Le figlie dell'Akatsuki

di Sixter_the_Vampire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gli esami dei Chuunin ***
Capitolo 2: *** Una terribile notte ***
Capitolo 3: *** Ma cosa succede? ***
Capitolo 4: *** Le cose cambiano ***
Capitolo 5: *** Nuovi incontri ***



Capitolo 1
*** Gli esami dei Chuunin ***


Le figlie dell’Akatsuki

Le figlie dellAkatsuki

DI CUORE FONDENTE

SIXTER

 

Capitolo 1: Lesame dei Chuunin

 

Era un giorno normale nel Villaggio della Pioggia. Dopo la caduta dell’Akatsuki, la temibile organizzazione criminale, la gente, liberata dal terrore di Pein, aveva ricostruito l’intricata città di tubi, e da allora era vissuta in pace.

Erano passati 17 anni da quel giorno, il giorno in cui Pein era stato ucciso da Naruto Uzumaki, ora diventato il settimo Hokage del Villaggio della Foglia, e uno dei tre Sannin ora esistenti: lui, Sakura Haruno e Sasuke Uchiha.

Di Sasuke non si sapeva molto, in viaggio continuo come Mukenin di livello A insieme al Team Hebi, fondato da lui stesso, mentre Sakura, abbandonato il sogno di diventare l’amore di Sasuke, si era sposata con Kiba Inuzuka. Eh sì, le cose cambiano…

Yumiko Akatoshi era su un tetto, il giubbotto da Jonin appeso ad un palo, guardando il lento scorrere delle nuvole.

I lunghi capelli neri come le ali di un corvo erano raccolti in due piccoli chignon ai lati della testa, lasciando sfuggire alcune ciocche, gli occhi grigio-perla che scrutavano pensierosi il cielo azzurro, la carnagione chiara e i lineamenti decisi la rendevano molto bella per una ragazza di 18 anni.

- NEE-SAAAN!!! SIAMO IN RITARDO, NEE-SAN!!!! –

Mizuiko Akatoshi piombò dal nulla vicino a lei, facendola quasi cadere dal tetto per lo spavento.

- Ehm…veramente sono solo le 4 del pomeriggio…la terza prova dell’esame dei Chunin è tra un’ora, cara la mia sorellina…-

La sua gemella sbuffò, facendo svolazzare i capelli castano chiaro, lunghi come quelli della sorella, solo sciolti, e ribattè:

- Sempre un’ora prima che un minuto dopo Yumiko! -

“Che testa ragazzi miei…testarda peggio di un mulo!” pensò Yumiko affettuosamente: la sorella era nata solo 20 secondi dopo di lei, quindi era suo preciso dovere badare a lei come maggiore…

- Beh, allora avviamoci…tanto si comincia sempre con mezz’ora di anticipo! -

- Ho sentito che quest’anno ci saranno anche Naruto Uzumaki della Foglia e Gaara della Sabbia o meglio del Deserto! AaahGaara…che bello! –

[occhi a cuore per Mizuiko XD]

- Mizu-chan, è al di sopra della tua portata…e poi lui è Kazekage, tu una Jonin...-

- Ehm…è bello avere una sorella che ti incoraggia, sai? –

- Sono solo realista…sei troppo con la testa tra le nuvole… –

- …e tu troppo coi piedi per terra! –

Litigando, erano arrivate all’arena della Pioggia, prendendo posto accanto allo Tsuchikage, pronte per ogni evenienza o ordine si fosse presentato da lui.

- Oh, e queste bellissime signorine sarebbero le sue migliori Jonin? Ottima scelta, davvero! -

Una voce calda e simpatica fece sussultare le due, facendole voltare verso un ragazzo dai capelli biondi, gli occhi azzurri con il cappello da Hokage: Naruto della Foglia.

- Uzumaki-sama…è un onore averla qui con noi…- risposero in coro le due

- “Uzumaki-sama”? Ma per favore, chiamatemi Naruto e basta! Mi fa sembrare vecchio! –

- Ma – ribatté Yumiko – signore, sarebbe contro ogni regola! –

L’Hokage fece uno sguardo strano, così la Jonin sussurrò imbarazzata:

- Ehm…andrebbe bene Naruto-san? -

- Uffi, come siamo rigidini…va bene, chiamami come ti pare! – rispose lui facendole un mega sorrisone.

