The second phase

di LostinStereo3
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Who wrote Holden Caulfield? ***
Capitolo 2: *** Break the door ***
Capitolo 3: *** The kids are growing up. ***



Capitolo 1
*** Who wrote Holden Caulfield? ***


Who wrote Holden Caulfield?


Era una giornata di pioggia a San Diego, una di quelle rarissime.

Me ne stavo appollaiata sul mio letto intenta nella lettura di “Il giovane Holden”. Me l’aveva regalato Jack, aveva detto che era proprio bello e che avrei dovuto leggerlo assolutamente.
Avevo 16 anni e mi piaceva leggere, anche a Jack piaceva e ci scambiavamo libri di continuo.

Intanto sentivo, dal piano di sotto, salire delle voci. Feci più attenzione tendendo l’orecchio e riconobbi la voce di mio padre e quella del buon vecchio Mark.
Non capii di cosa discutevano, per cui li lasciai lì, come sottofondo alla mia lettura.

Mi colpi la sfacciataggine del vecchio Holden (lui chiamava tutti con l’appellativo di vecchio, così presi a farlo anche io.)

“Mi misi in testa il mio berretto rosso da cacciatore, girai la visiera dietro, come piaceva a me, e poi urlai con tutta la maledetta voce che avevo in corpo -Dormite sodo, stronzi!-  Scommetto che svegliai tutti quei bastardi di tutto quel piano. Poi me la filai.”

Jack mi aveva detto che quel pomeriggio sarebbe andato a fare skate con Landon e qualche altro loro amico, diceva che non gli importava se piovesse, anzi era più divertente.

“Contenti loro”, pensai.

Finito il capitolo, scesi nel giardino sul retro di quell’enorme casa che mio padre si era costruito, per fumare.
Non schifavo mio padre per tutti i soldi che aveva, non avrebbe avuto senso. Pensavo piuttosto che lui fondamentalmente racimolasse tutto quel denaro facendo qualcosa che amasse davvero, con i suoi migliori amici. Era una cosa proprio figa, fare soldi facendo quello che ti piace e rendendo felici anche i milioni di fan che si portavano dietro ogni volta.
Jack non era esattamente della mia stessa opinione. Lui voleva essere diverso da Mark, non voleva che gli altri lo riconoscessero come il figlio di Hoppus, bensì per Jack, un ragazzo indipendente dal suo cognome.

“Ragazzina, che ci fai qui sotto?”

Merda, mio padre e Mark dovevano interrompere proprio adesso la loro brillante conversazione per venire a rompermi? Mio padre odiava vedermi fumare e io lo stavo proprio facendo sotto al suo naso.

“Sei proprio una ragazzina strafottente, Ava. Ti ho detto che non voglio che fumi in mia presenza e tu che fai? Mi butti il fumo in faccia? Bella faccia tosta.” Mio padre sapeva essere pesante quando ci si metteva.

Vidi il vecchio Mark sogghignare e guardarmi “Ava, lasciami due tiri”

Mio padre lo guardò quasi scandalizzato “Che fai? Ti ci metti anche a tu a darle manforte adesso?”

Io e Mark ci guardammo e scoppiamo a ridere.

“Tom dio santo e rilassati, non ha più 5 anni, Ava è una bella ragazzina con due tette, più belle delle tue”

“Non so se prenderla come un complimento o no” risi io.

Mark mi sparò un occhiolino fantastico e gli lasciai i famosi due tiri. Mio padre se ne stava ancora lì a fissarci.

Sicuramente, in fondo, trovava divertente vedere sua figlia e il suo migliore amico avere un rapporto così confidenziale, ma non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, così orgoglioso com’era.

Mi alzai dal divano del portico e scoccai un bacio sulla guancia a mio padre alzandomi sulle punte dei piedi, per quanto fossi alta non raggiungevo di certo il suo metro e novantadue, e me ne tornai in camera mia, lasciandoli ai loro discorsi da Peter Pan cresciuti.




 Ciao a tutti. 
è la prima volta che pubblico qualcosa su questo fandom, anche se sono fan dei blink da tempo.
Mi è venuta questa idea ed ho provato a svilupparla, non so in realtà se sarà una long o una one shot di massimo 3 capitoli, staremo a vedere.
Ditemi cosa ne pensate, se vi piace o meno, insomma qualsiasi cosa.

