Little Things

di Maya_FigliaDiAtena
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Lista capitoli:
Capitolo 2: *** Una Nuova Luna ***
Capitolo 3: *** Primo Giorno di Scuola ***
Capitolo 3: *** Una Nuova Emozione ***
Capitolo 4: *** La Notizia ***
Capitolo 5: *** Confusione e Spiegazioni ***
Capitolo 6: *** Il mio talento nascosto ***
Capitolo 7: *** Rivelazioni e Idee ***
Capitolo 8: *** La Sorpresa ***
Capitolo 9: *** La Nuova Band ***
Capitolo 10: *** Chiusa nel Dolore ***
Capitolo 11: *** Il mio Sole ***
Capitolo 12: *** Vuoto (Pov. Louis) ***
Capitolo 13: *** Meditazione (Pov. Liam) ***
Capitolo 14: *** Perdono? (Pov. Hilary) ***
Capitolo 15: *** Speranza (Pov. Louis) ***
Capitolo 16: *** Confusione (Pov. Hilary) ***



Capitolo 2
*** Una Nuova Luna ***


Capitolo 1
UNA NUOVA LUNA
Era una calda giornata di fine agosto quando mia madre, Dakota Stewart, mi prese da parte e mi disse la notizia: inizialmente non la presi granché bene. Comunque mi presento, mi chiamo Hilary Stewart (per gli amici Lily) e, anche se il mio cognome ha origini inglesi, ho sempre vissuto in Italia. Sono bassina, magra e nel contesto piuttosto minuta. Ho i capelli cortissimi (a maschietta) castano chiaro, con una lieve sfumatura biondina. Ho gli occhi marroni, ma con sfumature verde chiaro. Beh, che dirvi della personalità? Sono una ragazza forte e ribelle (ma so essere anche dolce), divertente, ma un po’ presuntuosa e impertinente. Amo scrivere e leggere, ma soprattutto cantare. Ecco, questa sono io, una ragazza normalissima. Ritornando al discorso di prima, dovevo trasferirmi a Londra a causa del lavoro di mia madre. Ora, so che molte sarebbero al settimo cielo se avessero la possibilità di trasferirsi a Londra ma…io sto bene dove sto. Stasera partiremo e pomeriggio saluterò tutti i miei amici. Solo una cosa mi rincuora: il fatto che la mia migliore amica venisse con me. Si chiama Carmen, ma io l’avevo ribattezzata Carmy. Carmy è molto più alta di me, anche un po’ più in carne, ha i capelli lunghi di un castano quasi corvino. Ha degli occhi davvero belli: quasi neri. Vive con i nonni, che hanno acconsentito a farla trasferire con noi. Cavoli, erano già le cinque e mezza del mattino! Suonarono al campanello. Era Carmy.
Carmy: Ciao Hilary!
Io: Ehi Carmy!
Carmy: Pronta a salutare tutti? *disse con la faccia leggermente triste*
Io: Pronta. *Sospirai*
Con i trolley che ci seguivano fedelmente, ci incamminammo per arrivare al parchetto vicino casa dove c’erano tutti: Alec, Serena, Fanny, Logan, Kimberly, Pandora, Marcus e tutti gli amici che conoscevo praticamente da sempre. Non piango praticamente mai (ma compenserò più avanti), ma in quell’occasione giuro che ricacciai indietro le lacrime. Mi venne una stretta al cuore quando io e Carmy ce ne andammo: probabilmente non li avrei mai più rivisti.
Salimmo sull’aereo con mezz’ora di ritardo, precisamente alle sei del mattino. Visto che il viaggio era due ore e mezza mi organizzai: la prima ora ascoltai la musica con Carmy, la nostra playlist era una favola. Di musica, modestamente, me ne intendevo. L’ora e mezza seguente la passai a leggere. Io leggo il Fantasy e in quel momento stavo finendo Brisinger, penultimo capitolo del Ciclo dell’Eredità. Il tempo mi passò velocissimo e in un batter d’occhio ci ritrovammo a Londra. “Allora eccola” pensai sconfortata “questa è la città dove trascorrerò i miei giorni”. La casa affittata dai miei era a dieci minuti dall’aeroporto. Quando mi ritrovai di fronte ad una villetta carina in stile liberty mi spuntò un sorriso spontaneo. Entrammo, non era proprio niente male. La camera mia e di Carmy era al primo piano, insieme a un bagno.
Mamma: Ragazze allora, che ne dite? *disse sfoggiando un sorrisetto compiaciuto*
Io: Molto carina, mamma *le risposi sorridendo*
Carmy: A me piace molto!
Mamma: Bene, sono contenta. Fatevi pure un giro se vi va, alle valigie ci penso io.
Carmy: Io penso che mi distenderò un attimo *disse sbadigliando*
Io: Penso che farò un giro…tornerò per mezzogiorno.
E così dicendo uscii. Amavo fare delle passeggiate mattutine sola, soprattutto quando ero nervosa. Il paesaggio era carino, con boutique sparse ovunque. Mentre pensavo al giorno dopo, il mio primo giorno di scuola a Londra, scivolai (sono abbastanza goffa e scoordinata) e, prima di battere la testa, un ragazzo mi afferrò. Mi guardò negli occhi, studiandomi. Era davvero, davvero carino. Aveva i capelli castani (senza ciuffo), due dolci occhi marroni che mi scrutavano curiosa e delle labbra rosse e carnose.
Xx: Tutto okay? *disse con un sorriso perfetto*
Io: Si, grazie. *risposi fissandolo*
Xx: Tu sei Hilary Stewart, giusto?
Io: Lily basta. *sorrisi* Tu invece…
Xx: Okay, Lily. Oh, scusami. Io sono Liam Payne. *mi disse sorridendo*
Io: Oh…piacere! *ricambiai il sorriso*
Liam: Beh, ti va di prendere un gelato? Mi sembravi abbastanza immersa nei tuoi pensieri prima. *sorrise avvampando*
Io: Si, infatti se non fosse stato per te a quest’ora sarei una pensierosa a pezzi.
Liam: *ride alla mia battuta* Sei simpatica…dai andiamo.
Io: *Avvampo*
Prendemmo un gelato e ci sedemmo su un muretto.
Liam: Quando sei arrivata?
Io: Circa mezz’ora fa.
Liam: Oh, non conosci ancora nessuno?
Io: Tu sei la mia prima conoscenza.
Liam: Oh, ma che onore. *sorrise soddisfatto* Domani comincia la scuola *sbuffa*…a proposito, tu in quale andrai?
Io: Mi ricordo qualcosa come Midwest High School...o qualcosa del genere. *sorrisi*
Liam: Andrai alla Midwest? *fece una faccia mista tra stupore ed incredula felicità*
Io: Si, perché? *faccia da scema che non capisce*
Liam: Anch’io vado lì. *disse con orgoglio*
Io: Magnifico! Conosco una persona! *ridemmo insieme*
Liam: E’ già un vantaggio *sorrise*
Io: Infatti…sei ufficialmente il mio nuovo migliore amico! *risi facendogli l’occhiolino*
Liam: Ma davvero? Sono lusingato! *sorrise tra sé soddisfatto*
Okay, le mie guance andarono in fiamme
Io: Ma non c’è bisogno che tu ti senta lusingato…sono solo una ragazza normale. Non sono noiosa ma nemmeno niente di speciale!
Liam: *faccia delusa* Ma cosa dici? Secondo me oggi è stato il destino a farci incontrare Lily. Chi avrebbe mai detto che ci dovessimo conoscere? Io lo sento: sei speciale.
Io: *trattengo a stento le lacrime*
Liam: Lily…cosa ti succede? *domanda preoccupato*
Io: Niente, Liam. Solo che mai nessuno mi aveva detto parole così dolci in vita mia. Nessuno. *aggiunsi asciugandomi il viso*
Liam si avvicina a me e mi abbraccia. Quando sciogliamo l’abbraccio vedo che anche lui ha gli occhi un po’ lucidi.
Liam: Ora ritorniamo a casa, Lily. Si è fatto tardi. *aggiunse guardando l’orologio*
Io: Okay. *espressione felicemente commossa*
Ci incamminammo. Per un po’ ci fu un silenzio imbarazzante, ma Liam ruppe il ghiaccio.
Liam: Dovrei darti un soprannome. *disse scherzoso*
Io: Okay. *sorrisi*
Liam: *sorrise* Tu…sarai angelo. Perché sei entrata come un angelo nella mia vita. *sorrise guardandomi dritta negli occhi*
E rieccole. Gocce grandi quanto un dito rigarono nuovamente il mio volto.
Io: Sì, ribadisco ufficialmente che sei il mio migliore amico da oggi in poi! *risi*
Liam: Riesci ad essere divertente in un momento come questo…*rise*
Nel frattempo arrivammo davanti la mia nuova casa (faceva uno strano effetto chiamarla casa).
Liam: Siamo arrivati. *sospirò*
Io: Già. *sospirai*
Liam: Avrai bisogno di una guida, domani a scuola. *sorrise*
Io: Sì, ho un pessimo senso dell’orientamento. *sorrisi facendogli l’occhiolino*
Liam: Senza contare che hai anche un pessimo senso della coordinazione. *ridemmo ripensando a quanto accaduto prima*
Io: Ah, già. Quello. *risi*
Liam: Ti presenterò i miei amici. Sono sicuro che gli piacerai, angelo. *sorrise*
Io: Lo spero. Ma qualunque persona possa conoscere, mi ricorderò sempre della mia prima conoscenza: Liam Payne, il mio migliore amico. *sorrisi*
Liam: Grazie. *sussurrò con gli occhi lucidi*
Io: E’ la verità. *risposi impacciata*
Liam: Lo so…vale anche per me, angelo. *si asciugò gli occhi*
Io: A domani Liam Payne. *sorrisi*
Liam: A domani, Hilary Stewart. *sorrise*
Ci scambiammo i numeri di telefono e ci salutammo.
Salì in camera e trovai Carmy che cantava a squarciagola DNA (senza contare che si stava cimentando anche in un ballo estremo). Risi quando si accorse che la stavo guardando.
Carmy: Lily mi hai fatto prendere un Heart Attack! *disse ridendo*
Io e Carmy amavamo usare l’espressione “Heart Attack”, ci ricordava uno dei nostri tanti idoli.
Carmy: Allora…cos’hai fatto? Conosciuto qualcuno? *mi chiese*
Io le raccontai tutto. Dopotutto è la mia migliore amica. La sua reazione consisté in una serie di “Wow!”, “Davvero?!?” e “Cosa?!?” che mi fecero ricordare quanto l’adorassi.
Carmy: Almeno tu conoscerai qualcuno, domani. *sbuffò*
Io: Dai Carmy, ci farà conoscere i suoi amici! Domani sarà una giornata interessante!
Carmy: Lo so. *sorrise*
Io: Dai, scendiamo giù a mangiare.
Scendemmo sotto e trovammo la tavola imbandita con tramezzini di tutti i tipi, patatine e bevande gassate.
Io: Mamma! *esclamai sorpresa*
Mamma: Una piccola sorpresa. Adesso mangiate. Lily, papà arriverà stasera.
Io: Okay!
Mangiammo fino all’ultimo brandello di cibo e bevemmo fino all’ultimo sorso di acqua. Eravamo stramegarcisuperextrapienissime! Salimmo in camera a fare un po’ di foto alla casa e a noi, da mandare ai nonni di Carmy. Dopo un’ora di foto decidemmo di uscire. Ci vestimmo (non siamo modaiole, ma seguiamo il nostro stile e amiamo vestirci come ci piace). Carmy indossò una camicia a quadri fuxia e bianca con dei jeans. Io indossai dei pantaloncini di jeans con una t-shirt con il mio gruppo preferito (i Queen). Andammo a vedere Times Square, il Big Ben, Harrods e facemmo circa cinquecento foto (dentro la cabina telefonica, davanti harrods…). Quel pomeriggio fu uno dei migliori con la mia migliore amica. Tornammo a casa verso le sei. Mamma stava sistemando e io e Carmy decidemmo di fare una passeggiata vicino casa.
Carmy: Dai Lily, ammettilo: Londra non è tanto male! *mi disse sorridendo*
Io: Si…adesso che la conosco meglio mi piace proprio! *risposi ricambiando il sorriso*
Carmy: A cosa è dovuto questo cambiamento? Ad un certo Payne? *sorrise maliziosa*
Io: L-lui, lui è solo un amico! *replicai avvampando e dando un pugno amichevole sulla spalla di Carmy*
Carmy: Certo! *rise*
Ma io non potevo più controbattere: la mia lingua si era immobilizzata. Un ragazzo seduto su un muretto con un libro in mano mi fissava. Caspita se era carino! Aveva gli occhi azzurro ghiaccio e i capelli castani con un corto ciuffo che gli ricadeva sul viso. Mi sorrise. Mi sentii le guance avvampare, ma ricambiai. Lo fissavo così intensamente da sbattere con un palo (la mia solita fortuna!). Lui rise, ma dopo ritornò a leggere (senza però rinunciare ad un sorriso sulle labbra). Okay, forse l’espressione “In quel momento avrei preferito sprofondare nelle viscere dell’inferno anziché essere lì” non rende ben l’idea, ma era proprio in quel modo che mi sentivo. Guardai il cellulare. Le otto e trenta.
Io: Caspita Carmy sono le otto e trenta! Andiamo a casa, mia madre avrà già preparato da mangiare!
Carmy: Che fretta! Oggi sei così lunatica… *sorrise* Rettifico, tu sei sempre lunatica.
Io: Dai non è niente…ho solo fame. *ricambiai il sorriso*
Ci incamminammo e mi sentivo ancora addosso di quel ragazzo così strano e affascinante. Decisi di non pensarci più e di godermi la giornata. Appena arrivammo a casa, come previsto, mamma aveva già tutto pronto in tavola e, nel contempo, era arrivato mio padre, Chris Stewart. Quella sera mangiammo roastbeef con patate e come dolce torta alle arance. Dopo una giornata così faticosa io e Carmy ci facemmo una doccia, ci mettemmo il pigiama e ci infilammo sotto le coperte. Mi addormentai pensando alla nuova città, all’indomani a scuola, a quanto volevo bene alla mia migliore amica Carmy, al mio nuovo migliore amico Liam Payne e a quello strano e bellissimo ragazzo che mi aveva inchiodato solo con lo sguardo.

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Capitolo 3
*** Primo Giorno di Scuola ***