- Oh, e il Kazekage-sama dov’è? – esclamò Mizuiko, preoccupata

- Mmm…dovrebbe arrivare a momenti…-

Un fruscio. Sabbia. E Gaara del Deserto si materializzò accanto a Naruto, insieme a Temari e Kankuro, i due Jonin migliori del Paese del Vento.

- Naruto-kun...quanto tempo…-

- Eheh, hai ragione Gaara! Non sei cambiato di una virgola a quanto vedo! –

- Nemmeno tu, Hokage-sama…quando imparerai il rispetto? – a parlare era stata Temari, la sorella maggiore di Gaara e anche sua guardia del corpo, il tono di voce a metà tra il severo e il divertito.

- Credo che gli esami stiano per cominciare…- riferì lo Tsuchikage, annusando il pericolo

- Oh giusto! Allora, “Kazekage-san” – fece Naruto, sottolineando l’appellativo – vogliamo sederci e goderci lo spettacolo? –

- Con molto piacere…-

 

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Capitolo 2
*** Una terribile notte ***


Noia

Noia. Questo era l’unico sentimento provato da Yumiko mentre faceva il turno di notte.

“In fondo che c’è a cui fare la guardia? Non succede mai nulla qui…”

L’esame era finito presto, nessuno era stato promosso, erano tutti degli incapaci…due sfidanti si erano atterrati a vicenda…

Tsk…che roba…”

FRUSH. TONF!

“Cos’è stato?”

Yumiko, un kunai a portata di mano, si avvicinò guardinga alla fonte del rumore: un giovane uomo dai capelli biondi e gli occhi rossi, uno squarcio profondo nel petto, arrancava sputando sangue.

- Oh dio…non si muova, faccio quello che posso! -

“Che poi è ben poco! Accidenti, l’arte medica è stata sempre una prerogativa di Mizuiko!” pensò mentre il chakra fluiva dalle sue mani sulla ferita, che però non si rimarginava affatto.

- Eheh…non sprecare chakra inutilmente,,,- sussurrò il giovane – questo è un sigillo…me l’ha impresso Naruto Uzumaki della Foglia…- tossì – non si può togliere nemmeno se lo preghi in ginocchio…-

- Allora la porto al villaggio, lì ci sono dei medici molto esperti! –

- No…è inutile…- tossì ancora e un po’ di sangue macchiò la tunica candida di Yumiko – ormai ho finito di vivere…è stata una bella vita la mia…estremamente lunga…mai sentito parlare dell’Akatsuki? –

- Aka-che? – domandò la ragazza

- Ecco…si sono già scordati di noi…alla faccia del ricordo eterno, eh Boss? – esclamò ridendo l’altro, lasciando che altro sangue lasciasse il suo corpo – A proposito del Boss…avvicinati…-

Yumiko obbedì prontamente: l’ultimo desiderio di un agonizzante è legge. Mentre si avvicinava notò che gli occhi del giovane brillavano. Purtroppo non sapeva che quella sarebbe stata l’ultima cosa vista nella sua vita umana.

Non ricordò nulla dell’accaduto, a parte quegli occhi che si ingigantivano e un dolore lancinante al collo…

Hidan, perché era lui il giovane uomo, guardò il viso pallido della ragazza che giaceva riversa al suolo: non era morta, ma il battito era fievolissimo e lo sarebbe stata tra non molto…

- D’accordo Boss…avevo giurato di non farlo mai più…però sarei comunque dovuto andare all’Inferno…- disse sommessamente

Poi fece dei gesti velocissimi con le mani, le appoggiò sul cuore e sulla gola della Jonin e disse 3 parole incomprensibili. Poi cadde riverso a terra.

- Va bene…ho finito…Jashin-sama, perdona il mio peccato…ah Boss…quante te ne darò all’Inferno…lì saremo tutti uguali…- sussurrò, e questa fu la fine di Hidan, l’Immortale.

