The slave

di Giuls_BluRose
(/viewuser.php?uid=446426)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'annuncio ***
Capitolo 2: *** La storia di Videl e l'arrivo su Vegeta ***
Capitolo 3: *** L'inizio dell'incubo ***
Capitolo 4: *** Primo giorno di lavoro ***
Capitolo 5: *** La promessa ***
Capitolo 6: *** L'aggressione ***
Capitolo 7: *** La rabbia di Gohan ***
Capitolo 8: *** La cura ***
Capitolo 9: *** Guarigione e appuntamenti.... ***
Capitolo 10: *** Una lezione un po' speciale ***
Capitolo 11: *** Doni e resistenze ***
Capitolo 12: *** Tutto è bene quel che finisce bene..... per ora! ***
Capitolo 13: *** Nubi all'orizzonte ***
Capitolo 14: *** Scomode rivelazioni ***
Capitolo 15: *** Svelata la vendetta di Vegeta ***
Capitolo 16: *** Vere e false paternità ***
Capitolo 17: *** Io con Angel non mi sposo! ***
Capitolo 18: *** Un incubo a occhi aperti, solo questo... ***
Capitolo 19: *** Farò di tutto per tenervi in vita ***
Capitolo 20: *** Super Saiyan? Io? ***
Capitolo 21: *** Arrivo nella foresta ***
Capitolo 22: *** Dimissioni e congratulazioni ***
Capitolo 23: *** Incontrarsi nuovamente ***
Capitolo 24: *** Zio? ***
Capitolo 25: *** Echi dal passato ***
Capitolo 26: *** Te l'avevo promesso no? ***
Capitolo 27: *** Petere donum ***
Capitolo 28: *** Non voglio te, ma lei ***
Capitolo 29: *** Arrivo sulla Terra ***
Capitolo 30: *** Decisioni ***
Capitolo 31: *** Ritrovamento del radar cerca sfere ***
Capitolo 32: *** Risvegliarsi e addormentarsi.... Uniti per un secondo ***
Capitolo 33: *** Non mollare Gohan! ***
Capitolo 34: *** Hai mantenuto anche questa promessa ***
Capitolo 35: *** Arrivo a Satan City ***
Capitolo 36: *** Finalmente ti ho ritrovato! ***
Capitolo 37: *** Ti vedo per la prima volta ***
Capitolo 38: *** Sfere e rosso vermiglio ***
Capitolo 39: *** Idee perverse e pericolose ***
Capitolo 40: *** Domande difficili e irrisolvibili ***
Capitolo 41: *** Ricordi di mesi passati... ***
Capitolo 42: *** Una nuova minaccia ***
Capitolo 43: *** Un complotto contro Gohan ***
Capitolo 44: *** Lord Willow ***
Capitolo 45: *** Notte e sorprese mattutine ***
Capitolo 46: *** Di nuovo ***
Capitolo 47: *** Liberi ***
Capitolo 48: *** La promessa è stata mantenuta ***
Capitolo 49: *** Rientro burrascoso ***
Capitolo 50: *** Mazzo di fiori ***
Capitolo 51: *** Chiacchiere ***
Capitolo 52: *** So che alla fine farete la cosa giusta... ***
Capitolo 53: *** Abbiamo deciso di aiutarti ***
Capitolo 54: *** Ti aiutiamo se ci obbedirai ***
Capitolo 55: *** Videl e Angela ***
Capitolo 56: *** Momento cruciale ***
Capitolo 57: *** Tutto fuori: verità e rabbia ***
Capitolo 58: *** Stupido orgoglio ***
Capitolo 59: *** Paradiso dell'amore e della naturalezza, PAN ***
Capitolo 60: *** Bellissime emozioni ***
Capitolo 61: *** Momento della verità ***
Capitolo 62: *** La soluzione finale ***
Capitolo 63: *** Fine di tutto e inizio di niente ***
Capitolo 64: *** Battito finale ***
Capitolo 65: *** Forse, chissà... ***
Capitolo 66: *** Verrei per te ***
Capitolo 67: *** Addio ***
Capitolo 68: *** The Slave ***



Capitolo 1
*** L'annuncio ***


Ciaoooo :D Questa è la mia prima fiction importante, spero che sia di votro gradimento. Vi chiedo solo una cosa: RECENSITE IN MOLTI :D Io cercherò di aggiornare la storia quotidianamente
******************************************************************

 

 

Un'enorme stanza verniciata accuratamente di avorio con le rifiniture in oro vero, un tappeto rosso che dall'enorme porta d'ingresso portava ai piedi di tre grandi troni che sovrastavano l'intera stanza. I mobili erano pochi e ben scelti, , dal soffitto invece luminosi lampadari di cristallo scendevano a illuminare la stanza e a questo scopo aiutavano anche vaste finestre decorate nel miglior modo conosciuto. Nulla stonava nella sala. Quello era l'aspetto che aveva la sala dei ricevimenti reali, una “piccola” stanza in quell'immenso castello, la residenza dei sovrani di quel bellissimo pianeta non lontano dal nostro. Sul trono più elevato, quello centrale se ne stava comodamente seduto il sovrano di quel pianeta, si vedeva che non era il classico re gentile e disponibile. Stava rileggendo dei documenti importanti quando dalla porta entrò timidamente un servitore.

Sire posso entrare?”

Oh Sahary entra entra, ti stavo aspettando. Novità dalla Terra?”

Sinceramente si, la conquista è quasi totale ormai e mi hanno informato che alcuni Saiyan hanno catturato viva una giovane terrestre: vogliono portarla al castello come schiava, ma ovviamente serve loro il vostro consenso.”

Mhmmm, una giovane terrestre hai detto? Ahahahahahahahah perfetto, mancava proprio qualche novità a palazzo, dite loro di portarla qui!” Il crudele Re rideva di gusto, adorava avere prigionieri da maltrattare e da ridurre in schiavitù.

Il nome di un uomo così spietato era Vegeta, di corporatura forte e muscolosa aveva capelli neri e alzati verso l'alto e due occhi neri e impenetrabili, non lasciavano trasparire nessun sentimento, solamente un odio profondo. Era cresciuto molto in fretta, non aveva ricordi di un'infanzia felice: sua madre era morta durante il parto e suo padre era troppo occupato con le faccende burocratiche per riuscire a stargli dietro e lui era cresciuto da solo, solo con la sua solitudine. L'unico modo che aveva per sfogarsi era utilizzare la violenza, Il padre aveva chiamato a corte i migliori guerrieri Saiyan per far allenare il figlio, in futuro sarebbe dovuto diventare un fortissimo guerriero, capace di conquistare pianeti interi, sarebbe dovuto essere un perfetto sostituto del padre, un guerriero spietato e senza cuore, incapace di provare dolore e pietà. Vegeta era cresciuto con quell'idea in testa, diventare un guerriero. Il padre era morto quando lui aveva solo undici anni, in un combattimento e lui era stato incoronato pochi giorni dopo: di punto in bianco si era ritrovato re, doveva portare avanti da solo un popolo guerriero, ma non ci mise molto a prenderci la mano, la sua politica era sempre la stessa: non guadare in faccia nessuno: la malvagità è il solo mezzo utile per la sopravvivenza. Schiacciava il suo senso di solitudine conquistando un pianeta dopo l'altro, uccidendo popoli interi solo per il gusto di farlo. La dolcezza non sapeva cosa fosse e anche il suo matrimonio con una giovane dama Saiyan non lo aveva addolcito. La ragazza era più giovane di lui e si chiamava Bulma, già dalla prima volta che Vegeta l'aveva vista aveva deciso che sarebbe stata sua a ogni costo, con qualsiasi mezzo e così avvenne: Bulma non aveva la minima intenzione di sposare un uomo così violento, ma non ci fu niente da fare: il padre della ragazza decise di venderla al giovane re. Su quel pianeta avveniva spesso: le donne erano considerate come oggetti, buone solo a esaudire i desideri sessuali dei mariti e venivano vendute come oggetti al migliore offerente e dato che a chiedere la mano di Bulma era proprio il re come rifiutare? Il matrimonio fu un evento molto lussuoso e tutto il popolo era invitato a vedere quanto potente fosse Re Vegeta. Dopo i primi giorni di nozze la vita per la giovane fu un inferno in terra: abusi e insulti continuavano ad intensificarsi di giorno in giorno e per colpa della violenza del marito abortì tre volte consecutive. A causa di ciò Vegeta si arrabbiava ulteriormente e ogni momento era buono per farla sentire una nullità. Anche quando presero in braccio per la prima volta il loro figlioletto Gohan la situazione cambiò: le minacce alla donna continuavano e quasi sempre si trasformavano in realtà e anche per il piccolo la vita si dimostrava difficile. Vegeta fu un padre più presente di quanto lo fosse stato il re precedente, ma insegnò a Gohan la disciplina e la violenza, inoltre a poco più di cinque anni era un guerriero micidiale e potentissimo, in grado di distruggere in un solo colpo un intero esercito terrestre, quello più equipaggiato. Lui però non era come il padre: il suo animo non era malvagio, la gioia e la bontà erano parte di lui e ciò lo fece diventare anch'esso vittima delle violenze del padre. Gohan non aveva la forza e la mentalità adatta per sottrarsi e ribellarsi alle ingiustizie subite dal padre e incassava colpo dopo colpo senza osare dire niente. Se la madre provava a difenderlo ci andava di mezzo anche lei e la sera subiva continui abusi. Altre vittime continue delle violenze del re erano due umili servitori, una coppia di umili sposi catturata dal padre di Vegeta in quanto considerati traditori: avevano cercato il modo di scappare dal pianeta Vegeta per cercare rifugio sulla Terra. I due si chiamavano Chichi e Kakaroth e spesso prendevano le difese di Bulma e Gohan finendo anche loro sotto la stessa sorte dei due. Vegeta si divertiva a vederli soffrire, provava un senso di compiacimento verso le proprie azioni, amava vedere gli occhi terrorizzati delle proprie vittime.

 

La sera a cena Vegeta espose le novità sulla conquista della Terra alla moglie e al figlio, ormai diciottenne.

Ho deciso di acquistare una nuova schiava, è giovane e ci potrebbe dare un grosso aiuto, l'età le è molto d'aiuto no?”

Una ragazza.... UNA RAGAZZA! Papà ti rendi conto di quello che stai facendo? Non puoi ridurre in schiavitù una giovane senza colpe, è una cosa ingiusta non te lo permetterò!”

Ah si moccioso? Lo vedremo!”

Vegeta si alzò dando un violento schiaffo al volto del figlio che cadde dalla sedia con il labbro gonfio che gli sanguinava. Bulma era terrorizzata, piangeva in silenzio e non aveva il coraggio di controbattere. Chichi sentendo il trambusto proveniente dalla sala da pranzo accorse immediatamente e portò velocemente in cucina il giovane principe per curargli la ferita.

Suvvia non si preoccupi non è niente veramente.”

Per favore sire si lasci curare il labbro,per sicurezza.”

E' sempre così gentile con me, perchè lo fa? In fondo sono il figlio del suo re, il suo malvagio e crudele re.”

Non dica così signorino, lo sa che per me lei è come un figlio e poi non mi ha mai fatto nulla, perchè dovrei comportarmi diversamente con lei? Faccio solo per quello sono chiamata a fare.”
Chichi era sempre gentilissima sia con Gohan che con Bulma e non si faceva mettere a terra da ciò che le veniva fatto dal re, aveva un bel carattere molto forte e solitamente era lei ad alzare il morale al resto dei servitore. Anche suo marito Kakaroth era molto forte e non si faceva abbatte facilmente, entrambi avevano sempre avuto un debole per Gohan, era come un figlio per loro.

Una volta che Chichi finì di medicare Gohan il giovane le diede dei soldi e le disse di tenerli per lei e suo marito, la donna era molto grata a quel ragazzo così dolce e generoso.

Tornato in sala da pranzo vide che il padre era già andato via lasciando Kakaroth a pulire e la madre in un angolo a piangere disperata.

Mamma non fare così, un giorno tutto si sistemerà stai tranquilla, ne sono certo.”

Queste parole non riuscivano a rassicurare del tutto la madre, che avendo paura del marito chiese al figlio se quella notte poteva dormire con lui. Il giovane annuì molto volentieri.

Quel giorno era passato così, non sapevano che il caos era appena iniziato.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La storia di Videl e l'arrivo su Vegeta ***


 

Una giovane ragazza stava cercando di divincolarsi dalla forte stretta di due Saiyan evidentemente molto più forti di lei.

Lasciatemi andare, lasciatemi andare! Dove mi state portando? Mettetemi giù non verrò con voi ve lo assicuro!” La giovane lottava con tutte le sue forze per liberarsi da quei due mostri senza cuore.

Senti stronzetta tu verrai con noi senza fare storie capito? Al nostro re occorre una nuova puttanella, si insomma una schiavetta in più non fa mai male! Ahahahahahahahah.”

I due ridevano di gusto e gli occhi della giovane cominciavano a gonfiarsi di lacrime. Il suo istinto cercava di uscire allo scoperto e alla fine fu troppo: scoppiò in un urlo tremendo, la forza che aveva in lei scoppiò tutta in una volta, sembrava una furia: scalciava e si dimenava a più non posso. I due Saiyan erano divertiti dal suo comportamento e la lasciarono fare per un po', alla fine però si stufarono e decisero di placare la ragazza. Un colpo deciso dietro il collo, giusto per lasciarla svenuta qualche ora, non l'avrebbero uccisa: non volevano subire le ire funeste del Re Vegeta una volta tornati al loro pianeta d'origine.

 

Il buio, solamente l'oscurità regnava intorno alla giovane, improvvisamente un fiume di ricordi inondò la sua memoria. Il suo nome era Videl Satan e aveva quasi diciotto anni, i capelli erano molto lunghi e corvini, con dei bellissimi riflessi bluastri, invece gli occhi erano di un azzurro mare, decisamente in contrasto con il colore dei capelli. La carnagione era molto chiara e lei era magra e di piccola statura. Questa fu la prima cosa che vide nella sua mente: la sua figura, se stessa. Pian piano iniziavano ad emergere ricordi del suo passato: dalla sua infanzia agli eventi degli ultimi mesi, tutto scorreva veloce, ma i suoi pensieri erano ben nitidi. Si rivedeva bambina: stava giocando con sua madre in giardino e suo padre riprendeva la scena ridendo attrezzato di una videocamera di ultima generazione. Oh lei adorava entrambi i suoi genitori ma purtroppo la madre era venuta a mancare quando lei aveva poco più di otto anni. Ricordava una donna alta dai lunghi capelli neri e gli occhi scuri, sempre sorridente, erano veramente rare le volte in cui la sgridava per qualcosa e anche quando lo faceva alla fine se ne pentiva sempre, andando da lei a chiederle scusa. Videl aveva sette anni quando la donna, Sherry Satan scoprì di avere un'incurabile malattia al cuore che ogni giorno che passava la faceva diventare sempre più debole. Avevano ottenuto il parere di molti medici e tutti concordavano su un fatto: non sapevano che malattia avesse, ma sarebbe morta nel giro di pochi mesi, nel caso più fortunato un anno. Per la famiglia questo fu un colpo durissimo da incassare, non si avevano cure per quella malattia nuova, esistevano molti problemi al cuore, ma quello era risultato sconosciuto agli occhi di tutti i medici consultati: e pensare che erano i migliori sul campo! La donna morì pochi giorni dopo il compleanno della figlia. Videl si ricordava che per il suo ottavo compleanno la donna aveva mostrato un dolcissimo sorriso, anche se si vedeva che stava molto male, si era fatta forza per la figlia. Ricordava i mille doni ricevuti e la bella giornata passata tutti e tre insieme. Il giorno x però era arrivato, il destino aveva deciso di portare in cielo un nuovo angelo, di soli trentacinque anni. Videl non prese molto bene la morte della madre, ma si fece coraggio e andò avanti. Mr. Satan invece si era preparato psicologicamente per quel giorno e anche se con molte difficoltà tirò avanti per il bene della piccola Videl. Mr. Satan era un uomo forte, con i capelli scuri e gli occhi azzurri, non era molto alto, era considerato da tutti il campione del mondo di arti marziali, praticamente invincibile. Gli anni passavano e Videl cresceva: andò alle medie e poi al liceo, anche lei come suo padre adorava combattere, era molto forte, ma non le interessavano molto i ragazzi: in diciotto anni non si era mai innamorata. Tutto sembrava andare bene sulla Terra, o almeno fino a qualche mese fa: degli strani esseri chiamati Saiyan erano atterrati sulla Terra e avevano iniziato a distruggerla, dicevano che ormai era di proprietà del loro re, tutto era nelle sue mani, loro potevano fare tutto ciò che volevano. Gli abitanti etano stati quasi tutti sterminati, incluso suo padre e lei era una delle poche superstiti nelle mani dei terribili nemici. Per la seconda volta il vuoto regnò nuovamente dentro di lei.

 

Si svegliò frastornata legata in una navicella dove i due Saiyan stavano allegramente chiacchierando. Quando si accorsero che la loro ospite era sveglia ghignarono e con una falsa voce dolce le dissero:

Vedi cara quel pianeta laggiù? Sarà il luogo dove marcirai per tutta la vita. Benvenuta a casa!”

Videl non poteva parlare, iniziò a piangere e a cercare di liberarsi da quelle manette che le cingevano i polsi. Per tutta risposta i due iniziarono a prenderla a calci e a insultarla finché lei, sanguinante, non si sottomise al loro volere.

Adesso fai la brava e ti presenti al re ok? Altrimenti il tuo bel corpicino potrebbe risentirne!”

La ragazza presa dalla disperazione si rannicchiò nella navicella e iniziò a piangere silenziosamente.

 

 

 

 

 

************************************* Ciao a tutti! Che ne dite del secondo capitolo? Bhè fatemi sapere, recensite in tantissimi mi raccomando. Alla prossima!! :*

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** L'inizio dell'incubo ***


 Ciaoooo, ecco il terzo capitolo della storia, spero che sia di vostro gusto :P Mi raccomando di recensire in molti con tutto ciò che avete da dire sulla storia o su ciò che volete. Alla prossima :D
*************************************************

La navicella era appena atterrata sul pianeta Vegeta: era un luogo molto simile alla Terra, anche lì vi erano quattro stagioni. L'acqua era abbondante anche se erano le pianure e le infinite colline a predominare sul paesaggio, le città erano numerose, ma l'edificio che attirò maggiormente l'attenzione di Videl fu un enorme palazzo, il castello della famiglia reale: era un'immensa struttura fatta di un materiale mai visto prima sulla Terra, le bellissime finestre erano lavorate con i migliori ornamenti e ogni particolare era curato in ogni suo aspetto.

Ehi tu siamo arrivati, adesso ti libereremo e tu farai la brava, altrimenti saranno guai per te. Il re vuole che ti portiamo direttamente da lui, sai sei molto fortunata..... Solitamente i prigionieri vengono subito eliminati, invece tu hai il grande onore di vivere a palazzo reale come inserviente, non sei contenta?”

Videl guardava il pavimento con aria affranta, ormai non aveva più lacrime, non osava guardare negli occhi di due Saiyan o dire una singola parola. Quello che le aveva rivolto la domanda pretendeva una risposta e non sentendola se la rifece con la povera ragazza. Si avvicinò a lei e prendendola per i capelli iniziò a gridare:

Allora? Brutta maleducata ti è stata fatta una domanda perchè non rispondi?”

Videl era impaurita ma trovò la forza di dire con una voce fioca :

S-si” Non voleva avere altri guai, non le restava che sottomettersi, almeno per il momento.

 

Ascoltatemi bene! Da oggi in poi ci sarà una novità: a momenti dovrebbe arrivare una nuova domestica: è molto giovane, dovrebbe avere più o meno la stessa età di mio figlio,, trattatela bene mi raccomando, ci penserò io da solo a renderle la vita un inferno! Ahahahahahah.” Vegeta stava avvertendo il personale del nuovo arrivo e non riuscì a trattenere una risata maligna. Il suo atteggiamento faceva salire la rabbia a tutti, ma per il loro bene non lo davano a vedere.

Che mostro” Dalle labbra di Chichi uscirono queste due parole, per molti inudibili ma che arrivarono chiarissime alle orecchie del re, che intervenne prontamente.

