Tré era sdraiato sul letto, la pancia all' aria e lo sguardo perso chissà dove. 
Perchè se l' era presa così tanto? Perchè aveva gridato in quel modo?
La risposta era semplice, limpida, troppo dolorosa per essere affrontata. Sentire le parole di Billie Joe avevano fatto riaprire in lui una ferita che non si era mai totalmente cicatrizzata.
Il batterista si alzò dal suo giaciglio e si diresse verso la sua valigia, l' aprì e ne tirò fuori da una tasca una piccola fotografia, una di quelle fatte con le vecchie Polaroid.
Rappresentava una ragazza di sedici-diciassette anni che faceva la linguaccia al fotografo si, si ma che rideva con gli occhi.
Tré si ritrovò ad accarezzare quei lineamenti e una lacrima gli cadde sulla fotografia.
<< Ciao Mandy, mi manchi da morire... >>

“ Era il 1990 e I Green Day avevano appena finito di suonare in un locale.
Se ne erano tutti andati a festeggiare
<< Ehy Frank! Dai vieni con noi! >> gli aveva detto Billie ma lui gli aveva risposto che preferiva sistemare la sua batteria, durante l’ esebizione si era staccato uno dei piatti e doveva risistemarlo.
Aveva quasi finito il suo operato quando una voce di ragazza lo chiamò. Doveva esssere straniera, francese forse?
<< Ehy tipo con un prato in testa, ti serve una mano? >>
<< Hai qualche cazzo di problem… >> Frank aveva deciso di guardare in faccia il suo interlocutore per vendicare i suoi capelli ma appena la vide, appena la vide gli morì la voce in gola.
La ragazza che si era trovato di fronte aveva due grandi occhi marroni e una cascata di capelli rossi a incorniciarli il viso a cuore, magari era un po’ bassa ma era indubbiamente bella.
La ragazza gli sorrise, un sorriso dolcissimo.
<< Allora – gli disse – ti serve una mano o no con quel piatto? >>
<< Eh?.. Ah, no no tranquilla ho finito oramai >> il ragazzo tentò di assumere un tono di voce sicuro ma, troppo imbarazzato, finì solo per parlare con una voce degna di un cartone animato che fece ridere lei
<< Meglio così guarda! Io della batteria non ci capiso nulla, a dir la verità era solo una scusa per parlarti. Vi ho visto suonare prima, siete bravi! La voce del vostro cantante poi è così sexy che… >>
<< Nanerottolo di merda… >> si lasciò sfuggire con un ringio il batterista.
Per una volta si avvicinava a lui una tipa carina e figurati, voleva solo fare colpo su Billie Joe. Classiso.  Ma che cazzo c’ aveva quello gnomo?!  Gli ormoni a mille?!
<<… è quasi ipnotica – continuò la ragazza facendo finta di niente – ma sai, io preferisco i ragazzi che per capelli hanno un campo da golf … Ora scusami ma devo scappare, spero di rivederti presto Tré Cool… >>
Il ragazzo ci mise qualche secondo a realizzare, era troppo occupato a tenere la bocca aperta per quello che aveva sentito
<< Aspetta, dimmi il tuo nome almeno! Io sono Frank, Frank capito?! Mi trovi qui! > Frank si era alzato e stava urlando queste parole alla ragazza che oramai aveva quasi varcato la soglia
<< Amanda, mi chiamo Amanda… Allora a presto! >>
Il batterista osservò Amanda uscire dal locale, era rapito dalla sua figura, non si era mai sentito così prima d’ ora era come se avesse avuto due bisonti che gli giravano per la pancia. Sperava di rivederla quella misteriosa ragazza, lo sperava davvero
Ehy, un momento! Com’ è che l’ aveva chiamato? Tré Cool? Bè non male come nome d’ arte si ritrovò a pensare…. "



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eccomi qui con un nuovo capitolo, ora inizieranno i vari ricordi di Tré. recensite e spero vi piaccia, ce l' ho particolarmente a cuore come ff :3

" Era una giornata di sole, l' aria era fresca, due ragazzi erano seduti in un prato e, come al solito, stavano discutendo.
Lo facevano sempre: si insultavano, si urlavano dietro e a volte finivano pure alle mani ma alla fine, alla fine erano sempre a guardarsi con occhi pieni di affetto. O forse c' era di più?
Sappiamo solo che anche proprio in quel momento stavano litigando, discutendo su chi era più coraggioso di chi.
<< Avanti allora! - disse la ragazza - dammi una prova di coraggio >>
Tré Cool la guardò con uno sguardo strano
<< Una prova di coraggio >> disse
<< Si. Che ne so vai in giro nudo, bè no tu e la tua unica palla potreste traumatizzare qualcuno... bè arrampicati su un albero, ferma qualcuno e grida un frase di un... >>
Amanda non riuscì a completare la sua frase.
Il batterista era andato dritta da lei, le aveva preso il viso tra le mani e l' aveva baciata.
Fu un bacio dolce il loro, uno di quelli in cui si dice tutto ciò che si era taciuto per tanto tempo, pieni di una tenerezza che sembrava appartenere al ragazzo per la prima volta in vita sua.
Le loro bocche si separarono e la ragazza lo guardò, incapace di proferir parola.
<< Conoscendoti questa era la cosa più coraggiosa che potessi fare - disse lui, un sorriso imbarazzato sul volto - volevo farlo da tanto tempo, sai? Solo che avevo paura che mi tirassi un cazzotto >> confessò in fine
la ragazza lo guardò dritto negli occhi, prese fiato e poi parlò
<< E te lo meriti un cazzotto.... ma solo perchè non l' hai fatto prima >>"