Capitolo 2 Primo giorno di Scuola Quando la mia sveglia suonò quella mattina, resistetti (non so come) all’istinto di ridurla ad una poltiglia di alluminio. Mi girai a destra e vidi Carmy che ancora dormiva: che occasione! Le andai vicino e le intonai l’acuto di Give your heart a break. Lei aprì gli occhi di scatto e si rizzò a sedere. Il suo sguardo dapprima terrorizzato, ora carico di odio mi puntava. Nel frattempo io ero per terra che mi rotolavo (letteralmente) dalle risate. Io: Carmen Maria Baxter, dovresti vedere la tua faccia in questo momento! *le dissi con le lacrime agli occhi* Carmy: Hilary Fanny Stewart, dovrei disintegrarti per quello che mi hai appena fatto! *finse di essere arrabbiata, ma rideva sotto i baffi* Mi hai fatto venire un Heart Attack! *disse con una faccia finta isterica* Ridemmo insieme e scendemmo sotto per fare una colazione veloce. Eravamo tutte e due agitatissime per il nostro primo giorno di scuola londinese (soprattutto io). Ci vestimmo e ci incamminammo. Per arrivare a scuola ci vollero venti minuti, ma, quando arrivammo, rimanemmo a bocca spalancata: non assomigliava per niente a nessuna delle scuole che avevamo frequentato! Adocchiai Liam che parlava con un gruppo di ragazzi. Non appena mi vide gli spuntò un sorriso sghembo che per un attimo mi tolse il fiato. Si avvicinò. Liam: Ehi, Lily! Vieni con me ti presento alcuni amici! Io: Aspetta un attimo: anch’io devo presentarti un’amica. Lei è Carmen Baxter. *dissi indicandola* Liam: Piacere, Liam Payne. *sorrise e le strinse la mano* Carmy: Piacere. *sorrise* Liam ci fece avvicinare al gruppo e…no…non poteva proprio essere! No, no, no! Ma perché tutte a me? Nel gruppo c’era anche il ragazzo bellissimo (con cui avevo fatto una pessima figura) del giorno prima. Feci finta di non vederlo o di non conoscerlo, ma non so se qualcuno si accorse del rossore delle mie guance. Liam: Ragazzi, lei è Hilary Stewart! *disse quasi trionfante* Io: Oh, Liam, ti ho già detto che Lily basta! *gli dissi con un sorriso mentre scambiavo uno sguardo d’intesa con Carmy* Liam: Scusami, angelo *mi bisbigliò sorridendo* Lily, lui è Niall Horan. Liam indicò un ragazzo biondo con gli occhi azzurri, dalla faccia simpatica. Liam: Lui, invece è Harry Styles. Indicò un ragazzo riccio, con degli occhi verdi mozzafiato. Questi mi rivolse un sorrisetto complice, come di chi la sa più lunga. Liam: E, infine, lui è Louis Tomlinson. Indicò proprio il ragazzo del giorno prima. Rivederlo da vicino mi causò un attacco cardiaco (o meglio, un Heart Attack) e se ne dovettero accorgere tutti, perché scoppiarono in una fragorosa risata…tutti tranne Liam. Liam: Vi conoscete? *disse serio* Grazie al cielo Louis mi precedette, perché ero in imbarazzo e non sapevo proprio quello che sarebbe uscito dalla mia bocca. Louis: Di vista. *cercò di essere convincente, ma mi sorrise* Io annuii. Dopotutto non era del tutto una bugia. Liam: Ah…okay. *sospirò* Allora, ho controllato le classi…siamo tutti insieme. Ci divideremo solo per biologia. Io sarò con Carmy e Niall, Lily con Harry e Louis. *disse quasi infastidito* Louis mi guardò e io gli mostrai un sorriso (che lui prontamente ricambiò). Liam: Adesso ho da fare. Devo far fare un giro al mio ange… cioè a Lily. Liam mi fece l’occhiolino accompagnato da un cenno che interpretai come un “Vieni con me”. Sicuramente lo colse anche Louis, perché in quel preciso istante mi tirò per il braccio e mi sussurrò all’orecchio: Ti aspetto nell’ora di biologia. Quando Liam gli rifilò uno sguardo carico di odio, Louis mi lasciò andare con un sorriso. Io e Liam ci allontanammo. Liam era irritato. Lo vedevo ma, soprattutto, lo sentivo. Io: Liam c’è qualcosa che non va? *gli chiesi allora* Liam: Non più angelo, ora sono con te. *tentò di fare uno dei suoi soliti sorrisi sghembi ma stavolta gli riuscì un po’ teso. Liam impiegò la prima ora a farmi girare la scuola che, a proposito, era proprio bella. Tutto andava benissimo, lui era molto dolce e gentile, ma era teso. Non tardai a scoprire il perché. Liam: Ti piace Tomlinson? *disse a denti stretti* Io: C-cosa? *fregata* Liam: Angelo, non fare la finta tonta, hai capito benissimo *per un attimo il suo bellissimo viso s’illuminò, ma poi ritornò all’istante quello cupo e triste di prima* Ti piace Louis? Io: Ma Liam, come ti salta in mente? Lo conosco da nemmeno un giorno! Cercai di essere convincente e, a quanto pare, ci riuscii perché il volto di Liam si distese in un sorriso. Liam: E c’è qualche pericolo che prenda il mio posto di migliore amico? *domandò* Io: Ehi, se il destino avesse voluto che al tuo posto quel giorno ci fosse stato Louis a prendermi allora sarebbe stato così. Ma lì c’eri tu. Mi ricorderò sempre di te non solo come la prima persona conosciuta nella mia nuova città, ma anche come il migliore amico di tutti i tempi. Allora mi avvicinai e gli diedi un piccolo bacio sulla guancia. Cavoli, o ero io una tappa o era lui il gigante, anche se credo sia più la prima. Fatto sta che mi dovetti alzare sulle punte per dargli un bacio. Ma ne valse la pena. La sua reazione mi sconvolse. Arrossì e poi…pianse. Gli asciugai le lacrime con la mano. Io: Dolce, stupido Payne. *sorrisi* Liam: Grazie. Ti voglio bene. *e così dicendo mi attirò in uno di quei abbracci stritolatori di ossa che adoravo* Nel frattempo suonò la campanella e fui investita (letteralmente) da studenti di ogni classe. Io: Forza, andiamo in classe…altrimenti non usciamo vivi. *gli sorrisi* Liam: Va bene, angelo. *rise* Io: Qual è la mia prima lezione? *chiesi mentre c’incamminammo* Liam: Letteratura…la adoro. *sorrise* Io: Anche io. *sorrisi* Entrammo in classe mentre la professoressa stava parlando. Prof. McKenzie: Ragazzi quest’anno non si farà il sabato, quindi mi è venuta un’idea. Visto che si faranno solo cinque giorni, per socializzare meglio tra di voi, ho deciso di stabilirvi un compagno per giorno. Non ammetto lamentele né accetto cambiamenti. E adesso, in fila a prendere il vostro bigliettino! Mi misi in fila e per la prima volta in vita mia riconobbi d’esser stata fortunata: Lunedì: Payne Martedì: Horan Mercoledì: Baxter Giovedì: Styles Venerdì: Tomlinson Avevo beccato tutti i miei amici! Ci scambiammo uno sguardo d’intesa e poi ci andammo a sedere. Era lunedì, quindi dovevo sedermi con Liam. Vidi che Carmy era seduta con Louis, mentre Niall era con Harry. Quando Louis si accorse chi era il mio compagno di banco quel giorno, mi rifilò un’occhiata che diceva esplicitamente “Fai la brava”, mentre Liam sfoggiava un sorrisetto compiaciuto. Il posto lo scelse Payne. Eravamo all’ultimo banco dell’ultima fila. La professoressa cominciò a parlare di Charles Dickens. Io scribacchiai qualche appunto, attenta alla lezione. Poi Payne mi passò un bigliettino. ”Ti piace Dickens?” “Sì” “Anche a me” beh, cose banali inizialmente. Ma dopo… “Hai mai avuto un ragazzo?” Cavoli, cavoli, cavoli. Quanto mi vergognai di quella domanda! Sentii subito le mie guance andare a fuoco, ma a Liam non sfugge niente “Se ti fa star male non rispondere…non sei mica obbligata!” allora risposi “No”. Liam sorrideva: era contentissimo per via di quella risposta di cui io tanto mi vergognavo. “Cosa ridi?” “Niente, niente. Questo vuol dire che il primo ragazzo che avrai sarà di qua”. Caspita, che dannato ingegno Payne! Non ci avevo nemmeno pensato! “Oh,beh…sì” Prima che lui potesse leggere si avvicinò la professoressa e mi strappo i bigliettini di mano. Prof. McKenzie: Bene, bene. Stewart e Payne vorranno condividere i loro pensieri con la classe, immagino. NO, NO, NOOO! Ditemi che era un sogno! No, no, se la professoressa avesse letto i miei bigliettini con Liam non solo avrebbe frainteso, ma lo avrebbe saputo tutta la classe. E per giunta avrei anche fatto una figuraccia con Louis. Scambiai un’occhiata spaventata a Liam, il quale la ricambiò immediatamente. Tutta la classe ci fissava e rideva. Mi sentivo addosso anche gli occhi di Carmy e, quando la guardai, fece un sorriso di comprensione. La prof. si schiarì la voce. Io ero nervosissima, ma pronta ad affrontare a testa alta quell’umiliazione (seppur grande). Prof. McKenzie: …Charles Dickens fu uno scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico… Liam mi inviò uno sguardo di sollievo, che ricambiai: la prof. aveva beccato i miei appunti su Dickens! Prof. McKenzie: Bravissima Stewart! Prendete esempio da lei, che prende appunti in classe, anziché parlare o giocare! Mi era venuto un Heart Attack per niente! Ma meglio così… Suonò la campanella e cambiammo aula. Potrei anche dirvi quello che successe nelle due ore seguenti, ma non penso vi interessi la guerra d’indipendenza o l’analisi logica. Riassumo tutto dicendo che, nel complesso, mi sentivo osservata. Da tutti, ma soprattutto da Liam e Louis. Arrivò l’ultima ora: l’attesissima ora di Biologia. Io, Harry e Louis salutammo Carmy, Liam e Niall e ci recammo verso la nostra aula di Biologia. Ma ero assorta nei miei pensieri, e arrivai ultima in classe. Prof. Wood: Stewart siediti all’ultimo banco, vicino a Tomlinson! Oh mamma, mi venne un Heart Attack. Louis mi sorrise gioioso…com’era bello quando sorrideva! Mi sedetti accanto a lui e, inspiegabilmente, mi girò la testa. Quegli splendidi occhi azzurri m’inchiodarono di nuovo e io mi sentii mancare. Louis: Tutto okay? *mi chiese premuroso* Io: Tutto okay. *confermai sorridendo* La lezione fu una noia mortale. Né io, né Louis, né Harry seguimmo. Per tutta l’ora io e Louis ci scambiammo occhiate e sorrisi. E poi finalmente suonò la campanella. Io, Louis e Harry uscimmo da scuola parlando del più e del meno. Ci incontrammo tutti fuori da scuola. Niall: Com’è andata l’ultima ora? *disse scambiando uno sguardo interrogativo a Louis* Io: Una noia mortale! Non vedevo l’ora che finisse! *ridemmo* Louis: Ti ci abituerai presto al professor Wood, detto anche la noia fatta persona. *ridiamo tutti* Io: Louis mi fai morire! *dico ridendo come una matta* Liam mi guarda torvo, come se avessi detto qualcosa di sbagliato. Ma in compenso Louis mi regala un sorriso così bello che lo fissai per almeno dieci interminabili secondi. Io: Ora dobbiamo andare, ci vediamo! Andiamo Carmy! Carmy: Ehm…veramente… *arrossisce* Niall mi ha invitato a passare il pomeriggio a casa sua…spero non ti dispiaccia Lily. Io: No, Carmy, vai pure! *sorrisi maliziosa* Niall e Carmy si allontanano parlottando e salgono sul bus. Liam mi scocca un bacio sulla guancia e mi sussurra un “A domani, angelo”. Liam: Tomlinson. *dice a mò di saluto con uno sguardo carico di disprezzo* Louis: Payne. *risponde con lo stesso sguardo tenebroso* Liam si allontana. Io: Louis e tu non vai con loro? Louis: Ma no, scema! Abito poco più distante da dove abiti tu! Ti accompagno! *mi disse con un sorriso* Io: Okay. *sorrisi ma mi sentivo svenire* Cominciammo a camminare. Louis: Posso farti una domanda? *disse arrossendo* Io: Certo! *sorrisi* Louis: Stai con Payne? *disse Payne quasi fosse un insulto* Cosa??!??! Imbarazzo totale! Perché me lo chiedeva? Gli interessavo? Ben presto le mie gote pallide accolsero il rossore dell’imbarazzo (ormai quasi quotidiano). Io: Ma stai scherzando? No! Louis: Ma lui ti piace? *insistette* Io: Louis è il mio migliore amico da quando sono qua. Ma, sinceramente, non sono innamorata di lui. *quando lo dissi mi sentii in colpa, come se stessi negando l’evidenza…ma lui non mi piaceva…credo* Louis: Migliore amico… *ripeté tra sé* Io: Perché me lo hai chiesto? Louis: Oh…beh niente, niente. *Abbassò lo sguardo imbarazzato* Io: Okay, Tomlinson, prima regola con me: non si imbroglia. *dissi sorridendo* Louis: Beh…sinceramente? *mi guardò con un’espressione tenerissima* Io: Si. *gli sorrisi* Louis: *mi sorrise* Ecco vedi….

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Capitolo 3
*** Una Nuova Emozione ***


Capitolo 3 UNA NUOVA EMOZIONE Louis: *mi sorrise* Ecco, vedi…Mi piaci da ieri, quando ti ho vista. *arrossì* Io: Cosa? *faccia incredula* Louis: Volevi la verità? Eccola! Ecco perché prima ti ho chiesto se stavi con Payne…*sorrise impacciato* Io: Oh…capisco. Ma ieri come hai fatto a notarmi? Louis: Lily, sei sbattuta contro un palo…non so se mi spiego. *rise* Poi ti ho guardata ed eri bellissima. Poi ti ho conosciuta e sei più bella di quanto potessi mai immaginare *mi sorrise* Io: *incapace di spiaccicare una parola* Louis: *ride del mio stato, ma poi s’incupisce* Tu non mi avevi notato…vero? *mise il broncio* Non sopportavo di vederlo così. Io: Louis ma sei proprio cieco! Cioè per guardarti ho tamponato un palo, e tu mi chiedi se ti ho notato? *sorrisi* Louis: Davvero? *disse con una faccia mista tra incredulità e gioia estrema* Io: Ecco.. Cavolo, ma cosa mi era preso? Avevo espresso i miei pensieri a voce alta, di nuovo. Io: Beh…stavo pensando a voce alta… *dissi in modo impacciato* Louis: Questo mi basta *mi guardò intensamente* Io: Louis, penso che dovremmo conoscerci meglio… *dissi spontanea* Louis: A questo si può rimediare! Oggi alle quattro in punto a casa mia. E’ quella lì in fondo. *disse indicando una casa gialla* I miei non ci sono…possiamo chiacchierare un po’…e poi magari uscire. Ci stai? Io: Sì *sussurrai* Ora scappo o mia madre mi uccide…a dopo! Louis: Hilary, aspetta un attimo… Io: Sì. Louis: Riconfermami che Payne è solo il tuo migliore amico. *disse con occhi speranzosi* Io: *sospirai* Louis, Liam è solo il mio migliore amico, intesi? Louis: Allora posso darti anche io un soprannome. *sorrise* Io: Certamente. *ricambiai il sorriso* Louis: Mi piace molto il colore dei tuoi capelli…biondina. *mi fece l’occhiolino* Io: *sorrisi impacciata* E’ tutto nuovo per me. Non ho mai avuto un ragazzo. *la mia espressione si rattristò* Louis: Non ancora. *mi sorrise malizioso* Ora vai, Lily. Ciao. Io: Ciao Lou. Louis: Mi hai chiamato Lou…sei la dolcezza mi piaci sempre di più! *mi diede un bacio sulla guancia* Io: A dopo, Lou *arrossii per via del bacio* Louis: A dopo, biondina. *mi sorrise* Ci dividemmo ed entrai in casa pensando agli occhi mozzafiato di quel ragazzo e…alla sua voce. Mi sedetti a tavola e mangiai, nonostante le insistenti domande di mia madre sul “come era andato il mio primo giorno di scuola”. Formulai una frase sbrigativa e salì in camera mia e di Carmy, che oggi era solo mia. Mi sdraiai sul letto e pensavo. Louis era dolcissimo, senza contare che era anche stupendo. Mi piaceva quando sussurrava. Amo i ragazzi che mi fanno ridere, e lui era molto divertente. Riflettendo, riflettendo, capì tre cose: 1. Ero inesorabilmente, incondizionatamente innamorata di Louis. 2. A una piccola parte di me, piaceva un po’ Liam. 3. Louis e Liam si odiavano. Si erano fatte le tre, dovevo prepararmi. Entrai nel panico: non avevo mai avuto una appuntamento. Come mi dovevo vestire? Come mi dovevo truccare? Allora pensai quello che penso sempre quando sono nel panico: sii te stessa. Allora, indossai un paio di pantaloncini di jeans, una maglia bianca con una scritta rossa (che diceva “Kiss Me”) che lasciava la spalla scoperta e le mie adorate Converse. Decisi di non truccarmi. Doveva conoscermi per quello che ero, non per quello che sembravo. Mi diedi un’ultima spazzolata ai capelli biondini cortissimi e lasciai un biglietto a mia madre. Durante il tragitto, mi capitò di pensare a Carmy. Chissà, si stava divertendo? “Penso di si” mi risposi, sorridendo tra me e me. Nel frattempo quella casa gialla si avvicinava sempre di più, fino a quando non mi ritrovai sull’uscio di casa Tomlinson. Suonai quel campanello. Appena la porta si aprì rimasi folgorata. Lì davanti a me c’era Louis, con quei suoi occhi color ghiaccio e una maglietta bianca a righe blu. E mi persi di nuovo nei suoi occhi. Lui sorrise, come se sapesse qualcosa che io non so. Ho già detto che odio non sapere le cose? Louis: Caspita, sei bellissima, Hilary. Io: Grazie *arrossii* anche tu. Louis: Ma perché da quando ci siamo conosciuti spesso mi fissi per momenti interminabili? *disse facendomi entrare* Io: *arrossii* Non te lo dico. La casa era molto carina, moderna. Oh, ma che diavolo! Guardavo la casa quando Louis era vicino a me! Louis: No, biondina. Ora devo saperlo! *mi sorrise* Io: *non so come fosse possibile, ma diventai ancora più rossa* Mi vergogno. Louis: E di cosa? Siamo solo tu e io? *disse accompagnando le parole con i gesti delle mani* Io: Dalla prima volta che ti ho visto non riuscivo a staccare gli occhi dal tuo viso. *abbassai la testa* Cielo, ti prego crollami addosso! Quando avrei avuto voglia di uscire da quella casa e corrermene a casa, lui mi sorprese e mi abbracciò. Louis: Non sai quanto ti ho aspettata! *mi sussurrò all’orecchio* Rimasi impietrita mentre lui mi portava a vedere la casa. Poi ci sedemmo sul divano in salotto. Io: Allora, cerchiamo di conoscerci meglio… *attaccai bottone* Louis: Sì, devi rispondere a cinque domande…ci stai? *disse con un sorriso ammiccante* Io: Solo se tu rispondi alle stesse domande! *ridemmo* Louis: Va bene, biondina! *mi guardò* Pronta? Io: Io sono nata pronta! *rimase stupito dalla mia sicurezza, ma mi sorrise* Louis: Cominciamo, che cosa ami fare di più? Io: Amo scrivere, ballare, stare con gli amici, ma soprattutto cantare. Oh, e adoro leggere. *dissi abbassando la testa* Louis colse quel movimento. Louis: Ti vergogni perché ti piace leggere? *domandò sorridendo* Io: No, ma sono stata spesso presa in giro per questo motivo e… Louis: *rise* Io: Che cosa c’è da ridere? *lo fissai incredula* Louis: Io adoro leggere! *rise* Io: Davvero? Dio, dove sei stato tutto questo tempo? *dissi prima di accorgermi di quello che avevo detto* Louis: Io ero qui ad aspettarti. *sussurrò* Io: …e ora sono arrivata. *sorrisi* Louis: Già…non vedevo l’ora. Io: *arrossii* Louis: Comunque, quale libro stai leggendo adesso? Io: Sono a metà di Cime Tempestose. Allora la sua faccia si tramutò da sorridente a incredula…cosa avevo detto? Si alzò di scatto dal divano per raggiungere il tavolo della cucina dove c’era un libro. Me lo mostrò e mi venne un Heart Attack. Sulla copertina c’era scritto Cime Tempestose. Louis: Come diavolo abbiamo fatto? Ci siamo sincronizzati mentalmente? E’ un caso? *disse sorridendo* Io: Lou, il caso non esiste. Il destino sì. Louis: Che parole sagge…e così vere. *mormorò mentre ritornavamo a sederci* Io: Adesso rispondimi tu, cosa ami fare? Louis: Amo leggere, stare con gli amici, giocare a calcio, far divertire le persone e cantare. Io: Come volevasi dimostrare. *sorrisi* Louis: Sei mai stata innamorata? Io: No, ho avuto sì e no due cotte in tutta la mia vita. Louis: Non ci credo che una bellezza come te sia passata così inosservata! *sorrise* Io: *arrossi sorridendo* Credici. Louis: Quindi mai innamorata? Io: Mai. Prima d’ora. Okay, decisi che quando sarei andata a casa avrei chiesto a Carmy di darmi lezioni sul “Come stare zitta al momento giusto”. Lei era bravissima. Louis: E chi sarebbe il fortunato? *domandò con una punta di amarezza* Ma come, non aveva capito? Io: Ma tu, scemo! *sorrisi* Louis: Davvero? Non credevo di essere così tanto per te. Io: Ora lo sai. Anche se non sono sicura che la cosa sia reciproca… Louis: E lo scemo sarei io? Pensi che la cosa non sia reciproca? Io piaccio a te un milione di volte meno di quanto tu piaci a me! *arrossì* Io: Non ne sarei così sicura! *lo squadrai* Louis: *scosse la testa* Mai cercare di prevalere su una stupida ragazza impertinente, testarda e adorabile! Io: Facci l’abitudine! Louis: *rise* I tuoi migliori pregi? Io: Beh, sono testarda, ribelle, vivace…credo. Louis: Confermo, anche se aggiungerei dolce, forte e bellissima. *arrossimmo* I miei migliori pregi sono la simpatia, l’allegria e la leggerezza. E, modestamente, la bellezza. Mi fece un sorriso sghembo. Era molto diverso da quello di Liam. Eh, già, il primo sorriso londinese che avevo visto era stato quello del mio migliore amico Liam. Io: Si, confermo tutto. Soprattutto la bellezza. *dissi guardandolo negli occhi* Louis: Oh…*sorrise* I tuoi difetti fatali? Io: La lealtà (abbandonerei tutto per aiutare qualcuno che normalmente nemmeno mi saluterebbe) e l’impulsività (sono troppo impulsiva e faccio e dico cose senza riflettere). I tuoi? Louis: Beh, l’ira (quando mi arrabbio faccio cose senza senso) e la superbia (credere di saper fare le cose meglio di tutti). Io: E’ come se ti conoscessi da sempre. *gli sussurrai* Louis: Vale anche per me. E così dicendo mi attirò in un abbraccio stritolante, ma molto piacevole. Louis: Vorresti avere un ragazzo? *domandò* Io: In che senso? Louis: Insomma, hai capito… Io: Con chi mi dovrei mettere? *domandai incredula* Louis: Stewart sei proprio una stupida! *disse sorridendo* Con me! Io: Lou…mi piaci davvero e quando sono con te sento una sensazione mai avuta prima ma…non credi sia un po’ troppo presto? Non dovremmo conoscerci meglio? Louis: *fece una faccia delusa* Senti, è una vita che ti aspetto! E’ come se ti conoscessi da sempre! Ho capito come sei! Io: Allora che aspetti?!? Voglio una proposta come si deve, io! *gli sorrisi* Lui allora rise e si mise in ginocchio di fronte a me. Il cuore mi batteva a mille e lui mi prese la mano. Louis: Hilary Fanny Stewart, vuoi diventare la mia ragazza? Io: Sì. Di solito a quel punto c’era un bacio ma noi ridemmo. Era così bello stare con Louis, mi faceva davvero stare bene. Ciao ragazze! Questa è la mia prima FF, ma non il mio primo libro. Spero vi piaccia! Mi scuso con voi perché il computer non mette a capo i dialoghi! Vi stupirò mettete tante recensionii! Vi amo <3

