Back in the shadow di darkangel98 (/viewuser.php?uid=216209)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Peral, District 1- The training score ***
Capitolo 2: *** Myrtle, District 2 - The feast ***
Capitolo 3: *** Breeze, District 4- The bloodbath ***
Capitolo 1 *** Peral, District 1- The training score ***
-Dannazione - impreco sotto voce, mentre raccatto i vestiti e me li infilo velocemente.
Il tizio- proprio non ne ricordo il nome- che mi ha pagata per questa notte mi guarda con aria curiosa. -In ritardo per qualcosa, Peral?-
- Oh, oh si. Escono i voti della sessione privata di mia figlia stasera. - rispondo con aria indifferente. Odio quando i miei clienti vogliono parlare.
- Glimmer? Ah, la conosco. Sarebbe una fantastica vincitrice. Buona fortuna per l'arena. -
- Ma morisse. - ringhio fra i denti, mettendo il tizio alla porta prima che possa rispondere in qualche modo alle mie parole.
Mi accendo una sigaretta e mi lascio cadere sul divano, accendendo il televisore.
Fremo di eccitazione.
O forse dovrei chiamarlo sadismo, sì, perchè persino i pochi minuti che Ceasar Flickermann e Claudius Templesmith spendono in chiacchiere prima dei punteggi sono troppi da aspettare per vedere mia figlia distrutta.
Sorrido estasiata immaginando il suo viso sconvolto e il modo in cui i suoi occhi verdi, così simili a quelli di suo padre, lasceranno cadere lacrime amare quando un quattro o un cinque apparirà accanto al suo nome.
Oh, cosa darei per vedere il suo bel faccino deluso quando si renderà conto della cazzata che ha fatto ad offrirsi.
Ghigno di piacere quando finalmente appare il suo compagno, Marvel o qualcosa del genere, con un 9.
Poi appare lei, con i riccioli biondi raccolti in una coda sportiva e gli occhi luccicanti per l’aspettativa.
È così ridicola. Come una bambinetta petulante che aspetta che la maestra le dica quanto è brava. Quasi mi fa pena, ma beh, se pensava di avere troppa “dignità” per seguire le mie orme e ha voluto per forza ostinarsi a fare la guerriera che non è, questo è quello che si merita.
– Glimmer Lalloux, Distretto 1, con un punteggio di… 9 - Sussulto e la sigaretta quasi mi cade di mano.
– Che cosa? – esclamo, scandalizzata.
Cerco di trovare una spiegazione ragionevole. Magari ha fatto un spogliarello (è quel che farei io, è qualcosa da me deve pur averlo preso).
Magari le daranno una chance di vincere solo per potersela scopare quando sarà vincitrice, come quell’Odair del 4 o Gloss e Cashmere.
O forse le hanno dato un voto decente solo per non far sfigurare completamente i favoriti.
Ma più cerco di illudermi più le mie scuse non reggono.
No, c’è una sola possibilità. La troietta si è allenata di nascosto anche dopo che Ruben è morto e io l’ho ritirata dall’accademia.
E per quanto mi bruci ammetterlo, a quanto pare ha talento.
Mi maledico da sola, possibile che in tanti anni non l’abbia demoralizzata e picchiata abbastanza da farle passare ogni voglia di combattere?
Eppure la verità è davanti a me, schiacciante.
Non sono riuscita a convincerla di essere solo una bella ragazza incapace.
Peggio ancora, sono stata contraddetta: eccola lì, felice e radiosa con il suo bel 9 e la sua voglia di uccidere. Bella sì, ma letale.
Mi viene quasi voglia di piangere.
È una nata per vincere. Come suo padre.
Non come me.
E la cosa peggiore è che per lei quest’ultima frase probabilmente sarebbe un complimento.
Sclerotime
QUANTO. CAZZO. ODIO. QUESTA. DONNA?
Non immaginate quanto. E di solito a me le prostitute piacciono. Povera piccola Glim.
