che quelle piccole mani, che stavano premendo sul suo petto , non potevano di certo appartenere ad un uomo.
Lo scricciolo ,definirla così gli piaceva  tanto , gli si arrampicò maldestramente addosso, stendendosi sul suo petto ed allungando le manine sul suo viso.
- Paaapi - borbottò pianissimo,provando cautamente con le  dita  a sollevargli le palpebre , come per assicurarsi che la vedesse.
Chris  spalancò gli occhi di scatto,ritrovandosi davanti quello sguardo dalle tinte ambrate che conosceva così bene, più vacuo e meravigliato sul viso della bimba.
- Dommivi?
Chiese lei spostando le mani dai suoi occhi ed iniziando a sfarfallare le ciglia per rabbonirlo - nel caso la risposta fosse stata positiva. Scosse la testa e lei sorrise soddisfatta,stringendo piano la lingua trai denti ,in un modo che gli ricordò stranamente se stesso; Chris alzò piano la mano e la poggiò trai suoi capelli ,accarezzandoglieli piano fino alle punte.  Era un gesto che sembrava così spontaneo  e per un attimo si rabbuiò ,temendo che fosse una conseguenza dello strano potere esercitato da quell'essere odioso , ma accantonò subito la malsana idea.
Era una sensazione così surreale averla vicina, percepire il suo petto muoversi sul suo e il battito frenetico del suo cuoricino rimbombare sulla pelle , inspirare il suo profumo, giocare con i suoi capelli morbidi.
-Ehi !
Il momento fu interrotto da Darren che aveva esclamato quella piccola parola con tono deluso, quindi alzò lo sguardo e lo notò  di fronte a loro , in piedi , con un bicchiere ricolmo d'acqua tra le mani e gli occhi concentrati verso il punto in cui il capo di Amanda era poggiato sul suo petto. Chris arcuò un sopracciglio, in cerca di una spiegazione , mentre Amanda finse di non aver sentito l'entrata dell'altro.
- Ma come?! - continuò ad esclamare Darren con lo stesso tono , gesticolando un po' con le mani per sottolineare la sua confusione, poi sbuffò appena - Avevamo detto che avresti dovuto ignorarlo Amanda, è stato cattivo a non farci prendere i pupazzi.
Amanda scosse la testa, ancora fortemente stretta contro il papà e Chris scoppiò a ridere,  non riuscendo neanche ad apparire contrariato per l'assurdità della situazione.
- Fai complotti contro di me?
Chiese con voce ancora un po' rotta dalle risate e suo marito annuì, nascondendo con scarso successo un sorriso.
- Perché non hai seguito il piano?
Continuò infantilmente il riccio,battendo anche un piede a terra, e la bambina si spostò appena per guardarlo negli occhi così simili ai suoi.
-Pecchè papà è bello.
Disse solamente questo, come se fosse la spiegazione più logica per la situazione, allungando poi di poco il collo per riuscire a stampare un piccolo bacio sulla guancia del padre sorridente.
Darren arricciò le sopracciglia tremendamente triangolari, per niente soddisfatto di quella risposta.
- E io non so bello?
Chiese, come se cercasse di convincerla che accontentare lui sarebbe stata una cosa più carina da fare,prendendo  un sorso dal suo bicchiere ed attendendo una risposta soddisfacente.
- No.
Rispose subito la piccola,con tono deciso.
Chris spalancò gli occhi, sorpreso , ma poi rise nuovamente alla vista di Darren Criss che , quasi affogandosi con l'acqua che aveva ingerito, faceva gli occhi dolci alla propria bambina, per impietosirla.
-Come no?
Chiese sempre più deluso , mettendo anche il broncio e completando così la sua solita espressione.
- Amanda - sussurrò Chris, decidendo di intervenire prima che quei due portassero avanti la discussione per sempre - babbo è bello , credimi.
Fu stranamente imbarazzante dirlo e lo divenne ancora di più quando alzando lo sguardo il soprano notò lo sguardo ammiccante di Darren.
Amanda si spostò dal petto del papà , sedendosi accanto a lui , inclinò la testa ed iniziò a battere 
le ciglia  più velocemente in un chiaro segnale di confusione mentre osservava il babbo dall'alto verso il basso,come se lo stesse valutando.
- ma ...  è basso!
Esclamò dopo ,  come se fosse la cosa più orribile del mondo, voltandosi a guardare verso Chris che anche questa volta non poté  trattenersi dal ridere.
Darren poggiò il suo bicchiere sul tavolino su cui poco prima era apparso Mark , spalancando le labbra per dimostrarsi più che sorpreso di quello che la bambina aveva detto , si avvicinò al divano ,ponendosi difronte a lei e abbassandosi per guardarla negli occhi.
- Amanda ,tesoro - spiegò , con tono  calmo ,iniziando a sorridere in modo estremamente mellifluo - Non te l'hanno mai detto che le bambine assomigliano sempre al loro babbo?  
Si fermò a quella domanda, aspettando una risposta da sua figlia che si limitò a scuotere fortemente la testa.
-Non lo sapevi? Bhè, ora lo sai, e questo vuol dire che se io sono basso ... anche tu sarai tanto bassa.
Concluse il suo pensiero puntando l'indice sul petto della bimba e buttandola scherzosamente indietro verso il divano, facendole una smorfia.
La bambina gonfiò le guance, mettendo il broncio e stringendo le braccia attorno al corpo per dimostrare quanto l'idea la infastidisse, rispondendo alla smorfia del riccio con una linguaccia.
Durante tutta la scena Chris non aveva smesso un attimo di sorridere e mentre Darren si alzava dalla sua posizione accovacciata, lo schiaffeggiò piano sulla spalla , come per ricordargli quanto potesse essere semplice offendere l'animo di sua figlia.
-Ok - disse il riccio, battendo le mani - adesso che abbiamo stabilito che io sono un alto ed aitante giovanotto, che ne dite di ordinare delle pizze per pranzo?
Chris arricciò le sopracciglia a quella domanda - Noi usciamo da un fastfood per tornare a casa e poi ordinare ad un altro fastfood?
Sia la bambina che Darren annuirono senza remore.
-Non voglio che Babu cucina, nono.
Ammise la piccola, scuotendo la testa. Chris la guardò ridacchiando - E se cucinassi io?
Chiese perplesso, facendo alzare le spalle di Darren , che si voltò verso di lui , avvicinandosi pericolosamente al suo viso per sussurrargli contro.
- Non ricordi? - lo disse con un tono così basso di voce ed un ghigno sul viso, sembrava quasi fosse soddisfatto del fatto che soltanto lui potesse parlare al suo orecchio a quel modo, avendone tutto il diritto - Ieri, dovevamo fare la spesa ... - fece una piccola pausa e guardò fugacemente verso i suoi occhi, poi le sue labbra - e ... siamo d'improvviso diventati occupati, quando uno ha tempo libero tende a fare cose interessanti.
Chris ridacchiò, anche se arrossì in una maniera indecente e quando riuscì  a comprendere ciò che il riccio stava omettendo di dire davanti a sua figlia si accorse di avere caldo, davvero tanto caldo ; ma sapeva di non potersi dimostrare indignato, per questo scosse appena la testa, allontanando da se Darren, colpendolo nuovamente con un piccolo schiaffo , anche se questo non impedì al riccio di lasciargli un bacio fugace sulle labbra.
Chris prese un respiro profondo, un altro ancora ,come si era aspettato e subito torna a parlare del loro pranzo, cercando di capire cosa volesse mangiare Amanda :
- Voglio la pizza, Ma però la voglio senza quella robba bianca sopra!
Gli risponse sua figlia, storcendo il naso al pensiero della così detta robba bianca, Darren si lasciò cadere di peso sul divano nel frattempo ,sedendosi accanto ad Amanda e guardandola con disapprovazione.
- Io non potrò mai accettarlo - disse rivolgendosi a Chris - mia figlia - sottolineò con enfasi - che non mangia mozzarella,che cosa ho fatto di sbagliato io? La mozzarella è parte integrante della pizza , una parte così imp-
Chris si sporse oltre sua figlia, allungando una mano e poggiandola sulle labbra di suo marito, per fare in modo che lo sproloquio ,che aveva in mente di fare, finisse al più presto.
-Ok, vorrà dire che ordinerò della pizza con la mozzarella e dell'altra senza, contenti bimbi?
Entrambi acconsentirono e Chris poté ritirare subito la mano dal viso dell'altro, ma quando quest'ultimo si accorse di essere stato definito un bambino, subito si imbronciò, incrociando,come suo solito, le braccia sul petto, diventando ancora più infantile.

                                                                                               ###

Chris era in cucina, estremamente concentrato mentre ripuliva un piatto .  Fortunatamente, la pizza era arrivata al più presto dopo la loro ordinazione: Amanda era divenuta ingestibile durante l'attesa ed era diventato difficile distrarla dal fatto che avesse fame.
Era stato, come sempre , davvero strano osservare Darren seduto a tavola,mentre si ingozzava di pizza come era solito fare, solo stavolta con uno sguardo sempre vigile sulla loro bambina.
Era stato ancora più stupefacente, notare che il ragazzo riccio aveva rinunciato alla sua solita,infantile, battaglia per decidere chi dovesse ottenere l'ultimo pezzo di pizza, decidendo di lasciare quello senza mozzarella a sua figlia e dividere l'altro con lui.
Era stupendo però , non sapeva spiegarsi il motivo , ma lo era davvero tanto.
Sentì un movimento furtivo dietro di lui e poco dopo sua la vita fu circondata da due calde, forti braccia.
Sorrise per quella forte sensazione di calore , Darren Criss riusciva a sorprenderlo in un modo così prevedibile.
- Quanto affetto oggi! 
Mormorò ,sapendo che lo avrebbe sicuramente sentito e lo percepì ridacchiare appena contro di lui.
- Lo sai che sono un essere dolce e coccoloso che ama suo marito.
Scosse il capo a quella stupida affermazione, anche se percepì il cuore cedere un po' per la leggerezza con cui l'altro aveva usato il verbo amare. Come se fosse una cosa semplice,ovvia, per nulla al mondo sbagliata.
-Perché stai pulendo i piatti? Abbiamo una lavastoviglie in casa per questo!
Esclamò Darren, interrompendo quel pensiero che avrebbe potuto farlo sprofondare , continuando ad osservarlo da sopra la sua spalla.
- Volevo fare qualcosa.
Rispose solamente Chris , continuando a mostrarsi concentrato mentre puliva anche le altre stoviglie. Poi ci fu un nuovo fruscio nell'aria, questa volta più sospetto , che gli fece accapponare la pelle.
-Ehi, che succede?
Gli chiese suo marito, notando il modo in cui la sua schiena si era irrigidita nel suo abbraccio.
-Ma non è un cucciolo d'uomo?
Chiese Mark a quella reazione di Darren, comparendo proprio accanto a loro, seduto sul ripiano accanto al lavello. Chris lo guardò sorpreso, voltandosi piano verso il riccio per riuscire a capire se avesse notato la sua presenza, ma l'attenzione di quello era tutta concentrata su di lui ed il suo insolito comportamento.
- Non è niente.
Gli rispose poi, come per tranquillizzarlo, non ne conosceva il motivo, ma ne aveva bisogno.
Mark attirò l'attenzione su di lui, colpendo piano con un dito il piatto che Chris aveva tra le mani.
- Come mai ti stai facendo stringere da lui? Ti piace ,tesoro. Vero?
Il soprano strinse gli occhi " è normale" pensò "è il mio migliore amico, adoro i suoi abbracci"
-Solo questo? Sei sicuro? Io ti vedo quasi dipendente dal suo corpo,tesoro.
"Non sono dipendente"
pensò ancora, iniziando a sentirsi agitato tra le braccia dell'altro, che continuava a restare in silenzio, forse osservandolo in viso , mentre lui continuava a maneggiare i piatti.
-Allora perché non lo lasci andare?
Gli chiese, provocatorio , come aspettandosi che lui non avrebbe mai accettato.
Non rispose, sgusciando un po' troppo bruscamente dall'abbraccio di Darren , sentendosi soddisfatto di esserci riuscito. Non notando nemmeno il modo in cui il viso dell'altro si era rabbuiato.



Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di  l'angolo di Helpless.
Eccomi qui,
anche questa settimana con un nuovo capitolo, sperando come sempre che lo apprezziate.
Avrei voluto aggiornare ieri, ma ho avuto un problemino con il finale del capitolo (in realtà stavo praticamente impazzendo, ma è ok).
C'è tanta Amanda, un po' di Mark, ma sopratutto un infantile Darren Criss , che fa sempre bene.
Spero di sentire cosa ne pensate attraverso delle recensioni *occhi dolci*
*si schiarisce la voce, in cerca della sua dignità*
Voglio ringraziarvi davvero, davvero tanto , la storia ha raggiunto i 10 preferiti e i 25 seguiti e la cosa mi fa fare una capriola al cuore (tipo Colfer al suo risveglio). 
Un grazie particolare va a
everettsglasses ( sono più abituata a chiamarla @colfet o Bea, ma fa lo stesso) che oltre a lasciare sempre una recensione, mi fa sentire tanto tanto il suo sostegno e la cosa mi fa davvero tanto bene.
Naturalmente, grazie anche a
OrPatrickOrNothing
che ha lasciato una recensione ad ogni capitolo appena ha scoperto la storia.
Ora , dopo avervi riempito di 'grazie' (che non sono mai abbastanza) e anche di 'tanto',  vi saluto e vi aspetto alla prossima.
Grazie ancora!

P.S. del 15\08\13.
Tornata a casa , ho aperto la pagina della mia storia ed ho notato alcuni errori di battitura e strani salti dal presente al passato che non avevo notato prima di aggiornare. Mi dispiace di essere stata così distratta , spero tanto la cosa non vi abbia urtato i nervi.










