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non sono stanca magari per aver fatto tre
volte il giro dello stadio come ordinato dal tuo professore bisbetico di fisica
che meno di tutto avrebbe dovuto insegnare ginnastica visto che ti allena in
giacca e pantaloni gessati e peserà almeno 90 chili…
Lo sono interiormente.
Strano che a dirlo sia una
diciassettenne,
"sono gli anni migliori, vivili al
meglio!" ti dicono.
Certo… come se fosse facile!
Loro sono vissuti in altri tempi,
anche solo 10 anni fa erano altri
tempi…
Non dovevano confrontarsi con un’intera
scuola di ragazzi che si vestono completamente firmati
e che sembrano usciti da una rivista di
moda.
Io non sono popolare e non sono neppure
sfigata se per questo,
mi sono definita mediana,
le persone specialmente le ragazze e gli
adulti mi trovano molto simpatica e allegra,
dicono che porto il buon umore…
forse è per questo che mi sento così
stanca dentro…
a forza di darne agli altri di allegria
per me non ne è rimasta abbastanza.
A volte mi sembra che nessuno dei miei
coetanei mi stia davvero ad ascoltare.
Se sei diverso non c’è storia che regga
gli altri non ti considerano.
È difficile vedere che tu rimani indietro
mentre gli altri non ti aspettano…
è dura diventare adulti,
perché rimani da solo.
Ti accorgi che più passa il tempo,
più le tue responsabilità aumentano e ti
chiedi se riuscirai ad affrontarle.
Non puoi più contare su qualcun altro
devi essere capace di provvedere da solo ai tuoi problemi e alle tue paure,
e con questi pensieri in mente solo una
cosa vorresti che accadesse,
tornare a molti anni prima quando tutto
questo non c’era e fermarti là, rimanere per sempre bambino.
Ma adesso è ora di andare avanti,
sono costretta ad andare avanti,
ora devo trovare qualcuno che mi stia a
sentire,
basta piangersi addosso,
questa è la mia storia,
sono io che la costruisco ed è ora di
darle una svegliata!
Da solo nell’oscurità devi cavartela…
non puoi chiedere sempre
aiuto.
Neppure gli amici li puoi considerare
tali…
o almeno così pensavamo…
Non è vero ----- ?"
Commenti:
questa è solo la prefazione, un piccolo soliloquio della protagonista. Non vi
preoccupate non sarà sempre così abbattuta! L’ispirazione per questa fan fic mi
è venuta guardando l’anime di nana (voi ragazzi non storcete il naso please!), e
mentre tentavo di imparare a suonare la chitarra. Mi sono lasciata guidare da
fatti che sono realmente accaduti, in poche parole dalla vita di tutti i giorni,
mi auguro che un po’ rispecchi anche la vostra.
Posso rassicurarvi del fatto che saranno
presenti ovviamente tutti i personaggi principali più qualcuno dei secondari e
che finalmente riguarderà il mio personaggio preferito Riku! ^^
Con un ennesima promessa di cominciare a
pubblicarla al più presto vi saluto!
Capitolo 1: S.O.S. (Good Charlotte – The Chronicles of life and
death)
Il fischietto del professore risuonò
nello stadio, dandomi l’opportunità finalmente di crollare a terra. Avrei
preferito buttarmi su un grande prato soffice invece che lì sul circuito di
atletica, sollevando da terra una nuvola di polvere rossiccia.
Guardai in alto, il sole faceva capolino
dalle nubi che si erano formate nella mattinata, quella stupida città era sempre
così, la mattina ti alzi con un magnifico cielo azzurro terso, e con il sole che
illumina le vette più alte delle montagne e poi puf! Tutto dun tratto compaiono
come dal nulla ste benedette nuvole che vanno a coprire tutto!
La mia è una piccola città di nome Kiryu,
conterà sì e no 40000 abitanti. Si trova in collina, ma mezzora di macchina
basta per farti arrivare oltre i 1000 metri di altitudine. È graziosa come
località, si sta bene, non può certo offrire i divertimenti o le attrazioni di
una grande metropoli è vero, ma ha il suo fascino.
Amo la vita tranquilla, non sono la
tipica ragazza che il sabato sera non aspetta altro che uscire per andare in
discoteca, a me basta la tv e un buon film che già mi sento del tutto appagata.
Yoko mi si avvicina – sei già stanca?!-
mi dice
"guarda che è inutile che tenti di
regolare il respiro, si vede lontano un miglio che sei distrutta pure tu!" –
già… odio fare atletica e tu lo sai- le rispondo al contrario di quello che
stavo pensando.
Yoko è una delle mie amiche, se così è…
È difficile trovare delle persone che si
possono considerare veramente tali.
Magari sembrate gemelle siamesi per un
po’, andate in giro assieme, vi invitate a turno a mangiare la domenica, in
sostanza fate tutto insieme fino a quando la vedi che si sta stancando e le
telefonate di ore si riducono a mezze ore, le uscite si fanno sempre più rade,
finché non scopri che si è trovata il ragazzo e che lui ti ha sostituita, poi
quando si mollano lei torna e tu (io) che sei stupida, troppo buona da far
impallidire a volte la fata madrina di cenerentola la accogli a braccia aperte.
Comunque tornando a lei, è una bella
ragazza, non è altissima ma ha tutti gli attributi al posto giusto, capelli
lunghi fino alla vita lisci, occhi scuri e un sorriso smagliante. Addosso le sta
bene tutto, perfino la tuta da ginnastica verde acido che la scuola ti rifila.
È l’unica forma di divisa che è
sopravvissuta, da quando con voto popolare i ragazzi le hanno abolite,
scatenando una guerra a chi è più trendy.
Mi aiuta ad alzarmi e chinandosi fa
esultare quei cani in calore dei miei compagni.
Con non chalance si gira e mostra il dito
medio a tutto il gruppo.
- ma come ti dà fastidio? Credevo che ci
godessi a tutte quelle attenzioni…- dissi sarcasticamente.
- Alle lunghe diventa stancante credimi
Keira…-
E io non posso far altro che crederle
perché non lo so.
Noto che l’unico che non ha fatto una
piega è il solito ragazzo, non sono mai riuscita a scambiarci quattro
chiacchiere, sta sempre in disparte con il suo lettore mp3 nelle orecchie.
Yoko vedendomi fissare un punto oltre la
sua testa si gira ed emette un lungo sospiro.
- io quello proprio non lo capisco. E
pensare che una volta gli morivo pure dietro!- disse
- davvero? E perché io non lo sapevo?-
chiesi
- perché è successo prima che fossimo in
classe insieme.- rispose guardando verso l’alto nell’atto di ricordare.
- Non lo metto in dubbio è veramente
bello e poi è pure bravo a scuola…- notai io.
Lo fissavo seduto sulle tribune con lo
sguardo perso chissà dove, i capelli argentei lunghi fino alle spalle, un corpo
neppure a dirlo statuario e due profondissimi occhi verde acqua.
Yoko mi fece un coppino.
- toglitelo dalla testa! è meglio
lasciarlo perdere quello lì! Gira voce che spacci…- mi disse in tono di
rimprovero.
- Perché? chi l’ha visto?-
- Nessuno ma uno a cui non interessa
niente e che non si è mai visto in compagnia di una ragazza o è gay oppure è un
drogato… forza dobbiamo fare il salto con l’asta sbrigati!-
Si allontanò.
Non credevo che fosse vero ciò che mi
aveva detto, ognuno è diverso, se lui preferiva stare da solo buon per lui, se
così si sentiva felice.
Senza accorgermene lui mi stava fissando
da un po’, probabilmente chiedendosi perché diavolo lo stavo guardando da
secoli, quando me ne resi conto, l’unica cosa che fui capace di fare fu
sorridergli e girarmi raggiungendo yoko prima che diventassi rossa come un
pomodoro.
Già che ci siamo e per educazione mi
presento:
il mio nome è Keira del Monte, ho 17 anni
e frequento un istituto tecnico commerciale, anche se a questo punto non so cosa
ci faccio… vivo con i miei genitori e mio fratello che attualmente studia a
Tokyo, per adesso vi basti sapere questo imparerete a conoscermi strada facendo,
sempre che mi vogliate seguire!
Negli spogliatoi io mi diressi verso i
bagni per cambiarmi, non stavo con le altre perché mi vergognavo.
Non è che ho un brutto fisico, sono alta
ho delle belle gambe dritte, il sedere tutto sommato accettabile, ma quello che
mi frega è la pianura che mi ritrovo al posto di quella bella catena montuosa
che ha invece la mia amica, una cosa che per i ragazzi di oggi sembra
indispensabile….
e non ho i capelli lisci che avrei sempre
voluto, ma dei "bei" ricci castani scuri quasi neri che molto spesso liscio con
l’aiuto della piastra. Direte "questa è matta a vergognarsi" eppure è così, non
mi sento bella, mi trovo troppo magra e non penso di avere il fascino che serve
ad un adolescente dei giorni nostri.
Odio quasi tutto di me, tranne gli occhi.
Quelli mi sono sempre piaciuti, anche perché a differenza della metà dei
giapponesi che li hanno marroni, io ce li ho azzurri, grandissimi occhi
azzurri.
Mi rimisi in sesto, sentivo le altre
ragazze scherzare e ridere sulle figuracce che hanno fatto, scambiandosi le
ultime novità sui rispettivi fidanzati.
Mi piazzai davanti allo specchio sopra il
lavandino, mi guardai tentando di mettere a posto la frangia, poi presi
l’elastico e mi feci una bella coda alta fermandola all’insù con una pinza a
forma di farfalla, me l’aveva regalata mio fratello, c’ero parecchio
affezionata.
Ripassai un po’ la matita nera intorno
agli occhi, mi sistemai la maglietta con la stampa di un paio d’ali sulla
schiena (comprata a 5 yen al mercatino) e rimisi le tasche dei jeans a posto,
infilandoci il telefonino e l’mp3.
Presi la cartella da terra, nella parte
superiore svetta la scritta "there are many worlds but their share the same sky
- one sky one destiny" frase rubata dalla poesia di un videogioco (^_-) e uscii.
Il cielo….
È così bello, la sera mi piaceva
piazzarmi sul davanzale della mia camera ad osservare le stelle, cercavo sempre
di individuare le costellazioni (con scarso successo), l’unica ero riuscita ad
individuare era il carro piccolo o grande che fosse.
Entrai nello spogliatoio vero e proprio,
naturalmente Yoko era ancora in mutande, adora parlare e così finisce per
metterci una vita…
- io comincio a uscire ti aspetto qui
fuori- lei mi fa un cenno alzando il pollice, spero che abbia veramente capito.
Uscii, quel giorno c’era vento, le nuvole
se ne stavano andando lasciando di nuovo il posto al sole.
Alzai una mano verso l’alto facendomi
schermo, lascio che i raggi passino tra le dita, è come se tenessi in mano la
luce.
Tirai fuori il lettore accendendolo,
tanto ci sarebbe stato mooolto da aspettare.
Scelsi la canzone, alzai il volume e mi
misi gli auricolari.
Appoggiai la cartella a terra facendo
qualche passo fino ad un grosso albero.
È lì da un secolo, nei giardinetti al di
fuori dello stadio.
Da piccola lì di fianco c’era uno scivolo
altissimo che poi hanno tolto perché dicevano che era pericoloso, dalla cima
potevi toccare i rami di quell’albero che invadevano la cabina.
Ora invece c’è solo uno di quegli
stupidissimi scivoli di plastica, che quando d’estate hai i pantaloncini corti
torni a casa brasata, e i rami non li puoi più toccare.
Mi giro e vedo shiro e nobuo che tentano
di rovesciarmi la roba dalla cartella.
- ehi! Non ci provate!-
mi metto a correre verso di loro, nel
frattempo mi cade il lettore sull’erba.
Quelli corrono via, per fortuna mi è
caduto solo il diario, è molto più spesso del normale visto che lo uso
soprattutto come archivio, ci infilo di tutto.
La parte davanti è occupata da una
scritta " i sogni sono come le stelle basta alzare gli occhi e sono sempre là,
quando ti sveglierai e non vedrai più il sole o sarai morto o sarai tu il sole"
(Jim Morrison), lo prendo e lo riinfilo nella cartella.
Sento una presenza dietro di me, mi volto
e lo vedo, con il mio mp3 in mano.
Alzatami lo guardo, ma lui no, sta
osservando il display del lettore, poi alza lo sguardo si avvicina e me lo
porge. Per la prima volta vidi i suoi occhi da vicino, erano talmente belli che
non avrei mai smesso di guardarli.
- in the end?- mi chiede
subito io non capisco, poi mi ricordo
della canzone che stavo ascoltando
"I've put my trust in you
Pushed as far as I can go
For all this
There’s only one thing you should know
I tried so hard… ".
Lo prendo.
- sì, ma tu?-
non mi lascia finire la frase che si
allontana, Yoko non aveva tutti i torti è proprio strano.
Finalmente lei esce, mi saluta con la
mano e insieme ci avviamo verso scuola.
- che tu ci creda o no mi ha parlato!- le
dico, fissando compiaciuta la faccia che mi sta facendo.
- No scherzi?! Ti avevo detto che era
meglio non attaccarci bottone! Ma cosa ti ha detto?! Ti ha chiesto se volevi del
fumo?! Delle pasticche?!-
Io rido – ma che vai dicendo?! Mi ha
semplicemente chiesto se la canzone che stavo ascoltando era in the end…- le
rispondo
Yoko subito non mi dice nulla poi come se
una lampadina si fosse accesa esclama – ho capito! Era un messaggio in codice!-
Mi devo fermare per elaborare le sue
parole – e cioè scusa?- non riesco a farlo.
Lei mi precede poi si volta verso di me –
dimmi dopo che ha fatto-
Ancora non capendo le dico un po’
stranita – non mi ha più detto nulla e se ne è andato-
- ecco! Tu non hai capito che sotto
quella domanda in realtà ti stava chiedendo se volevi comprare della droga! E
visto che ha pensato che tu non eri interessata ha lasciato perdere…-
probabilmente i miei occhi erano
diventati grandi come palline da tennis per lo stupore.
- tu sei matta!- sentenzio alla fine – e
toh guarda devo svoltare!-
casa mia era poco più in là, Yoko invece
doveva prendere il pullman perché abitava più lontano.
La saluto mentre lei delira ancora a
proposito di codici e droghe varie.
Percorro il viale che porta fino a casa,
sorpasso i giardinetti e sull’altro lato della strada il grande supermercato.
Con la coda dell’occhio vedo una figura famigliare, guardo verso una vetrina e
nel riflesso lo vedo.
Che mi stia seguendo?
Cammino ancora un po’ e lui continua a
seguirmi, sono quasi all’incrocio che svolta verso casa mia, il cuore mi batte
forte, se le voci che diceva Yoko sono vere? Se lui pensa che io abbia scoperto
che spaccia e che lo voglia denunciare? Mi vorrà uccidere? Immersa in tutti
questi pensieri, non mi accorgo neppure che lui ha girato.
Tiro un sospiro di sollievo e quasi mi
viene da ridere per la mia stupidità, tutta colpa di Yoko però.
Apro il portone di casa, salgo le scale
dell’ingresso e chiamo l’ascensore. Intanto che guardo i numeri dei piani
comparire sul display, ripenso allo sguardo di quel ragazzo, era così pensieroso
e… triste.
Le porte davanti a me si aprono, salgo e
spingo il pulsante del primo piano, come al solito dentro la cabina c’è il
profumo dell’uomo che abita al secondo piano, un profumo dolciastro che invade
anche tutto il pianerottolo.
Prendo le chiavi giuste dalla tasca della
cartella e apro la porta, dopo 5 ore di pensieri del tipo "non vedo l’ora di
poter andare a casa" ora sono cambiati "non vedo l’ora di uscire di
qui!".
Tanto per cambiare i miei stanno
litigando, non li sopporto più, è diventata un’abitudine, come se darsi addosso
fosse un hobby.
In più per le cose più stupide, ad ogni
urlo i miei nervi si contraggono sempre di più con la certezza che un giorno
daranno forfè.
Passo dal salotto, arrivo al corridoio e
li saluto prima di scappare via, nulla da fare. Ad un tratto smettono
improvvisamente di urlarsi contro e rivolgono tutta l’attenzione a me in modo
mieloso come per fare a gara a chi riesce a conquistarmi.
Tanto alla fine sono sempre le stesse
domande…
Com’è è andata a scuola oggi? Mi chiederà
mia mamma.
- come è andata a scuola oggi keira?-
- tutto ok come al solito…-
vi prego lasciatemi andare! La cartella
peserà 8 chili!!
Ti hanno dato i voti di qualche verifica?
Mi chiederà mio papà difatti
- hai portato qualche voto a casa?-
- no nessuno…- in realtà ho preso 4 di
matematica, l’unica materia in cui proprio non riesco ad andare bene.
- Dai allora vatti a cambiare che butto
il riso…-
Signore ti ringrazio! Senza farmelo
ripetere due volte, mi fiondo in fondo al corridoio e arrivata in camera mia
chiudo la porta, mollo la cartella dove capita e mi butto sulla mia beneamata
poltrona. Non è enorme come stanza però io ci sto divinamente, una volta la
condividevo con mio fratello che ha 5 anni in più di me, poi finalmente ha
iniziato l’università a Tokyo e mi ha lasciato il posto, ma a volte mi manca
proprio, era l’unica persona normale di questa famiglia e non lo biasimo neppure
un po’ se appena finita la scuola si è trasferito nella capitale.
Guardo verso l’anta del mio armadio e mi
accorgo che qualcosa non va, il poster dei green day è sparito! Il mio (uno tra
i tanti visto che ho la camera un po’ tutta tappezzata) favoloso poster con
Billie Joe che si fa accendere una sigaretta nonostante la cintura di dinamite
che ha addosso non c’è più!
Mi alzo di scatto e corro in cucina, mio
padre con indifferenza legge il giornale e mia madre borbotta ancora sotto voce
carica di rabbia.
- dov’è finito il mio poster?!- chiedo
titubante
- quale? Visto che ce ne sono almeno 20…-
- lo sai benissimo era sulla prima anta
del mio armadio!!!-
- a quello… l’ho messo via, non mi
sembrava proprio adatto, ti ho lasciato tenere quello enorme con quei tizi tutti
trasandati e con delle facce orribili…-
- sono i Linkin Park mamma, se fanno punk
per forza si vestono così e poi non hanno delle facce orribili, il cantante è
molto carino!- la interrompo, ma lei senza dare segni di aver sentito continua –
e quello che si fa esplodere poi è stato il massimo… -
- non ti deve interessare come sono!-
rispondo
- tutte le volte che entro in quella
camera mi vengono i brividi!-
- e tu non entrarci…-
visto che la conversazione era inutile,
torno in camera mia, apro il cassetto del mio comodino ritiro fuori il poster e
con almeno 2 metri di scotch lo incollo all’anta, mi metto le mani sui fianchi e
lo guardo soddisfatta, già controllano il 90% della mia vita ma camera mia è
appunto MIA e la agghindo come voglio IO!
Già che ci sono rimetto in sesto quelli
che stanno minacciando di staccarsi, li passo ad uno ad uno, quello degli
Evanescense, quello dei Sex Pistols, i 30 Seconds to Mars, i Good Charlotte,
anche se devo dire che mi hanno perso un po’ di stile nell’ultimo album … e
l’unico di un attore Jonny Deep, non fraintendetemi non l’ho messo lì solo
perché è bello da far paura, ma perché lo stimo molto come attore e come persona
ha un non so ché di diverso tra quelli della sua professione.
Sento il timer della cucina che suona
annunciando che il riso è cotto, mi svesto velocemente, mi infilo la tuta da
ginnastica e vado in cucina.
- io vado…- mio papà si alza prende la
valigetta e le chiavi della macchina, lavora in un ufficio contabile di una
grande azienda. Mia mamma non lo saluta e io gli faccio un cenno, esce sbattendo
la porta, mi chiedo perché non si siano ancora separati, sarebbe una liberazione
per tutti… ma si vede che per il mio "bene" non lo fanno….
- dove sono le bacchette?- chiedo
- a scusa mi dimentico sempre che a te
piace così…. –
me le porge insieme ad una ciotola di
riso.
Siamo di origini italiane, infatti mio
fratello è nato in Italia, poi subito dopo essere nata io ci siamo trasferiti.
Ci torniamo almeno una volta all’anno per
trovare i nonni, una cosa che ha affascinato molto i miei compagni è che io
sapessi l’italiano.
Tutto questo per dire che mangiamo sempre
italiano ma che io voglio usare le bacchette, anche perché alla mensa della
scuola sono abituata così.
Mangio guardando il telegiornale, poi mi
alzo metto i piatti nella lavastoviglie e vado in camera.
Decido.
Studio fino alle cinque poi posso
finalmente usarla!!!
Mi metto d’impegno, anche perché il
giorno dopo ho la verifica di arte e l’interrogazione di storia, per cui devo
imparare tutto a memoria.
L’orologio ha un attrattiva particolare,
lo guardo ogni 5 minuti aspettando l’ora x.
Alle quattro mia mamma mi chiama per fare
merenda, le urlo che non ho fame, chissene frega della merenda io voglio fare
solo una cosa!
Finalmente le cinque!
Chiudo di botto i libri, mi siedo a gambe
incrociate sul letto, prendo i fogli sul mio comodino e la impugno…..
La mia chitarra elettrica, è la cosa più
preziosa che ho!
Un regalo per i miei 10 anni da parte di
Daniele (mio fratello), lui mi insegnò le basi e poi io mi sono esercitata da
allora tutti i giorni, quindi diciamo da 2555 giorni o meglio 7 anni.
Il manico è di legno scuro, la cassa è
nera ai bordi e bianca al centro, io con il pennarello indelebile l’ho
personalizzata disegnando attorno al foro centrale un cuore con una corona in
cima, modestamente sono una brava artista.
Per terra ho lasciato la cinghia per
reggerla quando suono in piedi, un piccolo regalo che mi sono fatta, con i soldi
della paghetta di un mese con sommo orrore di mia mamma visto che è borchiata.
La attacco alla cassa e prendo tra
l’indice e il pollice il plettro, era insieme alle all star che ho comprato anni
fa su cui è riportato il disegno della stella simbolo del marchio. Ho davanti a
me gli spartiti ma non è che mi servano a molto, conosco quasi tutte le canzoni
e se mi annoio a suonare sempre le stesse internet è un’utilissima risorsa per
trovarne di nuove. Ho bisogno di rilassarmi per cui decido di suonare Good
Riddance.
Sta diventando tardi e io continuo a
suonare, sono quasi le sette ora in cui mio padre rientra, sento di là i piatti
che vengono sbatacchiati mentre tolti dalla lavastoviglie ma il rumore cessa e
come prevedibile mia madre entra in camera mi guarda storto e dice
- sei ancora lì a suonare? Non è che ti
passa per la mente di aiutarmi?!- non mi muovo sapendo già che appena tentassi
di mettere giù un piede mi risponderebbe stizzita che non ha più
bisogno.
Il campanello mi riserba di risponderle
in qualsiasi modo, scompare dalla porta e va ad aprire.
- ci hai messo un bel po’ oggi per
tornare a casa-
grazie al cielo adesso scaricherà i suoi
nervi su qualcun altro…
- c’era traffico… mi vado a svestire.-
mio papà passa per il corridoio butta un
occhio nella mia stanza e mi fa un cenno con la mano, per tornare poi a
sbottonarsi i polsini, per tutta risposta io gli faccio la scala dal do al si.
Dopo cena accendo il computer e vado
sulla mail. C’è un nuovo messaggio di mio fratello.
Da:Dany86@libero.it
Ricevuto il 20 aprile 2007 alle ore
20:12
" Ciao sorellina come te la passi?
Scommetto che fino a dieci minuti fa ti sei esercitata con la chitarra! Il tuo
talento è sprecato dovresti trovarti una band! Ma da quello che mi racconti i
tuoi compagni non sono molto adatti… mamma e papà? Quando li sento dicono che è
tutto ok ma non ci credo più di tanto ho ragione? Almeno tu cerca di tenere i
nervi saldi visto che stanno dando di matto tutti in questi ultimi tempi! Beh se
ci sono sviluppi avvisami! Un grande abbraccio il tuo fratellone!"
scorro con gli occhi più volte il
messaggio, non ho ancora letto la frase che vorrei tanto scrivesse "quando è che
mi vieni a trovare e stai un po’ con me?", neppure a dirlo che sarei già in
partenza per trasferirmi.. forse è per questo che non mi dice nulla…
non ho voglia di rispondergli così spengo
tutto e accendo la tv, ovviamente non c’è nulla…
squilla il telefono e mia mamma grida –
Keira c’è Yoko al telefono-
prendo la linea dalla mia camera.
- pronto Yoko.-
- ciao tata come va?- le sento
rispondere
- tutto bene tu?-
- anche io tutto a posto dimmi cosa c’è?-
- scusa se ti disturbo dopo cena ma so
che ti avrei rotta di più se ti avessi chiamata mentre di esercitavi..
–
- non ti preoccupare comunque hai fatto
bene- la interrompo
- beh in sostanza volevo sapere se domani
c’è da portare il volume A o il B di letteratura.-
- il B se non sbaglio…-
- grazie mille! Ah ancora una cosa ma che
faceva quello ti seguiva oggi?-
dal tono malizioso con cui lo diceva
doveva trattarsi di lui.
- no deve abitare qui vicino, oppure il
suo pullman ha la fermata qui..-
la sento sospirare – meno male! Pensavo
ti pedinasse… allora buona notte ci vediamo domani.-
-ok notte anche a te. – metto giù la
cornetta.
Spengo la tv tanto per tenerla lì accesa
senza uno scopo non serve a nulla, apro la finestra e guardo in su, odio la
città per il semplice fatto che tutte le luci impediscono di vedere il cielo.
Alle mie orecchie giunge un suono
sommesso e ritmico provenire da molto lontano.
Vado verso la porta della mia camera e la
chiudo così da attutire i rumori, torno al davanzale. E sì non ci sono dubbi…
questo è un basso… qualcuno suona il basso! Possibile che non l’abbia sentito
prima di oggi?
Nello stesso momento mi viene un’idea,mi
accoccolo ai piedi del letto proprio sotto la finestra prendo la chitarra,
chiudo gli occhi e ascolto le note che si perdono nell’aria, con il cupo rumore
di sottofondo delle macchine in strada. una volta preso il ritmo comincio a
suonare qualche nota di accompagnamento che mi sembra calzare con quella musica,
magari mi sente. Continuo e dopo un po’ il basso si ferma, faccio di nuovo la
scala dal do al si, lui mi risponde allo stesso modo. Mi viene da ridere sembra
che ci facciamo dei segnali come i pelle rossa. Continuai così per tre sere di
fila, poi mia mamma scocciata per paura che dessi fastidio ai vicini mi fece
smettere, nonostante il mio protestare, ma tra farmi mettere sottochiave la
chitarra e interrompere lì quella specie di gioco decisi di piantarla.
È uno strazio però sentire che lui mi
cerca e non poter rispondere… ma almeno per oggi devo stare solo ad ascoltare…
Chissà quel ragazzo cosa sta facendo…
chissà perché è sempre così taciturno… chissà perché…. Riku.
Commenti: cavolo non saprei neppure cosa
dirvi…. Ma quello che mi preme sapere è se vi interessa! Lo so che dal primo
capitolo non si può giudicare però credo basti a farti dire "che schifo non la
leggo" o "potrebbe essere carina aspetto i prossimi capitoli!" ecco io voglio
proprio sapere questo!
Ogni capitolo ho avuto l’idea geniale di
dargli il titolo ispirandomi ad una canzone oggi ho scelto SOS perché Keira in
effetti ha bisogno di una mano per tirarsi fuori dalla monotona vita che sta
facendo e anche perché se no questa fic sarebbe una noia mortale!
Aspetto le vostre recensioni, mi
raccomando non deludetemi!!!
Apro gli occhi, il sole che filtra dalle
finestre mi avverte che è uno splendido sabato mattina pieno di sole dove io
devo andare a scuola… esattamente tra..
- cazzo!-
dopo essermi alzata di botto dal letto,
mi fermo.
Non è neppure il caso di correre così, se
per una volta non arrivo in perfetto orario non è di certo la fine del
mondo.
Chiudo la finestra rimasta aperta, mi
lavo, mi vesto e vado in cucina.
- ciao keira vuoi qualcosa da mangiare?-
chiede mia mamma.
- No grazie…- rispondo e infilo nella
cartella una merendina presa dalla credenza.
- Sei sicura di sentirti bene?-
- Non ti preoccupare…- anche se a dirla
tutta, ho un po’ di mal di testa.
- Beh stamattina ti ricordo che io e tuo
padre dobbiamo andare fino a Nagikasi quindi probabilmente ti accompagnerà Yoko
a casa, ti ho lasciato qualcosa nel frigo, quando stiamo per tornare ti
chiamiamo.-
- Sì sì ho capito! Ora devo scappare o
faccio tardi.. papà è già in macchina?-
- Sì e portagli questo è talmente
sbadato…-
Mi infila in mano il suo telefonino, io
prendo la chiavi di casa le do un bacio sulla guancia e senza aspettare
l’ascensore prendo le scale.
Dopo essere salita in macchina accendo la
radio e la sintonizzo sulla prima stazione che trasmetta musica e non inutili
chiacchiere o spot pubblicitari.
- oggi a scuola hai qualche verifica?-
- no papà per oggi sto tranquilla…-
- mamma ti ha detto tutto per oggi? Sai
che non ci siamo…-
- sì è tutto ok ci sentiamo nel
pomeriggio..-
scendo dall’auto, non ho un gran rapporto
con mio padre, per dirla tutta sa più della mia vita Yoko che lui… non siamo in
sintonia tutto qui.
Appena arrivo davanti all’entrata Yoko mi
chiama e mi si avvicina.
- hai proprio una brutta cera, sembri un
cadavere.. è successo qualcosa con i tuoi?-
- in primo luogo grazie per il
complimento e secondo no, nulla di nuovo sempre alle solite..- rispondo
stancamente
- non hai un bel rapporto con i tuoi
genitori te l’ho mai detto?- mi domanda sarcastica
- ha parlato quella che è già scappata
due volte di casa…-
- beh se per scappare intendi
attraversare la strada e nascondermi dalla mia vicina di casa allora è vero.. ma
non credo che siamo noi ad avere qualcosa di sbagliato, sono proprio i genitori
che non quadrano mai… o no?-
- già dopo tutto è vero… sfido chiunque a
dire che va d’accordo con i genitori…. –
saliamo i gradini ed entriamo a scuola,
la nostra classe è al primo piano. Dentro ci sono alcune nostre compagne
mattiniere (per forza…) e alcune cartelle fanno denotare la presenza dei ragazzi
che devono essere tutti in giro a salutare gli amici delle altre sezioni o di
altri anni.
E poi c’è lui appoggiato al davanzale
della finestra che guarda sotto in strada, mi sento a disagio perché il mio
banco è proprio dietro di lui, ma con non curanza mi avvicino e appoggio la
cartella.
- oggi mi accompagni fino a casa Yoko? I
miei non ci sono e non possono passarmi a prendere..- le
chiedo
Lei dopo aver tirato fuori il libro della
prima ora si gira e con aria costipata mi dice – mi spiace ma oggi esco prima
devo andare dal medico e ho dovuto fissare l’appuntamento di mattina! Se mi
avvisavi ieri potevo fare ancora qualcosa!-
- no va beh non preoccuparti vado a
piedi!- le rispondo
- il cielo non promette bene hai
l’ombrello?- mi fa notare
guardo fuori, in effetti il cielo era
piuttosto grigio.
La vista mi si annebbia per un attimo,
chiudo gli occhi e quando gli riapro vedo la faccia di Yoko scrutarmi a mezzo
centimetro.
- per me dovevi rimanere a casa oggi non
mi pare che tu stia bene…- mi dice dubbiosa
- uffa la vuoi piantare con questa
storia? Mi è solo girata un po’ la testa deve essere perché non ho mangiato
nulla a colazione …- mento
- sai che devi mangiare! La colazione è
il momento più importante della giornata..- scherza imitando la voce fin troppo
leziosa della pubblicità dei cereali.
La campanella ci annuncia che le ore del
tormento stanno iniziando.
First hour english… appena entra la prof
tutti in piedi.
- Good morning guys.-
- Good morning- rispondiamo alcuni in
modo svogliato altri come se fosse entrato il santo padre.
- Oggi ho deciso che prima della fine
della scuola rispolveriamo un po’ tutto il programma fatto fino ad ora. Vi do
tempo mezz’ora decidete di cosa parlare e poi a turno vi sentirò.- annuncia
Ma porca puttana deve proprio?! Odio
parlare in inglese perché mi inceppo.. parto bene e quando è ora di scegliere
fra present perfect e present perfect continous vado in palla! Non potevano
avere solo un passato e un presente?!
Come farci diventare pazzi…
sull’argomento non ho molti problemi anche se sono un po’ restia a parlarne di
fronte ai miei compagni, non lo sa praticamente nessuno che suono la chitarra,
però se questo può aiutarmi a non prendere un 40 allora me ne sbatto
altamente!
- ok ragazzi cominciamo.-
dopo circa un’ora tocca a me.
- keira what do you talking about?-
- i want to talk about the music.-
comincio il mio discorso, tutti guardano
altrove, alcuni studiano di nascosto la lezione successiva e altri giocano al
cellulare tenendolo in grembo e schermando il tutto con il libro più ampio che
siano riusciti a trovare. Yoko mi fa cenno alzando il pollice che sto andando
bene.
-… and i’ve played guitar since i was 10
years-
mi guardo intorno, solo alcuni i più
attenti hanno una faccia a dir poco sbigottita alla mia notizia, sento i più
maligni sussurrare ai vicini – sì.. suonerà pure la chitarra ma la domenica in
chiesa…- seguito da sghignazzamenti qua e là, vedo che Yoko li guarda male, e
vedo Riku invece che mi fissa, due posti avanti a me.
Comincio a sentire caldo.
Da lì fu un disastro totale, ho pregato
tutti i santi che conoscessi sperando che lui si voltasse e invece niente,
quegli occhi celesti mi penetravano quasi come se stesse tentando di leggermi
nel pensiero, fatto sta che da come ero partita bene fu un calando, ma per
grazia ricevuta presi lo stesso un 65.
All’intervallo Yoko mi chiese – che ti è
preso? Stavi andando benissimo!-
Io mi sedetti in una delle panche messe
sotto le finestre lungo i corridoi e aprii la mia merendina.
- che ne so c’era quello che mi fissava e
mi sono bloccata..- risposi
- chi? Riku? Secondo me ti sei infatuata
di lui e Alex dove è finito?-
- ma sei cretina?! Non mi piace Riku e
Alex… che devo dire? Neppure si accorge di me..-
Alex è un ragazzo di un anno più grande
di me, l’ho conosciuto quando Yoko me l’ha presentato ad una sua festa di
compleanno, alto con i capelli rossi acceso e gli occhi verdi brillanti,
simpatico…
- ma smettila è che tu non sai farti
notare! Prova ad andare in sala musica a suonare la chitarra lasciando
"casualmente" la porta aperta e vedrai se non si interessa a te! Lo sai che
anche lui suona la chitarra e ha pure una sua band, potreste perfino suonare
assieme! – mi disse tutta eccitata – il numero te l’ho dato ora tocca a te!-
- ma figurati se io gli mando un
messaggio! L’ho incrociato una volta sola!-
non si sa perché Yoko salta su come una
molla e fa per andarsene.
- ehi ma dove vai? –
- mi è venuta in mente una cosa ci
vediamo dopo!- e senza aggiungere null’altro se ne va.
All’ ultima ora, Yoko si alza con la
cartella in mano – prof io dovrei andare- la prof di matematica lascia perdere
il teorema che stava spiegando alla lavagna e le fa cenno di sì.
Passando vicino al mio banco si china e
mi dice – ti consiglio di aspettare davanti a scuola per un attimo.- ogni mia
replica fu vana perché lei se ne andò.
Non sapevo bene cosa aspettarmi anche se
una vaga idea l’avevo… quando suonò la campanella il cuore cominciò a battere
più veloce, mi succedeva raramente solo quando ero molto ma molto
agitata.
Presi la cartella che avevo già ordinata,
e con disappunto tirai fuori il mio ombrello, fuori pioveva a dirotto.
Uscita dalla scuola mi fermai sotto
l’arcata di pietra al riparo, la testa continuava a girarmi, quando una mano mi
batté gentilmente sulla spalla.
Mi voltai con il cuore in gola e rimasi
di stucco.
Davanti a me c’era Riku aveva un
giubbotto nero e il cappuccio della felpa tirato sulla testa.
Perché diavolo Yoko gli ha chiesto di
accompagnarmi? Le avevo detto che non mi interessava.. e dire che ero sicura che
lo avesse chiesto ad Alex…
Prima ancora che lui aprisse bocca gli
dissi – non dovevi disturbarti..-
Lui per un attimo mi guardò stralunato
poi mi porse un braccialetto, meccanicamente mi guardai il polso, eh sì quello
era proprio mio dovevo averlo perso… diventai rossa per l’equivoco.
- stai più attenta la prossima volta…- mi
disse e si andò a sedere in una delle panche infilandosi le cuffie dell’mp3.
Il quel momento lo avrei voluto uccidere,
sarà per la figura di merda appena fatta e per l’irritazione lasciatami dalle
sue parole ma lo avrei voluto uccidere… la testa tornò a girarmi, mi portai una
mano alla fronte, era un po’ calda in effetti…
Un’altra mano mi batté sulla spalla e
quando mi girai rimasi di sasso, davanti a me c’era niente di meno che Alex in
persona…
Commenti: ta daaaan poteva non esserci il
mio nessuno preferito Axel?! Certo che no, dopo averlo fatto comparire
nell’altra mia fic e averlo ucciso (^_^") dovevo riscattarlo in qualche modo! (e
direi anche tra te e lo zio nomura non so chi è peggio!!! Nd. Axel su, su non mi
sembra il caso di prendersela! Nd. Kano). Come andrà a finire l’incontro tra i
due? Beh lo scoprirete solo nella prossima puntata Muhahahahahahha!!!!
*_*
ringrazio Tifa93 per il suo costante
appoggio! LusyS e Goddes of Water per la loro recensione!
THANKS!!!
Alex sfoggiò uno dei suoi meravigliosi
sorrisi – ciao Keira come va?-
Dentro di me odiavo e adoravo Yoko per lo
splendido regalo.
- tutto a posto grazie.- era già la terza
persona a cui mentivo – mi dispiace che Yoko ti abbia scomodato…- risposi,
augurandomi con tutto il cuore di non arrossire.
- Ma figurati! Yanamura mi ha detto che
aveva bisogno di una persona di fiducia che ti scortasse fino a casa al posto
suo ed eccomi qui! certo è che non ti posso accompagnare in macchina come
avrebbe fatto lei ma almeno non sei da sola no?-
"Meglio di così non poteva andare!"
- va bene uguale, sono onorata di averti
come guardia del corpo!- risi contenta.
Lui mi prese l’ombrello a lo aprì, poi mi
porse una mano.
- allora signorina andiamo? – disse in
tono solenne, come se fossi stata una principessa, poi aggiunse sotto voce
facendomi l’occhiolino – scusa se te l’ho preso ma ho dimenticato il mio..-
risi di nuovo e la afferrai.
Passeggiando chiacchieravamo del più e
del meno.
- ho saputo che tu hai una band vero?-
chiesi, aspettando che il semaforo dell’incrocio diventasse verde.
- Sì è vero, il nome del gruppo è
"Nobodyes", io suono la chitarra e faccio il vocalist e tu suoni qualcosa?-
Le macchine si fermarono e noi
attraversammo.
- pure io suono la chitarra e anche se
vorrei tanto non riesco a trovare le persone per formarne una..- gli confessai
- ma dai! davvero suoni?! È un peccato
che ci sia già io come chitarrista ma non si sa mai una seconda chitarra
potrebbe sempre servire…-
lo guardai, ero totalmente stregata dal
suo modo di fare, era affabile, gentile e veramente simpatico.
- ok io sono arrivato mi dispiace di non
poterti accompagnare fino a casa ma il mio pullman arriva tra poco… -
- tanto sono quasi arrivata anche io, ti
ringrazio moltissimo della compagnia!-
- piacere mio, e dico davvero. Il tuo
numero dovrei averlo, mi faccio sentire ok? Ciao bella!- si chinò e mi diede un
bacio sulla guancia prima di correre via, verso la pensilina dell’autobus già
sovraffollata da gente che non si voleva bagnare.
Per un attimo rimasi lì, finché non mi
accorsi che avevo involontariamente abbassato l’ombrello e per ciò mi stavo
bagnando tutta.
Continuai a camminare ripensando ad Alex,
non capivo se gli piacevo oppure se tutto quello che aveva detto e fatto era
semplicemente per gentilezza.
Guardavo davanti a me gli alberi del
viale, stavano mettendo le gemme e tra poco sarebbero sbocciati, per terra però
c’erano già parecchi petali lasciati cadere dai fiori prematuri.
Dovetti fermarmi.
Gli alberi davanti a me si sdoppiavano,
lasciai cadere per terra l’ombrello tenendomi una mano sul viso.
"Stavolta l’ho fatta bella… andare a
scuola anche se stavo male! Dio quanto mi gira la testa, forse dovrei chiamare
aiuto."
Cercai il cellulare nella tasca dei
jeans, ma il pavimento sembrò cedere sotto i miei piedi, il telefono mi scivolò
dalla presa e fece un rumore sordo a contatto con l’asfalto umido, caddi su
qualcosa di morbido.
Sento una voce…
- Keira tutto bene?-
dal tono è preoccupata, Alex?
- rispondimi!-
avevo la vista ancora sfocata, strizzai
gli occhi per riuscire a mettere a fuoco e subito mi sembrò di essere caduta nel
più profondo dei mari, quelli che si vedono nei documentari esotici, due iridi
di un colore stupendo.
- r.. Riku?-
- grazie al cielo ti sei ripresa.- mi
risponde lui sollevato.
Tentai di rimettermi a sedere ma lui non
me lo permise, continuava a tenermi la testa sul suo ginocchio.
È bagnato fradicio ha il cappuccio
abbassato, lì vicino vedo accanto al mio il suo ombrello, che si muove su e giù
spostato dal vento.
- ora chiamo un ambulanza.-
- no per carità per piacere non farlo!-
lo supplico
- non stai bene!- replica lui
- non voglio andare in ospedale, primo
odio quel luogo e mi sentirei peggio, secondo chiamerebbero i miei e dio solo sa
che potrebbero fare!- mi arrabbio, ma la testa torna a girarmi.
Non so che fare, vedo da attraverso le
palpebre socchiuse lui che continua a guardarmi, vorrei chiedergli se mi
accompagna fino a casa, però non so se fidarmi.
Questa è la terza volta che ci parlo in
anni di scuola e non so nulla di lui.
Ma non mi pare neppure un ragazzo cattivo
o malintenzionato, solamente…. Molto solo e chiuso in sé stesso, i suoi devono
essere parecchio ricchi da quello che ho sentito dire in giro.
Mi decido.
- aiutami a tornare fino a casa per
piacere.- gli chiedo infine.
- D’accordo.-
Mi fa alzare ma vedendo che barcollo si
gira e mi fa cenno di salirgli sulle spalle, ormai avevo perso ogni voglia di
protestare quindi faccio come mi dice.
Mi carica, devo pesare parecchio perché
ho anche la cartella con i libri sulle spalle, si sistema meglio la sua a
tracolla, chiude il mio ombrello a mi da il suo da tenere in mano, almeno
smettesse di piovere….
Facciamo la strada in silenzio, i
passanti ci guardano ma come al solito nessuno si preoccupa di niente, appoggio
la testa dietro il suo collo ha un buon profumo la sua pelle.. così va un po’
meglio.
Arriviamo all’ingresso di casa mia, lui
mi mette giù e io cerco nella cartella il mazzo di chiavi con cui poi apro il
portone.
Entro, lui rimane lì, bagnato dalla testa
ai piedi come me. Sospiro.
- ti ringrazio per avermi aiutata, sali
così ti puoi asciugare… dovrei avere dei vestiti di mio fratello nell’armadio.-
per un attimo non mi dice niente, poi fa
cenno di sì e varca anche lui il portone.
Chiamo l’ascensore, quando siamo dentro
casa lo porto fino in camera mia, dovrò pulire tutto prima che tornino i miei
abbiamo gocciolato ovunque…
Mi arrampico con la sedia su per un
armadio alla ricerca di vecchi vestiti, trovo un paio di jeans rotti sulle
ginocchia, una t-shirt nera con un triangolo giallo al centro e una felpa a zip
dello stesso colore.
- tieni ti dovrebbero andare, cambiati
pure qui io vado in bagno.-
gli porgo la roba e un asciugamano per
frizionarsi i capelli.
- grazie.- mi risponde
io mi infilo in toilette, per sicurezza
chiudo la porta a chiave.
Mentre mi asciugo e mi svesto mi fermo un
attimo a pensare.
Ma che diavolo sto facendo? Ho invitato
in casa un ragazzo che a malapena conosco, se i miei dovessero accidentalmente
rientrare prima come glielo spiego? E dopo che cosa gli dico a lui? Ma
perché?!!!! Era partita così bene la giornata a beccati come siamo finiti!!!
Mi infilo la tuta da ginnastica, ho i
capelli tutti bagnati e si stanno pure arricciando, pazienza per una volta li
tengo così…
Torno di là ma prima busso.
- hai finito?-
non ottengo risposta
- Riku?-
ancora nulla e se fosse scappato con
qualche gioiello mentre ero in bagno?!
Senza più aspettare entro, "devo
smetterla di essere cosi cinica…" lui è lì chinato che osserva la mia chitarra.
- una Angel Wings giusto?-
si gira a guardarmi.
"Come diavolo…"
- sì regalo di compleanno di mio
fratello.- rispondo mettendo da parte le domande.
- Gran bella chitarra tuo fratello ha
gusto, piuttosto ti senti meglio?- mi chiede, sedendosi sul letto.
- Sì non preoccuparti.-
- Mi chiedo come hai fatto a prenderti un
malanno simile in questa stagione.- con lo sguardo percorre la mia camera
guardando i poster appesi.
- Devo essermi addormentata con la
finestra aperta, sono rimasta alzata fino a tardi a sentire no lascia perdere…-
perché devo dargli tutte ste spiegazioni?
- A sentire?- incalza lui.
- A sentire qualcuno, non so chi che
suona il basso divinamente.-
Lui si mette a ridere e la cosa mi irrita
parecchio.
- ma dai! E tu ti prendi un accidente per
ascoltare uno?!-
no no adesso vado proprio su tutte le
furie!
- se a te della musica non frega un cazzo
non è colpa mia! Se sei ignorante in materia e non puoi capire quanta passione
ci vuole per riuscire ad esprimersi con le parole e i suoni, e cosa significa
per un musicista suonare mi dispiace molto per te! La musica è vita ed è l’unica
cosa che ti fa sentire davvero vivo! È la mia unica ragione di vita! Ma tu non
puoi capire…- ho il fiatone e la febbre minaccia di farmi sentire di nuovo male.
Lui mi guarda impassibile, poi si alza
prende la cartella.
- se mi dai una busta ci metto dentro i
vestiti bagnati.- mi dice
non riesco a capire se è arrabbiato o
altro…
- lascia stare te li lavo e te li
restituisco domani, è il minimo che posso fare nonostante tutto…- rispondo
seccata.
- Ok- si avvicina alla scrivania e preso
un post-it e una penna scrive qualcosa. – questo è il mio indirizzo, se hai
voglia visto che domani è domenica puoi mandarmeli qui, se li porti tu ti
conviene venire verso le sette perché prima non c’è nessuno… oppure
riconsegnameli direttamente a scuola lunedì-
Detto questo si allontana, io lo
accompagno fino alla porta e poi la chiudo.
Pulisco un po’ casa e poi mi sdraio,
certo che ho avuto una giornata fuori dall’ordinario, sembra sempre più una soap
opera…
Mi addormento, verso le tre arrivano i
miei, non gli dico niente di tutto quello che è successo tanto gli abiti di Riku
li avevo già lavati e asciugati, l’indomani glieli avrei spediti.
Il resto della giornata passò in fretta e
dopocena come al solito Yoko mi chiamò.
- allora allora?! Com’è andata?! Daiiiii
racconta sono curiosa!- dovetti scostare la cornetta dal mio orecchio tanto
parlò con foga.
- Che posso dire? È andata…-
temporeggiavo adoravo farla stare sulle spine.
- Ti prego sto morendo qui!- mi supplica
lei
- Benissimo e devo dire che è andata
meglio di quanto speravo!- risposi, anche se lei non mi poteva vedere mi si era
allargato un enorme sorriso.
- Abbiamo parlato andando verso la sua
fermata, lui mi ha detto che potrebbe aver bisogno di un secondo chitarrista per
la band…-
- Ma è meraviglioso!!! E tu che non ci
volevi neppure provare! Siete fatti l’uno per l’altra, già vi vedo a suonare
insieme e a festeggiare dopo…-
- Ehi ehi fermati!!! Non correre troppo
neppure io ho fantasticato così tanto, meglio rimanere con i piedi per terra.-
la interrompo
- E va beh… e quando vi siete salutati
che ti ha detto?-
Dio mio quant’è curiosa! – mi ha detto
che si sarebbe fatto sentire.- evito di dirle del bacio anche se sulla guancia
perché sarebbe di nuovo partita come un treno.
- bene allora devi solo
aspettare-
- invano..- aggiungo io
- la smetti di essere così pessimista!!!-
- Yoko lui è bellissimo, ha una band, è
bravo in quasi tutti gli sport, è sempre circondato da ragazze bellissime e la
sua ultima fidanzata sembrava Claudia Shiffer!! Io non sono nulla di tutto ciò,
la sua è stata solo gentilezza perché tu gli hai chiesto un piacere tutto qui…-
- con te è inutile parlare ma lo vedremo
con i fatti! Anzi scommettiamo, io dico che entro sabato sera ti scrive.-
- e la posta in gioco qual è?- chiedo
- soldi ovviamente cosa pensi?-
- sei la solita venale… quanto? Ti avviso
che il mio portafoglio è praticamente vuoto… i miei casualmente si dimenticano
di darmi la paghetta ogni tanto…- rispondo sarcastica
- facciamo così mi paghi la colazione per
2 giorni ok?- mi viene incontro lei
- ok facciamo così, domani che fai passi
da me?-
- no non credo devo andare al lago con i
miei zii, se riesco passo verso sera o ti telefono, se no ci vediamo
direttamente lunedì mattina.-
- va bene allora buona notte!-
- notte!-
appoggio la cornetta, mi sdraio sul letto
e apro la finestra, ma questa volta vedo di non mettermici proprio sotto onde
evitare altri malanni… poso sul comodino il cellulare, rivolto verso di
me.
Il display riflette l’ora 22:22, qualcuno
mi sta pensando…
Dentro di me spero con tutto il cuore che
sia Alex. Dopo un po’ sbuffo e vado a chiudere la finestra, strano stasera il
bassista non suona peccato.. la febbre mi è passata, e finalmente domani posso
riposarmi!
Con questi pensieri in mente e lo sguardo
posato sempre sul cellulare mi addormento.
Commenti: devo chiedere scusa per il
repentino cambio tra il tempo presente e quello passato, ma la mia fic è un
misto di flash back e di ricordi espressi direttamente dalla protagonista, in
poche parole è lo stile (anche se contorto) che ho scelto. Per quanto riguarda
il nome della chitarra è puramente inventato!
Allora che ne dite?
Credevate vero che quando Keira è caduta
a soccorrerla sarebbe stato alex!?! E invece no è uscito fuori il lato sensibile
di Riku!
_ ecco lo sapevo che non ero io il
protagonista principale! çç_ axel
_ eddai!!! Dopo due fic che avevano per
protagonista sora non potevo non farla su riku è il mio personaggio
preferito!!!_ ù_ù io
_ me tapino… çç…._ axel
Io raga vi saluto che lunedì parto per
Firenze in gita!!!! EVVAI!!! Facciamo casino!!!
Ringraziamenti:
Tifa 93: devi sapere che la spontaneità è
una delle poche qualità che ho!!! ^^
Goddes of Water: certo che axel sta
dappertutto! E non ci sarà solo lui ^_-
LucyS: allora che mi dici del proseguo ti
è piaciuto?
Thanks to everyone!!! At the next… kiss
by Kano-chan
Capitolo 4: "Wake" (Linkin Park
– Minutes to Midnight)
C’è chi si sveglia con il rumore degli
uccellini che cinguettano fuori, c’è chi si risveglia con la sveglia che si
mette a suonare e chi invece si sveglia con il sottofondo delle urla dei propri
genitori… ecco questa sono io!
Mi stropiccio gli occhi, mi giro verso la
sveglia e guardo l’ora, le undici… che due coglioni!!! Possibile che non possano
fare meno casino neppure di domenica!?
Mi tiro a sedere, scendo dal letto e con
un enorme sbadiglio tiro su le tapparelle, poi mi accingo ad andare in cucina
dove i miei continuano a sbraitare.
- almeno di domenica potete non urlare?-
chiedo sedendomi al tavolo davanti a mio padre.
- Non posso non urlare quando come marito
ho un cretino!!!-
- Certo perché è sempre colpa mia!-
Mi verso il caffè, mentre sposto lo
sguardo da uno all’altra… sembra di assistere ad una partita di tennis.
- sai che ha fatto? Dopo avergli spiegato
che mercoledì sera c’era un’opera a teatro a cui tenevo molto e di cui avevo già
preso i biglietti lui che fa? Combina una cena di lavoro!-
sbatte un pugno sul tavolo, oh sì… è
proprio incazzata!
se Brus Banner si arrabbia diventa Hulk,
se Hulk si arrabbia diventa Chuck Norris se Chuck Norris si arrabbia diventa mia
madre….
- ti ho già detto che non potevo
rimandarla, questo cliente viene qui dall’america! cosa gli dicevo? "mi scusi ma
devo andare al teatro con mia moglie?"- ribatte mio papà montando in collera
pure lui.
- La tua unica preoccupazione è quella
del tuo lavoro!-
- Scusami tanto se ti porto a casa i
soldi cosi che tu possa mangiare o comprarti abiti nuovi!-
Sta volta l’ha fatta grossa… mia madre
non è una molto attaccata ai soldi, e la cosa che più la fa incavolare è
sentirselo dire.
- ah davvero? È questo che pensi di me?
Che sto qui a far niente? Se io non ci fossi tu né mangeresti né faresti niente
d’altro visto che faccio tutto io! E poi lo sai? Se un bell’ipocrita! Come se io
andassi tutti i giorni a rifarmi il guardaroba! Se c’è uno che spende in questa
casa sei tu! Tra pranzi e cene di lavoro e golf…-
- spendo per assicurarci un futuro ecco
perché!-
- allora bel futuro che ci si prospetta,
perché non fai che andare ad abitare il albergo? Tanto vieni qui solo per
dormire e mangiare quindi non è che cambi molto!-
se per il 90% degli adolescenti questa
affermazione li avrebbe turbati interiormente, spaventati dall’opportunità che i
propri genitori si separassero, a me passa come l’acqua sotto i ponti..
sono troppe le volte che gliel’ho sentita
dire, minacce infondate, anche perché mio papà non ha la minima idea di
andarsene, figurati… dover pure pagare gli alimenti!
E per non so quale cazzo di tacito
accordo tentano di andare d’amore a d’accordo pur di non turbarmi… ma chi gli ha
chiesto niente?!
Finisco la colazione e faccio per
alzarmi.
- ma tu non hai niente da dire? Ti sembra
logico il suo comportamento?- domanda mia madre quasi fosse una minaccia, così
da capire chi avesse ragione.
La guardo stancamente – dovrò passare la
mattinata e la gran parte del pomeriggio a studiare per questa settimana, sono
andata a scuola fino a ieri svegliandomi tutti i giorni alle 7, quindi il mio
cervello è già prenotato, giocatevela a morra cinese tanto domani ricomincereste
da capo….- questo era quello che avrei voluto rispondere e invece mi limitai a
dire – ti prego lasciami fuori da questa storia-
Lei mi guardò ancora per un attimo con la
spugna che gocciolava, poi si voltò verso il lavabo e disse con tono afono –
d’accordo…-
Ecco è arrabbiata pure con me…. Che
palle!
Dopo essermi sistemata, faccio il mio
letto e mi metto a studiare, oggi lo trovo più difficile del solito, la mia
mente fa tutto meno che concentrarsi sui libri.
Il volto di Alex continua a venirmi in
mente…
Neppure nel pomeriggio riesco a trovare
un modo per stare più attenta… il mio sguardo continua ad andare sul cellulare,
con la speranza che squilli.
Mia madre per due volte è entrata nella
mia camera minacciandomi che se non mi sbrigavo la chitarra veniva sequestrata,
tutto ciò solo perché è arrabbiata: con mio padre, con me, ergo con tutto il
mondo!
Con mio sommo disappunto, mi fermo a
guardare la busta con i vestiti lavati di Riku.
Provo ancora un moto di rabbia verso di
lui, ma pensandoci bene forse ho reagito troppo male…
Mi alzo e mi avvicino alla scrivania dove
mi ha appiccicato il post-it con il suo indirizzo, non l’ho neppure letto… avevo
deciso di portarglieli l’indomani a scuola ma ora che leggo
l’indirizzo…
Non abita distante da qui, saranno 2
isolati neanche, più ripenso alle parole che gli ho detto più me ne vergogno… ho
proprio esagerato ad aggredirlo così, solo che non ci ho più visto!
Potrei portarglieli stasera io, così
faccio quattro passi e mi concentro su altro che non sia il cellulare!
Visto che tanto continuare a studiare è
inutile, decido che stasera preparo la pizza, le mie origini italiane fanno sì
che mi venga piuttosto bene, modesti a parte ^^.
In cucina non c’è nessuno ma la voce di
mia mamma mi chiede in tono minaccioso dall’altra stanza – cosa fai?-
- come tutte le domeniche volevo fare la
pizza se per te va bene ovvio…- rispondo mettendomi il grembiule.
- D’accordo ma poi metti in ordine…-
- Ok-
Prendo la farina, ne faccio una fontana,
ci aggiungo sale, lievito,acqua e olio, poi impasto il tutto;quando ho fatto con
il matterello la stendo… sono le 6 e mezza e finalmente ho finito!
In cucina si sente il profumo della
splendida pizza fumante appoggiata sul piano cottura. In quell’istante mi viene
in mente una cosa, perché non portarne un pezzo anche a Riku? Almeno così mi
posso scusare per ieri…
Ne taglio un trancio e lo incarto con
l’alluminio, vado in camera mia prendo la busta e lo appoggio dentro.
Torno di là e cerco mia mamma, la trovo
seduta sul divano che legge una rivista.
- hai finito di là?- il suo tono è più
morbido segno che con me l’incazzatura se ne sta andando.
- Sì, ho anche già apparecchiato, adesso
dovrei uscire…- le dico
- E dov’è che vai a quest’ora?-
- Un mio amico mi ha prestato un suo
libro e devo riportarglielo. Abita a due isolati da qui, quindi non ci dovrei
impiegare molto.-
- E va bene ma se ritardi
dimmelo.-
- Ok-
Ritorno in camera e apro l’armadio per
decidere cosa mettermi, tiro fuori una paio di jeans fino al ginocchio un po’
lisi, una canotta nera e le immancabili scarpe da ginnastica All Star, prendo la
busta ed esco.
Il cielo era ancora chiaro, le giornate
si allungavano sempre di più trascinandosi dietro il tepore estivo. Le rondini
avevano deciso di tornare, le guardavo scendere in picchiata per poi risalire
alla stessa velocità lanciando richiami ai compagni, i negozi si stavano
preparando a chiudere e nel mentre saluto la signora dell’alimentari.
- ciao Keira, salutami i tuoi quando
torni a casa- mi dice lei gentile
Mi fermo e le faccio un breve inchino, è
una signora di una certa età ha fatto quel lavoro da tutta la vita, quando ero
piccola era solita regalarmi sempre qualche dolce e quella abitudine non le è
mai passata.
- certo signora Onami sarà fatto!- le
rispondo
- anzi aspetta, vieni oggi ho avanzato
una torta alle mele, se la tengo fino a domani diventerà vecchia!-
prima che le possa rispondere sparisce
dentro il negozio, mi sposto da davanti perché il garzone sta lavando il
marciapiedi, poco dopo lei ritorna con il dolce incartato tra le braccia e me lo
porge.
Non posso far altro che sorriderle e
ringraziarla più volte possibile, con la promessa che l’avrei mangiata appena
tornata a casa, poi proseguo verso casa di Riku.
Dieci minuti dopo arrivo nella sua via,
tiro fuori il biglietto scritto da lui con il suo indirizzo e controllo il
numero: n°20.
Passando di casa in casa conto
mentalmente, 16,18 ecco ci sono, dovrebbe essere questa.
Ma tutto quello che posso fare e
spalancare gli occhi incredula, la casa che mi sta di fronte è una villa, e mica
di quelle piccole è enorme!!!
Mi ricordai che quando andavo alle
elementari, mio papà faceva spesso quella strada e rimanevo sempre incantata da
quella villa con quel giardino da sogno…
Subito sono incerta, che si sia sbagliato
a darmi l’indirizzo, titubante mi dirigo verso l’imponente cancello di legno e
ferro e guardo sul campanello il cognome.
"Okazaki"
Eh sì… non c’erano dubbi, il cognome era
il suo.
Ancora agitata citofono, mi risponde una
voce maschile e probabilmente, anzi, sicuramente mi vede anche perché è un
videocitofono.
- buonasera mi scusi il disturbo ma
dovrei consegnare una cosa a Riku…-
- venga pure signorina-
Sento il clank del cancello che con un
sommesso cigolio si apre.
Commenti: scusate per il capitolo del
cavolo… ma la mia mente malata me l’ha fatto scrivere il giorno dopo della gita,
il che vuol dire dopo che ho dormito 6 ore in 4 giorni, ma credo che voi mi
capite… non ho molto da commentare perché…. Non è successo un emerito tubo di
niente giusto?!Beh lascio la parte
più succosa per la prossima volta che non so bene quando sarà ma spero presto!
Ringraziamenti:
LusyS: uffa e io che speravo di averti
colta di sorpresa... çç cmq a Firenze mi sono divertita un mondo
grazie!
Tifa93: maaaaaagari riku fosse venuto a
casa mia! apriti cielo!!! non sarei più qui perchè sarei morta di infarto! sarei
stata felice di averti dietro in gita magari un giorno ci troveremo nello stesso
luogo allo stesso posto mentre siamo in gita... se credi nel destino potrebbe
anche avverarsi!
Ho dei ringraziamenti d'obbligo che però
mi dimentico sempre di fare... ovvero a tutti quelli che leggono anche se non
recensiscono e devo dire che siete veramenti tanti! THANKS!!!
Capitolo 5: "Questo sono Io"
(Finley – Adrenalina)
Sento il clank del cancello che con un
sommesso cigolio si apre.
Il diciamo "sentiero" che congiunge il
cancello alla porta di casa e cosparso di ghiaia, ai lati ci sono dei piccoli
cespugli di rose, mi guardo intorno, è immenso.
Il prato è curatissimo, non c’è un filo
d’erba fuori posto, gli alberi sono alti e robusti segno che sono lì da molto
tempo, sempre in fondo ma dalla parte opposta c’è una casetta più piccola e poco
più in là quelli che devono essere dei garage.
La casa è in mattoni rossi dove alcune
piante rampicanti si contendono la parete, le finestre sono grandissime e danno
l’idea di tenere la casa sempre ben illuminata. La porta di legno massiccio si
trova sotto un porticato, sugli ampi gradini sono stati sistemati vasi di fiori
rossi, anche i balconi del secondo piano sono fioriti. Intravedo una parte
aggiuntiva della casa il che mi fa pensare che abbiano anche la veranda e non mi
stupirebbe anche una piscina…
Grazie al cielo capisco subito che la
persona alla porta non è il padre di riku ma probabilmente il maggiordomo…
sapevo che riku era ricco ma così tanto no!!!
Mi sento a disagio perché non so come
comportarmi…
- sa.. salve, sono una compagna di classe
di riku e dovrei restituirgli…-
mi fermo udendo un suono a me
famigliare…
- prego allora si vuole accomodare?-
l’uomo mi fa un inchino lasciandomi libero il passaggio.
- No io…-
Il suono si interrompe e sento dei passi
frettolosi avvicinarsi e stavolta una voce a me famigliare dice al maggiordomo –
non ti preoccupare me ne occupo io, grazie vai pure-
- come vuole…-
l’uomo sparisce dalla mia visuale e Riku
appare.
Ha un paio di pantaloni a scacchi neri e
bianchi fino al ginocchio tenuti da una cintura di metallo a maglie e una
t-shirt bianca con una fiamma sul petto.
- allora sei venuta, forza entra.-
come fece la negoziante poco prima non
aspettò risposta e io dovetti entrare, inutile descrivere l’arredamento… era
ancora più ricco di quello che si vedeva da fuori. Oltre l’ingresso c’era una
scala di legno lucidissimo con la moquette bordeaux sui gradini.
Riku è già a metà.
- forza Sali!-
io lo seguo un po’ riluttante, il mio
intento era quello di ridargli la sua roba, scusarmi il più velocemente
possibile e poi andarmene…
salgo le scale, nel mentre guardo di
sotto.
"dove sono i suoi genitori?"
La scale si diramano in due corridoi, con
grandi lampadari appesi, vedo Riku entrare nella quarta porta del corridoio di
sinistra.
Entro…
Un sorriso mi si allarga vedendo
appoggiato sul pavimento un basso praticamente uguale alla mia chitarra ma dai
colori invertiti, collegato a una cassa posta di fianco.
La sua camera è molto grande e di un
colore azzurrino, anche lui ha dei poster forse meno commerciali dei miei, da
una parte c’è il letto, la scrivania con il computer, un grande armadio e libri
e cd sparsi un po’ ovunque, ma la mia attenzione va tutta allo strumento.
Mi chino e senza tanti complimenti la
prendo in mano, lascio scorrere le dita sulla tastiera, dall’amplificatore esce
un suono basso e cupo.
- sei tu il bassista!- mi giro e gli
sorrido, ma subito torno seria.
Poso lo strumento e chino la testa
- mi dispiace per quello che ti ho detto
ieri, è solo che ci sono poche cose a cui tengo e quelle poche le difendo con
tutte le mie forze, ma non avrei mai immaginato che fossi proprio tu…- rialzo la
testa.
Lui mi guarda senza dire una parola
- se vuoi mettermi in imbarazzo più di
quanto io non lo sia già ci stai riuscendo alla grande!- lo guardo storto
- e dimmi quali sono le altre cose per te
importanti?-
questa domanda mi spiazza, mi sarei
aspettata un "non ti preoccupare è tutto ok" ma solo ora capivo che a lui le
scuse non servono, perché non è mai stato arrabbiato con me.
- penso che sia l’amicizia… ma… non credo
di saperlo ancora.. probabilmente…- rispondo infine, lasciando che i miei occhi
si abbassassero verso il pavimento.
Vedo la busta che avevo con me, mi ero
del tutto scordata del motivo originario della mia visita.
La raccolgo e gliela porgo, lui
l’afferra.
- sono i tuoi vestiti…-
Riku da un’occhiata dentro e tira fuori
il pacchettino di carta stagnola – e questo?-
- ah già! Oggi pomeriggio ho fatto la
pizza e ho pensato di portartene un pezzo non so se a te piace…- mi gratto la
fronte.
- L’ultima volta che l’ho mangiata è
stato 6 anni fa, abbiamo fatto un viaggio in Italia e a Napoli l’ho mangiata..-
mi dice
- Beh non sarà all’altezza di quella
napoletana, ma i miei geni italiani mi aiutano!-
- Allora sei davvero italiana!-
Nel mentre si siede sul letto e apre
l’involucro.
- certo, dopo tutto il mio cognome è
italiano no?-
- sì però dicevano che non era vero…-
- gli altri devono dire sempre qualcosa
se no non sono contenti- mi siedo anche io, ma per terra, appoggiandomi con la
schiena al lato del letto.
- perché ti siedi lì? prendi una sedia-
- no grazie…-
- perché?-
- con tutti questi mobili pregiati ho
paura di rovinarli… e poi sono abituata così!-
lui scoppia a ridere così di gusto che
rido anche io.
- certo che sei strana…-
- sì e ne sono fiera!- per la prima volta
da quando ero entrata in quella casa mi sentivo a mio agio e per la prima volta
in compagnia di un ragazzo.
Lui stacca un morso dalla pizza, mastica
lentamente deglutisce e mi dice – devo essere sincero, non è che mi piaccia
molto….-
Rimango malissimo, ma dopo che Riku ha
visto la mia faccia scoppia a ridere, battendo un pugno sul letto.
- ci hai creduto ha ha ha sei proprio
ingenua!-
prendo un libro buttato vicino a me e
incomincio a colpirlo – brutto scemo, sono sensibile non lo sai? Mi hai ferito!-
- ok ok ti chiedo scusa mi dispiace, ma
fammi finire di gustare questa squisitezza!-
al complimento mi fermo e lo guardo
soddisfatta divorarsi il mio manicaretto.
Nello stesso momento mi accorgo che sono
già passati 20 minuti da quando ero lì, prendo il cellulare dalla tasca e chiamo
casa.
_ pronto_
- ciao mamma senti, faccio un po’
tardi..-
_come mai?_
"ma che curiosa…." – devo spiegare alcune
cose di scuola che non gli sono ben chiare, non ti preoccupare mi accompagna
quando devo tornare a casa…-
_va bene, allora ringrazia_
- d’accordo ci vediamo dopo, ah se chiama
Yoko dille che mi dispiace e che se ha proprio bisogno che mi chiami sul
cellulare, ciao-
chiudo lo sportellino.
- cos’è che non avrei capito?- chiede
divertito Riku
- nulla, nulla, è solo che non avevo
molta voglia di tornare subito a casa, i miei li sopporto poco…- rispondo
scuotendo la mano.
- Troppo possessivi?-
- No è che litigano costantemente e io
non ne posso più…-
- Capisco…-
Sembrava quasi deluso dalla mia
motivazione.
- e i tuoi dove sono?-
il suo sguardo cambiò, divenne di
ghiaccio tanto da farmi venire i brividi lungo la schiena.
- a lavoro torneranno tra poco…- rispose
– ti ringrazio per la pizza era davvero ottima, se ne dovessi fare ancora sarei
felice di fare il bis- ora era tornato normale, tornai a rilassarmi.
- Certo, ti prendo in parola. Comunque da
quanti anni è che suoni?-
Lui si china verso di me e prende il
basso, poi come se fosse stato in compagnia di sua sorella si sdraia e comincia
a suonare una melodia sommessa…
- sono circa 10 anni…- mi risponde
- davvero? Cavoli infatti si sente che è
da parecchio che ti eserciti, il tuo stile è praticamente perfetto!-
- beh anche tu ormai non sei più una
dilettante e dimmi vorresti diventare una musicista professionista?-
mi alzo da terra e comincio a camminare
avanti e indietro davanti al suo letto.
- se ti dico la verità, non ci ho mai
pensato… però diventare famosi vuol dire non avere più tempo per sé stessi e
meno libertà, cosa che nessuno se il cielo lo vuole potrà mai farlo! Io non
sopporto le catene… però mi piacerebbe avere una band-
- quindi con questo includi anche i tuoi
genitori…- smette di suonare e appoggia la chitarra nuovamente a terra, ma non
si alza.
- Sì, ma solo temporaneamente finita la
scuola vado a Tokyo con mio fratello, sai? è lui che mi ha insegnato a suonare!-
anche io la smetto di andare avanti e indietro e appoggio i palmi sul fondo del
letto, chinandomi in avanti.
- Sei sicura che ti lasceranno, non sei
neppure maggiorenne..- risponde dubbioso
- No problem! In italia la maggiore età
si raggiunge con i 18 anni! E visto che per l’anagrafe sono italiana, perché
nata lì i miei ne tengono conto!-
- Che culo!-
- Hai ragione!- strizzo l’occhio.
- Quindi niente musicista come carriera?-
si tira un po’ più su appoggiandosi alla testiera del letto.
- Non saprei… ma la passione rimane,
potrei dedicarmici come secondo lavoro!- mi avvicino e mi siedo sul letto.
- hai detto che vuoi mettere su una band
e allora cosa aspetti?- si gira su un fianco e mi guarda in attesa.
- Di trovare i membri giusti… gente che
ama veramente la musica e non snob che ne fanno solo per mostrarsi agli altri..-
sospiro, cominciando seriamente a pensare al da farsi…
- Beh un membro l’hai già trovato..-
Commenti: mi sono accorta di aver
trasformato riku in una specie di principe, bello, ricco gli manca solo il
cavallo bianco (mh… forse potrei dotarlo di una moto!). questa settimana ho
dimenticato di comprare la terza uscita del manga di KH sigh çç… devo dire che
non mi ha affatto deluso è troppo bello!!! I disegni sono splendidi e la storia
nonostante sia stata abbreviata non tralascia nulla! Se dovessi scegliere un
mestiere farei la disegnatrice (che in effetti è quello che volevo fare…).
Ringrazio Tifa93 che come al solito è
sempre fedelissima e sono sicura che non mancherà anche questa volta!
Ci sentiamo presto! Kissy to Everybody by
Kano-chan
Mi giro verso di lui, mi mostravo
pensierosa solo perché non aspettavo nient’altro che lui lo dicesse..
- d’accordo allora tu sei il secondo
membro della band di cui non so né nome né se avrà un futuro!- proclamo alzando
un pugno in aria.
- Ma come? Così senza neppure
un’audizione?- mi dice lui
- Ma sei l’hai già fatta!-
Come altre volte mi guarda senza
capire.
- ti ho sentito suonare tutte le sere,
quella è stata la tua audizione e direi che l’hai passata a pieni voti! ^^-
lui si mette di nuovo a ridere.
- Riku posso farti una domanda?-
dopo quello che ho detto lo vedo un po’
allarmato. – cioè?-
- perché a scuola te ne stai sempre da
solo? Non mi sembri il ragazzo scontroso e chiuso che mi ero immaginata..-
stavolta sono io che lo guardo aspettando la risposta.
- ho avuto molte delusione dalla gente…
mi erano amici solo perché ero ricco o popolare così ho cambiato il mio
atteggiamento, rendendomi freddo a distaccato aspettando che ci fosse qualcuno
che mi cercasse non per i miei soldi, ma per capire la persona che sono…-
dentro di me sorrido, mi rendo conto che
Riku è più sensibile di quello che mi sarei aspettata. Dimostra più di 17 anni,
ha un’altra concezione della vita, ragiona già con la mente di un adulto, di
questo me ne dispiaccio perché vuol dire che ha molti più pensieri e
preoccupazioni degli altri.
- sei gay? O ti droghi?- gli chiedo
all’improvviso
Riku mi guarda stralunato e stavolta dal
ridere si piega in due portandosi le braccia intorno allo stomaco.
- ma sei scema?!- si tira a sedere
tenendosi ancora lo stomaco e cercando di riprendere fiato.
Io con la faccia più seria possibile mi
piazzo davanti a lui e avvicinando il mio viso al suo lo guardo dritto negli
occhi.
- forza dimmelo è una cosa seria!-
per un attimo ci guardiamo tutti e due,
poi lui lentamente si avvicina di più, i nostri nasi praticamente si sfiorano,
apre la bocca…
- no, neppure per sogno, io sono etero e
felice così come sono senza dovermi drogare!- mi dice
scoppiamo a ridere, siamo tutti e due
incapaci di trattenerci, le risate durano ancora qualche minuto. Lui è il primo
a riuscire a controllarsi.
- no dai perché me lo hai chiesto?-
io tento di riprendere fiato
sventolandomi con la mano.
- girano strane voci sul tuo conto a
scuola, dicono che sei gay perché non hai mai una ragazza e che sei drogato
perché te ne stai sempre da solo… non hai una bella reputazione!-
- ma dai… meglio così! Le ragazze della
scuola non mi interessano sono troppo oche, a parte te..- si corregge guardando
la mia faccia minacciosa – e per il resto lo sai già… ma sei sicura che la
domanda dell’essere gay o meno non me l’hai detta semplicemente per sapere se
potevo essere interessato a te? – mi guarda malizioso
- oh no… mi dispiace deluderti ma il
ragazzo che mi piace c’è l’ho già e visto che abbiamo appena iniziato a
conoscerci dubito di volerlo tradire così…-
- e dimmi… chi è?-
- non sarebbero affari tuoi, ma visto che
sei parte della band… si chiama Alex.-
il suo sguardo cambia ulteriormente,
diventa duro.
- ho capito…-
non faccio in tempo a chiedergli
spiegazioni che si sente il rumore della porta di ingresso che si chiude e la
voce del maggiordomo.
- ben tornata signora, suo figlio è in
camera sua con un’ospite.-
- ma davvero un’ospite? Strano non è da
lui invitare gente…-
Riku si alza di scatto e corre fuori, io
non posso far altro che seguirlo.
Guardo in fondo alle scale, c’è una
signora dai capelli corvini e con gli stessi splendidi occhi di Riku… sua madre.
- ciao mamma…- Riku scende le scale e la
bacia su una guancia.
- Ciao- poi volgendo lo sguardo su di me
chiede – e questa signorina chi è? Una tua compagna?-
- In effetti sì..-
Io scendo le scale e le porgo una mano
presentandomi – piacere signora mi chiamo Keira del monte-
Lei me la stringe – piacere mio, io sono
Sakura la madre di Riku, non sei giapponese vero?-
- no ha ragione sono italiana, ma abito
qui da quando avevo 6 anni…-
mi guarda sorridendo – interessante…
dimmi ti va di fermarti a cena?- mi offre
Io guardo l’ora erano le otto e mezza.
- mi dispiace ma è già tardi non me n’ero
accorta e mia madre avrà preparato anche per me…- rispondo
- oh non ti preoccupare vorrà dire che
sarà per la prossima volta, sperando che tu voglia onorarci di nuovo della tua
compagnia… abiti molto lontano?-
- no… a due isolati da qui..- mi sento di
nuovo a disagio, a differenza di Riku che una volta rotto il ghiaccio è
simpaticissimo e riesce a metterti a tuo agio, sua mamma ha sempre uno sguardo
di ghiaccio.
- Beh ma è molto tardi e fuori è già
buio, permettimi di farti accompagnare dal nostro autista.-
- No, non si prenda tutto questo disturbo
per me, andrò a piedi!- non so più che fare.
- Insisto!- replica lei fermamente
- Beh in questo caso la ringrazio…-
rispondo alla fine, poi mi viene in mente una cosa, dalla mia borsa tiro fuori
la torta alle mele della signora Onami.
- Vorrei regalarle questa, è molto buona
ed è fatta in casa..- gliela porgo
La signora mi sorride e la prende. – ti
ringrazio Keira allora a presto.-
Con questo si congeda.
- vieni- Riku mi prende per un braccio e
mi porta fuori.
- Mi dispiace per come si è comportata,
ma mia mamma ha origini nobili e questa caratteristica le è rimasta…-
- Davvero? Che bello! Non ti preoccupare
comunque, dopo tutto si è ritrovata con una estranea in casa di punto in
bianco.. ma tuo padre non arriva?-
- No…torna a casa molto più tardi..-
Ci fermiamo davanti ad una macchina, un
uomo in divisa siede davanti.
Riku mi supera e mi apre la portiera.
- allora ci vediamo..- mi dice
- certo! Intanto comincia a escogitare
qualcosa per trovare un batterista e che ne so magari anche un/a vocalist, io
sarò pure intonata ma mi riesce meglio suonare la chitarra.-
- d’accordo, allora buona notte.-
- notte anche a te!-
senza neppure riflettere mi alzo sulle
punte e gli do un bacio sulla guancia prima di sedermi in macchina e di chiudere
la portiera, mi è venuto spontaneo come se fosse stato un vecchio amico e non un
ragazzo che avevo praticamente conosciuto il giorno stesso.
Il cuore non mi batteva forte come con
Alex, quindi ne potevo dedurre che non provavo altri sentimenti diversi
dall’amicizia nei suoi confronti.
Mi volto e lo saluto con la mano, lui fa
lo stesso finché varcati i cancelli sparisce dalla mia visuale.
Tornata a casa mi accoglie mia mamma,
ormai erano le 9.
- forza dimmi la verità dove sei stata?
Non ci credo che tu abbia passato 3 ore con una tua compagna a parlare di
scuola.. dopo tutto sei tu che mi dici che non le sopporti, a parte Yoko..-
aveva le mani sui fianchi e dal tono di
voce non si capiva se si stava per arrabbiare o era solo curiosa… tanto che ho
da perderci?
- ho dovuto riportare dei vestiti ad un
ragazzo… ma solo perché gli ho versato del caffè addosso a scuola!- aggiungo in
fretta vedendo lo sguardo allibito di mia madre. – abita qui a due isolati, si
chiama Riku Okazaki e…-
- hai detto Okazaki?!-
per lo spavento mi ritraggo verso il
muro. – s… sì.-
- se non lo sai tu conosci il figlio di
una delle famiglie più ricche e influenti di Tokyo…-
- ma se abitano qua!- rispondo senza
capire
- non essere sciocca si sono trasferiti è
ovvio! hanno conosciuto per fino la famiglia reale, Il signor Okazaki fa parte
della camera dei consiglieri e sua moglie Sakura è di sangue blu…-
della madre di Riku, lo avevo capito che
fosse aristocratica e poi me l’aveva detto pure lui, ma che il padre facesse
addirittura parte delle camere della dieta!
Quando andai in camera mia dopo essermi
messa il pigiama, non credevo ancora a tutto quello che mi era successo nei
giorni trascorsi… ero leggermente confusa, troppe novità e informazioni tutte
insieme!
Ma mi riscossi, inforcai gli occhiali e
accesi il computer.
Misi la password e entrai nel mio
account. Senza neppure leggere l’ultima mail di mio frate gliene scrissi una io,
dove finalmente potevo annunciare che la mia band a poco a poco si stava
formando…
Commenti: ok e un altro capitolo è
andato! Cavolo non mi viene in mente nulla da dire… a questo punto la parte più
difficile risulta fare il commento… posso darvi qualche delucidazione per quanto
riguarda la camera della dieta, innanzitutto quella del Giappone è una monarchia
costituzionale ereditaria in poche parole nell’ambito dei poteri statali la
figura centrale è quella delle camere della dieta (formata da camera dei
rappresentanti e dei consiglieri), mentre l’imperatore è solo un semplice
simbolo dello stato e dell’unità del popolo giapponese (che nessuno si offenda
così c’era scritto sulla guida che ho letto!) . mi sento come in Gintama quando
alla fine c’è lui che fa lezione… voglio anche io il lecca lecca che fuma!!!
XD
p.s. ah già.. non sempre i titolo dei
miei capitoli centrano qualcosa con il capitolo se mai c'è ne sarà uno che ha un
significato ve lo indicherò io! XP
Ringraziamenti:
LucyS: non sai quanti problemi ha il mio
di computer è già tanto se mi permette ancora di scrivere! cmq grazie mille per
la recensione! ^^
Lonely Angel: urka quanto entusiasmo! mi
fa mooolto piacere che ti sia piaciuta la storia e che riku corrisponda alla tua
immaginazione io lo vedo proprio così lo zio nomura mi ha dato l'icipit ma poi
sta a me decidere come evorverlo no? THANKS! spero di risentirti
^^!
Mi svegliai ed ero eccitatissima, non so
perché ma l’idea di andare a scuola e rivedere Riku e se il cielo lo avesse
voluto Alex mi dava una scarica di energia paragonabile solo ad un assolo di
chitarra di Santana, se ne accorse anche mia mamma e prima di uscire di casa me
lo fece notare.
- oggi sei più allegra del solito, merito
del figlio degli Okazaki?- mi fece un sorriso che mi fece intendere che stava
pensando a qualcosa simil telenovela.
- In parte è anche suo, ma togliti dalla
mente l’immagine di noi due sull’altare!-
Mia mamma sembrò un po’ delusa da questa
notizia, ma in fondo sapevo che sperava in un diverso risvolto della vicenda… in
futuro.
Appena scesi dalla macchina davanti a
scuola Yoko mi aggredì.
- ma dove diavolo eri ieri?!- esclamò
attaccandosi al mio braccio e rischiando di farmi cadere.
- Ero fuori per commissioni, ma se non
c’eri me lo hai detto tu!- replicai, continuando a camminare e trascinandomela
dietro.
Non mi piaceva mentirle, ma ero sicura
che Riku avrebbe preferito che non svelassi nulla della sera prima.
- È vero ma la sera ti ho chiamata e tua
mamma mi ha detto che non c’eri ma che mi avresti richiamata quando saresti
tornata!!- mi dice in tono piagnucoloso.
Alzai gli occhi al cielo, con la scoperta
che ero stata a casa di una specie di istituzione, mia madre si era
completamente scordata di dirmi della chiamata di Yoko.
- mi dispiace ma si sarà dimenticata,
avevi qualcosa di urgente da dirmi?-
- veramente no… volevo sapere se avevi
fatto economia…-
fossi stata un cartone animato, sarei
caduta gambe all’aria con una miriade di goccioline sulla testa.
- beh ti rispondo adesso, sì l’ho fatta
e… sì la puoi copiare..- anticipai io la sua prossima domanda.
Nel frattempo eravamo entrate in classe,
diedi subito il quaderno a Yoko e mi voltai verso Riku che come al solito era
appoggiato al davanzale della finestra.
- ciao.-
ma lui senza dirmi una parola, mi voltò
le spalle e uscì dall’aula.
La cosa mi lasciò molto confusa, che
diavolo gli prendeva?!
Decisi di lasciarlo stare, magari aveva
la luna storta, mi avrebbe parlato quando gli fosse passata… uscii anche io
dalla classe e mi sedetti su una panchina, il mio unico intento in realtà era
quello di vedere se Alex fosse venuto fin qui.
dopo il suono della campanella la mia
autostima si abbassò di qualche punto.
Ma che dico?
Dopotutto lui mi ha detto che si sarebbe
fatto sentire, devo almeno avere un po’ di fiducia in lui.
La mattinata passa come tutte le altre,
l’atmosfera si fa sempre più pressante, mancano appena 2 settimane (non contando
questa) alla fine della scuola e i prof sembrano avere tutti l’intento di farci
uscire dalla grazia di Dio… montagne di compiti e di verifiche e le spiegazioni
stanno andando ad un ritmo impossibile da seguire, perché, prima prendono tutto
con calma e poi arrivati agli sgoccioli partono in quarta quasi avessero un
razzo in culo.
All’uscita ne discuto con Yoko e
ovviamente anche lei mi dà ragione.
- poi quella stronza di diritto sta
diventando più insopportabile del solito! Si rivolge a noi come se fossimo una
banda di ignoranti! Certo perché lei è l’unica intelligente sul pianeta, lo
fosse stata magari si sarebbe curata quell’ammasso di rughe che la fanno
sembrare uno sharpei avvizzito!!!-
rido, è proprio vero quella lì dimostra
cento anni per gamba.
- quando ti ci metti sai essere
estremamente cattiva Yoko, a volte mi fai paura!-
lei mi guarda con gli occhi ridotti a
fessura, - che ti sia d’avvertimento!- poi mi sorride e torna ad inveire contro
la prof.
Arrivati ai soliti giardini lei mi saluta
e io proseguo.
Superati questi vedo davanti a me
Riku.
Eh no ora basta!
Corro verso di lui e arrivata a portata
di mano gli dò una manata sulla spalla.
- ahi! Che cazzo…- si volta verso di
me.
- Ah sei tu… lo sai che mi hai fatto
male?!- mi dice contrariato.
- Hai una bella faccia tosta! Dovevo
colpirti anche stamattina perché tu mi salutassi?!- gli chiedo arrabbiata.
- Guarda che io l’ho fatto per te!- mi
risponde
- Ma di che diavolo parli?-
- Mi hai detto tu che ho una pessima
reputazione a scuola, se ti vedessero con me, penserebbero sicuramente male..-
c’ere una nota di tristezza nella sua voce, ma cosa si aspettava?? se l’era
creata lui la sua solitudine…
- E tu pensi che a me freghi?!-
Puntò di nuovo gli occhi celesti su di
me.
- so che ci conosciamo solo da qualche
giorno ma pensavo avessi capito che non sono come quella massa di trogloditi
della nostra scuola!- gli risposi mettendo il broncio.
- Sì… mi dispiace.. hai raccontato a
qualcuno di ieri?-
- Don’t worry! Non l’ho detto a nessuno
neppure a Yoko, ma sappi che se riusciamo a mettere su sta band e suoniamo anche
in pubblico verranno comunque a conoscenza del fatto che suoni il basso e che
non sei poi così associale…-
- Anche questo è vero…- risponde – i tuoi
hanno fatto storie ieri?-
Io mi sistemo meglio la cartella sulle
spalle.
- no, ma mia mamma non si è bevuta la
storia del libro da riportare ad un’amica..-
- e quindi?-
- quindi le ho dovuto dire che sono stata
da te..-
- e si è incazzata?-
- ma va era al settimo cielo! Anzi sei
invitato a casa nostra il prima possibile!-
Riku si ferma, con gli occhi sgranati mi
chiede – e perché?!-
mi fermo anche io e poi mi giro verso di
lui.
- perché tua madre è aristocratica e tuo
padre fa parte della camera dei consiglieri…- gli rispondo
lui abbassa lo sguardo – scusa se non te
l’ho detto…-
- non ci sono problemi… fatto sta che mia
mamma è andata fuori, ci vede già sposati e che io le regalo un’enorme villa…-
ricomincio a camminare, dietro di me lo sento ridere, poi mi raggiunge.
- Davvero? Le avrai dato un’enorme
delusione dicendole che non sei interessata a me.- scherza
- Infatti.. ma credo che in fondo in
fondo ci speri ancora…-
- Beh su questo anche io…-
Stavolta sono io a fermarmi.
Ma poi lui si gira e sorride – scherzo-
- brutto stupido! Mi stavi già facendo
arrossire!- lo colpisco di nuovo.
- Scusa, scusa! Ok io giro di qua ci
vediamo domani allora.-
- Sicuro buon pomeriggio Riku e salutami
tua madre!-
Lo guardo allontanarsi, prima di infilare
la chiave nella serratura dell’ingresso.
La prima cosa che faccio appena arrivata
è di aprire la mail e vedere cosa mio fratello mi avesse risposto. E difatti c’è
un nuovo arrivo con tanto di punto esclamativo rosso che ne sottolinea
l’importanza, la apro.
Da:Dany86@libero.it
Ricevuto il 21 maggio 2007 alle ore
07:05
"MA
VIENIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!! Davvero?! È troppo
figo! Da quello che mi hai detto questo Riku deve essere proprio eccezionale!
Spero che riusciate in fretta a trovare gli altri membri e non c’è bisogno di
dirtelo che mi devi tenere informato su tutto! E ricorda che devi cercare anche
un posto dove far le prove, visto che dubito che mamma ti lascerà usare il
garage (anche perché è troppo piccolo…)."
È vero! Mi batto un pugno sulla fronte,
come ho fatto a non pensarci prima?! Anche trovando tutti i membri dove diavolo
si possono fare le prove in una cittadina come questa? Non è che sia il massimo
in fatto di avanguardia…. Ne dovrò parlare con Riku..
" comunque sia ripeto sono molto felice
per te! Io invece vado come al solito, la mia tipa m’ha mollato… logico dopo
avermi visto baciare un’altra…"
eccolo il solito… mio fratello non è
proprio un esempio di fedeltà, meno male che non sono come lui.. ù_ù
"la scuola va bene, sto studiando come un
matto devo dare l’esame di diritto commerciale la prossima settimana… beh direi
che ti ho detto tutto.. mi raccomando aspetto tue notizie! Un grandissimo e
gigantesco"
che esagerato…
"bacio dal tuo fratellone! -_^
"
sento mia madre che mi chiama dalla
cucina, il pranzo è pronto.
Faccio per chiudere tutto, quando vedo
un'altra mail di mio frate, che non avevo notato precedentemente.
Apro anche quella.
Da:Dany86@libero.it
Ricevuto il 21 maggio 2007 alle ore
07:15
" ah già dimenticavo, penso che verrò a
trovarvi nella seconda settimana di giugno, avverti la mamma e papà."
Scatto dalla sedia, che aspettava a
dirmelo?!!
Corro in cucina, ma già da metà corridoio
inizio a gridare – mamma!!! mamma Dany torna a casa la seconda settimana di
giugno!!!-
L’euforia cresceva in me, sembrava che in
quel periodo tutto andasse a meraviglia, ma dentro di me, anche se ricacciavo
quell’idea sapevo che non poteva continuare così in eterno, ne per me ne per gli
altri…
Commenti: torno dopo settimane e vi
lascio solo un capitolo che è lungo quanto un lombrico vi chiedo umilmente scusa
ma non ho saputo fare di più! La prox settimana compio gli anni e finalmente
sono 18!!! Dovrei anche iscrivermi per la patente… solo che non ho voglia!
^_^"
Magari ispirata dalla buona settimana che
mi si prospetta mi verrà anche in mente qualche idea per mandare avanti sta
cavolo di fic in cui mi sto cimentando…
Però mi è venuta un’idea! Se io dessi
l’input per una ????? vi piacerebbe poi sbizzarrirvi nel continuarla? Mal che
vada rimane incompleta no?
Ringraziamenti:
LucyS: mai dire mai potrebbero anche
farlo prima o poi dipende da cosa vorrà fare la mia mente malata!
Lonely Angel: come mai tutta questa
avversità contro axel? Lo trovi così antipatico? Io forse lo trovo solo un po’
spaccone però è anche affascinante (mai quanto riku è ovvio!)
Allora ci sentiamo prestissimo (spero) e
colgo l’occasione per ringraziare anche tutti coloro che leggono soltanto! ^^
Nei giorni successivi il mio buon umore
non accennava a diminuire e il venerdì ero particolarmente allegra, Riku mi
aveva invitato a casa sua nel pomeriggio, visto che la mole di compiti potevamo
contenerla.
Volevamo provare qualche brano insieme,
naturalmente il giorno prima dovetti spiegare tutto a mia mamma sperando che
anche il suo buon umore fosse durato…
- senti mamma…-
Non potevo fare diversamente, tutte le
volte che avevo da chiedere qualcosa sembravo sempre la bambina di nove anni che
voleva sapere se la lasciavano andare a casa di una sua amica a dormire… con 17
anni avrei anche potuto dire semplicemente "oggi esco", senza dare troppe
spiegazioni ma sapevo che mi sarei trovata di fronte la più caparbia donna del
mondo, che quelle cose non le accettava..
- sì dimmi?-
Era intenta a stirare in camera sua,
teneva la finestra aperta per trovare sollievo dal calore del vapore e la radio
era accesa, quel tanto da avere un sottofondo di musica, a parer suo ne sentiva
fin troppa da molti anni.
- domani Riku mi ha chiesto se potevo
andare a casa sua, vedi ho scoperto che sa suonare il basso e visto che io so
suonare la chitarra ci è venuta l’idea di formare una band…- trattenni il fiato,
incrociando di nascosto le dita.
Lei non smetteva di stirare, ma io sapevo
che stava pensando attentamente a quello che le avevo detto, da dietro intanto arrivò
mio papà, appoggiò la mano sul mobile del corridoio e rimase a guardarci.
- d’accordo, non vedo perché no…-
Avessi potuto trasformarmi in pietra in
quel preciso istante l’avrei fatto solo per la sorpresa!
- ah ok! Grazie allora…- non aggiunsi
altro onde evitare che cambiasse idea.
Uscii dalla camera e superai mio papà che
invece entrò.
Sapendo che quella non era tutta fortuna
mi fermai a metà del corridoio.
- sei sicura di quello che hai detto? Che
ne sai se dice la verità?-
Un moto di rabbia mi pervase, di mia
mamma si doveva sapere solo una cosa, odiava le bugie più di qualsiasi cosa e
proprio lui era l’unico che non lo capiva.
- tu non ti preoccupare! Dopo tutto che
vuoi che possano fare?-
- beh direi che se riescono a trovare i
membri, cominceranno a provare da qualche parte e poi cercheranno degli ingaggi
nei locali no?-
- certo, ma come hai detto tu forse.. e
poi qui dove vuoi che trovino la sala per provare e dei locali che li ingaggino?
Vedrai che anche questa storia passerà…- gli disse con l’aria di chi la sa
lunga.
- Io non credo, ma dopo tutto tra un anno
sarà maggiorenne, almeno in Italia e credo che delle esperienze nuove non le
facciano che bene. -
Mia mamma sapeva tutto di me, sapeva
anche della mia testardaggine ma la ignorava, mio papà sapevo poco o nulla della
mia vita al di fuori di casa, ma sapeva riconoscere una persona testarda, e non
la ignorava…
Il giorno dopo durante l’intervallo
chiesi a Riku di seguirmi in un aula che a quell’ora non era utilizzata.
- sappi che sono stanca di far finta di
non conoscerti e di mentire a Yoko…- gli dissi sedendomi su un banco.
Mentre lo guardavo lasciavo che i piedi
andassero su e giù con un modo ondulatorio. Lui dopo aver guardato che non ci
fosse nessuno nei paraggi chiuse la porta.
È strano… fino a qualche giorno fa avevo
il terrore che fosse un maniaco o un drogato e mi venivano i brividi appena lo
incrociavo, invece adesso non mi potevo sentire più sicura, i suoi occhi
profondi e quel fare sempre controllato mi facevano sentire protetta.
- d’accordo- sbuffò lui – ma per oggi
pomeriggio? Che ti ha detto tua mamma?- si avvicinò a me, appoggiando il palmo
della mano su un pezzo di banco che io non occupavo.
- Sì…- gli risposi
Non potei trattenermi dal ridere,
probabilmente la faccia di stupore che aveva lui sul volto era la stessa che
avevo fatto il giorno prima a mia mamma.
- mi avevi detto che tua madre non ti
avrebbe mai lasciato se fosse stato per la band! Stavo già pensando ad un piano
alternativo per vederci e te ne esci così?! Con un sì?- mi dice
- E smettila di ridere!!!- aggiunge
vedendomi piegata in due.
- S.. sì scusa… è che la tua faccia.. ha
ha ha!!!- ma vedendo la sua espressione alquanto inalberata smetto all’istante e
replico – ma scusa, che dovevo dirti? Di no e poi dirti "sorpresa mi ha detto di
sì!" Oppure dirti di no e lasciare che spiegassi il tuo ingegnoso piano che
avrebbe fatto acqua da tutte le parti?- scendo dal banco e mi appoggio anche io
come lui.
- No va beh.. comunque vieni da me alle
tre se ci sono problemi avvisami ti lascio il mio numero di cellulare.-
- Ok aspetta.-
Tiro fuori il mio cellulare e dopo tanto
tempo mi torna in mente.
Quel giorno sotto la pioggia, "Il tuo
numero dovrei averlo, mi faccio sentire ok? Ciao bella!".
Sé magari…. era praticamente passata una
settimana e non mi aveva richiamato, ne mandato un messaggio.
Come al solito ero stata delusa…
Riku vedendo la mia faccia mi prese il
braccio stringendolo gentilmente.
- Keira tutto bene?-
Mi riscuoto dai miei pensieri.
- sì non preoccuparti. Forza dammi il tuo
numero.-
Le ultime ore trascorsero abbastanza
velocemente, all’uscita Yoko mi accompagnò a casa e durante il tragitto mi
tempestò di domande.
- ma dove sei finita all’intervallo?! Mi
hai detto che andavi via per poco e sei tornata a campanella già suonata!-
Cominciava davvero a far caldo, sentivo
la nuca formicolare sotto i raggi dell’una.
- scusa ma la prof di inglese mi ha
fermata per il corridoio, mi voleva a tutti i costi far fare la certificazione!
Anche se io non ne ho la minima intenzione..- mi scusai con lei mentalmente per
averle detto di nuovo una bugia.
- Ah ho capito…-
Mentre stavamo arrivando ai soliti
giardini passiamo davanti al bar dove abitualmente si ritrovano i ragazzi dopo
le lezioni.
Seduto ad un tavolo vicino alla finestra
c’era Alex.
Non sapevo che fare, la mia mente mi
ordinava di togliere lo sguardo dal suo viso ma gli occhi non volevano obbedire.
E come temevo anche lui alzò lo sguardo,
per un attimo mi fissò e sembrava sul punto di alzarsi, ma uno dei suoi amici
gli sottrasse il panino che stava mangiando, la sua attenzione sfumò e io passai
la vetrina, ignorando i continui strattoni di Yoko.
- allora mi rispondi?- mi chiede
esasperata
- cosa scusa?- mi volto verso di
lei.
- Ti ha scritto Alex?-
- Oh.. no..-
Capendo di aver fatto una domanda poco
sensibile per tirarmi su mi disse – beh la nostra scommessa è ancora in ballo,
quindi consolati se non ti chiama avrai almeno un premio di consolazione a spese
mie!-
Sorrisi e lei tornò a occuparsi dei suoi
capelli che secondo lei erano sfibrati.
Commenti: HO FINITOOOOOOOOOO!!! No non la
fic è ovvio, ma la scuola! Addio interrogazioni, addio verifiche a sorpresa,
addio prof sclerotici di prima mattina!!! Mi sento in pace con il mondo… ahhh….
^////^ Va beh cmq a questo punto mi
sa che mi dovrò dedicare di più a sta fic perché è ferma da moh e non avevo mai
il tempo di mandarla avanti… sto capitolo è ancora un po’ corto ma vedrò di
ripagarvi con il prossimo (anche perché così vi viene difficile persino
commentare… sono 3 righe di storia!). Oggi vi voglio consigliare 2 giochini
meravigliosi che magari conoscete già, sono tutti e due per il nintendo ds. Per
chi c’è la dunque consiglio di comprare assolutamente (se siete
amanti del genere) "FFXII revenant wings" e "the wordl ends with you!" Entrambi
titoli usciti da poco della casa madre di Kingdom hearts square enix.
Soprattutto fate attenzione al 2° perché è un’altra genialata dello zio nomura!
^^
Ringraziamenti:
Lonely Angel: ah ho capito beh in effetti
l’ha fatto fuori senza tanti complimenti, almeno mi ha risparmiato di
combatterci di nuovo in kh com… ^^" ti devo dire che per yoko mi sono ispirata
ad una mia amica, beh veramente l’ho fatto anche per altri personaggi! Grazie
mille per gli auguri!
Metal_darkness: ehi cavolo il vizio di
distruggere non ti è ancora passato! Se ho dei problemi allora ti chiamo! ^^
thanks per la recensione grazie al cielo che il tuo computer adesso funziona!
Speriamo continui così mi recensisci!
LucyS: beh preoccuparsi è nel carattere
di riku no? Grazie per gli auguri! ^^
Revege: davvero ascoltavi wonderwall? Ma
questo è destino!! Che figo! Continua a recensire mi raccomando!!!
^_-
Goddes of Water: se e quando appariranno
è T-O-P S-E-C-R-E-T!!! XP (kairi, sora smettetela di suggerirle!!! O vi faccio
annegare!!! Nd Kano noooooooooo!!! Nd kairi e sora O_O)
Tornata a casa mangiai il più in fretta
possibile, anche se erano solo le due avevo voglia di mettere un po’ a posto la
chitarra prima di andare da lui. La
presi dalla custodia di pelle, staccai la fascia per reggerla e me la posi sulle
gambe incrociate. Ero soddisfatta del suo stato, la vernice non aveva
scalfitture, il colore era bello come il primo giorno e il disegno fatto da me
era curato fin nei minimi particolari. Decisi di provare a sentire se le corde erano ancora accordate, una volta
dovevo usare una strana macchinetta che, applicata sulle corde dopo averle fatte
vibrare mi dava indicazioni se fosse o meno a posto, ma adesso non mi serviva
più, il mio udito si era fatto più fine.Feci scorrere piano le dita si ciascuna di esse, arrivata sull’ultima
questa scattò come una molla, logorata dai troppi esercizi si era consumata.
Mi colpì al dito lasciando una
striscia rossa che cominciò a sanguinare, maledicendola mi portai il dito alla
bocca succhiando via il sangue. Mi alzai e presi dal cassetto della scrivania un set di corde di scorta,
dando poca importanza al bruciore dell’arto la sostituii. Ormai erano le due e
trenta dovevo sbrigarmi.
Mi misi a posto come meglio potevo e
uscii, dicendo a mia mamma che sarei tornata per cena. Vista la bella giornata decisi di prendere lo
skeatboard, non ero molto brava ma comunque sia mi aiutava a spostarmi più
velocemente. Chitarra appesa alla
schiena partii.I ciliegi che ornavano
la via che portava a casa di Riku erano ormai in fiore da giorni e qualcuno
stava già perdendo i petali che cadevano come neve dall’alto. Passai di fronte al negozio della signora Onami
che come sempre era seduta su una vecchia sedia di plastica bianca guardando le
macchine e la gente passare. Rallentai un poco.
