Music Will Tie

di Kano_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prefazione ***
Capitolo 2: *** S.O.S. ***
Capitolo 3: *** Here With Me ***
Capitolo 4: *** Angel ***
Capitolo 5: *** Wake ***
Capitolo 6: *** Questo sono io ***
Capitolo 7: *** 1985 ***
Capitolo 8: *** Wonderwall ***
Capitolo 9: *** Perfect ***
Capitolo 10: *** Trouble ***
Capitolo 11: *** Fairytale Gone Bad ***
Capitolo 12: *** Wish ***
Capitolo 13: *** Happy! ***
Capitolo 14: *** Sun goes down ***
Capitolo 15: *** Happy Hour ***
Capitolo 16: *** Possesion ***
Capitolo 17: *** Viva la vida ***
Capitolo 18: *** Love is Noise ***
Capitolo 19: *** Frozen ***
Capitolo 20: *** Infinity 2008 ***
Capitolo 21: *** Questo è Halloween ***
Capitolo 22: *** Miss Murder ***
Capitolo 23: *** Ordinary Life ***
Capitolo 24: *** Gotta be somebody ***
Capitolo 25: *** Enjoy the silence ***
Capitolo 26: *** Holiday ***
Capitolo 27: *** RunAway ***
Capitolo 28: *** Live your life ***
Capitolo 29: *** Alex on the spot ***
Capitolo 30: *** Ehy There Delilah ***
Capitolo 31: *** For Real ***
Capitolo 32: *** This is the life ***
Capitolo 33: *** Fences ***
Capitolo 34: *** La isla bonita ***
Capitolo 35: *** Buona notte all'Italia ***
Capitolo 36: *** Hot N Cold ***
Capitolo 37: *** Love song ***
Capitolo 38: *** River flows in you ***
Capitolo 39: *** Thinking of you ***
Capitolo 40: *** I chirin no hana ***
Capitolo 41: *** Skater Boy ***
Capitolo 42: *** Angel in the night ***
Capitolo 43: *** Christian's Inferno ***
Capitolo 44: *** Poker Face ***
Capitolo 45: *** Il sole esiste per tutti ***
Capitolo 46: *** Chiedo scusa! ^^ ***
Capitolo 47: *** New Divide ***
Capitolo 48: *** L no shisou ***
Capitolo 49: *** Wonderful ***
Capitolo 50: *** Unfaithful ***
Capitolo 51: *** Resonance ***
Capitolo 52: *** 9 Crimes ***
Capitolo 53: *** Breakeven ***
Capitolo 54: *** Life is Short ***
Capitolo 55: *** Turn and Turn again ***
Capitolo 56: *** Manos a la aire ***
Capitolo 57: *** I've got a feeling ***
Capitolo 58: *** Il mondo è mio ***
Capitolo 59: *** New soul ***
Capitolo 60: *** Hai un amico in me ***
Capitolo 61: *** Quando mi vieni a prendere ***
Capitolo 62: *** Share the world ***
Capitolo 63: *** I surrender ***



Capitolo 1
*** Prefazione ***


Wecome To PageBreeze

* Music Will Tie *

"Sono stanca…

Ma non nel modo in cui pensate voi,

non nel senso della parola,

non sono stanca magari per aver fatto tre volte il giro dello stadio come ordinato dal tuo professore bisbetico di fisica che meno di tutto avrebbe dovuto insegnare ginnastica visto che ti allena in giacca e pantaloni gessati e peserà almeno 90 chili…

Lo sono interiormente.

Strano che a dirlo sia una diciassettenne,

"sono gli anni migliori, vivili al meglio!" ti dicono.

Certo… come se fosse facile!

Loro sono vissuti in altri tempi,

anche solo 10 anni fa erano altri tempi…

Non dovevano confrontarsi con un’intera scuola di ragazzi che si vestono completamente firmati

e che sembrano usciti da una rivista di moda.

Io non sono popolare e non sono neppure sfigata se per questo,

mi sono definita mediana,

le persone specialmente le ragazze e gli adulti mi trovano molto simpatica e allegra,

dicono che porto il buon umore…

forse è per questo che mi sento così stanca dentro…

a forza di darne agli altri di allegria per me non ne è rimasta abbastanza.

A volte mi sembra che nessuno dei miei coetanei mi stia davvero ad ascoltare.

Se sei diverso non c’è storia che regga gli altri non ti considerano.

È difficile vedere che tu rimani indietro mentre gli altri non ti aspettano…

è dura diventare adulti,

perché rimani da solo.

Ti accorgi che più passa il tempo,

più le tue responsabilità aumentano e ti chiedi se riuscirai ad affrontarle.

Non puoi più contare su qualcun altro devi essere capace di provvedere da solo ai tuoi problemi e alle tue paure,

e con questi pensieri in mente solo una cosa vorresti che accadesse,

tornare a molti anni prima quando tutto questo non c’era e fermarti là, rimanere per sempre bambino.

Ma adesso è ora di andare avanti,

sono costretta ad andare avanti,

ora devo trovare qualcuno che mi stia a sentire,

basta piangersi addosso,

questa è la mia storia,

sono io che la costruisco ed è ora di darle una svegliata!

Da solo nell’oscurità devi cavartela…

non puoi chiedere sempre aiuto.

Neppure gli amici li puoi considerare tali…

o almeno così pensavamo…

Non è vero ----- ?"

Commenti: questa è solo la prefazione, un piccolo soliloquio della protagonista. Non vi preoccupate non sarà sempre così abbattuta! L’ispirazione per questa fan fic mi è venuta guardando l’anime di nana (voi ragazzi non storcete il naso please!), e mentre tentavo di imparare a suonare la chitarra. Mi sono lasciata guidare da fatti che sono realmente accaduti, in poche parole dalla vita di tutti i giorni, mi auguro che un po’ rispecchi anche la vostra.

Posso rassicurarvi del fatto che saranno presenti ovviamente tutti i personaggi principali più qualcuno dei secondari e che finalmente riguarderà il mio personaggio preferito Riku! ^^

Con un ennesima promessa di cominciare a pubblicarla al più presto vi saluto!

Baci Kano-chan

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Capitolo 2
*** S.O.S. ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 1: S.O.S. (Good Charlotte – The Chronicles of life and death)

Il fischietto del professore risuonò nello stadio, dandomi l’opportunità finalmente di crollare a terra. Avrei preferito buttarmi su un grande prato soffice invece che lì sul circuito di atletica, sollevando da terra una nuvola di polvere rossiccia.

Guardai in alto, il sole faceva capolino dalle nubi che si erano formate nella mattinata, quella stupida città era sempre così, la mattina ti alzi con un magnifico cielo azzurro terso, e con il sole che illumina le vette più alte delle montagne e poi puf! Tutto dun tratto compaiono come dal nulla ste benedette nuvole che vanno a coprire tutto!

La mia è una piccola città di nome Kiryu, conterà sì e no 40000 abitanti. Si trova in collina, ma mezzora di macchina basta per farti arrivare oltre i 1000 metri di altitudine. È graziosa come località, si sta bene, non può certo offrire i divertimenti o le attrazioni di una grande metropoli è vero, ma ha il suo fascino.

Amo la vita tranquilla, non sono la tipica ragazza che il sabato sera non aspetta altro che uscire per andare in discoteca, a me basta la tv e un buon film che già mi sento del tutto appagata.

Yoko mi si avvicina – sei già stanca?!- mi dice

"guarda che è inutile che tenti di regolare il respiro, si vede lontano un miglio che sei distrutta pure tu!" – già… odio fare atletica e tu lo sai- le rispondo al contrario di quello che stavo pensando.

Yoko è una delle mie amiche, se così è…

È difficile trovare delle persone che si possono considerare veramente tali.

Magari sembrate gemelle siamesi per un po’, andate in giro assieme, vi invitate a turno a mangiare la domenica, in sostanza fate tutto insieme fino a quando la vedi che si sta stancando e le telefonate di ore si riducono a mezze ore, le uscite si fanno sempre più rade, finché non scopri che si è trovata il ragazzo e che lui ti ha sostituita, poi quando si mollano lei torna e tu (io) che sei stupida, troppo buona da far impallidire a volte la fata madrina di cenerentola la accogli a braccia aperte.

Comunque tornando a lei, è una bella ragazza, non è altissima ma ha tutti gli attributi al posto giusto, capelli lunghi fino alla vita lisci, occhi scuri e un sorriso smagliante. Addosso le sta bene tutto, perfino la tuta da ginnastica verde acido che la scuola ti rifila.

È l’unica forma di divisa che è sopravvissuta, da quando con voto popolare i ragazzi le hanno abolite, scatenando una guerra a chi è più trendy.

Mi aiuta ad alzarmi e chinandosi fa esultare quei cani in calore dei miei compagni.

Con non chalance si gira e mostra il dito medio a tutto il gruppo.

- ma come ti dà fastidio? Credevo che ci godessi a tutte quelle attenzioni…- dissi sarcasticamente.

- Alle lunghe diventa stancante credimi Keira…-

E io non posso far altro che crederle perché non lo so.

Noto che l’unico che non ha fatto una piega è il solito ragazzo, non sono mai riuscita a scambiarci quattro chiacchiere, sta sempre in disparte con il suo lettore mp3 nelle orecchie.

Yoko vedendomi fissare un punto oltre la sua testa si gira ed emette un lungo sospiro.

- io quello proprio non lo capisco. E pensare che una volta gli morivo pure dietro!- disse

- davvero? E perché io non lo sapevo?- chiesi

- perché è successo prima che fossimo in classe insieme.- rispose guardando verso l’alto nell’atto di ricordare.

- Non lo metto in dubbio è veramente bello e poi è pure bravo a scuola…- notai io.

Lo fissavo seduto sulle tribune con lo sguardo perso chissà dove, i capelli argentei lunghi fino alle spalle, un corpo neppure a dirlo statuario e due profondissimi occhi verde acqua.

Yoko mi fece un coppino.

- toglitelo dalla testa! è meglio lasciarlo perdere quello lì! Gira voce che spacci…- mi disse in tono di rimprovero.

- Perché? chi l’ha visto?-

- Nessuno ma uno a cui non interessa niente e che non si è mai visto in compagnia di una ragazza o è gay oppure è un drogato… forza dobbiamo fare il salto con l’asta sbrigati!-

Si allontanò.

Non credevo che fosse vero ciò che mi aveva detto, ognuno è diverso, se lui preferiva stare da solo buon per lui, se così si sentiva felice.

Senza accorgermene lui mi stava fissando da un po’, probabilmente chiedendosi perché diavolo lo stavo guardando da secoli, quando me ne resi conto, l’unica cosa che fui capace di fare fu sorridergli e girarmi raggiungendo yoko prima che diventassi rossa come un pomodoro.

Già che ci siamo e per educazione mi presento:

il mio nome è Keira del Monte, ho 17 anni e frequento un istituto tecnico commerciale, anche se a questo punto non so cosa ci faccio… vivo con i miei genitori e mio fratello che attualmente studia a Tokyo, per adesso vi basti sapere questo imparerete a conoscermi strada facendo, sempre che mi vogliate seguire!

Negli spogliatoi io mi diressi verso i bagni per cambiarmi, non stavo con le altre perché mi vergognavo.

Non è che ho un brutto fisico, sono alta ho delle belle gambe dritte, il sedere tutto sommato accettabile, ma quello che mi frega è la pianura che mi ritrovo al posto di quella bella catena montuosa che ha invece la mia amica, una cosa che per i ragazzi di oggi sembra indispensabile….

e non ho i capelli lisci che avrei sempre voluto, ma dei "bei" ricci castani scuri quasi neri che molto spesso liscio con l’aiuto della piastra. Direte "questa è matta a vergognarsi" eppure è così, non mi sento bella, mi trovo troppo magra e non penso di avere il fascino che serve ad un adolescente dei giorni nostri.

Odio quasi tutto di me, tranne gli occhi. Quelli mi sono sempre piaciuti, anche perché a differenza della metà dei giapponesi che li hanno marroni, io ce li ho azzurri, grandissimi occhi azzurri.

Mi rimisi in sesto, sentivo le altre ragazze scherzare e ridere sulle figuracce che hanno fatto, scambiandosi le ultime novità sui rispettivi fidanzati.

Mi piazzai davanti allo specchio sopra il lavandino, mi guardai tentando di mettere a posto la frangia, poi presi l’elastico e mi feci una bella coda alta fermandola all’insù con una pinza a forma di farfalla, me l’aveva regalata mio fratello, c’ero parecchio affezionata.

Ripassai un po’ la matita nera intorno agli occhi, mi sistemai la maglietta con la stampa di un paio d’ali sulla schiena (comprata a 5 yen al mercatino) e rimisi le tasche dei jeans a posto, infilandoci il telefonino e l’mp3.

Presi la cartella da terra, nella parte superiore svetta la scritta "there are many worlds but their share the same sky - one sky one destiny" frase rubata dalla poesia di un videogioco (^_-) e uscii.

Il cielo….

È così bello, la sera mi piaceva piazzarmi sul davanzale della mia camera ad osservare le stelle, cercavo sempre di individuare le costellazioni (con scarso successo), l’unica ero riuscita ad individuare era il carro piccolo o grande che fosse.

Entrai nello spogliatoio vero e proprio, naturalmente Yoko era ancora in mutande, adora parlare e così finisce per metterci una vita…

- io comincio a uscire ti aspetto qui fuori- lei mi fa un cenno alzando il pollice, spero che abbia veramente capito.

Uscii, quel giorno c’era vento, le nuvole se ne stavano andando lasciando di nuovo il posto al sole.

Alzai una mano verso l’alto facendomi schermo, lascio che i raggi passino tra le dita, è come se tenessi in mano la luce.

Tirai fuori il lettore accendendolo, tanto ci sarebbe stato mooolto da aspettare.

Scelsi la canzone, alzai il volume e mi misi gli auricolari.

Appoggiai la cartella a terra facendo qualche passo fino ad un grosso albero.

È lì da un secolo, nei giardinetti al di fuori dello stadio.

Da piccola lì di fianco c’era uno scivolo altissimo che poi hanno tolto perché dicevano che era pericoloso, dalla cima potevi toccare i rami di quell’albero che invadevano la cabina.

Ora invece c’è solo uno di quegli stupidissimi scivoli di plastica, che quando d’estate hai i pantaloncini corti torni a casa brasata, e i rami non li puoi più toccare.

Mi giro e vedo shiro e nobuo che tentano di rovesciarmi la roba dalla cartella.

- ehi! Non ci provate!-

mi metto a correre verso di loro, nel frattempo mi cade il lettore sull’erba.

Quelli corrono via, per fortuna mi è caduto solo il diario, è molto più spesso del normale visto che lo uso soprattutto come archivio, ci infilo di tutto.

La parte davanti è occupata da una scritta " i sogni sono come le stelle basta alzare gli occhi e sono sempre là, quando ti sveglierai e non vedrai più il sole o sarai morto o sarai tu il sole" (Jim Morrison), lo prendo e lo riinfilo nella cartella.

Sento una presenza dietro di me, mi volto e lo vedo, con il mio mp3 in mano.

Alzatami lo guardo, ma lui no, sta osservando il display del lettore, poi alza lo sguardo si avvicina e me lo porge. Per la prima volta vidi i suoi occhi da vicino, erano talmente belli che non avrei mai smesso di guardarli.

- in the end?- mi chiede

subito io non capisco, poi mi ricordo della canzone che stavo ascoltando

"I've put my trust in you

Pushed as far as I can go

For all this

There’s only one thing you should know

I tried so hard… ".

Lo prendo.

- sì, ma tu?-

non mi lascia finire la frase che si allontana, Yoko non aveva tutti i torti è proprio strano.

Finalmente lei esce, mi saluta con la mano e insieme ci avviamo verso scuola.

- che tu ci creda o no mi ha parlato!- le dico, fissando compiaciuta la faccia che mi sta facendo.

- No scherzi?! Ti avevo detto che era meglio non attaccarci bottone! Ma cosa ti ha detto?! Ti ha chiesto se volevi del fumo?! Delle pasticche?!-

Io rido – ma che vai dicendo?! Mi ha semplicemente chiesto se la canzone che stavo ascoltando era in the end…- le rispondo

Yoko subito non mi dice nulla poi come se una lampadina si fosse accesa esclama – ho capito! Era un messaggio in codice!-

Mi devo fermare per elaborare le sue parole – e cioè scusa?- non riesco a farlo.

Lei mi precede poi si volta verso di me – dimmi dopo che ha fatto-

Ancora non capendo le dico un po’ stranita – non mi ha più detto nulla e se ne è andato-

- ecco! Tu non hai capito che sotto quella domanda in realtà ti stava chiedendo se volevi comprare della droga! E visto che ha pensato che tu non eri interessata ha lasciato perdere…-

probabilmente i miei occhi erano diventati grandi come palline da tennis per lo stupore.

- tu sei matta!- sentenzio alla fine – e toh guarda devo svoltare!-

casa mia era poco più in là, Yoko invece doveva prendere il pullman perché abitava più lontano.

La saluto mentre lei delira ancora a proposito di codici e droghe varie.

Percorro il viale che porta fino a casa, sorpasso i giardinetti e sull’altro lato della strada il grande supermercato. Con la coda dell’occhio vedo una figura famigliare, guardo verso una vetrina e nel riflesso lo vedo.

Che mi stia seguendo?

Cammino ancora un po’ e lui continua a seguirmi, sono quasi all’incrocio che svolta verso casa mia, il cuore mi batte forte, se le voci che diceva Yoko sono vere? Se lui pensa che io abbia scoperto che spaccia e che lo voglia denunciare? Mi vorrà uccidere? Immersa in tutti questi pensieri, non mi accorgo neppure che lui ha girato.

Tiro un sospiro di sollievo e quasi mi viene da ridere per la mia stupidità, tutta colpa di Yoko però.

Apro il portone di casa, salgo le scale dell’ingresso e chiamo l’ascensore. Intanto che guardo i numeri dei piani comparire sul display, ripenso allo sguardo di quel ragazzo, era così pensieroso e… triste.

Le porte davanti a me si aprono, salgo e spingo il pulsante del primo piano, come al solito dentro la cabina c’è il profumo dell’uomo che abita al secondo piano, un profumo dolciastro che invade anche tutto il pianerottolo.

Prendo le chiavi giuste dalla tasca della cartella e apro la porta, dopo 5 ore di pensieri del tipo "non vedo l’ora di poter andare a casa" ora sono cambiati "non vedo l’ora di uscire di qui!".

Tanto per cambiare i miei stanno litigando, non li sopporto più, è diventata un’abitudine, come se darsi addosso fosse un hobby.

In più per le cose più stupide, ad ogni urlo i miei nervi si contraggono sempre di più con la certezza che un giorno daranno forfè.

Passo dal salotto, arrivo al corridoio e li saluto prima di scappare via, nulla da fare. Ad un tratto smettono improvvisamente di urlarsi contro e rivolgono tutta l’attenzione a me in modo mieloso come per fare a gara a chi riesce a conquistarmi.

Tanto alla fine sono sempre le stesse domande…

Com’è è andata a scuola oggi? Mi chiederà mia mamma.

- come è andata a scuola oggi keira?-

- tutto ok come al solito…-

vi prego lasciatemi andare! La cartella peserà 8 chili!!

Ti hanno dato i voti di qualche verifica? Mi chiederà mio papà difatti

- hai portato qualche voto a casa?-

- no nessuno…- in realtà ho preso 4 di matematica, l’unica materia in cui proprio non riesco ad andare bene.

- Dai allora vatti a cambiare che butto il riso…-

Signore ti ringrazio! Senza farmelo ripetere due volte, mi fiondo in fondo al corridoio e arrivata in camera mia chiudo la porta, mollo la cartella dove capita e mi butto sulla mia beneamata poltrona. Non è enorme come stanza però io ci sto divinamente, una volta la condividevo con mio fratello che ha 5 anni in più di me, poi finalmente ha iniziato l’università a Tokyo e mi ha lasciato il posto, ma a volte mi manca proprio, era l’unica persona normale di questa famiglia e non lo biasimo neppure un po’ se appena finita la scuola si è trasferito nella capitale.

Guardo verso l’anta del mio armadio e mi accorgo che qualcosa non va, il poster dei green day è sparito! Il mio (uno tra i tanti visto che ho la camera un po’ tutta tappezzata) favoloso poster con Billie Joe che si fa accendere una sigaretta nonostante la cintura di dinamite che ha addosso non c’è più!

Mi alzo di scatto e corro in cucina, mio padre con indifferenza legge il giornale e mia madre borbotta ancora sotto voce carica di rabbia.

- dov’è finito il mio poster?!- chiedo titubante

- quale? Visto che ce ne sono almeno 20…-

- lo sai benissimo era sulla prima anta del mio armadio!!!-

- a quello… l’ho messo via, non mi sembrava proprio adatto, ti ho lasciato tenere quello enorme con quei tizi tutti trasandati e con delle facce orribili…-

- sono i Linkin Park mamma, se fanno punk per forza si vestono così e poi non hanno delle facce orribili, il cantante è molto carino!- la interrompo, ma lei senza dare segni di aver sentito continua – e quello che si fa esplodere poi è stato il massimo… -

- non ti deve interessare come sono!- rispondo

- tutte le volte che entro in quella camera mi vengono i brividi!-

- e tu non entrarci…-

visto che la conversazione era inutile, torno in camera mia, apro il cassetto del mio comodino ritiro fuori il poster e con almeno 2 metri di scotch lo incollo all’anta, mi metto le mani sui fianchi e lo guardo soddisfatta, già controllano il 90% della mia vita ma camera mia è appunto MIA e la agghindo come voglio IO!

Già che ci sono rimetto in sesto quelli che stanno minacciando di staccarsi, li passo ad uno ad uno, quello degli Evanescense, quello dei Sex Pistols, i 30 Seconds to Mars, i Good Charlotte, anche se devo dire che mi hanno perso un po’ di stile nell’ultimo album … e l’unico di un attore Jonny Deep, non fraintendetemi non l’ho messo lì solo perché è bello da far paura, ma perché lo stimo molto come attore e come persona ha un non so ché di diverso tra quelli della sua professione.

Sento il timer della cucina che suona annunciando che il riso è cotto, mi svesto velocemente, mi infilo la tuta da ginnastica e vado in cucina.

- io vado…- mio papà si alza prende la valigetta e le chiavi della macchina, lavora in un ufficio contabile di una grande azienda. Mia mamma non lo saluta e io gli faccio un cenno, esce sbattendo la porta, mi chiedo perché non si siano ancora separati, sarebbe una liberazione per tutti… ma si vede che per il mio "bene" non lo fanno….

- dove sono le bacchette?- chiedo

- a scusa mi dimentico sempre che a te piace così…. –

me le porge insieme ad una ciotola di riso.

Siamo di origini italiane, infatti mio fratello è nato in Italia, poi subito dopo essere nata io ci siamo trasferiti.

Ci torniamo almeno una volta all’anno per trovare i nonni, una cosa che ha affascinato molto i miei compagni è che io sapessi l’italiano.

Tutto questo per dire che mangiamo sempre italiano ma che io voglio usare le bacchette, anche perché alla mensa della scuola sono abituata così.

Mangio guardando il telegiornale, poi mi alzo metto i piatti nella lavastoviglie e vado in camera.

Decido.

Studio fino alle cinque poi posso finalmente usarla!!!

Mi metto d’impegno, anche perché il giorno dopo ho la verifica di arte e l’interrogazione di storia, per cui devo imparare tutto a memoria.

L’orologio ha un attrattiva particolare, lo guardo ogni 5 minuti aspettando l’ora x.

Alle quattro mia mamma mi chiama per fare merenda, le urlo che non ho fame, chissene frega della merenda io voglio fare solo una cosa!

Finalmente le cinque!

Chiudo di botto i libri, mi siedo a gambe incrociate sul letto, prendo i fogli sul mio comodino e la impugno…..

La mia chitarra elettrica, è la cosa più preziosa che ho!

Un regalo per i miei 10 anni da parte di Daniele (mio fratello), lui mi insegnò le basi e poi io mi sono esercitata da allora tutti i giorni, quindi diciamo da 2555 giorni o meglio 7 anni.

Il manico è di legno scuro, la cassa è nera ai bordi e bianca al centro, io con il pennarello indelebile l’ho personalizzata disegnando attorno al foro centrale un cuore con una corona in cima, modestamente sono una brava artista.

Per terra ho lasciato la cinghia per reggerla quando suono in piedi, un piccolo regalo che mi sono fatta, con i soldi della paghetta di un mese con sommo orrore di mia mamma visto che è borchiata.

La attacco alla cassa e prendo tra l’indice e il pollice il plettro, era insieme alle all star che ho comprato anni fa su cui è riportato il disegno della stella simbolo del marchio. Ho davanti a me gli spartiti ma non è che mi servano a molto, conosco quasi tutte le canzoni e se mi annoio a suonare sempre le stesse internet è un’utilissima risorsa per trovarne di nuove. Ho bisogno di rilassarmi per cui decido di suonare Good Riddance.

Sta diventando tardi e io continuo a suonare, sono quasi le sette ora in cui mio padre rientra, sento di là i piatti che vengono sbatacchiati mentre tolti dalla lavastoviglie ma il rumore cessa e come prevedibile mia madre entra in camera mi guarda storto e dice

- sei ancora lì a suonare? Non è che ti passa per la mente di aiutarmi?!- non mi muovo sapendo già che appena tentassi di mettere giù un piede mi risponderebbe stizzita che non ha più bisogno.

Il campanello mi riserba di risponderle in qualsiasi modo, scompare dalla porta e va ad aprire.

- ci hai messo un bel po’ oggi per tornare a casa-

grazie al cielo adesso scaricherà i suoi nervi su qualcun altro…

- c’era traffico… mi vado a svestire.-

mio papà passa per il corridoio butta un occhio nella mia stanza e mi fa un cenno con la mano, per tornare poi a sbottonarsi i polsini, per tutta risposta io gli faccio la scala dal do al si.

Dopo cena accendo il computer e vado sulla mail. C’è un nuovo messaggio di mio fratello.

Da:Dany86@libero.it

Ricevuto il 20 aprile 2007 alle ore 20:12

" Ciao sorellina come te la passi? Scommetto che fino a dieci minuti fa ti sei esercitata con la chitarra! Il tuo talento è sprecato dovresti trovarti una band! Ma da quello che mi racconti i tuoi compagni non sono molto adatti… mamma e papà? Quando li sento dicono che è tutto ok ma non ci credo più di tanto ho ragione? Almeno tu cerca di tenere i nervi saldi visto che stanno dando di matto tutti in questi ultimi tempi! Beh se ci sono sviluppi avvisami! Un grande abbraccio il tuo fratellone!"

scorro con gli occhi più volte il messaggio, non ho ancora letto la frase che vorrei tanto scrivesse "quando è che mi vieni a trovare e stai un po’ con me?", neppure a dirlo che sarei già in partenza per trasferirmi.. forse è per questo che non mi dice nulla…

non ho voglia di rispondergli così spengo tutto e accendo la tv, ovviamente non c’è nulla…

squilla il telefono e mia mamma grida – Keira c’è Yoko al telefono-

prendo la linea dalla mia camera.

- pronto Yoko.-

- ciao tata come va?- le sento rispondere

- tutto bene tu?-

- anche io tutto a posto dimmi cosa c’è?-

- scusa se ti disturbo dopo cena ma so che ti avrei rotta di più se ti avessi chiamata mentre di esercitavi.. –

- non ti preoccupare comunque hai fatto bene- la interrompo

- beh in sostanza volevo sapere se domani c’è da portare il volume A o il B di letteratura.-

- il B se non sbaglio…-

- grazie mille! Ah ancora una cosa ma che faceva quello ti seguiva oggi?-

dal tono malizioso con cui lo diceva doveva trattarsi di lui.

- no deve abitare qui vicino, oppure il suo pullman ha la fermata qui..-

la sento sospirare – meno male! Pensavo ti pedinasse… allora buona notte ci vediamo domani.-

-ok notte anche a te. – metto giù la cornetta.

Spengo la tv tanto per tenerla lì accesa senza uno scopo non serve a nulla, apro la finestra e guardo in su, odio la città per il semplice fatto che tutte le luci impediscono di vedere il cielo.

Alle mie orecchie giunge un suono sommesso e ritmico provenire da molto lontano.

Vado verso la porta della mia camera e la chiudo così da attutire i rumori, torno al davanzale. E sì non ci sono dubbi… questo è un basso… qualcuno suona il basso! Possibile che non l’abbia sentito prima di oggi?

Nello stesso momento mi viene un’idea,mi accoccolo ai piedi del letto proprio sotto la finestra prendo la chitarra, chiudo gli occhi e ascolto le note che si perdono nell’aria, con il cupo rumore di sottofondo delle macchine in strada. una volta preso il ritmo comincio a suonare qualche nota di accompagnamento che mi sembra calzare con quella musica, magari mi sente. Continuo e dopo un po’ il basso si ferma, faccio di nuovo la scala dal do al si, lui mi risponde allo stesso modo. Mi viene da ridere sembra che ci facciamo dei segnali come i pelle rossa. Continuai così per tre sere di fila, poi mia mamma scocciata per paura che dessi fastidio ai vicini mi fece smettere, nonostante il mio protestare, ma tra farmi mettere sottochiave la chitarra e interrompere lì quella specie di gioco decisi di piantarla.

È uno strazio però sentire che lui mi cerca e non poter rispondere… ma almeno per oggi devo stare solo ad ascoltare…

Chissà quel ragazzo cosa sta facendo… chissà perché è sempre così taciturno… chissà perché…. Riku.

Commenti: cavolo non saprei neppure cosa dirvi…. Ma quello che mi preme sapere è se vi interessa! Lo so che dal primo capitolo non si può giudicare però credo basti a farti dire "che schifo non la leggo" o "potrebbe essere carina aspetto i prossimi capitoli!" ecco io voglio proprio sapere questo!

Ogni capitolo ho avuto l’idea geniale di dargli il titolo ispirandomi ad una canzone oggi ho scelto SOS perché Keira in effetti ha bisogno di una mano per tirarsi fuori dalla monotona vita che sta facendo e anche perché se no questa fic sarebbe una noia mortale!

Aspetto le vostre recensioni, mi raccomando non deludetemi!!!

Kissy By Kano ^^!

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Capitolo 3
*** Here With Me ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 2: Here With Me – (Dido).

Apro gli occhi, il sole che filtra dalle finestre mi avverte che è uno splendido sabato mattina pieno di sole dove io devo andare a scuola… esattamente tra..

- cazzo!-

dopo essermi alzata di botto dal letto, mi fermo.

Non è neppure il caso di correre così, se per una volta non arrivo in perfetto orario non è di certo la fine del mondo.

Chiudo la finestra rimasta aperta, mi lavo, mi vesto e vado in cucina.

- ciao keira vuoi qualcosa da mangiare?- chiede mia mamma.

- No grazie…- rispondo e infilo nella cartella una merendina presa dalla credenza.

- Sei sicura di sentirti bene?-

- Non ti preoccupare…- anche se a dirla tutta, ho un po’ di mal di testa.

- Beh stamattina ti ricordo che io e tuo padre dobbiamo andare fino a Nagikasi quindi probabilmente ti accompagnerà Yoko a casa, ti ho lasciato qualcosa nel frigo, quando stiamo per tornare ti chiamiamo.-

- Sì sì ho capito! Ora devo scappare o faccio tardi.. papà è già in macchina?-

- Sì e portagli questo è talmente sbadato…-

Mi infila in mano il suo telefonino, io prendo la chiavi di casa le do un bacio sulla guancia e senza aspettare l’ascensore prendo le scale.

Dopo essere salita in macchina accendo la radio e la sintonizzo sulla prima stazione che trasmetta musica e non inutili chiacchiere o spot pubblicitari.

- oggi a scuola hai qualche verifica?-

- no papà per oggi sto tranquilla…-

- mamma ti ha detto tutto per oggi? Sai che non ci siamo…-

- sì è tutto ok ci sentiamo nel pomeriggio..-

scendo dall’auto, non ho un gran rapporto con mio padre, per dirla tutta sa più della mia vita Yoko che lui… non siamo in sintonia tutto qui.

Appena arrivo davanti all’entrata Yoko mi chiama e mi si avvicina.

- hai proprio una brutta cera, sembri un cadavere.. è successo qualcosa con i tuoi?-

- in primo luogo grazie per il complimento e secondo no, nulla di nuovo sempre alle solite..- rispondo stancamente

- non hai un bel rapporto con i tuoi genitori te l’ho mai detto?- mi domanda sarcastica

- ha parlato quella che è già scappata due volte di casa…-

- beh se per scappare intendi attraversare la strada e nascondermi dalla mia vicina di casa allora è vero.. ma non credo che siamo noi ad avere qualcosa di sbagliato, sono proprio i genitori che non quadrano mai… o no?-

- già dopo tutto è vero… sfido chiunque a dire che va d’accordo con i genitori…. –

saliamo i gradini ed entriamo a scuola, la nostra classe è al primo piano. Dentro ci sono alcune nostre compagne mattiniere (per forza…) e alcune cartelle fanno denotare la presenza dei ragazzi che devono essere tutti in giro a salutare gli amici delle altre sezioni o di altri anni.

E poi c’è lui appoggiato al davanzale della finestra che guarda sotto in strada, mi sento a disagio perché il mio banco è proprio dietro di lui, ma con non curanza mi avvicino e appoggio la cartella.

- oggi mi accompagni fino a casa Yoko? I miei non ci sono e non possono passarmi a prendere..- le chiedo

Lei dopo aver tirato fuori il libro della prima ora si gira e con aria costipata mi dice – mi spiace ma oggi esco prima devo andare dal medico e ho dovuto fissare l’appuntamento di mattina! Se mi avvisavi ieri potevo fare ancora qualcosa!-

- no va beh non preoccuparti vado a piedi!- le rispondo

- il cielo non promette bene hai l’ombrello?- mi fa notare

guardo fuori, in effetti il cielo era piuttosto grigio.

La vista mi si annebbia per un attimo, chiudo gli occhi e quando gli riapro vedo la faccia di Yoko scrutarmi a mezzo centimetro.

- per me dovevi rimanere a casa oggi non mi pare che tu stia bene…- mi dice dubbiosa

- uffa la vuoi piantare con questa storia? Mi è solo girata un po’ la testa deve essere perché non ho mangiato nulla a colazione …- mento

- sai che devi mangiare! La colazione è il momento più importante della giornata..- scherza imitando la voce fin troppo leziosa della pubblicità dei cereali.

La campanella ci annuncia che le ore del tormento stanno iniziando.

First hour english… appena entra la prof tutti in piedi.

- Good morning guys.-

- Good morning- rispondiamo alcuni in modo svogliato altri come se fosse entrato il santo padre.

- Oggi ho deciso che prima della fine della scuola rispolveriamo un po’ tutto il programma fatto fino ad ora. Vi do tempo mezz’ora decidete di cosa parlare e poi a turno vi sentirò.- annuncia

Ma porca puttana deve proprio?! Odio parlare in inglese perché mi inceppo.. parto bene e quando è ora di scegliere fra present perfect e present perfect continous vado in palla! Non potevano avere solo un passato e un presente?!

Come farci diventare pazzi… sull’argomento non ho molti problemi anche se sono un po’ restia a parlarne di fronte ai miei compagni, non lo sa praticamente nessuno che suono la chitarra, però se questo può aiutarmi a non prendere un 40 allora me ne sbatto altamente!

- ok ragazzi cominciamo.-

dopo circa un’ora tocca a me.

- keira what do you talking about?-

- i want to talk about the music.-

comincio il mio discorso, tutti guardano altrove, alcuni studiano di nascosto la lezione successiva e altri giocano al cellulare tenendolo in grembo e schermando il tutto con il libro più ampio che siano riusciti a trovare. Yoko mi fa cenno alzando il pollice che sto andando bene.

-… and i’ve played guitar since i was 10 years-

mi guardo intorno, solo alcuni i più attenti hanno una faccia a dir poco sbigottita alla mia notizia, sento i più maligni sussurrare ai vicini – sì.. suonerà pure la chitarra ma la domenica in chiesa…- seguito da sghignazzamenti qua e là, vedo che Yoko li guarda male, e vedo Riku invece che mi fissa, due posti avanti a me.

Comincio a sentire caldo.

Da lì fu un disastro totale, ho pregato tutti i santi che conoscessi sperando che lui si voltasse e invece niente, quegli occhi celesti mi penetravano quasi come se stesse tentando di leggermi nel pensiero, fatto sta che da come ero partita bene fu un calando, ma per grazia ricevuta presi lo stesso un 65.

All’intervallo Yoko mi chiese – che ti è preso? Stavi andando benissimo!-

Io mi sedetti in una delle panche messe sotto le finestre lungo i corridoi e aprii la mia merendina.

- che ne so c’era quello che mi fissava e mi sono bloccata..- risposi

- chi? Riku? Secondo me ti sei infatuata di lui e Alex dove è finito?-

- ma sei cretina?! Non mi piace Riku e Alex… che devo dire? Neppure si accorge di me..-

Alex è un ragazzo di un anno più grande di me, l’ho conosciuto quando Yoko me l’ha presentato ad una sua festa di compleanno, alto con i capelli rossi acceso e gli occhi verdi brillanti, simpatico…

- ma smettila è che tu non sai farti notare! Prova ad andare in sala musica a suonare la chitarra lasciando "casualmente" la porta aperta e vedrai se non si interessa a te! Lo sai che anche lui suona la chitarra e ha pure una sua band, potreste perfino suonare assieme! – mi disse tutta eccitata – il numero te l’ho dato ora tocca a te!-

- ma figurati se io gli mando un messaggio! L’ho incrociato una volta sola!-

non si sa perché Yoko salta su come una molla e fa per andarsene.

- ehi ma dove vai? –

- mi è venuta in mente una cosa ci vediamo dopo!- e senza aggiungere null’altro se ne va.

 

All’ ultima ora, Yoko si alza con la cartella in mano – prof io dovrei andare- la prof di matematica lascia perdere il teorema che stava spiegando alla lavagna e le fa cenno di sì.

Passando vicino al mio banco si china e mi dice – ti consiglio di aspettare davanti a scuola per un attimo.- ogni mia replica fu vana perché lei se ne andò.

Non sapevo bene cosa aspettarmi anche se una vaga idea l’avevo… quando suonò la campanella il cuore cominciò a battere più veloce, mi succedeva raramente solo quando ero molto ma molto agitata.

Presi la cartella che avevo già ordinata, e con disappunto tirai fuori il mio ombrello, fuori pioveva a dirotto.

Uscita dalla scuola mi fermai sotto l’arcata di pietra al riparo, la testa continuava a girarmi, quando una mano mi batté gentilmente sulla spalla.

Mi voltai con il cuore in gola e rimasi di stucco.

Davanti a me c’era Riku aveva un giubbotto nero e il cappuccio della felpa tirato sulla testa.

Perché diavolo Yoko gli ha chiesto di accompagnarmi? Le avevo detto che non mi interessava.. e dire che ero sicura che lo avesse chiesto ad Alex…

Prima ancora che lui aprisse bocca gli dissi – non dovevi disturbarti..-

Lui per un attimo mi guardò stralunato poi mi porse un braccialetto, meccanicamente mi guardai il polso, eh sì quello era proprio mio dovevo averlo perso… diventai rossa per l’equivoco.

- stai più attenta la prossima volta…- mi disse e si andò a sedere in una delle panche infilandosi le cuffie dell’mp3.

Il quel momento lo avrei voluto uccidere, sarà per la figura di merda appena fatta e per l’irritazione lasciatami dalle sue parole ma lo avrei voluto uccidere… la testa tornò a girarmi, mi portai una mano alla fronte, era un po’ calda in effetti…

Un’altra mano mi batté sulla spalla e quando mi girai rimasi di sasso, davanti a me c’era niente di meno che Alex in persona…

Commenti: ta daaaan poteva non esserci il mio nessuno preferito Axel?! Certo che no, dopo averlo fatto comparire nell’altra mia fic e averlo ucciso (^_^") dovevo riscattarlo in qualche modo! (e direi anche tra te e lo zio nomura non so chi è peggio!!! Nd. Axel su, su non mi sembra il caso di prendersela! Nd. Kano). Come andrà a finire l’incontro tra i due? Beh lo scoprirete solo nella prossima puntata Muhahahahahahha!!!! *_*

ringrazio Tifa93 per il suo costante appoggio!  LusyS e Goddes of Water per la loro recensione! THANKS!!!

V.V.B Kano-chan

 

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Capitolo 4
*** Angel ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 3: "Angel" (Robby Williams)

Alex sfoggiò uno dei suoi meravigliosi sorrisi – ciao Keira come va?-

Dentro di me odiavo e adoravo Yoko per lo splendido regalo.

- tutto a posto grazie.- era già la terza persona a cui mentivo – mi dispiace che Yoko ti abbia scomodato…- risposi, augurandomi con tutto il cuore di non arrossire.

- Ma figurati! Yanamura mi ha detto che aveva bisogno di una persona di fiducia che ti scortasse fino a casa al posto suo ed eccomi qui! certo è che non ti posso accompagnare in macchina come avrebbe fatto lei ma almeno non sei da sola no?-

"Meglio di così non poteva andare!"

- va bene uguale, sono onorata di averti come guardia del corpo!- risi contenta.

Lui mi prese l’ombrello a lo aprì, poi mi porse una mano.

- allora signorina andiamo? – disse in tono solenne, come se fossi stata una principessa, poi aggiunse sotto voce facendomi l’occhiolino – scusa se te l’ho preso ma ho dimenticato il mio..-

risi di nuovo e la afferrai.

Passeggiando chiacchieravamo del più e del meno.

- ho saputo che tu hai una band vero?- chiesi, aspettando che il semaforo dell’incrocio diventasse verde.

- Sì è vero, il nome del gruppo è "Nobodyes", io suono la chitarra e faccio il vocalist e tu suoni qualcosa?-

Le macchine si fermarono e noi attraversammo.

- pure io suono la chitarra e anche se vorrei tanto non riesco a trovare le persone per formarne una..- gli confessai

- ma dai! davvero suoni?! È un peccato che ci sia già io come chitarrista ma non si sa mai una seconda chitarra potrebbe sempre servire…-

lo guardai, ero totalmente stregata dal suo modo di fare, era affabile, gentile e veramente simpatico.

- ok io sono arrivato mi dispiace di non poterti accompagnare fino a casa ma il mio pullman arriva tra poco… -

- tanto sono quasi arrivata anche io, ti ringrazio moltissimo della compagnia!-

- piacere mio, e dico davvero. Il tuo numero dovrei averlo, mi faccio sentire ok? Ciao bella!- si chinò e mi diede un bacio sulla guancia prima di correre via, verso la pensilina dell’autobus già sovraffollata da gente che non si voleva bagnare.

Per un attimo rimasi lì, finché non mi accorsi che avevo involontariamente abbassato l’ombrello e per ciò mi stavo bagnando tutta.

Continuai a camminare ripensando ad Alex, non capivo se gli piacevo oppure se tutto quello che aveva detto e fatto era semplicemente per gentilezza.

Guardavo davanti a me gli alberi del viale, stavano mettendo le gemme e tra poco sarebbero sbocciati, per terra però c’erano già parecchi petali lasciati cadere dai fiori prematuri.

Dovetti fermarmi.

Gli alberi davanti a me si sdoppiavano, lasciai cadere per terra l’ombrello tenendomi una mano sul viso.

"Stavolta l’ho fatta bella… andare a scuola anche se stavo male! Dio quanto mi gira la testa, forse dovrei chiamare aiuto."

Cercai il cellulare nella tasca dei jeans, ma il pavimento sembrò cedere sotto i miei piedi, il telefono mi scivolò dalla presa e fece un rumore sordo a contatto con l’asfalto umido, caddi su qualcosa di morbido.

Sento una voce…

- Keira tutto bene?-

dal tono è preoccupata, Alex?

- rispondimi!-

avevo la vista ancora sfocata, strizzai gli occhi per riuscire a mettere a fuoco e subito mi sembrò di essere caduta nel più profondo dei mari, quelli che si vedono nei documentari esotici, due iridi di un colore stupendo.

- r.. Riku?-

- grazie al cielo ti sei ripresa.- mi risponde lui sollevato.

Tentai di rimettermi a sedere ma lui non me lo permise, continuava a tenermi la testa sul suo ginocchio.

È bagnato fradicio ha il cappuccio abbassato, lì vicino vedo accanto al mio il suo ombrello, che si muove su e giù spostato dal vento.

- ora chiamo un ambulanza.-

- no per carità per piacere non farlo!- lo supplico

- non stai bene!- replica lui

- non voglio andare in ospedale, primo odio quel luogo e mi sentirei peggio, secondo chiamerebbero i miei e dio solo sa che potrebbero fare!- mi arrabbio, ma la testa torna a girarmi.

Non so che fare, vedo da attraverso le palpebre socchiuse lui che continua a guardarmi, vorrei chiedergli se mi accompagna fino a casa, però non so se fidarmi.

Questa è la terza volta che ci parlo in anni di scuola e non so nulla di lui.

Ma non mi pare neppure un ragazzo cattivo o malintenzionato, solamente…. Molto solo e chiuso in sé stesso, i suoi devono essere parecchio ricchi da quello che ho sentito dire in giro.

Mi decido.

- aiutami a tornare fino a casa per piacere.- gli chiedo infine.

- D’accordo.-

Mi fa alzare ma vedendo che barcollo si gira e mi fa cenno di salirgli sulle spalle, ormai avevo perso ogni voglia di protestare quindi faccio come mi dice.

Mi carica, devo pesare parecchio perché ho anche la cartella con i libri sulle spalle, si sistema meglio la sua a tracolla, chiude il mio ombrello a mi da il suo da tenere in mano, almeno smettesse di piovere….

Facciamo la strada in silenzio, i passanti ci guardano ma come al solito nessuno si preoccupa di niente, appoggio la testa dietro il suo collo ha un buon profumo la sua pelle.. così va un po’ meglio.

Arriviamo all’ingresso di casa mia, lui mi mette giù e io cerco nella cartella il mazzo di chiavi con cui poi apro il portone.

Entro, lui rimane lì, bagnato dalla testa ai piedi come me. Sospiro.

- ti ringrazio per avermi aiutata, sali così ti puoi asciugare… dovrei avere dei vestiti di mio fratello nell’armadio.-

per un attimo non mi dice niente, poi fa cenno di sì e varca anche lui il portone.

Chiamo l’ascensore, quando siamo dentro casa lo porto fino in camera mia, dovrò pulire tutto prima che tornino i miei abbiamo gocciolato ovunque…

Mi arrampico con la sedia su per un armadio alla ricerca di vecchi vestiti, trovo un paio di jeans rotti sulle ginocchia, una t-shirt nera con un triangolo giallo al centro e una felpa a zip dello stesso colore.

- tieni ti dovrebbero andare, cambiati pure qui io vado in bagno.-

gli porgo la roba e un asciugamano per frizionarsi i capelli.

- grazie.- mi risponde

io mi infilo in toilette, per sicurezza chiudo la porta a chiave.

Mentre mi asciugo e mi svesto mi fermo un attimo a pensare.

Ma che diavolo sto facendo? Ho invitato in casa un ragazzo che a malapena conosco, se i miei dovessero accidentalmente rientrare prima come glielo spiego? E dopo che cosa gli dico a lui? Ma perché?!!!! Era partita così bene la giornata a beccati come siamo finiti!!!

Mi infilo la tuta da ginnastica, ho i capelli tutti bagnati e si stanno pure arricciando, pazienza per una volta li tengo così…

Torno di là ma prima busso.

- hai finito?-

non ottengo risposta

- Riku?-

ancora nulla e se fosse scappato con qualche gioiello mentre ero in bagno?!

Senza più aspettare entro, "devo smetterla di essere cosi cinica…" lui è lì chinato che osserva la mia chitarra.

- una Angel Wings giusto?-

si gira a guardarmi.

"Come diavolo…"

- sì regalo di compleanno di mio fratello.- rispondo mettendo da parte le domande.

- Gran bella chitarra tuo fratello ha gusto, piuttosto ti senti meglio?- mi chiede, sedendosi sul letto.

- Sì non preoccuparti.-

- Mi chiedo come hai fatto a prenderti un malanno simile in questa stagione.- con lo sguardo percorre la mia camera guardando i poster appesi.

- Devo essermi addormentata con la finestra aperta, sono rimasta alzata fino a tardi a sentire no lascia perdere…- perché devo dargli tutte ste spiegazioni?

- A sentire?- incalza lui.

- A sentire qualcuno, non so chi che suona il basso divinamente.-

Lui si mette a ridere e la cosa mi irrita parecchio.

- ma dai! E tu ti prendi un accidente per ascoltare uno?!-

no no adesso vado proprio su tutte le furie!

- se a te della musica non frega un cazzo non è colpa mia! Se sei ignorante in materia e non puoi capire quanta passione ci vuole per riuscire ad esprimersi con le parole e i suoni, e cosa significa per un musicista suonare mi dispiace molto per te! La musica è vita ed è l’unica cosa che ti fa sentire davvero vivo! È la mia unica ragione di vita! Ma tu non puoi capire…- ho il fiatone e la febbre minaccia di farmi sentire di nuovo male.

Lui mi guarda impassibile, poi si alza prende la cartella.

- se mi dai una busta ci metto dentro i vestiti bagnati.- mi dice

non riesco a capire se è arrabbiato o altro…

- lascia stare te li lavo e te li restituisco domani, è il minimo che posso fare nonostante tutto…- rispondo seccata.

- Ok- si avvicina alla scrivania e preso un post-it e una penna scrive qualcosa. – questo è il mio indirizzo, se hai voglia visto che domani è domenica puoi mandarmeli qui, se li porti tu ti conviene venire verso le sette perché prima non c’è nessuno… oppure riconsegnameli direttamente a scuola lunedì-

Detto questo si allontana, io lo accompagno fino alla porta e poi la chiudo.

Pulisco un po’ casa e poi mi sdraio, certo che ho avuto una giornata fuori dall’ordinario, sembra sempre più una soap opera…

Mi addormento, verso le tre arrivano i miei, non gli dico niente di tutto quello che è successo tanto gli abiti di Riku li avevo già lavati e asciugati, l’indomani glieli avrei spediti.

Il resto della giornata passò in fretta e dopocena come al solito Yoko mi chiamò.

- allora allora?! Com’è andata?! Daiiiii racconta sono curiosa!- dovetti scostare la cornetta dal mio orecchio tanto parlò con foga.

- Che posso dire? È andata…- temporeggiavo adoravo farla stare sulle spine.

- Ti prego sto morendo qui!- mi supplica lei

- Benissimo e devo dire che è andata meglio di quanto speravo!- risposi, anche se lei non mi poteva vedere mi si era allargato un enorme sorriso.

- Abbiamo parlato andando verso la sua fermata, lui mi ha detto che potrebbe aver bisogno di un secondo chitarrista per la band…-

- Ma è meraviglioso!!! E tu che non ci volevi neppure provare! Siete fatti l’uno per l’altra, già vi vedo a suonare insieme e a festeggiare dopo…-

- Ehi ehi fermati!!! Non correre troppo neppure io ho fantasticato così tanto, meglio rimanere con i piedi per terra.- la interrompo

- E va beh… e quando vi siete salutati che ti ha detto?-

Dio mio quant’è curiosa! – mi ha detto che si sarebbe fatto sentire.- evito di dirle del bacio anche se sulla guancia perché sarebbe di nuovo partita come un treno.

- bene allora devi solo aspettare-

- invano..- aggiungo io

- la smetti di essere così pessimista!!!-

- Yoko lui è bellissimo, ha una band, è bravo in quasi tutti gli sport, è sempre circondato da ragazze bellissime e la sua ultima fidanzata sembrava Claudia Shiffer!! Io non sono nulla di tutto ciò, la sua è stata solo gentilezza perché tu gli hai chiesto un piacere tutto qui…-

- con te è inutile parlare ma lo vedremo con i fatti! Anzi scommettiamo, io dico che entro sabato sera ti scrive.-

- e la posta in gioco qual è?- chiedo

- soldi ovviamente cosa pensi?-

- sei la solita venale… quanto? Ti avviso che il mio portafoglio è praticamente vuoto… i miei casualmente si dimenticano di darmi la paghetta ogni tanto…- rispondo sarcastica

- facciamo così mi paghi la colazione per 2 giorni ok?- mi viene incontro lei

- ok facciamo così, domani che fai passi da me?-

- no non credo devo andare al lago con i miei zii, se riesco passo verso sera o ti telefono, se no ci vediamo direttamente lunedì mattina.-

- va bene allora buona notte!-

- notte!-

appoggio la cornetta, mi sdraio sul letto e apro la finestra, ma questa volta vedo di non mettermici proprio sotto onde evitare altri malanni… poso sul comodino il cellulare, rivolto verso di me.

Il display riflette l’ora 22:22, qualcuno mi sta pensando…

Dentro di me spero con tutto il cuore che sia Alex. Dopo un po’ sbuffo e vado a chiudere la finestra, strano stasera il bassista non suona peccato.. la febbre mi è passata, e finalmente domani posso riposarmi!

Con questi pensieri in mente e lo sguardo posato sempre sul cellulare mi addormento.

Commenti: devo chiedere scusa per il repentino cambio tra il tempo presente e quello passato, ma la mia fic è un misto di flash back e di ricordi espressi direttamente dalla protagonista, in poche parole è lo stile (anche se contorto) che ho scelto. Per quanto riguarda il nome della chitarra è puramente inventato!

Allora che ne dite?

Credevate vero che quando Keira è caduta a soccorrerla sarebbe stato alex!?! E invece no è uscito fuori il lato sensibile di Riku!

_ ecco lo sapevo che non ero io il protagonista principale! çç_ axel

_ eddai!!! Dopo due fic che avevano per protagonista sora non potevo non farla su riku è il mio personaggio preferito!!!_ ù_ù io

_ me tapino… çç…._ axel

Io raga vi saluto che lunedì parto per Firenze in gita!!!! EVVAI!!! Facciamo casino!!!

Ringraziamenti:

Tifa 93: devi sapere che la spontaneità è una delle poche qualità che ho!!! ^^

Goddes of Water: certo che axel sta dappertutto! E non ci sarà solo lui ^_-

LucyS: allora che mi dici del proseguo ti è piaciuto?

Thanks to everyone!!! At the next… kiss by Kano-chan

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Capitolo 5
*** Wake ***


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Capitolo 4: "Wake" (Linkin Park – Minutes to Midnight)

C’è chi si sveglia con il rumore degli uccellini che cinguettano fuori, c’è chi si risveglia con la sveglia che si mette a suonare e chi invece si sveglia con il sottofondo delle urla dei propri genitori… ecco questa sono io!

Mi stropiccio gli occhi, mi giro verso la sveglia e guardo l’ora, le undici… che due coglioni!!! Possibile che non possano fare meno casino neppure di domenica!?

Mi tiro a sedere, scendo dal letto e con un enorme sbadiglio tiro su le tapparelle, poi mi accingo ad andare in cucina dove i miei continuano a sbraitare.

- almeno di domenica potete non urlare?- chiedo sedendomi al tavolo davanti a mio padre.

- Non posso non urlare quando come marito ho un cretino!!!-

- Certo perché è sempre colpa mia!-

Mi verso il caffè, mentre sposto lo sguardo da uno all’altra… sembra di assistere ad una partita di tennis.

- sai che ha fatto? Dopo avergli spiegato che mercoledì sera c’era un’opera a teatro a cui tenevo molto e di cui avevo già preso i biglietti lui che fa? Combina una cena di lavoro!-

sbatte un pugno sul tavolo, oh sì… è proprio incazzata!

se Brus Banner si arrabbia diventa Hulk, se Hulk si arrabbia diventa Chuck Norris se Chuck Norris si arrabbia diventa mia madre….

- ti ho già detto che non potevo rimandarla, questo cliente viene qui dall’america! cosa gli dicevo? "mi scusi ma devo andare al teatro con mia moglie?"- ribatte mio papà montando in collera pure lui.

- La tua unica preoccupazione è quella del tuo lavoro!-

- Scusami tanto se ti porto a casa i soldi cosi che tu possa mangiare o comprarti abiti nuovi!-

Sta volta l’ha fatta grossa… mia madre non è una molto attaccata ai soldi, e la cosa che più la fa incavolare è sentirselo dire.

- ah davvero? È questo che pensi di me? Che sto qui a far niente? Se io non ci fossi tu né mangeresti né faresti niente d’altro visto che faccio tutto io! E poi lo sai? Se un bell’ipocrita! Come se io andassi tutti i giorni a rifarmi il guardaroba! Se c’è uno che spende in questa casa sei tu! Tra pranzi e cene di lavoro e golf…-

- spendo per assicurarci un futuro ecco perché!-

- allora bel futuro che ci si prospetta, perché non fai che andare ad abitare il albergo? Tanto vieni qui solo per dormire e mangiare quindi non è che cambi molto!-

se per il 90% degli adolescenti questa affermazione li avrebbe turbati interiormente, spaventati dall’opportunità che i propri genitori si separassero, a me passa come l’acqua sotto i ponti..

sono troppe le volte che gliel’ho sentita dire, minacce infondate, anche perché mio papà non ha la minima idea di andarsene, figurati… dover pure pagare gli alimenti!

E per non so quale cazzo di tacito accordo tentano di andare d’amore a d’accordo pur di non turbarmi… ma chi gli ha chiesto niente?!

Finisco la colazione e faccio per alzarmi.

- ma tu non hai niente da dire? Ti sembra logico il suo comportamento?- domanda mia madre quasi fosse una minaccia, così da capire chi avesse ragione.

La guardo stancamente – dovrò passare la mattinata e la gran parte del pomeriggio a studiare per questa settimana, sono andata a scuola fino a ieri svegliandomi tutti i giorni alle 7, quindi il mio cervello è già prenotato, giocatevela a morra cinese tanto domani ricomincereste da capo….- questo era quello che avrei voluto rispondere e invece mi limitai a dire – ti prego lasciami fuori da questa storia-

Lei mi guardò ancora per un attimo con la spugna che gocciolava, poi si voltò verso il lavabo e disse con tono afono – d’accordo…-

Ecco è arrabbiata pure con me…. Che palle!

Dopo essermi sistemata, faccio il mio letto e mi metto a studiare, oggi lo trovo più difficile del solito, la mia mente fa tutto meno che concentrarsi sui libri.

Il volto di Alex continua a venirmi in mente…

Neppure nel pomeriggio riesco a trovare un modo per stare più attenta… il mio sguardo continua ad andare sul cellulare, con la speranza che squilli.

Mia madre per due volte è entrata nella mia camera minacciandomi che se non mi sbrigavo la chitarra veniva sequestrata, tutto ciò solo perché è arrabbiata: con mio padre, con me, ergo con tutto il mondo!

Con mio sommo disappunto, mi fermo a guardare la busta con i vestiti lavati di Riku.

Provo ancora un moto di rabbia verso di lui, ma pensandoci bene forse ho reagito troppo male…

Mi alzo e mi avvicino alla scrivania dove mi ha appiccicato il post-it con il suo indirizzo, non l’ho neppure letto… avevo deciso di portarglieli l’indomani a scuola ma ora che leggo l’indirizzo…

Non abita distante da qui, saranno 2 isolati neanche, più ripenso alle parole che gli ho detto più me ne vergogno… ho proprio esagerato ad aggredirlo così, solo che non ci ho più visto!

Potrei portarglieli stasera io, così faccio quattro passi e mi concentro su altro che non sia il cellulare!

Visto che tanto continuare a studiare è inutile, decido che stasera preparo la pizza, le mie origini italiane fanno sì che mi venga piuttosto bene, modesti a parte ^^.

In cucina non c’è nessuno ma la voce di mia mamma mi chiede in tono minaccioso dall’altra stanza – cosa fai?-

- come tutte le domeniche volevo fare la pizza se per te va bene ovvio…- rispondo mettendomi il grembiule.

- D’accordo ma poi metti in ordine…-

- Ok-

Prendo la farina, ne faccio una fontana, ci aggiungo sale, lievito,acqua e olio, poi impasto il tutto;quando ho fatto con il matterello la stendo… sono le 6 e mezza e finalmente ho finito!

In cucina si sente il profumo della splendida pizza fumante appoggiata sul piano cottura. In quell’istante mi viene in mente una cosa, perché non portarne un pezzo anche a Riku? Almeno così mi posso scusare per ieri…

Ne taglio un trancio e lo incarto con l’alluminio, vado in camera mia prendo la busta e lo appoggio dentro.

Torno di là e cerco mia mamma, la trovo seduta sul divano che legge una rivista.

- hai finito di là?- il suo tono è più morbido segno che con me l’incazzatura se ne sta andando.

- Sì, ho anche già apparecchiato, adesso dovrei uscire…- le dico

- E dov’è che vai a quest’ora?-

- Un mio amico mi ha prestato un suo libro e devo riportarglielo. Abita a due isolati da qui, quindi non ci dovrei impiegare molto.-

- E va bene ma se ritardi dimmelo.-

- Ok-

Ritorno in camera e apro l’armadio per decidere cosa mettermi, tiro fuori una paio di jeans fino al ginocchio un po’ lisi, una canotta nera e le immancabili scarpe da ginnastica All Star, prendo la busta ed esco.

Il cielo era ancora chiaro, le giornate si allungavano sempre di più trascinandosi dietro il tepore estivo. Le rondini avevano deciso di tornare, le guardavo scendere in picchiata per poi risalire alla stessa velocità lanciando richiami ai compagni, i negozi si stavano preparando a chiudere e nel mentre saluto la signora dell’alimentari.

- ciao Keira, salutami i tuoi quando torni a casa- mi dice lei gentile

Mi fermo e le faccio un breve inchino, è una signora di una certa età ha fatto quel lavoro da tutta la vita, quando ero piccola era solita regalarmi sempre qualche dolce e quella abitudine non le è mai passata.

- certo signora Onami sarà fatto!- le rispondo

- anzi aspetta, vieni oggi ho avanzato una torta alle mele, se la tengo fino a domani diventerà vecchia!-

prima che le possa rispondere sparisce dentro il negozio, mi sposto da davanti perché il garzone sta lavando il marciapiedi, poco dopo lei ritorna con il dolce incartato tra le braccia e me lo porge.

Non posso far altro che sorriderle e ringraziarla più volte possibile, con la promessa che l’avrei mangiata appena tornata a casa, poi proseguo verso casa di Riku.

Dieci minuti dopo arrivo nella sua via, tiro fuori il biglietto scritto da lui con il suo indirizzo e controllo il numero: n°20.

Passando di casa in casa conto mentalmente, 16,18 ecco ci sono, dovrebbe essere questa.

Ma tutto quello che posso fare e spalancare gli occhi incredula, la casa che mi sta di fronte è una villa, e mica di quelle piccole è enorme!!!

Mi ricordai che quando andavo alle elementari, mio papà faceva spesso quella strada e rimanevo sempre incantata da quella villa con quel giardino da sogno…

Subito sono incerta, che si sia sbagliato a darmi l’indirizzo, titubante mi dirigo verso l’imponente cancello di legno e ferro e guardo sul campanello il cognome.

"Okazaki"

Eh sì… non c’erano dubbi, il cognome era il suo.

Ancora agitata citofono, mi risponde una voce maschile e probabilmente, anzi, sicuramente mi vede anche perché è un videocitofono.

- buonasera mi scusi il disturbo ma dovrei consegnare una cosa a Riku…-

- venga pure signorina-

Sento il clank del cancello che con un sommesso cigolio si apre.

Commenti: scusate per il capitolo del cavolo… ma la mia mente malata me l’ha fatto scrivere il giorno dopo della gita, il che vuol dire dopo che ho dormito 6 ore in 4 giorni, ma credo che voi mi capite… non ho molto da commentare perché…. Non è successo un emerito tubo di niente giusto?!Beh lascio la parte più succosa per la prossima volta che non so bene quando sarà ma spero presto!

Ringraziamenti:

LusyS: uffa e io che speravo di averti colta di sorpresa... çç cmq a Firenze mi sono divertita un mondo grazie!

Tifa93: maaaaaagari riku fosse venuto a casa mia! apriti cielo!!! non sarei più qui perchè sarei morta di infarto! sarei stata felice di averti dietro in gita magari un giorno ci troveremo nello stesso luogo allo stesso posto mentre siamo in gita... se credi nel destino potrebbe anche avverarsi!

Ho dei ringraziamenti d'obbligo che però mi dimentico sempre di fare... ovvero a tutti quelli che leggono anche se non recensiscono e devo dire che siete veramenti tanti! THANKS!!!

infine... BUONA PASQUA A TUTTI!

Baci by Kano

 

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Capitolo 6
*** Questo sono io ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 5: "Questo sono Io" (Finley – Adrenalina)

Sento il clank del cancello che con un sommesso cigolio si apre.

Il diciamo "sentiero" che congiunge il cancello alla porta di casa e cosparso di ghiaia, ai lati ci sono dei piccoli cespugli di rose, mi guardo intorno, è immenso.

Il prato è curatissimo, non c’è un filo d’erba fuori posto, gli alberi sono alti e robusti segno che sono lì da molto tempo, sempre in fondo ma dalla parte opposta c’è una casetta più piccola e poco più in là quelli che devono essere dei garage.

La casa è in mattoni rossi dove alcune piante rampicanti si contendono la parete, le finestre sono grandissime e danno l’idea di tenere la casa sempre ben illuminata. La porta di legno massiccio si trova sotto un porticato, sugli ampi gradini sono stati sistemati vasi di fiori rossi, anche i balconi del secondo piano sono fioriti. Intravedo una parte aggiuntiva della casa il che mi fa pensare che abbiano anche la veranda e non mi stupirebbe anche una piscina…

Grazie al cielo capisco subito che la persona alla porta non è il padre di riku ma probabilmente il maggiordomo… sapevo che riku era ricco ma così tanto no!!!

Mi sento a disagio perché non so come comportarmi…

- sa.. salve, sono una compagna di classe di riku e dovrei restituirgli…-

mi fermo udendo un suono a me famigliare…

- prego allora si vuole accomodare?- l’uomo mi fa un inchino lasciandomi libero il passaggio.

- No io…-

Il suono si interrompe e sento dei passi frettolosi avvicinarsi e stavolta una voce a me famigliare dice al maggiordomo – non ti preoccupare me ne occupo io, grazie vai pure-

- come vuole…-

l’uomo sparisce dalla mia visuale e Riku appare.

Ha un paio di pantaloni a scacchi neri e bianchi fino al ginocchio tenuti da una cintura di metallo a maglie e una t-shirt bianca con una fiamma sul petto.

- allora sei venuta, forza entra.-

come fece la negoziante poco prima non aspettò risposta e io dovetti entrare, inutile descrivere l’arredamento… era ancora più ricco di quello che si vedeva da fuori. Oltre l’ingresso c’era una scala di legno lucidissimo con la moquette bordeaux sui gradini.

Riku è già a metà.

- forza Sali!-

io lo seguo un po’ riluttante, il mio intento era quello di ridargli la sua roba, scusarmi il più velocemente possibile e poi andarmene…

salgo le scale, nel mentre guardo di sotto.

"dove sono i suoi genitori?"

La scale si diramano in due corridoi, con grandi lampadari appesi, vedo Riku entrare nella quarta porta del corridoio di sinistra.

Entro…

Un sorriso mi si allarga vedendo appoggiato sul pavimento un basso praticamente uguale alla mia chitarra ma dai colori invertiti, collegato a una cassa posta di fianco.

La sua camera è molto grande e di un colore azzurrino, anche lui ha dei poster forse meno commerciali dei miei, da una parte c’è il letto, la scrivania con il computer, un grande armadio e libri e cd sparsi un po’ ovunque, ma la mia attenzione va tutta allo strumento.

Mi chino e senza tanti complimenti la prendo in mano, lascio scorrere le dita sulla tastiera, dall’amplificatore esce un suono basso e cupo.

- sei tu il bassista!- mi giro e gli sorrido, ma subito torno seria.

Poso lo strumento e chino la testa

- mi dispiace per quello che ti ho detto ieri, è solo che ci sono poche cose a cui tengo e quelle poche le difendo con tutte le mie forze, ma non avrei mai immaginato che fossi proprio tu…- rialzo la testa.

Lui mi guarda senza dire una parola

- se vuoi mettermi in imbarazzo più di quanto io non lo sia già ci stai riuscendo alla grande!- lo guardo storto

- e dimmi quali sono le altre cose per te importanti?-

questa domanda mi spiazza, mi sarei aspettata un "non ti preoccupare è tutto ok" ma solo ora capivo che a lui le scuse non servono, perché non è mai stato arrabbiato con me.

- penso che sia l’amicizia… ma… non credo di saperlo ancora.. probabilmente…- rispondo infine, lasciando che i miei occhi si abbassassero verso il pavimento.

Vedo la busta che avevo con me, mi ero del tutto scordata del motivo originario della mia visita.

La raccolgo e gliela porgo, lui l’afferra.

- sono i tuoi vestiti…-

Riku da un’occhiata dentro e tira fuori il pacchettino di carta stagnola – e questo?-

- ah già! Oggi pomeriggio ho fatto la pizza e ho pensato di portartene un pezzo non so se a te piace…- mi gratto la fronte.

- L’ultima volta che l’ho mangiata è stato 6 anni fa, abbiamo fatto un viaggio in Italia e a Napoli l’ho mangiata..- mi dice

- Beh non sarà all’altezza di quella napoletana, ma i miei geni italiani mi aiutano!-

- Allora sei davvero italiana!-

Nel mentre si siede sul letto e apre l’involucro.

- certo, dopo tutto il mio cognome è italiano no?-

- sì però dicevano che non era vero…-

- gli altri devono dire sempre qualcosa se no non sono contenti- mi siedo anche io, ma per terra, appoggiandomi con la schiena al lato del letto.

- perché ti siedi lì? prendi una sedia-

- no grazie…-

- perché?-

- con tutti questi mobili pregiati ho paura di rovinarli… e poi sono abituata così!-

lui scoppia a ridere così di gusto che rido anche io.

- certo che sei strana…-

- sì e ne sono fiera!- per la prima volta da quando ero entrata in quella casa mi sentivo a mio agio e per la prima volta in compagnia di un ragazzo.

Lui stacca un morso dalla pizza, mastica lentamente deglutisce e mi dice – devo essere sincero, non è che mi piaccia molto….-

Rimango malissimo, ma dopo che Riku ha visto la mia faccia scoppia a ridere, battendo un pugno sul letto.

- ci hai creduto ha ha ha sei proprio ingenua!-

prendo un libro buttato vicino a me e incomincio a colpirlo – brutto scemo, sono sensibile non lo sai? Mi hai ferito!-

- ok ok ti chiedo scusa mi dispiace, ma fammi finire di gustare questa squisitezza!-

al complimento mi fermo e lo guardo soddisfatta divorarsi il mio manicaretto.

Nello stesso momento mi accorgo che sono già passati 20 minuti da quando ero lì, prendo il cellulare dalla tasca e chiamo casa.

_ pronto_

- ciao mamma senti, faccio un po’ tardi..-

_come mai?_

"ma che curiosa…." – devo spiegare alcune cose di scuola che non gli sono ben chiare, non ti preoccupare mi accompagna quando devo tornare a casa…-

_va bene, allora ringrazia_

- d’accordo ci vediamo dopo, ah se chiama Yoko dille che mi dispiace e che se ha proprio bisogno che mi chiami sul cellulare, ciao-

chiudo lo sportellino.

- cos’è che non avrei capito?- chiede divertito Riku

- nulla, nulla, è solo che non avevo molta voglia di tornare subito a casa, i miei li sopporto poco…- rispondo scuotendo la mano.

- Troppo possessivi?-

- No è che litigano costantemente e io non ne posso più…-

- Capisco…-

Sembrava quasi deluso dalla mia motivazione.

- e i tuoi dove sono?-

il suo sguardo cambiò, divenne di ghiaccio tanto da farmi venire i brividi lungo la schiena.

- a lavoro torneranno tra poco…- rispose – ti ringrazio per la pizza era davvero ottima, se ne dovessi fare ancora sarei felice di fare il bis- ora era tornato normale, tornai a rilassarmi.

- Certo, ti prendo in parola. Comunque da quanti anni è che suoni?-

Lui si china verso di me e prende il basso, poi come se fosse stato in compagnia di sua sorella si sdraia e comincia a suonare una melodia sommessa…

- sono circa 10 anni…- mi risponde

- davvero? Cavoli infatti si sente che è da parecchio che ti eserciti, il tuo stile è praticamente perfetto!-

- beh anche tu ormai non sei più una dilettante e dimmi vorresti diventare una musicista professionista?-

mi alzo da terra e comincio a camminare avanti e indietro davanti al suo letto.

- se ti dico la verità, non ci ho mai pensato… però diventare famosi vuol dire non avere più tempo per sé stessi e meno libertà, cosa che nessuno se il cielo lo vuole potrà mai farlo! Io non sopporto le catene… però mi piacerebbe avere una band-

- quindi con questo includi anche i tuoi genitori…- smette di suonare e appoggia la chitarra nuovamente a terra, ma non si alza.

- Sì, ma solo temporaneamente finita la scuola vado a Tokyo con mio fratello, sai? è lui che mi ha insegnato a suonare!- anche io la smetto di andare avanti e indietro e appoggio i palmi sul fondo del letto, chinandomi in avanti.

- Sei sicura che ti lasceranno, non sei neppure maggiorenne..- risponde dubbioso

- No problem! In italia la maggiore età si raggiunge con i 18 anni! E visto che per l’anagrafe sono italiana, perché nata lì i miei ne tengono conto!-

- Che culo!-

- Hai ragione!- strizzo l’occhio.

- Quindi niente musicista come carriera?- si tira un po’ più su appoggiandosi alla testiera del letto.

- Non saprei… ma la passione rimane, potrei dedicarmici come secondo lavoro!- mi avvicino e mi siedo sul letto.

- hai detto che vuoi mettere su una band e allora cosa aspetti?- si gira su un fianco e mi guarda in attesa.

- Di trovare i membri giusti… gente che ama veramente la musica e non snob che ne fanno solo per mostrarsi agli altri..- sospiro, cominciando seriamente a pensare al da farsi…

- Beh un membro l’hai già trovato..-

Commenti: mi sono accorta di aver trasformato riku in una specie di principe, bello, ricco gli manca solo il cavallo bianco (mh… forse potrei dotarlo di una moto!). questa settimana ho dimenticato di comprare la terza uscita del manga di KH sigh çç… devo dire che non mi ha affatto deluso è troppo bello!!! I disegni sono splendidi e la storia nonostante sia stata abbreviata non tralascia nulla! Se dovessi scegliere un mestiere farei la disegnatrice (che in effetti è quello che volevo fare…).

Ringrazio Tifa93 che come al solito è sempre fedelissima e sono sicura che non mancherà anche questa volta!

Ci sentiamo presto! Kissy to Everybody by Kano-chan

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Capitolo 7
*** 1985 ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 6: 1985 (Bowling for soup)

Mi giro verso di lui, mi mostravo pensierosa solo perché non aspettavo nient’altro che lui lo dicesse..

- d’accordo allora tu sei il secondo membro della band di cui non so né nome né se avrà un futuro!- proclamo alzando un pugno in aria.

- Ma come? Così senza neppure un’audizione?- mi dice lui

- Ma sei l’hai già fatta!-

Come altre volte mi guarda senza capire.

- ti ho sentito suonare tutte le sere, quella è stata la tua audizione e direi che l’hai passata a pieni voti! ^^-

lui si mette di nuovo a ridere.

- Riku posso farti una domanda?-

dopo quello che ho detto lo vedo un po’ allarmato. – cioè?-

- perché a scuola te ne stai sempre da solo? Non mi sembri il ragazzo scontroso e chiuso che mi ero immaginata..- stavolta sono io che lo guardo aspettando la risposta.

- ho avuto molte delusione dalla gente… mi erano amici solo perché ero ricco o popolare così ho cambiato il mio atteggiamento, rendendomi freddo a distaccato aspettando che ci fosse qualcuno che mi cercasse non per i miei soldi, ma per capire la persona che sono…-

dentro di me sorrido, mi rendo conto che Riku è più sensibile di quello che mi sarei aspettata. Dimostra più di 17 anni, ha un’altra concezione della vita, ragiona già con la mente di un adulto, di questo me ne dispiaccio perché vuol dire che ha molti più pensieri e preoccupazioni degli altri.

- sei gay? O ti droghi?- gli chiedo all’improvviso

Riku mi guarda stralunato e stavolta dal ridere si piega in due portandosi le braccia intorno allo stomaco.

- ma sei scema?!- si tira a sedere tenendosi ancora lo stomaco e cercando di riprendere fiato.

Io con la faccia più seria possibile mi piazzo davanti a lui e avvicinando il mio viso al suo lo guardo dritto negli occhi.

- forza dimmelo è una cosa seria!-

per un attimo ci guardiamo tutti e due, poi lui lentamente si avvicina di più, i nostri nasi praticamente si sfiorano, apre la bocca…

- no, neppure per sogno, io sono etero e felice così come sono senza dovermi drogare!- mi dice

scoppiamo a ridere, siamo tutti e due incapaci di trattenerci, le risate durano ancora qualche minuto. Lui è il primo a riuscire a controllarsi.

- no dai perché me lo hai chiesto?-

io tento di riprendere fiato sventolandomi con la mano.

- girano strane voci sul tuo conto a scuola, dicono che sei gay perché non hai mai una ragazza e che sei drogato perché te ne stai sempre da solo… non hai una bella reputazione!-

- ma dai… meglio così! Le ragazze della scuola non mi interessano sono troppo oche, a parte te..- si corregge guardando la mia faccia minacciosa – e per il resto lo sai già… ma sei sicura che la domanda dell’essere gay o meno non me l’hai detta semplicemente per sapere se potevo essere interessato a te? – mi guarda malizioso

- oh no… mi dispiace deluderti ma il ragazzo che mi piace c’è l’ho già e visto che abbiamo appena iniziato a conoscerci dubito di volerlo tradire così…-

- e dimmi… chi è?-

- non sarebbero affari tuoi, ma visto che sei parte della band… si chiama Alex.-

il suo sguardo cambia ulteriormente, diventa duro.

- ho capito…-

non faccio in tempo a chiedergli spiegazioni che si sente il rumore della porta di ingresso che si chiude e la voce del maggiordomo.

- ben tornata signora, suo figlio è in camera sua con un’ospite.-

- ma davvero un’ospite? Strano non è da lui invitare gente…-

Riku si alza di scatto e corre fuori, io non posso far altro che seguirlo.

Guardo in fondo alle scale, c’è una signora dai capelli corvini e con gli stessi splendidi occhi di Riku… sua madre.

- ciao mamma…- Riku scende le scale e la bacia su una guancia.

- Ciao- poi volgendo lo sguardo su di me chiede – e questa signorina chi è? Una tua compagna?-

- In effetti sì..-

Io scendo le scale e le porgo una mano presentandomi – piacere signora mi chiamo Keira del monte-

Lei me la stringe – piacere mio, io sono Sakura la madre di Riku, non sei giapponese vero?-

- no ha ragione sono italiana, ma abito qui da quando avevo 6 anni…-

mi guarda sorridendo – interessante… dimmi ti va di fermarti a cena?- mi offre

Io guardo l’ora erano le otto e mezza.

- mi dispiace ma è già tardi non me n’ero accorta e mia madre avrà preparato anche per me…- rispondo

- oh non ti preoccupare vorrà dire che sarà per la prossima volta, sperando che tu voglia onorarci di nuovo della tua compagnia… abiti molto lontano?-

- no… a due isolati da qui..- mi sento di nuovo a disagio, a differenza di Riku che una volta rotto il ghiaccio è simpaticissimo e riesce a metterti a tuo agio, sua mamma ha sempre uno sguardo di ghiaccio.

- Beh ma è molto tardi e fuori è già buio, permettimi di farti accompagnare dal nostro autista.-

- No, non si prenda tutto questo disturbo per me, andrò a piedi!- non so più che fare.

- Insisto!- replica lei fermamente

- Beh in questo caso la ringrazio…- rispondo alla fine, poi mi viene in mente una cosa, dalla mia borsa tiro fuori la torta alle mele della signora Onami.

- Vorrei regalarle questa, è molto buona ed è fatta in casa..- gliela porgo

La signora mi sorride e la prende. – ti ringrazio Keira allora a presto.-

Con questo si congeda.

- vieni- Riku mi prende per un braccio e mi porta fuori.

- Mi dispiace per come si è comportata, ma mia mamma ha origini nobili e questa caratteristica le è rimasta…-

- Davvero? Che bello! Non ti preoccupare comunque, dopo tutto si è ritrovata con una estranea in casa di punto in bianco.. ma tuo padre non arriva?-

- No…torna a casa molto più tardi..-

Ci fermiamo davanti ad una macchina, un uomo in divisa siede davanti.

Riku mi supera e mi apre la portiera.

- allora ci vediamo..- mi dice

- certo! Intanto comincia a escogitare qualcosa per trovare un batterista e che ne so magari anche un/a vocalist, io sarò pure intonata ma mi riesce meglio suonare la chitarra.-

- d’accordo, allora buona notte.-

- notte anche a te!-

senza neppure riflettere mi alzo sulle punte e gli do un bacio sulla guancia prima di sedermi in macchina e di chiudere la portiera, mi è venuto spontaneo come se fosse stato un vecchio amico e non un ragazzo che avevo praticamente conosciuto il giorno stesso.

Il cuore non mi batteva forte come con Alex, quindi ne potevo dedurre che non provavo altri sentimenti diversi dall’amicizia nei suoi confronti.

Mi volto e lo saluto con la mano, lui fa lo stesso finché varcati i cancelli sparisce dalla mia visuale.

Tornata a casa mi accoglie mia mamma, ormai erano le 9.

- forza dimmi la verità dove sei stata? Non ci credo che tu abbia passato 3 ore con una tua compagna a parlare di scuola.. dopo tutto sei tu che mi dici che non le sopporti, a parte Yoko..-

aveva le mani sui fianchi e dal tono di voce non si capiva se si stava per arrabbiare o era solo curiosa… tanto che ho da perderci?

- ho dovuto riportare dei vestiti ad un ragazzo… ma solo perché gli ho versato del caffè addosso a scuola!- aggiungo in fretta vedendo lo sguardo allibito di mia madre. – abita qui a due isolati, si chiama Riku Okazaki e…-

- hai detto Okazaki?!-

per lo spavento mi ritraggo verso il muro. – s… sì.-

- se non lo sai tu conosci il figlio di una delle famiglie più ricche e influenti di Tokyo…-

- ma se abitano qua!- rispondo senza capire

- non essere sciocca si sono trasferiti è ovvio! hanno conosciuto per fino la famiglia reale, Il signor Okazaki fa parte della camera dei consiglieri e sua moglie Sakura è di sangue blu…-

della madre di Riku, lo avevo capito che fosse aristocratica e poi me l’aveva detto pure lui, ma che il padre facesse addirittura parte delle camere della dieta!

Quando andai in camera mia dopo essermi messa il pigiama, non credevo ancora a tutto quello che mi era successo nei giorni trascorsi… ero leggermente confusa, troppe novità e informazioni tutte insieme!

Ma mi riscossi, inforcai gli occhiali e accesi il computer.

Misi la password e entrai nel mio account. Senza neppure leggere l’ultima mail di mio frate gliene scrissi una io, dove finalmente potevo annunciare che la mia band a poco a poco si stava formando…

Commenti: ok e un altro capitolo è andato! Cavolo non mi viene in mente nulla da dire… a questo punto la parte più difficile risulta fare il commento… posso darvi qualche delucidazione per quanto riguarda la camera della dieta, innanzitutto quella del Giappone è una monarchia costituzionale ereditaria in poche parole nell’ambito dei poteri statali la figura centrale è quella delle camere della dieta (formata da camera dei rappresentanti e dei consiglieri), mentre l’imperatore è solo un semplice simbolo dello stato e dell’unità del popolo giapponese (che nessuno si offenda così c’era scritto sulla guida che ho letto!) . mi sento come in Gintama quando alla fine c’è lui che fa lezione… voglio anche io il lecca lecca che fuma!!! XD

p.s. ah già.. non sempre i titolo dei miei capitoli centrano qualcosa con il capitolo se mai c'è ne sarà uno che ha un significato ve lo indicherò io! XP

Ringraziamenti:

LucyS: non sai quanti problemi ha il mio di computer è già tanto se mi permette ancora di scrivere! cmq grazie mille per la recensione! ^^

Lonely Angel: urka quanto entusiasmo! mi fa mooolto piacere che ti sia piaciuta la storia e che riku corrisponda alla tua immaginazione io lo vedo proprio così lo zio nomura mi ha dato l'icipit ma poi sta a me decidere come evorverlo no? THANKS! spero di risentirti ^^! 

a prestissimo Kissy by Kano

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Capitolo 8
*** Wonderwall ***


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Capitolo 7: Wanderwall (oasis)

Mi svegliai ed ero eccitatissima, non so perché ma l’idea di andare a scuola e rivedere Riku e se il cielo lo avesse voluto Alex mi dava una scarica di energia paragonabile solo ad un assolo di chitarra di Santana, se ne accorse anche mia mamma e prima di uscire di casa me lo fece notare.

- oggi sei più allegra del solito, merito del figlio degli Okazaki?- mi fece un sorriso che mi fece intendere che stava pensando a qualcosa simil telenovela.

- In parte è anche suo, ma togliti dalla mente l’immagine di noi due sull’altare!-

Mia mamma sembrò un po’ delusa da questa notizia, ma in fondo sapevo che sperava in un diverso risvolto della vicenda… in futuro.

Appena scesi dalla macchina davanti a scuola Yoko mi aggredì.

- ma dove diavolo eri ieri?!- esclamò attaccandosi al mio braccio e rischiando di farmi cadere.

- Ero fuori per commissioni, ma se non c’eri me lo hai detto tu!- replicai, continuando a camminare e trascinandomela dietro.

Non mi piaceva mentirle, ma ero sicura che Riku avrebbe preferito che non svelassi nulla della sera prima.

- È vero ma la sera ti ho chiamata e tua mamma mi ha detto che non c’eri ma che mi avresti richiamata quando saresti tornata!!- mi dice in tono piagnucoloso.

Alzai gli occhi al cielo, con la scoperta che ero stata a casa di una specie di istituzione, mia madre si era completamente scordata di dirmi della chiamata di Yoko.

- mi dispiace ma si sarà dimenticata, avevi qualcosa di urgente da dirmi?-

- veramente no… volevo sapere se avevi fatto economia…-

fossi stata un cartone animato, sarei caduta gambe all’aria con una miriade di goccioline sulla testa.

- beh ti rispondo adesso, sì l’ho fatta e… sì la puoi copiare..- anticipai io la sua prossima domanda.

Nel frattempo eravamo entrate in classe, diedi subito il quaderno a Yoko e mi voltai verso Riku che come al solito era appoggiato al davanzale della finestra.

- ciao.-

ma lui senza dirmi una parola, mi voltò le spalle e uscì dall’aula.

La cosa mi lasciò molto confusa, che diavolo gli prendeva?!

Decisi di lasciarlo stare, magari aveva la luna storta, mi avrebbe parlato quando gli fosse passata… uscii anche io dalla classe e mi sedetti su una panchina, il mio unico intento in realtà era quello di vedere se Alex fosse venuto fin qui.

dopo il suono della campanella la mia autostima si abbassò di qualche punto.

Ma che dico?

Dopotutto lui mi ha detto che si sarebbe fatto sentire, devo almeno avere un po’ di fiducia in lui.

La mattinata passa come tutte le altre, l’atmosfera si fa sempre più pressante, mancano appena 2 settimane (non contando questa) alla fine della scuola e i prof sembrano avere tutti l’intento di farci uscire dalla grazia di Dio… montagne di compiti e di verifiche e le spiegazioni stanno andando ad un ritmo impossibile da seguire, perché, prima prendono tutto con calma e poi arrivati agli sgoccioli partono in quarta quasi avessero un razzo in culo.

All’uscita ne discuto con Yoko e ovviamente anche lei mi dà ragione.

- poi quella stronza di diritto sta diventando più insopportabile del solito! Si rivolge a noi come se fossimo una banda di ignoranti! Certo perché lei è l’unica intelligente sul pianeta, lo fosse stata magari si sarebbe curata quell’ammasso di rughe che la fanno sembrare uno sharpei avvizzito!!!-

rido, è proprio vero quella lì dimostra cento anni per gamba.

- quando ti ci metti sai essere estremamente cattiva Yoko, a volte mi fai paura!-

lei mi guarda con gli occhi ridotti a fessura, - che ti sia d’avvertimento!- poi mi sorride e torna ad inveire contro la prof.

Arrivati ai soliti giardini lei mi saluta e io proseguo.

Superati questi vedo davanti a me Riku.

Eh no ora basta!

Corro verso di lui e arrivata a portata di mano gli dò una manata sulla spalla.

- ahi! Che cazzo…- si volta verso di me.

- Ah sei tu… lo sai che mi hai fatto male?!- mi dice contrariato.

- Hai una bella faccia tosta! Dovevo colpirti anche stamattina perché tu mi salutassi?!- gli chiedo arrabbiata.

- Guarda che io l’ho fatto per te!- mi risponde

- Ma di che diavolo parli?-

- Mi hai detto tu che ho una pessima reputazione a scuola, se ti vedessero con me, penserebbero sicuramente male..- c’ere una nota di tristezza nella sua voce, ma cosa si aspettava?? se l’era creata lui la sua solitudine…

- E tu pensi che a me freghi?!-

Puntò di nuovo gli occhi celesti su di me.

- so che ci conosciamo solo da qualche giorno ma pensavo avessi capito che non sono come quella massa di trogloditi della nostra scuola!- gli risposi mettendo il broncio.

- Sì… mi dispiace.. hai raccontato a qualcuno di ieri?-

- Don’t worry! Non l’ho detto a nessuno neppure a Yoko, ma sappi che se riusciamo a mettere su sta band e suoniamo anche in pubblico verranno comunque a conoscenza del fatto che suoni il basso e che non sei poi così associale…-

- Anche questo è vero…- risponde – i tuoi hanno fatto storie ieri?-

Io mi sistemo meglio la cartella sulle spalle.

- no, ma mia mamma non si è bevuta la storia del libro da riportare ad un’amica..-

- e quindi?-

- quindi le ho dovuto dire che sono stata da te..-

- e si è incazzata?-

- ma va era al settimo cielo! Anzi sei invitato a casa nostra il prima possibile!-

Riku si ferma, con gli occhi sgranati mi chiede – e perché?!-

mi fermo anche io e poi mi giro verso di lui.

- perché tua madre è aristocratica e tuo padre fa parte della camera dei consiglieri…- gli rispondo

lui abbassa lo sguardo – scusa se non te l’ho detto…-

- non ci sono problemi… fatto sta che mia mamma è andata fuori, ci vede già sposati e che io le regalo un’enorme villa…- ricomincio a camminare, dietro di me lo sento ridere, poi mi raggiunge.

- Davvero? Le avrai dato un’enorme delusione dicendole che non sei interessata a me.- scherza

- Infatti.. ma credo che in fondo in fondo ci speri ancora…-

- Beh su questo anche io…-

Stavolta sono io a fermarmi.

Ma poi lui si gira e sorride – scherzo-

- brutto stupido! Mi stavi già facendo arrossire!- lo colpisco di nuovo.

- Scusa, scusa! Ok io giro di qua ci vediamo domani allora.-

- Sicuro buon pomeriggio Riku e salutami tua madre!-

Lo guardo allontanarsi, prima di infilare la chiave nella serratura dell’ingresso.

La prima cosa che faccio appena arrivata è di aprire la mail e vedere cosa mio fratello mi avesse risposto. E difatti c’è un nuovo arrivo con tanto di punto esclamativo rosso che ne sottolinea l’importanza, la apro.

Da:Dany86@libero.it

Ricevuto il 21 maggio 2007 alle ore 07:05

"MA VIENIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!! Davvero?! È troppo figo! Da quello che mi hai detto questo Riku deve essere proprio eccezionale! Spero che riusciate in fretta a trovare gli altri membri e non c’è bisogno di dirtelo che mi devi tenere informato su tutto! E ricorda che devi cercare anche un posto dove far le prove, visto che dubito che mamma ti lascerà usare il garage (anche perché è troppo piccolo…)."

È vero! Mi batto un pugno sulla fronte, come ho fatto a non pensarci prima?! Anche trovando tutti i membri dove diavolo si possono fare le prove in una cittadina come questa? Non è che sia il massimo in fatto di avanguardia…. Ne dovrò parlare con Riku..

" comunque sia ripeto sono molto felice per te! Io invece vado come al solito, la mia tipa m’ha mollato… logico dopo avermi visto baciare un’altra…"

eccolo il solito… mio fratello non è proprio un esempio di fedeltà, meno male che non sono come lui.. ù_ù

"la scuola va bene, sto studiando come un matto devo dare l’esame di diritto commerciale la prossima settimana… beh direi che ti ho detto tutto.. mi raccomando aspetto tue notizie! Un grandissimo e gigantesco"

che esagerato…

"bacio dal tuo fratellone! -_^ "

sento mia madre che mi chiama dalla cucina, il pranzo è pronto.

Faccio per chiudere tutto, quando vedo un'altra mail di mio frate, che non avevo notato precedentemente.

Apro anche quella.

Da:Dany86@libero.it

Ricevuto il 21 maggio 2007 alle ore 07:15

" ah già dimenticavo, penso che verrò a trovarvi nella seconda settimana di giugno, avverti la mamma e papà."

Scatto dalla sedia, che aspettava a dirmelo?!!

Corro in cucina, ma già da metà corridoio inizio a gridare – mamma!!! mamma Dany torna a casa la seconda settimana di giugno!!!-

L’euforia cresceva in me, sembrava che in quel periodo tutto andasse a meraviglia, ma dentro di me, anche se ricacciavo quell’idea sapevo che non poteva continuare così in eterno, ne per me ne per gli altri…

Commenti: torno dopo settimane e vi lascio solo un capitolo che è lungo quanto un lombrico vi chiedo umilmente scusa ma non ho saputo fare di più! La prox settimana compio gli anni e finalmente sono 18!!! Dovrei anche iscrivermi per la patente… solo che non ho voglia! ^_^"

Magari ispirata dalla buona settimana che mi si prospetta mi verrà anche in mente qualche idea per mandare avanti sta cavolo di fic in cui mi sto cimentando…

Però mi è venuta un’idea! Se io dessi l’input per una ????? vi piacerebbe poi sbizzarrirvi nel continuarla? Mal che vada rimane incompleta no?

Ringraziamenti:

LucyS: mai dire mai potrebbero anche farlo prima o poi dipende da cosa vorrà fare la mia mente malata!

Lonely Angel: come mai tutta questa avversità contro axel? Lo trovi così antipatico? Io forse lo trovo solo un po’ spaccone però è anche affascinante (mai quanto riku è ovvio!)

Allora ci sentiamo prestissimo (spero) e colgo l’occasione per ringraziare anche tutti coloro che leggono soltanto! ^^

Thanks by Kano-chan

 

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Capitolo 9
*** Perfect ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 8: Perfect (Simple Plan)

Nei giorni successivi il mio buon umore non accennava a diminuire e il venerdì ero particolarmente allegra, Riku mi aveva invitato a casa sua nel pomeriggio, visto che la mole di compiti potevamo contenerla.

Volevamo provare qualche brano insieme, naturalmente il giorno prima dovetti spiegare tutto a mia mamma sperando che anche il suo buon umore fosse durato…

- senti mamma…-

Non potevo fare diversamente, tutte le volte che avevo da chiedere qualcosa sembravo sempre la bambina di nove anni che voleva sapere se la lasciavano andare a casa di una sua amica a dormire… con 17 anni avrei anche potuto dire semplicemente "oggi esco", senza dare troppe spiegazioni ma sapevo che mi sarei trovata di fronte la più caparbia donna del mondo, che quelle cose non le accettava..

- sì dimmi?-

Era intenta a stirare in camera sua, teneva la finestra aperta per trovare sollievo dal calore del vapore e la radio era accesa, quel tanto da avere un sottofondo di musica, a parer suo ne sentiva fin troppa da molti anni.

- domani Riku mi ha chiesto se potevo andare a casa sua, vedi ho scoperto che sa suonare il basso e visto che io so suonare la chitarra ci è venuta l’idea di formare una band…- trattenni il fiato, incrociando di nascosto le dita.

Lei non smetteva di stirare, ma io sapevo che stava pensando attentamente a quello che le avevo detto, da dietro intanto arrivò mio papà, appoggiò la mano sul mobile del corridoio e rimase a guardarci.

- d’accordo, non vedo perché no…-

Avessi potuto trasformarmi in pietra in quel preciso istante l’avrei fatto solo per la sorpresa!

- ah ok! Grazie allora…- non aggiunsi altro onde evitare che cambiasse idea.

Uscii dalla camera e superai mio papà che invece entrò.

Sapendo che quella non era tutta fortuna mi fermai a metà del corridoio.

- sei sicura di quello che hai detto? Che ne sai se dice la verità?-


Un moto di rabbia mi pervase, di mia mamma si doveva sapere solo una cosa, odiava le bugie più di qualsiasi cosa e proprio lui era l’unico che non lo capiva.

- tu non ti preoccupare! Dopo tutto che vuoi che possano fare?-

- beh direi che se riescono a trovare i membri, cominceranno a provare da qualche parte e poi cercheranno degli ingaggi nei locali no?-

- certo, ma come hai detto tu forse.. e poi qui dove vuoi che trovino la sala per provare e dei locali che li ingaggino? Vedrai che anche questa storia passerà…- gli disse con l’aria di chi la sa lunga.

- Io non credo, ma dopo tutto tra un anno sarà maggiorenne, almeno in Italia e credo che delle esperienze nuove non le facciano che bene. -

Mia mamma sapeva tutto di me, sapeva anche della mia testardaggine ma la ignorava, mio papà sapevo poco o nulla della mia vita al di fuori di casa, ma sapeva riconoscere una persona testarda, e non la ignorava…

Il giorno dopo durante l’intervallo chiesi a Riku di seguirmi in un aula che a quell’ora non era utilizzata.

- sappi che sono stanca di far finta di non conoscerti e di mentire a Yoko…- gli dissi sedendomi su un banco.

Mentre lo guardavo lasciavo che i piedi andassero su e giù con un modo ondulatorio. Lui dopo aver guardato che non ci fosse nessuno nei paraggi chiuse la porta.

È strano… fino a qualche giorno fa avevo il terrore che fosse un maniaco o un drogato e mi venivano i brividi appena lo incrociavo, invece adesso non mi potevo sentire più sicura, i suoi occhi profondi e quel fare sempre controllato mi facevano sentire protetta.

- d’accordo- sbuffò lui – ma per oggi pomeriggio? Che ti ha detto tua mamma?- si avvicinò a me, appoggiando il palmo della mano su un pezzo di banco che io non occupavo.

- Sì…- gli risposi

Non potei trattenermi dal ridere, probabilmente la faccia di stupore che aveva lui sul volto era la stessa che avevo fatto il giorno prima a mia mamma.

- mi avevi detto che tua madre non ti avrebbe mai lasciato se fosse stato per la band! Stavo già pensando ad un piano alternativo per vederci e te ne esci così?! Con un sì?- mi dice

- E smettila di ridere!!!- aggiunge vedendomi piegata in due.

- S.. sì scusa… è che la tua faccia.. ha ha ha!!!- ma vedendo la sua espressione alquanto inalberata smetto all’istante e replico – ma scusa, che dovevo dirti? Di no e poi dirti "sorpresa mi ha detto di sì!" Oppure dirti di no e lasciare che spiegassi il tuo ingegnoso piano che avrebbe fatto acqua da tutte le parti?- scendo dal banco e mi appoggio anche io come lui.

- No va beh.. comunque vieni da me alle tre se ci sono problemi avvisami ti lascio il mio numero di cellulare.-

- Ok aspetta.-

Tiro fuori il mio cellulare e dopo tanto tempo mi torna in mente.

Quel giorno sotto la pioggia, "Il tuo numero dovrei averlo, mi faccio sentire ok? Ciao bella!".

Sé magari…. era praticamente passata una settimana e non mi aveva richiamato, ne mandato un messaggio.

Come al solito ero stata delusa…

Riku vedendo la mia faccia mi prese il braccio stringendolo gentilmente.

- Keira tutto bene?-

Mi riscuoto dai miei pensieri.

- sì non preoccuparti. Forza dammi il tuo numero.-

Le ultime ore trascorsero abbastanza velocemente, all’uscita Yoko mi accompagnò a casa e durante il tragitto mi tempestò di domande.

- ma dove sei finita all’intervallo?! Mi hai detto che andavi via per poco e sei tornata a campanella già suonata!-

Cominciava davvero a far caldo, sentivo la nuca formicolare sotto i raggi dell’una.

- scusa ma la prof di inglese mi ha fermata per il corridoio, mi voleva a tutti i costi far fare la certificazione! Anche se io non ne ho la minima intenzione..- mi scusai con lei mentalmente per averle detto di nuovo una bugia.

- Ah ho capito…-

Mentre stavamo arrivando ai soliti giardini passiamo davanti al bar dove abitualmente si ritrovano i ragazzi dopo le lezioni.

Seduto ad un tavolo vicino alla finestra c’era Alex.

Non sapevo che fare, la mia mente mi ordinava di togliere lo sguardo dal suo viso ma gli occhi non volevano obbedire.

E come temevo anche lui alzò lo sguardo, per un attimo mi fissò e sembrava sul punto di alzarsi, ma uno dei suoi amici gli sottrasse il panino che stava mangiando, la sua attenzione sfumò e io passai la vetrina, ignorando i continui strattoni di Yoko.

- allora mi rispondi?- mi chiede esasperata

- cosa scusa?- mi volto verso di lei.

- Ti ha scritto Alex?-

- Oh.. no..-

Capendo di aver fatto una domanda poco sensibile per tirarmi su mi disse – beh la nostra scommessa è ancora in ballo, quindi consolati se non ti chiama avrai almeno un premio di consolazione a spese mie!-

Sorrisi e lei tornò a occuparsi dei suoi capelli che secondo lei erano sfibrati.

Commenti: HO FINITOOOOOOOOOO!!! No non la fic è ovvio, ma la scuola! Addio interrogazioni, addio verifiche a sorpresa, addio prof sclerotici di prima mattina!!! Mi sento in pace con il mondo… ahhh…. ^////^ Va beh cmq a questo punto mi sa che mi dovrò dedicare di più a sta fic perché è ferma da moh e non avevo mai il tempo di mandarla avanti… sto capitolo è ancora un po’ corto ma vedrò di ripagarvi con il prossimo (anche perché così vi viene difficile persino commentare… sono 3 righe di storia!). Oggi vi voglio consigliare 2 giochini meravigliosi che magari conoscete già, sono tutti e due per il nintendo ds. Per chi c’è la dunque consiglio di comprare assolutamente (se siete amanti del genere) "FFXII revenant wings" e "the wordl ends with you!" Entrambi titoli usciti da poco della casa madre di Kingdom hearts square enix. Soprattutto fate attenzione al 2° perché è un’altra genialata dello zio nomura! ^^

Ringraziamenti:

Lonely Angel: ah ho capito beh in effetti l’ha fatto fuori senza tanti complimenti, almeno mi ha risparmiato di combatterci di nuovo in kh com… ^^" ti devo dire che per yoko mi sono ispirata ad una mia amica, beh veramente l’ho fatto anche per altri personaggi! Grazie mille per gli auguri!

Metal_darkness: ehi cavolo il vizio di distruggere non ti è ancora passato! Se ho dei problemi allora ti chiamo! ^^ thanks per la recensione grazie al cielo che il tuo computer adesso funziona! Speriamo continui così mi recensisci!

LucyS: beh preoccuparsi è nel carattere di riku no? Grazie per gli auguri! ^^

Revege: davvero ascoltavi wonderwall? Ma questo è destino!! Che figo! Continua a recensire mi raccomando!!! ^_-

Goddes of Water: se e quando appariranno è T-O-P S-E-C-R-E-T!!! XP (kairi, sora smettetela di suggerirle!!! O vi faccio annegare!!! Nd Kano noooooooooo!!! Nd kairi e sora O_O)

Ok raga alla prossima! Open up your senses…

Baci Kano

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Capitolo 10
*** Trouble ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 9: Trouble (Pink)

Tornata a casa mangiai il più in fretta possibile, anche se erano solo le due avevo voglia di mettere un po’ a posto la chitarra prima di andare da lui. La presi dalla custodia di pelle, staccai la fascia per reggerla e me la posi sulle gambe incrociate. Ero soddisfatta del suo stato, la vernice non aveva scalfitture, il colore era bello come il primo giorno e il disegno fatto da me era curato fin nei minimi particolari. Decisi di provare a sentire se le corde erano ancora accordate, una volta dovevo usare una strana macchinetta che, applicata sulle corde dopo averle fatte vibrare mi dava indicazioni se fosse o meno a posto, ma adesso non mi serviva più, il mio udito si era fatto più fine.Feci scorrere piano le dita si ciascuna di esse, arrivata sull’ultima questa scattò come una molla, logorata dai troppi esercizi si era consumata. Mi colpì al dito lasciando una striscia rossa che cominciò a sanguinare, maledicendola mi portai il dito alla bocca succhiando via il sangue. Mi alzai e presi dal cassetto della scrivania un set di corde di scorta, dando poca importanza al bruciore dell’arto la sostituii. Ormai erano le due e trenta dovevo sbrigarmi.

Mi misi a posto come meglio potevo e uscii, dicendo a mia mamma che sarei tornata per cena. Vista la bella giornata decisi di prendere lo skeatboard, non ero molto brava ma comunque sia mi aiutava a spostarmi più velocemente. Chitarra appesa alla schiena partii.I ciliegi che ornavano la via che portava a casa di Riku erano ormai in fiore da giorni e qualcuno stava già perdendo i petali che cadevano come neve dall’alto. Passai di fronte al negozio della signora Onami che come sempre era seduta su una vecchia sedia di plastica bianca guardando le macchine e la gente passare. Rallentai un poco.

