7 gennaio
Erano passati un po’ di giorni da quella notte di Natale e Hikari e Takeru non erano ancora riusciti a parlare. Era ormai arrivato il 7 gennaio e quindi sarebbero dovuti tornare a scuola… giusto… sarebbero. erano intorpiditi dal calore dei loro letti e stavano tutti tranquilli e buoni….. cioè… quasi tutti…

Taichi: AAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!! È TARDISSIMO!!! PERCHE’ NESSUNO MI HA SVEGLIATO! AAAAAHHHHHHHHHH!!!!!! MAMMA! HIKARI!!!! - Taichi si vestì alla velocità della luce andò dalla madre baciandola e vedendo Hikari in pigiama rimase sconvolto.
Hikari: (strofinandosi un occhio) fratellino… ma dove…?
Taichi: come dove vado? Vado a scuola! - Aprì di scatto la porta e trovò un paesaggio stupendo: era tutto ricoperto di neve!
Taichi: wow!!!
Hikari: Taichi ma tu non apri mai la finestra quando ti svegli?
Taichi: io? No! Mai! Vado sempre di corsa! Eh! Eh ! Eh!
Hikari: ho sentito Sora! Appuntamento con gli altri alle 10.30! quindi per ora puoi tornare a letto!
Taichi: sììììììììì!!! - E tornò saltellando nella sua camera. Anche Hikari fece lo stesso…

…….
Camera Hikari…
Si sdraiò sul letto abbracciando la piccola Salamon.
Hikari: oh Salamon! Non sono ancora riuscita a parlare con Take… AH!
Le venne in mente il sogno di quella notte…
Voce: lascia stare Takeru… tu non lo meriti… voi due non siete fatti l’uno per l’altra… lui non ti ama affatto… lui ama Yukari…
Hikari: i-io…. Io… io lo am…
Voce: no! Lui non tu ama! Fidati di me! Non ti ama!
Hikari: …. i…. io…
Voce: ci rincontreremo…
Fine sogno…
Salamon: …ari! Hikari! Cos’è successo? Eri come incantata!
Hikari: oh Salamon! Secondo te cosa prova Takeru per me?
Salamon: lui ti a… ( voce sovrapposta (fatta dalla voce del sogno)) non ti ama! ( di nuovo normale) è naturale!
Hikari: oh….
Hikari era sconsolata… non sapeva più che pensare…
……………………………………………………………………………………….

ore 10.30
Takeru: prendi Yamato!- gli tirò una palla di neve in faccia
Yamato: ehi! ora subirai la mia vendetta! La mia TREMENDA vendetta! -Aveva gli occhi luccicanti (avete presente gli occhi assatanati di Christine in UFO BABY oppure gli occhi di Terence in ROSSANA? Ecco! Così!)
Taichi (lanciando una palla di neve a Yamato) BUON GIORNO A TUUUUUUUTTTTTTTTTTTTIIIIIIIIII!!!!!!!!!
Takeru: ciao Taichi! Ah! Buon giorno Hikari! - Si avvicinò alla ragazza.
Hikari: …. (con voce bassissima) b… buon giorno…
Takeru: ( avvicinandosi al suo viso) Hika! Stai male? Ti vedo un po’ giù! -Guardò i suoi occhi azzurri e si sentì morire! Quanto li amava…
Voce dentro la testa di Hikari: lui non ti ama! Ah! Ah! Ah!
Hikari (scansandosi da lui) NO!
Takeru: eh?
Taichi: sorellina! Ti senti bene?
Hikari: i… io….
Sora (prese Hikari per mano) vieni con me! Lasciateci sole per favore…
Disse sorridendo.
Takeru: (un po’ triste e preoccupato) sì….

In disparte…
Sora: Hikari! Che ti succede?
Hikari: io… -- sì! Con lei mi posso confidare! Lei è la mia migliore amica-- Sora io… sono un po’ di giorni che faccio un sogno e sento delle voci… delle voci che mi dicono che lui non mi ama! Che non potremo mai stare insieme… e io… non sono più sicura di niente! Oh Sora! - Si buttò al suo collo e scoppiò in lacrime. Sora le accarezzò i capelli.
Sora: chiunque dica queste cose non capisce niente…. Voi due vi amate… vi vedo… siete entrambi persi l’uno nello sguardo dell’altra…

Una figura in un luogo lontano…
Voce: ma che succede! Non riesco a cambiare le parole di quella raga… ah! Lei è la digiprescelta dell’amore!

Di nuovo dalle due amiche…
Sora: voi due… siete uniti dal destino…
La ragazza rimase sorpresa… alzò il volto verso l’amica…
Hikari: u… uniti… uniti dal destino…?
Sora: sì… voi due siete la LUCE e la SPERANZA!
Hikari: …. Insieme… uniti dal destino…
Sora: la Luce e la Speranza sono quelli che ci guidano… l’Amore e l’Amicizia quelli che ci uniscono...
Hikari: cosa?
Sora: Koushiro non ce l’ha mai detto… noi (ovvero l’amore, l’amicizia, la luce e la speranza), che siamo i diretti interessati lo sapevamo già attraverso i sogni… quello che ti ho detti prima è il continuo della profezia!
Hikari: sì… lo so… l’ho sognata anch’io!
Sora: sta tranquilla… ora torniamo dagli altri… Takeru sarà preoccupato - disse con un dolce sorriso sul volto…
Hikari: va bene - ora anche lei aveva un sorriso dolce ed allegro!
Takeru le corse subito incontro: Hikari! Ora come stai?
Hikari: (con un sorriso stupendo) benissimo, grazie! – il ragazzo arrossì all’istante
Takeru: s… sono contento! - poi, come se fosse stato preso da un idea improvvisa disse - ah! Ti va di andare a fare una passeggiata?
Hikari lo guardò felicissima poi si girò verso Sora che le sorrise e si rivolse di nuovo a lui: sì! ^____^ molto volentieri Takeru!

…………………………………………………………….

In giro…

Takeru: hai freddo Hika-chan?
Hikari: no! Sto bene… sto sempre benissimo insieme a te! - Il biondino divenne rosso peperone!

Takeru: a… anche io sto bene insieme a te... (quello che invece sentì Hikari era: Io no! Sto malissimo insieme a te!) – ora potete ben immaginare l’espressione della povera ragazza.
Takeru: che succede piccola?
Hikari lo abbracciò di slancio e disse: oh Takeru! Io… io sento delle voci… delle voci che mi dicono cose bruttissime… e tu adesso mi dici che stai malissimo insieme a me!
Takeru: eh? Io veramente…
Hikari: e io… io ti amo tanto Takeru…
Takeru: eh…?? Hikari! Dove vai? - La ragazza era scappata via e lui cercò di correrle dietro. Dopo un po’ di corsa riuscì ad afferrarla per un polso…
Takeru: Hikari…
Hikari piangeva: lasciami andare! Tu non mi ami! Per favore… non rendere tutto questo ancora più triste… io…

Takeru l’abbracciò, la strinse forte a se e le disse: come ti viene in mente che io non ti ami? Io ti amo più della mia stessa vita!
Hikari spalancò gli occhi… questa volta la voce non aveva coperto le parole di Takeru… e quella voce che rappresentava l’oscurità e la rassegnazione morì…
Takeru: noi due… noi due siamo uniti dal destino!
Hikari: sì! Noi due… insieme! Per sempre!
I due si scambiarono il loro primo bacio,  dolce e puro, l’unione di due anime fatte l’una per l’altra, una sensazione diversa dal solito, mai provata prima.

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Tutti: ecco i due piccioncini!
Takeru: (completamente rosso) ecco… noi…
Yamato: vi siete messi insieme…
T/H: esatto!
Tutti: ah…. EH? DAVVERO? Evviva!
Continuarono la loro battaglia a palle di neve e poi andarono a casa di Koushiro…

Casa di Koushiro…

Koushiro: bene ragazzi! Dobbiamo parlare di un po’ di cose… innanzi tutto dell’ultima parte della profezia…
Mimi: l’ultima parte Kou-chan? Pensavo che quella che ci dicesti 5 anni fa fosse tutta!
Koushiro che ormai si era abituato a farsi chiamare così da lei: no! Ma qualcuno la sa già… ovvero i quattro interessati….
Takeru: eh già! Eh! Eh! Eh!
Koushiro: la profezia dice che:

 

<…la Luce e La Speranza sono quelli che vi guidano… l’Amore e L’Amicizia quelli che vi uniscono… e sarà grazie a loro che riuscirete a superare gli ostacoli del re e della regina dell’oscurità… due angeli lucenti e pieni d’amore riusciranno ad eliminarli e a guidarvi…ma se l’amore non si compirà… i due angeli moriranno…donando la loro vita per la PACE! Se invece i due guerrieri, spinti dall’Amore e dalla Speranza e aiutati dalla Luce e dall’Amicizia… un magico ricordo sistemerà il male del mondo trasformando in un simbolo di Pace due ragazze che non sono digiprescelti che saranno trasportate a Digiworld… una terza ragazza angelo guiderà gli altri angeli fino al creatore che spiegherà loro molte cose…e da allora non vi sarà più distinzione fra i luoghi e non esisterà più il male.>

Koushiro: la profezia finisce così! Questa è veramente la fine!
Mimi: Luce… Amore… i due angeli sono Hikari e Sora!
Miyako: e Takeru e Yamato i due guerrieri!
Yamato: c-credo di sì… - era un po’ rosso in volto
Kyoko: e voi altri siete quelli che li aiuteranno!
Daisuke: Sì! Noi li aiuteremo! Kyoko! Ti riporterò le tue amiche!

