You've been my past and now I want you to be my future.

di June11th2006
(/viewuser.php?uid=203993)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione. ***
Capitolo 2: *** Chapter 1. ***
Capitolo 3: *** Chapter 2. ***
Capitolo 4: *** Chapter 3. ***
Capitolo 5: *** Chapter 4. ***
Capitolo 6: *** Chapter 5. ***



Capitolo 1
*** Introduzione. ***


«True love never has a happy ending,
because true love never ends

 



Nicholas rimase lì, fermo, vuoto, freddo, morto, e guardava Miley allontanarsi e sparire dietro all'angolo del bar. Il loro bar. Il bar dove tutti i pomeriggi si rifugiavano a prendere una cioccolata, o un thè freddo. E proprio quel giorno, dentro quel bar, davanti alla loro cioccolata, lei aveva voluto chiuderla. Aveva voluto finirla, dopo 6 anni. Era il 19 dicembre 2007. Un cappotto e una sciarpa di lana non bastavano a riscaldare Nick, che rimaneva lì fermo davanti alla porta del bar, con gli occhi lucidi e le mani in tasca, sperando di riscaldarle. Da quel giorno non avrebbe più sentito il profumo di albicocche che emanavano i capelli castani di Miley, non avrebbe più potuto sentire in gola il profumo delle sue gomme preferite alla fragola, non l'avrebbe più vista entrare dalla porta della sua camera da letto e buttarsi sul letto a fianco a lui. Non avrebbero più giocato e scherzato in giardino fino a ritrovarsi a fare l'amore tra le coperte. Si incamminò verso casa, cercando di non pensare a tutto quello, invano.


Era passato esattamente un anno da quel 19 dicembre, e Nick aveva appena ricevuto la notizia che Miley si sarebbe trasferita in Australia con Liam. Non poteva permetterle di salire su quell'aereo. Lasciarle prendere quel volo significava perderla per sempre, si passò una mano sulla fronte sudata e si rigirò un paio di volte tra le lenzuola, cercando di trovare la posizione giusta che gli avrebbe permesso di addormentarsi. Voleva solo una cosa, svegliarsi e capire che era tutto un grande incubo e che Miley era ancora la sua ragazza, la voleva di fianco a lui nel letto, rannicchiatta con la bocca aperta e i capelli scompigliati, la voleva anche in tutti modi, anche così mezza addormentatasvenuta. Si rigirò di nuovo e finalmente si addormentò. Fu svegliato dalla voce del suo fratello maggiore Joe, che lo intimava ad alzarsi e a prepararsi, così che lo avrebbe accompagnato in aereporto da lei. Non se lo fece ripetere due volte e 5 minuti dopo, erano per strada verso LAX. Arrivato in aereporto si fece lasciare davanti alla grande entrata mentre Joe sfrecciò via in cerca di un parcheggio, cerchò di capire qualcosa dai tabelloni, alla fine decise di chiedere all'ufficio informazioni che gli indicarono il Check-in per l'Australia, corse per scale mobili e corridoi, e finalmente la trovò. Seduta su un'enorme valigia. Indossava un'enorme felpa blu, più grossa di almeno 4 taglie, dei jeans chiari a sigaretta e un paio di converse ridotte al peggio. I capelli erano raccolti in una cipolla e gli occhiali usati come cerchietto, sorrideva guardando Liam, che appena mi vide divenne serio, Miley si girò verso la mia direzione e mi vide. Guardò Liam che annuì con la testa e la vidi avvicinarsi a me. "Che ci fai qui?"-"Ti impedisco di partire!"-"Perchè?"-"Perchè nonostante tutto io ti amo ancora come se fosse il primo giorno, e mi manchi.. mi manchi terribilmente. Non partire! Rimani, riprendiamo la nostra storia da dove l'abbiamo lasciata, non puoi lasciarmi così. Lo so che tu mi ami ancora, dopo 6 anni non puoi non provare più niente."-"Nicholas, è finita. Ormai il mio cuore appartiene a Liam. Devi lasciarmi andare, se mi ami davvero." Nicholas rabbrividì al suono di quelle parole, deglutì rumorosamente e abbassò lo sguardo per non far notare gli occhi lucidi. Vide le converse di Miley allontanarsi e dirigersi con Liam verso l'aereo. Uscì dal grande edificio e trovò Joe appoggiato al muro intento a fumare una sigaretta. "Andiamo Bro!"-"Se n'è andata?" Annuì, per poi salire in macchina con Joe e tornare a casa. Miley partì con Liam, scrutò la meravigliosa LA mentra l'aereo decollava, poi si girò verso Liam che le sorrise e appoggiò la testa sulla sua spalla. Divennero marito e moglie dopo 2 anni.


