L'ultimo anno di avventure dei Malandrini

di Black_Oblivion
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** L'inizio ***
Capitolo 3: *** Nuove amicizie ***
Capitolo 4: *** Un risveglio un po' brusco... ***
Capitolo 5: *** Nuove notizie e un mistero da risolvere ***
Capitolo 6: *** Ricordi ***
Capitolo 7: *** Chiacchiere nel dormitorio femminile ***
Capitolo 8: *** Amore e odio ***
Capitolo 9: *** Difesa Contro le Arti Oscure ***
Capitolo 10: *** Incontri e spiegazioni ***
Capitolo 11: *** Le selezioni ***
Capitolo 12: *** Happy Halloween! ***
Capitolo 13: *** Tutto può capitare ***
Capitolo 14: *** E' tutto scritto nelle stelle ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Buongiorno, o Buon pomeriggio oppure Buona sera cari lettori.
Questa è la mia prima fanfiction, spero che vi piaccia. Ho il cuore che batte all'impazzata. Voglio ringraziare molto le autrici: _Lily GiulyHermi96 Alyx Lupa Malandrina LunaStortaBlack e altre
Siete mitiche ragazze!
Voglio dirvi che accetto tutto, opinioni negative o positive. Non vi proccupate! Spero che vi piaccia la mia fanfiction.
Questo è solo il prologo. Senza questo non si capisce molto la storia creata dal mio cervellino.

Buona lettura a tutti.


PROLOGO
 


 C’è una storia che nessuno conosce e che sembra scomparsa, ma comunque vera.
La storia è così : ' Si narra che ogni mago/strega, o gruppi di maghi/streghe abbia un custode druido e che quando i loro protetti sono in pericolo o sono dei combinaguai i custodi sono
obbligati a restare loro vicini, senza che questo/i conoscano la sua vera identità!
Se il custode dovesse rivelare la sua vera identità, sarebbe sostituito e hai suoi protetti sarebbe cancellata la memoria. Se mai fosse necessario il custode può rivelare la sua identità, solo in caso di estremo pericolo (morte dei/del protetti/o). Se i protetti dovessero scoprire da soli/o la vera identità del loro custode, il custode dovrebbe dire la verità, ma in quel caso non verrebbe sostituito da uno nuovo!! Si dice anche che il custode sacrificherebbe la sua vita per donarla ai suoi/suo protetti/o. Il custode ha una lealtà infinita!! Si dice anche che i custodi abbiano la stessa età dei/del suoi/suo protetti/protetto. '

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Capitolo 2
*** L'inizio ***


Questo è il primo capitolo.

Buona lettura.


L'INIZIO


Un altro anno ad Hogwarts stava per iniziare.

Tutto inizia dal treno diretto ad Hogwarts del binario 9 3/4. In uno scompartimento, molto agitato.

“Sirio Siriuccio quella ragazza ha sorriso a me, e non a te!” disse James iniziando ad arrabbiarsi
“Cosa vai a blaterale cornuto dei miei stivali…” disse Sirius stampandosi sulla faccia una perfetta espressione alla Black contrariato.
“Ragazzi…” si alzò un ragazzo dai capelli ondulati biondicci, di un colore che appariva simile al beige, era alto, dal fisico snello ma forte e una espressione angelica. Lui era Remus Lupin. Era studioso, diligente e riservato, al contrario di James, Sirius e Peter.
“…io vado a cercare Lily, devo chiederle una cosa”
“Ah! Non parlarmi della Evans che mi deprimo” disse un ragazzo dai capelli sensualmente e perennemente scompigliati, di un colore scuro, sul nero, e la pelle liscia, con una eterna sfumatura olivastra che metteva ancor più in evidenzia i denti bianchissimi del ragazzo. Indossava anche un paio di tondi occhiali che gli incorniciavano il viso, era il leader di quel gruppo di ragazzi che si facevano chiamare ‘The Marauders’. Lui era James Potter, il grande James Potter
“Le hai chiesto di nuovo di uscire, giusto?” disse un ragazzo dai capelli color topo e piccoli occhietti acquosi, piuttosto grassottello e dall'aria ansiosa. Era molto timido infatti per tutta la conversazione era rimasto i disparte aspettando che le acque si calmassero, e questo non accadeva quasi mai senza l’intervento di quel saggio martire di nome Remus John Lupin. Non era molto carino e non gli piaceva destare attenzione e stava sempre all’ombra dei suoi amici, nascosto sotto la loro protezione. Lui era Peter Minus.
“Non potevi aspettare di arrivare ad Hogwarts ?? Beh, io vado, ci vediamo tra poco” detto questo Remus Lupin girò i tacchi ed uscì dallo scompartimento del treno per Hogwarts e andò in cerca di una ragazza dai capelli rossi di nome Lily Evans.

Il corridoio del treno era deserto tranne per una ragazza, era molto carina: aveva dei capelli marroni che le ricadevano lisci sulle spalle e degli occhi marroni come l’ambra, ma adesso velati da un velo di solitudine. Aveva una borsa di fianco e ciò stava a significare che non aveva trovato uno scompartimento.
Remus le si avvicinò. Lei lo guardo.
“Ciao, come ti chiami?” disse Remus con un filo di voce.
Non rispose subito la ragazza preferì osservarlo meglio e poi disse con voce sicura
“Ciao, mi chiamo Nora Nightbrees e tu?” disse la ragazza porgendogli la mano, che venne subito prese dal ragazzo
“Piacere, sono Remus Lupin e frequento il settimo anno di Hogwarts!” le disse
“Piacere mio, Remus. Che ci fa in giro un ragazzo così carino? Cerca forse la sua ragazza?” disse lei. Remus sembrò un po’ spaesato, poi le sue gote diventarono di un rosso scarlatto.
La ragazza cominciò a ridere “Scherzavo! Ma era divertente!”.
Remus cercò di ricomporsi e poi propose: “Vedo che non hai trovato uno scompartimento, se vuoi puoi stare nel mio c’è ancora posto!” la ragazza lo guardò con occhi che spiccavano felicità da tutte le parti e poi disse: “Grazie mille. Cosa posso fare per ricambiare?”
Il ragazzo ci pensò un po’ su poi disse “Mi puoi accompagnare, devo cercare una persona: ha i capelli rossi e ha una spilla da prefetto, devo chiederle una cosa”.
“Ok, ti seguo!”, Remus le prese la sua borsa e cominciò a cerca di Lily Evans seguito da Nora
Andarono insieme per quasi tutto il treno finché Remus non decise di tornare dai suoi amici.

Intanto Sirius ( un ragazzo dai folti capelli neri, che gli ricadevano sulle spalle e sugli occhi, conferendo allo sguardo un’aria sfuggente tremendamente affascinante, e iridi scure e passionali come bacche di gelso mature. Aveva il viso leggermente più abbronzato di James e sopraciglia oblique, regali. Il viso deciso ed arrogante, suo emblema, lo rappresentava perfettamente ) e James discutevano animatamente su chi doveva avere quella ragazza che prima di salire su treno gli aveva sorriso. Il suo sorriso era rimasto impresso nelle menti dei due ragazzi.
Peter intanto guardava i due amici per poi dire “Ma, scusa Jamie, a te non piaceva Lily Evans?!”. James lo guardò con aria furente, per poi dire con voce calma e tranquilla “Già hai ragione, ok Sir quella ragazza è tua”.
“Scusate ragazzi vorrei presentarvi una ragazza, non ha trovato lo scompartimento e ho pensato…” Remus, che era appena sbucato fuori dalla porta, fu interrotto da un coro di ragazzi che disse “…di farla venire qui, che dolce il nostro Remmy!”.
“Permesso, ciao, sono Nora Nightbrees, posso sedermi?” chiese una ragazza dai capelli marroni, gli occhi marroni come l’ambra, al suo sguardo James e Sirius rimasero a bocca aperta, era la stessa ragazza che li aveva sorriso in stazione e per i quali loro due stavano litigando cinque secondi fa.
“Ciao, io sono James Potter, lui è Sirius Black e lui invece è Peter Minus” disse un James un po’ sorpreso con Sirius alla sua destra e Peter alla sua sinistra.
“Eh, si si certo puoi sederti!” esclamò Sirius.
“Grazie mille, Sirius” disse lei

Parlarono del più e del meno: di Quidditch, di Hogwarts, del mondo Magico, e di tutto e di più, anche di quale dolce di Mielandia era il più buono!

Arrivarono a Hogwarts con le uniformi già indossate e un piano ben preciso.
“Ehi Nora che ne dici se dopo la cena andiamo ad esplorare Hogwarts dai sotterranei alla torre di astronomia?” disse Sirius.
“Fammi pensare … ma si certo è una splendida idea!” disse Nora con un sorriso che ammaliò alcuni ragazzi che erano li vicino.
“Io mi oppongo!” disse fiero di essere un Prefetto, Remus.
“Purtroppo ha ragione, la nostra mammina, anche se ci mette i bastoni tra le ruote!” disse Nora un po’ dispiaciuta, dirigendosi verso la Sala Grande per la cena e trascinandosi dietro Remus, ma senza prima aver fatto l’occhiolino e un espressione alla ‘Appena Remus non ci vede andiamo a fare il giro!’
“Ah, finalmente qualcuno che mi ascolta!” disse Remus non curante dell’espressioni malandrine sui visi dei suoi compagni e su quello di Nora.

‘Si certo, sogna Remus, continua a sognare!’ pensarono all’unisono tutti e quattro i ragazzi con Remus che aveva un sorriso a trentadue denti.

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Capitolo 3
*** Nuove amicizie ***


NUOVE AMICIZIE
 


Nora, e i Malandrini si stavano dirigendo verso la Sala Comune di Grifondoro e intanto parlavano.
“La presentazione dei primini è stata magnifica, per non parlare del cibo, delizioso!” disse Nora.
“Beh, si passabile” disse James disinvolto.
“Per me, solo la cena è stata magnifica!” disse Peter.
“Per me, non c’era niente di magnifico!” disse Sirius.
“Andiamo?” disse Nora rivolta ai tre ragazzi
“Adesso?” dissero in coro.
“Si, perché no” rispose Nora.
“Scusate se mi intrometto ma... dove avreste voglia di andare, dobbiamo assolutamente andare in sala comune!” disse Remus, ma quando ebbe finito di fare la solita ramanzina, di fronte a lui c’era solo il vuoto più totale.

“Pensi che ci rincorrerà?” chiese ad un certo punto Peter spaventato a James.
“Non lo so Peter, ma penso proprio di si, non appena si ricorderà di quello che volevamo fare!” rispose prontamente James.
Infatti nel corridoio dove avevano lasciato Remus, non c’era più nessuno, questo stava a significare che Remus li stava rincorrendo il più velocemente possibile.
“Bene, da dove cominciamo?” chiese Nora. E poi fu prese a viva forza da James e Sirius che la portarono in tutto il castello, lasciando per ultimo la Sala Comune.

Dopo circa un’ora tornarono alla sala comune dove li stava aspettando Remus con una ramanzina bella e buona.
“Dove siete stati?” chiese Remus con un voce minacciosa.
“In giro…” disse James
“Lo sapete che potevate essere scoperti e farci perdere punti già dal primo giorno?” chiese lui
“Dai Remus, non abbiamo fatto niente di male e poi questo è il mio primo giorno non puoi sgridarmi domani?” disse Nora con degli occhi da gatto con gli stivali (NdA. Avete presente quando nel film di Shrek il gatto con gli stivali si toglie il cappello e fa quegli occhioni stra dolci, che ti inteneriscono, ecco sono quelli gli occhi!)
“E va bene, ma solo perché è il tuo primo giorno di scuola. Ma la prossima voltafinirete tutti in punizione!” disse Remus che si lasciò addolcire un po’ grazie agli occhi di Nora
“Sissignore!” dissero facendo un cenno militare.

“Ehi, Evans esci con me!” disse la voce di James, ad una ragazza dai capelli rosso scuro, lunghi, che le cadono sulle spalle. Gli occhi verdi, molto espressivi e grandi; abbastanza alta e magra.
“Preferirei uscire con un Troll, invece che con te!” disse la ragazza di nome Lily Evans, dirigendosi a salutare il suo migliore amico e la ragazza che le stava a fianco. Che doveva essere la sua nuova compagna di stanza.
“Ciao Remus… Ciao, mi chiamo Lily Evans. Tu devi essere Nora Nightbrees, giusto?” disse Lily.
“Si, sono io. Piacere Lily” rispose Nora.
“Sono la tua compagna di stanza, se vuoi puoi venire a vedere la tua stanza e conoscere le altre?” disse prontamente Lily.
“Davvero, grazie mille. Ti seguo” disse Nora seguendo Lily e salutando Remus e gli altri.

Il dormitorio femminile era davvero in alto, bello e accogliente. Lily entrò in una stanza, e sulla porta c’era scritto ‘Lily Evans, Mary Floores, Jennifer Lacroix, Alice Prewett, Nora Nightbrees’.
“Ciao Lily, finalmente, pensavamo che volessi stare da sola con James. Ahahahah” disse una ragazza dai capelli marrone chiaro, lunghi che le ricadevano a boccoli, gli occhi dello stesso colore, alta più o meno come Lily e molto solare; si chiamava Alice Prewett.
“Come ho già detto a Potter, preferirei uscire con un Troll invece che con lui!” disse di rimando Lily.
“Ok ok, mi arrendo, tanto so che entro la fine dell’anno vi mettere insieme! Vedo che hai compagnia. Ciao, mi chiamo Alice Prewett, lei è Jennifer Lacroix e invece lei è Mary Floores” disse Alice indicando con la mano prima Jennifer ( una ragazza dai capelli neri, lunghi che le ricadevano lisci, gli occhi neri, un po’ più bassa delle altre, e molto simpatica )
e poi Mary ( una ragazza dai capelli biondi, corti e mossi, gli occhi marroni, un po’ più bassa di Lily e di Alice, e molto ‘mammina’ ).
“Ciao” dissero in coro Jenny e Mary.
“Piacere, sono Nora Nightbrees, la vostra nuova compagna di stanza!” disse Nora con un sorriso.

Aveva conosciuto le sue nuove compagne di stanza, sarebbero diventate le sue migliori amiche
“Ehi, che ne dite se facciamo un gioco?” disse Nora all’improvviso.
“E di che gioco si tratta?” chiese Alice.
“E’ un gioco sulla fiducia: una di noi deve dichiara un suo segreto alle altre, e le altre non lo devono, mai e poi mai dire a nessuno, se lo dirà… beh non è un bello spettacolo. Questo lo farà ciascuna di noi!” rispose Nora.
“Ci stiamo!” dissero in coro: Alice, Mary, Lily e Jenny.
“Ok, benissimo” disse Nora.

Si disposero in cerchio e cominciarono.
“Devi dire il tuo nome, anche se lo sappiamo e poi il tuo segreto, il tutto tenendo in mano questo braccialetto” disse Nora dopo aver passato il braccialetto. Era un braccialetto d’oro: con un drago che aveva la coda stretta in bocca, e gli occhi viola ametista che brillavano di una magia strana. Dava la sensazione di sicurezza, e tranquillità.
“Wow, che bello!” dissero in coro.
“E’ già, questo braccialetto, registrerà i nostri segreti, ha anche un’altra funzione. Quando una di noi sarà in pericolo, questo si collegherà con gli altri e dirà il nome della persona in pericolo. E’ molto antico apparteneva alla mia trisnonna!” disse Nora orgogliosa del braccialetto.
"Altri?" chiese Jenny perplessa
"Ma che sbadata... dopo dobbiamo fare copie di questo braccialetto, che rimarranno ad ognuna di noi" spiegò Nora
“E tu vuoi davvero darlo a noi?” chiese Lily.
“Certamente, voi ora siete le mie migliori amiche. Io chiamo amici le persone che al primo sguardo, alla prima parola, alle prime emozioni che mi trasmettono mi stanno simpatiche, e voi avete superato l’esame!”
“OK, dai cominciamo” disse Jenny.
“Alice, il mio segreto è: dopo gli esami io e Frank, ci sposeremo” poi passò il braccialetto a Jenny.
“Jennifer, il mio segreto è: mi sono innamorata, durante l’estate, di un ragazzo che va a Durmstrang” lei passò il braccialetto a Mary.
“Mary, il mio segreto è: dopo i M.A.G.O, dovrò partire per gli Stati Uniti con la mia famiglia” lei passò il braccialetto a Lily.
“Lily, il mio segreto è: credo, e sottolineo credo, che se Potter maturerà accetterò il suo invito ad uscire” lei passò il braccialetto a Nora.
“Nora, il mio segreto è: sono un animagus legale”
“Che cosa?” dissero con la bocca aperta a Nora.
“Sono un animagus legale” ripetè Nora.
“Davvero, non stai scherzando?” disse stupita Lily.
“No, assolutamente NO!” disse lei
“E in cosa, ti trasformi? Diccelo siamo molto curiose!” disse Jenny al posto delle altre
“Ok, mi trasformo in un lupo” disse Nora.

Un bagliore luminoso investì la camera delle ragazze, il bagliore era così luminoso che Lily, Mary, Jenny e Alice, si coprirono gli occhi. Finito il bagliore, al posto di Nora c’era un lupo. Il mantello era bianco-crema soffice, la coda lunga e arruffata, gli occhi di un bel azzurro cielo, il muso soffice, le orecchie piccole e le zampe agili.

“Ahh!” disse Mary “Sei così carina!”
“Dai smettila di leccarmi” disse Lily ridendo, soffriva molto il solletico
“All’attacco!!” disse Jenny cominciando a fare il solletico al lupo
“Si!” disse Alice seguendo l’amica

Un nuovo bagliore, e il lupo ritornò Nora.

“Ah ah … basta … ah ah … mi … ah ah … arrendo!” disse Nora con le lacrime agli occhi “non leccherò più nessuno, aiuto!”
“Ok dai smettiamola” disse Alice
“Purtroppo” disse Lily
“Bell’amica” disse Nora fintamente offesa

“Ora commentiamo i vostri di segreti e non il mio!!” disse Nora rivolta alle altre.
Alice, Mary, Jenny e Lily cominciarono a fischiettare e a trovare improvvisamente molto interessanti le pareti della loro stanza e i loro piedi.

Passarono l’ora successiva a parlare e a fare una lotta con i cuscini con tanto di piume svolazzanti.


Intanto nel dormitorio maschile anche Remus, Peter, Sirius e James avevano fatto la lotta con i cuscini e non avevano intenzione di smetterla

“Ehi, James forse sarebbe meglio andare a letto” disse Remus stanco
“Ma cosa dici Lunastorta, è ancora prestissimo” disse di rimando James
“Uuhaaa, io ho sonno James. Vado a dormire”
“Ma dai Peter, è il primo giorno dobbiamo festeggiare” disse James
“Va bene, ma sono fino a mezzanotte, poi a letto!” ordinò Remus
“Ok, mammina. Prendi…” dissero in coro James e Sirius lanciando un cuscino alla loro ‘mammina’ di Hogwarts
“Maledetti!!” disse Remus arrabbiatissimo
“Aiuto!” disse James finto spaventato
“Sotto il letto” disse Peter veramente spaventato. Lo sapevano tutti che Remus era un angelo, ma se lo facevano infuriare, beh si trasformava in un demone. Ed era quello che stava succedendo.
“Scappate!” urlò Remus.

La porta si aprì, ed entrò una ragazza.

“Fate silenzio!!” disse una ragazza entrata dalla porta del dormitorio dei malandrini
“Ehm…scusate tanto ma, so che dormite sempre in boxer, ma adesso potreste vestirvi o per lo meno coprirvi, per favore” disse Nora dopo essersi girata ed aversi coperto gli occhi con le mani
“Ehm…certo scusa, ma tu che ci fai qui?” disse Remus, sorpreso dal vedere Nora nel loro dormitorio
“Sono venuta per dirvi di fare meno casino, perché noi vogliamo dormire” disse Nora
“Ahh, scusa!” disse Remus
“Va bene, faremo silenzio, se domani ci vieni a svegliare…” disse James con il broncio.
“Ehhhh! Cosa? Perché io?” disse Nora sorpresa dalla strana domanda del ragazzo
“Perché di si” disse Sirius copiando il fratello
“E va bene, ma solo perché mi fate tenerezza con i vostri musi…ahahah” disse Nora “Ma non aspettatevi che vi svegli dolcemente, buona notte” e poi uscì dalla stanza
“Forse non dovevamo” disse James un po’ preoccupato
“Ma stai scherzando che può fare una ragazza” disse Sirius
“Maschilista! Prendi!” disse Nora riemersa dalla porta
“Te la farò pagare!” disse lui arrabbiato
“Si, certo, sei solo un maschio” disse lei
“Ah si, bene. Prendi” disse lui

Con agilità schivò la cuscinata, che le sarebbe arrivata, ma venne subito presa da una lotta con i cuscini insieme hai Malandrini.

Remus e Peter dovettero arrendersi e cominciarono anche loro a divertirsi.

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Capitolo 4
*** Un risveglio un po' brusco... ***


Primo appunto... Scusa Andry_Malfoy, scusa, imploro il tuo perdono. Ti chiederai perchè io ti stia chiedendo scusa, o meglio suppliccando le tue scuse e io ti rispondo: ho letto la tua fanfiction e mi è piaciuta tantissimo. Però non avevo un account e quindi non potevo recensire le tue storie, poi l'ho creato e mi sono detta che dovevo recensire tutti i capitolo. E la mia testolina, si è dimenticata di quello. Quindi adesso imploro il tuo perdono ancora.
Secondo appunto... Chi non ha capito il prologo, alzi la mano. (Tutto il mondo con la mano alzata... ah no, una mano giù, un'altra... va bene le mani giù si possono contare sulle dita)... comunque ecco a voi un riassunto (NB. con maghi intendo anche streghe):
C'è questo druido che custodisce maghi. Non deve rivelare niente hai suoi protetti se no, bye bye vecchio custode, che entri quello nuovo. Possono rivelare il segreto, in caso di morte dei protetti o se questi sanno già il segreto.
Terzo appunto... Voglio ringraziare tutti quelli che mi seguono: jeje_chan    Andry_Malfoy    Alyx     GiulyHermi96     e la mia amica Beatrice 
Ecco a voi.
Buona lettura!

 

UN RISVEGLIO UN PO' BRUSCO...
 

Le prime luci dell’alba filtravano dalle finestre di Hogwarts.
Nel dormitorio femminile le ragazze dormivano ancora e nel dormitorio maschile era lo stesso, ma non nel dormitorio dei Malandrini.
 
 “Remus, dai Remus svegliati” disse Nora a bassa voce scuotendo un po’ la spalla di Remus in modo da svegliarlo. Era entrata per svegliarli, come aveva promesso a James e Sirius la sera prima.
“Ciao Nora, uuhaaa, è presto ho sonno” disse Remus ricacciando la testa sotto il cuscino.
“Niente storie Remus, io vado a svegliare Peter”
“Ma se Peter russa come un drago” disse lui da sotto il cuscino
“Non se gli faccio annusare un po’ di cioccolato…” disse lei
“Ne hai un po’ anche per me” disse lui
“Si, piccolo mio, tieni, però ti devi alzare”
 
Nessuno lo chiamava così da tanto, da quando sua madre era morta 5 anni prima
 
“Sei un angelo disceso dal cielo” disse lui una volta alzatosi
“Forse è meglio dire un diavolo” disse lei
“Perché?” chiese
“Beh, quando sveglierò James e Sirius lo vedrai il perché!” disse lei avvicinandosi al letto di Peter.
Scosto le tendine e prendendo il cioccolato lo portò all’altezza del naso e aspettò.
Il naso di Peter si mosse e cominciò a seguire il cioccolato che intanto roteava nell’aria.
“Buongiorno Peter” disse Nora non appena il ragazzo aprì gli occhi per prendere quella bella barretta di cioccolato puro al 100%, proveniva sicuramente da Mielandia il mondo dei dolciumi.
“Gnam gnam, ciao Nora, gnam gnam” disse lui mangiando golosamente la barretta
“Il bagno è libero, Remus vuole assistere al risveglio di James e Sirius” disse lei
“Gnam gnam, resto anch’io” disse lui
“Ok” disse Nora rivolta a James e Sirius
 
Regulus Black era su una strada sbagliata e Sirius lo sapeva, ma non sapeva come aiutarlo, lui non voleva essere aiutato, e questo non rendeva le cose più facili.
“Regulus non andare per quella strada ti prego, resta con me”
“Hai detto che non sei più mio fratello, e quindi non deve interessarti quello che farò della mia vita” disse Regulus altezzoso
“Reg, per favore diventerai un Mangiamorte se resterai lì, non farlo e aiutami a salvarti da questa vita” disse Sirius
“No, Sir non siamo più fratelli. Tu sei Sirius, non hai cognome, non sei nessuno, mentre io sono Regulus Black primogenito di Walburga e Orion Black, membro della nobile e antichissima casata dei Black”
Non è vero, anche mio fratello, non mi considera più. Sono destinato a soffrire. NO, io non sono destinato a soffrire! Io non ho genitori, ma ho un fratello e il suo nome è James Potter!
 
 “Ahhhhhh!!!!” dissero in coro James e Sirius.
“Ben svegli, come state?” dissero in coro Nora, Remus e Peter che se la ridevano alla grande tutti e tre sul letto di Remus
 
James e Sirius erano fradici, farli svegliare con un secchio d’acqua ghiacciata era stato divertentissimo.
 
