Wanna make you smile

di piccola_pettix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Wanna make you smile

Prologo:
“Era maggio, guardavo fuori dalla finestra, gli alberi erano in fiore e il sole splendeva in mezzo al cielo azzurro. Era tutto meraviglioso ed eravamo in piena primavera …”
 Nah, basta fare antologia: che palle, ci devono dare i compiti anche per il penultimo giorno di scuola. Credo sia meglio andare a letto, anche perché sono le 02:08 di notte .
<< Che son … *sbadiglia* … no >>
Mi chiamo Giulia, ho quasi 15 anni. Vivo in Italia.
Non sono come le altre ragazze, preferisco non definirmi come una tipa romantica o sdolcinata, queste cose non fanno per me. Sono sempre stata un po’ scontrosa, arrogante, non rispondo sempre in modo molto fine o educata. Forse quando ci sono altre persone che non conosco. Mi descrivono sempre che sono timida e tenera, poi mi conosco e scoprono la vera me e mi dicono :” ma non eri così” mah, certa gente proprio non la capisco.
Sono una persona molto pazza, fisicamente non sono tanto alta e magra, i miei capelli sono stranissimi perché sono io che li voglio così …. Sono passata da lunghi a sempre più corti fino a quando non mi ritrovo con la cresta e da li ho incominciato a farli diventare di tutti i colori, adesso ce li ho blu .
Amo descrivermi : “diversamente normale o diversamente intelligente” perché è la verità, che ci posso fare ?
 
*triiiiiiiiiiin* << mmmhhhh non voglio svegliarmi, non ho voglia >> staccai la sveglia e mi misi il cuscino in faccia
*TOC-TOC-TOC* << GIULIAAAAAAAAAAA …. SVEGLIATI E’ TARDISSIMO >>  mmmmhh  mia madre, che due palle. << mamma non rompere le palle voglio dormire>> urlai con tutta la poca voce che mi ritrovavo << Ehi signorina, non utilizzare quel modo di parlare con me perché non sono la tua migliore amica. Capito ?! E ora alzati, che oggi devi andare a scuola visto che è il penultimo giorno, e finalmente domani finisce tutto>> tirò un sospiro di sollievo, che palle deve rompere pure di prima mattina.
Mi alzai, la testa mi scoppiava, non c’è la facevo più. Andai in bagno, mi lavai la facci e i denti, mi vestii con un jeans e una felpa leggera, tanto faceva caldo. Scesi in cucina, mi madre come al solito brontolava con il microonde perché non riscaldava bene, ma in realtà era lei che non riusciva a farlo funzionare. Le andai vicino e girai la manopola per accendere il microonde << aahh finalmente, grazie. Ma perché con te funziona e invece con me no ?!>> sospirai << forse perché devi accenderlo prima ?!! >> va beh comunque presi il mio panino con la marmellata e me ne ritornai in camera mia. Visto che era il penultimo giorno dovevo andare con la mia migliore amica Giorgia. Non so come faccia a sopportarmi. Ci conosciamo da quando siamo nate praticamente.
Il campanello suonò, sentii mi madre da sopra che salutava Giò, scesi tutta di fretta e presi la mia borsa. << mi raccomando fate attenzione >> << mamma non abbiamo 2 anni che ci devi dire di non prendere caramelle dagli sconosciuti >> Giò si mise a ridere << arrivederci Rosita >>.
Finalmente uscimmo e ci incamminammo verso la scuola.
Stranamente Giorgia era silenziosa, di solito inizia a parlare e chi la ferma più.
<< Giò ?? sei viva ?? o sto andando a scuola con uno zombie ?? >> lei si gira come se l’avessi disturbata da qualcosa di importante << A … no, no … e che stavo solo pensando >> e prosegui a camminare << ahia, brutto segno quando pensi >> lei mi guardò e poi ci mettemmo a ridere << no, e che stavo pensando che forse oggi marco si dichiarerà, no?>> io la guardai perplessa << ma chi ? Marco l’imbecille ?? haahahha ma se quello non ha le palle nemmeno per chiederti in prestito una matita ahahah>> .
