Danger

di onlyyou_beba
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** If I’m louder, would you see me? ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 – A Team ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 – I lose her ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 – Best Song Ever ***
Capitolo 5: *** Chapter 5 – Mirrors ***
Capitolo 6: *** Chapter 6 – my love is a mistake ***
Capitolo 7: *** Chapter 7 – “ Hi, I’m Back for you! “ ***
Capitolo 8: *** Chapter 8 – Heart Attack ***
Capitolo 9: *** Chapter 9 – Feel This Moment ***
Capitolo 10: *** Chapter 10 - Sorpresa! ***
Capitolo 11: *** Chapter 11 - ***
Capitolo 12: *** Chapter 12 – We have a problem ***
Capitolo 13: *** Chapter 13 – we have a mission ***
Capitolo 14: *** Chapter 14 – make love with me ***
Capitolo 15: *** Chapter 15 - i find you ***
Capitolo 16: *** E' UN AVVISO E NON UN CAPITOLO! ***
Capitolo 17: *** E' UN AVVISO E NON UN CAPITOLO! ***
Capitolo 18: *** Chapter 16 - she needs to be saved ***
Capitolo 19: *** Chapter 17 - Freedom ***
Capitolo 20: *** chapter 18 - Dream ***
Capitolo 21: *** chapter 19 - Don't let me go ***
Capitolo 22: *** Chapter 20 - Unpredictable ***
Capitolo 23: *** * Anticipazione capitolo 21 * ***
Capitolo 24: *** Chapter 21 - Friendship ***
Capitolo 25: *** Chapter 22 - The story of my life ***



Capitolo 1
*** If I’m louder, would you see me? ***


♦ ♦  DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 



« Chapter 1 –  If I’m louder, would you see me? »

 

Holmes Chapel,Londra.
Ore 04.30 am

 
Seduta sul solito marciapiede giocherellavo con una ciocca dei miei capelli facendola roteare attorno all’indice e al medio. Fissavo la strada solitaria che verso quell’ora era sempre stata così. Il vento mi scompigliava i capelli che faticavo ad aggiustare. Mi alzai e presi il mio skateboard, ci salii e mi diedi una spinta abbastanza forte che mi permise di imboccare la discesa che la strada mi offriva. Proseguii fino ad imboccare la seconda strada alla mia sinistra doveva essere desolata anch’essa, ma invece non lo era. C’era un ragazzo che camminava con le mani nelle tasche dei jeans e indossava un maglione abbastanza pesante , data l’aria gelida di stamani, mentre io indossavo una canotta leggera con dei pantaloncini e le ginocchiere. Gli passai accanto e lui si voltò per guardarmi. Occhi freddi come il ghiaccio incontrarono i miei verdi. Lo sorpassai per poi voltarmi notando che il giovane continuava ad avere un contatto visivo con me. Sbuffai per poi imboccare la prima via alla mia destra che mi riconduceva a casa.
Salii i cinque scalini che mi separavano dalla porta e presi le chiavi dalla tasca posteriore dei miei pantaloncini, ma mi caddero. Imprecai per poi abbassarmi a riprenderle, appena rialzai lo sguardo rividi il giovane che mi guardava. Sobbalzai indietreggiando fino a toccare con la schiena la porta di legno, mi scrutò per bene per poi andarsene. Che tipo.
 
Mi alzai e infilai le chiavi nella serratura per poi entrare in camera silenziosamente per non far svegliare mia madre o mio fratello. Salii al secondo piano ,dove si trovava la mia camera proprio di fronte a quella di mio frarello. Proseguii per il corridoio per poi aprire la porta della mia camera e chiuderla dietro di me. Appena mi voltai vidi mio fratello seduto sul mio letto a braccia conserte con la mascella serrata e gli occhi puntati su di me. Sbuffai sapendo che mi avrebbe fatto un’altra sceneggiata, posai lo skate accanto al comodino e sentii la voce di mio fratello dirmi “sai bene che non devi uscire a quest’ora”. Nella stanza risuonava la sua voce roca, sbuffai e dissi secca:”non sei mio padre”
“infatti non lo sono, ma sai bene che lui non c’è più e io devo badare a te” rispose freddo afferrandomi per l’avambraccio.  Era più alto di me e sentivo il suo sguardo ferirmi come tanti coltelli e mi sentivo ancora più piccola sentendomi leggermente sollevare dalle sue braccia possenti finchè non mi spinse sul letto infuriato dicendomi mentre se ne andava “te l’ho sempre detto che è pericoloso ma tu proprio non vuoi capire” e poi uscii.
Mi massaggiai il braccio dolorante a causa della stretta e afferrai il cuscino urlando contro di esso. Dovevo sbollire la rabbia, mi sentivo in prigione. Al comando. Impotente.
Sapevo che faceva tutto ciò per il mio bene, ma ancora non capivo del perché diceva che era pericoloso. Questo posto era il più tranquillo, nessuno era mai morto. Era sicuro.
 
Mi legai i capelli rossi in una treccia che scendeva morbida sulla spalla sinistra e poi scesi in cucina per fare colazione. Entrai e vidi mia madre che preparava i soliti cupcakes, sapendo che amavo mangiarli, mise la crema e lo decorò con scaglie di cioccolata per poi posarlo sul vassoio dove già ce ne erano una dozzina. Lo presi e gli diedi un morso sporcandomi le labbra con la crema al burro.
“hey buon giorno Honey mi sorrise “affamata come sempre vedo”
“ovvio” risposi ingoiando il boccone per poi dare un bacio sulla guancia moribida di lei.
“tuo fratello mi ha detto che eri fuori stamattina…Honey sai che è pericoloso” disse
“non è vero, non c’è anima viva a quell’ora!” risposi “ero da sola” mentii
Presi lo skate accanto alla porta e mi infilai le converse nere, ma vidi mio fratello che mi guardava seduto sul tavolino in legno: braccia conserte,occhi nocciola che mi fissavano e i capelli neri arruffati.
“dove vai?” chiede con tono calmo come una bomba pronta ad esplodere
“a fare un giro sullo skateboard” dissi senza guardarlo sul ciglio della porta
“torna a ora di pranzo e se fai tardi ti vengo a cercare disse
“non serve, sono grande e torno quando mi pare. Non ho bisogno del babysitter sbuffai
“fa come vuoi ma attenta ai clan rispose guardandomi.
 
Mi voltai e lo fissai confusa, dissi soltanto “clan?”. Lui fece un sorrisetto e vide la mia figura respirare rapidamente,avevo paura. Chi erano? Cosa erano?
 
“i clan cara sorellina sono delle associazioni di persone che fanno rapine o meglio contrabbando” mi spiegò
“droga?”chiesi
“si, Honey, contrabbando di droga…” salii in camera sua e capii che voleva essere seguito così salii con lui.
“spiegami” dissi seccata
“che cosa?” rispose sistemandosi i capelli
“cosa è questa storia? Da quando è iniziata questa storia?” chiesi osservando i suoi movimenti
“Honey non voglio dirti nulla, non devo darti spiegazioni ti chiedo solo di stare attenta” nascose rapidamente qualcosa nel cassetto della scrivania e si poggio contro di esso
“prima mi dici di stare attenta e poi non mi dai spiegazioni.” Sbuffai e scesi di nuovo per poi uscire per fare un giro in skate.
 
Scesi ripercorrendo la stessa via ma alla seconda svolta colpii un ragazzo e caddi dallo skate finendo sull’asfalto. Mi sbucciai un ginocchio e diedi un urletto dal dolore.
“stai bene?” chiese una voce porgendomi una mano
“non ho bisogno di aiuto” gli allontanai quest’ultima e cercai di alzarmi, ma persi l’equilibrio e sentii delle mani caldi e soffici afferrarmi appena in tempo.
“sei testarda” rise il giovane.
Lo guardai e riconobbi subito quello sguardo. Il ragazzo di stamattina!
Mi allontanai immediatamente dalla sua stretta e afferrai lo skate e mi voltai, ma lui mi afferrò per un polso.
“che fai? Non mi dici nemmeno il tuo nome?” mi chiese
“non serve conoscerlo” mi liberai dalla presa
“Honey Malik” disse
Mi paralizzai, conosceva il mio nome. Mi voltai e vidi che aveva la mia carta di identità in mano. Ecco il perché. Afferrai quella stupida carta e me la rimisi in tasca.
“non puoi rubarmi la carta d’identità!” ringhiai
“calma Honey ti era solamente caduta” disse “piacere Niall Horan” mi porse la mano ma non la strinsi. Misi lo skate a terra e salii per poi darmi una spinta e allontanarmi da lui.
“ci vediamo presto!” disse
“scordatelo” risposi mentre mi allontanavo per dirigermi a casa.

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Capitolo 2
*** Chapter 2 – A Team ***


♦ ♦  DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 



« Chapter 2   A Team »

 

 Holmes Chapel,Londra.
Ore07.30 PM 
 
Seduta a tavola a cenare con carne e insalata, mangiai il più velocemente possibile per poi salire in camera e accendere lo stereo ascoltando Ed Sheeran “A-Team”.
La voce del rosso riempiva la stanza
 
And they say 
She's in the Class A Team 
Stuck in her daydream 
Been this way since 18 
But lately her face seems 
Slowly sinking, wasting 
Crumbling like pastries


mi stesi sul letto fissando il soffitto quando ad un tratto mi vibrò il cellulare, ruotai la testa e allungai la mano afferrando il piccolo oggetto e aprendo il messaggio.
Festa da me ti prego non puoi mancare,Hon. Hazxxx”
Sorrisi intuendo subito che me lo aveva inviato il mio migliore amico Harry, un ragazzo dolcissimo che conoscevo ormai da sette anni.
“orario? Honxx”
Restai in attesa mentre presi la piccola scatolina rossa accanto alla lampada, la rigiravo tra le mani come se avessi il timore di aprirla. Era un regalo che mi aveva fatto mio padre prima di morire dentro c’era un ciondolo a forma di cuore diviso in due e mi aveva chiesto di darlo solo a chi meritava l’altro. Lo tenevo custodito aspettando il momento adatto che fino ad oggi ancora non si era presentato.
Il cellulare riprese a vibrare e afferrai velocemente il cellulare.
“anche subito Hon, sei una di famiglia e io sono solo soletto. Hazxx”
Risi alla sua risposta e continuai a fissare il telefono non sapendo cosa rispondergli, iniziai a digitare e inviai rapidamente senza leggere.
“Tempo due minuti e arrivo. Honxx”
“Grazie cucciola. Hazxx”

Indossai rapidamente una maglietta rosa,un pantaloncino di jeans e le mie solite converse bianche basse che mi aveva regalato Harry perché voleva avere qualcosa in comune.
Scesi in cucina notando che Zayn e mia mamma stavano ancora cenando, mi avvicinai al tavolo e dissi:” io vado da Harold, mamma”
“okay tesoro va benissimo ma dimmi dormirai lì?” mi chiese dato che molto spesso restavo sempre da lui per tutto il fine settimana.
“ti farò sapere quando vado da lui” sorrisi e mi sistemai una ciocca dei miei capelli rossicci dietro l’orecchio.
“non mi piace il riccio rispose acido mio fratello sperando di far cambiare idea a mia madre affinchè non mi mandasse ma lui sapeva fin troppo bene che non aveva speranze.
“non ti deve piacere… è il mio migliore amico e non il tuo.” riposi acida lanciandogli un’occhiataccia. Lui sbuffò e si arrese.
 
Holmes Chapel,Londra.
Ore 07.40 PM
 
Giunsi a casa di Harry bussai e aspettai affinchè venisse ad aprirmi. Mi guardai intorno notando che c’era la sua Audi nera parcheggiata mentre l’auto della madre,Anne, mancava. Probabilmente sarà uscita in modo da lasciare la casa libera per lui.
Anne era una donna molto dolce e Harry aveva gli stessi lineamenti del viso della madre, a causa di ciò molte volte lo prendevo in giro e ricevevo una cuscinata come sua risposta.
Mi voltai vedendo la porta aprirsi e la figura di Harry mi sorrise mostrandomi le sue adorabili fossette. Indossava una maglia bianca con lo scollo a V mostrando alcuni dei suoi tatuaggi, la solita collana ad aereoplanino di carta metallico,jeans neri stretti e converse bianche basse.
“Buonasera Hon!” esclamò facendomi entrare e chiudendo la porta alle mie spalle, per poi prendermi in braccio e stringermi a sé e non facendomi toccare il pavimento.
“Hazza mettimi giù subito” dissi ridendo e appena i miei piedi toccarono terra mi alzai sulle punte e gli lasciai un bacio sulla guancia sorridendo.
“allora tuo fratello mi odia ancora?” ride
“purtroppo si, ma che gli hai fatto ?!” morivo dal ridere e mi sedetti sul divano poggiando i piedi sul tavolino basso in legno di ciliegio chiaro
“nulla di così brutto” rise per poi continuare “gli feci uno scherzetto grazie all’aiuto di Tomlinson”
 
Mmh? Tomlinson? Anche lui. Louis Tomlinson era uno degli amici di Harry, si erano conosciuti alle superiori ed erano diventati inseparabili lui,Tomlinson  e mio fratello poi all’improvviso si sono persi di vista…
 
“e comunque hai tardato di ben dieci minuti! Avevi detto due” mise il broncio sedendosi al mio fianco
“mio fratello stava cercando di convincere mamma a non farmi venire…” sorrisi voltandomi verso di lui
“che bastardo! Sei mia e non posso stare senza di te…” rise e poggiò i piedi sul tavolino accanto ai miei
“dai era pur sempre anche uno dei tuoi amici…” risi e poi affermai “sembriamo fratelli”
“magari lo fossi! Mia sorella è insopportabile … secondo me farebbe impazzire persino Zayn se vi scambiaste di posto” iniziai a ridere per la sua affermazione
“Harold ma la festa?” dissi
Lo vidi alzarsi di scatto e afferrare alcuni addobbi e disse:devi aiutarmi ad addobbare”
“perché DEVO?” risposi sbuffando
“perché se non lo fai non resti stasera da me e so che ti farebbe piacere” rispose facendomi l’occhiolino
“idiota” mi alzai iniziando a prendere alcuni oggetti per poi sistemarli per il soggiorno
Presi un festone e vidi un chiodo libero sul muro a 15centimetri di disistanza dalla mia testa il problema è che ero molto bassina ero alta circa 1,70 il che non era di aiuto adesso.
Mi alzai sulle punte sbracciandomi cercando di attaccare quel maledetto festone quando sentii due mani alzarmi da terra e farmi sedere sulla sua spalla. Era Harry.
La sua altezza di 1,82 mi fece arrivare facilmente e senza sforzarmi appesi la decorazione e poi mi fece scendere. Mi voltai e gli sfoderai uno dei miei sorrisi migliori, di quelli che adorava.
Rise e mi guardò per diversi minuti con i suoi occhi smeraldo per poi aprire bocca: ”ti ricordi quando eri più alta di me?”
“che stronzo! Era un momento così dolce e tu mi dici questo?! C.A.T.T.I.V.O!” iniziai a ridere e a dargli una leggera spinta poggiandomi al muro con la schiena e guardandolo.
Mi slegò i capelli e le mie ciocche rosse caddero lungo la mia schiena e le spalle e lo guardai non capendo, lui mi sorrise e affermò:“mi piaci molto così”
Diventai rossa come un peperone e mi sistemai un ciocca dietro l’orecchio cercando di distogliere lo sguardo dal moro che sicuramente mi stava osservando. Sentivo i suoi occhi puntati su di me.
 