Arrivò finalmente il diploma e con lui la tanto attesa estate. "Fratellino caro, prendi il costume e vieni in piscina con me!"-"Non ho voglia Joe.."-"Alza quel maledetto culo dalla poltrona, che tra parentesi ormai ha preso la forma del tuo deretrano, e vieni a divertirti!"sbuffò per poi alzarsi e salire in camera sua per preparare lo zaino. Lo appoggiò bruscamente sulla scrivania e iniziò a rimpierlo con asciugamo e olio abbronzante. Scrutò la sua foto con Miley incorniciata e posta in angolo. Non l'aveva ancor tolta. Le foto erano l'unico modo per vederla ancora, abbassò lo guardo cercando di far finta di niente e scese in salotto dove lo aspettava Joe. Arrivarono in piscina posarono le loro cose in due lettini liberi e Nick notò una ragazza bionda che spostò la borsa per lasciare lo spazio a Nick, le sorrise. Era davvero bella, aveva due grandi occhi neri e un sorriso raggiante. Si presentò e la sera stessa decisero di uscire insieme. Si chiamava Sophie e 5 anni dopo divenne la moglie di Nicholas Jonas.




Ok, sono tornata.. era da troppo che non scrivevo più niente U.U così o deciso di tornare a rompervi le palle con una delle mie storie Nileyose. Spero vi piaccia, recensiete in tanti e il prima capitolo arriverà presto. Questa era solo un'introduzione. Un bacione.

-June11th2006

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Chapter 1. ***


«Ci sono ricordi che all'improvviso si fanno spazio nella tua mente e trovano presto la strada per arrivare alla gola.
In fondo è lì che si fermano le mancanze.
Tu vorresti mandare giù,
ma tornano...

Tornano sempre

 


"Sophie, dov'è la mia camicia bianca?"-"Dove l'hai lasciata tu ieri, Nicholas!" disse Sophie entrando nervosamente in camera da letto, indossando i tacchi "Sono in ritardo, ci vediamo a cena, buona giornata!" disse poi dalla cucina per poi chiudersi la porta di entrata alle spalle. Il matrimonio era stato l'errore più grande della vita di Nicholas. Da un anno Sophie era diventata la signora Jonas e tutto era cambiato. Nessuno dei due sapeva il vero motivo per cui il loro rapporto era ridotto così, e nessuno dei due si era mai azzardato ad aprire il discorso e parlarne, tutti e due sapevano che il loro "amore" se ancora si poteva definire così sarebbe finito presto, ma  era come se non importasse a nessuno dei due, facevano l'amore, oh certo che lo facevano, era l'unico momento in cui sembrava esserci pace tra di loro, poi una volta rindossate le mutande rientravano entrambi nella propria cupezza. La mattina, si salutavano e ognuno andava al proprio ufficio e fino sera neanche un messaggio, niente. Nicholas era diventato un architetto, mentre Sophie una designer. Non lavoravano nello stesso ufficio da qualche mese, Nick l'aveva trasferita, per non avere problemi al lavoro, dati i continui litigi. Non sapevano il motivo per cui stavano insieme, ma non riuscivano a lasciarsi andare, forse perchè avevano paura di rimanere soli.. 