- buon pomeriggio signora! Grazie mille per la torta dell’altra volta!- le dissi

- ti è piaciuta Keira? – mi chiese di rimando

- veramente l’ho regalata ad un mio amico per ringraziarlo, mi dispiace! Ma adesso sto andando da lui e glielo chiederò! Così la prossima volta le dico la risposta!- ormai stavo urlando la strada cominciava ad essere in discesa e la mia velocità aumentava.

- Non ti preoccupare, allora aspetto di rivederti!-

L’unica cosa che mi era ancora concessa di fare era di alzare la mano in segno di saluto.

Proseguii, al primo incrocio voltai a sinistra e dopo qualche metro ero nuovamente di fronte alla villa, citofono e come al solito la voce mono-tono del maggiordomo mi risponde di entrare.

La bellezza della casa non è diminuita anzi i rampicanti sulla facciata anteriore sono fioriti creando una cascata di corolle bianche che sfumavano delicatamente verso il rosa, anche le piante che ricoprono le colonne dell’entrata sono sbocciate, i piccoli fiori dall’intenso profumo mi fanno capire che sono gelsomini.

Mi volto verso la parte orientale del giardino e come sempre vedo una serie di capannoni che quasi certamente fungono da garage, le piante che scorgo da lontano sembrano da frutto e riesco a distinguere mele e pesche.

Sto quasi per raggiungere l’ingresso quando lasciando vagare la vista sul parco vedo un movimento provenire dalle rimesse, riconosco Riku che mi saluta e io tenendo con un piede sollevato lo skeatboard ricambio con foga, poi gli corro incontro.

Ad attendermi c’è lui con uno dei suoi più bei sorrisi. Mi avvicino e alzandomi un poco sulle punte ci baciamo per due volte sulle guance.

Quel giorno aveva una semplice camicia bianca con le maniche tirate su e un paio di jeans blu scuro con striature grigie.

In quel momento il groppo alla gola che avevo dalla mattina si sciolse un po’, ero felicissima di vederlo, e molto probabilmente se ne accorse anche lui perché disse – sei particolarmente allegra merito mio?-

- in effetti sì, parte tuo e parte del fatto che il mio sogno di formare una band si sta realizzando. Ma averti trovato come amico devo dire la verità che mi rende ancora più contenta.- dissi quelle parole senza pensarci e senza notare il leggero rossore che pervase il suo viso subito dopo.

- Vieni con me, per suonare è meglio se stiamo qui.- mi fece segno allungando il braccio verso quella piccola casetta di fianco ai box.

Mi fece entrare.

L’interno era grande all’incirca come camera mia, ci stava il suo basso con due casse, un divano e un tavolo con sedia. Qua e là infissi sul muro di legno, c’erano spartiti, testi di canzoni, qualche ritaglio di giornale e anche dei poster. Appoggiai la chitarra a terra e la prima cosa che feci fu quella di lasciarmi cadere distesa sul divano ed esclamare – è fantastico!!!-

Lui mi guardava compiaciuto mentre si sedeva sul bordo della scrivania.

- forza però mettiamoci al lavoro, dopo potremo riposarci se vuoi.- mi rimproverò.

Io mi misi a sedere – vorrei tanto che mi facessi vedere il tuo giardino, mi piace un sacco!- dovevo proprio sembrare una bambina piccola perché lui rise e acconsentì con la testa prima di chinarsi e di imbracciare il basso.

A quel punto lo imitai, la collegai alla cassa e cominciai a fare qualche giro di do per prepararmi. Senza preavviso lui cominciò a suonare, teneva la testa china, il suono basso riempì la stanza e poco dopo cominciò a prendere la cadenza della canzone che voleva intonare, capii al volo e aggiunsi la mia chitarra.

Aveva scelto una canzone allegra, Are you gonna be my girl dei Jet, ma l’aveva scelta perché dava più spazio ai nostri strumenti, in seguito suonammo anche American Idiot dei Green Day e alla fine fui io a sceglierne una, 7 Nation Army dei Whitestripes, mi piaceva molto forse perché era stata la colonna sonora della vittoria del mondiale da parte dell’Italia, ero in vacanza dai miei nonni quando hanno vinto è stato spettacolare!

Stavamo suonando quando una fitta mi attraversò il dito, per sbaglio lo avevo sfregato contro una delle corde di metallo ruvido, smisi di suonare.

Riku continuò ancora per un attimo senza accorgersene, era molto concentrato, ma poi alzò il viso e la sua espressione si fece preoccupata.

- tutto bene?- lasciò a terra il basso e si avvicinò.

Io lo guardai divertita – ti preoccupi troppo! Mi sono solo fatta male cambiando le corde alla chitarra dopo pranzo- gli mostrai il dito rosso vivo con la striscia più scura dove la pelle era stata recisa.

- scusami tanto ma sai dopo averti visto crollare a terra davanti a me permettimi di essere ansioso…- se l’era presa,ma quello che disse non poté che farmi un immenso piacere.

- Ok ok scusa… allora piccolo medico senza frontiere non è che avresti un cerotto?- gli chiesi ridendo

Lui si avvicinò di nuovo alla scrivania, dal cassetto ne prese uno e me lo porse, io mi sedetti sul divano e lo applicai sulla ferita.

- certo che tieni proprio tutto a portata di mano!-

- a volte rimango qui per molto tempo, anche a dormire..- rispose con noncuranza.

Notai che il suo sguardo si era rabbuiato. Per sviare l’argomento chiesi – allora mi fai vedere sto giardino o no?- per fortuna tornò del suo buonumore e mi condusse fuori.

Scoprii che quelli che avevo visto da lontano erano veramente alberi da frutto, nel retro della casa invece c’erano piccole aiuole di rose e violette, poco più in là si trovava una grande piscina dalle piastrelle di cotto con un gazebo di metallo sommerso dall’edera, sotto di esso c’erano un tavolo e quattro sedie di bambù, al centro della piscina c’era un grande salice.

Nella parte destra della villa c’era come avevo intravisto una veranda con grandi finestre, completamente trasparente, oltre alle piante c’era un angolo probabilmente riservato per bere qualcosa. Nell’angolo più remoto invece si trovava una bellissima quercia, abbondava di foglie e anche ancora di gemme verde pallido, i suoi rami erano altissimi, doveva essere lì da molto tempo.

Sulle fronde più basse volendo ci si poteva anche arrampicare.

- è bellissimo!!- esclamai

- già…- rispose lui con aria cupa.

A quel punto non potevo più trattenermi.

- Riku che diavolo hai?- lui mi guardò senza capire – vivi in una casa bellissima, sei ricco come il mare- dissi allargando le braccia.

- Tu non puoi capire..-

- Non mi sembra che tu abbia problemi gravi, sei un ragazzo molto bello e dolce – lui arrossì

- potresti avere un sacco di amici se non ti fossi chiuso a riccio. Si lo so per che l’hai fatto-

aggiunsi vedendo che stava per replicare

- pensa me, i miei non guadagnano così tanti soldi, a volte rinuncio a chiedergli di darmi qualcosa perché so che loro faticano, a scuola nonostante cerchi sempre di essere affabile e disponibile non vengo minimamente considerata, solo Yoko sembra avermi in simpatia e i miei litigano per i motivi più assurdi ogni singolo giorno, tanto che a volte vorrei essere sorda!- era la prima volta che mi aprivo così tanto con qualcuno.

Riku era girato di spalle con le mani nelle tasche, quando si voltò per rispondermi avrei preferito che non lo facesse, aveva lo sguardo più triste che si potesse immaginare.

- almeno i tuoi bene o male ti considerano e li vedi sempre…-

rimasi per un attimo interdetta – perché i tuoi no?- domanda sciocca ma non sapevo che dirgli

- mia madre sta fuori tutto il giorno a promuovere feste e eventi mondani, mio padre… lasciamo perdere, non lo sopporto!- le ultime parole le disse con rabbia

- che ti ha fatto?-

- a me personalmente niente.. ma non è il caso di parlarne. In quanto agli amici, anche lì non ho molto da dire..- diede un calcio ad un sassolino nel prato che volò verso l’alto prima di ricadere ad alcuni metri di distanza.

- Figurati se almeno uno non ne hai avuto, che non fosse interessato ai tuoi soldi o al fatto che sei il figlio di un politico!- la mia mente non poteva accettare il fatto che esistessero persone tanto sole.

- Sono stato ferito così tante volte che alla fine ho perso il conto… la prima vera persona che probabilmente mi ha voluto bene così come sono è qui davanti a me. – dicendolo aveva

alzato lo sguardo verso l’alto, apparentemente guardando la cima della quercia.

Senza preavviso separai la distanza che c’era fra di noi e gli buttai le braccia al collo, per arrivarci mi ero dovuta alzare in punta di piedi.

Lui per un attimo non fece nulla, di sicuro era rimasto scioccato da quel gesto, ma io lo trovavo il più naturale del mondo, che dovevo fare io sono così spontanea fino alla punta dei capelli! poi sentii il suo braccio intorno alla mia vita e la sua mano dietro la nuca.

- non volevo farti diventare triste! Sono la solita stupida avrei dovuto farmi gli affari miei!- dissi stringendo un po’ di più la presa.

- Ah… e poi sarei io quello che si preoccupa troppo?-

Ci separammo mettendoci a ridere, io avevo un accenno di lacrime ai bordi degli occhi e li fregai energicamente poi allungando la mano tesa verso di lui dissi – prometto di aiutarti sempre! Da oggi sappiamo che potremo contare l’uno sull’altra ok?-

Come al solito lo dovevo aver spiazzato, ma poi con un sorriso strinse la mia mano – ci sto!-

Commenti: avevo promesso di pubblicare più presto il capitolo ma il mio computer aveva deciso di lasciarmi a piedi! Ma ti ho fottuto io alla fine razza di inutile scatoletta!!! Ha ha ha!Scusate ogni tanto mi partono i 5 minuti! ^^    E poi Tiger90 ha incominciato a mandarmi gli ultimi numeri del manga di naruto (devo dire che prima non mi piaceva molto…) e mi sono appassionata, sono sicura che leggerai, quindi ti dico che hai ragione a sasuke 2 calci in culo non glieli negherei che gran picio!  Spero che il capitolo vi sia piaciuto, quanto è vero che i soldi non danno la felicità anzi… ma che ne dite del personaggio principale femminile? Inutile chiedervi di riku ^^! Ho cercato di renderla più naturale possibile, non stereotipata però essere critici di sé stessi è un po’ dura…

Ringraziamenti:

Metal_darkness: cavolo se sei rapido e recensire grazie mille!!! Certo che ti amano in tanti nelle chat ^^" ma finchè la guerra è su internet non dico niente è quando è nel mondo reale che non mi va giù…

LucyS: grazie per la recensione! Finalmente credo che anche tu abbia finito la scuola è andato tutto bene?

Lonely Angel: cerco di descrivere al meglio riku anche perché è il mio personaggio preferito e poi è un po’ il prototipo del fidanzato ideale no? ^_- sei riuscita a sopravvivere agli ultimi giorni di scuola?

Grazie mille a tutti come sempre!

Ci rivediamo al prossimo capitolo…

Kissy da Kano_chan

 

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Capitolo 11
*** Fairytale Gone Bad ***


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Capitolo 10: Fairytail Gone Bad (Sunrise Avenue)

 

Come al solito lo dovevo aver spiazzato, ma poi con un sorriso strinse la mia mano – ci sto!-

In quell’istante mentre ci guardavano ancora mi suonò il cellulare, mi era arrivato un messaggio.

Lasciata la mano di Riku lo tirai fuori dalla tasca.

In un attimo il cuore accelerò mentre attonita leggevo il mandatario del messaggio: Alex.

Lo lessi…

“ciao Keira scusa se mi sono fatto risentire così tardi, ieri ti ho vista passare davanti al bar ma quell’idiota del mio amico mi ha distratto prima che potessi uscire a parlarti. Cmq domani sera suono con la mia band all’ “Holy” mi farebbe piacere se tu venissi, chiedilo anche a Yoko se non vuoi venire da sola. Comincia alle 9 e 30 se passi nel backstage ti facciamo entrare così lo vedi da una posizione migliore! Aspetto una tua risposta (affermativa ^_-) baci Alex.”

Continuavo a rileggere quel messaggio senza dire una parola.

 

-         Keira? Ehi ma mi ascolti?!-

 

alzai lo sguardo, Riku aveva un’aria contrariata.

 

-         chi ti ha scritto che non parli più?-

 

mi dilungai nella spiegazione di chi e come era successo.

 

-         ah davvero? Beh allora sarai contenta no?- mi rispose con tono afono, ma io non ci feci caso.

-         certo che lo sono!!!- mi misi a saltellare e a fare piroette sul prato.

-         È tardi non dovresti tornare a casa?-

 

Mi fermai e guardai l’ora erano già le 6 passate.

 

-         sì hai ragione, entro a prendere la roba.-

 

Tornai dentro il garage e risistemai la chitarra nella fodera caricandomela a spalle e presi lo skateboard.

Uscendo non vidi più Riku, che mi aspettava all’ingresso dei cancelli così lo raggiunsi.

 

-         ok allora io vado ci vediamo presto! Ah aspetta ti devo chiedere una cosa!- mi stava quasi per sfuggire di mente – la torta che ho dato a tua mamma era buona? Sai la signora che me l’ha regalata lo vorrebbe sapere!-

-         sì certo era buonissima!- mi rispose

 

Con un sorriso compiaciuto mi alzai di nuovo in punta di piedi e gli diedi un bacio sulla guancia, misi a terra lo skateboard e mi diedi lo slancio voltandomi a salutarlo con la mano.

Mentre lo facevo da dietro sopraggiunse un rumore di auto, io mi voltai vedendo arrivare una macchina Mercedes nera, i finestrini erano oscurati ma quando mi passò accanto riuscii a vedere il profilo di un uomo, con i capelli lunghi all’interno. Curiosa all’angolo della strada mi fermai per vedere dove si parcheggiava e come pensavo entrò nei cancelli da cui io ero appena uscita.

“così quello doveva essere il padre di Riku, peccato che me ne sono andata proprio adesso mi sarebbe piaciuto vederlo e appurare se è così antipatico come fa presagire lui…”

senza aspettare altro tornai a casa.

 

Inutile spiegarvi come passai la giornata di sabato, ero talmente agitata e distratta, che anche se non avrei voluto dirlo a Yoko avrebbe capito tutto lo stesso…

 

- che cosa?! Evvai!!!!-

 

Saltellò come un pazza davanti a me, mentre facevamo un giro per negozi, parecchia gente si girò.

 

- ma che ti gridi?! Mica è successo nulla?-

 

ma lei non mi ascoltava.

 

- avrò la colazione gratis per 2 giorni!!!-

 

non sapevo se ridere o piangere – ah ecco cosa ti ha fatto diventare così allegra..-

 

- no guarda che sono contenta per te… ma forse più per me!-

 

continuò a volteggiare fra gli stand di abiti, poi si fermò di botto.

 

- oh no!- esclamò guardandomi con due occhi a palla.

- che c’è?- chiesi io, lasciando da parte il paio di jeans che stavo guardando (tanto erano troppo cari).

- oh no!- ripeté

- allora mi vuoi dire qualcosa?!- mi spazientii io.

- a tua mamma l’hai detto? Lo sai che non ti lascerà mai?!-

 

ora capivo il suo terrore.

 

- non ti preoccupare la scongiurerò fino a che non cederà e poi se dico che vieni anche tu ci saranno meno problemi!- la rassicuro passando a guardare le magliette.

 

- ne siamo sicuri? Beh comunque ti passo a prendere alle 8 e mezza, quando sono sotto casa ti faccio uno squillo e di pure a tua mamma che ti riportiamo a casa noi-

 

nel pomeriggio…

 

- ti prego ti prego ti prego!!!!-

 

ero talmente chinata che tra un po’ toccavo terra col naso.

 

- quanto sei insistente! Ma ci tieni proprio così tanto?-  mia mamma era esasperata e dopo molti “no” e molti “ti prego” cominciava a cedere.

- sì!- i miei occhi si dovevano essere illuminati come lampadine.

 

Lei era ancora pensierosa nonostante le avessi detto che yoko ci andava e che mi avrebbe anche accompagnato, poi il telefono squillò e lei andò a rispondere.

 

- pronto?- la sento dire  – sì un attimo solo te la passo-

 

sicuramente era yoko che voleva novità, mia mamma ricomparve in camera con il cordless in mano e un sorriso strano sul viso.

 

- è Riku!-

 

presi il telefono sorpresa, ora capivo la faccia di mia madre, le sue fantasie non erano svanite…

 

- pronto?-

- ciao Keira! Come va?-

- ciao Riku sono contenta di sentirti! Come sto? Agitata la mia uscita di stasera è a rischio, mia mamma non si decide!-

- oh mi dispiace…- non sembrava molto convinto  – ti ho chiamata per sapere se potevi passare da me domani.-

- credo di non potere… domani i miei vogliono andare a fare una gita..-

- beh fa niente volevo discutere se fare o meno delle audizioni per trovare batterista e cantante.-

- hai ragione anche quello è un bel problema… si potrebbe fare, basta trovare un locale dove farle..- rispondo pensosa

- dai ne parliamo lunedì! Ti lascio andare che avrai bisogno di tutto il tempo per prepararti!- dal suo tono si capiva che era sarcastico

- ehi non sono mica una prima donna io?!- ribatto

- ha ha ha dai scherzavo ci vediamo ciao!-

- ciao riku…-

 

misi giù la linea, poi tornai da mamma che nel frattempo si era seduta in salotto a guardare la tv con mio papà.

 

- allora posso uscire stasera?- domandai titubante

- sì certo!-

 

Ta daaaaan!!!! Aspettai un attimo per essere sicura che non fosse uno scherzo, ma quando osai chiederle se era sicura mi rispose di sì. A quanto pare la telefonata di Riku l’aveva messa di buon umore, non  aspettai oltre e inviai il messaggio con risposta affermativa ad Alex.

Il resto del pomeriggio che mi separava dall’ora X la trascorsi a pensare a cosa mettermi, quello che avevo detto a Riku era vero, non ci impiegavo mai molto a prepararmi, un po’ di matita nera intorno agli occhi, un paio di jeans una maglietta e via andare, ma per farsi notare dal ragazzo che ti piace qualche cosa di diverso ci voleva.

Alla fine quando passò Yoko, indossavo una gonna a frange nera con catena attaccata alla tasca e una maglietta bianca con scritto “Be your self”, il trucco consisteva nella solita matita nera, più spessa e più sfumata e un po’ di ombretto scintillante.

Il padre di Yoko dopo mille raccomandazioni ci lasciò davanti all’Holy. Era il locale più frequentato dai miei coetanei, la fila per entrare era già lunga.

L’ingresso era di vetro tra i pannelli che lo componevano scorreva l’acqua creando un effetto di cascate e impedendo così alla gente di vedere all’interno, se non ombre confuse. Ci mettemmo in fila.

 

- non entreremo mai prima dell’inizio!!!- si lamenta Yoko.

 

Io non potevo che essere d’accordo con lei.

Presi il cellulare e feci uno squillo ad Alex, magari ci veniva a prendere.

 

- Keira! Keira di qui!!-

 

alzai lo sguardo sentendomi chiamare, e sentendo urlare la folla, sulla porta c’era proprio lui appena dentro il locale mentre i buttafuori tenevano a bada le ragazze più avanti. Che avesse già visto la chiamata?!

A spintoni arrivammo in cima, lui mi prese per un braccio e mi tirò dentro.

 

- con la popolarità non si scherza- disse sorridendo.

 

Girandomi vidi le facce contrariate e gelose delle ragazze, la metà erano della nostra scuola.

Sempre tenendomi per mano Alex mi condusse in una porta laterale che dava su un lungo corridoio illuminato al neon, arrivati in fondo aprì una porta e ci fece entrare.

Non pensavo però di trovarmi di fronte, così di botto altri 3 ragazzi, appena entrai tutti alzarono lo sguardo lasciando perdere le attività a cui erano dedicati.

Alex mi superò.

 

-         questo è il resto del mio gruppo, lui è Demy, lui è Rey e questo è Kiyu .-

 

il primo era un ragazzo con in mano un basso blu scuro, i capelli biondo cenere con il tipico taglio alternativo, lunghi dietro e corti davanti con tanto di cresta, mi fece un gran sorriso tendendomi una mano -  piacere.- mi disse, io la strinsi.

Il secondo era un ragazzo molto alto, dimostrava si e no 19 anni o forse più… era nero di carnagione e aveva lunghi rasta stretti in una coda, fece appena un cenno, non sembrava un tipo socievole.

Infine il terzo mi sembrava di averlo già visto, probabilmente frequentava la mia stessa scuola, aveva i capelli castani e gli occhi scuri, anche lui mi strinse la mano.

 

-         bene signori questa è Keira e lei è la sua amica Yoko. Comunque per parlare è meglio aspettare dopo il live, non mi sembra il caso di far attendere tutta questa gente …-

 

si chinò a prendere la sua chitarra, gli altri lo imitarono alzandosi e uscendo dalla stanza.

 

-         se tornate indietro e girate a sinistra vi troverete di fianco al palcoscenico, una scaletta vi condurrà direttamente davanti, deve esserci un ragazzo robusto di nome Seijy se gli dite che vi mando io vi troverà un posto proprio sotto di noi, ora devo andare. –

 

e sparì nel corridoio a fianco, noi facemmo come ci aveva detto e il suo amico spintonando un po’ di gente ci fece accomodare in prima fila davanti al chitarrista. Lo spettacolo non era ancora cominciato a la gente stava entrando lentamente riempiendo lo spazio vuoto.

 

-         che emozione! Non vedo l’ora che cominci! Ma che dico?! La più tesa sarai tu, vedere il tuo ragazzo suonare per la prima volta deve essere fantastico!- mi dice Yoko tutta eccitata con un enorme sorriso stampato in faccia.

-         Ehi ehi non è il mio ragazzo!- replico allarmata dalle occhiate delle ragazze che ci circondavano

-         Sì non ancora… secondo te perché ti ha invitata al concerto se no?!- rispose lei con voce annoiata.

-         Per gentilezza forse?-

-         La smetti di essere così… così… pessimista?! Ah zitta sta iniziando!-

 

Non la pensavo come lei ma non ci pensai più di tanto contrariata più che altro dal fatto di essere stata messa a tacere quando era lei a parlare…

Comunque le luci si erano abbassate, anche la gente si era calmata si sentivano solo le urla di qualche ragazzina esagitata.

Uno dopo l’altro sul palco sfilarono i ragazzi, a quanto pare Rey era il batterista e quel Kiyu faceva da seconda chitarra, per ultimo entrò Alex non ci avevo fatto caso prima, ma era davvero figo.

Non era vestito chissà come ma quello che aveva addosso gli stava benissimo, pantaloni neri sostenuti da una cintura borchiata e una camicia abbottonata fino a metà, lasciando scoperta la parte alta del torace, intorno al collo aveva un collarino chiuso da una fibbia di metallo e un orecchino a forma di teschio. Non c’è che dire… non mi stupivo affatto che le ragazze intorno a me fossero impazzite, Alex aveva un fascino fuori dal comune e quel contesto da cattivo ragazzo non faceva che aumentarlo.

Quando cominciarono a suonare, il suolo sembrava vibrare, anche se sapevo che era solo per l’effetto delle casse acustiche vicino a noi. I loro pezzi avevano ritmo ed erano decisi e schietti, alla fine del concerto l’ultima canzone prese una cadenza più lenta e dolce.

La voce di Alex era calda e profonda…

 

Chiudo gli occhi e ti vedo ancora

Lì seduta all’ombra di un grande albero,

e ricordo come mi sorridevi quando

rispondevi al mio saluto.

Ma forse quello è stato solo un bel sogno

Perché tu non ora non mi vedi più ma io ci sono ancora

E ti aspetto…

 

Dovunque andrai non ti abbandonerò

Perché voglio starti vicino

e non permetterò che

quelle labbra vadano a qualcun altro.

Sarai la mia ragazza.

Non sei come le altre

Tu mi hai conquistato per la tua semplicità.

 

Mentre ascoltavo rapita questa canzone Yoko mi diede una gomitata e quando mi voltai per vedere cosa diavolo volesse mi indicò Alex che cantando mi stava fissando, ma io come al solito non ci avevo fatto caso,  Che stesse cantando per me?!

E sto bene con te

il primo giorno che ti ho visto mi è sembrato..

 

no… non poteva essere

 

…non ho bisogno di altro,

se non di te…

 

Dovunque andrai non ti abbandonerò

Perché voglio starti vicino

e non permetterò che

quelle labbra vadano a qualcun altro…

 

Mentre la melodia sfumava e Alex cantava ancora si chinò verso di me, i miei occhi erano ancora incollati ai suoi quando le sue labbra si posarono sulla mia fronte.

Sarai la mia ragazza.

Terminò la frase allontanandosi un po’ da me, quando la musica si fermò calò il silenzio totale, per grazia ricevuta Yoko cominciò a battere la mani seguita a ruota dal resto del pubblico.

 

In un attimo ero scioccata lì dov’ero e un attimo dopo senza neppure accorgermene ero scioccata ma nel back stage seduta sul divano.

 

-         mi dispiace di aver fatto così ma non sono riuscito a trattenermi…- mi passò un braccio dietro le spalle

-         non.. non ti scusare, anche se per le prossime settimane sarò al centro dell’attenzione di tutti..- gli sorrisi, dopo tutto non era quello che volevo? Avere il ragazzo più popolare della scuola per me?

 

Ancora non ci credevo, queste cose succedono solo nei telefilm come O.C. o laguna beach non nella realtà, però era successo…

 

-         Sei il solito Alex, ti prendi sempre le ragazze più carine…- sbuffò Demy guardandomi

-         Allora facciamo sto brindisi?!- disse Rey stappando la bottiglia di vino e versando il contenuto nei bicchieri.

-         Certo! Alla fama e alla nuova coppia!!!- esclamò Yoko

 

Non era proprio il brindisi che mi aspettavo… comunque sia alzammo tutti e 6 il bicchiere brindando.

Il resto della serata passò in fretta, Yoko parlò molto con Demy e io ridevo alle sua battute, ma ogni tanto mi perdevo ascoltando Alex parlare dei progetti che aveva in mente per la band e lasciando che le nostre labbra si unissero per qualche attimo.

Quando il padre di Yoko ci venne a prendere a salimmo in macchina la prima cosa che le chiesi fu

           

-    senti… ma è successo davvero?!-

 

Lei mi guardò allibita e rispose – certo! Vero come il fatto che io stia con Demy!-

Yoko era una continua scoperta per me, ma pensandoci bene non mi sembrava strano che si fosse messa con lui la prima volta che lo vedeva.

Continuando a chiacchierare arrivammo sotto casa mia, quando salii mia mamma mi aprì.

 

-         com’è andata?- mi chiese

-         benissimo!-

 

ed era vero era andata benissimo! Troppo bene forse…

 

Commenti: ta dan! Dopo capitoli e capitoli in cui non era successo un emerito cazzo finalmente sono stata così magnanima da dare una svolta alla storia!

(certo se no nessuno seguiva più… nd Riku Taci! Nd Kano)

Pensavate che keira si mettesse con riku vero?! Sbagliato!!! Andrà bene la loro storia? E poi cosa si celerà dietro il risentimento di riku nei confronti del padre e anche di alex?!

Lo scopriremo (sicuramente non presto…) nei prossimi episodi, se vorrete seguirli è ovvio! XD

 

Ringraziamenti:

Lonely Angel: allora sei sei sopravvissuta a tua mamma con la mitra ti ringrazierei per la recensione. devi sapere che la villa che ho descritto è vera nel senso che ci passo davvero spesso davanti e a forza di ammirarla la so a memoria! mi disp un pò perchè tifavi per la coppia riku/keira e invece....

LucyS: sono contenta che ti sia piaciuta keira speravo proprio di aver reso l'idea giusta del suo carattere e a quanto pare ci sono riuscita! ^^ grazie mille per la recensione!

come sempre vi saluto e ringrazio ulteriormente tutti coloro che leggono la mia fic e mi riempie di gioia vedere quanti siete! THANKS!!!!

Kissy la vostra Kano-chan

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Capitolo 12
*** Wish ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 11: Wish (Olivia inspi. Reira)

 

Come predetto la sera prima il ritorno a scuola fu drammatico…

I più educati mi lanciavano occhiate di sbieco mentre passavo per poi radunarsi con gli altri a spettegolare, invece quelli “anzi quelle”, perché il maggior numero erano ragazze, mi additavano sia che fossi a un metro da loro che ha un chilometro e mi guardavano così male che temevo vedermi piombare addosso una qualsiasi delle lampade appese al soffitto, staccatasi per una maledizione. Yoko  mi dava manforte e con una ragazza particolarmente astiosa nei miei confronti poco ci mancò che la prendesse a pugni.

Una volta arrivata in classe non mi sentii meglio, era chiaro che ero al centro delle chiacchiere di tutti… solo Riku ovviamente non era interessato, o almeno non lo dava a vedere…

Non potevo neanche andare a parlargli perché come al solito dovevo far finta di non conoscerlo e questo mi faceva star male, mi lanciò solo una sguardo interrogativo quando gli passai davanti seguito a distanza di poco tempo da un messaggio “oggi passa da me e portati i compiti di matematica e il libro di diritto così studiamo”.

Almeno una cosa positiva c’era in quella giornata…

Durante l’intervallo sperai con tutte le mie forze che Alex non si facesse vivo e infatti dovevo essere stata ascoltata perché non si fece vedere.

Mi sentii sollevata di uscire all’una di lì e ancora di più che ci fosse mio papà a prendermi, almeno non avrei dovuto fare la strada del ritorno….

Fui molto più tranquilla però alle 4 quando entrai nell’atrio della villa di Riku e infine mi diressi in camera sua.

Lui appena entrai alzò il viso dal libro aperto sulla sua scrivania e mi fissò.

Io mi avvicinai al suo letto e mi ci buttai letteralmente sopra stringendo sulla faccia il cuscino che c’era sopra.

 

-         che vergogna!!! Voglio sparire in un buco nero!!!!! ç_ç- le mie parole uscirono soffocate dalla stoffa blu.

 

Riemersi appena un po’ per vedere lui mettersi a ridere, dopo di che mi nascosi di nuovo.

 

-         io sono disperata e lui ride! Non voglio più andare a scuola!!!- mi lagnai accucciandomi il più possibile stringendo le ginocchia al petto.

 

Sentii il materasso abbassarsi mentre lui si coricava di fianco a me.

Tirai un po’ più giù il cuscino lasciando visibili solo gli occhi.

 

-         guarda che così soffochi..- mi disse lui

-         e chi se ne frega! Meglio! così almeno ho una buona scusa per ritirarmi dalla vita sociale…- mugugnai

-         allora è vero…- disse pensieroso

-         cosa?- chiesi io

-         che  alla fine del live di ieri Alex si è dichiarato con una canzone davanti a tutta la sala.. e che poi siete andati a festeggiare nel back stage..-

 

sta volta balzai a sedermi guardandolo scioccata e rossa come un peperone.

 

-         allora sanno proprio tutto!-

-         ehhh già…- Riku si portò le mani dietro la testa appoggiandosi – e chissà come avete festeggiato… -

 

prima che io potessi replicare lui si mise nuovamente a ridere.

 

-         razza di coglione che non sei altro!!!- gli gettai il cuscino in faccia e da lì nacque una battaglia senza precedenti, che finì solo quando sedutami letteralmente su di lui lo stavo soffocando.

-         Ok.. ok mi afferndo…- mugugnò da sotto il cuscino, io lo tirai via.

-         No stando seri secondo te ho fatto bene a mettermi con lui?-

 

Era strano dirgli di stare serio vista la posizione, fosse entrato qualcuno avrebbe potuto pensare male vedendomi a cavalcioni sul suo addome…. Ma io non ci feci caso e non fece una piega neppure lui che con tutta calma mi rispose

 

-         beh se ti piace…-

-         sì in effetti mi piace però così di botto… dai dimmi qualcosa!!!- lo incalzai anche se neppure  io sapevo che cosa volevo sentirmi dire lasciandolo libero dal mio peso e mettendomi in ginocchio voltandomi per guardarlo in faccia.

 

-         Non saprei… non sono bravo in queste cose…- rispose lui evasivo

 

Notai in lui un cambiamento, sembrava restio a parlare di questo argomento.

 

-         senti ma hai qualche cosa contro Alex?!- le mie solite domande a bruciapelo

 

Riku non mi rispose subito evitando il mio sguardo.

 

-         diciamo che non mi sta molto simpatico… ehi che hai?!- esclamò tentando puntellandosi con i gomiti sul letto.

 

Avevo abbassato il capo – ecco lo sapevo ora lo devo mollare…-

 

Anche stavolta non mi rispose subito

 

-         ma sei scema?! E perché mai? Mica deve piacere a me…- mi chiese alla fine stupefatto

-         invece sì! Perché la tua opinione per me conta molto!!- gli dissi infervorata

-         ma quanto sei bambina…-

 

mi mise una mano dietro la testa e mi tirò giù, finendo con la faccia contro il cuscino, poi appoggiai la testa sul suo braccio.

C’era qualcosa che mi legava a lui, ma… non era amore bensì un sentimento ugualmente profondo, che non ero sicura fosse possibile provarlo… ci stavo bene e mi chiedevo come avessi fatto senza di lui.

 

-         …ma ti voglio bene per questo.-

 

sorrisi senza altare la testa, molte volte di abusa della frase ti voglio bene, penso che ci si dovrebbe pensare almeno 10 volte sopra prima di dirla, ma in quel caso ero sicura che Riku mi volesse veramente bene .

 

-         senti hai pensato di fare le audizioni per i restanti membri?-

 

questa volta alzai la testa poggiandomi sui gomiti.

 

-         sì ci ho pensato, tornata a casa faccio qualche volantino e lo appendo a scuola prima che finisca- gli risposi – forse ora è meglio che ci mettiamo a studiare!- aggiunsi alzandomi e  prendendo i libri dallo zaino che mi ero portata.

-         Facciamo così, tu rispondi alle domande di diritto e io ti faccio i compiti di matematica, se no domattina siamo ancora qui e poi studiamo per l’interrogazione ok?-

-         E con questo che vorresti dire?- gli chiesi lanciandogli uno sguardo astioso

-         Nulla nulla… forza mettiamoci al lavoro!-

 

Finito lo studio era finito anche il tempo a disposizione, avevo l’ora di rientro fissata per le sette e non era il caso di sgarrare… così salutai Riku e tornai a casa.

Dopo cena mi dilettai nel creare  al computer il volantino, una volta terminato ne stampai alcuni e li

appoggiai sulla scrivania pronti per essere portati a scuola.

 

Commenti: pensavo che una volta finita la scuola avrei avuto più tempo per scrivere o meglio che mi sarebbe venuto in mente qualcosa in più e invece guardate che razza di mini capitolo è venuto fuori!! Non mi stupisce che stanotte abbia sognato gli esami di maturità benché sia in anticipo di un anno….

A proposito se c’è qualche maturando che legge la mia fic gli faccio i complimenti per aver finalmente raggiunto il traguardo finale! ^^

Volevo rendere la mia storia molto più simile alla vita reale ma qualche pezzo da telenovela mi sa che mi è sfuggito… secondo me però è molto meglio così perché se no molto probabilmente sarebbe risultata molto più noiosa! Voi che ne dite?

Ora mi sa che vado a farmi un bagno in piscina qui si muore di caldo… sigh! çç

Vi annuncio, visto che in molti avete chiesto di contattarmi, che ho aggiungo nella mia scheda personale (ci si può arrivare cliccando sul mio nick name) un indirizzo e-mail dove tutti potete chiedermi spiegazioni o altro, oppure semplicemente dove chiacchierare di KH o del più e del meno!

Ne approfitto per ringraziare crazykikka, goddes of  water, metal_darkness e revege che ho visto solo ora (perdono ^^”) che mi hanno aggiunto tra le loro fic preferite! Grazie di cuore! ^^

 

Ringraziamenti:

LusyS: lo sapevo che ci saresti rimasta male! che ti devo dire? c'est la vie (se si scrive così... 2 anni di francese buttati nel c---o!)

 

Thanks to everyone! VVB

Kissy Kano-chan

 

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Capitolo 13
*** Happy! ***


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Capitolo 12: Happy! (Alexia)

La mattina seguente sembrava che la gente non si fosse ancora stancata di sparlarmi dietro, ma io non ci facevo caso, anzi tutta questa “popolarità” forse poteva far accorrere anche più gente alle audizioni…

-         oddio!- esclamai nel bel mezzo della terza ora

Yoko dietro di me ignorando la prof che ci guardava male mi chiese – che succede?-

-         glielo dico io che succede…- la voce stridula della prof di diritto mi fece trasalire, era giunto il mio momento – Del Monte venga interrogata così farà compagnia al signor Okazaki-

ta daaaaaan!!! Era fatta, ma non ero più di tanto preoccupata, io e Riku avevamo studiato bene e il fatto che fossimo interrogati insieme non mi dispiaceva, quando ci sedemmo vicini lui mi sussurrò

- che diavolo ti è preso? Sognavi forse?!-

-         ma figurati! È che ho dimenticato i volantini!- gli risposi

-         complimenti…-

-         tornerò nel pomeriggio d’accordo?!- sibilai

-         mi dispiace interrompervi… allora posso cominciare?-

nello sguardo di quella vecchia megera non c’era un barlume di pietà! Ma io ero ben preparata!

Infatti a fine interrogazione…

-         bene vedo che nonostante tutto siete preparati, direi un 65..-

65? 65?!!!! Solo?!!!

Quella brutta bip bip biiiiiiiiiiiiiiip biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiipppp!!!

*°ç*ç@#+?!£% !!! del bip!

Fumante ma impotente tornai al posto.

-         che vi siete detti?-

mi voltai verso Yoko – che?-

-         tu e Okazaki che vi siete detti?- mi ripeté

-         nulla mi ha chiesto solo un suggerimento tutto qui..- mentii prontamente

-         ah ok… ma perché diavolo sei saltata su così prima?-

-         beh vedi….-

*******

-         Riku adesso basta!!!-

mi piazzai davanti a lui nel mezzo del marciapiede con le mani sui fianchi, avevo appena lasciato Yoko alla fermata e poi l’avevo raggiunto.

-         ma di che parli?- mi chiese lui confuso

-         sono stufa di mentire a Yoko! Diamine! tanto ormai se devo mettere i volantini lo verrà a sapere comunque non ti pare?- gli risposi

-         ok va bene diglielo pure ma non voglio che se vieni a casa mia ti porti tutti i tuoi amici dietro, io ho scelto te come amica e ti voglio da sola!- ribatté seccato

-         e moh sono diventata di tua proprietà? farò come dici, ma solo perchè provare con Yoko sarebbe impossibile…- dissi alla fine pensierosa.

-         E non voglio che tutti sappiano chi sono i miei e dove abito, ho mantenuto il segreto fino adesso e non voglio immaginare il dopo…-

-         I suoi desideri sono ordini per me…- replicai con veemenza

-         Per favore..- aggiunse Riku ricalcolando il tono con cui mi aveva parlato

-         Ecco così va meglio, puoi stare sicuro!-

Il telefonino mi squillò.

-         chi  è?- mi chiese lui per nulla curioso….

Io gli feci un grande sorriso piantandogli davanti lo schermo,

Calling Alex.

Alzò gli occhi al cielo.

-         pronto?- risposi

-         ciao Keira come va?- grazie al cielo ha evitato di chiamarmi amore o altro… non mi sembrava ancora il momento…

-         tutto  bene, sono sopravvissuta ecco..-

-         allora ho fatto bene a non farmi vedere oggi?-

-         sì è stata un ottima idea! Ma dimmi, cosa c’è?-

-         volevo chiederti se oggi ti va di uscire, sempre se non hai compiti in eccesso..-

mi sforzai di visualizzare nella mia mente le pagine dei prossimi giorni del diario.

-         aspetta fammi pensare.. l’interrogazione di diritto l’ho già fatta, quindi non dovrei aver nulla, le prossime verifiche non sono troppo difficili… oh no…-

-         che c’è?-

-         matematica ho almeno 10 esercizi per domani, e in più oggi devo passare a scuola…-

ero intenta a costiparmi quando da dietro Riku mi strattonò la cartella.

-         scusa un attimo – misi la mano a coppa sul cellulare e rivolsi uno sguardo interrogativo a Riku

-         i compiti di mate, se vuoi posso farteli io.- mi disse a mezza voce

-         davvero?- chiesi incredula

-         sì, però a mettere i volantini ci devi andare lo stesso.-

-         ti adoro!!!- gli saltai al collo sbatacchiando il telefono

-         Keira tutto bene?-

mi ricomposi velocemente, mentre Riku si massaggiava il collo, a momenti lo strozzavo.

-         sì, sì tutto bene per oggi siamo d’accordo allora?-

-         ma i compiti di matematica?-

-         tutto risolto, no problem! Ma devo passare a scuola comunque.-

-         facciamo così allora ci vediamo davanti scuola alle 4 e mezza va bene?-

-         benissimo allora a più tardi!-

-         ok ciao-

-         ciao-

chiusi lo sportellino, e gongolante ripresi il passo di Riku.

-         non pensare che possa diventare un’abitudine!- mi rimproverò lui, già traducendo il mio pensiero.

-         Non ti preoccupare, ah quanto ti voglio bene!!!- mi aggrappai al suo braccio, lui sorrise ma dentro di sè aveva qualcosa che non andava.

Pomeriggio!

Ci impiegai di nuovo un po’ per vestirmi, ma una canotta e un paio di jeans andavano più che bene per un pomeriggio assolato senza chissà quali programmi in mente.

Alla fine dovetti dire a mia mamma che mi ero trovata il ragazzo e a parte il terzo grado su chi era com’era ecc… andò tutto liscio.

Tralasciai tutta la scena del concerto, lei non era preoccupata, dopo tutto un po’ lo conosceva già perché gliene avevo già parlato in passato e sapeva che io ero una ragazza diciamo… responsabile.

Presi la mia borsa e ci fiaccai dentro tutte le cianfrusaglie che mi portavo dietro più i volantini.

In 10 minuti ero davanti a scuola e guardai l’orologio, erano solo le 4 avevo tutto il tempo di fare ciò che dovevo.

Entrai nell’atrio e salutai l’impiegata della segreteria.

-         buongiorno, senta non è che potrei attaccare dei volantini nella bacheca del corridoio?- chiesi

-         certo vai pure-

mi incamminai, passai davanti alla presidenza e imboccai un lungo corridoio che dava sul cortile interno dell’istituto.

Lì vidi una scena che sembrava tirata fuori da un film, il nostro fidato e ormai centenario bidello Tamohiro che teneva per un braccio un ragazzino mai visto prima e lo trascinava via.

-         mi lasci! Non stavo facendo niente di male!-

-         che diavolo ci facevi allora lì furfantello?!- lo interrogò l’uomo

Tamohiro conosceva tutti gli studenti che passavano di lì ed era chiaro che non si lasciasse sfuggire qualche infiltrato.

Però qual ragazzino io l’avevo già visto… ma dove?

I due nel frattempo venivano verso di me, più lo guardavo e più mi sembrava di riconoscerlo..

Ma certo!! Gironzolava sempre davanti al negozio di strumenti musicali con aria malinconica, mi ricordava un po’ Riku…

Lui alzò gli occhi verso di me e incrociai due iridi azzurre come le mie.

E quel che feci dopo neppure adesso me lo so spiegare…

-         ah allora eri qui!- dissi andando loro incontro con passo deciso.

-         Oh Keira ciao, conosci questo qui?- mi chiese il bidello.

-         Certo è un mio amico, mi ha accompagnato oggi perché devo affissare dei volantini nella bacheca.- risposi

Non mi stupii dello sguardo allibito del ragazzino, ma sperai con tutto il cuore che si levasse quall’aria da chi? Come? Dove? E quando?

-         che annuncio vuoi mettere se posso chiedertelo?-

-         in realtà per adesso è stato un segreto comunque sto cercando dei membri per formare una band-

-         ehhh voi giovani…  scommetto che è una di quelle rumorose che senti a chilometri di distanza…-

io sorrisi e annuii.

-         beh allora ti lascio e ti restituisco il tuo amico, scusa giovanotto ma non potevo immaginare fossi accompagnato ma me lo avessi detto prima… comunque…- gli lasciò il braccio facendo un piccolo inchino.

-         No si figuri… non si deve preoccupare!- disse l’altro agitando la mani.

Beh almeno è educato… osservai io.

L’uomo si allontanò lasciandoci nel corridoio deserto.

-         bene ora posso sapere che ci fai qui?- chiesi poi rivolgendomi allo sconosciuto

-         perché mi hai aiutato? Non sai neppure chi sono!- rispose lui accigliato

in effetti è vero… manco lo conosco…

-         non so.. però ti vedo spesso davanti al negozio di musica non è così?-

lui abbassò lo sguardo… - sì…-

io un po’ imbarazzata mi presentai – piacere io sono Keira Del Monte-  

gli porsi la mano e lui mi sorrise.

Aveva una sorriso contagioso e gli occhi che gioivano da soli da farti venire voglia di ridere pure a te…

strinse la mia mano.

-         piacere mio, mi chiamo Sora Kanemori-

Sora era alto e magro quanto me, anche se si vedevano i muscoli ben sviluppati.

Indossava una t-shirt troppo grande e lunga per lui, un paio di jeans lisi e le scarpe da ginnastica. Aveva i capelli castani, modellati con il gel e due bellissimi occhi azzurri.

Mi trasmise subito una certa simpatia.

-         allora che ci fa un ragazzino come te qui?-

il suo sguardo si rabbuiò.

-         guarda che io ho 16 anni….-

tum! Un masso mi cadde sulla testa… le mie solite figure di merda..

io non gli davo più di 14 anni…

-         scusa scusa!!!- mi affrettai a dire e lui tornò del suo umore allegro.

-         Beh sono qui perché volevo andare in sala musica, devo vedere una cosa..- mi svelò alla fine, così non trovandoci niente di male lo accompagnai.

Le aule erano sempre aperte e a disposizione degli studenti, oggi per fortuna però non c’era nessun corso.

Appena entrò Sora emise un suono di stupore.

-         wow! Avete un sacco di strumenti!!!- esclamò eccitato

io risi per la sua spontaneità – se vuoi puoi provarne qualcuno!- gli dissi

-         davvero Key-chan?!-

Key?!

Mi chiamava già con un nomignolo dopo neppure 10 minuti che ci eravamo incontrati, ma devo dire che non mi dispiaceva affatto, sembrava un po’ un bambino in cerca di affetto.

-         certo- lo rassicurai

se mi aveva stupito trovarlo nel corridoio trascinato da un bidello, quello non era niente in confronto a quello che fece dopo…

si diresse sicuro verso la batteria e impugnate le bacchette si mise e picchiare su piatti e tamburi.

Rimasi a bocca aperta, non stava semplicemente facendo rumore, ma stava seguendo un suo ritmo, era strabiliante per quanto ne sapevo io suonava da dio!

-         ehi Sora! Sora!- dovetti alzare la voce perché mi sentisse e smettesse.

-         Che c’è?-

-         Da quanto è che suoni la batteria?-

-         Ho imparato alle medie a scuola.. e ogni tanto la suono nel negozio di strumenti dove mi hai visto, ci lavoro saltuariamente e allora la padrona mi lascia provare…- mi spiega

 E io non posso che rimanere a bocca aperta, quello che ho di fronte a me è talento puro!

Poi senza tanti complimenti gli chiesi

-         vuoi far parte della mia band?! Abbiamo già il chitarrista che sarei io e un mio amico che suona il basso!- ero al settimo cielo

-         d… davvero?! Non stai scherzando?!- mi chiese lui nello stesso stato d’animo

-         certo che no!!!-

in un minuto eravamo tutti e due per mano che saltellavamo come degli ebeti, si poteva dire che Sora era la mia copia al maschile.

Però mi venne un dubbio…

-         no aspetta…-

ci fermammo.

-         devo prima farti sentire a Riku…- dissi soprappensiero

-         e chi è?-

-         il bassista…-

mentre rimuginavo l’occhio mi cadde sull’orologio che segnava le… 16:40

-         oddio sono in ritardo!- feci per scappare ma alla porta mi fermai, mi ero dimenticata di Sora.

-         Senti domani pomeriggio, sempre qui alle 4 porto con me Riku e facciamo un’audizione ok?-

Sentii il suo okey mentre ero già a metà del corridoio.  

Trafelata uscii dalla scuola, mi guardai intorno ma di Alex nessuna traccia.

Sospirai tentando di riprendere fiato “meno male non è ancora arrivato!”.

-         ehi Keira sono qui!-

come non detto…

Commenti:  

che ne dite di questo capitolo? Finalmente ho fatto comparire sora! Mi sono attenuta al suo carattere allegro, penso proprio che se conoscessi un ragazzo come lui ci andrei sicuramente subito d’accordo! È impossibile non farlo! ^^

mi hanno detto che è facile scrivere una storia se si conoscono già i personaggi perché li prendi da altri libri o film o videogiochi ma io non sono d’accordo… tralasciando i personaggi (che poi ognuno può plasmare a suo piacere) la storia però è interamente inventata, è difficile riuscire a organizzare i personaggi con quello che vuoi scrivere, non è proprio una cosa da niente! Voi non credete?

Vi chiedo un ultima cosa, ho aperto un mio piccolo blog si chiama the kingdom fantasy, ho inserito il link nel mio profilo qui su efp, mi farebbe molto piacere se ci andaste a dare un’occhiata, devo ancora sistemarlo un po’, però qualcosina c’è già!

Ringraziamenti:

LucyS: ti dirò che yoko non è proprio un personaggio marginale in questa storia ma comunque di vedrà in seguito!

Metal_darkness: figurati anche io sono spesso impegnata! Ma ti ringrazio di seguire sempre quando ne hai l’occasione!

Lonely Angel: cavolo parti? E adesso come farò senza le tue recensioni? Beh spero di risentirti presto! Ciao e buona vacanza! ^^

Grazie a tutti come al solito, alla prossima!

Kano_chan

 

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Capitolo 14
*** Sun goes down ***


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Capitolo 13: Sun goes down (David Jordan)

-         ehi Keira sono qui!-

 

le ultime parole famose, era proprio seduto su una panchina e io non l’avevo notato.

“perché devo sempre fare figure di merda?!”

mi avvicinai a lui.

 

-         scusa mi dispiace ho avuto un contrattempo!- gli dissi, lui si alzò dalla panchina e mi diede un bacio.

-         Non fa nulla, allora dove ti piacerebbe andare?- mi chiese

-         Umh… non saprei decidi tu!-

-          allora ti porto a bere qualcosa io, c’è un bar molto carino poco distante da qui.- mi rispose

-         Ok-

 

Mi prese per mano e ci incamminammo, mi sembrava un sogno poter passeggiare vicino a lui.

Due giorni fa non l’avrei neppure ritenuto possibile! Mi sembrava di essere in uno di quei film romantici, dove la protagonista sempre stata ignorata e snobbata vede coronare i propri sogni, e in quel momento mi augurai con tutto il cuore che la fine del mio personale film fosse felice…

Il caffè che mi diceva lui in effetti era molto bello, aveva una dehor tutto fatto di vetro e la vista delle montagne era fantastica.

 

-         allora ti piace?- mi chiese facendomi accomodare

 

io distolsi lo sguardo dalla veduta e annuii con foga – certo è bellissimo!!!-

 

-         bene… ah sappi che oggi offro io, quindi prendi tutto quello che vuoi! Mi hanno pagato abbastanza bene al live di sabato sera-  aggiunse

-         ma…-

-         no niente ma! Sei la mia ragazza e per il primo appuntamento offro io!-

 

non potei fare altro che sorridergli di nuovo, nel frattempo arrivò la cameriera.

 

-         cosa posso portarvi?- domandò guardandoci.

-         Per me un cappuccino e per te?-

 

Io avevo appena finito di leggere i dolci – per me allora una fetta di torta di mele e un tè alla vaniglia grazie-

La ragazza fece un inchino e tornò di là.

 

-         si vede che non sei giapponese…- mi disse ridendo

-         e perché?- chiesi stupita io

-         beh qui non c’è l’usanza di mangiare nel pomeriggio…- mi rispose

-         ah già…. Io invece ci sono abituata fin da piccola mia mamma mi dava la merenda alle 4… così come quando vado a trovare i nonni!-

-         capisco… senti ma cosa ci facevi a scuola?-

-         sto cercando i membri per la band, te ne avevo parlato ricordi?-

-         sì, ma dai allora ti sei decisa! Bene, già sei a buon punto visto che il chitarrista ce l’hai.-

-         sì ma ho anche già il bassista e quasi certamente il batterista è per questo che ho fatto tardi..-

-         cioè hai trovato tutti e due oggi pomeriggio?- mi domandò lui senza capire

-         no,no oggi ho trovato il batterista e un ragazzo con un talento innato per aver imparato a suonare alle medie… e il bassista l’ho conosciuto già tempo fa.- gli spiegai

-         e chi è?-

 

la cameriera arrivò con le nostre ordinazioni e le sistemò sul tavolo.

 

-         si chiama Riku.- risposi mettendo lo zucchero nel tè e girando con il cucchiaino

-         Riku? E di cognome?-

-         Okazaki- dissi smettendo di girare e tagliando con la forchetta un pezzo di torta – ne vuoi un po’?- chiesi, ma lui non mi rispose

 

alzai lo sguardo, in volto era livido, le labbra tirate e lo sguardo cupo, in un attimo il ragazzo allegro che avevo di fronte si era trasformato.

 

-         Alex tutto bene?- chiesi allarmata

 

pian piano riacquistò colore e mi sorrise. – tutto bene non preoccuparti.-

io non feci più domande e tanto meno lui tornò sull’argomento, riku in effetti mi aveva detto che non gli stava molto simpatico ma non sapevo che la cosa fosse reciproca…

verso le sei mi riaccompagnò a casa.

 

-         allora ci vediamo domani, e scusami per prima.- mi disse mentre io giravo la chiave nella toppa. Spinsi un po’ la porta e appoggiandomi con la schiena mi voltai.

-         Non ti devi preoccupare.. mi sono solo spaventata un po’ sei diventato pallidissimo..-

 

Lui si avvicinò e mi abbracciò – hai ragione.. comunque mi congratulo con  te sono sicura che riuscirai a formare la band che hai tanto desiderato.-

 

-         grazie-

 

ovviamente quando salii in casa mia mamma fece finta di non essere interessata e io per tenerla sulla spine feci finta di niente e non le raccontai nulla, finché dopo mezz’ora entrò in camera mia e sbottò – ma allora mi dici qualcosa?!- scoppiai a ridere e tralasciando i baci e gli abbracci le raccontai di dove mi aveva portato.

Alla fine sembrò soddisfatta e tornò in cucina a preparare la cena.

Io nel frattempo chiamai Riku, non vedevo l’ora di dirgli di Sora.

Feci il numero di casa e dopo qualche squillo mi rispose una voce maschile, ma non era quella rauca del maggiordomo, una voce più profonda e calma.

 

-         pronto chi parla?-

 

rimasi un attimo interdetta, quest’uomo era il padre tanto odiato di Riku.

 

-         mi scusi il disturbo sono Keira Del Monte, vorrei parlare con Riku se è in casa..-

-         ah certo, un attimo solo e te lo passo.-

-         grazie-

 

eppure mi sembrava una persona gentile, certo che al telefono e difficile da dire…

 

-         pronto Keira?-

-         ciao Riku come va?-

-         bene grazie, e a te come è andato l’appuntamento?-

-         è andato alla grande ma te lo racconto dopo… non ci crederai ma ho trovato il batterista!!!- esclamai

-         cosa?! E hai deciso così senza neppure chiedere a me? E poi come hai fatto?- mi chiese tutto d’un fiato

-         no certo gli ho fissato un audizione per domani! Ma aspetta che ti spieghi..-

 

così gli raccontai tutto.

 

-         se è bravo come dici siamo stati proprio fortunati! E i volantini gli hai messi?-

 

ops…… cazzo!

 

-         oh no…-

-         non dirmi che…-

-         sì… ero in ritardo e sono uscita di corsa! Ti prometto che domani li porto!!!- dissi in fretta scongiurando una paternale da parte sua.

 

lo sentii sospirare – e va bene… allora dimmi dell’appuntamento!-

gli spiegai grosso modo.

 

-         quando ho menzionato il tuo nome ha fatto una faccia stranissima..-

-         non mi stupisce…-

-         che vuoi dire?-

-         niente, niente ora devo scappare ci vediamo domattina ciao!-

-         aspetta!!!-

 

ma ormai aveva già messo giù.

Dopo cena messaggiai con Yoko che ovviamente era interessata solo all’appuntamento.

Decisi che domani le avrei detto di Riku e della band…

Poi prima di andare a dormire scrissi una mail a mio fratello aggiornandolo sugli ultimi eventi, alla fine spossata dalla giornata mi coricai e mi addormentai.

 

commenti: altro capitolo striminzito! e non ho neppure molto tempo per commentare quindi vi saluto e mi raccomando recensite! ^^

 

ringraziamenti:

 

metal_darkness: a quanto pare mi sei rimasto solo tu! sigh çç sono tutti in vacanza... cmq grazie per sostenermi sempre! ^^

 

ringrazio anche Alesh e Yuma_29 per avermi aggiunto tra le loro fic preferite! ^^  thanks a lot!!!

 

At the next !

kissy by Kano-chan

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Capitolo 15
*** Happy Hour ***


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Capitolo 14: Happy Hour (Ligabue)

 

Il giorno dopo con grande rammarico della mia classe il professore di fisica era assente e ciò voleva dire avere almeno un’ora buca. Così presi il coraggio a due mani e decisi di parlare con Yoko.

 

-          che?!!!!- metà dei ragazzi si girarono compreso Riku che intuì subito il motivo.

-          Shhhh! Che ti gridi?!- la zittii io

-          E per tutto questo tempo mi hai nascosto una cosa del genere?!- mi accusò puntandomi l’indice al petto.

-          Scusami, ma te l’ho già detto è stata una decisione soprattutto di Riku!- sibilai guardandomi intorno

 

Senza tanti complimenti Yoko gli gettò un’occhiata carica di rancore.

 

-          e lui lo sa?-

-          chi sa cosa?-

-          Alex!-

-          certo che lo sa.. gliene ho parlato ieri!- aggiunsi vedendola tornare sul piede di guerra.

 

Dopo quella notizia si rilassò un po’ di più allungando i piedi sulla sedia di fronte senza ascoltare i deboli rimproveri del professore di sostituzione, che ad un certo punto desisté dal suo intento tornando a leggere il giornale.

 

-          e così non vuoi che io venga alle prove…- disse con tono seccato

-          no, non è così! È solo che non abbiamo ancora trovato un posto per provare, e poi in due che vuoi che possiamo fare? Quando sarà tutto sistemato potrai venire promesso!- le spiegai con calma

-          sarà….-

 

dopo di che si alzò

 

-          dove vai?- le chiesi

-          devo parlare con Nobu… continua a mandarmi messaggi e non vuole accettare il fatto che mi sono trovata un altro, è ora di parlarci a quattrocchi!- si diresse con passo sicuro verso il gruppo di ragazzi che rideva e scherzava in un angolo della classe e si sedette di fronte a lui ignorando le proteste del precedente occupatore della sedia.

 

Lasciai che se la vedesse da sola con Nobu, tanto quel poveretto aveva già un’aria terrorizzata quando l’aveva vista dirigersi lì.

Io mi guardai intorno, non sapevo che fare…

in oltre avevo dimenticato il lettore a casa (cosa imperdonabile!!!) e ovviamente non mi passava neppure per l’anticamera del cervello di studiare o fare dei compiti, tanto come si dice “il dado è tratto” quello che è stato è stato e io aspettavo solo che finisse la scuola per potermi riposare.

Decisi di cambiare di postazione.

Mi sedetti di fianco a Riku che come sempre ascoltava la musica con la testa appoggiata sulle braccia, il solito gnorri! 

Gli picchiettai delicatamente sulla testa e lui la alzò.

 

-          fatto?- mi domandò riferendosi a Yoko

-          fatto…- risposi io annuendo

 

lui si risvegliò completamente e appoggiò l’mp3 sul banco stiracchiandosi vistosamente, poi si appoggiò con le spalle al muro così da essere più comodo per parlare con me.

 

-          è strano… è la prima volta che parlo con te a scuola e perfino durante le ore di lezione!- dissi pensierosa

-          ma va… se mi hai già parlato!- ribatté lui

-          sì ma eravamo in una classe vuota! mi sembra che ci sia una grossa differenza…- osservai io

-          uff… che lagnosa…-

 

io per tutta risposta gli feci la linguaccia.

 

-          piuttosto mi è venuta in mente una cosa riguardo le audizioni per il vocalist…-

-          e cioè?-

 

alcuni nostri compagni si erano accorti della nostra amabile chiacchierata e ci stavano già guardando allibiti, sgomitando i vicini.

 

-          dove le facciamo?-

 

tu tu tu tu (suono del telefono quando non risponde nessuno)

 

-          bella domanda…-

 

scoppiammo a ridere

 

-          ragazzi per piacere fate un po’ di silenzio!-

-          sì ci scusi!-

 

se prima i ragazzi erano allibiti ora erano decisamente sgomenti.

Riku il ragazzo più scontroso della scuola che se la rideva di gusto insieme a una ragazza decisamente fuori dai normali canoni?

Il mondo si stava ribaltando!

 

-          ehi ma sei sicuro di voler farti vedere così? –

-          tanto ormai… e comunque la scuola è praticamente finita e dopo le vacanze sono sicuro che nessuno ci farà più caso.-

-          tornando al problema di prima che pensi si possa fare?-

-          non saprei…- rispose pensieroso

-          potremmo farle da te…- suggerii

-          no è fuori discussione, non voglio che tutti sappiano della mia vita.- disse senza darmi possibilità di replica

-          beh allora neppure da me è troppo piccolo il mio appartamento. Non ci rimane che chiedere a sora-

-          sì sono d’accordo.-

 

la campanella ci annunciò che la pausa era finita e che ci toccava faticare di nuovo….

 

Nel pomeriggio tornai a casa e studiai fino alle 4 meno un quarto, poi uscii visto che non mi ero neppure svestita.

Salutai mia mamma, che “gentilmente” mi fece notare che non avevo ancora invitato Riku da noi e che era chiaro segno di maleducazione.

 

-          non ti preoccupare lo farò al più presto ok?-

 

mi fiondai giù dalle scale prima che il rimprovero si allungasse fino all’inverosimile.

In 10 minuti ero davanti scuola e come al solito Riku era già lì, sempre troppo puntuale.

 

-          ciao!- lo salutai e mi sedetti di fianco a lui sulla panchina

-          ciao.- mi rispose

 

parlammo per un bel pezzo.

 

-          senti sei sicura che il tuo amico verrà?- mi chiese ad un certo punto scettico guardando l’ora

 

in effetti era in ritardo di più di mezzora.

 

-          così mi ha detto….- era una mezza verità dato che non avevo quasi aspettato una sua risposta.

-          Ma gli hai almeno chiesto il numero di cellulare o di casa? Se oggi non lo vediamo come lo contattiamo?-

-          Emh… veramente no…-

-          Cosa?!- esclamò lui guardandomi con occhi sgranati – sei la solita inaffidabile!!!-

 

Saltai in piedi – ma scusa! Avresti potuto fare anche tu qualcosa allora se ci tenevi tanto!!!-

 

Continuando a battibeccare non c’eravamo accorti del sopraggiungere di Sora che ci guardava divertito.

 

-          sono lusingato che stiate litigando per me ma sinceramente non è il caso!- rise

 

io mi voltai lasciando a mia volta libera la visuale di Riku.

 

-          beh Riku questo è Sora!- li presentai

 

lui si alzò e si avvicinò al ragazzo – piacere di conoscerti, sono ansioso di sentirti suonare-

 

-          piacere mio, spero di essere all’altezza.-

-          su forza signori andiamo!-

 

li presi tutti e due per mano e mi incamminai verso la scuola.

 

-          ma è sempre così?- chiese Sora tentando di prendere il passo per non essere trascinato

-          una volta no… credo che sia colpa mia…- ammise Riku in tono sconsolato

-          ma va! Sono sempre la stessa, solo che con voi riesco a esprimere di più il mio carattere!- ribattei io

-          ohhh siamo a posto!- esclamò Sora

 

Riku si mise a ridere e anche io, potevo già capire che a lui stava simpatico, fino ad ora era così spontaneo solo con me, ma come prevedevo doveva aver provato subito una grande simpatia anche lui nei suoi confronti come me il giorno prima.

Ci intrufolammo per modo di dire dentro la scuola e una volta arrivati nell’aula di musica Sora con sicurezza si diresse verso la batteria, si sedette e prese in mano le bacchette, poi mi guardò.

Io gli feci un cenno con la testa, per dargli il via.

Si mise a battere sulla cassa, sui piatti…

Ovviamente non stava seguendo una canzone specifica, ma il ritmo era comunque coinvolgente e dopo poco anche Riku si mise a battere il tempo con il piede.

A me invece venne un’idea mi avvicinai alla chitarra e sorrisi a Riku, il quale mi guardò fisso, gli feci cenno di venire e lui intuendo quello che volevo fare prese il basso.

Senza sapere come stavamo suonando tutti e tre insieme e devo dire che fu emozionante, con tutti gli strumenti il sound era completo.

Smettemmo di suonare e dopo esserci guardati tutti insieme scoppiammo a ridere, non c’era un motivo ben preciso ma ci era impossibile trattenerci.

Il primo a parlare appena possibile fu Sora.

 

-          allora sono ingaggiato?- chiese

-          per me sì! Ma già da ieri…- risposi, ora attendevamo solo il responso di Riku

 

per un attimo sembrò pensieroso

 

-          mhhhh…. Sappi che Keira potrebbe esprimere ancora di più il suo carattere e non so se sei pronto…-

-          allora dovrei rivalutare la mia disponibilità!-

-          ma brutti idioti!! Senza di me questa band non avrebbe mai visto la luce!-

 

loro si misero a ridere di nuovo. 

 

-          sentite… a parte gli scherzi che ne dite se andiamo a bere qualcosa in un bar? Dobbiamo ancora discutere per le audizioni…- proposi

 

loro furono d’accordo e insieme uscimmo fuori.

Il sole spariva e riappariva dietro le nuvole, quel giorno c’era parecchio vento.

Ci fermammo in un caffé poco distante dall’istituto e una volta ordinato quello che volevamo cominciammo a discutere.

 

-          allora ditemi qual è il problema?- chiese Sora sistemandosi più comodamente sul divanetto

-          non sappiamo dove fare le audizioni… i volantini li ho, ma se non abbiamo una sala prove come facciamo?- gli spiegai

-          abbiamo già bocciato sia di farle a casa mia, sia a casa di Keira e volevamo chiedere a te..- disse Riku guardando il ragazzo di fronte a lui

 

Sora assunse un’aria dispiaciuta – vi offrirei volentieri di venire da me, ma il mio appartamento è troppo piccolo…- rispose

 

lo vedevo che era a disagio e mi affrettai a dire – non ti preoccupare troveremo un’altra soluzione!- dopo di che lo vidi più sollevato.

 

-          quindi siamo punto a capo…- sospirò Riku e osservandolo mi venne in mente un’idea.

-          Senti ma perché non chiedi a tuo padre se c’è un posto adatto? Con tutto le conoscenze che avrà ci sarà pure quella che fa al caso nostro!- esclamai

 

Grosso… grossissimo…. madornale errore…

 

Lui mi rivolse una sguardo irritato – non ci penso proprio….-

 

Evitai di chiedergli il perché, già ero stata poco delicata nel parlargliene visto il suo modo restio.

Nel frattempo erano arrivate le ordinazioni, un caffè ristretto per Riku,un tè alla pesca per Sora e una bella coppa di fragole con la panna per me.

 

-          guarda che così ingrassi…-

 

mi voltai, sulla porta del bar c’era Alex in pantaloncini al ginocchio e maglietta senza maniche.

Mi alzai andandogli incontro e lo abbracciai.

 

-          che ci fai qui?- chiesi

-          stavo andando alla sala prove quando ti ho vista-

 

ricordandomi con chi ero lo presi per mano e lo condussi al tavolo.

 

-          Alex questi sono Sora e Riku, fanno parte della mia band, ma credo che Riku tu lo conosca già.-

 

Alex finì di stringere la mano a Sora e poi quando guardò Riku, mi vennero i brividi.

Lui aveva lo stesso sguardo di ghiaccio di quando parlava di suo padre e l’altro non era da meno. Quando il silenzio sembrò durare secoli lo interruppi.

 

-          ehi non vorrei farti perdere tempo, ti staranno aspettando…-

 

lui tornò del suo solito umore e quando lo accompagnai fuori mi baciò e proseguì.

Tornai dentro e guardai storto Riku.

 

-          che diavolo ti è preso?! Potevi almeno salutare!- lo sgridai

 

per tutta risposta lui si alzò.

 

-          io devo andare, non credo comunque che sia il caso che io lo saluti…- replicò

 

io e Sora ci guardammo straniti, poi ci alzammo seguendo Riku e ognuno tornò a casa propria.

 

Quella sera lessi la mail di mio frate

 

Da:Dany86@libero.it

Ricevuto il 5 giugno 2007 alle ore 18.40

 

“ha ha ha ha ha ha ha!!! Scusa ma non riesco proprio a smettere di ridere!”

 

uffa… da quando gli avevo detto della dichiarazione in grande stile non la smetteva di prendermi in giro…

 

“ cmq devo dirti che posticiperò la data di rientro, qui ho ancora da fare e ci impiegherò ancora un po’, per quanto riguarda il tuo problema non posso aiutarti, qui a Tokyo di posti per le audizioni c’è ne sono a bizzeffe ma lì a Kiryu non credo proprio… che mi dici dell’audizione di Sora? È piaciuto a Riku? Non vedo l’ora di tornare per sentirvi! Ah sorellina ricordati che dovrete anche scrivervele le canzoni, dici che c’è qualcuno in grado di farlo? Beh ma adesso che è praticamente finita la scuola dovresti  avere più tempo libero… ok fammi sapere se riesci a risolvere il problema!

TVB Dany”

 

Gli risposi poi spensi il computer.

Era vero!!!

Ancora 5 giorni e la scuola chiudeva i battenti per le vacanze estive, non vedevo l’ora!!!

 

Commenti: il mistero si infittisce!! Che mai ci sarà di losco dietro l’odio di riku per alex?! Sono aperte le scommesse!!! ^^

Apro e chiudo una parentesi, la città dove si svolge la storia esiste davvero, non dista molto da tokyo e da quello che mi hanno detto è una tipica tranquilla cittadina in mezzo alla campagna, sarò all’antica ma è proprio in un posto del genere che vorrei andare ad abitare, odio il caos.. però sempre con la tv e la play! XD

Ok spero di aggiornare presto anche se dipenderà dalla mia ispirazione e dal fatto che sto facendo una full-immersion  di vampire knight! Per gli amanti del genere shojo dark fa al caso loro! ^^

Zero forever!!! ^/////^

 

Ringraziamenti:

 

Lucy S: anche il mio pc fa i capricci ti capisco sai? çç il legame tra quei due mi sa che ve lo svelerò solo molto più avanti! Quindi è tutto top secret! ^^

 

Goddes of Water: lo so che a volte i miei capitoli sono molto corti e ti chiedo scusa solo che prima che ho scritto qualcosa ci impiego ventanni e per non aggiornare ogni morte di papa devo fare così.. ^^” scusa! Ma grazie per il consiglio, sono sempre ben accetti! ^^

 

E allora signori… alla prossima!

Kissy by Kano_chan

 

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Capitolo 16
*** Possesion ***


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Capitolo 16: Possesion (Jyongri)

Un altro weekend era iniziato, Alex mi aveva chiesto se la sera andavo all’ Holy, non avrebbero suonato ma potevamo passare la serata insieme.

Non avrei potuto vedere Sora e Riku quel giorno nonostante si fossero accordati per vedersi a casa di quest’ultimo, ero indietro con i compiti e le lezioni e mi dovevo mettere in pari se volevo uscire quella sera.

Appena alzata mi misi di impegno, feci un piano di studi e cominciai con i compiti scritti.

Verso l’una mia mamma mi chiamò, ma ero così assorta nei miei calcoli che non la sentii.

 

-         ehi allora ti decidi a venire a mangiare?-

 

Era spuntata dalla porta della mia camera pulendosi le mani sul grembiule arancione.

Io alzai la testa dalla montagna di scartoffie che avevo prodotto.

 

-         scusa arrivo, non ti avevo sentito..- rispondo e poggiandoi il libro sopra gli altri alzandomi dalla scrivania.

-         Pensavo che con il fatto che ti eri trovata il moroso non ti saresti dedicata come si deve alla scuola e invece…-

 

Io le feci un sorriso colpevole, se avesse saputo che in realtà studiavo solo per uscire con Alex la sera tutte le sue speranze sarebbero crollate, dopo tutto avevo già le idee chiare una volta finito il liceo all’università non ci sarei mai andata e mi sarei direttamente trasferita a Tokyo dove mi sarei cercata un lavoro e affittato un piccolo appartamento.

Ovviamente tenevo tutto all’oscuro di mia madre che avrebbe accusato mio fratello di avermi plagiata. Non fraintendetemi, amo molto la mia città e ci sto benissimo, ma per cominciare qualcosa di nuovo ho bisogno di cambiare aria…

 

-         hai notizie di Daniele? È da qualche giorno che non lo sento..- mi chiede una volta a tavola mio padre

-         sì mi ha scritto una mail ieri e mi ha avvisato che dovrà posticipare il ritorno perché ha ancora delle faccende da sbrigare-

 

in realtà io sapevo benissimo che dietro a quelle faccende c’era il suo disperato tentativo di riconquistare la sua ragazza che lo aveva mollato tempo prima…

forse anche mio padre la pensava così perché fece un lungo sospiro sopra al suo piatto di polpette.

 

-         ah a proposito Keira, dovrà dormire con te quando tornerà- mi dice mia mamma

 

la cosa mi lasciò un po’ contrariata, una volta a separare la mia camera dalla sua c’era un muro, che poi avevano buttato giù per far allargare il bagno e quindi le dimensioni attuali della stanza erano un po’ ridotte per farci dormire due persone.

 

-         non potremmo farlo dormire in salotto? È grande e il divano va benissimo con una coperta, tanto adesso fa caldo.- rispondo tentando di trovare una soluzione.

 

-         Avresti il coraggio di farlo dormire lì?! Avrà diritto pure lui ad un letto normale, non vorrà mica stare per 2 mesi sul divano?- mi rimbecca mia mamma

 

-         Sono certa che se glielo chiedo mi dirà di sì!- ribatto io

 

-         Sì è vero, ma solo perché non lo lasceresti vivere se no…- osserva mio padre

 

-         Uffaaaaaa….. –

 

-         Stasera ti portiamo noi al locale.- aggiunge mia madre cambiando discorso

 

-         Ok per il rientro ci pensa Yoko comunque.-

 

-         Allora ringraziala-

 

-         Sicuro- rispondo poi mi alzo e metto i piatti nel lavandino.

 

Tornai subito in camera, non potevo perdere troppo tempo… meccanicamente guardai il display del cellulare, una piccola busta chiusa lampeggiava, mi era arrivato un messaggio.

Lo aprii.

 

“ ciao Keira, sono Sora ho chiesto il tuo num a Riku. Senti visto che oggi non ci possiamo vedere che ne dici se domani passi da me e poi andiamo da Riku? Risp TVB ^_______^”

 

Risi.

Cavolo!!! A Riku ci erano volute 3 settimane prima che si osasse a scrivermi tvb!!! è proprio vero che Sora è completamente diverso.

 

-         mamma domani abbiamo qualche impegno?!- urlo dalla mia camera sedendomi pesantemente sul letto

 

-         no, non dovremmo. Perché?-

 

-         vado da Riku con Sora che dobbiamo decidere alcune cose per la band!- rispondo

 

-         dovevo immaginarlo… d’accordo…- dice in tono rassegnato

 

-         grazie!-

 

misi mano nuovamente al cellulare e cominciai a digitare.

 

“ ciao Sora! Ok per domani va bene dimmi solo dove abiti e ti raggiungo” invio.

 

Dopo pochi minuti ecco la sua risposta

 

“abito in via honomi al numero 10. vieni qui verso le tre ok? Allora ci vediamo domani buona serata.”

 

“ok ci sarò! Un bacione TVB”

 

chiusi lo sportellino del cellulare e mi rimisi a studiare.

Circa a metà pomeriggio i pensieri cominciarono a vagare sulla serata che mi si proponeva e al problema di trovare un luogo dove fare le audizioni, avevo perfino provato a chiedere disponibilità a scuola ma non se ne parlava neppure, adesso era troppo tardi per organizzare qualcosa.

 

-         non riusciremo mai a trovare una soluzione!!!- esclamo facendo scivolare la testa giù dal letto. Il sangue mi pulsava nelle orecchie ma non mi impedì di sentire la voce di mio padre.

 

-         Che problema avete? Riguarda la band?-

 

Mi tirai su sentendo la faccia tornare del colore normale mentre il sangue refluiva.

 

-         sì semplicemente non abbiamo un posto per le audizioni tutto qui…- tagliai corto, tanto la conversazione era inutile.

 

-         Perché non provate al karaoke?-

 

Lo guardai come se fosse pazzo.

 

-         il proprietario è stato un mio collega di lavoro per molti anni, hanno un impianto audio eccellente se si tratta solo di trovare un cantante…-

 

ora ero decisamente interessata.

 

-         e tu ci potresti parlare?-

 

-         credo di sì domani lo chiamo e poi ti dico va bene?-

 

-         sì grazie sarebbe grandioso…-

 

lui annuì poi abbandonò la soglia.

Ero un po’ stupita, mio papà che per una volta era utile sul serio?!

È vero che c’è sempre una prima volta però… in quell’istante ero un po’ a disagio, non lo trattavo mai molto bene ma era più forte di me, avesse solo fatto arrabbiare un po’ meno la mamma sarebbe stato perfetto…

Verso le otto cominciai a prepararmi.

Indossai la gonna di jeans scuro e un paio di ballerine bianche, una camicetta senza maniche con una grande rosa nera di stoffa appuntata sul davanti e un copri spalle.

In bagno mi tirai i capelli lasciando che ricadessero un po’ sugli occhi, mi misi la matita verdone e l’ombretto argento e il lucidalabbra.

Mi misi un bracciale largo e una collana di perle di quelle che andavano tanto di moda l’estate prima in Italia.

Puntuale come sempre, solo quando aveva un ragazzo arrivò Yoko e per le nove e dieci eravamo al locale, ovviamente il coprifuoco era per la mezza ma a me sembrava un’ora giusta, non avrei resistito più di tre ore a ballare.

Ovviamente la fila all’ingresso era infinita, nonostante avessero aperto da 10 minuti.

 

-         con la storia che siamo fidanzate con due componenti della band che suona qui abbiamo molti vantaggi!- disse compiaciuta Yoko salutando Seijy che ci fece cenno di passare facendoci largo tra la folla.

 

-         Se lo dici tu…- guardai le facce poco, ma molto poco amichevoli delle ragazze che avevamo superato, anche se ci avevo fatto l’abitudine mi sentivo a disagio. Nessuna di loro diceva niente quando io e Alex eravamo insieme, ma sapevo che ero diventata la ragazza più odiata della scuola e non solo, io sbucata dal nulla soffio sotto il naso di molte pretendenti il ragazzo più bello e famoso della scuola.

 

-         Dove hai detto che ci aspettavano?-

 

Yoko mi riscosse dai pensieri urlando per farsi sentire sopra la musica ad alto volume.

 

-         Alex mi ha detto di andare nel privè ha riservato un tavolo per noi, e mi ha anche detto di ordinare quello che vogliamo perché paga Demy gli è andata male una scommessa e così deve pagare lui…-

 

-         ahhhh il solito! Beh ma tanto ci va pure di lusso in questo modo.-

 

facendoci largo, passammo davanti al bar e tra le varie piste fino ad arrivare ad un angolo del locale, sembrava una tenda di quelle che si vedono nei possedimenti dei marajà, lunghi drappi di stoffe dai colori caldi pendevano dal soffitto, i tavolini erano di vetro e tutt’intorno c’erano dei puf bordeaux. La ragazza all’entrata ci salutò.

 

-         salve siete in lista?- chiese

 

-         sì Sugiyama.- risposi

 

Lei scorse velocemente la lista e con un sorriso ci fece entrare e accomodare nel tavolino d’angolo.

Non per niente era il locale più famoso, dopo tutto anche nelle piccole città c’è la discoteca di tendenza. Ovviamente Yoko non perse tempo e ordinò subito, io invece osservavo la pista.

Era la più grande lì dentro, il djey in fondo alla sala era intento a cambiare disco e a mixare i pezzi al momento, era già pieno di gente che ballava, il pavimento era a quadri trasparenti che cambiavano colore con il ritmo della canzone, ogni tanto partiva la luce a intermittenza di quelle che ti fanno vedere tutto a scatti.

Mi spaventai non poco quando vidi la faccia di Alex a 30cm dalla mia, lui si abbassò e accostò la bocca al mio orecchio.

 

-         ciao scusa il ritardo ma è colpa di Demy non aveva saputo ancora della scommessa…-

 

mi misi a ridere, anche lui lo fece, poi mi voltai verso Yoko e salutai Demy, aveva una faccia da funerale, mi dispiacque un po’ per lui.

 

-         hai già ordinato?- mi chiese di nuovo Alex vedendo avvicinarsi la ragazza

 

nel mentre mi fece alzare e poi risedere sulle sue gambe passandomi una mano intorno alla vita.

 

-         no non ancora…-  

 

-         allora lo faccio io per te- mi fece l’occhiolino – due Angel Dust –

 

-         e che diavolo è?- chiesi io

 

-         niente!-

 

finché non arrivarono i drink chiacchierammo intervallando con baci appassionati.

Finalmente potei assaggiare questo famoso Angel Dust, l’aspetto era di un blu elettrico e il sapore era buonissimo, aveva un non so che di fruttato ma ovviamente si sentiva che era molto alcolico.

Dopo averne bevuti credo 3 andammo a ballare.

Ovviamente io ballavo con Alex le braccia attorno al suo collo mi lasciavo trasportare dalla musica muovendo i fianchi, lui mi passava le mani tra i capelli facendole scivolare lungo la schiena e come tutti i ragazzi fino al culo.

Ballammo per un po’ poi i ragazzi tornarono ai divanetti, io e Yoko rimanemmo in pista ancora un po’.

Mentre mi muovevo andai addosso ad un ragazzo vicino a me, mi girai per chiedergli scusa ma lui si era girato appena senza darmi importanza, però mi bastò per riconoscerlo.

Era un professore della mia scuola, insegnava musica, era molto bello e infatti era il sogno proibito di molte studentesse, mi stupii di vederlo lì, dopo tutto avrà avuto una trentina d’anni ed era sposato.

Mentre lo osservavo notai la ragazza che ballava con lui, era carina…

Yoko mi strattonò e con voce sbiascicata mi disse – andiamo a sederci? Se continuo così sbocco!- mi prese per mano trascinandomi via, per un nano secondo la mia mente rimase a pensare al professore per poi essere annebbiata dall’alcool.

Tornammo al privè i ragazzi erano seduti sui puf e sicuramente ci avevano osservate tutto il tempo da lì.

Arrivai davanti ad Alex e come niente fosse mi sedetti sopra di lui gli misi le braccia intorno al collo avvicinandomi e stringendo le gambe attorno alla sua vita.

Lui mi guardava divertito, non ero così sbronza da non capire quello che facevo, no, no ragionavo benissimo!! senza però avere freni inibitori.

La mia bocca raggiunse la sua e le lingue si incontrarono, sentivo la sua mano sulla gamba andare su e giù, mentre con l’altra dietro la mia testa mi teneva stretta.

In un attimo di pausa le parole mi uscirono di gettò – ti amo-.

 

Commenti: ed è passato anche ferragosto questo vuol dire almeno per me che manca molto meno di un mese perché ricomincino le scuole e se Dio vuole a quest’ora il prossimo anno sono belle che a posto con la scuola per il resto della mia vita!

È comparso un nuovo personaggio misterioso, il professore di musica!!! Muhahahaha adoro creare mistero intorno a me! XD a parte gli scherzi non dimenticatevelo perché fa parte attiva della storia più avanti! Ma cosa sarà successo a fine serata tra keira ed alex?! Sono aperte le scommesse! ^^

 

Ringraziamenti:

LucyS: mi sa che hai fatto in tempo a cambiarlo il computer tanto ci ho messo ad aggiornare! cmq grazie della recensione! ^^

 

E ringrazio nameChan124smile per avermi aggiunta tra le sue storie preferite! ^_______^ ormai siete in parecchi e mi fa un enorme piacere!

 

colgo l’occasione per ringraziare anche tutti coloro che leggono! Kissy!

 

p.s. vi consiglio di ascoltare su you-tube la canzone che dà il titolo al capitolo perchè è veramente bella! -_^

By Kano-chan

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Capitolo 17
*** Viva la vida ***


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Capitolo 17: Viva la Vida (Coldplay)

 

La luce era abbagliante, impiegai almeno dieci minuti a mettere a fuoco la situazione e altri dieci per capire che ero a casa mia, nel mio letto e con un mal di testa da spaccare una pietra in due.

Mi misi a sedere, ero in pigiama, mi stropicciai gli occhi e dopo aver cercato le pantofole provai ad alzarmi, con la conclusione che era meglio se stavo ancora seduta.

Tentai di ricordarmi della sera prima, con sommo imbarazzo mi ricordai di quello che avevo detto ad Alex, non tanto per il fatto che glielo avessi detto ma per il modo ed il contesto…

Sapevo anche che ero riuscita a tornare a casa senza farmi vedere dai miei perché dormivano già… ma non sapevo la risposta, anche se pure lui era ubriaco e quindi poteva benissimo non ricordare.

Guardai l’ora nella sveglia, erano le dieci, tutto sommato era presto, mi alzai e mi diressi in cucina.

 

-         ciao tesoro hai dormito un bel po’!- dice mia mamma sbucando da camera sua.

 

Tentai di fare la faccia migliore che potessi augurarmi e risposi – già e ho proprio voglia di un bel caffè!-

In cucina c’era mio padre intento a leggere come ogni mattina il giornale, alzò lo sguardo e mi salutò, io mi chinai e gli diedi un bacio sulla guancia.

 

-         allora come è andata la serata?- chiede riprendendo la lettura segno che non mi stava già più ascoltando

-         tutto bene… oh grazie- dico a mia mamma che mi stava versando il caffè.

-         Senti hai chiamato quel tuo collega per sapere del karaoke?- chiedo a mio padre

-         Che karaoke?- damanda mia madre

-         Dobbiamo trovare un posto per fare le audizione del cantante… allora?!- mi rivolgo di nuovo a papà lasciando l’altra con una faccia scioccata.

-         Sì l’ho sentito mi ha detto che sarebbe disposto a cedervelo per un pomeriggio ma di andare da lui per discutere dei detta….-

-         Ehi aspettate un attimo e chi pensa di pagare eh?! Non pensare nemmeno che…- ci interrompe mia mamma

-         Non ti preoccupare per questo ho i risparmi di emergenza, e comunque metteremo insieme dei soldi se sarà necessario… comunque grazie- la interrompo io.

 

A lei non rimase altro che sospirare e guardare storto mio padre per poi chiedermi.

 

-         Noi oggi pomeriggio usciamo andiamo al lago tu invece devi andare da Riku vero?-

-         Sì verso le tre o le quattro non mi ricordo, dopo chiamo Sora e poi mi metto a studiare-

-     mai una volta che vieni con noi...- sbuffa lei

-     e dire che prima mi dicevi che dovevo farmi degli amici in più...- radacchio io

 

Dopo colazione tentai di darmi un aspetto umano e poi chiamai Sora.

 

Tu

Tu

Tu

Tu

 

-         Key!!!! Che bello sentirti!!! ^________^-

 

le parole mi rimbombarono nelle orecchie come se fosse stato in uno stadio vuoto.

 

-         ti prego Sora parla piano ho un mal di testa allucinante!-

-         brutta serata ieri eh?- dice sarcastico

-         beh brutta no ma forse un po’ esagerata… - in un istante mi viene un dubbio, non avevo le idee molto chiare su quello che era successo, sapevo che stavamo limonando ma poi?! O_O

-         Ehi Key-chan tutto ok?-

-         Sinceramente non lo so...- rispondo soprappensiero

-         Un po’ esagerata nel senso che ti sei data al sesso sfrenato con il tuo tipo?-

-         Cosaaaaa?!!! Ahi ahi…- mi poro una mano alla testa – non dire idiozie! O almeno non credo…- aggiungo

-         Come non credi?- domanda lui stupito

-         Non credo perché non ne sono sicura….- cominciava a venirmi caldo – mi sto per sentire male….-

-         Senti non ti preoccupare prova a chiamarlo e chiedilo direttamente a lui!-

-         Ma non posso!!! Che figura di merda ci farei?!- rispondo allibita

-         Beh ma che problemi hai?-

-         Sora tu sei un ragazzo e non puoi capire… fa lo stesso proverò a chiamare Yoko e chiedo a lei anche se non so se è una fonte attendibile… senti ti avevo chiamato per sapere a che ora devo venire da te perché il mess di ieri l’ho cancellato per sbaglio ^^"-

-         Figurati comunque era per le tre, ma se non ce la fai passo io.-

-         No no vengo!!! aspettami a casa ok?-

-         Ok allora a dopo baci!-

-         Baci!-

 

Chiusi la chiamata e scrissi subito un messaggio a Yoko.

 

“ciao tata cm va? Senti è imbarazzante da chiedere… ma sai se ieri sera io e Alex ci siamo appartati? Sai.. perché non me lo ricordo…. ^^” risp bacioni!”

 

attesi la risposta con una certa ansia.

fino a qualche tempo fa pensare di fare sesso con Alex mi sembrava normale… ma i problemi che ne sarebbero seguiti?

Che avrei fatto?

Dirlo ai miei sarebbe stato più duro che scalare l’Everest, visto che mia mamma lo sarebbe venuto a sapere in qualsiasi caso.

Pensai che non avrei fatto sesso almeno fino al mio trasferimento a Tokyo…

il cellulare fece un suono cristallino segno che Yoko aveva risposto.

 

“ cosa? Non sai che è successo?!! O_O……………………..  niente… che vuoi che sia successo?! Per quanto ho visto io siete stati lì sul divanetto a farvi per tutto il tempo cose normali… poi ce ne siamo andate. Quindi stai tranqui e ci vediamo domani! -_^”

 

finalmente potei tirare un sospiro di sollievo, con più tranquillità mi misi a studiare per le ultime verifiche dell’anno e appena mia mamma fu impegnata in altro sgattaiolai in cucina e prendere un’aspirina per il mal di testa.

Il resto della mattinata passò in fretta e dopo mangiato verso le due mia madre e mio padre uscirono per andare al lago come avevano annunciato.

Io poi cominciai a prepararmi e un volta pronta e inforcata chitarra e skateboard mi lanciai per le strade di Kyriu.

Per non dimenticarmi la via cominciai a ripetermela nella testa fino a quando mi trovai davanti alla destinazione.

Il palazzo in cui viveva Sora era la tipica casa popolare a cinque piani grigia.

Vicino si alzavano altre costruzione dello stesso tipo circondate da un cortile di cemento, Sora viveva al terzo piano dell’edificio centrale, l’ascensore era piccolo e non nascondo che ebbi un certo timore a salirci, che mi passò nel momento in cui uscita dall’abitacolo lo trovai sorridente davanti alla porta di casa sua.

 

-         Key ciao! Forza entra!- si scosta dall’uscio per permettermi il passaggio, mi tolsi le scarpe ed entrai.

 

La porta d’ingresso dava su un piccolo corridoio con affacciate altre 4 porte.

Indossava ancora la tuta da ginnastica grigia e un paio di pantofole rosse, mi venne da ridere e lui mi guardò contrariato.

 

-         ehi che c’è? Non hai mai visto uno in tuta?!-

-         no no anche io a casa mi metto così è solo che sei buffo!- appoggio la chitarra sui miei piedi, quando dalla cucina provenne una voce femminile.

-         È bello sentire ridere ogni tanto. –

 

Dalla porta poco dietro sora spuntò una donna.

Era alta dai lineamenti marcati e segnata in viso probabilmente da tutto quello che le era successo, aveva capelli neri e occhi scuri, non assomigliava per nulla a Sora ma aveva lo stesso sorriso caloroso.

 

-         questa deve essere la tua amica giusto Sora?- gli chiede guardandolo

-         sì zia questa è Keira o meglio Key e lei è mia zia Akane.- dice Sora presentandoci

 

io mi fece avanti e strinsi la mano della donna.

 

-         piacere signora.-

-         piacere mio Keira mi fa piacere che tu sia venuta non riceviamo spesso visite..- risponde, si sentiva che era sincera. – beh ma ora andate, ti devi ancora preparare e il vostro amico vi starà aspettando.- mi fa ancora un largo sorriso e poi si ritira in quella che scoprii essere la cucina.

-         Forza vieni- Sora mi prese per un braccio conducendomi in fondo al corridoio e facendomi entrare in quella che era la sua camera.

 

Le pareti erano totalmente ricoperte da scritte e simboli fatti credo con un pennarello nero e alcune in rosse, in fondo alla stanza sopra la testiera del letto c’era una grande scritta "look at the present because the past is past and the future is made by the actions of this moment..". Con un disegno di un paio d’ali, era bravo anche lui nel disegno.

Per il resto era come una qualsiasi camera un armadio, una scrivania con scaffali di libri annessi e un piccolo televisore con la play attaccata.

Rimasi a bocca aperta, quella era di sicuro la camera migliore che avessi mai visto.

 

-         ti piace?- chiede Sora ridendo della mia espressione

-         eccome!!!- rispondo entusiasta poggiando una mano sulla superficie del muro. – è favolosa!-

-         mi dispiace di non offrirti di più, ma sai com’è…- mi dice un po’ imbarazzato raccogliendo da terra un paio di fogli.

-         Ma vivi da solo con tua zia? E i tuoi dove sono?- gli chiedo sedendomi sulla sedia della scrivanie che scricchiolò.

-         Morti circa 6 anni fa….-

 

Lui mi disse questa cosa tranquillamente riassestando la camera, mentre io ci rimasi di merda, un po’ per la mia scarsa sensibilità, un po’ per la notizia in sé.

 

-         oh…-

 

lui mi guarda e sorride  – beh almeno hai evitato il “mi dispiace” che ormai trovo inutile….- si leva la maglietta aprendo l’armadio per cercarne un’altra.

 

-         chiederti come è successo anche questo è inutile?- ero un po’ risentita, non trovavo logica la sua pacatezza, ma forse per lui era una cosa normale ormai…

-         incidente d’auto, uno veniva in contromano dalla corsia opposta, era ubriaco marcio e ci è venuto addosso, io sono l’unico sopravvissuto. I miei sono morti sul colpo e l’altro autista si è suicidato dopo essere stato dimesso dall’ospedale. Da allora vivo con mia zia, per lei non è stato facile non guadagna molto e i soldi non bastano…- mi spiega poi si volta di scatto ancora con la maglietta che aveva scelto in mano, forse, anzi sicuramente mosso dai miei singhiozzi.

 

Si ferma un metro da me fissandomi.

 

-         co… come fai?- avevo le lacrime che scendevano nonostante il mio repentino tentativo di fermarle -  come fai a… a parlarne così?- non ci riuscivo proprio, continuavo a passarmi il dorso della mano sulle guance.

 

Per un attimo non rispose, forse non sapeva cosa dirmi, poi si chinò davanti a me e mi allontanò le mani.

 

-         dai smettila, non sono un insensibile è solo che sono passati sei anni… la vedi la scritta sul muro?  l’ho scritta poco dopo la loro morte ed è a quello che mi sono ispirato, niente rimpianti..-

 

smisi forzatamente di singhiozzare e annuii appena, lui lasciò la presa.

 

-         mi dispiace di averti creato tutto questo scompiglio va meglio?- mi chiede in tono dolce rialzandosi a poggiandomi una mano sulla testa

-         sì… scusami tu. Nonavrei dovuto giudicarti così..- mi alzo a mia volta – senti esco così finisci di vestirti... ah   Sora? Sono sicura che il detto la speranza è l’ultima a morire sia vero, ti prometto che se avremo l’occasione sfonderemo nel mondo della musica così i tuoi problemi avranno fine!-

 

lui mi sorrise con il solito calore e io uscii.

Quando chiusi la porta mi girai appoggiandomi con le spalle al muro e sospirai.

 

-         Sora è un ragazzo per certi versi strano vero?-

 

riaprii le palpebre, sua zia era uscita dalla cucina.

Doveva aver sentito la conversazione.

 

-         scusami non avrei dovuto ascoltare ma i muri di questa casa sono in carton gesso ed è facile farsi gli affari degli altri anche se non vorresti.- si scusa togliendosi il grembiule

-         non si deve preoccupare e poi non è che io abbia tenuto un tono molto basso…- replico abbassando lo sguardo.

-         Forza vieni in cucina ho fatto un po’ di caffè se hai voglia te ne offro una tazza-

 

Era straordinariamente gentile, non mi stupivo che Sora fosse cresciuto con quel carattere.

Mi sedetti su una delle sedie di legno intorno al tavolo quadrato mentre la signorina Akane mi versava il caffè nella tazzina.

Poi si sedette davanti a me.

 

-         devo dire che quando ho conosciuto Sora nonostante le circostanze strane mi ha dato la sensazione di conoscerlo da sempre…- le dico

-         è un ragazzo a cui ci si affeziona velocemente- mi risponde

 

io annuì bevendo un sorso.

 

-         Sora ha allegria per tutti indipendentemente dalla sua condizione, non sai quante volte mi ha sostenuto quando credevo di non farcela, ogni tanto penso che non dovrebbe essere lui a fare questo… sarei io quella che deve incoraggiarlo e prendermi cura di lui, io ho perso una sorella ma lui ha perso la sua famiglia…-

-         non deve dire così! Per quel poco che ho potuto notare è proprio grazie a lei se Sora è così, in questi 6 anni gli ha dato tutto ciò di cui aveva bisogno e il suo sforzo per mandare avanti la famiglia è una cosa bellissima non deve rimproverarsi nulla!-

 

la donna alzò il viso stupita dal mio fervore e io arrossii – mi scusi… è solo che…-

 

-         ora ho capito perché a Sora stai tanto a cuore… sono contenta che ti abbia conosciuta, non ha mai avuto molti amici non per sua scelta è ovvio…-

-         grazie…- rispondo ancora più imbarazzata.

 

In quel momento con un gran trambusto il ragazzo apparve nell’uscio.

 

-         di cosa state spettegolando di qua?! Ho come la sensazione che non mi devo fidare!- ci guarda con gli occhi ridotti a fessura

-         ma smettila e pensa a finire di allacciarti le scarpe prima che mi tiri giù un altro mobile!- lo rimprovera sua zia

 

lui si chinò e una volta stretto il nodo prese le chiavi di casa.

 

-         andiamo o Riku ci ucciderà non mi pare un tipo molto paziente…-

-         no non è così ne da solo l’impressione… ^^" (più o meno...)-

 

mi alzo – signora grazie mille per il caffè e l’ospitalità.- mi inchino

 

-         non dirlo neppure sarai sempre la benvenuta, anzi spero di rivederti molto presto.- risponde

 

in quell’istante non potei che fare un involontario paragone tra la freddezza della madre di Riku e il calore della zia di Sora.

 

Commenti: scusate la mia lunga assenza ma ho fatto fatica a mandarla avanti! ^^" con questo capitolo vi ho svelato gran parte della vita di sora! non so perchè l'ho voluta fare così tragica ma mi ha ispirato così... sora è un ragazzo allegro senza dubbio così come lo è nella mia fic lo è nel videogioco, visto che non potevo dimostrare il suo coraggio facendolo combattere contro dei mostriciattoli ho deciso di dargli un carattere solare perchè nonostante tutto ci vuole una gran dose di buona volontà e anche se vogliamo di coraggio per superare gli ostacoli che la vita propone...

cacchio tra 10 giorni ritorno a scuola e devo ancora mettere i compiti a posto se no quello di economia chi lo sente!? ç_ç

spero di poter aggiornare quanto prima!

 

Ringraziamenti: 

 LucyS: mi sa che il vairus (XD) della mancanza di ispirazione è arrivato anche da me! sono felice che ti stia appassionando tanto! ^^

 Lonely Angel:  bentornata era da parecchio che non ti sentivo! oddio! no non era quello che pensi tu! sto cocktail lo fanno in un locale qui da noi è davvero blu elettrico ma dentro c'è solo una miscela di sciroppo all'anice, vodka liscia e un goccio di rhum, sopra di solito ti mettono una spolverata di zucchero a velo è per questo che si chiama così! ^^" però l'effetto è quasi lo stesso se te ne bevi due o tre... vai in botta subito! spero di aver chiarito i tuoi dubbi!

 

ok ora vi lascio e ringrazio tutti coloro che leggono e che mi hanno aggiunta tra le loro fic preferite!! XD

Kissy by Kano_chan ^^

 

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Capitolo 18
*** Love is Noise ***


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Capitolo 18: Love is noise (the Verve)

 

E finalmente fummo davanti alla casa di riku.

Io come al solito suonai al campanello e aspettai che la solita voce del maggiordomo mi rispondesse….

– sì?-

mi veniva il nervoso tutte le volte, ma possibile che pur avendo il video citofono e dopo che ero stata a casa loro almeno una decina di volte mi dovesse ancora chiedere cosa volessi?!

 

-         salve siamo keira e sora dovremmo vedere riku...-

 

dietro di me sora ridacchiavae io mi sentivo una stupida.

 

-         prego entrate-

 

il cancello cominciò ad aprirsi.

 

-         mi fa sempre un certo effetto entrare qui sembra di essere invitati alla corte del re sole-sbuffo

 

mentre comminavamo mi venne in mente l’immagine di riku con tanto di scettro e parrucca stile 1800. non riuscii a resistere  e incominciai a ridere.

 

-         che c’è? che ho detto?- mi chiede senza capire sora e quando io a stento gli dico ciò che avevo pensato si mette a ridere anche lui, ma in prossimità dell’ingresso dovemmo smettere almeno davanti al maggiordomo.

-         buongiorno signori il signorino vi sta aspettando nella sua camera salite pure.- ci dice in tono ossequioso

-         grazie- rispondo io ancora trattenendomi.

 

Non vi dico la scena quando entrammo in camera di riku e lo guardammo in faccia, scoppiò nelle nostre menti di nuovo quell’immagine.

sora si appoggiò al muro scivolando fino a terra e tenendosi lo stomaco, io mi lascia cadere sul letto rannicchiandomi.

Ridemmo ancora di più dopo avere visto la faccia di riku che ovviamente non capiva più nulla.

 

-         mi dite cosa avete?- ci chiede contrariato

 

io non riuscivo quasi più a respirare e sora con un incredibile auto controllo gli spiegò la vicenda.

Al che riku mi guardò mooolto male e io dovetti nascondere la faccia nel cuscino per tentare di calmarmi e non fu affatto facile, ci impiegai almeno ancora 5 minuti dopo di che riemersi.

 

-         scusami mi dispiace tanto! Però devi ammettere che è divertente!!!- gli dico

-         a me non sembra proprio…- mi risponde lui offeso

-         e dai non te la prendere! Scherzavamo comunque secondo me il maggiordomo  lo dovresti cambiare, trovane uno meno rigido sembra un robot!- dice sora

 

ricominciammo tutti a ridere.

Io mi sistemai meglio sul letto appoggiandomi alla testata e stringendo le gambe al petto, poggiandoci la testa.

 

-         ho uno spettacolare annuncio da fare!- esclamo quando ero sicura che tutti e due fossero attenti.

-         Cioè?- mi chiede riku girando la sedia della scrivania verso di me

-         Abbiamo risolto il nostro piccolo problema!- dico felice

-         Davvero?!- la testa di sora spuntò dal fondo del letto evidentemente era sdraiato per terra.

-         Già, mio padre ha contattato un suo amico che ci ha dato il permesso di tenere le audizioni nel suo karaoke!!!!- allargo le braccia come se stessi presentando il premio di un quiz televisivo.

-         Sei grande!!!!- sora balza sul letto prendendomi la testa tra il gomito e passandomi forte sui capelli il pugno.

-         No dai così mi spettini! Piantala cretino!!!!- dicl tentando di divincolarmi

-         Ehi voi due avete finito?- domanda riku con tono acido

-         Geloso eh?- gli chiedo malevola aggrappandomi al collo di sora e guardandolo languidamente apposta.

-         Tsk…- si alza dalla sedia per dirigersi alla finestra che dava sull’ala est del cortile

 

Ecco si era offeso! Mi alzai anche io, non si girò neppure quando ormai ero dietro di lui, allora mi alzai in punta di piedi e appoggiai il mento sulla sua spalla e gli sibilai nell’orecchio – sei troppo permaloso!-

 

Lui diede un piccolo colpo con la spalla spostando la mia testa e si voltò –io non sono….-

 

La frase non la finì perché scoppiò a ridere.

Io e sora ci  eravamo messi a totem facendo le facce più buffe che ci potessero venire.

 

-         voi due siete matti! Vi siete trovati…- si asciugò le lacrime che gli erano spuntate

-         anche tu allora devi avere una vena di follia per scegliere degli amici come noi!- gli risponde sora

-         anche questo è vero, allora quando pensate che si possa fare tutto?- chiedo io

-         beh direi il prossimo weekend così questa settimana a scuola tutti possono vedere il volantino e decidere che ne dite?- risponde riku

-         direi che va bene key-chan?- sora si rivolse a me

-         ok perfetto! Io in oltre voto che riku diventi il nostro manager!-

-         no, no io mi chiamo fuori causa! Non sono tagliato!- esclama lui contrariato

-         beh per quello c’è tempo…- riflette sora – a proposito key che ci racconti di ieri!?-

 

io caddi dalle nuvole, e arrossii parecchio probabilmente visto che sora cominciò a sghignazzare.

