The Best Thing Ever Been Mine di Snix 95 (/viewuser.php?uid=209490)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
GLEE CONCERT
["Just a small town's
girl living in a lonely world"]..
Sono su un palco
scenico, sto cantando e la folla grida il mio nome, è una
sensazione bellissima.. Allungo la mano per toccare le mani sbraitanti
di qualche ragazzina in prima fila. Con quel piccolo gesto, sento di
aver contribuito a rendere questa serata per loro ancor più
speciale. E anche per me. La folla è in delirio.. Poi
improvvisamente dalla mia bocca non esce più la mia voce, ma
solamente uno strano rumore simile ad un "Bip, bip" nessuno sembra
accorgersene però; così continuo a cantare ma di
nuovo esce "Bip bip, bip bip"
Aprii gli occhi e mi ritrovai nella mia stanza con le
coperte per terra e il cuscino di traverso. Ci misi meno di un istante
a capire che quello di poco fa non era nient'altro che un sogno, un
bellissimo sogno, dove io cantavo insieme al cast di Glee.. Ma,
qualcosa del sogno mi aveva seguito fino alla realtà. Quel
"bip bip" continuava a rimbombare nella stanza, mi voltai verso il
comodino, spensi la sveglia-rovina-sogni e mi rituffai nel letto come
se non potessi stare lontano da lui per vivere. Rimasi lì
per altri 5 minuti poi decisi che era meglio muoversi se non volevo
fare tardi a scuola. Così mi alzai e 20 minuti
più tardi ero prontissima per uscire di casa. Fortunatamente
la mia scuola era proprio dietro casa mia quindi potevo svegliarmi
anche 30 minuti prima che iniziassero le lezioni che sarei arrivata
comunque in orario.
Davanti a scuola trovai ad aspettarmi come al solito la mia migliore
amica Hayley e James il mio migliore amico gay.
-Ciao ragazzi!- trillai euforica
-Ehi Lily! come stai?- mi rispose Hay rigirandosi i lunghi capelli
color carota attorno all'indice
-Bene!- mi spuntò subito un mega sorriso sulle labbra
-Questa notte ho sognato di cantare con il cast di Glee!- dissi tutto
d'un fiato facendo sorridere i due
-L'abbiamo persa!- disse James ridendo, eravamo tutti e tre
appassionati di Glee e due mesi prima avevamo acquistato i biglietti
per assistere all'unica tappa vicina a Memphis la nostra
città, del Tour di Glee con tutto il cast. Sarebbe stata 5
giorni più tardi a Nashville e sì, si trattava di
3 ore di viaggio, ma per loro ne avremmo fatte anche quindici! Eravamo
eccitatissimi all'idea di vedere i nostri idoli che da ormai due anni
abbondanti erano entrati nei nostri cuori.
Avevamo visto e rivisto tutte le vecchie puntate e
aspettavamo con ansia l'uscita della 4 stagione.
Entrammo a scuola 5 minuti più tardi, per dare tempo a Jay
di finire la sigaretta.
Appena varcata la soglia ci ritrovammo in una familiare distesa di
armadietti, tutti grigio chiaro, attaccati al muro bianco, con ragazzi
e ragazze dai 14 ai 19 anni che li aprivano e chiudevano e come tutte
le mattine c'era un gran via vai di gente. Noi raggiungemmo i nostri
tre armadietti per prendere i libri che ci sarebbero serviti quel
giorno.
Come ho già detto c'era un gran via vai di gente e non
sentimmo arrivare alle nostre spalle Jeff Baker, il capitano della
squadra di Football della nostra scuola, la Watkins Ovedon High School
assieme ad altri 5 compagni di squadra.
-Ma chi abbiamo qui? Uh! Guardate chi è tornato da
Gleeland.. La Evans con il folletto dei boschi e miss capelli
stravaganti..- Jeff era il mio ex fidanzato, eravamo stati insieme
l'anno precedente per 6 mesi, e da quando l'avevo mollato perseguitava
me e i miei amici..
Eravamo diventati gli emarginati della scuola, perchè lui
grazie alla sua popolarità aveva sparso voci non vere su
Hayley dicendo che era una facile e lasciandosi scappare anche qualche
piccola stronzata sul mio seno.. Già, grazie a lui ora la
l'intera scuola credeva che io mi fossi rifatta le tette. Ma aveva
fatto cose peggiori: l'omosessualità di James era risaputa
solo da me e Hay l'anno passato. Successivamente, quando decidetti di
mettermi con Jeff, Jay decise di dirlo anche a lui, perchè
erano diventati molto amici.
La prese bene, non lo trattò diversamente. Però,
dopo la rottura, decise che non gli bastava sputtanare me e Hayley,
così raccontò in giro che 'James Coleman è gay'.
E' inutile dire che brutto colpo fu per Jamie, però col
nostro aiuto e col tempo riuscì a passare oltre e
ricostruirsi una vita.
In quel momento avevo voglia di voltarmi verso di lui e trirargli un
pugno in bocca, però mi limitai a rispondegli gelida:
-Sparisci Jeff- lo congedai senza nemmeno guardarlo in faccia.
-Rilassati piccola.. Non ho ancora fatto niente- rispose lui
-E' proprio per questo che te ne devi andare- chiusi l'anta del mio
armadietto voltandomi
-Sei ancora fissata con quella merda?- disse notando le foto di Glee
cadute dal mio diario
-Problemi se dico di sì?- alzai un sopracciglio in segno di
sfida
-Oh non per me.. Lo dico per voi..- sul suo volto si dipinse un ghigno
divertito.
Nel frattempo due dei suoi compagni si portarono dietro Jamie che era
ancora intento a prendere dei libri dall'armadietto. Purtroppo ai due
non sfuggì attaccata allo sportellino dell'armadietto di
Jay, la foto di Chris Colfer e non ci pensarono due volte prima di
lanciargli frecciatine:
-Ma chi è quello Coleman? Il tuo fidanzatino?- Joseph Wood
si portò affianco a James con un ghigno malvagio in volto,
James non ci pensò due volte e rispose alla provocazione:
-Joseph Joseph, so che vorresti tanto esserci tu nel mio armadieto,
ma.. Non sei il mio tipo- il giocatore di Football in preda ad uno
scatto d'ira chiuse violentemente con un pugno l'armadietto di Jamie,
che rimase immobile, terrorizzato quando Wood avanzò
pericolosamente verso di lui con l'indice a 2 centimentri dal suo naso:
-Non ci provare, Coleman- sibilò l'atleta a denti stretti.
Non ci pensai due volte e scattai verso di loro pronta a prendere le
difese del mio amico:
-Non provare nemmeno a sfiorarlo, brutto pezzo di- venni interrotta
dalla voce di Jeff ancora affianco a me che, stranamente, riprendeva il
suo compagno:
-Buono Joe, o ci metteremo nei guai.. Non ne vale la pena per questi
sfigati- disse con tono calmo il ragazzo
-Tieni lontani i tuoi scimmioni da noi!- urlai ad un palmo di naso dal
volto abbronzato di Jeff
-Ehi dolcezza calmati, potrei cambiare idea se continui ad aggredirmi
in questo modo- la sua espressione era pura malvagità. Lui
notando che non mi azzardavo a indietreggiare continuò
-Vuoi davvero vedermi mentre pesto i tuoi amici?- mi allontanai
immediatamente, facendo sorridere il biondo che riprese a parlare:
-Brava Evans, è stato facile no?- fece un cenno ai tre
compagni che non si erano ancora immischiati nella discussione di
avvicinarsi, notai che avevano tutti e tre una mano dietro la schiena.
Avevo un brutto presentimento..
-E visto che vi siete comportati bene vi farò un regalo..-
il giocatore di football si scostò lasciando campo libero
agli altri tre che tirarono fuori da dietro la schiena 3 granite.
In una frazione di secondo sentii un liquido alla menta talmente freddo
che sembrava bruciare, scivolare dalla mia faccia fino alla maglietta
bianca che indossavo quel giorno e la stessa cosa successe agli altri
due.
Mi pulii gli occhi per evitare che vi entrasse la granita e guardai
Jeff furibonda e scioccata:
-Cosa c'è dolcezza? Non hai apprezzato il gesto?- fu Joseph
a parlare, mentre Baker sghignazzava con gli altri scimmioni, dei suoi
compagni.
-Noi volevamo solamente farvi sentire come i protagonisti di 'Glee'.. Non siete
felici? Ora siete come loro!- esclamò Jeff riniziando a
ridere prima di sparire assieme ai suoi scagnozzi.
Lanciai un occhiata rassegnata agli altri due slushati e in silenzio ci
dirigemmo verso il bagno. Mentre il resto della scuola che aveva
assistito alla scena era rimasta immobile e silenziosa, osservandoci.
Eravamo abituati ad essere maltrattati, ma quella era la prima volta
che ci tiravano una granita in faccia e speravo che fosse l'ultima, ma
avevo la sensazione che non fosse così. Come avrei voluto
che la mia vita fosse diversa..
Passarono velocemente le prime tre ore di lezione, fui costretta a
cambiare maglia, perchè da bianca com'era, ora era verdina e
appiccicosa. Dopo il suono della campanella che segnalava l'intervallo
entrammo nell'aula della lezione successiva e iniziammo a parlare fra
di noi in attesa dell'inizio della lezione:
-Puzzo ancora di fragola..- si lamentò Jay
-A chi lo dici..- la Williams si annusò i capelli e fece una
smorfia quando sentì l'odore della granita alla coca cola
-Dai non pensiamoci.. Sono solo degli sfigati che non hanno niente da
fare..- in realtà avrei tanto voltuto andarli a cercare per
prenderli a calci nel culo, ma sapevo che non era giusto. Dovevo essere
più matura di loro, non abbassarmi ai loro livelli:
-Ma come facciamo a non pensarci?! Lily ti rendi conto che se ci
prendono gusto noi ci ritroveremo in questo stato pietoso tutte le
mattine?!- James aveva ragione, se si erano divertiti avrebbero
continuato per molto, molto tempo.. Non potevo permetterlo. Dovevo fare
qualcosa.
-Escogiteremo qualcosa.. Non roviniamoci la giornata- osservando le
espressioni afflitte dei due decisi di cambiare argomento
-Però ora abbbiamo altro a cui pensare, no?-
sorrisi maliziosamente quando Hay iniziò a saltellare sulla
sedia battendo le mani
-Uh sìsìsì!-.
Anche Jay sorrise:
-Allora: io.. Mi porterò la maglia di Kurt 'Likes Boys'
oltre alla giacca delle cheerios.. Voi cosa portate?- concluse
leggermente più rilassato
-Porterò sicuramente la maglia di Brittany 'I'm with
Stoopid', ci ho messo talmente tanto a spiegare a quel tipo al mercato
che la doppia 'o' era voluta che se non me la mettessi sarebbe un
insulto!- disse Hay scoppiando a ridere rivedendo nella sua mente
quella scena
-Io non lo so.. metterei quella di Santana.. Ma tutti mi
prenderebbero per.. insomma.. 'Lebanese'?-
sussurrai senza neanche saperne il motivo
-Oh andiamo Lily! E' o non è il tuo idolo?! Poi non
è vero, sai quanta gente ci sarà con quella
maglia che non è 'Lebanese'?!-
Hay era esasperata e dicendo l'ultima parola mi imitò
sussurrando come avevo fatto io poco prima
-Lo so ma..-
-No, tesoro!! Niente 'ma'! Tu ti metterai quella benedettissima maglia
altrimen- Hay si interruppe vedendo entrare la professoressa e mi
lanciò un occhiataccia, così mi convinsi pensando
alle orribili torture alle quali mi avrebbe sottoposta una
più che capace Hayley e quando arrivai a casa presi quella
maglia con scritto 'Lebanese' la indossai e mi guardai allo specchio:
vidi una ragazza dai capelli rosso fuoco, mossi e lunghi fino a
metà schiena con gli occhi verdi e delle per me odiose
lentiggini attorno al naso; ero io. Solo io. Lily Evans, una ragazza di
18 anni che non aveva il coraggio di cantare neanche di fronte ai suoi
amici pur avendo una grandissima passione per il canto e per la musica,
non per niente frequentavo la Ovedon High School of Arts! Frequentavo
corsi di danza e di recitazione a scuola..
Ma negli ultimi tempi seguivo in privato lezioni di canto e chitarra,
senza però dirlo a nessuno. Di fatti ne erano a conoscienza
solo i miei genitori. Mi vergognavo perchè se l'avessi detto
a qualcuno mi avrebbero costretto a frequentare il corso di canto
organizzato dalla scuola e io non riuscivo proprio a cantare davanti a
persone che non fossero i miei genitori o la mia insegnante di canto..
Mi ritrovai a pensare al sogno fatto la notte passata: sarebbe mai
potuto succedere? Se
solo avessi il coraggio di cantare davanti ad un pubblico..
Pensai.
Guardandomi allo specchio cercai di rivedere quella Lily Evans che la
sera prima nel mio sogno aveva cantato davanti a migliaia di persone.
Chiusi gli occhi, e immaginai le note di 'Don't stop Beliving'.
Iniziai a cantare, la musica si impossessò della mia mente e
sempre più di me. Mi entrò nelle vene ed io mi
lasciai trascinare.
Mi sembrava di stare rivivendo il sogno passato. Avevo le lacrime agli
occhi, pensando a tutto quello che Glee mi aveva dato, trasmesso, e che
tra un paio di giorni li avrei visti di persona, tutti quanti, avrei
cantato e ballato con loro. Perchè in un qualche modo Glee
non era solo un telefilm, era vita.
La musica immaginaria si fermò, aprii gli occhi mi tolsi la
maglia la ripiegai ed andai a letto pensando che un giorno in meno mi
separava da loro.. E mi addormentai.
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I giorni successivi passarono molto in fretta grazie anche al fatto che
di Jeff e degli altri bulli a scuola non c'era nemmeno l'ombra, quindi
quei 5 giorni li passammo serenamente.
Si fecero le 15.00 in un batter d'occhio, ed era ora di partire. Passai
a prendere prima James che si presentò in macchina con la
maglietta con la stampa 'LIKE BOYS' ed un'acconciatura che lo rendeva
simile a Chris Colfer in una maniera davvero inquietante..
Poi passammo a prendere Hayley e partimmo per Nashville.
Durante il viaggio, non aprii bocca, mentre gli altri due erano
impegnati a scarabocchiarsi braccia e gambe con scritte tipo ' I'M A
LOSER LIKE YOU ' oppure ' KURT IS BETTER'.. Nell'istante in cui ero
entrata in macchina sentii che tutta l'agitazione che avevo trattenuto
fino a quel momento era uscita allo scoperto e faticavo a parlare.
Arrivammo là alle 18.30 e ci mettemmo in fila per entrare. I
cancelli aprivano alle 19.00, quindi ci restava solo mezz'ora di
attesa. Un' attesa snervante ma che mi fece riacquistare la parola. Ora
finalmente, ero su di giri come gli altri due all'idea di vedere Cory,
Lea, Dianna, Mark, Heather, Chriss, Darren ma soprattutto lei: Naya
Rivera.
L'adoravo, era la migliore tra tutti, come voce, come attrice.. era
perfetta, la sua voce roca e calda mi faceva emozionare ogni volta che
la sentivo, mi estraniavo dal mondo, era come se esistessimo solamente
io e la sua bellissima voce.
I minuti passarono in fretta, finalmente aprirono i cancelli e la gente
iniziò a spingere per entrare. Sembrava di essere nel bel
mezzo di una battaglia, solo che senza armi.
Sentii prendermi la mano, era Hayley. Mi sorrise e disse semplicemente:
-Ci siamo- io le sorrisi debolmente, dentro di me sentivo una calma
innaturale, mi sembrava di vedere tutto al rallentatore, come nei film.
Improvvisamente sentii la mano di Hay staccarsi dalla mia bruscamente e
la vidi essere trascinata in avanti dalla folla assieme ad un James
spaventato. Cercai di non andare nel panico e andai avanti.
Pochi minuti più tardi li intravidi mostrare il biglietto
all'addetto ed entrare.. Mi avrebbero aspettato.. Senz'altro.. Presto
toccò a me, così tirai fuori il biglietto e lo
tenni ben saldo in mano, allungai il braccio per tenderlo al buttafuori
ma un ragazzino affianco a me cadde a terra e si appoggiò a
me trascinandomi a terra in una frazione di secondo. Mi accorsi
immeiatamente di non avere più il biglietto in mano. Ora
sì che entrai nel panico!
Poi lo vidi. Avrei preferito non vederlo però.. Era
lì. Sotto il piede di un ragazzo, strappato e piegato.
Non potevo crederci: il mio biglietto strappato, l'unico modo per
vedere i miei idoli strappato.
Guardai l'uomo addetto ai biglietti in cerca di aiuto ma lui si
limitò a dirmi:
-Mi spiace, così non lo accetto- sentii il sangue ribollirmi
nelle vene
-Ma lei ha visto tutto! E' stato un incidente! è successo
proprio qui! davanti a lei! Non può farmi questo!- avevo
decisamente alzato il tono di voce
-Scusa ma non posso accettarlo, poteva essere fasullo, e
così non riesco a certificare nulla- sapevo che era vero ma
ero decisamente arrabbiata e così continuai
-Andiamo la prego! mi sono fatta 3 ore di macchina per venire fin qui!
Non butterò tutto all'aria per un biglietto strappato!-
l'uomo mi guardò un po' accigliato
- Mi dispiace, non posso! E stai bloccando la fila- non ci vidi
più
- NO! ADESSO LEI MI FA ENTRARE IN QUESTA CAZZO DI PALESTRA! - urlai con
quanto più fiato avessi nei polmoni, finì in
tempo la frase che sentii arrivare le lacrime e un nodo fortissimo alla
gola che mi impedì di parlare
-Ragazzina, togliti di mezzo se non vuoi che chiami la sicurezza!- non
ebbi le forze di ribattere così mi voltai sconvolta e me ne
andai.
Volevo chiamare i miei dicendogli di venirmi a prendere, ma non potevo
lasciare a Nashville gli altri due..'Hayley! James!' mi ricordai di
loro e scrissi l'accaduto in un SMS.
Camminai attorno alla grande palestra dove si sarebbe svolto il
concerto, avevo bisogno di pensare e restare sola.. Vi era una vasta
area verde con dei Camper grigio metallizzato, ma non ci feci troppo
caso ero immersa nei miei pensieri, era successo davvero? Nah, era uno
stupido scherzo, ora mi sarebbero venuti a dire di entrare.. Non poteva
essere vero.. Le lacrime riniziarono a scendere e a rigare le mie
guancie mentre guardavo quello stupido biglietto.
Continuai a camminare senza meta, ero nel retro la palestra ormai, non
sapevo cosa fare, non volevo andare a casa, non lo accettavo, non dopo
tutto quello che avevo passato e che avevo sopportato per arrivare fino
a lì, per colpa di un fottuto ragazzino che non si reggeva
sulle gambe ora io non potevo nemmeno godermi il concerto! (Non mi
accorsi nemmeno che qualcuno veniva incontro a me) 'Proprio a me doveva capitare?!
Sono una cazzo di sfig- ' non riuscii nemmeno a finire di
formulare il pensiero che mi ritrovai per terra con un dolore pazzesco
alla testa. Aprii gli occhi e notai una figura sopra di me, con il
cappuccio alzato, un grande paio di occhiali che le coprivano gran
parte del viso, le labbra carnose, la pelle ambrata e un profumo di
fiori.. Era decisamente una ragazza, a giudicare dai capelli lunghi che
uscivano del cappuccio un po' mossi e neri, o meglio... Corvini. No. Era impossibile.. non
poteva essere...
-Madre de Dìos! Lo siento!- sentii lontanamente, poi mi si
annebbiò la vista....e diventò tutto buio.
***
Camminavo da circa mezzora vicino alla palestra dove quella sera si
sarebbe tenuto il mio concerto come membro del cast di Glee, intenta ad
evitare accuratamente i fan sbraitanti che mi sarebbero saltati
letteralmente addosso se solo mi fossi mostrata.
Ero nervosa, non era la prima volta, ovvio, lo ero sempre un po' prima
di un concerto, ma quella sera lo ero più del solito e non
conoscevo il motivo, il che mi faceva innervosire ancor di
più.
Per di più ero giù di morale perchè
avevo appena perso una persona per me importantissima, Frederik,
stavamo insieme da 6 mesi, è poco lo so, ma con lui mi
sentivo benissimo.. Fino a quando non scoprii che stava con me solo per
la pubblicità.. E' stato un duro colpo. Il solo pensiero che
mi portava in giro solo per farsi paparazzare con me mi faceva
impazzire.
E chissà quante altre persone false come lui mi
circondavano! Stavo di merda, mi sentivo usata e sola, tanto sola..
Fino a qualche settimana prima avrei potuto contare sull'aiuto di
Dianna per queste cose oltre a Heather invece avevo litigato pure con
lei, ma in fondo era colpa mia..
Ero appena rientrata in
casa, distrutta dal discorso affrontato con Frederik, avevo gli occhi
gonfi di lacrime e un livido sulla mano per il pugno tirato contro il
muro.
Non ero nelle condizioni
adatte per uscire con gli amici, cosa che avrei dovuto fare una
mezzoretta più tardi.
Mi diedi una ripulita al
viso, sperando di ridestarmi un po' dimenticandomi di Dianna che
sarebbe dovuta arrivare a momenti.
Ancora ignara mi
trascinai sul divano con la testa che iniziava a pulsare per i troppi
pensieri accumulati. Ero stata presa in giro alla grande, dalla persona
più vicina a me in quel momento, e non me ne ero nemmeno
accorta. Tirai un calcio al divano prima di buttarmi sopra di esso con
le mani sulle tempie per alleviare il dolore.
Pochi secondi
più tardi suonarono al citofono ed io mi alzai a fatica,
maledicendo chiunque fosse che le rompeva in quel momento.
Quando aprii la porta
rimasi completamente senza parole e con un senso di colpa sullo stomaco.
-Naya sei ancora
così?- disse con una smorfia notando la mia tuta
-Dì.. io-
provai
-Niente scuse! Dai fammi
entrare che ti rimedio io qualche cosa da metterti- disse sorpassandomi
ed entrando nell'appartamento
-No, Dì io
credo che..-
-Mi offri da bere?-
continuò infilandosi nel mio armadio.
Sospirai e andai a
procurarle qualcosa da bere:
-Credo che con un paio
di Jeans e maglietta andrai alla grande- disse buttandomi sul letto i
vestiti 'prescelti'
-No, Dì..
Fermati-
-Fermarmi?- disse lei
improvvisamente con aria ferita
-Naya perchè
dovrei fermarmi?- disse poi
-Non credo che
verrò con voi oggi..- la bionda sospirò
rumurosamente abbassanto la testa e scossandola lentamente
-Ma che strano..-
ironizzò
-Dì per
favore non complicare le cose.. io-
-Naya, non usciamo da
mesi! TU non esci da mesi!- disse lei alzando la voce
-Il tuo unico progetto
per le giornate è Frederik-
-...Dì-
-NO! Lasciami finire,
non mi calcoli più, è come se non esistessi da
quando lo conosci!-
-Non è per
fare la gelosa, ma mi sento messa da parte, come la ruota di scorta!
Come se non te ne fregasse niente di me-
-Ma che dici?Scherzi
spero..-
-Non provare nemmeno a
negarlo!-
-E' vero non passiamo
più tempo assieme ultimamente, ma non ti ho messa da parte!-
-Non te ne frega un
cazzo di me..Ti frega solo della tua stupida vita amorosa con Frederik-
-Smettila di nominarlo!-
-Che c'è?
Avete litigato per caso? E' per questo che esci con noi oggi?- disse
con tono sarcastico ed io sentii montare una rabbia cieca dentro di me
-Non puoi nemmeno
immaginare..-
-O ha altro da fare? Non
ha più tempo per i tuoi capricci?-
-FINISCILA
Dì! Ma che cazzo vuoi da me?! Vuoi sentirti dire che non
vali niente?! Che non me ne frega un cazzo di te?!-
-Rivoglio solo la mia
amica!!- urlò lei per sovrastare la mia voce
-Sono sempre io! Sei tu
che sei cambiata!-
-Ah adesso io sono
cambiata? Non rigirare la frittata Rivera qui si parla di te!-
-Io non sto facendo
proprio un bel niente! Mi stai appiccicata da quando sto con Frederik,
non avevo spazio per me stessa! Non mi lasciavi respirare! Sembravi..
Il mio cane!-
-Il tuo cane...- disse
con voce sprezzante la bionda
-Tu non stai a posto di
testa ultimamente, no. C'è qualcosa della tua vita che non
ti soddisfa e vieni ad attaccarti a me e ad assillarmi! Mi sono rotta!-
-Anzi sai che ti dico?
Esci da questa casa, non voglio più vederti. Puoi andartene
a fanculo-
-E sai che ti dico io?
Non capisco come mai sono ancora qui a sopportare le tue cazzate da
star viziata!-
-Vai a fanculo!-
-Ti tengo il posto!-
urlò uscendo dalla stanza sbattendo la porta.
Quel giorno non me lo sarei mai dimenticato, appena si era chiusa la
porta alle spalle mi ero pentita di tutto quello che avevo detto. Era
tutto falso, tutto merito del mio pessimo umore.
Per colpa del mio pessimo carattere stavo perdendo, o avevo perso,
un'amica. Ma non ero sempre stata così, no, mi sentivo molto
più vicina a Santana, faticavo a distinguere il set dalla
vita normale. Molte volte mi sentivo come lei, mi sentivo lei. Una
stronza.
La cosa mi preoccupava parecchio, io non ero stronza, sono sempre stata
una buon'amica volevo un bene dell'anima a Dianna.. perchè
mi ero comportata così? Non mi accorsi di una ragazzina
proprio davanti a me e ci scontrammo.
Lei cadde a terra mentre io ebbi un atterraggio un po' più
morbido dato che caddi sopra di lei. Notai solo dopo qualche secondo
che doveva aver sbattuto la testa contro degli scalini:
-Madre de Dios! Lo siento!- elclamai senza rendermi conto di stare
parlando in spagnolo. La ragazza parve sentirmi ma svenne subito dopo.
Entrai nel panico, odiavo questo tipo di situazioni, non ero brava a
salvare la gente!
Però mi ricordai di una lezione a cui avevo assistito di
pronto intervento così le presi le gambe e le alzai. Dopo
qualche minuto la ragazza riprese i sensi.
***
Mi risvegliai ancora distesa sull'asfalto, con un dolore lancinante
alla testa e con le gambe alzate. Ricordai subito dell'accaduto e notai
che la ragazza che mi era venuta contro era ancora lì, in
piedi e mi teneva le gambe. Appena vide che aprii gli occhi si
affrettò a parlare:
-Grazie al cielo! stai bene?- sembrava preoccupata e forse anche
agitata, ma quella voce era stranamente familiare..
-S-sì, ho solo un gran mal di testa- risposi incerta, la
ragazza parve rilassarsi, notai che il cappuccio che portava prima era
abbassato ma gli occhiali da sole li aveva ancora, mi impedivano di
capire se era davvero la persona che sospettavo che fosse..
-Mi dispiace tanto, io non ti avevo vista.. Sei sicura di star-
-Chi sei?- le chiesi, la mora parve irrigidirsi e iniziò a
balbettare torturandosi le mani, come una bambina..
-Ehm.. I-io beh ecco io.. M-mi chia- la interruppi.
Quella voce, sì l'avevo sentita, molte molte volte, non
potevo sbagliarmi!
-Sei Naya.. Naya Rivera- mi alzai a fatica, avevo un cerchio alla
testa, mi avvicinai a lei e le tolsi gli occhiali. I miei sospetti si
erano rivelati veri, lei era Naya Rivera.