“Ma che cosa abbiamo fatto per meritarci questo??” disse James disperato
“Ehm…vediamo…mi avete chiesto di svegliarvi, non ci sono riuscita con le buone e allora…” disse Nora con un sorriso innocente sul volto
“… e allora hai pensato di rovesciarci addosso un secchio di acqua ghiacciata con tanto di ghiaccio ancora dentro – Ahi, com’è freddo ” disse Sirius
“Te lo avevo detto” disse James rivolto a Sirius
“Non ringhiare, perchè non puoi” disse Sirius
“Che fratello ca…rino” disse James correggendosi dal dire ‘canino’ in presenza di Nora
“Comunque, dove hai preso i secchi?” chiese Sirius
“Dalle cucine, è ovvio” disse disinvolta Nora
“Ah… scusa ma tu come sai dove sono le cucine?” chiese Remus
“E’ un segreto.”
“Ma non eravamo solo noi quattro a sapere dove erano le cucine?” chiese innocentemente Peter
“Veramente… cinque. Lily lo sa.” rispose Remus
“E perché l’hai detto alla Evans?” chiese arrabbiato James
“Un giorno Piton, l’ha trattata male…”
“Scusate, VOGLIO interrompere la vostra conversazione. In bagno. Che devo rifare i letti” disse Nora a tutti i presenti
“Ma ci pensano gli elfi domestici” disse Sirius
“Non voglio dargli lavoro in più, ok? E ora in bagno” disse Nora
“Scusa se ti correggo Nora, ma noi in bagno non ci andiamo mai tutti e quattro, e poi ce né solo uno!” disse Remus a mo’ di scusa
“Entrate e poi mi direte” disse Nora dirigendosi verso il letto di Peter per rifarlo
“Ok?” disse perplesso Peter dirigendosi, seguito dal resto del gruppo, in bagno
 
I quattro ragazzi entrarono in bagno, ma non videro il solito lavandino, la solita vasca, la solita doccia, e tutto quello che in un bagno ci deve essere, ma videro quattro porte.
Nella prima a destra c’era scritto ‘Peter Minus’, nella seconda ‘Remus Lupin’, nella terza ‘James Potter’e nell’ultima c’era scritto ‘Sirius Black’.
“Wow, non ci credo, bagni personali!” disse Peter entusiasta.
“Su ragazzi entriamo” disse Remus eccitato
 
Nel bagno di Peter Minus c’erano: il lavandino, lo specchio, un cestino della biancheria, un armadio, una doccia, una vasca, il water, ma quello che sorprese di più il piccolo Peter fu vedere un barattolo alto quasi quanto il lavandino tutto pieno di caramelle! Il bagno aveva le pareti lisce di un bel colore giallo-ocra che si intonava alla perfezione con tutto.
“Wow, buona questa, gnam gnam, e anche questo gnam gnam” disse lui mentre si fiondava a mangiare le caramelle che dopo averne presto una decina, sparì il barattolo e tutto quello che conteneva.
“le mie caramelle” disse Peter deluso
Aprì l’armadio e vi trovò le sue cose, i suoi abiti e si rese conto che era identico al suo baule in camera, solo più alto e ordinato.
 
Nel bagno di Remus Lupin era identico al bagno di Peter, tolto i dolcetti. Con solo una bacheca.
Nella bacheca appesa al muro verdognolo c’erano le foto magiche dei Malandrini, di sua madre da giovane con lui in braccio, di suo padre e sua madre nel giardino di casa Lupin e di una bambina.
La bambina era piccola, aveva gli occhi marroni e i capelli dello stesso colore, lisci che le ricadevano sulle spalle, istintivamente la prese, la girò e sul retro vi lesse : ‘La mia migliore amica Nina Fyrre, anche detta Fi. Lei sa del mio segreto e io so del suo!’ era scritto in una calligrafia da bambino, era la sua. Ma chi era quella bambina? E davvero sapeva il suo segreto? E se così fosse, lui si ricordava del suo? A tutte quelle domande sapeva già la risposta ma non ne era sicuro.
 
Nel bagno di James Potter c’era tutto quello che c’era nel bagno di Peter. Le pareti erano lisce, di un verde acceso, simile agli occhi di Lily. E c’era una bacheca, con delle foto, anche quelle tutte magiche, dei Malandrini insieme, di lui che prende il boccino…
“Wow quanto sono fotogenico” si disse
… di Lily Evans, di Sirius e lui a fare a botte con i cuscini e ancora di Lily
“Quanto è bella” disse prendendo la foto di Lily e mettendosela in tasca
 
Nel bagno di Sirius Black c’era tutto quello che c’era negli altri bagni. Le pareti di un bel blu scuro con raggi di sole (strano, ma vero!!). Anche in quella stanza c’era una bacheca con delle foto magiche, c’erano i Malandrini, James e lui a fare a botte con i cuscini, un cane nero sul lago con la luna piena, e una ragazza…
 
“Come ha fatto a sapere tutto?” disse James appena si fu cambiato, vestito, lavato e uscito seguito da Remus, Sirius e Peter
“Non lo so, Ramoso. E di solito riesco a trovare una risposta a tutto” disse Remus
“Ragazzi, io adoro il mio bagno” disse Peter
“Si, Codaliscia anche noi, ma è… strano!” disse Sirius
 
“Dai muovetevi, siete più lenti di una lumaca” disse Nora
“Arriviamo” dissero in coro
“Finalmente” disse lei alla vista dei quattro ragazzi “Bene,vi devo lasciare, mi stanno aspettando le altre. Bye”
“Ciao” dissero con un movimento della mano
 
“Buon giorno ragazze. Come state?” disse Nora, non appena fu scesa dal dormitorio maschile, e incontro Lily, Alice, Mary e Jenny in sala comune.
“Ciao Nora, ti stavamo aspettando” dissero in coro
“Cosa facevi nel dormitorio maschile?” disse Lily, alzando pericolosamente un sopracciglio.
“Svegliavo i Malandrini. Perché?” chiese Nora
“C-che c-cosa?” dissero in coro.
“Devo per forza sputare la Cioccorana?” chiese lei, con un sorriso innocente sul volto.
“Si!” dissero
“Ok, ma dirigendoci a fare colazione. Muoio di fame!” disse lei
“Ok”
Ed insieme si diressero insieme a colazione.
 
“Allora, avete presente ieri sera, che non riuscivamo a dormire, per il casino che facevano. Io sono andata a dirgli di fare silenzio e li ho trovati in…in…boxer” disse sussurrando l’ultima parola alle altre
“Wow, e com’erano ?” disse Jenny che aveva una cotta per Sirius Black
“Carini” disse lei “Peter si poteva anche risparmiare, poverino. James ha un bel fisico. Sirius non è da  meno. E Remus, secondo me, è il più bello. Poi James e Sirius mi hanno chiesto di svegliarli domani, cioè oggi, e poi abbiamo fatto una lotta con i cuscini e poi oggi sono andata a svegliarli” disse lei tutto d’un fiato
“Che storia!” disse Ali
“Già” rispose lei “Non so perché hanno voluto che li svegliassi io, di solito ci pensa Remus. Con metodi più che dolci”
“Si, il suo metodo è urlargli nelle orecchie” disse Lily
“Hai ragione!” disse lei cominciando a ridere “Come hai fatto a saperlo?”
“Non per niente sono la sua migliore amica” disse Lily vantandosi
“Ti vanti anche” disse Jenny
“Che c’è di male?” disse lei di rimando
“Niente… è solo che è dietro di te e sta ascoltando tutto quello che stai dicendo” disse facendo spallucce
“Scusa Remus” disse lei rivolta all’amico alle sue spalle
“Non fa niente, sono felice che ti vanti della mia amicizia” disse Remus calmo
“Andiamo, vi rendete conto che non abbiamo fatto neanche cinque metri” disse Nora
“Siamo lente a camminare” chiese Mary
“Già. Va beh, andiamo ho una fame da lupi…” disse Nora
“Hai fatto una pessima battuta” disse Lily
“Non infierire” disse Nora
 
Arrivati in Sala Grande, prendemmo posto al tavolo dei Grinfondoro. Praticamente in mezzo alla tavolata. Facemmo colazione.
 
“Ciao Nora” disse Sirius
“Pensavo vi foste persi” disse lei rivolta hai ragazzi
“Divertente il modo in cui ci hai svegliato?” chiese James
“Molto, ahahhaah” disse lei scoppiando a ridere
“Cambiando discurso, stanno arrivando gli orari” disse Lily intravedendo la professoressa McGranitt
“Qual buon vento professoressa?” domandò curioso James
“Gli orari, signor Potter, gli orari” disse lei
“Ah, signorina Nightbrees, c’è una lettera per lei da parte del professor Silente” disse la donna porgendogli una lettera
“Grazie mille” disse Nora ricevendola
Aprii la lettera.
 
Signorina Nightbrees,
ho costruito un passaggio verso il suo mondo, quello dei  druidi.
Vorrei che lo provasse e ho anche creato una pozione per il suo demone e quello del signor Codiron. Il passaggio si trova nel mio ufficio. Può venirci quando vuole.
Arrivederci
Professor Silente
 
PS: Mi piacciono molto le Bolle Bollenti
 
“Santo dovrebbero farlo, Silente” disse Nora finita di leggere la lettera
“Che c’è scritto?” chiese Peter curioso
“E’ un segreto” disse Nora spostando la lettera da un’altra parte. Parte sbagliata perchè ne lesse un pezzo Sirius
“...ho costruito passaggio verso il suo mondo... Ehi! Lasciami finire” disse Sirius leggendo la lettera
“Neanche se parlasse di vita o di morte” disse lei
-Però potevi lasciare che continuasse così avrebbero scoperto che sei mezza demone e mezza strega, in altre parole druida- le disse una vocina nella sua testa
-Si, e poi avrebbero scoperto anche lui. Neanche morta- disse un’altra vocina
“Ehi, abbiamo pozioni con i Serpeverde la prima ora” disse Jenny ad un tratto
“Fantastico” disse Lily triste
“Perchè?” chiese ingenua Nora
“Te lo spiego dopo, incamminiamoci non appena abbiamo finito la colazione” disse Lily
 
La mattinata passò in fretta senza troppi intoppi. Solo qualche scherzo di James e Sirius
 
“Non sapevo che le materie erano così difficili, però Rune Antiche è facilissima” disse Nora
“Infatti sei bravissima” disse Lily
“Grazie.” rispose lei
“Va beh... ti abbandono. Devo andare ad Aritmanzia” disse Lils
“Ok, Lils. Ci vediamo” disse lei in risposta
Così si separarono, una in direzione di quattro ragazzi davanti a lei, e l’altra verso l’aula di Aritmanzia.
 
“Ehi ragazzi che fate adesso?” chiese Nora tutta felice
“Ciao piccola. Andiamo in sala comune” disse Sirius
“NON CHIAMARMI PICCOLA” disse Nora con sguardo truce
“piccola, piccola, piccola” dissero in coro James e Sirius
“Voi non sapete quello che posso fare!” disse lei arrabbiata “Potrei stendere 50 lupi mannari in un minuto”
-Cos’ho fatto!? Scusa Remus. Scusami- si disse nella mente.
 “Remus, ci sei?” chiese Peter sventolando una mano davanti hai suoi occhi
“Ehm.... si” disse Remus. Si riscosse riscosse immediatamente dai suoi pensieri.
“Perchè ti sei incantato?” chiese Nora fintamente ingenua
“Oh...niente” disse lui
“Ossofast” disse Sirius
“Finalmente. Io vado in dormitorio. Voi?” chiese Nora
“Noi restiamo qui” disse James
“Io faccio i compiti” disse Remus
“Allora mi unisco a te” rispose lei “ a dopo”
 
Nel dormitorio femminile c’era una calma assoluta, si sentiva soltanto il rumore del vento. All’improvviso una persona comparve dal muro del dormitorio che spezzò quella tranquillità, lasciando un imbarazzante silenzio...

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Capitolo 5
*** Nuove notizie e un mistero da risolvere ***


Scusate per il ritardo, ma ero in punizione e non potevo usare il computer, ma comunque ho scritto. Spero vi diverta, come ha divertito me! Un bacio a tutti quelli che mi seguono.
Mi stavo dimenticando: qualcuno può dirmi che cosa sono le visite? Grazie mille.

NUOVE NOTIZIE E UN MISTERO DA RISOLVERE

 

“Come mai, hai fatto così tardi?” chiese cortese Remus
“Ehm... scusami Remus. Devo andare” rispose Nora, dirigendosi il ritratto
“Remus, con chi stai parlando?” chiese James spaventato dalla sanità mentale dell’amico
“Con Nora” disse lui
 
James si guardò attorno, ma la Sala Comune era deserta, perché tutti gli altri erano o a lezione, oppure studiavano nei loro dormitori.
 
“Remus che ne dici se andiamo a fare una visitina a Madama Chips?” disse calmo James molto preoccupato dalla sanità mentale del loro lupacchiotto.
“James, non sono pazzo!” disse lui di rimando.
“No… uno che si mette a parlare con persone che non ci sono fisicamente in una stanza, non è pazzo” disse Sirius con sarcasmo.
“Ehi Luna, mi fai copiare la quinta frase di Rune Antiche, perché non riesco a tradurla” chiese Peter
“La parolina magica?” chiese Remus
“Per favore” disse Peter
“Ecco”
 
La sera arrivò in fretta e gli studenti si apprestavano a lasciare i loro libri e i loro compiti per dirigersi in Sala Grande per la cena.
 
“Oh, ma guarda c’è Mocciosus” disse Sirius adocchiandolo.
“Che ne dite se gli facciamo uno scherzetto innocente?” chiese James con voce suadente.
“Ovvio, amore mio” disse Sirius
“Ahh! Maledetti giuro che vi ucciderò prima o poi” disse Piton appeso al soffitto per una caviglia.
“Penso che qualcuno oggi salterà la cena” disse James “Bye bye”
“Lo penso anch’io Jamie. Andiamo se no la perdiamo pure noi” disse Sirius
 
“Ehm, ragazze che ci fà quella persona lassù in cima?” chiese Nora guardando il soffitto.
“Ma è Piton” disse Lily
“Lo facciamo scendere?” chiese Jenny
“Si, così magari ritorna del suo colorito normale” disse Ali, vedendo Piton con la faccia tutta rossa per il sangue alla testa
“Finite incantatem, Aresto momentum” disse Nora
Piton una volta ‘atterrato’, non si girò nemmeno a ringraziare le persone che lo avevano aiutato, e si diresse a cena.
 
“Un grazie sarebbe gradito. Beh, adesso ci deve un favore” disse Nora prima guardando nella direzione in cui se n’era andato Piton e poi le sue amiche
“Andiamo?” disse Mary
“Sì” rispose Jenny “Ci sediamo vicino ai Malandrini?”
“Sì”
“No!” disse Lily
“Lily, volente o nolente, tu ti siederai vicino ai Malandrini, ok?” disse Nora in tono duro
“Ok” disse Lily in tono triste
 
Gli otto ragazzi cominciarono a mangiare la loro cena
 
“Ah” disse Nora lasciando la forchetta e tenendosi la testa con le mani
“Nora tutto a posto?” chiesero Lily e Remus
“Sì. Ahi” rispose lei “solo un po’ di mal di testa”
“Se ti fa così male ti accompagniamo in infermeria” dissero in coro Lily e Remus
“Mamma, zio, sto bene adesso” disse Nora
“Perché io lo zio e lei la mamma, e chi è il papà?” chiese Remus
“Tu sei lo zio perché il papà è James” rispose lei
“IO E POTTER, NEANCHE TRA UN MILIONE DI ANNI” disse Lily arrabbiatissima e rossa in viso
“Mary, perché Lily mi sta guardando con sguardo truce, e James ha quel sorriso da ebete stampato in faccia e Remus si sta rotolando dalle risate… no, mi correggo, è caduto dalla panca rotolandosi dalle risate?” chiese Nora a Mary
“Tesoro mio, io in questo momento se fossi in te scapperei a gambe levate” disse calma Mary
“Meglio di no, oppure chi la sente la McGranitt” rispose lei
“Hai ragione, però… Lily non uccidere Nora per favore, mi serve mia figlia” disse Mary
“Si, anche mia mamma mi serve” disse Nora con la voce acuta
“Ok, ma solo per Mary” rispose Lily. Lasciando Nora.
“Sirius a che stai pensando?” chiese Jenny
“Ehm… Scusa ero nel mio paese” rispose Sirius distogliendosi dai suoi pensieri
“Ehi, ma alla fine chi avrà sciolto l’incantesimo fatto a Mocciosus?” chiese James
“Io” disse Nora alzando la mano “L’HAI FATTO TU?” urlò
“IO, NOO” disse innocente lui
“JAMES POTTER, VIENI SUBITO QUI, NON SI LANCIANO INCANTESIMI ALLE PERSONE” urlò lei
“Cosa? Mocciosus è una persona? Da quando scusa?” chiesero in coro James e Sirius stupiti dalla nuova notizia.
“COSA? VOI DUE SIETE SCEMI! VIENI SUBITO QUI JAMES POTTER, so che sei stato tu a lanciargli l’incantesimo!” urlò lei
“Neanche morto, io scappò” disse James prima rivolto a Nora e poi a Sirius
 
Detto questo James scappò seguito a ruota da Nora.
Nella Sala Grande, gli occhi di tutti gli studenti e dei professori di Hogwarts erano puntati su una scena da far morire dalle risate: c’era Nora che inseguiva James urlando e James che scappava da Nora, pure lui urlando. Si rincorrevano per tutta la Sala Grande.
 
“Buonasera a tutti” disse James con un sorriso, passando davanti al tavolo dei professori.
“Buonasera professoresse, buonasera professor Silente, buonasera professori, ciao Hagrid. JAMES!!!!” disse Nora una volta raggiunto anche lei il tavolo dei professori.
“Buonasera ragazzi” rispose il Preside che rideva sotto i baffi, forse è meglio dire sotto la barba.
“Buonasera Tassorosso e Corvonero” disse James passando tra il tavolo dei Tassi e quello dei Corvi.
“Quello che ha detto lui, tra poco lo uccido” disse Nora al suo seguito
“Ri-buonasera Grifondoro, che schifo Serpeverde” urlò James tra il tavolo dei Grifoni e quello delle Serpi.
 
Non era stata una grande idea quella di Silente mettere il tavolo delle due case vicine, per farli stringere amicizia.
Un applauso si levò dal tavolo dei Grifondoro.
 
“Quello che ha detto lui” disse Nora
 
“Albus, fa qualcosa?” chiese Minerva
“Ok, Minerva” rispose Silente “Signorina Nightbrees, signor Potter, fermatevi e prendete posto, per favore”
“Ci scusi” rispose insieme James e Nora
“Bene. Dopo questa scenetta, io direi: 5 punti in meno a Grifondoro” disse Silente
“Perché ci guardano tutti con sguardi assassini?” chiese Nora preoccupata stritolando il braccio di James
“Ma… 5 punti a testa, per aver mantenuto l’educazione” sorrise calmo lui
“Perché adesso ci vogliono abbracciare, baciare e darci il cinque?” chiese ancora preoccupata Nora
“E dieci punti in meno alla prossima casa che ripete la scenetta. Grazie mille. Potete andare.” Disse solenne il professor Silente
 
“Abbiamo fatto guadagnare cinque punti a Grifondoro, siamo mitici James” disse Nora dandogli il cinque
“Hai ragione sorellina” rispose lui
“Da quando sono tua sorella, già sono sua figlia adesso sono anche tua sorella. Mary con quanti uomini ti se sposata scusa?” chiese Nora prima a James e poi a Mary
“Facendo il conto… con solo undici uomini. Scherzo, solo due” rise Mary alla faccia dell’amica
“Per fortuna!” rispose lei
 
Arrivarono in Sala Comune e cominciarono a parlare e a trascorrere una serata tranquilla in compagnia. Forse non tanto tranquilla…
 
“JAMES POTTER, vuoi smetterla di fare l’arrogante, il presuntuoso e tutto il resto. E ‘NO’ per la millesima volta no! Non uscirò con te!” urlò Lily rossa in volto contro il povero James Potter
“Lily, non vedi com’è tenero. Guarda che faccino abbattuto. Concedigli almeno un appuntamento” disse Nora indicando la faccia di James simile a quella di un cane bastonato, anzi di un cervo bastonato
“Neanche morta” disse semplicemente Lily.
-Però è così carino- le disse una vocina nella sua testa
-Cosa? Non mi dire che ti stai innamorando di James Potter?- le disse un’altra vocina
-Forse…- rispose la prima vocina
-Lily Evans, torna in te!- urlò la seconda vocina 
 
Lily se ne andò in dormitorio, senza dire una parola.
 
“Jenny forse è meglio se tu e Mary andate con lei” disse Nora
“Hai ragione” risposero tutte e due
 
“Alice? Frank? Vi state facendo ancora le coccole?” chiese Remus bussando nella camera di Frank
“Sì, Remus, ancora qualche minuto, per favore” chiese Frank
 
Remus ritornò dai suoi amici in sala comune.
“Per fortuna che non è camera nostra, dove si stanno facendo le coccole Alice e Frank. Secondo me, quei due si sposano” disse Remus
“Probabile… Bene, ragazzi io vado a dormire, ci vediamo domani mattina. James cerca di scoprire cos’ha Sirius, e fatevi trovare svegli domani, oggi ho ideato un modo nuovo per svegliarvi. Notte”  rispose Nora, dando un bacio sulla guancia ai ragazzi, e poi dirigendosi nel suo dormitorio.
“Ragazzi, riunione di emergenza in camera nostra, tra dieci secondi” disse solenne Sirius
 
I dieci secondi passarono e tutti i Malandrini erano nel loro dormitorio.
 
“Allora, perché hai voluto indire questa riunione di emergenza?” chiese curioso Remus
“Per quello” disse serio Sirius indicando una porta
“Il bagno?” chiese Peter
“Sì, Pete. Il bagno. Voi non avete riflettuto su cosa c’era nel vostro bagno?” chiese Sirius “Ditemi, cosa c’era”
“Nel mio bagno c’erano delle nostre foto e le foto di Lily” disse James
“Nel mio solo un barattolo pieno di caramelle” disse Peter
“Nel mio c’erano le nostre foto e questa” disse Remus mostrando la foto della bambina che aveva trovato nel suo bagno quella mattina
“Nel mio c’erano sempre le nostre foto e una foto di Jenny” disse Sirius
“La ragazza che ti piace! Che tenero il nostro sacco di pulci” disse James fintamente tenero
“Si, ma non è questo il punto. Il punto è che come ha fatto a sapere tutto quello che proviamo e che facciamo a scuola, se ci conosce da solo due giorni. Non ha senso, è come se ci conoscesse da prima. Ma non può essere perché noi non l’abbiamo mai vista” rispose Sirius
“Hai ragione ed è curioso, quello che c’è scritto dietro la foto di quella bambina. Leggete” disse Remus, passando la foto a Sirius che lesse ad alta voce
“E’ la tua scrittura?” chiese Sirius
“Presumo di sì” disse lui
“Bene. Allora: ‘La mia migliore amica Nina Fyrre, anche detta Fi. Lei sa del mio segreto e io so del suo!’ Ma che vuol dire tutto questo” chiese Sirius
“Non lo so fratello, ma c’è qualcosa di strano, c’è come un’aura di mistero che la segue sempre” rispose James
“Dovremmo indagare. Però adesso andiamo a dormire” disse Peter.
 

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Capitolo 6
*** Ricordi ***


Scusate il ritardo, lo so sono imperdonabile. Scusate *l'autrice si scusa*
Spero che il capitolo vi piaccia.
Ringrazio:    isobel96      Julia_Redfern        Sole_The Directioner (cuginetta mia, smettila di cambiare nome ogni volta!)     Jeje_chan         Andry_Malfoy          Alyx         FullmetalBlue13          GiulyHermi96     
Un bacione a tutti quelli che mi seguono. 

RICORDI 

 

“E’ già passato un mese e quei quattro non la smettono di seguirmi ovunque?” disse disperata Nora a Lily, nei corridoi del castello
“Vogliono scoprire che nascondi, a noi l’hai già detto, ma a loro… a proposito quando glielo dirai?” chiese Lily.
“Non lo so, ma non penso che glielo dirò… magari tra due lune” rispose lei
“Sì, quando ti spunterà la coda?” chiese Lils con fare ironico
“Mi offendi così, la mia coda è bellissima!” disse Nora fintamente offesa dal commento dell’amica.
 
“Ti ricordi quella mattina… in cui vi ho detto la verità?” chiese ad un certo punto Nora
“Sì, c’eravamo tutte in quel momento. E’ stato… come scoprire che la tua migliore amica è un alieno venuto dallo spazio per mangiarti il cervello. Non bello come paragone, vero?” chiese lei
“Lils, è stato terribile come paragone. Comunque, è stato liberatorio dirvelo… non ce la facevo più a tenere nascosto quel segreto. E poi quando sono nervosa, mi spunta la codina da lupo e mi dà fastidio tenerla, è scomodo…” spiegò Nora.
“Ti credo sulla parola.” rispose lei
 

Prima luna piena dell’anno scolastico. Domenica 16 Settembre mattina.

Dormitorio femminile.

“Sicura di non esserti tinta i capelli?” chiese Mary sorpresa del nuovo colore dei capelli di Nora
“Per la milionesima volta, no!” disse esasperata Nora “Non mi sono tinta i capelli. Sono normali, perché io sono u-una… Non posso, non ce la faccio più! Scusate devo andare da Silente”
 
Dopo che lo ebbe detto, uscii dalla stanza.
 
“Seguiamola” esclamò Lily
Lei, Mary, Ali e Jenny seguirono Nora fino in presidenza.
 

Presidenza

“Professore, mi scusi, vorrei andare nel mio mondo?” chiese Nora cortesemente
“Certo signorina. Vuole portare anche le sue compagne?” domandò calmo il preside
“Sì, professore. Ragazze, entrate, so che siete dietro la porta ad ascoltare” disse Nora prima rivolta al professore e poi alla porta.
 
La porta della presidenza si aprii ed entrarono Lily, Mary, Ali e Jenny.
Dal muro destro comparve una porta.
 
“Grazie Professore. Ragazze allontanatevi un secondo. E per favore non fate domande. Vi spiegherò tutto dopo” supplicò Nora
 
Una brezza calda investii l’intera stanza e vortici di aria ricoprirono interamente Nora.
Quando i vortici si dileguarono Nora indossava un vestito nero come la notte, lungo fino alle ginocchia con una parte più alta e l’altra più bassa, aveva una lieve spaccatura intorno alla pancia seguite da raggi di colore viola.
Un'unica spallina sorreggeva l’intero abito, era finemente curata e dava la sensazione di presenza, ma allo stesso tempo di assenza. Era un misto tra il nero e il viola.
Indossava guanti fino al gomito dello stesso colore dei raggi; i capelli erano rosa, di un rosa cicca ed erano legati; soltanto alcune ciocche scappavano e le davano l’aspetto di un dea-demone. Tutto la rendeva reale, ma anche surreale.
 
 “Venite dentro” disse Nora con sguardo fiero ed altezzoso
Le quattro ragazze annuirono, ed entrarono in quella nuova porta, in quel nuovo mondo.
 
