Let it snow

di erymarty
(/viewuser.php?uid=39375)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ci siamo persi! (l'errore) - Ron- ***
Capitolo 2: *** Non tutto va come previsto - Hermione- ***



Capitolo 1
*** Ci siamo persi! (l'errore) - Ron- ***


Nuova pagina 1

Finalmente dopo tantissimi anni sprecati ho deciso di iniziare a scrivere qualcosa. Come primo tema che altro potevo scegliere se non la mia coppia preferita? Ecco cosa ne è uscito: Una piccola storiella che spero avrà un seguito, su Ron ed Hermione, alle prese con i soliti litigi... ma stavolta qualcosa dovrà pur succedere.... vedremo...

Per quanto riguarda lo scritto probabilmente ci saranno un po' di errori... se magari en trovate qualcuno evidente sono contenta che me lo facciate notare... ho molto da imparare ancora! Aspetto delle recensioni!

 

Let it snow

 

capitolo 1: Ci siamo persi! (l'errore)

 

Come vi sareste sentiti in una fredda giornata d’inverno, inzuppati di neve e per di più senza una meta? Io mi sentivo bene, al settimo cielo.  Ci eravamo persi, ma questo non aveva molta importanza; il fatto è che lei era con me. Lanciava imprecazioni una dopo l’altra e d’accordo, continuava ad insultarmi, ma era un piccolo particolare che si poteva anche tralasciare.

 

Hermione, per la centesima volta, ho detto che mi dispiace

Ti dispiace?? Ti dispiace!!”  urlava come impazzita.

Te l’ho detto, non l’ho fatto apposta” tentavo di replicare “questa cartina era di Hogsmeade quando l’ho presa, Fred e George devono avergli fatto qualche incantesimo, ne sono sicuro!

RONALD WEASLEY! Sei un’incosciente! Ora come facciamo a trovare Harry?

 

Hermione era in preda al panico e cominciava ad agitarsi. Per di più era arrabbiata. Per colpa mia, tanto per cambiare.

Quanto avrei voluto che non lo fosse! Ma a volte non so proprio come fare.

Va bene, sono un imbranato, ma che posso farci?

Avevamo perso Harry. Lui aveva deciso di andare a Hogsmeade con Ginny ed erano partiti abbastanza presto; io ed Hermione li avremmo raggiunti più tardi.

Ero sicuro di non conoscere abbastanza Hogsmeade: dopo tutto, negli anni passati, avevo sempre seguito Harry. Perciò avevo provveduto a portare una cartina, presa tra le cose di Fred e George. Peccato che la cartina fosse stata stregata: appena ne avevi bisogno sulla pergamena non apparivano più le strade di Hogsmeade, bensì quelle di Diagon Alley.

 

Hermione, per amor del cielo, calmati! Li troveremo”  dicevo tentando di rassicurarla, il che il più delle volte produceva l’effetto contrario. “prima di tutto io sto morendo di freddo e sono inzuppato di neve; perché non cerchiamo un posto dove bere almeno un po’ di burrobirra? “    “per scaldarci”  aggiunsi dopo pochi secondi poco convinto, sicuro che considerasse strana quell’ultima aggiunta alla frase.

Ci siamo persi,e  tu cosa fai? Pensi a mangiare?!” urlò sempre più arrabbiata.

Ma Hermione! Dovremo pur fare qualcosa nel frattempo… non possiamo girare così a vuoto! Di questo passo moriremo congelati” replicò Ron ormai in preda alla disperazione, trascinandola a forza nella prima locanda che vide.

 

In un certo senso, il contatto con il suo braccio gli fece un certo effetto. Gli venne in mente il terzo anni, in quella strana ma indimenticabile lezione di Cura delle Creature Magiche dove lei, spaventata gli aveva afferrato il polso. E lui, aveva sentito un brivido percorrergli la schiena ed un tuffo al cuore. E lo aveva capito. Lei aveva subito interrotto il contatto; lui l’aveva guardata imbarazzato.

“Maledetto te” si diceva spesso; ogni volta che provava qualcosa o era imbarazzato e arrossiva era tutto così EVIDENTE e non riusciva a nasconderlo, poiché le sue orecchie e molto spesso tutta la faccia diventavano di un rosso acceso, simile al colore di un peperone.

Anche ora non ci era riuscito e, come al solito, lei se ne era accorta.

Aveva assunto una strana espressione, quasi perplessa. Perché era così difficile capire che cosa pensava?

Era quasi sicuro che lei lo avesse capito, ma non lo era altrettanto sul fatto che ricambiasse.

Anzi a pensarci bene credeva proprio di no. Altrimenti come si spiegavano tutti i loro litigi? Come mai era sempre arrabbiata con lui e tutto ciò che diceva la faceva irritare? Eppure, per un inspiegabile motivo, continuava a rivolgergli la parola. Ogni volta facevano pace e tornavano amici.

“Amici” ecco qual’era il problema.

Erano solo questo, niente di più. Dopotutto, che cosa pretendeva? Che si innamorasse di lui? L’imbranato, patetico, goffo testone Ron?

No, a lei piacevano i tipi come Krum, che sapevano sempre cosa fare, soprattutto con le ragazze. “tipo invitarle al ballo” pensò amaramente.

Dopo tanto tempo si chiedeva ancora come non avesse trovato il coraggio per farlo. Perché non glielo aveva chiesto subito? Perché aveva invitato prima Fleur? E soprattutto, perché aveva permesso a Krum di invitarla per primo?

