Non Esiste l'Impossibile

di Neera Sharim
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo ***


"...The way you look at me, the way you touch me, the fire in you eyes…"
{[Hermione POV] ByNeera}
Dio, questa  sensazione è bellissima.
Sarà l’alcool che caldo mi scorre dentro, ma la musica…il ritmo…me li sento nella testa. Sento il mio corpo muoversi al ritmo della musica, spettatrice lontana non posso far altro che osservarmi muovermi nel caos della sala. Le luci abbaglianti e il contatto tra i corpi mi annebbiano i sensi. Li posso percepire, gli sguardi di tutti su di me. D’altronde, non è una cosa comune vedere Hermione Jane Granger in questo stato. Ma stasera è più forte di me.
Afferro il cocktail che mi porge il ragazzo di fronte a me, lo mando giù in un sorso solo. È afrodisiaca questa sensazione…è libertà allo stato puro.
Tske.. stasera ho dato a Ron del coglione, invece lo devo soltanto ringraziare, perché se ora sto vivendo tutto questo è solo merito suo.
Sento la testa vorticare, la getto indietro, i capelli, in morbide onde color caramello mi ricadono sensuali sulle spalle, sul petto, scivolano in dolci boccoli provocanti nell’incavo tra i seni.
Il ragazzo davanti a me mette le mani sui miei fianchi e mi ritrovo in un gesto spontaneo a ruotare improvvisamente più lentamente il bacino. Lui mi tira ancor di più verso di sé con una presa forte, salda, con un movimento veloce che mi fa girare la testa. I nostri corpi si scontrano, sento il contatto  del suo torace potente contro i miei seni, la pressione libidinosa del suo basso ventre contro il mio, la sua eccitazione premere prorompente a contatto con il mio interno coscia. Le sue mani scivolano, giù, sul mio corpo sfiorano le cosce, mi prendono da dietro, scivolando sui glutei, mi stringe a sé. Mi schiaccia contro il suo corpo e il mio mi fa sentire scariche d’adrenalina pura. Io lo lascio fare. Anzi, anche le mie mani lo cercano, lo toccano, s’intrecciano seducenti al suo collo. Getto indietro la testa.
Forse sto sbagliando.
Forse sono ubriaca…………..no non m’interessa.
So solo che per la prima volta in vita mia mi sembra di star vivendo davvero.
Sento il mio corpo muoversi secondo il volere del ragazzo che mi tiene stretta a sé. Le sue mani mi toccano, scivolano, esplorano il mio corpo avvolto in un tubino corto, blu, che mi avvolge dal seno fino a poco meno di metà coscia.
Forse dovrei fermarmi…forse dovrei fermarlo. Ma non ci riesco.
Il tempo di percepire la vicinanza alle mie spalle di un altro ragazzo, che già la sua voce roca e bassa mi entra dentro. I brividi caldi che mi assalgono non sono sicura me li stia dando solo l’alcool che mi scorre dentro insieme al sangue ormai.
- Granger, vuoi bere ancora?
Mi chiedo se lo voglio davvero. Ma ancora prima che le mie labbra riescano a dar voce ai miei pensieri, mi sento rispondere un “sì” secco.
Evidentemente, è quello che voglio davvero.
Non so chi mi porge il cocktail, so solo che non esito un secondo di più. Bevo anche quello e la sensazione dell’alcool che scivola nelle vene è eccitante.
Ho bevuto parecchio, questo lo so. Forse troppo. …sicuramente troppo.
L’altro ragazzo dietro di me mi mette le mani addosso, ora sono in mezzo, posso sentirli strusciarsi contro al mio corpo, percepisco il loro calore, i loro respiri. Le mani, che impudiche mi prendono, mi sfiorano. E io che gioco con loro. Scendo, mi struscio con una sensualità che non sapevo nemmeno di avere ma che, a quanto pare, non dev’essere proprio carente. Sento il ragazzo dietro di me avvicinarmi di più a lui, la sua mano scivola sul mio ventre mentre quello davanti le sposta sui fianchi. Non smetto.
Il mio bacino si muove con una lentezza disarmante, i fianchi che con sensualità si scontrano, strusciandosi su quelli di loro.
Il ragazzo dietro di me fa scendere la mano.
La sento, che calda, scivola giù, giù fino al monte di venere, e mi preme di più contro di lui, obbligandomi a scendere. 
…..
Forse ora sto davvero esagerando.
Mi fermo, il mio corpo traballa, ma cosa diavolo sto facendo?!
Mentre io cerco di liberarmi dalla loro presa sento le palpebre improvvisamente pesanti e il corpo cedere.
Faccio tempo a fare solo pochi passi, uscire dall’abbraccio bollente e libidinoso dei due ragazzi, che uno di loro mi afferra per il polso…forse quello moro, forse quello biondo, non lo so. So solo che mi trascina a sé, con forza questa volta. La mia schiena contro al suo petto forte, lui mi stringe in una morsa possessiva.
- Dove te ne vai, Granger? Ci stavamo divertendo così tanto…
La testa mi gira, cerco di spostarmi, mi dibatto fra le sue braccia forti. So perfettamente, però, che è tutto inutile. La sua mano mi scende impudica sulla coscia, si insinua sotto la gonna, alzandomela lievemente con una lenta sensualità, mentre mi obbliga a ballare con lui. No, non voglio, non voglio più.
-Lasciami, dai…
L’altro ragazzo s’avvicina, un sorriso languido disegnato sul volto. Tra le mani ha un altro bicchiere.
Ora è davvero troppo.
Mi dibatto di più cerco di spostarmi.
Tentativi inutili. La mano del ragazzo dietro di me si sposta più al centro e io, istintivamente chiudo le gambe. Posso sentire le loro risate basse, mentre di nuovo mi stanno per chiudere in una morsa ancora più serrata della precedente. Senza quasi rendermene conto mi ritrovo ad urlare:
-No…basta!
Loro, però, sembrano non capire. Si avvicinano sempre di più. Il ragazzo con il cocktail me lo porta alle labbra.
-Avanti, Granger…un altro non ti farà male.
Sto soffocando.
-No…no…
Il ragazzo dietro di me mi fa scivolare la mano fuori dalla gonna mettendomela sul basso ventre, l’altra mano mi alza il mento, schiudendomi le labbra con il pollice.
-Avanti, piccola…senza farti pregare…
Sento la mia voce negare, rifiutarsi. Ma non ce la faccio a reagire.
Urlo.
-VI HO DETTO NO!
Ora ho davvero paura. Cerco di dibattermi di scostarmi ma è tutto inutile.
Sto per rassegnarmi, quando…
-Ehi, ehi, ehi…non l’avete sentita, ragazzi? La signorina ha detto di no.
Non so chi sia stato ad intervenire, so solo che conosco questa voce.
Il ragazzo dietro di me smette di muoversi ma non mi lascia andare.
- Malfoy vatti a cercare un’altra puttana per questa serata, che dici?
Ehi… a chi ha dato della puttana questo porco schifoso?
- Razza di bastardo, ma come ti…!
Mi scosto dal ragazzo, voltandomi verso di lui, con la chiara intenzione di colpirlo. Il mio pugno, troppo debole e lento, viene intercettato quasi all’istante e in un battito di cuore mi ritrovo con la sua lingua in bocca.
E’…orribile!
Tento di spostarmi, ma le sue braccia mi bloccano con forza. Una mano a tenermi la nuca, l’altra premuta sul fianco. Protesto, ma lui mi spegne i lamenti direttamente in gola.
Oddio, no…

- Questo non dovevi farlo.
La voce è beffarda ma troppo, troppo gelida. Mi ferma il cuore in petto il timbro falsamente divertito e assai minaccioso.
Sento il ragazzo che mi ha ormai arpionata per le natiche scostarsi, la sua mano che scivola via dal mio corpo.
- Ah!!! Cazzo! Cazzo!
- Ti consiglio di non gridare se non vuoi farti vedere in questa situazione da tutti gli invitati, Hale.
- …Il braccio! Il braccio! …Malfoy me lo stai rompendo!
- Oh, come mi dispiace.
- Ahr!!!
- Che ne dici di chiedere scusa alla signorina Simon?
- …Ah! Senti da che pulpito, Malfoy! …Ah… AH!!!
Non capisco quello che sta succedendo… sento sola la testa vorticare forte, le tempie esplodermi… davanti a me, un ragazzo alto, biondo, bellissimo in un completo nero che ne accentua l’eterea chiarezza della pelle color alabastro, sta stringendo dietro la schiena del ragazzo che mi ha messo le mani addosso il rispettivo braccio.
Non riesco a distinguerne i lineamenti. Non riesco ad associare a quel nome che dentro di me fa scattare fremiti forti, un volto.
La sua voce, roca, all’apparenza divertita, mi fa sussultare. La sento appena, ma mi manda brividi in tutto il corpo.
- Allora Hale?
Le gambe mi tremano.
- …Scu…scusami…
Sento il sussurro astioso del ragazzo farmi esplodere la testa. Dio… non ce la faccio più…
- Tske, Bene. Allora Hale, ci voleva così tanto?
- Malfoy sei…
E quando sento parlare di nuovo il bel biondo, la sua voce mi gela all’istante.
- …Non credere Hale. Con te non ho ancora finito. Ora mi prenderò cura della signorina ma… vedi di non metterti troppo comodo.
 