 

-         perché cos’è successo?- domanda riku guardandomi di traverso

-         la nostra amica ha avuto una notte folle! Stamattina aveva un mal di testa da primati e poi non è ben certa se ha fatto sesso col suo tipo o no….- dice pungente sora prima che io potessi parlare

 

per tutto risposta gli tirai un cuscino dietro, che lui ovviamente bloccò.

 

-         scherzi?!- riku era incredulo e mi guardava bianco in volto.

-         No!!! Non è vero non l’ho fatto, prima di perdere la verginità ci penso bene! Comunque se lo avessi fatto dalla tua reazione non ti avrebbe fatto molto piacere….-

 

Riku agitò le mani davanti a sé – no puoi fare quello che vuoi per me!-

 

Sora invece sembrava deluso – uffa… allora niente… - si lasciò ricadere sul letto

 

-         beh veramente…- cominciai, sora si tirò in piedi alla velocità della luce fissandomi – sì… dai diccelo!!!!-

 

dio mio quant’era curioso!!!

 

-         se penso bene prima di perdere la verginità, non penso bene prima di dire ti amo…- sprofondai di nuovo nel cuscino riemergendo di poco per vedere la faccia eccitata di sora e quella non ben definita di riku che mi chiede – gli hai detto che lo amavi?-

-         sì…- rispondo sentendo la vergogna rimontare in me

-         ma l’hai detto sul serio o era l’alcool a parlare?- domanda ancora

-         credo…. Credo di averlo detto perché lo penso…- rispondo sincera

-         congratulazioniiiiiiiiii!!!!- urla sora

 

c’era da dire che era iperattivo.

Ma in riku invece c’era qualcosa che non andava e si vedeva lontano un miglio. 

 

-         non esagerare sora non gli ho chiesto mica di sposarlo!!!- cerco così di calmarlo invano…

-         tra rose e fior…- comincia a cantare lui

-         sora!- lo rimprovero

-         nasce l’amor!- si era perfino arrampicato su una sedia come fosse stato su un palco

-         dai piantala!-

-         key e alex si voglion sposar!-

 

sentimmo una porta sbattere. Mi voltai verso quella della camera che era chiusa e riku era sparito, mi alzai e misi la testa fuori guardando a destra e a sinistra del corridoio, giusto in tempo per vedere riku svoltare l’angolo.

 

-         dov’è andato?-

 

rientrai integralmente in camera e guardai confusa sora.

 

-         non ne ho la minima idea e sinceramente comincio a pensare che sia lui quello matto…- mi sedetti nella sedia della scrivania recuperando la chitarra da terra.

-         Hai notato che tutte le volte che pronunci il nome di alex si irrigidisce o scappa?-

 

Misi mano alle corde improvvisando una melodia.

 

-         già… gli ho già chiesto altre volte perché si comporta così ma non me lo ha mai spiegato…-

 

più ci pensavo e più la cosa non aveva senso… manco si conoscono e lo ha preso in antipatia.

A meno che…

 

-         non è che riku è geloso?- sora espresse il mio pensiero puntuale come un orologio.

-         Dici di me e alex?-

-         Beh certo… magari è innamorato di te e sta storia non gli piace…-  azzarda lui

-         No, non credo… certo che siamo legati, gli voglio un bene dell’anima e lui lo stesso però essere innamorati è un altro discorso, e poi mi pare che non gli andasse a genio neppure prima che io mi ci mettessi assieme….- nel mentre continuavo a suonare  la porta si riaprì

 

Invece di riku apparve sua madre, io e sora scattammo in piedi come fossimo militari.

 

-         ah buona sera ragazzi come state?-

 

indossava un tailleur nero e una giacchetta bianca, aveva i capelli raccolti in uno chignon e il rossetto sulle labbra che le faceva risaltare gli stessi splendidi occhi del figlio.

 

-         buonasera signora lieta di rivederla…- la saluto facendo un piccolo inchino

-         io sono sora kanemori piacere di conoscerla- anche sora si inchinò

-         piacere mio, sora.- la donna sorrise

 

in quel momento entrò riku e si fermò di botto sulla porta.

 

-         mamma….-

 

la signora si voltò a salutare il figlio poi si rivolse di nuovo a noi.

 

-         mi piacerebbe che una volta vi fermaste a cena da noi, sono sicura che anche mio marito vorrebbe conoscervi, posso contarci?- si rivolse a tutti e due ma i suoi occhi continuavano a tornare su sora squadrandolo.

-         C.. certo grazie mille, ora credo che dobbiamo proprio andare. Grazie per l’ospitalità signora-  dico e dopo esserci congedati uscimmo in giardino dirigendoci verso i cancelli.

-         Scusa sora non prendertela l’ho detto anche a keira la prima volta mia madre è fatta così…- lo disse abbassando lo sguardo a terra.

-         Non ti devi preoccupare mi ha solo messo un po’ in soggezione..- risponde sincero sora

 

Ormai eravamo davanti alle inferriate, riku rimase sullo stipite.

 

-         allora ci vediamo domani a scuola io e te- gli dico

-         ok…-

-         io vi chiamo domani così magari ci troviamo da qualche parte.-

-         va bene ci vediamo!-

 

e così lasciammo riku davanti ai cancelli mentre noi ci incamminavamo verso casa.

 

Commentino!! Lo so che sono meno che puntuale con l’aggiornamento e mi dispiace dirvi che lo sarò ancora di meno visto che ho iniziato la scuola e anche perché ci hanno intimoriti con sta storia della maturità (della serie ragazzi rilassatevi… -_-).

Passando alla storia spero che il capitolozzo vi sia piaciuto! Secondo voi riku è geloso oppure no? Sono aperte le scommesse! XD

 

Ringrazio:

 

LucyS: beh dopo la serata passata può permettersi un vuoto di memoria no?! XD sono contenta che tu abbia apprezzato la mia idea su sora grazie mille del commento!

Un ringraziamento anche a Glo91 che mi ha aggiunta tra le sue fic preferite!!

Grazie anche a tutti coloro che leggono soltanto! ^^

 

Al prossimo capitolo! Un kissy da Kano-chan ^^

 

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Capitolo 19
*** Frozen ***


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Capitolo: 19 Frozen (madonna)

 

Dopo esserci salutati io proseguii insieme a Sora per un pezzo.

Le nostre abitazioni distavano poco tra di loro, e non ci pesava andare a piedi.

 

-         alla fine pur non volendo ho evitato di chiedergli il motivo del suo comportamento anche se per me è fin troppo ovvio, però vorrei capirne il perchè…- dissi stringendo un po’ di più la presa sulla cinghia della custodia della mia chitarra, la pelle scricchiolò.

-         Beh dire che lo hai evitato mi sembra un po’ troppo, con la comparsa di sua madre non mi stupisce…- rispose Sora  

-         Sai, quando ho incontrato tua zia pur non volendolo ho fatto un paragone tra lei e la signora Okazaki …- mi fermai per un attimo

 

Sora che procedeva di fianco a me mi guardò.

 

-         non posso neppure immaginare quanto Riku, anche se per certi versi l’ha voluto, abbia potuto sentirsi solo, e non se lo meritava…- lasciai andare la cinghia accorgendomi solo ora che mi stavano facendo male le dita.

 

Sentii una piccola risata sommessa e mi voltai verso di lui.

 

-         che hai da ridere?- chiesi un po’ offesa

-         nulla non stavo ridendo è che il tuo carattere mi fa sorridere…- rispose

-         cioè?- non ero per nulla sicura che quello fosse un complimento

-         per certi versi sei strana, però sei incredibilmente e irrimediabilmente una persona fantastica.-

 

ora ero un po’ imbarazzata ma sorrisi ugualmente tentando di far sparire il rossore dalle mie guance.

 

-         grazie- gli dissi semplicemente.

 

Ormai eravamo arrivati al capolinea, Sora doveva svoltare e io dovevo continuare dritto verso il mio condominio.

 

-         allora ti fai vivo tu domani?- domandai

-         ovvio! E per quanto riguarda Riku non ti preoccupare quando ne vorrà parlare sono sicuro che sarai la prima a cui lo dirà…-

 

adoravo il suo modo di fare, riusciva sempre a calmare le persone, avevo capito quello che intendeva dire sua zia…

 

-         ok… notte e salutami tua zia!- risposi

-         non mancherò fai lo stesso con i tuoi! Sogni d’oro Key-chan!- strizzò l’occhio e voltatosi proseguì, io feci lo stesso.

 

In cinque minuti ero a casa, dopo cena mi misi a ripassare in camera mia per l’ultima estenuante settimana di scuola.

Dopo circa un ora l’occhio mi cadde sullo schermo del cellulare, volevo controllare l’ora e la mente invece mi ricordò di Alex.

Era dalla sera prima che non lo sentivo mi chiedevo se era il caso di chiamarlo.

Immersa in tutti questi pensieri quando suonò il cellulare poco ci mancò che non cadessi dal letto.

 

-         pronto?-

-         Keira..-

 

il cuore ebbe un sussulto di gioia incontrollata.

 

-         Alex! Scusa se non ti ho chiamato oggi ma…-

-         non fa niente lo avrei potuto fare anche io, volevo sapere come stavi, ieri abbiamo bevuto parecchio.-

-         stamattina avevo un gran mal di testa ma nulla che non si potesse curare con un’aspirina. E tu come stai?-

-         visto che l’alcool lo reggo bene nulla di che.-

-         sono stata bene ieri sera, grazie per la serata.- mentre parlavo giocherellavo con il bordo del lenzuolo, sembravo una bimbenetta.

-         Che hai fatto oggi?-

 

Cacchio! Brutta domanda, fino ad adesso non mi ero posta il problema, ma magari a lui non andava molto a genio il fatto che io passassi un’intera giornata con altri due ragazzi…

 

-         ehi Keira ci sei?-

-         sì, sì scusa… sono andata a casa di Riku con Sora per metterci d’accordo sulle audizioni.- gli dissi tutto d’un fiato

-         capisco…- aveva risposto con un tono che non mi convinceva.

-         Senti devi dirmelo se la cosa ti scoccia…-

 

Per tutta risposta lui si mise a ridere.

 

-         ma oggi cosa avete tutti che ridete di me?!- esclamai

-         ti stavo prendendo in giro! Lo so benissimo che quando si ha una band la maggior parte del tempo lo si passa con i membri, anche io faccio parte di una ti ricordi?- rispose

-         ah già…- mi sentivo stupida

-         però ti devo dire che preferirei che ci fosse almeno un'altra ragazza nel gruppo-

-         allora vedrò di scegliere una cantante invece di un cantante-

-         ecco così sarebbe un’ottima cosa, grazie-

-         oh non c’è di che!-

 

l a tensione di prima era svanita, e finalmente riuscivo di nuovo a comportarmi normalmente con lui.

 

-         scommetto che stavi studiando- mi disse lui dopo un attimo che chiacchieravamo del più e del meno.

-         In effetti sì..- risposi

-         Beh allora ti lascio andare così non hai scusa per domani di non essere preparata!-

-         Come sei gentile…- risposi sarcasticamente – allora buona notte ci vediamo domani!- gli dissi

-         Ok, notte anche a te…-

 

Stavo per chiudere lo sportellino quando la sua voce mi giunse alle orecchie – a proposito di ieri sera… anche io ti amo.- poi il segnale di libero tornò ad occupare il telefono.

Per un attimo non riuscii a metabolizzare quello che aveva detto, poi una sensazione di benessere mi pervase.

Era il solito cattivo, ora sì che non sarei più riuscita a studiare!

 

*******************

 

Il mattino dopo mi sveglia con ancora dentro di me quella sensazione di benessere.

Mi stirai, alzai e andai in bagno per mettermi a posto.

Quando giunsi in cucina salutai mia mamma con la solita enfasi e ce la misi anche quando salutai mio padre cosa che fece crescere i loro sospetti.

 

-         perché così di buon umore stamattina?- mi chiese lui circospetto

-         nulla è l’ultima settimana di scuola e con la band per adesso sta andando tutto a gonfie vele!- mentii prontamente, mia mamma mi lanciò un’occhiata di traverso e mi porse la tazza con il caffè fumante.

 

Arrivata a scuola trotterellai fino in classe dove Yoko mi guardò male.

 

-         bella giornata?- mi chiese in tono acido

-         brutta giornata?- ribattei io nello stesso tono

-         dipende da te…- risponde

 

buttai un occhio dietro di lei e guardai senza capire Riku che era arrivato poco tempo prima di me, lui mi salutò con la mano e scuotè la testa senza sapere cosa dirmi.

 

-         potresti spiegarmi meglio? Con le parole scomposte non sono ancora un asso…- le dico mentre tiro fuori il diario e l’astuccio

-         posso chiederti che fine fai tutti i pomeriggi?!-

 

halleluia! Finalmente mi ha detto quello che voleva!

 

-         scusami ma lo sai che ho una band neofita neppure del tutto formata, devo dedicarle un po’ di tempo no?- mi siedo di fianco a lei

-         a me sembra che te ne porti via parecchio di tempo…-

-         che vuoi che faccia? È il mio sogno da una vita lasciamelo godere! –

 

per tutta risposta lei tira fuori il cellulare e comincia a scrivere alla velocità della luce come io non avrei mai saputo fare.

 

-         eddai! Senti appena avrò la situazione del tutto sotto mano ricominceremo a uscire, anche tutti i giorni se lo vorrai va bene?-

-         potresti farlo anche adesso se non fosse per qualcuno…- si girò guardando male Riku, che a sua volta guardò me in cerca di risposte, io gli feci cenno che era tutto a posto, yoko si girò di nuovo verso di me

-         la smetti di fare l’antipatica!? Abbi un po’ di pazienza no?- la rimproverai

-         d’accordo… anzi farò di meglio!-

 

la guardai preoccupata, quando Yoko aveva quello sguardo non prometteva nulla di buono.

 

-         ho deciso che sabato verrò alle vostre audizioni-

-         beh ma non c’è mica bisogno del pubblico sai?-

-         infatti io non vengo come pubblico, ma per propormi!-

 

nell’immediato successivo sentii un fragoroso rumore, Riku aveva fatto cadere la sua sedia per l’impeto con cui si era alzato e guardava allibito Yoko girata di spalle verso di me e che mi sorrideva, noncurante del rumore.

 

-         cosa?!- le chiesi io

-         sì tu non lo sai ma sono una modesta cantante, tentar non nuoce giusto? E poi posso contare su di te!- mi strizzò l’occhio, io stavo per ribattere che di favoritismi non ne facevo quando suonò la campanella e il prof della prima ora entrò in classe intimandoci di fare silenzio e di dividere i banchi in tre file.

 

***********

- non ci pensare nemmeno!!!- eravamo appena usciti dall’ultima lezione pomeridiana e appena Yoko se ne era andata Riku mi piombò fra capo e collo facendomi sobbalzare.

 

-         ma che cavolo! Ma eri appostato dietro un cespuglio?!- gli chiesi senza fiato guardandomi intorno per capire da dove era arrivato.

-         È impazzita?!- mi domandò lui senza badare a quello che gli avevo detto

-         Parli di Yoko?-

-         Certo e di chi altri se no?- ribattè lui

 

Io continuai a camminare e lui mi venne dietro.

 

-         allora?- insistè

-         e allora cosa? Che diavolo ti devo dire?!-

-         non può fare le audizioni! – disse lui ostile

-         e da quando scusa?-

-         ma…- non sapeva cos’altro dire

-         senti, Yoko è mia amica e non le posso di certo dire che non può fare le audizioni se vuole, solo perché tu l’hai presa in antipatia.- replico senza scompormi

 

per un attimo rimase in silenzio.

 

-         non è vero che mi sta antipatica…- dice alla fine

-         ah no?- lo guardo di traverso

-         ok sì non mi sta particolarmente simpatica ma che ci posso fare? È una sensazione che ho, non mi fido…- disse semplicemente

-         Yoko è stata l’unica ragazza con cui ho stretto un’amicizia duratura, e sono sicura che di lei mi potrò sempre fidare, le voglio tanto bene quanto ne voglio a te e credimi che è tanto!- ribadisco con foga

 

lui mi guarda senza sapere cosa dire e poi rassegnato dice – ok-

guardo l’ora nel cellulare erano quasi le quattro e mezza.

Finalmente Riku se ne accorge e mi chiede

 

-         ehi aspetta dove andiamo?-

 

infatti avevo preso un percorso diverso dal solito, invece di passare in mezzo ai giardini li avevo circumnavigati e mi ero fermata in piazza davanti ad un piccolo chiosco rotondo con qualche tavolino intorno.

 

-         Key-chan! Riku-san!-

 

nonostante sia Riku che io avessimo un anno in più di sora, con il mio nomignolo continuava a metterci il chan…   

detta da lui era perché suonava meglio.

Sora era seduto ad uno dei tavolini rotondi e si stava divertendo a fare le bollicine all’interno della sua bibita.

Ci sedemmo accanto a lui, il chiosco, famoso in città per i suoi ottimi gelati e le sue rinfrescanti granite era aperto solo nel periodo estivo ed era sempre pieno di gente.

 

-         cavolo ho dovuto sedermi qua più di mezzora fa se no non ci saremmo più potuti sedere- esclama con la cannuccia tra i denti.

-         Scusaci per il ritardo ma Riku mi ha fatto un’imboscata….- rispondo sfogliando il menù.

 

Riku mi guardò contrariato – non è vero…- replica

 

-         perché cosa è successo?- chiese curioso Sora

-         nulla….- risponde lui

 

arrivò la cameriera per le ordinazioni e non potei non notare che si stava letteralmente mangiando con gli occhi entrambi i miei amici.

io non ci facevo caso ma in effetti non si poteva certo dire che fossero brutti!!! anzi a scuola da me Riku avrebbe riscosso molto successo, le ragazze sbavavano per lui era solo il suo carattere ad allontanarle e credo che la stessa cosa valesse per Sora, ma loro sembravano non accorgersene o forse non gliene importava...

Riku prense una granita alla menta e io una bella banana split.

 

-         sì che tu non badi alla linea…- osserva Sora mentre la ragazza se ne tornava al bancone vagamente delusa dalla poca attenzione che le avevano prestato.

-         tanto potrei mangiarne anche 10 e al massimo andrei solo all’ospedale ma non acquisterei neppure un chilo…- rispondo

-         anche per me è così!- Sora mi sorride

 

passammo circa un’ora a chiacchierare.

Poi Sora ci dovette lasciarci perché aveva il turno al negozio di strumenti musicali.

 

-         perchè va a lavorare lì?- mi chiese  Riku appena sora se ne fu andato

-         diciamo che non se la passa molto bene, la sola persona che lo mantiene e sua zia ed è comunque faticoso…- risposi senza entrare proprio nei dettagli

-         perché i suoi genitori sono…- Riku non finì la frase e io annuii

-         da come si comporta non si direbbe proprio…- aggiunge

-         hai ragione…- gli dico grattando con il cucchiaino sul fondo del piatto.

-         Senti per quello che ho detto a proposito di Yoko mi dispiace, hai ragione non ho alcun diritto di dirle che non può venire alle audizioni…- mi dice

-         Lo so che ho ragione! ma non ti scusare.- replico io

-         Sei riuscita almeno a dirle di togliersi dalla testa l’idea che tu la faccia passare solo perché è tua amica?- mi chiede

-         Veramente no, appena tentavo di allacciare il discorso lei parlava di qualcos’altro, credo pensasse che se no le avrei detto di ripensarci…-

-         Speriamo in bene…-

-         Sì speriamo…-

 

Commenti: sono imperdonabile! Credo di aver aggiornato sta storia un mese fa! Devo dire che ho avuto parecchio da fare per prima cosa, seconda quando avevo un po’ di tempo libero non avevo voglia di scrivere ^^” e terzo mi sono letta in meno di due settimane i tre libri di stephenie meyer!

Ma credo che quest’ultima scusa vi gioverà perché mi ha dato parecchia ispirazione e spero che anche il mio modo di scrivere diventi fluente come il suo! ^^

Per chi volesse ne approfitto per dire che sto scrivendo un'altra fan fic ma su saiyuki il manga della kazuya minekura in collaborazione con una mia amica se avete voglia dateci un occhiata si intitola "quando la fantasia incontra la realtà"!

Il capitolo credo non sia nulla di speciale ma i colpi di scena li ho già in mente il problema è che sono prolissa ma ai fini della storia credo sia necessario! Quindi abbiate pazienza! Yoko ha in mente di fare le audizioni chissà come andrà a finire... se la scelgono a Riku verrà un infarto! XD

 

Ringraziamenti:

 

LucyS:  lo credo che non trovi un motivo plausibile solo la mia mente diabolica poteva concepire una cosa simile! buhahahah XDXDXD ok sono leggermente fuori cmq ti ringrazio per continuare a seguire questa piccola fic! ^^

 

Lonely Angel: non ti preoccupare con questa recensione sei stata perdonata e comunque sono io quella da perdonare vista la mia puntialità nell'aggiornare ^^"! ti ringrazio tantissimo per il commento mi fa sempre piacere! ^^

infine ringrazio anche tutti coloro che leggono soltanto senza commentare!

Un bacione a tutti da Kano_chan

 

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Capitolo 20
*** Infinity 2008 ***


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Capitolo: 20 Infinity 2008 (Guru Josh Project )

 

I giorni seguenti passarono senza intoppi, i miei compagni e anche altri ragazzi appartenenti ad altre sezioni venivano a chiedere informazioni sulle imminenti audizioni, si sarebbero tenute nel karaoke del centro dalle 9 fino a mezzogiorno.

Purtroppo il pomeriggio non ce lo aveva concesso visto che era sabato pomeriggio e in giro c’era parecchia gente.

Stranamente venivano tutti da me, non da Sora perché logicamente frequentava un altro liceo, ma neppure da Riku che a quanto pare non suscitava ancora molta fiducia.

Lui rispondeva che era meglio così, essere circondato da una folla che gli faceva ogni genere di domande lo seccava abbastanza, e io stizzita visto che il lavoro lo lasciava tutto a me cercavo di dirottare la gente a lui senza però avere successo… -_-

La cosa che sicuramente teneva alto il morale di tutta la popolazione studentesca era la fine della scuola, finita quella estenuante settimana ci saremmo potuti godere tre benedetti mesi di vacanza.

Infatti, l’ultimo giorno al suono della campanella ci fu un generale grido che riecheggiò per tutto l’istituto.

 

-         pensa te se mentre suonava la campanella tutti si mettevano a cantare come in high school musical - ridevo io mentre venivo letteralmente trascinata fuori da un fiume di ragazzi eccitati e schiamazzanti.

-         Per carità, ci mancava solo quello, tra l’altro lo dici tu che non ti piace neppure…- sghignazza Yoko

-         È vero però sarebbe stato esilarante!-

 

Mentre tento di trovare un angolino per poter riprendere fiato e aspettare che almeno la metà di ragazzi sciamasse via vedo Riku con il collo proteso.

Comincio a saltare e fargli segno con la mano della mia posizione, lui mi vede e tenta di raggiungermi.

Qualcuno da dietro però mi cinge la vita, faccio in tempo a voltarmi che sento già la sua lingua in bocca.

 

-         ehi cavolo! che ti prende?!- rido mentre Alex mi alza da terra stringendomi in un abbraccio.

-         Che vuoi che sia? È finita la scuola e adesso posso passare un sacco di tempo con la mia ragazza!- mi risponde con un sorriso a 32 denti

-         Ma se hai gli esami?-

-         Certo ma al massimo durano fino a fine mese e poi sono libero!-

 

Non posso che ridere, a volte sembra proprio un bambino.

Ad un certo punto mi volto e mi guardo intorno.

 

-         Keira che c’è?- Yoko si rivolge a me dopo aver lungamente salutato Demyx

-         nulla…-

-         beh allora io direi di andare o perderemo il pullman.- propone Demyx

-         ok.-

 

mi chiedevo dove fosse Riku, stava venendo verso di me quando era sparito nel nulla.

E non lo incontrai neppure nel tragitto fino a casa.

 

-         allora domani è il gran giorno?- Alex mi guarda mentre camminiamo tenendoci per mano

-         mh?- ero distratta

-         se ci pensi domenica potresti già aver deciso chi sarà il tuo vocalist e quindi aver formato la tua tanto agognata band!- risponde

-         hai ragione, tra l’altro Yoko ha deciso di venire a fare il provino..-

-         ma dai! Devo dire che se ci fosse yoko sarei molto più tranquillo.-

-         ehi non ti fidi di me?- lo guardo male

-         ma no! Scherzavo più o meno…- alla mia ennesima faccia scoppia a ridere e io insieme a lui. – mi fido di te non ti preoccupare.- mi dice alla fine

 

ormai eravamo sotto casa e io non vedevo l’ora di riprovare quella beatitudine…

dopo avermi baciato mi sussurra all’orecchio facendomi quasi il solletico – ti amo-

 

-         anche io rispondo- e lascio andare i miei sensi a quella splendida sensazione di amare ed essere ricambiata.

 

Arrivò prestissimo la sera, forse merito del pomeriggio passato con Alex in giro per il centro o forse per il semplice fatto che quando si è in vacanza il tempo passa sempre più velocemente, anche troppo a volte…

Durante la cena mia mamma mi fulminò con lo sguardo facendomi trasalire.

 

-         allora quand’è che ti decidi ad invitare qui Riku? Sono mesi che lo conosci e non ho ancora avuto il piacere di vederlo!- mi aggredisce

-         per me non ci sono problemi, basta che me lo dici tu e comunque la scuola ci ha impedito di muoverci prima tutto qui..- rispondo io

-         ma se avete passato interi pomeriggi insieme a parlare di questa fantomatica band!-

-         fantomatica non tanto, una volta trovato il cantante siamo in pista… più o meno…-

 

mia mamma sospirò sedendosi al suo posto e prendendo una forchettata di insalata.

 

-         allora che ne dici di farlo venire, anzi farli venire domani a pranzo? Visto che il tempo è bello potete mangiare fuori in terrazzo- mi dice

-         allora includi anche Sora.. meno male pensavo ti interessasse solo Riku..- le dico maliziosa

 

evidentemente l’avevo punta sul vivo perché mi rispose con tono stizzito

 

-         ma figurati per chi mi hai presa?-

-         va bene, allora dopo cena gli telefono.-

mio padre se la rideva sotto i baffi, anche se devo dire che tutte le volte che sentiva nominare la band si irrigidiva, probabilmente perché continuava a vedere che mia mamma ci dava poco peso non capendo la mia determinazione e lui in parte si sentiva responsabile per avermi dato una mano.

Fatto sta che dopo cena presi il cordless e mi chiusi in camera, composi il numero di casa di Riku dopo avergli mandato un messaggio in cui gli dicevo che lo avrei chiamato (onde evitare che rispondesse sua madre o il maggiordomo robot).

 

Tu

Tu

Tu

 

-         pronto Keira?-

 

la sua voce profonda e calma mi fece quella domanda.

 

-         che fine hai fatto oggi? Ti hanno rapito gli alieni? Un secondo prima mi stai venendo in contro e quello dopo sei sparito dalla circolazione…- lo rimprovero

-         ma figurati è che ho visto che eri in compagnia e ho preferito non disturbare tutto qui..-

 

mentiva prontamente e questo ormai io l’avevo capito e sapendo anche la sua reazione al solo parlare di Alex evitai di esporgli il mio pensiero e accettai quella bugia per il quieto vivere. 

 

-         va beeeeneeee… senti ti ho chiamato per sapere se domani dopo le audizioni vuoi venire a pranzo da me. Appena finisco di parlare con te chiamo anche Sora per chiederglielo. Che mi dici?-

-         per me va più che bene!- esclama felice

-         urka che tono squillante non sapevo di farti un piacere così grande!- dico sorpresa.

-         Mi hai evitato un pranzo noiosissimo con i miei quindi ti devo un favore.-

 

C’erano ancora tante di quelle cose che non capivo della vita di Riku, che mi facevano pensare  a quanto diversi eravamo.

Due persone agli estremi opposti eppure così vicine da non poter fare a meno l’uno dell’altra, perché in alcuni momenti mi fermavo a pensare che se Riku non ci fosse stato più io probabilmente non me la sarei cavata.

 

-         sei sicuro che a tua madre non dispiaccia? Non mi sembra che avete molte occasioni per stare insieme…-

-         non ti preoccupare meglio così…-

 

il suo tono era di nuovo freddo, decisi che anche lì era meglio lasciar stare.

 

-         beh allora ci vediamo domani mattina alle 8 al karaoke ok?-

-         ok sogni d’oro..-

-         grazie anche a te.-

 

click, chiusi la chiamata ma subito composi il numero di casa di Sora.

 

Tu

Tu

 

-         pronto?-

 

l’inconfondibile voce della zia di Sora mi risponde.

 

-         buonasera signorina Kanemori- 

-         ciao Keira ma non c’è bisogno di darmi del lei chiamami semplicemente Akane.- mi prega gentilmente lei

-         va bene allora! Come stai?-

 

è sempre strano dare del tu ad una persona che conosci da poco ma a poco a poco quella sensazione svanisce…

 

-         tutto bene grazie e tu?-

-         anche io, non è che c’è Sora dovrei chiedergli una cosa?-

-         sicuro un attimo solo che te lo passo.-

 

sento bussare ad una porta – Sora?- passa qualche istante e a quanto pare la zia ha deciso di entrare.

 

-         zia non si usa più bussare?- la rimprovera Sora

-         visto che tu hai sempre quelle cuffie nelle orecchie non posso mica stare degli anni fuori dalla porta ad aspettare?! Soprattutto se c’è qualcuno che ti cerca…-

 

io intanto me la stavo ridendo dall’altro capo del telefono.

 

-         e chi sarebbe?-

-         Keira..-

-         ma perché non me l’hai detto subito?!-

 

sento un gran trambusto e poi la voce concitata di sora – ciao Key-chan!!!-

mi dovetti scostare dalla cornetta e in lontananza sentii Akane urlare – ciao Keira ci vediamo presto!- e poi la porta che si chiuse

 

-         ciao Sora tutto ok?- gli chiedo io quando tornò la calma

-         certo! Sono emozionantissimo per domani!!!-

-         anche io, non so se stanotte riuscirò a dormire…-

-         credo che l’unico che ce la farà alla grande sarà Riku, visto che è sempre così calmo…-

-         sì infatti l’ho sentito poco fa e mi sembrava che avesse pure sonno dal tono di voce-

 

ridemmo tutti e due.

 

-         che novità mi porti questa sera?- mi chiede lui

-         nessuna novità volevo solo chiederti se domani a pranzo vuoi venire da me, ci sarà anche Riku.-

-         aspetta un attimo che chiedo a mia zia ma non ci dovrebbero essere problemi.-

 

sento di nuovo la porta aprirsi e rumore di piatti.

 

-         zia Keira chiede se domani posso andare a mangiare da lei a pranzo, posso?-

-         certo perché no, ringraziala per il disturbo e dille che contraccambieremo al più presto.- la sento rispondere

-         dille che non si preoccupi che mia mamma lo fa volentieri.- dico a Sora

-         dice che non ti devi preoccupare a che sua mamma lo fa volentieri!-

-         vedremo cosa dirà dopo averti avuto in casa…-

 

mi metto a ridere mentre Sora borbottando a mezza voce che non è vero quello che dice torna in camera.

 

-         allora siamo d’accordo, anche con te ci vediamo domani mattina alle 8 e mezza ok?-

-         sarò puntuale come un orologio!-

-         lo credo bene se no vedi Riku che ti fa stavolta! Buona notte Sora-

-         notte anche a te Key-chan!-

 

chiusi la conversazione anche con lui e con centomila pensieri in mente sul giorno seguente chiusi anche la mia giornata

 

Commenti: wahhhh che misero capitolo! Abbiate pazienza ho poca fantasia ultimamente ma se volete vi posso spiegare le teorie economiche dei classici riguardo le imposte per filo e per segno visto che domani ho l’interrogazione di finanza… çç

certo che Riku ha una situazione poco chiara su molti punti (ho una mente diabolica!!! XD) ma per fortuna adesso ha sia sora che keira! ^^ vorrei anche io avere degli amici come loro! Çç

questa settimana è uscito il manga di chain of memories ma purtroppo l’ho scoperto solamente arrivata in fumetteria e non mi bastavano i soldi… ma mi rifarò al più presto! ^^

Ringraziamenti:

 

Lonely Angel: chi lo sa se se ne accorgerà... mah! ^^ grazie mille per il commento spero di aver aggiornato abbastanza presto anche se il chap è un pò cortino!

 

Yuma_29: lo penso bene che non ti convincono e sapessi che c'è dietro! hihihi ^^ certo che l'ho letta! in due settimane mi sono letta 2 volte tutti e tre i libri ormai mi hanno in ostaggio!

 

LusyS: cavolo mi hai scoperta! XD ma sappi che ancora tutto può succedere mai confidare troppo nel mio cervellino!

 

Grazie a tutti per i commenti e per le numerose letture! VVB raga! alla prossima!

 

baci Kano_chan

 

 

 

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Capitolo 21
*** Questo è Halloween ***


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Capitolo 21: Questo é Halloween (Tim's Burton - Nightmare Before Christmas)

 

Non ci fu neppure bisogno che la sveglia suonasse, alle sette ero già sveglissima.

Quando guardai l’orologio decisi che però era veramente troppo presto per alzarsi anche perché non avrei saputo cosa fare, quindi rimasi nel letto ascoltando l’inconfondibile rumore proveniente dalla cucina del cucchiaino che sbatacchia contro la tazzina del caffè e il profumo di questo che si insinuava fino in camera mia.

Per spezzare la noia accesi il cellulare e immediatamente mi arrivò un messaggio.

 

“sei sveglia?!”

 

Mi venne da ridere e mi sotterrai sotto le coperte per rispondere. La cosa buffa è che il messaggio mi era arrivato da Riku.

 

“neppure tu riesci a dormire?” invio

 

“no… questa attesa è snervante pur essendo una cosa idiota…”

 

“in effetti… però mi piace pensare che tutti i musicisti fossero in questo stato! ^^” invio

 

“lo trovo un ottimo punto di vista! Che stai facendo?”

 

“nulla sono rimasta sotto le coperte, non sapevo cosa fare…”invio

 

“idem..”

 

“ho provato a scrivere anche a Sora ma ha il cell spento.. e dire che ieri non stava più nella pelle! XD!!!” invio

 

“siamo un gruppo di persone estremamente strane lo dobbiamo ammettere…”

 

“e io sono il capo!”invio

 

“ah beh senza alcun dubbio! U_U”

 

Continuammo così per almeno tre quarti d’ora prima di capire che forse era inutile far fuori tutti i messaggi gratis ad appena inizio giornata.

Alla fine mi decisi ad alzarmi dal letto, barcollai fino in cucina dove salutai mia mamma e mio padre, per poi sedermi a fare colazione.

 

-         dici che piacerà l’insalata fredda di pollo?- mi chiede mia madre

-         certo che sì, è buonissima e poi non farti tutti sti problemi! Siamo solo in tre ci bastavano anche tre pizze e via andare!-

 

l ei sbuffò, alzando il volume del telegiornale.

Alle otto e mezza ero puntuale davanti al karaoke che era ancora deserto, andai verso la porta sul retro e suonai il campanello.

Dopo poco la porta si aprì e comparve un uomo basso con gli occhiali che mi fece un largo sorriso.

 

-         ciao Keira vieni pure dentro.-

 

il signor Toryama mi fece accomodare.

 

-         grazie ancora per la sua disponibilità, non saprei come avremmo fatto senza di lei…- gli dico

-         ma figurati, io e tuo padre siamo buoni amici come potevo rifiutargli un favore? Ecco qui.-

 

Aprì una ennesima porta, la stanza non era grandissima ma era attrezzata di tutto punto, microfoni,gobbi  su di un palchetto e i soliti divanetti con tavolino.

Da uno di questi si alzò Riku.

 

-         ciao Keira!-

-         ciao!-

-         allora ragazzi...-

 

Tutti e due ci voltammo verso il signor toryama.

 

-         alle nove apro la porta principale così che i ragazzi possano entrare, li fate stare fuori nel corridoio e poi ne fate entrare uno per volta, mi raccomando le apparecchiature sono costose vedete di non fare danni!- ci dice con tono severo ma sempre sorridendo

-         non si preoccupi, in caso di problemi ci assumeremo la responsabilità.- gli risponde Riku

 

Quando lo sentivo parlare in quel modo mi sentivo una bambina che viene accompagnata dal padre.

 

-         d’accordo allora vi lascio così intanto aspetto l’altro vostro amico.- ed esce

 

io mi volto verso Riku e lo guardo

 

-         sono tesissima! E se non trovassimo nessuno all’altezza? E se non si presentasse nessuno?- gli dico torturandomi la mani, poi snocciolai tutti i miei pensieri alla velocità della luce

 

Riku mi mette una mano sul braccio e mi dice – andrà tutto bene- e io gli credo

 

Ci sedemmo sui divani aspettando e chiacchierando, ma soprattutto stando a lungo in silenzio.

L’attesa era palpabile e sia io che Riku non osavamo dire più nulla.

Il tempo che ci separava dall’inizio delle audizioni sembrava eterno, io non avevo il coraggio di andare a vedere la situazione fuori e mentalmente inveivo contro Sora per il suo ritardo , se almeno ci fosse stato lui ero sicura che saremmo stati tutti meno nervosi.

Poco dopo mi arrivò un messaggio da parte di Alex…

 

 “ciao princess sono sicuro che sarai nervosissima anche se non è il caso, ormai ti conosco troppo bene ^_-! Stai tranquilla andrà tutto ok oggi pomeriggio chiamami così mi racconti tutto! Ti amo e in bocca al lupo!” il nervosismo si attenuò…..  per circa due minuti! XD

Alle nove meno cinque decisi di alzarmi da quel divano che ancora un po’ e avrebbe memorizzato la forma del mio sedere. Riku mi seguì con lo sguardo.

 

-         vado a dare un’occhiata fuori, non ce la faccio più!- tenevo le mani strette a pugno e le rigiravo nervosamente.

 

Lui mi guardò con un mezzo sorriso sulle labbra, dovevo sempre sembrargli così infantile.

Uscii dalla stanza e andai verso la sala principale, stando bene attenta a non farmi vedere guardai fuori dalla porta che dava sulla strada.

La cosa che feci subito dopo era di correre, correre più veloce che potevo. Arrivata davanti alla porta andai a sbattere contro Sora che stava correndo come me, per il ritardo, io volai per terra e lui si aggrappò alla maniglia della porta spalancandola.

Riku si alzò di scatto e uscì.

 

-         che cazzo state facendo?-

 

io tentavo di rimettermi in piedi, mentre Sora mi aiutava.

 

-         scusa io correvo perché temevo di essere in ritardo…- all’occhiataccia di Riku aggiunse – troppo in ritardo.. ma tu Key perché correvi?-

-         fuo…. Anf anf...- credevo di morire lì per il poco fiato che avevo – fuori è pieno di gente!-

 

per un attimo tutti e due mi guardano come so fossi stata pazza.

 

-         non sto scherzando!!!- esclamo con fervore

 

in quello stesso istante il signor Toryama comparve alle nostre spalle annunciandoci che andava ad aprire, dopo qualche minuto cominciammo a vedere una moltitudine di ragazzi farsi incontro.

 

-         non mi sembra che c’è ne siano chissà quanti..- mi dice Riku tentando di contarli mentre quelli ci guardavano in attesa di istruzioni.

-         Saranno circa una trentina se per te sono pochi!!- ribatto io in tono seccato

-         Emh ragazzi forse sarebbe meglio cominciare… voi che ne dite?- Sora ci interruppe

-         Certo hai ragione..-

 

Riku si schiarì la voce e alzò il tono in modo che tutti potessero sentire – buongiorno a tutti, ora vi spiegherò come si svolgeranno le audizioni… è molto semplice entrerete uno per volta e vi esibirete, se avete preparato un pezzo vostro o ne avete scelto uno non ci sono problemi basta che faccia risaltare la vostra abilità, se non ne avete ne sceglieremo uno noi, nel frattempo coloro che aspettano possono rimanere qui fuori in attesa, grazie mille fin da ora per la vostra collaborazione.-

Riku smise di parlare in mezzo al silenzio generale e quando guardò me e Sora in faccia esclamò – ehi perché fate quelle facce?-

 

-         come sei autoritario….- rispondo io in tono cantilenante – e coinciso….- risponde Sora allo stesso modo.

 

Riku sbuffa e si volta entrando nella camera.

 

Io mi girò verso il gruppo – ok forza chi è il primo?-

 

Nelle ore che seguirono ci fu di tutto e di più, scoprimmo che alcuni erano venuti allo sbaraglio senza avere una minima conoscenza musicale, altri erano semplicemente curiosi e volevano vederci e altri grazie al cielo sapeva almeno chi fossero e perché fossero lì.

Tutti e tre ascoltavamo le esibizioni, ci consultavamo e segnavamo i nomi e i giudizi su di un block notes facendoci lasciare i numeri di telefono di coloro che ci parevano abbastanza bravi.

Mi ero quasi dimenticata di lei quando con tono squillante Yoko apparve alla porta.

 

-         Keiraaaaa!-

-         Yoko! Pensavo non venissi più....- in raltà un pò ci speravo, non per cattiveria ma più per Riku, il quale infatti si era abbastanza irrigidito alla sua presenza.

-         Allora come va?-

-         Bene grazie, ti presento Sora, è il nostro batterista- gli indico Sora il quale avanza di qualche passo e stringe la mano di Yoko.

-         Ok adesso che abbiamo fatto le presentazioni che ne dite se cominciamo?- rispose Riku seduto sul divano

-         Sì…-

 

L’ultima speranza a cui mi aggrappai era quella che Yoko fosse poco intonata, ma invece era piuttosto brava, forse una delle migliori che avevamo sentito.

Quando finì scese dal palchetto e mi si avvicinò.

 

-         allora che giudizio mi avete dato?- chiese curiosa

-         top secret! Non si può dire! Comunque non ti chiedo il numero di cell tanto lo so già...- rispondo io incollandomi il notes al petto.

-         Beh tanto lo so già come andrà a finire…- mi strizzò l’occhio. – senti ora devo scappare perché mi devo vedere con Demyx, più tardi ci sentiamo così combiniamo per stasera, Alex e gli altri si esibiscono e noi donne dobbiamo assolutamente andarli a vedere!-

-         Va… va bene però…- tentavo di replicare, ma lei era già alla porta e con un ultimo cenno corse via.

-         Non può davvero pensare che io la scelga solo perché è mia amica…- scossi la testa

-         Beh però devi ammettere che è stata brava…- disse Sora

 

Sospirai e anuii, le persone che sentimmo dopo non erano un granchè e all’alba della mezza non c’era più nessuno.

Io scorrevo la lista di nomi, ne avevamo scelti una decina e io stavo tentando di ricordarmi di tutte le esibizioni che avevano fatto valutandole al meglio.

 

-         allora ragazzi com’è andata?- ci chiese il signor Toryama

-         bene grazie mille per la sua disponibilità!- risposi

-         figurati, fate pure con calma quando ve ne andate però chiudete la porta e spegnete tutto.-

-         d’accordo arrivederci.- dissi

 

tutti e tre lo salutammo.

 

-         che ne dite se cominciamo ad andare a casa mia? Nel pomeriggio possiamo discutere dei vari candidati.- proposi

-         mi sembra un’ottima idea! Anche perché non ci vedo più dalla fame! (Fiesta?! XDXDXD)- esclamò Sora

-         anche per me va bene.- assentì Riku

 

Si avvicinò alle apparecchiature e le spense poi ci seguì fuori nel corridoio chiudendosi la porta alle spalle.

 

-         chissà cosa ci ha preparato di buono tua mamma! Non vedo l’ora!- mi disse Sora

-         lascia perdere stamattina mi ha chiesto se l’insalata di pollo freddo poteva andare bene…- risposi mentre camminavamo

-         oh cavolo perché non me lo hai detto?! Io sono allergico!- rispose Riku con aria dispiaciuta

-         cosa?! Ah… scusa non lo sapevo..- 

-         ma dai che stavo scherzando!- ribattè lui ridendo

-         cretino!-

-         ehi aspettate!-

 

T utti e tre ci voltammo.

Poco più un là c’era una ragazza con uno zaino a tracolla e la divisa scolastica, le mani appoggiate sulle ginocchia nel  tentativo di riprendere fiato, evidentemente aveva corso per raggiungerci.

 

-         vorrei… vorrei fare l’audizione!- ci disse

 

Commenti: ecco  a voi un altro capitolo come regalo di Halloween! ^^ cavolo siamo già a novembre porca paletta devo iniziare la tesina o sono fregata!!! ç_ç

che ne dite del capitolo? Lo so che non è chissà cosa ma vi giuro che in mente dei risvolti li ho solo che più scrivo più mi vengono cose da metterci in mezzo e la allungò sempre di più! Scusate!^^”

oggi è uscito Breaking Dawn spero di avere abbastanza soldi per prendermelo, leggendolo sicuramente mi verrà qualche ispirazione! ^^

oggi ho deciso che era da un po’ che non facevo fuori sephiroth in KH2 e ho faticato non poco perché ho scoperto che mi si è rotto il tasto cerchio del joystick e quindi saltare mi era impossibile çç ma ci sono riuscita lo stesso (con gran spreco di elisir… -_-).

 

Ringraziamenti:

 

LucyS: c'è ancora suspance potrebbe non essere lei quindi per il premio devi aspettare il prox capitolo! U_U ma ti premio per le tue continue recensioni! ^^

 

Un ringraziamento particolare a Naoko che ha aggiunto la mia fic tra le sue preferite! ^^ Thanks!

Come sempre ringrazio chi legge e auguro a tutti un Buon Halloween! (quasi quasi faccio un giro ad halloween town… ^^).

Alla prossima!

Kissy Kano-chan! ^^

 

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Capitolo 22
*** Miss Murder ***


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 Capitolo: 22 Miss Murder (Afi)

 

Ora eravamo di nuovo seduti davanti al palchetto, la ragazza teneva in mano il microfono.

 

-         d’accordo, hai preparato un pezzo?- le chiese Riku

-         sì ho scelto “simple and clean” di Hikaru Utada- rispose lei

 

Pensai che era un pezzo insolito e con un intonazione piuttosto difficile…

la ragazza mise il cd si preparò e partì la musica cominciò a cantare.

 

-         when you walk..- le mancò la voce

 

Sora stoppò il disco.

 

-         scusate ma la corsa di prima mi ha tolto il fiato…- ci disse

 

Riku si voltò verso di me facendo una faccia poco convinta, anche io cominciavo a credere che fosse un’altra fregatura.

 

-         posso farla ricominciare?- le chiese Sora

-         certo…-

 

Mentre Sora rimetteva il disco da capo, lei si schiarì la voce chiudendo gli occhi e stavolta ripartì con più grinta.

 

Non ci rimase altro da fare che ascoltarla con la bocca aperta, non solo era così brava da sembrare la cantante in persona ma si muoveva con scioltezza come se fosse nata sul palco.

Quando terminò la sua esibizione, nessuno di noi parlò ci guardavamo a turno senza saper bene cosa dire.

 

-         emh… come sono andata?- chiese lei titubante

 

Riku avendo sempre avuto un certo autocontrollo riuscì a formulare una frase di senso compiuto.

 

-         direi benissimo… voi siete d’accordo?- disse poi rivolto a noi che annuimmo soggiogati.

-         Che stupidi non ti abbiamo neppure chiesto come ti chiami!- dissi io, eppure c’era qualcosa in lei di famigliare ero sicura di averla già vista.

-         Colpa mia! Comunque mi chiamo Kairi Sashimoto.-  rispose

-         Quella Kairi?!- domandai di nuovo mentre focalizzavo solo ora chi avevo davanti.

-         La conosci?- mi chiese Riku

-         Certo e dovresti anche tu! È stata la reginetta della scuola privata di Oshimoto per tre anni di fila e risulta la studentessa più brillante, ha già ricevuto non so quante borse di studio!- esclamai

-         Eddai non esagerare detto così sembra che io sia una star!- rise imbarazzata lei

 

Era molto bella, aveva capelli castano rossi fino alle spalle, la frangia le ricadeva sulla fronte dandole un’ aria sbarazzina. Il suo corpo risaltava perfettamente sotto la camicetta bianca con lo stemma dell’istituto e la gonna scozzese con le calze fino a metà polpaccio.

Aveva denti bianchissimi e due grandi occhi di un colore indefinito tra l’azzurro e il verde.

Non mi stupii di vedere Sora contemplarla come fosse stata una dea.

Gli tirai una gomitata e parve tornare in sé.

 

-         devo dire che ci hai colpito molto e se parlo a nome di tutti, sarei propensa per scegliere te! Hai una voce fantastica!- dissi colpita

-         grazie mille…- diventò rossa – allora vi lascio il mio numero di cellulare così appena decidete mi chiamate!- ci disse allegra

-         d’accordo, però prima ti devo chiedere una cosa…-

 

Sia io che Sora, che Kairi guardammo con aria interrogativa Riku.

 

-         devi essere una ragazza molto impegnata tra la scuola e le attività extrascolastiche, la band richiede molto tempo se non puoi dedicargliene meglio se lasci stare…- disse senza tanti giri di parole.

-         Riku!- lo rimproverai io, non era il caso di spaventarla di già!

-         No lascia ha ragione... ora ci sono le vacanze e io di impegni non ne ho, comunque sia ho dedicato molti anni alla scuola e negli ultimi tempi ho avuto anche un esaurimento nervoso per i troppi impegni. Il dottore ha detto ai miei di farmi riposare e magari di dedicarmi a qualcosa che mi potesse piacere… la mia passione è il canto e questa mi è sembrata un’ottima occasione per provarci. – rispose lei tranquillamente

-         Bene…- le disse Riku

 

Io segnai il suo numero di telefono nel block notes dopo di che la salutammo e ci dirigemmo verso casa mia.

Il sole era veramente caldo, tutti  e tre tentavamo di passare all’ombra dei pochi alberi che c’erano per la strada.

 

-         dio mio che caldo! Spero che il tuo terrazzo sia un pò più fresco…- sbiascicò Sora

-         in effetti sì di solito c’è un bel venticello!- risposi

-         scommetto che avete già deciso non è vero?-

 

Guardammo nuovamente incuriositi la nuca di Riku che ci camminava davanti, lui si girò appena il ciuffo gli nascondeva parte del viso.

 

-         parlo di Kairi…-

-         su Riku devi ammettere anche tu che è stata decisamente la migliore!- dissi obbiettiva

-         e poi è anche carina, darebbe una immagine migliore della nostra band è molto popolare!- esclamò entusiasta Sora

-         ahhh scusami tanto se io invece sono brutta….- ribattei

-         eddai key lo sai anche tu che sei bella però come dire… non sei lei!- cercò  di riparare

-         sarà…- risposi poco convinta

-         so che avete ragione però hai valutato tutti i pro e in contro?- mi domandò Riku

-         e dimmi che contro ci potrebbero mai essere?-

-         per esempio, adesso cosa dirai a Yoko?-

 

smisi di camminare, me ne ero scordata!

 

-         non lo so…- ammisi – tu cosa faresti?- gli chiesi

-         glielo direi al più presto, non vorrei illuderla più di tanto.-

 

la sua solita irritante saggezza…

 

-         ok stasera glielo dico.-

 

immersi nella discussione arrivammo a casa mia, non ero ben sicura di voler aprire la porta di casa. La reazione che avrebbe avuto mia mamma non lo conoscevo proprio.

Alla fine trovai il coraggio.

 

-         mamma siamo arrivati!- urlai dall’ingresso

-         era ora ma dove diavolo sei finita?!-  mi aggredì

-         scusa ma le audizioni si sono protratte più del previsto e così….-

-         potevi almeno avvisare!!!-

-         non la sgridi signora non è colpa sua..- si intromise Riku

 

mia madre parve calmarsi, se però non ci fosse stato Riku altro che piantarla lì... -_-

 

-         beh se hai finito ti vorrei presentare Riku e Sora.-

 

tutti e due si fecero avanti e strinsero la mano a mia mamma.

-         sono contenta che finalmente siate potuti venire, sono mesi che ripeto a Keira di invitarvi!- disse lei.

-         Non è vero!- sibilai a mezza voce, lei finse di non sentire e gli altri due risero.

-         Così questi sono i famosi componenti della tua band.-

 

Mio padre comparve dalla porta della cucina con le mani in tasca.

Stessa scena di prima per le presentazioni.

Una volta che fummo tutti a tavola mia madre ci chiese – allora com’è andata?-

 

-         direi benissimo! Siamo riusciti a trovare la nostra vocalist.- dissi allegra passando l’insalata a Sora

-         allora possiamo dire che siete quasi del tutto a posto.-

-         sì ci siamo vicini- rispose Riku

 

il pranzo trascorse tranquillamente chiacchierando del più e del meno, arrivato il momento del dolce Sora esultò come un bambino quando mia madre portò in tavola un’enorme torta di mele.

Devo dire che mentre parlavamo notai che mia mamma prendeva sempre più in simpatia Riku, ma forse anche di più Sora, a pensarci bene assomigliava in modo incredibile a mio fratello nei modi di fare.

 

-         ehi mamma ma dany ti ha più detto nulla?- chiesi ricordandomi d’un tratto che sarebbe dovuto arrivare dopo pochi giorni.

-         L’ho sentito per telefono stamattina, mi ha detto che sarebbe arrivato in settimana…-

-         Evvai!!!!- ero al settimo cielo, cosa che sarebbe durata poco visto che fondamentalmente come tutti i fratelli e le sorelle eravamo come cane e gatto.

 

Dopo pranzo in un gesto di slancio Riku e Sora si offrirono di aiutare mia mamma a sparecchiare, e vista la sua opposizione lasciarono perdere, io per altro non mi scomodai… ^^

 

Sora era affascinato dalla mia camera, cosa strana vista la sua…

 

-         wow!!! Certo che è un miracolo se si vede ancora la tappezzeria!- osservò ammirato

-         già… avrei preferito scrivere sui muri come in camera tua ma non sarei qui con voi oggi!- mi lasciai cadere sul letto.

-         Ragazzi ci pensate?- domandai ad entrambi, loro mi guardarono di rimando – se riusciamo a concludere con Kairi, abbiamo la nostra band…- spostavo lo sguardo da uno all’altro

 

Sora appoggiatosi all’armadio si lasciò scivolare per terra con le gambe lunghe distese, Riku invece si sedette sulla poltrona appoggiando gli avambracci sulle ginocchia.

Tutti e tre insieme tirammo un lungo sospiro.

 

-         è vero non ci avevo ancora pensato….- rispose Riku guardando fuori dalla finestra

 

io giocherellavo con la tenda della finestra che svolazzava mossa dal vento che entrava.

 

-         però non sono convinto…- aggiunse

-         che vuoi dire?- chiese Sora alzando lo sguardo verso di lui

-         quella ragazza non mi sembra il tipo da band…- rispose

-         e sentiamo.. perché?- domandai io

-         perché mi sembrava troppo una brava ragazza.-

-         no aspetta perché ti sembra che key non sia una brava ragazza?!- esclamò Sora

 

nel momento in cui capii quello che voleva dire guardai storto Riku.

 

-         non fraintendermi! Dico solo che Kairi sembra una tutta scuola e apparenza.. preferirei avere persone vere nel gruppo..- ribattè

 

a quel mezzo complimento gli sorrisi e poi dissi – sì ok che sembrava avere un comportamento magari da santarellina includendo anche il fatto che è una delle migliori studentesse della città, però ricorda mai giudicare un libro dalla copertina!-

 

-         in sostanza anche tu non sei quello che sembri..- mi disse Sora

-         e cosa sembrerei?-

-         una persona intelligente…- rispose lui

 

Riku scoppiò a ridere insieme a Sora, fino a che non mi avventai su di lui con un cuscino in mano tentando di soffocarlo.

 

-         allora anche tu non sei quello che sembri…. Vivo!-

-         Riku! Riku dammi una mano!!!- urlò Sora verso l’amico che se la stava ridendo seduto beatamente sul divano, a quel punto si alzò e mi prese di peso da sotto le ascelle tirandomi in piedi. Sora era tutto arruffato steso a terra a braccia aperte.

-         Ehi perché voi uomini siete sempre così solidali fra di voi?!-

 

Riku mi lasciò andare sorridendo – semplicemente perché noi anche se in 4 non possiamo sfiorarvi invece voi da sole riuscite a distruggerci…-

 

- maschilisti…- sbuffai

 

-         Keira che tipo è tuo fratello?-

 

Sora mi rivolse questa domanda senza preavviso.

 

-         mio fratello? Mh…. È il tipico tipo che adora scherzare e che piace alla gente, è affabile e bravo a farmi incavolare ma gli voglio un gran bene. Diciamo che questa può essere una sintesi..- risposi

-         sembra un gran bel tipo non vedo l’ora di incontrarlo!- mi disse Sora

-         già… è vero! E poi è ancora più bravo di me con la chitarra- risposi sinceramente

 

il resto del pomeriggio trascorse tranquillamente, quando mi fermavo a guardare Riku e Sora che parlavano tra di loro, discutendo animatamente del più e del meno pensavo che ero davvero fortunata, molto fortunata ad averli lì.

Verso le sei tutti e due dissero che dovevano tornare a casa, anche perché io dovevo poi prepararmi per andare al live di Alex. Mia mamma avrebbe voluto che si fermassero ancora a cena ma dissero che avevano già abusato abbastanza della sua cortesia e dei suoi meravigliosi manicaretti (mia madre arrossì compiaciuta… lecchini -_-).

 

Commenti: salve a tutti! ^^  la prima cosa che vi chiederei è…. Avreste mai pensato che kairi sarebbe stata la vocalist del gruppo di keira?! Ovviamente sì! XD era scontato diciamolo! Ma non è che volessi creare chissà quale suspance!

Il 10 novembre dovrebbe uscire il secondo volume di Kh chain of memories non vedo l’ora! ^^

E finalmente ho finito di leggere Braking dawn e devo dire che l’ho adorato!!! E adesso sono un po’ dispiaciuta che sia finita la storia mi mancherà! Çç

 

Ringraziamenti:

Ragazza delle tenebre: sono contenta che la mia fic ti piaccia e stai pur sicura che andrò avanti! ^^

Lonely Angel: la scena di keira che sbatte contro sora è tratta dalla realtà ricordo ancora il livido! XD grazie mille per la recensione!

 

ringrazio tutti coloro che hanno letto e mi hanno aggiunto tra i preferiti e siete già in 11 in particolare Anonima4ever! grazie di cuore!

un bacio Kano_chan

 

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Capitolo 23
*** Ordinary Life ***


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Capitolo 23: Ordinary life (liquido)

 

Non avevo neppure suonato quel giorno così decisi di esercitarmi un po’ ma mia mamma entrò in camera.

 

-         Keira ho bisogno che mi sbrighi una commissione..-

 

Stavo per ribattere quando mi venne in mente che lei aveva ancora la facoltà di impedirmi di andare all’holy così tacqui. Maledetto potere da genitore!!!

 

-         di che si tratta?- chiesi tentando di fare la faccia più contenta possibile

-         vai all’alimentari della signora Onami ho bisogno che mi porti una bottiglia di aceto se no non posso preparare l’insalata per stasera…-

 

Guardai l’ora era le sette meno un quarto. Cavoli ma adesso le è venuto in mente!?

Feci due rapidi calcoli per trovare il modo di impiegare il meno tempo possibile.

 

-         ok allora mi sbrigo se no non mi rimane abbastanza tempo…-

 

Andai in sala e lei mi seguì, dopo avermi dato i soldi, io mi infilai le scarpe, presi lo skateboard e mi infilai le chiavi in tasca della giacca.

Quando fui in strada dovetti ammettere che quella specie di passeggiata non mi dispiaceva per nulla.

Il sole stava cominciando solo ora a tramontare e le nuvole si stavano tingendo di rosso, dalla strada principale si potevano vedere le montagne illuminate in ogni loro anfratto.

Guardandomi intorno a momenti non oltrepassai il negozio.

Dopo aver appoggiato lo skateboard fuori entrai.

 

-         ciao Keira come va?- mi chiese la signora Onami sorridente al di là del bancone.

-         Tutto bene e lei?-

-         Non mi posso lamentare, la vecchiaia è una cosa naturale dopotutto!-

 

Mentre lei mi rispondeva io presi la bottiglia di aceto dallo scaffale.

 

-         allora la scuola è finita finalmente ti puoi riposare.-

-         sì non vedevo l’ora, anche se abbiamo tanti di quei compiti che dovrò mettermi d’impegno comunque…- le porsi la bottiglia

-         sono 4 yen. beh ma comunque io me la prenderei comoda fossi in te!-

-         infatti farò così! Stia bene.-

-         ciao Keira e salutami a casa.-

-         sarà fatto!-

 

Uscii dal negozio e mi chinai per sistemare meglio la busta, ma non feci in tempo a tirarmi su che ricevetti un gran spintone e per non cadere appoggiai la mano a terra e involontariamente  feci rotolare la bottiglia di aceto sul marciapiede che si ruppe cadendo dal gradino.

 

-         oh no!-

 

Guardai il liquido ambrato scorrere lungo il bordo del marciapiede finendo in un tombino.

 

-         signorina tutto bene?-

 

Per un attimo non badai alle parole dell’uomo. Cazzo non avevo i soldi per un'altra bottiglia!!! Se dovevo andare e tornare da casa ci avrei messo un sacco!!!

 

-         signorina?-

 

Finalmente mi decisi a voltarmi verso l’infausto essere umano per urlargli contro ma mi fermai di botto.

L’ uomo che mi stava davanti vestito in giacca e cravatta era molto alto, aveva i capelli lunghi argentei fino alla vita e due meravigliosi occhi verdi, in quell’istante aveva un’espressione costernata.

 

-         mi dispiace per la bottiglia se mi dice quanto le è costata gliela ripago..-

 

Mi offrì una mano per alzarmi e io la presi, adesso che ce l’avevo bene di fronte dovevo dire che poteva essere benissimo l’immagine di Riku con qualche anno di più, poteva essere suo padre, anche gli occhi mi ricordavano qualcuno…

 

-         non ce ne bisogno, non si preoccupi andrò a casa e tornerò di nuovo!- mi decisi a rispondere

-         insisto è stata colpa mia se l’ho fatta cadere è il minimo che io possa fare…- replicò lui in tono fermo

 

Era estremamente gentile, ma mi sembrava strano sentirmi dare del lei.

 

-         beh visto che insiste allora la ringrazio però può darmi del tu.-  risposi

 

Rientrai nel negozio e pagai un’altra bottiglia.

 

-         sera di nuovo signora grazie!-

-         di nulla Keira..-

 

Le porte si chiusero e l’uomo era ancora lì fuori.

 

-         Keira…- sussurrò quasi

-         sì è il mio nome Keira Del Monte, grazie mille signor…-

 

Lui stava per rispondermi quando il mio telefono squillò prepotentemente.

 

-         mi scusi.. pronto?-

 

_ Keira dove diavolo sei?!_ mia madre....

 

-         scusa ho avuto un contrattempo trenta secondi e sono lì!-

 

_ sbrigati!_

 

Misi giù il telefono.

 

-         è meglio che tu vada…- mi disse l’uomo sorridendo comprensivo

-         riesce sempre a mettermi in imbarazzo…- risposi

 

Lui rise, aveva dei denti bianchissimi… decisi in quel momento che se mai mi sarei sposata mio marito doveva essere così!

 

-         la ringrazio ancora devo scappare…- mi inchinai

-         non mi ringraziare dopo tutto è stata colpa mia. Ora ti saluto ciao.-

-         arrivederci-

 

Si voltò e cominciò a camminare nella direzione opposta alla mia.

Quando fui sotto casa mi venne in mente che non mi aveva detto chi era… pazienza.

 

-         ecco qui! scusa ma un signore mi ha fatto cadere e ho rotto la bottiglia..- dissi a mia mamma sedendomi a tavola

-         e come hai fatto a ricomprarla?- mi chiese lei

-         l’ho rubata…- scherzai e mia mamma mi guardò allibita

-         scherzavo… me l’ha voluta ripagare a tutti i costi..- risposi

-         è stato gentile…-

-         già!-

-         e sai chi era?-

 

Buttai un occhio al servizio nel telegiornale prima di risponderle che non lo sapevo..

che palle le notizie di politica io non ci avevo mai capito nulla…

 

-         Keira mi rispondi?-

 

Ero immobile con il braccio alzato nell’atto di mettermi in bocca un pezzo di pane, presi il telecomando in mano e alzai il volume.

Una voce a me nota rispondeva alle domande del giornalista.

Non ci posso credere…

 

-         Keira!-

-         forse non ci crederai ma ho parlato con quell uomo...- risposi ancora senza parole

 

Mia mamma guardò la tv.

 

-         hai parlato con Ansem Okazaki?!- esclamò lei stupita quanto me.

-         Sì a quanto pare ho conosciuto il padre di Riku…-

 

Dopo cena mi chiusi in bagno per mettermi a posto prima di uscire.

Più ripensavo a quello che Riku aveva detto di suo padre e del fatto che praticamente lo odiava e più mi sembrava impossibile.

Ci avrò pur parlato solo 5 minuti ma mi era sembrato una persona cordiale e per nulla antipatica.

Cosa aveva potuto fare per farsi odiare così tanto dal figlio?!

Per di più era un uomo d’affari e colto altrimenti non sarebbe arrivato dov’era.. non capivo… che lo avesse trascurato?

No… Non era da molti anni membro della camera e non mi sembrava il tipo che lasciasse tutto per la carriera..

Quando il mio cervello protestò per tutte quelle domande e ragionamenti dissi che sarebbe stato meglio affrontare il discorso l’indomani e di concentrarmi invece sul trucco.  

Commenti: nooooooo non ci potete credere vero!? ansem non è niente di meno che il padre di Riku! in realtà ci potete benissimo credere ma spero solo che non ve lo aspettavate perchè se no posso far che ritirarmi dalla mia occupazione di scrittrice.. çç comunque come si dice sono i casi della vita! keira poteva essere così fortunata da andare a sbattere proprio contro di lui?!  ehhhh il potere di poter far fare quello che vuoi ai tuoi personaggi! XD  So che è un capitolo un pò corto ma dopo questa rivelazione preferivo non andare troppo avanti! spero che aspetterete il seguito senza maledirmi per i miei capitolini! abbiate pazienza!

Ringraziamenti:

LucyS: ti ringrazio per l'ennessimo apprezzatissimo commento! che ne dici di questa new entry? per quanto riguarda Yoko ne vedremo delle belle parola mia! ^^

Lonely Angel: povero sora ci è rimasto secco al primo incontro! ma credimi che le cose non saranno così semplici.. -_^ cmq il nobel te lo meriti solo per le recensioni che mi fai! grazie mille! ^^

Auguro a tutti un buon fine settimana e spero di postare per il prossimo!

Kissy to everyone da Kano_chan ^^

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Capitolo 24
*** Gotta be somebody ***


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Capitolo: 24 Gotta be somebody (Nickelback)

 

Nel primo pomeriggio di lunedì chiamai Sora.

 

-         allora ti sei data alla follia come la scorsa settimana?- fu il suo saluto

-         ma che diamine stai dicendo?! L’altra volta ho solo bevuto troppo, anche perché mi avevano offerto un drink che non avevo mai bevuto!!- protestai

-         se, se tutte scuse…- disse – ma dimmi che si fa oggi?- aggiunse prima che io lo minacciassi di morte

-         io direi di trovarci e di sentire cosa ha deciso Kairi…-

-         spero proprio che dica di sì…- rispose con tono sognante

-         Sora….. guarda che sarebbe meglio non avere storie d’amore all’interno della band, metti che ci si molli in modo brusco non si può poi lavorare con un clima del genere!- lo rimproverai

-         key-chan dimmi la verità.. ma per te è così importante questa storia?-

 

non risposi subito

 

-         non so se sia importante il fatto di diventare famosi o avere successo credo sia più un fatto simbolico… - risposi, ero in camera mia e mi fermai a guardare distrattamente la mia chitarra appoggiata all’armadio

-         in che senso?-

-         se non mi fosse venuta in mente questa idea probabilmente non vi avrei mai conosciuti, è come se il gruppo che stiamo fondando fosse la serratura che tiene legata la catena…- ripresi spostando lo sguardo fuori.

-         la catena saremmo noi?-

-         esatto… forse non mi sono spiegata bene… scusa!-

 

sui fiori che c’erano fuori dalla finestra si stava posando una farfalla io la fissai.

 

-         credo di aver capito Keira e credo che anche per me abbia lo stesso significato..-

-         ero sicura che tu mi avresti capita- sorrisi anche se lui non poteva vedermi

 

rimasi d’accordo con Sora e Riku di vederci da quest’ ultimo per chiamare Kairi.

Poco prima di uscire mi chiamò Alex.

 

-         ehilà! Che mi dice il mio angelo oggi?-

 

strano pensai… quando ho avuto il mio primo ragazzo passavo la metà della giornata a messaggiare con lui nei rari casi in cui non ci vedevamo ma con Alex era diverso.

Eravamo tutti e due impegnati, lui tra gli esami che avrebbe dovuto dare la prossima settimana e la band con cui aveva le prove e altro e io che ero fondamentalmente impegnata con la mia, ma questo non ci pesava.. anzi eravamo più felici nel momento in cui ci trovavamo.

 

-         vediamo… ieri sera sono andata in discoteca e stava suonando un gruppo bravissimo non so se lo hai mai visto?- scherzai

-         più o meno… sai che io non me ne intendo- risponde lui stando al gioco

-         beh devo dirti la verità perché tra noi non ci devono essere segreti…- continuai

-         ti ascolto..-

-         credo di essermi perdutamente innamorata del cantante… mi dispiace ma non c’è posto per te nel mio cuore perché ormai è suo-

-         oh… ok beh è stato un piacere Keira ma voglio farti un ultimo regalo, quel ragazzo l’ho conosco molto bene ed è qui adesso te lo vorrei passare.-

-         d’accordo-

-         pronto?-

 

a quel punto scoppiai a ridere.

 

-         a  parte gli scherzi ieri non mi hai detto come sono andate le audizioni, Yoko invece prima che tu arrivassi mi ha confidato che molto probabilmente sarà lei la vocalist- disse

 

io smisi di ridere, avrei dovuto chiamare Yoko all’istante per dirle come stavano le cose ma qualcosa me lo impediva….

 

-         Keira hai sentito?-

 

Mi lasciai cadere con un tonfo sul letto.

 

-         certo… è che…-

-         forza cosa c’è?- mi chiese con tono rassicurante

-         beh vedi la nostra scelta non è stata Yoko... – gli confessai

-         ho capito e scommetto che tu non glielo hai ancora detto.- disse centrando il punto

-         esatto, si è fissata sul fatto che sicuramente avrei scelto lei, però io non posso fare favoritismi e poi devo tener conto anche del parere degli altri membri mi capisci vero?-

-         sicuro però lo sai che devi dirglielo al più presto? Non puoi continuare ad illuderla così, più passa il tempo e più la notizia sarà difficile digerirla sai come è fatta Yoko meglio di me…- rispose

-         lo so… ma non è facile…- dissi tristemente

-         senti facciamo così… combiniamo un’uscita a 4 chiamando anche Demyx, sono sicuro che la prenderà bene se il contesto è più allegro!- mi propose

-         davvero?! Sarebbe un’ottima idea! Sei un mito!- esclamai vedendo le mie speranze rinvigorite

-         ah ah ah! Certo che basta poco per farti felice, sono contento. Scusami ma adesso devo tornare a studiare mi devo preparare per i prossimi esami ti amo! –

-         anche io buon pomeriggio…-

 

--------

 

Casa di Riku, più precisamente nella sua camera, tutti  e tre attorno al telefono appoggiato sul pavimento, io sdraiata a pancia in giù con il mento appoggiato sulla mani, sora a gambe incrociate e Riku con una gamba stesa e una flessa e il braccio comodamente appoggiato al ginocchio.

 

-         che faccio chiamo?- dico

 

loro due mi guardano contemporaneamente.

 

-         per dio mica dobbiamo telefonare al santo padre!!!- esclama Riku esasperato, eravamo lì da dieci minuti.

-         Lo so… ma metti che ci abbia ripensato che facciamo?- chiede Sora fissando il telefono come se da un momento all’altro dovesse esplodere.

-         Devo ammettere che a me andrebbe meglio, così potrei dire a Yoko che l’abbiamo scelta…- rifletto

-         Keira!!!!- esclamano

-         Ok, ok scusate! Non è il caso di fare così... allora che si fa?- richiedo

-         Ops… credo di aver fatto partire la chiamata per sbaglio…- dice Riku in tono innocente con il dito ancora premuto sul pulsante della richiamata.

-         Riku!!!- esclamiamo io e Sora

 

_pronto?_

 

-         forza di qualcosa!!!- sibilo a Sora

-         perché io? È colpa di Riku!-

 

_pronto?_

 

-         la smetti di fare il moccioso?!!- gli dice Riku

-         uffa…. Kairi ciao sono Keira! Hai fatto un’audizione per la mia band ricordi?- decisi che era il momento di prendere in mano la situazione, Sora alza il pollice in segno di incoraggiamento sorridendo e io gli faccio “un’espressione da perché a me?”.

 

_Ah ciao Keira non ti avevo riconosciuto!_

 

-         non mi stupisce…- rispondo guardando male i due ragazzi che ho di fronte, ovviamente tutti e due con una faccia da “chi? Io?”. – volevo sapere cosa hai deciso… e se hai delle domande, visto che di tempo l’altro giorno non ne abbiamo avuto, puoi farle adesso tanto sei in viva voce.-

 

_ ho capito è con loro che discutevi poco fa quindi…_ capivo dal tono di voce che stava sorridendo.

 

-         e con chi altri se no…-

-         ehi questa solidarietà femminile non mi piace per nulla!!!- esclamò Sora contrariato

 

_ ciao Sora..._  disse Kairi

 

-         ciao...- rispose con tono evidentemente raddolcito

-         cascamorto….- gli disse Riku

 

_salve Riku._

-         ciao...- disse lui in tono afono, io gli feci cenno di essere un po’ più gentile se in un futuro avremmo dovuto collaborare, lui sbuffò.

 

_ ne approfitto per farvi qualche domanda allora…_

 

-         forza dicci!- la incoraggio

 

_che progetti avete?_

 

-         una volta trovata la cantante dobbiamo: cercare un posto dove suonare- dico io

-         trovare le attrezzature giuste- mi fa eco Sora

-         e trovare un aggancio in qualche locale per esibirci dopo aver scritto delle canzoni.- aggiunge Riku

 

_ certo che avete le idee chiare.._ scherza lei

 

-         credo che tutte le band si siano formate così o no?- osserva Sora

 

_ che genere di musica pensate di suonare?_

 

-         il nostro genere sarebbe rock, sarà un bella sfida combinarlo con la tua voce..- risponde Riku

-         qual è il tuo?- le chiedo

-         se risponde che adora la tecno chiudo la chiamata all’istante!- ci dice sottovoce Riku, io e Sora ridacchiamo

 

_ se mi piacesse la musica tecno dubito che canterei molto… comunque sono sul vostro stile_ risponde

 

-         hai altro da chiederci?- dice Sora

 

_ sì un’ultima cosa… quando cominciamo?_

 

-         evvai!!!!- mi alzo e abbraccio Sora cominciando a saltellare, Kairi si mette a ridere dall’altra parte del telefono e Riku scuote la testa sorridendo.

-         Prima direi di incontrarci così riusciamo a organizzarci meglio- dice lui

-         E poi così festeggiamo!!!!- esclama Sora ballando ancora per la camera.

-         Senti Kairi tu sei libera giovedì? – chiedo io

 

_ sì non ci dovrebbero essere problemi_ risponde

 

-         Riku ti va bene se ci troviamo come sempre qui da te? Portiamo gli strumenti e proviamo un po’?- ero visibilmente eccitata probabilmente ero perfino rossa, lui annuisce.

-         Bene! Allora Kairi ti scrivo un messaggio con indirizzo e tutto il resto ok?-

 

_va bene ora vi devo salutare ci vediamo giovedì_

 

dopo un coro di saluti e altro chiudo la chiamata.

Sora che continuava ancora a ballare annuncia che ha sete e che scende in cucina, ma prima controlla che per i corridoio non ci fosse il maggiordomo, non gli stava molto simpatico.

 

-         Riku?-

 

mi volto lui è in mezzo alla stanza che raccatta il cordless dal pavimento e lo getta sul letto con noncuranza.

 

-         mh?-

-         è fatta...- dico solamente anche perché non avrei saputo dir di più.

 

Lui mi guarda per un attimo serio, i suoi occhi color mare dei caraibi  mi scrutano per un attimo poi un sorriso gli si allarga sul viso, a volte credevo che li riservasse solo a me o almeno mi piaceva pensarlo.

 

-         ce l’hai fatta.- mi dice semplicemente

 

sì… era pure un piccolo passo ma l’avevo fatto…

come quel giorno separai la distanza che c’era a lo abbracciai.

 

-         grazie, grazie mille!- gli dissi

-         e di che?- mi chiese lui divertito

-         se non ti avessi conosciuto, se non me ne avessi dato l’occasione ora non saremmo arrivati a questo punto! E non avrei degli amici meravigliosi come voi!- strinsi la presa sul suo collo, lui mi posò una mano sulla testa.

-         È stato un vero piacere…- mi risponde

 

Quando mi stacco da lui ho gli occhi lucidi e in quell’istante rientra Sora.

 

-         cavolo! Appena mi ha visto prendere un bicchiere dalla credenza mi ha aggredito!- dice scioccato riferendosi al maggiordomo

-         scusalo, ma quello è il suo lavoro è come se glielo avessi rubato…- gli dice Riku

 

poi Sora mi vede con gli occhi rossi.

 

-         ehi che succede key-chan?- domanda preoccupato

-         nulla si è solo commossa…- risponde Riku sorridendo

-         la mia piccola!!!-

 

Sora mi viene vicino passandomi un braccio intorno al collo e mi stringe a sé, io gli appoggio una mano sullo stomaco e con l’altra mi asciugo gli occhi.

 

-         scusate... ma almeno è per la felicità!- rispondo ridendo, Sora mi dà un bacio sulla testa prima di lasciarmi andare.

-         Giovedì finalmente potremo provare al completo!- esclama Riku

-         Già è vero non vedo l’ora…- rispondo

-         Sì…-

 

Sora lo disse con un tono non ben definito, non si capiva se era felice o il contrario..

 

-         non mi sembri contento come mai?- gli chiedo gentilmente.

-         Non è nulla! Ripensavo al maggiordomo!-

 

Sia io che Riku ci guardiamo, non ce la contava giusta… improvvisamente mi viene in mente una cosa.

 

-         ah Riku! Sai chi ho incrontrato ieri?- gli dico

 

prima di potergli riferire l’accaduto sentiamo una voce provenire dall’atrio.

 

-         c’è nessuno?-

 

Commenti: Ragazzi la Band è ufficialmente formata!!! Al 24esimo capitolo finalmente Keira ha il suo gruppo e altre diecimila cose da fare per mandarlo avanti! XD Ho già anche trovato il nome che si daranno io trovo che ci stia a pennello sia per quanto riguarda Kh in se sia per il filo della storia ma ve lo svelerò più avanti! quindi siete costretti a seguirmi se volete saperlo! muhahahahah ^^ Una cosa che mi premeva far trasparire dalla mia fic è il profondo legame che lega ciascuno dei personaggi e spero proprio di esserci riuscita ma voi lo saprete meglio di me...

 

Ringraziamenti:

LucyS: nooooo mi hai beccata!!! XP scherzo non ti dirò mai cosa c'è sotto! muhahaha!!! ma i tuoi tentativi ti rendono onore! U_U grazie! ^^

 

Ragazza delle tenebre: volevo stupirvi con effetti speciali e a quanto pare ci sono riuscita! XD ti ringrazio per i complimenti e spero che la fic continui a

piacerti!

 

Lonely Angel: su dai alla fine ansem non è così male me lo vedevo bene a fare il padre se non fosse schizzo! XDXDXD mi sa che per la faccia di Riku devi aspettare il prossimo capitolo! ^^

 

Ringrazio come di consueto tutti coloro che hanno letto la mia fic e aggiungo un ringraziamento a Patricia Dalrympe e Zexion94 per aver aggiunto la mia fic alle loro preferite! ^^

 

A questo proposito ho postato nel mio blog un messaggio dedicato a tutti voi che leggete Music will Tie qui di seguito vi metto il link, se avete voglia dateci un'occhiata sono poche righe ma che mi sentivo di farvi leggere... http://cid-7b8fe46114ef40a5.spaces.live.com/blog/cns!7B8FE46114EF40A5!858.entry

 

Kissy by Kano_chan ^^

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Capitolo 25
*** Enjoy the silence ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 26: Enjoy the Silence (cover by Lacuna Coil)

 

Riku perde l’attenzione che ha per me e con passo svogliato esce dalla camera, io e Sora lo seguiamo.

 

-         spero non sia sua madre… non sopporterei un altro interrogatorio visivo…- mi sussurra preoccupato Sora  

 

Ma quando arriviamo alle scale non abbiamo più alcun dubbio, non è la madre di Riku…

 

-         ah Riku, pensavo fossi uscito!-

 

D’abbasso c’è un uomo, lo stesso che mi aveva urtato il giorno prima.

Sorride gentilmente al figlio prima di notare la nostra presenza.

 

-         ciao Keira.-

 

Non vi dico lo sguardo allibito che mi fece Riku girandosi verso di me, avevo perfino paura che mi urlasse qualcosa.

 

-         buonasera signore, sono lieta di rivederla…- mi inchino

-         il piacere è mio, spero che tua madre non ti abbia rimproverato per essere arrivata tardi.- mi chiede

-         no si figuri, mi scusi per ieri ma non l’avevo riconosciuta…-

-         non ti preoccupare, non tutti sono tenuti a sapere chi sono… e l’altro ragazzo chi è?-

 

Sora si fa avanti e scende le scale per stringere la mano all’uomo.

 

-         piacere mi chiamo Sora Kanemori.- si presenta

-         lieto di conoscerti io sono Ansem Okazaki il padre di Riku.- dice a sua volta

 

Riku per tutto il tempo non disse una parola, guardando la scena con freddezza.

 

-         sono contento che Riku abbia degli amici come voi, mi sembrate ragazzi in gamba e beneducati.- aggiunge mentre il maggiordomo gli porta via la giacca e la valigetta.

-         Lei è troppo gentile…- replica Sora imbarazzato, è sempre stato suscettibile ai complimenti

 

Si vedeva che era sincero, a quel punto era strano pensare che andasse d’accordo con la moglie.

 

-         ho chiesto a Kensuke di preparare del tè avete voglia di farmi compagnia?- ci chiese

 

Involontariamente guardammo entrambi Riku, che però non fece una piega così per non sembrare scortesi accettammo.

Eravamo seduti nella veranda, il sole colpiva la vetrata trasformando il colore bianco del muro in oro e creando una luce soffusa.

 

-         ditemi che progetti avete per quest’estate?- ci chiese l’uomo bevendo un sorso dalla sua tazza.

 

Ero seduta tra Riku e Sora, il signor Okazaki invece mi sedeva di fronte.

 

-         per adesso ci dedicheremo al nostro gruppo, per quanto mi riguarda non è escluso un lavoretto estivo…-

 

Riku si mosse di scatto sulla sua sedia come se l’avesse punto un ape e io lo guardai con aria interrogativa.

 

-         gruppo?- domandò educatamente suo padre

-         ops….- si lasciò sfuggire Sora

-         noi veramente non sapevamo che.. – non sapevo come terminare la frase, a quanto pare lui non ne sapeva nulla e adesso?

 

Ma a sorpresa scoppiò a ridere.

 

-         non vi preoccupate, di solito è mia moglie che si crea mille problemi per quello che fa Riku, ma io non credo che sia una cattiva idea, siete ragazzi dopo tutto è giusto che sperimentiate cose nuove!- ci spiegò

-         meno male credevo di averla già combinata grossa.- risi

 

Parlare con il signor okazaki era piacevole, era gentile e anche spiritoso per molti versi assomigliava a Riku, lui d’altronde non proferì parola facendo solo qualche commento quando veniva interpellato.

 

-         ora scusatemi ragazzi ma devo finire del lavoro arretrato, sono contento di aver potuto parlare con voi, siete sempre i benvenuti spero di vedervi presto.-

 

Dopo averci salutati si congedò.

Io Riku e Sora uscimmo in giardino a ai cancelli ci fermammo per salutarci.

 

-         senti Riku mi dispiace ma…- cominciai io portandomi le mani giunte davanti alla faccia.

-         dov’è che l’hai conosciuto?- mi chiese

-         sabato sera ero andata a comprare l’aceto per mia mamma al negozio di alimentari e quando sono uscita mi sono scontrata con tuo padre e ho rotto la bottiglia così si è offerto di ripagarmela… però non sapevo chi fosse! L’ho scoperto solo la sera vedendo il telegiornale!!!- spiegai

 

Riku mi guardò indeciso se credermi o no, ma alla fine disse – va beh fa niente… dopo tutto a voi non ha fatto nulla…-

 

-         perché a te cosa…?-

-         devo tornare dentro, devo mettere a posto la mia camera prima che rientri mia madre, ci vediamo giovedì…- in questo modo troncò la domanda di Sora sul nascere e tornò verso la villa.

 

Per l’ennesima volta mi ritrovai a fare la strada del ritorno con Sora.

 

-         più ci penso e meno ne capisco…- gli dico

-         su cosa?-

-         su Riku e suo padre… ti sembra una persona così orribile adesso che lo hai conosciuto?- gli domando

-         no… anzi tutto il contrario semmai… mi chiedo come abbia fatto a sposare quella donna, senza offesa per Riku ma non mi sta molto simpatica…- risponde facendo una smorfia

-         beh non hai tutti i torti, comunque Riku assomiglia molto a suo padre.- osservo

-         hai ragione, però visto come si comporta sarà meglio non parlarne più che ne dici?-

-         un’altra cosa tabù oltre ad Alex….- sospirai sconsolata

-         a proposito come vanno le cose tra di voi?-

-         benissimo per adesso! mercoledì abbiamo organizzato un’uscita a 4 con Yoko e Demyx.- rispondo

-         spero coglierai l’occasione per dirglielo..- suggerì

-         uffa… la dovete smettere di ripetermelo in continuazione lo so! E poi di cosa mi preoccupo? Non sarà mica la fine del mondo?!- osservo

-         infatti tu ti complichi troppo la vita Key-chan!- mi dice Sora spingendomi la testa di lato con il dito indice.

 

Io gli faccio la linguaccia prima di salutarlo e svoltare per andare a casa mia.

 

Commenti: lo so! Metto già le mani avanti sono solo 3 pagine scarne ma portate pazienza! Sono alla fine del primo trimestre di scuola e chiunque ne abbia a che fare può capirmi... in più devo pure fare la tesina.. çç aiuto!

Il prossimo capitolo credo che sarà un po’ più lungo.. ^^” o almeno spero che il mio cervellino ne sforni uno decente!

Con novembre è finita anche la raccolta del manga Kh com, hanno fatto un affare a pubblicarlo anche perché in molti non avevano capito che diamine era successo tra l’uno e il due.. anche chi aveva la guida strategica aveva più o meno questa espressione ?_? il riassunto era talmente scarso che non aiutava granchè.. ora per il manga del 2 ci sarà da aspettare almeno fino all’estate.. un motivo in più per arrivarci! XD

Speriamo che domani nevichi ancora… mah!

 

Ringraziamenti:

 

LucyS: sta volta ti sei proprio sbagliata non era Yoko! ^^ però continua ad allenare i tuoi poteri da sensitiva! per il nome della band dovrai aspettare ancora un pò! XP grazie per il commento come al solito!

 

ragazza delle tenbre: tutti questi complimenti mi fanno arrossire! ^///^ grazie mille! Sono contenta che i personaggi ti piacciano ho tentato di ricalcare il più possibile quelli del videogioco!

 

Zexion94: waaaaahhh!!! che bello un'altra commentatrice! ^^ me mui felice! Grazie mille per i complimenti spero che continuerai a seguire!

 

Inutile ripetermi ma faccio i ringraziamenti più vivi a tutti coloro che leggono solo!

 

Kissy by Kano_chan ^^

 

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Capitolo 26
*** Holiday ***


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Capitolo 26: Holiday (Green Day)

 

La giornata organizzata da Alex cominciava con prendere il pullman per andare al lago vicino alla città e lì pranzare in un piccolo bar dove diceva lui facevano dei panini meravigliosi per poi farsi un bel giro sul lungo lago  .

Il ritrovo era per le undici alla fermata dall’autobus davanti ai giardini principali.

 

-         ecco sono i soliti ritardatari…- mi lamento appoggiando per terra la borsa.

-         Su non è la fine del mondo, almeno così posso appoggiare lo zaino per terra, non è per nulla leggero- lo appoggia a terra anche lui

-         Ho voluto preparare qualche dolcetto nel caso ci venisse fame prima di arrivare là e visto che tu sei il cavalier servente di turno il minimo che potessi fare è di portarne il peso!- gli sorrido allegramente dandogli poi un bacio

-         Sarà…- commenta lui poco convinto

-         Tornando al discorso di prima se però perdiamo il pullman allora quella sarà la fine del mondo!- replico sedendomi sulla panchina della pensilina.

 

Faceva caldo, molto caldo anche all’ombra e dire che indossavo una camicetta bianca smanicata e una gonna simil seta con stampati dei fiori dai mille colori. Mi ero legata i capelli in uno chignon per sfuggire alla calura ma non era servito a molto…

 

-         mi hai detto che avevi un’idea simpatica da proporci una volta arrivati non è che con questo abbigliamento non vado bene?- gli chiedo ricordando quello che mi aveva detto al telefono.

-         Mh… forse i sandali potrebbero crearti qualche problema per fare sci d’acqua…- mi prende in giro lui

-         Ma smettila!!!- tento di dargli un calcio ma lui si sposta ridendo

-         Scherzo, comunque devo dirti che sei bellissima!-

 

Si ferma a fissarmi e io mi sventolo una mano davanti alla faccia – smettila lo sai che poi arrossisco!-

Lui si siede accanto a me, io gli prendo la mano e comincio a disegnare strani ghirigori sul suo palmo.

 

-         hai pensato ad un piano per dirlo a Yoko?-

-         sinceramente no… quando sarà il momento glielo dirò..- rispondo continuando a muovere il dito

-         spero che questo momento rientri nella giornata di oggi…- replica lui chiudendo la mano

-         non ti preoccupare… sai? A volte sembri mia madre..-

-         ehi ragazzi!!!!-

 

Guardiamo tutti  e due alla nostra sinistra e vediamo arrivare Yoko correndo e Demy dietro che va un pò più piano probabilmente per il peso dello zaino.

-         scusate il ritardo ma...-

-         ma prima che decidesse cosa mettersi ci ha impiegato un’ora!- finisce la frase Demy per lei

-         non è vero!!!-

Io e Alex ridiamo, io però non riuscivo a alleviare il peso che mi portavo dentro.

 

-         quali sono i programmi una volta arrivati?- ci chiede lei, mentre ci alzavamo vedendo arrivare il pullman

-         ahhhh boh… Alex non mi ha voluto dire nulla! Spero che però la prima cosa sia di mangiare perché sto già morendo di fame!- esclamo

-         beh ma non hai fatto i biscotti? Perché allora non li mangi?- mi domanda Alex mentre saliamo sul pullman.

-         Adesso che siamo tutti insieme li prendo, mica li ho fatti solo per me!- ribatto seguendolo verso i posti in fondo.

 

Come si faceva nelle gite scegliemmo la fila di cinque posti in fondo all’autobus.

Il viaggio fu piacevole anche perché ci volevano solo tre quarti d’ora per arrivare. Una volta scesi il paesaggio era magnifico.

Il paese non era molto grande ma una volta arrivati sulle sponde del lago c’era da rimanere senza fiato. Il sole brillava sulla superficie, si scorgevano delle barche a vela che veleggiavano nel mezzo, c’era perfino qualcuno che faceva il bagno. La strada pedonale che lo costeggiava sembrava non finire più, a intervalli regolari c’erano panchine di pietra intagliata e un sacco di alberi fioriti.

 

-         wow!!!-

 

Io e Yoko corremmo verso l’acqua appoggiandoci alla ringhiera che divideva la strada dalla spiaggetta.

 

-         è favoloso!!! Erano anni che non ci venivo ma non me lo ricordavo così!- esclamai estasiata

-         negli ultimi tempi si sono dati da fare per migliorarlo cosicché il turismo aumentasse e direi che ci sono riusciti.- mi spiegò Alex raggiungendoci con Demy

-         allora dov’è questo famoso bar?- domandò Yoko

-         ho una ragazza davvero profonda….- commentò Demy

-         è che con lo stomaco vuoto non riesci a concepire pensieri profondi tutto qui…- replica lei

-         ma se hai mangiato quasi tutti i biscotti?!-

-         perché erano buonissimi!-

-         grazie Yoko- le dico

-         dai andiamo...-

 

Alex mi prende per mano e si avvia in una stradina lì vicino.

Il bar era molto grazioso, ci sedemmo fuori sotto un ombrellone al riparo dei raggi del sole ed era anche vero che i panini erano favolosi!

Una volta mangiati pagammo il conto e tornammo sul lungo lago.

 

-         aspettate qui!- ci dice Alex per poi scappare tirandosi dietro Demy.

-         Ma dove andate?- gli urlo dietro ma lui si limita a fare un cenno con la mano e a proseguire.

 

Mi siedo sulla ringhiera e Yoko mi imita. Ecco quello sarebbe stato il momento giusto se non che…

 

-         l’avete fatto?-

 

per poco non cado all’indietro visto che stavo guardando i gradi segnati su un dispositivo appollaiato su di un palo.

 

-         cosa?!- quasi le urlo

-         ma si dai lo avete fatto o no? Intendo sesso se non ti è chiaro!- mi ripete con una nota di malizia

-         ma sei impazzita perché tu e Demy?- chiedo conoscendo già la risposta però…

-         certo!- risponde con noncuranza rigirandosi una ciocca di capelli corvini tra le dita

-         ci fosse mia mamma di direbbe “sei sulla buona strada per andare all’inferno!!!”- declamai alzando l’indice verso l’alto

-         vedi? Secondo me tu tieni troppo conto di quello che ti dice tua madre.. non ti divertirai mai se continui così!- disse Yoko

-         non ti preoccupare sono sicura che quando sarà il momento ascolterò quello che sento io.- rispondo girandomi verso di lei.

-         Ok basta che me lo dici perché festeggerò!-

 

Mi fece l’occhiolino e io mi misi a ridere – sei la solita impicciona!-

 

-         anzi se vuoi ti do anche qualche consiglio!-

-         oh no grazie! – stavamo ridendo ancora tutte e due quando mi decisi – senti Yoko per quando riguarda le…-

 

La sua attenzione come la mia d’altronde sfumò, in arrivo c’erano Alex e Demy con due…

 

-         tandem?!- esclamai raggiungendoli

-         et voilà! Cosa c’è di meglio se non raggiungere la nostra meta faticando un pò in coppia?- ci chiese Alex

-         e chi ti dice che noi pedaliamo?- ribatto io

-         giusto!- mi venne dietro Yoko

-         Alex credo che questa non sia stata una buona idea…- scherzò Demy dandogli una pacca sulla spalla.

-         Forse hai ragione, beh allora li riporto indietro… peccato a piedi ci impiegheremmo troppo per arrivare…- aggiunse facendo scena e girandosi di spalle

-         Arrivare dove?- chiese Yoko, lei e la curiosità potevano andare a braccetto.

-         No niente… c’era un posto dove vi volevamo portare sicuri che vi sarebbe piaciuto…- fece eco Demy 

-         Smettetela! Ok va bene… veniamo!- dissi esasperata ringraziando di aver messo la minigonna.

-         Bene allora in sella!-

 

Pensavo che andare in tandem sarebbe stato complicato e invece una volta sincronizzati andavamo benissimo e facevamo anche poca fatica. Procedevamo non troppo velocemente per permetterci di goderci il panorama.

 

-         ehi Keira sei riuscita a parlarci?- mi chiese Alex

 

Io mi sporsi un po’ di più verso di lui.

 

-         macchè! Quando glielo stavo per dire prima mi ha sviata chiedendomi se avevamo fatto l’amore e poi siete arrivati voi…- rispondo

-         cosa?! Certo che Yoko non ha proprio peli sulla lingua… è troppo forte!- rise

-         ehi voi due sapete che siete proprio lenti?! Sicuramente arriveremo prima di voi!-

 

Yoko e Demy ci superarono mentre lei ci faceva la linguaccia.

E cosa volete? Come ogni uomo che si rispetti Alex prese la cosa molto sul serio e l’ultimo pezzo di strada che dovevamo fare fu un continuo di sorpassi e prese in giro. Alla fine arrivammo noi per primi semplicemente perché Yoko smise di pedalare per la stanchezza. Senza accorgercene era

Passata più di mezz’ora da quando eravamo partiti, erano già le tre.

 

-         dove siamo?- chiesi

-         salita questa scalinata lo capirai.- mi incuriosì Alex

 

Davanti a noi il lungo lago proseguiva, ma c’era una scalinata che saliva in cima ad una piccola collinetta che sporgeva sul lago creando un arco.

Fare le scale fu veramente dura… le gambe già provate dalla pedalata si rifiutavano di fare di più..

Ma una volta arrivati in cima tutta la fatica fu ripagata.

Davanti a noi si allargava una piccola piazzetta con panchine tutto intorno, ci avvicinammo alla ringhiera e guardammo il panorama che si stendeva sotto di noi.

Potevamo scorgere tutto il lago era come se fosse un enorme piscina.

 

-         è veramente bello…- dissi – credo che sia l’ora delle foto!-

 

dalla mia borsa estrassi la macchina fotografica digitale e comincia a dare ordini su dove e come le potevamo fare.

Alla fine ne scattammo almeno una ventina scambiandoci tra di noi e fotografando anche il lago.

 

-         eh no questa te la faccio anche con il cellulare così la metti come sfondo!- Yoko mi si avvicinò tendendomi la mano e io le porsi il telefono.

 

Alex si mise dietro di me dando le spalle allo specchio d’acqua, mi cinse la vita con le braccia e appoggiò il mento sulla mia spalla, io mi girai un po’ verso di lui dandogli un bacio sulla guancia in quel momento Yoko scattò la foto e devo dire che venne benissimo, infatti la misi subito come sfondo.

All’alba delle quattro decidemmo di tornare indietro altrimenti avremmo perso il pullman.

Durante il ritorno io e Yoko scioperammo lasciando il compito di pedalare ai ragazzi, che finalmente osarono dire una volta alla fermata che erano stanchi da morire.

L’autobus arrivò puntuale, per non perdere l’occasione di sederci di nuovo ai nostri posti ci fiondammo non appena si aprirono le porte visto che c’era parecchia gente.

 

-         sono veramente stanca…- dissi sedendomi pesantemente nel posto vicino al finestrino.

-         Mi dispiace se ti ho fatto stancare..- si scusò Alex sedendosi di fianco a me.

-         Non dirlo neppure per scherzo! La giornata è stata meravigliosa e tutto grazie a te!- risposi

-         Sono contento allora…-

 

Mi si chiudevano gli occhi così guardai per un ultima volta il paesaggio che ci stavamo lasciando dietro per poi appoggiare la testa nell’incavo del collo di Alex e addormentarmi.

La sua voce mi svegliò quando a me sembrava passato poco tempo.

 

-         Keira.. siamo quasi arrivati.- mi dice lui

 

Io apro gli occhi, alzo lo sguardo verso di lui. Alex mi sorride per poi darmi un bacio.

 

-         però ti devo fare un rimprovero…-

-         e quale?-

-         non le hai ancora detto nulla…-

-         non ti preoccupare glielo dico mentre andiamo verso casa.-

 

Una volta scesi dal pullman salutammo i ragazzi e io e Yoko ci incamminammo verso casa.

 

-         senti Yoko ti devo dire una cosa…- comincio

-         dimmi tutto!-

 

La vedevo così allegra quello mi diede la forza per andare avanti, sperando di non abbassare il suo umore di troppo.

 

-         per quanto riguarda le audizioni…-

-         ah già a quando le prove?! Sono emozionatissima!- esclamò lei fissandomi

-         beh veramente…- cavolo ma perché non mi decidevo?!

-         Avanti Keira che c’è? La stai tirando per le lunghe…- mi rimproverò lei

-         È che non abbiamo scelto te…-

-         Come sarebbe a dire?! Mi avevi detto che ero la migliore!- disse stizzita

-         Lo so però all’ultimo è arrivata una ragazza che è straordinaria e abbiamo deciso di prendere lei…- spiegai

-         Ma noi non siamo migliori amiche? – ribatté lei

-         Certo ma questo non vuol dire che posso fare favoritismi…- replico

-         Ok… ma come si chiama lei?- chiede

-         Kairi Sashimoto.- ripondo

-         Quella Kairi?!- domanda sconvolta Yoko

-         Quella... senti mi dispiace però...- non mi lasciò finire la frase

-         Senti ne parliamo poi o perdo il pullman ci sentiamo ciao!-

 

Corse via, la cosa mi lasciò lì. Ero sicura che in fondo se l’era presa ma le sarebbe passata…

 

Commenti: il capitolo è un pò più lunghetto degli altri questo me lo dovete concedere! Ho voluo fare questa gita al lago perchè mi sembrava di non aver dato abbastanza spazio a Keira e Alex dopo tutto stanno insieme... ma a volte seguendo la trama che ho in mente mi dimentico di altri pezzi che vorrei aggiungere e devo pure vedere di mettere tutti i personaggi, posso mica dimenticarmi di loro?! ^^" Siamo praticamente sotto Natale e per la prima volta sono in orario con i regali me ne mancano solo 2 e so già che prendere! Comunque quest'anno a babbo natale ho chiesto se poteva portarmi Riku... chissà se mi ascolterà... XD

 

Ringraziamenti:

 

Ragazza delle tenebre: grazie mille per i complimenti! Cavolo mi dispiace che tu non sia riuscita ad acquistare Chain of memories ma se vai in fumetteria lo puoi sempre ordinare non disperare! Non ti preocc è una domanda più che lecita in effetti ansem è stato una specie di trasformista! XD Mi riferisco all'heatrless di xehanort quindi il primo ansem!

 

Zexion94: e allora che ne pensi di questo capitolo te gusta? Ora mi devo solo far venire in mente come continuarla! çç

 

Haruka96: Grazie mille!! sono contenta di avere una new entry tra i commentatori!! spero che recensirai ancora.

 

LucyS: Per forza ho dovuto farlo simpatico se fosse stato come la moglie Riku a quest'ora si sarebbe sparato! XDXD per i tuoi sospetti dovrai ancora aspettare... ^^ hihihi Baciiiiiiiii!!!

 

Ringrazio tutti coloro che leggono e rinnovo l'appuntamento alla prossima settimana! (o almeno si spera... ^^").

 

Un kissy da Kano_chan

 

 

 

 

 

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Capitolo 27
*** RunAway ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 27:  RunAway (Linkin Park) 

 

La mattina seguente quando accesi il cellulare mi arrivò un messaggio da Kairi.

“ciao Keira volevo sapere per oggi pomeriggio, perché non so dove devo andare!”

 

Quando riuscii a mettere insieme una frase di senso compiuto la spedii, dandole indirizzo e orario dell’incontro.

Essere in vacanza era un sogno, finalmente mi potevo rilassare senza avere sempre la tensione delle imminenti verifiche che mi aspettavano. Ovviamente i compiti estivi li avevamo, però in tre mesi non rappresentavamo un grosso problema.

Alex invece aveva gli esami e ci si stava buttando anima e corpo, nonostante la stanchezza e la scarsa voglia... almeno però questo mi aveva impedito di invitarlo a casa come ordinato da mia mamma visto che lei lo voleva conoscere a tutti i costi e  io temevo seriamente il loro incontro…. Ci riuscivamo a sentire solo la sera durante la quale chiacchieravamo anche per  più di un’ora.

Alle tre del pomeriggio salutai mia mamma dicendole che sarei tornata verso sera.

 

-         Con questa storia ormai passi a casa solo il tempo necessario per dormire e mangiare cominci ad assomigliare a tuo padre…- sbottò lei ferma sulla porta mentre io aspettavo l’arrivo dell’ascensore.

-         Ti prego non incominciare a farmi la paternale! Fino a due mesi fa ti lamentavi che ero sempre a casa e che non uscivo mai e adesso il contrario!- la rimbeccai io

-         C’è una mezza misura per tutto  guarda che non è detto che adesso tu debba stare per forza fuori tutto il giorno..-

-         Ok come vuoi tu, ma adesso vado..- tagliai corto io decidendo di prendere le scale per evitare un altro discorsetto.

 

Sentii la porta sbattere in lontananza.

“mio Dio quanto le ha girate oggi! Meno male che esco…”

Arrivata all’ingresso schiacciai il pulsante per aprire la porta e misi a terra lo skateboard.

Feci la solita strada e in 10 minuti ero davanti a casa di Riku. Lui era già li fuori che aspettava.

Mi fermai.

 

-         Com’è che sono sempre la prima?- chiesi ironica

-         Grazie al cielo almeno tu sei sempre in orario, speravo che la nostra nuova new entry non fosse come Sora…- sospirò lui allungando il collo per vedere in fondo alla strada.

-         Appunto per questo fisso sempre gli appuntamenti mooolto presto.. hai già portato le casse nel garage?- gli chiesi

-         Certo aspettano solo le nostre chitarre e il microfono di Kairi.- mi rispose

-         Quindi lei ha già quello che le serve benissimo!-

-         Veramente il microfono che ha è quello del karaoke che ha a casa ma per adesso ci accontentiamo..- mi disse grattandosi dietro alla nuca

-         E Sora? Come pensa di portare la batteria fino a qui?- gli domandai sedendomi sullo skateboard

-         Veramente non ne ho la minima idea non gliel’ho chiesto…-

 

Stavo per rispondergli quando il rumore di un motorino ci fece voltare tutti e due verso la via da cui ero arrivata io.

