Un filo sottile

di Laila
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un filo sottile ***
Capitolo 2: *** Conseguenze ***
Capitolo 3: *** Il duro ritorno ***
Capitolo 4: *** Linea su o linea giù? ***
Capitolo 5: *** Si parte... ***
Capitolo 6: *** P-chan è... ***
Capitolo 7: *** Qualcosa da dirti ***
Capitolo 8: *** Un gesto folle ***
Capitolo 9: *** La telefonata ***
Capitolo 10: *** La Fine ***
Capitolo 11: *** Per colpa di un nome ***
Capitolo 12: *** Il fidanzamento ***
Capitolo 13: *** Follia pura... ***



Capitolo 1
*** Un filo sottile ***


Premessa: i pensieri sono tra le *stelline* la trama è impostata come un copione teatrale.Buona Lettura Laila.



Sera tarda, in casa Tendo si avvertono rumori molesti, nel pian terreno, Akane scende dalla sua stanza per controllare…

Akane: Ranma! Lascia stare il mio P-chan!

Lui sembra non degnarla e continua a parlare col porcellino…

Akane: Smettila di prendertela col mio povero P- chan!. Gridò più forte.

Il ragazzo continuava a non curarsi della fidanzata finché Akane gli tira il codino, facendolo girare verso di lei.

Akane: lascialo in pace, non sarai geloso?chiese con aria furbesca…

Ranma: geloso, io? Di una che ha il sex-appeal d’un elefante e i fianchi più larghi di tutta Nerima? Ranma non amava venire punzecchiato e riusciva sempre a rispondere a tono alla ragazza! Ma da quella sera, qualcosa sarebbe cambiato…

A quelle crudeli parole su Akane, il porcellino si scaraventò con le sue zampette sul collo di Ranma.

Ranma: Ryoga sei un porco, vuoi dormire con Akane anche sta sera?

Akane: ma sei cieco forse? dove lo vedi Ryoga?

Ranma: E’ qui proprio sotto i tuoi occhi, e dorme con…ahi!(era P-chan che lo stava graffiando e prima che Ranma potesse afferrarlo uscii di corsa fuori).

Akane: P-chan!Baka che non sei altro, sta piovendo si beccherà un malanno! Detto questo la ragazza uscì di casa con l’ombrello in mano, correndo a più non posso per raggiungere quel disperso di Ryoga.

Ranma le urlò contro: stupida! é tardi, dove vai? La minore dei Tendo intanto, era già scomparsa all’orizzonte della strada e Ranma preoccupato le corse dietro, ma non aveva la più pallida idea di quale strada avesse imboccato la fidanzata…

Anche Akane cercava P-chan invano, dato che il “ragazzo” col suo debole senso orientativo si era spinto fino al ristorante di Shampoo…Akane invece no, lei aveva imboccato una strada poco frequentata, un vicolo cieco per l’esattezza! senza accorgersene era giunta in un sobborgo malfamato di Nerima, Ranma o meglio Ran-chan perché s’era mollato sotto quel diluvio, la trovò distesa per terra con il suo ombrello a pochi passi da lei, la sua pelle d’un rosa pallido era marchiata da numerosi lividi, la bocca serrata e violacea…doveva essere svenuta, ma aveva dei mesti occhi semiaperti, forse aveva pianto?o forse era la pioggia, fatto sta, che Ranma a quella vista indietreggiò d’un passo e se non fosse stato che, osservandola meglio notò il torace respirare faticosamente forse non si sarebbe mosso da tale posizione…

Ranma: Akaneee, chi ti ha fatto tutto questo me la pagherà cara!!! Disse deciso, mentre sollevandola la prese tra le braccia e la portò alla clinica di Tofu.

Il dottore la osservò severamente, infine disse a Ran-chan.

Tofu: non sono segni gravi, sembrerebbero superficiali, ma ho un sospetto…Ranma devi lasciarmi un attimo da solo con lei.

Ran-chan: Ok dottore, io intanto chiamo a casa…saranno preoccupati e…e la ringrazio.

Tofu: Non chiamarli finché non avrò scoperto cos’ha, rischi solo d’agitarli di più!

Ma nella casa s’erano già tutti accorti dell’assenza dei ragazzi…

Ran-chan annuì col capo e uscì dalla sala, il tempo che seguì, sembrava non finire o ripetersi di continuo Ran-chan girovagava nella sala d’attesa, era quasi possibile rintracciare l’orma dei sui piccoli piedi lasciare un solco sul pavimento…

Finalmente Tofu uscì.

Ran-chan: dottore come sta?

Silenzio…

Tofu: Ora si è ripresa e si rimetterà presto, ma come temevo lei é…

Al finire della Frase Ran-chan sbiancò, com’era potuto succedere?

Tofu: Non te ne fare una colpa Ranma, è successo, tu non puoi sorvegliarla sempre, tieni. (Gli porse una teiera calda.)

Ran-chan: ma io…dovevo.

La sua voce si strozzò sulla gola…Ranma si sentiva in un misto fra indignazione e dolore.

Vado a parlare con Akane, è un momento difficile per lei è ad un soffio tra la realtà che deve fronteggiare e rischia d’impazzire è in bilico in un filo sottile, tu devi essere forte e aiutarla come puoi, ora puoi avvertire i familiari…commentò Tofu, tornando nella stanzina.

Un Ranma inconsolabile, levò il coperchio alla teiera e mirandosi nello specchio d’acqua del contenitore, non poté fare a meno di distruggere disgustato la sua immagine con un pugno…

Soun: pronto?

Un sospiro.

Soun: Ranma? Akane? Siete voi? La sua voce si faceva sempre più ansiosa…

Ranma (tornato“lui”): Sono Ranma.

Soun: Ranma! O grazie al cielo. Urlò e in breve le figlie, Genma e persino Happosay, si accostarono alla cornetta con Soun.

Soun:dove…(Venne interrotto)

Ranma: dal Dottor Tofu, Akane è, lei é…stata violentata. Disse in un soffio il ragazzo.

Intanto nella camera dov’era situata Akane.

Akane: * Dove sono…ah dal dottore…*

Tofu: ti sei svegliata finalmente piccola Akane…sorrise comprensivo lui.

Akane: * c’è poco da ridere, stanotte, io…maledizione!che ribrezzo, mi fanno ancora male le gambe! *

Tofu tornò serio: Akane quello che è accaduto…

Akane: non voglio parlarne…

Tofu: devi farlo prima o poi. Tossì il dottore.

Akane: *ah, ah, mi sembra di averlo già fatto, si ieri sera! Akane calma, sta cercando di aiutarti*

Tofu riprese: ora stai male, è normale sono cose che succedono e non sai neanche quanto spesso…

Akane: non mi consola saperlo (si rigirò su un fianco lei).

Al telefono, Nabiki: Cosa?

Ranma: dov’è finito Soun?

Nabiki: è svenuto, che credevi restasse lì?conosci mio padre…Kasumi le è andata a prendere dell’acqua, aspettaci arriviamo subito, o quasi, papà?. Tu-Tu-Tu aveva chiuso il telefono.

Ranma: posso entrare?

Tofu: entra pure, io vi lascio soli.(poi verso il ragazzo) dopo ti devo parlare, è importante.

Ranma annuì, poi seguì con lo sguardo il dottore mentre lasciava la sala.

Ranma: come ti senti?

Akane: male * Baka, come dovrei sentirmi? queste domande me le ripeteranno ancora…?*

Ranma: già, che stupido che sono…Akane, scusami io avrei dovuto proteggerti…

Akane: Cosa ne sapevi…sono cose (sospirò)che succedono.

Ranma divenne rosso in viso: * già ma non vorresti mai accadessero a te, tutte sognano il momento giusto, il tipo giusto…tu…* ti ho portato questa. Le mostrò una margherita gigante

Ranma: Beh, veramente l’ho tolta da un vaso del dottore…

Gra..zi..e, la voce d’Akane era interrotta, qualcosa la soffocava nel petto e cominciò a piangere girandosi dall’altra parte per non farsi vedere, poggiò il fiore sul comodino.

* vattene ora voglio star sola…su Akane diglielo, perché non glielo dici?*

In quel mentre nella sala entrarono tutti gli altri…

Ranma: devo andare un attimo dal dottor Tofu, ci vediamo dopo. Ranma si trattenne dall’accarezzarle la guancia, non voleva ricordarle null’altro e uscì tacitamente.

Soun: Akane bimba mia come ti senti? Stava per metterle una mano in spalla Soun, ma quella lo scansò di riflesso *Papa, non voglio che nessuno mi tocchi non ora…scusa*

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Capitolo 2
*** Conseguenze ***


Conseguenze

Soun: capisco,scusami figliola ero agitato e nell’impeto…scusa. Disse piano lui.

Akane:starò meglio domattina papà, non agitarti per me o saremo in 2 a star male… e questo non mi aiuta!

Kasumi: * sta male e si preoccupa per papà!* Sorellina, se c’è qualcosa che posso fare per te, qualsiasi cosa… chiedila.

Akane dopo una breve pausa: Non mi dispiacerebbe una delle tue torte di mele. Che sta facendo il signor Saotome? chiese sorridendo verso il buffo panda che giostrava con 3 birilli.

Nabiki: voleva intrattenerti, coi suoi giochi *vedo che riesce a farti sorridere ancora, domani dirò a tutti di venire a trovarti, se Tofu ti lascia qui…*

Quasi Akane leggesse nel pensiero alla sorella chiese: quando tornerò a casa?

Happosay spuntò a tratti da dietreo alla porta: Ha detto che puoi tornare anche subito. La piccola Tendo sorrise, il vecchio manico le aveva portato delle rose, ma non si accostò oltre per non turbarla.

Intanto nella stanza attigua…

Tofu: Credo, che anche tu ora, non te la passi molto bene Ranma, vero?

Ranma scosse la testa:lei sta peggio di me, troverò e ucciderò chi osato…*abusarne* strinse saldamente le mani sui calzoni raggrinziti, il ragazzo col codino.

Tofu: comprendo la tua rabbia, ma è proprio d’Akane che ti devo parlare… ora è molto spossata dentro, e ha bisogno del tuo aiuto. Tieni. Gli pose una scatoletta medicinale fra le mani.

Ranma: cos’é?

Tofu: goccine calmanti, se ti sembra più irritata del solito, mettine due ad ogni pasto, ma non è detto che servano, spesso fan di più le parole del fidanzato… inoltre inutile dirtelo dovrà fare il test di gravidanza…(Gli porse un'altra scatola il dottore) all’interno ci sono le indicazioni, non preoccuparti.

Ranma impallidì non aveva pensato alla conseguenza di un bimbo! Oltretutto non immaginava neanche lontanamente che quel pargoletto non fosse “suo”…i suoi occhi s’incupirono *Akane*

Tofu: calmati, non ci sono grosse probabilità che tu diventi padre adottivo(gli poggiò le mani sulle spalle) oh, come sei rigido (gli massaggiò quelle, con le dita)é più elastico lo scheletro della clinica!

Ranma: *come non dovrei esserlo? la mia ragazza è stata… grr! sto esplodendo, io quel tizio l’ammazzo in un modo che non scorderà facilmente.*

Tofu: comunque come ti ho già detto, evitale forti shock se puoi, inoltre lei prima o poi reagirà, la tua Ranma, è una posizione difficile, e ricorda questo…

Appena finì di parlare Ranma esclamò allibito: Che cosaaa?

Dall’altro lato intanto…

Nabiki: Akane, io più tardi devo andare alla polizia,(la ragazza ebbe un brivido freddo, nell’istante in cui sentì la parola polizia) non credo ci voglia andare tu… ma descrivimi quell’uomo cerca… di ricordare.

Tutta la famiglia stava in attesa della sua enunciazione:

Akane: *non è facile, soprattutto perché vorrei dimenticarlo e non ricordarlo…* la sua vista s’offuscò lievemente, si stava trattenendo dal piangere… nella sua mente i flash scorrevano veloci… la sua lotta per scacciarlo e la sua impotenza di fronte alla forza di quello sconosciuto, tutto le sembrava così appannato, pochi era i punti fissi, la strada, il muro che le impediva di passare oltre, l’aiuola…

Akane infine proferì: si, ora ricordo! Disse balzando a sedere sul letto. Aveva un tatuaggio di spada sul ventre, o sulla spalla, era straniero credo, coi capelli biondo cenere fino alle spalle, era buio non so altro…ogni parola emessa dalle sue labbra le sembrò distruggerle l’intestino, come se qualcosa la martellasse ripetutamente in pieno ventre, d’un tratto una supposizione *Oh Dio! E se fossi rimasta in cinta!*

Soun: Ok cara, basta così! Per ora pensa solo a riposarti.Oggi pomeriggio torneremo a prenderti con il cambio

Akane annuì: ora vado in bagno, *voglio fare il bidè.*

Genma panda: BoBo!(cartello) non preoccuparti ci pensiamo noi!

Happosay: allora, ciao Akane, quando torni in te ci *divertiamo come prima* stava per dire ma Nabiki lo gelò con lo sguardo, intuendo il discorso…* vecchio pervertito, non ti smentisci mai!*

Soun: E’ quasi ora, tu (verso la media delle sorelle) e Ranma dovete andare a scuola!

Nabiki: certo papino ma tu cerca di non svenire! Gli mise in mano una bustina di zucchero… Usalo! E così uscendo Nabiki trascinò via anche Ranma.

Nabiki: E’ tardi! Muoviti Ranma! disse con una vocina più acuta.

Ranma: Ma, come parli Nabiki?

Nabiki: faccio le veci d’Akane in sua assenza! Sorrise poi continuò. Se ti fossi deciso a dichiararti prima, questo non sarebbe successo…

Ranma arrossì lievemente: questo che centra?

Nabiki: centra si! Lei non avrebbe litigato con te e sarebbe ancora *vergine*… Anche se omise quella parola Ranma non era uno stupido e la lesse fra le righe, poi Nabiki continuò il discorso, non darmi a intendere che mia sorella non ti tira neanche un po’, non la berrei… vi ho visti insieme. Parlava con l’aria di chi la sapeva lunga… se vuoi vi posso aiutare… Ranma le sigillò la bocca, tappandogliela con la mano.

Ranma: A 1000 yen vero? Finiscila Nabiki, che razza di sorella sei? preoccupati seriamente per Akane una volta tanto… sbuffò come a voler continuare a parlar male della sua insensibilità almeno per altri vent’anni, ma i due erano già arrivati di fronte al Furinkan.

Nabiki: bene! Se è questo che credi, sei un uomo freddo anzi un mezz’uomo freddo!!!Vedrai io aiuterò mia sorella senza spillarti un solo yen! *lo farà Kuno per te, lui paga bene…* corse in classe la ragazza…* chissà cosa le frulla in quella sua testolina intricata* pensò Ranma…

Intervallo, come al solito il banco di Ranma si riempì di presenze femminili…

Shampoo: Lanma? Ti va di uscile con me? Ho pronta una bustina di quelle che ti fan rimanere uomo una volta! (l’aveva già ricattato in passato per cose simili)

Ranma: E che me ne faccio io? no, non vengo!