- buon pomeriggio signora! Grazie mille
per la torta dell’altra volta!- le dissi
- ti è piaciuta Keira? – mi chiese di
rimando
- veramente l’ho regalata ad un mio amico
per ringraziarlo, mi dispiace! Ma adesso sto andando da lui e glielo chiederò!
Così la prossima volta le dico la risposta!- ormai stavo urlando la strada
cominciava ad essere in discesa e la mia velocità aumentava.
- Non ti preoccupare, allora aspetto di
rivederti!-
L’unica cosa che mi era ancora concessa
di fare era di alzare la mano in segno di saluto.
Proseguii, al primo incrocio voltai a
sinistra e dopo qualche metro ero nuovamente di fronte alla villa, citofono e
come al solito la voce mono-tono del maggiordomo mi risponde di entrare.
La bellezza della casa non è diminuita
anzi i rampicanti sulla facciata anteriore sono fioriti creando una cascata di
corolle bianche che sfumavano delicatamente verso il rosa, anche le piante che
ricoprono le colonne dell’entrata sono sbocciate, i piccoli fiori dall’intenso
profumo mi fanno capire che sono gelsomini.
Mi volto verso la parte orientale del
giardino e come sempre vedo una serie di capannoni che quasi certamente fungono
da garage, le piante che scorgo da lontano sembrano da frutto e riesco a
distinguere mele e pesche.
Sto quasi per raggiungere l’ingresso
quando lasciando vagare la vista sul parco vedo un movimento provenire dalle
rimesse, riconosco Riku che mi saluta e io tenendo con un piede sollevato lo
skeatboard ricambio con foga, poi gli corro incontro.
Ad attendermi c’è lui con uno dei suoi
più bei sorrisi. Mi avvicino e alzandomi un poco sulle punte ci baciamo per due
volte sulle guance.
Quel giorno aveva una semplice camicia
bianca con le maniche tirate su e un paio di jeans blu scuro con striature
grigie.
In quel momento il groppo alla gola che
avevo dalla mattina si sciolse un po’, ero felicissima di vederlo, e molto
probabilmente se ne accorse anche lui perché disse – sei particolarmente allegra
merito mio?-
- in effetti sì, parte tuo e parte del
fatto che il mio sogno di formare una band si sta realizzando. Ma averti trovato
come amico devo dire la verità che mi rende ancora più contenta.- dissi quelle
parole senza pensarci e senza notare il leggero rossore che pervase il suo viso
subito dopo.
- Vieni con me, per suonare è meglio se
stiamo qui.- mi fece segno allungando il braccio verso quella piccola casetta di
fianco ai box.
Mi fece entrare.
L’interno era grande all’incirca come
camera mia, ci stava il suo basso con due casse, un divano e un tavolo con
sedia. Qua e là infissi sul muro di legno, c’erano spartiti, testi di canzoni,
qualche ritaglio di giornale e anche dei poster. Appoggiai la chitarra a terra e
la prima cosa che feci fu quella di lasciarmi cadere distesa sul divano ed
esclamare – è fantastico!!!-
Lui mi guardava compiaciuto mentre si
sedeva sul bordo della scrivania.
- forza però mettiamoci al lavoro, dopo
potremo riposarci se vuoi.- mi rimproverò.
Io mi misi a sedere – vorrei tanto che mi
facessi vedere il tuo giardino, mi piace un sacco!- dovevo proprio sembrare una
bambina piccola perché lui rise e acconsentì con la testa prima di chinarsi e di
imbracciare il basso.
A quel punto lo imitai, la collegai alla
cassa e cominciai a fare qualche giro di do per prepararmi. Senza preavviso lui
cominciò a suonare, teneva la testa china, il suono basso riempì la stanza e
poco dopo cominciò a prendere la cadenza della canzone che voleva intonare,
capii al volo e aggiunsi la mia chitarra.
Aveva scelto una canzone allegra, Are you
gonna be my girl dei Jet, ma l’aveva scelta perché dava più spazio ai nostri
strumenti, in seguito suonammo anche American Idiot dei Green Day e alla fine
fui io a sceglierne una, 7 Nation Army dei Whitestripes, mi piaceva molto forse
perché era stata la colonna sonora della vittoria del mondiale da parte
dell’Italia, ero in vacanza dai miei nonni quando hanno vinto è stato
spettacolare!
Stavamo suonando quando una fitta mi
attraversò il dito, per sbaglio lo avevo sfregato contro una delle corde di
metallo ruvido, smisi di suonare.
Riku continuò ancora per un attimo senza
accorgersene, era molto concentrato, ma poi alzò il viso e la sua espressione si
fece preoccupata.
- tutto bene?- lasciò a terra il basso e
si avvicinò.
Io lo guardai divertita – ti preoccupi
troppo! Mi sono solo fatta male cambiando le corde alla chitarra dopo pranzo-
gli mostrai il dito rosso vivo con la striscia più scura dove la pelle era stata
recisa.
- scusami tanto ma sai dopo averti visto
crollare a terra davanti a me permettimi di essere ansioso…- se l’era presa,ma
quello che disse non poté che farmi un immenso piacere.
- Ok ok scusa… allora piccolo medico
senza frontiere non è che avresti un cerotto?- gli chiesi ridendo
Lui si avvicinò di nuovo alla scrivania,
dal cassetto ne prese uno e me lo porse, io mi sedetti sul divano e lo applicai
sulla ferita.
- certo che tieni proprio tutto a portata
di mano!-
- a volte rimango qui per molto tempo,
anche a dormire..- rispose con noncuranza.
Notai che il suo sguardo si era
rabbuiato. Per sviare l’argomento chiesi – allora mi fai vedere sto giardino o
no?- per fortuna tornò del suo buonumore e mi condusse fuori.
Scoprii che quelli che avevo visto da
lontano erano veramente alberi da frutto, nel retro della casa invece c’erano
piccole aiuole di rose e violette, poco più in là si trovava una grande piscina
dalle piastrelle di cotto con un gazebo di metallo sommerso dall’edera, sotto di
esso c’erano un tavolo e quattro sedie di bambù, al centro della piscina c’era
un grande salice.
Nella parte destra della villa c’era come
avevo intravisto una veranda con grandi finestre, completamente trasparente,
oltre alle piante c’era un angolo probabilmente riservato per bere qualcosa.
Nell’angolo più remoto invece si trovava una bellissima quercia, abbondava di
foglie e anche ancora di gemme verde pallido, i suoi rami erano altissimi,
doveva essere lì da molto tempo.
Sulle fronde più basse volendo ci si
poteva anche arrampicare.
- è bellissimo!!- esclamai
- già…- rispose lui con aria
cupa.
A quel punto non potevo più trattenermi.
- Riku che diavolo hai?- lui mi guardò
senza capire – vivi in una casa bellissima, sei ricco come il mare- dissi
allargando le braccia.
- Tu non puoi capire..-
- Non mi sembra che tu abbia problemi
gravi, sei un ragazzo molto bello e dolce – lui arrossì
- potresti avere un sacco di amici se non
ti fossi chiuso a riccio. Si lo so per che l’hai fatto-
aggiunsi vedendo che stava per replicare
- pensa me, i miei non guadagnano così
tanti soldi, a volte rinuncio a chiedergli di darmi qualcosa perché so che loro
faticano, a scuola nonostante cerchi sempre di essere affabile e disponibile non
vengo minimamente considerata, solo Yoko sembra avermi in simpatia e i miei
litigano per i motivi più assurdi ogni singolo giorno, tanto che a volte vorrei
essere sorda!- era la prima volta che mi aprivo così tanto con qualcuno.
Riku era girato di spalle con le mani
nelle tasche, quando si voltò per rispondermi avrei preferito che non lo
facesse, aveva lo sguardo più triste che si potesse immaginare.
- almeno i tuoi bene o male ti
considerano e li vedi sempre…-
rimasi per un attimo interdetta – perché
i tuoi no?- domanda sciocca ma non sapevo che dirgli
- mia madre sta fuori tutto il giorno a
promuovere feste e eventi mondani, mio padre… lasciamo perdere, non lo
sopporto!- le ultime parole le disse con rabbia
- che ti ha fatto?-
- a me personalmente niente.. ma non è il
caso di parlarne. In quanto agli amici, anche lì non ho molto da dire..- diede
un calcio ad un sassolino nel prato che volò verso l’alto prima di ricadere ad
alcuni metri di distanza.
- Figurati se almeno uno non ne hai
avuto, che non fosse interessato ai tuoi soldi o al fatto che sei il figlio di
un politico!- la mia mente non poteva accettare il fatto che esistessero persone
tanto sole.
- Sono stato ferito così tante volte che
alla fine ho perso il conto… la prima vera persona che probabilmente mi ha
voluto bene così come sono è qui davanti a me. – dicendolo
aveva
alzato lo sguardo verso l’alto,
apparentemente guardando la cima della quercia.
Senza preavviso separai la distanza che
c’era fra di noi e gli buttai le braccia al collo, per arrivarci mi ero dovuta
alzare in punta di piedi.
Lui per un attimo non fece nulla, di
sicuro era rimasto scioccato da quel gesto, ma io lo trovavo il più naturale del
mondo, che dovevo fare io sono così spontanea fino alla punta dei capelli! poi
sentii il suo braccio intorno alla mia vita e la sua mano dietro la nuca.
- non volevo farti diventare triste! Sono
la solita stupida avrei dovuto farmi gli affari miei!- dissi stringendo un po’
di più la presa.
- Ah… e poi sarei io quello che si
preoccupa troppo?-
Ci separammo mettendoci a ridere, io
avevo un accenno di lacrime ai bordi degli occhi e li fregai energicamente poi
allungando la mano tesa verso di lui dissi – prometto di aiutarti sempre! Da
oggi sappiamo che potremo contare l’uno sull’altra ok?-
Come al solito lo dovevo aver spiazzato,
ma poi con un sorriso strinse la mia mano – ci sto!-
Commenti: avevo promesso di pubblicare
più presto il capitolo ma il mio computer aveva deciso di lasciarmi a piedi! Ma
ti ho fottuto io alla fine razza di inutile scatoletta!!! Ha ha ha!Scusate ogni
tanto mi partono i 5 minuti! ^^ E poi Tiger90 ha incominciato
a mandarmi gli ultimi numeri del manga di naruto (devo dire che prima non mi
piaceva molto…) e mi sono appassionata, sono sicura che leggerai, quindi ti dico
che hai ragione a sasuke 2 calci in culo non glieli negherei che gran
picio! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, quanto è vero che i soldi
non danno la felicità anzi… ma che ne dite del personaggio principale femminile?
Inutile chiedervi di riku ^^! Ho cercato di renderla più naturale possibile, non
stereotipata però essere critici di sé stessi è un po’ dura…
Ringraziamenti:
Metal_darkness: cavolo se sei rapido e
recensire grazie mille!!! Certo che ti amano in tanti nelle chat ^^" ma finchè
la guerra è su internet non dico niente è quando è nel mondo reale che non mi va
giù…
LucyS: grazie per la recensione!
Finalmente credo che anche tu abbia finito la scuola è andato tutto bene?
Lonely Angel: cerco di descrivere al
meglio riku anche perché è il mio personaggio preferito e poi è un po’ il
prototipo del fidanzato ideale no? ^_- sei riuscita a sopravvivere agli ultimi
giorni di scuola?
Come al solito lo dovevo aver spiazzato, ma poi con un sorriso strinse la
mia mano – ci sto!-
In quell’istante mentre ci guardavano ancora mi suonò il cellulare, mi
era arrivato un messaggio.
Lasciata la mano di Riku lo tirai fuori dalla tasca.
In un attimo il cuore accelerò mentre attonita leggevo il mandatario del
messaggio: Alex.
Lo lessi…
“ciao Keira scusa se mi sono fatto risentire così tardi, ieri ti ho vista
passare davanti al bar ma quell’idiota del mio amico mi ha distratto prima che
potessi uscire a parlarti. Cmq domani sera suono con la mia band all’ “Holy” mi
farebbe piacere se tu venissi, chiedilo anche a Yoko se non vuoi venire da sola.
Comincia alle 9 e 30 se passi nel backstage ti facciamo entrare così lo vedi da
una posizione migliore! Aspetto una tua risposta (affermativa ^_-) baci
Alex.”
Continuavo a rileggere quel messaggio senza dire una parola.
-Keira? Ehi ma mi ascolti?!-
alzai lo sguardo, Riku aveva un’aria contrariata.
-chi ti ha scritto che non parli più?-
mi dilungai nella spiegazione di chi e come era successo.
-ah davvero? Beh allora sarai contenta no?- mi rispose
con tono afono, ma io non ci feci caso.
-certo che lo sono!!!- mi misi a saltellare e a fare
piroette sul prato.
-È tardi non dovresti tornare a casa?-
Mi fermai e guardai l’ora erano già le 6 passate.
-sì hai ragione, entro a prendere la roba.-
Tornai dentro il garage e risistemai la chitarra nella fodera
caricandomela a spalle e presi lo skateboard.
Uscendo non vidi più Riku, che mi aspettava all’ingresso dei cancelli
così lo raggiunsi.
-ok allora io vado ci vediamo presto! Ah aspetta ti
devo chiedere una cosa!- mi stava quasi per sfuggire di mente – la torta che ho
dato a tua mamma era buona? Sai la signora che me l’ha regalata lo vorrebbe
sapere!-
-sì certo era buonissima!- mi rispose
Con un sorriso compiaciuto mi alzai di nuovo in punta di piedi e gli
diedi un bacio sulla guancia, misi a terra lo skateboard e mi diedi lo slancio
voltandomi a salutarlo con la mano.
Mentre lo facevo da dietro sopraggiunse un rumore di auto, io mi voltai
vedendo arrivare una macchina Mercedes nera, i finestrini erano oscurati ma
quando mi passò accanto riuscii a vedere il profilo di un uomo, con i capelli
lunghi all’interno. Curiosa all’angolo della strada mi fermai per vedere dove si
parcheggiava e come pensavo entrò nei cancelli da cui io ero appena uscita.
“così quello doveva essere il padre di Riku, peccato che me ne sono
andata proprio adesso mi sarebbe piaciuto vederlo e appurare se è così
antipatico come fa presagire lui…”
senza aspettare altro tornai a casa.
Inutile spiegarvi come passai la giornata di sabato, ero talmente agitata
e distratta, che anche se non avrei voluto dirlo a Yoko avrebbe capito tutto lo
stesso…
- che cosa?! Evvai!!!!-
Saltellò come un pazza davanti a me, mentre facevamo un giro per negozi,
parecchia gente si girò.
- ma che ti gridi?! Mica è successo nulla?-
ma lei non mi ascoltava.
- avrò la colazione gratis per 2 giorni!!!-
non sapevo se ridere o piangere – ah ecco cosa ti ha fatto diventare così
allegra..-
- no guarda che sono contenta per te… ma forse più
per me!-
continuò a volteggiare fra gli stand di abiti, poi
si fermò di botto.
- oh no!- esclamò guardandomi con due occhi a
palla.
- che c’è?- chiesi io, lasciando da parte il paio
di jeans che stavo guardando (tanto erano troppo cari).
- oh no!- ripeté
- allora mi vuoi dire qualcosa?!- mi spazientii
io.
- a tua mamma l’hai detto? Lo sai che non ti
lascerà mai?!-
ora capivo il suo terrore.
- non ti preoccupare la scongiurerò fino a che non
cederà e poi se dico che vieni anche tu ci saranno meno problemi!- la rassicuro
passando a guardare le magliette.
- ne siamo sicuri? Beh comunque ti passo a
prendere alle 8 e mezza, quando sono sotto casa ti faccio uno squillo e di pure
a tua mamma che ti riportiamo a casa noi-
nel pomeriggio…
- ti prego ti prego ti prego!!!!-
ero talmente chinata che tra un po’ toccavo terra col naso.
-
quanto sei insistente! Ma ci tieni proprio così
tanto?- mia mamma era esasperata e dopo molti “no” e molti “ti prego” cominciava
a cedere.
- sì!- i miei occhi si dovevano essere illuminati
come lampadine.
Lei era ancora pensierosa nonostante le avessi detto che yoko ci andava e
che mi avrebbe anche accompagnato, poi il telefono squillò e lei andò a
rispondere.
- pronto?- la sento dire – sì un attimo solo te la passo-
sicuramente era yoko che voleva novità, mia mamma ricomparve in camera
con il cordless in mano
e un sorriso strano sul viso.
- è Riku!-
presi il telefono sorpresa, ora capivo la faccia di mia madre, le sue
fantasie non erano svanite…
- pronto?-
- ciao Keira! Come va?-
- ciao Riku sono contenta di sentirti! Come sto? Agitata la mia uscita di
stasera è a rischio, mia mamma non si decide!-
- oh mi dispiace…- non sembrava molto convinto – ti ho chiamata per sapere se potevi
passare da me domani.-
- credo di non potere… domani i miei vogliono andare a fare una gita..-
- beh fa niente volevo discutere se fare o meno delle audizioni per
trovare batterista e cantante.-
- hai ragione anche quello è un bel problema… si potrebbe fare, basta
trovare un locale dove farle..- rispondo pensosa
- dai ne parliamo lunedì! Ti lascio andare che avrai bisogno di tutto il
tempo per prepararti!- dal suo tono si capiva che era sarcastico
- ehi non sono mica una prima donna io?!- ribatto
- ha ha ha dai scherzavo ci vediamo ciao!-
- ciao riku…-
misi giù la linea, poi tornai da mamma che nel frattempo si era seduta in
salotto a guardare la tv con mio papà.
- allora posso uscire stasera?- domandai titubante
- sì certo!-
Ta daaaaan!!!! Aspettai un attimo per essere sicura che non fosse uno
scherzo, ma quando osai chiederle se era sicura mi rispose di sì. A quanto pare
la telefonata di Riku l’aveva messa di buon umore, nonaspettai oltre e inviai il messaggio con
risposta affermativa ad Alex.
Il resto del pomeriggio che mi separava dall’ora X la trascorsi a pensare
a cosa mettermi, quello che avevo detto a Riku era vero, non ci impiegavo mai
molto a prepararmi, un po’ di matita nera intorno agli occhi, un paio di jeans
una maglietta e via andare, ma per farsi notare dal ragazzo che ti piace qualche
cosa di diverso ci voleva.
Alla fine quando passò Yoko, indossavo una gonna a frange nera con catena
attaccata alla tasca e una maglietta bianca con scritto “Be your self”, il
trucco consisteva nella solita matita nera, più spessa e più sfumata e un po’ di
ombretto scintillante.
Il padre di Yoko dopo mille raccomandazioni ci lasciò davanti all’Holy.
Era il locale più frequentato dai miei coetanei, la fila per entrare era già
lunga.
L’ingresso era di vetro tra i pannelli che lo componevano scorreva
l’acqua creando un effetto di cascate e impedendo così alla gente di vedere
all’interno, se non ombre confuse. Ci mettemmo in fila.
- non entreremo mai prima dell’inizio!!!- si lamenta Yoko.
Io non potevo che essere d’accordo con lei.
Presi il cellulare e feci uno squillo ad Alex, magari ci veniva a
prendere.
- Keira! Keira di qui!!-
alzai lo sguardo sentendomi chiamare, e sentendo urlare la folla, sulla
porta c’era proprio lui appena dentro il locale mentre i buttafuori tenevano a
bada le ragazze più avanti. Che avesse già visto la chiamata?!
A spintoni arrivammo in cima, lui mi prese per un braccio e mi tirò
dentro.
- con la popolarità non si scherza- disse sorridendo.
Girandomi vidi le facce contrariate e gelose delle ragazze, la metà erano
della nostra scuola.
Sempre tenendomi per mano Alex mi condusse in una porta laterale che dava
su un lungo corridoio illuminato al neon, arrivati in fondo aprì una porta e ci
fece entrare.
Non pensavo però di trovarmi di fronte, così di botto altri 3 ragazzi,
appena entrai tutti alzarono lo sguardo lasciando perdere le attività a cui
erano dedicati.
Alex mi superò.
-questo è il resto del mio gruppo, lui è Demy, lui è
Rey e questo è Kiyu .-
il primo era un ragazzo con in mano un basso blu scuro, i capelli biondo
cenere con il tipico taglio alternativo, lunghi dietro e corti davanti con tanto
di cresta, mi fece un gran sorriso tendendomi una mano -piacere.- mi disse, io la strinsi.
Il secondo era un ragazzo molto alto, dimostrava si e no 19 anni o forse
più… era nero di carnagione e aveva lunghi rasta stretti in una coda, fece
appena un cenno, non sembrava un tipo socievole.
Infine il terzo mi sembrava di averlo già visto, probabilmente
frequentava la mia stessa scuola, aveva i capelli castani e gli occhi scuri,
anche lui mi strinse la mano.
-bene signori questa è Keira e lei è la sua amica
Yoko. Comunque per parlare è meglio aspettare dopo il live, non mi sembra il
caso di far attendere tutta questa gente …-
si chinò a prendere la sua chitarra, gli altri lo imitarono alzandosi e
uscendo dalla stanza.
-se tornate indietro e girate a sinistra vi troverete
di fianco al palcoscenico, una scaletta vi condurrà direttamente davanti, deve
esserci un ragazzo robusto di nome Seijy se gli dite che vi mando io vi troverà
un posto proprio sotto di noi, ora devo andare. –
e sparì nel corridoio a fianco, noi facemmo come ci aveva detto e il suo
amico spintonando un po’ di gente ci fece accomodare in prima fila davanti al
chitarrista. Lo spettacolo non era ancora cominciato a la gente stava entrando
lentamente riempiendo lo spazio vuoto.
-che emozione! Non vedo l’ora che cominci! Ma che
dico?! La più tesa sarai tu, vedere il tuo ragazzo suonare per la prima volta
deve essere fantastico!- mi dice Yoko tutta eccitata con un enorme sorriso
stampato in faccia.
-Ehi ehi non è il mio ragazzo!- replico allarmata
dalle occhiate delle ragazze che ci circondavano
-Sì non ancora… secondo te perché ti ha invitata al
concerto se no?!- rispose lei con voce annoiata.
-Per gentilezza forse?-
-La smetti di essere così… così… pessimista?! Ah zitta
sta iniziando!-
Non la pensavo come lei ma non ci pensai più di tanto contrariata più che
altro dal fatto di essere stata messa a tacere quando era lei a
parlare…
Comunque le luci si erano abbassate, anche la gente si era calmata si
sentivano solo le urla di qualche ragazzina esagitata.
Uno dopo l’altro sul palco sfilarono i ragazzi, a quanto pare Rey era il
batterista e quel Kiyu faceva da seconda chitarra, per ultimo entrò Alex non ci
avevo fatto caso prima, ma era davvero figo.
Non era vestito chissà come ma quello che aveva addosso gli stava
benissimo, pantaloni neri sostenuti da una cintura borchiata e una camicia
abbottonata fino a metà, lasciando scoperta la parte alta del torace, intorno al
collo aveva un collarino chiuso da una fibbia di metallo e un orecchino a forma
di teschio. Non c’è che dire… non mi stupivo affatto che le ragazze intorno a me
fossero impazzite, Alex aveva un fascino fuori dal comune e quel contesto da
cattivo ragazzo non faceva che aumentarlo.
Quando cominciarono a suonare, il suolo sembrava vibrare, anche se sapevo
che era solo per l’effetto delle casse acustiche vicino a noi. I loro pezzi
avevano ritmo ed erano decisi e schietti, alla fine del concerto l’ultima
canzone prese una cadenza più lenta e dolce.
La voce di Alex era calda e profonda…
Chiudo gli occhi e ti vedo ancora
Lì seduta all’ombra di un grande albero,
e ricordo come mi sorridevi quando
rispondevi al mio saluto.
Ma forse quello è stato solo un bel sogno
Perché tu non ora non mi vedi più ma io ci sono ancora
E ti aspetto…
Dovunque andrai non ti abbandonerò
Perché voglio starti vicino
e non permetterò che
quelle labbra vadano a qualcun altro.
Sarai la mia ragazza.
Non sei come le altre
Tu mi hai conquistato per la tua semplicità.
Mentre ascoltavo rapita questa canzone Yoko mi diede una gomitata e
quando mi voltai per vedere cosa diavolo volesse mi indicò Alex che cantando mi
stava fissando, ma io come al solito non ci avevo fatto caso, Che stesse cantando per me?!
E sto bene con te
il primo giorno che ti ho visto mi è sembrato..
no… non poteva essere
…non ho bisogno di altro,
se non di te…
Dovunque andrai non ti abbandonerò
Perché voglio starti vicino
e non permetterò che
quelle labbra vadano a qualcun altro…
Mentre la melodia sfumava e Alex cantava ancora si chinò verso di me, i
miei occhi erano ancora incollati ai suoi quando le sue labbra si posarono sulla
mia fronte.
Sarai la mia ragazza.
Terminò la frase allontanandosi un po’ da me, quando la musica si fermò
calò il silenzio totale, per grazia ricevuta Yoko cominciò a battere la mani
seguita a ruota dal resto del pubblico.
In un attimo ero scioccata lì dov’ero e un attimo dopo senza neppure
accorgermene ero scioccata ma nel back stage seduta sul divano.
-mi dispiace di aver fatto così ma non sono riuscito a
trattenermi…- mi passò un braccio dietro le spalle
-non.. non ti scusare, anche se per le prossime
settimane sarò al centro dell’attenzione di tutti..- gli sorrisi, dopo tutto non
era quello che volevo? Avere il ragazzo più popolare della scuola per
me?
Ancora non ci credevo, queste cose succedono solo nei telefilm come O.C.
o laguna beach non nella realtà, però era successo…
-Sei il solito Alex, ti prendi sempre le ragazze più
carine…- sbuffò Demy guardandomi
-Allora facciamo sto brindisi?!- disse Rey stappando
la bottiglia di vino e versando il contenuto nei bicchieri.
-Certo! Alla fama e alla nuova coppia!!!- esclamò Yoko
Non era proprio il brindisi che mi aspettavo… comunque sia alzammo tutti
e 6 il bicchiere brindando.
Il resto della serata passò in fretta, Yoko parlò molto con Demy e io
ridevo alle sua battute, ma ogni tanto mi perdevo ascoltando Alex parlare dei
progetti che aveva in mente per la band e lasciando che le nostre labbra si
unissero per qualche attimo.
Quando il padre di Yoko ci venne a prendere a salimmo in macchina la
prima cosa che le chiesi fu
- senti… ma è successo
davvero?!-
Lei mi guardò allibita e rispose – certo! Vero come il fatto che io stia
con Demy!-
Yoko era una continua scoperta per me, ma pensandoci bene non mi sembrava
strano che si fosse messa con lui la prima volta che lo vedeva.
Continuando a chiacchierare arrivammo sotto casa mia, quando salii mia
mamma mi aprì.
-com’è andata?- mi chiese
-benissimo!-
ed era vero era andata benissimo! Troppo bene forse…
Commenti: ta dan! Dopo capitoli e capitoli in cui non era successo un
emerito cazzo finalmente sono stata così magnanima da dare una svolta alla
storia!
(certo se no nessuno seguiva più… nd Riku Taci! Nd Kano)
Pensavate che keira si mettesse con riku vero?! Sbagliato!!! Andrà bene
la loro storia? E poi cosa si celerà dietro il risentimento di riku nei
confronti del padre e anche di alex?!
Lo scopriremo (sicuramente non presto…) nei prossimi episodi, se vorrete
seguirli è ovvio! XD
Ringraziamenti:
Lonely Angel: allora sei sei
sopravvissuta a tua mamma con la mitra ti ringrazierei per la recensione. devi
sapere che la villa che ho descritto è vera nel senso che ci passo davvero
spesso davanti e a forza di ammirarla la so a memoria! mi disp un pò perchè
tifavi per la coppia riku/keira e invece....
LucyS: sono contenta che ti sia piaciuta
keira speravo proprio di aver reso l'idea giusta del suo carattere e a quanto
pare ci sono riuscita! ^^ grazie mille per la recensione!
come sempre vi saluto e ringrazio
ulteriormente tutti coloro che leggono la mia fic e mi riempie di gioia vedere
quanti siete! THANKS!!!!
Come predetto la sera prima il ritorno a scuola fu drammatico…
I più educati mi lanciavano occhiate di sbieco mentre passavo per poi
radunarsi con gli altri a spettegolare, invece quelli “anzi quelle”, perché il
maggior numero erano ragazze, mi additavano sia che fossi a un metro da loro che
ha un chilometro e mi guardavano così male che temevo vedermi piombare addosso
una qualsiasi delle lampade appese al soffitto, staccatasi per una maledizione.
Yokomi dava manforte e con una
ragazza particolarmente astiosa nei miei confronti poco ci mancò che la
prendesse a pugni.
Una volta arrivata in classe non mi sentii meglio, era chiaro che ero al
centro delle chiacchiere di tutti… solo Riku ovviamente non era interessato, o
almeno non lo dava a vedere…
Non potevo neanche andare a parlargli perché come al solito dovevo far
finta di non conoscerlo e questo mi faceva star male, mi lanciò solo una sguardo
interrogativo quando gli passai davanti seguito a distanza di poco tempo da un
messaggio “oggi passa da me e portati i compiti di matematica e il libro di
diritto così studiamo”.
Almeno una cosa positiva c’era in quella giornata…
Durante l’intervallo sperai con tutte le mie forze che Alex non si
facesse vivo e infatti dovevo essere stata ascoltata perché non si fece vedere.
Mi sentii sollevata di uscire all’una di lì e ancora di più che ci fosse
mio papà a prendermi, almeno non avrei dovuto fare la strada del ritorno….
Fui molto più tranquilla però alle 4 quando entrai nell’atrio della villa
di Riku e infine mi diressi in camera sua.
Lui appena entrai alzò il viso dal libro aperto sulla sua scrivania e mi
fissò.
Io mi avvicinai al suo letto e mi ci buttai letteralmente sopra
stringendo sulla faccia il cuscino che c’era sopra.
-che vergogna!!! Voglio sparire in un buco nero!!!!!
ç_ç- le mie parole uscirono soffocate dalla stoffa blu.
Riemersi appena un po’ per vedere lui mettersi a ridere, dopo di che mi
nascosi di nuovo.
-io sono disperata e lui ride! Non voglio più andare a
scuola!!!- mi lagnai accucciandomi il più possibile stringendo le ginocchia al
petto.
Sentii il materasso abbassarsi mentre lui si coricava di fianco a me.
Tirai un po’ più giù il cuscino lasciando visibili solo gli occhi.
-guarda che così soffochi..- mi disse
lui
-e chi se ne frega! Meglio! così almeno ho una buona
scusa per ritirarmi dalla vita sociale…- mugugnai
-allora è vero…- disse pensieroso
-cosa?- chiesi io
-chealla
fine del live di ieri Alex si è dichiarato con una canzone davanti a tutta la
sala.. e che poi siete andati a festeggiare nel back stage..-
sta volta balzai a sedermi guardandolo scioccata e rossa come un
peperone.
-allora sanno proprio tutto!-
-ehhh già…- Riku si portò le mani dietro la testa
appoggiandosi – e chissà come avete festeggiato… -
prima che io potessi replicare lui si mise nuovamente a ridere.
-razza di coglione che non sei altro!!!- gli gettai il
cuscino in faccia e da lì nacque una battaglia senza precedenti, che finì solo
quando sedutami letteralmente su di lui lo stavo soffocando.
-Ok.. ok mi afferndo…- mugugnò da sotto il cuscino, io
lo tirai via.
-No stando seri secondo te ho fatto bene a mettermi
con lui?-
Era strano dirgli di stare serio vista la posizione, fosse entrato
qualcuno avrebbe potuto pensare male vedendomi a cavalcioni sul suo addome…. Ma
io non ci feci caso e non fece una piega neppure lui che con tutta calma mi
rispose
-beh se ti piace…-
-sì in effetti mi piace però così di botto… dai dimmi
qualcosa!!!- lo incalzai anche se neppureio sapevo che cosa volevo sentirmi dire lasciandolo libero dal mio peso e
mettendomi in ginocchio voltandomi per guardarlo in faccia.
-Non saprei… non sono bravo in queste cose…- rispose
lui evasivo
Notai in lui un cambiamento, sembrava restio a parlare di questo
argomento.
-senti ma hai qualche cosa contro Alex?!- le mie
solite domande a bruciapelo
Riku non mi rispose subito evitando il mio sguardo.
-diciamo che non mi sta molto simpatico… ehi che
hai?!- esclamò tentando puntellandosi con i gomiti sul letto.
Avevo abbassato il capo – ecco lo sapevo ora lo devo mollare…-
Anche stavolta non mi rispose subito
-ma sei scema?! E perché mai? Mica deve piacere a me…-
mi chiese alla fine stupefatto
-invece sì! Perché la tua opinione per me conta
molto!!- gli dissi infervorata
-ma quanto sei bambina…-
mi mise una mano dietro la testa e mi tirò giù, finendo con la faccia
contro il cuscino, poi appoggiai la testa sul suo braccio.
C’era qualcosa che mi legava a lui, ma… non era amore bensì un sentimento
ugualmente profondo, che non ero sicura fosse possibile provarlo… ci stavo bene
e mi chiedevo come avessi fatto senza di lui.
-…ma ti voglio bene per questo.-
sorrisi senza altare la testa, molte volte di abusa della frase ti voglio
bene, penso che ci si dovrebbe pensare almeno 10 volte sopra prima di dirla, ma
in quel caso ero sicura che Riku mi volesse veramente bene .
-senti hai pensato di fare le audizioni per i restanti
membri?-
questa volta alzai la testa poggiandomi sui gomiti.
-sì ci ho pensato, tornata a casa faccio qualche
volantino e lo appendo a scuola prima che finisca- gli risposi – forse ora è
meglio che ci mettiamo a studiare!- aggiunsi alzandomi e prendendo i libri dallo zaino che mi ero
portata.
-Facciamo così, tu rispondi alle domande di diritto e
io ti faccio i compiti di matematica, se no domattina siamo ancora qui e poi
studiamo per l’interrogazione ok?-
-E con questo che vorresti dire?- gli chiesi
lanciandogli uno sguardo astioso
-Nulla nulla… forza mettiamoci al lavoro!-
Finito lo studio era finito anche il tempo a disposizione, avevo l’ora di
rientro fissata per le sette e non era il caso di sgarrare… così salutai Riku e
tornai a casa.
Dopo cena mi dilettai nel creare al computer il volantino, una volta
terminato ne stampai alcuni e li
appoggiai sulla scrivania pronti per essere
portati a scuola.
Commenti: pensavo che una volta finita la scuola
avrei avuto più tempo per scrivere o meglio che mi sarebbe venuto in mente
qualcosa in più e invece guardate che razza di mini capitolo è venuto fuori!!
Non mi stupisce che stanotte abbia sognato gli esami di maturità benché sia in
anticipo di un anno….
A proposito se c’è qualche maturando che legge la
mia fic gli faccio i complimenti per aver finalmente raggiunto il traguardo
finale! ^^
Volevo rendere la mia storia molto più simile alla
vita reale ma qualche pezzo da telenovela mi sa che mi è sfuggito… secondo me
però è molto meglio così perché se no molto probabilmente sarebbe risultata
molto più noiosa! Voi che ne dite?
Ora mi sa che vado a farmi un bagno in piscina qui
si muore di caldo… sigh! çç
Vi annuncio, visto che in molti avete chiesto
di contattarmi, che ho aggiungo nella mia scheda personale (ci si può
arrivare cliccando sul mio nick name) un indirizzo e-mail dove tutti potete
chiedermi spiegazioni o altro, oppure semplicemente dove chiacchierare di KH o
del più e del meno!
Ne approfitto per ringraziare crazykikka, goddes
ofwater, metal_darkness e revege
che ho visto solo ora (perdono ^^”) che mi hanno aggiunto tra le loro fic
preferite! Grazie di cuore! ^^
Ringraziamenti:
LusyS: lo sapevo che ci saresti rimasta male! che
ti devo dire? c'est la vie (se si scrive così... 2 anni di francese buttati nel
c---o!)
La mattina seguente sembrava che la gente non si fosse ancora stancata di
sparlarmi dietro, ma io non ci facevo caso, anzi tutta questa “popolarità” forse
poteva far accorrere anche più gente alle audizioni…
-oddio!- esclamai nel bel mezzo della terza
ora
Yoko dietro di me ignorando la prof che ci guardava male mi chiese – che
succede?-
-glielo dico io che succede…- la voce stridula della
prof di diritto mi fece trasalire, era giunto il mio momento – Del Monte venga
interrogata così farà compagnia al signor Okazaki-
ta daaaaaan!!! Era fatta, ma non ero più di tanto preoccupata, io e Riku
avevamo studiato bene e il fatto che fossimo interrogati insieme non mi
dispiaceva, quando ci sedemmo vicini lui mi sussurrò
- che diavolo ti è preso? Sognavi forse?!-
-ma figurati! È che ho dimenticato i volantini!- gli
risposi
-complimenti…-
-tornerò nel pomeriggio d’accordo?!- sibilai
-mi dispiace interrompervi… allora posso cominciare?-
nello sguardo di quella vecchia megera non c’era un barlume di pietà! Ma
io ero ben preparata!
Infatti a fine interrogazione…
-bene vedo che nonostante tutto siete preparati, direi
un 65..-
65? 65?!!!! Solo?!!!
Quella brutta bip bip biiiiiiiiiiiiiiip
biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiipppp!!!
*°ç*ç@#+?!£% !!! del bip!
Fumante ma impotente tornai al posto.
-che vi siete detti?-
mi voltai verso Yoko – che?-
-tu e Okazaki che vi siete detti?- mi
ripeté
-nulla mi ha chiesto solo un suggerimento tutto qui..-
mentii prontamente
-ah ok… ma perché diavolo sei saltata su così prima?-
-beh vedi….-
*******
-Riku adesso basta!!!-
mi piazzai davanti a lui nel mezzo del marciapiede con le mani sui
fianchi, avevo appena lasciato Yoko alla fermata e poi l’avevo raggiunto.
-ma di che parli?- mi chiese lui confuso
-sono stufa di mentire a Yoko! Diamine! tanto ormai se
devo mettere i volantini lo verrà a sapere comunque non ti pare?- gli
risposi
-ok va bene diglielo pure ma non voglio che se vieni a
casa mia ti porti tutti i tuoi amici dietro, io ho scelto te come amica e ti
voglio da sola!- ribatté seccato
-e moh sono diventata di tua proprietà? farò come
dici, ma solo perchè provare con Yoko sarebbe impossibile…- dissi alla fine
pensierosa.
-E non voglio che tutti sappiano chi sono i miei e
dove abito, ho mantenuto il segreto fino adesso e non voglio immaginare il
dopo…-
-I suoi desideri sono ordini per me…- replicai con
veemenza
-Per favore..- aggiunse Riku ricalcolando il tono con
cui mi aveva parlato
-Ecco così va meglio, puoi stare sicuro!-
Il telefonino mi squillò.
-chiè?-
mi chiese lui per nulla curioso….
Io gli feci un grande sorriso piantandogli davanti lo schermo,
Calling Alex.
Alzò gli occhi al cielo.
-pronto?- risposi
-ciao Keira come va?- grazie al cielo ha evitato di
chiamarmi amore o altro… non mi sembrava ancora il momento…
-tuttobene, sono sopravvissuta ecco..-
-allora ho fatto bene a non farmi vedere
oggi?-
-sì è stata un ottima idea! Ma dimmi, cosa c’è?-
-volevo chiederti se oggi ti va di uscire, sempre se
non hai compiti in eccesso..-
mi sforzai di visualizzare nella mia mente le pagine dei prossimi giorni
del diario.
-aspetta fammi pensare.. l’interrogazione di diritto
l’ho già fatta, quindi non dovrei aver nulla, le prossime verifiche non sono
troppo difficili… oh no…-
-che c’è?-
-matematica ho almeno 10 esercizi per domani, e in più
oggi devo passare a scuola…-
ero intenta a costiparmi quando da dietro Riku mi strattonò la
cartella.
-scusa un attimo – misi la mano a coppa sul cellulare
e rivolsi uno sguardo interrogativo a Riku
-i compiti di mate, se vuoi posso farteli io.- mi
disse a mezza voce
-davvero?- chiesi incredula
-sì, però a mettere i volantini ci devi andare lo
stesso.-
-ti adoro!!!- gli saltai al collo sbatacchiando il
telefono
-Keira tutto bene?-
mi ricomposi velocemente, mentre Riku si massaggiava il collo, a momenti
lo strozzavo.
-sì, sì tutto bene per oggi siamo d’accordo allora?-
-ma i compiti di matematica?-
-tutto risolto, no problem! Ma devo passare a scuola
comunque.-
-facciamo così allora ci vediamo davanti scuola alle 4
e mezza va bene?-
-benissimo allora a più tardi!-
-ok ciao-
-ciao-
chiusi lo sportellino, e gongolante ripresi il passo di Riku.
-non pensare che possa diventare un’abitudine!- mi
rimproverò lui, già traducendo il mio pensiero.
-Non ti preoccupare, ah quanto ti voglio bene!!!- mi
aggrappai al suo braccio, lui sorrise ma dentro di sè aveva qualcosa che non
andava.
Pomeriggio!
Ci impiegai di nuovo un po’ per vestirmi, ma una canotta e un paio di
jeans andavano più che bene per un pomeriggio assolato senza chissà quali
programmi in mente.
Alla fine dovetti dire a mia mamma che mi ero trovata il ragazzo e a
parte il terzo grado su chi era com’era ecc… andò tutto liscio.
Tralasciai tutta la scena del concerto, lei non era preoccupata, dopo
tutto un po’ lo conosceva già perché gliene avevo già parlato in passato e
sapeva che io ero una ragazza diciamo… responsabile.
Presi la mia borsa e ci fiaccai dentro tutte le cianfrusaglie che mi
portavo dietro più i volantini.
In 10 minuti ero davanti a scuola e guardai l’orologio, erano solo le 4
avevo tutto il tempo di fare ciò che dovevo.
Entrai nell’atrio e salutai l’impiegata della segreteria.
-buongiorno, senta non è che potrei attaccare dei
volantini nella bacheca del corridoio?- chiesi
-certo vai pure-
mi incamminai, passai davanti alla presidenza e imboccai un lungo
corridoio che dava sul cortile interno dell’istituto.
Lì vidi una scena che sembrava tirata fuori da un film, il nostro fidato
e ormai centenario bidello Tamohiro che teneva per un braccio un ragazzino mai
visto prima e lo trascinava via.
-mi lasci! Non stavo facendo niente di male!-
-che diavolo ci facevi allora lì furfantello?!- lo
interrogò l’uomo
Tamohiro conosceva tutti gli studenti che passavano di lì ed era chiaro
che non si lasciasse sfuggire qualche infiltrato.
Però qual ragazzino io l’avevo già visto… ma dove?
I due nel frattempo venivano verso di me, più lo guardavo e più mi
sembrava di riconoscerlo..
Ma certo!! Gironzolava sempre davanti al negozio di strumenti musicali
con aria malinconica, mi ricordava un po’ Riku…
Lui alzò gli occhi verso di me e incrociai due iridi azzurre come le mie.
E quel che feci dopo neppure adesso me lo so spiegare…
-ah allora eri qui!- dissi andando loro incontro con
passo deciso.
-Oh Keira ciao, conosci questo qui?- mi chiese il
bidello.
-Certo è un mio amico, mi ha accompagnato oggi perché
devo affissare dei volantini nella bacheca.- risposi
Non mi stupii dello sguardo allibito del ragazzino, ma sperai con tutto
il cuore che si levasse quall’aria da chi? Come? Dove? E quando?
-che annuncio vuoi mettere se posso chiedertelo?-
-in realtà per adesso è stato un segreto comunque sto
cercando dei membri per formare una band-
-ehhh voi giovani…scommetto che è una di quelle rumorose
che senti a chilometri di distanza…-
io sorrisi e annuii.
-beh allora ti lascio e ti restituisco il tuo amico,
scusa giovanotto ma non potevo immaginare fossi accompagnato ma me lo avessi
detto prima… comunque…- gli lasciò il braccio facendo un piccolo inchino.
-No si figuri… non si deve preoccupare!- disse l’altro
agitando la mani.
Beh almeno è educato… osservai io.
L’uomo si allontanò lasciandoci nel corridoio deserto.
-bene ora posso sapere che ci fai qui?- chiesi poi
rivolgendomi allo sconosciuto
-perché mi hai aiutato? Non sai neppure chi sono!-
rispose lui accigliato
in effetti è vero… manco lo conosco…
-non so.. però ti vedo spesso davanti al negozio di
musica non è così?-
lui abbassò lo sguardo… - sì…-
io un po’ imbarazzata mi presentai – piacere io sono
Keira Del Monte-
gli porsi la mano e lui mi sorrise.
Aveva una sorriso contagioso e gli occhi che gioivano da soli da farti
venire voglia di ridere pure a te…
strinse la mia mano.
-piacere mio, mi chiamo Sora Kanemori-
Sora era alto e magro quanto me, anche se si vedevano i muscoli ben
sviluppati.
Indossava una t-shirt troppo grande e lunga per lui, un paio di jeans
lisi e le scarpe da ginnastica. Aveva i capelli castani, modellati con il gel e
due bellissimi occhi azzurri.
Mi trasmise subito una certa simpatia.
-allora che ci fa un ragazzino come te qui?-
il suo sguardo si rabbuiò.
-guarda che io ho 16 anni….-
tum! Un masso mi cadde sulla testa… le mie solite figure di merda..
io non gli davo più di 14 anni…
-scusa scusa!!!- mi affrettai a dire e lui tornò del
suo umore allegro.
-Beh sono qui perché volevo andare in sala musica,
devo vedere una cosa..- mi svelò alla fine, così non trovandoci niente di male
lo accompagnai.
Le aule erano sempre aperte e a disposizione degli studenti, oggi per
fortuna però non c’era nessun corso.
Appena entrò Sora emise un suono di stupore.
-wow! Avete un sacco di strumenti!!!- esclamò eccitato
io risi per la sua spontaneità – se vuoi puoi provarne qualcuno!- gli
dissi
-davvero Key-chan?!-
Key?!
Mi chiamava già con un nomignolo dopo neppure 10 minuti che ci eravamo
incontrati, ma devo dire che non mi dispiaceva affatto, sembrava un po’ un
bambino in cerca di affetto.
-certo- lo rassicurai
se mi aveva stupito trovarlo nel corridoio trascinato da un bidello,
quello non era niente in confronto a quello che fece dopo…
si diresse sicuro verso la batteria e impugnate le bacchette si mise e
picchiare su piatti e tamburi.
Rimasi a bocca aperta, non stava semplicemente facendo rumore, ma stava
seguendo un suo ritmo, era strabiliante per quanto ne sapevo io suonava da dio!
-ehi Sora! Sora!- dovetti alzare la voce perché mi
sentisse e smettesse.
-Che c’è?-
-Da quanto è che suoni la batteria?-
-Ho imparato alle medie a scuola.. e ogni tanto la
suono nel negozio di strumenti dove mi hai visto, ci lavoro saltuariamente e
allora la padrona mi lascia provare…- mi spiega
E io non
posso che rimanere a bocca aperta, quello che ho di fronte a me è talento puro!
Poi senza tanti complimenti gli chiesi
-vuoi far parte della mia band?! Abbiamo già il
chitarrista che sarei io e un mio amico che suona il basso!- ero al settimo
cielo
-d… davvero?! Non stai scherzando?!- mi chiese lui
nello stesso stato d’animo
-certo che no!!!-
in un minuto eravamo tutti e due per mano che saltellavamo come degli
ebeti, si poteva dire che Sora era la mia copia al maschile.
Però mi venne un dubbio…
-no aspetta…-
ci fermammo.
-devo prima farti sentire a Riku…- dissi
soprappensiero
-e chi è?-
-il bassista…-
mentre rimuginavo l’occhio mi cadde sull’orologio che segnava le… 16:40
-oddio sono in ritardo!- feci per scappare ma alla
porta mi fermai, mi ero dimenticata di Sora.
-Senti domani pomeriggio, sempre qui alle 4 porto con
me Riku e facciamo un’audizione ok?-
Sentii il suo okey mentre ero già a metà del corridoio.
Trafelata uscii dalla scuola, mi guardai intorno ma di Alex nessuna
traccia.
Sospirai tentando di riprendere fiato “meno male non è ancora
arrivato!”.
-ehi Keira sono qui!-
come non detto…
Commenti:
che ne dite di questo capitolo? Finalmente ho fatto comparire sora! Mi
sono attenuta al suo carattere allegro, penso proprio che se conoscessi un
ragazzo come lui ci andrei sicuramente subito d’accordo! È impossibile non
farlo! ^^
mi hanno detto che è facile scrivere una storia se si conoscono già i
personaggi perché li prendi da altri libri o film o videogiochi ma io non sono
d’accordo… tralasciando i personaggi (che poi ognuno può plasmare a suo piacere)
la storia però è interamente inventata, è difficile riuscire a organizzare i
personaggi con quello che vuoi scrivere, non è proprio una cosa da niente! Voi
non credete?
Vi chiedo un ultima cosa, ho aperto un mio piccolo blog si chiama the
kingdom fantasy, ho inserito il link nel mio profilo qui su efp, mi farebbe
molto piacere se ci andaste a dare un’occhiata, devo ancora sistemarlo un po’,
però qualcosina c’è già!
Ringraziamenti:
LucyS: ti dirò che yoko non è proprio un personaggio marginale in questa
storia ma comunque di vedrà in seguito!
Metal_darkness: figurati anche io sono spesso impegnata! Ma ti ringrazio
di seguire sempre quando ne hai l’occasione!
Lonely Angel: cavolo parti? E adesso come farò senza le tue recensioni?
Beh spero di risentirti presto! Ciao e buona vacanza! ^^
le ultime parole famose, era proprio seduto su una panchina e io non
l’avevo notato.
“perché devo sempre fare figure di merda?!”
mi avvicinai a lui.
-scusa mi dispiace ho avuto un contrattempo!- gli
dissi, lui si alzò dalla panchina e mi diede un bacio.
-Non fa nulla, allora dove ti piacerebbe andare?- mi
chiese
-Umh… non saprei decidi tu!-
-allora
ti porto a bere qualcosa io, c’è un bar molto carino poco distante da qui.- mi
rispose
-Ok-
Mi prese per mano e ci incamminammo, mi sembrava un sogno poter
passeggiare vicino a lui.
Due giorni fa non l’avrei neppure ritenuto possibile! Mi sembrava di
essere in uno di quei film romantici, dove la protagonista sempre stata ignorata
e snobbata vede coronare i propri sogni, e in quel momento mi augurai con tutto
il cuore che la fine del mio personale film fosse felice…
Il caffè che mi diceva lui in effetti era molto bello, aveva una dehor
tutto fatto di vetro e la vista delle montagne era fantastica.
-allora ti piace?- mi chiese facendomi
accomodare
io distolsi lo sguardo dalla veduta e annuii con foga – certo è
bellissimo!!!-
-bene… ah sappi che oggi offro io, quindi prendi tutto
quello che vuoi! Mi hanno pagato abbastanza bene al live di sabato sera-aggiunse
-ma…-
-no niente ma! Sei la mia ragazza e per il primo
appuntamento offro io!-
non potei fare altro che sorridergli di nuovo, nel frattempo arrivò la
cameriera.
-cosa posso portarvi?- domandò guardandoci.
-Per me un cappuccino e per te?-
Io avevo appena finito di leggere i dolci – per me allora una fetta di
torta di mele e un tè alla vaniglia grazie-
La ragazza fece un inchino e tornò di là.
-si vede che non sei giapponese…- mi disse ridendo
-e perché?- chiesi stupita io
-beh qui non c’è l’usanza di mangiare nel pomeriggio…-
mi rispose
-ah già…. Io invece ci sono abituata fin da piccola
mia mamma mi dava la merenda alle 4… così come quando vado a trovare i nonni!-
-capisco… senti ma cosa ci facevi a
scuola?-
-sto cercando i membri per la band, te ne avevo
parlato ricordi?-
-sì, ma dai allora ti sei decisa! Bene, già sei a buon
punto visto che il chitarrista ce l’hai.-
-sì ma ho anche già il bassista e quasi certamente il
batterista è per questo che ho fatto tardi..-
-cioè hai trovato tutti e due oggi pomeriggio?- mi
domandò lui senza capire
-no,no oggi ho trovato il batterista e un ragazzo con
un talento innato per aver imparato a suonare alle medie… e il bassista l’ho
conosciuto già tempo fa.- gli spiegai
-e chi è?-
la cameriera arrivò con le nostre ordinazioni e le sistemò sul tavolo.
-si chiama Riku.- risposi mettendo lo zucchero nel tè
e girando con il cucchiaino
-Riku? E di cognome?-
-Okazaki- dissi smettendo di girare e tagliando con la
forchetta un pezzo di torta – ne vuoi un po’?- chiesi, ma lui non mi
rispose
alzai lo sguardo, in volto era livido, le labbra tirate e lo sguardo
cupo, in un attimo il ragazzo allegro che avevo di fronte si era
trasformato.
-Alex tutto bene?- chiesi allarmata
pian piano riacquistò colore e mi sorrise. – tutto bene non
preoccuparti.-
io non feci più domande e tanto meno lui tornò sull’argomento, riku in
effetti mi aveva detto che non gli stava molto simpatico ma non sapevo che la
cosa fosse reciproca…
verso le sei mi riaccompagnò a casa.
-allora ci vediamo domani, e scusami per prima.- mi
disse mentre io giravo la chiave nella toppa. Spinsi un po’ la porta e
appoggiandomi con la schiena mi voltai.
-Non ti devi preoccupare.. mi sono solo spaventata un
po’ sei diventato pallidissimo..-
Lui si avvicinò e mi abbracciò – hai ragione.. comunque mi congratulo
conte sono sicura che riuscirai a
formare la band che hai tanto desiderato.-
-grazie-
ovviamente quando salii in casa mia mamma fece finta di non essere
interessata e io per tenerla sulla spine feci finta di niente e non le raccontai
nulla, finché dopo mezz’ora entrò in camera mia e sbottò – ma allora mi dici
qualcosa?!- scoppiai a ridere e tralasciando i baci e gli abbracci le raccontai
di dove mi aveva portato.
Alla fine sembrò soddisfatta e tornò in cucina a preparare la cena.
Io nel frattempo chiamai Riku, non vedevo l’ora di dirgli di Sora.
Feci il numero di casa e dopo qualche squillo mi rispose una voce
maschile, ma non era quella rauca del maggiordomo, una voce più profonda e
calma.
-pronto chi parla?-
rimasi un attimo interdetta, quest’uomo era il padre tanto odiato di
Riku.
-mi scusi il disturbo sono Keira Del Monte, vorrei
parlare con Riku se è in casa..-
-ah certo, un attimo solo e te lo passo.-
-grazie-
eppure mi sembrava una persona gentile, certo che al telefono e difficile
da dire…
-pronto Keira?-
-ciao Riku come va?-
-bene grazie, e a te come è andato l’appuntamento?-
-è andato alla grande ma te lo racconto dopo… non ci
crederai ma ho trovato il batterista!!!- esclamai
-cosa?! E hai deciso così senza neppure chiedere a me?
E poi come hai fatto?- mi chiese tutto d’un fiato
-no certo gli ho fissato un audizione per domani! Ma
aspetta che ti spieghi..-
così gli raccontai tutto.
-se è bravo come dici siamo stati proprio fortunati! E
i volantini gli hai messi?-
ops…… cazzo!
-oh no…-
-non dirmi che…-
-sì… ero in ritardo e sono uscita di corsa! Ti
prometto che domani li porto!!!- dissi in fretta scongiurando una paternale da
parte sua.
lo sentii sospirare – e va bene… allora dimmi dell’appuntamento!-
gli spiegai grosso modo.
-quando ho menzionato il tuo nome ha fatto una faccia
stranissima..-
-non mi stupisce…-
-che vuoi dire?-
-niente, niente ora devo scappare ci vediamo domattina
ciao!-
-aspetta!!!-
ma ormai aveva già messo giù.
Dopo cena messaggiai con Yoko che ovviamente era interessata solo
all’appuntamento.
Decisi che domani le avrei detto di Riku e della band…
Poi prima di andare a dormire scrissi una mail a
mio fratello aggiornandolo sugli ultimi eventi, alla fine spossata dalla
giornata mi coricai e mi addormentai.
commenti: altro capitolo striminzito! e non ho
neppure molto tempo per commentare quindi vi saluto e mi raccomando recensite!
^^
ringraziamenti:
metal_darkness: a quanto pare mi sei rimasto solo
tu! sigh çç sono tutti in vacanza... cmq grazie per sostenermi sempre!
^^
ringrazio anche Alesh e
Yuma_29 per avermi aggiunto tra le loro fic preferite! ^^ thanks a
lot!!!
Il giorno dopo con grande rammarico della mia classe il
professore di fisica era assente e ciò voleva dire avere almeno un’ora buca.
Così presi il coraggio a due mani e decisi di parlare con Yoko.
-che?!!!!- metà dei ragazzi si girarono compreso Riku che intuì subito il
motivo.
-Shhhh! Che ti gridi?!- la zittii io
-E per tutto questo tempo mi hai nascosto una cosa del genere?!- mi accusò
puntandomi l’indice al petto.
-Scusami, ma te l’ho già detto è stata una decisione soprattutto di Riku!-
sibilai guardandomi intorno
Senza tanti complimenti Yoko gli gettò un’occhiata carica
di rancore.
-e lui lo sa?-
-chi sa cosa?-
-Alex!-
-certo che lo sa.. gliene ho parlato ieri!- aggiunsi vedendola tornare sul
piede di guerra.
Dopo quella notizia si rilassò un po’ di più allungando i
piedi sulla sedia di fronte senza ascoltare i deboli rimproveri del professore
di sostituzione, che ad un certo punto desisté dal suo intento tornando a
leggere il giornale.
-e così non vuoi che io venga alle prove…- disse con tono
seccato
-no, non è così! È solo che non abbiamo ancora trovato un posto per
provare, e poi in due che vuoi che possiamo fare? Quando sarà tutto sistemato
potrai venire promesso!- le spiegai con calma
-sarà….-
dopo di che si alzò
-dove vai?- le chiesi
-devo parlare con Nobu… continua a mandarmi messaggi e non vuole accettare
il fatto che mi sono trovata un altro, è ora di parlarci a quattrocchi!- si
diresse con passo sicuro verso il gruppo di ragazzi che rideva e scherzava in un
angolo della classe e si sedette di fronte a lui ignorando le proteste del
precedente occupatore della sedia.
Lasciai che se la vedesse da sola con Nobu, tanto quel
poveretto aveva già un’aria terrorizzata quando l’aveva vista dirigersi lì.
Io mi guardai intorno, non sapevo che fare…
in oltre avevo dimenticato il lettore a casa (cosa
imperdonabile!!!) e ovviamente non mi passava neppure per l’anticamera del
cervello di studiare o fare dei compiti, tanto come si dice “il dado è tratto”
quello che è stato è stato e io aspettavo solo che finisse la scuola per potermi
riposare.
Decisi di cambiare di
postazione.
Mi sedetti di fianco a Riku che come sempre ascoltava la
musica con la testa appoggiata sulle braccia, il solito gnorri!
Gli picchiettai delicatamente sulla testa e lui la alzò.
-fatto?- mi domandò riferendosi a Yoko
-fatto…- risposi io annuendo
lui si risvegliò completamente e appoggiò l’mp3 sul banco
stiracchiandosi vistosamente, poi si appoggiò con le spalle al muro così da
essere più comodo per parlare con me.
-è strano… è la prima volta che parlo con te a scuola e perfino durante le
ore di lezione!- dissi pensierosa
-ma va… se mi hai già parlato!- ribatté lui
-sì ma eravamo in una classe vuota! mi sembra che ci sia una grossa
differenza…- osservai io
-uff… che lagnosa…-
io per tutta risposta gli feci la linguaccia.
-piuttosto mi è venuta in mente una cosa riguardo le audizioni per il
vocalist…-
-e cioè?-
alcuni nostri compagni si erano accorti della nostra
amabile chiacchierata e ci stavano già guardando allibiti, sgomitando i
vicini.
-dove le facciamo?-
tu tu tu tu (suono del telefono quando non risponde
nessuno)
-bella domanda…-
scoppiammo a ridere
-ragazzi per piacere fate un po’ di silenzio!-
-sì ci scusi!-
se prima i ragazzi erano allibiti ora erano decisamente
sgomenti.
Riku il ragazzo più scontroso della scuola che se la
rideva di gusto insieme a una ragazza decisamente fuori dai normali canoni?
Il mondo si stava ribaltando!
-ehi ma sei sicuro di voler farti vedere così? –
-tanto ormai… e comunque la scuola è praticamente finita e dopo le vacanze
sono sicuro che nessuno ci farà più caso.-
-tornando al problema di prima che pensi si possa fare?-
-non saprei…- rispose pensieroso
-potremmo farle da te…- suggerii
-no è fuori discussione, non voglio che tutti sappiano della mia vita.-
disse senza darmi possibilità di replica
-beh allora neppure da me è troppo piccolo il mio appartamento. Non ci
rimane che chiedere a sora-
-sì sono d’accordo.-
la campanella ci annunciò che la pausa era finita e che
ci toccava faticare di nuovo….
Nel pomeriggio tornai a casa e studiai fino alle 4 meno
un quarto, poi uscii visto che non mi ero neppure svestita.
Salutai mia mamma, che “gentilmente” mi fece notare che
non avevo ancora invitato Riku da noi e che era chiaro segno di
maleducazione.
-non ti preoccupare lo farò al più presto ok?-
mi fiondai giù dalle scale prima che il rimprovero si
allungasse fino all’inverosimile.
In 10 minuti ero davanti scuola e come al solito Riku era
già lì, sempre troppo puntuale.
-ciao!- lo salutai e mi sedetti di fianco a lui sulla panchina
-ciao.- mi rispose
parlammo per un bel pezzo.
-senti sei sicura che il tuo amico verrà?- mi chiese ad un certo punto
scettico guardando l’ora
in effetti era in ritardo di più di mezzora.
-così mi ha detto….- era una mezza verità dato che non avevo quasi
aspettato una sua risposta.
-Ma gli hai almeno chiesto il numero di cellulare o di casa? Se oggi non
lo vediamo come lo contattiamo?-
-Emh… veramente no…-
-Cosa?!- esclamò lui guardandomi con occhi sgranati – sei la solita
inaffidabile!!!-
Saltai in piedi – ma scusa! Avresti potuto fare anche tu
qualcosa allora se ci tenevi tanto!!!-
Continuando a battibeccare non c’eravamo accorti del
sopraggiungere di Sora che ci guardava divertito.
-sono lusingato che stiate litigando per me ma sinceramente non è il
caso!- rise
io mi voltai lasciando a mia volta libera la visuale di
Riku.
-beh Riku questo è Sora!- li presentai
lui si alzò e si avvicinò al ragazzo – piacere di
conoscerti, sono ansioso di sentirti suonare-
-piacere mio, spero di essere all’altezza.-
-su forza signori andiamo!-
li presi tutti e due per mano e mi incamminai verso la
scuola.
-ma è sempre così?- chiese Sora tentando di prendere il passo per non
essere trascinato
-una volta no… credo che sia colpa mia…- ammise Riku in tono sconsolato
-ma va! Sono sempre la stessa, solo che con voi riesco a esprimere di più
il mio carattere!- ribattei io
-ohhh siamo a posto!- esclamò Sora
Riku si mise a ridere e anche io, potevo già capire che a
lui stava simpatico, fino ad ora era così spontaneo solo con me, ma come
prevedevo doveva aver provato subito una grande simpatia anche lui nei suoi
confronti come me il giorno prima.
Ci intrufolammo per modo di dire dentro la scuola e una
volta arrivati nell’aula di musica Sora con sicurezza si diresse verso la
batteria, si sedette e prese in mano le bacchette, poi mi
guardò.
Io gli feci un cenno con la testa, per dargli il via.
Si mise a battere sulla cassa, sui
piatti…
Ovviamente non stava seguendo una canzone specifica, ma
il ritmo era comunque coinvolgente e dopo poco anche Riku si mise a battere il
tempo con il piede.
A me invece venne un’idea mi avvicinai alla chitarra e
sorrisi a Riku, il quale mi guardò fisso, gli feci cenno di venire e lui
intuendo quello che volevo fare prese il basso.
Senza sapere come stavamo suonando tutti e tre insieme e
devo dire che fu emozionante, con tutti gli strumenti il sound era completo.
Smettemmo di suonare e dopo esserci guardati tutti
insieme scoppiammo a ridere, non c’era un motivo ben preciso ma ci era
impossibile trattenerci.
Il primo a parlare appena possibile fu
Sora.
-allora sono ingaggiato?- chiese
-per me sì! Ma già da ieri…- risposi, ora attendevamo solo il responso di
Riku
per un attimo sembrò pensieroso
-mhhhh…. Sappi che Keira potrebbe esprimere ancora di più il suo carattere
e non so se sei pronto…-
-allora dovrei rivalutare la mia disponibilità!-
-ma brutti idioti!! Senza di me questa band non avrebbe mai visto la
luce!-
loro si misero a ridere di nuovo.
-sentite… a parte gli scherzi che ne dite se andiamo a bere qualcosa in un
bar? Dobbiamo ancora discutere per le audizioni…-
proposi
loro furono d’accordo e insieme uscimmo fuori.
Il sole spariva e riappariva dietro le nuvole, quel
giorno c’era parecchio vento.
Ci fermammo in un caffé poco distante dall’istituto e una
volta ordinato quello che volevamo cominciammo a
discutere.
-allora ditemi qual è il problema?- chiese Sora sistemandosi più
comodamente sul divanetto
-non sappiamo dove fare le audizioni… i volantini li ho, ma se non abbiamo
una sala prove come facciamo?- gli spiegai
-abbiamo già bocciato sia di farle a casa mia, sia a casa di Keira e
volevamo chiedere a te..- disse Riku guardando il ragazzo di fronte a
lui
Sora assunse un’aria dispiaciuta – vi offrirei volentieri
di venire da me, ma il mio appartamento è troppo piccolo…- rispose
lo vedevo che era a disagio e mi affrettai a dire – non
ti preoccupare troveremo un’altra soluzione!- dopo di che lo vidi più
sollevato.
-quindi siamo punto a capo…- sospirò Riku e osservandolo mi venne in mente
un’idea.
-Senti ma perché non chiedi a tuo padre se c’è un posto adatto? Con tutto
le conoscenze che avrà ci sarà pure quella che fa al caso nostro!- esclamai
Grosso… grossissimo…. madornale
errore…
Lui mi rivolse una sguardo irritato – non ci penso
proprio….-
Evitai di chiedergli il perché, già ero stata poco
delicata nel parlargliene visto il suo modo restio.
Nel frattempo erano arrivate le ordinazioni, un caffè
ristretto per Riku,un tè alla pesca per Sora e una bella coppa di fragole con la
panna per me.
-guarda che così ingrassi…-
mi voltai, sulla porta del bar c’era Alex in pantaloncini
al ginocchio e maglietta senza maniche.
Mi alzai andandogli incontro e lo abbracciai.
-che ci fai qui?- chiesi
-stavo andando alla sala prove quando ti ho vista-
ricordandomi con chi ero lo presi per mano e lo condussi
al tavolo.
-Alex questi sono Sora e Riku, fanno parte della mia band, ma credo che
Riku tu lo conosca già.-
Alex finì di stringere la mano a Sora e poi quando guardò
Riku, mi vennero i brividi.
Lui aveva lo stesso sguardo di ghiaccio di quando parlava
di suo padre e l’altro non era da meno. Quando il silenzio sembrò durare secoli
lo interruppi.
-ehi non vorrei farti perdere tempo, ti staranno aspettando…-
lui tornò del suo solito umore e quando lo accompagnai
fuori mi baciò e proseguì.
Tornai dentro e guardai storto
Riku.
-che diavolo ti è preso?! Potevi almeno salutare!- lo sgridai
per tutta risposta lui si
alzò.
-io devo andare, non credo comunque che sia il caso che io lo saluti…-
replicò
io e Sora ci guardammo straniti, poi ci alzammo seguendo
Riku e ognuno tornò a casa propria.
Quella sera lessi la mail di mio frate
Da:Dany86@libero.it
Ricevuto il 5 giugno 2007 alle ore 18.40
“ha ha ha ha ha ha ha!!! Scusa ma non riesco proprio a
smettere di ridere!”
uffa… da quando gli avevo detto della dichiarazione in
grande stile non la smetteva di prendermi in giro…
“ cmq devo dirti che posticiperò la data di rientro, qui
ho ancora da fare e ci impiegherò ancora un po’, per quanto riguarda il tuo
problema non posso aiutarti, qui a Tokyo di posti per le audizioni c’è ne sono a
bizzeffe ma lì a Kiryu non credo proprio… che mi dici dell’audizione di Sora? È
piaciuto a Riku? Non vedo l’ora di tornare per sentirvi! Ah sorellina ricordati
che dovrete anche scrivervele le canzoni, dici che c’è qualcuno in grado di
farlo? Beh ma adesso che è praticamente finita la scuola dovrestiavere più tempo libero… ok fammi sapere
se riesci a risolvere il problema!
TVB Dany”
Gli risposi poi spensi il computer.
Era vero!!!
Ancora 5 giorni e la scuola chiudeva i battenti per le
vacanze estive, non vedevo l’ora!!!
Commenti: il mistero si infittisce!! Che mai ci sarà di
losco dietro l’odio di riku per alex?! Sono aperte le scommesse!!! ^^
Apro e chiudo una parentesi, la città dove si svolge la
storia esiste davvero, non dista molto da tokyo e da quello che mi hanno detto è
una tipica tranquilla cittadina in mezzo alla campagna, sarò all’antica ma è
proprio in un posto del genere che vorrei andare ad abitare, odio il caos.. però
sempre con la tv e la play! XD
Ok spero di aggiornare presto anche se dipenderà dalla
mia ispirazione e dal fatto che sto facendo una full-immersiondi vampire knight! Per gli amanti del
genere shojo dark fa al caso loro! ^^
Zero forever!!! ^/////^
Ringraziamenti:
Lucy S: anche il mio pc fa i capricci ti capisco sai? çç il legame tra
quei due mi sa che ve lo svelerò solo molto più avanti! Quindi è tutto top
secret! ^^
Goddes of Water: lo so che a volte i miei capitoli sono molto corti e ti
chiedo scusa solo che prima che ho scritto qualcosa ci impiego ventanni e per
non aggiornare ogni morte di papa devo fare così.. ^^” scusa! Ma grazie per il
consiglio, sono sempre ben accetti! ^^
Un altro weekend era iniziato, Alex mi aveva chiesto se la sera andavo
all’ Holy, non avrebbero suonato ma potevamo passare la serata insieme.
Non avrei potuto vedere Sora e Riku quel giorno nonostante si fossero
accordati per vedersi a casa di quest’ultimo, ero indietro con i compiti e le
lezioni e mi dovevo mettere in pari se volevo uscire quella sera.
Appena alzata mi misi di impegno, feci un piano di studi e cominciai con
i compiti scritti.
Verso l’una mia mamma mi chiamò, ma ero così assorta nei miei calcoli che
non la sentii.
-ehi allora ti decidi a venire a mangiare?-
Era spuntata dalla porta della mia camera pulendosi le mani sul grembiule
arancione.
Io alzai la testa dalla montagna di scartoffie che avevo
prodotto.
-scusa arrivo, non ti avevo sentito..- rispondo e
poggiandoi il libro sopra gli altri alzandomi dalla scrivania.
-Pensavo che con il fatto che ti eri trovata il moroso
non ti saresti dedicata come si deve alla scuola e invece…-
Io le feci un sorriso colpevole, se avesse saputo che in realtà studiavo
solo per uscire con Alex la sera tutte le sue speranze sarebbero crollate, dopo
tutto avevo già le idee chiare una volta finito il liceo all’università non ci
sarei mai andata e mi sarei direttamente trasferita a Tokyo dove mi sarei
cercata un lavoro e affittato un piccolo appartamento.
Ovviamente tenevo tutto all’oscuro di mia madre che avrebbe accusato mio
fratello di avermi plagiata. Non fraintendetemi, amo molto la mia città e ci sto
benissimo, ma per cominciare qualcosa di nuovo ho bisogno di cambiare aria…
-hai notizie di Daniele? È da qualche giorno che non
lo sento..- mi chiede una volta a tavola mio padre
-sì mi ha scritto una mail ieri e mi ha avvisato che
dovrà posticipare il ritorno perché ha ancora delle faccende da sbrigare-
in realtà io sapevo benissimo che dietro a quelle faccende c’era il suo
disperato tentativo di riconquistare la sua ragazza che lo aveva mollato tempo
prima…
forse anche mio padre la pensava così perché fece un lungo sospiro sopra
al suo piatto di polpette.
-ah a proposito Keira, dovrà dormire con te quando
tornerà- mi dice mia mamma
la cosa mi lasciò un po’ contrariata, una volta a separare la mia camera
dalla sua c’era un muro, che poi avevano buttato giù per far allargare il bagno
e quindi le dimensioni attuali della stanza erano un po’ ridotte per farci
dormire due persone.
-non potremmo farlo dormire in salotto? È grande e il
divano va benissimo con una coperta, tanto adesso fa caldo.- rispondo tentando
di trovare una soluzione.
-Avresti il coraggio di farlo dormire lì?! Avrà
diritto pure lui ad un letto normale, non vorrà mica stare per 2 mesi sul
divano?- mi rimbecca mia mamma
-Sono certa che se glielo chiedo mi dirà di sì!-
ribatto io
-Sì è vero, ma solo perché non lo lasceresti vivere se
no…- osserva mio padre
-Uffaaaaaa….. –
-Stasera ti portiamo noi al locale.- aggiunge mia
madre cambiando discorso
-Ok per il rientro ci pensa Yoko
comunque.-
-Allora ringraziala-
-Sicuro- rispondo poi mi alzo e metto i piatti nel
lavandino.
Tornai subito in camera, non potevo perdere troppo tempo… meccanicamente
guardai il display del cellulare, una piccola busta chiusa lampeggiava, mi era
arrivato un messaggio.
Lo aprii.
“ ciao Keira, sono Sora ho chiesto il tuo num a Riku. Senti visto che
oggi non ci possiamo vedere che ne dici se domani passi da me e poi andiamo da
Riku? Risp TVB ^_______^”
Risi.
Cavolo!!! A Riku ci erano volute 3 settimane prima che si osasse a
scrivermi tvb!!! è proprio vero che Sora è completamente diverso.
-mamma domani abbiamo qualche impegno?!- urlo dalla
mia camera sedendomi pesantemente sul letto
-no, non dovremmo. Perché?-
-vado da Riku con Sora che dobbiamo decidere alcune
cose per la band!- rispondo
-dovevo immaginarlo… d’accordo…- dice in tono
rassegnato
-grazie!-
misi mano nuovamente al cellulare e cominciai a digitare.
“ ciao Sora! Ok per domani va bene dimmi solo dove abiti e ti raggiungo”
invio.
Dopo pochi minuti ecco la sua risposta
“abito in via honomi al numero 10. vieni qui verso le tre ok? Allora ci
vediamo domani buona serata.”
“ok ci sarò! Un bacione TVB”
chiusi lo sportellino del cellulare e mi rimisi a studiare.
Circa a metà pomeriggio i pensieri cominciarono a vagare sulla serata che
mi si proponeva e al problema di trovare un luogo dove fare le audizioni, avevo
perfino provato a chiedere disponibilità a scuola ma non se ne parlava neppure,
adesso era troppo tardi per organizzare qualcosa.
- non
riusciremo mai a trovare una soluzione!!!- esclamo facendo scivolare la testa giù dal
letto. Il sangue mi pulsava nelle orecchie ma non mi impedì di
sentire la voce di mio padre.
-Che problema avete? Riguarda la band?-
Mi tirai su sentendo la faccia tornare del colore normale mentre il
sangue refluiva.
-sì semplicemente non abbiamo un posto per le
audizioni tutto qui…- tagliai corto, tanto la conversazione era
inutile.
-Perché non provate al karaoke?-
Lo guardai come se fosse pazzo.
-il proprietario è stato un mio collega di lavoro per
molti anni, hanno un impianto audio eccellente se si tratta solo di trovare un
cantante…-
ora ero decisamente interessata.
-e tu ci potresti parlare?-
-credo di sì domani lo chiamo e poi ti dico va bene?-
-sì grazie sarebbe grandioso…-
lui annuì poi abbandonò la soglia.
Ero un po’ stupita, mio papà che per una volta era utile sul serio?!
È vero che c’è sempre una prima volta però… in quell’istante ero un po’ a
disagio, non lo trattavo mai molto bene ma era più forte di me, avesse solo
fatto arrabbiare un po’ meno la mamma sarebbe stato perfetto…
Verso le otto cominciai a prepararmi.
Indossai la gonna di jeans scuro e un paio di ballerine bianche, una
camicetta senza maniche con una grande rosa nera di stoffa appuntata sul davanti
e un copri spalle.
In bagno mi tirai i capelli lasciando che ricadessero un po’ sugli occhi,
mi misi la matita verdone e l’ombretto argento e il lucidalabbra.
Mi misi un bracciale largo e una collana di perle di quelle che andavano
tanto di moda l’estate prima in Italia.
Puntuale come sempre, solo quando aveva un ragazzo arrivò Yoko e per le
nove e dieci eravamo al locale, ovviamente il coprifuoco era per la mezza ma a
me sembrava un’ora giusta, non avrei resistito più di tre ore a ballare.
Ovviamente la fila all’ingresso era infinita, nonostante avessero aperto
da 10 minuti.
-con la storia che siamo fidanzate con due componenti
della band che suona qui abbiamo molti vantaggi!- disse compiaciuta Yoko
salutando Seijy che ci fece cenno di passare facendoci largo tra la folla.
-Se lo dici tu…- guardai le facce poco, ma molto poco
amichevoli delle ragazze che avevamo superato, anche se ci avevo fatto
l’abitudine mi sentivo a disagio. Nessuna di loro diceva niente quando io e Alex
eravamo insieme, ma sapevo che ero diventata la ragazza più odiata della scuola
e non solo, io sbucata dal nulla soffio sotto il naso di molte pretendenti il
ragazzo più bello e famoso della scuola.
-Dove hai detto che ci aspettavano?-
Yoko mi riscosse dai pensieri urlando per farsi sentire sopra la musica
ad alto volume.
- Alex mi ha
detto di andare nel privè ha riservato un tavolo per noi, e mi ha anche
detto di ordinare quello che vogliamo perché paga Demy gli è andata
male una scommessa e così deve pagare lui…-
-ahhhh il solito! Beh ma tanto ci va pure di lusso in
questo modo.-
facendoci largo, passammo davanti al bar e tra le varie piste fino ad
arrivare ad un angolo del locale, sembrava una tenda di quelle che si vedono nei
possedimenti dei marajà, lunghi drappi di stoffe dai colori caldi pendevano dal
soffitto, i tavolini erano di vetro e tutt’intorno c’erano dei puf bordeaux. La
ragazza all’entrata ci salutò.
-salve siete in lista?- chiese
-sì Sugiyama.- risposi
Lei scorse velocemente la lista e con un sorriso ci fece entrare e
accomodare nel tavolino d’angolo.
Non per niente era il locale più famoso, dopo tutto anche nelle piccole
città c’è la discoteca di tendenza. Ovviamente Yoko non perse tempo e ordinò
subito, io invece osservavo la pista.
Era la più grande lì dentro, il djey in fondo alla sala era intento a
cambiare disco e a mixare i pezzi al momento, era già pieno di gente che
ballava, il pavimento era a quadri trasparenti che cambiavano colore con il
ritmo della canzone, ogni tanto partiva la luce a intermittenza di quelle che ti
fanno vedere tutto a scatti.
Mi spaventai non poco quando vidi la faccia di Alex a 30cm dalla mia, lui
si abbassò e accostò la bocca al mio orecchio.
-ciao scusa il ritardo ma è colpa di Demy non aveva
saputo ancora della scommessa…-
mi misi a ridere, anche lui lo fece, poi mi voltai verso Yoko e salutai
Demy, aveva una faccia da funerale, mi dispiacque un po’ per lui.
-hai già ordinato?- mi chiese di nuovo Alex vedendo
avvicinarsi la ragazza
nel mentre mi fece alzare e poi risedere sulle sue gambe passandomi una
mano intorno alla vita.
-no non ancora…-
-allora lo faccio io per te- mi fece l’occhiolino –
due Angel Dust –
-e che diavolo è?- chiesi io
-niente!-
finché non arrivarono i drink chiacchierammo intervallando con baci
appassionati.
Finalmente potei assaggiare questo famoso Angel Dust, l’aspetto era di un
blu elettrico e il sapore era buonissimo, aveva un non so che di fruttato ma
ovviamente si sentiva che era molto alcolico.
Dopo averne bevuti credo 3 andammo a ballare.
Ovviamente io ballavo con Alex le braccia attorno al suo collo mi
lasciavo trasportare dalla musica muovendo i fianchi, lui mi passava le mani tra
i capelli facendole scivolare lungo la schiena e come tutti i ragazzi fino al
culo.
Ballammo per un po’ poi i ragazzi tornarono ai divanetti, io e Yoko
rimanemmo in pista ancora un po’.
Mentre mi muovevo andai addosso ad un ragazzo vicino a me, mi girai per
chiedergli scusa ma lui si era girato appena senza darmi importanza, però mi
bastò per riconoscerlo.
Era un professore della mia scuola, insegnava musica, era molto bello e
infatti era il sogno proibito di molte studentesse, mi stupii di vederlo lì,
dopo tutto avrà avuto una trentina d’anni ed era sposato.
Mentre lo osservavo notai la ragazza che ballava con lui, era carina…
Yoko mi strattonò e con voce sbiascicata mi disse – andiamo a sederci? Se
continuo così sbocco!- mi prese per mano trascinandomi via, per un nano secondo
la mia mente rimase a pensare al professore per poi essere annebbiata
dall’alcool.
Tornammo al privè i ragazzi erano seduti sui puf e sicuramente ci avevano
osservate tutto il tempo da lì.
Arrivai davanti ad Alex e come niente fosse mi sedetti sopra di lui gli
misi le braccia intorno al collo avvicinandomi e stringendo le gambe attorno
alla sua vita.
Lui mi guardava divertito, non ero così sbronza da non capire quello che
facevo, no, no ragionavo benissimo!! senza però avere freni inibitori.
La mia bocca raggiunse la sua e le lingue si incontrarono, sentivo la sua
mano sulla gamba andare su e giù, mentre con l’altra dietro la mia testa mi
teneva stretta.
In un attimo di pausa le parole mi uscirono di
gettò – ti amo-.
Commenti: ed è passato anche ferragosto questo
vuol dire almeno per me che manca molto meno di un mese perché ricomincino le
scuole e se Dio vuole a quest’ora il prossimo anno sono belle che a posto con la
scuola per il resto della mia vita!
È comparso un nuovo personaggio misterioso, il
professore di musica!!! Muhahahaha adoro creare mistero intorno a me! XD a parte
gli scherzi non dimenticatevelo perché fa parte attiva della storia più avanti!
Ma cosa sarà successo a fine serata tra keira ed alex?! Sono aperte le
scommesse! ^^
Ringraziamenti:
LucyS: mi sa che hai fatto in tempo a cambiarlo il
computer tanto ci ho messo ad aggiornare! cmq grazie della recensione!
^^
E ringrazio
nameChan124smile per avermi aggiunta tra le sue storie preferite! ^_______^
ormai siete in parecchi e mi fa un enorme piacere!
colgo l’occasione per ringraziare anche tutti
coloro che leggono! Kissy!
p.s. vi consiglio di ascoltare su you-tube la
canzone che dà il titolo al capitolo perchè è veramente bella! -_^
La luce era abbagliante, impiegai almeno dieci minuti a mettere a fuoco
la situazione e altri dieci per capire che ero a casa mia, nel mio letto e con
un mal di testa da spaccare una pietra in due.
Mi misi a sedere, ero in pigiama, mi stropicciai gli occhi e dopo aver
cercato le pantofole provai ad alzarmi, con la conclusione che era meglio se
stavo ancora seduta.
Tentai di ricordarmi della sera prima, con sommo imbarazzo mi ricordai di
quello che avevo detto ad Alex, non tanto per il fatto che glielo avessi detto
ma per il modo ed il contesto…
Sapevo anche che ero riuscita a tornare a casa senza farmi vedere dai
miei perché dormivano già… ma non sapevo la risposta, anche se pure lui era
ubriaco e quindi poteva benissimo non ricordare.
Guardai l’ora nella sveglia, erano le dieci, tutto sommato era presto, mi
alzai e mi diressi in cucina.
-ciao tesoro hai dormito un bel po’!- dice mia mamma
sbucando da camera sua.
Tentai di fare la
faccia migliore che potessi augurarmi e risposi – già e ho proprio voglia di un
bel caffè!-
In cucina c’era mio padre intento a leggere come ogni mattina il
giornale, alzò lo sguardo e mi salutò, io mi chinai e gli diedi un bacio sulla
guancia.
-allora come è andata la serata?- chiede riprendendo
la lettura segno che non mi stava già più ascoltando
-tutto bene… oh grazie- dico a mia mamma che mi stava
versando il caffè.
-Senti hai chiamato quel tuo collega per sapere del
karaoke?- chiedo a mio padre
-Che karaoke?- damanda mia madre
-Dobbiamo trovare un posto per fare le audizione del
cantante… allora?!- mi rivolgo di nuovo a papà lasciando l’altra con una faccia
scioccata.
-Sì l’ho sentito mi ha detto che sarebbe disposto a
cedervelo per un pomeriggio ma di andare da lui per discutere dei detta….-
-Ehi aspettate un attimo e chi pensa di pagare eh?!
Non pensare nemmeno che…- ci interrompe mia mamma
-Non ti preoccupare per questo ho i risparmi di
emergenza, e comunque metteremo insieme dei soldi se sarà necessario… comunque
grazie- la interrompo io.
A lei non rimase altro che sospirare e guardare storto mio padre
per poi chiedermi.
-Noi oggi pomeriggio usciamo andiamo al lago tu invece
devi andare da Riku vero?-
-Sì verso le tre o le quattro non mi ricordo, dopo
chiamo Sora e poi mi metto a studiare-
- mai una volta che vieni
con noi...- sbuffa lei
- e dire che prima mi
dicevi che dovevo farmi degli amici in più...- radacchio io
Dopo colazione tentai di darmi un aspetto umano e poi chiamai Sora.
Tu
Tu
Tu
Tu
-Key!!!! Che bello sentirti!!! ^________^-
le parole mi rimbombarono nelle orecchie come se fosse stato in uno
stadio vuoto.
-ti prego Sora parla piano ho un mal di testa
allucinante!-
-brutta serata ieri eh?- dice
sarcastico
-beh brutta no ma forse un po’ esagerata… - in un
istante mi viene un dubbio, non avevo le idee molto chiare su quello che era
successo, sapevo che stavamo limonando ma poi?! O_O
-Ehi Key-chan tutto ok?-
-Sinceramente non lo so...- rispondo soprappensiero
-Un po’ esagerata nel senso che ti sei data al sesso
sfrenato con il tuo tipo?-
-Cosaaaaa?!!! Ahi ahi…- mi poro una mano alla testa –
non dire idiozie! O almeno non credo…- aggiungo
-Come non credi?- domanda lui
stupito
-Non credo perché non ne sono sicura….- cominciava a
venirmi caldo – mi sto per sentire male….-
-Senti non ti preoccupare prova a chiamarlo e chiedilo
direttamente a lui!-
-Ma non posso!!! Che figura di merda ci farei?!-
rispondo allibita
-Beh ma che problemi hai?-
-Sora tu sei un ragazzo e non puoi capire… fa lo
stesso proverò a chiamare Yoko e chiedo a lei anche se non so se è una fonte
attendibile… senti ti avevo chiamato per sapere a che ora devo venire da te
perché il mess di ieri l’ho cancellato per sbaglio ^^"-
-Figurati comunque era per le tre, ma se non ce la fai
passo io.-
-No no vengo!!! aspettami a casa
ok?-
-Ok allora a dopo baci!-
-Baci!-
Chiusi la chiamata e scrissi subito un messaggio a Yoko.
“ciao tata cm va? Senti è imbarazzante da chiedere… ma sai se ieri sera
io e Alex ci siamo appartati? Sai.. perché non me lo ricordo…. ^^” risp
bacioni!”
attesi la risposta con una certa ansia.
fino a qualche tempo fa pensare di fare sesso con Alex mi sembrava
normale… ma i problemi che ne sarebbero seguiti?
Che avrei fatto?
Dirlo ai miei sarebbe stato più duro che scalare l’Everest, visto che mia
mamma lo sarebbe venuto a sapere in qualsiasi caso.
Pensai che non avrei fatto sesso almeno fino al mio trasferimento a
Tokyo…
il cellulare fece un suono cristallino segno che Yoko aveva risposto.
“ cosa? Non sai che è successo?!! O_O…………………….. niente… che vuoi che sia successo?! Per quanto ho
visto io siete stati lì sul divanetto a farvi per tutto il tempo cose normali…
poi ce ne siamo andate. Quindi stai tranqui e ci vediamo domani! -_^”
finalmente potei tirare un sospiro di sollievo, con più tranquillità mi
misi a studiare per le ultime verifiche dell’anno e appena mia mamma fu
impegnata in altro sgattaiolai in cucina e prendere un’aspirina per il mal di
testa.
Il resto della mattinata passò in fretta e dopo mangiato verso le due mia
madre e mio padre uscirono per andare al lago come avevano annunciato.
Io poi cominciai a prepararmi e un volta pronta e inforcata chitarra e
skateboard mi lanciai per le strade di Kyriu.
Per non dimenticarmi la via cominciai a ripetermela nella testa fino a
quando mi trovai davanti alla destinazione.
Il palazzo in cui viveva Sora era la tipica casa popolare a cinque piani
grigia.
Vicino si alzavano altre costruzione dello stesso tipo circondate da un
cortile di cemento, Sora viveva al terzo piano dell’edificio centrale,
l’ascensore era piccolo e non nascondo che ebbi un certo timore a salirci, che
mi passò nel momento in cui uscita dall’abitacolo lo trovai sorridente davanti
alla porta di casa sua.
-Key ciao! Forza entra!- si scosta dall’uscio per
permettermi il passaggio, mi tolsi le scarpe ed entrai.
La porta d’ingresso dava su un piccolo corridoio con affacciate altre 4
porte.
Indossava ancora la tuta da ginnastica grigia e un paio di pantofole
rosse, mi venne da ridere e lui mi guardò contrariato.
-ehi che c’è? Non hai mai visto uno in tuta?!-
-no no anche io a casa mi metto così è solo che sei
buffo!- appoggio la chitarra sui miei piedi, quando dalla cucina provenne una
voce femminile.
-È bello sentire ridere ogni tanto. –
Dalla porta poco dietro sora spuntò una donna.
Era alta dai lineamenti marcati e segnata in viso probabilmente da tutto
quello che le era successo, aveva capelli neri e occhi scuri, non assomigliava
per nulla a Sora ma aveva lo stesso sorriso caloroso.
-questa deve essere la tua amica giusto Sora?- gli
chiede guardandolo
-sì zia questa è Keira o meglio Key e lei è mia zia
Akane.- dice Sora presentandoci
io mi fece avanti e strinsi la mano della donna.
-piacere signora.-
-piacere mio Keira mi fa piacere che tu sia venuta non
riceviamo spesso visite..- risponde, si sentiva che era sincera. – beh ma ora
andate, ti devi ancora preparare e il vostro amico vi starà aspettando.- mi fa
ancora un largo sorriso e poi si ritira in quella che scoprii essere la
cucina.
-Forza vieni- Sora mi prese per un braccio
conducendomi in fondo al corridoio e facendomi entrare in quella che era la sua
camera.
Le pareti erano totalmente ricoperte da scritte e simboli fatti credo con
un pennarello nero e alcune in rosse, in fondo alla stanza sopra la testiera del
letto c’era una grande scritta "look at the present because the past is past and
the future is made by the actions of this moment..". Con un disegno di un paio
d’ali, era bravo anche lui nel disegno.
Per il resto era come una qualsiasi camera un armadio, una scrivania con
scaffali di libri annessi e un piccolo televisore con la play attaccata.
Rimasi a bocca aperta, quella era di sicuro la camera migliore che avessi
mai visto.
-ti piace?- chiede Sora ridendo della mia espressione
-eccome!!!- rispondo entusiasta poggiando una mano
sulla superficie del muro. – è favolosa!-
-mi dispiace di non offrirti di più, ma sai com’è…- mi
dice un po’ imbarazzato raccogliendo da terra un paio di fogli.
-Ma vivi da solo con tua zia? E i tuoi dove sono?- gli
chiedo sedendomi sulla sedia della scrivanie che scricchiolò.
-Morti circa 6 anni fa….-
Lui mi disse questa cosa tranquillamente riassestando la camera, mentre
io ci rimasi di merda, un po’ per la mia scarsa sensibilità, un po’ per la
notizia in sé.
-oh…-
lui mi guarda e sorride –
beh almeno hai evitato il “mi dispiace” che ormai trovo inutile….- si leva la
maglietta aprendo l’armadio per cercarne un’altra.
-chiederti come è successo anche questo è inutile?-
ero un po’ risentita, non trovavo logica la sua pacatezza, ma forse per lui era
una cosa normale ormai…
-
incidente d’auto, uno veniva in
contromano dalla corsia opposta, era ubriaco marcio e ci è venuto addosso, io sono l’unico
sopravvissuto. I miei sono morti sul colpo e l’altro autista si è suicidato
dopo essere stato dimesso dall’ospedale. Da allora vivo con mia zia, per
lei non è stato facile non guadagna molto e i soldi non bastano…- mi spiega poi si
volta di scatto ancora con la maglietta che aveva scelto in mano, forse, anzi
sicuramente mosso dai miei singhiozzi.
Si ferma un metro da me fissandomi.
-co… come fai?- avevo le lacrime che scendevano
nonostante il mio repentino tentativo di fermarle -come fai a… a parlarne così?- non ci
riuscivo proprio, continuavo a passarmi il dorso della mano sulle
guance.
Per un attimo non rispose, forse non sapeva cosa dirmi, poi si chinò
davanti a me e mi allontanò le mani.
- dai smettila, non sono un insensibile
è solo che sono passati sei anni… la vedi la scritta sul muro? l’ho
scritta poco dopo la loro morte ed è a quello che mi sono ispirato, niente
rimpianti..-
smisi forzatamente di singhiozzare e annuii appena, lui lasciò la
presa.
-mi dispiace di averti creato
tutto questo scompiglio va meglio?- mi chiede in tono
dolce rialzandosi a poggiandomi una mano sulla testa
-sì… scusami tu. Nonavrei dovuto giudicarti così..- mi
alzo a mia volta – senti esco così finisci di vestirti... ah Sora? Sono sicura che il detto la
speranza è l’ultima a morire sia vero, ti prometto che se avremo l’occasione
sfonderemo nel mondo della musica così i tuoi problemi avranno
fine!-
lui mi sorrise con il solito calore e io uscii.
Quando chiusi la porta mi girai appoggiandomi con le spalle al muro e
sospirai.
-Sora è un ragazzo per certi versi strano vero?-
riaprii le palpebre, sua zia era uscita dalla cucina.
Doveva aver sentito la conversazione.
-scusami non avrei dovuto ascoltare ma i muri di
questa casa sono in carton gesso ed è facile farsi gli affari degli altri anche
se non vorresti.- si scusa togliendosi il grembiule
-non si deve preoccupare e poi non è che io abbia
tenuto un tono molto basso…- replico abbassando lo sguardo.
-Forza vieni in cucina ho fatto un po’ di caffè se hai
voglia te ne offro una tazza-
Era straordinariamente gentile, non mi stupivo che Sora fosse cresciuto
con quel carattere.
Mi sedetti su una delle sedie di legno intorno al tavolo quadrato mentre
la signorina Akane mi versava il caffè nella tazzina.
Poi si sedette davanti a me.
-devo dire che quando ho conosciuto Sora nonostante le
circostanze strane mi ha dato la sensazione di conoscerlo da sempre…- le
dico
-è un ragazzo a cui ci si affeziona velocemente- mi
risponde
io annuì bevendo un sorso.
-Sora ha allegria per tutti indipendentemente dalla
sua condizione, non sai quante volte mi ha sostenuto quando credevo di non
farcela, ogni tanto penso che non dovrebbe essere lui a fare questo… sarei io
quella che deve incoraggiarlo e prendermi cura di lui, io ho perso una sorella
ma lui ha perso la sua famiglia…-
-non deve dire così! Per quel poco che ho potuto
notare è proprio grazie a lei se Sora è così, in questi 6 anni gli ha dato tutto
ciò di cui aveva bisogno e il suo sforzo per mandare avanti la famiglia è una
cosa bellissima non deve rimproverarsi nulla!-
la donna alzò il viso stupita dal mio fervore e io arrossii – mi scusi… è
solo che…-
-ora ho capito perché a Sora stai tanto a cuore… sono
contenta che ti abbia conosciuta, non ha mai avuto molti amici non per sua
scelta è ovvio…-
-grazie…- rispondo ancora più imbarazzata.
In quel momento con un gran trambusto il ragazzo apparve nell’uscio.
-di cosa state spettegolando di
qua?! Ho come la sensazione che non mi devo fidare!- ci guarda
con gli occhi ridotti a fessura
-ma smettila e pensa a finire di allacciarti le scarpe
prima che mi tiri giù un altro mobile!- lo rimprovera sua zia
lui si chinò e una volta stretto il nodo prese le chiavi di casa.
-andiamo o Riku ci ucciderà non mi pare un tipo molto
paziente…-
-no non è così ne da solo l’impressione… ^^" (più o meno...)-
mi alzo – signora grazie mille per il caffè e l’ospitalità.- mi inchino
-non dirlo neppure sarai sempre la benvenuta, anzi
spero di rivederti molto presto.- risponde
in quell’istante non potei che fare un involontario paragone tra la
freddezza della madre di Riku e il calore della zia di Sora.
Commenti: scusate la mia lunga assenza ma ho fatto fatica a mandarla
avanti! ^^" con questo capitolo vi ho svelato gran parte della vita di sora! non
so perchè l'ho voluta fare così tragica ma mi ha ispirato così... sora è un
ragazzo allegro senza dubbio così come lo è nella mia fic lo è nel videogioco,
visto che non potevo dimostrare il suo coraggio facendolo combattere contro dei
mostriciattoli ho deciso di dargli un carattere solare perchè nonostante tutto
ci vuole una gran dose di buona volontà e anche se vogliamo di coraggio per
superare gli ostacoli che la vita propone...
cacchio tra 10 giorni ritorno a scuola e devo ancora mettere i compiti a
posto se no quello di economia chi lo sente!? ç_ç
spero di poter aggiornare quanto prima!
Ringraziamenti:
LucyS: mi sa che il vairus (XD) della mancanza di ispirazione è
arrivato anche da me! sono felice che ti stia appassionando tanto! ^^
Lonely Angel: bentornata era da parecchio che non ti sentivo!
oddio! no non era quello che pensi tu! sto cocktail lo fanno in un locale qui da
noi è davvero blu elettrico ma dentro c'è solo una miscela di sciroppo
all'anice, vodka liscia e un goccio di rhum, sopra di solito ti mettono una
spolverata di zucchero a velo è per questo che si chiama così! ^^" però
l'effetto è quasi lo stesso se te ne bevi due o tre... vai in botta subito!
spero di aver chiarito i tuoi dubbi!
ok ora vi lascio e ringrazio tutti coloro che leggono e che mi hanno
aggiunta tra le loro fic preferite!! XD
Io come al solito suonai al campanello e aspettai che la solita voce del
maggiordomo mi rispondesse….
– sì?-
mi veniva il nervoso tutte le volte, ma possibile che pur avendo il video
citofono e dopo che ero stata a casa loro almeno una decina di volte mi dovesse
ancora chiedere cosa volessi?!
-salve siamo keira e sora dovremmo vedere riku...-
dietro di me sora ridacchiavae io mi sentivo una stupida.
-prego entrate-
il cancello cominciò ad aprirsi.
-mi fa sempre un certo effetto entrare qui sembra di
essere invitati alla corte del re sole-sbuffo
mentre comminavamo mi venne in mente l’immagine di riku con tanto di
scettro e parrucca stile 1800. non riuscii a resisteree incominciai a ridere.
-che c’è? che ho detto?- mi chiede senza capire sora e
quando io a stento gli dico ciò che avevo pensato si mette a ridere anche lui,
ma in prossimità dell’ingresso dovemmo smettere almeno davanti al maggiordomo.
-buongiorno signori il signorino vi sta aspettando
nella sua camera salite pure.- ci dice in tono ossequioso
-grazie- rispondo io ancora trattenendomi.
Non vi dico la scena quando entrammo in camera di riku e lo guardammo in
faccia, scoppiò nelle nostre menti di nuovo quell’immagine.
sora si appoggiò al muro scivolando fino a terra e tenendosi lo stomaco,
io mi lascia cadere sul letto rannicchiandomi.
Ridemmo ancora di più dopo avere visto la faccia di riku che ovviamente
non capiva più nulla.
-mi dite cosa avete?- ci chiede contrariato
io non riuscivo quasi più a respirare e sora con un incredibile auto
controllo gli spiegò la vicenda.
Al che riku mi guardò mooolto male e io dovetti nascondere la faccia nel
cuscino per tentare di calmarmi e non fu affatto facile, ci impiegai almeno
ancora 5 minuti dopo di che riemersi.
-scusami mi dispiace tanto! Però devi ammettere che è
divertente!!!- gli dico
-a me non sembra proprio…- mi risponde lui
offeso
-e dai non te la prendere! Scherzavamo comunque
secondo me il maggiordomolo
dovresti cambiare, trovane uno meno rigido sembra un robot!- dice
sora
ricominciammo tutti a ridere.
Io mi sistemai meglio sul letto appoggiandomi alla testata e stringendo
le gambe al petto, poggiandoci la testa.
-ho uno spettacolare annuncio da fare!- esclamo quando
ero sicura che tutti e due fossero attenti.
-Cioè?- mi chiede riku girando la sedia della
scrivania verso di me
-Abbiamo risolto il nostro piccolo problema!- dico
felice
-Davvero?!- la testa di sora spuntò dal fondo del
letto evidentemente era sdraiato per terra.
-Già, mio padre ha contattato un suo amico che ci ha
dato il permesso di tenere le audizioni nel suo karaoke!!!!- allargo le braccia
come se stessi presentando il premio di un quiz televisivo.
-Sei grande!!!!- sora balza sul letto prendendomi la
testa tra il gomito e passandomi forte sui capelli il pugno.
-No dai così mi spettini! Piantala cretino!!!!- dicl
tentando di divincolarmi
-Ehi voi due avete finito?- domanda riku con tono
acido
-Geloso eh?- gli chiedo malevola aggrappandomi al
collo di sora e guardandolo languidamente apposta.
-Tsk…- si alza dalla sedia per dirigersi alla finestra
che dava sull’ala est del cortile
Ecco si era offeso! Mi alzai anche io, non si girò neppure quando ormai
ero dietro di lui, allora mi alzai in punta di piedi e appoggiai il mento sulla
sua spalla e gli sibilai nell’orecchio – sei troppo permaloso!-
Lui diede un piccolo colpo con la spalla spostando la mia testa e si
voltò –io non sono….-
La frase non la finì perché scoppiò a ridere.
Io e sora cieravamo messi a
totem facendo le facce più buffe che ci potessero venire.
-voi due siete matti! Vi siete trovati…- si asciugò le
lacrime che gli erano spuntate
-anche tu allora devi avere una vena di follia per
scegliere degli amici come noi!- gli risponde sora
-anche questo è vero, allora quando pensate che si
possa fare tutto?- chiedo io
-beh direi il prossimo weekend così questa settimana a
scuola tutti possono vedere il volantino e decidere che ne dite?- risponde riku
-direi che va bene key-chan?- sora si rivolse a me
-ok perfetto! Io in oltre voto che riku diventi il
nostro manager!-
-no, no io mi chiamo fuori causa! Non sono tagliato!-
esclama lui contrariato
-beh per quello c’è tempo…- riflette sora – a
proposito key che ci racconti di ieri!?-
io caddi dalle nuvole, e arrossii parecchio probabilmente visto che sora
cominciò a sghignazzare.