Il suono del campanello ci richiamò alla realtà, vidi Harry dirigersi verso di essa e aprire per poi salutare tutte le singole persone che entravano. In meno di dieci minuti la casa era colma di persone che non avevo mai visto e con le quali non avevo mai parlato e persi di vista Harry che era l’unico mio punto di riferimento.
Andai in cucina e presi il mio bicchiere preferito,un bicchiere in vetro rosa che Harry mi aveva comprato e che lasciavo sempre lì sapendo che rimanevo molto spesso da lui. Presi dell’aranciata e la iniziai a versare, ad un trattò qualcuno mi abbracciò da dietro e mi sussurrò all’orecchio: ”Ti avevo detto che ci saremo rivisti presto, Honey”.

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Capitolo 3
*** Chapter 3 – I lose her ***


♦ ♦  DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 



« Chapter 3   I Lose Her »

 

”Ti avevo detto che ci saremo rivisti presto, Honey”.
Riconobbi subito la voce e,purtroppo per lo spavento, feci cadere il mio bicchiere rosa che si frantumò in mille pezzi. Lo allontanai da me per poi guardarlo negli occhi e dissi:”che vuoi da me?!”
Lui sorrise e iniziò a giocare con una ciocca dei miei capelli facendoli roteare tra l’indice e il medio per poi odorarli e chiedermi : ”Pesca?”
Io rimasi paralizzata senza dire una parola mentre il biondino aspettava una mia risposta per sapere se aveva indovinato il mio shampoo.
“vedo che ti dai da fare Horan” disse una voce roca non troppo distante
Mi voltai e vidi Harry fermo accanto alla porta a braccia conserte che guardava la scena leggermente innervosito. Le sue iridi verdi osservavano ogni minimo movimento della figura del biondo fin troppo vicino alla mia.
“hey Styles come te la passi?” chiese il biondino sorridendogli
“male se tu le stai così vicino!” disse indicandolo per poi stringere le mani in dei pugni cercando invano di trattenere la rabbia che ribbolliva nel suo sangue.
“hey rilassati stiamo solo facendo amicizia” disse per poi guardarmi e chiedermi “non è vero?”
Lo spinsi via quanto bastava per sfuggire dalla sua presa per poi correre e andare al fianco di Harry e stringergli la mano mentre il mio cuore andava a mille notando il biondo che si mordeva il labbro inferiore mentre mi osservava.
“Horan devi starle lontano tu e il tuo clan!”
 
Clan? Ancora questi clan? Più li sentivo nominare più volevo capire qualcosa. Avevo bisogno di informazioni…
 
Il biondo sorrise e mi salutò con un cenno della mano per poi affermare: “Ci vediamo in pista dolcezza
Appena fu abbastanza lontano Harry si voltò e mi guardò infuriato, non lo avevo mai visto così…
“Devi stargli lontano!” mi urlò facendomi sobbalzare mentre scrutavo le sue iridi verdi spente per poi continuare “Non è una persona da frequentare. Capito?!”
Ero leggermente spaventata,terrorizzata,pietrificata dalla sua presenza. Ne avevo il terrore, non mi era mai capitato di vederlo urlare contro di me, non avevamo mai litigato. Mai.
“Harry ascoltami… io non lo conosco.. lui mi ha seguita! Ti prego non urlarmi contro…” ebbi solo il coraggio di dire questo, poi nulla.
“seguita? Ti ha seguita?... stai attenta Hon…scusa per prima” disse abbracciandomi stringendomi a sé: “ho solo paura. Non voglio perderti”
Lo guardai e abbozzai un sorriso e poi terminò la sua frase con: “Voglio proteggerti”
Mi allontanai da lui e gli lasciai un bacio sulla guancia prima di andare in pista e mischiarmi tra la folla.
 
Holmes Chapel,Londra.
Ore 10.30 PM

 
POV. HARRY
La festa stava procedendo a gonfie vele malgrado la presenza diHoran. Cercavo di tenere sotto controllo Honey altrimenti Zayn non mi avrebbe mai perdonato se sua sorella fosse finita in mano al “Clan Hunters” di cui il capo era proprio Horan.
Osservavo la pista, non c’era. Andai in soggiorno che era colmo di persone ma di lei nessuna traccia. Ansia a mille. Andai in cucina ultima mia possibilità, nulla. Honey non c’era… ora ero veramente in panico.
 
Non ci credo già l’avevo persa? No non può essere… non oso pensare a cosa potrebbe succederle se finisse tra le braccia di Niall… non posso pensarci.
 

SPAZIO AUTRICE_
SCUSATE TANTO SE E' CORTO MA NON AVEVO MOLTO TEMPO. COMUNQUE GRADIREI ANCHE QUALCHE RECENSIONE. CXXXXX
 

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Capitolo 4
*** Chapter 4 – Best Song Ever ***


♦ ♦  DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 



« Chapter 4   Best Song Ever »

 

POV. HARRY
Mi allontanai dagli amici che tentavano di chiacchierare per cercare Honey, ormai la festa era quasi finita e di lei non c’era nessuna traccia.
Vidi in lontananza Louis che parlava animatamente con Liam Payne.
 
Anche lui qui?Niall Horan e Liam Payne sotto il mio tetto? Due nemici. I nostri clan non vanno per niente d’accordo forse era meglio sbrigarsi ad allontanarli o si sarebbe scatenata una rissa. E non volevo che Honey vedesse…
 
Mi affrettai a giungere accanto a Louis per poi guardare Payne nei suoi occhi marroni e notare un sorriso compiaciuto sul suo volto.
“Styles è da tanto che non ci vedevamo…” affermò senza distogliere le sue iridi dalle mie
“Che ci fai qui Payne?” dissi con tono fermo e deciso, lui mi squadrò per pochi secondi per poi dirmi: “Sono segreti del Clan e non puoi saperli”
“una volta eravamo nello stesso Clan … Liam james payne” affermai
“Una volta… poi avete iniziato a contrabbandare cose senza me e Niall” disse con tono seccato“e ora siamo in un altro clan”
“Per favore Payne… già la situazione è drammatica non voglio litigi con la mia amica in casa” gli chiesi quasi supplicandolo.
Lui mi guardò confuso per poi sorridere e affermare: ”So perfettamente di chi parli…Ma non devi chiederlo a me”
 
Quell’affermazione mi fece capire che non era sicuro… dovevo trovare Honey il più presto possibile.
 
POV. HONEY
Ero uscita dal retro per restare un po’ da sola e mi sedetti sull’altalena che Harry e io avevamo costruito da piccoli. La mia testa stava per esplodere e non solo per la musica, c’erano troppe domande alle quali non avevo una risposta. Ma ne avevo bisogno. Volevo sapere. Dovevo sapere.
I miei pensieri vennero interrotti da una figura che mi guardava poggiato al tronco dell’albero.
“Anche a te è venuto mal di testa?” mi disse il biondo di prima
“Albicocca” risposi guardandolo senza distogliere lo sguardo da lui che mi guardava confuso
 
“Albicocca?” mi chiese cercando di capire se aveva sentito bene
“il mio shampoo…” affermai, lo vidi sorridere e notai la sua perfetta figura allontanarsi dal tronco e dire con ironia:“cavolo c’ero quasi”
“Niall Horan perché sei uscito?” gli chiesi guardandolo mentre mi dondolavo
“Potrei chiederi la stessa cosa,Honey Malik… ma ne faccio a meno solo perché ti sei ricordata di me” sorrise
“wow quanto sono fortunata” dissi sarcastica “Niall Horan mi ha risparmiata oddio…”
“non esserne così contenta disse per poi guardarmi nelle iridi verdi per poi continuare “Prima o poi sarai tu ad aver bisogno di me”
Sentirlo così vicino mi fece venire i brividi. Vidi che allungò la mano verso di me e lo guardai confusa, la strinsi e mi fece alzare dall’altalena per poi farmi posizionare al centro del giardino mentre mi portò vicinissima a lui. Mentre i nostri occhi si analizzavano a vicenda.
“Ti va di ballare?” mi chiese
“non so ballare” affermai imbarazzata
“Ti fidi di me?” chiese
“io non lo so…” lo guardavo terrorizzata, la persona con la quale non dovevo avere contatti ora era lì che mi teneva tra le sue braccia.
“Ti farò cambiare idea su quello che ti hanno raccontato, non sono un mostro” sussurrò al mio orecchio.
 Il suo respiro.
“non c’è musica” dissi secca
Un sorriso comparve sulle sue labbra compiaciute dalla mia risposta.
Quel sorriso.
Lo vidi estrarre un mp3 dalla tasca per poi porgermi una cuffietta, la presi e la inserii nell’orecchio e così fece anche lui mentre mi avvicinò a lui.
Il suo corpo.
Iniziammo a danzare sulle note dei One Republic “If I Lose Myself”. Le parole facevano eco nella mia testa mentre i nostri corpi volteggiavano a ritmo vidi i suoi occhi mi osservavano quasi come a ipnotizzarmi.
 
You can feel the light start to tremble
Washing what you know out to sea
You can see your life out of the window, tonight...
 
If I lose myself tonight
It'll be by your side
If I lose myself tonight...
 

Alla fine della canzone ci fermammo e ridemmo insieme. Non avrei mai creduto che la pecorella si sarebbe fidata del lupo cattivo, ma era così…
Mi allontanai da lui che mi disse: “Grazie per il ballo” mi sorrise per poi voltarsi e incamminarsi
“aspetta!” gli chiesi e lo vidi fermarsi per poi concedermi un ultimo contatto con i suoi occhi
“dimmi” mi disse
“Ci rivedremo?” gli chiesi
“Questo sta a te sceglierlo” affermò per poi andarsene.
Che cosa volevo io veramente…? Volevo rivederlo.Ne ero sicura perché avevamo appena ballato insieme e quella era la migliore canzone di sempre…
 
POV. HARRY
Finalmente la vidi, le persone erano andate via e ora l’avevo riconosciuta. Ferma immobile in giardino sull’altalena. Fuori faceva freddo così presi una coperta celeste e uscii dicendole: “Non vorrai mica morire congelata?”

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Capitolo 5
*** Chapter 5 – Mirrors ***


♦ ♦  DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 



« Chapter 5  Mirrors »

 


Holmes Chapel,Londra.
Ore 11.30 PM

 
“Non vorrai mica morire congelata?”
Mi voltai e vidi Harry poggiarmi una coperta sulle spalle, un calore mi avvolse facendomi rabbrividire da capo a piedi. Gli sorrisi per poi guardare la direzione in cui Niall era andato via.
Mi concentrai sulla figura del riccio che mi fece alzare per poi tornare in casa dove faceva un caldo tremendo al contrario del gelo che c’era all’esterno.
“che ci facevi lì da sola?” mi chiese mentre si sedette sul divano bianco panna
“mi stavo annoiando” mentii
“non è vero, mi stai dicendo una bugia” affermò, spalancai gli occhi e iniziarono a tremarmi le mani e avevo il cuore in gola, che lui sapesse?
“so perfettamente che eri lì a guardare le stelle” mi disse sorridente
Un sospiro di sollievo uscì dalle mie labbra rosee.
 
Ero appassionata di astronomia e lui lo sapeva bene. Sapevo tutto su ogni costellazione,su ogni galassia,su ogni pianeta… ma non riuscivo a sapere la risposta alla mia unica domanda e questo mi manda in crisi. Perché so tutto eccetto quello?
 
“si stavo osservando l’orsa minore… stasera si vede benissimo” mentii di nuovo.
“lo sapevo! Ti conosco troppo bene” esclamò ridendo mentre aprii le sue braccia aspettando che lo abbracciassi. Mi sedetti accanto a lui lasciandomi stringere dalle sue grandi mani, lasciai scivolare la testa sulla sua spalla per poi addormentarmi.
 
POV. HARRY
Honey si era appena addormentata così decisi di prenderla in braccio e di metterla a letto, mi tolsi maglia e pantaloni restando solo in boxer per poi infilarmi sotto le coperte al suo fianco.
Era strana quella ragazza,ma le volevo un mondo di bene. Osservavo i lineamenti del suo volto rivolto verso di me con gli occhi chiusi, le ciglia lunghe e con alcune ciocche di capelli che le ricadevano dolcemente sulle guance, le scostai e con i polpastrelli potei toccare la sua pallida carnagione, un colorito che la faceva sembrare una bambola di porcellana pronta a rompersi al minimo urto. Una bellezza rara ecco cosa era.
 
 
Mullingar,irlanda.
Ore 11.20 am

 
POV. NIALL

Sveglio da scarse due ore mi alzo dalla brandina scomoda della mia camera e apro le finestre affinchè passi un po’ di raggi solari nella mia stanza buia che emana un odore facilmente riconoscibile: Tabacco.
Apro l’armadio e inizio a scrutare le magliette per cercarne una pulita da indossare, ne scorgo una e l’afferro rapidamente indossando quel maglione bianco pallido che emanava un’odore di un profumo da donna. Un odore familiare ed ero c’erto di sapere chi fosse quel delizioso profumo di albicocca mescolato a fiori di ciliegio,era lei.
Inizia a sorridere come un ebete e mi infilai i jeans e le superga nere per poi scendere al piano di sotto dove mio fratello di solito appena sveglio guardava la tv, ma questo accadeva prima che lui partisse per Londra ed è stato proprio questo a spingermi lì contro il “Clan Mandler” capitanato dalla Cresta nera di quel pakistano di Malik.
Era un piano semplice inizialmente, dovevamo solamente allargare il nostro commercio avremo guadagnato sicuramente molto di più al contrario di qui, ma tutto si è complicato…
Quando abbiamo saputo che Malik aveva una sorella mi hanno detto di avvicinarmi per attaccarlo alle spalle, non sapevo che quella ragazzina fosse così piccola e diversa dalle altre e ,soprattutto, non credevo che Styles fosse il suo migliore amico.
 
Afferro al volo una banana dalla cesta colma di frutta poggiata sul bancone della cucina, prendo le chiavi della mia auto e mi dirigo fuori. Terminato di mangiare entro nel mio Rover nero e parto verso il porto. Destinazione: casa di Payne.
 
Holmes Chapel,Londra.
Ore 14.30 PM
 

POV. HONEY
Mi svegliai con un profumo di omlette sotto il naso, farfugliai qualcosa per poi aprire gli occhi e notare Harry con un vassoio in mano seduto al mio fianco. Sorrisi all’idea che ero l’unica a cui portava la colazione a letto e mi sedetti lasciando che mi poggiasse quest’ultimo sulle gambe.
“Sei una dormigliona Hon” rise
Arrossii lievemente per poi iniziare a mangiare quella prelibatezza per poi ascoltarlo parlare : “Prima o poi mi stuferò di cucinare per te”
“Prima o poi “ risi “ per ora ci sono solo io”
“finchè non mi lascerai” disse, alzai lo sguardo vedendo la sua figura intenta a fissare un punto nel vuoto. Posai la forchetta e allungai la mia mano fino a toccare con la punta delle dita la pelle della sua mano, lo vidi irrigidirsi al mio tocco fino ad allontanare quest’ultima.
“Hazza questo succederà a entrambi” risposi cercando il suo sguardo“anche tu mi lascerai sola quanto ti fidanzerai”
“questa conversazione non ha senso” rispose acido
“tu hai iniziato a parlarne Mr. Sonoaltoefigo” sorrisi e ebbi l’onore di ascoltare la sua risata.
 
