The Best Thing Ever Been Mine

di Snix 95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


GLEE CONCERT

["Just a small town's girl living in a lonely world"]..
Sono su un palco scenico, sto cantando e la folla grida il mio nome, è una sensazione bellissima.. Allungo la mano per toccare le mani sbraitanti di qualche ragazzina in prima fila. Con quel piccolo gesto, sento di aver contribuito a rendere questa serata per loro ancor più speciale. E anche per me. La folla è in delirio.. Poi improvvisamente dalla mia bocca non esce più la mia voce, ma solamente uno strano rumore simile ad un "Bip, bip" nessuno sembra accorgersene però; così continuo a cantare ma di nuovo esce "Bip bip, bip bip"


Aprii gli occhi e mi ritrovai nella mia stanza con le coperte per terra e il cuscino di traverso. Ci misi meno di un istante a capire che quello di poco fa non era nient'altro che un sogno, un bellissimo sogno, dove io cantavo insieme al cast di Glee.. Ma, qualcosa del sogno mi aveva seguito fino alla realtà. Quel "bip bip" continuava a rimbombare nella stanza, mi voltai verso il comodino, spensi la sveglia-rovina-sogni e mi rituffai nel letto come se non potessi stare lontano da lui per vivere. Rimasi lì per altri 5 minuti poi decisi che era meglio muoversi se non volevo fare tardi a scuola. Così mi alzai e 20 minuti più tardi ero prontissima per uscire di casa. Fortunatamente la mia scuola era proprio dietro casa mia quindi potevo svegliarmi anche 30 minuti prima che iniziassero le lezioni che sarei arrivata comunque in orario.

Davanti a scuola trovai ad aspettarmi come al solito la mia migliore amica Hayley e James il mio migliore amico gay.
-Ciao ragazzi!- trillai euforica
-Ehi Lily! come stai?- mi rispose Hay rigirandosi i lunghi capelli color carota attorno all'indice
-Bene!- mi spuntò subito un mega sorriso sulle labbra
-Questa notte ho sognato di cantare con il cast di Glee!- dissi tutto d'un fiato facendo sorridere i due
-L'abbiamo persa!- disse James ridendo, eravamo tutti e tre appassionati di Glee e due mesi prima avevamo acquistato i biglietti per assistere all'unica tappa vicina a Memphis la nostra città, del Tour di Glee con tutto il cast. Sarebbe stata 5 giorni più tardi a Nashville e sì, si trattava di 3 ore di viaggio, ma per loro ne avremmo fatte anche quindici! Eravamo eccitatissimi all'idea di vedere i nostri idoli che da ormai due anni abbondanti erano entrati nei nostri cuori.
 Avevamo visto e rivisto tutte le vecchie puntate e aspettavamo con ansia l'uscita della 4 stagione.

Entrammo a scuola 5 minuti più tardi, per dare tempo a Jay di finire la sigaretta.
Appena varcata la soglia ci ritrovammo in una familiare distesa di armadietti, tutti grigio chiaro, attaccati al muro bianco, con ragazzi e ragazze dai 14 ai 19 anni che li aprivano e chiudevano e come tutte le mattine c'era un gran via vai di gente. Noi raggiungemmo i nostri tre armadietti per prendere i libri che ci sarebbero serviti quel giorno.
Come ho già detto c'era un gran via vai di gente e non sentimmo arrivare alle nostre spalle Jeff Baker, il capitano della squadra di Football della nostra scuola, la Watkins Ovedon High School assieme ad altri 5 compagni di squadra.
-Ma chi abbiamo qui? Uh! Guardate chi è tornato da Gleeland.. La Evans con il folletto dei boschi e miss capelli stravaganti..- Jeff era il mio ex fidanzato, eravamo stati insieme l'anno precedente per 6 mesi, e da quando l'avevo mollato perseguitava me e i miei amici..

Eravamo diventati gli emarginati della scuola, perchè lui grazie alla sua popolarità aveva sparso voci non vere su Hayley dicendo che era una facile e lasciandosi scappare anche qualche piccola stronzata sul mio seno.. Già, grazie a lui ora la l'intera scuola credeva che io mi fossi rifatta le tette. Ma aveva fatto cose peggiori: l'omosessualità di James era risaputa solo da me e Hay l'anno passato. Successivamente, quando decidetti di mettermi con Jeff, Jay decise di dirlo anche a lui, perchè erano diventati molto amici.
La prese bene, non lo trattò diversamente. Però, dopo la rottura, decise che non gli bastava sputtanare me e Hayley, così raccontò in giro che 'James Coleman è gay'. E' inutile dire che brutto colpo fu per Jamie, però col nostro aiuto e col tempo riuscì a passare oltre e ricostruirsi una vita.

In quel momento avevo voglia di voltarmi verso di lui e trirargli un pugno in bocca, però mi limitai a rispondegli gelida:
-Sparisci Jeff- lo congedai senza nemmeno guardarlo in faccia.
-Rilassati piccola.. Non ho ancora fatto niente- rispose lui
-E' proprio per questo che te ne devi andare- chiusi l'anta del mio armadietto voltandomi
-Sei ancora fissata con quella merda?- disse notando le foto di Glee cadute dal mio diario
-Problemi se dico di sì?- alzai un sopracciglio in segno di sfida
-Oh non per me.. Lo dico per voi..- sul suo volto si dipinse un ghigno divertito.
Nel frattempo due dei suoi compagni si portarono dietro Jamie che era ancora intento a prendere dei libri dall'armadietto. Purtroppo ai due non sfuggì attaccata allo sportellino dell'armadietto di Jay, la foto di Chris Colfer e non ci pensarono due volte prima di lanciargli frecciatine:
-Ma chi è quello Coleman? Il tuo fidanzatino?- Joseph Wood si portò affianco a James con un ghigno malvagio in volto, James non ci pensò due volte e rispose alla provocazione:
-Joseph Joseph, so che vorresti tanto esserci tu nel mio armadieto, ma.. Non sei il mio tipo- il giocatore di Football in preda ad uno scatto d'ira chiuse violentemente con un pugno l'armadietto di Jamie, che rimase immobile, terrorizzato quando Wood avanzò pericolosamente verso di lui con l'indice a 2 centimentri dal suo naso:
-Non ci provare, Coleman- sibilò l'atleta a denti stretti. Non ci pensai due volte e scattai verso di loro pronta a prendere le difese del mio amico:
-Non provare nemmeno a sfiorarlo, brutto pezzo di- venni interrotta dalla voce di Jeff ancora affianco a me che, stranamente, riprendeva il suo compagno:
-Buono Joe, o ci metteremo nei guai.. Non ne vale la pena per questi sfigati- disse con tono calmo il ragazzo
-Tieni lontani i tuoi scimmioni da noi!- urlai ad un palmo di naso dal volto abbronzato di Jeff
-Ehi dolcezza calmati, potrei cambiare idea se continui ad aggredirmi in questo modo- la sua espressione era pura malvagità. Lui notando che non mi azzardavo a indietreggiare continuò
-Vuoi davvero vedermi mentre pesto i tuoi amici?- mi allontanai immediatamente, facendo sorridere il biondo che riprese a parlare:
-Brava Evans, è stato facile no?- fece un cenno ai tre compagni che non si erano ancora immischiati nella discussione di avvicinarsi, notai che avevano tutti e tre una mano dietro la schiena. Avevo un brutto presentimento..
-E visto che vi siete comportati bene vi farò un regalo..- il giocatore di football si scostò lasciando campo libero agli altri tre che tirarono fuori da dietro la schiena 3 granite.
In una frazione di secondo sentii un liquido alla menta talmente freddo che sembrava bruciare, scivolare dalla mia faccia fino alla maglietta bianca che indossavo quel giorno e la stessa cosa successe agli altri due.
Mi pulii gli occhi per evitare che vi entrasse la granita e guardai Jeff furibonda e scioccata:
-Cosa c'è dolcezza? Non hai apprezzato il gesto?- fu Joseph a parlare, mentre Baker sghignazzava con gli altri scimmioni, dei suoi compagni.
-Noi volevamo solamente farvi sentire come i protagonisti di 'Glee'.. Non siete felici? Ora siete come loro!- esclamò Jeff riniziando a ridere prima di sparire assieme ai suoi scagnozzi.
Lanciai un occhiata rassegnata agli altri due slushati e in silenzio ci dirigemmo verso il bagno. Mentre il resto della scuola che aveva assistito alla scena era rimasta immobile e silenziosa, osservandoci.

Eravamo abituati ad essere maltrattati, ma quella era la prima volta che ci tiravano una granita in faccia e speravo che fosse l'ultima, ma avevo la sensazione che non fosse così. Come avrei voluto che la mia vita fosse diversa..
 
Passarono velocemente le prime tre ore di lezione, fui costretta a cambiare maglia, perchè da bianca com'era, ora era verdina e appiccicosa. Dopo il suono della campanella che segnalava l'intervallo entrammo nell'aula della lezione successiva e iniziammo a parlare fra di noi in attesa dell'inizio della lezione:
-Puzzo ancora di fragola..- si lamentò Jay
-A chi lo dici..- la Williams si annusò i capelli e fece una smorfia quando sentì l'odore della granita alla coca cola
-Dai non pensiamoci.. Sono solo degli sfigati che non hanno niente da fare..- in realtà avrei tanto voltuto andarli a cercare per prenderli a calci nel culo, ma sapevo che non era giusto. Dovevo essere più matura di loro, non abbassarmi ai loro livelli:
-Ma come facciamo a non pensarci?! Lily ti rendi conto che se ci prendono gusto noi ci ritroveremo in questo stato pietoso tutte le mattine?!- James aveva ragione, se si erano divertiti avrebbero continuato per molto, molto tempo.. Non potevo permetterlo. Dovevo fare qualcosa.
-Escogiteremo qualcosa.. Non roviniamoci la giornata- osservando le espressioni afflitte dei due decisi di cambiare argomento
 -Però ora abbbiamo altro a cui pensare, no?- sorrisi maliziosamente quando Hay iniziò a saltellare sulla sedia battendo le mani
-Uh sìsìsì!-.
Anche Jay sorrise:  
-Allora: io.. Mi porterò la maglia di Kurt 'Likes Boys' oltre alla giacca delle cheerios.. Voi cosa portate?- concluse leggermente più rilassato
-Porterò sicuramente la maglia di Brittany 'I'm with Stoopid', ci ho messo talmente tanto a spiegare a quel tipo al mercato che la doppia 'o' era voluta che se non me la mettessi sarebbe un insulto!- disse Hay scoppiando a ridere rivedendo nella sua mente quella scena
 -Io non lo so.. metterei quella di Santana.. Ma tutti mi prenderebbero per.. insomma.. 'Lebanese'?- sussurrai senza neanche saperne il motivo
-Oh andiamo Lily! E' o non è il tuo idolo?! Poi non è vero, sai quanta gente ci sarà con quella maglia che non è 'Lebanese'?!- Hay era esasperata e dicendo l'ultima parola mi imitò sussurrando come avevo fatto io poco prima
-Lo so ma..-
-No, tesoro!! Niente 'ma'! Tu ti metterai quella benedettissima maglia altrimen- Hay si interruppe vedendo entrare la professoressa e mi lanciò un occhiataccia, così mi convinsi pensando alle orribili torture alle quali mi avrebbe sottoposta una più che capace Hayley e quando arrivai a casa presi quella maglia con scritto 'Lebanese' la indossai e mi guardai allo specchio: vidi una ragazza dai capelli rosso fuoco, mossi e lunghi fino a metà schiena con gli occhi verdi e delle per me odiose lentiggini attorno al naso; ero io. Solo io. Lily Evans, una ragazza di 18 anni che non aveva il coraggio di cantare neanche di fronte ai suoi amici pur avendo una grandissima passione per il canto e per la musica, non per niente frequentavo la Ovedon High School of Arts! Frequentavo corsi di danza e di recitazione a scuola..
Ma negli ultimi tempi seguivo in privato lezioni di canto e chitarra, senza però dirlo a nessuno. Di fatti ne erano a conoscienza solo i miei genitori. Mi vergognavo perchè se l'avessi detto a qualcuno mi avrebbero costretto a frequentare il corso di canto organizzato dalla scuola e io non riuscivo proprio a cantare davanti a persone che non fossero i miei genitori o la mia insegnante di canto.. Mi ritrovai a pensare al sogno fatto la notte passata: sarebbe mai potuto succedere? Se solo avessi il coraggio di cantare davanti ad un pubblico.. Pensai.
Guardandomi allo specchio cercai di rivedere quella Lily Evans che la sera prima nel mio sogno aveva cantato davanti a migliaia di persone. Chiusi gli occhi, e immaginai le note di 'Don't stop Beliving'.

Iniziai a cantare, la musica si impossessò della mia mente e sempre più di me. Mi entrò nelle vene ed io mi lasciai trascinare.
Mi sembrava di stare rivivendo il sogno passato. Avevo le lacrime agli occhi, pensando a tutto quello che Glee mi aveva dato, trasmesso, e che tra un paio di giorni li avrei visti di persona, tutti quanti, avrei cantato e ballato con loro. Perchè in un qualche modo Glee non era solo un telefilm, era vita.  
La musica immaginaria si fermò, aprii gli occhi mi tolsi la maglia la ripiegai ed andai a letto pensando che un giorno in meno mi separava da loro.. E mi addormentai.

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I giorni successivi passarono molto in fretta grazie anche al fatto che di Jeff e degli altri bulli a scuola non c'era nemmeno l'ombra, quindi quei 5 giorni li passammo serenamente.

Si fecero le 15.00 in un batter d'occhio, ed era ora di partire. Passai a prendere prima James che si presentò in macchina con la maglietta con la stampa 'LIKE BOYS' ed un'acconciatura che lo rendeva simile a Chris Colfer in una maniera davvero inquietante..
Poi passammo a prendere Hayley e partimmo per Nashville.
Durante il viaggio, non aprii bocca, mentre gli altri due erano impegnati a scarabocchiarsi braccia e gambe con scritte tipo ' I'M A LOSER LIKE YOU ' oppure ' KURT IS BETTER'.. Nell'istante in cui ero entrata in macchina sentii che tutta l'agitazione che avevo trattenuto fino a quel momento era uscita allo scoperto e faticavo a parlare.
Arrivammo là alle 18.30 e ci mettemmo in fila per entrare. I cancelli aprivano alle 19.00, quindi ci restava solo mezz'ora di attesa. Un' attesa snervante ma che mi fece riacquistare la parola. Ora finalmente, ero su di giri come gli altri due all'idea di vedere Cory, Lea, Dianna, Mark, Heather, Chriss, Darren ma soprattutto lei: Naya Rivera.
L'adoravo, era la migliore tra tutti, come voce, come attrice.. era perfetta, la sua voce roca e calda mi faceva emozionare ogni volta che la sentivo, mi estraniavo dal mondo, era come se esistessimo solamente io e la sua bellissima voce.
 
I minuti passarono in fretta, finalmente aprirono i cancelli e la gente iniziò a spingere per entrare. Sembrava di essere nel bel mezzo di una battaglia, solo che senza armi.
Sentii prendermi la mano, era Hayley. Mi sorrise e disse semplicemente:
-Ci siamo- io le sorrisi debolmente, dentro di me sentivo una calma innaturale, mi sembrava di vedere tutto al rallentatore, come nei film.
Improvvisamente sentii la mano di Hay staccarsi dalla mia bruscamente e la vidi essere trascinata in avanti dalla folla assieme ad un James spaventato. Cercai di non andare nel panico e andai avanti.

Pochi minuti più tardi li intravidi mostrare il biglietto all'addetto ed entrare.. Mi avrebbero aspettato.. Senz'altro.. Presto toccò a me, così tirai fuori il biglietto e lo tenni ben saldo in mano, allungai il braccio per tenderlo al buttafuori ma un ragazzino affianco a me cadde a terra e si appoggiò a me trascinandomi a terra in una frazione di secondo. Mi accorsi immeiatamente di non avere più il biglietto in mano. Ora sì che entrai nel panico!
Poi lo vidi. Avrei preferito non vederlo però.. Era lì. Sotto il piede di un ragazzo, strappato e piegato.
Non potevo crederci: il mio biglietto strappato, l'unico modo per vedere i miei idoli strappato.
Guardai l'uomo addetto ai biglietti in cerca di aiuto ma lui si limitò a dirmi:
-Mi spiace, così non lo accetto- sentii il sangue ribollirmi nelle vene
-Ma lei ha visto tutto! E' stato un incidente! è successo proprio qui! davanti a lei! Non può farmi questo!- avevo decisamente alzato il tono di voce
-Scusa ma non posso accettarlo, poteva essere fasullo, e così non riesco a certificare nulla- sapevo che era vero ma ero decisamente arrabbiata e così continuai
-Andiamo la prego! mi sono fatta 3 ore di macchina per venire fin qui! Non butterò tutto all'aria per un biglietto strappato!- l'uomo mi guardò un po' accigliato
- Mi dispiace, non posso! E stai bloccando la fila- non ci vidi più
- NO! ADESSO LEI MI FA ENTRARE IN QUESTA CAZZO DI PALESTRA! - urlai con quanto più fiato avessi nei polmoni, finì in tempo la frase che sentii arrivare le lacrime e un nodo fortissimo alla gola che mi impedì di parlare
-Ragazzina, togliti di mezzo se non vuoi che chiami la sicurezza!- non ebbi le forze di ribattere così mi voltai sconvolta e me ne andai.

Volevo chiamare i miei dicendogli di venirmi a prendere, ma non potevo lasciare a Nashville gli altri due..'Hayley! James!' mi ricordai di loro e scrissi l'accaduto in un SMS.


Camminai attorno alla grande palestra dove si sarebbe svolto il concerto, avevo bisogno di pensare e restare sola.. Vi era una vasta area verde con dei Camper grigio metallizzato, ma non ci feci troppo caso ero immersa nei miei pensieri, era successo davvero? Nah, era uno stupido scherzo, ora mi sarebbero venuti a dire di entrare.. Non poteva essere vero.. Le lacrime riniziarono a scendere e a rigare le mie guancie mentre guardavo quello stupido biglietto.
Continuai a camminare senza meta, ero nel retro la palestra ormai, non sapevo cosa fare, non volevo andare a casa, non lo accettavo, non dopo tutto quello che avevo passato e che avevo sopportato per arrivare fino a lì, per colpa di un fottuto ragazzino che non si reggeva sulle gambe ora io non potevo nemmeno godermi il concerto! (Non mi accorsi nemmeno che qualcuno veniva incontro a me) 'Proprio a me doveva capitare?! Sono una cazzo di sfig- ' non riuscii nemmeno a finire di formulare il pensiero che mi ritrovai per terra con un dolore pazzesco alla testa. Aprii gli occhi e notai una figura sopra di me, con il cappuccio alzato, un grande paio di occhiali che le coprivano gran parte del viso, le labbra carnose, la pelle ambrata e un profumo di fiori.. Era decisamente una ragazza, a giudicare dai capelli lunghi che uscivano del cappuccio un po' mossi e neri, o meglio... Corvini. No. Era impossibile.. non poteva essere...
-Madre de Dìos! Lo siento!- sentii lontanamente, poi mi si annebbiò la vista....e diventò tutto buio.


***

Camminavo da circa mezzora vicino alla palestra dove quella sera si sarebbe tenuto il mio concerto come membro del cast di Glee, intenta ad evitare accuratamente i fan sbraitanti che mi sarebbero saltati letteralmente addosso se solo mi fossi mostrata.

Ero nervosa, non era la prima volta, ovvio, lo ero sempre un po' prima di un concerto, ma quella sera lo ero più del solito e non conoscevo il motivo, il che mi faceva innervosire ancor di più.
Per di più ero giù di morale perchè avevo appena perso una persona per me importantissima, Frederik, stavamo insieme da 6 mesi, è poco lo so, ma con lui mi sentivo benissimo.. Fino a quando non scoprii che stava con me solo per la pubblicità.. E' stato un duro colpo. Il solo pensiero che mi portava in giro solo per farsi paparazzare con me mi faceva impazzire.
E chissà quante altre persone false come lui mi circondavano! Stavo di merda, mi sentivo usata e sola, tanto sola.. Fino a qualche settimana prima avrei potuto contare sull'aiuto di Dianna per queste cose oltre a Heather invece avevo litigato pure con lei, ma in fondo era colpa mia..

Ero appena rientrata in casa, distrutta dal discorso affrontato con Frederik, avevo gli occhi gonfi di lacrime e un livido sulla mano per il pugno tirato contro il muro.
Non ero nelle condizioni adatte per uscire con gli amici, cosa che avrei dovuto fare una mezzoretta più tardi.
Mi diedi una ripulita al viso, sperando di ridestarmi un po' dimenticandomi di Dianna che sarebbe dovuta arrivare a momenti.

Ancora ignara mi trascinai sul divano con la testa che iniziava a pulsare per i troppi pensieri accumulati. Ero stata presa in giro alla grande, dalla persona più vicina a me in quel momento, e non me ne ero nemmeno accorta. Tirai un calcio al divano prima di buttarmi sopra di esso con le mani sulle tempie per alleviare il dolore.

Pochi secondi più tardi suonarono al citofono ed io mi alzai a fatica, maledicendo chiunque fosse che le rompeva in quel momento.

Quando aprii la porta rimasi completamente senza parole e con un senso di colpa sullo stomaco.
-Naya sei ancora così?- disse con una smorfia notando la mia tuta
-Dì.. io- provai
-Niente scuse! Dai fammi entrare che ti rimedio io qualche cosa da metterti- disse sorpassandomi ed entrando nell'appartamento
-No, Dì io credo che..-
-Mi offri da bere?- continuò infilandosi nel mio armadio.
Sospirai e andai a procurarle qualcosa da bere:
-Credo che con un paio di Jeans e maglietta andrai alla grande- disse buttandomi sul letto i vestiti 'prescelti'
-No, Dì.. Fermati-
-Fermarmi?- disse lei improvvisamente con aria ferita
-Naya perchè dovrei fermarmi?- disse poi
-Non credo che verrò con voi oggi..- la bionda sospirò rumurosamente abbassanto la testa e scossandola lentamente
-Ma che strano..- ironizzò
-Dì per favore non complicare le cose.. io-
-Naya, non usciamo da mesi! TU non esci da mesi!- disse lei alzando la voce
-Il tuo unico progetto per le giornate è Frederik-
-...Dì-
-NO! Lasciami finire, non mi calcoli più, è come se non esistessi da quando lo conosci!-
-Non è per fare la gelosa, ma mi sento messa da parte, come la ruota di scorta! Come se non te ne fregasse niente di me-
-Ma che dici?Scherzi spero..-
-Non provare nemmeno a negarlo!-
-E' vero non passiamo più tempo assieme ultimamente, ma non ti ho messa da parte!-
-Non te ne frega un cazzo di me..Ti frega solo della tua stupida vita amorosa con Frederik-
-Smettila di nominarlo!-
-Che c'è? Avete litigato per caso? E' per questo che esci con noi oggi?- disse con tono sarcastico ed io sentii montare una rabbia cieca dentro di me
-Non puoi nemmeno immaginare..-
-O ha altro da fare? Non ha più tempo per i tuoi capricci?-
-FINISCILA Dì! Ma che cazzo vuoi da me?! Vuoi sentirti dire che non vali niente?! Che non me ne frega un cazzo di te?!-
-Rivoglio solo la mia amica!!- urlò lei per sovrastare la mia voce
-Sono sempre io! Sei tu che sei cambiata!-
-Ah adesso io sono cambiata? Non rigirare la frittata Rivera qui si parla di te!-
-Io non sto facendo proprio un bel niente! Mi stai appiccicata da quando sto con Frederik, non avevo spazio per me stessa! Non mi lasciavi respirare! Sembravi.. Il mio cane!-
-Il tuo cane...- disse con voce sprezzante la bionda
-Tu non stai a posto di testa ultimamente, no. C'è qualcosa della tua vita che non ti soddisfa e vieni ad attaccarti a me e ad assillarmi! Mi sono rotta!-
-Anzi sai che ti dico? Esci da questa casa, non voglio più vederti. Puoi andartene a fanculo-
-E sai che ti dico io? Non capisco come mai sono ancora qui a sopportare le tue cazzate da star viziata!-
-Vai a fanculo!-
-Ti tengo il posto!- urlò uscendo dalla stanza sbattendo la porta.

Quel giorno non me lo sarei mai dimenticato, appena si era chiusa la porta alle spalle mi ero pentita di tutto quello che avevo detto. Era tutto falso, tutto merito del mio pessimo umore.
Per colpa del mio pessimo carattere stavo perdendo, o avevo perso, un'amica. Ma non ero sempre stata così, no, mi sentivo molto più vicina a Santana, faticavo a distinguere il set dalla vita normale. Molte volte mi sentivo come lei, mi sentivo lei. Una stronza.

La cosa mi preoccupava parecchio, io non ero stronza, sono sempre stata una buon'amica volevo un bene dell'anima a Dianna.. perchè mi ero comportata così? Non mi accorsi di una ragazzina proprio davanti a me e ci scontrammo.
Lei cadde a terra mentre io ebbi un atterraggio un po' più morbido dato che caddi sopra di lei. Notai solo dopo qualche secondo che doveva aver sbattuto la testa contro degli scalini:
-Madre de Dios! Lo siento!- elclamai senza rendermi conto di stare parlando in spagnolo. La ragazza parve sentirmi ma svenne subito dopo. Entrai nel panico, odiavo questo tipo di situazioni, non ero brava a salvare la gente!
Però mi ricordai di una lezione a cui avevo assistito di pronto intervento così le presi le gambe e le alzai. Dopo qualche minuto la ragazza riprese i sensi.


***

Mi risvegliai ancora distesa sull'asfalto, con un dolore lancinante alla testa e con le gambe alzate. Ricordai subito dell'accaduto e notai che la ragazza che mi era venuta contro era ancora lì, in piedi e mi teneva le gambe. Appena vide che aprii gli occhi si affrettò a parlare:
-Grazie al cielo! stai bene?- sembrava preoccupata e forse anche agitata, ma quella voce era stranamente familiare..
-S-sì, ho solo un gran mal di testa- risposi incerta, la ragazza parve rilassarsi, notai che il cappuccio che portava prima era abbassato ma gli occhiali da sole li aveva ancora, mi impedivano di capire se era davvero la persona che sospettavo che fosse..
-Mi dispiace tanto, io non ti avevo vista.. Sei sicura di star-
-Chi sei?- le chiesi, la mora parve irrigidirsi e iniziò a balbettare torturandosi le mani, come una bambina..
-Ehm.. I-io beh ecco io.. M-mi chia- la interruppi.
Quella voce, sì l'avevo sentita, molte molte volte, non potevo sbagliarmi!
-Sei Naya.. Naya Rivera- mi alzai a fatica, avevo un cerchio alla testa, mi avvicinai a lei e le tolsi gli occhiali. I miei sospetti si erano rivelati veri, lei era Naya Rivera.
-Come pensavo- dissi sorridendo, non sapevo cosa stavo facendo e nemmeno perchè non iniziai a saltellare o a parlare a vanvera su quanto adoravo la sua voce come qualunque altra persona avrebbe fatto incontrando il suo idolo, è che in quei pochi minuti avevo visto in lei un persona molto simile a me, non so in che modo, dato che ci avevo a malapena rivolto la parola, ma mi aveva colpito il fatto che ci tesesse a mantenere segreta la propria identità dato che non voleva rivelarmi il suo nome e il modo in cui, per capire se aveva il ancora cappuccio alzato, si era portata la mano alla testa fingendo di grattarsi ed assumere una faccia terrorizzata, ma molto buffa, subito dopo aver capito che era sceso.
Infondo ero abituata a vederla scontrosa e arrogante nei panni di Santana Lopez, quindi mi faceva uno stanissimo effetto vederla così.. impacciata. Sì ,forse era per quello che non avevo iniziato ad urlare.. La latina notò il mio sorriso sulle labbra, avvampò ed abbassò lo sguardo.

