La notte non indossa un trench

di Portos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La notte non indossa un trench ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Tonigth is the nigth ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Ninna Nanna, ninna oh, questo cacciatore a chi lo do? ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: The end in the end ***



Capitolo 1
*** La notte non indossa un trench ***


 Lo fissi.
Sai che è maleducazione, ma lo fissi lo stesso. In fondo che te ne importa?
Conosci fin troppo bene quello sguardo, ma fai lo stesso.
Sorseggi con calma la birra, senza smettere di fissarlo, stranamente quella sera non riesci a staccare lo sguardo da quello del tuo amico.
Quegli occhi.
Sono blu, di un blu cobalto come quello del mare, come un abisso
A volte cogli quella luce ingenua o quando ti fissa curioso inclinando la testa di lato o altre più raramente sembra arrabbiato, allora sembrano diventare di una sfumatura più scura.
E a volte ti chiedi quali pensieri ci corrano dietro, a volte per te è un vero mistero.
“Perché mi stai fissando?” domanda tranquillamente Castiel.
“Niente” rispondi.
“Capisco”
Adesso è Castiel che ti guarda da sopra l'orlo del bicchiere. Sospira.
Bisogna dire che è piuttosto brillo, per via della birra che si è scolato, non essendo abituato a bere.
“Aah come fate voi a bere questa roba?” dice l'angelo indicando la bottiglia di birra vuota.
“La beviamo e basta”
Ti scappa da ridere.
“Sai capisco...con la vita che facciamo, anche noi angeli non siamo molto fortunati” commenta Castiel scuotendo la testa.
“Be' si ma non bevete birra”
“Sei tu che me l'hai offerta, amico” ribatte l'angelo scuotendo la testa.
“Cas, ma non...”
“E meno male che ci sei tu, va” dice l'angelo fissandolo forse divertito.
Tu non dici niente, vedere Castiel in quello stato non è cosa di tutti giorni.
“Passamene un'altra questa sera proprio non gira...”
“Meglio di no, Cas” rispondi.
“Uff...Eddai dammene un altra!”
“No, Castiel sei ubriaco perso”
Però in fondo sai, che Castiel non ha tutti i torti (anche non si sa di quali azioni improprie potrebbe compiere) la serata vi è andata piuttosto maluccio, quindi perché non un seconda birra?
E tu ti convinci che forse va bene così, quindi prendi dal frigobar altre due birre.
“Toh, ma solo per questa volta Cas”
“Grazie”
Cas beve la birra lentamente.
“Ehi Cas ma voi angeli sapete smaltire la sbornia?”
“Il corpo di Jimmy non è abituato a bere” risponde Cas stringendosi nelle spalle.
“Be'...”
“E allora perché bevi?”
“Perché è colpa...lascia stare”
Dean scuote la testa.
“Non è vero, Castiel. Tu, le tue decisioni prendile da solo”
“Come no, come no” ribatte l'angelo con fare aggressivo.
Alla fine anche la seconda birra va.
“Ho le pile scariche...dopo quello che è successo e a me non piace affatto” sospira l'angelo.
Dean ridacchia stupefatto. La faccia di Cas racconta tutto: gli occhi cerchiati, la bocca piegata all'ingiù...ha dovuto affrontare una delle sue tante battaglie in quel suo fottuto paradiso.
Questa confessione non se l'aspettava davvero, in genere i pennuti (come li chiama lui) hanno sempre quel fottuto “orgoglio angelico”.
“Su dai, dai”
Come se avesse abbastanza, l'angelo si alza, ma visto che non ha un minimo senso di equilibrio, è costretto a poggiare le mani sul tavolo.
Santo Cielo, bastano già due birre per per mandarlo a stendere? Pensa il cacciatore quasi divertito.