Lo scooter si fermò vicino a noi e ne scese Kairi.

 

-         Ciao! Scusate il ritardo ma non trovavo la via..- ci disse

-         Non preoccuparti tanto non sei ultima, come al solito manca ancora Sora..- la tranquillizzò Riku

-         Eddai non fare così! tanto ormai ci siamo abituati, abbiamo tutti I nostri difetti giusto?-

 

La mia domanda ovviamente alludeva al suo strano comportamento nei confronti del mio ragazzo, ma lui fece finta come al solito di niente.

 

-         Riku è possibile attaccare all’amplificatore ancora un microfono?- gli chiese Kairi

-         Credo di sì devo solo vedere che l’attacco sia compatibile.- le rispose

-         Cavolo però fa davvero caldo…- dissi schermandomi con la mano dai raggi del sole che picchiava senza tregua.

-         E se cominciassimo ad entrare? Non credo che Sora si offenderà, sempre meglio che trovare i suoi amici essiccati qui davanti..- propose Kairi

-         Io sono d’accordo, anche perché così impara a arrivare in ritardo- sbuffò Riku

-         Come sei noioso dai entriamo- esclamai io prendendo in mano la tavola e spingendolo con l’altra.

 

C’era da dire che nel garage non è che si stesse meglio, dopo tutto era totalmente esposta al sole e all’interno c’era solo un ventilatore.

 

-         Scusate ma purtroppo non posso fare diversamente, è un tentativo di mia mamma di scoraggiarmi nello stare sempre qui. non che ci riesca…- disse con una punta di ribellione.

-         Ah quasi mi dimenticavo! Ho finalmente detto a Yoko la verità!- dissi ricordandomene all’improvviso

-         Era ora e come l’ha presa?- mi chiese Riku mentre provava il microfono

-         Sembra bene…- risposi poco convinta

-         Prova uno due.. prova- la sua voce uscì amplificata dalla cassa – bene funziona... come sarebbe a dire sembra?- domandò senza lasciarsi sfuggire la nota preoccupata della mia voce

-         Yoko non è una solita a lasciare trasparire molto i suoi sentimenti, è sempre stata enigmatica. Ma anche se ci è rimasta male sono sicura che le passerà…-

 

Kairi seguiva il discorso con molto interesse visto che non sapeva di cosa parlavamo mi sembrò giusto metterla al corrente.

 

-         Oh… mi dispiace se avevate scelto lei potevate dirmelo!- mi disse a moh di scusa

-         Non ti devi preoccupare, la decisione non era definitiva e comunque è lei che ha pensato che le facessi un favore visto che siamo amiche, ma le cose non stanno così, non sarebbe giusto..- risposi

-         Si sta facendo troppo tardi.. è strano che non sia ancora arrivato..- ci interruppe Riku

-         Hai ragione…- guardai l’ora ormai era in ritardo di più di un’ora

-         E se provassimo a chiamarlo sul cellulare, magari ha avuto un contrattempo- ci disse Kairi

-         Proviamo…-

Composi il suo numero ma dall’altra parte mi rispose la signorina della compagnia telefonica che mi avvisava che l’utente non era raggiungibile.

 

-         Nulla..proverei a casa ma non ho memorizzato il numero dovrei tornare a casa a prenderlo. Non è che gli è successo qualcosa?- domandai io

 

Riku mi guardò, ero sicura che stesse pensando la stessa cosa.

 

-         Proviamo ad andare a casa sua, sarà sempre meglio che stare ad aspettare qui..- propose

-         Ok- sia io che Kairi eravamo d’accordo

 

20 minuti dopo eravamo davanti ai grandi palazzi di mattoni e stavamo suonando il campanello.

 

-         Chi è?- la voce della zia di Sora rispose dall’altra parte

-         Akane siamo Keira,Riku e Kairi cerchiamo Sora.-

-         Ciao ragazzi Sora non c’è è uscito circa un’ora fa.. ma salite un attimo.-

 

Un rumore ci avvisò che la porta era stata aperta. 

Arrivati sul pianerottolo del appartamento di Sora trovammo la zia sulla porta.

 

-         Scusa se siamo venuti a disturbarti ma avevamo un appuntamento con Sora e non si è presentato abbiamo provato a telefonargli sul cellulare ma non ha risposto e così siamo venuti qui…- le dissi

-         Strano.. adesso provo io, entrate nel frattempo. - Ci invitò

-         Questi sono Riku e Kairi gli altri membri della band.-

 

Akane strinse la mano ad entrambi, poi ci fece accomodare in cucina e prese il telefono per chiamare Sora.

 

-         Non risponde… non era mai successo prima d’ora..- si sentiva l’ansia crescere nel suo tono di voce.

-         Io vado a fare un giro magari lo trovo…-

 

Riku si alzò dal tavolo e si avviò verso l’ingresso.

 

-         Riku aspetta se hai la patente prendi il mio scooter- Kairi gli tese le chiavi.

-         Grazie..- dopo averle afferrate esce.

 

Io avevo appoggiato il cellulare sul tavolo nella speranza di ricevere una sua chiamata, mi ricordo che quegli attimi sembravano eterni. Alle 5 e 5 il citofono suonò, ci alzammo tutte e tre di scatto ma rimanemmo deluse quando akane disse a Riku di salire.

 

-         Non l’hai trovato?- chiesi

-         No.. ho cercato per tutto il centro ma senza risultati… mi dispiace..- rispose

 

Il mio cuore ormai sembrava dover cedere sotto l’ansia di quelle parole, non ero mai stata così preoccupata in vita mia. Mi stavo per lasciar cadere di nuovo sulla sedia quando sentii la porta aprirsi.

Sora entrò in cucina in tempo per ritrovarsi me aggrappata al suo collo.

 

-         Ehi ma che?- esordì stordito

-         Dove diavolo eri?! Stavamo tutti in pensiero qui!!!- strinsi la presa sul suo collo.

-         Scusate non era mia intenzione… - rispose lui

-         Keira scusami..- la mano della zia di Sora mi fece lasciare la presa, la donna alzò una mano e tirò un sonoro schiaffo al ragazzo.

 

Lui si portò la mano alla faccia.

 

-         Ti sembra il modo?! Hai deciso di farmi morire uno di questi giorni?! Ho già avuto abbastanza dolore senza che tu ne vieni a creare altro!- urlò queste parole in preda alla collera e alla paura per quella improvvisa sparizione

 

Sia io che gli altri ci sentimmo come intrusi in quella lite che non era affar nostro. Io guardavo Sora che aveva ancora la testa spostata leggermente di lato e non accennava a muoversi.

 

-         Scusami zia, non dovevo hai ragione…- senza aggiungere altro uscì dalla stanza per andare nella propria.

 

Akane abbassò la mano e si sedette.

 

-         Non avrei dovuto dirgli quelle cose… ma mi ha davvero fatta spaventare, ho sofferto così tanto per la scomparsa di mia sorella e di mio genero che non potevo sopportare un'altra perdita…- spiegò

-         Non si deve preoccupare signora, sono sicura che anche Sora se né reso conto..- la consolò Kairi – andiamo a parlargli?- chiese poi a me e a Riku

 

Io feci segno di sì con la testa.

Arrivati davanti alla sua camera bussai piano alla porta, ma dall’interno non venne nessuna risposta.

 

-         Sora siamo noi entriamo…- decisi di prendere in mano la situazione e la aprii

 

Sora era disteso su pino con le mani intrecciate dietro alla testa e guardava il soffitto.

Ci avviciniamo, Riku prese la sedia della scrivania e si sedette.

 

-         Sora potresti spiegarci il motivo di questa specie di fuga?- gli chiese

 

Lui non rispose e Riku sbuffò, io gli misi una mano sulla spalla. Non era certo il comportamento migliore.

 

-         Non vogliamo farti la paternale ma vorremmo davvero sapere perché.. siamo stati molto in pensiero, una spiegazione sarebbe d’obbligo..- gli chiesi

 

Sora si mise a sedere sul letto a gambe incrociate e iniziò a parlare senza guardarci negli occhi.

 

-         Voi sapete che lavoro nel negozio di musica in centro… vi ho detto che ho imparato a suonare la batteria alle medie ed è vero, ma l’unico modo che ho ancora per esercitarmi è quando la padrona del negozio mi lascia provare dopo l’orario di chiusura, come regalo.. sono anni che metto da parte i soldi per comprarmene una ma non ci sono ancora riuscito.. quando ieri avete deciso di provare tutti insieme eravate così felici che non ho voluto dirvelo, non sono riuscito… è un problema mio non voglio coinvolgervi come non voglio coinvolgere la zia, fa già tanti sacrifici. Così oggi pomeriggio sono uscito perché avevo bisogno di stare un po’ da solo, non pensavo che sareste venuti a cercarmi fin qui..-

 

Quando smise di raccontare non alzò lo sguardo.

 

-         Sei un bell’idiota lasciatelo dire!-

 

A quel punto con sommo stupore alzammo tutti  e tre lo sguardo, a parlare era stata Kairi.

 

-         Non mi pare un problema così insormontabile! Cosa pensavi che sparendo per un pomeriggio al tuo ritorno avresti trovato la batteria sotto casa? Invece di tenerti tutto dentro perché non ce ne hai parlato?- esclamò

-         Veramente io…- Sora era talmente colpito che non sapeva cosa dire – scusatemi…- disse alla fine

 

Kairi sorrise e proseguì con più dolcezza -  se non ti fidi di noi come possiamo essere un gruppo?-

 

-         E poi avrai mica pensato che dicendocelo ti avremmo abbandonato cercando un altro batterista? Se è così non ci conosci proprio!-  aggiunsi io

-         No non è questo, non volevo che faceste la carità..- risponse imbarazzato

-         Aiutare un amico non è fare la carità!- disse Riku alzandosi

-         Giusto! Quindi per prima cosa ne parliamo con tua zia!-

 

Anche se Sora era riluttante riuscimmo a fargli confessare il tutto e quando si furono riappacificati potemmo discuterne tranquillamente.

 

-         Allora dicci quanto sei riuscito a metter da parte?- gli chiese Riku

-         Circa 25.000  yen.. e la batteria costa 50.000- rispose non con una certa riluttanza

-         Allora ci mancano 25.000 yen! Quanto riuscite a mettere? Avete almeno 8.000 yen..- domandai

-         Credo proprio di sì- rispose Riku

-         Anche io!- gli fece eco Kairi

-         Ragazzi no! Sono un sacco di soldi!!!- esclamò Sora contrariato

-         Ehi smettila! Consideralo come l’anticipo del tuo compleanno…- gli feci l’occhiolino

-         Grazie mille…- alla fine si arrese

-         Sora sei fortunato ad avere degli amici così vedi di non farli tribolare troppo!- scherzò sua zia

-         Allora domani andiamo a comprarla e poi chiedo al mio autista se la carica così la mettiamo nella capannina – decise Riku

-         E se poi riusciamo a trovare un altro posto sarebbe meglio così Sora può andare a suonare quando vuole!- disse Kairi

-         Ok allora la nostra prossima missione sarà quella!- aggiunsi io.

 

Commenti: e un altro capitolo pre natalizio è andato! che ne dite di questo capitolo dedicato a sora? Sinceramente non sapevo se mettere tutta sta storia perchè non mi sembrava importante, però tutto fa brodo e alla fine ho deciso di pubblicarlo... in realtà è il massimo che il mio cervello in questo periodo può elaborare! XDXDXD Per quanto riguarda la cifra della batteria 50.000 yen sono all'incirca 300 euro (secondo il mio convertitore) e mi sembrava un prezzo giusto da mettere, ma mi dovrò informare meglio su questo tipo di cose se voglio andare in giappone un giorno o l'altro... però la storia di non potersi soffiare il naso perchè è imbarazzante proprio non la capisco... bah!

 

Ringraziamenti:

 

Ragazza delle tenebre: hahaha certo che tu mi fai proprio ridere! sei molto simpatica! ^^ davvero hai rivalutato axel?! sono contenta, ho voluto dargli una parte nella fic perchè primo e il mio nessuno preferito e poi visto com'è finito nel videogioco volevo dargli un pò più di vita! XD come hai detto tu l'idea per questo capitolo mi è venuta improvvisamente anche se non è proprio figa... ^^" aspetto tue nuove recensioni mi raccomando!

 

Zexion 94: Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto tanto spero che anche questo sia stato all'altezza! ^^

 

AngelVirtues: kyaaaa!! che bello mi hai recensita!!! ^^ sono molto contenta, anche perchè adoro la tua fic! mi piace da matti!! e sono ancora più felice che ti piaccia la mia! in effetti sono parecchi capitoli però con un pò di buona volontà riuscirai a recuperare! anche perchè ci conto del tuo parere! ^_-

 

Un abbraccio a tutti e un ringraziamento generale come sempre ai lettori!

Kissy by Kano_chan!

 

 

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Capitolo 28
*** Live your life ***


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Capitolo 28: Live your life (T.I ft Rihanna)

 

Il giorno dopo non c’era da stupirsi se Sora era sovraeccitato, ma io non ero da meno…

 

-         Forza sbrigati!!!!- urlo a Riku dietro di me

-         Certo che Keira ha davvero una grinta fuori dal comune..- ridacchiò Kairi

-         Infatti… Sora è tale e quale a lei-

 

Dovevamo tornare a piedi dal negozio di musica perché l’auto con la quale eravamo venuti era stata utilizzata per caricare la batteria, io e Sora eravamo molto più avanti degli altri due visto che non vedevamo l’ora di arrivare. Io perché desideravo finalmente provare come si deve e Sora per mettere le mani sul suo nuovo strumento.

 

-         Cavolo sarà fantastico!- esclama lui mentre attraversiamo la strada

-         Quanto tempo credi che ci metterai per montarla?- gli chiedo

-         5 minuti neppure ormai la conosco come le mie tasche!- mi risponde

-         Ottimo! Ma adesso che farai? Pensi di continuare ad andare a lavorare lì?-

-         Credo di sì, magari andrò solo nei weekend ma almeno così posso racimolare qualcosa..-

-         Sei davvero un ragazzo fantastico Sora- gli dico

-         Grazie…- le sue guancie erano diventate rosse

-         Uff… quanto sono lenti!- sbuffo io

-         Sbrigatevi!!!- tutti e due l’avevamo gridato nello stesso istante.

 

Vidi Riku voltarsi verso Kairi e dirle qualcosa.

 

-         Ecco te l’avevo detto…- le dice e lei si mette a ridere

-         Guarda che lo so che mi stai prendendo in giro!- gli dico non appena è a tiro.

-         Non ti sto prendendo in giro, sto semplicemente dicendo la verità!- mi risponde tranquillamente sorridendo e io per tutta risposta gli faccio la linguaccia.

 

Sora non mentiva quando diceva che ci avrebbe impiegato 5 minuti non avevamo fatto in tempo a mettere a posto i nostri strumenti che lui aveva già finito ed era pronto.

 

-         Sei un fulmine!- gli dice Kairi ammirata

-         Solo esperienza, non ci posso ancora credere… finalmente ho una batteria tutta mia e questo lo devo solo a voi! Grazie..- gli occhi gli divennero lucidi.

-         Sei sempre il solito tenerone!- lo sfotté Riku

-         Insensibile!- Sora si passò il dorso della mano sugli occhi lasciandoli arrossati.

 

Io intanto mi ero chinata per prendere la chitarra e me l’ero fissata saldamente intorno al collo con la cinghia.

Mi voltai a guardare gli altri, avevo il cuore che batteva all’impazzata, pensai che se ero così agitata solo all’idea di provare con la mia band come potevo riuscirci davanti ad un pubblico?

 

-         Sei pronta?- la domanda di Riku mi risvegliò dai miei pensieri.

-         Certo!-

-         Che ne dite di provare a suonare qualche pezzo di vario genere?- propone Kairi

-         Ok cominciamo!- esclamo io

 

Passarono delle ore non smettevamo un attimo, presi com’eravamo dalla gioia del momento.

Una volta finito mi sentivo esausta e le gambe mi tremavano.

 

-         Sono stravolta..- dico, mi siedo sul divano appoggiando la chitarra.

-         Ma come sei già stanca?- mi chiede Sora sedendosi accanto a me

-         Non è un fatto fisico… è come se di colpo tutte le mie energie si fossero volatilizzate- rispondo pensando bene a cosa provavo

-         Keira non hai mai provato con altre persone?- domanda Kairi

-         No…-

-         Allora è normale, la stanchezza è data dall’adrenalina deve esserti scesa di colpo, la devi prendere con più tranquillità anche se fai degli errori durante le prove non fa nulla dopo tutto sono fatte apposta per migliorarsi!- mi spiega

-         Hai ragione però volevo dare il meglio di me!-

-         Allora direi che ci sei riuscita!- mi dice Riku – c’è ancora qualche pecca in ognuno di noi però come ha detto Kairi è solo una questione di allenamento.- aggiunge porgendomi un bicchiere di limonata fresca.

 

Io lo prendo e lo butto giù tutto d’un fiato.

 

-         Ahhh ci voleva proprio!- esclamo

-         Senti dimmi com’è andata con Yoko, se non sbaglio sei riuscita a parlarle- mi domanda Sora

-         Ah già…- le prove mi avevano fatto dimenticare la faccenda almeno fino a poco prima.

-         Si è arrabbiata?- mi chiede lui

-         No non si è arrabbiata, ma credo solo perché non me lo ha fatto vedere.. di solito ci sentiamo tutti i giorni e da allora non si è più fatta viva, penso se la sia presa…- rispondo

-         Certo che è proprio un tipo impossibile…- replica Riku

-         Non dire così Yoko è molto lunatica ma è una brava ragazza- gli dico

-         Sarà…-

-         Non ti preoccupare vedrai che si sistemerà tutto!- mi incoraggia Sora

-         Lo spero..-

-         Ehi di chi è il cellulare che suona?-

 

Alla domanda di Riku io mi alzo di scatto, infatti era il mio a suonare…

 

-         Pronto?-

-         Ciao principessa come va con le prove?-

-         Alex!- esclamo

 

Gettai un’occhiata a Riku che come al solito sembrava diventato di marmo e mi affrettai ad uscire in giardino.

 

-         Tutto benissimo, sono ore che suoniamo e adesso cominciavano a cedermi le gambe…- gli dico lui dall’altra parte del telefono si mette a ridere – uffa non ridere!- mi lagno io

-         Scusa è che ripensavo che faceva lo stesso effetto anche a me le prime volte- risponde

-         Mano male che non sono la sola allora! Comunque come va lo studio?-  mi appoggio al tronco di un albero poco distante dalla casetta

-         Ce la sto mettendo tutta e spero di ottenere dei risultati anche perché incomincio a non avere più voglia…-

-         Quando hai gli esami?-

-         La prossima settimana… ma per oggi ho finito!-

-         Di già? Perchè?- strappo un filo d’erba e me lo rigiro tra le mani

-         Devo organizzare la serata-

-         Esci con i ragazzi?- gli chiedo pensando che però poteva portare me da qualche parte invece di loro

-         Veramente la volevo organizzare per noi, che ne dici se andiamo fuori a cena e poi andiamo al cinema?-

-         Davvero?- ero al settimo cielo, sembravano secoli dall’ultima volta che eravamo usciti, con tutti gli impegni che avevamo non ci eravamo quasi visti.

-         Certo ti va bene se ti passo a prendere alle 8?-

-         Sicuro mi farò trovare pronta, senti ma per caso Demy ti ha detto qualcosa a proposito di Yoko?-

-         Veramente no è venuta qualche volta in sala prove ma per il resto niente di strano, perché è successo qualcosa?-

 

Alzo gli occhi verso la cima dell’albero sentendo muovere le foglie, un passerotto volava di ramo in ramo tenendo nel becco qualcosa.

 

-         E dal giorno della gita che non la sento più, non ha risposto neppure ai miei messaggi, ho come la sensazione che se la sia presa per il fatto delle audizioni…- rispondo tornando a guardare di fronte a me

-         Capisco… lasciala stare per un po’ e poi vedrai che tornerà come prima!-

-         È la stessa cosa che mi ha detto Sora, ok allora ci vediamo alle 8.-

-         Bene ti amo-

-         Anche io-

 

Metto giù la chiamata e mi stacco dal tronco tornando alla casetta.

 

-         Scusate se volete possiamo ricominciare-

-         Era il tuo ragazzo?- mi chiede Kairi

-         Sì – ero restia a parlarne in  presenza di Riku

-         Scommetto che ha organizzato qualcosa per stasera!- mi dice

-         Come hai fatto a capirlo?- le domando io stupita

-         Ehh quando una è innamorata se succede qualcosa di bello le si illumina il viso- mi fa l’occhiolino

-         Ottima spiegazione!- rido io

-         Se devi tornare a casa prima per noi non c’è problema-

 

Mi giro verso Riku.

 

-         Non ti preoccupare ci vediamo alle 8 ho tutto il tempo di prepararmi..- grazie al cielo sembrava comportarsi normalmente

-         Mentre eri al telefono ci è venuto in mente un altro problema…- mi dice Sora

-         Vuoi dire che ne abbiamo uno in più? Non ci bastava non saper dove fare le prove, dove esibirci e naturalmente scrivere un pezzo… forza spara…- lo guardo in attesa

-         Che nome diamo alla band?- mi chiede alla fine e tutti e 3 si mettono a fissarmi

-         Non ne ho la più pallida idea…- sentenzio alla fine

-         Come immaginavo…- sospira Riku sedendosi accanto a Kairi

-         Guarda che ci potevi pensare anche tu sapientone!!!- gli faccio la linguaccia e mi giro verso Sora – comunque se mi lasciate un po’ di tempo dovrei riuscire a trovare qualcosa di buono…-  rispondo

-         Ok allora lasciamo a te il compito- mi dice Sora molto sollevato dal non doversene occupare lui.

-         Che ne dite se proviamo qualche altro pezzo?- propone Kairi

 

Ovvio che ci trovò tutti  d’accordo, alla fine senza neppure accorgercene erano già passate le sei e sinceramente fu con una certa riluttanza che smettemmo. Mi ero divertita come non mai, a sentire Riku non eravamo proprio al top però a me sembravamo già al livello delle migliori band che ci fossero! Ero a dir poco entusiasta, e mi era anche passata la tremarella alle gambe da post suonata.

Una volta messo a posto l’interno della casetta e quando fummo riusciti a staccare Sora dalla sua batteria (visto che le si era praticamente appiccicato sopra) ci fermammo al cancello per decidere cosa fare dei giorni a seguire.

 

-         Riku per quanto tempo credi che tua mamma sopporterà tutto sto fracasso?- chiedo un po’ preoccupata

 

Lui sembra soppesare la risposta appoggiandosi alle inferriate del cancello.

 

-         Non saprei… credo di riuscire a tenerla buona ancora per un po’.. mi dispiace non è cattiva però il rumore che facciamo è di gran lunga superiore a quello che posso fare io da solo e anche se lei non è quasi mai in casa ci sono sempre i vicini…- ci spiega

-         Non ti devi scusare credo sia normale..- gli dice Kairi rassicurandolo

-         Beh se per tutti va bene ci vediamo domani alle 4 qui da Riku ok?- domanda Sora

-         Ok- rispondiamo

-         Però che siano le quattro!- lo rimbecca Riku

-         Uffa non ti fidi proprio eh? Oggi sono ben arrivato in orario no?- ribatte Sora

-         Certo ma solo perché dovevamo portare qui la tua batteria non è vero?- osserva pungente Riku

-         Riku sarai pure il nostro migliore amico ma sei troppo perfettino!- Sora incrocia le braccia sul petto guardandolo storto mentre io e Kairi ce la ridiamo.

 

Quel che mi aveva reso più felice però era l’espressione dapprima un po’ spaesata di Riku ma tramutatasi subito dopo in una beata contentezza per le parole che Sora gli aveva rivolto, “sei il nostro migliore amico” sono sicura che in quell’istante Sora di riferisse più a me e a lui che non a Kairi ma io ero sicura che anche lei voleva già bene a quello scorbutico ragazzo.

 

Commenti: squilli di tromba e volata di piccioni! Finalmente sono riusciti a provare!!! Dopo la bellezza di quasi 30 capitoli ce l’abbiamo fatta! ^^

La storia con Yoko non pensiate che sia finita qui… ho in mente due o tre idee che daranno una bella svolta a tutta la storia! Hihihi XD ma dovrete aspettare un po’ prima di saperle…

Ci sono ancora un sacco di cose da scrivere.. non ho più la pallida idea di quanto andrà avanti sta storia! Ma mi sa che arriverò almeno a 50 capitoli ^^”.

Visto che questo sarà l’ultimo capitolo prima di natale ne approfitto per augurare un buon Natale a tutti voi che leggete! E spero vivamente che usciate indenni dai vari cenoni così potete continuare a leggere! ^^

 

Ringraziamenti:   

 

Ragazza delle tenebre: no no tranquilla sora non è scappato! non sarebbe stato da lui ^^ emh.. 300 euro... mi sa che non li ho da prestarteli! ^^" se vuoi ho 5 euro! XD grazie tante per la recensione cmq!!!

 

LusyS: t'ho fatto venire paura eh?! XD sotto natale non potevo far capitare qualcosa di brutto a sora! ^^ sono contenta che i capitoli ti siano piaciuti! thanks!!!

 

ho visto che un altro lettore mi ha aggiunto fra i suoi preferiti ma visto che non so più chi sia stato l’ultimo vi ringrazio tutti:

 

Alesh

Anonima4ever
crazykikka
Giangie
glo91

Goddes of Water
metal_darkness
nameChan124smile
Naoko
Patricia Dalrymple
ragazza delle tenebre
revege
Yuma_29
Zexion94

Un grosso abbraccio a tutti!

Kano_chan!

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Capitolo 29
*** Alex on the spot ***


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Capitolo 29:  Alex on the spot (Will.I.Am)

 

Quella sera mi sentivo agitatissima, sembra strano dopo tutto stavo con Alex ormai da più di un mese ma fino a quella sera non ero mai uscita la sera da sola con lui, di solito c’erano sempre Yoko e Demy… non mi preoccupavo di stare sola con lui, ormai lo conoscevo e mi trovavo a mio agio però.. dopo tutto quello che si aspettano tutti i ragazzi o almeno la maggior parte è di poter concludere la serata facendo sesso con la ragazza che hanno portato fuori a cena. Era una eventualità che fino a prima non avevo calcolato e la cosa mi rendeva assai nervosa.

Stavo ferma sul ciglio del marciapiede con le mie scarpe da ginnastica, i miei jeans a sigaretta e il mio top con annesso copri spalle, sarebbe venuto in moto.

 

-         Cavolo Keira vedi di calmarti!- mi dico guardando l’orologio e continuando a alzarmi in punta di piedi per guardare oltre la fila di macchina che si snoda nella strada.

Finalmente vedo una moto scura fermarsi  e dare un piccolo colpo di clacson, mi avvicino e salgo.

Alex mi sorride porgendomi il casco – scusa se ti ho fatta aspettare ma vedi anche tu che c’è ancora parecchio traffico!-

 

-         Non ti devi preoccupare ero lì solo da cinque minuti - rispondo (Bugiarda!!!)

-         Ok allora andiamo a mangiare anche perché io sto morendo di fame!- esclama mettendo la freccia per immettersi nella corsia.

-         Dove mi porti di bello?-

-         In un normalissimo ristorante! Lo so che non è molto adatta per una serata romantica ma purtroppo non facciamo un live da parecchio e sono a corto di soldi…- si scusa

-         Non ti preoccupare a me va benissimo una cena al lume di candela non è proprio nel mio stile!- rispondo sollevata

 

Mi piaceva andare in moto ne avevo sempre desiderata una ma i miei non me l’avevano voluta comprare, ma in quel momento mi piaceva soprattutto perché stare aggrappata alla schiena di Alex mi dava la sensazione di voler rimanere lì tutta la sera.

Ma come ogni volta il viaggio fu breve…

In quella pizzeria non c’ero mai stata anche perché era scomoda da raggiungere a piedi. Dentro c’era parecchia gente e un cameriere un po’ sciupato ci accompagnò al nostro tavolo, io mi sedetti di fronte ad axel.

 

-         Ho una fame da lupi!- esclamo prendendo il menù

-         Anche io… ah prendi tutto quello che vuoi pago io!- mi dice

-         Senti ma se hai appena detto che non hai molti soldi e mi vuoi pagare la cena?- gli chiedo aggottando le sopracciglia.

-         Certo quella di prima era una strategia solo per farti sentire in colpa!-  scherza lui

-         Ma bravo che gentile che sei!- gli faccio la lingua e mi nascondo dietro la carta.

-         Allora hai notizie di Yoko?-

 

Riemergo quel tanto da consentirgli di vedere la mia faccia rabbuiata.

 

-         Ma va… non riesco più ad incontrarla mi sa che mi toccherà andare a prenderla a casa sua se voglio riuscire a parlarle…- sospiro

-         Certo che voi ragazze siete strane vi offendete per cose senza senso…- ci riflette su lui

-         Anche voi ragazzi non scherzate..- mi venne in mente Riku e il suo atteggiamento verso il padre e anche verso Alex.

-         In che senso?- mi domanda lui

-         No nulla non  farci caso! Comunque siete voi a farci uscire dalla grazia di Dio!- ribatto

-         Beh fin’ora non credo di avertene dato l’occasione.- replica

-         Hai ragione.- gli sorrido.

 

In effetti è vero non abbiamo mai litigato, mia mamma sempre molto ottimista diceva che se non si litiga mai c’è il giorno in cui c’è ne sarà una che compenserà tutte le altre…

 

-          ma credo che sia dato dal fatto che non ci vediamo quasi mai ultimamente…- aggiungo

-         Mi dispiace, appena avrò finito gli esami ti prometto che passeremo più tempo insieme, cercherò di diminuire anche gli impegni con la band.-

-         No, no! Non volevo dirti questo perché ti sentissi in colpa, anche io sono piuttosto occupata e come te cercherò di avere più tempo libero! ^_^ -

 

Nel frattempo arrivò il cameriere per le ordinazioni.

 

-         Ditemi pure…- prese dalla tasca del grembiule il palmare pronto per annotare i piatti.

-         Allora per me uno Okonomiyaki (specie di frittata con verza, gamberi e costola fatta saltare in padella.) e una birra media- dico

-         Per me invece dei Takoyaki, una bistecca e un’altra birra media.-

 

Il ragazzo si allontana per andare in cucina.

 

-         Ehi guarda che se volevi ordinare qualcosa in più potevi i soldi li ho! Stavo scherzando prima!- mi dice

-         Non ho molta fame, ho un po’ lo stomaco chiuso…- gli rispondo

-         E perché mai?- mi chiede stupito

-         Perché sono agitata per questa sera, non mi era ancora capitato di uscire da sola con te..- ammetto, per tutta risposta lui si mette a ridere.

-         Uffa smettila!- gli metto il broncio

-         Dai non fare così! Sono molto onorato di questa cosa però vedi di rilassarti ok?-

-         Ok…- rispondo -Cavolo quasi mi dimenticavo! Una volta devi venire a conoscere I miei perché se no mia mamma mi farà diventare matta! Ha la mania di dover conoscere tutti i miei amici…- dico sconsolata

-         Non ti preoccupare mi farà piacere è già da un po’ che stiamo insieme mi sembra normale…-  

 

C’era una nota di malinconia nella sua voce e io non capivo il perché..

 

-         Alex c’è qualcosa che non  va?- gli chiedo

-         No è che mi piacerebbe che conoscessi anche la mia però…- non continuò

-         Non stare in pensiero per quello se vorrà conoscermi lo deciderà lei!- gli rispondo

-         Devi sapere che mia madre mi è molto affezionata e diciamo pure anche un po’ gelosa…- mi dice

-         Ah ho capito ma tuo padre è?- dopo l’esperienza con Sora sperai di non doverla ripetere

-         No è sempre fuori per lavoro, direi che a casa non c’è praticamente mai- mi spiega

-         Alex non mi devi dare tutte queste spiegazioni, io tendo a parlare più del dovuto alle volte non sono una che tiene i suoi problemi per sé ma non vuol dire che tu debba fare lo stesso.- gli dico

-         Lo so…- mi dice lui in tono tra il serio e il divertito

-         Sbaglio o mi stai prendendo di nuovo in giro…- lo guardo di sottecchi

-         Ma va figurati!- replica lui sorridendo

 

Nel frattempo il cameriere arrivò con le ordinazioni, cominciai a mangiare, ma quando alzai la testa per prendere il bicchiere di birra non potei non notare una coppietta che era appena arrivata.

Mi sembrava di conoscere entrambi e uno difatti lo identificai, era il nostro professore di musica quello che si era sposato circa un anno fa, aveva i capelli chiari ed era veramente bello il suo nome era Ienzo Hakamura (un regalo a tutte le fan di zexion! ^^), invece la ragazza non capii chi fosse anche perché non la vidi in viso, sembrava la stessa che avevo visto al holy, aveva i capelli raccolti in uno chignon indossava un abito sopra il ginocchio color pervinca, bel fisico e scarpe col tacco a spillo, direi che aveva circa una ventina d’anni.

 

-         ehi Alex!- sussurro sventolandogli una mano mentre si infilava in bocca un Takoyaki.

-         Che c’è? E perché sussurri? – mi chiede quando ebbe la bocca libera

-         Senza dare nell’occhio prova a dare un’occhiata alla coppia che si è seduta dietro di te…- gli dico

-         Li vedo riflessi nello specchio dietro di te… non è il professore della nostra scuola?- mi domanda

-         Appunto! Ma quella dici che è la moglie?-

-         No… ha i capelli neri o almeno… l’ultima volta che l’ho vista li aveva così…- mi dice

-         Li ho già visti quella sera che siamo andati all’holy..- dico masticando lentamente senza smettere di osservarli

-         Allora deve essere l’amante…- replica lui tranquillo

-         Ecco tutti così voi uomini! Pronti a mollarci per una più giovane!- ribatto

-         Ehi! Mi fa piacere che pensi questo di me…- scherza lui indignato

-         Scusa! È che per esperienza mi viene da dire così! Senti ma a che ora è lo spettacolo?- gli chiedo all’improvviso

-         Alle dieci e mezza…- mi risponde

-         Beh allora sappi che mancano solo 15 minuti..-

-         Cosa?!-

 

A quanto pare eravamo leggermente in ritardo… Alex trangugiò gli ultimi bocconi.

 

-         ti dispiace se non prendi il dolce?- mi chiede quando ormai eravamo alla cassa

-         no figurati vorrà dire che mi comprerai i pop corn!- gli sorrido io con fare innocente

-         ricattatrice…mi fai pure sentire in colpa!- dice porgendo al cassiere i soldi.

 

Una volta fuori salii a cavalcioni della moto e dopo essermi messa il casco mi ricordai che non avevo neppure più guardato chi era la ragazza seduta con il professore.

Arrivammo al cinema giusto in tempo per vedere gli ultimi trailer poi il film cominciò, a mezzanotte e mezza Alex mi riportò a casa e scese dalla moto per darmi la buona notte. Mi abbracciò e mi baciò.

 

-         cavolo dopo domani ho gli esami e ho ancora un mucchio di cose da fare..- borbottò lui

-         forza allora vai a casa a riposarti! Non saresti neppure dovuto uscire sta sera!- mi voltai per aprire la porta ma lui mi trattenne.

 

Si riallacciò a me e mi baciò con più ardore, poi scese verso il collo, sentii la sua mano infilarsi sotto la maglietta e accarezzarmi la schiena, io d’istinto mi avvicinai di più in cerca di maggior contatto.

Mentre lasciavo che la testa mi andasse all’indietro, qualcosa bruciava dentro di me e stava tentando di uscire, Alex risalì baciandomi appena dietro le orecchie poi mi sussurrò.

 

-         vorresti fare l’amore con me Keira?-

 

quella domanda mi riporto del tutto nelle mie facoltà mentali, mi allontanai quel che basta per poterlo guardare negli occhi.

 

-         non lo so… ma tanto mica lo possiamo fare qui sotto il portone del mio condominio no?- rido

-         beh hai ragione! Te l’ho chiesto perché in futuro non voglio fare nulla che tu non vorresti, ci tengo a questo rapporto e desidero che vada avanti il più lungo possibile!- mi risponde con ardore

-         grazie mille non potevi dirmi cosa più bella!- gli dico baciandolo di nuovo

-         adesso devo proprio andare… o domani non mi sveglio più! Ci sentiamo.- si congeda

-         ok… ti amo!- gli dico prima che si metta il casco

-         anche io!- risponde prima di partire e sparire lungo la strada.

 

Commenti: le cose si stanno muovendo finalmente! (era ora… nd lettori ^^” nd Io) Mi scuso per il ritardo con cui ho aggiornato ma le feste di Natale sono state più caotiche del previsto! Spero che tutti voi abbiate passato un bel Natale con le persone a voi care e anche che abbiate racimolato un bel bottino tra nonni, zii e parenti vari! XD

Oggi è già l’ultimo dell’anno per cui AUGURI DI FELICE ANNO NUOVO A TUTTI!!!

Come proposito per l’anno che verrà vi prometto che mi impegnerò perché la mia fic diventi spettacolare in modo da non deludervi!!! >____< sìììììììììì!!!!

 

Ringraziamenti:

 

Ragazza delle tenebre: Me troppo commossa dai tuoi complimenti grazie! çç p.s. i tuoi 5 euro sono già in viaggio tramite piccione viaggiatore! U_U

 

Naoko: grazie mille per la recensione! ^^ saprai presto la reazione di  Yoko c'è solo da avere un pò di pazienza!

 

Haruka96: ^^ grazi grazie grazie! le tue recensione sono sempre ben accette! Baci!

 

Angel Virtues: wahhhhh!!!! che bello mi hai recensita di nuovo!!! ^^ in effetti sì la trama da lì in poi comincerà a prendere una piega un pò più movimentata, infatto il titolo del capitolo si chiama Wake! ma la mia storia non è chissà quanto emozionante direi che è tranquilla, ma questo la lascio decidere a te! Continuo sempre a seguire la tua fic quindi mi racc continuala! Bacioni!

p.s. le tue recensioni non sono piatte!

 

E allora un ringraziamento speciale a tutti voi che mi seguite, commentatori e non, per aver passato un anno in compagnia di Music will Tie! ^^

 

Bacioni a tutti Kano_chan…

 

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Capitolo 30
*** Ehy There Delilah ***


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Capitolo 30: Hey there Delilah (Plain White T's)

 

Il giorno dopo mi svegliai rinvigorita, la mattina cercai di essere non troppo allegra per non destare sospetti, già mia mamma era allerta come un generale del pentagono a rischio terroristi, non era il caso di incrementare i suoi sospetti…

Mia mamma era ancora di strette vedute in più essendo una così fervente cattolica metteva tutto più sul sacrilego…

Dopo pranzo mi accorsi  che avevo lasciato un gran casino nel cassetto del mio comodino..

Avete presente il solito mobiletto con tre cassetti? Vi succede mai che quello in fondo sia pieno da scoppiare perché ci buttate dentro tutte le cose che non sapete dove mettere?

Ecco appunto…

Mi sedetti a gambe incrociate sul pavimento e incominciai a svuotarlo.

C’era di tutto e di più, plettri di tutti i colori, spartiti di canzoni tirate giù da internet, mollette per capelli, biglietti di auguri, di tutto! Perfino una vecchia foto di seconda liceo.

Mentre la stavo guardando sentii il citofono e mia mamma che rispondeva.

 

-         chi è?- chiede – ah Sora sì vieni pure su!-

 

Per una volta è in anticipo, penso.

 

-         Keira c’è Sora!- mi urla dal salotto

-         sì ho sentito fallo venire di qua!- urlo di rimando

-         ciao Sora vai pure è in camera sua.-

-         KEY-CHAN!!!!- al solito non riesce a contenere la sua esuberanza mi butta le braccia al collo ancora prima che mi possa girare e mi stringe schiacciando la sua guancia contro la mia.

-         Sempre di buon umore è Sora? Sei proprio un bambino...- rido io

-         E quella cos’è?- mi chiede senza staccarsi indicandomi la foto

-         È la mia foto di seconda superiore, sai? prima non stavo nella mia attuale scuola, e guarda questo è Riku!-

 

Sora non potè che scoppiare a ridere, era lo stesso Riku di sempre ma quello che l’aveva fatto ridere a tal punto da farlo rotolare all’indietro rimanendo a contorcersi sul tappeto era l’espressione annoiata nonché seccata che aveva mentre la prof di inglese di allora gli passava un braccio intorno alle spalle.

 

-         odiava quella donna probabilmente… perché lei si faceva in quattro perchè si integrasse con la classe con risultati alquanto deludenti.. ha ha ha!- mi misi a ridere con lui

-         cavolo che ridere! Ma mi sa che dobbiamo sbrigarci se no quell’occhiata la riserverà a noi non appena saremo nel suo campo visivo!- mi dice asciugandosi le lacrime

 

Tempo di prendere chitarra e skateboard ed eravamo già in strada, Sora era in bici.

Quell’estate faceva davvero caldo…

Mentre eravamo fermi al semaforo aspettando che diventasse verde chiesi a Sora – posso dirti una cosa?-

 

-         certo key spara!- mi dice lui

-         ieri sera se fossimo stati in un luogo più consono probabilmente avrei fatto l’amore con Alex…- confesso fissando le persone dall’altra parte della strada, il calore prodotto dall’asfalto le rendeva tremolanti

-         cavolo la nostra piccola Keira sta crescendo!- rise lui

-         guarda che ho un anno in più di te e poi cosa vuoi saperne!!- ribatto guardandolo male, lui mi restituisce lo sguardo come per dire “tu credi?”

-         cosa?! Quando?- gli chiedo

-         due anni fa… - risponde lui tranquillo

-         certo che così mi fai proprio sentire una mocciosa…- replico rimettendomi in marcia

-         non è da questo che devi considerarti una mocciosa o meno..-

-         lo so..- ora però mi faceva sentire tale

-         Keira ti dico solo una cosa, non ho niente in contrario se tu vuoi fare sesso col tuo tipo se lo ami…- comincia

-         certo che lo amo!- rispondo stizzita

-         aspetta.. ne sono sicuro ma quello che ti volevo dire è di non avere fretta e di esserne ben sicura perché sarà un momento che rimarrà nella tua vita per sempre e sarebbe triste se fosse un esperienza che non ti è piaciuta..- mi dice lasciando andare il manubrio per rilassare le braccia

 

per un attimo lo osservo e sorrido, cinque minuti prima gli avevo detto che era un bambino ma non lo pensavo veramente, forse Sora a differenza di Riku che dimostrava molto più della sua età ne dimostrava di meno per l’allegria e l’esuberanza ma di sicuro non era uno sprovveduto e sicuramente non era uno stupido ed era proprio per quello che mi sentivo di parlare con lui di qualsiasi cosa. Non che con Riku o Kairi non l’avrei fatto ma il primo era ancora una specie di mistero, c’erano punti nella sua vita che non mi erano chiari e poi Alex era un tabù tra noi e la seconda la conoscevo da una settimana appena, ci fosse stata ancora Yoko….

Basta le dovevo parlare in qualche modo!

 

-         ehi key-chan mi hai sentito?-

 

immersa nei miei pensieri mi ero disconessa…

 

-         sì grazie Sora lo terrò a mente, comunque sia quando succederà, succederà… giusto?- gli chiedo

-         giusto!- mi sorride lui – oh guarda c’è Kairi!- aggiunge

 

guardai avanti a me e in effetti Kairi stava proprio scendendo in quel momento dal motorino, ci salutò con la mano mentre ci avvicinavamo.

 

-         ciao ragazzi!- ci disse

-         ciao, come va?- le chiede Sora

-         tutto bene!- risponde

-         per fortuna siamo in orario!- esclamo sollevata

-         fiuuuu… meno male se no te la immagini la faccia di Riku? Per non parlare della ramanzina che ci avrebbe fatto..- sospira Sora

-         che faccia avrei dovuto fare?-

 

tutti e tre sussultammo Riku era appoggiato al cancello e ci guardava torvo, ci avvicinammo.

 

-         cavolo Riku! Cosa sei?? un vampiro che spunti dal nulla?!- esclama Sora

-         guarda che ti ho sentito prima!- ribatte lui prendendo Sora tra il gomito e stringendolo.

-         ok, ok scusa! – dice lui diventando rosso pomodoro.

 

Ridevamo ancora tutti quando sopraggiunse una macchina scura strombazzando.

 

-         e questo adesso cosa vuole?- domanda seccato Riku lasciando andare Sora

 

la macchina nel frattempo si fermò a qualche metro da noi, il conducente aprì la portiera e dopo aver messo una mano sul tettuccio si tirò in piedi.

 

-         meno male che ho chiamato prima a casa se no chissà quando ti vedevo!-

 

-         Dio mio che figo…- sussurra Kairi

 

Il ragazzo sceso infatti era alto con un gran bel fisico, i capelli biondi lunghi fino alle spalle nel taglio più moderno che si poteva trovare a Tokyo, e un sorriso smagliante che risaltava sulla carnagione abbronzata.

 

-         Bah…- fu il commento di Sora

 

-         Voi sapete chi è? – ci chiede Riku

 

-         DANY!!!!!- esclamo mentre ero già partita di corsa, arrivata a portata di mano del suo collo lo circondo con le braccia e mi aggrappo modello koala.

 

-         Sorellina quanta energia! Come stai?- mi chiede reggendomi

 

-         Benissimo! E tu? Sei in gran forma lo sai?! mamma e pap devono essere contentissimi!- gli dico tutto d’un fiato

 

-         Lo so! – risponde lui allegro – e quelli sono i membri della tua band?- mi domanda poi

 

-         Sì forza portami fin là!- gli comando

 

-         Ma così in braccio?!-

 

-         Certo!- ribatto

 

-         Ok…-

 

Con passo incerto si incamminò verso di loro e quando si fermò io scesi.

 

-         ragazzi questo è mio fratello daniele! Loro sono Riku,Sora e Kairi.- li presento

 

strinse la mano a tutti e fece il baciamano a Kairi, con sbuffò di Sora alle spalle di lei.

 

-         ma smettila di fare il cascamorto pensa alla tua ragazza!- lo rimprovero

-         mi ha lasciato..- commenta lui tranquillamente

-         non mi stupisco…- osservo alzando un sopracciglio.

-         comunque che fate voi ragazzi oggi?- ci chiede

-         dobbiamo provare.- gli risponde Kairi

-         ah già… a proposito ci sarebbe un piccolo problema..- dice Riku, l’attenzione si rivolge tutta su di lui

-         cioè?- domanda Sora

-         mia mamma è in casa..- dice Riku con tono sconsolato

-         ma non doveva andare via?- gli chiedo

-         sì ma le sue amiche del club – e qui fece una smorfia di disgusto – hanno rimandato il loro incontro..- rispose

-         cavolo e adesso come si fa?- dico

-         devo intuire che tua mamma non gradisce la musica..- dice Dany guardando Riku

-         no infatti…- risponde lui con rassegnazione

-         facciamo così vi offro una bella granita e intanto troviamo una soluzione per recuperare un posto dove possiate suonare senza problemi ok?- ci propone

-         hai già in mente qualcosa vero?- esclamo

-         forse…- non si sbilancia lui

-         sei il migliore!!!! Che ne dite raga?- chiedo al resto del gruppo

 

visto che tutti non avevano nulla in contrario accettammo, Dany ci caricò tutti in macchina e ci portò nel solito caffè dei giardini.

 

-         per me una banana split!- ordino non appena arriva il cameriere.

-         Sei la solita approfittatrice sorellina non appena ti dico che pago io ordini la cosa più costosa!- mi dice sconsolato mio fratello

-         Non sai come ti capisco…- gli fa eco Riku

-         Ehi voi due smettetela! Già mi bastate singolarmente per prendermi in giro in coppia non so se vi reggo!- protesto

 

Sora e Kairi si misero a ridere.

 

-         comunque a che punto siete con la vostra band?- ci chiede Dany

-         veramente siamo appena all’inizio, abbiamo provato soltanto tre volte da quando abbiamo trovato tutti i membri…- risponde tristemente Sora

-         non è facile come pensavo ci sono ancora un milione di cose da fare..- aggiungo io

-         non ti ho mai detto che sarebbe stato facile, anche per me non lo è stato..- replica Dany

-         avevi una band anche tu?- gli chiede Kairi

-         certo! Ma abbiamo dovuto smettere non appena finita la scuola perché ognuno andava a studiare nell’università che aveva scelto e il tempo di sicuro non ce lo regalano..- risponde lui

-         ma per adesso la questione più urgente è quella del ritrovo per suonare.- dice Riku dopo aver bevuto un lungo sorso della sua coca-cola

-         appunto.. e te che piani avevi in mente?- gli chiedo

-         nulla di certo… avevo pensato ad un vecchio capannone ma per sapere qualcosa devo contattare Beast.- mi risponde

-         cosa? Beast? È tornato anche lui?- domando felicissima

-         sì sono stato io a dargli uno strappo fin qui l’ho lasciato a casa dei suoi prima di venire da te- mi dice

 

Beast era il migliore amico di mio fratello, facevano la stessa università e dividevano l’appartamento. Beast oltre ad essere stato il batterista del gruppo di Dany era anche un ottimo giocatore di palla canestro.

 

-         evvai è da secoli che non lo vedo! – esclamo

-         quindi questo tuo amico ci potrebbe procurare una specie di ritrovo..- dice Riku

-         già ma è tutto da vedere.- ribatte Dany

-         a noi andrebbe bene anche una stamberga purchè ci possiamo suonare!- dice implorante Sora

-         ok,ok vedrò quello che posso fare!- risponde ridendo mio fratello.

 

Rimanemmo ancora per un po’ al bar chiacchierando del più e del meno, mentre Dany ci faceva un mucchio di domande sulle nostre intenzioni future, eravamo così presi dalla conversazione che non ci accorgemmo del sopraggiungere delle 6, visto che Sora aveva promesso di aiutare al negozio di musica ci salutò mentre noi riaccompagnammo a casa Riku.

 

-         allora se per voi va bene nel pomeriggio ci sentiamo così vi dico se è andato a buon fine l’accordo…- dico sporgendomi dal finestrino della macchina

-         ok per noi non ci sono problemi.- risponde Riku anche per Kairi

-         se dovesse cambiare qualcosa mandaci un mex però.- mi dice Kairi

-         va bene! Allora a domain ciao!-

 

li salutai mentre mio fratello partiva.

 

-         allora che ne pensi?- chiedo a Dany

-         che sono degli ottimi amici sicuramente, abbastanza svegli e con la volontà di portare avanti il progetto, ma sul piano musicale non so ancora dirti nulla visto che non li ho sentiti suonare.- mi risponde

-         sono bravissimi magari non si vede da così però credimi che per me sono il meglio!- replico

-         e quand’è che mi fai conoscere questo fantomatico Alex?-

-         che curioso che sei! A volte sei peggio di mamma!- ribatto io – lei vuole che una volta che usciamo insieme lo faccia salire così glielo presento vedrò di combinare così anche tu lo possa vedere..- aggiungo

-         devo dirti che quel Riku mi piace molto, è un tipo determinato e serio.- dice

-         è vero possiamo dire che è il saggio del gruppo.- rido io mentre lascio spenzolare un braccio fuori dal finestrino intanto che aspetto che si sblocchi l’ingorgo del centro città.

-         E Yoko dov’è? Non l’ho vista con voi..- mi dice e subito dopo mi sembra che un blocco di pietra mi sia sceso nello stomaco.

-         Ah già non te l’ho scritto… quando abbiamo fatto le audizioni lei era convinta che l’avrei scelta come vocalist e quando le ho detto che non era così se le presa…- spiego ritirando dentro il braccio

-         Beh è tipico di Yoko.. prima donna com’è! sei già riuscita a parlarle?- mi chiede

-         Non risponde più ai messaggi e alle telefonate mi sa che mi toccherà andare a trovarla a casa.- rispondo

-         Beh sono sicuro che andrà tutto a posto.- asserisce lui

-         Lo spero proprio..- dico

 

Il ritorno a casa fu come avevo previsto, mia mamma che non stava più nella pelle dalla gioia di avere di nuovo il suo bambino a casa e mio papà che gli chiedeva diecimila cose sull’università alle quali mio fratello rispondeva in modo molto evasivo, non era mai stato una cima negli studi, però c’era da dire che l’impegno ce l’ho metteva.

Gli era stata preparata una brandina della mia camera vicino all’armadio, soluzione per nulla comoda visto che se io dovevo prendermi dei vestiti mi risultava impossibile farlo,però la contentezza di riavere mio fratello in casa mitigava le difficoltà di organizzazione che aveva provocato.

Dopo una sontuosa cena sempre in onore del suo ritorno ci rifugiammo in camera per guardare la tv.

 

-         mi mancava la nostra simpatica televisione!- esclama con tono sognante prendendo in giro il fatto che era ancora un lcd..

-         E a me mancava il tuo sarcasmo, dai spegni la tele tanto ormai è finito il film e continuare a fare zapping alla cieca non credo ti farà riposare..- gli dico rintanandomi sotto il lenzuolo.

-         Come desideri! Hai ragione così domani mi sveglio di buon’ora e sento Beast.- mi dice

-         Non vedo l’ora di rivederlo!- esclamo

-         Anche lui non vede l’ora sono almeno due anni che non ti vede più, non torna a casa da un bel po’…- risponde

-         Già! Notte onee-san.-

-         Notte.-

 

Commenti:

Questo capitolo è stato come un colpetto di acceleratore che ha fatto progredire un po’ gli eventi. La parte che mi è piaciuto scrivere di più era la chiacchierata con sora e anche con dany. Con sora perché volevo esprimere il profondo affetto che lega questi due ragazzi, nel senso che per me sora è l’amico ideale, il migliore amico insomma e poi non ci vedevo ancora keira e riku a parlarne! Però sarebbe stato divertente provarci! XD passando al fratello di keira per darvi un immagine visiva di ciò che avevo in mente io pensate a tidus di FFX più o meno è così che me lo sono immaginata, solo di aspetto ovviamente perché il carattere è totalmente diverso, ma avrete modo di conoscerlo meglio più avanti. Nel prossimo capitolo entrerà nello scenario anche un altro personaggio beast ma di lui ne parliamo la prossima volta! ^^

 

 Ringraziamenti:

 

Mietitrice: oh caspita! mi disp per il tuo vecchio account mi ci ero affezionata! XD Come sempre mille grazie per i complimenti, e spero che il piccione sia arrivato! ^^

 

Haruka 96: davvero ti è piaciuto così tanto?! bene sono molto contenta! ^^ pensavo di averli fatti troppo sdolcinati keira e alex...

 

LucyS: anche se in ritardo gli auguri sono sempre ben accetti come le tue recensioni! ^^ che vuoi farci certe domande sono proprio da ragazzi! XD

 

grazie anche a Hikary92 per avermi aggiunta fra le sua fan fic preferite e a tutti coloro che leggono!

 

Thanks a lot to everyone! see you!!!

 

Kissy by Kano_chan

 

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Capitolo 31
*** For Real ***


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Capitolo 31: For Real (Saiyuki Soundtrack)

 

-         Dai mamma lasciamelo svegliare!-

-         Che insistente che sei, ieri ha fatto un lungo viaggio da Tokyo-

 

Ero seduta in cucina che spostavo lo sguardo da mia mamma intenta nel soffriggere la cipolla all’orologio appeso alla parete che segnava….. mezzogiorno!

“altro che lungo viaggio… è sempre la solita storia! E dire che ieri mi aveva pure detto che si sarebbe svegliato presto!!!”

 

-         Mamma dai sono ancora in pigiama dalle 10! Non posso neppure prendere dei vestiti perché sta dormendo davanti al mio armadio!!!- protesto lanciandole un’occhiata carica di disperazione.

-         Quante storie che fai... già non rimane per molto..- tenta di ribattere mia madre

-         Un mese non ti sembra abbastanza?! E poi oggi voglio andare a salutare Beast! Lo sai che è tornato pure lui?- le dico

-         Davvero? Quel ragazzo sono anni che non lo vedo, mi ricordo ancora quando veniva a fare merenda da noi, che bei tempi!- esclama

 

“Eccola ci risiamo tutte le volte che pensa a noi quando eravamo piccoli parte la lacrimuccia e i sospiri su quanto era bello una volta e su quanto il mondo attuale stesse andando a rotoli…”

 

-         Mamma ti prego!- alzo gli occhi al cielo perché evidentemente non mi aveva ascoltato

-         Su forza vai che sta diventando tardi…- mi dice con tono imperativo

 

“ Ma cazzo sono ore che te lo dico!!!” penso, mi alzo e corro in camera mia senza tanti complimenti afferro la corda della tapparella e tiro su con tutta la forza che possiedo, la luce investe la stanza e mio fratello mugugna che sono una stronza e di richiudere subito tutto.

 

-         Fratello degenere!!! Alzati immediatamente è già mezzogiorno! Devi chiamare subito Beast e chiedergli per il capannone!! – gli dico strattonando il lenzuolo del suo letto

-         Msche fretta c’è?!- rantola lui lottando contro di me

-         Oggi pomeriggio devo chiamare gli altri e se sono in ansia quanto me devi darti una mossa!- dico e gli ficco senza tanti complimenti il telefonino in mano riuscendo poi finalmente a togliergli le coperte dalla testa.

-         Despota! – mi ringhia contro con i capelli tutti arruffati – tanto starà ancora dormendo!- aggiunge componendo il numero

-         Chiama!- non ammetto repliche io

-         Pronto Beast?-

-         Ciao Beast!!!- urlo io sedendomi sul letto di fianco a Dany che tenta di soffocarmi con il cuscino e la mano rimasta libera

-         Sì era Keira aspetta che ti metto in viva voce!- dice lui

 

_ Pronto Keira?_ la voce di Beast suonò come al solito bassa e profonda.

 

-         Ciao!!!!- esclamo io – che bello sentirti invece che scriverti solo sulla mail!-

 

_Hai ragione così è molto meglio, devo farlo anche in futuro, ieri pomeriggio volevo passare a salutarti ma tuo fratello mi ha detto che non eri a casa…_ mi dice

 

-         Potevi venire con lui a cercarmi ero con i membri della mia band!- gli dico

 

_Ma dai! Allora ci sei riuscita brava piccola!_ ride

 

-         Grazie! Sai che il batterista mi sa che è perfino più bravo di te?- lo stuzzico

 

_ Impossibile a meno che non mi somigli!_ ribatte lui

 

-         Non proprio…- dico pensando alla figura minuta di Sora a confronto con quella di Beast

 

_ Allora oggi riusciamo a vederci?_ mi chiede

 

-         Ehi scusate ma primo è il mio cell quello che state usando, secondo ti avevo chiamato io!- esclama mio fratello rivolto al suo amico

 

_Scusa dan! Allora dimmi perché mi hai chiamato.._ ride

 

-         Volevo sapere se quel capannone dimesso che usava tuo padre è ancora in piedi?- gli domanda Dany e io rimango con il cuore in gola.

 

_ So che non lo usa più da anni ormai non so se è ancora in piedi…_

 

Un altro peso simile a quello di Yoko mi scivola sullo stomaco

 

_ Però se vuoi possiamo andare a vederlo oggi.. ma perché ti serve?_

 

Per fortuna il peso sembra un po’ alleggerirsi.

 

-         Cazzo mi sta andando giù la batteria! Senti troviamoci sotto casa mia alle 5 ok?- chiede mio fratello in fretta

 

_ Ok ci sarò! Ci vediamo oggi allora dan.. ciao Keira!_ risponde

 

-         Ciao! A oggi!- riesco a dirgli prima che il telefono di mio frate dia forfait.

-         Contenta adesso?- mi chiede Dany seccato riguadagnandosi il lenzuolo

-         Sì – gli dico alzandomi – ah la mamma ha detto di alzarti che tra un po’ il pranzo è pronto..- aggiungo e lo lascio a imprecare sottovoce.

 

Subito dopo pranzo mi collegai a internet e accendendo messenger aspettai che gli altri si connettessero, era il modo più veloce per parlare a tutti  e tre contemporaneamente.

 

Little cherry ha scritto (Kairi):

ehilà Keira che novità?  ?_?

 

hermit man ha scritto (Riku):

ti odio per avermi messo questo soprannome te l’ho mai detto? *_*

 

 soul of rock ha scritto (Sora):

XD sei stata grande Keira!!

 

Hermit man ha scritto:

Sora stai giocando con il fuoco lo sai?

 

Soul of rock ha scritto:

Scusa.. ^_^” allora dicci com’è andata?!

 

Key_chan ha scritto:

Stiamo ancora brancolando nel buio da quello che ha detto Beast suo padre il capannone non lo usa più da anni e non sa in che stato è.. però ha detto che oggi pom ci avrebbe accompagnato per farcelo vedere..

 

Soul of rock ha scritto:

Oh… adesso che ce l’hai detto sono più in ansia di prima! çç

 

Hermit man ha scritto:

è inutile andare a suonare in un posto che cade a pezzi e che magari è pure a chilometri da qui!

 

Key_chan ha scritto:

evviva il tuo pessimismo!!! Ma un pò di buon umore no?! è_é

 

hermit man ha scritto:

scusate ma c’è mia mamma che continua ad andare avanti e indietro sgridando la domestica perché non ha spolverato come si deve.. sto diventando pazzo!

 

Little cherry ha scritto:

poverino mi disp! ^^” cmq dai non perdiamo le speranze sono sicura che andrà tutto bene! ^^

 

key_chan ha scritto:

brava Kairi così si fa! XD allora vi va bene se ci troviamo sotto casa mia verso le 5?

 

Hermit man ha scritto:

per me nessun problema anzi meglio… -_-

 

little cherry ha scritto:

sarò lì contaci! ^^

 

soul of rock ha scritto:

ok!

 

Key_chan ha scritto:

Sora…. -_-

 

Soul of rock ha scritto:

Va bene, va bene ho capito sarò puntuale! Mamma mia stai diventando come Riku! L

 

Hermit man ha scritto:

che vorresti dire? >:(

 

soul of rock ha scritto:

ops mi sa che devo andare! By by  XD

 

soul of rock ha abbandonato la conversazione

 

little cherry ha scritto:

anche io vado a oggi! VVB ^^

 

little cherry ha abbandonato la conversazione

 

key_chan ha scritto:

allora a più tardi eremita! XP

 

key_chan ha abbandonato la conversazione.

 

Chiusi il computer e mi misi a sogghignare per gli insulti che sicuramente Riku ci stava tirando dietro.

 

-         Allora che hanno detto i tuoi amici?-

 

Mi volto verso Dany che era appena entrato in camera – per loro va bene, se Beast viene con la sua macchina li puoi caricare tu per portarli fin là?- gli chiedo

 

-         Certo nessun problema ora vieni di là mamma insiste perché anche tu guardi le foto che ho fatto a Tokyo..- mi dice a moh di scusa

-         Non dirmi che gliele hai fatte vedere?! Cavolo Dany lo sai che poi ci impiegheremo ore!!! Ogni foto la fissa per almeno 5 minuti!- piagnucolo

-         Lo so papà ha fatto finta di niente ed è uscito con la scusa di comprare lo zucchero che è finito…-

-         Razza di… - non finisco la frase tentando di calmarmi i nervi.

-         Vedo che non ci vai ancora d’accordo..- osserva mio fratello mentre mi alzo per seguirlo in salotto

-         Infatti e non credo che andrà meglio in futuro…- replico fredda

 

Come avevo previsto passai circa un ora e mezza a riguardare foto che ovviamente avevo già visto perché Dany me le mandava via e mail man mano che le scattava… grazie al cielo fui lieta di sentire il citofono verso le cinque meno dieci.

 

-         Vado io!- anticipo mio fratello scattando in piedi e facendogli la faccia da “fregato!!!” lui mi guarda male

-         chi è?- chiedo

-         Keira siamo Sora e Riku saliamo?- mi domanda la voce di Riku

-         No per carità scendiamo noi!!- esclamo e poi urlo – Dany dobbiamo andare!-

 

Nel giro di due secondi stava già prendendo le chiavi della macchine e si infilava in ascensore.

 

-         Ciao mamma a dopo!- saluto io

-         Ok… portatemi su anche Akyra (Beast) che lo voglio salutare.- mi risponde lei

-         Va bene! –

 

Chiusi la porta e mi infilai in ascensore.

 

-         Lasciami a terra mentre tu vai a prendere la macchina.- dico a Dany

-         Sì.-

 

Arrivata al piano desiderato scesi e raggiunsi Riku e Sora che mi aspettavano fuori.

 

-         Ciao ragazzi!-

-         Ciao perché prima ci hai detto di non salire con un tono da vi prego non fatelo?- mi chiede Riku

-         Perché mia mamma ci ha obbligato a guardare le fotografie che ha portato mio fratello..- rispondo

-         E allora? Perchè non è divertente?- mi chiede Sora

 

Io gli rispondo con uno sguardo eloquente – no credimi.. ah ecco mio fratello! Ci conviene entrare in macchina, almeno c’è l’aria condizionata!- dico accorgendomi improvvisamente del calore che c’era ancora nell’aria.

 

-         Aspettate ci sono anche io!!!-

 

 C voltammo in tempo per vedere Kairi arrivare con uno svolazzante abito a fiorellini.

 

-         Scusate ma sono uscita di casa in ritardo per colpa di mio padre ha voluto a tutti i costi che mettessi l’abito che mi ha portato da Parigi…- dice senza fiato sedendosi poi a fianco a Sora in auto.

-         Beh stai benissimo..- dice imbarazzato lui

-         È vero piace anche a me! Quanto sei fortunata!- esclamo girandomi verso i sedili dietro per vederla meglio – a me non portano mai niente…- dico guardando di sbieco mio fratello seduto al volante.

-         Ehi guarda che i soldi non crescono sugli alberi!- ribatte lui

-         Qualche yen per me lo potevi spendere però…- replico – spilorcio!- aggiungo

 

I tre si misero a ridere.

 

-         Oh guarda è arrivato Beast!-

 

Una macchina rosso fuoco si ferma di fianco alla nostra dandoci un colpo di clacson mentre il finestrino si abbassa.

 

-         Ciao! Se mi segui ti faccio strada, mio padre non trovava più le chiavi dello stabile…- disse scusandosi

-         Figurati nessun problema vai pure!-

 

Beast fece ancora un cenno a ritirò su il finestrino partendo mentre mio fratello si metteva in coda dietro di lui.

Nella macchina calò il silenzio ora dipendeva tutto dallo stato in cui versava quel capannone…

 

Commenti: so che non è successo un granchè ma almeno mi sono divertita a scrivere la conversazione su msn! XDXDXD Mi piace molto scrivere anche le parti con Dany ho sempre immaginato come sarebbe stato avere un fratello rompi e ora ho l’occasione di farlo! Basta convertire il rapporto tra me e mia sorella e ci siamo! XD

ho ricominciato da una settimana la scuola e non so se mi credete ma ho di nuovo un sacco di compiti, in più dal 26 cominciamo le simulazioni d’esame.. çç quindi non so se potrò aggiornare con la stessa costanza di questo periodo…

Sperando che continuiate a seguire ringrazio..

 

Mietitrice:  no ti prego non ucciderti! sei una delle mie recensiste preferite! çç oh.. se li è mangiati? lo sapevo che gli dovevo dare da mangiare prima di farlo partire! XD grazie mille per la recensione!

 

Haruka96: me troppo commossa!! çç grazie mille mi hai reso davvero felice!

 

Si ringrazia appunto Haruka96 e Giuliettaz91 per aver aggiunto la fic tra le loro preferite!

 

Un bacione a tutti! Kano_chan!

 

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Capitolo 32
*** This is the life ***


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Capitolo 32 : This is The Life (Amy McDonald)

 

 Percorremmo tutta la strada principale per poi svoltare in una più piccola che portava verso il fiume il quale attraversava la città. Nel punto in cui la strada si interrompeva Beast si fermò parcheggiandosi e così fece Dany.

Io scesi dalla macchina per andare incontro all’amico che nel mentre era sceso.

Beast al confronto con mio fratello era l’esatto contrario, molto più massiccio di Dany anche grazie al suo metro e novanta di altezza lo facevano sembrare un gigante. Aveva i capelli biondo scuro e di solito portava una cuffia nera in testa con un teschio disegnato, al collo aveva lo stesso ciondolo nero sopra la maglietta smanicata da giocatore di basket, pantaloni larghi verde militare e un polsino di cuoio nero al braccio sinistro. Era un tipo irascibile però era incredibilmente gentile e disponibile, era come un altro fratello maggiore.

Gli corsi incontro e come ogni volta lui non fece fatica a sollevarmi da terra facendomi girare.

 

-         Com’è bello rivederti key-key!- dice lui per poi riappoggiarmi a terra

-         Anche io sono contenta! Fa sempre un certo effetto vederti…- infatti gli arrivavo poco sopra la vita

-         Fatti vedere… cavolo come sei cresciuta! Sei proprio una bella ragazza!- esclama lui gioviale

-         Smettila che mi fai arrossire! ^////^-

 

Sopraggiunse Dany che salutò l’amico dandogli un pugno sulla spalla.

 

-         Invece tu amico mi sembri sempre messo peggio.. – scherza dando una pacca sulla schiena di mio fratello

-         Fanno bene a chiamarti Beast…- ribatte lui massaggiandosi il punto colpito.

-         Quasi dimenticavo! Questi sono i miei amici nonché i membri della band, Riku, Kairi  e Sora!- glieli presento facendomi da parte

-         è un piacere conoscervi!- dice lui stringendogli la mano a ciascuno – e chi sarebbe il batterista per curiosità?- dice guardandoli a uno a uno e soffermandosi un po’ di più su Riku che scosse la testa

-         è lui..- risponde lui facendogli segno con il pollice verso Sora il quale leggermente intimorito dalla presenza di Beast aveva tentato di nascondersi dietro Kairi.

-         Avevi ragione key-key non mi assomiglia per niente, ma mi sembra un bravo ragazzo..- asserisce lui sorridendo

-         Cerco di fare del mio meglio.- sorride un pò incerto Sora

-         Bravo!- ride Beast dando pure a lui una pacca sulla spalla che per poco non lo manda per terra.

-         Allora dov’è?- chiedo io per permettere a Sora di riprendersi

-         Ah già venite..-

 

Proseguimmo per la stradina leggermente sterrata, eravamo ai confini della città si poteva già scorgere la campagna circostante. Cominciammo a sentire il lento rumore dell’acqua che scorreva nel fiume e poi Beast ce lo indicò.

Il capannone che ci aveva detto era più grande di quello di Riku ma era anche più mal ridotto… i vetri della finestre erano quasi tutti in frantumi, la muffa aveva aggredito il legno che sembrava avere una strana malattia. i pannelli che costituivano la porta erano chiusi da una spessa catena, Beast si avvicinò e dopo aver inserito la chiave face scattare il lucchetto e aiutato da Dany fece scorrere le porte.

 

-         Beh poteva andarvi peggio…- commenta Beast

-         C’è da dire che peggio di così non può andare..- dice sarcastico Riku

 

A parte uno strato di polvere di 5 cm e pezzi di calcinacci, ragni e sporcizia un po’ ovunque poteva andare..

 

-         A proposito ma a cosa vi serve? Perché non me lo avete ancora detto..- mi chiede Beast

-         Oh già scusa! Volevamo venirci a suonare..- gli rispondo

-         Ma dai! Se riuscite a metterlo a posto sono ben felice di lasciarvelo, tanto per tenerlo così..- ci dice lui

-         Davvero?! Grazie sei il migliore!- esclamo io

-         Anzi sai cosa? Io e Dany vi daremo una mano a riassestarlo che ne dite?- ci offre

-         Cosa?!- esclama Dany guardandolo come se fosse pazzo

-         Accettiamo volentieri vero ragazzi?- dico io ignorando la poca mancanza di volontà di mio fratello

-         Come potremmo rifiutarci?- dice Sora

-         Ehi aspettate un attimo! Non sono venuto qui in vacanza per sgobbare!- protesta Dany

-         Ma come non vuoi dare una mano alla tua sorellina?- domanda Beast avvicinandosi a mio fratello e passandogli un braccio intorno alle spalle con fare poco rassicurante

-         è vero me lo devi! Non mi hai neppure portato un souvenir da tokyo!- gli dico, dopo avermi guardata e aver visto l’espressione di minaccia di Beast dovette acconsentire

-         Ragazzi venite qui fuori!!!-

 

A urlare era stata Kairi che senza che nessuno se ne accorgesse era uscita fuori, raggiungemmo il posto da dove aveva gridato.

 

-         Aete visto che figo? C’è pure un piccolo attracco per le barche!- esclama mentre con un piede tastava l’affidabilità delle assi di legno

-         Una volta quando il fiume era ancora navigabile ci attraccavano le barche dei pescatori.- ci spiega Dany

-         Peccato che il fiume sia così inquinato.. se no un bel bagno me lo farei volentieri.- dico guardando l’acqua scura scorrere lentamente

-         Hai ragione..- mi fa eco Kairi tornando verso di noi

-         C’è da dire che qui anche se il capannone non è insonorizzato non diamo fastidio a nessuno..-  osserva Riku guardandosi intorno

-         Era una zona industriale ci sono poche case ma tanto saranno abituati anche al rumore del fiume ho dei dubbi che si possano lamentare..- ci dice Beast

-         Allora dobbiamo solo metterci al lavoro…- dice stancamente Sora

-         Sì ma è meglio se cominciamo domattina adesso è troppo tardi..- aggiunge Kairi

-         Forza vi riaccompagno io a casa- dice Dany

-         Grazie.- risponde Riku

-         Allora ci vediamo domattina qui ok?- dice Beast

-         Per noi va bene.- gli rispondo

 

Una volta accompagnati tutti a casa anche io e Dany tornammo con Beast che salì per salutare, ad accoglierci c’era mia mamma che a quanto pare aveva sospeso di guardare le foto per godersele con noi quando saremmo tornati subito dopo cena e questa volta neppure papà potè scamparla.

Beast per sua fortuna disse di avere un impegno e si dileguò dopo che mia mamma si era fatta raccontare tutti gli ultimi 2 anni.

Ero allo stremo delle forze quando provvidamente il mio cellulare si mise a suonare.

 

-         Ops… devo andare a rispondere!- dico con tono per niente dispiaciuto, mi alzo dal divano e corro in camera

-         Alex ti ringrazio con tutto il cuore! Mi hai appena salvato!- lo saluto buttandomi sul letto

-         Ma ti pare! E scusa da cosa ti avrei salvata?- mi risponde lui divertito

-         Dal passare un'altra ora succube delle foto di mio fratello che mia madre vuole a tutti i costi vedere con noi…- gli rispondo disgustata

-         Ha ha ha se sapevo ti lasciavo di là a soffrire.- scherza lui

-         Cattivo! Ma dimmi che stavi facendo?-

-         Mi preparavo per l’orale…-

-         è vero! Come ti senti?-

-         Sono nervosissimo, peggio di quando dobbiamo esibirci! È per questo che ti ho chiamato avevo bisogno di sentire la tua voce per calmarmi un po’..- dice

 

Ovviamente lui non lo vide ma arrossii – sono contenta di saperlo spero di riuscirci allora..- commento

 

-         Ora voglio solo sentirti raccontare cosa hai fatto oggi, nei minimi particolari ok?-

-         Va bene!-

 

E mi dilungai nella spiegazione del come e dove eravamo andati.

 

-         Allora siete a posto!- mi dice lui alla fine del discorso

-         Quasi… quasi a posto se riusciamo a scrivere almeno un pezzo e a esibirci da qualche parte allora sì che saremo a posto.- lo correggo io

-         Hai ragione, se vuoi potrei mettere una buona parola per voi all’holy oramai il padrone lo conosco bene..- mi propone

-         No.. grazie dell’aiuto ma ce la dobbiamo fare da soli, se no non potremo mai dire che ci siamo riusciti!- rifiuto

-         Brava così mi piace la mia ragazza!- esclama lui contento

-         Ecco e a me piacerebbe che tu andassi a riposare così domani fai quel cazzo di esame e dopo ti ho tutto per me!- replico

-         Sì signora! Allora ti auguro la buona notte-

-         Buona notte anche a te…-

 

Chiusi la telefonata e proprio in quel momento entrò mio fratello con una faccia stanchissima e innumerevoli barrette blu intorno alla testa.

 

-         Cavolo è stato così stressante?- gli chiedo io divertita

-         Ma vai a quel paese! Tutto merito del tuo ragazzo se no saresti anche tu così…- mi dice lasciandosi cadere sul letto

-         Se tu non facessi sempre il cascamorto la tua tipa non ti avrebbe mollato e magari ti saresti salvato anche tu!- lo rimprovero

-         Sì sì… spegni la luce che voglio dormire.- mi dice poco convinto

-         Ok…- allungo una mano afferro il pulsante della lampada e la spengo

-         Grazie Dany di darci una mano.- gli dico infilandomi sotto il lenzuolo

-         Devi ringraziare Beast io non avrei mosso un dito…- replica lui

-         Stronzo!-

-         Grazie! Buona notte sorellina.- dice alla fine girandosi

-         Notte anche a te.-

 

Commenti: ormai ogni volta che inizio il commento mi scuso… XD questa volta per il ritardo! Ma non mi dilungo in spiegazioni inutili sul perché e il per come.. Vorrei spendere due paroline su Beast non so quanti di voi conoscano il videogioco per DS The world ends with you comunque il personaggio a cui mi sono ispirata è proprio Beast (si chiama così anche nel gioco) è il tipico ragazzone che ti può atterrare con un pugno ma estremamente gentile, mi piace anche il connubio con il fratello di Keira visto che sono l’esatto opposto mi è piaciuto metterli a confronto. Ora passiamo alla rubrica degli acquisti! No scherzo! Però vi consiglio un manga per gli amanti del romantic horror o del noire che si intitola “Blood Alone” io ho incominciato a leggerlo e devo dire che è molto bello…

p.s. fatemi l'imbocca al lupo per la terza prova perchè ne avrò bisogno.. çç

 

Ringraziamenti:

 

Mietitrice: certo che lo sei io non mento mai! il capannone in effetti non è nelle migliori delle condizioni ma sono sicura che ne ricaveranno qualcosa di buono (anche perchè se no posso far che dire conclusa la mia fic XD) beh se sei sopravvissuta al cappio al collo aspetto le tue prossime recensioni! ^^ Bacioni!

 

Haruka96: Sì devo dire che la parte di msn è piaciuta anche a me che l'ho scritta! XD grazie mille per la recensione! ^^

 

Giulietta91: Piacere mio di conoscerti! sono estremamente felice che la mia fic ti sia piaciuta così tanto spero che andando avanti non ti deluda! Uccidere sephiroth in effetti non è cosa da poco ma al livello 100 e con l'ultima weapon diventa abbastanza facile! ^^ beh se non ti aspettavi i colpi di scena meglio vuol dire che sono particolarmente brava a non farli capire! XD grazie ancora tantissimo per la recensione spero di risentirti! baci!

 

Kissy a tutti da Kano_chan

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Capitolo 33
*** Fences ***


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Capitolo 33: Fences (Paramore)

 

La mattina dopo ci (anzi mi alzai e poi buttai giù mio fratello dal letto) alzammo di buon’ora, io e Dany avremmo incontrato Beast verso le 8 così da fare il più possibile durante la mattina quando faceva meno caldo, gli altri sarebbero arrivati nel corso della mattinata.

Dopo una fugace colazione, infilai in macchina spazzoloni,secchi,scope,detersivi e quant’altro trafugato dal ripostiglio di mamma e poi partimmo.

Il capannone era già aperto quando arrivammo.

 

-         per prima cosa mi sa che dovremo togliere tutti questi calcinacci e oggetti inutili..- sento dire da Beast

-         e poi bisognerà ripulire tutto, dare una mano di bianco, riparare le finestre rotte e sistemare gli strumenti con qualche altra comodità..-

-         Riku!- esclamo non pensavo che sarebbe arrivato così presto, lui si volta verso di me

-         ciao, ho pensato di far che venirvi a dare una mano subito.- dice lui sorridendo

-         questo ragazzo è in gamba stavamo decidendo cosa c’era da fare e in che ordine.- ci dice Beast

-         io ho portato tutto l’occorrente per dare una ripulita approfondita!- annuncio

-         è permesso?-

 

Ci voltammo era appena sopraggiunta Kairi.

 

-         scusate ma non me la sentivo di arrivare più tardi!- ci dice – io invece ho portato la colazione e ho preparato il pranzo per tutti- aggiunge

-         Kairi sei grande!- esclamo io

-         se non fossi troppo grande ti chiederei di metterti con me!- esclama sognante Dany

-         ma smettila!- gli dico io appioppandogli un calcio sul ginocchio mentre Kairi se la rideva

-         aspettate!!! Ci sono pure io!-

 

Correndo arrivò anche Sora, con uno zaino che sembrava star per scoppiare.

 

-         anche io voglio fare subito la mia parte! Qui ci sono pennelli e cazzuole, sono riuscito a procacciare anche dello stucco e nastro isolante finché non mettiamo a posto come si deve i vetri.- ci dice riprendendo fiato

-         ragazzi vi posso dire che questo è lo spirito giusto per formare una band di successo!- ci dice contento Beast

-         ok!!! Al lavoro!- esclamo io

-         sìììììììììììììì-

 

Inutile dire quanto c’era da fare e quanto tutto ciò fosse stancante.

La mattinata la passammo a pulire, noi ragazze raccoglievamo le schegge di vetro e le varie schifezze in giro, sfidando polvere e insetti per poi buttare tutto nei secchi che i ragazzi portavano fuori e svuotavano nel cassonetto lì vicino, poi dopo esserci bardate di foulard in testa cominciammo tutti a ramazzare, e infine a pulire pavimento e muri con gli stracci e gli spazzoloni.

Ci concedemmo una piccola pausa per il pranzo dove facemmo tutti i complimenti a Kairi per l’ottima cucina e pensando a come arredare l’interno, ci fu una estenuante battaglia per decidere il colore da dare, alla fine decidemmo per un semplicissimo bianco panna e io e Sora ci proponemmo per disegnare il tutto così da renderlo più allegro e infine l’arredamento sarebbe stato composto oltre che dagli strumenti, da un larghissimo e comodissimo divano, tavolino con qualche sedia e minifrigo per tenerci la roba da mangiare e da bere. Dopo pranzo ricominciammo il nostro lavoro e all’alba delle 6 e mezza potemmo dire di aver fatto un gran bel lavoro.

 

-         che stanchezza!- esclama Sora lasciandosi cadere sul pavimento finalmente pulito.

-         Domani dovremo dare la prima mano di bianco, ma credo che nel giro di due giorni potrà essere abitabile- osserva Beast passandosi il dorso della mano sulla fronte.

-         Che bello!- esclamò Kairi

-         Dobbiamo poi trovare i mobili ma a quello ci possiamo pensare con calma. Ora ho solo bisogno di farmi una doccia credo di avere uno strato di polvere addosso che fa paura…- dico stancamente

 

Mentre gli altri continuavano a parlare notai l’assenza di Riku, uscì dal capannone e lo vidi seduto sul piccolo molo appoggiato con le mani dietro la schiena che osservava il tramonto.

Lo raggiunsi e mi sedetti di fianco a lui.

 

-         stanco?- gli chiedo divertita

-         no figurati!- replica sarcastico continando a fissare davanti a sè.

 

Rimasi a guardarlo, una goccia di sudore gli colò dalla fronte, aveva la canotta sporca di nero e anche il viso, era evidentemente molto stanco, però sembrava così sereno.

 

-         hai parlato con Yoko?- mi chiede ad un certo punto

-         no..- mi volto a vedere lo stesso spettacolo che guardava lui.

-         Dovresti farlo..- mi dice

-         Lo so..- rispondo

-         Domani ti accompagno io quando abbiamo finito qui..- mi dice, non era una proposta ma una decisione belle che presa.

-         Davvero?!- esclamo

-         Certo se no a cosa servono gli amici?- mi risponde

-         Gazie mille!- rispondo felice, con Riku era tutta un'altra storia andare da Yoko.

-         Keira dai che dobbiamo andare!! Alex arriva tra poco ti vorrai mica far trovare così sporca?!- mi urla Dany dal fondo della banchina

-         Uscite?- mi chiede Riku

 

“ maledetto fratello!!!!” penso

 

-         no viene a cena da noi, mia mamma ha insistito tanto!- rispondo a moh di scusa

 

“ehi aspetta?! Perchè mi devo sentire in colpa con lui?!”

 

Riku si alza poi mi tende la mano per aiutarmi ad alzare – allora devi sbrigarti- aggiunge

 

-         sì!- dico contenta afferrandola e lasciando che lui mi tiri su.

-         Allora ci vediamo domani Riku grazie!- aggiungo dopo avergli dato un bacio correndo verso mio fratello.

 

-------

 

-         guarda come sei conciata! Vai a farti la doccia che tra poco arriva il tuo ragazzo!- mi rimprova mia madre

-          ok… ok- rispondo

 

Mi fiondai in bagno mettendomi sotto la doccia e mentre l’acqua scorreva arrivando alla temperatura ideale cominciai a pensare.

 

“ che bello… sarà bellissimo il nostro ritrovo una volta che sarà stato messo a posto!”

 

Girai un po’ la manopola per rendere il getto meno forte mentre mi lavavo.

 

“ certo che di cose da fare ne abbiamo ancora tante.. devo chiedere ai ragazzi chi di loro sa scrivere qualche pezzo. E poi anche per il locale, dove diavolo andiamo a cercarne uno qui?”

 

Presi la cornetta della doccia a cominciai a sciacquarmi.

 

“se accettassi l’offerta di Alex non mi sentirei appagata e credo che la pensino così anche gli altri.. e poi Riku rifiuterebbe su due piedi o forse no…”

 

Allungai la mano per prendere l’asciugamano appoggiato sul lavabo.

 

“ dovrei provare a chiedere spiegazioni ad Alex.. dopo tutto è il mio ragazzo!”

 

Cominciai a frizionarmi i capelli guardandomi allo specchio, poi mi infilai i vestiti puliti.

 

“ cavolo dovrei proprio pensare di farmi una plastica al seno.. aumentarlo un po’ non mi farebbe che bene!”

 

Mi misi la maglietta.

 

“ certo e poi devo accendere un mutuo per pagarlo visto che i miei non sborserebbero un centesimo! Che mia mamma mi dica che sono perfetta così perché non vuole spendere?!”

 

Presi il phon e lo accesi al massimo.

 

“cavolo guarda che capelli! Devo proprio chiedere a Yoko la sua… ah già… sono stata così impegnata che me ne sono quasi dimenticata…”

 

Mi misi la spuma, non avevo il tempo di tirarli…

 

“ ma domani devo prendere il toro per le corna! Ma che dico è tutto grazie a Riku se no io non avrei mai avuto il coraggio.. quel ragazzo si sta rivelando indispensabile!”

 

Sentii il campanello della porta.

 

“ deve essere Alex.. forse avrei dovuto chiedere a lui di accompagnarmi.. se non sbaglio però domani deve trovarsi con la squadra di calcio della scuola… certo che siamo sempre così impegnati entrambi…”

 

-         Keira datti una mossa!!!- sento urlare mio fratello

-         arrivo!- rispondo

 

Avevo ancora i capelli umidi ma tanto era estate ci avrebbero impiegato poco ad asciugarsi, misi un attimo in ordine e poi raggiunsi gli altri.

Andai ad aprire la porta e abbracciai Alex.

 

-         allora? Com’è andato?- chiedo riferendomi all’orale

-         direi che è andato! non penso di passare con il 110 e lode ma passerò!- mi risponde fiducioso

-         forza entra!- lo faccio accomodare

 

Mia mamma casualmente fa capolino dal salotto, mi veniva da ridere.. tutte le volte che avevamo ospiti lei doveva essere impeccabile! Che dire era fatta così…

 

-         buonasera signora piacere di conoscerla sono Alex Sugiyama- le dice inchinandosi

-         il piacere è mio, sono contenta di vederti. Sarebbe potuto accadere prima ma ho dovuto aspettare…- gli risponde lanciandomi poi un’occhiata molto eloquente

-         mamma come sei noiosa! Eravamo impegnati tutti e due cosa avrei dovuto fare?- esclamo io esasperata

 

Alex si mise a ridere.

 

-         oh a momenti mi scordavo!- dice e poi porge un pacchetto a mia madre – sono passato in gelateria spero non vi dispiaccia ma non mi sembrava il caso di venire qui a mani vuote..- aggiunge mentre mia mamma prende il pacchetto

-         non ti dovevi disturbare ma grazie mille per il pensiero, lo metto subito in freezer così lo mangiamo dopo cena.- dice e così sparisce dalla nostra visuale

-         ha deciso che stasera in tuo onore mangiamo fuori in terrazza anche perché fa molto caldo..- gli dico

-         va benissimo, solo mi dispiace di dover andare via presto…- si scusa

-         ma smettila! Fai bene ad andare a casa presto sarai stanchissimo!- gli rispondo e in effetti aveva un aria un pò abbattuta.

-         Sai che sei ancora più bello quando hai quella faccia da sto morendo dal sonno?- lo stuzzicò

-         Tu dici? Io mi sento uno zombie…- replica sorridendomi

 

Stavo per alzarmi in punta di piedi per dargli un bacio se nonché entrò mio papà accompagnato da mio fratello.

 

-         Bene… questo è mio padre e mio fratello Dany e lui è Alex.- li presento

 

Come di consueto gran strette di mano.

 

-         sorellina che stregoneria hai usato per avere un ragazzo così?- mi chiede Dany

-         ma brutto cretino!! Ho usato il mio fascino no?- gli rispondo facendogli la linguaccia.

-         ma non rimaniamo qui in piedi, andiamo a metterci a tavola visto che mamma ha detto che è quasi pronto- mio fratello non mi caga neppure di striscio -_-

 

 

Una volta fuori ecco il momento più temuto… il terzo grado di mio padre… çç

 

-         allora Alex ho saputo che hai finito oggi gli orali..- gli dice

-         sì è vero, è stata una faticaccia ma ne è valsa la pena, almeno adesso ho finito..- risponde lui prendendo un tramezzino che mia mamma gli porgeva

-         e hai già in mente cosa vuoi fare?-

 

“la solita domanda di rito… possibile che i grandi in genere abbiano solo a cuore la salute scolastica dei figli? Diamine saranno cazzi nostri?!”

 

-         veramente per adesso mi devo occupare del gruppo con cui suono, ma non mi dispiacerebbe andare all’università a Tokyo- risponde lui con tranquillità

 

Io devo essere sincera quella non l’avevo mai sentita… in quel momento non sapevo se crederci o no.. forse l’aveva detto semplicemente per fare bella figura, ma se invece era vero questo significava che si sarebbe dovuto trasferire e quindi il nostro sarebbe diventato un rapporto a distanza o almeno per qualche tempo…

 

-         che facoltà ti interessa?- gli domanda mio fratello

-         giurisprudenza, non mi dispiacerebbe fare l’avvocato.- dice

-         ma che bravo!- esclama mia mamma tornando dalla cucina con il primo e sedendosi a tavola anche lei.

-         auguri mio caro non è affatto semplice!- gli dice Dany

-         beh non pretendevo lo fosse! Però non credo sia un impegno troppo grande per me.. basta che possa continuare a suonare e a giocare a calcio.- replica ridendo

-         allora ti consiglio la Yamato è un ottima università con la migliore facoltà di giurisprudenza! E poi la loro squadra di calcio ha vinto il campionato scolastico lo scorso anno..- dice Dany

-         è vero! Se non sbaglio il vostro team l’anno scorso ha perso 5 a 1 contro la yamato…- lo stuzzico

-         tutta questione di fortuna…- replica lui gelido

-         sì sì.. come no!- ridacchio io

-         dovremmo organizzare una partita a calcetto uno di questi giorni.- propone Alex

-         sarebbe bello potremmo fare una sfida band contro band.- si accende subito mio fratello, aveva già quel luccichio negli occhi tipico di quando gli si proponeva una sfida.

-         Ottimo!- esclama Alex

 

Quei due si stavano già intendendo alla perfezione e a me la cosa preoccupava abbastanza...

 

-         quasi quasi preferisco il calcio a sentire tutta una sera quella musica- sospira rassegnata mia madre

-         ma mamma!- protesto io

-         potrei venire anche io a giocare.- dice mio padre

-         ma se non tocchi un pallone da almeno 20 anni..- lo rimbecca mia madre

-         il calcio è una cosa che non si scorda mai!- dice mio padre orgoglioso portandosi il bicchiere davanti al naso come per brindare

-         ti ricordassi un po’ di più le cose che ti dico io.. quello sì che sarebbe grandioso..- lo rimprovera mia mamma

-         eddai ma! Non è il caso di litigare proprio stasera non ti pare?- interviene Dany vedendo la ruga che si era formata sulla fronte di mio padre, che voleva dire sto per battibeccare con te.

 

Alex guardava la scena divertito e per tutta la serata continuò ad intrattenere tutti raccontando delle prove d’esame e del più e del meno.

Io però lo osservavo… mi piaceva… eccome se mi piaceva, e mi chiedevo se essendo stata così fortunata finora non fosse giunta al termine la mia fortuna.

Se Alex si fosse veramente deciso a fare il test d’ammissione all’università, certamente l’avrebbero preso visto e considerato che ero certa che sarebbe uscito con il massimo dei voti dal liceo e quasi sicuramente se così fosse si sarebbe trasferito a Tokyo.

Mi assalì una strana paura, non volevo! Non volevo assolutamente che se ne andasse. Ho sentito tante ragazze parlare dei loro amori a distanza ma tutti quelle belle coppiette erano andate in frantumi, la lontananza è dura da sopportare e quasi tutti finiscono per cedere.

Avevo quasi le lacrime agli occhi ma nessuno se n’era accorto erano tutti presi dalle loro conversazioni.

All’improvviso la tasca dove c’era il cellulare vibrò, guardai lo schermo e non so perché mi sentii subito sollevata.

 

1 new message:

 

“key-chan ^____________^  sono contentissimo!!! Non vedo l’ora che sia domani per andare avanti con i lavori! Non sto più nella pelle, oggi mi sono divertito un sacco (strano visto che a momenti finivo nel cassonetto…) evviva!!! XD  TVB”

 

 

Ovviamente era Sora. Quel messaggio tutto allegria ne aveva messa anche a me, ringraziai mentalmente Dio per avermi mandato un amico come Sora e da lì in poi tornai esuberante come sempre. Finita la cena mio fratello si dileguò dicendo che Beast e alcuni suoi amici lo stavano aspettando per farsi una bevuta, ovviamente ai miei disse solo che stava andando a fare una rimpatriata che io so sarebbe finita con fiumi di alcool, pregai che all’una di notte non chiamasse poi la polizia per dire che si era schiantato da qualche parte.

Mia madre invece vietò categoricamente ad Alex e me di aiutarla a sparecchiare e spedì mio padre in salotto a guardarsi la tv così che non ci disturbasse.

Ne approfittai per far vedere camera mia ad Alex.

 

-         eccola qui, ora togli di mezzo la confusione creata da mio fratello e il suo letto ed avrai una perfetta immagine della mia camera!- gli dico sedendomi sul mio letto mentre lui guardandosi intorno si sedeva sulla poltrona.

-         Allora direi che è bellissima!- dice lui divertito togliendosi da dietro la schiena un giornale di mio fratello

-         E pensare che gli avevo detto di mettere in ordine, grazie a Dio mia madre è intervenuta almeno perché mettesse la roba sporca in lavatrice… non so come faccia quando è a Tokyo…- esclamo esasperata prendendogli dalle mani la rivista e gettandola sul suo letto mentre mi riaccomodavo sul mio.

-         A me sta molto simpatico.- risponde lui ridacchiando

-         Oh certo a tutti è estremamente simpatico! se lo vedi una volta ogni tanto… credimi conviverci è tutta un’altra storia.. l’unico che riesce a farlo rigare dritto è Beast..- dico

-         il ragazzo che si è offerto di aiutarvi a mettere in sesto il capannone?- mi chiede piegandosi e appoggiando i gomiti sulle ginocchia

-         sì proprio lui.. – rispondo

-         Keira?-

-         mh?-

-         come mai prima a cena avevi quello sguardo triste?-

 

Ma allora se n’era accorto! Non gli sfugge mai niente…

 

-         nulla di preoccupante…- rispondo evasiva ma lui non se la beve

-         forza dimmi che c’è!- dice tornando serio

-         è che quando hai detto che volevi fare l’università eri serio?- gli chiedo

-         sì ma a cosa pensi?- mi domanda

-         niente è che se decidi così vuol dire che dovrai trasferirti e…-

-         non dirmi che hai paura che ti molli qui?!- esclama lui sorpreso

-         beh non mi sembrerebbe così strano no? Mica mi puoi portare dietro?!- ribatto un po’ risentita

-         baka…-

 

Si alza dal divano e mi si avvicina facendomi cadere all’indietro sul letto, i suoi capelli rossi mi solleticavano il viso mentre lo guardavo negli occhi smeraldo.

 

-         se anche fosse vorrà dire che finirai la scuola il che non sarebbe troppo tempo visto che si tratta poi di nove mesi e subito dopo faresti armi e bagagli e mi raggiungeresti là.. no?- mi dice

-         davvero?- gli domando felice

-         certo!-

-         grazie!- puntellandomi sui gomiti mi alzo e lo bacio – però mi sa che se entra mia madre scoppia il finimondo.. – aggiungo dopo riferendomi alla posizione che avevamo assunto.

-         Hai ragione- ridacchia lui alzandosi e sedendosi di fianco a me.

-         ah aspetta!- dicendo questo tiro fuori dalla tasca il cellulare – ho fatto le foto oggi man mano che mettevamo a posto guarda!- glielo porgo

 

C’erano alcune foto esilaranti tipo quando io e Kairi avevamo costretto Sora e Riku a mettersi il foulard in testa mentre spolveravamo, oppure una in cui Beast sembrava un fantasma visto che era coperto di polvere bianca dell’intonaco che era caduto dal soffitto o meglio ancora quella dove c’è Sora che tenta inutilmente di non cadere nel cassonetto.

Aveva voluto fare lo spaccone portando fuori un secchio pesantissimo di calcinacci, con il risultato che quando era ora di versarlo dentro il cassonetto ci era quasi finito lui se nonché Beast e Riku erano accorsi prontamente ad aiutarlo, mamma mia quante risate!!!

Commentai tutte queste foto ad Alex il quale non si risparmiò risate di cuore.

 

-         certo che siete proprio un bel gruppo, mi piacerebbe combinare un uscita tutti assieme- dice restituendomi il cellulare

-         perché no? Si potrebbe fare!- esclamo io – ah già…- mi ero ricordata di Riku.

-         Dai non fare così!- cerca di tirarmi su lui

-         Senti ti posso chiedere una cosa?- gli dico d’un tratto

-         Vuoi spiegazioni su me e Riku vero?- ha perfettamente centrato il punto

-         Sì..-

-         Beh vedi la storia è piuttosto lunga e complicata…- nel preciso istante suona il suo telefonino

-         Aspetta.- mi dice alzandosi – pronto? Ah mamma! Sì sono ancora da lei.. no, non ti preoccupare.. sì sì vengo subito.- mette giù la chiamata

-         Devi andare?-

-         Sì mi sa di sì.. mi dispiace ma come ti ho già detto mia mamma è un tipo particolare, potrei dire che è gelosa di te, essendo una donna molto possessiva non vede di buon occhio la mia relazione è per questo che non te l’ho mai presentata..- mi dice e io ci rimasi male e lui lo intuì

-         Ehi..- si avvicina di nuovo e mi abbraccia – non te la prendere, a me non interessa quello che dice, se ne deve fare una ragione. E non c’è giorno in cui io non le dica con che ragazza fantastica ho!- mi dice

-         Grazie..- gli sussurro all’orecchio stringendolo

 

Dopo aver salutato I miei ed essere costretto da mia madre a portare con sè ancora un pò del tiramisù che aveva fatto se ne andò.  

Io dopo essermi lavata tornai in camera e mi distesi sul letto.

 

“ certo che non deve essere semplice per lui avere una relazione… mi auguro di non metterlo nei casini.. domani pomeriggio devo andare da Yoko, già temo all’idea. Io odio litigare, non mi è mai piaciuto sono più un tipo pacato.. però questa situazione non può andare avanti così! Se penso che c’è Riku però va già meglio… perché non potevo avere un fratello come lui?! Sicuramente stasera Dany tornerà mezzo ubriaco e farà un casino della madonna per mettersi a letto, odio quando fa così la mattina la camera sa di sakè e fumo anche se lui non fuma… e devo svegliarmi io di buon ora per far prendere aria alla stanza.. se no mia mamma dà di matto, se non ci fossi io a parargli il culo sarebbe un disastro! E dire che non mi voleva neppure aiutare a mettere a posto il capannone.. sigh çç!”

 

Del tutto dimenticatami del fatto che Alex era quasi sul punto di rivelarmi la innata antipatia tra lui e Riku, continuando a maledire mio fratello e la sua scarsa maturità mi addormentai.

 

Commenti:  waaaaaa che capitolo lungo!!! Spero che non sia stato noioso! ^^ I passaggi con i pensieri di Keira potranno risultarvi sconnessi gli uni con gli altri ma volevo aderire il più possibile alla realtà, non si riesce mai a tenere il filo quando si pensa (o almeno per me è così) e ti ritrovi a pensare a diecimila cose assieme! XD

Pensavate che finalmente Alex avrebbe detto qualcosa su lui e Riku? E invece no! Hahahah!|XDXDXD

Nel prossimo capitolo rivedremo Yoko e vedremo anche come andrà a finire la storia! ^^

Ok scappo che devo costringermi a scrivere qualcosa per la tesi… çç

 

Ringraziamenti:

 

Mietitrice: grazie mille per il tuo commentone è stato molto apprezzato! ^^ Beast sì credo incuti un certo timore ma solo se non lo si conosce bene! Anche alex ha passato l'esame ora tocca solo a me! XD speriamo in bene di avere pure io culo!

 

Giulietta91: non ti preoccupare sephiroth sembra un ostacolo insormontabile ma non è nulla di che, era molto peggio phantom in kh1!!! per essere resistenze lo è basta solo che non crolli o che ci sia un inondazione! XD grazie mille per i complimenti! bacio!

 

Haruka96: grazie anche a te per i complimenti sono contenta che la mia fic continui a piacerti!

 

Per i risultati della mia terza prova dovrete aspettare ancora un pò ma non credo sia andata benissimo! ^^" Vi ringrazio ancora tutti!

Alla prossima!

 

Baci Kano_chan!

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Capitolo 34
*** La isla bonita ***


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Capitolo 34: La isla bonita (Madonna)

 

-         ehi key-key mi passeresti il pennello che ho qui?-

-         certo!-

 

abbandonai la mia postazione per raggiungere la scala sopra la quale Beast era intento a dare una bella mano di bianco e gli passai il pennello.

Riku e Sora erano intenti a tappare i buchi con lo stucco, Dany aiutava Beast a imbiancare e io e Kairi stavamo tappezzando le finestre rotte, per fortuna l’intelaiatura c’era ancora e i vetri rotti avevamo avuto la brillante idea di ripararli con lo scotch isolante e delle tele di plastica colorata immaginavo che a lavoro ultimato sarebbe stato simile ad una cattedrale.

Per fortuna dal primo giorno avevamo capito che ci dovevamo vestire in modo sciatto visto e considerata la quantità di vernice che mio fratello faceva colare.

 

-         Dany ma non puoi fare un po’ più di attenzione?- lo rimprovero

-         non è mica semplice!- sbotta lui

-         ma se basta che tu scoli un po’ di più il pennello! Provaci e poi vediamo!- replico io

-         certo che c’è da divertirsi con  te e tuo fratello!- ride divertita Kairi finendo di incollare la plastica

-         almeno a qualcosa serviamo!- le dico

-         key-key com’è andata poi ieri sera?- mi chiede Beast scendendo per prendere altro bianco

-         tutto ok! Una volta te lo faccio conoscere, anzi potremmo andare al live che fanno sabato, così usciamo tutti insieme.- propongo

-         dove lo fanno?- mi chiede lui

-         all’holy, ovvero uno dei pochi locali decenti qui…- rispondo

-         perché no? Ma puoi bere?- domanda risalendo sulla scala

-         certo! Non potrebbero dare da bere ai minorenni ma se così non fosse a quest’ora avrebbero già chiuso…- gli dico – voi potete venire?- chiedo rivolta agli altri

-         a me piacerebbe molto! Sora Riku voi?- dice Kairi poi rivolta ai due

-         sì dai andiamo tutti insieme!- Sora era entusiasta

-         io non so..- risponde Riku

-         adesso basta! Che cosa ti costa? Siamo amici o no?- ribatto io guardandolo male

-         uff…- sbuffa lui

-         ti prego, ti prego, ti prego!!!- lo supplichiamo io Kairi e Sora facendo gli occhioni

-         d’accordo! Ma smettetela di fare così!!- ci dice spingendoci via mentre ci mettiamo a ridere

 

finalmente avevo vinto contro la sua testardaggine! Sta storia tra lui e il mio ragazzo cominciava a seccarmi, se loro si odiavano cavoli loro dopo tutto… ma se per questo non potevo uscire con loro allora mi arrabbiavo davvero!

Alla fine della giornata lavorativa il bianco era stato dato ovunque i buchi a finestre e pareti erano a posto quindi domani non ci rimaneva che dare una seconda mano, sostituire la serratura che ormai era inusabile e cercare i mobili, ma a quello ci avrebbe pensato e-bay e le conoscenze che avevamo in giro.

Andai a cambiarmi al riparo da occhi indiscreti e dopo tutte quelle ore passate con la mente concentrata sul lavoro e distratta dalle allegre chiacchiere dei miei amici, il mio pensiero scivolò inesorabilmente su ciò che avrei dovuto affrontare nel giro di mezzora.

Andare a parlare con Yoko… ad essere sinceri sentire il groppo in gola per una cosa così banale che avevo fatto centinaia di volte sembrava da idioti.

