Amore tra una Beliectioner e un'Hater

di Amy_April
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Le Beliectioner ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Introduzione ***


Premessa: questa storia contiene contenuti su storie d'amore fra due persone dello stesso sesso. Se questa cosa non vi va a genio siete pregati di cliccare la freccina "indietro" in alto a destra e di non sprecarvi a leggere e recensire in modo infantile. Sono accettate critiche costruttive, come prevede il regolamento. In caso commentiate in modo inopportuno provvederò con la segnalazione.
 
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AMORE TRA UNA BELIECTIONER E UN'HATER

 
Mi presento: sono Chiara, ho quindici anni e sono il tipo di ragazza che in molti definirebbero "Hater". Ah, cosa importante: sono bisessuale e "felicemente" fidanzata con una "Directioner"... si dice così? Sinceramente, non capisco questi nomignoli italianizzati. Chiamarsi "Fan degli One Direction" non è la stessa cosa?
Per non parlare poi della mia ragazza, Marta, che l'altro giorno è spuntata cercando di arrampicarsi sulle mie spalle (Io sono alta un metro e settantacinque centimetri, lei un metro e quarantacinque... capirete quanto può essere difficile baciarsi...) urlandomi nell'orecchio di non essere più una "Directioner", bensì una Beliectioner, Belieber e Directioner.
Meglio sorvolare le mie opinioni...

Qualche tempo fa Marta mi chiamò al cellulare, io ero bella distesa a dormicchiare nel mio letto quando risuonò la mia suoneria, nonché canzone preferita " Here's To Never Growing Up", del mio idolo, la sensazionale, Avril Lavigne. Io e la mia ragazza litigavamo sempre su quale fosse l'idolo migliore, ma, evidentemente, non ha la minima idea di cosa sia la VERA musica. Cooomunque. Dopo il mio brusco risveglio la sentii come al solito strillare al telefono: voleva che ci incontrassimo al parco della nostra cittadina qualche decina di minuti più tardi. La mia prima reazione fu un pesante sbuffo, avrei voluto dormire, ero stata tutta la notte a messaggiare con lei, però vabbè. Mi preparai e trascinai alla porta, dopodiché cercai di recuperare uno stato presentabile.
Una volta giunta al parco riposi il mio mp4 nella tasca e attesi la mia piccola bomba ad orologeria finché non mi saltò addosso abbracciandomi contenta.
"Amoreee!"
"Oi, piccola!" la presi in braccio, feci qualche passo e la posai sulla panchina, sedendomi accanto a lei.
"Amore... senti... ti ho chiamata perché... "
"Si..?" le sollevai il visino.
"Volevo che facessimo pace... mi dispiace di litigare così tanto con te."
Io le sorrisi dolcemente: mi fa molta tenerezza quando è imbarazzata.
"...Volevo prenderti un regalo ma non sapevo che cosa ti sarebbe piaciuto..."
"Ehy ehy... Vuoi davvero farmi un regalo?"
"Sì..."
"Be', il più bello che tu possa farmi?"
"Se potessi, certo!"
"Vieni qui..." l'accolsi tra le mie braccia e la guardai negli occhi.
"La cosa che riesce a rendermi più felice... lo sai qual è..."
Lei annuì, entrambe chiudemmo gli occhi e poco dopo le nostre labbra si incontrarono.

Dopo poco lei si staccò.
"Allora non sarai mai più triste, tesoro mio." Lei si mise sulle mie gambe. Io sorrisi e senza nemmeno accorgermene, la sua lingua già accarezzava la mia.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - Le Beliectioner ***


Capitolo 2 - Le Beliectioner.


Io e la mia ragazza stavamo come al solito passeggiando per le strade della cittadina, fermandoci ad ogni vetrina. La nostra passione sono le Converse, ne abbiamo diverse paia, ma le mie preferite sono quelle con la bandiera americana e inglese mentre quelle di Marta sono le rosse.
Era un pomeriggio tranquillo, c'era una bella atmosfera, priva di tensioni... Quando le vidi...

Erano sicuramente loro, in fondo alla strada.

Le Beliectioner (ta ta ta daaaan, ta taa taa daaan).

Io cercai di trascinare Marta per un altra via, ma era troppo tardi, le aveva viste.
"Bwaaa ragazzeee!!" urlò correndo verso loro.
"Nooo..." esclamai io di tutta risposta.
Mentre lei andava ad abbracciare le sue amiche, io rassegnata mi misi schiena al muro poco lontano da loro.

