FOUR SEASONS - Incubo senza fine

di Yasha 26
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ritorno di Namie ***
Capitolo 2: *** Nightmare ***
Capitolo 3: *** In trappola ***
Capitolo 4: *** Speranze perdute ***
Capitolo 5: *** Solo tu ***



Capitolo 1
*** Il ritorno di Namie ***


Ricordo che questa storia è coperta dal diritto d'autore, pertanto è vietata la sua riproduzione totale o parziale sotto ogni sua forma; il divieto si estende a citazioni, estratti, personaggi da me inventati. Occorre pertanto l'autorizzazione espressa, scritta e sottoscritta dall'autrice.
In caso contrario, saranno presi provvedimenti legali.
Grazie.




-Bene Ayumu, come promesso ai nostri spettatori, oggi avremo in anteprima mondiale il nuovo video della regina del j-pop, come è stata soprannominata da tutti, anche grazie alla grande quantità di album che ha venduto in questi anni!-
-E’ vero Takeshi! Ricordiamo che la nostra ospite è stata per ben 10 volte disco di diamante, 14 volte disco di platino e un oro. E’ un record niente male per una ragazza così giovane!-
-In questi due anni di assenza è mancata molto ai suoi fan! Ma oggi ecco che fa il suo ritorno. Proprio qui da noi…sul palco dello speciale di Natale di TRL, MTV Japan…con il nuovo singolo, nonché colonna sonora del tanto atteso film che porta l’omonimo titolo del brano….ecco a voi “TEMPEST ” della grande Namie!-
 
 
-Video molto semplice ma d’impatto! Canzone dal tono melodioso, quasi coma una ninnananna, ma che esprime la tempesta del cuore che ognuno di noi vive. Siamo felici di avere qui con noi oggi Kagome Higurashi…alias Namie!-         urla il presentatore chiamandomi
Appena metto piede sul palco gli applausi diventano assordanti. Non c’ero quasi più abituata.
-Salve ragazzi!-         li saluto scatenando ancora più urla
Ovunque mi giri svolazzano cartelli e striscioni  col mio nome e le mie foto.
-Ben ritornata Namie! Sei mancata molto ai tuoi fan come puoi vedere! Ma raccontaci…com’è andata in questi due anni la semplice e tranquilla vita da mamma e moglie rispetto quella tumultuosa della star?-     mi chiede la presentatrice quando ci accomodiamo su delle sedie
-Beh Ayumu, non chiamerei semplice e facile la vita di una madre di due bambini piccoli, e moglie di uno dei presidenti della Avex sempre in viaggio. Non è stato affatto rilassante.-
-Soprattutto perché il tuo è stato un riposo forzato dovuto ai problemi di salute della piccola Kikyo, non è così?-
-Infatti. Per fortuna non è stato nulla di grave ma ho dovuto ritirarmi in questi due anni, perché la mia famiglia viene prima di tutto. Ma ora che tutto è a posto sono tornata più carica che mai!-
-E i tuoi fan con te! Senti come ti acclamano!-      dice la presentatrice dovendo urlare al microfono per farsi sentire tra le urla dei miei fan. Mi commuovo sempre quando li sento chiamarmi così!
-Ma ora dicci un po’ di cosucce Namie cara. Tipo sui pettegolezzi che ultimamente circolano su te e Masuda Ryo!-            chiede il presentatore, sapevo sarebbe uscito questo discorso
-Che dire Takeshi, i giornalisti quando non hanno notizie  le inventano. Io e mio marito non siamo mai stati più uniti e innamorati di adesso. Oltretutto tutte le volte che incontravo Ryo c’era sempre lui, essendo colui per cui lavoriamo. InuYasha è tranquillo e non ha mai avuto dubbi al riguardo, quindi attendo che finalmente i giornalisti si stanchino di cercare prove che non troveranno mai.-
-Come ti capisco…anche con me hanno fatto così! Hanno insinuato che avessi una relazione con Brad Pitt. Sapessi che tormenti in quel periodo!-
-Ehi Ayumu, non è mai successo! Ti piacerebbe eh?-     
-In effetti sì! Ma sognare non è un reato no Takeshi?-
-Assolutamente no! Namie, chiarito il dilemma “Taisho o Masuda???”…vorremmo porti un paio di domandine riguardo alcune tue  foto. Regia vai con la prima foto ! E’ vero quello che si dice, ovvero che quell’ombra sia di tuo marito InuYasha No Taisho? Sai dato il nome…-       scherza il presentatore Takeshi strappandomi un sorriso
Se InuYasha fosse qui lo ucciderebbe!
-No Takeshi, quella non era l’ombra di mio marito purtroppo…-      rispondo cercando di non ridere troppo, o quella uccisa sarò io quando ritorno a casa!
-Ah no? Quindi nemmeno la copertina di  “ Love Story  - Sit! Stay! Wait! Down!”  è dedicata a lui?-      chiede riferendosi chiaramente ai comandi in inglese per far sedere i cani, usati nel titolo del cd
-No nemmeno quella è dedicata a mio marito mi spiace per voi!-         rispondo divertita
Chissà come starà inveendo contro al presentatore adesso, povero InuYasha! Non vorrei essere nella stanza insieme a lui adesso!
-Ma da quello che sappiamo una canzone che gli hai dedicato c’è non è vero?-      domanda Ayumu
-Sì, è Four Seasons. Gliel’ho dedicata prima di sposarci.-
-Aaah come dimenticare quella bellissima canzone! Quanto mi ha fatto piangere sapere la storia che c’è dietro. Lui che perde la memoria, e lei che con una canzone che parla del loro amore gliela fa ritornare!-       dice la presentatrice facendo la finta commossa
E se sapessi cosa c’è stato poi, piangeresti davvero mia cara! Nessuno sa di quello che mi è accaduto il giorno in cui Naraku mi rapì. È una cosa che abbiamo tenuta nascosta ai giornalisti.
-Vorremo mostrarti altre tue foto ed effettuare un confronto…QUI sei tu, sette anni, fa quando hai messo piede sulle scene con la tua prima canzone… dolce, acqua e sapone, la ragazza della porta accanto insomma.  QUI  invece è come sei oggi, sexy e trasgressiva! Cosa è cambiato in questi anni nel tuo stile?-
-Veramente non è solo il mio stile ad essere cambiato ma anche io. Sono cresciuta in questi otto anni di carriera. I tempi di oggi richiedono anche un avvicinamento alla massa che va su un genere diverso rispetto otto anni fa. Cambiano i tempi e le persone insomma.-
-Ovvero sotto l’occhio attento del presidente della Avex Trax segui l’andamento delle mode per adeguarti ai giovani di oggi!-  
-Non la metterei proprio così. In parte è come dici tu Takeshi, per il resto è anche volere mio evolvermi e seguire stili diversi. Fa parte di me.-
-Bene, è il momento di salutarci, ma che ne dici di dare prima al nostro pubblico una rinfrescatina alla memoria e di cantarci Four Seasons, che sappiamo essere il tuo cavallo di battaglia?-
Alla domanda di Takeshi il pubblico esplode in un urlo di approvazione, e urla a gran voce “FOUR SEASONS”.
-Come rifiutare questa richiesta?-       rispondo io preparandomi a cantare
-Allora prego Namie, il palco è tutto tuo!-
Quando parte la base inizio a cantare.
Che emozione ritrovarmi nuovamente su un palco e sentire i miei fan acclamarmi! È come ritornare alla vita per me.
Questo periodo è stato molto stressante. Quando Kikyo si è ammalata sono stata malissimo.  Per fortuna tutto si è risolto per il meglio, però quel periodo è stato comunque molto pesante.
Quando finisco di cantare ritorno nel mio camerino dove trovo mia figlia ad attendermi. Oggi ha sette anni.
-Mamma eri bellissima!-        mi urla correndomi incontro
-Grazie amore. Hai sentito papà?-
-Sì! Era arrabbiatissimo! Ha detto che quando torna in Giappone va a fare una visitina a quel Takeshi!-
-Lo immaginavo!-         rispondo divertita
-Mamma, ma quando ritorna papà? Mi manca!-        mi chiede intristendosi
-Non lo so tesoro. Per adesso il nonno ha bisogno di lui a Taiwan lo sai. Il mese prossimo ti prometto che andremo a trovarlo noi ok?-
-Davvero? Me lo prometti?-        domanda con occhi spalancati per la sorpresa
-Certo che sì! La mamma mantiene sempre le promesse!-
-Evviva! Rivedrò papà! Rivedrò papà! Che bello!-        urla saltellando felice, quando poi viene interrotta bruscamente dal bussare insistente alla porta del camerino
-Ehi ma che modi son…-           stavo per dire dopo aver aperto, ma mi interrompo quando vedo che dietro la porta non c’è nessuno
-Guarda mamma!-        mi dice mia figlia indicandomi il pavimento, dove vi è un mazzo di rose rosse e una busta nera
-Forse li ha lasciati un ammiratore!-          dice lei porgendomi la busta e prendendo i fiori
-E perché sarebbe scappato allora? Oltretutto come ha fatto ad entrare in questo posto con tutta la vigilanza che c’è?-          mi chiedo ad alta voce
-Forse è timido. Che dice la lettera?-        chiede odorando le rose
Quando leggo quello che c’è scritto quasi non svengo…il cuore mi sale in gola facendomi quasi soffocare.

 
 
“"Ad una rosa che non ho potuto ancora cogliere, ma che presto mi apparterrà,
in un modo o in un altro. Kikyo o Kagome? Questo è il dilemma…      
       

                                                                                                                N. ""
 

 
-Kikyo posa immediatamente quei fiori!-       
-Ma perché mamma?-  
-Dammeli!-          urlo strappandoglieli di mano
-Ma dove vai?-       mi chiede vedendomi uscire di corsa dal camerino coi fiori in mano, dirigendomi verso uno dei bodyguard all’ingresso dei camerini dei cantanti ospiti del programma
-Qualcuno ha lasciato questi fiori dietro la porta del mio camerino. Sa dirmi chi è stato?-
-No signora Higurashi mi spiace.-      mi risponde lui
-Come fa a non saperlo? Sbaglio è vostro compito vigilare su chi entra ed esce da qui?-        chiedo nervosa, forse troppo
-Forse uno dei miei colleghi ha fatto passare un fattorino. Quelli hanno il permesso di entrare. Comunque mi scusi ma non mi sembra sia successo nulla. Perché è così agitata?-
Razza di idiota! Lo fa bene il suo lavoro vedo!
-Niente lasci stare…-        dico tornando da mia figlia
-Mamma chi è N.?-         domanda tenendo la lettera tra le mani
-Non dovresti leggere la posta degli altri lo sai?-        le dico brusca riprendendomi la lettera
-Scusami mamma, non ti arrabbiare…-        dice triste
-No Kikyo scusami tu. Non sono arrabbiata con te. La mamma è solo stanca. Dai ti offro un mega gelato alle fragole prima di ritornare a casa…ci stai?-        le dico cercando di sorriderle
-Sììì!-         strilla lei ritornando felice
 
Cos’è questa lettera? Perché dice “Kikyo o Kagome?” Si riferisce a me e mia figlia? E chi è questo N.?
L’unico nome che conosco che comincia con quella lettera è Naraku, che però è morto sette anni fa, quindi lui è escluso.
Il mio patrigno si chiama Soichiro, quindi non è lui.
La sorella di Soichiro si chiama Natsumi…se fosse lei? Però le frasi sembrano più da maniaco che di una donna pazza.
Chi può mai essere? E se fosse uno di quegli ammiratori stalker?
Maledizione! Proprio ora che InuYasha è lontano! Ma quello che temo di più è la frase “ Kikyo o Kagome?”,  perché mettere nel mezzo mia figlia? E ora che faccio?
Però magari mi sto preoccupando per niente, ed è solo una scherzo di pessimo gusto. O almeno lo spero!
 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
 
Ciao  ^_^   come va?
Ok posate i forconi vi prego, e il lanciafiamme ( perdonami andreat1  T_T non incenerirmi!)
So che sono indietrissimo perfino con le risposte alle vostre recensioni….abbiate pietà per questa povera autrice indegna del vostro affetto! Tra domani e martedì cercherò di pareggiarmi con le risposte alle mie recensione e a quelle che vi devo ancora dare alle vostre storie T_T   perdonooooooo!!!!!   * me si inchina molte volte con le mani in preghiera*
Purtroppo quando l’ispirazione chiama c’è poco da fare… tra un po’ o domani posto anche “Vivo per lei”, capitolo bello lungo ^_^
Tornando alla storia, ovviamente questo è un sequel e chi non ha letto la prima storia non può capire una mazza di questa, quindi se siete interessati, o solo smemorini come me ^_^   leggete prima quella di questa.
Sto revisionando i capitoli perché rileggendola mi sono fatta schifo da sola! Piena di errori e di punteggiatura assente. Che orrore! Grazie per la pazienza avuta nel leggere quell’obbrobrio immondo!!! Io non mi sarei letta ammetto -_-
Va beh che era la prima volta che scrivevo qualcosa…ma è vergognoso, così la modifico ^_^ anzi correggo, la storia non cambia.
Bene dopo questa parentesi del tutto inutile e noiosa…ringrazio chi avrà la santa pazienza di leggere pure questa ff e di commentare, soprattutto avere la pazienza delle mie risposte eheheh  ^_____^   ( che ti ridi scema? Sono due settimane che devi rispondere ai lettori e ancora perdi tempo in altre ff  nd Inu )  ( Inu tesoro vuoi che te la faccio schiattare davvero questa volta Kagome per caso???   Nd me )     ( Faby, la grandissima autrice delle mie storie, la mia preferita tra l’altro, bella e dolce, soprattutto “magnanima”, si scusa con voi per il ritardo nelle risposte!!! Io la perdono e voi???  ^_^’’    nd Inu )   ( ma che bravo cucciolone ^_^   le minacce servono sempre!   nd me )   ( -.-   povero me… che mi tocca fare…   nd Inu )
^_^    ^_^

Parlando del capitolo, più prologo direi…iniziano i guai per Kagome, uno stalker la perseguiterà…e InuYasha per adesso non c’è…che succederà? Cosa c’entra la piccola Kikyo?? ^_^
Non credo serva dirvi che ci saranno spesso riferimenti a Namie Amuro vero? Ormai sapete che ho una predilezione per lei *_*

Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
 
 

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Capitolo 2
*** Nightmare ***


 
 
Era passata una settimana dal mio ritorno sulle scene. Per fortuna non ho ricevuto altri regali macabri come quel bigliettino strano.
Oggi porto Kikyo dal cardiologo per un controllo. E’ nata con un’anomalia congenita al cuore che è stata corretta l’anno scorso con un’operazione. Per fortuna adesso sembra stare bene, ma le faccio fare spesso dei controlli.
Se solo mi fossi sottoposta a tutti gli esami che mi prescriveva la ginecologa quando ero incinta forse ce ne saremmo accorti prima. Ma in quel periodo la mia mente era decisamente altrove. Però i medici che l’hanno fatta nascere col cesareo mentre mi operavano potevano anche accorgersene accidenti.
Se non fosse stato che durante una visita per un’influenza il pediatra ha sentito uno strano soffio al cuore non ce ne saremmo neppure accorti.
-Tutto a posto signora Taisho, stia pure tranquilla. Il cuore di Kikyo sta bene. Le ripeto quindi le solite raccomandazioni…-
-Sì lo sappiamo dottore! Niente maratone quando corro, niente sforzi eccessivi, evitare le forti emozioni e una dieta equilibrata!-        risponde mia figlia interrompendolo
-Brava Kikyo. Vedo che hai imparato tutto a memoria. Sei una bambina molto sveglia.-        le dice il dottore
-Grazie dottore. Ora possiamo andare mamma? Ho appuntamento con Kira tra un po’.-
-Sì andiamo. La ringrazio dottore, a fra tre mesi allora!-       lo saluto inchinandomi e uscendo
 
