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di Shadow_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

Erano passati alcuni mesi dalla grande guerra.
La Mcgranitt aveva preso il posto di Silente come preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Aveva avuto la brillante idea di permettere a tutti gli studenti di riprendere una vita scolastica normale.
Molti studenti avevano perso la vita altri avevano cambiato scuola, sta di fatto che Hogwarts non fu più quella di una volta.
Hermione camminava velocemente per i corridoi della scuola, aveva lezione di trasfigurazione quella mattina e non voleva arrivare tardi. Entrò velocemente in sala grande e si sedette a fare colazione al tavolo della sua casata.
Apparentemente era sola ma due occhi gelidi la stavano fissando intensamente. Lei non si mosse e non diede segno di irritazione nei confronti di quello sguardo insistente. Quella sensazione sparì, ben presto perché quegli occhi sene erano andati.
La giornata trascorse tranquilla fino all’ora di pranzo
-Herm ti va di fare una passeggiata più tardi?- Ron la guardava felice, lei fece solo un cenno con la testa
-Herm cosa hai?- le chiese Ginny vedendola soprappensiero
- Nulla, scusate stavo ripassando la lezione di pozioni- mentì spudoratamente e l’amica la capì al volo, dopo l’avrebbe costretta a dirle tutto
-Mione rilassati un po’ altrimenti poi ti stressi- Harry premuroso, come sempre, cercava di ricordarle che un po’ di svago non fa male.
Hermione usci dal castello velocemente, aveva legato i cespugliosi capelli castani in una coda di cavallo, indossava un paio di jeans e un pullover nero. Si sedette sotto il grande albero di pesche e iniziò a leggere -ehi che ci fai qui fuori Mezzosangue?- quella voce la sorprese, alzò un attimo gli occhi dal libro e li puntò negli occhi di Malfoy
- potrei farti la stessa domanda- il giovane Malfoy non rispose immediatamente, era rimasto incatenato agli occhi della giovane Granger che gli trasmettevano caparbietà, testardaggine e tanta dolcezza
-non sono affari che ti riguardano, Malfoy- il rosso era appena arrivato e guardava malissimo il giovane Malfoy che gli rivolse uno sguardo gelante, prima di andarsene si rivolse a Hermione
-ci vediamo Granger- sparì all’interno del castello.
-di cosa mi dovevi parlare?- le chiese senza tanti indugi
-Hermione, io.. Ecco..- si grattò la testa imbarazzato
- oh Ronald non farla troppo difficile- le disse lei stizzita
- Hermione vuoi essere la mia ragazza?- le disse tutto d’un  fiato, lei lo guardo negli occhi per molti secondi che al povero Ron sembravano un eternità. Lei lo abbraccio forte, lui sorrise e ricambiò l’abbraccio sicuro della risposta della giovane Grifondoro - no- si stacco da lui non le lacrime agli occhi
-no posso stare con te Ron, perché non so cosa provo- gli disse sincera, non voleva farlo soffrire ma doveva dirgli la verità.
Lui la squadrò -ok, ma quando lo saprai melo farai sapere?- le chiese con un sorriso dolce, Hermione non riuscì a trattenere le lacrime, non rispose, fece solo un cenno d’assenso con la testa.

 ***

Rientrando nel castello Malfoy si voltò a guardare la scena, la Granger sta abbracciando il rosso, qualcosa in lui si era mosso. Una brutta sensazione, sembrava quasi gelosia, ma poi di cosa visto che per lui la Granger non significava nulla?
Entrò nella sala comune, Zabini lo accolse sorridente
-ehi amico dove sei stato?- il rampollo si sedette sul divanetto nero
- in giro- non disse nient’altro
-sei sicuro? Sembri arrabbiato- Malfoy lo fulminò, già è proprio arrabbiato, ma Zabini non si tirò indietro
-Dimmi amico centra forse la Granger?- sghignazzò divertito, vedendo la reazione di Malfoy, si era alzato di scatto a sentir solo il nome di lei e gli stava guardando rabbioso perché lui capisce tutto?
-sono il tuo migliore amico, pensi che non mi sia accorto di come la guardi?- continuò imperterrito
-fareste una bella coppia- scoppiò a ridere e si sedette su una poltrona, Malfoy lo imitò
-sai sei proprio un bastardo ma- lo guardo intensamente -non so cosa stia provando e non so cosa fare però lei a quanto pare sta con il rosso- disse tutto d’un fiato.
Blaise rimase un attimo basito per la prima volta, dopo anni di amicizia, Malfoy si era confidato con lui
-l’unica cosa che puoi fare, amico, è conquistarla-
-si certo, sembra facile-
-infatti lo è! Si te stesso e tutto andrà bene- Blaise gli fece l’occhiolino sorridendo, il giovane Malfoy ne era poco convinto del fatto “si te stesso” perché non sapeva più lui chi era.
Si ritirò nella sua stanza di caposcuola, che da qualche tempo gli sembrava vuota e spenta. Cercò di dormire ma invano, quegli occhi tornavano sempre a fargli visita. Erano grandi, color nocciola, profondi, così dolci che ci si perse.
Il sogno continuò ad una scena assistita qualche ora prima Granger e Weasley che si abbracciavano. Si alzò dal letto ansante. Confuso e irritato, maledisse sotto voce tutti quelli che conosceva dei grifondoro, soprattutto quei due che continuavano a ronzargli nella testa. Quella notte dormi malissimo.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2


Rientrando in sala comune, Hermione fu rapita, letteralmente, da Ginny che la portò nella sua stanza
-allora raccontami tutto- la rossa era curiosissima e nei suoi occhi si leggeva una certa felicità
-Ron mi ha chiesto di essere la sua ragazza- Ginny le saltò a dosso urlando, la strinse forte
-che bello!- ma quando si scosto dalla ragazza capì che qualcosa non andava
-Herm che c’è?- le accarezzo il volto e la invitò a sedersi sul letto
-ho rifiutato, perché..- le si mozzo il fiato, copiose lacrime uscirono dai suoi occhi, premurosa l’amica l’accolse fra le sue braccia
-ho rifiutato perché sono confusa- le disse tra un singhiozzo e l’altro
-da cosa sei confusa?- la rossa le alzo il viso, le asciugò le lacrime e le sorrise
- vedi…- cominciò già più calma e sicura di se
-da un po’ di tempo a questa parte ho un chiodo fisso, Malfoy, fammi finire- preveni l’amica che era già pronta a commentare
- ecco, i nostri sguardi si incontrano spesso, restiamo a fissarci anche per ore, non so perché ma ogni volta che lo guardo resto ammaliata dai suoi occhi cosi, cosi, oh non so nemmeno definirli- Ginny l’abbracciò forte e lei vi si rifugiò volentieri
-che farai ora?-
-non lo so Gin, proprio non lo so-

*** 

 
La sala grande a quell’ora era vuota, fatta eccezione per due figure, sedevano a tavolate diverse, lontanissimi l’uno dall’altro. Si scrutavano, i loro sguardi erano legati da un filo invisibile che fu spezzato quando lui si alzò e si avvicinò a lei
-Che hai da fissare Granger?- le si rivolse acido
-tu perché ti ostini a guardarmi?- Malfoy sorrise freddo
- sei una maleducata, sai che a una domanda non si risponde con un’altra domanda?- lei lo fulminò
-cosa vuoi?-
-nulla-
-allora perché sei qui?- il giovane non rispose subito infatti perché mi sono avvicinato se poi non devo dirle nulla? si voltò per andarsene ma qualcosa lo fermò una mano aveva preso la sua. Si voltò verso di lei che subito arrossi e lo lasciò andare
-resta- abbassò la testa imbarazzata, lui si sedette di fronte a lei
-perché vuoi che resti?- gli chiese squadrandola
 -non lo so nemmeno io- ammise sbuffando.
Alzò lo sguardo e lo incrociò con la serpe che rimase impassibile quando lei le rivolse un sorriso dolce, cos’è questa sensazione? Perché ogni volta che mi guarda e mi sorride mi blocco e mi sciolgo? Malfoy si perse nei suoi pensieri ma presto dovette riprendersi stavano arrivando gli altri studenti. Si alzò e si diresse all’uscita della sala grande, prima di uscire rivolse, per la prima volta, un sorriso alla gifondoro, che ne rimase abbagliata tanto da restare imbambolata.
 

***


-Draco!- Blaise lo stava rincorrendo per i corridoi, lui si volse per rivolgergli un ghigno fiero
-ti ho visto parlare con la Granger! Cosa stai tentando di fare?- gli chiese l’amico accigliato
- nulla, Blaise, per il momento nulla- continuarono a camminare lungo il corridoio per poi scendere verso i sotterranei
-ehi attento dove metti i piedi!- Ginny era andata a sbattere a dosso a qualcuno mentre girava l’angolo, questo l’afferrò per impedirle di cadere
-stai bene Weasley?- Zabini gli rivolse un sorriso ammaliatore che lei contraccambiò con una linguaccia prima di andarsene
-che donna- commento il giovane Zabini, Malfoy lo inquadrò un attimo
- ti sei fatto la rossa?-
- non ancora, amico ci sto lavorando- detto ciò si ritirarono nella sala comune
-Voglio sapere tutto quello che vi siete detti- si sedettero sulle poltrone e Malfoy cominciò a raccontare. Blaise ascoltava ogni parola con attenzione, non si perdeva una virgola, non interruppe mai l’amico è quando questo fini lui parlo
-direi che sei a buon punto, prima ancora di fare qualcosa- rise fragorosamente
-cosa intendi?- Malfoy non era convito del senso delle sue parole
 - vedi, il fatto che ti abbia chiesto di restare significa che non sta con il rosso e che è confusa, proprio come te- gli punto un dito al petto spingendolo
- sei sicuro? Io non credo- il biondino scosse la testa insicuro
-ehi stai parlando con il dio dell’amore quindi credici perché è così- una fiume di pensieri e sentimenti travolgenti inghiottirono Malfoy e senza dargli il tempo di respirare
-non è possibile io sono un Malfoy, noi non amiamo!- si scrollò di dosso quelle emozioni, tornando freddo e attento Blaise lo guardò accigliato
-Draco, porti il cognome e l’orgoglio dei Malfoy, ma tu ti vedi come tuo padre?- il ragazzo colpì direttamente il problema, lui non voleva essere come il padre, ma fin da piccolo fu addestrato a non provare nessun tipo di sentimenti tranne l’odio, la rabbia, il disprezzo e l’egoismo. Con il passare del tempo e con la lontananza del padre, quei sentimenti stavano tergiversando in lui, sensazioni così forti e così piacevoli che lo sconvolgevano.
Per il momento era riuscito ad ammettere di voler bene hai suoi due migliori amici, per lui questo era molto e anche Blaise e Pansy lo sapevano quanto fosse stato difficile per il principe ammettere di provare quei sentimenti.
 

*** 


Mi ha sorriso… un sorriso dolce spuntò sul viso di  Hermione, in quel momento i suoi amici entrarono e ricambiarono quel sorriso convinti che fosse per loro
-ti trovo bene oggi!- le disse Ron salutandola con un bacio sulla guancia
-ti vedo elettrizzato Ronald, è avvenuto qualcosa di bello?- gli chiese sorridendo a Harry e Gin che si erano appena seduti
-nulla di particolare, oggi si è alzato con il piede giusto- lo canzonò Harry, la rossa gli diede uno scappellotto dietro la testa come per dirgli “sta zitto”
- Herm ti vedo sorridente! E’ avvenuto qualcosa di bello?- le chiese la rossa facendole l’occhiolino
-più o meno, si mi è successo qualcosa di bello- arrossi vistosamente
- cosa di grazia, è avvenuto per farti arrossire in quel modo?- Ron le parlò con un acidità tale da sconvolgerla
-Ronald, sei il mio migliore amico, dovresti essere felice per me!- la fulminò con lo sguardo
-quindi per te sono solo, il tuo migliore amico. Grazie per avermi informato dei tuoi sentimenti- si alzo di scatto e uscii dalla sala livido dalla rabbia. Ginny e Harry rimasero basiti del comportamento di Ronald ma infondo un po’ se lo aspettavano visto che la donna che amava lo considerava solo un amico, tutta l’attenzione tornò su Hermione, ma stavolta fu Harry a incoraggiarla a parlare, prese un bel respiro e raccontò quello che era successo poco prima che loro entrassero.
I due fidanzatini seguivano passo passo la storia della ragazza quando stava per finire si ammutolì e arrossi all’improvviso
-oh Herm dicci che cosa è successo dopo!- la esortarono a continuare
- beh, ecco, mi ha sorriso- silenzio, era piombato all’improvviso tra di loro, ognuno rimuginava sul grande avvenimento
-secondo me gli piaci- Harry ruppe il silenzio, lei lo guardò storto, possibile che il principe delle Serpi potesse piacergli una come lei?
-secondo me ha ragione Harry -  Ginny l’appoggiò
-a te piace Herm? - le chiese sorridendo maliziosa
-ecco io- diventò nuovamente rossa come i capelli dell’amica.
Hermione ripensò agli occhi di lui, cosi freddi e caldi allo stesso tempo, cosi profondi e penetranti, la sua voce cosi sensuale, un brivido le percorse la schiena quando ripensò al suo bel viso e a quel corpo muscoloso e atletico, ripensò alla sua schiena così grande
-ah- appoggiò la testa sul tavolo -credo proprio che abbiate ragione, mi sono innamorata di..di..Malfoy!?!?- sembrava così assurdo solo pronunciare quel nome in una frase del genere.
 

***

 
Due persone avevano visto e ascoltato tutto quello che i grifondoro avevano detto.
Pansy usci velocemente dalla sale grande senza farsi notare, scese giù nei sotterranei, voleva un spiegazione da Draco per quello che aveva appena sentito. Come entrò in sala comune c’erano Blaise e Draco che l’aspettavano
-finalmente!- Blaise la invitò a sedersi con loro
-ero impegnata! Comunque Draco voglio delle spiegazioni- Malfoy la guardò negli occhi e comprese di cosa lei volesse delle spiegazioni
-ok, ma prima voglio sapere cosa sai- lei si sedette stizzita e raccontò tutto quello che aveva sentito dai Grifondoro, pian piano che Pansy raccontava un sorriso compiaciuto apriva suo viso e su quello di Blaise.

 
 







Angolo Autore!
Benvenuti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Chi sarà l’altra persona che ha sentito il racconto di hermione? Lo saprete leggendo il prossimo capitolo! Non mancate! XD

Marty
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3



 

-Maledetta bastarda!- gridava la ragazza dai capelli crespi e castani. Era nel bagno di Mirtilla Malcontenta ma del fantasma non vi era alcuna traccia.
Che fosse spaventata da quella ragazza?
-Non solo si è presa il mio Ron Ron, ora flirta con Malfoy!- si fermo un secondo ha riflettere ciò che aveva detto
-Lavanda?- la compagna la stava chiamando
-Sono qui!- usci dal bagno con una faccia tra l’arrabbiato e il vendicativo, rise piano, poi più forte tenendosi la pancia tremante
-Lav stai male?- chiese Calì preoccupata
-Sto benissimo- Davvero benissimo!
 