"Floyd, Floyd, ehi vieni qui!"-"Non è abituato ad avere un giardino, amore!" Liam abbracciò da dietro Miley, che si girò e gli lasciò un leggero bacio sulle labbra. Miley e Liam erano tornati a LA, dopo 6 anni, tornavano al paese di origine di Miley. Erano sposati ormai da 5 anni, e la loro storia andava a gonfie vele, decisero di trasferirsi per questioni di lavoro. Liam, avvocato conosciuto in tutta Australia voleva ampliare la sua fama e Miley si occupava a tempo pieno del loro primogenito di 4 anni, e incinta del secondo figlio,stavolta femmina, decise di partorire a LA. Liam passò con delicatezza una mano sul pancione di Miley che sorrise appoggiando la mano su quella del marito. "Non ci credo che tra un mese avrò tra le braccia la mia bambina!" disse Liam accarezzando i corti capelli biondi di Miley che sorrise nuovamente. "Dov'è Nicholas?" chiese Miley girando su sè stessa "Dentro amore, tranquilla sta guardando i cartoni!"disse Liam prendendo in braccio Floyd e avviandosi alla porta d'entrata. Miley rimase sola in giardino, si voltò verso la casa e sorrise tornando indietro nel tempo.. la sua vecchia casa lasciata in regalo dai suoi genitori.. tutti i ricordi collegati a quella casa la portavano ad una sola persona.. Nick! Aveva chiamato suo figlio proprio come lui, perchè in qualche modo a Nick glielo doveva, era stato un pezzo di vita, 6 anni della vita di Miley erano collegati proprio a lui. Liam non si era opposto, aveva acconsentito di chiamarlo così, era l'uomo perfetto, l'amico perfetto, era tutto ciò che Miley desiderava.. e ora avevano una famiglia insieme, Miley non avrebbe desiderato di meglio. Sorrise toccandosi il pancione e poi decise di fare una passeggiata per il quartiere. Era tutto come una volta, come se tutto si fosse fermato a 6 anni prima. La casa dei pazzi coniugi Alfrond, che si lanciavano piatti addosso dalla mattina alla sera. La casa della vecchia signora Amanda, che passava le sue giornate seduta in veranda sulla sua sedia a dondolo e ogni volta che vedeva Miley e Nick  passare in bici davanti a casa sua li fermava per dare loro un cioccolatino, il più bel gesto. La sedia a dondolo era sparita, come lei sicuramente se n'era andata, in cielo, dove stanno gli angeli come lei. Ed eccola lì la casa Jonas, era rimasta quella di sempre, Miley vide uscire una ragazza bionda in camicia e gonna, saltare su una macchina e sfrecciare via, pensò subito che non nessun Jonas abitasse più lì, perchè quella ragazza non l'aveva mai vista, dopo pochi secondi sentì la porta chiudersi e si voltò. Il cuore fece una capriola, lo riconobbe subito. Nick. Rimase a fissarlo mentre aprì la sua Merchedes. Attraversò la strada trovandosi davanti a lui, che prima di salire in macchina la notò.


Nick non riconobbe subito Miley, solo dopo pochi secondi notò i suoi occhi e capì che era lei. Indietreggiò chiudendo lo sportello della macchina, deglutì e rimase fermo a fissarla. I lunghi capelli castani avevano lasciato posto a un corto ciuffo biondo platino. Indossava un maglione nero molto largo borchiato sulle spalle, degli shorts che si vedevano a malapena e degli anfibi neri. Nicholas sorrise, come non faceva da tempo, le era mancata, gli mancava anche solo vederla da lontano, gli erano mancati quegli occhi blu che gli trasmettevano tranquillità. "Ehi.." disse Nicholas a voce bassisi, quasi Miley non lo sentì. "Non..non ti avevo riconosciuta!" continuò Nick avvicinandosi, "Bentornata!" disse porgendogli la mano, lei la strinse sorridendo rimanendo in silenzio. "Sei piena di tatuaggi, notando la scritta sul braccio, e quelli tra le dita. "L'ultima volta che ci siamo visti ne avevo due.." disse ridendo facendo ridere anche lui "Ora ne ho una ventina!" disse sorridendo "Io ne ho uno!" disse Nick mostrandole il suo sul braccio. "Mi piace molto.. ricordo che mi dicesti che non ne avresti mai fatti.."-"Ti dissi anche che odiavo vederti fumare e o iniziato!"-"Non ci credo.." disse Miley sbalordita facendo ridere Nick-"Tu, Nicholas Jerry Jonas, hai iniziato a fumare?"-"Ebbene si! Da un anno quasi.."-"Mi sorprendi Jonas!"-"E tu sorprendi me, dove sono finiti i boccoli castani?"-"Nel cestino del mio parrucchiere!" disse Miley scoppiando a ridere "Oh, Destiny... non sei cambiata di una virgola.." disse Nick tornando serio e abbassando lo sguardo, Miley rabbrividì nessuno la chiamava più Destiny da anni, nemmeno Liam dato che non sapeva il suo vero nome. Oltre alla sua famiglia solo Nick lo sapeva, e la chiamava sempre così quando erano soli. Rimasero in silenzio.. "Io, io devo tornare da.. da.." disse Miley quando venne interrotta da Nick "Si, e io devo andare a lavoro, beh, ci vediamo in giro, ora che sei tornata! Buona giornata Miley!"-"Anche a te!" disse Miley per poi avviarsi verso casa.



Dai va bene, vi fa schifo vero? Uffa.. sto perdendo colpi. Se vi piace però recensite, grazie di cuore a tutti quelli che stanno leggendo, buon proseguimento di vancanze a tutti.