Come scusa? Per caso ho sentito la parola “mostro”? Adesso te lo faccio vedere io come si comporta un vero mostro, puttana!” Vegeta si scagliò contro la donna prendendola a pugni e calci sotto gli occhi impotenti dei presenti, non poteva aiutarla neanche il marito, in quanto non era a palazzo in quel momento. Gohan sentì le urla strazianti della donna e accorse prontamente, non sopportava che il padre maltrattasse i suoi servitori, tutti estremamente fedeli.

Papà falla finita, smettila di farle del male, tra poco arriverà la nuova ragazza e ti devi preparare, ci penso io a lei te lo prometto!” Cercava in tutti i modi di far ragionare il padre, fuori di se dalla rabbia. Dovette utilizzare la forza per staccare Vegeta da Chichi.

Tz, sei solo una sporca serva, considerati fortunata se mio figlio si preoccupa un minimo per te e fai in modo che ciò non accada più o sarà l'ultima vola che vedrai questo mondo.”

Detto ciò si allontanò da loro, dirigendosi verso la sala ricevimenti.

Chichi come si sente, venga che la porto a farsi curare” La donna era sconvolta ma riuscì a rimettersi in piedi e seguire il ragazzo in infermeria, non era abituata a ricevere grazie, ma si sentiva al sicuro da tutti quando nei paraggi c'era Gohan: non era la prima volta che il giovane prendeva le difese di qualche mal capitato, a volte andava bene, altre Vegeta rincarava la dose anche su di lui.

Salve signorino Gohan, cosa posso fare per lei?” L'infermiera era una giovane donna, anche lei prigioniera di guerra di un lontano pianeta di cui non ricordava il nome.

Papà se l'è presa con questa povera donna, curala come si deve, mi raccomando!”

Non si preoccupi, è in buone mani!”

Ne sono certo!”

Gohan doveva raggiungere velocemente il padre, doveva per forza assistere all'arrivo della ragazza, anche se non ne aveva la minima voglia, alle volte aveva l'impulso di scappare da lì, andare lontano, ma erano tutte fantasie: il suo destino era quello e non poteva cambiarlo.

 

L'intera famiglia reale era riunita nella sala principale del castello, vestita di tutto punto.

Un servitore bussò alla porta della sala e Vegeta fece un segno di entrare.

Sire, la prigioniera è arrivata”

Fatela entrare!”

I due Saiyan entrarono nella sala con Videl al seguito, fecero un inchino davanti alla famiglia e spinsero a terra la ragazza.

Bene, bene, cosa abbiamo qua?” Ringhiò Vegeta. “Dimmi come ti chiami cara?”

V-videl sire....”

Fantastico, benvenuta nella tua nuova casa, spero ti abituerai presto alle regole della famiglia, gli altri addetti ti aiuteranno e imparerai presto come si vive qua....... ok ragazzi portatela via per il rituale!” La voce del re era stranamente gentile, ma Videl continuava a tremare di paura, alzò velocemente lo sguardo per vedere i nuovi padroni: il re, si vedeva dall'aspetto che era malvagio, la moglie e il giovane principe Gohan. I loro sguardi si incrociarono per un momento: nel viso del giovane si potevano leggere le migliori intenzioni, era diverso e Videl se ne era accorta.

Dopo di che portarono Videl in una stanza che doveva essere il bagno e la fecero lavare e le diedero abiti nuovi: la sua vita da schiava era appena iniziata.


Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Primo giorno di lavoro ***


Il giorno precedente sembrava non finire mai, era stata un'esperienza che sarebbe rimasta indelebile nella sua mente: la cattura, il viaggio nello spazio, l'arrivo su Vegeta. Tutto sembrava solo un terribile incubo, ma quando Videl si svegliò in quella specie di letto capì subito che era la realtà, la sua nuova realtà. La sveglia suonò alle cinque e mezza, lei odiava alzarsi presto, ma quella che doveva essere il capo della servitù entrò nella stanza e fece alzare a forza Videl. La camera della ragazza si trovava nell'ala del castello riservata agli addetti ai lavori, c'era un piccolo comodino e un letto fatto con un materasso mal ridotto e una coperta bucherellata e per il bagno c'era solo quello comune. Non c'era tempo da perdere: alle sei alcuni dovevano sistemare la sala della colazioni, altri dovevano cucinarla e altri ancora iniziavano le pulizie. Videl doveva preparare il tavolo della colazione e poi servirla: insieme ad altre donne sistemarono tutto scrupolosamente: nulla doveva essere fuori posto, altrimenti avrebbero ricevuto una severa punizione. Nessuno aveva il coraggio di parlare e Videl non conosceva proprio nessuno. Verso le sette tutto era pronto e visto che la famiglia non scendeva prima di mezz'ora poterono mangiare qualcosa anche loro. Chichi e Kakaroth invitarono Videl a sedersi con loro, lei era un po' incerta ma visti gli sguardi dolci dei due coniugi decise di accettare l'invito, erano quasi due giorni che non toccava cibo. Si sedette accanto alla donna che le porse del latte e qualcosa da mangiare. “Grazie, siete molto gentili.” “Di niente cara, io mi chiama Chichi e lui è mio marito Kakaroth, qual è il tuo nome?” “Videl.” “Che bel nome, ti dona molto. Da dove vieni?” “Ehm, non sono di questo pianeta, vengo dalla Terra.” “Ahahahah, lo vedo che non sei una Saiyan, non hai la coda?” La cosa? Videl non si era accorta che gli abitanti di quel pianeta avessero la coda, era troppo spaventata per rendersene conto. “Posso chiederti perchè sei qui? Se non vuoi parlarne ti capisco, non importa.” “No, no, sinceramente non so neppure io perchè sono qua, sono arrivati “quelli” e mi hanno portato con forza su questo pianeta, vorrei saperlo pure io il perchè....” “non ti preoccupare cara, ci prenderemo cura noi di te e poi posso dirti una cosa? Il principe Gohan è molto gentile con noi e poi ha la tua stessa età no?” “Non lo so, io ho quasi diciotto anni e poi cosa c'entra?” “Ahahahahah nulla, sto solo dicendo che avendo più o meno la stessa età potrebbe farti un trattamento di favore, sappiamo tutti che il re è un tipo molto violento con tutti e solo il figlio alle volte riesce a calmarlo.” Videl divenne tutta rossa dall'imbarazzo e riuscì solo a balbettare “Ah, b-bene a s-sapersi” Il campanello della cucina suonò, era il segno che la famiglia era seduta a tavola. “Ehi Videl vai tu a servire la colazione? Fai vedere che sai il fatto tuo!” “Ok e poi io non sono proprio brava in cucina.” Videl sapeva cosa mettere nelle tazze di ognuno dei componenti della famiglia, glielo aveva detto Kakaroth per fare subito bella figura. Lei impaurita entrò nella stanza a testa bassa, versando lentamente il caffè al re, tè a Bulma e cappuccino al principe che la ringraziò con un debole sorriso, senza farsi notare dal padre che voleva un distacco tra la famiglia e i servitori. “Brava, vedo che non ho fatto male a prenderti!” Vegeta era soddisfatto del nuovo “acquisto” fatto. La ragazza continuò servendo biscotti, dolci e pan e marmellata: vere delizie. Tornò silenziosamente in cucina dove Chichi l'aspettava per finire la colazione. “Brava cara, che ti avevo detto? Gohan ti ha sorriso...” “Davvero? Non me ne ero nemmeno accorta!” Invece l'aveva visto ma voleva far finta di niente. La giornata continuò tra le pulizie e le faccende domestiche, venne deciso che Videl si sarebbe occupata di servire a tavola e poi di ripulire la sala dopo ogni pasto, era arrivata l'ora di cena, Videl era pronta per servire la prima portata. Con il vassoio pieno si avvicinava lentamente al tavolo e iniziò a servire il re che iniziò a mangiare senza dire una parola, fu la volta di Bulma che gentilmente ringraziò Videl. “Grazie cara” Vegeta fu assalito dalla rabbia, cosa che succedeva molto facilmente e diede uno schiaffo a Bulma facendola cadere a terra. Videl che stava servendo da bere al re ne fu turbata facendo scivolare la brocca per terra: un altro motivo per rifarsela anche con lei, quindi la prese a pugni facendola cadere per terra vicino alla regina, poi con un urlo aggiunse: “Siete tutti degli incapaci, fatemi portare la cena in camera mia, altrimenti saranno guai per tutti!” Vegeta ne ne andò e tutti sapevano che le sue minacce non erano mai così per dire. Gohan si precipitò dalle due per vedere se tutto era apposto: Videl stava bene, ma la madre aveva un profondo taglio sul labbro, il principe chiamò Chichi per far portare la madre dal medico e un'altra donna per portare la cena al padre, poi aiutando Videl a rialzarsi: “Va tutto bene?” “Si grazie...” “Scusa ma devo andare a vedere come sta mia madre, ma non farti problemi a chiamarmi se hai bisogno di qualcosa capito? Ah e benvenuta!” Gohan aveva un dolcissimo sorriso e Videl si accorse che era sincero, non avrebbe fatto del male a una mosca quel ragazzo. Gohan si allontanò e Videl si sentì diventare rossa, poi stremata da quella prima giornata andò in camera sua per dormire un po', ma non riusciva a prendere sonno, il volto di Gohan si era fissato nella sua mente, in vita sua Videl non aveva mai conosciuto un ragazzo così: bello, generoso e gentile, non si aspettava nulla in cambio. Alla fine Videl si addormentò, passando la notte in un sonno tormentato. Quello non era altro che il primo giorno di lavoro, ma aveva conosciuto due persone fantastiche e sapeva che poteva contare su di loro: i due coniugi, Chichi e Kakaroth, che erano stati gentili con lei fin dal principio.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** La promessa ***


Era passata una settimana dall'arrivo a palazzo di Videl e le cose non erano per niente migliorate: Re Vegeta si dimostrava sempre più crudele e veniva punita per ogni minimo errore. Sapeva che tutto doveva essere svolto il prima possibile o il re avrebbe reagito male, non mancavano mai schiaffi, pugni e calci a lei e agli altri domestici. Quella mattina fu svegliata dalle urla terrificanti di due uomini, lei si vestì il più velocemente possibile e accorse in giardino a vedere cosa stava succedendo e con sua immensa sorpresa vide il re e il principe sollevati in aria che combattevano all'ultimo sangue lanciandosi strane sfere luminose. Videl era ammaliata dalla bellezza di quest'ultima anche se non riusciva a darsi una risposta: che cosa sono e come fanno quei due a volare? La lotta si stava facendo molto violenta e nessuno dei due sembrava mollare: erano feriti ma continuavano senza sosta. Nessun altro sembrava accorgersene, a quanto pare erano abituati... improvvisamente una luce abbagliante fece scomparire per un attimo i due e poi Gohan cadde precipitosamente al suolo: era in pessime condizioni, ma miracolosamente aveva ancora un po' di forza. Vegeta scese e senza nemmeno curarsi delle condizioni del figlio si rivolte direttamente a Videl: “Ei tu dato che sei qui vedi di curare le ferite di quell'incapace di mio figlio e per quanto riguarda te Gohan: la prossima volta fatti trovare più preparato o non sarò così gentile con te!” Il re se ne andò via lasciando sola Videl con Gohan, la ragazza accorse subito da lui cercando di rimetterlo in piedi e portarlo in infermeria. “Principe va tutto bene, riesce a mettersi in piedi?” “Si, non ti preoccupare va tutto bene” Gohan provò ad alzarsi ma una fitta alla gamba lo fece ricadere a terra, negli occhi di Videl si poteva leggere la paura, non sapeva cosa fare. Gohan se ne accorse e con un dolce sorriso la rassicurò: “Stai calma vedrai che mi passerà subito, non è niente di grave, sono abituato a ben peggio.” Videl riuscì a mettere in piedi il principe e portarlo verso l'interno del palazzo, era ancora molto presto e tutti dormivano. “Adesso la porto in infermeria e le cureranno le ferite.” “No, dorme ancora l'infermiera, portami in camera e se non ti spiace dovrei curarmi tu” Videl fu presa dalla sprovvista ma non volendo contraddire fece ciò che le era stato detto, Gohan la guidò fino alla sua stanza e si fece mettere sul letto. Videl non aveva mai visto la sua camera, non aveva il permesso di avvicinarsi alle stanze reali, non era il suo ambito, lei doveva solo servire e sparecchiare. La camera del giovane era ben ordinata e molto illuminata, nulla era un polo fuori posto. Gohan chiese a Videl di andare a prendere la cassetta delle medicazioni e lei obbedì tornando in camera poco dopo con tutto il necessario. Lui le fece cenno di avvicinarsi e di sedersi vicino a lui sul letto, la ragazza continuava a tenere chi occhi bassi e cominciava a preparare il materiale per curargli le ferite, lui notando il suo imbarazzo sorrise e con una punta di malizia le disse: “Puoi guardarmi, mica ti mangio, si vabbè che avrei un po' di fame ma non sono cannibale. Cosa c'è non hai mai visto un ragazzo a petto nudo?” Con quella domanda Videl diventò completamente rossa: certo che aveva visto un ragazzo senza maglia, cioè solo se valeva gli uomini nei film. Lei non era il tipo di ragazza che andava dietro agli uomini, il suo motto era: meglio soli che mal accompagnati! Gohan si era accorto di averla fatta imbarazzare e prontamente rispose: “Scusa, non volevo mi spiace...!” “Non si preoccupi sire non è successo niente.” “Senti abbiamo la stessa età e non c'è mio padre in giro quindi dammi del tu e chiamami Gohan, mi fai sentire vecchio!” Fece il finto imbronciato facendo scappare una risata a Videl. “Ahahahahah ok ma ti devo chiamare per nome?” “Certo, non voglio creare un muro tra noi e poi io non ti volevo neppure qui!” Gohan si rese conto di ciò che aveva appena detto e cercò di farsi capire meglio: “Cioè non è che tu mi dia fastidio, ma sei troppo giovane e non volevo che ti toccasse lavorare qui, non so se mi spiego?” “Si, si va bene ho capito, non c'è bisogno che ti scusi.... Gohan è? Mi piace!” “Ah g-grazie, anche Videl ti dona molto” La ragazza era felice di quel complimento e iniziò a medicare il braccio del ragazzo. “Ahia mi fai male!” “Scusa, scusa, ma hai appena ricevuto colpi fortissimi e dici di sentire male per un po' di disinfettante?” “Si, brucia!” I due si misero a ridere, ma dovettero trattenersi per non svegliare tutti. I bracci erano medicati e fasciati, ora toccava al petto: i suoi muscoli era ben scolpiti e la carnagione era leggermente ambrata, Videl dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non fermarsi ad ammirare il corpo del ragazzo che fremeva di dolore ogni volta che lo toccava con il cotone bagnato, ma la parte più difficile per la ragazza fu sicuramente il volto. Era la prima volte che si guardavano “bene” negli occhi e fu un momento magico per tutti e due, lei si perse negli occhi neri e profondi di lui e lui in quelli cristallini e dolci di lei. Il silenzio era calato tra i due e Videl doveva finire il prima possibile così immerse un batuffolo di cotone nel liquido del barattolo e si avvicinò al labbro del giovane: il cuore le batteva a mille, le labbra di Gohan erano carnose e sembravano molto morbide, lei faceva fatica a concentrarsi sul lavoro che doveva svolgere. Il ragazzo si accorse del suo turbamento e con un dolce sorriso le riferì che avrebbe finito il lavoro da solo, lei doveva essere stanca e le disse di andare a fare colazione. Videl gli ricordò che la cucina apriva solo dopo quaranta minuti e e allora la invitò a sedersi nuovamente accanto a lui. “Allora, mi dici da dove vieni e qualcosa del tuo pianeta? Sai sono veramente curioso!” “Io vengo dalla Terra, un pianeta bellissimo!” “Ah, allora non c'è divertimento, so già tutto!” “Davvero? Allora saprai anche la leggenda delle Sfere del Drago e di Shenron?” “No, sinceramente no.... cosa sarebbero?” “La leggenda narra di sette sfere magiche sparse per tutta la Terra, sono contrassegnate da un numero diverso di stelle, da una a sette. Quando qualcuno riesce a recuperarle tutte deve dire la formula magica “Shenron vieni a me ed esprimi il mio desiderio!” e un drago enorme dai poteri straordinari appare davanti a lui esaudendo il suo desiderio..... L'ultimo che è riuscito in questa impresa è stato un uomo crudele che ha desiderato di diventare il padrone del mondo, ma è morto più di tre secoli fa ormai. Io mi ero ripromessa di trovarle tutte e sette, ma ormai è tutto perso, io sono qua e la Terra è stata distrutto quasi del tutto.” “Videl, ti voglio fare una promessa: un giorno sulla Terra tornerà la pace e tu tornerai a vivere lì! Te lo giuro!” Gli occhi di lei si riempirono di lacrime e Gohan si avvicinò per toglierle dalle sue guance, poi per farle tornare l'allegra: “Dimmi cosa vorresti chiedere a questo Shenron” “Voglio chiedergli di farmi diventare più carina e femminile” Mentre lo diceva avvampava sempre di più. “E perchè scusa? Sei perfetta così, non lo vedi?” Ancora un complimento, di solito non ci avrebbe creduto ma sentiva che lui non la stava prendendo in giro, era sincero e i suoi occhi lo dimostravano. Lei stava per rispondere ma una voce si intromise, era Chichi: “Videeellll, dove sei?” Doveva andare in cucina, così educatamente si avvicinò verso la porta, ma Gohan la superò aprendogliela “Madmoiselle...” “Mille grazie, ehm allora....” “A dopo, mi vesto e vengo a fare colazione!” “A dopo!” Videl corse in cucina e alle domande di Chichi rispose che era andata a fare un giro per il castello, però la donna si accorse che il suo visto era stranamente felice e notò anche gli sguardi che si scambiavano lei e il principe a colazione. Era veramente felice per loro, Videl invece pensava alla promessa che aveva fatto Gohan: non sapeva il perchè ma era certa che l'avrebbe mantenuta.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** L'aggressione ***