Tunnel per il Secondo Mondo
“Nora, non ci racconti?” chiese dubbiosa Ali
“Sì, magari potessi. Ma il consiglio non me lo permette, voi dovete aspettare e vedere. Ecco siamo quasi arrivati” affermò Nora quasi alla fine del tunnel
“Per fortuna, perché io ho paura del buio” disse Lily un po’ tra lo spavento e la curiosità
“Aiuto, c’è qualcosa sopra di noi?” chiese spaventata Mary

“No cioè sì. In realtà è un tunnel che collega i due mondi… ho detto troppo” disse Nora
 

Secondo Mondo, Mondo dei Druidi

“Benvenute nel secondo mondo” disse Nora mostrando loro l’uscita e… la luce
“Wow!” dissero insieme tutte e quattro le ragazze
“Bentornata signora, bentornata” dissero in coro due signore sulla quarantina vedendo il gruppetto di ragazze
“Non sono ancora ‘signora’! E non lo sarò mai, se devo essere il successore di quell’ uomo” disse brusca Nora
“Signora, suo padre la darà in sposa presto, e lei sarà il suo successore è inevitabile. I Nightbrees sono i nostri signori da generazioni, non si dovranno mai interrompere. Anche se dopo la Grande Epurazione… ci siamo ridotti molto, e non sappiamo fino a quanto resisteremo. Lei dovrà prendere il comando. Voldemort vuole la nostra morte, e con lui la nostra vita si accorcia” disse una guardia lì vicino
“Questo lo so, ma di lui me ne occuperò solo io!” affermò Nora decisa
“Tu sei una druida, giusto? E questo è il Secondo Mondo, il tuo mondo?” chiese Lily
“Sei intelligente e perspicace Lily, adesso andiamo a conoscere mio padre e il mio futuro sposo” sorrise in risposta lei.
 
“Andiamo a mangiare?” chiese Nora
“Ok” rispose Lily
 
“Ahi” disse subito dopo Nora
“Che ti sei fatta?” domandò Lily
“Niente di che. Ti aiuto ad alzarti?” disse lei
 
Una ragazza con gli occhi color verde acqua, grandi e sinceri che ispiravano fiducia e mettevano sempre allegria a tutti. I capelli erano lisci, le arrivavano appena fin sotto le spalle, di un bel rosa chiaro.
Un viso dolce e roseo come quello di una bambina, e un’espressione simpatica.
Era anche lei una Grifondoro.
 
“Grazie mille” rispose una ragazza dai capelli rosa
“Ciao Tonks, che ci fai qui?” chiese Lily sorpresa di vedere la sua amica
“Ciao Lily. La mia solita fortuna” rispose lei “Piacere sono Ninfadora Tonks” disse Tonks a Nora una volta alzatasi
“Tonks, lei è Nora Nightbrees una mia compagnia di stanza” affermò Lily “…e amica” aggiunse
“Ninfadora? Che bel nome…” rispose con un finto sorriso lei
“Tranquilla, lo so che il mio nome fa schifo. Chiamami Tonks o…” affermò Tonks, ma non riuscii a finire la frase
“Dora? Che ci fai qui?”
 
Da dietro una colonna saltò fuori Sirius Black.
 
“Alla faccia del ‘non facciamoci scoprire o ci ammazza’!” disse James uscendo anche lui da dietro la colonna
“Scusa, ma dovevo salutare mia cugina barra nipote” rispose lui
“Ciao zio” disse sorridente Tonks
“Ahahahahahaah non ci credo ahahhahaah” cominciarono a ridere Nora e Lily
“Scusate, ma non mi sembra che ci siamo molto da ridere?” disse Remus da dietro le spalle di James
“Scusa, ma… tu Sirius Black denominato ‘Il principe di ghiaccio’ diventi un tenero zietto” continuò a ridere Nora
“E’ sua cugina dopo tutto” disse il timido Peter
 
“Comunque perché mi continuate a seguire, è da un mese che lo fate. Se pensavate che non me ne fossi accorta sbagliavate di grosso” disse Nora tra l’infuriata e… l’infuriata!
“Scusa, ma a volte sei così misteriosa, che… e poi sparisci ogni mese per due o tre giorni” dissero in coro tutti i Malandrini
“Arriverà il momento in cui saprete la verità, ma non oggi”
“Scusate se m’intrometto, ma dovrei parlare con Sirius, se non vi dispiace” disse Tonks facendo sobbalzare tutti
“Sì, scusaci. Noi andiamo a mangiare” disse Lily.
I ragazzi tranne Tonks e Sirius si diressero verso la Sala Grande per la cena
 
“Chissà che gli vorrà dire?”
“Non lo so, Nora. Ma dalla sua faccia. Non promette niente di buono” disse preoccupato James
“Buonasera professore” dissero in coro i ragazzi alla vista dell’anziano preside
“Buonasera ragazzi. Signorina Nightbrees, c’è una lettera per lei da parte di suo padre”
“Mio padre?” chiese dubbiosa Nora
“Sì eccola” rispose lui consegnandoli la lettera
 
“Scusate ragazzi, non ho più tanta fame adesso. Vado in dormitorio” disse lei rivolta ai suoi compagni
“Lo vedi, è questo che è misterioso in te” disse subito James
Lily gli diede una gomitata in pancia e lui si accasciò a terra gemendo
“Scusalo Nora, non può ancora capire” disse lei
“Che significa quell’ancora?” domandò Remus
“E’ una faccenda che riguarda tutti noi e la luna” rispose Nora “Però… adesso che ci penso. Questa lettera…” continuò lei
 
A un tratto la lettera cominciò a bruciare e divenne cenere in meno di un minuto.
 
“Magia spontanea” affermò Nora “Ho fame, andiamo?”
“Ma scusa un secondo fa, hai detto di non aver più appetito” disse Peter
“Ho cambiato idea” rispose lei “James stai bene?”
“Una favola. Lily non sei tanto delicata come pensavo” disse James
Lily disse qualcosa di incomprensibile, che solo James capii.
Probabilmente era perché l’aveva chiamata per nome.
 
I ragazzi vennero raggiunti da Sirius e Tonks tutti e due con espressioni felici.
“Che vi è successo? Sembra che siete appena tornati da un Luna Park.” Disse felice Nora
“Cos’è un Luna Park?” chiese Sirius
“C-che c-cosa? Non sai che cos’è un Luna Park?” domandarono sorprese Lily e Nora
“Io sì, ma non ci sono mai andata” disse Tonks
“Bene, allora quest’estate ci andiamo” affermò Lily
“Va benissimo” disse Tonks con un sorriso
 
Tutta la Sala Grande cominciò a mangiare.
“Nora, tu non ci hai mai parlato della tua famiglia?” chiese ad un tratto Remus
“Ha ragione parlacene un po’.” disse raggiante Sirius
“Nora… se non ce la fai, non devi” disse Lily comprensiva
“No, sta tranquilla. Dunque in realtà non c’è molto a dire” disse lei malinconica
“Mia madre è morta quando avevo solo otto anni, e mio padre… non esiste” continuò lei
“Non dire così!” urlò Lily alzandosi dal tavolo
“E’ la verità! Per me lui non esiste, è solo un uomo con il mio stesso cognome e basta” urlò lei, a sua volta alzandosi
 
Il suono di uno schiaffo rimbombò in tutta la Sala Grande
 
“Lui è tuo padre, che ti piaccia o no!” urlò lei con le lacrime agli occhi
“Scusami, hai ragione, ma finché non mi chiederà scusa a me e a mia madre… non lo perdonerò. E’ stato lui a ucciderla, ed è colpa sua se ogni notte, mi ricordo i suoi occhi vuoti e il suo viso senza espressione” disse Nora con le lacrime che le rigavano il viso
 
Le due ragazze si allontanarono, sotto gli occhi dell’intera Hogwarts.
 

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Capitolo 7
*** Chiacchiere nel dormitorio femminile ***


Scusate se a volte ritardo.
Non fucilatemi per favore, per questo capitolo. (soprattutto Alyx, Micchi e FullmetalBlue13). Questo è un capitolo di passaggio, in cui non succede un gran chè, ma può anche essere carino... a seconda dei gusti suppongo.
E ora i ringraziamenti:
Grazie a tutti voi che mi seguite lasciando recensioni, e grazie anche a voi che leggete in silenzio.!
Vi adoro,
la vostra pazza scrittrice cristy_black. <3


CHIACCHIERE NEL DORMITORIO FEMMINILE


“Scusa Nora, non dovevo darti quello schiaffo, e per di più non davanti a tutta la scuola… ” si scusò Lily nel dormitorio femminile
“Non importa, se non l’avessi fatto tu, me lo sarei dato anche da sola. Quindi sta tranquilla è tutto ok” disse Nora
“Sicura?” domandò perplessa lei
“Al cento per cento.”
“Siamo ancora amiche, vero?” chiese triste Lily
“No!” disse sincera Nora “Siamo le migliori amiche! Cambiando discorso, quando mi inviterai alle tue ‘passeggiate pomeridiane’?”
“Passeggiate pomeridiane?”
“Ti vedo ogni mercoledì al campo. Sei molto brava come cercatrice, e come battitrice sei un fenomeno.”
“Davvero?” disse timida Lily

Il suo volto era rossa fiamma, non si distinguevano più i suoi capelli dal suo viso.

“Davvero. Dovresti provare a fare una partita vera” la rassicurò Nora
“Non posso entrare nella squadra dei Grifoni…c’è Potter come capitano” spiegò lei “Non misembra proprio il caso, visto che non passa giorno in cui non ci urliamo dietro”
“E se facessimo una squadra in più per il torneo di Quidditch? E’ una buona idea, dobbiamo solo chiederlo a Silente” disse Nora
“Sì, non è male.Però non possiamo fare una squadra composta da due giocatrici, ci devo essere 7 giocatori di cui 3 Cacciatori, 2 Battitori, un Portiere e un Cercatore.”
“Sei molto brava in queste cose. Proviamoci”
“Però chi possiamo prendere, ci servono 5 giocatori in più. E siamo ad Ottobre, in ogni caso non potremmo mai farcela ad addestrarne di nuovi per il torneo”
“Tutto è possibile con un pensiero felice e un pizzico di polvere di fata” disse felice come una pasqua Nora
“Sembri Peter Pan. Comunque tentar non costa nulla” disse Lily lasciandosi convincere da Nora
“Però solo Grifondoro, non mi sembra il caso, facciamo una squadra dove ci siano anche Tassorosso, Corvonero e… anche le Serpi?” domandò Nora
“Beh, se vogliono sì, se non vogliono… meglio per noi.”
“Ok, adesso ci manca solo di chiederlo a Silente”

“Ehi ragazze che confabulate?” disse Mary sbucata fuori dal nulla
“Ahhhhh!” urlarono Lils e Nora insieme
“Non provare mai più ad arrivarci così alle spalle. Mi hai fatto quasi venire un infarto!” disse Lily spaventata a morte
“A chi lo dici” replicò Nora
“Scusate, ma stavate pianificando, qualcosa?” domandò Jenny
“Ahhhh! Un’altra che non avvisa quando entra in dormitorio” urlò Nora
“Che devo dire: ‘Sono a casa/dormitorio!’” chiese Jenny
“No, ma uno stile: ‘ciao’, va bene.”
“Ok, allora lo rifaccio”

Jenny uscii dalla stanza lasciando le sue amiche sbalordite.
Rientrò subito dopo dicendo:
“Buonasera a tutte. Sono in dormitorio”

“Non era quello che intendeva, però va bene” affermò poco convinta Lily
“Comunque volevamo formare una nuova squadra per il torneo di Quidditch di quest’anno” spiegò Nora
“Io mi tolgo dalle possibili giocatrici!” affermò Alice
“Ahhh! E tu da dove sbuchi fuori?” chiese sull’orlo della morte Lily
“Sono appena rientrata… ero con Frank” spiegò lei
“Ora si spiega perché non c’eri a cena” rispose Jenny
“Comunque non ho voglia di parlare di Quidditch, parliamo di ragazzi…” affermò Mary
“Ma ne abbiamo già discusso” disse stufa Nora
“Sì, ma non come immaginate che vi venga proposto di fidanzarvi” spiegò lei “Comincia… Ali. No, lei no. Lei è già fidanzata, non vale!”
“Comincia Jenny” disse sicura Lily
“No, neanche morta. Ti cedo il posto molto volentieri!” propose Jenny a Lils
“Se non lo fa nessuno. Lo faccio io” disse Nora
“Molto bene, racconta”
“Allora… io vorrei che il mio ragazzo me lo chiedesse in privato, e in spagnolo…” cominciò lei
“In spagnolo?” chiesero le ragazze sorprese
“Io adoro i ‘Latin lover’. Comunque fatemi finire. Mi deve dire:
¿quién me va a entregar sus emociones?
¿quién me va a pedir que nunca le abandone?
¿quién me tapará esta noche si hace frío?
¿quién me va a curar el corazón partído?
¿quién llenará de primaveras este invierno,
y bajará la luna para que juguemos?
dime cariño mío,
¿quieres ser mi chica?
Questo è quello che mi deve dire!” finì Nora
“Eh?” dissero in coro le ragazze
“Vi traduco:
Chi mi darà le sue emozioni?
Chi mi chiederà che mai l’abbandoni?
Chi stanotte mi coprirà quando fa freddo?
Chi mi curerà il cuore spezzato?
Chi riempirà di primavera questo inverno,
e farà scendere la luna per giocare?
Dimmi tesoro mio,
Vuoi essere la mia ragazza?” tradusse Nora
“Che tenero” dissero in coro

Le quattro ragazze sognavano quel testo detto dalle labbra del ragazzo di cui erano innamorate.

“Ehi, frena frena” disse Nora riportandole alla vita reale “Nessuna di voi mi ruberà questa frase avete capito?”
“Quando fa così mi spaventa” spiegò Lily
“Pure a me” disse Ali
“Ho detto: avete capito?” urlò Nora
“Sì” dissero le quattro ragazze tra lo spavento e il terrore
“Adesso continua Lily” affermò decisa Nora
“Allora… - ‘Meglio non farla arrabbiare, oppure sono guai!’ pensò lei – vorrei che prima mi chiedesse di uscire con lui, e poi pensare al fidanzamento. Però prima deve chiedermi bene di uscire!”
“Che cosa deve dire per superare la prova?” domandò Jenny
“Deve dirmi: ‘Lily Evans vorrebbe farmi l’onore di venire ad Hogsmeade con me?’. Questo è quello che mi deve dire. E poi io valuterò se dire di SI o NO”
“Ma non è quello che ti chiede sempre James? Bene… adesso tocca a Jenny e poi Mary” disse Nora intercettando l’occhiata truce di Lily
“Allora, a me basta solo che me lo chieda, poi il resto non conta”
“Quindi tu accetteresti anche se te lo chiedesse Silente?” domandò, tra le risate generali, Mary
“Con ‘il resto non conta’ intendevo dire che dovrò decidere se dire di sì o di no. Mi hai fatto accapponare la pelle Mary, ti odio” si difese lei
“Tocca alla sottoscritta fatemi spazio…” disse Mary
“A volte penso che tu sia la sorella nascosta di Black” proruppe Lily
“Probabile…” dissero Nora, Jenny e Ali
“Ehi, lasciatemi spazio, tocca a me!” pronunciò Mary offesa e mettendo su un bel broncio
“Ha anche il broncio alla Black… scusaci” disse sincera Lily dandole un bacio sulla guancia

Anche le altre ragazze seguirono il suo esempio, e diedero tutte un bacio a Mary.

“Ok, io voglio solo che me lo si chieda in una stanza piena di fiori…” spiegò sognando lei
“Ma davvero? Allora vado a dire a Davide di fare così” disse maliziosa Nora
“Non ci provare o giuro che un Avada Kedavra non te lo toglie nessuno” sbraitò Mary
“Chi è questo Davide?” domandarono Ali e Lily
“E’ un ragazzo molto bello di Corvonero e…” cominciò a parlare Nora, ma fu bruscamente interrotta da Mary che le tappò, con poca gentilezza, la bocca.
“Di solo un’altra parola e la minaccia che ti ho fatto prima diventerà realtà e non m’importa se finisco ad Azkaban…”

L’aria divenne gelida…

“L’avete letto anche voi?” domandò all’improvviso Ali
“Sì. Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato ha ucciso altre due famiglie babbane, e il ministero non vuole riconoscere che si sta impadronendo di tutto il mondo, sia magico che babbano” concluse Lily.

“Si dice in giro che domani arrivi un nuovo studente e che sia già smistato a Grifondoro!” sbottò all’improvviso Ali

-Grifondoro? Non ha potuto mandare avanti la tradizione di noi Druidi... mi dispiace per lui... ma forse è meglio così.- pensò Nora  

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Capitolo 8
*** Amore e odio ***


Ringrazio tutti quelli che mi seguono! Grazie di cuore!
Questo capitolo lo dedico al mio coniglio Mirtillo che mi ha lasciata il 31 Maggio di quest'anno. T.T Non mi sono ancora ripresa...
Vi lascio a questo capitolo. Ciao!


 

 AMORE E ODIO


“Ragazze, muovetevi o arriveremo in ritardo alla lezione della Mc” affermò Jenny
“Non riesco più a correre. Pazienza arriverò in ritardo oggi!” disse Mary
“No signorina. Muoviti!” urlò Nora
 
Finalmente le cinque ragazze (Jenny, Lily, Mary, Alice e Nora) arrivarono in perfetto orario alle due ore più estenuanti che Hogwarts abbia mai visto. Le lezioni di Trasfigurazione della professoressa Minerva McGranitt.
 
“Accomodatevi e prendete il libro a pagina 134. Oggi ripasseremo alcune cose che abbiamo fatto negli anni precedenti. E presumo ci sarà anche una sorpresa per la casata dei Grifondoro” disse la professoressa McGranitt con il suo solito fare da generale militare.
 
“Ve lo avevo detto!” affermò in un sussurro Ali.
 
Qualcuno busso alla porta d’ingresso dell’aula di Trasfigurazione. Ed entrò il Professor Silente.
All’ingresso dell’anziano preside si scatenarono mormorii di sottofondo.
 
“Ragazzi, fate silenzio, per favore. Il professor Silente dovrebbe parlarvi!” chiese la professoressa McGranitt
“Buongiorno a tutti ragazzi, sono venuto per dirvi che alla casata dei Grifondoro si aggiungerà un nuovo studente. Il suo nome è Ryan Codiron. Prego entri pure signor Codiron” disse il professor Silente
 
Dalla porta entrò un ragazzo alto dal fisico asciutto con gli occhi verdi e i capelli neri.
 
“Minerva lo lascio a lei. Arrivederci ragazzi” disse gentile il professor Silente
“Bene, signor Codiron. Di fianco alla signorina Nightbrees c’è un posto, può sedersi lì” proruppe la professoressa McGranitt dopo che se ne fu andato il professor Silente
 
Ryan si sedette nel posto indicatogli, poi rivolse la sua attenzione verso Nora e le disse:
“Ciao Nora, sorpresa?”
“No, Ry. Non sono sorpresa, lo sapevo, come ogni volta!” rispose lei a bassa voce, distogliendo la sua attenzione dalla lezione e perdendosi alcuni appunti
“Va bene, mi arrendo. Sono felice di vederti!” affermò lui
“Sì, anch’io!” disse lei riconcentrandosi sulla lezione
 
All’improvviso Nora sentì una fitta alla testa e una voce dirle:
-Non mi chiedi, quello che mi domandi sempre?-
-No, Ry. Perché tanto so già la risposta! E smettila di entrare nella mia testa, fa male.-
-Quindi ti va bene, stasera alle 21.00?-
-Sì, direi di sì-
Il collegamento mentale tra Nora e Ryan s’interruppe.
 
La lezione di Trasfigurazione passò lentamente secondo James e Sirius.
 
“Dai Ryan, andiamo dobbiamo sbrigarci” disse Nora a braccetto di Ryan, diretta verso la biblioteca
“Ehi… Nora non vieni con noi?” chiese Sirius
“No, grazie Felp...ehm…Sir ho l’ora buca: vado in biblioteca oppure faccio vedere il castello a Ryan” rispose Nora
“Ok, ci vediamo ad Erbologia” disse Sirius
“Ok, ciao”
 
“Quel tipo non mi piace” disse Sirius al fratello al suo fianco
“Non è che sei solo geloso?”
“Geloso, IO?” domanda incredulo Felpato
“No, mio cugino in carriola”
“Hai per caso un cugino in carriola? E poi cos’è una carriola?”
“Lascia stare! Dove stai andando?”
“A vedere che fanno!” afferma Sirius
“Non fare lo zio iperprotettivo!” dice James
 
Nel corridoio illuminato dalla luce solare di quella splendida giornata di autunno…
“Tuo padre vorrebbe che ci sposassimo prima dell’inizio di Agosto” disse Ryan
“Che ne dici del 29 Giugno. E’ prima di Agosto e dopo gli esami, mi pare una buona idea” affermò con voce squillante Nora
“Sì, ma chi invitiamo? Solo noi druidi o anche i tuoi ‘amichetti’?” domandò con voce sprezzante Ryan
“Vuoi smetterla di prenderli in giro! Non mi piace quando fai così!” disse lei
“Ti stanno cambiando!” urlò lui
“Non è vero!” affermò
“Allora dimostramelo… BACIAMI!”
“Non avevo problemi a farlo prima, cosa ti fa credere che ne abbia adesso!”
 
Le sue labbra incontrarono quelle belle e carnose di Ryan. Il loro bacio scaldò tutto intorno e l’atmosfera si fece magica.
Nora sentiva il suo cuore a mille… mentre le loro labbra giocavano armoniosamente l’una con l’altra…
Una mano le sfiorò la guancia rossa e bollente… era come se quel tocco vellutato… quel contatto tra il suo corpo e quello di Ryan li avesse trasformati in qualcosa di più...
Lui sorrise e poi avvicinò nuovamente le sue labbra a quelle di Nora… le loro bocche si unirono in un altro tenero e passionale bacio, ardente come il fuoco… e riscaldato da quell’ardore che fino alla fine della guerra non ci sarebbe più stato se non in rare occasioni.
Nora mosse la mano… anche se la sua mente non aveva mai ordinato di farlo… accadeva tutto senza un perché. Tutto era dannatamente perfetto.
Ma un passo interruppe tutto.
 
“Devo andare!” affermò lui in imbarazzo
“Sei in imbarazzo?!” domandò lei
“Cosa te lo fa pensare?” chiese Ryan
“Ryan Codiron sei in imbarazzo! Sei arrossito” disse lei “Ed è per questo che ti amo tanto!”
 
-LO ODIO!- pensò Sirius osservando la scena.
 
“Ciao Norina, ci vediamo…” disse Ryan
“Norina?” disse lei guardandolo torvo
“Noruccia…”
“…”
“Nerone!!” esclamò lui
“Chi sono io, un imperatore romano?! Hehe” disse lei sorpresa ma allo stesso tempo divertita
“Ciao amore della mia vita! Va bene?” domandò lui
“Meglio… ci vediamo dopo, orsacchiotto del mio cuore. Hehe!” rispose sorridente lei
 
I passi di Ryan rimbombavano nel corridoio illuminato dalla luce solare. Il rimbombo cessò quando la persona se ne andò…
 
-Sono stanca… uah… forse è meglio andare da Silente- pensò Nora incamminandosi verso l’ufficio del preside.
 
“Nora possiamo parlare?” domandò da dietro una colonna Sirius
“Sirius! Di cosa vuoi parlare?” gli chiese lei, accomodandosi in un angolino del pavimento polveroso.
“Di quel tipo che prima ti a baciata in quel modo tanto passionale!” affermò lui arrabbiato
“E cosa c’è che non va?!” domandò lei con nonchalance
“NON PUOI METTERTI A BACIARE IL PRIMO CHE INCONTRI! NON LO CONOSCI NEMMENO!” urlò lui
“Punto primo… io e Ryan ci conosciamo da quando avevamo un anno. Punto secondo… - cominciò  lei contandoli sulle dita – IO bacio chi mi pare e piace. Punto terzo… NON SONO AFFARI TUOI” disse Nora irritata
 
Sirius sbuffò e alzò gli occhi al cielo in una degna espressione alla Black
 
“Punto quarto… non fare quella faccia!” finì lei
“Comunque non siete F-I-D-A-N-Z-A-T-I…” affermò lui scandendo bene l’ultima parola
 
Nora assottigliò gli occhi fino a farli diventare due fessure. Per poi aprirli di botto e fargli trapassare tutti i suoi sentimenti.
 
“Tu non sai niente della mia vita. Tu non sai del perché sono venuta qui solo all’ultimo anno. Tu non sai niente di me!” urlò lei con tutto il fiato che aveva in gola “Quindi non ti azzardare mai più ad essere iperprotettivo e arrogante con me!”
“Neanche tu sai molto di noi!” urlò a sua volta lui
 
-Ah no?! So del mantello… della licantropia di Remus… delle vostre famiglie… dei vostri sogni… dei vostri sentimenti… in altre parole: SO TUTTO DI VOI!- pensò infuriata lei
 
“Hai ragione. Però c’è un motivo per cui sono qui! E non intendo non mantenere la promessa!” rispose calma Nora girandosi e andando verso l’ufficio di Silente
“Quale promessa?!” chiese Sirius
“Come ti ho già detto prima… non sono affari tuoi!” detto questo Nora se ne andò lasciandosi alle spalle Sirius seccato e irritato
 
-Fantastico. Ho appena litigato con la persona che amavo il primo giorno del settimo anno.- pensò Sirius
 
Di fronte al gargoyle che portava all’ufficio del professor Silente ed impediva l’accesso agli studenti una figura femminile si stagliava nel completo silenzio di quel corridoio.
“Scarafaggi a Grappolo” disse Nora al gargoyle che incominciò a muoversi e a roteare su se stesso
 
In cima alla scala a chiocciola coperta dall’enorme gargoyle, vi era la porta d’ingresso dell’ufficio del preside di Hogwarts: Albus Percival Wulfric Brian Silente.
 
