Judea

di Saecchan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Judea ***
Capitolo 2: *** 2 Rugiada ***
Capitolo 3: *** 3 Complicità ***
Capitolo 4: *** 4 Passione ***
Capitolo 5: *** 5 L'alba mentre piove ***
Capitolo 6: *** 6 L'angelo bendato ***
Capitolo 7: *** 7 La Dama Felice corre via ***



Capitolo 1
*** 1 Judea ***


Rieccomi con una fanfic!! ^___^ come sempre, se stai leggendo, ti sono infinitamente grata! >////< bene, cosa dire, questa non è una vera e propria fanfic, ma bensì una raccolta di miei pensieri, di osservazioni, di idee messe in ordine e dette da un personaggio, la cantante (che io adoro) delle existXtrace, Jyou.
Teoricamente è una Jyou x Ruki (voc The gazette) ^^
Spero vi piaccia ç_ç fatemi sapere cosa ne pensate ^0^
Bai bai :**

Tutto quello che accade et quello che dicono i pg, non è altro che frutto della mia fantasia.


Judea

Abbiamo faticato tanto per pubblicare questo disco, e ora finalmente siamo in vacanza. Proprio ieri, in quasi tutti i negozi di musica del giappone è stato messo in vendita il nostro primo singolo. Se solo penso che quasi un mese fa stavamo ancora a provare in una saletta oscura di un pub mi vengono i brividi. Ma non quelli del freddo, o quelli della paura, quelli della felicità. Quelli che senti quando ripensi a una cosa che ti fa tenerezza. Un po' come quando accarezzi con la mano calda la schiena di qualcuno che ami, e la vedi tremare tutta, sorridendo lievemente, magari mentre dorme e il suo pensiero è in qualche sogno particolare.
E continui a fare su e giu con le dita, sfiorando la sua pelle morbida, le sue spalle, la sua nuca; rimanendo attonita a guardarla con tenerezza, mentre lei dorme tranquilla. E speri che ti sogni, che stia sognando te.