Ukyo: bravo Ranma diglielo che sono io la tua ragazza!

Kodachi arriva tra un mucchio di petali neri svolazzanti: Ah, Ah, Ah!Quante stupidaggini, Ranma è solo mio!ti ho portato lo spuntino, amore…

Bidello Yokuy: Kodachi, non ne posso più di ripulire i tuoi regalini! Ho gia fatto tutto il corridoio, questi puliscili tu!(gli mette in mano scopa e scompezzino)

Kodachi: cosa! E per cosa ti paga l’autrice della fiction?^_^(scusate ma mi andava di farla pulire… n.d.a)

Ukyo: ma è strano stamani non avverto nessuna presenza ostile… eccetto la tua, Shampoo!

Ranma: Akane non c’è, Nabiki non ve l’ha ancora detto? ieri sera qualcuno ha approfittato fisicamente di lei…

Shampoo: cosaaa?* Ranma e Akane a letto assieme!Crack…* Ranma come hai potuto, e io che ti aspetto da tanto!a me non pensi! lo scrollò Shampoo con Ucchan.

Ukyo: brutto bastardo, mi tradisci?

Ranma: no! che avete capito non è così, è stato uno sconosciuto, un fottutissimo bastardo! Si sfogò il ragazzo, e per la prima volta si sentì più leggero.

Shampoo si sedette sopra a Ranma e l’abbracciò sensuale: mi dispiace, se vuoi tradirla anche tu… Ranma la scalzò: Allora proprio non capite! è stata violentata! urlò così che tutti sentissero, le tre corteggiatrici sgranarono gli occhi, Ukyo balbettò: Non può essere…

Intanto in classe di Nabiki… Kuno: cosa? La mia dolce metà *anzi no, il mio quarto, l’altro quarto è la ragazza col codino!* é stata… poverina, se posso fare qualcosa, qualsiasi…

Nabiki: beh si, ci sarebbe qualcosina, visto che domani è l’ultimo giorno di scuola e iniziano le vacanze, stavo pensando…

Kuno: cosa?

Nabiki: 3000 yen, fece spallucce lei… o niente!

Kuno: sono tanti, ma per lei, andata! ecco i soldi…* E’ un piacere fare affari con te!* pensò Nabiki

Nabiki:…Dunque, tu non hai una casa a Shizuoka, in riva al mare?

Kuno: certo, è di mio padre, ma non la usa da anni…

Nabiki: portala là!così si distrae un po’, facciamo tra 2 giorni, alle 8 a casa tua, penserò a tutto io…

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Capitolo 3
*** Il duro ritorno ***


Il duro ritorno

Nel pomeriggio Akane tornò a casa sua, lungo la strada con Kasumi…

Kasumi: Akane sei strana, a volte ti guardo e sobbalzi…

Akane: Non è niente Kasumi,* è solo che è come se vedessi quell’uomo ovunque… magari c’è solo qualcuno che gli somiglia!* Akane le sorrise ingannevolmente *non voglio preoccuparla*

Kasumi: Nabiki è gia andata alla polizia... vedrai che lo troveranno…

Sera nel giardino dei Tendo qualcuno si allena e sfoga tutta la sua rabbia contro un fantoccio di legno…

Ma Akane sei troppo dura nei movimenti, rilassati! era una calma voce maschile, Akane si voltò: Kuno, che ci fai tu qui? chiese asciugandosi il volto irrigato dal sudore.

Kuno: sono venuto per darti queste… le porse un mazzo di rose rosse…

Akane: grazie mille, sorrise.

Kuno: spero ti riprenda, se vuoi ti posso cullare fra le mie possenti braccia e proteggerti da chiunque. Fece per avvicinarsi ma Akane lo fece orbitare in aria con un pugno.

Akane:No! In quel medesimo secondo Ranma le balzò davanti.

Ranma: mi sembri stanca…

Akane: sto bene, combatti! Ma senza aspettare la risposta del fidanzato, cominciò da sola il duello, Ranma non era affatto affaticato e scansava le sue mosse agilmente.

Akane: attacca anche tu, sennò come faccio a difendermi *da quelli*

Ranma: non è un combattimento alla pari ti batterei in un attimo se volessi.

Il ragazzo si fermò e tirò la scatoletta del test ad Akane, lei la fissò attentamente.

Ranma: il dottor Tofu ha detto che devi farlo è un pap-test.

Akane deglutì continuando a fissare Ranma: non c’è altro? Alzò il mento e lo sguardo verso il fidanzato * del tipo, mi dispiace vorrei esserti stato più vicino a quest’ora forse sarei io il padre, oppure in ogni caso ti voglio bene e niente cambierà fra di noi?*

Ranma: No nient’altro *Tofu mi ha detto questo, ma perché ha quell’espressione mesta?*

…silenzio interrotto soltanto dal rumore fioco del vento che passa fra le orecchie…

Kasumi: E’ pronto!

Tutti sono ai loro posti a tavola mangiando di gusto quello che Kasumi ha cucinato per loro, finché una cinese irrompe nella calma di quel momento.

Shampoo:Lanma! Sono qua amole!

Kasumi: Shampoo, buonasera qual buon vento?

Shampoo sorridendo: la nonna mi ha detto di dare queste vitamine al maschiaccio…

Akane: Chi è il maschiaccio? Ma Shampoo non rispose era troppo occupata a stringere dal dietro la testa di Ranma con i suoi lunghi bracci… Akane si trattenne dall'insultarla pubblicamente.

Akane:* quando si appiccica è simile a un polipo coi tentacoli, non la stacchi neanche a forza!*

Nabiki: piuttosto siamo sicuri che siano realmente vitamine? accusò la media fra le sorelle…

Shampoo balzò in piedi staccandosi dal ragazzo e mettendosi una mano al petto: Giurò sul mio onore di amazzone, che sono semplici vitamine per dar forza, non c’è gusto a gareggiare per Ranma con Akane ridotta così!

Akane: così come, scusa?

Shampoo: beh, sei testarda se ci speri ancora, ma tanto Ranma sarà mio!

Akane: Parole e parole, sei capace solo a blaterare!

Soun afferrò la figlia al polso prima che scattasse: no, devi riposarti per oggi… Intanto Shampoo era tornata in collo al “futuro marito”.

Shampoo:* io almeno ho il coraggio di abbracciarlo *Lanma, lasciamo stale Akane e usciamo!

Ranma: ora basta Shampoo… su staccati * non voglio che tu faccia così davanti ad Akane*

Era veramente troppo… Akane prese le rose portategli da Kuno e stava per uscire quando...

Ranma: quelle chi te le ha fatte?

Akane: Kuno, almeno lui si interessa… non finì il discorso appena sussurrato.

Detto questo Akane salì in camera sua lasciando Ranma a un palmo di naso controbattere con l’amazzone in salotto…

Akane entrò nella sua camera e gettò nella scrivania i fiori di Kuno.

*Ranma! Non lo sopporto più, quando si deciderà a dirci una volta per tutte a chi di noi è interessato?*

Akane sprofondò nel materasso * ma poi ora ho decisamente altre cose a cui pensare* guardò la scatola del test…* e sono così stanca * cercò d’assopirsi, ma era troppo nervosa, ogni minimo rumore le faceva un eco opprimente nella mente, Tic, Tac, Tic, Tac, Tic…* dannato orologio, forse è meglio se scendo a fare un bagno rilassante…* si decise e finalmente scese in bagno, Kasumi era uscita a fare spese in un alimentare notturno, infatti doveva comperare un po’ di spesa arretrata, Nabiki era uscita poco prima, per andare a dormire da un’amica di scuola, insomma oltre a lei in casa c’erano solo gli uomini, ovvero Soun, Genma e naturalmente Ranma… Happosay nonostante tutto quel che le era successo, si dava alle solite scorribande notturne!

Akane entrò, si spogliò e mirandosi allo specchio rimase inespressiva, la figura che la rispecchiava non le sembrava che le appartenesse minimamente… in quel giorno, ogni suo gesto le sembrava costruito… lo faceva perché sapeva bene che, sarebbe scoppiata da un momento all’altro senza un po’ d’auto-controllo.

Akane: * ora lavarmi è ancora più difficile… se ripenso alle mani di quello sul mio corpo… uff!Maledetto!

potevo evitarlo se non fossi uscita a seguire P-chan, ma non potevo fronteggiarlo... era forte, troppo forte per me, ma ce l’ho messa veramente tutta? Io lottavo sì, però quando non ce l’ho fatta… pensavo a Ranma?!...ma guardati, fai schifo, sei lo straccio di te stessa!Fianchi larghi, fianchi larghi!*

Akane: Bastaaa!urlò senza accorgersene e fece cadere con rabbia, tutti i prodotti da bagno dalla mensola, le parve che il suo self-control si fosse frantumato e non solo quello… pezzi di vetri di profumi, lozioni, saponette, tutto era caduto ai suoi peidi!Si ripiegò su se stessa in posizione fetale… Intanto gli uomini della casa erano tutti fuori dal bagno preoccupati.

Soun: figliola, stai bene?

Akane: si ouch!…*anche il vetro sul piede adesso!* si tolse piano la scheggia.

Genma:figliolo, vai tu a vedere…

Ranma:che?

Soun: infondo sei il suo ragazzo no? mi fido di te… detto questo con un calcio lo sbatté dentro…

Ranma rimase fermo a 3 passi da lei:Akane, ma che è succ… non fa niente, dai! non piangere.

Akane alzò la testa: Non sto piangendo baka! E poi vattene! Tu non sei meglio di tutti gli altri uomini! Disse con aria inferocita.

Ranma non si mosse d’un passo, allungò il braccio verso l’appendiabiti e le tirò un asciugamano abbastanza coprente…

Ranma: vuoi che mi trasformi in donna?

Akane scosse il capo: rimani sempre tu, anche da Ran-chan.Sorrise in un modo che lo fece trasalire.

Akane: *non è vero che sei uguale a tutti gli altri, tu…*

Ranma: vieni via di lì, ci sono i vetri. Continuò calmo lui, mentre un Akane discinta sotto i suoi occhi si alzò e si rivestì con l’asciugamano, lui arrossì, uno sguardo sfuggevole, com’era bella...

Akane s’avvicinò: non riesco… a fare il bagno. Finì con le guance color ciliegia, c’aveva messo molto a dirlo e pensava ad una risatina in risposta dal compagno, che invece le disse solo:

- Fa un po’ come vuoi, ma lavandoti ti toglierai le manacce di quel tizio di dosso…- ora arrossì vistosamente. Akane: * quanto vorrei che quelle mani fossero state le tue…* Non è facile tornare quella di prima, disse la ragazza.

Soun che non sentiva nulla dal fuori… si decise: tutto bene lì?chiese impaziente.

Si papà! rispose la minore delle figlie…Ranma: beh, io ora vado a prendere una scopa e del disinfettante per il tuo piede. s’inclinò a guardarlo meglio* non mi pare grave*

Ranma stava per uscire quando, si sentì afferrare sulle spalle dalle mani di lei, come si trattiene un volatile con gli artigli al ramo, poi si sentì stringere dal dietro *grazie Ranma*

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Capitolo 4
*** Linea su o linea giù? ***


Linea su o linea giù?

Non era una delle solite strette che Ranma era abituato a subire, dalle altre spasimanti, quello d’Akane era un abbraccio passionale, non opprimeva il ragazzo con le sue forme lei, semplicemente lo legava a se con tenerezza e Ranma avvertiva i battiti d’Akane tramutarsi in mille brividi nel suo dorso e pestargli coi suoi nel petto…si sentiva avvampare dal caldo, la ragazza invece s’era abbandonata al suo busto come su di un morbido cuscino, quasi con la paura che le sfuggisse dalle dita e non accennava a volersene liberare...

Ranma:A…Akane? *pensa al dottor Tofu Ranma…*

Akane: mmh..* lasciami stare così ancora un po’…*era visibilmente scocciata quando lo lasciò.

Ranma: non dovevi far il bagno l’acqua si fredderà! * i miei bollori non credo…*

In quel mentre Kasumi aprì la porta con la scopa in mano…i due si divisero in due diversi lati…

Kasumi: scusatemi, sono tornata ora e mi hanno detto che c’è da pulire…*oh, che macello Akane dev’essere furiosa, ma a giudicare da prima, Ranma l’ha calmata…*

Akane: perché sorridi?

Kasumi: ho niente pensavo…ti vado a prendere il disinfettante dopo che avrò finito.

Cominciò a spazzare lei per terra.

Ranma: beh, dato che ci sei tu, io vado…uscì veloce il ragazzo sospirando, l’aveva scampata proprio bella…

Fatto quel tanto osannato bagno, Akane risalì in camera sua, e notò un biglietto fra le rose di Kuno, l’aprì e lesse: Dolce Akane, dopo questo triste inconveniente il mio amore per te non è cambiato (lei rabbrividì) ti aspetto con impazienza dopo domani! il tuo Kuno.

*Che significava ti aspetto dopo domani?Forse Nabiki ne ha combinata una delle sue? Stanotte non posso saperlo di certo, lei è via* pensò mentre si infilava tra le coperte e finalmente s’assopiva.

Era mattina, l’ultimo giorno di scuola Ranma, Nabiki e Akane rimasero a casa, dato che sapevano che nell’ultima lezione si faceva ben poco o al più c’era una gavettonata generale e Ranma a maggior ragione non aveva alcuna voglia di andarci…

Così mentre Ranma e Genma s’allenavano nella palestra un ombra oscura entrò in salotto…

Nabiki:ah! Sasuke mi hai fatto prendere un colpo, non devi entrare di soppiatto come un samurai, chiedi il permesso, prima!

Sasuke: ahm, scusa(torno indietro) è permesso? SDEONG! Nabiki e Akane caddero per il suo orribile sarcasmo, mentre Kasumi rise di gusto…

Kasumi: vuoi un po’ di zuppa di ramen, Sasuke?

Sasuke: no grazie, il mio padroncino mi ha incaricato di parlarti Nabiki.

Akane: * strano che vorrà? *

Notando lo sguardo serio della minore Nabiki esclamò: Ah già! Voleva quelle foto!vieni in camera mia Sasuke!

Sasuke: ma quali foto…(sguardaccio di Nabiki) ah, già quelle foto!andiamo…

Si diressero in tutta fretta in camera di Nabiki.

Akane li avrebbe seguiti se non avesse sentito delle urla provenire dal dojo…

Genma appena fuori dalla palestra:ah, che femminuccia che ho allevato!

Ran-chan seduta nel laghetto: mi hai preso alle spalle…femminuccia a chi?vecchio rimbambito! tutto sembrava normale fin qui…ma fra i cespugli fece capolino P-chan!

Akane: P-chan!dov’eri finito!

Ranma: guarda che si perde, ma ha la pellaccia dura.

Akane. Smettila di parlarne come se fosse Ryoga!lui è P-chan!oh ma sei tutto sporco, poverino…vieni che ti faccio il bagno.

P-chan: CROCK!sgrunt, sgrunt!!!(si stava dimenando)

Ranma:no! *questo sarebbe uno shock troppo grosso per lei!* lo lavo io questo maiale.