Ciao a tutti :D Ecco il sesto capitolo della storia, spero vi piaccia, sono un po' dispiaciuta che nessuno mi faccia sapere cosa pensa della storia, ma almeno spero che la leggiate e che vi piaccia, ma un commentino non fa mica male eh! :P Vabbè io aspetto IMPAZIENTEMENTE le vostre recensioni, intanto vi dò appuntamento al prossimo capitolo, ciaoooo! Giuliapierucci <3 ************************************************* Quella mattina Vegeta si presentò in cucina prima del solito, voleva parlare con la giovane Videl. “Dov'è Videl?” “Eccomi sire” “Vieni qua che ti devo parlare” Videl si pulì le mani a un panno e seguì il re nella sala da pranzo, preparata di tutto punto. Vegeta sembrava particolarmente calmo e non si poteva leggere nel suo volto uno stato d'animo particolare. “Mi dica” Il re si girò di scatto colpendo la giovane in pieno volto, lei non se lo aspettava ma riuscì comunque a rimanere in piedi. “Puttana, ecco cosa sei: una sudicissima troia!” Era furioso, non riusciva a contenere la sua rabbia: prese a colpirla con maggiore foga, non badava nemmeno a dove la colpiva, tutti i punti del corpo erano buoni. Videl si accucciò in un angolo della sala, non osava dire una parola, ma sentiva bene il sangue che le colava dalle braccia e dal volto: lei non aveva la minima idea del perchè le venissero fatte tutte quelle offese, non le sembrava di aver fatto nulla di male. “Che credevi che non ti avrei notato? Pensavi forse che fossi uno sciocco? Mi sono accorta delle occhiate che lanci a mio figlio, non ti devi più permettere di avvicinarti a lui! A quanto mi è stato detto non lo hai portato in infermeria ieri, ma siete andati in camera sua, posso sapere a fare cosa?” La su voce era carica di odio profondo, Videl avrebbe voluto rispondergli a tono ma aveva paura di cosa le avrebbe potuto fare. “Allora non mi rispondi? Guarda che se non lo fai sarò costretto a farti del male e molto anche!” Il re smise di colpirla e lei con un filo di voce ebbe la forza di rispondere, tenendo sempre gli occhi bassi e le mani al volto. “Il principe ha preferito che curassi le ferite in camera sua per non svegliare la dottoressa: ha detto che era ancora presto e non voleva disturbarla. Vegeta non credette alle sue parole e per dimostrarglielo l'afferro per i capelli e iniziò a trascinarla per la sala verso il giardino minacciando chiunque osasse soccorrerla. “Non ci credo, voi donne siete solo delle seduttrici, non puoi dare la colpa a mio figlio quando in realtà è tutta colpa tua! Adesso riceverai la punizione che meriti!” Videl provava a liberarsi dalla forte presa del re ma invano: era esageratamente forte per lei. Arrivati in giardino la fece inginocchiare sull'erba e prese a colpirla sulla schiena con una violenza inaudita, lei urlava e piangeva ma sembrava che al re non importasse niente, in pochi secondi il vestito chiaro di lei divenne rosso e Vegeta non smise di colpirla finché Videl non ebbe perso i sensi, erano soli in giardino e purtroppo nessuno si era accorto di nulla. Nessuno vide più tornare in cucina la povera ragazza e Vegeta disse loro che l'aveva mandata a comprare qualcosa di cui lui non poteva fare assolutamente a meno e gli altri non avevano il coraggio di contraddirlo anche se le urla che avevano sentito avevano fatto intendere ben altro. Bulma stava passeggiando tranquillamente in quel giardino tanto solitario quando si accorse del corpo privo di sensi della giovane ragazza:corse immediatamente da lei per vedere se era ancora viva e una volta accertata che lo era chiamò immediatamente aiuto. Il giardiniere stava appena arrivando e accorse subito sentendo le grida della regina: insieme riuscirono a portare Videl nella sua stanza e a chiamare immediatamente la dottoressa del castello. Quest'ultima si precipitò da lei con grande velocità dandogli tutte le sue meglio cure: disse che era ridotta abbastanza male ma non era in pericolo di vita. Bisognava scoprire chi era il colpevole di quell'aggressione ma non c'era molto da indagare: si sapeva benissimo chi era stato. Bulma andò in cucina per avvertire tutti dell'incidente e i domestici ne furono tutti molto scossi: sapevano delle aggressioni del re, tutti le avevano provate sulla propria pelle, ma nessuno si sarebbe mai immaginato che diventassero così violente. “Mi raccomando di non dire niente a mio figlio quando tornerà a casa, odia questi episodi di aggressione del padre, se dovesse fare qualche domanda dite solamente che Videl è malata. So che lui tiene a tutti voi moltissimo e sarebbe un guaio per tutti se si scontrasse per l'ennesima volta con suo padre per questa faccenda, la dottoressa ha eliminato ogni traccia di sangue dalla ragazza, ma dovrà rimanere a letto ferma per qualche giorno, almeno finché le ferite sulla schiena non si saranno risarcite completamente. Chiaro?” “I domestici annuirono : sapevano che Gohan non era come suo padre e si fosse venuto al corrente dell'accaduto si sarebbe creato un disastro all'interno del castello. Vegeta non voleva che il figlio prendesse continuamente le difese degli schiavi, per lui erano di sua proprietà e poteva farne ciò che voleva. Gohan rientrò a castello per l'ora di cena e si stupì di non vedere Videl a servire, così dopo cena si intrufolò di nascosto in cucina con la scusa di essere ancora affamato e per non dare troppo nell'occhio fece finta di nulla quando con fare distratto chiese della ragazza. A Chichi venne quasi da ridere nel vedere la curiosità del ragazzo nei confronti della giovane ma fece come le era stato ordinato: “Videl ha la febbre e deve rimanere a letto per qualche giorno e la dottoressa ha detto che non può ricevere visite, è una malattia contagiosa e non vuole che nessun altro si ammali” Il viso di lui si incupì un poco: gli dispiaceva molto che qualcuno si ammalasse e dato che si trattava in quel caso di una ragazza così giovane era ancora peggio, avrebbe voluto andare a vedere come stava ma a quanto pare non si poteva. Il giovane però non si arrese e durante la notte in modo molto silenzioso si avvicinò alla sua camera per vedere come stava, aprì lentamente la porta e la scena che vide lo turbò molto: Videl era stesa di fianco sul suo letto, era attaccata alle flebo e il viso era coperto di graffi, tagli e lividi, ma il peggio fu quando si avvicinò a lei e vide in che condizioni era ridotta la schiena: tutta una piaga. Immediatamente capì che non aveva la febbre e quello non era stato un semplice incidente: c'entrava qualcosa suo padre se lo sentiva, lui le aveva fatto del male per ragioni ancora a lui sconosciute. Il giorno dopo decise che avrebbe affrontato il padre e chiesto le dovute spiegazioni, nel frattempo si avvicinò al volto di Videl e le sussurrò dolcemente nell'orecchio: “Non preoccuparti, sarai vendicata.” Videl aveva il sonno molto leggero e quelle parole la svegliarono, Gohan se ne accorse e le fece cenno di fare silenzio, nessuno doveva sapere che lui era lì. “Come stai Videl?” Lei era terrorizzata di vedere il giovane principe lì, non voleva passare altri guai, sentiva ancora molto dolore in tutto il corpo, le flebo sembravano non avere funzionato. Gohan si accorse della sua paura e le disse di non preoccuparsi, lui era lì per vedere solamente come stava. Lei con voce molto bassa riuscì a dire qualcosa: “Se ne vada, suo padre non vuole che io stia con lei.” Quelle parole arrivarono dure a Gohan, allora aveva ragione era stato suo padre a ridurla in quello stato. “Ma cosa dici? Ti ho detto di darmi del tu, cosa ti è successo?” Videl non si trattenne più e iniziò a piangere, Gohan si avvicinò prontamente a lei, sedendosi sul bordo del letto, asciugando con la sua mano le lacrime che cadevano dagli occhi di lei. “No, non è giusto, se ne vada di qua, sono solo una serva, non mi deve dare così tante attenzioni.” Videl non voleva altri guai e cercava in ogni modo di respingere il principe. “Te lo sogni, io non me ne vado di qua se non mi dici perchè ti comporti così e fino a quando non la smetti di darmi del lei, capito?” Lo sguardo di lui era serio ma allo stesso tempo preoccupato e dolcissimo, questo fece abbassare il viso di lei. “Allora?” Videl non sapeva cosa fare, ma alla fine gli occhi imploranti di Gohan ebbero la meglio. “Re Vegeta..... è stato tuo padre a farmi questo, dice che sono solo una puttana perchè si è accorto che ieri non ti ho portato in infermeria ma ti ho curato io.” “E' inaudito! Sono stato io a chiederti di farmi quel favore per non svegliare la dottoressa, adesso mi sente papà!” “No fermo! Non dirgli nulla, se la prenderà anche con te in questo modo.” “Non importa questo, l'importante è fare giustizia!” Gohan era serio e Videl era terrorizzata all'idea che Vegeta potesse fare qualcosa anche a lui. Improvvisamente lei si sentì circondata da due braccia forti e muscolose: Gohan l'aveva presa alla sprovvista abbracciandola. Lei sentiva il viso di Gohan sulla spalla e le sue braccia intorno al collo, attento a non sfiorarle la schiena. Videl sentì il respiro di lui farsi irregolare e affannato, qualcosa di caldo cadeva sulla sua spalla: Gohan stava piangendo. Ancora abbracciato a lei il principe riuscì a dire tra le lacrime: “Scusami è colpa mia, se non ti avessi fatta entrare in camera tutto questo non sarebbe successo, perdonami...” Videl non disse una sola parola, ma ricambiò l'abbraccio e si sistemò nel letto in modo che anche Gohan potesse stendersi accanto a lei: sapeva che non era colpa del giovane, lui non c'entrava nulla con quello che era successo, non aveva nulla di che scusarsi. Lui non riusciva a calmarsi, aveva appoggiato completamente il viso su di lei e Videl lo sentiva singhiozzare silenziosamente abbracciato a lei, mentre le lacrime bagnavano la sua leggerissima maglietta. Rimasero in quella posizione a lungo, finalmente Gohan riuscì a calmarsi un po', il respiro tornava un po' più normale, ma le lacrime non riuscivano a placarsi, guardò in faccia Videl e si accorse che si era addormentata: era stremata, non ce la faceva più. Cercò di rialzarsi dal letto ma si accorse di un piacevole ostacolo: Videl si era aggrappata alla canotta di lui, il principe sorrise a quella vista e decise che per non svegliarla sarebbe rimasto a dormire lì con lei, anche per un altro fatto però: se il padre si fosse fatto nuovamente vivo la mattina lui sarebbe stato lì a proteggerla. Si accoccolò vicino a lei stando attento a non svegliarla e si rese conto di quanto fosse delicata e piccola quella ragazza in confronto a lui: guerriero di una razza invincibile. Si avvicinò al suo volto dandole un delicato bacio a fior di labbra e notò con gioia un piccolo sorriso di lei, anche se gli era stato fatto nel sonno lui era immensamente felice, lei era stata la prima ragazza a cui si sentiva particolarmente legato e non l'avrebbe persa per nessuna ragione al mondo. Gohan la cinse in un dolce abbraccio e asciugando le lacrime si addormentò con lei.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** La rabbia di Gohan ***


Ciao ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia e che lasciate una piccola recensione con i vostri pensieri. Alla prossima, baci baci :* **************************************************

 

Quella notte la giovane ebbe un sonno molto tormentato e si svegliò di soprassalto parecchie volte, ma incontrando lo sguardo di Gohan riusciva sempre a calmarsi e pian piano riusciva a riprendere sonno.

La mattina seguente Chichi decise di andare a vedere come stava Videl e non appena aprì la porta della sua stanza notò con grandissima gioia che non era da sola. Si avvicinò ai due e vide che entrambi dovevano aver passato una brutta nottata in quanto avevano ancora le guance leggermente umide, ma era felice che Gohan avesse deciso di rimanere con lei e vedendoli lì dormire assieme ancora stretti in un caldo abbraccio alla donna non potette che provare un senso di immensa gioia e tenerezza verso quei due ragazzi. Decise di non svegliarli e alle domande del re avrebbe risposto dicendo che Gohan era uscito presto per fare una passeggiata e passare da qualche amico che non vedeva da tempo. Dopo circa due ore Videl si svegliò e inizialmente credette che ciò che era successo la sera prima era tutto un sogno causato dal dolore, invece poi si accorse che era tutto vero, Gohan era rimasto con lei e la stava ancora stringendo protettivamente. Si accorse che forse lui aveva avuto una notte ancora più difficile di lei in quanto più volte aveva sentito la sua voce che la rassicurava quando lei era sopraffatta dai terribili incubi e aveva capito che era rimasto sveglio per molto tempo a vegliare su di lei e lo aveva sentito anche piangere mentre pronunciava il suo nome e pregava per lei. Non aveva la minima intenzione di svegliarlo quindi decise di stare ferma a contemplare il suo angelo protettore: non aveva mai conosciuto un ragazzo così dolce e premuroso come lui, sentiva che se stavano insieme non le sarebbe più successo nulla di male. La luce del sole illuminava il suo volto, sembrava un vero angelo: i suoi lineamenti erano delicati, al contrario del padre, e doveva ammettere che la pelle leggermente ambrata gli donava moltissimo, il naso era piccolo e la bocca era carnosa, ma non eccessivamente e Videl non vedeva l'ombra di un'imperfezione nel suo volto. Si sentiva al sicuro nell'abbraccio in cui era circondata, le braccia di lui donavano calore e sicurezza, la cingevano dolcemente come per dire: “Se si con me niente ti farà del male”

Mentre era intenta a guardarlo lui cominciava a svegliarsi, Videl era un po' spaventata della reazione di lui ma si calmò quando il suo sguardo incrociò nuovamente quello sorridente di Gohan.

Buon giorno....” Disse lei in tono imbarazzato

Buon giorno a te piccola, allora come ti senti oggi?”

L'aveva davvero chiamata “piccola”? Lei non ci credeva e a quella parola diventò rossa come un peperone facendo sorridere il principe che per provocarla un po' aveva iniziato ad accarezzare il suo volto con infinita dolcezza.

M-meglio grazie..... ti sono grata Gohan”

Lui non capendo la guardò con aria interrogatoria

Sei rimasto con me questa notte e non so come ringraziarti”

Solo per questo? Non ho fatto niente di che, ho solamente seguito il mio cuore sai?”

Lei non seppe che rispondere, l'aveva presa in contro piede quindi non potette fare altro che sorridere e ringraziarlo nuovamente.

Ah comunque ci sarebbe un modo per potermi ringraziare!”

Questa volta fu lei a guardarlo storto.

Tutto quello che vuoi”

Bene, allora mi devi fare un piacere: giurami che ti rimetterai presto, non posso sopportare di vederti così!”

Il tono di Gohan era cambiato e sembrava che facesse di nuovo fatica a trattenere le lacrime, ciò fece tenerezza a Videl che annuì con il capo per poi asciugargli le lacrime che stavano cercando di uscire dai suoi occhi come un fiume in piena. I due si guardarono per attimi che sembravano interminabili, ma furono interrotti da un rumore di passi dal corridoio e il battere alla porta della ragazza. Nessuna risposta, i due impallidirono quando la porta si aprì piano per poi vedere la figura di Chichi alla porta.

Bene, vedo che siete svegli, era ora!” Disse la donna in tono scherzoso.

Si ma bhè vedi, non è come sembra!” Gohan cercava in tutti i modi di spiegare cosa era successo a Chichi, che volendolo prendere in giro disse maliziosamente:

Ah si e cosa mi vorrebbe spiegare, si vede benissimo cosa è successo qua: lei ieri sera si è intrufolato nel letto della ragazza e sa benissimo per cosa!”

Il ragazzo divenne paonazzo in un secondo cercando un miliardo di scuse diverse, il che fece scoppiare a ridere Chichi.

Si ho capito ho capito sire, ahahahahah! Vi ho preparato la colazione, io vado a comprare i medicinali per Videl.”

No, no Chichi lascia che ci vada io, lei ha già fatto abbastanza per lei, si prenda un po' di tempo libero!”

Ne è sicuro?”

Sicurissimo!”

Ok allora ecco la lista, veda di non farsi scoprire dal re!”

Certo, a dopo!”

Ciao!”

Gohan uscì velocemente dalla stanza per recarsi al paese per le compere e Chichi decise di stare un po' con Videl, per rifasciargli la schiena.

Senta Chichi non è come crede, il principe è venuto solo per.....”

Lei non la lasciò finire e gli fece l'occhiolino

Ho capito, volevo solo canzonarlo un po'! E' un ragazzo molto dolce e si preoccupa sempre per gli altri, poi in questo caso eri tu quindi......”

Lei divenne rossa e chiese spiegazioni:

In che senso ero io?”

Dai si vede benissimo che Gohan tiene particolarmente a te, altrimenti perchè sarebbe venuto anche se noi glielo avevamo severamente proibito? Non avrebbe rischiato di farsi scoprire da suo padre se non ci avesse tenuto a te e poi stamani quando sono entrata ho visto che eravate abbracciati....”

Videl non rispose ma ripensò a quella stretta calda e rassicurante mentre la donna le rifasciava le ferite.

Ecco fatto, adesso mangia qualcosa forza! Non vorrai che qualcuno ti veda completamente priva di forze no?”

Chichi aiutò Videl a fare colazione e poi dovette tornare in cucina per preparare il pranzo ma la voce della giovane la fermò:

Mi scusi, posso venire a mangiare in cucina dopo, vorrei sgranchirmi un po' le gambe!”

Ma sei pazza, la dottoressa ti ha detto che devi stare ferma almeno una settimana!”

Ma io sto bene, e poi non voglio stare da sola tutto il giorno!”

E va bene ma solo per il pranzo siamo intese?”

Ok grazie mille Chichi”

Di niente cara, adesso devo proprio andare, ti vendo a prendere dopo!”

Videl annuì e si mise comoda nel letto ad aspettare: in realtà non voleva solo fare due passi ma anche poter stare vicino a Gohan, il suo angelo custode.

Era arrivata l'ora di pranzo e Videl era stata portata in cucina come stabilito: tutti le chiedevano come stava e lei rispondeva “bene” anche se il dolore lancinante alla schiena era quasi insopportabile.

Alla tavole reale intanto era calato un silenzio glaciale, ma Gohan non poteva sopportare ciò che aveva fatto il padre così si alzò di scatto e iniziò a urlare contro di lui:

Basta, io non ce la faccio più a stare zitto, tu devi solo vergognarti di quello che hai fatto! Videl non ti appartiene e non ti dovevi permettere di sfiorarla neanche con un dito capito?! Sei un essere spregevole, senza cuore, non sai cosa siano l'amore e la pietà e io mi vergogno di essere tuo figlio!”

Le parole di Gohan uscivano con una rabbia immensa, non riusciva a controllarsi, non sembrava neppure lui. Videl dalla cucina sentiva tutto e non credeva alle proprie orecchie, se ne stava in un angolo con le lacrime agli occhi.

Vegeta era apparentemente calmo, non si era scomposta davanti alla collera del figlio, ma dentro di lui stava emergendo un odio profondo e implacabile. Con una violenza inaudita di catapultò verso il figlio assestandogli un calcio nello stomaco, poi lo buttò a terra e iniziò a prenderlo a pugni dove capitava ghignando frasi oscene:

Ah si io non mi dovrei permettere? E perchè moccioso, perchè? Lei è solo una sporca puttana priva di dignità e deve ringraziare il cielo che io non l'abbia uccisa! Lei è entrata in camera tua, ti ha sedotto senza il minimo ritegno, non pensando che stava disonorando la nostra famiglia!”

Gohan trovò la forza di contraccambiare i colpi diventando ancora più violento. Alla fine ebbe Gohan la meglio sul padre, l'amore aveva vinto, almeno per il momento e prima di andarsene dalla sala per chissà dove ringhiò al padre:

No, sono stato io a chiedergli di venire da me a curarmi, lei non ha nessuna colpa, anzi una ce l'ha: ha avuto la pazienza di stare al tuo gioco senza dire nulla, ha avuto la forza necessaria per andare avanti senza rancore. Lei è diversa papà sappilo e si in qualche modo mi ha sedotto, ma non nel modo in cui pensi tu......”

Vegeta ribolliva di rabbia e si ripromise che avrebbe trovato la vendetta ideale per entrambi, non potevano averla vinta loro.