Sora sorrise divertita: sei molto caro Dai-kun, ma noi siamo ancora qui.
Noriko: voglio venire anch’io!
Kyoko: e anch’io! Sarei troppo in pensiero per voi!
Taichi: porteremo Noriko e Kyoko con noi!
Tutti: cosa?
Taichi: sì! Pensate al disastro che si creerà qui sulla terra… i digimon malvagi vorranno trovare le due ragazze e Noriko e Kyoko sarebbero continuamente in pericolo! Tu mi capisci vero Daisuke?
Daisuke: sì! Taichi ha ragione!
Iori: verrà anche Rika-chan!
Kyoko: venire a Digiworld? Con voi?
Hikari: sì! Verrete con noi!
N/K: evviva!
Koushiro: bene! Ora passo la parola a Sora che dirà ai nuovi digiprescelti (Daisuke, Miyako, Iori e Ken) i loro rispettivi simboli…
Sora: Miyako!
Miyako: presente e lavoro! (questa l’ho presa dalla mia prof di ginnastica che quando fa l’appello vuole che rispondiamo così se non ci giustifichiamo… -___-‘ non credo che questo centri niente con la storia… però…)
Sora: tu che cosa pensi di rappresentare?
Miyako: non saprei… beh… qualcosa sul mio carattere penso… giusto? ^___^
Sora: esatto! Tu sei sempre così allegra! Infatti rappresenti l’ALLEGRIA! Proprio come Miyuki! ^___^
Miyako: wow! È fantastico! Non è vero?
Mimi: sì! È una qualità stupenda! Ti si addice proprio!
Sora: è il sentimento che ti si addice di più! Ken! Tu invece sei sempre buono e gentile con tutti! Rappresenti la BONTA’! come tuo fratello Sam…
Ken: no… io… non me lo merito… quando ero imperatore sono stata davvero crudele!
Sora: ma non eri tu! sei stato condizionato dal male! Tu sei la bontà fatta a persona!
Ken: dici?
Tutti: assolutamente sì! ^_____^
Ken sorrise. Si sentiva felicissimo. Era campione negli sport e nella scuola. Aveva amici stupendi e una ragazza fantastica! Guardò Miyako. Lei si accorse del suo sguardo e gli sorrise dolcemente. Quanto l’amava! Era riuscita a sciogliere il male che aveva dentro e aveva creduto in lui sin dall’inizio. L’abbracciò. E lei si abbandonò al dolce contatto.
Yamato: Daisuke! Tu rappresenti la FORZA!
Daisuke: wow! Evviva! Rappresento la forza! Rappresento la forza! Evviva! Evviva!
Kyoko: è una qualità fantastica Dai!
Sora: sì! È la più adatta a te!
Yamato: Iori! Tu rappresenti la DETERMINAZIONE! Come tuo fratello Heero!
Iori: come Heero?
Sora gli carezzò dolcemente la testa: sì! Sei sempre stato determinato come lui! E anche molto testardo!
Iori: eh! Eh! Eh! È una bella qualità!
Yamato: già!
Hikari: scusate! Ora io devo andare!
Takeru: ti accompagno! Io devo andare a casa a prendere le cose per il basket!
Hikari: grazie! Magari andiamo insieme io ho gli allenamenti di danza!
Takeru: sì! Mi farebbe piacere! - I due salutano e si allontanano.
Noriko: devo andare anch’io! La nonna è venuta a trovarci!
Taichi: sì! Ti accompagno! Ci vediamo ragazzi!
Tutti: ciao!
Miyako: Ken! Andiamo anche noi? Dobbiamo andare al cinema!
Ken: sì! Ciao a tutti!
Tutti: ciao-ciao!
Iori: anch’io vado! Rika-chan mi aspetta per fare i compiti!
Sora: Rika-chan? Uh… uh… uh… la coppia di fidanzatini ha un appuntamento! Che cariniiiiiii!!!!!!!!!!!
Iori divenne completamente rosso: … no! Ti sbagli di grosso…
Sora: hihihi! Vai, non farla aspettare
Tutti: ciao! - Man mano andarono via tutti e rimasero solo Yamato, Sora, Mimi e naturalmente Koushiro (era casa sua).
Mimi: Koushiro! Io e Sora possiamo andare in camera tua? Dobbiamo parlare!
Koushiro: sì! Certo! Andate pure!

………………………………………………………..

Intanto Takeru e Hikari stavano parlando in tranquillità assoluta… ora erano entrambi così felici!
Takeru: e allora sentivi queste voci che ti dicevano che io non ti amavo? Povera cara! Ora però è tutto passato! Ci sono io accanto a te!
Hikari: oh Takeru! Sono così felice! Io ti amo tanto!
Takeru: anche io! Senti ma… invece Koushiro secondo te di chi è innamorato?
Hikari lo guardò divertita: secondo te? Chi è arrivato l’estate scorsa cambiando molte cose nella sua vita?
Takeru aveva la faccia di chi aveva appena scoperto la cosa più ovvia del mondo: MIMI!
Hikari: pin-pon! Risposta esatta! ^____^
Eh già… il nostro Koushiro si era innamorato di Mimi (si sapeva già…)… e lei? Lo ricambiava? (secondo te? -___-‘) probabilmente… boh?

…………………………………………..

Intanto nella camera di Koushiro….

Sora: allora Mimi? Che mi dici? Hai parlato con lui?
Mimi: con chi?
Sora: con Koushiro?
Mimi: COSA???? Come fai a saperlo? Lo sa solo Miyako! Te l’ha detto lei? Lo do così tanto a vedere? Oh NO!!!!

Sora aveva una delle nostre fedelissime e carissime goccioline: no! Miyako non mi ha detto niente! L’ho capito da sola ma non lo dai a vedere! Sul serio!
Mimi: fiuuuuuuuuuuuu…………… no… non gli ho ancora parlato… secondo te lui…?
Sora: assolutamente…
Mimi non le fece finire la frase: ecco! Lo sapevo! Lui non mi ama! Buuuuuuuuuu!(Piangendo)
Sora: no! Non fare così! Fammi finire la frase! Stavo dicendo “Assolutamente Sì”!
Mimi aveva un po’ di lacrime agli occhi: da-davvero?
Sora le sorrise dolcemente: sì Mimi!
Mimi balzò in piedi sul letto e nel momento in cui entrarono Koushiro e Yamato urlò: EVVIVA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  - Immaginatevi la faccia dei due mentre Mimi saltellava di qua e di là dicendo sì! Sì! Sì! >___< Sora rideva con un centinaio di goccioline sulla testa,
Koushiro mille e più goccioline mentre la pregava di calmarsi, Yamato era totalmente sconvolto dalla scena e si chiedeva come l’amico potesse essersi innamorato di una ragazza matta come Mimi… ma poi pensò che forse era per quello… in fondo ci completiamo con la persona che amiamo… ( ah! Anche lui era pieno anche lui di goccioline)
Yamato: Sora… credo sia ora di andare…
Sora: sì! Mimi! Vieni con noi?
Mimi: no! Io rimango qui a cena!
Sora: ok!

Tra una cosa e l’altra si era fatta sera.
Davanti casa di Sora…

Sora: Yamato… domani andrò a Digiworld… voglio parlare con Diemon…
Yamato: va bene! Verrò con te!
Sora: no! Voglio andare da sola! È troppo pericoloso!
Yamato: appunto! Non voglio che tu ci vada da sola! Anche Gabumon e Biyomon sarebbero d’accordo con me!
Sora: Biyomon è d’accordo con me!
Yamato: non ce la farai mai da sola!
Sora: ah! È così che la pensi?
Yamato: sì!
Sora: pensi che io non riesca a fare qualcosa da sola?
Yamato: potrebbero rapirti o ferirti o peggio….
Sora: pensi che io non riesca a difendermi da sola?
Yamato: ……
Sora: se è così forse è meglio finirla! Ho bisogno di qualcuno che creda in me! Non di te! NON HO BISOGNO DI TE! -Mentre diceva quelle parole delle lacrime rigarono il suo volto. Scappò via dentro casa. Una… due… tre… calde lacrime rigavano il volto di lui.
Sbatté un pugno contro il muro: dannazione! È… è finita!

In casa di Sora…

Madre Sora: tesoro! Che è successo?
Sora si buttò tra le braccia della madre: mamma! Io e Yamato ci siamo lasciati! - Era disperata! Aveva detto una grossa cavolata! Aveva bisogno di lui! Senza di lui come avrebbe fatto? Anche Yamato non si dava pace, eppure... loro due erano uniti dal destino! quella sera, la pioggia cadeva come le lacrime dei due ragazzi. Mentre in un’altra casa, qualcuno sapeva già tutto e sorrideva soddisfatto.

Fine cap. 6

 

Grazie per aver letto anche questo capitolo ^^ spero che vi piaccia almeno quanto gli altri! Il prossimo capitolo sarà praticamente solo Sorato, perciò preparatevi! Hihihi (specialmente tu Kari89 =P)

 

DarkSelene89Noemi: come sempre sei qui a commentare i miei capitoli, grazie Teso!!! Hihi Stai tranquilla che non ti deluderò per quanto riguarda Daisuke. Qui di sviluppi ce ne sono fin troppi direi! Continua a leggere, e a presto! Kisses tvttb

 

HikariKanna: benvenuta tra le commentatrici di questa fic! XD grazie per aver commentato, spero che tu continui a farlo anche per questi e quelli che verranno! Spero che questo capitolo ti piaccia di più visto che è dedicato a Takari! A presto, bacioni!!