Akane: ma da te non và mai…invece con grossa sorpresa d’Akane, P-chan corse verso il ragazzo e insieme andarono in bagno, Akane tornò in salotto.

Kasumi: Akane? Hai fatto il test?

Akane: non ancora…

Kasumi: che aspetti?sai che se sei in cinta, non puoi prendere medicinali? Neanche le vitamine di Shampoo…

Akane: Hai ragione…*Acc…se fossi davvero incinta, sono così stanca! come la prenderebbe Ranma?lo terrei…o no? Uffa, vorrei sapere la risposta…*

Kasumi: ti ho preso la scatola, tieni…ci dovrebbero essere le istruzioni, ma a quanto poco ne sappia si vede una linea, se è su è positivo, se è stesa giù è negativo…

Akane prese il contenuto e s’incamminò verso il bagno da cui provenivano forti rumori…

*ma non ci sono Ranma e P-chan? Beh, gli chiederò d’uscire!ho da fare infondo*

che casino! Ranma se stai trattando male P-chan, io ti strozzo!*

Intanto nel bagno Ryoga: E’ bollente!

Ran-chan: scusa P-chan

Ryoga:non chiamarmi così, piuttosto è vero quello che dicono in giro, Akane è stata…

Ran-chan: si

Ryoga: Ma come, e tu non l’hai protetta? Cominciò a colpirlo lui.

Ran-chan: guarda che è anche colpa tua! se quella notte non fossi fuggito lei..

Ryoga: * cosa ho fatto?Akane…* non cambiare argomento…

Akane entrò in quel mentre, un tornado l’avvolse, i due erano usciti dalla finestra.

Da Nabiki frattanto:

Sasuke: il mio padroncino voleva assicurarsi che ti ricordi del patto Nabiki…

Nabiki: si certo, domattina alle 8…disse con noncuranza.

Sasuke: bene altrimenti (le lanciò dei coltelli tutt’intorno alla sua sagoma)

Nabiki: ma che…

Sasuke:questo è un avvertimento!ah!ah!ah! uscì saltellando dalla stanza…

Akane: fatto! Respirò profondamente…Ora devo attendere un quarto d’ora!Tic-Tac, Tic, mi sembrerà infinito devo fare qualcosa per passare il tempo.

La ragazza andò in cucina dalla sorella…

Kasumi: allora? La sua voce tradiva un po’di ansia.

Akane: ancora 10 minuti…ti aiuto ad affettare le carote, si mise in posizione da cuoca…

Kasumi: sai, ultimamente sei migliorata…disse osservando la sorella che tagliuzzava…Una volta le tagliavi tutte torte, e spigolose, adesso sono un po’ più tonde. Sorrise.

Akane: ma sempre torte, non sapevo che m’osservassi così tanto Kasumi, sono contenta!un giorno diventerò brava come te!

Nel parco intanto…Ryoga: Ranma dove sei finito?fatti vedere codardo!

Ran-chan accovacciato sopra un lampione: mi spiace Ryoga ma ora non ho tempo per te, è quasi ora di pranzo, balzò indietro verso la casa…

Akane: TA-DAN! fece mettendo l’insalata mista in tavola.

Ran-chan: e quella cos’è?

Genma: sembrerebbe insalata…

Happosay: credo che andrò a trovare Ucchan!sguardaccio di Akane: cosa?

Kasumi: Akane è l’ora va a vedere il test!

Tutti gli sguardi erano rivolti verso di lei, persino il maestro Happosay era rimasto a tavola, Akane s’alzò e s’allontanò a controllare…

Ma l’attesa era lunga e Akane non tornava…

Nabiki: Ranma va a vedere

Ran-chan: sempre io sbuffò lui, cioè lei.

Nabiki: beh, è figlio tuo, quasi…le sfuggì un pensiero ad alta voce. Ran-chan s’irrigidì, poi continuò a camminare attraverso il lungo corridoio.

Ran-chan: Akane allora?

Akane si voltò con gli occhi lucidi verso il ragazzo…

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Capitolo 5
*** Si parte... ***


Si parte…

Akane: non si capisce ancora uff!Tu non sei impaziente?

Ran-chan: certo, questa situazione non piace neanche a me, che credi?

Akane: che disonore al nome dei Tendo, se fossi incinta…*prima del matrimonio* sussurrò tristemente lei.

Ran-chan: Suvvia, saresti una bellissima mamma… rispose impacciato lui.

Akane: mi prendi in giro ora? Non so' nemmeno se lo voglio, eppoi sarei ancora più brutta! Col pancione gonfio e i fianchi ancora più larghi! Era in preda allo sconforto e una lacrima le rigò quel volto candido.*No,che ho detto?*

Ran-chan: Ma dai non dirmi che credi a quella storia…ti dico così solo per farti arrabbiare!

Akane: baka, e ti diverti?

Ran-chan: ma dai se il 99% dei nostri discorsi finiscono in litigi… ora ascoltami, i tuoi fianchi vanno bene…sono proporzionati, e qui tossì, al resto!

Akane s’asciugò con una carezza: * allora non mi trova brutta? litiga con me per starmi vicino…*

Ran-chan: e inoltre, arrossì, ci sono sempre io e ti sp *oseserò se è necessario,* stava per dirlo, ma Akane lo interruppe proprio sul più bello.

Akane: nooo! Aspetta!!! agitò le braccia quasi fossero due turbine, poi preso un secchio, vi versò dell’acqua calda e la tirò alla povera Ran-chan. Ridimmelo così!

Ranma: come sei diventata espansiva!accusò lui…Akane credo abbia fatto! le indicò il campione del test…

Nabiki fece capolino con il resto della gente di casa: quanto ci mettete?credevamo, voleste farne un altro di bimbo…i due la gelarono con uno sguardo.

Soun: allora, c’è o non c’è questo frugoletto?

Akane: linea giù, non sono in attesa!sospirò felice la ragazza, l'incubo poteva dirsi terminato.

Genma: E io che c’avevo fatto la bocca…

Ranma: papà!

Genma: beh, era anche l’unico modo per incastrarvi in un matrimonio.

Soun: già, ma ora il nome dei Tendo è salvo…

Happosay: Akaneee! posso tornare ad abbracciarti, senza rimpianti! Si lanciò il vecchio, che prese il suo calcio in piena faccia…Akane: quando mai ti ho concesso di abbracciarmi!?

Kasumi: io sento caldo, usciamo dal bagno o la parete esploderà, sono contenta per te sorellina, vado ad avvisare il dottore...

Nabiki: forse è meglio, che non ci vai di persona… sarà impegnato col lavoro, mm..telefona.

Kasumi: hai ragione farò così!(sospiro generale)

Ormai il sole picchiava forte e incontrastato nel cielo, erano le 16 del pomeriggio, Akane e Ranma erano usciti a fare la spesa per Kasumi.

Una bicicletta lo travolse, Ranma alzò la testa dal bollente asfalto: Shampoo!

Shampoo:niao Lanma!

Akane: ciao Shampoo, si fece notare anche Akane.

Shampoo: che ci fai, qui? non sei in dolce attesa? chiese curiosa.

Akane: no, a quanto sembra. Incrociò le braccia.

Mousse:ora basta Shampoo, dobbiamo tornare al ristorante… l’afferrò un braccio.

Akane: io non sono Shampoo, mettiti gli occhiali!CIAF gli tirò un ceffone.

Da Ranma venivano strani brontolii.

Shampoo: Lanma ti va di mangiare al Nekohanten, offro io!

Mousse: noo

Shampoo: tu zitta, papela… gli gettò un bicchiere d’acqua…

Mousse: qua, qua, qua!!!

Akane: poverino, come lo tratti! sguardi di fuoco tra le due.

Ranma: Ok Shampoo, ho proprio fame, Akane vie..?ops…

La ragazza s’era gia voltata con le borse e aveva fatto retro-front, sapeva bene che con la cucina non se la cavava bene, come Ukyo e Shampoo e non andava certo a mangiare dalla concorrenza, e poi così Ranma sapeva che era contrariata...

Al ristorante…

Obaba: così, futuro marito, non è in cinta? bene, ne sono felice * rischiavamo un altro matrimonio, per un pelo di gatto…* prendine di più offro io.

Ranma: oh, grazie la sua cucina è meravigliosa Obaba!

Shampoo: vieni più spesso allora. Sorrisino.

Mousse papero aleggiava : qua!qua!

Shampoo: calmati Mousse, o stasera serviremo oca arrosto…

Mousse:singh, singh…

In quel mentre entrarono Sasuke e un Kuno euforico…

Kuno: voglio tutto, il menu della casa!

Shampoo: subito, arrivo tra un attimo.

Ranma si avvicinò: Kuno, come mai così allegro?

Kuno: la mia fortuna è immensa, rispetto ad un miserabile come te…

Ranma si girò verso il servitore, Sasuke: sta solo cercando di dire, che Nabiki ha telefonato e gli ha detto che non solo Akane, ma anche la ragazza col codino verranno domani in vacanza con noi…

Obaba:* interessante! *

Ranma: che!

Intanto in camera d’Akane: Nabiki, che cosa stai facendo al mio armadio!quelli sono i miei vestiti!

Nabiki: lo so, lo so! ti preparo la valigia.

Akane: E per dove partirei, scusa?

Nabiki: Al mare, per Shizuoka, ti ho organizzato una bella vacanza, ti servirà!

Akane: Ma…

Nabiki: niente ma! Viene anche Ranma con te…la ragazza arrossì, non ti preoccupare non sarete da soli!

Akane: ah, venite anche Genma, tu, Kasumi e papà?

Nabiki scosse la testa continuando a fare i bagagli: no… lo vedrai, ma non preoccuparti, ecco fatto, chiuse la cerniera, domani vi accompagno io.

Il mattino seguente…

Nabiki: sveglia Ranma è ora! vestiti…

Ranma: guarda che non c’è scuola…

Nabiki era costernata da un aura viola fiammeggiante: MUOVITI!

Ranma, mentre si metteva la casacca: *alle volte mi ricorda suo padre!*

Una cinquecento color panna, li lasciò tutti e tre di fronte ad una casa nota… Nabiki aprì il cancello lasciando scorgere dall'aktra parte i proprietari.

Akane: ma questa è casa di Kuno.

Kodachi: Ranma, amore! Ci sei anche tu! sapevo che non potevi starmi lontano… uhuhu! l’abbracciò mentre lui cercava di staccarla con un piede.

Kuno: Nabiki!mi avevi detto che sarebbe venuta la ragazza col codino!

Nabiki: Viene solo se c’è lui, indicò Ranma.

Kuno: Saotome, ti odio… tirò fuori l’inseparabile spada lignea cercando di colpirlo, invano.

Sasuke: Ok signorini, io intanto prendo i bagagli.

Nabiki: divertitevi!!! era gia scomparsa in una coltre di fumo.

Akane: Nabiki! le urlò dietro seccata.

Kuno ritornato in se: bene, Sasuke ha gia messo in macchina i nostri e i vostri bagagli.

Kodachi: si parte!!!Ranma tieniti stretto a me se hai paura…

Akane blu di gelosia: guarda che lui non soffre il mal d’auto!

Ranma: Ma chi me l’ha fatto fare…

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Capitolo 6
*** P-chan è... ***


P-chan è…

Arrivarono di fronte alla casa, anzi alla villa, Sasuke dichiarò che c’erano due ciuchi e cinque stalloni purosangue nella stalla, il giardino era immenso, c'erno poi due sale da pranzo, una per allenarsi, attrezzata per la ritmica di Kodachi, ben quattro bagni, la cucina, otto camere da letto, un ascensore e addirittura la piscina! beh, non che servisse, dato che erano a due passi dal mare… Dopo aver sistemato i bagagli nelle camere, Akane scoprì che la sua aveva la stanza da bagno dentro, ed era di fronte a quella di Kodachi, poco distante da altre due toilette, mentre le stanze dei ragazzi erano al piano di sotto.

Stavano tutti mangiando quando…

Akane: sbalorditivo! questa sala ha delle bellissime mattonelle d’orate e invece della carta da parati è ricoperta di specchi…

Kodachi: già li ho fatti mettere io, rispose Kodachi, mentre continuava a specchiarsi.

Ranma:* che vanitosa!*

Un Sasuke in frac serviva a tavola: desidera altro sushi signorino?

Kuno: no, basta così, sono pieno.

Kodachi: dove li portiamo oggi fratellino?io avevo in mente un pic-nic… cucino io è ovvio!

Ranma: ma, non sarebbe meglio una gita? *non ho voglia d’avvelenarmi*

Kuno: Già, andiamo alle grotte “Moru-mory”(p.s.= l’ho inventato il nome)

Kodachi: ma è lontano…Insisto! facciamo il pic-nic!

Sasuke: ffettivamente le grotte sono distanti, posso consigliarvi di andarci a cavallo? s’intromise Sasuke.

Akane, mentre si puliva la bocca col tovagliolo: a me sembra un ottima idea!

Kuno: allora è andata, andremo alle grotte Moru-mory!

Nel pomeriggio i quattro giovani si ritrovarono nel giardino, le ragazze s’erano vestite a tutto punto come delle vere cavallerizze, Kodachi aveva persini il frustino, indossava un copricapo viola, una camicia bianca con foulard lilla legato sotto il mento, calzoni neri e stivali del medesimo colore. Anche Akane indossava un copricapo color pece, un foulard rosso vivo,la stessa camiciola bianca, pantaloni rossi e stivali neri di pelle…

Kuno (ad Akane): mia principessa, sei bellissima oggi!

Akane: d’avvero?

Ranma: tsk! * fa la smorfiosa con Kuno ora! anche se questo vestito e..quelli maschili in genere… le donano…*

Akane: che hai? sembri imbambolato!

Ranma scosse forte il capo: niente!...

Kodachi lo interruppe: allora andiamo?

Akane:comunque io non so cavalcare…

Ranma: non ci vuole una scienza!

Kuno le fece un baciamano, lei spostò la sua: se vuoi puoi venire con me, dolce Akane…

Akane: beh… credo che andrò con Sasuke.

Kodachi: ma Sasuke è pieno di roba, il suo ciuco non reggerebbe* vai con Kuno! così io e Ranma...*

Sasuke: perché devo portarli io tutti questi cestini da mangiare… li raggiunse l’indaffarato il servitore.

Ranma: se proprio non sai che fare…*vieni con me*

Akane risentita: no grazie! vado con Kuno.

Fa un po’ come ti pare rosicò Ranma… Kuno: Ranma mangia la mia polvere, partì veloce, con in sella Akane!

Kodachi: fratello aspettaci, Ranma siamo soli… Ranma? Ma Ranma era già partito sul suo destriero.

Arrivarono galoppando di fronte all’entrata principale delle grotte Moru-mory.

Bigliettaio:buon divertimento…

Sasuke:* ma perché io devo star qua a badare ai cavalli?*

Che posto scuro, commentò Akane mentre s’inoltravano in una delle tante gallerie sotterranee.