Sono una persona che si crea diecimila problemi che non mi dovrei fare, pensando a quello che è giusto fare in modo da non dover ferire le persone o renderle felici, cosa che in questa società potrei anche farne decisamente a meno.

Finisco di infilarmi gli short e raggiungo gli altri fuori, Kairi se ne era già andata con il motorino, mio fratello si era dileguato nel giro di due minuti a causa di un fantomatico appuntamento (chissà poi qual’era la vera ragione…).

 

-         allora Sora ti do uno strappo fino a casa ok?- chiede Beast al ragazzo

-         se per te non è un disturbo accetto molto volentieri, sono a pezzi..- dice stancamente il ragazzo

-         non ti preoccupare tanto è di strada. Voi ragazzi venite con noi?- domanda poi rivolto a noi mentre si accingeva a salire in macchina

-         no grazie devo prima fare una cosa e Riku mi accompagna.- gli rispondo

-         che cosa dovete fare?- chiede curioso Sora spuntando fuori dal finestrino a fianco del guidatore

-         se tutto va bene te lo dico domani Sora!- gli rispondo strizzando l’occhio, lui mi fa una faccia delusa e rientra in macchina

-         ok raga allora a domani!-

 

anche Beast sale e dopo un ultimo saluto con il clacson mette la retromarcia e sparisce lasciandosi dietro una scia di polvere del sentiero non asfaltato.

 

-         e noi come c’è ne andiamo a proposito?- chiedo poi rivolta a Riku in jeans corti e camicia sbottonata visto che sotto indossava una canotta (molto ryan atwood ^^).

-         Eccolo lì il nostro mezzo di locomozione..- mi risponde indicando alla mia sinistra

 

Appoggiata al tronco di un albero c’era una mountain bike, mi giro a lo guardo come per dire “mi stai prendendo per il culo?!”

 

-         purtroppo il motorino è fuori uso dal meccanico e per oggi ci dobbiamo accontentare..- mi spiega in tutta tranquillità montandoci sopra

-         e tu pensi di riuscire a portarmi fino a casa di Yoko?- gli chiedo scettica avvicinandomi

-         certo… e ora Sali.- mi risponde con tono che non ammetteva repliche

 

grazie a dio dietro c’era un piccolo spazio per sedermi se no sarebbero stati cazzi…

salii dietro di lui appoggiando i piedi sull’intelaiatura laterale e gli passai le braccia intorno alla vita, mi sarei anche attaccata dietro ma se non volevo mettere le mani sulla ruota era molto meglio così…

senza dirmi niente Riku cominciò a pedalare e io che non ero pronta dovetti stringere la presa per non cadere.

 

-         ehi ma prima potresti almeno avvisare no?!- esclamo contrariata

-         l’ho fatto apposta!- mi risponde lui ridendo

-         stronzo!- detto questo gli arpiono un fianco con le unghie

-         ahia! Cavolo fa male!-

-         l’ho fatto apposta…- lo canzono mentre lui si mette nuovamente a ridere

 

devo dire che la forza non gli mancava, teneva un ritmo sostenuto e sembrava non fare neppure un eccessiva fatica. Io mi guardavo intorno, passavamo per strade che raramente avevo visto.

 

-         certo che la conosci bene la città..- gli dico

-         visto che sono due giorni che vengo al capannone in bici ho dovuto scegliermi una strada alternativa per riuscire ad arrivare in orario, con il traffico che c’è rimarrei imbottigliato tutti i giorni se no!- mi risponde

-         sempre il solito previdente, Riku pensi che andrai in vacanza quest’anno?- gli chiedo

-         non lo so… i miei sono sempre impegnati a volte gli anni passati sono andato via da solo, o in moto o in bici tanto qui non avevo nulla da fare e mi annoiavo solo..- mi risponde

-         ho capito.. anche io non so se partirò, Kairi mi ha detto che quasi sicuramente una settimana va via con suo padre mentre Sora no perchè sua zia lavora..- gli dico

-         a te dove piacerebbe andare in vacanza?- mi domanda mentre sporge il braccio per segnalare che giriamo

-         vorrei tornare in italia la ci sono i miei nonni mi diverto sempre.- rispondo – e tu?-

-         mi piacerebbe visitare l’america del sud, tipo brasile, argentina ecc…-

-         tu sei un tipo da viaggi avventurosi non è così?-

-         diciamo di sì- ridacchia lui – ehi Keira hai già pensato a come affrontare Yoko?-

-         no… ma credo che prima le chiederò spiegazioni anche se più o meno il motivo l’ho chiaro..-

-         se è solo quello non dovrebbe essere difficile farla ragionare no?-

-         sì.. però boh.. ho una strana sensazione come se non fosse il giorno giusto..- replico appoggiando la fronte sulla schiena di Riku

-         spero per te allora che ti sbagli..- mi dice

 

notai che Riku aveva i capelli che ormai superavano le spalle.

 

-         Riku non hai i capelli un pò lunghi?- gli chiedo

-         in effetti dovrei tagliarli un po’.. forse dovrei proprio farli corti..- dice

-         no! no!- esclamo io

-         perchè no?-

-         perchè mi piaci così come sei e i tuoi capelli mi piacciono lunghi! Mi ricordano la superficie dell’acqua quando è illuminata dalla luna…-

-         certo che sei strana comunque si vedrà…- mi risponde

 

dopo avergli dato le ultime indicazioni per arrivare a casa di Yoko Riku si fermò proprio davanti alla suddetta.

La mia amica abitava in una villetta a ridosso di molte altre in un quartiere piuttosto tranquillo.

Il mio cuore iniziò a martellarmi in petto, scesi dalla bici e mi avvicinai al campanello. Rimasi con il dito a mezz’aria incapace di suonarlo pensando febbrilmente se non fosse il caso di lasciar perdere.

-         Keira…- mi apostrofa Riku con cipiglio da “datti una mossa”

-         ok,ok…- rispondo sconsolata suonando

 

invece di rispondere sento una voce che mi chiede – cosa sei venuta a fare?-

 

come inizio non era proprio dei migliori..

 

Commenti: che misero capitolo… çç non ho saputo fare di più! anche perché il chiarimento con Yoko richiede un po’ di tempo per essere elaborato e sta settimana proprio non ne ho avuto.. quindi dovete avere pazienza ancora fino al prossimo week end! ^^”

non so neppure che commento mettere perché non è successo praticamente nulla.. comunque è stato un piacevole intermezzo riku/keira! ^^

p.s. all'inizio della storia vi avevo detto che i titoli delle canzoni riguardavano i capitoli.. cancellate quella frase! ormai li metto solo in base a quello che ascolto nel momento in cui scrivo! ^^

 

Ringraziamenti:

 

Haruka96: non ti preoccupare anche se non scrivi pagine e pagine di recensione mi basta solo sapere che continui a seguire! ^^ grazie mille!

 

Mietitrice: mi sa che per i chiarimenti devi aspettare ancora! Mi odierai lo so! Perdonooooooo!!! çç oh ma prima o poi una ragazza a Riku la troviamo… hihihi ^^  se però non ne troviamo una sarai la prima ad essere contattata!

 

Giulietta91: già che ti è piaciuta la scena alex/keira qui c’è quella riku/keira secondo me la scelta è difficile! ^^  grazie per i complimenti è vero che fanno sempre piacere! ^///^ parte della tua curiosità dovrà aspettare il prossimo capitolo però… ^^”

 

Il solito ringraziamento generale a tutti i lettori e vi saluto!

Sayonara by Kano_chan!

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Capitolo 35
*** Buona notte all'Italia ***


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Capitolo 35: Buona notte all'Italia (Ligabue)

-         sono venuta a parlare con te di persona, visto che contattarti in un'altra maniera non mi è possibile..- replico

 

Yoko rimase interdetta sulla porta di casa appoggiata con la schiena allo stipite, i capelli castani disordinati sulle spalle mi suggerisce che fosse stata sdraiata sul divano in completo ozio.

 

-         vieni…- mi dice senza cambiare il tono freddo

 

rientra in casa  e sento il suono metallico del cancelletto che viene aperto, mi volto un attimo verso Riku, chiaramente anche se l’aveva visto Yoko si era rivolta solo a me con il suo invito.

 

-         ti aspetterò qui, fai con calma..- mi dice lui

 

e non posso che essergli eternamente grata per non aver gridato dietro a Yoko, come avrebbe potuto fare.

Lo guardo ancora un attimo, poi annuisco ed entro. Quando passo la soglia di casa sentendo la tv accesa mi dirigo in salotto, i suoi lavoravano ancora.

Yoko sdraiata davanti alla tv prende un biscotto dal pacco che si era portata appresso e non mi degna neppure di uno sguardo.

 

-         vorrei chiederti il perché di questo tuo comportamento, ma credo sia più che evidente… possibile che tu ti sia arrabbiata così tanto solo per il fatto che non ti ho scelta per la mia band?! Non è stata una decisione che ho potuto prendere da sola..- inizio io a parlare, ma lei non mi risponde cambiando in compenso il canale.

 

Sospiro, che testarda!!!

 

-         Yoko mi vuoi stare a sentire?! Se no perché non mi hai lasciato fuori?!- le chiedo spazientita ponendomi davanti allo schermo e finalmente lei alza lo sguardo

-         ah già che non sei sola a prendere le tue decisioni, ora hai quella combriccola di amici è logico che quelli vecchi tu li rifiuti…- mi dice con tono afono

-         ma che stai dicendo?!-

 

ora si alza.

 

-         dico che da quando hai trovato quelli lì di me non te ne frega più niente!- esclama alterandosi

-         ma sei scema?! Proprio io sono quella che abbandona gli amici? Se non mi sbaglio sei mesi fa quando ti eri follemente innamorata di quel commesso e ci hai incominciato a uscire assieme chi è che è rimasta da sola?!- ribatto io seccata, poi mi calmo non è di certo il modo per riappacificarmi

-         senti…- comincio più lentamente – lo so che probabilmente adesso mi vedi tutta presa da sta storia del gruppo, però per me è come se si stesse avverando un sogno non puoi portare pazienza? Appena sistemo tutto potremo con calma riprendere il nostro rapporto com’era prima! E poi non è vero che ti ho sostituita- dico accigliandomi

-         non credo proprio che il nostro rapporto potrà tornare come prima…- replica lei

-         Yoko adesso stai esagerando per una cazzata del genere!!!- sto ricominciando ad arrabbiarmi

-         demy mi ha lasciata…- dice e la mia incazzatura si affievolisce un po’

-         come? E perché?- le chiedo

-         non fare la stronza lo sai il perchè! E hai avuto anche un bel coraggio a presentarti qui!- urla

 

cominciavo a non capirci più nulla… che cazzo centravo io con il fatto che il suo tipo l’aveva lasciata?!

 

-         sei rincoglionita? – le riesco a malapena a chiedere

-         l’unica rincoglionita qui sei tu! Come se non sapessi che lui mi ha mollata perché ha detto che si è innamorato di te!-

 

la scena mi parve al rallentatore.. quando finii di comprendere il senso delle sue parole mi venne quasi da ridere.

 

-         Yoko.. questa notizia mi è del tutto nuova..- le rispondo

-         ti ripeto di non fare la stronza.- sibila

-         la smetti di insultarmi?! A me nessuno ha detto niente e poi lo sai che sto con Alex!- ribadisco

-         guarda che ti ho vista come facevi la gatta morta con lui e se poi il tuo ragazzo non se ne accorge cazzi suoi!-

 

io? Fare la gatta morta?

No qui si sta andando fuori di testa…

 

-         non venire a prendertela con me solo perché il tuo ragazzo ti ha mollato e mi ha usata come scusa!- le dico

-         certo che hai un bel coraggio ti rendi conto che per colpa tua il ragazzo di cui ero innamorata mi ha lasciata?- sbraita

-         io non lo sapevo e non ho fatto la gatta morta con lui! Ti rendi conto di quello che dici? Ma in 3 anni non hai ancora imparato a conoscermi? Ti sembro il tipo?-

-         pensavo non lo fossi ma a quanto pare mi sbagliavo..- mi dice gelida

-         e a quanto pare pensavo che tu invece avresti creduto alla tua migliore amica e pensavo anche che tu fossi diversa da tutte quelle altre imbecilli della nostra scuola…- replico io avviandomi verso la porta

-         vai a cagare Keira e porta i tuoi buoni propositi con te che a me non servono.- ribatte lei ricadendo sul divano

 

avevo finito la mia dose di cattiveria e non sapevo più come risponderle quella che aveva la lingua più tagliente era sempre stata lei. Aprii la porta e per sfogare la rabbia che covavo la sbattei con tutta la forza che potevo. Rimasi sui primi gradini di casa sua stringendo i pugni se non fossi stata incazzata nera sarei scoppiata a piangere, poi mi decisi a scendere e a raggiungere Riku appoggiato alle inferriate del cancello.

 

-         allora com’è andata?- mi chiede

 

lo guardo facendogli una smorfia che non saprei dire se di tristezza o rabbia.

 

-         male… molto male…- sospira lui si rimette a cavalcioni della bici – forza sali.- mi dice

 

io senza dire una parola faccio come mi dice, gli sono grata del fatto che non mi abbia chiesto nulla a tempo debito gli avrei detto tutto ma ora il groppo che avevo in gola me lo impediva.

Lui cominciò a pedalare, presa com’ero dai miei pensieri non mi ero neppure resa conto che non stava imboccando la strada di casa mia ma bensì quella del campo di calcio. Riku non era minimamente interessato a quello sport, andava in palestra di tanto in tanto e a nuotare in piscina ma più di quello nulla, quando di fermò e io mi riscossi dai miei pensieri e notai il luogo nel quale mi aveva portato non intesi quello che voleva fare.

Girò appena la testa e mi disse semplicemente – vai..- dopo mi fece un cenno verso il campo

C’era una partita in corso e notai in mezzo al campo verde una figura dai capelli rosso fuoco.

 

“Alex…” pensai

 

-         ma tu come facevi a..-

-         sapevo che oggi la squadra della nostra scuola aveva una partita fuori stagione e così ho pensato… forza spicciati!- mi dice muovendo la bici sotto di sé, io scendo

 

gli getto un’occhiata piena di riconoscenza e comincio a correre giù per il pendio mentre sento che lui ricomincia a pedalare.

In quel momento Alex si gira aveva un asciugamano sulla testa, per un attimo mi guarda stupito scendere dal prato in discesa poi mi si fa incontro.

 

-         Keira che ci fai qui?-

io non gli risposi minimamente perché stavo già piangendo, forse piangevo per una cosa stupida ma era la rabbia a comandarmelo mi gettai addosso a lui e per poco non lo feci cadere, lo strinsi.

-         ehi che ti succede?- mi chiede allarmato

 

la mia amica! La mia migliore amica mi crede una puttana… e non mi ha neppure dato ascolto, perché non mi crede! Perché è uguale a tutte le altre! Per quanto tempo dovrò soffrire per colpa di persone come lei? Per quale motivo non mi aveva creduto?

Lei non poteva essere gelosa di me! Non ne aveva motivo e allora perché tutta quella cattiveria che stava lì pronta solo per uscire fuori?

Non gli dissi tutto questo o almeno finchè lui non ebbe ricambiato la mia stretta e non mi ebbe calmato accarezzandomi la testa.

 

-         stai scherzando?!- mi chiede allibito alla fine del mio sfogo

 

ci eravamo seduti al lato del campo di calcio.

scuoto la testa tristemente – no –

 

-         aspetta che demy mi senta!- esclama infuriato

-         no non prendertela con lui non è il caso che sia una scusa o meno non poteva prevedere che Yoko l’avrebbe presa così..- rispondo

-         allora parlerò con Yoko la credevo una ragazza più intelligente, tra l’altro adesso veniva spesso alle nostre prove e così le abbiamo chiesto di darci una mano con l’organizzazione..- mi dice

-         davvero? Ma comunque non credo servirà.. a me è bastato parlarne adesso con te.- gli dico appoggiando la testa sulla sua spalla.

-         Beh allora sono contento!- ride lui

-         Sei in moto?- gli chiedo

-         Sì…-

-         Allora c’è qualcos’altro che puoi fare…- gli dico e lui mi guarda senza capire

 

--------

 

-         evvai!!!-

-         ehi stai attenta!!!- esclama Alex

 

In effetti sbracciarsi mentre si è un moto rimanendo attaccati solo con le gambe non è proprio l’ideale… però io adoravo andare in moto! Il vento che mi rinfresca dal calore estivo e nel caso invece avessi freddo la schiena di Alex era calda e confortevole.

 

-         scusami!- gli dico di rimando riaggrappandomi al maniglione posteriore

 

mi aveva portato a fare un giro fuori dalla città in campagna e ora mi stava riportando a casa.

Sfrecciare per le strade sterrate e proseguire accanto a campi di girasoli e immensi prati era proprio quello che mi ci voleva per mandare un po’ più giù il boccone amaro che era stato Yoko.

Non fraintendiamoci non che mi fosse passata, però almeno per mezz’oretta avevo l’occasione di non pensarci.

 

-         allora ne deduco che ti sei divertita..- mi dice Alex girandosi a guardarmi nello specchietto retrovisore

-         certo! Ti ringrazio..- sorrido io anche se probabilmente col casco non mi vedeva.

-         E per quanto riguarda la storia con Yoko non ti tormentare… se il destino vorrà tornerete amiche e se no pazienza tanto ci sono io e ci sono i tuoi amici della band giusto?- mi dice

-         Giusto.. ma sai non ho molta voglia di collaborare con il destino..- dico io

-         Sei un tipo la vita è mia e me la gestisco io giusto?-

-         Esatto, odio chi mi comanda e forse è per questo che quando mia mamma c’è le ha girate che urla ordini a destra e manca io sono portata per fare l’esatto contrario- sogghigno io

-         Sei proprio un bel tipino!- commenta Alex

-         E tu sei il mio ragazzo e mi devi tenere così!-

-         Non chiedevo di meglio..-

 

Per fare l’ultimo tratto di strada fino a casa mia nascosi il viso nell’incavo della schiena di lui e mi rilassai finchè con una dolce frenata non mi si avvisò che dovevo scendere.

Saltai giù dalla moto togliendomi il casco.

 

-         tieni..- gli dico porgendoglielo

-         no fai che tenerlo tu, tanto a me non serve e se devo caricare qualcuno dei miei amici sono sicuro che tanto ne hanno già uno.- mi dice

-         ah ok allora ci vediamo magari domani ok?- dico e mi allungo per baciarlo

-         ok- detto questo ripartì.

 

Dopo cena presi il telefono e mi chiusi in camera mia, tanto Dany era di nuovo fuori. Avevo raccontato l’accaduto a mia mamma che aveva apostrofato Yoko in una maniera poco carina e mi aveva assicurato che una persona del genere era meglio perderla che trovarla.. certo forse è così ma è pur sempre triste in fondo la fine di una amicizia….

 

_ pronto?!_

 

Mi ero di nuovo distratta e dall’altro capo del telefono la voce cominciava a spazientirsi.

 

-         Riku ciao scusami ero immersa nei miei pensieri…- lo saluto

 

_ come al tuo solito…_ mi rimprovera lui _ allora come va?_

 

-         così così mi sa che è ora di dirti com’è andata…-

 

e così tranquillamente ripetei la storia del pomeriggio da capo.

 

_ certo che è proprio una stronza, e dire che quella era la tua migliore amica!_ esclama lui una volta che ho finito

 

-         sì hai ragione..- senza accorgermene avevo di nuovo il magone

 

_ ehi Keira? Scusami…_

 

-         e di che?! Sto bene non ti preoccupare.- dico con tono ancora un pò titubante

 

_ senti se vuoi volo fin lì da te e ci prendiamo a cuscinate come qualche mese fa! Trovo che ci mette sempre di buon umore!_  sdrammatizza lui

 

-         hai ragione un giorno dovremmo rifarlo! – rido io – Riku?-

 

_ si?_

 

-         grazie infinitamente grazie…- gli dico tentando di trasmettere davvero tutta la riconoscenza che sentivo

 

_ eddai per così poco…_ ribatte lui

 

-         ti giuro che adesso mi chiedo come farei senza di te!-

 

_  ehhh quanto è bello quando le persone dipendono da te…_ esclama lui sarcastico

 

-         non ti riesce proprio di rimanere serio con me vero?! È un lato del tuo carattere che vorrei esponessi di più anche agli altri…- replico io

 

_ non sei contenta di avere l’esclusiva? Piuttosto stavo per mandarti un messaggio quando mi hai chiamato domenica riunione a casa mia per discutere i dettagli del nostro rifugio_

 

-         ehi da quando prendi tu le decisioni? Fino a prova contraria sono io il leader!- dico indignata

 

_ visto che il nostro leader è un po’ pigro sta volta il suo mentore ne ha fatte le veci.._ mi risponde

 

-         e va bene.. comunque stai certo che ci sarò! La prossima settimana è il 7 quindi c’è il tanabata!- mi ricordo ad un tratto

 

_ è vero!_

 

-         dobbiamo assolutamente combinare un uscita tutti assieme! Ci sarà il mercatino, le giostre le bancarelle!!!- esclamo io tutta contenta

 

_ certo che sei proprio una bambina!_ ride Riku

 

-         allora ci sarai vero?! Chiamo anche Beast e anche Alex!-

 

direte sta qui voleva proprio che le mettesse giù il telefono e invece no! L’avevo fatto apposta, ero stufa di questa situazione e a Riku doveva andare giù il fatto che io e Alex stavamo insieme.

 

_ per me va bene..._

 

A quanto pare il messaggio era stato ricevuto.

 

-         grandioso! Allora a domani!-

 

_ ok a domani buona notte._

 

-         notte anche a te…-

 

stava per mettere giù quando mi ricordo una cosa estremamente importante.

 

-         Riku aspetta!!!-

 

_ mi hai detto qualcosa?_ mi chiede lui

 

-         sì! Ti voglio bene!-

 

anche se non lo vedo lo so che sta sorridendo

 

_ anche io.._

 

Commenti: mi sono chiesta… ma perché fare andare tutto bene, amiche come prima quando posso fare diversamente?! Ecco questo è quello che la mia parte malata e perfida del cervello mi ha suggerito e la debole parte sana e gentile è andata a farsi benedire! XD però dai lo trovavo più interessante! Anche perché non è finita qui, avrò modo di sfruttarla ancora Yoko! ^^

Non so se la litigata che hanno fatto regge come discorso però, volevo mettere in luce la parte superficiale di yoko… diciamocelo il mondo è pieno di persone di questo genere e non vedo perché non ne dovevo mettere una qui, in una storia che vorrei aderisse al meglio alla vita reale che tutti i giorni ci tocca. Ho ancora un appunto da fare la frase in corsivo l’ho presa da una battuta di Seifer in kh2 quando si trova alla terrazza panoramica a twilight town mi è piaciuta perché anche io la penso così e l’ho cacciata in mezzo al discorso! ^^

 

Ringraziamenti:

 

Mietitrice: la tua sttesa è finita contenta? ^^ che ne dici di com’è andata la storia? Mi raccomando sbatti un po’ di più le palpebre che ho bisogno delle tue recensioni! ^^ baci!

 

Giulietta91: hai visto? Alla fine non era per quello che era così arrabbiata! Anche perché non sarebbe stato logico.. ^^” devo dirti che io sceglierei riku rimane sempre il mio preferito! U_U spero di non averti fatta aspettare troppo… kissy!

 

Ringrazio tutti i lettori! Alla prossima!

Kano_chan

p.s. per riku! “Riku ti conviene non tagliarti i capelli perché hai già ricevuto varie minacce di morte!” XD

 

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Capitolo 36
*** Hot N Cold ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo 34: Hot N Cold (Katy Perry)

 

Eravamo tutti davanti ad un computer, Riku era seduto davanti allo schermo mano al mouse, io, Kairi e Sora sembravamo degli avvoltoi alle sue spalle, gli occhi fissi sulla pagina web.

 

-         eddai rilancia!!- esclamo io agitandomi

-         ma vuoi stare un pò calma?! So cosa devo fare…- ribatte seccato Riku

-         cavolo che cosa snervante…-

 

Sora di fianco a me si stava mordendo le unghie.

 

-         guarda che non ti resteranno neppure le dita se continui così- lo rimprovera Kairi allontanandogli la mano

-         scusa…-

-         porca puttana ha di nuovo alzato il prezzo!!!- esclama Riku battendo un pugno sul tavolo

-         cosa!? Ma brutto figlio di… ah! – a momenti lo faccio cadere dalla sedia

-         forza manca solo un minuto!- dice Kairi con evidente apprensione

-         rilancia, rilancia!!!- urliamo in coro io e Sora

-         ok un attimo…. Evvai!!!! C’è lo siamo aggiudicati!!!- dice Riku

e da lì partì il festino, io, Kairi e Sora che saltellavano tenendoci per mano come degli ebeti e Riku ci guardava sorridendo.

 

-         ragazzi guardate che abbiamo solo acquistato un divano non è che abbiamo vinto la lotteria…- ci dice dopo circa 5 minuti

-         sei troppo serio!- replico io

-         no siete voi che siete troppo prolissi…- ribatte senza scomporsi

-         ah sì?-

 

piglio il primo cuscino che mi capita a tiro e glielo lancio ma per la troppa foga Riku perde l’equilibrio e cade a terra dalla sedia.

Lo guardo come per dire “oh cazzo!”  quando il cuscino come al rallenty gli cade dalla faccia noto il suo sguardo vagamente vendicativo, mi alzo e tento di scappare dalla porta ma Sora mi blocca la strada.

 

-         ma adesso fai il suo complice?!-

-         Keira giù!-

 

l’urlo di Kairi mi fa abbassare la testa in tempo perché il cuscino lanciato da Riku colpisse Sora.

Io mi metto a ridere prima di ricerverne uno dalla stessa Kairi, e così si diede il via alla battaglia di cuscini mai vista prima, in due era divertente ma in quattro era da farsela sotto dalle risate, dopo circa 10 minuti eravamo stravolti e senza più fiato.

 

-         ma voi siete pazzi..- farfuglia Sora accasciato sul letto di Riku.

-         Ma va guarda che fa benissimo alla salute!- rido io stesa a terra di fianco a Kairi.

-         Non credevo che dopo quello che ti ho detto ieri lo avresti messo in pratica così velocemente…- Riku era appoggiato alla porta con le gambe distese e le braccia lungo i fianchi.

-         Perché? Ieri le hai consigliato di prenderci a cuscinate?-  gli chiede Kairi

-         Più o meno.. sapevate della mia amica Yoko che se l’era presa con me perché non la avevo scelta per fare la vocalist?- chiedo io

 

 Tutti  e due annuirono e io raccontai cosa era successo.

 

-         Keira mi dispiace tanto è tutta colpa mia!!!-

 

Kairi mi abbraccia.

 

-         ma no che dici? non è colpa tua! Yoko non sa accettare la sconfitte e poi a quanto pare preferisce credere ad altri che alla sua migliore amica…- rispondo all’abbraccio.

-         Questa Yoko non l’ho mai conosciuta di persona ma mi sta già antipatica!- Sora fa una smorfia

-         Non ti sei perso niente.. anzi!- gli da man forte Riku

-         Grazie per il conforto siete dei veri amici!-

 

Dopo essermi liberata dell’abbraccio di Kairi avevo sorriso a tutti e tre.

 

-         forza facciamo il punto della situazione!- dice Sora mettendosi a sedere.

-         Abbiamo il nostro spazio per suonare…- comincio a elencare

-         Gli strumenti li portiamo lì in serata con l’aiuto di Beast…- continua Sora

-         Abbiamo già recuperato tavolo e sedie, le tende, un armadio dove riporre le varie cose e le lampade- conta sulle dita della mano Kairi

-         Dobbiamo solo dipingere le pareti, nella rimessa in giardino ho tutto l’occorrente e il divano arriverà tra circa una settimana- conclude Riku

-         Ragazzi mi è venuta una idea! Quando arriverà il divano inaugureremo il nostro covo e che ne dite se ci facciamo fare un tatuaggio a tutti e quattro uguale?!-

 

Le loro facce dopo che ebbi detto questo erano più o meno così O_O

 

-         ragazzi credo che stiamo avendo un effetto poco positivo nei confronti di Keira…- dice Kairi

-         veramente credo sia colpa di Riku più che altro…- aggiunge Sora

-         cosa?!!!- io e Riku ci guardiamo e coppiamo a ridere per la perfetta sincronia.

-         Ehi key ma stai scherzando vero?-

-         Io? Naaaa! Assolutamente mai stata più seria!- rispondo io scuotendo la testa

 

 Riku mi si avvicina e mi mette una mano sulla fronte.

 

-         in effetti sei un po’ calda!-

-         ma piantala!- mi tolgo la sua mano di malomodo – seriamente sarebbe come suggellare un patto tra di noi!-

-         in effetti non mi pare una cattiva idea…-

-         Kairi ti ci metti pure tu?- le chiede esasperato Sora

-         ma perché? Mica avrai problemi? O hai paura che ti faccia male?- gli chiese maliziosa lei

 

centro!! ^^ Kairi aveva colto nel segno.

 

-         assolutamente no! Quando lo facciamo?!-

 

ovviamente Sora aveva abboccato all’amo. Io mi voltai trionfante a fissare Riku, il quale sospirò.

 

-         e che cosa avresti in mente?- chiese alla fine

-         guardate!-

 

presi in mano la mia chitarra facendo segno sul simbolo che aveva tracciato a pennarello intorno al foro della cassa, un cuore con una corona in cima.

 

-         diciamo che è il mio portafortuna… che ne dite?-

-         a me sembra carino! Accetto!- risponde Kairi entusiasta

-         ok anche perchè non avrei idee migliori…- risponde Sora

-         ma guarda te in cosa mi sto lasciando trascinare…-

 

Riku si portò una mano sul viso al mio urlo di soddisfazione.

 

-         io però direi di farcelo fare in un posto in cui si noti poco…- propose Sora

-         e perché?- chiedo io

-         dovessimo mai cercare un lavoro di solito vedono male queste cose in ambito lavorativo.. basta per farti perdere il posto…- risponde lui dandoci una valida motivazione.

-         Che ne dite del polso?-

 

Tutti e tre guardammo Kairi.

 

-         per nasconderlo basterà avere un bracciale oppure un orologio, se lo facciamo delle dimensioni di una moneta non dovrebbero esserci problemi no?-

 

io e Sora la guardammo ammirati.

 

-         Kairi sei un genio!- le dicemmo all’unisono e lei si mise a ridere.

-         No è che ha più sale in zucca di voi altri…- replicò Riku

-         Ah! Prima che mi dimentichi e prima ancora del tatuaggio domani è il tanabata matsuri! Volevo organizzare un uscita tutti assieme che ne dite?-

 

Ovviamente Sora e Kairi si dimostrarono subito d’accordo, Riku oppose un po’ di resistenza ma alla fine accettò.

 

-         allora quando arrivo a casa chiamo anche Beast e Alex!-

 

ero al settimo cielo non vedevo l’ora che fosse domani.

 

Commenti: no.. non sono morta e non mi sono dimenticata di questa povera fic! Solo che non ho avuto tempo…. Ma vi faccio comunque le mie scuse anche se non posso promettere che la prossima settimana aggiornerò.. anche il capitolo non è un granchè era giusto giusto per far andare un pochino avanti la storia e anche perché il capitolo sulla festa del tanabata lo voglio scrivere con calma i lavori fatti di fretta non mi piacciono e credo che anche voi lettori preferiate qualcosa scritto bene anche se ci vorrà un po’ di tempo!

Ringrazio tutti fin da ora per la vostra comprensione!

 

Ringraziamenti:

 

Giulietta91:   ha ha ha se sono riuscita a farti odiare yoko era proprio il mio intento e sono felice di esserci riuscita, mi sa che non ti ho accontentata riguardo al tempo di aggiornamento! Perdonami! Baci

 

Mietitrice: ebbene sì yoko si è rivelata per quella che è in realtà! U_U se ti conforta neppure io riesco a portare due persone! XD riguardo a dem ti posso dire che…. Nulla! XD ma mi verrà in mente qualcosa come al solito.. o almeno spero! Grazie per la recensione! Baciotti

 

Haruka96: per essere sinceri ho preso spunto proprio da una situazione che ho vissuto con una mia amica quindi vedo che non sono la sola… ^^  sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! A presto!

 

Alla prossima ragazzi! (anche se non so bene quantdo… ^^”) baci!

 

Kano_chan!

 

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Capitolo 37
*** Love song ***


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 Capitolo 37: Love song (Sara Bareilles)

 

L’appuntamento era per la sera alle sei, sarebbero venuti tutti a casa dove sul terrazzo mia mamma aveva portato una bella pianta di bambù a cui avremmo potuto attaccare i bigliettini con i desideri. Poi dopo cena saremmo andati tutti assieme al mercatino del centro e alla mezzanotte sarebbero iniziati i fuochi d’artificio in riva al fiume.

Sia Beast che Alex avevano accettato l’invito con entusiasmo, in oltre sarebbero venuti anche la zia di Sora e i genitori di Beast, la mamma di Alex e i genitori di Riku invece avevano altri impegni e si scusarono per non poter partecipare.

 

-         mamma!!!!-

 

erano dieci minuti che rovistavo nell’armadio senza ottenere risultati. Mia madre apparve nella mia camera nello stesso momento in cui mio fratello si beccò un paio di jeans in faccia mentre telefonava.

 

-         ma sei stupida?!! – sbraitò lui e dal telefono si sentì una profonda risata.

-         Beast hai sentito mio fratello che cattivo? Mi ha dato della stupida!- mi lamentai ad alta voce con il suo interlocutore mentre insistevo nella mia ricerca.

 

Dany borbottò qualcosa mentre il suo amico ancora rideva per telefono.

 

-         Keira hai deciso di farmi diventare matta? Sai quanto ci ho impiegato per mettere a posto il tuo armadio l’altro giorno?- sbottò mia mamma prendendomi per un braccio e tirandomi via.

-         Uffa non lo trovo!-

-         Che cosa per grazia?- sospirò mia mamma

-         Il mio yukata! Quello che abbiamo comprato l’anno scorso a osaka!-

 

Quella era una delle usanze che adoravo in giappone, il kimono o meglio lo yukata estivo l’abito tradizionale per me aveva un fascino particolare che nessun capo dell’alta moda poteva eguagliare.

 

-         se me lo avessi chiesto prima ti avrei detto che è fuori a prendere aria… ma poi non penserai di mettertelo già a cena?!- mi chiese mentre tentava di rimettere a posto il disastro dentro il guardaroba.

-         No ovvio però volevo che fosse pronto! Anche Kairi se lo porta dietro lo indossiamo prima di uscire!-

-         Ehi bimba vedi di darti una calmata mi sembri un po’ troppo su di giri…-mi dice mio fratello sarcastico

-         Ma smettila e pensa a telefonare!- gli rispondo stizzita

 

In quel momento mi squilla il cellulare.

 

-         ciao Beast a stasera!- urlo prima di afferrare il telefono e di uscire dalla camera.

-         Pronto?-

_ ehi!_

-         Alex!!!!- mi lascia cadere sul letto di mia mamma noncurante del fatto che poi mi avrebbe uccisa.

_ ah ah ah direi che l’entusiasmo non ti manca!_

-         sono davvero così su di giri oggi?- chiesi

_ giusto un po’ più del solito…_ rise

-         ok allora mi calmo! Come mai mi hai chiamata? Oddio non vorrai dirmi che stasera non puoi venire?!- mi stavo già preparando alla delusione

_ ma no! volevo solo chiederti se devo portare qualcosa per la cena…_

-         no per carità non farlo!!!- mi affrettai a dirgli forse con troppa enfasi

_ beh se non vuoi ok…_

Appunto mi aveva fraintesa..

-         dai non fare così è solo che mia mamma cucinerà per un esercito credimi! E in più la mamma dell’amico di mio fratello le darà una mano e posso solo immaginare che avremo avanzi fino a natale!- spiegai e dall’altro capo del telefono Alex si mise a ridere.

_ va bene va bene non vorrei aggiungere vivande anche per l’epifania! Ieri ho parlato con demyx_

-         ah…- non sapevo cosa aggiungere, anche perhè non capivo se dovevo essere arrabbiata con lui per lo scherzo che mi aveva fatto o se essergliene grata per avermi fatto capire cosa pensava in realtà Yoko.

_ mi ha detto che gli dispiace e che non lo voleva fare apposta… appena vede Yoko glielo dice._ Alex interpretò alla perfezione la mia monosillabica risposta

-         lo fa di sua spontanea volontà oppure lo hai minacciato di cacciarlo dalla band?- chiedo leggermente scettica

_ subito pensavo di minacciarlo ma poi mi è sembrato sincero e così ho lasciato perdere.._ rispose

-         beh allora mi sembra il minimo da parte sua…- replicai

_ infatti allora ci vediamo alle sei ok?_

-         sicuro!-

_ Keira? Ti metti lo yukata?_

-         certo perchè?-

_ vuol dire che conterò i minuti sono sicuro che sarai splendida._ sussurrò e io divenni scarlatta

-         grazie ma aspetta di vedermi prima di dirmelo! Ti amo!-

_ anche io e comunque sono sicuro della mia affermazione ciao!_

 

Chiudemmo la chiamata, mi sentivo sempre così leggera quando sentivo Alex… ero così innamorata che a volte mi sembrava di scoppiare per la gioia.

Perfino la storia con Yoko sembrava nulla di serio….

 

Dlin dlon!

 

Mi precipitai nell’ingresso per rispondere al citofono.

 

-         chi è?!-

-         Keira siamo noi!- la voce di Kairi mi rispose.

-         Salite! ^^-

 

Mi sporsi dalla porta dell’ingresso e urlai a mia mamma che stavano arrivando.

 

-         c’è anche Akyra?-

 

la signora Shiro (la madre di Beast)  mi fa la domanda dalla cucina.

-         non lo so Junko!-

-         è permesso?-

 

mi volto verso la porta e vedo Kairi con un borsone in mano che probabilmente conteneva il suo kimono, Sora e Riku entrambi vestiti un po’ più eleganti del solito con la camicia e la zia di Sora, Akane.

 

-         forza entrate!-

 

entrano nell’ingresso fermandosi un attimo per togliersi le scarpe.

 

-         Keira è un piacere vederti.- mi dice Akane

-         anche per me sono contenta che tu abbia accettato mi sarebbe dispiaciuto saperti a casa da sola.- rispondo mentre reggo la borsa a Kairi intenta a slacciarsi le scarpe.

-         Grazie, volevo portare qualcosa ma Sora me lo ha impedito dicendomi che lo avevi scongiurato di non portare più roba.- mi fa un gran sorriso

-         Keira quando la smetterai di andare in giro a dire certe cose su di me?-

 

Mia madre spuntò dietro di me.

 

-         ops… mamy questa è Akane la zia di Sora.-

-         molto piacere signora- mia mamma si fa avanti per stringerle la mano

-         il piacere è mio, la ringrazio di avermi invitata è stata molto gentile.- akane si inchinò leggermente

-         si figuri ma diamoci del tu.- risponde mia mamma

-         d’accordo.-

-         ragazzi andate pure in camera c’è ancora qualcosina da preparare!-

 

io sarò stata anche sovraeccitata da questa serata ma pure mia mamma non scherzava! Sprizzava gioia da tutti i pori! Lei e la zia di Sora sparirono in cucina.

 

-         forza venite!-

 

andammo in camera mia mentre in cucina continuavano le presentazioni tra parenti e la mamma di Beast si lamentava per il ritardo del figlio.

 

-         ciao!- quando fummo entrati in stanza Dany ci salutò – e Beast?- chiese

-         boh non lo so manca anche Alex…- rispondo pensierosa.

-         Aspetta che gli vado a telefonare…-

 E pure lui scomparve in corridoio, Kairi buttò un occhio fuori dalla finestra.

 

-         cavolo Keira è bellissimo!!!!- esclamò

-         cosa?! Cosa?!- Sora si precipitò a vedere – wowwww!!!-

 

Riku con la sua solita flemma si avvicinò pure lui.

 

-         sì ha ragione è davvero bellissimo…- disse alla fine sorridendo

 

mia mamma si era data da fare costringendo me e mio fratello praticamente ai lavori forzati … la tavola era addobbata con una bella tovaglia blu  a stelle bianche un bel centro tavola fiorito era posto al centro, ai lati della terrazza erano poste delle torce accese, la fiamma vibrava sotto il venticello estivo e maestoso in fondo vicino alla sdraio di vimini un meraviglioso albero di bambù. Io avevo passato il pomeriggio a ritagliare i tanzaku di diversi colori dove poi ci avremmo scritto i nostri desideri.

 

-         possiamo uscire a vedere?!- mi chiede Sora

 

io mi metto a ridere, Sora era il solito bambino.

 

- ma che domande sono? Da quanti mesi è che vieni a casa mia?! Ormai puoi andare ovunque!- gli rispondo

 

Lui mi guarda gioioso poi prende per mano Kairi – dai andiamo!-

 

-         sì..- lei annuisce e lo segue fuori.

-         Sbaglio…-

 

Riku mi si affianca e li guarda mentre osservano l’albero e chiacchierano.

 

-         o Sora si è preso una cotta per Kairi?- nella sua voce c’era un che di ironia.

-         Credo di sì…- rispondo mentre un sorriso spontaneo mi compare sul volto. – non ho mai chiesto a Kairi se aveva il fidanzato… mi sa che devo fare delle indagini!- aggiungo poi.

 

Riku non mi risponde ma continua a guardare fuori e mi soffermo a osservarlo, aveva di nuovo quell’ espressione triste che compariva di tanto in tanto quando era immerso nei suoi pensieri.

 

-         geloso?- gli do una gomitata per scherzo

-         no…- non smise di fissare fuori – mi chiedevo da quanto tempo non festeggiavo il Tanabata…-

 

ora è il mio turno di avere un’espressione triste, lui se ne accorse.

 

-         ehi…- mi mette due dita sotto il mento facendomi alzare la testa – non volevo farti rattristare non ti preoccupare per me ok?- mi dice sorridendo strizzandomi l’occhio.

-         sai una cosa Riku? Quando abbiamo iniziato a parlarci ho deciso che non saresti mai più stato solo perché volevo far sparire quell’aria sofferente che avevi, spero prima o poi di riuscirci…- gli dico

 

lui continua a guardarmi gli occhi incerti tra il sorpreso e l’afflitto. Stava per rispondermi qualcosa quando il citofono suonò.

 

-         ah! Questi devono essere o Beast o Alex o tutti e due! Vado ad aprire…-

 

lo lascio in camera e mi precipitò in ingresso dove mia mamma aveva già aperto la porta.

 

Commenti:

 

Sì ebbene sono ancora viva per chi ne dubitava! XD

Per pasqua vi regalo un bel capitolo! (non è vero è solo che ha avuto il tempo di scriverlo!!! Nd coscienza E stai zitta coscienza delle balle!!!! Nd mia).

Se aspettavo ancora un po’ sto capitolo lo postavo davvero il giorno del tanabat! XD

Sono contenta però di sapere che nonostante la mia lunga assenza non avete mai smesso si seguire la mia fic! È troppo chiedervi di lasciarmi qualche commento? çç se no vado in depressione!

Riku, riku quanto sei misterioso! ^^ riuscirà keira a farti diventare un po’ più sereno?

Credo che il capitolo sul Tanabata mi divertirò molto a scriverlo non appena potrò..

 

Ringraziamenti:

 

Mietitrice: ahhh se vuoi far parte della band allora sappi che dovrai prima passare l’approvazione di Riku! XD Sora ha una vena da bambino che non smetterò mai di apprezzare, il tipico ragazzo che ha paura degli aghi ma che nasconde un grande coraggio! Mi sa che ti devo pagare la visita dall’oculista perché sei dovuta restare a guardare lo schermo molto a lungo gomennasai!!! ^^

 

Haruka96: grazie per continuare a seguirmi nonostante i miei ritardi te ne sono davvero grata! ^^ sai che pensavo pure io di farmelo fare davvero questo tatuaggio? Magari dopo il diploma chissà…

 

Ringrazio Very_lupi per aver aggiunto “Music will tie” tra le sue fic preferite!

 

Arigatou gozaimasu a tutti davvero per continuare a leggerla!!!

 

Baci Kano-chan

 

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Capitolo 38
*** River flows in you ***


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Capitolo 36: River Flows in you (Yiruma)

 

Lo lascio in camera e mi precipitò in ingresso dove mia mamma aveva già aperto la porta, un secondo dopo eccoli comparire sulla soglia.

 

-         Buona sera signora- Alex entra e saluta mia madre subito dietro di lui Beast, impossibile non vederlo nonostante la corporatura tutt’altro che esile di Alex.

 

-         Ciao Maria scommetto che mia madre è arrabbiata…- Beast guarda mia mamma con aria afflitta mentre lei lo bacia su entrambe le guancie e fa segno di sì.

 

-         Santa donna!- sospira lui, io nel mentre volo tra le braccia del mio ragazzo che mi stampa un bel bacio sulla guancia e mi stringe a sé.

 

-         Ciao allora dov’è lo yukata?- mi chiede

 

-         Uffa ma come sei impaziente! Dovrai aspettare dopo cena! =P- mi libero dalla sua stretta per salutare Beast che come al solito mi solleva senza troppi sforzi.

 

-         Keira dovresti mettere su qualche chilo sei troppo leggera!- scherza rimettendomi a terra

- ho avuto l’occasione di conoscere il tuo ragazzo, l’ho incontrato al parcheggio mentre venivo da voi, hai fatto una gran bella scelta! -_^ -

 

-         ^/////^ lo so!- gli faccio un grande sorriso poi prendo Alex per mano – mamy possiamo cominciare a sederci? Non ci stiamo mica tutti in camera mia!- dico passandole davanti mentre è intenta a portare fuori un vassoio di antipasti, seguita a ruota dalla madre di Beast che lanciò a suo figlio uno sguardo di rimprovero, mi veniva sempre da ridere vederlo così sottomesso grosso com’era ma dopo tutto la mamma è sempre la mamma ^^.

 

-         Sì Keira falli pure accomodare, chiedi scusa se staremo un po’ stretti..- mi dice senza guardarmi neppure

 

-         Ohhh!!! Junko hai fatto I takoyaki?!- esclamo guardando il piatto in mano alla donna

 

-         Certo sapevo che ne andavi pazza!- risponde lei sorridendomi

 

-         Non è che con tutta questa roba finirai per ingrassare?!- mi chiede Alex con finto orrore nel tono di voce.

 

-         Ma no tutto di guadagnato è così magra!-

 

Alex e Beast si mettono a ridere.

 

-         vi conoscete solo da mezzora e fate già comunella?! Ma guarda te!- sbuffo io mentre sbuchiamo in camera mia.

 

Riku era appoggiato allo stipite della porta che conduceva in terrazzo, Sora e Kairi invece erano seduti sul divano intenti a scherzare il clima quando entrammo non mutò gettai un occhiata a Riku ma non vidi alcuna differenza nella sua espressione rilassata.

 

-         ragazzi è ora di sederci a tavola! Speriamo anche di riuscire a finirla…- borbottai alla fine gli altri si misero a ridere – ah Kairi questo è Alex tu non lo avevi mai conosciuto-

 

-         piacere io sono Kairi!- lei si alza e gli stringe la mano

 

-         e così tu sei la vocalist del gruppo di Keira mi ha detto che hai una voce bellissima, che è perfino sprecata per una band di una cittadina come la nostra.-

 

-         Keira ha la tendenza a esagerare..- lei mi guarda sorridendo.

 

-         Forza! Riku su esci!!!- lo spintono via

 

Una volta fuori ci fu la distribuzione dei posti, da una parta ci sistemammo noi ragazzi e dall’altro i genitori e parenti vari. Io finii seduta tra Alex e ovviamente Riku, davanti avevo Kairi e Sora il quale aveva vicino mio fratello e poi Beast.

 

-         Keira forza non devi fare un discorso?- Riku mi guardò sorridendo sornione mentre gli lanciavo un occhiata assassina. 

 

-         Sì sì dai key-chan vogliamo un discorso!!!- anche Sora mi guardò e ormai l’attenzione era tutta su di me.

 

-         Siete dei mostri…- sibilai mentre mi alzavo in piedi.

 

-         Keira!- mi rimproverò mia madre.

 

-         Ok, ok… allora visto che siamo qui riuniti per la ricorrenza del Tanabata e visto che non ho la più pallida idea di cosa dire racconterò la leggenda legata a questa festa…- comincio

 

-         Adoro le storie!- dice Beast appoggiando il mento sul palmo della mano.

 

-         Si narra che il pastore Hikoboschi che sarebbe la stella Altair e la dea Orihime, la stella Vega si innamorarono nonostante il padre di lei fosse contrario e si sposarono mantenendo tutto ciò segreto per non scatenare le ire del dio. Ebbero anche due figli dalla loro unione, ma purtroppo il padre di lei alla fine lo scoprì e decise di allontanare i due sposi riportando la figlia nel mondo degli dei e per fare in modo che non si potessero mai più incontrare creò un fiume che li tenesse lontani, la Via Lattea. I due ne soffrirono moltissimo e alla fine il padre di Orihime commosso da tanto amore permise ai due di rincontrarsi, ma solamente una volta all’anno, ovvero la settima notte del settimo mese. Il giorno quindi in cui le stelle Altair e Vega si incontrano.-

 

Finisco il mio racconto e involontariamente stringo la mano di Alex che mi guarda assorto.

 

-         mi ha sempre commossa questa storia!- dice Kairi con gli occhi leggermente lucidi.

-         Però il padre di lei come ha creato sto fiume poteva pure toglierlo!!- protestò Sora

-         Beh vedila così almeno Hikoboshi ha l’occasione di rivedere la persona che ama almeno una volta l’anno e comunque ha la consapevolezza che lei sarà sua per sempre…-

 

Guardo Riku… non è da lui fare certi discorsi, però in fin dei conti ha ragione… mentre lo guardo lui alza gli occhi verso di me e in quel momento per un attimo il mio cuore prese velocità mentre affondavo in quel paio di acquemarine. Sento stringere la presa sulla mia mano, mi volto a fissare Alex e gli sorrido.

 

-         beh vorrei ancora ringraziare tutti coloro che sono presenti qui, questo mi rende immensamente felice grazie davvero!- mi inchino e come mi aspettavo partì un applauso.

 

Finiti tutti i convenvevoli cominciò la cena mentre il cielo diventava rosso fuoco e si rifletteva sulle case intorno a noi.

 

--------------

 

-         uff ma dove sono finite?!-

 

sentii lo sbuffo impaziente di Sora dalla mia camera.

 

-         un attimo arriviamo!!!- urlo di rimando – cavolo…-

-         vuoi che ti dia una mano?-

 

Kairi mi si avvicina il suo Yukata è blu notte con un ricamo d’oro che disegna dei ghirigori su tutta la stoffa, la fascia in vita è bianca, si è tirata i capelli in una coda alta con un elastico con dei fiorellini sempre blu applicati sopra. Il coloro scuro dello Yukata faceva risaltare la sua carnagione e i capelli ramati, sembrava una di quelle bambole di porcellana, bellissima… mi venne da ridere al pensiero della faccia che avrebbe fatto Sora vedendola…

 

-         sì grazie…- rispondo, lei mi si avvicina e mi aiuta a fermare per bene la fascia.

-         Allora possiamo presentarci?- mi chiede

 

Io annuisco e lei mi prende per mano.

 

-         ragazzi siete pronti?!- domanda da appena dietro la tenda tirata che ci nasconde alla vista.

-         Certo sono ore che aspettiamo!!!- risponde Sora.

-         Esagerato…- sospiro io

 

Con un gesto deciso sposta la tenda uscendo per prima e mi trascina con sé.

Alzai lo sguardo per incontrare quello dei ragazzi, mio fratello, Beast e Riku sono ancora seduti al tavolo, Sora era semi sdraiato sulla sdraio di vimini e Alex è in piedi appoggiato al muro del terrazzo.

 

-allora?-

 

Tutti continuano a fissarmi….

 

- ahhhh mi volete dare una risposta!?- mi spazientisco

 

-         penso di parlare a nome di tutti se dico che non ci sono parole per descriverti…-

 

Il mio Yukata era bianco decorato con grandi fiori bordeaux simili a peonie che erano il mio fiore peferito, la fascia in vita era rosso un po’ più chiaro, mi ero fatta uno chignon e lo avevo appuntato con una bacchetta aiutata da Kairi.

Alex mi si avvicina sorridendo e mi bacia, quando mi lascia dalla tasca tira fuori una spilla con delle piume e dei pendagli tutto in rosso e me lo appunta sui capelli, ovviamente doveva essere lo stesso colore che avevo sul viso.

 

-         ok ok adesso basta fissarmi!!!- dico guardandoli torvi ad uno ad uno.

-         Bene si vedono già sia Altair che Vega che ne dite di scrivere i Tanzaku? Così poi andiamo al mercatino?- propone Dany

 

Fummo ovviamente tutti d’accordo, io mi sedetti di fianco a Alex e ne presi uno di un bel porpora.

Poi mi fermai un attimo, stavo seriamente pensando a cosa scriverci.. e dire che di solito non ci prestavo più di tanta attenzione a questo genere di cose, come nel caso dei desideri da esprimere dopo aver spento le candeline… in 17 anni non se n’era avverato neppure uno…

Alzai lo sguardo dal mio foglietto per vedere tutti gli altri intenti a scrivere sui propri bigliettini e per una volta vidi Sora profondamente concentrato.

Mentre mi guardavo intorno mi accorsi che Riku mi stava guardando, lo fissai per qualche secondo, aveva la penna in mano ma sul foglietto c’era già scritto qualcosa, a quel punto gli rivolsi un gran sorriso e scrissi ciò che mi era venuto in mente.

 

-         avete finito?- mia mamma si alzò in piedi.

 

Ci avvicinammo a turno al bambù legando ben stretti i tanzaku, una volta finito devo dire che il tutto era decisamente bello, i fogliettini si muovevano al vento.

 

-         è davvero bello!- Sora tradusse i miei pensieri con il consenso generale di tutti.

-         Allora andiamo al mercatino?- chiese Riku

-         Sììììì!!!- io e Kairi eravamo felicissime.

 

Commenti: Mi sto chiedendo se la sto tirando troppo lunga… ma a me sembra che questi capitoli ci stiano tanto bene!! ^^ alla fine questa fic è rientrata nello stile shojo… Quanto vorrei avere anche io uno yukata!!! Çç li trovo così belli! Peccato che se lo metto a girare in città probabilmente mi ricoverano… non capiscono un tubo! U_U lo metterò quando andrò in giappone allora! ^^

Colgo l’occasione per augurare a tutti Buona Pasqua!! E mi raccomando non mangiate troppe uova che ho bisogno di voi per le recensioni!! XD

 

Ringraziamenti:

 

Very_lupi: Ciao!! Ma davvero ti sei passata 3 ore a leggere la mia fic?! Me commossa!! Çç grazie mille!!! Sai che sei la seconda persona che mi dice che ha rivalutato Axel? ^^ Però ovviamente Riku è sempre Riku! U_U Grazie mille per i complimenti comunque!! Spero di non averti fatta atrendere troppo! Bacioni!!

 

Mietitrice: Spero di aver alleviato la tua ansia! XD I provini sono ancora da decidere… ma mi sa che per entrare dovrai ucciderne uno perché non c’è più posto!!!

 

Haruka96: Grazie mille almeno tu capisci il mio poco tempo… çç a chi lo dici! Lo vorrei pure io uno yukata! Quanto mi piacciono!!!! ^^  che ne dici se c’è ne compriamo uno anche noi?

 

Ringrazio tutti i lettori e a risentirci alla prossima puntata! -_^

 

Kano_chan

 

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Capitolo 39
*** Thinking of you ***


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Capitolo 39: Thinking of you (Katy Perry)

 

Il mercatino era meraviglioso, per le strade c’era tutta Kiryu.

La città era stata addobbata a dovere, tra un lampione e l’altro erano stati attaccati i più svariati festoni. Le aiuole erano state arricchite così come i balconi della strada principale, alcuni negozi avevano preparato dei banconi davanti ai negozi dove vendevano un po’ di tutto, perfino la signora Onami lo aveva fatto e distribuiva fette di torta e dolciumi ai passanti, quando ci passai anche io davanti mi salutò con un ampio sorriso.

Il comitato organizzativo intratteneva la gente con spettacoli da giocolieri e maschere tipiche giapponesi, la musica risuonava in ogni angolo e c’erano anche le bancarelle con i tiri al bersaglio e la pesca dei pesciolini rossi.

Alex vinse un coniglietto per me e Sora un altro che regalò poi a Kairi e quando questa gli diede un bacio sulla guancia per ringraziarlo il mio amico sembrava aver perso la parola.

Riku d’altra parte non parlava moltissimo ma aveva comunque un aria felice e questo già mi rincuorava.

Quando mi fermai ad una bancarella di bigiotteria rimasi incantata, c’era un meraviglioso braccialetto d’argento con dei pendagli a forma di chiavi, serrature e cuoricini ognuno di questi oggetti era intarsiato da ghirigori.

 

-         uff…- sbuffai estraendo dalla borsetta il portamonete ormai quasi vuoto.

-         Tutto bene?-

 

Mi voltai, Riku era di fianco a me, mentre Alex rideva con Beast di qualche aneddoto.

 

-         hai visto che bello quel braccialetto?- glielo indico

-         beh è un normale braccialetto ma sì è carino..- risponde lui facendo spallucce

-         ma tu non vedi il significato intrinseco!! U_U- gli rispondo

-         e sarebbe?- mi chiede lui con tono divertito alzando un sopracciglio

-         le chiavi con serrature e cuori sono una metafora! Se lo regali alla tua ragazza per esempio potrebbe avere il significato che lei ha le chiavi del tuo cuore no?- gli dico

-         certo che ne hai di fantasia…- ridacchia lui

-         no è che sono romantica e non un ghiacciolo come te! XP- gli faccio la linguaccia, ma lui mi guarda serio

-         sai non ho ancora avuto l’occasione di dirtelo…- comincia la frase guardando distrattamente il bracciale

-         che cosa?- 

-         Keira!!-

 

mi voltai mentre Alex mi prendeva per mano.

 

-         dobbiamo sbrigarci tra cinque minuti iniziano i fuochi d’artificio!- rivolge un’occhiata fugace a Riku per tornare poi a fissare il mio viso.

-         Si hai ragione! Andiamo?- mi rivolgo a Riku che annuisce e ci segue.

 

Ci portammo in riva al fiume, i fuochi sarebbero stati sparati da una grande barca proprio al centro, c’era sicuramente uno posto più comodo dove farli, ma fatti a ridosso di una specchio d’acqua rispetto a farli a terra era tutta un’altra storia!

Per l’occasione le case, i lampioni e le insegne dei negozi nei dintorni venivano momentaneamente spente così che il cielo stellato si riflettesse anche nel fiume dando l’impressione di essere una cosa sola.

Ci sedemmo poco più sotto della strada,  in pendenza, sotto di noi era già tutto pieno ma la visuale era ottima comunque.

 

-         che bello! Guarda quanta gente!- esclamò Sora estasiato

-         dovevi vedere i fuochi che hanno fatto a Parigi lungo la Senna per la ricorrenza della presa della Bastiglia, c’era il triplo della gente che c’è ora!- gli disse Kairi a fianco.

-         Caspita! Ma non ti girava la testa!?- disse lui ridendo

-         Ah ah ah no..-

-         Kairi certo che tu hai viaggiato molto non è vero?- le chiedo

-         Sì mio padre essendo ambasciatore si sposta di continuo..-

-         Che paesi hai visitato?- le chiese Riku

-         Vediamo… l’Australia,l’Egitto,l’Italia,Gran Bretagna e America.-

-         Devo dire che ne hai fatta di strada..- le fa notare Alex

-         Sì ma…-

 

Ad un tratto il viso di Kairi si irrigidì, sgranò gli occhi con la bocca semi aperta. Fu la frazione di un secondo ma bastò a spaventarmi, ma poi le luci si spensero tutte assieme di colpo e piombammo nel buio.

 

Bam! Bam bam bam bam!

(che tristezza di effetti sonori… çç)

 

Non c’erano parole per descrivere… i fuochi d’artificio partivano dal mezzo del fiume senza preavviso salendo in alto quasi a voler raggiungere le stelle Altair e Vega e festeggiarle come si deve, poi scoppiavano inondando tutti di luce colorata e il tutto si rifletteva nello specchio d’acqua dando l’idea di due mondi paralleli per una sera in contatto tra di loro. I miei preferiti erano quelli che una volta scoppiati e divisisi scoppiavano ancora e ancora occupando tutto il cielo. Rimasi a bocca aperta, stringendo il braccio di Alex e appoggiandomi al suo petto mentre mi cingeva la vita, in quel momento avevo perfino il groppo in gola per la felicità.

Man mano che lo spettacolo andava avanti il ritmo si faceva più serrato e sempre più spettacolare, ma ormai eravamo quasi giunti alla fine dopo tutto era più di mezzora che andavano avanti.

 

-         che peccato sta finendo… però è stato stupendo vero Kairi?- mi voltai nel momento in cui un altro fuoco scoppiava e ci illuminava ma al suo posto c’era una ragazza sconosciuta che mi guardò confusa – scusami…- farfuglia per continuare poi a guardarmi attorno.

 

Sora era incantato a fissare gli ultimi bagliori del gran finale, Beast e Dany anche loro avevano lo sguardo rivolto verso l’alto.

 

-         che succede?-

 

la voce al mio orecchio mi fece voltare, fissai il volto illuminato dal fuoco di Riku per un attimo prima che ripiombasse nel buio.

 

-         Kairi… non la trovo più…- dissi ma le mie ulteriori spiegazioni furono interrotte dallo scroscio di applausi una volta finito la spettacolo pirotecnico.

 

Alex si voltò verso di me intenta a parlare a Riku e si chinò.

 

-         tutto bene?- ci chiese

-         non troviamo più Kairi…- risposi

 

Riku nel frattempo si avvicinò al nostro restante gruppo e li fece avvicinare.

 

-         come sarebbe a dire che non c’è più?!- domandò Sora con gli occhi sgranati.

-         Un attimo prima che si spegnessero le luci era sconvolta… dovevo chiederle subito cosa non andasse e invece mi sono distratta con i fuochi!- piagnucolai abbassando lo sguardo.

-         Dai non è colpa tua adesso ci organizziamo e la cerchiamo ok?- Alex mi prese il viso fra le mani costringendomi ad alzare il viso e quando annuii mi diede una bacio a fior di labbra.

-         Dividiamoci e cerchiamola!- disse Beast – io e Dany torniamo al mercatino e chiediamo un po’ in giro va bene?-

 

Dopo di che si allontanarono.

 

-         noi cerchiamola qui in mezzo…- propose Riku

 

ci dividemmo, a ogni persona che incontravo tra cui molti nostri compagni di scuola ponevo la stessa domanda.

 

-         non è che hai visto una ragazza? è alta con i capelli ramati e gli occhi chiari indossa un kimono blu con i ricami d’oro…-

 

ma la risposta era sempre uguale.

 

-         no non l’ho vista… mi dispiace.-

 

mi fermai in mezzo alla folla che scemava via, sempre guardandomi intorno ma non la vedevo.

Che stupida! Sono stata una grandissima stupida!!! invece di preoccuparmi per lei mi sono goduta il mio momento felice… stupida stupida stupida!!!

Strinsi i pugni e serrai gli occhi infuriata con me stessa.

 

-         Keira…-

 

 li riaprii al suono profondo della voce di Riku e al suo tocco sul mio braccio.

 

-         è stata colpa mia…- mormorai sfregandomi gli occhi umidi.

-         non dire così… fatti forza e continuiamo a cercarla.- mi guardò deciso

-         ok…-

-         bene…-

 

il mio sguardo per un attimo passò dietro le sue spalle e in quel momento scorsi una testa rossa.  

Sia ringraziato che ha un colore di capelli così evidente!

 

-         Riku l’ho vista!- esclamai

-         dove?-

-         di là- gli indicai il punto

-         bene andiamo!-

 

mi prese per mano facendosi largo tra la folla mentre io continuavo a osservare nel tentativo di rivederla. Eccola! Stava parlando con un ragazzo… mi sforzai di capire chi fosse ma prima che potessi farlo la vidi scappare nella direzione opposta.

 

-         Kairi!!!- urlai e mi misi a correre con Riku – Kairi!!!!-

 

lei parve sentirmi perchè rallentò fermandosi e cominciò a guardarsi intorno.

Quando le arrivai davanti la abbracciai.

 

-         Kairi! Mi sono spaventata tanto! Scusami!!!- stavo quasi per mettermi a piangere

-         Keira ma cosa stai dicendo?- mi chiese il suo tono di voce era roco come se avesse urlato fino a poco prima.

-         Prima che iniziassero i fuochi ho visto la tua espressione sconvolta dopo che hai visto qualcosa ma mi sono distratta e non ci ho fatto caso, non mi sono neppure accorta che non c’eri più!!!- le spiegai, lei per tranquillizzarmi mi accarezzò la testa.

-         Scusami tu Keira.. avrei dovuto avvisarvi invece di andarmene così…- mi disse

-         Piuttosto che ti è successo? Chi hai visto?!-

 

Mi staccai da lei mentre Riku, si tappava un orecchio con la mano per poter parlare al telefono avvisando gli altri di aver trovato Kairi.

 

-         nessuno solo un mio vecchio amico con cui ho avuto una discussione..- rispose vaga ma vista la scintilla di rabbia che le passò nello sguardo e lasciai perdere.

-         Gli altri stanno arrivando- ci disse Riku chiudendo lo sportellino del cellulare

-         Mi dispiace aver creato tutto questo scompiglio non era mia intenzione.- si scusò ancora lei

-         Non ti preoccupare l’importante e che ti abbiamo ritrovata prima che Keira e Sora morissero di ansia…- le disse sorridendo

-         Non è vero che io e Sora eravamo così agitat…-

-         Kairi!!!!-

 

Nonostante la folla si udì benissimo la voce di Sora. Arrivò correndo come una furia fermandosi solo davanti a Kairi e poggiandole le mani sulle spalle.

 

-         kairi tutto bene?! Qualcuno ti ha fatto qualcosa?!-

-         come non detto…- sussurrai mentre Riku se la ghignava.

-         S… sì Sora stai calmo tutto bene, ho visto solo un mio amico e sono andata a salutarlo…- gli rispose lei sorpresa dal suo comportamento

-         Ah…- finalmente Sora si rendeva conto della reazione esagerata e ebbe la compiacenza di arrossire mentre lasciava andare Kairi borbottando qualcosa.

 

Tutti furono molto più sollevati per il resto della serata e io me ne tornai a casa con un gran coniglio di peluche tra le braccia che Alex aveva vinto al tiro a segno.

 

-         ehi che c’è?-

 

alzai lo sguardo dopo aver sentito la presa sulla mia mano farsi più intensa.

 

-         scusa Alex mi hai detto qualcosa?-

 

lui mi guardò sorridendo e scuotendo la testa – ti ho chiesto cosa ti sta frullando in quella testolina.-

 

-         oh scusa devo essermi persa nei miei pensieri!-

-         lo avevo immaginato.-

-         stavo pensando che Kairi non mi ha detto tutta la verità…- riflettei guardandola camminare qualche metro avanti a noi con gli altri.

-         Non ci pensare più dai, lo so che ti sei sentita responsabile ma non era così! Ha solo salutato un suo amico nulla di più…- mi rispose Alex

-         Tu non hai visto l’espressione scioccata e se vogliamo delusa che aveva un attimo prima di andare via.. non vorrei che chiunque fosse quel tipo la stesse maltrattando..-

 

Alex alzò gli occhi al cielo – Keira tu lavori troppo di fantasia!-

 

-         io non ne sono convinta….- dissi sottovoce.

 

Mi fece un breve sorriso divertito e mi baciò, dopo lo scemare di tutta la tensione me lo godetti appieno finchè Beast non ci urlò che almeno se dovevamo baciarci di farlo almeno camminando.

 

Della conbriccola alla fine rimanemmo solo io, Sora,Riku e Kairi gli altri se n’erano andati via tutti anche perché ormai erano quasi le due.

 

-         allora Dany dai un passaggio tu a tutti?- gli chiesi

 

lui sbadigliò prima di farmi cenno di sì con la testa.

 

-         non è che il caso di farlo scomodare possiamo prendere un taxi..- mi disse Kairi guardandolo un po’ preoccupata dall’espressione assonnata che aveva.

-         Nah! Figurati non ci sono problemi! ^^-

 

Ci fermammo davanti alla macchina di mio fratello e li salutai tutti.

 

- ringrazia tantissimo ancora tua madre e la mamma di Beast per l’ottima cena- mi disse sora battendosi una mano sulla pancia

- anche se non le ringrazi si era capito… ti sei spazzolato tutto…- gli fece notare Riku

- beh è forse un peccato apprezzare la buona cucina?- lo rimbeccò lui

- forza ragazzi ma non siete stanchi per litigare?- chiedo io allibita

 

Li presi per le spalle guidandoli verso la portiera.

 

-         ah ragazzi mi sono dimenticata di una cosa…-

 

alla voce di Kairi ci voltammo verso di lei.

 

-         sì?- le chiesi, forse voleva darci ulteriore spiegazioni a proposito del suo comportamento.

-         Mi sono dimenticata che se domani ci ritroviamo nel nostro covo avrei composto una canzone e ve la vorrei fare ascoltare…-

 

O_O

 

-         ra… ragazzi? ^^”-

-         e cosa aspettavi a dircelo?!- il coro strano ma vero fu di tre voci perchè anche Riku lasciò da parte la sua compostezza per unirsi a noi.

-         Scusate mi sono dimenticata!- si affrettò a dire lei.

-         Allora?! Domani alle tre come al solito?- chiesi io

-         Divano o meno?- disse sora

-         Certo che fa lo stesso l’inaugurazione può aspettare…- ci disse Riku

-         Sono incredibili…- sussurrò Kairi scuotendo la testa.

-         Ehi volete salire così posso tornare a casa mia a dormire?!-

 

Mio fratello si era appena sporto dal finestrino.

 

-         sì sì scusa!- lo liquidai io

-         ok  noi andiamo a domani!- disse Sora infilandosi in macchina dopo Riku

-         ehi Kairi non dire niente finchè non ci sono anche io chiaro?- la minacciai

-         certo non ti preoccupare.-

 

Quando furono partiti salii in casa, mia madre aveva appena finito di risistemare tutto, Akane era tornata a casa accompagnata dai genitori di Beast.

Appena misi piede in camera il mio cellulare squillò segnalandomi che mi era arrivato un messaggio.

Era da parte di Riku.

 

Open message… … …

 

“ quelli che volevo dirti stasera era che con lo yukata eri bellissima… a domani notte!”

 

Anche io per quella sera mi concessi di arrossire.

 

Commenti: Ahhhhh le feste Giapponesi che belle! ^^ non so cosa darei per partecipare ad una di queste… Ovviamente mi dispiace non avere ancora uno conoscenza ben approfondita dell’universo giapponese perché avrei voluto rendere il paesaggio esattamente uguale ma spero di essermela cavata  comunque! ^^ ma la cosa più inportante è che….

Finalmente qualcosa si sta muovendo!!! (ed era ora!!! Nd lettori ^^” nd me) Ovviamente la cosa riguarda Kairi e spero almeno questo di non averlo già praticamente svelato, spero sia una sorpresa… hihihi…

E che ne dite di Riku? Kawaiiiiiii!!!! >////<  mi avessero mandato un mex del genere a me mi sarei sciolta! Chissà se lo farà anche Keira…

 

Ringraziamenti:

 

Giulietta91:  Ti ringrazio in ritardo per gli auguri di Pasqua, e non ti preocc per le recensioni quando puoi e vuoi mi fanno sempre piacere! ^^  se non sapevi più che pensare di Alex Riku e Keira pensa adesso!! XD chissà cosa penserai anche di Kairi allora hihihi….

 

Very_lupi: ehhh chissà che ha scritto Keira sul suo Tanzaku… ^^ ma prima o poi lo svelerò! E prima o poi spiegherò anche la condizione di Riku e Alex però ci vuole ancora un po’… E allora avanti con i miei capitoli!

 

Haruka96: mhhh su ebay di sicuro li trovi però devi avere pazienza di aspettare che arrivino! ^^ però sarebbe davvero bello… sono contenta che questi capitoli ti piacciano! Spero allora di continuare sempre ad appassionarti!

 

Un grosso bacio e un ringraziamento generale a tutti i lettori come al solito!

 

Next….

 

Kano_chan

 

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Capitolo 40
*** I chirin no hana ***


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Capitolo 40: I chirin no hana (High and Mighty color - Bleach Ost) 

 

-         allora che ne pensate?-

 

kairi ci guardava ansiosa osservando ogni piccolo cenno da parte nostra.

 

-         beh.. direi che può andare.- commentò Riku facendo ripartire per l’ennesima volta il nastro.

-         Come sarebbe a dire che può andare?! Io questa canzone la trovo fantastica!- esclamò contrariato sora per il poco entusiasmo del suo amico. – non sei d’accordo con me key-chan?-

-         Sì pienamente! Kairi lo sai che sei una continua sorpresa?!- dissi allegra

 

Eravano seduti per terra nel nostro piccolo rifugio, avevamo appena finito di ascoltare la canzone che kairi aveva registrato a casa sua qualche giorno prima, per terra perché ovviamente eravamo in attesa che ci recapitassero il divano.

 

-         wow… abbiamo una canzone…- sora era allibito mentre picchiettava con le sue bacchette la lattina ormai vuota di aranciata.

-         Quello che mi preme è sapere se riusciremo a suonarla come si deve…- ci disse kairi stoppando il registratore.

-         Mh… secondo te riku si può fare?- mi rivolsi a lui perché ero sicura sapesse dare un parere oggettivo.

-         Sì credo di sì avrei già in mente qualcosina…- rispose e subito dopo si sedette alla scrivania prendendo foglio e penna, ricopiò il testo della canzone aggiungendoci sotto note, abbellimenti e pause.

-         Che fai?- mi avvicinai a lui appoggiandomi sulla spalliera della sedia.

-         Sto mettendo giù un motivo che potrebbe andare a genio con la canzone di kairi..- mi disse senza alzare gli occhi dal foglio intento a scrivere furiosamente.

 

Attendemmo circa mezzora prima che fosse soddisfatto e ce lo proponesse. Quando ci porse il foglio ci chinammo tutti e tre a leggere lo spartito improvvisato.

 

-         è solo una brutta però credo che la musica ci stia..-

-         riku tu… sei… un… fenomeno!- scandii le parole con molta calma mentre rileggevo il tutto.

-         Io direi che facene altre tre copie e di studiarle a casa.- propose kairi

-         Sono d’accordo e io magari starò qui un po’ di più per provare..- disse pensieroso sora guadando verso la sua batteria.

-         Keira senti non è che stasera ci daresti un’occhiata?-

 

Mi voltai verso riku stupita – io?- chiesi

 

-         certo sei o non sei il nostro leader? E poi vorrei che lo valutassi e lo adattassi alle tue esigenze. Mantenendo il tono di voce di kairi dovremo giocarcela noi e adattare gli strumenti alle variazioni, anche tu sora dovresti farlo- ci disse

-         va bene così domani possiamo valutare di conseguenza! Sono sicura che in quattro verrà benissimo!- esclamai, dopo il tentennamento iniziale cominciavo a sentire l’eccitazione provocata da quella nuova sfida. – e a proposito…. Mi avevate incaricata di scegliere il nome dell band… beh io ci avrei pensato…- cominciai

-         davvero?! E ne hai già scelto uno?- mi chiese sora con due occhi grandi come palline da tennis

-         beh sì… ^^”..- dissi un po’ imbarazzata – però dovete darmi il vostro parere, siamo un gruppo dopotutto sarebbe egoista da parte mia…-

-         la smetti di pensare sempre a noi? Keira è la tua band!- esclamò kairi rimproverandomi

-         ok! Ok! Ci ho rimuginato sopra un bel po’, volevo trovare qualcosa di unico, magari di diverso per distinguerci, ma la complicatezza non fa parte della mia personalità… quindi..- cominciai

 

vedevo la faccia di Riku che sicuramente aveva capito che la stavo tirando così lunga solo per creare suspance e visto che si stava tramutando in uno sguardo omicida mi affrettai a concludere.

 

-         The Birth by sleep.. semplicemente questo…- conclusi – dopo tutto la band è questo per me.. voi lo siete… nati da un sogno nulla di più…- non so perché abbassai lo sguardo come se mi vergognassi.


qualcuno che poi era Riku mi appoggiò una mano sulla testa.

 

-         non potevi scegliere un nome più adatto..- mi disse

 

rialzai lo sguardo per vederli tutti e tre sorridermi, sora si porto le braccia dietro la testa e mi fece uno di quei sorrisi a 32 denti di cui ne era capace solo lui.

 

- come potevi pensare che non ci piacesse?!- mi chiese

 

Stavo per parlare e ringraziarli quando una melodia tintinnante risuonò all’interno del nostro ritrovo.

 

-         oh! Scusate è il mio!-

 

kairi si alzò prendendo in mano la sua borsa e tirando fuori da questa il suo cellulare che vibrava muovendo il pupazzetto che aveva appeso.

Guardò per un attimo lo schermo, poi chiuse la chiamata.

 

-         kairi perché non hai risposto? Per noi non ci sono problemi.- le disse sora

-         no… non avevo voglia di parlare con quella persona tutto qui…- rispose laconica uscendo fuori.


mentre i ragazzi riprendevano a discutere sul pezzo io raggiunsi kairi fuori, trovandola seduta sul piccolo attracco delle barche.

Quando mi sedetti vicino a lei sobbalzò.

 

-         scusami non ti volevo spaventare!- le dissi

 

lei mi guardò sorridendo e scuotendo la testa.

 

-         kairi che c’è che ti preoccupa? Hai lo stesso sguardo di quando ieri ti abbiamo trovata dopo i fuochi…- le dissi, osservando l’acqua scorrere sotto di me.

-         Mi dispiace di farti penare così tanto keira non è mia intenzione..- rispose lei – è solo che mi dà abbastanza grattacapi questa storia…-

-         Centra un ragazzo? Non vorrei essere invadente…- aggiunsi

-         Sì possiamo dire di sì… la nostra storia è complicata…- mi disse lei, tornò a guardare il fiume risistemandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

-         State insieme da tanto?-

-         No da circa 3 mesi e mezzo..-

-         Però sei già cotta di lui vero?-

-         È così evidente?!- mi chiese sorpresa

-         Abbastanza o almeno per una ragazza con una certa esperienza!- risi io e lei si unì a me

-         Il problema è che lui ha un'altra ragazza e non si decide a lasciarla.. ieri li ho visti assieme e mi sono arrabbiata..- raccontò

-         Cavolo questo sì che è un bel problema! E che spiegazione ti ha dato?-

-         Ancora nessuna è tutto il giorno che non gli rispondo al telefono! Così impara!- mi fece la linguaccia, io risi – non pensare che però io gli abbia fatto una corte sfrenata.. ci siamo visti ed è stato una specie di colpo di fulmine non so se mi spiego..-

-         Sì credo di capire… senti ma lui come si chiama?-

-         Ragazzeeeeeee!!!!-

 

Tutte e due ci girammo verso sora che si sbracciava vicino al capannone.

 

-         noi andiamo!- ci urlò

-         aspettate adesso veniamo!- gli urlò di rimando kairi alzandosi.

 

Io la imitai stiracchiandomi la colonna vertebrale e incamminandomi con lei.

 

-         spero proprio che si metta tutto a posto tra voi due comunque- le dissi

-         grazie keira lo spero anche io…-

 

---------

 

-         allora com’è andata la giornata?-

 

quella sera ero sdraiata sul mio letto, tenevo la testa sul petto di alex mentre guardavamo un film in dvd. Mi feci leva con un gomito per guardarlo in faccia.

 

-         non indovinerai mai!- lo stuzzico io

-         una casa discografica vi ha già firmato un contratto!- scherzò lui sgranando gli occhi.

-         Ma va stupido!- gli tirai la guancia con la mano libera – riprova!-

-         Mhhhh… sei riucita a trovarti un locale.- provò

-         No…- sta volta gli diedi un leggero bacio

-         Vi è arrivato il divano!-

-         No…- gliene diedi un altro.

-         Mi hai tradito!-

-         Ma la smetti di fare il cretino?!- sbottai io

-         Scusa è solo che se tutte le volte che sbaglio mi baci per forza continuo!- mi disse, io risi.

-         Kairi ha scritto una canzone.- alla fine gliela do vinta

-         Ma dai! –

-         Già, ed è anche un bel pezzo a mio parere riku ha già fatto la brutta per l’accompagnamento adesso ce l’ho io per valutarlo.- gli dissi

-         Davvero!? Dai fammelo leggere!- mi disse tirandosi un pò più a sedere.

-         No! Lo sentirai a tempo debito quando sarà così perfetto da non avere eguali!- gli dissi premendo la mano sulla sua spalla per farlo stendere.

-         Ma come sei cocì cattiva?- mi chiese lui con finta delusione

-         Sì…- gli feci la linguaccia.

-         Beh allora…-

 

Mi prese per la vita facendomi il solletico.

 

-         ha ha ha ha alex basta!!! Ti prego!!!-

 

mi divincolavo mentre cercavo di farlo smettere.

 

-         dai non respiro!!-

 

presi il cuscino e glielo diedi in faccia lui si fermò.

 

-alex?- chiesi titubante

- pensavi di mettermi fuori combattimento con così poco?!- esclamò lui, mi prese per i polsi sollevandosi, cominciò una lotta sul mio povero letto che ogni tanto cigolò per protesta.

 

-         che stanchezza non è giusto tu sei più…-

 

mi bloccai quando sentii le sue labbra baciarmi il collo, realizzai solo allora che lui era sopra di me. Alex secendeva sempre di più, mi baciò l’incavo appena sotto la giugulare e io chiusi gli occhi, lasciai che le mia mani si insinuassero sotto la sua maglia toccai la pelle calda della schiena facendo scorrere le dita lungo la colonna vertebrale, lo sentii sospirare mentre tornava a baciarmi sulla bocca, con la mano mi percorse la gamba fino ad afferare saldamente la mia coscia.

Aprii gli occhi e girai la testa di lato.

 

-         alex…- sussurrai avevo la voce rotta come se non parlassi da ore.

 

Lui tentò di riprendere possesso delle mie labbra e a quel punto gli misi una mano a coppa sulla bocca. Alex mi guardò la scintilla di desiderio nei suoi occhi non era ancora del tutto passata.

 

-         vorrei ricordarti che ci sono i miei nella stanza accanto non credo vorrai che la nostra prima volta sia interrotta da mia madre che mi urla che sono una svergognata e mi caccia di casa no?- gli chiedo

 

lui chiude per un attimo gli occhi rassegnato e annuisce, tolgo la mia mano.

 

-         bravo amore…- gli dico

-         e quando allora?-

-         la prima volta che possiamo ovunque ci sia un posto comodo dove sdraiarsi.- gli rispondo calma

 

alex rotola su un fianco riprendendo a guardare la tv e io mi riacciambello vicino a lui.

 

Commenti: Allora! Innanzitutto vi dico che alla canzone ci devo ancora pensare perché avevo itenzione di sceglierne una già belle che pronta così se uno vuole se la può anche ascoltare.

Finalmente ho introdotto il nome della band! In realtà pensavo di averlo già scritto questo pezzo.. e invece! XD ma mi sono rifatta oggi! E devo dire che mi sono divertita parecchio a scrivere l’ultimo pezzo tra Keira e Alex! ^^

Per quanto riguarda Kairi vi posso dire che se avete ancora pazienza una settimana la prossima dovrei pubblicare il capitolo in cui viene svelato il mistero! ^^ vi ho già fatti penare abbastanza! XD

Recentemente ho fatto un sondaggio con una mia amica che mi ha accusato di tenere le parti dei personaggi con i capelli rossi… io dicevo che non era vero finchè non mi ha messo davanti all’evidenza, mi ha fatto un elenco ed è stata impietosa! Çç mi ha fatto notare Axel di KH, Abarai Renji di Bleach, Lavi di D.Gray-man, Matt di Death Note, Gaara di Naruto ed è meglio se mi fermo qui… ^^”

Anche voi trovate che io sia di parte? Strano…..

 

Ringraziamenti:  

 

 

Giuletta91: beautiful?! Hahahah XD in effetti!!! Credimi che fossi stata in Keira avrei mollato alex per correre dietro a Riku! XD Sono contenta di aver reso l’idea della festa era proprio il mio scopo! Per Kairi abbi pazienza ancora una settimana e non ti deluderò! -_^

 

Haruka 96: anche sintetico il tuo commento è sempre più che accetto! ^^ grazie!

 

LucyS: Lucyyyyy çç ma che fine avevi fatto?! Sigh! ma vista la tua luuunga recensione di perdono! ^^  i tuoi sospetti sul “vecchio amico” potrebbero essere fondati… hihihi… ma ovviamente non svelo nulla! U_U grazie per gli auguri! ^^

 

Mietitrice: non ti preoccupare da quella sera in avanti non spegneranno più le luci con Kairi nei paraggi! XD ti prego pazienta ancora una settimana ok? ^^

 

Very_lupi: io? Altro che sciolta!! Mi sarei venduta l’anima! XD grazie mille per i complimenti! ^^ spero di non farti attendere troppo! Baciiii

 

Squilli di tromba e volata di piccioni ho raggiunto le 100 recensioni!!!! Grazie mille a tutti di cuore! ^^ però se continuaste a recensire sarei ancora più felice! ^o^

Grazie a Elly mercer per aver aggiunto la mia fic tra le sue preferite e Haruka 96 per averla aggiunta tra le storie seguite e infine a tutti coloro che leggono solo!

 

Sayounatra Kano_chan

 

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Capitolo 41
*** Skater Boy ***


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Capitolo 41:  Skater Boy (Avril Lavigne)

 

La mattina, poco dopo che mi ero svegliata il mio cellulare quasi non cadde dal comodino in preda ad una vibrazione incontrollata.

 

-          pronto? –

 

_key-chan ben svegliata!_ urlò l’interlocutore costringendomi ad allontanare il telefono

 

-          Sora sei tu? Come mai così di prima mattina?- gli chiesi

 

_dovevo svegliarmi presto oggi cucino io la colazione prima che mia zia vada al lavoro_ mi spiegò

 

-          ah ho capito, cosa devi dirmi?- nel mentre apro l’armadio per cercarmi qualcosa da mettermi in quel giorno tra i primi di luglio.

 

_stamattina devo venire dalle tue parti per fare delle commissioni hai voglia di venire con me?

Così ne approfittiamo per fare le fotocopie dello spartito._

 

-          mi sembra un ottima idea, io tra l’altro ho già fatto le mie modifiche mancano solo le tue.- gli rispondo

 

_ottimo lavoro! Senti dovrei essere da te verso le dieci ok?_

 

-          nessun problema Sora ci vediamo dopo-

 

_ ok a dopo ciao!_

 

Visto che il tempo per fare quello che dovevo era dimezzato scelsi una gonna verde poco sopra il ginocchio e una canottiera nera e via andare.

 

-          key!-

 

Sora come al solito allegro con i pantaloncini fino al ginocchio di jeans e una maglietta viola acceso mi raggiunse in mountain bike all’ora stabilita per la prima volta.

 

-          ciao Sora tieni è per te!-

 

gli porgo una busta bianca lui la apre e mi guarda con occhi da cerbiatto.

 

-          Keira tu sei la mia dea! Mi hai portato le ciambelle di tua madre! Sono commosso.. çç- mi dice coprendosi gli occhi con l’interno del gomito

-          ma smettila! Anche perchè ho come la sensazione che mia madre abbia deciso di farti ingrassare.. per lei sei troppo magro! ^^”-

-          santa donna! Allora facciamo ste due commissioni!- mi dice rimontando sulla bici mentre io appoggio lo skate a terra.

-          Ah a proposito ovviamente mia mamma mi ha consegnato la lista delle cose che doveva fare e visto il caso “fortuito” di me che uscivo me le ha sbolognate.. – brontolai

-          Va beh vorrà dire che ci metteremo un po’ di più, ma devi ammettere che con questo sole non è male fare due passi- mi dice lui

-          In effetti no…- concordo

 

Era una di quelle giornate che adoravo nella mia città, la mattina non faceva mai caldissimo come invece al pomeriggio e la gente si riversava per le strade.

Il cielo era azzurro terso e verso le montagne si ammassavano enormi cumuli (nuvole) bianchi che sembravano di panna montata. Non avrei scambiato il mio paese per nessun altro.

 

-          ho visto che ieri sei andata a parlare con Kairi..-

 

avevamo finito quasi tutte le commissioni mi rimaneva da passare in lavanderia a ritirare gli abiti per mia mamma, stavo attaccata alla sella di Sora facendomi trascinare.

 

-          sì è vero, ho pensato avesse bisogno di fare due chiacchiere mi pareva abbastanza giù.- risposi

-          ha dato la stessa impressione anche a me.. dalla sera dei fuochi mi è sembrata strana…- Sora ci aveva riflettuto seriamente, io non pensavo lo avesse notato.

-          Sora?-

-          Mh?-

-          Ti piace proprio tanto Kairi vero?-

 

Non reagì come pensavo, ero già allerta pronta a saltare giù dallo skate in caso di una sua brusca frenata.

 

-          sì…-

 

fu l’unica cosa che disse, un totale arrendersi di fronte all’evidenza, lo disse con tono così carico che nessuno avrebbe potuto dubitare che dicesse la verità.

 

-          è per colpa del suo ragazzo se sta così?- mi chiese

 

io rimasi in silenzio.

 

-          Keira non ti preoccupare lo so che ha il ragazzo non potevo sperare diversamente.- mi rassicura

-          sì è così… mi ha detto che lui ha una ragazza e che le ha promesso di lasciarla per stare con lei.- sintetizzai la storia nel caso in cui Kairi non volesse che ne parlassi.

-          Io l’avrei lasciata immediatamente.- sentenziò lui dopo un attimo.

-          Sora tu parli così perché…-

 

Ne era innamorato, sicuro non c’erano altre spiegazioni.

 

-          sono innamorato- concluse lui – e non è lo stesso ragionamento che dovrebbe fare anche l’altro?- mi domandò

-          in effetti non hai tutti i torti.. ma magari la cosa è più complicata di quello che possiamo pensare chi lo sa?- dissi io – oh guarda ecco la lavanderia!-

 

una volta entrata ritirai e pagai la commessa e uscii infilandomi il pacco nella busta che mi stavo già portando appresso.

 

-          ma guarda te se mia madre doveva mandarci così lontano!- sbuffai mentre Sora riprendeva a pedalare.

-          Era da un po’ che non venivo da queste parti di solito non ci si passa mai.- mi disse

-          Già è un quartiere con pochissimi negozi ed è molto tranquillo, di solito ci vengono ad abitare le famiglie numerose o gli anziani, è una specie di quartiere zen in effetti..- risi

-          Proviamo a deviare così dovremmo arrivare vicini alla stazione.-

 

Sora svoltò all’angolo prendendo una strada con una serie di villette che si distinguevano solo dai colori.

 

-          qui è dove abita un mio professore se non sbaglio…-

 

non riuscii a proseguire che Sora sterzò in una viuzza parallela facendomi quasi sbattere contro un palo per poi fermarsi.

 

-          Sora ma sei pazzò?!- strillai e lui mi fece segno di tacere, mise il cavalletto alla bici e si appostò all’angolo.

-          Ma che fai?!- sibilai avvicinandomi a lui.

 

-          perché?!-

 

l’urlo ci arrivò chiaro e in quel momento riconobbi la voce di Kairi.

Mi sporsi anche io dall’angolo e la vidi, era ad una ventina di metri da noi, parlava concitata con qualcuno nascosto dietro la colonnina dell’ingresso di una casa.

 

-          uffa non riesco a sentire!- mugugnò Sora

-          guarda che questo si chiama spiare!- gli dissi contrariata, però in effetti anche io morivo dalla voglia di vedere il suo ragazzo.

 

-          hai detto che quella sera non saresti venuto! Che le avresti parlato!-

 

un ennesimo urlo ci fece capire di cosa stava parlando.

 

-          cavolo! Si spostasse almeno un po’…- dissi mentre mi appoggiavo con il mento sulla nuca di Sora per vedere meglio.( la famosa tecnica del totem! XD)

-          E poi sono io lo spione…- mormorò lui sarcastico.

-          Ti ho già detto che non è semplice ma a tempo debito lo farò…-

 

La seconda voce che ci arrivò fu quella di un uomo, aveva una gran bella voce e io mi chiesi dove l’avessi già sentita, la mia mente cercava nei ricordi frenetica.

 

-          forza adesso torna a casa non ci devono vedere qui…-

-          avrà una madre iperprotettiva secondo te sto qui?- chiese Sora

 

in quel momento una lampadina si accese nella mia testa, così intensa che di lì a poco sarebbe scoppiata fulminandosi perché quello che avevo pensato non poteva essere vero.

 

-          Keira?-

 

Sora si districò dal totem fissandomi preoccupato, primo dalla mia faccia allibita e secono dalla lentezza dei miei movimenti. Tornai a fissare i due, Kairi prese per mano il ragazzo tirandolo verso di sé e baciandolo così ne riuscii a vedere il volto e mi mancò un battito.

Non era possibile… era tutto sbagliato…

 

-          Keira!- Sora mi prese per le spalle evidentemente preoccupato.

-          Quel… quell’uomo…- sbiascicai.

-          Che c’è?!- mi incalzò lui

-          Quell’uomo è un professore della mia scuola, insegna musica si chiama Ienzo Hakamura, e si è sposato un anno fa…- dissi tutta la frase in meno di un minuto ma che mi parve un’ora.

 

Kairi stava con un uomo sposato!

“ lui ha una ragazza ma non si decice a lasciarla….”

“la nostra storia è complicata”

Ora riuscivo a connettere tutto, era lei la ragazza che avevo visto all’Holy! Ed era sempre lei che avevo visto al ristorante con Alex!

Sora mi guardò spaesato per un attimo.

 

-          ne sei sicura?- mi chiese

-          al 100%.. ricordo che noi ragazze quando ci ha detto che si sposava eravamo tutte tristi.. e ci ha pure invitato al suo matrimonio era più o meno un anno e mezzo fa…- risposi, cominciavo a ritrovare un po’ della mia lucidità.

 

Sora storse la bocca per un attimo in un espressione che non capivo se essere di delusione o di disfatta.

 

-          avevi ragione la cosa è più complicata di come potevamo immaginare..- sentenziò alla fine.

 

Commenti: allora alzino la mano quelli che lo avevano già capito…. Bene potete andarvene guastafeste!!! No dai scherzo… spero che però non fosse così ovvio! ^^”  Ebbene sì miei cari lettori tutto questo è beautiful!! XD i casi della vita vero? Proprio quel giorno Sora e Keira sono passati di lì… ^^  la cosa più bella è che sono certa che nessuno di voi sa come andrà a finire! Muhahah!! A dire la verità però…. Non lo so neppure io… ^o^

Con questo capitolo inauguro il mio nuovo computer portatile! Non vi dico che gioia sia averne uno nuovo e che funziona sono commossa çç…

 

Ringraziamenti:

Haruka96: non è mai il momento giusto.. e parlo per esperienza! XD spero che la sorpresa di Kairi non ti abbia deluso! Baci!

 

Ottoperotto: WOW una new entry!! ^^ me molto felice! Sono ancora più contenta sapendo che la prima recensione che fai è sulla mia fic! Grazie mille!! Spero che continuerai a seguire! Kiss

 

Elly Mercer: devo dire che con questo nick mi piaci di più! XD e allora? Che mi dici di questo avvenimento? Ti ho stupita almeno un po’? grazie di cuore per la recensione! Baciotti! ^^

 

Giulietta91: ed ecco la mia recensista più accanita! ^^ per quanto riguarda Alex non volevo dare quell’impressione di lui, era solo un pezzo così tanto per cambiare solfa, però ovviamente volente o nolente tutti i ragazzi alla fine pensano a quello c’è poco da fare… U_U Riku invece lo trovo un tipo più all’antica però non si sa mai.. XD qualche canzone in mente c’è l’ho per lo più dei Paramore non so se li conosci ma devo trovarne ancora una che vada bene… aspetto con impazienza un tuo commento su questo chappy! Kissy!

 

Mietitrice: eddai una settimana è passata veloce non credi? Ora voglio sapere che ne pensi di questo! Bacioniiiiiii

 

Si ringraziano i semplici lettori visto che sono quasi a quota 2000 letture! ^^ siete magnifici!!

 

Un bacione a tutti by Kano_chan

 

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Capitolo 42
*** Angel in the night ***


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 Capitolo 42: Angel in the night (BassHunter)

 

Proseguivamo ormai da almeno mezzora a piedi, ognuno immerso nei propri pensieri.

La questione mi lasciava con un senso di tensione.. lo so che non erano affari miei, che sarebbe potuto capitare a chiunque e che queste cose accadono senza un perché… però…

essendoci una mia amica invischiata in mezzo la vedevo da un altro puno di vista.

Guardai di sottecchi Sora, aveva la stessa espressione neutra da quando avevamo imboccato la via del ritorno. Potevo solo immaginare per una minima parte la frustrazione che provava, la ragazza di cui aveva una cotta non solo era fidanzata ma per giunta con un uomo sposato, chissà se pensava la stessa cose che pensavo io.

 

-Keira?-

 

Nel momento in cui ho sentito pronunciare la frase “ti ho già detto che non è semplice ma a tempo debito lo farò” avevo già capito che quell’uomo non aveva esattamente intenzione di lasciare la moglie che tra l’altro era una persona deliziosa. Quando eravamo andate a trovarli appena dopo il trasferimento ci aveva chiesto persino di rimanere a pranzo, era una donna alla mano e simpatica e poi loro sembravano così felici…

 

-         Keira il telefono!-

 

la mano di Sora che mi scuoteva il braccio mi fece rinsavire, il mio cellulare suonava insistentemente.

 

-         pronto?-

_che fine hai fatto?_ la voce di mia mamma uscì chiara e netta dall’apparecchio.

-         ah scusa mamy siamo leggermente in ritardo..- risposi

_ Keira tutto bene?_ a quanto pare il mio tono di voce non era esattamente dei più brillanti.

-         sì non ti preoccupare abbiamo avuto un contrattempo con una nostra amica ma tutto bene adesso arrivo..- le risposi

_ ok, se vuoi ti faccio venire a prendere da Daniele_ eccola! Tutte le volte per quanto arrabbiata fosse bastava che le dicessi che non stavo bene che il suo incomparabile lato materno si faceva sentire.

-         no non c’è ne bisogno grazie mamma.- sorrisi

_ d’accordo allora a dopo._

 

Chiusi la chiamata rimettendo il telefono in tasca, Sora nel frattempo era risalito in bici io mi attaccai al portapacchi come prima e ripartimmo, dovetti lasciare stare i miei pensieri perché sarei stata solo deconcentrata e avrei finito con lo shiantarmi da qualche parte.

 

-         lo diciamo a Riku?-

 

Sora mi rivolse la parola senza voltarsi indietro mantenendo costante l’andatura.

 

-         onestamente non lo so.. dopo tutto non sono affari nostri..- risposi flettendo le ginocchia per attutire un dosso.

-         Che non siano affari nostri non sono d’accordo dopo tutto siamo un gruppo..- replicò

-         Sora lo dici solo perché sei geloso!- lo rimbeccai io

-         Lo dico perché sono preoccupato..- si girò fissandomi per un istante prima di tornare alla strada.

-         In che senso?-

-         Nel senso che secondo te quello lì ha la ben che minima intenzione di lasciare la moglie?! Secondo me no e alla fine Kairi sarà a pezzi…-

 

Aveva perfettamente dato voce ai miei pensieri, a volte mi stupivo quanto io e Sora viaggiassimo sulla stessa lunghezza d’onda.

 

-mh…- feci un suono indistinto che non voleva essere né un consenso né un diniego.

 

-         allora lo diciamo a Riku?- mi incalzò lui mentre imboccavamo la strada di casa mia.

-         Parliamone prima con Kairi…-

 

-------

 

Quel pomeriggio io e Sora eravamo seduti sul tappeto in mezzo al capannone, Sora era appoggiato con la schiena alla cassa della batteria e io a gambe incrociate e chitarra alla mano seguivo le modifiche che avevo fatto allo spartito. Eravamo tesi entrambi come corde di violino, ogni minimo rumore ci faceva saettare lo sguardo alla spessa porta di lamiera.

Sentimmo uno stridio di gomme e un motore che veniva spento e pochi istanti dopo entrò Kairi ravvivandosi i capelli schiacciati dal casco.

 

-         giorno ragazzi!- ci disse allegra

-         ciao Kairi!- risposi io, Sora le sorrise ma smise prima che il sorriso raggiungesse i suoi occhi che rimasero inespressivi.

-         Cosa ti è successo Sora?- a Kairi ovviamente non era passato inosservato il comportamento del ragazzo anche perché solo un cieco poteva non notarlo.

-         Vedi Kairi…- presi io la parola perché non ero sicura dei toni che avrebbe usato lui.

 

Lei mi guardò con curiosità avvicinandosi alla scrivania per poggiare la borsa.

 

-         stamattina siamo andati a fare alcune commissione e siamo capitati nel quartiere est e…-

 

d’un tratto i movimenti di Kairi rallentarono ci mise un eternità ad lasciare andare la borsa, continuava a fissarla come se contenesse le risposte all’umanità.

 

-         cosa avete visto?- ci chiese in tono asciutto.

-         Tu e il tuo ragazzo un po’ cresciutello..- rispose Sora senza troppi giri di parole.

-         Sora!!!- lo rimproverai io.

 

Kairi si sedette sull’unica sedia che c’era lì dentro prendendosi la testa fra le mani.

 

-         Kairi non lo sa nessuno a parte noi due non lo abbiamo detto neppure a Riku.- tentai di tranquillizzarla io

 

lei scosse la testa.

 

-         non volevo che lo veniste a sapere..- disse

-         perché?- chiese Sora sempre seduto.

-         Avrete giudicato di sicuro male- non era una domanda.

-         No non ti abbiamo giudicata male ma…- cominciai io

-         È una grossa stupidaggine quella che stai fecendo.-

 

Sia io che Kairi ci voltammo verso Sora.

 

-         come?- gli chiese lei

-         non ti rendi conto che questa relazione non ti porterà da nessuna parte?!-

 

stavo per ribattere io quando lo fece Kairi.

 

-         non me la sono andata a cercare se è questo che vuoi dire, è successo e basta..- replicò

-         Kairi nessuno sta dicendo che tu…-

-         però sai anche tu che non andrà a finire come vuoi!-

 

guardai torva Sora, non mi stava proprio aiutando a far diventare la questione più semplice.

 

-         cosa ne sai tu?- gli chiese

-         Kairi apri gli occhi quell’uomo non ha intenzione di lasciare la moglie sta solo temporeggiando!- sbottò Sora

-         non è vero! È solo che…-

-         è solo che la storia è complicata.. vero? Kairi l’unica persona che ci rimetterà in questa storia sarai tu perché lui finirà con dire che sei stata tu a prenderti una cotta adolescenziale per lui e liquiderà tutto così!- le disse Sora alzandosi e squadrandola.

-         Non potevamo evitarlo! Non si può comandare l’amore!- disse Kairi con le lacrime agli occhi.

-         Questo purtroppo lo so bene…- replicò Sora poi uscì dal capannone.

-         Sora!- gli urlai dietro ma senza esito.

-         Ottimo e adesso che faccio?!- chiesi frustrata a me stessa.

-         Keira ma Sora si è?-

-         Mi sa proprio di sì…- annuii io stancamente

-         Per oggi mi sa che è meglio se torno a casa scusami..-

 

Afferrò la borsa e uscì anche lei, poi da fuori sentii un’altra voce.

 

-         Kairi dove vai?-

 

seguita da uno stridio di gomme sulla ghiaia, dopo qualche secondo entrò Riku con aria interrogativa.

 

-         che è successo?!- mi chiese

 

io mi lasciai scivolare lungo la parete del capannone chinando la testa.

 

-         maledette spedizioni.. quando si decideranno a spedirci quel divano!?- sbottai sottovoce.

-         Keira?-

 

Riku si incinocchiò davanti a me molleggiandosi sulle punte dei piedi.

 

-         casini…- risposi vaga

-         questo lo avevo capito ma che ti po di casini?- chiese imperterrito

 

alzai lo sguardo e incrociai il suo.

azzurro terso VS acqua marina… vinse lui.. ci si poteva annegare in quegli occhi. Così gli spiegai dettagliatamente i fatti.

 

-         allora è così…- si lasciò scivolare lungo la parete di fianco a me con le gambe distese.

-         Ehhh già..- ero stanca ma più che fisicamente, emotivamente, lasciai scivolare la testa sulla sua spalla.

-         Non pensavo che Sora fosse così preso da Kairi..- sentii scivolare anche la sua testa che si appoggiò alla mia.

-         Neppure io lo pensavo fino a quel punto… si è proprio arrabbiato..- risposi

-         Beh puoi immaginare cosa voglia dire stare vicino alla persona che ami sapendo che ha il ragazzo? Se poi il ragazzo è un uomo sposato come minimo vai fuori..-

-         Sarà…-

 

Rimanemmo zitti per qualche minuto, mi accorsi solo allora del frinire delle cicale quasi assordante.

 

-         comunque è meglio se lo lascia perdere…-

 

sollevai la testa costringendolo a spostare la sua a sua volta.

 

-         ehi non è così semplice se lei è innamorata!- replicai

-         innamorata o no non è giusto.. quell’uomo è sposato!- ribadì Riku mentre lo sguardo gli si accendeva.

-         Dai Riku lo sai bene anche tu che di queste storie ne è pieno il mondo, non sarà giusto ma non puoi pretendere che lei diventi un ghiacciolo da un giorno all’altro!-

-         Sarebbe meglio per tutti- stava alzando i toni

-         Riku che ti prende!?- chiesi

-         Niente lascia stare…-

 

Si alzò e senza aggiungere un'altra parola si dileguò come gli altri.