Videl era scioccata e non riusciva a dire una parola, ma Kakaroth prontamente la prese in braccio e la riportò velocemente in camera dicendo a Chichi di rimanere con lei, mentre lui andava a cercare Gohan, aveva un brutto presentimento e non aveva tutti i torti.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** La cura ***


Gohan era uscito furioso dal castello e si era rifugiato in un posto segreto, una radura sperduta nel cuore delle montagne Priz: era il luogo dove andava sempre quando doveva riflettere, il rumore della cascata lo rasserenava e riusciva a liberare il cervello e il corpo dallo stress accumulato. Si era sdraiato sotto un albero e stava meditando sul da farsi: doveva trovare un modo per far si che suo padre non distribuisse più violenza gratuita a chi gli stava accanto, ma in che modo? In quell'ultimo periodo Vegeta era diventato ancora più violento e nessuno riusciva a farlo ragionare, Gohan aveva sentito dire che stava tramando qualcosa proprio contro di lui ma non aveva osato chiedere spiegazioni. Quella volta però aveva proprio esagerato: come si può aggredire una ragazza così giovane senza un motivo vero? Un presupposto da cui partire lo aveva trovato, ma era andato completamente fuori strada, non era successo nulla di che con quella ragazza! Videl era forte e il principe se ne era reso conto e riusciva a superare tutto con una dose in più di ottimismo che non guasta mai. Gohan quella volta non riusciva proprio a calmarsi così decise di tuffarsi un po' nel fiume per pescare qualcosa per il giorno dopo: aveva voglia di un po' di pesce fresco. Kakaroth stava cercando il ragazzo da molto tempo ormai: aveva perlustrato il paese vicino e le colline circostanti, ma invano, aveva anche cercato di percepire l'aura del ragazzo ma a quanto pare l'aveva abbassata per non farsi trovare. L'uomo doveva assolutamente trovarlo e parlare con lui: non voleva che a palazzo ci fosse quell'aria ostile che si respirava negli ultimi giorni e discutendo con il giovane credeva di arrivare a un accordo tra lui e suo padre. Adorava Gohan, non aveva mai fatto nulla contro di loro e sapeva che non avrebbe mai fatto nulla di male, era un ragazzo buono e gentile, tutto il contrario di suo padre, che sapeva sopportare le ingiustizie con coraggio, anche se appena ne vedeva una si scontrava per far trionfare il bene. Kakaroth stava attraversando un immenso prato quando improvvisamente percepì l'aura di Gohan,così volò velocemente nella direzione nella quale aveva avvertito la forza spirituale. Si ritrovò in un luogo a lui sconosciuto: una radura dalla vista paradisiaca, con una cascata che rifletteva il sole e un sacco di vegetazione. Vide che il principe era nelle acque del fiume e stava lottando contro un enorme pesce che schizzava continuamente via dalle sue mani: a quella vista rise di gusto, poi si liberò della maglia e si tuffò in acqua per dare aiuto al giovane. “Serve aiuto?” “Ah è lei, grazie mille, non ne vuole sapere questo pesce di essere catturato!” “Ahahahah lo vedo, ok io lo attiro poi lei da dietro lo afferra con tutte le sue forze.” “D'accordo!” Kakaroth circondò il pesce, che iniziò a tornare indietro impaurito, ma Gohan lo afferrò immediatamente uccidendolo con un colpo. “Bel gioco di squadra, grazie Kakaroth!” “Prego!” I due iniziarono a ridere mentre uscivano dall'acqua per asciugarsi, si stesero e iniziarono a parlare. “Come ha fatto a trovarmi?” “Sa, ha alzato un po' troppo l'aura per la cattura del bottino e sono riuscito a percepirla” Gohan iniziò a ridere, dandosi una manata in faccia. “Sono proprio uno scemo, ahahahahah!” “No, non dica così, non è affatto vero e lei lo sa bene...” “Come mai è venuto a cercarmi?” “Volevo vedere come stava, tutto qui” “Come vuole che stia? La rabbia mi sta ribollendo dentro e ogni momento che passa odio sempre maggiormente mio padre, non si doveva permettere, è un vero mostro.....” Gohan stava stringendo i pugni sempre con maggiore forza, fino a farsi sanguinare i palmi e sentiva le lacrime che ricominciavano a pungergli gli occhi. “Non per essere indiscreto, ma se si riferisce a quella ragazza la dottoressa ha detto che si dovrebbe rimettere nel giro di poche settimane.” “Si, ma non solo per lei, non voglio che mio padre tratti così male tutti voi, mi dispiace veramente molto sa? Vorrei fare qualcosa per voi ma mi sento talmente impotente....” “no, lei fa già troppo per noi, non si prenda altre preoccupazioni, sa mi piacerebbe che facesse pace con suo padre.” “No, impossibile. Ha superato ogni limite, non ha più il diritto di essere considerato come un uomo, è solo un guerriero sovrano senza cuore e pietà, sembra una marionetta in mano a chissà quale organizzazione!” Le sue parole uscivano dalla sua bocca dure e senza paura, stava esprimendo i propri pensieri più intimi e in quel momento non se ne pentiva nemmeno un po'. “Ho capito, la smetto di farle delle domande. E' tardi, che ne dice se torniamo a casa?” “No, io rimango ancora un po', tornerò più tardi a casa, papà sarà ancora sveglio e per ora non voglio incontrarlo.” “D'accordo, io torno e porto con me il bottino di pesca, buona notte principe.” “Buona notte Kakaroth, grazie” L'uomo si caricò in spalla il pesce e fece ritorno verso il castello, lasciando Gohan solo in quella radura. Lui si sdraiò sull'erba, facendo illuminare il suo volto dal chiarore delle stelle: doveva fare chiarezza sulla situazione, cosa fare con il re? Decise che per un po' lo avrebbe evitato, poi quando si sarebbe sentito pronto gli avrebbe parlato, in maniera più civile, cercando di chiarire un po' il loro rapporto travagliato. Durante quelle riflessioni un'idea gli balenò in testa: aveva sentito parlare di un'erba magica che faceva guarire ogni tipo di malattia e secondo i racconti non si doveva trovare molto distante dal castello. In un lampo si precipitò nel luogo dove in teoria cresceva quella pianta e si stupì di vederla realmente. Era un fiore bellissimo, che emanava una luce scintillante, il giovane cercò di avvicinarsi ma una forza sconosciuta lo fermò a qualche passo da esso. “Chi sei?” Domandò una voce sconosciuta e leggermente inquietante. “Il mio nome è Gohan e sono il principe di questo pianeta” La voce continuò chiedendogli il perchè fosse lì e il giovane rispose in tutta sincerità. “Il fiore può essere preso solo da una persona dal cuore puro e le intenzioni oneste e in te vedo tutte queste qualità: sei degno di prenderlo e darlo come cura a quella ragazza. Gohan entusiasto non se lo fece ripetere due volte e lo colse, ma proprio mentre se ne stava andando la voce lo richiamò: “Nulla è gratis qui sappilo: tu prendi il fiore, ma in cambio dovrai darmi qualcosa!” “Cosa? Qualsiasi non ti fare problemi a chiedere.” “Lo scoprirai presto, adesso va' o te ne pentirai” Lui un po' interdetto se andò via, contento di aver trovato la cura per Videl, ma un po' intimorito da ciò che gli era stato detto: cosa avrebbe voluto in cambio quella forza? Vegeta era nella sua camera da letto, furioso. Stava meditando la giusta vendetta per quei due mocciosi, ma tutto gli sembrava troppo buono per il grande affronto che avevano osato fargli. Improvvisamente un ghigno malefico gli apparse sul volto: aveva trovato! Fece sapere alla moglie che il giorno dopo sarebbero partiti per qualche tempo, solo loro due e avrebbero lasciato il figlio a casa. Bulma non osò contraddire il marito e chiamò qualcuno per fare i loro bagagli. “Brava donna, vedi che quando vuoi capisci e sai renderti utile? Così mi piaci!” Il re rise facendo ghiacciare il sangue alla donna e alla domestica che stava preparando il tutto. La destinazione era ancora segreta a Bulma, ma lei qualche presentimento ce lo aveva, era già un po' di tempo che si stava parlando di quel fatto e sapeva che prima o poi sarebbe successo comunque. Quando la domestica ebbe finito il re le ordinò di lasciarli soli e una volta eseguiti gli ordini da quest'ultima Vegeta non si fece tanti problemi a violentare “tranquillamente” sua moglie, senza badare minimamente alle sue suppliche: anzi questo lo faceva eccitare ancora di più. Bulma era ormai da troppi anni una schiava a servizio di quell'uomo che non l'amava, il termine adatto a descriverla era “Regina-schiva”. Gohan tornò di corsa a palazzo e senza farsi sentire da nessuno entrò nella cucina e fece bollire il fiore magico, poi prese il composto e si avvicinò in camera di Videl, ma proprio in quel momento ne stava uscendo Chichi, che con faccia leggermente divertita gli chiese cosa ci facesse a quell'ora. Lui le spiegò velocemente la situazione e prima di allontanarsi e andare in camera sua disse alla donna di dare la bevanda a Videl e aspettare fino alla mattina seguente che facesse effetto, poi con un sorriso si dileguò nei suoi appartamenti. Chichi allora entrò di nuovo nella sua stanza e fece ingoiare il liquido a Videl, dicendogli che con quello sarebbe sicuramente stata meglio. Lei obbedì poi come per magia cadde in un sonno profondo. *********************************************************************************************************** Ciao a tutti, ecco anche l'ottavo capitolo della storia. Ho visto le altre fic e sono piene di recensioni, poi guardo questa e rimango così O.O, se non vi piace basta dirlo eh! Alla prossima :D

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Guarigione e appuntamenti.... ***


Ciao a tutti lettori :D Ecco un nuovo capitolo, scusate se è così corto :'(
Spero vivamente che qualcuno recensisca, non devono per forza essere positivi: accetto critiche ma anche consigli.
Spero di leggerne qualcuna, alla prossima.
Un abbraccio :*
************************************************************************************************************


La mattina seguente Videl si svegliò nel suo letto nel pieno delle forze, era guarita completamente: la schiena non le faceva più male e non era rimasto nemmeno l'ombra delle cicatrici rosse e profonde, come era possibile? Si ricordava solamente che Chichi era entrata nella sua stanza e le aveva fatto bere uno strano intruglio, possibile che fosse stato quello la causa della sua improvvisa guarigione? Si alzò velocemente e scese in cucina per ricominciare a lavorare e si accorse che tutto il palazzo era in subbuglio: ma cosa era mai successo? Appena i domestici la videro apparire la sommersero subito di domande:

Come stai?”

Cosa ti hanno fatto?”

Ti sei già rimessa?”

Videl si sentiva soffocare da tutte quelle domande e Kakaroth intervenne subito allontanando gli sguardi e le domande inopportune. La giovane si sedette al tavolo vicino a lui e alla moglie, che sorrideva compiaciuta, la cura del principe aveva fatto effetto.

Potreste dirmi cosa sta succedendo, perchè sono guarita così improvvisamente?”

La ragazza era confusa, almeno quanto il coniuge di Chichi, ma la donna aveva un'espressione felice e vittoriosa.

Vedi cara ieri sera mi sono imbattuta in un certo principino che stava venendo a farti visite, ovviamente non voglio fare nomi, e mi ha dato una sostanza con il potere di guarire ogni male, davvero gentile per un ragazzo che dice di non essersi affezionato troppo a te...”

Chichi parlava in modo un po' distratto ma ciò basto per far abbassare lo sguardo ormai arrossito di Videl che si chiedeva se veramente Gohan avesse fatto tutto quello per lei, andando contro gli ordini del padre.

Parli del diavolo e spuntano le corna” Il sussurro di Kakaroth arrivò a Videl che una volta girata verso la porta della cucina diventò ancora più paonazza di quel che era: Gohan era entrato in cucina e si era avvicinato al tavolo dove stavano facendo colazione i tre.

Buongiorno, sapete dove sono mia madre e mio padre?” Il giovane era ancora assonnato e sbadigliava sonoramente.

Mi hanno detto di riferirle che sono partiti per un po' di giorni, ma non si deve preoccupare torneranno presto. Ah un'altra cosa sire: le scomoderebbe indossare anche una maglietta invece di stare a torso nudo o preferisce far partire le fantasie di qualche ragazza?”

Chichi aveva il suo tono malizioso e Gohan e la ragazza in questione arrossirono violentemente.

Urcaaa scusate, mi sono dimenticato! Vado a cambiarmi immediatamente.”

Poi torni qua che le serviamo la colazione”

OK”

Gohan scappò in camera e anche Kakaroth non riuscì più a trattenere una sonora risata

Quel ragazzo è proprio sbadato!” Chichi aveva commentato il fatto appena accaduto guardando Videl negli occhi e ridendo facendo scattare l'allegria anche a lei.

Invece non era male” Pensò Videl, ma cancellando subito dopo l'immagine di Gohan con addosso solo i pantaloni corti del pigiama.

Il principe arrivò poco dopo vestito con una tuta da combattimento che lasciava vedere i pettorali scolpiti e con i pantaloni un po' troppo stretti.

Si ma allora lo fa apposta!” Chichi non credeva a ciò che vedeva e Videl era come in trance davanti a quel ragazzo.

Videl vai tu a servire? A quanto pare si è preparato per te!”

o-ok”

La ragazza obbedì e si avviò nella sala con il suo miglio sorriso e cercando di non fissare troppo il profondo spacco della sua maglia per non arrossire ulteriormente. Gohan fu molto felice di vederla in forma e la invitò a sedersi accanto a lui, lei inizialmente un po' titubante accettò l'invito e Chichi intuendo tutto chiuse la porta della cucina.

Allora come stai?”

Bene grazie...”

Sono felice sai? Avevo paura che il fiore non avesse funzionato per per fortuna tutto è andato per il meglio”

Ma allora aveva ragione quella donna, Gohan aveva fatto tutto quello per lei, era quasi commossa per la gentilezza e la disponibilità di quel ragazzo, veramente unico.

Non so come ringraziarti, sei fantastico Gohan!”

Ah bhè grazie eh eh eh”

Il giovane aveva assunto un posa un po' imbarazzata con una mano dietro la testa ed era diventato visibilmente rosso.

Ehi dato che papà non c'è che ne dici se dopo ti porto un po' fuori a visitare il nostro bellissimo pianeta? Ti piacerebbe?”
Gli occhi di Videl si illuminarono

CERTO! Ne sarei felicissima”

Ok allora vado a preparare l'occorrente ti vengo a prendere tra un'oretta qua!”

Detto ciò diede un bacio sulla guancia a Videl e se andò via fischiettando senza finire neanche la colazione e lasciando sbigottita la giovane.

Chichi aveva sentito tutto e uscì velocemente andando ad abbracciare la ragazza e trascinandola in camera per prepararla al meglio.

no, questo no e nemmeno questo!”

La donna stava cercando qualcosa che potesse stare bene al corpo minuto di Videl ma con scarsi risultati, poi trovò un suo vecchio abito color avorio e glielo fece indossare abbinando delle scarpe “segrete” dello stesso colore.

Mi spiace ma non ho del trucco da metterti.”
“Non si preoccupi va già benissimo così, perfetto davvero”

Gohan rimarrà stupito quando ti vedrà, sei bellissima, mi sa che farà fatica a non saltarti letteralmente addosso!”

Videl abbassò il capo e sorrise, poi si avviò verso il luogo d'incontro dove avrebbe atteso il suo “cavaliere” che l'avrebbe condotta nelle meraviglie del Pianeta Vegeta.

Lo vide arrivare poco dopo vestito con dei pantaloncini corti bianchi e una camicia per metà sbottonata di un celeste che faceva risaltare la sua pelle, gli occhi e i capelli.

Appena la vide rimase incantato dalla bellezza di quella ragazza e anche l'impressione di quest'ultima non fu da meno.

Sei bellissima”

Anche tu”

Il silenziò calò tra i due poi Gohan prese coraggio e dolcemente la condusse fuori dal palazzo, quella era la prima volta per Videl e si stava già pregustando le dolci meraviglie che avrebbe visto, anche se una era già davanti ai suoi occhi.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Una lezione un po' speciale ***


ATTENZIONE LEGGETE! Ciao, ecco a voi cari lettori il decimo capitolo di "The slave", le cose tra Gohan e Videl iniziano a farsi interessanti.....
Ho visto che alcuni hanno messo la storia tra i preferiti e tra i seguiti, GRAZIE MILLE A TUTTI! *.*
Ma vorrei sapere qualcosa anche tramite recensione, altrimenti non so se vi fa piacere che io continui, spero di riceverne su questo capitolo, ne sarei felicissima :D
Bhè allora le aspetto impaziente, un bacio e alla prossima :* <3
*******************************************************************************************************


Era la prima volta che Videl usciva da palazzo ed era molto emozionata, non sapeva proprio che cosa aspettarsi, aveva visto il pianeta solamente quando era stata deportata ma ovviamente in quel momento non se l'era potuto godere, a prima vista gli era apparso molto simile al suo pianeta, la Terra.

Gohan la stava conducendo per le strade del paesino che era a poca distanza dal palazzo, tutto era così differente da come se l'era immaginato.

Questo è il paese dove i domestici vengono sempre a fare la spesa, è un luogo molto carino e si può trovare veramente di tutto”

Oh ma qui è tutto molto differente dalla Terra, le persone sono simili ma per il resto...”

Veramente?”

Si, da quando in qua le bancarelle volano scusa?”

Ah be qui da sempre direi!”

I due scoppiarono a ridere, ma poi lo sguardo di Gohan si fece nuovamente serio

Non ti ho portata qua per vedere il mercato, ma per farti vedere quanto meraviglioso può essere questo pianeta, ma nella sua parte più selvaggia e incontaminata”

Videl era completamente rapita dall'enfasi con cui Gohan pronunciava ogni singola parola.

Ti porterò in un luogo segreto, dove la bellezza della natura regna sovrana, sei in grado di volare?”

A quelle parole Videl si incupì e fece cenno di no con la testa e si stupì quando Gohan la prese delicatamente tra le sue braccia e salì in cielo.

Stai tranquilla, ti porto io, spero che tu non soffra di vertigini.”

N-no”

Durante il tragitto nessuno dei due aprì bocca: Videl si stava godendo quei bellissimi momenti: stare sollevati da terra in quel modo dava una sensazione bellissima. Si stava godendo quel bellissimo paesaggio che scorreva velocemente sotto ai propri occhi, i colori e le forme si univano tra loro e agli occhi di Videl tutto ciò sembrava un quadro impressionista! Per non parlare poi delle calde braccia che la cingevano: si sentiva protetta e al sicuro da tutti e da tutto, teneva la sua testa appoggiata al petto del ragazzo e veniva cullata dal ritmo regolare del cuore. Videl era inebriata dall'odore di Gohan, non sapeva se si fosse messo del profumo oppure no, ma lei era estasiata da quell'odore di fresco che la stava avvolgendo lentamente, non sapeva cosa stesse succedendo dentro di lei ma probabilmente si stava pian piano e inesorabilmente innamorando di quel principe dal cuore puro, ma allo stesso tempo tanto coraggioso e forte. Solo dopo pochi minuti dopo erano arrivati a destinazione: era il luogo dove la sera prima Gohan si era rifugiato a pensare.

Videl rimase incantata nel vedere quella radura così verde e sterminata e la purezza delle acque di quel fiume, la cascata invece rifletteva ogni minimo raggio di luce.

E' bellissimo qua Gohan!”

Lo so, è il luogo dove vengo sempre quando ho bisogno di pensare oppure stare un poco da solo, il mio nascondiglio segreto”

Il giovane sorrise dolcemente alla ragazza e sentì dentro di lui crescere sempre maggiormente un sentimento che non sapeva spiegarsi, ogni volta che vedeva quella giovane si sentiva sereno spensierato.

Forse è questo l'amore...” Aveva pensato più volte Gohan.

Gohan, posso farti una domanda?”

Certamente dimmi”

Mi insegneresti a volare?”

Gohan rimase un attimo imbambolato davanti alla richiesta dell'amica, che cosa risponderle? Gli occhi supplichevoli di quest'ultima però fecero in modo che la proposta fosse accettata.

E va bene, ma non credere che sia facile, non ti basterà una sola giornata!”

Non ti preoccupare, ce la metterò tutta! Iniziamo adesso?”

Gohan era stupito dalla forza di volontà della ragazza e anche se con qualche dubbio accettò.

Ok, allora... per volare è necessario saper utilizzare al massimo il nostro ki e poi..”

il nostro cosa?” Gohan non aveva neppure finito la frase che Videl l'aveva subito interrotto.

Il nostro ki, la forza spirituale, sai cos'è vero?”

La risposta negativa di lei lo fece sbiancare.

Vuoi dirmi che senza di esso non è possibile volare?”

Gli occhi di lei si stavano già riempendo di lacrime.

No, non ti preoccupare tutti noi abbiamo dell'energia nel nostro corpo, bisogna solamente trovarla e imparare ad usarla, guarda!”

Gohan si sedette a terra con le braccia incrociate e Videl fece lo stesso, il giovane una volta concentrato unì un poco le mani e pian piano ne uscì una sfera luminosa, proprio come quella che Videl aveva visto fare da lui e suo padre durante il combattimento a palazzo.

Wow ma è stupefacente!” Questo fu tutto ciò che riuscì a dire la giovane

Spero solamente che non svenga per l'emozione” Pensò addolcito il principe.

Ok adesso tu. Devi rilassare tutti i muscoli, cervello incluso e vedrai che pian piano la tua energia verrà fuori.”

Seguendo il consiglio di Gohan la ragazza si rilassò e provò a imitare le mosse del giovane ma con scarsi risultati, all'ennesimo tentativo fallito Videl sembrava che volesse rinunciare.

no, basta non ce la farò mai!”

Non dire così, ci vorrà del tempo ma alla fine sono sicuro che ce la farai.”

Lo sguardo rassicurante di Gohan diede coraggio a Videl che ritentò immediatamente: doveva riuscirci per lui!

Si rilassò al massimo e dopo un po' una piccola sfera di luce si accese tra le sue mani, la gioia che provò fu immensa.

Bravissima hai visto che ci sei riuscita!” La voce di Gohan era euforica e senza nemmeno rendersene conto abbracciò un po' troppo forte la ragazza, poi allentò la presa senza però staccarsi da lei. Videl inizialmente rimase semi paralizzata poi si lasciò andare stringendo in ragazzo e avvicinandolo maggiormente a se.

