“Nel giorno adatto,anch'io verrò salvata.”

di anotherworld_x
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** «l'incontro» ***
Capitolo 3: *** «le sue mani» ***
Capitolo 4: *** «ritorno» ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


tratto dalla citazione di 'Tutto iniziò così, con un tuo ciao.'

«Era così vulnerabile,forse troppo.Lei, con la pelle bianca, le mani troppo fredde. 

Con le gambe al petto trascorreva le ore affacciata alla finestra aspettando. 
Cosa? Nessuno lo sa. In realtà, nulla si sa di lei. In molti dicevano fosse malata di un male incurabile, altri che fosse solo strana, altri invece dicevano che era bellissima,la più bella di Londra osavano dire. Lunghi capelli biondi,come il miele,si attorcigliavano in bassi ricci scomposti dal vento. Nessuno vide mai il suo sorriso, nessuno ebbe mai l'onore di vedere una luce nei suoi occhi, nessuno mai conobbe la sua storia.»

Un altro giorno qui, affacciata alla finestra aspetto che tutto questo passi in fretta.
Fuoco che brucia nel petto. Dolore,causato dalla tanta solitudine. 
Le voci dei bambini che giocano,corrono,ridono.
Essere un bambino rende tutto più semplice.
Sono precipitata. Precipitata nel buio, nelle tenebre. Urla soffocate durante la notte. Incubi che si dipingono nella mente. Ed io ancora qui ad aspettare. 

Giornata soleggiata oggi. Vento caldo, umido di una giornata di metà luglio. Seduta sulla mia sedia davanti alla finestra abbraccio il mio corpo per soffocare il dolore.Mi sporgo. L'aria mi sposta i capelli sul viso. L'idea di cadere giù è allettante. 
Foglio e penna. L'inchiostro che macchia e il bianco di quelle piccole righe aspetta proprio me,o meglio,la mia mano che segnerà le parole,che una di quelle sarebbe stata “fine“ quel giorno?
Così tanta voglia di morire,ma forse non è questo il giorno adatto.

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Capitolo 2
*** «l'incontro» ***


occhi verdi contro occhi blu.
Quella sera non mancò il temporale a Londra,ma i tuoni,quelli più violenti erano nel cuore Blue.La musica dell'ennesima festa organizzata dal vicino si sentiva perfino nelle pareti tranquille della sua casa.
 
 
La porta della sua camera si aprì,come ogni sera, suo padre era andato a guardarla da lontano e Blue,ancora una volta,fingeva di dormire.Gli occhi del padre si soffermarono per qualche minuto sulla figura della figlia con gli occhi chiusi e le lenzuola fino e sopra la testa,si domandava se respirava.Voleva andargli vicino e dargli un bacio sulla guancia,magari raccontargli una favola come quando era piccola,ma avrebbe accennato troppi ricordi e lui non voleva far soffrire Blue ;
La porta si chiuse in un tonfo e lei riaprì gli occhi contemplando il bianco soffitto.
Ennesimo tuono e il cuore di Blue tremò. Odiava i temporali ma amava la pioggia.Era così strana.
 
 
Lunedì sette settembre.
Come da ragazza modello,alle sette in punto balzò giù dal letto,aprì le finestre,scostò la tenda color porpora e mise fuori la testa,tutto tranquillo per il momento.
Amava sentire gli uccelli cinguettare di primo mattino,gli mettevano una tranquillità incredibile,quella che provava solo quando era al mare,quella interiore.
Sospirò guardando poi più in alto,il cielo era coperto da nuvole grigiastre,il vento soffiava tra le foglie degli alberi e lei quasi sorrise quando un colpo di vento le venne incontro,il vento era sua madre che tentava di comunicare con lei,questa era la sua teoria.
‘Buongiorno mamma..’ sussurrò quasi prima di andare in bagno a vestirsi.Si guardò allo specchio e tutto ciò che vide era una triste ragazza che si sforzava a vivere.Si mise comoda su una sedia pettinando i suoi capelli dorati.Prese un lungo sospiro per poi scendere in cucina dove trovò il padre intento a sorseggiare del caffè. ‘Oggi si ricomincia eh!’ cercò di attaccare un discorso ma l'unica risposta che ebbe fu un 'sì' col capo da parte della ragazza.
‘Ho..io..ho preparato la colazione’ fece un sorriso sforzato,sapeva che la figlia non l'avrebbe neanche toccata e che sarebbe finita nel cestino,come sempre da quasi due anni.
Si avvicinò alla figlia che gentilmente gli sistemò la cravatta.
 