 

 

E grazie anche a tutti gli altri che continuano o cominciano a leggerla! Scusate se c’ho messo più del previsto ad aggiornare, ma venerdì ho un esame, e mi sto mettendo sotto a studiare quei due bellissimi libri <.<

A prestissimo! Baci a tutti!

-Kalie-

Eh eh!
Capitolo a sorpresa! Tratta della vita di Joe in Germania! E che pensavate che lo lasciavo solo soletto senza nemmeno un capitolino tutto per lui? E poi, sotto consiglio ed incoraggiamento di DarkSele, vi lascio la suspance sul litigio tra Yamato e Sora UHUHUH!!!!
Spero che vi piaccia!


Università di medicina di Berlino: 08.05

Joe camminava in quella strada che per lui ormai era diventata quasi abituale. Erano già passati alcuni mesi da quando era partito per la Germania e i suoi amici gli mancavano molto. Ma, chissà… forse qualcosa o qualcuno avrebbe reso la loro lontananza meno dolorosa. Arrivò davanti al portone e, visto che era ancora presto decise di aspettare un po’ fuori.
Stava tranquillamente leggendo (e che ti pareva? -_-’ eh eh!) quando qualcosa (non qualcuno? Eh eh!) lo travolse e lo buttò a terra. Quel qualcosa però iniziò a chiedergli scusa senza fermarsi più, mentre lo aiutava a tirarsi su.
Pers. Misterioso: mi scusa tanto… io essele un po’ distlatta….
Joe alzò lo sguardo e vide una bellissima ragazza dai lineamenti cinesi. I lunghi capelli corvini le ricadevano sulle spalle e la pelle olivastra metteva in evidenza i profondi occhi neri: non ti preoccupare – rialzandosi – è tutto a posto! –sorrise allegro – piuttosto… come mai vai così di fretta?
Ragazza: sono in litaldo di un’ora… sono già le nove e dieci… cavolo…
Joe: -guardò il suo orologio- non ti preoccupare… non sei in ritardo! Il tuo orologio è solo avanti di un’ora! –sorride-
Ragazza: -diede un gran sospiro- ah… pel foltuna! Ti linglazio ancola! Il mio nome è Mulan, vengo dalla Cina. Ma anche tu sei olientale velo?
Joe sorrise- già… sono giapponese. Il mio nome è Jyou! Ma puoi chiamarmi Joe! – le porge la mano.
Mulan strinse la mano del ragazzo e sorrise: sono contenta di avel conosciuto qualcuno… andiamo insieme in classe? Magali abbiamo gli stessi corsi, no?
Si trovarono subito bene insieme. Parlarono di tante cose: dei loro rispettivi paesi, degli amici lontani, della “L” che in realtà è una “R” di lei… e lui riuscì quasi ad insegnarle ad usare quest’ultima lettera.
L’ultimo corso era diverso e perciò decisero di vedersi alla fine di questo per andare a mangiare insieme.

………………………………………………………………….


Mulan era molto simpatica e Joe non poté fare a meno di pensare che ai suoi amici sarebbe piaciuta sicuramente.
Joe le sorrise e le chiese prendendo a morsi il panino: cosa ti piace fare? Hai qualche hobby?
Mulan: io adol… emh… adoro disegnare! Dipingo quadri. Specialmente cinesi e di paesaggi. Amo mettere tutto il mio amore nei disegni.
Mentre Mulan parlava, Joe notò che gli occhi di lei brillavano mentre parlava di ciò. Sorrise pensando “cavolo… deve amare sul serio la pittura se ne parla con così tanto trasporto!”
Joe: si vede che ami dipingere!
Mulan un po’ sorpresa: davvero? Come mai?
Joe sorridendo e guardando il cielo: ci sono cose che non si possono nascondere perché sono troppo evidenti. Chiederti di nascondere la tua passione per la pittura sarebbe come chiedere a qualcuno di nascondere il cielo no? -tornò a guardare Mulan- io credo… che sia una cosa fantastica. Joe fece un sorriso così bello che Mulan arrossì ed imbarazzata si grattò la nuca.
Mulan: beh…già… poi amo la medicina. Un giorno vorrei poter essere d’aiuto a qualcuno con le mie conoscenze.
Joe: anche per me è la stessa cosa. Deve essere una esperienza fantastica poter salvare qualcuno, no?
Mulan vide la luce che aveva poco fa lei negli occhi di Joe e sorrise: sì! Sarai un dottole… ops… dottore fantastico! Già!
Joe sorrise. Guardò la ragazza che aveva appena fatto cadere mezzo contenuto della borsetta. Aveva una gocciolina sulla testa mentre pensava “è un po’ maldestra!”.

……………………………………………………………………

Passò un mese e i due erano diventati inseparabili. Joe iniziava ad affezionarsi sempre di più a quella ragazza così dolce ed allegra e… distratta. Dal canto suo, anche Mulan si affezionava a quel ragazzo così premuroso nei suoi confronti. Un giorno però le arrivo una lettera che le cambiò totalmente lo stato d’animo ma non voleva dire nulla a Joe per non farlo preoccupare.
Lui però, si accorse del cambiamento d’umore di quella che stava diventando qualcosa di più di un’amica per lui, e decise di chiederle spiegazioni.
Un pomeriggio, davanti ad una tazza di caffè…
Joe la guardava serio: Mulan…- ma non ottenne risposta, lei aveva lo sguardo perso nel vuoto. Lui cercò di destarla dai suoi pensieri e alla fine, con grande spavento sia di lei che di lui, si risvegliò.
Jo: Mulan… vuoi dirmi cosa ti succede? Sei più distratta del solito, hai il viso triste quando pensi che io non ti guardi, è da un po’ di tempo che sei così…c’è qualcosa che non va?
Mulan cercò di sorridere il più naturalmente possibile ma non ci riuscì. Iniziò anche a piangere silenziosamente mentre si chiedeva come mai solo lui se n’era accorto. Nemmeno sua madre aveva visto qualcosa di strano in lei nonostante sapesse il motivo, e lui che le era così caro, se n’era accorto subito. Vedendola piangere Joe si trovò nel panico più totale.
Joe: no… ecco… non… non fare così… su… - la prese per mano, pagò il conto e la portò in un parco tranquillo.
Joe: dimmi… cosa è successo?
Mulan iniziò a singhiozzare: oh Joe… io… mi hanno chiamata… vogliono che torni in Cina…
Joe: no! –esclamò- non voglio! Non possono portarti via da me –poi diventò tutto rosso appena si accorse di quello che aveva detto- emh… cioè… volevo dire…-poi divenne deciso ma sempre rosso-no! Volevo dire quello! Non possono portarti via da me! Io e te ci siamo sempre aiutati a vicenda… nei momenti difficili… con che coraggio ci dividono… io….- l’abbraccia – io non voglio perderti Mulan!
Mulan scoppiò nuovamente in lacrime. Quanto voleva bene a quel ragazzo! Restarono abbracciati per lungo tempo e poi tornarono a casa, pronti per la battaglia finale: convincere i genitori di lei a non farla partire.

……………………………………………………………………

Aeroporto:

Aeroporto di Berlino. La luce del sole che veniva fuori dalle finestre non faceva distinguere le lontane figure di una ragazza dai capelli lunghi che abbracciava qualcuno alto con i capelli corti. Lei piangeva un po’…

Mulan piangeva: mi mancherai tanto………… padre! Ti ringrazio per avermi concesso di rimanere qui con Joe.
Papà M aveva gli occhi lucidi e, per orgoglio cercava di non piangere: Mulan… di nulla tesoro! L’importante è che tu sia felice!e tu!-guardando truce il povero Joe al quale prese un colpo- trattala bene mi raccomando!
Joe si mise sull’attenti: signorsì Signore!
Mulan rise mentre salutava la madre: Madre… mi mancherai tanto anche tu!
Dopo vari saluti e abbracci (anche Joe venne abbracciato dalla madre di Mulan!), i genitori di Mulan partirono.Lei non riusciva a smettere di piangere e lui l’abbracciò.
Joe: non piangere piccola Mulan! Li rivedrai presto! Te lo prometto-guardò i suoi occhi che stavano smettendo di creare lacrime e pensò “cosa provo per te? È amicizia? O è amore? Per ora va bene così… col tempo lo capirò…”
Mulan smise di piangere. Si avviarono verso l’uscita mano nella mano. Sorrise mentre guardava il profilo di Joe che si allontanava dal Check in insieme a lei. Pensava “Oh Joe! Mi sei così caro… sei sempre vicino a me e non so mai come ringraziarti… ma… cosa provo veramente per te? È un sentimento che va oltre l’amicizia… ma… sarà amore?-guardò le loro mani che erano unite e sorrise- per ora non lo so… ma è sicuramente un sentimento molto profondo… e tu? cosa provi per me? Per ora forse è meglio lasciare le cose così come sono… ma un giorno affronteremo questo discorso. Ne sono certa”.
I due si sorrisero mentre rivolgevano i pensieri l’uno all’altra e mentre si allontanavano verso il parcheggio. Nessuno dei due sapeva cosa li aspettava. Quale fosse la vera profondità dei loro sentimenti. Ma presto lo avrebbero scoperto. Bastava solo aspettare. Mulan strinse un po’ di più la mano di Joe.
Mulan: ti voglio bene Joe!
Joe un po’ rosso: anche io Mulan!
Ancora non lo sapevano, ma quel sentimento era come il cielo. Ed il cielo, non si può nascondere…

 

 

Fine capitolo 8!