Kuno: non preoccuparti Akane ci sono io con te, conosco bene questi cunicoli è la terza volta che li facciamo… conoscete la leggenda Moru-mory? I fidanzati risposero di no.

Kodachi precedette il fratello e cominciò a raccontare: Dunque, si narra che un tempo un grosso e raro bruco carnivoro, Moru-mory appunto, sconvolgesse la cittadina distruggendo case, bestiame e raccolti, finché un giorno un valoroso guerriero lo sigillò nella parete principale di queste grotte, che altro non sono che cunicoli scavati dal mostro.

Kuno: eccola!questa è la parete dov’é stato sigillato Moru-mory.

Ranma:tsk, stupide leggende… continuò ad inoltrarsi…

Akane: Ranma ATTENTO!

Niente da fare Ranma cadde in una acquitrino diventando Ran-chan, Kuno la illuminò con la torcia.

Kuno: la ragazza col codino!!! sapevo che non mi potevi stare lontana…

Kodachi balzava di qua e di là disperata: dov’è il mio Ranma?

Ran-chan intanto era inseguita da Kuno: lasciami in paceeee!!! Si girò per notare quanto gli fosse distante e sbatté sulla parete facendone staccare il sigillo… Un grosso boato… poi la parete laterale venne meno…

Dalla nebbia della frana uscì un estraneo.

Akane: AAAH!...Ryoga sei…tu? Ryoga: sono già a Tokyo? Akane! ma il quadretto commovente fu interrotto, il soffitto della galleria stava cedendo sopra le loro teste era Moru-mory! Un orribile bruco zigrinato e peloso lungo circa 1km…Lo schivarono e Kuno lo attaccò squarciandolo in due con la spada, ma quello che ne usci furono due Moru-mory!!!

Ran-chan: stupido! non lo sai che se lo tagli in laterale, un baco rimane vivo? Devi centrarlo in mezzo alle cellule! sbrindellarlo insomma!

Kodachi gli lanciò contro la sua frusta, ma il bruco si voltò verso di lei e le morse il braccio e l’avrebbe staccato se Ran-chan non fosse intervenuto proteggendola…

Aiutooo, era Akane l’altro bruco la stava inseguendo* com’è viscido, lascia una scia puzzolente!*l’aveva quasi raggiunta quando Ryoga lo frantumò con la tecnica esplosiva…Akane: grazie Ryoga!

Intanto Ran-chan stava reggendo una Kodachi svenuta portandola al fratello, quando si girò stava per essere divorato dal mostro, ma prima che potesse fare la tecnica delle castagne quello tornò sotto terra scavandone un’altra galleria…

Akane: usciamo, presto!

Ran-chan: voi andate, io sistemo il mostro, o tornerà a far danni…

Akane: io non me ne vado, se non vieni anche tu!/font>

Ran-chan: non accetto repliche! la spinse fuori, verso Ryoga appena prima che rispuntasse il mostro e che lo finisse con la tecnica esplosiva… Akane: *Brutto stupido!*

Quando finalmente stavano per uscire tutti fuori, Ran-chan compresa, accadde qualcosa di veramente sconvolgente, Ryoga mise un piede in fallo e finì in una di quelle acque stagne dei cunicoli sotto gli occhi di tutti, specialmente quelli di Akane…

Akane: Ryoga…è sparito i suoi vestiti…Ryoga era scomparso, sotto i suoi vestiti si nascondeva P-chan! P-chan: TU-TUM!*non voglio che lei mi veda…*

Ran-chan prese i vestiti facendo attenzione che non si vedesse il maialino: ah!ah!ah! quel burlone è scomparso con un trucco!!!* che shock sarebbe, se Akane lo scoprisse!* Uscirono fuori.

Akane: dalli a me! Fece Akane, che prendendogli i panni risoluta fece cadere P-chan…

Akane sbiancò: non può essere…Ryoga é… P-chan!

P-chan scappò via piangendo!

Akane si girò verso Ranma:E tu lo sapevi…

Ran-chan: io te l’ho detto tante volte…

Akane:* ho dormito tante sere con Ryoga appiccicato al mio seno!Ryoga che è così gentile con me, non mi ha mai detto niente? *...Kuno: come? dov’è Ryoga?io non ci capisco più niente.

Calcio di Ran-chan: povero Kuno è troppo per quei due neuroni che ti ruotano nel cervello!

Akane: torniamo indietro Sasuke, si mise con lui sul somaro…

Kodachi: ahi che male! si toccò il braccio, Ranma si girò appena in tempo per vederla andar via…

Ran-chan: aspettaaa!

Era tardi, ormai Akane aveva colpito quel ciuco che aveva cominciato a trottare di gran lena.

Sasuke: qualcuno mi salvi, padronciniiiiiiii…

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Capitolo 7
*** Qualcosa da dirti ***


Qualcosa da dirti

All’orizzonte d’un tiepido tramonto un’ombra face goffamente capolino, era il somaro, che portava Akane e Sasuke alla villa…dietro di almeno un’ora da loro Ranma, Kuno e una medicata Kodachi, seguivano la stessa strada.

Arrivati alla villa Sasuke si portò nella cucina, era ora che cominciasse a preparare la cena…mentre Akane s’accascio nell’altalena del giardino, quando all’improvviso il cancello s’apri!Qualcuno come guidato per mano dal destino, era finito dove non voleva…

Ryoga: scusate sapete *dirmi la strada per Tokyo?* non finì nel vederla, i suoi occhi s’illuminarono.

Akane:*com’è tornato in se?non ho voglia di chiederglielo*

Ryoga: Akane, io voglio spiegarti…

Akane: non sono sicura di volerti sentire,dopo quello che hai fatto.

Ryoga: O qualcosa da dirti…così iniziò col raccontargli la storia delle sorgenti maledette, dove era caduto per colpa di Ranma e finito quasi in pentola per merito d’uno strano panda…

Akane. Mi dispiace, so quanto sia dura convivere con la maledizione, ma questo che c’entra con noi, perché non me l’hai detto?

Ryoga: temevo che un giorno avremmo fatto questa conversazione…Akane, tu sei stata la prima ragazza…che in tutta la vita sia stata, gentile con me…iniziò per caso con P-chan, io non volevo dirtelo, che avresti pensato di me?

Akane: che sei un pervertito!

Ryoga: ti chiedo perdono, ma io non potevo rivelarti la mia identità, perché io..io…TI AMO, dal primo momento in cui mi hai sorriso…

Akane:* perché mi viene in mente Ranma?*

Ryoga: E dormire con te anche se ingiustamente è stato come stare in paradiso per un po’…ma era giusto che cadessi giù prima o poi…

Akane: Ryoga io…prese le mani al ragazzo.

Ryoga: voglio essere sincero con te, d’ora in avanti! anche se, ora non merito il tuo rispetto, mi vergogno da morire…una lacrima scese sulla guancia del ragazzo.

Akane: E perché dovresti? Sono i tuoi sentimenti, non puoi controllarli anche se io non li posso ricambiare…ti perdono, ma non dormirai mai più con me...* addio mio piccolo P-chan*

Ryoga: grazie Akane *è stato come togliermi un peso, mi sentivo sporco…*(sporco porco:=)

Ran-chan: Ryoga che ci fai qui?scusate, ho interrotto niente?

Ryoga: no, stavo per andarmene.

Akane. Si, ti accompagno al cancello.

Kuno: dopo vieni in sala, c’è la cena…Kodachi va un po’ a riposare…

Kodachi: sono stanca, oh Ranma! fece finta di svenire quella…Ranma s’appresto a riprenderla, Akane tornata li osservava la scena con disappunto.

Ranma: ti accompagno alla tua camera…Akane:* sempre gentile con le altre, con me?*

Poco prima che Sasuke servisse la cena, Ranma andò in cucina…

Ranma: pss, Sasuke! Dov’è il piatto d’Akane?

Sasuke lo indicò e Ranma vi mise col contagocce “due piccole dosi”.

Sasuke: cosa sono?

Ranma: goccine calmanti,me le ha date Tofu, Akane di recente, alterna troppi sbalzi d’umore, poi dopo lo shock di P-chan è fuggita a quel modo.*Devo stare più attento*

Sasuke: ah, capisco…

Ranma: ora torno di la Sasuke…

Dopo la cena i 5 si congedarono a vicenda tornando nelle loro stanze, era la prima sera dopo “quell’evento” che Akane passava lontana da casa, ed anche se si sentiva al sicuro lontana miglia e miglia da casa, non riusciva ad assopirsi in quel letto…

Eéong… la porta s’aprì leggermente.

I rumori di quella villa immensa le ricordarono quelli di casa…

Tic-Tac-Tic-Tac,Deeen, Deeen, Deeen! erano le 3, l’orologio a pendolo lungo il corridoio continuava a consumare l’udito ancora sveglio d’Akane…

Akane: *basta voglio, dormire, solo dormire!smetti di suonare!voglio addormentarmi…ah, se ci fosse Ranma con me!farei sogni tranquilli…ma che dico, non riuscirei ad assopirmi neanche con lui accanto, sempre che lui volesse. *le sue membra s’intorpidirono e finalmente le palpebre pesanti si chiusero, stava sognando, una galassia, le stelle…e lei li, sdraiata sull’erba odorosa.

Poi una voce si fece strada dentro di lei: *lui non ti vuole bene, è costretto a stare da te…a casa tua per vivere, ti ha mai detto che ti ama come Ryoga?*

*No lui, non l’ammetterebbe mai, ma quando ho bisogno c’è* *Però è sempre a mangiare dalle altre, è molto corteggiato…lui non ti vuole, io si…*la voce prese forma umana dietro alle sue spalle… *No, non è vero lui è mio, e te lo dimostrerò!!!* scappò via e scivolò all’indietro sbattendo addosso a lui…

Akane si svegliò, era tutta sudata, un incubo orribile con la voce e l’uomo che l’aveva lentamente distrutta *Akane, scaccia via questi pensieri, lui non è qui *

Si mise il costume, oggi, sarebbero andati in spiaggia tutto il giorno, una maglietta blu con sopra la salopette con i calzoni a tre quarti e i sandali, poi via! scese le scale di corsa.

Sasuke: Ben alzata, signorina! Ecco la colazione, depose la ciotola sul tavolo.

Akane: grazie Sasuke. Kuno, Ranma e tua sorella?

Kuno: dormono ancora...chiamo Ranma.

Akane: vado a svegliare Kodachi allora.

Ma non credeva di trovarli insieme nella stanza di Kodachi e per di più nello stesso letto!

Akane: Ranma!!! *e dire che ieri sera ho pensato di dormire con un baka come te!*

Ranma si stirò:ohm…che c’è?

Akane: e me lo chiedi? Ranma si voltò:AAAHHH!Ko, Ko-dachi?

Kodachi: oh Ranma! L’abbracciò.

Ranma: guarda che, deve avermi addormentato, quando sono venuto a riportarle il frustino!

Akane: si come no, comunque noi abbiamo già mangiato e andiamo al mare ora…

Ranma balzo in piedi e l’afferrò: t’assicuro non…CIAF(ceffone)Akane:* te la sei voluta*

Ranma con la gota gonfia come un melone: violenta…

Kuno entrò in quel momento: vestitevi e fate colazione, si va in spiaggia.

Ranma. Ok, vado un attimo in camera non mi sento tanto bene, credo mi sostituirà Ran-chan…*che strazio i costumi da donna, accidenti*…Kodachi:Nooo!

Arrivati alla spiaggia i fratelli posizionarono un grosso furoshiki (fazzoletto per avvolgere i pasti), sulla sabbia, il loro ombrellone, era vicino alla riva, Akane si sedette sulla sdraia affondò i piedi nudi sulla sabbia, le piaceva sentirla scorrere fresca tra le dita. Intanto Kuno rincorreva la sua amata…Ran-chan: stai lontano da me! Ma Kuno con un balzo la raggiunse facendola cadere in acqua con lui…Ran-chan lo spedì all’altro mondo con un pugno, era orribile essere inseguito ardentemente da un altro uomo per lui!

Bene vedo che ti alleni anche qua futuro marito, esordì la vecchia. Aveva un paio di grossi occhiali da sole, l’inseparabile bastone e indossava un costume bianco con pallini verdi, per giunta i due pezzi, esaltavano il grasso superfluo e la sua pelle rugosa…Obaba! Esclamò Ran-chan, Shampoo Mousse, anche voi qui?

Shampoo: la nonna ed io avevamo sentito dove eri così…

Ukyo: ciao Ranma?potevo lasciarti solo con questa qui?indicò Shampoo…

Mousse: Ranma, battiti con me, sei scappato via vigliacco!!!

Kodachi: Mousse, ti sembro un uomo? gli aggiustò gli occhiali

Mousse:AAHH, che brutta…a questo punto i suoi occhiali si ruppero e subì l’ira di Kodachi che l’avvolse coi suoi petali neri…Akane li raggiunse: Sembra vi stiate divertendo…

Kuno: Akane, vieni a fare un tuffo? l’acqua è fredda al punto giusto!

Akane: non posso, non sò nuotare… rispose tristemente la ragazza.

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Capitolo 8
*** Un gesto folle ***


Un gesto folle

Ukyo: Ranma noi ce lo facciamo un bel bagno?interferì lei.

Kuno: ragazza col codino vengo anch’io!!!

Ran-chan:* che banderuola Kuno, prima voleva fare il bagno con Akane!* Kuno, tesoro ho sete, mi vai a prendere un succo?

Kuno: subito.

Shampoo: bis-nonna posso andale?la vecchia annui…

Ukyo: come ma non ti trasformerai in gatta?

Shampoo: no! O pleso la polvele che mi permette di lestale me stessa pel una volta!

Mousse: voglio venire anch’io, anche se sarò una papera non ti lascerò sola Shampoo.

Pugno di Obaba: ricomprati gli occhiali, scemo!

Shampooo: Lanma, trasformati da maschio ti plefelisco!ho una bustina anche pel te! *così facciamo il bagno insieme*

Ran-chan: ma…

Shampoo versò in una teiera fumante la polvere che poi rovesciò sul futuro marito…

Ranma era in imbarazzo fortuna che il suo due pezzi era calzoncini di sotto, mentre si tolse il sopra del costume e Kuno arrivando con la bibita non ritrovò più la sua amata.

Tutti erano in acqua, giocavano a palla, Kodachi,Ukyo e Shampoo facevano le smorfiose con Ranma!!! gli saltavano addosso, lo circondavano di attenzioni…la vecchia Obaba Kuno e Akane li osservavano da fuori…

Akane: * se non ci fossi, nemmeno se ne accorgerebbero*

Kuno: perché non andiamo anche noi due? Disse allungando un braccio dal sotto, sulla vita d’Akane…

Akane, lo colpì sul naso:ti ho già detto che non so nuotare…

Ranma si girò a guardarla sembrava che la supplicasse con lo sguardo.

Kuno: andiamo fin dove si tocca allora!

Akane: Kuno, no!

Ma Kuno l’aveva già presa in collo portandola in acqua.