Ho sempre immaginato la sua storia come una tristezza terribile, molto strano perché di solito la mia concezione della vita dei favoriti è molto Oh-happy-days (se riesco a finire la One shot su Clove si capirà cosa intendo).
E non è perché la odio, perché invece mi piace molto: è che secondo me ha proprio la faccia da povera bambina maltrattata.
Il nome doveva essere Pearl, ma ho sbagliato a scrivere nel titolo e mi piaceva come suonava Peral, quindi ho deciso così ùù. Ruben ovviamente è il padre di Glimmer.
È la prima volta che scrivo dal PV di qualcuno adulto quindi non so quanto possa essere sensato.
Quanto alla raccolta, non sia mai che non sviluppi le mie idee, anche quando il mondo ne farebbe volentieri a meno. Cercherò di scrivere di momenti e personaggi più vari possibili (logicamente quasi tutti nuovi, visto che Gale e Prim mi riuscirebbero difficili da scrivere, amo troppo il primo e troppo poco la seconda), saranno prevalentemente One shot con forse qualche flashfic e il titolo è un verso di Waka Waka, di Shakira, canzone che ha rotto immensamente le scatole ma mi piace sempre.
Si accettano recensioniinsulti alla contorsione mentale delle mie idee!
Ciao!
Darky <3
PS.L’ho scritto il giorno del mio compleanno, quindi questo è praticamente un regalo della mia ispirazione, visto che è tipo la prima volta che scrivo qualcosa senza pentirmene quando rileggo.
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Capitolo 2 *** Myrtle, District 2 - The feast ***
-Mamma,
posso invitare un po' di amici per vedere gli Hunger Games domani
pomeriggio?-
-Uhm- mi risponde sovrappensiero, continuando a lavare i
piatti.
-Dai! Non invito tanta gente, giuro!- protesto.
-Lo so benissimo che inviteresti tutta l'accademia.- mi
rivolge uno sguardo tagliente scherzoso -ma non è questo il
fatto.
Non ti sembra una cosa un po' strana? Fare festa per tua sorella che
diventa assassina. A parte che se fosse per me non vorrei che domani
guardassi gli Hunger Games neanche da sola...-
-Ma mamma!
C'è il festino domani! Che c'è di strano se
voglio stare con... una
o due amiche mentre guardo la mai fantastica sorellona che fa a pezzi
qualche sfigato?- metto su la mia espressione più innocente
e la
guardo con gli occhi dolci.
-Mah, per me hai già visto Clove fare a pezzi anche
troppe persone. Non ho mai capito perchè tu e tua sorella
siate
tanto fissate con sangue e morti. Io a undici anni giocavo con le
bambole, non con i coltelli!-
Alzo gli occhi al cielo, ringraziando che mio padre
sia al lavoro e non possa darmi contro anche lui, visto che lui e la
mamma sono sempre d'accordo su questo argomento. Credo siano gli
unici genitori del Distretto a farsi tanti problemi.
-Uffa!
Scusa, guardala da questo punto di vista, quando mi offro volontaria
Clove mi ha promesso di farmi da mentore, quindi devo guardare tutta
la sua edizione per conoscere meglio il mio maestro!- mi sento molto
intelligente per aver tirato fuori questa idea.
-Agh! Vuoi dire che non basta questa volta? Devo stare in ansia
per gli Hunger Games di entrambe
le mie figlie?-
Il solo pensiero di non potermi offrire mi fa
venire il voltastomaco.
-Certo!-
Finalmente vedo che
sospira e alza le mani in segno di resa.
-Va bene, va bene. Di
offrirsi ne riparleremo in futuro, non sei nemmeno ancora estraibile!
Ma non fate troppo rumore, non distruggete casa e non farmi passare
per la mamma di una piccola psicopatica, va bene?-
-Grazie mami, ti adoro!- la abbraccio e corro fuori casa, cercando di
decidere chi invitare.
***
-Myrtle!