 

DarkSelene89Noemi: grazie per i commenti sempre splendidi Teso!!! ^^ sono contenta che la profezia ti sia piaciuta, e spero che anche questo piccolo bonus ti piaccia *____* eheh Non ti preoccupare, per il prossimo capitolo (completamente Sorato)… beh! Non ti anticipo nulla! Hihi! Kisses tvttb

 

Kari 89: GRAZIE! No problem per il commento dello scorso capitolo ^^ ho pensato di risparmiarti prima di mettere il capitolo Sorato, e di mettere prima questo! Hihi se ti piacciono le Takari, vedrai che bei capitoletti ho in serbo! Kisses tvtb

 

Apochan: grazie anche a te per i commenti! Sono contenta che ti piacciano le Sorato, immagino già la faccia che farai nel prossimo capitolo uhuhuh a presto e continua a commentare! Kisses ^^

 

Commentate anche voi la mia piccola fic!! A presto kisses a tutti!

-Kalie-

 

Erano passati 3 giorni da quel giorno. Sora era andata veramente a Digiworld da sola ma non aveva trovato né Diemon né nessun altro digimon malvagio. Ora era nel suo letto a riposare con le lacrime che non smettevano di scorrere sul suo sul suo volto. Anche a Digiworld era così. Non era andata più a scuola perché aveva l’influenza, si sentiva a pezzi e poi non riusciva a fare nulla poiché non faceva altro che pensare a Yamato. Da quant’era che non dormiva per più di 1’ora? Le sembrava un’eternità… Hikari la veniva a trovare tutti i giorni e ora stava per arrivare. Anche gli altri erano venuti a trovarla. Anche Yamato una volta ma non aveva il coraggio di entrare così lasciò sulla porta un mazzo di fiori con un biglietto che la ragazza non aveva ancora letto. Possibile che la loro storia, così profonda e importante, debba finire così? I pensieri di Sora andarono nuovamente a Yamato e le lacrime aumentarono la loro velocità e pienezza. A destarla dai suoi pensieri fu il suono del campanello. Si rannicchiò nel letto e pensò: è Hikari… per fortuna ho lei… . la madre andò ad aprire. Era lei che poi si avviò lentamente verso la camera dell’amica.

Hikari: è permesso?… -disse dolcemente entrando nella stanza.
Sora si rigirò verso di lei: vieni Hikari… cough… (colpo di tosse)
Hikari si sedette su una sedia vicino al letto di Sora e le sorrise: hai dormito oggi?
Sora: non per più di un’ora purtroppo… come va? E gli altri? Cough cough…
Hikari: tutto bene! Ti mandano i loro saluti e sperano che tu possa guarire presto… hanno detto che presto verranno a trovarti!
Sora sospirò: e… Yamato?
Hikari: oh… lui… non si vede tanto spesso… solo a scuola e anche lì sta per conto suo… sta male Sora… lo vedo dai suoi occhi… sono spenti… vuole starti vicino ma ha paura di soffrire e di farti soffrire…
Sora:… io… cough… non so cosa pensare… io… lo amo ancora tanto… e lui forse non più… -le lacrime aumentarono-
Hikari: Sora… non fare così… -abbracciò l’amica-
La madre di Sora entrò e disse: Sora, tesoro… devo andare… Hikari… ti do un passaggio se devi andare via… -sorrise alla ragazza-
Hikari annuì: la ringrazio signora… dovrei proprio andare… scusami Sora però… ho da fare…
Sora sorrise: non ti preoccupare. Piuttosto grazie di tutto… sei sempre così gentile Hikari… sei un’amica!
Hikari: non ci pensare nemmeno! Sei la mia migliore amica! Ora vado… Ciao Sora!
Sora: ciao Hikari… ciao mamma! cough…
Madre: ciao tesoro

Le due uscirono prima dalla camera ed infine dalla casa di Sora. La ragazza si rannicchiò nel letto cercando di addormentarsi e alla fine ci riuscì. Nell’uscire dalla casa, Hikari e la signora Takenouchi si ritrovarono Yamato davanti che camminava avanti e indietro borbottando: entro o non entro… mah… che faccio?. Il ragazzo si voltò e vide le due che lo guardavano in modo strano.

Yamato: emh… faccio ginnastica….
Hikari fece un sorriso sarcastico e scoppiò a ridere: ahahahah! Yamato! Ginnastica davanti alla porta di casa di Sora?
Yamato arrossì: non va bene come scusa eh?
Sig.ra Take: andiamo Hikari… Yamato entra! intanto Sora sta dormendo, la vuoi vedere no? Ciao! –sorrise-
Yamato la guardò rosso ma felice: entrerò ma non la sveglierò. Arrivederci signora! Ciao Hikari!
Hikari: ciao Yamato! –e intanto pensava Sora pensa che lui non la ami più…>  ridacchiò.
Le due si allontanarono e Yamato entrò in casa chiudendo poi delicatamente la porta. Si avviò verso la camera di Sora e rimase fermo davanti alla porta della stessa pensando: entro?. Sospirò e si fece coraggio entrando nella stanza, si avvicinò al letto e si sedette sulla sedia vicino ad esso. La guardò. Dormiva… sembrava un angelo. Sorrise. Dio com’è bella. Pensò. Le accarezzo delicatamente una guancia con le dita della mano (no con quelle dei piedi! -_-’). Iniziò a fissarla e a pensare. I suoi pensieri volavano veloci come il vento.

“Che bella sensazione provo stando insieme a te… non l’ho mai provata con nessun altro. Sora… mi manchi da morire. Da quant’è che provo queste sensazioni? Da oggi? Ieri? Un mese? Un anno? No… da tutta la vita… sì… da prima ancora di conoscerti… da quando eri una bambina mia piccola e dolce Sora.
Guardandoti… mi vengono in mente tante cose… tanti ricordi: belli… tristi… dolci… amari… ma comunque stupendi perché li ho vissuti tutti insieme a te. Amore mio, vorrei rimanere accanto a te per sempre… ma ho paura. ho paura dei tuoi sentimenti. Forse ora tu mi odi, perché non ho creduto in te… perché ho agito d’impulso senza ascoltare le tue ragioni… comunque a Digiworld ti ho seguita lo stesso. Non volevo che ti accadesse nulla di male… avevo paura di perderti. D’ora in poi ti ascolterò… ti aiuterò e crederò sempre in te… ma ti prego… non odiarmi, non dirmi che non hai bisogno di me, perché so che tu hai bisogno di me, come io ne ho di te. Torna a guardarmi con i tuoi occhi dolci e pieni d’amore e sorridimi dolcemente come solo tu sai fare. Guardandoti… capisco quanto sia profondo il mio amore per te… di quanto io non possa vivere senza di te… ti prego… non abbandonarmi… non lasciarmi solo… guardami come io guardo te ora…”

Yamato: ti amo… -sussurra-
Le accarezza i capelli ramati. Le sorride dolcemente e la mano scende sulla guancia. lei apre lentamente gli occhi al contatto e vede Yamato. Lo guarda sorpresa. Si siede sul letto continuando a guardarlo stupita. Lui la guardava, sentendo quell’unica lacrima scendergli giù per la gota arrossata. Lei si avvicinò a lui ancora un po’ assopita e sorpresa e gli asciugò quell’amara goccia forse più per capire se era un semplice sogno come gli altri più che per non vederlo piangere. Sentì una grande felicità nel cuore che però non diede a vedere. Ci fu un lungo periodo di silenzio molto imbarazzante.

Yamato: So… Sora… io…
Sora: Yamato… cough… come mai sei qua? domanda un po’ sciocca appena fatta >
Yamato: beh… volevo vedere come stavi… -sorrise imbarazzato grattandosi la nuca e guardando da un’altra parte- a proposito… come stai?
Sora non rispose. Lo guardava fisso senza distogliere lo sguardo. Riniziò a piangere e non riusciva in alcun modo a smettere. Le lacrime scendevano ininterrottamente e Yamato era nel panico più totale.
Yamato: oddio… Sora… non… non piangere dai… oddio… che devo fare?

Stette per un attimo in silenzio a guardarla con aria seria e poi il suo corpo si mosse da solo. L’abbracciò istintivamente con aria protettiva. Lei, dopo un attimo di sorpresa e smarrimento misto a felicità nascosta, si abbandonò a quell’abbraccio così dolce, tenero ed intenso. Iniziò a singhiozzare. In quel momento non voleva nient’altro che lui. Alzò lo sguardo e incontrò gli occhi teneri e profondi di lui.