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Capitolo 2
*** Break the door ***


 Break the door.

 


Fuori pioveva ancora. Sentii il campanello suonare e poi delle voci all’ingresso.
Curiosa scesi le scale per arrivare giù e vedere chi fosse. Era Jack.

“Jack che ci fai qui?” mio padre sempre molto delicato.

“Ma sei bagnato dalla testa ai piedi” feci io, appena notai lo stato alquanto umido di Jack.

“Beh sì, facevamo skate al parco all’aperto, ci sembrava divertente, ma poi ha cominciato a piovere di brutto e ce la siamo filata. Sono passato a casa un attimo, ma la mamma mi ha detto di venire qui perché siamo a cena da voi.”

“Davvero?” io, mio padre e Mark..quasi ci fossimo coordinati. Vidi Mark e mio padre battersi un cinque seguito da un pugno. Quei due erano un caso perso.

“A quanto pare si, e ho anche abbastanza fame direi” continuò lui, massaggiandosi lo stomaco.

“Spero proprio che Jennifer abbia preparato il suo polpettone, lo amo.” Affermò Jack convinto e con aria sognante.

Nel frattempo che i due vecchi ancora si guardavano dubbiosi, io mi riscossi.

“Jack vieni sopra con me che ti do’ qualcosa di asciutto da metterti.”
Gli indicai di seguirmi su per le scale.

E all’improvviso parve risvegliarsi dallo sguardo ipnotico di Mark anche mio padre, che subito ci guardò quasi in cagnesco.

“Papà e tranquillo un po’, gli do’ solo dei vestiti, non me lo scopo sul tuo letto.”

“Ava e che cazzo, sembri una scaricatrice di porto.”

“Ma parli tu?” gli rinfacciai io.

“Calmatevi un po’ voi due” mediò Mark. Poi rivolgendosi a mio padre “Amico tranquillo, Jack non salterà addosso a tua figlia, assomiglia tutto a me e sai bene che io sono un incurabile romanticone, no?”

Mark non sa controllarsi proprio, la faccia di mio padre era tutt’altro che rassicurata.

“Proprio per questo mi preoccupo, perché conosco te” ribadì mio padre verso Mark.

“Si ok, in tutto questo c’è ancora Jack bagnato come un pulcino, addio.”
Presi Jack per un braccio e lo trascinai su con me, lui con l’altro reggeva ancora lo skate. Mi girai un attimo e lo vidi ammiccare in direzione di quei lì sotto. Alzai gli occhi al cielo pensando da che razza di gente fossi circondata: tre imbecilli in piena regola.


“Tuo padre mi fa morire dal ridere” esclamò Jack una volta entrato in camera mia.

“Ma sta zitto, sono due idioti, anzi tre con te” risposi io, non riuscendo a nascondere un sorriso.

“Però ci vuoi bene, ammettilo”

“Penso sia abbastanza normale. Uno è mio padre, l’altro è come se fosse mio zio e beh..poi noi due ci conosciamo da sempre no? Siamo come fratelli” nascosi la faccia nell’armadio alla ricerca di qualcosa da fargli mettere.
Alla fine trovai una vecchia maglietta dei Descendents che avevo rubato a mio padre e dei jeans abbastanza larghi che pensai gli potessero andare bene. Gli lanciai il tutto in faccia, ridendo.
Lui afferrò al volo.

“Fratelli eh?” chiese a metà tra il dubbioso e il provocante.