-Signorina dove andate tu e Kira di grazia?-
-In bici al parco mamma.-
-Non serve che ti ricordi quello che hai detto prima al medico vero?-
-No tranquilla. Una corsa in bici mi è concessa se non esagero no? Senti ma quando andremo da papà porterai anche Inuken con noi?-
-Ma che domande Kikyo, certo che sì! Perché non dovrebbe venire anche tuo fratello?-
-Uff…è una palla al piede mamma! Ogni volta che vede papà gli sta attaccato come una ventosa impedendo a me di fare lo stesso!-       si lamenta incrociando le braccia al petto
Ma sentila un po’…è gelosa del fratello. Questa mi mancava.
-Kikyo non dire così di tuo  fratello! E poi non credi che come papà manchi a te manchi anche a lui?-
-Sì però con la scusa che è più piccolo si fa coccolare di più!-
-Vostro padre coccola entrambi allo stesso modo. Non essere ingiusta adesso.-
-Uffa e va bene!-
Da quando InuYasha è via da suo padre sento i bambini parecchio tristi. Sono tre mesi che InuYasha è a  Taiwan. Ci siamo visti solo due volte da allora. Manca tantissimo anche a me ma cerco di non darlo a vedere, né a loro né tanto meno a lui.
Devo portare pazienza.
Dopo aver lasciato Kikyo al parco col cugino vado a riprendere Inuken da Rin.
-Allora, come si è comportata questa peste?-     chiedo alla mia amica, e cognata
-Lui tutto bene. Piuttosto sono i miei che non mi danno tregua Kagome.-     confessa stremata
-Chi dei quattro?-
-Tutti e quattro!-       mi dice sconsolata
Povera Rin. I suoi bambini sono davvero dei cataclismi! Oltretutto sono cinque maschi.
Eh sì, è arrivata a quota cinque.
Kira di sette anni e mezzo, Kay di quasi quattro, Hiro di due e infine i gemelli Akito e Shiro di appena sei mesi.
Cercava disperata una bambina ma i Kami le hanno mandato solo maschi. Io sono stata più fortunata ad averli entrambi senza attendere.
-Pazienza Rin. Se non altro la tata ti è d’aiuto no?-
-Sì ma loro cercano sempre me ed è difficile gestire contemporaneamente cinque figli piccoli.-
-Immagino…-
Mia cara hai voluto la bici? Ora pedala! Ho fatto bene a porre un freno a mio marito! O mi ritroverei come Rin adesso, anche se in questo è stata lei a volere tutti questi figli.
-Signora Taisho è passato un uomo che ha lasciato un messaggio per lei.-         dice una cameriera entrando nel salotto con una busta in mano
-Chi me la manda?-         chiede Rin osservando la busta
-Non per lei signora, ma per l’altra signora Taisho.-       dice rivolgendosi a me e dandomi la busta
-Per me? Ma come faceva a sapere che fossi qui? Ti ha detto chi era?-      chiedo sorpresa
-No signora. Mi ha dato la lettera dicendo che era per Kagome Taisho ed è andato via.-       mi spiega la cameriera
Appena apro la busta scatto in piedi in preda al panico.
Dentro la busta c’è una foto istantanea di mia figlia mentre si trova al parco con Kira in bici e un messaggio firmato ancora N.
Chiamo subito mia figlia al cellulare aspettando che risponda. Ho fatto bene a comprargliene uno anche se è piccola.
-Kagome che succede?-       mi chiede Rin prendendo la lettera che mi è caduta dalle mani
-Ma cosa è?    “ Mia dolce Kagome noto con piacere che la tua bambina è cresciuta davvero bene. È fatta una bella signorina. Ma non dovresti permetterle di correre così con la sua salute delicata. Un bacio sul tuo bel cuore, che presto sarà mio, quando te lo strapperò.     N.”     …ma che significa Kagome?-      chiede Rin sconvolta dopo aver letto il messaggio
-Accidenti e rispondi Kikyo!-      urlo al telefono come se potesse sentirmi
-“Pronto mamma?”-     
-Kikyo dove siete?-       chiedo preoccupata quando finalmente risponde
-“Al parco come ti avevo detto!”-
-Tornate subito! Anzi aspettatemi vengo io a prendervi! Non date confidenza a nessuno chiaro?-        le ordino prendendo le chiavi dell’auto e correndo fuori ignorando i richiami di Rin
Arrivata al parco cerco mia figlia e Kira. Appena li vedo mi precipito da loro.
-Kikyo, Kira torniamo a casa adesso!-
-Che succede zia?-
-Niente Kira. Ma è ora di tornare a casa. Kikyo non può stancarsi lo sai.-         cerco di spiegare restando il più calma possibile
-Ma mamma..-
-Niente ma!  Fila in macchina mentre carico le bici dietro!-      ordino dura
Osservandomi intorno non noto nessuno di sospetto, però preferisco andar subito via.
Quando riporto Kira a casa trovo ad aspettarmi Rin con un’espressione confusa stampata in faccia.
-Mi dici che succede Kagome?-       mi chiede quando i nostri figli si allontanano in giardino
-Rin…non lo so. Ti giuro che non lo so nemmeno io.-
-Cosa significa questa lettera? Mi sembra una pesante minaccia Kagome. Chi è N?-
-E’ la seconda volta che ricevo un suo messaggio firmato con quella N, non so chi sia.-
-Devi informare la polizia. Può essere qualche pazzo che vuole farti del male.-
-Pensavo si trattasse di uno scherzo di pessimo gusto quando ho ricevuto il primo messaggio. Ma dopo questo inizio a preoccuparmi. Credo che il suo interesse sia rivolto a Kikyo.-
-Come fai a dirlo?-
-Hai visto la foto? L’ha seguita al parco. Oltretutto il primo messaggio diceva “ Kikyo o Kagome? Questo è il dilemma”-        le spiego impaurita
-Non è meglio chiamare InuYasha?-
-No meglio di no per adesso. Non voglio farlo preoccupare. Mi rivolgerò alla polizia e assumerò una guardia del corpo per Kikyo.-
-Come vuoi. Ma fa attenzione. Per me quel tizio è interessato a te, non a tua figlia.-
-Come fai a sostenerlo scusa?-     domando curiosa
-Il messaggio dice che vuole strapparti il cuore, e sinceramente non mi sembra una metafora d’amore.-
-Ah è vero. Non ci ho fatto quasi caso. Quando ho visto la foto di Kikyo non ho prestato più attenzione a nulla.-
Forse ha ragione lei, però la mia prima priorità è mia figlia. Poi vengo io.
Tornata a casa coi miei figli trovo nel salotto di casa un enorme mazzo di rose rosse. Di sicuro me lo manda InuYasha. Lo fa spesso quando gli manco. Questo è un modo per dirmi che mi pensa.
Prendo il bigliettino che c’è tra le rose e lo leggo felice.
 
Al mio dolce amore per dirle che la porto sempre nei miei pensieri…     N.”
 
No! Ancora lui! Come ha fatto ad entrare in casa mia? E’ impossibile!
-Mamma che succede? Hai una faccia…-
-Niente Kikyo. Vai di sopra con Inuken per favore. Mamma deve fare una telefonata.-
-Mmmh…ok. Andiamo pidocchio saliamo su!-        dice al fratello
-Non chiamarmi pidocchio! Scema!-
Quando i bambini sono andati via chiamo Sango disperata.
-“Ciao Kagome! Come va sorell…”-
-Sango! Ti prego ho bisogno di te!-        le chiedo interrompendola iniziando a piangere
-“Kagome che succede?”-
-Per favore…vieni qui da me! Ho bisogno del tuo aiuto!-
“-Arrivo subito!”-
 
-Kagome ma sei impazzita? Che aspetti per chiamare la polizia? Avresti dovuto farlo già al primo messaggio!”-       mi rimprovera Sango dopo averle mostrato le lettere e la foto
-Lo so però immaginavo fosse uno scherzo. Magari di qualche altra collega gelosa. Sai come vanno queste cose nel mio mondo.-
-Già, ma mai nessuna cantante minaccerebbe la figlia di qualcuno con quelle frasi. Si capisce benissimo che sono le parole di un uomo e non di una donna. Sicuramente un pedofilo o un maniaco. Dipende a chi delle due è indirizzata.-
-Tu a chi credi sia rivolta?-
-Principalmente a te. Però non escludo usino Kikyo per farti del male. C’è qualcuno che può avercela con te?-
-A parte Soichiro e sua sorella non credo.-   
-Non credo si tratti di loro. Devi far tornare InuYasha.-
-Per adesso preferisco di no Sango. Non voglio disturbarlo.-
-Ma ti rendi conto di ciò che dici? Chi se ne frega di un contratto in più o in meno in questo momento? Se perdono l’affare che sta trattando pazienza! Non finirete certo in miseria!-
-Non è per quello che è andato dal padre Sango. Quella era una bugia per Sesshomaru e Rin.-      confesso sconsolata
-Che significa?-
-InuYasha è andato dal padre perché purtroppo è gravemente malato. Ha anche subito un trapianto. Al momento non può lasciarlo solo. Non abbiamo detto niente a Sesshomaru perché con cinque bambini piccoli a cui badare è impossibile partire. Quindi abbiamo inventato la scusa del viaggio di lavoro ed è andato solo lui.-        spiego triste
-Mi spiace Kagome. Non lo immaginavo…-
-Lo so tranquilla. Comunque prima di dirlo ad InuYasha e metterlo in pensiero voglio vedere come vanno le cose. Spero che la polizia riesca a scoprire chi è questo pazzo.-
Mentre penso al da farsi squilla il telefono. Ho quasi paura a rispondere accidenti. Se fosse il pazzo che chiama per vedere se ho “gradito” il suo regalo? Che faccio?
-Kagome non rispondi?-     mi chiede Sango
-S..sì…-       replico insicura
-Pro..pronto??-
-“Kagome tesoro…che voce. Stai male?”-
-InuYasha sei tu!-          rispondo sollevata
-“Aspettavi la chiamata di qualcun altro?”-       domanda lui
-Ma no! Certo che no! Come stai? Tuo padre?-
-“Si sta riprendendo per fortuna. Non ha avuto sintomi di rigetto dal trapianto ad ora, quindi si può ben sperare. Kikyo? L’hai portata dal medico vero? Che ha detto?”-
-Tutto bene tranquillo. Vai d’accordo con Xiao Mei?-       diventata da poco suocera acquisita
-“Sì, anche se capirci non è facile quando mio padre non può tradurre. Per fortuna adesso c’è la figlia che fa da traduttrice.”-
-La figlia?-         non sapevo avesse una figlia
-“Già. Ha una figlia di vent’anni che sa il giapponese. Di solito non è in città ma data la situazione si è fermata qui per me.”-
-Ah…che gentile! E dimmi, è carina?-       non so perché ma questa notizia non mi piace per niente!
-“Parecchio! Ha una schiera di ragazzi che le va dietro.”-         una zoccola in pratica
-Ma davvero? Che fortuna!-        rispondo atona
-“Adesso ti lascio cara. Yue mi sta avvisando che mio padre si è svegliato e mi sta cercando.”-
-Yue?-       chiedo leggermente nervosa
-“E’ la figlia di Xiao Mei. Dai un bacio a Kikyo e Inuken e digli che mi mancano tanto! Ciao amore!”-       dice mettendo giù senza lasciarmi rispondere
-Ciao anche a te! Scemo!-        urlo stizzita sbattendo il telefono sul ripiano del tavolino
-Che ti prende Kagome?-       mi chiede Sango vedendomi nervosa
-Yue! Ecco che mi prende!-        rispondo scontrosa
-Chi diavolo è Yue?-
-La sorella acquisita di InuYasha a quanto pare!-
-Non capisco…-
-Sembra che Xiao Mei abbia una figlia ventenne che per adesso si è piazzata a casa della madre dato che c’è mio marito, con la scusa di aiutarlo a parlare con la madre.-
-E tu non ci credi vero?-
-Ovvio! Mio marito è un bell’uomo! Gli anni lo hanno reso solo più affascinante di prima. Senza contare i suoi soldi a cui fanno gola a molte.-
-Dai Kagome…non essere gelosa. InuYasha ti ama e non ti tradirebbe mai. Piuttosto concentrati su questo pazzo e chiama la polizia.-      mi rimprovera lei
-Hai ragione.-      rispondo prendendo il telefono e chiamandola, come consigliato dalla mia amica
 
-Ma come sarebbe che non potete fare niente?-     urlo ai due poliziotti che ho di fronte
-Mi spiace signora ma non è stata infranta nessuna legge al momento. I fiori in casa li ha portati la sua domestica dopo che un fattorino glieli ha consegnati. Le lettere non rappresentano una vera e dichiarata minaccia, potrebbero essere frasi metaforiche. Se vuole può fare una denuncia contro terzi e il suo esposto sarà tenuto in considerazione in caso di necessità, ma noi non possiamo fare nulla al momento!-
-In pratica solo quando quel pazzo farà del male alla mia amica o a sua figlia potete intervenire? Ma che ragionamento è? Devono prima morire per essere protette?-      inveisce Sango contro gli agenti
-Signora abbassi il tono.  E poi potrebbe solo trattarsi di una ripicca di qualche rivale della signora. Sa quante volte ci capitano queste denunce da parte di gente famosa?-      
-Anche a loro è stato detto che vorrebbero strappargli il cuore?-      chiede visibilmente furiosa lei
-Non proprio. Ma anche quella gente faceva diverse minacce agli interessati.-
-Va bene ho capito! Dovrò fare a meno di voi. Forse è anche meglio così, almeno la cosa non darà troppo nell’occhio. Assumerò privatamente della vigilanza che stia di guardia giorno e notte in casa e a scuola.-      rispondo stanca delle loro scuse
-Mi spiace signora. Buona giornata!-      mi dice un agente andandosene, seguita a ruota dal secondo
-Ma che roba assurda! Quando poi la gente muore se ne escono con un “si poteva evitare”.-      si lamenta Sango osservando l’auto dei due agenti che si allontana
-Lascia stare Sango. In fondo un po’ me l’aspettavo.-
-Perché?-
-Ho una brutta sensazione. Credo che questa persona non sia un semplice pazzo. Sa quello che fa. Ha studiato la cosa in modo da non mettersi tra i piedi la polizia. Sicuramente sa che chiunque al mio posto l’avrebbe chiamata. Credo abbia studiato tutto.-     spiego buttandomi a peso morto sul divano
Questo è un problema. Ciò vorrebbe dire che schiodarmelo di dosso sarà difficile.
Nei giorni successivi ho assunto dei vigilanti. Stanno continuamente di guardia ma in borghese, in modo da non spaventare i bambini, che ho tenuto all’oscuro di tutto.
 
Accidenti nemmeno stasera riesco a dormire. Sono notti che resto sveglia senza poter chiudere occhio rigirandomi nel letto, così vuoto senza mio marito. Guardo fuori dalla finestra e vedo le guardie fare avanti e indietro. Mi sento segregata in casa mia.
Lo squillo del telefono mi fa sobbalzare dalla paura. Chi sarà alle tre di notte? Spero non sia successo niente a nessuno!
-Pronto?-
-“Ciao piccina. Mi manchi sai? Tutte quelle guardie mi rendono difficile avvicinarti. Ma troverò un modo. Presto staremo insieme.”-
Appena sento queste parole mi è chiaro con chi sto parlando…è lui!
La voce è resa distorta da qualche apparecchiatura che la fa sembrare quasi quella di un demonio.
-Chi diavolo sei? Che vuoi da me e da mia figlia stronzo?-     gli urlo con rabbia
-“Una domanda alla volta. Chi sono? Sono il tuo incubo amore mio! Chi voglio? Lo scoprirai presto! Buonanotte mia cara!”-         dice mettendo giù e lasciandomi sconvolta
Chi è? Perché mi perseguita? Che vuole dalla mia famiglia?
InuYasha…come vorrei che fossi qui! Mi sento così sola! L’unica mia consolazione al momento per sentirmi un po’ più vicina a te è abbracciare il tuo cuscino, su cui mi addormento dopo aver pianto.
Il giorno dopo, o per meglio dire qualche ora dopo, vado al cimitero a trovare Kikyo, come ogni mese da quando è nata mia figlia.
Non ho mai saltato un appuntamento e non ho intenzione di mancarlo neppure adesso. Ma al mio arrivo alla sua tomba trovo un biglietto. Capisco subito di cosa si tratta e ho quasi paura a leggerlo.
 