 

Zan zan zan zaaaaaaaaaaaaaaaaan!!!!! ho scritto 'sto capitolo cn 39 di febbre, tentate di capirmi...COMMENTS!!

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Capitolo 3
*** Ma cosa succede? ***


Capitolo 3: Ma cosa succede

Capitolo 3: Ma cosa succede?

 

- Ohhh, la mia testa…-

Yumiko aprì lentamente gli occhi e rimase accecata: la luce del sole era troppo forte.

- Aaargh, chiudete la finestra! – gridò lei, rintanandosi sotto le coperte

- Nee-san, ma sono chiuse per tre quarti! –

Mizuiko si avvicinò cauta e le chiuse del tutto, immergendo la stanza nell’ombra poi si sedette vicino alla sorella che si stava alzando tremante.

- Uff…non riuscivo ad aprire gli occhi…che strano eh? -

Mizuiko non aprì bocca o meglio, non per parlare, troppo concentrata a guardare la gemella, a metà tra il sorpreso e il terrorizzato.

- Beh, che hai? – Yumiko si guardò allo specchio e nota che cosa aveva scatenato la reazione muta: le iridi dei suoi occhi erano di un rosso cupo, molto diverse da quelle grigie che aveva in precedenza, mentre la pelle era bianchissima, decisamente cadaverica.

- Oddio…-

- Ma che succede, Yumiko-chan? –

- Non lo so…-

- E poi guardati, ti ho prelevato che eri in un bagno di sangue coperta di ferite, e ora non hai neppure una cicatrice! –

- Quando? Dove? Ferite? –

Mizuiko era senza parole: possibile che non lo avesse presente?

- Yumiko…ieri notte…nella foresta…eri accanto a un cadavere…un ragazzo con i capelli bianchi, gli Yinin lo hanno già prelevato…-

- Un ragazzo con i capelli bianchi…- la Jonin non riusciva a capacitarsi, quale ragazzo?

- Davvero non ricordi nulla? –

- No…dovrei? –

- Non lo so…cosa facciamo con i tuoi…ehm...cambiamenti? –

Yumiko si guardò di nuovo allo specchio: una ragazza pallidissima, dagli occhi color rubino, i capelli neri disordinati e seminuda le restituiva lo stesso sguardo pensieroso.

- Prima di tutto…una doccia! -

Mizuiko chiuse tutte le finestre e accese la luce artificiale, notando che alla sorella non dava fastidio, perciò le passò l’occorrente per il bagno e si sedette alla scrivania.

“Meglio studiare ora…voglio che per Yumiko-chan sia una sorpresa!”

Prende un enorme tomo da un cassetto, un affare cubico veramente enorme, lo apre al segnalibro e comincia a leggere mentre sente la sorella che canta sottovoce nella doccia.

- Io credo in me, nel cuore mio…NarutoNaruto…-

- YUMIKO-CHAN, SEI STONATA! –

- PROVACI TU, SAPIENTONA! –

Mizuiko mette via il libro e cominciò a cantare:

- Hunter Hunteeer…-

- AAAAARGH!!!!! –

Lei si offese di brutto e mise il broncio:

“Uffa! Non posso nemmeno cantare adesso…e pensare che erano solo 2 parole! –

- Grazie al cielo hai finito, le mie povere orecchie chiedevano pietà in ginocchio! Guarda, non sono forse un genio? -

In effetti…Yumiko aveva coperto il pallore con il fondotinta e messo le lenti a contatto grigie, annullando visivamente i suoi cambiamenti.

- Oh, Yumiko-chan ma il tuo problema con il sole? -

Lei si alzò e prese dei vestiti neri e un paio di occhiali da sole a lenti spesse, si infilò il giubbotto da Jonin, poi si diresse verso la porta.

- Andiamo? -

- Suppongo di sì…-

 

E w la pubblicità occulta XDXDXDXD questo l'ho fatto cn la febbre a 40, mal di testa, nausea e chi + ne ha + ne metta! fortuna che adesso ho solo un gran brutto raffreddore....sembro l'orso Bubu...-______- comunque mi sa che nn avevo proprio voglia di scrivere...mi rifaccio col proximo capitolo!!!