Dean lo vede e vede s'alza. Lui è già piuttosto abituato alle sbronze.
Castiel si mette finalmente in piedi.
Barcolla, ma non riesce a fare un altro passo che l'angelo perde l'equilibrio...Dean lo soccorre.
“Ehi, ehi dolcezza sei ubriaco fradicio”
“Dolcezza?”
Un'espressione confusa compare sulla faccia di Cas.
“Niente”
Alla fine Dean aiuta l'amico a mettersi sul letto.
“Hai bisogno di dormire”
Negli occhi di Cas compare un moto di irritazione. Non gli è mai piaciuto dormire. Le poche esperienze di sonno che ha fatto non sono mai state piacevoli.
“Però se ci sei tu con me, allora lo faccio”
“Castiel non sei un marmocchio! E poi due uomini non dormono insieme...specialmente se sono amici”
“Ma tu e Sam...”
“Lui è mio fratello e non lo faccio più da tanto tempo”
A proposito dove diavolo è finito, Sam? Sono più di due ore che manca...
Dean prende il telefono.
“Non ricordi che Sam aveva detto che faceva tardi...dai vieni?”
L'altro pare irremovibile sulla decisione. Anzi lo ignora, si limita a frugare nel borsone e a tirargli un pigiama pulito.
“Per...favore, si dice così?” insiste un po' supplichevole l'angelo con la testa inclinata di lato e gli occhi febbricitanti. Castiel sorride. Un ciuffo di capelli neri gli finisce a coprire gli occhi.
Quel sorriso.
A Dean fa un effetto strano quel sorriso da dolce angelo ubriaco che è appena apparso sulle labbra di Cas, il suo cuore comincia battere più forte del solito. E non sa come spiegarselo.
“No, dormo da un'altra parte”
Dean prende il cuscino.
Il divano è scomodo, sembra un asse di legno, ma per lo meno può stare lontano da quell'uccellaccio piumato.
“'Notte Cas”
“Buonanotte Dean”
Le lancette segnano le undici e un quarto, non appena Morfeo fa loro visita: Dean scivola nel sonno quasi subito, anche per l'effetto dell'alcool, Castiel si stringe le lenzuola addosso, sveglio.
Non passa neanche un quarto d'ora che Castiel comincia ad avere gli incubi: immagini si parano dietro alle sue palpebre chiuse di visi mai dimenticati, di sangue e battaglie.
Il respiro si fa corto, le mani artigliano le coperte.
Un gorgoglio gli sfugge dalle labbra.
Dean si sveglia di soprassalto, tanto è leggero il suo sonno.
“Cazzo!”
“Dean, Dean, Dean” lo chiama l'angelo, sembra quasi un campanello d'allarme.
Il cacciatore si alza dal divano e raggiunge il letto. Si sente come un principe idiota che deve andare a salvare una principessa alquanto ammaccata.
Accende la piccola abat-jour.
Gli occhi di Cas sono due laghi di paura, paiono ancora più scuri del solito.
“Possibile che tu debba soffrire attacchi di panico?”
Si siede sul letto accanto a Cas. Lo prende per le braccia e lo scuote gentilmente.
Lentamente l'angelo prende coscienza di sé.
Batte le palpebre.
Si rassicura scoprendo di essere nella solita camera, con il solito cacciatore.
“Dean...?”
“Sì, a salvarti principessa Cassie” risponde Dean in tono ironico.
Dean prende cuscino e si sistema accanto a Cas che lo guarda aria soddisfatta (?).
“Solo per questa notte”
“Dean...”
“Castiel dormi”
“Grazie” sussurra l'angelo voltandosi verso il cacciatore.
“Dormi” sussurra Dean in tono stanco. E con un gesto gentile sposta gli capelli dalla fronte.
Che buon profumo ha, pensi. Qualcosa di vagamente famigliare, forse che sa di casa o qualcosa che si avvicina molto e quasi avresti voglia di affondarci la faccia nell'incavo del collo.
Sono vicini, quasi a sfiorarsi.
E quasi senza accorgersene, Dean Winchester sprofonda alle lusinghe di Morfeo per la seconda volta.