 
{[Pansy POV] ByRan}
Alzo lo sguardo. Due occhi azzurri e penetranti incrociano i miei per un solo istante, un lieve sorriso ironico disegnato sulle labbra carnose.
-Oh, Blaise, balli?
Dio, quanto odio queste oche maledette.
Blaise accenna di nuovo quel dannato sorriso, rivolgendomi un occhiolino di sottecchi, il capo appena abbassato, il bicchiere di cristallo fra le lunghe, bellissime dita. Passerei ore a guardarlo rigirarsi quel calice nella mano, il liquore scorrere ipnotico sul vetro pregiato, schizzare appena sulla sua pelle di bronzo chiaro…osare toccarlo, macchiare l’immacolata perfezione di questo dio dell’eros.
-Certo che ballo, piccolina…
Alza lo sguardo sulla biondina anoressica che sta aspettando, speranzosa, che lui la segua in pista.
Questa te la vuoi fare, Blaise? Quante ne sono già passate dal tuo letto, stupido idiota, quante ancora dovranno passarne prima che tu capisca, prima che tu comprenda che queste non sono alla tua altezza?
A me basterebbe solo un bacio…
Ho aspettato sette anni qualcosa di più dei tuoi sorrisi che mi danno il batticuore, delle tue carezze maledettamente fraterne, delle tue parole stupidamente gentili.
Non lo capisci?
Perché continui a cercare loro, che possono soltanto darti il loro corpo, quando io potrei darti ogni singola cellula di me stessa, del mio corpo, del mio cuore, della mia anima?
Blaise si alza, con un gesto fluido ed elegante che da un brusco scossone al mio bassoventre ed al mio petto martellato da un assurdo organo che batte soltanto per lui.
Mi rivolge uno dei suoi tipici cenni sprezzanti, un occhiolino, un sopracciglio lievemente alzato, un bacio soffiato a fior di dita.
-Pan, torno fra poco.
-D’accordo…divertiti.
Mi sento rispondere, atona, la voce che si spezza su quel “divertiti” assolutamente falso. Ma Blaise non se ne accorge, i miei sono occhi di Serpe, scuri ed impenetrabili, occhi silenziosi, occhi gelidi, occhi castani che non possono mostrare qualcosa di più di glaciale indifferenza.
Mi sfiora i capelli, allontanandosi con la bamboletta dannata che, come tante altre prima di lei, avranno almeno un briciolo di ciò che io, Pansy Parkinson, storica migliore amica dei Principi di Serpeverde Malfoy e Zabini, non potrò mai avere.
Dio, Blaise, quanto ti odio.
-Pan, ma non lascerai mai perdere?
Sento Daphne sedersi accanto a me, con voce comprensiva, porgendomi un bicchiere. Mi scolo il liquore senza indugi, già piuttosto brilla, ma senza preoccuparmene minimamente. Prima sarò ubriaca, prima riuscirò a lasciarmi andare al primo che capita, cercando di non pensare a quanto vorrei che fossero le mani di Blaise a toccarmi, invece di quelle di uno sconosciuto.
-Ho lasciato perdere già in partenza, Daph.
I miei occhi, istintivamente, lo cercano. Eccolo là, in mezzo alla pista, i capelli neri, serici, bellissimi, fra le dita di quello sporco essere inutile che non ha nemmeno il diritto di toccarlo, di guardarlo, di sentire quelle sensuali mani sui fianchi, sul corpo…
Non resisto, il mio cuore non sopporta, quando vedo le labbra di Blaise accostarsi con fare provocante all’orecchio della ragazza, sfiorarla appena, mandando in bollore persino me, da quaggiù. Il suo corpo slanciato, perfetto, vestito per una volta da una camicia diversa dal nero, è un solenne richiamo al sesso. Il bianco fascia a meraviglia il suo torace, il suo petto, le sue braccia forti ma non eccessive, i suoi fianchi, Dio che fianchi…le sue spalle, Cristo, quanto vorrei morderlo, baciarlo, assaporarlo anche soltanto per una volta…vedo il suo bacino fare un movimento verso quello di lei, in un modo che…che…qualsiasi donna morirebbe, io muoio semplicemente a guardarlo, ad immaginarlo, a sognarlo…
Qualcosa monta però irresistibile dentro di me, quando vedo le sue labbra carnose intrappolare quelle insulse di lei in un bacio sensuale, di quei baci capaci di uccidere.
-Ora basta!
Spinta dalla rabbia e dalla cieca gelosia, balzo in piedi, dritta ed impettita sulle mie decolté tacco 12, senza barcollare nonostante l’alcool che mi circola in corpo.
-Pan…non è una buona idea…
-Mi sono scassata le palle.
Senza nemmeno guardare di striscio la mia amica, con il mio solito passo ancheggiante e sensuale, mi lascio travolgere da questi corpi ondeggianti, saturi di musica troppo alta, di vino, di sesso, l’aria ne è piena, quasi annebbiata.
Ho una forza, dentro, che…forse è soltanto l’alcool, forse un misto di gelosia e determinazione che ribolle nel mio cuore da troppo tempo, ma so che non posso, non posso più tollerare tutto questo. Non mi sono mai comportata così, non ho mai avuto il coraggio di prendere a due mani la situazione e dirigerla dove voglio io. Ma adesso sì, ora non posso fermarmi, non voglio, non lo farò.
L’amico non mi basta più.
Io voglio Blaise.
Con ogni fibra del mio essere, del mio corpo, della mia mente e del mio cuore. Lo voglio da tanto, lo desidero, voglio quelle labbra su di me. Lo amo e lo so, ma me lo nego da troppo tempo. È arrivato il momento di accettarlo, e di tirare fuori quello che provo…difficile, quasi impossibile, per una Serpe.
Ballando, sensuale, i fianchi che in affondi e stoccate disegnano una danza che non è ballo, ma lotta, lascio che le emozioni ed il battito del mio cuore mi guidino fino a lui.
Il mio migliore amico alza lo sguardo, staccandosi dal divertente scambio di saliva con il tafano anoressico che gli sta abbarbicata addosso come una piovra. Lo vedo sillabare il mio nome, stupito, perché sa che se scendo in pista io, solitamente, lo faccio per avere tutti gli sguardi su di me, per ammaliare, per conquistare. Ancora non capisce che è nel giusto, che qualcosa voglio conquistare, ed è il mio posto, fra le sue braccia.
Ma, ovviamente, non può essere così facile per me, algida e fredda, una vera principessa Serpeverde.
E quindi, una speranza folle che martella nel petto, a pochi metri da lui lascio che le mie palpebre si socchiudano, fino ad oscurarmi la vista, la musica che penetra attraverso ogni mio poro e diventa un tutt’uno con me.
Amo ballare, amo gli occhi che mi guardano. Ed amo alla follia questo istante, quando il mio corpo s’abbandona al ritmo pulsante di una stella ardente, quando mi accorgo degli zaffiri piantati su di me.
Mi lascio andare. Voglio stupirlo, voglio essere provocante, voglio che capisca. Le mie mani salgono al cielo, la mia figura segue ogni nota, ogni battito. I fianchi danzano con forza e sensualità, le gambe si muovono eleganti, il mio petto si espone, mettendo in evidenza le mie belle curve.
Scaccio uno stupido pretendente con un freddo sguardo alquanto allarmante, quando sento due mani incredibilmente calde posarsi con delicatezza sui miei fianchi, un torace accostarsi alla mia schiena.
-Cosa stai facendo, Pan?
Il sussurro al mio orecchio, quelle labbra da stupro premute sui miei capelli, mi danno un brivido assurdo, caldo, bollente, che corre dalla nuca fino alla punta dei piedi.
È la voce che ho sempre desiderato sentire.
È il corpo che ho sempre bramato premere sul mio, il suo bacino che s’accosta ai miei glutei, il suo petto contro la schiena, le sue gambe che sfiorano le mie, nude sotto al cortissimo abito nero che indosso.
Per tutta risposta, mi struscio su di lui come una gattina desiderosa di attenzioni, le sue mani che mi sfiorano le braccia, portano le mie fra i suoi bellissimi capelli. Dio, che sensazione bellissima…
Scendo lungo il suo corpo, scendendo lungo il suo petto scolpito, il suo ventre, muovendo i fianchi con eleganza studiata ma palpitante. E le sue mani mi guidano, le sento su di me, sulle anche, sulla vita.
Quando la danza mi riporta su, mi fa voltare, mi guarda con i suoi occhioni celesti, sorpreso ed allarmato.
-Pan…
-Ho voglia di ballare con te, Blaise.
Il suo sguardo è indecifrabile, pensieroso, combattuto. Tenendomi per i fianchi mi avvicina a sé, poso il volto nell’incavo fra la sua spalla ed il collo, mentre con dolcezza il mio corpo si adagia sul suo.
Posso lasciarmi andare, adesso? Mi prenderai se mi lascio cadere, Blaise?
Blaise avvicina i fianchi a me, in un movimento sensuale che mi da un brusco scossone dalle parti del bassoventre. Con me non ha mai fatto così, non ha mai cercato di sedurmi, come fin troppo facilmente ha sempre conquistato tutte, ma proprio tutte le donne che prevedibilmente sono poi passate dal suo letto.
Si accosta a me, sfiorandomi appena con la punta delle dita, disegnando accennati arabeschi sui miei fianchi, sulla mia schiena.
I suoi occhi celesti sono vicini. Sono maledettamente vicini, ma non so cosa fare, non so se annullare lo spazio minimo che ci separa sia una buona idea, se interrompere il contatto con quei due zaffiri che mi guardano in un modo completamente diverso da come ha sempre fatto o se bearmi di quello che ho appena conquistato, molto più di quanto avessi mai anche solo osato sperare…
Ma…
Prima che uno dei due possa decidersi, prima che possa fare qualsiasi cosa, istintivamente, mossa da un pensiero quasi illogico, sposto gli occhi sulla folla intorno a noi.
Laggiù, impegnato in un curioso tete a tete con un idiota che conosco soltanto di vista, c’è l’altro componente del duo di idioti Serpeverde con cui mi riduco ad andare in giro. Biondo, alto, slanciato, Draco Malfoy è un po’ la primadonna della serata, si attira addosso gli sguardi stupiti di tre quarti della Stanza Delle Necessità.
Ma quando si dice l’esibizionismo…
Lo vedo sussurrare qualcosa di sicuramente molto minaccioso al poveraccio…mi fa quasi pena, sinceramente.
Oh, un secondo: ma quella…
Oddio, no.
Vi prego, o lo sopprimo io o fate calare la giustizia dal cielo.
Quella è Hermione Granger!!
Ubriaca fradicia, fatica persino a reggersi in piedi, i boccoli spettinati e l’espressione confusa. Non la vedo protestare, quando il tipo che è finito fra le grinfie del biondo platinato se la fila di gran carriera, probabilmente dopo aver perso la sensibilità al braccio destro, e Malfoy le si avvicina.
No, no, questa non mi torna. Per caso il senso di rotazione della Terra s’è invertito e non me ne sono accorta?
-Blaise, dimmi che non sto vedendo quello che sto vedendo.
-Pan, tesoro…credo proprio che tu ci veda benissimo.