 

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Capitolo 7
*** 7. About photos and sudden tears ***


TWYM7
Non immaginate quanto mi senta in colpa e dispiaciuta ( e fai bene, mi direte) per aver saltato l'aggiornamento della scorsa settimana e non aver fatto diligentemente il mio mestiere da fanwriter. Spero mi perdoniate per questo, ma purtroppo ho questo grande difetto di non essere prevedibile o stabile , ma prometto che non salterò più l'aggiornamento per così tanto tempo, se lo farò potete bastonarmi c:
Spero il capitolo sia di vostro gradimento.
  • That's what you're missing
Purtroppo (in questo mondo reale)  Darren Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in questo scritto, non mi appartengono (anche perché sono più che sicura che una persona reale non si possa più possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre non conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono reali (ovviamente). La storia non è stata scritta a scopo di lucro. Però, e lo scrivo con soddisfazione , in questo capitolo c'è una personcina che m'appartiene.

  1. About photos and sudden tears.

Non importava  quanto  Chris si impegnasse ad ignorare la figura appollaiata sulla superficie libera del lavabo, quella non sembrava voler scomparire. Lui aveva perso più tempo possibile per sciacquare e poi asciugare con lentezza ogni piccola stoviglia utilizzata a pranzo per tenersi occupato e fingere di non potergli prestare attenzione, ma non aveva funzionato.
Mark-non-più-allo-specchio non si era mosso di un millimetro dall'ultima volta che aveva aperto bocca,limitandosi ad osservarlo con interesse e schioccare la lingua contro il palato ogni minuto che passava, in un modo così fastidioso da far sobbalzare Chris ogni volta ,con il rischio che qualche piatto gli sfuggisse dalle mani e si frantumasse contro il pavimento.
Quando ebbe purtroppo concluso, il ragazzo sospirò  guardandosi intorno e realizzando che Darren era uscito dalla stanza , lasciandolo improvvisamente solo. Era certamente colpa sua, in quanto lo aveva completamente ignorato, ma era piuttosto strano che il riccio si fosse allontanato così silenziosamente.
Avrebbe dovuto concentrarsi di più su quell'insolito comportamento, ma  Mark lo depistava più di ogni altra cosa, sopratutto quando riusciva a percepire i suoi occhi puntati su di lui.
Si voltò di scatto verso quella creatura  , che  trasformò subito la smorfia concentrata sul suo viso in un sorriso soddisfatto, terribilmente irritante per Chris, come ogni cosa che faceva .
-Tesoro.
Disse solamente, come se fosse un saluto o una semplice esclamazione . Lui strinse forte i denti , per trattenersi dall'imprecare o dire qualcos'altro di sconveniente : non funzionò.
"Visto che sei qui e non hai intenzione di andartene, ne approfitto per lamentarmi. Possibile che Darren sta sempre ad insinuare che io e lui siamo troppo impegnati a fare" fece una piccola pausa , perché anche pensarlo era imbarazzante e lui non poteva farci niente "sesso per fare qualsiasi altra cosa?"
Quell'essere rise, sembrando così sinceramente divertito dalla sua esitazione, ma si ricompose subito,tornando a guardarlo con la solita espressione saccente. 
-
È la vostra tensione sessuale che fa faville quando viene sprigionata, tesoro.
Chris spalancò la bocca ,dimostrandosi indignato da quelle parole , ma evitando di smentirlo : sarebbe stato completamente inutile e davvero assurdo, avrebbe solo perso tempo.
Sbuffò, decidendo che avrebbe potuto benissimo essere lui a lasciare la stanza e non farsi più infastidire da quel tipo. Raggiunse con un paio di falcate il soggiorno, guardandosi attorno in cerca della sua famiglia .
Non c'era nessuno, solo  Mark, che era comparso sul divano ed ora era completamente sdraiato su di esso .
Finse di non averlo neanche notato,ma gli prestò improvvisamente attenzione quando lo udì nuovamente parlare:
- Notato i cambiamenti? Mi ci sono impegnato!
 "Cambiamenti?"  chiese Chris , iniziando a girare su stesso per appurare se ci fosse qualcosa di diverso: era preoccupato da quello che quel tipo avrebbe potuto combinare.
Le pareti erano sempre dello stesso giallo paglierino di quel mattino.
Lo scaffale era ancora in quell'angolo, pieno delle stesse cianfrusaglie.
Il divano e ,tutto il resto dell'arredamento, era al suo posto.  
Fece un altro giro, prestando più attenzione ai dettagli.
"LE FOTO!" esclamò sorpreso, notando le nuove cornici che erano appese ai muri o poste sui mobili.
 "Non sono un po' tante per una sola stanza?!"
osservò,mentre ne contava una ad una.  Si accorse  anche di  altri piccoli particolari mentre analizzava bene con lo sguardo il soggiorno , come le adorabili pantofoline a forma di maialino poste davanti al divano ,  il foglio con su disegnato un fiore enorme dai petali celesti lasciato sul tavolo e i pezzi di un puzzle sparsi  sul pavimento. A quanto pare sua figlia era un po' disordinata.
Alzò piano la mano sinistra , guardando con insistenza la fede che era riuscito a notare solo quando quell'essere gli aveva  svelato l'esistenza del suo matrimonio, era accaduto lo stesso con la piccola Amanda : ora tutto quello che le riguardava era spuntato dal nulla.
Magari, nel corridoio avrebbe trovato una porta con su scritto il nome di sua figlia a lettere cubitali colorate, come sempre si era figurato in quelle poche volte che aveva fantasticato sul suo possibile futuro da padre.
Era decisamente più confuso di prima.
-Ohw, tesoro. Il nano ama le foto, dovresti saperlo!
Gli rispose quello sul divano . Il soprano annuì, alzando le spalle e accettando quella spiegazione ,nascondendo un sorriso perché era vero : il suo migliore amico andava sempre in giro a scattare e farsi scattare foto perché "Ogni foto è un ricordo ed io voglio tanti ricordi" .
Continuava a non avere molto senso, ma andava bene lo stesso.
Si avvicinò ad una parete, poggiando con cautela una mano sulla cornice di una delle tante foto affisse su di essa. Raffigurava lui , Darren e Lauren, tutti e tre con un sorriso così enorme e sincero ,le guance un po' troppo arrossate e i capelli insolitamente scomposti, si stringevano tra loro e non sembravano molto sobri. Era una bella foto comunque, sembrava rappresentare un momento piuttosto felice per loro. Subito accanto a quella, ce n'era un'altra raffigurante solamente Lauren, con un pancione piuttosto visibile ed una smorfia sul viso, era seduta sul loro divano ed appariva terribilmente serena.
Un po' più distante a quelle due foto, ce ne erano altre tre riunite tutte in una sola cornice . La prima a sinistra rappresentava lui , con il viso paonazzo e visibilmente confuso ed un piccolo fagottino rosa tra le braccia , l'ultima a destra rappresentava Darren con uno dei suoi soliti sorrisi così grandi da occupare tutto il viso e lo stesso adorabile fagottino tra le mani, mantenuto come se fosse la cosa più importante che lui avesse mai sfiorato.
Al centro c'era una foto del piccolo fagottino rosa in cui era avvolta Amanda Joanna Colfer Criss : era ovviamente appena nata , così piccola e così fragile anche attraverso quell'immagine.  Chris trattenne il respiro, accarezzando con dolcezza  quella foto , con le labbra che si alzavano appena in un sorriso incontrollato e gli occhi troppo umidi e vicini a riempirsi di lacrime . Era la foto più meravigliosa che lui avesse mai visto,  la testolina di sua figlia
spuntava appena dal fascio di lenzuola chiare in cui era : aveva gli occhi chiusi e rilassati, le labbra appena visibili, le guance leggermente più paffute di quanto fossero in quel momento ed un piccolo ciuffo di capelli chiari che le cadeva dolce sulla fronte.
Avrebbe voluto così tanto aver vissuto per davvero quel momento, ricordare ogni piccolo dettaglio di quella immagine, percepire per davvero  l'assoluta gioia e la stravolgente emozione d'averla vista per la prima volta .
Un piccolo post-it rosa a forma di cuore  era attaccato in cima alla cornice, sopra qualcuno aveva scritto :
 16 - 07 .
Abbiamo faticato tutti un bel po' per averla tra noi, ma non è forse
la cosa più bella che i vostri occhi abbiano mai visto? 

Non ebbe bisogno di riconoscere quella scrittura per sapere che quel qualcuno era Lauren Lopez
.

Si staccò di malavoglia da quella foto, contemplando anche le altre che ritraevano lui , Darren e la loro bambina nella più svariate e tenere  situazioni. In molte di queste era presente anche Lauren, in alcune anche Joe. C'erano foto della sua famiglia e alcune con Cerina, Charles e Chuck, foto con l'intero cast di glee ed altre con gli Starkid.
Ma la  foto che più lo sconvolse era posta sul tavolino difronte al divano ,tenuta in una semplice cornice di legno decorata in ferro battuto, rappresentava solo lui e Darren, vestiti  elegantemente .Erano uno difronte all'altro e nessuno dei due guardava l'obbiettivo,  entrambi apparivano troppo persi negli occhi dell'altro per farlo. Le labbra di Darren erano posate sulle dita di Chris, proprio nel punto in cui la sua fede brillava appena . Lui sorrideva così tanto : un sorriso lacrimoso carico di amore e felicità che sembrava urlare "tutto è perfetto".
Non serviva un genio per comprendere che era una foto scattata il giorno del loro matrimonio.
Era sconvolgente : assomigliava davvero tanto ad uno dei molteplici fotomontaggi che spesso i suoi amici gli mostravano per prendersi gioco di lui e Darren , eppure c'era qualcosa di così reale in quell'immagine da mozzargli il respiro.
Si allontanò da essa velocemente, imponendosi di non guardare mai più nel punto in cui era posta, era tentato dallo spostarla , ma  avrebbe dovuto spiegare a Darren il perché lo aveva fatto .  E poi non voleva mostrarsi sconvolto davanti a Mark .
-Troppo taardi.
Canticchiò quest'ultimo . Lui alzò subito lo sguardo verso la sua figura, ma  come capitava troppo spesso, lui era  nuovamente sparito.
In quel momento , nel salotto entrò Darren : aveva i capelli ricci più scombinati di quanto non fossero prima, gli occhi un po' appannati e i vestiti stropicciati. Non guardò nemmeno Chris, si limitò a buttarsi di peso sul divano, sbadigliando fortemente.
-Amanda sta dormendo - mormorò con la voce ancora un po' impastata dal sonno, stropicciandosi piano un occhio - ci siamo messi sul suo lettino a parlare e lei ripeteva "no, babu, non voglio dommire" - imitò la voce acuta della bimba con un piccolo sorriso sul viso - ma poi mentre raccontava la giornata di ieri ha chiuso gli occhi di colpo e si è addormentata, come fai tu di solito.
Chris ridacchiò a quelle parole dette con tanta tenerezza , mettendosi a sedere accanto a lui sul divano. Darren si mosse subito dal suo posto , poggiando con naturalezza il capo sul suo grembo e guardandolo dal basso intensamente, come se lo stesse analizzando. Il controtenore si irrigidì a quel gesto improvviso, ma trovò subito la calma incontrando gli occhi ambrati, dal contorno così verde ed unico, del suo migliore amico . Con un dito iniziò a giocare con i piccoli ricci sulla sua fronte, senza neanche esserne consapevole.
- Cosa succede oggi?
Gli chiese improvvisamente il riccio, strofinando una guancia sulla sua gamba e  aggrottando  poi le sopracciglia per fargli capire che tutta la sua intenzione era incentrata su di lui e sulla sua reazione.
- Cosa succede?
Ripeté Chris stupidamente . Darren fece una smorfia, come accadeva quelle rare volte che non veniva compreso dal suo amico.
-Parlo di te , Chris. Ti comporti in modo strano.
- Ma no, non è vero!
Negò troppo velocemente e con troppa forza , in un modo che fece insospettire ancora di più l'altro ragazzo.
Ma cosa avrebbe potuto dirgli altrimenti? "Scusa, mi sono addormentato che eravamo solo amici, mi sono svegliato e improvvisamente  siamo sposati e c'è anche una bimba e non capisco nulla di quello che  mi succede?" non di certo. Questo faceva male : non poter parlare liberamente alla persona di cui si era sempre fidato, perché per la prima volta non avrebbe capito.
Sospirò, Darren continuava a fissarlo.
- Credi che non me ne sia accorto,Chris?
Chiese mentre si alzava di scatto a sedere . Chris aveva le labbra immobilizzate, il terrore di anche solo parlare  era semplicemente troppo grande, invadente, strano da provare.
- È da questa mattina che sei strano . Non ti lasci toccare , ti allontani , inventi stupide scuse e pretesti assurdi per non starmi vicino, sono sicuro di non essere paranoico, quindi ... cosa succede?
- Niente.
Disse solo questo, sottovoce, non potendo e non riuscendo a spiegare altro. Provò ad abbassare il viso, quasi vergognandosi, ma una mano di Darren glielo impedì, costringendolo a guardare dritto nei suoi occhi così feriti.
Una morsa strinse forte il cuore, diminuendo i suoi battiti e minacciando di frantumarlo a quella vista. 
Non riusciva ad accettare che quei suoi semplici, incoscienti comportamenti avrebbero potuto tormentarlo . Voleva soltanto che sorridesse ed ignorasse quanto male avesse agito quel giorno : quelle stupende iridi  cangianti non erano fatti per esprimere sofferenza. Non riusciva a reggere l'intensità di quella paura e confusione che  trasparivano così bene tra le sfumature del suo sguardo. 
- Non mi piace quando ometti le cose,Chris. Mi ricorda terribilmente tanto i vecchi tempi, quando entrambi ci nascondevamo tutto dentro e... Non voglio sia così,Chris. Ti prego.
Più la sua voce si alzava
mentre pronunciava quelle frasi,  più sembrava spezzarsi lentamente . E ogni volta che pronunciava il suo nome con tono tanto afflitto,  la stretta di quella morsa diveniva più forte e angosciosa, così impossibile da sopportare  .
Ma Chris  continuava a non  dire nulla. Restando inerme ad osservarlo . Cosa avrebbe dovuto fare?
Come avrebbe potuto anche solo spiegarli senza mentire? O  forse sarebbe stato meglio mentire e tornare a farlo stare bene?  Forse stava semplicemente esagerando, reagendo in modo troppo drammatico . Ma Darren soffriva e il suo cuore doleva. Darren soffriva per colpa sua e lui non sarebbe mai riuscito a perdonarselo, non importava se tutto quello fosse reale o una stupida finzione. Semplicemente, Darren non avrebbe mai dovuto soffrire .  
Stava per avvicinarsi , magari stringerlo e scusarsi, senza spiegazioni o altre parole, ma Darren si alzò , ritirando di scatto la mano dal suo viso e allontanandosi da lui troppo velocemente.
E fu ancora solo , con il cuore ancora stretto forte dal dolore e stupide lacrime che sfuggivano al suo controllo e scivolavano dai suoi occhi .





Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di  l'angolo di Helpless.

L'unica cosa che ho da fare è ringraziarvi , tipo mettermi a urlare un "GRAZIE" a pieni polmoni a chiunque mi sostenga. Prima di tutto , grazie a chi ha recensito la scorsa volta , spero che anche altri di voi decidano di farlo perchè ho sinceramente bisogno di sapere la vostra opinione riguardo tutto questo. Grazie alle persone che si complimentano con me su twitter e grazie alle ventisette persone che hanno inserito tra le seguite e le DODICI (adesso impazzisco) che hanno inserito tra le preferite. Sappiate che mi fate sclerare ogni giorno!
Se avete twitter, seguitemi su @leascupcake , che è il mio account personale, e menzionatemi , così vi seguo (:

Inoltre, volevo farvi sapere che ho scritto una piccola OS  CrissColfer (che contiene spoiler ormai ben conosciuti dall'intero universo sulla klaine) è : We should do it again.
Magari dategli un'occhiata (;

Ok, credo sia tutto, spero il capitolo sia di vostro gradimento, alla prossima! c:

 

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Capitolo 8
*** 8. About questions and sweet hugs. ***


TWYM8
Ho solo un giorno di ritardo rispetto al solito, quindi non dovreste volermi bastonare (?).
Ok, vi lascio al capitolo!
  • That's what you're missing.
Purtroppo (in questo mondo reale)  Darren Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in questo scritto, non mi appartengono (anche perché sono più che sicura che una persona reale non si possa più possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre non conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono reali (ovviamente). La storia non è stata scritta a scopo di lucro. Però, e lo scrivo con soddisfazione , in questo capitolo c'è una personcina che m'appartiene.




  1. About questions and sweet hugs.
Non sapeva quante lacrime avessero solcato la sua pelle, anche se riusciva distintamente a percepire ognuna di loro scottare ogni volta che sgorgava dai suoi occhi.
Non sapeva quanto tempo fosse rimasto fermo su quel divano, solo , ascoltando l'eco delle parole di Darren rimbombargli nella testa, rivivendo l'immagine così dolorosa della sua sofferenza .
Una piccola , razionale , parte di se continuava a ripetergli che era stupido sentirsi così male, che non era colpa sua , che ogni suo comportamento era perfettamente giustificato e che non era accaduto niente di così irreparabile.
Ma semplicemente, ogni fibra del suo cuore batteva sofferente , ricordandogli che Darren stava male e lui non poteva farci nulla.
Un'altra cosa che non sapeva era dove si trovasse Darren al momento. Nella loro camera? O forse era uscito di casa e lui non se ne era neanche reso conto?
Temeva di affrontarlo nuovamente, quindi non vederlo era probabilmente la cosa migliore per lui ,ma  provava un forte ed incontenibile desiderio di averlo accanto, poterlo stringere e rassicurarlo.
Era così semplice per il suo migliore amico scombussolare tutti i suoi sentimenti.
Era come se Darren fosse l'unica persona in grado di aprire la sua scatola delle emozioni ed ogni volta ne rovesciasse  il contenuto inconsapevolmente, confondendo ogni cosa. Odiava essere così confuso.
Sprofondò trai cuscini del divano, strofinandosi  le mani sul viso , cercando di cancellare ogni traccia del suo pianto : era perfettamente inutile, sapeva che i suoi occhi erano probabilmente cerchiati di rosso e la sua pelle piena di chiazze , ma doveva almeno provare a fare qualcosa.
Amanda stava ancora dormendo? O era stata spaventata dalla voce improvvisamente alta del padre? Sperò  che avesse un sonno profondo.
Rischiò di svegliarla lui stesso,trattenendo a stento un urlo, quando un freddo e appena percepibile tocco gli solleticò  la fronte, spostando con estrema delicatezza un ciuffo di capelli da lì . Si  limitò a produrre un singulto spaventato, voltandosi di scatto verso il punto da cui era venuta quella carezza.  Vide Mark ,  seduto sul divano ,con un dito ancora alzato verso di lui ed un'espressione sinceramente angustiata sul viso .
- Scusa, Tesoro.
Borbottò , arricciando anche le labbra . Chris aggrottò le sopracciglia, fissandolo con aria assolutamente disorientata "Cosa?".
- Cosa "Cosa"?
Chiese, imitando la sua espressione confusa e abbassando finalmente la mano dal suo viso.
"Ti stai prendendo gioco di me? Non è il momento"
- Ti sembra che io ti stia prendendo in giro? È solo che non voglio che tu resti qui a commiserarti.
"Non resterò qui a commiserarmi "
negò all'istante , anche se prima ci aveva pensato : l'importante era smentire quel tipo che continuava a vantarsi di sapere ogni cosa. "E poi a te cosa importa?"
- Chriiiis - lo chiamò per nome e questo lo confuse ancora di più del suo tono lamentoso ed infantile :  era davvero strano il modo in cui suonava  detto dalla sua voce indefinita   - Smettila di fare lo stupido ora, che ho un discorso importante da fare , io.
"IO NON STO FACENDO LO STUPIDO, NON TI PERM- ... Discorso importante?"
- Ok, no. In realtà, devo farti domande importanti.
"E cosa ti dice che io risponderò?"
Quell'essere accorciò la distanza trai loro volti, simulando un'espressione severa ed incrociando le braccia sul petto, minacciandolo in modo alquanto buffo:
- Lo farai e basta. Altrimenti passerò l'esistenza a farti domande .
Chris sbuffò , sedendosi più compostamente sul divano. Per la prima , e sicuramente l'unica, volta non era realmente infastidito dalla sua presenza , in quanto il suo orgoglio non gli avrebbe permesso di dimostrarsi debole e sopraffatto davanti a lui e quindi non avrebbe continuato a piagnucolare all'infinito.
- Perché avresti voglia di continuare a piagnucolare all'infinito?
"Io non ..."
-Non negare Chris, ti ho chiesto il perché.
Il ragazzo rimase in silenzio , guardando per la prima volta negli occhi quella figura astratta: si sentì svuotato, come se ogni piccola parola scritta dentro di se fosse stata letta, ritirò subito lo sguardo. Sospirò . Stava sospirando troppo in quell'ultimo periodo.
"Perché ... io e Darren stavamo litigando"
Rispose con semplicità , alzando le spalle e sorridendo soddisfatto di essere riuscito a superare la prima domanda.
- Non stavate litigando,  ha parlato solamente lui , non è questa la risposta esatta. Te lo chiedo ancora: perché?
Abbassò le spalle, perdendo il sorriso  "Perché ..." si  fermò , a disagio , i pensieri iniziavano ad accavallarsi e tutto diveniva sempre più astratto, mentre quell'essere continuava a fare cenni con il capo per invogliarlo a parlare.
-Ma cosa importa a te?!
Chiese a voce alta, facendo sobbalzare Mark, che subito poi iniziò a sghignazzare ,come se fosse contento della sua reticenza.
-Per quale motivo hai paura di rispondere, Chris?
"Non ho paura di rispondere , è che non voglio rispondere , è colpa dei suoi dannati occhi, ok?
Anzi no , è tutta colpa tua e di quello che stai combinando...  e non voglio rispondere perché poi dovrò ammettere quanto fa male vedere Darren star male e ...  questa cosa riesce a destabilizzarmi , è normale che faccia così tanto male? ...   non voglio pensarlo , non voglio che tu ci scherzi sopra come ogni volt- "  
I pensieri partirono come un fiume in piena, veloci ed inarrestabili così come dovrebbero essere e così semplici da leggere per la persona - o qualunque cosa fosse - che aveva davanti . Chris si ritrovò  a maledirsi da solo , ma cosa avrebbe dovuto fare anche solo per fermare quelle idee che gli frullavano per la testa? Era già tanto che era riuscito a contenerle per così tanto tempo in presenza di Mark.
.Era una così orrenda sensazione essere così indifeso.
- Non ti prenderò in giro , non questa volta.
Il tono di Mark era calmo , serio , per la prima volta rassicurante . Riuscì  persino percepire la sua mano ,così stranamente fredda ed inconsistente, poggiarsi sulla spalla, ma calmarsi apparve impossibile.
- Perché è così difficile  rispondere , Chris?
"Perché ho paura della risposta."
Ammetterlo non fu poi così arduo come era sembrato, anche perché in realtà non aveva ammesso nulla di così concreto. Ma sembrò bastare a Mark, che gli strinse forte la spalla tra la sua mano e poi sparì ancora.
Il problema era : Qual era la risposta che temeva così tanto?
Le domande gli affollavano i pensieri , rimase molto tempo a provare a capire cosa stava accadendo dentro di se. Quando si riscosse ,  gli sembrò che il sole avesse iniziato inesorabilmente a tramontare .
Decise di cercare Amanda: non vedeva sua figlia da davvero troppo tempo, ed era stranamente allarmato. E doveva ammettere che non riusciva  più a sopportare la solitudine ed in silenzio in quella casa. Era così un paradosso sentirsi spaesato nella sua stessa abitazione.
 Si addentrò nel corridoio con cautela , osservandosi intorno attentamente, in cerca dell'entrata per la camera di sua figlia.  Accanto alla porta della sua
stanza - anzi sua e di Darren -  , c'era un'altra porta con sopra attaccata una grande A di legno,  decorata in rosa,era sicuramente quella giusta. La aprì lentamente, cercando  la bambina, ma dopo un po' si accorse che le uniche sagome nel buio erano quelle di giocattoli e mobili : la stanza era vuota.
Darren gli  aveva raccontato che si era addormentata , quindi dedusse che l'unico altro posto in cui si sarebbe potuta trovare era la loro camera.
Aveva un po' paura ad entrarci : E se Darren fosse rimasto lì tutto il tempo?  Non era sicuro di essere pronto a riguardarlo negli occhi.
Stava diventando troppo paranoico.
Aprì la porta di scatto, in modo da non pensare più alle conseguenze ed essere assillato dalle sue inutili paure, e  notò 
Amanda al centro del letto matrimoniale. Era sveglia, anche se  era ancora stesa scompostamente e i suoi capelli mossi erano sparsi sul cuscino, stringeva forte accanto a se il suo immancabile pupazzo ,fissandolo e giocando con la sua proboscide .
 Chris si poggiò piano sul bordo del letto ,  accarezzandole con dolcezza il viso e lei sorrise, avvicinandosi in modo da poter far combaciare meglio la sua guancia contro il suo palmo: aveva il viso ancora assonnato, forse si era svegliata da poco.
- Ehi - sussurrò per non disturbarla - quando ti sei svegliata ,scricciolo?
- Prima.
Rispose sussurrando anche lei, forse convinta che fosse un gioco divertente.
- Come mai?
- L'ho svegliata io,altrimenti stanotte non avrebbe dormito.
La voce ferma di Darren lo fece rabbrividire ,si voltò con lentezza , senza neanche essere sicuro di volerlo fare . Suo marito era fermo davanti  alla porta del loro bagno,indossando appena un asciugamano bianco in vita ed un altro poggiato sui suoi ricci, umidi .Non stava sorridendo, ma c'era sempre qualcosa di così caldo ed affettuoso nel suo sguardo puntato su di lui .
Chris non avrebbe voluto pensarlo - perché non era il momento , probabilmente non aveva il diritto ,  riusciva ancora a rivedere lo spettro di quella tristezza negli occhi di Darren, e poi sua figlia era accanto a lui, dannazione - ma voleva così tanto toccare quella pelle scoperta , tracciare ogni piccolo percorso del suo corpo , attaccarsi e non staccarsi da lui mai più per davvero. Era una sensazione così forte e frustante da fargli desiderare di urlare. Non si era nemmeno reso conto di essere rimasto tutto quel tempo fermo ad osservarlo.
Darren lo aveva notato e ,alzando appena l'angolo delle labbra in un accenno di un sorriso, aveva spostato l'asciugamano dal capo , passandosi una mano trai capelli .
- Attento a non far gocciolare a terra.
Disse troppo flebilmente lui stesso, non riuscendo a capire per quale assurdo motivo stesse pensando a tenere il suo pavimento asciutto al momento, sperò che ci fosse lo zampino di Mark , perché altrimenti la sua testa era del tutto andata.
Probabilmente, se questo Darren era simile a quello che lui era solito conoscere, era rimasto anche lui parecchio tempo a riflettere su quello che aveva detto e poi, stufo di tutte le macchinazioni mentali che aveva fatto, si era infilato sotto la doccia per calmarsi e ragionare più lucidamente.
- Paapi - lo richiamò sua figlia, alzandosi a sedere - Giochiamo al gioco che io ti dico delle parole e tu fai la storia bella bella?
Chris sbatté le palpebre,
come se un gesto così semplice avesse potuto cancellare i suoi pensieri recenti,voltandosi verso sua figlia e annuendo.
-Piccola -  disse Darren  ,attirando l'attenzione di entrambi - Inizia ad andare a giocare  con Johnny in salotto , io e Papi -  sembrava sempre  così felice  quando pronunciava quella parola  - dobbiamo prima parlare di una cosa, veniamo subito, subito.
La bambina li guardò sospettosa, ma senza protestare scese dal letto e ,trascinando il suo pupazzo contro il pavimento, uscì dalla stanza. Per poi tornare indietro dopo pochi secondi e precisare : - subito,subito.
Entrambi annuirono, anche se Chris avrebbe voluto alzarsi e correre lontano da lì.
Darren andò a sedersi proprio accanto a lui, buttandosi l'asciugamano umido dei suoi capelli alle spalle ... nude.
Chris si chiedeva per quale assurdo motivo il ragazzo non  indossasse qualcosa (qualsiasi cosa avesse potuto  nascondere il suo corpo dalla sua vista) , non riusciva davvero a stargli accanto quando tutto quello che lo copriva era un misero asciugamano , che lasciava così poco all'immaginazione .
Darren poggiò i palmi della mano sul materasso , sfiorando appena la sua coscia, quasi stendendosi accanto a lui.
A quel movimento, Chris non poté impedire al suo sguardo di poggiarsi definitivamente sulla pelle dell'altro, tracciare avido con gli occhi le linee definite delle sue spalle , il suo petto ampio , il suo addome lievemente coperto di peluria e poi le sue invitanti , maledette fossette del bacino, quelle che riuscivano a farlo impazzire in ogni situazione. Non sapeva cosa gli stesse prendendo , comportarsi da ragazzino in crisi ormonale non era da lui. Ma era Darren Criss , semplicemente questa era la sua unica giustificazione.
Trovò la forza di rialzare lo sguardo al suo viso quando,contemplando le sue gambe toniche e scoperte, iniziò a sentirsi troppo ridicolo . Darren lo osservava un po' perplesso, assottigliando le labbra.
Avrebbe dovuto parlare Chris per primo? Forse, infondo era stato lui quello a comportarsi in modo strano.
- Mi dispiace.
Era stato Darren a dirlo e questo lo lasciò piuttosto sorpreso , mosse le labbra  confusamente , provando a ribattere , ma lui fu più veloce.
- No, aspetta. Mi dispiace di aver reagito male per così poco, amore mio. Davvero, è stato stupido. Ma vederti distante da me mi fa uscire fuori di testa e volevo soltanto capire, solo che poi mi sono incazzato e non ti ho lasciato parlare. Sono uno stupido.
Chris si voltò completamente verso di lui , scuotendo forte la testa ,poggiò le mani sulla sua nuca , affondando le dita nei suoi capelli disordinati e ricci , sospirando di sollievo quando i suoi palmi incontrarono la sua pelle fresca.
- No . - disse piano - non sei stupido, lo sono io. È che oggi è tutto un po' strano - Non era un bugia,no? - e io mi sono comportato in modo altrettanto strano, non ho minimamente pensato al fatto che ti potesse fare male, mi dispiace.
Darren accostò la sua fronte sulla sua , sfregando piano il naso contro la sua guancia in una tenero gesto d'affetto.
Chris rabbrividì a quella carezza, non riuscendo a fermare le sue braccia che avvolsero completamente l'altro in un abbraccio. Voleva soltanto respirare il suo profumo , percepire quanto potesse sembrare calda la sua pelle contro la sua , sentire il suo battito del cuore rimbombare forte accanto al suo.
Darren gli lasciò un bacio lieve sulla guancia,un altro ancora più tenero all'angolo delle labbra. E le sue calde, morbide , dolci labbra le voleva? Un denso calore dentro di sé sembrò sussurrargli di sì.
Chiuse gli occhi, muovendo timidamente il viso per poterle catturare tra le sue e sfiorarle , senza pentirsene.
- Quindi è tutto apposto.
Sussurrò Darren, lambendo le sue labbra con il suo lieve respiro. Lui annuì solamente, aprendo appena gli occhi per scorgere il sorriso che stava nascendo sulla bocca dell'altro.
- Mi ami?
Continuò con tono nuovamente scherzoso, accarezzandogli il viso con le dita e premendo ancora una volta le labbra sulle sue.
- Ti Amo.
Disse subito . Un peso che non immaginava neanche d'avere gli liberò il cuore . Un  sorriso si formò spontaneo e inaspettato sulle sue labbra, che vennero nuovamente baciate con brama e tenerezza.
"Oh, ecco la risposta."



Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di
  l'angolo di Helpless.
Come anche avvisavano i miei tweet ( roba tipo :
La mia fanfiction è un casino. Un perfetto casino che può fare uscire fuori di testa una persona . Scusate lettori 
o anche : No, seriamente , più vado avanti a scrivere e più mi sembra un assoluta pazzia e altre cose così) con questo capitolo le cose possono apparire ancora più strane,ma vi giuro che se leggete con attenzione si capisce l'intero senso della cosa (non fate quella faccia sorpresa: TUTTO QUESTO HA SENSO,ok?)
 Bene, sono impazzita in molti punti mentre scrivevo, sopratutto quando ho dovuto "descrivere" il corpo di Darren o durante la discussione tra Mark (o come caspita volete chiamarlo) e Chris. Spero che la perdita momentanea del mio pizzico di ragione sia servita a qualcosa.
Alloooora, ho  tirato due somme (???) e mi sono resa conto che ci sarà un solo altro capitolo più un adorabile epilogo e tutto sarà finito. Non posso fare altrimenti.

Bene, ora lasciatemi commuovere mentre vi ringrazio per le due recensioni (Vi prego, fatemi sapere sempre cosa ne pensate *puppyeyes* ) e per le 33 seguite e le 16 preferite . Grazie , GRAZIE. Mi fate impazzire più di quanto il mio Darren fa impazzire il mio Chris , ed è tanto (???).
❤❤❤
Al prossimo capitolo, sperando che questo venga apprezzato! C :















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Capitolo 9
*** 9. About bubbles and talking about the truth. ***


fdfwefew
  • That's what you're missing.


  1.  About bubbles and talking about the truth.

Chiudere gli occhi , lasciare che i propri sentimenti respirassero per un attimo, smettendo di provare ardentemente di lasciarli annegare dentro di se, solo farli salire a galla.
Chris Colfer non aveva mai creduto di avere un occasione per farlo , aveva sempre pensato fosse  troppo pericoloso e  incosciente. Ed anche se tutto ciò stava accadendo in un luogo ben lontano dalla realtà , restava comunque una sensazione unica .
I suoi stessi pensieri, fastidiosi e confusi, continuavano ad ordinargli di spostarsi da quel ragazzo - che al momento non era neanche reale , non per davvero (era complicato) - e alzarsi da quel letto per poi scappare, perché quella bolla di felicità era così fragile e , prima o poi, sarebbe scoppiata .
Ma in quel momento non sembrava importante, perché non riusciva più a zittire il suo cuore :  aveva pronunciato quelle due piccole parole e in un solo momento era apparso tutto così semplice, leggero ed ogni preoccupazione inutile .
Chris Colfer è perdutamente innamorato di Darren Criss.
È tutto qui, nulla da nascondere, niente per cui aver dubbi, solo puri e caldi sentimenti che vorticavano nello stomaco, lasciando delle insensatamente piacevoli vertigini alla testa e tanta voglia di sorridere.
Voglia di sorridere per il modo in cui le sue  dita  potevano sfiorarlo, tracciando con  delicatezza ogni piccola porzione di pelle raggiungibile; per il modo in cui le loro labbra si cercavano e non temevano di trovarsi ; per il modo in cui i ricci di lui solleticavano stretti docilmente tra le sue mani.
Schiuse gli occhi solo quando Darren si distaccò da lui , guardandolo con un piccolo broncio dispiaciuto sulle labbra troppo umide  . Lui scosse solo la testa ,stringendosi nuovamente al suo petto ancora nudo, strusciando il naso contro il suo collo ,in cerca del suo odore - quello che respirava quasi ogni sera, seduti sul divano a guardare qualche film che conoscevano a memoria , che riusciva sempre a calmarlo .
- Abbiamo la principessina che ci aspetta nell'altra stanza.
Gli borbottò all'orecchio, stampando un piccolo bacio sulla tempia.
Ricordando della promessa fatta ad Amanda, il ragazzo annuì, tornando nuovamente a sorridere.  Si ritrasse il più lentamente possibile dal loro abbraccio, lasciando che le sue dita accarezzassero ancora una volta la pelle del riccio prima di allontanarsi .
Darren ghignò apertamente quando lui si alzò , soddisfatto della sua riluttanza a lasciarlo andare o forse per il suo aspetto leggermente stravolto.
Chris provò il forte impulso di cancellargli quell'espressione a forza di baci .
Fu quello che fece , in effetti.
Solo perché poteva.
Poggiò nuovamente le ginocchia sul materasso, a lati del suo bacino e prese il suo viso tra le mani, modellando le sue labbra su quelle dell'altro in modo un po' troppo frenetico, adattandosi meglio  contro il suo corpo .
Darren sussultò all'improvviso contatto, ma si rilassò sotto il suo tocco, lasciando che le sue mani scorressero con facilità sulle sue spalle, inarcando incoscientemente il collo quando la bocca del contro tenore si allontanò dalla sua .
Chris si avvicinò al suo collo , respirandogli contro e sfiorandolo appena , ma si allontanò .
Restò immobile, con le gambe ormai ancorate ai fianchi dell'altro, osservandolo.
Provò a trattenere una risata, quando notò il modo in cui Darren continuava a sporgersi verso di lui ancora in attesa di una sua qualunque  mossa, gli occhi socchiusi e le ciglia  lunghe e scure contro la pelle olivastra: così bello da fargli venir voglia di sospirare.
Poi Darren aprì un occhio - un occhio solo-  spiandolo appena.
Aprì anche l'altro, aggrottando le sopracciglia quando lo notò fermo e sorridente di fronte a lui.
- Allora?
Chiese sotto voce.
Chris si lasciò scappare una piccola risata, poi tornò serio per quanto fosse possibile . Arricciò un capello del ragazzo tra le dita, avvicinandosi al suo orecchio e sussurrandogli contro ,come aveva fatto lui precedentemente:
Abbiamo la principessina che ci aspetta nell'altra stanza, ricordi ?
Darren spalancò gli occhi ancora di più, scostandosi per poterlo guardare in viso , aprendo la bocca in un modo davvero comico, per poi richiuderla velocemente e simulare un'espressione contrariata.
-Un bastardo . Ho sposato un bastardo.
Sussurrò a denti stretti, aggiustandosi l'asciugamano sulle gambe e schiaffeggiandogli la mano che ancora giocava con i suoi capelli : sarebbe potuto apparire irritato agli occhi di molti, ma il divertimento nei suoi occhi era lampante per Chris.
- Senti chi parla - rispose lui , canticchiando, stringendosi ancora saldamente a lui e continuando a parlargli all'orecchio   - Volevo semplicemente capire cosa ci fosse di così divertente a provocarmi apertamente
- Come se non lo sapessi...
Mugugnò appena il riccio, in tono frustato, alternando il suo sguardo dai  suoi occhi alle sue labbra, come se non riuscisse a decidere cosa osservare.
- Tu provochi una persona semplicemente esistendo.
Chris ridacchiò , baciandolo -un ultimo piccolo bacio , che c'era di male?- , poi si alzò.
- Io vado dalla piccoletta, tu.vestiti.subito.
Gli disse ,puntandogli il dito contro il petto ad ogni parola per dare enfasi al suo ordine.
Darren sorrise divertito e lui lo baciò nuovamente  - ok, questo sarebbe stato davvero l'ultimo, altrimenti avrebbe rischiato di non uscire più da quella stanza.
Ma prima che potesse aprire la porta, udì la sua voce richiamarlo .
- Prometti che sarà sempre così.
Disse,  quando Chris lo guardò : era di nuovo seduto adesso ed i suoi occhi erano completamente su di lui, così carichi di speranze e sentimenti .
- Promettimi che ci comporteremo sempre come due adolescenti idioti ed in calore - si fermò , alzando le sopracciglia in modo scherzoso e suscitando un piccolo sorriso in Chris -  E poi subito dopo come una coppia di bisbetici, sempre così innamorati , sempre migliori amici, sempre e solo... così.
Il contro tenore si sentì improvvisamente troppo leggero a quelle parole, si appoggiò alla porta per riuscire a reggere l'intensità degli occhi dell'altro senza che le ginocchia cedessero miseramente, deglutendo per non rischiare di dire qualcosa di troppo stupido.
Aveva bisogno di fare quella promessa.
Infatti, aveva iniziato a temere che ,se mai sarebbe tornato nella realtà di tutti i giorni, comportarsi come se tutto quello che stava vivendo non fosse mai accaduto sarebbe stato difficile : celare nuovamente  i suoi sentimenti o anche semplicemente interagire con Darren senza rischiare di baciarlo  ,  ci sarebbe riuscito senza impazzire ?
Sapeva che qualcosa sarebbe cambiato e temeva il modo in cui lo avrebbe fatto.
Ma non riusciva a pensarci in quel momento, quindi annuì, tracciandosi una piccola croce sul cuore come un bambino, sorridendo ancora quando Darren ricambiò il gesto.
- Ora - gli disse l'altro , assumendo l'espressione di chi sta per dire qualcosa di davvero idiota  - che ne dici di prolungare la tua camminata in modo che io possa almeno godermi lo stupendo spettacolo del tuo sedere? 
Chris lo guardò fintamente sbalordito ed indignato , poggiandosi persino una mano sul petto.
- Sappi che hai rovinato un momento dolcissimo, sei il solito rompiballe.
E detto questo se ne andò senza neanche più guardarsi alle spalle, chiudendo la porta in una perfetta uscita melodrammatica e forse - ma forse - sculettò in modo leggermente evidente mentre camminava.

