InnocentSorrow

di MissLavi
(/viewuser.php?uid=36790)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: L'Inizio ***
Capitolo 2: *** L'Ordine ***
Capitolo 3: *** Tyki Mikk ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: L'Inizio ***


InnocentSorrow. My first fanfiction dedicata al mio manga preferito D.Gray-man di Kastura Hoshino. Questa parla di fatti accuduti prima della partenza verso Edo, ma avendo letto le scans, potrò fare delle anticipazioni, ad esempio parlando di personaggi non ancora usciti nei manga in Italia. Tutti, o quasi, i personaggi sono creati della geniale mente del/della sensei, tranne per Lyra e qualcun'altro che non ho ancora scritto. Anche i fatti narrati, non sono veri, ma pura fantasia e a volte trattano delle tematiche un po' dure e cruente, con descrizione dei combattimenti mooolto dettagliata *.*
Grazie, la sensei Federica *inchino*






Un gelido grido squarciò la notte di tempesta.
Troppe vite sono state strappate e altrettante rinchiuse in quelle prigioni chiamate Akuma.
Una ragazza, l'unica superstite in quel luogo distrutto e fuori dal tempo, cercava i suoi amici tra i cadaveri accatastati gli uni sugli altri a terra, tra sangue e fango.
La pioggia scendeva lenta, per dare la cornice a quel posto.
Non ce la faceva più, aveva vagato senza meta per tutta la notte in quella che era stata una città alla ricerca di conoscenti, o perlomeno di qualcuno “vivo”.
Provò a gridare, ma non ricevette risposta.
Nessun uomo, donna o bambino ancora sani e salvi.
Era sola.
Era stanca e lo sentiva, doveva riposare al più resto, ma i fantasmi la tormentavano. Gente senz'anima, dagli occhi bianchi, come morti. Un'esperienza orribile.
Una fitta all'occhio la fece inginocchiare.
Era ferita gravemente.
Poi il dolore la sovrastò e cadde in un lungo sonno.

*****

-Supervisore Komui!!-
Reever entrò nella stanza, urlando come un forsennato, seminando panico tra le pile di fogli sparsi per la stanza.
Nessuna risposta.
Dalla scrivania emergeva uno strano cappello bianco, che ogni tanto si abbassava e poi alzava, regolarmente.
-Supervisore, mi sente?- riprovò.
Niente.
Non si svegliava.
Sapeva che non avrebbe dovuto farlo, ma dopotutto era per una questione di estrema urgenza.
Così, si avvicinò all'orecchio del ragazzo e...
-Lenalee sta per sposarsi...-
Si spostò in tempo.
Un ciclone uscì dalla stanza facendo volare quasi tutti i fogli utilizzati ormai come tappeto.
-LENALEE!!!- Una magra ragazza dai capelli neri e lunghi, intenta a leggere un libro seduta sulla scalinata principale , ne fu travolta, e si ritrovò con il supervisore incollato alla caviglia.
-Lenalee!! Non puoi sposarti senza dirmi niente!! E con ki?! Non puoi lasciarmi solo....- le chiese con uno sguardo da cane bastonato e sul punto di piagere. La ragazza, imbarazzata alla vista del fratello conciato in quel modo, lo calmò smentendo quella falsa notizia.
Reever, che prima era riuscito a svegliare Komui, li raggiunse, seppur avendo il fiatone per la corsa.
-Mi scusi supervisore, ma c'è un'emergenza in infermieria- disse.
-TU!! Come ti permetti di svegliarmi così!! Lo sai che faccio una faticaccia con tutto il lavoro che devo svolgere??!!-
L'uomo, rassegnato, rispose: -E' una faccenda parecchio importante, riguardo alla cosa accaduta ieri notte-
Il ragazzo si fece più attento.
-Abbiamo trovato un nuovo esorcista in condizioni gravi. La faccenda è che...è l'unico superstite della strage di Higarawa- aggiunse.
Sapeva bene di quella città resa al suolo in una sola notte, nessun superstite tra i civili. Ed ora...
-Portami da lui-
-Mi scusi ma...è una ragazza- rispose.
Komui lo guardò pensoso, poi lo prese per il camice e si avviarono in infermieria.
Lenalee, che aveva seguito i loro discorsi, li seguì.

*****

Una ragazza magra era seduta sul letto.
Guardava il paesaggio scuro fuori dalla finestra.
Appena sentì arrivare gente di voltò.
Dev'essere stata una dura battaglia: era fasciata alla testa e ad un occhio. Vari lividi in altre parti del corpo.
-Salve, io sono il supervisore Komui, tu come ti chiami?- chiese curioso.
Lo guardò diffidente, poi rispose: -Mi chiamo Lyra-.



