Ma l'eternità non sarà come credevamo.

di Hellospunk567
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una strana scoperta. ***
Capitolo 2: *** L'amore porta sempre alla scelta giusta ? ***
Capitolo 3: *** La ragazza misteriosa. ***
Capitolo 4: *** L'incontro ***
Capitolo 5: *** Tutto si complica. ***
Capitolo 6: *** Scelte difficili ***
Capitolo 7: *** Una nuova vita. ***



Capitolo 1
*** Una strana scoperta. ***


Edward guardava la sua bambina mentre si divertiva a rincorere due piccoli coniglietti nel bosco,poco lontano da loro Jacob stava bevendo nel piccolo ruscello. Ormai erano passati due anni da quando i Cullen avevano rischiato la vita per proteggere quella di Nessie e lei ormai era diventata una donna bellissima proprio come sua madre. Sia Edward che Bella erano stati ben felici di accogliere Jacob in famiglia quando Nessie gli aveva detto che lei era completamente innamorata e che lui ricambiava quel sentimento.

“Nessie,Jacob sta facendo buoi torniamo a casa” disse Edward con un filo di voce era certo che i due lo avessero sentito,infatti dopo qualche secondo entrambi erano al suo fianco.

Dieci minuti dopo i tre erano davanti all’ingresso di casa Cullen all’interno Carlisle ed Esme stavano finendo una partita di schacchi,Emmett e Jasper aggiustavano un vecchio tavolo che Jacob aveva rimediato da Sam ma che era in pessime condizioni e Bella,Alice e Rosalie stavano provando gli ultimi vestiti che avevano acquistato.
“Che ne dici non è stupendo?” disse Alice mentre si specchiava,indossava un tubino nero molto aderente con un lungo scolo davanti e delle pietrine in vita,Bella che non amava quel genere di vestiti si ritrovo incantata da come sembrava disegnato apposta per Alice. “Dico che è meraviglioso e che ti sta benissimo” lo pensava davvero e a dirla tutta era ancora un po’ invidiosa del fatto che Alice fosse cosi a suo agio con il proprio corpo.

All’improvviso la porta si apri ed entrò Edward, quando i suoi occhi trovarono quelli di Bella sul suo viso naque un sorriso sghembo e sincero,lei gli corse fra le braccia e si lasciarono andare ad un lungo bacio.

“Volete smetterla vuoi due? State diventando peggio di Rosalie ed Emmett” disse Alice.
“Cosa stai insinuando mia cara sorellina ? guarda che io ed Emmett non siamo mica cosi noi siamo molto meglio” rispose Rosalie facendo l’occhiolino a Bella.
Alice sapeva benissimo che si stava buttando in un argomento in cui gli altri avrebbero vinto cosi alzo gli occhi al cielo e usci dalla stanza seguita da Edward e Bella che ignorandola continuavano a baciarsi.

“Ciao mamma”
“Ciao tesoro,allora come andata la caccia?”          “Io e Jacob abbiamo mangiato molto,mentre papà sembrava pensieroso e nn ha toccato gran che”                      “Forse aveva solo voglia di ritornare da sua moglie” disse Jacob mentre osservava Bella,anche se lui ora era completamente innamorato di Nessie si meravigliava ancora di restare completamente rapito dalla bellezza di Bella. Quella piccola umana che un tempo sembra tutta per lui ora era diventata una splendida vampira.

“Nessie mi ha detto che oggi eri molto pensiero..”
Edward era in veranda e stava gurardando uno stormo di uccelli che volava verso Nord quando senti sua moglie arrivargli dietro e sussurargli quelle parole all’orecchio. “mi mancavi,tutto qui” rispose ma sapeva che con Bella nn l’avrebbe avuta vinta cosi facilmente; “so che mi stai mentendo,avanti dimmi la verità Cullen altrimenti questa notte andrai a dormire sul divano” sentendo quelle parole Edward nn riusci a trattenere una lunga risata per niente al mondo avrebbe rinunciato ad una notte d’amore con Bella. “Tesoro non era nulla di cui preoccuparsi davvero..ti ho già detto che sei bellissima oggi ?” Bella sosprirò. “Lo sai che non mi prendi in giro,xkè nn ti fidi di me? Nn mi dici mai nnt,questa cosa mi fa soffrire” mise il muso sapendo che Edward nn avrebbe resistito un minuto di più “ehm..e va bene,te lo dirò ma tu promettimi che nn dirai nulla a nessuno,solo io ed Alice lo sappiamo” mentre diceva quelle parole si rese conto che Bella era la persona giusta con cui confidarsi, “va bene,sputa il rospo!”
Edward sospirò e con un filo di voce disse “Emmett sta per diventare padre!”

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Capitolo 2
*** L'amore porta sempre alla scelta giusta ? ***


Bella era distesa nella vasca da bagno mentre ripensava a quello che gli aveva appena detto Edward. Non poteva credere che Emmett avesse potuto tradire Rosalie solo per pure egoismo. Bella si era resa conto che da quando era nata Nessie le donne di casa Cullen avevano provato molta invidia xkè loro nn erano in grado di avere figli ma nn immaginava che anche Emmett potesse provare un simile sentimento. 