♡♡♡

C'era qualcosa di ancora più strano in quello che stava vivendo.
Si trattava probabilmente del tempo ed il modo in cui esso scorreva: alcuni momenti tendevano a dilatarsi ed apparire immensamente lunghi , dettagliati e così vividi e carichi di emozioni ; ma c'erano altre ore che tendevano a scorrere in secondi e battiti di ciglia. Come la narrazione di uno scrittore incostante, che inserisce momenti di pausa o ellissi ovunque nel suo racconto.
Per questo non si sentì nemmeno un po' scombussolato quando , improvvisamente , il sole sembrò scomparire dal cielo per dar subito posto alla luna e allo scuro.
Era disteso sul divano, con il viso arrossato e le labbra che dolevano per le troppe risate, la testa poggiata sul petto di Darren , che appariva divertito tanto quanto lui .
Aveva solamente ricordi imprecisi e dai contorni sfocati  riguardo tutto quello che era accaduto dal momento in cui era uscito dalla sua stanza e non se ne era neanche reso conto.
Amanda era accoccolata sul suo grembo e dal suo punto di vista sembrava un piccolo batuffolo di jeans e capelli morbidi .  
- Basta con il solletico a papà per sta sera, altrimenti scoppierà.
Borbottò Darren e Chris si fece più vicino alla pelle dell'altro, lasciandogli un piccolo bacio sul mento, ringraziandolo . Realizzò solo in quel momento che il tremolio che ancora sentiva sulla pelle era dovuto all'intesa tortura di solletico che sia suo marito che sua figlia gli avevano da poco inflitto.
La bambina alzò di scatto la testa, mostrando un sorriso da Stregatto , ma poi annuì , guardando Chris dritto negli occhi  - e oh, era sempre così travolgente osservare le sue iridi e notare tutte le piccole sfumature corrispondenti a quelle degli occhi di Darren.
-DISNEY. - esclamò sua figlia con molto impeto, sorridendo ampiamente, poggiando il mento sul petto di Chris   e facendolo sussultare.
Rimase in silenzio, sentendosi troppo beato in quella posizione e non volevo spostarsi di un solo millimetro .
-... pe'  favore? Voglio vedere un film!
Sussurrò sotto voce la bimba, allargando gli occhi e piegando le labbra in un broncio adorabile.
Darren scoppiò a ridere ,spingendolo involontariamente a spostarsi.
- È CHE FILM DISNEY SIA.
Esclamò ad alta voce il riccio, mettendosi improvvisamente seduto e costringendo Chris a fare lo stesso.
Il contro tenore assottigliò gli occhi, fissandolo contrariato: Primo, perché tutto l'entusiasmo che Darren cacciava fuori quando si trattava di cartoni animati lo aveva da sempre infastidito - almeno questo era quello che  voleva che l'altro credesse, in realtà era adorabile quando sorrideva a quel modo e batteva le mani come uno stupido. Secondo, perché era stato costretto a staccarsi dal calore delle sue braccia- stava diventando patetico, davvero. E terzo, aveva fatto spaventare la loro bambina, che era rimbalzata velocemente sul divano senza nemmeno capire cosa fosse successo.
-Oh - iniziò con un tono teatrale il contro tenore, poggiandosi una mano sulla fronte mentre si lasciava cadere sul divano - che grande sacrificio che stai compiendo per tua figlia, Darren Everett Criss . Guardare uno dei tanti cartoni animati che adori tanto ,per la millesima volta, solo per lei. Che gran cuore che hai.
Non fu nemmeno tanto sorpreso quando un cuscino morbido , prima posto sul divano, gli arrivò dritto in viso.
- Non sono solo cartoni animati, ok? Sono opere d'art-
Naturalmente, perché lui era Chris Colfer , e Chris Colfer non adora essere preso a cuscinate (pensandoci, Chi ama essere preso a cuscinate? )   non lasciò terminare la frase all'altro ragazzo e lo ripagò indietro con la sua stessa moneta ... cioè cuscino, scatenando una guerra in una sola mossa.
Sentirono Amanda  ridere quando  Chris  alzò un braccio verso l'alto , in modo da impedire a Darren di prendere il cuscino che fino a poco fa si erano lanciati addosso.
- VOGLIO VEDERE COME D'INCANTO, non un cattone .
Intervenne la  bambina, in modo che la sua voce si sentisse tra le risate del suo papà e gli improperi del suo babbo . Stranamente , la udirono subito : Chris  lanciò il cuscino che aveva tra le mani dietro il divano e Darren  si mise a sedere di nuovo,  controllando l'orologio appeso alla parete .
Amanda inclinò la testa quando notò che  il padre aveva iniziato a fissarla , tenendo il suo sguardo , ma quando si accorse che non aveva nulla da dirle, diede le spalle ad entrambi i genitori e si accovacciò di fronte al mobiletto posto sotto il televisore , aprendo le ante e mettendosi alla ricerca del DVD prescelto.
Darren sembrò approfittare di quel momento di distrazione, attirando l'attenzione di Chris silenziosamente, per poi iniziare a gesticolare e mimare parole in modo confuso, indicando alternativamente sua figlia, poi il suo polso.
Chris ,senza rendersene conto, inclinò la testa allo stesso modo della bimba poco prima, assottigliando anche gli occhi, desiderando veramente di capire cosa l'altro stesse provando a dire , ma non riuscendoci affatto.
A quel punto, l'altro sbuffò, facendo cadere le braccia lungo i fianchi e avvicinandosi un po' di più, sussurrò direttamente al suo orecchio :
- Chrissie caro, -  Chris arricciò il naso per il soprannome, concentrandosi con tutto se stesso per non pensare solamente al fiato caldo di lui sulla pelle . Era quasi sul punto di lamentarsene, ma fu interrotto dalla mano del riccio che si pose sulle sue labbra per impedirgli di parlare  - come sto cercando in vano di farti capire, sono le otto di sera .
Il contro tenore assottigliò ancora più gli occhi per la confusione.
Darren sbuffò, non accennando a rimuovere il palmo della sua mano dal volto di Chris.
- È anche tua figlia, caro. I film hanno effetti soporiferi su di lei : non importa quanto oggi abbia dormito, dopo circa mezz'ora dall'inizio del film, lei starà già dormendo.
Chris spalancò gli occhi  ed annuì per quanto la mano dell'altro gli permettesse, poi contrariato la spostò per poter parlare.
- Quindi, dobbiamo farle fare un bagno, altrimenti dormirà indossando ancora i vestiti di questa mattina.
Disse in tono saccente , come per dimostrare che lui non era affatto stupido . Il viso di Darren si illuminò in modo impagabile quando finalmente Chris capì, ma si rabbuiò troppo velocemente .
- Non sarà facile.
Borbottò Chris, in cerca di conferma, sospirando fortemente notando il modo in cui Darren continuava a fissare la piccola , come se avesse paura che lei comprendesse di cosa stavano parlando.
Darren scosse la testa in risposta, mettendo su un broncio rassegnato.
Chris si sfregò una mano sulle labbra : Come si convinceva una ragazzina testarda quanto Amanda a far qualcosa che non voleva? 
Ma poi, mentre Darren ancora si grattava un po' il mento in cerca di una soluzione , osservando sua figlia che tornava dalla cucina con una bottiglia di aranciata tra le braccia (non si era neanche accorto che aveva lasciato la stanza, ma che razza di genitore era?) , Chris ebbe un'idea che considerò geniale.
- Ho portato l'aranciata , cotì non ci azziamo.
Annunciò la bimba, battendo gli occhi con più frequenza e ondulando un po' sul posto prima di posare la bottiglia e dei  bicchieri sul tavolino di fronte al divano.
Chris sorrise diabolicamente .
Aspettò che Amanda inserisse il cd nel lettore DVD e che si sedesse sul divano.
La assecondò ,mentre Darren lo squadrò perplesso , un guizzo di terrore nei suoi occhi socchiusi.
Chris si versò con molta indifferenza un bicchiere d'aranciata ,lanciando un'occhiata verso Amanda per essere sicuro che fosse distratta dal selezionare la voce esatta dal menù del film.
Serrò gli occhi , preparandosi al peggio, e rovesciò  l'intero contenuto del suo bicchiere addosso alla bambina ,- velocemente, per non avere ripensamenti  - rilasciando un sospiro e producendo un finto verso dispiaciuto una volta che il danno era stato fatto.
Forse sarebbe stato molto più maturo parlare con Amanda e provare a convincerla, ma di sicuro non sarebbe stato divertente quanto sentire sua figlia che strillava spaventata e vedere suo marito in bilico tra una risata ed un pianto, con una mano a coprirgli il viso.
Darren finse di rimproverarlo per essere terribilmente sbadato , contraendo la faccia in espressioni esageratamente indignate , in modo da accontentare la bambina che era rimasta immobile a fissare il suo vestitino di jeans, mentre la macchia di aranciata sembrava allargarsi a dismisura.
- Tesoro, mi dispiace tanto tanto.
Lei arricciò il naso , spostandosi la gonna dalle gambe con le piccole dita: - è fredda.  osservò con voce contrariata e un pizzico disgustata.
Darren ridacchiò il più sommessamente possibile , ammiccando a Chris ,che si sentì terribilmente stupido quando arrossì.
- Piccola -  iniziò cautamente il riccio - dovresti toglierti il vestitino e forse lavarti un po' , altrimenti diventerai tutta appiccicosa e ...     insomma ... non possiamo accoccolarci a te guardando il film, poi.
Amanda alzò subito la testa verso il babbo, mostrando i suoi occhioni scandalizzati e la bocca un po' aperta per la confusione .
- Ma il film senza abbracci è brutto.
Sia Chris che Darren annuirono alla sua osservazione, provando a non ridere per il modo in cui lei alzò le braccia al cielo indignata, guardando ancora verso Chris con espressione contrita , poi si alzò dal divano, iniziando a sbottonare il suo vestito mentre correva verso il bagno.
- A mali estremi ,estremi rimedi.
Sussurrò Chris .
- Forse sarebbe bastato dirle che se non si faceva un bagno non l'avremmo abbracciata.
Borbottò l'altro, ridacchiando ancora un po'. Lui si giustificò subito :
- Sei tu quello melodrammatico . . . e poi quella è sta la prima soluzione che mi è venuta in mente.
-Hai una mente così  contorta.