***

Riaprì gli occhi, 'Dio che sollievo' pensai, le chiesi subito come stava e mi rispose che aveva solo mal di testa, sentii come un peso che scivolò via dal mio corpo, mi guardò con un fare strano in viso, per un attimo credetti che mi avesse riconosciuto, ma ero stata ben attenta alla scelta degli occhiali da sole che indossavo, erano molto grandi poi avevo il cappuccio, ero irriconoscibile!
Mi tastai in testa per sicurezza fingendo di grattarmi e sentii che il cappuccio era sceso, mi si gelò il sangue nelle vene, non volevo che accadesse, non volevo davvero che lei sapesse chi ero avrebbe potuto essere come Matt e mi ritrovai a balbettare quando mi chiese il mio nome, non riuscii a inventarmi una balla in tempo che disse:
-Sei Naya.. Naya Rivera- questa frase mi rimbombò nella testa come un tamburo, il mio battito accelerò quando la vidi alzarsi e venirmi incontro, notai che aveva dei bellissimi occhi chiari oltre a dei lunghi capelli rossi e mi tolse gli occhiali da sole.
Rimasi stupita dal colore dei suoi occhi: erano sì chiari, di un verde tirante all'azzurro per precisare.. Ma con delle sfumature vicino alla pupilla, castane e rosse, cosa che mi spinse a volerli guardare ancor più profondamente, erano talmente particolari.. Ma fui costretta a distogliere lo sguardo, quando mi ripose gli occhiali in mano e disse
-Come pensavo- regalandomi un sorriso. Un sorriso che mi fece tremare le ginocchia dalla quantità di cose che mi disse di lei.
Sembrava che mi capisse, non so nemmeno cosa capisse, ma vedevo dai suoi occhi che era diversa, vidi che poteva comprendermi, forse non era stata poi così una brutta cosa il fatto che mi avesse riconosciuta subito. Mi risvegliai da quei pensieri accorgendomi di stare a guardarla da un po' troppo, sentii un forte calore al viso quando notai che il suo sorriso sulle labbra era ancora lì ed abbassai lo sguardo, imbarazzatissima. Ma che ti succede Naya? Pensai, mi venne in mente una sola risposta: Santana Lopez. Dovevo trovare un modo per nascondere l'imbarazzo, e qui mi venne in aiuto Santana per la prima volta. Dovevo essere la furia di Lima ma ben presto mi accorsi di non riuscirci proprio alla grande con lei.


***

Per rompere quel silenzio imbarazzante istauratosi quando le tolsi gli occhiali, mi presentai porgendole la mano
-Comunque piacere, mi chiamo Lily Evans- lei mi guardò e mi sorrise stringendomi la mano, a quel tocco mi si strinse lo stomaco, è vero era simile a me, ma era pur sempre il mio idolo..
-Piacere mio- disse guardandomi dritta negli occhi, sembrava aver messo da parte la timidezza di poco fa, ed ebbi come la sensazione di riconoscerla per la prima volta da quando mi era caduta addosso.
Non riuscii a sostenere quello sguardo così profondo, intenso e penetrante e chinai la testa guardandomi le scarpe.
-Cosa ci facevi qui dietro?- mi domandò
-Oh, ehm è- è una storia lunga..- mi aveva riportato alla realtà: 3 ore di viaggio per un biglietto strappato, bella merda.. Si accorse che nel mio sguardo c'era un velo di tristezza -Tutto bene?- corrucciò le sopracciglia
-S-sì.. è solo che...- le raccontai l'accaduto, a partire da quanto avevo desiderato quel concerto e, anche se avrei preferito che non succedesse, qualche lacrima uscì dai miei occhi.
-Adesso mi sento una stupida..- mi portai una mano sul volto
-No, non dirlo nemmeno- sussurrò la latina
-Scusa non dovevo piangere.. S-scusami- indietreggiai decisa ad andarmene -stavo facendo un figura di merda- ma lei mi raggiunse e mi abbracciò, non credevo ai miei occhi, stava succedendo davvero?
-Calmati, non sei stupida! Calmati.. Ed è normale piangere..- Mentre parlava mi carezzava la schiena con la mano
-Avanti vieni con me- si sciolse da quell'abbraccio per guardarmi in faccia e mi fece l'occhiolino
-C-cosa? No davvero non c'è bis- mi interruppi da sola notando che stava scuotendo la testa
-Dai seguimi!- continuò per poi prendermi la mano e farmi strada verso quei camper molto grandi grigio metallizzato ai quali poco prima non avevo dato molta importanza.
Entrammo nel 1° che a quanto pare era la "camera da letto di una parte dei ragazzi" da quanto mi spiegò Naya, erano 3 letti a castello con affianco 6 valigie diverse, riconobbi dalle targhette quella di Chris, Dianna, Lea e quella di Heather. Prese il cellulare da dentro una borsa poggiata su una sedia e mi fece segno di aspettare..
Mi sedetti sul presunto letto di Heather che era il più vicino, era comodo. Mi guardai attorno per esplorare il mondo dei miei idoli, alcuni di essi erano terribilmente disordinati, sul letto di Dianna c'era di tutto, sorrisi a quella vista. Ma una cosa che mi fece molto effetto fu il notare che il letto di Naya era perfettamente rifatto, la valigia ordinata e non vi era niente fuori posto. Rimasi colpita perchè la credevo disordinata, ancora una volta quella ragazza mi stupì.


Cinque minuti più tardi mi disse di seguirla nuovamente ed entrammo nella palestra. Non sapevo cos'avesse intenzione di fare, ma non chiesi nulla, non volevo rovinarmi una possibile sorpresa..
Arrivammo in questo lunghissimo corridoio affollato e pieno di camerini, solo qualche decina di secondi più tardi realizzai che dentro quei camerini c'erano tutti i miei idoli che si preparavano per il concerto della sera, ma Naya continuava a camminare spedita, a quanto pare non era quella la meta.
Lessi velocemente i nomi scritti sulle porte: Heather Morris, Harry Jr Shum, Lea Michele.. Era un sogno, cercai di guardare in faccia tutte le persone che entravano ed uscivano da quelle porte ma non vidi nessuno di familiare, notai Naya che mi guardava sorridente, arrossii. Camminammo per ancora un paio di minuti e arrivammo dietro le quinte del palcoscenico, il mio cuore si fermò, quello era decisamente un sogno. Fui riportata alla realtà quando un uomo alto, vestito di nero, si parò davanti a noi ed iniziò a parlare con Naya:
-Allora? Cosa c'è di tanto importante?- disse con aria scocciata l'uomo
-Zack ti prego, a questa ragazza le si è strappato il biglietto- mi sentii in imbarazzo quando dopo quest'affermazione l'uomo mi guardò con fare interrogativo  
-Riesci a farla passare lo stesso?- continuò la latina.
L'uomo squadrò prima me poi Naya e disse sempre con aria scocciata
-Vedrò cosa posso fare- e se ne andò.
 La mora si volse di scatto verso di me
-Farò il possibile per farti assistere al concerto! Te lo prometto, poi mi devo far perdonare per il colpo alla testa di prima..- mi ero totalmente dimenticata dell' incidente! Ero troppo presa a realizzare ciò che mi stava accadendo.
-A proposito: come va la testa?- mi chiese
-Bene, sento meno male, è quasi passato- dissi sorridendo per poi continuare
-E non devi sentirti obbligata a fare tutto questo.. I-io posso tornare a casa, anzi, chiamerò i miei adesso- tirai fuori il cellulare ma la latina mi fermò dicendo che non dovevo pensarci proprio, così accettai l'irrifiutabile offerta di assistere al concerto anche senza biglietto.





Angolo: Salve a tutti! Intanto se siete arrivate a leggere fino a qui vi devo dire GRAZIE, mi state dando fiducia.
Questi primi capitoli mi servono per la vera storia (che arriverà tra pochi capitoli)  e non ne vado matta per questi, li ho scritti molto tempo fa e non li ho ricontrollati bene quindi se avete trovato errori chiedo umilmente scusa! :)
Per il resto spero almeno di avervi interessato un pochino con questa FF, mi farebbe piacere sapere il vostro parere :)
A domani con il prossimo capitolo!
Snix 95

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Dato che ho il capitolo già pronto lo posto ora.
Buona Lettura! :)



-Non dovresti prepararti per dopo?- le chiesi dopo un lunghissimo minuto di silenzio  -Si infatti appena Zack ci dice qualcosa vado a prepararmi!-.
La mora spostò lo sguardo da me ad un punto indeterminato alle mie spalle ed iniziò a sorridere sempre di più, così mi voltai e mi ritrovai davanti una bellissima ragazza alta, bionda, occhi azzuri come il mare.
Era Heather Morris.
Persi un battito a quella visione, non riuscivo a distogliere lo sguardo da lei, e presto mi accorsi di avere la bocca aperta
-Heather!- sentii alle mie spalle
-Naya!- disse la bionda, imitando la latina per gioco
-Non dovresti essere in camerino a cambiarti?- continuò la ballerina con sguardo interrogativo squadrando la mora dalla testa ai piedi notando la tuta che indossava
-Potrei farti la stessa domanda..- disse l'ispanica notando che aveva indosso uno dei suoi vestiti per il concerto ma indossava ancora i pantaloni e le scarpe da ginnastica; la bionda non rispose e fissò il suo sguardo su di me..
-E tu chi sei?- mi chiese Heather incuriosita
-.....-  non riuscivo a proferire parola, ero a bocca aperta ma non riuscivo a parlare.
Naya intervenne subito, con un' esclamazione che mi lasciò ancor più senza parole -Un'amica!- mi voltai verso di lei stupita da quelle parole e mi scappò un sorriso, che mi venne ricambiato immediatamente
-Mi chiamo Lily Evans, vengo da Memphis- dissi voltandomi verso la bionda e porgendole la mano tremante. Lei la strinse.
-Molto piacere Lily Evans da Memphis, quanti anni hai?- mi sorrise
-19 anni fra poco più di 2 mesi- la latina le spiegò tutto l'accaduto e quello che aveva intenzione di fare
-Mi dispiace per quello che è successo, Lily- mi disse guardanomi con aria triste e mettendo su un broncio adorabile.


 
-Facciamo così, per tirarti su di morale quando canterò la mia canzone te la dedicherò!- era dolcissima, proprio come l'immaginavo.
-Ne sarei onorata- sorrisi.
Dopo quell'affermazione arrivò Zack
-Dimmi che porti buone notizie!- disse Naya
-Mmh non proprio.. ho parlato con Kyle: ha detto che per altri problemi non possiamo farla entrare, ma ha detto che se vuole può guardare da dietro le quinte..- la latina ci rimase male, a giudicare dell'espressione sul suo volto.. Ma io? Non sapevo come prenderla, sarà che avevo passato l'ultima mezzora in compagnia di Naya Rivera e successivamente con Heather Morris, ora che ci pensavo non è che mi dispiaceva poi così tanto questa situazione!
-I-io, se non disturbo potrei anche guardarlo da dietro le quinte..O-o magari potrei aiutare con qualcosa tipo i c-costumi..- la buttai lì
-Sei molto gentile potresti- 
-Non ci provare Zack.. Dovresti goderti il concerto almeno da dietro le quinte, non trovi?- disse la ballerina, io annuii per poi guardare Naya, che mi sorrise e ci fece segno di seguirla.
Entrammo nel camerino di Naya tutte e tre. Era piccolo ma funzionale, immagino, per quello a cui serviva.
Ci sedemmo davanti all'enorme specchio che ingombrava tutta la parete e la latina iniziò a cambiarsi
-credo che quello di stasera sarà un concerto memorabile.. Mi sento carichissima!-
-Lo sei sempre Heather.. Non c'è stato un solo concerto in cui tu non abbia detto questa frase..- disse Naya lanciando da dietro un separè i pantaloni della tuta che indossava poco prima.
-Beh è una buona cosa, no?- mi intromisi nella conversazione
-Certo, è una buona cosa!- sorrise Heather.
-Vuol dire che dai sempre il massimo, e si vede- continuai
-Mi piace come ragiona la tua amica NayNay, dovresti andare addosso alle persone più spesso!- ci mettemmo a ridere tutte e tre, stavo passando le 2 ore più belle della mia vita, ero felice.




Sentimmo bussare, ed entrò un ragazzo, alto, moro e di esile corporatura
-Ciao Liam!- esclamarono le due attrici
-Ehi, ascolta Heather, devi assolutamente tornare nel tuo camerino, siamo in folle ritardo per il trucco!- disse il ragazzo di fretta
-Oh, okay! Arrivo subito! - Heather si alzò immediatamente e ci salutò con un cenno della mano
-Ci vedremo ancora, più tardi, non è vero Lily?-
-Puoi contarci!- risposi rivolgendole un sorriso che mi venne subito ricambiato.
Appena Heather si chiuse la porta alle spalle notai che aveva dimenticato il cellulare sulla sedia, così lo presi e corsi alla porta sotto lo sguardo confuso di Naya che non aveva visto il telefonino
-Heather!- urlai, quest'ultima si voltò interrogativa
-Hai dimenticato il telefono nel camerino di Naya..- dissi imbarazzata realizzando che, con quell'urlo, avevo fatto voltare la metà delle persone attorno a noi
-Oh grazie mille! che sbadata che sono- prese il telefono
-Comunque.. Puoi chiamarmi HeMo se vuoi!- disse prima di essere trascinata per un braccio da Liam
-Okay..- sussurrai pur sapendo che non poteva più sentirmi, quella situazione stava diventando davvero assurda: Heather Morris che mi dice di chiamarla Hemo?!
Rientrando vidi Naya (nel frattempo si era cambiata) che indossava un bellissimo vestito verde a tubino che le arrivava a metà coscia e sopra un gilè fucsia acceso, stava molto bene
-Wow, stai benissimo!- esclamai
-Grazie, lo devo indossare per cantare assieme ad Amber 'River Deep', non so se hai presente..- si specchiò
-Certo che ho presente! Dimentichi che ero venuta qui per vedere te? So tutte le canzoni che canti  a memoria- arrossii guardando l'espressione divertita che le si era dipinta in volto
-Davvero? Sei venuta qui per me?-.
Non risposi. Mi limitai a togliermi il cardigan e mostrarle la maglietta con sopra stampata la scritta "Lebanese" lei mi sorrise
-Quindi tu sei..- non la lasciai finire la frase, era successo proprio quello che non volevo succedesse! E proprio con lei!
-No! No! non sono.. Insomma.. il fatto che io adori il tuo personaggio non vuol dire che io sia.. Io non sono così.. e non sarò mai..- le parole mi morivano in gola.. Sospirai rendendomi conto che avevo decisamente usato un tono davvero poco educato
-Ah.. okay, comunque non ci sarebbe stato nessun tipo di.. problema.. per me- mi guardò negli occhi e si rinfilò dietro il separè e si cambiò abito.
Abbassai gli occhi ancora sconvolta da quello scambio di battute, che stupida non avrei dovuto rispondere così mi morsi il labbro.



***



Oddio.. Che occhi. Pensai guardando Lily, aveva degli occhi veramente belli, erano unici. Riandai dietro il separè e mi ritrovai a pensare di nuovo alla sua maglietta, ovvero la 'mia' maglietta, Ho davvero chiesto quello che ho chiesto?! E perchè ci sono rimasta così male per la sua risposta?.. Oddio.. Capii. Ero a dir poco scandalizzata da quei pensieri così li scacciai dalla mia mente e mi cambiai. Uscii con un vestito rosso con una gonna nera molto larga, vidi  Lily che mi guardò dal basso all'alto, io aprii la bocca per parlarle ma mi anticipò
-Aspetta! Non dirmelo- disse
-Valerie!- esclamò.
Annuii. Lei mi sorrise soddisfatta di aver azzeccato la canzone, notai che quando sorrideva gli occhi le si riducevano a due fessure di ghiaccio.
-Hai un bel sorriso- le dissi senza pensarci. Me ne pentii subito.
-Grazie.. Anche tu hai un bel sorriso..- le si dipinsero le guancie di rosa.
Volevo uscire da quella situazione all'istante
-A-allora, come sto?- dissi facendo un giro su me stessa.



***



Erano ormai le 8.45, dovevano entrare sul palco. Così Naya ed io uscimmo dal camerino assieme alle truccatrici Emma e Julia, che mi aveva presentato e percorremmo il lungo corridoio, ormai deserto. Eravamo le ultime.
La mora si infilò sul lato destro delle quinte mentre a me, il bodyguard di nome Zack mi scortò sul lato sinistro. 'Non si dovrebbe vedere troppo male' pensai. Vedevo un abbondante parte di palco prima di notare davanti a me delle grosse travi di ferro che tenevano su praticamente metà palcoscenico, ci ripensai Ok, non verdò molto..  Mi spostai un po' e finalmente vidi meglio.
Nello sfondo del palcoscenico apparve una schermata con apparentemente lo studio di Sue Sylvester, ed improvvisamente apparve Mr. Schue ed iniziò a parlare. Non capivo cosa stesse dicendo perchè c'era un rumore incredibile di urla.
Sentii una mano cingermi la vita. Feci un salto
-Oddio! Naya mi hai fatto prendere un colpo!- dissi senza fiato
-Scusami!- rispose ridendo
-Volevo solamente assicurarmi che vedessi bene e.. Magari.. Che mi augurassi buona fortuna..- la latina abbassò lo sguardo improvvisamente molto interessata ai suoi piedi. La abbracciai. A quanto pare la presi alla sprovvista perchè sussultò.
-Buona fortuna, Naya.- lei mi guardò per l'ennesima volta negli occhi e sorrise
-Grazie Lily-.
Mentre si allontanava le urlai -Falli neri!- senza accorgermi che proprio in quell'istante passò un altro bodyguard, di colore, sgranai gli occhi e ringraziai il cielo che non mi avesse sentito, la mora rise di gusto, sulle sue guancie si formarono delle piccole fossette e gli occhi si ridussero in due piccole fessure nere. Quel sorriso lo avevo visto molte e molte volte, ma visto di persona era totalmente un altra cosa. Era come vedere uno squarcio di cielo azzurro in mezzo ad un muro di cielo grigio. Poi mi salutò con la mano e sparì nell'oscurità delle quinte.
Mi voltai verso lo schermo gigante, vi era comparsa anche Sue Sylvester, non riuscivo ancora a distinguere bene le parole, ma tutto d'un tratto il pubblico rimase in silenzio ascoltando l'esclamazione di Mr. Schue
-Ed ecco a voi le NUOVE DIREZIONI!!- si alzò un applauso enorme e molte grida di esultanza, si udirono sfumare per qualche secondo le note di Don't stop believing, mi vennero i brividi.
 Li vidi tutti entrare sul palco, dare le spalle al pubblico, e uno per volta voltarsi seguiti dalle urla dei fan.
Iniziò a cantare Cory, e poi Lea, assieme a loro tutto il pubblico. Era un emozione unica. Entrò anche tutto il resto del cast, Naya e Heather furono molto acclamate. Il pubblico saltava, il cast saltava, io saltavo, era bellissimo, loro erano bellissimi e così finì la canzone di apertura. Notai che Naya, indirizzò lo sguardo verso la mia posizione. Sorrisi.



__________________________________________________________________________________________________________________________________________




La prima parte concerto era finita con le note di River Deep, non avrebbero potuto finire meglio. Andai dietro al palco per congratularmi, uscirono quasi tutti uno per volta, tranne quelli che dovevano cantare poco dopo. Nessuno fece caso a me grazie al cielo, non avrei saputo cosa dire per spiegare il motivo per cui ero lì. Vidi uscire Heather e andai da lei
-Solo una parola: BRAVISSIMA- le dissi lei iniziò a ridere e mi abbracciò.
Aspettammo Naya assieme, appena rientrò ci corse incontro estasiata
-Oddioo! questo concerto sta diventando davvero il più entusiasmante! Sono davvero su di giri!-
-Te lo avevo detto!- disse Hemo ma non venne ascoltata dall'ispanica che iniziò a saltellare e ad improvvisare qualche nota di River Deep, Heather si mise a ballare su una melodia immaginaria, ed io presa dal momento ballai assieme a lei. Andammo avanti così per un po'. A fare le cretine. Tra risate e stronzate andammo in camerino per quei 10 minuti liberi delle due.
-Oh Dios, estoy loca, como vosotros!- esclamò la latina ancora con le lacrime agli occhi, io ed Heather ci guardammo per un attimo e scoppiammo di nuovo a ridere per quell'esclamazione che nessuna delle due aveva capito poi la latina andò dietro al separè e si cambiò vestito.
-Allora Lily- iniziò Hemo
-Dicci qualcosa di te: che scuola fai?- disse mentre si aggiustava il trucco
-Frequento la scuola d'Arte di Memphis. Sono al 5° anno-
-Woo, ma allora sei un' artista!- disse Hemo cambiando posizione sulla sedia smettendo di fare quello che stava facendo
-Futura architetto forse.. Anche se non è esattamete il mio sogno..- continuai
-E quale sarebbe il tuo sogno?- si intromise la latina da dietro il separè ma venne fermata dalla porta del camerino che si aprì presentando lo stesso ragazzo che era entrato prima dello show per portare via Heather, Liam, che richiamava le due ad uscire veloci dal camerino.



Come previsto le due dovettero uscire per un piccolo sketch sul tema Brittana e Klaine, io decisi di rimanere lì, di non assistere, mi metteva in imbarazzo assistere a quel genere di scene. Riportava alla mente brutti ricordi.
Infilai la mano in tasca come riflesso incondizionato ed estrassi un plettro, che sempre portavo con me, ed iniziai a passarmelo tra le dita.
Alzai lo sguardo e notai una chitarra acustica poggiata al muro così mi alzai, la presi ed iniziai a suonare, per passare il tempo. Mi venne subito in mente una canzone: Landslide rifatta anche dal cast di Glee, così iniziai a cantare e a suonarla:
I took my love and I took it down

La mia voce si espanse per tutto il camerino, accompagnata dalle note della chitarra

I climbed a mountain and I turned around
And I saw my reflection in the snow-covered hills
Well, the landslide brought me down

Sorrisi chiudendo gli occhi. Volevo godermi quel momento tutto mio.

Oh, mirror in the sky, what is love
Can the child within my heart rise above
Mentre pronunciavo le ultime parole sentii una voce calda, roca ma dolce proveniente dalle mie spalle che cantava insieme a me. La conoscevo molto bene quella voce, oh se la conoscevo.. Mi sentii terribilmente in imbarazzo perchè non avevo mai cantato davanti e tanto meno insieme ad altre persone, figuriamoci con Naya, ma continuai lo stesso.

Can I sail through the changing ocean tides
Can I handle the seasons of my life

Uh uh... uh uh, uh uh....

Assieme a Naya entrò anche Heather nella stanza, ma non si unì al canto. Si appoggiò con le spalle al muro e ci osservò con un sorriso sulle labbra.

Well, I've been afraid of changin'
Cause I've built my life around you
But time makes you bolder
Children get older
And I'm getting older too
Well

Well, I've been afraid of changin'
Cause I've built my life around you
But time makes you bolder
Children get older
And I'm getting older too

Well, I'm getting older too

So.. take this love and take it down
Yeah, and if you climb a mountain and you turn around
And if you see my reflection in the snow-covered hills
Well, the landslide brought it down

And if you see my reflection in the snow-covered hills
Well maybe...
Well maybe...
Well maybe...
The landslide'll bring you down

Conclusi la canzone e si alzò un applauso alle nostre spalle. Non avevamo notato che fossero entrati Harry, Darren e Chris! Avvampai e sgranai gli occhi. Non poteva essere vero! Lanciai un occhiata entusiasta a Naya che avvicinandosi al mio orecchio sussurrò facendomi provare una strana sensazione alla bocca dello stomaco:
-Allora è questo il tuo sogno?- la sua voce roca mi fece venire i brividi
-Wow! siete state bravissime!- disse Chris, battendo le mani
-Ma di te Nay lo sapevo già.. E tu?- continuò il ragazzo dagli occhi azzurri, rivolgendomi un sorriso
-Da dove salti fuori con una voce così?!-.
Sentii predermi le spalle da dietro:
-Lei è Lily Evans- disse l' ispanica presentandomi ai tre ragazzi
-L'ho conosciuta prima del concerto-  mi limitai a sorridere
-Beh piacere Lily! Chris ha poprio ragione: Sei bravissima!- disse Darren porgendomi la mano, la strinsi balbettando un grazie. Avevo il cuore a mille, in quelle ultime ore era diventata una cosa normale, ma questa volta ero davvero emozionatissima; non chiedevo altro (nel mio inconscio) che cantare davanti ai miei idoli e sentirmi dire che avevo talento proprio da loro.




Poco dopo ci ritrovammo tutti insieme a cantare canzoni, io alla chitarra assieme a Darren e gli altri tre a cantare. I ragazzi dovettero incitarmi a cantare di nuovo perchè mi vergognavo e non poco. Esitai all'inizio, poi guardai la latina proprio di fronte a me che ricambiò. Mi bastò uno sguardo, il suo sguardo, che mi disse che potevo farlo, che mi fece capire che, infondo, ero tra amici.. Così raccolsi il coraggio e cantai. Forte, senza preoccuparmi di chi potesse sentire, di cosa avrebbero potuto dire. Era un grande passo per me; cantare di fronte a qualcuno; e tutto questo era per merito loro, o forse per merito.. suo?
Ci divertimmo molto, specialmente io, era un sogno.. Che dire di più?
Pian piano tornarono tutti sul palco per il gran finale ed io con loro nella mia "tribuna d'onore".
Conclusero con 'Somebody to love' e il pubblico scoppiò in un fragoroso applauso, molti iniziarono a urlare 'Glee!' 'Glee!' e dopo numerosi ringraziamenti davvero sentiti da parte del cast, Lea scoppiò in lacrime di gioia, lasciando tutti i colleghi senza parole.

-Beh, è quasi ora di andare..- dissi osservando l'orologio nel camerino di Heather, incredibilmente simile a quello di Naya
-Non se ne parla! Tu vieni con noi a festeggiare!- Hemo mise su un finto broncio
-Dai.. ti prego Lily! Solo 5 minuti! E mi dispiace ammetterlo ma.. Probabilmente  non ci vedremo più, fammi contenta..- continuò; Naya a quella frase si irrigidì di colpo ed aprì la bocca come per parlare, ma la richiuse immediatamente, questo piccolo dettaglio non mi sfuggì; però mi limitai a guardarla e a rispondere alla bionda
-Infondo.. Chi sono io per dire di no a Heather Morris?- finì al pelo la frase che la ballerina mi prese per il polso e mi trascinò fuori dal camerino e ci dirigemmo verso i camper nel parco dove vi era radunato tutto il cast, mentre Naya ci seguì in silezio, assorta tra i suoi pensieri.