-perché cos’è successo?- domanda riku guardandomi di
traverso
-la nostra amica ha avuto una notte folle! Stamattina
aveva un mal di testa da primati e poi non è ben certa se ha fatto sesso col suo
tipo o no….- dice pungente sora prima che io potessi parlare
per tutto risposta gli tirai un cuscino dietro, che lui ovviamente
bloccò.
-scherzi?!- riku era incredulo e mi guardava bianco in
volto.
-No!!! Non è vero non l’ho fatto, prima di perdere la
verginità ci penso bene! Comunque se lo avessi fatto dalla tua reazione non ti
avrebbe fatto molto piacere….-
Riku agitò le mani davanti a sé – no puoi fare quello che vuoi per me!-
Sora invece sembrava deluso – uffa… allora niente… - si lasciò ricadere
sul letto
-beh veramente…- cominciai, sora si tirò in piedi alla
velocità della luce fissandomi – sì… dai diccelo!!!!-
dio mio quant’era curioso!!!
-se penso bene prima di perdere la verginità, non
penso bene prima di dire ti amo…- sprofondai di nuovo nel cuscino riemergendo di
poco per vedere la faccia eccitata di sora e quella non ben definita di riku che
mi chiede – gli hai detto che lo amavi?-
-sì…- rispondo sentendo la vergogna rimontare in me
-ma l’hai detto sul serio o era l’alcool a parlare?-
domanda ancora
-credo…. Credo di averlo detto perché lo penso…-
rispondo sincera
-congratulazioniiiiiiiiii!!!!- urla sora
c’era da dire che era iperattivo.
Ma in riku invece c’era qualcosa che non andava e si
vedeva lontano un miglio.
-non esagerare sora non gli ho chiesto mica di
sposarlo!!!- cerco così di calmarlo invano…
-tra rose e fior…- comincia a cantare
lui
-sora!- lo rimprovero
-nasce l’amor!- si era perfino arrampicato su una
sedia come fosse stato su un palco
-dai piantala!-
-key e alex si voglion sposar!-
sentimmo una porta sbattere. Mi voltai verso quella della camera che era
chiusa e riku era sparito, mi alzai e misi la testa fuori guardando a destra e a
sinistra del corridoio, giusto in tempo per vedere riku svoltare l’angolo.
-dov’è andato?-
rientrai integralmente in camera e guardai confusa sora.
-non ne ho la minima idea e sinceramente comincio a
pensare che sia lui quello matto…- mi sedetti nella sedia della scrivania
recuperando la chitarra da terra.
-Hai notato che tutte le volte che pronunci il nome di
alex si irrigidisce o scappa?-
Misi mano alle corde improvvisando una melodia.
-già… gli ho già chiesto altre volte perché si
comporta così ma non me lo ha mai spiegato…-
più ci pensavo e più la cosa non aveva senso… manco si conoscono e lo ha
preso in antipatia.
A meno che…
-non è che riku è geloso?- sora espresse il mio
pensiero puntuale come un orologio.
-Dici di me e alex?-
-Beh certo… magari è innamorato di te e sta storia non
gli piace…-azzarda
lui
-No, non credo… certo che siamo legati, gli voglio un
bene dell’anima e lui lo stesso però essere innamorati è un altro discorso, e
poi mi pare che non gli andasse a genio neppure prima che io mi ci mettessi
assieme….- nel mentre continuavo a suonare la porta si riaprì
Invece di riku apparve sua madre, io e sora scattammo in piedi come
fossimo militari.
-ah buona sera ragazzi come state?-
indossava un tailleur nero e una giacchetta bianca, aveva i capelli
raccolti in uno chignon e il rossetto sulle labbra che le faceva risaltare gli
stessi splendidi occhi del figlio.
-buonasera signora lieta di rivederla…- la saluto
facendo un piccolo inchino
-io sono sora kanemori piacere di conoscerla- anche
sora si inchinò
-piacere mio, sora.- la donna
sorrise
in quel momento entrò riku e si fermò di botto sulla porta.
-mamma….-
la signora si voltò a salutare il figlio poi si rivolse di nuovo a noi.
-mi piacerebbe che una volta vi fermaste a cena da
noi, sono sicura che anche mio marito vorrebbe conoscervi, posso contarci?- si
rivolse a tutti e due ma i suoi occhi continuavano a tornare su sora
squadrandolo.
-C.. certo grazie mille, ora credo che dobbiamo
proprio andare. Grazie per l’ospitalità signora- dico e dopo esserci congedati uscimmo in
giardino dirigendoci verso i cancelli.
-Scusa sora non prendertela l’ho detto anche a keira
la prima volta mia madre è fatta così…- lo disse abbassando lo sguardo a terra.
-Non ti devi preoccupare mi ha solo messo un po’ in
soggezione..- risponde sincero sora
Ormai eravamo davanti alle inferriate, riku rimase sullo stipite.
-allora ci vediamo domani a scuola io e te- gli
dico
-ok…-
-io vi chiamo domani così magari ci troviamo da
qualche parte.-
-va bene ci vediamo!-
e così lasciammo riku davanti ai cancelli mentre noi ci incamminavamo
verso casa.
Commentino!! Lo so che sono meno che puntuale con l’aggiornamento e mi
dispiace dirvi che lo sarò ancora di meno visto che ho iniziato la scuola e
anche perché ci hanno intimoriti con sta storia della maturità (della serie
ragazzi rilassatevi… -_-).
Passando alla storia spero che il capitolozzo vi sia piaciuto! Secondo
voi riku è geloso oppure no? Sono aperte le scommesse! XD
Ringrazio:
LucyS: beh dopo la serata passata può permettersi un vuoto di memoria
no?! XD sono contenta che tu abbia apprezzato la mia idea su sora grazie mille
del commento!
Un ringraziamento anche a Glo91 che mi ha aggiunta
tra le sue fic preferite!!
Grazie anche a tutti coloro che leggono soltanto! ^^
Dopo esserci salutati io proseguii insieme a Sora per un pezzo.
Le nostre abitazioni distavano poco tra di loro, e non ci pesava andare a
piedi.
-alla fine pur non volendo ho evitato di chiedergli il
motivo del suo comportamento anche se per me è fin troppo ovvio, però vorrei
capirne il perchè…- dissi stringendo un po’ di più la presa sulla cinghia della
custodia della mia chitarra, la pelle scricchiolò.
-Beh dire che lo hai evitato mi sembra un po’ troppo,
con la comparsa di sua madre non mi stupisce…- rispose Sora
-Sai, quando ho incontrato tua zia pur non volendolo
ho fatto un paragone tra lei e la signora Okazaki …- mi fermai per un attimo
Sora che procedeva di fianco a me mi guardò.
-non posso neppure immaginare quanto Riku, anche se
per certi versi l’ha voluto, abbia potuto sentirsi solo, e non se lo meritava…-
lasciai andare la cinghia accorgendomi solo ora che mi stavano facendo male le
dita.
Sentii una piccola risata sommessa e mi voltai verso di lui.
-che hai da ridere?- chiesi un po’ offesa
-nulla non stavo ridendo è che il tuo carattere mi fa
sorridere…- rispose
-cioè?- non ero per nulla sicura che quello fosse un
complimento
-per certi versi sei strana, però sei incredibilmente
e irrimediabilmente una persona fantastica.-
ora ero un po’ imbarazzata ma sorrisi ugualmente tentando di far sparire
il rossore dalle mie guance.
-grazie- gli dissi semplicemente.
Ormai eravamo arrivati al capolinea, Sora doveva svoltare e io dovevo
continuare dritto verso il mio condominio.
-allora ti fai vivo tu domani?-
domandai
-ovvio! E per quanto riguarda Riku non ti preoccupare
quando ne vorrà parlare sono sicuro che sarai la prima a cui lo dirà…-
adoravo il suo modo di fare, riusciva sempre a calmare le persone, avevo
capito quello che intendeva dire sua zia…
-ok… notte e salutami tua zia!-
risposi
-non mancherò fai lo stesso con i tuoi! Sogni d’oro
Key-chan!- strizzò l’occhio e voltatosi proseguì, io feci lo stesso.
In cinque minuti ero a casa, dopo cena mi misi a ripassare in camera mia
per l’ultima estenuante settimana di scuola.
Dopo circa un ora l’occhio mi cadde sullo schermo del cellulare, volevo
controllare l’ora e la mente invece mi ricordò di Alex.
Era dalla sera prima che non lo sentivo mi chiedevo se era il caso di
chiamarlo.
Immersa in tutti questi pensieri quando suonò il cellulare poco ci mancò
che non cadessi dal letto.
-pronto?-
-Keira..-
il cuore ebbe un sussulto di gioia incontrollata.
-Alex! Scusa se non ti ho chiamato oggi ma…-
-non fa niente lo avrei potuto fare anche io, volevo
sapere come stavi, ieri abbiamo bevuto parecchio.-
-stamattina avevo un gran mal di testa ma nulla che
non si potesse curare con un’aspirina. E tu come stai?-
-visto che l’alcool lo reggo bene nulla di
che.-
-sono stata bene ieri sera, grazie per la serata.-
mentre parlavo giocherellavo con il bordo del lenzuolo, sembravo una bimbenetta.
-Che hai fatto oggi?-
Cacchio! Brutta domanda, fino ad adesso non mi ero posta il problema, ma
magari a lui non andava molto a genio il fatto che io passassi un’intera
giornata con altri due ragazzi…
-ehi Keira ci sei?-
-sì, sì scusa… sono andata a casa di Riku con Sora per
metterci d’accordo sulle audizioni.- gli dissi tutto d’un
fiato
-capisco…- aveva risposto con un tono che non mi
convinceva.
-Senti devi dirmelo se la cosa ti scoccia…-
Per tutta risposta lui si mise a ridere.
-ma oggi cosa avete tutti che ridete di me?!-
esclamai
-ti stavo prendendo in giro! Lo so benissimo che
quando si ha una band la maggior parte del tempo lo si passa con i membri, anche
io faccio parte di una ti ricordi?- rispose
-ah già…- mi sentivo stupida
-però ti devo dire che preferirei che ci fosse almeno
un'altra ragazza nel gruppo-
-allora vedrò di scegliere una cantante invece di un
cantante-
-ecco così sarebbe un’ottima cosa,
grazie-
-oh non c’è di che!-
l a tensione di prima era svanita, e finalmente riuscivo di nuovo a
comportarmi normalmente con lui.
-scommetto che stavi studiando- mi disse lui dopo un
attimo che chiacchieravamo del più e del meno.
-In effetti sì..- risposi
-Beh allora ti lascio andare così non hai scusa per
domani di non essere preparata!-
-Come sei gentile…- risposi sarcasticamente – allora
buona notte ci vediamo domani!- gli dissi
-Ok, notte anche a te…-
Stavo per chiudere lo sportellino quando la sua voce mi giunse alle
orecchie – a proposito di ieri sera… anche io ti amo.- poi il segnale di libero
tornò ad occupare il telefono.
Per un attimo non riuscii a metabolizzare quello che aveva detto, poi una
sensazione di benessere mi pervase.
Era il solito cattivo, ora sì che non sarei più riuscita a
studiare!
*******************
Il mattino dopo mi sveglia con ancora dentro di me quella sensazione
di benessere.
Mi stirai, alzai e andai in bagno per mettermi a posto.
Quando giunsi in cucina salutai mia mamma con la solita enfasi e ce la
misi anche quando salutai mio padre cosa che fece crescere i loro sospetti.
-perché così di buon umore stamattina?- mi chiese lui
circospetto
-nulla è l’ultima settimana di scuola e con la band
per adesso sta andando tutto a gonfie vele!- mentii prontamente, mia mamma mi
lanciò un’occhiata di traverso e mi porse la tazza con il caffè fumante.
Arrivata a scuola trotterellai fino in classe dove Yoko mi guardò male.
-bella giornata?- mi chiese in tono
acido
-brutta giornata?- ribattei io nello stesso
tono
-dipende da te…- risponde
buttai un occhio dietro di lei e guardai senza capire Riku che era
arrivato poco tempo prima di me, lui mi salutò con la mano e scuotè la testa
senza sapere cosa dirmi.
-potresti spiegarmi meglio? Con le parole scomposte
non sono ancora un asso…- le dico mentre tiro fuori il diario e l’astuccio
-posso chiederti che fine fai tutti i pomeriggi?!-
halleluia! Finalmente mi ha detto quello che voleva!
-scusami ma lo sai che ho una band neofita neppure del
tutto formata, devo dedicarle un po’ di tempo no?- mi siedo di fianco a
lei
-a me sembra che te ne porti via parecchio di tempo…-
-che vuoi che faccia? È il mio sogno da una vita
lasciamelo godere! –
per tutta risposta lei tira fuori il cellulare e comincia a scrivere alla
velocità della luce come io non avrei mai saputo fare.
-eddai! Senti appena avrò la situazione del tutto
sotto mano ricominceremo a uscire, anche tutti i giorni se lo vorrai va bene?-
-potresti farlo anche adesso se non fosse per
qualcuno…- si girò guardando male Riku, che a sua volta guardò me in cerca di
risposte, io gli feci cenno che era tutto a posto, yoko si girò di nuovo verso
di me
-la smetti di fare l’antipatica!? Abbi un po’ di
pazienza no?- la rimproverai
-d’accordo… anzi farò di meglio!-
la guardai preoccupata, quando Yoko aveva quello sguardo non prometteva
nulla di buono.
-ho deciso che sabato verrò alle vostre audizioni-
-beh ma non c’è mica bisogno del pubblico sai?-
-infatti io non vengo come pubblico, ma per propormi!-
nell’immediato successivo sentii un fragoroso rumore, Riku aveva fatto
cadere la sua sedia per l’impeto con cui si era alzato e guardava allibito Yoko
girata di spalle verso di me e che mi sorrideva, noncurante del rumore.
-cosa?!- le chiesi io
-
sì tu non lo sai ma sono una modesta cantante, tentar
non nuoce giusto? E poi posso contare su di te!- mi strizzò l’occhio, io
stavo per ribattere che di
favoritismi non ne facevo quando suonò la campanella e il
prof della prima ora entrò in classe intimandoci di fare silenzio e di dividere
i banchi in tre file.
***********
- non ci pensare nemmeno!!!- eravamo appena usciti dall’ultima lezione
pomeridiana e appena Yoko se ne era andata Riku mi piombò fra capo e collo
facendomi sobbalzare.
-ma che cavolo! Ma eri appostato dietro un
cespuglio?!- gli chiesi senza fiato guardandomi intorno per capire da dove era
arrivato.
-È impazzita?!- mi domandò lui senza badare a quello
che gli avevo detto
-Parli di Yoko?-
-Certo e di chi altri se no?- ribattè lui
Io continuai a camminare e lui mi venne dietro.
-allora?- insistè
-e allora cosa? Che diavolo ti devo dire?!-
-non può fare le audizioni! – disse lui ostile
-e da quando scusa?-
-ma…- non sapeva cos’altro dire
-senti, Yoko è mia amica e non le posso di certo dire
che non può fare le audizioni se vuole, solo perché tu l’hai presa in
antipatia.- replico senza scompormi
per un attimo rimase in silenzio.
-non è vero che mi sta antipatica…- dice alla fine
-ah no?- lo guardo di traverso
-ok sì non mi sta particolarmente simpatica ma che ci
posso fare? È una sensazione che ho, non mi fido…- disse semplicemente
-Yoko è stata l’unica ragazza con cui ho stretto
un’amicizia duratura, e sono sicura che di lei mi potrò sempre fidare, le voglio
tanto bene quanto ne voglio a te e credimi che è tanto!- ribadisco con
foga
lui mi guarda senza sapere cosa dire e poi rassegnato dice – ok-
guardo l’ora nel cellulare erano quasi le quattro e mezza.
Finalmente Riku se ne accorge e mi chiede
-ehi aspetta dove andiamo?-
infatti avevo preso un percorso diverso dal solito, invece di passare in
mezzo ai giardini li avevo circumnavigati e mi ero fermata in piazza davanti ad
un piccolo chiosco rotondo con qualche tavolino intorno.
-Key-chan! Riku-san!-
nonostante sia Riku che io avessimo un anno in più di
sora, con il mio nomignolo continuava a metterci il chan…
detta da lui era perché suonava meglio.
Sora era seduto ad uno dei tavolini rotondi e si stava divertendo a fare
le bollicine all’interno della sua bibita.
Ci sedemmo accanto a lui, il chiosco, famoso in città per i suoi ottimi
gelati e le sue rinfrescanti granite era aperto solo nel periodo estivo ed era
sempre pieno di gente.
-cavolo ho dovuto sedermi qua più di mezzora fa se no
non ci saremmo più potuti sedere- esclama con la cannuccia tra i denti.
-Scusaci per il ritardo ma Riku mi ha fatto
un’imboscata….- rispondo sfogliando il menù.
Riku mi guardò contrariato – non è vero…- replica
-perché cosa è successo?- chiese curioso Sora
-nulla….- risponde lui
arrivò la cameriera per le ordinazioni e non potei non notare che si
stava letteralmente mangiando con gli occhi entrambi i miei amici.
io non ci facevo caso ma in effetti non si poteva certo dire che fossero
brutti!!! anzi a scuola da me Riku avrebbe riscosso molto successo, le ragazze
sbavavano per lui era solo il suo carattere ad allontanarle e credo che la
stessa cosa valesse per Sora, ma loro sembravano non accorgersene o forse non
gliene importava...
Riku prense una granita alla menta e io una bella banana split.
-sì che tu non badi alla linea…- osserva Sora mentre
la ragazza se ne tornava al bancone vagamente delusa dalla poca attenzione che
le avevano prestato.
-tanto potrei mangiarne anche 10 e al massimo andrei
solo all’ospedale ma non acquisterei neppure un chilo…- rispondo
-anche per me è così!- Sora mi sorride
passammo circa un’ora a chiacchierare.
Poi Sora ci dovette lasciarci perché aveva il turno al negozio di
strumenti musicali.
-perchè va a lavorare lì?- mi chieseRiku appena sora se ne fu
andato
-diciamo che non se la passa molto bene, la sola
persona che lo mantiene e sua zia ed è comunque faticoso…- risposi senza entrare
proprio nei dettagli
-perché i suoi genitori sono…- Riku non finì la frase
e io annuii
-da come si comporta non si direbbe proprio…- aggiunge
-hai ragione…- gli dico grattando con il cucchiaino
sul fondo del piatto.
-Senti per quello che ho detto a proposito di Yoko mi
dispiace, hai ragione non ho alcun diritto di dirle che non può venire alle
audizioni…- mi dice
-Lo so che ho ragione! ma non ti scusare.- replico io
-Sei riuscita almeno a dirle di togliersi dalla testa
l’idea che tu la faccia passare solo perché è tua amica?- mi chiede
-Veramente no, appena tentavo di allacciare il
discorso lei parlava di qualcos’altro, credo pensasse che se no le avrei detto
di ripensarci…-
-Speriamo in bene…-
-Sì speriamo…-
Commenti: sono imperdonabile! Credo di aver aggiornato sta storia un mese
fa! Devo dire che ho avuto parecchio da fare per prima cosa, seconda quando
avevo un po’ di tempo libero non avevo voglia di scrivere ^^” e terzo mi sono
letta in meno di due settimane i tre libri di stephenie meyer!
Ma credo che quest’ultima scusa vi gioverà perché mi ha dato parecchia
ispirazione e spero che anche il mio modo di scrivere diventi fluente come il
suo! ^^
Per chi volesse ne approfitto
per dire che sto scrivendo un'altra fan fic ma su saiyuki il manga della kazuya
minekura in collaborazione con una mia amica se avete voglia dateci un occhiata si intitola
"quando la fantasia incontra la realtà"!
Il capitolo credo non sia
nulla di speciale ma i colpi di scena li ho già in mente il problema è che sono prolissa ma ai fini della storia credo sia necessario! Quindi abbiate pazienza! Yoko ha in
mente di fare le audizioni chissà come andrà a finire... se la scelgono a Riku
verrà un infarto! XD
Ringraziamenti:
LucyS: lo credo che non trovi un motivo plausibile solo la mia
mente diabolica poteva concepire una cosa simile! buhahahah XDXDXD ok sono
leggermente fuori cmq ti ringrazio per continuare a seguire questa piccola fic!
^^
Lonely Angel: non ti preoccupare con questa recensione sei stata
perdonata e comunque sono io quella da perdonare vista la mia puntialità
nell'aggiornare ^^"! ti ringrazio tantissimo per il commento mi fa sempre
piacere! ^^
infine ringrazio anche tutti coloro che leggono soltanto senza
commentare!
I giorni seguenti passarono senza intoppi, i miei compagni e anche altri
ragazzi appartenenti ad altre sezioni venivano a chiedere informazioni sulle
imminenti audizioni, si sarebbero tenute nel karaoke del centro dalle 9 fino a
mezzogiorno.
Purtroppo il pomeriggio non ce lo aveva concesso visto che era sabato
pomeriggio e in giro c’era parecchia gente.
Stranamente venivano tutti da me, non da Sora perché logicamente
frequentava un altro liceo, ma neppure da Riku che a quanto pare non suscitava
ancora molta fiducia.
Lui rispondeva che era meglio così, essere circondato da una folla che
gli faceva ogni genere di domande lo seccava abbastanza, e io stizzita visto che
il lavoro lo lasciava tutto a me cercavo di dirottare la gente a lui senza però
avere successo… -_-
La cosa che sicuramente teneva alto il morale di tutta la popolazione
studentesca era la fine della scuola, finita quella estenuante settimana ci
saremmo potuti godere tre benedetti mesi di vacanza.
Infatti, l’ultimo giorno al suono della campanella ci fu un generale
grido che riecheggiò per tutto l’istituto.
-pensa te se mentre suonava la campanella tutti si
mettevano a cantare come in high school musical - ridevo io mentre venivo
letteralmente trascinata fuori da un fiume di ragazzi eccitati e schiamazzanti.
-Per carità, ci mancava solo quello, tra l’altro lo
dici tu che non ti piace neppure…- sghignazza Yoko
-È vero però sarebbe stato esilarante!-
Mentre tento di trovare un angolino per poter riprendere fiato e
aspettare che almeno la metà di ragazzi sciamasse via vedo Riku con il collo
proteso.
Comincio a saltare e fargli segno con la mano della mia posizione, lui mi
vede e tenta di raggiungermi.
Qualcuno da dietro però mi cinge la vita, faccio in tempo a voltarmi che
sento già la sua lingua in bocca.
-ehi cavolo! che ti prende?!- rido mentre Alex mi alza
da terra stringendomi in un abbraccio.
-Che vuoi che sia? È finita la scuola e adesso posso
passare un sacco di tempo con la mia ragazza!- mi risponde con un sorriso a 32
denti
-Ma se hai gli esami?-
-Certo ma al massimo durano fino a fine mese e poi
sono libero!-
Non posso che ridere, a volte sembra proprio un bambino.
Ad un certo punto mi volto e mi guardo intorno.
-Keira che c’è?- Yoko si rivolge a me dopo aver
lungamente salutato Demyx
-nulla…-
-beh allora io direi di andare o perderemo il
pullman.- propone Demyx
-ok.-
mi chiedevo dove fosse Riku, stava venendo verso di me quando era sparito
nel nulla.
E non lo incontrai neppure nel tragitto fino a casa.
-allora domani è il gran giorno?- Alex mi guarda
mentre camminiamo tenendoci per mano
-mh?- ero distratta
-se ci pensi domenica potresti già aver deciso chi
sarà il tuo vocalist e quindi aver formato la tua tanto agognata band!-
risponde
-hai ragione, tra l’altro Yoko ha deciso di venire a
fare il provino..-
-ma dai! Devo dire che se ci fosse yoko sarei molto
più tranquillo.-
-ehi non ti fidi di me?- lo guardo male
-ma no! Scherzavo più o meno…- alla mia ennesima
faccia scoppia a ridere e io insieme a lui. – mi fido di te non ti preoccupare.-
mi dice alla fine
ormai eravamo sotto casa e io non vedevo l’ora di riprovare quella
beatitudine…
dopo avermi baciato mi sussurra all’orecchio facendomi quasi il solletico
– ti amo-
-anche io rispondo- e lascio andare i miei sensi a
quella splendida sensazione di amare ed essere ricambiata.
Arrivò prestissimo la sera, forse merito del pomeriggio passato con Alex
in giro per il centro o forse per il semplice fatto che quando si è in vacanza
il tempo passa sempre più velocemente, anche troppo a volte…
Durante la cena mia mamma mi fulminò con lo sguardo facendomi trasalire.
-allora quand’è che ti decidi ad invitare qui Riku?
Sono mesi che lo conosci e non ho ancora avuto il piacere di vederlo!- mi
aggredisce
-per me non ci sono problemi, basta che me lo dici tu
e comunque la scuola ci ha impedito di muoverci prima tutto qui..- rispondo io
-ma se avete passato interi pomeriggi insieme a
parlare di questa fantomatica band!-
-fantomatica non tanto, una volta trovato il cantante
siamo in pista… più o meno…-
mia mamma sospirò sedendosi al suo posto e prendendo una forchettata di
insalata.
-allora che ne dici di farlo venire, anzi farli venire
domani a pranzo? Visto che il tempo è bello potete mangiare fuori in terrazzo-
mi dice
-allora includi anche Sora.. meno male pensavo ti
interessasse solo Riku..- le dico maliziosa
evidentemente l’avevo punta sul vivo perché mi rispose con tono
stizzito
-ma figurati per chi mi hai presa?-
-va bene, allora dopo cena gli telefono.-
mio padre se la rideva sotto i baffi, anche se devo dire che tutte le
volte che sentiva nominare la band si irrigidiva, probabilmente perché
continuava a vedere che mia mamma ci dava poco peso non capendo la mia
determinazione e lui in parte si sentiva responsabile per avermi dato una
mano.
Fatto sta che dopo cena presi il cordless e mi chiusi in camera, composi
il numero di casa di Riku dopo avergli mandato un messaggio in cui gli dicevo
che lo avrei chiamato (onde evitare che rispondesse sua madre o il maggiordomo
robot).
Tu
Tu
Tu
-pronto Keira?-
la sua voce profonda e calma mi fece quella domanda.
-che fine hai fatto oggi? Ti hanno rapito gli alieni?
Un secondo prima mi stai venendo in contro e quello dopo sei sparito dalla
circolazione…- lo rimprovero
-ma figurati è che ho visto che eri in compagnia e ho
preferito non disturbare tutto qui..-
mentiva prontamente e questo ormai io l’avevo capito e
sapendo anche la sua reazione al solo parlare di Alex evitai di esporgli il mio
pensiero e accettai quella bugia per il quieto vivere.
-va beeeeneeee… senti ti ho chiamato per sapere se
domani dopo le audizioni vuoi venire a pranzo da me. Appena finisco di parlare
con te chiamo anche Sora per chiederglielo. Che mi dici?-
-per me va più che bene!- esclama
felice
-urka che tono squillante non sapevo di farti un
piacere così grande!- dico sorpresa.
-Mi hai evitato un pranzo noiosissimo con i miei
quindi ti devo un favore.-
C’erano ancora tante di quelle cose che non capivo della vita di Riku,
che mi facevano pensarea quanto
diversi eravamo.
Due persone agli estremi opposti eppure così vicine da non poter fare a
meno l’uno dell’altra, perché in alcuni momenti mi fermavo a pensare che se Riku
non ci fosse stato più io probabilmente non me la sarei cavata.
-sei sicuro che a tua madre non dispiaccia? Non mi
sembra che avete molte occasioni per stare insieme…-
-non ti preoccupare meglio così…-
il suo tono era di nuovo freddo, decisi che anche lì era meglio lasciar
stare.
-beh allora ci vediamo domani mattina alle 8 al
karaoke ok?-
-ok sogni d’oro..-
-grazie anche a te.-
click, chiusi la chiamata ma subito composi il numero di casa di Sora.
Tu
Tu
-pronto?-
l’inconfondibile voce della zia di Sora mi risponde.
-buonasera signorina Kanemori-
-ciao Keira ma non c’è bisogno di darmi del lei
chiamami semplicemente Akane.- mi prega gentilmente lei
-va bene allora! Come stai?-
è sempre strano dare del tu ad una persona che conosci da poco ma a poco
a poco quella sensazione svanisce…
-tutto bene grazie e tu?-
-anche io, non è che c’è Sora dovrei chiedergli una
cosa?-
-sicuro un attimo solo che te lo passo.-
sento bussare ad una porta – Sora?- passa qualche istante e a quanto pare
la zia ha deciso di entrare.
-zia non si usa più bussare?- la rimprovera Sora
-visto che tu hai sempre quelle cuffie nelle orecchie
non posso mica stare degli anni fuori dalla porta ad aspettare?! Soprattutto se
c’è qualcuno che ti cerca…-
io intanto me la stavo ridendo dall’altro capo del telefono.
-e chi sarebbe?-
-Keira..-
-ma perché non me l’hai detto subito?!-
sento un gran trambusto e poi la voce concitata di sora – ciao
Key-chan!!!-
mi dovetti scostare dalla cornetta e in lontananza sentii Akane urlare –
ciao Keira ci vediamo presto!- e poi la porta che si chiuse
-ciao Sora tutto ok?- gli chiedo io quando tornò la
calma
-certo! Sono emozionantissimo per domani!!!-
-anche io, non so se stanotte riuscirò a dormire…-
-credo che l’unico che ce la farà alla grande sarà
Riku, visto che è sempre così calmo…-
-sì infatti l’ho sentito poco fa e mi sembrava che
avesse pure sonno dal tono di voce-
ridemmo tutti e due.
-che novità mi porti questa sera?- mi chiede
lui
-nessuna novità volevo solo chiederti se domani a
pranzo vuoi venire da me, ci sarà anche Riku.-
-aspetta un attimo che chiedo a mia zia ma non ci
dovrebbero essere problemi.-
sento di nuovo la porta aprirsi e rumore di piatti.
-zia Keira chiede se domani posso andare a mangiare da
lei a pranzo, posso?-
-certo perché no, ringraziala per il disturbo e dille
che contraccambieremo al più presto.- la sento rispondere
-dille che non si preoccupi che mia mamma lo fa
volentieri.- dico a Sora
-dice che non ti devi preoccupare a che sua mamma lo
fa volentieri!-
-vedremo cosa dirà dopo averti avuto in
casa…-
mi metto a ridere mentre Sora borbottando a mezza voce che non è vero
quello che dice torna in camera.
-allora siamo d’accordo, anche con te ci vediamo
domani mattina alle 8 e mezza ok?-
-sarò puntuale come un orologio!-
-lo credo bene se no vedi Riku che ti fa stavolta!
Buona notte Sora-
-notte anche a te Key-chan!-
chiusi la conversazione anche con lui e con centomila pensieri in mente
sul giorno seguente chiusi anche la mia giornata
Commenti: wahhhh che misero capitolo! Abbiate pazienza ho poca fantasia
ultimamente ma se volete vi posso spiegare le teorie economiche dei classici
riguardo le imposte per filo e per segno visto che domani ho l’interrogazione di
finanza… çç
certo che Riku ha una situazione poco chiara su molti punti (ho una mente
diabolica!!! XD) ma per fortuna adesso ha sia sora che keira! ^^ vorrei anche io
avere degli amici come loro! Çç
questa settimana è uscito il manga di chain of memories ma purtroppo l’ho
scoperto solamente arrivata in fumetteria e non mi bastavano i soldi… ma mi
rifarò al più presto! ^^
Ringraziamenti:
Lonely Angel: chi lo sa se se ne accorgerà... mah! ^^ grazie mille per il
commento spero di aver aggiornato abbastanza presto anche se il chap è un pò
cortino!
Yuma_29: lo penso bene che non ti convincono e sapessi che c'è dietro!
hihihi ^^ certo che l'ho letta! in due settimane mi sono letta 2 volte tutti e
tre i libri ormai mi hanno in ostaggio!
LusyS: cavolo mi hai scoperta! XD ma sappi che ancora tutto può succedere
mai confidare troppo nel mio cervellino!
Grazie a tutti per i commenti e per le numerose letture! VVB raga! alla
prossima!
Capitolo 21: Questo é Halloween (Tim's Burton -
Nightmare Before Christmas)
Non ci fu neppure bisogno che la sveglia suonasse, alle sette ero già
sveglissima.
Quando guardai l’orologio decisi che però era veramente troppo presto per
alzarsi anche perché non avrei saputo cosa fare, quindi rimasi nel letto
ascoltando l’inconfondibile rumore proveniente dalla cucina del cucchiaino che
sbatacchia contro la tazzina del caffè e il profumo di questo che si insinuava
fino in camera mia.
Per spezzare la noia accesi il cellulare e immediatamente mi arrivò un
messaggio.
“sei sveglia?!”
Mi venne da ridere e mi sotterrai sotto le coperte per rispondere. La
cosa buffa è che il messaggio mi era arrivato da Riku.
“neppure tu riesci a dormire?” invio
“no… questa attesa è snervante pur essendo una cosa idiota…”
“in effetti… però mi piace pensare che tutti i musicisti fossero in
questo stato! ^^” invio
“lo trovo un ottimo punto di vista! Che stai facendo?”
“nulla sono rimasta sotto le coperte, non sapevo cosa
fare…”invio
“idem..”
“ho provato a scrivere anche a Sora ma ha il cell spento.. e dire che
ieri non stava più nella pelle! XD!!!” invio
“siamo un gruppo di persone estremamente strane lo dobbiamo ammettere…”
“e io sono il capo!”invio
“ah beh senza alcun dubbio! U_U”
Continuammo così per almeno tre quarti d’ora prima di capire che forse
era inutile far fuori tutti i messaggi gratis ad appena inizio giornata.
Alla fine mi decisi ad alzarmi dal letto, barcollai fino in cucina dove
salutai mia mamma e mio padre, per poi sedermi a fare colazione.
-dici che piacerà l’insalata fredda di pollo?- mi
chiede mia madre
-certo che sì, è buonissima e poi non farti tutti sti
problemi! Siamo solo in tre ci bastavano anche tre pizze e via
andare!-
l ei sbuffò, alzando il volume del telegiornale.
Alle otto e mezza ero puntuale davanti al karaoke che era ancora deserto,
andai verso la porta sul retro e suonai il campanello.
Dopo poco la porta si aprì e comparve un uomo basso con gli occhiali che
mi fece un largo sorriso.
-ciao Keira vieni pure dentro.-
il signor Toryama mi fece accomodare.
-grazie ancora per la sua disponibilità, non saprei
come avremmo fatto senza di lei…- gli dico
-ma figurati, io e tuo padre siamo buoni amici come
potevo rifiutargli un favore? Ecco qui.-
Aprì una ennesima porta, la stanza non era grandissima ma era attrezzata
di tutto punto, microfoni,gobbisu
di un palchetto e i soliti divanetti con tavolino.
Da uno di questi si alzò Riku.
-ciao Keira!-
-ciao!-
-allora ragazzi...-
Tutti e due ci voltammo verso il signor toryama.
-alle nove apro la porta principale così che i ragazzi
possano entrare, li fate stare fuori nel corridoio e poi ne fate entrare uno per
volta, mi raccomando le apparecchiature sono costose vedete di non fare danni!-
ci dice con tono severo ma sempre sorridendo
-non si preoccupi, in caso di problemi ci assumeremo
la responsabilità.- gli risponde Riku
Quando lo sentivo parlare in quel modo mi sentivo una bambina che viene
accompagnata dal padre.
-d’accordo allora vi lascio così intanto aspetto
l’altro vostro amico.- ed esce
io mi volto verso Riku e lo guardo
-sono tesissima! E se non trovassimo nessuno
all’altezza? E se non si presentasse nessuno?- gli dico torturandomi la mani,
poi snocciolai tutti i miei pensieri alla velocità della luce
Riku mi mette una mano sul braccio e mi dice – andrà tutto bene- e io gli
credo
Ci sedemmo sui divani aspettando e chiacchierando, ma soprattutto stando
a lungo in silenzio.
L’attesa era palpabile e sia io che Riku non osavamo dire più nulla.
Il tempo che ci separava dall’inizio delle audizioni sembrava eterno, io
non avevo il coraggio di andare a vedere la situazione fuori e mentalmente
inveivo contro Sora per il suo ritardo , se almeno ci fosse stato lui ero sicura
che saremmo stati tutti meno nervosi.
Poco dopo mi arrivò un messaggio da parte di Alex…
“ciao
princess sono sicuro che sarai nervosissima anche se non è il caso, ormai ti
conosco troppo bene ^_-! Stai tranquilla andrà tutto ok oggi pomeriggio chiamami
così mi racconti tutto! Ti amo e in bocca al lupo!” il nervosismo si
attenuò…..per circa due minuti! XD
Alle nove meno cinque decisi di alzarmi da quel divano che ancora un po’
e avrebbe memorizzato la forma del mio sedere. Riku mi seguì con lo
sguardo.
-vado a dare un’occhiata fuori, non ce la faccio più!-
tenevo le mani strette a pugno e le rigiravo nervosamente.
Lui mi guardò con un mezzo sorriso sulle labbra, dovevo sempre sembrargli
così infantile.
Uscii dalla stanza e andai verso la sala principale, stando bene attenta
a non farmi vedere guardai fuori dalla porta che dava sulla strada.
La cosa che feci subito dopo era di correre, correre più veloce che
potevo. Arrivata davanti alla porta andai a sbattere contro Sora che stava
correndo come me, per il ritardo, io volai per terra e lui si aggrappò alla
maniglia della porta spalancandola.
Riku si alzò di scatto e uscì.
-che cazzo state facendo?-
io tentavo di rimettermi in piedi, mentre Sora mi aiutava.
-scusa io correvo perché temevo di essere in ritardo…-
all’occhiataccia di Riku aggiunse – troppo in ritardo.. ma tu Key perché
correvi?-
-fuo…. Anf anf...- credevo di morire lì per il poco
fiato che avevo – fuori è pieno di gente!-
per un attimo tutti e due mi guardano come so fossi stata
pazza.
-non sto scherzando!!!- esclamo con fervore
in quello stesso istante il signor Toryama comparve alle nostre spalle
annunciandoci che andava ad aprire, dopo qualche minuto cominciammo a vedere una
moltitudine di ragazzi farsi incontro.
-non mi sembra che c’è ne siano chissà quanti..- mi
dice Riku tentando di contarli mentre quelli ci guardavano in attesa di
istruzioni.
-Saranno circa una trentina se per te sono pochi!!-
ribatto io in tono seccato
-Emh ragazzi forse sarebbe meglio cominciare… voi che
ne dite?- Sora ci interruppe
-Certo hai ragione..-
Riku si schiarì la voce e alzò il tono in modo che tutti potessero
sentire – buongiorno a tutti, ora vi spiegherò come si svolgeranno le audizioni…
è molto semplice entrerete uno per volta e vi esibirete, se avete preparato un
pezzo vostro o ne avete scelto uno non ci sono problemi basta che faccia
risaltare la vostra abilità, se non ne avete ne sceglieremo uno noi, nel
frattempo coloro che aspettano possono rimanere qui fuori in attesa, grazie
mille fin da ora per la vostra collaborazione.-
Riku smise di parlare in mezzo al silenzio generale e quando guardò me e
Sora in faccia esclamò – ehi perché fate quelle facce?-
-come sei autoritario….- rispondo io in tono
cantilenante – e coinciso….- risponde Sora allo stesso modo.
Riku sbuffa e si volta entrando nella camera.
Io mi girò verso il gruppo – ok forza chi è il primo?-
Nelle ore che seguirono ci fu di tutto e di più, scoprimmo che alcuni
erano venuti allo sbaraglio senza avere una minima conoscenza musicale, altri
erano semplicemente curiosi e volevano vederci e altri grazie al cielo sapeva
almeno chi fossero e perché fossero lì.
Tutti e tre ascoltavamo le esibizioni, ci consultavamo e segnavamo i nomi
e i giudizi su di un block notes facendoci lasciare i numeri di telefono di
coloro che ci parevano abbastanza bravi.
Mi ero quasi dimenticata di lei quando con tono squillante Yoko apparve
alla porta.
-Keiraaaaa!-
-Yoko! Pensavo non venissi più....- in raltà un pò ci
speravo, non per cattiveria ma più per Riku, il quale infatti si era abbastanza
irrigidito alla sua presenza.
-Allora come va?-
-Bene grazie, ti presento Sora, è il nostro
batterista- gli indico Sora il quale avanza di qualche passo e stringe la mano
di Yoko.
-Ok adesso che abbiamo fatto le presentazioni che ne
dite se cominciamo?- rispose Riku seduto sul divano
-Sì…-
L’ultima speranza a cui mi aggrappai era quella che Yoko fosse poco
intonata, ma invece era piuttosto brava, forse una delle migliori che avevamo
sentito.
Quando finì scese dal palchetto e mi si avvicinò.
-allora che giudizio mi avete dato?- chiese curiosa
-top secret! Non si può dire! Comunque non ti chiedo
il numero di cell tanto lo so già...- rispondo io incollandomi il notes al
petto.
-Beh tanto lo so già come andrà a finire…- mi strizzò
l’occhio. – senti ora devo scappare perché mi devo vedere con Demyx, più tardi
ci sentiamo così combiniamo per stasera, Alex e gli altri si esibiscono e noi
donne dobbiamo assolutamente andarli a vedere!-
-Va… va bene però…- tentavo di replicare, ma lei era
già alla porta e con un ultimo cenno corse via.
-Non può davvero pensare che io la scelga solo perché
è mia amica…- scossi la testa
-Beh però devi ammettere che è stata brava…- disse
Sora
Sospirai e anuii, le persone che sentimmo dopo non erano un granchè e
all’alba della mezza non c’era più nessuno.
Io scorrevo la lista di nomi, ne avevamo scelti una decina e io stavo
tentando di ricordarmi di tutte le esibizioni che avevano fatto valutandole al
meglio.
-allora ragazzi com’è andata?- ci chiese il signor
Toryama
-bene grazie mille per la sua disponibilità!- risposi
-figurati, fate pure con calma quando ve ne andate
però chiudete la porta e spegnete tutto.-
-d’accordo arrivederci.- dissi
tutti e tre lo salutammo.
-che ne dite se cominciamo ad andare a casa mia? Nel
pomeriggio possiamo discutere dei vari candidati.- proposi
-mi sembra un’ottima idea! Anche perché non ci vedo
più dalla fame! (Fiesta?! XDXDXD)- esclamò Sora
-anche per me va bene.- assentì Riku
Si avvicinò alle apparecchiature e le spense poi ci seguì fuori nel
corridoio chiudendosi la porta alle spalle.
-chissà cosa ci ha preparato di buono tua mamma! Non
vedo l’ora!- mi disse Sora
-lascia perdere stamattina mi ha chiesto se l’insalata
di pollo freddo poteva andare bene…- risposi mentre camminavamo
-oh cavolo perché non me lo hai detto?! Io sono
allergico!- rispose Riku con aria dispiaciuta
-cosa?! Ah… scusa non lo sapevo..-
-ma dai che stavo scherzando!- ribattè lui ridendo
-cretino!-
-ehi aspettate!-
T utti e tre ci voltammo.
Poco più un là c’era una ragazza con uno zaino a tracolla e la divisa
scolastica, le mani appoggiate sulle ginocchia neltentativo di riprendere fiato,
evidentemente aveva corso per raggiungerci.
-vorrei… vorrei fare l’audizione!- ci
disse
Commenti: eccoa voi un
altro capitolo come regalo di Halloween! ^^ cavolo siamo già a novembre porca
paletta devo iniziare la tesina o sono fregata!!! ç_ç
che ne dite del capitolo? Lo so che non è chissà cosa ma vi giuro che in
mente dei risvolti li ho solo che più scrivo più mi vengono cose da metterci in
mezzo e la allungò sempre di più! Scusate!^^”
oggi è uscito Breaking Dawn spero di avere abbastanza soldi per
prendermelo, leggendolo sicuramente mi verrà qualche ispirazione! ^^
oggi ho deciso che era da un po’ che non facevo fuori sephiroth in KH2 e
ho faticato non poco perché ho scoperto che mi si è rotto il tasto cerchio del
joystick e quindi saltare mi era impossibile çç ma ci sono riuscita lo stesso
(con gran spreco di elisir… -_-).
Ringraziamenti:
LucyS: c'è ancora suspance potrebbe non essere lei quindi per il
premio devi aspettare il prox capitolo! U_U ma ti premio per le tue continue
recensioni! ^^
Un ringraziamento particolare a Naoko che ha aggiunto la mia fic tra le
sue preferite! ^^ Thanks!
Come sempre ringrazio chi legge e auguro a tutti un Buon Halloween! (quasi quasi faccio un giro ad
halloween town… ^^).
Ora eravamo di nuovo seduti davanti al palchetto, la ragazza teneva in
mano il microfono.
-d’accordo, hai preparato un pezzo?- le chiese
Riku
-sì ho scelto “simple and clean” di Hikaru Utada-
rispose lei
Pensai che era un pezzo insolito e con un intonazione piuttosto
difficile…
la ragazza mise il cd si preparò e partì la musica cominciò a
cantare.
-when you walk..- le mancò la voce
Sora stoppò il disco.
-scusate ma la corsa di prima mi ha tolto il fiato…-
ci disse
Riku si voltò verso di me facendo una faccia poco convinta, anche io
cominciavo a credere che fosse un’altra fregatura.
-posso farla ricominciare?- le chiese Sora
-certo…-
Mentre Sora rimetteva il disco da capo, lei si schiarì la voce chiudendo
gli occhi e stavolta ripartì con più grinta.
Non ci rimase altro da fare che ascoltarla con la bocca aperta, non solo
era così brava da sembrare la cantante in persona ma si muoveva con scioltezza
come se fosse nata sul palco.
Quando terminò la sua esibizione, nessuno di noi parlò ci guardavamo a
turno senza saper bene cosa dire.
-emh… come sono andata?- chiese lei titubante
Riku avendo sempre avuto un certo autocontrollo riuscì a formulare una
frase di senso compiuto.
-direi benissimo… voi siete d’accordo?- disse poi
rivolto a noi che annuimmo soggiogati.
-Che stupidi non ti abbiamo neppure chiesto come ti
chiami!- dissi io, eppure c’era qualcosa in lei di famigliare ero sicura di
averla già vista.
-Colpa mia! Comunque mi chiamo Kairi Sashimoto.-rispose
-Quella Kairi?!- domandai di nuovo mentre focalizzavo
solo ora chi avevo davanti.
-La conosci?- mi chiese Riku
-Certo e dovresti anche tu! È stata la reginetta della
scuola privata di Oshimoto per tre anni di fila e risulta la studentessa più
brillante, ha già ricevuto non so quante borse di studio!-
esclamai
-Eddai non esagerare detto così sembra che io sia una
star!- rise imbarazzata lei
Era molto bella, aveva capelli castano rossi fino alle spalle, la frangia
le ricadeva sulla fronte dandole un’ aria sbarazzina. Il suo corpo risaltava
perfettamente sotto la camicetta bianca con lo stemma dell’istituto e la gonna
scozzese con le calze fino a metà polpaccio.
Aveva denti bianchissimi e due grandi occhi di un colore indefinito tra
l’azzurro e il verde.
Non mi stupii di vedere Sora contemplarla come fosse stata una dea.
Gli tirai una gomitata e parve tornare in sé.
-devo dire che ci hai colpito molto e se parlo a nome
di tutti, sarei propensa per scegliere te! Hai una voce fantastica!- dissi
colpita
-grazie mille…- diventò rossa – allora vi lascio il
mio numero di cellulare così appena decidete mi chiamate!- ci disse
allegra
-d’accordo, però prima ti devo chiedere una cosa…-
Sia io che Sora, che Kairi guardammo con aria interrogativa Riku.
-devi essere una ragazza molto impegnata tra la scuola
e le attività extrascolastiche, la band richiede molto tempo se non puoi
dedicargliene meglio se lasci stare…- disse senza tanti giri di parole.
-Riku!- lo rimproverai io, non era il caso di
spaventarla di già!
-No lascia ha ragione... ora ci sono le vacanze e io
di impegni non ne ho, comunque sia ho dedicato molti anni alla scuola e negli
ultimi tempi ho avuto anche un esaurimento nervoso per i troppi impegni. Il
dottore ha detto ai miei di farmi riposare e magari di dedicarmi a qualcosa che
mi potesse piacere… la mia passione è il canto e questa mi è sembrata un’ottima
occasione per provarci. – rispose lei tranquillamente
-Bene…- le disse Riku
Io segnai il suo numero di telefono nel block notes dopo di che la
salutammo e ci dirigemmo verso casa mia.
Il sole era veramente caldo, tuttie tre tentavamo di passare all’ombra dei pochi alberi che c’erano per la
strada.
-dio mio che caldo! Spero che il tuo terrazzo sia un
pò più fresco…- sbiascicò Sora
-in effetti sì di solito c’è un bel venticello!-
risposi
-scommetto che avete già deciso non è vero?-
Guardammo nuovamente incuriositi la nuca di Riku che ci camminava
davanti, lui si girò appena il ciuffo gli nascondeva parte del viso.
-parlo di Kairi…-
-su Riku devi ammettere anche tu che è stata
decisamente la migliore!- dissi obbiettiva
-e poi è anche carina, darebbe una immagine migliore
della nostra band è molto popolare!- esclamò entusiasta Sora
-ahhh scusami tanto se io invece sono brutta….-
ribattei
-eddai key lo sai anche tu che sei bella però come
dire… non sei lei!- cercòdi
riparare
-sarà…- risposi poco convinta
-so che avete ragione però hai valutato tutti i pro e
in contro?- mi domandò Riku
-e dimmi che contro ci potrebbero mai essere?-
-per esempio, adesso cosa dirai a Yoko?-
smisi di camminare, me ne ero scordata!
-non lo so…- ammisi – tu cosa faresti?- gli
chiesi
-glielo direi al più presto, non vorrei illuderla più
di tanto.-
la sua solita irritante saggezza…
-ok stasera glielo dico.-
immersi nella discussione arrivammo a casa mia, non ero ben sicura di
voler aprire la porta di casa. La reazione che avrebbe avuto mia mamma non lo
conoscevo proprio.
Alla fine trovai il coraggio.
-mamma siamo arrivati!- urlai
dall’ingresso
-era ora ma dove diavolo sei finita?!-mi aggredì
-scusa ma le audizioni si sono protratte più del
previsto e così….-
-potevi almeno avvisare!!!-
-non la sgridi signora non è colpa sua..- si intromise
Riku
mia madre parve calmarsi, se però non ci fosse stato Riku altro che
piantarla lì... -_-
-beh se hai finito ti vorrei presentare Riku e Sora.-
tutti e due si fecero avanti e strinsero la mano a mia mamma.
-sono contenta che finalmente siate potuti venire,
sono mesi che ripeto a Keira di invitarvi!- disse lei.
-Non è vero!- sibilai a mezza voce, lei finse di non
sentire e gli altri due risero.
-Così questi sono i famosi componenti della tua
band.-
Mio padre comparve dalla porta della cucina con le mani in tasca.
Stessa scena di prima per le presentazioni.
Una volta che fummo tutti a tavola mia madre ci chiese – allora com’è
andata?-
-direi benissimo! Siamo riusciti a trovare la nostra
vocalist.- dissi allegra passando l’insalata a Sora
-allora possiamo dire che siete quasi del tutto a
posto.-
-sì ci siamo vicini- rispose Riku
il pranzo trascorse tranquillamente chiacchierando del più e del meno,
arrivato il momento del dolce Sora esultò come un bambino quando mia madre portò
in tavola un’enorme torta di mele.
Devo dire che mentre parlavamo notai che mia mamma prendeva sempre più in
simpatia Riku, ma forse anche di più Sora, a pensarci bene assomigliava in modo
incredibile a mio fratello nei modi di fare.
-ehi mamma ma dany ti ha più detto nulla?- chiesi
ricordandomi d’un tratto che sarebbe dovuto arrivare dopo pochi giorni.
-L’ho sentito per telefono stamattina, mi ha detto che
sarebbe arrivato in settimana…-
-Evvai!!!!- ero al settimo cielo, cosa che sarebbe
durata poco visto che fondamentalmente come tutti i fratelli e le sorelle
eravamo come cane e gatto.
Dopo pranzo in un gesto di slancio Riku e Sora si offrirono di aiutare
mia mamma a sparecchiare, e vista la sua opposizione lasciarono perdere, io per
altro non mi scomodai… ^^
Sora era affascinato dalla mia camera, cosa strana vista la sua…
-wow!!! Certo che è un miracolo se si vede ancora la
tappezzeria!- osservò ammirato
-già… avrei preferito scrivere sui muri come in camera
tua ma non sarei qui con voi oggi!- mi lasciai cadere sul
letto.
-Ragazzi ci pensate?- domandai ad entrambi, loro mi
guardarono di rimando – se riusciamo a concludere con Kairi, abbiamo la nostra
band…- spostavo lo sguardo da uno all’altro
Sora appoggiatosi all’armadio si lasciò scivolare per terra con le gambe
lunghe distese, Riku invece si sedette sulla poltrona appoggiando gli avambracci
sulle ginocchia.
Tutti e tre insieme tirammo un lungo sospiro.
-è vero non ci avevo ancora pensato….- rispose Riku
guardando fuori dalla finestra
io giocherellavo con la tenda della finestra che svolazzava mossa dal
vento che entrava.
-però non sono convinto…- aggiunse
-che vuoi dire?- chiese Sora alzando lo sguardo verso
di lui
-quella ragazza non mi sembra il tipo da band…-
rispose
-e sentiamo.. perché?- domandai io
-perché mi sembrava troppo una brava ragazza.-
-no aspetta perché ti sembra che key non sia una brava
ragazza?!- esclamò Sora
nel momento in cui capii quello che voleva dire guardai storto Riku.
-non fraintendermi! Dico solo che Kairi sembra una
tutta scuola e apparenza.. preferirei avere persone vere nel gruppo..- ribattè
a quel mezzo complimento gli sorrisi e poi dissi – sì ok che sembrava
avere un comportamento magari da santarellina includendo anche il fatto che è
una delle migliori studentesse della città, però ricorda mai giudicare un libro
dalla copertina!-
-in sostanza anche tu non sei quello che sembri..- mi
disse Sora
-e cosa sembrerei?-
-una persona intelligente…- rispose
lui
Riku scoppiò a ridere insieme a Sora, fino a che non mi avventai su di
lui con un cuscino in mano tentando di soffocarlo.
-allora anche tu non sei quello che sembri…. Vivo!-
-Riku! Riku dammi una mano!!!- urlò Sora verso l’amico
che se la stava ridendo seduto beatamente sul divano, a quel punto si alzò e mi
prese di peso da sotto le ascelle tirandomi in piedi. Sora era tutto arruffato
steso a terra a braccia aperte.
-Ehi perché voi uomini siete sempre così solidali fra
di voi?!-
Riku mi lasciò andare sorridendo – semplicemente perché noi anche se in 4
non possiamo sfiorarvi invece voi da sole riuscite a distruggerci…-
- maschilisti…- sbuffai
-Keira che tipo è tuo fratello?-
Sora mi rivolse questa domanda senza preavviso.
-mio fratello? Mh…. È il tipico tipo che adora
scherzare e che piace alla gente, è affabile e bravo a farmi incavolare ma gli
voglio un gran bene. Diciamo che questa può essere una sintesi..- risposi
-sembra un gran bel tipo non vedo l’ora di
incontrarlo!- mi disse Sora
-già… è vero! E poi è ancora più bravo di me con la
chitarra- risposi sinceramente
il resto del pomeriggio trascorse tranquillamente, quando mi fermavo a
guardare Riku e Sora che parlavano tra di loro, discutendo animatamente del più
e del meno pensavo che ero davvero fortunata, molto fortunata ad averli lì.
Verso le sei tutti e due dissero che dovevano tornare a casa, anche
perché io dovevo poi prepararmi per andare al live di Alex. Mia mamma avrebbe
voluto che si fermassero ancora a cena ma dissero che avevano già abusato
abbastanza della sua cortesia e dei suoi meravigliosi manicaretti (mia madre
arrossì compiaciuta… lecchini -_-).
Commenti: salve a tutti! ^^ la prima cosa che vi chiederei è….
Avreste mai pensato che kairi sarebbe stata la vocalist del gruppo di keira?!
Ovviamente sì! XD era scontato diciamolo! Ma non è che volessi creare chissà
quale suspance!
Il 10 novembre dovrebbe uscire il secondo volume di Kh chain of memories
non vedo l’ora! ^^
E finalmente ho finito di leggere Braking dawn e devo dire che l’ho
adorato!!! E adesso sono un po’ dispiaciuta che sia finita la storia mi
mancherà! Çç
Ringraziamenti:
Ragazza delle tenebre: sono contenta che la mia
fic ti piaccia e stai pur sicura che andrò avanti! ^^
Lonely Angel: la scena di keira che sbatte contro
sora è tratta dalla realtà ricordo ancora il livido! XD grazie mille per la
recensione!
ringrazio tutti coloro che hanno letto e mi hanno
aggiunto tra i preferiti e siete già in 11 in particolare Anonima4ever! grazie
di cuore!
Non avevo neppure suonato quel giorno così decisi di esercitarmi un po’
ma mia mamma entrò in camera.
-Keira ho bisogno che mi sbrighi una commissione..-
Stavo per ribattere quando mi venne in mente che lei aveva ancora la
facoltà di impedirmi di andare all’holy così tacqui. Maledetto potere da
genitore!!!
-di che si tratta?- chiesi tentando di fare la faccia
più contenta possibile
-vai all’alimentari della signora Onami ho bisogno che
mi porti una bottiglia di aceto se no non posso preparare l’insalata per
stasera…-
Guardai l’ora era le sette meno un quarto. Cavoli ma adesso le è venuto
in mente!?
Feci due rapidi calcoli per trovare il modo di impiegare il meno tempo
possibile.
-ok allora mi sbrigo se no non mi rimane abbastanza
tempo…-
Andai in sala e lei mi seguì, dopo avermi dato i soldi, io mi infilai le
scarpe, presi lo skateboard e mi infilai le chiavi in tasca della
giacca.
Quando fui in strada dovetti ammettere che quella specie di passeggiata
non mi dispiaceva per nulla.
Il sole stava cominciando solo ora a tramontare e le nuvole si stavano
tingendo di rosso, dalla strada principale si potevano vedere le montagne
illuminate in ogni loro anfratto.
Guardandomi intorno a momenti non oltrepassai il negozio.
Dopo aver appoggiato lo skateboard fuori entrai.
-ciao Keira come va?- mi chiese la signora Onami
sorridente al di là del bancone.
-Tutto bene e lei?-
-Non mi posso lamentare, la vecchiaia è una cosa
naturale dopotutto!-
Mentre lei mi rispondeva io presi la bottiglia di aceto dallo scaffale.
-allora la scuola è finita finalmente ti puoi
riposare.-
-sì non vedevo l’ora, anche se abbiamo tanti di quei
compiti che dovrò mettermi d’impegno comunque…- le porsi la bottiglia
-sono 4 yen. beh ma comunque io me la prenderei comoda
fossi in te!-
-infatti farò così! Stia bene.-
-ciao Keira e salutami a casa.-
-sarà fatto!-
Uscii dal negozio e mi chinai per sistemare meglio la busta, ma non feci
in tempo a tirarmi su che ricevetti un gran spintone e per non cadere appoggiai
la mano a terra e involontariamentefeci rotolare la bottiglia di aceto sul
marciapiede che si ruppe cadendo dal gradino.
-oh no!-
Guardai il liquido ambrato scorrere lungo il bordo del marciapiede
finendo in un tombino.
-signorina tutto bene?-
Per un attimo non badai alle parole dell’uomo. Cazzo non avevo i soldi
per un'altra bottiglia!!! Se dovevo andare e tornare da casa ci avrei messo un
sacco!!!
-signorina?-
Finalmente mi decisi a voltarmi verso l’infausto essere umano per
urlargli contro ma mi fermai di botto.
L’ uomo che mi stava davanti vestito in giacca e cravatta era molto alto,
aveva i capelli lunghi argentei fino alla vita e due meravigliosi occhi verdi,
in quell’istante aveva un’espressione costernata.
-mi dispiace per la bottiglia se mi dice quanto le è
costata gliela ripago..-
Mi offrì una mano per alzarmi e io la presi, adesso che ce l’avevo bene
di fronte dovevo dire che poteva essere benissimo l’immagine di Riku con qualche
anno di più, poteva essere suo padre, anche gli occhi mi ricordavano qualcuno…
-non ce ne bisogno, non si preoccupi andrò a casa e
tornerò di nuovo!- mi decisi a rispondere
-insisto è stata colpa mia se l’ho fatta cadere è il
minimo che io possa fare…- replicò lui in tono fermo
Era estremamente gentile, ma mi sembrava strano sentirmi dare del lei.
-beh visto che insiste allora la ringrazio però può
darmi del tu.- risposi
Rientrai nel negozio e pagai un’altra bottiglia.
-sera di nuovo signora grazie!-
-di nulla Keira..-
Le porte si chiusero e l’uomo era ancora lì fuori.
-Keira…- sussurrò quasi
-sì è il mio nome Keira Del Monte, grazie mille
signor…-
Lui stava per rispondermi quando il mio telefono squillò prepotentemente.
-mi scusi.. pronto?-
_ Keira dove diavolo sei?!_ mia madre....
-scusa ho avuto un contrattempo trenta secondi e sono
lì!-
_ sbrigati!_
Misi giù il telefono.
-è meglio che tu vada…- mi disse l’uomo sorridendo
comprensivo
-riesce sempre a mettermi in imbarazzo…-
risposi
Lui rise, aveva dei denti bianchissimi… decisi in quel momento che se mai
mi sarei sposata mio marito doveva essere così!
-la ringrazio ancora devo scappare…- mi inchinai
-non mi ringraziare dopo tutto è stata colpa mia. Ora
ti saluto ciao.-
-arrivederci-
Si voltò e cominciò a camminare nella direzione opposta alla mia.
Quando fui sotto casa mi venne in mente che non mi aveva detto chi era…
pazienza.
-ecco qui! scusa ma un signore mi ha fatto cadere e ho
rotto la bottiglia..- dissi a mia mamma sedendomi a tavola
-e come hai fatto a ricomprarla?- mi chiese lei
-l’ho rubata…- scherzai e mia mamma mi guardò
allibita
-scherzavo… me l’ha voluta ripagare a tutti i costi..-
risposi
-è stato gentile…-
-già!-
-e sai chi era?-
Buttai un occhio al servizio nel telegiornale prima di risponderle che
non lo sapevo..
che palle le notizie di politica io non ci avevo mai capito
nulla…
-Keira mi rispondi?-
Ero immobile con il braccio alzato nell’atto di mettermi in bocca un
pezzo di pane, presi il telecomando in mano e alzai il volume.
Una voce a me nota rispondeva alle domande del giornalista.
Non ci posso credere…
-Keira!-
-forse non ci crederai ma ho parlato con quell
uomo...- risposi ancora senza parole
Mia mamma guardò la tv.
-hai parlato con Ansem Okazaki?!- esclamò lei stupita
quanto me.
-Sì a quanto pare ho conosciuto il padre di Riku…-
Dopo cena mi chiusi in bagno per mettermi a posto prima di uscire.
Più ripensavo a quello che Riku aveva detto di suo padre e del fatto che
praticamente lo odiava e più mi sembrava impossibile.
Ci avrò pur parlato solo 5 minuti ma mi era sembrato una persona cordiale
e per nulla antipatica.
Cosa aveva potuto fare per farsi odiare così tanto dal
figlio?!
Per di più era un uomo d’affari e colto altrimenti non sarebbe arrivato
dov’era.. non capivo… che lo avesse trascurato?
No… Non era da molti anni membro della camera e non mi sembrava il tipo
che lasciasse tutto per la carriera..
Quando il mio cervello protestò per tutte quelle domande
e ragionamenti dissi che sarebbe stato meglio affrontare il discorso l’indomani
e di concentrarmi invece sul trucco.
Commenti: nooooooo non ci potete credere
vero!? ansem non è niente di meno che il padre di Riku! in realtà ci potete
benissimo credere ma spero solo che non ve lo aspettavate perchè se no posso far
che ritirarmi dalla mia occupazione di scrittrice.. çç comunque come si dice
sono i casi della vita! keira poteva essere così fortunata da andare a sbattere
proprio contro di lui?! ehhhh il potere di poter far fare quello che vuoi
ai tuoi personaggi! XD So che è un capitolo un pò corto ma dopo questa
rivelazione preferivo non andare troppo avanti! spero che aspetterete il seguito
senza maledirmi per i miei capitolini! abbiate pazienza!
Ringraziamenti:
LucyS: ti ringrazio
per l'ennessimo apprezzatissimo commento! che ne dici di questa new entry? per
quanto riguarda Yoko ne vedremo delle belle parola mia! ^^
Lonely Angel: povero
sora ci è rimasto secco al primo incontro! ma credimi che le cose non saranno
così semplici.. -_^ cmq il nobel te lo meriti solo per le recensioni che mi fai!
grazie mille! ^^
Auguro a tutti un
buon fine settimana e spero di postare per il prossimo!
-allora ti sei data alla follia come la scorsa
settimana?- fu il suo saluto
-ma che diamine stai dicendo?! L’altra volta ho solo
bevuto troppo, anche perché mi avevano offerto un drink che non avevo mai
bevuto!!- protestai
-se, se tutte scuse…- disse – ma dimmi che si fa
oggi?- aggiunse prima che io lo minacciassi di morte
-io direi di trovarci e di sentire cosa ha deciso
Kairi…-
-spero proprio che dica di sì…- rispose con tono
sognante
-Sora….. guarda che sarebbe meglio non avere storie
d’amore all’interno della band, metti che ci si molli in modo brusco non si può
poi lavorare con un clima del genere!- lo rimproverai
-key-chan dimmi la verità.. ma per te è così
importante questa storia?-
non risposi subito
-non so se sia importante il fatto di diventare famosi
o avere successo credo sia più un fatto simbolico… - risposi, ero in camera mia
e mi fermai a guardare distrattamente la mia chitarra appoggiata
all’armadio
-in che senso?-
-se non mi fosse venuta in mente questa idea
probabilmente non vi avrei mai conosciuti, è come se il gruppo che stiamo
fondando fosse la serratura che tiene legata la catena…- ripresi spostando lo
sguardo fuori.
-la catena saremmo noi?-
-esatto… forse non mi sono spiegata bene… scusa!-
sui fiori che c’erano fuori dalla finestra si stava posando una farfalla
io la fissai.
-credo di aver capito Keira e credo che anche per me
abbia lo stesso significato..-
-ero sicura che tu mi avresti capita- sorrisi anche se
lui non poteva vedermi
rimasi d’accordo con Sora e Riku di vederci da quest’ ultimo per chiamare
Kairi.
Poco prima di uscire mi chiamò Alex.
-ehilà! Che mi dice il mio angelo oggi?-
strano pensai… quando ho avuto il mio primo ragazzo passavo la metà della
giornata a messaggiare con lui nei rari casi in cui non ci vedevamo ma con Alex
era diverso.
Eravamo tutti e due impegnati, lui tra gli esami che avrebbe dovuto dare
la prossima settimana e la band con cui aveva le prove e altro e io che ero
fondamentalmente impegnata con la mia, ma questo non ci pesava.. anzi eravamo
più felici nel momento in cui ci trovavamo.
-vediamo… ieri sera sono andata in discoteca e stava
suonando un gruppo bravissimo non so se lo hai mai visto?-
scherzai
-più o meno… sai che io non me ne intendo- risponde
lui stando al gioco
-beh devo dirti la verità perché tra noi non ci devono
essere segreti…- continuai
-ti ascolto..-
-credo di essermi perdutamente innamorata del
cantante… mi dispiace ma non c’è posto per te nel mio cuore perché ormai è suo-
-oh… ok beh è stato un piacere Keira ma voglio farti
un ultimo regalo, quel ragazzo l’ho conosco molto bene ed è qui adesso te lo
vorrei passare.-
-d’accordo-
-pronto?-
a quel punto scoppiai a ridere.
-aparte
gli scherzi ieri non mi hai detto come sono andate le audizioni, Yoko invece
prima che tu arrivassi mi ha confidato che molto probabilmente sarà lei la
vocalist- disse
io smisi di ridere, avrei dovuto chiamare Yoko all’istante per dirle come
stavano le cose ma qualcosa me lo impediva….
-Keira hai sentito?-
Mi lasciai cadere con un tonfo sul letto.
-certo… è che…-
-forza cosa c’è?- mi chiese con tono
rassicurante
-beh vedi la nostra scelta non è stata Yoko... – gli
confessai
-ho capito e scommetto che tu non glielo hai ancora
detto.- disse centrando il punto
-esatto, si è fissata sul fatto che sicuramente avrei
scelto lei, però io non posso fare favoritismi e poi devo tener conto anche del
parere degli altri membri mi capisci vero?-
-sicuro però lo sai che devi dirglielo al più presto?
Non puoi continuare ad illuderla così, più passa il tempo e più la notizia sarà
difficile digerirla sai come è fatta Yoko meglio di me…-
rispose
-lo so… ma non è facile…- dissi tristemente
-senti facciamo così… combiniamo un’uscita a 4
chiamando anche Demyx, sono sicuro che la prenderà bene se il contesto è più
allegro!- mi propose
-davvero?! Sarebbe un’ottima idea! Sei un mito!-
esclamai vedendo le mie speranze rinvigorite
-ah ah ah! Certo che basta poco per farti felice, sono
contento. Scusami ma adesso devo tornare a studiare mi devo preparare per i
prossimi esami ti amo! –
-anche io buon pomeriggio…-
--------
Casa di Riku, più precisamente nella sua camera, tuttie tre attorno al telefono appoggiato sul
pavimento, io sdraiata a pancia in giù con il mento appoggiato sulla mani, sora
a gambe incrociate e Riku con una gamba stesa e una flessa e il braccio
comodamente appoggiato al ginocchio.
-che faccio chiamo?- dico
loro due mi guardano contemporaneamente.
-per dio mica dobbiamo telefonare al santo padre!!!-
esclama Riku esasperato, eravamo lì da dieci minuti.
-Lo so… ma metti che ci abbia ripensato che facciamo?-
chiede Sora fissando il telefono come se da un momento all’altro dovesse
esplodere.
-Devo ammettere che a me andrebbe meglio, così potrei
dire a Yoko che l’abbiamo scelta…- rifletto
-Keira!!!!- esclamano
-Ok, ok scusate! Non è il caso di fare così... allora
che si fa?- richiedo
-Ops… credo di aver fatto partire la chiamata per
sbaglio…- dice Riku in tono innocente con il dito ancora premuto sul pulsante
della richiamata.
-Riku!!!- esclamiamo io e Sora
_pronto?_
-forza di qualcosa!!!- sibilo a Sora
-perché io? È colpa di Riku!-
_pronto?_
-la smetti di fare il moccioso?!!- gli dice Riku
-uffa…. Kairi ciao sono Keira! Hai fatto un’audizione
per la mia band ricordi?- decisi che era il momento di prendere in mano la
situazione, Sora alza il pollice in segno di incoraggiamento sorridendo e io gli
faccio “un’espressione da perché a me?”.
_Ah ciao Keira non ti avevo riconosciuto!_
-non mi stupisce…- rispondo guardando male i due
ragazzi che ho di fronte, ovviamente tutti e due con una faccia da “chi? Io?”. –
volevo sapere cosa hai deciso… e se hai delle domande, visto che di tempo
l’altro giorno non ne abbiamo avuto, puoi farle adesso tanto sei in viva
voce.-
_ ho capito è con loro che discutevi poco fa quindi…_ capivo dal tono di
voce che stava sorridendo.
-e con chi altri se no…-
-ehi questa solidarietà femminile non mi piace per
nulla!!!- esclamò Sora contrariato
_ ciao Sora..._disse
Kairi
-ciao...- rispose con tono evidentemente raddolcito
-cascamorto….- gli disse Riku
_salve Riku._
-ciao...- disse lui in tono afono, io gli feci cenno
di essere un po’ più gentile se in un futuro avremmo dovuto collaborare, lui
sbuffò.
_ ne approfitto per farvi qualche domanda allora…_
-forza dicci!- la incoraggio
_che progetti avete?_
-una volta trovata la cantante dobbiamo: cercare un
posto dove suonare- dico io
-trovare le attrezzature giuste- mi fa eco
Sora
-e trovare un aggancio in qualche locale per esibirci
dopo aver scritto delle canzoni.- aggiunge Riku
_ certo che avete le idee chiare.._ scherza lei
-credo che tutte le band si siano formate così o no?-
osserva Sora
_ che genere di musica pensate di suonare?_
-il nostro genere sarebbe rock, sarà un bella sfida
combinarlo con la tua voce..- risponde Riku
-qual è il tuo?- le chiedo
-se risponde che adora la tecno chiudo la chiamata
all’istante!- ci dice sottovoce Riku, io e Sora ridacchiamo
_ se mi piacesse la musica tecno dubito che canterei molto… comunque sono
sul vostro stile_ risponde
-hai altro da chiederci?- dice Sora
_ sì un’ultima cosa… quando cominciamo?_
-evvai!!!!- mi alzo e abbraccio Sora cominciando a
saltellare, Kairi si mette a ridere dall’altra parte del telefono e Riku scuote
la testa sorridendo.
-Prima direi di incontrarci così riusciamo a
organizzarci meglio- dice lui
-E poi così festeggiamo!!!!- esclama Sora ballando
ancora per la camera.
-Senti Kairi tu sei libera giovedì? – chiedo
io
_ sì non ci dovrebbero essere problemi_ risponde
-Riku ti va bene se ci troviamo come sempre qui da te?
Portiamo gli strumenti e proviamo un po’?- ero visibilmente eccitata
probabilmente ero perfino rossa, lui annuisce.
-Bene! Allora Kairi ti scrivo un messaggio con
indirizzo e tutto il resto ok?-
_va bene ora vi devo salutare ci vediamo giovedì_
dopo un coro di saluti e altro chiudo la chiamata.
Sora che continuava ancora a ballare annuncia che ha sete e che scende in
cucina, ma prima controlla che per i corridoio non ci fosse il maggiordomo, non
gli stava molto simpatico.
-Riku?-
mi volto lui è in mezzo alla stanza che raccatta il cordless dal
pavimento e lo getta sul letto con noncuranza.
-mh?-
-è fatta...- dico solamente anche perché non avrei
saputo dir di più.
Lui mi guarda per un attimo serio, i suoi occhi color mare dei caraibi
mi scrutano per un attimo poi un
sorriso gli si allarga sul viso, a volte credevo che li riservasse solo a me o
almeno mi piaceva pensarlo.
-ce l’hai fatta.- mi dice
semplicemente
sì… era pure un piccolo passo ma l’avevo fatto…
come quel giorno separai la distanza che c’era a lo abbracciai.
-grazie, grazie mille!- gli dissi
-e di che?- mi chiese lui divertito
-se non ti avessi conosciuto, se non me ne avessi dato
l’occasione ora non saremmo arrivati a questo punto! E non avrei degli amici
meravigliosi come voi!- strinsi la presa sul suo collo, lui mi posò una mano
sulla testa.
-È stato un vero piacere…- mi risponde
Quando mi stacco da lui ho gli occhi lucidi e in quell’istante rientra
Sora.
-cavolo! Appena mi ha visto prendere un bicchiere
dalla credenza mi ha aggredito!- dice scioccato riferendosi al maggiordomo
-scusalo, ma quello è il suo lavoro è come se glielo
avessi rubato…- gli dice Riku
poi Sora mi vede con gli occhi rossi.
-ehi che succede key-chan?- domanda
preoccupato
-nulla si è solo commossa…- risponde Riku sorridendo
-la mia piccola!!!-
Sora mi viene vicino passandomi un braccio intorno al collo e mi stringe
a sé, io gli appoggio una mano sullo stomaco e con l’altra mi asciugo gli occhi.
-scusate... ma almeno è per la felicità!- rispondo
ridendo, Sora mi dà un bacio sulla testa prima di lasciarmi andare.
-Giovedì finalmente potremo provare al completo!-
esclama Riku
-Già è vero non vedo l’ora…- rispondo
-Sì…-
Sora lo disse con un tono non ben definito, non si capiva se era felice o
il contrario..
-non mi sembri contento come mai?- gli chiedo
gentilmente.
-Non è nulla! Ripensavo al maggiordomo!-
Sia io che Riku ci guardiamo, non ce la contava giusta… improvvisamente
mi viene in mente una cosa.
-ah Riku! Sai chi ho incrontrato ieri?- gli dico
prima di potergli riferire l’accaduto sentiamo una voce provenire
dall’atrio.
-c’è nessuno?-
Commenti: Ragazzi la Band è ufficialmente
formata!!! Al 24esimo capitolo finalmente Keira ha il suo gruppo e altre
diecimila cose da fare per mandarlo avanti! XD Ho già anche trovato il nome che
si daranno io trovo che ci stia a pennello sia per quanto riguarda Kh in se sia
per il filo della storia ma ve lo svelerò più avanti! quindi siete costretti a
seguirmi se volete saperlo! muhahahahah ^^ Una cosa che mi premeva far
trasparire dalla mia fic è il profondo legame che lega ciascuno dei personaggi e
spero proprio di esserci riuscita ma voi lo saprete meglio di me...
Ringraziamenti:
LucyS: nooooo mi hai beccata!!! XP scherzo non ti
dirò mai cosa c'è sotto! muhahaha!!! ma i tuoi tentativi ti rendono onore! U_U
grazie! ^^
Ragazza delle tenebre: volevo stupirvi con effetti
speciali e a quanto pare ci sono riuscita! XD ti ringrazio per i complimenti e
spero che la fic continui a
piacerti!
Lonely Angel: su dai alla fine ansem non è così
male me lo vedevo bene a fare il padre se non fosse schizzo! XDXDXD mi sa che
per la faccia di Riku devi aspettare il prossimo capitolo! ^^
Ringrazio come di consueto tutti coloro che hanno
letto la mia fic e aggiungo un ringraziamento a Patricia Dalrympe e Zexion94 per
aver aggiunto la mia fic alle loro preferite! ^^
Capitolo 26: Enjoy the Silence (cover by
Lacuna Coil)
Riku perde l’attenzione che ha per me e con passo svogliato esce dalla
camera, io e Sora lo seguiamo.
-spero non sia sua madre… non sopporterei un altro
interrogatorio visivo…- mi sussurra preoccupato Sora
Ma quando arriviamo alle scale non abbiamo più alcun dubbio, non è la
madre di Riku…
-ah Riku, pensavo fossi uscito!-
D’abbasso c’è un uomo, lo stesso che mi aveva urtato il giorno prima.
Sorride gentilmente al figlio prima di notare la nostra presenza.
-ciao Keira.-
Non vi dico lo sguardo allibito che mi fece Riku girandosi verso di me,
avevo perfino paura che mi urlasse qualcosa.
-buonasera signore, sono lieta di rivederla…- mi
inchino
-il piacere è mio, spero che tua madre non ti abbia
rimproverato per essere arrivata tardi.- mi chiede
-no si figuri, mi scusi per ieri ma non l’avevo
riconosciuta…-
-non ti preoccupare, non tutti sono tenuti a sapere
chi sono… e l’altro ragazzo chi è?-
Sora si fa avanti e scende le scale per stringere la mano all’uomo.
-piacere mi chiamo Sora Kanemori.- si presenta
-lieto di conoscerti io sono Ansem Okazaki il padre di
Riku.- dice a sua volta
Riku per tutto il tempo non disse una parola, guardando la scena con
freddezza.
-sono contento che Riku abbia degli amici come voi, mi
sembrate ragazzi in gamba e beneducati.- aggiunge mentre il maggiordomo gli
porta via la giacca e la valigetta.
-Lei è troppo gentile…- replica Sora imbarazzato, è
sempre stato suscettibile ai complimenti
Si vedeva che era sincero, a quel punto era strano pensare che andasse
d’accordo con la moglie.
-ho chiesto a Kensuke di preparare del tè avete voglia
di farmi compagnia?- ci chiese
Involontariamente guardammo entrambi Riku, che però non fece una piega
così per non sembrare scortesi accettammo.
Eravamo seduti nella veranda, il sole colpiva la vetrata trasformando il
colore bianco del muro in oro e creando una luce soffusa.
-ditemi che progetti avete per quest’estate?- ci
chiese l’uomo bevendo un sorso dalla sua tazza.
Ero seduta tra Riku e Sora, il signor Okazaki invece mi sedeva di fronte.
-per adesso ci dedicheremo al nostro gruppo, per
quanto mi riguarda non è escluso un lavoretto estivo…-
Riku si mosse di scatto sulla sua sedia come se l’avesse punto un ape e
io lo guardai con aria interrogativa.
-gruppo?- domandò educatamente suo padre
-ops….- si lasciò sfuggire Sora
-noi veramente non sapevamo che.. – non sapevo come
terminare la frase, a quanto pare lui non ne sapeva nulla e
adesso?
Ma a sorpresa scoppiò a ridere.
-non vi preoccupate, di solito è mia moglie che si
crea mille problemi per quello che fa Riku, ma io non credo che sia una cattiva
idea, siete ragazzi dopo tutto è giusto che sperimentiate cose nuove!- ci spiegò
-meno male credevo di averla già combinata grossa.-
risi
Parlare con il signor okazaki era piacevole, era gentile e anche
spiritoso per molti versi assomigliava a Riku, lui d’altronde non proferì parola
facendo solo qualche commento quando veniva interpellato.
-ora scusatemi ragazzi ma devo finire del lavoro
arretrato, sono contento di aver potuto parlare con voi, siete sempre i
benvenuti spero di vedervi presto.-
Dopo averci salutati si congedò.
Io Riku e Sora uscimmo in giardino a ai cancelli ci fermammo per
salutarci.
-senti Riku mi dispiace ma…- cominciai io portandomi
le mani giunte davanti alla faccia.
-dov’è che l’hai conosciuto?- mi chiese
-sabato sera ero andata a comprare l’aceto per mia
mamma al negozio di alimentari e quando sono uscita mi sono scontrata con tuo
padre e ho rotto la bottiglia così si è offerto di ripagarmela… però non sapevo
chi fosse! L’ho scoperto solo la sera vedendo il telegiornale!!!- spiegai
Riku mi guardò indeciso se credermi o no, ma alla fine disse – va beh fa
niente… dopo tutto a voi non ha fatto nulla…-
-perché a te cosa…?-
- devo tornare
dentro, devo mettere a posto la mia camera prima che rientri mia madre,
ci vediamo giovedì…- in questo modo troncò la domanda di Sora
sul nascere e tornò verso la villa.
Per l’ennesima volta mi ritrovai a fare la strada del ritorno con Sora.
-più ci penso e meno ne capisco…- gli
dico
-su cosa?-
-su Riku e suo padre… ti sembra una persona così
orribile adesso che lo hai conosciuto?- gli domando
-no… anzi tutto il contrario semmai… mi chiedo come
abbia fatto a sposare quella donna, senza offesa per Riku ma non mi sta molto
simpatica…- risponde facendo una smorfia
-beh non hai tutti i torti, comunque Riku assomiglia
molto a suo padre.- osservo
-hai ragione, però visto come si comporta sarà meglio
non parlarne più che ne dici?-
-un’altra cosa tabù oltre ad Alex….- sospirai
sconsolata
-a proposito come vanno le cose tra di voi?-
-benissimo per adesso! mercoledì abbiamo organizzato
un’uscita a 4 con Yoko e Demyx.- rispondo
-spero coglierai l’occasione per dirglielo..- suggerì
-uffa… la dovete smettere di ripetermelo in
continuazione lo so! E poi di cosa mi preoccupo? Non sarà mica la fine del
mondo?!- osservo
-infatti tu ti complichi troppo la vita Key-chan!- mi
dice Sora spingendomi la testa di lato con il dito indice.
Io gli faccio la linguaccia prima di salutarlo e svoltare per andare a
casa mia.
Commenti: lo so! Metto già le mani avanti sono solo 3 pagine scarne ma
portate pazienza! Sono alla fine del primo trimestre di scuola e chiunque ne
abbia a che fare può capirmi... in più devo pure fare la tesina.. çç aiuto!
Il prossimo capitolo credo che sarà un po’ più lungo.. ^^” o almeno spero
che il mio cervellino ne sforni uno decente!
Con novembre è finita anche la raccolta del manga Kh com, hanno fatto un
affare a pubblicarlo anche perché in molti non avevano capito che diamine era
successo tra l’uno e il due.. anche chi aveva la guida strategica aveva più o
meno questa espressione ?_? il riassunto era talmente scarso che non aiutava
granchè.. ora per il manga del 2 ci sarà da aspettare almeno fino all’estate..
un motivo in più per arrivarci! XD
Speriamo che domani nevichi ancora… mah!
Ringraziamenti:
LucyS: sta volta ti sei proprio sbagliata non era Yoko! ^^ però continua
ad allenare i tuoi poteri da sensitiva! per il nome della band dovrai aspettare
ancora un pò! XP grazie per il commento come al solito!
ragazza delle tenbre: tutti questi complimenti mi fanno arrossire! ^///^
grazie mille! Sono contenta che i personaggi ti piacciano ho tentato di
ricalcare il più possibile quelli del videogioco!
Zexion94: waaaaahhh!!! che bello un'altra commentatrice! ^^ me mui
felice! Grazie mille per i complimenti spero che continuerai a
seguire!
Inutile ripetermi ma faccio i ringraziamenti più vivi a tutti coloro che
leggono solo!
La giornata organizzata da Alex cominciava con prendere il pullman per
andare al lago vicino alla città e lì pranzare in un piccolo bar dove diceva lui
facevano dei panini meravigliosi per poi farsi un bel giro sul lungo lago
.
Il ritrovo era per le undici alla fermata dall’autobus davanti ai
giardini principali.
-ecco sono i soliti ritardatari…- mi lamento
appoggiando per terra la borsa.
-Su non è la fine del mondo, almeno così posso
appoggiare lo zaino per terra, non è per nulla leggero- lo appoggia a terra
anche lui
-Ho voluto preparare qualche dolcetto nel caso ci
venisse fame prima di arrivare là e visto che tu sei il cavalier servente di
turno il minimo che potessi fare è di portarne il peso!- gli sorrido
allegramente dandogli poi un bacio
-Sarà…- commenta lui poco convinto
-Tornando al discorso di prima se però perdiamo il
pullman allora quella sarà la fine del mondo!- replico sedendomi sulla panchina
della pensilina.
Faceva caldo, molto caldo anche all’ombra e dire che indossavo una
camicetta bianca smanicata e una gonna simil seta con stampati dei fiori dai
mille colori. Mi ero legata i capelli in uno chignon per sfuggire alla calura ma
non era servito a molto…
-mi hai detto che avevi un’idea simpatica da proporci
una volta arrivati non è che con questo abbigliamento non vado bene?- gli chiedo
ricordando quello che mi aveva detto al telefono.
-Mh… forse i sandali potrebbero crearti qualche
problema per fare sci d’acqua…- mi prende in giro lui
-Ma smettila!!!- tento di dargli un calcio ma lui si
sposta ridendo
-Scherzo, comunque devo dirti che sei bellissima!-
Si ferma a fissarmi e io mi sventolo una mano davanti alla faccia –
smettila lo sai che poi arrossisco!-
Lui si siede accanto a me, io gli prendo la mano e comincio a disegnare
strani ghirigori sul suo palmo.
-hai pensato ad un piano per dirlo a Yoko?-
-sinceramente no… quando sarà il momento glielo
dirò..- rispondo continuando a muovere il dito
-spero che questo momento rientri nella giornata di
oggi…- replica lui chiudendo la mano
-non ti preoccupare… sai? A volte sembri mia madre..-
-ehi ragazzi!!!!-
Guardiamo tuttie due alla
nostra sinistra e vediamo arrivare Yoko correndo e Demy dietro che va un pò più
piano probabilmente per il peso dello zaino.
-scusate il ritardo ma...-
-ma prima che decidesse cosa mettersi ci ha impiegato
un’ora!- finisce la frase Demy per lei
-non è vero!!!-
Io e Alex ridiamo, io però non riuscivo a alleviare il peso che mi
portavo dentro.
-quali sono i programmi una volta arrivati?- ci chiede
lei, mentre ci alzavamo vedendo arrivare il pullman
-ahhhh boh… Alex non mi ha voluto dire nulla! Spero
che però la prima cosa sia di mangiare perché sto già morendo di fame!- esclamo
-beh ma non hai fatto i biscotti? Perché allora non li
mangi?- mi domanda Alex mentre saliamo sul pullman.
-Adesso che siamo tutti insieme li prendo, mica li ho
fatti solo per me!- ribatto seguendolo verso i posti in fondo.
Come si faceva nelle gite scegliemmo la fila di cinque posti in fondo
all’autobus.
Il viaggio fu piacevole anche perché ci volevano solo tre quarti d’ora
per arrivare. Una volta scesi il paesaggio era magnifico.
Il paese non era molto grande ma una volta arrivati sulle sponde del lago
c’era da rimanere senza fiato. Il sole brillava sulla superficie, si scorgevano
delle barche a vela che veleggiavano nel mezzo, c’era perfino qualcuno che
faceva il bagno. La strada pedonale che lo costeggiava sembrava non finire più,
a intervalli regolari c’erano panchine di pietra intagliata e un sacco di alberi
fioriti.
-wow!!!-
Io e Yoko corremmo verso l’acqua appoggiandoci alla ringhiera che
divideva la strada dalla spiaggetta.
-è favoloso!!! Erano anni che non ci venivo ma non me
lo ricordavo così!- esclamai estasiata
-negli ultimi tempi si sono dati da fare per
migliorarlo cosicché il turismo aumentasse e direi che ci sono riusciti.- mi
spiegò Alex raggiungendoci con Demy
-allora dov’è questo famoso bar?- domandò Yoko
-ho una ragazza davvero profonda….- commentò
Demy
-è che con lo stomaco vuoto non riesci a concepire
pensieri profondi tutto qui…- replica lei
-ma se hai mangiato quasi tutti i biscotti?!-
-perché erano buonissimi!-
-grazie Yoko- le dico
-dai andiamo...-
Alex mi prende per mano e si avvia in una stradina lì vicino.
Il bar era molto grazioso, ci sedemmo fuori sotto un ombrellone al riparo
dei raggi del sole ed era anche vero che i panini erano favolosi!
Una volta mangiati pagammo il conto e tornammo sul lungo lago.
-aspettate qui!- ci dice Alex per poi scappare
tirandosi dietro Demy.
-Ma dove andate?- gli urlo dietro ma lui si limita a
fare un cenno con la mano e a proseguire.
Mi siedo sulla ringhiera e Yoko mi imita. Ecco quello sarebbe stato il
momento giusto se non che…
-l’avete fatto?-
per poco non cado all’indietro visto che stavo guardando i gradi segnati
su un dispositivo appollaiato su di un palo.
-cosa?!- quasi le urlo
-ma si dai lo avete fatto o no? Intendo sesso se non
ti è chiaro!- mi ripete con una nota di malizia
-ma sei impazzita perché tu e Demy?- chiedo conoscendo
già la risposta però…
-certo!- risponde con noncuranza rigirandosi una
ciocca di capelli corvini tra le dita
-ci fosse mia mamma di direbbe “sei sulla buona strada
per andare all’inferno!!!”- declamai alzando l’indice verso
l’alto
-vedi? Secondo me tu tieni troppo conto di quello che
ti dice tua madre.. non ti divertirai mai se continui così!- disse
Yoko
-non ti preoccupare sono sicura che quando sarà il
momento ascolterò quello che sento io.- rispondo girandomi verso di
lei.
-Ok basta che me lo dici perché festeggerò!-
Mi fece l’occhiolino e io mi misi a ridere – sei la solita impicciona!-
-anzi se vuoi ti do anche qualche consiglio!-
-oh no grazie! – stavamo ridendo ancora tutte e due
quando mi decisi – senti Yoko per quando riguarda le…-
La sua attenzione come la mia d’altronde sfumò, in arrivo c’erano Alex e
Demy con due…
-tandem?!- esclamai raggiungendoli
-et voilà! Cosa c’è di meglio se non raggiungere la
nostra meta faticando un pò in coppia?- ci chiese Alex
-e chi ti dice che noi pedaliamo?- ribatto io
-giusto!- mi venne dietro Yoko
-Alex credo che questa non sia stata una buona idea…-
scherzò Demy dandogli una pacca sulla spalla.
-Forse hai ragione, beh allora li riporto indietro…
peccato a piedi ci impiegheremmo troppo per arrivare…- aggiunse facendo scena e
girandosi di spalle
-Arrivare dove?- chiese Yoko, lei e la curiosità
potevano andare a braccetto.
-No niente… c’era un posto dove vi volevamo portare
sicuri che vi sarebbe piaciuto…- fece eco Demy
-Smettetela! Ok va bene… veniamo!- dissi esasperata
ringraziando di aver messo la minigonna.
-Bene allora in sella!-
Pensavo che andare in tandem sarebbe stato complicato e invece una volta
sincronizzati andavamo benissimo e facevamo anche poca fatica. Procedevamo non
troppo velocemente per permetterci di goderci il panorama.
-ehi Keira sei riuscita a parlarci?- mi chiese
Alex
Io mi sporsi un po’ di più verso di lui.
-macchè! Quando glielo stavo per dire prima mi ha
sviata chiedendomi se avevamo fatto l’amore e poi siete arrivati voi…- rispondo
-cosa?! Certo che Yoko non ha proprio peli sulla
lingua… è troppo forte!- rise
-ehi voi due sapete che siete proprio lenti?!
Sicuramente arriveremo prima di voi!-
Yoko e Demy ci superarono mentre lei ci faceva la linguaccia.
E cosa volete? Come ogni uomo che si rispetti Alex prese la cosa molto
sul serio e l’ultimo pezzo di strada che dovevamo fare fu un continuo di
sorpassi e prese in giro. Alla fine arrivammo noi per primi semplicemente perché
Yoko smise di pedalare per la stanchezza. Senza accorgercene era
Passata più di mezz’ora da quando eravamo partiti, erano già le tre.
-dove siamo?- chiesi
-salita questa scalinata lo capirai.- mi incuriosì
Alex
Davanti a noi il lungo lago proseguiva, ma c’era una scalinata che saliva
in cima ad una piccola collinetta che sporgeva sul lago creando un arco.
Fare le scale fu veramente dura… le gambe già provate dalla pedalata si
rifiutavano di fare di più..
Ma una volta arrivati in cima tutta la fatica fu ripagata.
Davanti a noi si allargava una piccola piazzetta con panchine tutto
intorno, ci avvicinammo alla ringhiera e guardammo il panorama che si stendeva
sotto di noi.
Potevamo scorgere tutto il lago era come se fosse un enorme piscina.
-è veramente bello…- dissi – credo che sia l’ora delle
foto!-
dalla mia borsa estrassi la macchina fotografica digitale e comincia a
dare ordini su dove e come le potevamo fare.
Alla fine ne scattammo almeno una ventina scambiandoci tra di noi e
fotografando anche il lago.
-eh no questa te la faccio anche con il cellulare così
la metti come sfondo!- Yoko mi si avvicinò tendendomi la mano e io le porsi il
telefono.
Alex si mise dietro di me dando le spalle allo specchio d’acqua, mi cinse
la vita con le braccia e appoggiò il mento sulla mia spalla, io mi girai un po’
verso di lui dandogli un bacio sulla guancia in quel momento Yoko scattò la foto
e devo dire che venne benissimo, infatti la misi subito come sfondo.
All’alba delle quattro decidemmo di tornare indietro altrimenti avremmo
perso il pullman.
Durante il ritorno io e Yoko scioperammo lasciando il compito di pedalare
ai ragazzi, che finalmente osarono dire una volta alla fermata che erano stanchi
da morire.
L’autobus arrivò puntuale, per non perdere l’occasione di sederci di
nuovo ai nostri posti ci fiondammo non appena si aprirono le porte visto che
c’era parecchia gente.
-sono veramente stanca…- dissi sedendomi pesantemente
nel posto vicino al finestrino.
-Mi dispiace se ti ho fatto stancare..- si scusò Alex
sedendosi di fianco a me.
-Non dirlo neppure per scherzo! La giornata è stata
meravigliosa e tutto grazie a te!- risposi
-Sono contento allora…-
Mi si chiudevano gli occhi così guardai per un ultima volta il paesaggio
che ci stavamo lasciando dietro per poi appoggiare la testa nell’incavo del
collo di Alex e addormentarmi.
La sua voce mi svegliò quando a me sembrava passato poco tempo.
-Keira.. siamo quasi arrivati.- mi dice
lui
Io apro gli occhi, alzo lo sguardo verso di lui. Alex mi sorride per poi
darmi un bacio.
-però ti devo fare un rimprovero…-
-e quale?-
-non le hai ancora detto nulla…-
-non ti preoccupare glielo dico mentre andiamo verso
casa.-
Una volta scesi dal pullman salutammo i ragazzi e io e Yoko ci
incamminammo verso casa.
-senti Yoko ti devo dire una cosa…-
comincio
-dimmi tutto!-
La vedevo così allegra quello mi diede la forza per andare avanti,
sperando di non abbassare il suo umore di troppo.
-per quanto riguarda le audizioni…-
-ah già a quando le prove?! Sono emozionatissima!-
esclamò lei fissandomi
-beh veramente…- cavolo ma perché non mi
decidevo?!
-Avanti Keira che c’è? La stai tirando per le lunghe…-
mi rimproverò lei
-È che non abbiamo scelto te…-
-Come sarebbe a dire?! Mi avevi detto che ero la
migliore!- disse stizzita
-Lo so però all’ultimo è arrivata una ragazza che è
straordinaria e abbiamo deciso di prendere lei…- spiegai
-Ma noi non siamo migliori amiche? – ribatté
lei
-Certo ma questo non vuol dire che posso fare
favoritismi…- replico
-Ok… ma come si chiama lei?- chiede
-Kairi Sashimoto.- ripondo
-Quella Kairi?!- domanda sconvolta
Yoko
-Quella... senti mi dispiace però...- non mi lasciò
finire la frase
-Senti ne parliamo poi o perdo il pullman ci sentiamo
ciao!-
Corse via, la cosa mi lasciò lì. Ero sicura che in fondo se l’era presa
ma le sarebbe passata…
Commenti: il capitolo è un pò più lunghetto degli altri questo me lo
dovete concedere! Ho voluo fare questa gita al lago perchè mi sembrava di non
aver dato abbastanza spazio a Keira e Alex dopo tutto stanno insieme... ma a
volte seguendo la trama che ho in mente mi dimentico di altri pezzi che vorrei
aggiungere e devo pure vedere di mettere tutti i personaggi, posso mica
dimenticarmi di loro?! ^^" Siamo praticamente sotto Natale e per la prima
volta sono in orario con i regali me ne mancano solo 2 e so già che prendere!
Comunque quest'anno a babbo natale ho chiesto se poteva portarmi Riku... chissà
se mi ascolterà... XD
Ringraziamenti:
Ragazza delle tenebre: grazie mille per i complimenti! Cavolo mi dispiace
che tu non sia riuscita ad acquistare Chain of memories ma se vai in fumetteria
lo puoi sempre ordinare non disperare! Non ti preocc è una domanda più che
lecita in effetti ansem è stato una specie di trasformista! XD Mi riferisco
all'heatrless di xehanort quindi il primo ansem!
Zexion94: e allora che ne pensi di questo capitolo te gusta? Ora mi devo
solo far venire in mente come continuarla! çç
Haruka96: Grazie mille!! sono contenta di avere una new entry tra i
commentatori!! spero che recensirai ancora.
LucyS: Per forza ho dovuto farlo simpatico se fosse stato come la moglie
Riku a quest'ora si sarebbe sparato! XDXD per i tuoi sospetti dovrai ancora
aspettare... ^^ hihihi Baciiiiiiiii!!!
Ringrazio tutti coloro che leggono e rinnovo l'appuntamento alla prossima
settimana! (o almeno si spera... ^^").
La mattina seguente quando accesi il cellulare mi arrivò un
messaggio da Kairi.
“ciao Keira volevo sapere per oggi pomeriggio, perché non so dove devo
andare!”
Quando riuscii a mettere insieme una frase di senso compiuto la spedii,
dandole indirizzo e orario dell’incontro.
Essere in vacanza era un sogno, finalmente mi potevo rilassare senza
avere sempre la tensione delle imminenti verifiche che mi aspettavano.
Ovviamente i compiti estivi li avevamo, però in tre mesi non rappresentavamo un
grosso problema.
Alex invece aveva gli esami e ci si stava buttando anima e corpo,
nonostante la stanchezza e la scarsa voglia... almeno però questo mi aveva
impedito di invitarlo a casa come ordinato da mia mamma visto che lei lo voleva
conoscere a tutti i costi eio
temevo seriamente il loro incontro…. Ci riuscivamo a sentire solo la sera
durante la quale chiacchieravamo anche perpiù di un’ora.
Alle tre del pomeriggio salutai mia mamma dicendole che sarei tornata
verso sera.
-Con questa storia ormai passi a casa solo il tempo
necessario per dormire e mangiare cominci ad assomigliare a tuo padre…- sbottò
lei ferma sulla porta mentre io aspettavo l’arrivo dell’ascensore.
-Ti prego non incominciare a farmi la paternale! Fino
a due mesi fa ti lamentavi che ero sempre a casa e che non uscivo mai e adesso
il contrario!- la rimbeccai io
-C’è una mezza misura per tuttoguarda che non è detto che adesso tu
debba stare per forza fuori tutto il giorno..-
-Ok come vuoi tu, ma adesso vado..- tagliai corto io
decidendo di prendere le scale per evitare un altro discorsetto.
Sentii la porta sbattere in lontananza.
“mio Dio quanto le ha girate oggi! Meno male che esco…”
Arrivata all’ingresso schiacciai il pulsante per aprire la porta e misi a
terra lo skateboard.
Feci la solita strada e in 10 minuti ero davanti a casa di Riku.
Lui era già li fuori che aspettava.
Mi fermai.
-Com’è che sono sempre la prima?- chiesi
ironica
-Grazie al cielo almeno tu sei sempre in orario,
speravo che la nostra nuova new entry non fosse come Sora…- sospirò lui
allungando il collo per vedere in fondo alla strada.
-Appunto per questo fisso sempre gli appuntamenti
mooolto presto.. hai già portato le casse nel garage?- gli chiesi
-Certo aspettano solo le nostre chitarre e il
microfono di Kairi.- mi rispose
-Quindi lei ha già quello che le serve benissimo!-
-Veramente il microfono che ha è quello del karaoke
che ha a casa ma per adesso ci accontentiamo..- mi disse grattandosi dietro alla
nuca
-E Sora? Come pensa di portare la batteria fino a
qui?- gli domandai sedendomi sullo skateboard
-Veramente non ne ho la minima idea non gliel’ho
chiesto…-
Stavo per rispondergli quando il rumore di un motorino ci fece voltare
tutti e due verso la via da cui ero arrivata io.
Lo scooter si fermò vicino a noi e ne scese Kairi.
-Ciao! Scusate il ritardo ma non trovavo la via..- ci
disse
-Non preoccuparti tanto non sei ultima, come al solito
manca ancora Sora..- la tranquillizzò Riku
-Eddai non fare così! tanto ormai ci siamo abituati,
abbiamo tutti I nostri difetti giusto?-
La mia domanda ovviamente alludeva al suo strano comportamento nei
confronti del mio ragazzo, ma lui fece finta come al solito di niente.
-Riku è possibile attaccare all’amplificatore ancora
un microfono?- gli chiese Kairi
-Credo di sì devo solo vedere che l’attacco sia
compatibile.- le rispose
-Cavolo però fa davvero caldo…- dissi schermandomi con
la mano dai raggi del sole che picchiava senza tregua.
-E se cominciassimo ad entrare? Non credo che Sora si
offenderà, sempre meglio che trovare i suoi amici essiccati qui davanti..-
propose Kairi
-Io sono d’accordo, anche perché così impara a
arrivare in ritardo- sbuffò Riku
-Come sei noioso dai entriamo- esclamai io prendendo
in mano la tavola e spingendolo con l’altra.
C’era da dire che nel garage non è che si stesse meglio, dopo tutto era
totalmente esposta al sole e all’interno c’era solo un ventilatore.
-Scusate ma purtroppo non posso fare diversamente, è
un tentativo di mia mamma di scoraggiarmi nello stare sempre qui. non che ci
riesca…- disse con una punta di ribellione.
-Ah quasi mi dimenticavo! Ho finalmente detto a Yoko
la verità!- dissi ricordandomene all’improvviso
-Era ora e come l’ha presa?- mi chiese Riku
mentre provava il microfono
-Sembra bene…- risposi poco convinta
-Prova uno due.. prova- la sua voce uscì
amplificata dalla cassa – bene funziona... come sarebbe a dire sembra?- domandò
senza lasciarsi sfuggire la nota preoccupata della mia voce
-Yoko non è una solita a lasciare trasparire molto i
suoi sentimenti, è sempre stata enigmatica. Ma anche se ci è rimasta male sono
sicura che le passerà…-
Kairi seguiva il discorso con molto interesse visto che non sapeva di
cosa parlavamo mi sembrò giusto metterla al corrente.