-June11th2006

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Chapter 2. ***


«Il destino ci riserva cose che neanche ci aspettavamo.
Ci fa incontrare persone disposte a salvarci la vita.
Perchè fino a quando vuoi una cosa, non la otterrai mai.
Ma appena smetti di volerla, ecco che magicamente te la ritrovi sotto al naso.
»

 

Erano passati 2 giorni da quell’incontro tra Miley e Nick. Non si erano più visti, sebbene abitassero nello stesso quartiere. Forse era meglio così, quel giorno troppe emozioni esplosero nel cuore di Nick, troppa confusione si impadronì della mente di Nick, che si passò un mano sulla fronte sbuffando e appoggiando la schiena allo schienale della sua poltrona in ufficio. Rimase fermo davanti a quel progetto che doveva consegnare il giorno dopo. Era privo di ispirazione, non sapeva cosa fare, ogni idea sembrava uno schifo. Guardò l’orologio, si passò una mano tra i ricci e decise di andare a pranzo. Salutò la sua segretaria Missy, impegnata a mangiare un tramezzino, e si diresse verso un ristorantino lì vicino. Si sedette su un tavolino esterno. Il colore verde brillante delle sedie e il giallo dei muri mettevano allegria. L’edera che si arrampicava sui muri dava un’aria retrò al ristorante, ma tutto sommato era davvero un posto accogliente. Nick era intendo a controllare l’e-mail, quando vide un’ombra davanti a lui, alzò lo sguardo, si trovò davanti un ragazzo non molto alto, con i capelli scuri e un blocchetto in mano, era il cameriere, ordinò un piatto di pasta al pomodoro e una bottiglia di acqua naturale. Si accese una sigaretta, e iniziò a leggere il giornale, che si trovavo sul tavolino di fianco al suo. La lettura venne interrotta da una risata di un bambino, alzò lo sguardò e sorride. “Miley!”disse salutandola con la mano, lei si voltò e sorrise, fu in quel momento che Nick notò il pancione. “Ciao!” disse Miley sorridendo e avvicinandosi tenendo il piccolo Nicholas per mano. “Come mai qui?” chiese Nick sorridendogli a sua volta. “Voleva un gelato!” disse Miley indicando il piccolo e ridendo. “Ciao campione! Che gelato ti piacerebbe mangiare?” il piccolino scosse la testa imbarazzato “Che ne dici se mentre la mamma si siede qui con me tu vai a scegliere il gelato?” il piccolo annuì e Nick chiamò il cameriere “Ehi, scusa, guarda che il piccolo viene dentro a scegliere il gelato, mettilo sul mio conto insieme a .. tu che prendi?” chiese rivolgendosi a Miley “Niente, grazie sono a posto io!” rispose lei sorridendogli. Nick fece una smorfia “Ok dai, un succo alla pesca!” disse Miley ridendo. Il cameriere prese le ordinazioni per poi avvicinarsi al piccolo e prendendogli la mano gli chiese “Ehi, come ti chiami?” “Nicholas!” risponde il piccolo sorridendo. Nick rabbrividì e deglutì, mentre Miley abbassò lo sguardo imbarazzata. “Nicholas?” chiese Nick facendo una smorfia, quasi sorridendo. “Già..” disse Miley tossendo. “Wow.. vedo che le sorprese non mancano oggi..” disse Nick indicando il pancione “Hope!” disse Miley accarezzandosi il ventre. “Sono felice.. dico sinceramente, anche per il nome.. alla fine non penso sia qualcosa di brutto, anzi penso sia un bel, bellissimo gesto..” disse Nick sorridendo, nel frattempo tornò Nick con un gelato enorme a 3 gusti. “Ehi, Nicky.. che gusti hai preso?” chiese Miley prendendolo in braccia e facendolo sedere sulle sue ginocchia, Nick guardò la scena in silenzio e sorrise, e l’unica cosa che gli passava per la testa è che gli sarebbe proprio piaciuto essere al posto di Liam, avere Miley, avere dei figli con lei. Insomma lei era stata sempre il suo sogno più grande.
 
Miley, entrò in casa chiudendosi la porta alle spalle. Il piccolo Nick si tolse le scarpe correndo in salotto a giocare. Posò le chiavi sul tavolo della cucina e si sedette su una sedia, mettendosi le mani tra i capelli sbuffò. Perché rivedere Nick le faceva quell’effetto strano, dopo tanti anni? Quell’effetto che ti fanno solo certe persone, le persone speciali, quelle persone che quando le vedi, l’unica cosa che vuoi fare è farti notare e cercare di fare più bella figura possibile. Sperare di essere notati e magari anche farci una chiaccherata giusto per sentire la loro voce e magari vedere un sorriso, il più bello. Ed era così che si sentiva Miley quando vedeva Nick.  I suoi pensieri furono interrotti dal rumore della serratura, Miley si voltò di scatto e vide entrare Liam, che vedendola le sorrise “Ciao piccola!” disse avvicinandosi e lasciandole un bacio sulla fronte. Miley sorrise “Vado a farmi una doccia veloce così poi stiamo insieme ok?” disse Liam accarezzandole una guancia, Miley annuì sorridendo di nuovo. Perché non riusciva a provare con Liam quello che provava quando era con Nick?