Mi ero decisamente trattenuta per più di 5 minuti, ormai ne erano passati 15.. Ma decisi di rimanere almeno fino a che non mi arrivasse una chiamata da parte dei miei per avvisarmi che erano qui.
Naya mi fece fare un giro di presentazioni, ma rimasi stranita quando ci trovammo davanti a Lea e Dianna e mi presentò solamente Lea poi si allontanò lasciandomi lì:
-Beh, Lily, ti lascio fare conoscienza.. Se hai bisogno mi trovi laggiù-.
Rimasi a parlare con loro per all'incirca 15 o 20 minuti, erano grandiose, spiritose e gentili:
-Prima ti ho sentita cantare!- disse Lea -Hai davvero talento!- concluse
-Già! Daresti filo da torcere perfino a Rachel Berry!- aggiunse Dianna in tono scherzoso
-Vi ringrazio! Nessuno mi aveva mai sentita cantare prima d'ora..- ammisi
-Sei seria?- domandò Dianna
-Una voce come la tua va usata! Davvero Lily, sei brava!- insistè Lea
-E' che mi sono sempre vergognata.. Ma se lo dite voi è vero.. Insomma prendo lezioni di canto ma-
-Tesoro se non fossi impegnato in questo periodo te le darei io lezioni di canto, anche se non ne hai bisogno- Chris era apparso alle mie spalle e mi tese la mano
-Non ci siamo ancora presentati ufficialmente.. Piacere di conoscerti Lily- concluse con un sorriso
-Piacere mio.. - gli strinsi la mano e ricominciammo a parlare del più e del meno.
 Ero stranita, ma volevo godermi quegli ultimi momenti. Però sentivo dentro di me che c'era qualcosa che non andava; come se avessi dimenticato qualcosa.. 'Hayley e Jay!' mi ero completamente scordata di loro due!
Chiesi scusa alle due attrici e all'attore e mi allontanai. Guardai terrorizzata il display del mio cellulare e trovai 15 chiamate perse da parte di Hayley e 3 messaggi di James:



19.45: Lily, ho letto il messaggio! Stai bene? Dimmi dove sei che veniamo da te.

20.20: Lily rispondi! Noi siamo all'entrata.. ti aspettiamo qui!

20.45: Io non so dove tu sia, ma noi stiamo rientrando.. RICHIAMAMI!



Sentii gelarmi il sangue nelle vene: l'avevo combinata grossa.
Ritornai dai ragazzi, per salutarli; era tutti attorno ad un buffet improvvisato su un tavolone di plastica bianco, vidi Harry che era intento a gesticolare quella che sembrava una storia divertente, mentre, attorno a lui aveva una Jenna, una Lea ed una Dianna divertite. Mi guardai intorno in cerca di Naya, ma non la vidi in mezzo a loro. Così mi allontanai un attimo, e la trovai. Era lì, seduta sulle gradinate del retro della palestra, dove qualche ora prima ci eravamo scontrate.
-Ehi, stai bene?- le chiesi sedendomi affianco a lei.
-Ehi..!..- rispose con finto entusiasmo, cercando di nascondere le lacrime.
-Sì tranquilla sto bene- continuò;
-Allora perchè piangi?- le chiesi quasi ingenuamente. Lei si voltò verso di me, fissò il suo sguardo nel mio. Fu intenso, non riuscivo a spiegarmi come potesse avere un certo effetto su di me. Era come se mi svuotasse la mente con gli occhi.
-Non so più chi sono.. Ecco perchè..- disse continuando a guardarmi
-Non mi riconosco più.. Sono diventata una persona orribile!- concluse alzando progressivamente il tono di voce per poi scoppiare a piangere
-Su calmati.. Non fare così- le misi una mano attorno alle spalle, lei si appoggiò alla mia e la lasciai sfogarsi di quel pianto. Ne aveva bisogno, lo sentivo.
-Perchè dici così?- lei tirò su col naso
-Le-per-sone-allon-tano-n-non-riesco-a-to-glierla ho-paura- disse ancora tra i singhiozzi pur avendo smesso di piangere
-Rivera riordina le idee, non ho afferrato..- lei abbozzò una risatina, poi riprovò
-S-sto cambiando, Lily, quando mi guardo allo specchio non vedo più la Naya Rivera che ero prima; O-ora vedo solamente Santana Lopez.. La stronza, arrogante, ti sembrerà assurdo ma è così! E sto perdendo persone a cui tengo molto per questo!- raccolse le lacrime che aveva sulle guance e asciugò il trucco sbavato con un fazzoletto.
-Io oggi non ho visto Santana... Sono sicura di aver visto Naya quando ti ho incontrata.- la conoscevo a malapena, ma di quello ero sicura.

-Non ho assolutamente visto la stronza che pensi di essere, anzi, ho visto una ragazza gentilissima, pronta ad aiutare una povera disgraziata con un biglietto strappato in mano e a fare di tutto per farla assistere al concerto!..- la mora sorrise e abbbassò la testa fissandosi le scarpe.
-Ma soprattutto l'hai fatta sentire a proprio agio e le hai fatto passare la più bella serata della sua vita- le poggiai una mano sul ginocchio per farle alzare lo sguardo lei sussultò al contatto.
-Non mi pare che questa sia Santana!- continuai guardandola in quegli occhi color pece arrossati dal pianto
-Senza offesa ma, sai, non credo che la cara vecchia Sannie avrebbe fatto tutto questo.. tanto meno per una sconosciuta!- cercai di tirarle su il morale pronunciando quest'ultima frase. Lei rise, visibilmente più tranquilla.
-Beh, per la sua Brittany però sì..- sgranò gli occhi corrucciando le sopracciglia spostando lo sguardo sul cemento di fronte a noi capendo di aver detto una frase con un doppio signifiicato. Me ne accorsi anche io, e mi divertii a osservare la reazione della ragazza dalla pelle ambrata affianco a me:
-Quindi io sarei la tua Brittany?- chiesi con un sorriso divertito in volto
La mora arrossì violentemente e boccheggiò. Io risi di gusto notando quel gesto, era così impacciata, faceva tenerezza.
-... Comunque grazie..- la latina cambiò subito discorso 
In quell'istante mi squillò il cellulare, erano i miei.
-..Devo andare, sono arrivati- dissi alzandomi, lei mi seguì, mi prese la mano e intrecciò le sue dita con le mie, mentre io risposi alla chiamata distratta da quel gesto.

Mi accompagnò alla macchina insieme ad Hemo e Lea, dove vi erano già ad aspettarmi Hayley appoggiata al muretto che si rigirava il lunghi capelli rosso carota e Jay che fissava la rossa con sguardo sognante.. Che strano.
Ci fermammo un po' distanti dall'auto per i saluti. Abbracciai prima Lea poi Heather: -Lily, hai talento davvero.. Parlavo seriamente prima. Farai strada- disse la diva;
-Spero di rincontrarti un giorno..- disse la ballerina prima di riabbracciarmi.
-Lo spero anche io Hemo!- sorrisi ad entrambe e mi voltai verso la latina, ancora col viso rivolto a terra. Mi avvicinai e le presi le braccia
-Naya?- dissi insicura, lei alzò immediatamente la testa e guardò me per un istante, poi guardò la ballerina dagli occhi azzurri senza sbattere le palpebre, la quale ricambiava lo sguardo confusa.
Continuarono per non so quanti lunghissimi secondi, poi sul volto della bionda comparve un espressione buffissima, segno che aveva afferrato il messaggio dell'ispanica, che io ancora non capivo..
-Ehm.. Lea, andiamo?- disse Heather prendendo la morettina sotto braccio senza lasciarla rispondere; si allontanarono mentre la bionda continuava a voltarsi indietro, evidentemente ancora confusa dal gesto della latina.
Mi girai verso Naya interrogativa.
-Non voglio che tu te ne vada..- alzai le sopracciglia sorpresa
-C-come?- parlava seriamente?
-Mi piacerebbe che tu rimanessi qui con me..- provò l'ispanica
-.. M-mi dispiace Naya ma devo andare..io.. Mi dispiace tanto- mi sentivo una deficiente a rifiutare una così allettante proposta della mora:
-Già scusa.. Che stupida che sono- arrosì lievemente
-Non lo sei! I-io rimarrei se solo..- non riuscii a continuare le parole mi morirono in gola
-A-allora ti va se ci sentiamo domani?- mi prese la mano, sentii qualcosa di ruvido: c'era un pezzetto di carta. Lo aprii, e lessi un numero di telefono; sorrisi senza pensarci.
-Mi chiami tu, ok?- continuò la cantante sollevata dal mio sorriso
-Sì.. t-ti chiamo io-. Mi abbracciò e si allontanò. Rimasi ancora qualche secondo a contemplare il foglietto poi mi incamminai verso l'auto dei miei.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


-Era ora!- Hayley si era scostata dal muretto e mi veniva incontro seguita da James col le braccia incrociate
-Si può sapere dove diavolo ti eri cacciata?!- allargò le braccia, davvero accigliata
-Non è il momento adatto ora, Hay.. Ti spiegherò tutto domani, promesso- conclusi con un sorriso sperando che facesse intuire ai due almeno un terzo di quello che mi era successo.
-COME OSI- feci un salto all'indietro per la paura. Hay era davvero spaventosa da arrabbiata. Grazie al cielo fu interrotta da Jay che sembrava più calmo
-Okay Lily- mi disse cercando di afferrare le mani ancora sbraitanti di Hay, poi si rivolse alla rossa
-Tesoro calmati! Ha ragione Lily: non è il momento adatto- incredibilmente quelst'ultima si calmò improvvisamente e guardò me e le loro mani ancora unite per poi lasciarle andare improvvisamente e salire direttamente in macchina senza aspettarci.
Lanciai un occhiata a James che alzò le spalle e seguì la furia  rosso carota in macchina.  



Il tragitto fu piuttosto complicato, non volevo dire quello che mi era successo ai miei, non mi avrebbero mai creduto.
Mio padre Mike adorava parlare e chiacchierare e benchè fossero le 00.30 iniziò a fare domande a raffica su com'era stato il concerto, su quanta gente c'era, se avevamo conosciuto qualcuno e molte altre domande. Da subito decisi di mentire
-Allora ragazze, com'è andata? E' stato bello?- chiese mio padre; Hay mi guardò poi cominciò
-Beh.. vede signor Evans, noi- la interruppi subito
-Ci siamo divertite da pazzi, è stato davvero molto bello!- lanciai un occhiataccia ad Hay, che rimase perplessa
-Oh, sono contento per voi!- rispose Mike ignaro del mio sguardo omicida verso la rossa.


Alle 03.00 arrivammo a Memphis e, dopo aver accompagnato sia Hayley che James andammo anche noi a casa. Mi infilai subito in camera (ero distrutta) e mentre mi sfilavo i jeans mi cadde dalla tasca il biglietto di Naya; lo raccolsi e mi venne un'idea. Una folle idea.
 E se le scrivessi ora? pensai No, è troppo tardi.. Però ripensandoci stavano festeggiando. Quindi magari è ancora sveglia.. Sapevo che era la cosa più stupida che potessi fare alle 3.15 del mattino; ma la feci ugualmente.



So che è tardi e ti chiedo scusa, ma.. Buonanotte :)   Lily.



Appena premetti il tasto invio me ne pentii amaramente. Che stupida! Nonono! Ormai era tardi però.
Mi sistemai sotto le coperte, incapace di dormire. Ogni minuto che passava trovavo una motivazione in più per non mandare quel messaggio, mi sentivo troppo stupida! Mi ero rovinata quella giornata fantastica.
Improvvisamente il display del mio cellulare si illuminò; ma nel tentativo di fiondarmici addosso caddi dal letto provocando un forte tonfo -Ahi!- mi rialzai immediatamente e presi il cellulare: un nuovo messaggio ricevuto.



03.40: Non devi chiedere scusa.. Speravo in un messaggino tuo in effetti ;) Buonanotte anche a te Lily :)     Nay.




Mi si illuminò il cuore e sul mio viso comparve un sorriso enorme che non riuscivo a mandare via, faceva male agli zigomi. Rilessi il messaggio più e più volte poi, quando decisi che non c'era niente a cui rispondere lo spensi e mi rigirai nel letto ancora sorridente.

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3 giugno    Memphis

Erano passati 2 giorni, dal concerto, era lunedì ed era ora di andare a scuola.
Avevo di proposito spento il cellulare per ignorare i messaggi di Hayley e James che mi chiedevano sicuramente del concerto, non riuscivo a trovare un modo per dirglielo ma sapevo che l'avrei dovuto fare quel giorno, ed ero un po' agitata.
Decisi di andare dritta al sodo, quindi andai a cercare i due miei migliori amici per spiegargli meglio l'accaduto e li trovai in bagno, sentii che sussurravano; evidentemente non volevano farsi sentire.
Rimasi sulla soglia indecisa se entrare o no; tesi l'orecchio per sentire meglio e funzionò, riuscii a sentire più chiaramente ciò che dicevano:
-Dovremmo dirglielo Hay..- James passò una mano tra i capelli dell'altra che sospirò
-Ho paura.. E se non la prende bene? Cosa faremo?- la rossa era evidentemente scossa, da cosa non lo sapevo però;  Dire cosa a chi?
-E' la tua migliore amica da quando avete 6 anni.. Potrà solamente essere felice!- Jay la strinse in un abbraccio molto sentito, mi nascondeva qualcosa. A me, la sua migliore amica. Rimasi sconcertata, ci eravamo sempre dette tutto, sia cose belle che brutte.



Tornai in classe senza rivolgere la parola a nessuno, fino a che Taylor una mia compagna di classe con cui avevo stretto una meravigliosa amicizia nell'ultimo anno mi chiese:
-Allora, com'è andato il concerto Gleek? Dalla faccia che hai direi male..- mi risvegliai dalla trance in cui ero sprofondata negli ultimi minuti
-Eh? Cosa?.. Ah sì il concerto.. sì tutto bene è stato molto bello!- Taylor  sorrise e si sedette di fianco a me.
Dopo pochi minuti entrarono in classe Hayley e James mano nella mano, ci guardammo per un istante; Hayley si pietrificò sulla porta con la bocca semi aperta mentre Jay continuò a spostare lo sguardo da me alla rossa. Dentro di me sentivo un misto di rabbia, delusione e anche di curiosità per quello strano comportamento, che mi impedivano di spiccicare parola.

Pregai il cielo che qualche cosa, qualunque cosa interrompesse quel momento imbarazzante che, ormai non era passato inosservato a nessuno nella classe.
Le mie preghiere vennero esaudite subito quando la professoressa entrò nell'aula, mi voltai immediatamente verso la lavagna approfittando di quel momento di distrazione generale, intravidi Hayley cercare la mano del ragazzo e stringerla forte in segno di tensione.
La lezione fu una delle più noiose della storia, il mio sguardo continuava a vagare dalla lavagna ad Hayley (che guardava Jay) all'orologio per controllare l'ora. Mancavano solamente 10 minuti, ma erano comunque troppi da sopportare. Ripensai a Naya per la prima volta dopo la scena nel bagno e mi ritrovai esitante sul fatto di raccontarlo ai due, non ci volevo parlare. Però avrei destato sospetti se avessi iniziato ad evitarli.. Quindi decisi di chiarire con Hay, sentendo cos'aveva da dirmi, poi le avrei raccontato la mia 'storia' assurda.



***


 
3 giugno    New York

Ero chiusa nel bagno da 20 minuti, appoggiata all'enorme vasca con le ginocchia al petto e mi tenevo la testa tra le mani; mi sentivo terribilmente in colpa, Dianna non mi parlava da ormai settimane, eravamo arrivate a cambiare strada quando ci incontravamo da sole. Stavo davvero male, non la sostenevo più quella situazione.

Ad un certo punto sentii la porta dell'appartamento aprirsi: era Heather sicuramente, avevamo preso una camera d'hotel assieme a New York aspettando le ultime 3 tappe del tour che si sarebbero tenute proprio lì, nella grande mela.
-Ehi, Naynay? Sono tornata!- non risposi.
Ero riluttante all'idea di uscire dal bagno perchè significava fingere che andasse tutto bene e: 1) non andava per niente bene, nulla andava più bene ormai. 2) Non mi andava di fingere; ma non volevo nemmeno stressare Hemo con le mie 'cazzate da star viziata' come le aveva definite Dianna durante la nostra discussione.. Che male che faceva pensarci.



Non feci in tempo a decidere cosa fare che la bionda entrò in bagno e mi guardò confusa piegando la testa di lato:
-Nay? Cosa ci fai lì per terra?- guardai la mia migliore amica per un istante poi sentii un forte nodo alla gola e gli occhi bruciare per le lacrime trattenute, la ballerina mi strinse immediatamente in un abbraccio che non rifiutai, e piansi liberandomi di tutta la tensione accumulata in quei giorni.
Appena mi calmai, le raccontai tutto. Ogni singola cosa su Dianna e anche su di me, di come mi sentivo cambiata; lei mi riabbracciò
-Passerà, Naynay, sono convinta che sistemerai tutto e le cose andranno meglio di prima- le sorrisi ancora abbracciata a lei; era di una tenerezza unica, mi sentivo fortunata ad avere una migliore amica come lei. Ci alzammo e ci accoccolammo sul divano a guardare la TV.  
Mi appoggiai alla sua spalla e lei prese ad accarezzarmi i capelli
-Tra 2 settimane iniziano i casting per l'ultimo personaggio della 4 stagione, la nuova Cheerleader, sai, non l'hanno ancora trovata. Ryan ha chiesto a tutti se vogliamo assistere e dire la nostra..- sussurrò la ballerina
-Non l'hanno ancora trovata? Ma è da 2 mesi che la cercano!- esclamai cercando una posizione più comoda.
-Eggià, non gli va bene nessuna.. Hanno scartato tutte! Così chiedono il nostro aiuto e.. Dato che noi in un certo senso siamo cheerleader dovremmo proprio andare a dare una mano- sospirai scocciata pensando a quello che ci attendeva..
-Facevano così pena?- inarcai un sopracciglio
-Ad ogni modo- riprese la bionda respingendo una risata per l'espressione della latina -Ci andiamo? Ti va?- ero già stata ad un casting ed era stato lungo.. Noioso.. Lento, però a quel casting, tra tutti quei ballerini e cantanti che si esibivano avevo trovato la mia migliore amica.. Sospirai nuovamente
-Sì, andiamo. Tanto se te lo ha chiesto Ryan non abbiamo scelta- .





Quella sera, dopo il live uscimmo tutti insieme per brindare e festeggiare l'ormai vicina fine del tour.
Non potevamo bere, ovviamente, perchè il giorno seguente avevamo altre prove e un altro concerto quindi ci limitammo a parlare tra noi del più e del meno davanti a qualche aperitivo quando il display del mio telefonino comparve un nuovo messaggio: era Lily, la ragazza che avevo conosciuto a Nashville.
Sul mio viso si dipinse un sorriso, che non passò innosservato a Darren con il quale stavo parlando fino a 30 secondi prima:
-..è stato troppo divertente! Anche se dopo non ci ha parlato per una settimana! Ma posso anche smettere di parlare perchè a quanto pare non mi stai più ascoltando.. Naya!- alzai gli occhi dal cellulare come risvegliandomi da una trance.
-Sì?- dissi con il tono più innocente che avevo
-Ma hai ascoltato una sola parola di quello che ho detto?- disse accigliandosi il moro
-Scusa Darr, mi è arrivato un messaggio..- feci gli occhi dolci cercando di farmi perdonare
-Sei incredibile Rivera! Ad ogni modo, chi è che ti fa sorridere così davanti a un SMS?- mi prese il cellulare dalle mani e lesse il messaggio ad alta voce:



-23.57: Ehi, come procede il tour? Sei stanca?    L.-



Attirò l'attenzione di tutta la tavolata e dopo un attimo di silenzio Chris parlò:
-E chi è "L"? Una nuova conquista?- arrossii violentemente alla domanda del ragazzo
-Ma no idiota è Lily! La ragazza di Nashville, ricordi?- sul volto di Chris comparve un espressione stupita:
-Ah! La giovane Whitney!.. E così ti senti con lei, eh?- mi guardò maliziosamente ed io sgranai gli occhi:
-N-no! Assolutamente no!- avvampai ripensando ai suoi occhi, a come mi aveva trattata e consolata; presi a tormentarmi le mani dall'imbarazzo e Chris sorrise sempre con quel fare malizioso di poco fa mentre Darren riprese la parola:
-Oh però la cosa non ti dispiacerebbe, visto il sorriso che ti è comparso leggendo l' SMS, San!- risero.
Aprii la bocca anche se incapace di parlare, ero sconvolta, come potevano dire cose del genere e chiamarmi San?! Se solo sapessero quanto ci stavo male..
Ripresi il telefono con uno strattone dalle mani di Darren che rimase perplesso ed uscii furibonda dal locale seguita a ruota da Heather.



Aprii la borsa e tirai fuori una sigaretta dal pacchetto quando sentii una mano calda sul mio braccio:
-Mi avevi detto di aver smesso..- la ballerina mi guardava delusa.
-Beh ho ricominciato- sbottai cercando di mantenere il tono più gelido che potevo; lei abbassò lo sguardo, restammo in silenzio per diversi minuti.
-Puoi anche rientrare se vuoi.. Non ti costringo a stare qui- mi guardò; Quegli occhi azzurri fungevano da calamita, era difficile staccare lo sguardo.
-Va tutto bene?- mi chiese insicura
-Alla grande- risposi sempre glaciale e con un po' di sarcasmo nella voce
-..A me non sembra che tu st-
-Che cosa vuoi?- le chiesi interrompendola, mi stavo comportando male, e lo sapevo, però volevo stare sola.
Lei esitò un attimo poi continuò a parlare:
-..Volevo sapere cos'era successo. Perchè ti sei scaldata tanto? Era uno scherzo.. E' stato per il nomignolo? Sono sicura che Darren lo ha detto per ridere, non prendert-
-Ascolta Heather non voglio parlare di quello che è successo poco fa, quindi se sei qui solo per questo alza il culo e torna pure dentro!- lei mi guardò visibilmente offesa e prima che potessi chiedere scusa o anche solo proferire parola lei si alzò con le lacrime agli occhi e rientrò sbattendo la porta dietro di se.
-Bene! Perfetto!- dissi ad alta voce.
Quella notte feci il giro di molti e molti pub nelle vicinanze, non m'importava se il giorno seguente avevo le prove, mi ubriacai, tanto.



***



3 giugno     Memphis

Percorrevo il corridoio della scuola sola, mentre Hayley e Jamie, davanti a me allungavano il passo per lasciarmi in dietro. Avevano trovato una scusa per allontanarsi.
Devo assolutamente parlarci mi dissi; così presi per un braccio la rossa e la portai affianco a me mentre Jamie dopo un attimo di esitazione andò avanti più veloce di prima lasciandoci completamente sole nel corridoio.
-Cos'hai?-  le chiesi mantenendo lo sguado fisso davanti a me
-N-niente.. I-io devo.. Andare- cercò di sorpassarmi ma la bloccai con un gesto veloce della mano che appoggiai  al muro, si fermò di scatto.
-Io non credo che non ci sia niente.. Vi ho sentiti in bagno, dai spara- la rossa mi guardò terrorizzata
-T-tu hai..? Merda- sussurrò a denti stretti l'ultima parola.
Si guardò attorno per verificare che fossimo sole nel corridoio poi disse:
-Beh ecco.. Non è facile..- allontanai il braccio dal muro ed appoggiai lo zaino per terra, lei mi guardò e prese un lungo respiro prima di dire:
-Ho baciato Jay al concerto.. E ora stiamo insieme- poi corse via lasciandomi lì. Da sola e perplessa. Hayley e James.. insieme? non potevo crederci, insomma.. James era gay dichiarato! Ed ora stava con Hay? Non che avessi nulla in contrario.. Ma loro?

Quel giorno non ne parlammo più a scuola. Ne di quello ne di Nashville.
Era come un tacito accordo tra me e Hayley. Non mi sforzai nemmeno di chiederle niente a dire il vero, perchè ormai sapevo quando era meglio tacere o invece parlare, con lei.



Ero a letto e fissavo il soffitto, ancora pieno di quelle stelline fluorescenti che mi avevano regalato per il mio decimo compleanno e che, per pigrizia, non avevo ancora tolto e pensavo a quello che mi era accaduto.. Insomma, ero accidentalmente andata a sbattere contro Naya Rivera, avevo fatto amicizia con il resto del cast e avevo suonato e cantato con loro e, la cosa che tutt'ora mi lasciava più stranita era stato il numero di telefono di Naya.. Il solo pensiero mi fece sorridere.
Ripensai al messaggio di risposta che mi aveva inviato la sera del concerto e presi il cellulare dal comodino per leggerlo:




03.40: Non devi chiedere scusa.. Speravo in un messaggino tuo in effetti ;) Buonanotte anche a te Lily :)     Nay.




Stetti a guardarlo per davvero molto tempo, con un'idea che mi frullava per la testa, ma ero combattuta: Le scrivo o non le scrivo? pensai infondo sono solo le undici e mezza di sera.. Lei aveva un concerto.. Quindi è sicuro che è sveglia.. Però non mi ha ancora scritto di sua iniziativa.. Ma è stata lei a darmi il numero! Okay le scrivo. E' deciso!
Lo feci davvero:




23.57: Ehi, come procede il tour? Sei stanca?    L.

 



Naturalmente aspettavo una risposta, una risposta che però - per quanto rimasi sveglia ad aspettare- non arrivò.
Ogni tanto mi svegliavo per controllare il cellulare, ma il display era sempre vuoto.. Controllai perfino di averlo inviato davvero, e l'avevo fatto. Quindo mi arresi e ritornai a dormire.




Angolo: Eccomi qua! Come promesso! Spero vi sia piaciuto il capitolo, mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate, quindi recensite :)
A domani
Snix 95

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***



4 giugno          New York

Ero stesa sul letto ancora con gli occhi chiusi ma sveglia. Mi rigirai verso la parte fresca del cuscino e sentii un respiro regolare affianco a me -Heather doveva essere ancora nel mondo dei sogni- cercai la sua mano sotto le coperte.
La afferrai, ma era diversa.. Non ricordavo che portasse due anelli e che fosse così grossa..
Mi passarono per la testa varie immagini della serata precedente: Il messaggio, Darren, Chris, le risate, Heather in lacrime, i pub... l'Alcool.


Aprii gli occhi sperando che quello che era successo la sera prima fosse solamente immaginazione e che stessi dormendo affianco a Heather.
Non era così, sfortunatamente. Mi guardai attorno, mi trovavo in una camera da letto con tutte le pareti di un bianco splendente, non vi era una singola cosa fuori posto, la luce ormai accecante che proveniva dall'immensa vetrata coperta da una tenda bianca e altrettanto brillante illuminava ogni singolo particolare di quella stanza.
Tutta quella luce dava alla stanza un aria sovrannaturale e da sogno, che mi rimandò a pensare se non lo fosse davvero, poi mi voltai e vidi quello che speravo di non vedere: c'era un ragazzo accanto a me, con folti capelli biondi e spettinati, la stessa tonalità di biondo di Hemo, forse era per quello che credevo di stare a letto assieme a lei..
Mi prese il panico, ero appena andata a letto con un perfetto sconosciuto! E per di più non ricordavo niente di niente!