Sora: Yamato… -sussurrò- io…
Yamato la zittì: shh… non dire nulla piccola… lasciamo stare così… per ora almeno…
La strinse a sé e lei poggiò la testa sulla spalla di lui. Pian piano si calmò e il respiro tornò regolare. Nessuno dei due voleva sciogliere quel contatto così dolce e rimasero un altro po’ di tempo così. Il cellulare di Yamato squillava ma non gli andava di rispondere. Ad un certo punto lei sentì il telefono vibrare.
Sora: Yamato… il cellulare…
Yamato: lo so…
Sora: non rispondi?
Yamato non si mosse e non disse nulla. Voleva solo continuare ad abbracciarla. Il cellulare smise di squillare.
Sora: forse era importante…
Yamato: mai come questo momento… -la strinse più forte. Non voleva perderla e nemmeno lasciarla andare-
Sora scostò la testa per guardarlo in faccia senza sciogliere l’abbraccio, voleva perdersi nuovamente in quegli occhi profondi. Lui ricambiò lo sguardo.
Yamato: senti… mi… mi dispiace per l’alt…
Questa volta fu Sora a zittirlo: shh… non fa nulla… dimentichiamo quel fatto… ti prego… -sorrise dolcemente-
Sorrise lui, dolce: sì… sì…
Fu capace di dire solo quello e la strinse più forte tra le lacrime di lei. Continuavano a guardarsi e i loro volti iniziarono ad avvicinarsi fino quasi a sfiorarsi ma il campanello suonò. I due allontanarono i volti.
Yamato: emh… vado io… tu devi rimanere a letto –disse imbarazzato-
Uscì dalla stanza e si avviò verso la porta d’ingresso, l’aprì e trovò davanti a lui Taichi, Noriko e tutti gli altri che furono stupiti di vedere Yamato a casa di Sora. Il ragazzo aveva voglia di ucciderli.
Hikari guardo Taichi: te l’avevo detto che non era il momento… e tu mi hai trascinato a forza…
Yamato: venite… volete vedere Sora no? È sveglia…. Uff… -sbuffò e sussurrò- pazienza…
Aprì la porta della stanza ed entrarono tutti. Hikari, con le mani giunte davanti alla faccia, la guardava con aria dispiaciuta con l’espressione da “mi dispiace”. Sora le sorrise come a dire “non ti preoccupare”
Sora: salve a tutti… come state? –sorrise- cough…
Yamato si appoggiò al muro come a dire “che pizza questi…”

Sora lo guardò e sorrise. Lui si sedette imbronciato a gambe incrociate: uffa!. Sussurrò. Passarono il pomeriggio a casa di Sora e si divertirono tutti (tranne Yamato ancora imbronciato) e alla fine man mano se ne andarono tutti. Rimase solo Yamato. La guardò e si avvicinò.
Sora: è stato divertente no?
Yamato non le rispose e si sedette sul letto accanto a lei. L’espressione era ancora un po’ imbronciata.
Sora: cos’hai? Yamato dai… non fare così…
Yamato si avvicinò a lei piano, prima con tutto il corpo e poi con il volto e si fermò a qualche centimetro da lei. Lei arrossì e disse: Ya… Yamato… emh… che c’è?
Yamato fece una faccia troppo tenera da bambino: uffi! Non è giusto! Perché sono venuti così?….
Sora sorrise: emh… dai… non fare così…
Lui le accarezzò dolcemente la guancia con lo sguardo ormai diventato tenero e serio.
Yamato: cosa vuoi fare?
Sora lo guardò interrogativa: in che senso scusa?
Yamato: torna con me… non lasciarmi… guardami ancora con il tuo sguardo dolce e sincero… ti prego…
Sora lo abbracciò: Yamato… sì… però… anche tu… non lasciarmi mai… stammi vicino… e credi in me… abbi fiducia in me… perché io… ho bisogno di te.
I loro volti erano molto vicini ed infine le loro labbra si incrociarono in un tenero bacio. Quando si staccarono…
Yamato disse: crederò sempre in te Sora… -sorrise dolcemente prima di tornare a baciarla. I due pensarono che quel sentimento non sarebbe mai finito.

“Guardandoti… capisco che non posso fare a meno di te e di quanto ti amo.”

Fine Capitolo 7!!!!!!!

 

 

 

Vi è piaciuto? Hihihi le scritte blu in corsivo sono i pensieri di Yamato. Il prossimo capitolo è uno dei miei preferiti per via di alcune scene tra Taichi, Sora e Yamato! Spero che vi piacciano tutti, comunque!

 

DarkSelene89Noemi: Teso! Grazie come al solito per le tue stupende recensioni! Sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo, anche a me piace molto, e tengo specialmente a Mulan, che mi ricorda un po’ mia sorella! Hihi spero che ti piaccia altrettanto questo. Kisses tvttb!

 

Kari 89: Ma che carinella che sei! ^^ esatto viene proprio dal film Disney, ma è bellissimo come nome, non trovi? Hihi questo capitolo so già che non lo gradirai molto ma… =P ci voleva hihi continua a recensire, che probabilmente il prossimo lo gradirai particolarmente. Kisses tvttb!

 

HikariKanna: eccoti accontentata per il Sorato, tesora! Hihi spero ti piaccia anche questo capitolo, ci tengo particolarmente, perché esprime tutti i pensieri di Yama-kun! ^^ Jyou è veramente fantastico, anche perché senza di lui Mulan potrebbe combinarne di tutti i colori! Continua a recensire! Kisses tvtb!

 

Dana: Grazie per essere entrata nel gruppo di commentatori! Sono contenta che ti stia piacendo questa mia fic, mi raccomando continua a leggere ^^ ti ho aggiunta già tra i miei contatti, ci sentiamo presto! Kisses

 

 

27 Gennaio

Casa Yagami
Taichi stava sdraiato sul suo letto a pensare mentre guardava il suo Digivice. Sentiva che presto sarebbe cambiato qualcosa, in peggio o in meglio? Questo non lo sapeva. Era indeciso e preoccupato, esistevano tre esseri umani che sarebbero stati teletrasportati a Digiworld ed era sicuro che Diemon avrebbe mandato qualcuno sul mondo reale per cercarli chissà con quali metodi, di conseguenza Noriko e le altre sarebbero state in pericolo. Avevano deciso di portarle con loro ma anche a Digiworld sarebbero state a rischio, soprattutto perché loro non avevano Digimon e lui, lottando, non potrà proteggere al meglio Noriko. Si incamminò così verso il telefono: avrebbe chiamato la sua migliore amica di sempre. Il conforto di una sua parola dolce era sempre utile. Per questo un tempo l’aveva amata.
Si ricordò il periodo in cui loro due erano stati insieme, di com’erano innamorati. Ma poi il distacco fra loro era aumentato, lei si affezionò a Yamato e lui a Noriko anche se non lo avrebbe mai ammesso fino a quel giorno d’estate. Fece velocemente il numero.

Sora: pronto?
Taichi: buonasera sign… oh Sora sei tu! ehm… ciao! Eh eh! Mi ero preparato il discorso! E alla fine lo stavo per dire a te!
Sora: sempre il solito! –rise- cosa volevi dirmi?
Taichi: ecco! Devi darmi un consiglio… tu cosa faresti al posto mio?
Sora: caro Taichi… non ho ancora il potere di leggere nella mente quindi… saresti così gentile da dirmi di cosa si tratta? Così cercherò di aiutarti come posso – rise di nuovo pensando a come fosse buffo l’amico e a quanto gli volesse bene proprio per quel motivo.
Taichi: ah! –rise arrossendo un po’ – sai è che… beh… un tempo bastava uno sguardo e capivamo i pensieri dell’altro…
Sora sorrise dolcemente: ma succede ancora! Il fatto è che adesso parliamo per telefono! Facciamo così! Vieni a casa mia e ne parliamo ok? Così vediamo se capisco ancora i tuoi pensieri. A dopo!
Taichi: ok! A dopo!

Riagganciarono. Taichi prese la giacca, uscì e si diresse verso la casa poco distante. Passò di fianco al parco. Lo stesso di tanti anni fa, quando passava interi pomeriggi in loro compagnia. Una volta arrivato, suonò un paio di volte il campanello.

 

Sig.ra Take: oh! Ciao Taichi! Entra pure. Sora è in camera sua.
Taichi: ok signora, grazie. E scusi il disturbo.
Sig.ra take: nessun disturbo, caro. Sei sempre il benvenuto – la donna sorrise verso di lui.
La porta della camera era aperta e lui fece tok-tok con la voce finta profonda.
Taichi: tok-tok… sono il lupo mangia-frutta… voglio…. Il frutto Sora! Eh eh! –le fece la linguaccia-
Sora: -rise di gusto ripensando a quando, da bambini, facevano quel gioco insieme agli altri, nel periodo in cui lo amava- ciao Taichi. Vieni, Siediti.
Il ragazzo si sedette sul letto della ragazza e stava per iniziare a parlare quando lei lo fermò e iniziò a fissarlo da vicino negli occhi. Rimase così per un po’ di tempo e poi…
Sora: umh… - si sedette vicino al ragazzo- ho capito.. si tratta di Noriko. Tranquillo! Riuscirai a proteggerla anche se dovrai combattere. E poi lei riuscirà a non farti fare troppa fatica, ti rimarrà vicina. Non guardarmi così! – disse guardando la faccia sbalordita dell’amico- te l’avevo detto che ne ero ancora capace, no? – gli sorrise dolcemente.
Taichi: oh Sora! Grazie. Tu… mi capisci sempre… - ricambiò il sorriso- ora devo andare. Non voglio disturbarti oltre e sono passato a fare un salutino, prima di uscire.
Sora abbracciò l’amico con fare fraterno: vai! Ti voglio bene Tai…
Il ragazzo rimare sorpreso. Era tantissimo tempo che non lo chiamava più così.

Taichi: anche io Sora-chan…

 

………………………………………………………………..

 

Noriko era appena tornata a casa dopo l’uscita con Taichi, a dirla tutta un super-agitato Taichi, quando sentì il campanello suonare in modo molto agitato. Lei andò di corsa ad aprire e si ritrovò di nuovo davanti il ragazzo.

Taichi aveva il fiatone: No-Noriko…. Anf… preparati… prendi le cose più urgenti che ti potrebbero servire! Andiamo a Digiworld! Immediatamente!