-Oh… mi dispiace se avevate scelto lei potevate
dirmelo!- mi disse a moh di scusa
-Non ti devi preoccupare, la decisione non era
definitiva e comunque è lei che ha pensato che le facessi un favore visto che
siamo amiche, ma le cose non stanno così, non sarebbe giusto..- risposi
-Si sta facendo troppo tardi.. è strano che non sia
ancora arrivato..- ci interruppe Riku
-Hai ragione…- guardai l’ora ormai era in ritardo di
più di un’ora
-E se provassimo a chiamarlo sul cellulare, magari ha
avuto un contrattempo- ci disse Kairi
-Proviamo…-
Composi il suo numero ma dall’altra parte mi rispose la signorina della
compagnia telefonica che mi avvisava che l’utente non era raggiungibile.
-Nulla..proverei a casa ma non ho memorizzato il
numero dovrei tornare a casa a prenderlo. Non è che gli è successo qualcosa?-
domandai io
Riku mi guardò, ero sicura che stesse pensando la stessa cosa.
-Proviamo ad andare a casa sua, sarà sempre meglio che
stare ad aspettare qui..- propose
-Ok- sia io che Kairi eravamo
d’accordo
20 minuti dopo eravamo davanti ai grandi palazzi di mattoni e stavamo
suonando il campanello.
-Chi è?- la voce della zia di Sora rispose dall’altra
parte
-Akane siamo Keira,Riku e Kairi cerchiamo Sora.-
-Ciao ragazzi Sora non c’è è uscito circa un’ora fa..
ma salite un attimo.-
Un rumore ci avvisò che la porta era stata aperta.
Arrivati sul pianerottolo del appartamento di Sora trovammo la zia sulla
porta.
-Scusa se siamo venuti a disturbarti ma avevamo un
appuntamento con Sora e non si è presentato abbiamo provato a telefonargli sul
cellulare ma non ha risposto e così siamo venuti qui…- le
dissi
-Strano.. adesso provo io, entrate nel frattempo. - Ci
invitò
-Questi sono Riku e Kairi gli altri membri della
band.-
Akane strinse la mano ad entrambi, poi ci fece accomodare in cucina e
prese il telefono per chiamare Sora.
-Non risponde… non era mai successo prima d’ora..- si
sentiva l’ansia crescere nel suo tono di voce.
-Io vado a fare un giro magari lo trovo…-
Riku si alzò dal tavolo e si avviò verso l’ingresso.
-Riku aspetta se hai la patente prendi il mio scooter-
Kairi gli tese le chiavi.
-Grazie..- dopo averle afferrate esce.
Io avevo appoggiato il cellulare sul tavolo nella speranza di ricevere
una sua chiamata, mi ricordo che quegli attimi sembravano eterni. Alle 5 e 5 il
citofono suonò, ci alzammo tutte e tre di scatto ma rimanemmo deluse quando
akane disse a Riku di salire.
-Non l’hai trovato?- chiesi
-No.. ho cercato per tutto il centro ma senza
risultati… mi dispiace..- rispose
Il mio cuore ormai sembrava dover cedere sotto l’ansia di quelle parole,
non ero mai stata così preoccupata in vita mia. Mi stavo per lasciar cadere di
nuovo sulla sedia quando sentii la porta aprirsi.
Sora entrò in cucina in tempo per ritrovarsi me aggrappata al suo collo.
-Ehi ma che?- esordì stordito
-Dove diavolo eri?! Stavamo tutti in pensiero qui!!!-
strinsi la presa sul suo collo.
-Scusate non era mia intenzione… - rispose lui
-Keira scusami..- la mano della zia di Sora mi fece
lasciare la presa, la donna alzò una mano e tirò un sonoro schiaffo al ragazzo.
Lui si portò la mano alla faccia.
-Ti sembra il modo?! Hai deciso di farmi morire uno di
questi giorni?! Ho già avuto abbastanza dolore senza che tu ne vieni a creare
altro!- urlò queste parole in preda alla collera e alla paura per quella
improvvisa sparizione
Sia io che gli altri ci sentimmo come intrusi in quella lite che non era
affar nostro. Io guardavo Sora che aveva ancora la testa spostata leggermente di
lato e non accennava a muoversi.
-Scusami zia, non dovevo hai ragione…- senza
aggiungere altro uscì dalla stanza per andare nella propria.
Akane abbassò la mano e si sedette.
-Non avrei dovuto dirgli quelle cose… ma mi ha davvero
fatta spaventare, ho sofferto così tanto per la scomparsa di mia sorella e di
mio genero che non potevo sopportare un'altra perdita…- spiegò
-Non si deve preoccupare signora, sono sicura che
anche Sora se né reso conto..- la consolò Kairi – andiamo a parlargli?- chiese
poi a me e a Riku
Io feci segno di sì con la testa.
Arrivati davanti alla sua camera bussai piano alla porta, ma dall’interno
non venne nessuna risposta.
-Sora siamo noi entriamo…- decisi di prendere in mano
la situazione e la aprii
Sora era disteso su pino con le mani intrecciate dietro alla testa e
guardava il soffitto.
Ci avviciniamo, Riku prese la sedia della scrivania e si sedette.
-Sora potresti spiegarci il motivo di questa specie di
fuga?- gli chiese
Lui non rispose e Riku sbuffò, io gli misi una mano sulla spalla. Non era
certo il comportamento migliore.
-Non vogliamo farti la paternale ma vorremmo davvero
sapere perché.. siamo stati molto in pensiero, una spiegazione sarebbe
d’obbligo..- gli chiesi
Sora si mise a sedere sul letto a gambe incrociate e iniziò a
parlare senza guardarci negli occhi.
-Voi sapete che lavoro nel negozio di musica in
centro… vi ho detto che ho imparato a suonare la batteria alle medie ed è vero,
ma l’unico modo che ho ancora per esercitarmi è quando la padrona del negozio mi
lascia provare dopo l’orario di chiusura, come regalo.. sono anni che metto da
parte i soldi per comprarmene una ma non ci sono ancora riuscito.. quando ieri
avete deciso di provare tutti insieme eravate così felici che non ho voluto
dirvelo, non sono riuscito… è un problema mio non voglio coinvolgervi come non
voglio coinvolgere la zia, fa già tanti sacrifici. Così oggi pomeriggio sono
uscito perché avevo bisogno di stare un po’ da solo, non pensavo che sareste
venuti a cercarmi fin qui..-
Quando smise di raccontare non alzò lo sguardo.
-Sei un bell’idiota lasciatelo dire!-
A quel punto con sommo stupore alzammo tuttie tre lo sguardo, a parlare era stata
Kairi.
-Non mi pare un problema così insormontabile! Cosa
pensavi che sparendo per un pomeriggio al tuo ritorno avresti trovato la
batteria sotto casa? Invece di tenerti tutto dentro perché non ce ne hai
parlato?- esclamò
-Veramente io…- Sora era talmente colpito che non
sapeva cosa dire – scusatemi…- disse alla fine
Kairi sorrise e proseguì con più dolcezza -se non ti fidi di noi come possiamo
essere un gruppo?-
-E poi avrai mica pensato che dicendocelo ti avremmo
abbandonato cercando un altro batterista? Se è così non ci conosci
proprio!-aggiunsi io
-No non è questo, non volevo che faceste la carità..-
risponse imbarazzato
-Aiutare un amico non è fare la carità!- disse Riku
alzandosi
-Giusto! Quindi per prima cosa ne parliamo con tua
zia!-
Anche se Sora era riluttante riuscimmo a fargli confessare il tutto e
quando si furono riappacificati potemmo discuterne tranquillamente.
-Allora dicci quanto sei riuscito a metter da parte?-
gli chiese Riku
-Circa 25.000 yen.. e la batteria costa 50.000-
rispose non con una certa riluttanza
-Allora ci mancano 25.000 yen! Quanto riuscite a
mettere? Avete almeno 8.000 yen..- domandai
-Credo proprio di sì- rispose Riku
-Anche io!- gli fece eco Kairi
-Ragazzi no! Sono un sacco di soldi!!!- esclamò Sora
contrariato
-Ehi smettila! Consideralo come l’anticipo del tuo
compleanno…- gli feci l’occhiolino
-Grazie mille…- alla fine si arrese
-Sora sei fortunato ad avere degli amici così vedi di
non farli tribolare troppo!- scherzò sua zia
-Allora domani andiamo a comprarla e poi chiedo al mio
autista se la carica così la mettiamo nella capannina – decise Riku
-E se poi riusciamo a trovare un altro posto sarebbe
meglio così Sora può andare a suonare quando vuole!- disse Kairi
-Ok allora la nostra prossima missione sarà quella!-
aggiunsi io.
Commenti: e un altro capitolo pre natalizio è
andato! che ne dite di questo capitolo dedicato a sora? Sinceramente non sapevo
se mettere tutta sta storia perchè non mi sembrava importante, però tutto fa
brodo e alla fine ho deciso di pubblicarlo... in realtà è il massimo che il mio
cervello in questo periodo può elaborare! XDXDXD Per quanto riguarda la cifra
della batteria 50.000 yen sono all'incirca 300 euro (secondo il mio
convertitore) e mi sembrava un prezzo giusto da mettere, ma mi dovrò informare
meglio su questo tipo di cose se voglio andare in giappone un giorno o
l'altro... però la storia di non potersi soffiare il naso perchè è imbarazzante
proprio non la capisco... bah!
Ringraziamenti:
Ragazza delle tenebre: hahaha certo che tu mi fai
proprio ridere! sei molto simpatica! ^^ davvero hai rivalutato axel?! sono
contenta, ho voluto dargli una parte nella fic perchè primo e il mio nessuno
preferito e poi visto com'è finito nel videogioco volevo dargli un pò più di
vita! XD come hai detto tu l'idea per questo capitolo mi è venuta
improvvisamente anche se non è proprio figa... ^^" aspetto tue nuove recensioni
mi raccomando!
Zexion 94: Sono contenta che il capitolo ti sia
piaciuto tanto spero che anche questo sia stato all'altezza! ^^
AngelVirtues: kyaaaa!! che bello mi hai
recensita!!! ^^ sono molto contenta, anche perchè adoro la tua fic! mi piace da
matti!! e sono ancora più felice che ti piaccia la mia! in effetti sono parecchi
capitoli però con un pò di buona volontà riuscirai a recuperare! anche perchè ci
conto del tuo parere! ^_-
Un abbraccio a tutti e un ringraziamento generale
come sempre ai lettori!
Il giorno dopo non c’era da stupirsi se Sora era
sovraeccitato, ma io non ero da meno…
-Forza sbrigati!!!!- urlo a Riku dietro di me
-Certo che Keira ha davvero una grinta fuori dal
comune..- ridacchiò Kairi
-Infatti… Sora è tale e quale a lei-
Dovevamo tornare a piedi dal negozio di musica
perché l’auto con la quale eravamo venuti era stata utilizzata per caricare la
batteria, io e Sora eravamo molto più avanti degli altri due visto che non
vedevamo l’ora di arrivare. Io perché desideravo finalmente provare come si deve
e Sora per mettere le mani sul suo nuovo strumento.
-Cavolo sarà fantastico!- esclama lui mentre
attraversiamo la strada
-Quanto tempo credi che ci metterai per montarla?- gli
chiedo
-5 minuti neppure ormai la conosco come le mie
tasche!- mi risponde
-Ottimo! Ma adesso che farai? Pensi di continuare ad
andare a lavorare lì?-
-Credo di sì, magari andrò solo nei weekend ma almeno
così posso racimolare qualcosa..-
-Sei davvero un ragazzo fantastico Sora- gli dico
-Grazie…- le sue guancie erano diventate rosse
-Uff… quanto sono lenti!- sbuffo io
-Sbrigatevi!!!- tutti e due l’avevamo gridato nello
stesso istante.
Vidi Riku voltarsi verso Kairi e dirle qualcosa.
-Ecco te l’avevo detto…- le dice e lei si mette a
ridere
-Guarda che lo so che mi stai prendendo in giro!- gli
dico non appena è a tiro.
-Non ti sto prendendo in giro, sto semplicemente
dicendo la verità!- mi risponde tranquillamente sorridendo e io per tutta
risposta gli faccio la linguaccia.
Sora non mentiva quando diceva che ci avrebbe
impiegato 5 minuti non avevamo fatto in tempo a mettere a posto i nostri
strumenti che lui aveva già finito ed era pronto.
-Sei un fulmine!- gli dice Kairi ammirata
-Solo esperienza, non ci posso ancora credere…
finalmente ho una batteria tutta mia e questo lo devo solo a voi! Grazie..- gli
occhi gli divennero lucidi.
-Sei sempre il solito tenerone!- lo sfotté Riku
-Insensibile!- Sora si passò il dorso della mano sugli
occhi lasciandoli arrossati.
Io intanto mi ero chinata per prendere la chitarra
e me l’ero fissata saldamente intorno al collo con la cinghia.
Mi voltai a guardare gli altri, avevo il cuore che
batteva all’impazzata, pensai che se ero così agitata solo all’idea di provare
con la mia band come potevo riuscirci davanti ad un pubblico?
-Sei pronta?- la domanda di Riku mi risvegliò dai miei
pensieri.
-Certo!-
-Che ne dite di provare a suonare qualche pezzo di
vario genere?- propone Kairi
-Ok cominciamo!- esclamo io
Passarono delle ore non smettevamo un attimo,
presi com’eravamo dalla gioia del momento.
Una volta finito mi sentivo esausta e le gambe mi
tremavano.
-Sono stravolta..- dico, mi siedo sul divano
appoggiando la chitarra.
-Ma come sei già stanca?- mi chiede Sora sedendosi
accanto a me
-Non è un fatto fisico… è come se di colpo tutte le
mie energie si fossero volatilizzate- rispondo pensando bene a cosa
provavo
-Keira non hai mai provato con altre persone?- domanda
Kairi
-No…-
-Allora è normale, la stanchezza è data
dall’adrenalina deve esserti scesa di colpo, la devi prendere con più
tranquillità anche se fai degli errori durante le prove non fa nulla dopo tutto
sono fatte apposta per migliorarsi!- mi spiega
-Hai ragione però volevo dare il meglio di me!-
-Allora direi che ci sei riuscita!- mi dice Riku – c’è
ancora qualche pecca in ognuno di noi però come ha detto Kairi è solo una
questione di allenamento.- aggiunge porgendomi un bicchiere di limonata fresca.
Io lo prendo e lo butto giù tutto d’un fiato.
-Ahhh ci voleva proprio!- esclamo
-Senti dimmi com’è andata con Yoko, se non sbaglio sei
riuscita a parlarle- mi domanda Sora
-Ah già…- le prove mi avevano fatto dimenticare la
faccenda almeno fino a poco prima.
-Si è arrabbiata?- mi chiede lui
-No non si è arrabbiata, ma credo solo perché non me
lo ha fatto vedere.. di solito ci sentiamo tutti i giorni e da allora non si è
più fatta viva, penso se la sia presa…- rispondo
-Certo che è proprio un tipo impossibile…- replica
Riku
-Non dire così Yoko è molto lunatica ma è una brava
ragazza- gli dico
-Sarà…-
-Non ti preoccupare vedrai che si sistemerà tutto!- mi
incoraggia Sora
-Lo spero..-
-Ehi di chi è il cellulare che suona?-
Alla domanda di Riku io mi alzo di scatto, infatti
era il mio a suonare…
-Pronto?-
-Ciao principessa come va con le prove?-
-Alex!- esclamo
Gettai un’occhiata a Riku che come al solito
sembrava diventato di marmo e mi affrettai ad uscire in giardino.
-Tutto benissimo, sono ore che suoniamo e adesso
cominciavano a cedermi le gambe…- gli dico lui dall’altra parte del telefono si
mette a ridere – uffa non ridere!- mi lagno io
-Scusa è che ripensavo che faceva lo stesso effetto
anche a me le prime volte- risponde
-Mano male che non sono la sola allora! Comunque come
va lo studio?-mi appoggio al
tronco di un albero poco distante dalla casetta
-Ce la sto mettendo tutta e spero di ottenere dei
risultati anche perché incomincio a non avere più voglia…-
-Quando hai gli esami?-
-La prossima settimana… ma per oggi ho finito!-
-Di già? Perchè?- strappo un filo d’erba e me lo
rigiro tra le mani
-Devo organizzare la serata-
-Esci con i ragazzi?- gli chiedo pensando che però
poteva portare me da qualche parte invece di loro
-Veramente la volevo organizzare per noi, che ne dici
se andiamo fuori a cena e poi andiamo al cinema?-
-Davvero?- ero al settimo cielo, sembravano secoli
dall’ultima volta che eravamo usciti, con tutti gli impegni che avevamo non ci
eravamo quasi visti.
-Certo ti va bene se ti passo a prendere alle 8?-
-Sicuro mi farò trovare pronta, senti ma per caso Demy
ti ha detto qualcosa a proposito di Yoko?-
-Veramente no è venuta qualche volta in sala prove ma
per il resto niente di strano, perché è successo qualcosa?-
Alzo gli occhi verso la cima dell’albero sentendo
muovere le foglie, un passerotto volava di ramo in ramo tenendo nel becco
qualcosa.
-E dal giorno della gita che non la sento più, non ha
risposto neppure ai miei messaggi, ho come la sensazione che se la sia presa per
il fatto delle audizioni…- rispondo tornando a guardare di fronte a me
-Capisco… lasciala stare per un po’ e poi vedrai che
tornerà come prima!-
-È la stessa cosa che mi ha detto Sora, ok allora ci
vediamo alle 8.-
-Bene ti amo-
-Anche io-
Metto giù la chiamata e mi stacco dal tronco
tornando alla casetta.
-Scusate se volete possiamo ricominciare-
-Era il tuo ragazzo?- mi chiede
Kairi
-Sì – ero restia a parlarne inpresenza di Riku
-Scommetto che ha organizzato qualcosa per stasera!-
mi dice
-Come hai fatto a capirlo?- le domando io
stupita
-Ehh quando una è innamorata se succede qualcosa di
bello le si illumina il viso- mi fa l’occhiolino
-Ottima spiegazione!- rido io
-Se devi tornare a casa prima per noi non c’è
problema-
Mi giro verso Riku.
-Non ti preoccupare ci vediamo alle 8 ho tutto il
tempo di prepararmi..- grazie al cielo sembrava comportarsi normalmente
-Mentre eri al telefono ci è venuto in mente un altro
problema…- mi dice Sora
-Vuoi dire che ne abbiamo uno in più? Non ci bastava
non saper dove fare le prove, dove esibirci e naturalmente scrivere un pezzo…
forza spara…- lo guardo in attesa
-Che nome diamo alla band?- mi chiede alla fine e
tutti e 3 si mettono a fissarmi
-Non ne ho la più pallida idea…- sentenzio alla fine
-Come immaginavo…- sospira Riku sedendosi accanto a
Kairi
-Guarda che ci potevi pensare anche tu sapientone!!!-
gli faccio la linguaccia e mi giro verso Sora – comunque se mi lasciate un po’
di tempo dovrei riuscire a trovare qualcosa di buono…-rispondo
-Ok allora lasciamo a te il compito- mi dice Sora
molto sollevato dal non doversene occupare lui.
-Che ne dite se proviamo qualche altro pezzo?- propone
Kairi
Ovvio che ci trovò tuttid’accordo, alla fine senza neppure
accorgercene erano già passate le sei e sinceramente fu con una certa riluttanza
che smettemmo. Mi ero divertita come non mai, a sentire Riku non eravamo proprio
al top però a me sembravamo già al livello delle migliori band che ci fossero!
Ero a dir poco entusiasta, e mi era anche passata la tremarella alle gambe da
post suonata.
Una volta messo a posto l’interno della casetta e
quando fummo riusciti a staccare Sora dalla sua batteria (visto che le si era
praticamente appiccicato sopra) ci fermammo al cancello per decidere cosa fare
dei giorni a seguire.
-Riku per quanto tempo credi che tua mamma sopporterà
tutto sto fracasso?- chiedo un po’ preoccupata
Lui sembra soppesare la risposta appoggiandosi
alle inferriate del cancello.
-Non saprei… credo di riuscire a tenerla buona ancora
per un po’.. mi dispiace non è cattiva però il rumore che facciamo è di gran
lunga superiore a quello che posso fare io da solo e anche se lei non è quasi
mai in casa ci sono sempre i vicini…- ci spiega
-Non ti devi scusare credo sia normale..- gli dice
Kairi rassicurandolo
-Beh se per tutti va bene ci vediamo domani alle 4 qui
da Riku ok?- domanda Sora
-Ok- rispondiamo
-Però che siano le quattro!- lo rimbecca Riku
-Uffa non ti fidi proprio eh? Oggi sono ben arrivato
in orario no?- ribatte Sora
-Certo ma solo perché dovevamo portare qui la tua
batteria non è vero?- osserva pungente Riku
-Riku sarai pure il nostro migliore amico ma sei
troppo perfettino!- Sora incrocia le braccia sul petto guardandolo storto mentre
io e Kairi ce la ridiamo.
Quel che mi aveva reso più felice però era
l’espressione dapprima un po’ spaesata di Riku ma tramutatasi subito dopo in una
beata contentezza per le parole che Sora gli aveva rivolto, “sei il nostro
migliore amico” sono sicura che in quell’istante Sora di riferisse più a me e a
lui che non a Kairi ma io ero sicura che anche lei voleva già bene a quello
scorbutico ragazzo.
Commenti: squilli di tromba e volata di piccioni!
Finalmente sono riusciti a provare!!! Dopo la bellezza di quasi 30 capitoli ce
l’abbiamo fatta! ^^
La storia con Yoko non pensiate che sia finita
qui… ho in mente due o tre idee che daranno una bella svolta a tutta la storia!
Hihihi XD ma dovrete aspettare un po’ prima di saperle…
Ci sono ancora un sacco di cose da scrivere.. non
ho più la pallida idea di quanto andrà avanti sta storia! Ma mi sa che arriverò
almeno a 50 capitoli ^^”.
Visto che questo sarà l’ultimo capitolo prima di
natale ne approfitto per augurare un buon Natale a tutti voi che leggete! E
spero vivamente che usciate indenni dai vari cenoni così potete continuare a
leggere! ^^
Ringraziamenti:
Ragazza
delle tenebre: no no tranquilla sora non è scappato! non sarebbe stato da lui ^^
emh.. 300 euro... mi sa che non li ho da prestarteli! ^^" se vuoi ho 5 euro! XD
grazie tante per la recensione cmq!!!
LusyS: t'ho
fatto venire paura eh?! XD sotto natale non potevo far capitare qualcosa di
brutto a sora! ^^ sono contenta che i capitoli ti siano piaciuti!
thanks!!!
ho visto che un altro lettore mi ha aggiunto fra i
suoi preferiti ma visto che non so più chi sia stato l’ultimo vi ringrazio
tutti:
Alesh
Anonima4ever crazykikka Giangie glo91
Goddes of
Water metal_darkness nameChan124smile Naoko Patricia
Dalrymple ragazza delle tenebre revege Yuma_29 Zexion94
Quella sera mi sentivo agitatissima, sembra strano
dopo tutto stavo con Alex ormai da più di un mese ma fino a quella sera non ero
mai uscita la sera da sola con lui, di solito c’erano sempre Yoko e Demy… non mi
preoccupavo di stare sola con lui, ormai lo conoscevo e mi trovavo a mio agio
però.. dopo tutto quello che si aspettano tutti i ragazzi o almeno la maggior
parte è di poter concludere la serata facendo sesso con la ragazza che hanno
portato fuori a cena. Era una eventualità che fino a prima non avevo calcolato e
la cosa mi rendeva assai nervosa.
Stavo ferma sul ciglio del marciapiede con le mie scarpe da ginnastica, i
miei jeans a sigaretta e il mio top con annesso copri spalle, sarebbe venuto in
moto.
-Cavolo Keira vedi di calmarti!- mi dico guardando
l’orologio e continuando a alzarmi in punta di piedi per guardare oltre la fila
di macchina che si snoda nella strada.
Finalmente vedo una moto scura fermarsie dare un piccolo colpo di clacson, mi
avvicino e salgo.
Alex mi sorride porgendomi il casco – scusa se ti
ho fatta aspettare ma vedi anche tu che c’è ancora parecchio traffico!-
-Non ti devi preoccupare ero lì solo da cinque minuti
- rispondo (Bugiarda!!!)
-Ok allora andiamo a mangiare anche perché io sto
morendo di fame!- esclama mettendo la freccia per immettersi nella corsia.
-Dove mi porti di bello?-
-In un normalissimo ristorante! Lo so che non è molto
adatta per una serata romantica ma purtroppo non facciamo un live da parecchio e
sono a corto di soldi…- si scusa
-Non ti preoccupare a me va benissimo una cena al lume
di candela non è proprio nel mio stile!- rispondo sollevata
Mi piaceva andare in moto ne avevo sempre desiderata una ma i miei non me
l’avevano voluta comprare, ma in quel momento mi piaceva soprattutto perché
stare aggrappata alla schiena di Alex mi dava la sensazione di voler rimanere lì
tutta la sera.
Ma come ogni volta il viaggio fu breve…
In quella pizzeria non c’ero mai stata anche perché era scomoda da
raggiungere a piedi. Dentro c’era parecchia gente e un cameriere un po’ sciupato
ci accompagnò al nostro tavolo, io mi sedetti di fronte ad axel.
-Ho una fame da lupi!- esclamo prendendo il
menù
-Anche io… ah prendi tutto quello che vuoi pago io!-
mi dice
-Senti ma se hai appena detto che non hai molti soldi
e mi vuoi pagare la cena?- gli chiedo aggottando le
sopracciglia.
-Certo quella di prima era una strategia solo per
farti sentire in colpa!- scherza
lui
-Ma bravo che gentile che sei!- gli faccio la lingua e
mi nascondo dietro la carta.
-Allora hai notizie di Yoko?-
Riemergo quel tanto da consentirgli di vedere la mia faccia
rabbuiata.
-Ma va… non riesco più ad incontrarla mi sa che mi
toccherà andare a prenderla a casa sua se voglio riuscire a parlarle…- sospiro
-Certo che voi ragazze siete strane vi offendete per
cose senza senso…- ci riflette su lui
-Anche voi ragazzi non scherzate..- mi venne in mente
Riku e il suo atteggiamento verso il padre e anche verso Alex.
-In che senso?- mi domanda lui
-No nulla nonfarci caso! Comunque siete voi a farci uscire dalla grazia di Dio!-
ribatto
-Beh fin’ora non credo di avertene dato l’occasione.-
replica
-Hai ragione.- gli sorrido.
In effetti è vero non abbiamo mai litigato, mia
mamma sempre molto ottimista diceva che se non si litiga mai c’è il giorno in
cui c’è ne sarà una che compenserà tutte le altre…
-ma credo
che sia dato dal fatto che non ci vediamo quasi mai ultimamente…-
aggiungo
-Mi dispiace, appena avrò finito gli esami ti prometto
che passeremo più tempo insieme, cercherò di diminuire anche gli impegni con la
band.-
-No, no! Non volevo dirti questo perché ti sentissi in
colpa, anche io sono piuttosto occupata e come te cercherò di avere più tempo
libero! ^_^ -
Nel frattempo arrivò il cameriere per le ordinazioni.
-Ditemi pure…- prese dalla tasca del grembiule il
palmare pronto per annotare i piatti.
-Allora per me uno Okonomiyaki (specie di frittata con
verza, gamberi e costola fatta saltare in padella.) e una birra media- dico
-Per me invece dei Takoyaki, una bistecca e un’altra
birra media.-
Il ragazzo si allontana per andare in cucina.
-Ehi guarda che se volevi ordinare qualcosa in più
potevi i soldi li ho! Stavo scherzando prima!- mi dice
-Non ho molta fame, ho un po’ lo stomaco chiuso…- gli
rispondo
-E perché mai?- mi chiede stupito
-Perché sono agitata per questa sera, non mi era
ancora capitato di uscire da sola con te..- ammetto, per tutta risposta lui si
mette a ridere.
-Uffa smettila!- gli metto il
broncio
-Dai non fare così! Sono molto onorato di questa cosa
però vedi di rilassarti ok?-
-Ok…- rispondo -Cavolo quasi mi dimenticavo! Una volta
devi venire a conoscere I miei perché se no mia mamma mi farà diventare matta!
Ha la mania di dover conoscere tutti i miei amici…- dico sconsolata
-Non ti preoccupare mi farà piacere è già da un po’
che stiamo insieme mi sembra normale…-
C’era una nota di malinconia nella sua voce e io non capivo il
perché..
-Alex c’è qualcosa che nonva?- gli chiedo
-No è che mi piacerebbe che conoscessi anche la mia
però…- non continuò
-Non stare in pensiero per quello se vorrà conoscermi
lo deciderà lei!- gli rispondo
-Devi sapere che mia madre mi è molto affezionata e
diciamo pure anche un po’ gelosa…- mi dice
-Ah ho capito ma tuo padre è?- dopo l’esperienza con
Sora sperai di non doverla ripetere
-No è sempre fuori per lavoro, direi che a casa non
c’è praticamente mai- mi spiega
-Alex non mi devi dare tutte queste spiegazioni, io
tendo a parlare più del dovuto alle volte non sono una che tiene i suoi problemi
per sé ma non vuol dire che tu debba fare lo stesso.- gli dico
-Lo so…- mi dice lui in tono tra il serio e il
divertito
-Sbaglio o mi stai prendendo di nuovo in giro…- lo
guardo di sottecchi
-Ma va figurati!- replica lui sorridendo
Nel frattempo il cameriere arrivò con le
ordinazioni, cominciai a mangiare, ma quando alzai la testa per prendere il
bicchiere di birra non potei non notare una coppietta che era appena arrivata.
Mi sembrava di conoscere entrambi e uno difatti lo
identificai, era il nostro professore di musica quello che si era sposato circa
un anno fa, aveva i capelli chiari ed era veramente bello il suo nome era Ienzo
Hakamura (un regalo a tutte le fan di zexion! ^^), invece la ragazza non capii
chi fosse anche perché non la vidi in viso, sembrava la stessa che avevo visto
al holy, aveva i capelli raccolti in uno chignon indossava un abito sopra il
ginocchio color pervinca, bel fisico e scarpe col tacco a spillo, direi che
aveva circa una ventina d’anni.
-ehi Alex!- sussurro sventolandogli una mano mentre si
infilava in bocca un Takoyaki.
-Che c’è? E perché sussurri? – mi chiede quando ebbe
la bocca libera
-Senza dare nell’occhio prova a dare un’occhiata alla
coppia che si è seduta dietro di te…- gli dico
-Li vedo riflessi nello specchio dietro di te… non è
il professore della nostra scuola?- mi domanda
-Appunto! Ma quella dici che è la moglie?-
-No… ha i capelli neri o almeno… l’ultima volta che
l’ho vista li aveva così…- mi dice
-Li ho già visti quella sera che siamo andati
all’holy..- dico masticando lentamente senza smettere di
osservarli
-Allora deve essere l’amante…- replica lui
tranquillo
-Ecco tutti così voi uomini! Pronti a mollarci per una
più giovane!- ribatto
-Ehi! Mi fa piacere che pensi questo di me…- scherza
lui indignato
-Scusa! È che per esperienza mi viene da dire così!
Senti ma a che ora è lo spettacolo?- gli chiedo all’improvviso
-Alle dieci e mezza…- mi risponde
-Beh allora sappi che mancano solo 15 minuti..-
-Cosa?!-
A quanto pare eravamo leggermente in ritardo… Alex
trangugiò gli ultimi bocconi.
-ti dispiace se non prendi il dolce?- mi chiede quando
ormai eravamo alla cassa
-no figurati vorrà dire che mi comprerai i pop corn!-
gli sorrido io con fare innocente
-ricattatrice…mi fai pure sentire in colpa!- dice
porgendo al cassiere i soldi.
Una volta fuori salii a cavalcioni della moto e dopo essermi messa il
casco mi ricordai che non avevo neppure più guardato chi era la ragazza seduta
con il professore.
Arrivammo al cinema giusto in tempo per vedere gli ultimi trailer poi il
film cominciò, a mezzanotte e mezza Alex mi riportò a casa e scese dalla moto
per darmi la buona notte. Mi abbracciò e mi baciò.
-cavolo dopo domani ho gli esami e ho ancora un
mucchio di cose da fare..- borbottò lui
-forza allora vai a casa a riposarti! Non saresti
neppure dovuto uscire sta sera!- mi voltai per aprire la porta ma lui mi
trattenne.
Si riallacciò a me e mi baciò con più ardore, poi scese verso il collo,
sentii la sua mano infilarsi sotto la maglietta e accarezzarmi la schiena, io
d’istinto mi avvicinai di più in cerca di maggior contatto.
Mentre lasciavo che la testa mi andasse all’indietro, qualcosa bruciava
dentro di me e stava tentando di uscire, Alex risalì baciandomi appena dietro le
orecchie poi mi sussurrò.
-vorresti fare l’amore con me Keira?-
quella domanda mi riporto del tutto nelle mie
facoltà mentali, mi allontanai quel che basta per poterlo guardare negli occhi.
-non lo so… ma tanto mica lo possiamo fare qui sotto
il portone del mio condominio no?- rido
-beh hai ragione! Te l’ho chiesto perché in futuro non
voglio fare nulla che tu non vorresti, ci tengo a questo rapporto e desidero che
vada avanti il più lungo possibile!- mi risponde con ardore
-grazie mille non potevi dirmi cosa più bella!- gli
dico baciandolo di nuovo
-adesso devo proprio andare… o domani non mi sveglio
più! Ci sentiamo.- si congeda
-ok… ti amo!- gli dico prima che si metta il
casco
-anche io!- risponde prima di partire e sparire lungo
la strada.
Commenti: le cose si stanno muovendo finalmente! (era ora… nd lettori ^^”
nd Io) Mi scuso per il ritardo con cui ho aggiornato ma le feste di Natale sono
state più caotiche del previsto! Spero che tutti voi abbiate passato un bel
Natale con le persone a voi care e anche che abbiate racimolato un bel bottino
tra nonni, zii e parenti vari! XD
Oggi è già l’ultimo dell’anno
per cui AUGURI DI FELICE ANNO NUOVO ATUTTI!!!
Come proposito per l’anno che verrà vi prometto che mi impegnerò perché
la mia fic diventi spettacolare in modo da non deludervi!!! >____<
sìììììììììì!!!!
Ringraziamenti:
Ragazza delle tenebre: Me troppo commossa dai tuoi complimenti grazie! çç
p.s. i tuoi 5 euro sono già in viaggio tramite piccione viaggiatore!
U_U
Naoko: grazie mille per la recensione! ^^ saprai presto la reazione
di Yoko c'è solo da avere un pò di pazienza!
Haruka96: ^^ grazi grazie grazie! le tue recensione sono sempre ben
accette! Baci!
Angel Virtues: wahhhhh!!!! che bello mi hai recensita di nuovo!!! ^^ in
effetti sì la trama da lì in poi comincerà a prendere una piega un pò più
movimentata, infatto il titolo del capitolo si chiama Wake! ma la mia storia non
è chissà quanto emozionante direi che è tranquilla, ma questo la lascio decidere
a te! Continuo sempre a seguire la tua fic quindi mi racc continuala! Bacioni!
p.s. le tue recensioni non sono piatte!
E allora un ringraziamento speciale a tutti voi che mi seguite,
commentatori e non, per aver passato un anno in compagnia di Music will Tie!
^^
Il giorno dopo mi svegliai rinvigorita, la mattina cercai di essere non
troppo allegra per non destare sospetti, già mia mamma era allerta come un
generale del pentagono a rischio terroristi, non era il caso di incrementare i
suoi sospetti…
Mia mamma era ancora di strette vedute in più essendo una così fervente
cattolica metteva tutto più sul sacrilego…
Dopo pranzo mi accorsiche
avevo lasciato un gran casino nel cassetto del mio comodino..
Avete presente il solito mobiletto con tre cassetti? Vi succede mai che
quello in fondo sia pieno da scoppiare perché ci buttate dentro tutte le cose
che non sapete dove mettere?
Ecco appunto…
Mi sedetti a gambe incrociate sul pavimento e incominciai a
svuotarlo.
C’era di tutto e di più, plettri di tutti i colori, spartiti di canzoni
tirate giù da internet, mollette per capelli, biglietti di auguri, di tutto!
Perfino una vecchia foto di seconda liceo.
Mentre la stavo guardando sentii il citofono e mia mamma che
rispondeva.
-chi è?- chiede – ah Sora sì vieni pure su!-
Per una volta è in anticipo, penso.
-Keira c’è Sora!- mi urla dal
salotto
-sì ho sentito fallo venire di qua!- urlo di
rimando
-ciao Sora vai pure è in camera sua.-
-KEY-CHAN!!!!- al solito non riesce a contenere la sua
esuberanza mi butta le braccia al collo ancora prima che mi possa girare e mi
stringe schiacciando la sua guancia contro la mia.
-Sempre di buon umore è Sora? Sei proprio un
bambino...- rido io
-E quella cos’è?- mi chiede senza staccarsi
indicandomi la foto
-È la mia foto di seconda superiore, sai? prima non
stavo nella mia attuale scuola, e guarda questo è Riku!-
Sora non potè che scoppiare a ridere, era lo stesso Riku di sempre ma
quello che l’aveva fatto ridere a tal punto da farlo rotolare all’indietro
rimanendo a contorcersi sul tappeto era l’espressione annoiata nonché seccata
che aveva mentre la prof di inglese di allora gli passava un braccio intorno
alle spalle.
-odiava quella donna probabilmente… perché lei si
faceva in quattro perchè si integrasse con la classe con risultati alquanto
deludenti.. ha ha ha!- mi misi a ridere con lui
-cavolo che ridere! Ma mi sa che dobbiamo sbrigarci se
no quell’occhiata la riserverà a noi non appena saremo nel suo campo visivo!- mi
dice asciugandosi le lacrime
Tempo di prendere chitarra e skateboard ed eravamo già in strada, Sora
era in bici.
Quell’estate faceva davvero caldo…
Mentre eravamo fermi al semaforo aspettando che diventasse verde chiesi a
Sora – posso dirti una cosa?-
-certo key spara!- mi dice lui
-ieri sera se fossimo stati in un luogo più consono
probabilmente avrei fatto l’amore con Alex…- confesso fissando le persone
dall’altra parte della strada, il calore prodotto dall’asfalto le rendeva
tremolanti
-cavolo la nostra piccola Keira sta crescendo!- rise
lui
-guarda che ho un anno in più di te e poi cosa vuoi
saperne!!- ribatto guardandolo male, lui mi restituisce lo sguardo come per dire
“tu credi?”
-cosa?! Quando?- gli chiedo
-due anni fa… - risponde lui tranquillo
-certo che così mi fai proprio sentire una mocciosa…-
replico rimettendomi in marcia
-non è da questo che devi considerarti una mocciosa o
meno..-
-lo so..- ora però mi faceva sentire tale
-Keira ti dico solo una cosa, non ho niente in
contrario se tu vuoi fare sesso col tuo tipo se lo ami…- comincia
-certo che lo amo!- rispondo
stizzita
-aspetta.. ne sono sicuro ma quello che ti volevo dire
è di non avere fretta e di esserne ben sicura perché sarà un momento che rimarrà
nella tua vita per sempre e sarebbe triste se fosse un esperienza che non ti è
piaciuta..- mi dice lasciando andare il manubrio per rilassare le braccia
per un attimo lo osservo e sorrido, cinque minuti prima gli avevo detto
che era un bambino ma non lo pensavo veramente, forse Sora a differenza di Riku
che dimostrava molto più della sua età ne dimostrava di meno per l’allegria e
l’esuberanza ma di sicuro non era uno sprovveduto e sicuramente non era uno
stupido ed era proprio per quello che mi sentivo di parlare con lui di qualsiasi
cosa. Non che con Riku o Kairi non l’avrei fatto ma il primo era ancora una
specie di mistero, c’erano punti nella sua vita che non mi erano chiari e poi
Alex era un tabù tra noi e la seconda la conoscevo da una settimana appena, ci
fosse stata ancora Yoko….
Basta le dovevo parlare in qualche modo!
-ehi key-chan mi hai sentito?-
immersa nei miei pensieri mi ero
disconessa…
-sì grazie Sora lo terrò a mente, comunque sia quando
succederà, succederà… giusto?- gli chiedo
-giusto!- mi sorride lui – oh guarda c’è Kairi!-
aggiunge
guardai avanti a me e in effetti Kairi stava proprio scendendo in quel
momento dal motorino, ci salutò con la mano mentre ci avvicinavamo.
-ciao ragazzi!- ci disse
-ciao, come va?- le chiede Sora
-tutto bene!- risponde
-per fortuna siamo in orario!- esclamo sollevata
-fiuuuu… meno male se no te la immagini la faccia di
Riku? Per non parlare della ramanzina che ci avrebbe fatto..- sospira
Sora
-che faccia avrei dovuto fare?-
tutti e tre sussultammo Riku era appoggiato al
cancello e ci guardava torvo, ci avvicinammo.
-cavolo Riku! Cosa sei?? un vampiro che spunti dal
nulla?!- esclama Sora
-guarda che ti ho sentito prima!- ribatte lui
prendendo Sora tra il gomito e stringendolo.
-ok, ok scusa! – dice lui diventando rosso
pomodoro.
Ridevamo ancora tutti quando sopraggiunse una macchina scura
strombazzando.
-e questo adesso cosa vuole?- domanda seccato Riku
lasciando andare Sora
la macchina nel frattempo si fermò a qualche metro da noi, il conducente
aprì la portiera e dopo aver messo una mano sul tettuccio si tirò in piedi.
-meno male che ho chiamato prima a casa se no chissà
quando ti vedevo!-
-Dio mio che figo…- sussurra Kairi
Il ragazzo sceso infatti era alto con un gran bel fisico, i capelli
biondi lunghi fino alle spalle nel taglio più moderno che si poteva trovare a
Tokyo, e un sorriso smagliante che risaltava sulla carnagione abbronzata.
-Bah…- fu il commento di Sora
-Voi sapete chi è? – ci chiede Riku
-DANY!!!!!- esclamo mentre ero già partita di corsa,
arrivata a portata di mano del suo collo lo circondo con le braccia e mi
aggrappo modello koala.
-Sorellina quanta energia! Come stai?- mi chiede
reggendomi
-Benissimo! E tu? Sei in gran forma lo sai?! mamma e
pap devono essere contentissimi!- gli dico tutto d’un fiato
-Lo so! – risponde lui allegro – e quelli sono i
membri della tua band?- mi domanda poi
-Sì forza portami fin là!- gli
comando
-Ma così in braccio?!-
-Certo!- ribatto
-Ok…-
Con passo incerto si incamminò verso di loro e quando si fermò io scesi.
-ragazzi questo è mio fratello daniele! Loro sono
Riku,Sora e Kairi.- li presento
strinse la mano a tutti e fece il baciamano a Kairi, con sbuffò di Sora
alle spalle di lei.
-ma smettila di fare il cascamorto pensa alla tua
ragazza!- lo rimprovero
-mi ha lasciato..- commenta lui tranquillamente
-non mi stupisco…- osservo alzando un
sopracciglio.
-comunque che fate voi ragazzi oggi?- ci chiede
-dobbiamo provare.- gli risponde
Kairi
-ah già… a proposito ci sarebbe un piccolo problema..-
dice Riku, l’attenzione si rivolge tutta su di lui
-cioè?- domanda Sora
-mia mamma è in casa..- dice Riku con tono
sconsolato
-ma non doveva andare via?- gli
chiedo
-sì ma le sue amiche del club – e qui fece una smorfia
di disgusto – hanno rimandato il loro incontro..- rispose
-cavolo e adesso come si fa?- dico
-devo intuire che tua mamma non gradisce la musica..-
dice Dany guardando Riku
-no infatti…- risponde lui con rassegnazione
-facciamo così vi offro una bella granita e intanto
troviamo una soluzione per recuperare un posto dove possiate suonare senza
problemi ok?- ci propone
-hai già in mente qualcosa vero?-
esclamo
-forse…- non si sbilancia lui
-sei il migliore!!!! Che ne dite raga?- chiedo al
resto del gruppo
visto che tutti non avevano nulla in contrario accettammo, Dany ci caricò
tutti in macchina e ci portò nel solito caffè dei giardini.
-per me una banana split!- ordino non appena arriva il
cameriere.
-Sei la solita approfittatrice sorellina non appena ti
dico che pago io ordini la cosa più costosa!- mi dice sconsolato mio fratello
-Non sai come ti capisco…- gli fa eco Riku
-Ehi voi due smettetela! Già mi bastate singolarmente
per prendermi in giro in coppia non so se vi reggo!- protesto
Sora e Kairi si misero a ridere.
-comunque a che punto siete con la vostra band?- ci
chiede Dany
-veramente siamo appena all’inizio, abbiamo provato
soltanto tre volte da quando abbiamo trovato tutti i membri…- risponde
tristemente Sora
-non è facile come pensavo ci sono ancora un milione
di cose da fare..- aggiungo io
-non ti ho mai detto che sarebbe stato facile, anche
per me non lo è stato..- replica Dany
-avevi una band anche tu?- gli chiede
Kairi
-certo! Ma abbiamo dovuto smettere non appena finita
la scuola perché ognuno andava a studiare nell’università che aveva scelto e il
tempo di sicuro non ce lo regalano..- risponde lui
-ma per adesso la questione più urgente è quella del
ritrovo per suonare.- dice Riku dopo aver bevuto un lungo sorso della sua
coca-cola
-appunto.. e te che piani avevi in mente?- gli
chiedo
-nulla di certo… avevo pensato ad un vecchio capannone
ma per sapere qualcosa devo contattare Beast.- mi risponde
-cosa? Beast? È tornato anche lui?- domando
felicissima
-sì sono stato io a dargli uno strappo fin qui l’ho
lasciato a casa dei suoi prima di venire da te- mi dice
Beast era il migliore amico di mio fratello,
facevano la stessa università e dividevano l’appartamento. Beast oltre ad essere
stato il batterista del gruppo di Dany era anche un ottimo giocatore di palla
canestro.
-evvai è da secoli che non lo vedo! – esclamo
-quindi questo tuo amico ci potrebbe procurare una
specie di ritrovo..- dice Riku
-già ma è tutto da vedere.- ribatte
Dany
-a noi andrebbe bene anche una stamberga purchè ci
possiamo suonare!- dice implorante Sora
-ok,ok vedrò quello che posso fare!- risponde ridendo
mio fratello.
Rimanemmo ancora per un po’ al bar chiacchierando del più e del meno,
mentre Dany ci faceva un mucchio di domande sulle nostre intenzioni future,
eravamo così presi dalla conversazione che non ci accorgemmo del sopraggiungere
delle 6, visto che Sora aveva promesso di aiutare al negozio di musica ci salutò
mentre noi riaccompagnammo a casa Riku.
-allora se per voi va bene nel pomeriggio ci sentiamo
così vi dico se è andato a buon fine l’accordo…- dico sporgendomi dal finestrino
della macchina
-ok per noi non ci sono problemi.- risponde Riku anche
per Kairi
-se dovesse cambiare qualcosa mandaci un mex però.- mi
dice Kairi
-va bene! Allora a domain ciao!-
li salutai mentre mio fratello partiva.
-allora che ne pensi?- chiedo a Dany
-che sono degli ottimi amici sicuramente, abbastanza
svegli e con la volontà di portare avanti il progetto, ma sul piano musicale non
so ancora dirti nulla visto che non li ho sentiti suonare.- mi
risponde
-sono bravissimi magari non si vede da così però
credimi che per me sono il meglio!- replico
-e quand’è che mi fai conoscere questo fantomatico
Alex?-
-che curioso che sei! A volte sei peggio di mamma!-
ribatto io – lei vuole che una volta che usciamo insieme lo faccia salire così
glielo presento vedrò di combinare così anche tu lo possa vedere..- aggiungo
-devo dirti che quel Riku mi piace molto, è un tipo
determinato e serio.- dice
-è vero possiamo dire che è il saggio del gruppo.-
rido io mentre lascio spenzolare un braccio fuori dal finestrino intanto che
aspetto che si sblocchi l’ingorgo del centro città.
-E Yoko dov’è? Non l’ho vista con voi..- mi dice e
subito dopo mi sembra che un blocco di pietra mi sia sceso nello stomaco.
-Ah già non te l’ho scritto… quando abbiamo fatto le
audizioni lei era convinta che l’avrei scelta come vocalist e quando le ho detto
che non era così se le presa…- spiego ritirando dentro il
braccio
-Beh è tipico di Yoko.. prima donna com’è! sei già
riuscita a parlarle?- mi chiede
-Non risponde più ai messaggi e alle telefonate mi sa
che mi toccherà andare a trovarla a casa.- rispondo
-Beh sono sicuro che andrà tutto a posto.- asserisce
lui
-Lo spero proprio..- dico
Il ritorno a casa fu come avevo previsto, mia mamma che non stava più
nella pelle dalla gioia di avere di nuovo il suo bambino a casa e mio papà che
gli chiedeva diecimila cose sull’università alle quali mio fratello rispondeva
in modo molto evasivo, non era mai stato una cima negli studi, però c’era da
dire che l’impegno ce l’ho metteva.
Gli era stata preparata una brandina della mia camera vicino all’armadio,
soluzione per nulla comoda visto che se io dovevo prendermi dei vestiti mi
risultava impossibile farlo,però la contentezza di riavere mio fratello in casa
mitigava le difficoltà di organizzazione che aveva provocato.
Dopo una sontuosa cena sempre in onore del suo ritorno ci rifugiammo in
camera per guardare la tv.
-mi mancava la nostra simpatica televisione!- esclama
con tono sognante prendendo in giro il fatto che era ancora un lcd..
-E a me mancava il tuo sarcasmo, dai spegni la tele
tanto ormai è finito il film e continuare a fare zapping alla cieca non credo ti
farà riposare..- gli dico rintanandomi sotto il lenzuolo.
-Come desideri! Hai ragione così domani mi sveglio di
buon’ora e sento Beast.- mi dice
-Non vedo l’ora di rivederlo!-
esclamo
-Anche lui non vede l’ora sono almeno due anni che non
ti vede più, non torna a casa da un bel po’…- risponde
-Già! Notte onee-san.-
-Notte.-
Commenti:
Questo
capitolo è stato come un colpetto di acceleratore che ha fatto progredire un po’
gli eventi. La parte che mi è piaciuto scrivere di più era la chiacchierata con
sora e anche con dany. Con sora perché volevo esprimere il profondo affetto che
lega questi due ragazzi, nel senso che per me sora è l’amico ideale, il migliore
amico insomma e poi non ci vedevo ancora keira e riku a parlarne! Però sarebbe
stato divertente provarci! XD passando al fratello di keira per darvi un
immagine visiva di ciò che avevo in mente io pensate a tidus di FFX più o meno è
così che me lo sono immaginata, solo di aspetto ovviamente perché il carattere è
totalmente diverso, ma avrete modo di conoscerlo meglio più avanti. Nel prossimo capitolo entrerà nello scenario anche un
altro personaggio beast ma di lui ne parliamo la prossima volta! ^^
Ringraziamenti:
Mietitrice: oh caspita! mi disp per il tuo vecchio account mi ci ero
affezionata! XD Come sempre mille grazie per i complimenti, e spero che il
piccione sia arrivato! ^^
Haruka 96: davvero ti è piaciuto così tanto?! bene sono molto contenta!
^^ pensavo di averli fatti troppo sdolcinati keira e alex...
LucyS: anche se in ritardo gli auguri sono sempre ben accetti come le tue
recensioni! ^^ che vuoi farci certe domande sono proprio da ragazzi!
XD
grazie anche a Hikary92 per avermi aggiunta fra le sua fan fic preferite
e a tutti coloro che leggono!
-Che insistente che sei, ieri ha fatto un lungo
viaggio da Tokyo-
Ero seduta in cucina che spostavo lo sguardo da mia mamma intenta nel
soffriggere la cipolla all’orologio appeso alla parete che segnava…..
mezzogiorno!
“altro che lungo viaggio… è sempre la solita storia! E dire che ieri mi
aveva pure detto che si sarebbe svegliato presto!!!”
-Mamma dai sono ancora in pigiama dalle 10! Non posso
neppure prendere dei vestiti perché sta dormendo davanti al mio armadio!!!-
protesto lanciandole un’occhiata carica di disperazione.
-Quante storie che fai... già non rimane per molto..-
tenta di ribattere mia madre
-Un mese non ti sembra abbastanza?! E poi oggi voglio
andare a salutare Beast! Lo sai che è tornato pure lui?- le
dico
-Davvero? Quel ragazzo sono anni che non lo vedo, mi
ricordo ancora quando veniva a fare merenda da noi, che bei tempi!- esclama
“Eccola ci risiamo tutte le volte che pensa a noi quando eravamo piccoli
parte la lacrimuccia e i sospiri su quanto era bello una volta e su quanto il
mondo attuale stesse andando a rotoli…”
-Mamma ti prego!- alzo gli occhi al cielo perché
evidentemente non mi aveva ascoltato
-Su forza vai che sta diventando tardi…- mi dice con
tono imperativo
“ Ma cazzo sono ore che te lo dico!!!” penso, mi alzo e corro in camera
mia senza tanti complimenti afferro la corda della tapparella e tiro su con
tutta la forza che possiedo, la luce investe la stanza e mio fratello mugugna
che sono una stronza e di richiudere subito tutto.
-Fratello degenere!!! Alzati immediatamente è già
mezzogiorno! Devi chiamare subito Beast e chiedergli per il capannone!! – gli
dico strattonando il lenzuolo del suo letto
-Msche fretta c’è?!- rantola lui lottando contro di me
-Oggi pomeriggio devo chiamare gli altri e se sono in
ansia quanto me devi darti una mossa!- dico e gli ficco senza tanti complimenti
il telefonino in mano riuscendo poi finalmente a togliergli le coperte dalla
testa.
-Despota! – mi ringhia contro con i capelli tutti
arruffati – tanto starà ancora dormendo!- aggiunge componendo il
numero
-Chiama!- non ammetto repliche io
-Pronto Beast?-
-Ciao Beast!!!- urlo io sedendomi sul letto di fianco
a Dany che tenta di soffocarmi con il cuscino e la mano rimasta libera
-Sì era Keira aspetta che ti metto in viva voce!- dice
lui
_ Pronto Keira?_ la voce di Beast suonò come al
solito bassa e profonda.
-Ciao!!!!- esclamo io – che bello sentirti invece che
scriverti solo sulla mail!-
_Hai ragione così è molto meglio, devo farlo anche
in futuro, ieri pomeriggio volevo passare a salutarti ma tuo fratello mi ha
detto che non eri a casa…_ mi dice
-Potevi venire con lui a cercarmi ero con i membri
della mia band!- gli dico
_Ma dai! Allora ci sei riuscita brava piccola!_
ride
-Grazie! Sai che il batterista mi sa che è perfino più
bravo di te?- lo stuzzico
_ Impossibile a meno che non mi somigli!_ ribatte
lui
-Non proprio…- dico pensando alla figura minuta di
Sora a confronto con quella di Beast
_ Allora oggi riusciamo a vederci?_ mi chiede
-Ehi scusate ma primo è il mio cell quello che state
usando, secondo ti avevo chiamato io!- esclama mio fratello rivolto al suo amico
_Scusa dan! Allora dimmi perché mi hai chiamato.._
ride
-Volevo sapere se quel capannone dimesso che usava tuo
padre è ancora in piedi?- gli domanda Dany e io rimango con il cuore in
gola.
_ So che non lo usa più da anni ormai non so se è
ancora in piedi…_
Un altro peso simile a quello di Yoko mi scivola
sullo stomaco
_ Però se vuoi possiamo andare a vederlo oggi.. ma
perché ti serve?_
Per fortuna il peso sembra un po’ alleggerirsi.
-Cazzo mi sta andando giù la batteria! Senti
troviamoci sotto casa mia alle 5 ok?- chiede mio fratello in
fretta
_ Ok ci sarò! Ci vediamo oggi
allora dan.. ciao Keira!_ risponde
-Ciao! A oggi!- riesco a dirgli prima che il telefono
di mio frate dia forfait.
-Contenta adesso?- mi chiede Dany seccato
riguadagnandosi il lenzuolo
-Sì – gli dico alzandomi – ah la mamma ha detto di
alzarti che tra un po’ il pranzo è pronto..- aggiungo e lo lascio a imprecare
sottovoce.
Subito dopo pranzo mi collegai a internet e accendendo messenger aspettai
che gli altri si connettessero, era il modo più veloce per parlare a tuttie tre contemporaneamente.
Little cherry ha scritto (Kairi):
ehilà Keira che novità??_?
hermit man ha scritto (Riku):
ti odio per avermi messo questo soprannome te l’ho mai detto?
*_*
soul of rock
ha scritto (Sora):
XD sei stata grande Keira!!
Hermit man ha scritto:
Sora stai giocando con il fuoco lo sai?
Soul
of rock ha scritto:
Scusa.. ^_^” allora dicci com’è andata?!
Key_chan ha scritto:
Stiamo ancora brancolando nel buio da quello che ha detto Beast suo padre
il capannone non lo usa più da anni e non sa in che stato è.. però ha detto che
oggi pom ci avrebbe accompagnato per farcelo vedere..
Soul
of rock ha scritto:
Oh… adesso che ce l’hai detto sono più in ansia di prima! çç
Hermit man ha scritto:
è inutile andare a suonare in un posto che cade a pezzi e che magari è
pure a chilometri da qui!
Key_chan ha scritto:
evviva il tuo pessimismo!!! Ma un pò di buon umore no?! è_é
hermit man ha scritto:
scusate ma c’è mia mamma che continua ad andare avanti e indietro
sgridando la domestica perché non ha spolverato come si deve.. sto diventando
pazzo!
Little cherry ha scritto:
poverino mi disp! ^^” cmq dai non perdiamo le speranze sono sicura che
andrà tutto bene! ^^
key_chan ha scritto:
brava Kairi così si fa! XD allora vi va bene se ci troviamo sotto casa
mia verso le 5?
Hermit man ha scritto:
per me nessun problema anzi meglio… -_-
little cherry ha scritto:
sarò lì contaci! ^^
soul
of rock ha scritto:
ok!
Key_chan ha scritto:
Sora…. -_-
Soul of rock ha scritto:
Va bene, va bene ho capito sarò puntuale! Mamma mia stai
diventando come Riku! L
Hermit man ha scritto:
che vorresti dire? >:(
soul
of rock ha scritto:
ops mi sa che devo andare! By byXD
soul of rock ha abbandonato la conversazione
little cherry ha scritto:
anche io vado a oggi! VVB ^^
little cherry ha abbandonato la conversazione
key_chan ha scritto:
allora a più tardi eremita! XP
key_chan ha abbandonato la conversazione.
Chiusi il computer e mi misi a sogghignare per gli insulti che
sicuramente Riku ci stava tirando dietro.
-Allora che hanno detto i tuoi amici?-
Mi volto verso Dany che era appena entrato in
camera – per loro va bene, se Beast viene con la sua macchina li puoi caricare
tu per portarli fin là?- gli chiedo
-Certo nessun problema ora vieni di là mamma insiste
perché anche tu guardi le foto che ho fatto a Tokyo..- mi dice a moh di scusa
-Non dirmi che gliele hai fatte vedere?! Cavolo Dany
lo sai che poi ci impiegheremo ore!!! Ogni foto la fissa per almeno 5 minuti!-
piagnucolo
-Lo so papà ha fatto finta di niente ed è uscito con
la scusa di comprare lo zucchero che è finito…-
-Razza di… - non finisco la frase tentando di calmarmi
i nervi.
-Vedo che non ci vai ancora d’accordo..- osserva mio
fratello mentre mi alzo per seguirlo in salotto
-Infatti e non credo che andrà meglio in futuro…-
replico fredda
Come avevo previsto passai circa un ora e mezza a riguardare foto che
ovviamente avevo già visto perché Dany me le mandava via e mail man mano che le
scattava… grazie al cielo fui lieta di sentire il citofono verso le cinque meno
dieci.
-Vado io!- anticipo mio fratello scattando in piedi e
facendogli la faccia da “fregato!!!” lui mi guarda male
-chi è?- chiedo
-Keira siamo Sora e Riku saliamo?- mi domanda la voce
di Riku
-No per carità scendiamo noi!!- esclamo e poi urlo –
Dany dobbiamo andare!-
Nel giro di due secondi stava già prendendo le
chiavi della macchine e si infilava in ascensore.
-Ciao mamma a dopo!- saluto io
-Ok… portatemi su anche Akyra (Beast) che lo voglio
salutare.- mi risponde lei
-Va bene! –
Chiusi la porta e mi infilai in ascensore.
-Lasciami a terra mentre tu vai a prendere la
macchina.- dico a Dany
-Sì.-
Arrivata al piano desiderato scesi e raggiunsi Riku e Sora che mi
aspettavano fuori.
-Ciao ragazzi!-
-Ciao perché prima ci hai detto di non salire con un
tono da vi prego non fatelo?- mi chiede Riku
-Perché mia mamma ci ha obbligato a guardare le
fotografie che ha portato mio fratello..- rispondo
-E allora? Perchè non è divertente?- mi chiede Sora
Io gli rispondo con uno sguardo eloquente – no credimi.. ah ecco mio
fratello! Ci conviene entrare in macchina, almeno c’è l’aria condizionata!- dico
accorgendomi improvvisamente del calore che c’era ancora nell’aria.
-Aspettate ci sono anche io!!!-
C voltammo
in tempo per vedere Kairi arrivare con uno svolazzante abito a fiorellini.
-Scusate ma sono uscita di casa in ritardo per colpa
di mio padre ha voluto a tutti i costi che mettessi l’abito che mi ha portato da
Parigi…- dice senza fiato sedendosi poi a fianco a Sora in
auto.
-Beh stai benissimo..- dice imbarazzato lui
-È vero piace anche a me! Quanto sei fortunata!-
esclamo girandomi verso i sedili dietro per vederla meglio – a me non portano
mai niente…- dico guardando di sbieco mio fratello seduto al volante.
-Ehi guarda che i soldi non crescono sugli alberi!-
ribatte lui
-Qualche yen per me lo potevi spendere però…- replico
– spilorcio!- aggiungo
I tre si misero a ridere.
-Oh guarda è arrivato Beast!-
Una macchina rosso fuoco si ferma di fianco alla nostra dandoci un colpo
di clacson mentre il finestrino si abbassa.
-Ciao! Se mi segui ti faccio strada, mio padre non
trovava più le chiavi dello stabile…- disse scusandosi
-Figurati nessun problema vai pure!-
Beast fece ancora un cenno a ritirò su il finestrino partendo mentre mio
fratello si metteva in coda dietro di lui.
Nella macchina calò il silenzio ora dipendeva tutto dallo stato in cui
versava quel capannone…
Commenti: so che non è successo un granchè ma almeno mi sono divertita a
scrivere la conversazione su msn! XDXDXD Mi piace molto scrivere anche le parti
con Dany ho sempre immaginato come sarebbe stato avere un fratello rompi e ora
ho l’occasione di farlo! Basta convertire il rapporto tra me e mia sorella e ci
siamo! XD
ho ricominciato da una settimana la scuola e non so se mi credete ma ho
di nuovo un sacco di compiti, in più dal 26 cominciamo le simulazioni d’esame..
çç quindi non so se potrò aggiornare con la stessa costanza di questo
periodo…
Sperando che continuiate a seguire ringrazio..
Mietitrice: no ti prego non ucciderti! sei una delle mie recensiste
preferite! çç oh.. se li è mangiati? lo sapevo che gli dovevo dare da mangiare
prima di farlo partire! XD grazie mille per la recensione!
Haruka96: me troppo commossa!! çç grazie mille mi hai reso davvero
felice!
Si ringrazia appunto Haruka96 e Giuliettaz91 per aver aggiunto la fic tra
le loro preferite!
Percorremmo tutta la strada principale per poi svoltare in una più
piccola che portava verso il fiume il quale attraversava la città. Nel punto in
cui la strada si interrompeva Beast si fermò parcheggiandosi e così fece Dany.
Io scesi dalla macchina per andare incontro all’amico che nel mentre era
sceso.
Beast al confronto con mio fratello era l’esatto contrario, molto più
massiccio di Dany anche grazie al suo metro e novanta di altezza lo facevano
sembrare un gigante. Aveva i capelli biondo scuro e di solito portava una cuffia
nera in testa con un teschio disegnato, al collo aveva lo stesso ciondolo nero
sopra la maglietta smanicata da giocatore di basket, pantaloni larghi verde
militare e un polsino di cuoio nero al braccio sinistro. Era un tipo irascibile
però era incredibilmente gentile e disponibile, era come un altro fratello
maggiore.
Gli corsi incontro e come ogni volta lui non fece fatica a sollevarmi da
terra facendomi girare.
-Com’è bello rivederti key-key!- dice lui per poi
riappoggiarmi a terra
-Anche io sono contenta! Fa sempre un certo effetto
vederti…- infatti gli arrivavo poco sopra la vita
-Fatti vedere… cavolo come sei cresciuta! Sei proprio
una bella ragazza!- esclama lui gioviale
-Smettila che mi fai arrossire! ^////^-
Sopraggiunse Dany che salutò l’amico dandogli un pugno sulla
spalla.
-Invece tu amico mi sembri sempre messo peggio.. –
scherza dando una pacca sulla schiena di mio fratello
-Fanno bene a chiamarti Beast…- ribatte lui
massaggiandosi il punto colpito.
-Quasi dimenticavo! Questi sono i miei amici nonché i
membri della band, Riku, Kairie
Sora!- glieli presento facendomi da parte
-è un piacere conoscervi!- dice lui stringendogli la
mano a ciascuno – e chi sarebbe il batterista per curiosità?- dice guardandoli a
uno a uno e soffermandosi un po’ di più su Riku che scosse la
testa
-è lui..- risponde lui facendogli segno con il pollice
verso Sora il quale leggermente intimorito dalla presenza di Beast aveva tentato
di nascondersi dietro Kairi.
-Avevi ragione key-key non mi assomiglia per niente,
ma mi sembra un bravo ragazzo..- asserisce lui sorridendo
-Cerco di fare del mio meglio.- sorride un pò incerto
Sora
-Bravo!- ride Beast dando pure a lui una pacca sulla
spalla che per poco non lo manda per terra.
-Allora dov’è?- chiedo io per permettere a Sora di
riprendersi
-Ah già venite..-
Proseguimmo per la stradina leggermente sterrata, eravamo ai confini
della città si poteva già scorgere la campagna circostante. Cominciammo a
sentire il lento rumore dell’acqua che scorreva nel fiume e poi Beast ce lo
indicò.
Il capannone che ci aveva detto era più grande di quello di Riku ma era
anche più mal ridotto… i vetri della finestre erano quasi tutti in frantumi, la
muffa aveva aggredito il legno che sembrava avere una strana malattia. i
pannelli che costituivano la porta erano chiusi da una spessa catena, Beast si
avvicinò e dopo aver inserito la chiave face scattare il lucchetto e aiutato da
Dany fece scorrere le porte.
-Beh poteva andarvi peggio…- commenta Beast
-C’è da dire che peggio di così non può andare..- dice
sarcastico Riku
A parte uno strato di polvere
di
5 cm e pezzi di calcinacci, ragni e
sporcizia un po’ ovunque poteva andare..
-A proposito ma a cosa vi serve? Perché non me lo avete ancora detto..- mi
chiede Beast
-Oh già scusa! Volevamo venirci a suonare..- gli
rispondo
-Ma dai! Se riuscite a metterlo a posto sono ben
felice di lasciarvelo, tanto per tenerlo così..- ci dice lui
-Davvero?! Grazie sei il migliore!- esclamo io
-Anzi sai cosa? Io e Dany vi daremo una mano a
riassestarlo che ne dite?- ci offre
-Cosa?!- esclama Dany guardandolo come se fosse
pazzo
-Accettiamo volentieri vero ragazzi?- dico io
ignorando la poca mancanza di volontà di mio fratello
-Come potremmo rifiutarci?- dice Sora
-Ehi aspettate un attimo! Non sono venuto qui in
vacanza per sgobbare!- protesta Dany
-Ma come non vuoi dare una mano alla tua sorellina?-
domanda Beast avvicinandosi a mio fratello e passandogli un braccio intorno alle
spalle con fare poco rassicurante
-è vero me lo devi! Non mi hai neppure portato un
souvenir da tokyo!- gli dico, dopo avermi guardata e aver visto l’espressione di
minaccia di Beast dovette acconsentire
-Ragazzi venite qui fuori!!!-
A urlare era stata Kairi che senza che
nessuno se ne accorgesse era uscita fuori, raggiungemmo il posto da dove aveva
gridato.
-Aete visto che figo? C’è pure un piccolo attracco per
le barche!- esclama mentre con un piede tastava l’affidabilità delle assi di
legno
-Una volta quando il fiume era ancora navigabile ci
attraccavano le barche dei pescatori.- ci spiega Dany
-Peccato che il fiume sia così inquinato.. se no un
bel bagno me lo farei volentieri.- dico guardando l’acqua scura scorrere
lentamente
-Hai ragione..- mi fa eco Kairi tornando verso di
noi
-C’è da dire che qui anche se il capannone non è
insonorizzato non diamo fastidio a nessuno..-osserva Riku guardandosi intorno
-Era una zona industriale ci sono poche case ma tanto
saranno abituati anche al rumore del fiume ho dei dubbi che si possano
lamentare..- ci dice Beast
-Allora dobbiamo solo metterci al lavoro…- dice
stancamente Sora
-Sì ma è meglio se cominciamo domattina adesso è
troppo tardi..- aggiunge Kairi
-Forza vi riaccompagno io a casa- dice Dany
-Grazie.- risponde Riku
-Allora ci vediamo domattina qui ok?- dice Beast
-Per noi va bene.- gli rispondo
Una volta accompagnati tutti a casa anche io e Dany tornammo con Beast
che salì per salutare, ad accoglierci c’era mia mamma che a quanto pare aveva
sospeso di guardare le foto per godersele con noi quando saremmo tornati subito
dopo cena e questa volta neppure papà potè scamparla.
Beast per sua fortuna disse di avere un impegno e si dileguò dopo che mia
mamma si era fatta raccontare tutti gli ultimi 2 anni.
Ero allo stremo delle forze quando provvidamente il mio cellulare si mise
a suonare.
-Ops… devo andare a rispondere!- dico con tono per
niente dispiaciuto, mi alzo dal divano e corro in camera
-Alex ti ringrazio con tutto il cuore! Mi hai appena
salvato!- lo saluto buttandomi sul letto
-Ma ti pare! E scusa da cosa ti avrei salvata?- mi
risponde lui divertito
-Dal passare un'altra ora succube delle foto di mio
fratello che mia madre vuole a tutti i costi vedere con noi…- gli rispondo
disgustata
-Ha ha ha se sapevo ti lasciavo di là a soffrire.-
scherza lui
-Cattivo! Ma dimmi che stavi facendo?-
-Mi preparavo per l’orale…-
-è vero! Come ti senti?-
-Sono nervosissimo, peggio di quando dobbiamo
esibirci! È per questo che ti ho chiamato avevo bisogno di sentire la tua voce
per calmarmi un po’..- dice
Ovviamente lui non lo vide ma arrossii – sono
contenta di saperlo spero di riuscirci allora..- commento
-Ora voglio solo sentirti raccontare cosa hai fatto
oggi, nei minimi particolari ok?-
-Va bene!-
E mi dilungai nella spiegazione del come e dove
eravamo andati.
-Allora siete a posto!- mi dice lui alla fine del
discorso
-Quasi… quasi a posto se riusciamo a scrivere almeno
un pezzo e a esibirci da qualche parte allora sì che saremo a posto.- lo
correggo io
-Hai ragione, se vuoi potrei mettere una buona parola
per voi all’holy oramai il padrone lo conosco bene..- mi
propone
-No.. grazie dell’aiuto ma ce la dobbiamo fare da
soli, se no non potremo mai dire che ci siamo riusciti!-
rifiuto
-Brava così mi piace la mia ragazza!- esclama lui
contento
-Ecco e a me piacerebbe che tu andassi a riposare così
domani fai quel cazzo di esame e dopo ti ho tutto per me!-
replico
-Sì signora! Allora ti auguro la buona notte-
-Buona notte anche a te…-
Chiusi la telefonata e proprio in quel momento entrò mio fratello con una
faccia stanchissima e innumerevoli barrette blu intorno alla testa.
-Cavolo è stato così stressante?- gli chiedo io
divertita
-Ma vai a quel paese! Tutto merito del tuo ragazzo se
no saresti anche tu così…- mi dice lasciandosi cadere sul
letto
-Se tu non facessi sempre il cascamorto la tua tipa
non ti avrebbe mollato e magari ti saresti salvato anche tu!- lo
rimprovero
-Sì sì… spegni la luce che voglio dormire.- mi dice
poco convinto
-Ok…- allungo una mano afferro il pulsante della
lampada e la spengo
-Grazie Dany di darci una mano.- gli dico infilandomi
sotto il lenzuolo
-Devi ringraziare Beast io non avrei mosso un dito…-
replica lui
-Stronzo!-
-Grazie! Buona notte sorellina.- dice alla fine
girandosi
-Notte anche a te.-
Commenti: ormai ogni volta che inizio il commento mi scuso… XD questa
volta per il ritardo! Ma non mi dilungo in spiegazioni inutili sul perché e il
per come.. Vorrei spendere due paroline su Beast non so quanti di voi conoscano
il videogioco per DS The world ends with you comunque il personaggio a cui mi
sono ispirata è proprio Beast (si chiama così anche nel gioco) è il tipico
ragazzone che ti può atterrare con un pugno ma estremamente gentile, mi piace
anche il connubio con il fratello di Keira visto che sono l’esatto opposto mi è
piaciuto metterli a confronto. Ora passiamo alla rubrica degli acquisti! No
scherzo! Però vi consiglio un manga per gli amanti del romantic horror o del
noire che si intitola “Blood Alone” io ho incominciato a leggerlo e devo dire
che è molto bello…
p.s. fatemi l'imbocca al lupo per la terza prova perchè ne avrò bisogno..
çç
Ringraziamenti:
Mietitrice: certo che lo sei io non mento mai! il capannone in effetti
non è nelle migliori delle condizioni ma sono sicura che ne ricaveranno qualcosa
di buono (anche perchè se no posso far che dire conclusa la mia fic XD) beh se
sei sopravvissuta al cappio al collo aspetto le tue prossime recensioni! ^^
Bacioni!
Haruka96: Sì devo dire che la parte di msn è piaciuta anche a me che l'ho
scritta! XD grazie mille per la recensione! ^^
Giulietta91: Piacere mio di conoscerti! sono estremamente felice che la
mia fic ti sia piaciuta così tanto spero che andando avanti non ti deluda!
Uccidere sephiroth in effetti non è cosa da poco ma al livello 100 e con
l'ultima weapon diventa abbastanza facile! ^^ beh se non ti aspettavi i colpi di
scena meglio vuol dire che sono particolarmente brava a non farli capire! XD
grazie ancora tantissimo per la recensione spero di risentirti! baci!
La mattina dopo ci (anzi mi alzai e poi buttai giù mio fratello dal
letto) alzammo di buon’ora, io e Dany avremmo incontrato Beast verso le 8 così
da fare il più possibile durante la mattina quando faceva meno caldo, gli altri
sarebbero arrivati nel corso della mattinata.
Dopo una fugace colazione, infilai in macchina
spazzoloni,secchi,scope,detersivi e quant’altro trafugato dal ripostiglio di
mamma e poi partimmo.
Il capannone era già aperto quando arrivammo.
-per prima cosa mi sa che dovremo togliere tutti
questi calcinacci e oggetti inutili..- sento dire da Beast
-e poi bisognerà ripulire tutto, dare una mano di
bianco, riparare le finestre rotte e sistemare gli strumenti con qualche altra
comodità..-
-Riku!- esclamo non pensavo che sarebbe arrivato così
presto, lui si volta verso di me
-ciao, ho pensato di far che venirvi a dare una mano
subito.- dice lui sorridendo
-questo ragazzo è in gamba stavamo decidendo cosa
c’era da fare e in che ordine.- ci dice Beast
-io ho portato tutto l’occorrente per dare una
ripulita approfondita!- annuncio
-è permesso?-
Ci voltammo era appena sopraggiunta Kairi.
-scusate ma non me la sentivo di arrivare più tardi!-
ci dice – io invece ho portato la colazione e ho preparato il pranzo per tutti-
aggiunge
-Kairi sei grande!- esclamo io
-se non fossi troppo grande ti chiederei di metterti
con me!- esclama sognante Dany
-ma smettila!- gli dico io appioppandogli un calcio
sul ginocchio mentre Kairi se la rideva
-aspettate!!! Ci sono pure io!-
Correndo arrivò anche Sora, con uno zaino che sembrava star per
scoppiare.
-anche io voglio fare subito la mia parte! Qui ci sono
pennelli e cazzuole, sono riuscito a procacciare anche dello stucco e nastro
isolante finché non mettiamo a posto come si deve i vetri.- ci dice riprendendo
fiato
-ragazzi vi posso dire che questo è lo spirito giusto
per formare una band di successo!- ci dice contento Beast
-ok!!! Al lavoro!- esclamo io
-sìììììììììììììì-
Inutile dire quanto c’era da fare e quanto tutto ciò fosse stancante.
La mattinata la passammo a pulire, noi ragazze raccoglievamo le schegge
di vetro e le varie schifezze in giro, sfidando polvere e insetti per poi
buttare tutto nei secchi che i ragazzi portavano fuori e svuotavano nel
cassonetto lì vicino, poi dopo esserci bardate di foulard in testa cominciammo
tutti a ramazzare, e infine a pulire pavimento e muri con gli stracci e gli
spazzoloni.
Ci concedemmo una piccola pausa per il pranzo dove facemmo tutti i
complimenti a Kairi per l’ottima cucina e pensando a come arredare l’interno, ci
fu una estenuante battaglia per decidere il colore da dare, alla fine decidemmo
per un semplicissimo bianco panna e io e Sora ci proponemmo per disegnare il
tutto così da renderlo più allegro e infine l’arredamento sarebbe stato composto
oltre che dagli strumenti, da un larghissimo e comodissimo divano, tavolino con
qualche sedia e minifrigo per tenerci la roba da mangiare e da bere. Dopo pranzo
ricominciammo il nostro lavoro e all’alba delle 6 e mezza potemmo dire di aver
fatto un gran bel lavoro.
-che stanchezza!- esclama Sora lasciandosi cadere sul
pavimento finalmente pulito.
-Domani dovremo dare la prima mano di bianco, ma credo
che nel giro di due giorni potrà essere abitabile- osserva Beast passandosi il
dorso della mano sulla fronte.
-Che bello!- esclamò Kairi
-Dobbiamo poi trovare i mobili ma a quello ci possiamo
pensare con calma. Ora ho solo bisogno di farmi una doccia credo di avere uno
strato di polvere addosso che fa paura…- dico stancamente
Mentre gli altri continuavano a parlare notai l’assenza di Riku, uscì dal
capannone e lo vidi seduto sul piccolo molo appoggiato con le mani dietro la
schiena che osservava il tramonto.
Lo raggiunsi e mi sedetti di fianco a lui.
-stanco?- gli chiedo divertita
-no figurati!- replica sarcastico continando a fissare
davanti a sè.
Rimasi a guardarlo, una goccia di sudore gli colò dalla fronte, aveva la
canotta sporca di nero e anche il viso, era evidentemente molto stanco, però
sembrava così sereno.
-hai parlato con Yoko?- mi chiede ad un certo
punto
-no..- mi volto a vedere lo stesso spettacolo che
guardava lui.
-Dovresti farlo..- mi dice
-Lo so..- rispondo
-Domani ti accompagno io quando abbiamo finito qui..-
mi dice, non era una proposta ma una decisione belle che
presa.
-Davvero?!- esclamo
-Certo se no a cosa servono gli amici?- mi risponde
-Gazie mille!- rispondo felice, con Riku era tutta
un'altra storia andare da Yoko.
-Keira dai che dobbiamo andare!! Alex arriva tra poco
ti vorrai mica far trovare così sporca?!- mi urla Dany dal fondo della banchina
-Uscite?- mi chiede Riku
“
maledetto fratello!!!!” penso
-no viene a cena da noi, mia mamma ha insistito
tanto!- rispondo a moh di scusa
“ehi aspetta?! Perchè mi devo sentire in colpa con lui?!”
Riku si alza poi mi tende la mano per aiutarmi ad alzare – allora devi
sbrigarti- aggiunge
-sì!- dico contenta afferrandola e lasciando che lui
mi tiri su.
-Allora ci vediamo domani Riku grazie!- aggiungo dopo
avergli dato un bacio correndo verso mio fratello.
-------
-guarda come sei conciata! Vai a farti la doccia che
tra poco arriva il tuo ragazzo!- mi rimprova mia madre
-ok… ok-
rispondo
Mi fiondai in bagno mettendomi sotto la doccia e mentre l’acqua scorreva
arrivando alla temperatura ideale cominciai a pensare.
“ che bello… sarà bellissimo il nostro ritrovo una volta che sarà stato
messo a posto!”
Girai un po’ la manopola per rendere il getto meno forte mentre mi
lavavo.
“ certo che di cose da fare ne abbiamo ancora tante.. devo chiedere ai
ragazzi chi di loro sa scrivere qualche pezzo. E poi anche per il locale, dove
diavolo andiamo a cercarne uno qui?”
Presi la cornetta della doccia a cominciai a sciacquarmi.
“se accettassi l’offerta di Alex non mi sentirei appagata e credo che la
pensino così anche gli altri.. e poi Riku rifiuterebbe su due piedi o forse no…”
Allungai la mano per prendere l’asciugamano appoggiato sul
lavabo.
“ dovrei provare a chiedere spiegazioni ad Alex.. dopo tutto è il mio
ragazzo!”
Cominciai a frizionarmi i capelli guardandomi allo specchio, poi mi
infilai i vestiti puliti.
“ cavolo dovrei proprio pensare di farmi una plastica al seno..
aumentarlo un po’ non mi farebbe che bene!”
Mi misi la maglietta.
“ certo e poi devo accendere un mutuo per pagarlo visto che i miei non
sborserebbero un centesimo! Che mia mamma mi dica che sono perfetta così perché
non vuole spendere?!”
Presi il phon e lo accesi al massimo.
“cavolo guarda che capelli! Devo proprio chiedere a Yoko la sua… ah già…
sono stata così impegnata che me ne sono quasi dimenticata…”
Mi misi la spuma, non avevo il tempo di tirarli…
“ ma domani devo prendere il toro per le corna! Ma che dico è tutto
grazie a Riku se no io non avrei mai avuto il coraggio.. quel ragazzo si sta
rivelando indispensabile!”
Sentii il campanello della porta.
“ deve essere Alex.. forse avrei dovuto chiedere a lui di accompagnarmi..
se non sbaglio però domani deve trovarsi con la squadra di calcio della scuola…
certo che siamo sempre così impegnati entrambi…”
-Keira datti una mossa!!!- sento urlare mio fratello
-arrivo!- rispondo
Avevo ancora i capelli umidi ma tanto era estate ci avrebbero impiegato
poco ad asciugarsi, misi un attimo in ordine e poi raggiunsi gli
altri.
-direi che è andato! non penso di passare con il 110 e
lode ma passerò!- mi risponde fiducioso
-forza entra!- lo faccio accomodare
Mia mamma casualmente fa capolino dal salotto, mi veniva da ridere..
tutte le volte che avevamo ospiti lei doveva essere impeccabile! Che dire era
fatta così…
-buonasera signora piacere di conoscerla sono Alex
Sugiyama- le dice inchinandosi
-il piacere è mio, sono contenta di vederti. Sarebbe
potuto accadere prima ma ho dovuto aspettare…- gli risponde lanciandomi poi
un’occhiata molto eloquente
-mamma come sei noiosa! Eravamo impegnati tutti e due
cosa avrei dovuto fare?- esclamo io esasperata
Alex si mise a ridere.
-oh a momenti mi scordavo!- dice e poi porge un
pacchetto a mia madre – sono passato in gelateria spero non vi dispiaccia ma non
mi sembrava il caso di venire qui a mani vuote..- aggiunge mentre mia mamma
prende il pacchetto
-non ti dovevi disturbare ma grazie mille per il
pensiero, lo metto subito in freezer così lo mangiamo dopo cena.- dice e così
sparisce dalla nostra visuale
-ha deciso che stasera in tuo onore mangiamo fuori in
terrazza anche perché fa molto caldo..- gli dico
-va benissimo, solo mi dispiace di dover andare via
presto…- si scusa
-ma smettila! Fai bene ad andare a casa presto sarai
stanchissimo!- gli rispondo e in effetti aveva un aria un pò abbattuta.
-Sai che sei ancora più bello quando hai quella faccia
da sto morendo dal sonno?- lo stuzzicò
-Tu dici? Io mi sento uno zombie…- replica
sorridendomi
Stavo per alzarmi in punta di piedi per dargli un bacio se nonché entrò
mio papà accompagnato da mio fratello.
-Bene… questo è mio padre e mio fratello Dany e lui è
Alex.- li presento
Come di consueto gran strette di mano.
-sorellina che stregoneria hai usato per avere un
ragazzo così?- mi chiede Dany
-ma brutto cretino!! Ho usato il mio fascino no?- gli
rispondo facendogli la linguaccia.
-ma non rimaniamo qui in piedi, andiamo a metterci a
tavola visto che mamma ha detto che è quasi pronto- mio fratello non mi caga
neppure di striscio -_-
Una volta fuori ecco il momento più temuto… il terzo grado di mio padre…
çç
-allora Alex ho saputo che hai finito oggi gli
orali..- gli dice
-sì è vero, è stata una faticaccia ma ne è valsa la
pena, almeno adesso ho finito..- risponde lui prendendo un tramezzino che mia
mamma gli porgeva
-e hai già in mente cosa vuoi fare?-
“la solita domanda di rito… possibile che i grandi in genere abbiano solo
a cuore la salute scolastica dei figli? Diamine saranno cazzi
nostri?!”
-veramente per adesso mi devo occupare del gruppo con
cui suono, ma non mi dispiacerebbe andare all’università a Tokyo- risponde lui
con tranquillità
Io devo essere sincera quella non l’avevo mai sentita… in quel momento
non sapevo se crederci o no.. forse l’aveva detto semplicemente per fare bella
figura, ma se invece era vero questo significava che si sarebbe dovuto
trasferire e quindi il nostro sarebbe diventato un rapporto a distanza o almeno
per qualche tempo…
-che facoltà ti interessa?- gli domanda mio
fratello
-giurisprudenza, non mi dispiacerebbe fare
l’avvocato.- dice
-ma che bravo!- esclama mia mamma tornando dalla
cucina con il primo e sedendosi a tavola anche lei.
-auguri mio caro non è affatto semplice!- gli dice
Dany
-beh non pretendevo lo fosse! Però non credo sia un
impegno troppo grande per me.. basta che possa continuare a suonare e a giocare
a calcio.- replica ridendo
-allora ti consiglio
la Yamato è un ottima università con la
migliore facoltà di giurisprudenza! E poi la loro squadra di calcio ha vinto il
campionato scolastico lo scorso anno..- dice Dany
-è vero! Se non sbaglio il vostro team l’anno scorso
ha perso 5 a 1 contro la yamato…- lo stuzzico
-tutta questione di fortuna…- replica lui
gelido
-sì sì.. come no!- ridacchio io
-dovremmo organizzare una partita a calcetto uno di
questi giorni.- propone Alex
-sarebbe bello potremmo fare una sfida band contro
band.- si accende subito mio fratello, aveva già quel luccichio negli occhi
tipico di quando gli si proponeva una sfida.
-Ottimo!- esclama Alex
Quei due si stavano già intendendo alla perfezione e a me la cosa
preoccupava abbastanza...
-quasi quasi preferisco il calcio a sentire tutta una
sera quella musica- sospira rassegnata mia madre
-ma mamma!- protesto io
-potrei venire anche io a giocare.- dice mio
padre
-ma se non tocchi un pallone da almeno 20 anni..- lo
rimbecca mia madre
-il calcio è una cosa che non si scorda mai!- dice mio
padre orgoglioso portandosi il bicchiere davanti al naso come per brindare
-ti ricordassi un po’ di più le cose che ti dico io..
quello sì che sarebbe grandioso..- lo rimprovera mia mamma
-eddai ma! Non è il caso di litigare proprio stasera
non ti pare?- interviene Dany vedendo la ruga che si era formata sulla fronte di
mio padre, che voleva dire sto per battibeccare con te.
Alex guardava la scena divertito e per tutta la serata continuò ad
intrattenere tutti raccontando delle prove d’esame e del più e del
meno.
Io però lo osservavo… mi piaceva… eccome se mi piaceva, e mi chiedevo se
essendo stata così fortunata finora non fosse giunta al termine la mia
fortuna.
Se Alex si fosse veramente deciso a fare il test d’ammissione
all’università, certamente l’avrebbero preso visto e considerato che ero certa
che sarebbe uscito con il massimo dei voti dal liceo e quasi sicuramente se così
fosse si sarebbe trasferito a Tokyo.
Mi assalì una strana paura, non volevo! Non volevo assolutamente che se
ne andasse. Ho sentito tante ragazze parlare dei loro amori a distanza ma tutti
quelle belle coppiette erano andate in frantumi, la lontananza è dura da
sopportare e quasi tutti finiscono per cedere.
Avevo quasi le lacrime agli occhi ma nessuno se n’era accorto erano tutti
presi dalle loro conversazioni.
All’improvviso la tasca dove c’era il cellulare vibrò, guardai lo schermo
e non so perché mi sentii subito sollevata.
1 new
message:
“key-chan ^____________^sono contentissimo!!! Non vedo l’ora che sia domani per andare avanti con
i lavori! Non sto più nella pelle, oggi mi sono divertito un sacco (strano visto
che a momenti finivo nel cassonetto…) evviva!!! XDTVB”
Ovviamente era Sora. Quel messaggio tutto allegria ne aveva messa anche a
me, ringraziai mentalmente Dio per avermi mandato un amico come Sora e da lì in
poi tornai esuberante come sempre. Finita la cena mio fratello si dileguò
dicendo che Beast e alcuni suoi amici lo stavano aspettando per farsi una
bevuta, ovviamente ai miei disse solo che stava andando a fare una rimpatriata
che io so sarebbe finita con fiumi di alcool, pregai che all’una di notte non
chiamasse poi la polizia per dire che si era schiantato da qualche
parte.
Mia madre invece vietò categoricamente ad Alex e me di aiutarla a
sparecchiare e spedì mio padre in salotto a guardarsi la tv così che non ci
disturbasse.
Ne approfittai per far vedere camera mia ad Alex.
-eccola qui, ora togli di mezzo la confusione creata
da mio fratello e il suo letto ed avrai una perfetta immagine della mia camera!-
gli dico sedendomi sul mio letto mentre lui guardandosi intorno si sedeva sulla
poltrona.
-Allora direi che è bellissima!- dice lui divertito
togliendosi da dietro la schiena un giornale di mio fratello
-E pensare che gli avevo detto di mettere in ordine,
grazie a Dio mia madre è intervenuta almeno perché mettesse la roba sporca in
lavatrice… non so come faccia quando è a Tokyo…- esclamo esasperata prendendogli
dalle mani la rivista e gettandola sul suo letto mentre mi riaccomodavo sul mio.
-A me sta molto simpatico.- risponde lui ridacchiando
-Oh certo a tutti è estremamente simpatico! se lo vedi
una volta ogni tanto… credimi conviverci è tutta un’altra storia.. l’unico che
riesce a farlo rigare dritto è Beast..- dico
-il ragazzo che si è offerto di aiutarvi a mettere in
sesto il capannone?- mi chiede piegandosi e appoggiando i gomiti sulle
ginocchia
-sì
proprio lui.. – rispondo
-Keira?-
-mh?-
-come mai prima a cena avevi quello sguardo
triste?-
Ma allora se n’era accorto! Non gli sfugge mai niente…
-nulla di preoccupante…- rispondo evasiva ma lui non
se la beve
-forza dimmi che c’è!- dice tornando
serio
-è che quando hai detto che volevi fare l’università
eri serio?- gli chiedo
-sì ma a cosa pensi?- mi domanda
-niente è che se decidi così vuol dire che dovrai
trasferirti e…-
-non dirmi che hai paura che ti molli qui?!- esclama
lui sorpreso
-beh non mi sembrerebbe così strano no? Mica mi puoi
portare dietro?!- ribatto un po’ risentita
-baka…-
Si alza dal divano e mi si avvicina facendomi cadere all’indietro sul
letto, i suoi capelli rossi mi solleticavano il viso mentre lo guardavo negli
occhi smeraldo.
-se anche fosse vorrà dire che finirai la scuola il
che non sarebbe troppo tempo visto che si tratta poi di nove mesi e subito dopo
faresti armi e bagagli e mi raggiungeresti là.. no?- mi dice
-davvero?- gli domando felice
-certo!-
-grazie!- puntellandomi sui gomiti mi alzo e lo bacio
– però mi sa che se entra mia madre scoppia il finimondo.. – aggiungo dopo
riferendomi alla posizione che avevamo assunto.
-Hai ragione- ridacchia lui alzandosi e sedendosi di
fianco a me.
-ah aspetta!- dicendo questo tiro fuori dalla tasca il
cellulare – ho fatto le foto oggi man mano che mettevamo a posto guarda!- glielo
porgo
C’erano alcune foto esilaranti tipo quando io e Kairi avevamo costretto
Sora e Riku a mettersi il foulard in testa mentre spolveravamo, oppure una in
cui Beast sembrava un fantasma visto che era coperto di polvere bianca
dell’intonaco che era caduto dal soffitto o meglio ancora quella dove c’è Sora
che tenta inutilmente di non cadere nel cassonetto.
Aveva voluto fare lo spaccone portando fuori un secchio pesantissimo di
calcinacci, con il risultato che quando era ora di versarlo dentro il cassonetto
ci era quasi finito lui se nonché Beast e Riku erano accorsi prontamente ad
aiutarlo, mamma mia quante risate!!!
Commentai tutte queste foto ad Alex il quale non si risparmiò risate di
cuore.
-certo che siete proprio un bel gruppo, mi piacerebbe
combinare un uscita tutti assieme- dice restituendomi il cellulare
-perché no? Si potrebbe fare!- esclamo io – ah già…-
mi ero ricordata di Riku.
-Dai non fare così!- cerca di tirarmi su
lui
-Senti ti posso chiedere una cosa?- gli dico d’un
tratto
-Vuoi spiegazioni su me e Riku vero?- ha perfettamente
centrato il punto
-Sì..-
-Beh vedi la storia è piuttosto lunga e complicata…-
nel preciso istante suona il suo telefonino
-Aspetta.- mi dice alzandosi – pronto? Ah mamma! Sì
sono ancora da lei.. no, non ti preoccupare.. sì sì vengo subito.- mette giù la
chiamata
-Devi andare?-
-Sì mi sa di sì.. mi dispiace ma come ti ho già detto
mia mamma è un tipo particolare, potrei dire che è gelosa di te, essendo una
donna molto possessiva non vede di buon occhio la mia relazione è per questo che
non te l’ho mai presentata..- mi dice e io ci rimasi male e lui lo
intuì
-Ehi..- si avvicina di nuovo e mi abbraccia – non te
la prendere, a me non interessa quello che dice, se ne deve fare una ragione. E
non c’è giorno in cui io non le dica con che ragazza fantastica ho!- mi dice
-Grazie..- glisussurroall’orecchiostringendolo
Dopo aver salutato I miei ed essere costretto da mia
madre a portare con sè ancora un pò del tiramisù che aveva fatto se ne andò.
Io dopo essermi lavata tornai in camera e mi distesi sul letto.
“ certo che non deve essere semplice per lui avere una relazione… mi
auguro di non metterlo nei casini.. domani pomeriggio devo andare da Yoko, già
temo all’idea. Io odio litigare, non mi è mai piaciuto sono più un tipo pacato..
però questa situazione non può andare avanti così! Se penso che c’è Riku però va
già meglio… perché non potevo avere un fratello come lui?! Sicuramente stasera
Dany tornerà mezzo ubriaco e farà un casino della madonna per mettersi a letto,
odio quando fa così la mattina la camera sa di sakè e fumo anche se lui non
fuma… e devo svegliarmi io di buon ora per far prendere aria alla stanza.. se no
mia mamma dà di matto, se non ci fossi io a parargli il culo sarebbe un
disastro! E dire che non mi voleva neppure aiutare a mettere a posto il
capannone.. sigh çç!”
Del tutto dimenticatami del fatto che Alex era quasi sul punto di
rivelarmi la innata antipatia tra lui e Riku, continuando a maledire mio
fratello e la sua scarsa maturità mi addormentai.
Commenti:waaaaaa che
capitolo lungo!!! Spero che non sia stato noioso! ^^ I passaggi con i pensieri
di Keira potranno risultarvi sconnessi gli uni con gli altri ma volevo aderire
il più possibile alla realtà, non si riesce mai a tenere il filo quando si pensa
(o almeno per me è così) e ti ritrovi a pensare a diecimila cose assieme!
XD
Pensavate che finalmente Alex avrebbe detto qualcosa su lui e Riku? E
invece no! Hahahah!|XDXDXD
Nel prossimo capitolo rivedremo Yoko e vedremo anche come andrà a finire
la storia! ^^
Ok scappo che devo costringermi a scrivere qualcosa per la tesi…
çç
Ringraziamenti:
Mietitrice: grazie mille per il tuo commentone è stato molto apprezzato!
^^ Beast sì credo incuti un certo timore ma solo se non lo si conosce bene!
Anche alex ha passato l'esame ora tocca solo a me! XD speriamo in bene di avere
pure io culo!
Giulietta91: non ti preoccupare sephiroth sembra un ostacolo
insormontabile ma non è nulla di che, era molto peggio phantom in kh1!!! per
essere resistenze lo è basta solo che non crolli o che ci sia un inondazione! XD
grazie mille per i complimenti! bacio!
Haruka96: grazie anche a te per i complimenti sono contenta che la mia
fic continui a piacerti!
Per i risultati della mia terza prova dovrete aspettare ancora un pò ma
non credo sia andata benissimo! ^^" Vi ringrazio ancora tutti!
-ehi key-key mi passeresti il pennello che ho qui?-
-certo!-
abbandonai la mia postazione per raggiungere la scala sopra la quale
Beast era intento a dare una bella mano di bianco e gli passai il pennello.
Riku e Sora erano intenti a tappare i buchi con lo stucco, Dany aiutava
Beast a imbiancare e io e Kairi stavamo tappezzando le finestre rotte, per
fortuna l’intelaiatura c’era ancora e i vetri rotti avevamo avuto la brillante
idea di ripararli con lo scotch isolante e delle tele di plastica colorata
immaginavo che a lavoro ultimato sarebbe stato simile ad una cattedrale.
Per fortuna dal primo giorno avevamo capito che ci dovevamo vestire in
modo sciatto visto e considerata la quantità di vernice che mio fratello faceva
colare.
-Dany ma non puoi fare un po’ più di attenzione?- lo
rimprovero
-non è mica semplice!- sbotta lui
-ma se basta che tu scoli un po’ di più il pennello!
Provaci e poi vediamo!- replico io
-certo che c’è da divertirsi conte e tuo fratello!- ride divertita Kairi
finendo di incollare la plastica
-almeno a qualcosa serviamo!- le dico
-key-key com’è andata poi ieri sera?- mi chiede Beast
scendendo per prendere altro bianco
-tutto ok! Una volta te lo faccio conoscere, anzi
potremmo andare al live che fanno sabato, così usciamo tutti insieme.- propongo
-dove lo fanno?- mi chiede lui
-all’holy, ovvero uno dei pochi locali decenti qui…-
rispondo
-perché no? Ma puoi bere?- domanda risalendo sulla
scala
-certo! Non potrebbero dare da bere ai minorenni ma se
così non fosse a quest’ora avrebbero già chiuso…- gli dico – voi potete venire?-
chiedo rivolta agli altri
-a me piacerebbe molto! Sora Riku voi?- dice Kairi poi
rivolta ai due
-sì dai andiamo tutti insieme!- Sora era entusiasta
-io non so..- risponde Riku
-adesso basta! Che cosa ti costa? Siamo amici o no?-
ribatto io guardandolo male
-uff…- sbuffa lui
-ti prego, ti prego, ti prego!!!- lo supplichiamo io
Kairi e Sora facendo gli occhioni
-d’accordo! Ma smettetela di fare così!!- ci dice
spingendoci via mentre ci mettiamo a ridere
finalmente avevo vinto contro la sua testardaggine! Sta storia tra lui e
il mio ragazzo cominciava a seccarmi, se loro si odiavano cavoli loro dopo
tutto… ma se per questo non potevo uscire con loro allora mi arrabbiavo davvero!
Alla fine della giornata lavorativa il bianco era stato dato ovunque i
buchi a finestre e pareti erano a posto quindi domani non ci rimaneva che dare
una seconda mano, sostituire la serratura che ormai era inusabile e cercare i
mobili, ma a quello ci avrebbe pensato e-bay e le conoscenze che avevamo in
giro.
Andai a cambiarmi al riparo da occhi indiscreti e dopo tutte quelle ore
passate con la mente concentrata sul lavoro e distratta dalle allegre
chiacchiere dei miei amici, il mio pensiero scivolò inesorabilmente su ciò che
avrei dovuto affrontare nel giro di mezzora.
Andare a parlare con Yoko… ad essere sinceri sentire il groppo in gola
per una cosa così banale che avevo fatto centinaia di volte sembrava da idioti.
Sono una persona che si crea diecimila problemi che non mi dovrei fare,
pensando a quello che è giusto fare in modo da non dover ferire le persone o
renderle felici, cosa che in questa società potrei anche farne decisamente a
meno.
Finisco di infilarmi gli short e raggiungo gli altri fuori, Kairi se ne
era già andata con il motorino, mio fratello si era dileguato nel giro di due
minuti a causa di un fantomatico appuntamento (chissà poi qual’era la vera
ragione…).
-allora Sora ti do uno strappo fino a casa ok?- chiede
Beast al ragazzo
-se per te non è un disturbo accetto molto volentieri,
sono a pezzi..- dice stancamente il ragazzo
-non ti preoccupare tanto è di strada. Voi ragazzi
venite con noi?- domanda poi rivolto a noi mentre si accingeva a salire in
macchina
-no grazie devo prima fare una cosa e Riku mi
accompagna.- gli rispondo
-che cosa dovete fare?- chiede curioso Sora spuntando
fuori dal finestrino a fianco del guidatore
-se tutto va bene te lo dico domani Sora!- gli
rispondo strizzando l’occhio, lui mi fa una faccia delusa e rientra in macchina
-ok raga allora a domani!-
anche Beast sale e dopo un ultimo saluto con il clacson mette la
retromarcia e sparisce lasciandosi dietro una scia di polvere del sentiero non
asfaltato.
-e noi come c’è ne andiamo a proposito?- chiedo poi
rivolta a Riku in jeans corti e camicia sbottonata visto che sotto indossava una
canotta (molto ryan atwood ^^).
-Eccolo lì il nostro mezzo di locomozione..- mi
risponde indicando alla mia sinistra
Appoggiata al tronco di un albero c’era una mountain bike, mi giro a lo
guardo come per dire “mi stai prendendo per il culo?!”
-purtroppo il motorino è fuori uso dal meccanico e per
oggi ci dobbiamo accontentare..- mi spiega in tutta tranquillità montandoci
sopra
-e tu pensi di riuscire a portarmi fino a casa di
Yoko?- gli chiedo scettica avvicinandomi
-certo… e ora Sali.- mi risponde con tono che non
ammetteva repliche
grazie a dio dietro c’era un piccolo spazio per sedermi se no sarebbero
stati cazzi…
salii dietro di lui appoggiando i piedi sull’intelaiatura laterale e gli
passai le braccia intorno alla vita, mi sarei anche attaccata dietro ma se non
volevo mettere le mani sulla ruota era molto meglio così…
senza dirmi niente Riku cominciò a pedalare e io che non ero pronta
dovetti stringere la presa per non cadere.