 

-         ma che diavolo avete tutti oggi?!- urlai ormai al nulla.

 

---------

 

-         hanno aperto un acquario avete visto?-

 

mia mamma era seduta in salotto intenta a leggere il giornale locale, io me ne stavo per terra con lo spartito della canzone di Kairi alla mano leggendolo e tentando di immaginarmi con gli altri come sarebbe stata.

 

-         Sì.. tra l’altro al lavoro ci hanno dato dei biglietti gratis…-

 

erano passati due giorni da quando c’era stata quella splendida scoperta e non ero riuscita a parlare con tutti  e tre assieme, se c’era Kairi non c’era Sora e neppure Riku e viceversa, in quel momento mi sentii come la svizzera nella prima guerra mondiale.

 

-         ehi Keira ti va di andarci con i tuoi amici o con Alex? Ne ho tre gratis… Keira mi ascolti?-

 

guardai per un attimo mio papà intontita poi pensai acquario biglietti gratis… tre… idea!

 

-         certo! Anzi credo che ci andrò già domani! ^^-

 

mi alzai e andai di volata in camera e presi il cellulare, mio fratello mi guardò.

 

-         quando hai quell’espressione hai in mente qualcosa…- mi disse sospettoso voltando le sedia girevole verso di me.

 

Io per tutta risposta gli feci un gran sorriso sornione. Spedii tre messaggi identici.

 

“ ciao senti mio papà mi ha regalato un paio di biglietti per il nuovo acquario ti va se ci andiamo assieme?”

 

E ricevetti tre risposte pressoché identiche.

 

Commenti: secondo me in sto gruppo andavano troppo d’accordo e allora? Mettiamoci un po’ di zizzania!! XP sono perfida lo so! A pensarci bene avevo iniziato a scrivere la fan fic con un’idea ben precisa in mente… che si è andata a far benedire nel corso del tempo ^^” questo è quello che si ottiene a scrivere un capitolo ogni morte di papa.. e tra l’altro ho quasi finito i capitoli che avevo messo giù l’ultimo ponte scolastico.. e ora non so come fare perché nn ho abbastanza tempo! çç

Spero proprio di non doverla interrompere… Kamisama!!!

 

Ringraziamenti:

 

Mietitrice: XD sapevo che lo avresti detto! Mi scuso se questa settimana ci ho impiegato un po’ di più ma anche io ho degli impegni improrogabili.. çç meno male che ci sono le tue recensioni!

 

Ottoperotto: che bello hai commentato di nuovo! ^^ grazie! Quello che hai detto in dialetto l’ho capito non è molto diverso dal piemontese di casa mia! XD solo non ho capito che significa tusa…

Anche an dialet le to rencensiun ma fan sempre piasì!

 

Elly Mercer: ahh meno male che ti piace! ^o^ oddio non volevo farti pigliare un infarto! O.O però in effetti sarebbe stata una bella gatta da pelare fosse stato Alex! XD per lui ho in mente altro! Hihihi

 

Anonima4ever: Che bello! Sono davvero contenta che tu la segua sempre e la recensione mi ha fatto molto piacere! Grazie mille! ^^

 

Giulietta91: da quello che hai scritto posso capire che tu sia curiosa! XD sono anche io quel tipo di ascoltatrice di musica, però qualche gruppo preferito c’è l’ho! ^^ invece dei metallica so poco o nulla… grazie mille per tutti i complimenti!

 

Haruka96: meno male che non ti era passato per la mente! Se no che razza di sorpresa sarebbe stata! U_U non so se la tua idea di risoluzione della questione sarà come quella che ho pensato io.. me la dirai quando lo avrò scritto allora! Baci!!

 

Grazie a tutti i lettori e recensisti!

 

Un bacio Kano_chan

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Capitolo 43
*** Christian's Inferno ***


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Capitolo 43: Christian's Inferno (Green Day - 21st Century Breakdown)

 

Il pomeriggio seguente ero davanti l’ingresso principale, sorridevo già all’idea delle facce che avrebbero avuto e non mi sbagliavo.

Il primo ad arrivare ovviamente fu Riku, che non sospettò nulla fino a che non arrivò anche Kairi e dopo pochi minuti Sora.

Ora li avevo tutti e tre davanti  a me con le facce più disparate.

 

-          sei un mostro…- sibilò Riku

-          questione di punti di vista…- sorrisi io – comunque i biglietti gratis li ho davvero per tutti  e tre.-

-          bella consolazione…- borbottò Sora

-          adesso basta!-

 

mi piantai davanti a loro mani sui fianchi.

 

-          ragazzi siamo un gruppo! Se uno di noi ha commesso un errore…- Kairi mi fulminò con lo sguardo – o comunque ha dei problemi..- aggiunsi rapida – gli altri lo devono aiutare che razza di amicizia è se no?!-

 

Sora adesso aveva lo sguardo un po’ più colpevole.

 

-          non pensiate che dopo aver faticato per trovare degli amici come voi vi lasci rovinare tutto! Non c’è storia, vi rincorrerò ovunque piuttosto!- replicai squadrandoli ad uno ad uno.

 

Riku sospirò – ehi… credo che abbia ragione e poi… non vorrete mica farvi perseguitare da questa scimmia per tutta la vita no?-

 

-          ma brutto idiota!!!- gli tirai un pugno mentre Kairi si metteva a ridere.

-          Senti Kairi mi dispiace..-

 

Lei smise per guardare Sora, mani sprofondate nelle tasche e sguardo basso chiedere scusa. (kawaiiiiiii >//////<)

 

-          non avrei dovuto reagire così..- ammise

 

Kairi sorrise prendendolo per una mano (O///O à Sora… XD ? me)

 

-          non ti devi scusare è acqua passata! Ora che ne dite di andare a divertirci?!- si rivolse poi a noi.

-          Sììì!!!- esclamai

-          Ok allora avanti!-

 

Sora aveva ripreso un pò della sua naturale allegria e tenendo Kairi cominciò a correre verso l’entrata dell’acquario.

 

-          dai Riku andiamo!- presi anche io la sua mano e me lo trascinai dietro.

 

L’acquario era davvero bellissimo, nonostante la nostra città fosse piccolina avevano messo su un impianto niente male. La parte che adoravo di più erano sicuramente i lunghi tunnel sommersi, li alimentavano direttamente con l’acqua (ovviamente depurata) del fiume. C’erano tutti i tipi di pesce conosciuti e perfino un grande squalo bianco che si aggirava minaccioso fra i coralli rosa.

Alle 4 andammo allo spettacolo dei delfini, una cosa che non poteva mai mancare in un acquario.

 

-          siamo stati fortunati abbiamo trovato i posti in prima fila!- esclamò Sora allegro, alla fine era tornato il nostro amico di sempre.

-          Dici che ce li faranno toccare?- chiesi

-          È probabile lo fanno sempre…- rispose Riku

-          Evviva! Allora Kairi ci proponiamo noi?-

 

Mi voltai verso di lei e notai subito la sua espressione sofferente, puntava dritto davanti a noi.

Seguii il suo sguardo e capii a che cosa era dovuto. Esattamente di fronte a noi ma dal lato opposto rispetto al nostro c’era Ienzo Hakamura con la sua splendida moglie che si godevano la giornata come qualsiasi coppietta sposata.

 

-          oh no…- mormorai

 

Sora e Riku chiesero che cosa succedeva ma seguendo il nostro sguardo capirono senza bisogno di spiegazioni. Il volto di Sora si indurì improvvisamente mentre quello di Riku rimase impassibile.

Ritornai a fissare la coppia davanti a noi, lui si chinò per baciare la moglie che per scherzare gli appoggiò la lattina gelata sul collo, si misero a ridere, Kairi si alzò proprio mentre Ienzo guardò di fronte a sé, per un momento la guardò con occhi sgranati ma non me ne accertai perché seguii Kairi che si era rifugiata in un angolo vicino alla vasca dei pesci tropicali.

 

-          Kairi…- mi avvicinai a lei.

-          Scusami siamo venuti qui per divertirci e di nuovo io rovino tutto…- mi fece un sorriso tra le lacrime.

-          Qui non centro io sei tu che non stai bene…- le dissi

-          No io no.. sto benissimo mi ha detto che ci sarebbe voluto tempo.. mi ha solo chiesto di avere pazienza tutto qui…- replicò lei a stento

 

“non ci crede più neppure lei…” pensai triste.

 

-          Kairi non…-

-          per piacere Keira non dire niente.. posso immaginare cosa tu mi stia per dire ma non dirlo per favore…- era una supplica più che una richiesta e io annuii rassegnata passandole un braccio intorno alle spalle per confortarla, in quel momento arrivò Riku trafelato.

-          Ehi che ti succede?- gli chiesi

-          Avete visto Sora?- domandò appoggiandosi alla parete per riprendere fiato.

“di male in peggio” pensai io maledicendomi per quell’idea dell gita

-          No perché?-

-          Cazzo!- esclamò e cominciò a guardarsi intorno.

-          Riku che c’è?!- lo incalzai io

-          Quel professore credo abbia visto Kairi e si è alzato lasciando la moglie lì penso che Sora gli sia andato in contro…- disse con tono nervoso.

-          Oh no…- sussurrò Kairi

-          Dobbiamo raggiungerlo ci manca solo che si metta a picchiarlo e così questa storia sarà di pubblico dominio! Ma che gli passa per la testa!?- sibilai io

-          Forza venite…-

 

Riku cominciò a correre e io tenendo per mano Kairi lo seguii, adoravo quella struttura ma per un attimo maledissi il costruttore di quel labirinto, furono un paio di voci concitate a dirci dove si trovavano.

 

-          ragazzino ti vuoi spostare?-

 

girammo l’angolo e sbucammo esattamente dietro il professor hakamura che non si accorse di noi, mentre Sora distava  qualche metro da lui squadrandolo male.

 

-          perché la sta prendendo in giro?!- chiese

-          ma di che stai parlando? Senti non ho tempo da…-

-          mi dica perché illude una ragazza innamorata di lei!- ribadì

 

Kairi stava per dire qualcosa ma sia io che Riku le mettemmo una mano sul braccio.

 

-          ma cosa ti importa?- domandò sospettoso lui

-          le basti sapere che mi importa…- rispose secco Sora

-          non so cosa ti abbia detto la tua amica ma deve avere travisato..- disse il professore

 

ecco… ormai era inevitabile… guardai con la coda dell’occhio Riku ed ero sicura che lo stesse pensando anche lui.

 

-           sono le solite cotte adolescenziali..- proseguì l’uomo

 

sentii Kairi reprimere a stento dei singhiozzi, mentre altre lacrime le scendevano copiose.

 

-          certo e a lei ha fatto comodo! tanto l’unica che ne soffrirà sarà Kairi.. mi fa schifo- replicò gelido Sora

-          cosa hai detto?-

-          che mi fa schifo..- ripetè Sora sputando quanto più veleno poteva in quella frase.

 

L’uomo non replicò ma si avvicinò pericolosamente a Sora, a quel punto Riku ci superò con passo svelto e lo bloccò per un braccio. Il professore senza capire si voltò e rimase fermo a fissare Kairi.

 

-          non pensi neppure di venire alle mani o una denuncia non gliela toglie nessuno…- disse calmo Riku, l’uomo si divincolò dalla presa.

-          Siete solo dei ragazzini.. tu compresa..- disse gelido scoccando a Kairi un’occhiata cattiva

– solo per il fatto che non ti sia accorta prima della realtà..- aggiunse tornando sui suoi passi e superando Sora che si voltò di scatto pronto a colpire.

-          Sora no!-

 

Lui si girò sentendo svanire la rabbia di fronte all’espressione disperata di Kairi.

 

-          lascia stare ti prego…- singhiozzò

-          Kairi mi dispiace non volevo creare tutto questo… è solo che mi ha fatto una rabbia, ti prendeva in giro e io non potevo permetterglielo! Non dovrebbero esistere persone così meschine fanno solo soffrire le persone.. non te lo meritavi!- esclamò furioso abbassando lo sguardo e stringendo i pugni.

-          Sora..- sorrisi era il solito impulsivo e genuino Sora.

 

Kairi gli si avvicinò buttandogli le braccia al collo senza smettere di piangere – grazie mille… Sora grazie davvero!-

 

Ovviamente lui rimase spiazzato, rosso come un peperone ricambiò la stretta. Io strattonai per una manica Riku rimasto appoggiato alla parete con le braccia incrociate.

 

-          andiamo…-

 

lui annuì.

Quando uscimmo dall’acquario il sole stava appena tramontando, prima che fosse completamente buio sarebbero state almeno le nove.

Sora si incaricò di portare a casa Kairi, che sembrava stare meglio e nessuno meglio di Sora poteva mitigare l’umore con la sua allegria.

Io e Riku pian piano tornammo verso casa.

 

-          beh almeno si è risolto tutto pacificamente…- dissi mentre guardavo le locandine dei film in uscita.

-          Se non fosse che lo potevamo denunciare per molestie o cose del genere non sarebbe finita lì credo..- replicò lui

-          Hai ragione… che schifo di gente c’è in giro, se penso che ci sbavavamo dietro qualche anno fa mi vengono i brividi!- finsì un brivido e Riku rise

-          Con tutta questa storia non siamo ancora riusciti a provare il pezzo..- disse pensieroso

-          È vero! Credi che riusciremo a recuperare domani? – gli chiesi

-          Domani mi dispiace ma non posso io, mia mamma ha insistito perché visto che c’è anche mio padre rimanessi a casa..- nel dirmelo fece una smorfia.

-          Non capirò mai questo tuo atteggiamento.. ma..- continuai prima che potesse aprir bocca per ribattere – ma non sono affari miei e onde evitare che tu non mi parli più fino a domani lasciamo perdere!-

 

Lui mi guardò di sbieco per un attimo poi si rilassò.

 

-          e di Yoko che mi dici?- si fece da parte per permettere ad una signora con passeggino di passare sul marciapiede affollato.

-          Boh! Da quel giorno l’ho vista di rado dove suonano i ragazzi gli fa un po’ da manager o almeno così mi ha detto Alex..- sospirai.

-          Beh almeno non avete più litigato…se hai lei va bene così che stia pure per conto suo adesso hai noi…- replicò con tono acceso.

-          Sì è vero ho voi…- gli feci eco, lui mi guardò valutando bene le sue parole e arrossì leggermente.

-          Andando a parare su discorsi più felici dovremmo trovare anche un locale dove esibirci che ne dici?- continuai io dopo un attimo di silenzio

-          Non hai tutti i torti…- si passò una mano sulla fronte mentre pensava al da farsi

-          Ho provato a chiedere all’Holy ma non possono far esibire più di 2 o tre band, anche perché Alex mi ha detto che la competizione per avere le serate migliori è serratissima..- riflettei

-          Vorrà dire che faremo un giro di tutti i locali per informarci…- rispose lui tranquillo

-          Ma prima di tutto dobbiamo trovarci per provare quindi per adesso c’è tempo..- dissi

 

Riku fece un suono indistinto con la gola che interpretai come un assenso. Rimanemmo in silenzio mentre camminavamo e i raggi del sole cominciavano a diventare dorati man mano che calava .Era il momento che mi piaceva di più durante il giorno, il crepuscolo… sia d’inverno che d’estate trovavo avere una sua magia perfino in città, anzi forse d’inverno con le chiome degli alberi ingiallite il sole a quell’ora dava un tocco in più facendole rifulgere di puro oro.

 

-          oh mi sono dimenticata di accendere il cell…- me lo ricordai ad un tratto tirandolo fuori dalla tasca interna della mia borsa, premetti il tasto rosso e inserii il pin, dopo di che deci il numero di casa dovevo avvisare che arrivavo.

 

_pronto?_

 

-          mamy ciao sono quasi arrivata a casa devo andare a fare qualche commissione?- le chiesi

 

_ no ti ringrazio, però ti ha cercata Alex, visto che il tuo cellulare era spento ha provato qui, gli ho detto che eri andata all’acquario me è meglio se lo chiami_

 

-          certo grazie mille.- misi giù la chiamata e imprecai sotto voce.

 

Riku mi guardò incuriosito

 

-          ho dimenticato di avvertire Alex che testa che ho! Meglio se lo chiamo…- dissi riprendendo il cellulare in mano

-          credo che non ce ne sarà bisogno..-

 

guardai Riku senza capire e lui mi indicò davanti a lui. Quando spostai la mia visuale notai anche io, proprio Alex poco prima di casa mia in compagnia niente di meno che di yoko (la quale in quel momento gli stava dicendo qualcosa all’orecchio dopo avermi lanciato un’occhiata) e del suo batterista.

 

“ottimo!” pensai io

 

Commenti: Scusate il tremendo ritardo ma questa settimana è stata infernale come quella prima d’altronde… -_- Mi sono dovuta arrovellare il cervello per trovare un modo per mandare avanti la storia, devo dire che però non sono del tutto soddisfatta, forse è un po’ banale… mi sarebbe davvero piaciuto far picchiare il professore da Sora ma alla fine ho cambiato idea, non ne valeva davvero la pena. Ma comunque i problemi non sono ancora finiti e leggerete tra un po’, ah se mi volete consigliare qualcosa per mandare avanti la fic, o se avete in mente qualche idea dite pure! ^^

 

Ringreziamenti:

 

Ottoperotto: XD la tua lezione di dialetto mi ha fatto morire dal ridere! Mi sa che sul fatto di non farlki disperare troppo non posso giurartelo! ^^ anche perché se no sarebbe poco avvincente! Però per lo meno la questione  con Kairi si è risolta bene.. grazie mille per i complimenti! An gamba me racuman!!!

 

Giulietta91: ebbene sì Sora poraccio è decisamente cotto! ^^ ed è proprio questo il bello! L’acquario ha dato i suoi frutti hihihi…. Aspetto di sapere la tua idea! Baci

 

Elly mercer: tu dici che sono troppo cattiva?! XD ehhh Keira dopo tutto è innamorata di Alex e non coglie i messaggi (cosa che io avrei fatto al volo! XD), in effetti aveva gratis 3 biglietti e ovviamente il suo se lo è pagato.. povera Keira! ^^ Baciotti!

 

Haruka96: spero proprio di poterla continuare se no cmq vi avviserò… Sora in effetti è stato un po’ brusco però sai lui è così molto schietto senza tanti giri di parole e poi è innamorato quindi capiamolo! ^^ che ne dici allora di come si è risolta? Spero ti sia piaciuto… baciiiiii

 

Mietitrice: più che te che ti scusi dovrei essere io per il ritardo! ^^” se ti influenzo pure le emozioni con questa fic vuol dire che sono proprio brava! XD scherzo ovviamente! Seguimi fino alla fine allora! -_^ mi raccomando! Kissy

 

Si ringraziano i miei meravigliosi lettori come al solito!

 

Kissy to everyone Kano_chan!

 

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Capitolo 44
*** Poker Face ***


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Capitolo 44: Poker Face (Lady Gaga)

 

-          oh…- fu l’unica cosa che seppi dire

-          se vuoi posso rimanere ma…- si propose Riku

-          ma forse è meglio di no giusto? Non ti preoccupare me la so cavare da sola! Ci vediamo.- gli risposi

-     beh allora vado Keira ciao…- mi disse, gettò un ultima occhiata verso il gruppo di tre persone e poi imboccò la stada di casa sua.

 

Io mi avvicinai, Yoko prese ad armeggiare con il cellulare.. che comportamento infantile pensai io. Mi avvicinai ad Alex salutando.

 

-          ciao!- mi alzai sulle punte e gli diedi un rapido bacio sulla bocca.

-          Era ora…- era seccato e lo capivo dal tono di voce.

-          Scusami non mi sono ricordata di avvisarti è successo tutto così in fretta..- mi scusai

-          Spero ti sia divertita in sua compagnia..- ribattè lui acido

 

Lo guardai perplessa per un attimo, poi d’un tratto realizzai… era geloso!!! Pensava che io fossi uscita con Riku!!! Per metà mi venne da ridere e per metà da insultarlo e sentirmi offesa. Ma non volevo dare a Yoko un pretesto per divertirsi.

 

-          Alex non hai capito.. non sono uscita con Riku per andare all’acquario, ho combinato con tutti i membri della mia band, perché ci sono stati alcuni dissapori e ho tentano di farli riconciliare tutto qui..- gli spiegai paziente

 

lui mi scoccò ancora un’occhiata poco convinta e lo vidi cercare con la coda dell’occhio Yoko la quale però si stava guardando svogliatamente intorno.

 

-          Alex!- esclamai – non vorrai mica insinuare che tra me e Riku ci sia qualcosa?!- domandai allibita

-          tu non vedi come ti guarda… non aspetta altro..- borbottò.

-          Non ci posso credere… hai così poca fiducia in me?-

 

I suoi occhi cercarono di sviare dai miei, andando a parare su una macchina di grossa cilindrata che passò di lì facendo un rumore infernale.

 

-          non è di te che non mi fido…- replicò

-          Riku non farebbe mai una cosa del genere..- ribattei capendo dove voleva andare a parare.

-          Tu non sai come pensano i ragazzi.- rispose

-          Infatti mi pare proprio di no visto quello che pensi tu.- replicai gelida

-          Certo perché tu lo conosci vero?!- chiese lui con un doppiosenso di fondo che mi mandò in bestia.

-          Cosa vuoi insinuare?! Non potrei mai fare una cosa del genere! Non ti sopporto quando fai così!- gli urlai offesa, presi il mazzo di chiavi e mi girai verso la porta di casa.

-          Ecco brava vai a chiamarlo…- sbottò

 

Mi girai, e ebbi almeno la soddisfazione di vederlo stupito mentre lacrime di rabbia cominciavano a cadere.

 

-          sei uno stupido… non riesco a capire come tu possa dire una cosa del genere!!!- gli dissi con la voce che tremava, entrai nell’ingresso e chiusi la porta, riuscii ancora a vedere Yoko sorridermi ma non ci badai più di tanto.

 

Salii in casa e spensi il cellulare, mia mamma cercò di intercettarmi per chiedermi cosa fosse successo ma con la mia sibillina risposta “Alex” intuì il resto e ebbe la buona idea di non chiedermi altro. Mi raggomitolai sul letto, frustrata per come erano andata le cose, lasciando cadere la borsa a terra. Ma che diamine gli era preso? Era già qualche giorno che lo vedevo torvo, ma pensavo avesse qualche problema suo.. possibile che Riku ora gli desse così tanto fastidio? E poi vedere Yoko, che fossimo state ancora ai vecchi tempi a quest’ora sarebbe stata lì al mio fianco a consolarmi ora mi guardava invece con distacco comportandosi come se non ci fossi, mi fece ancora più male.

Dopo un po’ di tempo che ero in quello stato di ribollimento, dalla porta fece capolino la testa di mia mamma con il mano il telefono.

 

-          Keira c’è Kairi al telefono.. se vuoi le dico che vi sentite domani..- disse titubante non sicura delle mie condizioni.

-          Passamela pure non ci sono problemi..- dissi mandando giù il magone che avevo in gola, almeno non era né Riku e né Alex.

 

Mia mamma mi diede il telefono tornando poi in sala.

 

-          pronto Kairi scusami se non ho risposto subito…- le disse avevo la voce un po’ roca ma dopotutto era accettabile.
_ Keira che ti è successo?_ mi chiese lei tralasciando tutto il resto e andando dritta la punto

-          nulla.. ho solo litigato con Alex tutto qui..- risposi vaga

_ mi dispiace hai voglia di parlarne?_ mi domandò

-          non ti preoccupare… deve essere solo geloso di Riku ha pensato che oggi pomeriggio fossi uscita con lui..- dissi scoprendomi più leggera dopo quella confessione.

_ oh.. la solita storia I ragazzi sono tutti così che ci vuoi fare? Non sanno andare al di là del proprio naso!_ disse lei contrariata strappandomi un sorriso

-          ma non parliamo dei miei stupidissimi problemi piuttosto tu come vai?-

_ mhh… così così ancora… devo dire che sono stata una stupida a crederci davvero, ma ero veramente presa da lui.. lo so che era sbagliato però…- non trovò le parole

-          Kairi io non ti giudico affatto, c’è gente che potrebbe ma io non sono quel tipo di persona… quel che è fatto è fatto non ci devi pensare più, quindi non struggerti ulteriormente ok?- la rassicurai

_ sì grazi Keira… stavo per mandare a rotoli la tua band!_ disse

-          nah figurati ci vuole ben altro!- risi io – e poi Sora sarebbe andato in depressione, si è arrabbiato solo perché tiene moltissimo a te..- dissi

_ davvero così tanto?_ mi domandò

-          credo che sia abbastanza cotto..- risposi divertita

_ me n’ero accorta..- assentì lei _ però adesso non saprei che fare, sono confusa..!_ disse sospirando

-          credimi se ti dico che ti capisco… ma prendila con calma conosco Sora potrebbe aspettare per l’eternità!-  sospirai anche io

_ Keira stai tranquilla si rimetterà tutto a posto, ti chiamerà sicuramente per fare la pace vedrai.._ mi rassicura Kairi

-          hai ragione ti ringrazio, ci sentiamo.-

_ ok Keira buona notte._

-          notte anche a te, ah Kairi?- le dico prima di metter giù il telefono.

_ sì?_

-          non dire nulla a Riku non voglio che si senta in colpa o cose del genere..-

_ non ti preoccupare_

 

La ringraziai ancora e poi chiusi la chiamata.

Rimasi un po’ seduta sul letto, poi scivolai a terra sdraiandomi a pancia in su sul tappeto, era una cosa che facevo spesso anche da piccola, mi faceva vedere le cose da una prospettiva diversa. Fissavo il cielo ogni volta che la tenda della porta finestra si alzava mossa dalla corrente. Non so perché ma mi sentivo subito meglio, i problemi che prima sembrava schiacciarmi con il loro peso sembravano molto meno pesanti ascoltando i rumori lievi di quella sera d’estate.

 

-          sei in posizione da meditazione?-

 

Dany era appena entrato in camera e conoscendo le mie abitudini sapeva che tutto ciò aveva una logica, anche se strana.

 

-          già era da un po’ che non lo facevo..- rispondo

-          mamma è preoccupata..- mi dice sedendosi alla scrivania e girando la sedia verso di me.

-          E ti ha mandato in avanscoperta?- gli chiedo stupita

-          Veramente no, mi ha solo detto di lasciarti in pace che dovevi aver litigato con il tuo ragazzo..- fece spallucce

-          La mia posizione di meditazione con te è del tutto inefficace..- alzai gli occhi al cielo rimettendomi seduta.

-          Devo avere un karma molto forte..- dice sarcastico e io rido.

-          Meglio se le vado a dire che non si deve preoccupare..- sospiro

-          Perché hai già risolto?- mi domanda lui

-          No..- rispondo poi ringrazio per i miei riflessi pronti afferro al volo il mio cellulare che Dany mi aveva lanciato – ehi!- protesto

-          Se non lo accendi non risolverai mai niente…- mi dice con sguardo eloquente.

-          Uff..- sbuffò inserendo il pin.

-          Bene..- dice compiaciuto lui – torno di là ad avvisare mamy che non sei sull’orlo della disperazione..- ride e mi lascia sola in camera.

 

Quando il mio telefono finì l’iter di accensione il mio cuore partì a mille non aspettavo altro che vibrasse sulle mie ginocchia e mi arrivasse un messaggio e quando lo fece ebbe un attimo di fermo.

Lasciai che lo schermo si spegnesse senza leggerne il nome. Poi prendendo un bel rispiro di sedetti sul letto appoggiando la schiena al muro e lo sbloccai, ebbi due emozioni contrastanti una di gratitudine e una di profonda delusione.

Gratitudine perché capii che davvero su di lui ci si poteva sempre contare e delusione perché il mandante del messaggio  non era Alex come mi aspettavo ma Riku.

 

“ Ciao Keira volevo sapere se andava tutto bene… Spero di non averti creato casini se così è mi dispiace davvero, dimmi se posso fare qualcosa.. tvb”

 

Attesi ancora 5 minuti nella speranza che arrivasse un suo messaggio, non seppi neppure se dovevo chiamare io o no… alla fine risposi a Riku.

 

“ ciao non ti devi preoccupare è tutto ok… ti ringrazio davvero ma sto bene! Ci sentiamo presto. Bacio, buona notte.” Se mi fossi dilungata di più per come mi conosceva bene Riku avrebbe capito che non era vero.

 

Ero combattuta e non sapevo cosa fare… lo chiamo o no? È colpa mia tutto quello che è successo o no? Mi creavo troppi problemi dove non c’è n’erano?

Il mio cervello dopo qualche minuto protestò per la stanchezza della giornata e dell’attività a cui lo stavo sforzando quindi presi l’unica decisione sicura, spensi il telefono, la luce e mi lascia scivolare nel sonno ancora vestita…

 

Commenti: che capitoletto magro! ^^ scusatemi fin da subito! È tutto quello che riesco a fare in un ponte di 2 giorni… spero che da voi faccia abbastanza bello perché da me stamattina c’erano 11 gradi e tanti cari saluti agli shorts e canotte leggere.. çç mi sa che il freddo è calato pure sulla nostra povera Keira, i miei personaggi ormai mi odieranno! XD volevo farli litigare a tutti i costi e ci sono riuscita ora però devo andare avanti! ^^ chissà che si inventerà il mio povero cevellino malato!

Ora ho la botta triste quindi meglio che non scrivo… ho finito ieri FFVII crisi score e non mi vergogno di dire che alla fine ho pianto è davvero tristissimo il finale, però ugualmente bello… lo adoro..

 

Ringraziamenti:

 

Giulietta91:  io direi a morte i prof  in generale! XD cmq mia cara hai preso in pieno il tipo che è Yoko mi sa che su sta cosa ci marcerò sopra e poi vediamo che m’invento…. Ovvio che mi fa sempre piacere leggere le tue recensioni quindi non smettere! ^^

 

Glo91:  forza ragazze facciamo tutte il tifo per Sora! ^^ quel povero ragazzo dovrà avere pure qualche soddisfazione! U_U ti ringrazio per i complimenti! Alla prossima!

 

Haruka96: io figurati che il professore me lo sono già dimenticato! XD mi sa che quello che Alex doveva dire a Keira era meglio se non glielo diceva…

 

Ottoperotto: ciao! Ta ringras par la recensiun, me fa sempi piasì legerla anche parchè  i ghignu sempi! XD cmq a parte la scola la va tut ben! Ehhh sì keira le pej dal diavul an persona, però la risolvù al prublema!  NOOO O_O te rasun! Sun diventà na scrittrice internasiunal!!! Me sta per venìa n infart!!! Che blousa!! ^^ ahh te ticines? As sent dal dialet! XD ta ringras par la recensiun coma tut le smani, i aspet la prossima! Baciiiii p.s. se non capisci avvisami! XD

 

Mietitrice: la odi proprio Yoko eh?! XD avvisami se ritorni con mantello e falce che potrei non riconoscerti! XD grazie per la recensione! Kiss

 

Elly mercer: qui la lista delle persona che odiano Yoko si sta allungando… ^^ non farmi pensare a Riku che mi gira la testa! XD te lo dico in segreto in realtà la riempito di botte dopo il prof… ^^

 

LucyS: beata che che hai finito io tiro avanti fino a luglio… çç sono contenta che questi capitoli ti siano piaciuti! Recensisci ancora mi raccomando! Baci! ^^

 

Thanks to all the people that had read my little story! I love you guys!

 

See you to the next chapter! Kano_chan

 

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Capitolo 45
*** Il sole esiste per tutti ***


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Capitolo 45: Il sole esiste per tutti (Tiziano Ferro) < /p>

La mattina dopo mi svegliai relativamente tardi, verso le undici e di solito alle nove ero già in piedi.  Forse era un modo per il mio cervello di scacciare il senso di angoscia che mi avrebbe colto non appena mi fossi ricordata degli eventi del giorno prima, e in effetti quando riuscii a ricordare fin troppo bene tutta la vicenda mi si spalancarono gli occhi e mi sentii tutta ad un tratto agitata.
I miei a quanto pare erano usciti, trovai un biglietto sulla tazza nel quale dicevano che sarebbero tornati per pranzo.
Dopo aver fatto colazione ed essermi fatta una lunghissima doccia non trovai niente da fare e così tornai a fissare il mio cellulare acceso sul comodino.
Lo fissai così a lungo che i contorni divennero sfocati e bianchi poi lo afferrai di getto e composi il numero, squillò due volte a vuoto e decisi che potevo anche mettere giù ma risposero.
< /p>

_ pronto?_ < /p>

Attonita… < /p>

_ so che ci sei…_ < /p>

- Y… Yoko?- la mia voce uscì poco più che un sussurro. < /p>

_ se cerchi Alex è impegnato, sta di là con gli altri a provare.. devo dirgli qualcosa?_ < /p>

La sua voce falsamente cordiale fu come una pugnalata al cuore. < /p>

- no.. solo che ho chiamato…- dissi < /p>

_ ok!_ < /p>

Rimise giù il telefono, io chiusi lo sportellino con il cuore che andava a mille e una inconsueta voglia di mettermi a piangere. < /p>

- cretina! Cosa vai a pensare?! Te lo aveva detto no che li aiutava?!- mi auto dico < /p>

Ma il mio cuore non rallentò.
Mi guardai intorno, avevo ancora la mia borsa pronta sul divano del salotto, la fissai un momento poi la presi, afferrai un mazzo di chiavi e uscii.
In strada mi sentii decisamente meglio, vedere altra gente e il solito tram tram mattutino mi fece capire che il mondo non era finito.
Cominciai a camminare senza una meta precisa, una cosa che facevo spesso quando andavo alle medie, mi divertivo ad andare in giro anche in bicicletta per quelle stradine piene di case tutte uguali.
Mi guardavo intorno girando per i negozietti più disparati, poi un’insegna catturò la mia attenzione.
C’era un cartello appeso tenuto su da una sbarra in ferro battuto lavorata, sul cartello c’era una testa di leone molto ben fatta e c’era scritto in caratteri che potevano ricordare l’old english text di word.
< /p>

Leon Pub
< /p>

la gente ci passava davanti senza dargli neppure un’occhiata. La porta con la scala che conduceva al pub era aperta, ancora oggi non saprei spiegarmi cosa diavolo mi avesse spinto e scendere quelle scale alle undici e mezza di mattina quando sicuramente era tutto chiuso. Sentii subito più fresco man mano che scendevo le scale, come quando si va in cantina.
Mi ritrovai davanti ad una apertura separata dal locale da un fitto strato di perline nere.
Scostai la tendina ed entrai, e mi piacque…
parecchio anche!
< /p>

C’era un vecchio bancone il legno con gli sgabelli in mogano proprio appena entrati sulla sinistra, i tavoli erano in ferro nero, sopra erano decorati con un collage di foto in bianco e nero che ritraevano i Beatles, i Queen, Madonna, i Pink Floyd, i Sex Pistols, Santana e un sacco di altri cantanti recenti e meno. Al centro c’era uno spiazzo che interpretai come la pista da ballo e in fondo alla sala un palco. In giro non c’era nessuno e io entrai fermandomi al centro della pista, ci sarebbe stata parecchia gente…
mi avvicinai all’impianto audio per vedere in che stato era ma mi sembrava buono.
< /p>

- e tu chi sei?!- < /p>

inutile dire che mi spaventai da morire tanto che mi lasciai perfino scappare un urletto.
Mi voltai per vedere chi mi avesse beccata lì dove non dovevo essere.
Dalla porta che probabilmente portava al magazzino c’era un ragazzo.
Avrà avuto sui 27 anni, i capelli lunghi castani, vestito in jeans, cintura borchiata, maglietta bianca e gilè di pelle. Occhi scuri e una sottile cicatrice che partiva da sopra l’occhio destro per scendere fino alla guancia sinistra. Mi guardò con curiosità con in mano una cassetta di bottiglie.
< /p>

- scusami.. ho visto aperto e sono scesa..- dico impacciata ma sorridendo
- beh siamo chiusi..- dice lui appoggiando la cassetta e mettendo a posto le bottiglie sotto il bancone.
- Non ho mai visto questo locale…- dico avvicinandomi
- Non mi stupisce sono pochi ormai quelli che ci vengono preferiscono locali più alla moda.- replica lui senza guardarmi ma continuando con il suo lavoro.
- Beh a me piace..- dico e stavolta torna a fissarmi così a lungo che mi sento a disagio.
- Emh.. scusa per il disturbo vado..- dico visto che non accenna a dire nulla.
- Tu suoni?- mi chiede all’improvviso tornando ad occuparsi delle bottiglie.
- E come fai a saperlo?- gli domando stupita tornando sui miei passi.
- Ho visto che sei andata a vedere l’impianto audio non credo che qualcuno che non se ne intenda almeno un po’ gli interesserebbe..- risponde appoggiando la cassetta sul bancone e passandosi il dorso della mano sulla fronte.
- Ho capito.. comunque sì suono la chitarra.- mi siedo su uno degli sgabelli.
< /p>

Lo strano ragazzo, apre una bottiglia di coca e se ne versa un po’ in un bicchiere poi ne porge uno anche a me. < /p>

- oh grazie..- dico
- davvero trovi che questo locale sia bello?- mi chiede osservando intorno.
- Sì.. è diverso dagli altri e poi si respira un aria differente, e i tavoli con le foto sono bellissimi, nei locali solitamente si va per ballare o ascoltare musica ma di richiami a questa non ce ne sono mai..- rispondo bevendo un sorso di coca.
< /p>

Tornò il silenzio, i rumori della strada arrivavano soffocati. < /p>

- sei la prima persona che dice una cosa del genere.. piacere io mi chiamo Leonhart Ayashi ma chiamami solo Leon.- mi porge una mano e per la prima volta vedo un sorriso appena accennato increspargli le labbra.
- Piacere mio io sono Keira Del Monte.- gliela stringo.
- Mi sto ancora domandando però perché tu sia scesa giù.. questo posto nemmeno lo notano…-
- Sinceramente non te lo so dire neppure io ^^” –
< /p>

Poi mi viene un colpo di genio, cioè.. era un’idea assurda ma poteva funzionare. < /p>

- senti Leon…- inizio, lui mi guarda curioso – non è che per caso hai bisogno di una band che suoni qui live la sera?- < /p>

subito mi guarda stranito, poi pensieroso. < /p>

- anche senza pagarci basta avere un posto..- mi affretto ad aggiungere.
- Perché tu suoni in una band?- domanda
- Veramente l’ho fondata io..- dico annuendo.
- E come vi chiamate?-
- Birth by sleep.. siamo alle prime armi ma se ci ascoltassi una volta sono sicuro che potremmo essere all’altezza!- dovevo avere un’aria disperata perché ricomparve quel sorriso.
- Sei una ragazza strana.. con tutti i locali che ci sono qui vieni in questo buco?- mi chiede quasi ridendo
- Te l’ho detto prima a me piace e poi non ti so spiegare bene il perché mi sia infilata qui era più che altro una sensazione.. allora sei interessato?- lo incalzo
- Fai come credi, tanto qui non ci viene mai nessuno..- fa spallucce.
- Evvai! Grazie Leon!- esclamo già su di giri
< /p>

Forse quella mattinata non era poi andata malissimo. < /p>

Commenti: emh.. Sono in ritardo vero? ^^” sorry! Spero di essermi fatta almeno un po’ perdonare!
Allora.. Avete visto? ^^ è comparso Leon! Visto che lo avevo già fatto comparire nelle mie altre fic mi sembrava doveroso e magari userò qualche altro personaggio andando avanti!
E forse anche il locale è stato trovato, anche se le cose con Alex non vanno alla grande uno soddisfazione la nostra Keira c’è l’ha avuta! ^^
Putroppo devo dire di aver finito i capitoli pronti quindi devo trovare il tempo per scrivere… non uccidetemi se passerà un po’ di tempo ma il 25 iniziano gli scritti…
< /p>

Ringraziamenti: < /p>

Elly Mercer: no tranquilla niente alieni, ho solo preso spunto da una situazione che mi è capitata -_- esistono persone del genere purtroppo… ma come anche tu hai gli esami?! Pure io! çç è appunto per questo che non so se riuscirò ad aggiornare spesso… sì me lo hanno regalato per il compleanno! ^^ cmq nn è per la ps3 ma per la psp se ti capita di prenderla compralo perché ne vale davvero la pena! TVB < /p>

Mietitrice: o_O così mi fai paura! XDXD però almeno mi faccio due risate alla faccia di Yoko! ^^ grazie mille come sempre per la recensione! Baci < /p>

Ottoperotto: spero che anche questo micro capitolo sia bello come l’altro! ^^  non ti rispondo in dialetto perché ho fretta! XD però tu continua pure che mi fa un immenso piacere! Blousa vuol dire una bellezza! ^^ aspetto una tua recensione ok? -_^ < /p>

Giulietta91: anche a me poker face piace molto! ^^ mi sa che Keira ha fatto proprio una cavolata come mi hai detto tu ^^” povera ragazza! Yoko la sto facendo odiare davvero molto eh? Muhahahah!!! Ora mi devo inventare il seguito… Mh… beh nel frattempo aspetto una tua recensione! Grazie per il sostegno! Kissy < /p>

Ringrazio tutti i lettori e in particolare Akane_ che mi ha detto di avere pure un altarino in casa sua per me.. O_o grazie mille! XD < /p>

Alla prossima (che si spera non sia tra 10 anni.. XD) < /p>

p.s. scusate se il font del cartello non è l'Old english text ma mi è sparito dal computer... O_O < /p>

Bacioni Kano_chan!

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Capitolo 46
*** Chiedo scusa! ^^ ***


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Buongiorno miei cari lettori!
Mi sembrava doveroso informarvi su di me ma soprattutto sulla Fic..
Non vi preoccupate nulla di drammatico o di irreparabile!
Solamente che non aggiornerò per un paio di settimane ancora, causa esami, domani si comincia e ne avrò ancora per un pò!
Ma state tranquilli una volta finiti e ottenuti i risultati potrò dedicarmi a mandare avanti Music Will Tie!
Quindi abbiate solo un pò di pazienza e Keira,Riku,Sora,Kairi,Alex e tutti gli altri torneranno a farvi compagnia!
Grazie a tutti (anche perchè ho raggiunto le 2000 letture!)!!! VVB
Un grosso abbraccio dalla vostra maturanda Kano_han! ^^

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Capitolo 47
*** New Divide ***


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Capitolo 47: New Divide (Linkin Park)

Risalii le scale per uscire all’aperto, il telefonino non prendeva nel locale.
Dovetti chiudere gli occhi perché ero stata troppo all’ombra, e un’ondata di  calore mi investì, fui costretta a ripararmi sotto la tenda del negozio vicino se non volevo squagliarmi.
Composi il numero di cellulare di Sora.
Al terzo squillo rispose.

- key-chan!- esordì

- Sora ciao ti disturbo? Sei a lavoro?- gli chiesi

- no non ti preoccupare c’è un momento morto tra mezzora dovrei uscire.- mi disse, in sottofondo sentii trafficare e risuonare la cassa si una chitarra che probabilmente era stata sbattuta da qualche parte.

- Sora sei sicuro?- chiesi, lui ridacchiò

- certo tranquilla!- replicò - allora cosa dovevi dirmi?- mi chiese

- Sora tieniti, siediti da qualche parte e ascoltami bene..- gli dissi

- Keira che succede?!- sentivo trasparire dalla sua voce l’eccitazione

- conosci il Leon Pub?- domandai prima

- emh… no dovrei?- rispose

- no, cioè sì… beh sarebbe il locale dove venire a suonare qualche live.- dissi

1.…2.…3.…

- EVVAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!-

Dovetti ovviamente scostare il telefono perché rischiavo il timpano, la signora che mi passava a fianco in qual momento si voltò a guardarmi in modo strano.

- Sora cosa gridi?!- gli dissi ma stavo già ridendo anche io

- key-chan ti ho mai detto che ti voglio bene?- mi disse rimettendosi a ridere

Si era del tutto dimenticato di chiedermi del locale che tra le altre cose non conosceva, poteva pure essere una bettola per quanto ne sapeva.

- Sora? Sora!!!- urlai attraverso la cornetta perché secondo me stava correndo per tutto il negozio stile “calciatore dopo un goal”

- sì dimmi?-

- ma non vuoi sapere nulla?- gli domandai con una nota seccata ma che non riusciva a dissimulare la mia contentezza.

- uh sì! Dimmi dimmi!!! Dov’è?-

- beh veramente…- mi guardai intorno - hai presente il quartiere Chuo vicino a quello commerciale?- dissi

- sì..- lo disse come se ricordarselo gli costasse una fatica immane.

- lo so che non è dei più popolari però lo devi vedere! È bellissimo il locale!- dissi tutta allegra

- key-chan sono sicuro che sarà così mi fido di te! Sai cosa ti dico? Adesso che finisco il turno passo a vederlo- mi disse

- in effetti era esattamente quello che ti volevo chiedere, se avevi voglia di passare, perché ovviamente come tu ben sai, non ragiono mai prima di prendere le decisioni! E ho necessità di supporto!- dissi io, Sora si mise a ridere

- tu contatta Kairi, io finisco qui e ti raggiungo… dove esattamente?- chiese

- il locale è vicino ad un fioraio, ma ti aspetto fuori quindi cerca me!- dissi

Chiusi la chiamata con Sora e dopo un paio di tentativi di chiamare Kairi riuscii a trovarla.

- davvvero Keira? Sei stata efficientissima come al solito! 5 minuti e sono lì!- fu la sua risposta

Per ultimo chiamai Riku, sapevo che oggi doveva stare a casa ma tentar non nuoce.
Stavo componendo il numero quando il cellulare prese a squillare e inavvertitamente premetti il bottone della chiamata.

- pronto?- risposi

- Keira?-

Ebbi un tuffo al cuore che subito dopo accelerò di colpo, sentire Alex così di punto in bianco senza aspettarmelo mi aveva leggermente scombussolata.

- Keira?- ripetè il mio nome

- ciao Alex…- dissi tentando di non far tremare la voce

- senti mi volevo scusare per il mio comportamento non avrei dovuto reagire in quella maniera, non mi piace litigare con te. Ti amo e non voglio che succeda più..- disse con calma

- grazie..- mi si bloccò la voce in gola, mi sfregai gli occhi con la mano libera, asciugandoli.

- ehi ma che fai piangi? Guarda che così mi fai sentire più in colpa!- scherzò lui, io feci una breve risata per ritrovare l’autocontrollo.

- ok sono a posto!- dissi decisa

- bene! Allora sono perdonato?- mi chiese lui

- certo che sì!- dissi con un peso in meno sul cuore

- benissimo allora che ne dici di uscire?- domandò subito dopo

- se per oggi pomeriggio per me va bene.- risposi

- sì tanto io sto facendo le prove adesso, tu?- rispose

- io credo di aver trovato il locale dove suonare.- dissi

- davvero? È qual è?-

- il Leon Pub a Chuo..- dissi

- umh… l’ho già sentito..- rispose - beh anche se non lo conosco basta che ora abbiate un posto dove esibirvi! Non vedo l’ora di venirvi a sentire.- mi disse

- è ancora tutto da decidere ma siamo già a buon punto!-

- bene… oh scusa key ma devo scappare mi stanno richiamando al lavoro!- rise

- non ti preoccupare, salutami tutti.- dissi

- per oggi facciamo alle 4?-

- ok! A oggi allora… baci.-

- va bene… ti amo.-

- anche io.-

Quando chiusi la chiamata mi sentii incredibilmente leggera, tanto ero felice che quasi mi stavo dimenticando di chiamare Riku.
Feci il numero, squillava ma non rispondeva.

- pronto?-

Feci un mezzo salto sul marciapiede girandomi di scatto. Riku cercava in tutti i modi di non ridermi in faccia, evidentemente la mia reazione lo aveva alquanto divertito.

- Riku!!! Sei pazzo?!- gli chiesi

Lui si portò il pugno chiuso alla bocca concentrandosi per smetter di ridacchiare.

- scusami è che sei stata molto divertente..- rispose riacquistando il selfcontrol.

- cretino!- replicai

- uh ma guarda ogni volta che siete da soli litigate.-

Nel frattempo era sopraggiunta Kairi, un vestitino leggere estivo di un bel rosa antico e una borsetta di paglia intrecciata.

- Kairi!! Non è colpa mia è Riku che mi istiga…- piagnucolai mettendomi alle sue spalle e facendo la linguaccia a Riku, che rispose sorridendo e scuotendo la testa.

- allora è questo?- mi chiese lei guardando il cartello appeso sopra le nostre teste.

- sì…- dissi io

- è questo cosa?- domandò cortesemente Riku

- ah già! Era giusto per questo che ti stavo chiamando, ho trovato il nostro locale e credo che il proprietario di starà molto simpatico.- sorrisi della suo improvviso stupore.

- ma…- cominciò

- meglio se scendete e guardate di persona, se Leon ve lo chiede ditegli che siete i membri della mia band.- lo interruppi

Riku rimase interdetto, ma per fortuna Kairi lo prese per un braccio e si avviò.

- Keira tu rimani a…-

- ad aspettare Sora come al solito!- risi io in risposta a Kairi che scese portandosi dietro un incredulo Riku.

Commenti:
Sono tornataaaaaaaaa!!!! ^^ Mi scuso per l’improvvisa sparizione, ma vi avevo già informati con l’avviso che ho esposto! XD
Allora finiti gli esami, andato tutto bene devo solo aspettare venerdì per sapere il voto con il quale mi hanno cacciata finalmente dalle superiori! XD
Ma passiamo al capitolo, mi scuso perché è solo d’intermezzo, ma ho dovuto mettere un po’ di dialogo fra i personaggi e volevo che Alex telefonasse a Keira per mettere a posto le cose….
Nel prossimo capitolo ci sarà una new entry dal mondo di FF però avrà un ruolo marginale, diciamo che mi diverto ogni tanto a farne spuntare uno come comparsa! ^^
Ringraziamenti:

Innanzitutto vi ringrazio per la pazienza che avete avuto nell’attendermi! E ora passiamo ai singoli:

Elly Mercer: Ti darò un premio se continui ad essere la prima nel recensire! XD Devo dire che l’idea del barista figo l’avevo già ^^ prendendo spunto da un ragazzo appunto che lavora in un bar nella mia città (*ç*) poi ho pensato a Leon e mi sembrava molto adatto per la parte e  così eccolo lì! XD Hai fatto anche tu la maturità? Cmq spero davvero per sei risultati soddisfacenti visto che mi sono ammazzata di lavoro! Çç

Goddes of Water: O_O urka quanti evviva! XD sono molto lusingata! U_U umh… dalla tua recensione forse capisco che Alex non ti sta molto simpatico… XD
Per il nome di Squall lo sapevo (possedendo FFVIII) è scelto apposta visto che gli dovevo mettere un cognome giapponese ho optato per tenere Leonhart come nome! ^^ però grazie dell’avviso almeno se mi ero sbagliata correggevo! Baci

Mietitrice: mia cara grazie per la recensione! ^^  spero che questo capitolo ti abbia fatto dimenticare anche la lunga attesa di questi giorni… ^^” Bacioni!

Ottoperotto: E suma turna chi! XD Gli esami sun pasà e y pos turnè a parleti an piemounteis! XD
Ta ringras par la recensiun! Lu se? Una ragasa chi lege la mia storia ma di che as diverte an mund a leger anche le to recensiun e le me risposte! ^^
Al molboro cmq lo mangià me! Gli esami sun andà benissim!! ^_^ y sper che al capitolo te sia piasì! Y aspè la ta nuova recensiun! An racumand!!! Baciiiii!!!

Giulietta91: Doh! È la parola giusta! XD Mhh… viste le recensioni complessive che osannavano la comparsa di Leon direi che ho fatto bene a metterlo nella storia! XD Presto inizieranno a suonare (non appena avrò scelto il brano!) grazie mille per la proposta di aiuto se ne avrò bisogno sarai la prima a cui chiederò! ^^ Grazie mille! Baci!

Jessica Hale: Ciao! Innanzitutto grazie mille per la mail come ti ho detto mi ha fatto un immenso piacere! ^^  sono davvero felice che la mia fic ti piaccia! ^^ spero che continuerai a recensire! Un bacio!

Haruka96:  Non ti devi scusare che tu sia l’ultima o la prima non fa differenza! Sono contentissima se recensisci mi basta questo! ^^ mi disp di averti fatta attendere ma adesso dovrei essere un po’ più puntuale! Baciotti!

Lis94: Oh che bello una new entry!!! ^^ mi fa sempre mooolto piacere! Riku dopo tutto è il mio personaggio preferito dovevo dedicargli una fic! ^^ Baci!


Grazie mille dunque a tutti i miei lettori che come vi avevo già detto mi avete fatto arrivare a 2000 letture! ^^ sono davvero molto onorata! GRAZIE!!!

Baci da Kano_chan

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 48
*** L no shisou ***


Wecome To PageBreeze

Capitolo: L no Shisou (Death note soundtrack)

- Keyyyyyyyyyyyyy-chaaaaaaaaaan!!!!!-

A quell’urlo mi voltai verso la mia destra, Sora stava sopraggiungendo in bici e pedalava come un forsennato, quando davanti gli passò un gatto e dovette inchiodare franando a terra.

- oddio Sora!- corsi verso di lui che però si stava già rialzando.

- tutto bene!- mi fece un sorriso 32 denti

Io scossi la testa incredula - ma quando imparerai? Guarda ti sei pure sbucciato il gomito- dissi sconsolata e lui si mise a ridere.

- sono il primo?- mi chiese speranzoso

- no… Kairi e Riku sono già scesi..- dissi ridendo della sua espressione delusa.

- uff.. va beh dai!- con la solita foga mi prese per un braccio trascinandomi.

- emh Sora è qui…- lo fermai visto che aveva superato la porta

- oh giusto!- disse lui

- tutto ok? Sembri un po’ fuori..- gli chiesi

Lui mi guardò stranito come se avessi detto un’assurdità, aspettò che il rumore assordante della moto che ci era passata vicina sfumasse e poi mi domandò.

- certo che è tutto ok! Ma perché? Tu non sei eccitata?- rimase a fissarmi con sguardo indagatore

Io feci apparire un largo sorriso - certo che sì!-

Stavolta lo presi io per mano conducendolo giù per la scala.

- Riku come ha reagito?- mi chiese nel mentre

- direi con una decisa sorpresa, ma sono sicuro che lui e il padrone del locale andranno d’accordissimo…- risposi

- e perché?-

- perché sono uguali- sorrisi io, finalmente scostai le tendine e entrai nel locale.

Leon,Kairi e Riku erano tutti al bancone immersi in una fitta conversazione.

- eccoci!- dissi

Sora rimase indietro, quando mi voltai stava girandosi ovunque senza fiatare.

- Sora?- lo richiamai

- è fantasticoooooooooo!!!!!-  urlò la sua voce rimbombò nel salone

- quello è sora vero?- sentii chiedere Leon

- purtroppo sì…- rispose Riku

Io mi avvicinai a sora che aveva un’espressione di pura gioia in viso, lo presi per le spalle e lo spinsi verso gli altri.

- beh Leon inutile dirtelo ma questo è sora…- glielo presentai

Sora dopo essersi riscosso da chissà quali fantasie tese la mano al ragazzo.

- molto piacere! Sora Kanemori.- disse

Leon gli strinse la mano - Leonhart Ayashi- rispose

Sora lasciò la mano e si accostò a me - avevi ragione sono identici…- mi disse in un sussurrò che non passò inosservato a Riku, che ci fulminò.

- allora!- esordii io - che ne dite?-

- io ho già votato per il sì, mi piace!- disse Kairi

- mi chiedo dove trovi tutta questa fortuna.. Sia con il capannone che con il locale, non è che riesci anche ad incontrare per caso un discografico?- mi domandò Riku

- non chiedere troppo alla mia fortuna!- risi io - Leon?- mi rivolsi poi a lui

- ho fatto due chiacchiere con i tuoi amici, mi sembrate seri e volenterosi, se avete talento lo vedremo tra un paio di settimane.- mi disse

Io sgranai gli occhi cercando delucidazioni, in mio aiuto venne Kairi.

- Riku con enorme maestria è riuscito a combinarci un live.- mi disse sorridendo

- con maestria non direi gliel’ho semplicemente chiesto… ehi che avete voi due?-

Io e Sora lo stavamo guardando come se fosse un Dio sceso in terra, senza preavviso entrambi lo abbracciammo, o almeno io lo abbracciai e Sora da dietro lo immobilizzò in una stretta.

- mollatemi! Soprattutto tu  Sora!!! Giuro che vi…- sbraitò lui

Io lo lasciai per godermi la scena di lui che tentava di scrollarsi di dosso Sora.

- non siamo sempre così…- rassicurò Kairi, visto che Leon aveva un’espressione dubbiosa.

- cos’è tutto questo baccano? Leon hai invitato un circo?-

Mi voltai verso la voce femminile, dalla porta del retro arrivò una ragazza con in mano una cassa di bicchieri. Alta con i capelli lisci e neri fino alla vita, occhi scuri così come la maglietta smanicata e i pantaloncini che portava.

- oh giusto in tempo Tifa- disse lui - questi ragazzi vogliono suonare nel locale ho combinato loro un live tra due sabati.- la informò

La ragazza di nome Tifa appoggiò sul bancone la cassa, e ci guardò uno a uno.
Nello stesso momento sora esclamò.

- TIF!-

La ragazza lo guardò stupita - non dirmi… Sora!!!- disse sorridendo finalmente

Il ragazzo passò in mezzo a noi e la raggiunse stringendola in un abbraccio.

- sempre il solito espansivo eh?- rise

- potevi dubitarne? Ma dai e così lavori qui! Brava!- esclamò Sora

- emh emh…- io mi schiarii rumorosamente la voce.

- oh già scusate! Questa è Tifa siamo stati insieme fino a un anno fa.- disse nello sconcerto generale

- insieme nel senso..- dissi io

- che sono la sua ex ragazza- confermò lei

Calò un attimo di silenzio, non che la cosa mi sconvolgesse però era incredibilmente strano.

- ma non è un po’ troppo grande per te?-

Questo invece mi lasciò di stucco soprattutto se a  dirlo era stata Kairi.

- veramente ho solo 19 anni..- si difese Tifa, a me non piacque l’espressione di Kairi.

- tornando al discorso di prima..- ci interruppe Riku - allora siamo d’accordo?- chiese rivolgendosi a Leon

- certo, se volete venire a provare qui prima dell’esibizione contattatemi pure.- ci confermò

Mentre Riku si faceva dare il numero di cellulare da Leon io raggiunsi Kairi che si era seduta al bancone.

- Kairi tutto bene?- le chiesi sedendomi vicino a lei
- umh?- mi disse vaga lei

Invece di riscuoterla seguii il suo sguardo, e lo mi si accese una lampadina.ù

- Kairi non è che sei gelosa di Tifa?- domandai guardando la ragazza e sora chiacchierare fittamente.

- cosa?- finalmente mi dedicò un po’ di attenzione.

- eddai Kairi non riesco a trovare un’altra spiegazione per la tua faccia se no!- le dissi io

Lei mi guardò ancora per un attimo poi scosse la testa facendo ondeggiare i capelli ramati.

- sinceramente non lo so… sora in questo periodo, dopo quello che è successo mi è stato particolarmente vicino però… sono stata ferita e non riesco a fidarmi…-

- è comprensibile- anuii io

- lo so che Sora è un ragazzo splendido ma…- non trovò le parole per continuare

- Kairi non c’è bisogno che trovi delle scusanti, fai con calma e se hai bisogno sai che mi puoi chiamare a qualsiasi ora!- la rassicurai io

- grazie Keira!- lei mi sorrise di rimando prima di abbracciarmi.

- ok abbiamo fatto, torniamo a casa?- sopraggiunse Riku

- va bene…- risposi scendendo dallo sgabello.

- allora Leon grazie mille ci sentiamo nei prossimi giorni ok?- mi rivolsi a lui.

- d’accordo.- rispose

Salutammo tutti e risalimmo in strada.

- va bene allora io torno a casa.- disse Kairi

Sora sembrò sul punto di volerle dire qualcosa poi si bloccò - io aspetto un attimo Tifa, facciamo un pezzo di strada assieme.- disse invece

- allora ci sentiamo.- Kairi non lasciò trapelare nulla e si incamminò.

- anche io torno a casa.- annunciai

- ti accompagno per un pezzo.- mi disse Riku

Ancora oggi non mi spiego bene quello che mi successe in quel momento. Ero sul punto di dirgli di sì, contenta come al solito perché chiacchierare con Riku era una cosa che mi piaceva e mi divertiva sempre e invece….

- scusa Riku ma devo fare un giro un po’ più lungo che faccio un paio di commissioni per mia mamma e poi mi verrà a prendere Dany..-

Nel momento in cui lui mi aveva detto che mi avrebbe accompagnata mi era venuto in mente Alex e mi ero sentita in colpa così mi ero inventata una scusa..

- ah ok nessun problema allora ci sentiamo per le prove ok?- mi disse lui

- certo! Allora ciao ragazzi.- dissi

Mi diressi dalla parte opposta di dove sarei passata solitamente, dentro di me ero combattuta fra la bugia detta a Riku e quel miscuglio di sentimenti strani che mi avvolgevano pensando ad Alex.

Commenti: e un altro capitolo andò! ^^ come avrete sicuramente intuito la new entry è tifa! Potevo sceglierne altre 10 di personaggi femminili di FF e da principio ero orientata verso yuna, poi però mi è venuta in mente sta cosa dell’ex di sora, che devo dire non era prevista e così ho cambiato idea. Tifa mi sembrava più adatta al ruolo, per uno come sora lei è energica e non si perde d’animo e quindi mi andava più a genio. Così entra anche in gioco il fattore gelosia… XD
Per keira inizia invece un periodo complicato ma lo leggerete prossimamente….
Ho una precisazione da fare sul quartiere citato nello scorso capitolo ovvero quello si Chuo, ho deliberatamente usato il nome di un quartiere di Tokyo che si trova vicino ai più famosi e affollati quartieri di Shibuya e Shinjuku. Se ci sono degli errori abbiate pazienza ma works ha deciso di modificare tutte le volte che scrivo Riku in Rinku! XDXDXD Un ultima cosa! Ho scritto una song fic su Mello di Death note se qualcuno conosce il manga e a voglia di darci un'occhiata sarebbe gradito! ^^ Si intitola "Mad World".

p.s. gli esami sono andati benissimo! Sono più che soddisfatta del voto con cui mi hanno cacciata! XD grazie a tutti per gli auguri!

Ringraziamenti:

Devo dire che non mi aspettavo tanto successo ed è per me un grande onore grazie!

Akane_: oggi ti sei aggiudicata il primato per la recensione più veloce! XD no gli esami li ho già dati venerdì uscivano i risultati! ^^ e devo dire che la preghiera all’altarino ha funzionato a dovere! ^^ alla prossima! Bacioni!

Jessica Hale: qui i pareri si dividono, e mi sa che tu sei della fazione pro riku! XD su Leon ti do perfettamente ragione *ç* Baciiii!!!

Elly mercer: Nuuu hai perso il primato! XD  La mia piccolina!!!! No dai scherzo, figurati se mi cambia qualcosa se tu hai 13 anni! ^^ grazie mille per i complimenti! Gli esami come scritto poco sopra sono andati benissimo! A presto! Bacioni! P.s. scrivimi quando vuoi su msn!

Giulietta91: ormai per chi recensisce prima c’è una specie di gara! XD ma si dai è la prima volta che litigano può succedere poverini loro! ^^ oh allora ho fatto bene facendo ricadere la mia scelta su Leon! Contenta di saperlo. Ho scelto un personaggio femminile se no c’erano troppi fighi in giro! XD però chissà magari in un futuro.. Hihihi
Non puoi neppure sapere come sono leggiadra!!! Ehh sì! E ti sentirai anche tu allo stesso modo garantito! Baciotto anche a te! ^^

Ottoperotto: urka!!! Parfin al coro angelico! Ma che onore!!! Ormai a recensir siete an quat! XD quel ca man dumand è… ma il yoda d’antè le rivà?! O_O parland dagli esami sun andà ben par fortuna! Son sudisfata e ades y sun anche più tranquila, am pos goder le me meritate vancanse!
Uhhh grazie par le rose! >////< non m’era ancura sucedù che an letur ma regalase delle rose!
Sora l’era an ritard come al solit! XD
Grazie par la recensuin tame al solit! Se vedemo al prosim capitulo! Bacioooooooo!!!!

Mietitrice: no nessun blocco dello scrittore peggio! Chiamasi esami! XD alla prossima!

LucyS: per gli impegni ti capisco, non penserai che io sia messa meglio! XD che ne dici allora della new entry che ho scelto? Comunque ci avevi azzeccato! ^^ era proprio tifa! Baciotti!

Lis94: oh davvero ti è piaciuto? Ne sono mooolto contenta! Curiosità soddisfatta direi no? A presto un bacio!

Lukita_sonohrina95 (se ho sbagliato a scriverlo chiedo perdono! XD): benvenuta! Grazie mille per la recensione e per i complimenti! ^^ veramente no non l’ho scelto per quello.. A dir la verità non ci avevo neppure pensato! XD il nome di alex l’ho scelto solo perché era l’anagramma di axel! Baci!

Shine Mizuki: wow!!! Thanks a lot!!! >___< è proprio quello che spero di sentirmi dire da chi legge! ^^ aspetto allora il super commento su questo capitolo! Kiss!!!

Ringrazio nuovamente tutte le 22 persone che mi hanno aggiunta tra i loro preferiti e tutti i lettori che seguono anche senza recensire!

Un bacione!
Kano_chan

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Capitolo 49
*** Wonderful ***


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Capitolo 49: Wonderful (Gary Go)

Nei giorni successivi mi sentivo sempre peggio, ovviamente nei confronti di Riku.
Me lo dicevo da sola che il mio comportamento era estremamente infantile, che ero una stupida, quando trovavo delle scuse per non farmi accompagnare a casa e quando mi sentivo a disagio perché rimanevamo da soli.
Attribuii il mio comportamento alla paura di litigare di nuovo con Alex, nonostante lui mi avesse detto che aveva perfettamente capito il tipo di rapporto che avevamo e che non se ne preoccupava più (così mi aveva detto), non pensavo potesse essere altro.
Se Riku si era accorto di questo mio cambiamento non lo diede a vedere, immancabilmente Sora non mi lasciò scampo…

- cos’è sta storia con Riku?-

Immediatamente abbassai lo sguardo sconsolata verso il marciapiede, senza sapere bene cosa rispondere.
Stavamo tornando a casa dalle prove, ormai eravamo pronti, il nostro live consisteva in 3 cover e nella canzone di Kairi.

- in che senso?- chiesi ingenuamente “ti prego non chiedermelo non chiedermelo non chiedermelo!!”

- nel senso che con lui ti comporti in modo strano da più di una settimana ormai, se n’è accorta anche Kairi, te ne voleva parlare lei oggi ma visto che è dovuta andare via prima ha lasciato il compito a me.- mi disse, non si era voltato a guardarmi, continuava semplicemente a camminare a mezzo metro da me con le mani in tasca.

“grazie Dio” pensai amareggiata.

- non è niente sarà un periodo un po’ così…- divagai io

A quel punto Sora si fermò girandosi a fissarmi, ressi i suoi occhi azzurro terso per non più di mezzo secondo poi il mio sguardo tornò a fissarsi sulle lastre di pietra del marciapiede.

- non è che il tuo periodo un po’ così si chiama Alex?-

Dentro la mia testa partì il rumore che faceva la mia battaglia navale elettronica di quando ero piccola.
Fiiiuuuuuuuu (fischio del siluro) bada boom cacciatorpediniere affondato…

- non è… a dire la verità..- sillabai

Sora sospirò, mi aspettavo una strigliata delle sue ma invece scavalcò il guardrail e si sedette sul metallo, fissando il panorama della città.

- sì…- ammisi alla fine, sedendomi vicino a lui.

- non è che avessi bisogno di conferme però sentirtelo ammettere mi fa piacere.- disse

- ehi!- protestai io, lui sorrise e io mi calmai.

- ha di nuovo fatto storie per Riku?- mi chiese

- no!- esclamai - niente del genere Alex non mi ha detto nulla!- dissi con fervore

- ok,ok calma ti credo.- mi rassicurò - e allora perché?- domandò

Mi permisi di alzare lo sguardo verso il cielo, mi piaceva molto di più.

- non te lo so spiegare.. Credo di aver paura che nonostante quello che mi abbia detto Alex si arrabbi ancora.- spiegai osservando una grossa nuvola disfarsi sotto il vento

- non ti pare che in questo modo dai poca fiducia ad Alex?-

Guardai Sora interrogativa.

- beh se lui ti ha detto così deve essere la verità quindi nessun problema e poi tu e Riku siete amici hai tutto il diritto di passare del tempo anche con lui, così come fai con me.- si spiegò meglio

Meditai sulle sue parole, aveva ragione.. Il mio comportamento era ancora più grave oltre a ferire Riku dimostravo una scarsa fiducia nel ragazzo che amavo.

- hai ragione Sora!- mi alzai in piedi - devo scusarmi con Riku… e in Alex devo avere piena fiducia!- annunciai.

- ok! Allora un bell’urlo!- mi disse Sora alzandosi anche lui -al 3 ok?- mi disse

Io annuii sperando che nessuno ci rincorresse dopo.

- 1.…2.…3.…-

- yaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!- urlammo, il nostro eco rimbombò giù per la collinetta, poi ci mettemmo a ridere.

- Sora se non ci fossi dovrei inventarti! Ahahaha..- dissi asciugandomi le lacrime.

Lui mi rispose con un ampio sorriso.

- ok andiamo domani siamo a riposo, visto che dopodomani sarà il gran giorno…- disse

- già..- asserii io

------------

- come non puoi venire?!-

- lo so mi dispiace ma cominciamo anche noi il live alla stessa ora, però giuro che appena ho finito ti vengo a prendere e festeggiamo!-

Guardai corrucciata Alex per un attimo poi tornai a girarmi perché il mio collo protestava.
Eravamo seduti sul letto, Alex appoggiato al muro con le ginocchia flesse e io appoggiata al suo petto con le gambe distese e le sue braccia intorno alla vita.

- promesso che dopo vieni?- gli chiesi con tono da bambina offesa.

- promesso! Ti penserò tutto il tempo così andrai benissimo, tu aspettami al locale quando hai finito e io ti raggiungo…- mi disse

- umpfh..- mugolai

- Keira votati…- mi disse serio

Io girai di nuovo il collo, la mia bocca venne catturata dalla sua. Le nostre lingue cominciarono e cercarsi accarezzandosi. Mi venne subito caldo tanto da desiderare di togliermi la maglietta.
Mi girai pian piano senza smettere di baciarlo, sapeva di menta, di fresco.
La sua mano scivolò sotto la stoffa accarezzandomi la pelle, lo lasciai fare mentre mi toglieva di dosso l’indumento, lo abbracciai, stringendogli le braccia attorno al collo, affondando il viso nei suoi capelli rossi. Feci scivolare le mani sotto la sua maglia seguendo con le dita il profilo della sua colonna vertebrale, mentre lui era intento a baciarmi le spalle e il collo.
Con lentezza afferrai i bordi della sua t-shirt e gliela tolsi, lo sapevo già che aveva un corpo praticamente perfetto e segretamente risi malignamente di questa fortuna.
Alex mi fece sdraiare, sentire il calore della sua pelle sulla mia mi faceva girare la testa e accorciare il fiato.

- c’è possibilità che i tuoi tornino?- mi chiese con voce soffocata mentre scendeva lungo il collo.

- no…- sillabai - al massimo può tornare dany..- dissi con le mani contratte sulle sue spalle.

- benissimo allora non ci sono problemi..- continuò la sua attività, mentre la mano faceva scendere la spallina del reggiseno.

Dopo di che mi venne quasi da ridere o da piangere isterica.
Nel mio, e sottolineo mio, momento magico il suo cellulare squillò. Alex rimase interdetto un attimo con le labbra ancora sulla mia pelle.
Sospirai - rispondi..-

Si alzò da me raccattando il cellulare da terra.

- pronto? No figurati… uhm.. Ah ok arrivo.- disse

Con quella frase decretò la fine della nostra prima volta, inutile nascondergli la mia delusione.

- scusami, mi hanno chiamato dal locale, sembra che senza di me non sappiano organizzarsi..- disse sconsolato, io non risposi.

Alex mi lanciò un’occhiata, poi mi prese i polsi inchiodandomi nuovamente al letto.

- domani sera dopo il live, io e te nessun altro ok?- mi disse convinto

Sospirai di nuovo - ok ma allora vedi di venirmi a prendere in fretta!- dissi alla fine sorridendo

- certo!- esclamò lui, mi schioccò un bacio sulle labbra e si alzò per rimettersi la maglietta.

----------

Il giorno dopo sembrò che il nulla avesse inghiottito mattina e pomeriggio, così mi ritrovai in evidente stato di shock nel backstage del Leon Pub.
Ero seduta sul divano e tenevo la custodia della mia chitarre come se fosse stato un salvagente e io una profuga in mezzo al mare.

- Keira ti vedo un po’ tesa..- Tifa mi si avvicinò con un’aria preoccupata e un bicchiere di acqua in mano.

- scusate…- dissi, lasciai andare la custodia e presi il bicchiere rovesciando qualche goccia per il tremore.
- dovresti prendere esempio da Sora.- mi disse divertita Kairi sedendosi di fianco a me.

In effetti era calmissimo, rideva e parlava tranquillamente e io lo invidiavo, così come invidiavo Riku che era come al solito composto e silenzioso.

- e poi non c’è tutta questa gente, te l’ho detto che il mio locale non è fra i più gettonati..- mi avvisò Leon

Io ero certa che una sostanziosa folla ci sarebbe stata, io, Kairi e Tifa avevamo fatto volantinaggio in centro per promuovere l’evento e a mio malincuore sapevo che alcuni della mia scuola sarebbero venuti. La mia ansia aumentò quando decisa ad andare a dare una sbirciatina nella sala Sora mi bloccò disse che mi sarei agitata solo di più.
Ero talmente nervosa che non mi accorsi neppure di essere rimasta ad un certo punto sola con Riku, finchè quest’ultimo non mi si parò davanti.

- Keira?-

Posai il mio sguardo su di lui per una frazione di secondo.

- devi essere meno nervosa, coraggio non sei la sola a salire su quel palco, ci siamo noi. Andrà tutto benissimo e ti divertirai un mondo.- mi disse calmo

Lo fissai come se fosse un alieno.

- Keira?- mi chiamò allarmato forse dalle mie lacrime.

- scusami…- dissi, io che pensavo che c’è l’avrebbe avuta a morte con me per come mi ero comportata negli ultimi tempi, non avevo capito nulla.. Stavo gettando via una persona meravigliosa e un amico che non era solo prezioso era vitale per me.

Singhiozzavo e non riuscivo a parlare, mormoravo solo qualche scusami ogni tanto, eppure quello che avevo pensato glielo volevo dire, volevo dirgli il bene che gli volevo.
A sorpresa mi cinse le spalle e mi accarezzò la testa.

- va tutto bene, non ti devi scusare..- mi disse dolcemente, con il risultato che singhiozzai di più.

- ragazzi è ora- Kairi e gli altri rientrarono.

- Keira cosa è successo!?- mi chiese lei stessa allarmata.

- non è nulla, solo un po’ di emozione..- disse Riku per me mentre mi lasciava andare e io mi asciugavo gli occhi.

- tutto bene?- Leon mi si avvicinò mettendomi una mano sulla spalla, io annuii.

E sorrisi a Sora sicuro che avrebbe capito.

Ci mettemmo tutti in cerchio, appoggiando le nostre mani al centro, non avevamo frasi da dire era un semplice rituale. Bastava la determinazione nei nostri occhi.
Commenti: lo so che avevo promesso che sarebbe successo qualcosa che avrebbe mandato avanti la storia ma mi sa che posticiperò al prossimo perché rischio di far diventare il capitolo lungo chilometri scusate… ^^” le idee sono tante e quando le metto giù se ne aggiungono di nuove e così vengono parole e parole in più.
Almeno ho ancora una settimana per scegliere la canzone di Kairi perché sono ancora indecisa, spero però che vi piaccia.
Che ne dite della scena con Alex? ^^ sempre sul più bello li fermano eh? XD
Devo dire che però mi è piaciuta di più la scena con Riku, preferisco la tenerezza! Detto questo se avete ancora pazienza una settimana sarete accontentati! Mah… chissà se ve lo aspettate….

Ringraziamenti:

Shine Mizuki: Rikku eh? Ci avevo pensato ma mi stuzzicava più l’idea di Tifa hihihi… poi per far ingelosire Kairi era meglio. Il locale qui da me c’è effettivamente e ho preso spunto da lì, però non è sotterraneo nella storia mi piaceva di più farlo in questo modo però! XD davvero sono riuscita a farti piacere kairi? Cavolo che traguardo! ^^ e sono contenta di farti odiare Yoko era proprio il mio obbiettivo! Muahahah!!! *_* Grazie mille per il tuo commento e per i complimenti! Me felice! ^^ a presto bacioni!

Ottoperotto: ahahah!! Non ho mai riso tanto per una recensione! XD scusa se non ti rispondo in dialetto ma non ho molto tempo e sto facendo tutto di fretta! çç
Tifi per Kairi umh… ^^ giustamente lo faccio anche io! Sora ha avuto una belle fortuna ora ha due gentil donzelle che se lo contendono! XD Sì sì le rose mi sono piaciute molto! -_^ grazie ancora!
Mi dimentico sempre di salutare a questo punto, la voce fuori campo,Sora,yoda e il coro angelico!
p.s. per il coro angelico: ragazzi qualcosa di più rocchettaro da cantare? XD
Grazie mille per la recensione sempre ben gradita! Baciiii!! ^^

Jessica_Hale: Riku forever allora! XD ehhh sì le sue pene iniziano solo adesso… ma vedrai! A presto baci!

Giulietta 91: Tifa era fatta apposta per non essere aspettata! XD in effetti pure yuffie andava bene o Rikku però per varie ragione ho optato per Tifa e poi era adatta a far ingelosire Kairi! -_^ davvero ti piace Death Note? ^^ sono contenta! Infatti come hai detto Riku è stato mooolto più comprensivo è un ragazzo d’oro! (eh ci credo… *ç*) mi sa che adesso vorrai il capitolo 50° vero? XD
Un bacione enorme anche a te!

Elly mercer: ma ciao cara! ^^ come stai? Scusami per quella volta se sono scappata ma ero di fretta! ^^” ma poi tanto abbiamo parlato un bel po’! spero che il tuo pc continui a funzionare per permetterti di recensire! Grazie mille un bacio!

Lis94: grazie grazie allora ho scelto bene! XD poi comunque vedrai come andrà fra Kairi,Tifa e Sora stai tranquilla! ^^ dovrai pazientare ancora un po’ per sapere come va ma porta pazienza! Baciotti!

Mietitrice: ti prometto che nel prossimo li sentirai suonare! >___< giuro!!! Gli esami sono andati benissimo ora si pensa all’università! ^^ se non mi dicevi di aggiornare non eri tu! XD baciiii

LusyS: problemi con Alex dici? Mah vedremo per adesso sono rose e fiori! XD grazi mille di tutto! Bacioni! ^^

Ringrazio tutti coloro che hanno messo la mia fic fra le loro preferite ovvero:


1 - Alesh
2 - Anonima4ever
3 - crazykikka
4 - Elly Mercer
5 - Eris_96
6 - Giangie
7 - giuliettaz91
8 - glo91
9 - Goddes of Water
10 - Haruka96
11 - hikari92
12 - Jessica_Hale
13 - metal_darkness
14 - mietitrice
15 - nameChan124smile
16 - Naoko
17 - Patricia Dalrymple
18 - ragazza delle tenebre
19 - revege
20 - Shine Mizuki
21 - very_lupi
22 - Xemnas89
23 - Yuma_29
24 - Zexion94

Grazie a tutti i lettori come sempre! VVB a presto!

Kano_chan

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Capitolo 50
*** Unfaithful ***


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Capitolo 50 : Unfaithful (Rihanna)

Spazio autrice: vi chiedo solo un favore, la canzone che ho scelto per il live ascoltatela, basta cercarla su you tube si intitola “Fences” dei Paramore, anche perchè vorrei chiedervi se ho scelto bene! ^^ grazie mille!

Stavo camminando, forse per inerzia verso il palco. Ero l’ultima della fila, avevo la mia fidata chitarra a tracolla e mi sembrava che pesasse come un macigno.
Ok, sapevo che sarei stata agitata, per forza avrei dovuto esserlo, ma non immaginavo così tanto!
Continuavo a ripassare a mente gli accordi dei brani che avrei dovuto suonare, e il mio cuore mi dava fastidio, batteva talmente forte che sembrava troppo grosso per la mia cassa toracica, come se stesse cercando di scivolare da un’altra parte per farsi più spazio.
Mandai giù la saliva non riuscendo a eliminare il fastidioso groppo che mi si era formato in gola.
Proseguivo per il corridoio, quando sentii una mano prendere la mia, stupidamente mi chiesi chi fosse, ma era ovvio l’unico davanti a me era Riku.
Non si era voltato, aveva semplicemente allungato la sua mano in cerca della mia.
Strinsi la presa come se volessi assorbire la tranquillità che Riku solitamente emanava, e forse, perché tanto sapevo che non avevo più scampo cominciai a sentirmi un po’ meglio, sottolineo un po’ perché di sicuro non si potevano fare miracoli, così  mi lasciai  trascinare..
Seppi che eravamo sul palco solo nel momento in cui Riku mi lasciò andare e le luci potenti dell’impianto ci illuminarono.
Quasi meccanicamente mi misi nella mia postazione, stavo a sinistra rispetto al cantante, Riku alla destra e Sora dietro, pensai che fosse il più fortunato perché era quello che dava meno nell’occhio.
Finalmente mi costrinsi a guardare la platea, la prima che scorsi fu la figura massiccia di Beast seduto al tavolino poco distante dal palco in compagnia ovviamente di mio fratello e di un paio di amici, entrambi mi rivolsero un sorriso e Dany alzò i pollici, tipico da parte sua ma fu per me un motivo in più di rilassamento.
Analizzai la folla mentre Leon e Tifa gestivano l’impianto audio, c’erano alcuni miei compagni di scuola, altri che avevo visto girare per i corridoio ma che non sapevo chi fossero, c’erano ragazzi che si guardavano intorno intimoriti e un gruppo ben fornito di ragazzi che ero sicura fossero venuti per sentire miss liceo (ovvero Kairi) cantare e infine persone anche con qualche anno in più che assolutamente non conoscevo.
Fatto sta che contro la previsioni di Leon di gente c’è n’era parecchia.

- sei pronta Keira?-

Chiusi gli occhi per un secondo inspirando profondamente “andrà tutto bene, sei qui non puoi scappare quindi andrà tutto bene” mi dissi mentalmente, poi mi rivolsi alla mia interlocutrice ovvero Tifa e feci un cenno d’assenso sorridendo.
L’attacco fu semplice, Sora battè quattro volte i suoi bastoncini l’uno sull’altro e lo show partì.
Erano pochi brani, dopo tutto essendo la nostra prima volta non potevamo di sicuro suonare per ore.
Le cover iniziali erano:

Miss Murder di Afi appositamente arrangiata per Kairi visto che il cantante era comunque un uomo.
Skater Boy di Avril Lavigne e l’intramontabile senza alcun dubbio
I Love Rock and Roll di Joan Jett.

Non posso dire che le suonai senza la minima pecca, grazie al cielo Riku si adattava ogni qual volta che io perdevo una nota, ma tutto sommato non avrei sperato di meglio. Fino a due secondi prima che ci mettessimo a suonare ero sicura che per colpa del mio nervosismo sarei andata malissimo e invece…
L’importante era fare bene il nostro pezzo, anche perché era mio dovere non sbagliare neppure una nota, Riku,Kairi e Sora si erano dannati l’anima perché fosse perfetta, era il nostro trampolino di lancio..

- bene, vi ringrazio per essere venuti prima di tutto.- Kairi aveva preso la parola, notai che era piuttosto sciolta e per niente imbarazzata, era vestita bene. Aveva un mini abito nero, con copri spalle bianco e pantacollant sotto, indossava un paio di scarpe col tacco e aveva raccolto i capelli in una treccia. Io d’altro canto ero più sportiva, top fucsia, capelli sciolti con un fiore nero appuntato da un lato, jeans a sigaretta e scarpe sempre fucsia con il tacco.

- questo è il nostro ultimo pezzo per stasera, spero vi piaccia perché è nostra in tutti i sensi, scritta e arrangiata da noi.- disse alla platea, i ragazzi del suo presunto fan club si diedero alle ovazioni. In fondo al locale Tifa ci guardava dal bancone, Leon doveva essere dietro le quinte. Era tutti ansiosi, Beast e Dany compresi perché nessuno lo aveva ancora ascoltato, le prove le avevamo fatte solo nel nostro rifugio.

- quindi prima di cominciare, vi presento i membri dei Birth by Sleep, il nostro bassista Riku- Kairi lo indicò con un gesto della mano, noi avevamo iniziato a suonare un pezzo di intermezzo, pure note messe insieme a fare una melodia, Riku fece un piccolo inchino.

- alla batteria Sora!- Kairi si voltò per indicarlo

Come potevo prevedere, Sora fece un assolo di batteria di pochi secondi prima di riprendere il nostro ritmo .

- e alla chitarra Keira il nostro leader.- annunciò Kairi presentandomi

Io smisi di suonare portandomi un braccio allo stomaco e piegandomi come se fossi un’artista di teatro.

- bene io sono Kairi e questo è il nostro pezzo!- esclamò portando il pugno in aria.

Sora ci ridiede il ritmo giusto e la canzone partì, dopo poco giusto 10 secondi di inizio e  Kairi iniziò a cantare.

I'm sitting in a room
Made up of only big white walls
And in the halls
There are people looking through
The win.. the window
Though they know exactly what we're here for
Don't look up just let them think
There's no place else you'd rather be

Rallentammo il ritmo per ricominciare dietro a Kairi, la sua voce era chiara e forte, riusciva a passare da una voce candida e dolce ad una più forte e ritmata come questa, sapevo che Sora si divertiva un mondo davamo parecchio spazio alla batteria.

You're always on display
For everyone to watch and learn from
Don't you know by now
You can't turn back
Because this road is all you'll ever have

Era l’ora del ritornello, istantaneamente sorrisi mentre le mie dita si spostavano veloci lungo la tastiera della chitarra andando a parare su accordi di svariato genere, diedi un’occhiata a Riku, era concentrato ma anche lui non riusciva a trattenersi dal sorridere.
Kairi proseguì decisa

It's obvious that you're dying, dying
Just living proof that the camera's lying
And oh oh open wide
Cause this is your night so smile
Cause you'll go out in style
You'll go out in style

Kairi si muoveva sul palco, talvolta tenendo in microfono sull’asta, talvolta prendendolo in mano e girando fra di noi.

If you let me I could
I'd show you how to build your fences
Set restrictions
Separate from the world
The constant battle that you hate to fight
Just blame the limelight

Don't look up just let them think
There's no place else you'd rather be in now

Qui si avvicinò al bordo del palco sporgendosi verso la folla, lasciando che la lunga treccia le ricadesse davanti.

You can't turn back
Because this road is all you'll ever have

Riprendemmo fiato mentre attaccavano con il secondo ritornello, Kairi si tirò su di scatto, portando una mano davanti a se indicando la folla.

It's obvious that you're dying, dying
Just living proof that the camera's lying
And oh oh open wide
This is your night so smile

Teneva il tempo sia con il piede e adesso anche con la mano, che faceva andare a scatti schioccando le dita.

Yeah yeah you're asking for it
With every breath that you breathe in
Just breathe it in
Yeah yeah well you're just a mess
You do all this big talking
So now let's see you walk in
I said let's see you walk in

Respirai a fondo, ora veniva il mio turno e quello di Riku, ancora due strofe e c’era l’assolo, all’inizio quando la arrangiavamo mi ero opposta, non volevo avere un pezzo così lungo da sola, ma tutti mi avevano spronato a provarci e poi Riku aveva detto che mi avrebbe accompagnato. Lo guardai fugacemente e mi sorrise, lo vidi sillabare un “è tutto ok”.
Beh per forza lo era… loro erano con me, Kairi pronunciò le ultime strofe e poi il palco fu tutto per me e Riku, non pensai a nulla, ascoltai solo le note.
Quando ricominciò a cantare mi sentii leggera come l’aria, ero felicissima e l’adrenalina era in circolo, temetti che avesse preso il posto del sangue normale.

Yeah yeah well you're just a mess
You do all this big talking
So now let's see you walk in
I said let's see you walk in

Ultimo ritornello, Kairi mi si avvicinò sorridendomi e continuando a cantare per poi rivolgersi agli altri.

It's obvious that you're dying, dying
Just living proof that the camera's lying
And oh oh open wide
You're oh oh open wide
You're oh oh open wide

Si voltò verso la platea.

Cause you'll go out in style
You'll go out in style

Smettemmo di suonare troncando il pezzo tutti insieme. Pochi secondi e partirono gli applausi.
Un paio di “bravi” urlati dal fondo del locale e una gran ovazione di fischi d’apprezzamento.
Ci inchinammo, salutando, mi sentivo stupida ma non riuscivo a smettere di sorridere e ridere.
Quando fummo dietro le quinte, inutile descrivere la gioia del momento, ci saltavamo addosso, ridevamo, ci abbracciavamo.

- evvai!! E-V-V-A-I!!!- sillabai felice saltando come una scema.

- bravissimi!- Leon ci si fece incontro battendo le mani, - giuro che un’esibizione così era da parecchio che non la sentivo, il pubblico era in visibilio!- disse concedendosi un sorriso anche lui.

- sapevo che sareste andati benissimo! L’ultimo pezzo era fantastico!- sopraggiunse anche Tifa, Sora la abbracciò io gettai un’occhiata verso Kairi che per fortuna presa dalla foga del momento non le diede molto peso.

- allora si festeggia?- chiese Sora mentre Riku mi dava il 5.

- umh…- io ero dubbiosa avevo appuntamento con Alex e Kairi mi venne in aiuto.

- Keira ti portò fino all’holy, ho lo scooter così ti lascio con Alex, c’è troppo casino in giro rischia solo di fare una gran coda e per noi non preoccuparti è presto, se finisci con lui ti passò a prendere di nuovo io.- mi disse gentilmente

- ma io…- mi dispiaceva era la nostra serata.

- nessun problema..- mi disse Riku tranquillo

- vero! Vero! Forza via..- Sora mi prese per le spalle e mi spinse verso l’uscita.

Io sorrisi - grazie ragazzi! Magari vi raggiungo con lui.- dissi fermandomi per abbracciarli ancora, tanto avremmo trovato un’altra occasione per stare da soli, ora dovevo festeggiare con il mio gruppo, salutai anche Dany e Beast che non si tirò indietro dal prendermi in braccio e farmi fare un paio di giravolte e dissi che tornavo più tardi.
Uscii dal locale e salii dietro a Kairi che mise in moto avviandosi verso il centro città, in effetti in scooter il traffico lo eludevamo efficacemente.

- allora Keira sei soddisfatta?- mi chiese mentre sfrecciavamo per le strade.

- puoi dirlo forte! Non mi sono mai divertita tanto, lo vorrei rifare ogni sabato adesso!- risi contenta e lei si unì a me.

- beh perché no? Le sere in cui Leon ha la disponibilità potremmo andare, basta rinnovare un po’ i pezzi e scriverne un paio di nuovi, se ci mettiamo tutti e quattro credimi che sarà un gioco da ragazzi- mi disse lei

- hai ragione! Non sono mai stata tanto contenta come stasera!- esclamai, Kairi si rimise a ridere.

Per il resto del tragitto mi godetti il vento che era un rimedio efficace contro la calura estiva e per sbollentare i miei nervi ancora adrenalinici, in cielo non c’era una nuvola e si stava davvero bene.

- ok siamo arrivati- mi disse Kairi dopo ancora 5 minuti di viaggio.

Io smontai dallo scooter.

- ti ringrazio Kairi, ti chiamo dopo per dirti che arriviamo ok?- le dissi mentre mi ravvivavo i capelli.

- certo e se no ti vengo a prendere non ci sono problemi!- rispose lei

- grazie ancora a dopo.-

La salutai avviandomi verso il retro del locale, suonai il campanello dello spesso portone di metallo. Nel frattempo tirai fuori il cellulare e scorsi la lista dei messaggi aprendo l’ultimo arrivato che era di Alex, me lo aveva mandato 10 minuti prima che salissi sul palco.

“non ti dico null’altro se non che ti amo! A dopo!”

Mi sembrò il messaggio più bello del mondo in quel momento, finalmente la porta si aprì e comparve Seiji.

- ciao!- dissi

- oh ciao Keira, sei venuta per Alex?- mi chiese sorridendo, ormai mi conosceva bene.

- sì, sono venuta a fargli una sorpresa.- dissi, lui si fece di lato lasciandomi entrare, subito venni investita dalla musica ad alto volume.
 
- bene hanno finito 5 minuti fa, ma so che stasera anche tu avevi un live vero?- mi chiese mentre mi accompagnava verso i camerini del back stage.

- sì è vero.- dissi urlando per farmi sentire

- com’è andato?- mi chiese di rimando

- benissimo!- esclamai, lui mi sorrise facendomi cenno che potevo proseguire.

Saltai le prime porte arrivando a quella in cui di solito di ritiravano Alex e i suoi.
Sentivo risate provenire dalla stanza, per fortuna mi ero lasciata parte del casino alla spalle.

- un altro grande live siamo mitici!!!-

riconobbi la voce di Alex e sorrisi.

- non lo mettevo in dubbio...ma devi proprio andare?- questa era Yoko, per forza era lì, ma a me non fregava quella sera ero troppo su di giri per farmi fermare da lei.

- Sì Keira mi aspetta..- ridacchiò Alex


“prendi questo!!” pensai.

Bussai all'interno sentii un rumore di sedia che veniva spostata. La porta si aprì e vidi la faccia annoiata di Demyx spalancare gli occhi per la sorpresa, aprì un paio di volte la bocca senza sapere cosa dire.
Io dal mio canto non sapevo neppure coa pensare, il mio cervello si era letteralmente scollegato. Rimasi sulla porta, le braccia lungo i fianchi guardando Yoko e Alex baciarsi sul divanetto, lei comodamente seduta di fronte a lui con le ginocchia strette intorno alle sue gambe e le mani di lui che si muovevano sulla sua schiena.
Vidi solo per una frazione di secondo lo sguardo allibito di Alex nel momento in cui mi vide e quello tra l'”ops” e il ben ti sta di Yoko.
E feci finta di non sentire l'urlo di Alex che chiamava il mio nome nel momento in cui feci dietro front partendo di corsa per i corridoio ripetendo nella mia mente un'unica parola “bugiardo!”.

Commenti: vi ho rotto per capitoli e capitoli senza far succedere un beneamato tubo?! Spero che ora siate felici! XD finalmente ho dato una bella svolta a questa storia! >___< chissà in quanti di voi saranno felici, o in quanti se lo aspettavano fatto sta che è successo... ma a parte lo scoop finale spero che anche la descrizione del live vi sia piaciuta, ho tentato di rendere al meglio le emozioni di Keira ed è per questo che amo molto di più scrivere in prima persona, perchè secondo me rende meglio a livello di emozioni. Il pezzo che ho scelto è una delle mie canzoni preferite, adoro il ritmo e soprattutto la parte con le chitarre, poi essendo una canzone non conosciutissima mi piaceva di più  spacciarla per un pezzo loro. Spero di aver reso al meglio questo capitolo, perchè credo che sia abbastanza importante...

Ringraziamenti:

Ottoperotto: Ciao ottoperotto! Da prima roba y ringras al coro angelico daver cambià al solit alleluja direttamente in smock  on the water de quei bei fieu dei deep purple! XD
sun d'acordi con ti par al fat che as pori matotu la girà su nen vari mund par al massimo venì ambracià da la Kairi!!! ma adess y sun mi! XD grazie par avermi dì che al natel lè al cellullare parchè y lu savria nen!
Por il signor Yoda (e senza ufendi Sora), Keira e Sora sun sultanto buoni amì! Visto che al sora lè an brau matotu Keira sente che la po confidesi con lui!
Por al cellulare me ca al po dì l'egregio Froid l'era an “atto mancato” XD
tu am dumandi se la voce for camp le an lui o na lei? Come direbbe mia nona ahhhhh y su propri nen!! però am piaseria saveirlo! Umh....
alur ottoperotto+sora+yoda+voce fuori campo+ froid (-_^) alla prossima! Un bacione!! ^^

Jessica_Hale: ho soddisfatto la tua curiosità? Già evviva I telefoni che squillano ma alla fine della fiera meglio così non credi? Io ci sono su msn ma non ti trovo mai! Çç  beh sperando di sentirci ti mando un bacio! ^^

LusyS: trovo in effetti che le scene con Riku mi vengano piuttosto bene! XD fosse andata come dicevi tu sarebbe stato molto meglio per la povera Keira.. ma voglio assolutamente sapere che ne pensi del live! A presto! Bacioni!

Mietitrice: le persone sono salite a 25! XD e grazie mille per l'esame! ^///^ ne convieni con me che forse è stato meglio che il cellulare abbia squillato? Ma ti lascio dire cosa ne pensi nella prossima recensione! -_^ kiss!!

Elly Mercer: ciao ragazza! ^^ vedi che ho fatto bene a non spoilerarti nulla? Così ti sei goduta questo capitolo! XD lo so, lo so cosa vuoi! Hihihi... ma si vedrà! -_^ non sei monotona mi fa sempre piacere sentirmi dire che è bella la mia fic! (che egocentrica che sono XD) ci sentiamo su msn! Baciiii

Giulietta91: Non ti devi preoccupare quello che dico sempre è anche se in ritardo l'importante è recensire! XD eccoti qui il tanto atteso capitolo 50! meno male che Keira gli ha detto di rispondere visto lo svolgimento... ^^” Rikku era compatibilissima! XD però dai tanto ai fini della storia va bene anche Tifa! U_U uh dimmi delle canzoni mi raccomando! Baxbax!! ^^

Ringrazio tutti i lettori! E ringrazio Fra_cullen per aver aggiunto la mia storia fra i suoi preferiti! ^^

Un grande bacio!

Kano_chan

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Capitolo 51
*** Resonance ***


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Capitolo 51: Resonance (Soul Eater Fisrt Opening)

Correre non ha mai risolto i problemi di nessuno, nè ha fatto perdere la memoria di ciò che era successo a qualcuno, però... era l'unica cosa che il mio cervello mi permetteva di fare.
La testa mi rimbombava; e dire che intorno a me non c'era nessuno, c'era un silenzio irreale eppure a me sembrava che ci fossero migliaia di persone che mi urlavano in faccia ciò che era  successo e che mi mettevano sotto gli occhi le immagini che avevo visto, come se avessero scattato delle fotografie del momento.
Fotografie di una celebrazione infelice...
piena di quelle inmmagini non vidi il gradino davanti a me e caddi a terra, faceva ancora più male del dovuto.
Rimasi sdraiata a terra sul sentiero dei giardinetti, mi girai su un lato e sbattei violentemente un pugno sul selciato alzando una nuvoletta di polvere e facendomi ancora più male.
A fatica mi rialzai e incurante dello stato pietoso in cui dovevo essere entrai nel parco giochi e mi sedetti al riparo sotto il grande globo di metallo sul quale i bambini si arrampicavano.
Appoggiai la schiena contro la parete forata e nascosi il viso fra le ginocchia strette al petto più che potevo.
Non era una posizione comoda ma era quella che mi consentiva di arginare al meglio le ondate di malessere che mi invadevano, perchè il dolore andava a tratti, più cercavo di non pensarci e più mi assaliva.

-  non è giusto...- piagnucolai tra le lacrime

No non era affatto giusto, più ripensavo agli ultimi mesi più mi sentivo presa in giro.
Rimasi lì sotto, al riparo, non m'importava se mia madre si preoccupava perchè non tornavo, non avevo voglia di rialzare la testa e tornare a quella dolorosa realtà.
Immersa nei miei pensieri non diedi peso alla voce che mi chiamava, poi una mano si appoggiò delicatamente sulla mia spalla scuotendomi.

-Keira?-

fino a 2 minuti prima pensavo di non voler vedere più nessuno e invece quando vidi il volto gentile e preoccupato di Kairi (pensavate fosse Riku eh? XP) fui grata che mi avesse trovata.

-Kairi..- il suo nome uscì flebile

-Keira cosa ti è successo? Ti ho vista correre fuori dal locale e per fortuna ti ho seguita..- mi disse lei

-Alex..- ovviamente non riuscii neppure a finire la frase, ma semplicemente abbracciai Kairi.

Lei mi strinse a sè senza dire una parola aspettando che mi calmassi. Quando sembrò che i miei singhiozzi si fossero ridotti mi parlò nuovamente.

- aspetta un attimo.- mi disse poi dalla sua borsetta tirò fuori il cellulare schiacciò un paio di tasti mi rivolse un sorriso e aspettò che dall'altra parte rispondessero.

-Sora? Mi senti?- Kairi aggrottò la fronte tentando di capire quello che le diceva, doveva essere ancora al locale in mezzo al casino – sì lo so che è da un pò che sono fuori, no tranquillo tutto bene però Keira non è stata molto bene. No non  dovete precipitarvi, andiamo a casa mia rimane da me ok? No non c'è bisogno che veniate ci  sentiamo domattina va bene? Tranquillizza gli altri, scusate. Grazie allora ciao.- chiuse la  chiamata e si rivolse a me.

- chiama anche tuo fratello digli che rimani a domire da me.- disse mettendomi il suo telefono in mano

- ma Kairi..- dissi ma lei mi bloccò

- niente ma! Andiamo a casa mia, dormi da me e con calma mi racconti quello che è successo, vorrai mica che ti lasci in questo stato da sola?- mi disse severa

anuii perchè non avevo voglia di protestare e in fondo era la soluzione migliore.
Chiamai Dany e senza dire troppo lo informai che mi sarei fermata da Kairi e che avvisasse lui la mamma.

- bene andiamo.- mi disse Kairi quando ebbi finito, uscimmo dal mio improvvisato rifugio e salimmo nuovamente in motorino.

Inutile dire che non mi godetti per niente il giro come avevo fatto all'andata, le emozioni di poche ore prima mi sembravano appartenere ad anni prima.
Mi riscossi solamente un pochino quando entrammo a casa di Kairi, la villetta dove viveva era piuttosto grande, meno imponente di quella di Riku ma ugualmente bellissima, era in una tranquilla zone residenziale poco fuori dal centro della città.
Ad accoglierci arrivò una signora di mezza età con un sorriso caloroso e dai lineamenti orientali ma non giapponesi.

- ben arrivata, è una tua amica?- disse rivolgendosi a Kairi

- sì, Keira questa è Christel è la mia tata da quando avevo 10 anni- mi spiegò sorridendo 

- molto piacere- dissi inchinandomi

- il piacere è mio Keira- disse sorridendomi, - si fermerà per la notte?- chiesi nuovamente rivolta a Kairi

- sì, potresti preparare un pò di tè freddo?- rispose lei.

- certo.- la signora si incaminò subito verso la cucina.

- bene, Keira vieni hai bisogno di farti un bel bagno.- mi prese per mano e mi accompagnò al piano di sopra

- Kairi venire qui a quest'ora, non voglio crearvi problemi- dissi

- non scherzare!! quando ero io ad avere problemi ti sei fatta in quattro per aiutarmi, ora è il mio momento per ricambiare.. e poi siamo amiche no?- si voltò giusto prima di entrare in una stanza sorridendo.

La camera di Kairi era molto bella, aveva un colore rosa antico, da metà parete in giù una carta da parati a righe bianche e rosa, separata dal muro intonacato da una lista intarsiata di legno. Un bel tappetto orientale per terra, un armadio bianco a 4 ante, una piccola scrivania corredata da una libreria in legno e un grande letto a baldacchino.

- Kairi la tua stanza è bellissima, se ci fosse mia madre mi costringerebbe a rifare la mia a tutti i costi!- dissi affascinata, lei si mise a ridere.

- aspettami un attimo- mi disse e uscì di nuovo.

Io mi misi a girare per la camera e mi soffermai sulle foto appoggiate alla scrivania, finalmente vidi il padre di Kairi che faceva l'ambasciatore.
Era un bell'uomo, sembrava un ragazzo i capelli rossi come quelli della figlia, e un sottile strato di barba (per intenderci ho preso spunto da Basch di FF XII).
Erano stati davvero in molti paesi, in una vicina a lui e ad una Kairi evidentemente bambina c'era una donna molto bella, aveva lo stesso viso della figlia e lunghi capelli neri.

- ah hai visto le foto?-

mi voltai Kairi era appena rientrata.

- sì, tua madre era bellissima, ti assomiglia molto e anche tuo padre è proprio un bell'uomo - dissi – deve essere un bravo genitore.-

- già, non potevo chiedere di meglio, da quando la mamma è morta si è preso cura di me in modo impareggiabile- rispose mentre apriva il suo armadio e cercava qualcosa – anche se il suo lavoro lo tiene lontano a volte per molto non mi fa mancare nulla e mi chiama sempre- disse

- sono contenta per te- dissi riappoggiando il portafoto da dove lo avevo preso.

- ecco.- si girò verso di me chiudendo le ante e porgendomi quella che identificai come una camicia da notte. - ora vai a farti un bel bagno e dopo discutiamo con calma ok?-

- ti ringrazio tanto Kairi.- dissi prendendo l'indumento che mi stava dando.