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Capitolo 4
*** Le cose cambiano ***


Capitolo 4: Le cose cambiano

Capitolo 4: Le cose cambiano

 

La segretaria dello Tsuchikage alzò gli occhi e vedendo lo strano vestiario della ragazza ne rimase alquanto sorpresa:

- Yumiko-sama? -

- Mi dica, Kaede-san…-

- Nulla, solo che la trovo…non so, cambiata…vedo con piacere che si è ripresa, che brutta esperienza deve essere stata la sua…ne sono molto addolorata…-

- Non si preoccupi…piuttosto, nuove missioni? –

- Dovete scortare un certo Ebizu Minazuki ad un villaggio del Paese dell’Erba…nulla di difficile! –

La donna porse alle due un fascicolo, timbrò un cartellino e le congedò.

- Yumiko-chan…cosa intendeva quella come “cambiata” secondo te? Eppure ti sei coperta così bene…- le domandò Mizuiko, preoccupata

La gemella non rispose, troppo impegnata a tentare di richiamare alla memoria la presunta disavventura…ricordava solo un paio di grandi occhi rossi e poi buio.

- Nee-san! Mi stai ascoltando? -

- Uhm? –

- Ti stavo dicendo che sono preoccupata per te! Insomma, davvero non ricordi un accidente di quello che ti è capitato? E questi sintomi? Come li spieghi? –

- Non lo so…però mi sembra di averli già sentiti da qualche parte…intolleranza alla luce…occhi di diverso colore…colorito pallido…-

Yumiko ci rimuginò sopra per un bel po’ anche mentre scortava il signor Minazuki, un ometto nervoso e scostante che si guardava continuamente attorno come se si aspettasse da un momento all’altro un agguato.

Si accamparono in una radura, mancava appena una mezza giornata di viaggio all’arrivo, ma Ebizu aveva insistito così tanto che avevano dovuto accettare, seppur di malavoglia…

Dopo che il cliente si fu coricato, non dopo aver recitato una preghiera lunga più o meno come il quinto canto dell’Inferno per intenderci (Ma che, copia il mitico Benigni? Lo squarto! Nd Autrice), Yumiko e Mizuiko si misero a fare la guardia, una accanto all’altra, la testa della più giovane sulla spalla dell’altra.

- Nee-san, hai visto come sono belle le stelle stanotte? -

- Sì…uhm…perché una si è spenta? –

Mizuiko si tirò su e scrutò il cielo con aria preoccupata:

- Dici, quale era? -

- Lo spazio vuoto lì a destra…-

- E’ un cattivo presagio…di qualcosa di disastroso…comunque – la ragazza frugò nella tunica e ne estrasse un libricino  – quando ti ho trovata, svestendoti è caduto questo…ne sai qualcosa? –

Yumiko guardò il libro: consunto, alcune pagine sporgevano, alcune erano piene di orecchie…in una parola molto vecchio. Sopra, in un campo nero spiccava una nuvoletta rossa.

- Mah, mai visto…-

- Chissà cos’è, lo apriamo? –

- Beh, male non può fare, no? –

Mizuiko tese una mano per aprirlo, ma in quel momento, il signor Minazuki uscì dalla tenda infuriato, sibilando:

- E questa voi lo chiamate fare la guardia? Chiunque sarebbe piombato qui senza che voi ve ne accorgeste! Siete due zotiche, non vi pagherò nemmeno un centesimo! Tanto vale viaggiare da solo! -

La minore si alzò, lo fronteggiò spavalda e gli disse:

- Noi siamo tenute a scortarla per una missione affidataci dal nostro Kage, e in questo caso è solo il nostro senso di pietà verso di lei che ci impedisce di abbandonarla al suo destino seduta stante, ha capito? Perciò, indipendentemente dalla sua volontà noi la faremo giungere al Paese dell’Erba, vivo o morto! -

Il vecchio signore rimane impietrito da quella filippica impressionante tanto quanto Yumiko dalla spavalderia della sorella, di solito così accondiscente e il primo torna borbottando ingiurie nella sua tenda, mentre lei si avvicina e le dà un leggero buffetto sulla guancia, mormorandole:

-         Così si fa, Nee-chan! –

 

Nota dell’autrice: Madonna mia quanto c’ho messo a finire ‘sto capitolo! Incredibile…spero che qui ti piaccia, Nee-chan, mi sono divertita a farti così bastarda!!! ^^

 

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Capitolo 5
*** Nuovi incontri ***


Capitolo 5: Nuovi incontri

Capitolo 5: Nuovi incontri

 

- Uff! Che antipatico quel tizio! Fortuna che la missione è finita, eh Nee-sama? -

- Eccome…se andava avanti con quel ringraziamento ancora una volta…il mio Kunai avrebbe potuto “scivolare”…-

- Hahahaha!! –

Yumiko e Mizuiko, finita la missione, stavano tornando a casa, esauste dopo il lungo viaggio fatto con Ebizu, che dopo quella sera si era comportato in modo eccessivamente zelante, chiedendo continuamente della salute delle due.

Il punto cruciale era stato quando l’uomo si era accorto del pallore di Yumiko e si era professato in mille consigli e presunte cure:

- Ma Akatoshi-sama…il suo pallore non è normale, è sicura di stare bene? -

- Sì, tutto a posto Minazuki-san…-

- Sa ho letto un libro dove il rimedio migliore era…-

Continuando per mezza giornata fino a che la ragazza, esasperata non gli aveva urlato che stava perfettamente e di smetterla di assillarla.

- Yumiko-chan? Stai bene? Perché ti sei fermata all’improvviso? -

Mizuiko rimase interdetta nel vedere la sorella impalata con gli occhi chiusi, come in attesa di qualcosa.

- Sono in 4…un Jounin e 3 Genin…- tese l’orecchio – a giudicare dell’argomento della discussione si devono essere persi…sono…Ninja di Konoha! - mormorò lei aprendo gli occhi

- Nee-san…e tu come fai a saperlo? – le chiese la sorella a metà fra l’interdetto e il terrorizzato.

- Non…non lo so…io…sento i flussi di chakra e di cosa stanno parlando…-

- Credi che c’entri qualcosa con i tuoi…ehm…cambiamenti? –

- Non ne ho la più pallida idea. Andiamo ad aiutare quei Ninja…non siamo lontani dal villaggio, li possiamo portare là! – insistè Yumiko

- Va bene…- l’assecondò Mizuiko, ancora scettica.

Raggiunsero i 4, il Jounin, un ragazzo piuttosto carino, due ragazzini spaventati e una ragazza, i cui occhi chiarissimi quasi bianchi, facevano notare la sua appartenenza al Clan Hyuga, uno dei due clan più forti di Konoha.

- Non sappiamo proprio come ringraziarvi…davvero, se non ci foste state voi…non so perché, eppure la mappa è corretta! – si lamentò il Jounin tirandola fuori.

- Uhm…- Mizuiko esaminò la cartina per poi sorridere e continuare – Non è stata colpa sua, questa cartina è di 7 anni fa…infatti qui una volta c’era un piccolo villaggio, ma dopo la guerra è stato distrutto e la foresta ha preso il suo posto! –

- Uff…grazie infinitamente ancora! Ci sapreste accompagnare al villaggio più vicino allora? A quanto vedo siete ninja della Pioggia…-

- Certo – annuì Yumiko, sorridente – ma ci vorrà almeno un giorno per arrivarci…-

- Sensei, io ho fame! – disse ad un certo punto la ragazzina

- E io sete! – continuò uno dei ragazzi, un bimbetto con i capelli castani

- Io ho…yawn…- sbadigliò il terzo, che aveva i capelli rossi e un bel po’ di lentiggini sul viso

- Ragazzi…- tentò di rimproverarli il Jonin, fermano da Mizuiko che sorrise e disse:

- Allora accampiamoci, è quasi sera! –

- Oh, va bene! Possiamo sapere i vostri nomi? – si informò il Jonin

- Io sono Yumiko Akatoshi, molto piacere! –

- E io sua sorella Mizuiko! Voi? –

- Tenzou Amagashi – si presentò lui

- Yachiru Hyuuga! – decretò la ragazza con un velo di superiorità nella voce.