“è successo qualche mese fa” disse Edward mentre fissava un punto a caso nel cielo “Emmett ha pensato che se anche lui fosse andato a letto con un umana forse avrebbe avuto qualche possibilità che anche lui diventasse padre,aveva pensato di nn trasformare la ragazza dopo il parto,come io ho fatto con te, ma di crescere il bambino con Rosalie e di fargli credere che quella fosse la sua vera madre.”

Bella fu scossa da uno strano brivido e ritorno al presente,lontano dalle parole di Edward di poco fa. La storia per lei nn aveva ne testa e ne coda. Ancora nn ci poteva credere. Ma la cosa che le sembrava più assorda era che Emmett ci aveva indovinato : la ragazza con cui era stato adesso era davvero incinta. Naturalmente Rosalie nn sapeva nnt e nemmeno il resto dei Cullen a parte Edward,Bella ed Alice che aveva visto tramite una visione la decisione di Emmett.

Stava per immergersi con la testa nell’ acqua calda della vasca quando entrò Edward. Era senza maglietta,con i pantaloni sclacciati e a piedi nudi.“Dalla tua espressione intuisco che stavi pensando ancora alla faccenda di Emmett” disse piano Edward.“Non posso nn pensarci,insomma è tutto cosi privo di senso. Ho paura per come la prenderà Rosalie” Bella aveva davvero l’aria distrutta penso Edward. “Facciamo cosi adesso io mi tolgo questi brutti pantaloni,entro nella vasca con te e ti faccio distrarre un po’,va bene?” nn ci fu risposta da parte di Bella il suo sguardo diceva tutto. E cosi Edward con un semplice gesto si ritrovò vicino a Bella,la strinse a sé e insieme dimenticarono tutti i dispiaceri del mondo.

“Finalmente i due innamorato sono tornati! Spero per voi che la casa sia ancora tutta intera xkè io e Alice nn abbiamo tempo per progettarne un’altra” disse Rosalie quando Edward e Bella misero piede in casa Cullen. Quel pomeriggio c’era uno strano silenzio notò Jacob,di solito tutti erano impegnati in qualcosa ma quel giorno no. Sembra che stessero aspettando chissà che cosa.
Nessie sbucò da dietro la porta della cucina e corse subito a salutare i suoi genitori per poi correre a sedersi vicino a Jacob. Tutti erano felici per loro due ed Alice già avevo iniziato a riempire la testa a Nessie sul fatto che avesse voglia di organizzare un altro matrimonio e la povera ragazza le rispondeva sempre che si sentiva troppo giovane per fare già un passo del genere.
Dopo qualche oretta Carlisle,Esme ed Emmett tornarono a casa. Lo sguardo di Bella corse subito su quello di Emmett e quando i loro occhi si incontrarono lui capi che suo fratello aveva raccontato tutto a sua moglie e che lei sicuramente in quel momento lo stava odiando.
“Rose posso parlarti un momento?” sembrò che queste semplici  parole rimbombasserò per tutta la casa. “Ma certo scimmione mio.”  Rosalie si alzò dalla sedia lasciando Alice da sola a controllare le ultime collezioni di moda. Tutti nella stanza posarono il loro sguardo sui due che stavano in piedi e parlavano a bassa voce e naturalmente tutti potevano sentire perfettamente quello che si dicevano. “Lo fatto per noi” fu tutto ciò che disse Emmett dopo che aveva raccontato quello che aveva fatto a Rosalie,quella fu l’unica scusa che usò per giustificarsi. A Bella sembrò che Rose impiegasse ore per rispondere ma ci mise solo qualche secondo. “Come hai potuto farmi una cosa del genere ? Forse..Forse io nn ti basto più ?” se avrebbe potuto Rose avrebbe pianto disperatamente. Era la seconda volta che un uomo gli spezzava il cuore. Dopo un altro scambio di battute Rose iniziò ad urlare e diventò furiosa,Edward e Carlisle cercarono di calmarla ma inutilmente,dopo qualche minuto corse via. Bella la capiva,forse al suo posto lei avrebbe fatto la stessa cosa,o peggio avrebbe mollato un pugno in pieno viso a Edward solo per il piacere di fargli provare almeno un po’ del dolore che provava lei in quel momento. Emmett sconvolto le corse dietro. Ma poi tornò indietro : Rosalie era entrata nel territorio dei licantropi e li lui nn poteva seguirla.
“Adesso vado a chiamare Sam,gli dirò di stare lontani da Rose xkè lei potrebbe fare del male a qualcuno e gli dirò che adesso andiamo a prenderla” disse Jacob e dopo aver dato un bacio sulla fronte a Nessie spari in cucina.