Mio dolce fiore, non vedo l’ora di averti tra le mie braccia. Sentire il tuo corpo scosso dai brividi e dai gemiti di dolore quando affonderò il mio coltello nella tua candida pelle. Sognami mio amore. Sarò il tuo dolce incubo. Presto verrò a prenderti!                        
                                                                                                                                                                                    Nightmare”
 
 
Un improvviso capogiro mi costringe a poggiarmi ad una lapide per non cadere. Mi sento il cuore in gola. Presto verrà a prendermi?
E poi stavolta è firmato Nightmare, quindi la N stava per la parola incubo in inglese? Ma perché in inglese e non akumu nelle nostra lingua? Forse non è giapponese? O magari ha origini inglesi.
Comunque sia ho paura. Se non altro sembra interessato davvero a me e non a mia figlia. O almeno da questo messaggio così sembra.
Questo pazzo conosce le mie abitudini quindi. Sapeva sarei venuta di mattina presto sulla tomba di Kikyo. Potrebbe anche essere qui nelle vicinanze ad osservarmi. Mi sento un topo in trappola, in attesa che il gatto venga a mangiarlo.
 
-Kagome mi spieghi perché ti ostini a non dire niente a mio fratello? E’ un mese che questa storia va avanti! Nemmeno il mio investigatore è riuscito a scoprire niente riguardo questo maniaco! Finora ho rispettato il tuo volere ma adesso basta! La cosa è più grave di quanto già non sembrasse.-            chiede Sesshomaru particolarmente infuriato dopo aver letto l’ultimo messaggio
-InuYasha è lì per aiutare tuo padre in quell’affare coi cinesi! Lo sai quanto sono ostinati e che non è facile gestire le cose. Comunque non è Super Man. Se anche fosse qui non può certo fare miracoli.-
-Kagome, inizio a pensare che ci sia qualcosa di strano in tutta questa storia. Non mi convince questo affare che va avanti da quattro mesi! C’è qualcosa che dovrei sapere?-
-No non preoccuparti è tutto a posto. Questa settimana andrò a trovarlo come sai. Ne approfitterò per chiedergli quanto gli ci vuole per concludere l’affare.-       mento spudoratamente
-Mmmh…-         mugugna non del tutto convinto
Verso sera chiamo InuYasha per sapere se per lui va bene che andiamo a fargli visita domenica. I bambini sono felicissimi di andare a trovarlo. Almeno potrò respirare un po’ anche io e allontanarmi da questo pazzo. Peccato che…
-“Tesoro mi spiace ma sarò impegnato in una riunione di lavoro per tutta la giornata di domenica. Ci sono problemi in azienda con la mancanza di mio padre. Se verrete non mi troverete libero.”-    
-Ma proprio questa domenica? Lo avevo promesso ai bambini.-
-“Mi spiace tesoro, non sono io a decidere. Hanno deciso anche gli altri azionisti.”-
-Ok. Possiamo fare domenica prossima magari che dici?-     propongo cercando di non prendermela
-“Ci sarà la prima di un film sponsorizzato dalla Avex, e non posso mancare in rappresentanza dell’azienda.”-
-Ho capito…facciamo così, avvisami tu quando avrai un momento libero. Io ci rinuncio!-
-“Mi spiace cara ma è un momento difficile questo, cerca di capire.”-        si giustifica lui
Figurati quanto è difficile per me!!!
-Io lo capisco, ma non posso dire altrettanto dei tuoi figli che non ti vedono da due mesi.-
-“Quando questa storia finirà mi farò perdonare! Te lo giuro Kagome. Ok?”-
-Ok…-        ma spero non sia troppo tardi
Sono inquieta. Ho paura, devo ammetterlo. Ma la cosa peggiore è che non so come uscirne. Devo per forza attendere che questa persona si faccia avanti e faccia un passo falso. Dopo l’ultima lettera ho presentato un’altra denuncia per minacce. Di sicuro i poliziotti faranno finta di cercare chi si cela sotto lo pseudonimo di Nightmare. Almeno hanno messo sotto controllo il telefono.
Il mio cuore però mi dice che io lo conosco. Di questo ne sono convinta!
Affrontare questa situazione senza l’appoggio di mio marito non è facile, ma devo resistere per i miei figli. Ho affrontato cose peggiori! Posso farcela e andrà tutto bene! Devo convincermene!
Come previsto i bambini hanno preso molto male la notizia che non andremo da InuYasha, soprattutto Kikyo.
-Me lo avevi promesso!!!-
-Kikyo non urlare! Ci sento benissimo! Comunque non dipende da me ma dagli affari di tuo padre. Lo sai che è molto impegnato in questo periodo. Lo vedrai al massimo fra un paio di settimane.-
-Io voglio vederlo adesso e non fra qualche settimana!-
-Ti ho detto che adesso non sarà possibile! Smettila di fare la bambina capricciosa!-
-Ti odio! E odio anche lui!-        urla correndo in camera sua in lacrime
-Kikyo torna immediatamente qui!-
-Lasciala andare Kagome. E’ ancora piccola per capire. Quando si calmerà tornerà lei da te.-       
-Sango, mi sento distrutta. Temo che crollerò così. Cerco di farmi forza ma non è facile. Se poi ci si mette pure mia figlia è peggio. Mi ha ferita dicendo che mi odia.-       le dico rattristandomi
-Ma dai non lo pensa sul serio. Anche i miei figli lo dicono quando li rimprovero. Non capiscono cosa significhi davvero odiare, per questo lo dicono con leggerezza. Le passerà presto.-      mi rassicura la mia amica mentre mi aiuta a preparare il pranzo
Ormai lei sta spesso a casa mia per tenermi compagnia, anche perché suo marito è tutto il giorno impegnato. La Avex Trax al momento la gestisce Miroku col supporto di Sesshomaru dalla Avex Mode.
Ogni giorno lo passo con la mia amica, e già che c’è lei approfitta dei miei figli che tengono impegnati i suoi. Ha avuto tre bambini, un maschietto e due femminucce.
Fortunatamente ho lei con me! La mia sorellina non mi ha mai abbandonata. Se non ci fosse stata Sango nella mia vita non so come avrei fatto.
Nei giorni successivi ho ricevuto altri biglietti e foto, fatti recapitare per fino alla mia assistente, che ha ben pensato di licenziarsi per la paura. Adesso mi trovo anche a cercare un’assistente valida. 
Mi hanno consigliato tutti di non riprendere il mio lavoro al momento, ma è l’unica cosa che mi tenga su il morale al momento. Cantare è la mia vita e non ho intenzione di rinunciarvi per un folle squilibrato.
Per fortuna Miroku mi ha trovato come assistente una ragazza molto gentile e preparata, si chiama Yura. È stata assunta da poco alla Avex Trax ma sembra essere molto brava anche se ha solo ventun anni. Le ho spiegato tutta la storia dello stalker, o quello che è, e lei ha accettato ugualmente il lavoro.
 
-Kagome, te la senti di partecipare all’intervista della Yamato TV domani?-
-Sì Yura. Puoi confermare che ci sarò. Come sto messa coi concerti? Ne ho previsti per il mese di settembre?-
-Per settembre no. Ce ne sono due a novembre  e cinque a dicembre. Uno proprio il giorno della vigilia.-       mi informa la mia assistente
-Bene. Almeno starò tranquilla questo mese. Mi sento uno schifo.-
-Lo capisco. Hai ricevuto altri messaggi?-     mi chiede sedendosi accanto a me sul divano del salone
-Stranamente questa settimana no. Mi auguro che quel tizio sia schiattato investito sotto un tram e che non sia faccia sentire per questo motivo.-      confesso stremata
In questi due mesi non ha saltato un giorno per farmi avere messaggi simili agli atri. È diventato perfino ripetitivo. Ma nell’ultima settimana sembra essersi dileguato.
-Già speriamo! Ora vado. Il mio fidanzato mi aspetta per la cena. Quel ragazzo senza di me non è in grado nemmeno di friggersi un uovo.-       confessa ridendo
-Beh è normale. Per questo è stata creata la donna. Per occuparsi di loro.-       le rispondo divertita
-A domani Kagome. E mi raccomando se hai bisogno di qualcosa, qualunque cosa, non esitare a chiamarmi, anche di notte. Intesi?-
-Grazie Yura. Sei molto premurosa.-
-Di nulla. Buonanotte Kagome. Ciao Kikyo-chan, io vado via!-     la chiama dal salone prima di andar via
-Ciao Yura-chan! A domani!-        le strilla felice scendendo come un fulmine le scale e gettandole le braccia al collo
Mia figlia si è molto affezionata a Yura. E la cosa sembra reciproca. Spesso è Yura che va a prenderla a scuola, seguita ovviamente da una guardia del corpo, non si sa mai quel pazzo le aggredisca.
Appena Yura va via squilla il telefono. Ormai ho paura quando lo sento suonare.
-Pronto?-
-“Indovina chi sono? Ti sono mancato amore?”-       ovviamente parli del diavolo e….
-Proprio per niente! Anzi speravo fossi morto!-       rispondo irritata
-“Ma che cattiva! Dimmi amore, stai guardando il canale del gossip? Stanno dando una notizia interessante!”-           mi dice sghignazzando
-Non mi interesso a cose così stupide come i pettegolezzi, razza di maniaco!-
-“Nemmeno se parlano del tuo fedele maritino?”-
-Cosa?-          esclamo precipitandomi ad accendere la tv e vedendo delle foto che mi lasciano scioccata
-“Oh ma guarda com’è venuto bene tuo marito in questa foto mentre abbraccia la sorella acquisita? Che bella coppia! E non hai visto quella in cui lui la baciava! Oh guarda la stanno riproponendo adesso!”-
Ormai non seguo più nemmeno quello che dice. Tutti i miei sensi sono concentrati sullo schermo della tv dove passano le immagini di InuYasha che abbraccia e bacia una ragazza molto giovane dai lunghi capelli castano biondo. Il mio cuore si spezza in due e le lacrime scendono senza comando dai miei occhi.
-“Immagino dal tuo silenzio tu stia piangendo. Ma non temere mia amata. Presto ti consolerò io! A presto!”-        dice prima di chiudere la chiamata
Io sono ancora immobile col telefono poggiato all’orecchio a guardare sconvolta la notizia che mio marito ha un’amante. Tutto il paese sta vedendo le prove del suo tradimento e io mi sento morire.
All’improvviso inizio a tremare di rabbia. Una rabbia mai provata che mi sconvolge a tal punto che non capisco più nulla. Il cuore sembra voglia uscirmi dal petto. Afferro la tv da 50 pollici sulla quale scorrono le immagini di mio marito e quella ragazza e la scaravento contro il muro. La stessa fine fanno l’impianto stereo lì vicino, i vasi, le sedie, e tutti gli oggetti che mi capitano sotto mano.
-Mamma ma che fai?-        urla Kikyo terrorizzata
 Anche se le mie orecchie la sentono la ignoro, continuando a piangere e tirare oggetti.
-Maledetto!!!-       grido lanciando i soprammobili contro la finestra frantumandola
-Signora ma che fa?-        mi chiede uno degli uomini della vigilanza entrato in casa sentendo il fracasso degli oggetti rotti
Non sentendo risposte oltre le urla di dolore che mi lascio scappare decide di afferrarmi per bloccarmi, non prima di essersi beccato addosso un vaso pieno di fiori.
-Mi lasci! Mi lasci subito o me la prendo con lei!-      urlo disperata in preda alla pazzia divincolandomi come posso
-Signora la smetta! Sta spaventando i suoi figli! Non vede come piangono?-         mi dice bloccandomi con forza le mani dietro la schiena e mostrandomeli
Sono rannicchiati in un angolo del salone in lacrime e mi guardano terrorizzati.
Solo ora mi rendo conto di quello che ho fatto. Tutta la stanza è sottosopra. Le tende strappate, la tv rotta, perfino i divani e il tavolo capovolti. Non è rimasto un solo oggetto integro nella stanza. Ma cosa mi è preso? Cosa ho combinato? Avrei potuto ferire i miei figli!
Ritornata alla lucidità mi accascio su me stessa, ancora stretta dalla guardia che si abbassa lentamente insieme a me, poggiandomi delicatamente a terra. Intuendo che ho riacquistato la ragione lascia la presa delle mie mani,  ma è costretto a dovermi riprende tra le braccia quando vede che porto le mani a stringermi il petto e che sto per perdere conoscenza.
L’aria mi viene meno. Mi sento soffocare. L’ultima cosa che vedo sono i volti dei miei figli che mi corrono in contro in lacrime.
 


                                                               ************************
 


Maledizione! Ma come hanno fatto a scattarmi quelle foto? Tra l’altro sono anche state fatte ad arte considerando che dalla prospettiva della foto sembra che io stia baciando Yue.
Mi ci mancherebbe pure questa! Io amo mia moglie e non la tradirei mai…e comunque non certo con Yue! Sarà anche una bella e brava ragazza però mi farebbe senso andare a letto con una ragazza omosessuale!!
Devo chiamare Kagome e spiegarle tutto prima che venga qui ad uccidermi!
Provo a chiamare al cellulare e a casa ma non mi risponde nessuno. Forse è arrabbiata. Proverò con Miroku.
-“Pronto?”-        risponde in modo agitato
-Pronto Miroku? Che succede?-       chiedo preoccupato dal suo tono
-“InuYasha sei tu! Devi tornare subito!”-
-Cosa è successo Miroku?-
-“Hanno ricoverato Kagome….. in un reparto di psichiatria.”-           spiega angosciato
-Cha cosa hai detto???-        urlo incredulo
Kagome ricoverata in psichiatria????
-“Torna subito! Ci sono cose che devi sapere!”-
-Ma perché è ricoverata in psichiatria? Che è successo? Aspetta…ti prego non dirmi che ha tentato di nuovo il suicidio…per le foto?-
-“No. Però ha quasi distrutto casa! Crisi pantoclastica o roba del genere l’ha chiamata il medico seguita da un attacco di panico. Ma non credo sia dovuta solo alle foto”.-
-E a cosa?-
-“E’ meglio parlarne di persona.”-
-Miroku mi spaventi!-
-“Quando ti spiegherò tutto avrai davvero paura InuYasha. Fai presto!”-
-Arrivo subito!!-      
 
Ma che diavolo è successo che non so?
Il tono di Miroku non mi piaceva per niente! Kagome…ma cosa ti è successo? Che mi hai tenuto nascosto??
Comunque lo saprò presto, perché sto tornando da te amore!
 
 
 
 







 



 
 
 
 
 
La crisi pantoclastica è un attacco di rabbia improvvisa e violenta che porta la persona colpita a rompere tutto quello che la circonda o solo oggetti che hanno un determinato significato. Durante questa crisi nervosa i sintomi possono essere tanti. Nel caso di Kagome si è unito anche un attacco di panico che ha portato un attacco di angina pectoris (dolore al petto simile a quello dell’infarto, ma che infarto non è. E’ una mancanza d’ossigeno momentanea al miocardio che non sempre crea danni al cuore )  seguito da mancanza d’aria, vertigini e nausea. Da l’impressione di morire da un momento all’altro. Sensazioni molto sgradevoli riconducili a depressione e stress post-traumatico, anche trascinati dall’infanzia.
Purtroppo ve ne parlo per esperienza di queste cose -_-  non vissute proprio su di me ma da un mio familiare. La depressione è un male infido che si insinua nella mente non dando sintomi nell’immediato, ma lentamente logora tutto, dai pensieri alle emozioni. Perfino il corpo si ammala e gli organi ne soffrono.