-Come pensavo- dissi sorridendo, non sapevo cosa stavo facendo e
nemmeno perchè non iniziai a saltellare o a parlare a
vanvera su quanto adoravo la sua voce come qualunque altra persona
avrebbe fatto incontrando il suo idolo, è che in quei pochi
minuti avevo visto in lei un persona molto simile a me, non so in che
modo, dato che ci avevo a malapena rivolto la parola, ma mi aveva
colpito il fatto che ci tesesse a mantenere segreta la propria
identità dato che non voleva rivelarmi il suo nome e il modo
in cui, per capire se aveva il ancora cappuccio alzato, si era portata
la mano alla testa fingendo di grattarsi ed assumere una faccia
terrorizzata, ma molto buffa, subito dopo aver capito che era sceso.
Infondo ero abituata a vederla scontrosa e arrogante nei panni di
Santana Lopez, quindi mi faceva uno stanissimo effetto vederla
così.. impacciata. Sì ,forse era per quello che
non avevo iniziato ad urlare.. La latina notò il mio sorriso
sulle labbra, avvampò ed abbassò lo sguardo.
***
Riaprì gli occhi, 'Dio
che sollievo' pensai, le chiesi subito come stava e mi
rispose che aveva solo mal di testa, sentii come un peso che
scivolò via dal mio corpo, mi guardò con un fare
strano in viso, per un attimo credetti che mi avesse riconosciuto, ma
ero stata ben attenta alla scelta degli occhiali da sole che indossavo,
erano molto grandi poi avevo il cappuccio, ero irriconoscibile!
Mi tastai in testa per sicurezza fingendo di grattarmi e sentii che il
cappuccio era sceso, mi si gelò il sangue nelle vene, non
volevo che accadesse, non volevo davvero che lei sapesse chi ero
avrebbe potuto essere come Matt e mi ritrovai a balbettare quando mi
chiese il mio nome, non riuscii a inventarmi una balla in tempo che
disse:
-Sei Naya.. Naya Rivera- questa frase mi rimbombò nella
testa come un tamburo, il mio battito accelerò quando la
vidi alzarsi e venirmi incontro, notai che aveva dei bellissimi occhi
chiari oltre a dei lunghi capelli rossi e mi tolse gli occhiali da
sole.
Rimasi stupita dal colore dei suoi occhi: erano sì chiari,
di un verde tirante all'azzurro per precisare.. Ma con delle sfumature
vicino alla pupilla, castane e rosse, cosa che mi spinse a volerli
guardare ancor più profondamente, erano talmente
particolari.. Ma fui costretta a distogliere lo sguardo, quando mi
ripose gli occhiali in mano e disse
-Come pensavo- regalandomi un sorriso. Un sorriso che mi fece tremare
le ginocchia dalla quantità di cose che mi disse di lei.
Sembrava che mi capisse, non so nemmeno cosa capisse, ma
vedevo dai suoi occhi che era diversa, vidi che poteva
comprendermi, forse non era stata poi così una brutta cosa
il fatto che mi avesse riconosciuta subito. Mi risvegliai da quei
pensieri accorgendomi di stare a guardarla da un po' troppo, sentii un
forte calore al viso quando notai che il suo sorriso sulle labbra era
ancora lì ed abbassai lo sguardo, imbarazzatissima. Ma che ti succede Naya?
Pensai, mi venne in mente una sola risposta: Santana Lopez.
Dovevo trovare un modo per nascondere l'imbarazzo, e qui mi venne in
aiuto Santana per la prima volta. Dovevo essere la furia di Lima ma ben
presto mi accorsi di non riuscirci proprio alla grande con lei.
***
Per rompere quel silenzio imbarazzante istauratosi quando le tolsi gli
occhiali, mi presentai porgendole la mano
-Comunque piacere, mi chiamo Lily Evans- lei mi guardò e mi
sorrise stringendomi la mano, a quel tocco mi si strinse lo stomaco,
è vero era simile a me, ma era pur sempre il mio idolo..
-Piacere mio- disse guardandomi dritta negli occhi, sembrava aver messo
da parte la timidezza di poco fa, ed ebbi come la sensazione di
riconoscerla per la prima volta da quando mi era caduta addosso.
Non riuscii a sostenere quello sguardo così profondo,
intenso e penetrante e chinai la testa guardandomi le scarpe.
-Cosa ci facevi qui dietro?- mi domandò
-Oh, ehm è- è una storia lunga..- mi aveva
riportato alla realtà: 3 ore di viaggio per un biglietto
strappato, bella merda.. Si accorse che nel mio sguardo c'era un velo
di tristezza -Tutto bene?- corrucciò le sopracciglia
-S-sì.. è solo che...- le raccontai l'accaduto, a
partire da quanto avevo desiderato quel concerto e, anche se avrei
preferito che non succedesse, qualche lacrima uscì dai miei
occhi.
-Adesso mi sento una stupida..- mi portai una mano sul volto
-No, non dirlo nemmeno- sussurrò la latina
-Scusa non dovevo piangere.. S-scusami- indietreggiai decisa ad
andarmene -stavo facendo un figura di merda- ma lei mi raggiunse e mi
abbracciò, non credevo ai miei occhi, stava succedendo
davvero?
-Calmati, non sei stupida! Calmati.. Ed è normale
piangere..- Mentre parlava mi carezzava la schiena con la mano
-Avanti vieni con me- si sciolse da quell'abbraccio per guardarmi in
faccia e mi fece l'occhiolino
-C-cosa? No davvero non c'è bis- mi interruppi da sola
notando che stava scuotendo la testa
-Dai seguimi!- continuò per poi prendermi la mano e farmi
strada verso quei camper molto grandi grigio metallizzato ai quali poco
prima non avevo dato molta importanza.
Entrammo nel 1° che a quanto pare era la "camera da letto di
una parte dei ragazzi" da quanto mi spiegò Naya, erano 3
letti a castello con affianco 6 valigie diverse, riconobbi dalle
targhette quella di Chris, Dianna, Lea e quella di Heather. Prese il
cellulare da dentro una borsa poggiata su una sedia e mi fece segno di
aspettare..
Mi sedetti sul presunto letto di Heather che era il più
vicino, era comodo. Mi guardai attorno per esplorare il mondo dei miei
idoli, alcuni di essi erano terribilmente disordinati, sul letto di
Dianna c'era di tutto, sorrisi a quella vista. Ma una cosa che mi fece
molto effetto fu il notare che il letto di Naya era perfettamente
rifatto, la valigia ordinata e non vi era niente fuori posto. Rimasi
colpita perchè la credevo disordinata, ancora una volta
quella ragazza mi stupì.
Cinque minuti più tardi mi disse di seguirla nuovamente ed
entrammo nella palestra. Non sapevo cos'avesse intenzione di fare, ma
non chiesi nulla, non volevo rovinarmi una possibile sorpresa..
Arrivammo in questo lunghissimo corridoio affollato e pieno di
camerini, solo qualche decina di secondi più tardi realizzai
che dentro quei camerini c'erano tutti i miei idoli che si preparavano
per il concerto della sera, ma Naya continuava a camminare spedita, a
quanto pare non era quella la meta.
Lessi velocemente i nomi scritti sulle porte: Heather Morris, Harry Jr
Shum, Lea Michele.. Era un sogno, cercai di guardare in faccia tutte le
persone che entravano ed uscivano da quelle porte ma non vidi nessuno
di familiare, notai Naya che mi guardava sorridente, arrossii.
Camminammo per ancora un paio di minuti e arrivammo dietro le quinte
del palcoscenico, il mio cuore si fermò, quello era
decisamente un sogno. Fui riportata alla realtà quando un
uomo alto, vestito di nero, si parò davanti a noi ed
iniziò a parlare con Naya:
-Allora? Cosa c'è di tanto importante?- disse con aria
scocciata l'uomo
-Zack ti prego, a questa ragazza le si è strappato il
biglietto- mi sentii in imbarazzo quando dopo quest'affermazione l'uomo
mi guardò con fare interrogativo
-Riesci a farla passare lo stesso?- continuò la latina.
L'uomo squadrò prima me poi Naya e disse sempre con aria
scocciata
-Vedrò cosa posso fare- e se ne andò.
La mora si volse di scatto verso di me
-Farò il possibile per farti assistere al concerto! Te lo
prometto, poi mi devo far perdonare per il colpo alla testa di prima..-
mi ero totalmente dimenticata dell' incidente! Ero troppo presa a
realizzare ciò che mi stava accadendo.
-A proposito: come va la testa?- mi chiese
-Bene, sento meno male, è quasi passato- dissi sorridendo
per poi continuare
-E non devi sentirti obbligata a fare tutto questo.. I-io posso tornare
a casa, anzi, chiamerò i miei adesso- tirai fuori il
cellulare ma la latina mi fermò dicendo che non dovevo
pensarci proprio, così accettai l'irrifiutabile offerta di
assistere al concerto anche senza biglietto.
Angolo: Salve a tutti! Intanto se siete arrivate a leggere fino a qui
vi devo dire GRAZIE, mi state dando fiducia.
Questi primi capitoli mi servono per la vera storia (che
arriverà tra pochi capitoli) e non ne vado matta
per questi, li ho scritti molto tempo fa e non li ho ricontrollati bene
quindi se avete trovato errori chiedo umilmente scusa! :)
Per il resto spero almeno di avervi interessato un pochino con questa
FF, mi farebbe piacere sapere il vostro parere :)
A domani con il prossimo capitolo!
Snix 95
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Dato che ho il capitolo già pronto lo posto ora.
Buona Lettura! :)
-Non dovresti prepararti per dopo?- le chiesi dopo un lunghissimo
minuto di silenzio -Si infatti appena Zack ci dice qualcosa
vado a prepararmi!-.
La mora spostò lo sguardo da me ad un punto indeterminato
alle mie spalle ed iniziò a sorridere sempre di
più, così mi voltai e mi ritrovai davanti una
bellissima ragazza alta, bionda, occhi azzuri come il mare.
Era Heather Morris.
Persi un battito a quella visione, non riuscivo a distogliere lo
sguardo da lei, e presto mi accorsi di avere la bocca aperta
-Heather!- sentii alle mie spalle
-Naya!- disse la bionda, imitando la latina per gioco
-Non dovresti essere in camerino a cambiarti?- continuò la
ballerina con sguardo interrogativo squadrando la mora dalla testa ai
piedi notando la tuta che indossava
-Potrei farti la stessa domanda..- disse l'ispanica notando che aveva
indosso uno dei suoi vestiti per il concerto ma indossava ancora i
pantaloni e le scarpe da ginnastica; la bionda non rispose e
fissò il suo sguardo su di me..
-E tu chi sei?- mi chiese Heather incuriosita
-.....- non riuscivo a proferire parola, ero a bocca aperta
ma non riuscivo a parlare.
Naya intervenne subito, con un' esclamazione che mi lasciò
ancor più senza parole -Un'amica!- mi voltai verso di lei
stupita da quelle parole e mi scappò un sorriso, che mi
venne ricambiato immediatamente
-Mi chiamo Lily Evans, vengo da Memphis- dissi voltandomi verso la
bionda e porgendole la mano tremante. Lei la strinse.
-Molto piacere Lily Evans da Memphis, quanti anni hai?- mi sorrise
-19 anni fra poco più di 2 mesi- la latina le
spiegò tutto l'accaduto e quello che aveva intenzione di
fare
-Mi dispiace per quello che è successo, Lily- mi disse
guardanomi con aria triste e mettendo su un broncio adorabile.
-Facciamo così, per tirarti su di morale quando
canterò la mia canzone te la dedicherò!- era
dolcissima, proprio come l'immaginavo.
-Ne sarei onorata- sorrisi.
Dopo quell'affermazione arrivò Zack
-Dimmi che porti buone notizie!- disse Naya
-Mmh non proprio.. ho parlato con Kyle: ha detto che per altri problemi
non possiamo farla entrare, ma ha detto che se vuole può
guardare da dietro le quinte..- la latina ci rimase male, a giudicare
dell'espressione sul suo volto.. Ma io? Non sapevo come prenderla,
sarà che avevo passato l'ultima mezzora in compagnia di Naya
Rivera e successivamente con Heather Morris, ora che ci pensavo non
è che mi dispiaceva poi così tanto questa
situazione!
-I-io, se non disturbo potrei anche guardarlo da dietro le quinte..O-o
magari potrei aiutare con qualcosa tipo i c-costumi..- la buttai
lì
-Sei molto gentile potresti-
-Non ci provare Zack.. Dovresti goderti il concerto almeno da dietro le
quinte, non trovi?- disse la ballerina, io annuii per poi guardare
Naya, che mi sorrise e ci fece segno di seguirla.
Entrammo nel camerino di Naya tutte e tre. Era piccolo ma funzionale,
immagino, per quello a cui serviva.
Ci sedemmo davanti all'enorme specchio che ingombrava tutta la parete e
la latina iniziò a cambiarsi
-credo che quello di stasera sarà un concerto memorabile..
Mi sento carichissima!-
-Lo sei sempre Heather.. Non c'è stato un solo concerto in
cui tu non abbia detto questa frase..- disse Naya lanciando da dietro
un separè i pantaloni della tuta che indossava poco prima.
-Beh è una buona cosa, no?- mi intromisi nella conversazione
-Certo, è una buona cosa!- sorrise Heather.
-Vuol dire che dai sempre il massimo, e si vede- continuai
-Mi piace come ragiona la tua amica NayNay, dovresti andare addosso
alle persone più spesso!- ci mettemmo a ridere tutte e tre,
stavo passando le 2 ore più belle della mia vita, ero
felice.
Sentimmo bussare, ed entrò un ragazzo, alto, moro e di esile
corporatura
-Ciao Liam!- esclamarono le due attrici
-Ehi, ascolta Heather, devi assolutamente tornare nel tuo camerino,
siamo in folle ritardo per il trucco!- disse il ragazzo di fretta
-Oh, okay! Arrivo subito! - Heather si alzò immediatamente e
ci salutò con un cenno della mano
-Ci vedremo ancora, più tardi, non è vero Lily?-
-Puoi contarci!- risposi rivolgendole un sorriso che mi venne subito
ricambiato.
Appena Heather si chiuse la porta alle spalle notai che aveva
dimenticato il cellulare sulla sedia, così lo presi e corsi
alla porta sotto lo sguardo confuso di Naya che non aveva visto il
telefonino
-Heather!- urlai, quest'ultima si voltò interrogativa
-Hai dimenticato il telefono nel camerino di Naya..- dissi imbarazzata
realizzando che, con quell'urlo, avevo fatto voltare la metà
delle persone attorno a noi
-Oh grazie mille! che sbadata che sono- prese il telefono
-Comunque.. Puoi chiamarmi HeMo se vuoi!- disse prima di essere
trascinata per un braccio da Liam
-Okay..- sussurrai pur sapendo che non poteva più sentirmi,
quella situazione stava diventando davvero assurda: Heather Morris che mi dice di
chiamarla Hemo?!
Rientrando vidi Naya (nel frattempo si era cambiata) che indossava un
bellissimo vestito verde a tubino che le arrivava a metà
coscia e sopra un gilè fucsia acceso, stava molto bene
-Wow, stai benissimo!- esclamai
-Grazie, lo devo indossare per cantare assieme ad Amber 'River Deep',
non so se hai presente..- si specchiò
-Certo che ho presente! Dimentichi che ero venuta qui per vedere te? So
tutte le canzoni che canti a memoria- arrossii guardando
l'espressione divertita che le si era dipinta in volto
-Davvero? Sei venuta qui per me?-.
Non risposi. Mi limitai a togliermi il cardigan e mostrarle la
maglietta con sopra stampata la scritta "Lebanese" lei mi sorrise
-Quindi tu sei..- non la lasciai finire la frase, era successo proprio
quello che non volevo succedesse! E proprio con lei!
-No! No! non sono.. Insomma.. il fatto che io adori il tuo personaggio
non vuol dire che io sia.. Io non sono così.. e non
sarò mai..- le parole mi morivano in gola.. Sospirai
rendendomi conto che avevo decisamente usato un tono davvero poco
educato
-Ah.. okay, comunque non ci sarebbe stato nessun tipo di.. problema..
per me- mi guardò negli occhi e si rinfilò dietro
il separè e si cambiò abito.
Abbassai gli occhi ancora sconvolta da quello scambio di battute, che
stupida non avrei dovuto rispondere così mi morsi il labbro.
***
Oddio.. Che occhi.
Pensai guardando Lily, aveva degli occhi veramente belli, erano unici.
Riandai dietro il separè e mi ritrovai a pensare di nuovo
alla sua maglietta, ovvero la 'mia'
maglietta, Ho davvero
chiesto quello che ho chiesto?! E perchè ci sono rimasta
così male per la sua risposta?.. Oddio.. Capii.
Ero a dir poco scandalizzata da quei pensieri così li
scacciai dalla mia mente e mi cambiai. Uscii con un vestito rosso con
una gonna nera molto larga, vidi Lily che mi
guardò dal basso all'alto, io aprii la bocca per parlarle ma
mi anticipò
-Aspetta! Non dirmelo- disse
-Valerie!- esclamò.
Annuii. Lei mi sorrise soddisfatta di aver azzeccato la canzone, notai
che quando sorrideva gli occhi le si riducevano a due fessure di
ghiaccio.
-Hai un bel sorriso- le dissi senza pensarci. Me ne pentii subito.
-Grazie.. Anche tu hai un bel sorriso..- le si dipinsero le guancie di
rosa.
Volevo uscire da quella situazione all'istante
-A-allora, come sto?- dissi facendo un giro su me stessa.
***
Erano ormai le 8.45, dovevano entrare sul palco. Così Naya
ed io uscimmo dal camerino assieme alle truccatrici Emma e Julia, che
mi aveva presentato e percorremmo il lungo corridoio, ormai deserto.
Eravamo le ultime.
La mora si infilò sul lato destro delle quinte mentre a me,
il bodyguard di nome Zack mi scortò sul lato sinistro. 'Non si dovrebbe vedere troppo
male' pensai. Vedevo un abbondante parte di palco prima di
notare davanti a me delle grosse travi di ferro che tenevano su
praticamente metà palcoscenico, ci ripensai Ok, non verdò molto..
Mi spostai un po' e finalmente vidi meglio.
Nello sfondo del palcoscenico apparve una schermata con apparentemente
lo studio di Sue Sylvester, ed improvvisamente apparve Mr. Schue ed
iniziò a parlare. Non capivo cosa stesse dicendo
perchè c'era un rumore incredibile di urla.
Sentii una mano cingermi la vita. Feci un salto
-Oddio! Naya mi hai fatto prendere un colpo!- dissi senza fiato
-Scusami!- rispose ridendo
-Volevo solamente assicurarmi che vedessi bene e.. Magari.. Che mi
augurassi buona fortuna..- la latina abbassò lo sguardo
improvvisamente molto interessata ai suoi piedi. La abbracciai. A
quanto pare la presi alla sprovvista perchè
sussultò.
-Buona fortuna, Naya.- lei mi guardò per l'ennesima volta
negli occhi e sorrise
-Grazie Lily-.
Mentre si allontanava le urlai -Falli neri!- senza accorgermi che
proprio in quell'istante passò un altro bodyguard, di
colore, sgranai gli occhi e ringraziai il cielo che non mi avesse
sentito, la mora rise di gusto, sulle sue guancie si formarono delle
piccole fossette e gli occhi si ridussero in due piccole fessure nere.
Quel sorriso lo avevo visto molte e molte volte, ma visto di persona
era totalmente un altra cosa. Era come vedere uno squarcio di cielo
azzurro in mezzo ad un muro di cielo grigio. Poi mi salutò
con la mano e sparì nell'oscurità delle quinte.
Mi voltai verso lo schermo gigante, vi era comparsa anche Sue
Sylvester, non riuscivo ancora a distinguere bene le parole, ma tutto
d'un tratto il pubblico rimase in silenzio ascoltando l'esclamazione di
Mr. Schue
-Ed ecco a voi le NUOVE DIREZIONI!!- si alzò un applauso
enorme e molte grida di esultanza, si udirono sfumare per qualche
secondo le note di Don't stop believing, mi vennero i brividi.
Li vidi tutti entrare sul palco, dare le spalle al pubblico,
e uno per volta voltarsi seguiti dalle urla dei fan.
Iniziò a cantare Cory, e poi Lea, assieme a loro tutto il
pubblico. Era un emozione unica. Entrò anche tutto il resto
del cast, Naya e Heather furono molto acclamate. Il pubblico saltava,
il cast saltava, io saltavo, era bellissimo, loro erano bellissimi e
così finì la canzone di apertura. Notai che Naya,
indirizzò lo sguardo verso la mia posizione. Sorrisi.
__________________________________________________________________________________________________________________________________________
La prima parte concerto era finita con le note di River Deep, non
avrebbero potuto finire meglio. Andai dietro al palco per
congratularmi, uscirono quasi tutti uno per volta, tranne quelli che
dovevano cantare poco dopo. Nessuno fece caso a me grazie al cielo, non
avrei saputo cosa dire per spiegare il motivo per cui ero
lì. Vidi uscire Heather e andai da lei
-Solo una parola: BRAVISSIMA- le dissi lei iniziò a ridere e
mi abbracciò.
Aspettammo Naya assieme, appena rientrò ci corse incontro
estasiata
-Oddioo! questo concerto sta diventando davvero il più
entusiasmante! Sono davvero su di giri!-
-Te lo avevo detto!- disse Hemo ma non venne ascoltata dall'ispanica
che iniziò a saltellare e ad improvvisare qualche nota di
River Deep, Heather si mise a ballare su una melodia immaginaria, ed io
presa dal momento ballai assieme a lei. Andammo avanti così
per un po'. A fare le cretine. Tra risate e stronzate andammo in
camerino per quei 10 minuti liberi delle due.
-Oh Dios, estoy loca, como vosotros!- esclamò la latina
ancora con le lacrime agli occhi, io ed Heather ci guardammo per un
attimo e scoppiammo di nuovo a ridere per quell'esclamazione che
nessuna delle due aveva capito poi la latina andò dietro al
separè e si cambiò vestito.
-Allora Lily- iniziò Hemo
-Dicci qualcosa di te: che scuola fai?- disse mentre si aggiustava il
trucco
-Frequento la scuola d'Arte di Memphis. Sono al 5° anno-
-Woo, ma allora sei un' artista!- disse Hemo cambiando posizione sulla
sedia smettendo di fare quello che stava facendo
-Futura architetto forse.. Anche se non è esattamete il mio
sogno..- continuai
-E quale sarebbe il tuo sogno?- si intromise la latina da dietro il
separè ma venne fermata dalla porta del camerino che si
aprì presentando lo stesso ragazzo che era entrato prima
dello show per portare via Heather, Liam, che richiamava le due ad
uscire veloci dal camerino.
Come previsto le due dovettero uscire per un piccolo sketch sul tema
Brittana e Klaine, io decisi di rimanere lì, di non
assistere, mi metteva in imbarazzo assistere a quel genere di scene.
Riportava alla mente brutti ricordi.
Infilai la mano in tasca come riflesso incondizionato ed estrassi un
plettro, che sempre portavo con me, ed iniziai a passarmelo tra le
dita.
Alzai lo sguardo e notai una chitarra acustica poggiata al muro
così mi alzai, la presi ed iniziai a suonare, per passare il
tempo. Mi venne subito in mente una canzone: Landslide rifatta anche
dal cast di Glee, così iniziai a cantare e a suonarla:
I took my love and I
took it down
La mia voce si espanse per tutto il camerino, accompagnata dalle note
della chitarra
I climbed a mountain and
I turned around
And I saw my reflection
in the snow-covered hills
Well, the landslide
brought me down
Sorrisi chiudendo gli occhi. Volevo godermi quel momento tutto mio.
Oh, mirror in the sky,
what is love
Can the child within my
heart rise above
Mentre pronunciavo le ultime parole sentii una voce calda, roca ma
dolce proveniente dalle mie spalle che cantava insieme a me. La
conoscevo molto bene quella voce, oh se la conoscevo.. Mi sentii
terribilmente in imbarazzo perchè non avevo mai cantato
davanti e tanto meno insieme ad altre persone, figuriamoci con Naya, ma
continuai lo stesso.
Can I sail through the
changing ocean tides
Can I handle the seasons
of my life
Uh uh... uh uh, uh uh....
Assieme a Naya entrò anche Heather nella stanza, ma non si
unì al canto. Si appoggiò con le spalle al muro e
ci osservò con un sorriso sulle labbra.
Well, I've been afraid
of changin'
Cause I've built my life
around you
But time makes you bolder
Children get older
And I'm getting older too
Well
Well, I've been afraid
of changin'
Cause I've built my life
around you
But time makes you bolder
Children get older
And I'm getting older too
Well, I'm getting older
too
So.. take this love and
take it down
Yeah, and if you climb a
mountain and you turn around
And if you see my
reflection in the snow-covered hills
Well, the landslide
brought it down
And if you see my
reflection in the snow-covered hills
Well maybe...
Well maybe...
Well maybe...
The landslide'll bring
you down
Conclusi la canzone e si alzò un applauso alle
nostre spalle. Non avevamo notato che fossero entrati Harry, Darren e
Chris! Avvampai e sgranai gli occhi. Non poteva essere vero! Lanciai un
occhiata entusiasta a Naya che avvicinandosi al mio orecchio
sussurrò facendomi provare una strana sensazione alla bocca
dello stomaco:
-Allora è questo il tuo sogno?- la sua voce roca mi fece
venire i brividi
-Wow! siete state bravissime!- disse Chris, battendo le mani
-Ma di te Nay lo sapevo già.. E tu?- continuò il
ragazzo dagli occhi azzurri, rivolgendomi un sorriso
-Da dove salti fuori con una voce così?!-.
Sentii predermi le spalle da dietro:
-Lei è Lily Evans- disse l' ispanica presentandomi ai tre
ragazzi
-L'ho conosciuta prima del concerto- mi limitai a sorridere
-Beh piacere Lily! Chris ha poprio ragione: Sei bravissima!- disse
Darren porgendomi la mano, la strinsi balbettando un grazie. Avevo il
cuore a mille, in quelle ultime ore era diventata una cosa normale, ma
questa volta ero davvero emozionatissima; non chiedevo altro (nel mio
inconscio) che cantare davanti ai miei idoli e sentirmi dire che avevo
talento proprio da loro.
Poco dopo ci ritrovammo tutti insieme a cantare canzoni, io alla
chitarra assieme a Darren e gli altri tre a cantare. I ragazzi
dovettero incitarmi a cantare di nuovo perchè mi vergognavo
e non poco. Esitai all'inizio, poi guardai la latina proprio di fronte
a me che ricambiò. Mi bastò uno sguardo, il suo
sguardo, che mi disse che potevo farlo, che mi fece capire che,
infondo, ero tra amici.. Così raccolsi il coraggio e cantai.
Forte, senza preoccuparmi di chi potesse sentire, di cosa avrebbero
potuto dire. Era un grande passo per me; cantare di fronte a qualcuno;
e tutto questo era per merito loro, o forse per merito.. suo?
Ci divertimmo molto, specialmente io, era un sogno.. Che dire di
più?
Pian piano tornarono tutti sul palco per il gran finale ed io con loro
nella mia "tribuna
d'onore".
Conclusero con 'Somebody to love' e il pubblico scoppiò in
un fragoroso applauso, molti iniziarono a urlare 'Glee!' 'Glee!' e dopo
numerosi ringraziamenti davvero sentiti da parte del cast, Lea
scoppiò in lacrime di gioia, lasciando tutti i colleghi
senza parole.
-Beh, è quasi ora di andare..- dissi osservando l'orologio
nel camerino di Heather, incredibilmente simile a quello di Naya
-Non se ne parla! Tu vieni con noi a festeggiare!- Hemo mise su un
finto broncio
-Dai.. ti prego Lily! Solo 5 minuti! E mi dispiace ammetterlo ma..
Probabilmente non ci vedremo più, fammi
contenta..- continuò; Naya a quella frase si
irrigidì di colpo ed aprì la bocca come per
parlare, ma la richiuse immediatamente, questo piccolo dettaglio non mi
sfuggì; però mi limitai a guardarla e a
rispondere alla bionda
-Infondo.. Chi sono io per dire di no a Heather Morris?-
finì al pelo la frase che la ballerina mi prese per il polso
e mi trascinò fuori dal camerino e ci dirigemmo verso i
camper nel parco dove vi era radunato tutto il cast, mentre Naya ci
seguì in silezio, assorta tra i suoi pensieri.