Come va?- Chad mi abbraccia forte mentre gli apro la porta e esulto
mentalmente, visto che ho una cotta per lui più o meno dalla
quarta
elementare.
-Oh,
accidenti!- esclama, vedendo che il resto della gente è
già davanti
alla TV -mi sono perso il sangue?-
-No, no. Siamo ancora alla fase
delle smancerie.- ridacchio e indico lo schermo. Clove e il nostro
tributo maschile, Cato, stanno
parlando e lui sta facendo un discorso sul tema
Io-sono-il-ragazzo-sono-più-forte-devo-proteggerti-vado-io,
mentre
mia sorella sembra sul punto di lanciargli la prima cosa che le capita
tra le mani.
Sono uno spettacolo assurdo. Devono ringraziare che ora ci sia la
regola dei due vincitori, perché altrimenti sarebbero
davvero
ridicoli.
Io e Chad ci infiliamo in buco libero (credo di aver
invitato decisamente troppa gente per le scarse possibilità
del mio
salotto) e rivolgiamo lo sguardo allo schermo.
Clove riesce a
convincere Cato a levarsi dalle scatole e restare fuori a coprirle le
spalle, poi accade tutto così velocemente che nemmeno
capisco come,
ma ci ritroviamo a esultare e urlare incitamenti mentre mia sorella
punta trionfante un coltello alla ragazza con la treccia nera del
12.
Sento
di avere gli occhi lucidi per la gioia e mi sfrego velocemente la
faccia con la manica della maglietta.
–Vai, Clo, sei
grande!- urlo quando inizia a tagliare il labbro della
ragazza.
È per questo
che la gente la ammira così tanto, sa terrorizzate come
nessuno ed è
la migliore lanciatrice di coltelli del Distretto, non c'è
storia.
Da
grande vorrei essere proprio come lei.
Gliel'ho detto quando sono andata a trovarla dopo che si era
offerta, ma lei mi ha abbracciata e mi ha detto che non devo
preoccuparmi, perché io sono già
come
lei.
Chissà cosa intendeva.
Accantono il pensiero e
urlo ancora, alzando i pugni in aria.
Molti altri stanno facendo lo stesso,
tifano per la mia sorellina, vogliono che vinca quasi quanto me.
Questo pensiero mi fa salire un brivido di orgoglio.
-Tua sorella è un
mito, Myr.- esclama Chad con una sfumatura divertita nella
voce.
-Capisco da chi hai preso.-.
E'… è un complimento? Decido che deve essere
così e sorrido compiaciuta.
Chad mi posa un braccio sulla spalla,
poi mi stringe a sé. Sento che il sangue mi
sta salendo alle guance e cerco di spostare i capelli davanti al viso
per nasconderlo, ma lui mi ferma e appoggia le labbra sulle
mie.
Ma non
faccio nemmeno in tempo a realizzare che questo è il mio
primo bacio
e che ho il cuore che batte a mille, perché sento qualcuno
urlare e
sobbalzo.
-Cosa hai fatto a quella
ragazzina?-
Sclerotime:
Thresh,
come ti senti ad aver rovinato il primo bacio di una povera
undicenne?
Oddio, ho pianto mentre
scrivevo. Povera, piccola ragazzina.
Non so come mai visto che ho
scritto cose molto più strappalacrime, ma è
più piccola di Prim e
quello che le ho fatto mi fa sentire tanto cattiva.
Notare poi che si shippa con Chad SENZA IL MIO PERMESSO, visto che io
la shippo solo con Cato (perchèssì) e quando mi
va Thresh, (perché
la odio, e perché le interrompe i momenti romantici,
lolle).
Ho ripreso la frase di Katniss e
Prim nel film “Vorrei essere proprio come te”
proprio per mettere
un po’ in parallelismo (?) queste sorelline così
diverse.
Ciao, darky <3
PS.