‘Grazie.’ gli rivolse uno sguardo prima di andare a lavoro.E di nuovo silenzio.
Blue sospirò e quest'ultimo rimbombò in tutta la casa. Passò nel salone,prese le chiavi di riserva dalla vetrina ma prima, il suo sguardo si posò sulla foto incorniciata della madre.
Era così bella e nei suoi occhi vi era una luce mai vista.
Un lacrima le solcò il viso. Aveva dato la sua vita per la sua bambina e non c'era gesto più bello al mondo di questo,solo che la bambina ormai cresciuta si sentiva responsabile della morte di sua madre.
Con l'indice sfiorò la fotografia,poi chiuse la vetrina lasciandosi scappare un singhiozzo di dolore.
Prese l'ennesimo respiro profondo,quelli la aiutavano a riprendersi, e uscì da casa sua.
E nello stesso momento in cui lei stava per camminare,alla porta accanto uscì anche il vicino che non appena la vide le sorrise,tutto inutile poiché Blue guardò la strada davanti a lei e cominciò a camminare nel piccolo viale coperto da tanti alberi.
Il suo sguardo era rivolto al cielo,tirò il naso su' e finalmente attraversò il tanto odiato cancello di scuola.
Non ne poteva più di subire le occhiatacce di tutti,di essersi detta quanto era strana.
 
 
Subito si sentì mille occhi bruciarsi sulla schiena,come suo solito fare andò dietro la scuola sedendosi sulle scala anti-incendio,ormai abbandonate.Prese il suo libro preferito e cominciò a leggerlo finché non suonò la campanella,quella che diede inizio ad un nuovo anno di scuola.
Erano tutti felici di rivedere i propri compagni.
Erano tutti entusiasti di conoscere nuovi professori.
Tutti,tranne lei.
 
Arrivò di fronte la sua classe,la porta era ancora aperta e così velocemente entrò posizionandosi al suo solito banco,in fondo a destra dove c'era una finestra che affacciava al giardino della scuola.
Nessuno si sedeva accanto a lei,nessuno fino a quel giorno.
Erano passati solamente venti minuti dall'inizio della lezione di filosofia,quando qualcuno bussò alla porta per poi entrare.
‘Scusate il ritardo.’ disse semplicemente con il suo solito sorriso da spaccone,Blue conosceva quel ragazzo,o meglio,chi non conosceva il figo di tutta la scuola,capitano della squadra di football nonché suo vicino di casa?
‘Styles in ritardo perfino al primo giorno di scuola..’ la professoressa gli rivolse un'occhiata veloce prima di appuntare qualcosa sul registro di classe.‘Prenda posto vicino la signorina Williams..’
In quella classe piombò il silenzio,poi ci furono alcuni vocii e ancora una volta Blue si ritrovò tutti gli occhi della classe addosso.
 
 
La stava fissando e lei lo sentiva.‘Non ho ancora avuto il piacere di presentarmi,sono Harry..’ prese coraggio il ragazzo,sentendosi per la prima volta in imbarazzo difronte una ragazza.
‘Blue.’ rispose freddamente per poi guardarlo negli occhi.Occhi verdi contro occhi blu.
 
Angolo autrice.
 
eccomi qui,con la mia prima fanfiction su efp (:
allora,facciamo un piccolo riassunto..in questo capitolo abbiamo visto che Blue non ha la madre,
morta subito dopo la sua nascita,ovviamente lei ci soffre avendo anche un padre
che pensa solo al lavoro ma anche molto sofferente per la figlia,
in più si sono conosciuti Blue e Harry,la parte migliore fjkds ;
Ora velocemente,vorrei ringraziarvi tutte per le recensioni,mi ha fatto molto piacere..
e ovviamente ne aspetto altre,fatemi sapere xx.
 

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Capitolo 3
*** «le sue mani» ***


"grandi e forti mani"

Le prime due ore furono molto veloci,il primo giorno di scuola non è che facevano granché.