Ranma spuntò da sott’acqua facendola irrigidire: UAAAAAAA!!!finalmente ti sei decisa

Kuno: Akane se ti và ti insegno a nuotare, dammi le mani ti guido io…così fecero ma la piccola Tendo si lanciò alle sue mani, col peso di un ancora e rischiava di portare a fondo anche lui…

Ukyo: decisamente non imparerai così…

Kuno: ti tengo sotto la pancia Akane!

Akane: che???mi rifiuto!!! cercò il fidanzato con lo sguardo, ma era occupato a scalzare una “micetta” di sua conoscenza…

Una papera li raggiunse dividendoli…ora tutti tornarono compatti.

Kuno: Akane non hai l’aria d’esserti divertita!accusò Kuno, Forse è perché stiamo troppo lontani!

Akane lo gelò con lo sguardo, avvertì muoversi qualcosa sotto le sue caviglie, quando…

Akane: Ranma! fammi scendere subito! Il ragazzo le stava sorreggendo il fondoschiena con le proprie spalle…

Ranma inclinò la testa in su per risponderle: zitta e esegui!Facciamo la lotta a coppie…li almeno non rischi di affogare!

Shampoo: Kuno fammi salire…ed ecco le coppie, Kuno e Shampoo contro Ranma e Akane.

Ranma: forza, falla cadere! incitava alla compagna.

Akane stava trascinando giù la cinesina, quando Mousse papera intervenne a dividerle, Shampoo, prese Mousse-papero in mano.

Shampoo: Mousse sbatti le ali! Così facendo il papero fece perdere l’equilibrio ad Akane, che si aggrappò alla lunga e folta chioma di Shampoo, risalendo tra gli acuti di lei...

Akane: arrenditi!. Shampoo:mai! Non sembrava un gioco pareva quasi una rivincita sull’altra…

Ranma si era stufato e cominciò a schizzare acqua a Kuno, Akane ne approfittò facendo cadere Shampoo, che ormai sopra alle spalle di Kuno s’era asciugata.

Akane:Seee!siamo i più forti! Si era sentita molto bene forse troppo bene, nel vedere Shampoo cadere, e toccando per la seconda volta l’acqua trasformarsi in gatta e appiccicarsi a Ranma di nuovo…Ranma: AHH toglietemela di dosso, odio i gatti!!!

Obaba: allora arrivederci è stata una bella giornata…forse torneremo a trovarvi. Salutò la vecchia già visibilmente arrossata dalla calura del tempo.

Shampoo: Ni-ao Lanma! ti penselò…

Ukyo: tornate presto…Qua, qua!!!il congedo di Mousse.

Allora di cena, Ranma raggiunse di nuovo la cucina, dove incontrò sia Sasuke che Kodachi.

Akane e Kuno erano in sala da pranzo…

Kuno: e’ finita l’acqua.

Akane: vado in cucina a prenderla.

In cucina Ranma viene sorpreso a mettere delle gocce in un piatto…

Kodachi: Ranma che ci fai in cucina?che metti in quel piatto? Fu Sasuke a risponderle e in quel mentre Akane era dietro alla porta:

Sono gocce calmanti per la signorina Akane, è troppo nervosa.

Kodachi: Cosa? Akane sta impazzendo? Ranma, non dovresti affannarti tanto per lei…

Akane: *che cosa?sto diventando matta?!*

Ranma: Akane non deve avere altri shock e queste l’aiuteranno a rilassarsi ha detto il dottore, Kodachi non dirglielo…*non deve sapere di star mele o si sentirà peggio!!!*

Kodachi: va bene, finirai per star male anche tu, amore e non posso permettertelo!

Akane tornò da Kuno sottosopra * Ranma mi da delle gocce, senza dirmelo…mi credono tutti pazza, papà, Nabiki, Kasumi?Allora è per questo che lui è così dolce con me?Solo per acconsentire ciò che voglio!!! per non farmi star male…stupido deficiente!*

Kuno: Akane e l’acqua?Dopo un attimo d’esitazione Akane tornò in se: mi sono scordata, scusa…*Cosa pensa lui di me veramente?devo scoprirlo!*

La cena passò e tutti di nuovo si divisero nelle loro stanze.

Ranma attraversò a piedi nudi l’insolita moquette purpurea, si distese sul letto, con l’asciugamano ancora umido al collo, la canottiera e i box, era sfinito chissà come stava Akane…si slanciò col busto in avanti e la vide! era li di fronte che l’osservava, indossava soltanto una maglia a scollo rettangolare, tutta rosa confetto con la stampa centrale d’un lampone, quella specie di sottoveste le copriva fino a poco sopra i ginocchi, lasciando scoperte le sue perfette gambe da cerbiatta…aveva il capelli arricciati e gocciolanti, gli occhi arrossati le ciglia attaccate fra loro, segno che anche lei aveva fatto da poco il bagno…

Ranma pressò gli occhi per vederla meglio, era proprio attraente…s’alzò, ma non ebbe il tempo di chiedergli che ci facesse, perché la fidanzata s’approssimò a passo andante, il suo sguardo fermo su di lui, l’annebbiò, non riusciva più a capacitarsi di nulla, la stanza era scomparsa, vuoto, c’era solo lei…Akane l’avvolse fra le braccia senz’un sussurro e raggiunse le sue labbra con le proprie…

* Se c’è una cosa che a quello non ho permesso di fare é…questa* pensò lei fremendo e lasciando cadere l’asciugamano dalle spalle di Ranma.

Lui era decisamente scioccato:* Akane…mi sta baciando?*, non solo! la ragazza fece scorrere le sue mani carezzevoli lungo la sua schiena, procurandogli un calore immenso, poi all’improvviso le dita corsero giù, fin sotto l’elastico, Ranma perse le forze, quando le sentì risalire per svestirlo dalla canottiera, sollevo istintivamente le braccia! Akane si adagiò sul suo petto scolpito dai tanti allenamenti, sentì il suo battito e continuò a levigarlo lungo il collo poi, lo morse leggermente, solleticandolo con le labbra fino al mento…

Akane, sussurrò Ranma con un filo di voce, ora anche le sue corde vocali erano andate a farsi benedire, un pensiero, ridefinì il Dottor Tofu: _la tua Ranma è una posizione difficile, ricorda questo…molto spesso le ragazze, che hanno subito violenze, hanno provato delle “emozioni” con persone sconosciute, questo le fa soffrire, sentire deboli e sole, sta attento perché spesso, queste ragazze ricercano quel piacere per pura soddisfazione di se, capisci?_

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Capitolo 9
*** La telefonata ***


La telefonata

Ranma: * non posso, ti fai del male così * Smettila!dove vuoi arrivare? esordì pesantemente.

Akane sembrò non capirlo: Senti? ridacchiò fra se, Tic-Tac-Tic continuava a dire…

Ranma: che? Lei riprese più forte Tic-Tac…smetti!!!

Akane:tu non mi vuoi bene!

Ranma: sbagli, non è così, tu non puoi farmi questo…

Akane fu ferita dal ragazzo, più che da una scarica di proiettili: ah, è questo che pensi di me? *che c’abbia provato solo per sentirmi meglio?tu mi piaci baka!TI AMO hai capito, io TI AMO! *

Ranma: …Ultimamente sei cambiata…

Akane lo guardò di sottecchi, *non ti sopporto quando cerchi di capirmi, che ne sai di come sto?* In un ultimo disperato impeto si trascinò su di lui, aderendo completamente ad ogni zona sensibile del suo corpo, Ranma senza rendersi conto ancheggiò in avanti…Akane agitava il suo sangue che pulsava esaltato dal petto fino all’inguine, la sua reazione non tardò ad arrivare…

Era furioso, in un atto d’irragionevole follia prese con entrambe le mani il collo della fidanzata, spingendola sul letto…ora lui, ginocchioni sopra d’Akane fissando i suoi occhi inespressivi realizzò ciò che aveva fatto *baka, baka, baka!!!* pensò e allentò la presa…alcuni barlumi trasparenti segnarono la veste della ragazza ancora stravolta…

Il ragazzo si scostò, tremava…

Akane: *Ranma, sta piangendo?che voleva fare?* poi esclamò a bruciapelo: hai ragione, è proprio perché ora sono cambiata, che ti lascio…e come se n’era venuta ora se ne stava andando, lasciando il ragazzo solo a prendersela con se stesso.

Ranma inspirò violentemente, sentì uno spasmo opprimergli lo sterno, come se fosse stata Akane a soffocarlo e non viceversa…e lei, non s’aspettava certo quella reazione, da lui…

Già Akane…*quel baka, per poco mi soffoca!accidenti a me, che credevo di fare?forse sto davvero perdendo la ragione…é che vederlo sempre con le altre mi urta ancora di più ora!*

Quella sera nessuno dei due riuscì a dormire serenamente e già alle prime luci dell’alba, Akane si vestì con pantaloncini di jeans e gilet nero, poi infilò le ciabatte e si diresse verso la sala palestra…ma qualcuno l’aveva preceduta.

Era Kodachi che in uno splendido body rosso lumeggiato d’oro da alcune fasce a raggiera, si muoveva contorcendosi e riprendendo ad una ad una le 2 clavette, era veramente brava e che elasticità!Akane era rapita da quei gesti, non sembrava più neanche lei, la sua espressione così, matura…Akane assorta la guardò, finché Kodachi, accorgendosi d’essere fissata perse la concentrazione necessaria a riprendere una clavetta…

Kodachi: Oh Nooooo…Akane che ci fai in piedi così presto?

Akane: volevo allenarmi un po’, mi aiuta a scaricare la tensione…abbassò la testa lei.

Kodachi: Se ti và ti posso insegnare qualcosa, sai sono la stella della mia scuola!ah!ah!ah!

Akane: si, accetto. Disse fermamente.

Kodachi:che?* non pensavo accettasse così su due piedi* poi cambiando tono…Iniziamo con la palla?

Akane: Si. Kodachi gli tirò quest’ultima ad altezza stomaco, Akane la riprese prontamente.

Dopo circa 40 minuti di allenamento.

Kodachi:così non va, le braccia sono asimmetriche! guardati sullo specchio e rilassati, fai passare la funicella dietro la schiena, così, no! più dolcemente, va già meglio…

Akane: uff *com’è puntigliosa, però ora capisco perché Kodachi ama così tanto specchiarsi, l’ho giudicata male…forse anche Ranma e anch’io, forse ero solo frustrata da tutto…*

Kodachi: ora ti faccio vedere come è più corretto, disse sfilandole via la corda dalla mani.

Akane:* che presuntuosa!* Qualcuno aprì leggermente la porta.

Sasuke: Ahm, i signori, vi aspettano di sotto per la colazione…

Kodachi: scendo subito, prima mi cambio e in un attimo sono dal mio amore!

Akane sbatté la porta dietro di lei, mentre scendeva le scale con Sasuke.

Kuno l’accolse a braccia aperte: ben alzata principessa!

Dall’altro lato del tavolo seguì un monotono buongiorno del fidanzato, mentre Akane accennò un saluto col capo…

Akane: dormito bene, Kuno?

Kuno: come un ghiro,mia cara.Tu?

Akane: insomma…Ranma la guardò. Mi sono allenata un po’ con Kodachi.

Ranma: Hai vinto tu?

Akane: non abbiamo lottato! abbiamo fatto solo un po’ di ginnastica ritmica e me la sono cavata abbastanza bene!accentò il discorso sull’ultima parola.

Kuno: se vuoi la prossima volta verrò a vederti. Ma non era decisamente lui, il ragazzo che Akane voleva che la guardasse...

Ranma: tsk, vado un attimo fuori. Mentre si alzava dalla sedia…

Akane: non serve che tu vada, so tutto (il ragazzo si fermò) dammi quelle gocce le prendo da sola…

Ranma: Akane, io…non volevo nascondertelo. Tirò fuori la cura dalla tasca.

Akane: però l’hai fatto! Afferrò la boccetta *Non ti fidi più di me, mi vedi cambiata?ho bisogno di te, non di quelle stupidissime gocce!* Tutta la gioia d’Akane, dei giorni passati in vacanza assieme a lui, ora erano solo ricordi offuscato dalla rabbia.

Nella stanza ci fu un nuovo silenzio, persino Kuno rimase a bocca aperta, poi piccoli tocchi sul pavimento di granito bianco e nella sala entrò Sasuke:

Una telefonata per lei signor Saotome, è il signor Tendo.

Akane: Papà! Che sarà successo?chiese nel panico…I due interessati si diressero nel corridoio, e Ranma raggiunto il telefono, ne sollevò la cornetta.

Ranma: pronto?

Soun: Ranma, sono io, Soun, la polizia l’ha trovato!quell’uomo…Akane sentendo bene il padre, pur non avendo la cornetta all’orecchio sussultò…fa parte di un club, dove hanno tutti questo genere di tatuaggio, li hanno presi tutti…ma entro oggi dovete tornare qui, Akane deve “riconoscerlo”.

Akane sgranò gli occhi e si sentì assalire da un tremito freddo *Perché mi sento così?*

Ranma: d’accordo, ci saremo…

Soun: allora a dopo, preparate i bagagli e ringraziate quei fratelli per l’ospitalità. Ciao.

In breve salutammo Kuno e Kodachi…Sasuke ci accompagno con la macchina e partimmo coi panni mezzi accomodati nelle valigie, entrambi i fidanzati erano nel sedile posteriore, durante il tragitto Ranma prese una mano di lei.

Ranma: andrà tutto bene…*Vorrei esserne sicuro, ma se lo vedo, non ricorderà nient’altro!*

Akane aveva l’aria d’aver pianto, si tirò su il naso e rispose: non lo so, ho paura…poi cambiò argomento, mi dispiace per ieri sera io non so cosa…non poté continuare, rischiava di piangere di nuovo…Ranma le sorrise, ciò le fece piacere: No, scusami tu, non so perché mi sono infuriato a quel modo…ma quando hai detto di noi, parlavi sul serio?La fisso perso e lei lasciò la sua mano per girarsi sul finestrino, lasciando i suoi occhi vagare nel vuoto.

Akane: * no non so…vorrei un po’di tempo per pensarci*

…Un silenzio, solitario e muto avvolse quell’istante.

Ranma: ahm, allora, già, forse è stupido continuare così, dato che non siamo noi a voler essere fidanzati…si, è la cosa giusta, credo.* Che cazzo sto dicendo?Io non voglio che mi lasci, ma se è quello che vuole, e se ora ha bisogno di stare sola…io*

Sasuke singhiozzò:Singh! Che triste, cioè vi state lasciando? * Però i padroncini ne saranno felici!* Siamo arrivati alla stazione di polizia, disse infine.

Akane scese dalla macchina pesantemente, come se non riuscisse più a riflettere, il buio s’era impossessato di lei, che inerme agguantò il pomello della porta e Ranma la raggiunse, appena prima che cadesse per un piccolo capogiro…

Ranma: forse non dovremmo venire…ora.

Akane : no, voglio farla finita con lui. Oggi…Entrarono dentro alla stazione, la famiglia e Genma l’aspettavano, assorti nelle loro sagome che si avvicinavano sempre di più.