Qualche minuto dopo una di quelle ragazze tirò fuori una maglietta col viso di Justin Bieber stampato al centro e da lì il gruppetto cominciò a strillare in modo insopportabile.

"Oddio il mio amoreee!"
"Ma che cucciolo che seiii!"
"Bwaa, svengooo!"

Avendo ruotato gli occhi, le Beliectioner mi squadrarono.
"C'è qualcosa che non va?!"
"Mi domando soltanto come fate a non vomitare guardando quellA ragazzA." Trattenni una risata.
In meno di dieci secondi mi ritrovai circondata da quelle ragazzine, più a meno dell'altezza di Marta. Io le guardai dall'alto in basso e scoppiai a ridere.

Una di quelle preadolescenti cercò di tirarmi uno schiaffo ma io avendo i riflessi pronti riuscii a bloccarglielo.
"Forse non sono della tua taglia." affermai.
E mentre pronunciavo queste parole provai un acuto dolore allo stomaco: una sua amica mi aveva tirato un pugno.
In quel momento persi le staffe.
Scostai tutte le Beliectioner e saltai addosso a quella che mi aveva colpito. Lei gemette, sdraiata sull'asfalto e io ne approfittai per ridarle indietro quel pugno, in faccia però.
Le sue compagne stavano per intervenire, ma Marta lo impedì, dopodiché mi tirò su e mi trascinò via dalla strada, mentre le sue amiche mi gridavano insulti vari.
Dopo qualche minuto di silenzio, io e Marta arrivammo in un parco isolato e lei mi sbatté contro un muro, guardandomi negli occhi.
"Ma si può sapere che cazzo ti è preso?!"
"Ho semplicemente ridato il pugno che mi era stato tirato!"
"Che cazzo, quando sono in giro con te devo sempre fare figure di merda! Mai una volta che riusciamo a passare una giornata insieme come si deve!"
"Ah, adesso sarebbe mia la colpa? "
"Sì, esatto! Vedo che ci sei arrivata, finalmente!"
"E tu che ogni volta che incontri le tue amiche mi escludi completamente dalla tua vita parlando solo di One Direction e Justin Bieber con quelle?! Credi che ciò non interferisca con la nostra relazione?!"
"Se magari anche tu ci provassi a rispettare i nostri idoli saresti ben accetta nel nostro gruppo!"
"Scusa se preferisco ascoltare la VERA musica invece che quelli."
Come risposta lei mi tirò uno schiaffo, dopodiché se ne andò.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Passarono due giorni, ma di Marta nemmeno un messaggio. Doveva essere parecchio arrabbiata. Ma dopotutto che colpa ne avevo io quelle ragazzine erano venute a rompere a me mentre mi facevo gli affari miei?
Quella sera decisi di farmi avanti io. Chiamai Marta al telefono.
"Hey piccola..."
"Dimmi, Chiara."
"Mi chiedevo... beh sì... insomma... se avessi voglia di uscire con me questa sera."
"Mmh no, mi spiace." disse freddamente. 
"Vado a casa di Veronica per vedere il concerto di ragazzi che trasmettono in tv."
"Chi è Veronica?"
"La mia migliore amica."
"Oh... ehm...ok... allora... beh... un'altra volta."
"Si."
"Ciao..."
"Ciao."
Chiusi la chiamata. Ma quella volta non rimasi delusa. Più che altro decisamente irritata. Con uno scatto di rabbia gridai "Ah è così?! Lei si va a divertire con le altre ragazzine, beh questo vuol dire che io me ne andrò in giro con i ragazzi più grandi e vaffanculo!"
Dopodiché andai in camera, mi vestii con le mie adorate Converse, dei cortissimi jeans attillati e una giacchetta smanicata, sempre di jeans, che lasciava scoperto parte dell'addome. Pettinai la mia chioma bionda  e quando mi sembrò di avere un aspetto abbastanza provocante, si avviò verso la porta di casa.
Quella sera avrei pensato a tutto meno che a Marta. Non si meritava di stare nei miei pensieri.
 