Ho conosciuto Ruki a una festa tra sponsor. Una cosa un po' formale, però dopotutto è stato divertente. Lui era seduto insieme al gruppo, mentre sorseggiava una bevanda rossastra, forse uno di quei famosi drink che fanno solo nei ristoranti chic, o in pub ultra-costosi. Fatto sta che sono rimasta a fissare le sue labbra appoggiate al bicchiere per circa mezzora. Miko, la mia chitarrista, mi conosce dai tempi del liceo, e sa subito quando una persona mi piace. Io non so bene perchè, ma non me ne accorgo. E' una cosa un po' stupida da dire, però, se una persona non mi fa capire che a me piace qualcuno, non me ne rendo conto neanche. E Miko sa riconoscere bene il mio sguardo quando mi piace qualcuno. E' stato grazie a lei infatti, che ho conosciuto Ruki.
I miei ricordi su quella sera appaiono ancora vividi, riesco a ricordare persino gli odori, e il tatto reagisce come se toccassi la pelle di quel divanetto bordeaux su cui mi ero seduta, mentre lo guardavo incantata.
"Che succede...?"
"E-eh? Cosa?"
"Cosa guardi?"
"Il d-drink. Guarda che strano drink sta bevendo quello"
"Quale?"
"Quello, quello carino, che sta sorridendo! Quello con la bevanda rossa"
"A quel tavolo stanno tutti bevendo un drink rosso!"
"Ma, guarda bene, Miko! Hai presente quello con la fascia sul muso? Ecco, quello accanto, dai!"
"Ahh Ruki!"
"R-ruki?"
"Sì, è un amico di Mally"
"Davvero?"
"Sì perchè?"
"Perchè beve una cosa fichissima"
"E' un semplice gin tonic con spremuta di arancia!" [Esiste vero? xD n.d.sae.]
"A-ah"
"Se vuoi te ne vado a prendere uno!"
"N-no, anzi...a me il gin tonic non piace neanche!"
"Ok, ho capito. Non è il drink che t'interessa. Se vuoi te lo presento"
"Chi?"
"Ruki"
"E chi è?"
"Il tipo del drink"
"Quello che fa i drink al bancone?"
"No scema! Il tipo biondo che ti piace!"
"P-piace? Ma a me non piace!"
"E allora perchè lo fissi?"
"Per il drink"
"Ma se hai detto che non ti piace!"
"Ma ha un colore fichissimo! Chissa che drink è..."
E' come se stessi vivendo una seconda volta quel giorno. La mano di Miko stringere la mia, trascinandomi per mezzo locale, dirette verso il tavolo dai divanetti bordeaux, con il tipo biondo e il drink.
Ero rossa paonazza, cercavo di liberare il mio braccio dalla stretta dei suoi artigli, ma con nessun risultato mi ritrovai semplicemente davanti a uno sgomento generale. In quel momento mi sentii DAVVERO in imbarazzo, un po' come quando tu sei in bagno pubblico e stai facendo la pipì e qualcuno apre la porta, e guarda caso è il ragazzo che insegui da tre anni. Una cosa del genere mi è successa in seconda liceo.
I loro occhioni su di me, che cercavo subdolamente di separarmi da Miko, che però riusciva a tenermi stretta, mi fecero sentire una scema.
"C-ciaaaao" dissero ridacchiando i cinque ragazzi seduti al tavolo.
"Possiamo sederci al tavolo?" esordì Miko.
La faccia perplessa del bassista mi rimarrà per sempre impressa nella memoria; il quale, guardandoci allbito, fece cadere la forchetta e la mandibola per terra.
Mio malgrado, mi dovetti sedere al tavolo. Il divanetto era davvero comodo, uno di quelli che 'girano' all'angolo, che sono attaccati al muro. Ho sempre pensato che quei tipi di divani andassero bene per un salotto, perchè lo rendevano più accogliente.
"Piacere, sono Miko, sono la chitarrista di Mally"
"Ahh! Mally!! Sì l'ho vista prima!" dice stringendole la mano entusiasta, Ruki.
"...e lei è Jyou, è la nostra cantante"
Per quanto cercai di guardare i miei piedi, nascondendo l'imbarazzo che provavo a stare accanto a Ruki, riuscii solo a far cadere un bicchiere mentre alzavo la mano per presentarmi.
Di sicuro quella sera non fu la migliore della mia vita, però dopotutto è stata divertente, abbiamo scherzato, ho fatto amicizia.
Se avessi una foto in ricordo l'attaccherei sul mio photoalbum, una volta vecchia. Per ora conservo quelle emozioni nella memoria, cercando di non disperderle troppo, perchè si sà, a furia di pensarci si consumano fino a quando le dimentichi.

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Capitolo 2
*** 2 Rugiada ***


Se riuscissi, in qualche modo, a trasmettervi qualcosa, anche un solo piccolo inutile sentimento, fatemelo sapere, per favore :°
Null'altro da dire :)

Tutto quello che accade et quello che dicono i pg, non è altro che frutto della mia fantasia.


Rugiada

Avete presente la mattina presto, quando il sole è appena appena salito su nel mare azzurro, e fuori c’è una brezza fresca, pungente che sembra ti depuri l’anima?
Quando al termine dell'inverno l'aria si fa più tiepida, e allora vi svegliate prima del previsto e uscite per fare una passeggiata? Quando la città dorme silenziosa, e vi incamminate per il parco, speranzosi di trovare un bel fiore colorato, luccicante di rugiada?
Ruki adorava tutto questo. Ruki adorava svegliarsi all'alba e scendere per la strada. Amava l'aria vergine del mattino. Ruki amava la natura, pur se abitando in piena città.
E io amavo vedere Ruki felice. Semplicemente perchè l'amavo.
Non capisco perchè le persone vedano l'amore come un sentimento complicato, con mille sfumature. Io invece penso sia il più semplice, il più vero. Il fatto è che l'uomo non sa apprezzare le cose per quello che sono; e quindi le maschera, le nasconde, le modifica. E' una cosa stupida. Però l'uomo è stupido. Quindi tutto ha un senso, anche se in realtà non ce l'ha.
Una volta feci un discorso del genere a Ruki, che, poverino, dopo un'ora di sorbimento l'unica cosa che riuscì a fare fu darmi un lieve bacio sulle labbra, e buttarsi sul letto esausto.