Mi ero decisamente trattenuta per più di 5 minuti, ormai ne
erano passati 15.. Ma decisi di rimanere almeno fino a che non mi
arrivasse una chiamata da parte dei miei per avvisarmi che erano qui.
Naya mi fece fare un giro di presentazioni, ma rimasi stranita quando
ci trovammo davanti a Lea e Dianna e mi presentò solamente
Lea poi si allontanò lasciandomi lì:
-Beh, Lily, ti lascio fare conoscienza.. Se hai bisogno mi trovi
laggiù-.
Rimasi a parlare con loro per all'incirca 15 o 20 minuti, erano
grandiose, spiritose e gentili:
-Prima ti ho sentita cantare!- disse Lea -Hai davvero talento!-
concluse
-Già! Daresti filo da torcere perfino a Rachel Berry!-
aggiunse Dianna in tono scherzoso
-Vi ringrazio! Nessuno mi aveva mai sentita cantare prima d'ora..-
ammisi
-Sei seria?- domandò Dianna
-Una voce come la tua va usata! Davvero Lily, sei brava!-
insistè Lea
-E' che mi sono sempre vergognata.. Ma se lo dite voi è
vero.. Insomma prendo lezioni di canto ma-
-Tesoro se non fossi impegnato in questo periodo te le darei io lezioni
di canto, anche se non ne hai bisogno- Chris era apparso alle mie
spalle e mi tese la mano
-Non ci siamo ancora presentati ufficialmente.. Piacere di conoscerti
Lily- concluse con un sorriso
-Piacere mio.. - gli strinsi la mano e ricominciammo a parlare del
più e del meno.
Ero stranita, ma volevo godermi quegli ultimi momenti.
Però sentivo dentro di me che c'era qualcosa che non andava;
come se avessi dimenticato qualcosa.. 'Hayley e Jay!' mi ero
completamente scordata di loro due!
Chiesi scusa alle due attrici e all'attore e mi allontanai. Guardai
terrorizzata il display del mio cellulare e trovai 15 chiamate perse da
parte di Hayley e 3 messaggi di James:
19.45: Lily, ho letto il
messaggio! Stai bene? Dimmi dove sei che veniamo da te.
20.20: Lily rispondi!
Noi siamo all'entrata.. ti aspettiamo qui!
20.45: Io non so dove tu
sia, ma noi stiamo rientrando.. RICHIAMAMI!
Sentii gelarmi il sangue nelle vene: l'avevo combinata grossa.
Ritornai dai ragazzi, per salutarli; era tutti attorno ad un buffet
improvvisato su un tavolone di plastica bianco, vidi Harry che era
intento a gesticolare quella che sembrava una storia divertente,
mentre, attorno a lui aveva una Jenna, una Lea ed una Dianna divertite.
Mi guardai intorno in cerca di Naya, ma non la vidi in mezzo a loro.
Così mi allontanai un attimo, e la trovai. Era
lì, seduta sulle gradinate del retro della palestra, dove
qualche ora prima ci eravamo scontrate.
-Ehi, stai bene?- le chiesi sedendomi affianco a lei.
-Ehi..!..- rispose con finto entusiasmo, cercando di nascondere le
lacrime.
-Sì tranquilla sto bene- continuò;
-Allora perchè piangi?- le chiesi quasi ingenuamente. Lei si
voltò verso di me, fissò il suo sguardo nel mio.
Fu intenso, non riuscivo a spiegarmi come potesse avere un certo
effetto su di me. Era come se mi svuotasse la mente con gli occhi.
-Non so più chi sono.. Ecco perchè..- disse
continuando a guardarmi
-Non mi riconosco più.. Sono diventata una persona
orribile!- concluse alzando progressivamente il tono di voce per poi
scoppiare a piangere
-Su calmati.. Non fare così- le misi una mano attorno alle
spalle, lei si appoggiò alla mia e la lasciai sfogarsi di
quel pianto. Ne aveva bisogno, lo sentivo.
-Perchè dici così?- lei tirò su col
naso
-Le-per-sone-allon-tano-n-non-riesco-a-to-glierla ho-paura- disse
ancora tra i singhiozzi pur avendo smesso di piangere
-Rivera riordina le idee, non ho afferrato..- lei abbozzò
una risatina, poi riprovò
-S-sto cambiando, Lily, quando mi guardo allo specchio non vedo
più la Naya Rivera che ero prima; O-ora vedo solamente
Santana Lopez.. La stronza, arrogante, ti sembrerà assurdo
ma è così! E sto perdendo persone a cui tengo
molto per questo!- raccolse le lacrime che aveva sulle guance e
asciugò il trucco sbavato con un fazzoletto.
-Io oggi non ho visto Santana... Sono sicura di aver visto Naya quando
ti ho incontrata.- la conoscevo a malapena, ma di quello ero sicura.
-Non ho assolutamente visto la stronza che pensi di essere, anzi, ho
visto una ragazza gentilissima, pronta ad aiutare una povera
disgraziata con un biglietto strappato in mano e a fare di tutto per
farla assistere al concerto!..- la mora sorrise e abbbassò
la testa fissandosi le scarpe.
-Ma soprattutto l'hai fatta sentire a proprio agio e le hai fatto
passare la più bella serata della sua vita- le poggiai una
mano sul ginocchio per farle alzare lo sguardo lei sussultò
al contatto.
-Non mi pare che questa sia Santana!- continuai guardandola in quegli
occhi color pece arrossati dal pianto
-Senza offesa ma, sai, non credo che la cara vecchia Sannie avrebbe
fatto tutto questo.. tanto meno per una sconosciuta!- cercai di tirarle
su il morale pronunciando quest'ultima frase. Lei rise, visibilmente
più tranquilla.
-Beh, per la sua Brittany però sì..-
sgranò gli occhi corrucciando le sopracciglia spostando lo
sguardo sul cemento di fronte a noi capendo di aver detto una frase con
un doppio signifiicato. Me ne accorsi anche io, e mi divertii a
osservare la reazione della ragazza dalla pelle ambrata affianco a me:
-Quindi io sarei la tua Brittany?- chiesi con un sorriso divertito in
volto
La mora arrossì violentemente e boccheggiò. Io
risi di gusto notando quel gesto, era così impacciata,
faceva tenerezza.
-... Comunque grazie..- la latina cambiò subito
discorso
In quell'istante mi squillò il cellulare, erano i miei.
-..Devo andare, sono arrivati- dissi alzandomi, lei mi
seguì, mi prese la mano e intrecciò le sue dita
con le mie, mentre io risposi alla chiamata distratta da quel gesto.
Mi accompagnò alla macchina insieme ad Hemo e Lea, dove vi
erano già ad aspettarmi Hayley appoggiata al muretto che si
rigirava il lunghi capelli rosso carota e Jay che fissava la rossa con
sguardo sognante.. Che strano.
Ci fermammo un po' distanti dall'auto per i saluti. Abbracciai prima
Lea poi Heather: -Lily, hai talento davvero.. Parlavo seriamente prima.
Farai strada- disse la diva;
-Spero di rincontrarti un giorno..- disse la ballerina prima di
riabbracciarmi.
-Lo spero anche io Hemo!- sorrisi ad entrambe e mi voltai verso la
latina, ancora col viso rivolto a terra. Mi avvicinai e le presi le
braccia
-Naya?- dissi insicura, lei alzò immediatamente la testa e
guardò me per un istante, poi guardò la ballerina
dagli occhi azzurri senza sbattere le palpebre, la quale ricambiava lo
sguardo confusa.
Continuarono per non so quanti lunghissimi secondi, poi sul volto della
bionda comparve un espressione buffissima, segno che aveva afferrato il
messaggio dell'ispanica, che io ancora non capivo..
-Ehm.. Lea, andiamo?- disse Heather prendendo la morettina sotto
braccio senza lasciarla rispondere; si allontanarono mentre la bionda
continuava a voltarsi indietro, evidentemente ancora confusa dal gesto
della latina.
Mi girai verso Naya interrogativa.
-Non voglio che tu te ne vada..- alzai le sopracciglia sorpresa
-C-come?- parlava seriamente?
-Mi piacerebbe che tu rimanessi qui con me..- provò
l'ispanica
-.. M-mi dispiace Naya ma devo andare..io.. Mi dispiace tanto- mi
sentivo una deficiente a rifiutare una così allettante
proposta della mora:
-Già scusa.. Che stupida che sono- arrosì
lievemente
-Non lo sei! I-io rimarrei se solo..- non riuscii a continuare le
parole mi morirono in gola
-A-allora ti va se ci sentiamo domani?- mi prese la mano, sentii
qualcosa di ruvido: c'era un pezzetto di carta. Lo aprii, e lessi un
numero di telefono; sorrisi senza pensarci.
-Mi chiami tu, ok?- continuò la cantante sollevata dal mio
sorriso
-Sì.. t-ti chiamo io-. Mi abbracciò e si
allontanò. Rimasi ancora qualche secondo a contemplare il
foglietto poi mi incamminai verso l'auto dei miei.
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
-Era ora!- Hayley si era scostata dal muretto e mi veniva incontro
seguita da James col le braccia incrociate
-Si può sapere dove diavolo ti eri cacciata?!-
allargò le braccia, davvero accigliata
-Non è il momento adatto ora, Hay.. Ti spiegherò
tutto domani, promesso- conclusi con un sorriso sperando che facesse
intuire ai due almeno un terzo di quello che mi era successo.
-COME OSI- feci un salto all'indietro per la paura. Hay era davvero
spaventosa da arrabbiata. Grazie al cielo fu interrotta da Jay che
sembrava più calmo
-Okay Lily- mi disse cercando di afferrare le mani ancora sbraitanti di
Hay, poi si rivolse alla rossa
-Tesoro calmati! Ha ragione Lily: non è il momento adatto-
incredibilmente quelst'ultima si calmò improvvisamente e
guardò me e le loro mani ancora unite per poi lasciarle
andare improvvisamente e salire direttamente in macchina senza
aspettarci.
Lanciai un occhiata a James che alzò le spalle e
seguì la furia rosso carota in macchina.
Il tragitto fu piuttosto complicato, non volevo dire quello che mi era
successo ai miei, non mi avrebbero mai creduto.
Mio padre Mike adorava parlare e chiacchierare e benchè
fossero le 00.30 iniziò a fare domande a raffica su com'era
stato il concerto, su quanta gente c'era, se avevamo conosciuto
qualcuno e molte altre domande. Da subito decisi di mentire
-Allora ragazze, com'è andata? E' stato bello?- chiese mio
padre; Hay mi guardò poi cominciò
-Beh.. vede signor Evans, noi- la interruppi subito
-Ci siamo divertite da pazzi, è stato davvero molto bello!-
lanciai un occhiataccia ad Hay, che rimase perplessa
-Oh, sono contento per voi!- rispose Mike ignaro del mio sguardo
omicida verso la rossa.
Alle 03.00 arrivammo a Memphis e, dopo aver accompagnato sia Hayley che
James andammo anche noi a casa. Mi infilai subito in camera (ero
distrutta) e mentre mi sfilavo i jeans mi cadde dalla tasca il
biglietto di Naya; lo raccolsi e mi venne un'idea. Una folle idea.
E se le
scrivessi ora? pensai No,
è troppo tardi.. Però ripensandoci
stavano festeggiando. Quindi magari è ancora sveglia..
Sapevo che era la cosa più stupida che potessi fare alle
3.15 del mattino; ma la feci ugualmente.
So che è
tardi e ti chiedo scusa, ma.. Buonanotte :) Lily.
Appena premetti il tasto invio me ne pentii amaramente. Che stupida! Nonono!
Ormai era tardi però.
Mi sistemai sotto le coperte, incapace di dormire. Ogni minuto che
passava trovavo una motivazione in più per non mandare quel
messaggio, mi sentivo troppo stupida! Mi ero rovinata quella giornata
fantastica.
Improvvisamente il display del mio cellulare si illuminò; ma
nel tentativo di fiondarmici addosso caddi dal letto provocando un
forte tonfo -Ahi!- mi rialzai immediatamente e presi il cellulare: un
nuovo messaggio ricevuto.
03.40: Non devi chiedere
scusa.. Speravo in un messaggino tuo in effetti ;) Buonanotte anche a
te Lily :) Nay.
Mi si illuminò il cuore e sul mio viso comparve un sorriso
enorme che non riuscivo a mandare via, faceva male agli zigomi. Rilessi
il messaggio più e più volte poi, quando decisi
che non c'era niente a cui rispondere lo spensi e mi rigirai nel letto
ancora sorridente.
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3 giugno Memphis
Erano passati 2 giorni, dal concerto, era lunedì ed era ora
di andare a scuola.
Avevo di proposito spento il cellulare per ignorare i messaggi di
Hayley e James che mi chiedevano sicuramente del concerto, non riuscivo
a trovare un modo per dirglielo ma sapevo che l'avrei dovuto fare quel
giorno, ed ero un po' agitata.
Decisi di andare dritta al sodo, quindi andai a cercare i due miei
migliori amici per spiegargli meglio l'accaduto e li trovai in bagno,
sentii che sussurravano; evidentemente non volevano farsi sentire.
Rimasi sulla soglia indecisa se entrare o no; tesi l'orecchio per
sentire meglio e funzionò, riuscii a sentire più
chiaramente ciò che dicevano:
-Dovremmo dirglielo Hay..- James passò una mano tra i
capelli dell'altra che sospirò
-Ho paura.. E se non la prende bene? Cosa faremo?- la rossa era
evidentemente scossa, da cosa non lo sapevo però; Dire cosa a chi?
-E' la tua migliore amica da quando avete 6 anni.. Potrà
solamente essere felice!- Jay la strinse in un abbraccio molto sentito,
mi nascondeva qualcosa. A
me, la sua migliore amica. Rimasi sconcertata, ci eravamo
sempre dette tutto, sia cose belle che brutte.
Tornai in classe senza rivolgere la parola a nessuno, fino a che Taylor
una mia compagna di classe con cui avevo stretto una meravigliosa
amicizia nell'ultimo anno mi chiese:
-Allora, com'è andato il concerto Gleek? Dalla faccia che
hai direi male..- mi risvegliai dalla trance in cui ero sprofondata
negli ultimi minuti
-Eh? Cosa?.. Ah sì il concerto.. sì tutto bene
è stato molto bello!- Taylor sorrise e si sedette
di fianco a me.
Dopo pochi minuti entrarono in classe Hayley e James mano nella mano,
ci guardammo per un istante; Hayley si pietrificò sulla
porta con la bocca semi aperta mentre Jay continuò a
spostare lo sguardo da me alla rossa. Dentro di me sentivo un misto di
rabbia, delusione e anche di curiosità per quello strano
comportamento, che mi impedivano di spiccicare parola.
Pregai il cielo che qualche cosa, qualunque cosa interrompesse quel
momento imbarazzante che, ormai non era passato inosservato a nessuno
nella classe.
Le mie preghiere vennero esaudite subito quando la professoressa
entrò nell'aula, mi voltai immediatamente verso la lavagna
approfittando di quel momento di distrazione generale, intravidi Hayley
cercare la mano del ragazzo e stringerla forte in segno di tensione.
La lezione fu una delle più noiose della storia, il mio
sguardo continuava a vagare dalla lavagna ad Hayley (che guardava Jay)
all'orologio per controllare l'ora. Mancavano solamente 10 minuti, ma
erano comunque troppi da sopportare. Ripensai a Naya per la prima volta
dopo la scena nel bagno e mi ritrovai esitante sul fatto di raccontarlo
ai due, non ci volevo parlare. Però avrei destato sospetti
se avessi iniziato ad evitarli.. Quindi decisi di chiarire con Hay,
sentendo cos'aveva da dirmi, poi le avrei raccontato la mia 'storia'
assurda.
***
3 giugno New York
Ero chiusa nel bagno da 20 minuti, appoggiata all'enorme vasca con le
ginocchia al petto e mi tenevo la testa tra le mani; mi sentivo
terribilmente in colpa, Dianna non mi parlava da ormai settimane,
eravamo arrivate a cambiare strada quando ci incontravamo da sole.
Stavo davvero male, non la sostenevo più quella situazione.
Ad un certo punto sentii la porta dell'appartamento aprirsi: era
Heather sicuramente, avevamo preso una camera d'hotel assieme a New
York aspettando le ultime 3 tappe del tour che si sarebbero tenute
proprio lì, nella grande mela.
-Ehi, Naynay? Sono tornata!- non risposi.
Ero riluttante all'idea di uscire dal bagno perchè
significava fingere che andasse tutto bene e: 1) non andava per niente
bene, nulla andava più bene ormai. 2) Non mi andava di
fingere; ma non volevo nemmeno stressare Hemo con le mie 'cazzate da
star viziata' come le aveva definite Dianna durante la nostra
discussione.. Che male che faceva pensarci.
Non feci in tempo a decidere cosa fare che la bionda entrò
in bagno e mi guardò confusa piegando la testa di lato:
-Nay? Cosa ci fai lì per terra?- guardai la mia migliore
amica per un istante poi sentii un forte nodo alla gola e gli occhi
bruciare per le lacrime trattenute, la ballerina mi strinse
immediatamente in un abbraccio che non rifiutai, e piansi liberandomi
di tutta la tensione accumulata in quei giorni.
Appena mi calmai, le raccontai tutto. Ogni singola cosa su Dianna e
anche su di me, di come mi sentivo cambiata; lei mi
riabbracciò
-Passerà, Naynay, sono convinta che sistemerai tutto e le
cose andranno meglio di prima- le sorrisi ancora abbracciata a lei; era
di una tenerezza unica, mi sentivo fortunata ad avere una migliore
amica come lei. Ci alzammo e ci accoccolammo sul divano a guardare la
TV.
Mi appoggiai alla sua spalla e lei prese ad accarezzarmi i capelli
-Tra 2 settimane iniziano i casting per l'ultimo personaggio della 4
stagione, la nuova Cheerleader, sai, non l'hanno ancora trovata. Ryan
ha chiesto a tutti se vogliamo assistere e dire la nostra..-
sussurrò la ballerina
-Non l'hanno ancora trovata? Ma è da 2 mesi che la cercano!-
esclamai cercando una posizione più comoda.
-Eggià, non gli va bene nessuna.. Hanno scartato tutte!
Così chiedono il nostro aiuto e.. Dato che noi in un certo
senso siamo cheerleader dovremmo proprio andare a dare una mano-
sospirai scocciata pensando a quello che ci attendeva..
-Facevano così pena?- inarcai un sopracciglio
-Ad ogni modo- riprese la bionda respingendo una risata per
l'espressione della latina -Ci andiamo? Ti va?- ero già
stata ad un casting ed era stato lungo.. Noioso.. Lento,
però a quel casting, tra tutti quei ballerini e cantanti che
si esibivano avevo trovato la mia migliore amica.. Sospirai nuovamente
-Sì, andiamo. Tanto se te lo ha chiesto Ryan non abbiamo
scelta- .
Quella sera, dopo il live uscimmo tutti insieme per brindare e
festeggiare l'ormai vicina fine del tour.
Non potevamo bere, ovviamente, perchè il giorno seguente
avevamo altre prove e un altro concerto quindi ci limitammo a parlare
tra noi del più e del meno davanti a qualche aperitivo
quando il display del mio telefonino comparve un nuovo messaggio: era
Lily, la ragazza che avevo conosciuto a Nashville.
Sul mio viso si dipinse un sorriso, che non passò
innosservato a Darren con il quale stavo parlando fino a 30 secondi
prima:
-..è stato troppo divertente! Anche se dopo non ci ha
parlato per una settimana! Ma posso anche smettere di parlare
perchè a quanto pare non mi stai più ascoltando..
Naya!- alzai gli occhi dal cellulare come risvegliandomi da una trance.
-Sì?- dissi con il tono più innocente che avevo
-Ma hai ascoltato una sola parola di quello che ho detto?- disse
accigliandosi il moro
-Scusa Darr, mi è arrivato un messaggio..- feci gli occhi
dolci cercando di farmi perdonare
-Sei incredibile Rivera! Ad ogni modo, chi è che ti fa
sorridere così davanti a un SMS?- mi prese il cellulare
dalle mani e lesse il messaggio ad alta voce:
-23.57: Ehi, come
procede il tour? Sei stanca? L.-
Attirò l'attenzione di tutta la tavolata e dopo un attimo di
silenzio Chris parlò:
-E chi è "L"? Una nuova conquista?- arrossii violentemente
alla domanda del ragazzo
-Ma no idiota è Lily! La ragazza di Nashville, ricordi?- sul
volto di Chris comparve un espressione stupita:
-Ah! La giovane Whitney!.. E così ti senti con lei, eh?- mi
guardò maliziosamente ed io sgranai gli occhi:
-N-no! Assolutamente no!- avvampai ripensando ai suoi occhi, a come mi
aveva trattata e consolata; presi a tormentarmi le mani dall'imbarazzo
e Chris sorrise sempre con quel fare malizioso di poco fa mentre Darren
riprese la parola:
-Oh però la cosa non ti dispiacerebbe, visto il sorriso che
ti è comparso leggendo l' SMS, San!- risero.
Aprii la bocca anche se incapace di parlare, ero sconvolta, come
potevano dire cose del genere e chiamarmi San?! Se solo
sapessero quanto ci stavo male..
Ripresi il telefono con uno strattone dalle mani di Darren che rimase
perplesso ed uscii furibonda dal locale seguita a ruota da Heather.
Aprii la borsa e tirai fuori una sigaretta dal pacchetto quando sentii
una mano calda sul mio braccio:
-Mi avevi detto di aver smesso..- la ballerina mi guardava delusa.
-Beh ho ricominciato- sbottai cercando di mantenere il tono
più gelido che potevo; lei abbassò lo sguardo,
restammo in silenzio per diversi minuti.
-Puoi anche rientrare se vuoi.. Non ti costringo a stare qui- mi
guardò; Quegli occhi azzurri fungevano da calamita, era
difficile staccare lo sguardo.
-Va tutto bene?- mi chiese insicura
-Alla grande- risposi sempre glaciale e con un po' di sarcasmo nella
voce
-..A me non sembra che tu st-
-Che cosa vuoi?- le chiesi interrompendola, mi stavo comportando male,
e lo sapevo, però volevo stare sola.
Lei esitò un attimo poi continuò a parlare:
-..Volevo sapere cos'era successo. Perchè ti sei scaldata
tanto? Era uno scherzo.. E' stato per il nomignolo? Sono sicura che
Darren lo ha detto per ridere, non prendert-
-Ascolta Heather non voglio parlare di quello che è successo
poco fa, quindi se sei qui solo per questo alza il culo e torna pure
dentro!- lei mi guardò visibilmente offesa e prima che
potessi chiedere scusa o anche solo proferire parola lei si
alzò con le lacrime agli occhi e rientrò
sbattendo la porta dietro di se.
-Bene! Perfetto!- dissi ad alta voce.
Quella notte feci il giro di molti e molti pub nelle vicinanze, non
m'importava se il giorno seguente avevo le prove, mi ubriacai, tanto.
***
3 giugno Memphis
Percorrevo il corridoio della scuola sola, mentre Hayley e Jamie,
davanti a me allungavano il passo per lasciarmi in dietro. Avevano
trovato una scusa per allontanarsi.
Devo assolutamente parlarci mi dissi; così presi per un
braccio la rossa e la portai affianco a me mentre Jamie dopo un attimo
di esitazione andò avanti più veloce di prima
lasciandoci completamente sole nel corridoio.
-Cos'hai?- le chiesi mantenendo lo sguado fisso davanti a me
-N-niente.. I-io devo.. Andare- cercò di sorpassarmi ma la
bloccai con un gesto veloce della mano che appoggiai al muro,
si fermò di scatto.
-Io non credo che non ci sia niente.. Vi ho sentiti in bagno, dai
spara- la rossa mi guardò terrorizzata
-T-tu hai..? Merda-
sussurrò a denti stretti l'ultima parola.
Si guardò attorno per verificare che fossimo sole nel
corridoio poi disse:
-Beh ecco.. Non è facile..- allontanai il braccio dal muro
ed appoggiai lo zaino per terra, lei mi guardò e prese un
lungo respiro prima di dire:
-Ho baciato Jay al concerto.. E ora stiamo insieme- poi corse via
lasciandomi lì. Da sola e perplessa. Hayley e James..
insieme? non potevo crederci, insomma.. James era gay dichiarato! Ed
ora stava con Hay? Non che avessi nulla in contrario.. Ma loro?
Quel giorno non ne parlammo più a scuola. Ne di quello ne di
Nashville.
Era come un tacito accordo tra me e Hayley. Non mi sforzai nemmeno di
chiederle niente a dire il vero, perchè ormai sapevo quando
era meglio tacere o invece parlare, con lei.
Ero a letto e fissavo il soffitto, ancora pieno di quelle stelline
fluorescenti che mi avevano regalato per il mio decimo compleanno e
che, per pigrizia, non avevo ancora tolto e pensavo a quello che mi era
accaduto.. Insomma, ero accidentalmente andata a sbattere contro Naya
Rivera, avevo fatto amicizia con il resto del cast e avevo suonato e
cantato con loro e, la cosa che tutt'ora mi lasciava più
stranita era stato il numero di telefono di Naya.. Il solo pensiero mi
fece sorridere.
Ripensai al messaggio di risposta che mi aveva inviato la sera del
concerto e presi il cellulare dal comodino per leggerlo:
03.40: Non devi chiedere scusa.. Speravo in un messaggino tuo in
effetti ;) Buonanotte anche a te Lily
:) Nay.
Stetti a guardarlo per davvero molto tempo, con un'idea che mi frullava
per la testa, ma ero combattuta: Le scrivo o non le scrivo? pensai
infondo sono solo le undici e mezza di sera.. Lei aveva un concerto..
Quindi è sicuro che è sveglia.. Però
non mi ha ancora scritto di sua iniziativa.. Ma è stata lei
a darmi il numero! Okay le scrivo. E' deciso!
Lo feci davvero:
23.57: Ehi, come procede il tour? Sei
stanca? L.
Naturalmente aspettavo una risposta, una risposta che però -
per quanto rimasi sveglia ad aspettare- non arrivò.
Ogni tanto mi svegliavo per controllare il cellulare, ma il display era
sempre vuoto.. Controllai perfino di averlo inviato davvero, e l'avevo
fatto. Quindo mi arresi e ritornai a dormire.
Angolo: Eccomi qua! Come promesso! Spero vi sia piaciuto il capitolo,
mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate, quindi recensite :)
A domani
Snix 95
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
4 giugno
New York
Ero stesa sul letto ancora con gli occhi chiusi ma sveglia. Mi rigirai
verso la parte fresca del cuscino e sentii un respiro regolare affianco
a me -Heather doveva essere ancora nel mondo dei sogni- cercai la sua
mano sotto le coperte.
La afferrai, ma era diversa.. Non ricordavo che portasse due anelli e
che fosse così grossa..
Mi passarono per la testa varie immagini della serata precedente: Il
messaggio, Darren, Chris, le risate, Heather in lacrime, i pub... l'Alcool.
Aprii gli occhi sperando che quello che era successo la sera prima
fosse solamente immaginazione e che stessi dormendo affianco a Heather.
Non era così, sfortunatamente. Mi guardai attorno, mi
trovavo in una camera da letto con tutte le pareti di un bianco
splendente, non vi era una singola cosa fuori posto, la luce ormai
accecante che proveniva dall'immensa vetrata coperta da una tenda
bianca e altrettanto brillante illuminava ogni singolo particolare di
quella stanza.
Tutta quella luce dava alla stanza un aria sovrannaturale e da sogno,
che mi rimandò a pensare se non lo fosse davvero, poi mi
voltai e vidi quello che speravo di non vedere: c'era un ragazzo
accanto a me, con folti capelli biondi e spettinati, la stessa
tonalità di biondo di Hemo, forse era per quello che credevo
di stare a letto assieme a lei..
