la pioggia ci ha fatto incontrare

di se solo tu sapessi di me
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 2. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


Piove,gocce di pioggia cadono e bagnano l'asfalto.

Esco di scuola al suono della campanella,masse di studenti aprono gli ombrelli e si avviano verso casa. Prendo le cuffie dalla tasca, il mio unico modo per sopravvivere a questo mondo che peggiora ogni giorno di più e mi incammino verso casa noncurante del fatto che la pioggia mi sta bagnando.

Supero la strada principale quando,a un tratto sento una mano toccarmi una spalla,mi volto ed eccoli,due brillanti occhi marroni mi guardano e mi osservano in ogni mio dettaglio.

-scusa pensavo volessi un po di compagnia sotto la pioggia-

Mi tolgo le cuffie e le ripongo nelle tasche.

Lo osservo mentre camminiamo verso casa, lo avevo intravisto tante volte nel corridoio di scuola ma non ci avevo mai parlato. Credo si chiami Lorenzo ma non ne sono molto sicura.

È alto e slanciato,mi sorride felice come uno di quei bambini di 3 anni che hanno appena ricevuto quello che desideravano da tanto tempo. I suoi denti, l'uno perfettamente vicino all'altro creano un quadro perfetto.

-comunque io sono Lorenzo.-

Mi porge la sua mano, gliela stringo.

-Andrea.-

.sai Andrea è tanto che ti osservo.-

-ah si?-

-si. Ti vedo sempre china sul banco di scuola a leggere,raramente parli con qualcuno,se non con la tua amica.-

Nascondo il volto nella sciarpa. La pioggia continua a battere,ormai siamo zuppi. C'è qualcosa in lui che mi attrae, non so cosa sia di preciso, forse la sua voce così armoniosa e dolce o quegli occhi marroni in cui mi perdo mentre parla. È stano come incontri casuali possano cambiare la giornata.

Sono ormai davanti casa,mi soffermo sul cancello.

-io sono arrivata,ti va di entrare ad asciugarti?-

-no non preoccuparti, casa mia è qui vicina.-

-ok allora ci vediamo.-

ci sorridiamo come se avessimo trovato qualcosa di meraviglioso che passeremo ore e ore a osservare, poi mi volto e sto per aprire il cancello quando una mano mi afferra il braccio,costringendomi a voltarmi.

Le nostre labbra si toccano,si cercano come se non potessero vivere l'una senza l'altra.

Intanto la pioggia continua a battere,ignara di tutto quello che sta succedendo.

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Capitolo 2
*** 2. ***


Mi sveglio nel mio letto, il bagliore del sole entra nella stanza attraverso la finestra.

Mi alzo e attraverso la stanza, probabilmente tutto ciò che è successo era solo un sogno,un bel sogno.

Indosso la stessa canottiera del sogno,le mie scarpe e i pantaloni sono ammucchiati in un angolo della stanza.

Scendo le scale e vado in cucina, appena entro nella stanza vedo Lorenzo seduto su una sedia che sorseggia una tazza di thè fumante.

Allora è successo davvero, non mi sono sognata niente.

Sono scossa.

-ehi ti sei svegliata.-

-che cosa abbiamo combinato? Dimmi cosa abbiamo combinato!-

-beh ci siamo baciati e.. baciati. Abbiamo dormito insieme ma niente di più se è quello che ti preoccupa.-

Tiro un sospiro di sollievo,mi sento molto più sollevata dopo questo.

D'altronde lui restava sempre un semi sconosciuto.

-ah ha detto tua madre che ti ha lasciato della torta in frigo..-

-aspetta, rallenta:tu hai visto mia madre?-

-no ho visto il post-it sul frigo quando sono venuto giù.-

mi siedo accanto a lui, indossa ancora i suoi jeans scoloriti.

-ti va una tazza di thè ? l'ho preparato ora.-

-volentieri.-

Lorenzo si alza e si mette alla ricerca di una tazza e dopo averla trovata e riempita me la porge.