♡♡♡


Quando la raggiunsero nel bagno , la piccola aveva il vestitino alzato fin sopra le spalle - probabilmente non era riuscita a sfilarselo del tutto - e stava allungando le braccine verso il tappo della vasca per chiuderlo.
Una volta che ci riuscì , si alzò con un sorriso fiero sul volto e si sbrigò ad aprire al massimo la fontana nel lato dell'acqua calda in modo che si riempisse il più velocemente possibile , poggiando le braccia sul bordo della vasca mentre osservava l'acqua salire.
- Ci vuole tempo.
Bofonchiò con tono annoiato. Darren annuì, sedendosi sul pavimento accanto a lei ,picchiettò piano sul suo braccio per farla voltare, in modo da svestirla decentemente e scioglierle i capelli ormai stravolti.
Chris si appoggiò con la schiena al  lavandino - decidendo di fingere di ignorare l'esistenza dello specchio alle sue spalle, perché portava alla mente situazioni troppo intricate .
Quando sorrise , Darren si voltò verso di lui come se fosse stato richiamato da quel gesto e lo guardò con quel suo solito sguardo del tutto allegro e pieno d'affetto da impazzirci . Ma - con assoluto terrore di Chris -  la sua espressione del tutto amorevole e pacifica cambiò radicalmente , grazie a quel piccolo ed insolente ghigno che gli si formò sulle labbra. Fortunatamente, anche se lui aveva iniziato a temere il peggio ,  Darren si limitò a lanciargli contro ogni abito che Amanda aveva indossato .
- Inizia almeno a mettere questo nella cesta dei panni da lavare, sfaticato!
Chris arricciò le labbra , mostrando tutta la sua perplessità per quel gesto ,ma raccolse i vestiti che gli erano scivolati addosso e fissando Darren con uno sguardo che sembrava dire : "Guarda, razza di cretino, sto posando i panni" , alzò la cesta e gettò i panni all'interno, uno per uno per sottolineare il gesto.
Come sempre, Darren sembrava amare infastidirlo , quindi sorrise appena, passando le dita trai capelli morbidi e dal quel colore così dolce della loro bambina . Poi controllò la temperatura dell'acqua con un braccio -  e Chris poté notare che ne fosse pienamente soddisfatto dal modo in cui sorrise stringendosi la lingua trai i denti, come faceva sempre.
Amanda si spostò improvvisamente , prendendo maldestramente una bottiglia di bagnoschiuma un po' troppo grande per le sue mani , poggiandolo sul pavimento e svitando il tappo. Chris andò in suo aiuto, versandolo per lei e ricevendo un sorriso riconoscente dalla bambina - l'aveva perdonato,evviva ! - prima che lei si voltasse nuovamente verso la vasca e tuffasse le braccia nell'acqua, agitandole per formare più bolle possibili e ridacchiando sempre più.
Il sorriso di Amanda era ciò che più riusciva a confermargli che era tutto un sogno - Assieme al fatto che Amanda stessa esistesse,  che era  sposato e che suo marito era il suo migliore amico - perché il suo sorriso è dolce, brillante e così carico di gioia e bellezza che non credeva potesse essere reale. Questo però non diminuiva affatto quella calda felicità che gli si condensava nel petto mentre la guardava, sporgendosi sempre più avanti per osservare meglio il modo in cui le braccia le si ricoprivano velocemente di tanta schiuma colorata. Neanche si era accorto di essersi poggiato anche lui alla vasca, proprio alle spalle di Darren, che glielo fece notare quando si lasciò quasi cadere sul suo petto, la schiena che aderiva completamente a lui ed il suo capo che si poggiava sulla spalla , come se avesse bisogno di un appiglio per restare su due piedi.
Amanda decise di propria iniziativa che l'acqua era sufficientemente alta, perché improvvisamente spostò le mani e si arrampicò sul bordo della vasca come se fosse una piccola scimmia e Chris rimase un po' sorpreso dal modo in cui sia lui che Darren scattarono veloci verso di lei, allarmati. Ma non successe niente, la bimba entrò con successo nella vasca e iniziò da subito ad esaltarsi, quasi buttando la testa sotto la superficie dell'acqua per poi rialzarsi frettolosamente per fare agitare i capelli umidi e schiumosi , con una piccola manina ancorata alla vasca, lì dove la mano di Darren stringeva.
Darren scosse impercettibilmente il capo, allontanandosi da Chris ed inginocchiandosi di nuovo accanto alla vasca da bagno, chiamando a sé Amanda ed aiutandola a lavarsi , con una spugna rosa brillante stretta tra le dita ed un sorriso intenerito sul volto .
- Amanda -  La voce di Darren sovrastò improvvisamente il suono calmo dell'acqua che veniva versata sulla pelle della bambina . Chris sapeva che stava per dire qualcosa di assurdo dal modo in cui aveva pronunciato il nome di lei, troppo acuto e stentato . - Babbo ti deve chiedere di fare la spia ...  per una cosa buona, però.
A quelle parole Amanda si spostò in modo che il padre non potesse più raggiungerla, guardandolo con occhi spalancati e confusi e le labbra arricciate.
- Ma è una cosa brutta. Gli amici si arrabbiano se tu fai la spia.
Darren si morse le labbra, per poi muoverle a vuoto per un paio di volte  e Chris riuscì praticamente a sentire i tratti del suo viso che urlavano  "Dannazione, mi sono fregato da solo" .
- Tesoro , nessuno si arrabbierà - Non con te, hai la stessa abilità di tuo padre di abbindolare chiunque - e poi se Babbo dice che è una cosa buona è così, mica Babbo dice le bugie?
Chris era intervenuto e se ne era reso conto solo quando aveva incontrato lo sguardo adorante di Darren , che sorrise a labbra chiuse, annuendo freneticamente : come ogni volta che arriva in ritardo sul set e Chris riesce a giustificarlo prima ancora che qualcuno apri la bocca per rimproverarlo, come ogni volta che non sa tenere la sua linguaccia a freno e Chris è costretto a stravolgere il senso di quello che ha detto per salvarlo dai casini  ... come ogni volta.  
Sono troppi i gesti che sanno di vita di tutti i giorni e continuano a fargli girare un po' la testa.
La bambina si tranquillizza alle parole di Chris, come se le sue parole non potessero essere altro che la verità, e si avvicina di nuovo all'altro ragazzo, che inizia a lavarle la schiena prima di ritornare a parlare.
- È importante, quindi rispondi bene. - la bambina annuì - Per caso ...  hai visto Joe e Lauren darsi dei bacetti?
- DARREN! - il rimprovero di Chris arrivò immediato, coprendo la risposta di Amanda , infatti Darren si corrucciò , muovendo la mano come se stesse scacciando una mosca invisibile ed ignorando la confusione di Chris.
- Ah, amore, non mi hai fatto capire cosa ha detto Amanda. Che hai detto , piccola?
- Ho detto sì.  J e Lalù si sono dati taaanti bacini . Sulla faccia, sulla bocca. Hanno dato anche a me i bacini.
Chris non si sorprese della risposta, Darren batté un pugno sul bordo della vasca, facendosi sfuggire la spugna. Avrebbe tanto voluto sapere dove tutto quello avrebbe portato ,ma con la coda dell'occhio notò un' ombra ingombrante che glielo avrebbe sicuramente impedito.
Mark  era aggrappato alla porta e lo guardava fisso, assottigliando gli occhi , prestando alle due persone presenti nel bagno assieme a lui la stessa attenzione che si presta a dei semplici oggetti di scena.
Quando sporse con il capo oltre la soglia della porta, né Darren né Amanda sembrarono percepire la sua presenza.
Un nodulo di sentimenti confusi strinse improvvisamente nello stomaco di Chris, scene del genere erano in realtà già accadute davanti ai suoi occhi , ma per quanto si fosse già da tempo arreso alla realtà , avere davanti agli occhi l'ennesima prova che tutto ciò che stava vivendo era solo frutto di una fantasia restava doloroso.
Deglutendo,il ragazzo non disse una sola parola e si avvicinò a Mark , sospingendolo a uscire dalla stanza e chiudersi la porta alle spalle.
E fu fastidioso in un modo che non avrebbe mai immaginato non udire la voce di Darren che lo richiamava a sé.
Non era per niente sorpreso dell'arrivo di Mark , comunque : c'era stato troppo silenzio nella sua testa per un bel po' di tempo  dopo la loro ultima chiacchierata.
-Nessun tentativo di scacciarmi via ?
"Servirebbe a qualcosa?"
Mark scosse la testa, estremamente divertito , poggiando la schiena alla porta e mettendosi comodo per restare ad osservarlo, con quel piccolo sorriso saccente a modellargli le labbra.
Il silenzio non fu interrotto così presto: la figura tremolante - come se fosse un'aggiunta non necessaria - rimase molto tempo ferma, gli occhi curiosi e così diversi da quelli del Mark che conosce, le braccia piegate sul busto .
Chris si schiarì la gola, non riuscendo a sopportare ancora a lungo quell'ispezione , provando ad incitare l'altro a parlare .
Lui non aveva nulla da dirgli . 
Lui avrebbe voluto soltanto ritornare in quel bagno ,giocare con Amanda, rubare altri baci a Darren e sorridere .
L'altro assottigliò le labbra, scuotendo ancora la testa e sbuffando una risata .
- Mi sei così grato per questo, che adesso non hai più il coraggio di odiarmi?
Il tono era nuovamente derisorio, come all'inizio di tutto quello, e l'irritazione crebbe subito in Chris che provò a rispondere per le rime, ma non ci riuscì perché l'altro riprese troppo presto a parlare ; e non voleva ammetterlo, ma non avrebbe saputo neanche cosa dire .
- Sapevo saresti voluto rimanere così tanto.
E non guardarmi con quel faccino pallido e confuso.
Avresti potuto aprire gli occhi e tornare al tuo mondo, probabilmente dal primo momento .
Mark si fermò e rimase in silenzio, continuando a trapassarlo con quel suo sguardo così intenso e troppo poco umano. L'espressione di superiorità non c'era più , nei suoi tratti era possibile leggere solo genuino interesse per il ragazzo di fronte a lui.  (Non sopportava la sua estrema volubilità : rendeva tutto più stressante.)
Si era inconsapevolmente abituato alla sensazione di frustrazione che il 'non capire'  - o sopratutto il 'non sapere'  affatto - gli provocava , quindi accettò ciò che l'altro stava dicendo con molta più calma di ciò che avrebbe dovuto .
Era stata la sua decisione di 'vedere cosa accade'  a far continuare tutto questo, non era poi tanto assurda come idea , dopo tutto quello che aveva vissuto .
Adesso che aveva avuto la forza di accettare i suoi sentimenti , sembrava stupido nascondersi  .
Il cambiamento di espressione di Mark , improvvisamente più calmo e visibilmente più ben disposto verso di lui , gli fecero comprendere che ciò che stava pensando era giusto .  
Si sentì più leggero quando scoprì di essere sulla via per comprendere ogni cosa, ma era così spaventato .
- Sei sempre voluto restare, Chris. - gli disse quando si sporse col busto verso lui, quegli occhi più giocosi e meno fastidiosi ed invadenti - e così stranamente familiari   - sempre così fissi nei suoi , come in cerca della più piccola esitazione. Chris annuì , provando ad apparire calmo e mimare un sorriso, ma sentiva se stesso tremare.
- Anche quando non sapevi dell'esistenza di Amanda, anche quando non capivi davvero nulla. Perché avevi un motivo per farlo .
Deglutì, perché quel discorso e il tono calmo e pacato con cui veniva pronunciato - come se fosse qualcosa di ovvio e imprescindibile - lo spaventavano adesso , sebbene continuasse a credere ad ogni singola parola .
- E quale sarebbe questo motivo?
Chiese  lentamente , parlando - perché era importante trovare un filo logico in mezzo a tutta la matassa di pensieri -  anche se la voce stava iniziando a venir meno .
Aveva l'impressione di non riuscire neanche a battere le ciglia, muovere le labbra era già stato difficile, perché i suoi occhi , le sue orecchie ed ogni parte di sé erano ardentemente in cerca di percepire il più piccolo particolare che avrebbe potuto portarlo alla verità.