-ehi ma prima potresti almeno avvisare no?!- esclamo
contrariata
-l’ho fatto apposta!- mi risponde lui ridendo
-stronzo!- detto questo gli arpiono un fianco con le
unghie
-ahia! Cavolo fa male!-
-l’ho fatto apposta…- lo canzono mentre lui si mette
nuovamente a ridere
devo dire che la forza non gli mancava, teneva un ritmo sostenuto e
sembrava non fare neppure un eccessiva fatica. Io mi guardavo intorno, passavamo
per strade che raramente avevo visto.
-certo che la conosci bene la città..- gli dico
-visto che sono due giorni che vengo al capannone in
bici ho dovuto scegliermi una strada alternativa per riuscire ad arrivare in
orario, con il traffico che c’è rimarrei imbottigliato tutti i giorni se no!- mi
risponde
-sempre il solito previdente, Riku pensi che andrai in
vacanza quest’anno?- gli chiedo
-non lo so… i miei sono sempre impegnati a volte gli
anni passati sono andato via da solo, o in moto o in bici tanto qui non avevo
nulla da fare e mi annoiavo solo..- mi risponde
-ho capito.. anche io non so se partirò, Kairi mi ha
detto che quasi sicuramente una settimana va via con suo padre mentre Sora no
perchè sua zia lavora..- gli dico
-a te dove piacerebbe andare in vacanza?- mi domanda
mentre sporge il braccio per segnalare che giriamo
-vorrei tornare in italia la ci sono i miei nonni mi
diverto sempre.- rispondo – e tu?-
-mi piacerebbe visitare l’america del sud, tipo
brasile, argentina ecc…-
-tu sei un tipo da viaggi avventurosi non è
così?-
-diciamo di sì- ridacchia lui – ehi Keira hai già
pensato a come affrontare Yoko?-
-no… ma credo che prima le chiederò spiegazioni anche
se più o meno il motivo l’ho chiaro..-
-se è solo quello non dovrebbe essere difficile farla
ragionare no?-
-sì.. però boh.. ho una strana sensazione come se non
fosse il giorno giusto..- replico appoggiando la fronte sulla schiena di
Riku
-spero per te allora che ti sbagli..- mi dice
notai che Riku aveva i capelli che ormai superavano le spalle.
-Riku non hai i capelli un pò lunghi?- gli
chiedo
-in effetti dovrei tagliarli un po’.. forse dovrei
proprio farli corti..- dice
-no! no!- esclamo io
-perchè no?-
-perchè mi piaci così come sei e i tuoi capelli mi
piacciono lunghi! Mi ricordano la superficie dell’acqua quando è illuminata
dalla luna…-
-certo che sei strana comunque si vedrà…- mi risponde
dopo avergli dato le ultime indicazioni per arrivare a casa di Yoko Riku
si fermò proprio davanti alla suddetta.
La mia amica abitava in una villetta a ridosso di molte altre in un
quartiere piuttosto tranquillo.
Il mio cuore iniziò a martellarmi in petto, scesi dalla bici e mi
avvicinai al campanello. Rimasi con il dito a mezz’aria incapace di suonarlo
pensando febbrilmente se non fosse il caso di lasciar perdere.
-Keira…- mi apostrofa Riku con cipiglio da “datti una
mossa”
-ok,ok…- rispondo sconsolata suonando
invece di rispondere sento una voce che mi chiede – cosa sei venuta a
fare?-
come inizio non era proprio dei migliori..
Commenti: che misero capitolo… çç non ho saputo fare di più! anche perché
il chiarimento con Yoko richiede un po’ di tempo per essere elaborato e sta
settimana proprio non ne ho avuto.. quindi dovete avere pazienza ancora fino al
prossimo week end! ^^”
non so neppure che commento mettere perché non è successo praticamente
nulla.. comunque è stato un piacevole intermezzo riku/keira! ^^
p.s. all'inizio della storia vi avevo detto che i titoli delle canzoni
riguardavano i capitoli.. cancellate quella frase! ormai li metto solo in base a
quello che ascolto nel momento in cui scrivo! ^^
Ringraziamenti:
Haruka96: non ti preoccupare anche se non scrivi pagine e pagine di
recensione mi basta solo sapere che continui a seguire! ^^ grazie
mille!
Mietitrice: mi sa che per i chiarimenti devi aspettare ancora! Mi odierai
lo so! Perdonooooooo!!! çç oh ma prima o poi una ragazza a Riku la troviamo…
hihihi ^^ se però non ne troviamo
una sarai la prima ad essere contattata!
Giulietta91: già che ti è piaciuta la scena alex/keira qui c’è quella
riku/keira secondo me la scelta è difficile! ^^ grazie per i complimenti è vero che fanno
sempre piacere! ^///^ parte della tua curiosità dovrà aspettare il prossimo
capitolo però… ^^”
Il solito ringraziamento generale a tutti i lettori e vi
saluto!
-sono venuta a parlare con te di persona, visto che
contattarti in un'altra maniera non mi è possibile..- replico
Yoko rimase interdetta sulla porta di casa appoggiata con la schiena allo
stipite, i capelli castani disordinati sulle spalle mi suggerisce che fosse
stata sdraiata sul divano in completo ozio.
-vieni…- mi dice senza cambiare il tono freddo
rientra in casae sento il suono metallico del cancelletto
che viene aperto, mi volto un attimo verso Riku, chiaramente anche se l’aveva
visto Yoko si era rivolta solo a me con il suo invito.
-ti aspetterò qui, fai con calma..- mi dice
lui
e non posso che essergli eternamente grata per non aver gridato dietro a
Yoko, come avrebbe potuto fare.
Lo guardo ancora un attimo, poi annuisco ed entro. Quando passo la soglia
di casa sentendo la tv accesa mi dirigo in salotto, i suoi lavoravano
ancora.
Yoko sdraiata davanti alla tv prende un biscotto dal pacco che si era
portata appresso e non mi degna neppure di uno sguardo.
-vorrei chiederti il perché di questo tuo
comportamento, ma credo sia più che evidente… possibile che tu ti sia arrabbiata
così tanto solo per il fatto che non ti ho scelta per la mia band?! Non è stata
una decisione che ho potuto prendere da sola..- inizio io a parlare, ma lei non
mi risponde cambiando in compenso il canale.
Sospiro, che testarda!!!
-Yoko mi vuoi stare a sentire?! Se no perché non mi
hai lasciato fuori?!- le chiedo spazientita ponendomi davanti allo schermo e
finalmente lei alza lo sguardo
-ah già che non sei sola a prendere le tue decisioni,
ora hai quella combriccola di amici è logico che quelli vecchi tu li rifiuti…-
mi dice con tono afono
-ma che stai dicendo?!-
ora si alza.
-dico che da quando hai trovato quelli lì di me non te
ne frega più niente!- esclama alterandosi
-ma sei scema?! Proprio io sono quella che abbandona
gli amici? Se non mi sbaglio sei mesi fa quando ti eri follemente innamorata di
quel commesso e ci hai incominciato a uscire assieme chi è che è rimasta da
sola?!- ribatto io seccata, poi mi calmo non è di certo il modo per
riappacificarmi
-senti…- comincio più lentamente – lo so che
probabilmente adesso mi vedi tutta presa da sta storia del gruppo, però per me è
come se si stesse avverando un sogno non puoi portare pazienza? Appena sistemo
tutto potremo con calma riprendere il nostro rapporto com’era prima! E poi non è
vero che ti ho sostituita- dico accigliandomi
-non credo proprio che il nostro rapporto potrà
tornare come prima…- replica lei
-Yoko adesso stai esagerando per una cazzata del
genere!!!- sto ricominciando ad arrabbiarmi
-demy mi ha lasciata…- dice e la mia incazzatura si
affievolisce un po’
-come? E perché?- le chiedo
-non fare la stronza lo sai il perchè! E hai avuto
anche un bel coraggio a presentarti qui!- urla
cominciavo a non capirci più
nulla… che cazzo centravo io con il fatto che il suo tipo l’aveva lasciata?!
-sei rincoglionita? – le riesco a malapena a chiedere
-l’unica rincoglionita qui sei tu! Come se non sapessi
che lui mi ha mollata perché ha detto che si è innamorato di te!-
la scena mi parve al rallentatore.. quando finii di comprendere il senso
delle sue parole mi venne quasi da ridere.
-Yoko.. questa notizia mi è del tutto nuova..-
le
rispondo
-ti ripeto di non fare la stronza.- sibila
-la smetti di insultarmi?! A me nessuno ha detto
niente e poi lo sai che sto con Alex!- ribadisco
-guarda che ti ho vista come facevi la gatta morta con
lui e se poi il tuo ragazzo non se ne accorge cazzi suoi!-
io? Fare la gatta morta?
No qui si sta andando fuori di testa…
-non venire a prendertela con me solo perché il tuo
ragazzo ti ha mollato e mi ha usata come scusa!- le dico
-certo che hai un bel coraggio ti rendi conto che per
colpa tua il ragazzo di cui ero innamorata mi ha lasciata?- sbraita
-io non lo sapevo e non ho fatto la gatta morta con
lui! Ti rendi conto di quello che dici? Ma in 3 anni non hai ancora imparato a
conoscermi? Ti sembro il tipo?-
-pensavo non lo fossi ma a quanto pare mi sbagliavo..-
mi dice gelida
-e a quanto pare pensavo che tu invece avresti creduto
alla tua migliore amica e pensavo anche che tu fossi diversa da tutte quelle
altre imbecilli della nostra scuola…- replico io avviandomi verso la porta
-vai a cagare Keira e porta i tuoi buoni propositi con
te che a me non servono.- ribatte lei ricadendo sul divano
avevo finito la mia dose di cattiveria e non sapevo più come risponderle
quella che aveva la lingua più tagliente era sempre stata lei. Aprii la porta e
per sfogare la rabbia che covavo la sbattei con tutta la forza che potevo.
Rimasi sui primi gradini di casa sua stringendo i pugni se non fossi stata
incazzata nera sarei scoppiata a piangere, poi mi decisi a scendere e a
raggiungere Riku appoggiato alle inferriate del cancello.
-allora com’è andata?- mi chiede
lo guardo facendogli una
smorfia che non saprei dire se di tristezza o rabbia.
-male… molto male…- sospira lui si rimette a
cavalcioni della bici – forza sali.- mi dice
io senza dire una parola faccio come mi dice, gli sono grata del fatto
che non mi abbia chiesto nulla a tempo debito gli avrei detto tutto ma ora il
groppo che avevo in gola me lo impediva.
Lui cominciò a pedalare, presa com’ero dai miei pensieri non mi ero
neppure resa conto che non stava imboccando la strada di casa mia ma bensì
quella del campo di calcio. Riku non era minimamente interessato a quello sport,
andava in palestra di tanto in tanto e a nuotare in piscina ma più di quello
nulla, quando di fermò e io mi riscossi dai miei pensieri e notai il luogo nel
quale mi aveva portato non intesi quello che voleva fare.
Girò appena la testa e mi disse semplicemente – vai..- dopo mi fece un
cenno verso il campo
C’era una partita in corso e notai in mezzo al campo verde una figura dai
capelli rosso fuoco.
“Alex…” pensai
-ma tu come facevi a..-
-sapevo che oggi la squadra della nostra scuola aveva
una partita fuori stagione e così ho pensato… forza spicciati!- mi dice muovendo
la bici sotto di sé, io scendo
gli getto un’occhiata piena di riconoscenza e comincio a correre giù per
il pendio mentre sento che lui ricomincia a pedalare.
In quel momento Alex si gira aveva un asciugamano sulla testa, per un
attimo mi guarda stupito scendere dal prato in discesa poi mi si fa incontro.
-Keira che ci fai qui?-
io non gli risposi minimamente perché stavo già
piangendo, forse piangevo per una cosa stupida ma era la rabbia a comandarmelo
mi gettai addosso a lui e per poco non lo feci cadere, lo strinsi.
-ehi che ti succede?- mi chiede
allarmato
la mia amica! La mia migliore amica mi crede una puttana… e non mi ha
neppure dato ascolto, perché non mi crede! Perché è uguale a tutte le altre! Per
quanto tempo dovrò soffrire per colpa di persone come lei? Per quale motivo non
mi aveva creduto?
Lei non poteva essere gelosa di me! Non ne aveva motivo e allora perché
tutta quella cattiveria che stava lì pronta solo per uscire fuori?
Non gli dissi tutto questo o almeno finchè lui non ebbe ricambiato la mia
stretta e non mi ebbe calmato accarezzandomi la testa.
-stai scherzando?!- mi chiede allibito alla fine del
mio sfogo
ci eravamo seduti al lato del campo di calcio.
scuoto la testa tristemente – no –
-aspetta che demy mi senta!- esclama
infuriato
-no non prendertela con lui non è il caso che sia una
scusa o meno non poteva prevedere che Yoko l’avrebbe presa così..-
rispondo
-allora parlerò con Yoko la credevo una ragazza più
intelligente, tra l’altro adesso veniva spesso alle nostre prove e così le
abbiamo chiesto di darci una mano con l’organizzazione..- mi dice
-davvero? Ma comunque non credo servirà.. a me è
bastato parlarne adesso con te.- gli dico appoggiando la testa sulla sua spalla.
-Beh allora sono contento!- ride lui
-Sei in moto?- gli chiedo
-Sì…-
-Allora c’è qualcos’altro che puoi fare…- gli dico e
lui mi guarda senza capire
--------
-evvai!!!-
-ehi stai attenta!!!- esclama Alex
In effetti sbracciarsi mentre si è un moto rimanendo attaccati solo con
le gambe non è proprio l’ideale… però io adoravo andare in moto! Il vento che mi
rinfresca dal calore estivo e nel caso invece avessi freddo la schiena di Alex
era calda e confortevole.
-scusami!- gli dico di rimando riaggrappandomi al
maniglione posteriore
mi aveva portato a fare un giro fuori dalla città in campagna e ora mi
stava riportando a casa.
Sfrecciare per le strade sterrate e proseguire accanto a campi di
girasoli e immensi prati era proprio quello che mi ci voleva per mandare un po’
più giù il boccone amaro che era stato Yoko.
Non fraintendiamoci non che mi fosse passata, però almeno per mezz’oretta
avevo l’occasione di non pensarci.
-allora ne deduco che ti sei divertita..- mi dice Alex
girandosi a guardarmi nello specchietto retrovisore
-certo! Ti ringrazio..- sorrido io anche se
probabilmente col casco non mi vedeva.
-E per quanto riguarda la storia con Yoko non ti
tormentare… se il destino vorrà tornerete amiche e se no pazienza tanto ci sono
io e ci sono i tuoi amici della band giusto?- mi dice
-Giusto.. ma sai non ho molta voglia di collaborare con il
destino..- dico io
-Sei un tipo la vita è mia e me la gestisco io
giusto?-
-Esatto, odio chi mi comanda e forse è per questo che
quando mia mamma c’è le ha girate che urla ordini a destra e manca io sono
portata per fare l’esatto contrario- sogghigno io
-Sei proprio un bel tipino!- commenta Alex
-E tu sei il mio ragazzo e mi devi tenere
così!-
-Non chiedevo di meglio..-
Per fare l’ultimo tratto di strada fino a casa mia nascosi il viso
nell’incavo della schiena di lui e mi rilassai finchè con una dolce frenata non
mi si avvisò che dovevo scendere.
Saltai giù dalla moto togliendomi il casco.
-tieni..- gli dico porgendoglielo
-no fai che tenerlo tu, tanto a me non serve e se devo
caricare qualcuno dei miei amici sono sicuro che tanto ne hanno già uno.- mi
dice
-ah ok allora ci vediamo magari domani ok?- dico e mi
allungo per baciarlo
-ok- detto questo ripartì.
Dopo cena presi il telefono e mi chiusi in camera mia, tanto Dany era di
nuovo fuori. Avevo raccontato l’accaduto a mia mamma che aveva apostrofato Yoko
in una maniera poco carina e mi aveva assicurato che una persona del genere era
meglio perderla che trovarla.. certo forse è così ma è pur sempre triste in
fondo la fine di una amicizia….
_ pronto?!_
Mi ero di nuovo distratta e dall’altro capo del telefono la voce
cominciava a spazientirsi.
-Riku ciao scusami ero immersa nei miei pensieri…- lo
saluto
_ come al tuo solito…_ mi rimprovera lui _ allora come va?_
-così così mi sa che è ora di dirti com’è andata…-
e così tranquillamente ripetei la storia del pomeriggio da
capo.
_ certo che è proprio una stronza, e dire che quella era la tua migliore
amica!_ esclama lui una volta che ho finito
-sì hai ragione..- senza accorgermene avevo di nuovo
il magone
_ ehi Keira? Scusami…_
-e di che?! Sto bene non ti preoccupare.- dico con
tono ancora un pò titubante
_ senti se vuoi volo fin lì da te e ci prendiamo a cuscinate come qualche
mese fa! Trovo che ci mette sempre di buon umore!_sdrammatizza lui
-hai ragione un giorno dovremmo rifarlo! – rido io –
Riku?-
_ si?_
-grazie infinitamente grazie…- gli dico tentando di
trasmettere davvero tutta la riconoscenza che sentivo
_ eddai per così poco…_ ribatte lui
-ti giuro che adesso mi chiedo come farei senza di
te!-
_ehhh
quanto è bello quando le persone dipendono da te…_ esclama lui
sarcastico
-non ti riesce proprio di rimanere serio con me vero?!
È un lato del tuo carattere che vorrei esponessi di più anche agli altri…-
replico io
_ non sei contenta di avere l’esclusiva? Piuttosto stavo per mandarti un
messaggio quando mi hai chiamato domenica riunione a casa mia per discutere i
dettagli del nostro rifugio_
-ehi da quando prendi tu le decisioni? Fino a prova
contraria sono io il leader!- dico indignata
_ visto che il nostro leader è un po’ pigro sta volta il suo mentore ne
ha fatte le veci.._ mi risponde
-e va bene.. comunque stai certo che ci sarò! La
prossima settimana è il 7 quindi c’è il tanabata!- mi ricordo ad un
tratto
_ è vero!_
-dobbiamo assolutamente combinare un uscita tutti
assieme! Ci sarà il mercatino, le giostre le bancarelle!!!- esclamo io tutta
contenta
_ certo che sei proprio una bambina!_ ride Riku
-allora ci sarai vero?! Chiamo anche Beast e anche
Alex!-
direte sta qui
voleva proprio che le mettesse giù il telefono e invece no! L’avevo fatto
apposta, ero stufa di questa situazione e a Riku doveva andare giù il fatto che
io e Alex stavamo insieme.
_ per me va bene..._
A quanto pare il messaggio era stato ricevuto.
-grandioso! Allora a domani!-
_ ok a domani buona notte._
-notte anche a te…-
stava per mettere giù quando mi ricordo una cosa estremamente
importante.
-Riku aspetta!!!-
_ mi hai detto qualcosa?_ mi chiede lui
-sì! Ti voglio bene!-
anche se non lo vedo lo so che sta sorridendo
_ anche io.._
Commenti: mi sono chiesta… ma perché fare andare tutto bene, amiche come
prima quando posso fare diversamente?! Ecco questo è quello che la mia parte
malata e perfida del cervello mi ha suggerito e la debole parte sana e gentile è
andata a farsi benedire! XD però dai lo trovavo più interessante! Anche perché
non è finita qui, avrò modo di sfruttarla ancora Yoko! ^^
Non so se la litigata che hanno fatto regge come discorso però, volevo
mettere in luce la parte superficiale di yoko… diciamocelo il mondo è pieno di
persone di questo genere e non vedo perché non ne dovevo mettere una qui, in una
storia che vorrei aderisse al meglio alla vita reale che tutti i giorni ci
tocca. Ho ancora un appunto da fare la frase in corsivo l’ho presa da una
battuta di Seifer in kh2 quando si trova alla terrazza panoramica a twilight
town mi è piaciuta perché anche io la penso così e l’ho cacciata in mezzo al
discorso! ^^
Ringraziamenti:
Mietitrice: la tua sttesa è finita contenta? ^^ che ne dici di com’è
andata la storia? Mi raccomando sbatti un po’ di più le palpebre che ho bisogno
delle tue recensioni! ^^ baci!
Giulietta91: hai visto? Alla fine non era per quello che era così
arrabbiata! Anche perché non sarebbe stato logico.. ^^” devo dirti che io
sceglierei riku rimane sempre il mio preferito! U_U spero di non averti fatta
aspettare troppo… kissy!
Ringrazio tutti i lettori! Alla prossima!
Kano_chan
p.s. per riku! “Riku ti conviene non tagliarti i capelli perché hai già
ricevuto varie minacce di morte!” XD
Eravamo tutti davanti ad un computer, Riku era seduto davanti allo
schermo mano al mouse, io, Kairi e Sora sembravamo degli avvoltoi alle sue
spalle, gli occhi fissi sulla pagina web.
-eddai rilancia!!- esclamo io
agitandomi
-ma vuoi stare un pò calma?! So cosa devo fare…-
ribatte seccato Riku
-cavolo che cosa snervante…-
Sora di fianco a me si stava mordendo le unghie.
-guarda che non ti resteranno neppure le dita se
continui così- lo rimprovera Kairi allontanandogli la mano
-scusa…-
-porca puttana ha di nuovo alzato il prezzo!!!-
esclama Riku battendo un pugno sul tavolo
-cosa!? Ma brutto figlio di… ah! – a momenti lo faccio
cadere dalla sedia
-forza manca solo un minuto!- dice Kairi con evidente
apprensione
-rilancia, rilancia!!!- urliamo in coro io e
Sora
-ok un attimo…. Evvai!!!! C’è lo siamo aggiudicati!!!-
dice Riku
e da lì partì il festino, io, Kairi e Sora che
saltellavano tenendoci per mano come degli ebeti e Riku ci guardava sorridendo.
-ragazzi guardate che abbiamo solo acquistato un
divano non è che abbiamo vinto la lotteria…- ci dice dopo circa 5 minuti
-sei troppo serio!- replico io
-no siete voi che siete troppo prolissi…- ribatte
senza scomporsi
-ah sì?-
piglio il primo cuscino che mi capita a tiro e glielo lancio ma per la
troppa foga Riku perde l’equilibrio e cade a terra dalla sedia.
Lo guardo come per dire “oh cazzo!”quando il cuscino come al rallenty gli cade dalla faccia noto il suo
sguardo vagamente vendicativo, mi alzo e tento di scappare dalla porta ma Sora
mi blocca la strada.
-ma adesso fai il suo complice?!-
-Keira giù!-
l’urlo di Kairi mi fa abbassare la testa in tempo perché il cuscino
lanciato da Riku colpisse Sora.
Io mi metto a ridere prima di ricerverne uno dalla stessa Kairi, e così
si diede il via alla battaglia di cuscini mai vista prima, in due era divertente
ma in quattro era da farsela sotto dalle risate, dopo circa 10 minuti eravamo
stravolti e senza più fiato.
-ma voi siete pazzi..- farfuglia Sora accasciato sul
letto di Riku.
-Ma va guarda che fa benissimo alla salute!- rido io
stesa a terra di fianco a Kairi.
-Non credevo che dopo quello che ti ho detto ieri lo
avresti messo in pratica così velocemente…- Riku era appoggiato alla porta con
le gambe distese e le braccia lungo i fianchi.
-Perché? Ieri le hai consigliato di prenderci a
cuscinate?-gli chiede
Kairi
-Più o meno.. sapevate della mia amica Yoko che se
l’era presa con me perché non la avevo scelta per fare la vocalist?- chiedo
io
Tuttie due annuirono e io raccontai cosa era
successo.
-Keira mi dispiace tanto è tutta colpa mia!!!-
Kairi mi abbraccia.
-ma no che dici? non è colpa tua! Yoko non sa
accettare la sconfitte e poi a quanto pare preferisce credere ad altri che alla
sua migliore amica…- rispondo all’abbraccio.
-Questa Yoko non l’ho mai conosciuta di persona ma mi
sta già antipatica!- Sora fa una smorfia
-Non ti sei perso niente.. anzi!- gli da man forte
Riku
-Grazie per il conforto siete dei veri
amici!-
Dopo essermi liberata dell’abbraccio di Kairi avevo sorriso a tutti e
tre.
-forza facciamo il punto della situazione!- dice Sora
mettendosi a sedere.
-Abbiamo il nostro spazio per suonare…- comincio a
elencare
-Gli strumenti li portiamo lì in serata con l’aiuto di
Beast…- continua Sora
-Abbiamo già recuperato tavolo e sedie, le tende, un
armadio dove riporre le varie cose e le lampade- conta sulle dita della mano
Kairi
-Dobbiamo solo dipingere le pareti, nella rimessa in
giardino ho tutto l’occorrente e il divano arriverà tra circa una settimana-
conclude Riku
-Ragazzi mi è venuta una idea! Quando arriverà il
divano inaugureremo il nostro covo e che ne dite se ci facciamo fare un
tatuaggio a tutti e quattro uguale?!-
Le loro facce dopo che ebbi detto questo erano più o meno così
O_O
-ragazzi credo che stiamo avendo un effetto poco
positivo nei confronti di Keira…- dice Kairi
-veramente credo sia colpa di Riku più che altro…-
aggiunge Sora
-cosa?!!!- io e Riku ci guardiamo e coppiamo a ridere
per la perfetta sincronia.
-Ehi key ma stai scherzando vero?-
-Io? Naaaa! Assolutamente mai stata più seria!-
rispondo io scuotendo la testa
Riku mi si
avvicina e mi mette una mano sulla fronte.
-in effetti sei un po’ calda!-
-ma piantala!- mi tolgo la sua mano di malomodo –
seriamente sarebbe come suggellare un patto tra di noi!-
-in effetti non mi pare una cattiva
idea…-
-Kairi ti ci metti pure tu?- le chiede esasperato
Sora
-ma perché? Mica avrai problemi? O hai paura che ti
faccia male?- gli chiese maliziosa lei
centro!! ^^ Kairi aveva colto nel segno.
-assolutamente no! Quando lo
facciamo?!-
ovviamente Sora aveva abboccato all’amo. Io mi voltai trionfante a
fissare Riku, il quale sospirò.
-e che cosa avresti in mente?- chiese alla
fine
-guardate!-
presi in mano la mia chitarra facendo segno sul simbolo che aveva
tracciato a pennarello intorno al foro della cassa, un cuore con una corona in
cima.
-diciamo che è il mio portafortuna… che ne
dite?-
-a me sembra carino! Accetto!- risponde Kairi
entusiasta
-ok anche perchè non avrei idee migliori…- risponde
Sora
-ma guarda te in cosa mi sto lasciando trascinare…-
Riku si portò una mano sul viso al mio urlo di
soddisfazione.
-io però direi di farcelo fare in un posto in cui si
noti poco…- propose Sora
-e perché?- chiedo io
-dovessimo mai cercare un lavoro di solito vedono male
queste cose in ambito lavorativo.. basta per farti perdere il posto…- risponde
lui dandoci una valida motivazione.
-Che ne dite del polso?-
Tutti e tre guardammo Kairi.
-per nasconderlo basterà avere un bracciale oppure un
orologio, se lo facciamo delle dimensioni di una moneta non dovrebbero esserci
problemi no?-
io e Sora la guardammo ammirati.
-Kairi sei un genio!- le dicemmo all’unisono e lei si
mise a ridere.
-No è che ha più sale in zucca di voi altri…- replicò
Riku
-Ah! Prima che mi dimentichi e prima ancora del
tatuaggio domani è il tanabata matsuri! Volevo organizzare un uscita tutti
assieme che ne dite?-
Ovviamente Sora e Kairi si dimostrarono subito d’accordo, Riku oppose un
po’ di resistenza ma alla fine accettò.
-allora quando arrivo a casa chiamo anche Beast e
Alex!-
ero al settimo cielo non vedevo l’ora che fosse
domani.
Commenti: no.. non sono morta e non mi sono dimenticata di questa povera
fic! Solo che non ho avuto tempo…. Ma vi faccio comunque le mie scuse anche se
non posso promettere che la prossima settimana aggiornerò.. anche il capitolo
non è un granchè era giusto giusto per far andare un pochino avanti la storia e
anche perché il capitolo sulla festa del tanabata lo voglio scrivere con calma i
lavori fatti di fretta non mi piacciono e credo che anche voi lettori preferiate
qualcosa scritto bene anche se ci vorrà un po’ di tempo!
Ringrazio tutti fin da ora per la vostra comprensione!
Ringraziamenti:
Giulietta91:ha ha ha
se sono riuscita a farti odiare yoko era proprio il mio intento e sono felice di
esserci riuscita, mi sa che non ti ho accontentata riguardo al tempo di
aggiornamento! Perdonami! Baci
Mietitrice: ebbene sì yoko si è rivelata per quella che è in realtà! U_U
se ti conforta neppure io riesco a portare due persone! XD riguardo a dem ti
posso dire che…. Nulla! XD ma mi verrà in mente qualcosa come al solito.. o
almeno spero! Grazie per la recensione! Baciotti
Haruka96: per essere sinceri ho preso spunto proprio da una situazione
che ho vissuto con una mia amica quindi vedo che non sono la sola… ^^sono contenta che il capitolo ti sia
piaciuto! A presto!
Alla prossima ragazzi! (anche se non so bene quantdo… ^^”)
baci!
L’appuntamento era per la sera alle sei, sarebbero venuti tutti a casa
dove sul terrazzo mia mamma aveva portato una bella pianta di bambù a cui
avremmo potuto attaccare i bigliettini con i desideri. Poi dopo cena saremmo
andati tutti assieme al mercatino del centro e alla mezzanotte sarebbero
iniziati i fuochi d’artificio in riva al fiume.
Sia Beast che Alex avevano accettato l’invito con entusiasmo, in oltre
sarebbero venuti anche la zia di Sora e i genitori di Beast, la mamma di Alex e
i genitori di Riku invece avevano altri impegni e si scusarono per non poter
partecipare.
-mamma!!!!-
erano dieci minuti che rovistavo nell’armadio
senza ottenere risultati. Mia madre apparve nella mia camera nello stesso
momento in cui mio fratello si beccò un paio di jeans in faccia mentre
telefonava.
-ma sei stupida?!! – sbraitò lui e dal telefono si
sentì una profonda risata.
-Beast hai sentito mio fratello che cattivo? Mi ha
dato della stupida!- mi lamentai ad alta voce con il suo interlocutore mentre
insistevo nella mia ricerca.
Dany borbottò qualcosa mentre il suo amico ancora rideva per
telefono.
-Keira hai deciso di farmi diventare matta? Sai quanto
ci ho impiegato per mettere a posto il tuo armadio l’altro giorno?- sbottò mia
mamma prendendomi per un braccio e tirandomi via.
-Uffa non lo trovo!-
-Che cosa per grazia?- sospirò mia
mamma
-Il mio yukata! Quello che abbiamo comprato l’anno
scorso a osaka!-
Quella era una delle usanze che adoravo in giappone, il kimono o meglio
lo yukata estivo l’abito tradizionale per me aveva un fascino particolare che
nessun capo dell’alta moda poteva eguagliare.
-se me lo avessi chiesto prima ti avrei detto che è
fuori a prendere aria… ma poi non penserai di mettertelo già a cena?!- mi chiese
mentre tentava di rimettere a posto il disastro dentro il
guardaroba.
-No ovvio però volevo che fosse pronto! Anche Kairi se
lo porta dietro lo indossiamo prima di uscire!-
-Ehi bimba vedi di darti una calmata mi sembri un po’
troppo su di giri…-mi dice mio fratello sarcastico
-Ma smettila e pensa a telefonare!- gli rispondo
stizzita
In quel momento mi squilla il cellulare.
-ciao Beast a stasera!- urlo prima di afferrare il
telefono e di uscire dalla camera.
-Pronto?-
_
ehi!_
-Alex!!!!- mi lascia cadere sul letto di mia mamma
noncurante del fatto che poi mi avrebbe uccisa.
_ ah ah ah direi che l’entusiasmo non ti manca!_
-sono davvero così su di giri oggi?- chiesi
_ giusto un po’ più del solito…_ rise
-ok allora mi calmo! Come mai mi hai chiamata? Oddio
non vorrai dirmi che stasera non puoi venire?!- mi stavo già preparando alla
delusione
_ ma no! volevo solo chiederti se devo portare
qualcosa per la cena…_
-no per carità non farlo!!!- mi affrettai a dirgli
forse con troppa enfasi
_ beh se non vuoi ok…_
Appunto mi aveva fraintesa..
-dai non fare così è solo che mia mamma cucinerà per
un esercito credimi! E in più la mamma dell’amico di mio fratello le darà una
mano e posso solo immaginare che avremo avanzi fino a natale!- spiegai e
dall’altro capo del telefono Alex si mise a ridere.
_ va bene va bene non vorrei aggiungere vivande
anche per l’epifania! Ieri ho parlato con demyx_
-ah…- non sapevo cosa aggiungere, anche perhè non
capivo se dovevo essere arrabbiata con lui per lo scherzo che mi aveva fatto o
se essergliene grata per avermi fatto capire cosa pensava in realtà
Yoko.
_ mi ha detto che gli dispiace e che non lo voleva
fare apposta… appena vede Yoko glielo dice._ Alex interpretò alla perfezione la
mia monosillabica risposta
-lo fa di sua spontanea volontà oppure lo hai
minacciato di cacciarlo dalla band?- chiedo leggermente
scettica
_ subito pensavo di minacciarlo ma poi mi è
sembrato sincero e così ho lasciato perdere.._ rispose
-beh allora mi sembra il minimo da parte sua…-
replicai
_ infatti allora ci vediamo alle sei
ok?_
-sicuro!-
_ Keira? Ti metti lo yukata?_
-certo perchè?-
_ vuol dire che conterò i minuti sono sicuro che
sarai splendida._ sussurrò e io divenni scarlatta
-grazie ma aspetta di vedermi prima di dirmelo! Ti
amo!-
_ anche io e comunque sono sicuro della mia
affermazione ciao!_
Chiudemmo la chiamata, mi sentivo sempre così
leggera quando sentivo Alex… ero così innamorata che a volte mi sembrava di
scoppiare per la gioia.
Perfino la storia con Yoko sembrava nulla di
serio….
Dlin dlon!
Mi precipitai nell’ingresso per rispondere al
citofono.
-chi è?!-
-Keira siamo noi!- la voce di Kairi mi
rispose.
-Salite! ^^-
Mi sporsi dalla porta dell’ingresso e urlai a mia
mamma che stavano arrivando.
-c’è anche Akyra?-
la signora Shiro (la madre di Beast) mi fa la domanda dalla cucina.
-non lo so Junko!-
-è permesso?-
mi volto verso la porta e vedo Kairi con un
borsone in mano che probabilmente conteneva il suo kimono, Sora e Riku entrambi
vestiti un po’ più eleganti del solito con la camicia e la zia di Sora, Akane.
-forza entrate!-
entrano nell’ingresso fermandosi un attimo per
togliersi le scarpe.
-Keira è un piacere vederti.- mi dice
Akane
-anche per me sono contenta che tu abbia accettato mi
sarebbe dispiaciuto saperti a casa da sola.- rispondo mentre reggo la borsa a
Kairi intenta a slacciarsi le scarpe.
-Grazie, volevo portare qualcosa ma Sora me lo ha
impedito dicendomi che lo avevi scongiurato di non portare più roba.- mi fa un
gran sorriso
-Keira quando la smetterai di andare in giro a dire
certe cose su di me?-
Mia madre spuntò dietro di me.
-ops… mamy questa è Akane la zia di Sora.-
-molto piacere signora- mia mamma si fa avanti per
stringerle la mano
-il piacere è mio, la ringrazio di avermi invitata è
stata molto gentile.- akane si inchinò leggermente
-si figuri ma diamoci del tu.- risponde mia
mamma
-d’accordo.-
-ragazzi andate pure in camera c’è ancora qualcosina
da preparare!-
io sarò stata anche sovraeccitata da questa serata ma pure mia mamma non
scherzava! Sprizzava gioia da tutti i pori! Lei e la zia di Sora sparirono in
cucina.
-forza venite!-
andammo in camera mia mentre in cucina continuavano le presentazioni tra
parenti e la mamma di Beast si lamentava per il ritardo del figlio.
-ciao!- quando fummo entrati in stanza Dany ci salutò
– e Beast?- chiese
-boh non lo so manca anche Alex…- rispondo
pensierosa.
-Aspetta che gli vado a telefonare…-
E pure lui
scomparve in corridoio, Kairi buttò un occhio fuori dalla
finestra.
-cavolo Keira è bellissimo!!!!- esclamò
-cosa?! Cosa?!- Sora si precipitò a vedere –
wowwww!!!-
Riku con la sua solita flemma si avvicinò pure lui.
-sì ha ragione è davvero bellissimo…- disse alla fine
sorridendo
mia mamma si era data da fare costringendo me e mio fratello praticamente
ai lavori forzati … la tavola era addobbata con una bella tovaglia blua stelle bianche un bel centro tavola
fiorito era posto al centro, ai lati della terrazza erano poste delle torce
accese, la fiamma vibrava sotto il venticello estivo e maestoso in fondo vicino
alla sdraio di vimini un meraviglioso albero di bambù. Io avevo passato il
pomeriggio a ritagliare i tanzaku di diversi colori dove poi ci avremmo scritto
i nostri desideri.
-possiamo uscire a vedere?!- mi chiede
Sora
io mi metto a ridere, Sora era il solito bambino.
- ma che domande sono? Da quanti mesi è che vieni a casa mia?! Ormai puoi
andare ovunque!- gli rispondo
Lui mi guarda gioioso poi prende per mano Kairi – dai andiamo!-
-sì..- lei annuisce e lo segue fuori.
-Sbaglio…-
Riku mi si affianca e li guarda mentre osservano l’albero e
chiacchierano.
-o Sora si è preso una cotta per Kairi?- nella sua
voce c’era un che di ironia.
-Credo di sì…- rispondo mentre un sorriso spontaneo mi
compare sul volto. – non ho mai chiesto a Kairi se aveva il fidanzato… mi sa che
devo fare delle indagini!- aggiungo poi.
Riku non mi risponde ma continua a guardare fuori e mi soffermo a
osservarlo, aveva di nuovo quell’ espressione triste che compariva di tanto in
tanto quando era immerso nei suoi pensieri.
-geloso?- gli do una gomitata per
scherzo
-no…- non smise di fissare fuori – mi chiedevo da
quanto tempo non festeggiavo il Tanabata…-
ora è il mio turno di avere un’espressione triste, lui se ne
accorse.
-ehi…- mi mette due dita sotto il mento facendomi
alzare la testa – non volevo farti rattristare non ti preoccupare per me ok?- mi
dice sorridendo strizzandomi l’occhio.
-sai una cosa Riku? Quando abbiamo iniziato a parlarci
ho deciso che non saresti mai più stato solo perché volevo far sparire
quell’aria sofferente che avevi, spero prima o poi di riuscirci…- gli
dico
lui continua a guardarmi gli occhi incerti tra il sorpreso e l’afflitto.
Stava per rispondermi qualcosa quando il citofono suonò.
-ah! Questi devono essere o Beast o Alex o tutti e
due! Vado ad aprire…-
lo lascio in camera e mi precipitò in ingresso
dove mia mamma aveva già aperto la porta.
Commenti:
Sì ebbene sono ancora viva per chi ne dubitava!
XD
Per pasqua vi regalo un bel capitolo! (non è vero
è solo che ha avuto il tempo di scriverlo!!! Nd coscienza E stai zitta coscienza
delle balle!!!! Nd mia).
Se aspettavo ancora un po’ sto capitolo lo postavo
davvero il giorno del tanabat! XD
Sono contenta però di sapere che nonostante la mia
lunga assenza non avete mai smesso si seguire la mia fic! È troppo chiedervi di
lasciarmi qualche commento? çç se no vado in depressione!
Riku, riku quanto sei misterioso! ^^ riuscirà
keira a farti diventare un po’ più sereno?
Credo che il capitolo sul Tanabata mi divertirò
molto a scriverlo non appena potrò..
Ringraziamenti:
Mietitrice: ahhh se vuoi far parte della band
allora sappi che dovrai prima passare l’approvazione di Riku! XD Sora ha una
vena da bambino che non smetterò mai di apprezzare, il tipico ragazzo che ha
paura degli aghi ma che nasconde un grande coraggio! Mi sa che ti devo pagare la
visita dall’oculista perché sei dovuta restare a guardare lo schermo molto a
lungo gomennasai!!! ^^
Haruka96: grazie per continuare a seguirmi
nonostante i miei ritardi te ne sono davvero grata! ^^ sai che pensavo pure io
di farmelo fare davvero questo tatuaggio? Magari dopo il diploma chissà…
Ringrazio Very_lupi per aver aggiunto “Music will
tie” tra le sue fic preferite!
Arigatou gozaimasua tutti davvero per continuare a leggerla!!!
Lo lascio in camera e mi precipitò in ingresso
dove mia mamma aveva già aperto la porta, un secondo dopo eccoli comparire sulla
soglia.
-Buona sera signora- Alex entra e saluta mia madre
subito dietro di lui Beast, impossibile non vederlo nonostante la corporatura
tutt’altro che esile di Alex.
-Ciao Maria scommetto che mia madre è arrabbiata…-
Beast guarda mia mamma con aria afflitta mentre lei lo bacia su entrambe le
guancie e fa segno di sì.
-Santa donna!- sospira lui, io nel mentre volo tra le
braccia del mio ragazzo che mi stampa un bel bacio sulla guancia e mi stringe a
sé.
-Ciao allora dov’è lo yukata?- mi
chiede
-Uffa ma come sei impaziente! Dovrai aspettare dopo
cena! =P- mi libero dalla sua stretta per salutare Beast che come al solito mi
solleva senza troppi sforzi.
-Keira dovresti mettere su qualche chilo sei troppo
leggera!- scherza rimettendomi a terra
- ho avuto l’occasione di conoscere il tuo
ragazzo, l’ho incontrato al parcheggio mentre venivo da voi, hai fatto una gran
bella scelta! -_^ -
-^/////^ lo so!- gli faccio un grande sorriso poi
prendo Alex per mano – mamy possiamo cominciare a sederci? Non ci stiamo mica
tutti in camera mia!- dico passandole davanti mentre è intenta a portare fuori
un vassoio di antipasti, seguita a ruota dalla madre di Beast che lanciò a suo
figlio uno sguardo di rimprovero, mi veniva sempre da ridere vederlo così
sottomesso grosso com’era ma dopo tutto la mamma è sempre la mamma
^^.
-Sì Keira falli pure accomodare, chiedi scusa se
staremo un po’ stretti..- mi dice senza guardarmi neppure
-Ohhh!!! Junko hai fatto I takoyaki?!- esclamo
guardando il piatto in mano alla donna
-Certo sapevo che ne andavi pazza!- risponde lei
sorridendomi
-Non è che con tutta questa roba finirai per
ingrassare?!- mi chiede Alex con finto orrore nel tono di voce.
-Ma no tutto di guadagnato è così magra!-
Alex e Beast si mettono a ridere.
-vi conoscete solo da mezzora e fate già comunella?!
Ma guarda te!- sbuffo io mentre sbuchiamo in camera mia.
Riku era appoggiato allo stipite della porta che
conduceva in terrazzo, Sora e Kairi invece erano seduti sul divano intenti a
scherzare il clima quando entrammo non mutò gettai un occhiata a Riku ma non
vidi alcuna differenza nella sua espressione rilassata.
-ragazzi è ora di sederci a tavola! Speriamo anche di
riuscire a finirla…- borbottai alla fine gli altri si misero a ridere – ah Kairi
questo è Alex tu non lo avevi mai conosciuto-
-piacere io sono Kairi!- lei si alza e gli stringe la
mano
-e così tu sei la vocalist del gruppo di Keira mi ha
detto che hai una voce bellissima, che è perfino sprecata per una band di una
cittadina come la nostra.-
-Keira ha la tendenza a esagerare..- lei mi guarda
sorridendo.
-Forza! Riku su esci!!!- lo spintono via
Una volta fuori ci fu la distribuzione dei posti,
da una parta ci sistemammo noi ragazzi e dall’altro i genitori e parenti vari.
Io finii seduta tra Alex e ovviamente Riku, davanti avevo Kairi e Sora il quale
aveva vicino mio fratello e poi Beast.
-Keira forza non devi fare un discorso?- Riku mi
guardò sorridendo sornione mentre gli lanciavo un occhiata assassina.
-Sì sì dai key-chan vogliamo un discorso!!!- anche
Sora mi guardò e ormai l’attenzione era tutta su di me.
-Siete dei mostri…- sibilai mentre mi alzavo in
piedi.
-Keira!- mi rimproverò mia madre.
-Ok, ok… allora visto che siamo qui riuniti per la
ricorrenza del Tanabata e visto che non ho la più pallida idea di cosa dire
racconterò la leggenda legata a questa festa…- comincio
-Adoro le storie!- dice Beast appoggiando il mento sul
palmo della mano.
-Si narra che il pastore
Hikoboschi che sarebbe la stella Altair e la dea Orihime, la stella Vega si
innamorarono nonostante il padre di lei fosse contrario e si sposarono
mantenendo tutto ciò segreto per non scatenare le ire del dio. Ebbero anche due
figli dalla loro unione, ma purtroppo il padre di lei alla fine lo scoprì e
decise di allontanare i due sposi riportando la figlia nel mondo degli dei e per
fare in modo che non si potessero mai più incontrare creò un fiume che li
tenesse lontani,
la
Via Lattea. I due ne
soffrirono moltissimo e alla fine il padre di Orihime commosso da tanto amore
permise ai due di rincontrarsi, ma solamente una volta all’anno, ovvero la
settima notte del settimo mese. Il giorno quindi in cui le stelle Altair e Vega
si incontrano.-
Finisco il mio racconto e involontariamente
stringo la mano di Alex che mi guarda assorto.
-mi ha sempre commossa questa storia!- dice Kairi con
gli occhi leggermente lucidi.
-Però il padre di lei come ha creato sto fiume poteva
pure toglierlo!!- protestò Sora
-Beh vedila così almeno Hikoboshi ha l’occasione di
rivedere la persona che ama almeno una volta l’anno e comunque ha la
consapevolezza che lei sarà sua per sempre…-
Guardo Riku… non è da lui fare certi discorsi,
però in fin dei conti ha ragione… mentre lo guardo lui alza gli occhi verso di
me e in quel momento per un attimo il mio cuore prese velocità mentre affondavo
in quel paio di acquemarine. Sento stringere la presa sulla mia mano, mi volto a
fissare Alex e gli sorrido.
-beh vorrei ancora ringraziare tutti coloro che sono
presenti qui, questo mi rende immensamente felice grazie davvero!- mi inchino e
come mi aspettavo partì un applauso.
Finiti tutti i convenvevoli cominciò la cena
mentre il cielo diventava rosso fuoco e si rifletteva sulle case intorno a noi.
--------------
-uff ma dove sono finite?!-
sentii lo sbuffo impaziente di Sora dalla mia
camera.
-un attimo arriviamo!!!- urlo di rimando – cavolo…-
-vuoi che ti dia una mano?-
Kairi mi si avvicina il suo Yukata è blu notte con un ricamo d’oro
che disegna dei ghirigori su tutta la stoffa, la fascia in vita è bianca, si è
tirata i capelli in una coda alta con un elastico con dei fiorellini sempre blu
applicati sopra. Il coloro scuro dello Yukata faceva risaltare la sua carnagione
e i capelli ramati, sembrava una di quelle bambole di porcellana, bellissima… mi
venne da ridere al pensiero della faccia che avrebbe fatto Sora
vedendola…
-sì grazie…- rispondo, lei mi si avvicina e mi aiuta a
fermare per bene la fascia.
-Allora possiamo presentarci?- mi
chiede
Io annuisco e lei mi prende per mano.
-ragazzi siete pronti?!- domanda da appena dietro la
tenda tirata che ci nasconde alla vista.
-Certo sono ore che aspettiamo!!!- risponde
Sora.
-Esagerato…- sospiro io
Con un gesto deciso sposta la tenda uscendo per prima e mi trascina con
sé.
Alzai lo sguardo per incontrare quello dei ragazzi, mio fratello, Beast e
Riku sono ancora seduti al tavolo, Sora era semi sdraiato sulla sdraio di vimini
e Alex è in piedi appoggiato al muro del terrazzo.
-allora?-
Tutti continuano a fissarmi….
- ahhhh mi volete dare una risposta!?- mi spazientisco
-penso di parlare a nome di tutti se dico che non ci
sono parole per descriverti…-
Il mio Yukata era bianco decorato con grandi fiori bordeaux simili a
peonie che erano il mio fiore peferito, la fascia in vita era rosso un po’ più
chiaro, mi ero fatta uno chignon e lo avevo appuntato con una bacchetta aiutata
da Kairi.
Alex mi si avvicina sorridendo e mi bacia, quando mi lascia dalla tasca
tira fuori una spilla con delle piume e dei pendagli tutto in rosso e me lo
appunta sui capelli, ovviamente doveva essere lo stesso colore che avevo sul
viso.
-ok ok adesso basta fissarmi!!!- dico guardandoli
torvi ad uno ad uno.
-Bene si vedono già sia Altair che Vega che ne dite di
scrivere i Tanzaku? Così poi andiamo al mercatino?- propone Dany
Fummo ovviamente tutti d’accordo, io mi sedetti di fianco a Alex e ne
presi uno di un bel porpora.
Poi mi fermai un attimo, stavo seriamente pensando a cosa scriverci.. e
dire che di solito non ci prestavo più di tanta attenzione a questo genere di
cose, come nel caso dei desideri da esprimere dopo aver spento le candeline… in
17 anni non se n’era avverato neppure uno…
Alzai lo sguardo dal mio foglietto per vedere tutti gli altri intenti a
scrivere sui propri bigliettini e per una volta vidi Sora profondamente
concentrato.
Mentre mi guardavo intorno mi accorsi che Riku mi stava guardando, lo
fissai per qualche secondo, aveva la penna in mano ma sul foglietto c’era già
scritto qualcosa, a quel punto gli rivolsi un gran sorriso e scrissi ciò che mi
era venuto in mente.
-avete finito?- mia mamma si alzò in
piedi.
Ci avvicinammo a turno al bambù legando ben stretti i tanzaku, una volta
finito devo dire che il tutto era decisamente bello, i fogliettini si muovevano
al vento.
-è davvero bello!- Sora tradusse i miei pensieri con
il consenso generale di tutti.
-Allora andiamo al mercatino?- chiese Riku
-Sììììì!!!- io e Kairi eravamo felicissime.
Commenti: Mi sto chiedendo se la sto tirando troppo lunga… ma a me sembra
che questi capitoli ci stiano tanto bene!! ^^ alla fine questa fic è rientrata
nello stile shojo… Quanto vorrei avere anche io uno yukata!!! Çç li trovo così
belli! Peccato che se lo metto a girare in città probabilmente mi ricoverano…
non capiscono un tubo! U_U lo metterò quando andrò in giappone allora!
^^
Colgo l’occasione per augurare a tutti Buona Pasqua!! E mi raccomando non
mangiate troppe uova che ho bisogno di voi per le recensioni!! XD
Ringraziamenti:
Very_lupi: Ciao!! Ma davvero ti sei passata 3 ore a leggere la mia fic?!
Me commossa!! Çç grazie mille!!! Sai che sei la seconda persona che mi dice che
ha rivalutato Axel? ^^ Però ovviamente Riku è sempre Riku! U_U Grazie mille per
i complimenti comunque!! Spero di non averti fatta atrendere troppo!
Bacioni!!
Mietitrice: Spero di aver alleviato la tua ansia! XD I provini sono
ancora da decidere… ma mi sa che per entrare dovrai ucciderne uno perché non c’è
più posto!!!
Haruka96: Grazie mille almeno tu capisci il mio poco tempo… çç a chi lo
dici! Lo vorrei pure io uno yukata! Quanto mi piacciono!!!! ^^ che ne dici se c’è ne compriamo uno anche
noi?
Ringrazio tutti i lettori e a risentirci alla prossima puntata!
-_^
Il mercatino era meraviglioso, per le strade c’era tutta Kiryu.
La città era stata addobbata a dovere, tra un lampione e l’altro erano
stati attaccati i più svariati festoni. Le aiuole erano state arricchite così
come i balconi della strada principale, alcuni negozi avevano preparato dei
banconi davanti ai negozi dove vendevano un po’ di tutto, perfino la signora
Onami lo aveva fatto e distribuiva fette di torta e dolciumi ai passanti, quando
ci passai anche io davanti mi salutò con un ampio sorriso.
Il comitato organizzativo intratteneva la gente con spettacoli da
giocolieri e maschere tipiche giapponesi, la musica risuonava in ogni angolo e
c’erano anche le bancarelle con i tiri al bersaglio e la pesca dei pesciolini
rossi.
Alex vinse un coniglietto per me e Sora un altro che regalò poi a Kairi e
quando questa gli diede un bacio sulla guancia per ringraziarlo il mio amico
sembrava aver perso la parola.
Riku d’altra parte non parlava moltissimo ma aveva comunque un aria
felice e questo già mi rincuorava.
Quando mi fermai ad una bancarella di bigiotteria rimasi incantata, c’era
un meraviglioso braccialetto d’argento con dei pendagli a forma di chiavi,
serrature e cuoricini ognuno di questi oggetti era intarsiato da ghirigori.
-uff…- sbuffai estraendo dalla borsetta il portamonete
ormai quasi vuoto.
-Tutto bene?-
Mi voltai, Riku era di fianco a me, mentre Alex rideva con Beast di
qualche aneddoto.
-hai visto che bello quel braccialetto?- glielo indico
-beh è un normale braccialetto ma sì è carino..-
risponde lui facendo spallucce
-ma tu non vedi il significato intrinseco!! U_U- gli
rispondo
-e sarebbe?- mi chiede lui con tono divertito alzando
un sopracciglio
-le chiavi con serrature e cuori sono una metafora! Se
lo regali alla tua ragazza per esempio potrebbe avere il significato che lei ha
le chiavi del tuo cuore no?- gli dico
-certo che ne hai di fantasia…- ridacchia
lui
-no è che sono romantica e non un ghiacciolo come te!
XP- gli faccio la linguaccia, ma lui mi guarda serio
-sai non ho ancora avuto l’occasione di dirtelo…-
comincia la frase guardando distrattamente il bracciale
-che cosa?-
-Keira!!-
mi voltai mentre Alex mi prendeva per mano.
-dobbiamo sbrigarci tra cinque minuti iniziano i
fuochi d’artificio!- rivolge un’occhiata fugace a Riku per tornare poi a fissare
il mio viso.
-Si hai ragione! Andiamo?- mi rivolgo a Riku che
annuisce e ci segue.
Ci portammo in riva al fiume, i fuochi sarebbero stati sparati da una
grande barca proprio al centro, c’era sicuramente uno posto più comodo dove
farli, ma fatti a ridosso di una specchio d’acqua rispetto a farli a terra era
tutta un’altra storia!
Per l’occasione le case, i lampioni e le insegne dei negozi nei dintorni
venivano momentaneamente spente così che il cielo stellato si riflettesse anche
nel fiume dando l’impressione di essere una cosa sola.
Ci sedemmo poco più sotto della strada,in pendenza, sotto di noi era già tutto
pieno ma la visuale era ottima comunque.
-che bello! Guarda quanta gente!- esclamò Sora
estasiato
-dovevi vedere i fuochi che hanno fatto a Parigi lungo
la Senna per la
ricorrenza della presa della Bastiglia, c’era il triplo della gente che c’è
ora!- gli disse Kairi a fianco.
-Caspita! Ma non ti girava la testa!?- disse lui
ridendo
-Ah ah ah no..-
-Kairi certo che tu hai viaggiato molto non è vero?-
le chiedo
-Sì mio padre essendo ambasciatore si sposta di
continuo..-
-Che paesi hai visitato?- le chiese
Riku
-Vediamo… l’Australia,l’Egitto,l’Italia,Gran Bretagna
e America.-
-Devo dire che ne hai fatta di strada..- le fa notare
Alex
-Sì ma…-
Ad un tratto il viso di Kairi si irrigidì, sgranò
gli occhi con la bocca semi aperta. Fu la frazione di un secondo ma bastò a
spaventarmi, ma poi le luci si spensero tutte assieme di colpo e piombammo nel
buio.
Bam! Bam bam bam bam!
(che tristezza di effetti sonori… çç)
Non c’erano parole per descrivere… i fuochi
d’artificio partivano dal mezzo del fiume senza preavviso salendo in alto quasi
a voler raggiungere le stelle Altair e Vega e festeggiarle come si deve, poi
scoppiavano inondando tutti di luce colorata e il tutto si rifletteva nello
specchio d’acqua dando l’idea di due mondi paralleli per una sera in contatto
tra di loro. I miei preferiti erano quelli che una volta scoppiati e divisisi
scoppiavano ancora e ancora occupando tutto il cielo. Rimasi a bocca aperta,
stringendo il braccio di Alex e appoggiandomi al suo petto mentre mi cingeva la
vita, in quel momento avevo perfino il groppo in gola per la
felicità.
Man mano che lo spettacolo andava avanti il ritmo
si faceva più serrato e sempre più spettacolare, ma ormai eravamo quasi giunti
alla fine dopo tutto era più di mezzora che andavano avanti.
-che peccato sta finendo… però è stato stupendo vero
Kairi?- mi voltai nel momento in cui un altro fuoco scoppiava e ci illuminava ma
al suo posto c’era una ragazza sconosciuta che mi guardò confusa – scusami…-
farfuglia per continuare poi a guardarmi attorno.
Sora era incantato a fissare gli ultimi bagliori
del gran finale, Beast e Dany anche loro avevano lo sguardo rivolto verso
l’alto.
-che succede?-
la voce al mio orecchio mi fece voltare, fissai il
volto illuminato dal fuoco di Riku per un attimo prima che ripiombasse nel
buio.
-Kairi… non la trovo più…- dissi ma le mie ulteriori
spiegazioni furono interrotte dallo scroscio di applausi una volta finito la
spettacolo pirotecnico.
Alex si voltò verso di me intenta a parlare a Riku
e si chinò.
-tutto bene?- ci chiese
-non troviamo più Kairi…- risposi
Riku nel frattempo si avvicinò al nostro restante
gruppo e li fece avvicinare.
-come sarebbe a dire che non c’è più?!- domandò Sora
con gli occhi sgranati.
-Un attimo prima che si spegnessero le luci era
sconvolta… dovevo chiederle subito cosa non andasse e invece mi sono distratta
con i fuochi!- piagnucolai abbassando lo sguardo.
-Dai non è colpa tua adesso ci organizziamo e la
cerchiamo ok?- Alex mi prese il viso fra le mani costringendomi ad alzare il
viso e quando annuii mi diede una bacio a fior di labbra.
-Dividiamoci e cerchiamola!- disse Beast – io e Dany
torniamo al mercatino e chiediamo un po’ in giro va bene?-
Dopo di che si allontanarono.
-noi cerchiamola qui in mezzo…- propose Riku
ci dividemmo, a ogni persona che incontravo tra cui molti nostri compagni
di scuola ponevo la stessa domanda.
-non è che hai visto una ragazza? è alta con i capelli
ramati e gli occhi chiari indossa un kimono blu con i ricami d’oro…-
ma la risposta era sempre uguale.
-no non l’ho vista… mi dispiace.-
mi fermai in mezzo alla folla che scemava via, sempre guardandomi intorno
ma non la vedevo.
Che stupida! Sono stata una grandissima stupida!!! invece di preoccuparmi
per lei mi sono goduta il mio momento felice… stupida stupida stupida!!!
Strinsi i pugni e serrai gli occhi infuriata con me stessa.
-Keira…-
li riaprii
al suono profondo della voce di Riku e al suo tocco sul mio braccio.
-è stata colpa mia…- mormorai sfregandomi gli occhi
umidi.
-non dire così… fatti forza e continuiamo a cercarla.-
mi guardò deciso
-ok…-
-bene…-
il mio sguardo per un attimo passò dietro le sue spalle e
in quel momento scorsi una testa rossa.
Sia ringraziato che ha un colore di capelli così evidente!
-Riku l’ho vista!- esclamai
-dove?-
-di là- gli indicai il punto
-bene andiamo!-
mi prese per mano facendosi largo tra la folla mentre io continuavo a
osservare nel tentativo di rivederla. Eccola! Stava parlando con un ragazzo… mi
sforzai di capire chi fosse ma prima che potessi farlo la vidi scappare nella
direzione opposta.
-Kairi!!!- urlai e mi misi a correre con Riku –
Kairi!!!!-
lei parve sentirmi perchè rallentò fermandosi e cominciò a guardarsi
intorno.
Quando le arrivai davanti la abbracciai.
-Kairi! Mi sono spaventata tanto! Scusami!!!- stavo
quasi per mettermi a piangere
-Keira ma cosa stai dicendo?- mi chiese il suo tono di
voce era roco come se avesse urlato fino a poco prima.
-Prima che iniziassero i fuochi ho visto la tua
espressione sconvolta dopo che hai visto qualcosa ma mi sono distratta e non ci
ho fatto caso, non mi sono neppure accorta che non c’eri più!!!- le spiegai, lei
per tranquillizzarmi mi accarezzò la testa.
-Scusami tu Keira.. avrei dovuto avvisarvi invece di
andarmene così…- mi disse
-Piuttosto che ti è successo? Chi hai visto?!-
Mi staccai da lei mentre Riku, si tappava un orecchio con la mano per
poter parlare al telefono avvisando gli altri di aver trovato Kairi.
-nessuno solo un mio vecchio amico con cui ho avuto
una discussione..- rispose vaga ma vista la scintilla di rabbia che le passò
nello sguardo e lasciai perdere.
-Gli altri stanno arrivando- ci disse Riku chiudendo
lo sportellino del cellulare
-Mi dispiace aver creato tutto questo scompiglio non
era mia intenzione.- si scusò ancora lei
-Non ti preoccupare l’importante e che ti abbiamo
ritrovata prima che Keira e Sora morissero di ansia…- le disse
sorridendo
-Non è vero che io e Sora eravamo così
agitat…-
-Kairi!!!!-
Nonostante la folla si udì benissimo la voce di Sora. Arrivò correndo
come una furia fermandosi solo davanti a Kairi e poggiandole le mani sulle
spalle.
-kairi tutto bene?! Qualcuno ti ha fatto qualcosa?!-
-come non detto…- sussurrai mentre Riku se la
ghignava.
-S… sì Sora stai calmo tutto bene, ho visto solo un
mio amico e sono andata a salutarlo…- gli rispose lei sorpresa dal suo
comportamento
-Ah…- finalmente Sora si rendeva conto della reazione
esagerata e ebbe la compiacenza di arrossire mentre lasciava andare Kairi
borbottando qualcosa.
Tutti furono molto più sollevati per il resto della serata e io me ne
tornai a casa con un gran coniglio di peluche tra le braccia che Alex aveva
vinto al tiro a segno.
-ehi che c’è?-
alzai lo sguardo dopo aver sentito la presa sulla mia mano farsi più
intensa.
-scusa Alex mi hai detto qualcosa?-
lui mi guardò sorridendo e scuotendo la testa – ti ho chiesto cosa ti sta
frullando in quella testolina.-
-oh scusa devo essermi persa nei miei pensieri!-
-lo avevo immaginato.-
-stavo pensando che Kairi non mi ha detto tutta la
verità…- riflettei guardandola camminare qualche metro avanti a noi con gli
altri.
-Non ci pensare più dai, lo so che ti sei sentita
responsabile ma non era così! Ha solo salutato un suo amico nulla di più…- mi
rispose Alex
-Tu non hai visto l’espressione scioccata e se
vogliamo delusa che aveva un attimo prima di andare via.. non vorrei che
chiunque fosse quel tipo la stesse maltrattando..-
Alex alzò gli occhi al cielo – Keira tu lavori troppo di fantasia!-
-io non ne sono convinta….- dissi
sottovoce.
Mi fece un breve sorriso divertito e mi baciò, dopo lo scemare di tutta
la tensione me lo godetti appieno finchè Beast non ci urlò che almeno se
dovevamo baciarci di farlo almeno camminando.
Della conbriccola alla fine rimanemmo solo io, Sora,Riku e Kairi gli
altri se n’erano andati via tutti anche perché ormai erano quasi le
due.
-allora Dany dai un passaggio tu a tutti?- gli chiesi
lui sbadigliò prima di farmi cenno di sì con la testa.
-non è che il caso di farlo scomodare possiamo
prendere un taxi..- mi disse Kairi guardandolo un po’ preoccupata
dall’espressione assonnata che aveva.
-Nah! Figurati non ci sono problemi! ^^-
Ci fermammo davanti alla macchina di mio fratello e li salutai tutti.
- ringrazia tantissimo ancora tua madre e la mamma di Beast per l’ottima
cena- mi disse sora battendosi una mano sulla pancia
- anche se non le ringrazi si era capito… ti sei spazzolato tutto…- gli
fece notare Riku
- beh è forse un peccato apprezzare la buona cucina?- lo rimbeccò
lui
- forza ragazzi ma non siete stanchi per litigare?- chiedo io
allibita
Li presi per le spalle guidandoli verso la portiera.
-ah ragazzi mi sono dimenticata di una cosa…-
alla voce di Kairi ci voltammo verso di lei.
-sì?- le chiesi, forse voleva darci ulteriore
spiegazioni a proposito del suo comportamento.
-Mi sono dimenticata che se domani ci ritroviamo nel
nostro covo avrei composto una canzone e ve la vorrei fare ascoltare…-
O_O
-ra… ragazzi? ^^”-
-e cosa aspettavi a dircelo?!- il coro strano ma vero
fu di tre voci perchè anche Riku lasciò da parte la sua compostezza per unirsi a
noi.
-Scusate mi sono dimenticata!- si affrettò a dire
lei.
-Allora?! Domani alle tre come al
solito?- chiesi io
-Divano o meno?- disse sora
-Certo che fa lo stesso l’inaugurazione può
aspettare…- ci disse Riku
-Sono incredibili…- sussurrò Kairi scuotendo la
testa.
-Ehi volete salire così posso tornare a casa mia a
dormire?!-
Mio fratello si era appena sporto dal finestrino.
-sì sì scusa!- lo liquidai io
-oknoi
andiamo a domani!- disse Sora infilandosi in macchina dopo
Riku
-ehi Kairi non dire niente finchè non ci sono anche io
chiaro?- la minacciai
-certo non ti preoccupare.-
Quando furono partiti salii in casa, mia madre aveva appena finito di
risistemare tutto, Akane era tornata a casa accompagnata dai genitori di Beast.
Appena misi piede in camera il mio cellulare squillò segnalandomi che mi
era arrivato un messaggio.
Era da parte di Riku.
Open message… … …
“ quelli che volevo dirti stasera era che con lo yukata eri bellissima… a
domani notte!”
Anche io per quella sera mi concessi di arrossire.
Commenti: Ahhhhh le feste Giapponesi che belle! ^^ non so cosa darei per
partecipare ad una di queste… Ovviamente mi dispiace non avere ancora uno
conoscenza ben approfondita dell’universo giapponese perché avrei voluto rendere
il paesaggio esattamente uguale ma spero di essermela cavatacomunque! ^^ ma la cosa più inportante è
che….
Finalmente qualcosa si sta muovendo!!! (ed era ora!!! Nd lettori ^^” nd
me) Ovviamente la cosa riguarda Kairi e spero almeno questo di non averlo già
praticamente svelato, spero sia una sorpresa… hihihi…
E che ne dite di Riku? Kawaiiiiiii!!!! >////<mi avessero mandato un mex del genere a
me mi sarei sciolta! Chissà se lo farà anche Keira…
Ringraziamenti:
Giulietta91:Ti ringrazio in
ritardo per gli auguri di Pasqua, e non ti preocc per le recensioni quando puoi
e vuoi mi fanno sempre piacere! ^^ se non sapevi più che pensare di Alex
Riku e Keira pensa adesso!! XD chissà cosa penserai anche di Kairi allora
hihihi….
Very_lupi: ehhh chissà che ha scritto Keira sul suo Tanzaku… ^^ ma prima
o poi lo svelerò! E prima o poi spiegherò anche la condizione di Riku e Alex
però ci vuole ancora un po’… E allora avanti con i miei capitoli!
Haruka96: mhhh su ebay di sicuro li trovi però devi avere pazienza di
aspettare che arrivino! ^^ però sarebbe davvero bello… sono contenta che questi
capitoli ti piacciano! Spero allora di continuare sempre ad appassionarti!
Un grosso bacio e un ringraziamento generale a tutti i lettori come al
solito!
Capitolo 40: I chirin no hana (High and
Mighty color - Bleach Ost)
-allora che ne pensate?-
kairi ci guardava ansiosa osservando ogni piccolo cenno da parte nostra.
-beh.. direi che può andare.- commentò Riku facendo
ripartire per l’ennesima volta il nastro.
-Come sarebbe a dire che può andare?! Io questa
canzone la trovo fantastica!- esclamò contrariato sora per il poco entusiasmo
del suo amico. – non sei d’accordo con me key-chan?-
-Sì pienamente! Kairi lo sai che sei una continua
sorpresa?!- dissi allegra
Eravano seduti per terra nel nostro piccolo rifugio, avevamo appena
finito di ascoltare la canzone che kairi aveva registrato a casa sua qualche
giorno prima, per terra perché ovviamente eravamo in attesa che ci recapitassero
il divano.
-wow… abbiamo una canzone…- sora era allibito mentre
picchiettava con le sue bacchette la lattina ormai vuota di
aranciata.
-Quello che mi preme è sapere se riusciremo a suonarla
come si deve…- ci disse kairi stoppando il registratore.
-Mh… secondo te riku si può fare?- mi rivolsi a lui
perché ero sicura sapesse dare un parere oggettivo.
-Sì credo di sì avrei già in mente qualcosina…-
rispose e subito dopo si sedette alla scrivania prendendo foglio e penna,
ricopiò il testo della canzone aggiungendoci sotto note, abbellimenti e pause.
-Che fai?- mi avvicinai a lui appoggiandomi sulla
spalliera della sedia.
-Sto mettendo giù un motivo che potrebbe andare a
genio con la canzone di kairi..- mi disse senza alzare gli occhi dal foglio
intento a scrivere furiosamente.
Attendemmo circa mezzora prima che fosse soddisfatto e ce lo proponesse.
Quando ci porse il foglio ci chinammo tutti e tre a leggere lo spartito
improvvisato.
-è solo una brutta però credo che la musica ci stia..-
-riku tu… sei… un… fenomeno!- scandii le parole con
molta calma mentre rileggevo il tutto.
-Io direi che facene altre tre copie e di studiarle a
casa.- propose kairi
-Sono d’accordo e io magari starò qui un po’ di più
per provare..- disse pensieroso sora guadando verso la sua
batteria.
-Keira senti non è che stasera ci daresti
un’occhiata?-
Mi voltai verso riku stupita – io?- chiesi
-certo sei o non sei il nostro leader? E poi vorrei
che lo valutassi e lo adattassi alle tue esigenze. Mantenendo il tono di voce di
kairi dovremo giocarcela noi e adattare gli strumenti alle variazioni, anche tu
sora dovresti farlo- ci disse
-va bene così domani possiamo valutare di conseguenza!
Sono sicura che in quattro verrà benissimo!- esclamai, dopo il tentennamento
iniziale cominciavo a sentire l’eccitazione provocata da quella nuova sfida. – e
a proposito…. Mi avevate incaricata di scegliere il nome dell band… beh io ci
avrei pensato…- cominciai
-davvero?! E ne hai già scelto uno?- mi chiese sora
con due occhi grandi come palline da tennis
-beh sì… ^^”..- dissi un po’ imbarazzata – però dovete
darmi il vostro parere, siamo un gruppo dopotutto sarebbe egoista da parte mia…-
-la smetti di pensare sempre a noi? Keira è la tua
band!- esclamò kairi rimproverandomi
-ok! Ok! Ci ho rimuginato sopra un bel po’, volevo
trovare qualcosa di unico, magari di diverso per distinguerci, ma la
complicatezza non fa parte della mia personalità… quindi..-
cominciai
vedevo la faccia di Riku che sicuramente aveva
capito che la stavo tirando così lunga solo per creare suspance e visto che si
stava tramutando in uno sguardo omicida mi affrettai a concludere.
-The Birth by sleep.. semplicemente questo…- conclusi
– dopo tutto la band è questo per me.. voi lo siete… nati da un sogno nulla di
più…- non so perché abbassai lo sguardo come se mi
vergognassi.
qualcuno che poi era Riku mi appoggiò una mano
sulla testa.
-non potevi scegliere un nome più adatto..- mi disse
rialzai lo sguardo per vederli tutti e tre
sorridermi, sora si porto le braccia dietro la testa e mi fece uno di quei
sorrisi a 32 denti di cui ne era capace solo lui.
- come potevi pensare che non ci piacesse?!- mi
chiese
Stavo per parlare e ringraziarli quando una melodia tintinnante risuonò
all’interno del nostro ritrovo.
-oh! Scusate è il mio!-
kairi si alzò prendendo in mano la sua borsa e tirando fuori da questa il
suo cellulare che vibrava muovendo il pupazzetto che aveva appeso.
Guardò per un attimo lo schermo, poi chiuse la chiamata.
-kairi perché non hai risposto? Per noi non ci sono
problemi.- le disse sora
-no… non avevo voglia di parlare con quella persona
tutto qui…- rispose laconica uscendo fuori.
mentre i ragazzi riprendevano a discutere sul
pezzo io raggiunsi kairi fuori, trovandola seduta sul piccolo attracco delle
barche.
Quando mi sedetti vicino a lei sobbalzò.
-scusami non ti volevo spaventare!- le
dissi
lei mi guardò sorridendo e scuotendo la testa.
-kairi che c’è che ti preoccupa? Hai lo stesso sguardo
di quando ieri ti abbiamo trovata dopo i fuochi…- le dissi, osservando l’acqua
scorrere sotto di me.
-Mi dispiace di farti penare così tanto keira non è
mia intenzione..- rispose lei – è solo che mi dà abbastanza grattacapi questa
storia…-
-Centra un ragazzo? Non vorrei essere invadente…-
aggiunsi
-Sì possiamo dire di sì… la nostra storia è
complicata…- mi disse lei, tornò a guardare il fiume risistemandosi una ciocca
di capelli dietro l’orecchio.
-State insieme da tanto?-
-No da circa 3 mesi e mezzo..-
-Però sei già cotta di lui vero?-
-È così evidente?!- mi chiese
sorpresa
-Abbastanza o almeno per una ragazza con una certa
esperienza!- risi io e lei si unì a me
-Il problema è che lui ha un'altra ragazza e non si
decide a lasciarla.. ieri li ho visti assieme e mi sono arrabbiata..- raccontò
-Cavolo questo sì che è un bel problema!
E che spiegazione ti ha dato?-
-Ancora nessuna è tutto il giorno che non gli rispondo
al telefono! Così impara!- mi fece la linguaccia, io risi – non pensare che però
io gli abbia fatto una corte sfrenata.. ci siamo visti ed è stato una specie di
colpo di fulmine non so se mi spiego..-
-Sì credo di capire… senti ma lui come si
chiama?-
-Ragazzeeeeeee!!!!-
Tutte e due ci girammo verso sora che si sbracciava vicino al
capannone.
-noi andiamo!- ci urlò
-aspettate adesso veniamo!- gli urlò di rimando kairi
alzandosi.
Io la imitai stiracchiandomi la colonna vertebrale e incamminandomi con
lei.
-spero proprio che si metta tutto a posto tra voi due
comunque- le dissi
-grazie keira lo spero anche io…-
---------
-allora com’è andata la giornata?-
quella sera ero sdraiata sul mio letto, tenevo la testa sul petto di alex
mentre guardavamo un film in dvd. Mi feci leva con un gomito per guardarlo in
faccia.
-non indovinerai mai!- lo stuzzico io
-una casa discografica vi ha già firmato un
contratto!- scherzò lui sgranando gli occhi.
-Ma va stupido!- gli tirai la guancia con la mano
libera – riprova!-
-Mhhhh… sei riucita a trovarti un locale.-
provò
-No…- sta volta gli diedi un leggero
bacio
-Vi è arrivato il divano!-
-No…- gliene diedi un altro.
-Mi hai tradito!-
-Ma la smetti di fare il cretino?!- sbottai io
-Scusa è solo che se tutte le volte che sbaglio mi
baci per forza continuo!- mi disse, io risi.
-Kairi ha scritto una canzone.- alla fine gliela do
vinta
-Ma dai! –
-Già, ed è anche un bel pezzo a mio parere riku ha già
fatto la brutta per l’accompagnamento adesso ce l’ho io per valutarlo.- gli
dissi
-Davvero!? Dai fammelo leggere!- mi disse
tirandosi un pò più a sedere.
-No! Lo sentirai a tempo debito quando sarà così
perfetto da non avere eguali!- gli dissi premendo la mano sulla sua spalla per
farlo stendere.
-Ma come sei cocì cattiva?- mi chiese lui con finta
delusione
-Sì…- gli feci la linguaccia.
-Beh allora…-
Mi prese per la vita facendomi il solletico.
-ha ha ha ha alex basta!!! Ti prego!!!-
mi divincolavo mentre cercavo di farlo smettere.
-dai non respiro!!-
presi il cuscino e glielo diedi in faccia lui si fermò.
-alex?- chiesi titubante
- pensavi di mettermi fuori combattimento con così poco?!- esclamò lui,
mi prese per i polsi sollevandosi, cominciò una lotta sul mio povero letto che
ogni tanto cigolò per protesta.
-che stanchezza non è giusto tu sei
più…-
mi bloccai quando sentii le sue labbra baciarmi il collo, realizzai solo
allora che lui era sopra di me. Alex secendeva sempre di più, mi baciò l’incavo
appena sotto la giugulare e io chiusi gli occhi, lasciai che le mia mani si
insinuassero sotto la sua maglia toccai la pelle calda della schiena facendo
scorrere le dita lungo la colonna vertebrale, lo sentii sospirare mentre tornava
a baciarmi sulla bocca, con la mano mi percorse la gamba fino ad afferare
saldamente la mia coscia.
Aprii gli occhi e girai la testa di lato.
-alex…- sussurrai avevo la voce rotta come se non
parlassi da ore.
Lui tentò di riprendere possesso delle mie labbra e a quel punto gli misi
una mano a coppa sulla bocca. Alex mi guardò la scintilla di desiderio nei suoi
occhi non era ancora del tutto passata.
-vorrei ricordarti che ci sono i miei nella stanza
accanto non credo vorrai che la nostra prima volta sia interrotta da mia madre
che mi urla che sono una svergognata e mi caccia di casa no?- gli
chiedo
lui chiude per un attimo gli occhi rassegnato e annuisce, tolgo la mia
mano.
-bravo amore…- gli dico
-e quando allora?-
-la prima volta che possiamo ovunque ci sia un posto
comodo dove sdraiarsi.- gli rispondo calma
alex rotola su un fianco riprendendo a guardare la tv e io mi
riacciambello vicino a lui.
Commenti: Allora! Innanzitutto vi dico che alla canzone ci devo ancora
pensare perché avevo itenzione di sceglierne una già belle che pronta così se
uno vuole se la può anche ascoltare.
Finalmente ho introdotto il nome della band! In realtà pensavo di averlo
già scritto questo pezzo.. e invece! XD ma mi sono rifatta oggi! E devo dire che
mi sono divertita parecchio a scrivere l’ultimo pezzo tra Keira e Alex! ^^
Per quanto riguarda Kairi vi posso dire che se avete ancora pazienza una
settimana la prossima dovrei pubblicare il capitolo in cui viene svelato il
mistero! ^^ vi ho già fatti penare abbastanza! XD
Recentemente ho fatto un sondaggio con una mia amica che mi ha accusato
di tenere le parti dei personaggi con i capelli rossi… io dicevo che non era
vero finchè non mi ha messo davanti all’evidenza, mi ha fatto un elenco ed è
stata impietosa! Çç mi ha fatto notare Axel di KH, Abarai Renji di Bleach, Lavi
di D.Gray-man, Matt di Death Note, Gaara di Naruto ed è meglio se mi fermo qui…
^^”
Anche voi trovate che io sia di parte? Strano…..
Ringraziamenti:
Giuletta91: beautiful?! Hahahah XD in effetti!!! Credimi che fossi stata
in Keira avrei mollato alex per correre dietro a Riku! XD Sono contenta di aver
reso l’idea della festa era proprio il mio scopo! Per Kairi abbi pazienza ancora
una settimana e non ti deluderò! -_^
Haruka 96: anche sintetico il tuo commento è sempre più che accetto! ^^
grazie!
LucyS: Lucyyyyy çç ma che fine avevi fatto?! Sigh! ma vista la tua
luuunga recensione di perdono! ^^i
tuoi sospetti sul “vecchio amico” potrebbero essere fondati… hihihi… ma
ovviamente non svelo nulla! U_U grazie per gli auguri! ^^
Mietitrice: non ti preoccupare da quella sera in avanti non spegneranno
più le luci con Kairi nei paraggi! XD ti prego pazienta ancora una settimana ok?
^^
Very_lupi: io? Altro che sciolta!! Mi sarei venduta l’anima! XD grazie
mille per i complimenti! ^^ spero di non farti attendere troppo!
Baciiii
Squilli di tromba e volata di piccioni ho
raggiunto le 100 recensioni!!!! Grazie mille a tutti di
cuore! ^^ però se continuaste a recensire sarei ancora
più felice! ^o^
Grazie a Elly mercer per aver aggiunto la mia fic tra le sue preferite e
Haruka 96 per averla aggiunta tra le storie seguite e infine a tutti coloro che
leggono solo!
La mattina,
poco dopo che mi ero svegliata il mio cellulare quasi non cadde dal comodino in
preda ad una vibrazione incontrollata.
-pronto? –
_key-chan ben svegliata!_
urlò l’interlocutore costringendomi ad allontanare il
telefono
-Sora sei tu? Come mai così di prima mattina?- gli
chiesi
_dovevo
svegliarmi presto oggi cucino io la colazione prima che mia zia vada al lavoro_
mi spiegò
-ah ho capito, cosa devi dirmi?- nel mentre apro
l’armadio per cercarmi qualcosa da mettermi in quel giorno tra i primi di
luglio.
_stamattina
devo venire dalle tue parti per fare delle commissioni hai voglia di venire con
me?
Così ne
approfittiamo per fare le fotocopie dello spartito._
-mi sembra un ottima idea, io tra l’altro ho già fatto
le mie modifiche mancano solo le tue.- gli rispondo
_ottimo
lavoro! Senti dovrei essere da te verso le dieci ok?_
-nessun problema Sora ci vediamo dopo-
_ ok a dopo
ciao!_
Visto che
il tempo per fare quello che dovevo era dimezzato scelsi una gonna verde poco
sopra il ginocchio e una canottiera nera e via andare.
-key!-
Sora come
al solito allegro con i pantaloncini fino al ginocchio di jeans e una maglietta
viola acceso mi raggiunse in mountain bike all’ora stabilita per la prima volta.
-ciao Sora tieni è per te!-
gli porgo
una busta bianca lui la apre e mi guarda con occhi da cerbiatto.
-Keira tu sei la mia dea! Mi hai portato le
ciambelle di tua madre! Sono
commosso.. çç- mi dice coprendosi gli occhi con l’interno del
gomito
-ma
smettila! Anche perchè ho come la sensazione che mia madre abbia deciso
di farti ingrassare.. per lei sei troppo magro! ^^”-
-santa donna! Allora facciamo ste due commissioni!- mi dice
rimontando sulla bici mentre io appoggio lo skate a terra.
-Ah a proposito ovviamente mia mamma mi ha consegnato
la lista delle cose che doveva fare e visto il caso “fortuito” di me che uscivo
me le ha sbolognate.. – brontolai
-Va beh vorrà dire che ci metteremo un po’ di più, ma
devi ammettere che con questo sole non è male fare due passi- mi dice
lui
-In effetti no…- concordo
Era una di
quelle giornate che adoravo nella mia città, la mattina non faceva mai
caldissimo come invece al pomeriggio e la gente si riversava per le strade.
Il cielo
era azzurro terso e verso le montagne si ammassavano enormi cumuli (nuvole)
bianchi che sembravano di panna montata. Non avrei scambiato il mio paese per
nessun altro.
-ho visto che ieri sei andata a parlare con
Kairi..-
avevamo
finito quasi tutte le commissioni mi rimaneva da passare in lavanderia a
ritirare gli abiti per mia mamma, stavo attaccata alla sella di Sora facendomi
trascinare.
-sì è vero, ho pensato avesse bisogno di fare due
chiacchiere mi pareva abbastanza giù.- risposi
-ha dato la stessa impressione anche a me.. dalla sera
dei fuochi mi è sembrata strana…- Sora ci aveva riflettuto seriamente, io non
pensavo lo avesse notato.
-Sora?-
-Mh?-
-Ti piace proprio tanto Kairi vero?-
Non reagì
come pensavo, ero già allerta pronta a saltare giù dallo skate in caso di una
sua brusca frenata.
-sì…-
fu l’unica
cosa che disse, un totale arrendersi di fronte all’evidenza, lo disse con tono
così carico che nessuno avrebbe potuto dubitare che dicesse la
verità.
-è per colpa del suo ragazzo se sta così?- mi
chiese
io rimasi
in silenzio.
-Keira non ti preoccupare lo so che ha il ragazzo non
potevo sperare diversamente.- mi rassicura
-sì è così… mi ha detto che lui ha una ragazza e che
le ha promesso di lasciarla per stare con lei.- sintetizzai la storia nel caso
in cui Kairi non volesse che ne parlassi.
-Io l’avrei lasciata immediatamente.- sentenziò lui
dopo un attimo.
-Sora tu parli così perché…-
Ne era innamorato, sicuro
non c’erano altre spiegazioni.
-sono innamorato- concluse lui – e non è lo stesso
ragionamento che dovrebbe fare anche l’altro?- mi domandò
-in effetti non hai tutti i torti.. ma magari la cosa
è più complicata di quello che possiamo pensare chi lo sa?- dissi io – oh guarda
ecco la lavanderia!-
una volta
entrata ritirai e pagai la commessa e uscii infilandomi il pacco nella busta che
mi stavo già portando appresso.
-ma guarda te se mia madre doveva mandarci così
lontano!- sbuffai mentre Sora riprendeva a pedalare.
-Era da un po’ che non venivo da queste parti di
solito non ci si passa mai.- mi disse
-Già è un quartiere con pochissimi negozi ed è molto
tranquillo, di solito ci vengono ad abitare le famiglie numerose o gli anziani,
è una specie di quartiere zen in effetti..- risi
-Proviamo a deviare così dovremmo arrivare vicini alla
stazione.-
Sora svoltò
all’angolo prendendo una strada con una serie di villette che si distinguevano
solo dai colori.
-qui è dove abita un mio professore se non sbaglio…-
non riuscii
a proseguire che Sora sterzò in una viuzza parallela facendomi quasi sbattere
contro un palo per poi fermarsi.
-Sora ma sei pazzò?!- strillai e lui mi fece segno di
tacere, mise il cavalletto alla bici e si appostò all’angolo.
-Ma che fai?!- sibilai avvicinandomi a
lui.
-perché?!-
l’urlo ci
arrivò chiaro e in quel momento riconobbi la voce di Kairi.
Mi sporsi
anche io dall’angolo e la vidi, era ad una ventina di metri da noi, parlava
concitata con qualcuno nascosto dietro la colonnina dell’ingresso di una casa.
-uffa non riesco a sentire!- mugugnò Sora
-guarda che questo si chiama spiare!- gli dissi
contrariata, però in effetti anche io morivo dalla voglia di vedere il suo
ragazzo.
-hai detto che quella sera non saresti venuto! Che le
avresti parlato!-
un ennesimo
urlo ci fece capire di cosa stava parlando.
-cavolo! Si spostasse almeno un po’…- dissi mentre mi
appoggiavo con il mento sulla nuca di Sora per vedere meglio.( la famosa tecnica
del totem! XD)
-E poi sono io lo spione…- mormorò lui
sarcastico.
-Ti ho già detto che non è semplice ma a tempo debito
lo farò…-
La seconda
voce che ci arrivò fu quella di un uomo, aveva una gran bella voce e io mi
chiesi dove l’avessi già sentita, la mia mente cercava nei ricordi
frenetica.
-forza adesso torna a casa non ci devono vedere
qui…-
-avrà una madre iperprotettiva secondo te sto qui?-
chiese Sora
in quel
momento una lampadina si accese nella mia testa, così intensa che di lì a poco
sarebbe scoppiata fulminandosi perché quello che avevo pensato non poteva essere
vero.
-Keira?-
Sora si
districò dal totem fissandomi preoccupato, primo dalla mia faccia allibita e
secono dalla lentezza dei miei movimenti. Tornai a fissare i due, Kairi prese
per mano il ragazzo tirandolo verso di sé e baciandolo così ne riuscii a vedere
il volto e mi mancò un battito.
Non era
possibile… era tutto sbagliato…
-Keira!- Sora mi prese per le spalle evidentemente
preoccupato.
-Quel… quell’uomo…- sbiascicai.
-Che c’è?!- mi incalzò lui
-Quell’uomo è un professore della mia scuola, insegna
musica si chiama Ienzo Hakamura, e si è sposato un anno fa…- dissi tutta la
frase in meno di un minuto ma che mi parve un’ora.
Kairi stava
con un uomo sposato!
“ lui ha
una ragazza ma non si decice a lasciarla….”
“la nostra
storia è complicata”
Ora
riuscivo a connettere tutto, era lei la ragazza che avevo visto all’Holy! Ed era
sempre lei che avevo visto al ristorante con Alex!
Sora mi
guardò spaesato per un attimo.
-ne sei sicura?- mi chiese
-al 100%.. ricordo che noi ragazze quando ci ha detto
che si sposava eravamo tutte tristi.. e ci ha pure invitato al suo matrimonio
era più o meno un anno e mezzo fa…- risposi, cominciavo a ritrovare un po’ della
mia lucidità.
Sora storse
la bocca per un attimo in un espressione che non capivo se essere di delusione o
di disfatta.
-avevi ragione la cosa è più complicata di come
potevamo immaginare..- sentenziò alla fine.
Commenti:
allora alzino la mano quelli che lo avevano già capito…. Bene potete andarvene
guastafeste!!! No dai scherzo… spero che però non fosse così ovvio! ^^”Ebbene sì miei cari lettori tutto questo
è beautiful!! XD i casi della vita vero? Proprio quel giorno Sora e Keira sono
passati di lì… ^^la cosa più bella
è che sono certa che nessuno di voi sa come andrà a finire! Muhahah!! A dire la
verità però…. Non lo so neppure io… ^o^
Con questo
capitolo inauguro il mio nuovo computer portatile! Non vi dico che gioia sia
averne uno nuovo e che funziona sono commossa çç…
Ringraziamenti:
Haruka96:
non è mai il momento giusto.. e parlo per esperienza! XD spero che la sorpresa
di Kairi non ti abbia deluso! Baci!
Ottoperotto: WOW una new entry!! ^^ me molto felice! Sono
ancora più contenta sapendo che la prima recensione che fai è sulla mia fic!
Grazie mille!! Spero che continuerai a seguire! Kiss
Elly
Mercer: devo dire che con questo nick mi piaci di più! XD e allora? Che mi dici
di questo avvenimento? Ti ho stupita almeno un po’? grazie di cuore per la
recensione! Baciotti! ^^
Giulietta91: ed ecco la mia recensista più accanita! ^^
per quanto riguarda Alex non volevo dare quell’impressione di lui, era solo un
pezzo così tanto per cambiare solfa, però ovviamente volente o nolente tutti i
ragazzi alla fine pensano a quello c’è poco da fare… U_U Riku invece lo trovo un
tipo più all’antica però non si sa mai.. XD qualche canzone in mente c’è l’ho
per lo più dei Paramore non so se li conosci ma devo trovarne ancora una che
vada bene… aspetto con impazienza un tuo commento su questo chappy!
Kissy!
Mietitrice:
eddai una settimana è passata veloce non credi? Ora voglio sapere che ne pensi
di questo! Bacioniiiiiii
Si
ringraziano i semplici lettori visto che sono quasi a quota 2000 letture! ^^
siete magnifici!!
Proseguivamo ormai da
almeno mezzora a piedi, ognuno immerso nei propri pensieri.
La questione mi lasciava con un senso di tensione.. lo so
che non erano affari miei, che sarebbe potuto capitare a chiunque e che queste
cose accadono senza un perché… però…
essendoci una mia amica invischiata in mezzo la vedevo da
un altro puno di vista.
Guardai di sottecchi Sora, aveva la stessa espressione
neutra da quando avevamo imboccato la via del ritorno. Potevo solo immaginare
per una minima parte la frustrazione che provava, la ragazza di cui aveva una
cotta non solo era fidanzata ma per giunta con un uomo sposato, chissà se
pensava la stessa cose che pensavo io.
-Keira?-
Nel momento in cui ho sentito pronunciare la frase “ti ho
già detto che non è semplice ma a tempo debito lo farò” avevo già capito che
quell’uomo non aveva esattamente intenzione di lasciare la moglie che tra
l’altro era una persona deliziosa. Quando eravamo andate a trovarli appena dopo
il trasferimento ci aveva chiesto persino di rimanere a pranzo, era una donna
alla mano e simpatica e poi loro sembravano così
felici…
-Keira il telefono!-
la mano di Sora che mi scuoteva il braccio mi fece
rinsavire, il mio cellulare suonava
insistentemente.
-pronto?-
_che fine hai fatto?_ la voce di mia mamma uscì chiara e
netta dall’apparecchio.
-ah scusa mamy siamo
leggermente in ritardo..- risposi
_ Keira tutto bene?_ a quanto pare il mio tono di voce
non era esattamente dei più brillanti.
-sì non ti preoccupare abbiamo
avuto un contrattempo con una nostra amica ma tutto bene adesso arrivo..- le
risposi
_ ok, se vuoi ti faccio venire a prendere da Daniele_
eccola! Tutte le volte per quanto arrabbiata fosse bastava che le dicessi che
non stavo bene che il suo incomparabile lato materno si faceva sentire.
-no non c’è ne bisogno grazie
mamma.- sorrisi
_ d’accordo allora a dopo._
Chiusi la chiamata rimettendo il telefono in tasca, Sora
nel frattempo era risalito in bici io mi attaccai al portapacchi come prima e
ripartimmo, dovetti lasciare stare i miei pensieri perché sarei stata solo
deconcentrata e avrei finito con lo shiantarmi da qualche
parte.
-lo diciamo a Riku?-
Sora mi rivolse la parola senza voltarsi indietro
mantenendo costante l’andatura.
-onestamente non lo so.. dopo
tutto non sono affari nostri..- risposi flettendo le ginocchia per attutire un
dosso.
-Che non siano affari nostri
non sono d’accordo dopo tutto siamo un gruppo..-
replicò
-Sora lo dici solo perché sei
geloso!- lo rimbeccai io
-Lo dico perché sono
preoccupato..- si girò fissandomi per un istante prima di tornare alla
strada.
-In che
senso?-
-Nel senso che secondo te
quello lì ha la ben che minima intenzione di lasciare la moglie?! Secondo me no
e alla fine Kairi sarà a pezzi…-
Aveva perfettamente dato voce ai miei pensieri, a volte
mi stupivo quanto io e Sora viaggiassimo sulla stessa lunghezza d’onda.
-mh…- feci un suono indistinto che non voleva essere né
un consenso né un diniego.
-allora lo diciamo a Riku?- mi
incalzò lui mentre imboccavamo la strada di casa
mia.
-Parliamone prima con Kairi…-
-------
Quel pomeriggio io e Sora eravamo seduti sul tappeto in
mezzo al capannone, Sora era appoggiato con la schiena alla cassa della batteria
e io a gambe incrociate e chitarra alla mano seguivo le modifiche che avevo
fatto allo spartito. Eravamo tesi entrambi come corde di violino, ogni minimo
rumore ci faceva saettare lo sguardo alla spessa porta di lamiera.
Sentimmo uno stridio di gomme e un motore che veniva
spento e pochi istanti dopo entrò Kairi ravvivandosi i capelli schiacciati dal
casco.
-giorno ragazzi!- ci disse
allegra
-ciao Kairi!- risposi io, Sora
le sorrise ma smise prima che il sorriso raggiungesse i suoi occhi che rimasero
inespressivi.
-Cosa ti è successo Sora?- a
Kairi ovviamente non era passato inosservato il comportamento del ragazzo anche
perché solo un cieco poteva non notarlo.
-Vedi Kairi…- presi io la
parola perché non ero sicura dei toni che avrebbe usato
lui.
Lei mi guardò con curiosità avvicinandosi alla scrivania
per poggiare la borsa.
-stamattina siamo andati a
fare alcune commissione e siamo capitati nel quartiere est e…-
d’un tratto i movimenti di Kairi rallentarono ci mise un
eternità ad lasciare andare la borsa, continuava a fissarla come se contenesse
le risposte all’umanità.
-cosa avete visto?- ci chiese
in tono asciutto.
-Tu e il tuo ragazzo un po’
cresciutello..- rispose Sora senza troppi giri di
parole.
-Sora!!!- lo rimproverai
io.
Kairi si sedette sull’unica sedia che c’era lì dentro
prendendosi la testa fra le mani.
-Kairi non lo sa nessuno a
parte noi due non lo abbiamo detto neppure a Riku.- tentai di tranquillizzarla
io
lei scosse la testa.
-non volevo che lo veniste a
sapere..- disse
-perché?- chiese Sora sempre
seduto.
-Avrete giudicato di sicuro
male- non era una domanda.
-No non ti abbiamo giudicata
male ma…- cominciai io
-È una grossa stupidaggine
quella che stai fecendo.-
Sia io che Kairi ci voltammo verso
Sora.
-come?- gli chiese
lei
-non ti rendi conto che questa
relazione non ti porterà da nessuna parte?!-
stavo per ribattere io quando lo fece
Kairi.
-non me la sono andata a
cercare se è questo che vuoi dire, è successo e basta..-
replicò
-Kairi nessuno sta dicendo che
tu…-
-però sai anche tu che non
andrà a finire come vuoi!-
guardai torva Sora, non mi stava proprio aiutando a far
diventare la questione più semplice.
-cosa ne sai tu?- gli chiese
-Kairi apri gli occhi
quell’uomo non ha intenzione di lasciare la moglie sta solo temporeggiando!-
sbottò Sora
-non è vero! È solo che…-
-è solo che la storia è
complicata.. vero? Kairi l’unica persona che ci rimetterà in questa storia sarai
tu perché lui finirà con dire che sei stata tu a prenderti una cotta
adolescenziale per lui e liquiderà tutto così!- le disse Sora alzandosi e
squadrandola.
-Non potevamo evitarlo! Non si
può comandare l’amore!- disse Kairi con le lacrime agli
occhi.
-Questo purtroppo lo so bene…-
replicò Sora poi uscì dal capannone.
-Sora!- gli urlai dietro ma
senza esito.
-Ottimo e adesso che faccio?!-
chiesi frustrata a me stessa.
-Keira ma Sora si è?-
-Mi sa proprio di sì…- annuii
io stancamente
-Per oggi mi sa che è meglio
se torno a casa scusami..-
Afferrò la borsa e uscì anche lei, poi da fuori sentii
un’altra voce.
-Kairi dove
vai?-
seguita da uno stridio di gomme sulla ghiaia, dopo
qualche secondo entrò Riku con aria interrogativa.
-che è successo?!- mi chiese
io mi lasciai scivolare lungo la parete del capannone
chinando la testa.
-maledette spedizioni.. quando
si decideranno a spedirci quel divano!?- sbottai
sottovoce.
-Keira?-
Riku si incinocchiò davanti a me molleggiandosi sulle
punte dei piedi.
-casini…- risposi vaga
-questo lo avevo capito ma che
ti po di casini?- chiese imperterrito
alzai lo sguardo e incrociai il
suo.
azzurro terso VS acqua marina… vinse lui.. ci si poteva
annegare in quegli occhi. Così gli spiegai dettagliatamente i
fatti.
-allora è così…- si lasciò
scivolare lungo la parete di fianco a me con le gambe
distese.
-Ehhh già..- ero stanca ma più
che fisicamente, emotivamente, lasciai scivolare la testa sulla sua spalla.
-Non pensavo che Sora fosse
così preso da Kairi..- sentii scivolare anche la sua testa che si appoggiò alla
mia.
-Neppure io lo pensavo fino a
quel punto… si è proprio arrabbiato..- risposi
-Beh puoi immaginare cosa
voglia dire stare vicino alla persona che ami sapendo che ha il ragazzo? Se poi
il ragazzo è un uomo sposato come minimo vai fuori..-
-Sarà…-
Rimanemmo zitti per qualche minuto, mi accorsi solo
allora del frinire delle cicale quasi assordante.
-comunque è meglio se lo
lascia perdere…-
sollevai la testa costringendolo a spostare la sua a sua
volta.
-ehi non è così semplice se
lei è innamorata!- replicai
-innamorata o no non è
giusto.. quell’uomo è sposato!- ribadì Riku mentre lo sguardo gli si
accendeva.
-Dai Riku lo sai bene anche tu
che di queste storie ne è pieno il mondo, non sarà giusto ma non puoi pretendere
che lei diventi un ghiacciolo da un giorno all’altro!-
-Sarebbe meglio per tutti-
stava alzando i toni
-Riku che ti prende!?- chiesi
-Niente lascia stare…-
Si alzò e senza aggiungere un'altra parola si dileguò
come gli altri.
-ma che diavolo avete tutti
oggi?!- urlai ormai al nulla.
---------
-hanno aperto un acquario
avete visto?-
mia mamma era seduta in salotto intenta a leggere il
giornale locale, io me ne stavo per terra con lo spartito della canzone di Kairi
alla mano leggendolo e tentando di immaginarmi con gli altri come sarebbe
stata.
-Sì.. tra l’altro al lavoro ci
hanno dato dei biglietti gratis…-
erano passati due giorni da quando c’era stata quella
splendida scoperta e non ero riuscita a parlare con tuttie tre assieme, se c’era Kairi non c’era
Sora e neppure Riku e viceversa, in quel momento mi sentii come la svizzera
nella prima guerra mondiale.
-ehi Keira ti va di andarci
con i tuoi amici o con Alex? Ne ho tre gratis… Keira mi ascolti?-
guardai per un attimo mio papà intontita poi pensai
acquario biglietti gratis… tre… idea!
-certo! Anzi credo che ci andrò già domani! ^^-
mi alzai e andai di volata in camera e presi il
cellulare, mio fratello mi guardò.
-quando hai quell’espressione
hai in mente qualcosa…- mi disse sospettoso voltando le sedia girevole verso di
me.
Io per tutta risposta gli feci un gran sorriso sornione.
Spedii tre messaggi identici.
“ ciao senti mio papà mi ha regalato un paio di biglietti
per il nuovo acquario ti va se ci andiamo assieme?”
E ricevetti tre risposte pressoché identiche.
Commenti: secondo me in sto gruppo andavano troppo
d’accordo e allora? Mettiamoci un po’ di zizzania!! XP sono perfida lo so! A
pensarci bene avevo iniziato a scrivere la fan fic con un’idea ben precisa in
mente… che si è andata a far benedire nel corso del tempo ^^” questo è quello
che si ottiene a scrivere un capitolo ogni morte di papa.. e tra l’altro ho
quasi finito i capitoli che avevo messo giù l’ultimo ponte scolastico.. e ora
non so come fare perché nn ho abbastanza tempo! çç
Spero proprio di non doverla interrompere… Kamisama!!!
Ringraziamenti:
Mietitrice: XD sapevo che lo avresti detto! Mi scuso se
questa settimana ci ho impiegato un po’ di più ma anche io ho degli impegni
improrogabili.. çç meno male che ci sono le tue recensioni!
Ottoperotto: che bello hai commentato di nuovo! ^^
grazie! Quello che hai detto in dialetto l’ho capito non è molto diverso dal
piemontese di casa mia! XD solo non ho capito che significa tusa…
Anche an dialet le to rencensiun ma fan sempre piasì!
Elly Mercer: ahh meno male che ti piace! ^o^ oddio non
volevo farti pigliare un infarto! O.O però in effetti sarebbe stata una bella
gatta da pelare fosse stato Alex! XD per lui ho in mente altro!
Hihihi
Anonima4ever: Che bello! Sono davvero contenta che tu la
segua sempre e la recensione mi ha fatto molto piacere! Grazie mille!
^^
Giulietta91: da quello che hai scritto posso capire che
tu sia curiosa! XD sono anche io quel tipo di ascoltatrice di musica, però
qualche gruppo preferito c’è l’ho! ^^ invece dei metallica so poco o nulla…
grazie mille per tutti i complimenti!
Haruka96: meno male che non ti era passato per la mente!
Se no che razza di sorpresa sarebbe stata! U_U non so se la tua idea di
risoluzione della questione sarà come quella che ho pensato io.. me la dirai
quando lo avrò scritto allora! Baci!!