Ve lo spiego per farvi capire lo stato mentale attuale, ma soprattutto futuro, di Kagome. Quindi vi aggiungo che in questa storia sarò molto ma molto più cattiva del solito…spero non me ne vogliate  ^_^  ma soffrirà parecchio, mentalmente e fisicamente  ^_^

Temo che un giorno sta poveraccia mi esca dal computer come Sadako Yamamura di The Ringu ( versione originale giapponese )   per uccidermi ahahahahah    ^_____^
Bene detto questo…baci baci Faby  <3 <3 <3 <3 <3 <3

P.S. :Se non mi sentirete più vuol dire che Kagome/Sadako mi ha uccisa  T__T è stato bello conoscervi <3

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Capitolo 3
*** In trappola ***


-Ma dico… vi si è fuso a tutti il cervello? No perché non trovo altre spiegazioni! Siete rimbecilliti tutti di sicuro!-
-InuYasha calmati. Hai ragione ma è stata Kagome a chiederci di non dirti nulla…-
-Calmarmi? Miroku mettiti nei miei panni! Se tua moglie fosse perseguitata da un pazzo e tu non lo sapessi come reagiresti?-       urlo furioso dopo essere venuto a conoscenza di tutto e aver letto le lettere indirizzate a Kagome
Quando sono tornato i miei figli mi sono saltati addosso in lacrime. Kikyo essendo più grande ha vissuto peggio il tutto. Quando mi ha detto di aver visto la madre lanciare tutto quello che le capitava a tiro ha iniziato a singhiozzare di più. Lei la chiamava ma Kagome sembrava non la sentisse.
Inizialmente ero convinto fosse una reazione spropositata alle foto apparse in tv, ma quando mi hanno spiegato tutto quello che è accaduto negli ultimi due mesi mi sono stupito che Kagome abbia retto tanto.
Che stupida! Avrebbe dovuto dirmi tutto invece di tenermelo nascosto. Sarei tornato subito e sarei andato a cercare io stesso questo maniaco e poi lo avrei ucciso con le mie mani, cosa che farò se mi capita sotto mano.
E’ stato uno shock per me leggere quei messaggi. Le frasi che più mi preoccupano sono quelle in cui parla di mia figlia e del voler strappare il cuore a Kagome. Perché così tanto accanimento? Questo non è uno di quei fan impazziti per i loro idoli. C’è qualcos’altro sotto. Ma non capisco cosa.
-Per adesso l’importante è far riprendere Kagome. Ora che sei tornato dovrebbe calmarsi, prima però dovrai spiegarle quelle foto senza farti uccidere nel frattempo.-
-Lo farò oggi stesso Sango. I dottori hanno detto che l’effetto dei sedativi dovrebbe finire in queste ore. Mi sembra ancora così assurda questa situazione. Mi chiedo cosa sarebbe successo se non fosse intervenuto il capo dei vigilanti ieri sera. Per fortuna non ha tirato nulla in direzione dei bambini.-
-Il signor Hiroshi mi ha detto che è stato difficile farla calmare. Ha dovuto afferrarla con tutta la sua forza per bloccarla, non prima di essersi beccato un vaso di porcellana in testa. Solo quando ha visto i bambini si è calmata. Credo che inconsciamente sapesse che c’erano loro quindi non li avrebbe colpiti. Infatti come noti solo il pezzo dove stavano Kikyo e Inuken è intatto. E’ tutto il resto della stanza che è distrutto.-     mi fa notare mio fratello
In effetti è vero. Sembra abbia volutamente evitato l’angolo in cui si rifugiavano i nostri figli. Ma resta il fatto che una cosa del genere non deve più accadere. Soprattutto con i bambini presenti.
-Sesshomaru devi sapere una cosa riguardo papà. Io non potrò più tornare da lui date le circostanze, dovrai farlo tu, mi spiace.-         gli confesso buttandomi sulla poltrona
-Cosa è successo?-
-Papà è malato. Gravemente malato. Per questo ero lì. Non c’è alcun accordo da prendere coi cinesi. Era una scusa per non preoccuparti.-
-Che cosa?? Ma perché diavolo me lo avete tenuto nascosto? Cos’ha papà?-      domanda agitato 
-Ha subito un trapianto di reni. Ora sembra si stia riprendendo ma l’azienda ha bisogno di essere seguita. Oltretutto sua moglie ha difficoltà a occuparsi da sola di lui. Non ti abbiamo detto niente perché hai cinque bambini piccoli e lasciare sola Rin non era l’ideale. Ma sono costretto a chiedere a te di andare.-
-Ci andrò subito. Prima voglio sapere come sta Kagome però. Quindi spicciati ad andare in ospedale.-
-Vado…vi farò sapere dopo.-       dico uscendo e recandomi in ospedale
 
Arrivato lì la trovo addormentata. Le accarezzo il viso pallido. Sembra stanca. Non immagino cosa avrà passato in questi mesi.
-Dovevi chiamarmi sciocca! Sarei corso a proteggerti!-         le sussurro poggiano una guancia sulla sua fronte
-Inu…-        sento uscire debolmente dalle sue labbra
-Ciao amore.-        le dico guardando i suoi occhi che si schiudono lentamente
-Sei qui o è un sogno?-       mi chiede stordita
-Sono qui Kagome. Ascolta siamo in ospedale. Ti hanno ricoverata perché hai avuto un crollo nervoso. Ti senti strana perché sei sotto sedativi.-       le spiego accarezzandola dolcemente mentre cerca di ristabilire il contatto con la realtà, che forse avviene troppo velocemente perché subito i suoi occhi si riempiono di lacrime
-Perché? Perché mi hai tradita InuYasha?-      mi chiede scossa dai singhiozzi
-Amore ti prego calmati non agitarti! Ti giuro che non ti ho affatto tradito. Non baciato Yue. È stato montato tutto in modo da sembrare tale. Non ti tradirei mai Kagome. Sei la mia unica ragione di vita. Non dubitare di me ti prego!-        le dico asciugandole le lacrime
-Giuramelo! Giura che non mi tradisci con la tua sorellastra e con nessun’altra!-
-Te lo giuro sulla mia vita e su quella dei nostri figli. Mi credi?-
Lei annuisce e inizia a piangere ancora più forte. Per calmarla la sollevo dal letto e la stringo forte a me. Non ha nemmeno la forza di abbracciarmi. Tiene le braccia immobili. Forse per via del sedativo. Maledizione ma quanto gliene hanno dato?
Vederla ridotta così fa male. Appena possibile la porto subito fuori da qui. Non mi piace questo posto.
-Kagome, perché non mi hai avvertito di ciò che succedeva? Sarei corso subito da te. Sei stata imprudente!-
-Ti hanno detto tutto? Mi spiace non volevo preoccuparti…pensavo di poter gestire tutto da sola.-
-Ma perché hai distrutto il soggiorno Kagome? Non sembrava un semplice attacco d’ira. Capisco la gelosia e la rabbia di aver visto le foto, però mi sembra esagerato. C’erano i bambini lì con te. Poteva accadere una disgrazia lo sai?-
-Sì…l’ho capito dopo. Come stanno?-     chiede preoccupata
-Si riprenderanno in fretta non preoccuparti.-
-Il fatto è che quando quel pazzo mi ha chiamato e mi ha detto che eri in tv io non…-
-Che cosa? Ti ha chiamato e hai parlato con lui? Questo non lo sapevo! Gli altri mi hanno parlato solo delle lettere. Che ti ha detto?-        chiedo nervoso e preso alla sprovvista
-Che eri in tv e che baciavi e abbracciavi la tua sorellastra acquisita, e che mi avrebbe consolato lui perché verrà a prendermi presto.-        mi spiega lei
-Ti ha detto che baciavo la mia sorellastra? Ma scusami Kagome…come faceva a sapere che è la mia sorellastra se non lo sa nessuno? Neppure io sapevo di averne una prima di conoscerla qualche mese fa.-
-Beh…è vero. Non ci avevo pensato. Secondo te come lo sa?-
-Quel tizio ci spia. Forse tiene sotto controllo anche i telefoni, o peggio ancora ha fatto scattare lui quelle foto, in modo da allontanarti da me. La cosa credo sia più grave di quello che pensavo.-
Mentre pensavo al da farsi un’infermiera entra con un mazzo di rose dicendo che un fattorino le ha appena portate per mia moglie.
-InuYasha…è lui ne sono sicura!-        afferma terrorizzata
Appena prendo il bigliettino e lo leggo capisco che ha ragione.
Amore a quanto vedo il tuo maritino è ritornato. Non mi piacciono le cose in tre. Devi essere solo mia! Aspettami amore ti libererò presto dalla tua prigione di traditori. Avrò io cura del tuo cuore e del suo ultimo battito nelle mie mani.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Tuo   Nightmare
 
Brutto figlio di puttana! Mia moglie non sarà tua! Giuro che ti troverò e sarò io a strapparti il cuore dal petto!
-Che dice?-       mi chiede preoccupata
-Niente di che cara. Non preoccuparti. Me ne occuperò io adesso sta tranquilla. Non mi allontanerò da te e i nostri figli per niente al mondo. Ora ci sono io a proteggerti!-       la rassicuro strappando il bigliettino
-E come farai con tuo padre?-
-Ci penserà Sesshomaru adesso. Il mio posto è qui con te!-       le dico stringendole la mano
-Grazie amore.-       
-Ma cos’è questo grazie? Sei mia moglie, è ovvio che mi preoccupi di te prima di ogni altra cosa! Tu e i bambini venite prima di tutto.-
-Ho paura InuYasha.-
-Non averne perché non permetterò che ti accada nulla! Troverò chi ti perseguita e gli farò passare la voglia! Ora riposati. Più tardi ti dimetteranno e torniamo a casa, ma devi stare tranquilla ok?-
-Ok. Tu rimani qui con me?-
-Certo! Non mi schiodano nemmeno le bombe!-        la tranquillizzo sorridendole
Lei riscivola più tranquilla nel sonno. Io resto davvero a vegliarla. Ho paura a lasciarla sola. Voglio sapere chi è questo bastardo che perseguita la mia famiglia. Quando lo troverò gli farò pentire di essere nato!
 
Nei giorni successivi Sesshomaru è partito per Taiwan. Kagome si è ripresa e adesso sembra un po’ più tranquilla con me vicino. Le ho anche imposto di vedere uno psicologo, così tiene l’ansia sotto controllo.
I messaggi e le minacce però non sono mancati.
Ho assunto diversi investigatori che terranno d’occhio gli spostamenti di tutti quelli che conosciamo. Non  ho risparmiato nemmeno gli amici. Lo so che è esagerato però sono convinto che sia una persona che conosciamo e che ci conosce troppo bene.
Come avevo temuto, in casa c’erano delle cimici nei telefoni. C’era perfino una videocamera nascosta in camera da letto.
Trattengo a stento la rabbia che mi monta dentro ogni volta che penso che quel bastardo ha spiato mia moglie nuda.
Ma come ha fatto questo tizio ad entrare in casa e a piazzare tutte queste cose senza che nessuno lo vedesse? Certo ci sarà rimasto malissimo quando ho fatto staccare tutto. Ma ora che ci sono io le cose cambiano!
Ho dato ordine a tutti i fiorai e alle imprese dei fattorini della città che chiunque chiedesse loro di mandare fiori o oggetti a casa nostra deve essere fermato subito con una scusa, avvertendomi di conseguenza.
Troverò chi si cela sotto lo pseudonimo di Nightmare. Fosse l’ultima cosa che faccio!
 
 


                                                               **************************
 


 
Da quando è tornato InuYasha mi sento più sicura. Mi sento un po’ incarcerata, però sempre meglio che avere a che fare con quel pazzo. Ogni passo che faccio è controllato dalla vigilanza.
Oggi ho un concerto e ho intenzione di divertirmi. Alla faccia del maniaco!
Se crede che mi nasconderò per tutta la vita sbaglia! Ho già sofferto molto in questi anni. Prima o poi si stancherà di perseguitarmi. Quando capirà che sono inavvicinabile si stuferà.
Stare sul palco e sentire cantare insieme a me il pubblico è una cosa indescrivibile. Sapere che la gente viene per me, per vedermi e cantare insieme a me mi rende immensamente felice.
Passo tre ore a cantare e saltare sul palco. Su ordine di InuYasha non ho potuto avvicinarmi al pubblico per fare autografi. Troppo rischioso ha detto. Pazienza meglio che stare chiusa in casa.
Passa un mese tutto sommato tranquillo. Il pazzo non ha più dato segni di vita. Fosse la volta buona!
Credo che le precauzioni di InuYasha lo abbiano spaventato e messo alle strette.
Certo sapere che quel maniaco mi spiava giorno e notte mi ha fatta stare male però pazienza. Che posso fare? Arrabbiarmi e abbattermi non servirebbe a niente. Mi è bastato già una volta finire in ospedale sedata come una pazza fuori di testa, la seconda ne faccio volentieri a meno.
Per precauzione, e sotto minaccia di mio marito, sono seguita da uno psicologo. Lo stesso che mi seguì durante la gravidanza di Kikyo, quando ero distrutta dal dolore della perdita di memoria di InuYasha. Mi sono trovata bene col dottor Kuroakumu la prima volta, per questo ho scelto lui.
Mi ha prescritto dei tranquillanti leggeri tanto per tenere sotto controllo la cosa. Ma spero di lasciarli presto. Odio prendere questo genere di farmaci.
Oggi ho appuntamento con lui.
-Buon pomeriggio Kagome come sta oggi?-       mi chiede il dottore facendomi acomodare
-Bene dottore la ringrazio. Soprattutto perché da un po’ di tempo non ricevo più quelle dannate lettere. Sembra che quello schizofrenico abbia saputo che mio marito ha preso tutte le precauzioni possibili per scovarlo. Sa un po’ mi dispiace. Un suo passo falso e avrei potuto scoprire chi è questo imbecille che si divertiva a spaventarmi.-
-Le consiglierei di non considerarlo un caso chiuso. Il soggetto potrebbe solo attendere il momento più opportuno per agire. Continui a stare attenta. Di solito, questo genere di fissazioni non passano facilmente solo per la paura di un vigilante o di un marito protettivo. Sono sicuro che prima o poi si rifarà vivo. Non fatevi trovare impreparati Kagome.-
-Lo so. Me lo dice anche InuYasha. Io sono troppo ottimista nel pensare che forse si è arreso. Non capisco perché si sia fissato proprio con me. Lei che studia il comportamento della mente umana, perché proprio io? Non credo di aver mai fatto del male a nessuno, perché prendersela con me?-
-Vede Kagome, non deve per forza conoscere il soggetto in questione. Potrebbe anche essere un fan innamorato della sua immagine da Namie, oppure un semplice passante che l’ha vista per strada, o un conoscente che non frequenta abitualmente. Può essere chiunque. La psiche è una sfera difficile da interpretare. Non sempre c’è un motivo.-      mi spiega lui
-Io però sono sicura di conoscerlo.-
-Come fa a dirlo?-
-Dai messaggi che ha mandato. Mi da questa sensazione. Comunque sia non mi spaventa più. Adesso ho InuYasha al mio fianco e la sua sola presenza mi fa sentire tranquilla.-
-Questo è un bene per la sua salute. Se si sente sicura eviterà gli attacchi di panico e il resto. La trovo decisamente meglio, quindi direi che anche questa seduta è finita. Ci vediamo lunedì prossimo Kagome. Mi saluti la piccola Kikyo. Deve essere fatta molto grande immagino. L’ultima volta che l’ho vista non era ancora nata.-       scherza il dottore facendo un sorriso
-Eh sì è molto cresciuta. Questi sette anni sono volati velocemente. Per fortuna adesso sta bene, non posso lamentarmi.-
-Ne sono felice per voi. Arrivederci Kagome, a lunedì.-
-Arrivederci dottore e grazie.-        rispondo andando via
Anche il dottore Kuroakumu dice di tenere gli occhi aperti e che quel folle potrebbe tornare ancora a perseguitarmi, io invece mi auguro proprio di no. In fondo è un mese che non lo sento.
 