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Capitolo 4
*** La Notizia ***


Capitolo 4 LA NOTIZIA Driin, driin. Quando la sveglia mi chiamava, io rispondevo con bel pugno per farla zittire. Mi alzai sbadigliando e, con mia sorpresa, trovai Carmy già vestita. Decisi di vestirmi anch’io e poi scesi insieme a Carmy a fare colazione. Dopo che io e Carmy scambiammo quattro chiacchiere con i miei ( i soliti ”Come vi trovate a scuola?” e “Avete fatto amicizia?”), uscimmo fuori. Dire che rimasi a bocca aperta non rende l’idea (e anche Carmy dovette avere la stessa reazione, perché ci scambiammo uno sguardo). Non capì più niente, come sempre quando c’era Louis nei paraggi. I suoi occhi azzurrissimi mi scrutarono per una frazione di secondo, poi il suo viso fu dominato da un sorriso lampeggiante e, per poco, non persi i sensi. Louis: Ciao, biondina. *mi disse dandomi un bacio sulla guancia* Io: Ciao, Lou. *avvampai e mi pentii di aver raccontato tutto a Carmy quando la sentii ridere sottovoce* Louis: Oggi vi accompagno io, donzelle. *rise e guardò Carmy che, a sua volta, rise* Mi prese per mano e ci avviammo verso la scuola. Quando arrivammo, già tutti i nostri amici erano di fronte alla scuola. Ci avvicinammo. Harry: Ehi ragazzi, guardate! C’è Lily!! *mi corse incontro e mi saltò al collo, abbracciandomi* D’istinto io e Louis sciogliemmo le mani. Ci vennero incontro anche Niall e Liam, il quale mi salutò con un sorriso sghembo toglirespiro (non so ancora così bello in modo del tutto naturale, come se non sapesse di esserlo) ed un abbraccio. Poi arrossì. Louis si girò verso di me. Louis: Lily…glielo diciamo? *disse imbarazzato e soddisfatto al tempo stesso* Io: Beh, visto che sono i nostri migliori amici, ritengo giusto che debbano saperlo. *sorrisi* Harry fece un sorriso enorme, come di qualcuno che si aspetta qualcosa, mentre Liam aveva una faccia perplessa. Louis annuì. Louis: Ragazzi, *mi guardò amorevolmente* io e Hilary stiamo insieme. Carmy rise e si scambiò un’occhiata con Niall e Harry, il quale esclamò un “LO SAPEVO!” orgogliosissimo. Niall, invece, fece l’occhiolino a Lou. Ma la reazione che più mi sconvolse, fu quella di Liam, che scappò via e, prima che potessi chiedergli spiegazioni, suonò la campanella. La prima ora ero seduta con Lou e, ovviamente, odiando la biologia, non seguimmo per niente, E ci scrivemmo per bigliettini (sul mio quaderno). Io: Lou, ma perché Liam ha reagito in quel modo? Louis: Non ti preoccupare per lui…non è un problema nostro. Sarà geloso… Io: Geloso…e di cosa? Louis: Del fatto che il tuo ragazzo sono IO *e lo sottolineò* e non lui. Io: Quindi…secondo te ha reagito così perché gli piaccio? Cioè io, Hilary Stewart, ragazza considerata brutta e sfigata fin dall’asilo, piaceva a due ragazzi come Louis e Liam (puntualizzando: anche parecchio fighi)? E’ un sogno? Se lo è non svegliatemi. Louis: Sicuro. Io: Non può essere. Ti starai sbagliando. Louis: Credimi conto quando ti dico che è così. Io: … Louis: E se ci prova con te io gli spezzo le braccia e gliele faccio ingoiare! Io: Tu non penserai nemmeno di torcergli un capello! E’ il mio migliore amico! E poi non c’è pericolo… Louis: Perché? Ti potresti benissimo innamorare di lui, con quel bel faccino che si ritrova e quelle frasi fatte che usa! Io: Perché io amo te, scemo! Louis: Ma se ti dovessi perdere dopo che ti ho aspettata così tanto… Diavolo quanto era tenero! Quando diceva così mi si scioglievano le vene. Io: E’ la stessa paura che ho io, credimi. Louis: Ti amo, Lily. Io: Anch’io! Louis: Oh, la mia biondina! Io: Oh, il mio castano! Arrossii e suonò la campanella. Le altre ore passarono velocissime, ma l’ultima no. Ero seduta con Liam e, come se non bastasse, avevo lo sguardo attento di Louis che mi controllava. Iniziai a mandargli un bigliettino. Io: Liam…che ti succede? Liam: Niente…sto benissimo! Io: Liam sii sincero con me, per favore. Liam: Te lo spiego dopo. Io: Okay. Passai il resto dell’ora a pensare. Dopo uscimmo e, dopo aver salutato tutti, ci incamminammo verso casa. Carmy camminava più avanti, perché non voleva essere d’impiccio tra me e Louis. Le avevo già detto che non dava nessun fastidio ma, come sempre, non mi ascoltò. Louis tirò fuori il suo iphone. A quel punto la domanda mi sorse spontanea. Io: Lou, ti piace la musica, vero? Louis: Cert, la amo. A te? Io: E’ la mia vita. Adoro cantare. Louis: Bene, tra due giorni abbiamo musica, vedremo come te la cavi. Ma ti avverto: sono un osso duro!!! *sorrise* Io: No! Non ho mai cantato davanti a nessuno, allo specchio, semmai. Non so nemmeno se sono intonata. Louis: C’è sempre una prima volta. E poi secondo me avrai una voce da angelo. Angelo. Quella parola mi pulsava nelle orecchie. Fino ad ora solo Liam mi chiamava Angelo. Io: Iio non canto! Louis: E invece canterai! Io: No! Louis: Sì! Io: No! Louis: Cavoli, avevi ragione quando dicevi di essere testarda! *sorrise mentre io ridevo* Sei più carina quando ti arrabbi. Sembrò riflettere su quello che aveva detto e intuii che mi avrebbe fatta arrabbiare più spesso. Io: Vediamo la tua playlist… *mi passò il suo iphone* Scorsi un paio di canzoni dei Take That e anche qualcuna di Adele e di Miley Cyrus, ma ce ne erano una valanga di Demi Lovato (il mio idolo con Miley e le Little Mix!) !! Io: Ti piace Demi? *domandai incredula* Louis: La adoro! Io: Anch’io! Louis: Qual è la tua preferita? Io: Non saprei…particolarmente belle e significative Heart Attack e Give your Heart a Break… Lou mi sorrise e colsi qualcosa nel suo sguardo. Nel frattempo arrivammo a casa e Louis mi salutò con un abbraccio e un bacio sulla guancia. Entrai in casa pensando alla mia nuova vita e a quel ragazzo perfetto di cui mi ero innamorata (pur sapendo che lui era stupendo e io solo una ragazza strana). NOTE DELL’AUTRICE: Ciao Directioners e non, come va? In questo capitolo ho messo tante cose dolci…secondo voi, chi conquisterà Hilary? Il tenero Payne o il divertente Tomlinson? Recensite i miei capitoli per avere delle anteprime :). Ditemi cosa ve ne pare. Vi amo <3. Magic_Maya

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Capitolo 5
*** Confusione e Spiegazioni ***


Capitolo 5 CONFUSIONE E SPIEGAZIONI Mi svegliai nel cuore della notte, come svegliata da un rumore. Stranamente trovai la finestra aperta (la chiudevo sempre prima di dormire) e solo allora mi accorsi di un foglietto biancastro ai piedi del mio letto. Sul davanti c’era scritto il mio nome, in basso il suo…Liam. Liam? Com’era entrato? Cavolo, la finestra! Andai in iperventilazione quando pensai che Liam era entrato nella mia camera da letto nel cuore della notte. Mi sedetti sul letto ed incominciai a leggere, guardando la sua calligrafia perfetta. La penna era molto marcata. Doveva essere abbastanza nervoso quando la scrisse. “Ciao, angelo. Ok, so che sarai furiosa perché sono entrato nella tua stanza di nascosto e nel cuore della notte, ma non potevo aspettare. Mi scuso per il comportamento di oggi, ma ero davvero arrabbiato e frustrato. Quando ho saputo che ti eri messa con lui la gelosia si è impossessata di me ed ho smesso di ragionare. Ma adesso, riflettendoci, ho capito che è stata una tua scelta e non spetta a me stabilire se è razionale o giusta. Sappi che io ti ho amata da subito e continuerò ad amarti anche adesso che sei con…LUI. Io continuerò ad essere il tuo migliore amico, ma non ti ego che cercherò di conquistarti in ogni maniera possibile. So che mi ami, solo che ancora non te ne rendi conto. Lo capisco da come mi guardi. Non posso negare, però, di essermi accorto che ami anche lui. A me basta solo sapere che in fondo al tuo cuore mi ami. Adesso dormi, angelo. Ti amo infinitamente. Liam. ” Okay, dire che ebbi una crisi è poco. Ero contenta di riavere il mio migliore amico, ma cavolo, quel ragazzo mi amava! Ma farneticava! Era cieco se pensava che fossi innamorata di lui! E che poi non me ne rendessi conto! So bene quello che voglio e che provo, io! Certo, non posso negare che la prima volta che lo guardai negli occhi mi tolse il fiato…ma…Cosa sto dicendo? Io amo Louis! Liam è il mio migliore amico, la mia guida, la persona che sa come trattarmi, e gli voglio un gran bene, a quel Payne! Ma non lo amo. Turbatissima, ritornai sotto le coperte e, per miracolo, mi riaddormentai. La mattina seguente era nuvoloso: l’autunno era alle porte! Io e Carmy uscimmo senza fare colazione. Durante il tragitto le raccontai di Liam. Come al solito, non fu una buona idea. Carmy: Cosa?!?!?!? Liam nella nostra stanza?!?! Di notte?!?!? E ti ha anche lasciato una lettera?!?!? Risi della sua reazione, dicendole di abbassare i decibel. Caspita, quella ragazza, se voleva, era più rumorosa di un aereo in fase di decollo. Adocchiammo subito Harry, che era appoggiato su un muretto, e lo raggiungemmo. Lo salutai con un bacio sulla guancia (alzandomi sulle punte, data la mia nota statura) e lui mi abbracciò. Salutò anche Carmy con un abbraccio. Harry: Ehi, ragazze! Come va? Carmy: Benissimo!! *disse raggiante* Io: Bene… *dissi pensierosa* Harry: Lily, Lily…a cosa pensi? *sorrise malizioso* Io: *arrossii* Oh, Harry! Il solito pervertito! *risi* Carmy: Ma non ha detto niente! *rise* Io: *la guardai esterrefatta* Ma vi siete messi d’accordo? *dissi scambiando un’occhiataccia anche a lui. A quel punto ridemmo tutti insieme. Io: Vi adoro. *sorrisi* Avete il potere di farmi stare sempre benissimo. Ragazzi, senza di voi sarei solo polvere nel vento. Harry: Sei un tesoro. *mi guardò* Carmy: Ohh, anche per me. Mi sentii prendere dalle gambe. D’istinto cacciai un urlo e in una frazione di secondo ero in braccio a Louis. La sua faccia era a quindici centimetri circa dalla mia e mancava poco che svenissi. Lui rise della mia reazione. Louis: Lily…cosa ti diceva Harry il pervertito? *sorrise* Io: Il nostro amico qui presente è convinto di nonsocosa perché ero pensierosa. Hharry: *sorrise a Louis* Lou pensava a te! L’ho letto nel suo sguardo! Lo fulminai con lo sguardo (ero piuttosto brava a farlo) e lui, di rimando, mi fece l’occhiolino. Louis, all’udire quella risposta, arrossii e mi lasciò andare, guardandomi negli occhi. Louis: Davvero? E’ come dice lui? Io: Beh… Cavoli, fregata! Mi esplose l’inferno sulle guance, ma sul volto di Louis si dipinse un sorrisetto lusingato. Louis: Ti amo! *disse dolcemente guardandomi negli occhi* Sentivo Carmy e Harry che ridevano tra di loro e avvampai. Io: Che lusso! *esclamai ironica* Louis: *mi abbracciò* Il mio lusso sei tu! *mi sussurrò* Harry e Carmy si lasciarono sfuggire un “Ohh” dolcissimo quando il castano mi baciò sulla guancia. Allora si avvicinò a Harry, con la scusa di dovergli raccontare un paio di cose. Io e Carmy ci allontanammo, ma li guardavamo anche da lontano e, a giudicare dagli sguardi che mi lanciava Harry mentre il mio Lou parlava, intuii che gli stava raccontando del nostro pomeriggio insieme. Rabbrividii quando qualcuno mi stampò un bacio sulla guancia. Ovviamente, era Liam. Lliam: Ciao angelo. *mi sorrise* Non ebbi il tempo di riflettere, perché Louis si stava già catapultando verso di noi, seguito da Harry. Louis: Cosa-hai-fatto-alla-mia-ragazza? *disse scandendo le parole in tono di sfida* Liam: *fece spallucce* Le ho dato un bacio sulla guancia…e allora? *disse indifferente* Louis: E’ la mia ragazza. *disse a denti stretti* Liam: E allora? E la mia migliore amica! Louis: E allora? Allora? Giuro che se lo rifai, io… Si avvicinò a lui con fare minaccioso, allora mi frapposi tra loro. Io: Louis, calmati! *gli dissi guardandolo dritto negli occhi* Louis: Ma lui, io… *disse evitando il mio sguardo* Io: Tranquillo, lo sai che è solo il mio migliore amico! Louis: Non deve permettersi nemmeno di… Allora intervenne Harry. Harry: Gli faccio sbollentare io la rabbia! Andiamo, Tommo. E se ne andarono, dopo che lanciai uno sguardo colmo di gratitudine ad Harry. Adoravo quel ragazzo. Liam mi scoccò un’occhiata di ringraziamento, sorridendo. Liam: Mi hai difeso…*disse con uno sguardo intrigante* Io: Se non lo avessi fermato io a quest’ora non parleresti così. *gli dissi duramente* Ti conviene non provocare Lou. Liam: Dì quel che vuoi angelo, *mi sorrise* ma alla fine vedremo chi vincerà questa battaglia tra me…e il tuo Lou! *aggiunse con un’espressione di disgusto* Notai che Carmy era andata con Harry, a far calmare Lou, credo. Io: A proposito: Liam James Payne cosa diavolo hai fatto ieri notte? *chiesi infuriata* Liam: *scrollò le spalle e sorrise* Avevo bisogno di dartela subito. E poi mi piaci quando dormi, parli nel sonno. Arrossii. Era vero. Io: E sentiamo *cercai di sembrare più spavalda di quanto non fossi in quell’istante* cosa dicevo? Liam: *storse il naso* Sempre e solo il nome di Tomlinson. L’hai ripetuto una centinaia di volte. E qualcosa a proposito dei suoi occhi: *disse disgustato* VOLEVO-MORIRE. Ma perché parlavo nel sonno? Prima di potermi giustificare, Liam mi precedette. Liam: Ma alla fine, una volta sola, prima che ti svegliassi, hai sussurrato il mio nome. *mi sorrise* Per ora mi basta. E’ già un passo avanti. Cosa?!?! Avevo detto il suo nome?? Fulminatemi, vi prego. Liam se ne andò, sorridendomi silenziosamente. Perplessa andai in classe sola, prima che suonasse la campanella. Le prime tre ore non parlai con nessuno, sebbene mi sentissi parecchio osservata. La prof. parlava dell’interrogazione della settimana dopo e della globalizzazione e io prendevo appunti. Cavoli, se prendevo appunti ero davvero depressa! Suonò la campanella dell’intervallo. Uscii di corsa. Non volevo parlare né vedere nessuno. Volevo solo stare sola. Raggiunsi il mio armadietto e misi dentro il libro di Storia i miei appunti, riposando il libro dentro. Chiusi quell’armadietto con forza, ma non me ne resi conto. Sospirai, guardando nel vuoto. Una mano prese la mia. Mi aspettavo di vedere un paio di occhi castani, invece erano azzurri. Io: Ehi, Lou. *sosprai* Louis: Lily, che hai? *disse preoccupato* Io: Niente, sono solo un po’ stanca. *mi sforzai di sorridere* Louis: *mi guardò serio negli occhi* Non mentirmi. Come stai, davvero? Io: Alla grande, davvero. Louis: E se risparmiassimo tempo evitando queste risposte stupide? *propose* Io: Okay. Mi rassegnai. Di solito ero molto determinata, ma quel giorno avevo il morale a pezzi…stavo vivendo troppe cose troppo in fretta. Cioè, da ragazzina sfigata a vita, ero cambiata. Avevo degli amici fantastici e piacevo a due ragazzi. Assurdo! In ogni caso raccontai a Louis di Liam, delle mie riflessioni e della notte precedente. Louis: *scosse la testa, nervoso* Quel ragazzo riuscirà a farsi ammazzare, se continua così. Io: Dai, Louis. So che lui prova qualcosa per me, ma è comunque il mio migliore amico. Louis: Se non lo avessi capito, sono una persona abbastanza gelosa *ignorò quando dissi “Non si era notato” * e io…da quando sto con te mi sento diverso. Realizzato. *la sua espressione si addolcì* Hai cambiato la mia vita. Okay…le lacrime rigarono il mio viso. Louis si avvicinò a me. Il cuore mi batteva all’impazzata e il sangue mi pulsava nei timpani. Si avvicinò e poggiò delicatamente le sue labbra sulle mie. Era una sensazione stupenda. Lui sapeva vagamente di fragola…era dolcissimo. Con quel bacio mi resi conto di quanto amassi Louis. Ci dividemmo. Io: Il mio primo bacio. *sussurrai arrossendo* Louis: Il mio primo vero bacio. *sussurrò al mio orecchio asciugandomi il viso. * Io… *si asciugò gli occhi* Esterrefatta gli alzai il viso con la mano, e vidi che quel bellissimo ragazzo apparentemente strafottente, stava piangendo. Mi sciolsi. Io: Tomlinson sei uno stupido! *dissi ridendo, mentre un nuovo fiume di lacrime inondò il mio viso* Perché diavolo piangi? Louis: Per lo stesso motivo per cui piangi tu, scema di una Stewart! Ci scambiammo un altro piccolo, dolce bacio. Ero davvero felice. Adesso sentivo veramente di amarlo. E poi mi accorsi che a una cinquantina di metri da noi c’era Liam. Aveva visto tutto. NOTA DELL'AUTRICE: Ciao, ragazze/i! Vorrei tanto leggere qualche recensione, di tanto in tanto, così da poter capire se vi piace o se devo cambiare/migliorare/modificare qualcosa. Nei prossimi capitoli vi stupirò e arriveranno anche nuovi personaggi. Per avere delle anticipazioni mandatemi un messaggio. Vi amo<3 -Magic_Maya