Capitolo
43: Christian's Inferno (Green Day - 21st Century
Breakdown)
Il
pomeriggio seguente ero davanti l’ingresso principale, sorridevo già all’idea
delle facce che avrebbero avuto e non mi sbagliavo.
Il primo ad
arrivare ovviamente fu Riku, che non sospettò nulla fino a che non arrivò anche
Kairi e dopo pochi minuti Sora.
Ora li
avevo tutti e tre davantia me con
le facce più disparate.
-sei un mostro…- sibilò Riku
-questione di punti di vista…- sorrisi io – comunque i biglietti
gratis li ho davvero per tuttie
tre.-
-bella consolazione…- borbottò Sora
-adesso
basta!-
mi piantai
davanti a loro mani sui fianchi.
-ragazzi siamo un gruppo! Se uno di noi ha commesso un errore…-
Kairi mi fulminò con lo sguardo – o comunque ha dei problemi..- aggiunsi rapida
– gli altri lo devono aiutare che razza di amicizia è se no?!-
Sora adesso
aveva lo sguardo un po’ più colpevole.
-non pensiate che dopo aver faticato per trovare degli amici come
voi vi lasci rovinare tutto! Non c’è storia, vi rincorrerò ovunque piuttosto!-
replicai squadrandoli ad uno ad uno.
Riku
sospirò – ehi… credo che abbia ragione e poi… non vorrete mica farvi
perseguitare da questa scimmia per tutta la vita no?-
-ma brutto idiota!!!- gli tirai un pugno mentre Kairi si metteva a
ridere.
-Senti Kairi mi dispiace..-
Lei smise
per guardare Sora, mani sprofondate nelle tasche e sguardo basso chiedere scusa.
(kawaiiiiiii >//////<)
-non avrei dovuto reagire così..- ammise
Kairi
sorrise prendendolo per una mano (O///O à Sora… XD ? me)
-non ti devi scusare è acqua passata! Ora che ne dite di andare a
divertirci?!- si rivolse poi a noi.
-Sììì!!!-
esclamai
-Ok allora
avanti!-
Sora aveva
ripreso un pò della sua naturale allegria e tenendo Kairi cominciò a correre
verso l’entrata dell’acquario.
-dai Riku andiamo!- presi anche io la sua mano e me lo trascinai
dietro.
L’acquario
era davvero bellissimo, nonostante la nostra città fosse piccolina avevano messo
su un impianto niente male. La parte che adoravo di più erano sicuramente i
lunghi tunnel sommersi, li alimentavano direttamente con l’acqua (ovviamente
depurata) del fiume. C’erano tutti i tipi di pesce conosciuti e perfino un
grande squalo bianco che si aggirava minaccioso fra i coralli rosa.
Alle 4
andammo allo spettacolo dei delfini, una cosa che non poteva mai mancare in un
acquario.
-siamo stati fortunati abbiamo trovato i posti in prima fila!-
esclamò Sora allegro, alla fine era tornato il nostro amico di sempre.
-Dici che ce li faranno toccare?- chiesi
-È probabile lo fanno sempre…- rispose Riku
-Evviva!
Allora Kairi ci proponiamo noi?-
Mi voltai
verso di lei e notai subito la sua espressione sofferente, puntava dritto
davanti a noi.
Seguii il
suo sguardo e capii a che cosa era dovuto. Esattamente di fronte a noi ma dal
lato opposto rispetto al nostro c’era Ienzo Hakamura con la sua splendida moglie
che si godevano la giornata come qualsiasi coppietta sposata.
-oh no…- mormorai
Sora e Riku
chiesero che cosa succedeva ma seguendo il nostro sguardo capirono senza bisogno
di spiegazioni. Il volto di Sora si indurì improvvisamente mentre quello di Riku
rimase impassibile.
Ritornai a
fissare la coppia davanti a noi, lui si chinò per baciare la moglie che per
scherzare gli appoggiò la lattina gelata sul collo, si misero a ridere, Kairi si
alzò proprio mentre Ienzo guardò di fronte a sé, per un momento la guardò con
occhi sgranati ma non me ne accertai perché seguii Kairi che si era rifugiata in
un angolo vicino alla vasca dei pesci tropicali.
-Kairi…- mi avvicinai a lei.
-Scusami siamo venuti qui per divertirci e di nuovo io rovino
tutto…- mi fece un sorriso tra le lacrime.
-Qui non centro io sei tu che non stai bene…- le
dissi
-No io no.. sto benissimo mi ha detto che ci sarebbe voluto tempo..
mi ha solo chiesto di avere pazienza tutto qui…- replicò lei a
stento
“non ci
crede più neppure lei…” pensai triste.
-Kairi non…-
-per piacere
Keira non dire niente.. posso immaginare cosa tu mi stia per dire ma non
dirlo per favore…- era una supplica più che una richiesta e io annuii rassegnata
passandole un braccio intorno alle spalle per confortarla, in quel momento
arrivò Riku trafelato.
-Ehi che ti succede?- gli chiesi
-Avete visto Sora?- domandò appoggiandosi alla parete per
riprendere fiato.
“di male in peggio” pensai io maledicendomi per
quell’idea dell gita
-No perché?-
-Cazzo!- esclamò e cominciò a guardarsi intorno.
-Riku che c’è?!- lo incalzai io
-Quel professore credo abbia visto Kairi e si è alzato lasciando la
moglie lì penso che Sora gli sia andato in contro…- disse con tono
nervoso.
-Oh no…- sussurrò Kairi
-Dobbiamo raggiungerlo ci manca solo che si metta a picchiarlo e
così questa storia sarà di pubblico dominio! Ma che gli passa per la testa!?-
sibilai io
-Forza venite…-
Riku
cominciò a correre e io tenendo per mano Kairi lo seguii, adoravo quella
struttura ma per un attimo maledissi il costruttore di quel labirinto, furono un
paio di voci concitate a dirci dove si trovavano.
-ragazzino ti vuoi spostare?-
girammo
l’angolo e sbucammo esattamente dietro il professor hakamura che non si accorse
di noi, mentre Sora distava qualche
metro da lui squadrandolo male.
-perché la sta prendendo in giro?!- chiese
-ma di che stai
parlando? Senti non ho tempo da…-
-mi dica perché illude una ragazza innamorata di lei!-
ribadì
Kairi stava
per dire qualcosa ma sia io che Riku le mettemmo una mano sul braccio.
-ma cosa ti importa?- domandò sospettoso lui
-le basti sapere che mi importa…- rispose secco Sora
-non so cosa ti abbia detto la tua amica ma deve avere travisato..-
disse il professore
ecco… ormai
era inevitabile… guardai con la coda dell’occhio Riku ed ero sicura che lo
stesse pensando anche lui.
-sono le solite cotte
adolescenziali..- proseguì l’uomo
sentii
Kairi reprimere a stento dei singhiozzi, mentre altre lacrime le scendevano
copiose.
-certo e a lei ha fatto comodo! tanto l’unica che ne soffrirà sarà
Kairi.. mi fa schifo- replicò gelido Sora
-cosa hai detto?-
-che mi fa schifo..- ripetè Sora sputando quanto più veleno poteva
in quella frase.
L’uomo non
replicò ma si avvicinò pericolosamente a Sora, a quel punto Riku ci superò con
passo svelto e lo bloccò per un braccio. Il professore senza capire si voltò e
rimase fermo a fissare Kairi.
-non pensi neppure di venire alle mani o una denuncia non gliela
toglie nessuno…- disse calmo Riku, l’uomo si divincolò dalla
presa.
-Siete solo dei ragazzini.. tu compresa..- disse gelido scoccando a
Kairi un’occhiata cattiva
– solo per
il fatto che non ti sia accorta prima della realtà..- aggiunse tornando sui suoi
passi e superando Sora che si voltò di scatto pronto a colpire.
-Sora no!-
Lui si girò
sentendo svanire la rabbia di fronte all’espressione disperata di
Kairi.
-lascia stare ti prego…- singhiozzò
-Kairi mi dispiace non volevo creare tutto questo… è solo che mi ha
fatto una rabbia, ti prendeva in giro e io non potevo permetterglielo! Non
dovrebbero esistere persone così meschine fanno solo soffrire le persone.. non
te lo meritavi!- esclamò furioso abbassando lo sguardo e stringendo i
pugni.
-Sora..- sorrisi era il solito impulsivo e genuino
Sora.
Kairi gli
si avvicinò buttandogli le braccia al collo senza smettere di piangere – grazie
mille… Sora grazie davvero!-
Ovviamente
lui rimase spiazzato, rosso come un peperone ricambiò la stretta. Io strattonai
per una manica Riku rimasto appoggiato alla parete con le braccia
incrociate.
-andiamo…-
lui
annuì.
Quando
uscimmo dall’acquario il sole stava appena tramontando, prima che fosse
completamente buio sarebbero state almeno le nove.
Sora si
incaricò di portare a casa Kairi, che sembrava stare meglio e nessuno meglio di
Sora poteva mitigare l’umore con la sua allegria.
Io e Riku
pian piano tornammo verso casa.
-beh almeno si è risolto tutto pacificamente…- dissi mentre
guardavo le locandine dei film in uscita.
-Se non fosse che lo potevamo denunciare per molestie o cose del
genere non sarebbe finita lì credo..- replicò lui
-Hai ragione… che schifo di gente c’è in giro, se penso che ci
sbavavamo dietro qualche anno fa mi vengono i brividi!- finsì un brivido e Riku
rise
-Con tutta questa storia non siamo ancora riusciti a provare il
pezzo..- disse pensieroso
-È vero!
Credi che riusciremo a recuperare domani? – gli chiesi
-Domani mi dispiace ma non posso io, mia mamma ha insistito perché
visto che c’è anche mio padre rimanessi a casa..- nel dirmelo fece una
smorfia.
-Non capirò mai questo tuo atteggiamento.. ma..- continuai prima
che potesse aprir bocca per ribattere – ma non sono affari miei e onde evitare
che tu non mi parli più fino a domani lasciamo perdere!-
Lui mi
guardò di sbieco per un attimo poi si rilassò.
-e di Yoko che mi dici?- si fece da parte per permettere ad una
signora con passeggino di passare sul marciapiede affollato.
-Boh! Da quel giorno l’ho vista di rado dove suonano i ragazzi gli
fa un po’ da manager o almeno così mi ha detto Alex..- sospirai.
-Beh almeno non avete più litigato…se hai lei va bene così che stia
pure per conto suo adesso hai noi…- replicò con tono acceso.
-Sì è vero ho voi…- gli feci eco, lui mi guardò valutando bene le
sue parole e arrossì leggermente.
-Andando a parare su discorsi più felici dovremmo trovare anche un
locale dove esibirci che ne dici?- continuai io dopo un attimo di
silenzio
-Non hai tutti i torti…- si passò una mano sulla fronte mentre
pensava al da farsi
-Ho provato a chiedere all’Holy ma non possono far esibire più di 2
o tre band, anche perché Alex mi ha detto che la competizione per avere le
serate migliori è serratissima..- riflettei
-Vorrà dire che faremo un giro di tutti i locali per informarci…-
rispose lui tranquillo
-Ma prima di tutto dobbiamo trovarci per provare quindi per adesso
c’è tempo..- dissi
Riku fece
un suono indistinto con la gola che interpretai come un assenso. Rimanemmo in
silenzio mentre camminavamo e i raggi del sole cominciavano a diventare dorati
man mano che calava .Era il momento che mi piaceva di più durante il giorno, il
crepuscolo… sia d’inverno che
d’estate trovavo avere una sua magia perfino in città, anzi forse d’inverno con
le chiome degli alberi ingiallite il sole a quell’ora dava un tocco in più
facendole rifulgere di puro oro.
-oh mi sono dimenticata di accendere il cell…- me lo ricordai ad un
tratto tirandolo fuori dalla tasca interna della mia borsa, premetti il tasto
rosso e inserii il pin, dopo di che deci il numero di casa dovevo avvisare che
arrivavo.
_pronto?_
-mamy ciao sono quasi arrivata a casa devo andare a fare qualche
commissione?- le chiesi
_ no ti
ringrazio, però ti ha cercata Alex, visto che il tuo cellulare era spento ha
provato qui, gli ho detto che eri andata all’acquario me è meglio se lo
chiami_
-certo grazie mille.- misi giù la chiamata e imprecai sotto
voce.
Riku mi
guardò incuriosito
-ho dimenticato di avvertire Alex che testa che ho! Meglio se lo
chiamo…- dissi riprendendo il cellulare in mano
-credo che non ce ne sarà bisogno..-
guardai
Riku senza capire e lui mi indicò davanti a lui. Quando spostai la mia visuale
notai anche io, proprio Alex poco prima di casa mia in compagnia niente di meno
che di yoko (la quale in quel momento gli stava dicendo qualcosa all’orecchio
dopo avermi lanciato un’occhiata) e del suo batterista.
“ottimo!”
pensai io
Commenti:
Scusate il tremendo ritardo ma questa settimana è stata infernale come quella
prima d’altronde… -_- Mi sono dovuta arrovellare il cervello per trovare un modo
per mandare avanti la storia, devo dire che però non sono del tutto soddisfatta,
forse è un po’ banale… mi sarebbe davvero piaciuto far picchiare il professore
da Sora ma alla fine ho cambiato idea, non ne valeva davvero la pena. Ma
comunque i problemi non sono ancora finiti e leggerete tra un po’, ah se mi
volete consigliare qualcosa per mandare avanti la fic, o se avete in mente
qualche idea dite pure! ^^
Ringreziamenti:
Ottoperotto: XD la tua lezione di dialetto mi ha fatto
morire dal ridere! Mi sa che sul fatto di non farlki disperare troppo non posso
giurartelo! ^^ anche perché se no sarebbe poco avvincente! Però per lo meno la
questionecon Kairi si è risolta
bene.. grazie mille per i complimenti! An gamba me racuman!!!
Giulietta91: ebbene sì Sora poraccio è decisamente cotto!
^^ ed è proprio questo il bello! L’acquario ha dato i suoi frutti hihihi….
Aspetto di sapere la tua idea! Baci
Elly
mercer: tu dici che sono troppo cattiva?! XD ehhh Keira dopo tutto è innamorata
di Alex e non coglie i messaggi (cosa che io avrei fatto al volo! XD), in
effetti aveva gratis 3 biglietti e ovviamente il suo se lo è pagato.. povera
Keira! ^^ Baciotti!
Haruka96:
spero proprio di poterla continuare se no cmq vi avviserò… Sora in effetti è
stato un po’ brusco però sai lui è così molto schietto senza tanti giri di
parole e poi è innamorato quindi capiamolo! ^^ che ne dici allora di come si è
risolta? Spero ti sia piaciuto… baciiiiii
Mietitrice:
più che te che ti scusi dovrei essere io per il ritardo! ^^” se ti influenzo
pure le emozioni con questa fic vuol dire che sono proprio brava! XD scherzo
ovviamente! Seguimi fino alla fine allora! -_^ mi raccomando! Kissy
Si
ringraziano i miei meravigliosi lettori come al solito!
-ma forse è meglio di no giusto? Non ti preoccupare me la so cavare
da sola! Ci vediamo.- gli risposi
-beh allora vado Keira
ciao…- mi disse, gettò un ultima occhiata verso il gruppo di tre persone e poi
imboccò la stada di casa sua.
Io mi
avvicinai, Yoko prese ad armeggiare con il cellulare.. che comportamento
infantile pensai io. Mi avvicinai ad Alex salutando.
-ciao!- mi alzai sulle punte e gli diedi un rapido bacio sulla
bocca.
-Era ora…- era seccato e lo capivo dal tono di voce.
-Scusami non mi sono ricordata di avvisarti è successo tutto così
in fretta..- mi scusai
-Spero ti sia divertita in sua compagnia..- ribattè lui
acido
Lo guardai
perplessa per un attimo, poi d’un tratto realizzai… era geloso!!! Pensava che io
fossi uscita con Riku!!! Per metà mi venne da ridere e per metà da insultarlo e
sentirmi offesa. Ma non volevo dare a Yoko un pretesto per
divertirsi.
-Alex non hai capito.. non sono uscita con Riku per andare
all’acquario, ho combinato con tutti i membri della mia band, perché ci sono
stati alcuni dissapori e ho tentano di farli riconciliare tutto qui..- gli
spiegai paziente
lui mi
scoccò ancora un’occhiata poco convinta e lo vidi cercare con la coda
dell’occhio Yoko la quale però si stava guardando svogliatamente intorno.
-Alex!- esclamai – non vorrai mica insinuare che tra me e Riku ci
sia qualcosa?!- domandai allibita
-tu non vedi come ti guarda… non aspetta altro..- borbottò.
-Non ci posso credere… hai così poca fiducia in me?-
I suoi
occhi cercarono di sviare dai miei, andando a parare su una macchina di grossa
cilindrata che passò di lì facendo un rumore infernale.
-non è di te che non mi fido…- replicò
-Riku non farebbe mai una cosa del genere..- ribattei capendo dove
voleva andare a parare.
-Tu non sai come pensano i ragazzi.- rispose
-Infatti mi pare proprio di no visto quello che pensi tu.- replicai
gelida
-Certo perché tu lo conosci vero?!- chiese lui con un doppiosenso
di fondo che mi mandò in bestia.
-Cosa vuoi insinuare?! Non potrei mai fare una cosa del genere! Non
ti sopporto quando fai così!- gli urlai offesa, presi il mazzo di chiavi e mi
girai verso la porta di casa.
-Ecco brava vai a chiamarlo…- sbottò
Mi girai, e
ebbi almeno la soddisfazione di vederlo stupito mentre lacrime di rabbia
cominciavano a cadere.
-sei uno stupido… non riesco a capire come tu possa dire una cosa
del genere!!!- gli dissi con la voce che tremava, entrai nell’ingresso e chiusi
la porta, riuscii ancora a vedere Yoko sorridermi ma non ci badai più di
tanto.
Salii in
casa e spensi il cellulare, mia mamma cercò di intercettarmi per chiedermi cosa
fosse successo ma con la mia sibillina risposta “Alex” intuì il resto e ebbe la
buona idea di non chiedermi altro. Mi raggomitolai sul letto, frustrata per come
erano andata le cose, lasciando cadere la borsa a terra. Ma che diamine gli era
preso? Era già qualche giorno che lo vedevo torvo, ma pensavo avesse qualche
problema suo.. possibile che Riku ora gli desse così tanto fastidio? E poi
vedere Yoko, che fossimo state ancora ai vecchi tempi a quest’ora sarebbe stata
lì al mio fianco a consolarmi ora mi guardava invece con distacco comportandosi
come se non ci fossi, mi fece ancora più male.
Dopo un po’
di tempo che ero in quello stato di ribollimento, dalla porta fece capolino la
testa di mia mamma con il mano il telefono.
-Keira c’è Kairi al telefono.. se vuoi le dico che vi sentite
domani..- disse titubante non sicura delle mie condizioni.
-Passamela pure non ci sono problemi..- dissi mandando giù il
magone che avevo in gola, almeno non era né Riku e né Alex.
Mia mamma
mi diede il telefono tornando poi in sala.
-pronto Kairi
scusami se non ho risposto subito…- le disse avevo la voce un po’ roca ma
dopotutto era accettabile. _ Keira che ti è successo?_ mi chiese lei
tralasciando tutto il resto e andando dritta la punto
-nulla.. ho solo litigato con Alex tutto qui..- risposi
vaga
_ mi
dispiace hai voglia di parlarne?_ mi domandò
-non ti preoccupare… deve essere solo geloso di Riku ha pensato che
oggi pomeriggio fossi uscita con lui..- dissi scoprendomi più leggera dopo
quella confessione.
_ oh.. la
solita storia I ragazzi sono tutti così che ci vuoi fare? Non sanno andare al di
là del proprio naso!_ disse lei contrariata strappandomi un sorriso
-ma non parliamo dei miei stupidissimi problemi piuttosto tu come
vai?-
_ mhh… così
così ancora… devo dire che sono stata una stupida a crederci davvero, ma ero
veramente presa da lui.. lo so che era sbagliato però…- non trovò le
parole
-Kairi io non ti giudico affatto, c’è gente che potrebbe ma io non
sono quel tipo di persona… quel che è fatto è fatto non ci devi pensare più,
quindi non struggerti ulteriormente ok?- la rassicurai
_ sì grazi
Keira… stavo per mandare a rotoli la tua band!_ disse
-nah figurati ci vuole ben altro!- risi io – e poi Sora sarebbe
andato in depressione, si è arrabbiato solo perché tiene moltissimo a te..-
dissi
_ davvero così tanto?_ mi
domandò
-credo che sia abbastanza cotto..- risposi divertita
_ me n’ero
accorta..- assentì lei _ però adesso non saprei che fare, sono confusa..!_ disse
sospirando
-credimi se ti dico che ti capisco… ma prendila con calma conosco
Sora potrebbe aspettare per l’eternità!-sospirai anche io
_
Keira stai tranquilla si rimetterà tutto a posto, ti chiamerà sicuramente per
fare la pace vedrai.._ mi rassicura Kairi
-hai ragione ti ringrazio, ci sentiamo.-
_ ok Keira
buona notte._
-notte anche a te, ah Kairi?- le dico prima di metter giù il
telefono.
_
sì?_
-non dire nulla a Riku non voglio che si senta in colpa o cose del
genere..-
_ non ti
preoccupare_
La
ringraziai ancora e poi chiusi la chiamata.
Rimasi un
po’ seduta sul letto, poi scivolai a terra sdraiandomi a pancia in su sul
tappeto, era una cosa che facevo spesso anche da piccola, mi faceva vedere le
cose da una prospettiva diversa. Fissavo il cielo ogni volta che la tenda della
porta finestra si alzava mossa dalla corrente. Non so perché ma mi sentivo
subito meglio, i problemi che prima sembrava schiacciarmi con il loro peso
sembravano molto meno pesanti ascoltando i rumori lievi di quella sera d’estate.
-sei in posizione da meditazione?-
Dany era
appena entrato in camera e conoscendo le mie abitudini sapeva che tutto ciò
aveva una logica, anche se strana.
-già era da un po’ che non lo facevo..- rispondo
-mamma è preoccupata..- mi dice sedendosi alla scrivania e girando
la sedia verso di me.
-E ti ha mandato in avanscoperta?- gli chiedo
stupita
-Veramente no, mi ha solo detto di lasciarti in pace che dovevi
aver litigato con il tuo ragazzo..- fece spallucce
-La mia posizione di meditazione con te è del tutto inefficace..-
alzai gli occhi al cielo rimettendomi seduta.
-Devo avere un karma molto forte..- dice sarcastico e io
rido.
-Meglio se le vado a dire che non si deve preoccupare..-
sospiro
-Perché hai già risolto?- mi domanda lui
-No..- rispondo poi ringrazio per i miei riflessi pronti afferro al
volo il mio cellulare che Dany mi aveva lanciato – ehi!-
protesto
-Se non lo accendi non risolverai mai niente…- mi dice con sguardo
eloquente.
-Uff..- sbuffò inserendo il pin.
-Bene..- dice compiaciuto lui – torno di là ad avvisare mamy che
non sei sull’orlo della disperazione..- ride e mi lascia sola in
camera.
Quando il
mio telefono finì l’iter di accensione il mio cuore partì a mille non aspettavo
altro che vibrasse sulle mie ginocchia e mi arrivasse un messaggio e quando lo
fece ebbe un attimo di fermo.
Lasciai che
lo schermo si spegnesse senza leggerne il nome. Poi prendendo un bel rispiro di
sedetti sul letto appoggiando la schiena al muro e lo sbloccai, ebbi due
emozioni contrastanti una di gratitudine e una di profonda delusione.
Gratitudine
perché capii che davvero su di lui ci si poteva sempre contare e delusione
perché il mandante del messaggio non era Alex come mi aspettavo ma
Riku.
“ Ciao
Keira volevo sapere se andava tutto bene… Spero di non averti creato casini se
così è mi dispiace davvero, dimmi se posso fare qualcosa.. tvb”
Attesi
ancora 5 minuti nella speranza che arrivasse un suo messaggio, non seppi neppure
se dovevo chiamare io o no… alla fine risposi a Riku.
“ ciao non
ti devi preoccupare è tutto ok… ti ringrazio davvero ma sto bene! Ci sentiamo
presto. Bacio, buona notte.” Se mi fossi dilungata di più per come mi conosceva
bene Riku avrebbe capito che non era vero.
Ero
combattuta e non sapevo cosa fare… lo chiamo o no? È colpa mia tutto quello che
è successo o no? Mi creavo troppi problemi dove non c’è n’erano?
Il mio
cervello dopo qualche minuto protestò per la stanchezza della giornata e
dell’attività a cui lo stavo sforzando quindi presi l’unica decisione sicura,
spensi il telefono, la luce e mi lascia scivolare nel sonno ancora
vestita…
Commenti:
che capitoletto magro! ^^ scusatemi fin da subito! È tutto quello che riesco a
fare in un ponte di 2 giorni… spero che da voi faccia abbastanza bello perché da
me stamattina c’erano 11 gradi e tanti cari saluti agli shorts e canotte
leggere.. çç mi sa che il freddo è calato pure sulla nostra povera Keira, i miei
personaggi ormai mi odieranno! XD volevo farli litigare a tutti i costi e ci
sono riuscita ora però devo andare avanti! ^^ chissà che si inventerà il mio
povero cevellino malato!
Ora ho la
botta triste quindi meglio che non scrivo… ho finito ieri FFVII crisi score e
non mi vergogno di dire che alla fine ho pianto è davvero tristissimo il finale,
però ugualmente bello… lo adoro..
Ringraziamenti:
Giulietta91:io direi a morte i profin
generale! XD cmq mia cara hai preso in pieno il tipo che è Yoko mi sa che su sta
cosa ci marcerò sopra e poi vediamo che m’invento…. Ovvio che mi fa sempre
piacere leggere le tue recensioni quindi non smettere! ^^
Glo91:forza ragazze facciamo tutte il tifo per
Sora! ^^ quel povero ragazzo dovrà avere pure qualche soddisfazione! U_U ti
ringrazio per i complimenti! Alla prossima!
Haruka96:
io figurati che il professore me lo sono già dimenticato! XD mi sa che quello
che Alex doveva dire a Keira era meglio se non glielo diceva…
Ottoperotto: ciao! Ta ringras par la recensiun, me fa
sempi piasì legerla anche parchèi
ghignu sempi! XD cmq a parte la scola la va tut ben! Ehhh sì keira le pej dal
diavul an persona, però la risolvù al prublema!NOOO O_O te rasun! Sun diventà na
scrittrice internasiunal!!! Me sta per venìa n infart!!! Che blousa!! ^^ ahh te
ticines? As sent dal dialet! XD ta ringras par la recensiun coma tut le smani, i
aspet la prossima! Baciiiii p.s. se non capisci avvisami! XD
Mietitrice:
la odi proprio Yoko eh?! XD avvisami se ritorni con mantello e falce che potrei
non riconoscerti! XD grazie per la recensione! Kiss
Elly
mercer: qui la lista delle persona che odiano Yoko si sta allungando… ^^ non
farmi pensare a Riku che mi gira la testa! XD te lo dico in segreto in realtà la
riempito di botte dopo il prof… ^^
LucyS:
beata che che hai finito io tiro avanti fino a luglio… çç sono contenta che
questi capitoli ti siano piaciuti! Recensisci ancora mi raccomando! Baci!
^^
Thanks to all the people
that had read my little story! I love you guys!
Capitolo 45: Il sole esiste
per tutti (Tiziano Ferro) <
/p>
La mattina dopo mi
svegliai relativamente tardi, verso le undici e di solito alle nove ero già in
piedi. Forse era un modo per il mio cervello di scacciare il senso di
angoscia che mi avrebbe colto non appena mi fossi ricordata degli eventi del
giorno prima, e in effetti quando riuscii a ricordare fin troppo bene tutta la
vicenda mi si spalancarono gli occhi e mi sentii tutta ad un tratto agitata.
I miei a quanto pare erano usciti, trovai un biglietto sulla tazza nel quale
dicevano che sarebbero tornati per pranzo. Dopo aver fatto colazione ed
essermi fatta una lunghissima doccia non trovai niente da fare e così tornai a
fissare il mio cellulare acceso sul comodino. Lo fissai così a lungo che i
contorni divennero sfocati e bianchi poi lo afferrai di getto e composi il
numero, squillò due volte a vuoto e decisi che potevo anche mettere giù ma
risposero. <
/p>
_ pronto?_
<
/p>
Attonita… <
/p>
_ so che ci
sei…_ <
/p>
- Y… Yoko?- la
mia voce uscì poco più che un sussurro. <
/p>
_ se cerchi Alex è
impegnato, sta di là con gli altri a provare.. devo dirgli qualcosa?_
<
/p>
La sua voce
falsamente cordiale fu come una pugnalata al cuore. <
/p>
- no.. solo che
ho chiamato…- dissi <
/p>
_ ok!_ <
/p>
Rimise giù il
telefono, io chiusi lo sportellino con il cuore che andava a mille e una
inconsueta voglia di mettermi a piangere. <
/p>
- cretina! Cosa
vai a pensare?! Te lo aveva detto no che li aiutava?!- mi auto dico <
/p>
Ma il mio cuore non
rallentò. Mi guardai intorno, avevo ancora la mia borsa pronta sul divano
del salotto, la fissai un momento poi la presi, afferrai un mazzo di chiavi e
uscii. In strada mi sentii decisamente meglio, vedere altra gente e il
solito tram tram mattutino mi fece capire che il mondo non era finito.
Cominciai a camminare senza una meta precisa, una cosa che facevo spesso
quando andavo alle medie, mi divertivo ad andare in giro anche in bicicletta per
quelle stradine piene di case tutte uguali. Mi guardavo intorno girando per
i negozietti più disparati, poi un’insegna catturò la mia attenzione. C’era
un cartello appeso tenuto su da una sbarra in ferro battuto lavorata, sul
cartello c’era una testa di leone molto ben fatta e c’era scritto in caratteri
che potevano ricordare l’old english text di word. <
/p>
“Leon Pub” <
/p>
la gente ci passava
davanti senza dargli neppure un’occhiata. La porta con la scala che conduceva al
pub era aperta, ancora oggi non saprei spiegarmi cosa diavolo mi avesse spinto e
scendere quelle scale alle undici e mezza di mattina quando sicuramente era
tutto chiuso. Sentii subito più fresco man mano che scendevo le scale, come
quando si va in cantina. Mi ritrovai davanti ad una apertura separata dal
locale da un fitto strato di perline nere. Scostai la tendina ed entrai, e
mi piacque… parecchio anche! <
/p>
C’era un vecchio
bancone il legno con gli sgabelli in mogano proprio appena entrati sulla
sinistra, i tavoli erano in ferro nero, sopra erano decorati con un collage di
foto in bianco e nero che ritraevano i Beatles, i Queen, Madonna, i Pink Floyd,
i Sex Pistols, Santana e un sacco di altri cantanti recenti e meno. Al centro
c’era uno spiazzo che interpretai come la pista da ballo e in fondo alla sala un
palco. In giro non c’era nessuno e io entrai fermandomi al centro della pista,
ci sarebbe stata parecchia gente… mi avvicinai all’impianto audio per vedere
in che stato era ma mi sembrava buono. <
/p>
- e tu chi
sei?!- <
/p>
inutile dire che mi
spaventai da morire tanto che mi lasciai perfino scappare un urletto. Mi
voltai per vedere chi mi avesse beccata lì dove non dovevo essere. Dalla
porta che probabilmente portava al magazzino c’era un ragazzo. Avrà avuto sui
27 anni, i capelli lunghi castani, vestito in jeans, cintura borchiata,
maglietta bianca e gilè di pelle. Occhi scuri e una sottile cicatrice che
partiva da sopra l’occhio destro per scendere fino alla guancia sinistra. Mi
guardò con curiosità con in mano una cassetta di bottiglie. <
/p>
- scusami.. ho
visto aperto e sono scesa..- dico impacciata ma sorridendo - beh siamo
chiusi..- dice lui appoggiando la cassetta e mettendo a posto le bottiglie sotto
il bancone. - Non ho mai visto questo locale…- dico
avvicinandomi - Non mi stupisce sono pochi ormai quelli che ci vengono
preferiscono locali più alla moda.- replica lui senza guardarmi ma continuando
con il suo lavoro. - Beh a me piace..- dico e stavolta torna a fissarmi
così a lungo che mi sento a disagio. - Emh.. scusa per il disturbo
vado..- dico visto che non accenna a dire nulla. - Tu suoni?- mi chiede
all’improvviso tornando ad occuparsi delle bottiglie. - E come fai a
saperlo?- gli domando stupita tornando sui miei passi. - Ho visto che
sei andata a vedere l’impianto audio non credo che qualcuno che non se ne
intenda almeno un po’ gli interesserebbe..- risponde appoggiando la cassetta sul
bancone e passandosi il dorso della mano sulla fronte. - Ho capito..
comunque sì suono la chitarra.- mi siedo su uno degli sgabelli. <
/p>
Lo strano ragazzo,
apre una bottiglia di coca e se ne versa un po’ in un bicchiere poi ne porge uno
anche a me. <
/p>
- oh grazie..-
dico - davvero trovi che questo locale sia bello?- mi chiede osservando
intorno. - Sì.. è diverso dagli altri e poi si respira un aria
differente, e i tavoli con le foto sono bellissimi, nei locali solitamente si va
per ballare o ascoltare musica ma di richiami a questa non ce ne sono mai..-
rispondo bevendo un sorso di coca. <
/p>
Tornò il silenzio, i
rumori della strada arrivavano soffocati. <
/p>
- sei la prima
persona che dice una cosa del genere.. piacere io mi chiamo Leonhart Ayashi ma
chiamami solo Leon.- mi porge una mano e per la prima volta vedo un sorriso
appena accennato increspargli le labbra. - Piacere mio io sono Keira Del
Monte.- gliela stringo. - Mi sto ancora domandando però perché tu sia
scesa giù.. questo posto nemmeno lo notano…- - Sinceramente non te lo
so dire neppure io ^^” – <
/p>
Poi mi viene un
colpo di genio, cioè.. era un’idea assurda ma poteva funzionare. <
/p>
- senti Leon…-
inizio, lui mi guarda curioso – non è che per caso hai bisogno di una band che
suoni qui live la sera?- <
/p>
subito mi guarda
stranito, poi pensieroso. <
/p>
- anche senza
pagarci basta avere un posto..- mi affretto ad aggiungere. - Perché tu
suoni in una band?- domanda - Veramente l’ho fondata io..- dico
annuendo. - E come vi chiamate?- - Birth by sleep.. siamo alle
prime armi ma se ci ascoltassi una volta sono sicuro che potremmo essere
all’altezza!- dovevo avere un’aria disperata perché ricomparve quel sorriso.
- Sei una ragazza strana.. con tutti i locali che ci sono qui vieni in
questo buco?- mi chiede quasi ridendo - Te l’ho detto prima a me piace e
poi non ti so spiegare bene il perché mi sia infilata qui era più che altro una
sensazione.. allora sei interessato?- lo incalzo - Fai come credi,
tanto qui non ci viene mai nessuno..- fa spallucce. - Evvai! Grazie
Leon!- esclamo già su di giri <
/p>
Forse quella
mattinata non era poi andata malissimo. <
/p>
Commenti: emh.. Sono
in ritardo vero? ^^” sorry! Spero di essermi fatta almeno un po’ perdonare!
Allora.. Avete visto? ^^ è comparso Leon! Visto che lo avevo già fatto
comparire nelle mie altre fic mi sembrava doveroso e magari userò qualche altro
personaggio andando avanti! E forse anche il locale è stato trovato, anche
se le cose con Alex non vanno alla grande uno soddisfazione la nostra Keira c’è
l’ha avuta! ^^ Putroppo devo dire di aver finito i capitoli pronti quindi
devo trovare il tempo per scrivere… non uccidetemi se passerà un po’ di tempo ma
il 25 iniziano gli scritti… <
/p>
Ringraziamenti:
<
/p>
Elly Mercer: no
tranquilla niente alieni, ho solo preso spunto da una situazione che mi è
capitata -_- esistono persone del genere purtroppo… ma come anche tu hai gli
esami?! Pure io! çç è appunto per questo che non so se riuscirò ad aggiornare
spesso… sì me lo hanno regalato per il compleanno! ^^ cmq nn è per la ps3 ma per
la psp se ti capita di prenderla compralo perché ne vale davvero la pena!
TVB <
/p>
Mietitrice: o_O così
mi fai paura! XDXD però almeno mi faccio due risate alla faccia di Yoko! ^^
grazie mille come sempre per la recensione! Baci <
/p>
Ottoperotto: spero
che anche questo micro capitolo sia bello come l’altro! ^^ non ti rispondo
in dialetto perché ho fretta! XD però tu continua pure che mi fa un immenso
piacere! Blousa vuol dire una bellezza! ^^ aspetto una tua recensione ok?
-_^ <
/p>
Giulietta91: anche a
me poker face piace molto! ^^ mi sa che Keira ha fatto proprio una cavolata come
mi hai detto tu ^^” povera ragazza! Yoko la sto facendo odiare davvero molto eh?
Muhahahah!!! Ora mi devo inventare il seguito… Mh… beh nel frattempo aspetto una
tua recensione! Grazie per il sostegno! Kissy <
/p>
Ringrazio tutti i
lettori e in particolare Akane_ che mi ha detto di avere pure un altarino in
casa sua per me.. O_o grazie mille! XD <
/p>
Alla prossima (che
si spera non sia tra 10 anni.. XD) <
/p>
p.s. scusate se il
font del cartello non è l'Old english text ma mi è sparito dal computer...
O_O <
/p>
Buongiorno miei cari lettori! Mi sembrava
doveroso informarvi su di me ma soprattutto sulla Fic.. Non vi preoccupate
nulla di drammatico o di irreparabile! Solamente che non aggiornerò per un
paio di settimane ancora, causa esami, domani si comincia e ne avrò ancora per
un pò! Ma state tranquilli una volta finiti e ottenuti i risultati potrò
dedicarmi a mandare avanti Music Will Tie! Quindi abbiate solo un pò di
pazienza e Keira,Riku,Sora,Kairi,Alex e tutti gli altri torneranno a farvi
compagnia! Grazie a tutti (anche perchè ho raggiunto le 2000 letture!)!!! VVB Un grosso abbraccio dalla vostra
maturanda Kano_han! ^^
Risalii le scale per uscire all’aperto,
il telefonino non prendeva nel locale. Dovetti chiudere gli occhi perché ero
stata troppo all’ombra, e un’ondata di calore mi investì, fui costretta a
ripararmi sotto la tenda del negozio vicino se non volevo
squagliarmi. Composi il numero di cellulare di Sora. Al terzo squillo
rispose.
- key-chan!- esordì
- Sora ciao ti disturbo? Sei a lavoro?-
gli chiesi
- no non ti preoccupare c’è un momento
morto tra mezzora dovrei uscire.- mi disse, in sottofondo sentii trafficare e
risuonare la cassa si una chitarra che probabilmente era stata sbattuta da
qualche parte.
- Sora sei sicuro?- chiesi, lui
ridacchiò
- certo tranquilla!- replicò - allora
cosa dovevi dirmi?- mi chiese
- Sora tieniti, siediti da qualche parte
e ascoltami bene..- gli dissi
- Keira che succede?!- sentivo trasparire
dalla sua voce l’eccitazione
- conosci il Leon Pub?- domandai prima
- emh… no dovrei?- rispose
- no, cioè sì… beh sarebbe il locale dove
venire a suonare qualche live.- dissi
1.…2.…3.…
-
EVVAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!-
Dovetti ovviamente scostare il telefono
perché rischiavo il timpano, la signora che mi passava a fianco in qual momento
si voltò a guardarmi in modo strano.
- Sora cosa gridi?!- gli dissi ma stavo
già ridendo anche io
- key-chan ti ho mai detto che ti voglio
bene?- mi disse rimettendosi a ridere
Si era del tutto dimenticato di chiedermi
del locale che tra le altre cose non conosceva, poteva pure essere una bettola
per quanto ne sapeva.
- Sora? Sora!!!- urlai attraverso la
cornetta perché secondo me stava correndo per tutto il negozio stile “calciatore
dopo un goal”
- sì dimmi?-
- ma non vuoi sapere nulla?- gli domandai
con una nota seccata ma che non riusciva a dissimulare la mia
contentezza.
- uh sì! Dimmi dimmi!!! Dov’è?-
- beh veramente…- mi guardai intorno -
hai presente il quartiere Chuo vicino a quello commerciale?- dissi
- sì..- lo disse come se ricordarselo gli
costasse una fatica immane.
- lo so che non è dei più popolari però
lo devi vedere! È bellissimo il locale!- dissi tutta allegra
- key-chan sono sicuro che sarà così mi
fido di te! Sai cosa ti dico? Adesso che finisco il turno passo a vederlo- mi
disse
- in effetti era esattamente quello che
ti volevo chiedere, se avevi voglia di passare, perché ovviamente come tu ben
sai, non ragiono mai prima di prendere le decisioni! E ho necessità di
supporto!- dissi io, Sora si mise a ridere
- tu contatta Kairi, io finisco qui e ti
raggiungo… dove esattamente?- chiese
- il locale è vicino ad un fioraio, ma ti
aspetto fuori quindi cerca me!- dissi
Chiusi la chiamata con Sora e dopo un
paio di tentativi di chiamare Kairi riuscii a trovarla.
- davvvero Keira? Sei stata
efficientissima come al solito! 5 minuti e sono lì!- fu la sua
risposta
Per ultimo chiamai Riku, sapevo che oggi
doveva stare a casa ma tentar non nuoce. Stavo componendo il numero quando
il cellulare prese a squillare e inavvertitamente premetti il bottone della
chiamata.
- pronto?- risposi
- Keira?-
Ebbi un tuffo al cuore che subito dopo
accelerò di colpo, sentire Alex così di punto in bianco senza aspettarmelo mi
aveva leggermente scombussolata.
- Keira?- ripetè il mio nome
- ciao Alex…- dissi tentando di non far
tremare la voce
- senti mi volevo scusare per il mio
comportamento non avrei dovuto reagire in quella maniera, non mi piace litigare
con te. Ti amo e non voglio che succeda più..- disse con calma
- grazie..- mi si bloccò la voce in gola,
mi sfregai gli occhi con la mano libera, asciugandoli.
- ehi ma che fai piangi? Guarda che così
mi fai sentire più in colpa!- scherzò lui, io feci una breve risata per
ritrovare l’autocontrollo.
- ok sono a posto!- dissi decisa
- bene! Allora sono perdonato?- mi chiese
lui
- certo che sì!- dissi con un peso in
meno sul cuore
- benissimo allora che ne dici di
uscire?- domandò subito dopo
- se per oggi pomeriggio per me va bene.-
risposi
- sì tanto io sto facendo le prove
adesso, tu?- rispose
- io credo di aver trovato il locale dove
suonare.- dissi
- davvero? È qual è?-
- il Leon Pub a Chuo..- dissi
- umh… l’ho già sentito..- rispose - beh
anche se non lo conosco basta che ora abbiate un posto dove esibirvi! Non vedo
l’ora di venirvi a sentire.- mi disse
- è ancora tutto da decidere ma siamo già
a buon punto!-
- bene… oh scusa key ma devo scappare mi
stanno richiamando al lavoro!- rise
- non ti preoccupare, salutami tutti.-
dissi
- per oggi facciamo alle 4?-
- ok! A oggi allora… baci.-
- va bene… ti amo.-
- anche io.-
Quando chiusi la chiamata mi sentii
incredibilmente leggera, tanto ero felice che quasi mi stavo dimenticando di
chiamare Riku. Feci il numero, squillava ma non rispondeva.
- pronto?-
Feci un mezzo salto sul marciapiede
girandomi di scatto. Riku cercava in tutti i modi di non ridermi in faccia,
evidentemente la mia reazione lo aveva alquanto divertito.
- Riku!!! Sei pazzo?!- gli
chiesi
Lui si portò il pugno chiuso alla bocca
concentrandosi per smetter di ridacchiare.
- scusami è che sei stata molto
divertente..- rispose riacquistando il selfcontrol.
- cretino!- replicai
- uh ma guarda ogni volta che siete da
soli litigate.-
Nel frattempo era sopraggiunta Kairi, un
vestitino leggere estivo di un bel rosa antico e una borsetta di paglia
intrecciata.
- Kairi!! Non è colpa mia è Riku che mi
istiga…- piagnucolai mettendomi alle sue spalle e facendo la linguaccia a Riku,
che rispose sorridendo e scuotendo la testa.
- allora è questo?- mi chiese lei
guardando il cartello appeso sopra le nostre teste.
- sì…- dissi io
- è questo cosa?- domandò cortesemente
Riku
- ah già! Era giusto per questo che ti
stavo chiamando, ho trovato il nostro locale e credo che il proprietario di
starà molto simpatico.- sorrisi della suo improvviso stupore.
- ma…- cominciò
- meglio se scendete e guardate di
persona, se Leon ve lo chiede ditegli che siete i membri della mia band.- lo
interruppi
Riku rimase interdetto, ma per fortuna
Kairi lo prese per un braccio e si avviò.
- Keira tu rimani a…-
- ad aspettare Sora come al solito!- risi
io in risposta a Kairi che scese portandosi dietro un incredulo Riku.
Commenti: Sono tornataaaaaaaaa!!!! ^^
Mi scuso per l’improvvisa sparizione, ma vi avevo già informati con l’avviso che
ho esposto! XD Allora finiti gli esami, andato tutto bene devo solo aspettare
venerdì per sapere il voto con il quale mi hanno cacciata finalmente dalle
superiori! XD Ma passiamo al capitolo, mi scuso perché è solo d’intermezzo,
ma ho dovuto mettere un po’ di dialogo fra i personaggi e volevo che Alex
telefonasse a Keira per mettere a posto le cose…. Nel prossimo capitolo ci
sarà una new entry dal mondo di FF però avrà un ruolo marginale, diciamo che mi
diverto ogni tanto a farne spuntare uno come comparsa! ^^
Ringraziamenti:
Innanzitutto vi ringrazio per la pazienza
che avete avuto nell’attendermi! E ora passiamo ai singoli:
Elly Mercer: Ti darò un premio se
continui ad essere la prima nel recensire! XD Devo dire che l’idea del barista
figo l’avevo già ^^ prendendo spunto da un ragazzo appunto che lavora in un bar
nella mia città (*ç*) poi ho pensato a Leon e mi sembrava molto adatto per la
parte e così eccolo lì! XD Hai fatto anche tu la maturità? Cmq spero
davvero per sei risultati soddisfacenti visto che mi sono ammazzata di lavoro!
Çç
Goddes of Water: O_O urka quanti evviva!
XD sono molto lusingata! U_U umh… dalla tua recensione forse capisco che Alex
non ti sta molto simpatico… XD Per il nome di Squall lo sapevo (possedendo
FFVIII) è scelto apposta visto che gli dovevo mettere un cognome giapponese ho
optato per tenere Leonhart come nome! ^^ però grazie dell’avviso almeno se mi
ero sbagliata correggevo! Baci
Mietitrice: mia cara grazie per la
recensione! ^^ spero che questo capitolo ti abbia fatto dimenticare anche
la lunga attesa di questi giorni… ^^” Bacioni!
Ottoperotto: E suma turna chi! XD Gli
esami sun pasà e y pos turnè a parleti an piemounteis! XD Ta ringras par la
recensiun! Lu se? Una ragasa chi lege la mia storia ma di che as diverte an mund
a leger anche le to recensiun e le me risposte! ^^ Al molboro cmq lo mangià
me! Gli esami sun andà benissim!! ^_^ y sper che al capitolo te sia piasì! Y
aspè la ta nuova recensiun! An racumand!!! Baciiiii!!!
Giulietta91: Doh! È la parola giusta! XD
Mhh… viste le recensioni complessive che osannavano la comparsa di Leon direi
che ho fatto bene a metterlo nella storia! XD Presto inizieranno a suonare (non
appena avrò scelto il brano!) grazie mille per la proposta di aiuto se ne avrò
bisogno sarai la prima a cui chiederò! ^^ Grazie mille! Baci!
Jessica Hale: Ciao! Innanzitutto grazie
mille per la mail come ti ho detto mi ha fatto un immenso piacere! ^^ sono
davvero felice che la mia fic ti piaccia! ^^ spero che continuerai a recensire!
Un bacio!
Haruka96: Non ti devi scusare che
tu sia l’ultima o la prima non fa differenza! Sono contentissima se recensisci
mi basta questo! ^^ mi disp di averti fatta attendere ma adesso dovrei essere un
po’ più puntuale! Baciotti!
Lis94: Oh che bello una new entry!!! ^^
mi fa sempre mooolto piacere! Riku dopo tutto è il mio personaggio preferito
dovevo dedicargli una fic! ^^ Baci!
Grazie mille dunque a tutti i miei
lettori che come vi avevo già detto mi avete fatto arrivare a 2000 letture! ^^
sono davvero molto onorata! GRAZIE!!!
A quell’urlo mi voltai verso la mia
destra, Sora stava sopraggiungendo in bici e pedalava come un forsennato, quando
davanti gli passò un gatto e dovette inchiodare franando a terra.
- oddio Sora!- corsi verso di lui che
però si stava già rialzando.
- tutto bene!- mi fece un sorriso 32
denti
Io scossi la testa incredula - ma quando
imparerai? Guarda ti sei pure sbucciato il gomito- dissi sconsolata e lui si
mise a ridere.
- sono il primo?- mi chiese
speranzoso
- no… Kairi e Riku sono già scesi..-
dissi ridendo della sua espressione delusa.
- uff.. va beh dai!- con la solita foga
mi prese per un braccio trascinandomi.
- emh Sora è qui…- lo fermai visto che
aveva superato la porta
- oh giusto!- disse lui
- tutto ok? Sembri un po’ fuori..- gli
chiesi
Lui mi guardò stranito come se avessi
detto un’assurdità, aspettò che il rumore assordante della moto che ci era
passata vicina sfumasse e poi mi domandò.
- certo che è tutto ok! Ma perché? Tu non
sei eccitata?- rimase a fissarmi con sguardo indagatore
Io feci apparire un largo sorriso - certo
che sì!-
Stavolta lo presi io per mano
conducendolo giù per la scala.
- Riku come ha reagito?- mi chiese nel
mentre
- direi con una decisa sorpresa, ma sono
sicuro che lui e il padrone del locale andranno d’accordissimo…-
risposi
- e perché?-
- perché sono uguali- sorrisi io,
finalmente scostai le tendine e entrai nel locale.
Leon,Kairi e Riku erano tutti al bancone
immersi in una fitta conversazione.
- eccoci!- dissi
Sora rimase indietro, quando mi voltai
stava girandosi ovunque senza fiatare.
- Sora?- lo richiamai
- è fantasticoooooooooo!!!!!- urlò
la sua voce rimbombò nel salone
- quello è sora vero?- sentii chiedere
Leon
- purtroppo sì…- rispose Riku
Io mi avvicinai a sora che aveva
un’espressione di pura gioia in viso, lo presi per le spalle e lo spinsi verso
gli altri.
- beh Leon inutile dirtelo ma questo è
sora…- glielo presentai
Sora dopo essersi riscosso da chissà
quali fantasie tese la mano al ragazzo.
- molto piacere! Sora Kanemori.- disse
Leon gli strinse la mano - Leonhart
Ayashi- rispose
Sora lasciò la mano e si accostò a me -
avevi ragione sono identici…- mi disse in un sussurrò che non passò inosservato
a Riku, che ci fulminò.
- allora!- esordii io - che ne dite?-
- io ho già votato per il sì, mi piace!-
disse Kairi
- mi chiedo dove trovi tutta questa
fortuna.. Sia con il capannone che con il locale, non è che riesci anche ad
incontrare per caso un discografico?- mi domandò Riku
- non chiedere troppo alla mia fortuna!-
risi io - Leon?- mi rivolsi poi a lui
- ho fatto due chiacchiere con i tuoi
amici, mi sembrate seri e volenterosi, se avete talento lo vedremo tra un paio
di settimane.- mi disse
Io sgranai gli occhi cercando
delucidazioni, in mio aiuto venne Kairi.
- Riku con enorme maestria è riuscito a
combinarci un live.- mi disse sorridendo
- con maestria non direi gliel’ho
semplicemente chiesto… ehi che avete voi due?-
Io e Sora lo stavamo guardando come se
fosse un Dio sceso in terra, senza preavviso entrambi lo abbracciammo, o almeno
io lo abbracciai e Sora da dietro lo immobilizzò in una stretta.
- mollatemi! Soprattutto tu Sora!!!
Giuro che vi…- sbraitò lui
Io lo lasciai per godermi la scena di lui
che tentava di scrollarsi di dosso Sora.
- non siamo sempre così…- rassicurò
Kairi, visto che Leon aveva un’espressione dubbiosa.
- cos’è tutto questo baccano? Leon hai
invitato un circo?-
Mi voltai verso la voce femminile, dalla
porta del retro arrivò una ragazza con in mano una cassa di bicchieri. Alta con
i capelli lisci e neri fino alla vita, occhi scuri così come la maglietta
smanicata e i pantaloncini che portava.
- oh giusto in tempo Tifa- disse lui -
questi ragazzi vogliono suonare nel locale ho combinato loro un live tra due
sabati.- la informò
La ragazza di nome Tifa appoggiò sul
bancone la cassa, e ci guardò uno a uno. Nello stesso momento sora
esclamò.
- TIF!-
La ragazza lo guardò stupita - non dirmi…
Sora!!!- disse sorridendo finalmente
Il ragazzo passò in mezzo a noi e la
raggiunse stringendola in un abbraccio.
- sempre il solito espansivo eh?- rise
- potevi dubitarne? Ma dai e così lavori
qui! Brava!- esclamò Sora
- emh emh…- io mi schiarii rumorosamente
la voce.
- oh già scusate! Questa è Tifa siamo
stati insieme fino a un anno fa.- disse nello sconcerto generale
- insieme nel senso..- dissi
io
- che sono la sua ex ragazza- confermò
lei
Calò un attimo di silenzio, non che la
cosa mi sconvolgesse però era incredibilmente strano.
- ma non è un po’ troppo grande per
te?-
Questo invece mi lasciò di stucco
soprattutto se a dirlo era stata Kairi.
- veramente ho solo 19 anni..- si difese
Tifa, a me non piacque l’espressione di Kairi.
- tornando al discorso di prima..- ci
interruppe Riku - allora siamo d’accordo?- chiese rivolgendosi a Leon
- certo, se volete venire a provare qui
prima dell’esibizione contattatemi pure.- ci confermò
Mentre Riku si faceva dare il numero di
cellulare da Leon io raggiunsi Kairi che si era seduta al bancone.
- Kairi tutto bene?- le chiesi sedendomi
vicino a lei - umh?- mi disse vaga lei
Invece di riscuoterla seguii il suo
sguardo, e lo mi si accese una lampadina.ù
- Kairi non è che sei gelosa di Tifa?-
domandai guardando la ragazza e sora chiacchierare fittamente.
- cosa?- finalmente mi dedicò un po’ di
attenzione.
- eddai Kairi non riesco a trovare
un’altra spiegazione per la tua faccia se no!- le dissi io
Lei mi guardò ancora per un attimo poi
scosse la testa facendo ondeggiare i capelli ramati.
- sinceramente non lo so… sora in questo
periodo, dopo quello che è successo mi è stato particolarmente vicino però… sono
stata ferita e non riesco a fidarmi…-
- è comprensibile- anuii io
- lo so che Sora è un ragazzo splendido
ma…- non trovò le parole per continuare
- Kairi non c’è bisogno che trovi delle
scusanti, fai con calma e se hai bisogno sai che mi puoi chiamare a qualsiasi
ora!- la rassicurai io
- grazie Keira!- lei mi sorrise di
rimando prima di abbracciarmi.
- ok abbiamo fatto, torniamo a casa?-
sopraggiunse Riku
- va bene…- risposi scendendo dallo
sgabello.
- allora Leon grazie mille ci sentiamo
nei prossimi giorni ok?- mi rivolsi a lui.
- d’accordo.- rispose
Salutammo tutti e risalimmo in strada.
- va bene allora io torno a casa.- disse
Kairi
Sora sembrò sul punto di volerle dire
qualcosa poi si bloccò - io aspetto un attimo Tifa, facciamo un pezzo di strada
assieme.- disse invece
- allora ci sentiamo.- Kairi non lasciò
trapelare nulla e si incamminò.
- anche io torno a casa.- annunciai
- ti accompagno per un pezzo.- mi disse
Riku
Ancora oggi non mi spiego bene quello che
mi successe in quel momento. Ero sul punto di dirgli di sì, contenta come al
solito perché chiacchierare con Riku era una cosa che mi piaceva e mi divertiva
sempre e invece….
- scusa Riku ma devo fare un giro un po’
più lungo che faccio un paio di commissioni per mia mamma e poi mi verrà a
prendere Dany..-
Nel momento in cui lui mi aveva detto che
mi avrebbe accompagnata mi era venuto in mente Alex e mi ero sentita in colpa
così mi ero inventata una scusa..
- ah ok nessun problema allora ci
sentiamo per le prove ok?- mi disse lui
- certo! Allora ciao ragazzi.- dissi
Mi diressi dalla parte opposta di dove
sarei passata solitamente, dentro di me ero combattuta fra la bugia detta a Riku
e quel miscuglio di sentimenti strani che mi avvolgevano pensando ad Alex.
Commenti: e un altro capitolo andò! ^^
come avrete sicuramente intuito la new entry è tifa! Potevo sceglierne altre 10
di personaggi femminili di FF e da principio ero orientata verso yuna, poi però
mi è venuta in mente sta cosa dell’ex di sora, che devo dire non era prevista e
così ho cambiato idea. Tifa mi sembrava più adatta al ruolo, per uno come sora
lei è energica e non si perde d’animo e quindi mi andava più a genio. Così entra
anche in gioco il fattore gelosia… XD Per keira inizia invece un periodo
complicato ma lo leggerete prossimamente…. Ho una precisazione da fare
sul quartiere citato nello scorso capitolo ovvero quello si Chuo, ho
deliberatamente usato il nome di un quartiere di Tokyo che si trova vicino ai
più famosi e affollati quartieri di Shibuya e Shinjuku. Se ci sono degli errori
abbiate pazienza ma works ha deciso di modificare tutte le volte che scrivo Riku
in Rinku! XDXDXD Un ultima cosa! Ho scritto una song fic su Mello di Death note se qualcuno conosce il
manga e a voglia di darci un'occhiata sarebbe gradito! ^^ Si intitola "Mad World".
p.s. gli esami sono andati benissimo! Sono più che
soddisfatta del voto con cui mi hanno cacciata! XD grazie a tutti per gli
auguri!
Ringraziamenti:
Devo dire che non mi aspettavo tanto
successo ed è per me un grande onore grazie!
Akane_: oggi ti sei aggiudicata il
primato per la recensione più veloce! XD no gli esami li ho già dati venerdì
uscivano i risultati! ^^ e devo dire che la preghiera all’altarino ha funzionato
a dovere! ^^ alla prossima! Bacioni!
Jessica Hale: qui i pareri si dividono, e
mi sa che tu sei della fazione pro riku! XD su Leon ti do perfettamente ragione
*ç* Baciiii!!!
Elly mercer: Nuuu hai perso il primato!
XD La mia piccolina!!!! No dai scherzo, figurati se mi cambia qualcosa se
tu hai 13 anni! ^^ grazie mille per i complimenti! Gli esami come scritto poco
sopra sono andati benissimo! A presto! Bacioni! P.s. scrivimi quando vuoi su
msn!
Giulietta91: ormai per chi recensisce
prima c’è una specie di gara! XD ma si dai è la prima volta che litigano può
succedere poverini loro! ^^ oh allora ho fatto bene facendo ricadere la mia
scelta su Leon! Contenta di saperlo. Ho scelto un personaggio femminile se no
c’erano troppi fighi in giro! XD però chissà magari in un futuro.. Hihihi
Non puoi neppure sapere come sono leggiadra!!! Ehh sì! E ti sentirai anche
tu allo stesso modo garantito! Baciotto anche a te! ^^
Ottoperotto: urka!!! Parfin al coro
angelico! Ma che onore!!! Ormai a recensir siete an quat! XD quel ca man dumand
è… ma il yoda d’antè le rivà?! O_O parland dagli esami sun andà ben par fortuna!
Son sudisfata e ades y sun anche più tranquila, am pos goder le me meritate
vancanse! Uhhh grazie par le rose! >////< non m’era ancura sucedù che
an letur ma regalase delle rose! Sora l’era an ritard come al solit! XD
Grazie par la recensuin tame al solit! Se vedemo al prosim capitulo!
Bacioooooooo!!!!
Mietitrice: no nessun blocco dello
scrittore peggio! Chiamasi esami! XD alla prossima!
LucyS: per gli impegni ti capisco, non
penserai che io sia messa meglio! XD che ne dici allora della new entry che ho
scelto? Comunque ci avevi azzeccato! ^^ era proprio tifa! Baciotti!
Lis94: oh davvero ti è piaciuto? Ne sono
mooolto contenta! Curiosità soddisfatta direi no? A presto un bacio!
Lukita_sonohrina95 (se ho sbagliato a
scriverlo chiedo perdono! XD): benvenuta! Grazie mille per la recensione e per i
complimenti! ^^ veramente no non l’ho scelto per quello.. A dir la verità non ci
avevo neppure pensato! XD il nome di alex l’ho scelto solo perché era
l’anagramma di axel! Baci!
Shine Mizuki: wow!!! Thanks a lot!!!
>___< è proprio quello che spero di sentirmi dire da chi legge! ^^ aspetto
allora il super commento su questo capitolo! Kiss!!!
Ringrazio nuovamente tutte le 22 persone
che mi hanno aggiunta tra i loro preferiti e tutti i lettori che seguono anche
senza recensire!
Nei giorni successivi mi sentivo sempre
peggio, ovviamente nei confronti di Riku. Me lo dicevo da sola che il mio
comportamento era estremamente infantile, che ero una stupida, quando trovavo
delle scuse per non farmi accompagnare a casa e quando mi sentivo a disagio
perché rimanevamo da soli. Attribuii il mio comportamento alla paura di
litigare di nuovo con Alex, nonostante lui mi avesse detto che aveva
perfettamente capito il tipo di rapporto che avevamo e che non se ne preoccupava
più (così mi aveva detto), non pensavo potesse essere altro. Se Riku si era
accorto di questo mio cambiamento non lo diede a vedere, immancabilmente Sora
non mi lasciò scampo…
- cos’è sta storia con Riku?-
Immediatamente abbassai lo sguardo
sconsolata verso il marciapiede, senza sapere bene cosa rispondere. Stavamo
tornando a casa dalle prove, ormai eravamo pronti, il nostro live consisteva in
3 cover e nella canzone di Kairi.
- in che senso?- chiesi ingenuamente “ti
prego non chiedermelo non chiedermelo non chiedermelo!!”
- nel senso che con lui ti comporti in
modo strano da più di una settimana ormai, se n’è accorta anche Kairi, te ne
voleva parlare lei oggi ma visto che è dovuta andare via prima ha lasciato il
compito a me.- mi disse, non si era voltato a guardarmi, continuava
semplicemente a camminare a mezzo metro da me con le mani in tasca.
“grazie Dio” pensai
amareggiata.
- non è niente sarà un periodo un po’
così…- divagai io
A quel punto Sora si fermò girandosi a
fissarmi, ressi i suoi occhi azzurro terso per non più di mezzo secondo
poi il mio sguardo tornò a fissarsi sulle lastre di pietra del marciapiede.
- non è che il tuo periodo un po’ così si
chiama Alex?-
Dentro la mia testa partì il rumore che
faceva la mia battaglia navale elettronica di quando ero
piccola. Fiiiuuuuuuuu (fischio del siluro) bada boom cacciatorpediniere
affondato…
- non è… a dire la verità..- sillabai
Sora sospirò, mi aspettavo una strigliata
delle sue ma invece scavalcò il guardrail e si sedette sul metallo, fissando il
panorama della città.
- sì…- ammisi alla fine, sedendomi vicino
a lui.
- non è che avessi bisogno di conferme
però sentirtelo ammettere mi fa piacere.- disse
- ehi!- protestai io, lui sorrise e io mi
calmai.
- ha di nuovo fatto storie per Riku?- mi
chiese
- no!- esclamai - niente del genere Alex
non mi ha detto nulla!- dissi con fervore
- ok,ok calma ti credo.- mi rassicurò - e
allora perché?- domandò
Mi permisi di alzare lo sguardo verso il
cielo, mi piaceva molto di più.
- non te lo so spiegare.. Credo di aver
paura che nonostante quello che mi abbia detto Alex si arrabbi ancora.- spiegai
osservando una grossa nuvola disfarsi sotto il vento
- non ti pare che in questo modo dai poca
fiducia ad Alex?-
Guardai Sora interrogativa.
- beh se lui ti ha detto così deve essere
la verità quindi nessun problema e poi tu e Riku siete amici hai tutto il
diritto di passare del tempo anche con lui, così come fai con me.- si spiegò
meglio
Meditai sulle sue parole, aveva ragione..
Il mio comportamento era ancora più grave oltre a ferire Riku dimostravo una
scarsa fiducia nel ragazzo che amavo.
- hai ragione Sora!- mi alzai in piedi -
devo scusarmi con Riku… e in Alex devo avere piena fiducia!-
annunciai.
- ok! Allora un bell’urlo!- mi disse Sora
alzandosi anche lui -al 3 ok?- mi disse
Io annuii sperando che nessuno ci
rincorresse dopo.
- 1.…2.…3.…-
- yaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!- urlammo, il
nostro eco rimbombò giù per la collinetta, poi ci mettemmo a ridere.
- Sora se non ci fossi dovrei inventarti!
Ahahaha..- dissi asciugandomi le lacrime.
Lui mi rispose con un ampio sorriso.
- ok andiamo domani siamo a riposo, visto
che dopodomani sarà il gran giorno…- disse
- già..- asserii io
------------
- come non puoi venire?!-
- lo so mi dispiace ma cominciamo anche
noi il live alla stessa ora, però giuro che appena ho finito ti vengo a prendere
e festeggiamo!-
Guardai corrucciata Alex per un attimo
poi tornai a girarmi perché il mio collo protestava. Eravamo seduti sul
letto, Alex appoggiato al muro con le ginocchia flesse e io appoggiata al suo
petto con le gambe distese e le sue braccia intorno alla vita.
- promesso che dopo vieni?- gli chiesi
con tono da bambina offesa.
- promesso! Ti penserò tutto il tempo
così andrai benissimo, tu aspettami al locale quando hai finito e io ti
raggiungo…- mi disse
- umpfh..- mugolai
- Keira votati…- mi disse
serio
Io girai di nuovo il collo, la mia bocca
venne catturata dalla sua. Le nostre lingue cominciarono e cercarsi
accarezzandosi. Mi venne subito caldo tanto da desiderare di togliermi la
maglietta. Mi girai pian piano senza smettere di baciarlo, sapeva di menta,
di fresco. La sua mano scivolò sotto la stoffa accarezzandomi la pelle, lo
lasciai fare mentre mi toglieva di dosso l’indumento, lo abbracciai,
stringendogli le braccia attorno al collo, affondando il viso nei suoi capelli
rossi. Feci scivolare le mani sotto la sua maglia seguendo con le dita il
profilo della sua colonna vertebrale, mentre lui era intento a baciarmi le
spalle e il collo. Con lentezza afferrai i bordi della sua t-shirt e gliela
tolsi, lo sapevo già che aveva un corpo praticamente perfetto e segretamente
risi malignamente di questa fortuna. Alex mi fece sdraiare, sentire il
calore della sua pelle sulla mia mi faceva girare la testa e accorciare il
fiato.
- c’è possibilità che i tuoi tornino?- mi
chiese con voce soffocata mentre scendeva lungo il collo.
- no…- sillabai - al massimo può tornare
dany..- dissi con le mani contratte sulle sue spalle.
- benissimo allora non ci sono
problemi..- continuò la sua attività, mentre la mano faceva scendere la spallina
del reggiseno.
Dopo di che mi venne quasi da ridere o da
piangere isterica. Nel mio, e sottolineo mio, momento magico il suo cellulare
squillò. Alex rimase interdetto un attimo con le labbra ancora sulla mia
pelle. Sospirai - rispondi..-
Si alzò da me raccattando il cellulare da
terra.
- pronto? No figurati… uhm.. Ah ok
arrivo.- disse
Con quella frase decretò la fine della
nostra prima volta, inutile nascondergli la mia delusione.
- scusami, mi hanno chiamato dal locale,
sembra che senza di me non sappiano organizzarsi..- disse sconsolato, io non
risposi.
Alex mi lanciò un’occhiata, poi mi prese
i polsi inchiodandomi nuovamente al letto.
- domani sera dopo il live, io e te
nessun altro ok?- mi disse convinto
Sospirai di nuovo - ok ma allora vedi di
venirmi a prendere in fretta!- dissi alla fine sorridendo
- certo!- esclamò lui, mi schioccò un
bacio sulle labbra e si alzò per rimettersi la maglietta.
----------
Il giorno dopo sembrò che il nulla avesse
inghiottito mattina e pomeriggio, così mi ritrovai in evidente stato di shock
nel backstage del Leon Pub. Ero seduta sul divano e tenevo la custodia della
mia chitarre come se fosse stato un salvagente e io una profuga in mezzo al
mare.
- Keira ti vedo un po’ tesa..- Tifa mi si
avvicinò con un’aria preoccupata e un bicchiere di acqua in mano.
- scusate…- dissi, lasciai andare la
custodia e presi il bicchiere rovesciando qualche goccia per il tremore. -
dovresti prendere esempio da Sora.- mi disse divertita Kairi sedendosi di fianco
a me.
In effetti era calmissimo, rideva e
parlava tranquillamente e io lo invidiavo, così come invidiavo Riku che era come
al solito composto e silenzioso.
- e poi non c’è tutta questa gente, te
l’ho detto che il mio locale non è fra i più gettonati..- mi avvisò
Leon
Io ero certa che una sostanziosa folla ci
sarebbe stata, io, Kairi e Tifa avevamo fatto volantinaggio in centro per
promuovere l’evento e a mio malincuore sapevo che alcuni della mia scuola
sarebbero venuti. La mia ansia aumentò quando decisa ad andare a dare una
sbirciatina nella sala Sora mi bloccò disse che mi sarei agitata solo di
più. Ero talmente nervosa che non mi accorsi neppure di essere rimasta ad un
certo punto sola con Riku, finchè quest’ultimo non mi si parò
davanti.
- Keira?-
Posai il mio sguardo su di lui per una
frazione di secondo.
- devi essere meno nervosa, coraggio non
sei la sola a salire su quel palco, ci siamo noi. Andrà tutto benissimo e ti
divertirai un mondo.- mi disse calmo
Lo fissai come se fosse un
alieno.
- Keira?- mi chiamò allarmato forse dalle
mie lacrime.
- scusami…- dissi, io che pensavo che c’è
l’avrebbe avuta a morte con me per come mi ero comportata negli ultimi tempi,
non avevo capito nulla.. Stavo gettando via una persona meravigliosa e un amico
che non era solo prezioso era vitale per me.
Singhiozzavo e non riuscivo a parlare,
mormoravo solo qualche scusami ogni tanto, eppure quello che avevo pensato
glielo volevo dire, volevo dirgli il bene che gli volevo. A sorpresa mi
cinse le spalle e mi accarezzò la testa.
- va tutto bene, non ti devi scusare..-
mi disse dolcemente, con il risultato che singhiozzai di più.
- ragazzi è ora- Kairi e gli altri
rientrarono.
- Keira cosa è successo!?- mi chiese lei
stessa allarmata.
- non è nulla, solo un po’ di emozione..-
disse Riku per me mentre mi lasciava andare e io mi asciugavo gli
occhi.
- tutto bene?- Leon mi si avvicinò
mettendomi una mano sulla spalla, io annuii.
E sorrisi a Sora sicuro che avrebbe
capito.
Ci mettemmo tutti in cerchio, appoggiando
le nostre mani al centro, non avevamo frasi da dire era un semplice rituale.
Bastava la determinazione nei nostri occhi. Commenti: lo so che avevo
promesso che sarebbe successo qualcosa che avrebbe mandato avanti la storia ma
mi sa che posticiperò al prossimo perché rischio di far diventare il capitolo
lungo chilometri scusate… ^^” le idee sono tante e quando le metto giù se ne
aggiungono di nuove e così vengono parole e parole in più. Almeno ho ancora
una settimana per scegliere la canzone di Kairi perché sono ancora indecisa,
spero però che vi piaccia. Che ne dite della scena con Alex? ^^ sempre sul
più bello li fermano eh? XD Devo dire che però mi è piaciuta di più la scena
con Riku, preferisco la tenerezza! Detto questo se avete ancora pazienza una
settimana sarete accontentati! Mah… chissà se ve lo aspettate….
Ringraziamenti:
Shine Mizuki: Rikku eh? Ci avevo pensato
ma mi stuzzicava più l’idea di Tifa hihihi… poi per far ingelosire Kairi era
meglio. Il locale qui da me c’è effettivamente e ho preso spunto da lì, però non
è sotterraneo nella storia mi piaceva di più farlo in questo modo però! XD
davvero sono riuscita a farti piacere kairi? Cavolo che traguardo! ^^ e sono
contenta di farti odiare Yoko era proprio il mio obbiettivo! Muahahah!!! *_*
Grazie mille per il tuo commento e per i complimenti! Me felice! ^^ a presto
bacioni!
Ottoperotto: ahahah!! Non ho mai riso
tanto per una recensione! XD scusa se non ti rispondo in dialetto ma non ho
molto tempo e sto facendo tutto di fretta! çç Tifi per Kairi umh… ^^
giustamente lo faccio anche io! Sora ha avuto una belle fortuna ora ha due
gentil donzelle che se lo contendono! XD Sì sì le rose mi sono piaciute molto!
-_^ grazie ancora! Mi dimentico sempre di salutare a questo punto, la voce
fuori campo,Sora,yoda e il coro angelico! p.s. per il coro angelico: ragazzi
qualcosa di più rocchettaro da cantare? XD Grazie mille per la recensione
sempre ben gradita! Baciiii!! ^^
Jessica_Hale: Riku forever allora! XD
ehhh sì le sue pene iniziano solo adesso… ma vedrai! A presto baci!
Giulietta 91: Tifa era fatta apposta per
non essere aspettata! XD in effetti pure yuffie andava bene o Rikku però per
varie ragione ho optato per Tifa e poi era adatta a far ingelosire Kairi! -_^
davvero ti piace Death Note? ^^ sono contenta! Infatti come hai detto Riku è
stato mooolto più comprensivo è un ragazzo d’oro! (eh ci credo… *ç*) mi sa che
adesso vorrai il capitolo 50° vero? XD Un bacione enorme anche a te!
Elly mercer: ma ciao cara! ^^ come stai?
Scusami per quella volta se sono scappata ma ero di fretta! ^^” ma poi tanto
abbiamo parlato un bel po’! spero che il tuo pc continui a funzionare per
permetterti di recensire! Grazie mille un bacio!
Lis94: grazie grazie allora ho scelto
bene! XD poi comunque vedrai come andrà fra Kairi,Tifa e Sora stai tranquilla!
^^ dovrai pazientare ancora un po’ per sapere come va ma porta pazienza!
Baciotti!
Mietitrice: ti prometto che nel prossimo
li sentirai suonare! >___< giuro!!! Gli esami sono andati benissimo ora si
pensa all’università! ^^ se non mi dicevi di aggiornare non eri tu! XD
baciiii
LusyS: problemi con Alex dici? Mah
vedremo per adesso sono rose e fiori! XD grazi mille di tutto! Bacioni!
^^
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la
mia fic fra le loro preferite ovvero:
Spazio autrice: vi
chiedo solo un favore, la canzone che ho scelto per il live ascoltatela, basta
cercarla su you tube si intitola “Fences” dei Paramore, anche perchè vorrei
chiedervi se ho scelto bene! ^^ grazie mille!
Stavo camminando, forse per inerzia verso
il palco. Ero l’ultima della fila, avevo la mia fidata chitarra a tracolla e mi
sembrava che pesasse come un macigno. Ok, sapevo che sarei stata agitata, per
forza avrei dovuto esserlo, ma non immaginavo così tanto! Continuavo a
ripassare a mente gli accordi dei brani che avrei dovuto suonare, e il mio cuore
mi dava fastidio, batteva talmente forte che sembrava troppo grosso per la mia
cassa toracica, come se stesse cercando di scivolare da un’altra parte per farsi
più spazio. Mandai giù la saliva non riuscendo a eliminare il fastidioso
groppo che mi si era formato in gola. Proseguivo per il corridoio, quando
sentii una mano prendere la mia, stupidamente mi chiesi chi fosse, ma era ovvio
l’unico davanti a me era Riku. Non si era voltato, aveva semplicemente
allungato la sua mano in cerca della mia. Strinsi la presa come se volessi
assorbire la tranquillità che Riku solitamente emanava, e forse, perché tanto
sapevo che non avevo più scampo cominciai a sentirmi un po’ meglio, sottolineo
un po’ perché di sicuro non si potevano fare miracoli, così mi
lasciai trascinare.. Seppi che eravamo sul palco solo nel momento in
cui Riku mi lasciò andare e le luci potenti dell’impianto ci illuminarono.
Quasi meccanicamente mi misi nella mia postazione, stavo a sinistra rispetto
al cantante, Riku alla destra e Sora dietro, pensai che fosse il più fortunato
perché era quello che dava meno nell’occhio. Finalmente mi costrinsi a
guardare la platea, la prima che scorsi fu la figura massiccia di Beast seduto
al tavolino poco distante dal palco in compagnia ovviamente di mio fratello e di
un paio di amici, entrambi mi rivolsero un sorriso e Dany alzò i pollici, tipico
da parte sua ma fu per me un motivo in più di rilassamento. Analizzai la
folla mentre Leon e Tifa gestivano l’impianto audio, c’erano alcuni miei
compagni di scuola, altri che avevo visto girare per i corridoio ma che non
sapevo chi fossero, c’erano ragazzi che si guardavano intorno intimoriti e un
gruppo ben fornito di ragazzi che ero sicura fossero venuti per sentire miss
liceo (ovvero Kairi) cantare e infine persone anche con qualche anno in più che
assolutamente non conoscevo. Fatto sta che contro la previsioni di Leon di
gente c’è n’era parecchia.
- sei pronta Keira?-
Chiusi gli occhi per un secondo
inspirando profondamente “andrà tutto bene, sei qui non puoi scappare quindi
andrà tutto bene” mi dissi mentalmente, poi mi rivolsi alla mia interlocutrice
ovvero Tifa e feci un cenno d’assenso sorridendo. L’attacco fu semplice,
Sora battè quattro volte i suoi bastoncini l’uno sull’altro e lo show
partì. Erano pochi brani, dopo tutto essendo la nostra prima volta non
potevamo di sicuro suonare per ore. Le cover iniziali erano:
Miss Murder di Afi appositamente
arrangiata per Kairi visto che il cantante era comunque un uomo. Skater Boy
di Avril Lavigne e l’intramontabile senza alcun dubbio I Love Rock and Roll
di Joan Jett.
Non posso dire che le suonai senza la
minima pecca, grazie al cielo Riku si adattava ogni qual volta che io perdevo
una nota, ma tutto sommato non avrei sperato di meglio. Fino a due secondi prima
che ci mettessimo a suonare ero sicura che per colpa del mio nervosismo sarei
andata malissimo e invece… L’importante era fare bene il nostro pezzo, anche
perché era mio dovere non sbagliare neppure una nota, Riku,Kairi e Sora si erano
dannati l’anima perché fosse perfetta, era il nostro trampolino di
lancio..
- bene, vi ringrazio per essere venuti
prima di tutto.- Kairi aveva preso la parola, notai che era piuttosto sciolta e
per niente imbarazzata, era vestita bene. Aveva un mini abito nero, con copri
spalle bianco e pantacollant sotto, indossava un paio di scarpe col tacco e
aveva raccolto i capelli in una treccia. Io d’altro canto ero più sportiva, top
fucsia, capelli sciolti con un fiore nero appuntato da un lato, jeans a
sigaretta e scarpe sempre fucsia con il tacco.
- questo è il nostro ultimo pezzo per
stasera, spero vi piaccia perché è nostra in tutti i sensi, scritta e arrangiata
da noi.- disse alla platea, i ragazzi del suo presunto fan club si diedero alle
ovazioni. In fondo al locale Tifa ci guardava dal bancone, Leon doveva essere
dietro le quinte. Era tutti ansiosi, Beast e Dany compresi perché nessuno lo
aveva ancora ascoltato, le prove le avevamo fatte solo nel nostro rifugio.
- quindi prima di cominciare, vi presento
i membri dei Birth by Sleep, il nostro bassista Riku- Kairi lo indicò con un
gesto della mano, noi avevamo iniziato a suonare un pezzo di intermezzo, pure
note messe insieme a fare una melodia, Riku fece un piccolo inchino.
- alla batteria Sora!- Kairi si voltò per
indicarlo
Come potevo prevedere, Sora fece un
assolo di batteria di pochi secondi prima di riprendere il nostro ritmo .
- e alla chitarra Keira il nostro
leader.- annunciò Kairi presentandomi
Io smisi di suonare portandomi un braccio
allo stomaco e piegandomi come se fossi un’artista di teatro.
- bene io sono Kairi e questo è il nostro
pezzo!- esclamò portando il pugno in aria.
Sora ci ridiede il ritmo giusto e la
canzone partì, dopo poco giusto 10 secondi di inizio e Kairi iniziò a
cantare.
I'm sitting in a
room Made up of only big white walls And in the halls There are people
looking through The win.. the window Though they know exactly what we're
here for Don't look up just let them think There's no place else you'd
rather be
Rallentammo il ritmo per ricominciare
dietro a Kairi, la sua voce era chiara e forte, riusciva a passare da una voce
candida e dolce ad una più forte e ritmata come questa, sapevo che Sora si
divertiva un mondo davamo parecchio spazio alla batteria.
You're always on
display For everyone to watch and learn from Don't you know by now You
can't turn back Because this road is all you'll ever have
Era l’ora del ritornello, istantaneamente
sorrisi mentre le mie dita si spostavano veloci lungo la tastiera della chitarra
andando a parare su accordi di svariato genere, diedi un’occhiata a Riku, era
concentrato ma anche lui non riusciva a trattenersi dal sorridere. Kairi
proseguì decisa
It's obvious
that you're dying, dying Just living proof that the camera's lying And oh
oh open wide Cause this is your night so smile Cause you'll go out in
style You'll go out in style
Kairi si muoveva sul palco, talvolta
tenendo in microfono sull’asta, talvolta prendendolo in mano e girando fra di
noi.
If you let me I
could I'd show you how to build your fences Set restrictions Separate
from the world The constant battle that you hate to fight Just blame the
limelight
Don't look up
just let them think There's no place else you'd rather be in now
Qui si avvicinò al bordo del palco
sporgendosi verso la folla, lasciando che la lunga treccia le ricadesse
davanti.
You can't turn
back Because this road is all you'll ever have
Riprendemmo fiato mentre attaccavano con
il secondo ritornello, Kairi si tirò su di scatto, portando una mano davanti a
se indicando la folla.
It's obvious
that you're dying, dying Just living proof that the camera's lying And oh
oh open wide This is your night so smile
Teneva il tempo sia con il piede e adesso
anche con la mano, che faceva andare a scatti schioccando le dita.
Yeah yeah you're
asking for it With every breath that you breathe in Just breathe it
in Yeah yeah well you're just a mess You do all this big talking So now
let's see you walk in I said let's see you walk in
Respirai a fondo, ora veniva il mio turno
e quello di Riku, ancora due strofe e c’era l’assolo, all’inizio quando la
arrangiavamo mi ero opposta, non volevo avere un pezzo così lungo da sola, ma
tutti mi avevano spronato a provarci e poi Riku aveva detto che mi avrebbe
accompagnato. Lo guardai fugacemente e mi sorrise, lo vidi sillabare un “è tutto
ok”. Beh per forza lo era… loro erano con me, Kairi pronunciò le ultime
strofe e poi il palco fu tutto per me e Riku, non pensai a nulla, ascoltai solo
le note. Quando ricominciò a cantare mi sentii leggera come l’aria, ero
felicissima e l’adrenalina era in circolo, temetti che avesse preso il posto del
sangue normale.
Yeah yeah well
you're just a mess You do all this big talking So now let's see you walk
in I said let's see you walk in
Ultimo ritornello, Kairi mi si avvicinò
sorridendomi e continuando a cantare per poi rivolgersi agli altri.
It's obvious
that you're dying, dying Just living proof that the camera's lying And oh
oh open wide You're oh oh open wide You're oh oh open wide
Si voltò verso la platea.
Cause you'll go
out in style You'll go out in style
Smettemmo di suonare troncando il pezzo
tutti insieme. Pochi secondi e partirono gli applausi. Un paio di “bravi”
urlati dal fondo del locale e una gran ovazione di fischi d’apprezzamento.
Ci inchinammo, salutando, mi sentivo stupida ma non riuscivo a smettere di
sorridere e ridere. Quando fummo dietro le quinte, inutile descrivere la
gioia del momento, ci saltavamo addosso, ridevamo, ci abbracciavamo.
- evvai!! E-V-V-A-I!!!- sillabai felice
saltando come una scema.
- bravissimi!- Leon ci si fece incontro
battendo le mani, - giuro che un’esibizione così era da parecchio che non la
sentivo, il pubblico era in visibilio!- disse concedendosi un sorriso anche lui.
- sapevo che sareste andati benissimo!
L’ultimo pezzo era fantastico!- sopraggiunse anche Tifa, Sora la abbracciò io
gettai un’occhiata verso Kairi che per fortuna presa dalla foga del momento non
le diede molto peso.
- allora si festeggia?- chiese Sora
mentre Riku mi dava il 5.
- umh…- io ero dubbiosa avevo
appuntamento con Alex e Kairi mi venne in aiuto.
- Keira ti portò fino all’holy, ho lo
scooter così ti lascio con Alex, c’è troppo casino in giro rischia solo di fare
una gran coda e per noi non preoccuparti è presto, se finisci con lui ti passò a
prendere di nuovo io.- mi disse gentilmente
- ma io…- mi dispiaceva era la nostra
serata.
- nessun problema..- mi disse Riku
tranquillo
- vero! Vero! Forza via..- Sora mi prese
per le spalle e mi spinse verso l’uscita.
Io sorrisi - grazie ragazzi! Magari vi
raggiungo con lui.- dissi fermandomi per abbracciarli ancora, tanto avremmo
trovato un’altra occasione per stare da soli, ora dovevo festeggiare con il mio
gruppo, salutai anche Dany e Beast che non si tirò indietro dal prendermi in
braccio e farmi fare un paio di giravolte e dissi che tornavo più
tardi. Uscii dal locale e salii dietro a Kairi che mise in moto avviandosi
verso il centro città, in effetti in scooter il traffico lo eludevamo
efficacemente.
- allora Keira sei soddisfatta?- mi
chiese mentre sfrecciavamo per le strade.
- puoi dirlo forte! Non mi sono mai
divertita tanto, lo vorrei rifare ogni sabato adesso!- risi contenta e lei si
unì a me.
- beh perché no? Le sere in cui Leon ha
la disponibilità potremmo andare, basta rinnovare un po’ i pezzi e scriverne un
paio di nuovi, se ci mettiamo tutti e quattro credimi che sarà un gioco da
ragazzi- mi disse lei
- hai ragione! Non sono mai stata tanto
contenta come stasera!- esclamai, Kairi si rimise a ridere.
Per il resto del tragitto mi godetti il
vento che era un rimedio efficace contro la calura estiva e per sbollentare i
miei nervi ancora adrenalinici, in cielo non c’era una nuvola e si stava davvero
bene.
- ok siamo arrivati- mi disse Kairi dopo
ancora 5 minuti di viaggio.
Io smontai dallo scooter.
- ti ringrazio Kairi, ti chiamo dopo per
dirti che arriviamo ok?- le dissi mentre mi ravvivavo i capelli.
- certo e se no ti vengo a prendere non
ci sono problemi!- rispose lei
- grazie ancora a dopo.-
La salutai avviandomi verso il retro del
locale, suonai il campanello dello spesso portone di metallo. Nel frattempo
tirai fuori il cellulare e scorsi la lista dei messaggi aprendo l’ultimo
arrivato che era di Alex, me lo aveva mandato 10 minuti prima che salissi sul
palco.
“non ti dico null’altro se non che ti
amo! A dopo!”
Mi sembrò il messaggio più bello del
mondo in quel momento, finalmente la porta si aprì e comparve Seiji.
- ciao!- dissi
- oh ciao Keira, sei venuta per Alex?- mi
chiese sorridendo, ormai mi conosceva bene.
- sì, sono venuta a fargli una sorpresa.-
dissi, lui si fece di lato lasciandomi entrare, subito venni investita dalla
musica ad alto volume.
- bene hanno finito 5 minuti fa, ma so che
stasera anche tu avevi un live vero?- mi chiese mentre mi accompagnava verso i
camerini del back stage.
- sì è vero.- dissi urlando per farmi
sentire
- com’è andato?- mi chiese di
rimando
- benissimo!- esclamai, lui mi sorrise
facendomi cenno che potevo proseguire.
Saltai le prime porte arrivando a quella
in cui di solito di ritiravano Alex e i suoi. Sentivo risate provenire dalla
stanza, per fortuna mi ero lasciata parte del casino alla spalle.
- un altro grande live siamo
mitici!!!-
riconobbi la voce di Alex e sorrisi.
- non lo mettevo in dubbio...ma devi
proprio andare?- questa era Yoko, per forza era lì, ma a me non fregava quella
sera ero troppo su di giri per farmi fermare da lei.
- Sì Keira mi aspetta..- ridacchiò Alex
“prendi questo!!” pensai.
Bussai all'interno sentii un rumore di
sedia che veniva spostata. La porta si aprì e vidi la faccia annoiata di Demyx
spalancare gli occhi per la sorpresa, aprì un paio di volte la bocca senza
sapere cosa dire. Io dal mio canto non sapevo neppure coa pensare, il mio
cervello si era letteralmente scollegato. Rimasi sulla porta, le braccia lungo i
fianchi guardando Yoko e Alex baciarsi sul divanetto, lei comodamente seduta di
fronte a lui con le ginocchia strette intorno alle sue gambe e le mani di lui
che si muovevano sulla sua schiena. Vidi solo per una frazione di secondo lo
sguardo allibito di Alex nel momento in cui mi vide e quello tra l'”ops” e il
ben ti sta di Yoko. E feci finta di non sentire l'urlo di Alex che chiamava
il mio nome nel momento in cui feci dietro front partendo di corsa per i
corridoio ripetendo nella mia mente un'unica parola “bugiardo!”.
Commenti: vi ho rotto per capitoli e
capitoli senza far succedere un beneamato tubo?! Spero che ora siate felici! XD
finalmente ho dato una bella svolta a questa storia! >___< chissà in
quanti di voi saranno felici, o in quanti se lo aspettavano fatto sta che è
successo... ma a parte lo scoop finale spero che anche la descrizione del live
vi sia piaciuta, ho tentato di rendere al meglio le emozioni di Keira ed è per
questo che amo molto di più scrivere in prima persona, perchè secondo me rende
meglio a livello di emozioni. Il pezzo che ho scelto è una delle mie canzoni
preferite, adoro il ritmo e soprattutto la parte con le chitarre, poi essendo
una canzone non conosciutissima mi piaceva di più spacciarla per un pezzo
loro. Spero di aver reso al meglio questo capitolo, perchè credo che sia
abbastanza importante...
Ringraziamenti:
Ottoperotto: Ciao ottoperotto!
Da prima roba y ringras al coro angelico daver cambià al solit
alleluja direttamente in smock on the water de quei bei fieu dei deep purple! XD
sun d'acordi con ti par al fat che as pori matotu la girà su nen vari mund
par al massimo venì ambracià da la Kairi!!! ma adess y sun mi! XD grazie par
avermi dì che al natel lè al cellullare parchè y lu savria nen! Por il
signor Yoda (e senza ufendi Sora), Keira e Sora sun sultanto buoni amì! Visto
che al sora lè an brau matotu Keira sente che la po confidesi con lui! Por
al cellulare me ca al po dì l'egregio Froid l'era an “atto mancato” XD tu
am dumandi se la voce for camp le an lui o na lei? Come direbbe mia nona ahhhhh y
su propri nen!! però am piaseria saveirlo! Umh.... alur
ottoperotto+sora+yoda+voce fuori campo+ froid (-_^) alla prossima! Un bacione!!
^^
Jessica_Hale: ho soddisfatto la tua
curiosità? Già evviva I telefoni che squillano ma alla fine della fiera meglio
così non credi? Io ci sono su msn ma non ti trovo mai! Çç beh sperando di
sentirci ti mando un bacio! ^^
LusyS: trovo in effetti che le scene con
Riku mi vengano piuttosto bene! XD fosse andata come dicevi tu sarebbe stato
molto meglio per la povera Keira.. ma voglio assolutamente sapere che ne pensi
del live! A presto! Bacioni!
Mietitrice: le persone sono salite a 25!
XD e grazie mille per l'esame! ^///^ ne convieni con me che forse è stato meglio
che il cellulare abbia squillato? Ma ti lascio dire cosa ne pensi nella prossima
recensione! -_^ kiss!!
Elly Mercer: ciao ragazza! ^^ vedi che ho
fatto bene a non spoilerarti nulla? Così ti sei goduta questo capitolo! XD lo
so, lo so cosa vuoi! Hihihi... ma si vedrà! -_^ non sei monotona mi fa sempre
piacere sentirmi dire che è bella la mia fic! (che egocentrica che sono XD) ci
sentiamo su msn! Baciiii
Giulietta91: Non ti devi preoccupare
quello che dico sempre è anche se in ritardo l'importante è recensire! XD eccoti
qui il tanto atteso capitolo 50! meno male che Keira gli ha detto di rispondere
visto lo svolgimento... ^^” Rikku era compatibilissima! XD però dai tanto ai
fini della storia va bene anche Tifa! U_U uh dimmi delle canzoni mi raccomando!
Baxbax!! ^^
Ringrazio tutti i lettori! E ringrazio
Fra_cullen per aver aggiunto la mia storia fra i suoi preferiti! ^^
Correre non ha mai risolto i problemi di
nessuno, nè ha fatto perdere la memoria di ciò che era successo a qualcuno,
però... era l'unica cosa che il mio cervello mi permetteva di fare. La testa
mi rimbombava; e dire che intorno a me non c'era nessuno, c'era un silenzio
irreale eppure a me sembrava che ci fossero migliaia di persone che mi urlavano
in faccia ciò che era successo e che mi mettevano sotto gli occhi le
immagini che avevo visto, come se avessero scattato delle fotografie del
momento. Fotografie di una celebrazione infelice... piena di quelle
inmmagini non vidi il gradino davanti a me e caddi a terra, faceva ancora più
male del dovuto. Rimasi sdraiata a terra sul sentiero dei giardinetti, mi
girai su un lato e sbattei violentemente un pugno sul selciato alzando una
nuvoletta di polvere e facendomi ancora più male. A fatica mi rialzai e
incurante dello stato pietoso in cui dovevo essere entrai nel parco giochi e mi
sedetti al riparo sotto il grande globo di metallo sul quale i bambini si
arrampicavano. Appoggiai la schiena contro la parete forata e nascosi il
viso fra le ginocchia strette al petto più che potevo. Non era una
posizione comoda ma era quella che mi consentiva di arginare al
meglio le ondate di malessere che mi invadevano, perchè il dolore andava a
tratti, più cercavo di non pensarci e più mi assaliva.
- non è giusto...- piagnucolai tra
le lacrime
No non era affatto giusto, più ripensavo
agli ultimi mesi più mi sentivo presa in giro. Rimasi lì sotto, al riparo,
non m'importava se mia madre si preoccupava perchè non tornavo, non avevo voglia
di rialzare la testa e tornare a quella dolorosa realtà. Immersa nei miei
pensieri non diedi peso alla voce che mi chiamava, poi una mano si appoggiò
delicatamente sulla mia spalla scuotendomi.
-Keira?-
fino a 2 minuti prima pensavo di non
voler vedere più nessuno e invece quando vidi il volto gentile e preoccupato di
Kairi (pensavate fosse Riku eh? XP) fui grata che mi avesse trovata.
-Kairi..- il suo nome uscì
flebile
-Keira cosa ti è successo? Ti ho vista
correre fuori dal locale e per fortuna ti ho seguita..- mi disse
lei
-Alex..- ovviamente non riuscii neppure a
finire la frase, ma semplicemente abbracciai Kairi.
Lei mi strinse a sè senza dire una parola
aspettando che mi calmassi. Quando sembrò che i miei singhiozzi si fossero
ridotti mi parlò nuovamente.
- aspetta un attimo.- mi disse poi dalla
sua borsetta tirò fuori il cellulare schiacciò un paio di tasti mi rivolse un
sorriso e aspettò che dall'altra parte rispondessero.
-Sora? Mi senti?- Kairi aggrottò la
fronte tentando di capire quello che le diceva, doveva essere ancora
al locale in mezzo al casino – sì lo so che è da un pò che sono fuori,
no tranquillo tutto bene però Keira non è stata molto bene. No non dovete
precipitarvi, andiamo a casa mia rimane da me ok? No non c'è bisogno che veniate
ci sentiamo domattina va bene? Tranquillizza gli altri, scusate. Grazie
allora ciao.- chiuse la chiamata e si rivolse a me.
- chiama anche tuo fratello digli che
rimani a domire da me.- disse mettendomi il suo telefono in mano
- ma Kairi..- dissi ma lei mi
bloccò
- niente ma! Andiamo a casa mia, dormi da
me e con calma mi racconti quello che è successo, vorrai mica che ti lasci in
questo stato da sola?- mi disse severa
anuii perchè non avevo voglia di
protestare e in fondo era la soluzione migliore. Chiamai Dany e senza dire
troppo lo informai che mi sarei fermata da Kairi e che avvisasse lui
la mamma.
- bene andiamo.- mi disse Kairi quando
ebbi finito, uscimmo dal mio improvvisato rifugio e salimmo nuovamente in
motorino.
Inutile dire che non mi godetti per
niente il giro come avevo fatto all'andata, le emozioni di poche ore prima mi
sembravano appartenere ad anni prima. Mi riscossi solamente un pochino
quando entrammo a casa di Kairi, la villetta dove viveva era piuttosto grande,
meno imponente di quella di Riku ma ugualmente bellissima, era in una tranquilla
zone residenziale poco fuori dal centro della città. Ad accoglierci arrivò
una signora di mezza età con un sorriso caloroso e dai lineamenti orientali ma
non giapponesi.
- ben arrivata, è una tua amica?- disse
rivolgendosi a Kairi
- sì, Keira questa è Christel è la mia
tata da quando avevo 10 anni- mi spiegò sorridendo
- molto piacere- dissi inchinandomi
- il piacere è mio Keira- disse
sorridendomi, - si fermerà per la notte?- chiesi nuovamente rivolta a
Kairi
- sì, potresti preparare un pò di tè
freddo?- rispose lei.
- certo.- la signora si incaminò
subito verso la cucina.
- bene, Keira vieni hai bisogno di farti
un bel bagno.- mi prese per mano e mi accompagnò al piano di
sopra
- Kairi venire qui a quest'ora, non
voglio crearvi problemi- dissi
- non scherzare!! quando ero io ad avere
problemi ti sei fatta in quattro per aiutarmi, ora è il mio momento per
ricambiare.. e poi siamo amiche no?- si voltò giusto prima di entrare in una
stanza sorridendo.
La camera di Kairi era molto bella, aveva
un colore rosa antico, da metà parete in giù una carta da parati a righe
bianche e rosa, separata dal muro intonacato da una lista intarsiata di legno.
Un bel tappetto orientale per terra, un armadio bianco a 4 ante, una piccola
scrivania corredata da una libreria in legno e un grande letto a baldacchino.
- Kairi la tua stanza è bellissima, se ci
fosse mia madre mi costringerebbe a rifare la mia a tutti i costi!- dissi
affascinata, lei si mise a ridere.
- aspettami un attimo- mi disse e uscì di
nuovo.
Io mi misi a girare per la camera e mi
soffermai sulle foto appoggiate alla scrivania, finalmente vidi il padre di
Kairi che faceva l'ambasciatore. Era un bell'uomo, sembrava un ragazzo i
capelli rossi come quelli della figlia, e un sottile strato di barba (per
intenderci ho preso spunto da Basch di FF XII). Erano stati davvero in molti
paesi, in una vicina a lui e ad una Kairi evidentemente bambina c'era una donna
molto bella, aveva lo stesso viso della figlia e lunghi capelli neri.
- ah hai visto le foto?-
mi voltai Kairi era appena
rientrata.
- sì, tua madre era bellissima, ti
assomiglia molto e anche tuo padre è proprio un bell'uomo - dissi – deve essere
un bravo genitore.-
- già, non potevo chiedere di meglio, da
quando la mamma è morta si è preso cura di me in modo impareggiabile- rispose
mentre apriva il suo armadio e cercava qualcosa – anche se il suo lavoro lo
tiene lontano a volte per molto non mi fa mancare nulla e mi chiama sempre-
disse
- sono contenta per te- dissi
riappoggiando il portafoto da dove lo avevo preso.
- ecco.- si girò verso di me chiudendo le
ante e porgendomi quella che identificai come una camicia da notte. - ora vai a
farti un bel bagno e dopo discutiamo con calma ok?-
- ti ringrazio tanto Kairi.- dissi
prendendo l'indumento che mi stava dando.
Uscii dalla sua camera dirigendomi verso
il bagno, dentro la vasca era già pronta. Appoggiai I miei vestiti sullo sgabello a lato e mi
immersi dentro fino al mento. L'acqua era caldina al punto giusto e stavo
decisamente bene, esteriormente. La gentilezza di Kairi e le sue attenzioni
avevano solo lenito superficialmente la ferita che mi era stata inferta. Ma
la voragine continuava ad aprirsi inondandomi. Invece di fuggire dal
problema e concentrarmi per esempio sul profumo alla fragola del bagnoschiuma mi
chiesi da quanto tempo andava avanti. Chissà per quanto tempo credevo che lui
fosse solo mio... ricordai con un misto di rabbia e dolore il messaggio che mi
aveva mandato prima del live. “non ti dico null’altro se non che ti amo! A
dopo!” Bugiardo!!! cancellai dalla mente quei pensieri e mi misi a
sperare che Sora e Riku non si allarmassero più di tanto e che si
godettero i festeggiamenti... la cosa che mi faceva stare più male oltre
la botta in sè era il fatto che io avessi lasciato i miei amici a
festeggiare da soli e che alla fine avessi rovintato la serata in particolare a
una di loro, e se poi pensavo a Riku... lo avevo evitato fino al giorno prima
perchè mi sentivo in colpa nei cofronti di Alex e adesso mi sentivo solo più
stupida. Sconfortata finii di sciacquarmi e una volta uscita mi asciugai
compresi i capelli e indossai la camicetta da notte di Kairi, era molto
bella di cotone bianca con le spalline sottili. Raccattai la mia roba e
tornai in camera da lei, che come al solito mi accolse con un sorriso.
- vado a mettermi anche io il pigiama e
sono da te!- mi disse – prendi pure un pò di tè lo ha appena portato Christel-
aggiunse prima di uscire
io mi avvicinai alla sua scrivania e
versai in un bicchiere alto il contenuto ambrato della caraffa di vetro, poi mi
avvicinai al balcone aperto.Da fuori veniva una bella arietta, uscii. Il
balcone dava sul retro della villetta, c'era un piccolo giardino composto da
qualche cespuglio e un paio di alberi che dovevano essere quasi sicuramente
ciliegi e subito dopo c'era la casa del vicino. Si vedeva solo la luce blu
trasparire dalle tende di una finestra al piano inferiore, segno che qualcuno a
scarso di sonno stava guardando la tv. Mi sedetti lì fuori in attesa di
Kairi, guardai pigramente la fogliolina di menta galleggiare nel mio tè per poi
berne un sorso e subito dopo alzare la testa verso il cielo stellato.
- ah sei qui!-
Kairi mi si sedette a fianco lasciando
andare anche lei le gambe oltre le sbarre del balcone così che penzolassero.
Per un attimo rimanemmo in silenzio, Kairi appoggiò il suo bicchiere a
fianco a lei con un piccolo tonfo sulle piastrelle di cotto. Mi guardò di
sottecchi.
- non sarà molto lunga se non mi metto a
piangere di nuovo.- le dissi abbozzando un sorriso
da dietro la schiena Kairi fece spuntare
una scatola di fazzolettini di carta.