Rooooon?”   Una voce familiare lo costrinse a tornare nella realtà. Hermione lo stava scuotendo con energia e tentava di farlo risvegliare dal mondo dei sogni. Ron si voltò a guardarla. Hermione aveva un’espressione torva.

“Tu, mi hai fatto venire qui con la forza e poi che fai? Ti fermi senza dire niente?

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Non tutto va come previsto - Hermione- ***


Nuova pagina 1

Piccola introduzione al capitolo... niente di strano ^__^ L'unica cosa che in questo capito ho dato più spazio alle riflessione e meno alle situazioni comiche .... Spero di aver seguito bene i consigli delle utenti ( come mi era stato consigliato ho introdotto un colpo di scena, seppur minimo) del forum Kiss The Spoon, che ringrazio moltissimo! I consigli sono stati utilissimi e spero di migliorare... Come sempre non scrivo troppo per non annoiarvi ma vi lascio alla lettura sperando che questo secondo capitolo vi piaccia ancor più del primo!

 

Dimenticavo... da come si intuisce dal titolo, questo racconto è dal punto di vista di Hermione... ho preferito cambiare... bisognava pur capire che cosa pensava lei di tutta questa faccenda!

 

Capitolo 2: Non tutto va come previsto - Hermione-

 

 

Allora, ci decidiamo a fare qualcosa?

Ehm…si allora, si, vai… andiamo a quel tavolo… e … anzi… aspetta qui che vado ad ordinare delle Burrobirre” rispose Ron tentando di rimettere le idee a posto ma con tutta la sua confusione non ottenne per niente un buon risultato.

 

Hermione restò ad aspettarlo, abbastanza scocciata e iniziò a guardarlo con un’espressione severa.

Intanto Ron, nervosamente si era diretto al bancone, aveva ordinato due Burrobirra e in seguito, insieme ad Hermione si era diretto ad un tavolo.

 

Ah, ecco dov’eravate fi…” Ginny, con uno scatto bloccò Harry mettendogli una mano sulla bocca per impedendogli di dire altro. “che fai?” chiese Harry, che per poco moriva soffocato.

Gli salvo la vita” rispose Ginny con semplicità.

Eh?

Così rovineresti tutto

 

Harry continuava a non capire. Erano sotto il mantello dell’invisibilità, a  pochi metri dai due amici, che per fortuna non si erano ancora accorti della loro presenza. Loro non volevano nascondersi, l’unico motivo per cui andavano in giro sotto il mantello era un po’ di privacy. Da quando si erano messi insieme, infatti, erano sempre al centro dell’attenzione.

 

Prima di tutto parla piano… non devono sentirci. Sono venuta ad Hogsmeade con te molto presto per lasciarli soli e vedere cosa succede

Che cosa dovrebbe succedere?

Senti, tu in questo periodo non hai notato nulla di strano?

In effetti si” rispose Harry, piuttosto sollevato. Finalmente aveva capito cosa intendeva Ginny. “Hermione in questo periodo prende molto più spesso B che A… non è da lei!

Ginny sospirò rassegnata. I maschi non capivano mai. “Non intendevo quel genere di cose” “Quell’altro genere

Harry ci rifletté su.  “Quel genere, l’altro genere?” non ci stava capendo più niente. “Ginny, spiegati chiaramente, mi stai facendo impazzire

Ron ed Hermione si piacciono” disse Ginny tutto ad un fiato. “Tu non lo hai notato?

Beh… in effetti si, ma” Harry si fermò un istante “No… non può essere come dici tu” aggiunse infine.

Perché no?

Perché sono amici. Non possono essere…”  Harry lasciò la frase incompleta, ormai non era più tanto sicuro di ciò che diceva. Forse Ginny aveva ragione, forse no; chi lo poteva dire?

C’era un solo modo per scoprirlo, ed era lì, a portata di mano. Bastava solo aspettare e vedere cosa accadeva.

 

Ron ed Hermione, seduti al tavolo non avevano notato la loro presenza. Ron guardava fuori dalla finestra mentre bevevo la calda bevanda; Hermione invece continuò a guardarlo, torva, senza toccare la Burrobirra.

 

Sei ancora arrabbiata?” chiese Ron, ormai in preda alla disperazione.

Si, perché è tutta colpa tua se ci troviamo qui, senza una meta” “E’ tutta colpa tua”  “per tutto

Per tutto cosa?” Ron ormai stava urlando.

 

Hermione non rispose. Aveva lo sguardo rivolto verso il basso. Non lo guardava nemmeno negli occhi. Osservava solo il tavolo, con un finto interesse.

“Guardami negli occhi ti prego” disse Ron con un misto di supplica ma decisione mai avuta prima.

Ed io fui costretta ad alzare lo sguardo. Ciò però voleva dire farsi del male. I suoi occhi blu, come il cielo, erano sempre stati un motivo di debolezza. Non riuscivo più a concentrarmi, a fare ciò che stavo facendo. Restavo imbambolata perdendomi in quel cielo sereno, quello del suo sguardo, l’unico che riusciva davvero a farmi sorridere anche se senza un preciso motivo.

Gli occhi di quella persona che al tempo stesso mi faceva arrabbiare e mi rendeva per un momento felice. La persona che ormai non poteva più essere mia. E non avrei potuto farci niente. Avevo rovinato tutto.

Odiavo il suo comportamento, quel mettersi in mostra davanti a tutti, solo perché ora faceva parte della squadra di Quidditch, quello sbaciucchiarsi con una sorta di ragazza oca senza timidezza, le sue strane galanterie.

Non era la lui tutto questo. Ero sicura che volesse dimostrare qualcosa. Ma che cosa?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=198286