Mi prese il panico, ero appena andata a letto con un perfetto
sconosciuto! E per di più non ricordavo niente di niente!
Non potevo restare lì, dovevo andarmene prima che si
svegliasse. Mi alzai di scatto e avvertii una dolorosa fitta alla testa, il dopo-sbronza è
cominciato pensai portandomi una mano sulla tempia destra.
Mi vestii velocemente cercando di fare meno rumore possibile poi uscii
da quella casa lasciando un bigliettino sul letto per il ragazzo,
dicendogli che mi dispiaceva e che era stato un errore. Barcollai
scendendo le lunghissime scale che mi separavano dal piano terra, il
mal di testa era fortissimo ed ero pure in ritardo per le prove
generali al teatro -Merda- dissi a denti stretti.
Finiti gli innumerevoli scalini mi ritrovai sulla strada e pensai che,
infondo, la fortuna era dalla mia parte in un certo senso. La casa era
molto vicina al Teatro, così corsi dritta lì
cercando di non vomitare tutto quello che avevo mangiato il giorno
prima.
***
Nel frattempo, tutti erano arrivati in teatro gia da una buona mezzora,
e si chiedevano dove fosse Naya:
-Di solito è una delle prime ad arrivare- disse Cory
appoggiandosi alla scala laterale del palco
-Sì, infatti è strano.. E ieri non è
rientrata al pub dopo quell'orribile battuta del qui presente Darren-
Lea diresse un'occhiataccia a quest'ultimo che rispose a tono
-Oh andiamo! Stai forse cercando di dire che se Naya non si trova qui
adesso la colpa è mia?- allargò le braccia
accigliato mentre parlava
-Lea piantala, non è colpa sua, è evidente che
Naya non sa stare agli scherzi, ma non credo sia quello il motivo della
sua assenza- Amber si intromise nella conversazione seguita da Dianna
-Dovremmo iniziare lo stesso.. Fra poco arriva Ryan e se ci trova qui
esitanti ci fa il culo a tutti- Amber fissò la biondina con
gli occhi verdi per qualche secondo poi decise di ignorare
l'affermazione della ragazza.
-Ma comunque, Hemo, mi aspettavo che tu e Naya arrivaste insieme..
Dormiva ancora stamattina quando sei uscita?-
continuò Amber a voce più alta, lanciando un
sguardo curioso alla biondina che si era estraniata dalla discussione
ed ora era seduta in platea a diversi metri di distanza; quest'ultima
sussultò evidentemente sovrappensiero -Veramente
non c'era.. Credevo fosse già qui..- mantenne il tono
più indifferente che poteva, ma comunque lasciava filtrare
un velo di tristezza e preoccupazione che non passò
inosservata a Kevin che si avvicinò alla ragazza:
-Ehi, tutto bene?- chiese lui appoggiandole delicatamente una mano
sulla spalla.
La ballerina non rispose. Così Kevin riprovò
questa volta più diretto:
-Senti.. Ho capito che c'è qualcosa che non va dal tono
della tua voce, e se tu e Naya non siete arrivate assieme e lei ancora
non è qui.. Beh è successo davvero qualcosa. Per
favore puoi dirmelo?- il ragazzo mantenne un tono sempre più
dolce mentre parlava notando che la ballerina aveva gli occhi sempre
più lucidi ad ogni parola.
-Beh.. io-
Nello stesso istante la porta sul retro si aprì ed
entrò una Naya decisamente ancora rintontita dalla notte
precendente: capelli sciolti e un po' spettinati per la corsa, occhiali
da sole che lasciavano intuire la sbornia della sera prima, bocca
semi-aperta per riprendere fiato e, cosa impossibile per la Rivera,
stessi vestiti del giorno prima.
Tutti si voltarono e osservarono questa versione di Naya, decisamente
poco presentabile per i suoi standard..
La prima a rompere il silenzio istauratosi per la sorpresa fu Lea:
-Bene! O-ora ci siamo tutti... Possiamo cominciare..- disse
evidentemente ancora scossa dalla strana visione.
***
Appena entrai in teatro sentii tutti gli sguardi su di me; ovviamente
non mi aspettavo un caloroso abbraccio di gruppo e dei pasticcini, ma
credo che una ramanzina della Michele e qualche occhiataccia da Chris
andasse bene, anzi, la preferivo di gran lunga al silenzio
sovrannaturale creatosi in quell'imbarazzante momento.
Cory continuava a squadrarmi dall'alto al basso con la bocca aperta
mentre altri semplicemente dopo un piccolo sguardo abbassarono la testa
fissandosi le scarpe.
Ignorai le reazioni di ogni singola persona all'interno del teatro. Mi
importava solo di Heather.
Così fissai i miei occhi nei suoi, sperando che la bionda
capisse che mi dispiaceva per come l'avevo trattata la sera prima,
però quest'ultima distolse lo sguardo e fissò il
pavimento. La imitai abbattuta, mentre Lea incitava tutti a dare inizio
alle prove.
Dopo una lunga serie di esibizioni, quasi una dietro l'altra per
fortuna Ryan, che nel frattempo era arrivato, si decise a darci una
più che meritata pausa.
Presi una bottiglietta d'acqua e andai a sedermi in platea assieme agli
altri anche se un po' distante: già che la musica a tutto
volume non aiutava il mal di testa, figuriamoci se dovevo stare a
sorbirmi la risata di Lea, che, in qualsiasi altra occasione avrei
trovato contagiosa, ma in questa la trovavo solo incredibilmente
irritante.
Continuai ad ignorare i sussurri di Jenna e Amber e le occhiate
stranite di Chord, che però si rivelavano davvero moleste.
-Ehi Bee- comparve Kevin alle mie spalle
-Posso sedermi?- disse indicando la poltroncina affianco alla mia, io
annuii con la testa.
-Stasera dobbiamo spaccare- disse infine notando che io non avevo la
minima intenzione di aprire bocca
-Ti ricordi l'ultima volta che siamo venuti qui, in questo teatro? E'
stato il concerto più emozionante!- provò di
nuovo il ragazzo con gli occhi color ghiaccio, ma senza efficacia.
Dopo qualche secodo di attesa di una risposta da parte mia, il moro si
sistemò meglio nella seggiola e mormorò un 'okay'
più rivolto a se stesso che a me..
-Dimmi che è successo- disse con un tono improvvisamente
serio. Mi voltai semplicemente verso di lui
-Niente.. perchè?- cercai di sembrare disinvolta senza
risultati positivi
-Come perchè?! Ti presenti così, in questo stato,
in ritardo per giunta e poi He-
-Se devi chiedermi del mio aspetto sappi che non ti devo spiegazioni-
lo interruppi
-N-no, volevo parlare di Hemo..- sussultai sulla poltroncina
-Sai che di me puoi fidarti..- continuò Kevin speranzoso
-Non ho niente da dire..- ecco che stavo riniziando a comportarmi
male.. 'No. Questa volta
no' pensai 'Non
con Bee'.
-Ne sei sicura? Prima mi è sembrata un po' abbattuta..
Mentre ti aspettavamo- mi voltai verso di lui
-Abbiamo discusso.. tutto qui- mi sentivo una merda
-Dovresti parlarle allora..-
-Non so nemmeno dove sia..- la buttai lì, tanto per dire, in
realtà non avevo intenzione di parlare con lei non avrei
saputo cosa dirle..
-Beh.. Io l'ho vista uscire dalla porta sul retro al cellulare-
-Oh beh.. Sarà per un altra volta- tentai di alzarmi per
fuggire da quella situazione ma una mano sul polso mi fermò
-Naya.. Raggiungila. Devi farlo.- era preoccupato, o almeno il suo
sguardo diceva così
-I-io non so cosa sia successo.. E non ti obbligo a dirmelo.
Però prima, mentre cercavo di parlarle, era quasi in
lacrime, quindi qualunque cosa sia, stronzata o meno, l'ha presa male.
Io andrei se fossi in te..- mi lasciò il polso ma
continuò a guardarmi con la stessa espressione dipinta in
volto.
Anche io sapevo che dovevo farlo, era la mia migliore amica. Non potevo
perdere anche lei. Dovevo reagire.
-Dalla porta sul retro hai detto?- sussurrai
Kevin annuii con la testa e sorrise mentre mi allontanavo decisa -anche
se non sapevo cosa dirle- verso il retro del teatro.
La trovai lì, sul retro, al telefono, come aveva detto
Kevin. Stava parlando con Taylor credo.. Mi avvicinai anche se lei non
si era accorta di me e mi appoggiai al muro a braccia incrociate.
Heather si voltò verso di me ancora al telefono e appena mi
vide si irrigidì di colpo e con una scusa veloce interruppe
la chiamata.
-..Ciao- provai dopo qualche secondo di silenzio.
Conoscevo Heather da tre anni ormai, conoscevo a memoria ogni sua posa
o reazione, ma l'espressione che aveva in quell'istante era
indecifrabile per me.. Non capivo se era arrabbiata o spaventata o..
felice? No decisamente non capivo..
Avrei capito un secondo più tardi, quando rispose al mio
saluto:
-CIAO?!- urlò incredula. Non potei fare a meno di fare un
salto in dietro. Era diventata rossa in viso e si era tirata su le
maniche fino ai gomiti, gesto che compieva sempre quando era nervosa.
-Non ti fai vedere per tutta la notte e non rispondi al cellulare, mi
fai pensare di aver fatto qualcosa di male dato il tuo comportamento di
ieri, poi arrivi con mezzora di ritardo alle prove e quando mi vedi mi
dici 'CIAO'?!- strillò una Heather davvero arrabbiata
-I-io..- biascicai qualche sillaba per riempire il silenzio
istauratosi, poi la bionda riprese più decisa di prima.
-Naya ti rendi conto che mi hai fatto venire un infarto? Cosa ti
è saltato in mente?!- il suo sguardo faceva paura.. Se
Santana Lopez credeva di essere spaventosa.. Beh.. Perchè
non aveva visto come poteva diventare la cara e dolce Hemo.
-E smettila di guardarmi a bocca aperta! Naya sono serissima: stavo per
chiamare la polizia!.. Mi hai fatto spaventare- notai che strinse le
braccia sotto il seno e che aveva gli occhi lucidi. Non avrei mai
pensato di poterla combinare tanto grossa.. Mi sentivo una stupida.
Volevo solamente abbracciarla in quel momento ma non provai nemmeno a
farlo, sarebbe stato un suicidio.. Dovevo cercare di parlarle, di dire
qualcosa..
-Hai ragione Hemo- la ballerina stava per interrompermi -No, lasciami
parlare.. Avrei dovuto avvisarti, ma ho fatto una stronzata. Mi sono
ubriacata..- lei corrucciò le sopracciglia ancora con gli
occhi lucidi e intrecciò le braccia al petto mentre le
raccontai quello che mi ricordavo della serata e del mio risveglio. Mi
sentivo una stupida per quello che avevo fatto.
-'Dio Naya! Si può sapere cosa ti passa per la testa?
Perchè l'hai fatto?- chiese ancora alterata la biondina
-Io.. Non lo so.. Volevo stare da sola.. Ed è successo tutto
questo..- la guardai
-Il fatto è che ieri sera mi hanno dato fastidio tutte
quelle cose su di me.. Non me le aspettavo.. E, dato che ero anche
molto stanca per il concerto.. Ho reagito piuttosto male..-
in un certo senso era la verità, ma avevo volutamente
tralasciato il dettaglio 'Lily' non me la sentivo ancora di
parlare con Heather di una cosa di cui non ero nemmeno sicura.
La ballerina alle mie parole si rilassò un po' e sposto il
peso da una gamba all'altra, ma non disse niente, così
continuai
-Mi dispiace per come mi sono comportata con te ieri.. Ho fatto la
stronza.. So che volevi aiutarmi e ti chiedo scusa..- mi avvicinai alla
bionda e le presi le mani mentre continuavo a parlare:
-Tu sei la mia migliore amica e l'idea di perderti.. Mi uccide. Ti
prego scusami! Non farò mai più una cosa del
genere, perdonami!- la ballerina lasciò le mie mani e rimase
un attimo ferma, di fronte a me, a guardarmi.
Vidi di nuovo quell'espressione indecifrabile che aveva all'inizio e mi
spaventai, non poco. Stava per sbraitarmi ancora contro.. Me lo
sentivo. Dopo qualche secondo di panico interiore persi quasi
l'equilibrio, le braccia di Heather si stringevano attorno alla mia
vita mentre la testa di quest'ultima si appoggiava sulla mia spalla.
Ricambiai la stretta portando le mie braccia attorno al collo della
ballerina.
La sentii rilassarsi completamente tra le mie braccia e sospirare:
-Sei una stupida. Non lo fare più- annuii energicamente con
la testa in risposta e la strinsi ancor di più. Restammo
così per diversi minuti poi fu lei a interrompere il
silenzio:
-Almeno era carino?- Heather parlò sulla mia spalla. Per un
attimo stetti per chiederle di chi parlava, poi capii che si riferiva
al ragazzo con cui avevo dormito.
-Mmh ora che ci penso.. Ti somigliava- ci staccammo dall'abbraccio
-Brittana is on- ammiccò maliziosamente Heather facendo
scivolare la sua mano dal mio fianco fino al fondoschiena per poi
prendersi uno scappellotto da me
-Smettila cretina- dissi ridendo -Avanti rientriamo-.
***
5 Giugno Memphis
-.. Quindi ricordatevi: Shakespeare è il
più grande scrittore della sua epoca e anche tuttora..- ero
accasciata sulla sedia con a testa appoggiata al banco, era l'ultima
ora di lezione e non ne potevo più. Quel giorno avevo
rincontrato Jeff e fortunatamente mi aveva solamente spinta contro un
armadietto.. Non come il giorno prima che mi aveva svuotato un cestino
addosso..
In oltre Hayley ed io ci eravamo date appuntamento all'uscita per
parlare di quello che mi aveva rivelato qualche giorno prima quindi ero
agitata, e, come se non bastasse ero amareggiata per il messaggio non
ricevuto di Naya. Sicuramente aveva altro da fare continuavo a
ripetermi appena può mi scriverà però
non ci credevo più di tanto..
Me lo dicevo solo per non essere triste. In realtà lo sapevo
che non sarebbe durato a lungo tutto questo.. Naya si era dimenticata
di me ed io da brava cretina avevo creduto che volesse rivedermi
davvero..
La campanella suonò tutti uscimmo dalla classe
più veloci del solito. Mi affiancai a Hay e Jay che mi
rivolsero un sorriso incerto, e ci incamminammo verso l'uscita.
-Dovevamo proprio metterci qui?- dissi guardando disgustata la carcassa
di un piccione proprio affianco alle gradinate dove eravamo seduti
-Scusatemi.. E' che volevo stare da sola con voi- disse Hayley
-E un posto migliore non potevi trovarlo?- chiese Jay alzando il
sopracciglio
-Beh le panchine sono gia occupate- disse indicando le panchine
occupate da 3 coppie di anziani -A meno che tu non voglia andare la e
spodestare delle persone anziane da-
-Comunque!- li interruppi prima che iniziassero uno dei loro soliti
battibecchi.
Appena fui certa di avere la loro attenzione formulai la fatidica
domanda
-Torniamo a noi, freghiamocene dei vecchietti per
favore..Com'è successo?.. di voi due intendo- Jamie e Hayley
si guardarono per un istante poi James prese la parola:
-E' successo al concerto.. mentre ti aspettavamo all'entrata, stavamo
discutendo poi ho avuto l'impulso di baciarla e lei a fatto lo stesso-
il ragazzo moro lo disse alzando le spalle come se fosse una cosa
naturale.. Poi fissò i suoi occhi nocciola nei miei
aspettando una reazione.
-Ma io credevo che tu fossi..-
-Gay? Anch'io lo credevo. Però è successo.. E
come ho detto ad Hay: credo di aver sempre provato qualcosa per lei..-
i due si rivolsero uno sguardo timido e innamorato, proprio come due
ragazzini alle prese con la prima cotta.
Dopo un attimo di esitazione dovuta alla sorpresa riuscii finalmente a
parlare:
-Sono felice per voi e se è questo che volete, beh io vi
appoggio..-
-Sei sicura?- mi chiese una Hayley intimidita
-Ma certo, sciocchina!- a loro bastò quello, si fiondarono
su di me e ci stringemmo in un abbraccio di gruppo
-Vi voglio bene ragazze!- Jay ci strinse ancor più a se
quasi togliendoci il fiato.
Hayley improvvisamente alzò la testa dal petto di James e mi
guardo con un espressione indecifrabile:
-A proposito del concerto, credo che tu ci debba delle spiegazioni,
carina- il suo tono si indurì dall'istante, ma era comunque
meno spaventoso dell'altra sera.
Persi un battito, come facevo a dirglielo? Non potevo semplicemente
dire ''Beh sai com'è Hayley, Naya Rivera mi è
caduta addosso poi mi ha fatto conoscere tutti i membri del cast e mi
ha dato il suo numero!'' assolutamente no.
-Stiamo aspettando, Lily- anche Jay si era fatto serio.
Così, senza sapere bene cosa dire iniziai a raccontare ai
due la mia 'avventura' e gli SMS di Naya, sperando che mi credessero,
anche se sapevo già che era impossibile.
-Lily inventane una migliore.. Potrebbe
e dico potrebbe
passare la storia dell'incidente dietro la palestra.. ma quella del
numero è davvero irreale. Ti aspetti davvero che noi
crediamo a questa storia?.. No ripensandoci nemmeno quella della
palestra è credibile- come avevo previsto Hayley mi guardava
scettica e delusa e non aveva creduto ad una sola parola,
però Jamie non sembrava del tutto convinto che stessi
mentendo:
-Hai detto che ti ha dato il numero.. Provalo- tirai fuori il cellulare
e feci leggere ai due i messaggi che ci eravamo scambiate la sera, dopo
il concerto.
James spalancò la bocca e mi guardò incredulo,
ora mi credeva, poi passò il cellulare ad Hayley che lesse
il messaggio più e più volte e, dopo momenti
interminabili alzò lo sguardo un po' perplessa:
-Chi me lo dice che è davvero lei?- alzai un sopracciglio a
quella domanda
-Magari il fatto che si è anche firmata?- chiesi
ironicamente di rimando
-Anche io potrei scriverti un messaggio e firmarmi 'Nay' ma questo non
vuol dire che io sia lei- notai l'espressione scettica sul suo volto
tramutare in un ghigno malefico e capii (sfortunatamente troppo tardi)
quello che stava per fare.
Mi fiondai su di lei per strapparle il cellulare dalle mani ma lei mi
evitò poggiandomi una mano sul petto per fermarmi e si
portò il cellulare all'orecchio:
-Oh squilla!- sussurrò la rossa a James che era rimasto a
guardare tutta la scena
-No Hayley!- gridai talmente forte che gli anziani seduti sulle
panchine si voltarono verso di noi. Hayley mise il vivavoce, la stavo
odiando.
Il telefono squillò una volta.
-Se è lei che problema c'è?.. Oppure non
è lei?- stava cercando un modo per farmi dire che non era
vero, che me lo ero inventato. Non poteva chiamarla, non poteva
parlarci! Lei non sapeva!
Il telefono squillò due volte.
-Certo che è lei! E' per questo che non devi chiamarla!-
finì in tempo la frase che una voce dall'altra parte del
cellulare parlò:
- Pronto?
Rimanemmo tutti e tre pietrificati. Hayley fissava un punto indefinito
davanti a se, l'aveva riconosciuta, la sua voce era inconfondibile e
Jay era incantato a guardare il cellulare con gli occhi sgranati :
- Lily.. mi senti?
Scrollai la testa, presi il cellulare dalle mani della Williams e
terminai la chiamata.
I due erano immobili, come statue di ghiaccio. Dopo aver passato lo
sguardo da Jay alla rossa parlai:
-Spero che ora tu sia contenta Hayley, era sufficiente come prova?- lei
provò a balbettare qualche parola non udibile, poi si
riprese e ricomminciò:
-Scusami... Io credevo che tu ci stessi prendendo in giro..- la guardai
accigliata
-Quando mai ti ho detto stronzate, scusa?-
-Hai ragione, ma vedi, è una cosa talmente irreale che..
Scusa ancora- abbassò lo sguardo dispiaciuta
-.. Beh in effetti è un po' assurda come storia.. E' tutto
Ok- in quell'istante il mio cellulare squillò: era Naya.
-Oddio.. E' lei vero?- disse la rossa.
Annuii con la testa, continuando a guardare il display del cellulare
come pietrificata.
-Rispondi!- Jay mi risvegliò dallo stato di trance in cui
ero sprofondata:
-Pronto?- dissi
-Lily mi avevi
chiamato?- non potevo dirle la verità
-Sì scusami tanto mi è partita la
chiamata!-
-Capito.. Beh
non preoccuparti!-
-....- per l'imbarazzo strisciai un piede ripetutamente per
terra creando un piccolo buco
-Comunque.. scusa se non
ho risposto al messaggio l'altro ieri-
-Oh, già.. non fa niente, scusami tu, magari ti ho
disturbato..-
-No no! Al contrario, mi
ha fatto piacere! Solo che non sono arrivata a rispondere
perchè sono successe.. delle cose.. e non ho potuto fare
diversamente-
-Capisco..- non sapevo come continuare la conversazione, mi sentivo
estremamente in imbarazzo anche perchè con la coda
dell'occhio vedevo quello che stavano facendo gli altri due, ovvero,
fissarmi.
-Comunque il tour
procede benissimo, quello di ieri sera è stato il concerto
più bello, dopo Nashville. Il pubblico era favoloso-
-Sono felice che tu ti diverta, per tutto il lavoro che fai, almeno
questo te lo meriti- sorrisi, evitando un occhiata maliziosa da parte
di James
-So che ti
sembrerà stupido ma.. i-io sono
felicediaversentitodinuovolatuavoce-
-Come? Non ho sentito- corrucciai le sopracciglia, forse c'era poco
campo e avevo sentito male.. però mi sembrava di aver capito
le parole felice,
tua, voce.
La sentii ridere, quella risata era così bella anche
attraverso il telefono
-E' bello sentirti..
-
Arossii violentemente, tanto che provocai una risatina soffocata di una
Hayley che cercava di non perdersi una sola frase (con poco successo)
della nostra conversazione.
La fulminai con lo sguardo.
-Anche per me è bello sentirti, Naya.. Dico davvero-
La Williams si portò le mani sulle guancie e
iniziò a saltelare sul posto,
-Ora è meglio
che vada.. Tra dieci minuti Ryan vuole trovarci tutti al Madison Square
Garden per il Soundcheck-
-Okay, allora buona fortuna per stasera e.. Ciao-
-Grazie e.. Ciao anche a
te-
Terminai la chiamata e sospirai. Appena mi voltai verso i due James si
avvicinò a me e appoggiò la sua mano attorno alle
mie spalle mentre iniziava a a camminare:
-Credo che tu debba approfondire un po' di più il tuo
racconto.. In particolar modo sul tuo rapporto con Naya..- sospirai
rassegnata ormai, mi aspettava un lunghissimo pomeriggio.
***
Angolo autrice: Sono tornata! Scusate per il ritardo ma ieri sono sono
riuscita a pubblicarla! :S
Spero comunque che il capitolo sia di vostro gradimento e non
guasterebbe una recensione! ;)
A domani con il prossimo capitolo!
Snix 95
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Buona lettura, ci vediamo in fondo :)
6 Giugno New York
-Naya? Svegliati- sentii la voce di Heather lontana
-Cosa?- risposi ancora con la bocca impastata
-Svegliati dobbiamo andare da Ryan, ricordi?- la ballerina mi
scoprì dalle lenzuola
-Ma che ore sono?- tenevo ancora gli occhi chiusi per la troppa luce
-E' tardi! Dai Naya non facciamoci sempre aspettare!- disse in tono
esasperato la bionda. Risposi con un grugnito scendendo a malincuore
dal letto e guardai l'orologio: segnava le 11:20. Mi fiondai in bagno.
Ryan ci aveva convocati tutti per discutere dell'ultimo personaggio
della quarta stagione, c'erano delle novità. Dentro di me
speravo tantissimo che l'avesse già trovato, non mi andava
di assistere a quel dannatissimo casting.
Appena uscii dal bagno pronta e rinfrescata trovai Hemo già
pronta sulla porta della camera d'albergo, così uscimmo e ci
dirigemmo verso la jeep blu della biondina.
Si trattava di dieci minuti di viaggio ma parlammo molto:
-Cosa pensi che ci debba dire?- chiesi alla ballerina che era intenta a
guidare
-Non lo so, gli sta dando molti problemi quest'ultimo personaggio,
quindi a meno che non le sia caduta la ragazza perfetta dal cielo,
credo che lo taglierà fuori dalla serie- a Heather piaceva
entrare nella testa del regista, perchè, infondo quello era
il suo sogno. Aveva sempre desiderato fare la regista.
-Sì, forse hai ragione..-.
Una volta entrate al ristorante dove avevamo appuntamento con il resto
del cast ci andammo a sedere e iniziammo a parlare del più e
del meno con tutti gli altri.
Ricordai l'ultima volta che avevamo cenato tutti assieme: era finita
con me nel letto di uno sconosciuto e un mal di testa terribile.
Scacciai il pensiero ed ascoltai Ryan prendere parola:
-Ragazzi- sbattè il coltello contro il bicchiere per farsi
ascoltare da tutta la tavolata
-Prima di tutto vorrei fare un brindisi a tutti voi, che, questa sera
terrete l'ultimo concerto del Glee Tour 2012- partì un
applauso da tutta la tavolata che contagiò anche diversi
altri tavoli nel ristorante che avevano ascoltato il discorso.
-Sì, ve lo meritate!- continuò durante l'applauso
-Però il motivo per il quale siamo tutti qui adesso
è anche un altro: come tutti sapete c'era in programmazione
un ultimo casting tra un paio di settimane, per l'ultima protagonista
della nuova stagione- fece una pausa -Beh, abbiamo finito di guardare
ieri i video con le esibizioni di ogni candidato- ci fu un momento di
silenzio.
-E? - interruppe Lea smuovendo il produttore a parlare
-E, purtroppo, non ho ancora trovato nessuna che si avvicini anche solo
lontanamente all'idea che avevo io per la nostra cheerleader..- tutti
rimasero un po' delusi da quell'affermazione, il tono di Ryan lasciava
trasparire molta frustrazione e rassegnazione.
-E quindi che si fa?- Cory prese parola a nome di tutti
-Questa è una bella domanda Cory..- rispose Alex, la nuova
aiuto regista
-Beh- riprese Ryan -Ho annullato il casting.. Non c'era niente per cui
valesse la pena farlo.. E a meno che qualcuno di voi non abbia amici o
parenti con un talento innato per la musica da presentarci..- rise
amaramente il regista, facendo sorridere altrettanto amaramente Alex
-Temo che dovrò eliminarla dalla serie..- concluse l'uomo.
Heather mi guardò alzando le sopracciglia per un istante,
con uno sguardo che interpretai come un ''Te lo avevo detto io''.
-Questo che significa? Posticipare l'inizio delle riprese?- chiese
Dianna corrucciando le sopracciglia
-Questo significa che metteremo in dubbio il ritorno di alcuni di voi
nello show..- a tutti si gelò il sangue nelle vene a
giudicare dalle espressioni sui loro volti.
-E questo perchè?!- Lea riprese parola, a dir poco scioccata
-Perchè, il ritorno di alcuni di voi è
strettamente collegato con questo personaggio!- esclamò Alex
irritata per il tono utilizzato dalla diva.
Anche io rimasi impietrita.. Non immaginavo che un solo personaggio
potesse influenzare così tanto il ritorno di più
protagonisti..
Alzai lo sguardo e notai che Chris aveva un'espressione pensierosa.
Successe in una frazione di secondo. Il moretto spalancò gli
occhi e rimase incantato a fissare qualcosa di invisibile davanti a me,
o forse ero proprio io quella che stava fissando?