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Capitolo 6
*** Il mio talento nascosto ***


Capitolo 6 IL MIO TALENTO NASCOSTO Liam corse via. Louis se ne accorse un attimo dopo di me. Louis: Lily…ma quello era Liam? Io: Già. Louis: Non dovevo farlo...*disse dispiaciuto, riferendosi al bacio* Io: Devi proprio farmi dire tutto, tu! Louis: Cosa intendi? *mi guardò perplesso* Io: Devo proprio dirti che secondo me è stato il primo bacio più bello della storia, che per la prima volta mi sento amata e che mi sono accorta che ti amo davvero? Okay…sapete dove vendono freni per lingua? Ditemelo, vi prego. E’ urgente! Louis: Davvero? *sorrise* Io: *Annuii* Louis: Allora abbiamo provato la stessa cosa. Il miglior bacio della mia vita! Io: Addirittura… Louis: E che mi dici di Liam? *il suo sguardo si rattristò* Io: Ecco, hai rovinato l’atmosfera! *dissi fingendomi delusa* Louis: L’ho detto solo perché pensavo che…insomma che ti dispiacesse e…che volessi correre dietro a lui… *mise il broncio, abbassando la testa* A quel punto mi incavolai davvero. Io: Allora, chiariamo una cosa *avevo sicuramente uno sguardo assassino, quando mi incavolo sono più istintiva del solito* Io sto con TE, non con LUI!! E anche se è il mio migliore amico e sostiene che io lo amo non è vero! *mancava poco che sputassi fiamme dalla bocca* Louis: *sorrise* Ti ho già detto che sei più carina quando ti arrabbi? Io: Sì! *gli lanciai una delle mie occhiatacce fulmina-persona* Louis: *assunse un’espressione di terrore* Lily, devo dire che quelle occhiatacce che fai…fanno paura! *rise* Io: Scemo! *gli diedi un colpo affettuoso sul collo* Suonò la campanella e mi diressi in palestra con Louis. Io: Abbiamo educazione fisica, vero? *dissi nervosa* Louis: Sì…perché? *mi domandò prendendomi la mano* Io: Oh, no, niente. *dissi sarcastica* Alzò un sopracciglio e io cedetti. Io: Probabilmente stai parlando con la ragazza più scoordinata e goffa del pianeta Terra! E non solo! Sono così scoordinata che rischio di far male a qualcuno! *dissi con ironia* Louis: Addirittura?! *scoppiò in una fragorosa risata* Beh, ci sarò io a proteggerti, biondina. Ma ti senti bene? Sei pallida! Il motivo? Perché, perché, perché quando mi rivolge un sorriso come solo lui sa fare il cuore non mi batte per trenta secondi? Di solito i battiti non dovevano accelerare? Io: E’ colpa tua! *lo accusai* Smettila! Louis: Mia?! E cosa dovrei smettere di fare? Io: Smettila di essere così perfetto! Al tuo confronto io sono una ragazza brutta, sfigata e strana. Parecchio strana. Louis: Questa è bella davvero! Io perfetto? *rise* E non ti azzardare mai a sottovalutarti in quel modo! Sei strana, si, ma normale non sono nemmeno io! E normale è noioso! E forse non te ne sei accorta, ma da quando sei arrivata tutti hanno gli occhi su di te! Perfetto. Cosa che odio di più: essere al centro dell’attenzione. E a detta di Louis in quel momento ero proprio in quello stato. Davvero perfetto. Arrivammo alla palestra. Io: Ne parliamo dopo, entriamo nell’inferno, per ora. *gli dissi* Lui rise e mi prese la mano. Entrammo e il prof. disse di avere un contrattempo e di giocare a pallavolo da solo. Davvero bellissimo. Fecero le squadre. Io della mia conoscevo solo Niall e Harry. Cominciò la partita. Cercai di restarmene in un angolino senza disturbare né (soprattutto) far male a qualcuno ma, capitemi, ero una specie di calamita attira-disgrazie. La palla mi arrivava addosso di continuo, io la colpivo con il polso e andava fuori. Stavamo 23 a 5 per colpa mia. I miei compagni di squadra mi odiavano (a eccezione di Harry e Niall, che mi rivolgevano dei sorrisi incoraggianti). E poi arrivò. Il mio momento. La palla mi arrivò addosso, ma ero preparata. E allora palleggiai. La ricevette una ragazza bionda ossigenata che aveva l’aria di guardare un po’ troppo Louis. Decisi di pensarci dopo. Ero un tantino occupata…dove eravamo? Ah, si, avevo palleggiato, ma la bionda ossigenata mi rifilò una schiacciata. No, no, no!! Non davanti a tutta la classe. Soffrivo di epistassi (in pratica mi esce spesso sangue dal naso)! Arrivai a terra e battei la testa contro il pavimento. Poi persi i sensi, un attimo dopo che vidi Louis precipitarsi su di me e dopo aver sentito il calore del sangue sul viso. Quando ripresi i sensi non aprii subito gli occhi. Cavolo, che mal di testa! Ero distesa su un lettino. Dopo qualche secondo sentii Louis parlare con Pat, l’infermiera della scuola. Louis: Allora, come sta? Pat: Sta benissimo. Il sangue si è fermato. Si sveglierà tra qualche minuto. Louis sospirò e mi strinse la mano. Ricambiai la stretta e aprii gli occhi. Louis: Lily! Come stai? *domandò, premuroso* Io: Sto bene, Lou. Louis mi baciò dolcemente. E mi girò la testa, la vista si offuscò… Io: Lou, ti prego. Se normalmente svengo, pensa se mi baci in queste condizioni! *dissi sorridendo* Louis: Oh, scusa. *arrossì* Io: Louis Tomlinson che arrossisce! Che evento! *lo derisi* Louis rise. Vorrei che ridesse per tutto il tempo. Poi si precipitarono dentro l’infermeria tutti i miei amici, con in testa Liam, che spinse Louis di lato (mentre io pregavo che contenesse i nervi) per prendermi la mano. Poi mi tempestarono tutti di domande. Liam: Come stai, angelo? *disse, evitando lo sguardo sdegnato di Louis* Io: Non è niente! Posso fare l’ultima ora. *sorrisi* Harry scambiò uno sguardo con Louis. Harry: Va bene, allora ci raggiungete nell’aula di musica. *mi sorrise* E se ne andarono. E Liam li seguì a malincuore. Louis mi aiutò ad alzarmi e ci incamminammo. Mi misi la mia borsa in spalla (non mi ero neppure accorta che era lì!) e andammo. Louis: La mia ora preferita! Io: *risi* Anche la mia! Entrammo e prendemmo posto. Ero accanto a Carmy. E poi il prof. cominciò a parlare. Prof. Johnson: Benvenuti, ragazzi! Cominciamo subito! Chrystal, vieni tu? *disse indicando la bionda ossigenata che mi aveva “schiacciata” * Chrystal: Certo! *rispose sicura di sé* Partì una base, la riconobbi subito. My heart will go on, la colonna sonora di Titanic. Chrystal cominciò a cantare. Era brava davvero e seppure quella ragazza non mi aveva dato una buona prima impressione, non potevo negarlo. Anche il mio istinto poteva sbagliare, dopotutto! La sua esibizione terminò con un applauso. Era davvero fenomenale. Prof. Johnson: Chrystal, davvero bravissima! Da quanto hai detto che studi? Chrystal: Da quattro anni! *disse lisciandosi i lunghi capelli biondi ossigenati* Prof. Johnson: Un altro applauso per Chrystal, davvero eccellente! Ci fu un altro applauso e presi la borsa per bere un sorso d’acqua. Non l’avessi mai fatto. La mia maledizione si attuò subito (ricordate, la calamita attira-disgrazie?). Mi scivolo un quadernetto piccolo, giallo e malandato e andò a finire ai piedi del prof. Sulla copertina del quadernetto c’era scritto “Hilary’s Songs”. Okay, scrivevo canzoni. Il professore prese il mio quadernetto. Ma non poteva capitare quello di Letteratura? Prof. Johnson: Chi è Hilary? Io: Io, signore. *alzai la mano* Prof. Johnson: Scrivi musica? Pregai Chrystal di farmi arrivare magicamente un’altra schiacciata. Aspettai, ma non arrivò. Decisi di dover affrontar il problema, come avevo sempre fatto. Io: Sì, signore. Ma solo per diletto. E non studio mica. Prof. Johnson: Sentiamone una, allora. *sorrise* Io: Mi creda, non è niente di interessante… Prof. Johnson: Volete sentire? *disse rivolto alla classe, che rispose gridando e battendo le mani* Io: Beh, suppongo che opporre resistenza non serva a niente. *mi rassegnai* Prof. Johnson: Che ragazza intelligente e loquace! *sorrise* Allora presi un cd in tasca e selezionai la traccia n. 2. Avevo scelto My Magic World. Parlava di me e della mia musica. Incominciai a cantare e a sentirmi libera. La canzone finì. Mi applaudirono e il prof. mi prese sottobraccio. Prof. Johnson: L’hai scritta tu? *chiese sbalordito* Io: Sì… *arrossii* Prof. Johnson: E non hai mai studiato? Scossi il capo. Prof. Johnson: Sei un fenomeno, la migliore che abbia mai sentito. A questo proposito… La campana suonò e non capii più niente. Uscii da scuola veloce. Chissà cosa pensavano i miei amici di me adesso. Avevano scoperto il mio segreto. Avevo cantato! Ad ogni modo, mi sedetti sugli scalini di fronte alla scuola (non avevo fretta, avevamo stabilito che ci saremmo mangiati tutti un panino al bar di fronte), attendendo la loro reazione. Nell’attesa mi misi le cuffie e mi rannicchiai, ascoltando Bring me to life degli Evanescence. Adoravo quella canzone. “Riportami alla vita” diceva “Svegliami dentro, chiama il mio nome e salvami dalle tenebre”. Implorai il cielo di non farmi piangere, ma invano. Non so perché piangevo. Era…strano. Piangevo perché avevo paura della reazione dei miei amici? Perché avevo paura di perderli? O semplicemente perché la canzone mi emozionava? Quando stabilii che era per tutti e tre i motivi, mi sentii le cuffie tirate dal padiglione auricolare. Odio quando lo fanno. Mi voltai, sorpresa di essere circondata dai miei amici, che non parlavano…avevano solo una faccia sconvolta. Allora mi presi di coraggio. Io: Bene, adesso sapete il mio segreto. Scusate se vi ho “mentito” o non sono la persona che credevate che fossi! *nuove lacrime rigarono il mio viso* Louis: Ma sei proprio strana tu! *disse ridendo* Io: Che hai da ridere, Tomlinson?! Louis: Siamo appena venuti a conoscenza di una nuova parte di te e tu pensi che noi non ti accettiamo? Io: Beh… Liam: Lily! Sei stata formidabile! Il testo poi era così…particolarmente sensibile. Niall: Lily: mi hai stupito davvero! Io arrossii. Carmy: Sapevo che sarebbe venuto questo momento *disse, con gli occhi lucidi* Ho sempre saputo che avevi talento, Hilary. Quando canti tu non si infrangono i bicchieri, come quando canto io. *rise* Era quello che amavo di più della mia migliore amica: la sua capacità di ironia e di far star subito bene le persone. Io: Almeno non finisci K.O solo per una schiacciata! *dissi ironica* Ridemmo tutti insieme. Carmy: Già, questo non lo avevo valutato…Comunque, ti sei dimostrata favolosa! Liam: Già. Ci hai proprio sorpreso, Lily. Louis: No. A me per niente. Liam: Cosa? Non ti ha sorpreso? *disse sprezzante* Louis: No. Sapevo che era speciale dal primo sguardo…o meglio dalla prima caduta. Ridemmo a crepapelle mentre lui mi prendeva la mano e mi baciava. Aspettate un attimo, non ero pronta! Okay, mi piegai sulle ginocchia deboli che mi tremavano, e tutti scoppiavano in una grossa e fragorosa risata. Harry: Louis vacci piano con i deboli di cuore! *rise* Carmy: Non me la intontire di più, risparmiala Louis! *finse di implorare Carmy* Non riuscii a ridere quando vidi Liam che guardava da un’altra parte. Mi dispiaceva, ma se credeva che amassi lui, si sbagliava. Io amavo Louis e oggi me ne aveva dato la conferma! NOTA DELL'AUTRICE: Sorpresi? Ahaahh xD Ci stava il colpo di scena, no? Un bacione, vi adoro :3 -Magic_Maya

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Capitolo 7
*** Rivelazioni e Idee ***


Capitolo 7 RIVELAZIONI E IDEE Ci sedemmo nel bar e una cameriera con i capelli rossi ci chiese cosa volessimo ordinare. Niall: Un panino prosciutto e formaggio. Carmy: Anche per me! Harry: Un hot dog. Louis: Un toast al formaggio per me. E tu Lily? Io: Non so se ce la faccio a mangiarne uno intero. *mangiavo pochissimo e in più ero ancora sconvolta da qualche minuto prima* Liam: Allora facciamo metà. Non ho tanta fame. Un panino prosciutto e pomodoro. Liam sorrise e si sedette accanto a me, dove un attimo prima c’era una sedia vuota. Ricambiai il sorriso. E poi realizzai. A destra Liam, a sinistra Louis. Ero tra due fuochi, che per giunta si lanciavano occhiate in cagnesco. I panini arrivarono subito e stavamo tutti morendo di fame. Quasi sentii il ringhio di Louis quando Liam si avvicinò a me e divise il panino. Era davvero buono. Mi tempestarono di domande così tanto da farmi rimpiangere il giorno in cui avevo incominciato a scrivere in quel maledetto quderno! Liam: Sei davvero stata fantastica oggi! *mi disse* Io: Grazie, Liam. *sorrisi imbarazzata (non ero abituata a ricevere tutte quelle attenzioni) * Louis: Da quanto scrivi musica? Io: Da circa due anni. Harry: Pazzesco! Non l’avrei mai detto. Niall: Potremmo fare una band, sapete? Okay, l’idea mi attirava. Ragazzi, era sempre stato il mio sogno. Liam: Perché no? Io, Niall, Harry e Louis sappiamo cantare! E in più io suono la batteria! Harry: Me la cavo anche con la tastiera. Niall: Io suono la chitarra. Louis: Perfetto! Io so cantare…io e Lily potremmo essere i solisti! *mi scoccò un’occhiata raggiante e speranzosa con il suo sguardo ghiaccio (quasi ci fosse pericolo che mi opponessi) * Io: Carmy potrebbe ballare! Ma…ci servono almeno tre persone che ballino. Liam: E ci serve un basso. Niall: Dai! Cercheremo in giro! Ovviamente noi faremo anche da coristi…e magari in qualche canzone qualche pezzo solista. Harry: E ci serve un manager. *disse* Carmy…? Carmy: No ragazzi. Non guardate me. Non sono capace di organizzare una lista della spesa! Lily…tu sì! Io: Come…cosa? Liam: Sì! Ok, è stabilito. Louis: Domani pomeriggio alle sei ci riuniremo nell’aula musica della scuola, per organizzarci meglio. Tutti: D’accordo! Tutti sorrisero, eccitati. Avremmo suonato la mia musica? Avremmo cantato i miei testi? Avrebbero ballato i miei pezzi? Io: Vado un attimo a prendere una boccata d’aria… *dissi pensierosa* Carmy: Tutto bene, Lily? Io: Sì… Uscii. Volevo isolarmi un attimo, stare sola. Mi ricordo che un famoso scrittore diceva: “La solitudine, a volte, è la migliore compagnia per un uomo”. Pensando a questa frase, frugai nella mia borsa e estrassi un mp3 fuxia abbastanza vecchiotto. Ma quello non era UN mp3. Quello era L’mp3. Lì dentro avevo tutte le canzoni del mio gruppo preferito, i Queen. Non lo dicevo mai a nessuno, qual era il mio gruppo preferito. Dopo quella volta, quando lo dissi e due ragazzi della mia età mi presero in giro per tutto l’anno. Di solito alla fatidica domanda rispondevo “i Green Day” (che mi piacevano davvero, ma non era il mio gruppo preferito). Nessuno sapeva che ascoltavo i gruppi rock degli anni ‘60/’70. Chissà se avessi nominato i Queen, i Led Zeppelin, i Pink Floyd o i Nirvana di fronte a qualche mio coetaneo! In quell’mp3 c’erano canzoni per tutte le occasioni, io selezionai The Show Must go on, secondo me, un capolavoro. Allora chiusi gli occhi e mi feci trasportare dalla canzone. Quando cantai “Inside my heart is breaking, my make up many fleaking, but my smile still stays on!” (Dentro il mio cuore è rotto, il mio trucco potrebbe scrostarsi, ma il mio sorriso resterà in piedi!) cantavo a voce alta e mi sentivo libera, immergendomi nella voce stupenda e nelle bellissime parole di Freddie Mercury, nella chitarra di Brian May, nella batteria di Roger Taylor e nel basso di John Deacon. Cavolo quanto li amo! Eccolo, stava arrivando! Stava arrivando il mio pezzo preferito! Mi preparai prendendo un bel respiro, poi cantai la frase che penso mi rappresenti meglio di qualunque altra al mondo: “My soul is painted like the wings of butterflies, fairytales of yesterday will broke but never die! I can fly, my friend!” (La mia anima è dipinta come le ali delle farfalle, le fiabe del passato sono dimenticate ma non moriranno mai! Posso volare, amico mio!). Okay, okay, lo ammetto. Avevo gli occhi leggermente umidi. Mi sedetti sul bordo della fontana sorridendo. La mia musica mi metteva di buon umore! Adesso stava appena cominciando uno dei miei pezzi preferiti, Killer Queen, quando mi senti una mano sulla spalla. Mi venne un Heart Attack! Quasi mi slogai una spalla nel tentativo di togliermi subito le cuffie. Nessuno doveva scoprire quel segreto! Nella foga l’mp3 cadde per terra. Louis si abbassò per riprenderlo e lo feci anche io. Quando le nostre mani si toccarono, non potemmo fare a meno di sorridere. Ma l’mp3 lo prese lui. Louis: Tutto bene? Cantavi come… Io: …un’ossessa! *conclusi io, tritemente* Louis: …come incantata! Cosa cantavi? Io: Niente, niente! E’ solo robaccia…dammi quell’mp3. *dissi, evitando il suo sguardo* Louis: Oh *disse* da come cantavi non sembrava robaccia. E comunque è solo una canzone no? Ti vergogni forse di ciò che ascolti? Io: Come vorrei che non fosse così *sussurrai* Ma l’mp3 ce l’hai tu. Guarda dentro, che aspetti?! *ormai mi ero rassegnata ed evitavo il suo sguardo, ma lui fece una mossa inaspettata: me lo restituì* Louis: Devi dirmelo tu! Non ti prenderei mai in giro! *mi disse, prendendomi le mani* Io: No, ancora non sai che musica ascolto! *risi amaramente* Vuoi davvero saperlo? Louis: Sì. Voglio sapere tutto di te! Io: Quell’mp3 contiene tutte le canzoni di un solo gruppo. Il mio preferito. Louis: Green Day? Maroon 5? Io: Non ci sei proprio…vai un po’ indietro con gli anni…i Queen. *dissi infine* Louis: E cosa c’è di tanto male? Io: Secondo me niente, ma quando lo dissi normalmente…beh, diciamo che non furono molto cordiali. Vidi i ragazzi che uscirono e si avvicinarono a noi mentre Louis mi dava un bacio sulla guancia e mi abbracciava. Louis: Arriva il guastafeste. *mi sussurrò all’orecchio, riferendosi a Liam* Io: *risi* Sii paziente Lou. E’ solo una cotta, gli passerà. Louis: Non penso che sia una cotta perché… Si dovette interrompere perché ci raggiunsero. Harry: Ah, capisco. *disse con un sorrisino idiota stampato in faccia* Lily aspettava che uscisse Louis, così sarebbero stati soli…*rise* Io: Styles, sei uno stupido pervertito! *esclamai ridendo e dando a Harry un colpo affettuoso sulla testa* Niall: Che sole! Che dite, ci facciamo una passeggiata? Liam: Per me va bene! Harry: Okay! Carmy: Allora andiamo! Io e Louis eravamo in fondo e ci tenevamo con la mano. Mi faceva morire dalle risate quel ragazzo! E alternava battute a cose dolcissime. A distogliermi dai suoi occhi ghiaccio e dal suo sorriso svenevole fu una scena: Carmy mentre parlava con Niall era sbattuta con un ragazzo che non avevo mai visto. Era carino, ma non il mio tipo: moro, alto, e con gli occhi neri. Carmy ne rimase abbagliata, lo capii subito. La mia migliore amica la conosco, io! Carmy: Oh, scusa! Scusami tanto! Xx: Non ti preoccupare! Io mi chiamo Zayn Malik. *le sorrise* Carmy: Io sono Carmen Baxter, ma Carmy va bene. E loro sono Harry Styles, Niall Horan, Hilary Stewart, Louis Tomlinson e Liam Payne. Zayn: Piacere! Ci si vede in giro! *se ne andò e fece l’occhiolino a Carmy, che arrossì all’istante* Io e Harry ci scambiammo un’occhiata. Sapevamo entrambi che voleva dire, ma dovette coglierlo anche Louis. Louis: Non esagerare con Harry…sono geloso! *sussurrò ridendo* Io: Tranquillo Lou! Con lui non c’è pericolo! *gli strizzai l’occhio* Lui mi sorrise e passò qualche secondo prima che ritornassi alla realtà. Poi raggiunsi Harry davanti. Gli strizzai l’occhio come segnale e lui lo colse. Harry: Brava, brava Carmy! *rise* Io: Già! Hai fatto colpo! Carmy: Ma cosa dite! *arrossii* Scemi! La torturammo fino alle quattro, quando tornammo tutti a casa. Mi distesi sul letto mentre Carmy si faceva la doccia e pensavo. A lui, ovviamente. A quanto lo amavo. E allora l’ispirazione fu più forte di me: afferrai il mio quadernetto e decisi di dover fare una sorpresa a Louis…il giorno dopo avrebbe fatto una cosa mai fatta. NOTA DELL'AUTRICE: Mi dispiace un po' vedere che non ci sono recensioni :( ma spero che questa FF/Libro vi stia appassionando. Un abbraccio, vi voglio bene. -Magic_Maya