Sam rientra verso mezzanotte passata.
Si è attardato un po' troppo con le ricerche...se non fosse stato per un paio di occhioni castani e una boccuccia zuccherosa.
Strano che le luci siano spente, in genere il suo fratellino sta sempre sveglio a guardarsi qualche film di dubbio gusto.
Con cautela e passo felpato, si cambia di abito.
“Sam...sei tu?” mugugna Dean nel dormiveglia.
“See e chi vuoi che sia?”
Poco dopo, Sam si infila sotto le coperte, pensando che per una notte vada bene ma per una volta, anche se è imbarazzante condividere il letto, specialmente se quello è matrimoniale?
Specialmente se c'è anche un terzo inquilino...di cui il cacciatore non si è accorto...la notte è ancora lunga!


Nota autore: altro exp scemo, stupido e spastico...be' non rec nemmeno per favore! Ci vediamo a pr. con Take Care from me...
Qualcuno conosce l'espressione dormire a fiume?

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Tonigth is the nigth ***


 

Capitolo 2: Tonight is the nigth

 

Ore 0.06

Inizia la guerra.

 

Ore 00. 30

 

Avete presente il peggior incubo di Casa Vianello? La Sandra a letto che comincia a tirare su le lenzuola con i piedi e a borbottare: “che barba, che noia, che barba, che noia”, Sam Winchester fa la stessa identica cosa.

Si gira da una parte, poi dall'altra e si tra via coperte e lenzuola scoprendo gli altri due.

Non sentendo più le coperte e cominciando ad avere freddo Dean mugugna qualcosa infastidito, per nulla contento. L'unico rilassato è Cas.

 

Ore 1.00

“Vuoi stare un po' fermo?” biascica Sam pensando di aver a che fare con suo fratello. Cas non è molto comodo in mezzo agli altri due, quindi cerca di trovare una sistemazione e Sam gli rifila due gomitate secche per dispetto nelle costole.

Castiel si vendica e gli tira un calcio negli stinchi.

 

Ore 1.15 (Solo dialogo)

 

“Marshallows!” esclama Dean.

“No, mamma ha detto che non puoi” risponde prontamente Sam, forse ancora arrabbiato.

“Perché non posso?”
“La mamma dice che ti vengono le carie, Dean”

“Sammy se te ne un po' non dici niente vero?”
“No”
“Ti voglio bene, Sammy”
“Anch'io te ne voglio...anche a te, CasCas, quindi ne darò anche a te”

 

Ore 1. 35

 

“La mia bambina ha preso fuoco! Noo!” strilla Dean agitando le braccia nel buio. Nel suo sogno vede l'Impala in fiamme.

Si copre con le mani la faccia.

“Come potrò vivere senza di te, Baby? Io ti amo mia bam...”
“Dean sta' zitto! La stupida macchina è parcheggiata qui fuori!” strilla Sam come una donna isterica a cui ha appena visto un topo.

“Non è stupita è la macchina!” ribatte l'altro.

“Chiudete il becco!” esclama Castiel irritato per essere stato svegliato di soprassalto.

“Scusa mamma” mormorano i due fratelli dispiaciuti.

 

Ore 1. 45

 

“Crowley? Brutto bastardo, figlio di puttana! Sei tu che hai dato fuoco alla mia piccola!”

Dean si immagina di dover correre dietro al Re dell'Inferno, quindi si mette ad agitarsi come un dannato.

“Adesso ti rompo il culo!” E segue una vasta gamma di epiteti poco lusinghieri.

Castiel non appena sente il nome di Crowley fa scivolare dalla manica del pigiama la sua Spada Angelica, pronto all'assalto.

“Nooo! Crowley è Joker! Aiuto!”

“Cosa?”

Sam si sveglia di soprassalto e si guarda nel buio, sperando che non ci sia davvero qualche clown assassino pronto ad aggredirlo.

“Joker? Chi è Joker?” domanda Castiel senza capire un accidenti di quello che accade.

“Oh mio Dio! Adesso c'è anche Batman!” urla Dean immaginandosi chissà cosa.

“Cosa?”

“Batman! Salvaci! Il grande uomo pipistrello!”
Castiel guarda confuso l'amico: Ci sono uomini pipistrelli? E chi diavolo è Joker? Cioè Crowley è diventato Joker? E Batman?

“Oddio Batman, no!” fa di rimando Sam ( Samantha in questo momento?).

E Castiel si calma, rilassandosi un poco. E pensa che gli umani sono davvero strani. Fin troppo strani.