***
Nel frattempo, a casa di Veronica, Marta e altre due ragazze erano "incollate" al televisore, a gustarsi il concerto degli One Direction.
Marta però era pensierosa. Se ne stava sdraiata sul divano con il cellulare in mano, fissandolo incessantemente. 
"Quanto vorrei che Chiara mi richiamasse... quanto vorrei risentire almeno la sua voce..." pensò.
"Marta, tesoro, non vieni a vedere l'acuto di Zayn?" Le chiese con aria sognante.
"Sì, arrivo..." disse distaccandosi dai pensieri precedenti.
Si alzò dal divano e si mise seduta accanto alle altre ragazze. Mentre "i ragazzi" cantavano quella canzone lì... What Make You Beautiful, o una roba così, Marta si ritrovò a pensare alla sera precedente. 
"Forse ho esagerato..." pensò. Scosse il capo, le sue ragioni erano giuste. 
"Cazzo, Chiara." fissò il cellulare, ancora nessun segno di lei.
"EVERYONE ELSE IN THE ROOM CAN SAY IT, EVERYONE ELSE BUT YOU... BABY YOU LIGHT UP MY WORLD LIKE NOBODY ELSE..." urlavano le altre due, esaltate.
A Marta scoppiava la testa, decise di alzarsi e di andare in bagno. Salì le scale e entrò nel bagno della casa. 
"Finalmente un po' di pace" pensò. 
Sbloccò il telefono e si sedette nel bordo della vasca da bagno, aprì WhatsApp e controllò la chat con 'Amore.', 'ultimo accesso oggi alle 20:55'. Controllò l'ora: erano le 20:55. "Chiara..." si rese pensierosa. 
Mentre era immersa nei suoi pensieri sentì bussare alla porta.
"MARTA! AMORE! CI SEI?!" urlò spaventata Veronica.
"Sì sì, tra due minuti esco..." rispose alzandosi dal bordo della vasca. Si guardò allo specchio, il suo sguardo era spento e i suoi occhi quasi lucidi. "No, non devo piangere..." disse a bassa voce. Uscì, e fingendo un sorriso raggiunse le due. Si scaraventò verso loro gridando un pezzo della canzone che stavano cantando "i ragazzi". 
"I WANNA STAY UP ALL NIGHT AND JUMP AROUND UNTIL WE SEE THE SUUUN!"
 
*****
 
Erano le 20:55, diedi un ultimo sguardo al cellulare. Vidi che Marta era online, ma resistetti alla tentazione di scriverle. 
"Devo essere forte. Se vorrà mi cercherà lei." 
Poco dopo notai che la mia ragazza non era più online. "Che si arrangi allora!" Trattenni una lacrima, dopodiché uscii, dirigendomi alla piazza principale della città.
Trovai il solito gruppo di ragazzi e ragazze che conoscevo di vista, mentre chiacchierava, fumava e beveva spalle al muro.
Io arrivai lì e li salutai: "Ciao ragazzi. Ehy Gabry, mi fai fare un tiro?"
Lui annuì e feci due o tre tiri. Non fumavo più da quando mi ero fidanzata con Marta. Lei detestava che fumassi. Ma ora di me le importava meno di zero, che avevo da perdere?
Grazie a questo gesto il gruppo mi accolse molto bene, diventammo subito amici.
Per tutta la sera ci divertimmo a fumare e a scoppiare piccoli petardi comprati in un negozio.
Ad un certo punto, Gabriele mi prese in disparte, mi sfiorò il viso sussurrandomi "Lo sai che sei proprio carina?" e mi baciò.
Ero passata dalle stalle alle stelle e quasi dimenticandomi di essere fidanzata, ricambiai il gesto, tornando con lui nel gruppo poco dopo.
Quello che provavo era più un'eccitazione che un'infatuazione, ma non mi opposi comunque, avrei fatto invidia a tutti quanti presentandomi mano nella mano con uno dei ragazzi più fighi della città. Per quella serata il mio unico pensiero fu questo.
 
***
Quella sera Marta tornò a casa molto stanca, si era scatenata tutta la sera. Nonostante ciò decise comunque di dare uno sguardo a Facebook.
Tra le notifiche vi era anche un'attività di Chiara, tra i suoi amici "preferiti": aveva aggiunto una foto di lei che veniva baciata sulla guancia da uno dei ragazzi più popolari della città.
Il cellulare cadde dalle mani della ragazza. Non ci poteva credere, era davvero la sua fidanzata quella che veniva baciata da lui?
Riguardò la foto più volte e quando aggiornò vide dei cuori nei commenti.
Il mondo sembrava stesse crollandole addosso.
 
N.d.A. Salve a tutti coloro che ci hanno seguito fin qui^^. Noi siamo due ragazze, che ci firmiamo Amy_April, il nome dei nostri idoli femminili :D Abbiamo visto che qualcuno di voi ha messo la nostra storia nelle seguite o nelle preferite, ma vi piace davvero la nostra fanfiction? Che ne dite di esprimere un parere? Ve ne saremmo certamente grate!! Grazie ancora, alla prossima! ;) <3

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