Ciao a tutti, sono viva! Scusate se sono scomparsa, ho DISFATO e dico DISFATO il computer, ora che è tornato come prima mi sono buttata sulla tastiera ed eccomi qui con un nuovo capitolo. Dall'ultima volta che ho pubblicato sono cambiate tante cose, come tutti sapete.. Liam sta con un'altra. Quindi il finale della mia storia è cambiato, va beh ora concentriamoci su questo capitolo. Spero vi piaccia, recensite e vi lascio un bacione.
-June11th2006

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Chapter 3. ***



«Quanto ti importa veramente di qualcuno,
i loro errori non cambieranno mai i nostri sentimenti, perchè è la mente che si arrabbia,
ma al cuore continua ad importagliene

 
La sveglia assordante interruppe il sonno di Nick, che sbuffando e mugugnando qualcosa la spense per poi stiracchiarsi tra le lenzuola, si voltò e come previsto, Sophie si era già alzata. Mise i piedi giù dal letto, si strofinò gli occhi e solo quando prese in mano il cellulare si rese conto che era domenica. Si alzò lentamente e si diresse verso il  bagno, accese l'acqua della doccia e aspettando che diventasse calda si guardò allo specchio. Forse era il caso di farsi la barba, se non voleva diventare Babbo Natale, ma non ne aveva proprio voglia. In quel momento Sophie bussò alla porta de bagno, "Nick!"-"Si?"-"Guarda che io esco a pranzo con Michelle, poi andiamo a fare un po' di shopping, non so per che ora torno, ti faccio sapere se ci sono a cena, ok?"-"Va bene, a dopo!" Nick si passò un mano sulla fronte, ed entrò in doccia.

"Mammaaaaaaaa!" Miley si svegliò di scatto e corse giù dalle scale sentendo le urla. "Nick! Nick! Che c'è?" trovò il piccolo in cucina, a terra, circondato da cocci di vetro e sangue. Quasi venne meno, ma si fece forza e schivando le schegge, prese in braccio Nick, che contiuava ad urlare e piangere. "Quante volte ti ho detto di non venire in cucina da solo e di svegliarmi se hai bisogno di qualcosa? Liammmm! Liammm!" Nessuno rispondeva, e solo in quel momento si accorse di un post-it sul frigorifero proprio di Liam, che gli diceva che sarebbe andato a giocare a golf, con un cliente. "Fa vedere la manina, amore!" disse Miley sedendosi sul divano tenendo in braccio il piccolo. "Ok, dobbiamo andare al pronto soccorso!" disse tra sè e sè. Senza cambiarsi, prese le chiavi della macchina e uscì di casa. Mise Nicholas nel sedile posteriore, gli legò la cintura, inserì le chiavi e mise in moto.

Non c'era nulla in televisione quella mattina, se non programmi culinari, e diciamo che la cucina non era proprio la passione di Nick! Decise così, che quella era la mattina perfetta per fare un po' jokking. Indossò una t-shirt, dei pantaloncini e delle trainers. Uscì di casa, infilandosi le cuffie e iniziò a correre. Passò davanti alla casa di Miley, e solo dio sa, quanto avrebbe voluto suonare a quella porta quella mattina, abbassò lo sguardo e continuò a correre. Aveva così voglia di vederla, aveva così voglia di parlarle e vederla sorridere, e magari sorridere anche lui. Oh si, ne aveva proprio bisogno. Aveva bisogno di lei, aveva bisogno della sua migliore amica indietro. Ripensava spesso agli anni in cui era un liceale, e il ricordo più bello, era e rimaneva sempre lei, ogni suo gesto, ogni suo messaggio, ogni sua parola, aveva reso bella l'adolescenza di Nick, senza di lei, ne era proprio convito, sarebbe stata una vera schifezza. I suoi pensieri furono interrotti da un urlo, che proveniva da un'auto nero che si trovava in mezzo alla strada, si fermò un attimo, si tolse le cuffie e corse verso quella macchina. Solo arrivato lì, capì che quella macchina era di Miley e che l'urlo era del piccolo Nicholas.