“Cas...”

“Che c'è?”

“Ti voglio bene, lo sai vero?” biascica Dean.
“Lo so, adesso dormi”

“Mi proteggerai sempre?”
“Sì”
E poi non si sa bene come la testa di Dean è contro la clavicola del suo angelo e Castiel gli accarezza un fianco come si fa con un bambino spaventato. O come un amante perduto appena ritrovato.

 

Nota autore sfigurato mortalmente e sanguinante: che dire? Niente...ovviamente...niente. Mmm...stilosa!

Qualcuno potrebbe dirmi dove scaricare la settima stag gratis non trovo nulla Pe favore!

 


 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Ninna Nanna, ninna oh, questo cacciatore a chi lo do? ***


 

Capitolo 3: Ninna Nanna, ninna oh, questo cacciatore a chi lo do?

 

Ore 2. 45

Castiel non è stupido, anche se a volte non capisce le cose. Perché si parla sempre di spazio personale? Cioè di non invadere lo spazio altrui, standogli troppo vicino.

L'angelo guarda Dean che praticamente ce lo ha addosso: forse non si tratta di quello. Forse ogni tanto, ha bisogno che qualcuno lo abbracci o che gli dica che vada tutto bene.

Passa distrattamente le dita sulla schiena del cacciatore, toccando le vertebre della spina dorsale.

Sam gli dà le spalle e Castiel si è accomodato contro la sua grande schiena. É strano, quasi accogliente trovarsi nel letto con i due fratelli.

“Mmm...Crowley ti uccido”

“No”

“Come no?”

“No, non c'è nessun Crowley”

“Ma io...lui mi ha distrutto l'Impala”
“La tua macchina è qui fuori”

“Davvero?”

“Sì”

“Cas”

“Dimmi”

“Sei la mia principessa ammaccata, una principessa ammaccata a cui voglio bene” dichiara Dean.

Che tipo. Bell'amico, parla persino nel sonno dicendo cose strane.

Sam borbotta qualcosa che non riesce a dormire e ordina al fratello maggiore di stare zitto.

 

Ore 3. 20

 

Castiel dorme a pancia in su. La testa rivolta a pochi centimetri dalla faccia di Sam, mentre il braccio sinistro è ancora stretto intorno al fianco di Dean che sta girato su un fianco e gli ha messo una mano sulla pancia dell'angelo.

Dean comincia ad agitarsi di nuovo, scalcia e porta via le coperte: forse sta sognando l'Impala andata a fuoco o qualche stronzata del genere.

“Ssst!”

“L'Impala no! Baby non ti allontanare...ti prego”si lamenta Dean nel sonno.

L'angelo vorrebbe dormire e non se la sente di usare i propri poteri sul ragazzo. Quindi si mette a frugare nella mente di Jimmy Novak, il suo tramite qualsiasi. E ne ritrova un ricordo. Lui dà piccolo

nella culla che piangeva e sua mamma che gli cantava una ninna nanna.

Sì! Una canzoncina è quello che ci vuole.

Ninnananna, ninnananna oh! Questo bim...Dean a chi lo do? Lo dall'uomo nero che se lo tenga un mese intero, lo darò alla befana che se lo tenga una settimana! Ninnananna, ninnananna oh, questo qui a chi lo do?” canta. La voce di Castiel è profonda, leggermente roca ma dolcissima.

 

Si sente un vago profumo di dolci, accompagnato da un fruscio di ali.

Gabriel scuote il capo, non appena li vede: Castiel adora proprio quei due portaguai, a quanto pare.

Ecco dove era finito! Ha sentito la voce del suo fratellino e l'ha seguito.

Domani mattina gli chiederà o lo prenderà in giro come al solito. Nel frattempo si siede su una sedia e si apre una confezione di barrette al cioccolato.

 

Sta sognando o cosa? Chi è quella voce? Sembra di ascoltare quella di sua mamma quando cantava per calmarli magari da qualche temporale.

La presenza di Cas è dannatamente rassicurante, ogni tanto gli piace...essere...lasciamo stare.