Ora,gli aspettava solamente la mensa.
Blue subito fece una smorfia entrando,si guardò intorno in cerca di un tavolo vuoto,possibilmente.
Il suo sguardo cadde in uno in fondo,all'angolo. C'era solo un ragazzo seduto e questo gli avrebbe facilitato le cose.
Passò tra diversi tavoli prima di arrivare a quello prestabilito.
‘Posso?’ chiese quasi in un sussurro,il ragazzo la guardò negli occhi prima di accennare un sorriso dolce.
‘Certo’ le rispose con da fare sempre cautamente, aveva forse paura di spaventarla?
Passarono pochi minuti,poi Blue prese la sua mela dallo zaino e cominciò a guardarla con disgusto,ci pensò su' poi la rimise a posto aprendo il suo amato libro.
‘Sono Liam’ improvvisamente il ragazzo parlò offrendogli la mano che Blue strinse non appena mise a fuoco la situazione.
‘Blue’ sforzò un sorriso per poi tornare a leggere.
‘Si, lo so chi sei..’la ragazza tornò a guardarlo,stavolta con fare confuso.
‘..cioè frequentiamo lo stesso corso di astronomia’ si affrettò il ragazzo notando l'espressione di Blue che,tirò un sospiro annuendo con la testa.
Imbarazzata si alzò di scatto dal tavolo,poi lo guardò mostrando un falso sorriso.
Sospirò,ancora.
‘ci vediamo.’disse,ricevendo un sorriso da parte di Liam, prima di andare in giardino sotto il solito albero secolare.Prese il pacchetto di sigarette dalla tasca del cappottino in pelle nero e ne sfilò una.
 
‘E' già la quinta che fumi.’ affermò Harry, che quel giorno passò per la via di Blue.
‘E tu che ne sai?’ chiese indifferente,il ragazzo si limitò ad alzare le spalle sorridendo prima si sparire rientrando dal suo solito gruppo di fighi,così dicevano gli studenti di quella scuola.
 
A passo svelto, quando finalmente le lezioni terminarono, uscì dalla scuola,passando proprio davanti ad Harry che la squadrò in cerca di un suo sguardo,che però non ricevette.
‘Ah però,bel culo’ urlò uno dei suoi amici riferendosi alla ragazza appena passata davanti a loro.
‘Zayn!’ Harry lo guardò fulminandolo, non sapendo neanche lui il perché della sua reazione.
‘Ti piace!’ aggiunse Louis scrutando l'amico.
‘E'.. carina,ma non fa per me’ disse semplicemente rivolgendo un'ultimo sguardo alla figura di Blue che si allontanava a passo svelto.
‘Carina? scherzi? quella è una barbie’ ridacchiò Lou.
‘Non è come le altre però,troppo..’ Harry non riusciva a trovare la parola adatta per descrivere la ragazza quando Zayn intervenne: ‘Troppo strana,amico.’
 
Erano le quattro in punto quando con un gesto,Blue chiuse il getto della doccia rimanendo qualche istante con lo sguardo vitreo.
Scosse la testa afferrando l'asciugamano candido e avvolgendolo intorno al suo corpo esile,per poi fermarlo all'estremità con una molletta.
Indossò velocemente l'intimo guardando la sua figura allo specchio,poi si mise una maglia larga che le coprivano metà delle gambe.
Si buttò sul letto-ancora con i capelli bagnati-quando sentì la porta aprirsi e chiudersi,un sospiro da parte del padre e un
‘Sono tornato,Blue.’
Si alzò dal letto andando vicino la porta bianca ‘Ciao papà..’ sussurrò mettendo una mano sopra essa,non avendo abbastanza coraggio da urlarlo,urlare dalla felicità.
Scendere e magari abbracciarlo e dirgli ‘quanto mi sei mancato.’ perché sì, a Blue mancava molto.

 
Il resto del tempo si dedicò allo studio,per poi tornare a leggere il suo solito libro,il suo preferito: ‘Speak,le parole mai dette’. 
Forse quel libro la rispecchiava molto e forse era proprio per quello che era il suo preferito, quello che continuava a leggere seppure sapeva ogni parte,ormai, a memoria.
‘Blue,è pronta la cena.’ urlò il padre dalla cucina, chiuse in un tonfo il libro..lo mise sul comodino di legno spegnendo la lampadina e scendendo di sotto.
‘Buon appetito.’il padre sorrise mettendogli un piatto di bistecca,insalata e patatine fritte davanti.
Per evitare di far preoccupare il padre,mangiò tutta la bistecca e una buona metà di patatine,anche se non ne aveva molta voglia.
‘Allora.. -addentò un boccone di bistecca- com'è andato il primo giorno?’ la guardò,diritto negli occhi.
‘Abbastanza bene.’ posò la forchetta nel piatto rumorosamente.
‘Sono stanca,ora vado a letto.Notte.’
 