Dopo due settimane lo rincontrai agli studi della PSC. Io ormai me l'ero completamente dimenticato, anche perchè avevo ben altro a cui pensare, perciò, a prima vista, non lo riconobbi neanche.
"S-scusa? Ma tu sei l'amica di Mally?" disse tamburellando le dita sulla mia spalla.
Quando mi voltai rimasi allibita.
"S-sì. S-sarei la cantante del gruppo in cui sta"
"Ahh, sì, vero! La cantante, Jyho ..vero?"
"...Jyou"
"Ah, certo, scusa. C'eri anche tu all'ultima cena vero?"
"No"
Mentii. Il motivo preciso non lo ricordo, però non volevo ripensasse alle mie gaffe. Ma credo l'abbia fatto solo per vedere la sua reazione.
"A-ah. Strano, eppure pensavo di averti vista da qualche parte" alzando un sopracciglio mostrai apaticamente il poster del gruppo alle mie spalle.
"Sono la cantante" battei le ciglia per fargli pesare di più la figuraccia.
"...giusto"
Ansimando arrivò correndo il biondino con la fascia sul muso, che senza filarmi di striscio, iniziò a parlare con Ruki, mentre ancora si sosteneva sulle ginocchia.
"Ruki..anf..dobbiamo..anf..provare!"
"Sì arrivo subito, tranquilli...stavo solo chiacchierando un attimo con..."
"Hey, ciao Jyou!" disse Reita prendendo fiato.
"Ciao"
Avete presente la faccia che fa un pesce palla quando 'scoppia'? No?! Vabè, fu la stessa espressione di Ruki in quel momento.
Un po' perplesso?
"V-voi vi conoscete?"
"Sì ce l'ha presentata Miko alla cena di sponsor! Non ricordi?"
"Cosa?!" ribattè, guardandomi con occhi sottili.
"Deeevo andare" sorrisi cordialmente, e mi allontanai con passo felpato.
Sinceramente non mi importava cosa avesse pensato Ruki in quel momento, ma sono sicura che se lui mi avesse fermata, a quest'ora non sarei qui a raccontare.

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Capitolo 3
*** 3 Complicità ***


Rieccomi con il terzo capitolo ^__^ ahimè, è il più corto o.o' però spero faccia lo stesso effetto degli altri T___T
Ah, vorrei precisare, che ho messo la casa discografica PSC a caso, perchè è l'unica che conosco, non perchè è realmente la loro ^^"

Tutto quello che accade et quello che dicono i pg, non è altro che frutto della mia fantasia.