 
 
Non ci poteva credere! In effetti, nessuno nella scuola ci credeva.
Un giornalino rosa shocking torreggiava sulle tavole delle quattro casate, a inorridire i lettori non era tanto il colore ma la miriadi di pettegolezzi che vi erano descritti.
C’erano amori o tresche inesistenti tra Harry Potter e Dafne Greengrass, Ronald Weasley con Luna Lovengood, Draco Malfoy con Anna Abbott e tanti altri l’unica non citata era Hermione. Chi sa poi perché?
Sta di fatto che fino a Dicembre i giorni trascorsero tranquilli nella piena monotonia tranne il fatidico giorno del giornalino.
Questo evento ricadeva ogni terzo giovedì del mese, l’autore della rivista, infatti, non pubblicava solo pettegolezzi ma anche prodotti per la bellezza e tanti gadget per saltare le lezioni o giochini sessuali.
La preside nell’ultimo numero, vi aveva trovato ciò che più disprezzava, l’incitamento all’odio tra casate, la donna riteneva che fosse il caso di interrompere definitivamente la pubblicazione del giornale proprio a Dicembre quando lesse un articolo in particolare.
 
 
“Pubblicazione importante per tutta la scuola!
Qualche mese fa il signor Malfoy, adone incontrastato della nostra amata scuola, è stato visto parlare con niente poco meno di Hermione so-tutto-io Granger!
Un informatore, mi ha confermato che si sono scambiati qualche parola e che si sono scambiati effusioni, che le frigide regole, non consentirebbero a nessuno, tanto meno alla adorata studentessa modello della preside.
L’informatore mi assicura la veridicità delle sue parole, confermandomi che i due nuovi piccioncini lo stessero quasi per fare sul bancone di grifondoro!
Ragazzi vi ricordo che per queste cose c’è la stanza delle necessità!
Comunque, caro disprezzare dei Mezzosangue, non temi che tuo padre lo verrà a sapere?
Se non sbaglio, era la tua frase preferita fin dai primi anni di scuola!
Granger non credere che mi sia scordata di te! Non ti senti in colpa? Sei una traditrice della tua casata! Dovresti odiare i Serpeverde non portarteli a letto! Forse non è nemmeno il primo? Quanti sono passati nelle tue lenzuola Hermione ho-litigato-con- la-pozione-liscia-capelli Granger?
 
Hogwarts vi ho tenuto informati di questa spaventosa notizia vi prego di prendere provvedimenti in tal proposito!
Ah Ronald Weasley è pregato di inscenare le sue solite scenette di gelosia!
 
Grazie!”.
 
Con amore


Lady Brand New Lover

 
 
Hermione lesse col fiato sospeso tutto l’articolo. Non credeva che oltre ai suoi fidati amici qualcun altro fosse a conoscenza del suo punto debole. Certo quello che descriveva l’articolo, non era minimamente vero quindi non si sentì in dovere di ribattere agli sguardi gelidi, curiosi e disgustati dei compagni di scuola.
Accartocciò il giornalino e lo lanciò dietro di se. Sapeva perfettamente chi era l’autore del giornalino ma di certo non si sarebbe aspettata un colpo così infimo.
Si alzò dal suo posto prese le sue cose e uscì dalla sala grande seguita dagli sguardi della scuola, poco dopo la raggiunsero Harry, Neville, Ron, Ginny e Luna, quelli che sapevano ed avevano accettato.
Non che ci fossero stati altri contatti con Malfoy ma gli sguardi che si scambiavano erano più eloquenti che mille parole inutili.
-Herm non tela prendere- le fu addosso Harry
-tranquillo non è nulla-
-tanto è tutto falso- terminò Luna al suo posto
-ho una teoria- tutti si voltarono verso Ginny che non il viso pensieroso si preparava a esporre questa sua teoria
-e se fosse stato lo stesso Malfoy a mettere in giro la voce?- nessuno fiatò
-Ginny cara credo che uno sciame di gorgosprizzi abbia invaso la tua testa tanto da confonderla-
Scoppiarono a ridere tutti insieme, tranne Luna che sorrideva tranquilla, era convita di ciò che affermava.
 
 
Draco Malfoy passeggia come suo solito nei pressi del lago ripensando alla sua bella.
Questa aveva reagito in un modo che mai si sarebbe aspettato. Indifferenza. Nessuna espressione, rilelava il fastidio di quelle menzogne su di loro.
Loro.Non aveva mai pensato in questi termini alla Granger, anche perché non c’era nessun loro.
Tranne quello scambio calmo di battute in sala grande per il resto del tempo si erano semplicemente evitati o solamente osservati.
-Malfoy- la Brown gli si era parata davanti con un sorrisetto maligno sul viso
-Bell’articolo, non mi aspettavo che ti mischiassi ai mezzosangue-
Draco alzò elegantemente il sopracciglio destro.
-che vuoi Brown?- disse incolore, non aveva tempo da perdere con quell’inutile oca flaccida.
-Nulla di particolare- cominciò spostando una ciocca di capelli arruffata dietro l’orecchio –giusto il ciondolo di Pianeta Blu, so che ne possiedi uno-
-ahahahahah- rise malignamente l’altro
-non ho motivo di darti una pietra così rara per un’informazione falsa, Lady Brand New Lover –
La ragazza rimase paralizzata dallo sconcerto e dalla paura. In quel momento Malfoy emanava un’aura di potere, malignità e odio.
-Mossa stupida quella di usare l’anagramma del tuo nome per firmare il giornalino. Anche la Granger ci sarà arrivata.-sogghignò avvicinandosi pericolosamente alla ragazza pietrificata sul posto.
Le afferro il polso e glielo strinse forte attirandola verso il suo corpo, si abbasso piano su di lei e le sussurrò con voce melliflua.
-Se non sparisci entro trenta secondi dalla mia vista racconterò tanti bei particolari alla preside e alla gazzetta del profeta, della tua vita privata-
La discosto malamente da se e ghignando compiaciuto, tornò al castello.
 
 
 
La sera giunse in fretta. Nonostante i mille sussurri che serpeggiavano nella scuola alla vista di Hermione e Draco, opportunamente a molti metri di distanza, si sguardavano senza una vera intensione negativa, soltanto semplice indifferenza. Hermione non era il tipo da mostrare i suoi stati d’animo difronte agli altri che non fossero i suoi amici, ma nella testa gli vorticavano mille immagini, dubbiosa che quelle maligne parole della Brown avessero attecchito il suo, presunto e  immaginario, futuro amoroso con Malfoy.
Da parte del ragazzo non vi era stata nessuna reazione, l’aveva visto chiacchierare come sempre con i compagni di casa come se quella mattina nessuno stramaledetto giornalino rosa shocking fosse planato sui loro tavoli.
 
La Mcgranitt li riportò alla realtà dei fatti con una notizia sensazionale.
-Ragazzi, negli ultimi giorni, ho costatato l’aumentare dello stress e del malumore della scuola così ho deciso di indire un torneo.-un brusio sorpreso si estese nella sala prontamente stroncato dalla voce ferma della preside
-Il torneo consisterà in tre prove, che si svolgeranno nei tre mesi concessaci dall’organizzatore, la signorina Eloise Bowman, che ci raggiungerà il giorno prima della festa di natale – dopo un attimo di silenzio riprese il suo lungo discorso
-Il torneo si svolgerà nella scuola e inizierà a Gennaio per concludersi a Marzo. Tutti gli studenti potranno iscriversi ma saranno selezionati solo dieci partecipati. Gli studenti saranno selezionati da un calice molto simile alla coppa tre maghi, quindi non vi sarà ritorno per chi sarà estratto. – la mano di Hermione schizzo in aria non appena la preside si fermò per riprendere fiato. Questa le diete il permesso di parlare –preside, ma ci dobbiamo preparare ai MAGO e ai GUFO come facciamo?- la donna le sorrise fiera della sua ex alunna –Le prove che affronterete varranno come esami di fine anno. Chi supererà queste tre prove otterrà i titoli del proprio anno. Chi è al quinto anno otterrà i GUFO, chi è al settimo i MAGO e per tutti gli altri la promozione all’anno successivo-.
Stavolta fu Luna ad alzare la mano –quindi, le prove consisteranno riassuntivamente quello che abbiamo imparato fino ad ora- la preside fece un cenno affermativo
–Esattamente! Riceverete successive informazioni dall’organizzatrice non che giudice il ventitré Dicembre- concluse sorridente lasciando che i ragazzi assimilassero la notizia.



















Angolo Autore!
Spero che vi sia piaciuta la mia piccola sorpresa! grazie a tutti quelli che anno inserito la storia tra le seguite, prefetite, chi recencisce e chi legge in silenzio!
Il torneo che si svolgerà è di MIA invenzione quinid vi prego di non copiarlo o spacciarlo per vostro! se desiderate utilizzarlo mandatemi un messaggio privato!!!
Il personaggi Eloise Bowman è un personaggio di MIA invenzione ho tutti i diritti su di lei come sul torneo!
Al prossimo capitolo!

Marty

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4



 
22 dicembre ore 18.30
 
Pozioni. Ultima ora insieme a quel viscido Lumacorno, che lo guardava con sufficienza nonostante le sue brillanti esecuzioni.
Era il coordinatore di Serpeverde eppure si sprecava mille complimenti per la Granger e per lui, che era il migliore, Draco Malfoy lo liquidava sempre con un “ben fatto” niente sorrisi, smancerie e punti. Quelli andavano alla So-tutto-io!
Non riusciva proprio a sopportarlo! Preferiva di gran lunga il professor Piton che con i suoi commenti acidi e pungenti rendeva le lezioni decisamente più divertenti.
Finalmente l’ora finì e mentre il biondo sistemava il suo banco, il professore gli si avvicinò, convocando a se anche la Granger.
Dopo che tutti lasciarono quella disgustosa e puzzolente aula, il professore parlò.
-Voi siete i migliori del mio corso- cominciò sorridendo in direzione della zannuta.
-Vorrei che voi preparaste, in occasione dell’arrivo della signoria Bowman, una speciale pozione- si rilassò un po’, se si trattava di preparare una pozione  lui di certo non si sarebbe tirato in dietro.
-Perché noi?- Chiese Hermione incuriosita
-per il semplice fatto che di voi mi fido- rispose tagliente, per la prima volta.
-Che pozione dobbiamo preparare?- chiese Malfoy incuriosito
-E’ una pozione che ha inventato la signorina Bowman. Non è molto complicata, avrete libero accesso al laboratorio. Una cosa importante- si fermo alzando il dito indice per assicurarsi la massima attenzione,
-dovrete prepararla questa notte perché dovrete esporla ai raggi di luna piena.- si voltò e frugando nell’armadio tirò fuori una pergamena ingiallita ne fece due copie che consegnò agli studenti.
L’originale venne riposta nuovamente nell’armadio.
 
La pergamena citava:
 
Mermaid Potion
 
 
Ingredienti
- 500 ml di Essenza di Ortica;
- 5 scaglie della coda di una sirena (di lago o di mare)
- 2 Foglie di valeriana
- 2 gocce di sangue di Salamandra
- 1 l di Acqua
 
Procedimento
Portate l'acqua ad ebollizione. Inserire 2 scaglie della sirena, girare per un minuto in senso orario.
Inserire 2 gocce del sangue di Salamandra, lasciate riposare per 2 minuti.
Intanto tagliuzzate finemente le foglie di Valeriana, ed inseritele nel calderone.
Abbassate la fiamma al minimo e versate all'interno l'essenza di Ortica e le scaglie rimanenti.
Mescolate 3 volte in senso orario e 5 in senso anti orario.
La pozione assumerà un colore verde smeraldo.
Esporre per 1 ora alla luna piena. Allo scadere del tempo la pozione potrà essere assunta.
 
Effetti
A chi ne fa uso le gambe si trasformeranno in una splendida pinna. Assumerà il colore che più esprimerà l'essenza del mago.
L'effetto dura tre ore.
 
Effetti indesiderati
Allo scadere tempo previsto vi resteranno delle piccole macchie sui piedi a forma di pinna. Una per piede.
Quando queste spariranno potrete riassumere la pozione.
 
 
Draco lesse accigliato gli effetti della pozione.
A che cosa servirebbe a un mago di una pozione tanto assurda?
Si volse a guardare la compagna che con gli occhi sbrilluccicosi si animava
-Sarà perfetta non si preoccupi!-
-bene potete andare!- li congedò.
Il ragazzo davvero non capiva cosa servisse trasformarsi in tritone per stare in ammollo per 3 ore.
-che hai da essere così felice? Sono compiti in più!- si lamentò lui
-Furetto, hai letto gli effetti della pozione?-
-allora?-
-non sei emozionato?-
-perché dovrei?- la ragazza scosse la testa quasi esasperata. Assunse la posa da maestrina e cominciò a spiegare
-la trasfigurazione o l’incantesimo testa bolla ci permette di restare sottacqua per un tempo relativamente ridotto. Poi per effettuare questi tipi di incantesimo si vuole molta concentrazione e dissipazione di energie- fece una breve pausa per costatare che lui la stesse seguendo.
Ad un accenno di lui, continuò –bene, con questa pozione, che può essere assunta un infinità di volte o fino ad esaurimento scorte possiamo rimanere sottacqua per un tempo lunghissimo!- finì estasiata. Draco però non comprendeva l’importanza di questa pozione, Hermione sembrò accorgersene quindi riprese
-Draco! Usa la testolina brillante che ti ritrovi! Con questa pozione gli scienziati possono fare scoperte sensazionali!-
Lui le afferrò il polso e bloccò al muro. Gli occhi gli si erano fatti più languidi nel momento esatto che lei aveva pronunciato il suo nome. Qualcosa era scattato, qualcosa che non conosceva, che gli altri definivano affetto.
Ma come poteva, lui provare affetto per una mezzosangue, che aveva sempre riempito di insulti, l’aveva ricoperta di disprezzo e di odio? Eppure ora era li che la guardava negli occhi sinceramente sorpreso.
Lentamente le lasciò il polso e le accarezzo il viso un po’ pallido per lo spavento.
-Dillo-
-cosa?- chiese confusa
-il mio nome- spostò la mano dalla sua guancia per accarezzarle le labbra leggermente carnose.
Lei era accaldata, le guanci le si arrossarono per l’imbarazzo, non riusciva a reggere ancora il suo sguardo. Abbassò lo sguado per puntarlo ai suoi piedi.
Draco con la mano libera le accarezzò il fianco e con l’altra le alzò il viso. Troppe emozione contrastanti.
-Dillo-
Gli occhi sempre più languidi
-Forza-
Si avvicinò ancora al suo viso finché il fiato caldo di Hermione gli accarezzo le labbra sottili
-Draco-
La distanza tra le loro labbra si annullò. Fu un bacio semplice con una note inflessione di sorprese per entrambi. Dolcemente lui l’attrasse a se cingendole forte la vita.
Le mani di Hermione restarono attaccate al petto di lui, godendosi il calore del suo corpo.
Un rumore di passi li fece staccare immediatamente. Hermione era rossa in viso tanto da ricordare al biondo lenticchia.
-Stasera in aula tre alle 10.00- disse lei scappando in direzione della torre grifondoro.



