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Capitolo 8
*** La Sorpresa ***


Capitolo 8 LA SORPRESA Avevo deciso di fare una sorpresa a Louis, quindi gli stetti lontano tutta la mattinata, a scuola. Solo una volta parlammo, perché ci riunimmo tutti. Carmy aveva scoperto che Zayn sapeva suonare il basso. Fantastico! E in più io nell’intervallo avevo scovato due ragazze irlandesi che si erano appena trasferite che ballavano benissimo. Io: Allora ragazzi, queste sono Noemi *indicai la ragazza con i capelli lunghi castani e con gli occhi marroni* e Irene *indicai la ragazza con i capelli lunghi biondi e con gli occhi azzurri*. Liam: Perfetto, adesso la band è al completo! Notai che Louis era stranamente silenzioso mentre Harry e Niall inviavano sorrisi alle due ragazze nuove. Annotai mentalmente di dover prendere in giro Harry fino alla morte. Niall: Allora oggi alle sei in aula musica...ci vediamo pomeriggio! E ci sparpagliammo. Io cercai di allontanarmi il più possibile da Louis, ma lui mi seguì e mi prese per un braccio. Aveva un’espressione triste. Louis: Lily, sei arrabbiata con me? Cavolo! Non sopportavo di vederlo in quello stato. Ma fortunatamente so mentire benissimo, e nascosi le mie emozioni. Io: No, Lou. *cercai di non essere troppo dolce* Ma la sua espressione non cambiava. Allora capii che dovevo fare un qualcosa che gli facesse riacquistare la sicurezza. Così mi alzai sulle punte e lo baciai dolcemente, abbracciandolo. Io: Ti amo, stupido! *gli sussurrai* Lou mi baciò sorridendo. Louis: Amore mio… Io: Ora dobbiamo andare…abbiamo Matematica. *gli sorrisi e me ne andai* Perfetto. Questa era fatta. Mi sedetti al mio posto. Quando la prof. cominciò a spiegare, io chiesi di andare in bagno. Ovviamente, era una scusa. Cercai l’armadietto di Louis. Quello con la “L” e la nota musicale. Trovato. Lì appiccicai una lettera che avevo fatto la sera prima. Era un foglio piegato in due. Sul davanti avevo scritto “Louis”. Dentro avevo scritto: “Sorpresa, amore mio! Oggi alle quattro vieni a casa mia, ho una sorpresa per te! Mia mamma non ci sarà, è ad un congresso. Poi andiamo insieme alla riunione della band. Scusami per oggi. Ora vado, quella di Mate pensa che io sia in bagno. A dopo. Hai migliorato la mia vita fino a renderla perfetta. Ti amo, la tua Hilary” Tornai in classe. Attesi con ansia che tutte le ore passassero veloci. Passarono, ma non veloci. Louis mi inviava delle occhiate mozzafiato e girarmi dall’altro lato mi faceva male al cuore. Ma lo feci. Pomeriggio si sarebbe ricreduto. Uscii senza salutare nessuno e per strada spiegai a Carmy quello che avevo in mente e quando le dissi che mi sarebbe servita la casa vuota, lei mi disse che non ci sarebbe stata comunque. Carmy: Zayn mi ha invitata ad uscire! *disse accompagnando la frase con gridolini d’eccitazione* Io: Carmy ma…è fantastico! *sorrisi e l’abbracciai* Speravo davvero che un giorno si mettessero insieme ma, a parer mio, Zayn aveva qualche lato che non mi piaceva. Non so…a pelle. Comunque dopo pranzo Carmy mi fece partecipare ad uno di quei dilemmi esistenziali. Carmy: Cosa mi metto? Io: Beh…che ne dici di jeans e canotta? Come ti vesti di solito! Carmy: Di solito? Chissà come gli sembrerò… *disse sconsolata* Io: Carmy, non devi piacergli per quello che appari, ma per quello che sei! Adesso jeans, canotta, un velo di ombretto, mascara e lucidalabbra. Vedrai che ti apprezzerà. Sei fantastica perché sei te stessa. Carmy: Grazie Lily! Si cambiò, mentre io guardavo l’orologio. Carmy uscì alle quattro meno venti. Mi infilai sotto la doccia e cantai per tutto il tempo Satisfaction dei Rolling Stones. E poi suonarono. Non poteva essere lui! Erano ancora le quattro meno un quarto! Mi attorcigliai un asciugamano alla meno peggio e corsi giù per le scale. Aprì la porta e quando vidi Louis rimasi abbagliata. Louis: Buongiorno! *mi sorrise* Io: Ciao Lou! *lo abbracciai* Lo feci entrare. Notai subito il suo look: aveva le bretelle anni ’60. Io le adoro! Poi mi accorsi che mi fissava combattuto. Io: Lou perché mi fissi? Louis: Sto resistendo all’istinto di levarti quell’ asciugamani di dosso. *sorrise imbarazzato* Ora spiegatemi se è possibile che mi sono dimenticata di avere solo un’asciugamani addosso! Io: Oh cavolo, scusami! *probabilmente le mie guance erano più rosse della Terra del Fuoco* Tu cerca di combattere l’istinto, mentre vado a cambiarmi! *gli strizzai l’occhio e lui rise* Andai a cambiarmi in frettissima, pensando ancora all’ennesima, umiliante figuraccia che avevo fatto. Scesi di corsa. Louis: Menomale che ti sei vestita. Quell’istinto si è leggermente attenuato. *sorrise malizioso* Io: Leggermente? *chiesi* Louis: Mica scompare! *ridemmo* Allora…sono curioso! Qual è questa sorpresa? Io: Saliamo in camera mia. Lo presi per mano e lo guidai. Lo feci sedere sul divano. Presi il microfono. Io: L’ho scritta per te. Schiacciai un pulsante e cominciò la musica. Non vi dirò tutta la canzone, perché vi annoierei a morte, ma vi dico cosa dicevano i versi principali. “When you smile at me my breath freezes and everything starts to turn”. (Quando mi sorridi il mio respiro si blocca e tutto comincia a girare). “I am sure that together we can turn the world”. (Sono sicura che insieme possiamo capovolgere il mondo). Ma non vi annoio più. Ad ogni modo, cantai per lui. Alla fine alzai lo sguardo per guardare la sua reazione e rimasi sconvolta. Si lanciò verso di me e posò le sue soffici labbra sulle mie. Ci distaccammo e mi accorsi che piangeva. Gocce argentee gli scivolavano sulle guance. Louis: Lily *gli scese una lacrima* Nessuno aveva mai fatto cosa più bella per me. Grazie. *mi sussurrò* Io: Di niente. L’ho fatto con il cuore. *dissi asciugandogli le lacrime con il dorso della mano* Louis: Sai non pensavo fosse possibile amarti di più, ma oggi ho scoperto che era possibile. Io: Io lo sapevo da un pezzo. Ormai sei tutta la mia vita. Louis: Non immagino più la mia vita senza te. Io: Nemmeno io. *sussurrai* Louis: Però non sono proprio venuto a mani vuote… *sorrise e si frugò in tasca* Ne estrasse una collana argentata con scritto “Hilary” in corsivo. Da un lato c’era una nota musicale, dall’altro un cuore. Me la mise e indicò la nota. Louis: Questo simboleggia l’amore per la musica. *poi indicò il cuore* Questo…beh, rappresenta l’amore che provi… Io: …Per chi me l’ha regalata. *conclusi* Avevamo tutti e due le lacrime agli occhi. E quello mi fece notare ancora di più quanto era perfetto…forse non lo meritavo. Lui, quello che stava accadendo. Louis: Oh, dai, vieni qui! * mi disse tirandomi per il braccio* Rimanemmo abbracciati seduti sul letto, mentre canticchiavamo The one that go away di Katy Perry. E poi lui ruppe il silenzio. Louis: Ancora non ci credo. *mi sorrise* Io: A cosa? *lo guardai perplessa* Louis: Che canteremo insieme. *sorrise* Sono molto eccitato all’idea. Io: Oh, anche io. *sorrisi* Louis: Hai dei duetti, no? Io: Sì, parecchi. Ma la maggior parte parlano d’amore. *avvampai* Louis: Non penso che ci siano problemi. *mi sorrise* Anzi, penso che saremo piuttosto bravi. Ma quel tuo amico morirà dall’invidia. *rise* Io: Oh, già, Liam. *pensai al suo sguardo quando mi aveva vista con Louis, a come era corso via l’ultima volta* Louis: E…e se avesse ragione? *disse quasi come se leggesse nel pensiero* Cioè, tu ami me. Ma se non ti rendessi davvero conto che ami un po’ anche lui? *era sconsolato* Io: Perfetto. Un altro che pensa che io non sia capace di sapere cosa provo! La lista si allunga! Louis: Ma, Lily, e se non fosse una stupidaggine? Come faccio a sapere se ami davvero me? Allora non lo feci nemmeno finire di parlare, che mi gettai su di lui e lo baciai in modo passionale. Lui rimase così sorpreso dal mio gesto che non ricambiò nemmeno il bacio. Alla fine mi staccai da lui, brusca. Io: Ti basta? *dissi maliziosa* Louis: Mi sorprendi sempre di più. Mi farai prendere un attacco di cuore! E la cosa peggiore è che mi piace terribilmente. *disse passandosi la lingua sulle labbra* Complimenti, non baci da molto, ma se ci ti metti d’impegno ci sai fare davvero! Io: *arrossii* Piantala, Tomlinson! *risi* Louis: Ti amo! *mi baciò* Mi lasciai andare mentre lui mi passava una mano fra i capelli e io gli accarezzai la guancia. Louis: Cavoli! Abbiamo la riunione! Dobbiamo andare! Perché quando sto con te il tempo scorre più in fretta? Io rimasi in silenzio. Louis: Hilary…ti senti bene? Io: Un altro bacio in quel modo *dissi con voce tremante* e finirò al camposanto. Lui rise di gusto. Uscimmo di casa e ci incamminammo verso la scuola, mentre lui mi cingeva i fianchi. NOTA DELL'AUTRICE: Ciao lettori/lettrici! Non sapete ancora che colpi di scena ho riservato per voi! I prossimi capitoli saranno davvero rivelatori. Ormai leggo le FF in continuazione, e spero che la mia sia diventata per voi una dipendenza, come per me. Pronta a catapultarvi in un nuovo mondo pieno di amore, amicizia, rivalità, mistero e sofferenza, -Magic_Maya

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Capitolo 9
*** La Nuova Band ***


Capitolo 9 LA NUOVA BAND Io e Louis arrivammo mano con mano e, naturalmente, il primo a salutarmi fu il mio migliore amico: Liam Payne. Liam: Ehi, angelo! *mi disse baciandomi sulla guancia e lanciando uno sguardo torvo a Louis e alle nostre mani intrecciate* Come mai insieme? Non è che adesso abitate anche nella stessa casa? Io: Ma che dici stupido! *lo rimbottai, ridendo* Liam: Allora perché siete insieme? Louis: Lily…doveva farmi una sorpresa. *mi sorrise, malizioso* Tutti si girarono verso di noi, e presto sentii il calore delle fiammelle che mi decoravano il viso. Zayn: State insieme? *ci chiese* Ma Louis non rispose. Era troppo impegnato a baciarmi. Zayn: *sospirò* Penso che questo sia un sì. E ridemmo tutti. Tranne Liam. Niall: Allora cominciamo? Annuimmo. Liam: Ricapitolando: io la batteria, Harry la tastiera, Niall la chitarra, Zayn il basso, Carmy, Noemi e Irene le ballerine…Lily e Louis *pronunciò il suo nome come se fosse quello di una malattia contagiosa* i cantanti solisti. Mi accorsi che Liam scoccò a Louis un’occhiata. Ma non si poteva definire solamente “poco amichevole”: non rendeva l’idea. Forse l’espressione “carica di odio” è più appropriata. Harry: Prima cosa: il nome. Proponiamo. Ci guardammo l’uno con l’altro. Noemi: True Colors? *propose la castana* Harry: A me piace! *disse in un soffio* Ma credetemi, se conoscevo il mio amico, avrei giurato che avesse detto in quel modo solo per far piacere a Noemi. Avremmo fatto un discorsetto noi, dopo. Louis: No…sa troppo di bambini. Liam: Headlights? Carmy: No…sa di strano! Liam: Sì, forse hai ragione… *disse pensieroso* Zayn: Maniac Guys? Louis: Per carità! Abbiamo già un pervertito tra noi, e non vogliamo che degeneri! *disse guardando Harry e sorridendomi* Ricambiai il sorriso, sia a Louis che a Harry. Io ne avevo una. Allora Liam si accorse che non avevo detto la mia su nessuna. Liam: E tu, Lily? Qualche proposta? Io: Beh, una ci sarebbe. Avevo gli occhi di tutti puntati su di me. Odio stare al centro dell’attenzione. Niall: E cosa aspetti? Spara! Io: Io, beh…qualcosa come i London Eyes… Irene sgranò gli occhi, mentre tutti gli altri mi guardavano. Louis: Mi piace…d’impatto! Harry: Anche a me piace! Zayn: Io preferivo il mio… *disse, ma lo ignorarono tutti. A parte Carmy, ovviamente* Irene: Tu cosa ne pensi Niall? *disse arrossendo* Niall: A me piace. *e le sorrise* One moment, please. Che ci fosse del tenero anche tra loro due? Noemi: Allora, ragazzi, vi presento i London Eyes! Applaudimmo e ci fu un abbraccio di gruppo. Niall: Lily, per quanto riguarda le prove… Perché si rivolgeva a me? Ah già, ero stata nominata anche manager. Mio padre sarebbe stato fiero di me. Io: Oh, giusto. Ho parlato con il preside, ha detto che quest’aula è a nostra disposizione. Le prove mercoledì pomeriggio alle cinque. Harry: Perfetto! Io: Per quanto riguarda il ballo, Carmy farà le coreografie e proveranno sia con noi che in disparte. E per i testi, ho già fatto le copie della canzone che secondo me può farci conoscere. Distribuii le copie. Avevo scelto Crazy, un brano molto giovanile e movimentato che parlava dei desideri degli adolescenti. Ci stavamo a pennello e i ragazzi furono entusiasti. Io: E per quanto riguarda me e Louis, anche noi proveremo i duetti sia con voi che in disparte. Dobbiamo lavorare sui controcanti… Harry: Sì, sì, lavorerete per i controcanti! *mi sorrise malizioso* Io: *cercai di mantenermi calma, così mi rivolsi a Zayn* Vedi quando Lou diceva che quel nome non andava? Zayn rise e, per un attimo Carmy sembrò in un’altra dimensione. Io: Però mi servono testi nuovi, e sarei contenta di farlo con uno di voi. Istintivamente guardai Louis. Louis: Oh, non guardare me. Non me ne intendo! *rise* Io: Chi ha qualche idea per i testi? Harry: Non guardare me, Lily! *disse imbarazzato* Liam: Beh, io avrei qualcosa da modificare… No. Liam no. E poi venitemi a dire che non è sfortuna. Eravamo nove persone in quella stanza, e quello che scriveva meglio era proprio lui? “Dobbiamo solo scrivere testi, Lily!” mi dissi “Nient’altro. Scrivere testi.” Io: Va bene Liam. Ci mettiamo d’accordo, allora. Liam: Certo… *sorrise tra sé e sé e io rimasi abbagliata* Allora andammo a casa, ognuno alla propria. Pensavo tanto. Saltai la cena e mi infilai sotto le coperte mentre mamma, papà e Carmy mangiavano. Mi arrivò un sms. Era Liam. “Sono contento di scrivere con te, angelo” aveva scritto. “Anche io.” Gli risposi. “Buonanotte amore mio” mi inviò dopo. Amore mio. Solo Louis mi aveva chiamato in quel modo. Liam, Liam, Liam. Di solito di notte, a detta di Carmy, mormoravo il nome di Louis. Ma la mattina dopo mi disse che non avevo parlato tanto. Solo una volta. Non avevo detto Louis. Avevo detto Liam. NOTA DELL'AUTRICE: Non so chi voi preferiate tra Liam e Louis...ma vi sarete sicuramente che le cose stanno andando troppo rose e fiori. Presto lacrime saranno versate e cuori saranno spezzati per poi trovare conforto...ma ho detto troppo! Per saperne di più aspettate il mio prossimo capitolo, che posterò al più presto! Siete la mia vita <3 -Magic_Maya