Nel frattempo eravamo davanti al cancello della scuola, ovviamente andarono tutti a salutare  Giorgia come se dovesse partire per il Burundi e non dover mai più ritornare. << guarda … c’è marco … mi sta fissando *-* >> io guardai nella direzione in cui indicava ma non vidi nessuno. Bah forse tutti quei baci l’avevano rincoglionita tutta di un colpo, non è che senza era super intelligente << Giò, sei sicura di vedere Marco lì ? io vedo solamente un ammasso di caproni che vanno dietro a tante Bambi rifatte>> lei era incantata, sembrava di parlare con i muri, anzi i muri ti avrebbero pure risposto. << va beh, ti lascio nel tuo mondo, a rincoglionirti per bene >> mi girai per andare davanti all’entrata.
In un istante, qualcuno mi impediva di andare avanti e mi tirò a se << ehy baby, dove scappi senza nemmeno salutarmi ? >> mi girai di scatto e vidi due occhi color cielo che mi fissavano prima i miei occhi e poi le mie labbra.
 Era Lorenzo, un ragazzo di terza che ho cominciato a frequentare come AMICO. Beh eravamo amici da quando ero arrivata al Giolitti, era il primo amico che ho avuto e aveva fatto tutto lui << ah ciao >> e gli diedi una manata sulla spalla << ahia, ma anche il penultimo giorno mi devi picchiare, lo sai che mi da fastidio >> e mette il broncio. Ma come faccio con lui, era più forte di me, non riuscivo a comportarmi come una ragazza dolce e sdolcinata che prende il migliore amico sotto braccio e se lo sbaciucchia, ero abituata così con lui. Diciamoci la verità, lui era il ragazzo più carino della scuola e non so il perché, quel giorno venne da me a presentarsi per dirmi che lui era la mia guida per i primi mesi … e poi da li siamo diventati amici. Un sacco di ragazze rifatte provavano e provano tuttora  a diventare mie amiche solo perché conosco Lorenzo, mi da pure fastidio quando sono con lui e tutti mi guardano e dicono :” guarda quella ragazza vicino a Lorenzo” QUELLA RAGAZZA !! dio santo ho un nome cazzo, mi chiamo Giulia.
<< Oooohh tesoro, scusami, ti sei fatto la bua ?? >> risposi come avrebbe fatto una di quelle troiette << sii, tanta bua, mi dai un bacino vero ? >> fece una faccia maliziosa, io lo guardai malissimo << fottiti >> e sorrisi con uno di quei sorrisi strafinti e me ne andai << sempre fine te è! >> << si si  ciaoo >>
*DRIIIIIIINNNN* finalmente si entra, non c’è la facevo più, che palle pure di mattina bisogna fare ginnastica, cazzo di scale.
Entrai in aula e vidi “mastro lindo”.. che palle diritto alla prima ora.. no so come gli altri sopportino questo qui.
<< buon giorno a tutti … siete contenti che oggi sia il penultimo giorno di scuola?>> tutti iniziarono a gridare si, io sinceramente volevo solo andare a casa a dormire ancora un pò. Misi la borsa sopra il banco e ci appoggiai la testa e chiusi gli occhi. Per la prima volta nessuno mi disturbò. E cosi se ne andarono via le prime due ore, fino a quando la testa di cazzo della mia migliore amica mi svegliò << giuliaaaa ... dai svegliati c'é l'intervallo>> mi strillo cosi forte nell'orecchio che sbattei la testa sul davanzale della finestra << ahia porca troia ...>> avvicinai la mia mano alla testa per massaggiarmi il punto dolente << minchia potevi vegliarmi più dolcemente?! Cazzo che dolore. Adesso arrivo.>> lei ridacchio, io feci un sospiro grande<< ma perche proprio a me doveva capitare questa rincoglionita ...con tutte le persone che ci sono perche proprio me ?!>> lei rise di gusto << dai che non sono cosi male>> e mi fece l'occhiolino << ah già giusto tu sei molto peggio>>  ok ammetto di volerle bene, in fondo é la mia migliore amica.
<< va beh dai usciamo>> uscimmo dall'aula e ci dirigemmo verso la fine del corridoio per poi aprire la porta per uscire fuori. Cazzo! Ho dimenticato le sigarette su nello zaino ... va beh vuol dire che ne scroccheró una a Lorenzo.
Arrivata, notai subito che non riuscivo a vedere il capelli biondi di Lorenzo ... cercai di non dargli tanto peso. Ci incamminammo verso un gruppetto di amici di Giorgia. Non mi sono mai stati simpatici questi qui pero se Gio era contenta della loro amicizia. Tutti la salutarono dandoli dei baci sulla guancia e io mi sentii il “terzo incomodo”, fecero finta di non vedermi . Dopo qualche secondo dissi a Gio che andavo a cercare una sigaretta da Lorenzo, lei annuii e continuo il suo discorso con gli altri, che nervi quando mi faceva cosí.