 

Ore 3. 56

 

Niente di particolare. Se non per Gabriel che si è seduto sul letto e sta guardando il viso addormentato di Sam: non lo hai mai visto, quindi lo studia al lungo.

Quasi gli viene voglia di dargli un bacio. Non lo fa, perché chissà cosa potrebbe succedere.

Tuttavia nota con una punta di gelosia che Sam sta abbracciando Castiel e ci vorrebbe essere lui al suo posto!

Castiel è in mezzo con un braccio intorno alla vita di Dean. Quest'ultimo è girato su fianco e ha messo una mano sulla pancia dell'angelo. E Sam si è anche lui abbrancato Castiel, pensando che fosse un cuscino!

 

Ore 4. 30

 

Tutto tranquillo.

Intanto Crowley si sta leggendo una rivista dedicata alla tortura: l'articolo riguarda su come far impazzire un prigioniero con della musica tecno stile Lady Gaga o lagnosa come quella di Michael Bolton (vi assicuro che l'ho ascoltato e fa veramente dormire!).

 

Ore 5.00

 

“Ecco cos'era quella lagna”

Gabriel sussulta. É arrivata una visita inaspettata.

“Luci?”

L'uomo biondo sorride. Un sorriso infantile, crudele anche se non ha mai perso del tutto affetto per Gabriel. Quindi allunga una mano e gli accarezza i capelli. Il Trickster rabbrividisce leggermente.

“Ciao fratellino”
“Che ci fai qui?”

Gli occhi grigi di Lucifero scintillano come pietre al sole.

“La stessa cosa lo dovrei chiedere a te”

Lucifero si siede a gambe incrociate davanti al letto.

“Voglio rimanere un po' qui, stai tranquillo non faro niente a Sam Winchester”

La stanza adesso è veramente affollata: Sam, Castiel e Dean che dormono e Gabriel e Lucifero seduti per terra...che litigano, come due donnicciole.

“Però Sam è carino...”

“Lo puoi dire forte. Io non lo lasciavo mai dormire, però ora...Good morning Vietnam!”

(Povero Sam, non sai che ci sono due maniaci che ti guardano mentre dormi!)

“Non sei mica in un film di Johh Woo?”

“Chi?”

“Il famoso regista di film di guerra”

Lucifero si alza e si siede in un angolo del letto. E dà un bacio a Sam sulla guancia, cioè quello che Gabriel voleva fare prima, eh, eh...ma che non è riuscito a fare.

“Mmm...quanto sei dolce! Mi verrebbe voglia di morderti...” ridacchia Lucifero quando l'altro alza una mano per scacciarlo.

“Ehi!” protesta Gabriel.

“Uh! Siamo gelosetti, eh?”

“Non fare il moscone con Sammy!” esclama Gabriel, provando una fitta di gelosia.

“Moscone?”

Lucifero scoppia in una grassa risata.

“Sei tu che non fai altro che tormentarlo!”

“E tu hai scatenato l'Apocalisse. Come la mettiamo?”

 

Ore 6.00

Niente di particolare. Gabriel e Lucifero giocano a carte.

 

Ore 8. 15

 

Il sole filtra dalle finestre. Un mano sollevata e una buona notte di sonno è appena passata. Sam apre gli occhi.

Era già da un po' di tempo che non dormiva così bene.

Un momento!

Per un attimo pensa che sia stato il suo dolce fratellino ad appiccarsi a lui. Sì, però suo fratello non ha i capelli neri, tantomeno non ha aria da svampito perenne come...

“Castiel?”

L'angelo e Dean sono tranquillamente abbracciati come due fidanzatini o meglio hanno dormito in tre come fidanzatini! O lui faceva da ruota di scorta?

Un urlo isterico gli sale alla gola.

Mmm...”

Anche Dean comincia a svegliarsi.

Dean!” esclama Sam allarmato.

Eh?”

C'è Castiel nel nostro letto! E ti sta pure abbracciando!” esclama Sam isterico, oramai è completamente sveglio.

Dean abbassa lo sguardo. Arrossisce e rotola via. Il terzo incomodo si sveglia, dopo secondi di tensione.

Buongiorno Dean, Sam”

“Che cazzo ci fai nel nostro letto?”