Mi sono sempre piaciuti i fiori azzurri. Hanno un colore vivido, fresco. Ruki ogni giorno me ne lasciava un mazzo diverso sul comodino, così, quando mi svegliavo e lui non c'era, non mi preoccupavo.
Ho sempre invidiato il suo modo di fare, forse perchè riusciva a mettere un po' d'amore in tutto quello che faceva, o forse perchè viveva in modo semplice e coinciso. Persino se accadevano imprevisti, riusciva a trovare una via d'uscita. Una brutta sfumatura del mio carattere è quella di "aggrapparmi agli altri sperando che mi rendano felice". E Ruki mi ha sempre resa felice.
Più volte, nel corso della nostra storia, mi sono sentita in colpa, perchè ogni giorno che passava, ogni sorriso che mi regalava, io mi rendevo conto che alla base del nostro rapporto, persino oltre l'amore, vi erano dei motivi assai egoistici. Anche se eravamo innamorati l'uno dell'altro, sapevamo entrambi che se non fossimo stati insieme, di noi sarebbe rimasto ben poco. Era come un circolo vizioso, io mi attaccavo morbosamente alle sue coccole, al suo affetto, e lui si sentiva felice al sol vedermi. Era questa la virtù principale che amavo di lui: era felice soltanto vedendo gli altri felici. Di fatto, in oltre cinque anni d'amore, non ho mai visto il Ruki Egoista o il Ruki Invidioso; dava tutto a tutti, aiutava chiunque, e stava bene così. Non dico di essere la persona più meschina della terra, però io non riesco bene a concepire-ma più che altro attuare- questo ideale. Credo che lui si sia legato a me anche per questo, perchè io sono diversa, perchè in me trova quello che non c'è in lui.
E io facevo lo stesso con lui.

Per qualche giorno non lo rivedei più. Pensavo fosse una cosa normale, infondo io lavoravo e lui lavorava. Nulla di più, nulla di meno. Una volta lessi sul tabellone delle news che era in atto un tour europeo con i The Gazette. Era più che ovvio non vederlo.
Ma, allora, perchè sentivo una fitta al cuore quando sentivo pronunciare il suo nome? Perchè percepivo una parte di me vuota? Perchè non riuscivo più a sorridere come prima?
Miko mi aveva avvisata più volte che ero a rischio, ma io non le avevo mai creduto. Me ne resi conto solo quando, al suo ritorno, lo vidi con la coda dell'occhio spuntare dal bagno.
E tutto ad un tratto ti senti bene, come una finestra inondata di luce, un' onda che si frantuma sulla spiaggia. Senti il cuore non più pacato come prima, ma battere vigoroso nel petto che sembra andarti a fuoco.
E' una sensazione forte, bella, ma allo stesso tempo struggente.
Forse una volta o due, abbiamo chiacchierato, incontrandoci-ma più scontrandoci- per il corridoio, ma mai nulla di importante o da ricordare particolarmente. Tuttavia riuscivo sempre a trarne qualcosa, magari un sorriso o una risata, che mi rimanevano impressi nella mente, e piano piano diventavano una ragione in più per svegliarsi la mattina.
Un po' come quando sei bambino e fremi aspettando che la notte del 24 dicembre passi, per scartare l'indomani i regali.

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Capitolo 4
*** 4 Passione ***


Sinceramente, questo è il capitolo che mi piace di meno °-° non so bene il perchè, l'ho scritto con tanto amore ç-ç eppure mi ispira di meno XD
Boh :°D
Fatemi sapere come sempre u___u

Tutto quello che accade et quello che dicono i pg, non è altro che frutto della mia fantasia.


Passione

La prima volta che feci l'amore con Ruki fu quando, a una festa della PS, lo seguii nel bagno ubriaca. E' stata una cosa un po' veloce, però intensa. Lo so, dire "è stata intensa" è la tipica scusa che si usa per non dire "è stata una sveltina" però questa volta dovete credermi davvero.
Fin da quando ero piccola ho sempre sognato fare l'amore in un bagno. Questo tipo di perversione la porto avanti da quando ero adolescente, ormai. Sono affascinata dai posti insoliti, piccoli, dove nessuno si potrebbe immaginare di trovare due amanti. Per quanto la mia memoria sia annebiata -sapete, gli effetti dell'alcool- riesco ancora a distinguere gli odori, il sapore delle labbra di Ruki, e persino la luce magnetica che emanavano i suoi occhi.
La prima volta si ricorda sempre, dopotutto.
La mia schiena appoggiata alle mattonelle gelide, il suo petto caldo e sudato, tutti particolari che si portano con sè fino alla morte.
Tutto il resto fu magia. Dopo le prove ci incontravamo nei ripostigli, nei bagni, sul terrazzo, perfino nelle sale vuote, dove ci chiudevamo a chiave per amarci mille e mille volte.