Angolo Autore!
Spero che vi sia piaciuta la mia piccola sorpresa! grazie a tutti quelli che anno inserito la storia tra le seguite, prefetite, chi recencisce e chi legge in silenzio!
Spero che vi sia piaciuto questo loro momento un pò dolcioso se vogliamo XD Ditemi che ne pensate!!!
La poziaone 
Mermaid Potion è di MIA invenzione ho tutti i diritti su di essa! Se desiderate utilizzarla in qualche vostra stoia siete pregati di avvisarmi con un messaggio privato! Grazie!!!
Al prossimo capitolo!

Marty

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5
 



 
22 Dicembre ore 22.00, aula tre
 
 
Hermione era appena arrivata e stava già raccogliendo tutto il necessario quando sopraggiunse Draco.
Si rivolsero solo una breve occhiata prima che entrasse il professore.
-bene ragazzi, qui c’è tutto quello che vi serve, se avete bisogno di qualcosa mi trovate nel mio ufficio- detto questo sparì dietro la porta massiccia.
-Bene cominciamo allora!- disse più a se stessa che al suo compagno, che silenziosamente si era avvicinato per posizionarsi al suo fianco.
Draco prese la bacchetta ed illuminò meglio la stanza e con un cenno della stessa trascrisse la pozione sulla lavagna così che fosse più facile lavorare.
Si rivolsero solo qualche parola per dividersi i compiti o per passare qualche strumento o ingrediente.
Fu Hermione ha rompere il silenzio imbarazzante
-Cosa ne pensi al riguardo?-
Draco non aveva afferrato il senso della frase e rimase con l’ingrediente a mezzaria.
Hermione poggiò le mani sulle sue per mettere l’ingrediente nel pentolone ma lui si scostò. La ragazza lo guardò storto ma non commento.
-Dicevo della scelta del professore di incaricare proprio noi-
-Siamo i migliori- rispose lui incolore mentre girava il liquido
-Secondo me l’ha fatto per i pettegolezzi-
-I professori non dovrebbero essere avvezzi a queste cose- ipotizzò lui
-Sarà, ma quando credeva che Luna e Neville stessero insieme li ha fatti lavorare insieme per settimane- costatò lei
-Pensi troppo Granger-
Lei arricciò le labbra infastidita. Lei prima lo aveva chiamato per nome mentre lui la chiamava Granger o mezzosangue. Per una volta desiderò che la chiamasse per nome.
-Bene ora dobbiamo posizionarla sotto i raggi delle luna e aspettare!-
Ne avevano preparato 3 litri, così come richiesta dal professore stesso.
Versarono la pozione verde smeraldo nel contenitore e uscirono in giardino.
Trovarono un posticino adatto, era ben illuminato dalla luna e vi era una panchina su cui sedersi.

 

***

 
Il tempo passava e i giovani erano immersi nel silenzio più totale.
Hermione si addormentò e appoggiò la testa sulla spalla di lui che sussultò al gesto.
La guardò.
La guardò come se fosse la prima volta che la vedesse.
Aveva i capelli arruffati e le ricadevano scomposti sul viso. I lineamenti del viso erano dolci e in netto contrasto con la smorfia infastidita che aveva sul viso. Inconsciamente Draco sorrise, le scansò i capelli che le davano fastidio e poté appurare che, nonostante il loro aspetto disordinato erano morbidi e profumati.
Rose selvatiche.
Respirò a fondo il loro profumo, fino a farlo entrare nelle vene.
La vedeva cosi docile, dolce e fragile quando in realtà era forte, caparbia e ogogliosa.
L’ora prevista era scaduta ma non desiderava separarsi da lei.
Piano tirò fuori la bacchetta e ritirò la boccia della pozione, posandola lontano dalla luce lunare.
Ripose la bacchetta e piano si mosse in modo che la ragazza poggiasse la testa sul suo petto, per poterla abbracciare.
Dormirono così per un paio d’ore.
Hermione si sveglio per prima e silenziosamente si districò dall’abbraccio di lui che infastidito fece una smorfia di disapprovazione.
-Furetto svegliati!- lei era in piedi con in mano la boccia
-E’ mezzanotte! Il copri fuoco è passato! Su alzati!- il ragazzo si mosse di mala voglia e la segui nel castello.
Tornarono nell’aula tre di pozioni e vi lasciarono la boccia.
-Notte Furetto-
-Notte Mezzosangue-

 

***

 
 -Signorina Granger!- la professoressa Mcgranitt la richiamò proprio a pochi metri dal ritratto della signora grassa. Che sfiga.
-Cosa ci fa in giro a quest’ora?- Hermione abbassò il capo e parlò intimorita
-Ho appena concluso la pozione per la Bowman-
La donna la guardo incuriosita.
-con chi hai preparato la pozione?-
-Malfoy, preside. Perché melo chiede?-
-Semplice curiosità. Va a dormire ora-
-Buona notte preside-
Schizzò all’interno della sala comune con il cuore a mille.
Perché la Mcgranitt gli aveva chiesto con chi avesse preparato la pozione?
Perché il cuore le batteva forte nel petto tanto da farle male?
Le immagini della sua nemesi addormentata e del bacio di qualche ora prima ancora le ronzavano nella testa. Basta! Pensò contrariata.
Si fiondò in camera e si costrinse a dormire.

 

***

 
23 Dicembre ore 5.00
 
Erano le 5 del mattino e nessuno dei due riusciva a dormire. In contemporanea lasciarono i propri letti e si diressero verso la torre di astronomia.
Si incontrarono li. Paralizzati dalla vista del proprio pensiero che prendeva forma.
Hermione abbassò lo sguardo ed entro nella torre, fece apparire qualche cuscino e ci si sedette per osservare le prime stelle del mattino.
Draco la segui e dopo averla osservata pe un po’ decise di rompere il silenzio.
-perché sei qui?-
-Non riuscivo a dormire-
Lui si avvicinò e si sedette al tuo fianco
-nemmeno io-
-lo so-
-come fai a saperlo?-
-hai delle terribili occhiaie!- lo prese in giro lei
-Senti chi parla, il cespuglio!- la schernì lui
Dopo qualche insulto, volarono i cuscini.
-Vincerò io questa battaglia Granger!-
-Tu la battaglia e io la guerra!-
I cuscini si ruppero e le piume si sparsero ovunque.
L’incontro si concluse in pareggio. Stanchi si lasciarono cadere sulle piume d’oca, la mano di lei sfiorò quella di lui, stavolta non la scostò. Hermione si volse ad osservarlo nel momento esatto che si volse anche lui.
-che ci sta succedendo?-
-Non ne ho idea-
Hermione baciò Draco. Lui sorpreso rimase un attimo immobile, ma poi compiaciuto la strinse a se per trasformare un bacio candido in uno più focoso.
-Ragazzi! Per favore non qui!-
Una voce femminile li riportò alla realtà. Una donna, slanciata con i capelli biondi raccolti in una severa chiocca li scrutava bonariamente con un leggero sorriso sulle labbra, che le illuminava anche gli occhi color topazio.
La donna indossava una abito l’ungo e bianco con sopra una veste azzurra. Il vestito era senza spalline e lasciava scoperta la pelle biscottata della donna.
I ragazzi si ricomposero e si presentarono
-Hermione Granger- accenno un sorriso
-Draco Malfoy- fece incolore l’altro
-Eloise Bowman- si presentò sorridente
-Vi conviene tornare alle vostre casate la preside sta venendo qui- i giovani ringraziarono e scomparvero dietro l’angolo.
Eloise fece un respiro profondo e si affacciò alla grande finestra, il vento pungente la fece sentire meglio.
-Eloise-
-Minerva-
-Hai pensato a tutto?-
-Tranquilla andrà bene-











Angolo Autrice!

Ecco un altro capitolo! ditemi che ne pensate! oggi ho pubblicato ben 4 capitoli di fila, sono decisamente in vena XD ora mi prendo un pò di riposo domani riprenderò! 

Marty

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

 


 

-Buona sera ragazzi- La preside aveva richiamato l’attenzione dei suo studenti, che ora la guardavano in attesa.
-Voglio presentarvi la Signorina Eloise Bowman che ora vi spiegherà in cosa consterà il torneo-.
La giovane ragazza si mostro agli studenti di Hogwarts con lo stesso vestito con cui si era presentata a Draco e Hermione.
-Mi chiamo Eloise Bowman e sono qui in veste di organizzatrice e giudice del torneo.- sorrise benevola hai ragazzi e continuò
-Il torneo consisterà in tre prove. Ovviamente che andrà avanti solo chi supererà la prova, gli altri usciranno fuori dal gioco. E’ concesso a tutti gli studenti di iscriversi ma il calice- schioccò le dita e apparve un calice d’argento. La coppa era stretta in un corpo di drago, le fauci erano aperte sulla coppa.
-Qui inserirete i vostri nome e il drago del giudizio sceglierà i concorrenti.
Ognuno di voi che sceglierà di iscrivervi dovrà versare sulla pergamena dove ha scritto il nome una goccia di sangue.-
Il brusio tra gli studenti preannunciavano il panico la ragazza li riportò al silenzio con voce dura
-Chi di voi ha paura di versare una singola goccia di sangue non è degno di partecipare al torneo! Se desiderate davvero mettervi alla prova e dimostrare che valete questa è la vostra occasione! Le iscrizioni potranno iniziare da questa stessa sera alle 22.00 fino alla notte di Santo Stefano. Il primo Gennaio avverrà l’estrazione-
Hermione alzò la mano per fare una domanda Eloise le concesse la parola
-Le prove che sosterremo saranno di abilità o conoscenza?-
-Ottima domanda! Si saranno di abilità e conoscenza ma anche di giudizio. Per sapere di più sulle prove dovrete aspettare l’estrazione dei partecipanti. Vi ricordo che solo 10 di voi affronteranno la prima prova che non supera le prove viene squalificato. Vince chi finisce tutte le prove, del premio ne parleremo più avanti. Avete qualche altra domanda?-
Una Serpeverde alzò la mano e la bionda le concesse la parola
-lei ha mai partecipato a questo torneo?-
-Certamente!-
-Quanti anni ha?- chiese una ragazza mora tra i Corvonero
-Questo non è pertinente al torneo- la rimproverò la Mcgranitt
-Non si preoccupi preside va tutto bene- sorrise alla giovane e rispose tranquilla
-Diciassette-
-Ha quanti anni ha partecipato a questo torneo?- chiese un ragazzo di Tassorosso
-Certo che siete proprio curiosi!- poi ridendo rispose al ragazzo
-Ho partecipato e vinto il torneo a dodici anni- i brusii aumentarono e una voce solitaria si alzò dal tavolo dei Serpeverde
-Ci sta dicendo che questo torneo è semplice, tanto che una ragazzina di dodici anni ha potuto terminarlo?-
-Assolutamente no, signor Malfoy. Qui si misura le capacità, fisiche, mentali e il temperamento del mago. E’ molto diverso a quello cui ho partecipato io- spiegò tranquilla.  La preside decise di interrompere il dibattito, congedo la giovane strega e spedì i ragazzi nel loro dormitorio.
Qualcuno già si stava iscrivendo.
 


 
24 Dicembre ore 21.00
 
La festa di Natale stava proseguendo tranquilla, nel pieno della leggerezza che le feste portavano con sé.
Era giunto il momento delle danze, ma la povera Hermione dovette ballare con Ronald e Harry, i suoi poveri piedi non ne potevano più. Decise che erano stati pistati decisamente troppe volte.
Comunicò agli amici che sarebbe andata a fare una passeggiata, lanciò un’occhiata al suo furetto personale e usci dalla sala.
Poco dopo Draco la raggiunse
-perché mi hai seguito?-
-non ti ho seguito! Volevo solo fare una passeggiata!- lei rise divertita, nonostante il tono distaccato lo sentiva molto vicino.
Infatti, Draco l’abbracciò ispirando forte il suo profumo.
Hermione piegò la testa da un lato per consentire al compagno un maggior accesso.
-Sta lontano dallo sfregiato e da lenticchia-
-sono i miei migliori amici, sai che non lo farò-rispose sprezzante
-Amici? Lenticchia ti stava praticamente sbavando sul vestito!-
-Non è vero! Smettila di fare il geloso!-
-Io non sono geloso!- ringhio frustato
-che cosa siamo?- chiese piano Hermione, scostandosi da lui.
-non c’è nessun “siamo” finché non allontanerai Weasley da te- si lasciò sfuggire
Hermione si sistemò meglio il vestito bianco.
-Non accadrà- lo guardo fiera e orgogliosa negli occhi
Draco l’afferrò per il polso, la blocco al muro e la baciò con foga, tanto da impedirle di respirare.
La ragazza riuscì a liberarsi di quel bacio voltando la testa di lato, ma non fu una grande idea perché il ragazzo lo prese come un rifiuto. La lascio andare a con voce gelida disse -torna pure dai tuoi amichetti, non voglio avere niente a che fare con una sporca mezzosangue!- Sene andò l’asciandola sola in corridoio, con il fiato torto, il cuore a pezzi ma che continuava a martellare forte per quell’amore graffiante.
 
 

25 Dicembre
 
Natale.
Gli era sempre piaciuto il Natale. Tutti gli anni tornava dai suoi genitori per festeggiarlo insieme, ma quell’anno l’avrebbe passato alla tana.
Dalla sera precedente era diventata triste, riusciva a mala pena seguire i discorsi degli amici che cercavano di distrarla dal pensiero Malfoy.
-Partecipiamo al torneo?- chiese Harry speranzoso in un si generale
-Ovvio!- risposero tutti tranne Hermione, intenta com’era a strapazzare le sue uova
-Hermione!- la richiamarono all’attenzione, Luna parlò prima degli altri
-Noi partecipiamo al torneo, tu?-
-Ovvio che parteciperà!-
-Non puoi decidere per lei Ronald-
-Ginny, deve distrarsi!-
-Concordo con Ron- Neville aveva espresso la sua e tutti annuirono convinti.
Hermione intanto aveva già scritto il suo nome sulla pergamena ed era intenta a versare la sua goccia di sangue.
-Ancora non avete fatto? Guardate che se non vi sbrigate lo butto prima io nella bocca del drago!- rise. Decise che non ne valeva la pena soffrire di un amore mai sbocciato.
 