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Capitolo 10
*** Chiusa nel Dolore ***


Capitolo 10 CHIUSA NEL DOLORE Passarono i mesi, e ci ritrovammo già a Novembre. C’erano parecchie novità. La band andava fortissimo e avevamo già imparato bene quattro pezzi. Con mia grande sorpresa Niall si era messo insieme a Irene. Ma Harry ancora niente. Già dovevo proprio parlargli. Nel frattempo mi accorsi di quanto Louis era diventato popolare. Passava pochissimo tempo con i suoi “vecchi amici”, e il tempo che passava con me era davvero pochissimo. Trovava sempre qualche scusa. Avevo provato a parlargli, ma non mi dava retta. Dov’era finito il mio ragazzo dolce, divertente e affascinante? Se non fosse stato per i miei amici sarei morta di solitudine! Piangevo quasi ogni giorno. Adoro Harry e Carmy per aver tentato di consolarmi, sono dei tesori davvero, gli amici. Le nuove compagnie che frequentava Louis non mi piacevano per niente. Il mio istinto non aveva sbagliato su Chrystal, era proprio la vipera che il mio istinto aveva sondato. Ronzava sempre intorno a Louis, e lui si pavoneggiava. Era diventato come quei palloni gonfiati che frequentava adesso. Snobbava tutti quelli secondo lui “inferiori”, a mensa si sedeva con loro e con quelle cheerleders volgari e infide che gli ronzavano intorno. Quando provavamo i pezzi per la band insieme, lui era freddo con me. Stavo proprio cadendo in depressione per lui. Lo amavo così tanto che il suo modo di fare mi uccideva. Un pugnale nel cuore avrebbe fatto meno male. Harry mi diceva sempre una cosa, mentre mi abbracciava: “Lily parlagli. Fallo ragionare. Non lo riconosco nemmeno più! Parlagli! Ti ascolterà!”. Allora decisi di parlargli un giorno a scuola. Lui non era con il suo nuovo gruppo e andai a cercarlo. Mancava anche Chrystal, ma ne fregavo di lei! Ad un certo punto lo vidi, in un angolo vicino alla sala recitazione. Non era solo. Era con Chrystal. Allora mi acquattai in un angolo e origliai. Louis: Ehi, Chry! Perché mi hai portato qui? Chrystal: Aspetta e vedrai… *disse maliziosa, carezzandosi i suoi capelli lisci e ossigenati* Allora si baciarono con passione. Quando le labbra della bionda toccarono quelle di Louis me ne andai correndo per poi sentire Louis che chiamava il mio nome. Correvo velocissima e singhiozzavo mentre le lacrime mi scorrevano sulle guance. Mi scontrai con qualcuno. Liam: Lily, cos’hai? *disse allarmato* Io: Oh, Liam! Ci abbracciammo e ci sedemmo sul gradino fuori dalla scuola. Misi la testa sul suo petto e piansi. Gli raccontai tutto. Liam: Nessuno può permettersi di farti soffrire! Tomlinson men che meno! Adesso vado a dirgli due paroline… *fece per alzarsi, ma lo trattenni* Io: No, Liam. Ho bisogno di te. Adesso. Sempre. Allora lui si risedette e mi cinse le spalle con le sue braccia. Ero ferita e avevo bisogno di un amico. Del mio migliore amico. Di Liam. Liam: Amore mio…non può farti questo. Non capisce cosa ha perso… *mi disse accarezzandomi il ciuffo biondino* Io: Oh, Liam. Soffro tanto…forse avrei dovuto ascoltarti e stare lontano da lui! *ero fuori di me* Liam: *mi posò l’indice sulle labbra* Shh, ci sono io adesso. Dimenticati di lui. Dimenticare. Come se fosse facile. Mi alzai di scatto. Liam si alzò con me. Piansi ancora singhiozzando e lui mi abbracciò, premendo la mia testa contro il suo petto. Faceva male. Malissimo. Come se avessi una spina nel cuore, un martello nel cervello e una fontana negli occhi. Poi comparse Louis, e si avvicinò a noi. Louis: Lily, io… *disse in tono supplichevole, con le lacrime agli occhi* Liam: Lasciala stare! Non sei degno nemmeno di rivolgerle la parola! *disse rabbioso* Io ero voltata di spalle. Louis: Zitto, Payne! Devo parlare con lei! Levati di torno! O ti levo io! *minacciò* Liam: Se sei convinto che ti lascerò solo con lei dopo tutto ciò che le hai fatto…sei semplicemente uno stolto! Io rimango qui! *disse quasi ringhiando* Louis: Lily, voltati! Guardami negli occhi! Non ce la facevo. Mi sentivo male. Louis: Lily! Guardami! *disse singhiozzando* Probabilmente a molte quel singhiozzo avrebbe fatto pena ma, come abbiamo già stabilito, sono strana. Mi montò una tale rabbia che trovai il coraggio e mi girai. Avvertivo io stessa lo sguardo fulminante che avevo. Fulminante di odio e repulsione. Ed era rivolto verso Louis! Io: Vattene! *urlai* Louis: Lily ma… *piangeva disperato, quasi quanto me* Io: E non piangere! Quell’illusa che ti ha creduto sono io! *le lacrime mi scorrevano sul viso* Louis: Credimi, non è come sembra! Io: E allora com’è? No, spiegami, perché non capisco! * il mio tono non era più quello di una debole ragazza ferita, bensì quello della mia vera natura: un tono cruento e battagliero. Senza pietà. * Lo so che non ero all’altezza delle tue aspettative, ma potevi dirmelo in modo migliore! Me ne sarei fatte una ragione! Ma no, facciamola morire lentamente, facciamola soffrire! Liam mi guardava scioccato, ma mi sosteneva. Louis: E’ stata lei! Non avrei mai fatto una cosa del genere! Tanto meno a te! Io: Si, certo! *il mio tono era sarcasticamente tenebroso e calmo. Con uno sguardo a Liam intuii che lui aveva capito che di me bisognava avere davvero paura quando ero calma e avevo quel tono* E’ stata anche lei ad allontanarti da noi? Ad allontanarti da me? Ad avvicinarti a quel branco di scemi viziati e cheerleaders snob? Oh, poverino, mi dispiace che tu sia stato costretto! Chissà che genere di sacrificio hai fatto! Louis: *mi guardava impietrito e piangente* Hilary, ti prego, so che ho sbagliato e con te più degli altri, ma se mi facessi spiegare... Io: Non voglio sentirti più Louis! Sono stufa! *urlai* Louis: Lo so ma… Io: Lo sai? Lo sai?!?! Tu non sai un bel niente. Tu non c’eri quando io piangevo tutti i giorni a scuola! Tu non sai i pianti e i singhiozzi che ho avuto in due mesi! *in collera vidi il suo sguardo allibito* Non ci credi? Chiedi al mio migliore amico Liam. O chieti ai tuoi ex amici Harry e Carmy. O magari anche a Niall, Zayn, Irene e Noemi! Chiedi a tutti! E mentre io soffrivo, tu mi prendevi in giro! *era davvero troppo per me. Temevo di svenire da un momento all’altro* Louis: Hilary Stewart *mi disse prendendomi in viso con forza per costringermi a guardarlo* ascoltami adesso! Liam: Non ti azzardare a toccarla! *lo minacciò levandomi le sue mani dal viso* Louis: Vattene dai piedi, Payne! Non sei nessuno per lei! E allora si scatenò davvero l’Ade. Io: Aspetta ripeti l’ultima frase. Louis: Non sei nessuno per lei. Io: E tu cosa ne sai? E’ il mio migliore amico e in questi ultimi due mesi mi è stato molto più vicino di te! Come fai a stabilire le cose per me? Come fai a dire che “Liam non è nessuno per me”? Louis: Allora avevo ragione, è qualcosa per te. Io: Te l’avrò ripetuto un milione di volte Louis, che è il mio migliore amico! Louis: Perché ti comporti così? Io: Perché mi comporto così? Vediamo allora…pensavi che ti sarei corsa incontro abbracciandoti dopo aver visto che ti baciavi con un’altra? Io credevo mi amassi, nonostante avessi sempre saputo di non essere alla tua altezza! Louis: Io ti amo! Ti ho sempre amata! *mi gridò* Io: Infatti oggi ne ho avuto dimostrazione. Ti odio, Louis Tomlinson! Quelle parole brecciarono al suo petto come sperai. Piangeva amaramente, adesso. Louis: Credevo che mi amassi, non che mi odiassi. *sussurrò* Io: Ti amavo prima… *dissi bevendo le mie lacrime* Louis: Prima? Io: Sì, prima. Prima che mi ingannassi e mi gettassi via come un giocattolo vecchio! Vieni Liam, andiamo! NOTA DELL'AUTRICE: Non ve lo aspettavate eh? Sicuramente adesso i sostenitori di Liam saranno felici, mentre i sostenitori di Louis mi odieranno. Badate, dico sia a quelli di Liam che a quelli di Louis, che non tutto e finito. Chissà la storia potrebbe ribaltarsi di nuovo. Per vedere come va a finire continuate a leggere! -Magic_Maya

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Capitolo 11
*** Il mio Sole ***


Capitolo 11 IL MIO SOLE Mi prese per mano e ce ne andammo da scuola lasciando a Louis i suoi sussurri increduli. Erano oramai le quattro. Liam mi propose di venire a casa sua per comporre qualche canzone, per distrarci. Accettai. Entrai nella sua stanza e ci sedemmo al piano. Liam: Allora, cominciamo. Qualche idea? Io: Sì. Allora mentre facevo scorrere le mie dita sul piano cantai una canzone d’amore, sotto lo sguardo affascinato di Liam, il quale cominciò a suonare insieme a me. E le nostre mani si accavallarono proprio mentre c’era la strofa più tenera. La levammo entrambi subito, arrossendo. Liam: Scusami. *arrossì* Che bello, con lui mi sentivo normale. Non avevo nemmeno più paura di arrossire: lo faceva anche lui in continuazione. Io: Figurati. *gli risposi con un sorriso* Liam: Hai fatto una gran bella canzone…è per lui, vero? Io: Oh, grazie. No, non è per lui. Cavolo, mi era sfuggita di bocca. Ma perché avevo il difetto di essere così istintiva? Liam: Tutte le canzoni hanno bisogno di un’emozione che si prova spesso per essere scritte. Se non è dedicata a Tomlinson, a chi? Io: La verità? *deglutii* Liam: Certo. Con me puoi stare tranquilla. *mi fece uno dei suoi sorrisi sgembi togli-fiato e mi guardò curiosa con i suo bellissimi occhi marroni* “Zitta, Lily!” diceva una vocina nella mia testa “Combinerai un putiferio!” Ma c’era anche una vocina, che veniva dal cuore. Alla fine decisi di seguire quella del cuore. Io: A te. *sussurrai* Liam mi prese la testa fra le mani e mi avvicino a sé. Ci abbracciammo. Poi fece qualcosa che mi stupii: poggiò con estrema delicatezza le sue labbra sulle mie. All’inizio ero così stupita da quello che stavo facendo che non ricambiai il bacio. Ma dopo lo ricambiai. Non era come baciare Louis, che aveva un vago sapore di fragola, aspro. Le labbra di Liam avevano un gusto dolcissimo, come di marshmallow. Mi ci volle un po’ per realizzare: stavo baciando Liam, stavo sentendo il suo sapore buonissimo. Poi si staccò delicatamente da me accarezzandomi i capelli. Liam: Dio, da quanto volevo farlo! *sorrise* Io: Liam… Liam: Sì, angelo? Io: Sai di marshmallow. *ridemmo* Sono sconvolta. *stabilii* Liam: Perché? Io: Allora, Louis si è baciato con un’altra, abbiamo litigato, tu mi hai baciata…e mi è piaciuto. Liam: Ti è piaciuto davvero? E’ stato il miglior bacio della mia vita! *ridemmo* Ti amo, ma già lo sai. E tu? Io: Io, beh…mi sa che avevi torto. Liam: Riguardo a cosa? Io: Tu dicevi che io ti amavo e non me ne rendevo conto. E invece io non ti amavo. Solo adesso me ne sono accorta. Ti amo anch’io, mio malgrado. Liam: Ma ami ancora lui. *sospirò* Io: Non sai come vorrei odiarlo. *confessai* Ma è un amore malato. Non posso farci niente. Scusami. Liam: Tranquilla, mi basta che mi ami un po’. Anche se non penso sia solo un po’, dal modo passionale con cui mi hai baciato. *sorrise malizioso* Io: *arrossii* Con lui mi sentivo molto…inferiore. Con te, mi sento alla pari. Mi fai stare bene Liam. Adesso che tutto si è spezzato sei il mio sole. Mi fai ridere adesso. Liam: Speravo fosse così. Vedrai, ti farò dimenticare Tomlinson! E se quel disgraziato t’importuna ancora io lo rispedisco al creatore! Io: Cavolo! Anche tu geloso di chiunque? Liam: No, non sono un tipo geloso come Tomlinson. Ma lui ti ha fatto soffrire. E lo odio per questo. Ma adesso basta parlare di lui. Ho voglia di un altro bacio. Pronta per il marshmallow? *scherzò* Io risi, lo attirai a me e lo baciai. Immediatamente il suo sapore dolce s’invase nel mio corpo. Lui ricambiò il bacio in un modo che mi fece agitare. Schiuse le labbra. Louis non lo aveva mai fatto. Ma era piacevole, così le schiusi anche io. Poi ci distaccammo e lui prese a darmi dei baci sul collo. Liam: Decisamente meglio del primo non credi? Come lo definiresti? Io formidabile! *rise* Io: Piuttosto, unico. Baci tutto a modo tuo, Liam. *risi* Me ne diede un altro ma non ero preparata. E così rischiai di svenire. Liam: Angelo, tutto a posto? Sembra che tu stia per svenire! Ho fatto qualcosa di sbagliato? Io: No, assolutamente. Stavo per svenire da quanto era bello. E poi mi sono persa nei tuoi occhi. *arrossii, rendendomi conto di ciò che mi era appena uscito di bocca* Liam: I miei occhi? Sono normali. Pensavo ti piacessero gli occhi azzurri, come quelli di Tomlinson. Tomlinson. Io: Scusa se te lo dico, ma potresti evitare di nominarlo? *gli chiesi con una stretta al cuore* Liam: Certo, scusami! *disse prendendomi la mano* Io: Grazie! Comunque preferisco gli occhi marroni…da sempre. Liam: Oh… *sorrise soddisfatto* Ma Carmy aveva detto che stasera dormiva de Irene? Io: Sì…perché? *chiesi, sorpresa dalla sua domanda* Liam: Niente…mi era venuto in mente. *sorrise tra sé* Ti va di cantare un po’? Io: Certo! A me va sempre di cantare! *sorrisi* Allora prendemmo due microfoni e attaccammo la musica. Liam mi disse di fare finta che di fronte a noi ci fosse un vero pubblico. Come se fosse un vero debutto. Seguii il suo consiglio. Cantammo una canzone d’amore, destinata a me e Louis, e notai che Liam aveva davvero una voce stupenda, tutta piena di falsetti. Quella voce mi faceva rabbrividire tanto che lui se ne accorse. In un pezzo che cantava lui vide che ero ammaliata da lui e dalla sua voce e venne ad abbracciarmi. Tutto il resto della canzone cantammo abbracciati e per la prima volta mi resi conto che ero davvero felice di stare lì con lui. La canzone finiva con una strofa dolcissima: “You're my whole life now. After suffering so much I found you, I wanted to find you. Now you are my sunshine” (Sei tutta la mia vita, adesso. Dopo aver sofferto tanto ti ho trovato, ti volevo trovare. Adesso tu sei il mio sole.). E dopo aver cantato anche l’ultima nota, spontaneamente, ci avvicinammo e ci baciammo dolcemente. Liam: E’ stata la cosa più bella che abbia mai fatto. *mi disse* Mi sembrò di vedere i suoi occhi lucidi. Io: Liam…Stai piangendo? *dissi senza fiato* Liam: Sì. *sussurrò* Che bello che aveva ammesso di stare piangendo. Non l’avrebbero mica fatto tutti! Io: Sei un tesoro! *gli dissi abbracciandolo* Liam: Anche tu! *mi disse* Io: Adesso devo andare, mi dispiace. *dissi* Mi dispiaceva davvero. Come mi faceva stare bene Liam. Liam: Oh, già. E’ tardi. Ciao, amore mio. Io: Ciao, Liam. Liam: E il bacio della buonanotte? *mi disse sorridendo maliziosamente* Io: Che bambino che sei, Liam! Vuoi ancora il bacio della buonanotte? *scherzai* Liam: Sì, mamma! Voglio il bacio della buonanotte! *mi disse ridendo* Risi e lui mi trascinò tra le sue braccia. Era caldo. Mi prese il viso con la mano e l’accompagnò fino a toccare le sue labbra rosse e carnose. Erano calde e morbide. Schiusi le labbra, e lo fece anche lui. Lo stringevo forte, quasi ci fosse il pericolo che scappasse. Ad un tratto Liam si allontanò. Liam: Lily, ti prego, basta! *disse col fiatone* Io: Non ti è piaciuto? *ero piuttosto delusa* Liam: No, al contrario, angelo! *mi disse sorridendo, un sorriso bello e naturale* Se tu avessi continuato a baciarmi in quel modo io non mi sarei più fermato e avrei superato i limiti. Arrossimmo. Io: Ciao, e lavora sull’autocontrollo! *gli dissi, ridendo* Liam: Ci proverò! Ma non funzionerà con te. Ti amo troppo! Io: *risi* Ciao! Me ne tornai a casa. Ero sola, ancora mamma e papà non erano arrivati. Pensai a tutto quello che mi era successo. Pensai a Louis e a come piangeva. Presto anche i miei occhi si riempirono di lacrime. “Non prenderti in giro da sola, Hilary” pensavo “Ami ancora quello stupido! E’ troppo difficile dimenticare quel suo visino e quelle sue belle parole ammalianti. Ma è difficile anche dimenticare ciò che aveva fatto” Cenai in fretta e andai nella mia camera a scrivere canzoni. Non era forse dalle emozioni forti (come quelle che provavo io) che uscivano le belle canzoni? Ne scrissi una che mi parve abbastanza buona. Era lenta. E chi mi conosceva avrebbe capita che l’avevo scritta per Louis. Dopodiché andai a dormire, e mi addormentai, scacciando (o perlomeno cercando di scacciare) i pensieri cattivi. Ero in dormiveglia quando sentii il mio letto muoversi. Non aprii subito gli occhi. “Sarà Carmy” mi ero detta. Ma un attimo! Carmy non c’era! Appena arrivai a quella conclusione mi misi a sedere di scatto e vidi qualcuno seduto sul mio letto. Aprii la bocca per urlare ma me la tappò. Liam: Vuoi che ci sentano tutti? *mi disse* Io: Liam…*sussurrai senza fiato* Cosa ci fai qui? Mi hai fatto venire un Heart Attack! Liam: Scusa. Forse non lo sai, ma io vengo qui una volta a settimana, di notte. Per vederti dormire. Io ero sconvolta. Io: Cosa?? *dissi, ma ero contenta che lui fosse lì e lo notò, perché mi baciò* Liam: Tutte le notti parli di…Lui. *disse stando ben attento a non nominare Louis* Stanotte hai parlato di lui, ma eri tormentata. E poi hai parlato di me. *rise* Mi hai svelato cose che pensi molto interessanti. Diamine, cosa aveva sentito quel ragazzo? O perlomeno, cosa avevo detto? Liam: Hai detto che ami i miei occhi marroni. Che sono il ragazzo più dolce e tenero che conosci. Che ami la mia voce e il modo il cui ti bacio. E anche che ti piace il mio gusto di marshmallow. *rise* Avevo bisogno di una pillola per non parlare nel sonno. Liam: E poco prima che ti svegliassi, quasi avvertissi la mia presenza, hai detto il mio nome e poi… “Ti amo”. Io: Scusa Liam. *arrossii* Liam: Ti scusi. Non desideravo sentire altro. Mi piacciono i tuoi pensieri segreti su di me. *si passò la lingua sulle labbra e quel gesto mi ricordò Louis* Io: Non potrò mai sapere i tuoi, però. Non è giusto! *dissi arrabbiandomi per finta* Liam: Oh, se vuoi te li dico. *sorrise* Tanto è la verità. Io: Dimmi. *sussurrai con gli occhi chiusi* Liam: *anche lui chiuse gli occhi prendendomi le mani* Non ho mai passato giorno più bello di questo. Adoro i tuoi occhi verdi e le tue labbra rosse. Per quelle vado pazzo. Amo la tua voce e vorrei sentirla per il resto della mia vita. Sei strana, e mi piaci per questo. Imprevedibile. Amo il gusto di cannella sulle tue labbra rosse. E…devo dirti anche quelli più segreti? *domandò aprendo gli occhi* Io: Sì. *dissi con gli occhi ancora chiusi* Liam: Oggi, quando mi hai baciato in quel modo, avevo voglia di non fermarmi solo al bacio. Okay, avevo gli occhi chiusi, ma avrei potuto giurare che arrossiva. Ad un tratto, mentre stavo sorridendo, sentii delle labbra carnose che mi sfioravano. Allora aprii gli occhi e vidi che Liam mi baciava, mentre mi cingeva la schiena. Ad un tratto sentii le guance di Liam inumidirsi e così mi staccai da lui, lo abbracciai e gli asciugai le lacrime con dei baci. Io: Liam, perché piangi? *dissi con dolcezza* Liam: Ho trovato l’amore della mia vita. Ti ho aspettata tanto tempo. Quell’ultima frase mi colpì come un proiettile. L’avevo già sentita. Qualcuno l’aveva detta prima di lui. Io: Liam…adesso sei il mio sole. Prima lo amavo *capì che mi riferivo a Louis* lo amavo tantissimo. Come nessuno. Senza di te…sarei morta. Liam: Anche io senza di te sarei morto. Ma mi piace il fatto del sole. *ridemmo* Come faceva a farmi ridere nei momenti di sofferenza? Non saprei. Ci distendemmo un po’ sul mio letto e lui mi abbracciò, la mia testa contro il suo petto. Mi addormentai, pregando di non parlare più nel sonno NOTA DELL'AUTRICE: Ciao a tutti, come vedete, scrivo spesso, perché a volte mi vengono in mente colpi di scena che se non scrivo dimentico :) . Spero che vi sia piaciuto fino ad ora. Grazie per il vostro appoggio <3 :* -Magic_Maya