“Io preparo la macchina,tu Emmett resta qui con Jasper, potrebbe decidere di tornare indietro e voglio che ci sia qualcuno ad aspettarla” disse Carlisle poi si voltò verso Alice,Nessie ed Esme “voi andate a cercala nella foresta e voi invece” disse fissando Edward e Bella “venite con me e Jacob,andiamo a cercarla nel territorio dei lupi” La faccenda diventava sempre più surreale pensò Bella,se solo Emmett lo avesse chiesto prima a Rose tutto ciò nn sarebbe accaduto,se solo lui si fosse fidato della sua compagna e si fosse accontentato del fatto che loro due insieme già erano una famiglia forse adesso sarebbero stati tutti seduti in salotto a sentire vecchie storie raccontate da Carlisle e invece dovevano andare a cercare Rose senza sapere se questa volta i pezzi del suo cuore distrutto si sarebbero ricongiunti.

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Capitolo 3
*** La ragazza misteriosa. ***


Era quasi l’alba e Jacob non aveva chiuso occhio per tutta la notte. Nessie era li,accanto a lui,e stava dormendo beata con un braccio sul suo petto, i capelli sudati leggerementi attacchati al viso e imersa in chissà quale bel sogno.
“Eccoli” pensò Jacob vedendo i primi raggi di sole entrare dalla piccola finestra della loro stanza,sapeva bene che Nessie si sarebbe svegliata da li a poco cosi decise di fare un doccia veloce.

Quando torno nella stanza vide le labbra di Nessie curvarsi in un sorriso. “Pensavo fossi scappato” disse con un filo di voce. “Lo pensi tutte le mattine,tesoro.” Nessie sbufò “Si,lo so. Ma ho paura di perderti. Lo so che non ti sto rendendo le cose facili. So che rispetti molto i miei genitori e che nn ti piace dormire con me mentre loro sono nell’altra stanza,ma siamo innamorati e loro questo lo capiscono.”
“Ah,Nessie a te sembra tutto cosi facile. La tua famiglia sta vivendo un momento difficile,sai bene quanto Rosalie stia soffrendo e io credo che noi due adesso..” non riuscì a terminare la frase “..dovremo metterci da parte,è cosi? E questo che volevi dire?” ci pensò lei a terminarla. “Non sto dicendo questo. Non voglio litigare con te,abbiamo ritrovato Rose alle quattro di mattina e io non ho chiuso occhio per tutta la notte,sono stanco..” Nessie alzò gli occhi al cielo. “Ti amo” sussurò. Un leggero brivido corse lungo la schiena di Jacob “Ti amo anch’io” e pronunciando queste parole si avvicinò al letto e diede un leggero bacio sulla fronte di Nessie. “Ti prometto che quando tutta questa situazione sarà finita io e te ce ne andremo,ci sposeremo e saremo felici.”

Edward e Bella erano nell’enorme cabina armadio e stavano decidendo cosa indossare. Il tutto con un’incredibile calma come se nessuno dei due fosse pronto ad uscire di li ed affrontare il casino che li aspettava a casa Cullen.
Dopo 15 minuti abbondanti si diressero in cucina,Bella preparò la colazione mentre Jacob e Nessie si stuzzicano a vicenda. Ormai era abituata a vederli cosi e non faceva nemmeno più caso ai tanti baci che si scambiavano. “Dovremo andare,è tardi e sicuramente Carlisle vorrà anche noi alla riunione” disse Edward più a se stesso che al resto della famiglia. “Riunione? Quale riunione?” Jacob aveva lo sguardo confuso. “Dopo che abbiamo ritrovato Rose nella foresta Carlisle ha deciso che oggi avremo dovuto parlare tutti insieme,cosi faremo una piccola riunione,niente di chè.” Nessie sospirò. “Mi dispiace per Zia Rose,le voglio bene.”
“Anche noi gliene vogliamo,per questo dobbiamo risolvere questa situazione al più presto.”

Erano tutti seduti intorno al grande tavolo inutilizzato della cucina. Carlisle era seduto a capotavola vicino a Rose,mentre Emmett si era sistemato dall’altra parte.
“Vi ringrazio per essere qui” iniziò Carlisle in un tono molto deciso “so che è difficile ma dobbiamo discutere di questa gravidanza. Io credo che quello che sia successo a Bella sia stato qualcosa di incredibile. Sappiamo che c’e stata solo una donna prima di lei a far nascere un bambino concepito con un vampiro e sappiamo tutti che la poverina nn c’e l’ha fatta. Emmett, io so che la causa che ti ha spinto a fare questa cosa è molto nobile ma hai messo in pericolo non solo il nostro segreto ma anche la vita di questa povera ragazza. Io vorrei che tu mi portassi da lei,voglio conoscerla.” Carlisle si fermò come se avesse bisogno di riprendere aria guardò Rosalie velocemente e poi continuò “Sei come un figlio per me, e mi dispiace informarti che ci saranno delle conseguenze per quello che hai fatto” Emmett abbasò lo sguardo sulle sue mani come un bambino che viene colto a rubare le caramelle. Bella non riusciva a guardarlo in faccia aveva troppo rancore per lui,cosi strinse forte la mano di Edward che le baciò le nocche. “Avevo previsto la tua intenzione di conoscere la ragazza ma ecco in realtà voi la conoscete già” Emmett guardò Rosalie che sembrava sul punto di vomitare poi si girò a guardare fuori dalla finestra e disse “sarà qui tra pochi minuti.”