Uscii dalla sua camera dirigendomi verso il bagno, dentro la vasca era già pronta. Appoggiai I miei vestiti sullo sgabello a lato e mi immersi dentro fino al mento.
L'acqua era caldina al punto giusto e stavo decisamente bene, esteriormente. La gentilezza di Kairi e le sue attenzioni avevano solo lenito superficialmente la ferita che mi era stata inferta.
Ma la voragine continuava ad aprirsi inondandomi.
Invece di fuggire dal problema e concentrarmi per esempio sul profumo alla fragola del bagnoschiuma mi chiesi da quanto tempo andava avanti.
Chissà per quanto tempo credevo che lui fosse solo mio... ricordai con un misto di rabbia e dolore il messaggio che mi aveva mandato prima del live.
“non ti dico null’altro se non che ti amo! A dopo!”
Bugiardo!!!
cancellai dalla mente quei pensieri e mi misi a sperare che Sora e Riku non si allarmassero più di tanto e che si godettero i festeggiamenti...
la cosa che mi faceva stare più male oltre la botta in sè era il fatto che io avessi lasciato i miei amici a festeggiare da soli e che alla fine avessi rovintato la serata in particolare a una di loro, e se poi pensavo a Riku...
lo avevo evitato fino al giorno prima perchè mi sentivo in colpa nei cofronti di Alex e adesso mi sentivo solo più stupida.
Sconfortata finii di sciacquarmi e una volta uscita mi asciugai compresi i capelli e indossai la camicetta da notte di Kairi, era molto bella di cotone bianca con le spalline sottili.
Raccattai la mia roba e tornai in camera da lei, che come al solito mi accolse con un sorriso.

- vado a mettermi anche io il pigiama e sono da te!- mi disse – prendi pure un pò di tè lo ha appena portato Christel- aggiunse prima di uscire

io mi avvicinai alla sua scrivania e versai in un bicchiere alto il contenuto ambrato della caraffa di vetro, poi mi avvicinai al balcone aperto.Da fuori veniva una bella arietta, uscii.
Il balcone dava sul retro della villetta, c'era un piccolo giardino composto da qualche cespuglio e un paio di alberi che dovevano essere quasi sicuramente ciliegi e subito dopo c'era la casa del vicino. Si vedeva solo la luce blu trasparire dalle tende di una finestra al piano inferiore, segno che qualcuno a scarso di sonno stava guardando la tv.
Mi sedetti lì fuori in attesa di Kairi, guardai pigramente la fogliolina di menta galleggiare nel mio tè per poi berne un sorso e subito dopo alzare la testa verso il cielo stellato.

- ah sei qui!-

Kairi mi si sedette a fianco lasciando andare anche lei le gambe oltre le sbarre del balcone così che penzolassero.
Per un attimo rimanemmo in silenzio, Kairi appoggiò il suo bicchiere a fianco a lei con un piccolo tonfo sulle piastrelle di cotto.
Mi guardò di sottecchi.

- non sarà molto lunga se non mi metto a piangere di nuovo.- le dissi abbozzando un sorriso

da dietro la schiena Kairi fece spuntare una scatola di fazzolettini di carta.

- per ogni evenienza mi sono premunita!- disse strappandomi una risata

con calma e dosando bene le parole le spiegai tutto, devo dire che non piansi molto resistetti degnamente mentre rievocavo quella specie di incubo.
Kairi stette ad ascoltarmi chiedendomi un paio di cose ma astenendosi da qualsivoglia commento, anche se vedevo dalle espressioni del viso e da come tirava le labbra che sarebbe volentieri scoppiata ad insultare Alex.

- la cosa che mi fa stare ancora più male è come io abbia trattato Riku per causa sua e come abbia rovinato la nostra serata...- confessai il mio tormento

- baka! (*stupida)-

guardai stupita Kairi.

- con tutti questi problemi pensi ancora a noi?! Di live ne faremo un mucchio abbiamo tutto il tempo di festeggiare e per quanto riguarda Riku... beh è Riku, secondo te dopo che ti sei scusata può avercela ancora con te? Ti vuole un bene dell'anima credimi.- mi disse dolcemente

con il dorso della mano scacciai via una lacrima – sì hai ragione ma mi dovrò scusare ulteriormente con lui..- dissi decisa

- bene!- assentì Kairi – che ne dici se andiamo a dormire? per oggi di emozioni ne abbiamo avute abbastanza meglio affrontare il problema domani che siamo più riposate e lucide, sono sicura che sarai più calma anche tu.- mi disse 

io annuii, avevo già spento il cellulare per evitare chiamate inutili da parte sua e dovevo dire che ero parecchio stanca.
Kairi si alzò portando con sè il bicchiere di tè ormai vuoto e io la seguii.

- Kairi posso..- cominciai ma lei mi interruppe

- certo che puoi dormire con me- un altro dei suoi sorrisi luminosi.

Mi fiondai ad abbracciarla – grazie Kairi davvero!!- esclamai

lei rispose delicatamene all'abbraccio.

- e di cosa? Forza andiamo a dormire..-

ci mettemmo tutte e due sotto il lenzuolo, fissai la trama delicata del tessuto che costituiva il baldacchino di Kairi, dalla porta del balcone aperta entrava ancora una bell'aria fresca che faceva muovere le tende.

- Kairi tu credi che me lo meritassi tutto questo?- le chiesi girandomi su un fianco per guardarla.

Mi era venuto il dubbio che forse avevo preteso troppo, che forse avessi sbagliato tutto io dall'inizio, con Alex, con Yoko, con loro...

- non dirlo neppure per scherzo Keira!- mi rimproverò lei – non hai fatto nulla per meritartelo ed è forse questa la parte peggiore...- aggiunse assumendo un'espressione addolorata.

- forse hai ragione..-

Kairi mi passò un braccio intorno alle spalle mentre io ricominciavo silenziosamente a piangere augurandomi che l'indomani sarebbe andata meglio.

Commenti: che fatica questo capitolo... =_= non avevo la minima idea di cosa scrivere. Sarà il caldo o il periodo boh! Non è nulla di speciale, magari qualcuno di voi pensava a chissà quale scazzottata tra Riku e Alex! XD però non mi pareva il caso.. ma comunque si vedrà..
Kairi la ragione di questo capitolo è che stavo dando a mio avviso troppo poco spazio al suo personaggio, mi sarebbe di più piaciuto far fare la parte del consolatore a Sora però ho optato per lei devo darle il giusto spazio, so che ad alcune di voi Kairi sta sulle balle XD ma cerchiamo di rivalutarla un pò sta povera ragazza! E' stato anche difficile dare la giusta impressione dello stato d'animo di Keira.. mi ci sono immedesimata il più possibile e spero di esserci riuscita ^^
Parlando d'altro ho avuto l'onore di giocare a FF Dissidia e vi giuro che non vedo l'ora che esca in Italiano (il che dovrebbe avvenire per il 4 di settembre) è troppo bello. E poi combattere con Cloud *ç* XDXDXD beh beh dai per oggi ho finito!

Ringraziamenti:

Ottoperotto: Signur dal Dom! Y pensavu nen da suscitè tant scalpor! XD Par al dottor Freud ma lei ha sul tant inventà al coplesso di edipo ed elettra? No parchè am ricurdavo anche al problema da la psicoanalisi (maledetto svevo con sta psicanalisi!!)... par turnè alla storia... l'era al mument da dè na scrullà ai nos amis, se no la diventava trop piat! Ma come la dì al Yoda il vero amore trionfa sempre! U_U quindi desperuma nen! ^^ e peu Keira ya de amis favolosi, Kairi,Riku e Sora cà la susterran!
Sun cuntenta cà la canzun te piasia, quando y lu sentia am sun inamurata!
Y aspè la ta prosima recensiun così am y farù an paio di risate! ^^
Un saluto e un ambrace a tutti
p.s. Çç nuuu nun savrò mai se lè an mat o una funna (donna)

Fra_Cullen: benvenuta nella mio spazio per I ringraziamenti! XD davvero ti è piaciuta? Sono davvro felice, sinceramente non pensavo neppure io che la storia avrebbe preso questa piega ^^” continua a leggere mi raccomando così la tua curiosità sarà soddisfatta! ;)
Bax bax

Shine Mizuki: really? Me tanto felice di sentirtelo dire era proprio quello che speravo! ^^ sperando che tu abbia vinto contro la tua tastiera spero di risentirti! ^^ Bacioni

Jessica_Hale: evvai!!! allora è davvero piaciuto meno male! A Yoko puoi fare tutto quello che vuoi solo se me ne lasci un pezzettino per continuare la storia XD finalmente ti ho anche beccata su msn! ^^ quini ci risentiremo! Kisskiss

Elly Mercer: Beh dai il 5 non è un brutto numero! XD certo che erano migliori amiche una volta però non si può mai sapere purtroppo... sono contenta che la canzone ti sia piaciuta! ^^ come hai visto anche se un pò in ritardo ho aggiornato! Baciiiiii

LusyS: mi sembrava il pezzo più adatto in effetti, perchè si sentiva molto come hai detto tu la batteria ma dava anche ampio spazio alle chitarre soprattuto nel pezzo verso la fine. Ahahah got it memorized? Ovvio! XD lo farei volentieri picchiare da tutti compresi Leon,beast e tifa e magari anche la zia di Sora però mi serve ancora quel farabutto! *_* per il carroarmato ci farò un pensierino ^^ grazie per la recensione! Baciotti!

Glo91: ma quanti complimenti così arrossisco! ^///^ però grazie mille! ^^ non ti preoccupare anche solo una recensione ogni tanto è apprezzatissima! Bax

Giulietta91: ma ciaooooo!!! ^^ davvero avevi la pelle d'oca?! Me davvero felice di questo! *occhi sognanti* sì per sottolineare il momento ho perfino fatto sorridere Leon! XD ok con questo capitolo ho decisamente fatto odiare Alex da tutti! XD per Keira non ti preoccupare la farò riprendere in qualche modo! (vero che fanno morire le sue recensioni? ^^) allora ci sentiamo alla prossima! Baciiiiiiiiiiiiii

Ringrazio tutti I lettori, siete sempre fantastici e ringrazio anche BaMbI 12 per aver aggiunto tra le seguite e preferite la mia fic, e anche Deidaraforever.

Un grande abbraccio a tutti.

Kano_chan

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Capitolo 52
*** 9 Crimes ***


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Capitolo 52:  9 Crimes (Damien Rice)

Mi svegliai abbastanza presto, erano solo le 9 e per i miei standard era piuttosto presto.
Avevo dormito però.. quindi non mi dovevo lamentare, c'era da dire che senza l'aiuto di Kairi non so che nottata avrei passato, forse sarei stata ancora in quel parco giochi e il giorno dopo mia mamma avrebbe dato di matto.
Come mio solito la mattina ero coricata a pancia in giù con il braccio che pendeva dal letto.
Mi tirai a sedere notando l'assenza di Kairi, sbadigliai, mi stiracchiai e mi decisi a scendere dal letto.
Andai verso le imposte del balcone liberando la luce mattutina tenuta lontana fino ad adesso e che mi fece chiudere gli occhi per un attimo.

- ah ottimo ti sei svegliata-

mi voltai verso Kairi che era appena entrata, era già in tenuta giornaliera con shorts a righe e maglietta a fiori.

- scusami Kairi ho dormito troppo..- dissi, lei sventolò la mano davanti a me per simulare che non era un problema.

- ho finito da poco di fare la doccia, la colazione sarà pronta tra poco.- mi disse

- ok mi vesto anche io e poi scendo a farla.-

prestò anche  a me un paio di pantaloncini e una canotta visto che soffrito il caldo molto più di lei e quella mattina mi concessi una doccia rigeneratrice.
Dalla sera prima mi riusciva molto meglio a tenere Alex fuori dai miei pensieri, anche se avevo passato giorni migliori.
Uscita dal bagno mi diressi verso la cucina, non appena misi piede nella sala un turbine mi travolse togliendomi quasi il fiato.

- key-chan!!!!-

Sora...

Mi sentii ancora più sollevata, il peso che avevo addosso scese un pò di più. Nonostante mi stesse leggermente stritolando mi arresi volentieri facendo altrettanto.

- sei ancora giù vero?- mi chiese, la mano che mi accarezzava i capelli.

Io mossi la testa su e giù perchè ero nuovamente incerta sul tono della mia voce.

- don't worry ci sono io!- disse come sempre allegro poi mi lasciò andare.

Kairi fece capolino da dietro con un'aria un pò pentita.

- scusami Keira gli ho dovuto raccontare tutto, mi sono svegliata presto perchè questo qui ha chiamato alle 8!- mi disse lanciando un'occhiata a Sora che non si lasciò scalfire dalle accuse e continuò imperterrito a sorridere.

- perdonami se ero preoccupato!- le disse Sora inarcando poi un sopracciglio

- no beh ha ragione... e Riku?- chiesi mentre con un cenno del capo ringraziavo Christel che mi stava versando il caffè in una tazza.

- ad essere sinceri non l'ho chiamato ancora.. e che..- Sora guardò per un istante Kairi indeciso sul da farsi.

- forse hai ragione è meglio aspettare.. non so come la  potrebbe prendere..- giunsi io alla conclusione, i rapporti tra Alex e Riku non erano mai stati dei migliori, ci mancava ancora una resa dei conti tra loro due gli avrei spiegato tutto a tempo debito e mi sarei nuovamente scusata per come lo avevo trattato, proprio lui che non se lo meritava.

- piuttosto dovresti chiamare tua madre per avvertirla, hai ancora il cellulare spento non è vero?- mi chiese Kairi

io lasciai stare il biscotto che stavo per mangiare e annuii, sapevo già cosa sarebbe successo se lo avessi acceso.

- beh non ti preoccpare, intanto usa quello di casa mia per chiamare i tuoi.- disse gentilmente Kairi porgendomi il cordless.

- invece dovrebbe accendere il suo cellulare..-

io guardai sorpresa Sora e Kairi lo fulminò.

- certo così appena quello vede che lo ha acceso la tempesta di telefonate!- ribattè Kairi

- beh e secondo te per quanto dovrebbe tenerlo spento?- le domandò Sora

- finchè non se lo sentirà lei no?- disse Kairi esasperata

- non credo sia la soluzione migliore...- ribadì con calma Sora

- ma senti tu co...-

- no ha ragione..- interruppi Kairi, lei mi guardò. - non è il comportamento migliore e ha ragione...- presi dalla tasca dei pantaloni il mio cellullare e lo accesi inserendo il pin, fece il suo solito suono di apertura poi lo schermo rimase acceso per un attimo e poi si spense, tirai un sospiro di sollievo.

- beh mi pare che per adesso vada tutto bene..- mi disse Kairi - però usa comunque il mio per chiamare casa.- aggiunse

Mi porse il telefono e andai in sala per chiamare.

_ pronto?_

- ciao ma sono io.- dissi

_Keira!!! ma cosa diamine ti è successo ieri?!_ dal tono non mi sembrava arrabbiata ma solo agitata.

- nulla di che mamma ho avuto una pessima serata dopo lo spettacolo e Kairi si è offerta di farmi compagnia.- le risposi

_ avevi anche il cellulare spento! Stamattina è passato Alex per chiedermi se fossi in casa e..._

ebbi un tuffo al cuore, altro che lasciarmi in pace.

- mà cosa gli hai detto?- chiesi allarmata senza ascoltare quello che stava dicendo.

_ che ti eri fermata a dormire da Kairi perchè non eri stata bene la sera prima._ rispose

feci un suono di disapprovazione con la gola.

_ è per lui che sei stata male? Avete litigato?_ mi chiese d'improvviso fattasi seria

- diciamo di sì e preferirei non vederlo se possibile per l'eternità... ma non ho voglia di parlarne adesso..- tagliai corto

_ ho capito va bene... scusami ma non potevo immaginarlo_ si scusò lei

- non ti preoccupare tutto bene... torno per cena.- le dissi

_ d'accordo salutami Kairi e ringraziala ancora per l'ospitalità._ mi disse

- lo farò ciao.-

ma cavolo! Doveva proprio andare tutto storto eh? Ero sicura che Alex si sarebbe precipitato a casa di Kairi non appena ne avesse avuto l'occasione.
Mi stavo dirigendo immersa nei miei pensieri verso la cucina quando sentii delle voci concitate in ingresso, così mi diressi lì.
Ad un certo punto Kairi sbucò appena prima che io potessi girare l'angolo, sembrava sorpresa di vedermi.

- Kairi tutto bene? Hai una faccia.- le dissi

- non ti preoccupare, meglio se andiamo a chiamare Riku per tranquillizzarlo.- mi disse prendendomi per un braccio.

- te lo ha detto lei?-

la voce mi arrivò nitida nonostante Kairi avesse mantenuto un tono di voce non proprio basso per dirmi di tornare di là. Il cuore mi partì in un attimo e sentii le gambe molli come la sera prima.

- non me lo ha detto lei personalmente ad essere onesti, però immagino benissimo come possa stare e vederti non è l'ideale per lei.- disse secco Sora

- mi basta solo un'attimo.- disse la voce di Alex incrinata dalla fretta

il mio cervello fece tutto da solo, scostando il braccio di Kairi e facendomi affacciare sull'ingresso.
Sora mi dava le spalle e in piedi di fronte a lui c'era Alex che non appena mi vide sgranò gli occhi.

- Keira!- esclamò quasi sollevato.

Io non aprii bocca nel momento in cui le immagini di adesso e della sera prima si fondevano accavallandosi tra di loro, mi pentii amaramente di essermi fatta vedere, guardare i suoi occhi era una cosa dolorosa oltre ogni immaginazione.

Nello stesso momento Sora di girò.

- Kairi portala di là per favore.- disse, non avevo mai visto Sora così serio, ogni ombra di allegria o buonumore era sparita dal suo volto.

- ehi lasciamici parlare!- disse Alex facendo un passo avanti e allungando una mano verso di me, io d'istinto indietreggiai e lui si fermò assumendo un'aria addolorata, Sora alzò il braccio per fermarlo.

- ti ripeto che non credo sia il caso che tu le parli, sei un ragazzo abbastanza intelligente da capire la situazione...- ribadì Sora

Alex rimase fermo nella posizione di prima per un istante, poi abbassò il braccio.

- sì.. va bene.- sillabò – scusate l'intusione.-

fece un piccolo inchino e poi autonomamente aprì la porta e datami un'ultima occhiata se la chiuse alle spalle.
Anche io rimasi ferma, finchè Sora non mi appoggiò le mani sulle spalle.

- tutto bene?- il suo solito sorriso era tornato a fare capolino.

Annuii lentamente – scusami hai dovuto litigare per colpa mia..- dissi

lui mi scompigliò I capelli ridendo – ma senti questa! -

Kairi dietro di me si fece avanti – non volevamo che sentissi ma non ho fatto in tempo a distrarti..- mi disse

- beh non ti preoccupare è stato un pò uno shock ma niente di insopportabile.- la rassicuai – è colpa di mia mamma in realtà, Alex ha chiamato stamattina a casa mia e mia mamma le ha detto dov'ero..- spiegai

- fa niente, grazie al cielo ha capito...- sospirò Sora – adesso devo andare, torno nel pomeriggio e magari porto anche Riku ok? Così gli spieghiamo la situazione per bene tutti e tre insieme..- disse infilandosi le scarpe in ingresso.

- ok intanto cerco di chiamarlo per dargli mie notizie conoscendolo anche se non lo da a vedere sarà preoccupato.- assentii

- ok a più tradi- gli disse Kairi

una volta che Sora fu uscito, io e Kairi tornammo in camera sua. Io presi in mano il cellulare e cercai di chiamare Riku con scarso successo.

- non lo trovi?- mi chiese lei seduta a gambe incrociate sul letto

- no dice che l'utente non è raggiungibile, o ha il cell spento o non prende... beh riproverò.- dissi appoggiando l'apparecchio sulla scrivania di legno

- tua mamma?- mi chiese Kairi

- tutto bene, come ogni donna ha intuito cosa deve essere successo e non mi ha fatto troppe domande, le ho detto che sarei tornata per cena – risposi

- ah ho qualcosa per distrarti!!- esclamò ad un certo punto, scese dal letto e andò a prendere un cd che aveva appoggiato sul mobiletto vicino alla porta.

- me lo ha portato Sora, dentro c'è il video del nostro live di ieri sera! Hai voglia di vederlo?- mi chiese

- certo!- esclamai entusiasta – ma chi lo ha fatto?-

- Leon ieri sera, e tifa lo ha dato a Sora.- disse mentre si apprestava a inserirlo nel lettore dvd.

Io mi sedetti sul suo letto.

- cosa ne pensi di Sora e tifa?- le chiesi

- per adesso non so cosa pensare...- mi rispose lei raggiungendomi assieme al telecomando.

- ma a te Sora piace..- la mia non era una domanda

- sì...- mi rispose per poi far partire il video.

--------------------

dopo pranzo riprovai a contattare Riku ma non lo trovai nè sul cellulare nè a casa.

- strano però... sono già quasi le cinque dove può essere andato?- mi domandò Kairi leggermente preoccupata.

Nello stesso momento il suo cellulare squillò.

- oh è Sora.. pronto?- aprì lo sportellino per rispondere

io sentivo solo una voce concitata di sottofondo.

- cosa?!- esclamò Kairi poi premette un paio di pulsanti e mise il vivavoce.

_ è come ti ho detto! Non so come ma Riku sa già di tutta la storia e non riesco a trovarlo! Non so cosa pensiate voi ma io un'idea c'è l'ho di cosa abbia in mente, dopo tutto era stato il primo mio pensiero... però il problema è che non ho idea di dove sia!_ la voce preoccupata e contraffatta di Sora uscì dal cellulare di Kairi.

Le cose stavano andando di male in peggio, Kairi mi guardò spaventata quanto me.
Poi mi venne un illuminazione.

- Sora il campo di calcio vicino allo stadio! Oggi ci sono gli allenamenti estivi della squadra!- mi ricordai visto che spesso andavo a vederlo.

_ bravissima Keira! Vado lì poi vi faccio sapere..._

Sora senza aspettare risposta chiuse la chiamata. Io e Kairi ci guardammo poi tutte e due ci dirigemmo nella stessa direzione.

In men che non si dica stavamo già dirigendoci verso il campo da calcio in scooter.
Lo parcheggiammo esattamente davanti e io corsi all'interno.
Mi bloccai nell'immediato in cui vidi forse l'ennesimo pugno scambiato tra Riku e Alex.
Senza pensarci due volte mi fiondai verso di loro.

- SMETTETELA!!!- urlai

non so bene se smisero perchè avevano capito la cazzata che stavano facendo o se lo fecero perchè il mio urlo era arrivato inaspettato e avevano sperato di poter finire il loro match senza intrusioni esterne. Fatto sta che mi piantai in mezzo a loro due con il fiatone.

Erano tutti e due non proprio in forma, Riku esibiva un bel taglio sopra l'occhio sinistro e Alex uno zigomo che si stava gonfiando sempre di più.

- che cazzo state facendo?!- chiesi quando ripresi fiato

Kairi sopraggiunse in quel momento con Sora.

- mi sembra più che ovvio...- sibilò Riku

- no che non è ovvio! Che diavolo speravi di risolvere?!- gli urlai contro

- niente dovevo solo togliermi la soddisfazione..- rispose fissandomi gelido.

- Keira io..-

- non ti azzardare a parlarle figlio di puttana!- Riku si mosse nuovamente verso Alex ma io mi avvicinai a lui fermandolo.

- chi cazzo ti credi di essere per dirmi cosa devo fare? Guarda che io a te non devo nulla nonostante tutto, vivrei tranquillamente anche se spariste!- lo aggredì Alex

gli occhi di Riku fiammeggiarono nuovamente e Sora si fece avanti dandomi man forte.

- smettetela!- gridai di nuovo, in quel momento vidi che poco più in là di Alex c'era Yoko, a quanto pare era andata a vedere il suo allenamento, per un attimo mi invase il dolore sostituito poi dalla collera.

- tu eri qui con loro e non li hai fermati!?- chiesi allibita

- perchè diavolo avrei dovuto? È stato il tuo amico ad incominciare per inciso..- disse con il solito tono da saccente che aveva quando veniva presa in castagna, lo faceva sempre e me lo ricordavo bene, io dovetti respirare per calmarmi.

- e allora per inciso sei la più grande stronza e cretina con poco cervello che io potessi incontrare!- esclamai, non stetti ad accertarmi della sua espressione e presi Riku per un braccio transcinandolo via, lui ovviamente oppose resistenza.

- Keira lasciami!- mi disse

- hai finito di farmi preoccupare!? Dacci un taglio ok?- gli dissi e ri-iniziai a camminare, questa volta mi seguì.

Kairi mi raggiunse – dove vai?-

- vado da Leon è il posto più vicino dove c'è anche una cassetta del pronto soccorso... ci raggiungete lì?- le chiesi, lei annuì.

Kairi tornò indietro e io senza mollare il braccio di Riku per paura che tornasse indietro continuai per la mia strada.
Presa dalla  situazione non ci avevo fatto caso ma ora ripensando allo sguardo di Riku avevo paura e per questo non lo guardai per tutto il tragitto fino al Leon Pub.

Commenti: ovviamente sono in ritardo lo so... ma anche io mi prendo la mia pausa di ferie! XD per farmi perdonare finalmente vi ho scritto il capitolo che tanto volevate!
La rissa?! Eccovela qui! In realtà era programmata fin dall'inizio ma farla capitare la sera stessa non andava bene se no troppa carne al fuoco e poi mi serviva per necessità di trama.
Nonostante Alex sia il fedrifrago che si è dimostrato ho voluto dare l'impressione che comunque sia un ragazzo intelligente da capire I momenti e non quelle teste calde che si appostano sotto casa finchè la persona interessata non esce. Axel è un personaggio che amo molto, come carattere e modi di fare e mi è dispiaciuto usarlo in questo modo però in qualche modo lo riabiliterò.

Ringraziamenti:

LucyS: Ti ho drogata con fences? Beneee!!! muahahah!!!! putroppo niente carro armato, la zia di Sora ha detto che non sapeva giudarlo! XD però la scazzottata a grandi linee c'è stata inutile stare a descrivere I pugni che si davano lascio sfogo alla vostra immaginazione! XD A quanto pare Sora è stato quello con I nervi più saldi ^^  Un baciotto! ;)

Jessica_Hale: volevi la scazzottata? e moh c'è! XD come potevo rifiutare la proposta? U_U Dai non la odiare quella poveretta di Kairi dopo tutto è una brava ragazza! -_^ A presto Baxbax!

Shine Mizuki: a dire la verità anche io avrei lanciato come prima cosa qualcosa in testa a quei due traditori però non era da Keira! XD Riku in modalità berserk eh? *ç* bello....
anche tu sei contenta della scazzottata? ^^ Un bacione!

Giulietta91: davvero ti sembra che stia migliorando? ^///^ evviva! Come sempre I tuoi complimenti mi fanno un immenso piacere! ^^ E' proprio per quello che ho scelto Kairi così da darle un pò di spazio, mi sarebbe piaciuto di più descrivere a scena con Sora ma ho fatto bene alla fine a optare per lei. Beh finalmente Riku ha compiuto la sua opera! XD e per quanto riguarda loro due aspetta e sii fiduciosa hihihi... Non smetterò di farti commuovere comunque =P aspetto la tua prossima recensione! Baciiiiiiiiiiiiii

Elly Mercer: L'aggeggio elettronico è la Psp ^^  Ma tu come vai? è da tanto che non ti sento! :( Piaciuto il capitolo e come l'ho portata avanti? Vero che p diventata lunghissima? Non pensavo neppure io! XD spero di risentirti presto! TVB bacioni ^^

Xemnas89: Benveniuto nel mio mondo! XD innanzitutto grazie dei complimenti ^^ scusami per il ritardo proprio ora che hai iniziato a seguirmi con più calma spero di ricevere altre tue recensioni ^^  a presto un bacio!

Ottoperotto: Ciao! Non ti rispo in dialetto perchè non ho molto tempo però in italiano posso sempre farlo! XD
Signor Froid c'è stato un malinteso lo so che lei non è Svevo XD ma mi riferivo all'autore Italo Svevo della coscienza di Zeno, che ha fatto riferimento alla sua teoria della psicanalisi e che purtroppo ho odiato con tutta me stessa! XD e la prego non mi faccia disperare troppo Sora se no quando è ora di scrivere è troppo nervoso!
Ottoperotto la tua nonna ha ragione per certe cose c'è bisogno di una donna ;) grazie per I complimenti come sempre ^^
Urka O_O pure sua santità! Sta diventando importante sta storia! XD
Un saluto a tutti quanti vi aspetto alla prossima! Baciiiiiiiiiiiiii

Ringrazio Ermal per aver messo la mia fic nelle seguite ^^ e grazie anche a tutti I lettori!
A presto!

Kano_chan

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Capitolo 53
*** Breakeven ***


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Capitolo 53 : Breakeven (The script)

Ero furiosa, ma non tanto poi per quello che era successo ma più che altro perchè la mia vita da bella e felice che mi sembrava si era quasi trasformata in un incubo e sinceramente non pensavo di meritarmelo, della serie “la vita è ingiusta”.
Procedevo  a passo sostenuto incurante di star trascinando Riku dietro di me.
Gli lanciai un'occhiata in tralice, sembrava perso nei suoi pensieri e non proferiva parola, ma per fortuna eravano arrivati al Leon Pub.
Scesi la scaletta che portava al salone ed entrai, tanto Leon non chiudeva mai la porta e finalmente concessi di lasciare il braccio di Riku visto che eravano a distanza di sicurezza da Alex.
Subito dalla porta che dava sul retro spuntò Tifa la quale stava per salutarci poi, dopo aver visto la mia espressione e l'evidente ferita di Riku cambiò opinione.

- vado a prederti la cassetta del pronto soccorso- mi disse e sparì nuovamente.

Ringraziai che la prima cosa che mi avesse detto non fosse stata “ma cosa è successo?” perchè in quel momento potevo esplodere. Presi un respiro e mi voltai, Riku era appoggiato ad un tavolino il viso seminascosto dai capelli continuava a non guardarmi ne a parlare, cominciò a farmi un pò pena, non pensavo di averlo spaventato così tanto ^^”.

- eccola.-

mi girai verso Tifa che mi porse la cassetta.

- ti ringrazio e tempo debito ti spiegherò tutto.- le promisi

lei mi fece un accenno con la testa e continuò ad occuparsi delle sue mansioni.
Io mi avvicinai a Riku.

- dai siediti che pulisco quel taglio, e per fortuna è uno solo...- commentai.

Lui ubbidiente si sedette sulla sedia di ferro mentre io prendevo la mia e mi apprestavo col disinfettante sul suo viso.

- Riku mi puoi ancora guardare in faccia, sono arrabbiata ok ma non così tanto!- dissi esasperata visto che non accennava ad un movimento.

Quando finalmente tirò su la testa più o meno capii perchè non voleva farlo, quella scintilla di furia accecante non gli era ancora passata. E dire che aveva degli occhi così belli, lo avevo sempre pensato... azzurri.. ma non un azzurro banale era quel colore acqua marina tendente al ghiaccio.

- scusami...-

finalmente parlò, mi sembrò strano visto che l'ultima volta che lo aveva fatto era stato la sera prima del concerto, la quale mi sembrava appartenere ad anni prima. Ma mi riscossi quasi subito sorridendo il giusto perchè sembrassi ancora arrabbiata ma non troppo.

- beh non potevo pretendere di più, il cervello di voi uomini a volte torna allo stadio primitivo..-borbottai

lui si concesse una breve risata segno che era tornato parzialmente nel suo.
Gli scostai i capelli dalla fronte per potergli appoggiare il cotone intriso di disinfettante sulla ferita, al contatto fremette.

- ti ho fatto male?- gli chiesi preoccupata, avevo medicato un paio di volte mio fratello però non ero di certo Candy Candy.

- no non è per quello è che era da parecchio che non ci ritrovavamo così.. assieme ecco..- disse abbassando per una frazione di secondo gli occhi come se se ne vergognasse.

Stavolta sorrisi apertamente.

- hai ragione...- gli concessi ma poi ripresi - ma che diamine ti è preso?!- gli chiesi  per fargli intendere che non mi ero scordata dell'accaduto.

- meglio se lascio stare...- si incupì nuovamente.

Io finito di disinfettare gli appiccicai senza stare troppo attenta la garza con il cerotto e chiusi di scatto la cassetta del pronto soccorso alzandomi.

- Keira aspetta...- disse Riku prendendomi per un braccio, io mi divincolai.

- no Riku non aspetto!-  esclamai fissandolo – sono mesi e mesi che ti comporti in questo modo, sempre “non è niente” “non ti preoccupare” io voglio solo sapere diamine! Sono contenta che tu lo abbia fatto per me ma avrei preferito che agissi in un altro modo! Che diritto hai di prendertela con lui? Era una cosa mia!- mi pentii amaramente di quello che avevo detto, Riku diventò come un pezzo di ghiaccio.

- no scusa non intendevo dire quello..- tentai di riparare

- lo vuoi proprio sapere?- mi disse

dal tono con cui me lo chiese avrei preferito dirgli di no.

- sì lo vorrei tanto sapere..- risposi continuando a guardarlo con la cassetta in mano.

- perchè ogni volta che lo vedo...-  si interruppe infrangendo il suo sguardo nel mio - ogni volta che lo vedo mi ricorda mio padre, mi ricordo che ha gli stessi occhi e lo stesso sangue nonostante non viva con noi e non sia mio fratello! E perchè non ha fatto altro che ferire una delle persone più importanti della mia vita esattamente come fece lui! Ora sei contenta?-

senza lasciarmi il tempo di metabolizzare quello che mi aveva rivelato o di dirgli quasiasi cosa si alzò imboccando l'uscita e lasciandomi con in mano la cassetta del primo soccorso.
Nello stesso momento rientrò Leon.

- Keira? Che avevate da litigare così qui dentro per di più?- mi disse lanciandomi un'occhiata infuocata che si tramutò in uno sguardo preoccupato. - Keira?- mi chiese

- perchè? Per quale motivo la mia vita sta prendendo una piega così?- dissi ad alta voce per dar eco ai miei pensieri, appoggiai di nuovo sul tavolino il pronto soccorso e con la manica della felpa mi asciugai gli occhi – maledizione!- esclamai arrabbiata.

-  maledizione! Maledizione! Maledizione! Maledizione! Maledizione!!!- ripetei isterica, Leon si avvicinò passandomi un braccio intorno alle spalle.

- forza hai bisogno di calmarti...-

non mi chiese nulla, sapevo che non era un tipo impiccione e che capiva i problemi subito per cui mi versò un bicchiere di limonata e continuò a occuparsi del locale normalmente lasciandomi seduta al bancone tranquilla.
Dopo un pò tornò da me.

- Keira io vado, rimani pure qui quanto vuoi.- mi disse

- sì grazie Leon e scusa per il disturbo- dissi vergognandomi un pò della scenata che avevo fatto.

- non ti preoccupare l'importante è che tu vada avanti, non cancello i vostri live sappilo.- mi disse per poi uscire.

Rimasi di nuovo sola ma dovevo dire che il silenzio del locale misto all'odore di legno,ferro e alchool mi faceva bene.
E così la ragione per cui Riku odiava tanto Alex era che in realtà erano fratellastri stesso padre ma madri diverse.. beh ora di spiegavano molte cose ma non che questo facesse andare meglio la storia. Mi sentivo.... direi che uno schifo era poco! Mi accorgevo solo ora di quanto Riku avesse sofferto, ok... non che Alex ne avesse colpa, però era come sbattergli in faccia ogni giorno quello che era successo.
Mi misi la testa fra le mani.

- che imbecille che sono!!!- esclamai e la mia voce rimbombò nel locale deserto.. o quasi...

- affogare le tue disperazioni dell'alchool non credo però che sia la soluzione.-

alzai la testa di scatto spaventata.

- oh scusami era aperto e così sono entrato-

incontro mi si fece un ragazzo che avrà avuto un paio di anni in più di me, la cosa che notai era il viso allegro e gli occhi chiari, capelli neri tirati indietro con un ciuffo ribelle che gli scendeva sulla fronte, aveva una voce squillante e piena di vita che mi ricordò un pò Sora.

- no non ti preoccupare cercavi Leon?- gli chiesi scendendo dallo sgabello.

- in effetti sì, dovevo parlargli.- mi disse

- ah è uscito poco fa ma credo che dovrebbe rientrare. se vuoi puoi lasciare detto a me- lo informai

- ahah grazie- disse guardandosi poi intorno – tu sei la chitarrista del gruppo che ha suonato qui ieri vero?- mi chiese

- ehm sì...- dissi non capivo ora cosa centrasse.

- oh scusa non mi sono presentato!- esclamò gioviale

-__-”-----> Keira

- il mio nome è Zack! Zack Fair! Suono anche io in un complesso ^^- mi porse la mano e io gliela strinsi, ora mi era più chiaro il motivo della frase di prima.

- piacere mio sono Keira Del monte- mi presentai a mia volta.

- beh se non sbaglio sei il leader della tua band giusto?- mi domandò nuovamente sedendosi nel posto vicino al mio così anche io mi risedetti.

- sì esatto ma solo perchè ho avuto l'idea..- “un leader non fa di questi casini con i membri del suo gruppo” pensai amareggiata.

- ottimo allora non c'è bisogno di Leon cercavo giusto te, vorrei proporti di iscriverti alla gara di gruppi musicali di Tokyo il vincitore potrà collaborare con una famosa casa dicografica.- disse tranquillo.

stroncai ogni mio pensiero e con una faccia molto poco dignitosa mi voltai verso di lui.

- cosa hai detto?- sillabai

Zack si mise a ridere – ero appunto venuto per proporlo a Leon che lo dicesse poi a voi, ogni anno a Tokyo c'è questa gara tra band, quest'anno noi vogliamo partecipare e ho pensato di dirlo anche a voi visto che vi ho sentiti suonare e devo dire che secondo me potreste gareggiare tranquillamente- mi spiegò

- ma scusa in questo modo non fai che aumentare i rivali...- ragionai anche perchè non capivo se mi stava prendendo in giro.

- e che problema c'è? Vorrà dire che mi impegnerò di più- rispose candidamente.

- Dio grazie esistono ancora delle persone di buon cuore!- esclamai portando le braccia la cielo facendo di nuovo ridere Zack.

- quindi lo prendo come un sì?- chiese

- cer... aspetta...- mi fermai – lo proporrò ai miei amici...- dissi

- avete qualche problema?- mi chiese vedendo la mia espressione

- direi di sì..- dissi sconfortata.

In quel momento squillò il suo cellulare.

- scusami- mi disse prima di rispondere – ohhhh già è vero! Me ne ero scordato scusa! ^^” arrivo arrivo cominciate la prove pure senza di me.- chiuse la chiamata depresso – oggi mi uccidono...- disse, mio malgrado sorrisi divertita per il suo modo di fare.

- ok allora Keira ci conto! Passerò di nuovo per sapere la risposta, le iscrizioni sono entro la fine dell'anno! Il concorso è a primavera! Ora scappo!- con un ultimo smagliante sorriso corse via.

Cominciavo a chiedermi se la mia vita da qualche tempo in avanti sarebbe sempre stata costellata di strani incontri e situazioni ancora più grottesche. Fatto sta che pulii il bicchiere e uscii anche io dal mio bunker.

Commenti: Siete ritornati a scuola oggi? Avete il morale a terra anche per via del tempo schifoso? Non vi preoccupate! Ci penso io a tirarvi su il morale con un nuovo capitolo e un nuovo scoop! Gridate alleluja perchè l'arcano mistero è stato svelato! C'è chi se n'era accorto e chi invece sarà rimasto sorpreso ma la verità è finalmente venuta a galla U_U forse ho usato la scusa più banale al mondo però non mi è venuto in mente nulla di più grandioso! XD una sola cosa vi prego ditemi se sta storia comincia a diventare come beautiful no perchè non vorrei mai scendere a quel livello çç.
Altra simpatica new entry tra le schiere dei personaggi e trattasi di Zack Fair direttamente da FFVII e FFVII Crisis Core. Ho pensato, tutti usano sempre gli stessi personaggi cloud,tidus e C.O. E io ho deciso di cambiare muahahah! Poi mi sembrava doveroso visto che amo questo personaggio incastrarcelo in qualche modo XD spero sia cosa gradita ^^.
Questa è una notizia un pò meno felice, da lunedì inizio I corsi universitari quindi non chiedetemi quando o come potrò aggiornare perchè non lo so, sarà tutto nuovo e avrò bisogno di tempo per ambientarmi ma vi prometto che con calma andrò avanti. Sperando nella vostra compresione vi rinnovo l'invito al prossimo dunque capitolo!

Ringraziamenti:

Glo91: ahahah direi che si sono spaccati la faccia a vicenda e tanto basta! XD altro che barboni peggio! Ma concordo con te ^^

Lukita_sonorhina95: ti  ringrazio mia cara della recensione ^^ e devo dirmi d'accordo con te Riku è il migliore XD

Elly Mercer: Quale mai essere umano di sesso maschile è mai stato coerente in queste cose? XD Sono contenta che le cose ti stiano andando meglio ^^ anche tu mi manchi Elly-chan però anche me ha poco tempo purtroppo çç ma prima o poi ci sentiremo promise! U_U ecco meno male che tu mi avevi già detto che non ci assomigliava a bruttiful (come lo chiamo io XD) speriamo continui così O_O beh la tua Kasa è sempre qui! A presto Elly-chan TVB ^^

LucyS: hai detto una cosa giusta di Sora che penso anche io, sembra il tipo che si fa prendere dalle emozioni e invece non lo è la sua arma è la sua allegria ^^ finalmente posso dirti ci avevi azzeccato! XD era proprio quello l'inconfessabile segreto vinci un premio.. che dovrò ancora decidere XD un ceffone a Yoko? Rimedierò XD

Xemnas89: uno dei due ragazzi che continua a seguirmi Grazie çç me commossa! Sono contenta che la canzone ti sia piaciuta ;) e che lo stesso valga per  il capitolo! ^^

Giulietta91: Anche te mi sei mancata! XD non ti preccupate il faccino di Riku tornerà bello e figo come prima parola di autrice U_U una rissa tra fanciulle non mi pareva il caso anche se la penso come te qualcuno a Yoko doveva pestarla a sangue! >___< oddio sto mandando a quel paese un personaggio inventato da me XD Alex ti è caduto dal cuore eh? In effetti hai ragione ma il personaggio rimane uno tra I miei preferiti nonostante la fine che gli ho fatto fare ^^” Leon e cloud piacciono molto anche a me in effetti e non solo perchè sono ---> *ç* XD

Jessica Hale: ci penserò su per il KeiraxRiku per adesso goditi lo svolgimento ;)

Shine Mizuki: beh il taglio mi serviva per andare avanti ^^” poi fa di Riku un duro XD Sora è un personaggio chiave di questo racconto U_U se non ci fosse lui varrebbe la metà la mia storia ^^ spero che questo capitolo abbia soddisfatto la tua curiosità ^^

Ottoperotto: Mangiata d'an drago? Ma noooo sun nen buna par femi mangè d'an drago! XD sun bravina a scrii ma nen dal sapor! Me ca lè sa storia dal tavolo da poker? Le an brut vizio! U_U sa po giughè solo con'ai bumbu (caramelle) XD Comunque y vac benone a ta ringras e tu meca ta ste an quel dal ticino? Sior yoda as preocupi nen ^^ l'idea y l'avevo già da tempo da far pichiè Alex e Riku, l'era inevitabil sa meca funsiuna la mente du l'omm no? (senza ufendi niun!) e peu a iera un'altra mutivasiun parchè a sa pichiasero! Al Sora l'è matur U_U solo che non lu da a veghi (vedere)
Però ad dì ca l'idea del vortice spaziotemporale l'era nen mal XD
A risenti al prosim capitulo! ;) an salu a tutti quanti! Bacio ^^

Ringrazio i lettori di ieri di oggi e di domani! ^^
Un bacio8

Kano_chan

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Capitolo 54
*** Life is Short ***


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Capitolo 54: Life is Short (Butterfly Boucher)

- Keira ma che diamine è successo con Riku?-

Ero sdraiata sul letto di Sora, messa all'incontrario con la testa ciondolante giù dal materasso. Mi beavo della sensazione di vuoto che il sangue al cervello mi dava.

- Keira!- Sora manisfestò il suo disappunto prendendomi per un braccio e tirandomi su a forza

- ahh Sora lasciami nel mio cordoglio...- protestai facendo peso morto finchè non mi lasciò andare, caddi in avanti sul materasso e rimasi lì.

- quanto sei melodrammatica, vuoi spiegarmi cosa è successo di preciso? Avete litigato?- lo sentii sedersi di fianco a me

Io scossi la testa senza alzarla.
Era vero non è che avessimo proprio litigato, è solo che dopo quello che mi aveva detto ero un pò.. non so inibita, erano passati 2 giorni e non si era fatto ancora vedere neppure alle prove.

- centra Alex?-

io mugugnai, ma perchè Sora era così bravo a capire le cose al volo?

- hai saputo che è il fratellastro di Riku?-

mi alzai talmente in fretta che quando assunsi la posizione eretta al posto di vedere Sora avevo delle macchie bianche in tutto il mio campo visivo. Chiusi gli occhi scossi la testa e lo fissai.

- cioè vorresti dirmi che tu lo sapevi?- gli domandai incredula

- sì.. me lo ha detto qualche mese fa.- disse tranquillo Sora

- non ci credo! Io che sono la sua migliore amica venivo tenuta all'oscuro di tutto, le volte che non mi sono chiesta che cavolo avesse! Mi sono scervellata tutte le volte e lui lo ha detto a te!- mi portai le dita alle tempie premendole.

- Keira ma non lo hai ancora capito? Riku lo ha fatto per te!- mi disse Sora

- per me? Farmi diventare matta secondo te mi ha aiutato?- gli chiesi scettica

Sora sospirò – credimi che per lui non è stato facile per diversi motivi.. se te lo avesse detto prima  sicuramente tu non avresti più avuto il coraggio di farli ritrovare insieme, Riku ti conosce molto bene sa i problemi che ti crei!- mi spiegò

- beh ma non era un buon motivo.. anche io ci stavo male per questa situazione!- dissi, però avevo una strana sensazione, un misto tra la consapevolezza di aver perso qualcosa e di non voler capire qualcos'altro.

- Keira santo cielo! Ma non ti sei minimamente accorta che probabilmente tu per Riku sei qualcosa di più che una semplice amica?- si esasperò Sora

bingo! Avevo trovato la cosa che non volevo capire.

- eddai Sora pensi veramente che..- cominciai scettica, vedendo l'espressione più che eloquente di Sora non continuai.

Perchè se i ragionamenti li facevo giusti e con obiezione di coscienza dovevo dire che sì i segnali mi erano arrivati ma proprio per Alex non li avevo colti o voluti cogliere.

- beh se davvero è così aspetterò di sentirlo da lui per adesso la do come una teoria infondata!- sbuffai.

- fai come vuoi.- Sora mi fece un sorriso sornione e mi venne l'insano impulso di picchiarlo.

- Sora, Keira è arrivata Kairi.-

Akane fece capolino dalla porta facendo poi cenno a Kairi di entrare.
Finalmente potei aggiornare anche lei sugli ultimi avvenimenti e visto che avevamo fatto 30 ci stava anche il 31 e le dissi tutto.
Lei per fortuna rimase un pò più shockata di Sora ma mai quanto me.

- finalmente abbiamo capito il motivo!- esclamò dalla sedia della scrivania sulla quale era seduta.

- e Keira forse si è finalmente resa conto che Riku prova qualcosa per lei..- aggiunse Sora seduto per terra davanti al suo letto.

- Sora!!!- esclamai sporgendomi dal letto e stringendogli il collo nell'interno del gomito.

- ottimo siamo a buon punto.- disse Kairi felice, a quanto pare anche lei era dello stesso avviso di Sora.

- tanto finchè...-

- finchè non te lo dice lui non la dai per buona come teoria..- cantilenò Sora, non facendo altro che far stringere di più il mio braccio. -ok ok la smetto!!!- disse assumento color porpora, io soddisfatta lo lasciai andare.

- ma per fortuna non è solo di questo che vi volevo parlare.- dissi

- che c'è d'altro?- mi domandò curiosa Kairi

- volevo parlarne a tutti e tre insieme ma vista la situazione comincio con voi.. 2 giorni fa ho incontrato un ragazzo che fa parte di una band... era venuto per parlare con Leon, ma in realtà cercava proprio me. Mi o ci ha proposto di iscriverci ad un concorso musicale che si terrà a Tokyo questa primavera. In premio c'è la possibilità di lavorare con una grande casa discografica.- spiegai

le reazioni furono due, Kairi incredula e compiaciuta mi sorrise a momenti illuminandosi, Sora balzò sul letto di fianco a me cominciando a saltare con il risultato che io mi sentivo su un tappeto elastico mio malgrado.

- questo credo che sarebbe un sì vero?- chiesi

- e certo che è un sììììì!!!!- esclamò Sora, io per fermarlo lo presi per un braccio costringendolo a sedersi.

- bene ne dovrò parlare con Leon, informarmi un pò di più e convincere i miei, nonchè Riku.. dopo di che direi che ci possiamo iscrivere c'è tempo fino a dicembre.- dissi

- ottimo! Io adesso dovevo passare al Leon club da Tifa se c'è Leon comincio a chiedergli.- disse Sora, il mio sguardo scattò si Kairi che aveva le labbra contratte, io non avrò pure voluto capire che Riku forse e dico forse era innamorato di me ma anche Sora non scherzava...

- fai bene ad andare da lei...- sbottò Kairi due secondi dopo

Sora la guardò un pò stupito – perchè dici così?- chiese Sora

- come se lei facesse parte del gruppo.. invece di discuterne con noi o aiutare Keira con Riku pensi a lei!- rispose, io avrei voluto chiederle di non tirarmi in causa.

- ma cosa centra? È una mia amica!- esclamò Sora contrariato

- certo... certo un'amica..- disse scettica Kairi

- ma vuoi dirmi che problema hai?- la attaccò Sora

- che tu mi piaci ecco il...- nel momento in cui realizzò la frase che aveva appena detto impallidì e poi arrossì.

Sora... beh sembrava una statua di marmo.

- bene... ehm ragazzi io vado che ho da fare ci sentiamo domani ok?-

mi alzai il più velocemente possibile lasciandoli lì. Salutai la zia di Sora e mi incamminai verso casa, visto che il tempo non prometteva proprio bene ero andata a piedi.
Ovviamente mi immersi nei miei pensieri, dovevo dire se avessi potuto rappresentare su carta la mia situazione era uguale ad un cardiogramma impazzito, picchi mooolto bassi, alti e poi mediani forse quest'ultimi mi facevano impazzire più degli altri. Mi sembrava che appena da una parte si mettesse a posto dall'altra per riflesso dovesse uscire qualcosa dagli schemi, era come tentare di mescolare acqua e olio.
Visto quanto poco ero attenta di solito e quanto lo fossi maggiormente nel momento in cui ero in riflessione non potei che andare a sbattere contro quello che mi sembrò una roccia.
Non caddi solo per fortuna però mi feci non poco male.

- haia! Mi scusi...- alzai lo sguardo e mi ritrovai a fissare un uomo in completo nero grosso come un orso che mi guardò malissimo.

- tutto bene?-

dalle spalle dell'uomo comparve una testa argentata, riconobbi immediatamente questa volta il padre di Riku. Quella che identificai come la sua guardia del corpo lo guardò.

- non si preoccupi è una mia conoscente.- superò l'uomo e sorridendo gentilmente mi ripetè la domanda di prima.

Impiegai un attimo a rispondergli, ma solo perchè quegli occhi insolitamente verdi mi ricordavano un altra persona.

- sì, mi scusi ero distratta.- dissi

il signor Okazaki mi fissò per un attimo. - Keira potrei fare quattro chiacchiere con te? Sto tornando a casa sarei felice di darti un passaggio nel frattempo.-

la richiesta mi spiazzò, non capivo di cosa potesse volermi parlare.

- per me va bene... la ringrazio allora.- mi limitai a rispondere, l'uomo mi sorrise nuovamente aprendo la porta di un auto che notai solo in quel momento, la classica vettura nera con finestrini oscurati per fortuna niente limousine.
Salimmo sull'auto, la guardia del corpo si sedette davanti con l'autista. Dovevo dire che quella situazione mi metteva soggezione.

- non ti preoccupare non voglio sapere nulla di specifico...-

mi voltai verso il signor Okazaki che mi guardava con uno sguardo rassicurante, quell'uomo aveva la capacità di mettere a proprio agio le persone nonostante si trovassero di fronte ad un uomo molto importante.

- mi scusi ero solo un pò a disagio per il contesto, non sono solita viaggiare così. Ma chieda pure quello che vuole.- gli dissi

lui mi fissò per un attimo, poi sospirò.

- sai bene che Riku non mi sopporta però nonostante tutto ho notato un ulteriore cambiamento in lui negli ultimi tempi, un cambiamento in positivo, mi sembrava più allegro, più rilassato.. più un ragazzo della sua età e credo di doverlo in maggior parte a te.- spiegò

- non dica così non è del tutto vero.. siamo un gruppo per prima cosa..- dissi imbarazzata e lui sorrise indulgente

- il fatto è che negli ultimi giorni mi sembra essere tornato quello di prima.. taciturno.. volevo sapere se è successo qualcosa.. avete per caso discusso?- mi chiese

la prima cosa che pensai è che nonostante Riku si ostinasse ad odiare il padre, quest'ultimo era sinceramente affezionato al figlio e lo dimostrava il fatto che avesse notato il suo cambiamento.

- in effetti ci sono state delle discrepanze ma la colpa è mia, ho insistito troppo su una questione e non ne è uscito nulla di buono una volta che ho saputo quello che volevo.- dissi senza scendere nei particolari.

- ti ha finalmente detto che ho un altro figlio?-

io rimasi a dir poco spiazzata dalla notizia e non riuscii a dissimulare il fatto che avesse fatto centro pieno.

Il padre di Riku si fermò ad osservare il viale alberato che stavamo percorrendo.

- ho saputo che eri la fidanzata di Alex... era inevitabile che lo venissi a sapere, sono sicuro che se ho capito almeno un pò che persona sei, avrai fatto di tutto per capire l'innata antipatia tra loro due, Riku ti avrà fatta peoccupare..- mi disse

- in effetti è così.- dissi

l'uomo sospirò nuovamente tornando a guardarmi e lasciando comparire un sorriso malinconico – ho fatto un errore in passato e Riku ha tutto il diritto per avercela con me, lo ha scoperto per caso e non me lo ha mai perdonato, nonostante mia moglie sia a volte un pò fredda Riku le vuole un gran bene, durante la sua infanzia è stata molto più presente di me e in aggiunta a questo ha scoperto cosa era successo. Non ha fatto alcuna scenata, mia moglie non ne sa nulla e lui non vuole darle questo dispiacere come me del resto...- spiegò

- signor Okazaki non deve darmi alcuna spiegazione, io non posso giudicarla e non ne ho nemmeno l'intenzione.- lo fermai, ma lui scosse la testa.

- non lo mettevo in dubbio Keira ma preferisco che tu lo sappia, Riku ha bisogno di te e dei suoi amici, non intendo lasciare che torni il ragazzo solo di un tempo.-

mi colpì l'intensità del suo sguardo e non riuscii neppure a replicare.

- Alex ovviamente sapeva tutto, non l'ho incontrato che poche volte, sua madre preferisce non mantenere i contatti e l'unica cosa che posso fare e aiutarla a mantenere sia lei che lui. Ma non avrei mai pensato di causare tanta sofferenza sia ad uno che all'altro.. se Riku mi odia ne ha tutto il diritto e per ciò Keira ti chiedo di stargli vicino. Mio figlio ne ha passate tante e ha bisogno di crescere come un ragazzo della sua età.- finì di spiegare.

- signor Okazaki io non ho avuto mai la minima intenzione di lasciare Riku, gli voglio molto bene e non mi interessa di quello che è successo, anche se mi piacerebbe molto che non si comportasse in questo modo con lei, avrà fatto uno sbaglio questo è certo ma lei è un uomo gentile e intelligente solo per il fatto che sa ammettere i propri errori e che tenta di ripararvi. Non si preoccupi andrò a parlare con lui quanto prima- lo rassicurai

- Riku è stato davvero fortunato ad incontrarti sei una ragazza in gamba Keira.- mi disse, io abbassai lo sguardo sicura di essere arrossita.

- mi devo fermare qui signore?- l'autista ci interruppe fermandosi davanti a casa mia.

- sì grazie.- rispose il padre di Riku – e grazie anche a te Keira per avermi ascoltato. Spero di rivederti presto.- mi disse

- si figuri e anche io spero di rivederla e le auguro che anche i suoi problemi di risolvino prima o poi- risposi

Mi regalò un altro sorriso caloroso e poi scesi dall'auto. E anche quel giorno avevo avuto una giornata piuttosto ricca di eventi.

Commenti: Ed ecco o miei cari un nuovo capitolo, spero che alietati esso vi abbia, perchè il tempo è  poco e lo studio incalza! Ok ho finito di svarionare! XD
Mamma mia quanto mi sono divertita a fare la scenetta tra Kairi e Sora! Poverini hihihi... comunque... visto il caso a volte? Poteva Keira non icontrare proprio il padre di Riku? Mi è servito per spiegare all'incirca la situazione e per mettere in chiaro che nella mia fic quello che sarebbe Ansem non è cattivo, è semplicemente l'incarnazione di un uomo che ha sbagliato in passato... Ma a questo voi non interessa XD Spero di tornare presto a scrivere ^^

Ringraziamenti:

Glo91: Ebbene sì fratelli ma direi fratellastri visto che hanno madre diverse U_U ah davvero ho scelto bene con zack?XDXD ottimo! Spero che con questo chappy la strada di sia fatta ancora più chiara ^^

Giulietta91: O_O oddio ti sto creando dipendenza con questa fic! XD in quei 10 minuti di sforzo celebrale avevi proprio azzeccato! Yeee >___< Crisis core parola mia ragazza è splendido, triste per la fine ma splendido! Il sistema gdr è semplice sono sicura che imparerai in fretta ^^ Zack com carattere è molto allegro e solare l'esatto opposto di Cloud per intenderci XD Coraggio faccio l'imbocca al lupo anche a te per la scuola passerà in fretta credimi ;) bacio!

LucyS: O_o oh già il tuo premio... beh ehm... ti va se ti presto riku per qualche tempo? Ci puoi fare quello che vuoi! XD Hai iniziato bene la scuola? Spero di sì ^^ ehhh chissà se hai azzeccato anche sta volta hihihi... Crepi il lupo e grazie ^^ baci8

Ottoperotto: ahahah! A ta giur mai ris tant anta la mia vita!! XD a te an geniu! Ma parchè ta nen scrivi quaicos? Cmq... daver at ve al'università? O_O Y pensavi ca t'eri più picul da me XD mea culpa at dumanda perdon! L'università te dis ca man pias! Però le lungaaaa al marte e al venerd I fac dalle 9 dal matin alle 6 da la sera =_= e I fac materie nen tant leger ^^”  tu? Que te studi da bel? Ca facultà te scernu? Mi aussì am ripos e duman ricuminciuma! XD ti auguro ana buona smana e risentursi al prossimo capitolo! An bas a tutti! ^^

Jessica Hale: Davvero ti ho scioccata così tanto? XD ottimo era quello che volevo muahahah! Ebbene sì la verità è questa U_U alla prossima bax!

Deby92: Piacere Debora o Deby da adesso in poi! XD Sono contenta che ti piaccia così tanto e un ringraziamento speciale per avere recensito! ^^

A tutti I lettori un grandissimo Grazie come sempre per le letture che ormai sono arrivate a 2873 senza di voi mai ci sarei riuscita! ^^

Un bacio! Kano-chan

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Capitolo 55
*** Turn and Turn again ***


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Capitolo 55: Turn and Turn again (All Thieves)          
              

Avevo detto al padre di Riku che gli avrei parlato.. ma come?!
Mi ero messa come mio solito in un gran bel pasticcio, Alex per me era storia chiusa non che questo volesse dire che la ferita che mi aveva procurato non facesse più male ma era pur sempre migliorata… involontariamente i miei pensieri scivolare su Riku nuovamente perchè dovevo ammettere che lui mi faceva stare bene. E così lui era inn....

- ahhhh!!!!- esclamai lasciando scivolare la testa sulla scrivania -ahia.- dissi subito dopo, l'avevo sbattuta più forte di quanto volessi.

Il mio problema lo sapevo bene, dopo che mi ero accorta, o meglio... che avevo deciso di rendermi conto dei sentimenti di Riku era sopraggiunta quella sensazione di imbarazzo al solo pensiero che ci potessimo trovare insieme da soli, mi sentivo già arrossire adesso.
Mi piaceva Riku?

-Non lo sooo.... -

avevo ancora la fronte appoggiata sul ripiano liscio di legno della mia scrivania quando il cellulare vibrò e mi dovetti alzare per non setirmi come dentro una segheria. Sul display lampeggiava il nome di Beast.

- ciao Beast- risposi

- urka che allegria..- commentò lui

- scusa non è colpa tua.- risposi

- tuo fratello mi ha detto di Alex.-

soffocai un'imprecazione – che impiccione..- mi limitai a sbuffare e il ragazzo al telefono si mise a ridere

- vuoi che lo picchi?- chiese divertito

- no per carità ci hanno già pensato.- risposi di malumore io ricordando l'evento

- chi?!- domandò sorpreso Beast

- Riku...- sillabai facendomi girare sulla sedia, i piedi sollevati davanti a me

- quel ragazzo è un grande l'ho sempre pensato! Così finalmente te ne sei resa conto?- si informò lui

- resa conto? Non dirmi che anche tu?!- ero allibita, questo era il colmo

- Key solo tu non te n'eri resa conto credo.-

non potevo vederlo ma ero sicura della sua espressione compiaciuta e divertita in quel momento.
Mi fermai dal mio girare e abbassai la testa fino a toccarmi le ginocchia.

- sono una stupida, una cretina, un'egoista, una...- elencai

- ferma ferma! Non potevi fare diversamente tu non sei come Alex cosa potevi fare?- mi rassicurò lui

- Beast adesso onestamente non so cosa fare..- piagnucolai

- ti piace Riku?-

- non lo so! Ammetterai anche tu che in questo momento posso essere un pò confusa.- risposi

- ma lui ti manca.- non era una domanda

- da morire...- sospirai

- chiamalo, incontralo e chiaritevi, poco importa se adesso tu ti senti imbarazzata.- disse

io feci un suono indistinto con la gola

- subito!! lo devi fare appena metti giù con me ok?- mi minacciò

- ok ok... ti ringrazio- dissi divertita

- e di che? Mi raccomando poi fammi sapere come va a finire.-

- tanto te lo direbbe mio fratello...- storsi il naso e lui si mise a ridere. - ma perchè mi avevi chiamato?-

- nulla di che solo per sapere come stavi.- rispose lui

- meglio... adesso-

- felice di esserti stato d'aiuto, ciao Keira.-

- ciao Beast.-

misi giù il telefono, mi alzai dalla sedia avvicinandomi alla finestra aperta e lasciando che l'aria mi accarezzasse il viso. Presi in mano il cellullare e iniziai a digitare, non lo avrei chiamato, non era il caso una cosa per volta, a piccoli passi...

“ciao Riku senti ho bisogno di parlarti, ho bisogno di chiarire perchè così credimi non posso andare avanti e se anche tu ti senti almeno un pò come me per favore rispondimi” invio

io ero la tipica persona che le cose le faceva di getto, premetti il tasto invio con una naturalezza incredibile e solo dopo averlo fatto cominciai a sentire il mio cuore martellare, talmente forte che mi premetti una mano sul petto. Stringevo il cellullare come se fosse stata una bomba, e lo strinsi ancora di più quando sentii la vibrazione sotto la mia mano.
Aprii il messaggio senza neppure curarmi di vedere il mittente.

“quando?”

rimasi delusa per il micro messaggio ma mi ripresi subito.

“ adesso! Vado al capannone mi trovi lì” invio

non aspettai la risposta, aprii l'armadio presi i soliti jeans shorts mi tenni la maglietta che avevo in casa, le chiavi sul comodino e a passo deciso mi diressi verso l'ingresso.
Mentre mi infilavo le all star la testa di mia mamma sbucò dalla porta della cucina.

- Keira dove vai?- mi chiese

- al capannone devo chiarire con Riku.- non mi voltai per vedere il sorriso di mia mamma, lei era un'altra che aveva capito già da tempo Riku e quando le avevo detto tutta la storia era stata la prima a dirmi di prendere e andare da lui a parlare.

- non fare troppo tardi che stasera ho fatto ramen.- la sua voce era ovattata dalla porta chiusa della cucina nella quale si era rintanata nuovamente

- ok!- strinsi il laccio e scesi in garage per prendere la bici, avrei fatto più in fretta che non in skate.

Mi fiondai per le strade di Kiryu, pedalavo talmente in fretta che non stavo neppure seduta sul sellino facendolo solo quando andavo in discesa.
Arrivai in un attimo al fiume che costeggiai lungo la stradina superando altri ciclisti come me e i passanti che si godevano il fresco della sera che cominciava a farsi sentire.
Al sentiero sterrato svoltai e preseguii, quando arrivai al capannone lasciai cadere la bici vicino all'entrata con il cuore in gola pensando che lui fosse già arrivato.
Il lucchetto alla porta mi fece capire che non era così, non avevo voglia di entrare dentro, non avrei saputo cosa fare, la mia chitarra era a casa quindi mi incamminai sul piccolo pontile fino a sedermi in fondo, se fosse arrivato Riku avrebbe visto la mia bici e sarebbe venuto anche lui.
Appoggiando i palmi dietro la schiena mi lasciai scivolare un pò all'indietro per fissare il cielo.
Le nuvole erano rossastre, segno che il tramonto era vicino, un paio di rondini solcarono il cielo, mi fermai a pensare quanto doveva essere bello volare.
Chiusi gli occhi, il rumore dell'acqua e lo stornire delle rondini avevano un effetto calmante sul mio cuore per un attimo pensai che sarebbe andato tutto bene, avrei parlato con lui, ci saremmo chiariti e poi quel che sarebbe successo dopo lo avremmo scoperto con il tempo.
Sorrisi quando sentii dei passi sulle assi di legno, mi tirai in piedi girandomi verso la fonte del rumore contenta e poi piombai nell'incubo.
Davanti a me non c'era Riku ma bensì Alex. Probabilmente sbarrai gli occhi alla sua vista perchè lui si fermò di botto non più sicuro di quello che doveva fare.

- che ci fai qui?- chiesi con più voce di quella che sarebbe stata la normalità

- Keira per piacere ho bisogno di parlarti! Non rispondi al cellulare ne a casa, così prima ti ho vista venire qui e ti ho seguita perdonami ma non so più come fare.- spiegò

se non fossi stata sul quel ristretto pezzo di ponte mi sarei fiondata via senza dargli neppure il tempo di parlare.

- vattene!- dissi con il panico e la rabbia nella voce

- ti prego ascoltami..- disse di rimando lui

- non ti voglio ascoltare! Non mi interessa!!!- esclamai, presi a camminare decisa a superarlo ma lui mi fermò piazzandosi davanti a me.

- fammi passare!- mi feci avanti di nuovo ma si mise in mezzo un'altra volta, provai a spingerlo via ma non si mosse di un millimetro.

- devi ascoltarmi! Mi dispiace! Te lo giuro potessi guardarmi dentro vedresti quanto mi dispiace!- disse

- ti dispiace?! Lo sai quanto mi hai fatto male?! Lo sai quanti casini sono nati per colpa tua? Sto mandando a rotoli la mia band!- dissi furiosa tentando di ricacciare indietro le lacrime, ogni volta che mi arrabiavo sul serio mi veniva da piangere per il nervoso ed era una cosa che odiavo. Di nuovo cercai di passare e lui mi afferrò questa volta per le braccia.

- lasciami!- mi divincolai ma non mollò la presa

- lo so... non c'è bisogno che mi dici niente, non ho scuse per quello che ti ho fatto però credimi che ti amo, non mentivo, non ho mai mentito su quello! Ho fatto una cazzata mi sono lasciato trasportare e non avrei mai e poi mai dovuto.- disse, mi concessi di guardarlo negli occhi dal suo sguardo sembrava sincero.

- hai fatto ben più di una cazzata... con lei per di più! Io non posso tornare indietro Alex, non ora... non posso!- involontariamente mi era venuto in mente Riku.

- non sono venuto a chiederti questo, solo che tu mi perdonassi e che non mi avitassi ogni volta che mi incroci, forse ci vorrà dal tempo ma ho bisogno di sentirti dire che mi perdoni.- sussurrò quasi lui

io ormai avevo desistito dal lottare, sentivo le sue mani tremare mentre mi stringeva.

- Riku mi ha raccontato tutto...- buttai lì senza sapere neppue bene il perchè

- ah capisco..- disse lui semplicemente

- se lo avessi saputo prima avrei evitato di far star male entrambi..- non sapevo neppure più il motivo per il quale adesso sembravo io quella che si doveva scusare.

- non fa niente è stato meglio così.- sillabò

tornai a fissarlo in viso, ero ancora arrabbiata con lui ne ero certa, ma c'era qualcosa nel suo viso nel suo sguardo che mi era mancato terribilmente. Non fraintendetemi non avevo la minima intenzione di ricominciare con lui ma un qualche tipo di sentimento in me c'era ancora verso di lui.

- ti perdono..- dissi dopo un attimo e mio malgrado fui felice della sua espressione contenta.

Mi lasciò andare chinando la testa verso il basso – meno male... ti ringrazio.- mi sorrise e io non potei non fare lo stesso.

- adesso mi sento meglio... torno a casa, mia madre mi starà aspettando. Non ti preoccupare so che mi hai perdonato diciamo al 50% per cui non mi farò sentire ancora per un bel pò. Quando vorrai lascio a te la scelta.- disse

dopo tutto per quanto terribile era stato il suo gesto, Alex non era uno stupido ed era pur sempre un ragazzo gentile e premuroso.

- ok- risposi

lui mi fissò ancora per un attimo – ok vado... ti devo accompagnare?- mi domandò

io scossi la testa – no sto aspettando una persona grazie.-

lui annuì poi si diressi verso la strada dove c'era la sua moto – ciao Keira-

lo salutai con la mano, tornai verso il capannone solo quando sentii il rumore del motore allontanarsi, preseguii per las stradina fino a fermarmi sul ciglio della strada, guardai in su c'era già qualche stella che spuntava ora che il sole era tramontato. Respirai a fondo.

- sei sicura che fossi io la persona con cui volevi chiarire?-

scattai girandomi. Qualche metro dietro di me c'era Riku.

- Riku!- esclamai, poi connettendo la frase che aveva appena pronunciato capii che non era arrivato il quel momento.

- da quanto sei qui?- chiesi

- da un pò..- rispose lui laconico, aveva ancora quell'espressione fredda che mi ricordava tanto i primi periodi quando ancora non lo conoscevo bene.

- quindi hai sentito?- domanda retorica

- certo..- non mi piacque per niente il sorriso che gli spuntò sul viso – ti devo fare I miei complimenti, se non sbaglio eri tu quella che non lo voleva più rivedere..- commentò

- mi ha seguita lui! Non ho potuto fare nulla!- esclamai

- potevi non perdonarlo..- replicò

- Riku non ho detto che ci voglio tornare assieme, mi ha chiesto scusa, ha capito il suo errore, mi ha tradita ok ma non mi sembra il caso di odiarlo per tutta la mia vita!- ribattei, non volevo arrabiarmi ma ci stavo riuscendo poco

- certo come no..- disse scettico

- senti non mi interessa se tra di voi c'è tutto questo astio! Non è una cosa che mi riguarda e non è giusto che tu mi giudichi per questo! Non sei obiettivo.- dissi arrabbiata

Riku mi fulminò con lo sguardo – forse avrei fatto meglio a non venire- disse spostando lo sguardo lontano da me

- allora forse sì! Io ero venuta qui per parlare con te, perchè mi manchi! Mi manchi immensamente, tutti hanno notato quanto fossi giù in questo periodo, quando fossi dispiaciuta per aver litigato con te! Tutti tranne te naturalmente! Riku sei la persona più impotante della mia vita, tu hai cambiato la mia vita.. io non avrò capito quali erano I tuoi sentimenti ma perchè tu adesso non vuoi capire quali sono I mie?!- urlai – Baka!!!*- serrai gli occhi e i pugni, come al solito la mia giornata non era andata come avevo sperato.

Adesso non sapevo più cosa fare così mi girai per correre via, per calmarmi.


- Keiraaaaa!!!!-

l'urlo di Riku arrivò nel momento in cui mi voltai a fissare un paio di fari abbaglianti che mi si facevano incontro, mi ero dimenticata che anche se in periferia era comunque una strada quella in cui mi trovavo.
Un clacson, il terrore nel momento in cui capì quello che stava per succedere e poi... il buio...

*Baka=Stupido

Commenti: gomenè gomenè!!! lo so sono non in ritardo di più!! sono mesi che non aggiorno! Ma ho dovuto prendermi una pausa! Non avevo la minima idea di cosa scrivere, ero a corto di idee, mi sono cacciata in un paio di casini (che non sto a dirvi ^^”) e ho preparato due esami che ho sostenuto la settimana scorsa. Mi dispiaceva lasciare la storia in questo stato ma l'ho fatto quindi scusatemi, se avrete ancora voglia di leggere man mano che andrò avanti, vi avviso già che lo farò con calma... Non rispondo alle recensioni questa volta perchè sono di fretta.
Vi ringrazio tutti comunque e vi chiedo ancora scusa una volta! E se avrete voglia spero di risentirvi  ^^
Un grande abbraccio a tutti e visto che mancano 5 giorni a Natale vi auguriamo, io e tutti I personaggi di Music will tie, buone feste!
A presto..

Kano_chan

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Capitolo 56
*** Manos a la aire ***


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Capitolo 56: Manos a la aire (Nelly Furtado) 

- tanti auguri Keira!-

Era un pacco enorme, ero felice, sapevo già cosa c'era dentro.

- non dirmi che gliel'hai presa davvero!- la voce di mia madre era incredula e un pò scocciata

- certo! Dai lo vedi anche tu che è portata!- commentò gioviale la voce di mio nonno

- papà ma se ha sei anni!-

Io nel frattempo avevo scartato il grande pacco ed ero rimasta estasiata, ignorai il suono sorpreso e invidioso che fece mio fratello.

- grazieeee!!!- ero saltata al collo di mio nonno mentre lui si metteva a ridere e mia mamma cessata ogni remora mi guardava contenta della mia gioia.

- guarda mia cara che questa che vedi è una Martin originale (famosa casa produttrice statunitense di chitarre nd kano_chan), mi raccomando devi imparare a suonarla come una professionista!- mi aveva detto contento il nonno

Avevo annuito vigorosamente, quel giorno e per i seguenti la usai ogni giorno del tempo libero che avevo.
Sapevo che questo era un sogno sia perchè non avevo più 6 anni sia perchè mio nonno era morto molti anni prima, ma la sensazione di gioia che provavo era la stessa...
Aprii gli occhi e come nei film mi ritrovai a fissare una luce sopra di me. Era una luce fredda di quelle da luoghi pubblici, avevo anche qualcosa che mi dava fastidio al naso, quello più il bip ripetitivo che sentivo e l'odore di cloroformio mi fecero capire che ero in una camera d'ospedale, mi alzai di scatto.
Letto con le sbarre ai lati, macchinari medici, un tavolino di formica azzurro, un armadietto di legno ad una anta, una piccola poltrona con dei vestiti e giubbini sopra.
Il mio cervello lavorò freneticamente, mi avevano investito? Ricordavo bene i fari che mi si facevano incontro.
Non sentivo dolore da nessuna parte, mi guardai addosso, non avevo bende, solo il tubino nel naso che prontamente mi ero tolta e un cerotto sull'interno del gomito segno che dovevo essere stata attaccata alla flebo che mi stava a fianco.

- Riku...- c'era lui con me quella sera ragionai

- ….. Riku!-

mi spaventai, qualcuno aveva gridato il suo nome appena fuori dalla mia stanza.
Intontita più per la situazione che per le mie condizioni mi alzai dal letto, infilatami le pantofole mi diressi fuori dalla porta.

- non mi interessa quello che è successo! So solo che mio figlio è in un letto d'ospedale per colpa di vostra figlia!-

mi fermai con la mano sulla maniglia, quella che gridava, ora potevo riconoscerla era la madre di Riku...

aspetta... letto d'ospedale?

Capitò tutto insieme, la testa mi girò e il mio cuore martellò furioso.
Non dirmi... non dirmi che si era gettato per salvarmi e...
non indugiai oltre aprii la porta trovandomi nell'ampio corridoio della corsia ospedaliera, anche lì l'unica cosa che si notava erano le luci fredde e il pavimento di piastrelle nere e bianche, cose che non fecero che accrescere la mia nausea, odiavo gli ospedali.
I miei genitori mi davano le spalle per cui la prima persona che mi vide fu la madre di Riku.
Quando videro la sua espressione irata si voltarono anche loro.

- Keira!- esclamò mia mamma venendo verso di me – che ci fai qui? Torna a letto!- mi disse cercando nel contempo di abbracciarmi e spingermi via.

- Riku... dov'è Riku?!- chiesi scostandola, cercavo con lo sguardo le risposte, cercavo le espressioni nei visi di chi mi stava attorno per capire qualcosa.

- prova a immaginare dove può essere!- esclamò la signora Okazaki

mi si avvicinò mio papà.

- Riku ha subito un trauma cranico, adesso è sotto osservazione.- mi disse stava per continuare ma non gli diedi tempo.

- è colpa mia! no... non è possibile! Ditemi che non è vero!- esclamai terrorizzata

- Keira calmati fammi spiegare..- tentò di convincermi mio papà ma ormai ero nel panico, la mia testa non ragionava più avevo solo un folle terrore in corpo.

- fatemelo vedere vi prego!- dissi, dovevo avere l'aspetto di una del manicomio.

- non se ne parla proprio! Tu non ti avvicinerai più a mio figlio!- scattò sua madre

- signora non mi sembra il caso di parlare così, è stato un incidente.- disse seccata mia madre

- un incidente?! Se non fosse  stato per vostra figlia, Riku non sarebbe qui! È solo per questa stupida band che si è ridotto così! Non voglio più che si vedano!- disse furiosa

- non volevo! Non era mia intenzione!- esclamai io nel panico

- non mi interessa, ho preso la mia decisione e..-

- e forse dovresti aspettare me per prendere simili decisioni..-

ci voltammo tutti nello stesso istante, il padre di Riku era appena arrivato, elegante nel suo completo gessato, cappotto e valigia alla mano che posò vicino a sua moglie.

- cosa dici?- gli chiese lei

- non puoi impedirle di vederlo.. non è giusto e come ha detto la signora è stato un incidente.. non puoi dare la colpa a lei.- rispose lui calmo, si voltò verso di me sorridendo gentilmente – vieni mia cara..- disse prendendomi per un braccio

- ma..- protestò sua moglie, ma senza sapere cosa dire tacque.

- è tanto grave?- singhiozzai mentre venivo accompagnata

- non ti devi preoccupare, il camion non vi ha investiti, Riku a quanto pare si è mosso per tempo e ti ha tirato via dalla strada.. solo che siete caduti. Riku ha solo un piccolo trauma cranico e qualche escoriazione, se la caverà con un paio di giorni.- mi spiegò

mi sentii stranamente leggera, allora non era in fin di vita...

- mi dispiace..- mormorai

- non è colpa tua, non star a sentire quello che ti ha detto mia moglie, è sempre stata dell'idea che questo gruppo non fosse una buona cosa per Riku ma solo per ragioni di società e lo spavento le ha fatto dire quelle cose.. perdonala ma è davvero affezionata a suo figlio..- disse gentile – eccoci, entra pure io torno dai tuoi genitori - aggiunse lasciandomi davanti ad una delle tante porte del corridoio, sulla targhetta all'esterno c'era scritto “Riku Okazaki”
presi un bel respiro ed entrai.

La stanza era pressochè identica alla mia, le luci però erano spente e c'era solo una luce fioca che passava dalle imposte alle finestre, dava un senso di tranquillità e di casa molto più che non le luci al neon. Riku era disteso sul letto, aveva la flebo attaccata, una fasciatura sulla fronte e qualche altra benda su gambe e braccia ma per il resto sembrava a posto, il suono della macchina dei battiti era regolare e disteso, probabilmente stava dormendo.
Feci qualche passo verso il suo letto.

- chi è?- mi bloccai nel momento in cui aprì gli occhi e mi guardò – Keira! Stai bene! Mi hanno detto che dormivi ancora, ero preoccupato! Keira?-

avevo iniziato a piangere ancora prima che parlasse, mi era bastato vederlo sveglio che la tensione si era sciolta, la paura era svanita e quello ne era il risultato.

- mi dispiace!- singhiozzai, mi ero portata una mano sulla bocca – scusami!-

lui mi fissò serio, trascorsero un paio di secondi di silenzio.

- ti amo.-

le mie lacrime si troncarono, l'ultima scivolò lungo la mia guancia rimanendo appesa sulla punta del mento.

- non ti devi scusare, sono io che dovrei farlo.. mi sono comportato da stupido e da geloso.. e l'ho fatto perchè ti amo..- aveva scostato lo sguardo per una frazione di secondo mentre mi parlava ma all'ultima frase i suoi occhi erano tornati ad intrappolarmi.

Io sinceramente non sapevo cosa dire, ero ferma immobile, dovetti ricordarmi di respirare e quando lo feci l'aria mi bruciò i polmoni, dovevo essere stata in apnea a lungo.
Riku ghignò, si mise un pò più seduto e si allungò per afferrarmi una mano, io mi lascia trascinare finchè non mi ritrovai al suo fianco sul letto, con i piedi che poggiavano per terra e il viso affondato tra il collo e la spalla di Riku, le sue braccia mi stringevano.

- puoi respingermi sei vuoi, ma vorrei tenerti un pò così se me lo permetti.. almeno finchè non ti calmi- sussurrò

la mia mano gli strinse il braccio forse un pò più forte del dovuto e il mio viso affondò ancora un pò di più fra i suoi capelli, nascondendo altre lacrime.
“come potrei respingerlo?” pensai

- per adesso come risposta mi basta..- disse e rimanemmo così.

Commenti:

Voi non sapete la fatica che ho fatto per scrivere sto micro capitolo! L'ho scritto e cancellato non so quante volte, ero indecisa se tergiversare ancora un pò prima di farla incontrare con Riku oppure no ma comunque quello che scrivevo non mi piaceva..  -.-
però credo di aver raggiunto un buon risultato alla fine XD spero di aver fatto un capitolo breve ma intenso ^^
Molti di voi mi hanno detto che forse Keira ha perdonato Alex troppo in fretta.. è vero io personalmente non avrei mai fatto una scelta del genere.. o almeno credo, però avevo bisogno che le cose andassero così per poter proseguire la storia e poi diciamocelo non riesco a far fare ad axel la parte del cattivo non dopo che ho giocato a 358/2 days ç_ç essendo uno dei miei personaggi preferiti mi dispiaceva... perdonatemi XD questo capitolo è stato influenzato non poco da un bellissimo anime che sto guardando in questi giorni, Ayashi no ceres qualcuno di voi lo ha visto? se no ve lo consiglio vivamente ^^
ho aggiornato abbastanza in fretta ma solo perchè mi sono presa due settimane di riposo dallo studio  e sono ancora in attesa degli esiti dei miei esami *_*
Visto che domani molti di voi torneranno a scuola auguro a tutti un buon inizio e mi raccomando sopravvivete che ho bisogno di voi! =)

p.s. Buona befana ;)

Ringraziamenti:

Deby92: Che dire? Sono commossa ç_ç non sapevo di rendere le persone così felici solo per un capitolo della mia storia! ^^ lo so che per perdonarlo era un pò presto ma ho spiegato sopra le mie ragioni.. Comunque vedrò di far andare le cose un pò meglio per Keira se lo merita! Bacio

Ottoperotto: ahahahah!!! te lo giuro mai trovato recensione più spassosa! XD hai una gran bella personalità fattelo dire =) mi dispiace di avervi fatti preoccupare ç_ç però avere l'onore di avere un  'allarme mio personale non mi era ancora capitato! XD
comunque la vita e l'università vanno bene, l'amore potrebbe andare meglio e il riscaldamento globale proprio non lo so XD ma grazie per l'interessamento! E tu come stai?
Sora hai visto che in fondo non sono cattivi =) che hai ricevuto per natale? che sono curiosa! 
Grazie come sempre della recensione a risentirci! Besosssss!!!

Mietitrice: niente scherzi come vedi Keira sta benissimo! ^^ ci mancherebbe che facessi fuori la protagonista XD e allora che mi dici del capitolo? Piaciuto? =D

Xemnas89: soddisfatta la tua curiosità? Spero di sì  e nel modo giusto anche ^^ ho anche aggiornato presto XD

Elly Mercer: la mia elly-chaaaaan!!! *_* vedi vedi che allora anche tu adori axel? Non potevo trattarlo troppo male ç_ç mi si stringeva il cuore XD spero però che questo chappy ti sia piaciuto *vorrei tanto anche io una dichiarazione così! Cade carponi battendo I pugni a terra* mi hai fatto un disegno?! Me feliceeee ç_ç Hetalia? No non so cos'è dimmi!!
anche io ti voio bene tesora! ^^
un bacioooone!!!

Shine mizuki: devo dire che postando il capitolo ho reso felice tanta gente a quanto pare XD Keira in effetti nell'ultimo periodo è un pò sfigata ^^” ma da questo capitolo ci penso io a risollevarla ;)
spero che lo spavento ti sia passato XD
Baciiiiiiiiiiiiii

Giulietta91: ebbene sìììì sono tornata! XD tutto bene mia cara tu come stai? L'uni va bene aspetto I risultati degli esami (come ben sapete tutti XD). Per Alex ho già spiegato tutto, non potevo tirarla lunga ancora molto se no sta storia non andava più avanti ^^” Riku con il ciclo?! XDXD può essere ma la ragione era un'altra U_U il signorino era innamorato.. ^///^
cmq nulla di grave tranquilla ^^ a presto!
Baciotto! =)

Glo91: medioman?! Dove? Quando? Al suo posto andava bene anche Riku? No perchè se no riscrivo il capitolo! XD sono contenta di non averti persa ^^
kiss!

Rajagirl: ma non scusarti! Anzi grazie mille per il commento ^^ Ehh lo so è un pò lunghetta ormai ^^” ti dico che non mi ricordo più neppure come inizia! XD
Keira è il personaggio chiave perchè attraverso di lei devo dar sfogo a tutti I pensieri e I sentimenti non solo suoi ma anche degli altri ed è faticoso a volte però mi piace tanto =) è la mia punta di diamante u_u
niente stragi vero? O_O sono tutti vivi e vegeti XD
ti ripeto non ti preoccupare se non hai mai recensito prima sono contentissima lo stesso e mi ha fatto piacere anche solo che hai letto ^^
Un bacio

Ringrazio tutti coloro che mi hanno letto, mi hanno messo fra I loro autori preferiti e chi mi ha messo fra le fic seguite!! arigatou kosaimas! ^^

A presto.. Kano_chan

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Capitolo 57
*** I've got a feeling ***


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Capitolo 57: I've got a feeling (Black eyed peas)

click
clack
click
clack

Con quel rumore avevo fatto scappare mio fratello che era venuto a trovarmi, tenevo in mano il mio cellulare e continuavo a far scattare lo slide incurante del fatto che si sarebbe potuto rompere.
Era l'unica cosa che il quel momento mi faceva concentrare, strano a dirsi ma era così.
Riku alla fine si era dichiarato, sul momento non ci avevo pensato mi ero goduta l'attimo, eravamo rimasti abbracciati per un pò finchè l'infermiera non era entrata intimando a me (ancora convalescente) di tornare nella mia camera e mettermi sdraiata e a Riku che doveva riposare e non sforzarsi ulteriormente.
E poi semplicemente me ne ero andata dicendogli che sarei tornata a trovarlo, gli avevo riservato un'occhiata veloce senza soffermarmi e speravo che non n risentisse.

Mi misi seduta a gambe incrociate sul letto, lanciando il telecomando della televisione sulla poltroncina vicina al mio letto, per fortuna non cadde a terra.

Da quando mi ero svegliata quella mattina era stato un continuo di visite, quasi tutti parenti. Quando vidi entrare mia cugina riservai un'occhiata poco simpatica a mia madre (la quale aveva avvisato il mondo, manco fossi finita sotto un treno) perchè sapevo che mi sarei dovuta sorbire almeno un'ora di chiacchiere miste a rimproveri.
Poi era passato Beast che mi aveva portato un'enorme scatola dei miei cioccolatini preferiti, quelli alla menta, di cui gliene fui immensamente grata e infine Leon e Tifa.
Mi avevano raccontato che in molti chiedevano che tornassimo sul palco perchè a quanto pare eravamo piaciuti, la cosa mi rese felice perchè voleva dire che da quel momento in poi mi sarei impegnata ancora di più; e così li avevo salutati con la promessa che non appena fossimo stati di nuovo tutti in salute saremmo tornati sicuramente.

Toc toc

il suono della porta mi riscosse dai miei pensieri e distrattamente risposi di entrare pure.

- scusa l'intrusione Keira.-

- oh signora Okazaki!- ero decisamente sorpresa.. no meglio allibita e devo dire anche un pò tesa, dopo la sfuriata della sera prima temevo al solo pensiero quello che potesse dirmi.
Ma lei sembrava un pò impacciata teneva le mani conserte in grembo, perfetta come sempre nei suoi abiti.

- sono venuta a chiederti scusa.. ho avuto una reazione esagerata e non penso sia colpa tua.- disse e mi sembrò sincera

- no no non deve chiedermi scusa! Era preoccupata per suo figlio, lo posso immaginare, anche mia madre tende a farsi prendere dal panico in certe situazioni- risposi pensando tristemente alla ramanzina nonchè alla paternale di ore a cui ero stata sottoposta quella stessa mattina.

La signora Okazaki sorrise – ti prego di non far caso a quello che ti ho detto, vorrei che continuassi a vedere mio figlio, forse prima non lo volevo ammettere ma mi sembra decisamente più felice da quanto conosce te e i tuoi amici.- mi disse

- senza offesa ma non credo che avremmo comunque smesso di vederci- risi io e lei si unì a me

- Keyyyyyyy-chaaaaaan!!!!!!- (l'urlo assomiglia molto a quello di Komui in D-Gray Man XD)

ovviamente sora piombò direttamente in camera, vide me e la mamma di Riku, divenne rosso pomodoro e fece dietro front.

- te lo avevo detto di bussare!- sentii sibilare Kairi

io non riuscii a trattenere un sorriso così come la signora Okazaki.

- bene allora io vado, scusami ancora Keira.- disse 

- arrivederci signora, mi saluti suo marito.- risposi

- lo farò sicuramente.- detto questo con un ultimo inchino si congedò

quando fu uscita, vidi entrare Kairi che mi fissò per un attimo con gli occhi lucidi e poi mi si avvicinò abbracciandomi.

- Keira! Ero così in pensiero! Mi sono spaventata da morire quando ho saputo che avevi avuto un incidente! Ci ha avvisati tuo fratello..- mi disse, la sua preoccupazione e agitazione si poteva chiaramente sentire dal tono tremante della voce.

- scusami.. ma sto benissimo non ho riportato alcuna ferita stai tranquilla.- la rassicurai accarezzandole i capelli.

Solo in quel momento notai una presenza, piccola, piccola in un angolo della stanza. Sora con una evidente espressione contrita in volto mi guardava come un cane bastonato.
Io mi libera gentilmente dall'abbraccio di Kairi.

- ehm.. Sora?- chiesi incerta, vidi Kairi fulminarlo con lo sguardo e lì capii, doveva avergli fatto una lavata di capo mentre erano fuori.

- lo hai messo in castigo Kairi?- domandai trattenendo una risata

- visto che voleva essere il primo a salutarti e dopo la figura che ha fatto ho detto che lo avrei fatto prima io.- mi disse sorridendo e in quel momento pensai che sapeva davvero essere malvagia a volte.

- su dai Sora credo che tu adesso mi possa salutare- risi io

non vi sto a dire come e quanto si illuminò il suo viso, non appena Kairi si fece da parte mi strinse in uno dei suoi abbracci stritolatori.

- mi sei mancataaa!- esclamò

- ma Sora non ci vediamo da due giorni forse a dir tanto- risi di nuovo

- Keira ma cosa è successo esattamente ieri? Siamo passati da Riku prima ma era andato a fare degli esami..- mi chiese Kairi sedendosi sulla poltroncina vicino al letto e spostando il telecomando che avevo lanciato io prima.

- sono stata imprudente ieri.. ma adesso vi spiego.- risposi

Raccontai per filo e per segno tutto quello che era successo la sera precedente, Kairi mi ascoltava con  il mento appoggiato sul palmo della mano assorta, Sora che non ne aveva voluto sapere di mollarmi era rimasto sul mio letto.

- però è stata anche sfortuna! Non passano mai auto da quella strada!- esclamò lui alla fine del mio racconto.

- sei stata fortunata.. se non ci fosse stato Riku..- disse Kairi un pò spaventata

io annuii – è vero..-

- lo hai già visto?- mi chiese riferendosi a Riku

- sì...- risposi incerta

Sora si tirò finalmente a sedere per vedermi in faccia – che vi siete detti?-

dritto al punto eh?
Sul viso di Kairi si dipinse un sorriso probabilmente scaturito dal mio rossore.

- per caso si è dichiarato?- fece eco ai suoi pensieri Sora, erano entrambi felici e non mi stavano prendendo in giro.

Annuii di nuovo.

- finalmente.- sorrise Kairi evidentemente soddisfatta

- e tu cosa gli hai risposto?- Sora si alzò facendo alzare a sua volta Kairi e facendola sedere poi sulle sue gambe.

- nulla..- dissi imbarazzata

- capisco..- disse lui pensieroso – beh credo che per un pò possa aspettare, però Keira meglio se decidi in fretta ti ha aspettato per un bel pò...- disse alla fine

- piuttosto voi due..- domandai per far slittare il discorso, Sora divenne scarlatto come suo solito, io risi contenta.

- è stato imbarazzante però alla fine..- commentò Kairi

- come imbarazzante?!- disse piccato Sora

- beh dai un pochettino lo è stato..- replicò lei, Sora sconsolato sospirò.

- però mi è piaciuto!- esclamò allegra Kairi abbracciandolo.

Dire che ero felice per loro era poco, con tutto quello che avevano passato se lo meritavano un pò di relax e poi avevo sempre pensato che stessero benissimo assieme.
Poi guardai l'orologio.

- ragazzi è quasi finito il turno delle visite forse è meglio che andiate anche da Riku, Kairi mi spiegherai i dettagli con più calma un'altra volta.- suggerii sorridendo sorniona

Loro furono d'accordo (un pò meno lui per la seconda parte XD).
Sora mi disse che sua zia la salutava tanto e che le dispiaceva, ma lavorando non poteva venirla a trovare, Kairi disse invece, che una volta che ci avessero dimesso ci aspettava una bella sorpresa.

Quando mi ritrovai da sola cominciai a pensare tenendo lo sguardo fisso sulla tenda della mia camera che ondeggiava alla corrente. Era quasi la fine delle vacanze, tra poco saremmo dovuti ritornare a scuola.. pensai che avrei dovuto vedere di nuovo tutti i giorni Yoko in classe e che quell'anno visto che era anche l'ultimo sarebbe stato pieno di esami e di prove per entrare nelle università, i miei continuavano a dirmi che era un peccato che non volessi più continuare.. prima di fine Settembre inoltre avrei dovuto anche decidere se iscriverci alla gara tra band di Tokyo e questo voleva dire riuscire a convincere mia madre, e un mucchio di altre cose...
più pensavo a queste cose più venivo presa dallo sconforto.
Qualcuno bussò nuovamente alla porta, ma questa volta entrò un'infermiera, dovevo fare altri esami di accertamento.
Io storsi il naso, continuavano a dirmi che non mi ero fatta nulla, però quelle schifose analisi continuavano a farmele fare, ero sempre più convinta del mio odio per gli ospedali.
Di malavoglia quindi mi alzai mettendomi la vestaglia sopra il pigiama (che consisteva poi in una maglietta e un paio di pantaloncini) e la seguii fuori.

----------------------------

- allora buona notte signorina.-

guardai il dottore allontanarsi spegnendo le luci, quella era la mia ultima notte in ospedale per fortuna.

“alla fine non sono riuscita a passare da Riku oggi...” pensai

Tra esami e infermiere impiccione che non mi lasciavano andare in giro ero dovuta rimanere in camera mia, i miei erano passati la sera e con grande sorpresa, mio fratello mi aveva portato della pizza trafugata dalla loro cena dicendo che non mi voleva così male da lasciarmi mangiare anche quella sera il cibo ospedaliero.
Sorrisi al ricordo, il mio fratellone doveva essersi proprio spaventato.. era stato il primo a sapere del mio incidente l'autista del camion aveva raccolto il mio cellulare e fatto il primo numero memorizzato in memoria.
Mi girai dall'altra parte, ero nervosa.. però mi convinsi a dormire, domani finalmente sarei tornata a casa.

Il mio riposo durò poco perchè feci sogni agitati tanto che mi svegliai nel cuore della notte. Avevo caldo da morire così mi scoprii, ma il sonno non accennava a tornare, scesi dal letto aprendo la finestra per trovare sollievo, guardai il display del mio cellulare sul comodino segnava le 2. Non so spiegarmelo bene, ma quella notte mi aveva colto una strana inquietudine, mi sentivo agitata.

Mi ero sentita allo stesso modo la prima volta che avevo dormito fuori casa durante la gita in terza media; sentendo quell'insana voglia di trovarmi nel letto di camera mia tra le mie cose, alla fine ero riuscita a riaddormentarmi ascoltando la musica, ma adesso il mio lettore era scarico, ne avevo abusato un pò troppo in quei giorni.
Dopo che fu la terza volta che facevo avanti e indietro davanti al letto mi fermai a fissare la porta. Rimasi ferma un attimo tentennando indecisa sul da farsi poi la aprii, fuori il corridoio era illuminato da luci basse e in giro non c'era nessuno, mi strinsi la vestaglia addosso e lasciai la mia camera, passai davanti al box delle infermiere nel momento in cui la ragazza di turno si era girata per aprire lo schedario dietro di lei.
Feci gli ultimi mentri a passo svelto e arrivata alla mia meta chiusi la porta sospirando attendendo che il mio cuore si calmasse, era stata una cosa molto alla James Bond.
Mi voltai a fissare la camera di Riku nella semi oscurità, in quel momento mi domandai il motivo che mi aveva spinto ad andare fin lì, però dovevo dire che la mia inquietudine si era calmata.

- Riku?- chiamai con voce incerta nel tono più basso che potessi.

- Keira?- mi rispose, sembrava quasi che mi stesse aspettando, si girò dalla parte da cui ero entrata e si mise seduto.

- scusa l'intrusione..- dissi io vagamente imbarazzata, avevo pensato a come sarebbe stato parlare con lui dopo la sua confessione ma tutto sommato stava andando bene non era poi così difficile.

- non ti preccupare, non riesco a dormire bene stanotte continuo a svegliarmi, fa caldo..- disse passandosi una mano tra i capelli per tirarli indietro (*ç* nd Kano_chan) .

- almeno a te non dà fastidio l'ospedale..- borbottai

- ah è vero che tu lo odi.- sogghignò lui

- non c'è niente da ridere..- sospirai contrariata

- piuttosto com'è quesa incursione notturna?- mi domandò, faceva uno strano effetto la luce dei lampioni fuori sul suo viso e soprattutto sui suoi occhi. - non riesci a dormire?- chiese centrando perfettamente il punto

- uhm..- asserii io.

- vuoi rimanere a dormire qui?- domandò nuovamente come se fosse stata la cosa più normale del mondo.

Ed è qui la parte più strana, perchè non tentennai neppure un secondo.
Mi avvicinai al letto, Riku ci risalì e si fece da una parte mentre io lasciavo la vestaglia sull'appendi-abiti, mi toglievo le pantofole e salivo anche io, il suo braccio automaticamente mi cinse le spalle avvicinandomi di più a lui.
Appoggiai la testa sulla sua spalla mentre Riku con l'altra mano afferrava il lenzuolo e ci copriva non più su della vita vista la calura estiva.
Lo sentii mettersi comodo mentre la sua testa si appoggiava alla mia.

- meglio?- chiese

- decisamente..- asserii io, in realtà era più che meglio, non mi sentivo così bene da tanto tempo, era comodo, caldo e rassicurante, un mix che era migliore di un tranquillante.

Sbadigliai, affondando un pò di più il viso nell'interno del suo collo e stringendogli il pigiama che aveva addosso con una mano.

- Riku?-

- sì?- la sua voce rimbombò nel mio orecchio appoggiato al suo corpo.

- buona notte..- dissi

- notte Keira- rispose lui

E così mi lasciai scivolare in un sonno tranquillo.
Mi ero premurata di mettere la sveglia almeno un'ora prima del giro di visite, se ci avessero scoperti non sarebbe stato gradevole... così quando suonò, ovviamente non controvoglia, mi dovetti alzare, salutai Riku e gli dissi che sarei passata in mattinata più tardi per salutarlo prima che mi dimettessero, lui lo sarebbe stato il giorno dopo.
Tornando nella mia camera continuavano i miei ragionamenti, inutile stare a dirvi di cosa si trattasse perchè era piuttosto ovvio, se c'era una cosa che mandava in confusione le menti delle persone erano proprio i sentimenti che queste provavano le une per le altre.
Dopo finalmente l'ultimo controllo (io speravo che fosse l'ultimo della mia vita) il dottore firmò la cartella per la dimissione, alle 11 un capanello formato da Sora,Kairi,mio fratello e Beast era arrivato a prelevarmi.

- allora torniamo a casa?- mi chiese Dany

- ovvio! Però prima passo a salutare Riku.- risposi

intanto che loro si occupavano di portare la mia roba in macchina io,Sora e Kairi andammo da Riku.
La sua espressione quando ci vide era a metà tra il contento per il fatto che io potevo andarmene e il corrucciato perchè lo lasciavo da solo.

- eddai Riku torno a trovarti stasera e poi domani veniamo a prenderti!- gli dissi per consolarlo

- giusto! E poi abbiamo in serbo una sorpresa!- gli strizzò l'occhio Kairi

- coraggio non morirai di solitudine per un altro giorno qui!- disse Sora e Riku gli lanciò un'occhiata assassina.

- su su! Ci vediamo!- mise le mani avanti Kairi prendendo Sora per una manica e tirandolo via prima che dicesse ancora qualcosa di sconveniente.

- allora a stasera, torno nel turno delle visite.- dissi sulla soglia

- d'accordo..- mi rispose lui, aveva anche sorriso ma evidentemente c'era un nota di delusione.

- ciao.- lo salutai uscendo.

Mentre camminavo osservavo Sora e Kairi davanti a me, lei lo stava rimproverando per il suo poco tatto e Sora come suo solito faceva la faccia da povero cane bastonato tanto che Kairi come sempre scoppiava a ridere, era impossibile arrabbiarsi con lui.
Salutai l'infermiera che si era presa cura di me e uscii al sole estivo, Dany stava aspettando accanto alla macchina.

- dai muoviti! O vuoi stare qui ancora un pò?- si lamentò

io scesi i gradini dell'ingresso dell'ospedale – sìsì arrivo!- sbuffai

Feci ancora qualche metro poi mi bloccai, era come se avessi avuto un'illuminazione, sembrava tutto così assurdamente chiaro, i problemi che mi stavo facendo mi sembrarono delle idiozie, mi diedi mentalmente della stupida per il mio ritardo nel fare chiarezza e nell'aver aspettato così tanto a lungo.
Mi voltai piegando il collo all'indietro per guardare le finestre delle camere, quella di Riku al primo piano era aperta.

- RIKU!!!!- gridai

sentii Dany che mi chiedeva cosa avevo da urlare, un paio di persone si girarono.

 - RIKUUU!- urlai di nuovo

Finalmente si affacciò, aveva la tipica espressione di quando mi stava per rimproverare dandomi della stupida e in effetti non aveva tutti i torti.

- che hai da gridare così?!!!- disse con disappunto

Io gli feci un largo sorriso, mi veniva quasi da ridere.

- TI AMO!!!- risposi

Quella che seguì era l'espressione più bella che gli vidi mai fare.

Commento:
Uhm... negli ultimi tempi ho dei seri dubbi sulla mie capacità da scrittrice, i capitoli che scrivo non mi soddisfano mai ç_ç della serie.. la parte tra Keira e Riku quando lei lo va a trovare la notte forse è un pò scarna avrei voluto inserire un pò di dialogo però preferivo prima che Keira si dichiarasse a sua volta e avevo già in mente come farglielo fare quindi... ok ok non mi sono spiegata per niente XD figuratevi che lo avevo scritto tutto ma mi ero dimenticata del pezzo con la madre di Riku e ho dovuto riscriverlo XD un disastro! Va beh ogni scrittore ha i suoi alti e bassi ^^ ma l'importante alla fine è che sia piaciuto a voi....

Ringraziamenti (che stanno diventando sempre di più =D):

ShadowMix33: ciao! ^^ sentirti dire che hai amato la mia fic fin dal primo capitolo mi ha resa immensamente felice =) se ami riku allora benvenuta nel club XD e se ami la musica ancora meglio a quanto pare ho combinato due cose che ha te piacciono molto! Però non dovresti trattenerti dal pubblicare le tue storie sono sicura che è un peccato U_U ora per la tua felicità si è dichiarata pure lei (dopo ben 57 capitolo ^^”) mi raccomando non urlare troppo XD
p.s. Anche a me ayashi è piaciuto un casino! Mi ha ispirata parecchio ^^

Ottoperotto: San Cristof! l''era nen mia intensiun da far scupiè na tal tragedia! Y sper che freud vi abia nen inundà con le sue lagrime! ^^” y vo nen avevi su la cuscienza... uhm... sa y sbaglia nen (e cito testuale recensione) alur la voce fuori campo le na masnà! Ma smiava a mi ca l'era femmina XD san rabia tame nui ahahah! Na skateboard l'è an bel regal brau! ^^ am dispias mac par Benedetto le mei cal prova nen a fe sport dal gener...
cmq aspetto la vostra prossima scenetta ca l'è sempi gradia =)
Baxioniiii!