 
Wolverhampton, londra.
Ore 17.40 pm
 

POV. NIALL
Appena arrivato parcheggio la mia Rover accanto casa di Payne, chiudo per poi dirigermi a bussare alla porta in legno scuro. Aspetto un paio di minuti finchè Liam si decide ad aprirmi ancora in pigiama.
“Buon giorno” dice con voce impastata dal sonno
“Sono le cinque e sei ancora in pigiama?!” sbuffo per poi entrare e gettermi a peso morto sul divano in pelle scura
“Perdonami se oggi avevo il giorno liberodice sottolineando l’ultima parola
“è terminato” rispondo acido
“ho notato” risponde incrociando le braccia al petto “allora come procede?”
“abbastanza bene” rispondo senza degnarlo di uno sguardo
“Niall cerca di non combinare guai! Il piano deve filare liscio, niente casini!” disse
Sbuffo e annuisco poggiando i piedi sul tavolino in vetro davanti al divano
“questa tua aria da sottuttoio mi da su i nervi Niall” risponde alzando la voce
“taci Liam” lo guardo in cagnesco “Tu non sai nulla di quello che sta accadendo!”
“Illuminami” risponde osservandomi
“Quella ragazza non è come le altre” mi alzo e urlo in preda al panico
“è la sorella di Malik ,ed è l’unico modo per un riscatto coi fiocchi!” risponde puntandomi il dito contro.
 
Sapevo perfettamente che aveva ragione, ma la sola idea di usare lei mi terrorizzava. Non volevo farla star male,perché lei mi faceva star bene. Ma non ho scelta, gli affari prima di tutto…
 

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Capitolo 6
*** Chapter 6 – my love is a mistake ***


♦ ♦  DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 



« Chapter 6  My Love Is A Mistake »

 

Holmes Chapel,Londra.
Ore 20.30 PM

 
POV. HONEY
Seduta sul divano mentre guardavo Spongebob alla televisione indossando la variety jacket blu e bianca di Harry che mi andava lunghissima, si avvicina da dietro per poi gettarsi sul divano accanto a me, stendendosi con la testa sulle mie gambe. Lo guardo e rido mentre inizio a giocare con i suoi ricci che mi solleticavano le gambe, lui chiude gli occhi e io sorrido sapendo di essere l’unica a cui permetteva di far toccare i suoipreziosi capelli.
“potresti fare la parrucchiera” disse il riccio
“mai” inizio a ridere
“Oggi ti devo riportare a casa?” mi chiese riaprendo i suoi occhi smeraldo
“e già..” sbuffo all’idea di dover tornare a casa con mio fratello che inizierà i suoi soliti questionari per sapere cosa avevo combinato in due giorni che non ero con lui.
“Tuo fratello ti inizierà a fare l’interrogatorio?” disse ridendo
“purtroppo si…vuole sapere sempre cosa combino” alzo gli occhi al cielo
“Honey… non dirgli che qui c’erano Payne e Horan, ti prego” disse attirando subito la mia attenzione
“A una condizione” risposi in preda alla curiosità che mi tormentava da giorni
“spara” disse
“Dimmi chi sono e che sono i clan” dissi in modo fermo
“Honey… non posso” disse distogliendo lo sguardo da me e facendolo ricadere sulle sue converse
“Allora lo dirò a mio fratello” risposi
“che bastarda” rise“e va bene ti darò pochissime informazioni a patto che non dici a tuo fratello di loro e di quello che sto per dirti”
“dimmi tutto” incrociai le braccia al petto aspettando con ansia la sua risposta
 
“sei pronta a morire?”
 
Mi bloccai di colpo sentendo quella domanda, iniziai a tremare e il mio cuore andava a mille a causa della paura di sapere. Quel sapere che mi stava facendo perdere il controllo che ormai scarseggiava.
“Harry che vuoi dire con questo?” ebbi solo il coraggio di chiedere
“se scopri queste informazioni, rischi la morte. Se le vuoi sapere non sono responsabile delle conseguenze” disse facendomi rabbrividire.
 
“Vuoi sapere?”
 
Ora avevo paura, quel sapere che tanto volevo conoscere mi avrebbe uccisa.
 Io davvero volevo risposte? Sì.
Ne avevo bisogno? Sì.
Ero pronta a non rivedere più Niall? No.
Quindi è  importante sapere? Non lo è .

 
“No”
 
Una risposta che aveva bruciato i miei giorni passati a pensare su cosa poteva esseremi tanto estraneo.
Una risposta che mi avrebbe ridato la vista.
Una risposta che mi avrebbe fatto perdere tutto. Era questo che volevo? No.
 
“Sicura?”
 
“No”
 
Harry iniziò a ridere per poi guardarmi e sorridermi, mi conosceva fin troppo bene e sapeva che a una domanda simile avrei rifiutato. Dovevo cercare qualcun altro per avere questa risposta.
Lo vidi alzarsi dal divano per prendere giacca e chiavi dell’auto, lo guardai confusa aspettando che parlasse.
“Andiamo? Sono già le nove e devi tornare a casa” sorride intuendo che non avevo capito
“giusto” risi e mi alzai seguendolo.
 
Holmes chapel,Londra.
Ore 21.30 PM

 
POV. NIALL

Dopo aver finito la chiacchierata da Liam e essermi schiarito le idee ero pronto per attuare il piano. Almeno così credevo…
La mia testa continuava a pensare a me e lei che ballavamo sotto la luce delle stelle che ci facevano compagnia, i suoi capelli rossicci fluttuavano nell’aria e sorrideva guardando in basso per paura di calpestarmi un piede. Iniziai a sorridere come un ebete per poi farmi forza e dirigermi da lei. Avevo bisogno di rivederla, ma non sapevo se le avrebbe fatto piacere.
 
Bisogna rischiare…
 
Iniziai a guidare in direzione Bradford a casa di Honey, a casa di un nemico. Attraversando Holmes Chapel vidi Harry Styles che camminava nella mia stessa direzione così mi accostai e abbassai il finestrino e urlai:” Styles, dove vai? “
Si voltò verso di me e disse a denti stretti : ”Che vuoi Horan?”
“sapere dove vai?” sorrisi
“che ti importa?! Non dovremo nemmeno parlarci…” ringhiò avvicinandosi all’auto
“ascoltami … ho bisogno  di una mano” chiesi
“non faccio favori al tuo clan! Te lo sogni!” rispose
“se non lo fai giuro che la ragazza si farà del male” feci un ghigno
“non toccare Honey o ti ammazzo stesso adesso” urlò
“porta fuori Malik da casa e tutto andrà bene, nessun morto. Promesso” risposi
Rimase un po’ a pensarci “ D’accordo… basta che non la tocchi. Tanto dovevo uscire lo stesso con Zayn” sospirò
“prechè ci tieni tanto a quella ragazza?” lo guardai
“Niall non puoi capire…” disse abbassando lo sguardo
“potrò anche odiarti ma ero il tuo migliore amico e so ancora che quando abbassi lo sguardo e dici frasi simili…sei innamorato” risposi
Lui abozzò un sorriso senza distogliere lo sguardo dalle sue converse bianche e poi disse“Hai ragione”
Iniziai a sentirmi un nodo alla gola e speravo con tutto il cuore di non udire quella frase.
 
“Io la amo”
 
Il finto sorriso che avevo si ruppe e abbassai la testa e risposi: “lo sapevo”
“già… mi conosci ancora bene. E tu invece?” chiese
“io cosa?” risposi
 
“sei innamorato?”
 
Pensai a più volte su cosa rispondere e rimasi a lungo senza fiatare. La voce di Harry mi richiamò
 
“Niall?”
 
“Sì , lo sono ma ho un altro concorrente”risposi
 
“Stai tranquillo sono sicuro che vincerai tu”esclamò sorridendo mostrandomi le fossette
 
Non sai quanto ci spero Styles…

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Capitolo 7
*** Chapter 7 – “ Hi, I’m Back for you! “ ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 



« Chapter 7  " Hi , I'm Back For You! " »

 

bradford,Londra.
Ore 22.00 PM

 
POV. HONEY
 
Dopo aver aiutato mia madre a sparecchiare la mia attenzione si rivolse al mio fratellone che aveva appena acceso una sigaretta. Era nervoso.
Mi avvicinai a lui che stava in continuazione a fissare la televisione picchiettando le dita sul suo ginocchio destro, mi sedetti al suo fianco e gli presi la sigaretta. Una nube di fumo uscii dalle sue labbra, i miei occhi verdi incrociarono il suo sguardo e gli dissi : “il fumo uccide”
“tu mi uccidi con le tue lamentele” sbuffò
Fissai la sigaretta per poi spegnerla nel posacenere e il rumore dell’accendino mi fece notare che Zayn stava per accenderne un’altra così gli strappai dalle mani quest’ultimo e lo buttai fuori dalla finestra. Mio fratello rimase con la bocca dischiusa e incrociò le braccia.
“Smettila di farmi da madre” disse
“Non voglio che tu muoia di cancro” alzai gli occhi al cielo “già papà se ne è andato così e non voglio perderti”
Lo vidi addolcirsi e sorridermi e per la prima volta aprii le sue braccia per avere un abbraccio, che non tardò ad arrivare. Mi stampò un bacio sulla fronte e sorrise tenendomi stretta a sè.
 
“Sei una brava sorellina”
 
“Zayn perchè sei nervoso?” risi “quando fumi lo fai per quello…”
“Il tuo caro amichetto ha tardato di mezz’ora.. dovevamo uscire insieme” disse e questo provocò la mia risata.
“è sempre in ritardo” risi
“oh sì… a proposito” disse per poi guardarmi“Che avete fatto in questi due giorni?”
 
Ed ecco mio fratello Nonmifacciomaiifattimiei in azione…
 
“Lo sapevo” sbuffai e lui iniziò a ridere
“Capiscimi sono tuo fratello maggiore e voglio capire se devo spaccare la faccia a Harry oppure…” rispose con tono molto calmo
“Non devi spaccare la faccia di nessuno! Harry non mi farebbe mai del male…” dissi
Ad un certo punto suonarono il campanello e mia madre andò ad aprire e ci disse: “Harry è qui Honey!”
“In verità sono qui per Zayn” disse Harry sorridendole
“Allora Zayn è per te” disse imbarazzata mia madre.
Mio fratello si alzò e andò a salutarlo con una pacca sulla spalla.
Maschi, che strani modi per salutarsi…
Quando Harry si accorse di me si avvicino con un sorriso a 32 denti e si gettò sul divano abbracciandomi.
“Hey Hon!” disse ridendo mentre mi teneva stretta a sè
“Ciao Hazza” sorrisi e mi distanziai“Allora stasera esci con mio fratello?”
“già a quanto pare Zayn aveva bisogno di svagarsi un po’ è sempre chiuso qui dentro a fumare” disse
“ringrazia mia sorella che devo comprarmi un nuovo accendino” sbuffò Zayn e Harry iniziò a ridere.
“Che hai fatto, Hon?” disse con le lacrime agli occhi
“ho semplicemente buttato l’accendino fuori dalla finestra solo per non farlo fumare” dissi fissando mio fratello e ridendo
“Grazie mille” disse in modo sarcastico mio fratello “Va bene, io e Harry andiamo fuori” affermò Zayn
“A cena?” ridacchiai
“Non darmi del frocio!” commentò Harry
“Non lo farei mai” gli sorrisi e li salutai per poi andare in camera mia. E mi stesi sul letto e iniziai a giocherellare con la scatolina rossa. La aprii ed estrassi le due collane e sorrisi.
 
“Arriverà questo momento”
 
Ad un certo punto il mio telefono iniziò a vibrare e lo afferrai.
Messaggio da sconosciuto:
“Hai ancora voglia di vedermi? N.”
Iniziai a sorridere intuendo chi aveva mandato il messaggio, non poteva essere che lui, Niall Horan.
“Sì, mi sono divertita con te e mi piacerebbe moltissimo. Ho salvato il tuo numero in rubrica. H”
 
“Ci speravo in questa risposta. N”
 
“Quando ci vediamo? H”
 
“Anche ora, sono sotto casa tua. N”
 
“C’è mia madre in casa Niall. H”
 
“Non dirle il mio nome… dille che mi chiamo James. N”
 
“bel nome, quanta fantasia che hai. H”
 
“è il mio secondo nome, usalo. N”
 
“Sicuro che vada bene… Harry mi ha detto che tu e mio fratello non andate d’accordo.H”
 
“Tranquilla lui non sa il mio secondo nome, andrà tutto bene. Farei di tutto pur di rivederti Honey. N”
 
“Niall voglio sapere perchè tu e mio fratello non andate d’accordo…Ti prego. H”
 
“è Top Secret. N”
 
“Allora non Sali. H”
 
“Cattivona! N”
 
“Ti prego! H”
 

E ad un certo punto silenzio, il telefono smise di vibrare e sentii la voce di mia madre richiamarmi
“Honey c’è un ragazzo che vuole vederti!” urlò
Scesi rapidamente le scale rischiando di cadere e appena mia madre tornò in cucina vidi Niall seduto su una sedia che sorseggiava del succo d’arancia offerto da mia madre.
“Ciao Honey, sono tornato” disse sorridendomi.

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Capitolo 8
*** Chapter 8 – Heart Attack ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 



« Chapter 8  Heart Attack »

 

“Ciao Honey, sono tornato”
 
Iniziai a sorridere come una scema e ,finalmente, potei rivedere i suoi occhi azzurri come un oceano in cui mi ero appena persa.
 
“Honey non mi avevi detto che aspettavi qualcuno” disse mia madre
“Scusami tanto mamma… lui è James” sorrisi guardandolo
“Piacere io sono la madre di Honey, mi chiamo Eleonor Williams” allungò una mano verso il biondino“è un piacere conoscerti James”
“il piacere è mio signora Williams” disse alzandosi per poi stringerle la mano
“Allora starete a casa stasera o uscite?” chiese
“In verità volevo portare vostra figlia a casa di un mio amico” sorrise con fare innocente
“Okay basta che torni a casa prima delle tre” disse mia madre
“Okay mamma, James mi accompagnerà prima delle tre” dissi affiancandolo e prendendolo per mano.
 
Il mio stomaco iniziava a fare malissimo, ma un dolore positivo. Appena si voltò le mie guance presero fuoco e gli sorrisi per poi chiedergli di andare e lui annuii.
Salutammo mia madre ed entrai nel Rover nero di Niall.
 
“Hai mai mentito a tua madre?” mi chiese accendendo il motore
“Questa è la prima volta” affermai mettendo la cintura
“L’avevo intuito” mi sorrise e partii iniziando a guidare
“Andiamo veramente a casa di un tuo amico?” chiesi
“Vorrei andarci ma solo se per te va bene” affermò“sai ora vivo lì mi sono appena trasferito dall’Irlanda”
“Sei irlandese?” sorrisi
“E già” rise
 
Per altri cinque minuti non aprimmo bocca c’era un silenzio così imbarazzante e così ruppi questo silenzio infinito.
 
“Quanti anni hai?” chiesi guardandolo
“Diciannove” disse senza distogliere gli occhi dalla strada “E tu?”
Le mie guance si tinsero di rosa, non credevo fosse così  grande, credevo fosse più piccolo…
“Diciassette” affermai imbarazzata
“credevo avessi la mia età” disse ridendo
“Perché?” chiesi
“beh… sei alta più o meno come me” rise
“sei tu che sei tappo” risi
“Hey! Non offendermi” disse iniziando a parcheggiare“siamo arrivati”
 
Mi slacciai la cintura e scesi e subito Niall arrivò al mio fianco e tirò fuori dalla tasca un paio di chiavi e si diresse verso la porta aprendola e farmi cenno di seguirlo.
Entrammo, era una casa spaziosa e abbastanza colorata. Sorrisi vedendo delle grandi porte in vetro e un giardino con piscina. È bellissima.
 