Non potevo restare lì, dovevo andarmene prima che si svegliasse. Mi alzai di scatto e avvertii una dolorosa fitta alla testa, il dopo-sbronza è cominciato pensai portandomi una mano sulla tempia destra.
Mi vestii velocemente cercando di fare meno rumore possibile poi uscii da quella casa lasciando un bigliettino sul letto per il ragazzo, dicendogli che mi dispiaceva e che era stato un errore. Barcollai scendendo le lunghissime scale che mi separavano dal piano terra, il mal di testa era fortissimo ed ero pure in ritardo per le prove generali al teatro -Merda- dissi a denti stretti.
Finiti gli innumerevoli scalini mi ritrovai sulla strada e pensai che, infondo, la fortuna era dalla mia parte in un certo senso. La casa era molto vicina al Teatro, così corsi dritta lì cercando di non vomitare tutto quello che avevo mangiato il giorno prima.




***



Nel frattempo, tutti erano arrivati in teatro gia da una buona mezzora, e si chiedevano dove fosse Naya:
-Di solito è una delle prime ad arrivare- disse Cory appoggiandosi alla scala laterale del palco
-Sì, infatti è strano.. E ieri non è rientrata al pub dopo quell'orribile battuta del qui presente Darren- Lea diresse un'occhiataccia a quest'ultimo che rispose a tono
-Oh andiamo! Stai forse cercando di dire che se Naya non si trova qui adesso la colpa è mia?- allargò le braccia accigliato mentre parlava
-Lea piantala, non è colpa sua, è evidente che Naya non sa stare agli scherzi, ma non credo sia quello il motivo della sua assenza- Amber si intromise nella conversazione seguita da Dianna
-Dovremmo iniziare lo stesso.. Fra poco arriva Ryan e se ci trova qui esitanti ci fa il culo a tutti- Amber fissò la biondina con gli occhi verdi per qualche secondo poi decise di ignorare l'affermazione della ragazza.
-Ma comunque, Hemo, mi aspettavo che tu e Naya arrivaste insieme.. Dormiva ancora stamattina quando sei uscita?-  continuò Amber a voce più alta, lanciando un sguardo curioso alla biondina che si era estraniata dalla discussione ed ora era seduta in platea a diversi metri di distanza; quest'ultima sussultò evidentemente sovrappensiero  -Veramente non c'era.. Credevo fosse già qui..- mantenne il tono più indifferente che poteva, ma comunque lasciava filtrare un velo di tristezza e preoccupazione che non passò inosservata a Kevin che si avvicinò alla ragazza:
-Ehi, tutto bene?- chiese lui appoggiandole delicatamente una mano sulla spalla.
La ballerina non rispose. Così Kevin riprovò questa volta più diretto:
-Senti.. Ho capito che c'è qualcosa che non va dal tono della tua voce, e se tu e Naya non siete arrivate assieme e lei ancora non è qui.. Beh è successo davvero qualcosa. Per favore puoi dirmelo?- il ragazzo mantenne un tono sempre più dolce mentre parlava notando che la ballerina aveva gli occhi sempre più lucidi ad ogni parola.
-Beh.. io-
Nello stesso istante la porta sul retro si aprì ed entrò una Naya decisamente ancora rintontita dalla notte precendente: capelli sciolti e un po' spettinati per la corsa, occhiali da sole che lasciavano intuire la sbornia della sera prima, bocca semi-aperta per riprendere fiato e, cosa impossibile per la Rivera, stessi vestiti del giorno prima.
Tutti si voltarono e osservarono questa versione di Naya, decisamente poco presentabile per i suoi standard..
La prima a rompere il silenzio istauratosi per la sorpresa fu Lea:
-Bene! O-ora ci siamo tutti... Possiamo cominciare..- disse evidentemente ancora scossa dalla strana visione.

***

Appena entrai in teatro sentii tutti gli sguardi su di me; ovviamente non mi aspettavo un caloroso abbraccio di gruppo e dei pasticcini, ma credo che una ramanzina della Michele e qualche occhiataccia da Chris andasse bene, anzi, la preferivo di gran lunga al silenzio sovrannaturale creatosi in quell'imbarazzante momento.
Cory continuava a squadrarmi dall'alto al basso con la bocca aperta mentre altri semplicemente dopo un piccolo sguardo abbassarono la testa fissandosi le scarpe.
Ignorai le reazioni di ogni singola persona all'interno del teatro. Mi importava solo di Heather.
Così fissai i miei occhi nei suoi, sperando che la bionda capisse che mi dispiaceva per come l'avevo trattata la sera prima, però quest'ultima distolse lo sguardo e fissò il pavimento. La imitai abbattuta, mentre Lea incitava tutti a dare inizio alle prove.


Dopo una lunga serie di esibizioni, quasi una dietro l'altra per fortuna Ryan, che nel frattempo era arrivato, si decise a darci una più che meritata pausa.
Presi una bottiglietta d'acqua e andai a sedermi in platea assieme agli altri anche se un po' distante: già che la musica a tutto volume non aiutava il mal di testa, figuriamoci se dovevo stare a sorbirmi la risata di Lea, che, in qualsiasi altra occasione avrei trovato contagiosa, ma in questa la trovavo solo incredibilmente irritante.
Continuai ad ignorare i sussurri di Jenna e Amber e le occhiate stranite di Chord, che però si rivelavano davvero moleste.
-Ehi Bee- comparve Kevin alle mie spalle
-Posso sedermi?- disse indicando la poltroncina affianco alla mia, io annuii con la testa.
-Stasera dobbiamo spaccare- disse infine notando che io non avevo la minima intenzione di aprire bocca
-Ti ricordi l'ultima volta che siamo venuti qui, in questo teatro? E' stato il concerto più emozionante!- provò di nuovo il ragazzo con gli occhi color ghiaccio, ma senza efficacia.
Dopo qualche secodo di attesa di una risposta da parte mia, il moro si sistemò meglio nella seggiola e mormorò un 'okay' più rivolto a se stesso che a me..
-Dimmi che è successo- disse con un tono improvvisamente serio. Mi voltai semplicemente verso di lui
-Niente.. perchè?- cercai di sembrare disinvolta senza risultati positivi
-Come perchè?! Ti presenti così, in questo stato, in ritardo per giunta e poi He-
-Se devi chiedermi del mio aspetto sappi che non ti devo spiegazioni- lo interruppi
-N-no, volevo parlare di Hemo..- sussultai sulla poltroncina
-Sai che di me puoi fidarti..- continuò Kevin speranzoso  
-Non ho niente da dire..- ecco che stavo riniziando a comportarmi male.. 'No. Questa volta no' pensai 'Non con Bee'.
-Ne sei sicura? Prima mi è sembrata un po' abbattuta.. Mentre ti aspettavamo- mi voltai verso di lui
-Abbiamo discusso.. tutto qui- mi sentivo una merda
-Dovresti parlarle allora..-
-Non so nemmeno dove sia..- la buttai lì, tanto per dire, in realtà non avevo intenzione di parlare con lei non avrei saputo cosa dirle..
-Beh.. Io l'ho vista uscire dalla porta sul retro al cellulare-
-Oh beh.. Sarà per un altra volta- tentai di alzarmi per fuggire da quella situazione ma una mano sul polso mi fermò
-Naya.. Raggiungila. Devi farlo.- era preoccupato, o almeno il suo sguardo diceva così
-I-io non so cosa sia successo.. E non ti obbligo a dirmelo. Però prima, mentre cercavo di parlarle, era quasi in lacrime, quindi qualunque cosa sia, stronzata o meno, l'ha presa male. Io andrei se fossi in te..- mi lasciò il polso ma continuò a guardarmi con la stessa espressione dipinta in volto.
Anche io sapevo che dovevo farlo, era la mia migliore amica. Non potevo perdere anche lei. Dovevo reagire.
-Dalla porta sul retro hai detto?- sussurrai
Kevin annuii con la testa e sorrise mentre mi allontanavo decisa -anche se non sapevo cosa dirle- verso il retro del teatro.

La trovai lì, sul retro, al telefono, come aveva detto Kevin. Stava parlando con Taylor credo.. Mi avvicinai anche se lei non si era accorta di me e mi appoggiai al muro a braccia incrociate. Heather si voltò verso di me ancora al telefono e appena mi vide si irrigidì di colpo e con una scusa veloce interruppe la chiamata.
-..Ciao- provai dopo qualche secondo di silenzio.


Conoscevo Heather da tre anni ormai, conoscevo a memoria ogni sua posa o reazione, ma l'espressione che aveva in quell'istante era indecifrabile per me.. Non capivo se era arrabbiata o spaventata o.. felice? No decisamente non capivo..
Avrei capito un secondo più tardi, quando rispose al mio saluto:
-CIAO?!- urlò incredula. Non potei fare a meno di fare un salto in dietro. Era diventata rossa in viso e si era tirata su le maniche fino ai gomiti, gesto che compieva sempre quando era nervosa.
-Non ti fai vedere per tutta la notte e non rispondi al cellulare, mi fai pensare di aver fatto qualcosa di male dato il tuo comportamento di ieri, poi arrivi con mezzora di ritardo alle prove e quando mi vedi mi dici 'CIAO'?!- strillò una Heather davvero arrabbiata
-I-io..- biascicai qualche sillaba per riempire il silenzio istauratosi, poi la bionda riprese più decisa di prima.
-Naya ti rendi conto che mi hai fatto venire un infarto? Cosa ti è saltato in mente?!- il suo sguardo faceva paura.. Se Santana Lopez credeva di essere spaventosa.. Beh.. Perchè non aveva visto come poteva diventare la cara e dolce Hemo.
-E smettila di guardarmi a bocca aperta! Naya sono serissima: stavo per chiamare la polizia!.. Mi hai fatto spaventare- notai che strinse le braccia sotto il seno e che aveva gli occhi lucidi. Non avrei mai pensato di poterla combinare tanto grossa.. Mi sentivo una stupida. Volevo solamente abbracciarla in quel momento ma non provai nemmeno a farlo, sarebbe stato un suicidio.. Dovevo cercare di parlarle, di dire qualcosa..
-Hai ragione Hemo- la ballerina stava per interrompermi -No, lasciami parlare.. Avrei dovuto avvisarti, ma ho fatto una stronzata. Mi sono ubriacata..- lei corrucciò le sopracciglia ancora con gli occhi lucidi e intrecciò le braccia al petto mentre le raccontai quello che mi ricordavo della serata e del mio risveglio. Mi sentivo una stupida per quello che avevo fatto.
-'Dio Naya! Si può sapere cosa ti passa per la testa? Perchè l'hai fatto?- chiese ancora alterata la biondina
-Io.. Non lo so.. Volevo stare da sola.. Ed è successo tutto questo..- la guardai
-Il fatto è che ieri sera mi hanno dato fastidio tutte quelle cose su di me.. Non me le aspettavo.. E, dato che ero anche molto stanca per il concerto.. Ho reagito piuttosto male..-  in un certo senso era la verità, ma avevo volutamente tralasciato il dettaglio 'Lily'  non me la sentivo ancora di parlare con Heather di una cosa di cui non ero nemmeno sicura.
La ballerina alle mie parole si rilassò un po' e sposto il peso da una gamba all'altra, ma non disse niente, così continuai
-Mi dispiace per come mi sono comportata con te ieri.. Ho fatto la stronza.. So che volevi aiutarmi e ti chiedo scusa..- mi avvicinai alla bionda e le presi le mani mentre continuavo a parlare:
-Tu sei la mia migliore amica e l'idea di perderti.. Mi uccide. Ti prego scusami! Non farò mai più una cosa del genere, perdonami!- la ballerina lasciò le mie mani e rimase un attimo ferma, di fronte a me, a guardarmi.
Vidi di nuovo quell'espressione indecifrabile che aveva all'inizio e mi spaventai, non poco. Stava per sbraitarmi ancora contro.. Me lo sentivo. Dopo qualche secondo di panico interiore persi quasi l'equilibrio, le braccia di Heather si stringevano attorno alla mia vita mentre la testa di quest'ultima si appoggiava sulla mia spalla. Ricambiai la stretta portando le mie braccia attorno al collo della ballerina.
La sentii rilassarsi completamente tra le mie braccia e sospirare:
-Sei una stupida. Non lo fare più- annuii energicamente con la testa in risposta e la strinsi ancor di più. Restammo così per diversi minuti poi fu lei a interrompere il silenzio:
-Almeno era carino?- Heather parlò sulla mia spalla. Per un attimo stetti per chiederle di chi parlava, poi capii che si riferiva al ragazzo con cui avevo dormito.
-Mmh ora che ci penso.. Ti somigliava- ci staccammo dall'abbraccio
-Brittana is on- ammiccò maliziosamente Heather facendo scivolare la sua mano dal mio fianco fino al fondoschiena per poi prendersi uno scappellotto da me
-Smettila cretina- dissi ridendo -Avanti rientriamo-.
 
***

5 Giugno      Memphis

 -.. Quindi ricordatevi: Shakespeare è il più grande scrittore della sua epoca e anche tuttora..- ero accasciata sulla sedia con a testa appoggiata al banco, era l'ultima ora di lezione e non ne potevo più. Quel giorno avevo rincontrato Jeff e fortunatamente mi aveva solamente spinta contro un armadietto.. Non come il giorno prima che mi aveva svuotato un cestino addosso..
In oltre Hayley ed io ci eravamo date appuntamento all'uscita per parlare di quello che mi aveva rivelato qualche giorno prima quindi ero agitata, e, come se non bastasse ero amareggiata per il messaggio non ricevuto di Naya. Sicuramente aveva altro da fare continuavo a ripetermi appena può mi scriverà però non ci credevo più di tanto..
Me lo dicevo solo per non essere triste. In realtà lo sapevo che non sarebbe durato a lungo tutto questo.. Naya si era dimenticata di me ed io da brava cretina avevo creduto che volesse rivedermi davvero..
La campanella suonò tutti uscimmo dalla classe più veloci del solito. Mi affiancai a Hay e Jay che mi rivolsero un sorriso incerto, e ci incamminammo verso l'uscita.




-Dovevamo proprio metterci qui?- dissi guardando disgustata la carcassa di un piccione proprio affianco alle gradinate dove eravamo seduti
-Scusatemi.. E' che volevo stare da sola con voi- disse Hayley
-E un posto migliore non potevi trovarlo?- chiese Jay alzando il sopracciglio
-Beh le panchine sono gia occupate- disse indicando le panchine occupate da 3 coppie di anziani -A meno che tu non voglia andare la e spodestare delle persone anziane da-
-Comunque!- li interruppi prima che iniziassero uno dei loro soliti battibecchi.
Appena fui certa di avere la loro attenzione formulai la fatidica domanda
-Torniamo a noi, freghiamocene dei vecchietti per favore..Com'è successo?.. di voi due intendo- Jamie e Hayley si guardarono per un istante poi James prese la parola:
-E' successo al concerto.. mentre ti aspettavamo all'entrata, stavamo discutendo poi ho avuto l'impulso di baciarla e lei a fatto lo stesso- il ragazzo moro lo disse alzando le spalle come se fosse una cosa naturale.. Poi fissò i suoi occhi nocciola nei miei aspettando una reazione.
-Ma io credevo che tu fossi..-
-Gay? Anch'io lo credevo. Però è successo.. E come ho detto ad Hay: credo di aver sempre provato qualcosa per lei..- i due si rivolsero uno sguardo timido e innamorato, proprio come due ragazzini alle prese con la prima cotta.
Dopo un attimo di esitazione dovuta alla sorpresa riuscii finalmente a parlare:
-Sono felice per voi e se è questo che volete, beh io vi appoggio..-
-Sei sicura?- mi chiese una Hayley intimidita
-Ma certo, sciocchina!- a loro bastò quello, si fiondarono su di me e ci stringemmo in un abbraccio di gruppo
-Vi voglio bene ragazze!- Jay ci strinse ancor più a se quasi togliendoci il fiato.
Hayley improvvisamente alzò la testa dal petto di James e mi guardo con un espressione indecifrabile:
-A proposito del concerto, credo che tu ci debba delle spiegazioni, carina- il suo tono si indurì dall'istante, ma era comunque meno spaventoso dell'altra sera.


Persi un battito, come facevo a dirglielo? Non potevo semplicemente dire ''Beh sai com'è Hayley, Naya Rivera mi è caduta addosso poi mi ha fatto conoscere tutti i membri del cast e mi ha dato il suo numero!'' assolutamente no.
-Stiamo aspettando, Lily- anche Jay si era fatto serio.

Così, senza sapere bene cosa dire iniziai a raccontare ai due la mia 'avventura' e gli SMS di Naya, sperando che mi credessero, anche se sapevo già che era impossibile.
-Lily inventane una migliore.. Potrebbe e dico potrebbe passare la storia dell'incidente dietro la palestra.. ma quella del numero è davvero irreale. Ti aspetti davvero che noi crediamo a questa storia?.. No ripensandoci nemmeno quella della palestra è credibile- come avevo previsto Hayley mi guardava scettica e delusa e non aveva creduto ad una sola parola, però Jamie non sembrava del tutto convinto che stessi mentendo:
-Hai detto che ti ha dato il numero.. Provalo- tirai fuori il cellulare e feci leggere ai due i messaggi che ci eravamo scambiate la sera, dopo il concerto.


James spalancò la bocca e mi guardò incredulo, ora mi credeva, poi passò il cellulare ad Hayley che lesse il messaggio più e più volte e, dopo momenti interminabili alzò lo sguardo un po' perplessa:
-Chi me lo dice che è davvero lei?- alzai un sopracciglio a quella domanda
-Magari il fatto che si è anche firmata?- chiesi ironicamente di rimando
-Anche io potrei scriverti un messaggio e firmarmi 'Nay' ma questo non vuol dire che io sia lei- notai l'espressione scettica sul suo volto tramutare in un ghigno malefico e capii (sfortunatamente troppo tardi) quello che stava per fare.


Mi fiondai su di lei per strapparle il cellulare dalle mani ma lei mi evitò poggiandomi una mano sul petto per fermarmi e si portò il cellulare all'orecchio:
-Oh squilla!- sussurrò la rossa a James che era rimasto a guardare tutta la scena
-No Hayley!- gridai talmente forte che gli anziani seduti sulle panchine si voltarono verso di noi. Hayley mise il vivavoce, la stavo odiando.

Il telefono squillò una volta.

-Se è lei che problema c'è?.. Oppure non è lei?- stava cercando un modo per farmi dire che non era vero, che me lo ero inventato. Non poteva chiamarla, non poteva parlarci! Lei non sapeva!

Il telefono squillò due volte.

-Certo che è lei! E' per questo che non devi chiamarla!- finì in tempo la frase che una voce dall'altra parte del cellulare parlò:
- Pronto?
Rimanemmo tutti e tre pietrificati. Hayley fissava un punto indefinito davanti a se, l'aveva riconosciuta, la sua voce era inconfondibile e Jay era incantato a guardare il cellulare con gli occhi sgranati :
- Lily.. mi senti?
Scrollai la testa, presi il cellulare dalle mani della Williams e terminai la chiamata.
I due erano immobili, come statue di ghiaccio. Dopo aver passato lo sguardo da Jay alla rossa parlai:
-Spero che ora tu sia contenta Hayley, era sufficiente come prova?- lei provò a balbettare qualche parola non udibile, poi si riprese e ricomminciò:
-Scusami... Io credevo che tu ci stessi prendendo in giro..- la guardai accigliata
-Quando mai ti ho detto stronzate, scusa?-
-Hai ragione, ma vedi, è una cosa talmente irreale che.. Scusa ancora- abbassò lo sguardo dispiaciuta
-.. Beh in effetti è un po' assurda come storia.. E' tutto Ok- in quell'istante il mio cellulare squillò: era Naya.
-Oddio.. E' lei vero?- disse la rossa.
Annuii con la testa, continuando a guardare il display del cellulare come pietrificata.
-Rispondi!- Jay mi risvegliò dallo stato di trance in cui ero sprofondata:
 -Pronto?- dissi
 -Lily mi avevi chiamato?- non potevo dirle la verità
 -Sì scusami tanto mi è partita la chiamata!-
 -Capito.. Beh non preoccuparti!-
 -....- per l'imbarazzo strisciai un piede ripetutamente per terra creando un piccolo buco
-Comunque.. scusa se non ho risposto al messaggio l'altro ieri-
-Oh, già.. non fa niente, scusami tu, magari ti ho disturbato..-
-No no! Al contrario, mi ha fatto piacere! Solo che non sono arrivata a rispondere perchè sono successe.. delle cose.. e non ho potuto fare diversamente-
-Capisco..- non sapevo come continuare la conversazione, mi sentivo estremamente in imbarazzo anche perchè con la coda dell'occhio vedevo quello che stavano facendo gli altri due, ovvero, fissarmi.
-Comunque il tour procede benissimo, quello di ieri sera è stato il concerto più bello, dopo Nashville. Il pubblico era favoloso-
-Sono felice che tu ti diverta, per tutto il lavoro che fai, almeno questo te lo meriti- sorrisi, evitando un occhiata maliziosa da parte di James
-So che ti sembrerà stupido ma.. i-io sono felicediaversentitodinuovolatuavoce-
-Come? Non ho sentito- corrucciai le sopracciglia, forse c'era poco campo e avevo sentito male.. però mi sembrava di aver capito le parole felice, tua, voce.
La sentii ridere, quella risata era così bella anche attraverso il telefono
-E' bello sentirti.. -
Arossii violentemente, tanto che provocai una risatina soffocata di una Hayley che cercava di non perdersi una sola frase (con poco successo) della nostra conversazione.
La fulminai con lo sguardo.
-Anche per me è bello sentirti, Naya.. Dico davvero-
La Williams si portò le mani sulle guancie e iniziò a saltelare sul posto,
-Ora è meglio che vada.. Tra dieci minuti Ryan vuole trovarci tutti al Madison Square Garden per il Soundcheck-
-Okay, allora buona fortuna per stasera e.. Ciao-
-Grazie e.. Ciao anche a te-


Terminai la chiamata e sospirai. Appena mi voltai verso i due James si avvicinò a me e appoggiò la sua mano attorno alle mie spalle mentre iniziava a a camminare:
-Credo che tu debba approfondire un po' di più il tuo racconto.. In particolar modo sul tuo rapporto con Naya..- sospirai rassegnata ormai, mi aspettava un lunghissimo pomeriggio.

***

Angolo autrice: Sono tornata! Scusate per il ritardo ma ieri sono sono riuscita a pubblicarla! :S
Spero comunque che il capitolo sia di vostro gradimento e non guasterebbe una recensione! ;)
A domani con il prossimo capitolo!
Snix 95

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Buona lettura, ci vediamo in fondo :)



6 Giugno    New York


-Naya? Svegliati- sentii la voce di Heather lontana
-Cosa?- risposi ancora con la bocca impastata
-Svegliati dobbiamo andare da Ryan, ricordi?- la ballerina mi scoprì dalle lenzuola
-Ma che ore sono?- tenevo ancora gli occhi chiusi per la troppa luce
-E' tardi! Dai Naya non facciamoci sempre aspettare!- disse in tono esasperato la bionda. Risposi con un grugnito scendendo a malincuore dal letto e guardai l'orologio: segnava le 11:20. Mi fiondai in bagno.
Ryan ci aveva convocati tutti per discutere dell'ultimo personaggio della quarta stagione, c'erano delle novità. Dentro di me speravo tantissimo che l'avesse già trovato, non mi andava di assistere a quel dannatissimo casting.

Appena uscii dal bagno pronta e rinfrescata trovai Hemo già pronta sulla porta della camera d'albergo, così uscimmo e ci dirigemmo verso la jeep blu della biondina.
Si trattava di dieci minuti di viaggio ma parlammo molto:
-Cosa pensi che ci debba dire?- chiesi alla ballerina che era intenta a guidare
-Non lo so, gli sta dando molti problemi quest'ultimo personaggio, quindi a meno che non le sia caduta la ragazza perfetta dal cielo, credo che lo taglierà fuori dalla serie- a Heather piaceva entrare nella testa del regista, perchè, infondo quello era il suo sogno. Aveva sempre desiderato fare la regista.
-Sì, forse hai ragione..-.




Una volta entrate al ristorante dove avevamo appuntamento con il resto del cast ci andammo a sedere e iniziammo a parlare del più e del meno con tutti gli altri.
Ricordai l'ultima volta che avevamo cenato tutti assieme: era finita con me nel letto di uno sconosciuto e un mal di testa terribile. Scacciai il pensiero ed ascoltai Ryan prendere parola:
-Ragazzi- sbattè il coltello contro il bicchiere per farsi ascoltare da tutta la tavolata
-Prima di tutto vorrei fare un brindisi a tutti voi, che, questa sera terrete l'ultimo concerto del Glee Tour 2012- partì un applauso da tutta la tavolata che contagiò anche diversi altri tavoli nel ristorante che avevano ascoltato il discorso.
-Sì, ve lo meritate!- continuò durante l'applauso
-Però il motivo per il quale siamo tutti qui adesso è anche un altro: come tutti sapete c'era in programmazione un ultimo casting tra un paio di settimane, per l'ultima protagonista della nuova stagione- fece una pausa -Beh, abbiamo finito di guardare ieri i video con le esibizioni di ogni candidato- ci fu un momento di silenzio.
-E? - interruppe Lea smuovendo il produttore a parlare
-E, purtroppo, non ho ancora trovato nessuna che si avvicini anche solo lontanamente all'idea che avevo io per la nostra cheerleader..- tutti rimasero un po' delusi da quell'affermazione, il tono di Ryan lasciava trasparire molta frustrazione e rassegnazione.
-E quindi che si fa?- Cory prese parola a nome di tutti
-Questa è una bella domanda Cory..- rispose Alex, la nuova aiuto regista
-Beh- riprese Ryan -Ho annullato il casting.. Non c'era niente per cui valesse la pena farlo.. E a meno che qualcuno di voi non abbia amici o parenti con un talento innato per la musica da presentarci..- rise amaramente il regista, facendo sorridere altrettanto amaramente Alex -Temo che dovrò eliminarla dalla serie..- concluse l'uomo.
Heather mi guardò alzando le sopracciglia per un istante, con uno sguardo che interpretai come un ''Te lo avevo detto io''.
-Questo che significa? Posticipare l'inizio delle riprese?- chiese Dianna corrucciando le sopracciglia
-Questo significa che metteremo in dubbio il ritorno di alcuni di voi nello show..- a tutti si gelò il sangue nelle vene a giudicare dalle espressioni sui loro volti.
-E questo perchè?!- Lea riprese parola, a dir poco scioccata
-Perchè, il ritorno di alcuni di voi è strettamente collegato con questo personaggio!- esclamò Alex irritata per il tono utilizzato dalla diva.
Anche io rimasi impietrita.. Non immaginavo che un solo personaggio potesse influenzare così tanto il ritorno di più protagonisti..
Alzai lo sguardo e notai che Chris aveva un'espressione pensierosa. Successe in una frazione di secondo. Il moretto spalancò gli occhi e rimase incantato a fissare qualcosa di invisibile davanti a me, o forse ero proprio io quella che stava fissando?