“Buongiorno signorina Nightbrees” la accolse Silente da dietro la sua scrivania, con il suo solito tono gioviale
“Buongiorno professore. Mi scusi se l’ho disturbata, ma devo andare.” rispose lei
“Non fa niente, è sempre un po’ noioso essere il preside di questa scuola. Ma mi annoio di più l’estate…” cominciò Silente
“Anche essere la figlia del Signore è molto difficile e impegnativo. Soprattutto perché poi… in teoria dovrei farlo io…”
“In teoria…”
“In pratica non lo farò. Non sarò la prossima Signora. E soprattutto non continuerò il lavoro di mio padre” esclamò Nora “Preferisco restare la figlia del Signore, ha i suoi vantaggi e svantaggi certo… però è divertente” continuò lei
“Molto bene. Riferirò a Pomona che farà tardi o non verrà” disse calmo l’anziano preside
“Grazie mille professore. Un giorno o l’altro ricompenserò i suoi favori” rispose lei
“Arrivederci”
“Arrivederci professore”
 
Un’ora dopo…
Il giardino di Hogwarts era molto bello in quel periodo. Gli alberi si tingevano di un bel colore rosato, le foglie cadevano stanche sul terreno erboso. E molti studenti ne approfittavano per giocare prima della lezione successiva. Sotto un albero, denominato ‘L’albero dei Malandrini’ (Chissà perché? N.d.A.), si stagliavano due figure maschili…
 
“James, secondo te ho fatto male ad arrabbiarmi e litigare con Nora?” chiese Sirius al fratello
“Non mi dire che ti stai pentendo… Sirius Orion Black in Potter non si pente mai!” urlò James
“Lo so…però… ho come una sensazione all’altezza della pancia…”
“Magari hai fame…”
“Hehhe… divertente” disse Sirius con un sorrisino tirato
“Hei ragazzi, che fate qui fuori?” domandò una voce femminile alle loro spalle
“Ciao Nora, siamo stati cacciati dalla Sprite per aver fatto uno scherzetto innocente a Mocciosus!” affermò James
“Sì certo. Innocente?!” rispose Nora
“Fate pace” sentenziò James
“Che?” domandarono Nora e Sirius all’unisono
“Fate pace… o… non vi parlerò per mesi” affermò con un broncio da bambino lui
“E’ lui che mi deve chiedere scusa!” disse Nora
“E’ lei che mi deve chiedere scusa!” affermò Sirius
“Dovete chiedervi scusa a vicenda!” urlò James
“Piuttosto vado nel Lago Nero e faccio un bagno con le sirene” rispose lei
“Pure io” replicò Sirius
“Bene allora… tuffatevi” disse calmo James trasfigurandogli dei costumi da bagno
 
Nora indossava un costume da bagno bianco liscio a pezzi. Era composto da un bellissimo reggiseno a fascia e da uno slip coordinato. Il reggiseno era adornato con un gioiello centrale, piccolo ma elegante. Un costume decisamente classico e raffinato. Era anche abbinato perfettamente alla collana a forma di stella circoscritta in un esagono che portava al collo.
James aveva proprio buon gusto in fatto di costumi.
 
Sirius indossava un costume da bagno nero con delle sfumature blu-azzurro, risaltava molto bene con la sua carnagione chiara. Era finemente curato con la sfumatura blu-azzurro nella coscia sinistra
Era decisamente un costume perfetto per un Black. Semplice e curato, ma allo stesso tempo sgargiante ed elegante. L’addome piatto metteva ancora più in risalto il costume perfettamente aderente.
 
“Forza tuffatevi!” continuò James
“M-ma l’acqua è ghiacciata, tra un po’ ci nuotano i pinguini!” affermò Nora e Sirius annuì
“E allora salutateli da parte mia!” rispose James
“Ma poi avremmo la febbre a 40 e salteremo la festa di Halloween…” cominciò Sirius melodrammatico
“Madame Chips ha una pozione miracolosa per la febbre…” disse James
 
Nora e Sirius si guardarono negli occhi con uno sguardo malandrino.
 
“Ehi… Nora non puoi fare quello sguardo malandrino… solo noi Malandrini possiamo farlo… ehi! Aiuto! Salvatemi!” disse scappando James
“Aiutami Sirius, prendilo! Bravo adesso gli facciamo fare un bel bagno. E poi vediamo chi avrà la febbre! Hehe!” urlò felice Nora
 
Splash…
 
“Scusa Sirius non dovevo litigare con te…”  cominciò Nora
“No… scusami tu, sono io che non dovevo intromettermi nella tua vita” disse Sirius
“Qualcuno mi tiri fuori!! Aiuto ho mal di testa. Domani avrò la febbre…” urlò James agli amici
“Non hai detto tu che Madame Chips ha un rimedio miracoloso per la febbre?!” chiese Sirius
“Ahah… molto divertente! Ora tiratemi fuori di qui!” sbottò lui

 

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Capitolo 9
*** Difesa Contro le Arti Oscure ***


DIFESA CONTRO LE ARTI OSCURE


L'infermeria era una stanza rettangolare di medie dimensioni. All'interno del quale vi erano lettini sia a destra sia a sinistra lungo le pareti. Accanto ad ogni letto vi era un piccolo comodino con accessori per la cura della salute degli studenti di Hogwarts, separati da paraventi e tende.
Il pavimento e le pareti erano dello stesso materiale, di una tinta biancastra. In fondo degli armadietti dove Madama Chips teneva diverse pozioni e strumenti.
Uno di questi lettini era occupato da un ragazzo.
 
“Ehi James, come stai? Meglio?” domandò Sirius all’amico
“Cane… quando uscirò da qui, farò entrare voi due!” disse James guardando suo fratello e la sua amica Nora
“Scusaci James, ma sei tu che volevi farci fare un bagno nel Lago, ma noi l’abbiamo fatto a te… e ora hai la febbre! E per di più Madama Chips ha finito la pozione per la febbre… hehe” raccontò lei scatenando le risate generali
“Buongiorno –disse gioviale il preside- signorina Nightbrees vorrei parlarle un secondo…”
“Certamente, arrivo subito. Lily dovrebbe arrivare tra poco a vedere come stai.” disse Nora prima rivolta all’anziano preside e poi a James
“L’Evans?” domandarono increduli i Malandrini
“Conosci qualche altra Lily Evans? Sì lei. L’ho… costretta” ammise lei sincera
 
“No Nora. Io non andrò a far ‘visita’ a Potter!” disse infuriata Lily
“Lily tesoro, se non ci vai, ti lancio un Imperio e sai che non finisco ad Azkaban” disse minacciosa Nora
“Ok ok… ci vado… però arriverò un po’ in ritardo” finì lei
 
“Vado. Ci vediamo tra un paio di minuti” disse scoccando un bacio sulla fronte al malato
“Ok” rispose Peter
 
 
 
 
Non lontano dall’infermeria vi era un’aula in disuso, polverosa, e tutta a soqquadro. Perfetta per non far sentire nulla
“Volevo parlarle della squadra di Quidditch di quest’anno, ho riflettuto molto. In un primo momento pensavo non fosse una buona idea, poi ho ripensato alle sue parole e sul fatto che voleva ammettere giocatori di tutte le case se fosse stato possibile…” cominciò il preside
“Sì, perché c’è già la squadra dei Grifondoro, e preferivamo formare una squadra con almeno due persone di una stessa casa…” rispose lei
“…alla fine ho accettato la sua proposta. Dovrete appendere i volantini per cercare i giocatori, programmare gli incontri, dare un nome alla squadra e scegliere il capitano. Presumo sia lei”
“No signore, sarà Lily Evans il capitano”
“Ecco spiegato il motivo del quale la signorina Evans ogni tanto mi chiedeva il campo da Quidditch…”
“Esatto, è molto brava come battitrice e come capitano sarà formidabile! Vorrei chiederle solo un ultimo favore signore…” cominciò lei
“Certamente dica pure”
“Volevo chiederle se poteva dire della nuova squadra a cena. Magari a qualcuno interessa…” propose Nora
“Non c’è problema. Arrivederci”
“Arrivederci professore”
 
Dalla porta dell’infermeria si sentivano delle voci che ridevano e scherzavano. Sicuramente erano le voci dei Malandrini.
“Permesso… ciao… dov’è Nora?” domandò Lily
“Evans quale sorpresa! Ti ha costretto Nora, vero?” chiese James
“Sì” ammise lei
“Dai entra. Nora dovrebbe arrivare tra poco, è uscita con Silente, doveva dirle qualcosa di importante, ma non so…” disse Remus
“Preferisco aspettarla qui” rispose lei
“Entra… non ti mangiamo mica” aggiunse lui
“Remus si” disse Sirius
“Ricordami di ucciderlo” affermò lui a Peter
“Ok” rispose lui
 
“Eccomi! Lily… Silente ha accettato! Ha accettato!” urlò felice come una pasqua Nora
“Che cosa?” domandò incredula Lily
“Quella cosa!” affermò lei
“Davvero? Sì!” disse lei
“Fate silenzio! Il signor Potter deve riposare e ora FUORI!” urlò Madama Chips
“Ciao Ramoso, ripasseremo più tardi” disse in coro i tre Malandrini
 
“Perché l’avete chiamato Ramoso?” domandò Nora quando uscirono dall’infermeria
“E’ vero, non mi avete mai detto che cosa significano i vostri soprannomi: Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso” disse Lily
 
-Che cosa ci inventiamo adesso?- pensò Remus
 
“Ramoso… perché… un paio di anni fa… James… è caduto dalla scopa in mezzo ai rami e… per una settimana era… noioso… quindi Ramoso” disse Remus con un sorriso tirato
“Felpato… perché… un anno… Peter ha… versato una pozione su di me e… mi sono trasformato in un… cane e nessuno si accorgeva del mio arrivo perché… avevo un passo… Felpato” affermò Sirius
“Codaliscia… perché a Trasfigurazione… ho sbagliato un incantesimo… sì, un incantesimo e… sui miei pantaloni è spuntata una coda… liscia, per l’appunto” balbettò Peter
“E Lunastorta… perché quando… Remus ha la luna storta diventa insopportabile…” disse con una risatina Sirius
 
-Bella scusa ragazzi!- pensò Nora
 
“Come dite voi… Forse è meglio andare a Difesa contro le Arti Oscure… con chi siamo?” chiese Lily
“Con i Serpeverde. Andiamo!” disse Remus
 
 
La stanza di Difesa contro le Arti Oscure era enorme, fredda e austera. Aveva le pareti di pietra spoglie, ma i banchi e le panche di legno non c’erano. Il professor Nicolas
Dolish* li aveva ridotti e messi in disparte. Altissime e strette finestre a bifora facevano entrare la luce e lasciano vedere il paesaggio scozzese.
 
“Buongiorno ragazzi oggi ci eserciteremo con la Legilimanzia e l’Occlumanzia. Vi dividerò a coppie e ognuno dovrà occultare i propri ricordi dall’altro. L’incantesimo come già saprete è: Legilimens” disse il professor Dolish
“Professore, ma se non riuscissimo a nasconderli che ci succederebbe?” domandò Mary
“Niente di grave. Il vostro compagno, dopo un paio di minuti la smetterà. Bene, ora formiamo le coppie… ehm… Lupin e Nightbrees… Evans e Black Bellatrix… Mulciber e Prewett… Minus e Floores… Black Sirius e Piton… Su ragazzi forza!”
 
Lupin e Nightbrees
“Nora, non ti dispiace se comincio io?” domandò gentile Remus
“No… per favore, vorrei iniziare io” rispose Nora
“Ok”
 
“Legilimens” disse Nora
 
Distruzione… solo questa parola poteva descrivere quel ricordo… così… triste. Non c’erano altre parole… distruzione… desolazione… dolore. Forse era la parola giusta… solo e soltanto… DOLORE.
-Mamma! Dove sei? Non riesco a vederti!- disse tra le lacrime un bambino troppo piccolo perché capisca…
-Remus. Piccolo mio-
Un mormorio… un sussurro…
-Mamma! Non ti vedo! Ti sento, ma non ti vedo!- pianse il piccolo Remus
-Remus! Sono qui! Vai da papà! Per me non c’è più niente da fare!-
… ancora un sussurro…
-No! Resto con te!-
… un urlo… di un bambino…
-No! Vai da papà! Lui ti aiuterà!-
-Mamma! Non voglio lasciarti!-
… altre lacrime… fin troppo… da un solo bambino
-Figlio mio… vai! Per favore-
… una supplica detta a mezza voce… una supplica…
-Mammina… tornerò a riprenderti-
-Ci conto-
… un tonfo… troppo leggero per essere un macigno… troppo pesante per essere una roccia… ma perfetto per un corpo…
-MAMMA!
… un urlo… un urlo di disperazione… dolore e ancora Dolore.
 
Sono un mostro… è quello che sono…
-Lasciatemi! Sono un mostro! Lasciatemi!-
… ancora lacrime e urli… ma anche amicizia e lealtà…
-Remus! Vogliamo aiutarti!-
… il mio amico…
-No!-
… uno schiaffo… ancora dolore…
-Scemo!-
 
-James, Sirius, Peter… voi non…-
… i miei amici… che cosa hanno fatto?!
 
“Remus, come ti senti?” domandò cortese Nora
“Tutto bene” rispose Remus
 
Black Sirius e Piton
“Inizio io… Mocciosus” disse pieno di disprezzo Sirius
“Non c’è problema… Black” rispose Severus
“Legilimens!” urlò lui
 
-Sono un maestro nell’Occlumanzia! Non potrai vedere i miei ricordi!-
 
“Legilimens!” urlò Severus
 
La libertà… quanto è bello sognarla… quanto è bello desiderarla… e qualcuno, ora la possiede…
-Sarai un rinnegato! Tu non sei più un Black!-
… un urlo… forse di una donna… ‘rinnegato’… questa è la parola chiave…
-Felice di esserlo Madre!-
… parole cariche di disprezzo… parole gettate al vento…
-Sei diseredato!-
… soldi… credere che una persona ritorni per soldi… una risata… una risata felice… la Libertà adesso appartiene a Sirius.
 
-James… Posso entrare?-
Una domanda… una sola risposta…
-Sirius! Questa è anche casa tua d’ora in poi! Sei e sarai mio fratello!-
… un grazie…
-Grazie James. Fratello mio-
 
-Sirius!-
-Remus!-
… un brutto presentimento…
-Sirius… James… è…-
-E’… cosa Remus?-
-Corri!-
 
“Protego” disse Sirius
“Che sentimentalone!” urlò sprezzante Severus
“Lurido verme!”
 
Evans e Black Bellatrix
“Comincio io, Evans” disse Bellatrix
“Nessun problema Black” rispose Lily
“Leggilimens” urlò Bella
“Protego” contraddisse lei
 
Una sorella… se n’è andata… ha abbandonato… le sue sorelle…
-Padre… perché Andromeda se n’è andata?-
… una domanda… ma la risposta non c’era…
-Bella, Cissy. Andromeda non è più vostra sorella. Ci ha portato disonore e lei, per tutti noi, è morta!-
-Sì Padre-
 
“Lurida Mezzosangue! Leggilimens!” urlò Bellatrix
 
-Tunia… io…-
-Vattene via… MOSTRO!-
… ancora quella parola… un tuffo al cuore.
 
-Sev… dove sei?-
-Sono qui-
… il mio unico amico… il mio migliore amico…
-Sev… ho litigato con mia sorella-
-Dai… vedrai… che si sistemerà tutto!-
 
“Fiera e orgogliosa di esserlo!” urlò Lily
 
Lupin e Nightbrees
“Remus, ora tocca a te!” propose Nora
“Ok. Pronta?” domandò Remus
“Sì”
“Legilimens” disse Remus
 
-Mamma, papà- disse una bambina con gli occhi marroni e i capelli dello stesso colore, lisci che le ricadevano sulle spalle
Da Nina vieni- disse sua madre
Da Nora, andiamo- disse suo padre
-Ciao Remus. Devo andare- disse lei
-Fì… perché tua mamma ti chiama Nina e tuo papà Nora?- domandò il piccolo Remus
-Perché Nina Fyrre è il nome che mi ha dato la mia mamma, ma quando sarò più grande avrò il nome che mi ha dato il mio papà, quindi Nora Nightbrees. Ciao-
-Ciao-
 
-Oblivion-
-Fì… tu…-
… un tonfo… una lacrima…
-Scusami Remus. Addio!-
 
-Mamma rispondi!-
Mamma… ecco la parola chiave… mamma e sopravvivenza…
-Non c’è più niente da fare-
… papà…
-NOO!-
… urlare… urlare per non piangere… piangere per non urlare… una brezza…
… piano… forte… un uragano… fiamme…
-Nora!-
-Papà! Addio!-
-Non fare sciocchezze!-
-MUORI!-
… una nuova lacrima… un nuovo dolore.
 
“Ti ho restituito il favore, ora dobbiamo andare… la lezione è finita”
“Sì” disse titubante Remus
 
Gli alberi che circondavano Hogwarts andavano tingendosi sempre più lentamente di rosso, giallo e arancione. Quell’autunno sarebbe arrivato prima. L’acqua scura del Lago Nero era calma e tranquilla. E una brezza leggera increspava le onde…
“Ho saltato un’altra lezione. Silente mi urlerà dietro…” disse Nora al vento
 
… crack…
Un cane nero le si parò davanti. Aveva il manto color della notte più oscura. Era un grosso cane, la testa tonda e le orecchie di media lunghezza rivolte all’ingiù.
 
“Hey… ciao, chi sei?” domandò Nora
“Bau!” abbaiò il cane
“Che bel cucciolotto!” disse Nora accarezzando il folto pelo del cane.
 
Il pelo nero del cane era morbido al tatto e duro alla vista.
 
“Lo sai cucciolo, se tu non avessi spezzato quel ramo non ti avrei sentito. Sei un po’ come Sirius…” cominciò lei
 
-Ma davvero? Hey, io non mi chiamo ‘cucciolo’, il mio nome è Felpato!- pensò il cane.
 
“Ti piace ‘Felpato’ come nome? E’ il soprannome di Sirius, ma non penso che a lui interessi se lo do a te, me lo ricordi molto sai” rifletté Nora
 
-E’ quello il mio nome!- pensò Felpato
 
 “Indovina chi sono!” disse una voce alle spalle di Nora
“Ryan?” domandò perplessa lei
“Esatto. Che ci fai con questo coso?”
“Non è un coso!”
“Andiamo a cena. Non voglio che tu stia qui fuori”
“Sembri mio padre! E non è un complimento!”
 
Il cane iniziò a ringhiare contro Ryan. E saltellò addosso a Nora.
 
“Bravo Felpato! Sei così dolce!”
 
-Sia chiaro, lo faccio perché lui è un prepotente!-
 
“Scusa Felpato! Devo andare, ciao!”
 
 
Toc-toc
“Permesso”
“Evans quale sorpresa!” disse entusiasta James
“Potter. Sia chiaro, sono venuta perché mi è caduta una cosa qui” proruppe Lily
“Stavi cercando questa?” domandò lui
 
Tra le mani del giovane Grifondoro si trovava una pergamena arrotolata.
 
“Bello questo schema di gioco. Potrei usarlo al prossimo campionato…” rifletté lui
“NO!” urlò lei
“Ehi, perché ti scaldi tanto… Facciamo un patto!”
“Di che si tratta?” domandò lei
“Io non uso il tuo schema di gioco e tu mi concedi l’onore di portarti al ballo di Halloween” disse James
“Nemmeno per sogno!”
“Sì, che lo farai”
“No, non lo farò!” urlò Lily
“Questa è una tua decisione! Ti lascio 10 secondi per riflettere”
 
10…
-Se accetto… non userà il nostro schema-
9…
-Se non accetto… lui lo userà contro tutti, quindi anche contro di noi-
8…
-Ma, non posso accettare un invito di Potter!-
7…
-Che faccio?!-
6…
-Ho altri cinque secondi… non so che fare-
5…
-Devo accettare o no?-
4…
-Ancora tre secondi…-
3…
-Aiuto!-
2…
1…
 
“Accetto! Accetto di uscire con te! Ma… ad una condizione!” propose Lily
“Non pensavo avresti accettato” disse sorpreso James
“Rimane la MIA condizione!”
“E quale sarebbe?”
“Il nostro incontro sarà Top-Secret!”
“Come?! Non posso dirlo nemmeno ai Malandrini?!”
“No, nemmeno a loro. Questa è la condizione!” affermò orgogliosa lei
“Sapevo che eri tosta, ma non pensavo fino a questo punto” disse lui passandosi la mano tra i capelli, scompigliandoli ancora di più.
“Accetti?”
“Ovvio!” urlò felice lui
 
-Che cosa ho fatto di male, per meritarmi lui?!- pensò Lily.



* Scusate, ma non sapevo come si chiamava il professore. Così l'ho inventato  :P
 
ANGOLINO DELL'AUTRICE (Piccolo piccolo!)

Volevo ringranziare tutti quelli che mi seguono. Un ringraziamento speciale alla mia editor: FullmetalBlue13.
Ditemi se vi ha fatto piangere il ricordo di Remus e di sua madre... please.
Ciao!! Buone vacanze a tutti!! (Anche se in ritardo :P) Un bacione, la vostra Cri. <3



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Capitolo 10
*** Incontri e spiegazioni ***


Importante: questo capitolo non e´passato attraverso la mia editor visto che e´ sparita dalla faccia della terra... se trovate qualche errore ricordate, che non e´colpa mia!! E' colpa della mia editor!!! :P

INCONTRI E SPIEGAZIONI


“Cosa?!... Tu… tu… hai accettato?!” un urlò si levò dal dormitorio femminile in una tranquilla serata.
“Sono stata COSTRETTA!” affermò da sotto il cuscino dove si era rifugiata Lily
“Dovrai farti bella! Finalmente hai accettato un appuntamento con James!” disse felice come una pasqua Alice
“Ti ho già detto che sono stata costretta…” ribatté lei lanciandole il suo cuscino in faccia
“…Ahi” disse Alice “In che senso?”
“Come in che senso?”
“Che cosa ti ha costretta ad accettare?” domandò curiosa Jenny
“Ho perso in infermeria il mio schema che volevo applicare durante la partita di Quidditch, però l’ha trovata lui, e non la userà se io andrò con lui al ballo di Halloween…” raccontò Lily
“Ahhhhhhh! Il prossimo sabato… sabato…” urlò Nora
“Sabato… cosa?” domandò Mary
“Sabato c’è l’ultima uscita ad Hogsmeade prima del ballo di Halloween e c’è anche la selezione della nostra squadra… Lily… che facciamo… tu non hai nessun costume da metterti…”
“Come fai a saperlo?” domandò in evidente imbarazzo lei
“Tutte qui lo sappiamo” rispose Mary gentile
“Ah… interessante… comunque possono andarci Jenny, Mary e Ali… giusto?” chiese in direzione delle amiche
“Io… devo restare perché ho ripetizioni con la Sprite… sai che sono una frana in Erbologia” disse Jenny
“Io posso” affermò Mary
“Anche io” aggiunse Ali
“Bene… problema risolto” concluse Nora
“Ora andiamo a mangiare” disse Lily
“Ok”


 
La Sala Grande brulicava di persone, tutte intente a trovare un posto e iniziare a mangiare.
Quando alla fine tutto il movimento degli studenti cessò, lasciò spazio a chiacchiericci dove ognuno raccontava cosa era successo durante la giornata, oppure parlare di cose che con la scuola o con altro non c’entravano proprio per niente.
 
Un suono stridulo fece cessare i mormorii, e la professoressa McGrannitt disse:
“Ragazzi e ragazze, il professor Silente deve annunciarvi delle svolte impreviste per il campionato di Quidditch.”
 
Un lieve mormorio incominciò, ma ebbe vita breve perché il professor Silente iniziò a parlare:
 “Ragazzi, tutti saprete, per certo, che il campionato inizierà subito dopo la festa di Halloween, però quest’anno c’è stata una svolta inaspettata…” l’anziano preside prese una breve pausa “… oltre alle quattro squadre che di solito regnano il campionato, se ne aggiungerà un’altra. La squadra comprenderà giocatori di qualsiasi casa... il capitano e il vicecapitano sono entrambi di Grifondoro, in ogni Sala Comune si trova un annuncio dove, chi fosse interessato, potrà iscriversi e partecipare alla selezione che si terrà sabato prossimo. Ovviamente la partecipazione non è obbligatoria. Questo è tutto.”
 
Una nuova serie di chiacchiere iniziò, alcune per la nuova notizia, altre su chi fosse il capitano e il vicecapitano e altre ancora che non riguardavano per niente la novità.
 
“Perché Silente ha parlato di un maschio… il capitano sono io!” affermò in un sussurro Lily
“Lily, l’ha fatto per non attirare l’attenzione” disse piano Nora
“Uff… ragazze andiamo?” chiese Mary
“Ma non abbiamo ancora finito” rispose Jenny
“Uff… e va bene… vi aspetto”
“Perché così tanta fretta?” domandò curiosa Ali
“Niente… è che… mi serve una mano” rispose lei in evidente imbarazzo
“Ok, solo trenta minuti” dissero insieme
“Che?” urlò lei
“Scherzo… tre minuti”
“Va bene” concluse lei
 
 

La Sala Comune di Grifondoro era calda e accogliente, gli elfi domestici aveva acceso il fuoco del camino, e dava alla stanza una luce rossa-arancione.
 
“Perché ci hai portato via, di peso, dalla cena?” domandò Jenny
“Perché… nessuno mi ha ancora invitata… nemmeno Davide…” si incupì Mary
“Ed era solo questo… mi ha detto di dirti che ti aspetta nella Stanza delle Necessità alle… tra dieci minuti… corri!” disse incoraggiante Lily
“Davvero?” chiese lei
“Si! Ora corri o farai tardi!” affermò in risposta lei
“Ok”
 

 
L’aria dentro la Stanza delle Necessita aveva un profumo dolce, di fiori. C’erano candele dapperttutto, e nella loro flebile luce l’ombra di un ragazzo si stagliava in mezzo alla stanza, resa piccola e accogliente.
 
“Davide, volevi vedermi?” domando’ Mary alla figura
“S-sì, volevo chiederti... se... volevi venire al... ballo di Halloween con me...” chiese Davide
 “C-certo!”disse lei, abbracciandolo forte e scoccandogli un bacio a fior di labbra.
 