Era preoccupante, però nessuno a parte me, Hemo e Kevin se
ne accorse. Stavo per chiedergli se era tutto a posto quando Chris
sussurrò qualcosa piano. Non tanto piano da non essere
udito, infatti lo sentirono tutti, o meglio sentirono un bisbiglio
indefinito. Io lessi il labbiale:
-La giovane Whitey- ecco cosa bisbigliò il ragazzo.
Lo guardai confusa, per un attimo credetti che stesse guardando proprio
me. Il giovane attore si riprese e ripetè ad alta voce:
-La giovane Whitney!- disse con fare ovvio guardando il resto della
tavolata
-Non ti seguiamo Colfer..- disse Alex posando il bicchiere dal quale
aveva appena bevuto. Non potei fare a meno di notare il sorriso che si
aprì sul volto di Chris guardandomi.
-Ma sì! Naya! La piccola Houston!- alzai le spalle, non
sapendo che dire, dato che non avevo la più pallida idea di
chi stesse parlando.
-Ma dai! Ti sei già dimenticata? Ce l'hai presentata tu!-
continuò il ragazzo.
Improvvisamente collegai il tutto. Si riferiva a Lily.. Oddio. Sentii
come le farfalle allo stomaco..
-Stai parlando di Lily?- chiesi ancora incerta.
Heather si voltò verso di me e disse che era una splendida
idea, così potevamo rincontrarla. Forse lo era.
-Esatto! Lily.. è lei, fidati Ryan! E' quella che cerchi!
Lily.. Hopkins!- il moretto si rivolse al produttore
-Evans..- lo corressi
-Lily Evans!- annuì energicamente con le testa
convintissimo, facendo capire anche tutto il resto del cast.
-Ah!- si intromise Darren -Quella dei messaggini che fanno tanto
sorridere la nostra Naya?- continuò con un sorrisino da far
saltare i nervi.
Io arrossii violentemente, perchè dovevamo andare a finire
sempre il quel discorso?
-Sì lei, ma taci Criss, non è come pensi. E non
provare a ritirare fuori l'argomento oppure prenderò quel
bel tubetto di gel al quale sei tanto legato da non poter farne a meno
e tu sai dove te lo metterò, quindi s t o p-
scandii le lettere dell'ultima parola per rafforzare il concetto.
Darren mi guardò con aria scandalizzata ed io alzai il
sopracciglio.
-Wow, ragazzi, calma!- il produttore si reinserì nella
conversazione
-Ditemi qualcosa di più su questa Lily Evans..-
appoggiò i gomiti sul tavolo e intrecciò le dita
tra loro appoggiandovi sopra il mento.
Iniziai a raccontare come e dove l'avevo incontrata e il
perchè l'avevo portata con me nel Backstage, tutti erano
molto attenti, ed era una cosa che mi rendeva più sicura.
Arrivai al momento in cui cantammo tutti insieme, e con l'aiuto di
Chris e Heather riuscii a descrivere al meglio la sua voce e le
sensazioni di quell'incredibile momento.
Mentre parlavo notai che ricordavo ogni singolo istante trascorso
assieme alla ragazza dagli occhi chiari, ogni singolo gesto, sguardo o
sorriso, che ovviamente non riferii. Terminai il racconto rielaborando
il finale a modo mio. Non volevo rivelare a tutti di aver pianto ed
essere stata consolata proprio da lei e di averle chiesto in seguito di
restare con me.. Mi ero sentita una stupida, come poteva restare? In
realtà le parole mi erano uscite da sole dalla bocca senza
che io potessi controllarle.
-Sì, beh dopo l'ho.. L'abbiamo.. Accompagnata alla macchina
dai suoi e mi sono fatta dare il numero, perchè credo che
abbia talento e non va sprecato..- in realtà stavo ripetendo
solo quello che le aveva detto Lea quella sera, però lo
pensavo davvero.
Ryan annuii con la testa, soddisfatto del racconto:
-Bene, non è ancora detta l'ultima parola!-
sfregò le mani tra loro e chiamò il cameriere per
il conto
-Ma non ho intenzione di aspettare due settimane per vederla! Quindi
sbrigatevi a contattarla, al massimo la settimana prossima la voglio
qui!- sentii il cuore accelerare quando realizzai che avrei dovuto
vedere Lily entro una settimana, mi sembrava assurdo.
Ci dirigemmo verso l'uscita, per tornare in albergo. Dopo tutti i vari
saluti io ed Heather ci dirigemmo verso la jeep della ballerina,
parcheggiata affianco a quella di Lea che era intenta a cercare le
chiavi nell'immensa borsa color panna. Affianco a lei vi era Dianna
appoggiata alla macchina a braccia incrociate, mi lanciò un
occhiata di fuoco poi si voltò dalla parte della Michele per
aiutarla a cercare le chiavi.
I rapporti con la bionda non erano migliorati, appena poteva mi
lanciava frecciatine, che ricambiavo, non posso negarlo. Non riuscivamo
ad avere un rapporto civile, come succede tra persone normali, il che
era grave dato avremmo dovuto passare parechio tempo insieme, sul set.
Se solo la smettesse di provocarmi pensai io potrei anche chiederle
scusa. Scacciai quei pensieri sentendo la ballerina bionda affinaco a
me parlare:
-Lea la prossima borsa prendila più piccola!- disse
scherzosamente avvicinandosi alle due ancora intente a cercare le
chiavi. La seguii, non potevo fare altrimenti.
-Eccola!- esclamò Dianna mentre Lea sghignazzò
alla battuta dell'amica
-Cosa fate oggi pomeriggio?.. Intendo prima delle prove generali-
chiese la diva
-Niente credo.. Volevate fare qualcosa assieme?- rispose Heather
-Beh magari un po' di shopping, non farebbe male!- Lea non
notò lo sguardo killer rivoltole da Dianna
-Oh sì! Shopping! Io ci sto, tu Nay?- la ballerina si
rivolse a me, non potevo rifiutare. Infondo era l'ultimo giorno a New
York..
-Per me è ok-
-Perfetto! Per te Dì va bene, giusto?- Lea
afferrò le chiavi ancora in mano alla biondina ed
aprì la macchina
-Se c'è lei no..- rispose con una freddezza che
sembrò congelare tutto ciò che ci circondava
-Dì.. Ti prego, smettila- sussurrai quella frase dallo
sfinimento che mi aveva provocato tutta quella situazione
-Andiamocene Lea- aprì lo sportello della macchina ma venne
fermata dalla mano della mora che si poggiò sul finiestrino,
facendo richiudere la portiera
-E' ora di finirla Dì, non fare la bambina- la diva aveva
uno sguardo severo, come il suo tono di voce
Dianna la guardò scioccata e si incamminò a piedi
verso l'uscita del parcheggio del ristorante. Io non ci pensai due
volte e la seguii e appena la raggiunsi la afferrai per un braccio,
facendola voltare verso di me mentre lei sentendo quel contatto
allontanò il braccio violentemente:
-Dì, per favore..Finiscila - era arrivato il momento di
parlare chiaro
-Di fare cosa?! Io sto solo facendo quello che tu vuoi che faccia:
Starti alla larga!- le sue braccia giacevano rigide lungo i fianchi
-Sai che non era quello che intendevo! Non lo vorrei mai! Io ti voglio
molto bene!-
-A sì? Mi pare che tu sia stata molto chiara, l'altra
volta.. E mi pare che non fosse una promessa di amicizia eterna quella
uscita dalla tua bocca!- era davvero furiosa, ora le braccia erano
strette sotto il seno, come se si volesse proteggere da me
-Mi hai presa in un momento in cui non avevo voglia di parlare! E ho
detto cose non vere! E non ne vado fiera- mi guardò
scioccata, con lo sguardo che pian piano si tramutò in
sguardo omicida
-Ahà! Ascoltate tutti! Sperate di non prendere Miss Naya
Rivera in un momento 'no' altrimenti ti affibbia tutti i suoi problemi
e colpe facendoti sentire una vera merda!- urlò portandosi
le mani agli angoli della bocca per amplificare il suono. Io rimasi
scioccata, era fuori di se.
-La verità cara Rivera, è che sei solo
un'egoista. Pensi solo a te stessa. Non te ne frega un cazzo dei
sentimenti degli altri, ti preoccupi solo di salvare quel tuo bel
culetto latino ignorando ciò che ti accade intorno! Sai che
ti dico? Io mi sono rotta di te e dei tuoi stupidi comportamenti!-
sentii un pizzicorino agli angoli degli occhi, e in un attimo li
ritrovai inondati di lacrime che piano si fecero strada sui miei zigomi
e di seguito sulle guancie ambrate. Voltai leggermente la testa verso
destra, mantenedo lo sguardo fisso su Dianna. Ma le pensava davvero
quelle cose?
Poi vidi le lacrime scorrerle lungo le guancie per poi
finirle sul collo. L'avevo ferita davvero, ultimamente non facevo
altro.. Come se il mio cuore fosse diventato pietra e si fosse
raffreddato.
-Dì..- furono le uniche parole che riuscii a dire prima che
lei si voltasse lasciandomi da sola all'entrata del ristorante.
Sentii una macchina passarmi accanto e fermarsi esattamente di fianco a
me:
-Nay, tutto bene?- era Lea, sulla sua auto grigio metallizzato.
Annuii con la testa, rimanendo a fissare il punto in cui fino a pochi
minuti prima c'era Dianna.
La diva cercò di parlarmi ancora ma io non ascoltai una sola
parola di quello che disse, fino a quando non se ne andò,
lanciandomi uno sguardo triste.
Solo allora sentii due braccia forti stringermi da dietro. Non c'era
bisogno di voltarsi per capire chi fosse, il profumo di Heather era
unico. Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano.
-Mi dispiace..- furono le uniche parole che Heather mi rivolse per
tutto il tragitto fino all'hotel. Lei sapeva che non avevo voglia di
parlare e rispettò la mia scelta, lasciandomi il tempo che
mi serviva per riprendermi da quella discussione che non si azzardava a
concludersi.
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-Nay? Forse è meglio se andiamo..- Heather mi guardava dallo
stipite della porta a braccia conserte.
Da quando eravamo arrivate in hotel non avevo fatto altro che fissare
il soffitto dal mio letto e rimuginare su quello che era successo.
-Al Garden ci aspettano soltanto fra 3 ore, Heather..- sospirai
-Sì lo so ma.. Non ce la faccio a vederti così,
hai bisogno di distrarti un po'..-
-..Non mi va- dissi portandomi il cuscino sopra la faccia
-...Ho forse chiesto il tuo parere?- la Morris si avvicinò
al letto e poi si stese affianco a me. Sbuffai sonoramente alla domanda
retorica della mia migliore amica.
-Non ho voglia di uscire!.. E se poi c'è anche Dianna, beh,
non voglio passere il pomeriggio a litigare- la bionda
spostò il cuscino che avevo sul viso sotto la sua testa e si
voltò su un fianco per guardarmi in faccia:
-Lei non ci sarà.. Lea mi ha detto che passerà il
pomeriggio con Chris- a quanto pare si aspettava una reazione da parte
mia, ma non arrivò.
-Vuoi davvero passare l'ultimo pomeriggio a New York a piangerti
addosso sul letto di un albergo?- mi chiese poi
-..No..- Odio quando ha ragione.. pensai
-Lo sapevo- la bionda sorrise vittoriosa -Ti do 5 minuti per
sistemarti!- detto questo uscì dalla camera saltellando.
Mi alzai a malavoglia dal letto e iniziai a prepararmi. Mezzora
più tardi eravamo già assieme a Lea in giro per i
negozi e trascorremmo l'intero pomeriggio a fare shopping.
Mi fece molto bene uscire con loro, perchè erano le uniche
due persone che riuscivano a tirarmi su di morale facendomi
dimenticare.. O forse è meglio dire congelare i miei
problemi per qualche ora.
Perfino durante il concerto non mi lasciai affliggere dalla presenza
della biondina dagli occhi smeraldo, di fatti fu ' l'ultimo concerto '
più bello di sempre, il pubblico era carico quanto noi, e
questo non è poco..
A fine concerto naturalmente ci trovammo tutti (questa volta per bere)
in un pub di New York.
-Allora Nay: hai detto a Lily del provino?- Heather mi
risvegliò dai miei pensieri
-Eh cosa? Oh, no. Non ancora- bevvi un altro sorso di gin lemon dal mio
bicchiere
-E quando vorresti dirglielo?!- mi chiese iniziando a ridere
-Domani! Faccio tutto domani! Però ora tu vieni con me!-
presi Hemo per un braccio e la trascinai in pista a ballare insieme a
me.
La serata proseguì abbastanza bene, nonostante fossimo tutti
un po' alticci. Nessuno si risvegliò nel letto di uno
sconosciuto e nessuno vomitò l'anima. Fu solo una serata da
ricordare dove tutti erano felici e i problemi li avevamo lasciati
tutti fuori. Per una sera eravamo ritornati i ragazzi che eravamo prima
di diventare 'il cast di Glee'. Per una sera eravamo ritornati indietro
nel tempo.
Il giorno successivo lo passammo per la maggior parte del tempo in
areoporto per ritornare ognuno nelle ripettive case per almeno 1 o 2
mesi.
Ma io avevo un compito da svolgere. L'idea era piombata nella mia testa
di notte, mentre mi passava la sbronza..
***
9 giugno Memphis
-Mi spieghi perchè mi hai spinta qui dentro?!- urlai ad
Hayley da dentro il bagno delle ragazze che sbirciava con fare sospetto
da una fessura della porta. Incrociai le braccia al petto in attesa di
una risposta che tardava ad arrivare.
-Hayley rispondi!- lei sussultò voltandosi verso di me
-S-scusa è appena passata la professoressa Jackson e.. Beh,
mi ha beccata copiare l'altro giorno.. Non voglio vederla- sul mio
volto vi era stampata un'espressione basita
-E se mi fa bocciare?!- la rossa sgranò gli occhi
lasciandosi scivolare lungo la porta fino a sedersi sul pavimento
-Leyley piantala. Sei la migliore del nostro corso, è
impossibile! E ora fammi uscire che è cominciato
l'intervallo..- la ragazza si rialzò dopo un attimo di
esitazione ed uscì dal bagno.
Andammo insieme nel giardino per i fumatori a cercare James, che era
intento a portare avanti una conversazione su Lady Gaga con Taylor, la
mia compagna di classe:
-Ciao ragazzi!- salutò Hay per poi andare a scoccare un
bacio a fior di labbra a Jay.. Mi faceva ancora strano vederli assieme.
-Ciao!- rispose Tay mentre Coleman era impegnato a fissare con un
sorriso da ebete la sua ragazza che le stava raccontando della
professoressa Jackson.
-..come va?- chiesi dopo un'ultima occhiata ai due piccioncini
-Come 5 minuti fa, Lily.. Ricordi? Siamo in classe insieme- scoppiammo
a ridere entrambe, poi lei continuò:
-Piuttosto come stai tu.. Ho sentito che Jeff Baker ti infastidisce
ancora..- notò il mio sguardo rabbuiarsi all'istante
-Speravo che almeno agli ultimi giorni di scuola ci lasciasse in pace..
Invece, come sai, ieri si è divertito a slusharci ancora..-
-Sono solo del cretini.. Non mi meraviglio che non sia stato ammesso
all'esame!-.
Sentimmo il suono della campana che metteva fine alla ricreazione e
rientrammo in classe per le ultime 2 ore di lezione.
***
9 Giugno
Mi lisciai con le mani il vestitino verde che indossavo in quel momento
mentre osservavo il territorio che mi circondava dall' audi che avevo
noleggiato. Era davvero una bellissima città,
però preferivo la mia L.A.
In quel momento passammo lungo la South Perkins Road, ammirai incantata
il verde che circondava gran parte delle abitazioni, era un vero
spettacolo. Immaginai come doveva essere vivere lì, in mezzo
al verde. Mi sarebbe piaciuto molto.
Presi a torturarmi le mani quando l'autista mi disse che mancava poco.
Non ero pronta, volevo tornare indietro. Per un istante fui tentata di
dire all'uomo di fermare l'auto e fare marcia indietro.. Poi ci
ripensai. Ripensai ai 2 giorni di assillazione a cui avevo sottoposto
Hemo per lasciarmi fare, alla discussione con quel tipo che voleva
prendere il mio 'taxi' privato ed ora volevo mandare tutto all'aria?
No. Lo avrei fatto. In fondo era questione di una o due orette..
-Mi dispiace signorina Rivera, ma mi devo fermare qui- disse l'autista
accostando l'audi al marciapiede.
-Da qui in poi le auto non possono proseguire, credo per via di una
scolaresca- concluse indicando il cartello in mezzo alla strada.
Ma dai? Non lo avrei mai detto.. alzai un sopraccilgio.
Mi fece scendere dalla macchina aprendomi lo sportello. Tirai fuori
dalla borsa la foto del luogo in cui ero diretta:
-Ma lei è sicuro che sia qui?- chiesi cercando con lo
sguardo l'immagine della foto nella realtà, che ovviamente
non vedevo
-Certamente!Si da il caso che ci abbia passato una parte della mia
vita, signorina- sbottò l'uomo indignato
-Oh, mi scusi..- abbassai lo sguardo un po' imbarazzata
-Comunque deve procedere a piedi fino alla fine della East Mallory
Avenue e la troverà sulla sua destra- richiuse lo sportello
e con un cenno del capo mi salutò per poi sparire dalla mia
visuale.
***
1 ora.. Solo un ora e tutto questo non sarebbe più esistito
per me..
1 ora e non sarei più dovuta stare chinata su questi banchi
dentro queste mura.
1 ora e finalmente avrei potuto considerarmi New Yorkese!
Perchè era quello che volevo fare: trasferirmi a New York,
forse con James, e cercare lavoro come architetto in qualche studio e
poi magari aprirne uno mio, mentre Jay avrebbe lavorato in uno studio
di stilisti oppure lavorato per una rivista di moda.. Non vedevo l'ora
Erano le 11.05.. La scuola quel giorno chiudeva alle 12.00 come tutti
gli anni l'ultimo giorno di scuola.
Ogni tanto si sentiva qualche urlo o qualche applauso al di fuori
dell'aula, chiaro segno che le lezioni serie erano finite..
Già, ero arrivata alla fine. Avevo finito la scuola
superiore. Un brivido mi percorse la spina dorsale quando formulai
nella mia testa quel pensiero.
1 ora.. 50 minuti... 45 minuti.. Mi afflosciai sul banco con una strana
sensazione alla bocca dello stomaco e con un sorriso da ebete sul volto
quando pensai che appena arrivata a New York avrei potuto chiamare Naya
e chiederle di incontrarci.. Così le avrei presentato Jamie
e Hay (avrei trovato il modo per fargliela conoscere).
Presi a fantasticare sul nostro 2° incontro immaginario.. E
senza accorgermene finii in stato di dormi-veglia.. 15 minuti..
***
Sbuffai sonoramente quando notai che vi erano molti meno alberi e,
quindi, tutta la strada era sotto il sole cocente. Raccolsi le forze ed
iniziai a camminare. Se gli altri del cast mi avessero visto in quel
momento avrebbero creduto che nel corpo di Naya Rivera ci fosse un
altra persona. Faceva davvero caldo, forse era per quello che non
passava un anima viva? Per mia fortuna la E. Mallory Avenue era una via
abbastanza corta e in 2 minuti la terminai.
-Dìos!- esclamai quando notai l'incrocio in cui ero giunta,
ed ora come facevo a sapere dove andare? Ritirai fuori la foto..
-Ma dove..?- strinsi gli occhi per la troppa luce mentre cercavo
l'edificio. Non vedevo proprio niente!
-Al diavolo il sole!- tirai fuori gli occhiali da sole che portavo
nella borsa e sospirai riniziando a cercare.
-Sulla destra.. Ha detto sulla destra- mi dissi osservando il paesaggio
sulla mia destra, vedevo solamente un parcheggio e un'altra via
identica a quella che avevo appena percorso. Mi sporsi per vedere
meglio se in quella via vi era effettivamente quello che cercavo ma vi
era solamente una distesa di case..
Buttai l'occhio sulla strada alla mia sinistra e vidi un enorme
edificio realizzato su 2 piani con strani giochi di pieni e di vuoti
nella facciata e ricoperto quasi per intero da finestre.. Mi avvicinai
a passo spedito buttando l'occhio prima alla foto poi all'edificio,
notai che sulla costruzione appariva una sigla inesistente nella foto:
W.O.H.S.
Riguardando l'immagine colsi che era stata scattata nel 2008, magari
era stata aggiunta più tardi..
Alzai di nuovo gli occhi verso l'edificio indecisa sul da farsi: Entro
o aspetto?
***
-Bell'addormentata?- sentii una mano percorrermi la schiena con le
unghie provocandomi leggeri brividi
-C-cosa?- avevo la bocca impastata.. Alla fine mi ero addormentata..
-Sì scende..- sorrise Hayley con sguardo intenerito dalla
mie espressione confusa
Non potevo credere di essermi addormentata proprio durante gli ultimi
minuti di lezione..
Mentre scendevamo le scale la Williams mi aveva raccontato anche che la
professoressa se n'era accorta ma vedendo la mia espressione beata (ero
arrossita, ricordando il sogno su Naya) mi aveva lasciata dormire.
La campanella suonò e si alzò un boato da tutto
l'istituto e presto la porta di ingresso venne sommersa da un ondata
enorme di studenti sbraitanti, era impossibile uscire in quel momento,
si era come formato un tappo, così ce la prendemmo con calma
ridendo e scherzando tra di noi e togliendo le ultime foto
dall'armadietto:
-..ugh- Jay sospirò mentre staccava dall'armadietto la foto
di Chris Colfer
-Non posso credere che da domani mattina non aprirò
più questo armadietto e non troverò
più sostegno da questo splendore..- la Williams
alzò un sopracciglio guardandolo storto
-Che c'è?- sbottò lui stringendo la foto tra le
mani
-...Niente- sbottò Hayley di rimando
-Sei gelosa?!- esclamò Coleman incredulo
Hayley sussurrò qualcosa di incomprensibile e
inizò a dondolarsi guardandosi le scarpe:
-Com'è che dici Hay?- chiesi trattenendo a stento una risata
-A me non lo dici mai 'splendore'.. - biascicò un po' le
parole però questa volta furono udibili.
Jay piegò la testa di lato prima di stritolare in un
abbraccio la sua ragazza e sussurrarle:
-Ma tu sei la più bella.. Sempre!- poi la baciò
con un sorriso sulle labbra, approfondendo leggermente il bacio quando
la rossa gli passò una mano tra i capelli.
-Disturbiamo?- una voce arrivò dalle mie spalle, potevo
già immaginare il ghigno disegnato sul volto di Jeff mentre
parlava.
I due si staccarono e ci voltammo tutti e tre in contemporanea.
-Che cosa vuoi Baker?- ringhiai
-Sei sempre così scortese, Evans. Poi ti chiedi
perchè ti prendiamo di mira- continuò Joseph
-Chiudi quella fogna Wood- sibilai a denti stretti
Si alzarono degli 'woo' dal gruppetto di atleti, deridendo la mia
reazione
-Calmati Evans. Non vorrai finire nel cassonetto anche l'ultimo giorno
di scuola, o no?- riprese Jeff passandosi una mano tra i capelli biondi
-Certo che non hai proprio un cazzo da fare, dico bene Jeff'?
Cioè una vita sociale.. per esempio.. No,eh?- ora toccava a
me provocarlo
-Io ce l'ho una vita, Evans..-
-Ah sì?.. Non mi pare, visto che sei sempre dietro a noi!-
-Io ce l'ho una vita!- disse sbattendo il pugno contro l'armadietto
affianco al mio
-Siete voi che non ce l'avete! Talmente sfigati che passate intere
giornate a guardare telefilm da nerd e fare cose da emarginati!- era
diventato rosso in viso
-Senti, no, cioè, che cos'è che vuoi esattamente
da noi?- sbottai alterata
-Oh, ci sarebbe una cosa che voglio fare.. Ma purtroppo non si pestano
le ragazze..- Baker si avvicinò pericolosamente a me che
indietreggiai fino a sbattere contro l'armadietto
-Io lo so che cos'hai. Tu sei arrabbiato, sei arrabbiato
perchè io ti ho mollato! Ecco perchè. Tu non
sopporti l'idea di essere stato messo da parte, dimenticato!-
-Non eri così importante per me.. Eri solo un passatempo!-
-..Ah sì? Non credevo che ai passatempo si dicesse ''ti
amo'' dopo un mese!- detto questo il giocatore di football represse un
urlo mordendosi il labbro inferiore con violenza e picchiando entrambe
i pugni sugli armadietti.
-Sai che ti dico? Me ne fotto delle regole, quando ti troveranno non ti
riconosceranno nemmeno da quante botte prenderai..- io sostenni il suo
sguardo anche se avevo terrore in quel momento.
Nel frattempo Hayley e Jay, erano stati praticamente accerchiati dal
resto dei bulli.
-Si può sapere perchè siete ancora qui voi?!-
Sally, la bidella più anziana ci osservava dall'inizio del
corridoio con le mani sui fianchi
-Baker, Wood, May e company vi voglio fuori di qui all'istante. Anche
voi tre laggiù- disse riferendosi a noi per poi voltarsi e
ritornare da dove era venuta.
-Ti è andata bene Evans..- soffiò Jeff a un palmo
di naso da me prima baciarmi a stampo sule labbra e di spingermi
violentemente contro l'armadietto facendomi cadere a terra con una
spalla dolorante.
E così ero stata vittima di bullismo anche l'ultimo giorno
di scuola.. I miei migliori amici mi aiutarono ad alzarmi e ci
dirigemmo verso la porta di ingresso ormai deserta.
-Non ci pensare, Lì..- Hay mi strinse in un abbraccio appena
fuori dall'edificio.
Mi sentivo male, la spalla faceva male, per colpa mia i miei amici
avevano subìto maltrattamenti fino all'ultimo giorno della
5° superiore.. Che vergogna. Una fitta alla spalla.
-Mi dispiace- mugugnai sul collo di Hayley
-Vi ho tirato dentro questa storia fino all'ultimo..- mi strinsi di
più a lei abbracciando i suoi fianchi
-Non è vero Lily.. Non è colpa tua.. Ora
guardami- mi staccai da lei
-Ora è tutto finito. Quei deficenti non potranno
più tormentarci e presto prenderemo la nostra rivincita: tu
diventi architetto, Jay stilista ed io avvocato, mentre loro faranno i
benzinai o i bidelli in questa dannata scuola!-
-Io.. Credo di non star bene- disse James che ci osservava dalla mia
destra, ma ora aveva lo sguardo perso nel vuoto.
-Sarà il caldo ma ho le allucinazioni..- continuò
ora guardando me
-Sì sicuramente è il caldo.. Infatti è
meglio se andiamo da qualche parte a mangiare più che stare
qui sotto il sole- commentò la rossa
-Oddio svengo..- soffiò Jay con di nuovo lo sguardo perso
oltre noi
-Ma le hai prese oggi le vitamine, no?- le disse la sua ragazza. Lui
annuì.
-Comunque dove andiamo a mangiare?- ripresi io
-Pensavo al chioschetto qui affianco.. E' il più vicino e la
roba è buona-
-Si avvicina.. Mamma svengo.. No, non voglio svenire.. Voglio vedere..-
continuò il ragazzo con la bocca asciutta
-JayJay, le hai prese le vitamine stamattina! Cos'hai?-
sbottò una Hayley leggermente alterata
-Lily..- sussurrò il moretto. Io lo guardai male, non
capendo che cosa volesse poi continuai la conversazione con la mia
migliore amica mentre il ragazzo continuava a biascicare frasi
sconnesse:
-Va bene, comunque.. Andiamo al chiosco, così Jay si siede-
in quell'istante una mano si posò sulla mia spalla, un tocco
delicato ma deciso. Voltai leggermente la testa verso la mano che mi
aveva toccata: unghie curate, ricoperte da uno strato di smalto nero,
pelle ambrata e dita affusolate. Mi voltai interamente verso la persona
alle mie spalle con il cuore a mille: come poteva essere?