Una cosa che forse nessuno sa, è che sono astemia; ma non un'astemia che se beve vomita, solo che al terzo drink io sono già parecchio brilla. In un certo senso mi vergogno di dirlo, insomma, mettiamo caso che io sia al bar con l'uomo della mia vita -Ruki- e lui mi offrisse una birra, e io dopo il terzo sorso sono bella che brilla, che figura potrei fare? E l'uomo della mia vita -Ruki- cosa penserebbe di me?
Ecco. Perchè diavolo non ho fatto questo stesso ragionamento quel giorno? Sì, quando all'ennesima festa della PS ho alzato il gomito un po' troppo, e mi sono ritrovata sul bancone a fare lo show circondata da jrocker arrapati, pronti a vendersi la madre pur di fare sesso!?
Ancora me lo chiedo, ma dopotutto, se non fosse stato per quello, io ora non sarei qui.

Le strade buie mi inquietano, sono brutte di notte, sopratutto se molto trafficate. Trafficate da uomini arrapati in cerca di prostitute, intendo. Questo fottutissimo tacco mi da un fastidio assurdo, manca poco che lo lancio in faccia a qualcuno. E sarebbe anche meglio.
Ma come ci sono finita qui? Quanto ho bevuto?
"Vuoi un passaggio?" una macchina si accosta, abbassa il finestrino e lascia intravedere un uomo, credo sulla trentina, con la faccia da coyote e lo sguardo da bradipo.
"Vaffanculo!" esclamo singhiozzando. Dannata sbornia.
Mi hanno presa per una puttana ora?
Continuo a percorrere il bordo della strada, sbandando a destra e a sinistra, con lo sguardo basso, e con lui l'umore.
"Hey..." sposto svogliata la testa alla mia destra. Un'altra macchina.
"Jyou!! Jyou stai bene?!" metto a fuoco, dal finestrino spunta il ciuffo rossiccio di Ruki.
"Ruki? Cosa ci f-fai qui?"
"Sono due ore che ti cerco! Alla festa sei andata in bagno e non sei tornata più! Ma guarda come ti sei ridotta! Sei ubriaca fradicia!"
"N-non è v-vero! Mi sta passando.."
"Sì, certo...sù sali in macchina, ti riporto dalle tue amiche"
"Guarda che ce la faccio benissimo da sola!"
"E allora perchè ti ritrovi in un quartiere a luci rosse?"
"N-non lo so..."
"Ecco appunto, sali sù"
Scontenta e altezzosa come non mai, apro lo sportello e mi siedo sbattendo accidentalmente alla testa.
"Auch! Fanculo! Argh, questi tacchi sono terribili! Fanculo!!" afferro la scarpa sinistra, la slaccio e la lancio fuori dal finestrino.
"Ecco, nnhhh!" esclamo intenta a fare una linguaccia verso la scarpa abbandonata sul ciglio del marciapiede.
"...tu sei matta da legare" dice allibito Ruki..

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Capitolo 5
*** 5 L'alba mentre piove ***


Questo è il capitolo che preferisco di più! *-* lo trovo molto intenso, più significativo :D
Spero che questa ficcha vi appassioni quanto lo ha fatto con me! Sono super-graditi commenti, critiche, e recensioni *ç*

Tutto quello che accade et quello che dicono i pg, non è altro che frutto della mia fantasia.

L'alba mentre piove

Le persone sono animali strani. Prima si odiano, poi si amano. Prima si uccidono, si picchiano, si detestano...e poi si ritrovano nudi su un tavolo di una cucina, l'uno col profumo addosso dell'altro.
La passione è qualcosa che brucia in fretta, che va vissuta tutta, fino all'ultimo momento. Qualcosa che dura poco, ma ti resta impressa per sempre.
Ruki diceva che la passione è come la cioccolata: tre minuti in bocca, e tre anni sui fianchi. Beh, in questo caso la passione non resta "sui fianchi" ma chi ha capito ha capito, no?