 
Lily e Nora chiacchieravano sdraiate sui rispettivi letti.
“Dopo Halloween c’e’ la Luna Piena, giusto?” domandò Nora
“Sì” rispose Lily “Hai proprio sfortuna! Dopo c’è scuola!” continuò
“Hai ragione! Dovrò saltare un altro giorno...” disse ridendo lei
“Bene, adesso smettila di startene li’ sdraiata e andiamo a fare i compiti...”
“M-ma... Lily...” replico’ lei e, in tutta risposta, ricevette uno sguardo truce dall’amica
“A-N-D-I-A-M-O!” sibilò tra i denti… la dolce prefetto di Grifondoro… che tanto dolce non era
“Sì Mamma” ammise sconfitta lei
E con riluttanza si alzò dal letto per dirigersi nuovamente in Sala Comune, ora piena zeppa di gette, alcuni che andavano nei rispettivi dormitoi e altri che rimanevano per disputare una partita a Gobbiglie, Spara Schiocco oppure Scacchi magici, studiare o riposare.
 
“Lily, ci mettiamo nel nostro solito posto?”
“Sì, ma se ti metti a guardare fuori dalla finestra ti porto in una stanza priva di esse!” minacciò Lily
E Nora annuì spaventata.
 
Passò una noiosissima ora tra fruscii di carta e il suono di penne, che scrivevano velocemente sui fogli.
 
“Lily... è noiosa Storia della Magia, non voglio fare ‘sto tema... lo devo consegnare fra tre settimane...” si lamentò Nora
“Lo fai adesso , e non ci pensi piu’”
“Ehi... guarda c’è Tonks”
 
Una chioma di capelli rosa cicca si fece spazio tra gli studenti che investivano la Sala Comune.
 
“Ciao Tonks!” affermò Lily, felice di vedere l’amica
“Ciao, come state?” domandò cortese lei
“Tutto bene” ammise Lily
“Il mio cervello è fuggito attraverso la Foresta e adesso è a Stonehenge” disse Nora
“Il mio è in Irlanda!” rispose Tonks
“E va bene... andiamo in dormitorio... vieni con noi?”
“Si, grazie”
 
“Wow... il vostro dormitorio e’ piu’ ordinato del mio!”
“Noi siamo disordinate... ma tu lo sei ancora di più?” domandò incerta Nora
“Sì” ammise Tonks
“Non dovevate fare i compiti?” chiese Jenny appena uscita dal bagno
“Dov’è Alice?” chiese Lily
“Con Frank” rispose Jenny “Ciao Tonks” disse, appena accortasi della ragazza
“Ciao Jenny”
“Hai già un accompagnatore?” domandò Nora
“A chi lo domandi?” dissero in coro Jenny e Tonks
“... a voi due” rispose lei
“No” risposero
“...” rifletterono Lily e Nora
 
“Io ci vado con Ryan, Lily con James, Mary con Davide, Ali con Frank... e voi...” penso’ Nora “Ci sono!” ammise felice
“Davvero?”
“Si! Venite!”
 
Dopo che lo ebbe detto prese sotto braccio Jenny e Tonks e furono seguite dal cagnolino Lily.
 
“Dove andiamo?” chiesero le tre ragazze giunte per la decima volta nella giornata in Sala Comune
“Dove ci sono ragazzi! Ergo nel dormitorio maschile!”
“Che?” urlarono Tonks e Jenny
“Io aspetto qui” disse Lily
“Ok. Forza” disse lei trascinandosi dietro le amiche
 
La porta del dormitorio maschile dei Malandrini si aprì lasciando vedere due ragazzi che si svestivano e uno che mangiava...
“Ops... avvertiteci quando avete finito” disse molto lentamente Nora
E richiuse dietro di sé la porta.
 
“Che bei muscoli che hanno Remus e Sirius” ammise Nora
“Fiuu” fischiarono insieme
“A me piacciono di più quelli di Remus” disse Tonks
“A me quelli di Sirius” propose Jenny
Delle risate invasero il corridoio del dormitorio maschile.
 
“Fatto!” una voce proveniente dall’interno della stanza, probabilmente di Remus, venne ad aprire la porta.
All’ingresso delle ragazze la stanza si presentava ‘pulita’ secondo i sistemi Malandrini... e con pulita intendevano che un pezzo di pavimento s’intravedeva tra tutti i vestiti sparsi ovunque… c’erano anche dei boxer sul lampadario.
“Nora, devi imparare a bussare...” disse Peter
“Quando sarò più grande... forse...”
Sirius sospiro per la poca educazione dell’amica.
“Siamo venute per dei cavalieri” disse Nora
“Io con te non ci vado!” rispose brusco Sir
“Nemmeno io con te!” replicò lei
“Chi dobbiamo accompagnare?” domandò gentile Remus
“Tu... accompagna Tonks” disse Nora rivolta a Remus “e tu... accompagna Jenny” continuò rivolta a Sirius
“E Peter?” chiese Remus
“Ha già una ragazza!” disse Nora
“E’ vero Coda?” domandarono con gli occhi fuori dalle orbite Remus e Sirius
“Sì” ammise lui
“Grande! E James?” chise Sirius
“Va con Lily”
“Che?! La Evans ha accettato il suo invito?!” urlarono i ragazzi
 
-Fratello... hai trovato pane per i tuoi denti!- pensò Sirius
 
“Forse non dovevo dirlo... per il mio funerale voglio un bara bianca decorata in argento, e fiori giallo-arancioni”
“Oookkk” disse Peter perplesso
“Remus... stai bene?” chiese Nora
“Non molto... però ce la farò a resistere fino al ballo! E’ una promessa!” disse rivolto prima a Nora e poi a Tonks
“Se lo dici tu” rispose titubante lei
“Vi lascio a conoscervi meglio. Ciao… se mi cercate, sarò nelle cucine” disse Nora andandosene fuori dalla stanza.
 
 

I corridoi del castello erano bui e la strada per le cucine era fredda.
Una mano tappò la bocca di una ragazza che camminava. La ragazza cominciò a divincolarsi e il suo battito accelerò… il suono del suo cuore iniziò a diffondersi. Un braccio passò sotto le sue gambe facendole perdere l’equilibrio e cadere all’indietro, ma fu prontamente sorretta e portata in una stanza buia, rischiarata solo dalla luce dello spicchio lunare nel cielo blu.
 
“Sei impazzito?!” urlò la ragazza
“Era uno scherzo, ci hai creduto davvero?” disse una voce maschile
“Non sai quando fermarti, vero?”
“No” rispose lui
“Ryan… che vuoi chiedermi?” chiese Nora
“Volevo chiederti se venivi con me al ballo...” disse Ryan
“Ryan… siamo promessi sposi dalla nascita… fidanzati da anni… ci sposiamo l’anno prossimo… era scontato che ci andavamo insieme” affermò lei
“Sì, lo so. Però volevo invitarti lo stesso…”
“E allora io accetto… da che cosa ti vesti?” domandò Nora
“Sacerdote druido?” propose lui
“E’ il tuo lavoro” disse lei
“Custode?”
“Lo sei già”
“Demone?”
“E la tua metà”
“Mago?”
“E l’altra tua metà”
“Lupo?”
“E’ il tuo Animagus”
“… non ho più idee” ammise sconfitto Ryan
“Neppure io… angelo?”
“E’ il mio opposto… nahh!”
“Una zucca!”
“Mi ci vedi vestito da zucca?”
“NO” disse lei “Da zanzara!”
“Sì, certo e poi… da mucca!”
“No… da toro”
“Lasciamo cadere l’argomento?” domandò lui
“Sì” rispose lei “Potresti accendere la luce… perché mi sono fatta male, con ‘sto coso qua!”
“Ok”
 
Quando la luce ritornò nella stanza, i due ragazzi si accorsero di essere in un’aula in disuso. Con sedie e banchi sparsi ovunque, era quasi impossibile non inciampare in tutte le cose sparse nel pavimento.
 
“Come abbiamo fatto a non inciampare?” chiese Nora
“Ho levitato” spiegò Ryan
 
“Sei ancora arrabbiato per non essere stato smistato a Serpeverde?” sbottò all’improvviso lei accomodandosi su un banco
“Non più… me ne sono fatto una ragione…” rispose pensieroso lui
“Hai capito per lo meno il perché? Il cappello ha detto: La tua astuzia è molto grande, ma il tuo coraggio e la tua audacia lo superano di un punto… Grifondoro!” disse imitando la voce del cappello parlante
“Lo so… non serve che me lo ricordi” ringhiò lui
“Era per stuzzicarti… lupacchiotto… andiamo a giocare nel campo da Quidditch?”
“A che cosa? Volo estremo? E comunque anche tu sei un lupo”
“Perché no?” domandò Nora, per poi dire “Però prima volevo mangiare qualcosa…”
“Sì, e dopo in volo vomiti”
“Non ho mai vomitato in volo!” disse arrabbiata lei
“Allora… c’è quella volta in Germania… in Argentina… nel deserto… in Cina… continuo?” chiese Ryan.
“No grazie” terminò Nora
“Vuoi ancora andare nelle cucine?” domandò lui
“No… PRENDIMI” aggiunse lei
 
E iniziò una gara all’ultimo… volo.
 
 

Un flebile raggio di luce penetrò tra le tende del dormitorio femminile e colpì in pieno il viso di Lily Evans.
“Uah! Se avessimo un cane, mi sveglierebbe a suon di leccate e non abbagliandomi!” disse stizzita Lily “Bene… e adesso come sveglio ‘ste dormiglione?!” si chiese
 
“Atoaugoero” urlò una bagnata fradicia Mary seguita da Alice
“Freiiuurueddeoro” disse con voce acuta Jenny ricoperta di ghiaccio.
“Buongiorno!” cominciò con voce squillante Lily.
“Non so se sei peggio tu o Nora?!” esclamò - domandò Mary
“Lily” rispose Alice
“Nora” contraddisse Jenny
“Lily” aggiunse Mary
“Lily” finì Nora
“Ah! Ti sei svegliata… avevo in serbo qualcosa di molto speciale per te…” ghignò lei
“Ecco perché hai avuto tre voti ed io uno!” disse tremando Nora
 
‘A volte sa essere peggiore del diavolo… povero quello che la sposerà… anzi, povero James… hehehe’ pensò Nora ridacchiando
 
“A cosa stavi pensando di così divertente?” domandò Lily
“Niente che riguardi te e James”
“Mi prende in giro?”
“No, cioè Sì… no, volevo dire no”
 
Lily sollevò pericolosamente il sopracciglio sinistro, nel suo sguardo: Vuoi Cruciatus o Avada Kedavra?
 
“Nessuna delle due grazie… vado a svegliare quei pigroni dei miei amici” concluse Nora
 
Si vestì in fretta e furia e sparì dalla porta del loro dormitorio.
 
 

Nel dormitorio maschile nessuno osava svegliare i Malandrini, o faceva una brutta fine, com’era successo un anno a due poveri ragazzi del primo: uno era inciampato ed era caduto dalle scale e l’altro l’aveva aiutato e per sbaglio avevano svegliato i Malandrini ed erano finiti a dormire nel dormitorio femminile per due settimane, non una grande catastrofe a dette di loro, tranne che per il fatto dei vestiti, perché il loro dormitorio era diventata una palude; oppure alla povera sveglia che un giorno di punto in bianco aveva deciso di suonare una mattina d’inverno e aveva fatto un viaggetto di sola andata verso la Foresta, ma non come capitava normalmente cioè lanciata da Sirius o James, ma lanciata da Remus in persona con la mazza da Battitore di Sirius dopo una notte insonne a causa di una festicciola organizzata dai suoi suddetti amici.
 
“Remus, Peter sveglia!” sussurrò all’orecchio di ognuno Nora
“Buongiorno!” risposero loro
“Buongiorno a voi… ma come fate a vivere in questo casino… ci rinuncio a mettere a posto! Tanto dopo voi sporcate ancora di più…” disse Nora
“Scusaci” proruppe gentile Remus
“Oggi doveva essere il turno di Sirius di svegliare James, vero?”
“Sì” rispose Peter
“SIRIUS SVEGLIATI!” urlò alle orecchie dell’amico lei
“Aiuto! Il terremoto, lo tsunami, la fine del mondo!” gridò in risposta lui
“No. Solo io” affermò felice lei
 
“Andate a vestirvi se volete portare la colazione al povero James, dovrebbe uscire oggi pomeriggio giusto?” domandò dopo un po’ lei.
“Sì” rispose Peter
“Bene, allora muovetevi” e con un colpo di bacchetta sistemò i letti dei Malandrini
“Non lo fai alla solita maniera?” domandò Sirius
“Non mi sento in forma oggi” spiegò lei
 
-Certo, dopo aver passato l’intera serata a giocare a Volo Estremo con Ryan nel campo da Quidditch anche Remus rimpiangerebbe una notte di Luna Piena!- pensò lei
 
“Forse è meglio se ti fai visitare da Madama Chips” disse Peter preoccupato per la salute dell’amica.
“No, no e poi no” affermò lei
“Hai paura!” la stuzzicò Sirius
“No, è che…  è che se stessi male… non potrei fare… la verifica di oggi di Trasfigurazione!”
“Cosa? C’è una verifica?! Sei peggio di Remus!” aggiunse Peter
“Ti aiuto io a ripassare” si propose Remus
“A me non interessa, tanto prendo sempre il massimo” disse orgoglioso Sirius.
“Brava, così si fa. Però non devi trascurare la salute” proruppe Remus
 
-Senti chi parla- pensò Sirius
 
“Allora mi faccio visitare e poi alla fine delle lezioni dormirò un po’ in Infermeria, contento?”
“Sì”
“Andiamo a mettere qualcosa sotto i denti” finì Sirius
 
 

La colazione che si prestava dinanzi ai giovani studenti di Hogwarts era ricca e completa, perfetta per affrontare una giornata di studi.
 
“Portiamo questo, questo e anche questo” disse Sirius prendendo del cibo e mettendolo in un piatto.
“Anche questo e quest’altro” soggiunse Peter.
“E poi resterà lì per altri giorni per indigestione, togliamo questo, questo, questo lo mangio io, quest’altro e infine questo!” disse Nora togliendo il cibo dal piatto che Sirius teneva in mano.
“E lo lasci morire di fame” chiese Remus
“Remus, tu non contraddirmi perché so che cosa hai fatto al tavolo dei Serpeverde!” minacciò lei.
“Che cosa avrei fatto?” chiese spaesato lui
“Per qualche strana ragione i capelli dei Serpeverde stanno diventando dei colori dell’arcobaleno” urlò Nora
“Ah, quello”
“E bravo il nostro Remus, mi sono sempre chiesto perché ti abbiamo preso tra i Malandrini" ammise con un sorriso a trentadue denti Sirius
“Andiamo in infermeria prima che la McGranitt venga e ci incolpi” affermò irritata lei.
 
 

L’infermeria era ‘chiusa’ o come preferiva chiamarla Madama Chips: ‘occupata’.
 
“Buongiorno James!” gridarono tutti insieme appena entrati nella stanza
“Ciao ragazzi”
“Come ti senti?” chiesa cortese Nora
“Starò meglio quando vedrò voi due qui” rispose in rassegna lui
“Ci vorrai di nuovo bene quando ti daremmo questo!” disse lei.
“Ta-dan” aggiunse Sirius
“Colazione a letto!” urlarono Remus e Peter.
“Ma… è meno del solito”
“Colpa di Nora”
“Se vuoi passare qui altri tre giorni per indigestione, e due di convalescenza, fai pure, te li ho tenuti” disse spietata lei mostrandogli un altro piatto pieno di leccornie
“Va benissimo questo” riferì lui
“Vado a cercare Madama Chips, non l’ho vista a colazione” aggiunse Nora.
“Deve essere da qualche parte qui in giro, prova a vedere” disse Remus.
“Grazie”
“Non c’è di che” rispose lui “Posso venire anch’io?”
“Ehm… sì, certo”
“Ci vediamo dopo!” salutarono Remus e Nora.
 
Appena i ragazzi se ne furono andati, Sirius iniziò a punzecchiare il malato, Peter a mangiare e James a difendere il suo cibo/tesoro.
 
“Chissà che cosa vuole chiederle? Forse come uscire con una ragazza” ipotizzò Sirius
“No, quello l’avrebbe chiesto a noi!” contraddisse James.
“H-ha r-ragione” disse il piccolo Peter
 
 
Madama Chips non si trovava da nessuna parte, non era nei suoi posti preferiti, ma forse stava preparano pozioni curative.
 
“Nora… non riesco a ricordare!” cominciò Remus.
“Che cosa?” chiese lei controllando tutti i posti.
“Te… da piccola” rifletté lui
“Non ti è concesso ricordare” disse come un pappagallo che ripete qualcosa per la milionesima volta.
“Perché?”
“Niente più domande su quest’argomento. Per favore” disse lei, supplicando le parole
“… non voglio”
 
Nora si fermò di botto e lo guardò fisso negli occhi, quegli occhi che guardava sempre quando era piccola, quegli occhi che sorridevano sempre… gli occhi che ora erano preoccupati e velati di tristezza e dolore.
 
“Devi farlo, dimenticati di tutti i ricordi che hai visto. Deve essere così… fratellone… ti piaceva che ti chiamassi così” disse malinconica
“No, non smetterò mai” affermò sicuro lui
“C’è qualcosa che voglio proteggere, e che non voglio perdere di nuovo… per favore… niente più domande” disse con un sorriso triste Nora
“… solo per oggi… guarda c’è Madama Chips” disse indicando una persona che usciva da una stanza.
“Madama Chips!” attirò l’attenzione Nora
“Signorina, che succede?” domandò la donna.
“Stamattina non mi sento molto in forma”
“Che cos’ha fatto ieri sera?” domandò dirigendosi all’infermeria.
“Niente di che… forse ho preso un po’ di freddo”
“La devo visitare. Signor Potter che cosa sta mangiando?”
“Niente” rispose lui, con la bocca piena
“Signor Black e signor Minus: il signor Potter potrà mangiare quanto vuole, però fuori dalla mia infermeria” disse Madama Chips, per poi continuare “Venga signorina”
E un po’ titubante Nora seguì Madama Chips nel suo ufficio.
 
“Lunaaaaaaa… torna nel mondo dei viviiiiiiii” cominciò canticchiando Jamie.
“Sei stonato come una campanaaaaa” finì lui.
“Se volevi chiederle come uscire con una ragazza, bastava chiedercelo” disse Sirius.
“Eh? No! Comunque James, stai mantenendo bene il segreto di Lily! Complimenti!”
“Quale segreto?”
“Il ballo” rispose Sirius al posto di Remus.
“Chi ve l’ha detto?” domandò lui
“Nora” rispose Peter
“Che cosa vuole per il suo funerale?” chiese.
“Una bara bianca decorata in argento e fiori giallo-arancioni” disse ripetendo le parole dell’amica Remus.
“Cercherò di procurarglieli” si propose James.
“Le serviranno”
“No! Io quella COSA simile a sterco di drago misto a pipì di gnomo non la bevo, preferisco rimanere così come sono!” urlò dall’ufficio di Madama Chips Nora
“Black, Lupin!” gridò Madama Chips
 
Una figura esile stava correndo in direzione dei Malandrini.
Al suono dei loro nomi i due ragazzi seppero che cosa dovevano fare: afferrare, tappare e far ingerire. Un sistema che optavano sempre.
 
“Sirius! Lasciami! Lasciami andare!” disse divincolandosi dalla braccia dell’amico Nora
“No!” rise lui
“Nora devi bere la pozione” disse Remus
“Neanche morta!” affermò lei “Liberami!” urlò
“A mali estremi, estremi rimedi” disse il licantropo facendosi passare il bicchiere da Madama Chips.
 
Remus tappò il naso all’amica e lei non avendo il tempo per prendere un respiro con più ossigeno, si accontentò di un respiro povero di esso, ma che non durò a lungo. In poco tempo la sua faccia si tinse prima di rosso, poi di un colore porpora, viola e infine blu forse per gli sforzi per liberarsi o semplicemente per aver finito l’ossigeno. Fatto sta che dovette aprire la bocca e Remus con uno scattò fulmineo le fece ingerire tutto il contenuto del bicchiere in un sol sorso.
 
“Cough… cough… cough… acqua… cough… acqua” tossì Nora accasciata a terra
“Acqua?” chiese Sirius
“Acqua!” disse James
“Eccola, tieni. Scusa” si scusò Remus
“Cough… grazie. Era schifosa! Yawn… no… non c’era un po’ di sonnifero, vero?” chiese a Madama Chips
“Deve riposare” finì lei dirigendosi nel suo ufficio.
“No” disse triste lei “Ho un appuntamento che non posso cancellare”
“Con chi?” s’incuriosì Sirius
“Mio padre” rispose “Ci vado comunque tenterò di rimanere sveglia. Mi accompagnate?”
“Sì” disse Peter
“Grazie” risposero lei, rimettendosi in piedi e uscì scortata da Remus, Sirius e Peter.
 
 “D-dove lo d-devi i-incontrare?” balbettò Peter
“Nell’ufficio di Silente” rispose
“In questo caso… ciao” disse Sirius
“Paura?” lo stuzzicò
“Per essere una che tra poco si addormenta tra le braccia di Rem, sai stuzzicare bene”
Il suddetto Remus arrossì violentemente.
“Il ruolo di fratello deve essere quello!” tuonò Nora
“S-siamo arrivati”
“Così in fretta?” domandò Rem
“Sì. Grazie di avermi accompagnato, ma adesso avete lezione e siete terribilmente in ritardo!” urlò lei
“Hai ragione! Andiamo!” gridò a sua volta Remus portandosi di peso il piccolo Peter e l’imbronciato Sirius.
 
 
“Permesso” esortò Nora entrando nell’ufficio del preside
“Entra mia cara”
“Grazie. Buongiorno professor Silente. Buongiorno padre” disse rivolta ai due uomini
“Non sono venuto nella veste di padre” affermò l’uomo alto con barba rasa e un’espressione di tristezza in volto.
“Mi scusi” disse lei inginocchiandosi a mo’ di cavaliere.
“Alzati… dobbiamo parlare, e comunque come stai?”
“Bene Signore, a parte il fatto che tra poco mi addormenterò perché Madama Chips mi ha fatto ingoiare un sonnifero” rispose lei
“…?” chiese lui
“Pozione, Madama Chips, V.E.”
“Con Ryan?” chiese
“No… con Eve e Leon* faceva il tifo… secondo lei?” domandò stizzita Nora dimenticandosi totalmente del professor Silente.
“Sembrava strano…” rispose lui
“Credo che sia il momento che vi lasci soli” riferì gentilmente Silente, ritirandosi.
“Grazie” dissero insieme il padre e la figlia.
 

L’aria nella presidenza era diventata carica di tensione.
“Volevo chiederti se sei sicura…?” domandò il Signore.
“Sì, lo sono… la collana è comoda, ma un po’ appariscente, e se qualcuno me la strappasse, perderei il controllo di me stessa, invece il tatuaggio resta sulla mia pelle e non perderei il controllo, e per di più è visibile solo quando sono ‘demone’…” rispose sicura Nora.
“Hai ragione, siediti” ordinò lui, indicando un divano di velluto rosso appena comparso.
“Sì, Signore”
 
Un lieve formicolio invase il braccio di Nora quando suo padre glielo toccò. Il braccio sinistro era prima ricoperto dalla manica della camicia e della felpa ora era nudo, ma pian piano cominciò a diventare di un colore simile al rosso fuoco e dei disegni cominciarono ad adornarlo: era una ricca decorazione che partiva dalla spalla e finiva nella mano e lo circondava come un serpente che stritola la sua preda.
Dopo una buona mezz’ora di silenzio, Nora osò dire: “Yawn… Signore, non riuscirò a resistere ancora a lungo…”.
“Ok. Fermiamoci allora. Continueremo un altro giorno, adesso riposa e dormi” disse fermandosi e facendole spazio nel divano. Il tatuaggio pulsò per un po’, poi svanì. E Nora poté addormentarsi.
 
“Grazie Albus”
“Non è nulla” rispose lui da sopra le scale.
“Almeno ho potuto vederla…” sospiro triste il padre di Nora.
“Da quanto tempo va avanti?” chiese cortese Silente
“Circa otto anni” disse prendendola in braccio per poi uscire dicendo solo un grazie e un arrivederci.
 
 

Nell’infermeria della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts c’era solo un ragazzo che leggeva distrattamente una rivista sul Quidditch.
 
“Mi scusi signor Potter, potrebbe essere così cortese da spostare le lenzuola di questo letto per favore?” chiese un uomo appena entrato nell’infermeria.
“Ehm… sì, certo”
 
-Chissà chi è questo qui?! So di essere famoso, ma non pensavo che la mia fama arrivasse anche oltre ad Hogwarts…- pensò Jamie.
 
“Grazie mille” rispose lui con la voce calda e ammaliante
“Mi scusi, ma lei chi è?” chiese James
“Il padre di Nora, non ama molto parlare di me. Quindi è ovvio che non mi conosceva” sorrise tristemente lui.
 
Nora riposava tranquilla nel letto più vicino alla porta, coperta solo dalle candide lenzuola bianche dell’infermeria. Mentre suo padre le accarezzava delicatamente i capelli.
 
“Posso chiederle perché non avete più un buon rapporto?”
“Certamente. Forse è colpa del mio lavoro - cominciò lui – quando l’ho accettato, avevo lei piccola - disse indicando Nora - e mia moglie malata, e il lavoro mi toglieva tutto il tempo a mia disposizione, riuscivo a mala pena a mangiare e dormire. Diciamo che ha oscurato tutto il resto, e poi un giorno d’estate, quando Nora aveva otto anni, mia moglie morì e decisi che lei non poteva più stare con me. Quindi i miei amici diventarono i suoi tutori. Anche loro avevano un figlio, Ryan. Presumo che lo conosce…” raccontò lui.
“Io solo di vista, mio fratello invece lo conosce bene” interruppe Jamie.
“Il signor Black... non ne avevo dubbi. Comunque lui un giorno ha perso il controllo e Nora lo salvò rimanendone gravemente ferita, ne risente ancora oggi… ho dimenticato qualcosa? Ah, sì. Quando mia moglie morì, Nora diede la colpa a me e tentò di uccidermi, per vendicarla” finì di raccontare con un velo di malinconia.
 
James volle chiedergli in che senso ‘Ryan aveva perso il controllo’ ma decise si non farlo e lasciare al padre e alla figlia un po’ di privacy.


  
* Eve Lumet è una ragazza druida di Tassorosso. E Leon Llyod è un ragazzo, anch’esso druido di Corvonero.
 
La tradizione vuole che i quattro druidi della scuola siano smistati nelle quattro case, ma per uno scherzo del destino, Ryan che doveva andare a Serpeverde, è finito a Grifondoro. Anche se voleva onorare la tradizione.