“Liam dove sei? Ho un ospite!” disse Niall
Vidi un ragazzo dai capelli cortissimi e abbastanza muscoloso scendere dalle scale
“hey non credevo che…” disse per poi fermarsi a guardarmi con i suoi occhi marroni
“Lei è Honey Malik” disse Niall tenendomi per i fianchi abbracciandomi da dietro
Il ragazzo fece un sorriso e mi disse: “Piacere, io sono Liam Payne”
 
Ora mi ricordo di lui! Era quello della festa. Harry mi aveva detto di non parlare di loro con mio fratello e io invece ero ospite proprio a casa sua. Che cosa avrebbe pensato di me adesso Harry? Che non lo avevo ascoltato , che lo avevo ignorato completamente. Sarebbe molto deluso da me…
 
“Honey?”
 
La voce di Niall mi riportò alla realtà e sorrisi a Liam che mi stava guardando un po’ preoccupato.
“Scusate  è che mi gira un po’ la testa” dissi abozzando un sorriso
“meglio se ti vai a stendere un po’ “ affermò Liam “Niall portala in camera”
Horan mi prese per mano e mi fece salire la rampa di scale per poi atrtaversare un breve corridoio e aprire la seconda porta a sinistra.
“Qui è dove dormo per adesso” mi disse facendomi entrare
Mi andai a stendere sul letto e vidi Niall che si sedette al mio fianco
“Non stai molto bene Honey.. vuoi tornare a casa?” mi chiese
“No!” dissi alzandomi di scatto
Niall mi accarezzo una guancia e mi sorrise dolcemente: “Calma.. sono qui”
Mi ristesi e fece lo stesso lui, lo guardavo e ancora non potevo credere di essere lì con lui. Iniziavo a sentire caldo, le mie guance si erano arrossate sicuramente e non potevo nasconderle.
“Niall..” dissi quasi sussurrando
“Si?” disse sorridendo
“Posso darti un regalo” gli chiesi
“Perché?” rispose
“Perché… sei una persona speciale.. e… mi fido di te” sussurrai e lo vidi sorridermi e mi iniziò ad accarezzare i capelli
“Non mi serve un regalo” disse avvicinandosi di più a me “ho bisogno di te”
Mi avvicinò a lui e sentivo il suo respiro così maledettamente vicino al mio, le sue labbra vicinissime alle mie.
 
 Non mi allontanavo, ero paralizzata. Ogni volta che ero con lui non riuscivo a stargli lontana.
 
Le nostre labbra stavano per entrare in contatto quando Liam bussò alla porta e ci disse che la cena era a tavola. Vidi Niall allontanarsi e sbuffare per poi alzarsi, lo seguii con un rossore sul volto mai provato prima.
 
“Stai meglio?”
 
Iniziai ad annuire sorridendo come un ebete, Liam aveva cucinato del pollo con patate al forno. Era davvero tutto squisito e mangiai con gusto. Durante la cena non si sentii volare una mosca, io ero totalmente imbarazzata per quello che stava per accadere e credo che lo fosse anche Niall.

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Capitolo 9
*** Chapter 9 – Feel This Moment ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 


« Chapter 9 Feel This Moment »

 

 


Terminata la cena più o meno verso mezzanotte .
Ci eravamo veramente abboffati e avevo capito che Niall doveva per forza essere un mangione professionista dato che continuava a reclamare cibo ogni volta che il suo piatto era vuoto. Dove metterà mai tutto quello che mangia?
Avevamo ancora tre ore di tempo per divertirci, ma non da soli. Credo che Liam ci avrebbe tenuto d’occhio essendo il più grande e il più responsabile…
 
 Forse …
 
Mi alzai iniziando a sparecchiare la tavola, volevo rigraziare Payne per la sua ospitalità dato che appena mi ha visto ha dovuto aggiungere un altro posto e ha dovuto aumentare il cibo. Niall mi aveva portato senza avvisarlo ed era quasi sconvolto di vedere l’amico con una ragazza, almeno è andato tutto bene.
 
Iniziai a sorridere ma venni fermata proprio mentre stavo per lavare i piatti dal moro.
“Lascia faccio io” mi sorrise
“Volevo ricambiare la cortesia” sorrisi“Grazie per l’ospitalità!”
“Figurati” rise “Sei la prima ragazza che Niall mi presenta”
“Wow” risi per poi soffermarmi a pensare ancora una volta.
 
Un ragazzo così carino non aveva donne dietro? Strano.
 
“Liam…” sussurrai
“Dimmi” mi sorrise mentre lavava i piatti
“So che voi e mio fratello non andate d’accordo” continuai guardandolo e lo vidi fermarsi e sorridere
“Confermo” disse
“Perché?” chiesi
“è una lunga storia” affermò
 
“Ti va di raccontarmela?”
gli chiesi sperando in un sì.
 
“Scusa, ma no”
 
Ennesimo palo.
 
Gli sorrisi e tornai da Niall che stava guardando la televisione, mi sedetti accanto a lui. Mi abbraccio e mi lasciò poggiare la testa sul suo petto.
 
“Ti va di andare a vedere le stelle?”
 
Sorrisi e mi fece alzare, avvertì l’amico e salimmo in auto. Non fiatammo per tutto il tragitto, mi portò in riva al mare e stese per terra un telo da mare abbastanza lungo per stare entrambi stesi.
Si sedette mentre io rimasi alzata ricordandomi della vicinanza che avevamo già avuto.
Lui mi porse una mano e le mie guance andarono a fuoco, vedendo che non accettavo mi guardò confuso.
 
“Ancora non ti fidi?”
 
Scossi la testa e iniziai a giocare con il bordo della mia maglietta, lo vidi alzarsi e avvicinarmi a lui tenendomi per i fianchi. Mi alzò il viso, ma io evitavo il suo sguardo.

“Hey, guardami”
 
Sentirlo così vicino mi faceva stare a disagio, ero troppo imbarazzata per guardarlo ma non potevo evitarlo per sempre. Così i miei occhi verdi ebbero un contatto con i suoi celesti. Restammo a guardarci per qualche minuto finchè nel cielo si innalzarono i fuochi d’artificio e al primo scoppio mi accovacciai a terra tenendo le mie orecchie tappate e iniziai a piangere in silenzio.
 
“Honey che ti succede?”
 
Mi disse in preda al panico mentre rapidamente mi afferrò tra le sue braccia e iniziò ad accarezzarmi i capelli cercando di tranquillizzarmi.
“Non sapevo avessi paura dei fuochi d’artificio” disse “Hai la stessa paura di Styles”
Appena nominò quel nome iniziai a piangere ancora di più.
 
Se avesse scoperto tutto questo mi avrebbe odiato a vita. Mi aveva detto di stargli lontana mentre sto facendo il contrario.. voglio tantissimo bene a Harry e perderlo per questa sciocchezza… non potevo pensarci.
 
Ad un tratto Niall mi sollevò il volto, e mi guardò negli occhi fece avvicinare la mia fronte alla sua.
 
“Sono qui”
 
E le sue labbrafinalmente incontrarono le mie.
 
Non c’erano più i fuochi d’artificio.
Non c’erano più le stelle.
Non c’era più il mare.
Non c’era più Harry.
Non c’era più Zayn.
Non c’erano più i clan.
 
C’eravamo solo io e lui.

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Capitolo 10
*** Chapter 10 - Sorpresa! ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 10 – Sorpresa!

 
Dopo quella sera io e Niall ci sentivamo sempre per telefono, da quel bacio ero sempre allegra e sprizzavo gioia da tutti i pori. Mio fratello non mi aveva mai vista così e ne era felice. Sapeva che uscivo con un ragazzo di nome James e non sospettava nulla, invece Harry ancora non sapeva nulla. Ma ero pronta a dirgli la verità, magari sarà felice per me…
 
Presi le collane e indossai la mia metà, l’altra l’avevo donata a Niall e speravo con tutto il cuore che la stesse indossando. Indossai un jeans e una canotta fucsia con vans rosa; scesi e andai a salutare mia madre con un bacio sulla guancia .
“Oggi vai da Harry?” mi sorrise
“Voglio fargli una sorpresa” risposi addentando una mela
 
“Sempre la tua mania della dieta?”
 
Mi voltai e vidi Zayn con i capelli scombinati, senza maglia che scendeva le scale. Se non fosse stato mio fratello, forse, starei già sbavando.
“non voglio ingrassare” mi limitai a rispondere
“Honey già pesi 54 kg rispetto ai ragazzi normali che pesano 67kg” sbuffò “non puoi diventare uno stuzzicadenti”
Iniziai a ridere e lui mi sorrise e mi chiese “Oggi esci con James?”
“in verità vado da Harry, voglio fargli una sorpresa” sorrisi
“Capito” sorrise
“Alla fine tu e Harry, siete tornati amici?” chiesi
“Già… il nostro gruppo si è riformato. Ho chiarito persino con Tomlinson” affermò
“Che bravo” sorrisi e guardai l’orologio “devo scappare Harry a quest’ora va a fare box e io vado lì” diedi un ultimo bacio a mia madre per poi prendere il motorino e dirigermi in palestra.
 
 
 
 
Arrivai fuori la palizzina da un colore giallo opaco e dalle finestre vidi Harry che lottava con uno nettamente più grosso di lui. Entrai e un signore dietro un bancone mi fece fermare.
“Sei autorizzata a entrare?” mi chiese
“Sono un amica di un ragazzo che viene qui ad allenarsi” risposi
“non puoi entrare” rispose acido
“la prego! È una sorpresa… devo vedere Harry” chiesi supplicando
 
“Intendi Styles?”
 
Mi voltai e vidi un ragazzo dai capelli castani scompinati e occhi azzurri. Non un azzurro come quello di Niall, i suoi occhi sembravano quasi del color cielo.
Aveva un volto familiare, avevo già visto questo ragazzo. Che sia lui?
 
“Tomlinson?”
 
 
 
POV. LOUIS
 
“Tomlinson?”
 
Guardavo la ragazza cercando di identificarla: capelli rossicci,occhi verdi un po’ a mandorla , sorriso splendente e bassina.
Caratteristiche che non riuscivo a ricordare, volto familiare ma non identificabile.
 
“Si”
 
Dissi continuando a guardarla cercando di capire chi era questa nana.
 
“Perché cerchi Styles?”
 
Affermai bevendo un po’ d’acqua dalla bottiglina.
 
“è il mio migliore amico e volevo fargli una sorpresa. Credevo ti ricordassi di me Louis!”
 
Non capisco, conosco questa ragazza? Credo proprio di sì ma non capisco chi sia.
Riflettei per un minuto circa finchè non la vidi giocherellare con le maniche lunghe della sua felpa rosa. Adesso avevo capito.
 
“Sei Honey, la sorella di Malik?”
 
Mi sorrise e annuii per poi dirmi che ci avevo impiegato troppo per riconoscerla, non potevo farci nulla… non l’ho vista per 4 anni e ora mi ritrovo una donna davanti agli occhi.
Come potevo riconoscerla?!
Le sorrisi e le feci cenno col capo di entrare con me.
“Non puoi farla entrare Tomlinson!” disse il coach
“è mia sorella e può entrare” affermai “ora faccia il buono” ed entrammo in palestra.
 
Harry era sul ring e le stava dando di santa ragione a Marcus, guardai Honey ed era abbastanza preoccupata per Styles.
Notai che appena lui la vide si fece ditrarre e Marcus ne approfittò per colpirlo in faccia, cadde al suolo e iniziò a perdere sangue dal labbro e il combattimento venne interrotto.
Andai ad aiutare Harry e lo portammo negli spogliatoi, Honey non poteva entrare ma Harry ci chiese di andarcene e di farla entrare.
 
Ogni suo desiderio è un ordine…
 
POV. Honey
Appena tutti uscirono corsi dentro e chiusi la porta dello spogliatoio, lo vidi seduto sulla panchina a dorso nudo,con i capelli un po’ bagnati a causa del sudore e i suoi guantoni erano a terra.
Mi avvicinai a lui e lo guardai.
 
“Che ci fai qui?”
 
Disse con tono un po’ sorpreso e scocciato allo stesso tempo. Mi soffermai a guardarlo e vidi che si era appena rotto il labbro e che perdeva molto sangue.
“Aspetta..ti medico” dissi prendendo del cotonfioc e bagnandolo un po’
“Honey non serve sto bene” disse
 
Aggiunsi un po’ di cortisone e iniziai a tamponare lo sentii trattenere un urletto dal dolore.
“Fai il bravo bambino” dissi
“con te? Non ci riesco affermò
“Harry! “dissi ridendo continuando a tamponare, ma lui mi fermò il polso
“Honey devo parlarti” mi disse
 
“Harry…”
 
“Ti amo Honey”
 
E le sue labbra erano sulle mie, un bacio differente da quello di Niall. Era dolce,sincero e delicato.
Non gli resistetti e incrociai le braccia dietro al suo collo e lui mi strinse di più a sé restringendo la distanza tra i nostri corpi. Poco dopo ci staccammo e ci guardammo negli occhi.
Forse era solo attrazione fisica…
I dubbi mi annebbiavano il cervello e non sapevo cosa fare.
 
“Ti amo veramente Honey”
 
“Harry cosa siamo noi due..?”
 
Lo guardai in attesa di una risposta, mi accarezzo i capelli e mi rubò un altro bacio.
 
“Siamo di più di due semplici amici”
 
“Harry ho bisogno di pensarci…” dissi con voce flebile
 
Lo vidi abozzare un sorriso e allontanarsi da me per poi andarsene, ma si fermò e mi guardò.
 
“Grazie per la sorpresa”
 
Poi se ne andò lasciandomi lì nello spogliatoio a riflettere mentre continuavo a toccarmi le labbra sperando che non fosse un sogno, avevo sempre sperato di ricevere un bacio da lui o almeno di essere notata, ma adesso avrei preferito che non accadesse.
E ora? Cosa faccio?

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Capitolo 11
*** Chapter 11 - ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 11 – “ Vas Happenin ? “

 
Era passata una settimana dal bacio con Niall e scarso un giorno da quello di Harry. La mia testa scoppiava e mi maledicevo per questo. La mia cotta per Harry era finita da anni, ora non può baciarmi e ringraziarmi anche!
 
Mi sento uno schifo…
 
Ed ecco che la sfortuna è in circolo, il mio cellulare inizia a vibrare e leggo sullo schermo “ Niall ”.
Perfetto, ora che gli dico?
Premo la cornetta verde e porto il cellulare all’orecchio.
 
“Pronto?”
 
“Honey sono io Niall”
 
“Lo so, mi è apparso il nome” risi
 
“Mi manchi …”
 
Mi morsi il labbro e chiusi gli occhi, cosa gli rispondevo?

- Anche tu  ma sai in tua assenza mi sono baciata con Harry dato che non avevo nulla da fare –
 
“Ci sei ancora?” disse preoccupato
 
“Si, scusa… ho la testa altrove” risposi
 
“A che pensi?”
 
Una domanda. Un segreto da nascondere.
 
“Vorrei rivederti” risposi
 
“Mi dispiace, ma questa settimana..”
 
“Niall ti stai vedendo con un’altra?!” lo interruppi
 
“fammi finire!” rise
 
“dici”
 
“Sei invitata a passare due giorni con me sulla casa al lago di Payne” disse
 
“Fantastico! Ma…”
 
“Cosa mi nascondi?” disse
 
“Nulla” iniziai a balbettare
 
“Se mi nascondi qualcosa, giuro che se lo scopro mi arrabbio” disse
 
“Niall non so se mia madre mi da il permesso… e mio fratello se non sa chi sei mi impedirà di venire” risposi “e se gli dicessi chi sei? Magari non è più arrabbiato”
 
“lui non deve sapere chi sono” urlò
 
“Perché?!” dissi
 
“Non deve scoprirlo o sono morto” rispose
 
“Che vuoi dire con questo..?”
 
“Che tuo fratello non è innoquo” disse
 
“Non lo conosci!”
 