Persi un battito quando realizzai che davanti a me, in quel momento,
fuori dalla mia scuola, c'era proprio l'ultima persona che mi sarei
aspettata: Naya Rivera.
Angolo autrice: Rieccomi qua! :D Che ne pensate? E' accettabile anche
se è lungherrimo? Spero di sì anche se devo
ammettere che almeno la prima parte non mi convince molto D:
Ma spero che vi piaccia lo stesso c:
Vorrei dire un GRAZIE a
tutte le persone che recensiscono, preferisco, ricordano e seguono! E
naturalmente anche a coloro che leggono semplicemente in silenzio!
Grazie di tutto! :)
A domani -Snix 95
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
Buona lettura! :)
Persi un battito quando realizzai che davanti a me, in quel momento,
fuori dalla mia scuola, c'era proprio l'ultima persona che mi sarei
aspettata: Naya Rivera.
La osservai incapace di parlare: indossava un vestitino verde aderente
che le arrivava a metà coscia con delle semplici scarpe con
tacco, teneva i capelli sciolti che le ricadevano mossi oltre le spalle
e portava un paio di occhiali da sole, che -li avrei riconosciuti
ovunque- portava anche durante in nostro incontro/scontro.
Lasciai che il mio sguardo vagasse ancora per un po' su quel corpo
perfetto che avevo imparato a memoria ma che ogni volta che vedevo mi
lasciava a bocca aperta:
-Non si usa più salutare?- chiese divertita la latina. Solo
allora alzai lo sguardo sul suo viso con ancora l'espressione da ebete
che avevo poco fa
-N-Naya?- riuscii a balbettare
-Allora non ti sei dimenticata di me..- scherzò la ragazza
mora
-Io.. Tu.. Ma che ci fai qui?- chiesi restando incantata a fissare per
l'ennesima volta il suo corpo.
-Ti sono venuta a prendere..- rispose un po' imbarazzata l'ispanica.
A prendere?! Forse
è davvero un'allucinazione.. Ma che allucinazione..
-Ma.. Oddio.. Sei vera?-
le parole mi uscirono dalla bocca senza pensarci e la mora
scoppiò in una risata.
Abbozzai un sorriso imbarazzato e ricordai della presenza dei miei due
amici:
-Ma che stupida.. Naya loro sono Hayley e James, i miei migliori amici-
descrivere le espressioni dei due era impossibile, sembravano due
statue di marmo, pure dello steso colore, tanto che mi spaventarono
quando mi voltai verso di loro.
La Rivera allungò la mano verso Hayley che era la
più vicina, la quale parve riprendersi e la strinse
regalandole un sorriso a 32 denti. Stessa cosa fece James che si
avvicinò all'orecchio della rossa sussurrando qualcosa tipo
'Non era un allucinazione'. Poi la mora si rivolse nuovamente a me:
-Però tu non mi hai ancora salutato!- esclamò
fingendo di essere offesa.
Io, confusa la strinsi in un abbraccio che lei ricambiò
allacciando le braccia intorno al mio collo, per niente sorpresa.
Annusai il suo profumo che era come lo ricordavo, di fiori.
Quell'abbraccio durò un attimo, però fu il
più bello che io abbia mai ricevuto. Una volta staccate si
rivolse ai due, ancora imbambolati:
-Vi dispiace se ve la rubo per un po'?- chiese posandomi una mano sulla
spalla
-No! Certo che no..- biascicò Jay stupefatto per poi
riprendere
-Noi due.. Andiamo.. Di là!- esclamò indicando
una strada verso sinistra.
Detto questo sparirono in un lampo, sicuramente avevano frainteso
qualche cosa..
Scacciai il pesiero dicendomi che ci avrei pensato più
tardi, in quel momento volevo solo dedicarmi a Naya e scoprire il
perchè di questa sorpresa e mi voltai verso la latina
affianco a me con un sorriso sulle labbra:
-Dove vuoi andare?-
***
9 Giugno Memphis
James si portò la sigaretta alle labbra e aspirò
nuovamente il fumo. Lo trattenne per qualche secondo in bocca e poi lo
soffiò fuori creando una nuvoletta davanti a lui.
-Non ci posso credere.. Naya Rivera!- esclamò Hayley
prendendo dalle mani la sigaretta del ragazzo
-Sembra, tipo, un sogno!- disse l'altro ancora esterrefatto
-Sì, esatto! Io non ci credo ancora!..- continuò
la rossa per poi riprendere subito dopo
-Dammi un pizzicotto!- ordinò a James
-Ancora? E' il quinto che mi chiedi da quando le abbiamo lasciate fuori
da scuola- sbottò il ragazzo
-Hai ragione.. Ma sembra tutto così surreale!- ammise la
più bassa facendo annuire il suo fidanzato.
-Secondo te che deve dirle?- continuò Hayley
-Mmm non lo so.. Di sicuro qualcosa di importante se è
venuta fin qui da New York- rispose il moretto
-Ma cosa può spingere una Star come lei a venire fino qui
per parlare con una ragazza che ha visto una volta nella sua vita?-
chiese poi la Williams
-Beh, si saranno viste una sola volta.. Però devi ammettere
che Lily non l'ha lasciata indifferente! Insomma, quella sera le ha
chiesto di restare!.. Le ha dato il numero!!- sul viso di James apparve
un espressione che ,Hayley aveva imparato a conoscere, confermava il
fatto che la sua mente stesse sfornando una delle sue folli conclusioni
-Mamma mia.. La nostra Lily fa conquiste!- continuò il
moretto con fare sognante
-Tu dici?- sorrise divertita la rossa
-Oh ci puoi giurare..-
***
9 giugno Memphis
-Benvenuta nel miglior ristornante di Memphis, signorina Rivera- mi
inchinai per gioco facendola entrare per prima nel parco dove avevamo
deciso di mangiare il sushi appena ordinato con un gesto della mano
-La ringrazio- rispose la mora stando al gioco.
Il ristorante giapponese nel quale avevamo ordinato il pranzo era pieno
e non si sarebbe liberato prima di un'ora.
Ci sedemmo in una panchina completa di tavolino e iniziammo a scartare
il sushi
-Adoro questa roba..- commentai addentando un boccone di pesce crudo e
riso
-Anche io, vivrei di giapponese se potessi!- esclamò la
latina afferrando abilmente con le bacchette un bocconcino.
-Non sono mai stata capace di farlo..- dissi, ma la mora non comprese
-Le bacchette. Non so usarle..- spiegai.
Lei senza neanche farselo dire tirò fuori l'altro paio di
bacchette dal sacchetto e mi sistemò le dita in una
posizione comoda e funzionale per imparare a utilizzarle. Tralasciai la
sensazione alla bocca dello stomaco quando Naya mi sfiorò:
-Prova così- dopo un paio di tentativi andati male riuscii
nel mio intento
-Grazie..- sorrisi
-Per così poco..- disse mentre arrossiva, visibilmente
imbarazzata.
-Non mi hai ancora detto il motivo di questa piacevole sorpresa!-
trillai improvvisamente, facendo parcossare la latina
-Oh.. Giusto!-
-In realtà sono qui per farti una proposta.. Ma, premetto,
se non vuoi, non sentirti obbligata..- io annuii più curiosa
che mai
-Stiamo cercando una ragazza che abbia le giuste qualità per
interpretare il ruolo di una nuova cheerleader in Glee e nonostante
Ryan abbia fatto per quasi due mesi consecutivi dei provini per
trovarla siamo ancora al punto di partenza..- mi guardò
negli occhi in cerca di una reazione, ma io in realtà ero
più confusa di prima
-Volete che vi aiuti a cercarla?- chiesi titubante
-C-cosa? No, non hai capito..- Naya si spostò una ciocca di
capelli dietro le orecchie
-Io avrei pensato.. Beh.. Potresti farla tu.. cioè- la
interruppi immediatamente
-Scherzi vero? Mi prendi in giro?-
-Assolutamente no! Sono serissima- disse la mora annuendo
Spalancai la bocca e rimasi a fissarla con aria stupita per davvero
molto tempo, fino a quando la latina si alzò e mi raggiunse,
posizionandosi di fianco a me quasi inginocchiata:
-Lily, abbiamo bisogno di te.. Ti prego pensaci prima di rispondermi..-
non riuscivo a pensare, era quello il problema avevo la mente
totalmente ofuscata, era troppo bello per essere la realtà
-Sì..- sussurrai con ancora lo sguardo fisso davanti a me
-C-come?-
-Sì- dissi più decisa guardando Naya
-Sì, assolutamente sì!- ripetei iniziando a
ridere e abbracciando Naya che era rimasta a dir poco stupita
-Ooh- disse la latina sollevata e iniziando a ridere
Per il resto del pomeriggio continuammo a parlare di noi e a scendere
nei particolari di quell'offerta. Mi spiegò un po' la storia
di come erano arrivati a pensare a me per quella parte e di come si
svolgeva la vita sul set. Scoprii tante cose interessanti e
curiosità sui membri del cast di cui fra poco (a detta della
latina) avrei fatto parte.. Un pensiero si insidiò nella mia
mente sconvolgendo tutti i miei piani:
-I miei genitori!!- esclamai alzandomi tutto d'un tratto
-Che cos'hanno fatto?- chiese Naya confusa
-....Non sanno niente- mugugnai
-Beh anche tu fina a 2 ore fa non sapevi niente ma-
-No, intendo.. Niente niente- la guardai dispiaciuta e preoccupata allo
stesso tempo, come potevo entrare in casa e dire 'Ehi indovinate un
po'? Diventerò un attrice di Glee!' se loro non sapevano
nemmeno quello che era successo con Naya?
-...Di te e tutto il resto..- la mora abbassò lo sguardo,
forse un po' stranita, ma come potevo raccontare una cosa
così irreale ai miei dato che i miei più cari
amici stentavano a crederci prima di oggi? Glielo dissi notando che
c'era rimasta non bene:
-Non mi avrebbero creduto! Mi dispiace..- speravo che almeno alzasse
gli occhi verso di me, invece si fece ancor più seria.. Poi
parlò:
-Questo vuol dire che ci andrò a parlare io, almeno
così non potranno non crederti, no?- si alzò
dalla panchina
-Dov'è che abiti?- mi chiese porgendomi la mano
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-... Bene- eravamo di fronte alla porta di casa mia, sulla South
Perkins Road. Tenevo stretto il pomello della porta
-..Bene- dovevo solo aprire quella stramaledetta porta e far conoscere
ai miei Naya
-...Bene-
-Lily?- saltai sul posto, voltandomi verso la latina
-Siamo qui davanti da dieci minuti e continui a ripetere quella parola
senza sosta.. Coraggio apri- deglutii a vuoto girando il pomello della
porta
Appena entrate sentii mia madre salutarmi dalla cucina, ricambiai
immediatamente, mentre nel frattempo Naya si guardava in giro curiosa.
Appena si accorse che la stavo osservando mi regalò un
magnifico sorriso da far tremare le ginocchia.
Prima che potessi ricambiare, mia madre ci raggiunse in soggiorno
ancora ignara della situazione:
-Tesoro vieni ad aiuta- si bloccò sullo stipite della porta
che divideva la cucina dal salotto e ci osservò.
Lanciò un occhiata veloce alla latina poi passò
il suo sguardo su di me e riprese a scrutare Naya soffermandosi molto
sul suo viso. Dopodichè senza dire niente si diresse verso
camera mia.
Mia madre era una donna molto buffa, a volte. Era sempre di buon umore
e sapeva far ridere. Era per questo che era conosciuta da molti nelle
vicinanze. Mormorai uno 'scusa' rivolto alla latina che al
comportamento di mia madre e lei mi lanciò uno sguardo
confuso.
La donna tornò pochi istanti dopo e si piazzò di
fronte a noi con un poster di Naya in mano, osservò la mora
di fianco a me e poi disse:
-Okay..Che mi sono persa?-
-Mà.. Lei, come sai, è Naya Rivera- l'attrice
prontamente sorrise gentilmente porgendo la mano a mia madre che,
confusa ricambiò la stretta
-Piacere sono Anita, la mamma di Lily-
Nei dieci minuti che seguirono raccontammo a mia madre come ci eravamo
conosciute e del concerto, rimase come pietrificata, mentre io
continuavo a torturarmi le mani, e credetti che non ci avrebbe creduto
però poi si fece raccontare il motivo della presenza della
latina e capii che ci eravamo riuscite:
-Beh, vede signora, sono venuta qui perchè sua figlia ha un
meraviglioso talento per il canto e, dato che io e altri membri del
cast ne siamo rimsasti ammaliati ne abbiamo parlato con Ryan Murphy, il
produttore della serie, che ora vuole assolutamente incontrarla per
proporle di lavorare assieme a noi.. Praticamente abbiamo un posto
libero nel cast solo per lei- fece una piccola pausa osservando la
reazione della donna di fronte a lei che sorrideva alla figlia
-Naturalmente se accetterà verrà pagata come
tutti noi, e magari sarà un passo per diventare un'attrice o
cantante..-
-Il provino se vorrà lo faremo la prossima settimana negli
studios a Los Angeles..-
-Los Angeles è un po' lontano, siamo sicuri che non ci
rispedirà a casa con una delusione?- chiese Anita seria
-Sono certa che Ryan non si farà scappare un talento come
Lily, si fidi signora.. E se dovesse succedere, beh.. Dovrà
vedersela con me-.
Io stavo ad osservare la scene intontita dalla fermezza delle parole di
Naya e dalla capacità di comprensione di mia madre.. Speravo
capisse, ma effettivamente non ci credevo più di tanto..
-Bene allora.. - mia mamma si voltò verso di me aspettando
una risposta
-Io.. Vorrei accettare, mamma.. E' un enorme opportunità per
me e credo di riuscire a sconfiggere la timidezza..-
Allora accettiamo!- esclamò la donna sorridendo
Non ci potevo credere, sarei andata a Los Angeles! A fare un provino!..
Per Glee!
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Erano ormai passate le 7 di sera e per Naya era davvero il momento di
andare.. Mi offrii di acompagnarla in macchina all'areoporto, ma disse
che aveva noleggiato un'auto e sarebbe arrivata di li a poco a
prenderla davanti alla Watkins Ovedon High School. Così, a
piedi ci incamminammo verso la scuola..
-Che sorpresa che mi hai fatto oggi..- dissi infilando le mani in
tasca. La mora sorrise:
-Mi ha fatto davvero piacere vederti- ci appoggiammo al cancello chiuso
del liceo
-Anche a me.. E non vedo l'ora che sia la prossima settimana!- trillai
battendo le mani e salterellando sul posto. La latina rise di gusto a
quella reazione.
Poco dopo arrivò un'audi nera che si fermò
proprio di fronte a noi, così capii che aspettava Naya:
-Beh, devo andare.. Ci sentiamo presto per i dettagli e per specificare
il giorno del provino, ok?-
-Certo- dissi abbracciandola forte
-Ora sono io che devo andare.. Ci siamo scambiate le parti- disse
l'ispanica facendomi ridere
-Ma ci vedremo presto, Naya- l'autista, che nel frattempo era sceso, le
aprì lo sportello permettendole di entrare.
Osservai la macchina scura allontanarsi e svoltare in un'altra via.. Mi
sembrava tutto un sogno, la mia vita era cambiata nel giro di una
settimana o poco più..
Mi voltai e tornai a casa.. Salutai mia madre e presi la macchina,
diretta a casa di Hayley, dove sicuramente avrei trovato anche James...
Avevo davvero una marea di cose da raccontargli.. E dovevo anche far
cessare tutti i viaggi mentali che sicuramente si erano fatti in queste
ultime ore.
***
9 Giugno
Ero sull'aereo in cerca del mio posto in prima classe, avevo gli occhi
stanchi, le lenti mi bruciavano.. Avrei
dovuto portare gli occhiali da vista pensai sedendomi.
Appoggiai la testa allo schienale del sedile lasciandomi andare,
rilassandomi.. Chiusi gli occhi e subito nella mia mente vidi una
figura snella con dei pantaloncini neri e una maglietta bianca. Lily
era così.. Così dolce.. Ero stata bene quel
pomeriggio.. Lei mi dava un senso di sicurezza mai provato. Ed ebbi un
tuffo al cuore quando realizzai che avrei passato molto tempo assieme a
lei, sul set perchè ero sicura: l'avrebbe presa.
Lasciai cullarmi fino a Los Angeles da quei pensieri con ancora
l'immagine dei suoi lunghi capelli rossi e dei suoi occhi estremamente
particolari quanto belli chiara nella mia mente.
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
Buona lettura! :)
Suonai al campanello di casa Willliams, aspettandomi la madre di Hay,
dato che la mia amica raramente scendeva da camera sua per aprire la
porta, e mi sorpresi vedendola lì in piedi di fronte a me
con il sorriso più malizioso che avessi mai visto in vita
mia:
-Ciao Lily...- disse con
malizia
-..Hay so cosa stai per
dire e sei assolutamente fuori strada!-
-Ma a chi la racconti,
eh?- Jay spuntò da in cima alle scale
-Jay sei fuori strada-
risposi divertita
-Vi mangiavate con gli
occhi, non puoi dire di no-
-Leggi troppe fanfiction
Jay- dissi prima che Hay riprendesse parola
-Oh, avanti chi
attraverserebbe l'america per vederti se non qualcuno che..-
-Vuole offrirmi un
lavoro?- conclusi anticipandola
-..Come scusa?- Hay
sbarrò gli occhi
-Naya è
venuta fino qui per offrirmi una parte in Glee- disse con un sorriso
sulle labbra, sicuramente non avevo ancora realizzato bene la notizia.
A differenza dei miei due amici che con ancora la bocca spalancata
iniziarono a saltellare
-Calma! Calma!- esclamai
ridendo quando Jay mi sollevò di forza
-RACCONTA-
esclamò Hayley con le guacie rosse dal troppo ridere
piangere e saltare.
Così gli
raccontai della giornata passata con lei, mi sembrava ancora
incredibile, ma era tutto vero, sentivo ancora il suo profumo
impregnato nella mia maglietta per quegli abbracci e tra una settimana
sarei volata a New York per il provino di Glee.
11 Giugno Memphis
-Bene.. Riprova. Questa volta più fiato però-
Charlie la mia insegnante di canto era seduta sulla scrivania della sua
aula. Aveva deciso di aiutarmi anche al di fuori della nostra ora
settimanale di lezione per prepararmi meglio all'imminente provino.
Era una ragazza buonissima e gentile, aveva 3 anni in più di
me ma era una splendida cantante. Di fatti era entrata ad X-Factor
America anche se poi venne eliminata a metà percorso. Era un
onore ed un piacere lavorare con lei, perchè alla fine, dopo
un anno di studi eravamo diventate anche amiche.
Ricominciai la canzone facendo come mi consigliava Charlie e
proseguimmo per ancora tre quarti d'ora abbondanti.
-Stai migliorando. Davvero Lily, complimenti- disse la ragazza
ravvivandosi i capelli biondi
-Grazie.. E' merito tuo comunque- risposi riponendo il testo della
canzone dentro il portalistino
-Nah..- scese dalla cattedra per sistemare le sue cose, era la sua
ultima ora di lezione di quel giorno.
La salutai con un cenno della mano ed aprii la porta quando la ragazza
mi richiamò dentro:
- Ti prenderanno vedrai.. Ho fiducia in te- mi sorrise teneramente ed
io corsi ad abbracciarla
-Grazie Charlie- dissi sulla sua spalla
-E poi devi farlo per me! Io non ce l'ho fatta.. Ma tu ce la farai,
Evans!- detto questo mi congedò ed io uscii dall'aula di
canto per tornare a casa.
***
11 Giugno Los
Angeles
-Ehi bell'abbormentata
nel bosco-
-Ciao HeMo!-
-Era ora che rispondessi
al cellulare, non trovi? Ti chiamo da 2 giorni, senza risultati!..
Credevo ti avessero rapita!-
-Scusa Heather, ero stanchissima e praticamente ho dormito tutto il
giorno.. Il cellulare non esisteva per me ieri..-
-Mmh okay.. Allora
com'è andata la tua pazza idea? No aspetta! Non me lo dire!
Preparati che tra 5 minuti sono lì!- Heather
riattaccò il telefono senza lasciarmi rispondere. Mi
scappò un sorriso..
-Sì.. 5 minuti, arriverai tra un'ora!- dissi anche
se non poteva sentirmi.
Mi sistemai comodamente sul mio divano con Lucy, che dormiva affianco a
me. Era una cagnolina speciale.. Tanto tenera e giocherellona, riusciva
a tirarmi sempre su di morale. Presi ad accarezzarla dietro le orecchie
sapendo che le piaceva molto:
-Patatina, lo sai che mi sei mancata tanto in tour?- dissi con la
fronte sulla sua testolina. Risi quando in risposta ottenni un mega
sbadiglio, chiaro segno che non aveva intenzione di stare sveglia per
più di 5 minuti:
-Caapito!- presi il telecomando e iniziai a fare zapping mentre
aspettavo i '5 minuti'
della Morris.
Stranamente arrivò solo dopo mezz'ora e si
catapultò subito in cucina, come suo solito:
-..Neanche un 'ciao' questa volta prima di fiondarti sul frigorifero..
Fai progressi Morris- dissi sullo stipite della porta della cucina
-chi fiauo fautate hima- disse con la bocca piena di biscotti al
cioccolato.
-Pfff se quello era un salutare..- dissi versandomi un po' di succo
d'arancia nel bicchiere.
Sentii un movimento alle mie spalle e le braccia della ragazza
stringersi attorno ai miei fianchi:
-Ciao Naya Permalosa Rivera..- disse con la testa poggiata sulla mia
spalla (finalmente con la bocca vuota) stampandomi un bacio sulla
guancia e prendendo il bicchiere che avevo appena riempito. Scossai la
testa e tirai fuori un altro bicchiere ripetendo l'operazione:
-Allora? Quella folle idea che ti ha fatto saltare il festino a casa
mia almeno ha funzionato?- domandò pochi istanti prima di
fiondarsi su Lucy che giaceva ancora addormenteta sul divano
-La Rivera non fallisce mai!- dissi sedendomi di fianco a Heather che
era riuscita miracolosamente a svegliare la cucciola
-Wow, nuovo membro in arrivo! Me l'hai salutata??- trillò la
biondina
-Avrai la possibilità di farlo tu stessa la prossima
settimana, tesoro- guardai la ballerina sorridere
-Ora scusami ma devo chiamare Ryan se no mi dimentico- mi allontanai un
po' prendendo il telefono lasciando Heather sola con Lucy.
Stetti al telefono poco, giusto il tempo di informarlo che aveva
accettato e metterci daccordo sulla data del provino:
-Bene, quindi ci vediamo giovedì alle 16.00.. -
-Esatto, dillo anche con
gli altri se vogliono assistere..-
-Okay lo dico anche agli altri. A giovedì-
Riattaccai, intenta a chiamare Lily per informarla. Il telefono
squillava e più tempo passava più il mio cuore
batteva forte, tanto che credevo che Heather (che era a due passi da
me) l'avrebbe sentito:
-Ciao!-
-Ciao!- rimasi stupita dall'entusiasmo dell'altra nel rispondere
-Ehm.. Mi sono informata sulla data del provino ed altri dettagli-
-Oh sì,
giusto.. Dimmi pure-
-Beh.. Si terrà questo giovedì alle 16.00.. Ha
detto anche che se va bene vorrebbe sentirti su qualche canzone del
telefilm.. Ma cambia idea spesso quindi preparati qualcosina comunque..
Non si sa mai-
-Ah okay, va bene.. Ti
posso chiedere un consiglio?-
-Certo!.. Riguardo a che cosa?-
-Al provino scemotta!-
la sentii ridere attraverso il cellulare
-Giusto.. Beh dimmi-
-Avevo intenzione di
portare Gives your heart a break o Listen.. Cosa ne pensi?..-
Rimasi spiazzata.. Quelle canzoni erano davvero complicate
-.. Woh, sono canzoni molto.. Necessitano di molta esperienza.. Ne sei
sicura?-
-Che c'è? Non
ti fidi di me per caso?- sentii nuovamente la sua risata
-Certo che mi fido!..Comunque sì, credo che farai un
figurone con una di quelle!-
-Grazie Naya.. Non solo
per questo, per tutto quello che hai fatto.. Stai cambiando la mia
vita..-
-Non devi ringraziarmi..- come ci ero finita in camera da letto?
Scossai la testa e ritornai in salotto, nel frattempo Lily
parlottò qualcosa come 'lo farò sempre' poi
cambiò argomento
-Com'è andato
il viaggio?Dormito bene? Era comodo lo schienale?-
-Bah, era come dormire su una sedia.. Aspetta, ma.. Tu come fai a
sapere che ho dormito in aereo?!- corruciai le sopracciglia confusa
sotto lo sguardo interessato di Heather
-Beh una tua fan ha scattato due foto mentre dormivi in aereo e le ha
messe sulla tua pagina ufficiale di Twitter..-
-Oh..-
-Eri così
tenera..-
Dire che arrosii è riduttivo, mi sembrava di essere un
cubetto di ghiaccio al sole, mi sciolsi e scatenai in Heather una
grassa risata, tanto forte che Lily la sentì e chiese:
-Che succede li da te?-
-C-cos.. Oh è Heather che ride p-perchè.. Sta
guardando la TV- lanciai un occhiata assassina alla bionda che
però avendo la faccia coperta con un cuscino ancora in mezzo
alle risate non la vide.
-Scherzi?! Heather?! Ti
spiace passarmela un secondo?-
-No, certo che no!- tirai alla ballerina il telefono che si riprese in
un attimo e rispose alla chiamata trillante come suo solito
-Lily!! Ciao! Non sai quanto sono felice di poterti rivedere
giovedì! Appena sarai dentro faremo un mega festone a casa
mia con fiumi di alcool!.. In tuo onore!-
-Woo, beh.. Grazie HeMo
anch'io sono felice di poterti rivedere! E spero con tutto il cuore di
riuscire a fare colpo su Ryan!-
-Beh.. quello non so.. insomma lui è gay.. E poi
è troppo vecchio per te- corrucciai le sopracciglia, ma di
che diavolo stavano parlando? Chi era troppo vecchio per lei?
-Oh.. Ehm non in quel se-
-No sto scherzando, l'ho capito il senso! E fidati è come se
fossi già dei nostri.. Dai ora ti ripasso Naya che
è qui che freme dalla voglia di sentire la tua
voce- mi passò il telefono, le lanciai
un'occhiataccia, non stavo facendo niente!
-Lily.. Non è vero quello che ha detto.. Cioè non
che non voglio sentirti..- lanciai un occhiata disperata alla bionda
che mi guardò divertita
-Non ti preoccupare ho
capito, Naya! Dai ora vado.. Ci sentiamo magari prima di
giovedì.. Okay?-
-Okay, ciao-
Riattaccai e sotto lo sguardo, ora indagatore di HeMo andai in cucina
cercando di non destare sospetti. Sentii una voce ad un centimetro dal
mio orecchio:
-A cos'era dovuto quel rossore di poco fa?- sobbalzai spaventata
dall'improvvisa apparizione della bionda
-Non so di cosa parli- cercai di fare l'indifferente ma fui costretta a
confessare dal solletico della ballerina
-Okay okay te lo dico!.. Mi ha detto una cosa che mi ha fatta
imbarazzare, contenta?-
-Uuh che genere di cosa?- chiese con un pizzico di malizia
-Che ero tenera mentre dormivo in aereo..- abbassai lo sguardo
imbarazzata.
-E ti ha fatta arrossire?- domandò un po' sorpresa
-..Si perchè è stata molto dolce..-
-Carine..- rispose la Morris allontanandosi con un sorriso consapevole
in viso
-E togliti quell'espressione dalla faccia.. Non è come
pensi!-
-Ehi ti sto solo prendendo in giro, calma Snixy!..-
***
Giovedì 14 Giugno Giorno del
provino Memphis
-Okay.. Sono pronta.. - Ero davanti alla porta di ingresso, aspettavo
mia madre e mio padre che avevano insistito per accompagnarmi fino a
Los Angeles.. In effetti avevo bisogno di loro, era una grande
opportunità quella che mi era stata data e necessitavo del
loro appoggio per potermi concentrare meglio.. Ovviamente avevo bisogno
anche di Hayley e James, ma i loro genitori non avevano dato loro il
permesso di seguirmi, quindi li avrei trovati all'areoporto di Memphis,
per i saluti.