Come da me sperato passa un altro mese di tranquillità assoluta. Non mi sembra vero!
-Kagome oggi hai un’intervista alla Yomiyuri Tv.-      mi avverte Yura improvvisamente
-Come? Perché non me lo hai detto prima? Avevo promesso a Kikyo di portarla in giro per negozi.-      
-Mi spiace mi è passato di mente. Purtroppo le cose col mio ragazzo vanno di male in peggio sai? Io ci ho provato ma non c’è verso di fargli cambiare idea.-        mi spiega triste
-Va ancora dietro quell’altra donna?-
-Sì. Ormai è una fissazione. Ho deciso di lasciarlo. Sono stanca di essere tratta in questo modo Kagome.-      dice iniziando a piangere
-Dai Yura non piangere. Mettila così, meglio ora che dopo il matrimonio. Quello sarebbe stato peggio non trovi? Capisco che non ti farà sentire meglio però, non è una persona che merita le tue lacrime.-      cerco di consolarla
-Grazie Kagome. Senti mi spiace per l’intervista. Se vuoi l’annullo.-
-No lascia stare. Proverò a spiegarlo a quella capricciosa di mia figlia.-
-Senti portiamola con noi. Tanto l’intervista non durerà più di mezz’ora. Baderò io a lei mentre tu parli col reporter. Poi di lì tu e Kikyo potrete andare in giro per negozi. Che ne dici?-       mi propone lei
-Mmmh, in effetti potrebbe essere un’ idea. Non ci avevo pensato. Ma te la senti di occuparti di lei mentre io sarò occupata?-
-Ma certo che sì. Lo sai che adoro tua figlia, non avrò alcun problema con lei.-       mi risponde sorridente
-Bene. Allora è deciso. Prima l’intervista e poi compere, e tu verrai con noi! Fare shopping tira su il morale sai?-       le dico facendole l’occhiolino
-Ti ringrazio Kagome ma non vorrei disturbare…-
-Nessun disturbo! Ormai sei come una della famiglia Yura. Dai andiamo ad avvisare Kikyo.-      le dico allegra
Dopo esserci preparate io e Kikyo ci dirigiamo da Yura che ci aspetta fuori. Ovviamente due vigilanti verranno con noi, non si sa mai.
Arrivati al luogo dell’intervista mostro a mia figlia gli studi della Yomiyuri Tv e lei sembra elettrizzata da ciò che vede. Molte trasmissioni che seguiamo a casa vengono trasmesse da qui, compresi i suoi anime preferiti.
-Kagome, il reporter ci aspetta in quella stanza infondo al corridoio andiamo?-   
-Certo Yura eccoci. Mi raccomando Kikyio non parlare perché altrimenti la tua voce verrà registrata dai microfoni. Se hai bisogno di qualcosa chiedi a Yura sottovoce ok?-
-Certo mamma tranquilla.-
-Eccoci arrivati!-      esclama la mia assistente facendoci entrare nella stanza, che mi stupisco trovare semibuia
-Ma perché questo buio?-       chiedo a Yura sorpresa
-Mi è più comoda così amore mio! Ti sono mancato?-         sento dire da una voce che riconosco subito
Appena metto insieme voce e frase il mio cuore perde un battito. Sono finita in trappola!!
 
 
 









 
 
 
Ed ecco l’incontro con…beh si capisce chi ^_^
Secondo voi chi sarà??? Si accettano scommesse sull’identità di Nightmare ^_^
Da qui inizia un secondo inferno per Kagome, e ciò che è peggio Kikyo sarà con lei.
Da come potete capire la storia non sarà molto lunga ma non mi andava di allungare il sugo ^_^ o finivo con lo stufarvi con le solite cose ^_^
Baci baci Faby  <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
 
 
( non immagino tutti le imprecazioni contro di me per aver lasciato il cap così T_T ) 
non odiatemi T_T per farmi perdonare vi posto il nuovo cap di "A monster in my bed" ok ^_____^   baciiiiiiii

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Capitolo 4
*** Speranze perdute ***


 
(Salve ^_^  capitolo dai contenuti e dalle frasi che potrebbero disturbare i più sensibili, quindi vi avviso che è da rating rosso per gli argomenti delicati del capitolo )
 
 
 
 
 
Mi risveglio con un forte mal di testa. Ma cosa è successo? Dove sono? È tutto buio. L’unica luce è quella di una candela vicina a me.
Muovendomi mi accorgo di avere mani e piedi legati. Solo ora mi ricordo quello che è successo.
Ho sentito un forte dolore al collo poco prima di perdere i sensi. Devono avermi narcotizzata.
Provo a mettermi seduta per quanto le corde mi impediscano i movimenti.
-Ti sei svegliata amore. Come ti senti?-
-Lei? Perché?-      chiedo riconoscendo ancora una volta la sua voce
-Quanto sei bella quando dormi piccola mia!-
-Che accidenti vuole da me dottore Kuroakumu? E’ lei il pazzo che mi perseguitava non è così?-
-Io non sono pazzo, comunque hai indovinato mio amore. Hai anche avuto un indizio per riconoscermi ma non c’è arrivato nessuno a quanto vedo.-      risponde compiaciuto accendendo la luce e mostrandomi una camera spoglia che ha solo una sedia, un piccolo tavolino logoro e un letto matrimoniale in ferro battuto  sul quale mi sono svegliata
-E quale sarebbe? Mi illumini!-        
-Nightmare vuol dire incubo. E il mio cognome cosa significa piccola mia?-
-Kuro è nero, akumu è incubo.  Incubo nero, incubo oscuro. Perché non ci ho pensato prima? Ma perché ce l’ha con me? Che le ho fatto?-
-Vedi Kagome, tu saresti una mia parente acquisita. Io sono il cugino di Soichiro. Ho seguito tutta la tua storia in questi anni tramite lui. Ero il suo terapeuta. Mi ha raccontato di come tu lo provocavi in casa e di come ti piaceva essere toccata da lui. Mi hai sempre intrigato per questo. Pensavo sempre…chissà che donna poteva venire fuori se da bambina era così intraprendente. Poi il caso ha voluto che tu venissi proprio da me quando eri incinta. Non mi sembravi un gran che all’epoca. Deperita e piagnucolante. Poi ho cominciato a vederti in tv. Eri diversa, più in carne e senza quell’abominio informe nel ventre, così ho iniziato a desiderart…-
-Aspetta ma dov’è mia figlia? Dov’è Kikyo? Che le hai fatto pazzo?-         chiedo preoccupata ricordandomi che era con me e Yura
-Non interrompermi quando parlo sgualdrina!-      grida dandomi uno schiaffo fortissimo facendomi ricadere stesa sul letto
-Invece…ti interrompo! Dov’è mia figlia?-      insisto io preoccupata sollevandomi
-Vedo che capire la lezione ti è difficile vero amore?-       ripete afferrandomi per i capelli
-Ti avviso solo di una cosa…contraddicimi o interrompimi ancora e chi pagherà sarà tua figlia! Non mi piacciono le “vie strette” come invece piacciono a mio cugino Soichiro, ma potrei anche avere voglia di provare com’è quella di tua figlia! Ti è chiaro Kagome?-       
-Non osare toccare mia figlia! Farò quello che vuoi ma lasciala andare ti prego! Uccidimi se è questo che vuoi, ma lasciala andare!-       lo supplico disperata
Non può ripetersi la storia! Non con mia figlia! Lei non deve passare quello che ho passato io!
-Vedo che ci siamo capiti. Tranquilla ti ucciderò ma non adesso! Comunque, dicevo, che mi è venuta voglia di conoscerti meglio e così è stato. Le lettere oltre che per divertirmi mi servivano ad avvicinarti a me. Sapevo che avresti avuto bisogno di me in quanto psicologo. Ed ora eccoti qui con me amore mio!-       dice lasciandomi ricadere sul letto e iniziando a spogliarsi
-Che…che stai facendo?-      chiedo agitata e spaventata
-Divertirmi un po’ con te prima di ucciderti. Sai di solito faccio così con le mie “pazienti speciali”!-     risponde sorridendo con un ghigno malvagio
-Pazienti speciali? Hai fatto questo ad altre donne??-      domando sconvolta
-Oh amore mio…pensavi di essere l’unica? Non dirmi che sei gelosa? Sì, mi fai impazzire così!-       risponde prendendo un coltello e avvicinandosi a me
Questo è peggio di un pazzo! Sono finita nelle mani di un serial killer!
Ho paura! Davvero paura! Sto per morire quindi? Ci sono andata vicino così tante volte da meritare un premio per le morti tragiche ormai.
Appena è vicino mi afferra le mani e taglia le corde. La stessa cosa fa con quelle dei piedi.
-Perché… mi hai liberata?-
-Per metterti nelle posizioni che più mi aggradano amore. Con le mani e i piedi legati di certo non è possibile! Non ti potrei nemmeno ammanettare al letto, cosa che adoro!-
-Pensi io te la renda così facile?-
-Hai bisogno che ti ripeta il discorsino di prima su tua figlia? Se non mi dai piacere tu vado a prenderlo da tua figlia, facendomela qui davanti a te. Quindi sii collaborativa! Pensa che sia tuo marito. Ho visto come lo facevi felice con lui quando vi spiavo, come gemevi ad ogni sua spinta, a come gli chiedevi sempre di più, o come lo stringevi forte a te per sentirlo meglio dentro. E’ questo che voglio da te! Ci siamo capiti?-
Chiudendo gli occhi per prepararmi a ciò che mi aspetta annuisco arrendevole. Che altro potrei fare? Ne va della vita di mia figlia, e per lei farei di tutto!
 
 
                                                               ****************************
 
 
-Com’è possibile che le abbiate lasciate sole? Erano affidate a voi maledizione!-       urlo dando un pugno al tavolo facendo rovesciare un vaso coi fiori
-Ci dispiace signore. Noi abbiamo lasciato sua moglie e sua figlia con l’assistente. Dopo un po’ è uscita solo l’assistente dalla stanza dicendo che si è svegliata per terra da sola e che forse l’avevano narcotizzata. Le abbiamo cercate per tutto il palazzo della Yomiyuri, ma di loro nessuna traccia.-      si giustifica una delle guardie
-Siete degli incapaci! Se succede qualcosa a mia moglie e mia figlia giuro che vi uccido con le mie mani! Andatevene! Sparite dalla mia vista razza di imbecilli inutili!-           sbraito a squarcia gola ai vigilanti che hanno lasciato rapire mia moglie e la mia bambina
-Maledetto figlio di puttana! Prega che ti trovi prima la polizia di me!-        dico lanciando contro il muro il vaso di fiori che si era rovesciato sul tavolo
Ora capisco cosa aveva spinto mia moglie a distruggere casa! Il senso di impotenza mi sta uccidendo!
-InuYasha prova a calmarti! La polizia sta già interrogando tutta la gente presente alla Yomiyuri, compresa Yura che è l’unica testimone. La troveremo anche stavolta!-         mi rassicura Miroku
-E dimmi come Miroku? Quel pazzo è stato furbo, ha tolto i cellulari sia a Kagome che a Kikyo. Non possiamo ritrovarle come la prima volta! Dovevo andare con loro! Non dovevo farle andare da sole con quegli idioti buoni a nulla! Che farò se gli accadesse qualcosa? Ne morirei Miroku!-       dico sedendomi sul divano e prendendomi la testa tra le mani
Quando i vigilanti mi hanno detto che mia moglie e mia figlia erano sparite mi sono sentito morire.
Ho una terribile sensazione di angoscia! Kagome sta soffrendo. Lo sento!
Amore mio perdonami! Non sono stato in grado di proteggerti come ti avevo promesso. Tremo al solo pensiero di ciò che può farti quel pazzo.
E la mia bambina? Che vorrà da lei? Se solo osa metterle un dito addosso giuro su tutti i Kami che sia lui che la sua famiglia rimpiangeranno di essere nati!
 
Sono passati due giorni dalla scomparsa di Kagome e Kikyo. E più le ore passano più comincio a perdere le speranze di poterle rivedere.
Chi può essere questo Nightmare? Chi dannazione è?
Alla Yomiyuri sembra che nessuno abbia visto niente. Chiunque le abbia prese le ha fatte uscire dalle scale di emergenza. Non li ha visti nessuno.
-InuYasha dovresti riposare un po’. Non chiudi occhi da due giorni.-
-Sango tu riusciresti a dormire se uno dei tuoi figli e tuo marito venissero rapiti da una pazzo?-
-Sicuramente no…ma non ci riesco nemmeno con mia sorella nella mani di quel maniaco.-      risponde piangendo
Io l’abbraccio sapendo quanto lei tenga a Kagome. I suoi singhiozzi riempiono la stanza.
Kagome, Kikyo…dove siete?
 
 
                                                                *********************
 
 
-Sapevo che mi sarei divertito un mondo con te mia piccola Kagome. Lo avevo capito subito che donna eri!-         dice ancora ansimante uscendo da me che mi trattengo a fatica dal non vomitare come ogni volta che mi bacia
-Bene bene. Dove lo lascio stavolta il segno?  Sulla schiena ce ne dovrebbero essere una ventina credo. Sul seno ho finito lo spazio, sulle braccia già ci sono, proviamo sulla coscia amore? Che dici?-      domanda avvicinando il coltello alla mia gamba
-Fai come ti pare.-      rispondo atona. Tanto farà come gli pare
Ogni volta che mi costringe a un rapporto, di qualunque tipo, mi lascia un segnale col coltello, così che io possa contare tutte le volte che sono stata con lui....ogni ferita è il segno del suo amore per me dice.
Sinceramente comincio a non vedere l’ora che mi uccida. Essere costretta a fare tutte quelle cose con lui mi rivolta. Sentirlo venire nella mia gola è la cosa più terribile, schifosa, nauseante e disgustosa che mi sia mai capitata. E più sa che lo odio più me lo fa apposta.
Non so da quanti giorni sia chiusa in questa stanza. Qui non c’è una finestra e non so se sia giorno o notte. So solo che non ce la faccio più!
Nei primi momenti speravo che InuYasha riuscisse a trovarmi, come fu per Naraku, ma ormai ho perso le speranze. Non ha la minima idea di dove sia e con chi sia.
-Ho deciso, l’addome è perfetto!-       dice infliggendomi l’ennesimo taglio che lascia cadere dai miei occhi una lacrima per il dolore
-Ora che hai finito mi fai parlare con mia figlia? Ti prego!-        lo supplico come tutti i giorni
-Ok. Infondo anche oggi ti sei comportata bene!-         risponde prendendo il cellulare
-Yura passami la mocciosa!-       ordina alla sua donna
Quella maledetta! Si è infilata nella mia casa come una mia amica e invece non era altro che complice di questo psicopatico. Come riesce a stare con un tipo del genere? Lei deve essere di sicuro più pazza di lui. A volte ha perfino assistito alle violenze che mi fa questo essere schifoso, trovandole eccitanti. Che schifo. Mai avrei creduto esistesse gente del genere!
-Tieni, ma non dilungarti molto capito?-      mi chiede autoritario e io come sempre annuisco
Almeno questo me lo concede. Posso sentire mia figlia per telefono solo per qualche minuto. Ma almeno mi tranquillizzo sapendola viva.
-“Mamma! Mamma dove sei? Perché non mi portano mai da te? Voglio andarmene via!”-       urla disperata appena le danno il telefono
-Tranquilla amore. Presto andremo via ok? Abbi un po’ di pazienza. Stai bene?-     le chiedo dopo non aver potuto far altro che mentirle
-“Sì mamma sto bene. E tu?”-
-Sto bene amore, non preoccuparti!-       le dico mettendomi a piangere
-“Mi manchi mamma!”-         
-Anche tu piccola. Presto ti vengo a prendere, ok?-
-Ne dubito mia cara tu non metterai piede fuori di qui. O almeno non da viva!-       dice strappandomi il telefono dalle mani
Maledetto bastardo!
-E che ne sarà di mia figlia quando mi ucciderai?-
-Devo ancora decidere. Di solito non uccido le bambine. Potrei riportarla a suo padre e aspettare che cresca. E poi farle la stessa cosa che ho fatto a te, a Kaori, a Yuki, a Midori, a Kasumi, a Naoko, a Noriko, a Sayuri, a Megumi, a Ta…Tamiko forse? Ma come si chiamavano le altre? Ho un vuoto di memoria accidenti! Mi conviene scrivermi i nomi in futuro. L’età inizia a farsi sentire!-
E’ impressionante sentirgli elencare i nomi delle sue vittime. Ma quante ne ha uccise?
-Dalla tua espressione ti stai chiedendo quante donne sono passate su quel letto prima di finire a concimare il mio giardino non è così?-        mi domanda con un sorriso malvagio e compiaciuto avvicinandosi
-Tu sei la ventiseiesima amore. Non vedo l’ora di strapparti il cuore dal petto e mangiarlo, così sarai parte di me per sempre, come le altre!-         mi sussurra all’orecchio leccandolo
Che essere ripugnante e schifoso. Ho i brividi dal disgusto.
-Ci vediamo più tardi tesoro. Ora devo andare a lavoro. Ho conosciuto una ragazza molto graziosa. Credo che lei sarà la prossima. A dopo!-        mi saluta andandosene e lasciandomi in preda alla disperazione più totale
Non mi rimane più molto di vivere se ha già adocchiato la prossima povera vittima. Che ne sarà di mia figlia?
InuYasha! Ti prego trovala! Almeno lei salvala. Sto cercando di resistere più che posso nella speranza che mi trovino, ma sto perdendo le speranze.
Colta dall’ennesima crisi di pianto mi addormento sul mio letto di tortura, intriso del mio sangue e delle mie lacrime.
Il mio sonno viene interrotto da dei fortissimi rumori. Ma che sta succedendo?
-L’abbiamo trovata!-
 