“Lo conosco come il palmo della mia mano” affermò
 
“Non è un mostro! Non parlare di mio fratello se nemmeno sai chi sia!” urlai
 
Non  mi importava se qualcuno mi sentisse, anzi volevo essere ascoltata.
 
“Non urlare cazzo! Ti sentiranno” affermò
 
“Per questo urlo! Voglio che sentano, che ti sentano!” affermai
 
“Perché mi hai dato questa collana se nemmeno ti fidi di me?!” urlò
 
“Mi fido!” sussurrai
 
“Invece no! Non ti fidi per niente! Sei come tutte le altre, te ne freghi di quello che gli altri dicono anzi vuoi avere ragione TU, esisti solo TU. E io?” urlò
“Horan smettila di..”
 
In quel momento si aprì la porta, mi voltai e vidi Harry che mi guardava sulla sconvolto sperando di non aver capito bene.
Sperava che io non stessi parlando con lui, un suo nemico. L’avevo tradito.
 
“Honey che sta succedendo?!” disse Niall
 
“H..Harry..” risposi quasi in sussurro
 
Sentii Niall imprecare dall’altra parte, Harry afferrò il mio cellulare e se lo portò all’orecchio. Per vedere se era lui.
 
“Honey…sei ancora lì?”
 
“Non chiamarla mai più” disse secco Harold
 
Staccò la chiamata e mi guardò malissimo, volevo essere invisibile in quel momento. I suoi occhi verdi erano puntati su di me, mi scrutavano in attesa di una risposta alla sua domanda che io già avevo intuito…
 
“Perché Niall Horan ti chiama?” disse
 
Appunto… 

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Capitolo 12
*** Chapter 12 – We have a problem ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 12 - We have a problem



Continuavo a fissare Harry che era ancora scosso per la sua scoperta. Mi guarda e scruta ogni mio movivento. Ancora non capiva, non capiva se gli stavo mentendo o se Niall mi stava minacciando…
 
“Dimmi che è uno scherzo”
 
Mi guardava in preda al panico, mi prense le mani e potevo sentirlo tremare.
Cosa ho fatto…
 
“Harry… io volevo dirtelo” dissi guardandolo
“Dirmi cosa? Che Niall ti chiama?” rispose
 
“Io e Niall ci stiamo frequentando”
 
Le sue mani lasciarono le mie e lo vidi allontanarsi da me, si passò una mano tra i capelli come se fosse in trappola. Un buco nero senza speranza di ritornare a vedere la luce.
Si sedette con la schiena contro il muro e nascose il volto tra le sue ginocchia, i ricci gli ricoprivano il volto.
 
Per colpa mia ora è a pezzi
 
Sono io la causa del suo dolore
 
Sarò io la causa delle sue lacrime
 
Sarà me che odierà
 
Sarà me che non vorrà vedere
 
Mi abbandonerà
 
Prima o poi doveva succedere…
 
“Harry..” dissi avvicinandomi a lui
 
 
 
 
 
“Stammi lontana!”
 
 
 
 
 
Ora era il mio cuore ad essere in frantumi, l’unica persona che amavo più di me stessa adesso mi odiava. Vidi una lacrima rigare la sua guancia, mi sentii morire…
Abbassai lo sguardo non potendo sopportare il suo dolore e la sua rabbia nei miei confronti.
 
Mi aveva dichiarato i suoi sentimenti, il suo amore per me. E io?
Avevo appena rotto quel fragile equilibrio che avevo tentato di costruire affinchè nessuno scoprisse che cosa stava succedendo.
 
Lo vidi alzarsi in piedi e non potei rinunciare a guardarlo, scese al piano di sotto.
E un unico pensiero attraversò la mia mente: Zayn.
 
Gli avrebbe detto tutto, gli avrebbe detto di me e Niall, della nostra storia, del nostro amore. Lo avrebbe fatto davvero?
 
 
Appena scese mi sedetti sul letto iniziando  a piangere, due mani mi afferrarono impedendomi di muovermi e un’altra mi portò un fazzoletto sulla bocca e il naso. I miei occhi iniziarono a chiudersi.
 
“Perdonami Honey”
 
Quella voce…
 
Ad un tratto non vidi più nulla. Buio.
 
Pov. Harry
Ancora non potevo crederci, Honey e Niall stavano insieme. È uno scherzo vero?
Scesi al piano di sotto per informare Zayn, non ne sarebbe affatto stato contento..
 
“Zayn” dissi quasi in sussurro
 
“Dimmi Hazza” mi fece cenno di sedermi
 
“Non posso stare seduto… Zayn, Horan..” dissi non riuscendo a completare la frase
 
“Che ha fatto quel bastardo?!” ringhiò alzandosi
 
“Lui ha una ragazza” dissi
 
“Chi è?” mi chiese puntando i suoi occhi color miele nei miei verdi
 
“Tua sorella”
 
Lo vidi sgranare gli occhi per poi stringere i pugni potevo sentire la sua rabbia ribbollire nel suo corpo da qui, lo vidi correre al piano di sopra.
 
Lo seguii cercando di raggiungerlo e appena spalancammo la porta, Honey non c’era. Per terra cera il suo cappellino di lana rosso con sopra un biglietto. Zayn legge il foglio e me lo tira.
 
“Figlio di puttana”
 
Urla e da un pugno sul letto per poi affacciarsi alla finestra per vedere se sono ancora lì.
Prendo il biglietto e inizio a leggere:
 
“Se vuoi rivedere tua sorella viva Zayn ti consiglio di fare quello che ti ordineremo.
Avrai presto nostre notizie.
 
Clan Hunters”
 
Merda.
 

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Capitolo 13
*** Chapter 13 – we have a mission ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 13 – we have a mission

 
 
(Vi consiglio di leggere con questo sottofondo http://www.youtube.com/watch?v=yCNKM5fqXjY )
 
Non capivo cosa stava succedendo, non vedevo nulla avevo una benda sugli occhi e le mani legate dietro la schiena. Non potevo nemmeno parlare perché avevo dello scotch sulle labbra. Piangevo in silenzio mentre mi stavano portando lontano.
 
Ero seduta per terra all’interno di quel veicolo e mi contorcevo cercando di sciogliere il nodo.
Morirò..?
 
 
 
* * * * *
 
 
Dopo diverse ore di viaggio il veicolo si ferma, sento una porta aprirsi e sento dei passi che si avvicinano a me. Due mani mi sollevano e mi portano fuori.
Un’altra porta sbatte, un’altra si apre.
Inizio ad agitarmi e vengo poggiata di peso su un qualcosa di morbido.
 
“Non aver paura”
 
Questa voce…
 
Mi agitai, e sentì una mano togliermi lentamente lo scotch dalle labbra.
 
“sono qui”
 
Iniziai a tremare, non riuscivo a dire nulla, non sapevo dove ero..con chi ero…
Ma quella voce, era così familiare. Iniziai a singhiozzare e le lacrime scendevano lungo le mie guance e bagnavano la benda che mi copriva gli occhi.
Si avvicinò a me e iniziò a slegarmi i polsi e per ultima tolse la benda. Aprii leggermente gli occhi e cercai di mettere a fuoco l’immagine del ragazzo di fronte a me.
Appena lo vidi iniziai ad allontanarmi da lui strisciando indietro finendo spalle alla sbarra del letto sul quale mi aveva poggiata.
 
“Honey non aver paura di me..” disse
 
“Voglio andare a casa” dissi tra i singhiozzi
 
“Non puoi” disse guardandomi
 
Continuo a piangere e guardo il ragazzo che fine a poco tempo fa era l’unico che amavo e di cui mi fidavo ciecamente. Il ragazzo dal cuore d’oro che non mi avrebbe mai fatto del male.
 
“Dammi la collana” balbettai allungando una mano
 
Si alzò dal letto arrendendosi e si tolse l’altra metà, quella che completava il mio cuore in frantumi. La getta sul letto per poi uscire dalla camera infuriato sbattendo la porta per poi chiuderla a chiave.
Sobbalzo dal letto e presa dal panico inizio a colpire la porta con dei pugni e piango.
 
“Fammi uscire” urlo “Ti prego”
 
Mi accascio ai piedi della porta stringendo al mio petto le ginocchia e piangendo, cerco di calmarmi e mi alzo barcollando verso il letto e prendendo la collana. La indosso insieme alla mia e inizio per l’ennesima volta a piangere.
 
 
Pov. Zayn
Mia sorella era appena stata rapita da quel maledetto mostro dalla faccia angelica. Quel lurido bastardo, me la pagherà. Giravo per la camera in cerca di indizi quando Harry salì con Louis.
 
“Perché ci hai messo tanto?!” urlai
 
“Scusa il cellulare era..” disse Louis
 
“Non inventarti balle che ti prendo a calci in culo” dissi afferrandolo per la maglietta
 
“Zayn calmati!” disse Harry facendomi allontanare dal moro
 
Il telefono inizia a vibrare e lo afferrò “Numero sconosciuto” e leggo il messaggio:

“ Domani ti arriverà un pacco ci saranno: pistole,ricariche,coltello e auricolari.
Ci saranno due biglietti per la Russia, vi dirigerete lì e dovrete sbarazzarvi di Jack Millers.
Avete 24 ore di tempo e se tutto andrà come previsto potrai parlare al cellurare con tua sorella.
 
Clan Hunters ”
 
Passai il cellulare anche agli altri.
 
“Abbiamo una missione” dissi osservandoli “Non voglio errori, chiaro?”
 
“Certamente” dissero in coro
 
Honey ti salveremo…parola di Zayn Jawaad Malik.


SPAZIO AUTRICE
Salve ragazze, questo è il mio primo spazio autrice in 13 capitoli... mi dispiace davvero tanto che questo tredicesimo capitolo sia molto breve ma volevo lasciarvi un po' sulle spine prima di continuare. in poche parole volevo farmi conoscere anzichè restare Anonima per sempre e molto probabilemte nel mio utlimo capitolo vi dirò il mio nome, non farò durare questa storia moltissimo ma nemmeno pochissimo, credo che sui 50 capitoli più o meno ci siamo. quando la storia sarà finita credo che continuerò con la seconda "serie" facendo proseguire le avventure di Honey Malik, amo particolarmente questo personaggio ma amo ugualmente Hope Destiny Tomlinson nella mia seconda Fan Fiction "Bad Girl" ..
vi spiego perchè ho deciso di creare Fan Fiction "Alternative"
non volevo creare un qualcosa di monotono: la solita ragazza che dall'italia si trasferisce in inghilterra e per magia incontra i 1D . ho preferito camuffare un po' i personaggi dividendoli in due clan:
CLAN MANDLER (formato da Zayn "Cresta nera", Harry e Louis) e CLAN HUNTERS (formato da Niall "Irish killer" e Liam).
nella mia seconda Fan Fiction invece ho voluto modificare il carattere "dolce" delle ragazze perchè ho letto molto spesso Fan Fiction del tipo: Zayn,Liam,Niall,Harry e Louis vestono i panni del ragazzo cattivo che alla fine si innamora di una ragazza innocente.
e se la ragazza fosse cattiva? cosa potrebbe accadere? Questa è stata la mia idea. Con questo spazio ho terminato, vi mando un bacione e vorrei ringraziare le ragazze che hanno letto la mia storia tutte e 17:

 
1 - Alli_babu 
2 - AuRoRaBoScOlO 
3 - Crazymofo99 
4 - cuoricino_love
5 - Eliisa_ 
6 - fefeh
7 - Fight__ 
8 - Free__Hugs
9 - ghigga99 
10 - idolsakamylife 
11 - jawaadxx 
12 - Mamy ilove1D 
13 - patrickandmyspongebob 
14 - principessalibera
15 - saraTHPMS 
16 - yellow_raven 
17 - _MaggieM_ 

GRAZIE A TUTTE.
 

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Capitolo 14
*** Chapter 14 – make love with me ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 14 – make love with me

 
GIORNO 2
 
Mi sveglio sentendomi accarezzare i capelli, apro gli occhi e vedo Niall sorridermi.
Sorrido e mi lascio accarezzare i capelli, lui mi da un bacio sulla fronte.
 
“mi dispiace davvero..”
 
“Niall dimmi che succede..”
 
“Era un piano, avevamo bisogno di soldi e tu eri parte del piano..”
 
“quindi non mi hai mai amata?!” mi sedetti iniziando a piangere
 
“Io ti amo veramente Honey” mi avvicina a lui “non permetterò che ti facciano del male, perciò ci sono sempre io qui che ti porta la colazione e si accerta che tu stia bene giorno e notte”
 
“grazie” abozzai un sorriso
 
“Qualsiasi cosa posso fare per te” sorride e mi da un bacio sulle labbra.
 
Incrocio le braccia dietro al suo collo e approfondisco il bacio. Non mi importava nulla, non mi importava se era cattivo, non è cambiato di una virgola e io lo amo.
Mi spinge sul letto e si poggia sui gomiti per non pesarmi mentre mi bacia il collo,mi tengo a lui e gli mordo il labbro.
 
“Niall..” ansimo
 
“dimmi..” disse mentre continuava a baciarmi il collo
 
“voglio che tu sia mio” sussurrai al suo orecchio
 
“solo se tu vuoi essere mia” rispose soffiando sulle mie labbra
 
“lo voglio” dissi baciandolo
 
Iniziò ad alzarmi lentamente la maglia per poi lasciarla cadere al suolo, continuammo a baciarci importandocene di cosa stava succedendo.
 
Lui era mio
 
Io ero sua.
 
 
 
POV. ZAYN
 
Ervamo già svegli da un po’ , Louis e Harry erano rimasti qui a dormire ma nessuno aveva chiuso occhio.
Bussarono alla porta e appena andai ad aprire come previsto trovai un pacco. Lo presi e lo poggiai sul bancone della cucina e ,come previsto, trovammo tutto quello che Niall Horan o meglio dire
Irish Killer ci aveva detto.
 
In ogni Clan il capo aveva un soprannome: tipo me e Niall.
 
Io sono chiamato Cresta Nera dato che porto i capelli raccolti in una cresta appunto “Cresta” più il colore dei miei capelli neri e da qui il nome Cresta Nera.
Sono  chiamato così anche a causa del mio carattere: sono estremamente protettivo e mi innervosisco facilmente proprio come un  Gallo.
 
Invece Horan è chiamato Irish Killer perché è Irlandese e perché è capace di uccidere venti persone con le sue sole forze. È un ragazzo rispettoso e fa come si deve il suo lavoro.
 
Diedi le pistole a Louis e Harry e tenni per me il coltello, diedi anche gli auricolari mentre continuavo a rigirarmi il coltello tra le mani.
 
“amo le magnum” affermò Louis “sono così efficaci e non ci vuole molto per stendere un uomo”
 
Anche i membri dei Clan hanno dei nomignoli ma con minore importanza. Di solito ci limitiamo a denominarli a seconda della pistola che utlizzano o del ruolo che svolgono.
 
Louis Tomlinson è il nostro attaccante, utilizza sempre Magnum , mitragliatrici o granate e così lo chiamiamo Furia Azzurra:
 
-Furia perché se si arrabbia è velocissimo e uccide senza pensarci due volte
-Azzurra perché ha gli occhi celesti
Harry Styles invece è la mia prima recluta utlizizza coltelli,pistole varie e controlla le nostre azioni e per questo lo chiamiamo Grande Aquila:
 
-Grande per via della sua statura (1,90)
-Aquila perché controlla le mosse dall’altro e ci dice come agire o come muoverci per passare inosservati.
 
Nascondemmo le armi e preparammo le valige e ci dirigemmo in aereoporto per andare in Russia.
Quando giungemmo in aereoporto ci rendemmo conto di un problema: Niall ci aveva messo in difficoltà dandoci solo due biglietti.
 