Parola di Autore:
Bene spero vi piaccia!! xD Ringrazio le persone che mi hanno fatto amare D.Gray-man *.* Ci vediamo nel prossimo capitolo ciau!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'Ordine ***


-Piacere, io sono Lenalee- rispose allegramente la ragazza con i codini.
-Come ti senti?- chiesero in coro i due fratelli.
Lyra toccò l'occhio destro bendato, esaminò qua e là il suo corpo, e commentò:
-Beh, tranne questa ferita all'occhio e qualche graffio, bene grazie- rispose. Davvero strana quella ragazza, fredda e distaccata, non curante neanche delle ferite e del rischio che aveva corso. -Potrei alzarmi ora? Penso di aver riposato abbastanza. Non sopporto di stare inattiva per troppo tempo-.
Komui un po' sbalordito da quella testarda ragazza, ci riflettè su poi chiese a Lenalee se poteva accompagnarla in giro per la “home”.
Accettò.
L'aiutò ad alzarsi, perchè nonostante lei dicesse di stare bene, il dolore si faceva sentire lo stesso. Così uscirono dalla stanza e cominciarono il giro.
Molti finder le guardavano curiosi, bisbigliando tra loro. Probabilmente la notizia della sua provenienza era venuta a galla, e lei odiava essere guardata in quel modo.
Lenalee, l'accompagno per tutto l'ordine, non tralasciando neanche una stanza, le fece vedere la mensa, la biblioteca, la sala comune, e Lyra ne rimase affascinata da quei posti.
Quando arrivarono in un corridoio arredato solo con qualche lanterna disposta qua e là, Lenalee disse: -Bene, spero ti sia piaciuto il giro, e sappi che è casa tua, ergo ti puoi muovere quando e dove vuoi, ovviamente tranne nelle zone vietate. Ecco, questi sono i dormitori, ce ne sono tre piani, e ogni “inquilino” dell'Ordine ha la sua camera privata. Questa è la tua e queste sono le chiavi. Ora devo andare ma ci rivedremo presto, spero. Ciao!-
La ragazza fece per allontanarsi, poi si ricordò qualcosa e si girò:
-Ah scusa, dimenticavo, dopo passerò per darti gli orari della mensa e della biblioteca e qualcuno passerà per portarti qualcosa di caldo- rispose salutandola con la mano e poi se ne andò. “Finalmente sola” pensò quando Lenalee fu lontana.
Guardò le chiavi, anch'esse con lo stemma dell'ordine inciso “buffo, sembra che si facciano pubblicità” poi si girò e infilò le chiavi nella serratura che dopo tre scatti riuscì ad aprire.
Era una camera normale, un po' troppo spoglia, non eccessivamente grande, ma neanche uno sgabuzzino. Vi entrò, e dopo due o tre occhiatte all'antico mobilio, si sedette sul letto comodo.
Un turbine di pensieri l'assalì. Le immagini della strage le affiorarono nella mente. Quel tormento, quello stupido sbaglio di essersi lasciata condizionare dalle emozioni. Sua madre, suo fratello e i suoi amici ballavano al dolce suono della morte, un pensiero troppo straziante e pesante per lei. Poi la città...oh, la sua amata città. Aveva provato a proteggerla, ma se non si riesce a proteggere tre persone, figurarsi tutto il suo popolo. Tutto per colpa sua e della sua innocence. Era per questa che tutto quello che amava è stato distrutto, non aveva voluto obbedirle...
I suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava. Sorpresa, Lyra si alzò e andò a vedere chi poteva volerla.
Aprì la porta e si ritrovò davanti un ragazzino un po' più basso di lei, con strani capelli bianchi e una cicatrice sull'occhio.
Anche il ragazzo la guardò per un secondo sorpreso e poi disse:
-Ehm, piacere, io sono Allen Walker. Mi hanno chiesto di portarti questo- e le porse un vassioio contenente una tazza di cioccolata calda e un piatto di biscotti.
-Grazie. Io sono Lyra- rispose mantenendo un tono piatto e appoggiando il vassoio sul tavolo.
Il ragazzo le sorrise “ha un carattere simile a quello di Kanda...” pensò rabbrividendo.
La ragazza lo notò -tutto bene?- chiese.
-Sì sì scusa- “beh, non proprio simile” -ah a proposito, dovresti venire un secondo con me se non ti dispiace. C'è qualcosa che dovresti vedere, però prima, indossa questo- e, sbucando dal niente, le diede un pacchetto contenente dei vestiti -Ti aspetto fuori- disse cordialmente.
Dopo qualche minuto, la ragazza tornò con un nuovo abito, un po' attillato, ma estremamente comodo.
Allen stava “giocando” con un golem, quando Lyra si avvicinò e lo vide bene.
-Timcampi? Ma, non era il golem di Marian Cross?- chiese sorpresa.
-Si, ehm..ma come fai a conoscerlo?>> rispose un po' turbato.
-Diciamo che... sono stata sua allieva tempo fa, risolvendogli anche le sue faccende personali...- sospirò -non sai che frustrazione andare nei casinò per pagare i suoi debiti, ho imparato a giocare a poker sì, però...- rispose squotendo la testa, lasciandosi scappare un sorriso.
-heh, ti credo fermamente-.
Allen conosceva fin troppo bene i metodi di Cross e evitò di pensare a cose non molto piacevoli per lui...Però aver scoperto un'altra allieva del maestro lo rese felice. Forse era la buona volta che lo ritrovava.
-Anchio sono stato suo allievo tempo fa... ed è da parecchio che lo cerco, non è che sai per caso dove si trova ora?- chiese un po' impaziente.
-Beh, fammici pensare...mhh...dovrebbe essere diretto a Siracusa- rispose titubante -però non ne sono molto sicura, ricordo si aver sentito pronunciare quel nome da un uomo con cui stava parlando Cross anche se poi...diciamo che non ho visto altro che buio per una settimana intera. La sera mi prese e mi disse che avrei potuto tranquillamente diventare un'Esorcista e venire all'Ordine, e che il giorno dopo non ci sarebbe più stato...era un po' arrabbiato- rispose tremando.
-Ma...poi? Non hai provato a fermarlo?- chiese il bianco.
-Lo avrei fatto molto volentieri se non avesse preso quella bottiglia...- -_-'
-o.o Credo di capirti alla perfezione- disse massaggiandosi involontariamente la testa -comunque grazie mille per l'informazione- “*-* finalmente *-*” Allen era a dir poco sbalordito ed entusiasmato.
-Però...dov'è Siracusa? O meglio..che ci sarà di tanto importante per il maestro?-
-Beh è in Italia...ma non ho la più pallida idea di cosa ci sia lì, forse ha scoperto qualche traccia del Cuore..o non so, ah me l'ha raccontata lui la storia del Cuore e dell'Innocence- rispose con fretta alla faccia dell'amico.
-Vabbeh, comunque ora andiamo, non vorrei far preoccupare qualcuno- disse Allen più a se stesso.
-Preoccupare qualcuno?- chiese Lyra intontita.
-Ah, no no, niente di importante- e sfoderò un sorriso a trentatrè denti.
-Ok-
Mentre si avviavano alla mensa, stranamente, non incontrarono nessuno per la strada. Cosa alquanto strana, dato la moltitudine di persone che vi abitavano.
-Lyra? Siamo arrivati- chiese Allen alla ragazza che stava ammirando un candeliere.
Il ragazzo aprì il portone e...
Non l'avesse mai fatto.
Una cascata di palloncini colorati uscì dallo stanzone gremito di gente, che sommerse Lyra.
Esorcisti, scienziati e finder, tutti riuniti in una stanza, per festeggiare chissà che cosa...
Poi liberatasi dai palloncini e dalle stelle filanti, notò un cartellone pendete dal soffitto:

“Benvenuta alla nuova esorcista, Lyra!”

Appena tutti la videro entrare, un fragore di battiti di mani esplose.
La ragazza era visibilmente sorpresa e imbarazzata.
Non sapeva cosa fare, era felicissima di quella sorpresa dopo tanto tempo.
Una lacrima di gioia scappò via dalla sua lacrima e sì inoltrò nella festa creata esclusivamente per lei.
Fece conoscenza di molti finder e di Jerry, intendo a preparare torte e dolci a palate, anche perchè Allen ne stava mangiando a volontà.

-Allora ti stai divertendo?- chiese Komui alla violetta.
-Oh sì grazie, non me lo sarei mai aspettata!- rispose eccitata Lyra.
-hehe, è il primo onore che riceve ogni esorcista. Tutti ne sono stati travolti, ammaliati o stupiti, tranne quel musone di Kanda- disse indicando un ragazzo alto, con una spada legata al fianco. -Lui è stato l'unico a non esserne stato sorpreso e non ringraziò neppure, girò i tacchi e le uniche parole che disse furono “tsk non ho bisogno di feste”- concluse Komui un po' imbronciato.
Lyra fece una smorfia divertita vedendo l'espressione del supervisore, poi posò l'occhio su quel ragazzo strano, freddo come il ghiaccio, come aveva sentito dire.
-mhh, provo ad andare a parlargli...- disse con tono di sfida
-Non te lo consiglio, è appena tornato da una miss....-
Ma le parole del supervisore andarono all'aria, perchè la ragazza si era già avvicinata al ragazzo -Ciao, tu sei Kanda? Piacere- provò.
-Tsk, vai a rompere da un'altra parte, novellina- rispose secco alla domanda.
Lyra lo guardò male, molto male, e Lenalee se ne accorse:
-Lascialo stare, ti conviene, è appena tornato da una missione ed è abbastanza suscettibile- le disse sorridendo.
-Sì è davvero suscettibile, invero-
Un'altro esorcista, con un lungo ciuffo bianco, le si avvicinò con un bicchiere di vino rosso in mano.
-Piacere, io sono Aleiser Crowley- si presentò mostrando accidentalmente i suoi affilatissimi denti, e Lyra ne fu un po' colpita.
-Scusa se te lo faccio notare, ma hai dei denti affilatissimi, non è che sei un vampiro?- chiese un po' impaurita da quell'Esorcista.
-Oui Madame, io sono un vampiro che si nutre del sangue di Akuma, invero- rispose sorridendo, senza un segno di turbamento.
La ragazza gli sorrise di ricambio, ma subito dopo la terrà cominciò a tremare. Lyra si fece pallida e cominciò a sudare. Lo stomaco le bruciava e la testa le doleva. Non riusciva neanche a sentire le voci preoccupate di Lenalee e Crowley che la stavano soccorrendo. La vista cominciò ad appannarsi ed ebbe un mancamento. Cadde in ginocchio a terra prendndo le mani contro le orecchie. Un un uomo sulla sessantina e un ragazzo dai capelli rossi le apperverò davanti, ma non riuscì a vederli bene e parlare perchè perse i sensi.