- per ogni evenienza mi sono premunita!-
disse strappandomi una risata
con calma e dosando bene le parole le
spiegai tutto, devo dire che non piansi molto resistetti degnamente mentre
rievocavo quella specie di incubo. Kairi stette ad ascoltarmi chiedendomi un
paio di cose ma astenendosi da qualsivoglia commento, anche se vedevo dalle
espressioni del viso e da come tirava le labbra che sarebbe volentieri scoppiata
ad insultare Alex.
- la cosa che mi fa stare ancora più male
è come io abbia trattato Riku per causa sua e come abbia rovinato la nostra
serata...- confessai il mio tormento
- baka! (*stupida)-
guardai stupita Kairi.
- con tutti questi problemi pensi ancora
a noi?! Di live ne faremo un mucchio abbiamo tutto il tempo di festeggiare e per
quanto riguarda Riku... beh è Riku, secondo te dopo che ti sei scusata può
avercela ancora con te? Ti vuole un bene dell'anima credimi.- mi disse
dolcemente
con il dorso della mano scacciai via una
lacrima – sì hai ragione ma mi dovrò scusare ulteriormente con lui..- dissi
decisa
- bene!- assentì Kairi – che ne dici se
andiamo a dormire? per oggi di emozioni ne abbiamo avute abbastanza meglio
affrontare il problema domani che siamo più riposate e lucide, sono sicura che
sarai più calma anche tu.- mi disse
io annuii, avevo già spento il cellulare
per evitare chiamate inutili da parte sua e dovevo dire che ero parecchio
stanca. Kairi si alzò portando con sè il bicchiere di tè ormai vuoto e io la
seguii.
- Kairi posso..- cominciai ma lei mi
interruppe
- certo che puoi dormire con me- un altro
dei suoi sorrisi luminosi.
Mi fiondai ad abbracciarla – grazie Kairi
davvero!!- esclamai
lei rispose delicatamene
all'abbraccio.
- e di cosa? Forza andiamo a
dormire..-
ci mettemmo tutte e due sotto il
lenzuolo, fissai la trama delicata del tessuto che costituiva il baldacchino di
Kairi, dalla porta del balcone aperta entrava ancora una bell'aria fresca che
faceva muovere le tende.
- Kairi tu credi che me lo meritassi
tutto questo?- le chiesi girandomi su un fianco per guardarla.
Mi era venuto il dubbio che forse avevo
preteso troppo, che forse avessi sbagliato tutto io dall'inizio, con Alex, con
Yoko, con loro...
- non dirlo neppure per scherzo Keira!-
mi rimproverò lei – non hai fatto nulla per meritartelo ed è forse questa la
parte peggiore...- aggiunse assumendo un'espressione addolorata.
- forse hai ragione..-
Kairi mi passò un braccio intorno alle
spalle mentre io ricominciavo silenziosamente a piangere augurandomi che
l'indomani sarebbe andata meglio.
Commenti: che fatica questo capitolo...
=_= non avevo la minima idea di cosa scrivere. Sarà il caldo o il periodo boh!
Non è nulla di speciale, magari qualcuno di voi pensava a chissà quale
scazzottata tra Riku e Alex! XD però non mi pareva il caso.. ma comunque si
vedrà.. Kairi la ragione di questo capitolo è che stavo dando a mio avviso
troppo poco spazio al suo personaggio, mi sarebbe di più piaciuto far fare la
parte del consolatore a Sora però ho optato per lei devo darle il giusto spazio,
so che ad alcune di voi Kairi sta sulle balle XD ma cerchiamo di rivalutarla un
pò sta povera ragazza! E' stato anche difficile dare la giusta impressione dello
stato d'animo di Keira.. mi ci sono immedesimata il più possibile e spero di
esserci riuscita ^^ Parlando d'altro ho avuto l'onore di giocare a FF
Dissidia e vi giuro che non vedo l'ora che esca in Italiano (il che dovrebbe
avvenire per il 4 di settembre) è troppo bello. E poi combattere con Cloud *ç*
XDXDXD beh beh dai per oggi ho finito!
Ringraziamenti:
Ottoperotto: Signur dal Dom! Y pensavu
nen da suscitè tant scalpor! XD Par al dottor Freud ma lei ha sul tant inventà
al coplesso di edipo ed elettra? No parchè am ricurdavo anche al problema da la
psicoanalisi (maledetto svevo con sta psicanalisi!!)... par turnè alla storia...
l'era al mument da dè na scrullà ai nos amis, se no la diventava trop piat! Ma
come la dì al Yoda il vero amore trionfa sempre! U_U quindi desperuma nen! ^^ e
peu Keira ya de amis favolosi, Kairi,Riku e Sora cà la susterran! Sun
cuntenta cà la canzun te piasia, quando y lu sentia am sun inamurata! Y aspè
la ta prosima recensiun così am y farù an paio di risate! ^^ Un saluto e un
ambrace a tutti p.s. Çç nuuu nun savrò mai se lè an mat o una funna (donna)
Fra_Cullen: benvenuta nella mio spazio
per I ringraziamenti! XD davvero ti è piaciuta? Sono davvro felice, sinceramente
non pensavo neppure io che la storia avrebbe preso questa piega ^^” continua a
leggere mi raccomando così la tua curiosità sarà soddisfatta! ;) Bax
bax
Shine Mizuki: really? Me tanto felice di
sentirtelo dire era proprio quello che speravo! ^^ sperando che tu abbia vinto
contro la tua tastiera spero di risentirti! ^^ Bacioni
Jessica_Hale: evvai!!! allora è davvero
piaciuto meno male! A Yoko puoi fare tutto quello che vuoi solo se me ne lasci
un pezzettino per continuare la storia XD finalmente ti ho anche beccata su msn!
^^ quini ci risentiremo! Kisskiss
Elly Mercer: Beh dai il 5 non è un brutto
numero! XD certo che erano migliori amiche una volta però non si può mai sapere
purtroppo... sono contenta che la canzone ti sia piaciuta! ^^ come hai visto
anche se un pò in ritardo ho aggiornato! Baciiiiii
LusyS: mi sembrava il pezzo più adatto in
effetti, perchè si sentiva molto come hai detto tu la batteria ma dava anche
ampio spazio alle chitarre soprattuto nel pezzo verso la fine. Ahahah got it
memorized? Ovvio! XD lo farei volentieri picchiare da tutti compresi Leon,beast
e tifa e magari anche la zia di Sora però mi serve ancora quel farabutto! *_*
per il carroarmato ci farò un pensierino ^^ grazie per la recensione!
Baciotti!
Glo91: ma quanti complimenti così
arrossisco! ^///^ però grazie mille! ^^ non ti preoccupare anche solo una
recensione ogni tanto è apprezzatissima! Bax
Giulietta91: ma ciaooooo!!! ^^ davvero
avevi la pelle d'oca?! Me davvero felice di questo! *occhi sognanti* sì per
sottolineare il momento ho perfino fatto sorridere Leon! XD ok con questo
capitolo ho decisamente fatto odiare Alex da tutti! XD per Keira non ti
preoccupare la farò riprendere in qualche modo! (vero che fanno morire le sue
recensioni? ^^) allora ci sentiamo alla prossima! Baciiiiiiiiiiiiii
Ringrazio tutti I lettori, siete sempre
fantastici e ringrazio anche BaMbI 12 per aver aggiunto tra le seguite e
preferite la mia fic, e anche Deidaraforever.
Mi svegliai abbastanza presto, erano
solo le 9 e per i miei standard era piuttosto presto. Avevo dormito però.. quindi
non mi dovevo lamentare, c'era da dire che senza l'aiuto di Kairi non so che
nottata avrei passato, forse sarei stata ancora in quel parco giochi e il giorno
dopo mia mamma avrebbe dato di matto. Come mio solito la mattina ero
coricata a pancia in giù con il braccio che pendeva dal letto. Mi tirai a
sedere notando l'assenza di Kairi, sbadigliai, mi stiracchiai e mi decisi a
scendere dal letto. Andai verso le imposte del balcone liberando la luce
mattutina tenuta lontana fino ad adesso e che mi fece chiudere gli occhi
per un attimo.
- ah ottimo ti sei svegliata-
mi voltai verso Kairi che era appena
entrata, era già in tenuta giornaliera con shorts a righe e maglietta a fiori.
- scusami Kairi ho dormito troppo..-
dissi, lei sventolò la mano davanti a me per simulare che non era un
problema.
- ho finito da poco di fare la doccia, la
colazione sarà pronta tra poco.- mi disse
- ok mi vesto anche io e poi scendo a
farla.-
prestò anche a me un paio di
pantaloncini e una canotta visto che soffrito il caldo molto più di lei e quella
mattina mi concessi una doccia rigeneratrice. Dalla sera prima mi riusciva
molto meglio a tenere Alex fuori dai miei pensieri, anche se avevo passato
giorni migliori. Uscita dal bagno mi diressi verso la cucina, non appena
misi piede nella sala un turbine mi travolse togliendomi quasi il
fiato.
- key-chan!!!!-
Sora...
Mi sentii ancora più sollevata, il peso
che avevo addosso scese un pò di più. Nonostante mi stesse leggermente
stritolando mi arresi volentieri facendo altrettanto.
- sei ancora giù vero?- mi chiese, la
mano che mi accarezzava i capelli.
Io mossi la testa su e giù perchè ero
nuovamente incerta sul tono della mia voce.
- don't worry ci sono io!- disse come
sempre allegro poi mi lasciò andare.
Kairi fece capolino da dietro con un'aria
un pò pentita.
- scusami Keira gli ho dovuto raccontare
tutto, mi sono svegliata presto perchè questo qui ha chiamato alle 8!- mi disse
lanciando un'occhiata a Sora che non si lasciò scalfire dalle accuse e continuò
imperterrito a sorridere.
- perdonami se ero preoccupato!- le disse
Sora inarcando poi un sopracciglio
- no beh ha ragione... e Riku?- chiesi
mentre con un cenno del capo ringraziavo Christel che mi stava versando il caffè
in una tazza.
- ad essere sinceri non l'ho chiamato
ancora.. e che..- Sora guardò per un istante Kairi indeciso sul da
farsi.
- forse hai ragione è meglio aspettare..
non so come la potrebbe prendere..- giunsi io alla conclusione, i
rapporti tra Alex e Riku non erano mai stati dei migliori, ci mancava ancora una
resa dei conti tra loro due gli avrei spiegato tutto a tempo debito e mi sarei
nuovamente scusata per come lo avevo trattato, proprio lui che non se lo
meritava.
- piuttosto dovresti chiamare tua madre
per avvertirla, hai ancora il cellulare spento non è vero?- mi chiese
Kairi
io lasciai stare il biscotto che stavo
per mangiare e annuii, sapevo già cosa sarebbe successo se lo avessi acceso.
- beh non ti preoccpare, intanto usa
quello di casa mia per chiamare i tuoi.- disse gentilmente Kairi porgendomi
il cordless.
- invece dovrebbe accendere il suo
cellulare..-
io guardai sorpresa Sora e Kairi lo
fulminò.
- certo così appena quello vede che lo ha
acceso la tempesta di telefonate!- ribattè Kairi
- beh e secondo te per quanto dovrebbe
tenerlo spento?- le domandò Sora
- finchè non se lo sentirà lei no?- disse
Kairi esasperata
- non credo sia la soluzione migliore...-
ribadì con calma Sora
- ma senti tu co...-
- no ha ragione..- interruppi Kairi, lei
mi guardò. - non è il comportamento migliore e ha ragione...- presi dalla tasca
dei pantaloni il mio cellullare e lo accesi inserendo il pin, fece il suo solito
suono di apertura poi lo schermo rimase acceso per un attimo e poi si spense,
tirai un sospiro di sollievo.
- beh mi pare che per adesso vada tutto
bene..- mi disse Kairi - però usa comunque il mio per chiamare casa.-
aggiunse
Mi porse il telefono e andai in sala per
chiamare.
_ pronto?_
- ciao ma sono io.- dissi
_Keira!!! ma cosa diamine ti è successo
ieri?!_ dal tono non mi sembrava arrabbiata ma solo agitata.
- nulla di che mamma ho avuto una pessima
serata dopo lo spettacolo e Kairi si è offerta di farmi compagnia.- le
risposi
_ avevi anche il cellulare spento!
Stamattina è passato Alex per chiedermi se fossi in casa e..._
ebbi un tuffo al cuore, altro che
lasciarmi in pace.
- mà cosa gli hai detto?- chiesi
allarmata senza ascoltare quello che stava dicendo.
_ che ti eri fermata a dormire da Kairi
perchè non eri stata bene la sera prima._ rispose
feci un suono di disapprovazione con la
gola.
_ è per lui che sei stata male? Avete
litigato?_ mi chiese d'improvviso fattasi seria
- diciamo di sì e preferirei non vederlo
se possibile per l'eternità... ma non ho voglia di parlarne adesso..- tagliai
corto
_ ho capito va bene... scusami ma non
potevo immaginarlo_ si scusò lei
- non ti preoccupare tutto bene... torno
per cena.- le dissi
_ d'accordo salutami Kairi e ringraziala
ancora per l'ospitalità._ mi disse
- lo farò ciao.-
ma cavolo! Doveva proprio andare tutto
storto eh? Ero sicura che Alex si sarebbe precipitato a casa di Kairi non appena
ne avesse avuto l'occasione. Mi stavo dirigendo immersa nei miei
pensieri verso la cucina quando sentii delle voci concitate in ingresso,
così mi diressi lì. Ad un certo punto Kairi sbucò appena prima che io potessi
girare l'angolo, sembrava sorpresa di vedermi.
- Kairi tutto bene? Hai una faccia.- le
dissi
- non ti preoccupare, meglio se andiamo a
chiamare Riku per tranquillizzarlo.- mi disse prendendomi per un
braccio.
- te lo ha detto lei?-
la voce mi arrivò nitida nonostante Kairi
avesse mantenuto un tono di voce non proprio basso per dirmi di tornare di là.
Il cuore mi partì in un attimo e sentii le gambe molli come la sera
prima.
- non me lo ha detto lei personalmente ad
essere onesti, però immagino benissimo come possa stare e vederti non è l'ideale
per lei.- disse secco Sora
- mi basta solo un'attimo.- disse la voce
di Alex incrinata dalla fretta
il mio cervello fece tutto da solo,
scostando il braccio di Kairi e facendomi affacciare sull'ingresso. Sora mi
dava le spalle e in piedi di fronte a lui c'era Alex che non appena mi vide
sgranò gli occhi.
- Keira!- esclamò quasi
sollevato.
Io non aprii bocca nel momento in cui le
immagini di adesso e della sera prima si fondevano accavallandosi tra di loro,
mi pentii amaramente di essermi fatta vedere, guardare i suoi occhi era una
cosa dolorosa oltre ogni immaginazione.
Nello stesso momento Sora di
girò.
- Kairi portala di là per favore.- disse,
non avevo mai visto Sora così serio, ogni ombra di allegria o buonumore era
sparita dal suo volto.
- ehi lasciamici parlare!- disse Alex
facendo un passo avanti e allungando una mano verso di me, io d'istinto
indietreggiai e lui si fermò assumendo un'aria addolorata, Sora alzò il braccio
per fermarlo.
- ti ripeto che non credo sia il caso che
tu le parli, sei un ragazzo abbastanza intelligente da capire la situazione...-
ribadì Sora
Alex rimase fermo nella posizione di
prima per un istante, poi abbassò il braccio.
- sì.. va bene.- sillabò – scusate
l'intusione.-
fece un piccolo inchino e poi
autonomamente aprì la porta e datami un'ultima occhiata se la chiuse alle
spalle. Anche io rimasi ferma, finchè Sora non mi appoggiò le mani sulle
spalle.
- tutto bene?- il suo solito sorriso era
tornato a fare capolino.
Annuii lentamente – scusami hai dovuto
litigare per colpa mia..- dissi
lui mi scompigliò I capelli ridendo – ma
senti questa! -
Kairi dietro di me si fece avanti – non
volevamo che sentissi ma non ho fatto in tempo a distrarti..- mi disse
- beh non ti preoccupare è stato un pò
uno shock ma niente di insopportabile.- la rassicuai – è colpa di mia mamma in
realtà, Alex ha chiamato stamattina a casa mia e mia mamma le ha detto
dov'ero..- spiegai
- fa niente, grazie al cielo ha
capito...- sospirò Sora – adesso devo andare, torno nel pomeriggio e magari
porto anche Riku ok? Così gli spieghiamo la situazione per bene tutti e tre
insieme..- disse infilandosi le scarpe in ingresso.
- ok intanto cerco di chiamarlo per
dargli mie notizie conoscendolo anche se non lo da a vedere sarà preoccupato.-
assentii
- ok a più tradi- gli disse Kairi
una volta che Sora fu uscito, io e Kairi
tornammo in camera sua. Io presi in mano il cellulare e cercai di chiamare Riku
con scarso successo.
- non lo trovi?- mi chiese lei seduta a
gambe incrociate sul letto
- no dice che l'utente non è
raggiungibile, o ha il cell spento o non prende... beh riproverò.- dissi
appoggiando l'apparecchio sulla scrivania di legno
- tua mamma?- mi chiese Kairi
- tutto bene, come ogni donna ha intuito
cosa deve essere successo e non mi ha fatto troppe domande, le ho detto che
sarei tornata per cena – risposi
- ah ho qualcosa per distrarti!!- esclamò
ad un certo punto, scese dal letto e andò a prendere un cd che aveva appoggiato
sul mobiletto vicino alla porta.
- me lo ha portato Sora, dentro c'è il
video del nostro live di ieri sera! Hai voglia di vederlo?- mi chiese
- certo!- esclamai entusiasta – ma chi lo
ha fatto?-
- Leon ieri sera, e tifa lo ha dato a
Sora.- disse mentre si apprestava a inserirlo nel lettore dvd.
Io mi sedetti sul suo letto.
- cosa ne pensi di Sora e tifa?- le
chiesi
- per adesso non so cosa pensare...- mi
rispose lei raggiungendomi assieme al telecomando.
- ma a te Sora piace..- la mia non era
una domanda
- sì...- mi rispose per poi far partire
il video.
--------------------
dopo pranzo riprovai a contattare Riku ma
non lo trovai nè sul cellulare nè a casa.
- strano però... sono già quasi le cinque
dove può essere andato?- mi domandò Kairi leggermente preoccupata.
Nello stesso momento il suo cellulare
squillò.
- oh è Sora.. pronto?- aprì lo
sportellino per rispondere
io sentivo solo una voce concitata di
sottofondo.
- cosa?!- esclamò Kairi poi premette un
paio di pulsanti e mise il vivavoce.
_ è come ti ho detto! Non so come ma Riku
sa già di tutta la storia e non riesco a trovarlo! Non so cosa pensiate voi ma
io un'idea c'è l'ho di cosa abbia in mente, dopo tutto era stato il primo mio
pensiero... però il problema è che non ho idea di dove sia!_ la voce preoccupata
e contraffatta di Sora uscì dal cellulare di Kairi.
Le cose stavano andando di male in
peggio, Kairi mi guardò spaventata quanto me. Poi mi venne un illuminazione.
- Sora il campo di calcio vicino allo
stadio! Oggi ci sono gli allenamenti estivi della squadra!- mi ricordai visto
che spesso andavo a vederlo.
_ bravissima Keira! Vado lì poi vi faccio
sapere..._
Sora senza aspettare risposta chiuse la
chiamata. Io e Kairi ci guardammo poi tutte e due ci dirigemmo nella stessa
direzione.
In men che non si dica stavamo già
dirigendoci verso il campo da calcio in scooter. Lo parcheggiammo
esattamente davanti e io corsi all'interno. Mi bloccai nell'immediato in cui
vidi forse l'ennesimo pugno scambiato tra Riku e Alex. Senza pensarci due
volte mi fiondai verso di loro.
- SMETTETELA!!!- urlai
non so bene se smisero perchè avevano
capito la cazzata che stavano facendo o se lo fecero perchè il mio urlo era
arrivato inaspettato e avevano sperato di poter finire il loro match senza
intrusioni esterne. Fatto sta che mi piantai in mezzo a loro due con il
fiatone.
Erano tutti e due non proprio in forma,
Riku esibiva un bel taglio sopra l'occhio sinistro e Alex uno zigomo che si
stava gonfiando sempre di più.
- che cazzo state facendo?!- chiesi
quando ripresi fiato
Kairi sopraggiunse in quel momento con
Sora.
- mi sembra più che ovvio...- sibilò Riku
- no che non è ovvio! Che diavolo speravi
di risolvere?!- gli urlai contro
- niente dovevo solo togliermi la
soddisfazione..- rispose fissandomi gelido.
- Keira io..-
- non ti azzardare a parlarle figlio di
puttana!- Riku si mosse nuovamente verso Alex ma io mi avvicinai a lui
fermandolo.
- chi cazzo ti credi di essere per dirmi
cosa devo fare? Guarda che io a te non devo nulla nonostante tutto, vivrei
tranquillamente anche se spariste!- lo aggredì Alex
gli occhi di Riku fiammeggiarono
nuovamente e Sora si fece avanti dandomi man forte.
- smettetela!- gridai di nuovo, in quel
momento vidi che poco più in là di Alex c'era Yoko, a quanto pare era andata a
vedere il suo allenamento, per un attimo mi invase il dolore sostituito
poi dalla collera.
- tu eri qui con loro e non li hai
fermati!?- chiesi allibita
- perchè diavolo avrei dovuto? È stato il
tuo amico ad incominciare per inciso..- disse con il solito tono da saccente che
aveva quando veniva presa in castagna, lo faceva sempre e me lo ricordavo bene,
io dovetti respirare per calmarmi.
- e allora per inciso sei la più grande
stronza e cretina con poco cervello che io potessi incontrare!- esclamai, non
stetti ad accertarmi della sua espressione e presi Riku per un braccio
transcinandolo via, lui ovviamente oppose resistenza.
- Keira lasciami!- mi disse
- hai finito di farmi preoccupare!? Dacci
un taglio ok?- gli dissi e ri-iniziai a camminare, questa volta mi
seguì.
Kairi mi raggiunse – dove vai?-
- vado da Leon è il posto più
vicino dove c'è anche una cassetta del pronto soccorso... ci raggiungete
lì?- le chiesi, lei annuì.
Kairi tornò indietro e io senza mollare
il braccio di Riku per paura che tornasse indietro continuai per la mia
strada. Presa dalla situazione non ci avevo fatto caso ma ora
ripensando allo sguardo di Riku avevo paura e per questo non lo guardai per
tutto il tragitto fino al Leon Pub.
Commenti: ovviamente sono in ritardo lo
so... ma anche io mi prendo la mia pausa di ferie! XD per farmi perdonare
finalmente vi ho scritto il capitolo che tanto volevate! La rissa?! Eccovela
qui! In realtà era programmata fin dall'inizio ma farla capitare la sera stessa
non andava bene se no troppa carne al fuoco e poi mi serviva per necessità di
trama. Nonostante Alex sia il fedrifrago che si è dimostrato ho voluto dare
l'impressione che comunque sia un ragazzo intelligente da capire I momenti e non
quelle teste calde che si appostano sotto casa finchè la persona interessata non
esce. Axel è un personaggio che amo molto, come carattere e modi di fare e mi è
dispiaciuto usarlo in questo modo però in qualche modo lo riabiliterò.
Ringraziamenti:
LucyS: Ti ho drogata con fences?
Beneee!!! muahahah!!!! putroppo niente carro armato, la zia di Sora ha detto che
non sapeva giudarlo! XD però la scazzottata a grandi linee c'è stata inutile
stare a descrivere I pugni che si davano lascio sfogo alla vostra immaginazione!
XD A quanto pare Sora è stato quello con I nervi più saldi ^^ Un baciotto!
;)
Jessica_Hale: volevi la scazzottata? e
moh c'è! XD come potevo rifiutare la proposta? U_U Dai non la odiare quella
poveretta di Kairi dopo tutto è una brava ragazza! -_^ A presto
Baxbax!
Shine Mizuki: a dire la verità anche io
avrei lanciato come prima cosa qualcosa in testa a quei due traditori però non
era da Keira! XD Riku in modalità berserk eh? *ç* bello.... anche tu sei
contenta della scazzottata? ^^ Un bacione!
Giulietta91: davvero ti sembra che stia
migliorando? ^///^ evviva! Come sempre I tuoi complimenti mi fanno un immenso
piacere! ^^ E' proprio per quello che ho scelto Kairi così da darle un pò di
spazio, mi sarebbe piaciuto di più descrivere a scena con Sora ma ho fatto bene
alla fine a optare per lei. Beh finalmente Riku ha compiuto la sua opera! XD e
per quanto riguarda loro due aspetta e sii fiduciosa hihihi... Non smetterò di
farti commuovere comunque =P aspetto la tua prossima recensione!
Baciiiiiiiiiiiiii
Elly Mercer: L'aggeggio elettronico è la
Psp ^^ Ma tu come vai? è da tanto che non ti sento! :( Piaciuto il
capitolo e come l'ho portata avanti? Vero che p diventata lunghissima? Non
pensavo neppure io! XD spero di risentirti presto! TVB bacioni ^^
Xemnas89: Benveniuto nel mio mondo! XD
innanzitutto grazie dei complimenti ^^ scusami per il ritardo proprio ora che
hai iniziato a seguirmi con più calma spero di ricevere altre tue recensioni
^^ a presto un bacio!
Ottoperotto: Ciao! Non ti rispo in
dialetto perchè non ho molto tempo però in italiano posso sempre farlo! XD
Signor Froid c'è stato un malinteso lo so che lei non è Svevo XD ma mi
riferivo all'autore Italo Svevo della coscienza di Zeno, che ha fatto
riferimento alla sua teoria della psicanalisi e che purtroppo ho odiato con
tutta me stessa! XD e la prego non mi faccia disperare troppo Sora se no quando
è ora di scrivere è troppo nervoso! Ottoperotto la tua nonna ha ragione per
certe cose c'è bisogno di una donna ;) grazie per I complimenti come sempre
^^ Urka O_O pure sua santità! Sta diventando importante sta storia! XD Un
saluto a tutti quanti vi aspetto alla prossima! Baciiiiiiiiiiiiii
Ringrazio Ermal per aver messo la mia fic
nelle seguite ^^ e grazie anche a tutti I lettori! A presto!
Ero furiosa, ma non tanto poi per quello
che era successo ma più che altro perchè la mia vita da bella e felice che mi
sembrava si era quasi trasformata in un incubo e sinceramente non pensavo di
meritarmelo, della serie “la vita è ingiusta”. Procedevo a passo
sostenuto incurante di star trascinando Riku dietro di me. Gli lanciai
un'occhiata in tralice, sembrava perso nei suoi pensieri e non proferiva parola,
ma per fortuna eravano arrivati al Leon Pub. Scesi la scaletta che portava al
salone ed entrai, tanto Leon non chiudeva mai la porta e finalmente concessi di
lasciare il braccio di Riku visto che eravano a distanza di sicurezza da Alex.
Subito dalla porta che dava sul retro spuntò Tifa la quale stava per
salutarci poi, dopo aver visto la mia espressione e l'evidente ferita di Riku
cambiò opinione.
- vado a prederti la cassetta del pronto
soccorso- mi disse e sparì nuovamente.
Ringraziai che la prima cosa che mi
avesse detto non fosse stata “ma cosa è successo?” perchè in quel momento
potevo esplodere. Presi un respiro e mi voltai, Riku era appoggiato ad un
tavolino il viso seminascosto dai capelli continuava a non guardarmi ne a
parlare, cominciò a farmi un pò pena, non pensavo di averlo spaventato così
tanto ^^”.
- eccola.-
mi girai verso Tifa che mi porse la
cassetta.
- ti ringrazio e tempo debito ti
spiegherò tutto.- le promisi
lei mi fece un accenno con la testa e
continuò ad occuparsi delle sue mansioni. Io mi avvicinai a Riku.
- dai siediti che pulisco quel taglio, e
per fortuna è uno solo...- commentai.
Lui ubbidiente si sedette sulla sedia di
ferro mentre io prendevo la mia e mi apprestavo col disinfettante sul suo
viso.
- Riku mi puoi ancora guardare in faccia,
sono arrabbiata ok ma non così tanto!- dissi esasperata visto che non accennava
ad un movimento.
Quando finalmente tirò su la testa più o
meno capii perchè non voleva farlo, quella scintilla di furia accecante non gli
era ancora passata. E dire che aveva degli occhi così belli, lo avevo sempre
pensato... azzurri.. ma non un azzurro banale era quel colore acqua marina
tendente al ghiaccio.
- scusami...-
finalmente parlò, mi sembrò strano visto
che l'ultima volta che lo aveva fatto era stato la sera prima del concerto, la
quale mi sembrava appartenere ad anni prima. Ma mi riscossi quasi subito
sorridendo il giusto perchè sembrassi ancora arrabbiata ma non
troppo.
- beh non potevo pretendere di più, il
cervello di voi uomini a volte torna allo stadio
primitivo..-borbottai
lui si concesse una breve risata segno
che era tornato parzialmente nel suo. Gli scostai i capelli dalla fronte
per potergli appoggiare il cotone intriso di disinfettante sulla ferita, al
contatto fremette.
- ti ho fatto male?- gli chiesi
preoccupata, avevo medicato un paio di volte mio fratello però non ero di certo
Candy Candy.
- no non è per quello è che era da
parecchio che non ci ritrovavamo così.. assieme ecco..- disse abbassando per una
frazione di secondo gli occhi come se se ne vergognasse.
Stavolta sorrisi apertamente.
- hai ragione...- gli concessi ma poi
ripresi - ma che diamine ti è preso?!- gli chiesi per fargli
intendere che non mi ero scordata dell'accaduto.
- meglio se lascio stare...- si incupì
nuovamente.
Io finito di disinfettare gli appiccicai
senza stare troppo attenta la garza con il cerotto e chiusi di scatto la
cassetta del pronto soccorso alzandomi.
- Keira aspetta...- disse Riku
prendendomi per un braccio, io mi divincolai.
- no Riku non aspetto!- esclamai
fissandolo – sono mesi e mesi che ti comporti in questo modo, sempre “non è
niente” “non ti preoccupare” io voglio solo sapere diamine! Sono contenta che tu
lo abbia fatto per me ma avrei preferito che agissi in un altro modo! Che
diritto hai di prendertela con lui? Era una cosa mia!- mi pentii amaramente di
quello che avevo detto, Riku diventò come un pezzo di ghiaccio.
- no scusa non intendevo dire quello..-
tentai di riparare
- lo vuoi proprio sapere?- mi disse
dal tono con cui me lo chiese avrei
preferito dirgli di no.
- sì lo vorrei tanto sapere..- risposi
continuando a guardarlo con la cassetta in mano.
- perchè ogni volta che lo
vedo...- si interruppe infrangendo il suo sguardo nel mio -
ogni volta che lo vedo mi ricorda mio padre, mi ricordo che ha gli
stessi occhi e lo stesso sangue nonostante non viva con noi e non sia mio
fratello! E perchè non ha fatto altro che ferire una delle persone più
importanti della mia vita esattamente come fece lui! Ora sei contenta?-
senza lasciarmi il tempo di metabolizzare
quello che mi aveva rivelato o di dirgli quasiasi cosa si alzò imboccando
l'uscita e lasciandomi con in mano la cassetta del primo soccorso. Nello
stesso momento rientrò Leon.
- Keira? Che avevate da litigare così qui
dentro per di più?- mi disse lanciandomi un'occhiata infuocata che si tramutò in
uno sguardo preoccupato. - Keira?- mi chiese
- perchè? Per quale motivo la mia vita
sta prendendo una piega così?- dissi ad alta voce per dar eco ai miei pensieri,
appoggiai di nuovo sul tavolino il pronto soccorso e con la manica della felpa
mi asciugai gli occhi – maledizione!- esclamai arrabbiata.
- maledizione! Maledizione!
Maledizione! Maledizione! Maledizione!!!- ripetei isterica, Leon si avvicinò
passandomi un braccio intorno alle spalle.
- forza hai bisogno di
calmarti...-
non mi chiese nulla, sapevo che non era
un tipo impiccione e che capiva i problemi subito per cui mi versò un
bicchiere di limonata e continuò a occuparsi del locale normalmente lasciandomi
seduta al bancone tranquilla. Dopo un pò tornò da me.
- Keira io vado, rimani pure qui quanto
vuoi.- mi disse
- sì grazie Leon e scusa per il disturbo-
dissi vergognandomi un pò della scenata che avevo fatto.
- non ti preoccupare l'importante è che
tu vada avanti, non cancello i vostri live sappilo.- mi disse per poi
uscire.
Rimasi di nuovo sola ma dovevo dire che
il silenzio del locale misto all'odore di legno,ferro e alchool mi faceva
bene. E così la ragione per cui Riku odiava tanto Alex era che in realtà
erano fratellastri stesso padre ma madri diverse.. beh ora di spiegavano molte
cose ma non che questo facesse andare meglio la storia. Mi sentivo.... direi che
uno schifo era poco! Mi accorgevo solo ora di quanto Riku avesse sofferto, ok...
non che Alex ne avesse colpa, però era come sbattergli in faccia ogni giorno
quello che era successo. Mi misi la testa fra le mani.
- che imbecille che sono!!!- esclamai e
la mia voce rimbombò nel locale deserto.. o quasi...
- affogare le tue disperazioni
dell'alchool non credo però che sia la soluzione.-
alzai la testa di scatto
spaventata.
- oh scusami era aperto e così sono
entrato-
incontro mi si fece un ragazzo che avrà
avuto un paio di anni in più di me, la cosa che notai era il viso allegro e gli
occhi chiari, capelli neri tirati indietro con un ciuffo ribelle che gli
scendeva sulla fronte, aveva una voce squillante e piena di vita che mi ricordò
un pò Sora.
- no non ti preoccupare cercavi Leon?-
gli chiesi scendendo dallo sgabello.
- in effetti sì, dovevo parlargli.- mi
disse
- ah è uscito poco fa ma credo che
dovrebbe rientrare. se vuoi puoi lasciare detto a me- lo informai
- ahah grazie- disse guardandosi poi
intorno – tu sei la chitarrista del gruppo che ha suonato qui ieri vero?- mi
chiese
- ehm sì...- dissi non capivo ora cosa
centrasse.
- oh scusa non mi sono presentato!-
esclamò gioviale
-__-”-----> Keira
- il mio nome è Zack! Zack Fair! Suono
anche io in un complesso ^^- mi porse la mano e io gliela strinsi, ora mi era
più chiaro il motivo della frase di prima.
- piacere mio sono Keira Del monte- mi
presentai a mia volta.
- beh se non sbaglio sei il leader della
tua band giusto?- mi domandò nuovamente sedendosi nel posto vicino al mio così
anche io mi risedetti.
- sì esatto ma solo perchè ho avuto
l'idea..- “un leader non fa di questi casini con i membri del suo gruppo”
pensai amareggiata.
- ottimo allora non c'è bisogno di Leon
cercavo giusto te, vorrei proporti di iscriverti alla gara di gruppi musicali di
Tokyo il vincitore potrà collaborare con una famosa casa dicografica.- disse
tranquillo.
stroncai ogni mio pensiero e con una
faccia molto poco dignitosa mi voltai verso di lui.
- cosa hai detto?- sillabai
Zack si mise a ridere – ero appunto
venuto per proporlo a Leon che lo dicesse poi a voi, ogni anno a Tokyo c'è questa gara tra band, quest'anno noi
vogliamo partecipare e ho pensato di dirlo anche a voi visto che vi ho sentiti
suonare e devo dire che secondo me potreste gareggiare tranquillamente- mi
spiegò
- ma scusa in questo modo non fai che
aumentare i rivali...- ragionai anche perchè non capivo se mi stava prendendo in
giro.
- e che problema c'è? Vorrà dire che mi
impegnerò di più- rispose candidamente.
- Dio grazie esistono ancora delle
persone di buon cuore!- esclamai portando le braccia la cielo facendo di nuovo
ridere Zack.
- quindi lo prendo come un sì?- chiese
- cer... aspetta...- mi fermai – lo
proporrò ai miei amici...- dissi
- avete qualche problema?- mi chiese
vedendo la mia espressione
- direi di sì..- dissi sconfortata.
In quel momento squillò il suo
cellulare.
- scusami- mi disse prima di rispondere –
ohhhh già è vero! Me ne ero scordato scusa! ^^” arrivo arrivo cominciate la
prove pure senza di me.- chiuse la chiamata depresso – oggi mi uccidono...-
disse, mio malgrado sorrisi divertita per il suo modo di fare.
- ok allora Keira ci conto! Passerò di
nuovo per sapere la risposta, le iscrizioni sono entro la fine dell'anno! Il
concorso è a primavera! Ora scappo!- con un ultimo smagliante sorriso corse
via.
Cominciavo a chiedermi se la mia vita da
qualche tempo in avanti sarebbe sempre stata costellata di strani incontri e
situazioni ancora più grottesche. Fatto sta che pulii il bicchiere e uscii anche
io dal mio bunker.
Commenti: Siete ritornati a scuola oggi?
Avete il morale a terra anche per via del tempo schifoso? Non vi preoccupate! Ci
penso io a tirarvi su il morale con un nuovo capitolo e un nuovo scoop! Gridate
alleluja perchè l'arcano mistero è stato svelato! C'è chi se n'era accorto e chi
invece sarà rimasto sorpreso ma la verità è finalmente venuta a galla U_U forse
ho usato la scusa più banale al mondo però non mi è venuto in mente nulla di più
grandioso! XD una sola cosa vi prego ditemi se sta storia comincia a diventare
come beautiful no perchè non vorrei mai scendere a quel livello çç. Altra
simpatica new entry tra le schiere dei personaggi e trattasi di Zack Fair
direttamente da FFVII e FFVII Crisis Core. Ho pensato, tutti usano sempre gli
stessi personaggi cloud,tidus e C.O. E io ho deciso di cambiare muahahah! Poi mi
sembrava doveroso visto che amo questo personaggio incastrarcelo in qualche modo
XD spero sia cosa gradita ^^. Questa è una notizia un pò meno felice, da
lunedì inizio I corsi universitari quindi non chiedetemi quando o come potrò
aggiornare perchè non lo so, sarà tutto nuovo e avrò bisogno di tempo per
ambientarmi ma vi prometto che con calma andrò avanti. Sperando nella vostra
compresione vi rinnovo l'invito al prossimo dunque capitolo!
Ringraziamenti:
Glo91: ahahah direi che si sono spaccati
la faccia a vicenda e tanto basta! XD altro che barboni peggio! Ma concordo con
te ^^
Lukita_sonorhina95: ti ringrazio
mia cara della recensione ^^ e devo dirmi d'accordo con te Riku è il migliore
XD
Elly Mercer: Quale mai essere umano di
sesso maschile è mai stato coerente in queste cose? XD Sono contenta che le cose
ti stiano andando meglio ^^ anche tu mi manchi Elly-chan però anche me ha poco
tempo purtroppo çç ma prima o poi ci sentiremo promise! U_U ecco meno male che
tu mi avevi già detto che non ci assomigliava a bruttiful (come lo chiamo io XD)
speriamo continui così O_O beh la tua Kasa è sempre qui! A presto Elly-chan TVB
^^
LucyS: hai detto una cosa giusta di Sora
che penso anche io, sembra il tipo che si fa prendere dalle emozioni e invece
non lo è la sua arma è la sua allegria ^^ finalmente posso dirti ci avevi
azzeccato! XD era proprio quello l'inconfessabile segreto vinci un premio.. che
dovrò ancora decidere XD un ceffone a Yoko? Rimedierò XD
Xemnas89: uno dei due ragazzi che
continua a seguirmi Grazie çç me commossa! Sono contenta che la canzone ti sia
piaciuta ;) e che lo stesso valga per il capitolo! ^^
Giulietta91: Anche te mi sei mancata! XD
non ti preccupate il faccino di Riku tornerà bello e figo come prima parola di
autrice U_U una rissa tra fanciulle non mi pareva il caso anche se la penso come
te qualcuno a Yoko doveva pestarla a sangue! >___< oddio sto mandando a
quel paese un personaggio inventato da me XD Alex ti è caduto dal cuore eh? In
effetti hai ragione ma il personaggio rimane uno tra I miei preferiti nonostante
la fine che gli ho fatto fare ^^” Leon e cloud piacciono molto anche a me in
effetti e non solo perchè sono ---> *ç* XD
Jessica Hale: ci penserò su per il
KeiraxRiku per adesso goditi lo svolgimento ;)
Shine Mizuki: beh il taglio mi serviva
per andare avanti ^^” poi fa di Riku un duro XD Sora è un personaggio chiave di
questo racconto U_U se non ci fosse lui varrebbe la metà la mia storia ^^ spero
che questo capitolo abbia soddisfatto la tua curiosità ^^
Ottoperotto: Mangiata d'an drago? Ma
noooo sun nen buna par femi mangè d'an drago! XD sun bravina a scrii ma nen dal
sapor! Me ca lè sa storia dal tavolo da poker? Le an brut vizio! U_U sa po
giughè solo con'ai bumbu (caramelle) XD Comunque y vac benone a ta ringras e tu
meca ta ste an quel dal ticino? Sior yoda as preocupi nen ^^ l'idea y l'avevo
già da tempo da far pichiè Alex e Riku, l'era inevitabil sa meca funsiuna la
mente du l'omm no? (senza ufendi niun!) e peu a iera un'altra mutivasiun
parchè a sa pichiasero! Al Sora l'è matur U_U solo che non lu da a veghi
(vedere) Però ad dì ca l'idea del vortice spaziotemporale l'era nen mal XD
A risenti al prosim capitulo! ;) an salu a tutti quanti! Bacio ^^
Ringrazio i lettori di ieri di oggi e di
domani! ^^ Un bacio8
Ero sdraiata sul letto di Sora, messa
all'incontrario con la testa ciondolante giù dal materasso. Mi beavo della
sensazione di vuoto che il sangue al cervello mi dava.
- Keira!- Sora manisfestò il suo
disappunto prendendomi per un braccio e tirandomi su a forza
- ahh Sora lasciami nel mio cordoglio...-
protestai facendo peso morto finchè non mi lasciò andare, caddi in avanti sul
materasso e rimasi lì.
- quanto sei melodrammatica, vuoi
spiegarmi cosa è successo di preciso? Avete litigato?- lo sentii sedersi di
fianco a me
Io scossi la testa senza alzarla. Era
vero non è che avessimo proprio litigato, è solo che dopo quello che mi aveva
detto ero un pò.. non so inibita, erano passati 2 giorni e non si era fatto
ancora vedere neppure alle prove.
- centra Alex?-
io mugugnai, ma perchè Sora era così
bravo a capire le cose al volo?
- hai saputo che è il fratellastro di
Riku?-
mi alzai talmente in fretta che quando
assunsi la posizione eretta al posto di vedere Sora avevo delle macchie bianche
in tutto il mio campo visivo. Chiusi gli occhi scossi la testa e lo
fissai.
- cioè vorresti dirmi che tu lo sapevi?-
gli domandai incredula
- sì.. me lo ha detto qualche mese fa.-
disse tranquillo Sora
- non ci credo! Io che sono la sua
migliore amica venivo tenuta all'oscuro di tutto, le volte che non mi sono
chiesta che cavolo avesse! Mi sono scervellata tutte le volte e lui lo ha detto
a te!- mi portai le dita alle tempie premendole.
- Keira ma non lo hai ancora capito? Riku
lo ha fatto per te!- mi disse Sora
- per me? Farmi diventare matta secondo
te mi ha aiutato?- gli chiesi scettica
Sora sospirò – credimi che per lui non è
stato facile per diversi motivi.. se te lo avesse detto prima sicuramente
tu non avresti più avuto il coraggio di farli ritrovare insieme, Riku ti conosce
molto bene sa i problemi che ti crei!- mi spiegò
- beh ma non era un buon motivo.. anche
io ci stavo male per questa situazione!- dissi, però avevo una strana
sensazione, un misto tra la consapevolezza di aver perso qualcosa e di non voler
capire qualcos'altro.
- Keira santo cielo! Ma non ti sei
minimamente accorta che probabilmente tu per Riku sei qualcosa di più che una
semplice amica?- si esasperò Sora
bingo! Avevo trovato la cosa che non
volevo capire.
- eddai Sora pensi veramente che..-
cominciai scettica, vedendo l'espressione più che eloquente di Sora non
continuai.
Perchè se i ragionamenti li facevo
giusti e con obiezione di coscienza dovevo dire che sì i segnali mi erano
arrivati ma proprio per Alex non li avevo colti o voluti cogliere.
- beh se davvero è così aspetterò di
sentirlo da lui per adesso la do come una teoria infondata!- sbuffai.
- fai come vuoi.- Sora mi fece un sorriso
sornione e mi venne l'insano impulso di picchiarlo.
- Sora, Keira è arrivata Kairi.-
Akane fece capolino dalla porta facendo
poi cenno a Kairi di entrare. Finalmente potei aggiornare anche lei sugli
ultimi avvenimenti e visto che avevamo fatto 30 ci stava anche il 31 e le dissi
tutto. Lei per fortuna rimase un pò più shockata di Sora ma mai quanto me.
- finalmente abbiamo capito il motivo!-
esclamò dalla sedia della scrivania sulla quale era seduta.
- e Keira forse si è finalmente resa
conto che Riku prova qualcosa per lei..- aggiunse Sora seduto per terra davanti
al suo letto.
- Sora!!!- esclamai sporgendomi dal letto
e stringendogli il collo nell'interno del gomito.
- ottimo siamo a buon punto.- disse Kairi
felice, a quanto pare anche lei era dello stesso avviso di Sora.
- tanto finchè...-
- finchè non te lo dice lui non la dai
per buona come teoria..- cantilenò Sora, non facendo altro che far stringere di
più il mio braccio. -ok ok la smetto!!!- disse assumento color porpora, io
soddisfatta lo lasciai andare.
- ma per fortuna non è solo di questo che
vi volevo parlare.- dissi
- che c'è d'altro?- mi domandò curiosa
Kairi
- volevo parlarne a tutti e tre insieme
ma vista la situazione comincio con voi.. 2 giorni fa ho incontrato un ragazzo
che fa parte di una band... era venuto per parlare con Leon, ma in realtà
cercava proprio me. Mi o ci ha proposto di iscriverci ad un concorso musicale
che si terrà a Tokyo questa primavera. In premio c'è la possibilità di lavorare
con una grande casa discografica.- spiegai
le reazioni furono due, Kairi incredula e
compiaciuta mi sorrise a momenti illuminandosi, Sora balzò sul letto di fianco a
me cominciando a saltare con il risultato che io mi sentivo su un tappeto
elastico mio malgrado.
- questo credo che sarebbe un sì vero?-
chiesi
- e certo che è un sììììì!!!!- esclamò
Sora, io per fermarlo lo presi per un braccio costringendolo a sedersi.
- bene ne dovrò parlare con Leon,
informarmi un pò di più e convincere i miei, nonchè Riku.. dopo di che
direi che ci possiamo iscrivere c'è tempo fino a dicembre.- dissi
- ottimo! Io adesso dovevo passare al
Leon club da Tifa se c'è Leon comincio a chiedergli.- disse Sora, il mio sguardo
scattò si Kairi che aveva le labbra contratte, io non avrò pure voluto capire
che Riku forse e dico forse era innamorato di me ma anche Sora non scherzava...
- fai bene ad andare da lei...- sbottò
Kairi due secondi dopo
Sora la guardò un pò stupito – perchè
dici così?- chiese Sora
- come se lei facesse parte del gruppo..
invece di discuterne con noi o aiutare Keira con Riku pensi a lei!- rispose, io
avrei voluto chiederle di non tirarmi in causa.
- ma cosa centra? È una mia amica!-
esclamò Sora contrariato
- certo... certo un'amica..- disse
scettica Kairi
- ma vuoi dirmi che problema hai?- la
attaccò Sora
- che tu mi piaci ecco il...- nel momento
in cui realizzò la frase che aveva appena detto impallidì e poi
arrossì.
Sora... beh sembrava una statua di
marmo.
- bene... ehm ragazzi io vado che ho da
fare ci sentiamo domani ok?-
mi alzai il più velocemente possibile
lasciandoli lì. Salutai la zia di Sora e mi incamminai verso casa, visto che il
tempo non prometteva proprio bene ero andata a piedi. Ovviamente mi immersi
nei miei pensieri, dovevo dire se avessi potuto rappresentare su carta la mia
situazione era uguale ad un cardiogramma impazzito, picchi mooolto bassi, alti e
poi mediani forse quest'ultimi mi facevano impazzire più degli altri. Mi
sembrava che appena da una parte si mettesse a posto dall'altra per riflesso
dovesse uscire qualcosa dagli schemi, era come tentare di mescolare acqua e
olio. Visto quanto poco ero attenta di solito e quanto lo fossi maggiormente
nel momento in cui ero in riflessione non potei che andare a sbattere contro
quello che mi sembrò una roccia. Non caddi solo per fortuna però mi feci non
poco male.
- haia! Mi scusi...- alzai lo sguardo e
mi ritrovai a fissare un uomo in completo nero grosso come un orso che mi guardò
malissimo.
- tutto bene?-
dalle spalle dell'uomo comparve una testa
argentata, riconobbi immediatamente questa volta il padre di Riku. Quella che
identificai come la sua guardia del corpo lo guardò.
- non si preoccupi è una mia conoscente.-
superò l'uomo e sorridendo gentilmente mi ripetè la domanda di prima.
Impiegai un attimo a rispondergli, ma
solo perchè quegli occhi insolitamente verdi mi ricordavano un altra persona.
- sì, mi scusi ero distratta.- dissi
il signor Okazaki mi fissò per un attimo.
- Keira potrei fare quattro chiacchiere con te? Sto tornando a casa sarei felice
di darti un passaggio nel frattempo.-
la richiesta mi spiazzò, non capivo di
cosa potesse volermi parlare.
- per me va bene... la ringrazio allora.-
mi limitai a rispondere, l'uomo mi sorrise nuovamente aprendo la porta di un
auto che notai solo in quel momento, la classica vettura nera con finestrini
oscurati per fortuna niente limousine. Salimmo sull'auto, la guardia del
corpo si sedette davanti con l'autista. Dovevo dire che quella situazione mi
metteva soggezione.
- non ti preoccupare non voglio sapere
nulla di specifico...-
mi voltai verso il signor Okazaki che mi
guardava con uno sguardo rassicurante, quell'uomo aveva la capacità di mettere a
proprio agio le persone nonostante si trovassero di fronte ad un uomo molto
importante.
- mi scusi ero solo un pò a disagio per
il contesto, non sono solita viaggiare così. Ma chieda pure quello che vuole.-
gli dissi
lui mi fissò per un attimo, poi
sospirò.
- sai bene che Riku non mi sopporta però
nonostante tutto ho notato un ulteriore cambiamento in lui negli ultimi tempi,
un cambiamento in positivo, mi sembrava più allegro, più rilassato.. più un
ragazzo della sua età e credo di doverlo in maggior parte a te.-
spiegò
- non dica così non è del tutto vero..
siamo un gruppo per prima cosa..- dissi imbarazzata e lui sorrise indulgente
- il fatto è che negli ultimi giorni mi
sembra essere tornato quello di prima.. taciturno.. volevo sapere se è successo
qualcosa.. avete per caso discusso?- mi chiese
la prima cosa che pensai è che nonostante
Riku si ostinasse ad odiare il padre, quest'ultimo era sinceramente affezionato
al figlio e lo dimostrava il fatto che avesse notato il suo cambiamento.
- in effetti ci sono state delle
discrepanze ma la colpa è mia, ho insistito troppo su una questione e non ne è
uscito nulla di buono una volta che ho saputo quello che volevo.- dissi senza
scendere nei particolari.
- ti ha finalmente detto che ho un altro
figlio?-
io rimasi a dir poco spiazzata dalla
notizia e non riuscii a dissimulare il fatto che avesse fatto centro
pieno.
Il padre di Riku si fermò ad osservare il
viale alberato che stavamo percorrendo.
- ho saputo che eri la fidanzata di
Alex... era inevitabile che lo venissi a sapere, sono sicuro che se ho capito
almeno un pò che persona sei, avrai fatto di tutto per capire l'innata antipatia
tra loro due, Riku ti avrà fatta peoccupare..- mi disse
- in effetti è così.- dissi
l'uomo sospirò nuovamente tornando a
guardarmi e lasciando comparire un sorriso malinconico – ho fatto un errore in
passato e Riku ha tutto il diritto per avercela con me, lo ha scoperto per caso
e non me lo ha mai perdonato, nonostante mia moglie sia a volte un pò fredda
Riku le vuole un gran bene, durante la sua infanzia è stata molto più presente
di me e in aggiunta a questo ha scoperto cosa era successo. Non ha fatto alcuna
scenata, mia moglie non ne sa nulla e lui non vuole darle questo dispiacere come
me del resto...- spiegò
- signor Okazaki non deve darmi alcuna
spiegazione, io non posso giudicarla e non ne ho nemmeno l'intenzione.- lo
fermai, ma lui scosse la testa.
- non lo mettevo in dubbio Keira ma
preferisco che tu lo sappia, Riku ha bisogno di te e dei suoi amici, non intendo
lasciare che torni il ragazzo solo di un tempo.-
mi colpì l'intensità del suo sguardo e
non riuscii neppure a replicare.
- Alex ovviamente sapeva tutto, non l'ho
incontrato che poche volte, sua madre preferisce non mantenere i contatti e
l'unica cosa che posso fare e aiutarla a mantenere sia lei che lui. Ma non avrei
mai pensato di causare tanta sofferenza sia ad uno che all'altro.. se Riku mi
odia ne ha tutto il diritto e per ciò Keira ti chiedo di stargli vicino. Mio
figlio ne ha passate tante e ha bisogno di crescere come un ragazzo della sua
età.- finì di spiegare.
- signor Okazaki io non ho avuto mai la
minima intenzione di lasciare Riku, gli voglio molto bene e non mi interessa di
quello che è successo, anche se mi piacerebbe molto che non si comportasse in
questo modo con lei, avrà fatto uno sbaglio questo è certo ma lei è un uomo
gentile e intelligente solo per il fatto che sa ammettere i propri errori e
che tenta di ripararvi. Non si preoccupi andrò a parlare con lui quanto prima-
lo rassicurai
- Riku è stato davvero fortunato ad
incontrarti sei una ragazza in gamba Keira.- mi disse, io abbassai lo sguardo
sicura di essere arrossita.
- mi devo fermare qui signore?- l'autista
ci interruppe fermandosi davanti a casa mia.
- sì grazie.- rispose il padre di Riku –
e grazie anche a te Keira per avermi ascoltato. Spero di rivederti presto.- mi
disse
- si figuri e anche io spero di rivederla
e le auguro che anche i suoi problemi di risolvino prima o poi- risposi
Mi regalò un altro sorriso caloroso e poi
scesi dall'auto. E anche quel giorno avevo avuto una giornata piuttosto ricca di
eventi.
Commenti: Ed ecco o miei cari un nuovo
capitolo, spero che alietati esso vi abbia, perchè il tempo è poco e lo
studio incalza! Ok ho finito di svarionare! XD Mamma mia quanto mi sono
divertita a fare la scenetta tra Kairi e Sora! Poverini hihihi... comunque...
visto il caso a volte? Poteva Keira non icontrare proprio il padre di Riku? Mi è
servito per spiegare all'incirca la situazione e per mettere in chiaro che nella
mia fic quello che sarebbe Ansem non è cattivo, è semplicemente l'incarnazione
di un uomo che ha sbagliato in passato... Ma a questo voi non interessa XD Spero
di tornare presto a scrivere ^^
Ringraziamenti:
Glo91: Ebbene sì fratelli ma direi
fratellastri visto che hanno madre diverse U_U ah davvero ho scelto bene con
zack?XDXD ottimo! Spero che con questo chappy la strada di sia fatta ancora più
chiara ^^
Giulietta91: O_O oddio ti sto creando
dipendenza con questa fic! XD in quei 10 minuti di sforzo celebrale avevi
proprio azzeccato! Yeee >___< Crisis core parola mia ragazza è splendido,
triste per la fine ma splendido! Il sistema gdr è semplice sono sicura che
imparerai in fretta ^^ Zack com carattere è molto allegro e solare l'esatto
opposto di Cloud per intenderci XD Coraggio faccio l'imbocca al lupo anche a te
per la scuola passerà in fretta credimi ;) bacio!
LucyS: O_o oh già il tuo premio... beh
ehm... ti va se ti presto riku per qualche tempo? Ci puoi fare quello che vuoi!
XD Hai iniziato bene la scuola? Spero di sì ^^ ehhh chissà se hai azzeccato
anche sta volta hihihi... Crepi il lupo e grazie ^^ baci8
Ottoperotto: ahahah! A ta giur mai ris
tant anta la mia vita!! XD a te an geniu! Ma parchè ta nen scrivi quaicos?
Cmq... daver at ve al'università? O_O Y pensavi ca t'eri più picul da me XD mea
culpa at dumanda perdon! L'università te dis ca man pias! Però le lungaaaa al
marte e al venerd I fac dalle 9 dal matin alle 6 da la sera =_= e I fac materie
nen tant leger ^^” tu? Que te studi da bel? Ca facultà te scernu? Mi aussì
am ripos e duman ricuminciuma! XD ti auguro ana buona smana e risentursi al
prossimo capitolo! An bas a tutti! ^^
Jessica Hale: Davvero ti ho scioccata
così tanto? XD ottimo era quello che volevo muahahah! Ebbene sì la verità è
questa U_U alla prossima bax!
Deby92: Piacere Debora o Deby da adesso
in poi! XD Sono contenta che ti piaccia così tanto e un ringraziamento speciale
per avere recensito! ^^
A tutti I lettori un grandissimo Grazie
come sempre per le letture che ormai sono arrivate a 2873 senza di voi mai ci
sarei riuscita! ^^
Avevo detto al padre di Riku che gli
avrei parlato.. ma come?! Mi ero messa come mio
solito in un gran bel pasticcio, Alex per me era storia chiusa non che questo
volesse dire che la ferita che mi aveva procurato non facesse più male ma era pur
sempre migliorata… involontariamente i miei pensieri scivolare su Riku nuovamente
perchè dovevo ammettere che lui mi faceva stare bene. E così lui era
inn....
- ahhhh!!!!- esclamai lasciando scivolare
la testa sulla scrivania -ahia.- dissi subito dopo, l'avevo sbattuta più forte
di quanto volessi.
Il mio problema lo sapevo bene, dopo che
mi ero accorta, o meglio... che avevo deciso di rendermi conto dei sentimenti di
Riku era sopraggiunta quella sensazione di imbarazzo al solo pensiero che ci
potessimo trovare insieme da soli, mi sentivo già arrossire adesso. Mi
piaceva Riku?
-Non lo sooo.... -
avevo ancora la fronte appoggiata sul
ripiano liscio di legno della mia scrivania quando il cellulare vibrò e mi
dovetti alzare per non setirmi come dentro una segheria. Sul display lampeggiava
il nome di Beast.
- ciao Beast- risposi
- urka che allegria..- commentò
lui
- scusa non è colpa tua.-
risposi
- tuo fratello mi ha detto di Alex.-
soffocai un'imprecazione – che
impiccione..- mi limitai a sbuffare e il ragazzo al telefono si mise a ridere
- vuoi che lo picchi?- chiese
divertito
- no per carità ci hanno già pensato.-
risposi di malumore io ricordando l'evento
- chi?!- domandò sorpreso
Beast
- Riku...-
sillabai facendomi girare sulla sedia, i piedi sollevati davanti a me
- quel ragazzo è un grande l'ho sempre
pensato! Così finalmente te ne sei resa conto?- si informò lui
- resa conto? Non dirmi che anche tu?!-
ero allibita, questo era il colmo
- Key solo tu non te n'eri resa conto
credo.-
non potevo vederlo ma ero sicura della
sua espressione compiaciuta e divertita in quel momento. Mi fermai dal mio
girare e abbassai la testa fino a toccarmi le ginocchia.
- sono una stupida, una cretina,
un'egoista, una...- elencai
- ferma ferma! Non potevi fare
diversamente tu non sei come Alex cosa potevi fare?- mi rassicurò lui
- Beast adesso onestamente non so cosa
fare..- piagnucolai
- ti piace Riku?-
- non lo so! Ammetterai anche tu che in
questo momento posso essere un pò confusa.- risposi
- ma lui ti manca.- non era una
domanda
- da morire...- sospirai
- chiamalo, incontralo e chiaritevi, poco
importa se adesso tu ti senti imbarazzata.- disse
io feci un suono indistinto con la
gola
- subito!! lo devi fare appena metti giù
con me ok?- mi minacciò
- ok ok... ti ringrazio- dissi divertita
- e di che? Mi raccomando poi fammi
sapere come va a finire.-
- tanto te lo direbbe mio fratello...-
storsi il naso e lui si mise a ridere. - ma perchè mi avevi chiamato?-
- nulla di che solo per sapere come
stavi.- rispose lui
- meglio... adesso-
- felice di esserti stato d'aiuto, ciao
Keira.-
- ciao Beast.-
misi giù il telefono, mi alzai dalla
sedia avvicinandomi alla finestra aperta e lasciando che l'aria mi accarezzasse
il viso. Presi in mano il cellullare e iniziai a digitare, non lo avrei chiamato,
non era il caso una cosa per volta, a piccoli passi...
“ciao Riku senti ho bisogno di parlarti,
ho bisogno di chiarire perchè così credimi non posso andare avanti e se anche tu
ti senti almeno un pò come me per favore rispondimi” invio
io ero la tipica persona che le cose le faceva di getto, premetti il
tasto invio con una naturalezza incredibile e solo dopo averlo fatto cominciai a
sentire il mio cuore martellare, talmente forte che mi premetti una mano sul
petto. Stringevo il cellullare come se fosse stata una bomba, e lo strinsi
ancora di più quando sentii la vibrazione sotto la mia mano. Aprii il
messaggio senza neppure curarmi di vedere il mittente.
“quando?”
rimasi delusa per il micro messaggio ma
mi ripresi subito.
“ adesso! Vado al capannone mi trovi lì”
invio
non aspettai la risposta, aprii
l'armadio presi i soliti jeans shorts mi tenni la maglietta che avevo in casa, le chiavi
sul comodino e a passo deciso mi diressi verso l'ingresso. Mentre mi infilavo
le all star la testa di mia mamma sbucò dalla porta della cucina.
- Keira dove vai?- mi chiese
- al capannone devo chiarire con Riku.-
non mi voltai per vedere il sorriso di mia mamma, lei era un'altra che aveva
capito già da tempo Riku e quando le avevo detto tutta la storia era stata la
prima a dirmi di prendere e andare da lui a parlare.
- non fare troppo tardi che stasera ho
fatto ramen.- la sua voce era ovattata dalla porta chiusa della cucina nella
quale si era rintanata nuovamente
- ok!- strinsi il laccio e scesi in
garage per prendere la bici, avrei fatto più in fretta che non in
skate.
Mi fiondai per le strade di Kiryu,
pedalavo talmente in fretta che non stavo neppure seduta sul sellino facendolo
solo quando andavo in discesa. Arrivai in un attimo al fiume che
costeggiai lungo la stradina superando altri ciclisti come me e i passanti che si godevano
il fresco della sera che cominciava a farsi sentire.
Al sentiero sterrato svoltai e preseguii, quando arrivai al capannone lasciai cadere la bici
vicino all'entrata con il cuore in gola pensando che lui fosse già
arrivato. Il lucchetto alla porta mi fece capire che non era così, non
avevo voglia di entrare dentro, non avrei saputo cosa fare, la mia chitarra era a
casa quindi mi incamminai sul piccolo pontile fino a sedermi in fondo, se fosse
arrivato Riku avrebbe visto la mia bici e sarebbe venuto anche lui.
Appoggiando i palmi dietro la schiena mi lasciai scivolare un pò
all'indietro per fissare il cielo. Le nuvole erano rossastre, segno che il
tramonto era vicino, un paio di rondini solcarono il cielo, mi fermai a pensare
quanto doveva essere bello volare. Chiusi gli occhi, il rumore dell'acqua e
lo stornire delle rondini avevano un effetto calmante sul mio cuore per un
attimo pensai che sarebbe andato tutto bene, avrei parlato con lui, ci saremmo
chiariti e poi quel che sarebbe successo dopo lo avremmo scoperto con il tempo.
Sorrisi quando sentii dei passi sulle assi di legno, mi tirai in piedi
girandomi verso la fonte del rumore contenta e poi piombai nell'incubo.
Davanti a me non c'era Riku ma bensì Alex. Probabilmente sbarrai gli
occhi alla sua vista perchè lui si fermò di botto non più sicuro di quello che doveva
fare.
- che ci fai qui?- chiesi con più voce di
quella che sarebbe stata la normalità
- Keira per piacere ho bisogno di
parlarti! Non rispondi al cellulare ne a casa, così prima ti ho vista venire qui
e ti ho seguita perdonami ma non so più come fare.- spiegò
se non fossi stata sul quel ristretto
pezzo di ponte mi sarei fiondata via senza dargli neppure il tempo di parlare.
- vattene!- dissi con il panico e la
rabbia nella voce
- ti prego ascoltami..- disse di rimando
lui
- non ti voglio ascoltare! Non mi
interessa!!!- esclamai, presi a camminare decisa a superarlo ma lui mi fermò
piazzandosi davanti a me.
- fammi passare!- mi feci avanti di nuovo
ma si mise in mezzo un'altra volta, provai a spingerlo via ma non si mosse di un
millimetro.
- devi ascoltarmi! Mi dispiace! Te lo
giuro potessi guardarmi dentro vedresti quanto mi dispiace!- disse
- ti dispiace?! Lo sai quanto mi hai
fatto male?! Lo sai quanti casini sono nati per colpa tua? Sto mandando a rotoli
la mia band!- dissi furiosa tentando di ricacciare indietro le lacrime, ogni
volta che mi arrabiavo sul serio mi veniva da piangere per il nervoso ed era una
cosa che odiavo. Di nuovo cercai di passare e lui mi afferrò questa volta per le
braccia.
- lasciami!- mi divincolai ma non mollò
la presa
- lo so... non c'è bisogno che mi dici
niente, non ho scuse per quello che ti ho fatto però credimi che ti amo, non
mentivo, non ho mai mentito su quello! Ho fatto una cazzata mi sono lasciato
trasportare e non avrei mai e poi mai dovuto.- disse, mi concessi di guardarlo
negli occhi dal suo sguardo sembrava sincero.
- hai fatto ben più di una cazzata... con
lei per di più! Io non posso tornare indietro Alex, non ora... non posso!-
involontariamente mi era venuto in mente Riku.
- non sono venuto a chiederti questo,
solo che tu mi perdonassi e che non mi avitassi ogni volta che mi incroci, forse
ci vorrà dal tempo ma ho bisogno di sentirti dire che mi perdoni.- sussurrò
quasi lui
io ormai avevo desistito dal lottare,
sentivo le sue mani tremare mentre mi stringeva.
- Riku mi ha raccontato tutto...- buttai
lì senza sapere neppue bene il perchè
- ah capisco..- disse lui semplicemente
- se lo avessi saputo prima avrei
evitato di far star male entrambi..- non sapevo neppure più il motivo per il
quale adesso sembravo io quella che si doveva scusare.
- non fa niente è stato meglio così.-
sillabò
tornai a fissarlo in viso, ero
ancora arrabbiata con lui ne ero certa, ma c'era qualcosa nel suo viso nel suo sguardo che
mi era mancato terribilmente. Non fraintendetemi non avevo la minima intenzione
di ricominciare con lui ma un qualche tipo di sentimento in me c'era ancora
verso di lui.
- ti perdono..- dissi dopo un attimo e
mio malgrado fui felice della sua espressione contenta.
Mi lasciò andare chinando la testa verso
il basso – meno male... ti ringrazio.- mi sorrise e io non potei non fare lo
stesso.
- adesso mi sento meglio... torno a casa,
mia madre mi starà aspettando. Non ti preoccupare so che mi hai perdonato
diciamo al 50% per cui non mi farò sentire ancora per un bel pò. Quando vorrai
lascio a te la scelta.- disse
dopo tutto per quanto terribile era stato
il suo gesto, Alex non era uno stupido ed era pur sempre un ragazzo gentile e
premuroso.
- ok- risposi
lui mi fissò ancora per un attimo – ok
vado... ti devo accompagnare?- mi domandò
io scossi la testa – no sto aspettando
una persona grazie.-
lui annuì poi si diressi verso la strada
dove c'era la sua moto – ciao Keira-
lo salutai con la mano, tornai verso il
capannone solo quando sentii il rumore del motore allontanarsi, preseguii per
las stradina fino a fermarmi sul ciglio della strada, guardai in su c'era già
qualche stella che spuntava ora che il sole era tramontato. Respirai a
fondo.
- sei sicura che fossi io la persona con
cui volevi chiarire?-
scattai girandomi. Qualche metro dietro
di me c'era Riku.
- Riku!- esclamai, poi connettendo la
frase che aveva appena pronunciato capii che non era arrivato il quel
momento.
- da quanto sei qui?- chiesi
- da un pò..- rispose lui laconico,
aveva ancora quell'espressione fredda che mi ricordava tanto i primi periodi quando
ancora non lo conoscevo bene.
- quindi hai sentito?- domanda retorica
- certo..- non mi piacque per niente il
sorriso che gli spuntò sul viso – ti devo fare I miei complimenti, se non
sbaglio eri tu quella che non lo voleva più rivedere..- commentò
- mi ha seguita lui! Non ho potuto fare
nulla!- esclamai
- potevi non perdonarlo..- replicò
- Riku non ho detto che ci voglio tornare
assieme, mi ha chiesto scusa, ha capito il suo errore, mi ha tradita ok ma non
mi sembra il caso di odiarlo per tutta la mia vita!- ribattei, non volevo
arrabiarmi ma ci stavo riuscendo poco
- certo come no..- disse
scettico
- senti non mi interessa se tra di voi
c'è tutto questo astio! Non è una cosa che mi riguarda e non è giusto che tu mi
giudichi per questo! Non sei obiettivo.- dissi arrabbiata
Riku mi fulminò con lo sguardo – forse
avrei fatto meglio a non venire- disse spostando lo sguardo lontano da me
- allora forse sì! Io ero venuta qui
per parlare con te, perchè mi manchi! Mi manchi immensamente, tutti hanno
notato quanto fossi giù in questo periodo, quando fossi dispiaciuta per aver
litigato con te! Tutti tranne te naturalmente! Riku sei la persona più impotante
della mia vita, tu hai cambiato la mia vita.. io non avrò capito quali erano I
tuoi sentimenti ma perchè tu adesso non vuoi capire quali sono I mie?!- urlai
– Baka!!!*- serrai gli occhi e i pugni, come al solito la mia giornata non era
andata come avevo sperato.
Adesso non sapevo più cosa fare così mi
girai per correre via, per calmarmi.
- Keiraaaaa!!!!-
l'urlo di Riku arrivò nel momento in cui
mi voltai a fissare un paio di fari abbaglianti che mi si facevano incontro, mi
ero dimenticata che anche se in periferia era comunque una strada quella in cui
mi trovavo. Un clacson, il terrore nel momento in cui capì quello che stava
per succedere e poi... il buio...
*Baka=Stupido
Commenti: gomenè gomenè!!! lo so sono non
in ritardo di più!! sono mesi che non aggiorno! Ma ho dovuto prendermi una
pausa! Non avevo la minima idea di cosa scrivere, ero a corto di idee, mi sono
cacciata in un paio di casini (che non sto a dirvi ^^”) e ho preparato due esami
che ho sostenuto la settimana scorsa. Mi dispiaceva lasciare la storia in questo
stato ma l'ho fatto quindi scusatemi, se avrete ancora voglia di leggere man
mano che andrò avanti, vi avviso già che lo farò con calma... Non rispondo alle
recensioni questa volta perchè sono di fretta. Vi ringrazio tutti comunque e
vi chiedo ancora scusa una volta! E se avrete voglia spero di risentirvi
^^ Un grande abbraccio a tutti e visto che mancano 5 giorni a Natale vi
auguriamo, io e tutti I personaggi di Music will tie, buone feste! A
presto..
Era un pacco enorme, ero felice, sapevo
già cosa c'era dentro.
- non dirmi che gliel'hai presa davvero!-
la voce di mia madre era incredula e un pò scocciata
- certo! Dai lo vedi anche tu che è
portata!- commentò gioviale la voce di mio nonno
- papà ma se ha sei anni!-
Io nel frattempo avevo scartato il grande
pacco ed ero rimasta estasiata, ignorai il suono sorpreso e invidioso che fece
mio fratello.
- grazieeee!!!- ero saltata al collo di
mio nonno mentre lui si metteva a ridere e mia mamma cessata ogni remora mi
guardava contenta della mia gioia.
- guarda mia cara che questa che vedi è
una Martin originale (famosa casa produttrice statunitense di chitarre nd
kano_chan), mi raccomando devi imparare a suonarla come una professionista!- mi
aveva detto contento il nonno
Avevo annuito
vigorosamente, quel giorno e per i seguenti la usai ogni giorno del
tempo libero che avevo.
Sapevo che
questo era un sogno sia perchè non avevo più 6 anni sia perchè mio nonno era
morto molti anni prima, ma la sensazione di gioia che provavo era la
stessa... Aprii gli occhi e come nei
film mi ritrovai a fissare una luce sopra di me. Era una luce fredda di quelle
da luoghi pubblici, avevo anche qualcosa che mi dava fastidio al naso, quello più il bip ripetitivo che
sentivo e l'odore di cloroformio mi fecero capire che ero in una camera
d'ospedale, mi alzai di scatto. Letto con le sbarre ai lati, macchinari
medici, un tavolino di formica azzurro, un armadietto di legno ad una anta, una
piccola poltrona con dei vestiti e giubbini sopra. Il mio cervello lavorò
freneticamente, mi avevano investito? Ricordavo bene i fari che mi si facevano
incontro. Non sentivo dolore da nessuna parte, mi guardai addosso,
non avevo bende, solo il tubino nel naso che prontamente mi ero tolta e un
cerotto sull'interno del gomito segno che dovevo essere stata attaccata alla
flebo che mi stava a fianco.
- Riku...- c'era lui con me quella sera
ragionai
- ….. Riku!-
mi spaventai, qualcuno aveva gridato il
suo nome appena fuori dalla mia stanza. Intontita più per la situazione che
per le mie condizioni mi alzai dal letto, infilatami le pantofole mi diressi
fuori dalla porta.
- non mi interessa quello che è successo!
So solo che mio figlio è in un letto d'ospedale per colpa di vostra figlia!-
mi fermai con la mano sulla maniglia,
quella che gridava, ora potevo riconoscerla era la madre di Riku...
aspetta... letto d'ospedale?
Capitò tutto insieme, la testa mi girò e
il mio cuore martellò furioso. Non dirmi... non dirmi che si era gettato per
salvarmi e... non indugiai oltre aprii la porta trovandomi nell'ampio
corridoio della corsia ospedaliera, anche lì l'unica cosa che si notava erano le
luci fredde e il pavimento di piastrelle nere e bianche, cose che non fecero che
accrescere la mia nausea, odiavo gli ospedali. I miei genitori mi davano le
spalle per cui la prima persona che mi vide fu la madre di Riku. Quando
videro la sua espressione irata si voltarono anche loro.
- Keira!- esclamò mia mamma venendo verso
di me – che ci fai qui? Torna a letto!- mi disse cercando nel contempo di
abbracciarmi e spingermi via.
- Riku... dov'è Riku?!- chiesi
scostandola, cercavo con lo sguardo le risposte, cercavo le espressioni nei visi
di chi mi stava attorno per capire qualcosa.
- prova a immaginare dove può essere!-
esclamò la signora Okazaki
mi si avvicinò mio papà.
- Riku ha subito un trauma cranico,
adesso è sotto osservazione.- mi disse stava per continuare ma non gli diedi
tempo.
- è colpa mia! no... non è possibile!
Ditemi che non è vero!- esclamai terrorizzata
- Keira calmati fammi spiegare..- tentò
di convincermi mio papà ma ormai ero nel panico, la mia testa non ragionava più
avevo solo un folle terrore in corpo.
- fatemelo vedere vi prego!- dissi,
dovevo avere l'aspetto di una del manicomio.
- non se ne parla proprio! Tu non ti
avvicinerai più a mio figlio!- scattò sua madre
- signora non mi sembra il caso di
parlare così, è stato un incidente.- disse seccata mia madre
- un incidente?! Se non fosse stato
per vostra figlia, Riku non sarebbe qui! È solo per questa stupida band che si è
ridotto così! Non voglio più che si vedano!- disse furiosa
- non volevo! Non era mia intenzione!-
esclamai io nel panico
- non mi interessa, ho preso la mia
decisione e..-
- e forse dovresti aspettare me per
prendere simili decisioni..-
ci voltammo tutti nello stesso istante,
il padre di Riku era appena arrivato, elegante nel suo completo gessato, cappotto
e valigia alla mano che posò vicino a sua moglie.
- cosa dici?- gli chiese lei
- non puoi impedirle di vederlo.. non è
giusto e come ha detto la signora è stato un incidente.. non puoi dare la colpa
a lei.- rispose lui calmo, si voltò verso di me sorridendo gentilmente – vieni
mia cara..- disse prendendomi per un braccio
- ma..- protestò sua moglie, ma senza
sapere cosa dire tacque.
-
è tanto grave?- singhiozzai mentre venivo accompagnata
- non ti devi preoccupare, il camion non
vi ha investiti, Riku a quanto pare si è mosso per tempo e ti ha tirato via
dalla strada.. solo che siete caduti. Riku ha solo un piccolo trauma cranico e
qualche escoriazione, se la caverà con un paio di giorni.- mi spiegò
mi sentii stranamente leggera, allora non
era in fin di vita...
- mi dispiace..- mormorai
- non è colpa tua, non star a sentire
quello che ti ha detto mia moglie, è sempre stata dell'idea che questo gruppo
non fosse una buona cosa per Riku ma solo per ragioni di società e lo spavento
le ha fatto dire quelle cose.. perdonala ma è davvero affezionata a suo
figlio..- disse gentile – eccoci, entra pure io torno dai tuoi genitori -
aggiunse lasciandomi davanti ad una delle tante porte del corridoio, sulla
targhetta all'esterno c'era scritto “Riku Okazaki” presi un bel respiro ed
entrai.
La stanza era pressochè identica alla
mia, le luci però erano spente e c'era solo una luce fioca che passava dalle
imposte alle finestre, dava un senso di tranquillità e di casa molto più che non
le luci al neon. Riku era disteso sul letto, aveva la flebo attaccata, una
fasciatura sulla fronte e qualche altra benda su gambe e braccia ma per il resto
sembrava a posto, il suono della macchina dei battiti era regolare e disteso,
probabilmente stava dormendo. Feci qualche passo verso il suo
letto.
- chi è?- mi bloccai nel momento in cui
aprì gli occhi e mi guardò – Keira! Stai bene! Mi hanno detto che dormivi
ancora, ero preoccupato! Keira?-
avevo iniziato a piangere ancora prima
che parlasse, mi era bastato vederlo sveglio che la tensione si era sciolta, la
paura era svanita e quello ne era il risultato.
- mi dispiace!- singhiozzai, mi ero
portata una mano sulla bocca – scusami!-
lui mi fissò serio, trascorsero un paio
di secondi di silenzio.
- ti amo.-
le mie lacrime si troncarono, l'ultima
scivolò lungo la mia guancia rimanendo appesa sulla punta del mento.
- non ti devi scusare, sono io che dovrei
farlo.. mi sono comportato da stupido e da geloso.. e l'ho fatto perchè ti
amo..- aveva scostato lo sguardo per una frazione di secondo mentre mi parlava
ma all'ultima frase i suoi occhi erano tornati ad intrappolarmi.
Io sinceramente non sapevo cosa dire, ero
ferma immobile, dovetti ricordarmi di respirare e quando lo feci l'aria mi
bruciò i polmoni, dovevo essere stata in apnea a lungo. Riku ghignò, si mise
un pò più seduto e si allungò per afferrarmi una mano, io mi lascia trascinare
finchè non mi ritrovai al suo fianco sul letto, con i piedi che poggiavano per
terra e il viso affondato tra il collo e la spalla di Riku, le sue braccia mi
stringevano.
- puoi respingermi sei vuoi, ma vorrei
tenerti un pò così se me lo permetti.. almeno finchè non ti calmi- sussurrò
la mia mano gli strinse il braccio forse
un pò più forte del dovuto e il mio viso affondò ancora un pò di più fra i suoi
capelli, nascondendo altre lacrime. “come potrei respingerlo?”
pensai
- per adesso come risposta mi basta..-
disse e rimanemmo così.
Commenti:
Voi non sapete la fatica che ho fatto per
scrivere sto micro capitolo! L'ho scritto e cancellato non so quante volte, ero
indecisa se tergiversare ancora un pò prima di farla incontrare con Riku oppure
no ma comunque quello che scrivevo non mi piaceva.. -.- però credo di
aver raggiunto un buon risultato alla fine XD spero di aver fatto un capitolo
breve ma intenso ^^ Molti
di voi mi hanno detto che forse Keira ha perdonato Alex troppo in fretta.. è
vero io personalmente non avrei mai fatto una scelta del genere.. o almeno
credo, però avevo bisogno che le cose andassero così per poter proseguire la storia e
poi diciamocelo non riesco a far fare ad axel la parte del cattivo non
dopo che ho giocato a 358/2 days ç_ç essendo uno dei miei personaggi preferiti
mi dispiaceva... perdonatemi XD questo capitolo è stato influenzato non poco da un bellissimo anime
che sto guardando in questi giorni, Ayashi no ceres qualcuno di voi lo ha visto? se
no ve lo consiglio vivamente ^^ ho aggiornato
abbastanza in fretta ma solo perchè mi sono presa due settimane di riposo dallo
studio e sono ancora in attesa degli esiti dei miei esami *_* Visto che
domani molti di voi torneranno a scuola auguro a tutti un buon inizio e mi
raccomando sopravvivete che ho bisogno di voi! =)
p.s. Buona befana ;)
Ringraziamenti:
Deby92: Che dire? Sono commossa ç_ç non
sapevo di rendere le persone così felici solo per un capitolo della mia storia!
^^ lo so che per perdonarlo era un pò presto ma ho spiegato sopra le mie
ragioni.. Comunque vedrò di far andare le cose un pò meglio per Keira se lo
merita! Bacio
Ottoperotto: ahahahah!!! te lo giuro mai
trovato recensione più spassosa! XD hai una gran bella personalità fattelo dire
=) mi dispiace di avervi fatti preoccupare ç_ç però avere l'onore di avere
un 'allarme mio personale non mi era ancora capitato! XD comunque la
vita e l'università vanno bene, l'amore potrebbe andare meglio e il
riscaldamento globale proprio non lo so XD ma grazie per l'interessamento! E tu
come stai? Sora hai visto che in fondo non sono cattivi =) che hai ricevuto
per natale? che sono curiosa! Grazie come sempre della recensione a
risentirci! Besosssss!!!
Mietitrice: niente scherzi come vedi
Keira sta benissimo! ^^ ci mancherebbe che facessi fuori la protagonista XD e
allora che mi dici del capitolo? Piaciuto? =D
Xemnas89: soddisfatta la tua curiosità?
Spero di sì e nel modo giusto anche ^^ ho anche aggiornato presto XD
Elly Mercer: la mia elly-chaaaaan!!! *_*
vedi vedi che allora anche tu adori axel? Non potevo trattarlo troppo male ç_ç
mi si stringeva il cuore XD spero però che questo chappy ti sia piaciuto *vorrei
tanto anche io una dichiarazione così! Cade carponi battendo I pugni a terra* mi
hai fatto un disegno?! Me feliceeee ç_ç Hetalia? No non so cos'è dimmi!!
anche io ti voio bene tesora! ^^ un bacioooone!!!
Shine mizuki: devo dire che postando il
capitolo ho reso felice tanta gente a quanto pare XD Keira in effetti
nell'ultimo periodo è un pò sfigata ^^” ma da questo capitolo ci penso io a
risollevarla ;) spero che lo spavento ti sia passato XD
Baciiiiiiiiiiiiii
Giulietta91: ebbene sìììì sono tornata!
XD tutto bene mia cara tu come stai? L'uni va bene aspetto I risultati degli
esami (come ben sapete tutti XD). Per Alex ho già spiegato tutto, non potevo
tirarla lunga ancora molto se no sta storia non andava più avanti ^^” Riku con
il ciclo?! XDXD può essere ma la ragione era un'altra U_U il signorino era
innamorato.. ^///^ cmq nulla di grave tranquilla ^^ a presto! Baciotto!
=)
Glo91: medioman?! Dove? Quando? Al suo
posto andava bene anche Riku? No perchè se no riscrivo il capitolo! XD sono
contenta di non averti persa ^^ kiss!
Rajagirl: ma non scusarti! Anzi grazie
mille per il commento ^^ Ehh lo so è un pò lunghetta ormai ^^” ti dico che non
mi ricordo più neppure come inizia! XD Keira è il personaggio chiave perchè
attraverso di lei devo dar sfogo a tutti I pensieri e I sentimenti non solo suoi
ma anche degli altri ed è faticoso a volte però mi piace tanto =) è la mia punta
di diamante u_u niente stragi vero? O_O sono tutti vivi e vegeti XD ti
ripeto non ti preoccupare se non hai mai recensito prima sono contentissima lo
stesso e mi ha fatto piacere anche solo che hai letto ^^ Un bacio
Ringrazio tutti coloro che mi hanno
letto, mi hanno messo fra I loro autori preferiti e chi mi ha messo fra le fic
seguite!! arigatou kosaimas! ^^
Con quel rumore avevo fatto scappare mio
fratello che era venuto a trovarmi, tenevo in mano il mio cellulare e continuavo
a far scattare lo slide incurante del fatto che si sarebbe potuto rompere.
Era l'unica cosa che il quel momento mi faceva concentrare, strano a dirsi
ma era così. Riku alla fine si era dichiarato, sul momento non ci avevo
pensato mi ero goduta l'attimo, eravamo rimasti abbracciati per un pò finchè
l'infermiera non era entrata intimando a me (ancora convalescente) di tornare
nella mia camera e mettermi sdraiata e a Riku che doveva riposare e non
sforzarsi ulteriormente. E poi semplicemente me ne ero andata dicendogli che
sarei tornata a trovarlo, gli avevo riservato un'occhiata veloce senza
soffermarmi e speravo che non n risentisse.
Mi misi seduta a gambe incrociate sul
letto, lanciando il telecomando della televisione sulla poltroncina vicina al
mio letto, per fortuna non cadde a terra.
Da quando mi ero svegliata quella mattina
era stato un continuo di visite, quasi tutti parenti. Quando vidi entrare
mia cugina riservai un'occhiata poco simpatica a mia madre (la quale aveva
avvisato il mondo, manco fossi finita sotto un treno) perchè sapevo che mi sarei
dovuta sorbire almeno un'ora di chiacchiere miste a rimproveri. Poi era
passato Beast che mi aveva portato un'enorme scatola dei miei cioccolatini
preferiti, quelli alla menta, di cui gliene fui immensamente grata e infine Leon
e Tifa. Mi avevano raccontato che in molti chiedevano che tornassimo sul
palco perchè a quanto pare eravamo piaciuti, la cosa mi rese felice perchè
voleva dire che da quel momento in poi mi sarei impegnata ancora di più; e così
li avevo salutati con la promessa che non appena fossimo stati di nuovo tutti in
salute saremmo tornati sicuramente.
Toc toc
il suono della porta mi riscosse dai miei
pensieri e distrattamente risposi di entrare pure.
- scusa l'intrusione Keira.-
- oh signora Okazaki!- ero decisamente
sorpresa.. no meglio allibita e devo dire anche un pò tesa, dopo la sfuriata
della sera prima temevo al solo pensiero quello che potesse dirmi. Ma lei
sembrava un pò impacciata teneva le mani conserte in grembo, perfetta come
sempre nei suoi abiti.
- sono venuta a chiederti scusa.. ho
avuto una reazione esagerata e non penso sia colpa tua.- disse e mi sembrò
sincera
- no no non deve chiedermi scusa! Era
preoccupata per suo figlio, lo posso immaginare, anche mia madre tende a farsi
prendere dal panico in certe situazioni- risposi pensando tristemente alla
ramanzina nonchè alla paternale di ore a cui ero stata sottoposta quella stessa
mattina.
La signora Okazaki sorrise – ti prego di
non far caso a quello che ti ho detto, vorrei che continuassi a vedere mio
figlio, forse prima non lo volevo ammettere ma mi sembra decisamente più felice
da quanto conosce te e i tuoi amici.- mi disse
- senza offesa ma non credo che avremmo
comunque smesso di vederci- risi io e lei si unì a me
- Keyyyyyyy-chaaaaaan!!!!!!- (l'urlo
assomiglia molto a quello di Komui in D-Gray Man XD)
ovviamente sora piombò direttamente in
camera, vide me e la mamma di Riku, divenne rosso pomodoro e fece dietro
front.
- te lo avevo detto di bussare!- sentii
sibilare Kairi
io non riuscii a trattenere un sorriso
così come la signora Okazaki.
- bene allora io vado, scusami ancora
Keira.- disse
- arrivederci signora, mi saluti suo
marito.- risposi
- lo farò sicuramente.- detto questo con
un ultimo inchino si congedò
quando fu uscita, vidi entrare Kairi che
mi fissò per un attimo con gli occhi lucidi e poi mi si avvicinò abbracciandomi.
- Keira! Ero così in pensiero! Mi sono
spaventata da morire quando ho saputo che avevi avuto un incidente! Ci ha
avvisati tuo fratello..- mi disse, la sua preoccupazione e agitazione si poteva
chiaramente sentire dal tono tremante della voce.
- scusami.. ma sto benissimo non ho
riportato alcuna ferita stai tranquilla.- la rassicurai accarezzandole i
capelli.
Solo in quel momento notai una presenza,
piccola, piccola in un angolo della stanza. Sora con una evidente espressione
contrita in volto mi guardava come un cane bastonato. Io mi libera
gentilmente dall'abbraccio di Kairi.
- ehm.. Sora?- chiesi incerta, vidi Kairi
fulminarlo con lo sguardo e lì capii, doveva avergli fatto una lavata di capo
mentre erano fuori.
- lo hai messo in castigo Kairi?-
domandai trattenendo una risata
- visto che voleva essere il primo a
salutarti e dopo la figura che ha fatto ho detto che lo avrei fatto prima io.-
mi disse sorridendo e in quel momento pensai che sapeva davvero essere malvagia
a volte.
- su dai Sora credo che tu adesso mi
possa salutare- risi io
non vi sto a dire come e quanto si
illuminò il suo viso, non appena Kairi si fece da parte mi strinse in uno dei
suoi abbracci stritolatori.
- mi sei mancataaa!- esclamò
- ma Sora non ci vediamo da due giorni
forse a dir tanto- risi di nuovo
- Keira ma cosa è successo esattamente
ieri? Siamo passati da Riku prima ma era andato a fare degli esami..- mi chiese
Kairi sedendosi sulla poltroncina vicino al letto e spostando il telecomando che
avevo lanciato io prima.
- sono stata imprudente ieri.. ma adesso
vi spiego.- risposi
Raccontai per filo e per segno tutto
quello che era successo la sera precedente, Kairi mi ascoltava con il
mento appoggiato sul palmo della mano assorta, Sora che non ne aveva voluto
sapere di mollarmi era rimasto sul mio letto.
- però è stata anche sfortuna! Non
passano mai auto da quella strada!- esclamò lui alla fine del mio racconto.
- sei stata fortunata.. se non ci fosse
stato Riku..- disse Kairi un pò spaventata
io annuii – è vero..-
- lo hai già visto?- mi chiese
riferendosi a Riku
- sì...- risposi incerta
Sora si tirò finalmente a sedere per
vedermi in faccia – che vi siete detti?-
dritto al punto eh? Sul viso di Kairi
si dipinse un sorriso probabilmente scaturito dal mio rossore.
- per caso si è dichiarato?- fece eco ai
suoi pensieri Sora, erano entrambi felici e non mi stavano prendendo in giro.
- e tu cosa gli hai risposto?- Sora si
alzò facendo alzare a sua volta Kairi e facendola sedere poi sulle sue gambe.
- nulla..- dissi imbarazzata
- capisco..- disse lui pensieroso – beh
credo che per un pò possa aspettare, però Keira meglio se decidi in fretta ti ha
aspettato per un bel pò...- disse alla fine
- piuttosto voi due..- domandai per far
slittare il discorso, Sora divenne scarlatto come suo solito, io risi contenta.
- è stato imbarazzante però alla fine..-
commentò Kairi
- come imbarazzante?!- disse piccato Sora
- beh dai un pochettino lo è stato..-
replicò lei, Sora sconsolato sospirò.
- però mi è piaciuto!- esclamò allegra
Kairi abbracciandolo.
Dire che ero felice per loro era poco,
con tutto quello che avevano passato se lo meritavano un pò di relax e poi avevo
sempre pensato che stessero benissimo assieme. Poi guardai
l'orologio.
- ragazzi è quasi finito il turno delle
visite forse è meglio che andiate anche da Riku, Kairi mi spiegherai i
dettagli con più calma un'altra volta.- suggerii sorridendo sorniona
Loro furono d'accordo (un pò meno lui per
la seconda parte XD). Sora mi disse che sua zia la salutava tanto e che le
dispiaceva, ma lavorando non poteva venirla a trovare, Kairi disse invece, che
una volta che ci avessero dimesso ci aspettava una bella sorpresa.
Quando mi ritrovai da sola cominciai a
pensare tenendo lo sguardo fisso sulla tenda della mia camera che ondeggiava
alla corrente. Era quasi la fine delle vacanze, tra poco saremmo dovuti
ritornare a scuola.. pensai che avrei dovuto vedere di nuovo tutti i giorni
Yoko in classe e che quell'anno visto che era anche l'ultimo sarebbe stato pieno
di esami e di prove per entrare nelle università, i miei continuavano a dirmi
che era un peccato che non volessi più continuare.. prima di fine Settembre
inoltre avrei dovuto anche decidere se iscriverci alla gara tra band di Tokyo e
questo voleva dire riuscire a convincere mia madre, e un mucchio di altre
cose... più pensavo a queste cose più venivo presa dallo sconforto.
Qualcuno bussò nuovamente alla porta, ma questa volta entrò un'infermiera,
dovevo fare altri esami di accertamento. Io storsi il naso, continuavano a
dirmi che non mi ero fatta nulla, però quelle schifose analisi continuavano a
farmele fare, ero sempre più convinta del mio odio per gli ospedali. Di
malavoglia quindi mi alzai mettendomi la vestaglia sopra il pigiama (che
consisteva poi in una maglietta e un paio di pantaloncini) e la seguii fuori.
----------------------------
- allora buona notte signorina.-
guardai il dottore allontanarsi spegnendo
le luci, quella era la mia ultima notte in ospedale per fortuna.
“alla fine non sono riuscita a passare da
Riku oggi...” pensai
Tra esami e infermiere impiccione che non
mi lasciavano andare in giro ero dovuta rimanere in camera mia, i miei
erano passati la sera e con grande sorpresa, mio fratello mi aveva portato della
pizza trafugata dalla loro cena dicendo che non mi voleva così male da lasciarmi
mangiare anche quella sera il cibo ospedaliero. Sorrisi al ricordo, il mio
fratellone doveva essersi proprio spaventato.. era stato il primo a sapere del
mio incidente l'autista del camion aveva raccolto il mio cellulare e fatto il
primo numero memorizzato in memoria. Mi girai dall'altra parte, ero nervosa.. però mi convinsi
a dormire, domani finalmente sarei tornata a casa.
Il mio riposo durò poco perchè feci sogni
agitati tanto che mi svegliai nel cuore della notte. Avevo caldo da morire così
mi scoprii, ma il sonno non accennava a tornare, scesi dal letto aprendo la
finestra per trovare sollievo, guardai il display del mio cellulare sul comodino
segnava le 2. Non so spiegarmelo bene, ma quella notte mi aveva colto una strana
inquietudine, mi sentivo agitata.
Mi ero sentita allo stesso modo la prima
volta che avevo dormito fuori casa durante la gita in terza media; sentendo
quell'insana voglia di trovarmi nel letto di camera mia tra le mie cose, alla
fine ero riuscita a riaddormentarmi ascoltando la musica, ma adesso il mio
lettore era scarico, ne avevo abusato un pò troppo in quei giorni. Dopo che
fu la terza volta che facevo avanti e indietro davanti al letto mi fermai a
fissare la porta. Rimasi ferma un attimo tentennando indecisa sul da farsi
poi la aprii, fuori il corridoio era illuminato da luci basse e in
giro non c'era nessuno, mi strinsi la vestaglia addosso e lasciai la mia camera,
passai davanti al box delle infermiere nel momento in cui la ragazza di turno si
era girata per aprire lo schedario dietro di lei. Feci gli ultimi mentri a
passo svelto e arrivata alla mia meta chiusi la porta sospirando attendendo che
il mio cuore si calmasse, era stata una cosa molto alla James Bond. Mi
voltai a fissare la camera di Riku nella semi oscurità, in quel momento mi
domandai il motivo che mi aveva spinto ad andare fin lì, però dovevo dire che la
mia inquietudine si era calmata.
- Riku?- chiamai con voce incerta nel
tono più basso che potessi.
- Keira?- mi rispose, sembrava quasi che
mi stesse aspettando, si girò dalla parte da cui ero entrata e si mise seduto.
- scusa l'intrusione..- dissi io
vagamente imbarazzata, avevo pensato a come sarebbe stato parlare con lui dopo
la sua confessione ma tutto sommato stava andando bene non era poi così
difficile.
- non ti preccupare, non riesco a dormire
bene stanotte continuo a svegliarmi, fa caldo..- disse passandosi una mano tra i
capelli per tirarli indietro (*ç* nd Kano_chan) .
- almeno a te non dà fastidio
l'ospedale..- borbottai
- ah è vero che tu lo odi.- sogghignò
lui
- non c'è niente da ridere..- sospirai
contrariata
- piuttosto com'è quesa incursione
notturna?- mi domandò, faceva uno strano effetto la luce dei lampioni fuori sul
suo viso e soprattutto sui suoi occhi. - non riesci a dormire?- chiese centrando
perfettamente il punto
- uhm..- asserii io.
- vuoi rimanere a dormire qui?- domandò
nuovamente come se fosse stata la cosa più normale del mondo.
Ed è qui la parte più strana, perchè non
tentennai neppure un secondo. Mi avvicinai al letto, Riku ci risalì e si
fece da una parte mentre io lasciavo la vestaglia sull'appendi-abiti, mi
toglievo le pantofole e salivo anche io, il suo braccio automaticamente mi cinse
le spalle avvicinandomi di più a lui. Appoggiai la testa sulla sua spalla
mentre Riku con l'altra mano afferrava il lenzuolo e ci copriva non più su della
vita vista la calura estiva. Lo sentii mettersi comodo mentre la sua testa
si appoggiava alla mia.
- meglio?- chiese
- decisamente..- asserii io, in realtà
era più che meglio, non mi sentivo così bene da tanto tempo, era comodo, caldo e
rassicurante, un mix che era migliore di un tranquillante.
Sbadigliai, affondando un pò di più il
viso nell'interno del suo collo e stringendogli il pigiama che aveva
addosso con una mano.
- Riku?-
- sì?- la sua voce rimbombò nel mio
orecchio appoggiato al suo corpo.
- buona notte..- dissi
- notte Keira- rispose lui
E così mi lasciai scivolare in un sonno
tranquillo. Mi ero premurata di mettere la sveglia almeno un'ora prima del
giro di visite, se ci avessero scoperti non sarebbe stato gradevole... così
quando suonò, ovviamente non controvoglia, mi dovetti alzare, salutai Riku e gli
dissi che sarei passata in mattinata più tardi per salutarlo prima che mi
dimettessero, lui lo sarebbe stato il giorno dopo. Tornando nella mia camera
continuavano i miei ragionamenti, inutile stare a dirvi di cosa si trattasse
perchè era piuttosto ovvio, se c'era una cosa che mandava in confusione le menti
delle persone erano proprio i sentimenti che queste provavano le une per le
altre. Dopo finalmente l'ultimo controllo (io speravo che fosse l'ultimo
della mia vita) il dottore firmò la cartella per la dimissione, alle 11 un
capanello formato da Sora,Kairi,mio fratello e Beast era arrivato a prelevarmi.
- allora torniamo a casa?- mi chiese Dany
- ovvio! Però prima passo a salutare
Riku.- risposi
intanto che loro si occupavano di portare
la mia roba in macchina io,Sora e Kairi andammo da Riku. La sua espressione
quando ci vide era a metà tra il contento per il fatto che io potevo andarmene e
il corrucciato perchè lo lasciavo da solo.
- eddai Riku torno a trovarti stasera e
poi domani veniamo a prenderti!- gli dissi per consolarlo
- giusto! E poi abbiamo in serbo una
sorpresa!- gli strizzò l'occhio Kairi
- coraggio non morirai di solitudine per
un altro giorno qui!- disse Sora e Riku gli lanciò un'occhiata assassina.
- su su! Ci vediamo!- mise le mani avanti
Kairi prendendo Sora per una manica e tirandolo via prima che dicesse ancora
qualcosa di sconveniente.
- allora a stasera, torno nel turno delle
visite.- dissi sulla soglia
- d'accordo..- mi rispose lui, aveva
anche sorriso ma evidentemente c'era un nota di delusione.
- ciao.- lo salutai uscendo.
Mentre camminavo osservavo Sora e
Kairi davanti a me, lei lo stava
rimproverando per il suo poco tatto e Sora come suo solito faceva la faccia da
povero cane bastonato tanto che Kairi come sempre scoppiava a ridere, era
impossibile arrabbiarsi con lui. Salutai l'infermiera che si era presa cura
di me e uscii al sole estivo, Dany stava aspettando accanto alla
macchina.
- dai muoviti! O vuoi stare qui ancora un
pò?- si lamentò
io scesi i gradini dell'ingresso
dell'ospedale – sìsì arrivo!- sbuffai
Feci ancora qualche metro poi mi bloccai,
era come se avessi avuto un'illuminazione, sembrava tutto così assurdamente
chiaro, i problemi che mi stavo facendo mi sembrarono delle idiozie, mi diedi
mentalmente della stupida per il mio ritardo nel fare chiarezza e nell'aver
aspettato così tanto a lungo. Mi voltai piegando il collo all'indietro per
guardare le finestre delle camere, quella di Riku al primo piano era aperta.
- RIKU!!!!- gridai
sentii Dany che mi chiedeva cosa avevo da
urlare, un paio di persone si girarono.
- RIKUUU!- urlai di nuovo
Finalmente si affacciò, aveva la tipica
espressione di quando mi stava per rimproverare dandomi della stupida e in
effetti non aveva tutti i torti.
- che hai da gridare così?!!!- disse con
disappunto
Io gli feci un largo sorriso, mi veniva
quasi da ridere.
- TI AMO!!!- risposi
Quella che seguì era l'espressione più
bella che gli vidi mai fare.
Commento: Uhm... negli ultimi tempi ho
dei seri dubbi sulla mie capacità da scrittrice, i capitoli che scrivo non
mi soddisfano mai ç_ç della serie.. la parte tra Keira e Riku quando lei lo va a
trovare la notte forse è un pò scarna avrei voluto inserire un pò di dialogo
però preferivo prima che Keira si dichiarasse a sua volta e avevo già in mente
come farglielo fare quindi... ok ok non mi sono spiegata per niente XD
figuratevi che lo avevo scritto tutto ma mi ero dimenticata del pezzo con la
madre di Riku e ho dovuto riscriverlo XD un disastro! Va beh ogni scrittore
ha i suoi alti e bassi ^^ ma l'importante alla fine è che sia piaciuto a
voi....
Ringraziamenti (che stanno diventando
sempre di più =D):
ShadowMix33: ciao! ^^ sentirti dire che
hai amato la mia fic fin dal primo capitolo mi ha resa immensamente felice =) se
ami riku allora benvenuta nel club XD e se ami la musica ancora meglio a quanto
pare ho combinato due cose che ha te piacciono molto! Però non dovresti
trattenerti dal pubblicare le tue storie sono sicura che è un peccato U_U ora
per la tua felicità si è dichiarata pure lei (dopo ben 57 capitolo ^^”) mi
raccomando non urlare troppo XD p.s. Anche a me ayashi è piaciuto un casino!