 
Draco la osservava da lontano ridere. Era arrabbiato perché lui quella notte non aveva dormito affatto! Si era così agitato durante la notte che alla fine aveva preferito fare una bella passeggiata notturna per il castello.
Aveva raggiunto la sala grande e quando aveva visto la coppa del drago, gli era balenato in mente che forse lei avrebbe partecipato quindi vi aveva buttato dentro il suo nome.
Quella mattina aveva costretto Blaise, Theo e Pansy a partecipare. Non erano molto contenti ma erano convinti, grazie anche alla parlantina di Malfoy, che avrebbero evitato gli esami partecipando e vincendo.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7



 
-Bentornati ragazzi.- salutò la preside con un gran sorriso.
-Ora la signorina Bowman annuncerà i partecipanti che affronteranno le tre prove- invitò con un gesto la ragazza. Questa si avvicinò alla coppa, pose un dito sulla fronte del drago d’argento
-Vivo compulsivo e senza più gravità-
Il drago prese vita, una vita vera. Il corpo d’argento si straformo in carne calda e rosso sangue. Sbruffando si attorcigliò al braccio della ragazza.
Quest’ultima infilò due dita all’interno della bocca del piccolo animale e ne estrasse un biglietto.
-Hanna Abbott!- La Tassorosso si alzò e si sedette sulle sedie esposte davanti al tavolo dei professori rivolgendo loro le spalle.
-Neville Paciock- pacche sulle spalle e tanti sorrisi dei suoi compagni.
Altri boati di approvazione raggiunsero tutti gli alti partecipanti. Chi era contento, chi no e chi sbuffava per la lunga attesa. I ragazzi estratti dal calice furono condotti nella sala trofei, scortati da Gazza che continuava  a borbottare che le prove da affrontare erano fin troppo facili.
Nott e Zabini subito cercarono di cavare qualcosa dalla pentola borbottante ma l’uomo continuava ad ignorarli. Quando, finalmente entrò nella sala la Bowman, Gazza sene andò sollevato.
La giovane scrutò intensamente i giovani che aveva di fronte, tre Grifondoro, due Corvonero, tre Serpeverde e due Tassorosso.
-Prima di cominciare a fare domande vi comunico di cosa si tratterà la prima prova- indicò delle sedie dove molti si sedettero aspettando che la ragazza continuasse il discorso.
-la prima prova consisterà in un labirito, per superare gli ostacoli dovrete rispondere a delle domande o azioni. Le riconoscerete facilmente visto che sulle pareti vi sarà un punto interrogativo per le domande o un punto esclamativo per le azioni. State attenti a ciò che rispondete e il modo in cui lo fate perché dalle vostre risposte cambierà il percorso- fece una pausa e come previsto qualcuno alzò la mano -si signorina?-
-Lovengood! Cosa intende per “cambierà percorso”?-
Eloise sorrise compiaciuta, la Lovegood era giusta nella sua casata.
-Semplice signorina. Se risponderete male o imprecisamente, con poca sicurezza o determinazione lo specchio farà in modo che voi percorriate un percorso più tosto che un altro.- molti la guardarono confusi e prima che potessero intervenire continuò
-Facciamo un esempio: se lo specchio le chiedesse cosa è il kappa, lei risponderebbe che è un demone cinese. Lo specchio sparirà, apparirà un varco, dopo un breve percorso potrà trovare un azione che dovrà compiere e così via. Se risponderete bene vi si apriranno le porte per il passaggio più breve se risponderete meno bene o male il più lungo- molti annuirono ma qualcuno si era incupito -Signor Paciok qualcosa non va?- chiese Minerva osservando l’inflessione cerulea del ragazzo
-Ci saranno anche domande inerenti a pozioni?- 
Eloise sorrise -tranquillo non è nulla di difficile, perché tutti uscirete dal labirinto,ma non tutti passeranno la prova-
-cosa intende?-Hermione non riusciva proprio a capire la funzione del “gioco”
-Ad un tot di domande/azioni corrisponde una carta o un oggetto che vi servirà nella prova successiva, chi ne conquisterà tre passa alla prova successiva, ovviamente- scocco le dita e appari una piccola pallina pelosa e nera, a pelo lungo con la codina pelo corto che finiva con un pon-pon a pelo lungo, la maggior parte della faccetta era occupata da due occhi verdi. Quel piccolo essere prese a svolazzare tra i ragazzi emettendo piccoli suoni simili ad un miagolio di un gattino affamato
-lui è Skerblack, sarà il vostro suggeritore, vi darà alcuni indizi per risolvere le domande a voi difficili, i suggerimenti previsti sono solo tre usateli bene!-
-Come farà a rispondere? E perché miagola?- chiese irritato Draco, scrutando la palletta di pelo che gli si era proprio messa davanti, aveva smesso di miagolare.
-Oh bene ha scelto te come padrone! Il miagolio è come un sensore quando percepisce una voce che lo calma il proprietario di essa sarà inevitabilmente il suo padrone.- Draco la guardava stranito, non voleva quella cosa nera intorno! Quella intanto si era accucciata sulla sua spalla cercando il calore sul collo di lui. Hermione sorrise dolcemente verso quella piccola creaturina, per un attimo lo sguardo scivolò su biondo che se la stava mangiando con gli occhi.
Eloise riportò su di se l’attenzione -per le risposte, basterà farle una domanda ben mirata e quella ti risponderà con la mia voce, fino alla fine delle tre prove dovrete portarlo con voi, attraverso di essi posso verificare il vostro andamento, inoltre alla fine del torneo potrete tenerlo con voi quindi dategli il nome che più vi piace.-
Eloise si avvicinò ad una vetrina piena di trofei l’apri e con un incantesimo non verbale tirò fuori da quella marmaglia di trofei polverosi una bottiglia di vino elfico. La McGranitt fece apparire dodici bicchieri di cristallo che distribuì ai ragazzi
-Ma preside!-la stava incalzando Hermione ma con uno sguardo Minerva la zittì
-Alzate i calici-
Tutti ubbidirono e il vino venne servito in quantità minori agli alunni e maggiori alle due donne.
-Facciamo un brindisi all’apertura del torneo e che vinca il migliore!-
Dopo un po’ l’aria tesa era scivolata via e tutti si stavano godendo una meritata chiacchierata, Hanna Abbott chiaccierava con Cho mentre Luna esasperava la McGranitt sull'esistenza dei Gorgosprizzi, Zacharias Smith ascoltava il discoso cercando di non ridere, Eloise stava cercando di sollevare il morale a Neville che non siera tanto ripreso dalla notizia "Domande di Pozioni".
Perfino Harry si era perso a chiacchierare con Blaise e Theo, mentre Hermione intavolava una diatriba con Malfoy.
-Ah Signorina Bowman!- ad Harry si era accesa una lampadina
-Chiamami Eloise- il ragazzo annuì e continuò
-Eloise, ma cosa si vince in questo torneo?- tutta l’attenzione dei presenti tornò su di lei perfino la McGranitt la guadava curiosa, nemmeno lei lo sapeva.
Eloise sorrise dolcemente e poi enigmatica rispose
-La realizzazione di un Desiderio-









Angolo Autrice!
Spero che vi sia piaciuto!
Grazie a tutti quielli che leggono in silezio, chi recencisce e chi l'ha inserita tra preferite e seguite!
Al prossimo capitolo!

Marty

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8
 
 
 
 
 
Erano passati già tre giorni dalla comunicazione dei concorrenti e la prima prova si doveva solo comunicare il giorno in cui si sarebbe tenuta la prima prova.
-Un attimo di attenzione prego- la McGranitt portò su di se tutta l’attenzione dei ragazzi
-Ieri sera è stata decisa la data in cui si svolgerà la prima prova, tutti sono stati concordi per il 25 di Giugno. Com’è avvenuto per la Coppa Tre Maghi, la prova si svolgerà al campo da Quidditch quindi comunico che tutti gli allenamenti e partite da domani saranno sospese per quest’anno!- un brusio indignato si era alzato nella sala ma fu fermato dalla voce ferma e inequivocabilmente severa della preside -Silenzio! Un torneo è pur sempre un evento, avremo il nostro spettacolo statene certi!- l’indignazione era sparita, ma la curiosità serpeggiava tra gli studenti, che prove affronteranno i candidati? Saranno in serio pericolo? Si scontreranno tra loro?
 
 
***
 
Due giorni prima della prova
 
 
-Eloise-
-Minerva- la giovane si accomodo sulla poltrona posta davanti alla scrivania della preside. Questa la scrutava cercando di percepire le intensioni della diciassettenne.
-Non abbiamo avuto modo di parlare molto! Come sta Sidus? Vi tenete in contatto?- chiese la preside cordiale
-Non è facile tenersi in contatto, l‘ultima volta che l‘ho sentito stava andando in Norvegia- rispose Eloise pensierosa
-Non riesci a sentirlo da così lontano?-
-No, posso sentirlo se si avvicina alla Scozia, posso percepirlo perfettamente, ma sa che non può venire qua!- fece una breve pausa e poi riprese
-Non posso proprio portarlo qui?- chiese speranzosa
-Eloise, ne abbiamo già parlato! creerebbe il panico tra gli studenti!-
La razza sbuffò sonoramente -Sai che mi manca tantissimo, io ho bisogno di lui!-
-Non fare la bambina capricciosa! Sei un adulta e come tale ti devi comportare! Poi ora sei organizzatrice e giudice di un torneo!-. 
La preside sospirò e si accasciò allo schienale della poltrona.
-che hai intensione di fare?- chiese diretta la preside, Eloise sorrise cordiale -non ti fidi di me?- chiese questa facendo la finta offesa
-sai che non è questo il problema- la rimproverò risoluta -voglio sapere del premio finale, cosa significa “la realizzazione di un desiderio”?-
-Che ne dici di parlarne davanti ad una bella tazza di te?-
Con un cenno di bacchetta fece apparire la e tazzine e la teiera, poco dopo, giusto il tempo dell’infusione, le due donne stavano silenziosamente sorseggiando il loro te.
-ti ho mai parlato del mio ultimo viaggio in Norvegia?-
La preside scosse la testa e la giovane continuò
-Sono partita con Sidus, alla volta della Norvegia a Settembre dell‘anno scorso. Mi avevano comunicato che vi erano stati trovati dei resti antichi celtici che i babbani non avevano potuto scovare perché nascosta da barriere magiche- fece una pausa per sorseggiare il suo te.
-Sai qual è il mio compito e non mi dilungherò troppo sul mio lavoro, ma studiando i diversi reperti e continuando a scavare abbiamo trovano una specie di tomba. Sulle pareti vi erano geroglifici risalenti a molto prima di Merlino e Morgana. Maghi ancora più antichi ci avevano lasciato in eredità degli incantesimi perduti da tempo- Eloise abbasso lo sguardo sulla sua tazzina, osservò il liquido ambrato per qualche istante prima di essere riportata alla realtà dalla voce di Minerva -che cosa hai trovato?-
Eloise alzo gli occhi azzurri nei suoi nocciola -cosa sai dell’incanto Fila Amonis?-
La preside si pose meglio sulla scrivania
-Eloise che cosa hai fatto?-









Angolo autrice!
Capitolo un pò corto ma ci permette i sapr un pò di più della bella e miserios Eloise! 
Spero che vi sia piaciuto!
Al prossimo capitolo!!

Marty

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9 


 
 
Cinque giorni dopo l’estrazione
 
 
“La realizzazione di un desiderio”? che diavolo significava? Tutti se lo erano chiesto ma nessuno aveva potuto chiedere informazioni perché Eloise Bowman sen era letteralmente svignata con poche scuse banali.
Prima di sparire aveva lasciato a ogni ragazzo uno Skerblack, quindi adesso per Hogwarts si vedevano svolazzare questi piccoli esserini affianco ai loro padroni.
-Dai Herm andiamo a magiare!- Harry si lamentava tenendosi lo stomaco brontolante.
Si trovavano in biblioteca ormai da tre ore. Hermione si era ostinata a inculcare almeno le nozioni base a un povero Neville preoccupato
-Harry ha ragione! Anche se andassimo avanti non assimilerei più nulla!- 
Hermione, sbuffò sonoramente ma acconsentì alla richiesta degli amici.
Si può benissimo dire che si era formato un nuovo trio con l’entrata in scena di Neville, Ron si sentiva un po’ in disparte e amareggiato perché i suoi due migliori amici passavono svariate ore soli con Paciok a parlare della prova.
Questo accadeva un po’ a tutti i concorrenti, perché gli era stato proibito di parlare delle prove davanti a terzi, quindi spesso si ritrovavano a confabulare in disparte.
-Secondo voi che avrà voluto dire con “la realizzazione di un desiderio”?- 
-Non ne ho idea Herm!- rispose Neville scotendo la testa. Erano in sala comune a godersi un po’ di pace, da quando era iniziata  la preparazione al torneo i rapporti tra di loro erano nettamente migliorati, certo Hermione aveva sempre aiutato l’amico ma adesso erano anche diventati più uniti e spesso si lasciavano andare a confidenze.
-Domani farò delle ricerche in biblioteca magari scopro qualcosa ma per il momento credo che mene andrò a dormire!- schioccò un bacio sulla guancia del giovane e si congedarono.
 
 
Il giorno seguente Hermione si era recata in biblioteca come previsto.
Aprì la grande porta, salutò la bibliotecaria e cominciò a vagare fino alla sezione “Desideri”.
Nonostante le continue ricerche non aveva trovato molto, alcune tecniche di realizzazione erano obsolete, altre macabre o ineffettuabili.
Voleva trovare assolutamente qualche indizio non le piaceva non sapere, perfino durante la ricerca degli Horcrux Silente le aveva lasciato degli indizi su cui lavorare.
Sbuffando, prese un altro libro, si sedette a terra a gambe incrociate. Apri il volume polveroso e vi trovò solo pagine bianche, per un attimo le ricordò il diario di Tom Riddle, schifata da quel pensiero allontanò da se il volume come se si fosse scottata.
-La Granger che allontana un libro schifata?- Malfoy soggiunse con cipiglio incuriosito
-Non che ti riguardi!- sentenziò lei alzandosi e sgranchendosi in un po’, Malfoy afferrò il povero libro abbandonato e l’apri, le pagine erano bianche,lo sfoglio fino ad arrivare alla prima pagina
-Tu che sfogli pagine vuote, in cerca di una risposta. Domandami ciò che vuoi sapere ed io telo dirò- lesse a voce alta. Hermione si era avvicinata cauta, restando comunque a debita distanza da Draco.
Afferrò il libro e la scritta comparve -Funziona solo con i puro sangue dunque!- 
Malfoy le strappò il libro di mano e lo lascio cadere su un tavolo li vicino. 
-a che ti serve quel libro? -
-Non ti riguarda!-
-oh invece si!-
Draco l’afferrò per i fianchi e l’alzò facendola sedere sul tavolino, in modo che potesse guardarla dritto negli occhi
-ora mi dici quello che stavi cercando- lei spostò lo sguardo verso la finestra,non voleva guardarlo negli occhi era convinta di vederci l’odio, il disprezzo e indifferenza. Non voleva, le mani di lui erano ancora su sui fianchi a imporle la sua presenza, era diventata rossa e il cuore non smetteva di battere.
-Grager- un sussurro lieve le accarezzò le orecchie, volto lo sguardo verso il biondo, questo le accarezzò la guancia dolcemente. Lo sguardo languido brillava di soddisfazione sotto la frangetta spettinata.
Piano si avvinò a lei, accarezzò per un attimo le labbra di Hermione, voleva che lei si rendesse conto di ciò che stava succedendo, lui la desiderava fino altro stremo, avrebbe fatto di tutto pur di averla.
Hermione era incantata dal fascino del ragazzo che le si avvicinava, inconsciamente porto le mani ad accarezzare il petto di lui, finalmente le loro bocche si raggiunsero.
Fu un bacio lieve ma intriso di aspettative, Malfoy le mordicchiò le labbra e gliele leccò chiedendo accesso, lei si lasciò andare, spengendo il cervello.
Il bacio parve durare ore, quando si allontanarono un po’ Draco parlò
-Ora mi dici che cercavi?-
-Come realizzare un desiderio-
-Scommetto che non hai trovato nulla!-
-Già. Poi mi è capitato di trovare quel libro!- indicò il volume poco distante da loro.
Draco si allungò e prese il libro, lo riapri alla prima pagina e la frase che vi aveva letto prima riapparve
-perfino i libri sono razzisti- gemette Hermione guadandosi uno sguardo divertito di Malfoy, che intanto aveva recuperato inchiostro e piuma per scrivere la domanda “Esiste un incantesimo che permette di realizzare un desiderio?” L’inchiostro fu assorbito dalla pagina e comparve la risposta, proprio come il diario di Riddle pensò inorridita la riccia.
Il libro citava
 
“Antica magia celtica
 
Nome incantesimo: Fila Amonis
Formula: Expectto Amos
Movimento: Mezzo giro di polso e colpire
Effetti: Sconosciuti
 
Questo incantesimo è molto antico e in disuso da qualche tempo, per questo si sa poco, i suoi effetti sono sconosciuti perché il mago che attua tale incantesimo potrebbe perdere la vita nell’intento.
Questo incantesimo prosciuga molte energie. Vivamente sconsigliato a chi ha poca determinazione e sicurezza, ma anche poco potere magico.”