  
ANGOLINO DELL'AUTRICE
Non e´ un gran che, ma e´quello che il mio cervello ha realizzato durante la notte, visto che la mia immaginazione/fantasia/ispirazione arrivava quando dormivo, non molto utile lo devo ammettere!! E la voglia di scrivere d'estate e´scarsa... molto scarsa
Volevo mettere anche un pezzo del ballo, ma poi risultava molto di più di  13 pagine di Word, quindi l’ho omesso.
ciao, buona continuazione delle vacanze, godetevela, fino in fondo.
Ciao, un abbraccione a tutti quelli che mi seguono. E grazie di continuare a sopportarmi.

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Capitolo 11
*** Le selezioni ***


Scusate il mio immenso e imperdonabile ritardo... *chiede scusa anche in ginocchio e supplicando* però la mia ispirazione era andata in un isola sperduta nell'universo ed era impossibile raggiungerla. Poi all'improvviso è ritornata quando sono andata in piscina... più o meno... lunedì scorso.
Ed è uscito 'sto casino!! Comunque spero che per lo meno sia abbastanza decente!! Recensite!!
Buona Lettura!!!



LE SELEZIONI


Il sabato dell’ultima uscita ad Hogsmeade prima dell’attesissimo ballo in maschera di Halloween sarebbe stato entro due giorni.
E lo stesso giorno vi sarebbero state le selezioni per il Quidditch di una nuova squadra, in cui nome del capitano era ancora un mistero. E probabilmente sarebbe rimasto tale fino alla selezione…

La Sala Grande era invasa da studenti che volevano cenare in allegria, con gli amici.
“Cari ragazzi, –disse l’anziano preside alzandosi- come tutti saprete quest’anno ci sarà una nuova squadra di Quidditch, ma non potremmo fare come gli altri anni. Ci sarà una sfida, solo per i cercatori delle cinque squadre; il primo che riuscirà a prendere il boccino d’oro si aggiudicherà un posto in finale, mentre le altre squadre dovranno gareggiare tra di loro per stabilire chi andrà in finale. Sarà a estrazione, quindi alla fine della ‘sfida di qualifica’ i capitani dovranno fare un’estrazione. Questo è tutto, e buona serata. Ah… e buon appetito” disse il professor Silente facendo comparire, quando ebbe terminato, la cena.

Gli studenti cominciarono a mangiare e a parlare tra di loro.

“James! Sirius! Peter! Non parlate con la bocca piena!” li sgridò Nora
“Nfacinllmle” risposero in coro
“Eh?”
“Ti traduco: non facciamo nulla di male” disse Remus
“Tranne che sparpagliare cibo da tutte le parti!” li rimandò lei
“Comunque abbiamo la vittoria in pugno! James è il migliore cercatore di tutti i tempi!*” urlò Sirius
“Sì, probabile. Però potrebbe esserci un cercatore migliore di Jamie… nella nuova squadra” stuzzicò Nora
“N-nessuno è m-migliore di James” squittì Peter
“Se così non fosse, allora andremmo a vedere la selezione della nuova squadra. E voglio proprio vedere quello squilibrato che ha deciso di aggiungere una nuova squadra quest’anno!” affermò James


Il pomeriggio delle selezioni era assolato, e il vento non molto. Una giornata perfetta da passare all’aria aperta, o nel campo da Quidditch.

“Due squilibrate davvero carine?!” disse Sirius rivolto a James, mentre guardava dagli spalti la selezione della quinta squadra.
“Che ci fanno Nora e Evans lì?” domandò furioso Jamie, scendendo nel campo

“Fate anche voi le selezioni?” chiese lui quando si trovò di fronte le due ragazze
“No. Io sono la squilibrata ideatrice della quinta squadra. Lei –e indicò Lily- è la squilibrata capitana. Se noi hai nient’altro da dirci, torna sugli spalti e guarda le selezioni della squadra che batterà la tua!” disse orgogliosa Nora, salutando e intimandogli di andare.

James si diresse sugli spalti con una briciola di rabbia mista a sorpresa.
Le selezioni iniziarono con l’elenco dei nomi e delle rispettive case. Per poi passare ad alcune domande poste alla capitana Lily Evans e alla sua vice.

“Sei voi due quelle che fanno le selezioni?” chiese un ragazzo di Serpeverde aspirante Cacciatore
“Sì. Qualche problema?” chiese Lily
“IO non voglio essere comandata da una SangueSporco e da una… non so che cosa!” disse una smorfiosa ragazza della stessa casa
“Mezzosangue e fiera di esserlo! Grazie. E se non hai nient’altro da dirci poi anche sloggiare. Bye” parlò Nora con un sorrisetto furbo dipinto sul volto.

Il ragazzo e la ragazza di Serpeverde se ne andarono, gettando le scope per terra e calpestandole con rabbia, per poi andarsene definitivamente.

“E tu?” chiese Nora “Non vai con loro?”
“Non m’interessa chi è il capitano, ma solo giocare… e vincere” rispose una ragazza i Serpeverde aspirante Cacciatrice
“Bene” aggiunse Lily “Qualche altra domanda?”

“Quale sarà il nome della squadra?” chiese un ragazzo del quinto anno di Tassorosso aspirante Cercatore
“Ancora non l’abbiamo deciso, ci penseremo quando avremmo i giocatori” disse Lily con fare da maestrina
“Hogwarts!” esclamò Nora
“Eh?” chiese dubbiosa Lily
“Visto che i nomi delle squadre sono della casa appartenente, e nella nostra squadra vogliamo giocatori di tutte le case, sarebbe meglio chiamarla Hogwarts, visto che è lei l’insieme di tutte le case” spiegò lei
“Sì. Mi piace!” affermò felice la capitana
“Altre domande?” chiese Nora precedendo l’amica
“Sì. In che ruolo giocate voi?”
“Battitrici, anche se ci serve una riserva o due” rispose Lily sorridente
“Se volete metterci alla prova fate pure!” continuò Nora, felice come una pasqua
“Per me va bene” affermò un ragazzo del sesto anno di Corvonero aspirante battitore.

Un vento autunnale scompigliò leggermente i capelli di due ragazze in sella alle loro scope; posizionate in parti opposte del campo da Quidditch.
La divisa si muoveva sinuosamente in sincronia ai movimenti del vento.

“Bolidi!!” urlò Eve Lumet, una ragazza del quinto, anche lei aspirante battitrice

Nora e Lily si prepararono a ricevere e deviare delle tigri in formato palla, con le loro mazze da battitrici. I bolidi colpirono la mazza con un suono sordo, e la palla fu deviata e mandata in una delle tre porte. Poi fu il turno i Eve che si aggiudicò il posto come riserva.

Le due ragazze fecero la selezione degli aspiranti portieri, lanciando Pluffe verso le porte dove venivano parate, prima da Nick Rutt che ne parò solo due su cinque; mentre Collin Brows riuscì a pararne quattro su cinque, aggiudicandosi un posto nella squadra.

“Bene, ora possiamo passare alla selezione del cercatore” affermò Nora nella parte ovest del campo, insieme a tre ragazzi: Christian Allin di Tassorosso, Mark Doore anche lui Tassorosso e infine una ragazza di Corvonero.

Nella parte est Lily faceva le selezioni per i cacciatori, insieme a: Drake Brows e Mattew Nickolls di Corvonero, Sephira O’Harney di Serpeverde e Juliet Caville di Grifondoro insieme a un’altra ragazza della medesima casa.


“Chi prende il boccino d’oro si aggiudica il posto in squadra” disse Nora lanciando in aria il boccino d’oro “Partite… ORA!”

Le scope si librarono in volo inseguendo la pallina con le ali.
Passarono dieci minuti, ma del boccino non ce n’era nessuna traccia, nonostante questo gli aspiranti cercatori non si perdevano d’animo.
Mark salì d’improvviso, cercando in basso il boccino che trovò vicino alle porte. E lo inseguì.
Christian si diresse verso le porte e tentò di afferrarlo, ma senza successo. Intanto tutti gli altri giocatori si erano diretti verso il boccino; la ragazza di Corvonero cercò di aggiudicarsi il posto in squadra, ma anche lei non riuscì ad afferrarlo.
Dopo altri cinque minuti, Christian Allin riuscì ad afferrare il boccino aggiudicandosi il posto da cercatore nella squadra di Hogwarts.


“Io sarò il portiere, chi fa più centri in tre minuti, si aggiudica il posto in squadra” disse Lily, dirigendosi verso le porte della parte est del campo da Quidditch.

Le scope degli aspiranti cacciatori sfrecciavano vicino alle porte, dove Lily le proteggeva come il guardiano di qualcosa.
Ciascuno tirò per i tre minuti a sua disposizione e tre persone si aggiudicarono il posto in squadra.


Le due ragazze insieme, dichiararono le persone prese in squadra e le riserve.
“Le selezioni della squadra di Hogwarts sono terminate. Il cercatore della squadra è Christian Allin e il cercatore di riserva sarà Mark Doore.
I cacciatori saranno Drake Brows, Mattew Nickolls e Sephira O’Harney e la cacciatrice di riserva sarà Juliet Caville. La battitrice di riserva è Eve Lumet.
E infine il portiere sarà Collin Brows e quello di riserva sarà Nick Rutt” elencò Lily.
“Mi spiace per gli altri. Gli allenamenti inizieranno martedì dopo le lezioni. Grazie” salutò Nora

Tutti gli studenti se ne andarono ordinatamente e i due ragazzi che erano rimasti sugli spalti scesero a vedere la loro amica e la loro nemica.

“Avete fatto un ottimo lavoro!” disse Sirius
“Davvero?” chiesero all’unisono
“Ottimo, direi. Anche se dovevate dircelo” concluse James
“Ehi, saremmo ragazze, ma sappiamo farci valere! Non è vero Lily?” chiese la ragazza all’amica che era in sella alla scopa
“Facciamo un gioco?” chiese lei
“Quale?” domandò Jamie
“Non era riferito a te… lo stavo chiedendo a Nora” disse in modo sgarbato Lily
“Il solito direi. Però stavolta, se mi prendete offro io da bere e mangiare alla prossima uscita ad Hogsmeade, però solo ai Tre Manici di scopa. Avete 10 minuti oppure offrite voi a me!” rispose lei, saltando sulla scopa e sfrecciando nei cieli.

Venne subito inseguita dai suoi amici, che cercarono in tutti i modi di prenderla. Nora fu distratta subito dopo da un gufo grigio chiaro, con macchioline più scure qua e là. Che portava nella zampina destra una lettera in pergamena un po’ rovinata.
Lei riuscii a prenderla e leggere un pezzo del contenuto, finché non si accorse di essere circondata dai suoi amici e di aver perso la sfida.

“Non vedo l’ora di andare ad Hogsmeade… mi farò una scorpacciata di… qualsiasi cosa!” annunciarono felici Sirius e James
“Andiamo in dormitorio, ho bisogno di una doccia, e poi dobbiamo vedere il mio costume” disse Lily
“Spero che non abbiano comprato quello corto corto da ninfa…” suppose Nora

La faccia della prefetto perfetto divenne rossa come un pomodoro

“Spero che l’abbiano comprato. La mia dolce bambolina deve vestirsi bene se balla con me, deve stare al passo della mia bellezza” ridacchiò James

E in tutta risposta Lily, lo imbavagliò e lo legò con un incantesimo. E si diresse a passo di marcia verso il castello e il suo dormitorio.

“Mary? Alice? Jenny? Siete qui?” domandò titubante lei
“Sorpresa, il tuo costume di Halloween, ti piace?” chiesero in coro le ragazze
“Ma… è bellissimo!” gridò felice lei
“Volevamo prenderti quello della ninfa corto corto, ma questo ci sembrava più adatto e più bello!!”








* Lo so che James Potter è un Cacciatore, ma mi serve come Cercatore, e poi mi ero abituata a vederlo come un ragazzo che si diverte con il boccino, e non con la Pluffa.





Angolino dell'autrice.
Sì! Sono ancora io!
Ringrazio molto le ragazze che hanno messo la mia storia tra le preferite/seguite/ricordate: Sole_The Directioner    FullmetalBlue13 (la mia adorata e pazza editor!!) Lily97    Daicchan     Carters    Adry_Malfoy    Alyx     Jeje_chan e LadySlytherin_
E voi tutte che seguite!!!
ciao, un bacione
Cri

PS: Tranquille!!! Non c'impiegherò così tanto tempo per il prossimo capitolo!! Parola di cristy_black!! XD  

  

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Capitolo 12
*** Happy Halloween! ***


HAPPY HALLOWEEN!
 



La sera del gran ballo arrivò in fretta a detta di tutti. Hogwarts era adornata con uno spesso strato di polvere, nei corridoi fitte ragnatele erano appese alle mura del castello. La Sala Grande era invasa di pipistrelli che svolazzavano sopra le teste degli studenti travestiti per la più grande e importante festa di Hogwarts: quella di Halloween.
Le zucche appese sembravano prendere vita svolazzando al posto delle solite candele tutto era avvolto da un’aura che presagiva divertimento e festeggiamenti, almeno per quella sera.
                         
 
La Sala Comune di Grifondoro era quasi vuota, tutti erano già pronti con le loro accompagnatrici nella Sala Grande intenti a ballare e parlare.
Tutti tranne otto ragazzi che ancora stavano aspettando le loro accompagnatrici.
 
All’improvviso un tendone rosso e oro copri la parte visibile del ‘corridoio’, come piaceva chiamarlo Mary sin dal primo anno, che poi finiva nelle scale. E una voce amplificata da un incantesimo parlò:
“Signori carissimi, la bellezza non ha ora, quindi non siate arrabbiati con noi perché vi sorprenderemo… e ora le ragazze verranno presentate da me: Nora Nightbrees”
 
-Sembra che siamo in una sfilata di moda, con la conduttrice pazza- pensò Lily
-A chi hai detto ‘pazza’??- chiese sconvolta Nora, infilatasi nei pensieri dell’amica.
 
“Tra voi ragazzi si faccia avanti… rullo di tamburi… James Potter con il suo bellissimo costume da vampiro… Jamie vieni a prendere il tuo dolce angelo dagli occhi verde smeraldo… ecco a voi Lily Evans…”  cominciò la conduttrice della sfilata di Halloween, Nora Nightbrees
 
Lily scese i gradini delle scale della sala comune, molto lentamente, con il suo bellissimo abito bianco che le cingeva delicatamente le gambe fino alle ginocchia, con la parte alta davanti e quella dietro più bassa. Il vestito lasciava intravedere una parte del seno coperta da una specie di pelliccia bianca. Aveva le ali del medesimo colore e della stessa composizione, sostenute da delle spalline trasparenti.
L’aureola da angelo le donava quel tocco di bellezza e di bontà caratteristici della bellezza celestiale.
 
“Wow!” disse semplicemente James alla vista della strabiliante prefetto Evans.
“Grazie, anche tu non sei niente male” rispose lei, prendendo il braccio appena offertogli dal suo accompagnatore.
 
“Benissimo, prima concorrente andata. E adesso si faccia avanti lo zombie Remus Lupin, che deve prendere una bellissima Ninfa… Tonks butta subito giù quel coltello!! … ok, ok, la sua bellissima anima gemella Tonks!!” annunciò lei
 
Tonks scese le scale con un lieve rossore sulle guance, insieme al suo costume da… lupo mannaro.
Il viso della ragazza aveva preso la forma di un muso, per poi tornare normale. I vestiti erano strappati in alcuni punti dove s’intravedeva la pelle, resa marrone dalle sue abilita di Metamorfmagus. I capelli resi una folta pelliccia marrone e le orecchie un po’ a punta, per assomigliare meglio ad un licantropo le donava un tocco mistico tipico solo nelle notti di luna piena.
Tonks inciampò nei suoi stessi piedi, ma venne sorretta prontamente dal suo cavaliere, che la guardava come se vedesse la sua futura moglie in quella giovane ragazza.
 
“Bel tuffo Tonks!! Proprio tra le braccia del nostro Rem Rem!!” ghignò James
“Ehi! Tratta bene mia nipote!” ringhiò Sirius facendo emergere la sua parte da zio iperprotettivo.
 
“E ora si faccia avanti Sirius Black vestito da… Sirius? Da cosa ti sei vestito?” domandò Nora
“Dal ragazzo super sexy di Hogwarts.. ergo me stesso!” sorrise lui
“Jenny… scusa, ma stasera non avrai un cavaliere, a meno che non mi fermiate!!” urlò lei “Prima che lo uccida!”
“Continua la presentazione Mary… ed ecco a voi Jennifer Lacroix nel suo bellissimo vestito da gattina!”
 
Jenny scese le scale con la sua coda a seguito, le orecchiette che le spuntavano dai capelli erano nere e pelose. Sirius rimase abbagliato dalla vista della ragazza e qualcosa gli dice di non seguire il suo istinto da cane, ma quello del ragazzo e cioè di andare a ritirare la sua accompagnatrice e magari… futura fidanzata.
 
“Sono ritorna… si faccia avanti Davide Blaise, nel suo vestito da serial killer e prendere Mary Floores… la nuova Medusa!” annunciò Nora con il suo solito tono da annunciatrice di sfilate.
 
Mary scese le scale un po’ di fretta, i capelli erano diventati dei serpenti che si muovevano simultaneamente ai movimenti della ragazza, il vestito color verde-acqua era lungo, che le cingeva sinuosamente le caviglie. Le scarpe con i tacchi la facevano apparire più alta. Il trucco verde acqua che aveva in viso la faceva assomigliare ad una ninfa, di quelle bellissime e immortali.
 
“Ed ora Frank Paciock nel suo vestito da cavaliere della notte eterna, o meglio conosciuto come la Morte, venga a ritirare Alice Prewett nel suo abito da coniglietto indemoniato!!”
 
Alice scese le scale con il suo vestito da coniglietto pazzo e posseduto da un demone.
Delle orecchiette pelose le spuntavano dai capelli lasciati sciolti. Il vestito da coniglio faceva risultare le forme perfette della ragazza. Nonostante gli allenamenti della squadra di Grifondoro.
Lily giurò di aver sentito dire alla ragazza: << Ti ammazzo prima o poi… però non in questo mondo…>>
 
“Sei bellissima!!!” pronunciò Frank abbracciando la sua fidanzata.
 
“Le smancerie dopo. Abbiamo due concorrenti dell’ultimo minuto. Venga a prendere Molly Weasley… beh, non ancora, ma lo diventerà… il suo cavaliere dall’armatura dorata Arthur Weasley”
 
Molly Weasley scese le scale insieme al suo abito da zucca color arancione. I capelli rosso-arancione legati dietro la facevano apparire come una ragazza coraggiosa, con tanta voglia di vivere e amare.
Il vestito lungo fino a metà ginocchia aveva una faccia mostruosa da zucca.
 
 
“Ed ora il cercatore della nuova squadra di Hogwarts si faccia avanti, deve prendere la sua anima gemella Evaline Praint nel suo bell’abito da bambola assassina”
 
(N.d.A.: Daicchan ecco come t’immagino. Non so se sei veramente così, però la mia immaginazione è l’unica parte buona che ho. E la uso. XD)
 
Una ragazza dai capelli castano scuro, molto mossi, quasi boccolosi, lunghi fino alle spalle e gli occhi castano chiaro.
Un vestito rosa e nero che le arrivava fino alle ginocchia, un po’ strappato nei fianchi e nella parte finale. Sotto il vestito indossava delle calze maglie bianche, strappate in alcuni punti.
Aveva alcune cicatrici e sangue, sparsi su tutto il viso. Il colore biancastro della pelle la faceva assomigliare in modo più realistico ad una bambola di porcellana.
 
Il ragazzo aveva la mascella che sfiorava il pavimento. Si risvegliò dalla sua trans quando lei, gli disse se stava bene con quel vestito.
 
“Sei bellissima” riuscì a dire solo questo. Poi le cinse la vita e la sollevo da terra facendole fare un
giro completo.
 
“Finalmente tocca a me… Ryan Codiron… per Merlino che ti sei messo??” rise Nora
“Sono una tomba… che c’è di male” disse lui nel suo finto tono da bambino innocente
“Niente amore” continuò lei, pensando: –Ti sei messo l’unica cosa che nel nostro mondo non c’è…-
 
Nora scese le scale. Il suo abito da diavolo faceva risaltare tutta la sua parte demoniaca.
L’abito rosso fuoco, con la parte sopra nera, e le alette dei due colori, le davano quel tocco di mostruosità e di bellezza tipico di Halloween. La festa più bella di Hogwarts!!
I capelli neri, corti fino alle spalle, avevano delle mesh rosso-rosa.
 
“Sei un angelo!” disse Ryan
“Forse il suo opposto!” sorrise lei, dandogli un bacio a stampo.
 
 
I ragazzi scesero tutti in Sala Grande, dove la festa era iniziata da dieci minuti. Ma sarebbe finito dopo la mezzanotte. Non c’erano i tavoli e lo spazio era immenso.
Al posto del solito tavolo dei professori, c'erano delle sedie  e dei tavoli rotondi, così come hai lati dell’immensa stanza. Posti lì per gruppi di amici o coppiette.
 
Le coppie si separarono dal gruppo e andarono in diversi punti della Sala. Delle canzoni iniziarono a diffondersi;  e molte persone iniziarono a ballare.
 
“Vuoi ballare Evans?” chiese cortese James, sottolineando il cognome della ragazza.
“Lily… aboliamo i cognomi, solo per una notte. Quindi non montarti la testa!” rispose lei
“Ok, –disse spiazzato lui- balliamo?”
 
Lily prese la mano offertale dal suo cavaliere e iniziarono a ballare distanti, nonostante la melodia fosse un lento.
 
James assaporava ogni istante, il profumo dei suoi capelli, i suoi occhi di quel verde smeraldo, il suo corpo perfetto…
Un nuovo lento si diffuse con dolcezza e armonia, Lily iniziò ad allontanarsi, ma Jamie la spinse con delicatezza verso di se. Il vampiro fece appoggiare la testa dell’angelo nel suo petto. Sentì i battiti di lei aumentare insieme ai suoi e creare un mondo tutto loro.
 
-Cosa mi sta succedendo? A…a… me lui non piace!! E’ il mio peggior nemico… quello più arrogante, quello più maschilista, p-più tutto!! Ma è anche il più bello, il più coraggioso, il più… LILIAN EVANS, SMETTILA DI PENSARE A QUESTE COSE!!- pensò Lily
 
Il loro mondo era perfetto… nessuna guerra… nessun ostacolo… c’erano solo loro due… il cavaliere oscuro e l’angelo del paradiso, due facce della stessa medaglia, due persone che insieme si completavano a vicenda.
 
 
“Chissà quando capiranno di essere fatti l’uno per l’altra?!” disse Alice, sul petto di Frank
“Non lo so, ma per ora pensiamo solo a noi” ammise lui, scoccandole prima un bacio lieve, poi iniziarono a baciarsi appassionatamente.
 
 
“Vuoi ballare Ninfadora?” chiese cortese Remus
“NON CHIAMARMI CON QUEL NOME ORRIBILE!” sbottò Tonks, facendo diventare i suoi capelli da castani a nero come la pece.
“Ma è così bello… e anche tu lo sei” disse timidamente lui
“… ballare non è il mio forte…” spiegò lei
“T’insegno io”

Detto questo, Remus le porse la mano, che lei accettò volentieri e insieme si unirono alle danze.
Ninfadora imparò in fretta a ballare, forse perché Remus era un bravo insegnante o forse perché lei era felice con lui.

Alla fine del primo lento, lo zombi e il licantropo si guardarono negli occhi, si rispecchiarono e un leggero rossore apparse nelle gote di entrambi. Si staccarono, dopo quel semplice gesto.
 
“Ho bisogno di prendere una boccata d’aria” disse Tonks
“Allora andiamo”

Insieme si diressero verso il portone d’ingresso.
Un venticello autunnale scompigliò i capelli di entrambi. Nel cielo, una luna quasi piena illuminava il paesaggio scozzese di Hogwarts.
 
“Non mi piace quando la luna è piena…” pensò ad alta voce Tonks
“Neanche a me” disse amaramente lui
“Anche se adesso non si vede, guardando le stelle… rivedo mia madre o meglio la sua costellazione. Vorrei perdere la mia verginità quando la sua costellazione è in alta nel cielo” continuò lei “Mi manca, non sopporto di stare lontana da lei così tanto tempo”
“Torniamo dentro?”
“Sì, comincia a fare freddo”
 
Remus prese la ragazza e la scortò, coprendola con il suo corpo verso l’interno del castello.
 
 
I due ragazzi trovarono tutti i loro amici, riuniti attorno ad un tavolo bianco, con ragnatele nere, ragni finti appesi a fili del medesimo colore.
 
“Ehi Lunastorta, vuoi un po’ di Whisky incendiario?” disse Sirius ubriaco
“No, grazie” rispose lui “Prendo del gelato al cioccolato”
“Fa pure” ghignò Sirius con un lampo malandrino negli occhi
“Dovremmo dire a Remus, che Sirius ha messo del Whisky Incendiario nel gelato?” chiese Lily
“Nahh!” risposero tutti e risero di gusto
 
Dopo un po’ Sirius disse: “Jenny, io ti amo!”
La ragazza in questione arrossì violentemente per poi dire: “Sirius, sei ubriaco fradicio, andiamo in dormitorio”
“Certo amor mio! Però… mi dai il bacio della buona notte?” continuò lui
 
James non riuscì a non trattenersi dal ridere, Peter seguì il suo esempio, e Remus si piazzò una mano in faccia, tutte gli altri lo guardavano male, anzì malissimo!
 
Jenny, però, non disse niente lo prese di peso e lo trascinò fuori dalla porta della Sala Grande.
Appena fuori, la ragazza si girò verso Sirius. I loro occhi s’incontrarono, ma quelli di Jenny non erano più dolci, sembrava diventata improvvisamente malvagia. Grazie ad un incantesimo fece apparire delle corde che legarono il povero Sirius.
Poi venne imbavagliato e trasportato con l’utilizzo della bacchetta su, per le scale di Hogwarts.
 
“Ho una parte malvagia, lo sapevi?” domandò sorridente lei, giunti all’ingresso della Sala Comune di Grifondoro.
 