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Capitolo 10
*** La Fine ***


La Fine

Soun: figliola fatti abbracciare! La ragazza corse tra le braccia del padre. Sono passati solo 3 giorni, ma sei diventata ancora più bella…Ci siete mancati molto!

A queste parole i due fidanzati si guardarono lievemente, dovevano ancora dirgli, che ora, tra loro non c’era più alcun legame…

Nabiki: A papà questa vacanza è sembrata infinita, ma come mai siete così taciturni?

Genma: figliolo, vi siete divertiti, si?allungò il volto su di lui come a chiedere conferma…

Ranma, si sentì avvampare, ripensando a tutto quello che era successo in loro assenza a casa di Kuno e ora che avrebbe voluto dirglielo, le parole gli si bloccarono in gola, ne usci solo un po’ di fiato caldo.

Akane aveva ancora quel suo visetto pallido e gli occhi intrisi in un velo lucido, tremava, e Ranma ebbe paura che stesse per svenire e rompersi come una bambola di coccio per terra, ma la sua sorpresa fu illimitata quando invece disse:

“io e Ranma, abbiamo deciso di lasciarci, non ha alcun senso che…”naturalmente fu interrotta dalla voce di Kasumi, che voleva un gran bene a entrambi.

Kasumi: Ma come, dopo tutto questi anni che convivete con noi, pensavo ormai steste bene!

Nabiki: Akane, stai scherzando?quella scosse la testa. Ranma?

Ranma: E’ così.

Soun: non puoi figliola, tra noi c’è un patto…

Akane prese un grave respiro poi enunciò: Se non lo sciogliete ora quel patto, io e lui comunque non lo rispetteremo mai, voglio star sola ora.

Nabiki: Akane, come sei diventata fredda…che è successo fra voi, lassù?! *pagherei per saperlo* ma era troppo orgogliosa per dirglielo.

Akane: niente, ci siamo divertiti.

Ranma non l’aveva mai vista così decisa, come se si stesse togliendo un peso dallo stomaco e aggiunse: La capisco anch’io ho intenzione di cambiare aria e farò un viaggio d’addestramento…Akane gli accennò un sorriso, gli era venuto incontro in un discorso tante volte pensato ma, mai realmente formulato.

Un poliziotto che era li in piedi da un po’si decise a parlare:

Se avete finito coi convenevoli, vi porto nella stanza dove dovrete riconoscere quell’uomo.

Akane annui e come in una sommessa processione tutti seguirono l’agente lungo il corridoio. Svoltarono a destra verso una sala semibuia, con pareti bianche appena increspate dall’usura del tempo, c’era tangente alla parete destra, un lungo tavolo ligneo con sopra un microfono, una specie di congegno elettronico, simile a quelle delle radio, che si usa per regolare il suono, e il muro antistante era composto da un grosso vetro, che permetteva di vedere la stanza attigua.

Il poliziotto si avvicinò al amplificatore sonoro: potete entrare, disse con voce pacata.

Uno dopo l’altro scorsero i detenuti, seguiti da un altro poliziotto, il cuore d’Akane pareva non smettesse un istante di echeggiare e la ragazza quasi implorava che si fermasse…mentre improvvisamente afferrò, la mano di Ranma che la strinse nella sua, per darle forza. *com’è sudata la mano d’Akane…*

Genma e Soun li videro, ed entrambi capirono che quel distacco li avrebbe uniti di più, col tempo forse…nulla dissero i due amici di sempre, continuarono a scrutarli, così.

Akane: loro mi vedono? ci ve-dono?!. Nella pausa deglutì, la sua lingua era impastata e secca, e nonostante cercasse di contenersi la frase che emise palpitava da sola…

L’agente le rispose: No, non possono vederci. Faccia pure con calma.

Akane li fissò avevano tutti fra i 20-27 anni, varie fattezze, li scorse ad uno ad uno, chiuse gli occhi cercò di ricordare ciò che con tutta se stessa aveva provato a dimenticare…poi soggiunse: non vedo il tatuaggio, possono togliersi le maglie?

Così dicendo il poliziotto chiese di là, di togliersi la maglie, i sospettati eseguirono, il comando.

Akane continuò a osservarli, d’improvviso un flash, poi indicò:

E’ LUI!,lui…

Agente, al microfono: Numero 4 fa un passo avanti. Staccò il sonoro, e si girò verso Akane.

E’ William Paul, ne è sicura? Chiese. Akane accennò di si col capo…ora quell’uomo aveva una faccia e un nome, Ranma lasciò la sua mano pronto ad uscire, e fu di nuovo lei ad afferrarlo.

Akane: noo…lascia stare.

Ranma: voglio solo dare una lezione a quel bastardo!* per tutto quello che ci ha fatto, devo!*

Akane: invece, io non voglio. Lacrime amare che lottavano contro tutti i suoi impulsi scesero infine dalle deboli guance. Non vo-glio che tu va-da là fuori, deve marcire in prigione!ti prego…

Ranma si fermò.

Kasumi: Akane, ha detto bene…bevi questa l’ho preso da una macchinetta qua fuori! le sorrise la sorella porgendole della cioccolata.

All’uscire dalla stazione di polizia, all’uscire da quella porta, Akane avvertì la brezza venirgli incontro e trapassargli nell’animo, ne respirò a pieni polmoni il denso profumo, era la fine di un incubo e l’inizio di una nuova vita, che per quanto fosse confusa, era la sua, rimaneva solo un dubbio ora, ma era finita anche per lei e Ranma?ora era confusa…

L’indomani ne avrebbe avuta conferma, quel mattino era andata a fare la solita corsetta per riscaldarsi e migliorare il suo tempo, al ritorno a casa, entrò in salotto, vi erano radunati Happosay, Kasumi, genma e suo padre e sembravano presi da un discorso.

Akane: bhe? Che si dice?schivò prontamente il vecchio maniaco.

Genma si tirò istantaneamente dell’acqua, alla sua vista.

Soun: Genma, si serio per una volta, dovevi dirglielo tu!Akane continuava a scrutarli curiosa.

Genma panda con cartello: sono un panda innocente!

Kasumi: Ranma se n’è andato.

Akane: che?

Kasumi le porse un biglietto appallottolato, Lei lo srotolò e lo divorò con lo sguardo.

“Parto per un viaggio, d’addestramento, non so quando e se, tornerò, di certo non voglio, mio padre fra i piedi!:-P spero che stiate tutti bene, non preoccupatevi per me, Ranma.

* Brutto Baka!ti sembra questo il modo di aggiustare le cose fra noi?almeno prima di partire potevi dirmi che ti passava per la testa…è perché ci siamo lasciati???* Akane non se ne capacitava, fuggì con quel pezzo di foglio tra le mani, l’unica cosa che le era rimasta di lui e salì in camera sua non aveva più lacrime e non voleva ancora soffrire per lui…

Poco dopo, Genma tirò fuori un altro cartello:

Ti ringrazio amico, per l’ospitalità, (altro cartello) ma e tempo che vada da mia moglie Nodoka.

Soun: Ma…se è questo che vuoi.

Ranma invece era partito, di nuovo per Shizuoka, dove avevano trascorso quei tre giorni, così strani e belli allo stesso tempo, ripensò alla sera in cui Akane era entrata di soppiatto in camera sua…quanto avrebbe voluto lasciarsi abbandonare al suo abbraccio, ai suoi lineamenti gentili…e invece no, sapeva che aveva fatto la cosa giusta, Ranma lo sapeva ancora, stava facendo bene ad allontanarsi da lei perché più che mai, si sentiva in imbarazzo, tutti quei cambiamenti l’avevano sconvolto, e anche lui cercava solo un posto dove mettere in ordine i suoi pensieri…in pace.

Perciò s’accampò in riva al mare con la tenda, era lontano alcuni km dall’abitazione di Kuno e Kodachi, non voleva essere coinvolto nei litigi dei 2, per lui o per lei, che fosse.

Nello stesso istante al Nekohanten di Shampoo: cosa? Ranma e Akane si sono separati!che bomba di notizia…Nabiki: già, e Ranma ora è ad un viaggio d’addestramento.

Shampoo: dove?

Nabiki: non so sento un vuoto…nel portafogli, e anche allo stomaco.

Shampoo: quanto?

Nabiki: 3000 e un omelette possono bastare…

Shampoo: Bisnonna un omelette per Nabiki. Eccoti i soldi, la ragazza li sbatte sul bancone, senza togliere il palmo da li sopra…Non sono stupida, dove?La porta si aprì alle loro spalle, era Ukyo.

Nabiki: Ancora a Shizuoka, l’ho incontrato ieri sera, prima che partisse…

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Capitolo 11
*** Per colpa di un nome ***


Per colpa di un nome

Era chiaro, che sia Ukyo che Shampoo avrebbero fatto a gara, per accaparrarselo, ora che era single, libero come il vento…a Nabiki, questo non importava, *che se la risolvano loro ora* prese i 3000 yen e uscì allegramente dal locale.

Era già passata una settimana, da quando Akane aveva visto inconsapevolmente Ranma, un ultima volta e aveva maledetto il giorno, in cui se n’era andato, e quello in cui l’aveva incontrato, perché se prima voleva starsene sola, ora gli mancava terribilmente un appoggio.

Ranma non poteva dargliene una colpa, le era stato vicino, vicinissimo, come non mai…prima di partire e ora lei sentiva un vuoto dentro e non capiva il perché.

Era appena uscita per fare la spesa, quel giorno infatti Kasumi era andata a far visita al dottore, per riportargli un libro e spettava a lei e Nabiki cucinare…Tofu l’ultima volta che l’aveva incontrato gli aveva detto che si era ripresa bene e che col tempo, era diventata ancora più bella, già ormai ad Akane mancava un solo anno alla fine della scuola, poi sarebbe dovuta diventare padrona della palestra Tendo, con tanto di allievi assieme a Ranma…già ma dov’era quel Baka?se n’era andato lasciandola lì, sola come un cane abbandonato…

D’improvviso Akane tornò in se, aveva urtato qualcuno che evidentemente non guardava dove mettere i piedi, *proprio come me!* Akane: Ryoga!Quanto tempo, ma non dovevi fare un viaggio d’addestramento? *già, come Ranma, spunta nella mia testa come il prezzemolo!*

Ryoga: ah, ah! I miei piedi sembrano tornare sempre qui * sempre da te…anche se so che tu non mi consideri neppure…* Poi il ragazzo si accorse che erano caduti degli oggetti dalla spesa d’Akane…

Ryoga: ti aiuto…

Akane: Ah, che baka, non me n’ero neanche accorta!dove ho la testa…come va Ryoga?Non sei in imbarazzo qui, con m-e vero? tutto come sempre?

Ryoga: si, certo, finse indifferenza…e tu? Ranma?sussurrò il suo nome appena, in quella conversazione che sembrava amichevole, o almeno Ryoga si sforzava, perché fosse tale!

Akane: Ci siamo lasciati…solite cose era naturale che non durasse, non abbiamo deciso noi, o almeno era quello che lei si ripeteva tutte le mattine per sentirsi meno in colpa…Ryoga sgranò gli occhi, il suo cuore mancò d’un battito, poi trovò chissà dove il coraggio e gli disse:

Ma come, tu…piangevi sempre per lui, quando ero un porcellino io, sentivo che, che…gli volevi molto bene. Com’è accaduto?

Akane: Ryoga non me lo chiedere, perché ora non saprei che dirti...rispose con occhi pieni di lucidità lei.

Ryoga: Scusami, ti va di uscire con un buon amico? *che maligno com’é vorrebbe essere, un buon fidanzato?* Akane annui: alle 16 al parco?

Ryoga: ci sarò. Akane corse via col sacchetto della spesa fra le piccole mani e il suo cuore batteva forte, lo sentiva…come riusciva ancora a sentirsi viva, senza Ranma?

Ranma continuava i suoi allenamenti in spiaggia, il caldo era una clausola a cui si era dovuto abituare a poco a poco, solo la sera gli dava un po’ di respiro, lasciando boccheggiare la tenda da camping dove dormiva, ora si allenava senza camicia, saltando da un palo di legno all’altro, il cielo però quel giorno era rannuvolato e non prospettava niente di buono...infatti:

Ran-chan: accidenti alle donne e a questa pioggia! * se non altro rinfresca un po’*. Si mise al riparo dentro la tenda, suo unico conforto da quel tempo ostile, ripensò a quante volte era stata Akane a farlo rinsavire con una o due paroline semplici, semplici, * a me non riesce di parlare così bene di me e ciò che provo come fa lei, neanche in un corpo da femmina capisco le donne!Dovrei tornare a casa* Come gli fosse venuto in mente “casa”…ormai l’abitazione dei Tendo gli era divenuta familiare, chiuse gli occhi e attraversò con la mente ogni angolo di casa sua, perché ora vi era legato come ai suoi pazzi abitanti, *cavolo mi sono affezionato persino a quel maniaco pervertito di Happosay!* rabbrividì a quel pensiero e fece capolino fuori *ha smesso, una nuvola passeggerà* Prima d’uscire Ran-chan mise una canottiera, non poteva andar fuori a seni scoperti!

Da lontano vide avvicinarsi un uragano di sabbia, no! erano Shampoo e Ukyo che lottavano per chi arrivava prima da lui…lei!Ran-chan sbiancò, a volte, quelle due gli facevano letteralmente paura!

Ucchan: Ranma, sono venuta ad allenarmi con te, aspettami!é una settimana che giriamo la spiaggia per cercarti!urlò a squarciagola.

Shampoo: Nooo vengo io, la sistemo e allivo! Di dietro un papero di nostra conoscenza le inseguiva volando goffamente.

La ragazza col codino rispose: devo finire l’allenamento! *non voglio essere abbattuto da quelle due, sono già abbastanza accaldate!* E scappò via risalendo verso la strada.

Shampoo: Ranma! E’ velo che hai lasciato Akane?

Al sentire il suo nome Ran-chan si bloccò senza volerlo, ed era in piena corsia, una decappottabile rossa lo travolse tra le urla delle ragazze rotolò per terra, il suo sangue scivolava ibrido sull’asfalto mentre la macchina continuò la sua corsa, lasciandolo stesso; Un istante un breve istante di distrazione e l’artista marziale migliore del Giappone aveva perduto i suoi agili riflessi…

Colpa di un nome di uno stupidissimo nome…

Nabiki: bussò nella stanza della minore: posso?chiese.

Akane: entra pure, cosa c’è? Rigirò sullo schienale movibile della sedia, con la penna ancora in mano, per vedere in faccia la sorella.

Nabiki: niente, solo che…mi chiedevo se ti interessava sapere dov’è Ranma.

Akane: Sparisci, fece cenno agitando la mano e, rigirandosi verso la scrivania si rimise con la testa fra i libri delle vacanze, poi finì...Sono al verde.

Nabiki strinse le labbra: non volevo un yen!!! per questa volta volevo solo darti una mano, ma se non la vuoi, allora ciao! Fece per uscire a piccoli passi, sapeva che l’avrebbe fermata.

Akane: Nabiki aspetta!

Nabiki: allora lo vuoi il mio aiuto?