Angolo Autrice!
Che vene pare? vi ho incuriosito? Spero di si!!! Che succede tra Herm e Draco? sarà una pace duratura o solo quella prima della tempesta? Lo scoprirete presto XD
Dtemi cosa ne pensate,ogni recensione positiva o negativa e ben accetta! grazie a tutti quelli che leggono in silenzio, chi recencisce e chi ah inserito la storia tra preferite e seguite!
Al prossimo capitolo!!!

Marty

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10


 
 
Il giorno della prima prova giunse in fretta senza che gli studenti ansiosi ed eccitati si accorgessero del passaggio dal giorno alla notte.
Il campo da Quidditch era stato trasformato in un labirinto di pietra.
Ogni ragazzo era stato posto davanti alla sua entrata, da li sarebbero partiti e effettuato il loro percorso.
Intanto che gli altri studenti si sistemassero sugli spalti la Mcgranitt cercava di circuire la Bowman
-Eloise!-
-No Minerva!- rispose la bionda acida, la preside stizzita incrociò le braccia al petto
-Metterai i miei studenti in pericolo!-
-Questo non è vero! E lo sai! Lo faccio per loro!- Minerva sospirò pesantemente, era inutile discutere con quella testona, nonostante l’età era una persona saggia, forte e coraggiosa. La guerra aveva segnato tutti, lei aveva perso la sua famiglia e il suo unico amore. Ora ripone nei ragazzi la sua completa fiducia, la preside capiva che in loro rivedeva la se stessa di poco tempo fa.
-Ti assicuro che se non funzionerà-
-Funzionerà!- Eloise l’aveva interrotta di nuovo. Sorrideva. Era serena, la sua anima si stava risollevando e la donna sperò vivamente che il piano funzionasse.
Una volta arrivate al campo da Quidditch diede istruzioni hai concorrenti per sistemarsi hai propri posti, poi si ricolse verso la platea di studenti emozionati e curiosi.
-Benvenuti alla prima prova del torno!- la voce squillante riecheggiò 
-La prima prova si svolgerà nel labirinto delle domande e azioni! Sicuramente capirete guardando i vostri compagni! Bene iniziate!- diede inizio alla prova facendo apparire dalla punta della bacchetta una luce verde che volando nel cielo scoppiò in tanti piccoli frammenti di luci colorati.
I concorrenti si mossero all’interno delle mura, qualcuno già si era fermato per rispondere alle domande o eseguire determinate azioni.
Hermione Granger invece era ferma al punto di partenza fissando il grande specchio che gli era apparso davanti.
Una figura femminile le aveva fatto una richiesta ben precisa, non voleva utilizzare il suo Miu, lo Skerblack ch che gli aveva dato la Bowman, voleva arrivarci da sola. Era una ragazza intelligente e sicuramente avrebbe trovato la risposta.
-potrebbe ripetere la fase per favore- chiese Hermione gentilmente e la figura nello specchio sorrise e ripeté la frase.
-“fuori è un giorno fragile, ma tutto qui cade incantevole, come quando resti con me”* dimmi il nome della persona a cui hai pensato ascoltando questa frase- la figura femminile si adagiò meglio nello specchio, credeva che la ragazza ci mettesse molto tempo. Intato dagli spalti gli amici la guardavano preoccupati, che fosse in difficoltà? Solo Ron attento alle espressioni aveva intuito qualcosa. Si alzo in piedi e prese fiato –Si sicera con te stessa!- gridò questo facendo voltare tutta la scuola e la ragazza stessa che lo guardava stizzita, sapeva quello che doveva dire anche se non voleva ammetterlo era diventato importante per lei. Nonostante il fastidio sorrise all’amico e si rivolse allo specchio 
-Daco Malfoy- lo specchio si aprì e lei finalmente fu libera di passare e proseguire la prova
-aspetta!- lo specchio le stava allungando una pietra, Hermione la guardo interrogativa così che la donna potesse spiegarle –Durante il tragitto dovete raccogliere degli oggetti, questo è tuo- Hermione prese la pietra che al suo tocco cambiò colore in argento.
Senza soffermarsi troppo sul cambiamento della pietra la infilò in tasca e continuò il suo cammino ma ancora una volta venne fermata da quella creatura –Mi troverai più avanti, li c’è qualcuno che ha bisogno di te come tu di lei- detto questo finalmente lo specchi sparì
 
 
 
-Maledizione!- biasciava infastidito Malfoy davanti a quello specchio, non voleva dirgli ne la domanda ne l’lazzi che avrebbe dovuto svolgere semplicemente aveva risposto “Quando quella persona arriverà avrai le tue risposte”.
Malfoy continuava a camminare nervoso pensando ad una soluzione, non vi erano vie di uscita ne strade traverse, la Bowman era stata chiare se si arriva ad una domanda o azione solo da li si può andare avanti.
-Che diavolo devo fare?- disse irritato, più rivolto a se stesso che a qualcuno in particolare
-credo che ti serva io!- Hermione sbucò da un angolo sorridendo
-Che ti ridi Granger?-
-Sei di ottimo umore vedo- costato la ragazza continuando a sorridere, guardò per un attimo lo specchi e questo le sorrise, Hermione arrossì leggermente a Draco non passò inosservato.
-Che c‘è Granger tela fai con lo specchio?- chiese lui irritato, il sorriso di Hermione si spense ed assunse un espressione seria
-No idiota! L‘ho già incontrato, mi aspettava.-
Lo specchio si mise in mezzo alla discussione dei ragazzi dandogli indicazioni -prendetevi le mani e ripetete tre volte questa frase- i ragazzi un po’ titubanti ubbidirono, la figura femminile sparì dallo specchio lasciando il posto alla frase -“L‘unica Ambizione che hai è stare in piedi, con un suono in testa che buca i pensieri“ **- una volta ripetuta la frase per tre volte la donna riapparve sorridendo -Infilate le vostre mani in me e trarrete il vostro oggetto, non scindete la vostra unione-
I ragazzi erano combattuti -Perché?- chiese ad un tratto Draco fissando lo specchio, quella non rispose e si volse verso Hermione, Draco fece lo stesso -C‘è qualcosa che devo sapere?- 
-Nulla di importante!-
-Granger?- Hermione si volse verso il ragazzo ma questi non gli diete tempo di parlare che subito la baciò.
Fu solo un bacio a stampo ma riempì la ragazza di gioia
-Non farci l‘abitudine!-ringhiò lui tra l’imbarazzato e l’arrabbiato.
La sfera dei sentimenti di Draco era in tumulto, reagiva d’istinto quando invece riteneva più saggio ragionare sulla questione e capire cosa voleva e cosa poteva fare per ottenerla.
-Inserite le vostre mani- Lo specchio riportò su  di se l’attenzione, i ragazzi la guardarono e sospirando toccarono lo specchio, la superficie in apparenza vitrea era solo uno strato di acqua. la superficie si increspò e bloccò le loro mani all’interno dell’oggetto, qualche secondo dopo qualcosa fini nello loro mani e furono liberi di uscire dallo specchio.
Hermione aveva una carta, sembravano le ciccorane ma in questa c’era disegnata un medaglione ovale con rifiniture d’oro, al centro vi erano due spade in crociate con la punta verso il basso.
“Ciondolo di San Nicola” così citava la carta, sotto l’immagine vi era un annotazione “ti aiuterà a trovare la verità”.
Anche Draco aveva avuto una carta questa era denominata “respiro dell‘angelo” nel rettangolo sotto vi era un angelo ad ali spiegate, la mani congiunte al petto e il soffio verso di esse. Sotto l’immagine la citazione dichiarava “Potrai aiutare  con lacrime sincere”.
I due si guardarono e si scambiarono le carte
-Non capisco- disse pensierosa Hermione
-Wow finalmente abbiamo trovato qualcosa che non capisci!- ironizzò Draco ma Hermione non raccolse la sfida
-Tranquillo furetto lo capirò presto!- gli riconsegnò la carta e si riprese la sua
-Ci si vede!- lo salutò allontanandosi versolo il passaggio che era apparso dietro Malfoy, intanto si era averpo un altro passaggio per lui.
Non capisco, osservava la sua carta, cosa ci dovrei fare con questa carta? Lacrime sincere poi! I Malfoy non piangono e non amano penso amaro, io non amo i suoi occhi, io non amo l suo profumo, io non amo la sua voce, io non amo il suo orgoglio, la sua testardaggine, la sua dolcezza, la sua gentilezza, io non AMO la Granger! Infilò con rabbia la canta nella tasca e prosegui il suo cammino.







* Subsonica - Incantevole
** Subsonica - Ratto

Angolo autrice!
Eccomi qui!!! finalmente sono riuscita apostare il decimo capitolo! Ditemi che ne pensate, ringrazio tutti quelli che recensiscono, che seguono la storia e chi legge in silenzio! Alla prossima!

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Cap. 11







 

Mentre tutti cercavano più o meno di affrontare le loro prove un piccola palla rossa esplose nel cielo. Qualcuno si era ritirato pensò Harry proseguendo per la sua strada una muro ricoperto di edera gli sbarrava la strada lo toccò e questo divenne uno specchio. Una giovane donna gli apparve sorridente “Un canto soave sale dall’acqua inquieta, tu giovane amico, ai bisogno di loro per un ingrediente speciale che solo nel l’acqua puoi trovare” Harry lo scrutò, cosa c’era nell’ acqua? Parlava del lago o del mare? Un canto che sale dall’acqua inqueta…umh rimurginò.
Una pacca sulla spalla lo riportò con i piedi per terra, luna gli sorrideva serena –Ciao Harry, come sta andando?-
-Bene ho preso già due oggetti ora sono alle prese con un indovinello- scollò le spalle, poi gli venne in mente un piccolo particolare
-Tu sei di Corvonero, potresti risolverlo tu l’indovinello?-
Luna sorrise –No Harry, la risposta la sai già dopo tutto le hai affrontate al torneo tre maghi- gli fece l’occhiolino e sene andò saltellando.
Harry dal canto suo non aveva capito nulla –Torneo tre maghi?- si volse verso lo specchio dove la giovane donna gli sorrideva ancora, si prese ad osservarla meglio, ‘immagine era in binaco e nero quindi non poteva definirne i colori ma qualcosa saltò subito alla sua attenzione, aveva la pinna! Sorridente rispose Scaglie della pinna di Sirena, la giovane spari aprendo un varco al centro di esso vi era una carta.
Vi era raffigurate delle scaglie di sirena e sotto citava “trovale e la via ti sarà svelata”
 
 
Hermione camminava a bacchetta sguainata lungo il tragitto per lei designato, le pareti marmoree di quel maledetto labirinto la confondevano.
Almeno non è come i tre maghi pensò con più sollievo, ad un tratto un fruscio attirò la sua attenzione, l’edera che pigramente increspava i muri si stava muovendo in direzione di una parete completamente bianca.
Non era come le altre, sembrava un pezzo nuovo all’interno del puzzle, si avvicinò cautamente mentre l’edera si impadroniva di essa disegnando il contorno di un viso, poi gli occhi, le labbra e il naso, aveva davanti a se il suo ritratto.
Con coraggio sfiorò qualche foglia e l’edera sparì nel nulla. Toccò il muro ma non successe nulla provò a bombardarlo ma niente quel muro non si spostava.
Si sedette con la schiena sulla parete ed attese magari sarebbe successo qualcosa “amami” si volse di scatto a non c’era nessuno, guardinga si alzò e perlustrò la zona ma nulla non cera nessuno “amami” di nuovo, la voce roca era più forte, tornò alla parete ma questa non c’era, fece qualche passo avanti e la voce risuonò ancora “amami” davanti a lei comparve Malfoy i due si guardarono spaesati, “amalo” ripeteva la voce, lei si guardava in torno circospetta, Malfoy la guardava interrogativo.
Lui non sentiva quella voce, quella era solo per lei.
Tra loro comparve qualcosa di terrificante, un serpente enorme con occhi rossi che li scrutava, Hermione già con la bacchetta in mano era pronta al combattimento ma si ritrovò a correre a perdifiato trascinata via da Malfoy –Che hai in quella testa mezzosangue?- la rimproverava, intanto il grosso serpente li seguiva, ma lui pensava solo alla mano di lei, morbida e calda, doveva concentrarsi o sarebbero morti!
Corsero ancora più di una volta il serpentone li aveva raggiunti ma un incantesimo bene assestato dalla Granger gli fece guadagnare tempo.
 
Dopo diverso tempo una porta si materializzò davanti a loro senza pensarci due volte la oltrepassarono richiudendola velocemente.
Ansanti si sedettero a terrà
-ci è andata bene- disse lui
-già- lei lo guardo per un secondo e poi cominciò a ridere e lui con lei
Era bellissima mentre rideva, con quel rossore sulle guance dovuto alla corda e al riso incontrollato, la baciò.
Un baciò, il baciò e un gesto d’affetto è la dimostrazione di qualcosa e quello che sussegue un bacio può essere positivo o negativo, in quel caso fu positivo, Hermione non si sottrasse e ricambiò con vigore, l’adrenalina che scorreva in loro li aveva aiutati a sbloccarsi. Carezze, respiri e sospiri soffocati da baci ardenti li accompagnarono ad unirsi su quel prato.
A compimento di tale atto una luce bianca usci dai loro abiti e si poggiarono sui loro petti rivelando due collane, per lei verde smeraldo per lui roso rubino.
Due collane per due persone unite da l’incantesimo più forte al mondo.
L’amore.
 