Grazie di cuore” sussurrò Videl all'orecchio di Gohan.

E di cosa?” Il giovane allentò la stretta e la guardò dolcemente negli occhi stringendogli poi la guancia come si fa ad un bambino.

E adesso?”

Bhè ti insegno a volare, ma prima mangiamo che ho una fame da morire!”

Una sonora risata uscì dalla gola di Videl che però accettò avendo anche lei una certa fame.

Durante il pranzo, a base di panini, Videl volle delle spiegazioni sul perchè i Saiyan avessero la coda.

Sinceramente non lo neppure io, mi sa che sia un fattore genetico, a voi umani si è eclissata nel corso dei secoli in quanto non vi serviva a nulla, ma a noi è rimasta. Questa è la mia teoria.”

E che ve ne fate della coda?”

Questo per esempio” Gohan prese con la coda una mela da un ramo basso di un albero e la porse a Videl.

Guarda che si poteva benissimo prendere con le mani!”

Lo so ma stavo mangiando, ecco un'altra nostra caratteristica: abbiamo sempre fame.”

Lo vedo, vi servo continuamente tonnellate di cibo e voi lo ingurgitate come se nulla fosse.”

E che ci vuoi fare, siamo fatti così”

Beati voi che non mettete su neppure un kilo”

Per quanto ci alleniamo vorrei vedere il contrario, ma tu facevi arti marziali ora che mi viene in mente.”

Si perchè?”

No, è che ci hai messo poco a trovare la tua energia interiore e questa è una capacità tipica dei guerrieri.”

Si, mio padre era il campione del mondo”

Che bello, allora mi sa che tu assomigli davvero moltissimo”

A quanto pare...”

Che ne dici se ci rimettiamo al lavoro e guardiamo se entro oggi riesci ad alzarti in volo?”

Perfetto!”

Videl era in piedi nel mezzo della radura ed era al massimo della sua concentrazione, voleva assolutamente sollevarsi da terra quel giorno.

Non perdere la concentrazione, lascia che la tua forza arrivi fino ai tuoi piedi.”

Videl improvvisamente non si sentì più la terra sotto i piedi, stava volando non ci poteva credere. Lo sguardo soddisfatto del suo amico diceva tutto, era riuscita nel suo intento.

Evviva sto volando!”

Bravissima, ma stai attenta a non perdere la concentrazione o cad...”

Non fece in tempo a finire la frase che Videl cadde addosso a lui facendoli finire nel fiume.

Lei alzò lo sguardo ormai paonazzo e vide che la camicia di lui si era magicamente fatta estremamente trasparente, come se non l'avesse, il suo sguardo rimase immobile sul suo petto, poi con un sussurro disse:

Mi spiace, scusami...”

Ahahahahahahahah ci voleva proprio un bel tuffetto, faceva un certo caldo oggi!”

La sua reazione la stupì molto Videl che si lasciò scappare una piccola risata. Alzando il viso fino a quello di lui lo vide ridere e il sole che colpiva il suo volto lo faceva apparire come un angelo davanti agli occhi di lei.

Lui si trascinò a riva e senza uscire dall'acqua si stese a riva, lei lo seguì ma scivolò nuovamente finendo sopra di lui.

O Dio che imbranata che sono perdonami!”

Lui non rispose ma la fissò intensamente negli occhi e sorrise dolcemente facendola stendere completamente sopra di se. Videl era confusa ma accettò volentieri il gesto di Gohan e poggiò la nuca sulla sua spalla, cuore a cuore. Gohan decise che era il momento di togliere ogni distanza che li separava e le prese delicatamente il viso portandolo estremamente vicino al suo poi la baciò. Inizialmente fu un bacio puro e casto poi le mani di lui iniziarono a carezzarle i capelli, il viso e la schiena e le loro lingue cominciavano a cercarsi unendosi poi in una dolce danza coordinata. Lei dal canto suo lo teneva stretto in un abbraccio lasciandosi fare tutto: si fidava completamente di lui. Il bacio durò parecchi minuti ma quel magico momento fu spezzato dalle grida di un uomo che reclamava la loro attenzione: era un domestico della famiglia reale.

Ehi va tutto bene? Cosa vi è successo?”

I due si staccarono maledicendo entrambi l'uomo, ma come aveva fatto a trovarli?

Kakaroth mi ha detto che forse eravate qua, dovete tornare a casa è tardi!”

Gohan e Videl si alzarono visibilmente scocciati e dissero di essere inciampati in un sasso, lui l'aveva trasportata per sbaglio nell'acqua con lui cercando di riprendersi a qualcosa.

Detto ciò dovettero tornare a palazzo, il domestico aveva portato una navicella per riportarli a casa, Videl ci salì mentre Gohan tornò a casa volando e visibilmente nervoso.

Arrivò prima lui della navicella e viste le condizioni in cui era Chichi si preoccupò, ma lui le disse che erano scivolati nel fiume.

Scivolati si si, comunque domani è il compleanno di Videl se le interessa!”

Cosa domani?! E me lo dici solo ora?”

Scusi, aveva detto che non le interessava.”

Gohan provò a difendersi nascondendo il rossore che lo assaliva:

Si, cioè no ma è che.... emh...volevo almeno prenderle un regalino, come ho sempre fatto con voi!”

Mmmh, che ne dice se le prepariamo una cenetta? Solo lei e Videl d'accordo?”

Chichi aveva nuovamente il sorriso malizioso, ma Gohan da buon attore qual era (certo come no...) dissimulò e disse che andava bene.

Era notte inoltrata e Gohan e Videl erano ognuno nelle loro stanze:

Gohan pensava a cosa comprare alla giovane, la mattina si sarebbe alzato presto e le avrebbe comprato qualcosa di straordinario, inoltre, anche se era palese, voleva dirle che si era innamorato di lei.

Videl invece non riusciva a dormire, era troppo eccitata dai fatti di quella giornata: il luogo fantastico, il volo e il bellissimo bacio ricevuto dal principe, si specialmente quello. Era completamente cotta e stra cotta di Gohan e credeva di aver ricevuto il dono più bello per il suo compleanno: l'amore!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Doni e resistenze ***


LEGGETE PER FAVORE!
Ciao a tutti, ecco anche l'11 capitolo, spero che vi piaccia :D
Scusate per eventuali errori ma non ho il wifi e pur di aggiornarla l'ho scritta con il cell, ecco perchè questo capitolo è talmente corto.
MI LASCIATE UN COMMENTINO PER FAVORE? Grazie di cuore anche a chi legge in silenzio e apprezza il lavoro <3
Alla prossima :*
*************************************************************************************************************************



 

Il sole era appena sorto e un raggio penetrò nella stanza del giovane principe che stava beatamente dormendo. Quest'ultimo si svegliò di soprassalto ricordandosi che giorno fosse e saltò velocemente giù dal letto, si vestì più in fretta che potette e senza farsi sentire uscì da palazzo in fretta e furia. Si diresse in paese per prendere a Videl il più bel regalo in commercio e si accorse che forse non dovevano neanche essere le cinque di mattina in quanto non un'anima si aggirava per quei quartieri.

Perfetto e adesso che cosa faccio?” Il giovane era molto dispiaciuto, non poteva tornare il pomeriggio in quanto aveva gli allenamenti a palazzo. Una voce attirò la sua attenzione: voltandosi vide una donna che lo chiamava:

Buongiorno sire, se sta cercando un negozio aperto venga pure, il mio lo è 24 ore su 24, non so cosa cerca però...”

Gohan accettò volentieri l'invito e ringraziò il cielo per aver trovato una brava donna pronta a venirgli in aiuto. Entrato nel negozio si accorse che c'era veramente di tutto: dagli alimentari ai prodotti per il corpo, fortunatamente c'era anche un reparto gioielleria! Iniziò a dare un'occhiata in giro e la sua attenzione fu attirata da un piccolo anello d'oro con una scritta di diamanti in una lingua che lui non conosceva.

Oh vedo che è attratto da quell'anello, veramente splendido non trova?”

Si, è fantastico, ma avrei solo una domanda: cosa c'è scritto?”

Questa è un'antica lingua terrestre, il latino, la parola in questione è “Aeternum” che significa “Per sempre”

Ma è perfetto, non potevo trovare niente di meglio, lo prendo! Mi scusi potrebbe farmi un pacchetto regalo?”

Ma certo, nessun problema.”

Quindi lei viene dalla Terra?”

No, ma mio marito si e mi ha insegnato qualcosa: adesso noi e i terrestri parliamo la stessa lingua ma lui mi ha detto che prima la lingua ufficiale era il latino in molte parti del mondo”

Davvero? E lei crede che una terrestre saprebbe il significato di quella parola che è nell'anello?”

Questo è da vedere sire: il latino veniva parlato molti secoli fa e solo se la ragazza in questione lo ha studiato saprebbe tradurlo, ma perchè mi fa una domanda del genere?”

No no, solo per curiosità! Quanto le devo?”

Ma sta scherzando? Assolutamente niente e lei lo sa bene”

Non faccia così, ne è proprio sicura che non le devo niente?”

Sicurissima”

Allora grazie, non so come ringraziarla”

Non c'è di che, spero che il regalo faccia l'effetto desiderato”

Speriamo... Arrivederci!”

A lei principe.”

Gohan aveva trovato un bellissimo anello e adesso aveva un'altra idea per la testa: mancava ancora un bel po' di tempo prima che i servitori si svegliassero e lui voleva raccogliere un bellissimo mazzo di fiori per la festeggiata, sarebbe rimasta stupita.

Corse nel luogo più bello che conosceva e raccolse moltissime varietà di fiori: rose, gigli, fiori di ibisco e molti altri, tutti estremamente colorati poi tornò a palazzo.

Che scemo che sono! Mi sono dimenticato il biglietto di auguri...” Gohan cercò velocemente un foglio e una penna e si imbattè per caso in un vocabolario di latino: non sapeva cosa ci facesse lì ma decise di fare la scritta in quella lingua, non sapeva bene il perchè ma aveva quell'istinto. Cominciò a sfogliarlo e a cercare le parole giuste poi dopo un quarto d'ora abbondante ammirò la scritta che aveva ottenuto:

Felix dies natalis, quod vestri somnia re fieri. Te amo, ero tibi in perpetuum. Princeps vester in caritate Gohan”

Non sapeva se fosse corretto ma il messaggio gli era venuto dritto dal cuore e sperava con tutto se stesso che la ragazza lo apprezzasse. Si avvicinò silenziosamente verso la sua camera ed entrando si accorse che Videl era già alzata, si stava preparando in bagno. Decise di lasciare i fiori sparsi sul letto e intorno ad esso sul pavimento e il regalo con il biglietto sul cuscino, sistemato il tutto se ne andò sorridendo. Videl una volta uscita dal bagno dovette riprendersi al miro per non cadere a terra dalla sorpresa: il suo letto era completamente cosparso di petali di fiori che emanavano un delicatissimo odore, lei si avvicinò ad esso e la sua sorpresa fu ancora più grande quando vide il piccolo pacchetto e il bigliettino che erano stati adagiati sul cuscino. Lei afferrò il pezzo di carta ripiegato con cura e lesse il contenuto; una lacrima solitaria scese sulla sua guancia: non era tristezza, ma un'enorme felicità, sperava con tutto il cuore che il “suo” Gohan ricambiasse i sentimenti che provava e quella ne era la prova tangibile. Non sapeva come quel ragazzo conoscesse la data del suo compleanno, ma adesso questo non le importava affatto, il testo del biglietto era veramente dolcissimo e lei ringraziava il cielo che avesse studiato il latino, anche se all'epoca le sembrava inutile e noioso. Poi arrivò la volta di aprire il pacchetto, Videl si ritrovò tra le mani un piccolo anello con una scritta di diamanti sempre in latino: lo indossò e vide era la misura perfetta, le calzava veramente a pennello. Si stava godendo quei momenti, fantasticando sul loro incontro che sarebbe avvenuto poco dopo quando il suono di una sirena impazzita la fece tornare alla realtà. Non sapeva che cosa aspettarsi e la vista di una Chichi super preoccupata non la rassicurò affatto

Presto seguimi!” La donna l'aveva presa per un braccio e la stava trascinando verso una parte del castello che non aveva mai visto, scesero numerose scale e si ritrovarono in una grande sala sotto il livello della terra: tutti erano lì.

Ma che cosa sta succedendo?” Videl voleva ottenere delle spiegazioni

E' arrivata la resistenza!”

Cosa?” La giovane non capiva cosa stesse succedendo.

Un gruppo di nemici che vuole distruggere i sovrani di questo pianeta, hanno escogitato un nuovo attacco contro il palazzo: noi dobbiamo rimanere qua per sicurezza!”

E Gohan?” La voce di lei si era fatta estremamente preoccupata

E' andato a combattere”

Videl rimase paralizzata, cosa significava “E' andato a combattere”? Non poteva credere che stesse realmente rischiando la vita per salvarli tutti. Adesso il suo unico desiderio è che tornasse sano e salvo a casa dicendo che tutto era andato bene e che il pianeta era salvo. Lo scontro era iniziato e si sentivano bene i primi colpi e la terra che tremava sotto di essi, Videl continuava a sperare tenendo stretto nelle mani l'anello e il biglietto.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Tutto è bene quel che finisce bene..... per ora! ***


Ciao a tutti, ecco il 12 capitolo!
Non sono molto brava a descrivere scene come dire "hot", quindi perdonatemi.
LASCIATE UNA RECENSIONE PER FAVORE! Frazie mille, mi fa molto piacere riceverne qualcuna!
Alla prossima!!  <3 <3
*******************************************************************************************************************************

La resistenza stava avanzando velocemente verso il palazzo reale: era sicura che quella volta ce l'avrebbe fatta a sconfiggere il Re e a prendersi il trono.

Gohan stava volando velocemente verso il luogo dove si stava svolgendo la battaglia, questa volta non gliela avrebbe fatta passare liscia a quei maledetti!

Una volta arrivato sul campo di combattimento si accorse che senza l'intervento di suo padre l'esercito reale stava avendo la peggio: non riusciva a sottomettere i guerrieri avversari, evidentemente più forti di loro. Decise di andare subito al sodo della faccenda attaccando direttamente il capo della resistenza, un certo Turles, da sempre in conflitto con la famiglia reale in quanto anche lui voleva per sposa Bulma.

Oh ma guarda un po' chi abbiamo qui, il mocciosetto reale!” Turles ringhiò queste parole enfatizzando le ultime due con un astio incredibile.

Tuo padre ha così tanta paura che ha mandato te a combattere al posto tuo, sleale da parte sua, sa che non mi piacciono le vittorie facili!”

Ti sbagli, mio padre è via per questioni burocratiche e qui sono io il solo ad avere le possibilità adatte a batterti!”

Quante storie, fatti sotto e vediamo che cosa sai fare!”

Volentieri”

I due guerrieri iniziarono a colpirsi con una ferocia inaudita, nessuno dei due voleva che l'altro avesse la meglio su di lui. Turles e Gohan erano sulla stessa lunghezza d'onda, Turles poteva essere anche molto forte ma il principe in quegli anni si era allenato moltissimo e anche se non lo dava a vedere era un combattente fortissimo, se si arrabbiava veramente era più tremendo dello stesso padre. Era un susseguirsi di terribile esplosioni causate dai colpi energetici lanciati sul campo: sul quel pianeta le uniche armi a disposizione erano le risorse vitali dei guerrieri, ancora più infide e micidiali delle migliori armi in commercio sul pianeta più evoluto dell'intero universo.

Nel frattempo a palazzo gli echi del combattimento si sentivano perfettamente, le pareti continuavano a tremare e sembrava che dovessero cedere da un momento all'altro. Gli inservienti erano tutti in una grande sala sotterranea utilizzata per salvarli dagli attacchi nemici, ma anche lì tutto sembrava un inferno: i continui terremoti facevano sballottare tutti da una parte all'altra e sembrava che da un momento all'altro il lampadario dovesse cadere. Videl era in un angolo della sala, pregava in silenzio, nel cuore di Kakaroth invece stava nascendo una grande rabbia: doveva assolutamente andare ad aiutare l'esercito nel combattimento, lui era un ottimo combattente e sicuramente sarebbe stato di grande aiuto.

Mi spiace ragazzi ma io devo andare a dare una mano”

Che cosa, tu sei tutto matto, non ci pensare nemmeno” La voce della moglie era risuonata come un tuono in tutta la stanza, ma ormai era tutto inutile, lui aveva già preso la sua decisione.

Scusami cara, ma ho già preso la mia decisione, tornerò sano e salvo te lo prometto”

Chichi riusciva a stento a trattenere le lacrime, non voleva che accadesse nulla di male al suo adorato marito.

Mi raccomando, fai attenzione...”

Il suo sguardo rassegnato fece intendere al marito che poteva andare, quindi le diede un forte abbraccio rassicurante e partì verso il campo di battaglia.

Torna presto tesoro...” La voce di lei era un leggero sussurro, Videl se ne accorse e andò da lei per rassicurarla.

Vedrà che andrà tutto bene!”

Lo spero cara, lo spero...”

Kakaroth era quasi arrivato, riusciva a intravedere i due eserciti che combattevano, con i rispettivi capitani. Gohan e Turles stavano utilizzando tutta la propria forza , erano veramente mal ridotti: Turles aveva varie ferite sparse per tutto il corpo, Gohan aveva la tuta a brandelli e delle profonde ferite sul braccio sinistro e sulla fronte; nessuno però cedeva.

Kakaroth vide le condizioni del ragazzo e prima di tutto decise che si doveva eliminare il capo della resistenza, poi il resto sarebbe stato un gioco da ragazzi: fece un cenno al giovane principe senza farsi vedere, la strategia era quella utilizzata a palazzo contro il padre: Kakaroth andò dietro a Turles senza farsi vedere, poi i due scagliarono una Kamehemeha combinata, così facendo il nemico non si accorse del colpo che veniva da dietro e perse la lotta molto velocemente. Il colpo era stato talmente violento che l'uomo cadette a terra privo di vita in pochi secondi, scatenando il panico tra i suoi seguaci che se la diedero a gambe levate abbandonando l'idea di attaccare il castello.

Il ragazzo cadde a terra senza forze e fu portato a palazzo per farsi curarsi.

Tutti erano usciti dal nascondiglio e avevano dato il primo soccorso al principe: le sue condizioni non erano gravi ma le ferite andavano curate prima che si infettassero, dopo di che lo misero a letto per riposare. Videl voleva assolutamente vedere come stava il ragazzo e poi lo voleva assolutamente ringraziare per il bellissimo regalo che le era stato fatto.

Chichi la prego posso vedere come sta il principe?”

E va bene, ma portagli la cena che deve mangiare un po'”

Certo, grazie mille”

Di niente!”

Videl andò verso la camera di Gohan con l'anello al dito e la cena tra le mani, aprì la porta e vide che il giovane stava tranquillamente leggendo un libro, come se le ferite che aveva non gli procurassero nessun dolore.

Posso entrate?”

Oh Videl sei tu, entra pure!”

La ragazza si avvicinò al letto del ragazzo e lasciò la cena sul suo comodino, lui le fece cenno di sedersi accanto a lui e le fece spazio.

Come stai?”

Bene grazie, il dolore non lo sento neanche più di tanto”

Ah, senti Gohan io volevo ringraziarti immensamente del regalo che mi hai fatto, veramente non dovev...”

Non fece in tempo a finire la frase che il giovane l 'aveva già stretta a se serrandole le labbra in un dolce bacio, lei ricambiò immediatamente gettandogli le braccia dietro il collo.

Cosa mi stavi dicendo scusa?” Gohan si era staccato facendola stendere accanto a se, la guardava dolcemente con un sorriso sulle lebbra.

Lei divenne rossa e gli fece vedere l'anello al dito.

Hai capito cosa c'era scritto sul biglietto?”

Si, sono veramente felice sai?”

Bene, mi fa piacere, sono pronto a battermi contro qualsiasi avversità pur di mantenere vivo ciò che c'è scritto sull'anello.

Per sempre...” Pronunciò lei

Per sempre” gli fece eco lui abbracciandola e stringendola al petto scoperto.

Chichi mi ha detto che devi mangiare qualcosa” Disse Videl accoccolandosi a lui.