Era preoccupante, però nessuno a parte me, Hemo e Kevin se ne accorse. Stavo per chiedergli se era tutto a posto quando Chris sussurrò qualcosa piano. Non tanto piano da non essere udito, infatti lo sentirono tutti, o meglio sentirono un bisbiglio indefinito. Io lessi il labbiale:
-La giovane Whitey- ecco cosa bisbigliò il ragazzo.
Lo guardai confusa, per un attimo credetti che stesse guardando proprio me. Il giovane attore si riprese e ripetè ad alta voce:
-La giovane Whitney!- disse con fare ovvio guardando il resto della tavolata
-Non ti seguiamo Colfer..- disse Alex posando il bicchiere dal quale aveva appena bevuto. Non potei fare a meno di notare il sorriso che si aprì sul volto di Chris guardandomi.
-Ma sì! Naya! La piccola Houston!- alzai le spalle, non sapendo che dire, dato che non avevo la più pallida idea di chi stesse parlando.
-Ma dai! Ti sei già dimenticata? Ce l'hai presentata tu!- continuò il ragazzo.
Improvvisamente collegai il tutto. Si riferiva a Lily.. Oddio. Sentii come le farfalle allo stomaco..
-Stai parlando di Lily?- chiesi ancora incerta.
Heather si voltò verso di me e disse che era una splendida idea, così potevamo rincontrarla. Forse lo era.
-Esatto! Lily.. è lei, fidati Ryan! E' quella che cerchi! Lily.. Hopkins!- il moretto si rivolse al produttore
-Evans..- lo corressi
-Lily Evans!- annuì energicamente con le testa convintissimo, facendo capire anche tutto il resto del cast.
-Ah!- si intromise Darren -Quella dei messaggini che fanno tanto sorridere la nostra Naya?- continuò con un sorrisino da far saltare i nervi.
Io arrossii violentemente, perchè dovevamo andare a finire sempre il quel discorso?
-Sì lei, ma taci Criss, non è come pensi. E non provare a ritirare fuori l'argomento oppure prenderò quel bel tubetto di gel al quale sei tanto legato da non poter farne a meno e tu sai dove te lo metterò, quindi  s t o p- scandii le lettere dell'ultima parola per rafforzare il concetto. Darren mi guardò con aria scandalizzata ed io alzai il sopracciglio.
-Wow, ragazzi, calma!- il produttore si reinserì nella conversazione
-Ditemi qualcosa di più su questa Lily Evans..- appoggiò i gomiti sul tavolo e intrecciò le dita tra loro appoggiandovi sopra il mento.
Iniziai a raccontare come e dove l'avevo incontrata e il perchè l'avevo portata con me nel Backstage, tutti erano molto attenti, ed era una cosa che mi rendeva più sicura.


Arrivai al momento in cui cantammo tutti insieme, e con l'aiuto di Chris e Heather riuscii a descrivere al meglio la sua voce e le sensazioni di quell'incredibile momento.
Mentre parlavo notai che ricordavo ogni singolo istante trascorso assieme alla ragazza dagli occhi chiari, ogni singolo gesto, sguardo o sorriso, che ovviamente non riferii. Terminai il racconto rielaborando il finale a modo mio. Non volevo rivelare a tutti di aver pianto ed essere stata consolata proprio da lei e di averle chiesto in seguito di restare con me.. Mi ero sentita una stupida, come poteva restare? In realtà le parole mi erano uscite da sole dalla bocca senza che io potessi controllarle.


-Sì, beh dopo l'ho.. L'abbiamo.. Accompagnata alla macchina dai suoi e mi sono fatta dare il numero, perchè credo che abbia talento e non va sprecato..- in realtà stavo ripetendo solo quello che le aveva detto Lea quella sera, però lo pensavo davvero.
Ryan annuii con la testa, soddisfatto del racconto:
-Bene, non è ancora detta l'ultima parola!- sfregò le mani tra loro e chiamò il cameriere per il conto
-Ma non ho intenzione di aspettare due settimane per vederla! Quindi sbrigatevi a contattarla, al massimo la settimana prossima la voglio qui!- sentii il cuore accelerare quando realizzai che avrei dovuto vedere Lily entro una settimana, mi sembrava assurdo.






Ci dirigemmo verso l'uscita, per tornare in albergo. Dopo tutti i vari saluti io ed Heather ci dirigemmo verso la jeep della ballerina, parcheggiata affianco a quella di Lea che era intenta a cercare le chiavi nell'immensa borsa color panna. Affianco a lei vi era Dianna appoggiata alla macchina a braccia incrociate, mi lanciò un occhiata di fuoco poi si voltò dalla parte della Michele per aiutarla a cercare le chiavi.

I rapporti con la bionda non erano migliorati, appena poteva mi lanciava frecciatine, che ricambiavo, non posso negarlo. Non riuscivamo ad avere un rapporto civile, come succede tra persone normali, il che era grave dato avremmo dovuto passare parechio tempo insieme, sul set. Se solo la smettesse di provocarmi pensai io potrei anche chiederle scusa. Scacciai quei pensieri sentendo la ballerina bionda affinaco a me parlare:
-Lea la prossima borsa prendila più piccola!- disse scherzosamente avvicinandosi alle due ancora intente a cercare le chiavi. La seguii, non potevo fare altrimenti.
-Eccola!- esclamò Dianna mentre Lea sghignazzò alla battuta dell'amica
-Cosa fate oggi pomeriggio?.. Intendo prima delle prove generali- chiese la diva
-Niente credo.. Volevate fare qualcosa assieme?- rispose Heather
-Beh magari un po' di shopping, non farebbe male!- Lea non notò lo sguardo killer rivoltole da Dianna
-Oh sì! Shopping! Io ci sto, tu Nay?- la ballerina si rivolse a me, non potevo rifiutare. Infondo era l'ultimo giorno a New York..
-Per me è ok-
-Perfetto! Per te Dì va bene, giusto?- Lea afferrò le chiavi ancora in mano alla biondina ed aprì la macchina
-Se c'è lei no..- rispose con una freddezza che sembrò congelare tutto ciò che ci circondava
-Dì.. Ti prego, smettila- sussurrai quella frase dallo sfinimento che mi aveva provocato tutta quella situazione
-Andiamocene Lea- aprì lo sportello della macchina ma venne fermata dalla mano della mora che si poggiò sul finiestrino, facendo richiudere la portiera
-E' ora di finirla Dì, non fare la bambina- la diva aveva uno sguardo severo, come il suo tono di voce


Dianna la guardò scioccata e si incamminò a piedi verso l'uscita del parcheggio del ristorante. Io non ci pensai due volte e la seguii e appena la raggiunsi la afferrai per un braccio, facendola voltare verso di me mentre lei sentendo quel contatto allontanò il braccio violentemente:
-Dì, per favore..Finiscila - era arrivato il momento di parlare chiaro
-Di fare cosa?! Io sto solo facendo quello che tu vuoi che faccia: Starti alla larga!- le sue braccia giacevano rigide lungo i fianchi
-Sai che non era quello che intendevo! Non lo vorrei mai! Io ti voglio molto bene!-
-A sì? Mi pare che tu sia stata molto chiara, l'altra volta.. E mi pare che non fosse una promessa di amicizia eterna quella uscita dalla tua bocca!- era davvero furiosa, ora le braccia erano strette sotto il seno, come se si volesse proteggere da me
-Mi hai presa in un momento in cui non avevo voglia di parlare! E ho detto cose non vere! E non ne vado fiera- mi guardò scioccata, con lo sguardo che pian piano si tramutò in sguardo omicida
-Ahà! Ascoltate tutti! Sperate di non prendere Miss Naya Rivera in un momento 'no' altrimenti ti affibbia tutti i suoi problemi e colpe facendoti sentire una vera merda!- urlò portandosi le mani agli angoli della bocca per amplificare il suono. Io rimasi scioccata, era fuori di se.
-La verità cara Rivera, è che sei solo un'egoista. Pensi solo a te stessa. Non te ne frega un cazzo dei sentimenti degli altri, ti preoccupi solo di salvare quel tuo bel culetto latino ignorando ciò che ti accade intorno! Sai che ti dico? Io mi sono rotta di te e dei tuoi stupidi comportamenti!- sentii un pizzicorino agli angoli degli occhi, e in un attimo li ritrovai inondati di lacrime che piano si fecero strada sui miei zigomi e di seguito sulle guancie ambrate. Voltai leggermente la testa verso destra, mantenedo lo sguardo fisso su Dianna. Ma le pensava davvero quelle cose?



 Poi vidi le lacrime scorrerle lungo le guancie per poi finirle sul collo. L'avevo ferita davvero, ultimamente non facevo altro.. Come se il mio cuore fosse diventato pietra e si fosse raffreddato.
-Dì..- furono le uniche parole che riuscii a dire prima che lei si voltasse lasciandomi da sola all'entrata del ristorante.
Sentii una macchina passarmi accanto e fermarsi esattamente di fianco a me:
-Nay, tutto bene?- era Lea, sulla sua auto grigio metallizzato.
Annuii con la testa, rimanendo a fissare il punto in cui fino a pochi minuti prima c'era Dianna.
La diva cercò di parlarmi ancora ma io non ascoltai una sola parola di quello che disse, fino a quando non se ne andò, lanciandomi uno sguardo triste.
Solo allora sentii due braccia forti stringermi da dietro. Non c'era bisogno di voltarsi per capire chi fosse, il profumo di Heather era unico. Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano.


-Mi dispiace..- furono le uniche parole che Heather mi rivolse per tutto il tragitto fino all'hotel. Lei sapeva che non avevo voglia di parlare e rispettò la mia scelta, lasciandomi il tempo che mi serviva per riprendermi da quella discussione che non si azzardava a concludersi.




__________________________________________________________________________________________________________________________________________







-Nay? Forse è meglio se andiamo..- Heather mi guardava dallo stipite della porta a braccia conserte.
Da quando eravamo arrivate in hotel non avevo fatto altro che fissare il soffitto dal mio letto e rimuginare su quello che era successo.
-Al Garden ci aspettano soltanto fra 3 ore, Heather..- sospirai
-Sì lo so ma.. Non ce la faccio a vederti così, hai bisogno di distrarti un po'..-
-..Non mi va- dissi portandomi il cuscino sopra la faccia
-...Ho forse chiesto il tuo parere?- la Morris si avvicinò al letto e poi si stese affianco a me. Sbuffai sonoramente alla domanda retorica della mia migliore amica.
-Non ho voglia di uscire!.. E se poi c'è anche Dianna, beh, non voglio passere il pomeriggio a litigare- la bionda spostò il cuscino che avevo sul viso sotto la sua testa e si voltò su un fianco per guardarmi in faccia:
-Lei non ci sarà.. Lea mi ha detto che passerà il pomeriggio con Chris- a quanto pare si aspettava una reazione da parte mia, ma non arrivò.
-Vuoi davvero passare l'ultimo pomeriggio a New York a piangerti addosso sul letto di un albergo?- mi chiese poi
-..No..- Odio quando ha ragione.. pensai
-Lo sapevo- la bionda sorrise vittoriosa -Ti do 5 minuti per sistemarti!- detto questo uscì dalla camera saltellando.



Mi alzai a malavoglia dal letto e iniziai a prepararmi. Mezzora più tardi eravamo già assieme a Lea in giro per i negozi e trascorremmo l'intero pomeriggio a fare shopping.
Mi fece molto bene uscire con loro, perchè erano le uniche due persone che riuscivano a tirarmi su di morale facendomi dimenticare.. O forse è meglio dire congelare i miei problemi per qualche ora.
Perfino durante il concerto non mi lasciai affliggere dalla presenza della biondina dagli occhi smeraldo, di fatti fu ' l'ultimo concerto ' più bello di sempre, il pubblico era carico quanto noi, e questo non è poco..


A fine concerto naturalmente ci trovammo tutti (questa volta per bere) in un pub di New York.
-Allora Nay: hai detto a Lily del provino?- Heather mi risvegliò dai miei pensieri
-Eh cosa? Oh, no. Non ancora- bevvi un altro sorso di gin lemon dal mio bicchiere
-E quando vorresti dirglielo?!- mi chiese iniziando a ridere
-Domani! Faccio tutto domani! Però ora tu vieni con me!- presi Hemo per un braccio e la trascinai in pista a ballare insieme a me.
La serata proseguì abbastanza bene, nonostante fossimo tutti un po' alticci. Nessuno si risvegliò nel letto di uno sconosciuto e nessuno vomitò l'anima. Fu solo una serata da ricordare dove tutti erano felici e i problemi li avevamo lasciati tutti fuori. Per una sera eravamo ritornati i ragazzi che eravamo prima di diventare 'il cast di Glee'. Per una sera eravamo ritornati indietro nel tempo.


Il giorno successivo lo passammo per la maggior parte del tempo in areoporto per ritornare ognuno nelle ripettive case per almeno 1 o 2 mesi.
Ma io avevo un compito da svolgere. L'idea era piombata nella mia testa di notte, mentre mi passava la sbronza..






***






9 giugno     Memphis

-Mi spieghi perchè mi hai spinta qui dentro?!- urlai ad Hayley da dentro il bagno delle ragazze che sbirciava con fare sospetto da una fessura della porta. Incrociai le braccia al petto in attesa di una risposta che tardava ad arrivare.
-Hayley rispondi!- lei sussultò voltandosi verso di me
-S-scusa è appena passata la professoressa Jackson e.. Beh, mi ha beccata copiare l'altro giorno.. Non voglio vederla- sul mio volto vi era stampata un'espressione basita
-E se mi fa bocciare?!- la rossa sgranò gli occhi lasciandosi scivolare lungo la porta fino a sedersi sul pavimento
-Leyley piantala. Sei la migliore del nostro corso, è impossibile! E ora fammi uscire che è cominciato l'intervallo..- la ragazza si rialzò dopo un attimo di esitazione ed uscì dal bagno.
Andammo insieme nel giardino per i fumatori a cercare James, che era intento a portare avanti una conversazione su Lady Gaga con Taylor, la mia compagna di classe:
-Ciao ragazzi!- salutò Hay per poi andare a scoccare un bacio a fior di labbra a Jay.. Mi faceva ancora strano vederli assieme.
-Ciao!- rispose Tay mentre Coleman era impegnato a fissare con un sorriso da ebete la sua ragazza che le stava raccontando della professoressa Jackson.
-..come va?- chiesi dopo un'ultima occhiata ai due piccioncini
-Come 5 minuti fa, Lily.. Ricordi? Siamo in classe insieme- scoppiammo a ridere entrambe, poi lei continuò:
-Piuttosto come stai tu.. Ho sentito che Jeff Baker ti infastidisce ancora..- notò il mio sguardo rabbuiarsi all'istante
-Speravo che almeno agli ultimi giorni di scuola ci lasciasse in pace.. Invece, come sai, ieri si è divertito a slusharci ancora..-
-Sono solo del cretini.. Non mi meraviglio che non sia stato ammesso all'esame!-.
Sentimmo il suono della campana che metteva fine alla ricreazione e rientrammo in classe per le ultime 2 ore di lezione.




***




9 Giugno    


Mi lisciai con le mani il vestitino verde che indossavo in quel momento mentre osservavo il territorio che mi circondava dall' audi che avevo noleggiato. Era davvero una bellissima città, però preferivo la mia L.A.
In quel momento passammo lungo la South Perkins Road, ammirai incantata il verde che circondava gran parte delle abitazioni, era un vero spettacolo. Immaginai come doveva essere vivere lì, in mezzo al verde. Mi sarebbe piaciuto molto.

Presi a torturarmi le mani quando l'autista mi disse che mancava poco. Non ero pronta, volevo tornare indietro. Per un istante fui tentata di dire all'uomo di fermare l'auto e fare marcia indietro.. Poi ci ripensai. Ripensai ai 2 giorni di assillazione a cui avevo sottoposto Hemo per lasciarmi fare, alla discussione con quel tipo che voleva prendere il mio 'taxi' privato ed ora volevo mandare tutto all'aria? No. Lo avrei fatto. In fondo era questione di una o due orette..
-Mi dispiace signorina Rivera, ma mi devo fermare qui- disse l'autista accostando l'audi al marciapiede.
-Da qui in poi le auto non possono proseguire, credo per via di una scolaresca- concluse indicando il cartello in mezzo alla strada.
Ma dai? Non lo avrei mai detto.. alzai un sopraccilgio.
Mi fece scendere dalla macchina aprendomi lo sportello. Tirai fuori dalla borsa la foto del luogo in cui ero diretta:
-Ma lei è sicuro che sia qui?- chiesi cercando con lo sguardo l'immagine della foto nella realtà, che ovviamente non vedevo
-Certamente!Si da il caso che ci abbia passato una parte della mia vita, signorina- sbottò l'uomo indignato
-Oh, mi scusi..- abbassai lo sguardo un po' imbarazzata
-Comunque deve procedere a piedi fino alla fine della East Mallory Avenue e la troverà sulla sua destra- richiuse lo sportello e con un cenno del capo mi salutò per poi sparire dalla mia visuale.



***



1 ora.. Solo un ora e tutto questo non sarebbe più esistito per me..
1 ora e non sarei più dovuta stare chinata su questi banchi dentro queste mura.
1 ora e finalmente avrei potuto considerarmi New Yorkese! Perchè era quello che volevo fare: trasferirmi a New York, forse con James, e cercare lavoro come architetto in qualche studio e poi magari aprirne uno mio, mentre Jay avrebbe lavorato in uno studio di stilisti oppure lavorato per una rivista di moda.. Non vedevo l'ora  


Erano le 11.05.. La scuola quel giorno chiudeva alle 12.00 come tutti gli anni l'ultimo giorno di scuola.
Ogni tanto si sentiva qualche urlo o qualche applauso al di fuori dell'aula, chiaro segno che le lezioni serie erano finite.. Già, ero arrivata alla fine. Avevo finito la scuola superiore. Un brivido mi percorse la spina dorsale quando formulai nella mia testa quel pensiero.


1 ora.. 50 minuti... 45 minuti.. Mi afflosciai sul banco con una strana sensazione alla bocca dello stomaco e con un sorriso da ebete sul volto quando pensai che appena arrivata a New York avrei potuto chiamare Naya e chiederle di incontrarci.. Così le avrei presentato Jamie e Hay (avrei trovato il modo per fargliela conoscere).
Presi a fantasticare sul nostro 2° incontro immaginario.. E senza accorgermene finii in stato di dormi-veglia.. 15 minuti..



***



Sbuffai sonoramente quando notai che vi erano molti meno alberi e, quindi, tutta la strada era sotto il sole cocente. Raccolsi le forze ed iniziai a camminare. Se gli altri del cast mi avessero visto in quel momento avrebbero creduto che nel corpo di Naya Rivera ci fosse un altra persona. Faceva davvero caldo, forse era per quello che non passava un anima viva? Per mia fortuna la E. Mallory Avenue era una via abbastanza corta e in 2 minuti la terminai.
-Dìos!- esclamai quando notai l'incrocio in cui ero giunta, ed ora come facevo a sapere dove andare? Ritirai fuori la foto..
-Ma dove..?- strinsi gli occhi per la troppa luce mentre cercavo l'edificio. Non vedevo proprio niente!
-Al diavolo il sole!- tirai fuori gli occhiali da sole che portavo nella borsa e sospirai riniziando a cercare.
-Sulla destra.. Ha detto sulla destra- mi dissi osservando il paesaggio sulla mia destra, vedevo solamente un parcheggio e un'altra via identica a quella che avevo appena percorso. Mi sporsi per vedere meglio se in quella via vi era effettivamente quello che cercavo ma vi era solamente una distesa di case..


Buttai l'occhio sulla strada alla mia sinistra e vidi un enorme edificio realizzato su 2 piani con strani giochi di pieni e di vuoti nella facciata e ricoperto quasi per intero da finestre.. Mi avvicinai a passo spedito buttando l'occhio prima alla foto poi all'edificio, notai che sulla costruzione appariva una sigla inesistente nella foto: W.O.H.S.
Riguardando l'immagine colsi che era stata scattata nel 2008, magari era stata aggiunta più tardi..
Alzai di nuovo gli occhi verso l'edificio indecisa sul da farsi: Entro o aspetto?



***



-Bell'addormentata?- sentii una mano percorrermi la schiena con le unghie provocandomi leggeri brividi
-C-cosa?- avevo la bocca impastata.. Alla fine mi ero addormentata..
-Sì scende..- sorrise Hayley con sguardo intenerito dalla mie espressione confusa
Non potevo credere di essermi addormentata proprio durante gli ultimi minuti di lezione..


Mentre scendevamo le scale la Williams mi aveva raccontato anche che la professoressa se n'era accorta ma vedendo la mia espressione beata (ero arrossita, ricordando il sogno su Naya) mi aveva lasciata dormire.
La campanella suonò e si alzò un boato da tutto l'istituto e presto la porta di ingresso venne sommersa da un ondata enorme di studenti sbraitanti, era impossibile uscire in quel momento, si era come formato un tappo, così ce la prendemmo con calma ridendo e scherzando tra di noi e togliendo le ultime foto dall'armadietto:
-..ugh- Jay sospirò mentre staccava dall'armadietto la foto di Chris Colfer
-Non posso credere che da domani mattina non aprirò più questo armadietto e non troverò più sostegno da questo splendore..- la Williams alzò un sopracciglio guardandolo storto
-Che c'è?- sbottò lui stringendo la foto tra le mani
-...Niente- sbottò Hayley di rimando
-Sei gelosa?!- esclamò Coleman incredulo
Hayley sussurrò qualcosa di incomprensibile e inizò a dondolarsi guardandosi le scarpe:
-Com'è che dici Hay?- chiesi trattenendo a stento una risata
-A me non lo dici mai 'splendore'.. - biascicò un po' le parole però questa volta furono udibili.
Jay piegò la testa di lato prima di stritolare in un abbraccio la sua ragazza e sussurrarle:
-Ma tu sei la più bella.. Sempre!- poi la baciò con un sorriso sulle labbra, approfondendo leggermente il bacio quando la rossa gli passò una mano tra i capelli.



-Disturbiamo?- una voce arrivò dalle mie spalle, potevo già immaginare il ghigno disegnato sul volto di Jeff mentre parlava.
I due si staccarono e ci voltammo tutti e tre in contemporanea.
-Che cosa vuoi Baker?- ringhiai
-Sei sempre così scortese, Evans. Poi ti chiedi perchè ti prendiamo di mira- continuò Joseph
-Chiudi quella fogna Wood- sibilai a denti stretti
Si alzarono degli 'woo' dal gruppetto di atleti, deridendo la mia reazione
-Calmati Evans. Non vorrai finire nel cassonetto anche l'ultimo giorno di scuola, o no?- riprese Jeff passandosi una mano tra i capelli biondi
-Certo che non hai proprio un cazzo da fare, dico bene Jeff'? Cioè una vita sociale.. per esempio.. No,eh?- ora toccava a me provocarlo
-Io ce l'ho una vita, Evans..-
-Ah sì?.. Non mi pare, visto che sei sempre dietro a noi!-
-Io ce l'ho una vita!- disse sbattendo il pugno contro l'armadietto affianco al mio
-Siete voi che non ce l'avete! Talmente sfigati che passate intere giornate a guardare telefilm da nerd e fare cose da emarginati!- era diventato rosso in viso
-Senti, no, cioè, che cos'è che vuoi esattamente da noi?- sbottai alterata
-Oh, ci sarebbe una cosa che voglio fare.. Ma purtroppo non si pestano le ragazze..- Baker si avvicinò pericolosamente a me che indietreggiai fino a sbattere contro l'armadietto
-Io lo so che cos'hai. Tu sei arrabbiato, sei arrabbiato perchè io ti ho mollato! Ecco perchè. Tu non sopporti l'idea di essere stato messo da parte, dimenticato!-
-Non eri così importante per me.. Eri solo un passatempo!-
-..Ah sì? Non credevo che ai passatempo si dicesse ''ti amo'' dopo un mese!- detto questo il giocatore di football represse un urlo mordendosi il labbro inferiore con violenza e picchiando entrambe i pugni sugli armadietti.
-Sai che ti dico? Me ne fotto delle regole, quando ti troveranno non ti riconosceranno nemmeno da quante botte prenderai..- io sostenni il suo sguardo anche se avevo terrore in quel momento.
Nel frattempo Hayley e Jay, erano stati praticamente accerchiati dal resto dei bulli.
-Si può sapere perchè siete ancora qui voi?!- Sally, la bidella più anziana ci osservava dall'inizio del corridoio con le mani sui fianchi
-Baker, Wood, May e company vi voglio fuori di qui all'istante. Anche voi tre laggiù- disse riferendosi a noi per poi voltarsi e ritornare da dove era venuta.
-Ti è andata bene Evans..- soffiò Jeff a un palmo di naso da me prima baciarmi a stampo sule labbra e di spingermi violentemente contro l'armadietto facendomi cadere a terra con una spalla dolorante.


E così ero stata vittima di bullismo anche l'ultimo giorno di scuola.. I miei migliori amici mi aiutarono ad alzarmi e ci dirigemmo verso la porta di ingresso ormai deserta.



-Non ci pensare, Lì..- Hay mi strinse in un abbraccio appena fuori dall'edificio.
Mi sentivo male, la spalla faceva male, per colpa mia i miei amici avevano subìto maltrattamenti fino all'ultimo giorno della 5° superiore.. Che vergogna. Una fitta alla spalla.
-Mi dispiace- mugugnai sul collo di Hayley
-Vi ho tirato dentro questa storia fino all'ultimo..- mi strinsi di più a lei abbracciando i suoi fianchi
-Non è vero Lily.. Non è colpa tua.. Ora guardami- mi staccai da lei
-Ora è tutto finito. Quei deficenti non potranno più tormentarci e presto prenderemo la nostra rivincita: tu diventi architetto, Jay stilista ed io avvocato, mentre loro faranno i benzinai o i bidelli in questa dannata scuola!-
-Io.. Credo di non star bene- disse James che ci osservava dalla mia destra, ma ora aveva lo sguardo perso nel vuoto.
-Sarà il caldo ma ho le allucinazioni..- continuò ora guardando me
-Sì sicuramente è il caldo.. Infatti è meglio se andiamo da qualche parte a mangiare più che stare qui sotto il sole- commentò la rossa
-Oddio svengo..- soffiò Jay con di nuovo lo sguardo perso oltre noi
-Ma le hai prese oggi le vitamine, no?- le disse la sua ragazza. Lui annuì.
-Comunque dove andiamo a mangiare?- ripresi io
-Pensavo al chioschetto qui affianco.. E' il più vicino e la roba è buona-
-Si avvicina.. Mamma svengo.. No, non voglio svenire.. Voglio vedere..- continuò il ragazzo con la bocca asciutta
-JayJay, le hai prese le vitamine stamattina! Cos'hai?- sbottò una Hayley leggermente alterata  
-Lily..- sussurrò il moretto. Io lo guardai male, non capendo che cosa volesse poi continuai la conversazione con la mia migliore amica mentre il ragazzo continuava a biascicare frasi sconnesse:
-Va bene, comunque.. Andiamo al chiosco, così Jay si siede- in quell'istante una mano si posò sulla mia spalla, un tocco delicato ma deciso. Voltai leggermente la testa verso la mano che mi aveva toccata: unghie curate, ricoperte da uno strato di smalto nero, pelle ambrata e dita affusolate. Mi voltai interamente verso la persona alle mie spalle con il cuore a mille: come poteva essere?
Persi un battito quando realizzai che davanti a me, in quel momento, fuori dalla mia scuola, c'era proprio l'ultima persona che mi sarei aspettata: Naya Rivera.