 
Qualche ora dopo la prova finì.
-ecco chi ha superato la prova!- Bowman schioccò le dita e le porte delle stanzette si aprirono i primi ad uscire furono Malfoy e la Granger si susseguirono Potter, Paciock, Lovegood, Nott e Abbott –Congratulazioni ragazzi!- si complimento la Bowman e con un gran sorriso li raggiunse
-Avete raccolto oggetti e carte giusto?- i ragazzi annuirono
-Bene, sulle carte vi è quello che dovete cercare gli oggetti vi aiuteranno per la prova finale, si avete capito bene la seconda prova sarà una caccia al tesoro e dovete trovare almeno due oggetti altrimenti verrete squalificati- Sorrise ancora
-E io come lo trovo lo spirito dell’arcangelo?-
-Tranquillo Malfoy, sarà lui a venire da te- la donna sorrise e prima di congedarsi di disse –la seconda prova si svolgerà il 25 febbraio alle 8.00, preparatevi perchè non sarà facile!-






Autrice!
Lo so è un pò corto ma sono a corto di forze e visto che non pubblicavo da molto ho deciso di pubblicarlo così com'è!
alla prossima! *_*

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Cap. 12







Un mese, un mese esatto e la seconda prova avrà inizio.
La prova consisteva in una caccia al tesoro, era una cosa facile, il problema, però stava come procurarsi diversi oggetti che i ragazzi dovevano procurarsi.
Si erano riuniti tutti in Biblioteca per discuterne.
-Allora, mettete le vostre carte sul tavolo- Disse Hermione tirando fuori le sue e poggiandole sul tavolo, in totale erano diciassette carte, Harry, Draco e Hermione avevano trovato tre carte mentre gli altri due, alcuni avevano ricevuto le stesse carte.
-Io e Neville abbiamo entrambi Pianeta Blu e scaglia di Sirena- costatò Harry, Luna rispose prontamente 
-Quindi solo uno di voi passerà alla terza prova- l’aveva detto in un modo così spensierato che credevano stesse scherzando ma Hermione confermò la sua teoria –Ha ragione, io e Hanna dobbiamo trovare la spada della verità, Luna e Nott la lacrima di centauro, e sempre Hanna con Draco l’anello floreale. Non sarà per niente facile- sospirò la riccia scuotendo la testa.
-Questo significa che ad affrontare la prova finale saremmo in tre o quattro- disse Malfoy, tutta la sua attenzione ora era su di lui –Ma il problema più grande è come prendere determinati oggetti, Potter è in svantaggio per un oggetto, a esempio- disse ghignando
-Perché?-
-Si dia il caso, Potter, che l’unico Pianeta blu esistente, si trovi a casa mia e poiché il torneo si svolge presso i territori di Hogwarts, è impossibile che tu possa prenderlo-
Harry strinse i pugni, era in svantaggio davvero, gli dispiaceva per Neville e Hanna, ma doveva assolutamente vincere per sbattere in faccia a Malfoy che anche quello stupido oggetto lui sarebbe andato avanti comunque.
Hermione pensierosa si chiedeva, perchè gli fossero stati dati proprio quei oggetti, se era vero quello che diceva Draco, bè non aveva senso per il gioco.
Mentre pensava, stava giocando con la collana che aveva appeso al collo, non l’aveva tolta da quando era comparsa al suo collo, un po’ perchè le dava sicurezza e un po’ perchè quando la toglieva, cinque minuti dopo sela ritrovava al collo.
-Bella collana Hermione, dove l’hai presa?- Hanna la riportò alla realtà e un po’ rossa in viso rispose l’ho trovata nel labirinto, Che fortuna pensò la Abbott ma non le sfuggì il ghigno di Malfoy.
-Tornando a noi- cominciò Nott –Dove li troviamo questi oggetti?-
-Bella domanda del cazzo, Theo!- Draco non si smentiva mai.
 
 
****
 
 
Niente da fare, in biblioteca non avevano trovato niente di utile, i professori non volevano digli nulla, non si scucivano per niente, la Bowman li evitava come la peste e quando riuscivano a placcarla questa, sorrideva e sviava, mancavano poco meno di dodici ore alla seconda prova e loro erano nel panico più totale.
La sorpresa arrivò da Piton che mandò un bigliettino hai ragazzi, che si riunirono nell’ufficio di Piton verso mezzanotte.
-Non crediate che vi abbia fatti venire qui per aiutarvi in qualche modo- cominciò il professore mantenendo la solita voce pigra e incolore di sempre –Vi ho fatto riunire solo per dirvi che alcuni oggetti non sono così difficili da trovare- qualche secondo di silenzio ed apparve la McGranitt, i ragazzi fecero un passo indietro -Severus- salutò con un cenno del capo
-Ragazzi tornate nei vostri dormitori immediatamente!- questi ultimi si dileguarono all’istante lasciando il campo di battaglia tra Piton e Mcgranitt.
-Grazie, Severus-
L’uomo alzò le spalle e si ritirò nelle sue stanze.
 
I ragazzi sulla via del ritorno camminavano in silenzio, 
-Perchè Piton ci ha chiamati?- Neville non ottenne nessuna risposta soltanto un lungo silenzio
-Ma certo!- tutti si voltarono verso Hermione, che li guardava entusiasta 
-Alcuni oggetti sono ingredienti per alcune pozioni!- tutti si illuminarono di gioia, e carichi più che mai si diviserò per tornare ai loro dormitori.
Draco prese il braccio di Hermione prima che si allontanasse, la guardò intensamente, sembrava quasi che le stesse accusando di qualcosa, aspettò che tutti sparissero per poter stare da solo con lei.
Dal giorno della prima prova non aveva più avuto occasione per stare insieme, avevano creato un gruppo, una comitiva con gli altri partecipanti ed erano anche affiatatati.
Certo Harry e Draco non è che andavano d’amore e d’accordo, ma cercavano di contenersi altrimenti Hermione li avrebbe schiantati.
-Che c’è?- La mora lo guardava curiosa, lui la sospinse in un’aula vuota che sigillò, così che nessuno potesse sentirli.
-Che hai Granger?- chiese subito il ragazzo che con passi veloci si avvicinava arrabbiato, ma perchè era arrabbiato?
Non le concesse il permesso di parlare che subito si sospinse su di lei abbracciandola stretta e baciandola con ardore tale da soffocarla, la riccia riuscì a girare la testa e mentre affannosamente riprendeva il fiato, il ragazzo di allontanò da lei. Si sentiva tradito. La guardava mentre lei ansimante un po’ tremava. 
Era sbagliato baciarla senza il suo volere, era sbagliato desiderare abbracciarla, era sbagliato il suo desiderio di toccarla, era sbagliato il desiderio di averla contro di se di possederla come quella sera di un mese fa?
Era passato un mese e lui la voleva, era passato un mese e di lei sentiva ancora il profumo, era passato un mese e di lei desiderava tutto non solo il corpo ma anche il cuore e l’anima.
Hermione lo guardava, il suo corpo era scosso da piccoli brividi e nei suoi occhi poté leggere il dolore, la frustrazione e il dubbio, senza esitazione si avvicinò a lui e accarezzandogli il viso pallido gli disse –Nessuno mi aveva mai lasciato senza fiato- e lo baciò. Come lui prima aveva baciato lei, piano trovarono il ritmo e si unirono in una danza antica ed eccitante, che li vide uniti ancora.
 
****
 
Il giorno seguente alle otto in punto Eloise entro nella sala dei trofei, i ragazzi erano già lì.
-Bene ragazzi, come vi avevo accennato, la seconda prova sarà una caccia al tesoro, i vostri Skerblack vi daranno degli indizi per trovare il vostro oggetto. – Le piccole palle di pelo volavano in giro per la sala giocando tra loro, Hermione si fermò a scrutare il suo Miu che si girò verso di lei e subito le andò incontro, si rannicchio sulla sua spalla a contatto con il suo collo, solo quello di Draco fece lo stesso ma lui non l’aveva minimamente preso inconsiderazione.
Ottimo penso la Bowman sorridendo –Alcuni oggetti saranno difficili da trovare, se un vostro compagno ha già preso quell’oggetto e uno di voi ha la stessa carta questa brucerà, in questo modo dalla sfida avremo soltanto quattro vincitori, che proseguiranno alla terza prova- i ragazzi si guardarono sorridenti e combattivi, nessuno si sarebbe arreso.
-Inoltre lavorerete a coppia, siete setto quindi un gruppo sarà da tre. Le coppie sono, Potter e Lovengood, Malfoy e Granger, Paciock, Nott e Abbott lavoreranno insieme- Detto questo li guido fuori dal castello e al centro del giardino vi trovarono un grande tendone dentro c’erano tutti gli studenti –La prova comincia!- alzò la bacchetta, e come per la prima prova, sparò in aria una luce verde che esplodendo, si riverso in celo sotto forma di piccole luci colorate.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Cap. 13
 





 
Harry corse immediatamente verso l’interno del castello.
Già dalla sera prima aveva deciso di cominciare con la raccolta degli oggetti che si trovavano all’interno del castello.
Si diresse nella dispenda di Piton, dove teneva gli ingredienti e cercò le scaglie di sirena.
Non fu facile trovarle, non c’erano etichette sulle boccette e alcune erano anche nascoste dietro ad altre dopo un quarto d’ora riusi a trovarle nel ripiano più in alto.
Apri il barattolo e prese un paio di scaglie tirò fuori un sacchettino e v’inserì anche la carta che prese fuoco non appena tocco le scaglie, un po’ preoccupato si chiese se Hanna le avesse trovate prima di lui, le carte si estinse e non accadde nulla, decise che ci abbia pensato dopo, usci dalla dispensa consulto Jas, lo Skerblack.
-I pianesi si trovano in cielo, tu dove vai a vederli?- gli chiese l’esserino che rendendo Harry eccitato stava per correre diretto verso la torre di Astronomia, poi si ricordò di aver lasciato indietro Luna così con un patronus le comunicò la sua suo posizione, questo la raggiunse ed entro nella dispensa di Piton, ne usci poco dopo con le lacrime di centauro.
-Come hai fatto?- 
-Un semplice Accio, Harry-
Quello sorrise –Hai ragione! Accio Firebolt!- qualche minuto dopo la scopa era davanti a loro, vi salirono e vi diressero alla torre di Astronomia.
-Luna ma quando hai preso la lacrima ti è bruciata la carta?- le chiese una volta scesi dalla scopa
-Si, credo che sia tornata dalla Bowman-
-In che senso tornata?-
-E’ lei la creatrice, tutto torna a lei Harry- disse come se fosse la cosa più semplice del mondo –Cosa stai cercando?- Harry stava ribaltando sedie, cucini e tavoli, quando apri un armadio delle boccette cederono a terra, i contenuti si mescolarono e vene spuntò una pallina blu.
Mentre Luna risistemava con un cenno di bacchetta la stanza, la carta di Harry non bruciò, quindi non era ciò che cercava, la infilò in tasca e Jas gli disse –Come guardi i pianeti tu?- Harry non capiva se lo voleva aiutare o se lo stava pendendo in siro, Luna, però si era avvicinata al telescopio e stava guardando il cielo, Harry fece lo stesso e vide la luna blu!
-Non è possibile- sussurrò
-Perché no?- guardò Luna e poi il pianeta, che stava succedendo?
Istintivamente allungò la mano verso il satellite e al polso gli comparve un bracciale con una pietra blu attaccata, prese la carta e questa bruciò.
Alzò lo sguardo verso il cielo e la luna era tornata bianca.
-Non farti troppe domande Harry, Andiamo devo trovare il mio oggetto-
Salirono sulla scopa e si diressero verso la capanna di Hagrid.
 
 
Nel Frattempo il gruppo da tre litigava su che cosa doveva cercare.
-Iniziamo dalle mie!-
-No dalle mie!-
Neville ignorava i compagni e osservava le sue carte cercando di capire come trovarle, dopo un po’ si alzò in piedi e si diresse dagli altri due.
-Smettetela di litigare! Non è il momento!- le carte presero fuoco –Bene siamo fuori gioco Nott! Hanna sei l’unica che ha due carte, chiedi alla Bowman se puoi continuare il gioco!-
-Certo che posso!- rispose quella indignata –Credi che non sia capace di farcela Paciock?-
-Non è questo il punto! Il gioco è a coppie!- Nott li guardava divertito, Paciock aveva tirato fuori le unghie –Dovreste sposarvi, sareste una bella coppia!-.
Neville diventò rosso d’imbarazzo e Hanna dall’indignazione.
-Ma sta zitto!- le sue carte presero fuoco e anche lei fu fuori gioco.
 
 
Draco e Hermione, prima di decidere da che parte iniziare chiesero rispettivamente hai loro Skerblack degli indizi, entrambe le palle di pelo risposero –Dove nasconderesti un oggetto per te prezioso?-
-La stanza delle necessità ovvio!- rispose Draco strascicando le parole,
-Andiamo allora! Ci sarà da cercare parecchio li- costatò la Granger.
-Non credo, dopo l’ardemonio, anche la camera dovrebbe essere distrutta -in effetti non ci aveva pensato ma ormai erano davanti alla famosa parete, Hermione sperò vivamente che ci fosse ancora.
Cammino davanti alla parete pensando alla stanza ma nulla, ci provò Draco che penso al suo oggetto da trovare, Anello Floreale.
In vece di una porta si mostro un quadro raffigurante un signore in divisa da Auror.
I ragazzi si guardarono un attimo poi lei si fece avanti –scusi stiamo cercando il ciondolo di San Nicola e l’anello floreale-.
-So cosa cercate- rispose quello muovendo i lunghi baffi che fecero sghignazzare Draco, non passo inosservato, il quadro, infatti, lo fulminò e poi cornò a guardare Hermione –Tu puoi entrare ma tu no giovanotto-
La risata si spense –Perché no?-
-Tu se destinato ad altro- spiegò l’uomo che staccandosi dal muro si apri come una porta e lasciò passare Hermione, che si richiuse alle sue spalle.
-che devo fare?- chiese il biondo.
-Mi devi fornire prova della tua anima- Draco lo guardò confuso non capita, che significa fornire prova della sua anima?
-Draco! Aiutami ti prego! Ahhhhh-
-Hermione- spaventato si guardava intorno, che cose le stava succedendo? La senti gradare ancora e spaventato si abbatte sul quadro cercando di forzarlo ad aprirsi ma non ci fu verso, la ragazza grido ancora, più forte, con più dolore lacerando il cuore di paura e rabbia, doveva fare qualcosa!
Afferrò la bacchetta e iniziò a bombardare la parete e il quadro ma questi ne uscirono sempre illesi, poi le urla terminarono, e preso dal terrore cominciò a tirare pugni verso il quado.
-Apriti Maledetto! Giuro che se gli e successo qualcosa di orribile ti ammazzo!-.
-Ma io sono già morto!-
-Stronzo! Apriti o ti brucio!-
La porta si apri e ne usci Hermione con un anello e un ciondolo.
Draco si accasciò al muro stanco e lei gli si accostò.
-Stai bene?-
-Che domanda del cazzo Granger!- E la baciò fino allo sfinimento.
 