Da quando Blaise mi chiama tesoro!?
Non faccio in tempo a registrare questo dettaglio che vedo Draco avvicinarsi a noi, Hermione stretta fra le braccia che non si ribella, anzi, si aggrappa al suo collo, alle sue spalle, per reggersi e non perdere quel minimo di orgoglio Grifondoro che sembra lottare per non lasciar sfuggire. Lui sta facendo cenno a me e Blaise di raggiungerlo, un cenno minimo, sprezzante, che noi, però, sappiamo riconoscere.
Oh, ma io lo uccido.
Non può interrompermi tutto adesso! Malfoy, sei un grandissimo coglione!
-Meglio che vada a salvare Hermione da quell’idiota.
Sospiro, lasciando a malincuore le spalle di Blaise…ma lui mi trattiene ancora un istante, traendomi a sé, i volti che si avvicinano pericolosamente.
-Vengo con te.
Cazzo!!!!!!!!
Ha una voce…cazzo. Cazzo, cazzo, cazzo. Ha una voce che definire orgasmica è dire poco, provoca centinaia di brividi nel mio corpo, sottopelle, caldi, bollenti, le sue labbra sono ad un respiro da me.
Oh, porca miseria.
No, no, Pan, sveglia, torna in te. Non violentare Blaise in mezzo alla pista, su. Vai a salvare Hermione…te la ricordi, la tua amica Grifona? La Caposcuola bacchettona e gentile che è diventata tua amica grazie a quelle inutili pozioni che non ti vengono mai?
Ecco, lei. È fra le braccia di un cretino, coglione e pure rompicazzo.
Santa pace, Herm, ma che t’è venuto da bere così tanto? Hai litigato con Weasley? Di nuovo?
Basta. Ora vado. Ora vado là, ammazzo Malfoy e le faccio un Incantesimo di Sobrietà Perenne. Ora vado e…
E le labbra di Blaise incontrano le mie.

Solo per un istante, quelle carnose labbra sensuali trovano le mie, in un bacio casto, eppure coinvolgente, le sue mani che mi tirano sui fianchi verso di lui.
Aiuto.
Mi lascia andare quasi subito, non capisco perché lo abbia fatto…okay, non m’interessa. Lo ha fatto e non mi è dispiaciuto affatto, ma adesso abbiamo una missione da compiere: un demente da uccidere e un’amica da far riprendere al più presto.
Blaise mi rivolge un occhiolino, prima di prendermi per mano e trascinarmi via, ancora mezzo imbambolata, verso il nostro biondo “amico”.
La sua mano è calda, è rassicurante, le dita intrecciate alle mie…
Ed io sono completamente nel pallone. Non riesco a mettermi in moto, non riesco a ragionare. Sono assolutamente confusa.
Perché?
Blaise, che cosa stai facendo?
Perché lo hai fatto? Se mi vuoi bene, come mi hai sempre detto in sette anni di amicizia, non giocare con me…il mio cuore non lo sopporterebbe.
Raggiungiamo il nostro tavolo, ora vuoto, nello stesso momento in cui Draco si trascina dietro Hermione, fuori dalla massa di corpi ondeggianti.
-DRACO LUCIUS MALFOY, MI VUOI SPIEGARE COSA STAI FACENDO?
E tanti saluti all’algida Serpe.
Draco, tutto contento, mi rivolge un sorrisetto compiaciuto, mentre fa sedere, con una galanteria che ha veramente dell’inquietante, questa povera ragazza di solito astemia.
Scorgo con la coda dell’occhio Blaise che alza gli occhi al cielo, esasperato, ma sono troppo impegnata a decidere in quale modo far fuori quell’emerito cretino per farci veramente caso.
Dray mi s’avvicina, sempre con quel sorrisetto idiota stampato sulla faccia da furetto, prendendomi per un braccio e scostandomi un istante da Blaise.
-Pan, sai una cosa? Questa sera, finalmente, mi farò la Granger.

-Oh, è un’occasione d’oro, non posso mica lasciarmi sfuggire una situazione del genere.

-Te lo immagini? L’irreprensibile Caposcuola Grifondoro, sedotta ed insidiata dal playboy di Hogwarts. La mia fama salirà sicuramente alle stelle!

-Senza contare che la Granger, effettivamente, è…
Basta.
ADESSO LO DISTRUGGO.
Nonostante sia più alto di me di una spanna, lo afferro per il bavero della camicia e lo tiro verso il basso, trovandomi il suo ghigno compiaciuto a pochi centimetri dalla faccia.
-MA SEI COMPLETAMENTE RINCOGLIONITO!?
-Ma…ma Pan, io…io non…
-TU COSA!?!?
-Io…io volevo solo portarmela a letto e godermela un po’!

Si può essere così dementi?
Sì, se vi chiamate Draco Malfoy.
Prendo fiato, tentando di evitare di commettere un omicidio in presenza di testimoni, quando Blaise, con un sorrisetto altrettanto idiota di quello del suo compare, s’intromette.
-Ragazzi, scusate…
-Che. Cazzo. Vuoi!?
Sbotto, inviperita. Blaise mi guarda, stralunato, senza capire come mai me la stia prendendo con la sua faccia da cane bastonato. Cretino.
-Io? Assolutamente niente! Passavo di qua per caso!

La situazione può essere più tragica di così?
Mi volto un secondo, esasperata…e vedo Nott porgere un altro cocktail alla Granger, che, senza capire assolutamente nulla di cosa sta facendo, seccata, accetta e manda giù tutto d’un sorso.
Ecco la situazione sta degenerando ancora di più.
Vedo Malfoy sgranare gli occhi, e Nott, bello tranquillo, prendere la Granger per un braccio e rivolgersi a noi:
-Se non vi dispiace, accompagno la Granger………a dormire! ^_^
Vedo Draco sgranare gli occhi, e, se fossi in Nott, avrei sinceramente paura. L’intensità dell’occhiataccia che gli sta lanciando non è palese…di più.
-Ehi, ehi, ehi, tu, giù le mani! L’ho vista prima io!
-Beh, tu ti stavi facendo cagnare da Pansy…
-Nott, evapora. ….adesso.
-ADESSO BASTA!
Adesso implodo. Adesso faccio del male a qualcuno.
-TU: sparisci!
Faccio a Nott.
-TU: stai zitto!
-Ma io…
-HO DETTO “STAI ZITTO” MALFOY!
-…okay!
-E TU!
Indico Blaise, che passa (ancora) di qua per caso.
-Io!?
-Sì, TU! Siediti una buona volta!
-Ma che ho fatto di male? ç___ç
-ESISTI!-
Okay. Pansy. Calmati.
Hermione si alza, barcollante, dirigendosi verso di me. Si aggrappa al mio braccio con tutto il suo peso, e dato che nessuna delle due è molto forte, rischio pure di finire culo per terra.
Con degli occhioni lucidi da bambina innocente, mi fa, semplicemente:
-Pan…non credi che sia ora di darsi una calmata?