"Lo sai che esistono degli antichi riti medievali in cui bruciavano le persone impure? Il fuoco purifica"
"Il fuoco non purifica, il fuoco brucia"
Lo diceva spesso, Ruki.
Quelle parole risuonano nella mia mente come un carillon [si scrive così? o.o nd.sae].
"L'acqua purifica"
"Quindi la pioggia pure?"
"Sì, perchè quando cade pulisce tutto. Quello è purificare, perchè le cose rimangono pulite, non bruciano e spariscono"
"Non è bello far sparire qualcosa"
"Già"
"Un giorno voglio essere purificata insieme a te, se due corpi sporchi vengono purificati insieme, diventano una cosa sola, no?"
"Credo di sì"
"Dovremmo fare un bagno in un torrente sacro secondo te?"
"Non saprei, anche le lacrime sono acqua"
"Quindi
dovrei piangere?!"
"... a meno che non trovi barilotti di lacrime al supermercato"
"Scemo!"
"L'idea del torrente non è male. Qui a Tokyo non credo ci siano torrenti sacri però..."
"Beh allora andremo da qualche altra parte!"
"Jyouchan...lo sai che non posso spostarmi, il lavoro..."
"Ruki, anche io lavoro. Però per te lo farei"
"Mh... okay...vedremo cosa fare"
"Va bene"

"Jyouchan! Jyouchan! Svegliati!"
"U-uhnnn? Che c'è Ruki...." mi sento scuotere dalle spalle. Apro lentamente gli occhi strofinandomi la faccia rintontita.
"Svegliati sù!! Vieni! Devo farti vedere una cosa!"
"Ma che ore sono...? Rukiii" mi agguanta una mano, trascinandomi per mezza casa.
Si ferma davanti alla finestra del salotto, guardandola come un bambino a festa.
"Beh...?" chiedo ancora rimbambita dal sonno.
"Piove!"
"E allora?"

Sgrana gli occhi, fa una smorfia e apre la finestra tirandomi con sè.
"Rukiii! Così ci bagneremo tutti!!"
Mi prende per la vita, abbracciandomi, mentre veniamo bagnati dall'acqua che scende lentamente.
"Vedi?"
"Cosa?"
Questa volta il suo sguardo è ferito.
Poi sorride.
"Siamo una sola cosa adesso"
I suoi occhi scuri, la sua pelle chiara, i suoi capelli bagnati. Le sue labbra che invocano un bacio. Siamo una sola cosa adesso.
"Ruuuki! Ti sei ricordato, allora...!"
"Beh fino a prova contraria quella che non capiva sei tu"
"Ti amo" dico sorridendo come non mai, stringendolo in un dolce bacio.

Com'è bella... l'alba...


Curiosità: questo capitolo è stato ispirato dall'alba del 1 gennaio, il giorno di capodanno :P

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Capitolo 6
*** 6 L'angelo bendato ***


Aiutooo! XD non so più cosa dire! >/// Purtroppo (per la vostra felicità anzi XD) è il penultimo :°°°

Tutto quello che accade et quello che dicono i pg, non è altro che frutto della mia fantasia.