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Capitolo 12
*** Vuoto (Pov. Louis) ***


Capitolo 12 POV. LOUIS VUOTO Era vero. Non stavo più con i miei amici da due mesi. Mi ero avvicinato a quella persone che avevo sempre biasimato. Ma era una trappola per avermi nel loro gruppo. Sono un’idiota. Avevo dimenticato forse chi erano i miei amici? E poi dopo questo pomeriggio mi facevo schifo. Domani ne avrei dette due, a quella Chrystal! E’ stata lei a cambiarmi e ho sempre notato che mi gira intorno. E come si è permessa di baciarmi, quella vipera? Finalmente ho aperto gli occhi! Devo ritornare quello che ero! Dio, quanto faceva male! Vedere Hilary in quello stato e sapere che stava male per colpa mia mi faceva venire voglia di suicidarmi. Ma sapevo che non era la scelta giusta. Com’è che aveva detto? Che piangeva tutti i giorni e nessuno a parte Liam sapeva consolarla. A causa mia! Come ho potuto essere così superficiale e scemo da far soffrire in questo modo la ragazza che più ho amato nella mia vita? No, dovevo chiederle scusa. Ma non bastava. Vederla in quel modo, che piangeva ma mi parlava rabbiosa, mi ha fatto davvero male. Ho sbagliato, ma la amo davvero, e con tutto il cuore. E adesso ho dato anche l’occasione a Payne di approfittarsene! Adesso lei starà piangendo e lui le terrà la mano…no, non me la porterà via. L’ho aspettata troppo e anche se l’ho fatta soffrire è stato solo un errore. Spero solo che non si innamori di lui. Ma che dico? Certo che se ne innamorerà! Spero almeno che non ami lui più di me. Potrebbe distruggermi. Sentii suonare la canzone che mi aveva insegnato Lily, The Show Must go On, la mia suoneria, niente male, quei Queen. Dio, ma perché tutto riconduceva a lei? Risposi al cellulare. Io: Pronto? Xx: Ciao, Louis! *disse con voce melliflua* Ti è piaciuto oggi? Io: Chrystal. *dissi con disprezzo* No, non mi è piaciuto. *ringhiai* Chrystal: Oh, mi dispiace. *rise* E’ perché hai litigato con quella sfigata? Io: Non è una sfigata e intanto è molto più bella e simpatica di te. *dissi. Lo pensavo davvero, ma Lily non mi avrebbe creduto* Chrystal: Peccato. Tu meriti di meglio Lou. *disse con voce persuasiva* Lou. Solo Lily mi chiamava Lou. Mi salirono le lacrime agli occhi. Io: Infatti, merito di meglio che stare con te e con quella banda di palloni gonfiati! Hai un ego più grande di un palazzo, Chrystal. E se prima ero cieco, adesso ho aperto gli occhi! Addio! *e gli staccai* Avevo fatto la cosa giusta. Lou. Come si era permessa di chiamarmi Lou, quella vipera? Mi mancava Lily, in ogni cosa che facevo. Mi sentivo vuoto. Ovvio, la mia vita era incentrata su di lei (prima di avere fatto la cavolata più grossa della mia vita). Ma adesso ci avrei dormito sopra. L’indomani sarei andata da lei e le avrei chiesto scusa. Le avrei spiegato tutto. Andai a letto e piansi. “Questa ragazza mi sta facendo piangere più di quanto ho pianto nella mia vita!” pensai. E poi mi addormentai, sognandola. NOTA DELL'AUTRICE: Mi piace molto il personaggio di Hilary, perché mi impersona, ma mi piace anche cambiare personaggio. Spero vi sia piaciuto :) -Magic_Maya

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Capitolo 13
*** Meditazione (Pov. Liam) ***


Capitolo 13 POV. LIAM MEDITAZIONE Quando mi accorsi che Hilary dormiva, sgattaiolai piano dalla finestra, attento a non fare rumore. Andai a letto, quando tornai a casa, ma, ovviamente, non dormii. E come potevo? Quella giornata era stata stupenda, per me! Anche se mi è dispiaciuto tantissimo vedere Hilary disperata per quel buono a nulla, ma nel pomeriggio ci ho pensato io a farla divertire! Quando le nostre mani si sono accavallate sulla tastiera… e quando ha cantato la canzone! Mi veniva da gridare dalla gioia! Ma il momento più bello è stato quello del bacio: dolce, travolgente…con l’aroma delizioso di cannella. Sì, sapeva proprio di cannella! A detta sua io so di marshmallow. Chissà cosa sentiva Lily quando baciava lui…il sapore delle bugie? Nemmeno io avrei mai pensato che Tomlinson si spingesse a tanto. Meglio per me, anche se è stato uno strazio vedere Lily piangere e disperarsi, ma è stato ancora peggio quando era con me e pensava a lui. La guardavo nei suo bellissimi occhi verde-marrone ed era come se lo sguardo di Lily dicesse il suo insulso nome: Louis. Non so se e quanto facilmente perdonerà Tomlinson, quella ragazza è troppo imprevedibile. Perché si era dovuta innamorare di Tomlinson e del suo modo di fare spaccone? Perché non aveva potuto amare solo me? Perché lei l’aveva dovuto amare fin dall’inizio? Il destino? Il fato? E’ davvero tutto scritto? Chissà. So solo che adesso non è come prima. Prima ero solo il “migliore amico” che faceva da retroscena alla sua love story perfetta. Adesso, dopo il passo falso compiuto da Tomlinson e il litigio, sono qualcosa di più. Anche se non lo faccio vedere, sono sicuro che lei, nonostante adesso ami anche me, ami più lui. Adesso dovrei cercare di dormire, lo so. Ma non riesco a non pensare ad una cosa. Sta meglio Hilary Payne o Hilary Tomlinson? Decisamente Hilary Payne.

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Capitolo 14
*** Perdono? (Pov. Hilary) ***


Capitolo 14 POV. HILARY PERDONO? Il mattino dopo incontrai Carmy mentre andavo a scuola e, ovviamente, le dissi tutto. Non era tanto stupita dal comportamento di Liam (dice di averlo sempre sospettato), ma completamente esterrefatta da quello di Louis. Neanche lei, che sembra capire sempre le emozioni delle persone, si aspettava tanto. Comunque, dovevo riunire tutta la band per delle News importanti. Davanti scuola trovai Harry (che avevo chiamato la sera prima per raccontargli tutto. Lui e Carmy erano i miei confidenti), che salutai con un bacio sulla guancia. Mi sussurrò un “Tutto bene?” all’orecchio. Io annuii debolmente. Eravamo tutti là. Tutti tranne Louis. Harry se ne accorse quando cercai Louis con lo sguardo. Harry: Lo vado a prendere io! *disse* E poi devo fargli un bel discorsetto…su di te. *mi bisbigliò all’orecchio* Dopo cinque minuti era già tornato. Dietro di Harry c’era lui: bellissimo da togliere il fiato, come sempre. Ma i suoi occhi avevano qualcosa di strano, oggi sembravano semplicemente…disperati. Quella visione triste di lui mi faceva venire una stretta al cuore. “Hai forse dimenticato ciò che ti ha fatto?” dicevo a me stessa “Non ti intenerisci quasi mai, perché proprio ora e con lui?” Ma la risposta la conoscevo già. Harry: Eccolo! L’ho trovato! *annunciò, scoccandomi un’occhiata eloquente* Louis: Ehi…ciao. Notai che aveva lo sguardo (e probabilmente anche la mente) altrove. Niall: Allora…Lily dice che ci sono delle News. Io: Precisamente. *annuii* Una è che abbiamo tre nuovi testi: The time spent with you (“Il tempo passato con te”) *e io e Liam ci guardammo, l’avevamo scritta insieme*, Best Friends are forever (“I migliori amici sono per sempre”) e Carry On (“Vai avanti”) *quella che avevo scritto per Louis*. Harry: Fantastico! Irene: Perfetto! Louis: Già. *si limitò a dire, con aria indignata* Ero sicura che non gli andasse a genio che avevo scritto un testo con Liam. Non sa che, se ci fosse stato, lo avrei fatto con lui. Perché non va a cercare conforto nella sua “amica”? Io: Si, beh, l’altra notizia è fantastica il doppio. Mio padre fa il manager e ci ha procurato il nostro primo concerto! Tutti rimasero senza fiato. Io: Saremo in un locale in centro. Ci saranno un mucchio di persone! *dissi titubante* E non finii nemmeno di parlare che si avventarono su di me come le api sul fiore. Harry e Liam mi presero in braccio, le ragazze mi stampavano baci sulla guancia, Niall e Zayn mi sorridevano. Lui mi abbracciò e per un istante, un solo infinitesimale istante, dimenticai tutto. Mi parve di sentire un lieve “Perdonami”, ma non ne sono sicura. Presto suonò la campanella. Le prime ore avevamo delle materie che adoro (Letteratura, Spagnolo, Greco) e mi applicai tantissimo. Avevo voglia di studiare? Beh, possiamo dire che facevo come Leopardi: affogavo i pensieri nello studio. Presto suonò l’intervallo. Uscii dall’aula parlando con Carmy, quando Louis ci raggiunse. Ecco, ero pronta. Mi ero preparata psicologicamente tutta la notte. Così Carmy mi augurò buona fortuna, e io rimasi da sola con Louis. Louis: Ciao, Lily. *Dio, quanto erano tristi i suoi occhi! * Io: Ciao, Louis. *dissi freddamente, evitando il tuo sguardo* Posso esserti d’aiuto? Louis: Ti devo delle spiegazioni. *mi disse con gli occhi velati di lacrime* Mi ascolterai? Oh, non ti intenerire Hilary! Io: Suppongo che…sì, ti ascolterò. *sospirai* Louis: Grazie. *mi sorrise* Mi dispiace davvero di essermi così allontanato da voi, da te, in questi ultimi due mesi. Sono proprio un idiota! “Ecco, adesso incominciamo a ragionare” pensai. Louis: Per quanto riguarda Chrystal, è stata lei a baciarmi e io gliele ho già cantate per telefono. Adesso mi odio, non ho solamente spezzato il cuore della persona che più amavo, ma ho spezzato anche il mio. E quando mi hai detto che piangevi ogni giorno per me…No, davvero. Ha ragione Payne. Sono un buono a nulla. Nella mia vita ho sempre combinato casini! E adesso pretendo anche il tuo perdono? “Lily, controllati!” mi diceva il mio cervello. Ma il cuore non rispondeva. Mi vennero le lacrime agli occhi. Sì, okay, quel ragazzo aveva sbagliato, ma io lo amavo ancora con tutto il cuore e sentirlo parlare in quel modo mi faceva star male. Ma mi sarei potuta fidare di nuovo di lui? Io: Louis. *non abbandonai il mio tono freddo e formale, quasi fosse uno sconosciuto. Tecnicamente ero ancora arrabbiata con lui* Ti perdono. Louis mi guardò riconoscente. Louis: Davvero? Io: Sì. Louis: Ma per ora soltanto amici…non è così? *mi guardò speranzoso* Io: Mi dispiace, Louis. Per adesso sì. *quelle parole mi strappavano il cuore* Louis: Lo so, è per colpa mia. Non ci si rende conto di una cosa fino a quando non la si perde. E io ho perso. Io: Louis, tu hai perso tantissimo. Io ero davvero innamorata di te. Solo di te. Louis: *si asciugò una lacrima* Adesso…mi ami? Io: Non è facile cancellare i miei sentimenti. Ma adesso è un po’ diverso. Louis: *sorrise* Almeno so che una parte di te mi ama ancora. Sarà un po’ diverso…c’entra Payne non è così? Io: Già. Louis: Glielo concedo. Sa cogliere le occasioni. Spero solo che tu non lo ami più di me. *mi guardò dritta negli occhi* Io: Non lo so, Louis. Sono confusa. Molto. Ma dovevi pensarci all’inizio. All’inizio c’eri solo tu per me. Louis: Non me lo perdonerò mai. *singhiozzò* Io: E dai, Louis. *gli sorrisi* Sei comunque mio amico. E chissà che tu non riesca a riconquistare la mia fiducia? Andai lì e lo abbracciai. Lui avvicinò la bocca al mio orecchio e mi sussurrò “Grazie”. Sciogliemmo l’abbraccio. Lui mi guardò gli occhi. Oh, no. Conoscevo quello sguardo. Ma non è ancora arrivato…no, eccolo! Eccolo, il brutto presentimento! Mi sussurrò nell’orecchio “Consideralo di amicizia”. Prima di capire cosa intendesse, posò le labbra sulle mie. Mi persi nei suoi occhi e il suo sapore di fragola mi inondò. Ricambiai il bacio. D’istinto schiusi le labbra. Louis si allontanò, leccandosi le labbra (gesto che lo contraddistingueva) e sorridendo. Louis: Niente male, davvero. *rise* Io lo guardai torva. Louis: Anche se…hai cambiato un po’ il tuo modo di baciare. D’istinto arrossii e chinai il capo. Louis: *sbuffò* C’entra Payne? Io rimasi in silenzio, e lui lo interpretò come un “sì”. Fece una faccia infastidita e io lo guardai, come per dire: “Almeno lui c’era!” E lui mi capì. Louis: Okay, non ti biasimo. *Assunse un’espressione vagamente divertita” Almeno ho capito che, ricambiando il mio bacio, mi ami ancora. *si rabbuiò* Per un attimo ho pensato che mi allontanassi con uno schiaffo e scappassi. Oh, caro, avrei dovuto farlo. Volevo farlo. Ma non potevo. Lo amavo troppo. Stavolta tenni bene a freno la lingua. Non doveva uscire niente. Io: Sai che non lo farei mai. *sussurrai* Louis: Adesso sì. *mi accarezzò la guancia* Io: Adesso andiamo. E ce ne andammo, insieme. Il resto della giornata Louis tentò di riavvicinarsi ai suoi amici e a me (provocando Liam, che lo guardava in cagnesco). Ma i miei amici erano persone davvero fantastiche, quindi lo riaccoglievano tra gli abbracci e i “Bentornato!” gridati. Avevo bisogno di parlare un attimo con Harry, così lo chiamai. Io: Harry, io e Louis… Harry: Sì lo so, mi ha raccontato tutto. *sorrise* E’ stato davvero carino perdonarlo da parte tua. Io: *Arrossii* Ho un problema… Harry: Anche io, ma la precedenza alle donne. *mi sorrise* Io: Beh, tu sai che io amo Louis ma…dopo quello che è successo e Liam che mi ha consolato in quel modo…sono confusa. Harry: Lo sospettavo. *mi guardò perplesso* Io: Harry, io so che il mio cuore appartiene a Louis. Ma a causa di Liam…non lo amo più incondizionatamente. Liam si è messo in mezzo. E adesso ho Louis, che è tutto quello che ho sempre desiderato; e poi c’è Liam, che cerca di incantarmi con la dolcezza. Dio, Harry che faccio? Harry: So che è una situazione complicata. Pretenderanno una risposta. Per ora rifletti sul tempo che passi con loro e…penso lo capirai. Io: Grazie. *lo abbracciai* Comunque penso di sapere già il tuo problema. *sorrise malizioso* Harry: Davvero? *mi guardò sorpreso* Io: Il problema ha un nome, non è così? *gli chiesi sorridendo* Harry: Sì. Io: Lo sapevo! *esclamai trionfante* Ti conosco…l’ho capito da come la guardi. Harry: Cosa devo fare con Noemi? Per lei è come se non esistessi… *si rattristò* Allora mi sentii in dovere di consolarlo e, soprattutto, consigliarlo. Dopotutto aveva fatto la stessa cosa con me. Io: E dai, Harry! Vuoi dirmi che questo *indicai il suo viso* passa inosservato? Ascolta, sicuramente lei è timida. Fai tu il primo passo e vi lascerete andare. Adesso vai, rubacuori. E fammi sapere. Harry: Grazie, Lily. *mi stampò un bacio sulla guancia e se ne andò* Ero soddisfatta di aver fatto una buona azione. Ma continuavo a pensare a Louis anche fuori da scuola. Che bello, domani era sabato! Ero totalmente libera, tranne l’incontro che avevo con Louis nel pomeriggio, per provare le nuove canzoni. Arrivai a casa e mangiai, affamata. Per poi distendermi sul letto. Mi misi a parlare con Carmy, ma poi non resistetti all’infilarmi le cuffie ed entrare nel mio mondo. NOTA DELL'AUTRICE: Che ne dite dell'inserimento dei punti di vista di Louis e Liam? A me piacciono ;) Spero che questa FF vi appassioni, perché la sto scrivendo veramente con...passione. Grazie di tutto <3 Mi scuso ancora perché le parti non vengono staccate...non riesco a capire perché. Se qualcuno lo sa gli sarei grata. -Magic_Maya