Noriko rimase molto sorpresa e iniziò a prepararsi di corsa. Scrisse un piccolo biglietto ai genitori dicendo che sarebbe andata da Sora per qualche tempo e poi Taichi la trascinò di corsa verso la scuola per entrare al mondo che lui tanto amava.
Arrivati alla sala computer vi trovarono Yamato, Takeru, Hikari, Mimi, Koushiro, Daisuke, Kyoko, Miyako e Ken. Iori e Rika-chan erano dietro dei due appena arrivati.
Rika: uff… sono stanchissima… anf…
Taichi: fatto di corsa? – sorrise – beh… siamo pronti? No, aspettate! Dov’è Sora?
Yamato: non so… io ero già a scuola a fare le prove con il gruppo e non sono passato da lei… e se non avesse avvertito nulla?
Hikari: chi? Sora? Ma scherzi?
Taichi: infatti… ehi Matt! Andiamo a cercarla!
Yamato: ma… Come mai mi richiami Matt?
Taichi: mi è presa la nostalgia questo pomeriggio a casa di Sora, quando lei mi ha chiamato Tai. – gli sorrise furbescamente.
Yamato: ok Tai! Andiamo!

I due scapparono verso casa di Sora. Come ai vecchi tempi. Mentre gli altri (tranne Takeru, Hikari, Mimi e Koushiro) non ci capivano nulla. Erano i vecchi tempi in cui i tre erano Sora-chan, Matt e Tai. Ma solo loro tre si chiamavano così, gli altri non ne avevano il permesso.

 

……

 

Arrivati a casa di Sora suonarono il campanello. Si sentivano delle voci… una era voce di Sora, e l’altra era della madre. Entrambe stavano singhiozzavano: piangevano.

Sora: va-vado ad aprire…
Sora aprì la porta e si ritrovò le persone a lei più care: il ragazzo di cui era innamorata e il suo migliore amico. Si asciugò in fretta le lacrime per non far vedere che piangeva ma era troppo tardi.

Yamato: so-Sora! Perché piangi?
Sora: piangere? –sorrise il meglio che poté ma si vedeva che era falso- io… perché… dovrei…- le lacrime risalirono e si buttò tra le braccia di Yamato e, anche se si stava maledicendo internamente, mentì – oh… è che… la mamma non vorrebbe che io andassi a Digiworld ma ora ha capito. –andò dalla mamma e l’abbraccio bisbigliandole “Scusa mamma…. Devo proprio andare… lo dirò io a Iori… ciao! A presto!” tornò da Yamato e Taichi- scusate… andiamo. L’ultimo le asciugò una lacrima.
Taichi: sicura che sia tutto a posto?
Sora: sì sì… tranquilli. –sorrise e si allontanarono dalla casa.

 

………………………………………………………………………

 

Arrivati davanti a scuola videro gli altri e decisero di partire subito. Sora guardò Iori. Avrebbe dovuto dirglielo… come fare? Sospirò. Yamato e Taichi l’abbracciarono istintivamente e contemporaneamente. Noriko li guardò un attimo male e Hikari, che se ne accorse, le si avvicinò.

Hikari: non te la prendere. Taichi ama te. Ma devi capire che loro tre sono legati da qualcosa che va oltre l’amicizia e l’amore… non si può spezzare.
Noriko: lo so.. capisco… - le sorrise – grazie. - Hikari le sorrise a sua volta sperando di infonderle così un po’ di coraggio.
Taichi-Yamato: ti conosco bene! Dimmi… cos’è successo veramente? – i due stupiti del loro “coretto” involontario, si guardarono e poi i tre scoppiarono a ridere.
Sora: ahah! Se lo rifaceste apposta non vi riuscirebbe! Tranquilli, non ho nulla! - sospirò e guardò Iori- caro Iori… dopo noi due dobbiamo parlare. ma dopo, perché so che se lo sapessi ora non vorresti più partire
Iori: non tornerei indietro sui miei passi per nulla al mondo…
Sora: so per certo che se lo sapessi cambieresti idea… - gli sorrise un po’ amaramente-
Iori: mettimi alla prova!
Sora lo guardò un po’ disperata e un po’ comprensiva: va bene… ma per ora è meglio non dirlo a nessuno…

I due si appartarono per un secondo mentre Daisuke cercava di avvicinarsi per scoprire qualcosa, ma Miyako lo trascinò via per un orecchio. Iori spalancò gli occhi mentre iniziavano a diventare lucidi. Si sentì un singhiozzo di Sora e i due si abbracciarono. Premette il volto di Iori sul suo petto perchè sapeva quanto lui detestasse farsi vedere mentre piangeva. Rimasero così per alcuni momenti e appena la più grande sentì che lui aveva smesso di piangere, allontanò il suo volto e gli sorrise comprensiva.

Sora: andiamo ora… - i due tornarono verso gli altri mano nella mano e tutti insieme partirono per digiworld.

……………………………………………………………………………….

Stranamente si ritrovarono tutti divisi: Sora, Yamato e Taichi si ritrovarono a nord della foresta, Daisuke, Hikari e Noriko a sud della stessa, Takeru, Iori e Rika in una pianura, Ken, Miyako e Kyoko vicino ad un lago, mentre Mimi e Koushiro si ritrovarono in una specie di ghiacciaio.

 

Andiamo prima da Daisuke e Co…
Daisuke: ahi ahi ahi… che botta…. – si massaggiava il fondoschiena quando gli venne in mente una cosa: Kyoko non era abituata all’atterraggio improvviso a Digiworld! – Kyoko! Come stai? – prese per le spalle una figura-
Noriko: guarda che io sono Noriko, non Kyoko!
Daisuke: ops… scusa! Dov’è Kyoko?
Hikari: non so… non vedo nessun altro apparte noi tre…
Noriko-Daisuke: cosa??? E dove sono gli altri?
Daisuke: Kyoko??? Kyoko? Dove sei???
Noriko: dove sarà Taichi? – si sentiva sperduta… il che era comprensibile considerato che era la seconda volta che andava a Digiworld, ed era in tempo di pace prima –
Hikari le si avvicinò: Noriko… sta tranquilla… ci siamo noi… troveremo presto mio fratello… - guardò Daisuke che era disperato e gli si avvicinò.
Daisuke: vattene Hikari! Non è il momento…. Devo… devo pensare a dove può essere Kyoko… - iniziò a correre da una parte all’altra tanto era agitato. Ad un certo punto si butto su di un sasso di botto. Aveva gli occhi lucidi.
Veemon: Daisuke… sta tranquillo….
Hikari gli si avvicinò e si chinò: Daisuke…
Daisuke: lei… lei potrebbe essere da sola… non.. non ha un suo digimon… come farebbe se venisse… se venisse…
Hikari gli prese le mani tra le sue: sta tranquillo… Kyoko-chan non è una sprovveduta… sa badare a se stessa. e sono convinta che, proprio come noi, si è ritrovata con qualcuno.
Daisuke la guardò negli occhi, erano dolci e sinceri: grazie Hikari… sei una vera amica… però vedi… io… la voglio trovare al più presto…
Hikari prese il digiterminal e iniziò a mandare i messaggi a tutti. Da quelli scoprì che Kyoko era con Miyako e Ken e che Taichi era con Yamato e Sora: tranquilli! È tutto a posto – e rivelò agli amici quello che aveva scoperto.
Daisuke: beh, ora che so che è con Ken sono un po’ più tranquillo. andiamo a cercare gli altri!  - finalmente era tornato quello di sempre, il super attivo Daisuke.

………………………………………………………

Ken, Miyako e Kyoko camminavano intorno al lago:
Miyako: bene! a quanto dice Hikari, lei, Daisuke e Noriko stanno bene. Quindi puoi stare tranquilla – le disse sorridendo incoraggiante.
Kyoko ricambiò il sorriso: ti ringrazio Miyako…
Ken: bene… Miya… per caso ti ha anche detto in che posto si trovano?
Miyako: sì.. dice che si trovano in una foresta…
Ken: bene! Conosco questo posto: era una delle mie conquiste al tempo dell’imperatore. Non è molto lontana la foresta, comunque. Mettiamoci in marcia.
Joe: Ken! Miyako!
I due si girarono e videro arrivare il loro amico da lontano: Joe! –dissero all’unisono.
Joe: ciao ragazzi! Oh! Salve! Sei nuova?
Miyako: ah già! Tu non la conosci… lei è la ragazza di Daisuke, Kyoko.
Joe: la ragazza di Daisuke? Buona fortuna! Ahah! Scherzo! Piacere! Io sono Joe.
Kyoko gli sorrise: piacere mio. Comunque ti sbagli a dire così. Dai-kun è un ragazzo fantastico.
Joe: lo so! Stavo solo scherzando.
Ken: beh… ora andiamo a cercare gli altri.
Il gruppetto si allontanò.

……………………….

Intanto Takeru, Iori e Rika stavano già incamminandosi verso la strada che credevano fosse quella più giusta per arrivare alla foresta. I due più piccoli si tenevano per mano mentre il biondino aveva un’aria seria: voleva trovare al più presto Hikari. Iori era ancora triste per la cosa che gli aveva detto Sora ma non voleva far sapere niente a nessuno, neanche a Takeru che era il suo migliore amico.

Nel frattempo, Taichi, Yamato e Sora camminavano per la foresta. Erano riusciti a calmare Taichi per via di Noriko e ora erano in marcia. Anche Yamato e Sora si tenevano per mano e lei pensò che, per tranquillizzarlo un po’, avrebbe potuto prendere anche la mano di Taichi. Senza esitazione sfiorò la sua mano ed intrecciò le loro dita. Taichi rimase un po’ sorpreso e la guardò interrogativo.