Faccio sì e no in tempo a sgranare gli occhi, che:
uno: Hermione scivola, e sta per cadere quando Malfoy la prende al volo;
due: non riesco a fare in tempo a dire all’idiota di mollarla, che vengo improvvisamente assalita da un Avery assolutamente ubriaco che si para tra me e Mister Cogliamo-L’Occasione-Prima-Che-La-Granger-Si-Riprenda, decisissimo a portarmi a ballare.
Tre: la vocina assolutamente innocente di Malfoy mi invade le orecchie.
-Beh, allora noi andiamo eh, a dopo!! ^_^
Mentre lo vedo prenderla quasi di peso e sparire fra la folla, tento l’ultima carta.
-Blaise!!!!!!!!!! Fai qualcosa, fermalo!!!!
-Io? Ma io dovevo rimanere seduto!!!!!!!!!

-Blaise, sei un imbecille.
 
{[Hermione POV] ByNeera}
-Mm…Mal… Malfo… Malfoy!! Ora si che… mi ricordo chi diamine se… ii
La consapevolezza di stare tra le braccia del mio peggior nemico mi piove addosso come un fulmine, mentre lui mi sta sorreggendo da dietro avanzando in un lungo corridoio buio. Dove siamo? Dove stiamo andando? …Non lo so.
So solo che in questo istante, Malfoy è dietro di me, a sorreggermi.
Posso sentire la durezza dei suoi pettorali contro la schiena… il suo respiro caldo sul collo… è… oddio… è piacevole?
Lo sento ridere sommessamente.
- Ehehe… evviva Granger. Lieto di sapere che hai rimesso in moto il cervello.

Ehi!
Con un gesto infastidito delle braccia mi sottraggo alla sua presa.
- Nnn… TU!!!!
Mi giro verso di lui e barcollando mi puntello al suo petto, spingendolo via.
-…Brutto fureeetto platinatooooo che… non sei altro… dove mi stai portando???
Il ghigno compiaciuto che mi rivolge mi fa tremare dentro… ma forse è solo l’effetto dell’alcool.
Perché non si sposta?!
Le sue mani mi arpionano i fianchi. …Il calore che mi suscita questo tocco è indescrivibile. Vedo il suo viso abbassarsi, vicinissimo al mio. Le sue dita eleganti, mi cominciano ad accarezzare piano fianchi, anche… sensuali… lente…
- Quanta acidità Granger nei confronti di chi ti ha tirata fuori dai guai poco fa. E io che ti stavo gentilmente accompagnando a nanna.
Oddio… mi sta facendo ribollire il sangue nelle vene. Sento il mio corpo scaldarsi, il cuore in gola.
Indignata smetto di spingerlo via, alzando il mento, orgogliosissima.
- Beh Malfoy… grazie… ora però vado da sola… sono perfettamente in ghrado di badare a me steeeeeessa…
E voltandomi me ne vado per la mia strada.

Il pavimento è più duro di quello che pensavo.
- Oh si Granger… lo vedo.

Cazzo.
Non protesto quando due braccia incredibilmente forti mi prendono su da sotto le ascelle, alzandomi senza tanti problemi come si alza un cucciolo.
- Vieni qui. …Razza di cocciuta che non sei altro.
Un braccio di lui scivola sotto l’incavo delle mie ginocchia, l’altro mi passa a cingere la schiena.
In poco meno di un secondo mi ritrovo attaccata al suo petto.

Oddio, cosa sono queste sensazioni?
Chiudo gli occhi.
Mi gira la testa.
Mi abbandono tra le sue braccia, cullata dal battito assurdamente rassicurante del suo cuore e dalla sua camminata spavalda.
Quando però riapro le palpebre non riesco a capire dove mi trovo. So solo che NON sono nella mia stanza di Caposcuola e NEMMENO a Grifondoro.

Dove cazzo mi ha portata questo maniaco imbecille?!
Il letto su cui sono sdraiata è di un verde smeraldo cupo, il velluto della coperta è assolutamente piacevole al tatto. Sento la consistenza delle lenzuola accarezzarmi la pelle nuda delle gambe e rabbrividisco di piacere. Confusa mi puntello sul braccio, alzando la testa, che mi gira vorticosamente.
La camera è incredibilmente ampia, elegantemente arredata, perfettamente in ordine. Il mobilio, dai colori scuri dell’ebano egiziano, è di palese ottima fattura.
Un solo sguardo intorno a me, al baldacchino imponente e alla ricchezza dell’arredamento… e la consapevolezza di dove mi trovo mi attraversa il cuore.
Oddio no.
La camera di Malfoy no!
Mi alzo a sedere, ma la testa mi costringe a cadere all’indietro sul materasso.
…Cazzo. ODIO questa dannata situazione.

Un profumo letteralmente afrodisiaco mi invade la testa. Il cuscino di Malfoy.
Oddio.
Oddio. Oddio. Oddio.
E’… una droga.
…Non faccio in tempo a dare un nome al profumo, che un movimento ai piedi del letto mi costringe a voltarmi.
Il cuore mi balza direttamente in gola.
- Cosa… cosa… cosa cazzo… COSA CAZZO STAI FACENDO?!
Malfoy, la camicia sbottonata per tre quarti, scosta lo sguardo dalle sue dita eleganti che slacciano con una lentezza estenuante il penultimo bottone dalla rispettiva asola, continuando a fare quello che stava facendo ma rivolgendomi un’occhiata che mi fa veramente esplodere qualcosa dentro.
- Secondo te Granger?
La malizia riflessa in quegli specchi di ghiaccio e argento è una scarica elettrica per me.
Rimango senza parole. Completamente rapita dai movimenti seducenti e lenti di lui, che con un ghigno compiaciuto stampato sul viso si gira completamente verso di me.
Perfettamente conscio dell’effetto che PUO’ fare.
La sua voce… incredibilmente sensuale e bassa mi si insinua dolce nella testa.
- Che c’è Mezzosangue? Troppo pudica per reggere una cosa del genere?
Argh.. ma… ma come si permette questo.. questo… QUESTO COSO!!!!
- Che razza di montato, Malfoy.
Lui per tutta risposta sorride. Oddio è… è… eccitante è dire poco. Le sue mani scivolano lentamente alla cintura dei pantaloni neri, eliganti. La apre con una lentezza impossibile, con una sensualità che un gesto del genere non dovrebbe avere.
E io mi ritrovo a seguire i movimenti delle sue dita. E lui invece mi guarda. Lo sento. Sento il suo sguardo addosso, divertito, compiaciuto… eccitante. Sento i brividi sulla pelle toccata dalle sue lame d’acciaio freddo.
Slaccia la cintura…
Abbassa la cerniera dei pantaloni.
Perché sorride?! Cazzo, perché non la smette il bastardo?!
Cerco di spostare lo sguardo ma inevitabilmente non ci riesco per troppo tempo.
Mi sento bollente, sento il mio corpo caldo, sento la testa girare… e… i suoi occhi… Dio… non ce la posso fare.
Malfoy si toglie con un gesto secco la camicia, lasciandosela scivolare giù dalle braccia.
Mi muore il respiro in petto.
Spalle forti, clavicole sottili e tuttavia evidenti, braccia dai muscoli possenti e tuttavia non eccessivi, pettorali ben disegnati e… Dio… non posso scendere. Hermione, Cazzo!
…Quegli addominali sembrano essere fatti apposta per essere baciati.
Ogni linea dei suoi muscoli, ogni centimetro di quella pelle, mi sta mandando in estasi. L’istinto di adorarlo effettivamente è pericolosamente presente.
…La testa mi comincia a pulsare sempre più forte… lo vedo girarsi un attimo per darmi le spalle, appoggiando la camicia alla testata del letto.
Il tempo di vedere quelle scapole perfette contrarsi su s’è stesse che…
Chiudo gli occhi.
…Qualcosa mi dice che l’immagine di Malfoy tormenterà tutti i miei sogni.
 


Ok ragazzi, eccoci qui entrambe con un esperimento di fic che a nostro parere si potrebbe anche rivelare più interessante e simpatico del previsto ^^ Che dirvi, speriamo tanto di coinvolgervi in quest'odissea di litigate, momenti assurdamenti imbarazzanti, metamorfosi insensate, comicità demenziali, romanticherie e... si... anche grandissimi scleri ormonali (Neera: Ran, ok tutto, ma datti un contegno =P)(Ran: Blaaaaaisseee *o*)(Neera: -.- ok, cm non detto -.-')
.
Scherzi a parte ^^ ...Speriamo che il lavoro piaccia e... recensite in tanti!!!!
                                                                                                                            Bacissimi
                                                                                                                                                Glo&B =P

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Capitolo 2
*** Capitolo secondo ***


neera e ran

Non esiste l'impossibile

capitolo secondo

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{[Blaise POV] ByRan}

Apro gli occhi con lentezza, nella semioscurità della mia stanza. Addosso sento il tocco del cotone pregiato sul torace, del lino sulle gambe, i capelli arruffati che mi coprono gli occhi.

Non vedo molto intorno a me, mentre la mia mente sta evidentemente ancora dormendo. Devo essermi ubriacato non poco, ieri sera.

Okay…facciamo il punto della situazione.

A. Sono vestito da una maglietta spiegazzata, grigio scuro. È mia, la riconosco.

B. Sono in uno stato assolutamente indecoroso, i capelli spettinati e arrotolato in mezzo alle lenzuola scure del mio letto. Classica scena post-sbornia.

C. Accanto a me, sento il respiro di un’altra persona.

Okay, facciamo lentamente un passo indietro.