Era questo il loro rapporto ‘Buongiorno,mangia,buonanotte.’
Blue però non andò subito a letto,prima si recò fuori il balcone a fumare una sigaretta come era suo solito fare quando era particolarmente nervosa.
E nello stesso momento in cui lei cominciò ad accendere la sigaretta, dalla porta della casa difronte uscì il ragazzo dagli occhi verdi, Harry, intento a buttare l'immondizia nell'apposito contenitore.
Harry si guardò intorno aspirando un pò d'aria fresca prima che il suo sguardo andò a Blue ancora sul balcone a fumare.
Alzò la mano,in segno di saluto, sorridendogli. 
Ha delle belle mani,constatò Blue affogando nei suoi mille pensieri.
 
Grandi e forti mani.Tanto forti da poter salvare Blue?
Salvarla da sé stessa.
 

Salve doolcez ze.

so che è una schifezza ma l'ho scritto molto velocemente,
non volevo farvi aspettare molto (:
comunque, riassumiamo: abbiamo visto che ha conosciuto Liam,jvdk..un Liam moolto misterioso,
e sono entrati in gioco anche Louis e Zayn,nonché amici di Harry.
oltretutto abbiamo visto ancora quanto è vulnerabile Blue,di come cerca di "scappare"
da TUTTO; comunque vi volevo ringraziare per le bellissime parole che scrivete nelle recensioni e..
non dimenticatevi di farlo,è importante il vostro parere. ricordatevelo.
la vostra opinione conta, e per me MOLTISSIMO.
vi ho annoiato abbastanza,no? vi lascio in pace dai xx.

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Capitolo 4
*** «ritorno» ***


Ti farà impazzire.
Venerdì dieci settembre.
 
Quella mattina il sole si era nascosto dietro una nuvola chiara, e non sembrava essere intenzionato a venire fuori.
Blue aprì gli occhi, stranamente, senza bisogno del suono della sveglia che la fissava minacciosa dal comodino in legno di fianco al letto.
Girò la testa di poco e la luce delicata del mattino le irritò gli occhi, facendoglieli richiudere.
Sospirò.
Si stiracchiò e si alzò -spegnendo la sveglia con un gesto secco prima che cominciasse a suonare- e si portò davanti al suo specchio a parete.
Osservò il proprio riflesso inclinando il capo,il fisico esile e pallido di sempre e i grandi occhi blu,
proprio come il suo stupido nome..come lo riteneva stesso lei, ricambiavano il suo sguardo perplessi.
Andò in bagno e si sciacquò il viso tirando i capelli all'indietro con un elastico nero.
Velocemente prese i vestiti dall'armadio,fissandola prima per dieci minuti, li indossò e scese con passo pesante le scale,come faceva da giorni.
Andò in cucina dove subito notò un post-scritt sul frigo:
«Non volevo svegliarti,ho avuto una chiamata urgente dall'ufficio. La colazione è nel microonde, scusami.Papà x»



Non appena fosse pronta uscì e l'aria di settembre gli parve fresca e piacevole quella giornata, e Blue si avviò di fretta per la strada.
Da lontano già intravedeva il grande edificio e subito dopo si scontrò contro qualcosa,o meglio, qualcuno.
‘Blue!’ il ragazzo quasi urlò con un gran sorriso sulle labbra,la ragazza confusa alzò lo sguardo e incontrò due occhioni celesti e due braccia pronta ad accoglierla.
Tre anni.
Erano esattamente tre anni che qualcuno non l'abbracciava,tre anni da quando l'irlandese se ne tornò nel suo paese,lasciandola lì SOLA.
‘N-Niall?’ la ragazza sussultò a due braccia che la stringevano forte.
‘Blue. lui ripeté divertito, stavolta sussurrando all'orecchio, cosa che fece rabbrividire la ragazza.
Blue si staccò e lo osservò dalla testa ai piedi, i suoi occhi si ghiacciarono ricordando il momento in cui lui se ne andò.
Sospirò.
‘Sei qui?’ una lacrima solcò il viso dolce di Blue spaventando Niall non appena la vide.
‘Oh Blue, mi dispiace..’ fece un passò in avanti asciugandogli subito la lacrima,prima che si schiantasse sulle labbra di Blue.
‘Sì, sono tornato e non andrò via, migliore amica.’ a quelle parole il cuore di Blue si riscaldò, gli era mancato.
Solo lui che sapeva come consolarla,lui che l'aveva insegnato ad andare avanti con un sorriso,semplicemente il suo unico amico.
Che poi sparì.
E fu in quei tre anni che Blue si incatenò in se stessa, era convinta che tutte le persone a cui voleva bene se ne andavano via, via da lei.
Da quel momento non si affezionò più a nessuno.
Da quel momento morì un pò anche lei.
 