Sentii la mano grande di mio padre poggiarsi delicatamente sulla mia
spalla. Gli rivolsi uno sguardo che lasciava trapassare l'agitazione e
l'emozione di quel momento, lui ricambiò sorridendomi. Con
lui era così, ci capivamo al volo, non c'era bisogno di
parlare..
Aprì la porta e ci dirigemmo verso l'auto seguiti a ruota da
mia madre pronti a partire.
Durante il tragitto non parlai molto, avevo lo stomaco chiuso e non
riuscivo a tenere ferme le gambe e inoltre volevo sentire Naya, anche
solo per dirle che stavo partendo.. Dal giorno in cui era venuta a
trovarmi a Memphis ci sentivamo spesso tramite messaggi e non riuscivo
proprio a non pensare a lei, mi aveva dato un opportunità
più unica che rara e inoltre parlare con lei mi piaceva
molto, mi rendeva felice e mi faceva stare bene.
12.03: Ehi :) Parto
adesso per andare in areoporto.. Più o meno
arriverò intorno alle due e mezza o tre del
pomeriggio.. P.s: Sono agitatissima!
:s L.
Inviai, ormai senza le paure che avevo prima e la risposta
arrivò subito:
12.04:
Buongiorno ;) Okay, se vuoi ti vengo a prendere all'areoporto :) E
comunque stai tranquilla e rilassati che andrai alla grande!
Mi scappò un sorriso leggendolo, la proposta di farmi venire
a prendere era allettante.. Ma non volevo disturbare..
12.06: Va bene,
cercherò di stare tranquilla.. :) Grazie per l'offerta ma
non vorrei mai disturbare.. In oltre non sono sola, ci sono i miei con
me L.
Scesi dall'auto, ormai arrivata in areoporto e corsi incontro ad Hayley
e James che ci stavano aspettando. Saltai in braccio ad Hay facendola
quasi cadere infilando la testa trai suoi lunghi capelli biondi
-finalmente era tornata del suo colore naturale-.
-Lì!..- disse solamente
-Hay.. Ho un immensa paura..- la guardai negli occhi in cerca di
conforto
-Stai tranquilla andrà tutto bene-
-E io?..- chiese triste James, notando che ero ancora tra le braccia
della bionda.
Mi spostai e abbracciai anche James dopo avergli scompigliato i capelli
ricci che iniziavano a crescergli, mi fulminò con quel suo
sguardo di ghiaccio.
-Ciao anche a te Jay-
-Eccomi! Ce l'ho fatta!..- sentii la voce di Charlie alle mie spalle
-C-Charlie?!- si tuffò addosso a me stritolandomi in un
abbraccio spacca-ossa
-Ti accompagno! Non ti lascio sola, Evans!- ero ancora sconvolta dalla
sorpresa e le uniche parole che riuscii a dire furono delle frasi
sconnesse tra loro che provocarono una risata nella cantante bionda..
Hay e Jay ci accompagnarono fino alla fila per le valige.. Mi resi
conto che mi era arrivato un nuovo messaggio:
12.30: Insisto.. Dai non
vorrai prendere un taxi spero!
Ricordai il discorso di prima con la latina e chiesi ai miei
se per loro era okay farsi venire a prendere da Naya.. Dissero di
sì. Dopo un occhiata maliziosa di Hayley che ignorai risposi
all'ispanica:
12.32: E va bene,
testona! Ti aspettiamo li fuori :)
***
Il viaggio in aereo passò velocemente, lo passai tutto con
la musica alle orecchie e a ripassarmi i testi delle canzoni scelte per
il provino con Charlie che mi aiutava mentre mio padre dormiva
profondamente e mia madre chiacchierava con una signora seduta affianco
a lei raccontandole del provino.. Avrei voluto sotterrarmi..
Quando atterrammo ci dirigemmo subito verso l'uscita, l'aria di Los
Angeles era diversa da quella così familiare di Memphis.. Mi
sembrava di essere dall'altra parte del mondo, l'areoporto era talmente
affollato.. Mi chiedevo come avremmo fatto a trovare Naya in mezzo a
quel casino..
Ci sedemmo su una panchina alla fermata dei bus aspettando la latina,
ma non passarono nemmeno 2 minuti che arrivò con una
bellissima Range Rover rossa e si fermò esattamente davanti
a noi.. Scese dall'auto, non potei fare a meno di osservarla:
pantaloncini di Jeans corti e una camicetta azzurra legata appena sopra
l'ombelico e stivali fino al ginocchio marroni, il tutto accompagnato
da il suo solito paio di occhiali da sole e i capelli sciolti lasciati
mossi..
-Ciao!Siete qui da molto? Scusatemi ero ferma all'incrocio- mi
lanciò un occhiata mortificata che ricambiai con un sorriso
da ebete -ero ancora intenta a fissare il suo fisico- e un gesto con la
mano
-Stia tranquilla è in perfetto orario- iniziò mio
padre allungando la mano per stringerla alla mora
-Piacere sono Mike Evans il padre di Lily- concluse
-Il piacere è mio, sono Naya Rivera.. Mi dia del tu, la
prego!- rispose cordialmente
-D'accordo.. Ma fallo anche tu!- i due si scambiarono uno sguardo di
intesa
-Ehm.. Naya lei è Charlie, la mia insegnante di canto- dissi
alzando dalla panchina la bionda che era rimasta seduta
-Ciao! Piacere sono Naya.. Ci siamo già incontrate noi,
è possibile? Credo di averti già vista..- chiese
Naya dopo averla osservata bene
-Oh, no.. Però forse mi hai vista a X-Factor America.. Ho
partecipato come concorrente qualche anno fa..-
-Oh si! Ora ricordo!-
Dopo le presentazioni ci dirigemmo verso gli studios e lasciammo i miei
e Charlie ad aspettarci all'ingresso dove notai non vi erano altre
ragazze per il provino:
-Scusa Naya ma dove sono tutte le altre ragazze per il provino?-
-.. Ma non ci sono altre ragazze!.. Non te lo avevo detto?- chiese
titubante e un po' dispiaciuta
-Credo che tu abbia tralasciato questo piccolo dettaglio..- se non
c'era nessun'altro voleva dire che Ryan Murphy era venuto lì
solamente per vedere me! Ora si che ero agitata! La latina
notò la mia espressione di terrore:
-Vedrai andrà benissimo! Devi solo cantare come hai fatto
quella sera al concerto..- eravamo arrivate di fronte a una porta rossa
dove Naya mi indicò di entrare.
Capii immediatamente che mi trovavo dietro le quinte di un palco
scenico Wow, fanno le cose fatte bene pensai. Naya, che era dietro di
me mi disse:
-Appena senti chiamare il tuo nome entra.. Credo che Ian e Ryan non
siano ancora arrivati, quindi se hai bisogno chiamami pure.. Comunque
adesso ti mando Charlie-
-O-okay...- la mora stava per uscire dalla porta, mi prese un
batticuore fortissimo e sentii un forte groppo in gola, avrei voluto
scappare ed urlare.. Ma le mie gambe tremavano, stavano per cedere e la
mia voce era cose se fosse rimasta a Memphis.. Ma mi sforzai di parlare:
-Naya..- era un sussurro e la mia voce era più alta del
normale. Lei si voltò, con la mano sulla maniglia della
porta, preoccupata.
-Ho bisogno di un abbraccio..-
Il suo sguardo si addolcì all'istante e si
avvicinò lentamente verso di me. A quel punto prese le mie
mani tremanti (non sapevo se tremassi più per il provino
imminente o per gli occhi di Naya così profondi e brillanti
che erano fissi nei miei) e le portò attorno al suo collo,
io ancora persa nel suo sguardo fiondai la testa nell'incavo del suo
collo, con la speranza di mettere a tacere quella dannata sensazione
strana allo stomaco.. Che conoscevo bene.. Ma peggiorai la situazione.
Il suo profumo invase le mie narici mandandomi fuori di testa. Sentire
le sue mani che mi stringevano la vita fu il colpo di grazia.. Decisi
di staccarmi da quell'abbraccio per mantenere la mia
integrità mentale.
-Va meglio ora?- mi chiese
-Sì.. Grazie- lei scosse la testa abbozzando un sorriso ed
uscì dalla stanza.
Passarono pochi minuti e Charlie mi raggiunse emozionata e agitata
quanto me dietro le quinte
-Sei pronta? Hai fatto il riscaldamento vocale?- mi domandò
-I-io... N-n- presi a torturarmi le mani
-Lily, fai dei bei respiri.. Cerca di calmarti, okay? Va tutto bene-
-O-okay..- feci come mi era stato detto
-Estraniati da tutto.. Voglio che tu provi a escludere dalla tua mente
ogni cosa, rumore o pensiero..- chiusi gli occhi, cercando di
concentrarmi solo sui miei respiri e sentii piano piano i rumori
sfumarsi nella mia mente lasciando spazio al nulla.. Sentii la mia
mente dilatarsi e il mio battito regolarsi.. Poco dopo l'espressione di
terrore che ancora dominava il mio viso era stata sostituita da una
tranquilla e più rilassata..
-Lily Evans!- rimbombò nella mia mente chiaro e tondo
ridestandomi dalla trance.. Aprii gli occhi lentamente 'Devi solo cantare come hai fatto
quella sera al concerto' ripetei mentalmente le
parole di Naya prima di entrare sul palco.
***
Lily mi guarda
mentre le tengo le mani, io non riesco proprio a capire come i suoi
occhi fungano così tanto da calamita per i miei.. Le metto
le sue mani attorno al mio collo.. Mi perdo per qualche secondo nelle
sue lentiggini attorno al naso e sugli zigomi, mentre lei continua a
guardarmi negli occhi..
-NAYA!!- aprii gli occhi e mi ritrovai Heather seduta
nella sedia affianco a me che mi guardava irritata
-Ma cosa urli??!- sbottai anche se avevo l'impressione che non fosse la
prima volta che mi stesse chiamando
-Scherzi vero? Cioè ti sta chiamando da mezzora!- Dianna era
seduta sulla cattedra dove si sarebbero accomodati Ryan, Ian e Dante
che erano in ritardo
-S-scusa..- passai un occhiata scioccata prima a Dianna poi a Heather,
non sapevo se ero più sconvolta per il fatto che
Dì mi avesse rivolto la parola o se per il fatto che non
avessi sentito per niente HeMo che mi chiamava..
-.. Ti squillava il cellulare..- disse ancora alterata
-Oh.. Non l'ho sentito- lo tirai fuori e vidi che era un messagio di Lea
16.02: Nay, mi dispiace
ma non riesco a venire oggi.. Ci vediamo direttamente stasera! Dillo
anche agli altri e augura buona fortuna a Lily da parte
mia!
In quell'istante entrarono Chord, Cory e Darren accompagnati dai tre
produttori che, dopo i vari saluti si sedettero ai loro posti pronti
per dare inizio al provino.
-E' già pronta la ragazza?- mi chiese Ian
-Sì dovrebbe esserlo..- ero in ansia anche io per lei
-Bene.. Lily Evans!- dopo qualche secondo da dietro il sipario
sbucò la rossa, con un sorriso sulle labbra
-Ciao a tutti..- abbozzò imbarazzata
-Ciao Lily Evans, tutto bene?- chiese Ryan vedendola agitata
-Sì.. Sono molto emozionata-
-Beh allora prima di iniziare ti va di dirci qualcosa di te?- chiese
Ryan
-Certo.. Ho 18 anni e vengo da Memphis, dove ho frequentato la Watkins
Ovedon High School.. Prendo lezioni di canto da solo 1 anno ma sapevo
cavarmela benino anche prima.. Ehm-- venne interrotta da una domanda di
Ian
-La Ovedon è conosciuta per il suo programma artistico.. Hai
mai frequentato corsi di recitazione o altro?-
-Certamente, ho fatto parte in più di 3 Musical scolastici
dove interpretavo molto spesso ruoli di una certa importanza quindi,
sì, so cavarmela anche con la recitazione.. Inoltre ho anche
frequentato un corso di ballo che è stato portato avanti
fino all'anno scorso.. Dopodichè hanno tagliato i fondi..-
rimasi sorpresa dalla quantità di iniziative che aveva avuto
Lily durante la sua vita scolastica, io sapevo solo del suo talento nel
canto
-Ah.. Non so se può interessarvi ma so suonare anche la
chitarra..-
-Ne terremo conto- sorrise per smozzare la tensione
-Avevi portato qualcosa in particolare?- concluse l'uomo.
Notai lo sguardo di Lily poggiarsi su di me e confermare
-Avevo pensato a Listen di Beyoncè-
-Bene, quando vuoi cominciare..-
La rossa si posizionò l'asta del microfono di fronte a se e
la base partì.
Listen
To the song here in my
heart..
La sua voce era ancora più bella di come me la
ricordavo.. Così pulita e potente.. Mi voltai verso i miei
colleghi notando che erano tutti molto concentrati e sbalorditi
dall'esibizione eccezionale che si stava svolgendo.. Heather aveva lo
sguardo sognante mentre guardava Lily, uno strano luccichio negli
occhi.. Si accorse che la stavo osservando e mi sorrise, io ricambiai
riportando lo sguardo su quella ragazza dannatamente brava..
Dannatamente bella.. Non faticava per niente nelle note più
alte, sembrava che cantasse da sempre.. Manteneva lo sguardo fisso su
Ryan che ricambiava come ipnotizzato dalla sua interpretazione.
Arrivava dritta al cuore, accentuando con dei gesti le parole
più significative.. Durante i suoi acuti mi venirono i
brividi sulle braccia e sulle gambe, la potenza della sua voce era
davvero eccezionale.. Quello che avevamo sentito a Nashville era solo
una piccola parte del suo talento. Scambiai uno sguardo con Chris, a
quanto pare la pensavamo allo stesso modo e così valeva
anche per tutti gli altri..
-Wow.. Sono senza parole.. Complimenti- fu Ian a rompere il ghiaccio,
si perchè nessuno a parte lui aveva accennato a parlare
-Grazie mille-
-Ti vorrei sentire su qualcos'altro.. Cosa ne dici: Don't stop
believin'?- chiese Ryan
-Ma certo, okay-
-Se hai bisogno ti faccio avere il testo-
-No, non c'è bisogno, grazie-
-Perfetto allora.. Cory alza quel tuo bel culetto e va sul palco..-
-Scherzi?- chiese sorpreso il ragazzo
-No sali!- sorrise divertito
-..Okay..-
Cory salì sul palco perplesso e strinse la mano a Lily per
complimentarsi della la sua esibizione.
La base della canzone partì e Cory cominciò a
cantare la sua parte, diversamente da come mi aspettavo, impegnandosi.
Fu il turno della ragazza che con la sua prima strofa sfiorò
la perfezione facendoci vibrare sulle sedie.. Di nuovo brividi.. Di
solito non ero scossa da brividi quando ascoltavo qualcuno cantare.. E
con lei era già la seconda volta, aveva davvero qualcosa di
speciale. L'esibizione fu esilarante come la precedente era davvero
all'altezza di Lea.. O meglio di Rachel Berry..
Ryan si alzò impiedi applaudendo seguito a ruota dagli altri
due:
-Wow, ma dove sei stata per tutto questo tempo?!- iniziò a
ridere facendo ridere anche la diretta interessata e tutti noi altri.
Per concludere il provino Dante le porse un copione con qualche scena
da improvvisare e nonostante non sapesse nulla di quella prova le
riuscì benissimo, lasciando nuovamente a bocca aperta tutti
quanti:
-Beh.. Non so te Ryan ma io sarei a posto..- disse Ian raddrizzando un
foglio di carta
-Direi anche noi..- rispose Ryan parlando anche per Dante
***
Era finita.. Avevano preso una decisione. Speravo che pur avendo
improvvisato non proprio alla grande mi prendessero nel cast.. Avevo
imparato a crederci in quegli ultimi giorni. E poi dovevo farlo per
Charlie, James e Hayley..
Non mi accorsi di starmi torturando le unghie un po' troppo
violentemente e decisi di mettere le mani in tasca per vietarmi
ulteriori tic.
I tre produttori parlavano da oltre 5 minuti ed io ero rimasta immobile
sul palco come una cretina.. Speravo che Naya venisse da me ma stette
li immobile sulla sedia, ci rimasi un po' maluccio ma non lo diedi a
vedere, chi ero in fondo per rimanerci male?
Non mi accorsi che ad avvicinarsi invece fu Heather:
-Lily!!- trillò la bionda da sotto il palchetto
-HeMo!- sorrisi vedendola
-Sei stata... Pazzesca!!- portò le mani all'altezza della
testa gesticolando
-Ti ringrazio..- buttai un'occhiata verso i tre 'giudici' che erano
ancora lì che parlottavano
-Non è un buon segno, vero?- dissi indicando i tre
-Secondo me stanno decidendo se darti una o due parti nella serie..-
rispose facendomi ridere di gusto
-Mi fai morire Heather!- dissi ancora tra le risate
-E dovrai abituarti perchè mi avrai tra le scatole per un
bel po' di tempo!- disse finendo col diventare seria
-Sul serio, sei brava, non hai motivo di preoccuparti!- scossai la
testa divertita da quell'ultima affermazione.
Nel frattempo i tre produttori smisero di parlare, così io
mi posizionai di fronte a loro, sul palco:
-E' stato un po' complicato scegliere ma.. Abbiamo preso una decisione-
fu Dante a parlare.. Mentre il mio cuore smise di battere
-La tua esibizione canora è stata eccezionale.. Non
c'è alcun dubbio. E anche con la recitazione non te la cavi
male.. Se dovessimo darti una parte qualsiasi come per esempio il ruolo
di una nuova Quinn, Rachel o anche di una nuova Mercedes, andresti alla
grande! Ma qui stiamo parlando di una capo Cheerleader, putroppo. Qui
il ballo è tutto. E' vero ti sei mossa un po' cantando con
Cory, ma ovviamente, non è sufficiente..- era Ryan a
pronunciare queste parole, che mi stavano entrando come freccie dentro
il petto.. Sentivo gli occhi di Naya su di me. Non riuscivo a guardarla
in faccia.. Nessuno di loro.. Non riuscivo nemmeno a pensare..
-Ho bisogno di vederti fare qualcosa di più, per quanto
riguarda il ballo. Non mi basta..- un barlume di speranza si accese in
me, è vero non mi aveva presa.. Ma ci sarebbe stata un'altra
occasione
-Per questo.. Inizierai già dalla prossima settimana un
allenamento e corso di danza, con il nostro coreografo! Sei dentro Lily
Evans!- si alzò sospiro di sollievo dalle tribune dove
sedevano gli attori ed io respinsi un urlo con le mani
-Sono dentro?! Cioè mi hanno presa?- domandai sconvolta ad
una HeMo che mi abbracciava saltellando
-Sìsìsì! Io te l'avevo detto!- disse
Andai a stringere la mano a tutti e tre -ancora incapace di realizzare
ciò che era successo- ringraziandoli di cuore.
Dopodichè venni assalità da Chris, Dianna, Cory e
Chord che si complimentarono entusiasti. Non vedevo l'ora di dirlo ai
miei e a Charlie! Mi precipitai fuori il prima possibile ragiungendoli:
camminavo lenta verso di loro cercando di non lasciar trapassare
nessuna emozione. Quando fui finalmente davanti a loro esplosi
lanciandomi tra le braccia di mia madre urlando:
-Mi hanno presa!-
***
Entrai nell'atrio per raggiungere Lily e la trovai proprio
lì, stretta in un'abbraccio con i suoi e Charlie. Mi fermai
a guardarli per un'istante e mi ricordò me, quando ancora
nel 2008 mi avevano confermato la parte in Glee, mi vennero i brividi a
ripensarci e a pensare a quanto effettivamente si somigliassero quelle
due scene. D'un tratto la rossa iniziò a camminare nella mia
direzione e mi prese il batticuore.. Dovevo ancora capire cosa mi
succedeva tutte le volte che la vedevo:
-Ciao..- volevo dire 'sei
bellissima' ma mi uscì quello e fu una fortuna.
Ebbi il tempo di dire solo questo perchè la ragazza si
fiondò tra le mie braccia e affondò la testa tra
i miei capelli. Ebbi un tuffo al cuore e per un attimo pensai che pure
Lily sentisse i miei battiti accelerati e il mio respiro corto.
-Non ti rendi conto di quanto ti sia debitrice..- disse increspandomi
la pelle del collo col suo respiro
-Ma non dirlo nemmeno per scherzo!-
-Sono seria! E' grazie a te se sono qui!- tirò su la testa
per guardarmi
-Ma non sentirti in debito, ci servivi-
-Se c'è qualcosa che posso fare..-
-Beh.. Se sei proprio così convinta potresti venire alla
festa a casa di HeMo questa sera.. Ci sono anche tutti gi altri, sai
per conoscerci meglio-
-Credo sia un ottima idea!-
Angolo autrice: Ta daaaan, non mi è uscito molto bene il
provino, ma pazienza spero vi piaccia ugualmente :)
Come avete letto i ragazzi hanno organizzato un festino a casa Morris,
e Lily è invitata! Che succederà? Si sa come
vanno a finire i Glee Party, succederà anche questa volta?
A presto col prossimo capitolo!
Ps: scusate gli eventuali errori/orrori non l'ho ricontrollata molto
bene :S
Pps: potete seguirmi anche su Twitter sono:
https://twitter.com/iSimonaToscano
-Snix 95
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Buona lettura! Ci si 'vede' in fondo ;)
-Quindi stasera avete serata libera!-
-Va bene ma stai attenta!-
-Ehi mà! Mica sono maniaci! Sono solo attori- risi divertita
Mezzora dopo ero pronta sulla porta dell'hotel dove avremmo soggiornato
per un giorno ad aspettare Naya. Ero in anticipo di 20 minuti ma
d'altronde cosa volevo farci? Ero troppo eccitata all'idea di una festa
con tutti loro!
Vidi arrivare una familiare Range Rover rossa che si fermò
lungo la via dell'hotel. Dopo diversi minuti di attesa notai che Naya
non era ancora scesa dall'auto. A quanto pare non ero l'unica ad essere
in anticipo, così decisi di avvicinarmi. Aveva le mani sul
volante e gli occhi chiusi, con la testa appoggiata allo schienale. Sul
momento mi parcossai, credevo le fosse successo qualcosa, poi notai che
stava blaterando qualcosa in spagnolo. Approfittai del finestrino
aperto per parlarle:
-Vuoi restare lì tutta la sera?- lei saltò sul
sedile spingendo per sbaglio il clacson e facendo un baccano tremendo.
Non potei fare a meno di scoppiare a ridere:
-Scusa! Io.. Sono in anticipo e non volevo disturbare!- si
scusò lei
-Beh la prossima volta entra invece che stare in macchina da sola a
maledirti in spagnolo- lei mi guardò imbarazzata e con le
gote leggermente rosse provò a replicare ma senza successo:
-Posso salire?- domandai dopo aver provato ad aprire la portiera, che
era chiusa.
Il viaggio in macchina fu abbastanza lungo ma riuscimmo a far passare
il tempo in fretta ascoltando il CD dei Coldplay che Naya aveva nella
sua macchina. Improvvisamente scoppiai a ridere senza ritegno, facendo
voltare confusa la latina:
-Sono i Coldplay che ti fanno ridere?- domandò ancora confusa
-No scusa- dissi cercando di smettere di ridere. Lei mi
lanciò uno sguardo eloquente allora continuai:
-E' che pensavo che questa è una situazione improbabile..-
riniziai a ridere ricevendo uno sguardo dubbioso dalla mora
-Cioè IO sono in macchina con Naya Rivera, il mio idolo! E
stò andando ad una festa con lei!- continuai ridendo.
A quel punto nella mia testa mi aspettavo una reazione della mora,
anche solo un sorriso nel peggiore dei casi, ma sarebbe dovuta
scoppiare a ridere. Invece non ci fu nessuna reazione..
-Mi dispiace- disse mantenendo gli occhi sulla strada
-Per cosa?- domandai facendomi seria
-Mi dispiace che tu mi veda solo in questo modo. Credimi vorrei che tu
mi veda come amica non come Star-
-Cosa? No, no! Mi sono espressa male, io non ti vedo solo in quel modo!
Tu.. Non devi pensare che io stia qui solo perchè sei ''Naya
Rivera di Glee''.. Mi interessa davvero la tua amicizia!- la mora
strinse le labbra e annuì con la testa, forse non troppo
convinta
-Che stupida.. Che idiota- mi poggiai una mano sugli occhi
-No è okay! Ti credo!- ma ormai, per me il danno era fatto e
continuai a insultarmi mentalmente. Dopo qualche minuto notò
che ero ancora in quella posizione, così
approfittò di un'area di sosta per fermare l'auto:
-Che fai?- domandai guardando stranita il luogo fuori dal mio
finestrino.
Le mi prese il volto con due dita per farmi voltare; trattenni il fiato:
-Va tutto bene, fai finta che questa conversazione non sia mai
avvenuta- per un istante, quando mi voltai e me la trovai
così vicina ebbi l'istinto di baciarla. Così
ancora un po' sconvolta da quei pensieri mi limitai a rispondere con:
-Ok..- forse non avevo ascoltato nemmeno quello che aveva detto
***
Arrivammo a casa di Heather in perfetto orario e trovammo subito ad
aspettarci la biondina, che, già con un bicchiere in mano
venne ad apririci la porta:
-Ciaaaoo!!- urlò saltando in braccio a Naya
-Ciao!..- Naya aveva una faccia buffissima.
Dopo aver abbracciato anche me ci fece strada dove si teneva la festa.
C'erano già tutti gli invitati quindi eravamo le ultime,
notai subito l'enorme atrio
Io e Naya andammo subito a farci il primo drink e poi cercammo un posto
dove poterci sedere, dato che non avevamo ancora voglia di ballare.
***
Eravamo sedute sul prato della casa di Heather, con un drink quasi
vuoto in mano. Lily stava ad osservare il cielo, per cercare gli Ufo..
Eh sì, forse l'alcool aveva già avuto effetto su
di lei. Ma anche io non ero messa meglio, era da una decina di minuti
che cercavo di dirle una frase che non ricordavo neanche e riuscivo a
balbettare solo frasi sconnesse, provocandole una risata ogni volta che
aprivo bocca.. Dovevo ricordarmi di chiedere alla padrona di casa
cos'aveva messo nei drink.. Ma a casa di chi eravamo? Che importa.
Fui interrotta dai miei viaggi mentali da Lily che appoggiò
la testa sulla mia spalla:
-Scusa per prima in macchina.. Non volevo offenderti-
-Me lo hai già detto!- dissi divertita, era la quarta volta
che mi chiedeva scusa
-E' che mi piaci davvero! Non solo perchè sei il mio idolo!
Mi interessa veramente essere tua amica!- alzò gli occhi
azzurri ofuscati dall'alcool e li fissò nei miei per un
istante.
-Hai dei begli occhi, Lily- dissi senza pensarci
-Grazie, ma sono più belli i tuoi- rispose riportando la
testa sulla mia spalla. Io iniziai a ridere.
-Sono felice di averti rincontrata..- le parole mi uscirono di loro
spontanea volontà.. Ero pronta a insultarmi mentalmente per
quella trovata quando sentii due braccia avvolgermi la vita e la testa
di Lily portarsi sotto il mio mento dopo avermi lasciato un bacio sul
collo. Io ricambiai la stretta senza esitare e grazie o, a causa,
dell'alcool le stampai un bacio tra i capelli.