Cercai, cercai ma di Lorenzo nessuna traccia .. che nervoso. Passarono pochi secondi che sentii una mano che si appoggiò  sulla mia schiena. Mi girai di scatto, vidi Lorenzo << aaah finalmente ti ho trovato... ti ho cercato da per tutto>> lui rimase immobile e impassivo. Non l'avevo mai visto cosi, era strano, mi faceva un po’ di inquietudine. << lo so che mi stavi cercando ... che vuoi ? >> cosi, tutto ad un tratto divenne ancora più freddo di prima e adesso si che mi metteva paura. Un soffio di vento passo tra noi. Mi venne la pelle d'oca dal freddo. Lui mi strinse il polso << allora? mi vuoi dire cosa vuoi da me ?? Perché mi stavi cercando?>> inizio ad alzare la voce. C'era qualcosa di diverso in lui, eppure stamattina era allegro,contento e adesso sembra infastidito da me. Mai nessuno di aveva trattata cosi come aveva fatto lui ora. Mai nessuno si era permesso perche sapevano che io avrei reagito male o avevano semplicemente paura di me , ma lui ...
i miei occhi diventarono lucidi e in mente mi ripetevo:" dai Giulia non fare cosi,non metterti a piangere per niente, tu sei forte" ma non c'é l'ho fatta. Una lacrima mi rigo la guancia destra. Lui vedendomi cosi cerco di essere un pò più dolce<< scusami Giulia, non volevo risponderti male e che ho appena litigato con Philipe e non so il motivo per cui mi sia sfogato su di te. Scusami ancora, perdonami.>> mi implorò avanzando verso di me. Io indietreggiai spaventata, non riconoscendolo più. Iniziai a tremare << v-volevo solo c-chiederti una sigaretta. Ma non fa niente, va bene cosi>> continuai ad indietreggiare fino a che non arrivai contro il muro. Lui mi vide che stavo tremando. Il mio sguardo era fisso nel suo,adesso era un po’ più dolce << scusami ancora .. e poi ti fa male fumare non voglio che fumi>> si avvicino sempre di più a me fino a quando sentimmo i nostri respiri affannosi uno su l'altro. << non voglio che tu ti faccia del male>> mi sussurrò all'orecchio. Rabbrividii alle sue parole che non ebbi la forza di rispondergli.
<< vieni con me … andiamo in un posto un po’ più tranquillo, dietro quell’albero. Ti devo parlare. >> mi disse prendendomi la mano e tirandomi fuori dalla bolgia di ragazzi che c’era in cortile. Io lo seguii dubbiosa e spaventata, non sapendo cosa volesse dirmi.
Arrivammo dietro l’albero e lui mi lasciò la mano. Era diventato un po’ impacciato, iniziava a giocherellare con le dita, il suo sguardo era fisso per terra, come se improvvisamente i fiorellini che ci stavano intorno fossero diventati interessanti da guardare. Io lo guardai e lui di scatto mi inchiodò con lo sguardo.
<< non è facile dirtelo, visto la situazione di prima in cui mi sono comportato da cafone e strafottente, ma tu lo sai che non sono così … >> fece una pausa che sembrò durare un eternità. Rimasi in silenzio ancora un po’ sotto shock e poi lui continuò << ti volevo dire … >>

Spazio Scrittrice :

Allora ?? che ve ne pare della nuova ed emozionante avventura di Giulia ?? ok basta mi farebbe molto piacere se lasciate un commento ;) buona continuazione
By Piccola Pettix <3

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


Capitolo 1:
<< ti volevo dire … che  … m-mi sono >> fece un'altra pausa . Mi stavo iniziando ad agitare, dai su parla << mi sono innamorato di te >> mi disse tutto d'un soffio diventando improvvisamente rosso in viso.
Ero rimasta immobile , non me l'aspettavo, é stato tutto cosi veloce che non ho avuto nemmeno il tempo di rifletterci un po’ su. L' unica parola che mi usci dalla bocca fu:<< ah …>> lui un po’ se l'ho aspettava << ma come ... tutto quello che sai dire é un banale " ah" . Uno ti sta dicendo che é dalla prima volta che ti ha visto si é innamorato di te, che non riesce a stare senza averti almeno salutato e tutto quello che sai dire e ah!???>>  si, un po’ aveva ragione ma lui prima si arrabbia con me poi mi dice che mi ama?? Sono un po’ confusa sai?? E poi me l' ho  ha detto cosi su due piedi cosa si aspettava?? Che gli saltassi addosso dicendoli che non aspettavo altro?? Ma come ragiona.