L'angelo bendato

In autunno Ruki partì per un tour: per sei settimane, quarantadue giorni, e qualche ora, non avrei potuto vedere il mio ragazzo.
Per sei settimane, quarantadue giorni, e qualche ora, non avrei più trovato fiori blu al mattino.
Per sei settimane, quaratandue giorni, e qualche fottutissima ora, non avrei più potuto amare l'uomo che mi scalda il cuore.
Ce l'avrei fatta? Me lo chiedevo spesso, al mattino, durante le prove, quando mangiavo, quando ero al telefono con lui.
Di giorno, mi chiamava tre o quattro volte, per dirmi che tutto era okay, che stava bene e il tour andava avanti come al solito. Diceva che i posti che visitava erano stupendi, che ci saremo tornati insieme. Ma io soffrivo, soffrivo sempre, perchè volevo vederlo, toccarlo, poterlo abbracciare. E lui non c'era, era in un altro continente che cantava davanti miliardi di persone. Ma il problema si presentava quando pensavo che ci potevano essere delle groupie. Sì, delle acide puttanelle di sedici anni che seguivano gli artisti ovunque andassero. Quelle ragazzine di poco conto, quelle troiette venivano usate e gettate come fazzoletti, e l'idea che potessero minimamente toccare Ruki, mi faceva salire il sangue alla testa. Ma mi fidavo, e quando Ruki diceva che tutto era okay, allora lo era seriamente. Un giorno, durante le prove per il nuovo singolo, sentii delle risatine - di donna, ovvio - e gli chiesi allarmata se ci fossero groupie, ma lui rispose con un secco no, non ti preoccupare. E allora mi calmai, sebbene dentro di me qualcosa si stava per scatenare.
Ogni giorno era una liberazione, ma anche una pena, perchè ogni giorno erano delle ore in meno al suo ritorno, ma erano sempre più paure, paure di non rivederlo più.
Che mi venissero gli attacchi di panico, accadeva sempre di notte, quando mi coricavo in quel lettone a due piazze, desolato e triste come non mai, che sembrava mi inghiottisse in una nube di disperazione. Quel letto senza lui era una croce, era qualcosa che non aveva senso, faceva solo male. Mi assalivano delle vere e proprie ansie, mi sentivo stringere il cuore, e avevo una voglia matta di chiamarlo, ma se l'avessi fatto, avrebbe visto che non ero abbastanza matura da stare del tempo senza di lui. Non volevo che avesse l'idea che io fossi una pappamolle. E anche se lo ero- e lo sono- cercavo di nasconderlo, persino a me stessa. Mi dicevo: Jyou cara, tu non sei un budino, tu sei forte, tu ce la fai! Presto Ruki sarà qua, e vi divertirete, farete sesso dalla mattina alla sera, recupererete tutti i giorni che vi siete persi, uscirete, farete grosse passeggiate e ti porterà montagne di fiori e di regali!
Dopo tre settimane crollai, lo chiamai in mezzo alla notte e lui dispiaciuto rispose: se tu stai male, io torno, non me ne fotte del gruppo, del disco, dei fans, io torno.
Fu allora che capii una cosa.
Uno stupido concetto che finora aveva giocato a nascondino nel mio cervello. Noi siamo artisti. Noi viviamo per questo, per suonare, per divertire le persone, per divertire noi stessi. Se io adesso avessi tolto il divertimento a Ruki, avrebbe sofferto per sempre. Non puoi togliere il seno a un bimbo che ha sete. Non puoi togliere la luce alla rosa.
Quando capii questa cosa, iniziai a vivere meglio. Le giornate erano meno pesanti, e anche se quel letto mi dava tanta tristezza, imparai che il divano -se messa in una posizione apposita- è molto più comodo. [ma loooooooooool XDDDDDD nd.sae]
Bisognava soltanto cambiare punto di vista, togliere le fasce davanti agli occhi.
I sentimenti non vanno bendati, proprio come gli occhi, proprio come gli angeli.

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Capitolo 7
*** 7 La Dama Felice corre via ***


Ta-dààà! siamo (finalmente) arrivati alla conclusione! Mi scuso infinitamente per aver descritto male, poco, o troppo confusamente i concetti principali, spero però che voi li abbiate apprezzati lo stesso ^^
MOLTO probabilmente avrò dimenticato tante cose da scrivere in queste note, però ora come ora non mi viene nulla da scrivereee TT___TT
Buona (ultima) lettura :P

Tutto quello che accade et quello che dicono i pg, non è altro che frutto della mia fantasia.