- Toshirou Aburame…- disse il moro

- Gekkou Nara! – esclamò il rosso

- Accidenti…voi tre appartenete a dei clan molto famosi, complimenti! Le vostre innate se non ricordo male sono il Byakugan, il controllo degli insetti e quello delle ombre, vero? –

- Sì! –

- Voi avete qualche innata, per caso? – domandò Tenzou, incuriosito

Entrambe le ragazze sorrisero beffarde: eccome se ce l’avevano!

Mizuiko stappò la sua borraccia e con due dita attirò a se una piccola quantità d’acqua, manipolandolo fino a creare una rosa liquida che riluceva piano alla luce del sole che tramontava.

- Che bello! – esclamò ammirata Yachiru, con gli occhi che brillavano

- Non manipolo solo l’acqua, ma qualsiasi altro fluido, a mio piacimento…- spiegò la ragazza, mentre con un movimento veloce e preciso rispediva l’acqua nella borraccia.

- E tu, Yumiko-san? – domandò Gekkou, curioso di scoprire un’altra meraviglia.

Yumiko si guardò in giro, ma non vide nulla di ciò che cercava, così intimò agli altri di allontanarsi un poco per sgombrarle un po’ di terreno e, concentrando il Chakra in una mano, sferrò un fortissimo pugno per terra, facendola tremare e creando una leggera spaccatura.

I ragazzi rimasero un po’ delusi, ma la Jonin sorrise e disse:

- Questo lo sapete fare pure voi, ma quello che controllo non si vede ad occhio nudo, almeno non subito…- e appoggiò le mani a terra.

Subito non successe nulla, ma poi la terra là dove si era creata la spaccatura cedette e un fiume cristallino fuoriuscì dall’apertura, formando un drago che inondò la piccola radura di mille riflessi d’arcobaleno.

I bambini e Tenzou rimasero letteralmente di sasso, mentre lei spiegava:

- Io controllo l’esatto contrario di mia sorella, cioè gli elementi cristallini…se non sono nelle vicinanze attingo dai minerali del sottosuolo, poiché anche loro sono cristalli…avrei potuto anche usare il ciondolo che ho al collo, ma non avrei potuto fare nulla di così bello, vero? –

- Accidenti…che meraviglia! – esclamarono i piccoli Ninja, battendo le mani.

- Però non voglio assolutamente sminuire Mizuiko, lei sa fare meglio di me a elaborare le forme, ma con la scarsa quantità d’acqua che avevamo non è riuscita a mostrarvi le sue vere capacità e l’acqua sotterranea è a molti metri di profondità, avrebbe privato la zona di falde acquifere…- ammonì la ragazza mentre faceva tornare il drago da dov’era venuto.

- Tu sei troppo buona Nee-sama! L’acqua non fa riflessi così! – protestò Mizuiko

- Umpfh, smettila che non è vero! –

 

Nota dell’autrice: ALLELUJAAAAAAAA!!!

Hidan: ERETICA! BESTEMMIATRICE IMPUDENTE CHE NON SEI ALTRO!

Kakuzu: Deficiente, non ha nemmeno pronunciato il nome del tuo Jashin!

Hidan [rivolto a lui]: NON OSARE PRONUNCIARE IL SUO SANTO NOME, TU, INFEDELE!

-___________________-

Mizuiko: La vuoi smettere di urlare, pittosto?

Pain: Ti si sente in tutto il covo, cretino!

Oooook, lasciamo stare le controversie pazzoidi della mia mente malata e pensiamo a criticare la più grossa boiata mai scritta dalla mia tastiera o meglio dalle mie manine che ultimamente hanno le unghie dipinte di viola, chissà perché…l’alleluja che ha fatto tanto incapperare Hidan è precisamente per aver ritrovato l’ispirazione di scrivere grazie prima di tutto alla mia Nee-chan che mi manda sempre nuovi spunti e ad un mio amico a scuola che si è entusiasmato da morire per questa storia e mi spinge sempre a continuare con la sua pazzia stratosferica…GRAZIE RAGAZZI, VI ADORO!

 

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