All’ospedale era tuta una corsa, i tre ragazzi ( Mousse era tornato uomo e aiutato a trasportare Ranma nell’ambulanza) stavano seduti in delle scomode poltroncine beige in attesa di qualcuno che arrivasse.

Mousse: che attesa snervante. Quando finirà?

Shampoo: Mousse, hai paura per Ranma, anche tu?chiese la cinese curiosa additandolo.

Mousse: bhe si, e poi devo ancora sfidarlo che domande!

Ukyo: se solo, tu non l’avessi distratto, ora non saremmo qua!

Shampoo: che vuoi insinuare?

Ukyo: lui vuole bene ad Akane e a lei soltanto, Shampoo!almeno fra noi ammettiamolo…sospirò amaramente.

Shampoo: Non è velo, ola lui è libelo e ci sposeremo e andlemo insieme in Cina!io voglio…

Ukyo le sorrise in un misto fra compassione e comprensione, infondo c’era passata anche lei, poi riprese: Non possiamo continuare a negare la realtà è così, tu non l’hai sentito mentre lo portavano qua, lacrime rigarono il volto di Ucchan…sussurrava delirando il suo nome…anche in punto di morte non pensa che a lei!

Shampoo non seppe controbattere, impallidì e Mousse vedendola gli poggiò una mano in spalla e sussurrò dolcemente: lui è forte, non credo che un auto lo sconfiggerà, ha avuto a che fare,( e qui si schiarì la voce)*almeno cambieremo discorso* con due bestiole come voi!

Shampoo: Cosa? Ripetilo se hai colaggio, papelo spennacchiato!

Ukyo: Volatile insensibile!Ma come fai a stargli vicino?si rivolse all’amazzone.

Shampoo: tanta sopportazione e cucina bene…ci serve. Arrossì debolmente lei, mentre Ukyo sorrise, infondo Mousse non gli era indifferente…

Mousse: Shampoo! I sui occhi azzurri si illuminarono da sotto alle lenti.

Shampoo: Zitto!é allivato. Gli diede un cazzotto, con la solita aria indifferente, la testa di Mousse incrinò il muro retrostante.

Un ometto robusto, con sguardo cinese, di mezza età circa, ed in camice bianco si diresse verso di loro fermandosi di fronte:

Siete qui, per il signor Ranma Saotome? chiese con voce roca il camice bianco.

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Capitolo 12
*** Il fidanzamento ***


Il fidanzamento

Akane: Lo sai anche tu che quel baka può fare ciò che vuole, che si rinfreschi le idee, io non me ne starò qui buona, buona ad attenderlo…anzi fra un’ora esco con Ryoga.* e poi Nodoka, mi ha mostrato una sua lettera, sta bene ma a me non accenna neppure…*

Gli occhi della media smisero di sbattere le lunghe ciglia per un istante…

Nabiki: vuoi dire che non ti secca, che sia lontano? Tu non mi inganni sorellina, hai preso Ryoga come un diversivo, una specie di pasticca anti-dolorifica!

Akane: no ti sbagli, Nabiki io ho bisogno di certezza, quella certezza che Ranma non mi ha mai potuto dare e io non voglio continuare così, la sua voce inciampò più volte nel discorso, erano parole gettate di rabbia.

Nabiki: * del resto Ranma, non fa altro che scappare…non posso biasimarla * D’accordo se a te sta bene così, anche a me…ma se dovessi cambiare idea e perdonarlo…ci vediamo poi sorellina, Nabiki usci dalla camera e Akane si diresse verso l’armadio, aprendone violentemente le ante *una pasticca anti-dolorifica, ma come gli è venuta in mente? Mi crede così falsa?Akane calmati fra meno di un ora esci…col ragazzo più dolce che conosci! *

Il dottore si sistemò con l’indice gli occhiali, che stavano scendendo sul naso, poi enunciò il suo verdetto: E’ un ragazzo forte, ha superato bene l’intervento, ora deve riposarsi.

Shampoo e Ukyo tirarono un sospiro di sollievo e sul volto di Mousse si dipinse un sorriso mai fatto per Ranma, si sentiva stranamente felice.

All’improvviso dal fondo del corridoio apparve Obaba che si diresse col suo bastone verso i ragazzi:

Shampoo sono venuta, appena dopo che mi hai chiamato, come sta il futuro coniuge?

Dottore: è in condizioni cliniche abbastanza buone,comunque per evitare complicazioni, lo terrei nella stanza almeno due settimane, senza contare i 7-8mesi di riabilitazione…

Shampoo e Ucchan erano troppo spaventate per dire anche solo “A”.

Obaba: Cosa?

Dottore: vedete il paziente ha preso un brutto colpo a livello degli arti inferiori, non ci sono fratture o gravi patologie ma…

Mousse lo interruppe sporgendosi in avanti quasi a colpirlo: Ma, venga al dunque invece di sproloquiare!

Dottore: deve fare dei semplici esercizzi di riabilitazione i nervi delle gambe devono riprendersi dallo scontro avvenuto, qui all’ospedale ci sono sale attrezzate apposta…

Obaba: possiamo vederlo?

Il primario annui, la comitiva cinese e Ukyo attraversarono un lungo corridoio bianco, l’eterno colore dell’ospedale e svoltarono nella seconda porta a destra, una stanzetta in cui si respirava un odore nauseante di semolino, dei sei, solo due letti occupati, quello di Ran-chan era accanto alla finestra…Ran-chan era sveglio, fissava un punto nel soffitto apaticamente.

Un lungo tubo usciva dal suo debole braccio di donna, una flebo di un colore giallognolo era appesa a destra del letto, un’altra dal lato opposto conteneva qualcosa d’incolore forse acqua, una vena fuoriusciva sull’ago, ago che Ran-chan non sopportava, ma che era l’unico dolore a farlo sentire ancora vivo…

Da quando se n’era andato, il giorno lo passava ad allenarsi e la notte era interminabile, un vuoto fischiava sordo nelle orecchie, tanto per fargli capire che era solo, mentre i suoi pensieri vagavano a Nerima dalla sua ragazza, che farà ora Akane?

Se l’era posto un milione di volte quella domanda, come se preoccupandosi di lei, si sentisse meno in colpa per non essergli stato accanto come avrebbe voluto, come meritava dal suo ragazzo…

Una mano avvizzita strinse le sue dita gelide , girò lentamente il capo, era Obaba, dietro di lei Shampoo e Ucchan sorridevano e Mousse alla porta, continuò a guardare vagando in quei 6metri quadri, ma non scorse nessun altro…

Shampoo gli versò dell’acqua appena calda : Amore, come ti senti? *da uomo, guarirai prima*

Ranma: stanco.

Quella parola detta piena di tristezza fece irrigidire l’amazzone.

Obaba: vado a avvertire Genma e Nodoka…

Ranma, le strinse la mano: no, non voglio farli preoccupare, gli scriverò una lettera quando starò meglio.

Il volto della vecchia fu sorpreso dalla gentilezza del ragazzo, che non voleva caricare d’affanni i genitori, soprattutto ora che vivevano assieme.

Ukyo si intromise: Dicono che devi stare ancora qui per due settimane, poi ti dimettono e vieni con noi in albergo…ti aiuteremo, vedrai torneremo migliori d’un tempo.

Ranma sorrise alla sua amica d’infanzia: voglio tornare a Nerima, fu la risposta di lui.

Ukyo non trattenne una lacrima che scese da sé fino al collo, mentre altre ne dovevano venire, sussurrò: Non puoi…

I mesi trascorsero come anni, Akane continuava a studiare e uscire con Ryoga, Ranma inconsapevole dei profondi mutamenti avvenuti a Nerima, continuava la terapia e mentre Akane aveva preso il diploma col massimo degli onori al Furinkan, Ranma aveva ripreso a saltellare veloce come un tempo.

Era uno splendido pomeriggio d’estate, le nuvole della mattina erano state portate vie dal vento e l’aria non era afosa come prometteva il meteo…

Qualcuno aspettava al parco Akane, quel giorno lei non l’avrebbe passato per nulla al mondo a rosicarsi lo stomaco per quell’idiota del suo ex, ormai un ricordo accantonato fra i ricordi più sbiaditi o almeno così credeva.

Ryoga: Akane sono qui!si sbracciò il ragazzo vestito con calzoni neri e camicia verde e blu a quadri e la sua inseparabile bandana…ogni volta che la vedeva arrivare era un tuffo al cuore, non credeva di meritar tanto splendore, Akane indossava un abito lilla, con una cintola di cuoio marrone e stivaletti del medesimo colore, lo vide di lontano, lasciare una mancia ad un vecchio, cosa la faceva ancora sorridere, Ryoga era il solito perdi-strada e non avendo perso la buon vecchia abitudine pagava gli abitanti di Nerima, quando era in zona per condurli dove voleva agli appuntamenti con Akane…spesso era quella spilorcia di Nabiki a condurlo!

Non appena attraversata la strada dietro casa, Akane l’abbracciò stringendogli le braccia al collo.

Ryoga ricambiò con un dolce bacio.

Ryoga: Akane a proposito di oggi, cominciò mentre i due presero a passeggiare a bracciatto lungo la strada…

Si? Rispose la ragazza

Ryoga: sei sicura di voler fare una festa per, il fidanzamento, stasera?

Akane: bè, so che sono solo 5 mesi da quando stiamo insieme veramente, ma…ci conosciamo da molto di più, no? E poi Nabiki ha già spedito tutti gli inviti…* persino ai genitori di Ranma…*

Ryoga: si, ma tu sei felice?

Akane: io…è tutto così strano, poi cambiando tono, più seranamente: ma certo che sono felice

P-chan!disse riallacciando le sue mani al suo collo, per un attimo Ryoga aveva temuto il peggio, Akane gli faceva spesso questo genere di scherzi, di cui infondo aveva paura ci fosse un fondo di verità…il fantasma di Ranma era ricorrente nei sui incubi…

Mentre Akane lo stava per baciare, Ryoga scosse la testa riprendendosi:

Quante volte ti devo dire di non chiamarmi così? Razza d’ammaliatrice…bofonchiò prima che le loro bocche si unissero.

Akane, poi fece una faccia corrucciata e incrociando le mani dietro la schiena si muoveva come una bambina: ma come, non sei il mio P-chan?io voglio bene al mio cucciolo…Ryoga diventò color pomodoro e non ebbe coraggio di dir nulla alla ragazza tranne: bha, muoviamoci il film starà iniziando senza di noi.

Intanto in una città marina a qualche miglio di distanza, naturalmente i suoi non avevano avvisato Ranma del fidanzamento di Ryoga e Akane.

Obaba: sei proprio sicuro di voler partire, futuro marito?

Ranma: certo, sarò a Nerima prima del calar del sole! *Akane aspettami, sto arrivando*

Fine 12 cap. il prossimo dovrebbe essere l'ultimo cap...fiù com'é lunga sta fict!!!pazientate ancora un pò Grazie di cuore a tutti...Laila (insomma lieto fine oppure no?scopritelo nel prossimo cap)^^

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Capitolo 13
*** Follia pura... ***


Follia pura…

Una mano afferrò la spalla di Ranma facendolo sobbalzare…era Shampoo.

Shampoo: Ranma, non sei mai riuscito a dimenticale Akane anche standole lontano, gualda se tolni senza di lei, ti giuro non ti darò più tregua fino alla fine del mondo, disse con la fierezza d’un amazzone mai vinta, anche se in quell’istante Shampoo sentiva un sapore amaro gorgheggiarle in gola…

Mousse dietro di lei, la fissava incredulo, che gli stesse dando una possibilità di cacciarlo via dal suo cuore? Che cominciasse a capire che per lei Ranma nutrisse solo una bell’amicizia?

Un’altra voce parlò allora in quel giro amorevole di sguardi.

Ukyo: vai allora, prima che decida di seguirti…i suoi occhi erano commossi, Ranma allora l’abbracciò dicendole “grazie”…

A quella vista anche Shampoo saltò in collo ai due, per quello che le sembrava il loro ultimo abbraccio, un attimo felice da sigillare nell’album dei ricordi, sempre pieno, di calde immagine ingiallite…ricordi che le scaldavano il cuore ridandole le stesse emozioni e allo stesso tempo un po’ di malinconia.

Era ormai sera, in quella tanto amata città e Ranma scese dal bus blu che l’aveva riportato a Tokio, mentre si muoveva senza pensarci neppure, gli era tutto così familiare, la case a tetto basso, il super mercato, il fiume la ringhiera *come può una cosa tanto stupida, come quest’ammasso di ferro darmi tanta malinconia?* Al trovarsela innanzi, quante volte era salito e ridisceso per quell’arnese inseguendo la sua Akane verso la scuola? Un brivido risalì la sua schiena, ora si sentiva spaesato, solo come l’ultima foglia d’autunno, non aveva finito la scuola con lei, non sapeva nulla delle ultime novità in casa Tendo anche se “una di queste” lo riguardava da vicino, da molto vicino…e avvertiva come un sasso pungergli in petto e senza spiegarselo corse in tutta fretta da lei.

Sobbalzò nel vedere il giardino così affollato di compagni e gente festosa, dei palloncini multicolore adornavano i quattro angoli delle mura di recinzione, un grosso cartello simile a quelli di suo padre ma molto più grande diceva:

Festa di fidanzamento!!! “W Akane & Ryoga”…*Ryoga?che diavolo centra Ryoga???quel maiale stavolta l’ha fatta grossa…*

Ranma continuò a camminare e cercare finche, non si fermò e non trovò quel che cercava…

Akane alzò lo sguardo, quel giorno doveva essere il più felice, allora perché non vedeva l’ora che tutta quella gente sparisse e che arrivasse il mattino?non se lo spiegava e arrivò a pensare d’essere davvero da ricovero, aveva tutto!!!una grande famiglia, la palestra, un fidanzato…*fidanzato* si ripeteva, ma era quello giusto? Come poteva esserne certa? lo frequentava solo da 5 mesi, eppure lui era così dolce e gentile…gli avrebbe staccato la luna, dal cielo se ne fosse stato capace e con Ryoga , lei si sentiva “protetta”, ma allora cosa non andava? Era come se un bambino cercasse in tutti i modi di mettere una formina di triangolo nel foro d’un cerchio, non poteva forzarlo…*e invece si che posso, posso dimenticare Ranma!* bei propositi, ma svanirono tutti come neve al sole…nel vederlo poco più in la, Akane si sentì svenire…era diventato ancora più bello, con un’espressione più seria e malinconica, non indossava più, la solita casacca cinese, aveva addosso una liabel nera a collo alto e senza maniche e pantaloni larghi da tuta.

Lei era lì seduta sul gradino ligneo, che dava al giardino, era con un top rosso fuoco con una sola spallina portava un pullover stretto in vita e una gonna slavata d’arancio e bianco, lunga fino alle caviglie, le scarpe da ginnastica le davano un tocco sportivo per altro mai negato dalla ragazza… qualunque cencio indossasse per Ranma stava bene comunque, fu il resto della scena a farlo rabbrividire, attaccato con le braccine al collo della sua ex che lo sorreggeva, c’era un bimbo di forse 3 mesi, il tutto era contornato da un Ryoga in rigoroso smoking bianco e nero, che discorreva beato e felice con lei.