 
                                                               *************************
 
 
Una settimana! Una stra-maledettissima settimana è passata dal rapimento di Kagome e Kikyo e io sono sull’orlo della pazzia!
La polizia non mi da informazioni, dicono solo che stanno lavorando su una pista ma non mi dicono nient’altro. Dubito perfino che sia così. Nemmeno le scenate che ho fatto sono servite per darmi informazioni.
Sono rinchiuso in casa senza sapere che fare. Non so dove cercarla. Mi sento così inutile! Non sto facendo niente per salvarle, ma non so proprio cosa fare in questo caso.
-InuYasha c’è l’ispettore capo della polizia. Vuole parlarti.-      mi avvisa Sango
-E come mai è qui e non mi ha convocato alla centrale?-      chiedo scattando subito giù dal letto dove mi stavo riposando un po’, almeno il corpo, perché la mia testa non trova pace invece
Per fortuna c’è Sango in casa perché non avevo nemmeno sentito il campanello.
Lei e Miroku si sono trasferiti a casa mia per farmi compagnia e per badare anche a Inuken. Io non ne sono proprio capace per adesso. Alle sue domande su dove sono la madre e la sorella non so cosa rispondere.
Almeno Sango lo tiene distratto coi suoi figli.
 
-Signor Taisho scusi l’improvvisata ma preferivo parlarle qui in tutta tranquillità. Io sono Hiroki Tamashita, ispettore capo dell’ufficio investigazioni della quarta divisione che si occupa dei rapimenti. Abbiamo ottime notizie che riguardano il rapimento di sua moglie e sua figlia.-
-Davvero? Le avete trovate? Dove sono??-      chiedo ansioso
-Non le abbiamo ancora trovate purtroppo ma ci stiamo lavorando. Abbiamo motivo di pensare che nelle prossime ventiquattrore riusciremo a riportarle a casa sane e salve! Stanno bene per fortuna!-       spiega lui tranquillo
-Ma come fate a sapere che stanno bene se non sapete dove sono?-        gli chiede Miroku anticipandomi
-Abbiamo seguito una pista, per fortuna giusta visto che abbiamo ottenuto delle intercettazioni con la voce di sua moglie che parla con sua figlia. Ne abbiamo dedotto che siano state divise dato che sua moglie chiedeva a sua figlia come stava. Sappiamo chi le ha rapite ma non sappiamo dove sono. Non abbiamo fatto trapelare la notizia per evitare che il diretto interessato sentendosi minacciato possa agire…beh ecco…-
-Uccidendole. Non è questo che voleva dire?-        preciso io per lui vista la sua difficoltà nel dirlo
-Sì. Siamo sicuri che quell’uomo possa arrivare ad uccidere la signora Taisho. Per questo dobbiamo tenere nascosta la cosa, quindi devo chiedervi di non rivelare questa conversazione a nessuno. E’ necessario mantenere il più assoluto riserbo.-         ci avvisa serio l’ispettore
-Mi scusi ma se è una cosa che deve rimanere riservata come mai è venuto a dircelo? Avrei pensato che avreste fatto tutto segretamente escludendo anche noi.-        domanda Sango
-Perché sono anche io un padre e un marito. E se fossi al posto del signor Taisho avere almeno l’informazione che mia moglie e mia figlia sono vive mi farebbe sentire meglio. Ricordo chiaramente la scenata dell’altro giorno ai miei colleghi che rifiutavano di darle informazioni, e mi è dispiaciuto per lei.-
-La ringrazio di cuore ispettore. Ma la prego mi riporti Kagome e Kikyo il prima possibile. Per favore!-
-Faremo del nostro meglio signor Taisho!-
Quando l’ispettore se ne va mi sento più rilassato. Sono vive! Sono entrambe vive! Vi prego Kami continuate a proteggerle in queste ore!
 
Quella passata è stata la più lunga notte della mia vita. Sembrava che l’alba non volesse arrivare mai.
Ore lunghe ed interminabili in cui non ho fatto altro che guardare il cielo senza luna. Buio e scuro come quello in cui morì mia moglie Kikyo. Mi sembra di sentire lo stesso dolore di dodici anni fa. Ti prego Kikyo, proteggile ancora una volta amore mio. Se succedesse loro qualcosa ne morirei stavolta! Non riuscirei a reggere di nuovo una cosa del genere.
Nel tardo pomeriggio arriva finalmente la chiamata dell’ispettore Tamashita. La chiamata più bella che potessi ricevere!
-“Signor Taisho, le abbiamo trovate!”-          mi rivela allegro
-Dice sul serio? Dove sono? Voglio vederle subito!-        chiedo col cuore in gola pronto ad esplodere
-“Le stanno trasportando in ospedale in questo momento. Vada pure dalla sua famiglia!”-
Non me lo faccio ripetere due volte e volo con Miroku e Sango in ospedale.
Inizialmente non me le fanno vedere. C’è solo un gran via vai di medici dalle stanze tanto che temo possa esserci qualcosa che non va. Un’infermiera mi rassicura però che si tratta solo di ferite superficiali da medicare, niente di grave, così mi rilasso, se così si può dire. Non sto più nella pelle dalla voglia di abbracciare Kagome e mia figlia.
Devo attendere più di quattro ore per poter vedere mia figlia.  
-Papàààààà!!!-       urla correndomi incontro
La prendo in braccio e la stringo con tutte le mie forze piangendo tra i suoi capelli. E’ viva! La mia bambina è viva!
-Papà non piangere. Sto bene!-       mi rassicura lei invece di essere rassicurata da me
-Papà piange dalla felicità! Sei una brava bambina Kikyo! Sono fiero di te!-       le dico accarezzandole il viso
-Come sta la mamma?-      mi domanda triste
-Non l’ho ancora vista ma sta bene non preoccuparti. Tu come stai? Ti hanno trattato male?-
-No. Yura mi rimproverava solo se piangevo, però per il resto sto bene.-
-Yura? Ma come Yura era con te? Ti ha rapito lei allora?-         domando sconvolto
Dopo aver saputo che erano libere non ho parlato con nessuno, sono solo corso in ospedale per vederle.
-Yura è la fidanzata del dottore che ci ha rapito.-      mi spiega lei appoggiandosi sulla mia spalla
-Quale dottore?-
-Il dottore Kuroakumu.-
Lo psicologo di Kagome? Maledetto stronzo! Ecco come conosceva tutte le abitudini di Kagome. Quindi la pista che hanno seguito era Yura.
-Signor Taisho può vedere sua moglie.-      mi avvisa un’infermiera
-La ringrazio.-
-Sì andiamo dalla mamma!-      esulta Kikyo allegra
-Signore, sarebbe meglio che la bambina non la vedesse al momento…-        mi consiglia l’infermiera
Il suo tono non mi è piaciuto per niente. Cosa c’è di così grave che Kikyo non deve vedere?
-Kikyo rimani con zia Sango. La vedrai dopo la mamma ok?-       le dico sperando di convincerla
Lei mi guarda perplessa ma stranamente da come mi aspettavo non insiste e annuisce semplicemente.
Dopo averle dato un bacio sulla fronte mi reco nella camera di Kagome.
Quando entro la trovo irriconoscibile. Tutta fasciata dal collo in giù, il viso pieno di lividi e cerotti, gli occhi scavati dalla stanchezza, i capelli arruffati che non hanno nemmeno provveduto a sistemare.
Una fitta mi colpisce le viscere pensando a ciò che può aver subito da quel folle.
-Kagome?-       la chiamo piano, lei apre gli occhi e mi guarda tristemente
-InuYasha…-      mi risponde iniziando a piangere
-Amore mio! Non sai che paura ho avuto di perderti!-       esclamo avvicinandomi a lei
-Non ti avvicinare! Non voglio che mi guardi ridotta così!-      strilla girandosi dal lato opposto del letto e dandomi le spalle
-Kagome ma che dici? A me non importa come sei. Per me l’unica cosa impostante è che stai bene! I lividi passeranno.-
-Quelli sì ma non tutte le cicatrici che mi rimarranno. Vai via! Trovati un’altra moglie più passabile di me! Io non sono più degna di essere tua moglie!-      dice piangendo
Io sono sconvolto dalla sua reazione. Sono so bene come comportarmi.
-Amore calmati! Perché mi dici queste cose?-      
-Perché io non sono più una donna normale adesso! Ti meriti di meglio! Vattene!-      insiste lei
-Non ci penso nemmeno! Io sono tuo marito e da qui non muovo!-     le dico prendendole un braccio per voltarla a guardarmi
-Non mi toccare! Non voglio essere toccata! Lasciami!-      urla liberandosi e guardandomi spaventata
Solo ora capisco la sua reazione.
Ma no non può allontanarmi così! Non deve avere paura di me!
-Kagome…non mi importa se quell’uomo……-      mi interrompo non sapendo come continuare la frase, non è facile
La rabbia è talmente grande che non so di cosa sarei capace in questo momento. Facendomi coraggio provo lo stesso a parlarle come riesco.
-Amore mio…a me non interessa ciò che ti ha fatto. Tu sei la mia vita e ti amo. Non potrei mai rinunciare a te perché un fottuto psicopatico ha abusato di te. Ti prego non cacciarmi via! Non avere paura di me! Mi uccideresti!-       le spiego iniziando a piangere inginocchiandomi accanto al suo letto
Non potrei sopportare anche questo. Non posso lasciarla allontanare da me! Non accetto di perderla per niente al mondo!
-Gli uomini non dovrebbero piangere, non lo sai?-       mi dice asciugandomi le guance con la mano
Io la guardo negli occhi, notandovi immenso dolore. Ma lo stesso dolore lei può leggerlo nei miei, pieni di tristezza nel vederla in questo stato, frustrazione per non aver saputo proteggerla come promesso, rassegnazione perché so che non potrò più vedere quel sorriso così cristallino che tanto adoravo, amarezza perché so che ogni volta che la toccherò i suoi pensieri andranno a ciò che ha subito in questi otto giorni di prigionia, sofferenza perché non si fiderà più di un medico, e infine tormento perché senza l’aiuto di un altro psicologo lei non uscirà mai da questa situazione.
Ma io non mi arrenderò e non la lascerò mai da sola. Nemmeno quando sarà lei a mandarmi via.
L’aiuterò a superare anche questa, anche se la strada sarà lunga e tortuosa, non la lascerò mai. Mai!
 
 
 
 










 
 
 
 
 
Ok ok….mi preparo alle bombe a mano, ai lanciafiamme, alle mannaie e magari pure ai coltelli dello chef Tony    per questo capitolo molto allegro  T_T
Purtroppo rispecchia la verità  e la vita di molte donne, che rapite subiscono questo “bellissimo trattamento”    dagli psicopatici che le rapisco. Tra l’altro in Giappone oltre vent’anni fa c’era davvero un serial killer che uccideva in questo caso le bambine, le violentava dopo la morte e poi le mangiava. Una volta ha perfino inviato una scatola coi resti di ceneri e denti da latte ai genitori di una delle bambine dicendo che erano i suoi resti e insieme a quelli inviava anche strani messaggi. Triste realtà della vita…
E va beh….il prossimo capitolo è l’ultimo…così mi concentro meglio sulle altre due che ho capito vi piacciono molto di più ^_^ e come darvi torto ^_^
complimenti ha chi ha indovinato l'identità di Nightmare ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 

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Capitolo 5
*** Solo tu ***


 
 
Il giorno dopo il ritrovamento di Kagome e mia figlia l’ispettore Tamashita ha interrogato entrambe.
Per fortuna Kikyo non ha subito violenza di alcun tipo. Yura la teneva chiusa in una stanza a guardare i cartoni animati tutto il giorno. Quel folle non è mai andato da lei. Certo farle dimenticare questa brutta esperienza non sarà facile, ma sono sicuro che ce la farà benissimo. È una bambina molto forte.
Ciò che mi ha ferito è stato ascoltare la deposizione di Kagome. Sentire parola per parola quello che ha subito da quel bastardo mi ha lacerato l’anima e il cuore. Ci sono stati dei momenti in cui sarei voluto scappare da quella stanza per non continuare a sentire a cosa la costringeva quel porco malato., ma ho dovuto farmi forza, per non farle pensare che potessi avercela con lei.
Ha raccontato all’ispettore, con immenso imbarazzo, che doveva perfino fingere di provare piacere per non farlo andare da Kikyo come aveva minacciato. Non contento di questo si divertiva ad infliggerle dei tagli, per segnare tutte le volte che abusava di lei.
Il suo racconto era pieno di dolore. Ogni singola parola che usciva dalle sue labbra era pura sofferenza. Ogni minuto che raccontava sulla sua prigionia piangeva e singhiozzava.
Avrei voluto abbracciarla ma ho paura a toccarla. Quelle poche volte che ci ho provato ho sentito strani brividi sulla sua pelle. Mi ferisce questo ma la comprendo.
Kagome ha anche riferito che quello psicologo aveva già fatto queste cose ad altre vittime e che probabilmente i corpi erano tutti seppelliti nel giardino di casa sua.
Qualche giorno dopo infatti l’ispettore Tamashita ci ha informato che sono stati rinvenuti in quel giardino il corpo di venticinque donne, tre neonati e di un uomo, comprese le carcasse di alcuni gatti e cani.
Quel posto era un macabro cimitero degli orrori.
Il dottore Kuroakumu ancora rifiuta di confessare gli omicidi. Chi invece sta confessando è Yura.
Lei era una sua paziente in cura per una profonda depressione. Quando lui la rapì facendole le identiche cose fatte alle altre lei ne era felice. Le piaceva la sottomissione a cui quel pazzo la costringeva. Il giorno in cui stava per ucciderla lei si offrì volontariamente, felice di poter essere mangiata da lui. Data la sua totale sottomissione il dottore la risparmiò facendo di lei un’arma per avvicinare le altre vittime, come ha fatto con Kagome. Sono sei anni che lei è sua complice e amante. I corpi dei bambini seppelliti in giardino sono i figli che ha avuto da quel bastardo, uccisi subito dopo il parto. I criminologi e psicologi sono convinti che Yura sia vittima della sindrome di Stoccolma e quasi sicuramente non andrà in carcere ma in una struttura di igiene mentale.
Il corpo dell’uomo non si sa ancora chi sia, deve ancora essere identificato, ma Yura crede sia del padre del dottore Kuroakumu.
La polizia ha messo insieme tutti i casi di donne scomparse negli ultimi vent’anni, controllando anche quelle che erano in cura con lo psicologo. Parecchie combaciavano.
Successivamente tutti i familiari delle vittime sono stati contattati. Ora si aspetta solo l’esito del DNA per restituire i corpi alle rispettive famiglie.
I cadaveri che si erano conservati meglio mostravano uno squarcio sul petto, segno che davvero ne strappava il cuore.
Come diavolo hanno investigato quegli idioti? Possibile che mai nessuno si sia accorto che tutte quelle donne scomparse erano in cura dallo stesso psicologo? Incompetenti!
Mi auguro che non usino la follia come attenuante per farlo rinchiudere in un manicomio criminale. Deve pagare per ciò che ha fatto a mia moglie e a tutte quelle povere donne che hanno subito lo stesso trattamento.
Devo davvero ringraziare l’intuito dell’ispettore Tamashita. Proprio a lui è sembrato sospetto il comportamento di Yura, così l’ha fatta tenere sotto controllo.
E’ stato grazie ad una chiamata che ha ricevuto dal dottore Kuroakumu che la polizia ha potuto ascoltare la conversazione di Kagome con Kikyo inchiodando lei e il medico come responsabili del rapimento di mia moglie. Certo non si aspettava di trovare un killer seriale, una vera fortuna per la sua carriera in polizia.