E va bene, avevo un ceto languorino in effetti!”

Nova...”

Ahahahahahah!”

Gohan prese il vassoio con il cibo e fece a metà con Videl, la cena passò allegramente tra risate e carezze.

Mi spiace che tu non abbia avuto il compleanno che desideravi”

Ma cosa stai dicendo? Io il mio regalo più bello l'ho già avuto!” Detto ciò si avvicinò a Gohan baciandolo con sempre maggiore voga, poi si sentì sollevata dal letto, lui l'aveva trascinata sopra di se e la stava stringendo le spalle carezzandola dolcemente . Tutto accadde in pochi secondi: le posizioni si scambiarono e ora Videl era sotto il possente corpo di Gohan che la guardava con occhi sognanti

Sei bellissima!”

Anche tu...”

Lui la baciò nuovamente poi con i suoi occhi cercò una risposta d'approvazione per quello che stava per fare, lei un po' imbarazzata lo guardò dolcemente annuendo con il capo.

Lentamente Gohan iniziò a baciarle ogni centimetro del suo volto mentre le scioglieva i capelli raccolti in una coda e le abbassava le maniche della maglia che indossava, lei dal canto suo si aggrappò alla sua schiena iniziando ad emettere gemiti di piacere ogni volta che le labbra semi schiuse di lui le sfioravano la pelle. Continuando a baciarla con sempre maggiore passione le tolse la maglia e i leggeri pantaloncini lasciandola in intimo. Il suo corpo era minuto e i lunghi capelli neri le incorniciavano il viso e le spalle pallide. Le labbra del principe scesero dal volto di lei per posarsi delicatamente sul collo e le spalle di Videl che era già in estasi sotto il tocco delicato di lui e sempre con maggior voga iniziò ad accarezzarlo sui pettorali guizzanti e le larghe spalle. La giovane riportò l'attenzione di Gohan sulle sue labbra e guidandolo con le mani si fece togliere il reggiseno e gli slip lasciandola nuda agli occhi curiosi e imbarazzati del giovane che dal canto suo si sfilò i boxer. Adesso entrambi erano nudi, solamente per loro, lui prese a scendere sempre maggiormente con le labbra per baciarla dolcemente ogni parte del suo corpo mentre le mani stavano giocando nell'interno coscia di lei che gemeva ogni singola volta. Arano quasi arrivati al dunque: Videl lo guardava implorante continuando a baciarlo e accarezzarlo delicatamente e dopo che Gohan ebbe un'ulteriore approvazione della compagna si fece spazio tra le sue gambe e delicatamente la penetrò facendole cadere una lacrima sul volto per il dolore che aveva provato.

Perdonami, non volevo davvero..”

Non ti preoccupare, non è niente, continua ti prego”

La sua implorazione ebbe il risultato ottenuto e Gohan dopo averla baciata nuovamente iniziò a muoversi in lei con tutta la delicatezza di cui era capace e vedendo che i gemiti di lei si facevano sempre più forti, facendolo eccitare maggiormente, iniziò a spingere con maggiore potenza, sempre attento a non farle del male. Videl si aggrappò alla schiena di Gohan inarcandosi sempre di più verso di lui e facendo sfuggire qualche gemito incontrollato anche al ragazzo. Raggiunsero insieme l'apice del piacere e trattenendo a stento un urlo selvaggio Gohan si riversò in lei. Lui si distese accanto alla ragazza ancora ansimante e sudata e la guardò negli occhi per interminabili secondi, Videl lo abbracciò istintivamente sussurrando un “Ti amo”

Lui ricambiò con la stessa gentilezza, alla fine dei conti la giornata non era andata poi così male.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Nubi all'orizzonte ***


Ciao a tutti, rieccomi con il capitolo 13, spero vivamente che vi piaccia.
Una nuova minaccia si stava per abbattere a palazzo, ma io non anticipo nulla, capirete da soli!
UN COMMENTINO? GRAZIEEEE
Alla prossima, baci :*

****************************************************************************

Videl si svegliò tra le forti braccia di Gohan , che stava ancora beatamente dormendo abbracciato a lei. Le ci volle un po' per rimettere in ordine le idee, ma quando si accorse che entrambi erano nudi avvampò improvvisamente ricordando tutto. Ancora non ci credeva, veramente aveva fatto l'amore con Gohan, una gioia immensa la catturò improvvisamente e abbracciò con trasporto il corpo dell'amante, che si svegliò immediatamente.

Buon giorno principessa..”

Buon giorno, ma che ore sono? Chichi sarebbe dovuta venire a cercarmi già da un pezzo!”

Ah non lo so, anche se fosse sei in buone mani no?”

Detto ciò baciò con dolcezza la giovane facendola sorridere.

E già, ci manca poco che non tu mi mangi quando ti viene fame!”

Lo schernì lei.

In affetti avrei una certa fame!”

Disse lui con le sua solita aria ingenua.

Sempre il solito....”

Gohan cercò di abbracciarla per coccolarla un po' ma lei si alzò velocemente dal letto ridacchiando e lasciando lui con un'espressione dubbiosa.

E no caro, adesso ti alzi che è tardi!”

Uffa...”

Quell'espressione leggermente offesa e da bambino fece addolcire Videl che allora gli si avvicinò schioccandogli un bacio sulla guancia e trascinandolo in bagno, che ovviamente era nella camera.

Doccia?” La proposta di Videl fece arrossire Gohan, che dopo lo schok iniziale rispose

Certo, falla pure!”

Anche tu, entra muoviti”

La timidezza negli occhi di Videl era scomparsa per lasciare lo spazio alla malizia.

COSA?”

Non avrai mica paura di fare la doccia con me?” Le provocazioni di Videl ebbero il risultato sperato e Gohan si arrese entrando nell'immensa doccia del bagno.

Durante la doccia il giovane principe teneva gli occhi al pavimento e cercava di non sfiorare neppure il corpo della compagna che nel frattempo si era accorta dell'imbarazzo di lui e cercava di trattenere una risata. Voleva provocarlo un po' così si avvicinò a lui in modo distratto e lo abbracciò da dietro, facendolo sussultare leggermente.

Cos'hai Gohan, qualcosa non va?”

N-no va tu-tutto bene...”

Allora dimostramelo”

Non ebbe neppure il tempo di finire la frase che già aveva iniziato a giocherellare con i suoi capelli e a mordicchiargli i lobi delle orecchie. Gohan fu travolto da un mare di emozioni e con uno scatto fulmineo si voltò portando Videl in un angolo della doccia, alle volte il suo istinto Saiyan aveva la meglio su di lui.

S-scusa, non volevo”

E di che?”

Susseguì un lungo bacio che via via si andava approfondendo, improvvisamente qualcosa fece sussultare Videl e Gohan, qualcuno aveva bussato alla porta. Gohan uscì velocemente dalla doccia e si coprì alla meglio con un asciugamano prima di andare ad aprire, la sopresa fu immensa quando si trovò davanti proprio lui

Papà?”

Ehi da quando in qua ti ho dato il permesso di rimanere in camera così a lungo signorino?”

La voce del re era severa ma si poteva intravedere un sorriso compiaciuto sul suo volto, adesso cosa stava succedendo?

Scusa, ma non ho sentito la sveglia... eh eh eh!”

Muoviti e scendi immediatamente, io e tua madre ti dobbiamo dare una fantastica notizia!”

Gohan richiuse la porta e si vestì velocemente, seguito da Videl.

E adesso cosa faccio io Gohan?”

Dici di essere tornata dal mercato, ma che non hai trovato nulla che ti ispirasse!”

Grazie sei un genio!”

Videl diede un bacio al ragazzo e silenziosamente uscì dalla stanza per dirigersi in cucina.

Gohan si gettò a peso morto sul letto, e adesso cosa aveva in mente suo padre?

 

Scusate il ritardo, ero andata al mercato!”

Ah ciao Videl, mi avevi fatto preoccupare sai?”

Scusa Chichi...”

Ah vabbè, vai a servire tu la colazione?”

Certo!”

Chichi si avvicinò alla ragazza e sorrise

Brava, bel colpo stanotte!”

Videl avvampò improvvisamente e uscì velocemente dalla cucina per portare in tavola l'abbondante colazione: ora che il re era ritornato sicuramente la pace che si era creata sarebbe svanita, ma lei non avrebbe rinunciato al suo amore, questo era poco ma sicuro.

 

Allora, fra due sere si terrà un grande ballo in tuo onore figliolo, non sei contento?”

Vegeta aveva fatto la sua affermazione in modo molto solenne, ma Gohan non riusciva a capire nulla di quello che stava accadendo.

Come un ballo in mio onore?”

Si, e sarà proprio lì che io ti darò la notizia più bella di tutta la tua vita!”

Sparirai una volta per tutte dalla mia vista?” Il giovane riuscì a frenare appena in tempo la sua lingua e stette zitto, adesso cosa stava architettando il padre, sicuramente nulla di buono vedendo lo sguardo affranto della consorte.

 

Videl nel frattempo si era dovuta sedere: sentiva le gambe cedere, aveva una forte nausea e si sentiva stranissima.

Videl tutto bene?” Si accertò Kakaroth

No, sto male, mi sento strana...”

Prova ad uscire un po' per prendere una boccata d'aria ti va?”

Ok grazie”

Videl non fece in tempo ad alzarsi che le gambe le cedettero immediatamente e svenne. Kakaroth la portò subito dalla dottoressa che la visitò, poi dicendo che non c'era nulla di cui preoccuparsi chiese di esser lasciata sola con la ragazza.

Cosa mi prende?”

La dottoressa sorrideva

Non ne sono ancora certa, chiamerò uno specialista per farti visitare meglio, ma tu non ti preoccupare, per ora si tratta solo di una leggera febbre e lo svenimento è stato causato da quello, adesso riposa.”

Videl però non ne era molto sicura, sentiva qualcosa di strano dentro di se, una sensazione mai provata prima, ma non sapeva darsi una risposta su che cosa fosse.

 

Una tremenda tragedia stava per abbattersi sul castello, ma tutti ne erano ancora allo scuro.

 



Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Scomode rivelazioni ***


Ciao a tutti, ecco anche il 14 capitolo :)
Spero vivamente che vi piaccia e nessun problema: presto il piano di Vegeta verrà svelato.
ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI!
un bacione alla prossima <3

*******************************************************************************************

Nella stanza di Videl era appena entrata la dottoressa seguita da uno strano signore, anche lui sembrava un medico.

Videl posso entrare?”

Certo, venga pure”

Come va?”

Meglio grazie, ma la stanchezza mi assale sempre maggiormente...”

Non ti preoccupare, ho chiamato uno specialista, ecco lui è il signor Mark, visitandoti sarà in grado di dirti con maggior certezza le cause del tuo malore.”

Grazie mille, buon giorno a lei dottore.”

Buon giorno cara, adesso ti chiedo di toglierti la maglia, la dottoressa mi ha detto i sintomi e ho un presentimento”

D'accordo”

Il dottore prese a tastarle gentilmente il ventre e la pancia, la sua espressione era seria e professionale, ma una punta di preoccupazione si poteva chiaramente leggere nei suoi occhi.

Allora dottore?”

Non saprei, senta anche lei Videl, qua sul basso ventre, è duro non sente?”

Si e allora?” Videl stava iniziando a temere il peggio

Quanti anni ha?”

Diciotto compiuti ieri”

Ok allora legalmente posso farlo, ma mi serve il suo consenso, mi dica lei è vergine?”

Una leggera punta di rossore fece risaltare le guance pallide di lei, poi rispose:

No, perchè?”

Mi consente di fare una visita ginecologica completa?”

Panico, solamente panico si poteva leggere negli occhi azzurri di lei, cosa le stava succedendo?

C-certo, ma perchè?”

Non si preoccupi, è la prassi”

E va bene”

Videl si tolse gli slip e con non poco imbarazzo si fece visitare dal dottore Mark per poi sentire l'esito.

Allora dottore?”

Proprio come mi aspettavo.... mi spiace ma devo darle un paio di notizie, una buona e una un po' meno”

M-mi di-dica...”

Videl stava cercando di mantenere la calma ma non le risultò un'impresa molto facile

Partiamo dalla buona notizia: mi devo congratulare con lei, aspetta un bambino!”

Le parole del dottore uscirono euforiche e sul viso della ragazza si poteva leggere un'espressione non ben definita, trattenne il respiro per un attimo poi scoppiò in un pianto dirotto, un misto tra gioia e disperazione.

M-ma che le sta succedendo signorina, non è contenta?”

Certo che lo sono, scusi non me l'aspettavo” cercò di mentire lei, sapeva che questa novità le avrebbe portato parecchi guai, come dirlo a Gohan? E specialmente a suo padre? Sicuramente l'avrebbe uccisa senza mezzi termini in quanto aveva disonorato il valore del figlio.

E la seconda?”

Mi spiace dirle che durante questa gravidanza non dovrà sforzarsi molto in quanto il suo utero non è molto forte e ogni movimento strano potrebbe farla abortire, ecco perchè questa mattina è svenuta”

Ecco, la ragazza lo sapeva, ovviamente doveva dirlo, tanto prima o poi lo avrebbero scoperto comunque e Vegeta le avrebbe fatto perdere il bambino, così scoppiò nuovamente in un pianto dirotto, aggrappandosi al cuscino che subito si inumidì.

Mi può lasciare da sola, anzi mi può chiamare la signora Chichi?”

Certo, vado immediatamente, arrivederci.”

La ragazza nemmeno rispose, era sconvolta e Chichi era l'unica persona di cui si fidasse, l'avrebbe sicuramente aiutata. Poco dopo la donna bussò alla camera della giovane

Videl, come va?”

Male, malissimo...” era solamente un sussurro disperato

O cara ma che cosa hai?”

La ragazza le fece cenno di avvicinarsi a lei e di sedersi sul letto, poi in un tentativo disperato di aggrapparsi a qualche speranza di salvezza abbracciò forte la donna.

Sono incinta di Gohan...” Queste furono le uniche parole che riuscì a pronunciare

La donna rimase scioccata dalla rivelazione di Videl e la strinse ancora maggiormente per infonderle coraggio e speranza.

Congratulazioni, hai intenzione di dirlo al principe?”

Devo, tanto prima o poi lo scopriranno tutti, ma non è questo che mi turba, il medico mi ha detto che se mi sforzo troppo il bambino non ce la farà...”

Oddio, mi spiace tanto...”

Il ballo si terrà domani sera no?”

Si perchè?”

Bene, dopo di esso gli darò la notizia, deve saperlo”

Sarà molto contento, lui ti ama veramente e troverà una soluzione!”

Lo spero veramente, adesso scusa ma vorrei rimanere un po' da sola, devo ancora riprendermi del tutto...”

Certamente, passo dopo per vedere come stai”

Ah un'ultima cosa: voglio partecipare pure io al ballo, nessuno dovrà sospettare nulla, per oggi dica solo che ho la febbre”

Va bene, ora riposa”

Ok”

 

Principe Gohan è permesso?”

Certamente”

Il ragazzo era steso sul letto a guardare il soffitto, ma una voce femminile lo fece riavere: era la stilista di corte e doveva vedere come gli andava l'abito per la cerimonia.

La prego si provi il completo”

Mhmm...”

Uscì dal bagno poco dopo con indosso un paio di pantaloni avorio abbinati alla giacca, in modo da far risaltare gli occhi e i capelli oltre che la corporatura di lui, sotto una camicia bianca e un paio di scarpe chiare. Il vestito gli donava veramente molto ma lui sembraa non accorgersene o almeno non se ne era neppure accorto.

Sta davvero benissimo, è una favola”

Grazie...” La voce del ragazzo era molto distratta

Suo padre mi ha detto di dirle che questa sera la cena si terrà venti minuti prima”

Ah ok grazie”

Allora arrivederci”

Ciao”

Una volta rimasto solo il giovane si cambiò velocemente e si stese nuovamente sul letto a rimuginare su chissà cosa, ma lui lo sapeva fin troppo bene. Ripensava a cosa era successo la sera prima con Videl, l'amava veramente e non voleva perderla per nessuna ragione al mondo. Decise che avrebbe affrontato suo padre dopo il ballo, volente o nolente avrebbe sposato quella ragazza, anche a costo di perdere il posto di successore al trono, ormai voleva solamente scappare via da quella vita e rifarsene una insieme alla ragazza.

Per la prima volta non vedeva l'ora di scendere a cena per rivedere quel bel faccino angelico e fremette per tutto il tempo rimanente, poi all'ora stabilita scese di furia e sfoderò il suo miglior sorriso.

Ah che bello figliolo, finalmente ti sei deciso a riprendere vita!”

Si papà!”

Non era mai stato un buon attore, ma in quel caso fare buon viso a cattivo gioco non gli dispiaceva affatto.

Allora come è andata la prova del vestito?”

Bene mi sta a pennello!”

Fantastico! Domani farai faville”

Ma cosa stava succedendo al padre? Non lo aveva mai visto felice a quel modo e tutto quello gli puzzava di bruciato.

La cena quella sera fu servita da Kakaroth e Gohan non riusciva a capire perchè non ci fosse la ragazza amata e perchè lui aveva quel volto affranto, come tutti gli altri servitori.

Dopo la cena aspettò che tutti fossero andati a letto e si intrufolò silenziosamente nelle stanze dei servitori fino ad arrivare alla camera di Videl. La trovò ancora sveglia e piangeva a dirotto, Gohan non poteva vederla piangere e d'istinto le si avvicinò e la cinse da dietro. Lei non lo aveva sentito arrivare e sussultò al contatto con le sue braccia e il respiro sul suo collo.

Ehi bellissima cosa succede?”

Videl si girò piano poi guardandolo negli occhi scoppiò nuovamente a piangere aggrappandosi forte a lui.

Giurami, giurami che non mi lascerai mai sola! GIURAMELO!”

Gohan rimase sconvolto per quello sfogo, poi la strinse a se giurandogli tutto, mai l'avrebbe fatta soffrire, per nessuna ragione al mondo.

Videl ma che dici? Non ti abbandonerò mai sappilo... ti amo”

Anche io, adesso è meglio che vai, nessuno ci deve vedere insieme per il momento”

Hai ragione, ma dimmi che cos'hai!”

Videl non gli disse nulla della gravidanza ma disse che quello sfogo era causato da una forte febbre, così fece gentilmente uscire Gohan dalla stanza senza prima averlo baciato dolcemente, poi si stese sul letto, incapace di trattenere l'ansia che aveva.

Gohan invece era molto preoccupato per lei, non riusciva a prendere sonno per le mille domande che lo attanagliavano: cosa aveva la sua amata? Che cosa stava architettando suo padre? Tutto era estremante confuso, nulla era al posto giusto del puzzle...

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Svelata la vendetta di Vegeta ***


Ciao a tutti, ecco un nuovo capitolo della storia. le cose iniziano a farsi dure, ma i due non molleranno tanto facilmente. Vegeta ha finalmente svelato il suo piano malvagio, ma basta anticipazioni, leggete e scoprirete!
ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI CON ANSIA
Un saluto a tutti, bacioni e alla prossima :*
****************************************************
****************************************************

Era il grande giorno del ballo reale: quella sera finalmente si sarebbe scoperto il piano organizzato da Re Vegeta e Gohan non vedeva l'ora. Già dal mattino presto tutti erano in subbuglio per organizzare al meglio la festa e gli stilisti stavano passando da una camera reale all'altra già da ore, Gohan si annoiava immensamente, non era per lui tutto quello sfarzo, ma voleva sapere le vere intenzioni del padre: tutto gli puzzava fin troppo di bruciato. Era arrivato velocemente il momento del pranzo e la famiglia si era riunita in sala per l'occasione, a servire c'era nuovamente Videl, si era ripresa un po' dallo shock e non voleva dare troppo nell'occhio a nessuno, ma non poteva fare a meno di fissare il principe, era troppo bello per lei e presto sarebbe diventato il padre di suo figlio.

Allora figliolo sei eccitato per questa serata?”

Ehm, certo papà, non vedo l'ora!” Gohan stava ovviamente fingendo, ma voleva rendere fiero suo padre, poi dopo il ballo gli avrebbe rivelato le sue reali intenzioni.

Mi raccomando devi prepararti al meglio, dovrai essere impeccabile questa sera in quanto tutti gli occhi saranno puntati su di tee dovrai essere al top!”