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tesori miei! mi dispiace ma non parto per il lago tutta l' estate quindi la storia verrà sospesa, vi prego però non abbandonatemi! T.T aspetto le recensioni <3

" Tré Cool la guardava dormire e non poteva sapere che quella era stata l' ultima volta che facevano l' amore.
Proprio poche ore prima Amanda gli aveva dato la notizia nel bar in cui si erano conosciuti.
" Ho il cancro- aveva detto - mi resta poco tempo Frank "
Il batterista non poteva credere che era tutto finito, che lei era finita. Non era giusto.
Erano andati a casa di lei e avevano fatto sesso, rabbioso, violento, disperato.
Tré pensò a quando solo pochi mesi fa programmavano di passare la loro vita insieme, " Una bella casa con la staccionata bianca è il mio sogno " ripeteva sempre Amanda.
Ora l' unico sogno del ragazzo era che lei guarisse ma questo non accadrà.
E lo sapevano entrambi. "

" Era tutto al loro posto: i fiori, la bara, la gente, le lacrime.
Lacrime amare, lacrime vere.
Perchè lei aveva solo vent' anni.
Tré Cool era in prima fila e aveva l' aria malata, l' aria di uno stanco, l' aria di chi aveva perso la sua ragione di vita.
<< Voglio dire qualcosa- disse in mezzo allo stupore del pubblico - voglio dire qualcosa su Amanda >>
Il prete ci pensò un attimo, stava per protestare ma poi vide lo sguardo del ragazzo e gli lasciò il posto.
<< Amanda - cominciò Tré -l' ho conosciuta quando aveva sedici anni. 
Si era avvicinata a me con una sfrontatezza che non credevo possibile. Mi ha subito catturato il suo sguardo.
Amanda, signori miei, era piena di difetti.
Ogni volta che mangiava il gelato si sbrodolava, inciampava ovunque, era permalosa, russava, era testarda e aveva la testa più dura di un toro.
Furono tutte queste cose che mi fecero innamorare.
Per me le perfezione non erano le modelle che si trombavano i miei amici, era lei e i suoi cazzotti.
Sapete, non l' ho mai voluto ammettere in sua presenza ma una volta mi fece così male che lo strapazzamento della mia palla quando vado in moto non è niente a confronto.
Era una tosta ma quando facevamo l' amore si trasformava, era debole, fragile, delicata.
La amo, la amo da morire.
Prima di andarsene mi ha chiesto di dimenticarla e forse lo farò ma una cosa, una cosa non scorderò mai: il suo sorriso
Ora la smetto con questo cazzo di discorso deprimente, basta lacrime e fate quello che amate.
Io, almeno, ora andrò a scolarmi una bella birra e ballerò fino al mattino.
Mandy preferisce così io lo so e, chissà, magari la troverò seduta ad aspettarmi a un tavolo.
Io andrò avanti ve lo prometto, ma non dimenticherò mai la ragazza che mi ha insegnato a vivere. "

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ok fa schifo pardon

Tré era così assorto nei suoi ricordi che non si accorse nemmeno dei suoi amici che erano entrati nella stanza.
<< Frank... - disse Billie Joe - non so cosa ho fatto ma... mi dipiace okay? Mi dispiace. Non volevo >>
Il batterista si girò a guardarli, le lacrime che gli solcavano il viso
<< Cazzo Tré ma tu stai piangendo! >> disse Mike
Cosa gli prendeva? Volevano scherzare, non farlo piangere.
Billie Joe corse ad abbracciarlo
<< No no no! Non piangere! Siamo delle merde monopallino, delle merde! >>
<< Delle merde colossali! >> concluse Dirnt, anche lui seduto vicino al suo batterista.
Trè guardò i loro occhi e non potè far a meno di scoppiare a ridere
<< Ahahahahahaah ma vi siete visti? - disse mentre si sbellicava - Sembrate dei cuccioli abbandonati sotto la pioggia! Lasciate stare, nessun rancore ragazzi >>
Detto questo si alzò, prese il cappotto e aprì la porta della stanza
<< Ora scusatemi, ma devo andare a salutare una vecchia amica... >>




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THE END!