Edward non sapeva spiegarsi quanto tempo passò. Forse minuti come aveva detto il fratello o forse ore. Ma quando finalmente il campanello suonò la domanda che tutti si ponevano ebbe risposta. Sulla porta di casa Cullen comparve una giovane ragazza,dell’età di Bella,con lunghi capelli castani e un cerchietto rosa, i suoi occhi erano molto vivaci. Quella ragazza era Jessica Stanley.

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Capitolo 4
*** L'incontro ***


Jessica si era rimessa con Mike dopo il matrimonio di Edward e Bella ma le cose tra di loro non erano andate bene cosi avevano deciso di lasciarsi. Lei era seduta al bancone di un bar quando Emmett si era avvicinato,aveva il viso più pallido del solito e gli occhi arrosati,avevano parlato per un po’ ma poi non si erano più rivisti fino al giovedi precedente quando lei si era recata a Port Angeles per alcuni acquisti e aveva notato Emmett seduto su una panchina. Aveva l’aria molto triste e cosi si era avvicinata per sapere che cosa gli fosse successo,poi lui l’aveva invitata in una piccola osteria li vicino e dopo cena si era offerto di riaccompagnarla a casa.  Per tornare a casa di Jessica dovevano passare davanti una piccola discoteca dove lei vide Mike mentre si baciava con un’altra e cosi scoppiò a piangere,Emmett intui cosa la turbasse e cercando di consolarla la baciò. All’inizio non sapeva cosa fare ne come interpretare quel gesto ma poi si era lasciata andare fino a quando non aveva avertito le mani di Emmett iniziare a salire sotto la sua camicetta,allora Jessica si era fermata e lui gli aveva sussurato che andava tutto bene e che lui non l’avrebbe fatta soffrire come invece stava facendo Mike. Dopo aver sentito quelle parole si lasciò completamente andare e le sue mani arrivarono subito alla cintura dei pantaloni di Emmett, lui l’attirò a sé e iniziò a baciarla in modo più violento. I due fecero l’amore in auto che,fortunatamente,era parcheggiata dietro un grosso cespuglio in modo che nessuno potesse vederli.                                                                                                                                

Tutto ciò era accaduto qualche giorno prima ed ora che Jessica si trovava li davanti la porta di casa Cullen si penti di ciò che era successo. La porta si apri e lei si ritrovo davanti Emmett con uno strano sorriso sul volto,appena fù entrata notò che tutta la famiglia era li in piedi con lo sguardo fisso su di lei,ma l’unica in quella stanza che poteva davvero meravigliarla era Bella. Era cosi cambiata dall’ultima volta in cui si erano viste,ora aveva i capelli più lucenti,il viso pallido,sembrava più magra e soprattutto più sicura di sé.
 
Bella non poteva crederci.Non era possibile.No.Non Jessica.Non la sua cara amica,quella che l’aveva accolta al suo tavolo in mensa,che le aveva presentato i Cullen,quella che il giorno del diploma aveva fatto un discorso bellissimo e che al suo matrimonio gli aveva fatto notare quanto ancora desiderasse che Edward cambiasse i suoi piani e scegliese lei. Ora quella ragazzina che le ricordava la sua vita da umana era li difronte a lei,con gli occhi fissi nei suoi. Chissà se aveva notato che lei non era più quella di prima.  Gli occhi di Bella si spostarono dal viso e si posarono sulla sua pancia,si iniziava già a intravedere una piccola sporgenza proprio come era succeso a lei quando era incinta di Nessie. Per qualche strano motivo fu felice di sapere che sua figlia non fosse li in quel momento e che Jacob si stava occupando di lei.
 
Esme asservava quella strana ragazza che si guardava in torno come un topo in gambia. Si ricordò di averla vista alla cerimonia del diploma dei ragazzi e che Bella e Edward l’avevano anche inivitata al loro matrimonio. Mentre pensava a cosa dire per rompere il silenzio che si era creato qualcuno saltò addosso alla ragazza,qualche secondo dopo  Jasper e Emmett stavano cercando di staccare Rosalie dal collo di Jessica mentre la poverina urlava più per la paura che per il dolore. 
“Edward portala di là” gridò Carlisle mentre correva a soccorere la ragazza che continuava a dimenarsi tra le braccia di Emmett. “Brutta stronza come hai potuto? Che c’e ti piaciono i tipo occupati? Prima ci provi con mio fratello e ora con il mio fidanzato,ma io ti faccio fuori,hai capito?” urlò Rose con tutta la voce che aveva. “Edward PORTALA DI Là” e dopo l’ennesimo gridò di Carlisle nella stanza piombò il silenzio.
 