 
Gli altri oggetti non furono facili da trovare ma alla fine riuscirono a trovarli, la spada della verità la trovarono per caso mentre passavano davanti ad una statua che li aveva fermati, posto un indovinello che Hermione risolvé subito. L’opale blu invece lo trovarono incastonato dentro una radice di un albero che si interrava poi nel lago nero, il ciondolo d’ametista la trovarono tra i resti di una statua sull’imitare della foresta Proibita.
Una voce si sparse su tutta la scuola –La seconda prova è conclusa! Passano alla seconda prova Potter, Lovegood, Malfoy e Granger!-.
Mentre tornavano al punto di partenza, un grande applauso accolse i quattro campioni.
-Siete stati bravissimi ragazzi, gli oggetti che avete trovato sono vostri, vi serviranno per la prossima prova. -Eloise si schiarì la voce in modo che tutti potesse sentirla –La terza Prova, la svolgeranno insieme, non avverrà a Hogwarts ma su un altro campo! Tranquilli ragazzi- rise Eloise verso chi si lamentava –Li seguirete dal capannone come oggi!-
Harry la interrompe –Come oggi?-
-Hai presente il sistema di sorveglianza babbano?-
Harry annuì –la stessa cosa!- rise la ragazza prima che Hermione interrompesse il suo sfogo di gioia.
-E dove si svolgerà questa prova?-
-Tranquilla Granger! Non è niente di pericoloso, ti posso dire solo che usciremo dall’Inghilterra- le fece l’occhiolino –Bene, la prossima prova inizia alle 8.00 del 25 Maggio!- La McGranitt attirò l’attenzione su di se. 
-Tutti quelli che hanno partecipato al torneo si avvicinino per favore!-
Con un cenno di bacchetta Vitious fece apparire un piccolo palco, dove la professoressa salì.
-Dichiaro Cho Chang, Blaise Zabini, Zacharias Smith promossi con media per i M.A.G.O scolastica e valutazione dello svolgimento nel torneo con Oltre Ogni previsione.
Dichiaro Hanna Abbott, Neville Paciock e Theodore Nott promossi con media per i M.A.G.O scolastica e valutazione dello svolgimento nel torneo con Eccezionale!- un boato Sali dai ragazzi mente si congratulavano con i fortunati, la preside tornò a parlare –Prima di consegnarvi l’attestato farete un piccolo esame sugli argomenti non trattati nel torneo!- un po’ meno felici ma sempre entusiasti.
-Noi?- chiese la Lovegood -Tranquilla cara voi non sosterrete l’esame perchè terminerete il torneo-
La festa continuò in sala grande e nelle sale comuni.

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Cap. 14



 
 
 
Ancora un mese e il torneo sarebbe finito, si svolgerà il 25 di Maggio e poi ancora un mese di scuola e la scuola sarebbe finita.
Un mese per l’avventura e un mese per addio alla scuola.
Saranno due mesi importanti per questi ragazzi che si accingono ad affacciarsi sulla vita come adulti.
Nessuno sapeva cosa aspettarsi per l’ultima prova, quindi decisero di rilassarsi e di godersi il bel tempo.
Il trio dei Miracoli erano nel giardino a chiacchierare come hai vecchi tempi, non sembrava passato nemmeno un giorno dalla prima volta che si rivolsero la parola. Affiatati come sempre.
-Hey ragazzi!- luna si avvicinò e si sedette a chiacchierare con loro
-Bella giornata vero? Vi va di fare un gioco tutti insieme?-
-Un gioco?- chiesero Ron e Hermione insieme
-Non dirmi che vuoi fare una caccia al tesoro!- la prese a ridere Harry
-No Harry, ma una caccia ai Gorgosprizi!- gli occhi le brillavano dalla felicità, i tre non riuscirono a trattenersi e scoppiarono a ridere, in quel momento arrivarono Draco e Neville che si avvicinarono incuriositi.
Non era strano vederli tutti insieme, spesso e volentieri mangiavano allo stesso tavolo, facevano piccoli party a cui partecipavano anche Ginny, Hanna, Theodore, Blaise, Pansy e Cho.
Da quando, poi era finita la seconda prova, li consideravano il gruppo d’élite di Hogwarts, non che a loro importasse qualcosa, solo i Serpeverde denigravano gli “sciocchi”, come li chiamavano loro, perchè Malfoy, Nott, Zabini e Parkinson facevano già parte d’élite, su questo venivano spesso presi in giro dai compagni.
-Granger!- Questa si girò verso il biondo che la baciò davanti a tutti, si beccò uno scappellotto tanto potente da lasciargli il segno della mano sulla guancia.
-Hermione!- gridarono Harry e Ron spaventati, ma non per Draco, ormai si erano abituati alla sua presenza e al loro rapporto diverso, non sapevano cosa ci fosse tra loro ma qualcosa sospettavano, appettavano solo che lei fosse pronta a parlagliene.
-Brutto stupido furetto!- Grigno quella cercando di toglierselo dai piedi, tutti avevano capito, era lei che non l’aveva capito.
-Dai Herm non picchiarlo!- Neville liberò Draco dalla presa della ragazza che era intenta a graffiarlo.
-Nev ha ragione!- Ron convinto, lei stralunata li guardava tutti, poi le lacrime le vennero agli occhi.
-Voi brutti stupidi!- grido verso gli amici che sela ridevano –Sapevate ma non avete detto mai nulla!-
-Herm calmati- Harry le accarezzò la testa -Ci avevi già detto che ti piaceva Malfoy, non c’è bisogno di nascondere nulla!- Ronald scosse la testa in segno d’assenso.
Erano diventati tutti amici. La guerra, il dolore della perdita, l’odio, il rancore, era stato appianato e anche un po’ sostituito dall’amore.
 
 
 
25 Maggio ore 7.30 Presidenza
 
-E’ tutto pronto?-
-Eloise, non potremmo evitare?-
-No Minerva, ne hanno bisogno e poi Lucius approva!-
-Anche Malfoy? Com’è possibile?-
-Minerva, con l’ascesa di Voldemort ha rischiato di perdere il bene più grande, non può permettersi che stupidi preconcetti rovinino la vita del figlio!-
-E’ maturato-
-La guerra ti porta ha maturare con dolore Min.-
-Hai ragione- fece il giro della scrivania e l’abbracciò, una calda lacrima bagnò il viso della giovane, una sola, le altre le aveva già versate. 
Aveva ritrovato speranza in Sidus, grazie a lui è stata in grado di cavalcare il cielo e scoprire il mondo.
-Posso Portare Sidus adesso?- chiese la ragazza facendo gli occhi dolci.
-E va bene! Voglio conoscere questo Sidus!-
 
 
 
Ore 8.00 Lago nero
 
Tutti gli studenti si riunirono nel capannone, dove avrebbero seguito l’andamento della prova.
I quattro campioni si fermarono davanti alla McGranitt -Eloise?- chiamò la ragazza, usci immediatamente dal capannone –Scusate stavo finendo gli incantesimi- si schiarì la gola –In questa prova verranno usate delle passaporte, una per ogni coppia.
Ricordo che le coppie sono Potter – Lovegood e Malfoy – Granger.
Sarete spediti in un luogo e sarete sottoposti a una prova se la svolgerete in modo efficiente, vincerete il torneo.
In verità, voi avete già vinto il torneo, quelli che sono usciti dal torneo hanno già realizzato il loro desiderio, il signor Paciock ad esempio ha ritrovato il suo coraggio e la sua grinta ed ora e molto felice- Indicò il ragazzo che rosso come un peperone stringeva la mano di un imbarazzata Abbott.
-Avvicinatevi alla passaporte. Dall’altra parte troverete qualcuno che vi attende. Signor Potter ei verrà con me- 
Una gran folata di vento si alzò tra loro, scompigliando i capelli, alzando gonne e, più in la, rompendo qualche albero.
Sidus era arrivato. Era lungo dieci metri, il corpo era ricoperto di scaglie bluastre che con il sole su alcuni punti sembravano viola, il collo era robusto e la testa sembrava enorme, la cosa era sicuramente molto lunga forse più del corpo stesso.
Ci fu un po’ di panico ma subito Eloise cercò di placare i ragazzi come i professori –Tranquilli! E’ mio amico!- la guardarono tutti sconcertati.
Non aveva più la tunica ma un paio di pantaloni di pelle, top di pelle con strani arabeschi sopra un paio d’anfibi, tutto rigorosamente nero, l’unico tono di colore era l’elmo che portava sotto il braccio. Era nero ma con una pietra verde sulla fronte.
Al fianco destro invece aveva una spada che mentre camminava verso il Drago ondeggiava con lei.
Sidus si era messo su quattro zampe per salutarla, infatti, lei abbracciò il suo muso e lui le lecco un braccio.
-Harry vieni a farti conoscere!- Harry cosse la tasta spaventato
-ma sei scema?-
-Potter- lo richiamò la Preside.
-Minerva vieni tu? Hai detto che volevi conoscerlo!- Eloise sorrise all’anziana preside che titubante si avvicinò al Drago, lui la seguiva con quegli occhi gialli che quasi la fecero desistere, ma l’animale chiuse le grandi ali e abbasso la testa sdraiandosi completamente a terra. La donna gli tocco il muso e lui le lecco la mano con la punta della lingua.
Tutti applaudirono per il coraggio della Preside, sicuramente l’evento si sarebbe espanso a tutto il mondo magico.
Potter allora si fece coraggio e si avvicinò, il risultato fu lo stesso.
-Le presentazioni sono finite! Toccate le vostre passaporte!- il tre ubbidirono e sparirono subito dopo, Eloise mise il suo casco ad Harry e lo auto a salire -Stringiti- e partirono verso l’orizzonte.
Harry non riuscì a trattenersi, e come con Fierobecco, urlò la sua felicità.





*****

Angolo autrice!!!!
Vi ho pubblicato ben tre capitoli oggi! Contenti? io si perchè mancano ancora tre o quattro capitoli e poi è finito! Grazie a tutti per essere arrivati fin qui! Alla prossima!!!

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Attenzione prego: Per due o tre capitoli parlerò solo di Luna e Harry poi passero a Draco e Hermione, penso che anche per loro due o tre capitoli mi basteranno. Inoltre inserirò anche un epilogo!

Buona lettura!



Cap. 15





 
 
 
Luna riapparve nel mezzo di una radura assolata completamente verdeggiante.
Dietro di lei iniziava la foresta, davanti a lei c’era solo una grande distesa verde. Concentrandosi riuscì ha notare un giovanotto sdraiato a pancia in su a godersi il sole, era vestito di verde quindi si confondeva bene nel paesaggio.
Si avvicinò con cautela, era un giovanotto di bell’aspetto ma a Luna poco importava dei suoi capelli castani, del naso all’insù, delle labbra carnose, non le interessavano. Quello che attirò l’attenzione della ragazza fu il ciondolo che il dormiente aveva al collo.
Una Rapa. Una rapa e un Acchiappasogni.
Non si era accorta che il ragazzo ormai la fissava da un po’ e quando parlò un po’, si spavento, non molto in verità, perchè subito dopo si abbasso a guardarlo, i visi vicinissimi.
-Posso vedere il tuo ciondolo?- sorrise la biondina, quello un po’ rosso in viso le fece un cenno d’assenso, la ragazza si allontano e sedendosi sull’erba, avvicinò la mano al ciondolo.
Il ragazzo le afferrò la mano, piccola in confronto alla sua.
-Non dovresti prima presentarti?- non ci aveva pensato, ma lei voleva solo vedere il ciondolo, ma rispose comunque
-Luna Lovegood- quello sorrise, si mise a sedere e avvicino il viso alla biondina, i nasi quasi si sfiorarono
-Benvenuta in Norvegia signorina Lovegood, mi chiamo Rolf Scamander ma puoi chiamarmi solo Rolf- Luna non si mosse e non perse il sorriso
-Ora posso vedere il tuo ciondolo?- possibile che la ragazza non provasse imbarazzo per la loro vicinanza? Rolf ne sentiva molta così si allontanò, si alzò porgendole la mano –Non ora signorina, devo condurla all’accampamento.-
In quel preciso istante l’ombra di Sidus si stagliò sulla radura, scese in picchiata per poi atterrare leggero come una farfalla.
Eloise scese con un balzo dal drago e si diresse verso i due ragazzi, solo che Harry era rimasto bloccato sul dorso di Sidus 
-Em.. Eloise? Come si scende?- imbarazzato le guance gli erano divenute rosse e le risate della giovane ne aumentarono l’intensità. Il drago al contrario alzò una zampa in modo che il suo “ginocchio” arrivasse al piede di Harry –Grazie Sidus!- una volta sceso gli fece una carezza e rivolto alla Bowman –Dove siamo?-
-In Norvegia, sono vissuta qui praticamente quasi tutta la mia vita- sorrise al ragazzo che la guardava interrogativo –vieni Luna e Rolf ci stanno aspettando!- 
Dopo le dovute presentazioni, portarono i ragazzi al campo di addestramento, Harry faceva un sacco di domande che Eloise evitava cambiando argomento, Luna era silenziosa e visto la sua grande saggezza Potter le chiese cosa pensasse in proposito alla situazione che stavano vivendo.
Luna sorrise all’amico –Harry, prendi le cose come vengono- portò lo sguardo su Rolf –Ad esempio, io voglio il ciondolo di quel ragazzo- Harry la guardo stranito, era risaputo che la ragazza fosse un po’ strana ma ora non la capiva proprio! Perché voleva il ciondolo del ragazzo?
Alla fine dovette lasciar perdere, Eloise li fece entrare in un tendone enorme, all’interno vi era un vero e proprio appartamento! Gli ricordava un po’ la tenda dei Weasley che avevano utilizzato alla coppa del mondo di Quidditch e poi alla ricerca degli Horcrux.
-Bene ragazzi, benvenuti nel campo d’addestramento per Auror e Cavalieri di Drago- Harry spalanco la bocce gli occhi, sembrava che gli stessero uscendo dalle orbite, Luna invece continuava a fissare Rolf che imbarazzato era diventato leggermente rosso.
-Voi siete qui per affrontare la vostra terza prova del torneo, affronterete un percorso all’interno della foresta che metterà alla prova il vostro io, potreste scoprire di voi qualcosa di davvero importante, avete trovato degli oggetti nella seconda prova, portateli con voi, vi saranno utili.- Luna aveva portato, finalmente, lo sguardo su Eloise –Quindi sei un Cavaliere, ecco perchè i Nargilli erano così spaventati!-
-Nargilli?- Chiese Rolf verso di lei confuso, Harry di diede una manata sul viso, Rolf non doveva chiederlo adesso Luna avrebbe detto tante di quelle cose che non sarebbe riuscito a fermarla.
 Mentre Luna e Rolf parlavano fitti fitti, Harry seguiva Eloise lungo la prateria dove si innalzavano i tendoni bianchi dell’accampamento.
Erano più o meno dieci tendoni e ogni quattro tendoni vera un focolare cove i soldati sedeva intorno a mangiare e a chiacchierare in attesa del loro turno di servizio.
Alla sera Eloise preparò il fioco e invitò i ragazzi a sedere con lei.
-So che volete chiedermi qualcosa- lanciò un occhiata ad Harry che prese coraggio e domando
-Come sei finita qui?- Eloise sorrise e si racconto.
-Avevo sette anni quando i miei morirono, vennero uccisi da alcuni seguaci del signore oscuro, oh Harry non guardarmi strano, dimostro diciassette anni da diverso tempo- Subito il ragazzo voleva interromperla ma lei lo fermò e continuò a spiegare –hi è Cavaliere di Drago invecchia molto più lentamente, perchè legato alla magia del suo Drago. 
Alla morte dei miei scoprii che il mio padrino era vivo e mi prese con se, si chiama Wolf Scramander, il padre di Rolf, mi prese con se e mi porto qui.
Essendo all’epoca un soldato in attività mi affidò all’esercito Norvegese, qui funziona così che non ha i genitori viene allevato nell’esercito che diviene la sua famiglia. Ho studiato molto e mi sono allenata tantissimo, crescendo e guardando Wolf mi innamorai dei cavalieri e per entrare nel giro chiesi al mio capo gruppo di iniziarmi a quel mondo.
Ovviamente si rifiutò avevo poco più di dodici anni, ero troppo piccola per loro, inoltre i cavalieri prendevano possesso di un drago in età compresa tra i venticinque e i trent’anni.
Come per le bacchette sono i draghi ha scegliere il colo cavaliere e io ero ben lontana a trovarmene uno davanti- rise al ricordo, intanto Sidus sorvolava su di loro in cerca di un buon punto per atterrare, lo fece a qualche metro da loro e per poco non spense il fuoco, la Bowman lo guardò un po’ male ma lui su mise dietro di lei e appoggiò la testa sul suo grembo per essere coccolato, sorrise dolcemente a quella creatura tanto spaventosa quanto docile nei suoi confronti.
Harry ancora più incuriosito chiese –E Sidus? Come l’hai incontrato?-
-Sinceramente? E’ stato un caso o forse il destino volle il nostro incontro, sta di fatto che quando Voldemort passò in Norvegia, con l’obbiettivo di raggiungere Nurmengard, attaccò alcuni accampamenti io con la squadra eravamo nei paraggi e accorremmo in aiuto ai nostri compagni, armati di spada e bacchetta, uccisi diverse persone ma quando mi trovai sotto la bacchetta di Voldemort, venne in mio soccorso un drago, per la sua razza era troppo piccolo per combattere ma coraggiosamente affrontò il pericolo, una volta libera, senza la minima esitazione gli saltai in groppa e insieme combattemmo-
Nella mente della giovane riapparvero delle immagini davvero terrificanti, le fiamme che bruciavano i corpi inermi di entrambe le fazioni, il sangue che macchiava la sua pelle lattea e i suoi capelli biondi rendendoli appiccicosi, era identico a quello sparso nella radura, presa dalla disperazione quella ragazzina di appena sedici anni sfoderò la sua bacchetta e comincio a lanciare un incantesimo dopo l’altro senza nemmeno accorgersi che molti uomini sotto di lei morivano, uno dopo l’altro, quelle morti non la toccavano. Quando la battaglia fini, esausta cadde dal dorso del drago e svenne.
Si sveglio parecchi giorni dopo, scoprendo che il suo primo e unico amore era morto.
Jack si chiamava il ragazzo, era poco più grande di lei, erano spesso sorpresi dai superiori a chiacchierare, a ridere e a scherzare, lei lo amava ma mai aveva espresso i suoi sentimenti, e ora non i avrebbe mai espressi a quel dolce ragazzo che sene era andato troppo presto, aveva pianto allungo Eloise, nascosa dai suoi superiori, sfogava la sua frustrazione in battaglie sempre più pericolose.
Il drago che quella notte aveva cavalcato era sparito ma sulla mano della ragazza vi era un segno del suo passaggio, una macchia bianca circolare, due riccioli blu elettrico all’interno nella macchia, disegnati uno verso destra e l’altro verso sinistra e si incontravano al centro.
Eloise fu la prima ad essere stata scelta da un drago in un età così giovane.
Come compì diciassette anni il drago tornò da lei e affrontarono un addestramento per diventare cavalieri e rimanere a difendere i più deboli e i giusti.
Per Eloise, non fu facile dovette affrontare diverse prove ardue per una diciassettenne ma con caparbietà e fiducia riuscì a superare i suoi demoni e a tornare a sorridere. Tutto questo grazie a Sidus, che l’aveva aiutata grazie al loro collegamento, le aveva mostrato la battaglia di quel giorno, le aveva mostrato la sua cecità nel combattere, il trasporto con cui aveva ucciso senza pietà i suoi nemici, le ave mostrato come il suo amato Jack aveva combattuto al suo fianco proteggendola e aiutandola come poteva, le mostro la morte, le mostrò la miseria e le mostrò la pace.
Sidus ed Eloise da allora non si lasciarono mai.
Quello fu il suo torneo, il suo battesimo di fuoco.
 