Mark non rispondeva alla sua domanda, continuava semplicemente a scavare nel profondo dei suoi dubbi , cacciando fuori frasi e parole apparentemente insensate , sconvolgendo ciò che era già sconvolto nella sua testa.
Sembrava voler indurre Chris a trovare da solo la sua soluzione, ma riusciva solamente a confonderlo ancora di più, facendogli desiderare di tappare occhi e orecchie per la troppa confusione, anche se Chris non lo avrebbe mai fatto , non ora che aveva la possibilità di comprendere .
-  Nemmeno Lei  avrebbe potuto tirarti fuori da qui, Chris. Perché tu vuoi restare. Perché la tua motivazione è abbastanza forte da voler restare.
- Lei ?!
Pose le braccia davanti a sé , per costringere l'altro a fermare il suo discorso pronunciato con troppa enfasi ed esaltazione e rallentare . Perché lui era disposto a comprendere , dialogare , ma riusciva a mala pena a seguire il discorso e "Lei"  era una nuova cosa a cui pensare, un nuovo elemento che non conosceva affatto . 
Mark spalancò gli occhi , agitandosi in segno di esasperazione , facendo sentire Chris sempre più ottuso - e lui non lo era, dannazione.
- la tua coscienza, la tua parte rompiballe ... chiamala come vuoi, tesoro.
- Io credevo che  ...  
- Che fossi io la tua coscienza? Ti sembro forse la rappresentazione della ragione , tesoro ?
Prendere un respiro profondo fu l'unica cosa che riuscì a fare in quel momento , perché aveva come l'impressione che la sua testa fosse già occupata da troppi pensieri per poter accettare anche quest'altra informazione .
- COSA CAZZO SEI?!
Ed era come essere tornati a quando non sapeva dell'esistenza di Amanda , con tutta l'assoluta confusione e paura dei primi attimi ,a quando si domandava ancora se tutto quello fosse almeno reale, a quando la sua unica ragione per non voler andare ed il suo unico appiglio in quella situazione era la presenza di Darren.  
E poi lo realizzò ; mentre ancora era convinto di star ragionando su cosa fosse quell'ologramma che continua a tartassarlo , incasinando i suoi sogni semplici e dolci  ;
Lo realizzò e trattenne di colpo il respiro , rilasciandolo con una risata isterica e mal riuscita.
Perché è semplice , in realtà avrebbe dovuto saperlo nel momento esatto in cui tutto questo indefinibile casino era iniziato .
Darren è stata la prima persona che ha visto quando ha aperto gli occhi  , l'unica per cui provava sensazioni, fisiche o emotive che fossero , l'unica ad essere sempre nel suo campo visivo in qualche modo . L'unica che riuscisse a collegarlo alla realtà .
Lui è rimasto , per Darren .
Ogni piccolo attimo di questo indefinibile casino ,che gli ha sconvolto la mente e sentimenti, dipendeva interamente ed unicamente da Darren.
L'unica ragione è sempre e solamente Darren .
E si sentì piuttosto  idiota per non averlo capito prima , perché era tutto così ovvio da far ridere, ma lui aveva semplicemente scelto che ignorarlo sarebbe stato più facile.
- Si  è accesa la lampadina, vero? Improvvisamente hai notato il gigantesco e pesantissimo elefante rosa nella stanza, no?
Chris lo guardò e batté gli occhi con insistenza ,ancora troppo intontito dalla sua stessa stupidità per dire qualcosa di senso compiuto . Era come se "Darren"  fosse l'unica piccola parola che gli vorticava nella testa.
- Quindi cosa?
Chiese piano, dopo forse troppo tempo, gli occhi ancora troppo larghi ed i gesti troppo lenti.
- Qual è il senso di tutto questo?
E Mark lo squadrò , arcuando le sopracciglia  - ed era troppo esaltato, euforico ed impaziente e stava accrescendo la rabbia di Chris, perché per lui non era nulla di scontato e semplice ed aveva bisogno di calma  - ma poi si bloccò improvvisamente e continuò semplicemente a guardare Chris.
- Insomma, non fraintendiamoci , l'ho capito . Dovevo aprire gli occhi e il cuore e tutte queste stronzate così , per capire che sono follemente innamorato del mio migliore amico . L'ho capito.  Forse lo sapevo anche , solo non ti sembra un po' crudele? Fammi vivere tutto questo? I baci e tutte quelle parole? Persino una bambina, una bambina con i suoi occhi , dannazione. E non capisco cosa c'entrassero i suoi amici, ma c'erano anche loro ed i pancake ed i piccoli insignificanti litigi ed  il modo in cui lui mi ama . Perché fare questo? Perché farmi vivere ciò che desidero per poi buttarmi giù , nella realtà , dove tutto quello che potrò avere non sarà mai abbastanza . Perché?
E gli occhi iniziarono a pizzicare e bruciare e lui si sentì stupido due volte perché Mark era lì ad osservarlo e perché tutto quello era nella sua testa ed in teoria avrebbe dovuto avere il controllo su ogni cosa.
Mark  gli si avvicinò, così tanto da essere a mala pena osservabile, poggiandogli le mani attorno al viso - Chris registrò con orrore che sembrava essere sul punto di abbracciarlo , ma in realtà fece ben altro . Con i pollici asciugò le sue lacrime e con davvero poca delicatezza, gli tirò una testata, forte .
Si massaggiò la fronte con una mano - perché reale o meno , la testa aveva iniziato a fargli a male -  e guardò l'altro furiosamente,spingendolo ad allontanarsi , perché adesso credeva di destarlo di nuovo e non era sicuro di volersi fidare di lui.
- Credevo fossi la mia coscienza ,cazzo. Credevo che mi stessi dirigendo nella dritta via, sai? Che questo fosse tutto un assurdo modo per dirmi 'questo è giusto, non c'è nulla di male' e poi vengo a sapere che la mia parte razionale mi sta urlando l'esatto contrario, lei  vuole semplicemente che continui a nascondere ogni cosa ... io ... cioè ... io non so nemmeno ...
È questo il tuo problema. Vedi? Lasci sempre che sia la parte razionale a controllare il veicolo.  Hai almeno capito cosa sono io , tesoro?  Sono una parte di te anche io, posso essere importante anche io! 
 Chris  tirò su con il naso per non scoppiare a piangere per davvero, le sopracciglia  aggrottate e il fiato corto, nervosismo e frustrazione che gli annebbiavano la mente   .
 -  Sei la parte di me che lo ama così tanto da fregarsene delle conseguenze e che non ne può più di nascondersi  - e il tono di voce si era di colpo affievolito mentre lo diceva , lo sguardo basso e confuso .
- Non è così? - chiese esitante, provando a riprendersi e non mostrarsi debole . L'altro annuì, sempre più concentrato.
- Mi sembra  giusto , no?  Ho sempre così paura di te, come ho paura di ciò che provo. Continuo senza sosta a nasconderti anche se tu sei così forte e rumoroso . Ha senso . In un modo insensato, ma ha senso.  Però perché vuoi uscire allo scoperto ? Qual è il senso? La mia fottuta coscienza è contro di te, non è forse abbastanza?!
- Oh mio dio, Chris. - Mark urlò apparendo completamente spazientito , il fatto che stesse usando il suo nome lo convinse che ciò che stava per sentire era importante  - Lo hai detto tu stesso, sono una parte di te .  Sei tu a volerlo. Sei tu quello che non ne può più dei sotterfugi. Sei tu che lo ami . Io sono te .  Non fingere che sia qualcosa che ti è estraneo, come se i tuoi sentimenti  fossero qualcosa di orribile da ignorare . È questo il senso di quello che hai vissuto ,ok? È che i tuoi sentimenti possono farti stare bene , non sono solamente un motivo per soffrire.
- Ma potranno farmi soffrire appena aprirò gli occhi e lui sarà lì, disposto ad essere mio amico ma non ad amarmi, quanto potrà farmi star bene una cosa del genere?
- Non ne hai la minima idea , non ci hai neanche provato . E  non dire 'non voglio perdere la nostra amicizia' perché sai che non la perderai . È Darren , lui non abbandona la nave semplicemente perché le cose non vanno come credeva, capirà e poi con lentezza tornerà tutto normale e farà male , ma dopo sarai libero . Ma perché pensare sempre al lato negativo? E se questo fosse tutto quello che ti stai perdendo ? Se anche lui ricambiasse?
Chris era scivolato sul pavimento , le mani che nascondevano il viso e tutto se stesso che provava a convincersi di ciò che gli veniva detto : voleva avere il coraggio di farlo , voleva aprire gli occhi e consegnare il suo cuore tra le mani di Darren e fidarsi di lui , perché non lo avrebbe mai maltrattato.  Sapeva  di poterlo fare , ma aveva realmente il coraggio di farlo?
- Chris,  il Darren dei tuoi sogni è se stesso, non c'è niente di diverso dal Darren che conosci . Il modo in cui agisce verso di te : i suoi sorrisi, i suoi sguardi sono tutti parte dei tuoi ricordi, tutti reali .   
E Chris si ritrovò a sorridere al solo pensiero di quei sorrisi e degli occhi dell'altro , con i suoi sentimenti che ancora tremavano e che ancora provavano a sovrastare la paura di essere rifiutati , di fare la cosa sbagliata .
Perché quegli sguardi e quei sorrisi potevano essere solo un' illusione , potevano essere il risultato di una fantasia della sua testa, ma l'idea che potessero essere reali era così confortante e stupenda da migliorare la prospettiva di ogni cosa. Perché chiunque ti guardi a quel modo non calpesterebbe mai il tuo amore.
Si rese conto che Mark  - quella figura estranea e diversa - non era più difronte a lui solo quando alzò lo sguardo , ma quella solitudine non era sconfortante, si sentiva più calmo e completo.
Devo ... voglio trovare il coraggio  - si disse e per la prima volta non provò l'impulso di stringere gli occhi ed evitare - non penso sarà tutto rose e fiori e 'vissero felici e contenti' , ma posso provarci .
Sorrise ed era veramente strano sentirsi così improvvisamente sereno , deciso dei suoi sentimenti. Non c'era più quella piccola vocina nella sua testa che continuava a urlargli di smetterla, chiudere tutto dentro , ma solo il battito del suo cuore che rimbombava forte e piacevole.
La porta del bagno del bagno di fronte a lui si aprì veloce ed Amanda gli fu addosso prima che lui potesse anche solo realizzarlo , profumava di pulito e  scalpitava per aprire le sue braccia e stringersi a lui . La lasciò fare, stringendola a sua volta e schioccandole un bacio sulla testa .  
Non voleva lasciarla andare, era così assurdo pensare che le sarebbe mancata così tanto,  ma sapeva che non poteva averla con sé , era consapevole che quella piccola bambina non apparteneva alla realtà ,era doloroso, ma non poteva nascondersi nel suo inconscio per sempre. Sperava ardentemente che avrebbe potuto rivederla tra un pensiero e l'altro, per sorridere della sua dolcezza e perfezione ; ad essere sinceri un piccola , sciocca , parte di sé sperava che quella bambina sarebbe potuta diventare la sua realtà ,ma non si lasciava trascinare dalle speranza così facilmente.
Dal bagno uscì anche Darren e quella che provò quando lo vide fu la sensazione più paradossale : perché era lui, l'uomo che amava, il suo migliore amico , con il suo sorriso che era il motivo di tutto ed i suoi occhi cangianti luminosi e magnifici ,  ma allo stesso modo non era lui , era solo un'ombra ed un ricordo sbiadito di tutto ciò che Darren Criss era.  La sola idea che il suo solo ricordo poteva farlo impazzire in quel modo era ingestibile . Si sorrisero . 
Chris si alzò, prese Amanda tra le sue braccia e tese una mano verso Darren . Arrivò nel salotto, spingendo il ragazzo a sedersi accanto a lui e alla bambina, lasciò che lei azionasse il film che tanto desiderava vedere - ridendo perché era quel  film - , baciò le labbra di lui un'ultima volta , piano e dolcemente nel caso non sarebbe più successo e poi poggiò il capo sulla sua spalla, stringendo un po' troppo forte la bambina a sé .
Chiuse gli occhi .