“merda” dissi osservando quei pezzi di carta
 
“Ci ha colpito alle spalle quel bastardo” disse Louis
 
“l’ho notato” dissi ironico “uno di voi due non viene” affermai
 
Mi venne un’idea
 
“dato che Irish Killer è così bastardo… voglio che Styles non venga” affermai
 
“Solo perché mi odi?!?! E come farai per sapere cosa fare?” disse arrabbiato
 
“Styles mi servi per cercare Honey! Non può averla portata tanto lontana probabilmente è in zona, devi indagare e trovarla mentre noi siamo in Russia”
 
“ottima idea” affermò il riccio
 
“Grazie” dissi dando una spinta a Louis mentre ci avviammo “Styles” urlai
 
“si?” si voltò
 
“trovala” affermai
 
“lo farò” disse per poi correre via scomparendo tra la folla mentre noi ci imbarcammo.
 

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Capitolo 15
*** Chapter 15 - i find you ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 15 – I find you

 
Russia ore 20.00
 
Appena atterrati e ci incamminiamo senza dare nell’occhio, leggemmo gli indirizzi per la festa in un quartiere Russo anche se non sapevo una mazza. Louis invece era intento a imparare qualche frase in Russo per mimetizzarsi tra la folla, mossa astuta.
 
“sentiamo che hai imparato?” chiesi
 
“Доброе утро, дамы” rispose Louis non togliendo lo sguardo dal libro
 
“sarebbe?” chiesi
 
“significa buongiorno signorerispose soddisfatto
 
“perfetto almeno sapremo mimetizzarci per un po’ “ affermai mentre chiamavo un taxi.
 
Demmo l’indirizzo al conducente e scendemmo appena arrivati, entrammo in un bar e ci cambiammo nascondendo la borsa con i nostri vestiti dietro un bidone ed entrammo.
Mi ripetevo in mente le caratteristiche di un riccone russo, Niall aveva detto che era un uomo: alto,robusto,portava molti anelli ed era quasi calvo.
 
Posai lo sguardo su un tavolino più appartato e lo vidi. Era identico alla descrizione di Horan. Feci cenno a Louis di seguirmi e ci avvicinammo di più a lui.
 
“Доброе утро, дамы” (buongiorno signore) disse Louis
 
“Добрый вечер, который вы двое?” (Buonasera,chi siete voi due?) chiese il vecchio
 
“Мы два британских предпринимателей” (siamo due imprenditori inglesi) rispose Louis, credo che era meglio se Lou parlava perché non capisco nulla appare suoni confusi che uscivano dalle loro bocche.
 
“У меня нет времени для бизнеса” (non ho tempo ora per gli affari) disse l’uomo
 
“это займет всего минуту, мы уезжаем завтра” (ci vorrà solo un minuto , noi domani partiamo) affermò Louis attirando l’attenzione del vecchio.
 
L’uomo si alzò dalla sedia e ci fece cenno di seguirlo. Bingo.
 
Giungemmo al piano superiore della sala dove c’era un ufficio, molto probabilmente il suo, e ci fece accomodare. L’uomo appena si sedette fu bloccato da Louis con una corda e del nastro adesivo che aveva portato con sé e poi estrasse la magnum puntandogliela alla tempia.
 
“Louis chiedigli se parla Francese” dissi
 
Louis gli fece la domanda e lui annuii come risposta mentre potevo sentirlo tremare anche a 30 centimetri di distanza.
 
“alors ami… Nous sommes ici au nom de Horan” (allora amico…siamo qui per conto di  Horan) dissi osservandolo mentre estraevo il coltello
 
“vous savez déjà pourquoi nous sommes venus ... vous n'avez pas besoin d'explications”
(sai già perchè siamo venuti... non ti servono spiegazioni) dissi e lo vidi irrigidirsi e iniziare ad agitarsi
 
“je souhaite bonsoir .... ami”
(dimmi buonanotte …amico)
 
E feci segno a Louis di procedere mentre io controllavo la porta, non si sentirono urla e nemmeno lo sparo grazie al silenziatore. Ripulimmo tutto dove avremo potuto lasciare le impronte mentre il vecchio giaceva inerme al suolo. Uscimmo indisturbati fingendo che nulla era capitato prima mentre mi arrivò una chiamata da uno sconosciuto.
 
“Ci siete riusciti?”
 
“missione compiuta” affermai
 
“Il gioco continua Cresta nera” disse
 
“staremo a vedere” affermai prima di chiudere la chiamata
 
 
 
 
POV HARRY
 
Stavo frugando nei miei cassetti in cerca della mia magnum e afferrai il cellulare, magari non avevano controllato le sue tasche. Magari aveva anche il suo con sé.
 
“Hon hai il cellulare lì con te? H”
 
 
 
POV HONEY
 
Iniziò a vibrare qualcosa nella tasca del mio pantalone, mi svegliai e notai che Niall non era più lì e che mi aveva lasciato una maglietta abbastanza lunga da indossare, non esitai e me la misi. Cercai nella tasca e trovai il mio cellulare, non mi avevano perquisita. Era una salvezza.
 
Lessi il messaggio e non esitai a rispondere
 
“oddio Harry che bello leggere un tuo messaggio. Perdonami ti prego! Hon”
 
“Meno male hai il cellulare! Honey dove sei? H”
 
“Sono rinchiusa 24h su 24h in una stanza ma Niall si prende cura per me. Hon”
 
“Non fidarti di lui, è un killer. H”
 
“Harry dove sei tu! Hon”
 
“Honey ti rendi conto che sei tu quella in pericolo? Descrivimi il posto. H”
 
“sarà un abitazione vecchia, ho una finestra e da fuori vedo la campagna. Prato verde e un boschetto. Hon”
 
“Dove è il boschetto? Sinistra o destra? H”
 
“alla mia destra. Hon”
 
“Ti ho trovata, passerò a prenderti appena avvertirò Zayn. H”
 
 
POV HARRY
 
Composi il numero di Zayn e lo chiamai
 
“pronto?”
 
“Zayn ho una notizia” risposi
 
“Quale?”
 
“so dove è Honey” risposi
 
“Perfetto, dove siamo diretti?”
 
“In periferia, ai margini di Holmes Chapel … la piccola casetta che avevamo come covo quando eravamo un solo clan” risposi
 
“ portiamola a casa” disse staccando.
 
Sarà fatto.

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Capitolo 16
*** E' UN AVVISO E NON UN CAPITOLO! ***


Perdonatemiiii!
so perfettamente che sono passati due giorni e ancora non ho aggiornato volevo avvertirvi che sono stata occupata e che non ho potuto, mi dispiace tantissimo ma spero che sarete comunque pronte a leggere della liberazione della piccola Honey.

allora? voi come pensate che accadrà?
chi la libererà? cosa succederà?


scrivetemi un messaggio a seconda di cosa pensate possa accadere, chissà magari qualcuna di voi si avvicina ;)

- Anonimus -

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Capitolo 17
*** E' UN AVVISO E NON UN CAPITOLO! ***


Perdonatemiiii!
so perfettamente che sono passati due giorni e ancora non ho aggiornato volevo avvertirvi che sono stata occupata e che non ho potuto, mi dispiace tantissimo ma spero che sarete comunque pronte a leggere della liberazione della piccola Honey.

allora? voi come pensate che accadrà?
chi la libererà? cosa succederà?


scrivetemi un messaggio a seconda di cosa pensate possa accadere, chissà magari qualcuna di voi si avvicina ;)

- Anonimus -

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Capitolo 18
*** Chapter 16 - she needs to be saved ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 16 – She needs to be saved

 
Son  passate due settimane da quando Niall mi aveva sopresa ad usare il cellulare, fortunatamente avevo cancellato tutti i messaggi con Harry. Di mio fratello ancora nessuna traccia e ,purtroppo, adesso non avevo nemmeno più il cellulare con me.
Da quando aveva scoperto l’esistenza del mio cellulare Niall era arrabbiatissimo:
 
- non viene a farmi visita
- non mi porta più cibo
- non mi controlla
- non mi fa più uscire
 
Ormai è Liam ad occuparsi di me, mi porta ogni tanto un bicchiere d’acqua e un pezzo di pane di nascosto perché Niall aveva proibito di accudirmi, ma lui crede stia esagernado e che se non mi faceva più mangiare sarei ben presto morta di fame.
 
 
 
 
La porta si apre lentamente e vedo Liam entrare per poi richiuderla. Mi sorrise e si sedette sul letto.
“Scusa il ritardo, ti ho portato un sandwich con insalata e prociutto cotto” me lo porse
“non dovevi” sussurrai “Niall ti farebbe ancora del male”
“non posso mica lasciarti morire di fame Honey” dice porgendomelo e lo afferro per poi dargli un morso.
 
Finalmente qualcosa sotto i denti dopo due giorni di astinenza.
 
“è buonissimo” affermai dandogli un altro morso
“ti sembra buono solo perché non hai mangiato nulla da giorni” abozza un sorriso “perdonalo”
 
Lo guardai e abbassai lo sguardo e lui mi strinse la mano
“Sei una ragazza forte e vedrai che ti lascerà andare subito” dice
“Hai detto la stessa cosa due giorni fa” affermai alzando lo sguardo “Non mi lascerà mai andare”
 
“Scapperai” dice osservandomi
 
“come?” lo guardai
 
“Chiamerò Harry dal tuo cellulare e gli dirò che voglio aiutarti” affermò
 
“Liam è pericoloso” abbassai lo sguardo
 
“Niall è fuori di testa ora” mi strinse la mano “Devi andartene il prima possibile”
 
 
 
 
 
 
POV LIAM
Niall è fuori di sé, è diventato matto. Scendo in soggiorno dopo aver chiuso la stanza dove la povera Honey è rinchiusa da settimane. Appena scendo lo vedo che cammina nervosamente avanti e indietro.
 
“Niall devi lasciar andare via Honey” affermai “ormai hai perso il controllo! La missione era avere un risarcimento e da quando abbiamo chiesto di uccidere Miller abbiamo avuto 20.000.000 di sterline! Abbiamo finito”
 
“NO”
 
“invece sì Niall! Honey deve essere libera” urlai
 
“NO”
 
“cazzo Niall sono passate due settimane e solo in tre giorni ha potuto mangiare o bere! Sei impazzito?!” dissi arrabbiato “Quella poverina è dimagrita tantissimo”
 
“Non possiamo liberarla” disse osservandomi
 
“perché no?!” chiesi
 
 
 
 
“Voglio Styles morto”
 
 
 
 
 
 
 
“dimmi che scherzi” affermai
 
“No”
 
“Stai male Niall! MALE” urlai
 
“Styles me la porterà via” urlò “Lei è mia”
 
“non lo è! Non è TUA e non è SUAurlai “non è un fottuto oggetto, rifletti dannazione!”
 
Lo lasciai da solo e mi intrufolai nello sgabbuzino della casa per prendere il cellulare. Lo afferrai e chiamai Styles.
 
“Honey, dio finalmente mi hai chiamato ero preoccupatissimo!”
 
“Styles sono Liam” dissi ridendo
 
“che ci fai con il telefono di Honey?!”
 
“Abbiamo un problema” dissi
 
“che le avete fatto! Giuro che vi ammazzo” urlò
 
“Harry… Niall è impazzito non fa mangiare né bere Honey, la tiene rinchiusa in camera … la sto accudendo io tranquillo… le do cibo e acqua quando Niall non guarda… il problema è che lei è troppo debole. Vieni a salvarla?” chiesi
 
“e me lo chiedi anche?!” rise “ovvio che sarei venuto ma non ricordo dove siete!”
 
“In periferia di Holmes Chapel, c’è una stradina dritta devi seguirla e poi ci saranno tre vie tu scegli la seconda e arrivi qui” spiegai “Styles…”
 
“Dimmi”
 
“Mi manchi” affermai ridendo
 
“Manchi anche tu Liam” rise poi staccò la chiamata.

*Angolo autrice*
ecco a voi il capitolo mi scuso del ritardo ma ho avuto numerosi impegni. allora secondo voi cosa succederà? Honey resisterà in mancanza di cibo? ce la farà Harold a salvarla? Liam l'aiuterà?


-Anonimous-

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Capitolo 19
*** Chapter 17 - Freedom ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 17 – Freedom

 
POV LIAM
 
Appena riattaccai sentii dei passi dietro di me e la porta si chiuse: due mandate di chiave. Merda Niall mi aveva sentito e Harry stava arrivando. Cazzo.
Iniziai a dare pugni alla porta e cercavo di sfondarla ma era di legno puro e non era affatto facile da sfondare, è tutto inutile.
 
 
 
 
POV HARRY
 
Aggiornai Zayn e Louis su le ultime novità e ci organizzammo per andare da Honey. Ricaricammo le pistole e ci preparammo per andare, non potevamo aspettare un giorno di più.
 
 
Appena il sole stava calando salimmo in auto e ci dirigemmo in periferia, ci impiegammo circa mezz’ora e imboccammo la seconda via . vedemmo il profilo della casetta e feci parcheggiare Zayn dietro un albero in modo che nessuno vedesse.
 
“Allora vado” dico
“Sicuro che non vuoi che venga con te? È pur sempre mia sorella” affermò Zayn
“Grazie ma ho un conto in sospeso” dico caricando la magnum e infilando un coltello nello stivale.
 
Scesi e mi diressi furtivamente verso la casa, arrivato sotto al portico malandato mi guardo attorno tenendo in pugno la magnum. La porta è semi aperta forse Liam lo ha fatto affinchè entrassi, entro e trovo la casa limpida ma senza tracce di Horan o di Payne. Strano.
Sento dei rumoni che provengono da una porta chiusa ,probabilmente, a chiave; sento anche qualcuno che parla così provo ad aprirla ma è chiusa a chiave. Cerco un qualcosa di abbastanza sottile e appena la trovo la scassino affinchè si apra.
 
“Dio mio Harry! Grazie”
 
Liam!
 
“Che ci fai chiuso qui dentro!?” chiesi
 
“Niall sa tutto!”
 
Merda.
 
Mi guardai intorno cercando il biondino, deve essere qui.
 
“Honey è di sopra” affermò Liam “vuoi che ti aiuto?”
“sarai la mia arma segreta” sorrisi e ci dirigemmo sopra.
 
Salimmo e Liam aprii la porta per poi restare nascosto fuori la porta, entro e sento odore di gas e vedo Honey distesa inerme su un letto. Mi fiondo da lei e la sollevo
 
“Honey!”
 
Nessuna risposta.
 
Mi alzo e vedo la macchina del fumo e la disintegno con un colpo di pistola e mi dirigo di nuovo da lei accarezzandole la guancia.
 
“Honey…ti prego apri gli occhi”
 
La scuoto leggermente e la vedo aprire i suoi meravigliosi occhi verdi.
 
“H…H..Harry”
 
Sorrido e la stringo a me. Le do un bacio sulla guancia e la presi per mano facendola alzare, barcolla ma almeno riesce a camminare.
 
“Ti porto via da qui”
 
Dico tenendola in braccio quando sento un rumore mentre mi alzo sulla finestra pronto a saltare e sento Liam urlare “Niall” per poi sentire un dolore allucinante dietro la spalla e mi voltai vedendo Liam che bloccava Niall con una pistola in mano e poi caddi perdendo l’equilibrio e affinchè Honey non si facesse male mi misi io sotto cadendo di schiena. Sentii solo una voce e poi buio.
 
“Harry!”
 