“Noo?” io ero più dubbiosa di lui e adesso avevo paura che potesse succedere qualcosa di sbagliato, indietreggiai fino a sbattere la schiena contro l’anta ancora aperta dell’armadio, che si chiuse e io quasi caddi all’indietro. Jack mi afferrò al volo e mi trovai spiaccicata contro il suo petto bagnato.
Lui mi alzò il viso e mi scostò i lunghi capelli castani, quasi biondi, dalla faccia e mi guardò a lungo negli occhi.
Poi disse qualcosa che non capii e poggiò le sue labbra sulle mie. Stemmo così a lungo, l’uno ancorato alle labbra dell’altro.
Io avevo gli occhi spalancati e stentavo a realizzare, avevo la mente offuscata. Lui chiuse gli occhi e tentò di approfondire il bacio, io titubante schiusi la bocca e lui quasi trionfante andò alla ricerca della mia lingua.
Mi strinsi a lui e finii per bagnarmi anche io. Sentii i sentimenti scalpitare nel cuore per essere liberati. E io chi ero per trattenerli in gabbia?
Mi staccai leggermente da Jack e incrociai le nostre mani spintonandolo un po’.

“Andiamo, altrimenti mio padre penserà davvero che stiamo facendo cose porno sul suo letto” dissi io, accennando una risata.

Ci guardammo e sorridemmo insieme, scendemmo le scale e trovammo anche Skye, mia mamma e Jonas che erano rientrati, pronti per la cena.





Un nuovo capitolo. Qui continua a piovere e sono triste. Tra due giorni vedrò all time low e green day, e venerdì parto alla scoperta di Milano con la mia migliore amica per vedere, di nuovo, gli all time low.
Vi ho resi partecipi, boh.
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito il capitolo precedente, grazie davvero :)

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Capitolo 3
*** The kids are growing up. ***



The kids are growing up.


“Mark  finiscila di mangiare wrustel crudi!” Skye stava urlando contro suo marito.

“Ei Skye, mi dispiace dirtelo dopo tutti questi anni, ma a Mark piacciono parecchio i wrustel, soprattutto quelli belli duri.”

“Oh si Tom, peccato che il tuo rimanga flaccido per la maggior parte delle volte, Jen viene sempre a lamentarsi da me.”

Mio padre guardò zio Mark scandalizzato, lui rideva. E tutti e due si presero uno schiaffo in testa: mio padre da Skye e Mark da Jen.

“Insomma Mark, c’è Jonas” lo rimproverò mia madre.

Era questo il clima che si era creato, prima che io e Jack facemmo la nostra entrata in scena.
Sembrò quasi come se il tempo si fermasse e tutti smisero di respirare. Tutti i riflettori puntati su di noi.
Non l’avevo notato, ma io e Jack ci tenevamo per mano. La lascai immediatamente, troppo imbarazzata.
Lui testardo, la riprese e con un sorrisone entrò in cucina.

“Allora Jen, che hai preparato? Sto morendo di fame” esordì Jack, nel silenzio generale.

Nessuno rispose. La situazione stava degenerando, così decisi di prenderla in mano.

“Insomma cosa c’è da scandalizzarsi? Non avete mai visto due sedicenni innamorati tenersi per mano? Suvvia, non fate quelle facce. E no, papà, non hai voce in capitolo.” Ava colpisce ancora, fiera e determinata.

“Voi..voi due state insieme?” mio padre sembrava veramente incredulo, e dai suoi occhi traspariva frustrazione.
Adesso ero io quella insicura però. Noi due stavamo insieme? Non lo so, diamine, non lo so.

“Si Tom, stiamo insieme. Sono così scemo che me ne sono accorto solo adesso di amare tua figlia. Sei come un secondo padre per me, ma se hai qualcosa in contrario, beh..sappi che non mi interessa.”

Jack che cazzo dici? Vuoi farti decapitare con il coltello da cucina seduta stante?

Come non detto, mio padre era nero dalla rabbia. Che poi, che avrà da essere così geloso di me? Insomma, come se lui a sedici anni non si fosse scopato metà della popolazione femminile di Poway. E dico metà solo perché il restante 50% andava oltre i 25 anni.

Fatto sta, che in un impeto di rabbia ceca mio padre si scaraventò su Jack, atterrando su di lui con veramente poca grazia. Un urlo generale. Ecco qua che me lo uccide. Ma che mi è saltato in testa? Non me lo potevo tenere per me? Facevamo una cosa segreta, era anche più eccitante. E invece no, io non sono capace a dire cazzate, per cui eccoci in questa situazione disagiata.