♡♡♡


-
Ma che luogo spaventoso è mai questo?

- È la realtà.





Che quel risveglio fosse del tutto reale, Chris poté appurarlo quando provò inconsapevolmente a muovere una gamba e quella formicolò fortemente, iniziando a dolergli ed infastidirlo subito dopo. Quando spostò un po' il capo, poi, udì distintamente il suo collo scricchiolare . E fu un rumore del tutto spiacevole per le sue orecchie assonnate .
Inspirò a fondo e realizzò di star sorridendo  - anche se le labbra erano ancora troppo intorpidite  e probabilmente sul suo viso c'era solo una smorfia accennata -  perché l'aria era intrisa del profumo del suo migliore amico , in un modo lieve e per niente fastidioso .
Comunque non aprì gli occhi - si stava così bene in quel modo - anche se divenne sempre più consapevole del calore che lo circondava, troppo scottante ed intenso per essere solo suo . Era adagiato su una cosa morbida ma consistente, che si sollevava e abbassava in un ritmo costante e lo cullava ancora di più nel dolce tepore che accompagnava il suo dormiveglia . Ci strofinò il viso contro senza neanche pensarci, sussultando piano quando la guancia si scontrò contro un oggetto più freddo e duro del resto e le sue labbra andarono inconsapevolmente ad accarezzare qualcosa di caldo e vivo.
Aprì gli occhi di scatto a quella sensazione , il cuore che accelerò senza che lui potesse calmarlo. 
La sua mente si schiarì appena in tempo per realizzare che era fortemente pressato sul petto di Darren Criss , perché la prima cosa che vide davanti a sé fu la linea decisa della sua mascella ed il collo leggermente tirato all'indietro, come se volesse creare uno spazio solo ed esclusivamente per il capo di Chris.
Mentre ancora provava a non arrossire per la posizione così intima ed incasinata -  ricordò che la sera prima aveva  deciso di guardare un film (un film Disney, ne era certo)  con il suo migliore amico ; ricordò le risate e le prese in giro mentre erano spaparanzati sul divano , sgranocchiando popcorn. Molto sicuramente si era addormentato nel bel mezzo del film , che sembrava essere di nuovo in riproduzione alle sue spalle (troppi rumori e strani suoni e voci acute in sottofondo.)   
Sbadigliò il più discretamente possibile, tenendo gli occhi socchiusi perché una luce - forse proprio quella della televisione - lo infastidiva troppo e provò ad osservare Darren senza muovere il capo, ma era troppo vicino : il suo naso era praticamente affondato sul petto dell'altro , lì dove la felpa scolorita che stava indossando era leggermente aperta -  ed era la zip di quella maledetta felpa a graffiargli appena la guancia - ma sopratutto, le sua bocca era poggiata su Darren , le labbra leggermente schiuse e  pressate sulla pelle scoperta, morbida e troppo calda .  Provò lentamente ad allontanarsi - per evitare l'imbarazzo che avrebbe provato quando anche l'altro si sarebbe svegliato (anche se forse era già sveglio)  - ma non ci riuscì affatto perché un braccio di Darren era stretto dietro il suo collo .
Si chiese come ci fosse finito in quella posizione, perché ricordava perfettamente di essersi semplicemente  poggiato sulla spalla dell'amico prima di chiudere gli occhi . Adesso ,invece, erano entrambi stesi sul divano di casa sua, troppo piccolo per due persone. Lui aveva la gamba destra che quasi poggiava sul pavimento e penzolava pericolosamente . Se non fosse stato per la stretta di Darren dietro il suo collo  ed il suo braccio sinistro che si aggrappava ai fianchi di Darren , probabilmente Chris Colfer si sarebbe risvegliato sul pavimento . L'altra sua gamba  era intrecciata appena tra le gambe del più grande .
Chris non sapeva più dove poggiare il suo braccio libero, improvvisamente troppo cosciente di star invadendo lo spazio personale dell'altro - anche se il moro non sembrava affatto infastidito da questo, anzi lui stesso aveva stretto senza problemi le braccia attorno a lui, trattenendolo in una presa un po' goffa, ma calda e possessiva.
Il suo cuore stava battendo troppo veloce, quasi doloroso contro la cassa toracica, così rumoroso che iniziò a chiedersi come facesse Darren a dormirgli accanto senza che quel suono lo disturbasse.
E si sentiva un completo idiota , continuando a insultarsi mentalmente.
Perché si sarebbe dovuto alzare e stiracchiarsi per bene, anche perché tra un po' avrebbe rischiato di ritrovarsi con il sedere per terra.
Magari avrebbe dovuto prendere un analgesico e stare attento alle sue povere articolazioni; o bere qualcosa per la sua gola troppo secca e spegnere anche quella stupida televisione (che continuava ad infastidirlo con quella luce troppo artificiale e la voce di Giselle - guardavano Come d'Incanto, se l'era ricordato!- che tra un po' gli avrebbe spaccato i timpani) , magari si sarebbe anche potuto limitare a chiudere la zip della felpa di Darren e stendersi un po' più comodamente - non importava che l'altro si sarebbe svegliato poi, almeno lui avrebbe smesso di iperventilare e si sarebbe risparmiato un risveglio sicuramente imbarazzante .
Anche buttarsi un secchio d'acqua gelata sul capo non sarebbe stata una soluzione così cattiva  : sentiva davvero troppo caldo , in un modo fin troppo inspiegabile.
Solo che non ci riusciva, perché era uno stupido innamorato.
Perché per quanto più di una parte del suo povero corpo gli stesse ordinando di far qualcosa e smettere di patire in silenzio, lui continuava ad ignorare ogni cosa :  troppo concentrato sul suono lieve e quasi ipnotizzante del respiro del ragazzo che amava . Continuava stupidamente a pressare l'orecchio sul petto dell'altro , in cerca del più piccolo battito di cuore per ricordarne il suono. E stava praticamente impazzendo perché Darren lo stringeva forte, come se fosse consapevole che se lo avrebbe lasciato andare avrebbe fatto male - e Chris non intendeva solamente che sarebbe potuto cadere . Lo stringeva forte come se pensasse che averlo il più vicino possibile fosse davvero importante.
E, sì , aveva caldo, davvero troppo caldo, ma allo stesso tempo tremava ; forse era malato o semplicemente essere innamorati ti fa sentire troppo intontito, se doveva essere sincero non lo sapeva.
Sapeva solamente che quel momento poteva essere demolito con un semplice soffio, come il più instabile dei castelli di carta , per questo non faceva nulla , continuando a concentrarsi  sull'alzarsi e l'abbassarsi del petto dell'altro, rilassandosi inspiegabilmente senza neanche provarci .
Poi se lo chiese . Respirando ancora l'odore muschiato e troppo dolce di quel ragazzo , si chiese se avrebbe trovato il coraggio di confessargli cosa accadeva al suo corpo ed al suo cuore quando gli era accanto . Si chiese  come lo avrebbe fatto .
"Sai, Dare. Stanotte ho fatto un sogno magnifico ed ho realizzato che ti amo.  Eravamo io , te ed una bellissima bambina che aveva i tuoi occhi; eravamo sposati e quella bambina era nostra figlia . Eravamo la famiglia più bella del mondo . Che dici, vogliamo renderlo reale?"  potrebbe dire una cosa del genere, sarebbe sicuramente d'effetto e contortamente romantico; abbastanza da stupire Darren e poterlo baciare improvvisamente - oppure sarebbe un completo fiasco e l'altro gli riderebbe semplicemente in faccia, perplesso .
Anche perché non era del tutto vero; per quanto provasse a nasconderlo, i suoi sentimenti non erano stati di certo scoperti da un momento all'altro, grazie ad semplice sogno rivelatore.
In realtà, Chris crede di aver sognato quell'universo così stupendo perché la sua mente continuava ,ogni notte ed ogni attimo libero del giorno, ad analizzare ogni piccolo dettaglio dei suoi sentimenti confusi, cercando un senso o addirittura un modo per arginarli .
In realtà ,aveva già pensato così tante volte a come potrebbe parlare al suo migliore amico di ciò che prova , solo che non ha mai trovato la forza . 
Potrebbe essere coraggioso con i suoi sentimenti per una volta .
Potrebbe semplicemente guardarlo negli occhi e sussurragli un ti amo  , piano e senza spiegazioni , con un bacio mozzafiato dopo aver parlato .
O potrebbe fare le cose in grande : invitarlo a una cena, regalargli dei fiori - oppure no, infondo è così sfigato che potrebbe scoprire di esserne allergico - o cantargli una serenata e regalargli qualcosa di immensamente costoso ed inutile che lo farebbe sorridere ; un vero e proprio appuntamento con i fiocchi che dovrebbe terminare con un bacio altrettanto stupendo .
O forse potrebbe parlargli improvvisamente dei motivi per cui lo trova perfetto -  scoppiando a ridere mentre elenca il primo punto, perché Darren Criss è ogni cosa all'infuori di perfetto : Darren Criss è troppo basso e le sue sopracciglia sono così folte che possono spaventare ; Darren Criss sorride così spesso che sembra avere una paralisi facciale ; Darren Criss è troppo infantile ed impulsivo e fa così tante cose stupide che non sai mai come stargli dietro ; Darren Criss canta troppo spesso (anche se questo non sa se è davvero un difetto, perché il suono della voce di Darren è trai più belli che conosce) ; Darren Criss parla troppo veloce e spesso sembra divorare frasi intere (anche se è adorabile quando lo fa) ; Darren Criss non riesce neanche ad usare una padella da solo; Darren Criss si diverte troppo ad innervosirlo ed è così imprevedibile, solo che Darren Criss è tutto quello che vuole.
E Darren Criss si stava svegliando . Chris lo capì perché  il suo respiro stava diventando leggermente più veloce e le sue gambe si alzarono piano , alzando anche la  gamba del contro tenore che era ancora posta tra di loro - Chris quasi perse l'equilibrio per quel movimento -  , il braccio dietro il suo collo  iniziò a muoversi un po' troppo freneticamente   - e lui trattenne un sospiro deluso a stento, perché l'altro sembrava desiderare di districarsi subito da quella posizione.  Ma alla fine non si allontanò affatto : le sue gambe si riabbassarono con attenzione sui cuscini ed il suo braccio si era semplicemente spostato per permettere alla sua mano di giocare con i capelli alla base della nuca di Chris, accarezzandolo piano, stando sempre attento a non farlo cadere .
E se Chris credette che il suo cuore non avrebbe mai potuto battere più velocemente di come stava facendo al momento, cambiò idea pochi istanti dopo, quando percepì appena il capo di Darren che si voltava e le sue labbra che si abbassarono fino alla sua fronte, pressando un bacio lieve e morbido.
- Oh, sei sveglio - sentì dire a bassa voce, proprio accanto al suo orecchio , altrimenti non sarebbe mai riuscito a distinguere le parole sopra il suono della televisione ancora accesa ed il suo cuore. Le dita di Darren non si fermarono, i polpastrelli sfioravano appena la pelle della nuca e poi si infilavano piano trai capelli, come se fosse un gesto del tutto naturale ed incontrollato.
Chris registrò troppo tardi che tono in cui il ragazzo aveva parlato era sorpreso - lo stava coccolando credendo che lui non se ne sarebbe mai accorto perché dormiva?!
Lui annuì e Darren produsse uno strano squittio, alzando il braccio che non era ancorato a Chris  e stiracchiandosi rumorosamente, non smettendo per un solo momento di pressarsi contro di lui .
Chris trattenne a stento una risata isterica, chiedendosi come aveva potuto credere che il sogno di quella notte potesse essere reale:  i sentimenti che aveva provato mentre baciava il ragazzo era soltanto un piccolo ed inutile spettro, messi a confronto con le sensazioni che stava provando semplicemente avendolo affianco, con le sue dita che vagavano sulla pelle ,tracciando un sentiero di brividi .
Era tutto così intenso che si domandò come aveva fatto anche solo a credere che avrebbe potuto ignorare ciò che provava senza sentirsi ridicolo (in realtà si chiese come facesse a vivere ogni giorno con lui accanto senza impazzire) ; perché il suo cuore al momento stava tremando alla sola idea che l'altro fosse reale e caldo sotto il suo corpo ed ebbe come l'impressione che se mai sarebbe riuscito a sfiorare le labbra di Darren dicendogli ciò che prova ; un bacio reale e sentito - non un una stupida finzione per la telecamere - probabilmente non saprebbe più che farsene di se stesso, probabilmente diverrebbe soltanto un insieme di sentimenti confusi e battiti veloci.
- Teeeeesoro - Chris rabbrividì a quella parola, quasi scattando con il capo in cerca dell'assurda figura astratta , ma si tranquillizzò subito quando realizzò che era la voce di Darren a chiamarlo - perché era calda, vicina ed aveva distintamente percepito il movimento delle sue labbra in qualche modo - ed era solo il sonno a fargli brutti scherzi .
Sorrise perché quel nomignolo non sembrava poi così male adesso che era l'altro ad usarlo, anzi .
Si limitò ad un accenno per fargli capire che lo stava ascoltando , con le labbra troppo secche e il viso troppo stanco per parlare .
- Così si sta una meraviglia - borbottò Darren , piano e appena udibile, ma riuscì ugualmente a farlo arrossire e sorridere un po' troppo - MA . . . -  continuò , calcando quell'odiosa congiunzione e facendo mostrare un cipiglio corrucciato a Chris - sono piuttosto sicuro di avere il telecomando della tua povera televisione sotto il culo , detto davvero molto finemente. E non mi sento più il busto.
Chris scoppiò a ridere - perché quel ragazzo doveva essere sempre così idiota  - ed aspettò che l'altro spostasse il braccio prima di muoversi  . Darren si prese tutto il suo tempo in realtà , accarezzandolo ancora un po' prima di rimuovere le dita trai suoi capelli .  Chris lo guardò inarcando le sopracciglia quando lo sentì sbuffare appena, assottigliando le labbra per non mostrargli il suo sorriso soddisfatto e sperando con tutto se stesso di non star arrossendo troppo . Lui sorrise timidamente , senza dire una parola - Darren Criss intimidito, aveva visto ogni cosa a questo punto . Si morse le labbra , Chris, non riuscendo più a trattenere il suo sorriso   - e stando attento a non inciampare - si alzò , schiaffeggiando piano lo stomaco di Darren  , che era ancora disteso scompostamente sul divano , prima di allontanarsi leggermente  .
Si stiracchiò tirando su le braccia più che poté , ruotando un po' il collo e sperando che avrebbe smesso presto di scricchiolare in quel modo così inquietante.
Il suo viso era ancora terribilmente accaldato, ma non sentiva più quel calore avvolgente che solo il corpo di Darren accanto al suo poteva emanare . 
Rabbrividì quando la sua maglia si alzò un po' troppo , scoprendo parte della schiena . Voltò lentamente solo il capo , mentre si riaggiustava per il freddo ,e colse Darren mentre osservava proprio quel punto da poco coperto ,gli occhi troppo caldi ed un mezzo sorrisetto assonnato - quello che aveva sognato, quello che lasciava sempre un po' più senza fiato .
Il riccio ignorò del tutto l'espressione curiosa che doveva esserci sul viso di Chris e si mise lentamente a sedere, prendendo di scatto il telecomando dietro di se e spegnendo con impeto la televisione,  stropicciandosi poi gli occhi come un piccolo bambino, passandosi una mano trai capelli folti e sul viso.
Chris continuò a sorridere ancora -  perché quel ragazzo era così stupidamente tenero - e s'avvicinò , provando inutilmente ad aggiustare il disastro che erano i suoi ricci  .
Gli porse una mano per aiutarlo ad alzarsi quando lo vide ancora fermo. Il più grande accettò subito il suo aiuto e strinse la mano attorno al suo polso, ma - per un assurdo motivo sconosciuto a Chris - invece di far forza sulle sue gambe e alzarsi, Darren ghignò e spinse Chris verso di lui, costringendolo a finirgli rovinosamente addosso.
Chris dovette appigliarsi al suo collo per non scivolare sul pavimento - di nuovo ; e lui  - con la faccia da schiaffi più insopportabile che Chris avesse mai visto - rise e lo aiutò a spostarsi per farlo sedere sul sul grembo, stringendogli le braccia - perché doveva avere quelle braccia così robuste, perché? - attorno la vita e poggiandogli la testa sul suo petto come se niente fosse, lasciando che i suoi ricci solleticassero il mento di Chris e che quel calore piacevole tornasse ad investire il più piccolo da capo a piedi .
- Non dovevi assolutamente spostarti te, ne? - gli chiese Chris, fingendosi del tutto infastidito, agitandosi leggermente nel suo abbraccio senza mai realmente distaccarsi .
- Era il telecomando ad essere nel posto sbagliato, non tu. Tu ci stai benissimo tra le mie braccia.
- Ma quanto sei cretino? - gli chiese senza aspettarsi una risposta, pizzicandolo piano con due dita sulla spalla .
Rise e Darren alzò il capo come se fosse stato richiamato da quel suono, la bocca schiusa in un sorrisino appena accennato - più simile ad una smorfia divertita ed infantile- e gli occhi puntati sul suo viso .
Chris si fermò a quel gesto , il respiro improvvisamente troppo lento ed il cuore ormai arreso a muoversi freneticamente e senza sosta come un pazzo , più veloce di quanto dovrebbe ; il  sorriso gli  si congelò sulle sue labbra e non poté impedire alle sue mani di spostarsi ed accarezzare le guancie appena coperte di barba ispida del ragazzo sotto di lui, i pollici che accarezzarono i suoi zigomi lentamente , anche Darren sembrò immobilizzarsi, seguendo il movimento delle mani di Chris quasi senza respirare.
Chris sorrise e sorrise ancora, con gli occhi che scavavano nel profondo di quelli di Darren e che non avrebbero lasciato tanto presto il suo viso , le dita che provavano ad essere leggere e dolci sulla sua pelle e le emozioni più belle che conoscesse che gli scoppiavano nel petto , perché Chris aveva guardato negli occhi di Darren ,ed oltre alle dieci sfumature stupende di diverse di colori caldi e freddi, dietro quella unica luce che apparteneva solo a quel ragazzo, ci aveva visto quei sentimenti, aveva sentito il loro calore rovente e così forte proprio contro il cuore, come un raggio di sole che lo scaldava dentro, senza mai veramente scottare. Ed era lì quello sguardo che riusciva a fargli tremare le ginocchia , reale e tangibile proprio davanti ai suoi occhi, non solo viva immaginazione o un assurda illusione, era reale - reale,reale,reale  -  ed era tutto ciò di cui Chris aveva avuto bisogno per trovare il coraggio.
E non seppe più trattenersi , né spiegarsi cosa stesse facendo ,né chiedersi se fosse davvero giusto farlo in quel momento, semplicemente avvicinò il viso di Darren al suo, beandosi del suo respiro sulla sua pelle e poi sfiorò piano le sue labbra, dolce e leggero. Senza dire nulla, perché usava così spesso le parole e decise che al momento erano sopravvalutate : sapeva che se avesse speso un altro secondo di più a rimuginare su cosa avrebbe potuto dirgli non lo avrebbe mai fatto, sapeva che se anche avesse provato a parlare sarebbe finito solamente a balbettare frasi sconclusionate  .
Le labbra di Darren erano calde , screpolate e sembravano anche un po' salate e lo accolsero come se stessero aspettando quel momento da fin troppo tempo, modellandosi  persino in un sorriso mentre si pressavano su di lui, impazienti.
Sorrise anche lui , allontanandosi piano e scostando leggermente il viso,poggiando una tempia sulla fronte dell'altro, tutto così confuso e veloce dentro di sé che non riuscì a capire neanche cosa stava provando - però stava bene , davvero bene.
Darren provò a raggiungere nuovamente le sue labbra ad occhi chiusi , ma Chris si era scostato, così prese a baciargli con delicatezza la guancia , la mascella, gli zigomi, piano come se stesse tracciando un percorso delicato, soffermandosi improvvisamente sulla sua pelle solo per parlare.
- Non ti azzardare a pensare di aver fatto la cosa sbagliata, ti prego.
Gli sussurrò addosso, il tono di voce indeciso tra una supplica ed un ordine e le sue mani che strinsero leggermente più forte la sua maglietta sui fianchi.
Chris si voltò nuovamente verso di lui , racchiudendo le sue labbra tra le sue , ancora - perché poteva, per davvero e non solo nei suoi sogni; perché Darren sembrava aver bisogno di sapere che lui non aveva cambiato subito idea su ciò che aveva fatto; perché desiderava ancora il suo sapore sul suo.
- Non ho intenzione di perdermi niente di tutto questo, davvero.
Sussurrò anche lui sulle sue labbra , guardandolo  negli occhi e mostrandogli un sorriso accennato sulle labbra umide, accarezzandogli ancora una guancia prima di tornare a sfiorare ancora le sue labbra.






Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di  l'angolo di Helpless.

Prima di qualsiasi cosa:
GRAZIE a tutti per aver fatto questo percorso con me, GRAZIE per ogni complimento ed ogni esortazione ricevuta, e GRAZIE , ancora di più , a chi mi ha anche aspettato ed ha letto anche questo capitolo .


Ce l'ho fatta davvero, credetemi quando vi scrivo che ero arrivata a pensare che avrei lasciato questa storia assolutamente incompleta. Ma mi sono messa di impegno, ho pensato a voi lettori che mi siete stati di sostegno e alla mia autostima che ne avrebbe risentito se non hai avrei portato a termine il mio 'compito '.
So che molti di voi avranno, a buon ragione, dimenticato la storia o ,ancora meglio, l'avranno ben ricordata ed hanno tra la loro roba una bambolina voodoo con su scritto il mio nome utente; comunque sia la mia storia è qui, finita , 10.000 che meritate tutte per avermi aspettato.
Non ho giustificazioni, se non quella che la mia ispirazione è completanente volata via da inizio settembre ed ho avuto un vero e proprio blocco con questa storia - che mi ha seriamente allarmato -  poi ho inziato a programmare altre cose da scrivere e lentamente ci sono uscita fuori, riuscendo a eleborare finalmente questo capitolo, anche se persino il mio stile di scrittura è cambiato .
Dovrebbero esserci delle scuse per voi ogni 10 parole scritte e non sarebbero abbastanza, in realtà avrei voluto scrivere un messaggio di scuse per ogni lettore , ma non volevo che venisse frainteso come un modo per spingervi a leggere.

Non so se vi aspettavate questo finale  o se al contrario ciò che ha scritto vi ha deluso, ma l'idea è sempre stata questa qui.
Ci ho provato davvero tanto a chiudere ogni situazione in modo perfetto, ed è davvero strano per me dire una cosa del genere, ma dopo tutto questo tempo sono davvero fiera di ciò che sono riuscita ad ottenere ; però ho sempre paura che qualcosa non sia stato chiarito, quindi, ve lo scrivo in grassetto : se qualunque cosa non sia chiara o se avete delle domande su delle cose che non ho scritto, mandatemi un messaggio su EFP ( o un tweet al mio contatto @amitooweird ) e io vi risponderò, SU QUALSIASI COSA.

Bene, spero che sia davvero ciò che desideravate, magari qualcosa di più.
Grazie a @colfet, che dovrebbe odiarmi ma si è limitata ad incitarmi per avere il suo capitolo.
E grazie a Vale, la mia cara, dolce e paziente Vale, che ha subito in silenzio gli sviluppi della storia e le mie crisi esistenziali in questo mese.




 
































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