Va bene papà, ma dimmi: chi servirà la cena questa sera?”

Sempre a mangiare pensi tu eh? Comunque credo che saranno quelli di sempre, certamente non chiamerei mai la nuova arrivata per un'occasione così importante!”

A Gohan gli si illuminarono gli occhi: una grandissima idea aveva preso forma nella sua testa.

E quanti saremo?”

Uffa ma quante domande! Comunque quasi mille perchè?”

No così, tanto per sapere...”

Tz giovani d'oggi...”

Perfetto, meglio di così non poteva andare!” Pensò il giovane in preda all'entusiasmo.

Ehm papà io non ho fame, dì agli stilisti che vengano tra un paio d'ore, stamani mi hanno buttato giù dal letto prima del solito e sono un po' stanco!” Detto ciò afferrò al volo qualche pezzo di pane e salterellò allegro verso la sua camera

Menomale che non aveva fame.... Tz...”

Gohan in realtà non aveva la minima intenzione di dormire, anzi... Sgattaiolò furtivo in camera dei genitori e prese dall'armadio della madre un vecchio abito da sera che non indossava da tempo, le scarpe che secondo lui ci si abbinavano meglio (Eccoci, in che mani siamo finite...scusate ho pensato a voce alta) e dei gioielli, poi si avvicinò alla cucina nascondendo il bottino di caccia in una borsa capiente.

Salve” Disse sorridente il principe

Buon giorno principe cosa possiamo fare per lei?”

Tutti erano estremamente gentili e a Videl le brillavano gli occhi.

Potreste prestarmi Chichi e Videl per un po'?”

La richiesta era al quanto assurda ma le due accettarono e lo seguirono nelle stanze dei servitori.

Cosa c'è sire?”

Non si preoccupi, mi è venuta in mente un'idea geniale!”

Le due si guardarono con aria interrogativa, poi arrivati nella stanza di Videl Gohan fece cadere sul letto il vestito con gli accessori, rendendole ancora più curiose.

Papà mi ha detto che saremo tantissimi questa sera e così ho pensato che Videl potesse partecipare al ballo di nascosto, non voglio che veda solo il lato pessimo di questo pianeta, sei d'accordo Vidy?”

Chichi sorrise e accolse molto felicemente l'idea del principe, mentre Videl era un po' esitante.

Cosa c'è non vuoi?” Il sorriso di lui era scomparso dal suo volto.

No, no mi piacerebbe molto è solo che se tuo padre lo viene a sapere sono guai per me..”

Ah se è per questo non ti preoccupare, papà non ti vuole questa sera e tu ti potrai facilmente nascondere tra gli invitati, dai sarà divertente!”

E va bene”

Evvai!”

Ma quanta affinità tra i due” Pensò Chichi mentre Gohan abbracciava e baciava Videl per la gioia.

Occhio o me la rompe!” Disse ridendo Chichi

Ops scusa.. eh eh eh !”

Ok e io a cosa servirei?”

Lei deve far indossare l'abito a Videl, io non ne sono capace e poi mi vergogno”

Gohan sembrava veramente un bambino alle volte, ma la donna fu ben felice di accettare.

Ok però girato!” Scherzò Videl

Uffa, e va bene...”

Ahahahah”

Chichi aiutò la ragazza ad indossare l'abito: era molto bello, lungo e semplice color pesca, nulla di particolare, ma era quello che lo faceva apparire splendido. Per fortuna il ragazzo aveva azzeccato le scarpe e i gioielli le stavano benissimo.

Ok ora puoi girarti”

Gohan non poteva credere ai suoi occhi: era veramente bellissima, non sembrava neanche lei vestita a quel modo.

Fantastica..” Sussurrò lui

Oh grazie”

Allora Chichi, lei questa sera è esentata dal servire, così aiuterà Videl a vestirsi e l'accompagnerà in sala senza dare troppo nell'occhio capito?”

Certo sire!”

Perfetto, scusate ma adesso io devo andare, altrimenti chi lo sente papà, a stasera bellezza”

Detto ciò baciò la ragazza e salutò Chichi dirigendosi nella sua camera.

Secondo te funzionerà?”

Assolutamente...”

 

Il grande momento era finalmente arrivato, gli stilisti avevano nuovamente buttato letteralmente giù dal letto Gohan e lo avevano obbligato a vestirsi, poi lo avevano trascinato nella sala dove si sarebbe svolto il grande ballo. Era perfetta, nulla stonava: ogni singolo particolare era curato alla perfezione e si poteva ammirare tutta la magnificenza della famiglia reale. Pian piano si stava riempendo di persone, tutte rigorosamente in abito da sera e in tutti i presenti si poteva notare una grande felicità per quella festa: evidentemente tutti sapevano perchè si trovavano lì, tutti tranne il povero Gohan che in quel momento si sentiva un pesce fuor d'acqua.

Il re si fece avanti per annunciare l'inizio del grande ballo

Miei cari sudditi, tutti voi sapete il motivo per il quale siete stati convocati qua oggi, sarete testimoni di un avvenimento unico nel suo genere, ma adesso siete tutti invitati a prendere posto sulla pista da ballo dove, come da cerimonia, mio figlio e mia moglie apriranno le danze!”

Cosa, nessuno mi aveva detto che avrei dovuto ballare!”

Cos'è che non capisci della parola “ballo” scusa?” Ringhiò Vegeta

Adesso vai e fammi fare bella figura o guai a te!”

Gohan si fece coraggio e iniziò a ballare con la madre, alla fine dei conti non se la cavava così male come credeva, cercava con gli occhi Videl, non voleva passare la serata senza di lei, poi alla fine la vide a bordo pista: era bellissima vestita in quel modo, assolutamente irriconoscibile!

Il primo ballo era finito e adesso Gohan doveva ballare con altre ragazza, così come gli era stato ordinato dal padre, lui andò subito verso Videl, ma una schierata di giovani gli bloccò il passaggio. Tutti si stavano divertendo un sacco, ma non Gohan e Videl, si sentivano estremamente soli e perduti da soli, ma alla fine il loro sogno fu coronato e finalmente poterono ballare insieme

Che bello Gohan, l'abito ti dona moltissimo sai?”
“Ah grazie mille, anche tu sei stupenda, e a quanto vedo anche un'ottima ballerina!”

In effetti avevo preso qualche lezione sulla Terra”

E si vedono i risultati”

Il ballo era un dolcissimo lento e Videl si appoggiò alla spalla di Gohan lasciandosi cullare dalla musica, fino a quando inesorabilmente finì , così il giovane fece un inchino e le baciò la mano, come da galateo.

Era arrivato il momento di scoprire perchè Vegeta aveva organizzato il ballo, così tutti si riunirono nuovamente in torno alla famiglia reale, il re poi prese la parola

E' arrivato il momento di rivelare a mio figlio il motivo di questo grande ballo in suo onore, lui è ancora allo scuro di tutto, ma scommetto che quando lo scoprirà ne sarà felicissimo!”

Ne dubito” Pensò lui

Figliolo” Il tono di Vegeta era solenne “Ormai hai diciotto anni ed è arrivato il momento per te di affrontare un grande passo, sai che io non ci sarò per sempre e quando lascerò questo mondo voglio un erede degno del mio nome: mi congratulo con te, presto ti sposerai e avrai una bella famiglia!”

Gohan era sconvolto

Cosa?”

Si figlio mio, un matrimonio.. Ecco la bellissima sposa, è una dama di buona famiglia e sono sicuro che ti troverai bene con lei!”

Apparì sulla scena una ragazza, più o meno di diciassette anni, aveva i capelli rossi e ricci e gli occhi color dell'erba, era molto graziosa in effetti, ma Gohan non la voleva, lui amava Videl!

Si chiama Angel, è una giovane Saiyan, sarete una bella coppia!”

Gohan si guardava in torno alla ricerca degli occhi rassicuranti di Videl, ma lei era già scappata via piangendo: un grande dolore le attanagliava il petto e non era colpa della gravidanza: lei amava Gohan e non voleva che si sposasse con quella ragazza.

Chichi la vide correre via disperata verso la sua camera e subito la seguì

Cosa è successo cara?”

Gohan, Gohan si sposerà a brave!”

COSA? Ma che dici Videl?”

Si, suo padre ha dato la notizia, si sposerà con una giovane Saiyan e io rimarrò sola, in quanto dubito che riuscirò a portare a termine la gravidanza!”

Lacrime amare solcavano le pallide guance di lei e Chichi faceva il possibile per consolarla, ma era tutto inutile.

Il ballo intanto continuava allegro e Gohan dovette fare un ballo con la futura moglie, anche se controvoglia. Alla fine Vegeta concluse la cerimonia, lasciando finalmente il giovane principe in santa pace, lui si cambiò velocemente e si diresse verso la camera dell'amante, doveva chiarire tutto, poi avrebbe pensato anche a sistemare il padre! L'amava troppo e non poteva perderla per nulla al mondo, quella notizia lo aveva scioccato ma l'avrebbero superata, insieme....

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Vere e false paternità ***


Un salutone a tutti voi miei carissimi lettori e lettrici!
Ecco anche il 16 capitolo, dove si scopriranno vere e false paternità, come preannunciato dal nome del capitolo!
Mi aspetto le vostre recensioni, accetto consigli ovviamente, ma non sulla storia in se per se :P
Alla prossima e un bacione a tutti :*
Colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che recensiscono la mia storia, grazie mille, di cuore <3

**********************************************************************************



 

Videl era rinchiusa a piangere disperata nella sua stanza insieme a Chichi che cercava in tutti i modi di consolarla, ma nulla sembrava in grado di placare la sua infinita tristezza: le sembrava tutto troppo bello perchè potesse durare. Gohan bussò delicatamente alla porta, trovandola chiusa a chiava.

Videl sono io, posso entrare?”

Nessuna risposta, ma sentiva chiaramente i suoi singhiozzi disperati e la voce di una donna che cercava di farla ragionare, era Chichi l'aveva riconosciuta benissimo. Seguirono attimi di silenzio poi il principe vide aprirsi lentamente la porta e notò che la donna se ne stava andando via tra le lacrime, voleva lasciarli un po' da soli.

Videl...” Un sussurro...

 

Nel frattempo Vegeta se ne era ritornato trionfante nella sua camera da etto insieme a Bulma e si stavano apprestando ad andare a letto.

Non sei contenta che nostro figlio si sposi, presto smetterà di pensare tanto a quella schiavetta, ho visto come si guardavano oggi a pranzo, lei non gli staccava gli occhi di dosso. Non potevo permettere che infrangesse l'onore della nostra regale famiglia e poi i genitori di Angel sono molto ricchi e abbiamo fatto un ottimo affare a comprare la ragazza”

Il suo tono di voce era molto duro, ma si sentiva un leggero eco come di un ghigno malvagio che gli solcava il volto. Non voleva in nessun modo che Videl si avvicinasse a Gohan e aveva trovato il modo perfetto, secondo lui, per farli separare una volta per tutte. E se poi le fosse rimasta incinta? Non ci voleva neppure pensare, adesso tutto doveva essere dedicato a suo figlio in età da matrimonio e nulla doveva sfuggire al suo controllo. La povera consorte era esterrefatta dal comportamento animalesco del marito, non voleva che il giovane vivesse nell'infelicità per il resto della sua vita, per quanto riguardava lei ci si era abituata, ma voleva molto di meglio per il giovane Gohan, lo aveva amato fin dal primo momento che lo aveva visto e per nulla al mondo voleva che lui soffrisse per colpa di quell'orco che, sciaguratamente, si ritrovava per padre.

Ehi donna non rispondi? Allora non sei felice?”

No..”

Vegeta cominciava ad arrabbiarsi, così la rinchiuse in un angolo della camera con le spalle al muro e lui le teneva forte i polsi per non farla scappare.

Come no?” Ringhiò lui

Te lo avevo già detto: Gohan merita di meglio”

L'uomo non capiva e la guardava interdetto, poi rispose, in modo più calmo possibile:

Come di meglio? Lui è il principe e si merita una bella e giovane ragazza per sposa e per di più i suoi ce l'hanno venduta ad ottimo prezzo e sono molto ricchi”

E questo cosa c'entra scusa?”

Cosa c'entra? Ma allora non vuoi proprio capire stronzetta: qui sono io che detto le regole e se ho deciso che Gohan si sposerà con Angel allora quello sarà il suo destino e tu non osare controbattere!” Ormai stava urlando.

Bulma stava piangendo, ma con un filo di voce riuscì comunque a dire qualcosa:

Lui merita il vero amore..”
“Tz ma non dire sciocchezze!” Un calcio, dritto in pieno stomaco, seguito da una raffica di pugni che lasciava lì dove capitava

Ma non capisci che sto facendo il meglio per nostro figlio? Non capisci che mi è costato tempo e denaro preparare questa occasione? Adesso non sarai tu a mandare tutto a puttane, capito? Decido io il destino di nostro figlio!”

Un sussurro, Bulma aveva sussurrato qualcosa che era arrivato indecifrabile alle orecchie del re, che adirato più che mai, continuò a picchiarla intimandola di ripetere ciò che aveva detto pochi istanti prima. La coniuge era in preda alla disperazione e con un urlo gli rinfacciò:

Ma smettila, sai perfettamente che Gohan non è nostro figlio, smettila di parlare di lui come se lo fosse!”

Vegeta fu colpito nell'orgoglio quella volta

So che Gohan non è nostro figlio, ma mi sono sempre comportato come se lo fosse e adesso che lo voglio sistemare economicamente tu vieni a qua a darmi lezioni su come si fa il bravo padre? Ma sei ridicola, falla finita!”

Tu non ti sei mai comportato da bravo padre con lui! Io ho fatto di tutto per renderlo felice e farlo sentire accettato da noi, ma tu rovini sempre tutto. Non solo lo hai strappato con la forza ai suoi veri genitori, ma adesso lo tratti come se lui non valesse un soldo bucato, mi fai schifo!”

Vegeta era tremendamente adirato, ma decise che non avrebbe colpito nuovamente la consorte quella sera, non voleva perderci la faccia davanti al regno, così si limitò a strattonarla un po' e a urlarle nuovamente contro

Secondo te se non mi fosse mai importato di lui lo avrei fatto diventare quello che è oggi? Lo avrei abbandonato alla morte e via!”

No, tu lo hai preso a palazzo perchè io non riuscivo a portare mai a termine una gravidanza e a te serviva un erede, lo hai fatto per egoismo, non sai quanto ancora oggi soffrano i suoi genitori per quella immensa perdita!”

Erano solo dei traditori, ho fatto il mio dovere, solamente quello. Alle volte ho come l'impressione di rivedere negli occhi di quel giovane l'immagine del padre, che schifo!”

Bulma non disse nulla ma si liberò dalla presa del marito e si gettò sul letto, seguita da lui, fremente di rabbia.

Non dire una parola a Gohan donna o te la vedrai con me!”

 

Videl...”

Cosa vuoi?” La ragazza piangeva e lo guardava con occhi liquidi.

Posso entrare?”

Si”

Gohan varcò la soglia della stanza e si diresse verso il letto di lei, sedendole accanto. Videl non sapeva cosa fare, ma in breve tempo si ritrovò cinta nell'abbraccio forte e rassicurante di lui, che nel frattempo aveva iniziato a singhiozzare

Ti giuro che non sapevo assolutamente niente di questa storia, papà non mi aveva detto nulla e anche io questa sera sono stato preso alla sprovvista dalla notizia. Non mi voglio sposare con Angel, io voglio solamente te amore”

La voce di Gohan era tremante, ma Videl nei suoi occhi poteva leggere un'immensa sincerità.

Gohan...”

Lei posò le labbra su quelle di lui che ricambiò volentieri il bacio e la strinse maggiormente a se, sentiva le sue lacrime scendergli sul collo e sulla maglietta.

Troverò una soluzione: è una promessa!” Gohan era sicuro di se e la guardava con occhi infinitamente dolci, dove lei si perse completamente. Adesso doveva dirgli che sarebbe diventato papà, sapeva che non era il momento più opportuno, ma lui doveva sapere.

Gohan, io devo dirti una cosa..”

Dimmi cara”

E' molto difficile per me, soprattutto adesso che sai il tuo prossimo futuro..”

No, non mi sposerò con lei, farò di tutto per impedire il matrimonio, non ti preoccupare quel questo, continua ti prego”

Oh... bhè per me è veramente difficile da dire, sai che io ti amo con tutta me stessa e riguardo a quello che è successo fra noi qualche sera fa..”

Videl non riusciva a trovare le parole adatte per confessargli quel “piccolo” segreto che teneva celato così tanto segretamente. Gohan intuì la sua tensione e capì che c'era veramente che la turbava profondamente, azzardò una risposta avventata

Cosa è successo? Per caso non volevi o non ti è piaciuto? Ti avevo detto di dirmi se c'era qualcosa che non andava, io mi sarei fermato immediatamente e...”

Videl sorrise a quelle parole e lo baciò nuovamente

Non dire sciocchezze è stato fantastico, ma...”

Ma?”

Il giorno dopo a lavoro mi sono sentita male e il medico è venuto a visitarmi e mi ha dato una notizia, anzi due”

Gohan la guardava con occhi interrogativi

Aspetto un bambino Gohan, sono incinta di te”

Disse la frase tutta in un fiato lasciando il povero principe con un'espressione indecifrabile sul volto, era talmente scioccato che non riusciva a dire una sola parola, dentro di lui si stavano dando guerra una miriade di sensazioni in netta contrapposizione tra di loro, ma alla fine riuscì a fare qualcosa. Sentì qualcosa scendere dai suoi occhi, qualcosa di salato, erano lacrime di gioia e istintivamente strinse a se Videl baciandola con passione. La ragazza non si aspettava una tale reazione dall'amante, ma fu ben felice di constatare che non era arrabbiato con lei, meglio così in fondo.

Oh Videl come sono felice: diventerò papà, diventerò papà!” Gohan era in preda all'euforia e aveva issato la giovane per festeggiare, lasciando intravedere un sorriso sul suo volto

Ti amo, ti amo con tutto me stesso! Ma dimmi, qual è la seconda notizia che dovevi darmi?” Lui era felicissimo e non si aspettava minimamente la risposta che gli dette Videl

Il medico mi ha detto che non porterò a termine la gravidanza se farò sforzi eccessivi”

Il mondo gli cadde addosso e vedendola iniziare a piangere non si controllò più di tanto.

Maledetto..” Sibilò lui

Non permetterò a nessuno di farti del male, è una promessa! Noi staremo insieme per sempre e papà non potrà fare niente per ostacolarci, domani mi sente!”

Gohan...”

No, lui questa volta non l'avrà vinta! E poi ci sarà una cura che posso far guarire il tuo problema all'utero, farò di tutto per ottenerla, anche rischiare la vita.”
“Non fare pazzie..”
“Tutto per te tesoro!”

Un bacio, un dolcissimo bacio che Gohan diede prima a Videl e poi al suo ventre, poi insieme si addormentarono nel letto di lei, abbracciati e colmi di speranza e di gioia. Vegeta non avrebbe vinto tanto facilmente.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Io con Angel non mi sposo! ***


Bentornati lettori, grazie di essere arrivati fino a questo punto
La storia si sta facendo complicata e Vegeta scopre qualcosa sulla storia tra il "figlio" e Videl, ma ancora non pensa neppure alla gravidanza di lei
Spero che vi piaccia e di ricevere qualche recensione :D
Un bacio alla prossima :*

**********************************************************************************

Il sole stava ormai sorgendo sul pianeta Vegeta e la prospettiva di una nuova giornata non faceva impazzire Gohan e Videl che si erano svegliati in contemporanea.

Buon giorno Vidy”

Giorno amore”

Gohan diede un bacetto delicato alla ragazza per poi appoggiare il volto al ventre di lei, una volta sollevatagli la maglietta.

E adesso che vuoi fare?” Chiese divertita la ragazza

Dò il buon giorno anche al piccolo, perchè?”

L'espressione ingenua di Gohan fece sorridere Videl che lo strinse a se ridendo.

E adesso cosa farai?” La voce di Gohan era tornata seria

Non lo so, credo che però oggi andrò al lavoro, non posso dare troppi sospetti”

Mi raccomando amore non ti sforzare e se ti senti male torna immediatamente a letto, non voglio che vi succeda nulla”

Te lo prometto, ma mi sento ottimista, oggi sto molto meglio!”