Ehm, aiutino?

Non è che ricordo molto…

Allungo una mano verso il comodino, prendendo contro alla sveglia e ad una bottiglia vuota, facendole cadere in un casino tremendo. Imprecando, afferro la bacchetta ed accendo le torce sulla parete, quelle più lontane, vicine alla porta, che non m’accecano.

Un lieve chiarore illumina la mia stanza nelle segrete di Serpeverde, colorando le lenzuola scure di sanguigno, la pelle della ragazza accoccolata sul mio petto di…

Ehi.

Ehi, ehi, ehi!

Riconosco all’istante i capelli scuri di Pansy sparsi sulle mie spalle, sul mio torace. Il loro profumo è inconfondibile, carezzano la mia pelle come fossero di seta.

…Pan?

Cosa…cosa ci fa qui Pansy!?

Stralunato sgrano gli occhi, cercando mentalmente di trovare un perché alla presenza di Pan nella mia stanza, abbracciata teneramente a me, le labbra schiuse che sembrano attendere solo un bacio.

Per un istante, sono tentato di farlo. L’ho già fatto, lo rifarei subito, non mi fermerei ad un bacio sulle labbra.

Ieri notte…Dio, Pansy, non sai cosa mi hai provocato ballando per me. Vedere i tuoi fianchi alzarsi ed abbassarsi provocanti, sentirti strusciare sul mio ventre e sul mio corpo, i tuoi seni premuti sul mio petto…e i tuoi occhioni che mi guardavano, speranzosi…ma cosa speravi, Pan?

Io non sono la persona giusta.

Non siamo adatti, Pansy…io non sono adatto a te, non sono in grado di darti quel che meriti. Non sono un ragazzo incline alle storie serie, ti farei soltanto soffrire…ma ti amo troppo per farlo, per toccarti, per rovinare per sempre il rapporto unico che c’è fra noi.

Ma non immagini la gelosia…la rabbia, nel vedere Avery avvicinarsi a te, sfiorarti, osare toccarti come avevo fatto io fino a pochi minuti prima…Santo Salazar, se ci penso ancora mi tornano i brividi…Pansy, sei dannatamente sensuale, quando balli, te l’hanno mai detto?

Il desiderio che ho sempre di te si stava facendo insostenibile…

-Voglio ballare con te, Blaise.

Che carica sessuale in quelle cinque parole, dannazione.

Ti avrei potuta prendere lì, Pan, in mezzo alla pista, fregandomene altamente di tutti coloro che avevamo intorno.

Ho vaghi e confusi ricordi di averti vista cominciare a bere sempre di più, dopo l’allegra partenza di quell’emerito idiota di Malfoy con la Granger. Forse per disperazione, forse a causa mia…so che cosa prova Pansy, Dray me l’ha ripetuto all’infinito: “vuoi deciderti a chiederglielo!? La fai soltanto soffrire a non dichiararti, imbecille!”.

Eppure, non l’ho mai fatto.

Sono anni ormai che ti osservo, ti guardo, ti vedo lasciarti andare a mani che non sono le mie, a baci crudeli e possessivi che non meriti, a notti oscure che mi provocano il malsano desiderio di uccidere qualcuno di quei maledetti che osano toccarti.

Eppure, non ho mai fatto il primo passo.

E sono un idiota, lo so anch’io, perché so che non aspetti altro. L’ho visto dai tuoi occhi Pan, l’ho capito da come ti sei accostata a me, provocante apposta, sensuale più che mai, provocandomi pensieri malsani di te, molto meno vestita, in camera mia…sotto di me, completamente nuda, gli occhi accesi dal desiderio, le tue gambe morbide strette intorno al mio bacino, ai miei fianchi…dannazione Pan, non immagini quanto vorrei sfiorarti, toccare con mano la perfezione del tuo corpo di donna che ho sempre ammirato soltanto da lontano, un corpo tornito, sensuale, dalle curve tutte nei punti più giusti, che ti rendono, se non altro ai miei occhi…irresistibile.

Ma perché sei qui, adesso?

Sì…ricordo di averti sottratta alle mani troppo avide di Avery…di averti trascinata qui, al sicuro da spasimanti pericolosi, di aver bevuto con te, finché non sei crollata, piangendo senza darmene una spiegazione…

Salazar, che stretta al cuore, guardarti piangere.

Ti ho stretta al petto, forte, ascoltando ogni tuo singhiozzo, asciugando ogni tua lacrima, sentendoti mormorare il mio nome, tante volte, con quell’inflessione che adoro soltanto pronunciata dalle tue labbra rosse, carnose, quelle labbra che desidero sentire su di me ogni istante di più…

Ecco perché ti sei addormentata qui, realizzo, mettendo lentamente in moto il cervello dopo la sbornia colossale che ci siamo presi ieri notte.

Senza quasi pensarci, ti accarezzo i capelli, lasciati crescere lunghi e disordinati sulle spalle, fino alle scapole che delineano le curve morbide della tua schiena, attraverso il tessuto sottile dell’abito che indossi. Sempre in nero, Pan, sempre degna principessa dell’oscurità…

Sono morbidi, al tatto. Sono soffici come panna montata, come l’erba d’estate. Hanno un profumo indefinibile, forte ma allo stesso tempo delicato, ipnotico, che s’insinua nella mia testa e mi da uno scossone violento dalle parti a sud dell’Equatore. Mi rendo conto soltanto adesso della tua gamba intrecciata alle mie, della sensazione di avvertire il tuo respiro sul petto, il tocco lieve delle tue mani delicate, nel sonno, sul torace…

-PAAAAAAAAAAAAANSYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!

-Opporco…

Con uno scatto a dir poco felino, balzo in piedi, inciampando in una bottiglia vuota e cadendo rovinosamente a terra, spiaccicando il mio bel faccino sulle pietre del pavimento.

Ahia.

-Macosacazz…

Sento Pansy svegliarsi con i suoi soliti toni soavi, balzando a sedere, le coperte che scivolano via dal suo corpo tornito. Indossa ancora il tubino di ieri sera, scomposto, che le scopre quasi un seno e…devo dire che la visione non è affatto spiacevole…

Blaise, frena.

Evita pensieri poco casti sulla tua migliore amica.

-Cosa sta succedendo!?

Mi fa, guardandomi stralunata dal letto, mentre mi rendo conto di essere rovinato per terra, alla faccia dell’eleganza made in Zabini.

(Neera: questa è mia!!!!! Voglio i diritti d’autore!!!!!!)(Ran: zitta tu!!!)(Neera: oooooooh, zitta a chi!?!?!?!?!?!)

-E che ne so io!?

-Blaise, cosa ci fai lì per terra?

-Eh……..non lo so ^^’

Credo che Pansy mi voglia strangolare.

La vedo scuotere la testa, quando l’urlo terribile si ripete.

-PANSY DOVE SEI!?!?!?!?!?

Ma…ma questa è la Granger!? Cosa ci fa la Granger nei sotterranei di Serpeverde ad urlare come un’oca imbufalita!?

-Oh Cristo!

Sbotta Pansy, una mano spalmata letteralmente sulla faccia, scuotendo la testa.

Cazzo, è sensuale anche in un gesto come questo…

-Hermione…cos’ha fatto quell’idiota di Malfoy!?

La vedo alzarsi di corsa, notando che è a piedi nudi, prima che con un salto mi superi, dato che sono ancora riverso tragicamente al suolo, attonito.

-Blaise ti dai una mossa?

-Sissignora!

Mai contraddire Pansy Parkinson quando ti chiama in quel modo.

 

{[Draco POV] ByNeera}

Per Salazar, ma chi mi sono scopato, stanotte, una Banshee?

Senza nemmeno far finta di preoccuparmi per la situazione, mi limito a sprofondare nuovamente con la testa nel cuscino, facendo del mio meglio per ignorare le urla isteriche che hanno appena invertito il senso di rotazione del mio meraviglioso mondo perfetto.

Se vuole seriamente giocare a fare la pudica verginella deflorata contro la sua volontà, beh, dovrà davvero arrangiarsi da sola stamattina, perché io proprio di muovermi da questo letto non ci penso nemmeno; non mi sono mai sentito così rincoglionito come stamattina… rincoglionito, insoddisfatto, smanioso e duro come il legno.

A contatto con la morbidezza del cuscino, inarco un sopracciglio.

“Insoddisfatto, smanioso e duro come il legno?”

Ok, l’alzabandiera è una reazione naturale di prima mattina ma… se stanotte mi sono adeguatamente dato da fare, non dovrei sentirmi così frustrato, no?

Una cuscinata sulla schiena mi strappa improvvisamente dalle mie elucubrazioni mentali e a questo punto io sono costretto a concentrarmi sull’isterica che da dieci minuti mi sta urlando nelle orecchie, cercando di prestare almeno una vaga attenzione al suo gracchiare isterico. Inutile dire che non ottengo grandi risultati.

Oh, ma che cavolo vuole questa? …Chi è, poi?!

E dire che quando ho iniziato il dormiveglia e me la sono intravista fra le braccia non mi è poi sembrata così male. Era così calda e morbida… e soprattutto così deliziosamente silenziosa che tenermela raggomitolata al petto non mi ha nemmeno infastidito così tanto. Anzi… ho trovato la piccolina davvero molto accogliente, soprattutto di prima mattina. Ha un culetto notevole, in effett…

Ok, che diamine, ora basta però!