Ranma stentò a crederci e si avvicinò con passo pesante verso i due, vide Akane osservarlo e subito riabbassare lo sguardo…qualcun altro si accorse di lui, oltre ai vecchi compagni…

Ryoga: Ranma sei tornato…come vedi qui non c’è più posto per te da quando te ne sei andato! disse scrocchiandosi le dita.

Ranma: Ryoga fatti da parte non sono qui per te, devo parlare con lei…fissò Akane sempre più sbianca.

Akane chiamò le sorelle, la folla ora si era divisa in gruppetti e discuteva sui tre ragazzi, commenti come “era il suo ex, povera Akane come deve soffrire” o “è l’amante d’Akane?povero Ryoga…*

Akane dette il bimbo alla maggiore delle sorelle e si alzò per dirigersi dai due, ma in quel mentre di nuovo il silenzio si ruppe…

Kuno con spada: Ryoga Hibiky!!! Io Tatewaky Aristocrat Kuno, non ti darò mai il consenso a sposare la dolce Akane!!!

Ryoga: e chi te l’ha mai chiesto, deficiente!? I due cominciarono una lotta che li trascinò fuori casa, rompendo le mura…* almeno Kuno, qualcosa di buono l’ha fatto, fortuna che non vedo sua sorella!!!* pensò Ranma, che or ora si girò, verso le Tendo.

Ranma: Nabiki! Disse tirandole un pacchetto di soldi, guadagnati lavorando con Shampoo e gli altri, la media agguantò quei fogli come fa un cane con la pallina di 10’000yen…poi Ranma prese per mano la sua ex e finì il discorso: “porta questa gente in casa”infine trascinò Akane nel dojo.

Nabiki: bene signori è aperta la lotteria dei biscotti, ogni biscotto costa 500yen chi trova il dente di Happosay nel biscotto vince 10’000yen!!!naturalmente tutti entrarono dentro.

Kasumi sussurrò alla sorellina: Nabiki, ma non c’è nessun dente…la media le sorrise” lo so…”

Intanto nel dojo…”lasciami, mi fai male”disse Akane tirata di forza dal ragazzo, poi in un sussurrò:

Perché sei qui?

Ranma roteo gli occhi al cielo: bell’accoglienza, dopo un anno che m’allontano, ti ritrovo fidanzata con Ryoga e con un bimbo per giunta!!!

Akane corrucciò la fronte e sorrise interiormente *crede sia figlio mio?* “Non è mio figlio! Kofu é di Kasumi e il dottore, si sono sposati, l’avresti saputo se…poi protestò, anche lei era arrabbiata: Ti sembra poco un anno, senza una telefonata, una riga, uno straccio di lettera?

Gli occhi d’Akane s’erano ridotti a due fessure luccicanti che stentava a trattenere.

Ranma, non s’accorse e stette sulle difensive:

Nabiki sapeva dov’ero avresti potuto chiederglielo!finì con una punta d’amarezza…erano entrambi così cocciuti e orgogliosi che non l’avrebbero mai ammesso che si amavano? O almeno per Ranma era così, non poteva essere altro a flagellargli così affondo all’animo…

“Cosa?” rispose la ragazza incredula, mentre le lacrime scendevano copiosamente dal suo volto *per quanto tempo doveva continuare così? Accettare i pochi lampi felici che gli donava per poi di nuovo sprofondare nell’ombra della sua insensibilità? *E’ inutile Ranma non mi capisce…*

Akane strinse i pugni come se parlare ora, fosse uno sforzo immane e fra i singhiozzi riprese:

Sai quanto tempo ho aspettato che fossi tu a farti avanti?

Nella semioscurità della stanza finalmente Ranma notò le sue lacrime, che una volta tanto l’avevano fatto sperare *allora lei…*e il suo cuore prese a battere come non ricordava da tempo…

Intanto alla fermata di un bus, a Tokyo nel quartiere di Nerima…

Shampoo: presto, dobbiamo vedere Lanma!!!

Mousse: ma non avevi detto che…un bastone in testa gli fece morsare le lingua…

Obaba: dimentica tutto! Non sai che noi donne cambiamo spesso idea?

Mousse: * forse è questo uno dei motivi per cui non vi capisco…* Shampoo amore aspettami, si aggrappò come al solito al corpo sbagliato…

Ucchan: Mousse, sono lusingata ma rimettiti gli occhiali! Disse così per vedere la reazione della cinese che non tardò, Ciaff!!!

Mousse: Aih, che o fatto di male…

Zitto e cammina ordinò l’amazzone, la comitiva si imbeccò in Ryoga che dopo aver sistemato l’Aristocrat s’era perso.

Ryoga: dove andate?

Ukyo: da Ranma…

Ryoga: aspettate vengo anch’io! E si diresse con loro per la strada.

Torniamo a casa Tendo, nel dojo per la precisione…

Le guancie di Ranma divennero rosa pastello nel sentirla poi a stento disse:

Basta così, ho capito…e smettila di piangere.* non voglio vederti così a terra*

Akane non credeva alle sue orecchie * Ah, si basta è finita…tanto vale tornare ognuno ai suoi posti, no?Stupido baka…*

Lei fece per girarsi ma quel braccio l’afferrò con rinnovato vigore e riportandola a se, Ranma ebbe il coraggio di fare quello per cui forse era tornato…baciare Akane, baciare quella che era sempre stata la sua unica ragazza, la ragione per cui era tornato era tornare a vivere con lei.

Un bacio a fior di labbra che poi aveva preso decisamente un’altra piega, come a rimarcare la lontananza si erano uniti in un profondo abbandono, così Ranma rovistava con le dita fra le sue ciocche come a scovarne un regalo più che prezioso, la sua immagine, la sua presenza che non lasciava tempo al suo respiro affannoso.

Akane era sconvolta,una mano teneva la sua, l’altra lungo un fianco ancora inerme per la sorpresa…Ranma era tornato si o no da 5 minuti nella sua vita e come la prima volta che l’aveva visto, l’aveva ribaltata completamente, come ci riusciva a farla sentire sempre così?un fremito la scorse, quel bacio non le bastava, voleva di più ma sapeva cosa…

Akane poggiò il suo braccio al petto del ragazzo e spingendo faticosamente come a non volerlo fare s’allontanò “Ranma, io devo essere pazza per averti amato veramente ma…”vide l’espressione cortese di lui e faticò a continuare…scrollò il capo”Non posso rimettermi con te…” l’espressione di Ranma mutò al seguire delle sue labbra arrossate “…Se prima non prometti che resti” finì lei.

Ranma tirò un sospirò di sollievo, aveva temuto il peggio e ora invece presentò uno dei suoi migliori sorrisi “certo, per chi sarei tornato sennò?”disse.

Akane: lo so, ma vorrei una prova da te…per esserne certa.

Fuori del dojo Shampoo, Mousse, Ryoga, Obaba e Ucchan assistevano alla lugubre scena con facce a dir poco sbalordite…Ryoga tirò su il naso e frugò dalla tasca dei pantaloni, una vecchia foto strapazzata, c’era una cow-girl che aveva conosciuto anni fa…

La gente era quasi scomparsa, in salotto erano rimasti due o tre amici di famiglia e in cucina Kasumi aiutava Nabiki a preparare la cena, ormai era da un anno che la media si cimentava, in cucina…i suoi piatti erano mangiabili non proprio buoni come quelli di Kasumi, ma sicuramente migliori di quelli d’Akane.

Nabiki indossava un imbracatura sulla quale all’altezza della pancia stava beato Kofu, il suo primogenito e chiese alla sorella: Nabiki, secondo te, Ranma e Akane…

La media intenta sui fornelli l’interruppe brandendo un mestolo per aria: e me lo chiedi, quei due sono sempre stati sulla stessa lunghezza d’onda, devono solo trovare la stazione giusta.

Kasumi non capì precisamente cosa le disse Nabiki, si voltò e esclamò:

Buona sera signora Saotome…La donna aveva con se il marito sotto forma di panda, il pover uomo non aveva avuto il coraggio di rivelare la sua “doppiezza” alla moglie, e viveva in casa sua, da panda.

Nodoka: buona sera, vedo che ve la cavate bene…posso darvi qualche consiglio?

Nabiki annui e la signora riprese “io terrei la fiamma più bassa rischi di bruciare il fondo…poi ho portato un regalo tirò fuori una boccetta cilindrica dal borsone “è un olio, che sta benissimo sul minestrone”

Kasumi lo prese e ne lesse l’etichetta “olio miracoloso”

Nodoka: si è molto buono, miracoloso sui piatti!sorrise la donna…

Nabiki: posso chiederle dove l’ha preso?

Nodoka: me l’ha dato una guida cinese, finii in Cina per cercare mio marito e mio figlio, la guida diceva che un solo cucchiaio serviva per curare un malaccio ed era ottimo in cucina e siccome alle sorgenti non veniva mai nessuno da anni…

Cartello Genma: sorgenti???datemi l’olio!!!

Nodoka: che ti prende panda-chan, t’ho una nocciolina, Genma era mansueto e di fronte alla signora, prese la nocciolina, un po’ seccato.

Nabiki: questo lo prendo io, disse sfilando dalle mani della maggiore l’olio e dirigendosi fuori dove trovò i vecchi amici di Ranma.

Nabiki: cos’è fate una riunione all’aperto?

Tutti gli altri gli fecero shh col dito, Nabiki non curante entrò.

Akane: Nabiki…noi

Nabiki: tranquilla sister, sono qui solo per dare questo a lui, mise nelle mani di Ranma l’olio, poi sussurrò bevi un sorso di questo e tornerai normale…Silenzio, la scena era statica, nessun movimento ne rumore Akane guardò Ranma con una richiesta nel cuore, mentre fece cenno di no con la testa.

* Come può chiedermi una cosa simile?tutti i miei problemi sarebbero risolti in un sorso!*pensò Ranma mentre con la bocca stappò il tappo di sughero e guardò il contenuto della fiala, sollevandola, di rimando Akane abbassò lo sguardo, ciò gli fece mancare un battito.

Nabiki: che fai!urlò la media con tutto il fiato che aveva in corpo, mentre Ranma versava l’olio nel parché che l’assorbiva velocemente quanto crudelmente sotto i suoi occhi.

Akane si sentì la ragazza più felice della terra *E’ arrivato a tanto solo per salvare il nostro amore!* e l’abbracciò.

Nabiki uscì fuori interdetta, Genma tornato umano andava gridando: prendete quell’olio è miracoloso!!!! Solo allora tutta la combriccola ebbe il timore di capire…

Anche Nodoka e Tofu uscirono…genma si tuffò appena in tempo nel laghetto.

Tofu: così era un olio miracoloso, ne ha più signora Saotome?

Nodoka: sicuro, in garage, ce n’è una cassa piena, l’ho presa come souvenir, mi piaceva troppo…

Nabiki: cosa?

Shampoo, Mousse e Ryoga si girarono freneticamente…

Tofu: oh, comincia a piovere, apro l’ombrello, l’accompagno a casa signora, disse il dottore porgendo gentilmente il braccio, un panda, una gatta, un porcellino e una papera li seguivano verso casa Saotome.

Soun, s’affacciò e richiamo le figlie per rientrare.

Nabiki: papa’ io accompagno Kasumi e il piccolo, prima che diluvi…

Kasumi: ciao pa’ uscirono in tutta fretta le due.

Qualcun altro quella sera aveva una gran fretta era il maestro Happosay…

Happy:pistaaaa, Soun aiutamiiiii….il maestro aveva due sacche di biancheria, bottino della giornata e ne tirò una all’alievo.

Soun: cos’é…ma presto lo capì perché fu circondato da un orda di ragazze con bastoni e scope…e se la diede a gambe.

Anche Akane e Ranma uscirono dal dojo verso l’abitazione…Al vedere la sua ragazza col codino Akane strinse le spalle, una lacrima solitaria scese fino al collo:

Scusa-mi, non dovevo disse d’un fiato…ero offesa e…

Ran-chan le mise in dito sulle labbra zittendola: tu sei più importante della mia maledizione…sospirò, infondo il prezzo da pagare era stato altino…

Akane: prese la teiera e la verso sul suo capo reclino…”sai mi piace mollarti…”disse con un pizzico d’ironia.

Ranma alzò il volto su di lei: ricordi quella sera al mare? Se tornassi indietro non ti farei più uscire da quella stanza, il voltò d’Akane arrossì copiosamente.

Akane sorrise: stasera sembra strano, non c’è nessuno…Vieni in camera con me, disse prendendogli la mano. Ranma la fissò coi suoi occhi cobalto nel modo che faceva impazzire Akane, semprava che gli leggesse nel pensiero, poi mano nella mano salirono le scale, verso la sua camera.

5anni dopo…

“mamma” gridò una bimba dalla pancia rotondetta che correva verso Akane, aveva i capelli ondulati rossi, rossi che ricordavano lei…e gli occhi della madre.

Akane: Kadma quante volte ti devo ripetere di non sporcarti il vestito buono! Disse cercando di pulire la macchia di fango nel vestitino verde della piccola.

Kasumi: sorellina, dalla a me ci penso io a cambiarla…

“Ti ringrazio Kami,” rispose la minore, “se non venissi a trovarmi tu…sarei persa”

*Questa casa è immensa e così diversa da quella che avevo…*pensò Akane ricordando la vecchia abitazione e il dojo dove aveva trascorso momenti felici…due forti braccia l’attraversarono da dietro intrecciandosi attorno al suo collo.

Akane sobbalzò: Ranma!

Ranma: Cara, non è strano che l’amore della nostra vita, abbia su di sé la maledizione che io non ho più, solo perché quella notte io non ero ancora normale?

Akane: anche il figlio di Shampoo e Mousse allora diventa un gatto, replicò la moglie…e loro erano gia tornati normali quando l’hanno concepito…sorrise.

Ranma: hai notizie di Ucchan?

Akane: l’ho vista ieri è andata ad un convegno per cuochi, sembra che ancora non abbia trovato la sua dolce metà, e continua a cercare un uomo per se…io il mio l’ho già trovato! sussurrò dolcemente girandosi verso Ranma e baciandolo…

Ranma: ahm, dimenticavo, Nabiki ha spedito l’invito del suo matrimonio con Kuno…

Akane sbuffò: il solito matrimonio d’interessi, s’era stufata d’accudire papà e i tuoi genitori…

Ranma aggrottò le sopracciglia: è più brava a lavorare in borsa, che in cucina, che ci vuoi fare, a già! dimenticavo, andiamo a trovare Soun e i miei avranno già iniziato la lezione al dojo…tua sorella ci guarda Kadma solo la mattina…

Akane sorrise: e per fortuna, altrimenti i conti in questa casa salirebbero…devo chiedere aiuto a Nabiki.

Ranma: non ti basto io?s’inclinò per baciarla..

Akane; tu, non basti mai..ma ora è tardiiiiii!!!!urlò tirandolo via per un braccio.

 

FINE. Grazie di cuore a tutti gli incauti lettori.

Laila

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