Gli istanti che seguirono furono veramente di panico più totale. Mio padre urlava addosso a Jack i peggio improperi, Jack cercava a suo modo di non soffocare o di non esplodere sotto al peso per niente indifferente di mio padre. Mark era accorso immediatamente a salvare la situazione, cercando di alzare quel ciccione di mio padre da suo figlio. Skye e Jen guardavano la scena imbarazzate, una con l’altra, e non sapendo che fare, si abbracciarono. Certo che pure quelle due mica erano tanto normali.
Jonas arrivò da non so dove, a riprendere tutto con il suo telefonino urlando “questo lo carico su youtube, divento famoso e faccio tantissimi soldi.” Vagli a dire che lui famoso e con tanti soldi, già c’era. Era stupido quasi quanto il padre.

Io, dal canto mio, non la reggevo più una cosa così. Per cui presi il primo piatto di coccio che mi capitò a tiro e lo lanciai per terra, ottenendo
l’attenzione di tutti i presenti.

“Papà ora basta. Levati da lì, hai quarant’anni e ti comporti come un ragazzino di 13. E voi due lì, riprendetevi i vostri mariti. Jack alzati da terra.” Quando Ava parlava, necessitava attenzione, quindi rimisi tutti in riga prima di iniziare il mio discorso.

“Senti pà, è ora di finirla con questa storia. Ti voglio bene, sei il papà migliore del mondo e tutto quanto, ma devi capire che ho sedici anni, non sono grande, ma non sono più nemmeno piccola. Jack è il mio migliore amico, lo è sempre stato. E devo ringraziare anche te per questo, perché è grazie a te e a zio Mark se vicino a me ho Jack. Purtroppo per te, è capitato che ora sta nascendo qualcosa, quindi accettalo ok?” Lo guardai dubbiosa, ma decisa in quello che avevo detto.
Lui parve pensarci a lungo, cercò lo sguardo di Mark, che sorrise prima a noi e poi a lui. E allora parve convincersi, come se il solo fatto che a zio Mark tutto questo andasse bene, allora si, andava bene anche lui.

Mi stritolò in un abbraccio spacca costole e mi sussurrò all’orecchio “scusa piccola mia, mi sono un po’ lasciato andare, ti voglio bene anche io tesoro”. Lo strinsi ancora più forte e lui acchiappò Jack e Mark dal nulla coinvolgendo anche loro, si unirono poi mia madre e Skye in quell’effusione di affetto così plateale.

“Ma no gente, dovete continuare a litigare, gli abbracci e le lacrime non vanno sul web, mi farete fare un fiasco.”

“Sta zitto Jonas” lo rimbeccai io, acciuffandolo dalla sua stupida tshirt di star wars e trascinandolo nel bel mezzo dell’abbraccio di gruppo.
Quasi piansi all’idea che tutto ciò a cui tenevo di più al mondo si trovasse in quella stanza, tutti avvinghiati l’uno all’altro.
Eravamo una bella famiglia, tutti insieme. E Jack ormai ne faceva parte, non più come “il figlio di zio Mark”, ma come “Jack, il mio ragazzo”.
 
 





“Ei Mark” mio padre aveva la capacità di creare momenti bellissimi con estrema facilità, ma di distruggerli con altrettanta velocità.

“Cosa c’è Tom?” la voce di Mark era, come sempre, a metà tra il divertito e lo scocciato.

“Smettila di scorreggiare, c’è una strana puzza qui.”

“Sei un coglione Tom…”

“Il polpettone in fornoo, cazzo, l’ho dimenticato” mia madre isterica corse verso la puzza.

Ecco qui che si tornava al clima demenziale di sempre. E io amavo tutti questo.






Ciao ragazzi. La storia è finita. Non me ne sono resa conto, ma nel mentre scrivevo,ho capito che questo era l'ultimo capitolo. 
è stato breve e intenso e sono contenta. Tra l'altro è la prima volta che concludo una storia, sebbene questa sia stata di soltanto 3 capitoli.
Mi auguro che vi sia piaciuta :3
Se vi va, potete farvi un giretto sul mio profilo, se non avete nient'altro da fare.
Avevo programmato di mettere delle foto, ma fuck, non ci sono riuscita.
Ciao..e grazie. Alla prossima.

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