Oggi dimettono Kagome dopo due settimane di ricovero.
In questi giorni non ha voluto vedere nessuno. Ha voluto vedere solo Kikyo, Inuken e Sango, e me ovviamente. Anche perché ben sapeva che se rifiutava di vedermi sarei entrato ugualmente, sfondando la porta della camera.
Arrivati a casa troviamo tutti i nostri amici ad aspettarla, compresi mio padre, sua moglie e Yue.
Dopo il primo momento in cui tutti piangevano ed erano emozionati per il suo ritorno a casa tutto si è tranquillizzato, spostando l’argomento su altro. Adesso Kagome ha bisogno di pace e tranquillità quindi ci siamo tutti ripromessi di non parlarle mai di ciò che  è accaduto, tranne se lo chiede lei stessa.
Ho provato a convincerla a vedere un altro psicologo, magari una donna per andare sul sicuro, ma lei per adesso rifiuta.
 
-Sai Yue, quando ho visto la vostra foto in tv avrei tanto voluto prendere la testa di mio marito e spaccarla in due a suon di padellate.-        scherza Kagome con la mia sorellastra
-Immagino ti sarai presa un bello spavento eh? In quelle foto sembrava davvero che ci stessimo baciando. Pensa che anche io avevo dubbi se fosse vero  o meno! Solo la mia repulsione per gli uomini mi teneva coi piedi per terra!-        le dice Yue divertita
-Che peccato che ad una così bellissima ragazza non piacciano gli uomini. Sei sicura di non volerci ripensare? Magari so come aiutar….ahiiiiiii! Perché mi ha colpito cara?-     urla Miroku a sua moglie che lo ha colpito col posacenere
-Perché stavi per dire cose fuori luogo idiota! Magari proponendoti tu non è così?-
-Ma Sango…io volevo solo darle una man….ahio!!!! Mi vuoi uccidere Sango?-      si lamenta dopo essere stato colpito una seconda volta
-Meglio vedova che cornuta!-
-Oh andiamo e finitela voi due! Possibile che non cambiate mai?-        li interrompe Kagome sorridendo
Io la vedo parlare e sorridere come se nulla fosse. La osservo…e so che finge. La conosco e sento che ad ogni parola che sente lei la ricolloca alla sua prigionia.
Tenta di nasconderlo e forse ci riesce con gli altri, ma non con me.
Quando tutti se ne vanno e io e lei rimaniamo da soli decido di parlarle.
-Amore…sicura di non voler vedere una psicologa? Lo so che ti rompo facendoti sempre la stessa domanda però sono sicuro che potrebbe esserti utile e…-
-L’unica cosa che può essermi utile per adesso è vedere morire quel bastardo InuYasha! Lo voglio vedere quando tirano la corda lasciandolo penzolare per aria. Voglio guardare i suoi occhi vittoriosa perché io sono sopravvissuta e lui invece no! Solo questo mi darà pace! Po si vedrà!-        mi interrompe andando in camera da letto
E qui viene il difficile…come faremo a dormire nello stesso letto se teme perfino che la sfiori?
La vedo prendere il suo pigiama e al contrario di come ha sempre fatto va a spogliarsi in bagno invece che difronte a me, chiaro segno che non vuole neppure essere guardata.
Quando esce dal bagno le chiedo ciò che ho temuto in questi giorni mentre era in ospedale.
-Kagome…vuoi che…mi sposti in un’altra camera?-       le chiedo triste, ma non potendo fare a meno di chiederglielo
Lei mi guarda…sembra confusa, poi abbassa lo sguardo e mi da le spalle.
-Se è questo che vuoi…-
Io? Io volere questo? Ma che razza di risposta è?
 


 
                                                               **************************
 


 
Ogni notte da quando sono stata liberata ho gli incubi. Sogno sempre la mia prigionia in quella stanza arredata solo di un letto, in cui ho scoperto essere stata legata per otto giorni.
A me sono sembrati molti di più. Mi sembravano settimane quasi.
Arrivata in ospedale sono stata medicata, ferita per ferita e i tagli corrispondono a cinquantasei. Ho avuto addosso le mani di quell’essere schifoso cinquantasei volte. Ho la nausea a pensarle tutte.
Guardo il mio corpo e oltre al trauma di quello che ho subito ne vedo anche i segni. Tante piccole cicatrici dal colore ancora roseo data la recente cicatrizzazione. Non avrò più il coraggio di farmi guardare da InuYasha. Può sembrare una cosa stupida ma temo che ogni volta che lui guardi questi segni pensi, come me, a quello che ho fatto con quel maledetto psicopatico. Mi sento così colpevole nei confronti di mio marito. Certe cose nemmeno con lui ho mai voluto farle invece con quel pazzo ho dovuto. Mi sento così sporca dentro e fuori. In ospedale mi hanno perfino dovuto dare una pillola che provoca aborto in caso si stia instaurando una gravidanza, procedure precauzionali hanno detto, e non posso dargli torto. Mi ci mancherebbe anche rimanere incinta di quell’essere schifoso.
Tutta questa situazione è difficile da gestire. So bene che non ce la farò mai da sola ma ho paura ad andare da un altro medico.
In questi giorni ho visto la disperazione negli occhi di InuYasha. Lo vedo che soffre. Però…non riesco a stargli vicina. Vorrei abbracciarlo, stringerlo a me, ma temo gli possa fare schifo tenermi tra le braccia dopo quello che è successo. È come averlo tradito. Sono stata con un altro uomo anche se non di mia volontà, però non ho fatto nulla per impedirlo. Non mi sono difesa, non ho provato a scappare, l’ho lasciato fare. Forse sarebbe stato meglio se mi avesse uccisa. Non riesco a sopportare tutto questo peso addosso.
Cerco di far finta di stare meglio e che la cosa mi pesi meno di quello che sembra, ma sono sicura che lui se n’è accorto che fingo.
Ogni volta che incrocio lo sguardo di InuYasha leggo cose che non mi piacciono. Di sicuro mi immagina nel letto con quel folle e io mi sento morire al solo pensiero.
Dopo essere entrata in bagno mi sono cambiata osservandomi allo specchio. Non ho il coraggio di farlo davanti a lui. Non voglio fargli vedere il mio  corpo. Non ci riesco.
Quando esco lo trovo ad aspettarmi con una strana espressione sul volto, ma quando mi chiede se voglio che cambi camera mi sento crollare il mondo addosso.
Io speravo che una volta tornata a casa saremmo stati più vicino. Che mi avrebbe tenuta tra le braccia per non farmi sentire così vuota, invece vuole addirittura cambiare stanza per non starmi accanto.
-Se è quello che vuoi…-       rispondo dandogli le spalle e piangendo silenziosamente
-Io non voglio affatto andarmene! Sei tu che non riesci nemmeno a starmi accanto Kagome! Lo vedo come ti irrigidisci ogni volta che ti sono vicino.-
-Io…io non mi irrigidisco! È solo che averti così vicino mi fa…-
-Paura? Hai paura di essere toccata da me non è così? Oh Kami…io capisco che hai passato momenti difficili e orribili però io non sono un pazzo Kagome! Non devi avere paura di me!-
-Che cosa? Io paura di te? Ma che accidenti dici? Io non ho mai avuto paura di te! Sei tu piuttosto che non riesci a toccarmi perché ti faccio schifo. Ammettilo che è così! Beh mi spiace ma non ho potuto sottrarmi da quel piacevole trattamento con un coltello puntato alla gola e mia figlia nella stanza accanto!-       rispondo alzando la voce
-Tu mi faresti schifo? Ma per quale motivo dovresti farmi schifo Kagome? Ma che dici?-
-Oh non dirmi che sapere che sonno stata nel letto di un altro ti fa piacere!-
-Kagome…io non capisco davvero a che ti riferisci. Tu… credi forse che io ce l’abbia con te?-        mi domando stupito abbassando il tono della voce
-Non dirmi che non è così!-       insisto io
-Ma certo che no stupida! Come potrei ritenerti colpevole di colpe che non hai? Non sei andata col tuo amante, sei stata stuprata brutalmente da un pazzo omicida Kagome! Come puoi anche solo pensare che io possa essere arrabbiato con te? Se c’è qualcuno con cui ce l’ho quello sono io!-         urla stringendo i pugni
-Perché dovresti avercela con te?-    
-Perché non ho saputo proteggerti! Non avrei dovuto lasciarti sola! E’ colpa mia quello che ti è successo perché ti ho lasciato sola. Non me lo perdonerò mai di aver fatto rapire te e Kikyo!-         dice con voce incrinata dal dolore
-Allora…non sei arrabbiato con me?-      chiedo intimorita per la sua risposta
-Assolutamente no Kagome!-       risponde sicuro, ridandomi il respiro che avevo trattenuto in attesa della sua risposta
-Allora perché mi stai lontano? Non riesci nemmeno a prendermi la mano.-       gli faccio notare
-Ma io veramente pensavo che fossi tu a non volere essere toccata da me…per via dei ricordi che potrebbero venirti. Fosse per me ti starei stringendo nuda nel nostro letto Kagome. Certo non è il caso date le circostanze ma lo dico per farti capire che mai potrei avercela con te e che ancor meno potrebbe farmi schifo né toccarti né fare l’amore con te quando sarai pronta. Io sarò sempre qui al tuo fianco ad aspettarti e a starti accanto. Non sai neanche che voglia ho avuto in queste due settimane di poterti accarezzare il viso, stringerti tra le braccia e farti sentire che ci sono, ma avevo paura che…-
Non lo lascio neanche finire che mi butto in lacrime tra le sue braccia.
-Perdonami! Perdonami InuYasha!-       piango contro la sua spalla stringendo la stoffa della sua camicia
Lui mi abbraccia a sua volta e mi prende in braccio portandomi a letto.
-Non devi scusarti di nulla Kagome! Nulla hai capito?-       mi dice asciugandomi gli occhi con la mano
-Ma io ho fraintes…-
-Sssshh…è tutto a posto adesso. Posso baciarti Kagome?-         mi chiede accarezzandomi
-Sì.-        rispondo passando le mie braccia dietro al suo collo
Dopo tanto tempo risento le labbra dell’uomo che amo sulle mie. Sono così diverse da quelle che sono stata costretta a baciare nelle settimane scorse. Il suo tocco è dolce e delicato. Credevo che mai più sarei stata baciata da mio marito. In quella prigione credevo sarei morta da sola, lontana da tutti, lontana da lui, invece rieccomi qui, una seconda volta scampata alla morte per mano d’altri.
Quando il bacio termina lui mi sbottona la camicia del pigiama.
No questo no! Non sono ancora pronta per questo!
-InuYasha io…-
-Tranquilla amore. Non ti chiederei mai una cosa del genere adesso. Voglio solo guardare il tuo corpo, che ti ostini a nascondere sotto questo orribile pigiamone più grande di te.-
-Il mio corpo non è più quello che conosci InuYasha…-
-Per me è sempre lo stesso. Qualche cicatrice non mi impedirà certo di amare il tuo meraviglioso corpo Kagome. E sarebbe così anche se ti mancassero le gambe e la braccia.-
-Oh cielo la fai troppo tragica così!-
-E tu non la fai tragica a nasconderti da me per due taglietti?-
-Non sono due taglietti InuYasha…e si vedono.-
-Vorrà dire che se ti danno fastidio li faremo sistemare da un chirurgo plastico. Non c’è alcun problema! Ti prenderò il migliore che esista così almeno un problema lo risolviamo.-
-Davvero lo faresti per me?-     chiedo stupita
-Per te farei di tutto! Solo che vorrei anche tu facessi una cosa per me.-
-No!-       rispondo subito intuendo i suoi pensieri
-No a cosa? Non sai nemmeno cosa volevo chiederti!-       si lamenta lui gettando lontano sia i miei pantaloni che la magliettina del pigiama, lasciandomi in slip e canotta
-Vuoi chiedermi di andare dallo psicologo ma io non voglio!-
-Ti prego tesoro…rifletti! Non riuscirai mai ad elaborare tutto se non ti affidi ad uno specialista. Hai ragione ad averne paura dopo quello che ti è successo per questo io ho contattato una psichiatra donna. La migliore del Giappone! Per favore almeno pensaci! Fallo per me i bambini!-      mi supplica mettendosi sotto le coperte con me dopo essersi spogliato
-Va bene. Ci penserò ok?-        rispondo arrendevole, in fondo so che ha ragione
-Ne sono felice! Grazie ragazzina!-        mi ringrazia abbracciandomi forte
-Da quanto non mi chiamavi così…che nostalgia.-          gli faccio notare mentre mi accoccolo sul suo petto
-Se vuoi ti posso chiamare così tutti i giorni.-
-Magari non tutti i giorni ma ogni tanto sì.-
-Dici sul serio? Ma hai sempre odiato quel nomignolo.-
-Le cose cambiano. Mi sei mancato InuYasha! Credevo sarei morta.-         gli confesso finalmente dopo due settimane di falsi sorrisi
-Lo so. Lo stesso è stato per me. Sapervi nelle mani di quel maledetto mi stava facendo impazzire. Per fortuna adesso state bene o sarei morto con voi!-
-Non pensarlo neanche per sogno! Abbiamo anche un altro figlio! Non ti avrei mai perdonato se lo avessi lasciato orfano!-
-Perdonami però è quello che sentivo Kagome. Senza te e Kikyo la mia vita non avrebbe avuto più senso ma non perché non voglia bene ad Inuken, ma perché perdere una moglie ed una figlia in quel modo, non ti lascia molta voglia di vivere.-        mi confessa spegnendo la luce del comodino
-Amore ti prego puoi riaccenderla?-      chiedo ansiosa
-Perché? Stai male?-      mi chiede subito riaccendendola
-No…ecco…vedi, lì in quella stanza a volte stavo al buio, quindi…-
-Tranquilla Kagome, se ti fa sentire più sicura accendo anche tutte le luci di casa. Non è un problema ok?-       mi rassicura
-Sì…grazie.-        
-Ora dormi amore. Devi riposare e non c’è un posto migliore della propria casa.-       mi dice dandomi un bacio sulla fronte
-E’ vero. Notte InuYasha.-     rispondo mettendomi il più comoda possibile
Ha proprio ragione…non c’è un posto migliore di casa propria per riposare, infatti in pochissimo tempo cado nel mondo dei sogni, non avendo incubi e dormendo tranquillamente.
 