Quando riaprì gli occhi, la prima cosa che vide Miley fu un soffito bianco. Si alzò di scatto quando si ricordò di quanto era accaduto al piccolo Nick. "Signora, signora, con calma, non faccia movimenti bruschi, non vogliamo che svenga un'altra volta!" disse una donna sui 50 anni, vestita di bianco, che doveva essere un'infermiera. "Il suo bambino sta bene, è qui fuori che l'aspetta, e anche voi ragazze state bene." disse sorridendo "E' svenuta, forse per la vista del sangue, meno male che in quel momento è passato quello, me lo lasci dire, splendido ragazzo che vi ha portati qui!"Miley non capiva, forse stava parlando di Liam. "Già, proprio splendido!" disse ancora un po' intontita. "Scenda lentamente, mi raccomado.." disse la donna aiutandola "Ecco, come si sente? Le gira la testa?"-"Nono, grazie, ce la faccio!"-"Ok, allora può andare!" disse la donna sorridendole-"Mi raccomando però, stia attenda all'ottavo mese di gravidanza deve passare meno tempo possibile da sola, è più suscettibile e sensibile del normale!" Miley annuì, ringraziò ed uscì dalla stanza. "Mamma!" si sentì chiamare dal piccolo Nicholas che le corse in contro abbracciandola, e così notò la manina fasciata. "Gli hanno messo 5 punti." Miley alzò gli occhi ed incontrò quelli di Nick, era lui lo splendido ragazzo che l'aveva portata lì. "Nick?"

Ok, è vero sono sparita, e anche per molto tempo, ma per caso ho riaperto EFP, e quando ho riletto questa storia (che mi ero completamente dimenticata di aver scritto) ho deciso di continuare, spero vi piaccia questo capitolo, e beh, recensite..
-June11th2006

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Chapter 4. ***


«Ci sono persone che potrebbero amarsi tantissimo,
ma si incontrano nel momento sbagliato delle loro vite.
»


Miley continuava a ripensare, e ripensare a quello che era successo il giorno precedente, Nick l'aveva "salvata", come già tante volte aveva fatto, in passato. Seduta sui gradini della grondaia, fissava la casa di Nick, e giocherellava con dei fili d'erba, ancora bagnati dalla pioggia della notte prima. I suoi pensieri furono interrotti, dalla vista della donna bionda di qualche giorno prima, doveva essere la moglie di Nick, visto che usciva proprio da casa sua. Distolte lo sguardo per non essere notata, e solo quando fu sicura che la donna avesse messo in moto, la scrutò per bene. Era una bellissima donna, sui 24 anni, capelli biondi, quasi platino, lunghi fino alle spalle, il viso con un filo di trucco, era perfetto, gli occhi di un verde acceso spiccavano, tra quella chioma lucente. Una donna meravigliosamente bella, pensò Miley stringendosi nel suo maglione, in quei giorni di ritorno, non aveva mai pensato alla famiglia di Nick, non sapeva neanche se avesse dei figli, anche se conoscendolo, sicuramente non meno di due. Si alzò, pulendosi i pantaloni e rientrò in casa. "Liam?"-"Sono in bagno!"-"Dove vai di bello, vestito così bene?"-"Prima cena di lavoro, con un mio nuovo cliente, sempre quello del golf, vuole parlarmi acnora un po', per essere sicuro di vincere la causa di divorzio, contro la moglie!"-"Uh, capisco.. beh, allora staremo soli anche stasera noi 3!"-"Non sai quanto vorrei rimanere a farvi compagnia!" disse Liam abbracciando da dietro Miley e lasciandole un bacio sul collo-"Oh, lo sappiamo tesoro, tranquillo, ora vai! Non varrai mica fare tardi?"

La giornata sembrava non finire mai, davanti a quel pc, Nick, ci stava lasciando gli occhi, troppi conti da fare, troppi disegni da consegnare, troppe cose da pensare! Ma come si a fa a pensare al lavoro, quando in città è tornata Miley Ray Cyrus? E' scientificamente impossibile! Sbuffò, appoggiandosi alla poltrona, per poi passarsi una mano tra i riccioli, ormai scompigliati e non curati. Prese la sua tazza e bevve un sorso di caffè tiepido, quando il telefonò squillò, numero sconosciuto. "Pronto?"-"Nick? Sono Miley!"-quasi il caffè gli andò di traverso-"Miley! Ciao! Come stai?"-"Meglio, meglio! Ti volevo ringraziare ancora veramente per quello che hai fatto ieri, cioè si può dire che mi hai 'salvata', anzi ci hai!"-"Ma figurati, sono passato di lì, e quando vi ho visti, non ho esitato!"-"Sei un vero amico, Nick! Non sei cambiato di una virgola!"-sorrise istintivamente-"Neanche tu, Cyrus, sei sempre la solita pasticciona!" scoppiarono in una risata complice-"..toglimi un dubbio: come hai fatto a trovare il mio numero?"-"Non è difficile, trovare il numero di un famoso architetto di LA, ricordatelo bene, grazie ad Internet, si può trovare quasliasi cosa!"-"Oh, giusto.. internet!"-"Beh, adesso ti lascio, avrai sicuramente da fare, non voglio distrarti dal lavoro, ci vediamo in giro ok?"-"Ci conto, buona giornata Miley!"- appena cliccò il tasto rosso, Nick sospirò, e sorrise istintivamente, ok la giornata era migliorata nel giro di un minuto e mezzo di telefonata. Riprese il cellulare in mano, salvò il numero, e continuò a lavorare. Magicamente la sua fantasia era tornata a farsi sentire.