 
“Povero Sirius” commentò Nora, quando vide che i due ragazzi erano spariti dietro la grande porta.
“Perché?” domandarono tutti i ragazzi, lì presenti.
“Non sapete che Jenny ha una parte, a dir poco diabolica… piccolo incidente con una pozione che aveva creato” spiegò Lily
“E’ peggio di Nora e Lily messe insieme!” disse Mary
“Ehi!” esclamarono le due ragazze in questione
“Non pensavo aveste delle parti… malandrine” proruppe Jamie
“Devi vedere come mi sveglia, mi…” cominciò lei, ma fu subito interrotta da un incantesimo che le fece perdere la voce
“… hihihi” sghignazzò Nora “Che ore sono?”
 
Undici rintocchi si diffusero in tutta la Sala
 
“Sta tranquilla abbiamo ancora un’ora da passare, prima di andare a dormire” risposero in perfetta sincronia James e Lily.
“Vedete che siete fatti l’uno per l’altra! Vado da una mia amica, prima che mi uccidiate. Ci vediamo tra venti minuti” rispose lei, salutando tutti.
 
 
La mezzanotte arrivò senza intoppi. James e Lily non si scagliarono oggetti contundenti a vicenda, ma fecero una conversazione decente per la prima volta in sette anni.
Alice e Frank decisero il nome del loro futuro figlio, Remus e Ninfadora parlavano e ballavano, Nora e Ryan erano abbracciati e parlavano, Mary e Davide ballavano e si abbracciavano.
 
A mano a mano che i dodici rintocchi si diffondevano nella stanza, le persone lasciavano i loro tavoli o la pista da ballo per tornare nei loro caldi e comodi letti.
 
Verso le quattro del mattino, una ragazza era seduta sul divano rosso e oro della Sala Comune, davanti ad un fuocherello scoppiettante intenta a guardare nel vuoto. Gli occhi persi venivano inumiditi da calde lacrime che solcavano gli zigomi della ragazza lentamente.
 
D’un tratto, un ragazzo alto, dai capelli neri, ben piazzato scese le scale del dormitorio maschile assonnato e con i capelli tutti arruffati. Indossava solo dei pantaloni lunghi del pigiama. Si sedette accanto alla ragazza e la guardò con un grande punto di domanda stampato in faccia.
Ma lei non si accorse di lui, rimase a fissare il vuoto e piangere.
 
“Nora? Ehi… ci sei?!” bisbigliò Sirius passandole una mano davanti agli occhi
 
La ragazza si riscosse dal suo stato di trans, si asciugò le lacrime e lo guardò negli occhi, prima di sorridere in modo incoraggiante. E riprendersi del tutto.
 
“Scusa, stavo pensando…”
“E piangendo…?” chiese lui, senza il ben che minimo tatto.
“… i ricordi mi assalgono ogni giorno…” spiegò lei “comunque sei venuto per un motivo… avanti spara!”
“Spara?” domandò Sirius
“E’ babbano, significa racconta”
“Ok… pensavo di approfondire i rapporti con Jenny”
“Certo… e con approfondire intendi che sei ‘innamorato’?” domandò Nora, accentuando con delle virgolette immaginarie la parola ‘innamorato’
“Perché quelle virgolette?”
“Perché tu dici che sei innamorato di tutte le ragazze di Hogwarts”
“Quando mai l’ho detto!” sbottò a bassa voce, per non svegliare l’intera casata dei Grifondoro
“… Vuoi che ti rinfreschi la memoria?! Annet di Corvonero, Giulia, Marie, Emily, Sarah, Shane, Cindy e altre dieci ragazze di cui non ricordo il nome… hai detto a tutte di esserti innamorato di loro, e le ragazze sono passate dalle stelle alle stalle.”
“Ne ho avute così poche?”
“Queste solo nelle ultime tre settimane.” Sorrise lei
“Si spiegano molte cose allora”
“Comunque credo che con un abbraccio e un sorriso, l’hai conquistata” disse Nora alzandosi e avviandosi verso la finestra.
“Non credo che sia così facile”
“Hai fatto innamorare tutte le ragazze di Hogwarts con un battito di ciglio e non sai far innamorare Jenny”
“…mph”
“Mio dolce cagnolino, vedrai che la farai cadere ai tuoi piedi” disse Nora allontanandosi per scappare
“Cosa?” domandò Sirius, prendendole la mano e portandola a se in una specie di abbraccio
“Verrà il tempo di spiegazioni, ma per ora sappi che terrò la bocca chiusa”
 
Si guardarono  negli occhi per un tempo lunghissimo, cercando di vedere la verità negli occhi dell’altro o dell’altra.
Un bagliore luminoso, proveniente dal camino li riportò con i piedi per terra.
Si allontanarono, dirigendosi nei propri dormitorio.
 
 
 
 
* So che James Potter è un cacciatore, ma mi serve come cercatore. Quindi scusate.

 





SPAZIO DELL'AUTRICE.

Scusate il mio ritardo, ma io non sono una romanticona e ho impiegato anni a fare questo capitolo. Scrivendo e riscrivendo il capitolo un sacco di volte!
So che molte di voi mi vorranno morta... ma aspettate che finisca la storia... o per lo meno lasciatemi compiere i miei 15 anni.
Spero vi sia piaciuto, che non abbia fatto degli errori sulla parte romantica di tutto questo obrobio. Però mi giustifico dicendovi che io non sono stata innamorata e non ho provato mai niente di quello che i personaggi stavano provando durante la festa. Quindi per ora ho salva la pelle. ^^
Grazie di seguirmi ancora. E ringrazio tutte quelle che hanno aggiunto la mia storia tra preferite/ricordate e seguite.
ciao, un bacione
la vostra pazza
Cri

 

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Capitolo 13
*** Tutto può capitare ***


Ciao a tutte!! Finalmente ho postato!!
Non sono molto convinta della parte finale... però va beh... ho solo un paio di cose da dirvi.
Prima di tutto, ringrazio chi mi segue!!!
Secondo, questo capitolo è dedicato a: Adry_Malfoy e cami97ace per i loro compleanni, rispettivamente il 7 e l'8 Novembre. AUGURI!!! *inizia a cantare 'happy birthday' in 13 ligue diverse!!*
Terzo, vorrei farvi vedere come penso che sia Remus durante una notte di Luna Piena... così:




Solo quando c'è un umano è così (le nuvole non fanno vedere la luna piena):



Quarto, grazie mille Lily97.
Poi nient'altro... vi lascio al capitolo, e spero vi piaccia.
Buona lettura, un bacione
Cri

TUTTO PUO' CAPITARE


La mattina seguente Sirius svegliò tutto il dormitorio maschile con il suo urlo.
“AHH! LEI SA!”

Remus cadde giù dal letto, seguito da James, Peter e tutti gli altri ragazzi di Grifondoro.

“Per l’amor di Merlino che succede, Sirius?” chiese Jamie.
“Lei sa… che sono un Animagus…” rispose lui, mezzo spaventato e mezzo imbambolato
“Chi?” chiese Peter
“N-Nora”
“Nora sa che sei un Animagus?!” domandò Remus, bianco in viso

Sirius annuì semplicemente, facendosi che pensieri pesanti s’inoltrassero nella mente e nel cuore dei quattro ragazzi.

“Chiediamole spiegazioni…” cominciò James
“Sì, ma…” iniziò Sirius, ma fu subito interrotto da Jamie.
“o cancelliamole la memoria…”
La proposta che fu accolta ben volentieri fu la seconda.


Nel dormitorio femminile, Nora cercava di convincere le sue amiche a nasconderla, con pochi successi.
“Ragazze, mi potete nascondere?”
“Perché?” domandarono tutte all’unisono
“Diciamo che sto facendo intuire qualcosa…”.
“…mfh…” rispose Lily, ma alla fine acconsentirono tutte, l’amicizia era il legame più forte che le univa.


“Che strano… Nora non è venuta a svegliarci… di solito è puntuale” disse Remus.
“Avrà intuito quello che volevamo fare” rispose James.
James e Sirius erano appostati di fianco alla porta, pronti a bloccare l’amica. Remus con la bacchetta sguainata era in posizione per creare un Oblivion e Peter si godeva lo spettacolo che non sarebbe mai iniziato.

“Andiamo a mangiare, il più sexi della scuola deve pur mettere qualcosa sotto i denti”
“Devo farti notare Felpato, chelei ha scoperto te, e non noi!” rincuorò la dose di ‘rimprovero’ Remus.
“Frivoli e inutili dettegli”
“Andiamo” disse sconsolato Remus


La Sala Grande era illuminata, il sole nascente creava un lieve rossore sui visi delle persone di ogni casa.
Ragazze e ragazzi si raggruppavano in piccoli gruppi e insieme parlavano e mangiavano.

“Cosa facciamo dopo le lezioni? E poi perché devono mettere le lezioni dopo la festa di Halloween?!”
“Non lo so Mary… dobbiamo fare i compiti per domani e oggi abbiamo la verifica di Divinazione, sull’osservazione delle stelle…” cominciò Lily con un libro annerito e qualche scritta sparsa qua e là.
“Ah! Accidenti! Mi stavo dimenticando di chiedervi se qualcuna di voi mi può accompagnare da Hagrid dopo le lezioni… per favore” domandò Nora
“Mi spiace ma ho una verifica domani” rispose Lily
“C’è l’allenamento dei Grifondoro… questo sabato c’è lo scontro” disse Alice, giocatrice nella squadra di Grifondoro.
“Hai ragione, me ne ero completamente dimenticata, e il campo è prenotato per domani…aiuto!” s’infilò le mani nei capelli Lily.
“Io invece devo fare un sacco di compiti, e cercare di chiedere scusa a Sirius, per l’altra me…” specificò Jenny arrossendo lievemente.
“Io devo convincere Jenny di farsi avanti con Sirius” sorrise Mary.
“Belle amiche, quando devo essere invisibile con i ragazzi, voi mi mettete sotto i riflettori… uffa!” aggiunse un po’ stizzita Nora

La ragazza si diresse verso un gruppetto di quattro ragazzi che discutevano a bassa voce.
Nora estrasse la sua bacchetta di legno di Quercia, nucleo di piuma di fenice, sorprendentemente flessibile, 10 ¾ pollici dalla manica destra e ripassò mentalmente tutti gli incantesimi di protezioni magici e druidi che conosceva.


“Ragazzi -Sirius prese la bacchetta e si girò di scatto, sorprendendo tutti per i suoi dannatissimi riflessi, e puntò la propria bacchetta contro la testa dell’amica, la ragazza in risposta puntò la propria contro il petto dell’amico-…Tu alla testa… io al cuore” sibilò Nora con mano ferma e sicura.
Il ragazzo con un gesto elegantissimo mise la bacchetta nella tasca dei pantaloni e fece cenno all’amica di accomodarsi.
E allo stesso tempo lanciò occhiatacce a tutti quelli che li stavano fissando, ergo l’intera Hogwarts eccezion fatta per i professori che non si stupivano più di niente.

“Sirius non voleva…” iniziò Remus
“Sirius voleva!” accentuò l’interessato
“SIRIUS NON VOLEVA… GIUSTO!” disse James, dandogli una gomitata-spezza-costole.
“No, ora Sirius non voleva…” pronunciò accasciato alla panca lui.
“Ragazzi, volevo chiedervi se qualcuno di voi, mi poteva accompagnare da Hagrid dopo le lezioni” sorrise lei.
“Ti posso accompagnare io!” esclamarono in coro.
“James… sei capitano e c’è allenamento oggi… Sirius domani hai un’interrogazione importantissima e se non prendi almeno un Accettabile, giuro sugli slip fosforescenti di Merlino che avviso il signor Potter di venire qui e vedrai che rimprovero ti farà!! Peter… so che hai un appuntamento… quindi… mi accompagni Remus?” chiese Nora
“Certamente” ammise lui
“Grazie mille” sorrise felice lei


La tavolata dei Serpeverde era sempre cupa e lasciavano un alone di magia oscura, proibita.
“Determinata e carina quella ragazza. Chi è?” disse un ragazzo con i capelli biondi e gli occhi di ghiaccio
“Nora Nightbrees, è arrivata ad Hogwarts quest’anno nella casa dei Grifondoro. Amica di Potter and company. Vice capitano della squadra di Hogwarts di Quidditch” rispose senza alzare lo sguardo dalla sua tazza di caffè, Severus Piton
“Interessante…”


Il pomeriggio di quell’1 novembre 1977 arrivò in fretta, alcuni alunni dopo la verifica di Astronomia urlavano, non si sapeva se di felicità o se di disperazione.
Altri ridevano di tanto in tanto, senza un motivo valido, oppure qualcosa c’era.
Due ragazzi (un ragazzo e una ragazza) stavano andando a trovare un loro amico, Rubeus Hagrid custode delle chiavi di Hogwarts e guardiacaccia.
La ragazza saltellava allegra con una lettera in mano, mentre il ragazzo era assorto nei suoi pensieri sulla luna piena che sarebbe stata quella sera stessa.

“Remus, adesso si deve girare a destra o a sinistra?” domandò Nora Nightbrees.
“Dritto e poi giri a destra” rispose Remus.

“Adesso dritto, destra, esco da Hogwarts e scendo le scale?” cominciò dopo un po’ lei.
“Sì, e la capanna più a valle è di Hagrid” aggiunse il ragazzo.

L’aria aperta era fredda e nonostante la divisa invernale il freddo s’inoltrava nei più piccoli spifferi dei vestiti, entrando come un ladro nell’animo dei due ragazzi.
Scesero le scale e si affrettavano a raggiungere la capanna.

“Coltiva anche le zucche?” domandò lei
“Sì, è un guardiacaccia, custode delle chiavi di Hogwarts e ci procura anche l’albero per Natale!” rispose lui.
“Se fosse un’insegnante, sarebbe molto bravo!”
“Suppongo di sì! – disse Remus – Ecco siamo arrivati!”
“Bussiamo?”
“Sì” acconsentì lui

Nora bussò con vigore alla porta della capanna illuminata.
Dei passi pesanti si avvicinarono all’ingresso e la porta cigolò rumorosamente, e sulla soglia si stagliò un uomo gigantesco, aveva il volto quasi nascosto da una criniera lunga e scomposta e da una barba incolta e aggrovigliata, ma si distinguevano gli occhi neri come la pece.

“Sì?” chiese il mezzo gigante
“Ciao Hagrid, ti presento Nora Nightbrees” salutò cortesemente Remus.
“Piacere Rubeus Hagrid” disse lui porgendo la sua mano gigante alla ragazza che tremava dal freddo.
“Piacere mio Hagrid” sorrise la ragazza
“Oh! Ma avrete freddo… entrate, entrate!”
“Non vorremmo disturbare, devo aspettare Vincenzo” disse Nora.
“Oh! Mi ha detto che arriverà cinque minuti dopo per un contrattempo”
“Vorrà dire che aspetterò”
“Ho appena fatto i biscotti, prendetene pure”.
“Grazie Hagrid, ma sono pieno” rispose cortesemente lui.
“Io ne prenderei volentieri uno!” azzardò lei.

L’intero della capanna era calda e confortevole, era un po’ ristretto e i divani scarseggiavano,
un cane sonnecchiava tranquillo vicino al fuoco, non curante dei nuovi arrivati.
Il fuoco scoppiettante nel camino, dona energia al quel posto, illuminando il viso barbuto di Hagrid che apprezzava molto il gesto di Nora.

Qualcun altro bussò alla porta, e il cane si svegliò scodinzolando felice del nuovo arrivato. Anche il mezzo gigante sembrò sapere di chi si trattava.

“Hagrid, è lì quella peste di Nora?” domandò una voce da dietro la porta.
“Mi spiace Vincenzo, ma è qui. La porta è aperta”
“Ehi Vincenzo, chi sarebbe la piccola peste?” domandò l’interessata.
“Tu chi altri se no?” domandò la voce aprendo la porta

La persona che aprì la porta si rivelò essere un centauro.
Non era con gli altri della sua specie, era speciale. Non stava tutto il tempo a guardare le stelle e vedere in esso il futuro.
Aveva i capelli neri tutti in disordine, il petto ricoperto da una specie di tunica strappata violentemente alla fine. Gli occhi grigi avevano delle sfumature nere.
Il corpo era quello di un cavallo dal manto marrone chiaro, la coda era lunga e fluente, molto spesso arruffata.

Nora lo abbracciò di slancio, e poi gli presentò Remus. I due ragazzi si strinsero la mano.

“Grazie Hagrid, per il biscotto. Ciao Remus, ci vediamo in Sala Comune e grazie mille per avermi accompagnata!” salutò lei
“Grazie per averle fatto da balia! Ciao Hagrid!” salutò Vincenzo.

Nora e il centauro si diressero verso la foresta proibita, mentre Remus salutò Hagrid e s’incamminò verso il castello.
“Corsa fino al centro della foresta?” domandò lui.
“Se ci aggiungi venti metri, ok!” aggiunse lei
“D’accordo! … 3… 2 … 1… VIA!” urlò lui

Il rumore di zoccoli si sentì in tutta la foresta, ma i passi della ragazza non si sentirono.

“Ehi! Non vale volare!” protestò lui
“Non hai detto niente riguardo al toccare il terreno, e non sto usando neanche la scopa quindi non c’è niente che lo vieti!” sorrise lei.
“Piccola peste, in ogni caso vinco io!”
“Tocca a me la rivincita! Ci vediamo al traguardo!”


Nella biblioteca c’era ogni tipo di odore, quello dell’inchiostro, delle piume d’oca, dei libri vecchi e nuovi e un’infinità di rumori, di piume sulle pergamene, lo sfogliare di un libro, e il ticchettio insistente di Madame Pince.

Una ragazza dai lunghi capelli rossi, legati in una treccia laterale aveva la mano ferma sullo stesso punto da diversi minuti, e gli occhi fissi su una stessa riga.
Le se avvicinò un ragazzo dai capelli scuri, perennemente scompigliati della sua stessa casa.

“Ehilà Evans!” salutò con la mano il ragazzo, però lei non sembrò averlo sentito.

James non si scompose, ma preferì non aggiungere altro e sedersi davanti alla ragazza e guardarla.

“Guarda che quella runa è un aggettivo e non un verbo” disse lui.
“Ecco perché la frase non mi tornava! –esclamò Lily- Grazie!”

La ragazza sembrò sorpresa dell’aspetto della persona che l’aveva aiutata.
- Potter? Perché Potter dovrebbe sapere qualcosa su rune antiche? – pensò in quel momento.

“Me l’aveva spiegato Remus, l’hanno scorso” spiegò lui

Lily continuò a finire il suo compito senza urlagli contro, anche se lui continuava a guardarla. Nonostante la facesse irritare non disse niente. Quando ebbe finito iniziò a ridere debolmente.

“Evans?”
“Hehehe… stavo solo pensando… è stato molto divertente il modo in cui avete, tu e Black, sviato il compito in classe di osservazione delle stelle… e avete anche guadagnato 20 punti… hehehe” disse continuando a ridere
“Ah, già!” rispose lui, unendosi alle risate.


Aula di Divinazione
“Bene, ragazzi preparate piuma, inchiostro e aprite il vostro occhio interiore!” disse la professoressa Cooman. Gli alunni obbedirono, tranne due ragazzi di Grifondoro che si erano alzati e si dirigevano con fare teatrale dalla professoressa di divinazione.
“Professoressa, le STELLE non sono in POSIZIONE per questo compito in classe!” disse Sirius alzando il braccio verso l’alto, e indicando il… tetto.
“Come dice lui… STELLE… non si può… NON OGGI!” continuò James, mimando tutte le sue esclamazioni e girando attorno a Sirius.
“Bravi!!! Signor Potter, signor Black!!! BELLISSIME OSSERVAZIONI!! Il compito in classe verrà fatto la settimana prossima, se ci sarà bel tempo sarà fatto all’aperto” disse sorpresa la professoressa Cooman
“E ora andate pure! Ah! E 20 punti a Grifondoro!” aggiunse poi lei

“Ma professoressa, la lezione è…” protestò una ragazza dai capelli rossi
“Lily, shhhh!! Andiamo…” disse Nora accarezzando la testa alla piccola Lily

“Aspettate!-ordinò con voce ferma la professoressa, con gli occhi vacui e persi nel vuoto, in procinto di una premonizione, disse- Custode rivela alcuni segreti, attenzione Custode dei quattro elementi!… e-ehm, h-ho d-detto q-qualcosa? Andate pure!”
Nonostante la lezione di divinazione fosse appena iniziata, molti studenti si aggiravano indisturbati per il castello.


“E’ meglio se ritorno in Sala Comune”
“Ti accompagno… solo se vuoi” domandò cortese lui, passandosi la mano destra tra i capelli.
“Gentile… ma… ehm, ok!” si riscosse Lily

James le prese alcuni libri e l’accompagnò verso la sala comune. Al loro passaggio fecero scoppiare molti pettegolezzi tra gli studenti; mettendo molto in imbarazzo Lily, ma non James che a tutta quella popolarità era abituato.


La tanto odiata, ma allo stesso tempo, tanto attesa notte di luna piena, arrivò. Ma quella notte sarebbe stata speciale, come aveva predetto la professoressa Cooman.

Un cane, un topo, un cervo e un lupo mannaro si aggiravano all’interno della foresta proibita.
Seguiti poco distante da un bellissimo lupo bianco.
L’aria frizzantina, stuzzicava il naso di ogni animale nella foresta. Modificando gli odori e altri trasformandoli.

L’odore di un umano (Era un odore modificato dall’aria, in realtà non c’era nessun umano. N.d.A.) giunse all’olfatto di un lupo mannaro che iniziò a graffiare alberi e a caricare sui suoi amici e compagni di avventura.
Il cervo fu lanciato dalla possente forza del lupo, il suono del corpo del cervo rimbombò in quella notte di luna, così come fece il topo.
Il lupo mannaro si diresse con gli occhi rossi, il muso pronto a mordere e la zampa anteriore pronta a graffiare, contro il cervo inerme e il topo poco distante. Un cane nero, con un abile balzò si parò di fronte ai suoi amici e tentò con tutte le sue forze di proteggerli.
Il lupo bianco che assisteva alla scena, ebbe l’impulso di pararsi tra i due, e così fece.
La zampa possente del mannaro entrò nella carne, dilaniando tutto ciò che incontrava, del lupo bianco che fu sbalzato poco più in là; con una fioca luce bianca una ragazza, con la divisa di Hogwarts, atterrò ai piedi di un albero con il torace e le vesti graffiate e dilaniate dalla zampa del giovane licantropo.

Allora iniziò una vera e propria lotta alla sopravvivenza, il cervo, il cane e il topo, notando la ragazza cercarono di proteggerla nonostante tutto.
Ma lei cercò di proteggere loro.

Il licantropo, non sentendo l’odore di nessun umano si calmò e iniziò a guardare i suoi amici, come a chiedergli a che cosa avrebbero giocato adesso, non curandosi della ragazza.

-Felpato manda via la ragazza!- disse autoritario il cervo
-Rimango io a fermare Remus! Non riusciresti a resistere nemmeno un momento!-
-Ragazzi, Remus non si sta muovendo…- fece notare il piccolo e insignificante topolino
-Che strano- pensarono all’unisono James e Sirius

Nonostante il sangue rubino che scorreva lento e costante, la ragazza dai capelli rosa e mesh arancioni si alzò titubante, protetta dai tre animali. Si avvicinò a loro e li toccò, il cervo riacquistò forza, il topo acquisì un po’ di coraggio e il cane, la aiutò a sorreggersi.
Camminò con passo indeciso, verso il lupo mannaro che non si mosse, ma rimase immobile come una statua al chiaro di luna.


Ramoso, Felpato e Codaliscia rimasero come pietrificati alla vista che gli si presentò dinnanzi qualche secondo dopo.
Il lupo mannaro in uno scatto fulmineo atterrò sopra la ragazza che cadde a terra.

Le urla di dolore di una ragazza, non arrivarono... solo risate, semplici e sincere risate provenivano da sotto il licantropo.

“Basta Remus… mi fai il solletico… e poi chi lo sente mio padre?” rise di gusto la ragazza.

Gli occhi di Remus esprimevano felicità e gioia nel ritrovare un’amica perduta ormai da troppo tempo, anche se solo ‘il lupo’ ricordava il perché.

I tre animali, si accasciarono a terra, come al non voler credere che un feroce, per così dire, lupo mannaro potesse sembrare un cagnolino vicino a quella misteriosa ragazza.

-Non è Tonks, quella ragazza- pensò Sirius in una connessione mentale
-No…- rispose James
-Non è Lily, Jenny, Mary, o altre ragazze di Hogwarts…- continuò il cane
-Allora chi è?- proruppe Peter

“Nina Fyrre. Conosco Remus da quando era piccolo…”

Lunastorta guardò il torace e il ventre dell’amica e iniziò a rattristarsi. Nina, guardò con gli occhi di una madre il lupo e sussurrò: “Sta tranquillo. Oplà! La ferita non c’è più!- la ragazza pronunciò un incantesimo senza bacchetta e la stoffa venne ricucita in un istante- E ora apri la bocca e bevi!”

-Cosa gli stai dando?- domandò James, sicuro che avrebbe risposto

“E’ una pozione...” disse Nina, mettendo un liquido bluastro nella bocca del lupo.

Subito dopo, il corpo del licantropo iniziò a mutare, fino a divertare quello di un lupo dal manto nero-marrone. Gli occhi vitrei e il muso allungato.

Molte volte, il lupo si chiese:-Perché te ne sei andata?-

“Non me ne sono mai andata, ti ho sempre osservato, anche da lontano” rispose, sperando di aver sentito male, lei “Ti piace vero?!” continuò
-Sì, ma non possiamo stare insieme…-

“Se tu non ci puoi stare insieme, io sono la McGranitt! Hehehe!”
-Ragazzi, abbiamo una nuova professoressa!- pensò Remus, facendo avvicinare gli amici

“Ora devo andare, dormite sonni tranquilli per una volta, non ce ne saranno molti altri quest’anno e gli anni avvenire!” finì Nina, alzandosi e facendo cadere goccioline di sangue che si persero nella notte.

“Ah! Date questo a Remus, una filetta al giorno, una settimana prima della Luna Piena” disse ricordandosi in quell’istante di una borsetta che aveva lasciato dietro un cespuglio.

-Non mi fido molto...- pensò James, prima di addormentarsi. 

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Capitolo 14
*** E' tutto scritto nelle stelle ***


E’ TUTTO SCRITTO NELLE STELLE

 

 

 

 

Capitolo dedicato a FullmetalBlue13, di ritorno dall'Irlanda.