Alla seconda cuscinata decido che forse è il caso di reagire. Porco Salazar, ha capito con chi ha a che fare questa pazza?!

Quando il cuscino sta per abbattersi ancora su di me mi giro velocemente sulla schiena, l’afferro e facendo forza sugli addominali tiro verso il basso. La ragazza mi cade fra le braccia con un urlo sommesso carico di sorpresa e disappunto e due secondi dopo le sono sopra. Con una mano la tengo sotto di me facendo pressione sul ventre piatto, l’altra va subito al cuscino che c’è tra noi. Lo strappo dalle sue mani e dal suo viso con forza, facendo schioccare infastidito la lingua.

- E va bene, dolcezza se è la guerra che cerch…

…E rimango per un istante inebetito.

Un secondo… la Granger?!

Che diavolo ci fa la Granger nel mio letto, di prima mattina, con indosso solo una mia camicia… - improvvisamente memore delle nostre posizioni sgrano gli occhi quando istintivamente le accarezzo il ventre piatto – e con un “culetto notevole”?

E poi, naturalmente, tutto torna al giusto posto e la mia mente brillante e sagace mi fornisce all’istante tutte le risposte che cerco: la festa di ieri sera.

Lei ubriaca.

Una scommessa… il desiderio. La caccia. Hale che la tocca dove avrei dovuto toccarla io. Blaise, Pansy - tutto è chiaro ora e mi scivola davanti agli occhi in un istante - Avery che li distrae.

Io che la prendo, ubriaca e me la porto via.

…Avrei voluto farci del sesso; La consapevolezza di questa cosa mi investe come elettricità nell’attimo stesso in cui la guardo negli occhi e sento tutto il mio corpo irrigidirsi, perché è esattamente quello che voglio anche adesso.

Lentamente scivolo sul suo corpo con lo sguardo, indugiando sulle forme piccole ma sode che la mia camicia troppo grande lascia intravedere.

L’ho portata qui ieri sera ma lei si è addormentata, ubriaca com’era… ecco spiegato perché io mi senta così poco riposato. Se non ci ho fatto sesso ma ci ho dormito accanto per tutta la notte, sfido io a non sentirmi così teso e in stato di evidente, immediato bisogno di soddisfazione fisica!

Maledizione… e pensare che mi sembrava un bocconcino delizioso stamattina, prima che si mettesse ad urlare. Avrei potuto far star molto meglio entrambi se solo… se solo…

a che seni seducenti che ha la mezzosang…

- Mal- Malfoy… s… smettila subito di guardarmi così e… e… e ahhhh!!! METTI GIU’ LE MANI! …PANSY DOVE SEI?!?!

Lo schiaffo che mi tira è così inaspettato, improvviso e violento che mi fa letteralmente girare la testa. E per due secondi rimango inebetito come un cretino. Il fatto è che ora, prima che io possa reagire in qualsiasi modo… la porta della mia stanza da Caposcuola si apre con un delicatissimo Bombarda e senza nemmeno vedere chi sta entrando nel mio territorio, i miei raffinatissimi sensi rabbrividiscono, mi sale il panico e tutto il mio corpo si irrigidisce.

Questo non può che significare che una cosa – e la salvezza negli occhi improvvisamente sereni della grifona che ho davanti è la definitiva condanna alla mia decapitazione - :

- Pansy, finalmente! Ma dov’eri?!

Bene. Addio mondo.

Il respiro mi si blocca in gola nello stesso istante in cui si libra dolcemente e con trasporto dalle labbra galeotte della mia deliziosa grifoncina del magico regno di ‘Sti cazzi per Malfoy.

- …Sono morto.

- …Sono salva!

- Si… sei decisamente morto, amico.

Questa poi, mi mancava! Bastardo infame di uno Zabini, tu avvisare mai, eh?

E al posto che startene lì a cinguettare come una cinciallegra innocente, metterci una buona parola con P…

- MALFOY! POMPOSISSIMO PEZZO DI CRETINO, COSA STAI FACENDO?!

Addio mondo.

Fottuto Zabini, traditore coniglio… vedi quando ritorno da fantasma quante ne prendi!

Istintivamente chiudo gli occhi, in attesa; alternando nella mia testa preghiere a Salazar e insulti rivolti a quello che in teoria dovrebbe essere il mio migliore amico.

Il silenzio cala inesorabile e i secondi cominciano a passare lenti e dannatamente pericolosi.

Soltanto il battito forsennato della Granger mi aiuta a rimanere concentrato sul presente… Inconsapevolmente muovo le dita sul suo ventre piatto e sulla pelle calda.

Dio santissimo, cosa mi sono perso stanotte!

Maledizione a lei che si è addormentata altrimenti… altrimenti… tske.

Infastidito rimango immobile dove sono, decidendo infine di farmi valere. Così alzo il mento, indispettito, tirando fuori tutta l’arroganza del mio miglior cipiglio da “Io-sono-il-migliore-del-mondo-e-tu-chi-cazzo-sei” Malfoyniano.

- Se permetti, mia cara dovrei fare a te la stessa domanda. Sai quanto mi è costato far arrivare quelle porte d’ebano intagliato dal… ?! Ahia!

…Che fallisce miseramente; e lo capisco dal cuscino che mi arriva dritto in faccia.

- Oh ma taci per cortesia, TACI. E scendi da… da lì! Ma cosa fai!?

A questo punto, allibito le rivolgo il mio sguardo più gelido. Sono sconvolto!

- Senti un po’, Pansy ma cosa credi di fare, eh?!

E’ assurdo tutto questo. Punto il dito verso la Granger e la mia voce si alza di un’ottava, mentre colpito concludo la frase:

- …Naturalmente ha iniziato lei!

Silenzio.

- E’ colpa sua.

Blaise inarca un sopracciglio, Pansy, immobile, mi fissa allibita e perfino la Granger punta i suoi occhioni dorati su di me.

Ma non mi importa più niente ormai, mi sento tradito dalla loro accusa. Sono innocente! E ora è inutile che mi guardano tutti così, non gli basterà implorare il mio perdono per…

- Malfoy… arrogante damerino viziato dei miei stivali… si può sapere… COSA CAVOLO STAI DICENDO?!

E prima ancora di poter prendere coscienza di ciò che sta per succedere mi ritrovo per terra, scaraventato sul pavimento da un’Hermione Granger impazzita come una cavalla selvatica che ora mi guarda rossa in viso e arrabbiata nera.

Arrr, eccitant…

No, wowowo, che?!

Oh che cazzo… ma tutte a me le complessate?!

- Colpa mia?! chi è che mi ha portata qui, eh?! Chi è che mi ha spogliata e messa a letto e… non osare avvicinarti, resta lì!

- Come no! Mi hai appena buttato giù dal mio letto e ora pretendi pure che me ne stia fermo e zitto? Ahaha, sognalo, gallinella mia!

- GALLINELLA?!

- Oh si, proprio! E, tanto per essere chiari… non mi è sembrato ti dispiacesse poi molto, bella, farti spogliare dal sottoscritto!

- Ero ubriaca!

- Beh, come dite voi babbani… ‘in vino veritas’!

- Si, tant’è che mi sono addormentata! Devi essere stato davvero un bello spettacolo, Malfoy! Complimenti!

Ah, questa poi! Ma io… !

La risata di Blaise alle miei spalle mi fa gelare tutto il sangue in mezzo secondo, istintivamente mi volto a guardarlo, omicida.

- Ahahah… no, no… scusa, continuate pure.

Ma è idiota?

Per tutta risposta quello alza le mani in segno di resa.

- Eddai Draco… “devi essere stato davvero un bello spettacolo, Malfoy!”…ehehh, devi ammetter che è carina!

Si, si. E’ davvero idiota.

Un colossale migliore amico idiota.

Socchiudendo gli occhi lo incenerisco in due secondi.

- Zabini, vuoi morire anche tu con la mezzosangue?!

- No, beh, veramente io..

Ma non faccio in tempo a fare, né dire altro perché Pansy interrompe tutti lanciando tre colpi a vuoto per aria

…fracassando il mio meraviglioso…!

- Ahhh! Ma sei pazza?! Quel lampadario arriva da Venezia!

- Draco, ti avviso, sto per mandartici a nuoto a Venezia. Insieme al tuo caro compare… Blaise, finiscila di ridere, anche tu!

Ma quello proprio non ne vuole sapere e di nuovo la stanza crolla nel caos più totale dal momento che Pansy e la Granger riprendono a dare di matto, chi per una cosa e chi per l’altra.

Cosa cazzo mi è venuto in testa di non legarla e imbavagliarla al letto stanotte, proprio non lo so… devo davvero ricordarmelo per la prossima volta.

Mmm… non suona male come promemoria: ‘legare e imbavagliare alla testata la mezzosangue. Nuda’. In effetti non suona male affatto.

Peccato però che lei faccia tanto la difficile!

E visto che una giornata iniziata male non può che continuare peggio, veniamo interrotti di nuovo.

Esitando sulla porta distrutta e rintontito come un Ungaro Spinato sotto sedativi, Nott palesa la sua presenza dietro Pansy e Blaise raschiando la gola secca con un po’ di incertezza, costringendo i miei due migliori amici a interrompere la loro particolare schermaglia verbale e impedendo alla Granger di colpirmi di nuovo.