*****

-...mh...- Una voce le arrivava da lontano, non riusciva a capire cosa cercasse di dirle e a chi potesse appartenere.
”o pde o vto ed è...”
Niente, non riusciva proprio a capire. Sentiva solo lettere sconnesse e senza significato.
”tu ade n è mrt è vv e ge d è..”
Sempre la stessa frase...e ogni volta riusciva a scoprirne se sempre di più..
“tuo padre..”
-Lyra mi senti?-
Una voce la portò alla realtà, svegliandola da quell'incubo.
-eh?- chiese titubante.
-ah bene sei sveglia, come stai? Ti senti bene?- chiese una Lenalee preoccupata.
Accanto a lei c'era un'altra figura. Quell'uomo sulla sessantina che aveva visto confusamente la sera della festa stava mettendo in ordine una serie di strumenti.
-Quanto sono stata a letto?- chiese ancora assonnata.
-Per beh sei giorni, credevo non ti saresti più svegliata- rispose Lenalee con un sospiro.
-Beh, non sono un tipo che molla, hehe- Un piccolo dolore allo stomaco le fece fare una smorfia.
Ma per fortuna l'altra ragazza non se ne accorse.
-Sì, sei veramente una ragazza che combatte fino alla fine- intervenì improvvisamente l'uomo.
-Io sono il medico che ti ha curato, non ho nome, ma puoi chiamarmi Bookman- rispose porgendole la mano.
-Piacere- contraccambiò la ragazza
-Allora, hai avuto un piccolo collasso, i tuoi nervi hanno ceduto e per qualche secondo credevo non ce l'avresti fatta, ma per fortuna, ora è tutto a posto. L'unica pecca è per il tuo occhio. Non credo tornerai a vedere bene come prima, o proprio non so se tornerai a vedere tramite quello-
Lyra sospirò rassegnata.
Ormai sapeva che avrebbe perso la vista, dopo la ferita ricevuta.
-Va bene, me ne farò una ragione- rispose – quando potrò cominciare ad alzarmi?-
-Anche ora, se lo ritieni opportuno. Però ti consiglio di non sforzarti tanto, e di fare qualche passo alla volta, prima di tornare ad allenarti come prima- rispose Bookman.
La ragazza annuì e si alzò dal letto, diretta verso la sedia con i suoi vestiti puliti.
Dopo qualche minuto, la ragazza uscì dal bagno pulita e rilassata dopo la doccia appena fatta. Non aveva voglia di tornare nella sua stanza, così si diresse verso la mensa, dato che aveva un certo languorino.

*****

La scena che vide non le piacque molto. Allen stava litigando con Kanda per chissà quale ragione, e sentire gridare appena dimessa dalla tranquillità passata la fece innervosire.
I finder che si trovavano nella stanza stavano ben lontani dai due litiganti, sperando di non esserne coinvolti.
-Mammoletta, come ti permetti!- ruggì Kanda brandendo la sua Mugen.
Anche Allen aveva sfoderato l'arma ed erano pronti a combattere quanto un nastro rosso li strinse impedendo loro di muoversi.
I loro sguardi stupiti si incrociarono con quelli seccati di Lyra.
-Ora basta. Questa è una mensa, non una sala da combattimento. Se volete affrontarvi andate fuori da qui e lasciate mangiare questa povera gente- disse irritata, lasciando andare i due ragazzi.
Allen si scusò imbarazzato e fece una linguaccia all'avversario.
Kanda, come sempre, fece la sua faccia seccata e uscì, rimettendo nel fodero la katana.
Dopo ciò anche Lyra ripose la sua arma nella tasca della divisa e si avviò per ordinare.
-Ciao Jerry...- salutò con un sospiro.
-Ahhhh Lyraa!! Grazie al cielo ci sei tuu! Tra poco quei due mascalzoni buttavano giù tutta la stanza- rispose -Alllllooora, cosa vuoi ordinare? Ovviamente tutto quello che vuoi eh!-
Lyra ci pensò un po' su e poi rispose: -Mh, oggi ho una fame, dato che, a quanto pare ho dormito per sei giorni quindi: melone e prosciutto, una minestra di piselli, una pastasciutta al ragù, una alla carbonara, una con olive nere e capperi, lasagne, peàra alla veronese, mousse di pollo con salsa suprema,risotto con funghi, coda di bue al cognac, polpette con purè, petto di pollo con patate al forno e carote, polenta e seppie, patè di salmone, grongo con salsa di capperi, una fetta di dolce alla crema...e basta...ah sì un gelato a cinque palline al limone con panna per digerire- disse con sorriso compiaciuto.
-mh, bene scritto tutto, credo che dovrò andare in banca rotta alla fine..ma per fortuna che ci sono abituato con Allen, altrimenti non saprei che avrei fatto!- disse sospirando e portando gli occhi al cielo.
-ullallà! Quanto mangi! Sei quasi uguale ad Allen in fatto di appetito, eppure sei così magra!-
Un ragazzo dai capelli rossi si era avvicinato a quella figura così strana.
-Piacere, io sono Lavi o Jr come preferisci- disse sorridendo.
La ragazza si lasciò sfuggire un rossore alle guancie, che si fece passare subito, anche se purtroppo Lavi aveva notato lasciandosi scappare un ghigno compiaciuto.
-Piacere sono Lyra- rispose stringendogli la mano.
-Certo che ti sei messa in pericolo affrontando quei due quando sono incavolati, che coraggio- disse sempre sorridendo.
-Ho fatto solo quello che credevo giusto, dopotutto non è permesso che delle persone, esorcisti o no, risolvano le loro faccende in questo modo. E poi non è coraggio. Il coraggio è un'altra cosa che purtroppo non credo di avere- rispose a testa bassa la ragazza.
-Ma va, per me sei solo troppo modesta e comunque...-
Un finder li interruppe: -Scusatemi, ma il signor Komui vi attende nel suo ufficio- per poi andarsene per la sua strada.
-Prego, madamoiselle, l'accompagno volentieri- disse Lavi con tono scherzoso.
-Mais merci, monsieur- rispose alla battuta Lyra.
Il ragazzo rimase a bocca aperta.
-Conosci il francese?-
-Certo! Mio padre mi lasciò degli scritti su come impararlo, credo sia un'uomo di classe, anche se...- abbassò lo sguardo e si morse il labbro mentre camminavano per i corridoi.
-Beh vedi, io non ho mai conosciuto mio padre, e neanche mia madre me ne parlò molto. Una volta trovai una lettera piuttosto vecchia, sotto il mio letto e era una lettera indirizzata a me da parte sua. Spero di rivederlo in futuro, e l'unica cosa che me lo fa credere è la speranza che sia ancora vivo. Anche se non so dove...-
-Mi dispiace per la tua famiglia, ma secondo me è meglio non pensarci ora, anzi, questa cosa ti deve dare la forza di andare avanti e combattere perchè non succeda anche ad altre famiglie. Sono sicuro che ce la farai-
Il sorriso caldo del ragazzo la fece tranquillizzare e sorrise a sua volta.
-Bene, a quanto pare, siamo arrivati-
Il portone era enorme dinnanzi a loro. Bussarono.
Una voce inconfondibile si levò dall'interno: -Prego Entraaaaateee!!!-