 
LORENZO'S POV
Come poteva solo rispondermi ah ... sono furioso, uno dice a una persona che si é innamorato di lei dalla prima volta che l' ho vista e lei mi risponde solo con ah. I nervi erano orami in frantumi << senti pensaci su e poi mi dai una risposta decente ok?? Ci vediamo nel prossimo intervallo>> mi voltai e iniziai a camminare verso il cortile. Mi girai all'indietro solo una volta e vidi Giulia ancora li dove l'avevo lasciata. Aveva gli occhi persi nel vuoto, non capivo se era un bene o un male. Forse avevo esagerato. Forse aveva ragione Philipe che non dovevo dirglielo cosi in modo brusco . Aaaaahhh mi scoppia la testa. Perché non si muove da li??
 
GIULIA'S POV
Le mie gambe cedettero e mi sedetti per terra appoggiando la schiena sulla corteccia dell'albero. Delle lacrime mi rigarono il viso . Ero confusa, non avevo mai provato cosi tante emozioni in cosi poco tempo. Cosa pretendeva da me Lorenzo??
<< Giuliaaaa ... Giuliaa>> sentii una voce familiare che interruppe i miei pensieri. La voce si fece sempre più limpida: era Giorgia. Mi girai verso Giorgia che mi guardava mentre il suo petto si alzava e abbassava velocemente affaticata dalla corsa che aveva fatto per raggiungermi << ti ho cercata da per tutto>> disse ancora con l' affanno. << che cos'é successo?? Perche piangi ?? >> inizio a riempirmi di domande mi scoppiava la testa da quanto parlava. La guardai << ti ha detto qualcosa di brutto Lorenzo?? Per favore rispondimi,dimmi qualcosa>> quando pronuncio il nome Lorenzo iniziai a piangere con più rabbia che la mia testa pulsava.<< se non ti va di parlarne almeno torniamo in  classe  che la professoressa poi si arrabbia>> Giorgia mi aiuto ad alzarmi e ci incamminammo verso la nostra aula tutte e due in silenzio. << aahh ma buon giorno, riuscite ad essere in ritardo pure il penultimo giorno di scuola >> ecco , la gentilezza della professoressa di francese, a dirla tutta io gli sono sempre stata sulle palle, poi vai a sapere per cosa bah. << ma buongiorno professoressa. Sempre di buon umore vedo>> andammo ai nostri posti e feci finta di seguire la lezione mentre pensavo a quello che era successo poco prima. Ero ancora un po’ confusa fino a quando mi arrivo un bigliettino da parte di Gio :" mi vuoi spiegare che cos'é successo con Lorenzo??" Io guardai il bigliettino più e più volte e iniziai a scrivere:" si é arrabbiato con me e poi mi ha detto che mi ama da quando mi ha visto per la prima volta tutto qui" chiusi il bigliettino, stavo per passarlo a Federica ma arrivò quella stronza che mi prese il foglio e cominciò a leggerlo ad altra voce. Bene Giulia figura di merda fatta << interessante vuole continuare ad alta voce qua o dalla preside??>> ma che stronza ... mi fa imbestialire << scusi professoressa>> mi alzai in piedi furiosa tenendo i pugni chiusi sul tavolo << non sono cazzi suoi questi, le dispiacerebbe restituirmi  il bigliettino testa di cazzo ??>> la prof rimase senza parole << signorina, come si permette di darmi della testa di cazzo fila subito dalla preside, ORAA!!>> mmhhhh << va bene stia calma>> andai alla cattedra e mi presi con forza il mio bigliettino, uscii e sbattei la porta incamminandomi verso lo studio della preside. Perfetto, sono riuscita ad andare dalla preside già 5 volte quest'anno, ci mancava anche  il penultimo giorno di scuola. Sentii il mio nome pronunciato dalla segretaria della preside attraverso gli autoparlanti della scuola. Arrivata davanti alla porta della vicepresidenza, bussai un po’ scazzata e mi fecero entrare nell’ufficio.