Mi ha ispirata parecchio ^^
Ottoperotto: San Cristof! l''era nen mia
intensiun da far scupiè na tal tragedia! Y sper che freud vi abia nen inundà con
le sue lagrime! ^^” y vo nen avevi su la cuscienza... uhm... sa y sbaglia nen (e
cito testuale recensione) alur la voce fuori campo le na masnà! Ma smiava a mi
ca l'era femmina XD san rabia tame nui ahahah! Na skateboard l'è an bel regal
brau! ^^ am dispias mac par Benedetto le mei cal prova nen a fe sport dal
gener... cmq aspetto la vostra prossima scenetta ca l'è sempi gradia =)
Baxioniiii!
Deby92: mi chiedi se ci saranno diversi
capitoli prima della fine... uhm... mi sa di sì perchè più che altro sono io che
continuo ad aggiungere pezzi, personaggi e mi incasino la vita XD quindi vi
terrò compagnia ancora per un pò =) va avanti la loro storia tranquilla, come
hai potuto leggere finalmente tutti e due si sono dichiarati ^^ besos!
Elly-chan (sì ho deciso che ti modifico
il nick XD): ehh lo so che è il tuo personaggio preferito come poteva non
esserlo *ç* Mi sa che sto hetalia prima o poi lo dovrò vedere =) ah e buona
fortuna per il ritrovamento della parrucca XD sono felice che resisti per me!
*commossa si asciuga le lacrime con un fazzolettino* Emh.. elly-chan se mi
muori per capitoli così come faccio ad andare avanti?! XD <3 anche me ti
vuole bene! ^^ un bacio!
Glo91: Noooo per carità non è mia
intenzione uccidere I miei lettori XD però la curiosità è un buon motivo per
continuare a leggerla anche rischiando hihihi... grazie mille! Auguri anche a te
(dopo 18 giorni XD) baciiiii
Rajagirl: ahahah! Tanto entusiasmo mi
piace! *alza la mano di gomma piuma con il pollicione alzato* No grazie a Dio
non mi è ancora passato per la mente di fare fuori riku ^^” anche questo
capitolo ti è piaciuto? Spero di sì! Baciotto! =)
Saara: ^/////^ ma così mi imbarazzi!!! Ma
comunque a parte gli scherzi ti ringrazio davvero di cuore, sono queste
recensioni anche che mi fanno venir voglia di continuare a scrivere, più passa
il tempo più vedo che persone si affezionano ai miei personaggi me felice! =) E
vedo da quello che mi hai scritto che ho fatto proprio amare e odiare I
personaggi giusti ^^ beh ognuno in fatto di musica ha I suoi gusti quindi non ci
sono problemi! Per il fatto che aggiorno regolarmente non è proprio vero ^^” ho
fatto una pausa di alcuni mesi per impegni scolastici quindi non so se sarò
sempre così puntuale! Ancora grazie! Alla prossima! Baci! =)
Poi per una volta faccio le cose fatte bene si ringraziano
per avermi messo tra le storie seguite:
Mi trovavo davanti all'ospedale da sola e
non era per caso...
Fissavo come un imbecille l'ingresso
mentre la gente mi superava e entrava all'interno dell'edificio, per una qualche
strana congiunzione di pianeti Sora e Kairi incredibilmente non erano potuti
venire, ergo io ero l'unica che doveva andare a prendere Riku. Sospirai, non che
non volessi vederlo però diciamocelo un pochettino in imbarazzo potevo sentirmi,
senza contare le innumerevoli sensazioni che provavo, gioia, paura,
nervosismo,eccitazione, erano tutte dentro di me e premevano contro i miei
pensieri cercando una via di fuga perchè ormai troppo grandi per essere
contenute.
- signorina ha bisogno?-
senza neppure accorgermene un infermiere
mi si era avvicinato, dopo tutto saranno stati dieci minuti che ero lì immobile.
Divenni rossa – oh.. no sto.. sto solo
aspettando un mio amico- dissi sventolando una mano davanti alla faccia.
Quello mi guardò sinceramente preoccupato
probabilmente sulla mia salute mentale ma fece lo stesso dietro front sparendo
oltre i vetri dell'ingresso.
"che vergogna! Che vergogna! Che
vergogna!!!"
presa com'ero dai miei auto-insulti ci
impiegai un attimo perchè il mio cervello registrasse che c'era qualcuno che
rideva... di me. Confusa mi guardai intorno poi lo vidi, Riku stava
beatamente seduto su di una panchina del cortile dell'ospedale, la sacca con i
suoi vestiti poggiata a fianco e una bella maglietta con la bandiera inglese
addosso senza contare che se la stava ridendo di gusto.
Mi avvicinai a lui.
- che diavolo ci fai lì?!- sbottai
lui passandosi il dorso della mano sugli
occhi si impose di smettere di ridere.
- sono qui da quando sei arrivata, solo
che eri così divertente da vedere che mi dispiaceva interromperti- rispose lui
sghignazzando ancora.
irritata lasciai che l'ilarità scemasse
da sola guardando il passeggio dei pazienti dell'ospedale nel cortile apposito.
- piuttosto come mai sei già fuori?- gli
domandai quando vidi che aveva riacquistato il suo selfcontrol.
Riku allargò le braccia sullo schienale
della panchina allungando le gambe che andarono a sfiorare le mie mentre ero
ancora in piedi di fronte a lui.
- mi hanno dimesso un'ora prima
e visto che mi dispiaceva che venissi qui per nulla ti ho aspettata-
rispose guardandomi, era serio ed era contento di vedermi.
Anche io lo ero – grazie in effetti è
stato un gesto molto carino- disse sorridendogli.
Lo vidi aggrottare le sopracciglia –
secondo me quello lì ti ha visto anche ieri, avrà pensato che eri fuggita
da un manicomio.- disse riferendosi all'infemiere di prima e alla mia
dichiarazione in pubblico di ieri.
- razza di stronzo! E io che pensavo di
aver fatto una bella cosa!!- esclamai prendendo a dargli pugni alle gambe.
Riku si mise a ridere – guarda che sono
stato investito tre giorni fa eh!-
- e chissene frega!- risposi io
impietosa.
in quel momento Riku riuscì a catturarmi
i polsi, io mi sbilanciai in avanti, non caddi addosso a lui perchè mi aveva
sorretto e nel frattempo si era sporto in avanti chiudendomi la bocca con un
bacio.
Sentii subito caldo mentre le sue labbra
si muovevano sopra le mie, abbassai le braccia mentre rispondevo al bacio. Poi
Riku si staccò da me rimanendo però appoggiato contro la mia fronte.
- certo che hai fatto una bella cosa.. la
migliore.- mi disse
arrossii di nuovo chiudendo gli occhi, i
capelli di Riku mi solleticavano il viso.
- sono contenta...- sorrisi – ti
accompagno a casa?- gli chiese poi allontanandomi
Riku annuì, io gli allungai una mano per
aiutarlo ad alzarsi, lui la afferrò e si rimise in piedi. Poi si girò un momento
caricandosi il borsone a tracolla come facevano spesso i ragazzi andando agli
allenamenti di pallone, sempre senza lasciare la mia mano si diresse fuori
dall'ospedale.
Ecco quello era uno di quei momenti,
stupidi se vogliamo in cui desideri che non abbia mai termine. Era il fine
agosto più bello che potessi immaginare, nonostante stessimo uscendo da una
relazione fallimentare (la mia) che aveva provocato perfino un incidente ad
entrambi.
Se io fossi stata più attenta e non mi
fossi messa a litigarci assieme...
- ehi a cosa pensi?-
mi accorsi che stavo fissando davanti a
me senza realmente vedere nulla, così spostai lo sguardo verso Riku che mi
osservava con i suoi occhi azzurri.
- stasera Kairi mi ha detto che dobbiamo
andare al Leon pub, ha detto che è una sorpresa.- risposi, ero dannatamente
brava a mentire sui miei pensieri.
Riku tornò a guardare avanti, un cane ci
abbaiò quando passammo davanti ai cancelli di una casa.
- festa a sorpresa- decretò lui facendo
eco ai suoi pensieri
- sì lo credo anche io- risi, la mia mano
dondolava assieme a quella di Riku ad ogni nostro passo – ha! non ho avuto
ancora occasione di dirtelo ma ho conosciuto un ragazzo di un'altra band, l'ho
incontrato per caso una mattina da Leon.- dissi, mi era tornato in mente dopo
che avevo visto affisso su un palo della luce un manifesto di un qualche locale.
- ah sì?- domandò Riku
- uhm!- annuii io – ha detto che ci ha
sentiti suonare e così mi ha proposto di iscriverci ad un concorso tra band che
si terrà la prossima estate, abbiamo tempo fino a dicembre per iscriverci.-
spiegai mettendomi la borsa meglio sulla spalla.
- interessante, ma dove si tiene?-
- a Tokyo- risposi, Riku fece un suono
indistinto con la gola, io lo guardai.
- è un problema?- domandai, cercavo di
non far trapelare il mio nervosismo.
Lui spostò gli occhi su di me per un
istante per tornare a guardare la strada subito dopo – stavo pensando che
richiederà qualche giorno se non una settimana intera, se ci andiamo ci dobbiamo
organizzare bene, i tuoi?- mi chiese
io sospirai mentre ci fermavano in attesa
che il semaforo diventasse verde – credo che con una mano da parte di mio
fratello dovrei cavarmela, se dico che ci terranno d'occhio lui e Beast
probabilmente cederà, oppure lo chiederò come regalo per il diploma!- feci la
linguaccia, un motorino ci sfrecciò davanti nel tentativo di passare prima che
scattasse il rosso.
- ahahah sei terribile!- rise lui
scompigliandomi i capelli con la mano libera.
io sorrisi – piuttosto, tua madre?-
ricominciammo a camminare.
Riku fece spallucce – non è un problema,
sembra essersi arresa all'idea.- rispose
- oppure spera che sia solo una cosa
passeggera come la mia- borbottai facendolo ridere di nuovo.
- allora vedi di uscire con dei bei
voti.- mi consigliò.
- uff sembri mio padre..-
sbuffai
stare con Riku era dannatamente facile e
mi rendeva ridicolmente felice, continuavo a chiedermi come avessi fatto ad
aspettare tanto. Parlando del più e del meno arrivammo davanti a casa sua, lo
salutai dicendogli che ci saremmo trovati davanti al pub per le 8.
- ciao!!- lo salutai dal fondo della
strada con la mano, Riku spiccava da davanti il suo cancello con i capelli
accesi dall'oro dei raggi del sole che stava tramontando.
Le giornate si stavano facendo sempre più
corte, l'inverno era vicino e pure la scuola.
Mentre tornavo a casa mi riassalirono i
pensieri che Riku aveva interrotto con la sua domanda.
Se pensavo che lo avevo fatto aspettare
tutto quel tempo, che aveva dovuto sopportare la mia storia con Alex tentando di
mascherare il tutto per non darmi problemi mi faceva stare male. Ero sicura che
lui non pensava minimamente a quelle cose, se era anche solo minimamente felice
come lo ero io gli bastava di certo per non pensare a nient'altro. Ma io si sa
che per farmi seghe mentali ero una campionessa, e quella storia proprio non mi
andava giù, mi faceva sentire fuori posto.
Se poi pensavo anche all'incidente mi
veniva la nausea, ero una persona orribile nel mio piccolo.
La sera stessa alle 8 in punto ero
davanti al Leon pub, Kairi mi aveva vietato assolutamente di metterci piede
finchè non fosse stata quell'ora e finchè non fosse arrivato anche Riku.
Mi fermai a fissare la vetrina del
negozzietto a fianco.
- Keira!-
guardai nel riflesso alle mie spalle poi
mi girai ridendo di gusto, invece che Riku incontro mi si stava facendo Sora.
- ti prego Sora non dirmi che sei in
ritardo?!- risi io senza riuscire a smettere.
- emh... sì- rispose lui unendosi a
me
- ohhh Kairi ti ammazzerà- dissi
candidamente, lui sbiancò e smise di ridere.
- meglio se vado...- disse serio e si
precipitò giù dalle scale.
io ridacchiavo ancora quando sopraggiunse
Riku.
- ehi perchè ridi tanto?- chiese non
capendo
- è appena arrivato Sora.- dissi, sulla
sua faccia apparve un'espressione sconsolata e scosse la testa.
- andiamo?- mi chiese porgendomi una
mano
io annuii afferrandola, mentre scendevamo
la scale si voltò appena per guadarmi con la coda dell'occhio.
- a proposito sei bellissima stasera-
disse
si girò prima di vedermi
arrossire.
Quando aprimmo la porta le luci si
accesero accecandoci per un momento.
- sorpresaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!- urlarono
in coro.
Quando riuscii a mettere a fuoco la sala,
vidi tutti i nostri amici lì. C'erano ovviamente Kairi e Sora (il quale sembrava
sinceramente pentito del ritardo), Leon (che sicuramente non aveva gridato
"sorpresa" conoscendolo), tifa, mio fratello e beast e un gruppo di ragazzi che
non sapevo chi fossero.
Salutammo tutti poi mi si fece incontro
un ragazzo che riconobbi per Zack Faire, era lui che mi aveva proposto di
partecipare al concorso.
- ciao Keira! Scusami ci siamo infiltrati
alla vostra festa- disse con un sorriso a 32 denti che tutto faceva sembrare
tranne che dispiaciuto.
- scusalo Keira ma si è imbucato quando
per sbaglio gliel'ho detto- disse Leon da dietro il bancone.
io risi – non ci sono problemi così siamo
molti di più- dissi io, poi mi rivolsi a Riku ancora al mio fianco – Riku questo
è Zack Faire è lui che mi ha detto del concorso, lui è Riku- gli
dissi
- piacere di conoscerti- disse
Riku
- piacere mio- rispose Zack stringendo la
mano a Riku.
- ah loro sono i componenti della mia
band- disse subito dopo.
- oh finalmente ti sei ricordato di
noi..- ghignò uno dei ragazzi alle sue spalle.
- come sei noioso! Lui è Zell.- disse
Zack
strinsi la mano ad un ragazzo con due
tatuaggi simmetrici su entrambe le spalle e una testa di capelli dritti e
biondi, quando spostai lo sguardo sugli altri me li presentò man
mano.
C'era un ragazzo dai capelli castani
chiari. Sembrava avere almeno una venticinquina d'anni, aveva un paio di
orecchini a goccia di un bel colore azzurro, si avvicinò a me mi prese la mano e
me la baciò inchinandosi, istintivamente buttai un'occhio verso Riku che però mi
sembrava tranquillo.
- piacere bella fanciulla- mi disse
facendo l'occhiolino
Zack sospirò – questo è Balthier..- disse
– lui invece è Cloud.-
Altro ragazzo biondo, forse lo avevo
anche già visto in giro, aveva degli occhi di ghiaccio e non mi sembrava neanche
il tipo di tante parole infatti si limitò a strigermi la mano dicendomi piacere.
L'ultima era una ragazza.
- lei è la tastierista del gruppo,
Aerith- continuò Zack sorridendo più degli altri – ed è la mia ragazza.-
aggiunse con una punta di orgoglio.
- ma smettila di fare lo scemo- lo
rimproverò lei alzando gli occhi al cielo, poi mi rivolse una sorriso mentre mi
tendeva la mano.
Pensai che era molto bella, aveva i
capelli castani e gli occhi verdi smeraldo e un sorriso dolcissimo in viso. Ci
fermammo a parlare per un attimo, a quanto pare loro suonavano insieme da due
anni, l'anno passato avevano partecipato allo stesso concorso classificandosi
sesti, anche se io a prima vista non l'avrei mai detto era un gruppo ben
assortito, della serie dove mancava l'entusiamo di Cloud lo compensava Zell, e
in effetti mi chiesi come il ragazzo biondo riuscisse a stare con loro, ma
Aerith mi disse che lui e Zack avevano fondato il gruppo perchè si conoscevano
fin dalle medie.
- siete proprio un bel gruppo- mi
complimentai con Aerith, lei mi sorrise.
- non ti dico però la fatica che faccio
per tenerli a bada.- disse sospirando, poi mi salutò visto che la sua attenzione
veniva reclamata da Zack che a quanto pare stava discutendo animatamente di
alcuni nuovi pezzi con Leon e Balthier, il quale scoprii (anche se me n'ero
accorta da sola) essere il rubacuori della situazione, aveva dei modi affabili,
quasi di altri tempi, nel porsi con le persone che lo trovavano subito simpatico
(in particolare le donne).
Mi guardai intorno, sogghignai quando
vidi Riku parlare con Cloud insieme a Sora, ci avrei scomesso che sarebbero
andati d'accordo, così mi diressi verso il bancone da Tifa e Kairi, la quale
sembrava aver abbandonato ogni rivalità con la ragazza bruna.
- ehi Keira, non hai ancora bevuto
niente, stasera visto che è la vostra festa offre la casa, dimmi pure- si offrì
Tifa quando mi sedetti su uno degli sgabelli vicino a Kairi che sorseggiava un
margarita.
- un mojito andrà benissimo grazie.-
risposi – di cosa stavate parlando?- domandai per immettermi nella
conversazione.
- del ragazzo di Tifa..- disse maliziosa
Kairi
io spalancai gli occhi – e chi è?-
chiesi
Tifa mi sorrise brevemente – il tenebroso
biondo che sta parlando con i vostri di ragazzi- disse marcando la parola
ragazzi.
- davvero Cloud è il tuo ragazzo?- chiesi
sorpresa.
- fa sempre questo effetto- rise lei –
comunque sì.- disse versando il rum bianco nel bicchiere e prendendo lo
zucchero di canna da un barattolo.
- da quanto state insieme?- domandai
osservandola
- da tre anni.- rispose
- non è magnifico? Spero sia così anche
per noi.- disse Kairi felice io annuii.
- oh ho finito il lime vado a
prenderlo- disse Tifa dirigendosi verso il retro.
io ne approfittai per lanciare
un'occhiata di sbieco a Kairi – adesso ho capito perchè non ti sta più
antipatica.- la stuzzicai
lei fece spallucce – il giorno che mi hai
lasciata da sola con Sora, me lo ha detto che Tifa era fidanzata da un bel pò-
ammise.
- meglio così no?- commentai io, lei
d'accordo sorrise.
La serata passò tranquilla, tra
chiacchiere, racconti e risate. Avevo trovato delle persone con cui stavo
davvero bene, non solo ci accomunava la musica, ma erano anche dei bravissimi
ragazzi ed era facile andarci d'accordo, pensai che ero stata molto fortunata a
conoscerli.
- allora vi siete decisi a partecipare
eh?-
Zack mi si avvicinò con un bicchiere di
birra in mano.
- sì, abbiamo tardato per vari motivi ma
direi che siamo decisi, ora dobbiamo solo convincere le rispettive famiglie e
organizzarci ma per quello c'è ancora tempo.- dissi pensando al da
farsi.
- sì il tuo ragazzo mi ha accennato
qualcosa.- disse sorridendo Zack
io mi guardai intorno – ma dov'è?- chiesi
anche Zack fece lo stesso – uhm.. se non
sbaglio è uscito sul retro.- mi disse
io lo ringraziai dirigendomi verso la
porta di ferro rosso fuoco che usciva dietro al locale, quando fui fuori
rabbrividii per il venticello fresco che tirava dalle montagne, ormai si sentiva
che il caldo cominciava a lasciare spazio al freddo.
Mi guardai di nuovo intorno e notai la
figura di Riku seduta sulle scale antincendio, aveva le gambe distese lungo gli
scalini più bassi, le braccia all'indietro con i palmi poggiati a terra e la
testa reclinata, probabilmente guardava il cielo.
Anche io guardai su, in effetti le stelle
quella sera si vedevano benissimo. Forse perchè il vento aiutava a mantenere il
cielo pulito.
Mi fermai a guardare il mio ragazzo, lui
non si era accorto di me. Ripensai a quello che mi era venuto in mente quel
pomeriggio e senza accorgermene la mia espressione divenne contrita, forse non
lo meritavo neppure... poi decisa mi avvicinai a lui.
Riku alzò la testa sentendo i miei passi.
- oh Keira, ero uscito a prendere una
boccata d'aria scusami non te l'ho detto- mi disse lui, ma io non risposi –
Keira?- mi chiamò allora
- scusami!- io mi inchinai
- cosa?- domandò lui senza
capire
- non avrei mai voluto farti soffrire
così tanto in questi mesi, non mi hai detto niente su Alex perchè non volevi che
mi creassi problemi e stupidamente io non ho mai insistito abbastanza su questa
storia. Se lo avessi fatto non sarebbe successo mai tutto questo..- dissi tutto
d'un fiato.
- sei la peggiore...-
io sorpresa alzai la testa, Riku mi
fissava con il mento appoggiato al palmo della mano, sul viso un mezzo sorriso.
- in questa serata così bella dove siamo
tutti così allegri non vedo proprio perchè ti devi rovinare l'umore per delle
sciocchezze per di più..- disse lui con tono sconsolato, poi mi sorrise.
io ricambiai passandomi il dorso della
mano sugli occhi per togliere le lacrime che si erano create.
- grazie.- dissi semplicemente.
Lui rise – hai voglia di stare un pò
qui?- chiese indicandomi il posto sulle scale al suo fianco.
io annuii contenta e mi sedetti
appoggiando la testa sulla sua spalla.
- quest'anno siamo ancora in classe
insieme..- disse mentre tenendomi la mano nella sua ci disegnava arabeschi
invisibili con l'indice.
- già..- dissi io con gli occhi
chiusi.
- ci sarà da divertirsi con i nostri
compagni- ghignò lui reclinando di nuovo la testa all'indietro verso il cielo.
Le stelle quella sera erano davvero
bellissime senza alcun dubbio e forse non era solo merito del vento...
Commenti: waaaah!! che tirata che mi sono fatta! È da
stamattina che scrivo =
) oggi ero particolarmente ispirata (sarà per l'abbondante nevicata) e dopo
capitoli e capitoli che non mi soddisfacevano finalmente l'illuminazione! Questo
credo che mi sia venuto abbastanza bene.. spero...
^^"
Ho deciso di aggiungere un pò di
personaggi di final fantasy e ci ho creato un gruppo musicale XD però io ce li
vedo tutti bene =) volevo finire il capitolo prima della festa ma alla fine
risultava troppo corto quindi sono andata avanti, sono sicura che preferite
avere di più da leggere che di meno hihihi.... Sono in fase pre università, ovvero visto che il 15
ricomincio le lezioni mi sto dando da fare adesso, cerco di far stare in una
settimana tutto quello che non ho ancora fatto in queste vacanze XD a tal
proposito vi annuncio che dovrei pubblicare prima o poi una fic su D Gray man,
il protagonista sarà Yu Kanda, comunque in questi giorni ho scritto almeno una
settantina di pagine devo ancora finirla però le idee non mi mancano =) se
conoscete questo manga e avete voglia di leggerla ne sarei felice! Per chi non
lo avesse mai letto o visto (visto che c'è anche l'anime) consiglio di vederlo
perchè è molto bello...
ok detto questo passo a
ringraziare..
Ringraziamenti:
Ottoperotto: finirò mai di ringraziarti
per la magnifiche scenette che fai? Credo proprio di no perchè spero ne creerai
molte altre =) dovresti farci una fic XD però non è il caso che ti auto-lesioni, anche se mi hai
bruciato la sorpresa fa lo stesso! Preferisco averti in salute per recensire
hihihi.. povero Sora dovrebbero creare un gruppo di protezione per lui tipo il
wwf o la lipu XD e.. sua Santità meglio che si dedica alla predicazione del
vangelo ci manca ancora che di questi tempo rimaniamo senza Papa
^^" Non ho potuto recensire in
dialetto perchè sono un pò di fretta, ti ringrazio ancora di tutto =)
Un abbraccio! p.s. È bastata l'acqua benedetta? XD
Saara: e dire che a me l'altro capitolo
non convinceva ma se mi dici che ti è piaciuto ti credo =) beh la madre di Riku
sì è un pò altezzosa ma non intendevo farne una specie di strega cattiva è
comunque una mamma U_U direi che non solo le tue recensione mi hanno aumentato
l'ispirazione hanno fatto miracoli a quanto pare XD ti ringrazio quindi anche
questa volta di cuore! Un
bacione!
p.s. Spero che i compiti non siano
tanti...
Deby92: Puoi chiamarmi tranquillamente
come vuoi per me è uguale =) oggi ho avuro la conferma che non finirà tanto
presto (questo capitolo non doveva proprio esserci poi la mia testolina ha fatto
il resto XD) quindi vai tranky! >_< grazie mille per tutti i complimenti
davvero ^^ ti dirò che le scenette con Sora mi diverto un sacco a metterle,
anche in questo ho dovuto farlo comparire, poverino lui XD Alex? Non l'ho fatto
comparire perchè hanno fatto pace ma c'è comunque un certo distacco e poi volevo
concentrarmi di più su Riku adesso, comunque apparirà ancora =) con questo ti saluto, un bacio! =)
Shine mizuki: molto figosa in effetti u_u
grazie per la recensione =) bacii
Naoko: l'espressione è a discrezione del
lettore, però sicuramente non era di tristezza =) ho soddisfatto almeno un pò la
tua curiosità? kiss
Elly-chan(mercer): scusaaaaa devo ancora
rispare alla tua mail ma prometto che lo faccio domani! >__< il tuo
computer sta meglio? ç_ç davvero ti sei commossa? Me tantoooo feliceee *occhi
sognanti* ehhh il pezzo di Riku che si tirava indietro i capelli non potevo non
metterlo (piaceva molto pure a me XD). Grazie per gli incoraggiamenti mi danno
sempre la carica! Cercherò di non cambiare stile allora ;) dovresti pubblicare
qualcosa sarebbe bellissimo! =) Ci
sentiamo presto amora ^^ un grossissimo abbraccio e un grossissimo ti voglio
bene!
ShadowMix33: ahahah in effetti aspettare
al 57esimo capitolo avete già avuto pazienza voi lettori XD grazie mille per la
recensione mi fa sempre piacere =) e se posti qualche fic mi raccomando
avvisami! Baciotti
Ringrazio i lettori e tutti coloro che
seguono la mia fic o l'hanno aggiunta ai propri preferiti (mi stupisco sempre di
quanti siate =) )
Il ritorno a scuola fu uno scherzo... più
o meno. L'incredulità regnava sovrana, ok che l'ex di Alex che adesso era la
ragazza del ragazzo più chiacchierato (forse in negativo) della scuola poteva
destare un certo scalpore però era esagerato!! Mi chiedevo come facessero le
ragazze che stavano con i personaggi famosi a cavarsela se per così poco la
gente ti additava manco fossi un alieno. Ma dopo lo sconcerto iniziale tempo
un paio di mesi e rientrai nella categoria “ragazza normale e poco
interessante”.
Il vero problema che non era
cambiato era sempre mia mamma....
- ti ho detto di no!-
guardai per l'ennesima volta per aria
concentrandomi sul lampadario della cucina per ritrovare la mia calma interiore,
feci un bel respiro e ripresi.
- mamy si tratta solo di una settimana!
Non sto partendo per l'halaska!!!- protestai
mia madre smise di affettare le zucchine
rivolgendomi minacciosamente il coltello.
- e dove pensi di stare? Spero non da tuo
fratello lo sai che deve studiare per gli esami in quel periodo.- replicò lei
Io mi trattenni a stento dal fare un
verso di puro scetticismo al pensiero che io potessi disturbare mio fratello
durante il suo “studio”. Purtroppo il diretto interessato era tornato assieme a
Beast a Tokyo per l'inizio delle lezioni a inizio ottobre, quindi non poteva
spezzare la lancia a mio favore.
- è una grande occasione! Siamo tutti
d'accordo, quelli dell'organizzazione hanno detto che metteranno una lista di
hotel dove i partecipanti possano stare per la durata dell'evento. Ho già
chiesto a Leon se mi assume al locale così da raccimolare qualcosa e
allora che problemi ci sono???- domandai spiegando il mio geniale
piano
mia mamma riprese a tagliare la verdura
per la carne che intendeva cucinare per la cena.
- ci tieni così tanto da cercare pure un
lavoro per pagarti il soggiorno?- mi chiese con una punta di sorpresa nella
voce.
- ovvio che ci tengo!- risposi io
accalorata
- entro quando dovete iscrivervi?-
continuò, io vidi un barlume di speranza in quelle domande.
- entro il 15 dicembre, più o meno tra un
mese.- le dissi facendo finta di non essere troppo interessata
- ci penserò su...- disse lei dopo un
attimo di silenzio buttanto le zucchine alla julien nella padella
- grazie...- sorridendo mi alzai dal
tavolo tornando in camera mia, ma arrivata alla porta la sentii urlare.
- ma non ho detto di sì!!!-
entrai sospirando rumorosamente.
- com'è andata?-
fissai Riku sdraiato sul mio letto
intento a sfogliare un giornale che butto a terra quando mi sedetti vicino a
lui.
- che mi farà diventare pazza!!!- dissi
esasperata
lui si mise a ridere passandomi un
braccio intorno alla vita quando mi coricai vicino a lui.
- tu non capisci il mio dramma..-
sospirai con la testa abbandonata sul cuscino.
- umh... trovo che sia meglio una madre
che si preoccupa per te che una che non lo fa..- disse lui
Lo guardai un pò imbarazzata. Riku
aveva quella pessima abitudine di farmi sentire una perfetta bambina di 5 anni.
Ogni tanto pensavo che fosse troppo maturo per stare con una come me, ma quando
gli avevo fatto presente il mio pensiero si era rabbuiato dicendomi di smetterla
di fare ragionamenti idiota e controproducenti.
- quindi per i tuoi non ci sono
problemi?- gli domandai osservando il disegno sulla sua felpa blu.
- no direi di no, è da un pò che mia
madre non sembra preoccuparsene...- rispose lui fissando un punto oltre il mio
viso
- forse da quando è stato tuo padre a
parlarle- dissi riguadagnandomi la sua attenzione, i suoi occhi mi
fissarono per un momento poi con un alzata di spalle ritornò a fissare oltre.
- può essere...- disse
non riuscivo mai a fargli parlare della
sua situazione famigliare. Non avevo neppure più visto Alex, avevo saputo dai
pettegolezzi scolastici che era entrato nell'università imperiale di Osaka una
delle più grandi del Giappone dopo quella di Tokyo. Yoko invece la incontravo
regolarmente essendo in classe insieme ma lei faceva finta di ignorarmi e aveva
già delle nuove amiche, la cosa mi aveva lasciato del tutto indifferente e anzi
mi stava bene così.
- qualsiasi cosa tu stia pensando
smettila.. ti farai venire le rughe assumendo quell'espressione corrucciata.-
Riku mi richiamò alla realtà.
- cosa hai detto?? vorrà dire che se avrò
le rughe mi terrai così come sono!- gli dissi facendogli la linguaccia.
- ovvio che ti tengo così...- sussurrò
lui prima di baciarmi.
Era da un pò di tempo che quando mi
baciava sentivo un insolito calore invadermi la bocca dello stomaco, non era una
sensazione sgradevole ma mi stava preannunciando che prima o poi la situazione
si sarebbe evoluta. Riku non mi aveva mai chiesto nulla riguardo al sesso,
ma non mi facevo neppure illusioni che non ci pensasse ogni tanto. Anche
perchè ogni qual volta che stavamo sul mio o suo letto senza neppure che c'è ne
accorgessimo alla fine mi ritrovavo sotto di lui.
- dobbiamo trovarci con Sora e Kairi..-
mi disse ad un certo punto bloccandosi, più per permettermi di respirare che per
altro.
- lo so... Zack mi ha passato il bando
del concorso con le istruzioni. Se ci iscriviamo dobbiamo già mandare un abbozzo
del pezzo che intendiamo portare al concorso e la lista dei pezzi che vogliamo
suonare come apertura..- dissi io sospirando ancora con le braccia attorno al
suo collo.
- abbiamo ancora un mese se ci impegniamo
ce la faremo sicuramente.- rispose lui fiducioso spostandomi una ciocca di
capelli dal viso.
- sempre se mia mamma non rovina
tutto...- borbottai incupendomi
- ma smettila!!! stai tranquilla- esclamò
lui tirandosi su e prendendomi in braccio.
Non sapevo perchè ma quando Riku mi
diceva che tutto sarebbe andato per Il meglio non potevo fal altro che
credergli...
Commenti: emh... hello? C'è ancora
qualcuno in questa fic? ç________________ç gomennasaiiiii!!!! ammetto le mie
colpe, anzi la mia unica colpa... non ho voglia di scrivere!!! visto che
però mi vergognavo immensamente di non postare più da decenni ho deciso che
qualcosa dovevo buttare giù, solo che devo dire che quello che ho scritto non mi
convince... ^^” sono fatta strana dovete avere pazienza, quando ho iniziato
questa fic avevo appena finito di giocare a KH2 e non so se capita anche a voi
ma quando inizio un gioco o guardo un anime che mi piace, subito mi scatta
l'idea di fare una storia e mentre gioco e seguo la storia mi vengono in mente
dettagli e scene da scrivere.. solo che sono secoli che non metto mano alla play
quindi l'ispirazione è scemata pian piano =( dovrei rimettermi a giocare ma il
fatto è che non ho tempo con l'università eccetera (ho esami fino a fine
luglio), ma spero con calma di riuscire a finirla.. mi sono fatta una scaletta
con gli eventi che ancora devono succedere e devo dire che sono quasi alla fine
però ogni volta per mandare avanti la storia devo scrivere capitoli in più che
non avevo previsto ^^” in sostanza un disastro! XD sperando che ci sia
ancora qualche affezionato lettore vi lascio questo capitolo per risollevarvi!
Ancora una cosa... Ho in cantiere (anzi devo dire che ho già finito di
scriverla) una fan fic su D-Gray Man se qualcuno conosce il manga e ha voglia di
darci un'occhiata ne sarei felice =) si intitola mute! Ho iniziato a leggerlo
qualche mese fa e me ne sono innamorata e come vi ho spiegato sopra man mano che
leggevo mi è venuta l'ispirazione... sperando di risentirvi presto vi auguro
ogni bene!! =)
Capitolo 60: Hai un amico in
me (Riccardo Cocciante)
- pensate di voler restare qui ancora a
lungo??-
mi voltai scoccando un'occhiata
comprensiva a Sora, seduto sullo sgabello della sua batteria. Assomigliava in
modo incredibile all'omino della Michelin.
- Sora smettila di lamentarti per
favore!- borbottò Kairi china sulla scrivania sulla quale lei e Riku stavano
lavorando freneticamente in mezzo a un considerevole numero di scartoffie.
Io d'altro canto ero seduta sul divano
con la mia fedele chitarra appoggiata a terra, stretta nella mia sciarpona a
righe verdi e gialle. Capivo Sora in parte... infatti con la stagione invernale
non avevamo minimamente pensato che il nostro rifugio sarebbe diventato una
specie di igloo. Io,Kairi e Riku sopportavamo il freddo cosa che invece Sora non
riusciva a fare.
- come siamo messi?- chiesi notando
distrattamente il vapore levarsi dalla mia bocca.
Kairi nella sua giacca imbottita bianca
con un bel bordo di pelliccia grigia sospirò rivolgendomi uno sguardo dopo aver
finalmente sollevato la testa dagli spartiti su cui Riku stava continuando a
scrivere.
- male per quanto riguarda
l'arrangiamento, è più difficile di quanto pensassi...- ammise lei, Sora fece un
piccolo passaggio sui piatti come quando I comici in televisione fanno una
battuta, Kairi gli scoccò un'occhiata poco amichevole – forse dovrei cambiare il
testo e inventarmene uno migliore.- aggiunse mordicchiandosi l'unghia del
pollice
- ma non pensarci neanche! Mi piace
troppo e in qualche modo ci arrageremo!- esclamai, avevo letto il testo della
canzone di Kairi e mi era piaciuto molto si adattava bene al nostro stile di
musica, non era troppo smielato e diceva le cose chiaramente ed esprimeva un bel
concetto.
Riku che fino a quel momento non aveva
proferito favella appoggiò la matita con la quale stava tracciando pause, note e
ritmi appoggiandosi allo schienale della sedia.
- sì direi che ci arrangeremo- sorrise
passando la bozza all'autrice, Kairi lo lesse rapidamente guardò Riku come se
gli volesse saltare addosso e parlottando a bassa voce uscì dal magazzino.
- hai già finito?- domandò Sora stupito
alzandosi dal seggiolino strigendosi nella sua giacca a vento lunga fin sopra il
ginocchio di un bel beige.
- no affatto è tutta da mettere a posto,
ho solo arrangiato l'aria che potrebbe avere.- rispose lui stiracchiandosi e
facendosi scrocchiare sonoramente la spalla sinistra cosa che mi fece storcere
il naso.
- non ci fossi tu non so come avremmo
fatto- esclamò allegro Sora avvicinandosi con il naso rosso e screpolato per il
freddo – io personalmente mi limito a leggere e a fare qualche piccola modifica
sullo spartito ma inventarmene uno di sana pianta sarebbe impossibile per me.-
disse ammirato scuotendo la testa
- ho studiato musica da quando avevo
cinque anni e poi mi piace – fece spallucce lui
- Riku non te l'ho mai chiesto ma sai
suonare qualche altro strumento?- domandai portandomi le ginocchia al petto e
appallottolandomi per trattenere più calore possibile.
Lui si girò a fissarmi la sedia della
scrivania scricchiolò appena sotto il suo peso.
- ho imparato a suonare il pianoforte
come voleva mia mamma.. prima che cambiassi strumento.- aggiunse con una punta
di orgogliosa vendetta nella voce
Sora rise nervosamente all'idea di quanto
questa sua scelta avesse potuto contrariare sua madre.
- mi piacerebbe sentirti suonare una
volta, scommetto che a casa hai un pianoforte a coda..- dissi con un sorriso
sornione occultato in quel momento dalla mia sciarpa.
Riku storse il naso – sì in effetti ne ho
uno..- rispose
- waaaaah! Riku ti amo!!!-
l'urlo di Kairi risuonò fuori dal
magazzino in qualche punto imprecisato ma probabilmente vicino al porticciolo.
Sora sconsolato si diresse fuori.
- a me non lo dice mai con tutta questa
enfasi..- mormorò abbattuto mentre io mi mettevo a ridere di gusto osservandolo
trascinarsi all'esterno.
- ma tu non dovresti essere gelosa?-
disse Riku inarcando le sopracciglia vedendo quando io mi stessi divertendo.
- non credo di dovermi preoccupare di
Kairi.- dissi io arricciando il naso
Riku mi fissò per qualche interminabile
secondo, notavo che i suoi occhi con il brutto tempo diventavano grigi –
non di lei... ma di me?- mi provocò
io assunsi un'aria seria e in qualche
modo contrita – mi auguro di non dovermi mai preoccupare... una seconda volta..-
risposi ovviamente non riferendomi a lui.
lui sospirò alzandosi, quando fu vicino a
me appoggiò un ginocchio sul divano e con una mano dietro la testa mi tirò verso
di lui stampandomi un bacio sulla testa, sentii improvvisamente il viso
accaldato mentre il tepore del suo corpo si trasmetteva attraverso la stoffa
morbida del suo cappotto.
- scusa domanda idiota e del tutto fuori
luogo.- mi disse sedendosi poi al mio fianco, con il suo braccio attorno alle
spalle mi accucciai contro di lui.
- tutto bene..- dissi – piuttosto
dovremmo fare qualcosa per questo freddo- disse rabbrividendo per lo sbalzo
termico di trovarmi al caldo.
In quel preciso istante come dal nulla
spuntò mio fratello.
- sorpresa!!!- esclamò sotto il suo
berretto da snowboarder nero con pom pom fucsia.
- e tu che cavolo ci fai qui????-
esclamai abbandonando il fianco di Riku per sartargli praticamente in braccio.
Era il 18 di dicembre, mancava una settimana a Natale e sapevo che mio fratello
doveva arrivare almeno due giorni dopo oggi.
- regalo di Natale anticipato...- mi
disse strizzandomi un occhio, dalla porta fece capolino Beast con un enorme
pacco.
- Beast!!!-
- ciao key-chan- mi sorrise, anche lui
sembrava essere appena sceso da una tavola, fece ancora qualche passo mentre
dietro di lui entravano anche Sora e Kairi, la quale sembrava ancora su di giri.
- ok bando ai convenevoli visto lo stato
in cui versate è meglio se lo apri subito.- mi disse dandomi una piccola pacca
sulla spalla.
Io guardandolo dubbiosa mi misi e
stracciare la carta del grosso pacco che il suo amico aveva scaricato
praticamente in mezzo alla stanza. Mi si illuminarono gli occhi... quello
era... era....
- un termosifone elettricoooooooo!!!!!-
urlò Sora andando ad abbracciare lo scatolone.
- già, dovrebbe scaldare questo posto non
quando un camino acceso ma abbastanza per farvi abbandonare sciarpe e giacconi.-
disse Dany allegro
- ma??- chiesi io felice mentre Beast
dava una mano a Sora ad attaccare immediatamente l'elettrodomestico.
- la verità è che mamma era terrorizzata
dal fatto che tu potessi prendere freddo stando qui per tutto il giorno, così ho
anticipato l'arrivo e vi ho subito portato il regalo, devo dire che quest'anno è
stato molto semplice – mi spiegò lui – ah! È da parte sia mia che di Beast-
aggiunse indicando il suo collaboratore con il pollice.
Andai subito ad abbracciare quell'enorme
ragazzo che rise con la sua solita voce profonda – non vogliamo che la nostra
key-chan diventi un ghiacciolo.- scherzò
se prima Sora sembrava voler scappare da
lì alla velocità della luce adesso non sembrava esserci modo di farlo staccare
dal termosifone. Ma dopo svariati tentativi riuscimmo a portarlo fuori. Pur
essendo strano per quel periodo dell'anno non aveva ancora nevicato come si
conveniva, solo le montagne intorno alla città erano ammantate di bianco.
- allora ci ritroviamo qui di nuovo
domani- disse Kairi
- ovvio non vedo l'ora di provare a
suonare visto il tuo entusiamo- le risposi – e poi ci pensate una settimana ed è
Natale! Che bello!!!- esclamai contenta aggrappandomi al braccio di Riku
facendogli quasi perdere l'equilibrio sul suolo parzialmente ghiacciato.
- già..- replicò Kairi, io non mi feci
sfuggire quel tono sommesso nonostante Riku stesse inveendo contro di me
chiedendomi se stessi cercando di rompergli una gamba.
- Kairi tutto bene?- domandai poggiandole
una mano sulla superficie fredda del giaccone
- niente di cui preoccuparsi, quest'anno
mio padre sarà via per lavoro il giorno di Natale per cui non credo che
festeggerò- rispose lei con un sorriso tirato
il Natale era una delle mie feste
preferite per cui ci rimasi male alla notizia, passare soli il giorno di Natale
mi sembrava come dire... sbagliato! Sarà che ero cresciuta con una profonda
cultura di questa festività fin da quando ero piccola I miei addobbavano casa
come se fossimo in lapponia. Meditai un pò poi mi rivolsi a Dany che
stava parlottando con Sora e Beast su piste da sci italiane e quant'altro.
- Dany credi che mamma si arrabbia se
quest'anno passo il Natale fuori?- domandai
- uh? Perchè questa novità?- chiese lui
stupito
- Keira non è il caso!!!- protestò Kairi
capendo le mie intenzioni.
Io la zittii alzando una mano – vorrei
organizzare qualcosa con Kairi visto che è da sola...- spiegai
- Keira davvero avrete tutti degli
impegni, non è giusto che non passiate con la famiglia il Natale.- esclamò Kairi
- io per essere sincero non ricordo di
aver mai trascorso un gran Natale... ai miei non tocca particolarmente questa
festa e nemmeno se io non la passo con loro.- disse Riku facendo spallucce.
- e mia zia quel giorno andrà a fare
volontariato al centro anziani quindi sarei libero.- sorrise Sora con le mani
dietro la testa.
- beh credo che se spiegherai la
situazione alla mamma non potrà rifiutare- disse Dany – e poi come sempre saremo
ci saremo noi e i genitori di Beast quindi la tua mancanza non si sentirà- rise
- grazie eh!- dissi fingendo il broncio –
ok allora è deciso quest'anno il Natale si passa tra amici!- mandai un pugno in
aria con enfasi da cartone animato e per poco non caddi di nuovo.
- ma la vuoi smettere?- mi rimproverò
Riku prendendomi prontamente sotto braccio ma non senza sghignazzare.
Kairi pareva commossa o forse i suoi
occhi lucidi erano solo dati dal vento gelido che si era alzato.
- però mi devi promettere una cosa!- le
dissi con tono minaccioso mentre con I suoi occhi chiati mi guardava dubbiosa.
- dimmi tutto- disse
- mi devi assolutamente accompagnare per
gli acquisti di Natale, ho necessariamente bisogno di un sostegno femminile
perchè di questi due non posso fidarmi!- la supplicai mettendo le mani
giunte,
- ehi!- protestarono I ragazzi presenti,
Kairi scoppiò a ridere.
- grazie...- disse mentre Sora la cingeva
per le spalle abbracciandola.
forse il tono tremolante dava ragione
alla mia sensazione che si fosse commossa
Commenti: forse la mia vena ispiratrice è
resuscitata =) sarà che improvvisamente mi sono ritrovata con ben poco da fare,
non mi ero accorta quando davvero l'università occupasse la maggior parte della
mia esistenza O_O che bello è praticamente agosto e io scrivo un capitolo sul
Natale! XD speriamo che il mio spirito natalizio non si sia del tutto assopito
in attesa di dicembre ahahah! Ho già in mente cosa fare capitare tra Natale e
capodanno, giusto pechè questa storia ha bisogno di una scossa! Mi sembra di
averlo scritto molto meglio rispetto al precedente capitolo spero che siate
d'accordo con me ^^ in questi capitolo di dialogo cerco sempre di dar spazio a
gesti e movimenti che rendano meno teorico il tutto e un pò più gradevole per
chi legge...
Ringraziamenti:
Naoko: ahahah credimi cara che non sei
stata la sola a pensare che fossi passata a miglior vita XD scene più piccanti
eh? Non svelo niente però prenderò in considerazione l'idea =P (anche perchè
vorrei avere un pò di soddisfazioni io nd Riku, Uomini... -.- nd Me) spero di
non averti fatta aspettare molto! Un bacio
MangaGirl: ma... ma.... O_O così
arrossiscoooo!!! >////< troppo buona e troppo gentile =) sono contenta che
a distanza ormai di anni questa fic riesca ancora ad attirare gente! Per fortuna
adesso fino a settembre sono piuttosto libera quindi spero di riuscire a
dedicarmici di più! A presto e grazie per I complimenti! ^^
Lion of darkness: credimi che la scarsa
voglia me l'ha fatta venire al 90% lo stress scolastico -.- ma ora
vacanzaaaaa!!! XD in effetti adesso sono più rilassata e posso riordinare come
si deve le idee per questa benedetta fic! =) grazie del sostegno! Baci!
Deby92: mai perdere le speranze! u.u anzi
infondetemi più energia che potete in stile dragonball così magari scrivo più in
fretta XD la vedrai finita è una promessa, anche perchè lo devo a tutti voi
lettori che continuate a seguirla =) ho preso un impegno e intendo mantenerlo!
Kisses!
Shine Mizuki: spero che non ti sia calata
la vista stando con gli occhi fissi in attesa del mio aggiornamento XD per la
sfida delle band ci vorrà ancora un attimo ma prima o poi ci arriveremo anche lì
;) alla prossima!
Giulietta91: uhhhh mia cara pure tu entri
del grande mondo fagocitoso dell'università? Beh in bocca al lupo =) era OVVIO
che si dovessero mettere insieme XD se no quel povero figlio mi avrebbe ucciso
ahahah! Se hai l'occasione guardalo D.gray perchè ne vale davvero la pena è
strutturato bene e ha un'ottima trama =) spero di riacchiapparti nel prossimo
capitolo! Un baciotto! Smack!
Miei cari lettori ancora mille volte
grazie per non avermi abbandonata =) ci si ribecca al prossimo chappy!
>___<
Ferma in mezzo alla piazza, una piccola
piazza in quel momento trafficata come non mai. Mancavano solo tre giorni al
natale quindi era più che comprensibile, attendevo l'arrivo di Kairi per il
fatidico shopping natalizio. Guardavo il cielo corrucciata, era coperto da
pesanti nuvole ma non accennava minimamente a far nevicare e la cosa mi irritava
parecchio. Buttai un'occhio al grande orologio nero montato su di un palo che in
quel momento segnava le cinque, i lampioni erano già accesi, d'inverno il sole
calava in fretta però questo dava l'opportunità alla città di tingersi di mille
colori. Ogni negozio aveva le proprie luci e ogni strada era stata addobbata,
c'erano persone intente a guardare le vetrine che si trascinavano dietro
sacchetti di ogni tipo, per concludere faceva abbastanza freddo da costringermi
ad uscire con la cuffia cosa che io a malapena sopportavo. Per ingannare
l'attesa trafficavo con il cellulare, in realtà non facevo nulla di che
riguardavo qualche messaggio o davo una rapida occhiata alle foto, nel momento
in cui stavo per rimetterlo in borsa mi squillò, a farmi sgranare gli occhi fu
il nome che ci lampeggiava.
Alex
ero indecisa sul da farsi, dopo le sue
scuse con relativo incidente mi aveva chiamata solo una volta per sapere come
stavo e non si era giustamente fatto vivo in ospedale. Ma ora che
voleva? Ancora titubante e visto che continuava a squillare accettai la
chiamata.
- pronto?- immediatamente il fiato si
condensò in piccole nuvolette.
_ ciao Keira.. scusa se ti disturbo ma
volevo chiederti se potevo avvicinarmi.._ mi rispose
assunsi probabilmente un'aria stralunata
perchè lui si mise a ridere _alza gli occhi_
feci come mi aveva detto e in una
frazione di secondo lo individuai dall'altra parte della strada di fronte alla
panetteria presa d'assalto, indossava una giacca a vento nera ma era impossibile
da non notare semplicemente per la sua chioma rosso fuoco. Ero interdetta
però non mi sentivo neppure così cafona da sbattergli il telefono in faccia e
intimargli di non avvicinarsi. Inspirando chiusi con uno scatto lo sportellino
facendogli cenno che non avevo intenzione di piombargli addosso con un coltello.
Lui dopo aver guardato che non passassero auto mi raggiunse.
- ciao.- mi ripetè, non si chinò per
baciarmi e gliene fui grata
- ciao.- risposi io – temevi che ti
aggredissi se ti avvicinavi?- chiesi con un sorriso scettico
- veramente non è di te che mi preoccupo,
piuttosto volevo evitarti un'altra lite furiosa vista l'ultima...- rispose con
calma Alex
mentalmente mi diedi della cretina – hai
ragione scusa... sto aspettando Kairi per comprare I regali.- spiegai
lui sorrise – ti riduci sempre
all'ultimo.-
- ovvio.- risposi sorridendo di rimando –
tu invece?-
- sono appena uscito dalle prove, ti ho
vista e volevo salutarti non ci siamo più visti dopo quella sera ma penso di
aver fatto bene a non farmi vivo per un pò- rispose, negli occhi gli lessi
pentimento e dispiacere.
- hai fatto bene, ma Alex sappi che non
sono più arrabbiata con te.- dissi per rassicurarlo, anche perchè era vero!
Sottolineai però bene il “con te”
Alex sospirò infilandosi le mani nella
giacca e guardando sfuggevolmente il via vai di persone – non mi ci sono messo
assieme... continua a lavorare con noi ma il nostro rapporto di limita a
quello.- mormorò un pò a disagio
- non che mi interessasse particolarmente
ma grazie di avermelo detto.- dissi io, mi rimisi un pò meglio la borsa sulla
spalla – invece noi ci siamo messi assieme-
Alex mi guardò ma non riuscii a
decifrargli lo sguardo, se era irritato o felice non lo lasciava trasparire.
- io ho avuto la mia chance, l'ho
bruciata ed è giusto così.- si limitò a dirmi accennando un sorriso
- direi che è andata esattamente così, ma
non è più il caso di parlarne siamo sotto natale e sono troppo euforica per
questo per incupirmi con certi discorsi- risi e il clima finalmente si distese.
- bene, allora se dovessi scriverti per
farti gli auguri non te la prendi?- mi chiese lui ghignando
- direi di no- risposi
- beh allora posso rimandarli al 25
invece di farteli qui adesso, ora scappo. Sono contento di averti vista.- mi
disse
- allora aspetto I tuoi auguri- replicai,
lui mi fece un ultimo sorriso strafottente e poi si immerse nella folla sparendo
in poco tempo dalla mia vista. Era strano ma mi sembrò che un pezzo del puzzle
andasse definitivamente a posto.
- e allora?-
mi spaventai così tanto che il cellulare
mi cadde di mano.
- oh scusa scusa!!!!- una evidentemente
pentita Kairi si chinò subito a raccoglierlo controllando che non avesse
ricevuto danni e poi passandomelo.
- Kairi! Inutile dirti che mi hai
spaventata.- risi io rinfilando il cellulare nella borsa – sei in ritardo lo
sai? Sora comincia a fare I suoi effetti.- la piccai
- veramente sono qui da cinque minuti
buoni, ma ho visto con chi parlavi e ho preferito aspettare.- mi rispose
colpita ed affondata!
- ah scusa...- mi grattai distrattamente
una guancia ma lei mi sorrise amichevole.
- tutto bene?- si informò mentre ci
incamminavano nella via dei negozi.
- sì.. ti stavo aspettando e mi ha vista,
così è venuto a salutarmi ma è stato uno scambio di battute amichevoli, sono
convinta al 100% che sia davvero molto pentito e io non sono più arrabbiata con
lui.- risposi fermandomi ad osservare la vetrina di un negozio di abiti
- non mi sono preoccupata infatti, se no
avrei fatto irruzione nel modo più irruento che conosco.- scherzò lei – hai
saputo niente di quella vipera?- Kairi si riferiva palesemente a Yoko e dentro
di me nacque un sorriso di pure soddosfazione nel sentirglielo dire.
- mi ha detto che non stanno assieme ma
che continuano a lavorare..- le risposi storcendo il naso alla vista di un paio
di scarpe ridicolmente orrende e che costavano un patrimonio – ma chi se le
mette??- borbottai incredula.
- umh... allora di cosa avevi bisogno per
lo shopping?- cambiò lei discorso
io assunsi un'aria afflitta più di quando
parlavo della mia ex migliore amica – non so che regalo fare a Riku!-
piagnucolai e lei si mise a ridere, la guardai storto. - perchè tu a sora l'hai
già fatto?- domandai
- certo un bel porta cd a colonna, in
camera sua sono sparsi ovunque ne aveva decisamente bisogno.- disse con un
barlume di pietà al ricordo del caos di quella camera – tu hai in mente
qualcosa?-
io feci scorrere lo sguardo lungo la
vetrina che stavamo guardando.
- in realtà no, Riku sembra avere tutto e
non mi stupisco visto dove vive... ho pensato ad una sciarpa.. però mi sembra
scontato e poi vorrei regalargli qualcosa che possa usare sempre e non solo in
questa stagione..- le spiegai
Kairi non rispose restando meditabonda,
poi arrivata ad un incrocio di vie mi prese per la manica del cappotto – vieni
con me- disse e senza aspettare che le domandassi niente imboccò una viuzza
laterale meno frequentata.
Ci fermammo solo davanti al negozio che
le era venuto in mente, con mia grande sorpresa vidi che era un antiquario.
- Kairi non credo di potermi permettere
simili oggetti...- dissi io titubante osservando l'austerità che trasmetteva il
luogo.
- Keira sei mai stata da un antiquario?-
mi domandò lei con le sopracciglia alzate e una mano sul fianco.
Tornai a fissare la vetrina piena di
oggetti poggiati su teli di velluto verdone – veramente no.- le risposi
lei sospirò – ecco vedi? Dai entriamo.-
mi disse
il negozio era veramente piccolo, ma non
tanto per le dimensioni del locale quanto per il fatto che era stipato di ogni
sorta di chincaglieria. Da una porticina sul retro comparve un signore di
mezza età con un taglio di capelli a spazzola biondi e l'aria da un ex militare
dell'esercito, curiosamente teneva uno stecchino a lato della bocca.
- posso esservi utile?- ci chiese con un
sorriso gentile che non mi sarei aspettato.
- la mia amica cerca un regalo possiamo
dare un'occhiata in giro?- rispose Kairi
- certamente, i prezzi sono tutti
esposti, se e quando avete scelto chiamatemi pure sono nel retro bottega.- disse
lui
- grazie.- risposi mentre con gli occhi
percorrevo già gli scaffali.
- forza e coraggio..- disse Kairi
abbassando la lampo del giubbotto visto il tepore che c'era nel negozio
Da lì cominciò la caccia, c'erano
tantissime cose interessanti quanto inutili, e molte altre che potevano andare
ma che costavano troppo. Evitai accuratamente di passare in mezzo ad alcuni
scaffali stipati di bambole di ceramica quegli occhietti di vetro mi incutevano
un certo timore da film horror. Mi incantai davanti ad un piccolo carion a forma
di fiore di loto dal prezzo capii che la gemma al centro del fiore non era un
comune pezzo di vetro... c'era uno strano odore che mi ricordava tanto la casa
dei miei nonni in italia, non era sgradevole ma in un modo strano lo associavo a
qualcosa di antico, starnutii un paio di volte per colpa della polvere, dopo
tutto non poteva spolverare tutti quegli oggetti. Dopo una buona mezz'ora
cominciavo a perdere la fiducia.
- forza Keira non ti abbattere! Facciamo
ancora un giro, questo è il posto migliore quando non hai idee specifiche e vuoi
trovare qualcosa di originale- mi incoraggio Kairi sbucando da uno scaffale a
fianco con la giacca sporca di nero, probabilmente si era appoggiata da qualche
parte.
svogliatamente mi infilai in un passaggio
piuttosto stretto fra due scaffali, tenevo la borsa davanti a me così che non
urtasse nulla... peccato che lo stesso non si potesse dire del mio cappotto.
Per fortuna avevo dei riflessi pronti e quando con la coda dell'occhio vidi
un piccolo vaso oscillare pericolosamente nell'ultimo scaffale a destra mi
chinai prima che cadesse per terra. Sospirai sollevata mentre il mio cuore
tornava a battere normalmente, visto che il suddetto oggetto costava molto più
di quanto io potessi permettermi.
- per fortuna...- mormorai
riappoggiandolo al suo posto.
Solo in quel momento notai un oggetto che
era così piccolo che in mezzo a tutte quelle cose non avrei mai visto, ma fu
subito amore. Mi piaceva talmente tanto che decisi all'istante di comprarlo, era
semplice, andava sempre bene e per Riku poteva andare. Visto che lì tutto era un
pezzo unico e più o meno vecchio sicuramente non poteva avercelo.
- trovato?- domandò Kairi mentre
riemergevo dagli scaffali con aria soddisfatta.
- sì- le porsi quello che avevo trovato
- Keira ottima scelta! Sono sicura che
gli piacerà- disse lei sorridendo
come dal nulla apparve il proprietario
del negozio – quello arriva direttamente da firenze, lo avevo comprato in uno
dei miei viaggi, ha quasi trentanni- mi informò mentre io cercavo di apire da
dove fosse spuntato.
- è italiano???- domandai poi stupita
- sì mia cara è un oggetto di poche
pretese ma mi era piaciuto.- spiegò
- strana coincidenza io sono di origine
italiana.- dissi ridendo
Kairi si illuminò – Keira questo è
destino! È ovvio che tu glielo debba regalare!- esclamò eccitata più di me, ero
sicura che se avesse potuto avrebbe vissuto in una fiaba.
- tutto è legato dal filo rosso del
destino- ci disse saggiamente l'uomo.
Così dopo quasi un'ora trascorsa nel
negozio tornai in strada al freddo con un piccolo pacchettino in carta velina
che conteneva il mio regalo. Ero stranamente contenta.
- grazie mille Kairi! Senza di te non
l'avrei mai trovato- le dissi abbracciandola
- ma figurati! È ancora poco per
sdebitarmi dall'averto sottratta alla festa in famiglia.- disse lei
- non dirlo neppure per scherzo, giuro
che non vedo l'ora che sia natale!- replicai con gli occhi accessi
dall'entusiasmo.
- anche io!- strizzò gli occhi lei.
Commenti: Laaaaaaaaaa renna al polo nord
scampannellando vaaaa!!! mettersi su il cd di canzoni natalizie per farsi venire
l'ispirazione non ha prezzo! Tranne qualche neurone che I miei credono che abbia
perso XD devo dire che Alex spunta quando meno te lo aspetti =) spero che
abbiate capito che sto tentando di incanalare tutto l'odio verso il personaggio
di Yoko perchè il mio intento era quello di farvela odiare, e di salvare il
povero Alex visto che axel è il mio personaggio preferito dopo Riku ^^ curiosi
di sapere di che si tratta il regalo di Riku eh? Sono aperte le scommesse, se
qualcuno ci azzecca sarà citato nel momento fatidico! Ultima cosa avete
riconosciuto il padrone del negozio? Ditemi ditemi ditemi!!!
>____< Alla prossima! ;)
Ho da dirvi un
gigantesco,enorme,galattico GRAZIE perchè ho scoperto con mia somma sorpresa che
Music will tie è fra le 20 storie (in prima posizione tra l'altro) più recensite
di sempre e dell'ultimo anno! Senza di voi questo non sarebbe potuto succedere e
men che meno che arrivasse a oltre 3600 letture! Grazie a tutti di
cuore!
Visto che è da un pò che non li faccio
devo fare anche un elenco di ringraziamenti a:
Lion of the darkness: tento sempre di più
di accorciare I tempi di attesa ma porta ancora pazienza, dopo tutto ho pure una
vita sociale XD se hai altri consigli per me ben vengano sono sempre ben
accetti! ^^ A presto!
Shine Mizuki: oh meno male che la tua
vista non ne ha risentito sono molto sollevata XD sì in effetti col sole che
splende parlare di natale fa un certo effetto hihihi... pazienta mia cara e la
tua curiosità sarà soddisfatta =) bacio!
Giulietta91: lo so che sei curiosa ma ti
prego di pazientare =) per me dovrebbe fare freddo e nevicare solo dal 23
dicembre al 7 gennaio poi dovrebbe scoppiare l'estate XD anche io ho un sacco di
anime da vedere e lo faccio quando vado a dormire perchè li guardo sulla psp
renditi conto come sono messa! Per I punti recensione non ti so aiutare ma al
massimo se ne raggiungi un tot potresti vincere un premio ahahah non credo ci
sia da preoccuparsi! ^^ Un baciotto
Deby92: Grazie della premura ma devo dire
che sì mi sto rilassando abbastanza =) anche perchè il 20 di settembre
ricomincio quindi mi devo godere almeno questo periodo! Anche io adoro il natale
mi fa sempre stare bene passeggiare per le strade con le luci e gli alberi
addobbati =) Sora è il tipo di migliore amico che vorrei anche se quello che ho
in effetti un pò gli si avvicina XD ci tieni a questa fic quanto ci tengo io
credo e io mi impegnerò! A presto un bacio!
Tenevo gli occhi fissi fuori dalla mia
camera, stavo aspettando che mio fratello finisse di telefonare per farmi
accompagnare a casa di Kairi. Sarei andata da lei un pò prima per aiutarla a
preparare la cena della vigilia.
- non hanno dato neve per questa notte è
inutile che te ne stai lì.-
dal corridoio entrò mia mamma, aveva in
braccio una pila di vestiti stirati e l'aria tirata di chi ha ancora un mucchio
di cose da fare.
- lo so però non è giusto! Perchè
quest'anno non possiamo avere un bianco Natale?- mi lamentai afferrando la sacca
che avrei usato come valigia per trascinarla in salotto.
- perchè non sempre puoi avere quello che
vuoi.- rispose mia mamma mentre sistemava i vestiti di mio fratello nella
parte di armadio che indebitamente mi occupava ogni volta che tornava a casa.
Alzai gli occhi al cielo sicura che non
mi stesse guardando, aveva preso piuttosto bene il fatto che io passassi il
Natale non a casa però un certo disappunto lo potevo notare dal suo
atteggiamento. Mio papà a differenza sua mi aveva dato il permesso quasi
istantaneamente, non era mai stato molto legato a tradizioni del genere.
- quando arrivano i genitori di
Beast?- le domandai mentre arrancavo per il corridoio attenta a non urtare
mobili e suppellettili vari.
- alle 8 e difatti sono in ritardo ho
ancora un sacco di cose da fare..- mi disse superandomi per arrivare alla cucina
dalla quale finalmente fece capolino mio fratello.
- ah era ora! Guarda che se arrivo in
ritardo è solo colpa tua!!!- lo rimproverai.
- uff quanto sei lagnosa a volte...-
sbuffò lui prendendomi in giro e afferrando con non chalance il mio borsone.
Lo guardai mentre parlava con mia mamma,
era sempre abbronzato anche d'inverno cosa che non faceva altro che mettere in
mostra gli occhi chiari, i denti bianchi e i capelli biondi, quasi
l'esatto opposto di me tanto da farmi domandare ogni tanto se fossimo davvero
parenti. Nonostante tutto mi chiedevo ancora come alle ragazze potesse piacere
un fannullone come lui.
- allora io vado!- mi avvicinai a mia
mamma abbracciandola e dandole un gran bacio sulla guancia, dopo tutto un pò mi
dispiaceva.
- mi raccomando non crearle troppo
disturbo.- mi disse lei
- mammaaa non ho mica 6 anni!- mi
indignai io, ma lei mi sorrise per dirmi che mi stava prendendo in giro. - vi
telefono per farvi gli auguri più tardi!- dissi varcando la porta del salotto,
mi avvicinai alla poltrona e diedi un bacio a mio papà poi finalmente uscii di
casa.
Kairi mi accolse sulla soglia della sua
villetta raggiante, quando la raggiunsi l'abbracciai.
- che bello averti qui!- mi disse intanto
che si spostava per fare entrare me e il mio borsone dalla porta.
- che bello esserci.- le risposi io – oh
salve Christel.- salutai poi la tata
di Kairi
- buonasera mia cara, sono molto contenta
che siate venuti a fare compagnia a Kairi.- mi salutò a sua volta.
- ci siamo sempre quando si ha bisogno!
Se no non sarebbe amicizia.-risposi sorridendo ad entrambe, chinandomi per
togliermi le scarpe e mettermi le ciabatte.
- vieni Keira ti faccio lasciare la borsa
in camera mia.- mi disse precedendomi su per le scale, poi fece dietro front
afferrando un manico del borsone.
- grazie mio fratello me l'ha mollato
davanti al cancello...- borbottai e lei si mise a ridere.
Quando mi fui sistemata scendemmo in
cucina, Riku e Sora sarebbero arrivati più tardi, uomini in cucina non ne
volevamo.
- sei sicura che a tua mamma non
dispiaccia?- mi chiese titubante Kairi mentre mi passava la farina per impanare
le polpette
- non ti preoccupare era molto contenta
che tu non fossi da sola, lei al Natale ci tiene molto e sapere che lo passavi
da sola non le piaceva- risposi mentre mi asciugavo le mani dopo essermele
lavate e prendevo la farina.
Kairi parve rassicurata perchè si mise a
cuocere il riso con il viso più disteso. A me cucinare era sempre piaciuto, già
mia nonna quando ero piccola mi prendeva in cucina ad aiutarla, il che
consisteva nell'imbrattare tutto il piano di lavoro nel modo migliore.
Però lei era sempre contenta e pian
piano imparai a cavarmela anche da sola. Mi piaceva mettermi ai fornelli
soprattutto se poi il cibo che cucinavo era da offrire agli altri, non era
egocentrismo per sentirmi dire che era tutto buonissimo ma semplicemente perchè
mi piaceva vedere l'espressioni soddisfatte di chi mangiava. Alle otto il
campanello della porta suonò, Christel andò ad aprire la porta e poco dopo sulla
soglia della cucina comparvero: Sora con una felpa rosso fuoco con piccoli
disegnini bianchi di fiocchi di neve e Riku le guance e il naso accessi dal
freddo e un maglioncino blu notte.
- sembri il piccolo aiutante di babbo
natale.- lo salutò Kairi ridendo mentre lavava gli utensili che avevamo usato
- mai una volta che tu mi dica che sono
bello!- gonfiò le guance lui entrando in cucina per annusare e ficcanasare tra
le cose da mangiare.
Io mi avvicinai a Riku che abbassandosi
mi poggiò la punta del naso sulla guancia.
- sei gelato!- esclamai mettendogli le
mani sul viso
- è inverno sai?- mi canzonò lui dandomi
un bacio a stampo.
- mia zia ha preparato delle frittelline
con lo zenzero.- disse Sora tirando fuori da una busta un vassoio.
- che gentile quando la senti dille che
la ringraziamo.- disse Kairi avvicinandosi per guardare il contenuto,
asciugandosi le mani rapidamente nello straccio dei piatti.
- e io visto che mia madre di cucinare
non ci pensa proprio ho portato questi-
riku tirò fuori quattro cappelli rossi da
babbo natale.
- wahhhh!!!- io e Sora ci buttammo subito
a prenderne uno.
- Sora adesso sì che sembri proprio
un'aiutante di babbo natale!- risi
- e tu sembri nonna natale!- mi fece la
linguaccia lui io per ripicca presi il mio berretto e cominciai a fustigarlo
usandolo come frusta.
- diamine neppure a Natale riescono a
smentirsi..- scosse la testa sconsolata Kairi
- direi che in caso
contrario ci sarebbe da preoccuparsi..- disse divertito Riku
la cena andò benissim, io e Kairi ce
l'eravamo cavata egregiamente e alla fine dell'abbuffata eravamo tutti pieni e
anche un pò sonnolenti. Ci mettemmo seduti in salotto riscandato dal caminetto
accesso ad aspettare che fosse mezzanotte per scambiarci gli auguri.
- vi va un pò di the con le spezie? L'ho
portato da casa.- chiesi, Christel era tornata a casa sua una volta che avevamo
finito di preparare la cena per, giustamente, festeggiare con la sua
famiglia
- volentieri o mi sa che per mezzanotte
dormirò come un sasso..- disse Sora con un ampio sbadiglio seduto quasi dentro
il camino del salotto.
- vengo a darti una mano.- mi disse Kairi
io mi fermai sulla porta – no tranquilla
riposati pure – le dissi sorridendole poi entrai in cucina.
Presi dalla credenza il bollitore e
riempitolo d'acqua lo misi sul fuoco, a parte preparai le bustine riempiendole
con un pò di the.
- la casalinga perfetta-
le mani di Riku sui miei fianchi e la sua
voce al mio orecchio mi fecero sobbalzare.
- mi hai spaventata!- dissi girando la
testa per vederlo in faccia.
- in effetti sono terribile.- sorrise
sornione lui chinandosi per baciarmi.
Il fischio del bollitore interruppe quel
bellissimo momento.
- su su dammi una mano già che sei qui-
gli dissi piazzandogli in mano il vassoio con le tazzine
- è Natale e tu mi usi come schiavo? Ma
non si diventava tutti più buoni?- chiese con finto rammarico
- ti ricordo che non è ancora Natale!-
gli feci la linguaccia io seguendolo con la brocca.
Poco prima della mezzanotte
chiamai i miei, le linee sarebbero poi state intasate e non mi sembrava il
caso... sentivo il chiacchiericcio in sottofondo mentre mia mamma
ricambiava i miei auguri chiedendomi come stesse andando la serata, poi in
ordine mi furono passati, mio papà, mio fratello che sembrava su di giri peggio
di un bambino, Beast che mi implorava per scherzo di tornare perchè gli mancavo
e i suoi genitori che mi dissero di avermi lasciato una fetta della famosa
torta della mamma del ragazzo. Una volta che finiii la lunga chiamata tornai in
salotto.
- sei riuscita a trovare tuo papà?-
chiesi a Kairi
- sì a sorpresa mi ha chiamata lui- disse
con un sorriso dolce facendo capire quanto gli avesse fatto piacere e quanto gli
volesse bene – mi ha detto di ringraziarvi tutti per avermi fatto compagnia
stasera.-
- è stato un piacere.- rispose Riku per
tutti
- anche mia zia vi saluta- disse Sora
rientrando in quel momento e mettendosi il cellulare nella tesca dei jeans
- anche i miei..- aggiunse riku non
riuscendo però a dare un tono allegro alla frase
- Riku dai è Natale! Sono sempre i
tuoi genitori..- gli dissi poggiandogli una mano sul braccio, lui fece un
alzatina di spalle come per sminuire la cosa.
- comunque non vorrei rovinarvi il
momento ma è Natale.- disse indicando l'orologio a parete
tutti e tre ci voltammo in
contemporanea.. ci fu un attimo in cui nessuno si mosse e come sottofondo
si udiva solo il crepitio del fuoco e poi.... partì il putiferio.
- auguriiiiii!!!!!-
io e Sora ci abbracciammo, lui prese
Kairi in braccio facendole fare il giro del salotto mente lei se la rideva e gli
diceva di metterla giù. Riku mi si avvicinò e dopo avermi dato un bacio
leggero sulla bocca mi sussurrò in un'orecchio il buon Natale.
- con te è il migliore.- dissi allegra
aggrappandomi modello koala al suo collo, lui mi tirò su facendomi dondolare a
destra e a sinistra.
A seguire ci fu lo scambio dei regali, da
Sora ricevetti una custodia nuova di zecca per la mia chitarra l'aveva
personalizzata scrivendoci in bella calligrafia con un pennarello bianco vari
stralci di brani di canzoni, Kairi invece mi regalò una piccola
borsa.
- avevi detto che ti mancava per il
kimono dell'ultimo dell'anno no?- mi disse strizzandomi l'occhio.
Era vero, quando eravamo andate in giro
per regali glielo avevo detto e lei mi aveva compato esattamente la borsa che mi
era piaciuta nel negozio.
- sei la migliore Kairi!!!- esclamai
felice di non dover ammattirmi in una settimana a cercarmene una.
Riku si mosse verso di me in quel momento
mi venne un flash.
- aspetta!- lo fermai rivolgendo il
palmo aperto verso di lui - Ho dimenticato il tuo regalo di sopra!-
dissi realizzando solo in quel momento che il pacchetto di Riku non era insieme
agli altri che io e Kairi avevamo portato di sotto – mi dispiace.- mormorai
imbarazzata ma Riku esplose in una risata divertita.
- ti scusi sempre per la cose più sceme.-
mi disse – sbrigati allora!-
mettendomi una mano dietro la schiena mi
spinse via, io facendogli la linguaccia corsi verso le scale e poi al piano
superiore. Entrai in camera di Kairi e frugai tra le mie cose con l'ansia
crescente tipica di quando hai paura di aver perso qualcosa di prezioso (tipo il
cellulare).
- ti prego dimmi che ce l'ho!- bisbigliai
spostando un altro paio di indumenti.
Tirai finalmente un sospiro di sollievo
trovando il pacchetto, il cuore smise di martellarmi tornando ad un ritmo
regolare.
- meno male...- dissi alzandomi per
tornare di sotto, poi un movimento fuori dal balcone della camera attirò la mia
attenzione. Aprii la bocca emettendo una specie di squittio, spalancai la
porta finestra crogiolandomi nel sentire il tipico crack crack che i piedi
fanno a contatto con il suolo coperto di neve. Grandi fiocchi scendevano
lenti davanti ai miei occhi, per terra c'erano già almeno 5 cm segno che aveva
iniziato da poco ma noi non c'è n'eravamo accorti. Il mio sogno era stato
esaudito, avrei avuto il mio bianco Natale.
- ehi allora?- la voce di Riku mi
sorprese alle spalle.
Mi voltai e quasi senza prestargli
ascolto sorridendo gli dissi eccitata – Riku nevica!!! nevica!!!-
lui mi fissò per un attimo incerto sulla
mia salute mentale ma poi io mi girai a rimirare di nuovo il paesaggio, c'era il
silenzio tipico da neve. Dopo un attimo anche Riku si mise al mio fianco
guardando i fiocchi scendere.
- prenderai freddo se stai qui così.- mi
disse, il suo tono non era scocciato solo preoccupato.
- tranquillo sono più resistente di
quello che credi.- risposi allungando una mano e guardando i cristalli
sciogliersi a contatto con la mia pelle – potrei restare qui tutta la notte...
mi piace troppo la neve quando scende, mi ricorda tanti bei momenti felici.- gli
dissi, ed era vero. La mia infanzia quando nevicava me la ricordavo sempre
allegra e spensierata e ogni volta che succedeva mi sembrava di tornare un pò
indietro con gli anni, quando ancora costruivo i pupazzi di neve con i
miei genitori.
- ho capito..- mi disse tornando
all'interno
inutile dire che mi ero totalmente
dimenticata del fatto che ci stavamo scambiando i regali, quando me ne resi
conto la mia trance da estasi fu spazzata via e terrorizzata mi voltai per
tornare da lui sperando che non fosse arrabbiato. Con mia grande sorpresa Riku
un pò faticando stava cercando di passare dalla porta con quella che sembrava
una pesante coperta.
- Riku?- gli domandai incerta
lui finalmente uscì, appoggiò per terra
un lungo cuscino da esterno di quelli che anche sotto la pioggia non si bagnano
e resse in mano invece la coperta.
- dai siediti- mi disse, dalla sua
espressione non scherzava affatto e si era pure messo la sciarpa.
Io confusa feci come mi aveva detto, lui
si chinò passandomi intorno al collo la mia di sciarpa, dopo di che si sedette a
fianco a me avvolgendoci entrambi con la coperta.
- ecco così possiamo stare qui tutta la
notte a guardare nevicare.- mi disse
io mi misi a ridere e lui sorridendo mi
guardò – cosa c'è?- mi chiese
- nulla... è che io pensavo fossi
arrabbiato perchè mi era dimenticata dei regali e tu invece...- mi rimisi a
ridere – è chiaro che nonostante tutto ancora non ti conosco a fondo..- conclusi
tirai fuori da sotto il nostro mantello
improvvisato il suo regalo e glielo porsi.
- aprilo.- sorrisi
lui fece scomparire il pacco dalla sua
parte e con il rumore tipico della carta che viene rotta aprì il regalo e
tenendolo con una mano lo tirò fuori. Appeso ad una catenina sottile
d'argento, un bel ciondolo a forma di corona intarsiata brillò alla luce dei
lampioni del cortile.
- l'ho comprato da un antiquario, mi ha
detto di averlo acquistato a Firenze durante un suo viaggio. Visto che sono di
origine italiane ho pensato che potesse ricordarti di me...e poi mi piaceva
molto è piccolo, discreto e va benissimo ad un ragazzo.- spiegai con il
cuore che batteva a mille.
Riku se lo rigirò tra le dita – temevo
una sciarpa... questo è decisamente meglio- sorrise
io gli tirai una gomitata – grazie tante
eh!- dissi fingendomi offesa
lui posandomi la fronte sulla testa mi
sussurrò all'orecchio – grazie e bellissimo..-
io arrossii di piacere, poi fu il suo
turno di allungarmi un sacchettino di velluto.
- non è un'idea originale perchè me lo
avevi suggerito tu senza saperlo...- disse enigamtico mentre io mi accingevo ad
aprirlo.
Con il palmo aperto verso l'alto lasciai
scivolare il contenuto, quasi immediatamente delle lacrime mi pizzicarono gli
angoli degli occhi ma le ricacciai indietro.
- lo hai comprato...- dissi con voce
velata, non era una domanda ma un'affermazione
- e l'ho tenuto da parte sperando di
potertelo regalare prima o poi..- mi disse sorridendo sereno.
Nella mia mano c'era il braccialetto
d'argento con i pendagli a forma di cuore,chiavi e serrature che avevo
visto al mercatino del Tanabata mesi e mesi prima, quando ancora stavo con Alex.
Ero stata proprio io a dirgli che mi piaceva ma che non avevo i soldi e lui
lo avevo comprato per me.
- le chiavi con serrature e cuori sono
una metafora! Se lo regali alla tua ragazza per esempio potrebbe avere il
significato che lei ha le chiavi del tuo cuore no? -avevi detto così giusto?- mi
chiese ripetendo le esatte parole che gli avevo detto io ai tempi.
Chinai la testa – mi hai aspettata per
tutto questo tempo..- sussurrai.
- ovvio e ne avrei aspettati altri 6 di
mesi..- replicò lui come se fosse ovvio.
A quel punto proruppi con un singhiozzo
sfregandomi gli occhi per cacciar via le lacrime con il pugno chiuso. Poi alzai
il viso verso di lui.
- grazie.- dissi solamente ma si riferiva
non solo al regalo ma a tutto quanto. Gli misi le braccia al collo stringendolo
e lui rispose alla mia stretta cullandomi per un pò.
- te lo allaccio?- mi domandò dopo un
attimo, io annuii e gli porsi il polso. Quando il gancio si chiuse pensai che
non me lo sarei mai tolto. Poi lui mi passò il suo ciondolo e toccò a me
allacciarglielo al collo.
- non trovi che siano simili come
intarsi?- gli chiesi osservando i ghirigori che adornavano entrambi i
gioielli.
Lui fissò il mio bracciale per un pò –
hai ragione sai? Chissà magari anche il bracciale viene da Firenze e magari
erano pure da vendere insieme una volta.- disse
- sarebbe il colmo.- risi io – ma Sora e
Kairi non ci stanno aspettando?- domandai tornando a guardare la neve scendere.
- no, ho chiesto io a Kairi se potevamo
stare qui fuori e lei ha detto di sì..- mi rispose, la sua mano calda si
intrecciò con la mia sotto la coperta.
- capito...- dissi appoggiandomi alla sua
spalla – ah Riku?- lo chiamai
- sì?-
- buon Natale.-
- buona Natale anche a te Key-chan.-
rispose dal suo tono di voce era più che sicura che stesse sorridendo.
Commenti: ci
impiego sempre un'eternità per scrivere questi capitoli... e voi direte “li
facessi più corti avresti risolto il problema” e vi do ragione. Solo che se li
faccio più piccoli ciò vuol dire che vengono più capitoli.. ora, siamo al
62esimo se non sbaglio dovrò pure finirla sta fic! XD quindi meglio lunghi ma
che vadano un pò avanti se no non me la cavo più! Ho ricominciato a studiare per
gli esami di settembre per fortuna vado con più calma... avevo in mente la
scena del balcone con riku da questo natale, mi era venuta l'ispirazione e per
fortuna mi sono presa la briga di scrivermelo a margine così adesso mi sono
ricordata come la volevo scrivere la scena ^^ spero che il ritmo non sia troppo
calzante, perchè sono tante le cose che devo scrivere e poco il tempo se voglio
darmi una mossa ^^” ah per quelli che mi hanno contattato su msn
chiedo scusa.. ma ci vado molto di rado ormai.. però la mail la guardo
regolarmente quindi se volete scrivermi vi risponderò entro breve =) ok credo
di avervi detto tutto per cui vi aspetto al prossimo capitolo!
Ringraziamenti:
Lion of darkness: mi sa che hai dovuto
saltellare un bel pò! XD ma finalmente sai cosa keira ha regalato a riku! ^^ non
ho avuto grande fantasia ma non avrei proprio saputo cosa inventarmi di diverso!
A presto!
Giulietta91: brava hai riconosciuto cid
+10 punti! XD lo so che originariamente aveva la sigaretta (sono una delle poche
che ha ancora ffvii per psx) ma ho pensato che ordinati e puliti come sono in
giappone dentro ad un negozio non fumerebbero mai ^^” il regalo ti è piaciuto?
Non sapevo cosa inventarmi! ç_ç e comunque non si può non perdonare axel è
troppo bellino! *_* ahahah XD mi raccomando continua a seguire! ;)
bacio!
Deby92: purtroppo mia cara il mio periodo
di rilassamento è finito a distanza di un mese da quando è cominciato ç_ç sigh!
Alex ogni tanto lo farò spuntare anche perchè non posso accantonarlo così u.u le
tue congetture sul regalo credo che ti abbiano condotto sulla buona strada anche
se non ti sei sbilanciata su cosa potesse essere =) per quanto riguarda cid
invece ci hai azzeccato in pieno! XD mi piace mettere un personaggio qua e là di
quelli di ff ^^ Grazie mille per tutti I complimenti che mi fai sempre, sono
molto contenta! Un baciotto!
Shine Mizuki: e anche tu hai indovinato
il personaggio misterioso XD brava! La tua curiosità è stata soddisfatta ^^ ora
sai tutto! Giù da una scogliera yoko? Mhhh... si potrebbe fare muahahah!!!
*_* no dai scherzo anche se mi piacerebbe.. sono arrivata ad odiare io stessa il
mio personaggio! O_o ah mandami poi il conto dell'oculista che te lo pago io!
Ahahah! A presto un bacio!
_MangaGirl_: me tanto felice che vi
piaccia così tanto! ç_ç (a proposito siete in due??? doppiamente felice!! XD) ho
dovuto ascoltarle per farmi venire in mente cosa scrivere... sì lo so sono
pazza! Dehehiho!!! mie care Siria e Sara passerò sicuramente a guardare la
vostra fic quindi tenete d'occhio le recensioni! ;) un abbraccio ad
entrambe! ^^
Avevo freddo e mi sentivo come se una
morsa mi stesse schiacciando il petto... ma non riuscivo ad alzarmi, avevo corso
fin lì e adesso che mi ero seduta sul duro suolo con la testa tra le mani non
avevo più la forza di tirarmi su tremando incontrollabilmente.
- perchè a me?- mormorai stringendo nel
pugno i capelli della nuca.
7 ore prima....
- davvero te ne vai?? prima di
capodanno????-
ero seduta imbronciata sul mio letto con
il cuscino stretto tra le braccia e guardavo mio fratello trafficare tra armadi
vari e le valigie che erano per terra. lui sospirò.
- sì Key-chan e ti ho già spiegato il
motivo ieri sera... pensavo che il problema sarebbe stato mamma ma non tu!-
disse lui prendendo in mano un paio di boxer e lanciandoli sopra tutta l'altra
roba, io storsi il naso augurandomi che fossero almeno puliti.
Dany la sera prima ci aveva avvisato
della sua imminente (che forse è fin troppo poco come termine esplicativo)
partenza per l'Italia. Qualche mese prima aveva preso contatto con
un'azienda di designer automobilistica in europa domandando se accettavano
stagisti. Proprio quattro giorni dopo Natale gli avevano mandanto una mail
di conferma che un posto c'era. Come si sarà capito mio fratello studia grafica
a Tokyo e si è specializzato in designe in modo particolare di autoveicoli,
aveva sempre adorato le auto ma la parte meccanica non gli era mai interessata,
non quanto lo stile. Avevo visto dei suoi progetti per l'università e dovevo
dire che i modelli che lui disegnava li avrei acquistati al volo... aveva una
dote particolare. La nota negativa di tutta la faccenda era che gli avevano
chiesto di presentarsi il 2 gennaio per un veloce colloquio prima di iniziare il
vero lavoro che più o meno sarebbe durato un anno. Ergo il 31, ovvero
domani, sarebbe partito per l'Italia.
- e tu avresti chiesto posto in
un'azienda dall'altra parte del mondo, avresti già trovato una casa e messo in
regola i vari documenti senza neppure dircelo?- borbottai contrariata
Dany finì di chiudere la sua valigia e mi
guardò.
- sinceramente non pensavo che mi
prendessero.. e poi sono maggiorenne da un pò se non te ne sei accorta..-
replicò tranquillo
io sbuffai guardando fuori dalla
finestra.
- Key non fare così, lo so che un anno è
lungo ma è l'occasione di una vita... non hai neppure problemi per il concorso
in primavera visto che Beast rimane a Tokyo.- mi spiegò
- non è per quello che sono
arrabbiata...- risposi aggrottando le sopracciglia.
- anche a me mancherai..- mi disse lui
allargando le braccia e invitandomi ad abbracciarlo.
Lo guardai storto per un attimo, poi dopo
essermi alzata mi feci stringere.
- voglio un sacco di email hai sentito?-
gli dissi
- a migliaia!- mi promise lasciandomi
andare
- bene..- dissi io, poi guardai le enormi
valigie che c'erano per terra - e quelle te le porti da solo, scordati che ti
dia una mano.- aggiunsi uscendo dalla camera
- sei una tiranna!- esclamò lui che
evidentemente invece ci sperava
- già di primo pomeriggio ti danno della
tiranna? hai superato te stessa...-
Io sorrisi trovandomi davanti Riku fermo
sulla porta della cucina, mi avvicinai dandogli un bacio a stampo.
- ciao! detto da quello scemo di mio
fratello non conta..- replicai
- hai visto che sorella simpatica che
ho?- disse Dany sopraggiungendo con le due valigie stracolme
Riku rise - dai che ti do una mano io.-
Gli si avvicinò afferrando per un manico
una delle due, mi fratello mi diede un'occhiata eloquente.
- non lo meriti uno così...- disse
scuotendo le testa e superandomi, costringendomi ad entrare nella cucina per non
essere portata via.
per tutta risposta io gli feci la
linguaccia.
- Keira?-
Mia mamma alle mie spalle mi chiamò, io
mi girai per ascoltarla.
- noi andiamo via, passiamo dalla zia con
Daniele. Ci tiene tanto a salutarlo e mi sembra giusto.- mi disse
io annuii - ok, quando tornate?- le
chiesi
- verso sera quindi prepara qualcosa da
mangiare, ti ho lasciato solo da fare la lavatrice che non ho fatto in tempo.-
mi disse mentre metteva nella sua borsa portafogli e quant'altro le servisse.
- va beneee.- risposi mentre lei si
chinava a darmi un bacio
- Daniele ma queste valigie le devi
proprio lasciare qui in mezzo?- disse contrariata entrando in sala e
inciampandoci sopra a momenti.
La testa di mio fratello fece capolino
dall'ingresso - domani sono più comode da portare in auto e poi se le lasciavo
in camera non ci stavamo più- disse lui
- sì ok ma...- proseguì mia mamma
A me stava già girando la testa,
c'erano dei momenti in casa mia in cui tutti riuscivano a parlare anche di cose
diverse in contemporanea e con nessuno in particolare, cosa che mi mandava in
tilt i neuroni. mio papà per attirare la mia attenzione mentre gli altri due
discutevano mi toccò una spalla.
- fammi un favore, ho lasciato gli
scontrini della farmacia sulla mia scrivania, ti dispiace ritirarli nella
cartella del commercialista?- mi chiese
- no faccio io, ma ti prego uscite da
questa casa!- dissi guardando affranta mia mamma e mio fratello.
lui annuì - dai andiamo che ci stanno
aspettando.- disse
Grazie al cielo dopo cinque minuti
finalmente nella mia casa scese la calma, mi rivolsi a Riku con un sorriso
pacifico.
- silenzio...- dissi chiudendo gli occhi
serafica
lui rise - ogni tanto vorrei che a casa
mia ci fosse tutto questo casino, da piccolo avevo persino paura a starci..- mi
disse
- non fatico a crederci...- gli dissi -
ah come mai sei passato in modo così provvidenziale quando i miei se ne vanno
per tutto il pomeriggio?- domandai innocentemente
- non per quello che pensi è stato un
caso..- mi disse dandomi un bacio sulla testa e dirigendosi verso la mia camera,
io lo seguii.
- e allora per cosa?- chiesi
- per portarti lo spartito praticamente
finito della nostra canzone, te lo avrei dato quando ci saremmo visti con gli
altri ma sora in questi giorni deve lavorare e non abbiamo tempo..- mi spiegò
tirando fuori un plico di fogli che gli strappai quasi di mano.
Mi sedetti sul letto anticipandolo e
cominciai a sfogliare tornando più volte indietro a rileggere.
- tu non sai che voglia matta che ho di
sentire come viene...- dissi una volta che avevo finito rivolgendo lo sguardo su
Riku seduto a fianco a me.
- posso immaginarlo, ma prima che tu
possa sentirla cantata da Kairi dobbiamo mettere alla perfezione d'accordo la
parte strumentale poi lei arrangerà le parole come meglio crede.. ci vorrà un pò
di tempo visto anche com'è pignola lei- disse con un ghigno
- di tempo ne abbiamo fino a maggio..-
replicai tranquilla facendo spallucce.
- a maggio se non sbaglio è il tuo
compleanno no? credo che non avresti mai pensato di passarlo a Tokyo.- mi disse
Io mi illuminai mettendomi in ginocchio
sul materasso - hai ragione! non ci avevo pensato! che figataaaa!!!- esclamai
- e te pareva..- rise lui - senti io ho
ancora un pò di tempo, vuoi che rimanga o hai altro da fare?- mi chiese
Io smisi di saltellare sul posto,
avvicinandomi al suo orecchio gli sussurrai - la lavatrice può aspettare-
Il pomeriggio passò piuttosto in fretta e
non nel modo che pensate, semplicemente tra coccole e qualche film a spezzoni in
tv quindi Riku alle sette decise che era ora di rientrare nonostante io gli
avessi proposto di rimanere a cena.
- no cena con i tuoi e tuo fratello,
domattina parte e poi avremo tutto il veglione e il primo per stare insieme,
sora a Kairi ci contano che andiamo con loro al tempio per inaugurare insieme il
nuovo anno.- mi disse sulla soglia di casa, mentre si metteva la sciarpa il
brillare del mio pendente mi fece sorridere.
- hai ragione, poi mi dovrò preparare il
kimono ecc..- dissi, in realtà avevo già messo tutto perfettamente a posto in un
angolo del mio armadio, vestito, accessori e borsa compresa, da quando era
finito il natale non aspettavo altro che il capodanno.
- ci sentiamo più tardi allora- mi diede
un bacio e scomparve giù per le scale del condominio.
Io richiusi la porta e corsi subito in
cucina, dopo tutto il pomeriggio ancora non avevo fatto il bucato e la cena era
ancora da preparare. in sostanza era un buon modo per far arrabbiare oltre
l'inimmaginabile mia madre. stavo premendo il pulsante di accensione della
lavatrice quando il telefono squillò.
- pronto?-
_Keira sono mamma_
- oh ciao cosa c'è?- chiese
allontanandomi per non far sentire la macchina in funzione cosa che mi avrebbe
tradito.
_bene ho i saluti da parte della zia,
volevo dirti che c'è traffico per il rientro e che arriveremo per le otto
credo.._ mi spiegò
- ok nessun problema se avete bisogno
chiamatemi.- dissi
Lei assentì distrattamente mentre
avvisava mio papà che era inutile che suonasse quello davanti perchè ne poteva
quanto lui di quella situazione, quindi misi giù la chiamata ringraziando il
cielo per avermi concesso quel prolungamento di tempo. stavo andando in
cucina per aprire il frigo e farmi venire qualche idea quando passando davanti
alla camera dei miei vidi la scrivania di mio padre e mi ricordai che dovevo
mettere via gli scontrini. così con questi ultimi in mano andai in salotto
aprendo il piccolo armadio che conteneva tutte le cartelle che riguardavano
dalle ricette del medico per ognuno, a quelle riguardanti la scuola, circolati e
bollettini a quella delle banche e del commercialista; presi quella giusta e ce
li misi dentro. nel frattempo in cui stavo ritirando tutto notai una
cartellina più piccola grigia chiara, l'etichetta diceva che era quella con i
documenti della mia nascita, sorridendo la presi aprendola. avevo letto
quella di mio fratello che conteneva le ecografie della mamma e l'atto di
nascita con peso e altezza ma la mia mai.
fu un grosso errore....
una prima occhiata ai documenti mi rese
confusa, una seconda più approfondita mi tolse quasi il respiro, il ricordo
nitido di una conversazione di qualche mese prima tra miei si fece strada nella
mia mente.
Flashback
- non è il caso di dirglielo, non ancora,
non ne ha bisogno..-
ero in corridoio e mi ero appena
svegliata la domenica mattina, quello che aveva parlato era stato mio
fratello.
- sono d'accordo con Daniele c'è tempo..-
gli fece eco mia mamma
- va bene, va bene... sono anni però che
continuiamo a dire così prima o poi..- cominciò mio padre
Io erroneamente decisi di fare il mio
ingresso stropicciandomi gli occhi, era relativamente presto per me essere in
piedi alle 9, ma avevo scoperto 2 giorni prima del tradimento di Alex e a
dormire proprio non mi riusciva. subito mi guardarono come se fossi uno
zombie.
- sei già in piedi? è presto!- disse mia
mamma e allora scambiai la sua voce di panico per pura sorpresa.
- non ho più sonno...- risposi sedendomi
a tavola
- beh io vado.- disse mio fratello
eclissandosi
- cosa dicevate su di me?- domandai
seguita da un paio di secondi di silenzio
- niente, non parlavamo di te. nostra
cugina ci ha di nuovo invitati da lei per il weekend, ma non abbiamo granchè
voglia di andare...- disse tranquillo
- ah beh in effetti non è una grande
idea..- nostra cugina abitava a 12 ore di macchina da noi e per 3 giorni da
passare non era un grande affare eppure ogni anno ci chiamava - ha ragione papà
però prima o poi dovremo accettare- dissi sbadigliando
- già..- sorrise mio fratello -
vado.-
Fineflashback
Alla fine di quella breve scena le mie
sensazioni erano azzerate, rimasi con il fascicolo in mano per interminabili
secondi che sembravano ore, mi risvegliò solo lo squillo del cellulare dalla
cucina. Quando alzai lo sguardo il mio cervello comandò da solo le azioni che
compii. Non avessi avuto davanti la porta dell'ingresso forse non mi sarebbe
venuto in mente di aprirla senza curarmi di mettermi addosso una giacca o una
maglia più pesante e schizzare fuori. A quell'ora in giro c'era poca gente e non
notarono una ragazza correre fino a non sentire più le gambe e i polmoni.
Arrivai ai giardini e scavalcai
la recinzione che il guardiano aveva già chiuso, poi rimasi ferma immobile tra
gli scivoli e le altalene senza sapere cosa fare, non avevo nè chiavi nè
telefono, non volevo andare da nessuno e in cuor mio in realtà speravo che
qualcuno mi trovasse prima o poi ma di mia iniziativa non volevo fare nulla.
mi trascinai verso la grande struttura a cupola in ferro raffigurante
un'astronave dove i bambini giocavano ad arrampicarsi e mi rintanai al suo
interno.
Seduta per terra rimuginavo su quello che
avevo appreso.. ero stata adottata... nessuna delle persone che avevo in casa
era realmente mia parente, ero... ero come sora, no almeno sua zia era davvero
sua zia. Divagavo e pensavo a cosa che non avevano alcuna importanza eppure
non potevo fare a meno di pensarle.. ero shockata e incapace di reagire e fare
qualcosa di razionale. Non avevo con me l'orologio così non sapevo quanto
tempo stesse passando, il fatto che probabilmente i miei sarebbero impazziti di
preoccpazione non mi toccava nemmeno... sprezzante il mio cervello mi diceva che
non erano i miei genitori e che me ne dovevo fregare. Immobile con la testa
tra le mani rabbrividivo incontrollabilmente per i meno 5 che c'erano
fuori.
- perchè a me?- mormorai stringendo nel
pugno i capelli della nuca, era come se il mondo mi stesse crollando addosso,
fino a quella mattina mi preoccupavo perchè mio "fratello" doveva andarsene via
per un anno, ora non sapevo più che pensare.
- razza di stupida!-
Sorpresa alzai di scatto la testa
trovandomi improvvisamente stretta in un abbraccio intenso e rabbioso. Il
profumo di aria fresca mi fece capire che era Riku, aveva sempre addosso
quell'odore uguale a quello delle lenzuola quando mia mamma le ritirava dallo
stendino del balcone e mi ci faceva saltare dentro da piccola.
- Riku?- domandai confusa
Lui si staccò da me, poco ci mancava che
i suoi occhi non mandassero per davvero fiamme.
- sei del tutto fuori di testa??? sai
quante ore sono che ti cerchiamo?- disse furibondo
Io aggrottai la fronte - per.. che ore
sono?- chiesi
Lui mi guardò un pò in contro piede - le
undici, mi ha chiamato tua mamma disperata perchè quando sono tornati a casa tu
non c'eri e non sapevano dove fossi. hai lasciato il cellulare a casa! che ti
sta succedendo?- evidentemente aveva capito che c'era qualcosa che non andava -
sembri sconvolta...- disse
Mi sondò l'espressione mettendomi una
ciocca di capelli dietro l'orecchio.
- sono stata adottata..- mormorai,
stranamente non mi veniva da piangere, anzi per dirla tutta non avrei saputo
dare un nome specifico alle emozioni che mi attraversavano.
Riku rimase bloccato per un pò - non è
qui che dobbiamo parlare, sei congelata..- disse dopo un attimo coprendomi con
una giacca che provvidenzialmente si era portato dietro.
- non voglio tornare a casa.- dissi
mentre lui si alzava per uscire dalla cupola
- Keira ne devi parlare se fai così non
risolverai niente.- mi disse lui
- non voglio tornare a casa, non
adesso... - replicai decisa - ti prego.- aggiunsi guardandolo
Riku sospirò e mi tese una mano - andiamo
a casa mia, stanotte rimani da me.- acconsentì
Io gli presi la mano e insieme uscimmo da
lì, non mi ero neppure accorta che stesse nevicando.
- è la seconda volta che ti soccorro in
questo parco..- mi disse mentre si incamminava
- è vero...- assentii io dando uno
sguardo proprio al punto in cui mesi e mesi prima ero crollata a terra per la
febbre - mi auguro che il tuo compito non sia sempre quello di proteggermi..-
I nostri passi scricchiolavano nella
neve lasciandosi dietro impronte che in poco venivano ricoperte nuovamente.
- lo faccio in continuazione..-
disse
Io mi avvicinai di più circondandogli la
vita con le braccia, il suo calore mi invase come un balsamo, lui mi strinse le
spalle. Riku era la mia ancora di salvezza.
Commenti:
Ormai avete capito che aggiorno quando caspiterina ho voglia ^^" ma mi
perdonerete perchè ho speso le mie giornate dal 10 corrente mese a giocare a
kingdom hearts birth by sleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeep!!!!! >_______< è
durato solo una settimana ç_ç ora mi sto ricimentando nella versione difficile
se no niente filmato segreto -.- Bello bellissimo XD Mi chiedo però se
quelli della square dopo kh2 riusciranno mai a fare un finale allegro
-___-" Beh mi ha ispirato il capitolo almeno =) Ta daaaan! La grande sorpresa
è uscita fuori! ebbene sì Keira è stata adottata... Dovevo ridare un pò di tono
alla storia ed è uscito questo ^^" Non saprei bene che dire quindi lascio
giudicare a voi ;) Venerdì (che razza di giorno hanno scelto mi chiedo io)
ricomincio l'uni quindi speriamo in bene per tutto, aggiornerò sicuramente ma
quando proprio non lo so vi chiedo scusa in anticipo!
Ringraziamenti:
Giulietta91: oddio se continuo ad
aggiornare con questa solerzia i tuoi auguri anticipati di natale non lo erano
poi tanto XD Il simpatico braccialetto di cui parlo non è frutto della mia
immaginazione, c'è l'ho davvero, anche se non ha gli intarsi. Mi è stato
regalato esattamente lo stesso natale nel quale mi hanno regalato kingdom hearts
1 ^^ ci sono oltremodo legata in effetti. Tranquilla la tua contentezza per
il mio aggiornamento lo hai dimostrato alla grande, grazie ;) Un bacione
cara!
Lion of darkness: grazie dei complimenti
=) Ti aspetto saltellante anche le prossime volte allora! XD
Shine mizuki: Che Sora fosse un pazzo era
chiaro a tutti u.u in effetti mi assomiglia caratterialmente XD Mi sa che il
sole che ti faceva schiattare ora si è placato viste le temperature, io muoio di
freddo! =/ per la gara di band c'è tempo, ora in pentola bolle ben altro ;)
Deby92: Cara ormai manca poco a natale
contando che siamo già ad ottobre quindi prepara il tuo spirito natalizio! ;) Le
neve mi è sempe piaciuta quindi mi è risultato naturale renderla il perno di
quella magica situazione ^^ Sono contenta che i regali ti siano piaciuti ci ho
messo un pò ma alla fiine ho avuto l'idea giusta! Grazie mille per gli auguri
spero che questo anno scolastico vada bene per tutti =) un bacio
_MangaGirl_: Siria,Sara buongiorno =)
grazie dei commenti e dei complimenti come sempre! Mi complimento con te Sara
perchè hai indovinato potessi di spedirei un regalo ma ahimè non posso,
provvederò a fartelo recapitare da Riku e Axel per consolazione a Siria ;) Alla
prossima ragazze un bacione!
Takari94: Non siete mai in ritardo visto
che sono io la prima ad esserlo =P l'importante è che commentiate, sono
immensamente felice lo stesso ^^ posso dirti che vorrei passare anche io un
natale così ma forse non faticherai a crederlo XD Grazie mille dei complimenti a
presto! Kisses!
Mi spreco come ogni volta a ringraziare
tuttissimi per commenti,letture,seguiti,preferiti ecc ecc... XD sono arrivata a
ben 3764 visite e continuo ad esserne sbalordita ^^ grazie!