Edward,Jasper e Bella stavano cercando di tranquillizzare Rosalie mentre nel soggiorno Carlisle,Emmett ed Esme si occupavano di Jessica. Visto che in casa non c’era cibo umano Alice era uscita per comprarne un po’, Jessica se non veniva fatta fuori da Rosalie sarebbe morta di fame altrimenti.
“Devi calmarti,okay? Senti Rose qui siamo tutti dalla tua parte,questo lo sai, ma non devi comportarti cosi. Potevi ucciderla te ne rendi conto?” Jasper era seriamente preoccupato per la sorella ma lei continuava a fissare fuori dalla finestra come se non fosse li con loro. “Rose,per favore. Lo so che è difficile ma..” “No,Bella. Tu non sai niente,non sai niente..ma l’hai vista? Una stupida umana,non ci posso credere,mi ha traditta con una stupida umana” aveva il viso sconvolto e sembrava incredibilmente stanca come se stesse per crollare dal sonno da un momento all’altro. Edward cammina avanti e dietro per la stanza con le mani unite dietro la schiena,all’improvvisso si fermò e si voltò e anche gli altri si voltarono a vedere cosa avesse catturato la sua attenzione e videro Carlisle sulla soglia della porta della cucina che teneva un braccio sulla spalla di Jessica, “Questa dolcissima ragazza starà un po’ qui con noi,sono sicuro che non ci saranno altri problemi,vero ragazzi?” “Si,si certo.” Jasper sembrava stordito “ora lei sa di noi quindi dobbiamo proteggerla e poi dobbiamo proteggere anche il bambino” sentendo quelle parole Rose scattò dalla sedia “Non resterò qui a guardarla mentre mette al mondo il figlio dell’uomo che amo. Non resterò qui a rivivere quello che ho vissuto con la gravidanza di Bella” a quelle parole Jessica sgranò gli occhi e finalmente da quando era arrivata Bella le senti dire qualcosa. “Tu..tu hai un figlio?” disse piano. “Si,ho una splendida figlia che si chiama Reneesmè “ Jessica possò gli occhi su Edward e lui annui “Si,è nostra figlia” disse sfoderando il suo sorriso sghembo che un tempo faceva sciogliere Jessica come se fosse un ghiacciolo. “lo sapevo che era incinta chi altro si sposerebbe cosi presto” pensò accida ma subito si affretto a dire “sono felice per voi” e mentre cercava di sedersi qualcosa dentro di lei si mosse e la fece urlare dal dolore..

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Capitolo 5
*** Tutto si complica. ***


Erano giorni che Alice continuava a lavare asciugamani e vestiti sporchi di sangue. Il corpo di Jessica non accettava il sangue che gli davano e non tollerava nemmeno più il cibo umano,era diventata magrissima e nessuno sapeva più come aiutarla. Jessica passava le sue giornate sul divano a fissare il soffitto con Bella e Alice che le tenevano compagnia e l’aiutavano a mettersi seduta quando doveva vomitare, visto che da sola non ci riusciva.  Il bambino che cresceva dentro di lei era molto forte e si nutriva tanto e cosi aveva la pancia piena di lividi viola che tutte le sere massaggiavano con della crema che sembrava non fare nessun effetto. Rosalie ed Emmett non si parlavano più,quando uno dei due entrava in una stanza l’altro se ne andava. Emmett non sopportava di vedere Rosalie soffrire e lei non sopportava ciò che aveva fatto alla loro famiglia.  “Bella” la voce di Jess era un sussurro ormai “..Bella,aiutami..devo vomitare” erano giorni che non mangiava niente eppure continuava a vomitare sangue. Bella era inorridita per quello che stava succedendo alla sua amica e si sentiva incredibilmente impotente, ora capiva cosa avevano provato Edward e Jacob quando le erano stati vicino. Il suo pensiero corse subito a Nessie che fortunatamente era andata a casa di Charlie per qualche giorno insieme a Jacob,Bella non voleva che la figlia vedesse cosa succedeva a portare dentro di se una creatura che ogni minuto che passa ti rende sempre più debole,non voleva che si sentisse in colpa per quello che aveva causato alla madre con la sua nascita.  “Oh cazzo di nuovo no però” disse con voce rauca Emmett che era appena entrato nel salotto. Alice lo fulmino con lo sguardo, “visto che l’hai messa tu in questa situazione faresti meglio a provare ad essere più gentile”. La persona che più odiava Emmett,dopo Rosalie,era Alice. Non riusciva ad essere gentile con lui mentre Bella si sforzava sempre di dargli una parola di conforto. “Se avete finito di battibeccare potreste aiutarmi con Jess. Alice perché non la porti in bagno e non l’aiuti a lavarsi?” Dopo dieci minuti si senti dal piano di sopra il respiro irregolare di Jess che ormai doveva essersi addormentata.
 