Sora: sta tranquillo! la troveremo presto, vedrai. e poi stando così, mi sembra di essere tornata ai vecchi tempi, non trovi Matt?
Yamato le sorrise dolcemente: già. mancano anche a me Sora-chan
Taichi guardò i suoi due amici (oddio!!! Ho fatto la rima! Ma non è colpa mia se Taichi fa rima con amici!!!): dovremmo ricominciare a farlo! Chiamarci così dico, ma solo noi tre: come ai vecchi tempi! infondo il mitico trio è di nuovo unito nella lotta.
Sora: sono d’accordo con te Tai. Tu che ne dici Matt?
Yamato: anche io Sora-chan! Ma Tai, non ti dispiace lasciar fuori Noriko?
Taichi: No, infondo noi siamo un’altra storia, lei non c’entra. Sono sicura che non se la prenderà. Siamo solo noi tre… per sempre!

Sorrise furbescamente ai due mentre si allontanavano mano nella mano. Erano sempre stati insieme, uniti da qualcosa di più profondo dell’amore, di più speciale dell’amicizia: erano unici. Erano loro tre, che camminano tra i petali dell’amicizia eterna ancora una volta. Erano Tai, Matt e Sora-chan.

……………………………………….

 

Ora andiamo da Mimi e Koushiro…
Mimi: brrr… che freddo… e io che mi lamento di quanto sia freddo il quartiere di Odaiba… e qui? Che dire di qui?
Koushiro: tranquilla Mimi, usciremo da questo ghiacciaio. – si levò la giacca e la posò sulle spalle di Mimi. Iniziò ad avviarsi per la strada- andiamo ora…
Mimi rimase sorpresa e contenta del gesto del ragazzo: sì… grazie… - gli prese la mano e si avviarono insieme mentre le guance di Koushiro si tinsero sul rosso, ma non era certo per il freddo.
Rimasero per un po’ di tempo in silenzio.
Mimi: Koushiro…. Come usciamo da questo labirinto di ghiaccio? Io ho ancora freddo…
Koushiro: non so Mimi… troveremo una via d’uscita, tranquilla.
Palmon: Mimi… anche io ho tanto freddo…
Mimi: - si levò la giacca datale da Koushiro e la mise sulle spalle del digimon.- ecco tieni… non ti dispiace vero Kou-chan? – gli sorrise allegra-
Koushiro si girò dall’altra parte per non far vedere che era arrossito: emh… sì tranquilla… l’importante è che a te vada bene.

La guardò con la coda dell’occhio, mentre lei continuava a sorridere. Koushiro si fermò improvvisamente, come illuminato da un’idea improvvisa.
Si fermò anche Mimi: che succede? Hai sentito qualcosa?- guardò interrogativa il ragazzo accanto a lei.
Koushiro la guardava serio e dolce. Aveva deciso di rivelarle i suoi sentimenti.
Koushiro arrossì: Mimi, io… ti devo dire una cosa…
Mimi gli sorrise tranquilla: sì? Hai freddo? Hai la febbre? Sei rosso in faccia…
Koushiro divenne ancora più rosso: no no… niente del genere… il fatto è che… è che io- mise le mani sulle spalle della ragazza - io… io ti….

 

 

 

 

Fine del capitolo

 

 

 

DarkSelene89Noemi: grazie Teso per questa nuova recensione ^^ sono contenta che ti sia piaciuta, e spero che ti piaccia altrettanto questa. Se vuoi posso vendicarmi in modo crudelmente crudele nei prossimi capitoli per l’intrusione. uhuh!!! Grazie anche per il commento all’altra fic. Ci sentiamo tra poco XD kisses tvttb!

 

Kari 89: catinella doveva essere carinella XD è che word lo cambia!!! Grazie tesora per questa recensione. E’ bellissimo sentirselo dire da una fan accanita del Taiora quale sei tu! Spero che questo ti piaccia ancora di più! Grazie per il commento a Non oltre la pelle. Baciotti tvtb!

 

DenaDena: benvenuta tra i recensori!!! Sono contenta che DarkSele te l’abbia fatta conoscere e che tu l’abbia commentata così positivamente. Beh.. miglioro perché i primi capitoli li ho scritti in 2 media… mi pare XD e ora faccio l’università. Continua a commentare, e grazie anche per il commento dell’altra fic. Un bacio

 

Dana: grazieeeeeee!!! Ecco quello nuovo, scusa per oggi pome <.< il pc collega da solo. Mi ha detto mia madre, ma io ero a lezione. Continua a seguire questa fic! Un bacioneee!!!

 

 

Parola all’autrice:

beh… a voi che leggete: CONTINUATEEE! E grazie mille eheh!! Spero vi piaccia tanto quanto sta appassionando me. Un bacio a tutti!!!

 

-Kalie-

- Something has changed -

 

 

Perché il cuore le batteva così forte? Era li, davanti a Koushiro che la teneva per le spalle, con aria seria, forse voleva dirle di allontanarsi da lui perché con tutte le sue moine non la sopportava più, con tutte quelle imbarazzanti effusioni.

Ma nel suo cuore Mimi sperava… non faceva che immaginarsi la scena di lui che la baciava improvvisamente, spinto da un moto improvviso di coraggio e determinazione.

Speranza e paura. È forse questa la principale nemica della prima? Ma quale vince tra le due?

 

Stesso discorso per lui, spaventato e speranzoso contemporaneamente. Paura di venire rifiutato da lei, che con la sua esuberanza, la sua allegria, il suo sorriso, gli avevano rubato il cuore. La speranza però era salita di un gradino al brillare dei suoi occhi, quando l’aveva presa per le spalle. Cosa fare ora? C’era dentro fino al collo ormai… però il coraggio stava scemando.

 

“Kou… shiro?” lo chiamò titubante lei, ormai con due mele al posto delle guance.

 

“Mimi… non so cosa penserai di me dopo quello che sto per dirti…” le carezzò delicatamente i capelli rosa, come se fossero la cosa più preziosa dell’universo.

 

“Ti prego se devi farmi del male, sii veloce. Dimmi subito che non mi sopporti e taglia corto…” aveva vinto la paura? Una lacrima percorse la bollente guancia, mentre lui la guardava esterrefatto.

 

“No! No non hai capito, Mimi! Non si tratta affatto di questo! Io ti vorrei sempre al mio fianco, te lo giuro!” le asciugò piano la guancia, sorridendole rassicurante… dolce.

 

“Davvero? Quindi io… posso rimanerti vicina?” quasi un sussurro… quasi aria, mentre piano gli circondava il collo con le braccia e si avvicinava al suo viso, coraggiosa Mimi. Sa quello che vuole. Sa che ora lo può avere.

 

“Non chiedo di meglio…”

 

“Mimi!” la voce di Noriko li fece allontanare improvvisamente e imbarazzati. Questa, non appena si accorse di quel che aveva fatto, arrossì dispiaciuta “scusate! Io… non volevo… interrompervi…”

 

“ah? Eh? Ah!!!” dissero i due, ancora più rossi di lei. “non preoccuparti Noriko, non è successo niente!” rise Mimi, per tranquillizzarla, poi i due raggiunsero lei, Hikari e Daisuke, mettendosi poi alla ricerca degli altri.

 

Ma qualcosa era cambiato… non potevano far finta di nulla. Koushiro la guardò sorridente, per lui era stata una grande conferma. Le tese la mano e lei l’afferrò immediatamente, avvicinandosi a lui. Ora non aveva paura. Non c’era più motivo, perché sentiva di essere invincibile insieme a lui.

 

Qualcosa è cambiato…

 

 

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Strano ma vero, erano riusciti a ritrovarsi tutti. E le conseguenze del distacco erano a dir poco… strane.

 

Sora e Yamato cercavano di staccare Taichi da Noriko che rideva come una matta, mentre lui continuava imperterrito ad abbracciare la ragazza, piagnucolando come un bimbo.

 

Daisuke controllava dalla testa ai piedi un’imbarazzata e confusa Kyoko, per cercare anche un solo piccolo graffio mentre Ken, spaventato dal fatto che l’amico glielo potesse rinfacciare per tutta la vita, cercava di calmarlo.

 

Mimi e Miyako parlottavano in disparte ridacchiando su cosa era appena successo tra la prima e l’imbarazzato Koushiro a pochi passi da loro.

 

Takeru cercava di estorcere informazioni a Iori sul perché fosse così triste, mentre Hikari giocherellava con Rika-chan, tanto per distrarla durante lo sfogo del più piccolo dei digiprescelti.

 

“Ragazzi! basta ciondolarsi, è ora di andare alla ricerca di Gennai, lui è l’unico a sapere il nostro obiettivo!” Joe li rimproverò, non era certo quello il momento per fare comunella, o scambiarsi effusioni, o confidarsi. Al che Taichi si stacco improvvisamente da Noriko con aria seria, facendo volare Sora e Yamato ad un metro da lui.

 

“Joe ha ragione! Si può sapere che vi è preso? Dobbiamo andare a combattere!” la coppietta a terra lo guardò arrabbiata.

 

“MA SE SEI TU IL PRIMO A CIONDOLARTI!” dissero in coro i due, nervosi per il volo appena fatto.

 

Scoppiarono tutti a ridere. Noriko li guardò, certo che erano uno strano gruppo. Ma forse era meglio così, sapeva che nonostante le apparenze, erano tutti tremendamente preoccupati per quello che poteva succedere da li a poco, ma cercavano di superare le avversità con il sorriso sulle labbra, pronti ad aiutarsi l’uno con l’altro. pronti a combattere, pronti a tutto.

 

“Andrà tutto bene, vedrai! Siamo un gruppo fantastico di digiprescelti!” la voce di Sora le arrivò dolce alle orecchie, mentre la sua mano andava a prendere la sua ciondolante.

 

Tutto ad un tratto si sentì bene, forte, sicura. Sentiva di essere entrata a far parte del gruppo, i suoi amici l’avrebbero protetta ed avrebbero fatto di tutto per aiutarla. E lei avrebbe fatto di tutto per non essere un peso per loro.