“Avevo gli incubi e quindi Dean mi ha fatto dormire con lui” spiega Castiel. Il suo tono è talmente innocente che al minore dei Winchester fa cadere le braccia.

“Sì, ma...”
“Ehi ci siamo anche noi!”
I due cacciatori e l'angelo voltano la testa di scatto all'unisono e si trovano Lucifero e Gabriel che li salutano con la mano.

Urlo.

 

“Ehi!”

Crowley seccato prende una scopa (comparsa di chissà dove) e la sbatte sopra il soffitto. Ma che cavolo stanno combinando quei disgraziati al piano di sopra?!

 

Nota autore: sweet...sweet. Grazie per le recensioni. E io pensavo che che una storia stupida.


 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: The end in the end ***


 Capitolo 4: The end in the end


“Cosa ci fate tutti quanti qui?”
Sam si stringe le coperte addosso e guarda di brutto i due esseri sovrannaturali alla sua destra. E si trattiene a stento dal mettersi ad urlare.
“Niente” risponde Lucifero con un gran sorriso.
“Davvero. Adesso ce ne andiamo vero?” aggiunge Gabriel in tono carico di sottintesi.
“Sarà meglio, cazzo!”
Castiel si stira le braccia e sbadiglia.
“Grazie per la notte”
“Sì, sì” borbotta Dean, prima scendere dal letto.
Sam sembra essere sul punto di avere una crisi isterica.
“Gabriel, prima hai detto che non dovevamo andarcene?” sussurra il diavolo in tono velenoso.
Il Trickster sbuffa, si scarta un cioccolatino e se lo mangia.
“Ma solo se vieni anche tu”
Lucifero si alza in piedi. Poggia una mano sulla guancia del povero Sam Winchester, cogliendolo alla sprovvista. I polpastrelli di Lucifero sono caldi, fino troppo caldi sulla sua pelle.
Non dà un secondo per reagire al cacciatore che Lucifero lo bacia sulle labbra, sotto gli occhi dei presenti, alquanto stupefatti.
“Ehi quello dovevo essere io!” starnazza Gabriel agitando le braccia.
Tutto accade in pochi secondi, Sam si ritrae di scatto e tira uno schiaffo al diavolo. Poi gli urla in faccia: “MANIACO! CHE CAZZO FAI?”