“Dobbiamo trovare una soluzione,non mangia da giorni e se continuiamo cosi non credo che arriverà al parto” Carlisle era seduto mentre tutto il resto della famiglia era in piedi per ascoltare le ultime novità. “E se provassimo a somministragli delle vitamine in una fiala?” propose Jasper che sembrava essere l’unico a interrogarsi su cosa potesse aiutare Jess. “La vomiterebbe nello stesso istante in cui la sta ingerendo” rispose sbuffando Carlisle. “E se prendiamo il bambino e lasciamo perdere lei? Tanto a cosa ci serve? Ci sta causando solo problemi!!” disse con voce piena di rabbia Rosalie. Tutti si voltarono a guardarla,Emmett chiuse le mani a pugno e abbasso lo sguardo su di esse. “non posso credere che tu stia dicendo una cosa del genere” intervenne Esme “lei ora fa parte della famiglia,e poi è una cosi cara ragazza. Credo di essermi affezionata a lei.” Rosalie sgranò gli occhi lentamente e dopo qualche istante di esitazione disse “..o lei o me” e cosi ebbe di nuovo tutti gli occhi puntati addosso. Esme sembrò sul punto di aggiungere dell’altro,apri la bocca ma poi la richiuse come se non sapesse cosa dire. A quel punto toccò ad Alice rompere quel silenzio “La colpa non è sua,Rose,non è stata lei a metterci in questa situazione.” E con uno sguardo pieno di odio guardo verso Emmett.
 
“Amore cosa ne dici di tornare a casa? Tanto Jess ora dorme e noi non possiamo fare nulla al momento” era d’accordo con lui ma Bella non voleva l’asciare la sua amica da sola e mentre formulava quel pensiero Edward aggiunse “non sarà sola,qui tutti si prenderanno cura di lei” da quando gli aveva aperto la sua mente si era convinta che lui riuscisse a capirla con molta più facilità. Molte volte lui rispondeva alle sue domande inespresse e poi con uno sguardo di intessa continuavano la loro conversazione. Bella sospirò “e va bene,ma stiamo via solo per poco.”
 
Arrivati nella loro casetta la prima cosa che fece Bella fu buttarsi sul divano e chiudere gli occhi. Era cosi stanca di tutto quello che stava accadendo,volevo solo addormentarsi e svegliarsi la mattina dopo poi chiamare Jess e ascoltarla mentre le raccontava gli ultimi pettegolezzi del college. Ma sapeva che non era possibile anche se lo desiderava con tutta se stessa. Mentre era con gli occhi chiusi senti le mani di Edward che gli facevano un leggero massaggio alle spalle. “Ti amo” sussurrò,”Oh amore mio ti amo anch’io” senti il respiro fresco di lui sul suo collo e istintivamente si giro per baciarlo. Non fu come i tanti baci che si erano scambiati in quei giorni di angoscia,baci veloci e privi di passione. No,questo era diverso. Era intenso e pieno di amore. Si alzo dal divano,prese la mano di Edward e lo trascino verso la loro camera da letto. Si amarono per alcune ore,lasciandosi alle spalle tutto e concentrandosi esclusivamente sul piacere che provavano stando l’uno nelle braccia dell’altro.  Ma mentre in una stanza due corpi si univano in un’altra due si separavano.                  
“Ti ho amato come non ho mai amato nessuno e continuerò a farlo per sempre. Mi dispiace ma non sono abbastanza forte per sopportare tutto ciò. Non cercarmi” e dopo aver scritto questo messaggio Rosalie prese la sua valigia e saltò giù dalla finestra. Pochi minuti dopo era già lontana chilometri dall’abitazione dei Cullen.

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Capitolo 6
*** Scelte difficili ***


La stanza ormai era distrutta. Il letto era stato capovolto,il grande specchio era ridotto in un mucchio di pezzi di vetro,i vestiti strappati ricoprivano gran parte del pavimento e le porte dell’armadio erano state spezzate in due. Emmett sedeva sul pavimento con la testa tra le mani,aveva letto e riletto il biglietto che gli aveva lasciato Rosalie e non riusciva a credere a quello che c’era scritto. Lei lo aveva lasciato. Se n’era andata.  
Da quando era iniziata tutta quella storia non aveva mai smesso di credere che finchè lei sarebbe rimasta al suo fianco tutto,in un modo o nel'altro,sarebbe andato per il verso giusto anche quando si evitavano gli bastava sentire il suo profumo per darsi forza. Era grazie a Rosalie se non era ancora crollato del tutto,ma ora che era andata via e nulla aveva più senso. Tanto valeva mandare tutto a quel paese. 
 
Al piano di sotto regnava il silenzio. Tutti avevano capito ma come Emmett nessuno riusciva a credere che Rosalie fosse andata via per davvero.