 
Harry, Luna e Rolf erano rimasti in silenzio per tutto il racconto, in loro nacque la voglia di dire qualcosa qualsiasi cosa ma lei non glielo permise
-Ragazzi dormite, domani vi aspetta una lunga giornata- e mentre si allontanava per ritirarsi nella sua tenda Harry rimase a guardare le stelle silenzioso.
-Essere un Cavaliere non deve essere facile, comporta molti sacrifici e un allenamento davvero duro. Un drago, non credevo si potessero ammaestrare, l’Ungaro Spinato che affrontai al torneo Tremaghi, non mi sembrava così disponibile ad uno avvicinamento- sorrise verso il cielo, con uno scatto si mise seduto folgorato dall’immagine che gli era passata nella mente, scosse la testa come per mandarla via  –Impossibile, o forse no?-
 
 







Ma ciao! grazie per essere giunto fino a qui!
Ecco a te alcune delucidazioni:
-Wolf Scamander: l'ho inventato!
-Nurmengard: prigone costruita da Grindelwand per rinchiudervi i suoi oppositori, maghi o babbani non vera differenza!
-Passaggio di Voldemort in Norvegia: non ricordo se è successo veramente, comunque l'ho usata come tratto di sosta per Voldy e i suoi uomini, mi piaceva che la distruzione di Voldemort arrivasse e contaminasse il territorio estraneio all'Inghilterra proprio come Hitler.

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Secondo capitolo dedicato a Harry e Luna!
Capitolo corto ma meglio questo che niente!
Buona lettura!





Cap. 16


 
 
 
 
 
La mattina di buon ora i ragazzi furono svegliati da una ragazza.
Portava una divisa, simile a quella degli Auror soltanto che invece di essere nera era blu. Aveva i capelli neri e mossi, li portava legati in un severo chinion, la pelle era bronzea, forse per la costante esposizione al sole, aveva gli occhi blu, che seguiva, attenta i movimenti dei ragazzi che si alzavano dalle loro brande, dalle labbra fine e rosee vi uscì una voce dolce ma ferma, come quella di un soldato. Si presento come il tenente Auror Eliza Quek, si sarebbe occupata di loro in assenza della Bowman.
Gli Skerblack che la ragazza gli aveva dato gli gironzolavano sempre intorno senza mai lasciarli soli, spesso piangevano per attirare i loro padroni solo per avere un paio di carezze.
Eliza li portò all’interno di una tenda -Qui ci sono le docce, a sinistra per le donne e a destra per gli uomini, all‘interno troverete una divisa che dovete indossare- usci dalle tende e i due ragazzi si fecero una doccia veloce. Una volta pronti, avevano la stessa divisa di Eliza di colore verde, li accompagno nella tenda-mensa rifocillandosi di un’abbondante colazione. 
Non parlarono con Eliza, sembrava troppo rigida, le poche parole che riuscivano a scambiare con lei, ottenevano solo -Non mi è concesso rivelare questa informazione- alla fine cedettero, Harry e Luna chiacchierarono tra loro del più e del meno, domandandosi anche come stessero andando le cose a Hermione e Draco.
Luna era molto più propensa a pensare a Rolf che ai compagni di casa tanto che Harry pensò che la biondina si fosse presa una cotta di quelle che non passano tanto facilmente -Harry, non preoccuparti per Hermione e Draco sono insieme e qualsiasi cosa debbano affrontare lo faranno insieme- sorrise dolcemente al moro prima di rivolgere tutta la sua attenzione a Rolf che era arrivato in quel momento.
Rolf era affascinato e anche imbarazzato.
Luna era di certo una magnifica ragazza, un po’ particolare ma sicuramente geniale. Lo incuriosiva con i racconti di creature che non conosceva, Harry, gli parve che una volta, a sentir nominare i Gorgo sprizzi o i Nargilli avesse roteato gli occhi al cielo, lui d’altro canto, ne era rimasto affascinato da queste creature che Luna descriveva nei minimi dettagli.
Involontariamente, mentre chiacchieravano, lei gli poggiava la mano sul braccio per attirare la sua attenzione oppure gli sfiorava la mano, piccoli segni che qualcosa stesse nascendo tra i due.
Dopo aver terminato, la colazione Eliza li condusse all’entrata della foresta. C’era ancora la passaporta, ma si sarebbe riattivata soltanto alla fine della terza prova.
-Lovegood e Potter, questo è il vostro punto di partenza.- Spiego Eliza con calma -Vi sono due sentieri uno a destra e uno a sinistra, sceglietene uno e andate avanti per la vostra strada. 
Questa prova la affronterete separatamente, quindi sarete soli sul vostro percorso. Il maggiore Bowman vi aspetta alla fine del percorso.
Buona fortuna- detto ciò tornò alla sua postazione.
-Destra o sinistra?- Luna rispose leggera come sempre
-Sinistra, Harry- sorrise a Rolf e si addentro nel suo percorso
-A dopo Rolf- lo salutò Harry e  s’incammino nel suo di percorso.
 
 
 
 
***
 
 
 
 
Percorso Sinistra: Luna
 
La giovane saltellava tranquilla lungo il sentiero.
La vegetazione verde, cresceva rigogliosa grazie alla luce che illuminava quel tratto di sentiero.
La stradina che tortuosa girava tra gli alberi non le incuteva timore, abituata com’era a passeggiare nella foresta proibita, quella le pareva un’incantata, di quelle che si trovano nei libri di fiabe.
Camminò per diverse ore, la vegetazione era tutta uguale ma le sembrava che stesse girando intorno.
Tirò fuori la bacchetta e con la sua vocetta candida e leggera pronunciò l’incantesimo -Homenum Revelio- e gli arbusti intorno a lei vibrarono e da sotto un cespuglio di tuberi ne venne fuori una scimmia di colore verde con la faccia, le braccia e la parte superiore del corpo di color marrone rossiccio. Aveva un alberello sulla testa e un paio di foglie sulla sua coda.
La giovane ne rimase stupita, non conosceva quella creatura, doveva aver scoperto una specie nuova, le brillavano gli occhi, voleva avvicinarsi per guardarla meglio ma la scimmietta le salto addosso e si rubo la rapa che la ragazza aveva in tasca, se la mise in bocca e corse via. Luna senza pesarci un secondo di troppo gli andò dietro, la scimmietta era veloce ma ogni tanto si girava a guardare se la bionda c’era ancora, quando non la vedeva, rallentava oppure si fermava ad aspettarla. Che strana creatura!
Poco dopo la scimmia sparì e Luna si ritrovò in una piccola radura, vi era un laghetto e una cascatella a contornare il quadro, sembrava un sogno.
Bisognosa d’acqua, si appresto a bere quella del lago, ma la creatura con l’alberello in testa si buttò in acqua schizzandola, Luna rise forte e si buttò anche lei, giocavano come se si conoscessero da una vita.
La simpatica scimmia, come orami, la chiamava Luna, le fece segno di seguirla all’interno della cascata, aldilà di essa vi trovò una grotta luminosa! Non poteva essere! Piccole luci sulle pareti riflettevano i pochi raggi solari che l’acqua specchiava, affascinata com’era non si accorse che la bocchetta con la lacrima di centauro le stava cadendo e quando questa si ruppe quei piccoli esseri, si posarono su di essa e s’ingrandirono.
Una di queste si posò sul naso della ragazza -Gorgosprizzi!- urlò estasiata.
 
 
 
 
 
***
 
 
 
 
 
 
Percorso Destra: Harry
 
Era stanco, nella parte di foresta che l’era toccata, la luce scarseggiava quindi era dovuto ricorrere a un semplice Lumus che poi divenne un Lumus Maxima quando si ritrovò dentro una grotta completamente buia.
Non aveva visto nulla d’interessante così usci e prese qualche ramo secco e dei tuberi, tornò in caverna, con i legni secchi accese un fuoco e i tuberi se li mangiò.
Ripensando al percorso fatto, non aveva notato nulla distano, tranne che li sembrava sempre notte, si chiese se Luna stesse bene e se fosse già giunta a destinazione. Corvonero o no quella ragazza poteva superare qualsiasi ostacolo. Sospiro e si mise più comodo.
Eliza non gli aveva detto che avevano un limite di tempo per raggiungere la fine del sentiero, così decise di fare un pisolino per recuperare un po’ di energie.
Durante la notte cominciò a sentire un po’ di freddo e anche qualche rumore sospetto, cautamente aprì gli occhi e vide una scimmia di colore rosso con la faccia, le braccia e la parte superiore del corpo di color marrone rossiccio. Aveva un ciuffo sulla testa e una coda con l’estremità a forma di fiammella. Si stava mangiando il suo fuoco! Tirò fuori la bacchetta e si staglio sulla piccola creatura che spaventata sputò delle fiamme per tenere Harry lontano.
Nonostante la paura, la scimmietta guardava il fuoco con bramosia così Harry puntò la bacchetta sul fuoco e lo aumentò, gli occhi della scimmietta di fuoco s’illuminarono e piano si avvicinò senza abbassare la guardia. Harry, intanto si era seduto -Mangia pure quanto vuoi- la creatura parve capirlo, infatti si sedette davanti al fuoco, v’infilo le zampe e cominciò a mangiare.
Una volta estinto il fuoco Harry accese la bacchetta, la scimmia era al suo fianco, si era attaccata ai pantaloni del giovane e con la zampina gli indicava una direzione.
Camminarono al lungo, Fiamma, come la rinominò Harry, ogni tanto andava in avan scoperta e lo guidava sul sentiero coretto.
Dopo circa due ore di cammino e un gran mal di testa, si fermarono un una grande, ma che dico, gigantesca apertura. Si trovavano sempre all’interno della grotta ma guardando verso il soffitto gli pareva che fossero scesi di parecchi metri. Nel punto più alto della grotta vi era uno spiraglio di luce e di vento, che tenevano la gigantesca sala in una penombra costante.
Fiamma era andata avanti senza di lui, si sentiva un po’ solo, inoltre quel posto gli ricordavano brutte cose.
-Non ti piace la mia casa?- Harry trasali, e adesso?
-Chi sei?- con la bacchetta alla mano si guarda in torno in assetto da combattimento, gli sembrava di essere tornato nella foresta con Ron e Hermione per la ricerca degli Horcrux.
-Credimi giovane mago, quel pezzetto di legno non ti servirà- rise la voce
-Chi sei?- ripeté il giovane con i nervi a fior di pelle
-Sono il padrone di questa grotta, sei nella mia casa, quindi la domanda giusta è chi sei tu?!- rispose la voce indignata.
-Sono Harry, Harry Potter signore-
-Che buffo nome che avete giovane mago, io sono Cleyd- una fiammata accese le torce presenti nella sala marmorea -e sono un drago- 













 
Le scimmie utilizzate sono dei pokemon Pansage e Pansear, scimmie elementari, la prima di tipo erba l'altra di tipo fuoco, le ho volute usare come guide "spirituali". Gli Skerblack non sarebbero stati molto utili in questo caso, perchè dare dei suggerimenti non li avrebbe aiutati a trovare le loro scimmiette "guida"
Alla prossima!

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