Il ragazzo gli raccontò tutto quello che aveva fatto,ma Blue se ne stava con la testa china a fingere di ascoltare.
‘Tu, invece?Ti vedo..’
‘Strana?!’ lei sospirò guardando il cielo.
‘Diversa.’
In quel momento la campana della scuola suonò e tutti gli alunni in un coro sbuffarono ed entrarono. ‘Ci vediamo a pranzo?' domandò Niall guardandola ancora una volta.
‘A dopo.’ disse semplicemente prima di avviarsi nella sua classe.
 
*
 
‘Ci..ci fissano tutti,Blue.’
‘E' normale, sei con me..io sono quella strana,non dovresti starmi vicina..’ La ragazza si allontanò immediatamente da lui mettendosi sul suo solito tavolo.Guardò fuori dalla finestra e addentò la sua mela quando in lontananza vide Liam e dietro lui il biondino che la fissava.
‘Ciao Blue.’Liam si accomodò su una delle sedie del tavolo,facendo poi segno a Niall di sedersi anche lui.
‘Ciao..’ guardò in basso non potendo incontrare nessuno di quei occhi.
Debole, ecco cos'era. 
Sembrò passare un'eternità in cui nessuno dei tre osava spicciare parola.
‘Stasera..c'è una festa.’ Prese un lungo respiro Niall, prima di guardarla sorridendogli teneramente.‘Un pò di svago farà bene a tutti,no?’ Liam annuì incitandolo a continuare.
‘Ci andiamo Blue?Liam è d'accordo’
Chissà per quale strano miracolo, la ragazza annuì deglutendo.
‘Bene.’ un filo di speranza apparve negli occhi di Liam. ‘A stasera’
 
Alle dieci in punto, dopo tantissimo tempo, qualcuno suonò al campanello di casa Williams.
Si guardò un ultima volta allo specchio con disprezzo prima di scendere.
‘respira, è solo una festa, respira.’ continuava a dirsi, pesantemente scese le scale e aprì la porta trovandosi Liam e Niall che l'accoglievano sorridendo.
Si ritrovai davanti alla casa di Styles con delle birre in mano.
‘ E se tornassimo indietro?’ chiese Blue a Liam.
‘ Ci divertiremo.’ affermò contento Niall al suo fianco e in un batter d'occhio due occhi verde smeraldo si incastrarono in quelli di Blue.
‘Ciao Niall, sapevo che saresti venuto.’ gli diede una spallata,come solito fare tra maschi.
Entrammo in casa dove c'erano una centinaia di persone che si strusciavano tra loro.
 
Blue se ne stava davanti al bancone a bere, bere per dimenticare.
 
‘La mora.Mi piace.’ con un dito Zayn puntò una ragazza magra dai capelli neri fino le spalle.
‘Ottima scelta! ridacchiò Harry posando lo sguardo su una chioma bionda seduta.
Zayn guardò nel suo stesso punto. ‘Mh, facciamo a cambio?’ disse e nello stesso istante la ragazza si voltò guardando la gente ballare con un drink tra le mani.
‘BLUE!’ Zayn quasi urlò fissando la ragazza,poi Harry e di nuovo la ragazza con fare confuso.
‘Quella ti farà impazzire.’
 

Angolo autrice (:

Occhei,occhei.Via agli insulti, ahahah, scusatemi.
davvero.
1)-sono in ritardo e lo so.
2)- il capitolo boh, è una merda e lo so.
3)-rissumiamo.
Allora, la nostra protagonista ha incontrato anche Niall, che era partito 3 anni prima, lasciandola da sola.
Era il suo unico amico,migliore amico yo..e lei sorrideva SOLO con lui.
Pooi, vediamo che tentano di far distrarre Blue, che sta legando anche con Liam(:'
E una festa, in cui Harry fissa Blue..aaaah! l'amore.
e..infine, volevo ringraziarvi TUTTE, per le splendide recensioni, continuate a falr e fatemi sapere.
mi dileguo x

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