Questo può considerarsi un prologo alla mia ff “I
like the way it
hurts” che ha come protagonista Myrtle come tributo, a quattordici anni
PPS. Sì, i miei accenni di Clato sono OVUNQUE
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Capitolo 3 *** Breeze, District 4- The bloodbath ***
Breeze, District 4 - The Bloodbath
Avevo promesso a Oak che oggi non avrei pianto.
Che l'avrei guardato morire a testa alta e con gli occhi asciutti, come una favorita, come lui.
Ma io non sono come lui, non lo sono mai stata, e mentre la piattaforma scende nell'arena mi prendo la testa tra le mani e mi lascio andare in lacrime fino ad avere il viso zuppo e il cuore che fa male.
- Sei sicuro che non abbia possibilità, Matt? Lui è forte...- gemo con la voce dimezzata, girandomi verso di lui. Mio fratello scuote la testa rassegnato. Anche lui ha gli occhi lucidi, anche se è un favorito.
- Troppo piccolo. Mi dispiace, Breeze.-
-Ma Finnick Odair aveva solo quattordici anni.- trovo la forza di sussurrare, poi la voce mi si spezza definitivamente e affondo di nuovo il viso tra le ginocchia, singhiozzando. Lo so fin troppo bene che Matt ha vinto e queste cose le sa.
- Quattordici, non dodici. E non tutti i bambini possono essere Finnick Odair. Mi dispiace.- mi sfiora la spalla con la mano, ma io mi ritraggo.
Non ce la faccio a essere la solita ragazzina carina e gentile, a sorridere e farmi abbracciare.
Non ce la faccio a fare nulla che non sia piangere.
Cerco di asciugarmi gli occhi e guardare verso lo schermo.
Lui si sta comportando benissimo, ritto sulla sua pedana, gli occhi freddi e duri rivolti verso la Cornucopia. è ovvio che nemmeno ci pensa a scappare dal Bagno di sangue come gli ha detto Matt.
Meglio morire combattendo che scappare e disonorare il Distretto, Bree, mi diceva sempre, mentre lanciava coltelli o con l'arco o roteava tridenti, subito dopo aver riso dei miei tentativi e avermi dato dell'incapace.
Ha la mano serrata a pugno sul petto, il nervosismo di quel gesto è l'unica segno che forse, in una parte nascosta di lui, ha un po' paura. Forse, di nascosto dalle telecamere, sta stringendo la collanina con la conchiglia uguale alla mia, che mi ha regalato quando ho compiuto dodici anni.
Forse provava davvero qualcosa per me. Non lo saprò mai.
Cancello il pensiero. Oak non prova mai niente. Non provava.
Matt si lascia andare e piange quando il gong suona e Oak si lancia nella mischia.
Vorrei essere una buona sorella e stringerlo come lui ha fatto tante volte con me, da fratello maggiore, ma non lo faccio. Non sono forte, non sono lui, non sono solo una bambinetta fragile.
E così alzo e me ne vado, con una smorfia. Dovrei restare a guardare.
Guardami e non piangere, ti prego, o non morirò contento. Guardami morire da favorita, come ti ho insegnato. Sei forte, Bree.
Non rimango a guardarlo morire, non ne ho il coraggio.
Forse sarei diventata coraggiosa se fossimo rimasti insieme, chissà? Tanto non avremo nessun futuro.
Sclerotime
è ammirevole quanto considero i Distretti periferici, nè?
Comunque mi sono resa conto che tra tutti i capitoli qui Breeze è l'unica ad avere un atteggiamente normale, soffrendo per il poveraccio che sta per morire. Povera picci, non è colpa sua se è sfigata :')
Passando al ragazzino del 4, Oak, molti lo immaginano carino e tenero, ma l'ho caratterizzato semplicemente come lo immaginavo: freddo, sadico, nato per diventare il favorito che non diventerà mai.
Uno dei miei personaggi preferiti. E lui e Breeze sono schifosamente shippabili.
Probabilmente il prossimo capitolo sarà nel Distretto 11 :3
Bao! darky <3
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