Angolo autrice: Rieccomi qua! :D Che ne pensate? E' accettabile anche se è lungherrimo? Spero di sì anche se devo ammettere che almeno la prima parte non mi convince molto D:
Ma spero che vi piaccia lo stesso c:
Vorrei dire un GRAZIE a tutte le persone che recensiscono, preferisco, ricordano e seguono! E naturalmente anche a coloro che leggono semplicemente in silenzio! Grazie di tutto! :)
A domani  -Snix 95

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***




 
Buona lettura! :)



Persi un battito quando realizzai che davanti a me, in quel momento, fuori dalla mia scuola, c'era proprio l'ultima persona che mi sarei aspettata: Naya Rivera.




La osservai incapace di parlare: indossava un vestitino verde aderente che le arrivava a metà coscia con delle semplici scarpe con tacco, teneva i capelli sciolti che le ricadevano mossi oltre le spalle e portava un paio di occhiali da sole, che -li avrei riconosciuti ovunque- portava anche durante in nostro incontro/scontro.
Lasciai che il mio sguardo vagasse ancora per un po' su quel corpo perfetto che avevo imparato a memoria ma che ogni volta che vedevo mi lasciava a bocca aperta:
-Non si usa più salutare?- chiese divertita la latina. Solo allora alzai lo sguardo sul suo viso con ancora l'espressione da ebete che avevo poco fa
-N-Naya?- riuscii a balbettare
-Allora non ti sei dimenticata di me..- scherzò la ragazza mora
-Io.. Tu.. Ma che ci fai qui?- chiesi restando incantata a fissare per l'ennesima volta il suo corpo.
-Ti sono venuta a prendere..- rispose un po' imbarazzata l'ispanica.
A prendere?! Forse è davvero un'allucinazione.. Ma che allucinazione..
-Ma.. Oddio.. Sei vera?- le parole mi uscirono dalla bocca senza pensarci e la mora scoppiò in una risata.
Abbozzai un sorriso imbarazzato e ricordai della presenza dei miei due amici:
-Ma che stupida.. Naya loro sono Hayley e James, i miei migliori amici- descrivere le espressioni dei due era impossibile, sembravano due statue di marmo, pure dello steso colore, tanto che mi spaventarono quando mi voltai verso di loro.
La Rivera allungò la mano verso Hayley che era la più vicina, la quale parve riprendersi e la strinse regalandole un sorriso a 32 denti. Stessa cosa fece James che si avvicinò all'orecchio della rossa sussurrando qualcosa tipo 'Non era un allucinazione'. Poi la mora si rivolse nuovamente a me:
-Però tu non mi hai ancora salutato!- esclamò fingendo di essere offesa.
Io, confusa la strinsi in un abbraccio che lei ricambiò allacciando le braccia intorno al mio collo, per niente sorpresa. Annusai il suo profumo che era come lo ricordavo, di fiori. Quell'abbraccio durò un attimo, però fu il più bello che io abbia mai ricevuto. Una volta staccate si rivolse ai due, ancora imbambolati:
-Vi dispiace se ve la rubo per un po'?- chiese posandomi una mano sulla spalla
-No! Certo che no..- biascicò Jay stupefatto per poi riprendere
-Noi due.. Andiamo.. Di là!- esclamò indicando una strada verso sinistra.
Detto questo sparirono in un lampo, sicuramente avevano frainteso qualche cosa..


Scacciai il pesiero dicendomi che ci avrei pensato più tardi, in quel momento volevo solo dedicarmi a Naya e scoprire il perchè di questa sorpresa e mi voltai verso la latina affianco a me con un sorriso sulle labbra:
-Dove vuoi andare?-



***


 
9 Giugno   Memphis

James si portò la sigaretta alle labbra e aspirò nuovamente il fumo. Lo trattenne per qualche secondo in bocca e poi lo soffiò fuori creando una nuvoletta davanti a lui.
-Non ci posso credere.. Naya Rivera!- esclamò Hayley prendendo dalle mani la sigaretta del ragazzo
-Sembra, tipo, un sogno!- disse l'altro ancora esterrefatto
-Sì, esatto! Io non ci credo ancora!..- continuò la rossa per poi riprendere subito dopo
-Dammi un pizzicotto!- ordinò a James
-Ancora? E' il quinto che mi chiedi da quando le abbiamo lasciate fuori da scuola- sbottò il ragazzo
-Hai ragione.. Ma sembra tutto così surreale!- ammise la più bassa facendo annuire il suo fidanzato.
-Secondo te che deve dirle?- continuò Hayley
-Mmm non lo so.. Di sicuro qualcosa di importante se è venuta fin qui da New York- rispose il moretto
-Ma cosa può spingere una Star come lei a venire fino qui per parlare con una ragazza che ha visto una volta nella sua vita?- chiese poi la Williams
-Beh, si saranno viste una sola volta.. Però devi ammettere che Lily non l'ha lasciata indifferente! Insomma, quella sera le ha chiesto di restare!.. Le ha dato il numero!!- sul viso di James apparve un espressione che ,Hayley aveva imparato a conoscere, confermava il fatto che la sua mente stesse sfornando una delle sue folli conclusioni
-Mamma mia.. La nostra Lily fa conquiste!- continuò il moretto con fare sognante
-Tu dici?- sorrise divertita la rossa
-Oh ci puoi giurare..-




***



9 giugno    Memphis  


-Benvenuta nel miglior ristornante di Memphis, signorina Rivera- mi inchinai per gioco facendola entrare per prima nel parco dove avevamo deciso di mangiare il sushi appena ordinato con un gesto della mano
-La ringrazio- rispose la mora stando al gioco.
Il ristorante giapponese nel quale avevamo ordinato il pranzo era pieno e non si sarebbe liberato prima di un'ora.

Ci sedemmo in una panchina completa di tavolino e iniziammo a scartare il sushi
-Adoro questa roba..- commentai addentando un boccone di pesce crudo e riso
-Anche io, vivrei di giapponese se potessi!- esclamò la latina afferrando abilmente con le bacchette un bocconcino.
-Non sono mai stata capace di farlo..- dissi, ma la mora non comprese
-Le bacchette. Non so usarle..- spiegai.
Lei senza neanche farselo dire tirò fuori l'altro paio di bacchette dal sacchetto e mi sistemò le dita in una posizione comoda e funzionale per imparare a utilizzarle. Tralasciai la sensazione alla bocca dello stomaco quando Naya mi sfiorò:
-Prova così- dopo un paio di tentativi andati male riuscii nel mio intento
-Grazie..- sorrisi
-Per così poco..- disse mentre arrossiva, visibilmente imbarazzata.
-Non mi hai ancora detto il motivo di questa piacevole sorpresa!- trillai improvvisamente, facendo parcossare la latina
-Oh.. Giusto!-  
-In realtà sono qui per farti una proposta.. Ma, premetto, se non vuoi, non sentirti obbligata..- io annuii più curiosa che mai
-Stiamo cercando una ragazza che abbia le giuste qualità per interpretare il ruolo di una nuova cheerleader in Glee e nonostante Ryan abbia fatto per quasi due mesi consecutivi dei provini per trovarla siamo ancora al punto di partenza..- mi guardò negli occhi in cerca di una reazione, ma io in realtà ero più confusa di prima
-Volete che vi aiuti a cercarla?- chiesi titubante
-C-cosa? No, non hai capito..- Naya si spostò una ciocca di capelli dietro le orecchie
-Io avrei pensato.. Beh.. Potresti farla tu.. cioè- la interruppi immediatamente
-Scherzi vero? Mi prendi in giro?-
-Assolutamente no! Sono serissima- disse la mora annuendo
Spalancai la bocca e rimasi a fissarla con aria stupita per davvero molto tempo, fino a quando la latina si alzò e mi raggiunse, posizionandosi di fianco a me quasi inginocchiata:
-Lily, abbiamo bisogno di te.. Ti prego pensaci prima di rispondermi..- non riuscivo a pensare, era quello il problema avevo la mente totalmente ofuscata, era troppo bello per essere la realtà
-Sì..- sussurrai con ancora lo sguardo fisso davanti a me
-C-come?-
-Sì- dissi più decisa guardando Naya
-Sì, assolutamente sì!- ripetei iniziando a ridere e abbracciando Naya che era rimasta a dir poco stupita
-Ooh- disse la latina sollevata e iniziando a ridere

Per il resto del pomeriggio continuammo a parlare di noi e a scendere nei particolari di quell'offerta. Mi spiegò un po' la storia di come erano arrivati a pensare a me per quella parte e di come si svolgeva la vita sul set. Scoprii tante cose interessanti e curiosità sui membri del cast di cui fra poco (a detta della latina) avrei fatto parte.. Un pensiero si insidiò nella mia mente sconvolgendo tutti i miei piani:
-I miei genitori!!- esclamai alzandomi tutto d'un tratto
-Che cos'hanno fatto?- chiese Naya confusa
-....Non sanno niente- mugugnai
-Beh anche tu fina a 2 ore fa non sapevi niente ma-
-No, intendo.. Niente niente- la guardai dispiaciuta e preoccupata allo stesso tempo, come potevo entrare in casa e dire 'Ehi indovinate un po'? Diventerò un attrice di Glee!' se loro non sapevano nemmeno quello che era successo con Naya?
-...Di te e tutto il resto..- la mora abbassò lo sguardo, forse un po' stranita, ma come potevo raccontare una cosa così irreale ai miei dato che i miei più cari amici stentavano a crederci prima di oggi? Glielo dissi notando che c'era rimasta non bene:
-Non mi avrebbero creduto! Mi dispiace..- speravo che almeno alzasse gli occhi verso di me, invece si fece ancor più seria.. Poi parlò:
-Questo vuol dire che ci andrò a parlare io, almeno così non potranno non crederti, no?- si alzò dalla panchina
-Dov'è che abiti?- mi chiese porgendomi la mano



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-... Bene- eravamo di fronte alla porta di casa mia, sulla South Perkins Road. Tenevo stretto il pomello della porta
-..Bene- dovevo solo aprire quella stramaledetta porta e far conoscere ai miei Naya
-...Bene-
-Lily?- saltai sul posto, voltandomi verso la latina
-Siamo qui davanti da dieci minuti e continui a ripetere quella parola senza sosta.. Coraggio apri- deglutii a vuoto girando il pomello della porta


Appena entrate sentii mia madre salutarmi dalla cucina, ricambiai immediatamente, mentre nel frattempo Naya si guardava in giro curiosa. Appena si accorse che la stavo osservando mi regalò un magnifico sorriso da far tremare le ginocchia.
Prima che potessi ricambiare, mia madre ci raggiunse in soggiorno ancora ignara della situazione:
-Tesoro vieni ad aiuta- si bloccò sullo stipite della porta che divideva la cucina dal salotto e ci osservò. Lanciò un occhiata veloce alla latina poi passò il suo sguardo su di me e riprese a scrutare Naya soffermandosi molto sul suo viso. Dopodichè senza dire niente si diresse verso camera mia.
Mia madre era una donna molto buffa, a volte. Era sempre di buon umore e sapeva far ridere. Era per questo che era conosciuta da molti nelle vicinanze. Mormorai uno 'scusa' rivolto alla latina che al comportamento di mia madre e lei mi lanciò uno sguardo confuso.
La donna tornò pochi istanti dopo e si piazzò di fronte a noi con un poster di Naya in mano, osservò la mora di fianco a me e poi disse:
-Okay..Che mi sono persa?-
-Mà.. Lei, come sai, è Naya Rivera- l'attrice prontamente sorrise gentilmente porgendo la mano a mia madre che, confusa ricambiò la stretta
-Piacere sono Anita, la mamma di Lily-


Nei dieci minuti che seguirono raccontammo a mia madre come ci eravamo conosciute e del concerto, rimase come pietrificata, mentre io continuavo a torturarmi le mani, e credetti che non ci avrebbe creduto però poi si fece raccontare il motivo della presenza della latina e capii che ci eravamo riuscite:
-Beh, vede signora, sono venuta qui perchè sua figlia ha un meraviglioso talento per il canto e, dato che io e altri membri del cast ne siamo rimsasti ammaliati ne abbiamo parlato con Ryan Murphy, il produttore della serie, che ora vuole assolutamente incontrarla per proporle di lavorare assieme a noi.. Praticamente abbiamo un posto libero nel cast solo per lei- fece una piccola pausa osservando la reazione della donna di fronte a lei che sorrideva alla figlia
-Naturalmente se accetterà verrà pagata come tutti noi, e magari sarà un passo per diventare un'attrice o cantante..-
-Il provino se vorrà lo faremo la prossima settimana negli studios a Los Angeles..-
-Los Angeles è un po' lontano, siamo sicuri che non ci rispedirà a casa con una delusione?- chiese Anita seria
-Sono certa che Ryan non si farà scappare un talento come Lily, si fidi signora.. E se dovesse succedere, beh.. Dovrà vedersela con me-.


Io stavo ad osservare la scene intontita dalla fermezza delle parole di Naya e dalla capacità di comprensione di mia madre.. Speravo capisse, ma effettivamente non ci credevo più di tanto..
-Bene allora.. - mia mamma si voltò verso di me aspettando una risposta
-Io.. Vorrei accettare, mamma.. E' un enorme opportunità per me e credo di riuscire a sconfiggere la timidezza..-
Allora accettiamo!- esclamò la donna sorridendo
Non ci potevo credere, sarei andata a Los Angeles! A fare un provino!.. Per Glee!



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Erano ormai passate le 7 di sera e per Naya era davvero il momento di andare.. Mi offrii di acompagnarla in macchina all'areoporto, ma disse che aveva noleggiato un'auto e sarebbe arrivata di li a poco a prenderla davanti alla Watkins Ovedon High School. Così, a piedi ci incamminammo verso la scuola..
-Che sorpresa che mi hai fatto oggi..- dissi infilando le mani in tasca. La mora sorrise:
-Mi ha fatto davvero piacere vederti- ci appoggiammo al cancello chiuso del liceo
-Anche a me.. E non vedo l'ora che sia la prossima settimana!- trillai battendo le mani e salterellando sul posto. La latina rise di gusto a quella reazione.
Poco dopo arrivò un'audi nera che si fermò proprio di fronte a noi, così capii che aspettava Naya:
-Beh, devo andare.. Ci sentiamo presto per i dettagli e per specificare il giorno del provino, ok?-
-Certo- dissi abbracciandola forte
-Ora sono io che devo andare.. Ci siamo scambiate le parti- disse l'ispanica facendomi ridere
-Ma ci vedremo presto, Naya- l'autista, che nel frattempo era sceso, le aprì lo sportello permettendole di entrare.
Osservai la macchina scura allontanarsi e svoltare in un'altra via.. Mi sembrava tutto un sogno, la mia vita era cambiata nel giro di una settimana o poco più..
Mi voltai e tornai a casa.. Salutai mia madre e presi la macchina, diretta a casa di Hayley, dove sicuramente avrei trovato anche James... Avevo davvero una marea di cose da raccontargli.. E dovevo anche far cessare tutti i viaggi mentali che sicuramente si erano fatti in queste ultime ore.



***



9 Giugno     


Ero sull'aereo in cerca del mio posto in prima classe, avevo gli occhi stanchi, le lenti mi bruciavano.. Avrei dovuto portare gli occhiali da vista pensai sedendomi.
Appoggiai la testa allo schienale del sedile lasciandomi andare, rilassandomi.. Chiusi gli occhi e subito nella mia mente vidi una figura snella con dei pantaloncini neri e una maglietta bianca. Lily era così.. Così dolce.. Ero stata bene quel pomeriggio.. Lei mi dava un senso di sicurezza mai provato. Ed ebbi un tuffo al cuore quando realizzai che avrei passato molto tempo assieme a lei, sul set perchè ero sicura: l'avrebbe presa.

Lasciai cullarmi fino a Los Angeles da quei pensieri con ancora l'immagine dei suoi lunghi capelli rossi e dei suoi occhi estremamente particolari quanto belli chiara nella mia mente.   


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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Buona lettura! :)




Suonai al campanello di casa Willliams, aspettandomi la madre di Hay, dato che la mia amica raramente scendeva da camera sua per aprire la porta, e mi sorpresi vedendola lì in piedi di fronte a me con il sorriso più malizioso che avessi mai visto in vita mia:

-Ciao Lily...- disse con malizia
-..Hay so cosa stai per dire e sei assolutamente fuori strada!-
-Ma a chi la racconti, eh?- Jay spuntò da in cima alle scale
-Jay sei fuori strada- risposi divertita
-Vi mangiavate con gli occhi, non puoi dire di no-
-Leggi troppe fanfiction Jay- dissi prima che Hay riprendesse parola
-Oh, avanti chi attraverserebbe l'america per vederti se non qualcuno che..-
-Vuole offrirmi un lavoro?- conclusi anticipandola
-..Come scusa?- Hay sbarrò gli occhi
-Naya è venuta fino qui per offrirmi una parte in Glee- disse con un sorriso sulle labbra, sicuramente non avevo ancora realizzato bene la notizia. A differenza dei miei due amici che con ancora la bocca spalancata iniziarono a saltellare
-Calma! Calma!- esclamai ridendo quando Jay mi sollevò di forza
-RACCONTA- esclamò Hayley con le guacie rosse dal troppo ridere piangere e saltare.
Così gli raccontai della giornata passata con lei, mi sembrava ancora incredibile, ma era tutto vero, sentivo ancora il suo profumo impregnato nella mia maglietta per quegli abbracci e tra una settimana sarei volata a New York per il provino di Glee.







11 Giugno      Memphis


-Bene.. Riprova. Questa volta più fiato però- Charlie la mia insegnante di canto era seduta sulla scrivania della sua aula. Aveva deciso di aiutarmi anche al di fuori della nostra ora settimanale di lezione per prepararmi meglio all'imminente provino.
Era una ragazza buonissima e gentile, aveva 3 anni in più di me ma era una splendida cantante. Di fatti era entrata ad X-Factor America anche se poi venne eliminata a metà percorso. Era un onore ed un piacere lavorare con lei, perchè alla fine, dopo un anno di studi eravamo diventate anche amiche.


Ricominciai la canzone facendo come mi consigliava Charlie e proseguimmo per ancora tre quarti d'ora abbondanti.
-Stai migliorando. Davvero Lily, complimenti- disse la ragazza ravvivandosi i capelli biondi
-Grazie.. E' merito tuo comunque- risposi riponendo il testo della canzone dentro il portalistino
-Nah..- scese dalla cattedra per sistemare le sue cose, era la sua ultima ora di lezione di quel giorno.
La salutai con un cenno della mano ed aprii la porta quando la ragazza mi richiamò dentro:
- Ti prenderanno vedrai.. Ho fiducia in te- mi sorrise teneramente ed io corsi ad abbracciarla
-Grazie Charlie- dissi sulla sua spalla
-E poi devi farlo per me! Io non ce l'ho fatta.. Ma tu ce la farai, Evans!- detto questo mi congedò ed io uscii dall'aula di canto per tornare a casa.



***



11 Giugno      Los Angeles     

-Ehi bell'abbormentata nel bosco-
-Ciao HeMo!-
-Era ora che rispondessi al cellulare, non trovi? Ti chiamo da 2 giorni, senza risultati!.. Credevo ti avessero rapita!-
-Scusa Heather, ero stanchissima e praticamente ho dormito tutto il giorno.. Il cellulare non esisteva per me ieri..-
-Mmh okay.. Allora com'è andata la tua pazza idea? No aspetta! Non me lo dire! Preparati che tra 5 minuti sono lì!- Heather riattaccò il telefono senza lasciarmi rispondere. Mi scappò un sorriso..
-Sì.. 5 minuti, arriverai tra  un'ora!- dissi anche se non poteva sentirmi.
Mi sistemai comodamente sul mio divano con Lucy, che dormiva affianco a me. Era una cagnolina speciale.. Tanto tenera e giocherellona, riusciva a tirarmi sempre su di morale. Presi ad accarezzarla dietro le orecchie sapendo che le piaceva molto:
-Patatina, lo sai che mi sei mancata tanto in tour?- dissi con la fronte sulla sua testolina. Risi quando in risposta ottenni un mega sbadiglio, chiaro segno che non aveva intenzione di stare sveglia per più di 5 minuti:
-Caapito!- presi il telecomando e iniziai a fare zapping mentre aspettavo i '5 minuti' della Morris.


Stranamente arrivò solo dopo mezz'ora e si catapultò subito in cucina, come suo solito:
-..Neanche un 'ciao' questa volta prima di fiondarti sul frigorifero.. Fai progressi Morris- dissi sullo stipite della porta della cucina
-chi fiauo fautate hima- disse con la bocca piena di biscotti al cioccolato.
-Pfff se quello era un salutare..- dissi versandomi un po' di succo d'arancia nel bicchiere.
Sentii un movimento alle mie spalle e le braccia della ragazza stringersi attorno ai miei fianchi:
-Ciao Naya Permalosa Rivera..- disse con la testa poggiata sulla mia spalla (finalmente con la bocca vuota) stampandomi un bacio sulla guancia e prendendo il bicchiere che avevo appena riempito. Scossai la testa e tirai fuori un altro bicchiere ripetendo l'operazione:
-Allora? Quella folle idea che ti ha fatto saltare il festino a casa mia almeno ha funzionato?- domandò pochi istanti prima di fiondarsi su Lucy che giaceva ancora addormenteta sul divano
-La Rivera non fallisce mai!- dissi sedendomi di fianco a Heather che era riuscita miracolosamente a svegliare la cucciola
-Wow, nuovo membro in arrivo! Me l'hai salutata??- trillò la biondina
-Avrai la possibilità di farlo tu stessa la prossima settimana, tesoro- guardai la ballerina sorridere
-Ora scusami ma devo chiamare Ryan se no mi dimentico- mi allontanai un po' prendendo il telefono lasciando Heather sola  con Lucy.
Stetti al telefono poco, giusto il tempo di informarlo che aveva accettato e metterci daccordo sulla data del provino:
-Bene, quindi ci vediamo giovedì alle 16.00.. -
-Esatto, dillo anche con gli altri se vogliono assistere..-
-Okay lo dico anche agli altri. A giovedì-
 
Riattaccai, intenta a chiamare Lily per informarla. Il telefono squillava e più tempo passava più il mio cuore batteva forte, tanto che credevo che Heather (che era a due passi da me) l'avrebbe sentito:
-Ciao!-
-Ciao!- rimasi stupita dall'entusiasmo dell'altra nel rispondere
-Ehm.. Mi sono informata sulla data del provino ed altri dettagli-
-Oh sì, giusto.. Dimmi pure-
-Beh.. Si terrà questo giovedì alle 16.00.. Ha detto anche che se va bene vorrebbe sentirti su qualche canzone del telefilm.. Ma cambia idea spesso quindi preparati qualcosina comunque.. Non si sa mai-
-Ah okay, va bene.. Ti posso chiedere un consiglio?-
-Certo!.. Riguardo a che cosa?-
-Al provino scemotta!- la sentii ridere attraverso il cellulare
-Giusto.. Beh dimmi-
-Avevo intenzione di portare Gives your heart a break o Listen.. Cosa ne pensi?..- Rimasi spiazzata.. Quelle canzoni erano davvero complicate
-.. Woh, sono canzoni molto.. Necessitano di molta esperienza.. Ne sei sicura?-
-Che c'è? Non ti fidi di me per caso?- sentii nuovamente la sua risata
-Certo che mi fido!..Comunque sì, credo che farai un figurone con una di quelle!-
-Grazie Naya.. Non solo per questo, per tutto quello che hai fatto.. Stai cambiando la mia vita..-
-Non devi ringraziarmi..- come ci ero finita in camera da letto? Scossai la testa e ritornai in salotto, nel frattempo Lily parlottò qualcosa come 'lo farò sempre' poi cambiò argomento
-Com'è andato il viaggio?Dormito bene? Era comodo lo schienale?-
-Bah, era come dormire su una sedia.. Aspetta, ma.. Tu come fai a sapere che ho dormito in aereo?!- corruciai le sopracciglia confusa sotto lo sguardo interessato di Heather
-Beh una tua fan ha scattato due foto mentre dormivi in aereo e le ha messe sulla tua pagina ufficiale di Twitter..-
-Oh..-
-Eri così tenera..-
Dire che arrosii è riduttivo, mi sembrava di essere un cubetto di ghiaccio al sole, mi sciolsi e scatenai in Heather una grassa risata, tanto forte che Lily la sentì e chiese:
-Che succede li da te?-
-C-cos.. Oh è Heather che ride p-perchè.. Sta guardando la TV- lanciai un occhiata assassina alla bionda che però avendo la faccia coperta con un cuscino ancora in mezzo alle risate non la vide.
-Scherzi?! Heather?! Ti spiace passarmela un secondo?-
-No, certo che no!- tirai alla ballerina il telefono che si riprese in un attimo e rispose alla chiamata trillante come suo solito
-Lily!! Ciao! Non sai quanto sono felice di poterti rivedere giovedì! Appena sarai dentro faremo un mega festone a casa mia con fiumi di alcool!.. In tuo onore!-
-Woo, beh.. Grazie HeMo anch'io sono felice di poterti rivedere! E spero con tutto il cuore di riuscire a fare colpo su Ryan!-
-Beh.. quello non so.. insomma lui è gay.. E poi è troppo vecchio per te- corrucciai le sopracciglia, ma di che diavolo stavano parlando? Chi era troppo vecchio per lei?
-Oh.. Ehm non in quel se-
-No sto scherzando, l'ho capito il senso! E fidati è come se fossi già dei nostri.. Dai ora ti ripasso Naya che è qui che freme dalla voglia di sentire la tua voce-  mi passò il telefono, le lanciai un'occhiataccia, non stavo facendo niente!
-Lily.. Non è vero quello che ha detto.. Cioè non che non voglio sentirti..- lanciai un occhiata disperata alla bionda che mi guardò divertita
-Non ti preoccupare ho capito, Naya! Dai ora vado.. Ci sentiamo magari prima di giovedì.. Okay?-
-Okay, ciao-
Riattaccai e sotto lo sguardo, ora indagatore di HeMo andai in cucina cercando di non destare sospetti. Sentii una voce ad un centimetro dal mio orecchio:
-A cos'era dovuto quel rossore di poco fa?- sobbalzai spaventata dall'improvvisa apparizione della bionda
-Non so di cosa parli- cercai di fare l'indifferente ma fui costretta a confessare dal solletico della ballerina
-Okay okay te lo dico!.. Mi ha detto una cosa che mi ha fatta imbarazzare, contenta?-
-Uuh che genere di cosa?- chiese con un pizzico di malizia
-Che ero tenera mentre dormivo in aereo..- abbassai lo sguardo imbarazzata.
-E ti ha fatta arrossire?- domandò un po' sorpresa
-..Si perchè è stata molto dolce..-
-Carine..- rispose la Morris allontanandosi con un sorriso consapevole in viso
-E togliti quell'espressione dalla faccia.. Non è come pensi!-
-Ehi ti sto solo prendendo in giro, calma Snixy!..- 



***



Giovedì 14 Giugno    Giorno del provino  Memphis



-Okay.. Sono pronta.. - Ero davanti alla porta di ingresso, aspettavo mia madre e mio padre che avevano insistito per accompagnarmi fino a Los Angeles.. In effetti avevo bisogno di loro, era una grande opportunità quella che mi era stata data e necessitavo del loro appoggio per potermi concentrare meglio.. Ovviamente avevo bisogno anche di Hayley e James, ma i loro genitori non avevano dato loro il permesso di seguirmi, quindi li avrei trovati all'areoporto di Memphis, per i saluti.
Sentii la mano grande di mio padre poggiarsi delicatamente sulla mia spalla. Gli rivolsi uno sguardo che lasciava trapassare l'agitazione e l'emozione di quel momento, lui ricambiò sorridendomi. Con lui era così, ci capivamo al volo, non c'era bisogno di parlare..
Aprì la porta e ci dirigemmo verso l'auto seguiti a ruota da mia madre pronti a partire.
Durante il tragitto non parlai molto, avevo lo stomaco chiuso e non riuscivo a tenere ferme le gambe e inoltre volevo sentire Naya, anche solo per dirle che stavo partendo.. Dal giorno in cui era venuta a trovarmi a Memphis ci sentivamo spesso tramite messaggi e non riuscivo proprio a non pensare a lei, mi aveva dato un opportunità più unica che rara e inoltre parlare con lei mi piaceva molto, mi rendeva felice e mi faceva stare bene.