 
 
POV HONEY
 
Vedo correre verso di noi Louis che solleva Harry da terra e fa cenno a un Rover di venire e così ci fa salire. Harry sta perdendo molto sangue e inizio a medicarlo, ci dirigiamo in ospedale rapidamente e appena arrivati lì Harry viene portato in sala operatoria urgentemente.
Zayn mi afferra per poi stringermi a sé e accarezzarmi i capelli e baciarmi la fronte.
 
“Per fortuna stai bene”
 
“Zayn…io…io” dico balbettando
 
“Shh…non importa” risponde stringendomi a sé
 
Harry starà bene vero?” inizio a piangere
 
“Andrà tutto bene vedrai…” afferma
 
Ci sedemmo e io poggiai la testa sulla spalla di mio fratello aspettando una risposta, o un medico..
Vedo Louis giocare nervosamente con le sue mani e intanto guarda il suolo. Poi si alza e inizia a camminare frettolosamente avanti e indietro, avanti e indietro… senza sosta.
 
Passano minuti…
 
…ma ancora nulla.
 
Passano tre ore e ormai sono entrata in paranoia, penso alla mia vita senza di lui, di come sarebbe priva di allegria , priva di gioia… non voglio questo.
Harry non può lasciarmi… no…non può.
 
 
 
 
 
* * * * *
 
 
 
 
Dopo sei ore interminabili esce da una porticina un medico che si avvicina a noi. Ci siamo
Stiamo per scoprire se Harry ce l’ha fatta.

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Capitolo 20
*** chapter 18 - Dream ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 18 – Dream

 
 
 
 
Dopo sei ore interminabili esce da una porticina un medico che si avvicina a noi. Ci siamo
Stiamo per scoprire se Harry ce l’ha fatta.
Si dirige verso di noi a passi svelti leggermente scosso, mi alzo istintivamente facendolo fermare a metà strada.
 
“Come sta?” dico osservandolo
 
Louis e Zayn si affiancano a me leggermente scossi ancora per quello che stava accadendo nessuno si aspettava che Niall gli avrebbe sparato. Nemmeno io l’avrei mai pensato
 
“E’ fuori pericolo”
 
Sospirai di sollievo e Lou poggiò una mano sulla mia spalla per confortarmi, Harry era salvo.
 
 
 
 
* * * * *
 
 
 
3 mesi dopo…
 
Sono passati mesi da quando siamo stati in quella sala d’ospedale. Liam frequenta la nostra scuola e Harry,Louis e Zayn sono felici della sua presenza. Niall è stato portato in un ospedale psichiatrico a quanto pare aveva un problema serio: pare che con tutte quelle vittime che aveva fatto fosse entrato in paranoia e così aveva bisogno di uccidere.
 
Sono continuamente in pensiero per lui ma non ho detto a nessuno di quello che è successo in quella stanza in cui mi aveva rinchiusa. Non lo sa nessuno tranne me e lui.
 
Accesi lo stereo e misi il volume a trenta con la canzone di Conor Maynard a palla “R U Crazy
 
 
There ain't no need to cry no more
 
When you break my heart into twenty four
 
I'll pick up the pieces you left
 
If you think I'm coming back, well, don't hold your breath
 
I ain't your mister, 'cause I'm breakin' up with ya
 
Shoulda' laid down with your sister
 
Go now, here's my middle finger
 
 
Iniziai a ballare ridendo quando ad un tratto ebbi un capogiro e mi poggiai contro l’armadio in legno mentre i miei occhi iniziavano a chiudersi e ad aprirsi rapidamente, una fitta allo stomaco mi fece piegare in due dal dolore. Mi sedetti a terra mordendomi il labbro a sangue.
 
Non potevo essere incinta, avevo le perdite
Non potevo, la mia pancia è piatta
Non lo sono
 
All’improvviso due mani mi permisero di alzarmi e mi fecero stendere sul letto. Guardai il ragazzo. Niall.
 
“Niall”
 
“shhh piccola va tutto bene” affermò accarezzandomi i capelli
 
“Mi manchi tanto” dico osservandolo
 
“Anche tu, piccola”
 
Si alzò prendendo dal mio cassetto delle pillole per il mal di testa e ne prese una. Lo guardo e ancora non credevo possibile, non poteva essere qui lui è in manicomio.
 
“sto sognando?”
 
“No, sono qui” dice per poi baciarmi
 
 
 
 
Apro gli occhi e mi ritrovo stesa a terra sul pavimento, è stato tutto così reale. Mi alzo leggermente dolorante e mi getto sul letto. Mi volto verso il mio comodino e vedo che il cassetto è aperto e che la confezione di pillole è poggiata sul comodino con il tappo aperto.
Mi siedo e afferro la confezione per poi chiuderla e rigirarmela tra le mani.
 
“Eri qui”
 
Sussurro senza farmi sentire mentre ispeziono la mia stanza da capo a fondo, ma nulla. La finestra è chiusa proprio come la porta della mia stanza.
 
Nessuno poteva entrare.

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Capitolo 21
*** chapter 19 - Don't let me go ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 19 – Don’t let me go

 
Probabilmente stavo delirando, Niall non poteva essere qui era in manicomio. Forse sono io la pazza, sono io che mi faccio film mentali. Scesi al piano di sotto lettermente scossa e vidi che erano tutti lì. Zayn mi guardò e capii subito che qualcosa non andava.
Si alzò e si avvicinò a me
 
“Che succede?”
 
Ottima domanda. Sul serio, beh, due secondi fa ero al piano di sopra per i fatti miei , stavo ascoltando Conor Maynard quando all’improvviso nel bel mezzo del ritornello sono caduta a terra e come per magia è apparso Niall e mi ha aiutata e ci siamo baciati, ma non so se era veramente lui perché dopo non c’era più ma le medicine erano aperte. Aiutami sto impazzendo!
 
“Mi gira la testa” affermai
 
Poggiò una mano sulla mia fronte ed era visibilemte sconvolto.
 
“cavolo ma tu scotti!” esclamò
 
“ci penso io a lei” affermò Harry che mi prese per i fianchi e mi fece salire le scale con calma.
 
Arrivammo in camera e sentivo le gambe pesarmi, questa situazione stava degenerando. La mia presa su Harry diminuiva e crollai al suolo per l’ennesima volta ma questa volta Harry mi afferrò.
 
“Honey!”
 
La sua voce faceva eco nella mia testa ma non riuscivo a vederlo.
 
 
 
 
 
* * * * *
 
 
 
Mi svegliai nel mio letto e vidi Harry in ginocchio che mi stringeva la mano.
 
“Harry..”
 
La sua testa si alzò rapidamente per guardarmi e per avere un contatto visivo. Si alzò immediatamente sedendosi al mio fianco e iniziò ad accarezzarmi i capelli e mi sorrise.
 
“mi hai fatto prendere un colpo..” ammise “mi sono sentito impotente mentre ti osservavo a svenire, tu a terra e io non sapevo cosa fare..”
“Scusami..” sussurrai
“Non importa, basta che stai bene” affermò
“Harry..” chiesi
“dimmi” mi guardò
“Niall è in manicomio e da lì non si può uscire…giusto?” chiesi
“esatto” affermò “Tranquilla non ti farà più del male”
 
Non mi ha mai fatto del male.
 
“Harry” dissi di nuovo
“Si?” mi sorrise
“io l’ho visto” risposi sussurrando
“chi?” chiese
“Niall Horan” affermai
“impossibile” esclamò
“era qui! L’ho visto con i miei occhi” ammisi
“Avrai avuto un’allucinazione…stai delirando! Hai la febbre Hon” affemò deciso
“era così reale!” ammisi mordendomi il labbro
 
Silenzio.
 
“Honey…”
 
“si Harry?”
 
“possiamo provarci?”
 
“a fare cosa?”
 
“A stare insieme”
 
“Dammi tempo”
 
“Certo”
 
Si alzò e scese dalla stanza. Mi infilai sotto le coperte e mi addormentai.
 
 
 
 
* * * * *
 
 
 
 
Camminavo per un corridoio immenso dove da entrambi i lati c’erano varie porte. Non conoscevo la strada ma continuavo a camminare senza meta. Mi avvicinai ad una porta piuttosto mal messa e la aprii. C’era una persona seduta a terra girata di spalle.
 
“Mi scusi mi sono persa” affermai “sa dove dev..”
 
Si voltò di colpo e vidi che aveva un coltello insanguinato in mano e c’era della sua carne a terra: si stava squiando da solo.
 
“Oh mio dio!” esclamai urlando
Si alzò anche lui e mi corse incontro e io scappai chiudendo di nuovo la porta e lasciandolo chiuso all’interno. Respiravo a fatica e rapidamente.
 
Sto sognando, sì deve essere così. È un incubo.
 
Iniziai a correre per quel corridoio interminabile quando mi imbattei in un porta aperta entrai e vidi Harry e Niall. Niall era seduto sul letto divertito mentre Harry gli parlava.
 
“Devi lasciarla stare!” affermò osservando il biondo
“Altrimenti che mi fai Styles?” chiese divertito
“Ti spacco la testa se continui a piombare nella sua vita” affermò “lei è la mia ragazza adesso e te ne devi fare una ragione!”
 
Io ero la ragazza di Harry, era questo che volevo. Ecco perché sto qui. Voglio essere la ragazza di Harry ora devo svegliarmi! Svegliati Honey.
 
Vidi Harry che si voltò per andarsene avviandosi verso di me: non mi vedeva.
Niall frugò nel cuscino ed estrasse una pistola.
 
“Styles!” urlò
 
Harry si voltò a guardarlo e Niall gli sparò in pieno petto, Harry barcollò all’indietro per poi crollare al suolo inerme. Iniziai a piangere e corsi verso di lui ma non mi riuscivo a muovere era come se fossi bloccata.
 
Harry no! Harry ti prego non mi lasciare!” urlavo
 
Niall si avvicinò a Harry e lo trascinò dentro la sua stanza per poi chiudere la porta e lasciarmi fuori. Iniziai a battere le mani contro la porta ma il suono di esse non c’era. Non potevo far nulla per fermarlo.
 
Honey svegliati! Svegliati!
 
 
 
 
 
* * * * *
 
 
 
 
Mi svegliai di colpo con una borsa di ghiacchio sulla testa e vidi Harry seduto sul letto al mio fianco. Respiravo rapidamente e tremavo e Harry se ne accorse.
 
“sembri una foglia” affermò
 
Lasciai cadere la borsa d’acqua a terra e mi gettai fra le braccia di Harry stringendolo a me.
Mi accarezzò i capelli e nascosi il volto nell’incavo del suo collo.
 
“non mi lasciare”
 
Implorai sussurrando sul suo collo mentre le lacrime bagnavano il mio viso. Mi fece alzare il volto e i miei occhi erano incatenati con i suoi. Mi accarezzò una guancia e mi sorrise mostrandomi le fossette che adoravo tanto.
 
“non lo farò mai”
 
Affermò per poi darmi un bacio sulla fronte.
 
“Harry”
 
“si?”
 
“Proviamoci”
 
Mi sorrise per poi fiondarsi sulle mie labbra e baciarmi stringendosi a me, intrecciai le braccia dietro il suo collo e mi strinsi a lui. Poi ci staccammo e ci stendemmo a letto, lui riprese la borsa del ghiaccio e me la ripoggiò sulla fronte.
 
“guarisci presto” mi sorrise
 
Ti amo Honey”
 
“Ti amo anch’io Harry”
 

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Capitolo 22
*** Chapter 20 - Unpredictable ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 20 – Unpredictable
 

 
Son passati altri due mesi e continuo a fare lo stesso sogno di quel maledetto, ho una paura folle che possa succedere qualcosa a Harry. Ho paura.
 
Scesi le scale e vidi Harry steso sul divano che dormiva . che dolce.
Mi avvicinai a lui e gli accarezzai i capelli sorridendo, vidi che aprii gli occhi e mi sorrise per poi borbottare qualcosa. Risi e gli diedi un bacio sul naso.
 
“Giorno Amore”
 
“buongiorno bell’addormentato” risi e lo vidi sedersi
 
Mi sedetti accanto a lui e Harry ne approfittò per stendersi poggiando la testa sulle mie gambe e io ricominciai ad accarezzargli i capelli.
 
“Mi piace quando lo fai” mi disse con la voce impastata dal sonno
 
“Sei adorabile quando dormi” ammisi
 
“Tu sei bella sia sveglia che addormentata” sorrise mostrandomi le fossette
 
Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio a stampo ma lui si alzò e fece proseguire il nostro bacio, chiusi gli occhi e incrociai le braccia dietro al suo collo. Appena riaprii gli occhi vidi Niall alle spalle di Harry, così mi allontanai e all’improvviso non lo vedo più.
 
Allucinazione.
 
 
 
 
* * * * *
 
 
 
Andai a farmi una bella doccia, magari la smettevo di sembrare una pazza. Entrai sotto la doccia e l’accesi, il getto d’acqua mi riscaldava dato che era inverno era bella calda per una che ha sempre freddo e sembra un polaretto. All’improvviso sento un rumore che viene dalla mia camera, non ci faccio molto caso ma successivamente lo risento e inizio a preoccuparmi. Sto impazzento.
 
Spengo l’acqua e esco avvolgendo un’asciugamano attorno al mio corpo bagnato e scalza mi dirigo in camera. Vedo l’armadio aperto e alcuni vestiti per terra , probabilmente Harry ha messo sotto sopra per trovare qualcosa insomma è casa sua.
 
“Harry” lo chiamo avvicinandomi all’armadio mentre mi guardo attorno
 
Nessuna risposta.
 
Raccolgo gli oggetti per terra e sento la porta sbattere, sobbalzo e mi volto di colpo e vedo la finestra spalancata. Sarà stato il vento
Poso tutto quello che era a terra nell’armadio e poi lo chiudo, prendo i miei vestiti e li indosso, mi volto per prendere la collana e vedo che sul lenzuolo bianco c’è una macchiolina di qualcosa di rosso. Tiro verso di me le lenzuola e vedo che non è una macchilolina è un palmo di una mano rossa. È sangue.
 
“Harry!” urlo in lacrime per poi correre di sotto
 
Lo vedo scattare in piedi e avvolgermi con le sue braccia, mi stringo a lui e piango contro il suo petto.
 
“che succede?”
 
“C’è qualcuno in casa” affermo
 
“Honey… non è possi-“
 
“E’ Niall ne sono certa!”
 
Harry mi guardava confuso, credeva che stessi impazzendo. Ero pazza. Ora anche lui lo crede.
 
“Harry c’è l’impronta di una mano sul lenzuolo!” dico con le lacrime agli occhi
 
“Honey stai delirando”
 
Ora ne ho la prova. Per lui ero pazza.
 
“Harry devi credermi è qui” affermai
 
“vai a stenderti Honey” mi disse guardandomi negli occhi
 
“Harry ascoltami!” dissi scuotendo la testa
 
“Honey non stai bene” affermò
 
“Lui è qui” sussurrai
 
Non mi ascoltò, mi prese solo in braccio e mi trasportò in camera. Mi tenevo a lui quasi temevo che sparisse. Ripensavo all’incubo e più temevo di perderlo.
Un pensiero attraversò la mia mente, la mano.
 
Avevo la possibilità per essere ascoltata, per essere creduta.
Mi poggiò sul letto e io afferrai le lenzuola e gliele porgevo.
 
“Harry la mano è..” osservai attentamente il tessuto perfettamente bianco e rimasi scioccata
 
“Honey” sospirò “Stai delirando”
 
Poggiò le sue labbra sulla mia fronte e sospirai, poi se ne andò e mi lasciò lì da sola. Pensavo e ripensavo, alla mano, al sangue e ora a queste lenzuola maledettamente bianche. Mi infilai sotto le coperte e mi addormentai.
 
 
 
 
* * * * *
 
 
 
 
BOOM.
 