 

-perchè hai deciso di farti avanti solo oggi?-
-ti ho vista triste, di solito sei un po più solare, invece oggi eri spenta e mi sono chiesto cosa ti turbava cosi ho deciso di parlarti.-
-beh ho solo dei brutti presentimenti...-
Sento bussare alla porta cosi vado a vedere chi è.
-cazzo è Maele!devi nasconderti altrimenti penserà che abbiamo combinato qualcosa. Mettiti sotto il tavolo- Lorenzo velocemente si mette sotto il tavolo,faccio un bel respiro e apro la porta.
-ehii che ci fai qua?-
-sono passata per la nostra cena non ricordi?-
Cavolo me ne ero dimenticata.
- no certo che no. Solo che ho un tremendo mal di testa e credo di avere la febbre.Mi sono dimenticata di avvisarti scusa.-
-va bene sarà per la prossima volta.vai a letto però e riposati!-
Maele mi saluta e se ne va.Lorenzo esce dal suo nascondiglio.
-dove eravamo rimasti?-
Mi avvicino a lui e lo bacio.lui mi cinge i fianchi mentre io gli arruffo i capelli.
-allora cosa ti va di fare?-
-beh potremmo guardare un film o fare due chiacchiere oppure potremmo semplicemente continuare a baciarci.-
-mmh credo che la più allettante sia l'ultima-
Gli bacio la punta del naso.Lui mi prende tra le sue braccia e mi porta sul divano.
Restiamo un paio di ore su quel divano a baciarci e farci le coccole.
-adesso devo andare,si è fatto tardi-
-va bene.-
Ci baciamo per l'ultima volta.
-ci vediamo domani mattina-
-a domani bellissima-
Lorenzo chiude la porta e se ne va lasciandomi cosi euforica che potrei volare via dalla gioia.

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Capitolo 3
*** 2. ***


La mattina dopo mi sveglio col sorriso sulle labbra.Non mi ero mai sentita così felice in tutta la mia vita.Mi vesto e mi avvio verso scuola.Intravedo lorenzo da lontano cosi mi avvicino e gli faccio cenno con la mano ma lui si volta di scatto e finge di non vedermi.Sono scioccata dalla sua reazione ma cerco di non pensarci,magari non mi riconosciuta.

per fortuna le 5 noiosissime ore di lezione passano velocemente ma di Lorenzo nessuna traccia. Si sta divertendo a non vedermi.Mi avvio verso lo spesso portone per uscire da scuola fingendo che non me ne importi. In realtà mi sento un vero schifo,sento i miei occhi pronti a far uscire le lacrime da un momento all'altro. Non qui,non adesso,dico a me stessa.
-ehi Andrea che hai? Sembra che ti abbiano ucciso il gatto..-
-niente Maele tranquilla. Solo una giornata storta. Passerà-

Maele mi stinge a se,avrei dovuto raccontargli di Lorenzo,ma questo non è proprio il momento migliore per farlo.
I giorni seguenti passano allo stesso modo finché una mattina Lorenzo mi si avvicina.
-ehi ti volevo dire una cosa-
-dimmi-
-ti andrebbe di uscire con me?-
-no-
-e posso sapere perché?l'altra settimana non mi sembravi della stessa opinione...-
-perché se tu vuoi me mi prendi per quella che sono,per le mie giornate storte e per quelle no. Mi prendi nonostante i miei difetti e le mie imperfezioni. Altrimenti lasciami stare invece di tornare a cercarmi dopo una settimana senza parlarmi.-
Lorenzo mi guarda dritto negli occhi e mi bacia.
-ti basta come risposta?!-
-si-

le nostre labbra si toccano di nuovo.
-e quindi sentiamo:cosa hai intenzione di fare?-
-beh diciamo che ti prendo e non ti lascio più andare.Mi dispiace. Non succederà più-

Lorenzo mi prende per mano e insieme ci avviamo verso casa. Ha capito di aver sbagliato e a me questo basta.

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