Non era possibile. In tanti anni di onorata carriera, non ha mai sentito un tale casino. Marjorie Manson spinge indietro la sedia. Oltrepassa l'ennesimo cliente incazzato svegliato in malo modo e sale lungo le scale, con sorprendente velocità. Adesso li avrebbero sentita!
Le urla, i tonfi provengono proprio dalla camera 204 presa da quei due giovani con gli occhi verdi.
Per la carità, non ha nulla contro le persone e i loro...mmm...orientamento (qualunque esso sia), specialmente se sono carini e hanno un gran bel culo ma cosa combinano lì dentro...sta disturbando la quiete altrui.
Bussa alla porta con forza.
“Signori, che diavolo sta succedendo?”
Pochi secondi dopo, la porta si apre. Si trova davanti uno dei due. É vestito, per fortuna.
E anche il ragazzo sembra riconoscerla subito.
“Salve lei...”
“Si può sapere che diavolo succede?!” esclama la donna, mettendosi le mani sui fianchi.
Diavolo. É passato da qui, tesoro.
“Niente”
“Niente, eh? Sono le otto del mattino e i vostri vicini si sono lamentati che stavate urlando come degli ossessi!” ribatte Marjorie secca.
“Ci scusi...”
“Un corno, se non togliete le vostre chiappe entro dieci minuti chiamo la polizia”
Più tardi vestiti, lavati i due fratelli si preparano per lasciare la stanza. Sam appare silenzioso, ancora shockato.
Castiel è rimasto ancora con loro.
“Ehi Sam...tutto a bene?”
“Castiel non chiedermi niente, ti prego”
Allora l'angelo lancia un'occhiata preoccupata a Dean come per dire: “Sei suo fratello aiutalo!”
“Dai Sammy è solo un bacio” tenta di consolarlo Dean, ma senza molto successo.
“Un bacio? Un bacio? Ti pare sensato che io mi metta a baciare quella specie di stronzo infernale?!E per di più davanti a tutti?”
“In effetti...”
“Come se già non bastasse ci hai messo anche Castiel a dormire con noi...”
Dean incrocia le braccia al petto.
“Se avesse avuto un paio di tette, sarebbe cambiato qualcosa?” ribatte tranquillo.
Sam scrolla la testa.
“Il solito maniaco, non c'è mai una discussione che non venga fuori con qualche attributo femminile!”
“Senti chi parla...ha corteggiatori maniaci ovunque tu vada”
“Ragazzi...”
“Maniaco sessuale!”
“Ragazzi...”
“Hippie”
“Vaffanculo non sono un fottuto hippie! Maniaco sessuale pervertito!”
Castiel scuote il capo. Gli spiace vedere i due ragazzi che litigano.
“Sammy Hippie”
“Coglione”
“Capelli da donna”
“Maniaco”
“Non sono un maniaco, sei tu più maniaco di te...”
Che palle, pensa Castiel. Possibile che per uno stupido bacio e solo per il fatto che ha passato la notte con loro, questi due debbano litigare?
“Basta voi due”
Il cupo brontolio da parte di Castiel e i suoi occhi scuri come un cielo da cui sta per scoppiare un temporale, Sam e Dean rimangono imbambolati come due imbecilli a fissarlo.
Cala un silenzio quasi irreale nella stanza.
“Avete finito?”
Il maggiore annuisce.
“Chiedetevi scusa e fate la pace”
Dopo aver fatto pace, Sam e Dean rimangono come in attesa. Non vogliono aver a che fare con qualche potere angelico o stronzate del genere.
“Grazie per avermi fatto dormire con voi, è stata la miglior notte di sempre” annuncia Castiel soddisfatto.
Un verso strozzato esce dalla bocca di Sam: cosa diavolo è questa frase da film a luci rosse? Si rende conto di quello che dice? Proprio no.
“Non è possibile...” commenta Dean, mettendosi una mano sulla fronte. Gli angeli sono proprio stupidi certe volte.
Lasciano velocemente il motel, la proprietaria (fanno finta di non conoscerla) e preferiscono dimenticare la notte.




In paradiso


Gabriel rimpiange di non essere stato abbastanza svelto (sveglio) per non aver baciato Sam. Castiel non riesce a capire l'ossessione di suo fratello, per il Winchester, però gli ha fatto piacere avere Dean tutto per sé e tra le sue braccia.


All'inferno


Crowley fissa Satana che ridacchia felice e pensa che sia un perfetto imbecille. La guancia sinistra riporta l'impronta di una mano.
“Cosa hai fatto?”
“Quel bricconcello di Sammy eh, eh!” risponde quest'ultimo. Già si immagina il dopo.
Meglio non indagare oltre, pensa Crowley. Di gente con gusti orridi ce n'è in questo mondo! Invece lui ha gusti più raffinati. Come quella volta con Bobby Singer...davvero indimenticabile.


In terra


Bobby sospira.
“Ma che c'entro io? Non sono uno dei Village People”
Crowley compare nella stanza.
“Ehi Robert un altro patto?”
Urlo.
“Non ti bacerei un'altra volta stronzo!”
“Dai non fare così!”
Crowley ha un'improvvisa attrazione per Singer e lo insegue per tutta la casa. Sam e Dean verranno a salvarlo?
La notte non deve mai indossare un trench, se no guarda che casini!


Sam e Dean ricevono la telefonata disperato del vecchio cacciatore e sono costretti a correre.
°Crowley fugge° Oplà!


Fine. A quanto pare ci sono troppi maniaci in circolazione.


Nota autore: Ecco alla fine di questa storia. I village people sono un gruppo che fa discomusic, erano famosi negli anni 80'....ed erano travestiti da poliziotto, indiano, cowboy. Be' io sono della fine degli anni 80'...quindi...a be' lasciam perde' a Presto P.
Ve la ricordate Marjorie Manson, era l'albergatrice in “La notte del bagarozzo”.



 

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