Parola d’Autore:
Bine, bine, bine…Anche il secondo capitolo è stato postato. Spero vi sia piaciuto. A me personalmente sì xD
Soprattutto la parte in mensa con Lavi e la festa.
Volevo creare un personaggio simile a Kanda-chan (non chiamarmi COSI’!!è.é ndKanda) ma evidentemente, non ce l’ho fatta xD Ora Lyra è un miscuglio di personalità e mi piace molto come personaggio *w*
Spero accadrà qualcosa di speciale, impressionante e importantissimo *w* (Se non lo sai tu che sei l’autrice siamo messi bene -.-“…ndLyra) (stai zitta *detto con denti stretti in un sorriso forzato* ndIo)
Ok, ok non dico niente, vabbè! Vi saluto e ci rivedremo nel prossimo CAPITOLOOO!!!! *saluta con la manina*

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Tyki Mikk ***


Eccoci qua con il terzo capitolo!! Eh, lo so, sono parecchio veloce, ma finché c’è la “pausa studio” a scuola, posso passare qualche minuto a scrivere la mia adorata fan fiction *w*
Devo dire prima, che questo capitolo mi piace veramente e spero che possa offrire anche a voi la stessa sensazione. Ovviamente ringrazio le persone che hanno commentato la mia piccola e meravigliosa storiella (modesta v.v ndAllen)(fatti gli affaracci tuoi :D ndIo) Bene ora vi lascio a leggere e non scasso più ’u.’u. Ciaooo!!!