<< Allora signorina, che cosa ha combinato questa volta? >> mi chiese la vicepreside <> << ma quale prof?>> … <> gli dissi sedendomi pesantemente sulla poltrona << grazie, come ce ne fosse solo una che insegna francese>> mi disse togliendosi gli occhiali dal naso << ma sii quella alta più o meno un metro e un tappo con i capelli biondi>> gli indicai l’altezza con la mano e lei sospirò << eeh Giulia Giulia, ti rendi conto che è passato un anno e tu non sai nemmeno come si chiama la tua professoressa di francese …!! >> gli feci una smorfia << tanto cosa serve il francese ?? ancora ancora per quella di inglese , ma francese non lo parla più nessuno, a parte i francesi mi sembra ovvio >> si stava incazzando per bene. Mia madre dice che è il mio mestiere far incazzare la gente, ma se ho ragione … HO RAGIONE!  << senti Giulia, adesso ritorna in classe che è meglio >> << va bene come vuole lei>> e feci un inchino e ritornai in classe appena 5 minuti dopo che suonò la campanella del cambio d’ora.
Giorgia mi si avvicino tipo mission 007 << Oddio Giulia scusami tanto tanto tanto tanto, non volevo mandarti dalla vicepreside e poi mi dispiace anche per la figura di merda che ci siamo fatte e per quello che è successo >> la guardai e gli dissi di non preoccuparsi e che la vicepreside mi aveva lasciato andare solo perché è il penultimo giorno, ma quella che si doveva preoccupare ero io in questo momento, cosa gli potevo dire a  Lorenzo ? Non so se provo qualcosa per lui, forse gli devo dare una possibilità. La verità e che non ho mai fatto queste tipo di riflessioni, però devo dire che è il primo ragazzo che si dichiara davanti a me, almeno è stato carino.
Ehy , ehy Giulia, non aggiustare una cosa salata con lo zucchero, non devo dimenticare che prima si è arrabbiato con te.
Devo escogitare un piano al più presto.
*DRIIIIIIIIIIIIN* ecco, l’ora fatale è arrivata, e ora che faccio, cosa dico, come mi comporto, gli devo dare un pugno in faccia o lo devo baciare? Ooooddddddiiioooo cosa faccio tra poco verrà a cercarmi, e  se non mi faccio trovare?! Buona idea.
Mi  incamminai per andarmene in bagno delle femmine, almeno li non poteva entrare. Feci gli slalom tra i banchi e neanche misi un piede fuori che mi scontrai con una persona. << Che palle, non si può neanche fare un passo che vengo invest…>> alzai lo sguardo. Era lui. Proprio lui. I suoi occhi color cielo,i suoi capelli dorati come non li avevo visti a nessuno, le sue labbra porca puttana erano così piene e rosee . Eeeeeh pufff … in un istante diventai un’altra persona, arrossii in viso come un peperone affumicato, diventai timida e mi morivano le parole in bocca, mi intimidiva abbastanza la sua presenza a 4 mm dalla mia faccia.<< ehy Giulia …>> era più timido del solito. << beh ... ti volevo chiedere scusa ancora per prima e poi ho sentito il tuo nome dagli autoparlanti e volevo sapere che cos'era successo e ....>> fece una pausa. Oddio é cosi bello. << oddio scusa ancora non so che dire, sono un pò in imbarazzo, non ho mai fatto queste cose>> e si mise la mano dietro il collo con il gomito all'insú.
Cosa gli potevo rispondere??
 
LORENZO’S POV
 
Mah cosa mi sta succedendo?? Non ho mai fatto cosi fatica a dire a una ragazza che mi piace. Lorenzo ripigliati e fai l'uomo!
Lei non rispondeva e io mi incominciavo ad agitare, volevo sapere che cosa stesse pensando, nel bene o nel male, volevo che mi dicesse qualcosa.
Cercavo il suo sguardo, i suoi occhi color nocciola, ma lei continuava a guardare per terra oppure in alto o ai lati, ma di guardarmi in faccia non ne voleva sapere. Non avevo piú voglia di aspettare, cosi gli presi il viso tra le mani. Il mio cuore inizió a battere sempre piu forte, la sua pelle era morbidissima. Non ci pensai due volte e la baciai.
Un piccolo bacio che sembrò una cosa eterna. Le sue labbra cosi morbide, proprio come le avevo immaginate. Aspettavo questo momento da un sacco di tempo, di trovare la ragazza giusta per me, lei é diversa dalle altre, sarà il comportamento un po arrogante e strafottente ma sotto sotto sapevo era dolce e gentile.