Nei mesi successivi ho pensato molto alle parole di mio marito così ho deciso che sia io che Kikyo andremo da una psicologa, però ho deciso di trascinare InuYasha con me! Sicuramente nemmeno a lui farebbe male una chiacchierata con un medico, e poi voglio che ascolti tutto quello che dico alla dottoressa. Non voglio tenergli nascosto nulla e poi magari la cosa può funzionare come terapia di coppia.
Purtroppo com’era prevedibile Yura non è stata condannata per nulla, essendo ritenuta anch’essa una vittima di quel mostro.
L’uomo in giardino era davvero il padre del dottore. Finalmente quel bastardo si è deciso a parlare. Ha ucciso il padre quando ha scoperto che il figlio era un omicida. Ha anche confessato che il mio patrigno era perfettamente a conoscenza del suo “passatempo” al quale spesso partecipava quando era più giovane.
A quanto pare la follia è una cosa ereditaria in quella famiglia. Se non altro con la sua confessione si è venuto a creare un nuovo reato da attribuire a Soichiro. A quanto pare era solito avvicinare le bambine e abusarne. Io non sono stata la prima, ma per fortuna sono stata l’ultima vittima per entrambi.
Entrambi i cugini sono stati condannati alla pena capitale. Verranno impiccati entrambi però non è dato sapere quando avverrà. Il Guardasigilli ha già firmato il decreto per l’esecuzione. Io voglio assistere all’impiccagione di entrambi ma non me lo permettono.
 
-Kagome ma ti rendi conto che è una cosa impossibile?-     
-InuYasha siamo ricchi sfondati! Possibile che nessuno accetti di farmi assistere all’esecuzione almeno di nascosto pagandolo?-
-Tu stai dando i numeri moglie mia! Non puoi voler assistere davvero alla condanna a morte di quei due!-    
-Ma capisci che per colpa loro non posso essere ciò che avrei voluto? Saranno anche passati due anni ma io ancora soffro per quello che mi ha fatto il mio patrigno, figurati come sto per quello che mi ha fatto quello psicopatico assassino! Sarebbe una vera rivincita per me poterli guardare esalare l’ultimo respiro! Perché non capisci che mi sentirei meglio così?-
-Io non sono poi così convinto che ti sentiresti meglio se li vedessi morire. Tesoro ti prego…sta diventando un ossessione questa. L’importante è che siano stati condannati entrambi. Noi siamo ritornati alla nostra vita di sempre. Tu stai riprendendo a cantare e con l’aiuto degli antidepressivi sembri ritornata più serena. Non distruggiamo questo delicato equilibrio. Io sono sicuro che rivederli ti farebbe rivivere di nuovo tutto da capo.-      insiste lui cercando di convincermi
-Va bene va bene come vuoi tu! Tanto ho capito di non avere speranze con te! Torno a casa…ci vediamo stasera allora. Buon lavoro tesoro.-        lo saluto con un bacio
Ho capito che non vuole aiutarmi. E forse chissà…ha pure ragione.
-Mi raccomando, non continuare a chiedere al vice questore Tamashita di poter assistere all’esecuzione capito? Quel pover’uomo è esasperato dalle tue chiamate!-       mi avvisa severo
-Sììì ho capito! Uff!-         sbuffo uscendo dal suo ufficio
 
Dal quel dannato giorno sono passati più di due anni.
Non passa giorno in cui non ringrazi mia madre per avermi lasciata in vita anche stavolta. Mi è stato concesso di restare insieme alla mia famiglia.
Quando ho iniziato la terapia prescritta dalla psichiatra ho cominciato a stare meglio. Certo non ha fatto miracoli solo la cura in sé, ma soprattutto la vicinanza e il sostegno della mia famiglia.
Ho ripreso ancora una volta a cantare. Speriamo che stavolta più niente e nessuno mi impedisca di proseguire la mia vita come ho scelto di fare.
La vita ti pone davanti delle situazioni difficili, spesso drammatiche, da cui credi di non poter più uscire. Così ti senti rinchiusa in un posto buio, da sola, senza via d’uscita da ciò che provi.
Il luogo più pericoloso che conosco è la mente, perché è in grado di farti del male coi pensieri, coi ricordi, con gli incubi. Però ho imparato che un modo per uscirne c’è…ed è l’amore. L’affetto della tua famiglia è essenziale in questi casi.
Sono stata molto sfortunata nella mia vita lo so, però se penso che adesso potrei essere il ventiseiesimo corpo lasciato a marcire in quel giardino, e che magari accanto a me si prepara la fossa per la numero ventisette, mi rendo conto di essere fortunata tutto sommato.
Con mio marito le cose sono tornate perfettamente normali. Certo i primi momenti di intimità per me sono stati difficili ma InuYasha ha saputo rispettare i miei tempi e le mie esigenze.
La fortuna più grande è stata avere lui vicino.
Potrei passare il tempo a lamentarmi delle mie disgrazie, di quanto la mia vita sia complicata, ma preferisco guardare le cose belle che mi sono state donate…un marito unico che darebbe la vita per me, due figli splendidi e in salute e degli amici speciali difficili da trovare.
Chissà magari sono i farmaci che mi fanno vedere le cose da un punto di vista positivo.
In questi mesi ho scritto una canzone che sto realizzando di nascosto da InuYasha…sarà il mio regalo per il nostro decimo anniversario di matrimonio.
Lo amo tantissimo e non so davvero come avrei potuto affrontare la vita senza di lui.
Domani  verrà mandata in anteprima sui grandi schermi pubblicitari per strada. Sarà il mio modo per dirgli grazie di esistere e di essere mio marito.
-Allora Kagome che ne pensi del risultato?-       mi chiede Miroku guardando il video appena montato
-E’ magnifico Miroku! E’ semplice come lo volevo. Tutta l’attenzione è concentrata sulla canzone e non sul video. Hai avuto una splendida idea di fare quelle riprese in quel deserto quando eravamo in Cina. Spero che a InuYasha piaccia.-
-Gli piacerà tranquilla. La canzone racchiude il tuo cuore. Ne sarà felice.-
-Grazie Miroku! Senza il tuo aiuto non ci sarei riuscita!-       gli dico abbracciandolo
-Potresti sdebitarti con un bel bacio passionale magari che ne dici?-       
-Magari la prossima volta ok? Ora scappo! Vado a prendere Kikyo a scuola e poi tutti al parco in bici!-
-C’è da dire che dopo quello che è capitato ti vedo più legata ai tuoi figli Kagome. Passi molto tempo con loro.-
-Perché ho capito che la vita può essere breve Miroku quindi voglio godermela finché posso con la mia famiglia in modo da lasciare un bel ricordo ai miei figli. Infatti non farò più tournée nei prossimi anni. Non starò più lontana dalla mia famiglia come un tempo. Amo ancora il mio lavoro ma amo ancora di più la mia bellissima famiglia.-
-Che sarebbe ancora più bella se l’allargassi un po’ non credi?-
-Diciamo che ci sto facendo un pensierino!-       gli dico uscendo di corsa per passare il pomeriggio coi miei figli
Per fortuna Kikyo ha assimilato tutto quello che è successo nel migliore dei modi. Ovviamente non sa quello che mi è successo davvero, sa soltanto che siamo state rapite perché il dottore Kuroakumu era mentalmente malato. È troppo piccola perché capisca e comprenda. Forse un giorno le racconterò la verità ma al momento deve restarne all’oscuro. Inuken invece non ha capito nulla di quello che è successo, un problema in meno.
Il padre di InuYasha si è ristabilito dalla sua malattia grazie al trapianto.
Rin è finalmente in attesa della sua bambina. Quando mi ha detto che stavolta sarà femmina sono stata felice più per Sesshomaru che per lei. Sta usando quel pover’uomo come macchina stampa figli.
Comunque sembra che le cose proseguano bene al momento per la nostra famiglia.
 
Il giorno dopo, all’orario stabilito faccio uscire InuYasha dal suo ufficio.
-Ma dove mi porti Kagome? Lo sai che devo lavorare!-       si lamenta lui mentre lo trascino per strada
-Devo farti vedere una cosa!-        gli dico sorridendo furbamente mentre con le chiavi apro una porta che dà sulle scale che conducono al tetto di una piccola palazzina
Il bello di questo terrazzo è che da qui si ha una visuale perfetta di tutti i grandi schermi. 
-Perché mi hai portato su questo tetto? Cosa devi farmi vedere?-       chiede guardandosi intorno
-Guarda lì…difronte a noi.-       gli dico indicando gli schermi
-Amore lo so che ami la ColaCola, hai fatto anche uno spot per loro, ma ti sembra il caso di distarmi dai miei impegni per questo?-        si lamenta osservando le immagine che stanno scorrendo della mia bibita preferita
-Aspetta…-      gli dico guardando l’orologio
All’improvviso tutti gli schermi si oscurano per qualche secondo. Sul video passa la scritta “Ora e per sempre!”  come lui ha fatto incidere nelle nostre fedi dieci anni fa.
Dieci anni insieme a lui. I migliori anni della mia vita malgrado tutto.
-Ma cosa…-      si chiede leggendo la scritta
-E’ il mio regalo per te amore mio. Per il nostro anniversario.-        gli dico mentre adesso appare anche il titolo della canzone insieme al mio nome
- ONLY YOU ?-        mi chiede lui guardandomi
-Sì…-      rispondo appoggiando la testa al suo braccio
Ci giriamo a guardare il video appena parte il primo pezzo.

 
Posso prendere il fulmine, io non ho paura
E’ solo un po' di pioggia
Che importa se i cieli non sono sempre così blu?
Posso affrontare il futuro, affrontare la sconfitta e vivere per combattere di nuovo
L'unica cosa che mi può toccare sei tu
Ed io so che sarò abbastanza forte
Perché so che avrò sempre il tuo amore
Posso prendere le parole e non sentirle
Non mi vedrete mai piangere
L'unica cosa che mi può toccare sei tu
E’ perderti il dolore al quale so che non potrei sopravvivere
L'unica cosa che mi può toccare sei tu
Credo che dovrei avere paura di dire quanto io sia vulnerabile
L'unica cosa che mi può toccare sei tu
Ma io so che sarò abbastanza forte
Perché so che avrò sempre il tuo amore
Posso prendere le parole e non sentirle
Non mi vedrete mai piangere
L'unica cosa che mi può toccare sei tu
E’ perderti il dolore al quale so che non potrei sopravvivere
L'unica cosa che mi può toccare sei tu
Solo tu
Solo tu
L'unica cosa che mi può toccare sei tu
Solo tu

 
Quando la canzone finisce lui si gira a guardarmi, per poi abbracciarmi.
-Sei straordinaria Kagome! Anche da questa situazione ne hai saputo trarre qualcosa di buono. Sono fortunato ad averti come moglie. E’ la più bella dichiarazione d’amore che potessi farmi!-
-Sono io la fortunata ad avere te InuYasha. Sei la mia vita!-        gli rispondo iniziando a piangere
-Ma non dicevi che nessuno ti vedrà mai piangere?-      mi chiede asciugandomi le lacrime
-Tu non sei compreso tra quelli.-        rispondo io facendo un lieve sorriso
-Comunque sai che il nostro anniversario non è oggi vero?-       mi domanda dubbioso
-Certo che lo so! È domani ma io ho voluto darti per prima il mio regalo. Ti dispiace forse?-    
-Ovvio che no! Non ti arrabbierai per questo vero?-       mi chiede notando il mio broncio
-Mmmh…forse, non lo so. Hai dubitato della mia memoria. Cattivo!-
-Oh su Kagome non fare la ragazzina! Ti ho solo fatto una domanda.-
-Tzs!-      rispondo incrociando le braccia
-Ragazzina!-       risponde lui con un leggero nervo pulsante sulla fronte
-Antipatico!-        ribatto io infastidita
-Impertinente!-        replica lui
-Stupido!-           ribadisco ancora più arrabbiata
-Mocciosa!-           insiste assottigliando gli occhi
-Insolente!-          persevero ancora una volta io
Dopo dieci minuti buoni a fare così scoppiamo entrambi a ridere.
-Da quanto non facevamo così. E pensare che dieci anni fa ci insultavamo veramente.-       gli dico ricordando quei periodi in cui non lo sopportavo
-E’ vero. Io pensavo fossi davvero una ragazzina scorbutica e bisbetica. Ora invece ti trovo la donna più dolce e comprensiva del mondo.-
-Ma io sono sempre stata dolce e comprensiva mio caro.-        affermo con fare vanitoso
-Dimenticavo di dire anche modesta!-        risponde lui ridendo nuovamente
-Ovvio che sì! Dai ti riaccompagno in ufficio signor presidente, o la poltrona potrebbe raffreddarsi senza di te!-        gli dico sarcastica
-Eh no mia cara! Adesso tu e io ce ne torniamo a casa! Dopo quella canzone non me ne ritorno certo in ufficio, e poi sbaglio o quello era il mio regalo per domani? E il resto del regalo dov’è?-        mi dice malizioso
-Ci vuoi anche il resto?-        chiedo scherzando intuendo le sue allusioni
-Certo che sì!-       replica tirandomi a sé baciandomi
Seppur con difficoltà ho ripreso in mano la mia vita. Devo ancora lavorarci su, dimenticare tutto quello che ho subito non è facile ma sono sulla buona strada.
I miei aguzzini sono stati giustiziati entrambi. Mi è arrivata una lettera che mi avvisava dell’avvenuta esecuzione.
La cosa che più mi ha stupito è stata ricevere una lettera di scuse da Natsumi, in cui mi chiedeva perdono per non avermi creduta. Certo scoprire che tuo fratello è un pedofilo e amico di un assassino deve averle fatto capire che suo fratello mentiva anche se si è sempre finto innocente. Io comunque non ho accettato le sue scuse, le ho rimandato la sua lettera indietro. Non ho bisogno delle sue scuse, non mi interessano. L’unica cosa importante è che quelli che mi hanno fatto del male adesso non ci siano più.
Sono libera. Libera da loro ma soprattutto libera da me.
Il mio incubo è finito. Spero che continui il mio sogno adesso…e il mio sogno è InuYasha!
 
 









 
 
 
 
 
 
 
Ed ecco finita anche questa ^_^
Mi spiace per i ritardi ma il mal di testa in questi giorni non mi da tregua e credetemi, non c’è niente di peggio che scrivere davanti un pc col mal di testa T_T …. Io sono una di quelle che non ama l’estate…ma pazienza.
Come avrete capito in Giappone esiste la pena di morte per impiccagione, e durante le esecuzioni non vi può assistere nessuno. Nemmeno i familiari vengono avvisati quando i loro parenti verranno giustiziati...figurarsi poter assistere.
Bene adesso che F.S è finita posso concentrarmi su “A monster in my bed” e a “Vivo per Lei”
Per proseguire la nuova storia “All I Need”  aspetto di terminare una delle due sopracitate  ^_^ il che accadrà presto  ^_^  nel frattempo do modo a tutti quelli che vogliono di conoscerla…
Come sempre grazie a tutti quelli che hanno seguito la mia storia ^_^ me si inchina e vi ringrazia.
A presto con nuove storie ^_^
Baci baci Faby  <3 <3 <3 <3 <3 <3 

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