I due ragazzi entrarono, un po' intimiditi dalle pile di fogli sparsi per lo stanzone.
Un uomo apparve da dietro una decina di libri vecchi quanto un albero secolare. -Scusate per il disordine, ma ci verrebbero mesi per sistemare tutto- rispose Reever, quasi crollando per il sonno. -Aaaaaaaaah! Ciao ragazzi, bene, ora aspettiamo solo Allen e...- non fece a tempo di finire la frase che entrarono nella stanza anche Allen e Lenalee.
-Bene, ora ci siete tutti- sorrise e prese un fascicolo da sopra una pila traballante di fogli.
“L'ordine non è il suo forte..” pensò divertita Lyra.
-Allllllora, per voi quattro ho una missione IM-POR-TAN-TI-SSI-MA- disse scandendo bene l'ultima parola. L'ironia sparì improvvisamente dalla sua faccia e i ragazzi si preoccuparono.
-Come sapete, tutti gli esorcisti prima o poi vengono mandati in missione, pericolosa o non- cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza.
“Perché fa così, ci fa preoccupare da matti e continua a girarci intorno. Che è successo di così grave da mandarci in missione addirittura in quattro??” si chiese Lavi
-Anche al traguardo non si sa bene cosa vi aspet...-
-Nii-san, arriva al nocciolo della discussione, sto cominciando a preoccuparmi veramente tanto- rispose Lenalee, Veramente preoccupata.
Sospirò. -ok, ma non andate in panico-
“Poteva anche evitare di dire non andate in panico, se continua così, andiamo anche oltre al panico!” pensò irritata Lyra.
-un noah è apparso a Peracer, e Crowley e Miranda sono scomparsi- consegnò loro dei fogli -il problema è che loro erano in missione proprio in quella città-
Lenalee lasciò sfuggire un grido, prima di portarsi le mani al viso.
Allen e Lavi esclamarono un “cosa?!” all'unisono, mentre Lyra era l'unica a non pensare agli sperduti.
“un Noah...finalmente è arrivato il momento di riscattarmi...ma perché proprio in quella città? Che ha di così importante? Non vorrà mica raderla al suolo spero...e se ci fosse un'innocence..allora sarebbe una faccenda davvero grave...”. Era percorsa da fremiti e pensieri sconvolgenti.
Dopo un po' riuscì a riprendere il controllo di se stessa, mentre Allen e Komui erano corsi da Lenalee per tranquillizzarla.
-Tutto bene?-chiese Lavi molto preoccupato sia per lei che per i fatti appena raccontati.
-Sì grazie...la notizia mi ha un po' scombussolato- rispose tremante. -Komui-san, quando si parte?- chiese alzandosi in piedi, con un controllo ormai perfetto.
Il supervisore si girò serio verso di lei, tendo stretta la mano della sorella.
-Anche subito-