Cercai di incontrare la sua lingua ma lei mi serró la strada, le sue mani che un momento prima vagavano per la mia schiena si fermarono davanti alle mie spalle. Sentii una leggera pressione e capii che mi dovevo staccare da lei anche se io non volevo.
<> inizió a parlare Giulia, le tremava la voce é cosi tenera...<< non c'é la faccio … perdonami ma non ce la faccio proprio>> avevo una sua mano sopra il mio petto proprio dove c'era il mio cuore. Cosa voleva dire con " non  ce la faccio" e perche adesso sta indietreggiando?? << no piccola, non avere paura di me e poi non ti devi scusare di niente, se c'é qualcuno che si deve scusare qua sono io>> le presi gentilmente la mano e me la riportai al petto.
 
GIULIA’S POV
Ma perche proprio a me ?? Non ci capisco piu niente. Sento il  suo cuore battere fortissimo, non resistetti alla nuova sensazione, ne avevo avuto solo un piccolo assaggio e cosi mi avvicinai a lui, le mie mani salirono per tutto il suo petto fino ad arrivare dietro il suo collo. Osservai e studiai i suoi occhi cosi perfetti che Dio quando aveva distribuito la bellezza con lui gli era scivolata la mano, notai che erano di un azzurro cielo cosi chiaro e in mezzo c'era pure una punta di verde. In una parola : magnifici!
Mi avvicinai piano piano fino ad toccargli il naso con il mio. Aveva capito quello che volevo fare cosi mi sorrise, chiuse gli occhi e le nostre labbra si incontrarono un'altra volta. La sensazione che stavo provando é una cosa indescrivibile. É come se un vulcano stesse eruttando  dentro di me. Non capivo più niente, adesso c'eravamo solo noi , come se stessimo in un mondo parallelo.
Era un momento che non avrei mai potuto dimenticare e che nessuno ci avrebbe disturbato, ma come non detto la campanella suono e una professoressa ci sgrido perche non dovevamo fare certe cose in pubblico. Io e Lorenzo ci guardammo e ridemmo, la stessa professoressa k mi sgrido mi chiese dove potevo incontrare la signorina Giulia Pettineo. Io mi stupii , che cosa poteva mai volere da me??
<< si, mi dica pure. É fortunata perché c'é l'ha proprio davanti agli occhi>> lei mi guardó dall'alto verso il basso per circa 20 volte poi si fermo, mi fece un sorriso e mi disse che dovevo seguirla in presidenza.
Ma che cazzo ho fatto mò ?? Solo perche ho baciato Lorenzo in pubblico non c'é bisogno di portarmi in presidenza ma che cazzo!
Seguii come un cagnolino ben ammaestrato la professoressa per i corridoi. Tutti mi fissavano, ormai ero conosciuta da tutta la scuola come la troietta di turno di Lorenzo. Arrivai dalla preside e mi diede una notizia che rimasi paralizzata, praticamente ero sotto shock. Prese il suo microfono e comunicó a tutta la scuola di andare in aula magna per le premiazioni del concorso di inglese. La professoressa che prima mi aveva accompagnato mi fece segno di andarmene in aula magna insieme agli altri. E io ubbidii. Passando per i corridoi girava un pettegolezzo su di me e Lorenzo, in quel momento pensai che non erano passati nemmeno 10 minuti e già tutta la scuola sapeva che io e Lorenzo ci eravamo fatti. Non hanno proprio niente da fare vedo !
Arrivai in aula magna i ritardo, va beh non importa, aprii la porta e tutta, ma dico tutta la scuola si gira verso di me. Io non sapendo dove andare iniziai a cercare Lorenzo. Quasi in penultima fila vidi un braccio alzato che si agitava, notai i capelli biondi e capii subito che era lui. Mi aveva tenuto il posto, se non c’era lui. << Ehi tesoro, cosa ti ha detto la preside?>> mi chiese un po’ in ansia << eh? ah si, adesso lo saprai >> e cercai di sorridergli e riprendermi un pò dallo shock .