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Capitolo 15
*** Speranza (Pov. Louis) ***


Capitolo 15 POV. LOUIS SPERANZA Hilary è più speciale di quanto pensassi. Mi ha perdonato! Mi ha permesso di essere ancora suo amico! Se non avessi fatto quel colpo di testa però, a quest’ora non sarei solo un amico…ma ormai è andata così. Ho notato che, ogni volta, che si rivolgeva a me, mi chiamava Louis. Mi mancava così tanto il suo “Lou”! Manteneva un tono freddo, ma vedevo che le si stringeva il cuore. Non volevo farla soffrire così. E poi…l’ho baciata e lei ha…ricambiato. Che bello! Allora mi ama ancora! Ma, proprio quando il suo delizioso aroma di cannella mi inondò, notai che sì, il bacio era uno dei soliti con Lily, ma leggermente diverso. Aveva schiuso le labbra. Io non lo avevo mai fatto, quindi intuii che c’era lo zampino di Payne. Quella sanguisuga aveva baciato la mia ragazza! Come previsto, le si era attaccato come un adesivo. Ma sono sicuro che lei lo ha baciato solo perché era disperata e lui l’ha confortata. Gliel’ho resa troppo facile. Maledetto! Se venivo a sapere che aveva di nuovo sfiorato Hilary con le sue labbra rosse e carnose, gliele avrei strappate. No, Lily non poteva amarlo più di me. Mi scoppiava la testa solo a pensarci. Pensavo. Pensavo ai suoi profondissimi occhi verde-marrone, alle sue belle labbra rosse e morbide, ai suoi capelli biondini alla maschietta, al suo corto ciuffo biondino che spesso le ricadeva sugli occhi, alla sua carnagione cadaverica che si infiammava ogni volta che la sfioravo. Non avevo mai amato una ragazza così. Lo ammetto, prima di lei per me le ragazze erano un passatempo. E poi lei mi aveva illuminato col suo bagliore argentato naturale. Uscii da scuola pensando intensamente a lei, tanto che la cercai con lo sguardo, ma non la trovai. Harry mi venne incontro. Harry: Louis, devo parlarti. *era serio* Io: Di che si tratta? *sospirai* Harry: Hilary. *mi rivolse uno sguardo di rimprovero* Le hai spezzato il cuore. Io: *cercai di ricacciare le lacrime* Lo so. *cercai di nascondere le emozioni* Harry: In questi ultimi due mesi, ogni mattina, lei veniva e si sedeva accanto a me. Io le domandavo se andasse tutto bene, lei annuiva. E sai cosa succedeva dopo? Io scossi la testa, incapace di parlare. Harry: Dopo che mi rispondeva debolmente di sì, metteva la testa sulla mia spalla e piangeva. Singhiozzava. Io le dicevo che tu saresti ritornato, che saresti tornato in te. Purtroppo non lo facesti. Stavo perdendo il controllo di me stesso. Cos’avevo fatto a quella povera ragazza? Io: Mi sento un essere orribile. *confessai* Harry: E’ il minimo. Quella ragazza stava entrando in depressione, se non fosse se stato per me e Carmy, ma soprattutto…per Liam. Allora il mio dolore si trasformò in rabbia e Harry se ne accorse. Harry: E’ inutile che ti incavoli. Liam l’ha davvero aiutata. Diceva che noi amici eravamo tutto adesso. Prima il tutto eri tu. E piangeva. Lentamente mi iniziarono a scendere lacrime calde sulle mie guance. Harry: Mi ripeteva in continuazione delle frasi che mi rimarranno per sempre impresse nella mente: “Mi sento malissimo dentro. Come se un miliardo di minuscoli vetri mi infilzassero il cuore.”, “Sono inutile, non dovrei esistere!”, “Non mi sarei mai dovuta farmi imbrogliare dall’amore! Quanto vorrei delle barriere impenetrabili”. Ma una mi colpii in particolare: “Harry, mi uccido. Inutile negarlo, senza di lui la mia vita è inutile. Vuota.” Io: Ha davvero detto così? *domandai mentre le lacrime mi scorrevano a fiotti* Harry: Si voleva davvero uccidere. Se non l’avesse fermata Liam. Io: Per questo gli sono grato. Harry: *annuì* Ora riconquistala, Tommo! Ti ama ancora, forse anche più di prima. Se solo non ci fosse Liam… Io: Grazie, Harry. Scusa anche a te. Rimarrai sempre il mio migliore amico. Harry: Certo! *mi abbracciò* Mi allontanai. Dovevo riconquistarla. Non pensavo mi amasse così tanto. Non so se mi ama più di quanto io amo lei. No, io la amo di più! Entrai in casa e non mangiai, salii nella mia camera. Domani pomeriggio dovevamo provare a casa sua. Perfetto. Domani l’avrei riconquistata.

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Capitolo 16
*** Confusione (Pov. Hilary) ***


Capitolo 16 POV. HILARY CONFUSIONE Quella notte non dormii per niente. Eh, quando si ha troppi pensieri! Così presi il mio nuovo libro e cominciai a leggerlo. Era “Inferno”, di Dan Brown. Quello scrittore mi piaceva da quando avevo letto il suo celeberrimo romanzo, dal quale ne è stato fatto anche un film, “Il codice Da Vinci”. Lessi per due ore e mezza, e poi ritornai nelle braccia di Morfeo. Mi alzai tardi, a mezzogiorno. Pronta per il pranzo. Mia madre raccontò che aveva conosciuto i vicini, e aveva fatto amicizia con la mamma di Louis e Liam. Poi aveva conosciuto anche quella di Harry e Noemi. Quando mi disse che le stava più simpatica la mamma di Louis, il mio viso si tinse di un rosso acceso. Lei se ne accorse. Mi tempestò di domande, ma io dissi solo che era un mio amico e che cantavamo insieme nella band. Non se la bevve, ma passò oltre. Verso le tre e mezza Carmy uscì a fare shopping, mentre io pensavo a Louis. Ai suoi ipnotici occhi ghiaccio, alle sue labbra, alle sue guance che non arrossivano quasi mai. Che percorso mi aveva rifilato il destino? Mentre meditavo sul destino, sul fato e su altre cose completamente inutili che pensavo solo per distrarmi, sentii suonare. Mi precipitai dalle scale, sapendo che era Louis. Ma mia mamma arrivò prima. Fece entrare Louis. Ebbi un tuffo al cuore. Louis: “Salve signora Stewart” *disse cortesemente sorridendomi* “Mia madre mi ha parlato di lei.” Mamma: “Oh, chiamami Margaret!” Io: “Mamma!” *esclamai esasperata, al culmine della vergogna* Mamma: “Okay, okay. Più tardi vi porto la merenda. Adesso andate a lavorare.” Salimmo le scale mentre io brontolavo qualcosa. Arrivammo nella mia camera. Io: “Con cosa iniziamo? Proviamo oppure scriviamo?” Louis: “Oh, Lily! Credevo di averti già avvertita che non so scrivere testi!” *alzò gli occhi al cielo* Io: “Secondo me saresti molto capace.” Louis: “Oh, fantastico!” *disse ironico* “Come ne sei così certa?” Io: “Beh…per saper scrivere bisogna provare emozioni. Io scrivo quando ne provo. E sono certa che ci riuscirai anche tu. “ Louis: “Allora…” *mi guardò perplesso* “Allora l’ultima canzone che hai scritto, non quella con Payne, quella solo tua, è dedicata a…Payne, vero?” *sospirò* Ancora non capisco se non capisce le cose apposta, o lo fa perché non le capisce davvero! Io: “Non è per Liam!” *dissi esasperata* Louis: “Lui la considera come se tu l’avessi scritta per lui!” *mi guardò torvo* Io: “Lo so. Ma ha frainteso” Louis: “E allora a chi l’hai dedicata? Se posso saperlo.” Cielo, a volte era davvero cieco! Io: “Scusa, ma a chi può essere dedicata una canzone che parla di “Uno sguardo di ghiaccio”, “Di un dolce ciuffetto castano”? E non hai colto la frase “Quando mi sfiora lascia una scia di fuoco sulla mia pelle”? E il titolo? “First True Love” (“Primo Vero Amore”) non è abbastanza esplicito?” *ero arrabbiata* A qual punto della mia sfuriata mi aspettavo che anche lui mi attaccasse. Invece mi stupì. Sorrise, cingendomi i fianchi e attirandomi a sé. Il mio viso era così vicino al suo che i nostri nasi si sfiorarono. Louis: “Ho capito chi è il misterioso ragazzo.” *mi sussurrò* Io: “Che genio!” *gli sussurrai* Mi persi nei suo occhi, come sempre. Avrei voluto spingerlo di lato, non lasciare che mi prendesse tanto facilmente. Ma come potevo? Lo amo ancora, forse più di prima. A distrarmi dai miei pensieri furono le sue labbra, che sfiorarono le mie. A quel punto era come se tutto si fosse fermato. Cavoli, mi girava la testa. Mi sentivo svenire. Si staccò da me e mi guardò sorridendo. Che stupido. Louis: “Ho recuperato un po’ di punti, vero?” Io annuii, ancora incapace di parlare. Louis: “Payne non è così, vero? E’…diverso.” Io annuii di nuovo. Louis: “Se penso che anche quel parassita ti ha baciata…mi viene voglia di strangolarlo.” Io: “Non finché ci sarò io.” *ribattei convinta* Louis: “Chi ami di più, Lily? Sto davvero male adesso. Dimmelo, ti prego!” Non mi aspettavo quella domanda improvvisa e…andai nel panico. Io: “Io…ehm, Louis, sono parecchio confusa. Mi scoppia davvero la testa.” Louis: “Dentro di te so che sai tutto.” Io: “Io amo te. Mio malgrado sempre e comunque. Ma adesso c’è Liam. Se non ci fosse stato lui non avrei avuto dubbi.” Louis: “Stai dicendo che ami più me?” Annuii. Era la verità. Louis si avvicinò a me e mi carezzò il ciuffo. Louis: “Ti amo, Lily. Tantissimo. Più di ogni altra cosa. “ Io: “Anche più della pizza?” *azzardai* Louis: *rise* “Sì, anche più della pizza. Non sono certo come Niall! Lui non rinuncerebbe mai ad un trancio di pizza!” *ridemmo* Io: “Lou?” *lo chiamai* Gli occhi stupendi di Louis si riempirono di gioia. Louis: “Finalmente!” *esclamò prendendomi la mano* Io: “Finalmente cosa?” Louis: “Mi hai chiamato Lou. Sai, mi mancava.” *lui sorrise e io arrossii* Io: “Oh, ehm…già.” *rise del mio imbarazzo* “Devo farti una domanda. Scusa sono impertinente.” Louis: “Sono innamorato pazzo della tua impertinenza” *mi sfiorò la guancia, lasciando una scia bordeaux* “Dimmi, amore mio.” Io: “Cosa…” *ripresi fiato, faceva male* “Cosa hai provato quando hai baciato Chrystal?” Non avrei voluto, ma piansi. Al ricordo mi venne una stretta al cuore. Louis: “Io…Lily non ho provato niente.” Io: “Non sembrava da come la baciavi.” *uno squarcio si aprì nel mio petto* Louis: “Scema” *mi asciugò le lacrime* “Sei davvero una scema. Ero così distratto che chiusi gli occhi e pensavo fossi tu. Poi ho toccato il capelli, aspettandomi di trovarli solitamente corti e rasati. Invece c’erano dei boccoli.” Io piansi e lui mi mise la testa sul suo petto. Si mise a giocherellare col mio ciuffo biondino. Louis: “Ancora non mi hai perdonato del tutto, vero?” Io: “Oh, Louis. Non sai quanto sia difficile per me accettare. Non sai quanto fa male” *biascicai* “ Adesso mettiamoci a lavoro.” Allora ci mettemmo a provare. La prima canzone che provammo fu “In my world”, seguita da “Just a Breath” e “Party With Us”. Eravamo forti. Alle cinque e mezza mia madre ci portò dei sandwich come merenda. Ci sedemmo sul letto. Io: “Penso che siamo piuttosto bravi” *dissi sorridendo* Louis: “Lo penso anche io. La tua voce mi fa rabbrividire. Di norma la prima cosa che ti colpisce sono gli acuti, ma non per me. A me piacciono le parti basse e suadenti.” *mi strizzò l’occhio e io arrossii* “Quanto mi piace quando arrossisci.” *io arrossii ancora di più e lui rise* Io: “Io invece odio arrossire” Louis: “Lo vedo” *perché era così pensieroso? * Io: *risi* “Lo so.” Louis: *rise, sospirando* Io: “Louis, cos’hai?” Louis: “Niente” *evitò il mio sguardo* Io: “Pensavo ne avessi abbastanza di bugie” *dissi* “Forza, adesso che problema c’è?” Louis: “Mi rendevo conto del danno che provocato” *disse* “Non solo ti ho fatta soffrire, ma ho anche lasciato che tu ti innamorassi di quella sanguisuga! Davvero, lo odio, quel Payne!” Io: “Ormai è passato, è inutile portare rancore. E io sono irascibile, mi sono pentita di tutta quella scenata.” Louis: “Non hai niente da scusarti, tu. Sono io, semmai. Me la sono meritata tutta, fino all’ultimo” Io: “Tranquillo, tutto a posto” *mi sforzai di sembrare serena* Louis: “Non posso pensarci!” *disse rabbioso* Io: “A cosa?” Louis: “Che quello che ti consolava era Payne. Che era lui quello che ti stava appiccicato come un adesivo. Perché proprio lui? Mi sarei arrabbiato di meno se fosse stato Harry!” Io: “Oh, Louis, se ti conosco, ti saresti arrabbiato allo stesso modo. Se non di più. L’avresti accusato comunque. E… Liam non è tanto male come sembra.” Louis: “Come ho fatto a farmi soffiare la ragazza della mia vita? E dimmi, ti ha baciata?” *lo disse come se fosse una cosa normale* Io arrossii e lo fulminai con lo sguardo. Io: “N-non sono affari tuoi.” *dissi arrossendo e balbettando* Louis: “Lo prendo come un sì” *disse sconsolato* “Che schifo” *aggiunse disgustato* Io: “Non fa tanto schifo quando il bacio lo do a te, vero?” *quella frase mi uscì dalla bocca come veleno* Louis: “Non mi va di sapere che ti sei baciata con Payne, Lily” Io: “Non ti va? Oh, beh, neanche a me andava tanto di essere abbandonata dal ragazzo che amavo! Mi sa che dobbiamo stringere i denti entrambi, Louis.” *dissi sarcastica* Ci fu un interminabile istante di silenzio. Poi Louis cercò la mia mano e la posò sulla sua guancia, mormorando qualcosa che somigliava a “Scusa, non ti biasimo” o qualcosa del genere. Rimanemmo abbracciati per molto tempo, prima che lui se ne andasse. NOTA DELL'AUTRICE: CIAO A TUTTI. NON SO SE CONTINUARE QUESTA FF PERCHE' NESSUNO MI DICE SE GLI PIACE O NO. QUINDI CONITINUERO' AD ALMENO 5 RECENSIONI. -Magic_Maya

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