Deby92: mi chiedi se ci saranno diversi capitoli prima della fine... uhm... mi sa di sì perchè più che altro sono io che continuo ad aggiungere pezzi, personaggi e mi incasino la vita XD quindi vi terrò compagnia ancora per un pò =) va avanti la loro storia tranquilla, come hai potuto leggere finalmente tutti e due si sono dichiarati ^^ besos!

Elly-chan (sì ho deciso che ti modifico il nick XD): ehh lo so che è il tuo personaggio preferito come poteva non esserlo *ç* Mi sa che sto hetalia prima o poi lo dovrò vedere =) ah e buona fortuna per il ritrovamento della parrucca XD sono felice che resisti per me! *commossa si asciuga le lacrime con un fazzolettino*
Emh.. elly-chan se mi muori per capitoli così come faccio ad andare avanti?! XD
<3 anche me ti vuole bene! ^^ un bacio!

Glo91:  Noooo per carità non è mia intenzione uccidere I miei lettori XD però la curiosità è un buon motivo per continuare a leggerla anche rischiando hihihi... grazie mille! Auguri anche a te (dopo 18 giorni XD) baciiiii

Rajagirl: ahahah! Tanto entusiasmo mi piace! *alza la mano di gomma piuma con il pollicione alzato* No grazie a Dio non mi è ancora passato per la mente di fare fuori riku ^^” anche questo capitolo ti è piaciuto? Spero di sì! Baciotto! =)

Saara: ^/////^ ma così mi imbarazzi!!! Ma comunque a parte gli scherzi ti ringrazio davvero di cuore, sono queste recensioni anche che mi fanno venir voglia di continuare a scrivere, più passa il tempo più vedo che persone si affezionano ai miei personaggi me felice! =) E vedo da quello che mi hai scritto che ho fatto proprio amare e odiare I personaggi giusti ^^ beh ognuno in fatto di musica ha I suoi gusti quindi non ci sono problemi! Per il fatto che aggiorno regolarmente non è proprio vero ^^” ho fatto una pausa di alcuni mesi per impegni scolastici quindi non so se sarò sempre così puntuale! Ancora grazie! Alla prossima! Baci! =)

Poi per una volta faccio le cose fatte bene si ringraziano per avermi messo tra le storie seguite:

1 - BaMbI 12 [Contatta]
2 - Deby92 [Contatta]
3 - Ermal [Contatta]
4 - Haruka96 [Contatta]
5 - hikari92 [Contatta]
6 - nameChan124smile [Contatta]
7 - rasiel [Contatta]
8 - ShadowMix33 [Contatta]
9 - very_lupi [Contatta]

Grazie a coloro che mi hanno messo tra i loro preferiti:

1 - Alesh [Contatta]
2 - Anonima4ever [Contatta]
3 - BaMbI 12 [Contatta]
4 - crazykikka [Contatta]
5 - Deby92 [Contatta]
6 - Deidaraforever [Contatta]
7 - Elly Mercer [Contatta]
8 - Eris_96 [Contatta]
9 - Fra_Cullen [Contatta]
10 - Giangie [Contatta]
11 - giuliettaz91 [Contatta]
12 - glo91 [Contatta]
13 - Goddes of Water [Contatta]
14 - Haruka96 [Contatta]
15 - hikari92 [Contatta]
16 - Jessica_Hale [Contatta]
17 - metal_darkness [Contatta]
18 - mietitrice [Contatta]
19 - nameChan124smile [Contatta]
20 - Naoko [Contatta]
21 - Patricia Dalrymple [Contatta]
22 - ragazza delle tenebre [Contatta]
23 - revege [Contatta]
24 - Saara [Contatta]
25 - ShadowMix33 [Contatta]
26 - Shine Mizuki [Contatta]
27 - very_lupi [Contatta]
28 - Xemnas89 [Contatta]
29 - Yuma_29 [Contatta]
30 - Zexion94 [Contatta]

siete diventati tantissimi!!! vi adoro! X3
Un abbraccio...

Kano_chan

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Capitolo 58
*** Il mondo è mio ***


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Capitolo 58: Il mondo è mio (Disney Aladdin)

Certo era una coincidenza... sì come no....

Mi trovavo davanti all'ospedale da sola e non era per caso...

Fissavo come un imbecille l'ingresso mentre la gente mi superava e entrava all'interno dell'edificio, per una qualche strana congiunzione di pianeti Sora e Kairi incredibilmente non erano potuti venire, ergo io ero l'unica che doveva andare a prendere Riku. Sospirai, non che non volessi vederlo però diciamocelo un pochettino in imbarazzo potevo sentirmi, senza contare le innumerevoli sensazioni che provavo, gioia, paura, nervosismo,eccitazione, erano tutte dentro di me e premevano contro i miei pensieri cercando una via di fuga perchè ormai troppo grandi per essere contenute.

- signorina ha bisogno?-

senza neppure accorgermene un infermiere mi si era avvicinato, dopo tutto saranno stati dieci minuti che ero lì immobile.

Divenni rossa – oh.. no sto.. sto solo aspettando un mio amico- dissi sventolando una mano davanti alla faccia.

Quello mi guardò sinceramente preoccupato probabilmente sulla mia salute mentale ma fece lo stesso dietro front sparendo oltre i vetri dell'ingresso.

"che vergogna! Che vergogna! Che vergogna!!!"

presa com'ero dai miei auto-insulti ci impiegai un attimo perchè il mio cervello registrasse che c'era qualcuno che rideva... di me. Confusa mi guardai intorno poi lo vidi, Riku stava beatamente seduto su di una panchina del cortile dell'ospedale, la sacca con i suoi vestiti poggiata a fianco e una bella maglietta con la bandiera inglese addosso senza contare che se la stava ridendo di gusto.

Mi avvicinai a lui.

- che diavolo ci fai lì?!- sbottai

lui passandosi il dorso della mano sugli occhi si impose di smettere di ridere.

- sono qui da quando sei arrivata, solo che eri così divertente da vedere che mi dispiaceva interromperti- rispose lui sghignazzando ancora.

irritata lasciai che l'ilarità scemasse da sola guardando il passeggio dei pazienti dell'ospedale nel cortile apposito.

- piuttosto come mai sei già fuori?- gli domandai quando vidi che aveva riacquistato il suo selfcontrol.

Riku allargò le braccia sullo schienale della panchina allungando le gambe che andarono a sfiorare le mie mentre ero ancora in piedi di fronte a lui.

- mi hanno dimesso un'ora prima e visto che mi dispiaceva che venissi qui per nulla ti ho aspettata- rispose guardandomi, era serio ed era contento di vedermi.

Anche io lo ero – grazie in effetti è stato un gesto molto carino- disse sorridendogli.

Lo vidi aggrottare le sopracciglia – secondo me quello lì ti ha visto anche ieri, avrà pensato che eri fuggita da un manicomio.- disse riferendosi all'infemiere di prima e alla mia dichiarazione in pubblico di ieri.

- razza di stronzo! E io che pensavo di aver fatto una bella cosa!!- esclamai prendendo a dargli pugni alle gambe.

Riku si mise a ridere – guarda che sono stato investito tre giorni fa eh!-

- e chissene frega!- risposi io impietosa.

in quel momento Riku riuscì a catturarmi i polsi, io mi sbilanciai in avanti, non caddi addosso a lui perchè mi aveva sorretto e nel frattempo si era sporto in avanti chiudendomi la bocca con un bacio.

Sentii subito caldo mentre le sue labbra si muovevano sopra le mie, abbassai le braccia mentre rispondevo al bacio. Poi Riku si staccò da me rimanendo però appoggiato contro la mia fronte.

- certo che hai fatto una bella cosa.. la migliore.- mi disse

arrossii di nuovo chiudendo gli occhi, i capelli di Riku mi solleticavano il viso.

- sono contenta...- sorrisi – ti accompagno a casa?- gli chiese poi allontanandomi

Riku annuì, io gli allungai una mano per aiutarlo ad alzarsi, lui la afferrò e si rimise in piedi. Poi si girò un momento caricandosi il borsone a tracolla come facevano spesso i ragazzi andando agli allenamenti di pallone, sempre senza lasciare la mia mano si diresse fuori dall'ospedale.

Ecco quello era uno di quei momenti, stupidi se vogliamo in cui desideri che non abbia mai termine. Era il fine agosto più bello che potessi immaginare, nonostante stessimo uscendo da una relazione fallimentare (la mia) che aveva provocato perfino un incidente ad entrambi.

Se io fossi stata più attenta e non mi fossi messa a litigarci assieme...

- ehi a cosa pensi?-

mi accorsi che stavo fissando davanti a me senza realmente vedere nulla, così spostai lo sguardo verso Riku che mi osservava con i suoi occhi azzurri.

- stasera Kairi mi ha detto che dobbiamo andare al Leon pub, ha detto che è una sorpresa.- risposi, ero dannatamente brava a mentire sui miei pensieri.

Riku tornò a guardare avanti, un cane ci abbaiò quando passammo davanti ai cancelli di una casa.

- festa a sorpresa- decretò lui facendo eco ai suoi pensieri

- sì lo credo anche io- risi, la mia mano dondolava assieme a quella di Riku ad ogni nostro passo – ha! non ho avuto ancora occasione di dirtelo ma ho conosciuto un ragazzo di un'altra band, l'ho incontrato per caso una mattina da Leon.- dissi, mi era tornato in mente dopo che avevo visto affisso su un palo della luce un manifesto di un qualche locale.

- ah sì?- domandò Riku

- uhm!- annuii io – ha detto che ci ha sentiti suonare e così mi ha proposto di iscriverci ad un concorso tra band che si terrà la prossima estate, abbiamo tempo fino a dicembre per iscriverci.- spiegai mettendomi la borsa meglio sulla spalla.

- interessante, ma dove si tiene?-

- a Tokyo- risposi, Riku fece un suono indistinto con la gola, io lo guardai.

- è un problema?- domandai, cercavo di non far trapelare il mio nervosismo.

Lui spostò gli occhi su di me per un istante per tornare a guardare la strada subito dopo – stavo pensando che richiederà qualche giorno se non una settimana intera, se ci andiamo ci dobbiamo organizzare bene, i tuoi?- mi chiese

io sospirai mentre ci fermavano in attesa che il semaforo diventasse verde – credo che con una mano da parte di mio fratello dovrei cavarmela, se dico che ci terranno d'occhio lui e Beast probabilmente cederà, oppure lo chiederò come regalo per il diploma!- feci la linguaccia, un motorino ci sfrecciò davanti nel tentativo di passare prima che scattasse il rosso.

- ahahah sei terribile!- rise lui scompigliandomi i capelli con la mano libera.

io sorrisi – piuttosto, tua madre?- ricominciammo a camminare.

Riku fece spallucce – non è un problema, sembra essersi arresa all'idea.- rispose

- oppure spera che sia solo una cosa passeggera come la mia- borbottai facendolo ridere di nuovo.

- allora vedi di uscire con dei bei voti.- mi consigliò.

- uff sembri mio padre..- sbuffai

stare con Riku era dannatamente facile e mi rendeva ridicolmente felice, continuavo a chiedermi come avessi fatto ad aspettare tanto. Parlando del più e del meno arrivammo davanti a casa sua, lo salutai dicendogli che ci saremmo trovati davanti al pub per le 8.

- ciao!!- lo salutai dal fondo della strada con la mano, Riku spiccava da davanti il suo cancello con i capelli accesi dall'oro dei raggi del sole che stava tramontando.

Le giornate si stavano facendo sempre più corte, l'inverno era vicino e pure la scuola.

Mentre tornavo a casa mi riassalirono i pensieri che Riku aveva interrotto con la sua domanda.

Se pensavo che lo avevo fatto aspettare tutto quel tempo, che aveva dovuto sopportare la mia storia con Alex tentando di mascherare il tutto per non darmi problemi mi faceva stare male. Ero sicura che lui non pensava minimamente a quelle cose, se era anche solo minimamente felice come lo ero io gli bastava di certo per non pensare a nient'altro. Ma io si sa che per farmi seghe mentali ero una campionessa, e quella storia proprio non mi andava giù, mi faceva sentire fuori posto.

Se poi pensavo anche all'incidente mi veniva la nausea, ero una persona orribile nel mio piccolo.

La sera stessa alle 8 in punto ero davanti al Leon pub, Kairi mi aveva vietato assolutamente di metterci piede finchè non fosse stata quell'ora e finchè non fosse arrivato anche Riku.

Mi fermai a fissare la vetrina del negozzietto a fianco.

- Keira!-

guardai nel riflesso alle mie spalle poi mi girai ridendo di gusto, invece che Riku incontro mi si stava facendo Sora.

- ti prego Sora non dirmi che sei in ritardo?!- risi io senza riuscire a smettere.

- emh... sì- rispose lui unendosi a me

- ohhh Kairi ti ammazzerà- dissi candidamente, lui sbiancò e smise di ridere.

- meglio se vado...- disse serio e si precipitò giù dalle scale.

io ridacchiavo ancora quando sopraggiunse Riku.

- ehi perchè ridi tanto?- chiese non capendo

- è appena arrivato Sora.- dissi, sulla sua faccia apparve un'espressione sconsolata e scosse la testa.

- andiamo?- mi chiese porgendomi una mano

io annuii afferrandola, mentre scendevamo la scale si voltò appena per guadarmi con la coda dell'occhio.

- a proposito sei bellissima stasera- disse

si girò prima di vedermi arrossire.

Quando aprimmo la porta le luci si accesero accecandoci per un momento.

- sorpresaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!- urlarono in coro.

Quando riuscii a mettere a fuoco la sala, vidi tutti i nostri amici lì. C'erano ovviamente Kairi e Sora (il quale sembrava sinceramente pentito del ritardo), Leon (che sicuramente non aveva gridato "sorpresa" conoscendolo), tifa, mio fratello e beast e un gruppo di ragazzi che non sapevo chi fossero.

Salutammo tutti poi mi si fece incontro un ragazzo che riconobbi per Zack Faire, era lui che mi aveva proposto di partecipare al concorso.

- ciao Keira! Scusami ci siamo infiltrati alla vostra festa- disse con un sorriso a 32 denti che tutto faceva sembrare tranne che dispiaciuto.

- scusalo Keira ma si è imbucato quando per sbaglio gliel'ho detto- disse Leon da dietro il bancone.

io risi – non ci sono problemi così siamo molti di più- dissi io, poi mi rivolsi a Riku ancora al mio fianco – Riku questo è Zack Faire è lui che mi ha detto del concorso, lui è Riku- gli dissi

- piacere di conoscerti- disse Riku

- piacere mio- rispose Zack stringendo la mano a Riku.

- ah loro sono i componenti della mia band- disse subito dopo.

- oh finalmente ti sei ricordato di noi..- ghignò uno dei ragazzi alle sue spalle.

- come sei noioso! Lui è Zell.- disse Zack

strinsi la mano ad un ragazzo con due tatuaggi simmetrici su entrambe le spalle e una testa di capelli dritti e biondi, quando spostai lo sguardo sugli altri me li presentò man mano.

C'era un ragazzo dai capelli castani chiari. Sembrava avere almeno una venticinquina d'anni, aveva un paio di orecchini a goccia di un bel colore azzurro, si avvicinò a me mi prese la mano e me la baciò inchinandosi, istintivamente buttai un'occhio verso Riku che però mi sembrava tranquillo.

- piacere bella fanciulla- mi disse facendo l'occhiolino

Zack sospirò – questo è Balthier..- disse – lui invece è Cloud.-

Altro ragazzo biondo, forse lo avevo anche già visto in giro, aveva degli occhi di ghiaccio e non mi sembrava neanche il tipo di tante parole infatti si limitò a strigermi la mano dicendomi piacere.

L'ultima era una ragazza.

- lei è la tastierista del gruppo, Aerith- continuò Zack sorridendo più degli altri – ed è la mia ragazza.- aggiunse con una punta di orgoglio.

- ma smettila di fare lo scemo- lo rimproverò lei alzando gli occhi al cielo, poi mi rivolse una sorriso mentre mi tendeva la mano.

Pensai che era molto bella, aveva i capelli castani e gli occhi verdi smeraldo e un sorriso dolcissimo in viso. Ci fermammo a parlare per un attimo, a quanto pare loro suonavano insieme da due anni, l'anno passato avevano partecipato allo stesso concorso classificandosi sesti, anche se io a prima vista non l'avrei mai detto era un gruppo ben assortito, della serie dove mancava l'entusiamo di Cloud lo compensava Zell, e in effetti mi chiesi come il ragazzo biondo riuscisse a stare con loro, ma Aerith mi disse che lui e Zack avevano fondato il gruppo perchè si conoscevano fin dalle medie.

- siete proprio un bel gruppo- mi complimentai con Aerith, lei mi sorrise.

- non ti dico però la fatica che faccio per tenerli a bada.- disse sospirando, poi mi salutò visto che la sua attenzione veniva reclamata da Zack che a quanto pare stava discutendo animatamente di alcuni nuovi pezzi con Leon e Balthier, il quale scoprii (anche se me n'ero accorta da sola) essere il rubacuori della situazione, aveva dei modi affabili, quasi di altri tempi, nel porsi con le persone che lo trovavano subito simpatico (in particolare le donne).

Mi guardai intorno, sogghignai quando vidi Riku parlare con Cloud insieme a Sora, ci avrei scomesso che sarebbero andati d'accordo, così mi diressi verso il bancone da Tifa e Kairi, la quale sembrava aver abbandonato ogni rivalità con la ragazza bruna.

- ehi Keira, non hai ancora bevuto niente, stasera visto che è la vostra festa offre la casa, dimmi pure- si offrì Tifa quando mi sedetti su uno degli sgabelli vicino a Kairi che sorseggiava un margarita.

- un mojito andrà benissimo grazie.- risposi – di cosa stavate parlando?- domandai per immettermi nella conversazione.

- del ragazzo di Tifa..- disse maliziosa Kairi

io spalancai gli occhi – e chi è?- chiesi

Tifa mi sorrise brevemente – il tenebroso biondo che sta parlando con i vostri di ragazzi- disse marcando la parola ragazzi.

- davvero Cloud è il tuo ragazzo?- chiesi sorpresa.

- fa sempre questo effetto- rise lei – comunque sì.- disse versando il rum bianco nel bicchiere e prendendo lo zucchero di canna da un barattolo.

- da quanto state insieme?- domandai osservandola

- da tre anni.- rispose

- non è magnifico? Spero sia così anche per noi.- disse Kairi felice io annuii.

- oh ho finito il lime vado a prenderlo- disse Tifa dirigendosi verso il retro.

io ne approfittai per lanciare un'occhiata di sbieco a Kairi – adesso ho capito perchè non ti sta più antipatica.- la stuzzicai

lei fece spallucce – il giorno che mi hai lasciata da sola con Sora, me lo ha detto che Tifa era fidanzata da un bel pò- ammise.

- meglio così no?- commentai io, lei d'accordo sorrise.

La serata passò tranquilla, tra chiacchiere, racconti e risate. Avevo trovato delle persone con cui stavo davvero bene, non solo ci accomunava la musica, ma erano anche dei bravissimi ragazzi ed era facile andarci d'accordo, pensai che ero stata molto fortunata a conoscerli.

- allora vi siete decisi a partecipare eh?-

Zack mi si avvicinò con un bicchiere di birra in mano.

- sì, abbiamo tardato per vari motivi ma direi che siamo decisi, ora dobbiamo solo convincere le rispettive famiglie e organizzarci ma per quello c'è ancora tempo.- dissi pensando al da farsi.

- sì il tuo ragazzo mi ha accennato qualcosa.- disse sorridendo Zack

io mi guardai intorno – ma dov'è?- chiesi

anche Zack fece lo stesso – uhm.. se non sbaglio è uscito sul retro.- mi disse

io lo ringraziai dirigendomi verso la porta di ferro rosso fuoco che usciva dietro al locale, quando fui fuori rabbrividii per il venticello fresco che tirava dalle montagne, ormai si sentiva che il caldo cominciava a lasciare spazio al freddo.

Mi guardai di nuovo intorno e notai la figura di Riku seduta sulle scale antincendio, aveva le gambe distese lungo gli scalini più bassi, le braccia all'indietro con i palmi poggiati a terra e la testa reclinata, probabilmente guardava il cielo.

Anche io guardai su, in effetti le stelle quella sera si vedevano benissimo. Forse perchè il vento aiutava a mantenere il cielo pulito.

Mi fermai a guardare il mio ragazzo, lui non si era accorto di me. Ripensai a quello che mi era venuto in mente quel pomeriggio e senza accorgermene la mia espressione divenne contrita, forse non lo meritavo neppure... poi decisa mi avvicinai a lui.

Riku alzò la testa sentendo i miei passi.

- oh Keira, ero uscito a prendere una boccata d'aria scusami non te l'ho detto- mi disse lui, ma io non risposi – Keira?- mi chiamò allora

- scusami!- io mi inchinai

- cosa?- domandò lui senza capire

- non avrei mai voluto farti soffrire così tanto in questi mesi, non mi hai detto niente su Alex perchè non volevi che mi creassi problemi e stupidamente io non ho mai insistito abbastanza su questa storia. Se lo avessi fatto non sarebbe successo mai tutto questo..- dissi tutto d'un fiato.

- sei la peggiore...-

io sorpresa alzai la testa, Riku mi fissava con il mento appoggiato al palmo della mano, sul viso un mezzo sorriso.

- in questa serata così bella dove siamo tutti così allegri non vedo proprio perchè ti devi rovinare l'umore per delle sciocchezze per di più..- disse lui con tono sconsolato, poi mi sorrise.

io ricambiai passandomi il dorso della mano sugli occhi per togliere le lacrime che si erano create.

- grazie.- dissi semplicemente.

Lui rise – hai voglia di stare un pò qui?- chiese indicandomi il posto sulle scale al suo fianco.

io annuii contenta e mi sedetti appoggiando la testa sulla sua spalla.

- quest'anno siamo ancora in classe insieme..- disse mentre tenendomi la mano nella sua ci disegnava arabeschi invisibili con l'indice.

- già..- dissi io con gli occhi chiusi.

- ci sarà da divertirsi con i nostri compagni- ghignò lui reclinando di nuovo la testa all'indietro verso il cielo.

Le stelle quella sera erano davvero bellissime senza alcun dubbio e forse non era solo merito del vento...

Commenti: waaaah!! che tirata che mi sono fatta! È da stamattina che scrivo = ) oggi ero particolarmente ispirata (sarà per l'abbondante nevicata) e dopo capitoli e capitoli che non mi soddisfacevano finalmente l'illuminazione! Questo credo che mi sia venuto abbastanza bene.. spero... ^^" Ho deciso di aggiungere un pò di personaggi di final fantasy e ci ho creato un gruppo musicale XD però io ce li vedo tutti bene =) volevo finire il capitolo prima della festa ma alla fine risultava troppo corto quindi sono andata avanti, sono sicura che preferite avere di più da leggere che di meno hihihi.... Sono in fase pre università, ovvero visto che il 15 ricomincio le lezioni mi sto dando da fare adesso, cerco di far stare in una settimana tutto quello che non ho ancora fatto in queste vacanze XD a tal proposito vi annuncio che dovrei pubblicare prima o poi una fic su D Gray man, il protagonista sarà Yu Kanda, comunque in questi giorni ho scritto almeno una settantina di pagine devo ancora finirla però le idee non mi mancano =) se conoscete questo manga e avete voglia di leggerla ne sarei felice! Per chi non lo avesse mai letto o visto (visto che c'è anche l'anime) consiglio di vederlo perchè è molto bello...

ok detto questo passo a ringraziare..

Ringraziamenti:

Ottoperotto: finirò mai di ringraziarti per la magnifiche scenette che fai? Credo proprio di no perchè spero ne creerai molte altre =) dovresti farci una fic XD però non è il caso che ti auto-lesioni, anche se mi hai bruciato la sorpresa fa lo stesso! Preferisco averti in salute per recensire hihihi.. povero Sora dovrebbero creare un gruppo di protezione per lui tipo il wwf o la lipu XD e.. sua Santità meglio che si dedica alla predicazione del vangelo ci manca ancora che di questi tempo rimaniamo senza Papa ^^" Non ho potuto recensire in dialetto perchè sono un pò di fretta, ti ringrazio ancora di tutto =) Un abbraccio! p.s. È bastata l'acqua benedetta? XD

Saara: e dire che a me l'altro capitolo non convinceva ma se mi dici che ti è piaciuto ti credo =) beh la madre di Riku sì è un pò altezzosa ma non intendevo farne una specie di strega cattiva è comunque una mamma U_U direi che non solo le tue recensione mi hanno aumentato l'ispirazione hanno fatto miracoli a quanto pare XD ti ringrazio quindi anche questa volta di cuore! Un bacione!                   p.s. Spero che i compiti non siano tanti...

Deby92: Puoi chiamarmi tranquillamente come vuoi per me è uguale =) oggi ho avuro la conferma che non finirà tanto presto (questo capitolo non doveva proprio esserci poi la mia testolina ha fatto il resto XD) quindi vai tranky! >_< grazie mille per tutti i complimenti davvero ^^ ti dirò che le scenette con Sora mi diverto un sacco a metterle, anche in questo ho dovuto farlo comparire, poverino lui XD Alex? Non l'ho fatto comparire perchè hanno fatto pace ma c'è comunque un certo distacco e poi volevo concentrarmi di più su Riku adesso, comunque apparirà ancora =) con questo ti saluto, un bacio! =)

Shine mizuki: molto figosa in effetti u_u grazie per la recensione =) bacii

Naoko: l'espressione è a discrezione del lettore, però sicuramente non era di tristezza =) ho soddisfatto almeno un pò la tua curiosità?  kiss

Elly-chan(mercer): scusaaaaa devo ancora rispare alla tua mail ma prometto che lo faccio domani! >__< il tuo computer sta meglio? ç_ç davvero ti sei commossa? Me tantoooo feliceee *occhi sognanti* ehhh il pezzo di Riku che si tirava indietro i capelli non potevo non metterlo (piaceva molto pure a me XD). Grazie per gli incoraggiamenti mi danno sempre la carica! Cercherò di non cambiare stile allora ;) dovresti pubblicare qualcosa sarebbe bellissimo! =) Ci sentiamo presto amora ^^ un grossissimo abbraccio e un grossissimo ti voglio bene!

ShadowMix33: ahahah in effetti aspettare al 57esimo capitolo avete già avuto pazienza voi lettori XD grazie mille per la recensione mi fa sempre piacere =) e se posti qualche fic mi raccomando avvisami! Baciotti

Ringrazio i lettori e tutti coloro che seguono la mia fic o l'hanno aggiunta ai propri preferiti (mi stupisco sempre di quanti siate =) )

Un bacio a tutti quanti!

Kano_chan

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Capitolo 59
*** New soul ***


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Capitolo 59: New Soul (Yael Naim) 

Il ritorno a scuola fu uno scherzo... più o meno. L'incredulità regnava sovrana, ok che l'ex di Alex che adesso era la ragazza del ragazzo più chiacchierato (forse in negativo) della scuola poteva destare un certo scalpore però era esagerato!! Mi chiedevo come facessero le ragazze che stavano con i personaggi famosi a cavarsela se per così poco la gente ti additava manco fossi un alieno.
Ma dopo lo sconcerto iniziale tempo un paio di mesi e rientrai nella categoria “ragazza normale e poco interessante”.

Il vero problema che non era cambiato era sempre mia mamma....

- ti ho detto di no!-

guardai per l'ennesima volta per aria concentrandomi sul lampadario della cucina per ritrovare la mia calma interiore, feci un bel respiro e ripresi.

- mamy si tratta solo di una settimana! Non sto partendo per l'halaska!!!- protestai

mia madre smise di affettare le zucchine rivolgendomi minacciosamente il coltello.

- e dove pensi di stare? Spero non da tuo fratello lo sai che deve studiare per gli esami in quel periodo.- replicò lei

Io mi trattenni a stento dal fare un verso di puro scetticismo al pensiero che io potessi disturbare mio fratello durante il suo “studio”. Purtroppo il diretto interessato era tornato assieme a Beast a Tokyo per l'inizio delle lezioni a inizio ottobre, quindi non poteva spezzare la lancia a mio favore. 

- è una grande occasione! Siamo tutti d'accordo, quelli dell'organizzazione hanno detto che metteranno una lista di hotel dove i partecipanti possano stare per la durata dell'evento. Ho già chiesto a Leon se mi assume al locale così da raccimolare qualcosa e allora che problemi ci sono???- domandai spiegando il mio geniale piano 

mia mamma riprese a tagliare la verdura per la carne che intendeva cucinare per la cena.

- ci tieni così tanto da cercare pure un lavoro per pagarti il soggiorno?- mi chiese con una punta di sorpresa nella voce.

- ovvio che ci tengo!- risposi io accalorata

- entro quando dovete iscrivervi?- continuò, io vidi un barlume di speranza in quelle domande.

- entro il 15 dicembre, più o meno tra un mese.- le dissi facendo finta di non essere troppo interessata

- ci penserò su...- disse lei dopo un attimo di silenzio buttanto le zucchine alla julien nella padella

- grazie...- sorridendo mi alzai dal tavolo tornando in camera mia, ma arrivata alla porta la sentii urlare.

- ma non ho detto di sì!!!-

entrai sospirando rumorosamente.

- com'è andata?-

fissai Riku sdraiato sul mio letto intento a sfogliare un giornale che butto a terra quando mi sedetti vicino a lui.

- che mi farà diventare pazza!!!- dissi esasperata

lui si mise a ridere passandomi un braccio intorno alla vita quando mi coricai vicino a lui.

- tu non capisci il mio dramma..- sospirai con la testa abbandonata sul cuscino.

- umh... trovo che sia meglio una madre che si preoccupa per te che una che non lo fa..- disse lui


Lo guardai un pò imbarazzata. Riku aveva quella pessima abitudine di farmi sentire una perfetta bambina di 5 anni. Ogni tanto pensavo che fosse troppo maturo per stare con una come me, ma quando gli avevo fatto presente il mio pensiero si era rabbuiato dicendomi di smetterla di fare ragionamenti idiota e controproducenti.

- quindi per i tuoi non ci sono problemi?- gli domandai osservando il disegno sulla sua felpa blu.

- no direi di no, è da un pò che mia madre non sembra preoccuparsene...- rispose lui fissando un punto oltre il mio viso

- forse da quando è stato tuo padre a parlarle- dissi riguadagnandomi la sua attenzione, i suoi occhi mi fissarono per un momento poi con un alzata di spalle ritornò a fissare oltre.

- può essere...- disse

non riuscivo mai a fargli parlare della sua situazione famigliare. Non avevo neppure più visto Alex, avevo saputo dai pettegolezzi scolastici che era entrato nell'università imperiale di Osaka una delle più grandi del Giappone dopo quella di Tokyo. Yoko invece la incontravo regolarmente essendo in classe insieme ma lei faceva finta di ignorarmi e aveva già delle nuove amiche, la cosa mi aveva lasciato del tutto indifferente e anzi mi stava bene così.

- qualsiasi cosa tu stia pensando smettila.. ti farai venire le rughe assumendo quell'espressione corrucciata.- Riku mi richiamò alla realtà.

- cosa hai detto?? vorrà dire che se avrò le rughe mi terrai così come sono!- gli dissi facendogli la linguaccia.

- ovvio che ti tengo così...- sussurrò lui prima di baciarmi.

Era da un pò di tempo che quando mi baciava sentivo un insolito calore invadermi la bocca dello stomaco, non era una sensazione sgradevole ma mi stava preannunciando che prima o poi la situazione si sarebbe evoluta.
Riku non mi aveva mai chiesto nulla riguardo al sesso, ma non mi facevo neppure illusioni che non ci pensasse ogni tanto.
Anche perchè ogni qual volta che stavamo sul mio o suo letto senza neppure che c'è ne accorgessimo alla fine mi ritrovavo sotto di lui.

- dobbiamo trovarci con Sora e Kairi..- mi disse ad un certo punto bloccandosi, più per permettermi di respirare che per altro.

- lo so... Zack mi ha passato il bando del concorso con le istruzioni. Se ci iscriviamo dobbiamo già mandare un abbozzo del pezzo che intendiamo portare al concorso e la lista dei pezzi che vogliamo suonare come apertura..- dissi io sospirando ancora con le braccia attorno al suo collo.

- abbiamo ancora un mese se ci impegniamo ce la faremo sicuramente.- rispose lui fiducioso spostandomi una ciocca di capelli dal viso.

- sempre se mia mamma non rovina tutto...- borbottai incupendomi

- ma smettila!!! stai tranquilla- esclamò lui tirandosi su e prendendomi in braccio.

Non sapevo perchè ma quando Riku mi diceva che tutto sarebbe andato per Il meglio non potevo fal altro che credergli...

Commenti: emh... hello? C'è ancora qualcuno in questa fic? ç________________ç gomennasaiiiii!!!!
ammetto le mie colpe, anzi la mia unica colpa... non ho voglia di scrivere!!!
visto che però mi vergognavo immensamente di non postare più da decenni ho deciso che qualcosa dovevo buttare giù, solo che devo dire che quello che ho scritto non mi convince... ^^”
sono fatta strana dovete avere pazienza, quando ho iniziato questa fic avevo appena finito di giocare a KH2 e non so se capita anche a voi ma quando inizio un gioco o guardo un anime che mi piace, subito mi scatta l'idea di fare una storia e mentre gioco e seguo la storia mi vengono in mente dettagli e scene da scrivere.. solo che sono secoli che non metto mano alla play quindi l'ispirazione è scemata pian piano =( dovrei rimettermi a giocare ma il fatto è che non ho tempo con l'università eccetera (ho esami fino a fine luglio), ma spero con calma di riuscire a finirla.. mi sono fatta una scaletta con gli eventi che ancora devono succedere e devo dire che sono quasi alla fine però ogni volta per mandare avanti la storia devo scrivere capitoli in più che non avevo previsto ^^” in sostanza un disastro! XD
sperando che ci sia ancora qualche affezionato lettore vi lascio questo capitolo per risollevarvi! Ancora una cosa...
Ho in cantiere (anzi devo dire che ho già finito di scriverla) una fan fic su D-Gray Man se qualcuno conosce il manga e ha voglia di darci un'occhiata ne sarei felice =) si intitola mute! Ho iniziato a leggerlo qualche mese fa e me ne sono innamorata e come vi ho spiegato sopra man mano che leggevo mi è venuta l'ispirazione...
sperando di risentirvi presto vi auguro ogni bene!! =)

un bacio, Kano_chan 

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Capitolo 60
*** Hai un amico in me ***


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Capitolo 60: Hai un amico in me (Riccardo Cocciante)

- pensate di voler restare qui ancora a lungo??-

mi voltai scoccando un'occhiata comprensiva a Sora, seduto sullo sgabello della sua batteria. Assomigliava in modo incredibile all'omino della Michelin.

- Sora smettila di lamentarti per favore!- borbottò Kairi china sulla scrivania sulla quale lei e Riku stavano lavorando freneticamente in mezzo a un considerevole numero di scartoffie.

Io d'altro canto ero seduta sul divano con la mia fedele chitarra appoggiata a terra, stretta nella mia sciarpona a righe verdi e gialle. Capivo Sora in parte... infatti con la stagione invernale non avevamo minimamente pensato che il nostro rifugio sarebbe diventato una specie di igloo. Io,Kairi e Riku sopportavamo il freddo cosa che invece Sora non riusciva a fare.

- come siamo messi?- chiesi notando distrattamente il vapore levarsi dalla mia bocca.

Kairi nella sua giacca imbottita bianca con un bel bordo di pelliccia grigia sospirò rivolgendomi uno sguardo dopo aver finalmente sollevato la testa dagli spartiti su cui Riku stava continuando a scrivere.

- male per quanto riguarda l'arrangiamento, è più difficile di quanto pensassi...- ammise lei, Sora fece un piccolo passaggio sui piatti come quando I comici in televisione fanno una battuta, Kairi gli scoccò un'occhiata poco amichevole – forse dovrei cambiare il testo e inventarmene uno migliore.- aggiunse mordicchiandosi l'unghia del pollice

- ma non pensarci neanche! Mi piace troppo e in qualche modo ci arrageremo!- esclamai, avevo letto il testo della canzone di Kairi e mi era piaciuto molto si adattava bene al nostro stile di musica, non era troppo smielato e diceva le cose chiaramente ed esprimeva un bel concetto.

Riku che fino a quel momento non aveva proferito favella appoggiò la matita con la quale stava tracciando pause, note e ritmi appoggiandosi allo schienale della sedia.

- sì direi che ci arrangeremo- sorrise passando la bozza all'autrice, Kairi lo lesse rapidamente guardò Riku come se gli volesse saltare addosso e parlottando a bassa voce uscì dal magazzino.

- hai già finito?- domandò Sora stupito alzandosi dal seggiolino strigendosi nella sua giacca a vento lunga fin sopra il ginocchio di un bel beige.

- no affatto è tutta da mettere a posto, ho solo arrangiato l'aria che potrebbe avere.- rispose lui stiracchiandosi e facendosi scrocchiare sonoramente la spalla sinistra cosa che mi fece storcere il naso.

- non ci fossi tu non so come avremmo fatto- esclamò allegro Sora avvicinandosi con il naso rosso e screpolato per il freddo – io personalmente mi limito a leggere e a fare qualche piccola modifica sullo spartito ma inventarmene uno di sana pianta sarebbe impossibile per me.- disse ammirato scuotendo la testa

- ho studiato musica da quando avevo cinque anni e poi mi piace – fece spallucce lui

- Riku non te l'ho mai chiesto ma sai suonare qualche altro strumento?- domandai portandomi le ginocchia al petto e appallottolandomi per trattenere più calore possibile.

Lui si girò a fissarmi la sedia della scrivania scricchiolò appena sotto il suo peso.

- ho imparato a suonare il pianoforte come voleva mia mamma.. prima che cambiassi strumento.- aggiunse con una punta di orgogliosa vendetta nella voce

Sora rise nervosamente all'idea di quanto questa sua scelta avesse potuto contrariare sua madre.

- mi piacerebbe sentirti suonare una volta, scommetto che a casa hai un pianoforte a coda..- dissi con un sorriso sornione occultato in quel momento dalla mia sciarpa.

Riku storse il naso – sì in effetti ne ho uno..- rispose

- waaaaah! Riku ti amo!!!-

l'urlo di Kairi risuonò fuori dal magazzino in qualche punto imprecisato ma probabilmente vicino al porticciolo. Sora sconsolato si diresse fuori.

- a me non lo dice mai con tutta questa enfasi..- mormorò abbattuto mentre io mi mettevo a ridere di gusto osservandolo trascinarsi all'esterno.

- ma tu non dovresti essere gelosa?- disse Riku inarcando le sopracciglia vedendo quando io mi stessi divertendo.

- non credo di dovermi preoccupare di Kairi.- dissi io arricciando il naso

Riku mi fissò per qualche interminabile secondo, notavo che i suoi occhi con il brutto tempo diventavano grigi – non di lei... ma di me?- mi provocò

io assunsi un'aria seria e in qualche modo contrita – mi auguro di non dovermi mai preoccupare... una seconda volta..- risposi ovviamente non riferendomi a lui.

lui sospirò alzandosi, quando fu vicino a me appoggiò un ginocchio sul divano e con una mano dietro la testa mi tirò verso di lui stampandomi un bacio sulla testa, sentii improvvisamente il viso accaldato mentre il tepore del suo corpo si trasmetteva attraverso la stoffa morbida del suo cappotto.

- scusa domanda idiota e del tutto fuori luogo.- mi disse sedendosi poi al mio fianco, con il suo braccio attorno alle spalle mi accucciai contro di lui.

- tutto bene..- dissi – piuttosto dovremmo fare qualcosa per questo freddo- disse rabbrividendo per lo sbalzo termico di trovarmi al caldo.

In quel preciso istante come dal nulla spuntò mio fratello.

- sorpresa!!!- esclamò sotto il suo berretto da snowboarder nero con pom pom fucsia.

- e tu che cavolo ci fai qui????- esclamai abbandonando il fianco di Riku per sartargli praticamente in braccio. Era il 18 di dicembre, mancava una settimana a Natale e sapevo che mio fratello doveva arrivare almeno due giorni dopo oggi.

- regalo di Natale anticipato...- mi disse strizzandomi un occhio, dalla porta fece capolino Beast con un enorme pacco.

- Beast!!!-

- ciao key-chan- mi sorrise, anche lui sembrava essere appena sceso da una tavola, fece ancora qualche passo mentre dietro di lui entravano anche Sora e Kairi, la quale sembrava ancora su di giri.

- ok bando ai convenevoli visto lo stato in cui versate è meglio se lo apri subito.- mi disse dandomi una piccola pacca sulla spalla.

Io guardandolo dubbiosa mi misi e stracciare la carta del grosso pacco che il suo amico aveva scaricato praticamente in mezzo alla stanza.
Mi si illuminarono gli occhi... quello era... era....

- un termosifone elettricoooooooo!!!!!- urlò Sora andando ad abbracciare lo scatolone.

- già, dovrebbe scaldare questo posto non quando un camino acceso ma abbastanza per farvi abbandonare sciarpe e giacconi.- disse Dany allegro

- ma??- chiesi io felice mentre Beast dava una mano a Sora ad attaccare immediatamente l'elettrodomestico.

- la verità è che mamma era terrorizzata dal fatto che tu potessi prendere freddo stando qui per tutto il giorno, così ho anticipato l'arrivo e vi ho subito portato il regalo, devo dire che quest'anno è stato molto semplice – mi spiegò lui – ah! È da parte sia mia che di Beast- aggiunse indicando il suo collaboratore con il pollice.

Andai subito ad abbracciare quell'enorme ragazzo che rise con la sua solita voce profonda – non vogliamo che la nostra key-chan diventi un ghiacciolo.- scherzò

se prima Sora sembrava voler scappare da lì alla velocità della luce adesso non sembrava esserci modo di farlo staccare dal termosifone. Ma dopo svariati tentativi riuscimmo a portarlo fuori.
Pur essendo strano per quel periodo dell'anno non aveva ancora nevicato come si conveniva, solo le montagne intorno alla città erano ammantate di bianco.

- allora ci ritroviamo qui di nuovo domani- disse Kairi

- ovvio non vedo l'ora di provare a suonare visto il tuo entusiamo- le risposi – e poi ci pensate una settimana ed è Natale! Che bello!!!- esclamai contenta aggrappandomi al braccio di Riku facendogli quasi perdere l'equilibrio sul suolo parzialmente ghiacciato.

- già..- replicò Kairi, io non mi feci sfuggire quel tono sommesso nonostante Riku stesse inveendo contro di me chiedendomi se stessi cercando di rompergli una gamba.

- Kairi tutto bene?- domandai poggiandole una mano sulla superficie fredda del giaccone

- niente di cui preoccuparsi, quest'anno mio padre sarà via per lavoro il giorno di Natale per cui non credo che festeggerò- rispose lei con un sorriso tirato

il Natale era una delle mie feste preferite per cui ci rimasi male alla notizia, passare soli il giorno di Natale mi sembrava come dire... sbagliato! Sarà che ero cresciuta con una profonda cultura di questa festività fin da quando ero piccola I miei addobbavano casa come se fossimo in lapponia. 
Meditai un pò poi mi rivolsi a Dany che stava parlottando con Sora e Beast su piste da sci italiane e quant'altro.

- Dany credi che mamma si arrabbia se quest'anno passo il Natale fuori?- domandai

- uh? Perchè questa novità?- chiese lui stupito

- Keira non è il caso!!!- protestò Kairi capendo le mie intenzioni.

Io la zittii alzando una mano – vorrei organizzare qualcosa con Kairi visto che è da sola...- spiegai

- Keira davvero avrete tutti degli impegni, non è giusto che non passiate con la famiglia il Natale.- esclamò Kairi

- io per essere sincero non ricordo di aver mai trascorso un gran Natale... ai miei non tocca particolarmente questa festa e nemmeno se io non la passo con loro.- disse Riku facendo spallucce.

- e mia zia quel giorno andrà a fare volontariato al centro anziani quindi sarei libero.- sorrise Sora con le mani dietro la testa.

- beh credo che se spiegherai la situazione alla mamma non potrà rifiutare- disse Dany – e poi come sempre saremo ci saremo noi e i genitori di Beast quindi la tua mancanza non si sentirà- rise

- grazie eh!- dissi fingendo il broncio – ok allora è deciso quest'anno il Natale si passa tra amici!- mandai un pugno in aria con enfasi da cartone animato e per poco non caddi di nuovo.

- ma la vuoi smettere?- mi rimproverò Riku prendendomi prontamente sotto braccio ma non senza sghignazzare.

Kairi pareva commossa o forse i suoi occhi lucidi erano solo dati dal vento gelido che si era alzato.

- però mi devi promettere una cosa!- le dissi con tono minaccioso mentre con I suoi occhi chiati mi guardava dubbiosa.

- dimmi tutto- disse

- mi devi assolutamente accompagnare per gli acquisti di Natale, ho necessariamente bisogno di un sostegno femminile perchè di questi due non posso fidarmi!- la supplicai mettendo le mani giunte,

- ehi!- protestarono I ragazzi presenti, Kairi scoppiò a ridere.

- grazie...- disse mentre Sora la cingeva per le spalle abbracciandola.

forse il tono tremolante dava ragione alla mia sensazione che si fosse commossa

Commenti: forse la mia vena ispiratrice è resuscitata =) sarà che improvvisamente mi sono ritrovata con ben poco da fare, non mi ero accorta quando davvero l'università occupasse la maggior parte della mia esistenza O_O
che bello è praticamente agosto e io scrivo un capitolo sul Natale! XD speriamo che il mio spirito natalizio non si sia del tutto assopito in attesa di dicembre ahahah!
Ho già in mente cosa fare capitare tra Natale e capodanno, giusto pechè questa storia ha bisogno di una scossa! Mi sembra di averlo scritto molto meglio rispetto al precedente capitolo spero che siate d'accordo con me ^^ in questi capitolo di dialogo cerco sempre di dar spazio a gesti e movimenti che rendano meno teorico il tutto e un pò più gradevole per chi legge...

Ringraziamenti:

Naoko: ahahah credimi cara che non sei stata la sola a pensare che fossi passata a miglior vita XD scene più piccanti eh? Non svelo niente però prenderò in considerazione l'idea =P (anche perchè vorrei avere un pò di soddisfazioni io nd Riku, Uomini... -.- nd Me) spero di non averti fatta aspettare molto! Un bacio

MangaGirl: ma... ma.... O_O così arrossiscoooo!!! >////< troppo buona e troppo gentile =) sono contenta che a distanza ormai di anni questa fic riesca ancora ad attirare gente! Per fortuna adesso fino a settembre sono piuttosto libera quindi spero di riuscire a dedicarmici di più! A presto e grazie per I complimenti! ^^

Lion of darkness: credimi che la scarsa voglia me l'ha fatta venire al 90% lo stress scolastico -.- ma ora vacanzaaaaa!!! XD in effetti adesso sono più rilassata e posso riordinare come si deve le idee per questa benedetta fic! =) grazie del sostegno! Baci!

Deby92: mai perdere le speranze! u.u anzi infondetemi più energia che potete in stile dragonball così magari scrivo più in fretta XD la vedrai finita è una promessa, anche perchè lo devo a tutti voi lettori che continuate a seguirla =) ho preso un impegno e intendo mantenerlo! Kisses!

Shine Mizuki: spero che non ti sia calata la vista stando con gli occhi fissi in attesa del mio aggiornamento XD per la sfida delle band ci vorrà ancora un attimo ma prima o poi ci arriveremo anche lì ;) alla prossima!

Giulietta91: uhhhh mia cara pure tu entri del grande mondo fagocitoso dell'università? Beh in bocca al lupo =) era OVVIO che si dovessero mettere insieme XD se no quel povero figlio mi avrebbe ucciso ahahah! Se hai l'occasione guardalo D.gray perchè ne vale davvero la pena è strutturato bene e ha un'ottima trama =) spero di riacchiapparti nel prossimo capitolo! Un baciotto! Smack!

Miei cari lettori ancora mille volte grazie per non avermi abbandonata =) ci si ribecca al prossimo chappy! >___<

Kano_chan

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Capitolo 61
*** Quando mi vieni a prendere ***


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Capitolo 61:  Quando mi vieni a prendere (Ligabue)

Ferma in mezzo alla piazza, una piccola piazza in quel momento trafficata come non mai.
Mancavano solo tre giorni al natale quindi era più che comprensibile, attendevo l'arrivo di Kairi per il fatidico shopping natalizio. Guardavo il cielo corrucciata, era coperto da pesanti nuvole ma non accennava minimamente a far nevicare e la cosa mi irritava parecchio. Buttai un'occhio al grande orologio nero montato su di un palo che in quel momento segnava le cinque, i lampioni erano già accesi, d'inverno il sole calava in fretta però questo dava l'opportunità alla città di tingersi di mille colori. Ogni negozio aveva le proprie luci e ogni strada era stata addobbata, c'erano persone intente a guardare le vetrine che si trascinavano dietro sacchetti di ogni tipo, per concludere faceva abbastanza freddo da costringermi ad uscire con la cuffia cosa che io a malapena sopportavo.
Per ingannare l'attesa trafficavo con il cellulare, in realtà non facevo nulla di che riguardavo qualche messaggio o davo una rapida occhiata alle foto, nel momento in cui stavo per rimetterlo in borsa mi squillò, a farmi sgranare gli occhi fu il nome che ci lampeggiava.

Alex

ero indecisa sul da farsi, dopo le sue scuse con relativo incidente mi aveva chiamata solo una volta per sapere come stavo e non si era giustamente fatto vivo in ospedale. Ma ora che voleva?
Ancora titubante e visto che continuava a squillare accettai la chiamata.

- pronto?- immediatamente il fiato si condensò in piccole nuvolette.

_ ciao Keira.. scusa se ti disturbo ma volevo chiederti se potevo avvicinarmi.._ mi rispose

assunsi probabilmente un'aria stralunata perchè lui si mise a ridere _alza gli occhi_

feci come mi aveva detto e in una frazione di secondo lo individuai dall'altra parte della strada di fronte alla panetteria presa d'assalto, indossava una giacca a vento nera ma era impossibile da non notare semplicemente per la sua chioma rosso fuoco.
Ero interdetta però non mi sentivo neppure così cafona da sbattergli il telefono in faccia e intimargli di non avvicinarsi. Inspirando chiusi con uno scatto lo sportellino facendogli cenno che non avevo intenzione di piombargli addosso con un coltello.
Lui dopo aver guardato che non passassero auto mi raggiunse.

- ciao.- mi ripetè, non si chinò per baciarmi e gliene fui grata

- ciao.- risposi io – temevi che ti aggredissi se ti avvicinavi?- chiesi con un sorriso scettico

- veramente non è di te che mi preoccupo, piuttosto volevo evitarti un'altra lite furiosa vista l'ultima...- rispose con calma Alex

mentalmente mi diedi della cretina – hai ragione scusa... sto aspettando Kairi per comprare I regali.- spiegai

lui sorrise – ti riduci sempre all'ultimo.-

- ovvio.- risposi sorridendo di rimando – tu invece?-

- sono appena uscito dalle prove, ti ho vista e volevo salutarti non ci siamo più visti dopo quella sera ma penso di aver fatto bene a non farmi vivo per un pò- rispose, negli occhi gli lessi pentimento e dispiacere.

- hai fatto bene, ma Alex sappi che non sono più arrabbiata con te.- dissi per rassicurarlo, anche perchè era vero! Sottolineai però bene il “con te”

Alex sospirò infilandosi le mani nella giacca e guardando sfuggevolmente il via vai di persone – non mi ci sono messo assieme... continua a lavorare con noi ma il nostro rapporto di limita a quello.- mormorò un pò a disagio

- non che mi interessasse particolarmente ma grazie di avermelo detto.- dissi io, mi rimisi un pò meglio la borsa sulla spalla – invece noi ci siamo messi assieme-

Alex mi guardò ma non riuscii a decifrargli lo sguardo, se era irritato o felice non lo lasciava trasparire.

- io ho avuto la mia chance, l'ho bruciata ed è giusto così.- si limitò a dirmi accennando un sorriso

- direi che è andata esattamente così, ma non è più il caso di parlarne siamo sotto natale e sono troppo euforica per questo per incupirmi con certi discorsi- risi e il clima finalmente si distese.

- bene, allora se dovessi scriverti per farti gli auguri non te la prendi?- mi chiese lui ghignando

- direi di no- risposi

- beh allora posso rimandarli al 25 invece di farteli qui adesso, ora scappo. Sono contento di averti vista.- mi disse

- allora aspetto I tuoi auguri- replicai, lui mi fece un ultimo sorriso strafottente e poi si immerse nella folla sparendo in poco tempo dalla mia vista. Era strano ma mi sembrò che un pezzo del puzzle andasse definitivamente a posto.

- e allora?-

mi spaventai così tanto che il cellulare mi cadde di mano.

- oh scusa scusa!!!!- una evidentemente pentita Kairi si chinò subito a raccoglierlo controllando che non avesse ricevuto danni e poi passandomelo.

- Kairi! Inutile dirti che mi hai spaventata.- risi io rinfilando il cellulare nella borsa – sei in ritardo lo sai? Sora comincia a fare I suoi effetti.- la piccai

- veramente sono qui da cinque minuti buoni, ma ho visto con chi parlavi e ho preferito aspettare.- mi rispose

colpita ed affondata!

- ah scusa...- mi grattai distrattamente una guancia ma lei mi sorrise amichevole.

- tutto bene?- si informò mentre ci incamminavano nella via dei negozi.

- sì.. ti stavo aspettando e mi ha vista, così è venuto a salutarmi ma è stato uno scambio di battute amichevoli, sono convinta al 100% che sia davvero molto pentito e io non sono più arrabbiata con lui.- risposi fermandomi ad osservare la vetrina di un negozio di abiti

- non mi sono preoccupata infatti, se no avrei fatto irruzione nel modo più irruento che conosco.- scherzò lei – hai saputo niente di quella vipera?- Kairi si riferiva palesemente a Yoko e dentro di me nacque un sorriso di pure soddosfazione nel sentirglielo dire.

- mi ha detto che non stanno assieme ma che continuano a lavorare..- le risposi storcendo il naso alla vista di un paio di scarpe ridicolmente orrende e che costavano un patrimonio – ma chi se le mette??- borbottai incredula.

- umh... allora di cosa avevi bisogno per lo shopping?- cambiò lei discorso 

io assunsi un'aria afflitta più di quando parlavo della mia ex migliore amica – non so che regalo fare a Riku!- piagnucolai e lei si mise a ridere, la guardai storto. - perchè tu a sora l'hai già fatto?- domandai

- certo un bel porta cd a colonna, in camera sua sono sparsi ovunque ne aveva decisamente bisogno.- disse con un barlume di pietà al ricordo del caos di quella camera – tu hai in mente qualcosa?- 

io feci scorrere lo sguardo lungo la vetrina che stavamo guardando.

- in realtà no, Riku sembra avere tutto e non mi stupisco visto dove vive... ho pensato ad una sciarpa.. però mi sembra scontato e poi vorrei regalargli qualcosa che possa usare sempre e non solo in questa stagione..- le spiegai

Kairi non rispose restando meditabonda, poi arrivata ad un incrocio di vie mi prese per la manica del cappotto – vieni con me- disse e senza aspettare che le domandassi niente imboccò una viuzza laterale meno frequentata.

Ci fermammo solo davanti al negozio che le era venuto in mente, con mia grande sorpresa vidi che era un antiquario.

- Kairi non credo di potermi permettere simili oggetti...- dissi io titubante osservando l'austerità che trasmetteva il luogo. 

- Keira sei mai stata da un antiquario?- mi domandò lei con le sopracciglia alzate e una mano sul fianco.

Tornai a fissare la vetrina piena di oggetti poggiati su teli di velluto verdone – veramente no.- le risposi

lei sospirò – ecco vedi? Dai entriamo.- mi disse

il negozio era veramente piccolo, ma non tanto per le dimensioni del locale quanto per il fatto che era stipato di ogni sorta di chincaglieria.
Da una porticina sul retro comparve un signore di mezza età con un taglio di capelli a spazzola biondi e l'aria da un ex militare dell'esercito, curiosamente teneva uno stecchino a lato della bocca.

- posso esservi utile?- ci chiese con un sorriso gentile che non mi sarei aspettato.

- la mia amica cerca un regalo possiamo dare un'occhiata in giro?- rispose Kairi

- certamente, i prezzi sono tutti esposti, se e quando avete scelto chiamatemi pure sono nel retro bottega.- disse lui

- grazie.- risposi mentre con gli occhi percorrevo già gli scaffali.

- forza e coraggio..- disse Kairi abbassando la lampo del giubbotto visto il tepore che c'era nel negozio

Da lì cominciò la caccia, c'erano tantissime cose interessanti quanto inutili, e molte altre che potevano andare ma che costavano troppo. Evitai accuratamente di passare in mezzo ad alcuni scaffali stipati di bambole di ceramica quegli occhietti di vetro mi incutevano un certo timore da film horror. Mi incantai davanti ad un piccolo carion a forma di fiore di loto dal prezzo capii che la gemma al centro del fiore non era un comune pezzo di vetro... c'era uno strano odore che mi ricordava tanto la casa dei miei nonni in italia, non era sgradevole ma in un modo strano lo associavo a qualcosa di antico, starnutii un paio di volte per colpa della polvere, dopo tutto non poteva spolverare tutti quegli oggetti.
Dopo una buona mezz'ora cominciavo a perdere la fiducia.

- forza Keira non ti abbattere! Facciamo ancora un giro, questo è il posto migliore quando non hai idee specifiche e vuoi trovare qualcosa di originale- mi incoraggio Kairi sbucando da uno scaffale a fianco con la giacca sporca di nero, probabilmente si era appoggiata da qualche parte.

svogliatamente mi infilai in un passaggio piuttosto stretto fra due scaffali, tenevo la borsa davanti a me così che non urtasse nulla... peccato che lo stesso non si potesse dire del mio cappotto.
Per fortuna avevo dei riflessi pronti e quando con la coda dell'occhio vidi un piccolo vaso oscillare pericolosamente nell'ultimo scaffale a destra mi chinai prima che cadesse per terra.
Sospirai sollevata mentre il mio cuore tornava a battere normalmente, visto che il suddetto oggetto costava molto più di quanto io potessi permettermi.

- per fortuna...- mormorai riappoggiandolo al suo posto.

Solo in quel momento notai un oggetto che era così piccolo che in mezzo a tutte quelle cose non avrei mai visto, ma fu subito amore. Mi piaceva talmente tanto che decisi all'istante di comprarlo, era semplice, andava sempre bene e per Riku poteva andare. Visto che lì tutto era un pezzo unico e più o meno vecchio sicuramente non poteva avercelo.

- trovato?- domandò Kairi mentre riemergevo dagli scaffali con aria soddisfatta.

- sì- le porsi quello che avevo trovato

- Keira ottima scelta! Sono sicura che gli piacerà- disse lei sorridendo

come dal nulla apparve il proprietario del negozio – quello arriva direttamente da firenze, lo avevo comprato in uno dei miei viaggi, ha quasi trentanni- mi informò mentre io cercavo di apire da dove fosse spuntato.

- è italiano???- domandai poi stupita

- sì mia cara è un oggetto di poche pretese ma mi era piaciuto.- spiegò

- strana coincidenza io sono di origine italiana.- dissi ridendo

Kairi si illuminò – Keira questo è destino! È ovvio che tu glielo debba regalare!- esclamò eccitata più di me, ero sicura che se avesse potuto avrebbe vissuto in una fiaba.

- tutto è legato dal filo rosso del destino- ci disse saggiamente l'uomo.

Così dopo quasi un'ora trascorsa nel negozio tornai in strada al freddo con un piccolo pacchettino in carta velina che conteneva il mio regalo. Ero stranamente contenta.

- grazie mille Kairi! Senza di te non l'avrei mai trovato- le dissi abbracciandola

- ma figurati! È ancora poco per sdebitarmi dall'averto sottratta alla festa in famiglia.- disse lei

- non dirlo neppure per scherzo, giuro che non vedo l'ora che sia natale!- replicai con gli occhi accessi dall'entusiasmo.

- anche io!- strizzò gli occhi lei.

Commenti: Laaaaaaaaaa renna al polo nord scampannellando vaaaa!!! mettersi su il cd di canzoni natalizie per farsi venire l'ispirazione non ha prezzo! Tranne qualche neurone che I miei credono che abbia perso XD devo dire che Alex spunta quando meno te lo aspetti =) spero che abbiate capito che sto tentando di incanalare tutto l'odio verso il personaggio di Yoko perchè il mio intento era quello di farvela odiare, e di salvare il povero Alex visto che axel è il mio personaggio preferito dopo Riku ^^ curiosi di sapere di che si tratta il regalo di Riku eh? Sono aperte le scommesse, se qualcuno ci azzecca sarà citato nel momento fatidico!
Ultima cosa avete riconosciuto il padrone del negozio? Ditemi ditemi ditemi!!! >____<
Alla prossima! ;)

Ho da dirvi un gigantesco,enorme,galattico GRAZIE perchè ho scoperto con mia somma sorpresa che Music will tie è fra le 20 storie (in prima posizione tra l'altro) più recensite di sempre e dell'ultimo anno! Senza di voi questo non sarebbe potuto succedere e men che meno che arrivasse a oltre 3600 letture! Grazie a tutti di cuore!

Visto che è da un pò che non li faccio devo fare anche un elenco di ringraziamenti a:

Chi mi ha messo fra i suoi preferiti.

1 - Alesh [Contatta]
2 - Anonima4ever [Contatta]
3 - BaMbI 12 [Contatta]
4 - Deby92 [Contatta]
5 - Deidaraforever [Contatta]
6 - Elly Mercer [Contatta]
7 - federer_topten [Contatta]
8 - Fra_Cullen [Contatta]
9 - Giangie [Contatta]
10 - giuliettaz91 [Contatta]
11 - glo91 [Contatta]
12 - Goddes of Water [Contatta]
13 - Haruka96 [Contatta]
14 - Hi_Ka_Ri [Contatta]
15 - Jessica_Hale [Contatta]
16 - metal_darkness [Contatta]
17 - mietitrice [Contatta]
18 - nameChan124smile [Contatta]
19 - Naoko [Contatta]
20 - OpterinZ [Contatta]
21 - ragazza delle tenebre [Contatta]
22 - revege [Contatta]
23 - Saara [Contatta]
24 - ShadowMix33 [Contatta]
25 - Shine Mizuki [Contatta]
26 - TaKari94 [Contatta]
27 - very_lupi [Contatta]
28 - Xemnas89 [Contatta]
29 - Yuma_29 [Contatta]
30 - Zexion94 [Contatta]
31 - _MangaGirl_ [Contatta

Chi mi ha messo fra I seguiti.

1 - BaMbI 12 [Contatta]
2 - ChiyoChan8 [Contatta]
3 - crazykikka [Contatta]
4 - Deby92 [Contatta]
5 - Elly Mercer [Contatta]
6 - Haruka96 [Contatta]
7 - Hi_Ka_Ri [Contatta]
8 - Lion of darkness [Contatta]
9 - nameChan124smile [Contatta]
10 - OpterinZ [Contatta]
11 - rasiel [Contatta]
12 - ShadowMix33 [Contatta]
13 - very_lupi [Contatta]
14 - _MangaGirl_ [Contatta]

Lion of the darkness: tento sempre di più di accorciare I tempi di attesa ma porta ancora pazienza, dopo tutto ho pure una vita sociale XD se hai altri consigli per me ben vengano sono sempre ben accetti! ^^ A presto!

Shine Mizuki: oh meno male che la tua vista non ne ha risentito sono molto sollevata XD sì in effetti col sole che splende parlare di natale fa un certo effetto hihihi... pazienta mia cara e la tua curiosità sarà soddisfatta =) bacio!

Giulietta91: lo so che sei curiosa ma ti prego di pazientare =) per me dovrebbe fare freddo e nevicare solo dal 23 dicembre al 7 gennaio poi dovrebbe scoppiare l'estate XD anche io ho un sacco di anime da vedere e lo faccio quando vado a dormire perchè li guardo sulla psp renditi conto come sono messa! Per I punti recensione non ti so aiutare ma al massimo se ne raggiungi un tot potresti vincere un premio ahahah non credo ci sia da preoccuparsi! ^^
Un baciotto

Deby92: Grazie della premura ma devo dire che sì mi sto rilassando abbastanza =) anche perchè il 20 di settembre ricomincio quindi mi devo godere almeno questo periodo! Anche io adoro il natale mi fa sempre stare bene passeggiare per le strade con le luci e gli alberi addobbati =) Sora è il tipo di migliore amico che vorrei anche se quello che ho in effetti un pò gli si avvicina XD
ci tieni a questa fic quanto ci tengo io credo e io mi impegnerò!
A presto un bacio!

Kano_chan

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Capitolo 62
*** Share the world ***


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Capitolo 62: Share the world ( One piece Op 10)

24 Dicembre, Vigilia di Natale.

- deve nevicare deve navicare deve nevicare...-

Tenevo gli occhi fissi fuori dalla mia camera, stavo aspettando che mio fratello finisse di telefonare per farmi accompagnare a casa di Kairi. Sarei andata da lei un pò prima per aiutarla a preparare la cena della vigilia.

- non hanno dato neve per questa notte è inutile che te ne stai lì.-

dal corridoio entrò mia mamma, aveva in braccio una pila di vestiti stirati e l'aria tirata di chi ha ancora un mucchio di cose da fare.

- lo so però non è giusto! Perchè quest'anno non possiamo avere un bianco Natale?- mi lamentai afferrando la sacca che avrei usato come valigia per trascinarla in salotto.

- perchè non sempre puoi avere quello che vuoi.- rispose mia mamma mentre sistemava i vestiti di mio fratello nella parte di armadio che indebitamente mi occupava ogni volta che tornava a casa.

Alzai gli occhi al cielo sicura che non mi stesse guardando, aveva preso piuttosto bene il fatto che io passassi il Natale non a casa però un certo disappunto lo potevo notare dal suo atteggiamento. Mio papà a differenza sua mi aveva dato il permesso quasi istantaneamente, non era mai stato molto legato a tradizioni del genere.

- quando arrivano i genitori di Beast?- le domandai mentre arrancavo per il corridoio attenta a non urtare mobili e suppellettili vari.

- alle 8 e difatti sono in ritardo ho ancora un sacco di cose da fare..- mi disse superandomi per arrivare alla cucina dalla quale finalmente fece capolino mio fratello.

- ah era ora! Guarda che se arrivo in ritardo è solo colpa tua!!!- lo rimproverai.

- uff quanto sei lagnosa a volte...- sbuffò lui prendendomi in giro e afferrando con non chalance il mio borsone.

Lo guardai mentre parlava con mia mamma, era sempre abbronzato anche d'inverno cosa che non faceva altro che mettere in mostra gli occhi chiari, i denti bianchi e i capelli biondi, quasi l'esatto opposto di me tanto da farmi domandare ogni tanto se fossimo davvero parenti. Nonostante tutto mi chiedevo ancora come alle ragazze potesse piacere un fannullone come lui.

- allora io vado!- mi avvicinai a mia mamma abbracciandola e dandole un gran bacio sulla guancia, dopo tutto un pò mi dispiaceva.

- mi raccomando non crearle troppo disturbo.- mi disse lei

- mammaaa non ho mica 6 anni!- mi indignai io, ma lei mi sorrise per dirmi che mi stava prendendo in giro. - vi telefono per farvi gli auguri più tardi!- dissi varcando la porta del salotto, mi avvicinai alla poltrona e diedi un bacio a mio papà poi finalmente uscii di casa.

Kairi mi accolse sulla soglia della sua villetta raggiante, quando la raggiunsi l'abbracciai.

- che bello averti qui!- mi disse intanto che si spostava per fare entrare me e il mio borsone dalla porta.

- che bello esserci.- le risposi io – oh salve Christel.- salutai poi la tata di Kairi

- buonasera mia cara, sono molto contenta che siate venuti a fare compagnia a Kairi.- mi salutò a sua volta.

- ci siamo sempre quando si ha bisogno! Se no non sarebbe amicizia.-risposi sorridendo ad entrambe, chinandomi per togliermi le scarpe e mettermi le ciabatte.

- vieni Keira ti faccio lasciare la borsa in camera mia.- mi disse precedendomi su per le scale, poi fece dietro front afferrando un manico del borsone.

- grazie mio fratello me l'ha mollato davanti al cancello...- borbottai e lei si mise a ridere.

Quando mi fui sistemata scendemmo in cucina, Riku e Sora sarebbero arrivati più tardi, uomini in cucina non ne volevamo.

- sei sicura che a tua mamma non dispiaccia?- mi chiese titubante Kairi mentre mi passava la farina per impanare le polpette

- non ti preoccupare era molto contenta che tu non fossi da sola, lei al Natale ci tiene molto e sapere che lo passavi da sola non le piaceva- risposi mentre mi asciugavo le mani dopo essermele lavate e prendevo la farina.

Kairi parve rassicurata perchè si mise a cuocere il riso con il viso più disteso. A me cucinare era sempre piaciuto, già mia nonna quando ero piccola mi prendeva in cucina ad aiutarla, il che consisteva nell'imbrattare tutto il piano di lavoro nel modo migliore. Però lei era sempre contenta e pian piano imparai a cavarmela anche da sola. Mi piaceva mettermi ai fornelli soprattutto se poi il cibo che cucinavo era da offrire agli altri, non era egocentrismo per sentirmi dire che era tutto buonissimo ma semplicemente perchè mi piaceva vedere l'espressioni soddisfatte di chi mangiava.
Alle otto il campanello della porta suonò, Christel andò ad aprire la porta e poco dopo sulla soglia della cucina comparvero: Sora con una felpa rosso fuoco con piccoli disegnini bianchi di fiocchi di neve e Riku le guance e il naso accessi dal freddo e un maglioncino blu notte.

- sembri il piccolo aiutante di babbo natale.- lo salutò Kairi ridendo mentre lavava gli utensili che avevamo usato

- mai una volta che tu mi dica che sono bello!- gonfiò le guance lui entrando in cucina per annusare e ficcanasare tra le cose da mangiare.

Io mi avvicinai a Riku che abbassandosi mi poggiò la punta del naso sulla guancia.

- sei gelato!- esclamai mettendogli le mani sul viso

- è inverno sai?- mi canzonò lui dandomi un bacio a stampo.

- mia zia ha preparato delle frittelline con lo zenzero.- disse Sora tirando fuori da una busta un vassoio.

- che gentile quando la senti dille che la ringraziamo.- disse Kairi avvicinandosi per guardare il contenuto, asciugandosi le mani rapidamente nello straccio dei piatti.

- e io visto che mia madre di cucinare non ci pensa proprio ho portato questi-

riku tirò fuori quattro cappelli rossi da babbo natale.

- wahhhh!!!- io e Sora ci buttammo subito a prenderne uno.

- Sora adesso sì che sembri proprio un'aiutante di babbo natale!- risi

- e tu sembri nonna natale!- mi fece la linguaccia lui io per ripicca presi il mio berretto e cominciai a fustigarlo usandolo come frusta.

- diamine neppure a Natale riescono a smentirsi..- scosse la testa sconsolata Kairi

- direi che in caso contrario ci sarebbe da preoccuparsi..- disse divertito Riku

la cena andò benissim, io e Kairi ce l'eravamo cavata egregiamente e alla fine dell'abbuffata eravamo tutti pieni e anche un pò sonnolenti. Ci mettemmo seduti in salotto riscandato dal caminetto accesso ad aspettare che fosse mezzanotte per scambiarci gli auguri.

- vi va un pò di the con le spezie? L'ho portato da casa.- chiesi, Christel era tornata a casa sua una volta che avevamo finito di preparare la cena per, giustamente, festeggiare con la sua famiglia

- volentieri o mi sa che per mezzanotte dormirò come un sasso..- disse Sora con un ampio sbadiglio seduto quasi dentro il camino del salotto.

- vengo a darti una mano.- mi disse Kairi

io mi fermai sulla porta – no tranquilla riposati pure – le dissi sorridendole poi entrai in cucina.

Presi dalla credenza il bollitore e riempitolo d'acqua lo misi sul fuoco, a parte preparai le bustine riempiendole con un pò di the.

- la casalinga perfetta-

le mani di Riku sui miei fianchi e la sua voce al mio orecchio mi fecero sobbalzare.

- mi hai spaventata!- dissi girando la testa per vederlo in faccia.

- in effetti sono terribile.- sorrise sornione lui chinandosi per baciarmi.

Il fischio del bollitore interruppe quel bellissimo momento.

- su su dammi una mano già che sei qui- gli dissi piazzandogli in mano il vassoio con le tazzine

- è Natale e tu mi usi come schiavo? Ma non si diventava tutti più buoni?- chiese con finto rammarico

- ti ricordo che non è ancora Natale!- gli feci la linguaccia io seguendolo con la brocca.

Poco prima della mezzanotte chiamai i miei, le linee sarebbero poi state intasate e non mi sembrava il caso... sentivo il chiacchiericcio in sottofondo mentre mia mamma ricambiava i miei auguri chiedendomi come stesse andando la serata, poi in ordine mi furono passati, mio papà, mio fratello che sembrava su di giri peggio di un bambino, Beast che mi implorava per scherzo di tornare perchè gli mancavo e i suoi genitori che mi dissero di avermi lasciato una fetta della famosa torta della mamma del ragazzo. Una volta che finiii la lunga chiamata tornai in salotto.

- sei riuscita a trovare tuo papà?- chiesi a Kairi

- sì a sorpresa mi ha chiamata lui- disse con un sorriso dolce facendo capire quanto gli avesse fatto piacere e quanto gli volesse bene – mi ha detto di ringraziarvi tutti per avermi fatto compagnia stasera.-

- è stato un piacere.- rispose Riku per tutti

- anche mia zia vi saluta- disse Sora rientrando in quel momento e mettendosi il cellulare nella tesca dei jeans

- anche i miei..- aggiunse riku non riuscendo però a dare un tono allegro alla frase

- Riku dai è Natale! Sono sempre i tuoi genitori..- gli dissi poggiandogli una mano sul braccio, lui fece un alzatina di spalle come per sminuire la cosa.

- comunque non vorrei rovinarvi il momento ma è Natale.- disse indicando l'orologio a parete

tutti e tre ci voltammo in contemporanea.. ci fu un attimo in cui nessuno si mosse e come sottofondo si udiva solo il crepitio del fuoco e poi.... partì il putiferio.

- auguriiiiii!!!!!-

io e Sora ci abbracciammo, lui prese Kairi in braccio facendole fare il giro del salotto mente lei se la rideva e gli diceva di metterla giù.
Riku mi si avvicinò e dopo avermi dato un bacio leggero sulla bocca mi sussurrò in un'orecchio il buon Natale.

- con te è il migliore.- dissi allegra aggrappandomi modello koala al suo collo, lui mi tirò su facendomi dondolare a destra e a sinistra.

A seguire ci fu lo scambio dei regali, da Sora ricevetti una custodia nuova di zecca per la mia chitarra l'aveva personalizzata scrivendoci in bella calligrafia con un pennarello bianco vari stralci di brani di canzoni, Kairi invece mi regalò una piccola borsa.

- avevi detto che ti mancava per il kimono dell'ultimo dell'anno no?- mi disse strizzandomi l'occhio.

Era vero, quando eravamo andate in giro per regali glielo avevo detto e lei mi aveva compato esattamente la borsa che mi era piaciuta nel negozio.

- sei la migliore Kairi!!!- esclamai felice di non dover ammattirmi in una settimana a cercarmene una.

Riku si mosse verso di me in quel momento mi venne un flash.

- aspetta!- lo fermai rivolgendo il palmo aperto verso di lui - Ho dimenticato il tuo regalo di sopra!- dissi realizzando solo in quel momento che il pacchetto di Riku non era insieme agli altri che io e Kairi avevamo portato di sotto – mi dispiace.- mormorai imbarazzata ma Riku esplose in una risata divertita.

- ti scusi sempre per la cose più sceme.- mi disse – sbrigati allora!-

mettendomi una mano dietro la schiena mi spinse via, io facendogli la linguaccia corsi verso le scale e poi al piano superiore. Entrai in camera di Kairi e frugai tra le mie cose con l'ansia crescente tipica di quando hai paura di aver perso qualcosa di prezioso (tipo il cellulare).

- ti prego dimmi che ce l'ho!- bisbigliai spostando un altro paio di indumenti.

Tirai finalmente un sospiro di sollievo trovando il pacchetto, il cuore smise di martellarmi tornando ad un ritmo regolare.

- meno male...- dissi alzandomi per tornare di sotto, poi un movimento fuori dal balcone della camera attirò la mia attenzione.
Aprii la bocca emettendo una specie di squittio, spalancai la porta finestra crogiolandomi nel sentire il tipico crack crack che i piedi fanno a contatto con il suolo coperto di neve.
Grandi fiocchi scendevano lenti davanti ai miei occhi, per terra c'erano già almeno 5 cm segno che aveva iniziato da poco ma noi non c'è n'eravamo accorti.
Il mio sogno era stato esaudito, avrei avuto il mio bianco Natale.

- ehi allora?- la voce di Riku mi sorprese alle spalle.

Mi voltai e quasi senza prestargli ascolto sorridendo gli dissi eccitata – Riku nevica!!! nevica!!!-

lui mi fissò per un attimo incerto sulla mia salute mentale ma poi io mi girai a rimirare di nuovo il paesaggio, c'era il silenzio tipico da neve.
Dopo un attimo anche Riku si mise al mio fianco guardando i fiocchi scendere.

- prenderai freddo se stai qui così.- mi disse, il suo tono non era scocciato solo preoccupato.

- tranquillo sono più resistente di quello che credi.- risposi allungando una mano e guardando i cristalli sciogliersi a contatto con la mia pelle – potrei restare qui tutta la notte... mi piace troppo la neve quando scende, mi ricorda tanti bei momenti felici.- gli dissi, ed era vero. La mia infanzia quando nevicava me la ricordavo sempre allegra e spensierata e ogni volta che succedeva mi sembrava di tornare un pò indietro con gli anni, quando ancora costruivo i pupazzi di neve con i miei genitori.

- ho capito..- mi disse tornando all'interno

inutile dire che mi ero totalmente dimenticata del fatto che ci stavamo scambiando i regali, quando me ne resi conto la mia trance da estasi fu spazzata via e terrorizzata mi voltai per tornare da lui sperando che non fosse arrabbiato. Con mia grande sorpresa Riku un pò faticando stava cercando di passare dalla porta con quella che sembrava una pesante coperta.

- Riku?- gli domandai incerta

lui finalmente uscì, appoggiò per terra un lungo cuscino da esterno di quelli che anche sotto la pioggia non si bagnano e resse in mano invece la coperta.

- dai siediti- mi disse, dalla sua espressione non scherzava affatto e si era pure messo la sciarpa.

Io confusa feci come mi aveva detto, lui si chinò passandomi intorno al collo la mia di sciarpa, dopo di che si sedette a fianco a me avvolgendoci entrambi con la coperta.

- ecco così possiamo stare qui tutta la notte a guardare nevicare.- mi disse

io mi misi a ridere e lui sorridendo mi guardò – cosa c'è?- mi chiese

- nulla... è che io pensavo fossi arrabbiato perchè mi era dimenticata dei regali e tu invece...- mi rimisi a ridere – è chiaro che nonostante tutto ancora non ti conosco a fondo..- conclusi

tirai fuori da sotto il nostro mantello improvvisato il suo regalo e glielo porsi.

- aprilo.- sorrisi

lui fece scomparire il pacco dalla sua parte e con il rumore tipico della carta che viene rotta aprì il regalo e tenendolo con una mano lo tirò fuori.
Appeso ad una catenina sottile d'argento, un bel ciondolo a forma di corona intarsiata brillò alla luce dei lampioni del cortile.

- l'ho comprato da un antiquario, mi ha detto di averlo acquistato a Firenze durante un suo viaggio. Visto che sono di origine italiane ho pensato che potesse ricordarti di me...e poi mi piaceva molto è piccolo, discreto e va benissimo ad un ragazzo.- spiegai con il cuore che batteva a mille.

Riku se lo rigirò tra le dita – temevo una sciarpa... questo è decisamente meglio- sorrise

io gli tirai una gomitata – grazie tante eh!- dissi fingendomi offesa

lui posandomi la fronte sulla testa mi sussurrò all'orecchio – grazie e bellissimo..-

io arrossii di piacere, poi fu il suo turno di allungarmi un sacchettino di velluto.

- non è un'idea originale perchè me lo avevi suggerito tu senza saperlo...- disse enigamtico mentre io mi accingevo ad aprirlo.

Con il palmo aperto verso l'alto lasciai scivolare il contenuto, quasi immediatamente delle lacrime mi pizzicarono gli angoli degli occhi ma le ricacciai indietro.

- lo hai comprato...- dissi con voce velata, non era una domanda ma un'affermazione

- e l'ho tenuto da parte sperando di potertelo regalare prima o poi..- mi disse sorridendo sereno.

Nella mia mano c'era il braccialetto d'argento con i pendagli a forma di cuore,chiavi e serrature che avevo visto al mercatino del Tanabata mesi e mesi prima, quando ancora stavo con Alex. Ero stata proprio io a dirgli che mi piaceva ma che non avevo i soldi e lui lo avevo comprato per me.

- le chiavi con serrature e cuori sono una metafora! Se lo regali alla tua ragazza per esempio potrebbe avere il significato che lei ha le chiavi del tuo cuore no? -avevi detto così giusto?- mi chiese ripetendo le esatte parole che gli avevo detto io ai tempi.

Chinai la testa – mi hai aspettata per tutto questo tempo..- sussurrai.

- ovvio e ne avrei aspettati altri 6 di mesi..- replicò lui come se fosse ovvio.

A quel punto proruppi con un singhiozzo sfregandomi gli occhi per cacciar via le lacrime con il pugno chiuso. Poi alzai il viso verso di lui.

- grazie.- dissi solamente ma si riferiva non solo al regalo ma a tutto quanto. Gli misi le braccia al collo stringendolo e lui rispose alla mia stretta cullandomi per un pò.

- te lo allaccio?- mi domandò dopo un attimo, io annuii e gli porsi il polso. Quando il gancio si chiuse pensai che non me lo sarei mai tolto. Poi lui mi passò il suo ciondolo e toccò a me allacciarglielo al collo.

- non trovi che siano simili come intarsi?- gli chiesi osservando i ghirigori che adornavano entrambi i gioielli.

Lui fissò il mio bracciale per un pò – hai ragione sai? Chissà magari anche il bracciale viene da Firenze e magari erano pure da vendere insieme una volta.- disse

- sarebbe il colmo.- risi io – ma Sora e Kairi non ci stanno aspettando?- domandai tornando a guardare la neve scendere.

- no, ho chiesto io a Kairi se potevamo stare qui fuori e lei ha detto di sì..- mi rispose, la sua mano calda si intrecciò con la mia sotto la coperta.

- capito...- dissi appoggiandomi alla sua spalla – ah Riku?- lo chiamai

- sì?-

- buon Natale.-

- buona Natale anche a te Key-chan.- rispose dal suo tono di voce era più che sicura che stesse sorridendo.

Commenti: ci impiego sempre un'eternità per scrivere questi capitoli... e voi direte “li facessi più corti avresti risolto il problema” e vi do ragione. Solo che se li faccio più piccoli ciò vuol dire che vengono più capitoli.. ora, siamo al 62esimo se non sbaglio dovrò pure finirla sta fic! XD quindi meglio lunghi ma che vadano un pò avanti se no non me la cavo più! Ho ricominciato a studiare per gli esami di settembre per fortuna vado con più calma...
avevo in mente la scena del balcone con riku da questo natale, mi era venuta l'ispirazione e per fortuna mi sono presa la briga di scrivermelo a margine così adesso mi sono ricordata come la volevo scrivere la scena ^^ spero che il ritmo non sia troppo calzante, perchè sono tante le cose che devo scrivere e poco il tempo se voglio darmi una mossa ^^” 
ah per quelli che mi hanno contattato su msn chiedo scusa.. ma ci vado molto di rado ormai.. però la mail la guardo regolarmente quindi se volete scrivermi vi risponderò entro breve =)
ok credo di avervi detto tutto per cui vi aspetto al prossimo capitolo!

Ringraziamenti:

Lion of darkness: mi sa che hai dovuto saltellare un bel pò! XD ma finalmente sai cosa keira ha regalato a riku! ^^ non ho avuto grande fantasia ma non avrei proprio saputo cosa inventarmi di diverso! A presto!

Giulietta91: brava hai riconosciuto cid +10 punti! XD lo so che originariamente aveva la sigaretta (sono una delle poche che ha ancora ffvii per psx) ma ho pensato che ordinati e puliti come sono in giappone dentro ad un negozio non fumerebbero mai ^^” il regalo ti è piaciuto? Non sapevo cosa inventarmi! ç_ç e comunque non si può non perdonare axel è troppo bellino! *_*
ahahah XD mi raccomando continua a seguire! ;) bacio!

Deby92: purtroppo mia cara il mio periodo di rilassamento è finito a distanza di un mese da quando è cominciato ç_ç sigh! Alex ogni tanto lo farò spuntare anche perchè non posso accantonarlo così u.u le tue congetture sul regalo credo che ti abbiano condotto sulla buona strada anche se non ti sei sbilanciata su cosa potesse essere =) per quanto riguarda cid invece ci hai azzeccato in pieno! XD mi piace mettere un personaggio qua e là di quelli di ff ^^
Grazie mille per tutti I complimenti che mi fai sempre, sono molto contenta! Un baciotto!

Shine Mizuki: e anche tu hai indovinato il personaggio misterioso XD brava! La tua curiosità è stata soddisfatta ^^ ora sai tutto!
Giù da una scogliera yoko? Mhhh... si potrebbe fare muahahah!!! *_* no dai scherzo anche se mi piacerebbe.. sono arrivata ad odiare io stessa il mio personaggio! O_o ah mandami poi il conto dell'oculista che te lo pago io! Ahahah!
A presto un bacio!

_MangaGirl_: me tanto felice che vi piaccia così tanto! ç_ç (a proposito siete in due??? doppiamente felice!! XD) ho dovuto ascoltarle per farmi venire in mente cosa scrivere... sì lo so sono pazza! Dehehiho!!! mie care Siria e Sara passerò sicuramente a guardare la vostra fic quindi tenete d'occhio le recensioni! ;)
un abbraccio ad entrambe! ^^

 

A tutti voi un grosso ringraziamento come sempre!

Kano_chan

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Capitolo 63
*** I surrender ***


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Capitolo 63: I surrender (Celine Dion)

Avevo freddo e mi sentivo come se una morsa mi stesse schiacciando il petto... ma non riuscivo ad alzarmi, avevo corso fin lì e adesso che mi ero seduta sul duro suolo con la testa tra le mani non avevo più la forza di tirarmi su tremando incontrollabilmente.

- perchè a me?- mormorai stringendo nel pugno i capelli della nuca.

 

7 ore prima....

 

- davvero te ne vai?? prima di capodanno????-

ero seduta imbronciata sul mio letto con il cuscino stretto tra le braccia e guardavo mio fratello trafficare tra armadi vari e le valigie che erano per terra.
lui sospirò.

- sì Key-chan e ti ho già spiegato il motivo ieri sera... pensavo che il problema sarebbe stato mamma ma non tu!- disse lui prendendo in mano un paio di boxer e lanciandoli sopra tutta l'altra roba, io storsi il naso augurandomi che fossero almeno puliti.

Dany la sera prima ci aveva avvisato della sua imminente (che forse è fin troppo poco come termine esplicativo) partenza per l'Italia.
Qualche mese prima aveva preso contatto con un'azienda di designer automobilistica in europa domandando se accettavano stagisti.
Proprio quattro giorni dopo Natale gli avevano mandanto una mail di conferma che un posto c'era. Come si sarà capito mio fratello studia grafica a Tokyo e si è specializzato in designe in modo particolare di autoveicoli, aveva sempre adorato le auto ma la parte meccanica non gli era mai interessata, non quanto lo stile. Avevo visto dei suoi progetti per l'università e dovevo dire che i modelli che lui disegnava li avrei acquistati al volo... aveva una dote particolare.
La nota negativa di tutta la faccenda era che gli avevano chiesto di presentarsi il 2 gennaio per un veloce colloquio prima di iniziare il vero lavoro che più o meno sarebbe durato un anno.
Ergo il 31, ovvero domani, sarebbe partito per l'Italia.

- e tu avresti chiesto posto in un'azienda dall'altra parte del mondo, avresti già trovato una casa e messo in regola i vari documenti senza neppure dircelo?- borbottai contrariata

Dany finì di chiudere la sua valigia e mi guardò.

- sinceramente non pensavo che mi prendessero.. e poi sono maggiorenne da un pò se non te ne sei accorta..- replicò tranquillo

io sbuffai guardando fuori dalla finestra.

- Key non fare così, lo so che un anno è lungo ma è l'occasione di una vita... non hai neppure problemi per il concorso in primavera visto che Beast rimane a Tokyo.- mi spiegò

- non è per quello che sono arrabbiata...- risposi aggrottando le sopracciglia.

- anche a me mancherai..- mi disse lui allargando le braccia e invitandomi ad abbracciarlo.

Lo guardai storto per un attimo, poi dopo essermi alzata mi feci stringere.

- voglio un sacco di email hai sentito?- gli dissi

- a migliaia!- mi promise lasciandomi andare

- bene..- dissi io, poi guardai le enormi valigie che c'erano per terra - e quelle te le porti da solo, scordati che ti dia una mano.- aggiunsi uscendo dalla camera

- sei una tiranna!- esclamò lui che evidentemente invece ci sperava

- già di primo pomeriggio ti danno della tiranna? hai superato te stessa...-

Io sorrisi trovandomi davanti Riku fermo sulla porta della cucina, mi avvicinai dandogli un bacio a stampo.

- ciao! detto da quello scemo di mio fratello non conta..- replicai

- hai visto che sorella simpatica che ho?- disse Dany sopraggiungendo con le due valigie stracolme

Riku rise - dai che ti do una mano io.-

Gli si avvicinò afferrando per un manico una delle due, mi fratello mi diede un'occhiata eloquente.

- non lo meriti uno così...- disse scuotendo le testa e superandomi, costringendomi ad entrare nella cucina per non essere portata via.

per tutta risposta io gli feci la linguaccia.

- Keira?-

Mia mamma alle mie spalle mi chiamò, io mi girai per ascoltarla.

- noi andiamo via, passiamo dalla zia con Daniele. Ci tiene tanto a salutarlo e mi sembra giusto.- mi disse

io annuii - ok, quando tornate?- le chiesi

- verso sera quindi prepara qualcosa da mangiare, ti ho lasciato solo da fare la lavatrice che non ho fatto in tempo.- mi disse mentre metteva nella sua borsa portafogli e quant'altro le servisse.

- va beneee.- risposi mentre lei si chinava a darmi un bacio 

- Daniele ma queste valigie le devi proprio lasciare qui in mezzo?- disse contrariata entrando in sala e inciampandoci sopra a momenti.

La testa di mio fratello fece capolino dall'ingresso - domani sono più comode da portare in auto e poi se le lasciavo in camera non ci stavamo più- disse lui

- sì ok ma...- proseguì mia mamma

A me stava già girando la testa, c'erano dei momenti in casa mia in cui tutti riuscivano a parlare anche di cose diverse in contemporanea e con nessuno in particolare, cosa che mi mandava in tilt i neuroni.
mio papà per attirare la mia attenzione mentre gli altri due discutevano mi toccò una spalla.

- fammi un favore, ho lasciato gli scontrini della farmacia sulla mia scrivania, ti dispiace ritirarli nella cartella del commercialista?- mi chiese

- no faccio io, ma ti prego uscite da questa casa!- dissi guardando affranta mia mamma e mio fratello.

lui annuì - dai andiamo che ci stanno aspettando.- disse

Grazie al cielo dopo cinque minuti finalmente nella mia casa scese la calma, mi rivolsi a Riku con un sorriso pacifico.

- silenzio...- dissi chiudendo gli occhi serafica

lui rise - ogni tanto vorrei che a casa mia ci fosse tutto questo casino, da piccolo avevo persino paura a starci..- mi disse

- non fatico a crederci...- gli dissi - ah come mai sei passato in modo così provvidenziale quando i miei se ne vanno per tutto il pomeriggio?- domandai innocentemente

- non per quello che pensi è stato un caso..- mi disse dandomi un bacio sulla testa e dirigendosi verso la mia camera, io lo seguii.

- e allora per cosa?- chiesi

- per portarti lo spartito praticamente finito della nostra canzone, te lo avrei dato quando ci saremmo visti con gli altri ma sora in questi giorni deve lavorare e non abbiamo tempo..- mi spiegò tirando fuori un plico di fogli che gli strappai quasi di mano.

Mi sedetti sul letto anticipandolo e cominciai a sfogliare tornando più volte indietro a rileggere.

- tu non sai che voglia matta che ho di sentire come viene...- dissi una volta che avevo finito rivolgendo lo sguardo su Riku seduto a fianco a me.

- posso immaginarlo, ma prima che tu possa sentirla cantata da Kairi dobbiamo mettere alla perfezione d'accordo la parte strumentale poi lei arrangerà le parole come meglio crede.. ci vorrà un pò di tempo visto anche com'è pignola lei- disse con un ghigno

- di tempo ne abbiamo fino a maggio..- replicai tranquilla facendo spallucce.

- a maggio se non sbaglio è il tuo compleanno no? credo che non avresti mai pensato di passarlo a Tokyo.- mi disse

Io mi illuminai mettendomi in ginocchio sul materasso - hai ragione! non ci avevo pensato! che figataaaa!!!- esclamai

- e te pareva..- rise lui - senti io ho ancora un pò di tempo, vuoi che rimanga o hai altro da fare?- mi chiese

Io smisi di saltellare sul posto, avvicinandomi al suo orecchio gli sussurrai - la lavatrice può aspettare-

Il pomeriggio passò piuttosto in fretta e non nel modo che pensate, semplicemente tra coccole e qualche film a spezzoni in tv quindi Riku alle sette decise che era ora di rientrare nonostante io gli avessi proposto di rimanere a cena.

- no cena con i tuoi e tuo fratello, domattina parte e poi avremo tutto il veglione e il primo per stare insieme, sora a Kairi ci contano che andiamo con loro al tempio per inaugurare insieme il nuovo anno.- mi disse sulla soglia di casa, mentre si metteva la sciarpa il brillare del mio pendente mi fece sorridere.

- hai ragione, poi mi dovrò preparare il kimono ecc..- dissi, in realtà avevo già messo tutto perfettamente a posto in un angolo del mio armadio, vestito, accessori e borsa compresa, da quando era finito il natale non aspettavo altro che il capodanno.

- ci sentiamo più tardi allora- mi diede un bacio e scomparve giù per le scale del condominio.

Io richiusi la porta e corsi subito in cucina, dopo tutto il pomeriggio ancora non avevo fatto il bucato e la cena era ancora da preparare. in sostanza era un buon modo per far arrabbiare oltre l'inimmaginabile mia madre.
stavo premendo il pulsante di accensione della lavatrice quando il telefono squillò.

- pronto?-

_Keira sono mamma_

- oh ciao cosa c'è?- chiese allontanandomi per non far sentire la macchina in funzione cosa che mi avrebbe tradito.

_bene ho i saluti da parte della zia, volevo dirti che c'è traffico per il rientro e che arriveremo per le otto credo.._ mi spiegò

- ok nessun problema se avete bisogno chiamatemi.- dissi

Lei assentì distrattamente mentre avvisava mio papà che era inutile che suonasse quello davanti perchè ne poteva quanto lui di quella situazione, quindi misi giù la chiamata ringraziando il cielo per avermi concesso quel prolungamento di tempo.
stavo andando in cucina per aprire il frigo e farmi venire qualche idea quando passando davanti alla camera dei miei vidi la scrivania di mio padre e mi ricordai che dovevo mettere via gli scontrini.
così con questi ultimi in mano andai in salotto aprendo il piccolo armadio che conteneva tutte le cartelle che riguardavano dalle ricette del medico per ognuno, a quelle riguardanti la scuola, circolati e bollettini a quella delle banche e del commercialista; presi quella giusta e ce li misi dentro.
nel frattempo in cui stavo ritirando tutto notai una cartellina più piccola grigia chiara, l'etichetta diceva che era quella con i documenti della mia nascita, sorridendo la presi aprendola.
avevo letto quella di mio fratello che conteneva le ecografie della mamma e l'atto di nascita con peso e altezza ma la mia mai.

fu un grosso errore....

una prima occhiata ai documenti mi rese confusa, una seconda più approfondita mi tolse quasi il respiro, il ricordo nitido di una conversazione di qualche mese prima tra miei si fece strada nella mia mente.

Flashback

- non è il caso di dirglielo, non ancora, non ne ha bisogno..-

ero in corridoio e mi ero appena svegliata la domenica mattina, quello che aveva parlato era stato mio fratello.

- sono d'accordo con Daniele c'è tempo..- gli fece eco mia mamma

- va bene, va bene... sono anni però che continuiamo a dire così prima o poi..- cominciò mio padre

Io erroneamente decisi di fare il mio ingresso stropicciandomi gli occhi, era relativamente presto per me essere in piedi alle 9, ma avevo scoperto 2 giorni prima del tradimento di Alex e a dormire proprio non mi riusciva.
subito mi guardarono come se fossi uno zombie.

- sei già in piedi? è presto!- disse mia mamma e allora scambiai la sua voce di panico per pura sorpresa.

- non ho più sonno...- risposi sedendomi a tavola

- beh io vado.- disse mio fratello eclissandosi

- cosa dicevate su di me?- domandai seguita da un paio di secondi di silenzio

- niente, non parlavamo di te. nostra cugina ci ha di nuovo invitati da lei per il weekend, ma non abbiamo granchè voglia di andare...- disse tranquillo

- ah beh in effetti non è una grande idea..- nostra cugina abitava a 12 ore di macchina da noi e per 3 giorni da passare non era un grande affare eppure ogni anno ci chiamava - ha ragione papà però prima o poi dovremo accettare- dissi sbadigliando

- già..- sorrise mio fratello - vado.-

Fineflashback

Alla fine di quella breve scena le mie sensazioni erano azzerate, rimasi con il fascicolo in mano per interminabili secondi che sembravano ore, mi risvegliò solo lo squillo del cellulare dalla cucina. Quando alzai lo sguardo il mio cervello comandò da solo le azioni che compii.
Non avessi avuto davanti la porta dell'ingresso forse non mi sarebbe venuto in mente di aprirla senza curarmi di mettermi addosso una giacca o una maglia più pesante e schizzare fuori. A quell'ora in giro c'era poca gente e non notarono una ragazza correre fino a non sentire più le gambe e i polmoni.
Arrivai ai giardini e scavalcai la recinzione che il guardiano aveva già chiuso, poi rimasi ferma immobile tra gli scivoli e le altalene senza sapere cosa fare, non avevo nè chiavi nè telefono, non volevo andare da nessuno e in cuor mio in realtà speravo che qualcuno mi trovasse prima o poi ma di mia iniziativa non volevo fare nulla.
mi trascinai verso la grande struttura a cupola in ferro raffigurante un'astronave dove i bambini giocavano ad arrampicarsi e mi rintanai al suo interno.

Seduta per terra rimuginavo su quello che avevo appreso.. ero stata adottata...
nessuna delle persone che avevo in casa era realmente mia parente, ero... ero come sora, no almeno sua zia era davvero sua zia.
Divagavo e pensavo a cosa che non avevano alcuna importanza eppure non potevo fare a meno di pensarle.. ero shockata e incapace di reagire e fare qualcosa di razionale.
Non avevo con me l'orologio così non sapevo quanto tempo stesse passando, il fatto che probabilmente i miei sarebbero impazziti di preoccpazione non mi toccava nemmeno... sprezzante il mio cervello mi diceva che non erano i miei genitori e che me ne dovevo fregare.
Immobile con la testa tra le mani rabbrividivo incontrollabilmente per i meno 5 che c'erano fuori.

- perchè a me?- mormorai stringendo nel pugno i capelli della nuca, era come se il mondo mi stesse crollando addosso, fino a quella mattina mi preoccupavo perchè mio "fratello" doveva andarsene via per un anno, ora non sapevo più che pensare.

- razza di stupida!-

Sorpresa alzai di scatto la testa trovandomi improvvisamente stretta in un abbraccio intenso e rabbioso. Il profumo di aria fresca mi fece capire che era Riku, aveva sempre addosso quell'odore uguale a quello delle lenzuola quando mia mamma le ritirava dallo stendino del balcone e mi ci faceva saltare dentro da piccola.

- Riku?- domandai confusa

Lui si staccò da me, poco ci mancava che i suoi occhi non mandassero per davvero fiamme.

- sei del tutto fuori di testa??? sai quante ore sono che ti cerchiamo?- disse furibondo

Io aggrottai la fronte - per.. che ore sono?- chiesi

Lui mi guardò un pò in contro piede - le undici, mi ha chiamato tua mamma disperata perchè quando sono tornati a casa tu non c'eri e non sapevano dove fossi. hai lasciato il cellulare a casa! che ti sta succedendo?- evidentemente aveva capito che c'era qualcosa che non andava - sembri sconvolta...- disse

Mi sondò l'espressione mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

- sono stata adottata..- mormorai, stranamente non mi veniva da piangere, anzi per dirla tutta non avrei saputo dare un nome specifico alle emozioni che mi attraversavano.

Riku rimase bloccato per un pò - non è qui che dobbiamo parlare, sei congelata..- disse dopo un attimo coprendomi con una giacca che provvidenzialmente si era portato dietro.

- non voglio tornare a casa.- dissi mentre lui si alzava per uscire dalla cupola

- Keira ne devi parlare se fai così non risolverai niente.- mi disse lui

- non voglio tornare a casa, non adesso... - replicai decisa - ti prego.- aggiunsi guardandolo

Riku sospirò e mi tese una mano - andiamo a casa mia, stanotte rimani da me.- acconsentì

Io gli presi la mano e insieme uscimmo da lì, non mi ero neppure accorta che stesse nevicando.

- è la seconda volta che ti soccorro in questo parco..- mi disse mentre si incamminava

- è vero...- assentii io dando uno sguardo proprio al punto in cui mesi e mesi prima ero crollata a terra per la febbre - mi auguro che il tuo compito non sia sempre quello di proteggermi..-

I nostri passi scricchiolavano nella neve lasciandosi dietro impronte che in poco venivano ricoperte nuovamente.

- lo faccio in continuazione..- disse

Io mi avvicinai di più circondandogli la vita con le braccia, il suo calore mi invase come un balsamo, lui mi strinse le spalle.
Riku era la mia ancora di salvezza.

Commenti: Ormai avete capito che aggiorno quando caspiterina ho voglia ^^" ma mi perdonerete perchè ho speso le mie giornate dal 10 corrente mese a giocare a kingdom hearts birth by sleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeep!!!!! >_______< è durato solo una settimana ç_ç ora mi sto ricimentando nella versione difficile se no niente filmato segreto -.- Bello bellissimo XD
Mi chiedo però se quelli della square dopo kh2 riusciranno mai a fare un finale allegro -___-"
Beh mi ha ispirato il capitolo almeno =) Ta daaaan! La grande sorpresa è uscita fuori! ebbene sì Keira è stata adottata... Dovevo ridare un pò di tono alla storia ed è uscito questo ^^" Non saprei bene che dire quindi lascio giudicare a voi ;)
Venerdì (che razza di giorno hanno scelto mi chiedo io) ricomincio l'uni quindi speriamo in bene per tutto, aggiornerò sicuramente ma quando proprio non lo so vi chiedo scusa in anticipo!

Ringraziamenti:

Giulietta91: oddio se continuo ad aggiornare con questa solerzia i tuoi auguri anticipati di natale non lo erano poi tanto XD Il simpatico braccialetto di cui parlo non è frutto della mia immaginazione, c'è l'ho davvero, anche se non ha gli intarsi. Mi è stato regalato esattamente lo stesso natale nel quale mi hanno regalato kingdom hearts 1 ^^ ci sono oltremodo legata in effetti.
Tranquilla la tua contentezza per il mio aggiornamento lo hai dimostrato alla grande, grazie ;)
Un bacione cara!

Lion of darkness: grazie dei complimenti =) Ti aspetto saltellante anche le prossime volte allora! XD

Shine mizuki: Che Sora fosse un pazzo era chiaro a tutti u.u in effetti mi assomiglia caratterialmente XD Mi sa che il sole che ti faceva schiattare ora si è placato viste le temperature, io muoio di freddo! =/ per la gara di band c'è tempo, ora in pentola bolle ben altro ;)

Deby92: Cara ormai manca poco a natale contando che siamo già ad ottobre quindi prepara il tuo spirito natalizio! ;) Le neve mi è sempe piaciuta quindi mi è risultato naturale renderla il perno di quella magica situazione ^^ Sono contenta che i regali ti siano piaciuti ci ho messo un pò ma alla fiine ho avuto l'idea giusta! Grazie mille per gli auguri spero che questo anno scolastico vada bene per tutti =) un bacio

_MangaGirl_: Siria,Sara buongiorno =) grazie dei commenti e dei complimenti come sempre! Mi complimento con te Sara perchè hai indovinato potessi di spedirei un regalo ma ahimè non posso, provvederò a fartelo recapitare da Riku e Axel per consolazione a Siria ;) Alla prossima ragazze un bacione!

Takari94: Non siete mai in ritardo visto che sono io la prima ad esserlo =P l'importante è che commentiate, sono immensamente felice lo stesso ^^ posso dirti che vorrei passare anche io un natale così ma forse non faticherai a crederlo XD Grazie mille dei complimenti a presto!
Kisses!

Mi spreco come ogni volta a ringraziare tuttissimi per commenti,letture,seguiti,preferiti ecc ecc... XD sono arrivata a ben 3764 visite e continuo ad esserne sbalordita ^^ grazie!

A tutti voi un grande abbraccio!
Kano_chan 

 

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