Bentornata FB13!!! <3

 

 

 

 

La luce tenue dell'alba infastidiva il sonno di una ragazza dai capelli rosa cicca e mesh arancioni, mischiando vorticosamente la realtà e il sogno.

-Sono stata bene con Potter?- si chiese una ragazza dai capelli rosso-argento

-Sì- rispose

“Nora… sicura di volerlo fare?” domandò un uomo dall’aspetto severo ma gentile e festoso.

“Sì, padre. Ne sono sicura. E’ ora che le parole di una madre ritornino al figlio prediletto” rispose l’ombra di una ragazza nell’oscurità

“Inesperta e avventata! Non puoi proseguire!” affermò una voce autoritaria, una voce estranea a quella realtà, metallica ed elettronica

“Lily Evans è sempre più carina”. Il ragazzo che lo disse, contemplava una fotografia, e quella raffigurava una ragazza dagli occhi di smeraldo

“Jennifer! Io ti AMO!” urlò a squarcia gola un ragazzo

“Lily! Amica mia, ti prego… vattene! C’è la luna piena e io…” Remus Lupin non riuscì a continuare per una fitta al petto. La luna piena stava sorgendo, come ogni mese. Interminabile e inesauribile fonte di sconforto per lui.

“Ryan… io non l’ho baciato! Non lo farei mai! Io amo solo te!” urlò…

 

La notte di Nora Nightbrees era passata tra incubi e realtà. La luna piena era scomparsa e lei si svegliò di soprassalto sconvolta da quei ricordi e premonizioni che le mandavano in tilt il cervello.

Erano le sette e mezza del mattino, si alzò non curante delle ferite al fianco. E andò in bagno. Una fitta di dolore la colse di sorpresa e perse l’equilibrio cadendo rovinosamente a terra.

Con il respiro affannoso decise di medicarsi le ferite.

Si alzò e lavò il sangue dal pavimento, infine si vestì e uscì di soppiatto dalla camera per andare in Sala Comune.

Guardando il fuocherello vide il riflesso di una persona dietro di lei.

Si girò lentamente e la persona le afferrò il polso

“Sei tu!” disse la voce di Sirius Black

“Lasciami! Maleducato!” rispose Nora

“Conosci il segreto di Remus! Chi sei?”

“Black! Mollami!”

 

-Sono ancora nella forma demone. Non può riconoscermi.- pensò lei

Sirius la lasciò e lei si sedette sul primo divano che trovò.

“Conosco Remus da quando è nato. Credo di aver più diritto io di conoscere il segreto di Remus che tu e i tuoi amici messi insieme. Chi sono? Non ve l’ho già detto. Forse ti stai chiedendo perché non mi hai mai vista ad Hogwarts dato i miei capelli sfavillanti, non è vero?”

“Conosci bene Remus?”

“Sì”

“Non ti ho mai vista ad Hogwarts e voglio sapere il perché.”

“Solo durante una notte di luna piena ho i capelli rosa con mesh arancioni. Fa parte della mia natura. Io sono per metà demone. Di quelli che riescono a controllare gli elementi. Per un buffo incidente il mio demone dell’aria ha acquisito anche i poteri del fuoco. Rosa è l’aria, l’arancione il fuoco. Ma quando la luna piena se ne  va, i miei capelli tornano normali.”

“Questo è del tutto impossibile. I demoni non esistono” tentò di replicare lui

“E per i Babbani i maghi sono solo favole inventate per spaventare i bambini. Sta più attento nell’ascoltare le favole, la prossima volta. Troverai qualcosa d’interessante.”

“Troverò il tutto in un libro di favole”

“Sei molto sveglio e intelligente anche se non lo dai a vedere. Ora riposati fino all’ora delle lezioni. Nora ti sveglierà”

La ragazza si alzò e scoccando un bacio sulla fronte del ragazzo se ne andò

“No. Aspetta…”

Sirius non riuscì a finire la frase che si addormentò.

Andandosene disse: “Questo sarà un giorno da dimenticare, ne sono certa.”

Tornò in camera ed entrò, di nuovo, in bagno.

“Resterò qui. Fino a che i miei capelli non ritornano normali.” disse al suo riflesso che stranamente le rispose: “Forse non dovresti andare a lezione. Dovresti riposare, la notte scorsa hai fatto un po’ di casino.”

Il suo riflesso sorrise tranquillo. Per poi tornare a essere come la padrona.

“Mi spiace, ma credo che oggi ci saranno delle cose interessanti, anche se da dimenticare” rispose lei.

 

 

 

 

La mattinata iniziò senza troppi intoppi, alla notizia del ricovero di Remus John Lupin, il suo intero fan club si riunirono davanti all’infermeria, bloccando la circolazione del castello.

La prima ora di Difesa contro le arti oscure si fuse tra la teoria e la pratica dell’incanti offensivi e difensivi. Durante la seconda, invece si provava sul campo.

“Credo che conosciate l’Auror Alastor Moody. Oggi è qui per aiutarci con qualche spiegazione e dimostrazione. Chi vuoi offrirsi come vittima spontanea?” iniziò il professore di Difesa, Nicolas Dolish.

“Serve una vittima da ognuna delle due case: Grifondoro e Serpeverde” disse l’Auror Moody, e con il suo occhio azzurro elettrico che scrutava tutti gli studenti nella stanza e fuori.

“Lei signorina” E indicò Nora “contro quell’altra signorina” e lui indicò Bellatrix Lestrange

“Bene, accettate la sfida?” chiese il professore alle due ragazze

-Lily, se per caso svengo. Portami in camera, non in infermeria- pensò lei rivolta a Lily, prima di annuire al professore e mettersi in posizione di fronte alla sua avversaria che aveva un sorriso spavaldo.

“Bacchette in posizione!” urlò l’insegnante

 

Intanto Malocchio Moody divideva in coppie il resto della classe e iniziava altre battaglie.

Grifondoro vinse 40 punti in totale, mentre Serpeverde 20 punti.

La battaglia tra le prime due vittime continuava ininterrottamente.

“Stupeficium!” urlò la serpeverde

Nora  riuscì a schivare il colpo

“Brutta strega. Stupeficium!” disse Nora mentre la serpe batté con forza contro il muro e perse i sensi “La lotta è finita, per tutte e due”

Sirius raggiunse in poco tempo e sostenne l’amica prima che cadesse rovinosamente a terra.

“Black. Porti la signorina in infermeria.”

“No, professore. Volevo dire... che mi ha chiesto di portarla in camera” disse Lily dopo aver sconfitto Lucius Malfoy a duello

“Mi spiace signorina Evans. Ma è svenuta apparentemente senza motivo. Serve un controllo medico” aggiunse il professore

“Sì signore. Posso accompagnarla anch’io?” rispose titubante la rossa

“Sì, certo” sorrise benevolo lui

“Forza Evans. Aiutami a portarla via”

 

 

 

 

James Potter vagava per i corridoi del quarto piano nel tentativo di rispondere alle domande insistenti dei professori e del suo fan club: We love James Potter forever!

Girò l’angolo e sovrappensiero si scontrò contro una persona che correva nella direzione opposta alla sua.

“Merda! Scusami, ti aiuto… Evans... ?” domandò il moro

“Potter. Forza corri. Muoviti. Prepara la bacchetta. E continua a correre!” urlò Lily in preda al panico.

Il giovane Grifondoro riuscì a rimettersi in piedi un po’ sconvolto e iniziò a correre trascinato dalla ragazza.

Lily corse fino al settimo piano e dopo aver percorso tre giri di fronte alla parete che nascondeva la Stanza delle Necessità. Vi entrò e la stanza era diventata un comodo salotto babbano con una parete di scaffali colmo di libri e due poltrone di un rosso vermiglio. La Caposcuola Evans tese l’orecchio vicino alla porta e successivamente si sedette sulla poltrona a destra e portò Potter sulla sinistra.

“Evans… vuoi spiegare?” chiese non del tutto stizzito James

-Trovarsi da solo in un comodo salotto con la Evans. Neanche nei miei sogni più sfrenati l’avrei immaginato!- pensò il ragazzo

“Potter. Non pensare male, ma dobbiamo aiutare Nora, è stata graffiata da… da…” sospirò sonoramente e guardando il fuoco pronunciò il nome del suo migliore amico: Remus.

“Lily, com’è possibile?”

“Evans, Potter. Io per te sono Evans. Sempre e comunque. Ad ogni modo, ieri sera c’è stata la luna piena quindi Remus era sotto forma di licantropo e non c’è molto altro da fare per aiutarla, ma devi dirle di non farlo mai più! Devi dirglielo tu, lei non mi ascolterà mai. Ma a te e agli altri sì”

L’espressione del Grifondoro era indecifrabile. Sorpresa, sgomento, paura, e molte altre emozioni si mischiarono sul bel viso del cercatore di Quidditch. Tutte queste emozioni erano rivolte alla ragazza che gli stava seduta di fronte con lo sguardo perso fra le nuvole.

“Lily… come fai a saperlo? Come fai a sapere che Remus è un licantropo?” domandò lui

“Sono sua amica, Potter. L’ho scoperto al quinto anno, pochi mesi dopo che l’ha scoperto Severus. Ha tentato anche di cancellarmi la memoria, ma gliel’ho impedito.” Sorrise tranquilla per poi alzarsi e avvicinarsi al viso di James.

“E-evans… c-che vuoi fare?”

“Non rivelare il nostro segreto a nessuno. Tu sei stato in giro per la Foresta Proibita. Io in biblioteca e non ci siamo mai incontrati.”

In un moto repentino, Lily Evans, Caposcuola di Grifondoro, la regina dei Grifoni baciò il suo più acerrimo nemico. Un bacio casto e lieve. Il perché non lo sapeva neanche lei. Uno strano avvenimento del futuro che nessuno può controllare, perché è tutto scritto nelle stelle. La sensazione delle labbra della dolce ragazza che aveva sempre sognato riscosse James. Sapeva che le voleva ancora, e ancora… e ancora, per sempre.

“Ciao, devo andare. Porta tutti i libri del secondo scaffale a Black. Me li ha chiesti, ma non vuole rompere il suo record per non essere mai entrato in biblioteca” disse infine lei, prima di lasciare la stanza e un basito non che sorpreso Grifondoro.

 

 

 

La luce del sole penetrava leggero dalle finestra, ma ferirono gli occhi ormai abituati al buio di Nora Nightbrees, svegliandola.

Si alzò mal ferma sulle gambe, e si diresse verso il letto di Remus per poi svegliarlo delicatamente.

“Dai Remus, forza svegliati. La pappa si è raffreddata”

“N-nora? Che ci fai in infermeria?”

“Bella domanda. Che ci faccio io in infermeria?” si domandò la ragazza

“Non lo sai?”

“No. Mi sono svegliata qui due minuti fa, l’ultima cosa che ricordo è il duello con Bellatrix Black. Dopo lo Stupeficium che le ho lanciato non ricordo più niente.”

La Grifondoro sorrise innocentemente, ma il suo sorriso sembrava forzato e una fitta di dolore la costrinse ad accasciarsi al suolo vicino al letto del malandrino.

“Stai bene? Ti riporto al letto, reggiti forte”

“Remus, prometti che qualsiasi cosa accada stasera a cena starai con Sirius e gli altri. Aiutali perché sei l’unico che può farlo. Inoltre non dovrai rivelare ciò che sai. Sarai l’unico che ricorderà, sei stato bravo, sai una parte del mio segreto e non glielo hai rivelato. La mia domanda è… perché?” chiese lei, mentre veniva accompagnata nel suo letto.

“Ora rilassati e riposa. Avremmo il tempo per parlarne più tardi…” iniziò il licantropo

“No. Dopo la cena, tutto cambierà. Ti prego… parliamone a.. des…so”

-Si è addormentata, per fortuna. Non so nemmeno io perché gli tengo nascosto questo segreto. Non lo so, devi credermi Nina- pensò il ragazzo.

Il viso rilassato, ma allo stesso tempo pallido e sofferente lo costrinse a rimanere con lei fino all’arrivo del suo amico Felpato.

 

 

“Ehilà Remus. Perché sei al capezzale di Nora. E’ la tua nuova fiamma?” scherzò ironicamente Sirius Black

“Sai quelle storie sui ragazzi e ragazze per metà demoni e per metà streghe o maghi?”

“Sì, ne ho incontrata una proprio stamattina. Ho avuto la sensazione di conoscerla…”

“Allora, non hai bisogno di spiegazioni. Sveglia Nora, mentre io mi preparo per andare a cena. Ha detto che succederà qualcosa di brutto stasera” finì Remus, prima di dirigersi nel suo letto e tirare le tende per cambiarsi gli abiti.

 

“Ehi Nora. Forza svegliati, dai. Muoviti, svegliati”

“Cagnolino cattivo. Lasciami dormire. Ho sonno!”

“Non chiamarmi così! E’ l’ora di cena! E Lily è appena tornata dall’allenamento con la sua squadra”

“Mi fa piacere. Ora lasciami dormir… ASPETTA! COSA HAI DETTO?!” urlò svegliandosi completamente lei

Il ragazzo ripeté il tutto.

“O no. Come ho fatto a dimenticarmi dell’allenamento. Lily mi ucciderà, mi sbranerà, mi torturerà con la maledizione Cruciatus. Ed è anche l’ora di cena. Cos’accadrà? Qualcosa di brutto, lo so.”

“Come fai a saperlo?” chiese Sirius

“Intuizione. Comunque aiutami a rimettermi in piedi”

 

 

 

I corridoi verso la Sala Grande erano gremiti di persone, molti ragazzi e ragazze guardarono in malo modo Sirius e Nora mentre lui la sorreggeva.

Molte voci dicevano cose sprezzanti verso i due, alcuni del tipo: “Ma quella ragazza non era fidanzata con quello nuovo”, altre invece “Come può stare Black con una come lei?!”

 

Dentro la Sala Grande, l’immagine di Nora e Sirius abbracciati e vicini ad un bacio torreggiava sugli stendardi di Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde.

L’immagine era in movimento, abbracciati l’uno all’altra i loro visi si avvicinavano sempre di più per poi separarsi prima di un bacio, che probabilmente ci sarebbe stato.

Un gruppo di ragazzi e ragazze iniziò ad aprirsi a metà alla vista dei protagonista delle foto, solo un giovane uomo era in mezzo. Il suo sguardo era infuocato, arrabbiato, frustrato, disposto a lasciare tutto pur di non credere che tutto fosse un sogno.

 

“R-ryan…” disse Nora con la voce che le morì

“E così… adesso stai con LUI. Sai che è illegale! Dovrebbero ucciderti per questo affronto!” sputò con amarezza ogni parola

“I-io. Tra me e Sirius non c’è stato niente. Non l’ho baciato, lo giuro sulla corona! Lo giuro sul mio titolo!  Lo giuro su tutti ciò che posseggo!”

Lacrime amare iniziarono a sgorgare dagli occhi di Nora, prima di paura poi di disperazione.

“E ovviamente, il fatto che tu sia venuta qui abbracciata, a no scusami sorretta in modo dolce, da quello è solo una coincidenza. Non sono mica Stupido! Menti e questo ti costerà la vita, secondo le nostre leggi considerati nella tomba”

Sirius si staccò velocemente e si allontanò di poco dalla ragazza che ora piangeva a dirotto.

“Non sta mentendo! Io e lei non ci siamo mai baciati, per me è solo un’amica…!” urlò in direzione della persona nel mezzo della Sala Grande

“TACI! Non hai il diritto di parlare!” rispose lui

“Non parlargli così!” s’intromise la druida

“Lo proteggi! Ne sei innamorata… meglio rompere il voto infrangibile, no?”

Ryan avanzò di qualche passo in avanti.

“Non minacciarlo! Non sono innamorata di Sirius Black! Lo proteggo perché è il mio lavoro! Tu dovresti saperlo più di chiunque altro! Ryan lasciami spiegare, per favore. Ti supplico”

La mano destra di entrambe le persone iniziò a ricoprirsi di sottili filamenti d’oro e a tremare lievemente. Il voto infrangibile era chiaro.

“Perché dovrei farlo? Non sei tu quella che preferisce i fatti alle parole?! Ti faccio degli avvertimenti, tutta la scuola è qui, compresi i professori. E puoi giurarci, c’è anche tuo padre. Proprio dietro di te!” rise, di una risata fredda di disperazione di tradimento, di dolore fisico e mentale.

Una lingua di fiamma azzurra partì dalle mani di un uomo alto e robusto, indossava un mantello del colore della notte con scintillanti smeraldi e rubini sparsi qua e là calato sulle spalle e sul viso, solo gli occhi color della l’oceano s’intravedevano dal cappuccio, il fuoco legò i polsi dei due ragazzi.

“BASTA! State dando uno spettacolo penoso… mi vergogno di voi. Siete di una stirpe superiore e vi rinnegate a vicenda. Ryan Codiron, vattene dalla Sala e sbollisci la tua rabbia. Tu, Nora Nightbrees con te discuteremo più tardi della tua condotta disonorevole e ad un’adeguata punizione. Ora fa sedere tutti per la cena e chiama gli altri. Ho una riunione importante con il preside.” Disse con voce autoritaria che non ammetteva repliche.

“Padre… i-io… Sì, Signore!”

S’inchinò, e iniziò a far accomodare tutte le persone. Una fiammata bruciò tutte le fotografie riducendole in brillanti gocce di cristalli di neve. Creando uno spettacolo fantastico e una magia incredibile.

Tutti gli studenti delle quattro Case si accomodarono nelle rispettive tavolate. Nel tavolo dei professori due troni torreggiavano nel mezzo, alla destra vi sedette Albus Silente, mentre alla sinistra vi sedette l’uomo incappucciato.

Un ticchettio spense le chiacchiere e i discorsi tra le persone, rivolgendo lo sguardo verso l’anziano preside.

“Ragazzi e ragazze, prima di gustare questa deliziosa cena, dobbiamo dare il doveroso benvenuto al nostro ospite speciale, il suo nome è: Draugluin Nightbrees. E’ il… diciamo… sovrano di un paese molto lontano. Un applauso.”

Il suono di diverse mani che applaudivano si diffuse nell’atmosfera quasi invernale.

Draugluin Nightbrees, si tolse il cappuccio mostrando gli occhi blu intenso, i capelli lunghi fino a metà schiena di un nero pece, una coroncina d’oro incastonata con diamanti e altre pietre preziose che gli fasciava la testa, un fisico scolpito da guerriero. Sembrava piuttosto giovane. Sorrise e alto una mano, Nora si presentò d’innanzi a lui e s’inginocchio in segno di rispetto.

Successivamente si voltò e un baby tornado di fuoco iniziò a turbinarle attorno cambiandole i vestiti, indossava una tenue veste bianca ricamata, sotto il seno da fili d’oro che s’intrecciavano i dolci arabeschi, un mantello rosso. Pietre preziose fermavano alcune ciocche ribelli della ragazza e una coroncina, più sottile di quella del padre e d’argento, le fasciava dolcemente la fronte.

Un cerchio di luce l’avvolse e un bastone d’argento comparì da nulla.

Tutta la scuola guardava ammirata la giovane donna trasformarsi.

“Fatevi avanti, Eve Lumet custode dell’acqua e Leon Llyod custode della terra!” ordinò con voce perentoria lei

Due ragazzi, rispettivamente una ragazza di Tassorosso e un ragazzo di Corvonero, si alzarono rispondendo alla chiamata. Andarono vicino alla ragazza e s’inginocchiarono di fronte a lei.

“Noi, figli delle Casate più importanti, giuriamo fedeltà al nostro Signore e a sua figlia. Giuriamo di proteggerli fino alla morte! FINO ALLA MORTE!” dissero alzandosi


In quell’istante l’acqua e la terra iniziarono a cambiare i due ragazzi, come era successo con Nora.

Eve Lumet indossava uno splendido abito azzurro spezzato in due, il corpetto sopra di un azzurro chiaro lasciava scoperta l’intera pancia, la gonna sotto era più fine e scopriva la coscia sinistra. Il mantello sembrava fatto d’acqua cristallina delle sorgenti più fresche, e si univa dietro la schiena ai capelli rosso-marrone e svolazzava tranquillo come di vita propria. Il bastone che teneva nella mano sinistra era simile ad uno scettro di ghiaccio.

Leon Llyod indossava abiti da guerriero, pantaloni neri e stivali che finivano poco sotto il ginocchio di pelliccia, giubbotto verde e guanti neri che sorreggevano un bastone di legno intrecciato, mostravano il combattente che c’era in lui. Un mantello nero sgualcito e un po’ rovinato gli circondava le spalle finendo in una folta pelliccia bianco-grigio. I capelli nero pece svolazzavo col respiro della terra e di tutte le sue creature.

I ragazzi si disposero all’ingresso del portone.

Nora era rimase per ultima e si fermò di fronte ai Malandrini, Lily, Mary, Jennifer e Alice.

“Ragazzi, scusatemi. Non volevo che lo scopriste così. Perdonatemi, ma non cambiate opinione su di me, è importante.” disse guardando il pavimento.

“Vuoi scherzare?! Abbiamo appena scoperto che la nostra amica è una specie di principessa druida! Credimi non cambieremo opinione” raccontò felice Mary, era sempre gioiosa in qualunque situazione, forse l’unica occasione triste per vederla seria sarebbe stato un funerale.

“Ha ragione Mary!” acconsentirono tutti tranne Sirius

-Quindi era lei, quella di stamattina.- pensò il malandrino

“Grazie- lei abbozzò un sorriso- Sirius, sì ero io. Solo leggere nel pensiero.- continuò captando la muta domanda dell’amico- Lily, ti chiedo perdono per non essere stata agli allenamenti, ma farò un allenamento speciale solo io e Christian prima di sabato.”

Tentò un altro sorriso poi si diresse di fronte alla porta e aspettò pazientemente la fine della cena insieme ai suoi compagni Eve e Leon.

 

 

 

 

Alla fine del pasto, il Preside e il signor Nightbrees si alzarono ed uscirono per primi dalla sala.

I tre ragazzi si guardarono negli occhi per cinque secondi, poi alzarono in contemporanea le braccia e pronunciarono incantesimi.

“Voi maghi e streghe non ricorderete nulla di oggi che riguardi noi e il nostro Signore. Non ricorderete niente. I vostri ricordi sono imprigionati!” esclamarono i tre.

Tutta la scuola si addormentò sulle panche, persone, animali, professori e fantasmi.

Nora uscì dalla Sala e seguii suo padre e il professor Silente a distanza.

“Ragazzi, posso chiedervi un favore? Proteggerteli anche da parte mia, io devo andare a cercare Ryan” sussurrò lei

“Buona fortuna” le augurarono i due ragazzi.

 

 

 

 

Nella Sala Grande il tepore temporaneo era svanito e nessuno tranne Remus Lupin ricordava cos’era accaduto un attimo prima.

“Chissà dov’è finito Silente? Non l’ho visto andare via” iniziò Sirius

“Ma come, non hai visto il patronus?” domandò Peter stiracchiandosi

“Patronus? Ah, già il patronus” sembrò riscuotersi lui

 

“Evans! Te l’ha mai detto nessuno che sei bellissima?” chiese James

“Sì, Remus quando siamo andati insieme quest’estate all’acquario” sorrise sarcastica la rossa

“Remus John Lupin, spiega quest’affermazione della Evans?”

“Ma niente Jamie, siamo andati all’acquario il 27 Luglio perché voleva svagarsi e poi abbia incontrato il suo ex…” disse facendo una linguaccia all’amica

“Non era il mio ex!” urlò rossa come un peperone lei

“Lui diceva il contra…” iniziò prima di essere interrotto

 

“NORA NIGHTBREES E RYAN CODIRON HANNO INFRANTO IL VOTO INFRANGIBILE” disse una voce metallica proveniente dai polsi di Lily, Mary, Jennifer e Alice, che sbiancarono.

 

 

“Un Voto Infrangibile?” interruppe Ron, stupefatto. “Nooo, non può essere... sei sicuro?” 
"
Sì, sono sicuro" rispose Harry. “Perché, cosa vuol dire?”
“Be', non si può infrangere un Voto Infrangibile...”
"Che strano, ci ero arrivato da solo. Ma allora che cosa succede se lo infrangi?”
“Muori” rispose Ron semplicemente. “Fred e George hanno cercato di convincermi a farne uno quando avevo cinque anni. E quasi l'ho fatto, ci stavamo già tenendo la mano con Fred, quando papà ci ha scoperti.. Andò fuori di testa” ricordò, con un luccichio negli occhi. “E' stata la sola volta che ho visto papà arrabbiato quanto mamma. Fred sostiene che la sua chiappa sinistra non è mai più stata la stessa”.

 

“N-nora…?” riuscì a dire Lily prima di iniziare a piangere…

 

 

 




 

 

Note dell’autrice:

 

*si guarda in giro, e non vede nessun assassino quindi torna al computer*

 

Aaallorrra… Eccomi qui dopo… quanti mesi? 8?... spero che questo capitolo vi sia piaciuto che spero che non mi fuciliate o facciate qualcos’altro che attenti alla povera incolumità di una povera piccola figlia di Ade.

Allora spero di aver reso le descrizioni in modo migliore… devo solo dire una cosa: in questi mesi il mio stile di scrittura è un po’ cambiato… forse l’avrete notato o forse no. Comunque voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno aspettata così pazientemente (?).

Voglio fare un grazie speciale a: Cami97ace (la quale mi spronava a continuare… minacciandomi);

FullmetalBlue13 (che non ha mai smesso di credere in me e nel mio letargo);

_Phoenix (che mi è stata accanto nei momenti di lutto e in molti altri. Grazie Adry, perché mi hai insegnato a vivere!! ^^ <3).

Un ultima cosa… sto scrivendo un crossover tra i Maladrini e Percy Jackson, il titolo è: "Figlia di tutti e di nessuno"… ecco il link:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1889856&i=1

Se volete passare, ne sarei onorata! <3

Ciao, un bacione

La vostra Cri.



PS: Vi posto le immagini dei personaggi.


Ecco a voi Draugluin Nightbrees, padre di Nora. Il significato del nome è "lupo azzurro" (Qui lo trovate senza maglietta...) :




Ecco a voi Nora Nightbrees (solo di qualche ventina di capitoli più grande):




Ecco a voi Ryan Codiron:




Ecco a voi Leon Llyod e Eve Lumet:

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