*****

Dopo un'ora esatta, i quattro Esorcisti erano già sul treno pronto per partire verso la loro meta.
-Biglietti prego! Biglietti!-
-Ecco a lei- disse Allen al controllore, mostrandogli i biglietti con il simbolo dell'ordine.
-Oh benvenuti, spero vi troverete bene in questo lungo viaggio-
Lavi notò quella parola, marcata forse per sbaglio dal controllore. Lungo. Sapeva che il viaggio per arrivare a destinazione sarebbe stato di qualche ora, ma non necessariamente lungo.
La loro cabina era molto accogliente e di prima classe, dato l'onorificenze che aveva l'Ordine da parte della Chiesa.
Allen si sedette accanto a Lenalee per confortarla un po', dato lo shock subito prima.
Il rosso era seduto accanto al finestrino e guardava pensoso il passare degli alberi che si alternava con dei paesaggi mozzafiato.
-Posso?-
-Sì certo, siediti pure- invitò la ragazza a sedersi accanto a lui.
-Ho sentito che diventerai Bookman tra breve- disse cercando di conversare con il ragazzo.
-Tra breve? Chi ha messo in giro questa storia?- rispose con una punta di ironia.
-Sì, diventerò Bookman, ma non so tra quanto. Potrebbero volerci anche anni, ma non mi scomodo a pensarci molto. Purtroppo non è un bel mestiere su tutti i fronti. Non devi mai farti coinvolgere in qualcosa a cui non appartieni. Ad esempio in questa lotta tra Esorcisti e Noah, secondo il vecchio, saremmo dalla parte dell'ordine solo per caso. Non mi sembra giusto...-
“”a Bookman non serve un cuore...siamo capitati dalla parte dell'ordine solo per caso” lo so, lo so! Non occorre che me lo ricordi sempre! Lo so! ma... è così difficile...” -Lavi, ci sei?- chiese preoccupata dallo sguardo scuro del ragazzo.
-eh? Ah sì sì stavo pensando scusa...-
-No scusa me, mi sono introdotta in un argomento personale, non volevo-
-no non ti preoccupare! Anzi mi fa piacere parlare con le persone che riescono a capirmi veramente!- disse tentando di riacquistare un po' dell'allegria che aveva sempre in abbondanza.
Sorrise. -Già, è rilassante, ti togli un peso dalla coscienza! E poi, sei libero come una farfalla!- rispose allegramente.
-Beh, io non avrei fatto il confronto con una farfalla dato che muoiono dopo una giornata-
La risposta che ricevette fu una faccia stupita. -D-davvero muoiono dopo un giorno?- o.o chiese.
-o.o s-sì non lo sapevi??- chiese stupito a sua volta.
-nooooooooooooo!! Non ci posso credereeee!! Allora anche le farfalle muoiono!! Io credevo di no! Insomma...sono bellissime e leggere, non pensavo potessero crepare anche loro-
“ma questa ci sta col cervello adesso?” si chiese Lavi un po' pensieroso.
Lyra, che aveva notato il cambiamento di faccia si mise a ridere.
-haha ti sto prendendo in giro!! hahaha- rispose divertita dalla faccia del rosso -certo che lo so che le farfalle muoiono, volevo solo sciogliere un po' di tensione haha- ormai scoppiava dalle risate.
Lavi aveva fatto una faccia talmente buffa, che neanche Kanda ne sarebbe rimasto estraneo.
-A-aaaah ecco, cioè, insomma, una ragazza intelligente come te non pensavo non conoscesse questa cosa hehe- rispose indispettito.
-Vabbeh dai, era una battuta fuori posto...sì, so bene cosa accade alla farfalle, le ho studiate...e pare sia la forma dell'arma di un noah- La sua faccia ebbe un mutamento. Dalla ragazza spensierata e felice, Lavi si ritrovò davanti a quasi una donna matura e cosciente di quello che le accadeva intorno.
-Heh, dai su, ora non fare quella faccia. Sappiamo tutti quali creature mostruose sono i noah, ma sapremo distruggerli, tutti insieme. Te lo prometto- Era sicuro di se e lo sentiva.
-Heh certo, se poi ci sei tu con quel martello allora siamo tutti apposto- e scoppiò in una risata che contagiò anche Allen e Lenalee che avevano seguito la discussione dall’inizio.
Lavi fece una buffa faccia imbronciata che ricevette come ricompensa un bacio sulla guancia da parte di Lyra.
Non l'avesse mai fatto!
Ora non avevano più davanti il solito ragazzo dai capelli rossi, con una benda all'occhio, ma bensì un peperone rosso dalla testa ai piedi che riuscì a far ridere ancora di più i tre spettatori.
Dopo essersi calmato, ricomposto, pur avendo ancora un po' di rossore sulle guance chiese: -ehm, bene, diciamo che dopo questo piccolo spettacolino, vorrei proporre una cosa: giochiamo a poker?- La faccia di Allen si trasformò in un sorriso malvagio, con tanto di denti affilati. Lui era un maestro del poker e nessuno fin'ora l'aveva mai battuto.
Ma anche Lyra aveva cambiato il suo sguardo in quello di un “assassino divertito”.
Lavi l'aveva notato e guardandosi attorno sperando si non essere coinvolto in quegli sguardi, distribuì le carte.
-Carta-
-Carta-
-Carta-
-Carta-
Allen guardò con fare soddisfatto i suoi avversari.
-Bene, bene, bene. A quanto pare...ora dovrebbe essere il mio turno...mi dispiace ragazzi- ormai convinto di essere il vincitore -ma ho vinto- e posò sul tavolino delle carte dello stesso seme.
-Io terrei la bocca chiusa, prima guarda gli altri, e impara- e anch'essa poggiò le carte sul tavolo.
Scala reale. Poker.
Allen non ci credeva. Stava a bocca aperta, stupito della bravura della ragazza.
-M-ma...c-come...come diavolo hai fatto?!- esclamò letteralmente sconvolto.
-Anni di duro impegno e lavoro- ammise mentre si stendeva un sorriso fine sul suo volto.
-Te la farò pagare, voglio la rivincita!!!!- gridò con disperazione il ragazzo.
-Ok, molto volentieri-
-Ma sei davvero bravissima, complimenti! Dovrai insegnare anche a me come si gioca- le disse Lenalee.
-Sì anch’io voglio battere la nostra mammoletta-
-A CHI HAI DETTO MAMMOLETTA?! SCARAFAGGIO?!-
-Niente, niente, a nessuno Allen tranquillo!- rispose Lavi divertito.
-Ti conviene altrimenti io ti....-
Non finì la frase che le luci si spensero e il treno si fermò.
-Che succede?!- esclamò con sorpresa Lenalee.
-Ecco anche il blackout hehe- disse Lavi -Non lo so, forse un guasto, ma non mi convince... quasi quasi vado a controllare, non si sa mai...-
-Allen! Aspetta vengo con te!- disse Lavi -ragazze, tranquille, torneremo-
-Sì certo, tornate tutti interi mi raccomando!- rispose divertita Lyra.