12.03: Ehi :) Parto adesso per andare in areoporto.. Più o meno arriverò intorno alle due e mezza o tre del pomeriggio..    P.s: Sono agitatissima! :s      L.


Inviai, ormai senza le paure che avevo prima e la risposta arrivò subito:


 12.04: Buongiorno ;) Okay, se vuoi ti vengo a prendere all'areoporto :) E comunque stai tranquilla e rilassati che andrai alla grande!


Mi scappò un sorriso leggendolo, la proposta di farmi venire a prendere era allettante.. Ma non volevo disturbare..


12.06: Va bene, cercherò di stare tranquilla.. :) Grazie per l'offerta ma non vorrei mai disturbare.. In oltre non sono sola, ci sono i miei con me     L.


Scesi dall'auto, ormai arrivata in areoporto e corsi incontro ad Hayley e James che ci stavano aspettando. Saltai in braccio ad Hay facendola quasi cadere infilando la testa trai suoi lunghi capelli biondi -finalmente era tornata del suo colore naturale-.
-Lì!..- disse solamente
-Hay.. Ho un immensa paura..- la guardai negli occhi in cerca di conforto
-Stai tranquilla andrà tutto bene-
-E io?..- chiese triste James, notando che ero ancora tra le braccia della bionda.
Mi spostai e abbracciai anche James dopo avergli scompigliato i capelli ricci che iniziavano a crescergli, mi fulminò con quel suo sguardo di ghiaccio.
-Ciao anche a te Jay-
-Eccomi! Ce l'ho fatta!..- sentii la voce di Charlie alle mie spalle
-C-Charlie?!- si tuffò addosso a me stritolandomi in un abbraccio spacca-ossa
-Ti accompagno! Non ti lascio sola, Evans!- ero ancora sconvolta dalla sorpresa e le uniche parole che riuscii a dire furono delle frasi sconnesse tra loro che provocarono una risata nella cantante bionda..
Hay e Jay ci accompagnarono fino alla fila per le valige.. Mi resi conto che mi era arrivato un nuovo messaggio:


12.30: Insisto.. Dai non vorrai prendere un taxi spero!


Ricordai il discorso di prima con la latina e chiesi ai miei se per loro era okay farsi venire a prendere da Naya.. Dissero di sì. Dopo un occhiata maliziosa di Hayley che ignorai risposi all'ispanica:

12.32: E va bene, testona! Ti aspettiamo li fuori :)



***



Il viaggio in aereo passò velocemente, lo passai tutto con la musica alle orecchie e a ripassarmi i testi delle canzoni scelte per il provino con Charlie che mi aiutava mentre mio padre dormiva profondamente e mia madre chiacchierava con una signora seduta affianco a lei raccontandole del provino.. Avrei voluto sotterrarmi..
Quando atterrammo ci dirigemmo subito verso l'uscita, l'aria di Los Angeles era diversa da quella così familiare di Memphis.. Mi sembrava di essere dall'altra parte del mondo, l'areoporto era talmente affollato.. Mi chiedevo come avremmo fatto a trovare Naya in mezzo a quel casino..


Ci sedemmo su una panchina alla fermata dei bus aspettando la latina, ma non passarono nemmeno 2 minuti che arrivò con una bellissima Range Rover rossa e si fermò esattamente davanti a noi.. Scese dall'auto, non potei fare a meno di osservarla: pantaloncini di Jeans corti e una camicetta azzurra legata appena sopra l'ombelico e stivali fino al ginocchio marroni, il tutto accompagnato da il suo solito paio di occhiali da sole e i capelli sciolti lasciati mossi..    
-Ciao!Siete qui da molto? Scusatemi ero ferma all'incrocio- mi lanciò un occhiata mortificata che ricambiai con un sorriso da ebete -ero ancora intenta a fissare il suo fisico- e un gesto con la mano
-Stia tranquilla è in perfetto orario- iniziò mio padre allungando la mano per stringerla alla mora
-Piacere sono Mike Evans il padre di Lily- concluse
-Il piacere è mio, sono Naya Rivera.. Mi dia del tu, la prego!- rispose cordialmente
-D'accordo.. Ma fallo anche tu!- i due si scambiarono uno sguardo di intesa
-Ehm.. Naya lei è Charlie, la mia insegnante di canto- dissi alzando dalla panchina la bionda che era rimasta seduta
-Ciao! Piacere sono Naya.. Ci siamo già incontrate noi, è possibile? Credo di averti già vista..- chiese Naya dopo averla osservata bene
-Oh, no.. Però forse mi hai vista a X-Factor America.. Ho partecipato come concorrente qualche anno fa..-
-Oh si! Ora ricordo!-
Dopo le presentazioni ci dirigemmo verso gli studios e lasciammo i miei e Charlie ad aspettarci all'ingresso dove notai non vi erano altre ragazze per il provino:
-Scusa Naya ma dove sono tutte le altre ragazze per il provino?-
-.. Ma non ci sono altre ragazze!.. Non te lo avevo detto?- chiese titubante e un po' dispiaciuta
-Credo che tu abbia tralasciato questo piccolo dettaglio..- se non c'era nessun'altro voleva dire che Ryan Murphy era venuto lì solamente per vedere me! Ora si che ero agitata! La latina notò la mia espressione di terrore:
-Vedrai andrà benissimo! Devi solo cantare come hai fatto quella sera al concerto..- eravamo arrivate di fronte a una porta rossa dove Naya mi indicò di entrare.
Capii immediatamente che mi trovavo dietro le quinte di un palco scenico Wow, fanno le cose fatte bene pensai. Naya, che era dietro di me mi disse:
-Appena senti chiamare il tuo nome entra.. Credo che Ian e Ryan non siano ancora arrivati, quindi se hai bisogno chiamami pure.. Comunque adesso ti mando Charlie-
-O-okay...- la mora stava per uscire dalla porta, mi prese un batticuore fortissimo e sentii un forte groppo in gola, avrei voluto scappare ed urlare.. Ma le mie gambe tremavano, stavano per cedere e la mia voce era cose se fosse rimasta a Memphis.. Ma mi sforzai di parlare:
-Naya..- era un sussurro e la mia voce era più alta del normale. Lei si voltò, con la mano sulla maniglia della porta, preoccupata.
-Ho bisogno di un abbraccio..- 
Il suo sguardo si addolcì all'istante e si avvicinò lentamente verso di me. A quel punto prese le mie mani tremanti (non sapevo se tremassi più per il provino imminente o per gli occhi di Naya così profondi e brillanti che erano fissi nei miei) e le portò attorno al suo collo, io ancora persa nel suo sguardo fiondai la testa nell'incavo del suo collo, con la speranza di mettere a tacere quella dannata sensazione strana allo stomaco.. Che conoscevo bene.. Ma peggiorai la situazione. Il suo profumo invase le mie narici mandandomi fuori di testa. Sentire le sue mani che mi stringevano la vita fu il colpo di grazia.. Decisi di staccarmi da quell'abbraccio per mantenere la mia integrità mentale.
-Va meglio ora?- mi chiese
-Sì.. Grazie- lei scosse la testa abbozzando un sorriso ed uscì dalla stanza.
Passarono pochi minuti e Charlie mi raggiunse emozionata e agitata quanto me dietro le quinte
-Sei pronta? Hai fatto il riscaldamento vocale?- mi domandò
-I-io... N-n- presi a torturarmi le mani
-Lily, fai dei bei respiri.. Cerca di calmarti, okay? Va tutto bene-
-O-okay..- feci come mi era stato detto
-Estraniati da tutto.. Voglio che tu provi a escludere dalla tua mente ogni cosa, rumore o pensiero..- chiusi gli occhi,  cercando di concentrarmi solo sui miei respiri e sentii piano piano i rumori sfumarsi nella mia mente lasciando spazio al nulla.. Sentii la mia mente dilatarsi e il mio battito regolarsi.. Poco dopo l'espressione di terrore che ancora dominava il mio viso era stata sostituita da una tranquilla e più rilassata..
-Lily Evans!- rimbombò nella mia mente chiaro e tondo ridestandomi dalla trance.. Aprii gli occhi lentamente 'Devi solo cantare come hai fatto quella sera al concerto'  ripetei mentalmente le parole di Naya prima di entrare sul palco.



***



 Lily mi guarda mentre le tengo le mani, io non riesco proprio a capire come i suoi occhi fungano così tanto da calamita per i miei.. Le metto le sue mani attorno al mio collo.. Mi perdo per qualche secondo nelle sue lentiggini attorno al naso e sugli zigomi, mentre lei continua a guardarmi negli occhi..

-NAYA!!- aprii gli occhi e mi ritrovai Heather seduta nella sedia affianco a me che mi guardava irritata
-Ma cosa urli??!- sbottai anche se avevo l'impressione che non fosse la prima volta che mi stesse chiamando  
-Scherzi vero? Cioè ti sta chiamando da mezzora!- Dianna era seduta sulla cattedra dove si sarebbero accomodati Ryan, Ian e Dante che erano in ritardo
-S-scusa..- passai un occhiata scioccata prima a Dianna poi a Heather, non sapevo se ero più sconvolta per il fatto che Dì mi avesse rivolto la parola o se per il fatto che non avessi sentito per niente HeMo che mi chiamava..
-.. Ti  squillava il cellulare..- disse ancora alterata
-Oh.. Non l'ho sentito- lo tirai fuori e vidi che era un messagio di Lea

16.02: Nay, mi dispiace ma non riesco a venire oggi.. Ci vediamo direttamente stasera! Dillo anche agli altri e augura buona fortuna a Lily da parte mia!         

In quell'istante entrarono Chord, Cory e Darren accompagnati dai tre produttori che, dopo i vari saluti si sedettero ai loro posti pronti per dare inizio al provino.
-E' già pronta la ragazza?- mi chiese Ian
-Sì dovrebbe esserlo..- ero in ansia anche io per lei
-Bene.. Lily Evans!- dopo qualche secondo da dietro il sipario sbucò la rossa, con un sorriso sulle labbra
-Ciao a tutti..- abbozzò imbarazzata
-Ciao Lily Evans, tutto bene?- chiese Ryan vedendola agitata
-Sì.. Sono molto emozionata-
-Beh allora prima di iniziare ti va di dirci qualcosa di te?- chiese Ryan
-Certo.. Ho 18 anni e vengo da Memphis, dove ho frequentato la Watkins Ovedon High School.. Prendo lezioni di canto da solo 1 anno ma sapevo cavarmela benino anche prima.. Ehm-- venne interrotta da una domanda di Ian
-La Ovedon è conosciuta per il suo programma artistico.. Hai mai frequentato corsi di recitazione o altro?-
-Certamente, ho fatto parte in più di 3 Musical scolastici dove interpretavo molto spesso ruoli di una certa importanza quindi, sì, so cavarmela anche con la recitazione.. Inoltre ho anche frequentato un corso di ballo che è stato portato avanti fino all'anno scorso.. Dopodichè hanno tagliato i fondi..- rimasi sorpresa dalla quantità di iniziative che aveva avuto Lily durante la sua vita scolastica, io sapevo solo del suo talento nel canto
-Ah.. Non so se può interessarvi ma so suonare anche la chitarra..-
-Ne terremo conto- sorrise per smozzare la tensione
-Avevi portato qualcosa in particolare?- concluse l'uomo.
Notai lo sguardo di Lily poggiarsi su di me e confermare
-Avevo pensato a Listen di Beyoncè-
-Bene, quando vuoi cominciare..-
La rossa si posizionò l'asta del microfono di fronte a se e la base partì.
Listen
To the song here in my heart..
 La sua voce era ancora più bella di come me la ricordavo.. Così pulita e potente.. Mi voltai verso i miei colleghi notando che erano tutti molto concentrati e sbalorditi dall'esibizione eccezionale che si stava svolgendo.. Heather aveva lo sguardo sognante mentre guardava Lily, uno strano luccichio negli occhi.. Si accorse che la stavo osservando e mi sorrise, io ricambiai riportando lo sguardo su quella ragazza dannatamente brava.. Dannatamente bella.. Non faticava per niente nelle note più alte, sembrava che cantasse da sempre.. Manteneva lo sguardo fisso su Ryan che ricambiava come ipnotizzato dalla sua interpretazione.

Arrivava dritta al cuore, accentuando con dei gesti le parole più significative.. Durante i suoi acuti mi venirono i brividi sulle braccia e sulle gambe, la potenza della sua voce era davvero eccezionale.. Quello che avevamo sentito a Nashville era solo una piccola parte del suo talento. Scambiai uno sguardo con Chris, a quanto pare la pensavamo allo stesso modo e così valeva anche per tutti gli altri..
-Wow.. Sono senza parole.. Complimenti- fu Ian a rompere il ghiaccio, si perchè nessuno a parte lui aveva accennato a parlare
-Grazie mille-
-Ti vorrei sentire su qualcos'altro.. Cosa ne dici: Don't stop believin'?- chiese Ryan
-Ma certo, okay-
-Se hai bisogno ti faccio avere il testo-
-No, non c'è bisogno, grazie-
-Perfetto allora.. Cory alza quel tuo bel culetto e va sul palco..-
-Scherzi?- chiese sorpreso il ragazzo
-No sali!- sorrise divertito
-..Okay..-
Cory salì sul palco perplesso e strinse la mano a Lily per complimentarsi della la sua esibizione.

La base della canzone partì e Cory cominciò a cantare la sua parte, diversamente da come mi aspettavo, impegnandosi. Fu il turno della ragazza che con la sua prima strofa sfiorò la perfezione facendoci vibrare sulle sedie.. Di nuovo brividi.. Di solito non ero scossa da brividi quando ascoltavo qualcuno cantare.. E con lei era già la seconda volta, aveva davvero qualcosa di speciale. L'esibizione fu esilarante come la precedente era davvero all'altezza di Lea.. O meglio di Rachel Berry..
Ryan si alzò impiedi applaudendo seguito a ruota dagli altri due:
-Wow, ma dove sei stata per tutto questo tempo?!- iniziò a ridere facendo ridere anche la diretta interessata e tutti noi altri.
Per concludere il provino Dante le porse un copione con qualche scena da improvvisare e nonostante non sapesse nulla di quella prova le riuscì benissimo, lasciando nuovamente a bocca aperta tutti quanti:
-Beh.. Non so te Ryan ma io sarei a posto..- disse Ian raddrizzando un foglio di carta
-Direi anche noi..- rispose Ryan parlando anche per Dante



***



Era finita.. Avevano preso una decisione. Speravo che pur avendo improvvisato non proprio alla grande mi prendessero nel cast.. Avevo imparato a crederci in quegli ultimi giorni. E poi dovevo farlo per Charlie, James e Hayley..
Non mi accorsi di starmi torturando le unghie un po' troppo violentemente e decisi di mettere le mani in tasca per vietarmi ulteriori tic.
I tre produttori parlavano da oltre 5 minuti ed io ero rimasta immobile sul palco come una cretina.. Speravo che Naya venisse da me ma stette li immobile sulla sedia, ci rimasi un po' maluccio ma non lo diedi a vedere, chi ero in fondo per rimanerci male?
Non mi accorsi che ad avvicinarsi invece fu Heather:
-Lily!!- trillò la bionda da sotto il palchetto
-HeMo!- sorrisi vedendola
-Sei stata... Pazzesca!!- portò le mani all'altezza della testa gesticolando
-Ti ringrazio..- buttai un'occhiata verso i tre 'giudici' che erano ancora lì che parlottavano
-Non è un buon segno, vero?- dissi indicando i tre
-Secondo me stanno decidendo se darti una o due parti nella serie..- rispose facendomi ridere di gusto
-Mi fai morire Heather!- dissi ancora tra le risate
-E dovrai abituarti perchè mi avrai tra le scatole per un bel po' di tempo!- disse finendo col diventare seria
-Sul serio, sei brava, non hai motivo di preoccuparti!- scossai la testa divertita da quell'ultima affermazione.
Nel frattempo i tre produttori smisero di parlare, così io mi posizionai di fronte a loro, sul palco:
-E' stato un po' complicato scegliere ma.. Abbiamo preso una decisione- fu Dante a parlare.. Mentre il mio cuore smise di battere
-La tua esibizione canora è stata eccezionale.. Non c'è alcun dubbio. E anche con la recitazione non te la cavi male.. Se dovessimo darti una parte qualsiasi come per esempio il ruolo di una nuova Quinn, Rachel o anche di una nuova Mercedes, andresti alla grande! Ma qui stiamo parlando di una capo Cheerleader, putroppo. Qui il ballo è tutto. E' vero ti sei mossa un po' cantando con Cory, ma ovviamente, non è sufficiente..- era Ryan a pronunciare queste parole, che mi stavano entrando come freccie dentro il petto.. Sentivo gli occhi di Naya su di me. Non riuscivo a guardarla in faccia.. Nessuno di loro.. Non riuscivo nemmeno a pensare..
-Ho bisogno di vederti fare qualcosa di più, per quanto riguarda il ballo. Non mi basta..- un barlume di speranza si accese in me, è vero non mi aveva presa.. Ma ci sarebbe stata un'altra occasione
-Per questo.. Inizierai già dalla prossima settimana un allenamento e corso di danza, con il nostro coreografo! Sei dentro Lily Evans!- si alzò sospiro di sollievo dalle tribune dove sedevano gli attori ed io respinsi un urlo con le mani
-Sono dentro?! Cioè mi hanno presa?- domandai sconvolta ad una HeMo che mi abbracciava saltellando
-Sìsìsì! Io te l'avevo detto!- disse
Andai a stringere la mano a tutti e tre -ancora incapace di realizzare ciò che era successo- ringraziandoli di cuore. Dopodichè venni assalità da Chris, Dianna, Cory e Chord che si complimentarono entusiasti. Non vedevo l'ora di dirlo ai miei e a Charlie! Mi precipitai fuori il prima possibile ragiungendoli: camminavo lenta verso di loro cercando di non lasciar trapassare nessuna emozione. Quando fui finalmente davanti a loro esplosi lanciandomi tra le braccia di mia madre urlando:
-Mi hanno presa!-


***


Entrai nell'atrio per raggiungere Lily e la trovai proprio lì, stretta in un'abbraccio con i suoi e Charlie. Mi fermai a guardarli per un'istante e mi ricordò me, quando ancora nel 2008 mi avevano confermato la parte in Glee, mi vennero i brividi a ripensarci e a pensare a quanto effettivamente si somigliassero quelle due scene. D'un tratto la rossa iniziò a camminare nella mia direzione e mi prese il batticuore.. Dovevo ancora capire cosa mi succedeva tutte le volte che la vedevo:
-Ciao..- volevo dire 'sei bellissima' ma mi uscì quello e fu una fortuna. Ebbi il tempo di dire solo questo perchè la ragazza si fiondò tra le mie braccia e affondò la testa tra i miei capelli. Ebbi un tuffo al cuore e per un attimo pensai che pure Lily sentisse i miei battiti accelerati e il mio respiro corto.
-Non ti rendi conto di quanto ti sia debitrice..- disse increspandomi la pelle del collo col suo respiro
-Ma non dirlo nemmeno per scherzo!-
-Sono seria! E' grazie a te se sono qui!- tirò su la testa per guardarmi
-Ma non sentirti in debito, ci servivi-
-Se c'è qualcosa che posso fare..-
-Beh.. Se sei proprio così convinta potresti venire alla festa a casa di HeMo questa sera.. Ci sono anche tutti gi altri, sai per conoscerci meglio-
-Credo sia un ottima idea!-




Angolo autrice: Ta daaaan, non mi è uscito molto bene il provino, ma pazienza spero vi piaccia ugualmente :)
Come avete letto i ragazzi hanno organizzato un festino a casa Morris, e Lily è invitata! Che succederà? Si sa come vanno a finire i Glee Party, succederà anche questa volta?
A presto col prossimo capitolo!
Ps: scusate gli eventuali errori/orrori non l'ho ricontrollata molto bene :S
Pps: potete seguirmi anche su Twitter sono: https://twitter.com/iSimonaToscano
-Snix 95  

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***




Buona lettura! Ci si 'vede' in fondo ;)







-Quindi stasera avete serata libera!-
-Va bene ma stai attenta!-
-Ehi mà! Mica sono maniaci! Sono solo attori- risi divertita
Mezzora dopo ero pronta sulla porta dell'hotel dove avremmo soggiornato per un giorno ad aspettare Naya. Ero in anticipo di 20 minuti ma d'altronde cosa volevo farci? Ero troppo eccitata all'idea di una festa con tutti loro!
Vidi arrivare una familiare Range Rover rossa che si fermò lungo la via dell'hotel. Dopo diversi minuti di attesa notai che Naya non era ancora scesa dall'auto. A quanto pare non ero l'unica ad essere in anticipo, così decisi di avvicinarmi. Aveva le mani sul volante e gli occhi chiusi, con la testa appoggiata allo schienale. Sul momento mi parcossai, credevo le fosse successo qualcosa, poi notai che stava blaterando qualcosa in spagnolo. Approfittai del finestrino aperto per parlarle:
-Vuoi restare lì tutta la sera?- lei saltò sul sedile spingendo per sbaglio il clacson e facendo un baccano tremendo. Non potei fare a meno di scoppiare a ridere:
-Scusa! Io.. Sono in anticipo e non volevo disturbare!- si scusò lei
-Beh la prossima volta entra invece che stare in macchina da sola a maledirti in spagnolo- lei mi guardò imbarazzata e con le gote leggermente rosse provò a replicare ma senza successo:
-Posso salire?- domandai dopo aver provato ad aprire la portiera, che era chiusa.



Il viaggio in macchina fu abbastanza lungo ma riuscimmo a far passare il tempo in fretta ascoltando il CD dei Coldplay che Naya aveva nella sua macchina. Improvvisamente scoppiai a ridere senza ritegno, facendo voltare confusa la latina:
-Sono i Coldplay che ti fanno ridere?- domandò ancora confusa
-No scusa- dissi cercando di smettere di ridere. Lei mi lanciò uno sguardo eloquente allora continuai:
-E' che pensavo che questa è una situazione improbabile..- riniziai a ridere ricevendo uno sguardo dubbioso dalla mora
-Cioè IO sono in macchina con Naya Rivera, il mio idolo! E stò andando ad una festa con lei!- continuai ridendo.
A quel punto nella mia testa mi aspettavo una reazione della mora, anche solo un sorriso nel peggiore dei casi, ma sarebbe dovuta scoppiare a ridere. Invece non ci fu nessuna reazione..
-Mi dispiace- disse mantenendo gli occhi sulla strada
-Per cosa?- domandai facendomi seria
-Mi dispiace che tu mi veda solo in questo modo. Credimi vorrei che tu mi veda come amica non come Star-
-Cosa? No, no! Mi sono espressa male, io non ti vedo solo in quel modo! Tu.. Non devi pensare che io stia qui solo perchè sei ''Naya Rivera di Glee''.. Mi interessa davvero la tua amicizia!- la mora strinse le labbra e annuì con la testa, forse non troppo convinta
-Che stupida.. Che idiota- mi poggiai una mano sugli occhi
-No è okay! Ti credo!- ma ormai, per me il danno era fatto e continuai a insultarmi mentalmente. Dopo qualche minuto notò che ero ancora in quella posizione, così approfittò di un'area di sosta per fermare l'auto:
-Che fai?- domandai guardando stranita il luogo fuori dal mio finestrino.
Le mi prese il volto con due dita per farmi voltare; trattenni il fiato:
-Va tutto bene, fai finta che questa conversazione non sia mai avvenuta- per un istante, quando mi voltai e me la trovai così vicina ebbi l'istinto di baciarla. Così ancora un po' sconvolta da quei pensieri mi limitai a rispondere con:
-Ok..- forse non avevo ascoltato nemmeno quello che aveva detto


***



Arrivammo a casa di Heather in perfetto orario e trovammo subito ad aspettarci la biondina, che, già con un bicchiere in mano venne ad apririci la porta:
-Ciaaaoo!!- urlò saltando in braccio a Naya
-Ciao!..- Naya aveva una faccia buffissima.
Dopo aver abbracciato anche me ci fece strada dove si teneva la festa. C'erano già tutti gli invitati quindi eravamo le ultime, notai subito l'enorme atrio
Io e Naya andammo subito a farci il primo drink e poi cercammo un posto dove poterci sedere, dato che non avevamo ancora voglia di ballare.



***



Eravamo sedute sul prato della casa di Heather, con un drink quasi vuoto in mano. Lily stava ad osservare il cielo, per cercare gli Ufo.. Eh sì, forse l'alcool aveva già avuto effetto su di lei. Ma anche io non ero messa meglio, era da una decina di minuti che cercavo di dirle una frase che non ricordavo neanche e riuscivo a balbettare solo frasi sconnesse, provocandole una risata ogni volta che aprivo bocca.. Dovevo ricordarmi di chiedere alla padrona di casa cos'aveva messo nei drink.. Ma a casa di chi eravamo? Che importa.

Fui interrotta dai miei viaggi mentali da Lily che appoggiò la testa sulla mia spalla:
-Scusa per prima in macchina.. Non volevo offenderti-
-Me lo hai già detto!- dissi divertita, era la quarta volta che mi chiedeva scusa
-E' che mi piaci davvero! Non solo perchè sei il mio idolo! Mi interessa veramente essere tua amica!- alzò gli occhi azzurri ofuscati dall'alcool e li fissò nei miei per un istante.
-Hai dei begli occhi, Lily- dissi senza pensarci
-Grazie, ma sono più belli i tuoi- rispose riportando la testa sulla mia spalla. Io iniziai a ridere.
-Sono felice di averti rincontrata..- le parole mi uscirono di loro spontanea volontà.. Ero pronta a insultarmi mentalmente per quella trovata quando sentii due braccia avvolgermi la vita e la testa di Lily portarsi sotto il mio mento dopo avermi lasciato un bacio sul collo. Io ricambiai la stretta senza esitare e grazie o, a causa, dell'alcool le stampai un bacio tra i capelli.