-Ti giuro che è la cosa più bella che mi sia mai
capitata, Lily-
Restammo parecchi minuti in quella posizione, e, se non fosse stato per
i grattini che mi faceva sulla schiena avrei detto che si era
addormentata. Sentii Heather arrivare alle nostre spalle e mi ricomposi
un attimo smettendo di abbracciare la rossa, che però
restò immobile:
-Ehi belle addormentate! La festa è dentro! Smettetela di
amoreggiare e venite a ballare!- Lily si alzò dal mio petto
e dopo e in risposta prese la mia mano e mi trascinò con lei
dentro.
Andammo a prenderci un altro drink insieme a Heather poi ci dirigemmo
sulla 'pista' improvvisata nel salotto della Morris. Lily non si
reggeva in piedi, ed io ero al limite. Avevo paura di fare cazzate
così frenai l'impulso di scolarmi l'ennesimo drink e andai a
ballare con gli altri.
Lily era scatenata, con il suo ormai quarto drink in mano, mentre
ballava con Darren sulle note di 'We found love' (Ascoltatela mentre
leggete se vi va http://youtu.be/LeVWa6pXy-o ). Mi fermai, smettendo di
ballare, per osservare la bellezza di quella ragazza che era capitata
tra capo e collo nella mia vita.
Lunghi capelli rossi mossi, che le ricadevano per tutta la lunghezza
della schiena, fisico perfetto, occhi smeraldo e un adorabile
espressione in viso che metteva in risalto le lentiggini sul naso
altrettanto perfetto. Sembrava una dea.
Non mi accorsi che il mio sguardo venne ricambiato dalla rossa che
prese ad avvicinarsi pericolosamente a me, e non potei evitare un
piccolo sussulto quando sentii il corpo di Lily attaccato al mio, e
ancor più velocemente di come si era avvicinata prese a
ballare con me. La ragazza mi sorrise, con le guancie rosse per il
caldo, ed io riambiai incerta sul significato di quel gesto. Sentivo
girare la testa per il suo profumo così buono e
così vicino, senza accorgermene intrecciai le dita nei suoi
capelli lunghi.
Lei iniziò a strusciarsi con un po’ troppa
veemenza contro di me, che con ancora l'alcool del primo drink nelle
vene faticavo a mantenermi lucida.
Lily non era in se, l’alcool si era impossessato del suo
corpo e anche della sua mente e sotto il suo effetto prese a baciarmi
il collo e l'orecchio con una tenerezza che mi fece tremare le gambe.
Sentivo il suo fiato sul collo e le sue mani sfiorare il vestito nero
che indossavo.
Sentivo l'impulso di baciare quella pelle candida che avevo a pochi
centimetri dal viso, così senza farmi scrupoli fiondai la
testa sul collo della rossa inspirando profondamente il suo
profumo.
Sentii la mano di quest'ultima stringere forte il mio vestito quando le
mie labbra si poggiarono sul suo collo, e la stessa mano
scivolò lentamente sul mio fondoschiena, provocandomi un
ulteriore sussulto. Passai la lingua sul lembo di pelle appena baciato,
provocando brividi a Lily, che strinse il braccio libero intorno alla
mia vita facendo aderire perfettamente i nostri corpi e riprese a
baciarmi il collo con più foga di prima.
Per un attimo ritrovai un briciolo di lucidità mentale,
forse dovuta all'assenza di musica. Ma che stavamo facendo? Ci stavamo
facendo trasportare dall'alcool. Interruppi Lily all'istante.
-Lily.. - mi staccai dal suo collo e mi allontanai di qualche passo
-Devo.. Andare in bagno- dissi poi, senza guardarla in faccia
-Ti accompagno?-
-Nono.. Ce la faccio-
Chiusi la porta a chiave e appoggiai le bracccia ai lati del lavandino
e abbassai la testa:
-Ma che cazzo sto facendo?- sussurrai.
Aprii l'acqua e mi lavai il viso. Alzai la testa per guardarmi allo
specchio: ero stravolta..
Bevvi un sorso d'acqua dal rubinetto sperando di riprendermi. Non
sapevo perchè avevo provato tutte quelle sensazioni con lei,
era tutto così nuovo e strano.. Così mi
autoconvinsi che era stata colpa dell'alcool.. Già, da
sobria non avrei mai fatto nulla del genere.. Tanto meno con una
ragazza.
Quando fui abbastanza sicura di essere ritornata me stessa feci
scattare la serratura ed aprii la porta, ritrovandomi Kevin con
un'espressione preoccupata in volto:
-Stai bene? Ti ho vista allontanarti da sola-
-Tutto a posto.. Volevo solo riprendermi un attimo- mi
lanciò un occhiata indagatoria poi mi prese il braccio
destro e se lo portò attorno al collo
-Tu ora vieni un po' fuori con me. Ti devo chiedere una cosa-
Mi portò sui gradini della porta d'ingresso e mi
offrì una sigaretta che accettai, anche se avevo promesso a
Heather di smettere:
-Solo per questa volta- commentai con l'accendino in mano.
Seguirono minuti di silenzio, interrotto solo dalla musica all'interno
della casa e qualche schiamazzo ed urlo di approvazione:
-Prima vi ho viste- si voltò verso di me, dopo aver
risputato fuori il fumo della sigaretta
-Non ti seguo..- dissi, anche se sapevo esattamente di cosa stesse
parlando, e la cosa mi spaventava
-Tu e Lily.. -
-...Oh, beh io- mi interruppe
-E' per quello che te ne sei andata?-
-Ma non è come pensi, era.. Tipo un gioco! Nulla di serio..-
il moro annuì anche se poco convinto
-Tu stai bene?..- disse poi lanciandomi uno sguardo eloquente
-Mai stata meglio!-
-Naya tu non me la racconti giusta, l'ho capito già da
quella sera al locale dopo il concerto- io sospirai sconfitta
-Devi sapere che con me puoi parlare di tutto.. quando sei pronta-
-Non sarò mai pronta, è questo il punto-
-Sono molto confusa Bee.. Provo cose strane, con persone per cui non
dovrei provare niente-
-Stai parlando di lei, vero?-
-Sì..con Lily è tutto di verso..-
-Mi stai dicendo che ti piace?- ispirai un'altra boccata di fumo,
prendendomi il tempo di riflettere. Effettivamente non ci avevo mai
pensato, e solo il pensiero di provare quel sentimento verso una
ragazza mi fece rabbrividire. Ma non di disgusto, assolutamente. E' che
tra tutte le cose che potevano capitare a me, quella era l'ultima che
mi sarei mai aspettata.
-Io non ne sono sicura bee, non capisco più niente. Vorrei
solo smettere di pensare a tutto per un istante, godermi la serata-
-Certamente Nay- disse abbracciandomi forte
-Ti voglio bene Bee-
-Ti voglio bene anch'io-
La serata terminò un ora più tardi. In molti
optarono per rimanere a dormire a casa di HeMo, essendo troppo ubriachi
per guidare.
Nel frattempo sia io che Heather, che avevamo riacquistato un briciolo
di lucidità mentale, iniziammo a riordinare e raccogliere la
sporcizia dal pavimento di casa Morris, mentre Lily era profondamente
addormentata sul divano del soggiorno con la maglia completamente
bagnata da un drink che, ormai vuoto, teneva ancora in mano.
-Vado a svegliarla che fra poco la riporto a casa- sussurrai a Heather
-No, restate qui a dormire, non voglio che succeda niente di male e tu
sei ancora troppo fuori per guidare!- disse la bionda
-..Non disturbiamo?- chiesi raccogliendo gli ultimi bicchieri di
plastica dal pavimento
-Assolutamente no! Però prima che mi sporchi tutto il divano
cambia maglia a Lily..- disse indicando l'enorme chiazza di alcool
sulla sua maglietta. Salì le scale e tornò al
piano terra con una maglietta bianca che mi lasciò tra le
mani prima di ritornare a pulire e riordinare la cucina.
Sospirai rassegnata a quello che stavo per fare, non ne sarei uscita
illesa, e cominciai ad alzare lentamente la maglietta fradicia per
paura di svegliarla. Capii di non essere riuscita nel mio intento
quando, dopo un paio di mugugnii Lily aprì gli occhi
assonnati
-Naya che stai facendo?- chiese con ancora la bocca impastata dal sonno
e dall'alcool
-Hai la maglia completamente bagnata, te la volevo cambiare dato che
dormiremo qui da Heather questa notte, è piu sicuro- risposi
con le due magliette in mano.
Lily osservò il suo addome scoperto e si infilò
la maglietta di Heather, poi senza dire una parola si ristese sul
divano tirandomi per un braccio.
-Lily che fai?-
-Stai qui con me-
-Veramente dovrei andare ad aiutare Heather a sistemare..- con uno
scatto mi bloccò mentre cercavo di alzarmi e mi fece
stendere affianco a lei
-Ti prego Nay- disse quando ormai ero tra le sue braccia.
La mia schiena era poggiata contro la sua pancia e sentivo il suo
respiro sul collo.
Ero completamente paralizzata, sentivo ogni muscolo tremare, senza
saperne il motivo.
Lily portò il braccio attorno al mio ventre cercando la mia
mano, che strinse.
Mi lasciai andare ad un sospiro, quella stretta era così
decisa e delicata, mi faceva sentire protetta e in un attimo mi
rilassai completamente. Sentii le labbra di Lily sfiorare la mia spalla
con un bacio appena accennato e dopo essermi voltata verso di lei, con
la mano libera presi ad accarezzarle i capelli.
Ci addormentammo così, su un divano, mentre ci accarezzavamo
i capelli a vicenda e guardandoci negli occhi, senza parlare.
Angolo autrice: Rieccomi! Sono tornata, anche se tremendamente in
ritardo, chiedo umilmente scusa ma la scuola è una brutta
bestia e tra verifiche interrogazioni non trovavo proprio il tempo di
scrivere. Spero di essermi fatta perdonare almeno un po' con il
capitolo! :)
Ringrazio di cuore chi recensisce, preferisce, ricorda, segue o
semplicemente legge in silenzio questa storia! GRAZIEGRAZIEGRAZIE! :)
A presto spero :s
-Snix 95
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
Buona lettura, ci si vede
in fondo! :)
Aprii lentamente gli occhi, disturbata da un piccolo movimento affianco
a me, non ricordavo niente della serata precedente. Avevo solamente
qualche flash confuso.
Mi accorsi solo dopo qualche secondo che a fianco a me dormiva ancora
Naya e in un attimo mi ritornò in mente ogni cosa della sera
prima, dalla conversazione in giardino, alla pista da ballo.
Provai un terribile senso di disagio per quello che avevo fatto.
Mi alzai lentamente cercando di non svegliarla e con una serie di
acrobazie per scavalcarla scesi dal divano.
Guardandomi intorno notai Dianna addormentata sul divano di fronte a
noi e Darren nella poltrona, con ancora legata intorno alla fronte la
sua cravatta fucsia e nera.
Con una mano appoggiata alla tempia per alleviare il dolore del mal di
testa mi diressi verso la cucina, sperando di trovare qualcuno
già sveglio; anche se non avevo la più pallida
idea di che ora fosse.
-Buongiorno Lily- Heather era in piedi intenta a servirsi un bicchiere
di succo all'arancia.
-Buongiorno- mugugnai.
-Mal di testa?- disse indicando la mia mano ancora sulla tempia.
-Già- .
-Ti preparo un po' di caffé allora- esclamò lei
tranquilla.
-Grazie-.
-Sei di poche parole la mattina vedo- sorrise la bionda divertita.
-Già- sorrisi a mia volta.
-Ehm… Heather... Mi volevo scusare per ieri sera, non dovevo
ubriacarmi così- continuai poi.
-Ma cosa dici Lily! Era una festa per il tuo ben venuto nel cast! Se
non ti ubriacavi tu non poteva farlo nessuno, non ti devi preoccupare-
disse porgendomi la tazza di caffé. Sussurrai un grazie
prima che la ballerina cambiasse discorso improvvisamente:
-A che ora hai l'aereo oggi?-.
-Prendo il volo delle 15.00… perchè?-.
-Uffa speravo restassi un altro po' con noi- rispose imbronciandosi
leggermente.
-Anche a me sarebbe piaciuto restare, ma ci vedremo presto dai- sorrisi.
-E quando ci rincontreremo ti porterò a fare il giro di
tutti i negozi di L.A!- sentenziò prima di uscire dalla
cucina per andare a svegliare gli altri.
Questione di pochi secondi e nella stanza entrò Naya con
un’espressione adorabile in volto e, come me, si teneva la
testa con una mano.
-Hei...- dissi facendomi notare dalla latina che avanzava con gli occhi
socchiusi.
-Oh… Hei- rispose.
Seguirono parecchi minuti di silenzio interrotti solamente dal rumore
della mia tazza che si appoggiava sul tavolo. Naya mi dava le spalle
mentre si preparava una tazza di caffé bollente ed era
facile dedurre che qualcosa non andasse in lei, così
raccolsi quel poco coraggio che avevo e provai a parlarle.
-Naya per… per quanto riguarda ieri sera… Beh,
mi-mi dispiace- balbettai rigirandomi la tazza tra le mani. La ragazza
si voltò verso di me e si sedette a tavola, con lo sguardo
basso.
-Non ti preoccupare... Non eri in te, e nemmeno io, è...
è tutto okay- disse accennando un sorriso, ma quel sorriso
non era nemmeno lontanamente simile alla meraviglia che era di solito.
-Sicura?- chiesi.
-Certo-.
Sapevo che quella non era la verità. Ma non volli spingermi
oltre. Se non voleva parlarne non avevo il diritto di costringerla a
farlo.
Sentimmo Heather rientrare nella cucina trascinando letteralmente
Darren e Dianna che si lamentavano per il sonno interrotto.
-Oh, buongiorno Nay- sorrise la bionda venendo subito ricambiata dalla
migliore amica.
-Ma dai Heather sono solo le 9 di mattina...!- si lamentò
Dianna sedendosi a tavola.
-Che lagna Agron, vuoi stare a poltrire qui tutto il giorno?-.
-Non sarebbe una cattiva idea…- si lamentò Dianna
stropicciandosi gli occhi.
-Vuol dire che questa mattina non andrai nemmeno con Lea a fare
shopping-.
-Okay, okay ho afferrato- cantilenò la bionda andando a
prepararsi un caffé.
Darren non sembrava dello stesso avviso però.
Appoggiò la guancia al tavolo fresco e mugugnò
qualcosa d’indefinito.
Diverse ore più tardi eravamo tutti molto più
svegli e reattivi e, come promesso Naya mi stava riportando all'hotel.
Come avevo immaginato, nessuna delle due disse una parola. Perlomeno
fino a quel momento.
Naya cambiava stazione radio almeno ogni 3 secondi, quasi come se fosse
un tick nervoso; e a giudicare dalla sua espressione seria, con le
sopracciglia aggrottate sembrava veramente nervosa.
-Naya sei sicura di stare bene? Mi sembri strana questa mattina-.
La vidi agitarsi sul sedile, indecisa su cosa rispondere.
Mi venne da sorridere quando iniziai a capire che si stava rivelando
più facile di quello che credevo immaginare i suoi pensieri.
-So che riguarda quello che è successo ieri sera, Nay, mi
dispiace-.
-No è a me che dispiace. Io... Beh, inizio a tenerci
veramente tanto a te... e non voglio rovinare nulla perchè
con te sto così bene...-.
A quelle parole il mio cuore si fermò per un istante prima
di iniziare a battere più forte che mai.
Sentire quelle cose uscire dalla bocca della latina mi fece sciogliere
sul sedile. Era probabilmente una delle cose più belle che
potessi mai sentirmi dire.
-Non hai rovinato assolutamente nulla-.
La latina fermò l'auto a qualche metro dal mio hotel. Aprii
lo sportello e scesi dall'auto seguita dalla Rivera; feci alcuni passi
verso l'entrata dell'albergo, poi tornai indietro e mi appoggiai sul
cofano della macchina.
-Che fai?- domandò confusa la latina.
-Non voglio tornare a casa- risposi.
La mora si avvicinò a me con un sorriso sulle labbra.
-Perché no?-.
-Perché mi mancheresti-.
Le presi la mano attirandola a me in un abbraccio e lei si
lasciò completamente andare allacciando le sue braccia
attorno al mio collo, mentre le mie si appoggiarono delicatamente sui
suoi fianchi.
-Anche tu Lily...- sorrise tra i miei capelli. Passai una mano sulla
sua schiena fino a sfiorarle i capelli.
-Ma ci vedremo la settimana prossima, no?- chiese Naya.
-Certamente- risposi staccandomi dall'abbraccio.
-Ora è meglio che tu vada- disse stringendomi la mano.
-Ci vediamo presto- continuò sorridente Naya.
-Ci vediamo presto-.
***
Salii le scale di casa mia per arrivare alla mia stanza. Avevo un sonno
pazzesco, il volo di ritorno era stato molto pesante e mi sarei
fiondata subito sotto le coperte appena entrata in camera. Ma
evidentemente qualcuno lassù non voleva che andasse
così.
Aprii la porta ritrovandomi James e Hayley seduti sul letto, con un
sorriso in volto.
-Aaaah!- gridò Jamie venendomi incontro per abbracciarmi
seguito a ruota dall'altra.
-Ahi, piano ragazzi, ho male ovunque!- mi lamentai.
-Ma che ti hanno fatto fare a quel provino? Sollevamento pesi?-
scherzò Hayley riabbracciandomi.
-Ma no, è dovuto ad un'altra cosa credo...-.
-Che ci racconterai non appena avrai finito di descrivere nei minimi
dettagli il provino. Allora? Com'è Ryan?- disse tutto d'un
fiato il moro super entusiasta, scatenando una risata in me.
-È stato fantastico, come tutto il resto! E' stato come un
sogno: ho cantato davanti a praticamente tutto il cast, addirittura ho
duettato con Cory- mi fermai osservando Jay portarsi una mano al petto
incredulo.
-Mamma mia Lily Evans sei la persona più fortunata della
terra!- esclamò Hay fiondandosi su di me per riabbracciarmi.
-Non ci credo ancora!- esclamai con voce sognante.
-Ah ecco! Mi sembrava di aver sentito delle voci familiari!-
esordì mia madre dallo stipite della porta.
-Salve Anita, ci scusi l’irruzione in casa- disse gentilmente
James.
-Ma scherzate, ormai è casa vostra! Vi porto qualcosa
ragazzi?- chiese gentilmente mamma.
-No grazie, stiamo bene-. Lei annuì.
-Allora vi siete fatti raccontare il provino? E' stata magnifica, ha
fatto colpo su tutti! Anche quella Naya Rivera era a dir poco ammaliata
da lei!-.
-M-MAMMA!- esclamai in imbarazzo. James si voltò lentamente
verso di me con uno sguardo malizioso.
-Dai lasciaci parlare in pace- conclusi facendo uscire mia madre dalla
stanza.
-E così Naya Rivera è ammaliata da te-
ripeté il ragazzo.
-Non ascoltarla…- risposi con le guance che pian piano si
tingevano di rosso.
-Racconta avanti!- mi incitò Hayls.
Sospirai sconfitta e iniziai a raccontare tutto di quella strana serata
appena vissuta. Raccontai loro del party a casa Morris e, mentre
cresceva l'imbarazzo, raccontai tutto quello che era successo con Naya,
dall’accaduto in giardino alla pista da ballo e per finire
del risveglio sul divano, spiazzandoli completamente.
-Mio dio... Lily tutto questo è vero? Sembra tipo un
universo parallelo- commentò James incredulo.
-… è stato tutto dettato dall'alcool?- chiese
titubante Hayley. Esitai a rispondere, senza nemmeno farlo apposta. Non
sapevo cosa dire. Sapevo che non era stata colpa degli alcolici, non
tutta perlomeno. Tutto questo mi spaventava molto, per questo continuai
a restare in silenzio.
-Lil, non è niente di grave- replicò ancora la
rossa intuendo la mia risposta.
-Davvero? Perchè io sono molto confusa e in questo momento
non distinguo la vita reale dai sogni. Non capisco se è
successo davvero, non capisco il motivo, non capisco quello che ho
fatto, quello che provo e soprattutto se è giusto, se
è vero tutto questo- le parole mi uscirono da sole, non
sapevo nemmeno di pensare quelle cose, ma dopo averlo detto provai un
senso di liberazione enorme.
-Provi qualcosa per lei?- chiese James dopo qualche secondo di silenzio.
-Io... Non lo so. Insomma, era il mio idolo fino a due settimane fa,
è ovvio che l'adori e che non riesca a vedere altro che lei
quando è con me ma… Ormai non vedo più
Naya come 'idolo' o 'star' ma per me è una bellissima
persona, dolce, gentile, fantastica e... 'dio che sto dicendo...- mi
coprii il viso rosso di imbarazzo con una mano, stavo decisamente
parlando troppo; di cose di cui non ero nemmeno sicura al cento per
cento.
-No Lily continua, su- insistette Hay interessata.
-Beh, hai presente quando incontri una persona per la prima volta e ti
succede qualcosa qui dentro?- dissi indicandomi lo stomaco con la mano.
-Qualcosa che non ti sai spiegare, qualcosa che ti lascia senza
respiro, che ti spiazza. Che ti costringe a chiederti che cosa ti stia
succedendo?- continuai. I due amici si guardarono negli occhi,
scambiandosi un piccolo sorriso, prima di riportare lo sguardo su di me.
-Ecco, questo è quello che provo ogni volta che sto con
Naya. E lo so che non è per la sua fama, il suo talento o
che ne so... Provo questo perchè è lei; per il
suo modo di essere, di fare... Ma non capisco il perché-.
Avrei potuto continuare ma mi costrinsi a fermare la lingua, stavo
veramente parlando troppo.
James sospirò mantenendo lo sguardo fisso su di me, come se
mi stesse esaminando:
-Diamo il benvenuto a Lily GayEvans- scherzò poi il moro.
-Ma smettila, Jay!- esclamai imbarazzata. Mentre mi alzavo per mettermi
qualcosa di più comodo addosso, i due si scambiarono uno
sguardo eloquente.
***
Naya POV
Ero appena rientrata a casa quando sentii il citofono suonare. Corsi ad
aprire la porta e nemmeno riuscii ad aprirla del tutto che Heather
entrò in casa:
-Ciao tesoro- disse stampandomi un bacio sulla guancia.
-Ehi... non ti aspettavo-.
-Sì lo so ma devo parlare con te!- esclamò mentre
s’infilava in cucina. La seguii sbuffando. Sicuramente
l'avrei trovata davanti al frigorifero.
La bionda si servì di uno yogurt alla fragola e si
accomodò sulla sedia dell'isolotto nella cucina.
-Che succede?- domandai curiosa appoggiandomi al piano cottura.
-Che mi dici di te?- ribatté tranquillamente l'altra.
-Che vuoi dire?- chiesi confusa.
-Sai com'è, è da un po' che non parliamo. E'
successo qualcosa ultimamente?-.
-Non è successo nulla ultimamente- risposi; non sapevo dove
volesse andare a parare la bionda e questo mi incuriosiva e spaventava
allo stesso tempo.
-Ne sei sicura?-.
-Se fosse successo qualcosa l'avresti saputo, te lo avrei detto-.
-…Perchè me lo chiedi?- continuai.
-Ti va se ci sediamo in salotto?- chiese col suo solito tono dolce.
-Ma si, certo…-.
Ci accomodammo sul mio divano facendo attenzione a non svegliare Lucy.
-Nay, se ci fosse qualcosa che non va, o che ti preoccupa o che ti fa
star male anche solo lontanamente me ne parleresti vero?- chiese Hemo
guardandomi negli occhi.
-Ma certo che lo farei. Heather che hai oggi? Sei un po' strana, cosa
sono tutte queste domande?-.
-Ma niente...- mentì la ballerina. Lo vedevo da lontano un
miglio quando mentiva.
-E' solo che…- sospirò.
-Cosa c'è tra te e Lily?- chiese finalmente.
Sentii il mio cuore fermarsi e le mie guance diventare bordeaux a
quella domanda.
-C-Che?- balbettai in preda al panico.
-Ti vedo diversa in questo periodo, sei fra le nuvole e distratta, ti
comporti in modo strano e quando si parla di Lily ti chiudi a riccio-
disse Hemo.
-Voglio sapere che ti sta succedendo, anche se forse già lo
so- continuò mentre dalla mia bocca non usciva nemmeno una
sillaba.
-Dì qualcosa...-.
-Mmmh...- mugugnai, non ero preparata a questo, non sapevo che dire.
-È da quando hai conosciuto Lily al concerto che ti comporti
strana. Le hai dato il numero di cellulare-.
-L'ho fatto perchè ha una bella voce! Sapevo che avrebbe
avuto futuro!- provai.
-E ci starebbe anche, questo! Se non arrossissi ogni volta che ti
guarda...-.
-Macchè- sussurrai imbronciata.
-Vogliamo parlare di quella sera al pub?-.
-No-.
-Oppure di tutti quei messaggi, o del fatto che hai preso il primo
aereo per Memphis e la sei andata a prendere a scuola? Oppure di ieri,
di come l'abbracciavi in giardino per non parlare del…-.
-Heather!- esclamai irritata. La bionda si fermò,
osservandomi.
-Cosa? Voglio solo che tu mi dica cosa ti succede-.
La fissai negli occhi ancora parecchio alterata prima di alzarmi dal
divano e chiudermi in camera.
La sentii seguirmi ma non m’importava. Chiusi la porta a
chiave e mi buttai sul letto. Mi sentivo in gabbia, che avrei dovuto
dirle?
-Naya!- esclamò bussando alla porta.
-Naya, apri dai!- continuò a bussare.
Non risposi.
-Mi dispiace, ho esagerato. Voglio solamente parlarne, vedo che sei
spaventata e insicura. L'abbiamo notato in molti-.
Alzai la testa dal cuscino.
-In molti?-.
-Mi fai entrare?- provò ancora, ignorando la mia domanda.
-No-.
-Naya non fare la bambina, apri dai- mi alzai di colpo, stufa di quelle
gnole della bionda e delle botte sulla porta.
-Sei una rompi palle, io non ti devo raccontare proprio niente! Non ho
niente da dirti! Mettitelo in testa! Tra me e Lily non c'è
niente! Niente! Vi siete immaginati tutto! A me piacciono i ragazzi,
non le ragazze… non lei... E smettila di guardarmi
così!!- le gridai in faccia.
Heather aveva lo sguardo di chi la sa lunga, con un sorrisetto sul
viso. Io andai a sedermi sul letto, reggendomi la testa con le mani.
-Ti sei autoconvinta?-.
-Smettila, smettila, smettila!- gridai.
-Guardami- disse.
-Non sono così, lei non mi farà diventare
così-.
-Nay…-.
-È solo la mia immaginazione-.
-Guardami- disse con un tono calmo e sicuro. Io lo feci.
-Non è niente- scandì bene le parole per dar
maggiore importanza alla frase.
Sentendo quel tono, quelle parole uscire dalla sua bocca, con quella
voce così carica di affetto e sicurezza, mi sentii tremare
da capo a piedi. Gli occhi improvvisamente iniziarono a bruciare ed io
finii tra le braccia della bionda, singhiozzando.
-Non so che fare. Non capisco. Cos'è tutto questo?
Perchè?-.
-Stai tranquilla…- disse Heather accarezzandomi la schiena.
-Non so cosa provo, lei è diversa e… Hemo sono
così confusa-.
-Non ti preoccupare Nay, affronteremo la cosa. Non sarai da sola, ti
aiuterò a capire-.
-Grazie Heath- le dissi sinceramente grata.
Angolo autrice:
Buongiorno! Sono tornata dopo 4893223952 anni di assenza, chiedo
perdono :(
E chiedo perdono anche per il capitolo che non è il massimo,
ma è di passaggio! Già dal prossimo
(già in fase di stesura) le cose inizieranno a movimentarsi
un po'. ;)
Lasciate una recensione, su su su! :) Mi fa davvero piacere sapere cosa
ne pensate del capitolo o della storia in generale.
Un GRAZIE come sempre a tutti quelli che leggono, recensiscono,
preferiscono, ricordano e seguono questa storia! <3
A presto
-Snix 95
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