Dopo quella telefonata, Miley si sentiva strana, sorrideva ogni cosa succedesse, anche per delle stupide battute della televisione, che solitamente non l'averebbero minimamente toccata. Forse perchè si trattava di Nick, e quando si tratta di Nick, si sa.. non si può non sorridere. Cercò di eliminare velocemente quel pensiero dalla testa. Non doveva pensare a Nick, ma soprattutto non doveva pensare a quante le facesse bene anche solo parlare per un minuto con lui. Si scompigliò il ciuffo, come se quello l'aiutasse a liberare la mente, si sedette sul divano ed appoggiò i piedi sul tavolino, quel giorno erano più gonfi del solito, l'ottavo mese si faceva sentire, e anche molto! In quel momento, sentì il celluare vibrare. "Stasera hai impegni? N." - "No, niente in programma. M."-"Che ne dici di passare qui per le 8? Una cena in compagnia, nulla di che.. porta pure anche Nicholas. N."-"Non mancheremo! M." Il cuore di Miley fece una capriola in avanti e due all'indietro. Una cena, con Nick? Dall'ultima erano passati almeno 6 anni, e pensare che quella sera sarebbero stati seduti allo stesso tavolo, la faceva sorridere, continuamente, ininterrottamente.

Nick, era così felice di aver invitato a cena Miley, che uscì un'ora prima dal lavoro per fiondarsi a casa a cucinare, come ogni sera, ormai, Sophie non sarebbe stata a casa per cena. Lui in fondo sapeva il reale motivo, di quelle continue assenze, ma non l'aveva ancora veramente detto a sè stesso, ma quella sera poco gli importava, anche se faceva male, l'unica cosa a cui riusciva a pensare era la sua Miley, che da lì a poche ore sarebbe arrivata. Mise l'acqua sul fuoco, tirò fuori degli spaghetti dalla dispensa, e la passata all'italiana. Una buona pasta con il sugo, Miley, l'avrebbe sicuramente apprezzata. Come secondo optò per qualcosa di leggero, un'insalta di pollo, con pomodorini, e come dessert, l'immancabile gelato alla nocciola, di cui Miley andava ghiotta. Sentì il campanella tintinnare, e si precipitò alla porta, aprendola, la trovò meravigliosamente bella, nel suo abbigliamento comodo, indossava delle ciabatte e questo fece ridere Nick. "Bel grembiule!" disse Miley ridendo ed indicando il grembiule che aveva Nick legato intorno alla vita. "Il rosa mi è sempre donato, beh niente da dire neanche sulle tue pantofole!" disse ridendo, e facendo ridere anche lei-"Scusami se sono incinta ed ho i piedi gonfi."-"Piccolo Nick, buonasera!"-"Ciao!" disse il piccolo Nick, nascondendosi dietro la madre-"Suvvia non ti nascondere piccolino, sai come si chiama questo signore? Nicholas, proprio come te!"- "LittleNicholas, e BigNicholas, ci stai?" disse Nick porgendo la mano al piccolino, che la strinse entusiasto e sorridente "Dai entrate ed accomodatevi che si mangia!" disse Nick spostandosi dalla porta per poi richiuderla, si diresse in cucina osservando Miley che si sedeva sul divano seguita dal piccolo Nick, e pensava anche quella volta, a quante avrebbe voluto essere al posto di Liam.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Chapter 5. ***


«E potremmo darci appuntamento dentro un taxi,
fare finta di non conoscersi e rinnamorarci