Sarei anche contento, non fosse per il cipiglio alterato del mio compagno di casa.

- Oh avanti! Che altro c’è ancora?!

Lo accoglie Pansy, con tutta la sua proverbiale calma.

Per tutta risposta però, quello entra in camera e si stravacca sul divano come un morto, richiamando a sé un bicchiere di Whisky.

Del MIO whisky.

Dopo averne fatto un sorso chiude gli occhi, getta indietro la testa prendendosi un attimo per chiarire bene i pensieri e poi biascica qualcosa con voce impastata e quasi incomprensibile.

-  Non chiederlo a me, tesoro. C’è Weasley che è fuori da mezz’ora a urlare e bussare come un indemoniato sfatto…

Poi improvvisamente sussulta e scoppia a ridere sguaiato come un cretino.

- Ahahah… se solo stesse battendo contro il ‘quadro’ giusto, dico io! Ahahahhahah.

 

Nonostante tutto non riesco proprio a non ghignarmela. Tutti sanno che il nostro ingresso è una porta nascosta nella parete… Weasley è il solito demente.

 

 

{[Hermione POV] ByNeera}

Mi blocco improvvisamente, sconvolta.

Di fronte a me Malfoy non riesce a trattenere un ghigno sarcastico ma per quanto lo possa trovare …attraente, non riesco davvero a dargli importanza, consapevole ormai di tutto ciò che è successo e della mia responsabilità.

Dio, ma cosa ho fatto?

Vedo Pansy rivolgermi uno sguardo intenso, preoccupato ma anche lei è lontana ora e io mi sento malissimo.

Ron.

Per quanto mi abbia fatta star male non merita tutto questo e non merita le prese in giro di Nott e Draco. Non merita una ragazza come me e un atteggiamento come quello che ho tenuto ieri sera.

Non sono tornata al dormitorio.

La consapevolezza di questo è solo una pallida ombra se confrontata al resto: non sono tornata al dormitorio… e ho passato la notte nel letto di un altro. Nel letto di Draco Malfoy.

Poco importa che non ci ho fatto nulla!

In tralice mi stringo al seno la camicia del biondo, cercando di non pensare al suo profumo e alla sensazione dolcissima della seta più pregiata che mi accarezza la pelle con eleganza. Dove sono i miei vestiti?

Maledizione, cosa mi è saltato in mente?!

- Herm…

Pansy mi viene vicino, mentre Malfoy e Nott continuano a parlare inconsapevoli di tutto. L’unico che sembra capire è Blaise, idiota solo per finta e soprattutto solo quando fa comodo a lui.

…Idiota solo quando si tratta di Pansy.

I nostri sguardi si incrociano per alcuni istanti, mentre Pansy è intenta a scavalcare i cuscini e a raccattare da terra le mie cose e sono convinta che lui capisca.

Oh, se ne sono convinta.

‘Ho visto il bacio. Sei un idiota. Lei ne vale la pena e lo sai’.

Si limita a un sorriso forzato.. poi si china e raccoglie le mie calze velate da terra, sogghignando e accennando a ciò he ha in mano con un lieve sguardo malizioso.

‘Pensa per te, Granger. Hai ben altro a cui pensare ora’.

Arrossisco di botto, mordendomi le labbra e facendogli poi segno di lanciarmi ciò che ha in mano. Lui lo fa, ma prima di raggiungere Draco e Nott per lasciare a me e Pansy il giusto spazio per elaborare un piano d’azione, leggo nei suoi occhi un’ultima, terribile considerazione.

‘Dovresti lasciarlo. Meriti di più’

E’ vero. Dovrei lasciarlo. Ma non merito di più… non voglio di più.

E quando Pansy mi raggiunge e mi sostiene mentre scendo dall’enorme letto di Malfoy, io allontano dalla testa ogni pensiero che potrebbe farmi cedere alla tentazione di rimanere con lei in questo dormitorio che sento così poco mio.

Con lei o…

Mentre tocco il pavimento freddo con la punta delle dita, lancio un’occhiata al biondo responsabile di tutto questo – anche se so perfettamente che la colpa è mia e che sono l’unica da biasimare perché in questa situazione mi ci sono messa da sola -. Le sue spalle forti per un istante mi fanno rabbrividire e il pensiero di aver dormito tra le sue braccia per tutta la notte mi riempie in un istante di un calore tale da costringermi a scostare lo sguardo.

Ma a cosa sto pensando?

- Pansy io… è qui per me, vero?

Per tutta risposta lei mi accarezza i capelli, cercando di darci una sistemata.

- Non sei costretta ad andare, Herm. Avete litigato e si vede lontano un miglio… - quando mi prende per le spalle, evitare di guardarla negli occhi è impossibile - …e so che non l’avete fatto per colpa tua.

Rabbia e dolore mi bruciano dentro in un istante ma semplicemente mi lascio andare ad un respiro pesante, liberatorio.. che mi da la forza di tenere sotto controllo le mie mille emozioni contrastanti.

- E’ vero, Pansy. Ma ho sbagliato e devo assumermi le mie responsabilità.

- Esattamente le stesse che non si assume lui.

Mi sciolgo in un sorriso e quando la guardo sono più tranquilla.

E’ incredibile l’amicizia che è nata tra noi ed è proprio in questi momenti che non riesco a non ringraziare tutto l’universo per avermela fatta incontrare. Leggere la preoccupazione più sincera negli occhi mi apre il cuore e mi fa dimenticare tutti i miei problemi… mi rende più forte e più determinata.

- Ed è proprio per questo che lo raggiungerò.

Peccato però che a rispondermi non è la sua voce:

- “E così …il nobile cavaliere… si preparò ad indossare la sua lucente armatura d’argento e a partire, lancia in resta, in soccorso della sua giovane sposa!”

Davanti a me, Pansy alza gli occhi al cielo con fare esasperato, voltandosi poi a controllare che in giro non ci fosse più nulla di mio… ma io non faccio in tempo a fare nulla, né a voltarmi verso di lui. Draco, approfittando della distrazione della mia migliore amica, aderisce alle miei spalle e mentre il mio corpo s’incendia all’istante in reazione a quel contatto la sua voce nel mio orecchio, bassa e morbida, mi spacca qualcosa dentro:

- …O forse dovrei dire in armatura blu. Corta e sexy da morire, scura come la notte. – Respira piano, costringendomi a rabbrividire. La sua vicinanza che mi increspa la pelle del collo di piacere e mi costringe a chiudere gli occhi nel tentativo di resistere al suo richiamo sensuale e velenoso. Ma inutilmente. Mi tocca lentamente la coscia nuda, quasi impercettibilmente, ma è come se mi lasciasse impressa una scia di fuoco con le dita - …E dimmi mezzosangue… come la prenderà il bel principino, quando saprà che il suo cavaliere senza macchia e senza paura ha passato la notte col demone nero, eh?

Il mio cuore cade nel vuoto in un istante e devo impormi calma a forza per costringermi a girarmi verso di lui e a fronteggiarlo. La gola riarsa e la testa ancora annebbiata dalle sue parole.

E’ vicinissimo e adesso, senza alcol in corpo e preoccupata, sento davvero l’effetto che fa aver vicino Draco Lucius Malfoy.

Istintivamente mi mordo le labbra, le socchiudo alla ricerca delle parole giuste ma i suoi occhi sono accesi di malizia, pericolosi e mi rendono incapace di rispondergli per le rime. Deglutisco, nel tentativo di rinfrescarmi la gola ma è inutile.

- Non lo farai.

Riesco solo ad articolare e lui semplicemente si fa più vicino.

- Cosa te lo fa credere?

- …Non mi vuoi. Eri ubriaco. Eravamo entrambi ubriachi. E’ stato solo un brutto sbaglio e io sono una Mezzosangue.

Cerco di allontanarmi ma lui mi afferra il polso e il suo sorriso mi violenta dentro.

Oh Dio… che gli prende?

- Non ne sarei così sicuro, ora Granger.

Le sue dita mi accarezzano la pelle delicata del polso e lui è costretto a fare forza per non lasciarmi perdere l’equilibrio. Sorride e non mi lascia andare.

- Sappiamo entrambi che certi pretesti ormai non contano più… e ho scherzato, fino ad ora, ma fossi in te non ci giocherei troppo sopra. E’ troppo presto per decidere che non ti voglio.

Poi si china ancor di più su di me e io, confusa, immobile, non riesco a impedirglielo. Quando le sue labbra baciano lentamente la mia guancia so che è finita e che come Giuda, si è condannato. Mi ha condannata.

- …O tardi.

Sussurra infine e quando si sposta da me, ci raggiungono anche gli altri e lui torna a fare l’idiota di prima, scherzando con Blaise e Pansy.

Completamente sconvolta stringo tra le mani i vestiti e quando Pansy mi porge le mie cose quasi non me ne accorgo, completamente persa. Alle spalle dei suoi amici lui assottiglia gli occhi, in una chiara promessa e io definitivamente mi sento bruciare.

Non mi avrà davvero presa di mira?

 

Quando raggiungiamo Ron sono vestita come ieri sera e adesso, alla luce del sole, mi sento nuda ed esposta come mai.