All’improvviso un rumore di un oggetto pesante che cadeva mi fece sobbalzare costringendomi a svegliarmi. Mi guardai intorno mentre i miei occhi esploravano ogni dettaglio e infine lo vidi, l’armadio era di nuovo aperto e a terra c’erano i vestiti. Mi alzai e mi diressi quella massa uniforme di capi al suolo, camminai tremolante verso di essi e mi piegai a raccoglierli tutti insieme per poi metterli nell’armadio. Un capo bianco attirò la mia attenzione, lo presi e lo tirai lentamente. Non era una maglia.
 
Continuai a tirare la lunga stoffa biaca finchè non vidi la mano, diedi un urlo e Harry corse di sopra. Mi guardò non capendo e così gli passai il lenzuolo e appena vide la mano si passò una mano tra i capelli, ora mi credeva.

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Capitolo 23
*** * Anticipazione capitolo 21 * ***


* Anticipazione del capitolo 21 *

 
Chapter 21 - Manicomio


 
Era ancora sconvolto lo potevo notare dal suo sguardo perso nel vuoto e I suoi occhi cercavano di evitare il contatto visivo con quella macchia di sangue sul lenzuolo. Ora anche lui stava impazzendo proprio come me.
 
“Dobbiamo avvertire Zayn” affermò afferrando il lenzuolo e infilandolo in una borsa
“Harry no!” dissi “non possiamo …evitare”
“Honey lo vuoi proteggere? Mi stai dicendo questo” affermò urlando
“Harry no, è solo che lui è in manicomio…” abbassai lo sguardo
 
“Ma hai visto il lenzuolo o mi stai prenderndo per il culo?” urlò ancora più arrabbiato
 
“Harry non …io” 


la verità è che avevo paura… paura che andasse in quel maledetto manicomio e che morisse.

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Capitolo 24
*** Chapter 21 - Friendship ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 21– Friendship
 

Era ancora sconvolto lo potevo notare dal suo sguardo perso nel vuoto e I suoi occhi cercavano di evitare il contatto visivo con quella macchia di sangue sul lenzuolo. Ora anche lui stava impazzendo proprio come me.
 
“Dobbiamo avvertire Zayn” affermò afferrando il lenzuolo e infilandolo in una borsa
“Harry no!” dissi “non possiamo …evitare”
“Honey lo vuoi proteggere? Mi stai dicendo questo” affermò urlando
“Harry no, è solo che lui è in manicomio…” abbassai lo sguardo
 
“Ma hai visto il lenzuolo o mi stai prenderndo per il culo?” urlò ancora più arrabbiato
 
“Harry non …io”
 
“Taci! Tu lo ami ancora non te ne è mai importato di me dall’inizio questa è la verità” disse irrigidendosi e abbassando lo sguardo
 
“no Harry non è così… è solo che Niall già è in manicomio e Zayn si preoccuperebbe troppo questa è la verità…”
 
Vado ad avvertire Zayn, niente ma” afferma deciso
 
Abbasso lo sguardo e annuisco impotente, la verità è che avevo paura… paura che andasse in quel maledetto manicomio e che morisse. Questa è la mia paura più grande.
 
 
 
 
* * * * *
 
 
 
Harry scese e per l’ennisima volta non potetti fare nulla, lo seguii e lo vidi discutere con Zayn animatamente.
 
“Sei un folle!” urlò mio fratello
 
“Zayn è la verità! Niall è libero” affermò
 
“Harold sei impazzito? È in un manicomio” dichiarò infine Zayn come se non lo sapessimo
 
“Allora spiegami questo” gli lanciò il lenzuolo e vidi la faccia di mio fratello diventare bianca come una mozzarella
 
Scesi e mi affiancai a Harry cercando di portargli sicurezza, intanto Zayn non faceva altro che ossertvare attentamente quella mano insanguinata.
 
“… è finta” affermò Zayn gettandola a terra
“è più che vera” esclamai “Non c’era prima!”
“Amore lascia fare a me” mi chiese Harry
 
“Siete pazzi”
 
Guardai Harry e lo vidi irrigidirsi proprio come feci io la prima volta quando non mi aveva creduta, non era bello sentirsi così umiliati. Lo sapevo.
“Non sono pazzo” urlò Harry in preda alla rabbia
Taci Grande Aquila!” ringhiò Zayn
“Mi fai letteralmente schifo come capitano Cresta Nera affermò il mio ragazzo
Tu sei il peggiore aiutante che si sia mai visto, fai pena in tutto persino come braccio destro” affermò mio fratello riducendo gli occhi a due fessure
 
“Zitti!” urlai
 
Li vidi rizzare le orecchie e osservarmi cercando di capire cosa volessi dire.
 
“Smettetela di punzecchiarvi! Siete migliori amici e non è questo il comportamento da usare… avete passato anni magnifici insieme perché buttare tutto via? Andiamo…ragionate” ammisi osservandoli
Si guardarono e sorrisero per poi scambiarsi una stretta di mano come per dirsi “ scusa “, sorrisi a quel pensiero e andai ad abbracciali.
 
Ora basta stupidi litigi, è il momento di pensare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Zayn camminava avanti e indietro per la stanza irrequieto, sapevo che stava pensando a una soluzione e il problema è che sapevo la sua risposta. O meglio la sopsettavo.
 
“Dobbiamo andare a controllare Niall”
 
No.no.no.no e NO
 
Hai ragione” affermò Harry
 
No! Vi prego non andate.

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Capitolo 25
*** Chapter 22 - The story of my life ***


♦ ♦   DANGER  ♦ 


 

"Se la vita fosse facile
non ci sarebbe alcun divertimento
nel cercarti pur di averti tutta per me”.


 

Chapter 22– Story of my Life

 
Camminavo irrequieta per la stanza, avevo paura. Paura di perderlo dopo questi mesi trascorsi insieme. Mesi passati con una paura che mi bloccava la gola impedendomi di urlare, ma ora me ne pento. Mi pento di essermi fatta ascoltare, mi pento di quell’urlo che le mie labbra hanno lanciato.
 
Quell’urlo che potrebbe costargli la vita.
 
Sono in mille pezzi, Harry è uscito con Zayn. Entrambi si sono portati una magnum affinchè fossero pronti per un eventuale attacco. Un attacco, ecco la mia paura.
Avevo paura che Harry si sarebbe ritrovato da solo, e sarebbe la fine.
 
 
 
Il suono della porta mi riportò alla realtà, mi avvicinai tremolante con la paura che qualcuno potesse portarmi una brutta notizia, quella che non volevo giungesse
Mi feci coraggio e abbassai la maniglia in modo che i raggi del sole potessero colpire il mio volto pallido, raggi brillanti nel cielo sereno che ben presto sarebbe stato ricoperte da nuvole accompagnate dal suono delle mie lacrime.
 
“Hey Honey” affermò il moro dall’altra parte
 
“Louis..”
 
“Sei pallida, stai bene?” affermò Liam
 
“Sono preoccupata..”
 
“perché?” chiesero in coro
 
“Harry e Zayn sono andati da Niall”
 
Un minuto di silenzio quasi assordande si udiva per la casa, fortunatamente Liam ruppe quel muro di ghiaccio che si era formato con un suo sorriso e mi abbracciò cercando di riscaldarmi e Louis fece lo stesso.
 
Perché…
 
 
 
 
* * * * *
 
 
 
Una sensazione di vuoto.
 
Mi alzai in preda ad un attacco di panico leggendo il messaggio che Harry mi aveva appena inviato
 
“ Siamo appena giunti a destinazione, augurami in bocca al lupo –H ”
 
Non potevo restare fra queste quattro mura, dovevo andare via.. correre da lui.
Afferrai le chiavi dell’auto e mi precipitai fuori mentre Liam e Louis mi seguirono continuando a fare troppe domandi. Sprecavano tempo, e il tempo era già poco.
 
Entrai in auto e misi in modo. Iniziò una corsa contro il tempo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
* * * * *
 
 
 
 
( cliccate e leggete. http://www.youtube.com/watch?v=0OJpbfprVro )
 
 
Percorsi vari minuti fino a giungere a destinazione: il manicomio.
Vidi un Rover nero parcheggiato fuori e riconobbi subito la targa, scesi dall’auto e corsi verso di essa, quasi non sentivo il suono dei miei passi. Non sentivo le gambe per quanto correvo.
Sorpassai Zayn che scese appena mi vide per bloccarmi ma lo impedii ed entrai.
 
 
 
“Camminavo per un corridoio immenso dove da entrambi i lati c’erano varie porte. Non conoscevo la strada ma continuavo a camminare senza meta.”
 
Toccai il muro sfiorandolo con i polpastrelli, era una situazione surreale … era una sensazione troppo stana. Questo posto,le mura,il pavimento li avevo già visti.
 
“Mi avvicinai ad una porta piuttosto mal messa e la aprii.”
 
Aprii una porta alla mia destra ed entrai.
 
“ C’era una persona seduta a terra girata di spalle.
 
“Mi scusi mi sono persa” affermai “sa dove dev..”
 
“Si voltò di colpo e vidi che aveva un coltello insanguinato in mano e c’era della sua carne a terra: si stava squiando da solo.
 
“Oh mio dio!” esclamai urlando
Si alzò anche lui e mi corse incontro e io scappai chiudendo di nuovo la porta e lasciandolo chiuso all’interno. Respiravo a fatica e rapidamente.
 
Sto sognando, sì deve essere così. È un incubo.”
 
Era tutto reale, il mio sogno era qui. E io ora iniziavo a correre…
 
…Iniziai a correre per quel corridoio interminabile quando mi imbattei in un porta aperta entrai e vidi Harry e Niall. Niall era seduto sul letto divertito mentre Harry gli parlava.
 
“Devi lasciarla stare!” affermò osservando il biondo
“Altrimenti che mi fai Styles?” chiese divertito
“Ti spacco la testa se continui a piombare nella sua vita” affermò “lei è la mia ragazza adesso e te ne devi fare una ragione!”
 
 
Vidi Harry che si voltò per andarsene avviandosi verso di me: questa volta mi vide.
Niall frugò nel cuscino ed estrasse una pistola.
 
“Styles!” urlò
 
“NO!” urlai e mi affrettai a parare il colpo della pistola di Niall rivolto verso Harry e crollai al suolo. Harry barcollò all’indietro per poi crollare al mio fianco e mi afferrò. Iniziai a piangere  ma non mi riuscivo a muovere era come se fossi bloccata.
 
“Honey no! Perché…Perché sei venuta!”
 
 
Niall si avvicinò a Harry e si inginocchiò facendo crollare la pistola al suolo, i suoi occhi velati mi fecero capire che non voleva farlo. Non voleva.
 
 
“Sai Harry…avevo già sognato questo e non volevo che fossi tu a morire”
 
“Honey!”
 
Voci, voci udite da lontano. Poi il silenzio.
 
 
 
 
 
 
* * * * * *
 
 
 
 
 
Mi sentivo leggera, sentivo delle voci che mi parlavano forse credevano che riuscivo a capirle ma in realtà non capivo nulla. Erano solo rumori.
 
Il tempo sembrava essersi fermato e non riuscivo a percepirne la durata, mi sembrava infinito. Mi sentii sollevata, sotto di me era tutto morbido. Che sia in cielo?
Ad un tratto un fascio di luce mi avvolse e i miei occhi iniziarono a vedere.
 
 
 
“Si sta riprendendo!”
 
 
Una stanza illuminata da una sola luce giallognola che mi illuminava il volto, camici verdi.
Ero in ospedale, Perché?
 
 
“La pallottola è stata rimossa ma stiamo perdendo la bambina!”
 
 
Quale bambina?
Di cosa parlate? Io non sono incinta.
 
 
“Spinga!”
 
Iniziai ad urlare e un dolore allucinante. Procedette tutto così per una decina di minuti quanto un flebile pianto riuscii ad udire. Vidi i medici porgermi una bambina avvolta in asciugamani, sorrisi e mi scesero le lacrime allungai la mano verso la piccola accarezzandole la testa e sussurrai
 
 
“La mamma ti ama tanto”
 
 
I miei occhi si spensero e non vidi più nulla il buio totale, mi sentivo leggera. E le immagini svanirono così come la mia anima iniziò a fluttuare.
 
 
 
 
 
 
 
 
POV HARRY
 
 
I medici avevano tenuto Honey rinchiusa in quella sala operatoria per 8 ore e ancora nulla, nessuna notizia di lei. Dire che ero nervoso, era davvero poco.
Niall e gli altri erano tutti tesissimi, ancora non potevo crederci che quella ragazza ci abbia riunito, che ci abbia fatto dimenticare le divergenze e che ci abbia ricordato quanto sia importante l’amicizia.
 
Finalmente una figura uscii da quella maledetta sala e la prima cosa che feci fu alzarmi e andargli incontro. Niall e Zayn mi seguirono.
 
“Mi scusi ho bisogno di vederla!” affermò Zayn “è mia sorella”
 
“Signori vi prego… abbiano brutte notizie” affermò il medico
 
“Che notizie?” Liam disse mentre si avvicinò con Louis
 
“La ragazza non ce l’ha fatta” disse il medico
 
Un minuto di silenzio accompagnò quella risposta e mi sentii il mondo cadermi a pezzi, lei la mia ragione di vita, la ragazza che ha salvato il mio cuore e la mia vita… è morta.
 
“m-morta” dissi balbettando
 
“mi dispiace… ma la buona notizia è..”
 
“Ma quale buona notizia! Si rende conto che è morta? Non potrò mai più stringerla a me o vederla sorridere…”  dissi in preda a una crisi e vidi Niall abbassare lo sguardo
 
“Si calmi” affermò il medico
 
“Come dovrei calmarmi?!” urlai
 
“Harry..” mi disse Zayn “Ti prego fammi ascoltare”
 
Aveva ragione, ero più arrabbiato io quando invece doveva esserlo lui. Ma nello sguardo di Zayn notavo solo tristezza e malinconia.
 
“La prego continui..” disse Zayn
 
“Volevo dire al vostro amico.. che a quanto pare è il ragazzo della giovane che sua figlia sta bene” affermò
 
“M-Mia figlia?” dissi balbettando
 
“Si, la ragazza era incinta ma è deceduta dopo il parto” disse malinconico
 
“Sono padre” dissi sussurrando
 
“Possiamo vederle” disse Zayn riferendosi anche a Honey
 
 
Il medico ci fece entrare nella sala dove poco prima c’era stato l’intervento, Honey era distesa su quel letto ferma, senza vita. Non riuscivo a guardarla, i suoi capelli erano disordinati sul cuscino e affianco a lei c’era una piccola culla dove c’era mia figlia.
 
Piangeva
 
Piangeva quasi come se sapesse che la madre non c’era. Mi rattrista sapere che Honey non potrà vederla crescere.
 
Mi avvicinai e presi la bambina in braccio e vidi che smise di piangere e mi mostrò i suoi occhi azzurri. Niall si avvicinò a me e mi poggiò una mano sulla spalla cercando di sorridermi.
 
Occhi azzurri.
 
Zayn si fece avanti tra i ragazzi e dopo aver dato un bacio sulla fronte a Honey e sussurrarle
 
“Ti voglio bene sorellina”
 
 
Si avvicinò a me e alla piccola sorridente e le accarezzò la manina e lei gli strinse il dito.
Lo vidi sorridere e i suoi occhi erano velati e rossastri, si vede che era sul punto di piangere.
Avevamo tutti bisogno di piangere in questo momento, ma dovevo essere forte per me e per lei.
 
 
“Come si chiamerà?”
 
Mi chiese Zayn mentre giocava con la mano della piccola. Riflettei a lungo sul nome finchè dissi spontaneamente.
 
“Honey”
 
 
 
 
 

The End

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