 

Era così bella la sensazione di questa consapevolezza.

Non avrebbe rinunciato ai suoi amici per niente al mondo…

 

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Dopo una ventina di minuti di cammino, erano usciti dalla foresta e il paesaggio che si presentò davanti al gruppo era devastante.

Il mondo che tanto amavano, così rigoglioso, così bello da essere quasi irreale era stato raso al suolo. Quello che si presentava davanti a loro erano solo ettari ed ettari di terreno vuoto, niente alberi, niente piante, solo terreno arido.

 

“Dannati idioti!” disse Daisuke stringendo i pugni, facendosi quasi del male. Kyoko gli si affiancò sfiorandogli la mano con un dito.

 

“Sono stati quei mostri a rendere così questo posto?” gli sussurrò piano, lui annuì con l’aria corrucciata. “andrà tutto bene Dai, ho fiducia in te. Ho fiducia in tutti voi, e sono certa che riuscirete a salvare questo mondo. Ed allora vorrò vederlo in tutto il suo splendore”. Lei gli sorrise rassicurante, sperando di farlo sentire un po’ meglio. Beh, sicuramente ora era più determinato grazie alle sue parole.

 

“Andiamo ragazzi! gliela faremo pagare anche per questo!” sorride deciso verso gli altri “Non permetteremo a niente e nessuno di fermarci!”

Era ormai l’ora del tramonto e i digiprescelti si godevano i colori prima di continuare il loro viaggio. Sorrisero tutti alle parole incoraggianti del loro piccolo leader. Sarà anche uno scapestrato, ma sa bene cosa fare per tirarli su, proprio come Taichi. Questo gli si affiancò e gli cinse una spalla con il braccio.

 

“Certo! Siamo un gruppo unitissimo, chi può farci nulla?” disse guardando i compagni uno ad uno.

 

Era bello essere tutti insieme, nonostante il pericolo che stavano ancora una volta per correre. Daisuke al suo fianco sorrideva stringendo la mano di Kyoko, quella ragazza aveva una pazienza… ma era forte, di questo ne era sicuro. Non aveva esitato un attimo a credere alla loro storia, era pronta a tutto per aiutarli, anche se non poteva visto che non era una digiprescelta. Le sorrise forse per la prima volta direttamente, non avevano mai parlato veramente, ma la sentiva vicina, faceva parte del gruppo come se ci fosse da sempre. Lo sentiva.

 

Lo sguardo poi passò a Iori, ancora un po’ scosso per quello che gli aveva detto Sora, chissà poi cos’era. Ma era stato forte, era li per proteggere il mondo che amava tanto quanto lui, la piccola bambina di fianco a lui cercava di confortarlo, rimanendo in silenzio. Sapeva bene come era fatto, gli stringeva semplicemente la mano. Anche per lei sarebbe stata dura, ma avrebbe superato anche questa difficoltà.

 

“Ehi amico! Non stare a preoccuparti! Riusciremo a salvarlo!” disse verso Ken, rabbuiato alla vista del mondo così simile a quello che aveva creato lui al tempo dell’imperatore. Lui sorrise allegro. Certo che stare con Miyako l’aveva proprio rinforzato, si erano aiutati l’uno con l’altra, ormai erano inseparabili, si completavano perfettamente, come i pezzi di un puzzle.

 

Andando avanti incontrò lo sguardo di Joe, com’era cambiato da quando era quel ragazzo impaurito. Anche se era sempre tremendamente previdente. Aveva portato con se un borsone pieno di medicine e naturalmente… carta igienica. Il più maturo del gruppo, sapeva sempre consigliarli al meglio, non mancava mai di una parola di conforto. E non è facile se a volte si è i primi a voler essere confortati.

 

Non certo per la storia di Mimi, visto che sembrava aver la testa da tutt’altra parte Joe. Per quanto riguardava lei poi, la sua allegria riusciva sempre a tirarli su di morale, non riusciva ad immaginare il loro gruppo senza di lei che ora aveva l’aria sognante al fianco di Koushiro. Quei due non la raccontavano giusta… Lei era chinata su di lui, seduto con il suo computer per controllare che strada prendere ora. La loro guida. Sapeva dove andare con sicurezza, la mente lucida del gruppo. Se non si trattava d’amore si intende.

 

Hikari e Takeru erano la loro vera forza. Sapevano sempre cosa fare, uniti sapevano guidarli ovunque in quel mondo, non rinunciavano mai alla lotta, anche la più pericolosa. Da quando si erano messi insieme poi, sembrava che nulla fosse impossibile per loro, uniti come non mai, felici, sicuri, invincibili. Forse le uniche due anime gemelle che erano riuscite a trovarsi e ad amarsi senza timore.

 

L’anima gemella… anche lui l’aveva trovata. Lo sguardo si sposta ora alla sua destra, dove naturalmente c’erano i suoi migliori amici. Sora. Era decisamente lei la sua anima gemella, ma non quella da amare. Non avrebbe mai potuto rinunciare alla sua amicizia, ed era felice così. Non voleva altro. lei che sapeva sempre aiutarlo, che lo capiva, che lo perdonava, che sapeva sempre cosa dire. Con cui poteva sempre parlare, come rinunciare a tutto questo? Senza contare che avere lei, comporterebbe la perdita di Yamato, l’unico che riusciva a farlo tornare in sé, con un semplice pugno in faccia. Cosa che dopotutto faceva anche lui. La loro amicizia era perfetta, non ne esistevano di migliori.

 

Mise una mano sulla spalla dei due e li abbracciò contento, sorridendo verso Noriko. Lei aveva accettato tutto di lui, con pazienza, senza arrabbiarsi per la sua vicinanza con Sora. Aveva capito infondo che non era amore quello che li legava. Qualcosa di più profondo, sì… ma amava solo lei. E come non farlo se lei era così fantastica?

Si staccò dai due e la raggiunse, dandole un leggero bacio a fior di labbra. Niente avrebbe diviso il loro super gruppo!

 

“Ragazzi! venite qui, è Gennai!” la voce di Koushiro lo risvegliò dai lunghi pensieri e tutti si avvicinarono al computer.

 

“Salve Digiprescelti… che bello rivedervi!” un sorriso tranquillo il suo, anche se il tono era leggermente preoccupato.

 

“Anche per noi è bello, Gennai! Anche se avrei preferito fosse stata un’altra occasione!” disse Miyako allegramente.

 

“Hai ragione Miyako, comunque sia… Koushiro, come mai mi stavate cercando?”

 

“Siamo tornati a Digiworld per fermare Diemon e gli altri, ma come facciamo a trovare i tre esseri umani non digiprescelti che verranno portati qui?” lo guardò preoccupato Koushiro “e soprattutto, come arriveranno qui? Come facciamo a proteggerli? E…”

 

“Calmati… ma non ci siete ancora arrivati?” li guardò serio Gennai.

 

“Di che stai parlando?” disse confuso Joe.

 

“Secondo la profezia tre persone normali verranno teletrasportati a Digiworld, ma non specifica chi li avrebbe portati, o come ci sarebbero arrivati”

 

“Cosa ci vuoi dire, scusa?” Daisuke era sempre più confuso e cercò risposte nello sguardo degli altri.

Sora si portò una mano alla bocca, emettendo un suono sorpreso, seguita subito dopo da Miyako e Koushiro che spostò lo sguardo su tre persone in particolare del loro gruppo.

 

“Vuoi dire che…?” sussurrò sconvolta Hikari.

 

“Esatto Hikari, siete stati proprio voi a scegliere gli umani…”.

 

 

Fine Capitolo.

 

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L’angolo di Kalie:

 

Salve a tutti!!!

Ecco il nuovo capitolo! Scusatemi per la lunga attesa, ma è stato un periodo un po’ pesante per me e non ho più pensato a questa fan fic! Spero vi piaccia!

Avevate capito chi sono i 3 umani? Eheh

Commentate numerosi mi raccomando ^^ a presto con il nuovo capitoloooo!

 

Ringraziamenti:

 

DarkSelene89Noemi: GRAZIE TESO!!! Sei sempre pronta a commentare il mio capitolo, e sono contenta che ogni volta ti piaccia! ^^ non preoccuparti, non tocco il tuo Dai-kun ^^ è troppo stratomitico per fargli qualcosa XD eeeeh.. non posso anticiparti tutto, scoprirai ben presto la risposta alle tue domande ^^ un bacione tvtb

 

kari 89: ecco il nuovo capitolo tanto atteso! Grazie come sempre per i tuoi splendidi commenti ^^ come vedi qui in mezzo c’è un po’ di tutto, ma naturalmente non riesco a rinunciare a Tai, Sorachan e Matt ^^ continua a commentare la fic, e spero che saranno sempre positivi! Un bacione grande!! Tvtb!

 

HikariKanna: tranquilla presto la scena di Iori si risolverà! Sarà a tutti più chiara, vedrai ^^ grazie per gli splendidi commenti! Come puoi vedere non riesco a staccarmi dall’idea di una vecchia storia tra Sora e Taichi, anche se il futuro di lei è con Yama ^^ continua a commentare! Un bacione, tvtb!

 

giusyangel: benvenuta tra i commentatori di questa fic! ^^ scusa per i nomi, ma io do sempre a tutti il nome del manga XD spero riuscirai ad abituarti presto! Grazie mille, sono contenta che ti piaccia. Un bacio

 

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE LEGGONO LA STORIA!

Un bacio a tutti!!

 

*-._Kalie_.-*