<< Buon Giorno ragazzi e ragazze della scuola Giolitti. Oggi ci saranno le premiazioni del concorso di Inglese e come promesso i premi saranno i seguenti :
-         decimo posto : una pen-drive + attestato di partecipazione
-         nono posto: un dizionario di inglese + pen-drive + attestato di partecipazione
-         ottavo posto: mp3 da 4 GB + attestato di partecipazione
-         settimo posto : mp3 da 8GB + attestato di partecipazione
-         sesto posto : un macchina fotografica + attestato di partecipazione
-         quinto posto: 5000 euro + attestato di partecipazione
-         quarto posto: 15000 euro + attestato di partecipazione
-         terzo posto : 20000 euro + borsa di studio (2 settimane a Londra in un Residence )
-         secondo posto: 25000 euro + borsa di studio (1 mese a Londra in un Residence)
-         primo posto : 50000 euro + borsa di studio di prestigio (3 mesi in America in una casa famiglia)
Ecco a voi i premi, bene adesso premiamo i primi cinque che vanno dal decimo posto al sesto:
·        10 : De Masi Mattia
·        9 : Luciani Francesca
·        8 : Adamo Roberto
·        7 : Corini Alberto
·        6 : Sinagra Carlotta
Bene venite a prendere i vostri premi.>> tutta la scuola applause per  i cinque eletti che andarono a ritirare ognuno i rispettivi premi. Lorenzo continuava a guardarmi curioso come quella pubblicità delle caramelle e del delfino curioso. I cinque ritornarono ai propri posti e la preside ricominciò a parlare
<< perfetto un altro bel applauso a questi cinque ragazzi, bravi. Adesso annuncerò gli altri cinque che verranno a ritirare i propri premi:
·        5 : Lascala Federico
·        4: Morielli Angela
·        3 : Longo Alessia
e il secondo posto se lo aggiudica : Esposito Carmelo >> ci fu un appaluso enorme e tutti fremevano per ricevere il primo posto. Quando la preside disse : “il primo posto se lo aggiudica …” tutti i ragazzi fecero un “oooooooooohh” con la bocca ed ecco li che la preside pronuncia il nome del vincitore << il primo posto viene vinto dalla signorina Giulia Pettineo>> finirono il loro “oohh” con un “holè”. Lorenzo mi guardò incredulo, non ci credeva, e mi ha spinto a salire a prendere il mio premio. Arrivai e in quella stanza scoppiò un applauso enorme, mi stavo quasi per mettermi a piangere dalla gioia, la preside mi diede il mio attestato, l’assegno e la mia borsa di studio, sarei partita settimana prossima e ancora dovevo collegare tutte le cose che erano successe questo giorno. Non l’avrei mai dimenticato.
cercai di scavalcare  la mandria di persone che si accanirono su di me per farmi le congratulazioni e qualcuno cercò pure di fregarmi l’assegno , ma in cambio ricevette solo un bel pugno, va beh dettagli.
Riuscii ad arrivare da Lorenzo che mi prese la mano e portò fuori da quel putiferio. Sentii la porta sbattere alle mie spalle e Lorenzo mi prese per i fianchi e mi baciò, un bacio così bello che mi scesero le lacrime e lui se ne accorse.
<> mi disse asciugandomi le lacrime. Non riesco ad elaborare subito quello che era successo in queste sei ore. <> e iniziai a piangere ancora più forte. Se ricapitoliamo la giornata di oggi penso che sia stata un delle giornate più emozionanti della mia vita! E ancora non ci posso credere.
Uscirono tutti piano piano e mancava solo più l’ultima ora e finalmente la scuola era finita, almeno per oggi, mancava solo più domani, ma sapevo che domani non si avrebbe fatto niente, quindi era tranquilla.
Chiamai mia madre, ancora emozionata e le raccontai ogni minimo dettaglio, tranne quello di Lorenzo, quello gliel’ho avrei detto magari più tardi e gli chiesi se potevo rimanere un po’ fuori con Lorenzo, visto che mi voleva portare al parco con i suoi amici ( adesso questo lo devo ammettere, i suoi amici sono troppo fighi, una cosa assurda, non so come Dio li abbia creati ma sono perfetti) quindi, di conseguenza pregai mia mamma per farmi andare, però a una condizione, dovrei ritornare a casa per posare la roba, non si  sa mai.
<< Lorenzooo :D dovrei prima tornare a casa, mia mamma vorrebbe vedere la roba e poi mi ha detto che non dovrei andare in giro con tutti  quei soldi. Quindi non ti dispiace se andiamo prima a casa mia ?? >> cercai di fare una faccina tenera per fargli pena ma il risultato fu una risata, su questo ci dovrei ancora lavorare, ma alla fine gli feci così tanta pena che mi rispose << mmmhh dai va bene, ma facciamo veloce. Allora agli altri gli dico che arriviamo tra poco va bene ?! ok arrivo subitissimo>> e mi stampa un altro bacio.