La Dama Felice corre via

La vita è un via-vai. E' qualcosa che ora c'è, e ora non più. La vita va vissuta, va consumata, va amata e disprezzata. La vita è semplicemente un transito, da cose belle a cose meno belle. Eppure, anche se dalla vita avrai solo dispiaceri, la cosa più bella che una persona possa possedere, è proprio la vita stessa.

Ruki aveva speranze, Ruki voleva viverla la vita. Voleva viverla insieme a me. All'inizio, pare una semplice frase, e proprio così la intepretai.
Lui vuole stare con me per tutta la vita, vuole sposarmi. Questo pensai.
Ma, come sempre, io le cose le capisco solo quando è troppo tardi.
Quando il faro della mia felicità, la fonte della mia vita, corse via, così, all'improvviso, recepii il vero significato di tutto.

Ruki morì alle 8:45 del ventisei giugno duemilanove. Il giorno del mio compleanno.
Si era alzato prima del solito, era corso senza svegliarmi dal fioraio, voleva comprarmi un mazzo di rose blu, un mazzo enorme, fresco, brilllante di rugiada e profumato come l'amore.
Un infarto, alle 8:45 di mattina, lo allontanò da me per sempre. Quando mi chiamò la polizia, io non piansi.
Rimasi semplicemente a fissare la parete davanti, senza pensare nulla.
La prima notte, senza aver mai più lui accanto, fu particolare.
Sognai Ruki.
Nel sogno sorrideva e diceva: ti ho comprato tanti fiori! Blu, come piacciono a te. Sono profumati, sai?
Poi faceva un grosso sorriso, e scompariva.

Non ho mai versato una lacrima per Ruki.
Questo, perchè capii il suo messaggio, capii tutto quello che lui mi aveva detto fino a quel giorno.
Ruki era con me, Ruki voleva passare l'intera vita con me, e ora poteva, Ruki, sebbene fosse morto, era rinato in me, viveva dentro il mio cuore, la mia testa, la mia anima. Ruki batteva forte forte nel mio petto, mi abbracciava la notte, mi sussurrava soavi parole quando ero triste.
Il giorno in cui si addormentò per sempre, pioveva.
Ora sì, che eravamo una sola cosa.
Ci hanno purificati, eh Ruki?
Nel sogno sorrideva, non era preoccupato, parlava dei fiori, quei bellissimi fiori che mi avrebbe continuato a portare ogni giorno, quei bellissimi fiori che tanto amavo.
Ruki, è nei fiori, è nell'aria, è nelle lacrime e nella gioia.
Quando impari ad aprire gli occhi, ti rendi conto che le cose non ci stanno solo perchè sono vive, ma ci stanno perchè tu le senti, le percepisci, le riesci ad ascoltare nel silenzio.
Capisci, che la vita, la morte, la felicità e l'amarezza non sono altro che una dolce fanciulla che corre qui e là, e quando ti lascia, devi solo pensare che l'abbia fatto, per correre da qualcun altro.

Ruki è con me.
E' con tutti noi.
Sempre.

Se siete arrivati a leggere fin qua, significa che:
1) vi voglio bene XDDD
2) vi ringrazio da morire
3) avete avuto MOLTA pazienza per leggere questa fic e sopratutto...
VI SIETE MERITATI UN GROSSO BACIONE DA SAE! XDXDXD Lo so, lo so, se siete fan di Ruki mi odierete, perchè l'ho fatto schiattare, però non è colpa miaaa ç____ç i finali tristi sono il mio must! XD
Detto questo, miei cari, vi do un altro bacino, e vado via XD
Grazie davvero di tutto :*
Alla prossima, neh!

Curiosità: la data della morte, è realmente il mio compleanno :°°°D

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