"Sei sicura?"-"Sicurissima! Era tutto buonissimo! Sei diventato un cuoco provetto Jonas!"-"Hai visto?" Bisogna arrangiarsi nella vita!"-"Sei, diciamo, solo?"-"No, sono sposato.. da un anno! Si chiama Sophie!" disse Nick, tirando fuori dalla tasca dei jeans il cellulare e mostrando una foto a Miley-"E' bellissima! Penso di averla già vista, veniva a scuola da noi?"-"Si, è di un anno più piccola però!"-"E per quanto riguarda il lavoro? Non ho ben capito di cosa ti occupi!"-"Sono un architetto!"-"Beh, hai realizzato uno dei tuoi sogni! Non suoni più?"-"E' difficile, non ho molta ispirazione.."-"Ma come? Hai sempre detto che l'amore è la più grande ispirazione per un'artista!"-"Si, ma se l'amore non c'è!"-"Ma come?"-"Pensavo di essere innamorato di lei, ma dopo il matrimonio, tutto è cambiato... non è mai in casa, praticamente non ci parliamo neanche più, se non è per fare.. ehm.. non ci guarderemmo neanche credo. Io so perchè non è mai in casa, ma non voglio dirlo ad alta voce, mi farebbe male perchè comunque io le voglio bene."-"Mi dispiace, Nick, non pensavo..."-"Tranquilla. E tu? Raccontami un po' di te!"-"Beh, io sono sposata con Liam da 5 anni, ormai, ho un bel bambino di 4, e tra un mese nasce la femmina, Hope! Ho lavorato per un po' come commessa in un negozio di abiti, ma poi ho deciso di stare a casa ad occuparmi della casa, e dei bambini! Liam invece è diventato un grande avvocato, siamo tornati proprio per questo, per ampliare la sua fama!"-"Beh, almeno per uno dei due è andato, e sta andando tutto alla grande, sono felice per te, per vo!" Miley gli rispose con un sorriso cortese. Nick aveva mentito, spudoratamente! Non era felice per loro, si sentiva uno schifoso egoista, ma la verità è che l'unica cosa che voleva era averla per se. Si perdeva in quei suoi meravigliosi occhi azzurri, che ancora non si era stufato di guardare intensamente! "Nick? Ti sei incantato?"-"Si, i tuoi occhi sono ancora più belli di quanto mi ricordassi, Miley!"-"Nick..."-"Si, lo so, scusami sono.."-"Mamma! Devo andare in bagno!"-"Ehm.. scusa Nick dov'è il bagno?"-"Oh, sisi è proprio lì dietro l'angolo, la prima porta a destra!" Miley si alzò ed accompagnò il piccolo Nick in bagno, mentre quello grande, rimaso solo, si malediceva per non aver pensato prima di parlare! Si passò le mani tra i capelli che pian piano ricresceva e sbuffò rumorosamente.

"Grazie veramente, per la serata! Ma penso che sia ora di andare!" disse Miley un po' in imbarazzo davanti alla porta d'entrata di casa Jonas-"Figurati, grazie a voi per essere venuti, mi ha fatto veramente piacere, sono stato bene!"-"Anche noi siamo stati bene, vero piccolino?" il piccolo Nick lasciò per un attimo la mano della madre ed abbracciò la gamba di Nick, che gli accarezzò la testa sorridendo. Alla vista di quella scena Miley, rabbrividì e perse la testa, si sporse verso Nick e senza neanche rendersene conto le loro labbra erano incollate, gli occhi chiusi, il tempo fermo. Si staccò lentamente, per poi salutare velocemente e chiudersi la porta alle spalle. Nick rimase fermò lì, in quella posizione, voleva quasi farsi un pizzicotto, pensava fosse tutto frutto della sua mente, e invece, cavolo era tutto vero. Miley l'aveva baciato. I suoi capelli sapevano ancora di albicocca, gli sembrava di essere tornato indietro nel tempo. Avrebbe voluto che quel bacio non finisse mai. 

Miley si chiuse la porta alle spalle, lasciò le chiavi sul tavolino d'entrata, e sbuffò. Cosa diavolo aveva fatto? E per di più davanti a suo figlio! Aveva tradito suo marito! Liam. Si tolse le scarpe e andò nella stanzetta del piccolino, lo aiutò ad infilare il pigiamino a rombi blu, e dopo avergli rimboccato le coperte, si dirise verso la sua camera. Infilò il pigiama, si sedette sul letto e quasi si sentì in colpa di essersi seduta, si sentiva sporca, non pensava di meritarsi di entrare ancora in quel letto, il loro letto. Si lasciò andare tra le coperte e cercò di addormentarsi, quando sentì la porta aprirsi. Liam era rientrato, fece finta di dormire, e quando il marito, l'abbracciò tra le coperte appoggiandosi sulla spalla e posando una mano sul pancione, si sentì morire.



 
Ragazze, i'm back, ok questo capitolo è un po' corto e magari anche noioso, ma dal prossimo, prapratevi ad una svolta, forse Liam, verrà a conoscenza di qualcosa, forse eh, io non vi ho detto nulla, ok? Alla prossima! ♥ 
 
#June11th2006
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1973729