Bah ha volte la vita è proprio strana, andai da Giorgia, anche lei era felicissima per me e anche perché gli era successo una “cosa incredibile” come dice lei … << Gio, GIO! stai tranquilla, calmati e rispondi a-l-l-a-m-i-a-d-o-m-a-n-d-a >> gli scandii bene le lettere, se no andava in confusione (già non ha un cervello sano, al posto suo c’è un criceto in prognosi riservata) << che- cosa- ti - è - successo ???>> lei mi guardo con quei occhioni, cavolo smettila e parla << M-m-marco … >> è l’unica cosa che riuscì a dire. Ma che cazzo non riesci a finire una frase… che nervoso << dai su, non ti mettere a saltellare come una cogliona su un trampolino >> si dissi tenendola un po’ ferma dalle spalle. << Marco si è dichiarato e oggi ha detto di voler passare tutta la giornata insieme a me, e mi ha pure baciata … oddiooooo, sono troppo felice Giulia, tu non puoi capire anche perché nessuno ti ha mai baciato quindi non penso che capirai >> sembra che si sia fatta una canna, e poi io non posso capire,ma se oggi Lorenzo mi ha baciata 8000 volte, a già giusto, questo lei non lo sa, però mi fa incazzare come una bestia quando mi dice queste cose cazzo! << a si, cos’è che non dovrei capire, spiegati meglio dai, io sono qui che ti ascolto !>> gli dissi con le braccia conserte. Lei mi guardo sbalordita, ah è finito l’effetto della canna forse! << Ma Giulia, non penso che tu abbia mai provato le mie stesse emozioni primo perché tu non sei una ragazza sdolcinata o romantica e secondo nessuno ti ha mai baciato e tu lo sai benissimo che io e te siamo due cose differenti!>> eccola, lì la volevo, ci mancava solo una bella litigata con Giorgia e la mia giornata era a posto, potrei anche non andare più con Lorenzo. A sentire quelle parole e come se avessero lanciato una granata e fosse esplosa, un vulcano in eruzione, ecco proprio quello stava accadendo << cosa --- COSA , E CHE NE SAI SE IL CARATTERE CHE USO CON TUTTI NON SIA UNA SPECE DI PROTEZZIONE PER NON FARMI PIGLIARE PER IL CULO DA QUELLE COME TE EH ?! NON PENSO CHE A TE PIACEREBBE PASSARE PER I CORRIDOI E VEDERE GLI ALTRI CHE TI TEMONO, CHE HANNO PAURA DI TE,PERCHE’ HAI UN CARATTERE DI MERDA, E CHE NE SAI SE IO HO MAI BACIATO QUALCUNO?? DAI DIMMELO SONO A TUTTE ORECCHIE, E MENO MALE CHE TI REPUTI PURE LA MIA MIGLIORE AMICA, CHE BELLA AMICA DEL CAZZO CHE SEI !!>>
mi ero incazzata di brutto, stavo … no anzi sono esplosa, tutte le cose che non gli ho mai detto, tutti i suoi difetti che a me stanno sulle palle. Gli avrei detto ogni singola cosa, ora ha veramente superato il limite << Allora Giulia, se fossi un’altra ragazza che farebbe finta di essere arrogante o qualt’altro l’avrei capito, ma tu non sei così, tu sei bastarda dentro. E poi oggi girava un pettegolezzo che ti sei fatta con Lorenzo, ma io non ci credo proprio !!! Poi come sei fatta te, chi ti piglia dai, ragiona un pochino>> cosa ???? DIO SANTO ADESSO GLIEL’HO FACCIO VEDERE IO !!! << scusami un secondo va… >> mi girai di scatto e andai incazzatissima da Lorenzo << Lorenzo ! non fare storie e seguimi… SUBITO!!>> poverino, mi fa tanto pena lo sto trattando come una merda … piccolo, ma devo avere la mia rivincita ! <> << ti prego non parlare e devi venire davanti a Giorgia e baciarmi è un ordine ! >> mi guarda un po’ perplesso e poi capisce cosa intendo fare.
arriviamo davanti a Giorgia e lei è li con le braccia conserte come per dire “ dai su voglio proprio vedere che fai !” la fulminai con lo sguardo. Lorenzo mi prese il braccio dolcemente, mi stavo squagliando . Mi sorrise e mi prese le guance, peccato che non potevo vedere la faccia di Gio, di sicuro era sbalordita, e poi ero rapita dai suoi occhi e mi bacio, ecco un altro bacio stupendo.

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