Imbarazzata incespico sul tacco dodici, varcando la porta con un’insicurezza assolutamente non mia e frutto solo del mio essere solitamente molto diversa… molto più coperta e ordinata.

Il vestito che indosso mi sembra infinitamente più corto, troppo scoprente, troppo scollato, troppo sensuale… troppo tutto! Mi sento volgare e con gesti nervosi mi ritrovo a tirarlo verso il basso, nel tentativo di coprirmi e tornare ad essere l’Hermione di sempre.

Quella elegante, quella consona e appropriata al contesto, femminile ma non eccessiva.

Quella che è stata tradita dal suo ragazzo.  

E la consapevolezza di questa verità per un momento mi acceca e mi fa sanguinare dentro tanto da farmi desiderare, per un istante, di levarmelo, addirittura quel dannato vestito.

Ma io non sono una donnicciola senza carattere, pronta a rinnegare sé stessa per colpire un uomo che semplicemente l’ha voluta diversa. Non diventerò all’improvviso una sgualtrinella stupida solo perché devo vendicarmi di non si sa bene cosa.

E me ne convinco completamente quando incrocio lo sguardo di Ron e lo vedo rimanere a fissarmi imbambolato come un idiota.

- Hermione… - Per un istante mi fissa ad occhi sgranati, guardandomi le gambe come a vederle per la prima volta e la cosa mi ferisce. Orgogliosa alzo il mento e aspetto finchè lui non torna in sé e non mi guarda negli occhi. Quando lo fa, arrossisce d’indignazione e punta a falcate verso di me, arrabbiato – Ma come sei conciata, eh? Cos’è quel vestito?

- C’era una festa ieri. Ci sono stata anch’io, Harry lo sap…

La sua mano mi afferra il polso con forza e io per un istante gemo di dolore perché la sua stretta è esattamente sopra ai lividi lasciati da quella di Hale, ieri sera. Lui però non lo vede, troppo intento a cercare di trascinarmi via e io faccio resistenza perché voglio essere ascoltata.

- Ron aspetta, mi fai male!

Lui non si ferma. Alle mie spalle vedo Pansy ringhiare e fare per avvicinarsi ma Blaise la ferma stringendola a sé con forza, quasi fino a costringerla ad affondare i denti nel suo petto.

- RON!

Urlo ancora, ma niente e la sua camminata si fa più vigorosa.

- Piantala Hermione, ora andiamo via da qui e parliamo! – Tira più forte e la sua preoccupazione palpabile non mi commuove perché comunque sta sbagliando e non importa quanto si sia sinceramente agitato per me. Faccio resistenza ma lui non sembra notarlo, anzi: - Ma cosa avevi in testa eh? Sai quanto mi sono preoccupato? E …perché qui, miseriaccia?

- Mi fai male!

- Come ti è venuto in mente di rimanere in questo sotterraneo di pazzi, eh?

- Basta… Ron, aspetta, per favor…

Il mio respiro si spezza nello stesso istante in cui lo fa il mio tacco destro, che incastrandosi tra le pietre del pavimento si rompe, costringendomi a perdere l’equilibrio.

Non cado però… Una mano forte mi tiene sollevata stringendo la presa sul braccio e quando alzo gli occhi, Malfoy è al mio fianco e con determinazione sottrae la mia mano alla presa di Ron.

- Ehi, vedi di andarci piano, Weasley.

La rabbia e la minaccia soffocate nella sua voce per un momento mi confondono e io non riesco a non pensare con gratitudine che è la seconda volta che mi cava d’impiccio nel giro di poche ore. Il cuore mi si scalda e nonostante tutto sento di avvampare.

Poi però torno con la mente al presente e capisco che forse è il caso di intervenire. Non so bene nemmeno io come ma mi rimetto in piedi, cercando di separarli. Ma Ron è arrabbiato nero ora e fissa il biondo con un astio così violento da far rabbrividire perfino me.

- Malfoy, fatti gli affari tuoi. Cosa significa questo eh? Leva le mani di dosso alla mia ragazza.

E quando vedo la furia balenare negli occhi azzurri di Draco non posso far altro che cercare con gli occhi le serpi. Blaise, pronto ad intervenire, allontana da sé una Pansy nera di rabbia come mai l’ho vista ma poi il biondo sogghigna e la cosa mi spaventa ancora di più.

- Forse dovremmo chiedere a lei cosa ne pensa di tutto questo, che dici?

E tutto il mondo mi crolla addosso.

Ron dietro di me soffoca un ringhio in petto e Blaise si congela dov’è, combattuto.

- Da chi preferisce essere toccata?

La sua voce mi accarezza con dolcezza e io, rapita non posso fare a meno di guardarlo, voltandomi verso di lui.

Un gesto che nemmeno Ron può fraintendere.

- Con chi sei stata stanotte?

Il silenzio che cala fra noi è inesorabile e per un momento so di essere perduta. Sento lo sguardo di Draco addosso e non riesco a sostenerlo. Con le lacrime agli occhi mi sforzo di mantenermi calma ma è impossibile e come calamitati i miei occhi colpevoli incontrano i suoi, ritrovandomi a supplicarlo senza nemmeno saperlo.

E sconvolta lo sento lasciare la presa… incredula lo guardo negli occhi ritrovandoli chiari come mai li ho visti. Quando parla è cattivo e divertito… ma io comunque rimango incredula e spaesata.

- Andiamo Weasley, ora non esagerare. – Sulla difensiva si allontana da me, lasciando cadere la battaglia e io mi sento improvvisamente vuota. Poi guarda Ron, ignorandomi - Non le farei da babysitter nemmeno se fosse l’ultima su questa terra… semplicemente te la stavi trascinando come un sacco e rischiavi di sporcarmi tutto il pavimento di sangue sporco.

Mente ed è bravo.

Ma mente.

E me lo dice con lo sguardo, invitandomi a rispondere a Ron.

- …Allora? Hermione?

- Io… io…

Mi sorride, si volta, raggiunge Blaise…

- Da Pansy…

Ron rilassa le spalle, mi prende per mano. Ma non è lui che guardo… non è lui a cui penso.

- Va bene, andiamo.

Poi faccio solo in tempo a vedere Pansy partire come una furia e colpire Blaise e Draco nello stesso istante prima di girare il corridoio con Ron.

E tornare al mio dormitorio.

Pensando a lui.

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Ed eccoci qui, ancora insieme e ancora con voi!!
(Oh Neera, piuttosto che studiare eh!! n.d.RANYARE)
 (Shhh... ma che dici U.U E' l'ispirazione. Tutto qui U.U n.d.NEERA)
 (Se, se... come no... comunque: n.d.RANYARE)
Ci dispiace per il ritardo
(NO, we, ohhh! Ferma un po'! Diciamo le cose come stanno: a TE dispiace! Fosse stato per me... >.>  Ero pronta da mesi U.U n.d.RAN)
(Ma... alloraaa ^^', che dici, basta scherzare, su!! Eehhe ...
- Colpo basso! Davanti ai lettori!!! ...Qst me la paghi, tske -  n.d.NEERA)

(^^ Mpfff n.d.RAN)

Si va beh, ok, lasciamo perdere con la conclusione... semplicemente: GRAZIE PER AVERCI LETTE!!!
 Nella speranza che il capitolo possa piacervi e di leggere presto vostre recensioni,
 sempre vostre:

Glo&B.


......



(Cazzo, eri di fretta? n.d.RAN)
(No, ma visto che altrimenti continuiamo a punzecchiarci direi di farla breve, no? U.U n.d.NEERA)
(Gattaccia pulciosa. Sicura che non c'entra il libro di Procedura civile che hai li sul tavolo??? ^^ =3 n.d.RAN)
(Tske, lupastra malefica, vaneggi!! Muahhaha e cmq...  la prossima volta tocca a te il pezzo lungo. Ti voglio vedere, poi! Muahaha n.d.NEERA)
(Oh beh, almeno non si rimanere ferme tre anni, poco ma sicuro!!! n.d.RAN)
( -.-' n.d.NEERA)



XD =P
Beh, pazzia delle autrici a parte...
Alla prossima!!!
con: "Non esiste l'impossibile!!"

Preparatevi, perchè ne vedremo delle belle!
 BACIIII!!!



(Tske, sempre se Neera si muove ^^ =P n.d.RAN)
(U.U non ne dubitare. Stronzetta U.U n.d.NEERA)
(Ritardataria cronica U.U n.d.RAN)
(Malefica antipatica n.d.NEERA)
(...!!! n.d.ENTRAMBE)

(Allora, ma la finiteeeeeeeeeeee???!!! n.d. PANSY, HERM, DRACO, BLAISE ecc ecc)

(O.O n.d.Autrici)

^^' Ehm... si...
davvero... allora.... alla prossima eh...

("Si chiude definitivamente il sipario sul delirio oltre le quinte" U.U n.d.Blaise)
(VEDI DI NON METTERTICI PURE TU, ORA!!! SPARISCI!!! n.d. PANSY, HERM)
(Tske... imbecille :3 U.U =D n.d.DRACO)
(ALLORAAAAAAAAA!!!! n.d.PANY, HERM)
...
( =P ^^ n.d.BLAISE)
( -.-' n.d. DRACO.... e autrici!!!)

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