-Ti giuro che è la cosa più bella che mi sia mai capitata, Lily-


Restammo parecchi minuti in quella posizione, e, se non fosse stato per i grattini che mi faceva sulla schiena avrei detto che si era addormentata. Sentii Heather arrivare alle nostre spalle e mi ricomposi un attimo smettendo di abbracciare la rossa, che però restò immobile:
-Ehi belle addormentate! La festa è dentro! Smettetela di amoreggiare e venite a ballare!- Lily si alzò dal mio petto e dopo e in risposta prese la mia mano e mi trascinò con lei dentro.

Andammo a prenderci un altro drink insieme a Heather poi ci dirigemmo sulla 'pista' improvvisata nel salotto della Morris. Lily non si reggeva in piedi, ed io ero al limite. Avevo paura di fare cazzate così frenai l'impulso di scolarmi l'ennesimo drink e andai a ballare con gli altri.


Lily era scatenata, con il suo ormai quarto drink in mano, mentre ballava con Darren sulle note di 'We found love' (Ascoltatela mentre leggete se vi va http://youtu.be/LeVWa6pXy-o ). Mi fermai, smettendo di ballare, per osservare la bellezza di quella ragazza che era capitata tra capo e collo nella mia vita.



Lunghi capelli rossi mossi, che le ricadevano per tutta la lunghezza della schiena, fisico perfetto, occhi smeraldo e un adorabile espressione in viso che metteva in risalto le lentiggini sul naso altrettanto perfetto. Sembrava una dea.
Non mi accorsi che il mio sguardo venne ricambiato dalla rossa che prese ad avvicinarsi pericolosamente a me, e non potei evitare un piccolo sussulto quando sentii il corpo di Lily attaccato al mio, e ancor più velocemente di come si era avvicinata prese a ballare con me. La ragazza mi sorrise, con le guancie rosse per il caldo, ed io riambiai incerta sul significato di quel gesto. Sentivo girare la testa per il suo profumo così buono e così vicino, senza accorgermene intrecciai le dita nei suoi capelli lunghi.

Lei iniziò a strusciarsi con un po’ troppa veemenza contro di me, che con ancora l'alcool del primo drink nelle vene faticavo a mantenermi lucida.

 
Lily non era in se, l’alcool si era impossessato del suo corpo e anche della sua mente e sotto il suo effetto prese a baciarmi il collo e l'orecchio con una tenerezza che mi fece tremare le gambe. Sentivo il suo fiato sul collo e le sue mani sfiorare il vestito nero che indossavo.
Sentivo l'impulso di baciare quella pelle candida che avevo a pochi centimetri dal viso, così senza farmi scrupoli fiondai la testa sul collo della rossa inspirando profondamente il suo profumo.


Sentii la mano di quest'ultima stringere forte il mio vestito quando le mie labbra si poggiarono sul suo collo, e la stessa mano scivolò lentamente sul mio fondoschiena, provocandomi un ulteriore sussulto. Passai la lingua sul lembo di pelle appena baciato, provocando brividi a Lily, che strinse il braccio libero intorno alla mia vita facendo aderire perfettamente i nostri corpi e riprese a baciarmi il collo con più foga di prima.
 
Per un attimo ritrovai un briciolo di lucidità mentale, forse dovuta all'assenza di musica. Ma che stavamo facendo? Ci stavamo facendo trasportare dall'alcool. Interruppi Lily all'istante.
-Lily.. - mi staccai dal suo collo e mi allontanai di qualche passo
-Devo.. Andare in bagno- dissi poi, senza guardarla in faccia
-Ti accompagno?-
-Nono.. Ce la faccio-






Chiusi la porta a chiave e appoggiai le bracccia ai lati del lavandino e abbassai la testa:
-Ma che cazzo sto facendo?- sussurrai.
Aprii l'acqua e mi lavai il viso. Alzai la testa per guardarmi allo specchio: ero stravolta..
Bevvi un sorso d'acqua dal rubinetto sperando di riprendermi. Non sapevo perchè avevo provato tutte quelle sensazioni con lei, era tutto così nuovo e strano.. Così mi autoconvinsi che era stata colpa dell'alcool.. Già, da sobria non avrei mai fatto nulla del genere.. Tanto meno con una ragazza.

Quando fui abbastanza sicura di essere ritornata me stessa feci scattare la serratura ed aprii la porta, ritrovandomi Kevin con un'espressione preoccupata in volto:
-Stai bene? Ti ho vista allontanarti da sola-
-Tutto a posto.. Volevo solo riprendermi un attimo- mi lanciò un occhiata indagatoria poi mi prese il braccio destro e se lo portò attorno al collo
-Tu ora vieni un po' fuori con me. Ti devo chiedere una cosa-
Mi portò sui gradini della porta d'ingresso e mi offrì una sigaretta che accettai, anche se avevo promesso a Heather di smettere:
-Solo per questa volta- commentai con l'accendino in mano.
Seguirono minuti di silenzio, interrotto solo dalla musica all'interno della casa e qualche schiamazzo ed urlo di approvazione:
-Prima vi ho viste- si voltò verso di me, dopo aver risputato fuori il fumo della sigaretta
-Non ti seguo..- dissi, anche se sapevo esattamente di cosa stesse parlando, e la cosa mi spaventava
-Tu e Lily.. -
-...Oh, beh io-  mi interruppe
-E' per quello che te ne sei andata?-
-Ma non è come pensi, era.. Tipo un gioco! Nulla di serio..- il moro annuì anche se poco convinto
-Tu stai bene?..- disse poi lanciandomi uno sguardo eloquente
-Mai stata meglio!-
-Naya tu non me la racconti giusta, l'ho capito già da quella sera al locale dopo il concerto- io sospirai sconfitta
-Devi sapere che con me puoi parlare di tutto.. quando sei pronta-
-Non sarò mai pronta, è questo il punto-
-Sono molto confusa Bee.. Provo cose strane, con persone per cui non dovrei provare niente-
-Stai parlando di lei, vero?-
-Sì..con Lily è tutto di verso..-
-Mi stai dicendo che ti piace?- ispirai un'altra boccata di fumo, prendendomi il tempo di riflettere. Effettivamente non ci avevo mai pensato, e solo il pensiero di provare quel sentimento verso una ragazza mi fece rabbrividire. Ma non di disgusto, assolutamente. E' che tra tutte le cose che potevano capitare a me, quella era l'ultima che mi sarei mai aspettata.

-Io non ne sono sicura bee, non capisco più niente. Vorrei solo smettere di pensare a tutto per un istante, godermi la serata-
-Certamente Nay- disse abbracciandomi forte
-Ti voglio bene Bee-
-Ti voglio bene anch'io-






La serata terminò un ora più tardi. In molti optarono per rimanere a dormire a casa di HeMo, essendo troppo ubriachi per guidare.
Nel frattempo sia io che Heather, che avevamo riacquistato un briciolo di lucidità mentale, iniziammo a riordinare e raccogliere la sporcizia dal pavimento di casa Morris, mentre Lily era profondamente addormentata sul divano del soggiorno con la maglia completamente bagnata da un drink che, ormai vuoto, teneva ancora in mano.

-Vado a svegliarla che fra poco la riporto a casa- sussurrai a Heather
-No, restate qui a dormire, non voglio che succeda niente di male e tu sei ancora troppo fuori per guidare!- disse la bionda
-..Non disturbiamo?- chiesi raccogliendo gli ultimi bicchieri di plastica dal pavimento
-Assolutamente no! Però prima che mi sporchi tutto il divano cambia maglia a Lily..- disse indicando l'enorme chiazza di alcool sulla sua maglietta. Salì le scale e tornò al piano terra con una maglietta bianca che mi lasciò tra le mani prima di ritornare a pulire e riordinare la cucina.

Sospirai rassegnata a quello che stavo per fare, non ne sarei uscita illesa, e cominciai ad alzare lentamente la maglietta fradicia per paura di svegliarla. Capii di non essere riuscita nel mio intento quando, dopo un paio di mugugnii Lily aprì gli occhi assonnati
-Naya che stai facendo?- chiese con ancora la bocca impastata dal sonno e dall'alcool
-Hai la maglia completamente bagnata, te la volevo cambiare dato che dormiremo qui da Heather questa notte, è piu sicuro- risposi con le due magliette in mano.

Lily osservò il suo addome scoperto e si infilò la maglietta di Heather, poi senza dire una parola si ristese sul divano tirandomi per un braccio.
-Lily che fai?-
-Stai qui con me-
-Veramente dovrei andare ad aiutare Heather a sistemare..- con uno scatto mi bloccò mentre cercavo di alzarmi e mi fece stendere affianco a lei
-Ti prego Nay- disse quando ormai ero tra le sue braccia.
La mia schiena era poggiata contro la sua pancia e sentivo il suo respiro sul collo.
Ero completamente paralizzata, sentivo ogni muscolo tremare, senza saperne il motivo.

Lily portò il braccio attorno al mio ventre cercando la mia mano, che strinse.
Mi lasciai andare ad un sospiro, quella stretta era così decisa e delicata, mi faceva sentire protetta e in un attimo mi rilassai completamente. Sentii le labbra di Lily sfiorare la mia spalla con un bacio appena accennato e dopo essermi voltata verso di lei, con la mano libera presi ad accarezzarle i capelli.
Ci addormentammo così, su un divano, mentre ci accarezzavamo i capelli a vicenda e guardandoci negli occhi, senza parlare.








Angolo autrice: Rieccomi! Sono tornata, anche se tremendamente in ritardo, chiedo umilmente scusa ma la scuola è una brutta bestia e tra verifiche interrogazioni non trovavo proprio il tempo di scrivere. Spero di essermi fatta perdonare almeno un po' con il capitolo! :)
Ringrazio di cuore chi recensisce, preferisce, ricorda, segue o semplicemente legge in silenzio questa storia! GRAZIEGRAZIEGRAZIE! :)
A presto spero :s
-Snix 95

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Buona lettura, ci si vede in fondo! :)










Aprii lentamente gli occhi, disturbata da un piccolo movimento affianco a me, non ricordavo niente della serata precedente. Avevo solamente qualche flash confuso.
Mi accorsi solo dopo qualche secondo che a fianco a me dormiva ancora Naya e in un attimo mi ritornò in mente ogni cosa della sera prima, dalla conversazione in giardino, alla pista da ballo.
Provai un terribile senso di disagio per quello che avevo fatto.
Mi alzai lentamente cercando di non svegliarla e con una serie di acrobazie per scavalcarla scesi dal divano.

Guardandomi intorno notai Dianna addormentata sul divano di fronte a noi e Darren nella poltrona, con ancora legata intorno alla fronte la sua cravatta fucsia e nera.
Con una mano appoggiata alla tempia per alleviare il dolore del mal di testa mi diressi verso la cucina, sperando di trovare qualcuno già sveglio; anche se non avevo la più pallida idea di che ora fosse.

-Buongiorno Lily- Heather era in piedi intenta a servirsi un bicchiere di succo all'arancia.
-Buongiorno- mugugnai.
-Mal di testa?- disse indicando la mia mano ancora sulla tempia.
-Già- .
-Ti preparo un po' di caffé allora- esclamò lei tranquilla.
-Grazie-.
-Sei di poche parole la mattina vedo- sorrise la bionda divertita.
-Già- sorrisi a mia volta.
-Ehm… Heather... Mi volevo scusare per ieri sera, non dovevo ubriacarmi così- continuai poi.
-Ma cosa dici Lily! Era una festa per il tuo ben venuto nel cast! Se non ti ubriacavi tu non poteva farlo nessuno, non ti devi preoccupare- disse porgendomi la tazza di caffé. Sussurrai un grazie prima che la ballerina cambiasse discorso improvvisamente:
-A che ora hai l'aereo oggi?-.
-Prendo il volo delle 15.00… perchè?-.
-Uffa speravo restassi un altro po' con noi- rispose imbronciandosi leggermente.
-Anche a me sarebbe piaciuto restare, ma ci vedremo presto dai- sorrisi.
-E quando ci rincontreremo ti porterò a fare il giro di tutti i negozi di L.A!- sentenziò prima di uscire dalla cucina per andare a svegliare gli altri.


Questione di pochi secondi e nella stanza entrò Naya con un’espressione adorabile in volto e, come me, si teneva la testa con una mano.
-Hei...- dissi facendomi notare dalla latina che avanzava con gli occhi socchiusi.
-Oh… Hei- rispose.

Seguirono parecchi minuti di silenzio interrotti solamente dal rumore della mia tazza che si appoggiava sul tavolo. Naya mi dava le spalle mentre si preparava una tazza di caffé bollente ed era facile dedurre che qualcosa non andasse in lei, così raccolsi quel poco coraggio che avevo e provai a parlarle.

-Naya per… per quanto riguarda ieri sera… Beh, mi-mi dispiace- balbettai rigirandomi la tazza tra le mani. La ragazza si voltò verso di me e si sedette a tavola, con lo sguardo basso.
-Non ti preoccupare... Non eri in te, e nemmeno io, è... è tutto okay- disse accennando un sorriso, ma quel sorriso non era nemmeno lontanamente simile alla meraviglia che era di solito.
-Sicura?- chiesi.
-Certo-.
Sapevo che quella non era la verità. Ma non volli spingermi oltre. Se non voleva parlarne non avevo il diritto di costringerla a farlo.

Sentimmo Heather rientrare nella cucina trascinando letteralmente Darren e Dianna che si lamentavano per il sonno interrotto.
-Oh, buongiorno Nay- sorrise la bionda venendo subito ricambiata dalla migliore amica.
-Ma dai Heather sono solo le 9 di mattina...!- si lamentò Dianna sedendosi a tavola.
-Che lagna Agron, vuoi stare a poltrire qui tutto il giorno?-.
-Non sarebbe una cattiva idea…- si lamentò Dianna stropicciandosi gli occhi.
-Vuol dire che questa mattina non andrai nemmeno con Lea a fare shopping-.
-Okay, okay ho afferrato- cantilenò la bionda andando a prepararsi un caffé.   
Darren non sembrava dello stesso avviso però. Appoggiò la guancia al tavolo fresco e mugugnò qualcosa d’indefinito.


Diverse ore più tardi eravamo tutti molto più svegli e reattivi e, come promesso Naya mi stava riportando all'hotel. Come avevo immaginato, nessuna delle due disse una parola. Perlomeno fino a quel momento.

Naya cambiava stazione radio almeno ogni 3 secondi, quasi come se fosse un tick nervoso; e a giudicare dalla sua espressione seria, con le sopracciglia aggrottate sembrava veramente nervosa.

-Naya sei sicura di stare bene? Mi sembri strana questa mattina-.
La vidi agitarsi sul sedile, indecisa su cosa rispondere.
Mi venne da sorridere quando iniziai a capire che si stava rivelando più facile di quello che credevo immaginare i suoi pensieri.
-So che riguarda quello che è successo ieri sera, Nay, mi dispiace-.
-No è a me che dispiace. Io... Beh, inizio a tenerci veramente tanto a te... e non voglio rovinare nulla perchè con te sto così bene...-.
A quelle parole il mio cuore si fermò per un istante prima di  iniziare a battere più forte che mai.

Sentire quelle cose uscire dalla bocca della latina mi fece sciogliere sul sedile. Era probabilmente una delle cose più belle che potessi mai sentirmi dire.
-Non hai rovinato assolutamente nulla-.

La latina fermò l'auto a qualche metro dal mio hotel. Aprii lo sportello e scesi dall'auto seguita dalla Rivera; feci alcuni passi verso l'entrata dell'albergo, poi tornai indietro e mi appoggiai sul cofano della macchina.
-Che fai?- domandò confusa la latina.
-Non voglio tornare a casa- risposi.
La mora si avvicinò a me con un sorriso sulle labbra.
-Perché no?-.
-Perché mi mancheresti-.

Le presi la mano attirandola a me in un abbraccio e lei si lasciò completamente andare allacciando le sue braccia attorno al mio collo, mentre le mie si appoggiarono delicatamente sui suoi fianchi.
-Anche tu Lily...- sorrise tra i miei capelli. Passai una mano sulla sua schiena fino a sfiorarle i capelli.
-Ma ci vedremo la settimana prossima, no?- chiese Naya.
-Certamente- risposi staccandomi dall'abbraccio.
-Ora è meglio che tu vada- disse stringendomi la mano.
-Ci vediamo presto- continuò sorridente Naya.
-Ci vediamo presto-.




***




Salii le scale di casa mia per arrivare alla mia stanza. Avevo un sonno pazzesco, il volo di ritorno era stato molto pesante e mi sarei fiondata subito sotto le coperte appena entrata in camera. Ma evidentemente qualcuno lassù non voleva che andasse così.

Aprii la porta ritrovandomi James e Hayley seduti sul letto, con un sorriso in volto.
-Aaaah!- gridò Jamie venendomi incontro per abbracciarmi seguito a ruota dall'altra.
-Ahi, piano ragazzi, ho male ovunque!- mi lamentai.
-Ma che ti hanno fatto fare a quel provino? Sollevamento pesi?- scherzò Hayley riabbracciandomi.
-Ma no, è dovuto ad un'altra cosa credo...-.
-Che ci racconterai non appena avrai finito di descrivere nei minimi dettagli il provino. Allora? Com'è Ryan?- disse tutto d'un fiato il moro super entusiasta, scatenando una risata in me.
-È stato fantastico, come tutto il resto! E' stato come un sogno: ho cantato davanti a praticamente tutto il cast, addirittura ho duettato con Cory- mi fermai osservando Jay portarsi una mano al petto incredulo.
-Mamma mia Lily Evans sei la persona più fortunata della terra!- esclamò Hay fiondandosi su di me per riabbracciarmi.
-Non ci credo ancora!- esclamai con voce sognante.

-Ah ecco! Mi sembrava di aver sentito delle voci familiari!- esordì mia madre dallo stipite della porta.
-Salve Anita, ci scusi l’irruzione in casa- disse gentilmente James.
-Ma scherzate, ormai è casa vostra! Vi porto qualcosa ragazzi?- chiese gentilmente mamma.
-No grazie, stiamo bene-. Lei annuì.
-Allora vi siete fatti raccontare il provino? E' stata magnifica, ha fatto colpo su tutti! Anche quella Naya Rivera era a dir poco ammaliata da lei!-.
-M-MAMMA!- esclamai in imbarazzo. James si voltò lentamente verso di me con uno sguardo malizioso.
-Dai lasciaci parlare in pace- conclusi facendo uscire mia madre dalla stanza.
-E così Naya Rivera è ammaliata da te- ripeté il ragazzo.
-Non ascoltarla…- risposi con le guance che pian piano si tingevano di rosso.
-Racconta avanti!- mi incitò Hayls.
Sospirai sconfitta e iniziai a raccontare tutto di quella strana serata appena vissuta. Raccontai loro del party a casa Morris e, mentre cresceva l'imbarazzo, raccontai tutto quello che era successo con Naya, dall’accaduto in giardino alla pista da ballo e per finire del risveglio sul divano, spiazzandoli completamente.
-Mio dio... Lily tutto questo è vero? Sembra tipo un universo parallelo- commentò James incredulo.
-… è stato tutto dettato dall'alcool?- chiese titubante Hayley. Esitai a rispondere, senza nemmeno farlo apposta. Non sapevo cosa dire. Sapevo che non era stata colpa degli alcolici, non tutta perlomeno. Tutto questo mi spaventava molto, per questo continuai a restare in silenzio.
-Lil, non è niente di grave- replicò ancora la rossa intuendo la mia risposta.
-Davvero? Perchè io sono molto confusa e in questo momento non distinguo la vita reale dai sogni. Non capisco se è successo davvero, non capisco il motivo, non capisco quello che ho fatto, quello che provo e soprattutto se è giusto, se è vero tutto questo- le parole mi uscirono da sole, non sapevo nemmeno di pensare quelle cose, ma dopo averlo detto provai un senso di liberazione enorme.
-Provi qualcosa per lei?- chiese James dopo qualche secondo di silenzio.
-Io... Non lo so. Insomma, era il mio idolo fino a due settimane fa, è ovvio che l'adori e che non riesca a vedere altro che lei quando è con me ma… Ormai non vedo più Naya come 'idolo' o 'star' ma per me è una bellissima persona, dolce, gentile, fantastica e... 'dio che sto dicendo...- mi coprii il viso rosso di imbarazzo con una mano, stavo decisamente parlando troppo; di cose di cui non ero nemmeno sicura al cento per cento.
-No Lily continua, su- insistette Hay interessata.
-Beh, hai presente quando incontri una persona per la prima volta e ti succede qualcosa qui dentro?- dissi indicandomi lo stomaco con la mano.
-Qualcosa che non ti sai spiegare, qualcosa che ti lascia senza respiro, che ti spiazza. Che ti costringe a chiederti che cosa ti stia succedendo?- continuai. I due amici si guardarono negli occhi, scambiandosi un piccolo sorriso, prima di riportare lo sguardo su di me.
-Ecco, questo è quello che provo ogni volta che sto con Naya. E lo so che non è per la sua fama, il suo talento o che ne so... Provo questo perchè è lei; per il suo modo di essere, di fare... Ma non capisco il perché-. Avrei potuto continuare ma mi costrinsi a fermare la lingua, stavo veramente parlando troppo.

James sospirò mantenendo lo sguardo fisso su di me, come se mi stesse esaminando:
-Diamo il benvenuto a Lily GayEvans- scherzò poi il moro.
-Ma smettila, Jay!- esclamai imbarazzata. Mentre mi alzavo per mettermi qualcosa di più comodo addosso, i due si scambiarono uno sguardo eloquente.




***



Naya POV



Ero appena rientrata a casa quando sentii il citofono suonare. Corsi ad aprire la porta e nemmeno riuscii ad aprirla del tutto che Heather entrò in casa:
-Ciao tesoro- disse stampandomi un bacio sulla guancia.
-Ehi... non ti aspettavo-.
-Sì lo so ma devo parlare con te!- esclamò mentre s’infilava in cucina. La seguii sbuffando. Sicuramente l'avrei trovata davanti al frigorifero.
La bionda si servì di uno yogurt alla fragola e si accomodò sulla sedia dell'isolotto nella cucina.
-Che succede?- domandai curiosa appoggiandomi al piano cottura.
-Che mi dici di te?- ribatté tranquillamente l'altra.
-Che vuoi dire?- chiesi confusa.
-Sai com'è, è da un po' che non parliamo. E' successo qualcosa ultimamente?-.
-Non è successo nulla ultimamente- risposi; non sapevo dove volesse andare a parare la bionda e questo mi incuriosiva e spaventava allo stesso tempo.
-Ne sei sicura?-.
-Se fosse successo qualcosa l'avresti saputo, te lo avrei detto-.
-…Perchè me lo chiedi?- continuai.
-Ti va se ci sediamo in salotto?- chiese col suo solito tono dolce.
-Ma si, certo…-.

Ci accomodammo sul mio divano facendo attenzione a non svegliare Lucy.

-Nay, se ci fosse qualcosa che non va, o che ti preoccupa o che ti fa star male anche solo lontanamente me ne parleresti vero?- chiese Hemo guardandomi negli occhi.
-Ma certo che lo farei. Heather che hai oggi? Sei un po' strana, cosa sono tutte queste domande?-.
-Ma niente...- mentì la ballerina. Lo vedevo da lontano un miglio quando mentiva.
-E' solo che…- sospirò.
-Cosa c'è tra te e Lily?- chiese finalmente.
Sentii il mio cuore fermarsi e le mie guance diventare bordeaux a quella domanda.
-C-Che?- balbettai in preda al panico.
-Ti vedo diversa in questo periodo, sei fra le nuvole e distratta, ti comporti in modo strano e quando si parla di Lily ti chiudi a riccio- disse Hemo.
-Voglio sapere che ti sta succedendo, anche se forse già lo so- continuò mentre dalla mia bocca non usciva nemmeno una sillaba.
-Dì qualcosa...-.
-Mmmh...- mugugnai, non ero preparata a questo, non sapevo che dire.
-È da quando hai conosciuto Lily al concerto che ti comporti strana. Le hai dato il numero di cellulare-.
-L'ho fatto perchè ha una bella voce! Sapevo che avrebbe avuto futuro!- provai.
-E ci starebbe anche, questo! Se non arrossissi ogni volta che ti guarda...-.
-Macchè- sussurrai imbronciata.
-Vogliamo parlare di quella sera al pub?-.
-No-.
-Oppure di tutti quei messaggi, o del fatto che hai preso il primo aereo per Memphis e la sei andata a prendere a scuola? Oppure di ieri, di come l'abbracciavi in giardino per non parlare del…-.
-Heather!- esclamai irritata. La bionda si fermò, osservandomi.
-Cosa? Voglio solo che tu mi dica cosa ti succede-.
La fissai negli occhi ancora parecchio alterata prima di alzarmi dal divano e chiudermi in camera.
La sentii seguirmi ma non m’importava. Chiusi la porta a chiave e mi buttai sul letto. Mi sentivo in gabbia, che avrei dovuto dirle?
-Naya!- esclamò bussando alla porta.
-Naya, apri dai!- continuò a bussare.
Non risposi.
-Mi dispiace, ho esagerato. Voglio solamente parlarne, vedo che sei spaventata e insicura. L'abbiamo notato in molti-.
Alzai la testa dal cuscino.
-In molti?-.
-Mi fai entrare?- provò ancora, ignorando la mia domanda.
-No-.
-Naya non fare la bambina, apri dai- mi alzai di colpo, stufa di quelle gnole della bionda e delle botte sulla porta.
-Sei una rompi palle, io non ti devo raccontare proprio niente! Non ho niente da dirti! Mettitelo in testa! Tra me e Lily non c'è niente! Niente! Vi siete immaginati tutto! A me piacciono i ragazzi, non le ragazze… non lei... E smettila di guardarmi così!!- le gridai in faccia.
Heather aveva lo sguardo di chi la sa lunga, con un sorrisetto sul viso. Io andai a sedermi sul letto, reggendomi la testa con le mani.
-Ti sei autoconvinta?-.
-Smettila, smettila, smettila!- gridai.
-Guardami- disse.
-Non sono così, lei non mi farà diventare così-.
-Nay…-.
-È solo la mia immaginazione-.
-Guardami- disse con un tono calmo e sicuro. Io lo feci.
-Non è niente- scandì bene le parole per dar maggiore importanza alla frase.
Sentendo quel tono, quelle parole uscire dalla sua bocca, con quella voce così carica di affetto e sicurezza, mi sentii tremare da capo a piedi. Gli occhi improvvisamente iniziarono a bruciare ed io finii tra le braccia della bionda, singhiozzando.
-Non so che fare. Non capisco. Cos'è tutto questo? Perchè?-.
-Stai tranquilla…- disse Heather accarezzandomi la schiena.
-Non so cosa provo, lei è diversa e… Hemo sono così confusa-.
-Non ti preoccupare Nay, affronteremo la cosa. Non sarai da sola, ti aiuterò a capire-.
-Grazie Heath- le dissi sinceramente grata.











Angolo autrice: Buongiorno! Sono tornata dopo 4893223952 anni di assenza, chiedo perdono :(
E chiedo perdono anche per il capitolo che non è il massimo, ma è di passaggio! Già dal prossimo (già in fase di stesura) le cose inizieranno a movimentarsi un po'. ;)
Lasciate una recensione, su su su! :) Mi fa davvero piacere sapere cosa ne pensate del capitolo o della storia in generale.
Un GRAZIE come sempre a tutti quelli che leggono, recensiscono, preferiscono, ricordano e seguono questa storia! <3
A presto
-Snix 95

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