Lenalee: -Speriamo bene-
Quando i due si allontanarono dallo scompartimento e sparirono dalla vista, Lyra aggiunse:
-Sì, devono stare attenti il più possibile, non ci tengo ad essere coinvolta, almeno per la durata del viaggio, in un combattimento- ammise un po' triste.
Intanto non si sentiva nessun rumore provenire dalle altre carrozze, tranne che per le chiacchiere impaurite dei viaggiatori.
“Speriamo non duri a lungo...” “Sì anch’io lo spero, devo arrivare a Palermo entro dopodomani, altrimenti sono nei guai...” “ueee, ueee!!!!” “...” Lyra si fece attenta. Riusciva a percepire i pensieri delle altre persone, tranne di quattro viaggiatori che non sembravano avere nulla a che fare con la gente normale. Così aprì la porta dello scompartimento ed uscì.
-Lyra, dove vai?- chiese sorpresa Lenalee.
-No...niente, da nessuna parte...avevo solo sentit.....-
Davanti a lei, ora al posto degli uomini si trovò davanti a quattro akuma di livello 3.
Si lasciò scappare un piccolo sussulto e Lenalee corse subito alla porta.
Anche lei ne fu sconvolta. Nel vedere quattro akuma di una versione che non avevano mai visto prima, l'aveva spaventata parecchio.
-E questi che cosa diavolo sono??-
-Noi siamo Akuma di 3 livello, al servizio del conte per distruggervi- mormorò uno dei quattro.
-Terzo livello?! Ma siamo impazziti!!- esclamò Lyra.
-No, mia cara e piccola esorcista. Terzo livello vuol dire che hanno più capacità intellettive, e abilità sconosciute, senza contare...che sono indistruttibili-
Una voce si levò dal buio e ne emerse un uomo ben vestito con smoking di tutto punto.
-Forza, anche voialtri venite fuori, e andate a stanare gli scocciatori che sono andati dritti dritti nella mia trappola nella cabina di comando- e fece segno agli altri viaggiatori di andare. Questi si trasformarono anch'essi in terribili macchine che si fecero strada tra le cabine sbriciolando le pareti con i loro missili.
-No! Non provate a...- non finì la frase che fu presa da Debitto e Jasdero, bloccandole la bocca e legandole le gambe.
-Lenalee!! Falla lasciare subito!!- disse furiosa verso Tyki.
-Ok, ok come vuoi...ragazzi, portatela dal Conte- concluse con un sorrisino impresso in faccia.
Ci provò, invano.
Appena udite quelle parole, Lyra si girò di scatto tentando di salvare la compagna dalle grinfie di quei noah, ma fu presa per un braccio da Tyki.
-No, no, mia cara. Ora tu stai con me e combattiamo, per vedere se sei degna di essere portata al conte e poi “prestata” come bambola per la piccola Road.- disse ironicamente.
-Non ci tengo ad essere usata!- mormorò e si staccò dalla presa del noah.
Tyki la guardò stupito e rispose -mhh, mi rovini l'atmosfera, ragazzina- dallo sguardo irato di Lyra.
-Vuoi giocare? Ok, allora si apriranno le danze e...fammi vedere cosa sai fare-
Sì schivò appena in tempo, prima che il noah le piombasse addosso.
Per fortuna riuscì a distanziarsi da Tyki, abbastanza per evocare l'innocence.
-Innocence! Activate!!-
Un nastro rosso le uscì da una piccola bacchetta che teneva stretta in mano.
Per i primi attacchi, tentò di intrappolarlo da quella stretta mortale, non riuscendoci. Era troppo veloce e abituato alla battaglia per lei. In quello stesso momento si dannava per aver lasciato sola Lenalee e lasciato andare Allen e Lavi così, in bocca al pericolo.
Ancora una volta era riuscita a mettere in pericolo i suoi amici, e per di più uno di essi era stato catturato.
“Dannazione...che faccio ora?” Si chiese disperata. “Non voglio arrivare ad usare il secondo livello...mi toglie troppe energie!!E con questo mostro è vietato sprecarle” Poi si fermò all'improvviso, con Tyki a due centimetri da lei.
-Fermo- gli ordinò.
Il noah si fermò con una faccia strampalata, di chi non si aspetta una reazione del genere.
-Se...”ormai è troppo tardi...devi chiederglielo” facessimo uno scambio, vantaggioso per te e il tuo conte...Accetteresti?- chiese
-Mhh...dipende dall'accordo. Sputa il rospo-
-Bene, pensavo, se potessimo fare uno scambio tra me e la mia compagna di missione “sono stupida a chiedere questa cosa, lo so ma non ci posso fare niente...” dopotutto, io sono più potente di lei. Molti dei miei superiori credono che il mio Innocence sia il Cuore. E inoltre...nascondo dei poteri soprannaturali...”oddio, non so se questa è coscienza o delirio” che potrebbero esservi molto utili, credetemi. Sono molto importante per l'Ordine, sono la loro pupilla, e se venissi rapita...farebbero qualsiasi cosa per recuperarmi “ormai la frottola è raccontata, e la trappola aperta, nell'aspettare ansiosa la sua stupida preda” quindi cadrebbero ai vostri piedi- disse Lyra.
Tyki fu sbalordito da quella notizia. Non sapeva che dire, potevano essere tutte bugie, anche perché la “pupilla” dell'Ordine come diceva lei, non si sarebbe mai lasciata catturare. Però se l'aveva fatto per salvare l'amica...anche lei poteva essere il “Cuore”.
-Ok, faremo questo scambio. Ora ti prego di seguirmi- mentì
Fece solo due passi, poi la porta si spalancò.
Entrarono due ragazzi piuttosto mal ridotti e stanchi, interrompendo le trattative dei due, che si girarono verso di loro.
-Lyra! Non farlo ti prego!!- esclamò Lavi tentando di colpire il noah con il suo Innocence.
Allen intanto si era avvicinato a Lyra, che le cadde in braccio, tesa dalla tensione precedente.
-Lyra! Non puoi mollare così!! Ti prego! Resisti fino all'ultimo!- tentò di dirle, tra le lacrime di rabbia.
-L...Lenalee...-
-Ah sei ancora viva!! Temevo non ti saresti più ripresa!! Non ti preoccupare per Lenalee, riusciremo sicuramente a salvarla, ma ora dobbiamo combattere, ce la fai?- chiese.
- C-certo che ce la faccio, il problema è vedere se riesco a resistere dopo-
Allen la guardò preoccupato e l’aiutò ad alzarsi.
*sfondo nero accompagnato da una dolce melodia di un flauro traverso*
-Linzard, level two! Schwert Scharf!-
Improvvisamente, il “docile” nastro rosso che teneva legato in mano, diventò più affilato della Mugen di Kanda e di un colore bluastro.
-A noi due, Noah!-

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=197253