“è fatta” penso Rosalie “ora sono libera,devo solo dimenticarli. Dimenticarli tutti.” Aveva ripetuta quella frase tante volte nelle ultime ore eppure la sua mente tornava sempre a quella casa,a quelle persone che per molti secoli erano stati la sua famiglia. La sua unica famiglia. Era grata a tutti per quello che avevano fatto per lei ma non poteva più stare li,con lei che metteva al mondo il figlio dell’uomo che amava. Non sapeva dove sarebbe andata,ora era completamente sola.      
                                                 
“Dobbiamo andare a cercarla,Alice cerca di metterti in contatto con lei,non deve essere andata lontano.” Esme era molto preoccupata e il fatto che non potesse fare niente per cambiare le cose la rendeva ancora più frustrata. “ci sto già provando da ore ma sembra scomparsa,non riesco più a sentirla” “è successo anche a me” disse Jacob “quando ho lasciato il branco per venire qui a proteggere Bella,ho smesso di sentire i pensieri degli altri. Forse è successa la stessa cosa anche a Rosalie,forse il fatto che ci abbia lasciati in qualche modo centra” “stai dicendo che è lei che non vuole mettersi in contatto con noi? Che non vuole più sapere niente di noi?” disse Alice che sembrava sul punto di piangere. “no,nn sto dicendo questo ma..forse dovremmo dargli un po’ di tempo,quando sarà pronta sarà lei a contattare noi” “ma cosa ne sai tu,cane? Tu non la conosci nemmeno anzi l’hai sempre odiata. Che ci fai qui? perchè nn sei da qualche altra parte a festeggiare?” la voce di Emmett era un ringhio furioso. Nessie scattò dalla sedia “zio Emmett ma come ti permetti di parlargli cosi?” “Dai tesoro lascia perdere” “No,Jacob,io nn posso tollerare che ti dica queste cose. Qui siamo tutti preoccupati.” Emmett aveva abbassato la testa “Scusatemi.Scusatemi tutti” la voce adesso era diventata un sussurrò appena udibile. “Adesso abbiamo qualcosa di più urgente di cui occuparci e non è Rosalie e le sue bravate ma è la salute di Jessica.” Il lato da medico di Carlisle aveva preso il sopravvento su quello da padre preoccupato e forse era un bene,ci voleva qualcuno che avesse i nervi calmi altrimenti sarebbe scoppiato il caos. “quella ragazza sta davvero male,dobbiamo trovare un modo per nutrirla.” “gli hai già dato del sangue oggi?” chiese Bella. “certo e per un momento sembra far effetto ma poi ha iniziato a vomitare e si è fermata solo quando lo aveva espulso tutto.”  “Carlisle sai che la soluzione è una sola,anche se non ti sembra giusto” Edward aveva gli occhi fissi in quelli del padre sembrava che stessero comunicando in un modo intimo e silenzioso e quando finalmente Carlisle distolse lo sguardo disse “l’unica soluzione è far nascere il bambino il prima possibile,forse addirittura adesso,ma per una vita che nasce c’e ne una che muore” sembrava avere gli occhi lucidi. “che cosa stai dicendo? Cosa significa?” Bella aveva intuito a cosa si riferiva ma voleva che lo dicesse chiaramente. “Significa che se facciamo nascere il bambino Jessica sicuramente morirà.”

Era tutto il giorno che viaggiava e ora aveva un gran fame. Camminò per altri minuti poi la sua attenzione si fermò su un ragazzo molto robusto che camminava velocemente dietro ad una donna di poco più bassa di lui. Poi i due si incamminarono in un piccolo vicolo senza uscita. Rosalie,chiaramente incuriosita,decise di seguirli ma non poteva farsi vedere cosi con un gran salto sali sul tetto di uno dei palazzi che si affacciava in quel vico. “Che cosa vuoi da me? Come hai fatto a trovarmi? Mi hai tradita ben tre volte e ora che ti ho lasciato vieni qui a dirmi che mi ami? Hai mai sentito dire che se ami non tradisci?” disse la ragazza, Rosalie doveva ammettere che si trovava molto d’accordo con quelle parole. “Ero ubriaco e poi tu eri in vacanza con i tuoi e lei era cosi carina.” Rispose sulla difensiva lui. “Lei era la mia compagna di stanza ed era diventata la mia migliore amica da poco. E dimmi eri ubriaco tutte e tre le volte oppure ti è tanto piaciuto la prima che hai voluto subito riprovare?” ora la ragazza piangeva,lui cerco di consolarla ma quando avvicinò una mano al suo volto lei indietreggiò di qualche passo. Sembrava che avesse paura di lui. Rosalie pensò di esporsi un altro po’ per vedere meglio ma aveva paura che uno dei due la vedesse,intanto lui aveva afferrato il polso della ragazza che aveva iniziato ad urlare mentre lui le si buttava addosso bloccandola con il suo peso e l’altra mano si faceva largo sotto la gonna. Vedendo quella scena qualcosa dentro Rosalie scattò,si ricordo di quando era successo a lei,di quando l’uomo che amava l’aveva lasciata a morire in una pozza di sangue dopo che aveva avuto quello che voleva. Cosi senza pensarci due volte si lanciò dal tetto del palazzo, atterrò poco lontano dai due,afferrò violentemente un braccio del ragazzo e bloccandolo vicino al muro gli disse “uomini come te non meritano la vita” e dopo aver addentato un punto preciso della gola senti la bocca piena del sangue di lui.

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Capitolo 7
*** Una nuova vita. ***


Aveva controllato che nessuno la vedesse uscire dal vicolo e poi aveva corso il più velocemente possibile. La rabbia e la seta avevano preso il sopravento e ora Rosalie doveva fare i conti con i sensi di colpa che la stavano divorando. Aveva appena ucciso due innocenti,bhe forse lui se lo era meritato ma lei non aveva fatto alcun male. Dopo qualche ora di folle corsa si fermo e cercando di ripulire i suoi vestiti dal sangue capì che il suo istinto la stava riportando indietro,in quella casa dove c’era l’unico che poteva alleviare il suo dolore : Emmett.
Erano passati solo due giorni da quando Rosalie era andata via ma a tutti sembrava che fosse trascorso un intero secolo. Jessica peggiorava minuto dopo minuto e ormai Carlisle non sapeva più cosa fare per aiutarla. Era dimagrita e aveva la pancia piena di lividi che il bambino lasciava ogni volta che si nutriva. Tutti avevano capito che non sarebbe sopravvissuta al parto.                                                                                    
“Io credo che sia arrivato il momento di far nascere quella creatura,tutto ciò procura solo più sofferenza a Jessica e ormai la pancia è bella grande quindi penso che anche il bambino sia pronto a venire al mondo” Edward stava mettendo nel frigo tutto il sangue che Carlisle aveva rimediato in ospedale mentre Jasper ricontrollava le analisi di Jessica e nel suo sguardo si leggeva tutto il suo sconforto “Forse hai ragione Edward,e credo anche lei lo sappia”
Bella stava aiutando Jessica a fare un bagno,era stata lei a proporglielo perché prima dell’intervento voleva essere pulita e profumata “la solita Jess” aveva pensato Bella. “Voglio che tu mi prometta una cosa” disse con un filo di voce Jessica  “Voglio che tu mi prometta che ti prenderai cura di mio figlio,ho visto come Nessie ti guarda e come ti rispetta,so che sei una gran madre e voglio che tu lo sia anche per il mio bambino,devo essere sincera se ci fosse stata Rosalie lo avrei chiesto a lei ma visto che è andata via..” “non credo che sarebbe stata una buona idea,ti avrebbe dissanguato” disse Bella prima di scoppiare in una leggera risata che coinvolse anche Jessica. “Forza ragazze Carlisle è pronto per l’operazione” annunciò Alice prima di riuscire dal bagno. “Allora me lo prometti??” “Te lo prometto Jess.”
Jessica era distesa sullo stesso tavolino su cui tempo prima c’era Bella. “Tra qualche minuti il sonnifero farà effetto,non sentirai niente quando prenderemo il bambino” “mi stai dicendo che non soffrirò?” “non posso dirti una cosa del genere ma..” “Emmett? Se tornassi indietro rifarei tutto da capo” “Oh Jess,io no,sono stato cosi egoista con te e ti chiedo scusa io non avevo alcun diritto eppure…” Emmett lasciò la frase a metà perché era scosso da forti singhiozzi “Tu vivrai,mi hai sentito Jess?? Tu vivrai e con te vivrà nostro figlio,noi saremo una famiglia,te lo prometto,risvegliati dall’intervento e c’e ne andremo insieme,noi tre” e dopo aver udito quelle parole con un sorriso Jess si addormento.

“Un taglio deciso,cerchiamo di fare il più veloce possibile,non creiamo emorragie inutili” Edward e Jasper ascoltavano Carlisle mentre lui gli dava tutte le informazioni per il parto mentre Alice e Bella preparavano le cose per il bambino ed Esme portava fuori Emmett perché stava cominciando a dare di matto e non sopportava più tutta quella pressione. “Forza iniziamo” disse Carlisle e inziò a tracciare un lungo taglio sulla pancia di Jessica. Qualche minuto dopo aveva le mani piene del sangue della ragazza,ne lui ne Edward e Jasper riuscivano a tirar fuori il bambino,non si capiva come ma era come se cercasse di restare aggrappato alla madre con tutte le sue forze. “La pancia di Jess è aperta da 15 minuti,dobbiamo sbrigarci sta perdendo molto più sangue di quanto possa permettersi” “Hai ragione Jasper,ma non so come tirarlo fuori” e il bambino,come se li avesse sentiti,iniziò a dare segni di cedimento e cosi Edward riusci a farlo uscire. Era un bambino bellissimo,ed anche se era pieno di sangue si notava che aveva gli stessi lineamenti di Jessica e la forma degli occhi di Emmett. Come era successo con Nessie anche questo bambino aveva preso i tratti di entrambi i genitori. Ma quando le cose sembrano andare per il verso giusto succede qualcosa che cambia i piani,infatti proprio in quel momento Jessica ebbe un collasso e come aveva detto Carlisle il giorno prima “per una vita che nasce una se ne va”

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