Perfetto ma fai come ti ho detto capito?”

Hai suoi ordini principe!”

Non mi prendere per il culo” Rise lui

Videl fece vagamente l'offesa e gli rispose

E tu non parlare così, non voglio che il piccolo impari ad usare certi termini!”

Allora non avvicinarti mai a mio padre perchè altrimenti appena nasce ti tira una bestemmia!”

I due risero poi si decisero ad alzarsi dal letto per ritornare alla vita di tutti i giorni

Se ti vedessero in camera mia mi immagino la faccia che farebbero”

Eh già, come come? Il principe sta con la sua schiava? Scandalo a palazzo! Andrebbe su tutti i giornali!” La canzonò lui imitando alla meglio la voce odiosa di suo padre.

Non ti permetto di parlare di me in questo modo ragazzo mio!” Gli fece eco Videl e i due ricominciarono a ridere come due ragazzini, cosa che infondo erano ancora.

Va bene, ma adesso mi sa che sia meglio che io scenda a fare colazione, perchè se mi beccano davvero..”

Ok, ma scendo prima io, devo preparare una colazione con i fiocchi per il mio principino!”

Cucini tu? Allora non ho fame!” Gohan si stava chiaramente prendendo gioco di lei

Grazie eh!” Lei fece finta di offendersi

Ma dai scherzavo amore!” Lui la baciò abbracciandola forte, forse un po' troppo

Ahia, mi fai male!”

Scusa”

Contieni la tua indole Saiyan!”

Gohan la guardò maliziosamente

L'altra sera però non me l'hai detto di contenermi a mia memoria...”

Videl avvampò e fece cenno di no con il capo alzando gli occhi al cielo

Uffa che noioso che sei! Io vado allora, a dopo amore”

Ahahahahahah ok”

Videl si cambiò in fretta e si avviò verso la cucina stranamente di buon umore.

Ciao Videl, come va?” Chichi appena l'aveva vista le era corsa in contro per sapere delle sue condizioni di salute

Bene grazie, lui l'ha presa benissimo!”

Meglio così, sapevo che lui era diverso”

Lui chi?” Kakaroth si era intromesso nella conversazione delle due con tono curioso

Non sono affari tuoi, sono cose da donne!” La consorte lo rimproverò amorevolmente, mai possibile che lui dovesse sempre impicciarsi di tutto? E poi sarebbero le donne le pettegole...

Cattive...” Kakaroth aveva messo il broncio come un bambino, alle volte era talmente ingenuo, le due vedendolo in quelle condizioni risero.

Videl ma te la senti di stare a lavoro, non sarebbe meglio se..”

No, non si preoccupi sto benissimo”

Perchè cos'hai?”

Tesoro ma la fai finita una buona volta, ti ho etto che non sono affari che ti riguardino, non costringermi a prendere la padella!” Chichi aveva fatto centro e il marito le si allontanò immediatamente lasciando in pace Videl.

Scusalo, alle volte è talmente noioso”

Non si preoccupi, invece mi dà un senso di sicurezza suo marito”

Videl dammi del tu, mi fai sentire vecchia in questo modo”

Ok”

Videl scusa?”

Amore non farmi venire lì ti ho detto!”

Scusa Chichina, ma la famiglia si è seduta a tavola e Vegeta sta facendo segno di voler essere servito!”

Ah allora vado io!”

Videl servì la colazione e Vegeta notò la sua felicità, decidendo così di rovinarla

Ehi Videl?”

Mi dica sire, qualcosa non va?”

No tutto bene, volevo solo chiederti se sapevi la novità”

Quale sire? No non so nulla”

Mio figliò si sposerà a poco, non sei felice anche tu per lui?”

Videl sentì una fitta allo stomaco risentendo quelle parole e le lacrime le pungevano gli occhi, ma si fece coraggio. Vegeta si accorse che la notizia l'aveva fatta stare male e sorrise maligno.

No non lo sapevo, le mie congratulazioni principe!”

G-grazie...”

Grazie adesso che sai la lieta notizia puoi pure tornare di là con gli altri cara”

Il tono mieloso che aveva Vegeta non gli si addiceva per niente, ma lui voleva farla soffrire”

Videl se ne tornò in cucina piangendo e la rabbia stava crescendo nel petto e nel cuore di Gohan, che alla fine non ci vide più

Papà, hai visto che l'hai fatta soffrire?”

Ah davvero? Non me ne ero neanche accorto, chissà per quale motivo?” Il re ghignava malvagio, sapeva perfettamente la ragione per cui Videl stava immensamente soffrendo.

Lo sai perfettamente papà e io ti devo dire una cosa a proposito!”

Dimmi” Il suo tono era divenuto minaccioso

IO NON MI SPOSERO' MAI CON QUELLA ANGEL O COME CAZZO SI CHIAMA!”

Gohan stava urlando e i suoi strilli arrivavano chiari fino alla cucina.

Non ti permetto di parlarmi a questo modo, io decido per te e tu si sottometterai a me volente o nolente capito?”

Te lo sogni!”

Vegeta provò a tirare un pugno al figlio, che però fu prontamente parato da quest'ultimo

Non ti permetterò di portarmi via la felicità, non hai il diritto di scegliere per me, sono troppo giovane per il matrimonio e per giunta con una ragazza più giovane e che non conosco!”

Angel è una ragazza di buona famiglia ed è adatta a te e poi anche io mi sono sposato presto.” Vegeta cercava di tenere il tono di voce più calmo possibile

Scusami mamma, tu papà ti sei sposato solo per voglia, per sesso, io non sono come te e voglio attendere il vero amore” Gohan teneva molto a Bulma e non voleva offenderla in nessun modo, ma quando era troppo era troppo.

Ah si e sentiamo chi sarebbe il tuo vero amore?”

Gohan non voleva mettere in mezzo la sua amata Videl così scosse il capo

Non lo so, ma quando lo troverò mi sposerò con lei”

Allora fai in modo di trovarlo in Angel perchè il matrimonio è tra sei mesi.”
“Cosa? Hai anche fissato la data senza nemmeno consultarmi? Questo è troppo, non ci peso nemmeno, dì pure a quella ragazza, che con tutto il mio rispetto per lei sia chiaro, ma io con lei non mi sposerò mai!”
Gohan non voleva rifarsela con Angel, in quanto neanche lui c'entrava nulla con tutta quella storia, ma aveva un grandissimo bisogno di sfogarsi con qualcuno.

Questo è il colmo, ma sentitelo vuole avere ragione su di me, assurdo. Senti marmocchio ti ti sposerai punto e basta, la prima prova per l'abito da sposo è tra una settimana fatti trovare pronto.”

Ti ho detto di no...”

Non mi contraddire Gohan, se ci tieni tanto adesso vattene pure da quella schiavetta, ho visto come ti guardava e dille che lei è spacciata, che perda pure la speranza di stare con te”

Ci andrò volentieri!”
“Tz, questa poi, io me ne vado, tutto questo sta diventando ridicolo”

Vegeta se ne andò dalla stanza lasciando soli Gohan e Bulma

Bastardo maledetto...”

Gohan...”

Scusami mamma, ma io non mi voglio sposare”

Si era messo a piangere da sua madre, come quando era bambino, lei lo carezzava sui capelli per consolarlo

Vedrai che andrà tutto bene, Vegeta è nervoso, lascia che gli sbollisca un po' la rabbia amore”

Gohan si staccò dalla madre sorridendogli e si era diretto verso la cucina

Ehi Gohan ma cosa erano tutti quegli strilli?”

Papà vuole che mi sposi a tutti i costi, ma stia pure certo che non accadrà”

Principe per me è meglio che lei vada un po' fuori a prendere una boccata d'aria, le farà bene”

No Kakaroth ma grazie lo stesso, grazie di tutto”

Di niente, i ci sono sempre per lei, come un padre”

Lo so e ne sono felice”

Allora Gohan cosa farai?”

Non lo Videl, ma di tutto pur di uscire da questo incubo tremendo..”

Gohan se ne andò dalla cucina schioccando un bacio sulla guancia a Videl e facendo rimanere allibiti tutti i presenti e paonazza la povera ragazza.

Ma cosa c'è tra di voi scusa?”

Chichi diede un buffetto sulla testa al marito tornando poi a lavoro ridendo

Che c'è? Sono solo curioso..”

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Un incubo a occhi aperti, solo questo... ***


Ciao a tutti, ecco anche il 18 capitolo
Mi sa che Videl non riuscirà a tenere il segreto ancora per molto, ma sto solo supponendo :P
Me la lasciate una recensione? Merci :D
Un bacio alla prossima :*
**************************************
**************************************


Erano passati alcuni giorni, ma le acque a palazzo non si erano calmate, anzi. Vegeta era diventato sempre più irascibile e spesso e volentieri cercava di stare il più lontano possibile dal figlio, ma a pranzo e a cena non si potevano evitare come volevano. Il re doveva dare a Gohan una notizia, lui non se sarebbe stato molto felice, ma a Vegeta questo non aveva nessun significato.

Allora posso avere la vostra attenzione?”

I due che sedevano a tavola con lui lo guardarono in modo interrogativo e il principe anche leggermente irritato

Questa sera la tua futura sposa verrà a farci visita a palazzo, mi raccomando non farmi fare brutte figure o te ne pentirai!”

Gohan sbuffò sonoramente e ricominciò a mangiare di malavoglia, il re vedendo la sua reazione buttò gli occhi al cielo richiamando tutta la sua pazienza.

E io devo per forza esserci non è vero?” Chiese Gohan spazientito

A occhio e croce figlio mio...”

Non contarci”

Non farmi arrabbiare, questo è un ordine!”

Gohan era ormai esasperato, voleva solo che quell'incubo finisse presto

Ai suoi ordini” Detto ciò batte il pugno sul tavolo e si diresse verso la sua camera

Figlio di..”

Vegeta per favore!”

Zitta tu donna!”

Bulma era agli stremi, ma ancora una volta si morse la lingua e strinse i denti, sarebbe venuto il momento anche per lei per vendicarsi, doveva solamente aspettare.

Kakaroth vieni qua presto!”

L'uomo in questione arrivò subito nella sala da pranzo

Mi dica”

Vada a dire a quella testa vuota di mio figlio che si faccia trovare in camera tra una mezz'ora, arriverà l'insegnante di arti marziali”

Certo vado subito”

Bravo”

Kakaroth si avviò verso la stanza del ragazzo, ma i rumori che sentiva provenire da lì dentro lo fecero fermare: evidentemente stava piangendo, ma con lui c'era anche un'altra persona, una ragazza molto probabilmente. Riuscì a capire che colei che era con Gohan era la giovane Videl e sul suo volto si delineò un dolcissimo sorriso: aveva intuito che tra loro c'era qualcosa di più che una semplice attrazione reciproca. La sua attenzione fu catturata però dalla strana conversazione che i due stavano avendo

Gohan per favore smettila di piangere”

La giovane aveva afferrato il volto di lui tra le sue mani e lo guardava con occhi supplicanti

No, questa volta non riuscirà ad averla vinta lui, se lo può sognare!”

Lui continuava a singhiozzare e aveva strinto a se Videl inumidendole la maglietta che indossava

Non ci separerà mai, adesso che ho anche scoperto che...”

Dai Gohan adesso non ci pensare, questa sera ti presenterai e sfoggerai il tuo migliore sorriso, quello del quale sono follemente innamorata. Evi fare buon viso a cattivo gioco, non vorrai mica rifartela con la giovane?”

No, so che lei non c'entra nulla ma....”

Ma?”

Devo fare di tutto per svincolarmi dall'obbligo di matrimonio,per te e per il piccolo”

Kakaroth rimase di sasso: veramente Videl era incinta e Gohan era il padre? Non sapeva spiegarsi il motivo ma una gioia immensa lo assalì, il sottoscritto sarebbe..... no, non ci doveva nemmeno pensare in quel momento. Decise di lasciare ai giovani un po' di intimità e decise di tornare in cucina, di buon umore stranamente

Ehi tesoro perchè sei così felice?”Lo interpellò la moglie

Niente niente” Si comportava in maniera al quanto strana, ma la moglie decise di ignorarlo, almeno per il momento.

 

Buon pomeriggio sire”

Oh salve, mio figlio si trova in camera sua vada pure. Mi raccomando questa volta non lo risparmi!”

Come vuole”

L'insegnante si avviò verso la camera del principe e senza nemmeno bussare spalancò la porta, rimanendo senza fiato: Gohan era sdraiato sul suo letto e al suo capezzale c'era una ragazza corvina e gli teneva la mano e lo consolava. L'uomo credendo che fosse la sua futura moglie ritornò verso il re per congratularsi

Cosa vuoi ancora Slug?”

Mi volevo solo congratulare con lei, veramente carina la fidanzata di suo figlio”

Vegeta non capiva

Come? Ma se lei arriverà solo stasera...”

Poi come un lampo lo attraversò

Maledetta...”

Il re si scagliò con tutta la sua rabbia verso la stanza del suo erede e spalancò la porta trovandolo però da solo, ma Slug non si poteva essere sbagliato, non era da lui inventarsi scuse, la ragazza se ne doveva essere andata in quel piccolo lasso di tempo.

Vegeta colpì il ragazzo e lo gettò letteralmente di sotto dal letto

Papà, ma che modi!”

Tu vatti ad allenare, faremo i conti più tardi!”

Ok, ma che ti prende, ma....”

Gohan si massaggiò la testa con fare offeso e si diresse verso la sala degli allenamenti, Vegeta invece si catapultò iroso in cucina, sbattendo la porta

Sire le serve qualcosa?” Chiese Chichi

Veramente si, dov'è quella puttana?”

Lui vide la giovane che era intenta a pulire il tavolo e si avvicinò a lei scagliandola per terra con una schiaffo

VIDEL!” La donna cercò di andare in aiuto di lei,ma fu fermata dal re

Tu stanne fuori o ce ne saranno anche per te!” Poi si voltò verso Videl

Ti avevo già detto di lasciare in pace mio figlio, perchè ti ostini a sedurlo? Non capisci che ormai è tutto inutile?”

Le diede un caldi sulle gambe, Videl istintivamente si alzò velocemente per proteggersi il ventre e indietreggiò

Dove credi di andare scusa?”

Vegeta cercò di raggiungerla per colpirla nuovamente ma Kakaroth fu più veloce e si parò davanti a lei intercettando il colpo allo stomaco che l'avrebbe sicuramente fatta abortire

La lasci stare, non ha fatto niente”

Ah si? E allora perchè Slug mi ha detto di averla vista in camera di Gohan?”

Negli occhi di Videl si poteva leggere una tremenda paura, ma Chichi salvò la situazione

Mi scusi è colpa mia..”

Come scusa?” Vegeta era curioso di vedere quale scusa si sarebbe inventata la donna

Si, il principe mi ha detto di non sentirsi bene e io sono andata in camera sua con una medicina, il signore mi ha vista di spalle e mi deve aver scambiato per una ragazza più giovane”

Vegeta ovviamente non credette a quella storia, ma era tardi e doveva andare a prepararsi per la sera e fece finta di abboccare, se ne andò ma senza prima aver lanciato un'occhiata a Videl che diceva

Sgarra di nuovo e sei finita”

Videl si lasciò cadere a terra piangendo

Stai bene?” Chichi e suo marito erano molto preoccupati per lei

si, grazie mille Chichi, mi hai salvata”

Figurati”

Kakaroth si avvicinò all'orecchio della ragazza e le sussurrò

Devi stare attenta a proteggere il piccolo”
“Ma come?”

So tutto, non ti preoccupare non dirò nulla, ma tu fai attenzione”

Si, grazie mille Kakaroth”

Di niente cara”

 

Gohan e Slug stavano combattendo da molto tempo, ma quel giorno il principe sembrava non esserci mentalmente, non era riuscito a fare del male al suo insegnate e parava a stento i colpi che gli venivano dati

Gohan, per oggi basta non ci siamo proprio, cos'hai ragazzo?”

Come? Ah no niente, sono solo un po' stanco tutto qua...”
“Sarà...”

Gohan invece era tremendamente preoccupato per Videl e non riusciva a connettere i suoi neuroni a ciò che stava facendo, risultato: un completo disastro la seduta di allenamento di quel giorno.

Gohan deve venire a prepararsi per questa sera!”

Arrivo Chichi!”

Il principe seguì la donna in camera sua e indossò di mala voglia il completo per la sera.

ma cos'ha?”

Nulla, sono solo pensieroso”
“Posso dirle una cosa?”

Certo”
“Deve stare più attento con Videl, oggi l'hanno quasi beccata con lei e Vegeta era furioso!”

Oh mi scuso, farò più attenzione, ma come sta Videl?”

Bene, le ho salvato la faccia con una scusa, quindi se qualcuno le chiese chi era con lei oggi dica che ero io!”

Certo, lei è la migliore!”

Grazie”

Il campanello suonò, l'incubo aveva inizio. Gohan sentì suo padre e sua madre che salutavano la famiglia di Angel e poi lo chiamavano a gran voce incitandolo a scendere.

Vada adesso”

Ok, speriamo in bene..”

Il principe si avviò giù per le scale e si accomodò a tavola con il resto dei commensali, dopo aver gentilmente salutato gli ospiti, anche se indesiderati.

Il matrimonio è prefissato tra sei mesi e sarà una grandissima festa tenuta qua a palazzo, tutti gli occhi saranno puntati su i due giovani sposi.”

I futuri coniugi tenevano lo sguardo basso, nessuno dei due era d'accorso all'idea di una vita insieme, ma che ci potevano fare?

La serata passò troppo lentamente per qualcuno e troppo velocemente per altri (vi lascio immaginare a chi la frase corrispondente), sta di fatto che era arrivato il momento per la famiglia di Angel di tornare a casa. La serata era passata tra i discorsi dei due padri che parlavano animatamente sulle trattative per la ragazza e i preparativi principali del matrimonio.

Gohan se ne tornò volentieri in camera sua, dove però trovò ad attenderlo una Videl con gli occhi liquidi e colmi di lacrime.

Videl, cosa hai fatto?”

Gohan era veramente preoccupato, non l'aveva mai vista così

Mi sento male, tremendamente male..”

Cosa? Ma che ti senti amore?”

Si stava cercando di contenere, ma ci riusciva a stento

Non lo so, mi fa malissimo la pancia e continuo a sanguinare”

Gohan era disperato e con un ultimo gesto la prese tra le braccia e la portò a tutta velocità dalla dottoressa, che la visitò con urgenza.

Era passato un sacco di tempo, avevano impedito a Gohan di entrare da Videl e la dottoressa non usciva dalla sua stanza, poi quasi per miracolo la porta si aprì, era lei..

Cos'ha la ragazza?”

Gohan aveva gli occhi umidi e gli tremavano le mani

Non si preoccupi, oggi deve aver preso un grande spavento ed è solamente molto nervosa, le abbiamo dato dei calmati, adesso sta riposando”

E il mal di pancia e il sangue?”

Sono causa dello spavento, non so perchè ma un ovulo le si deve essere sciolto senza volerlo..”
Gohan sentì una fitta allo stomaco e quasi in un sussurro chiese

E il bambino...”

Si aspettava il peggio, ma le mani della dottoressa sulla sua spalla lo convinsero a guardarla negli occhi

Sta bene, non si preoccupi, ma lei come fa a saperlo?”

Gohan non voleva dire niente e si inventò una scusa

Me lo ha detto quando mi ha riferito che non stava bene”

Ah, lei non sa chi sia il padre?”

No, perchè?”

Dovrebbe sapere che la gravidanza di Videl è molto difficile e sinceramente dubito che riuscirà a portarla a termine”

Gohan si sentì morire dentro, la donna lo lasciò entrare nella stanza e una volta soli il giovane potette sfogarsi liberamente.

Gohan, il bambino sta bene, l'importante è questo”

No, io voglio che entrambi stiate bene”

Non è successo nulla, io mi rimetterò presto, adesso però vai a letto, non devono vederci insieme o sono guai.”

Gohan annuì e dopo averla baciata se ne tornò in camera.

Sapeva bene che quello era solamente l'inizio di un terribile incubo.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Farò di tutto per tenervi in vita ***


Ciao a tutti, ecco anche il capitolo 19.
Come vorrei essere nella ragazza che prende le misure a Gohan, comunque....
Vegeta scopre tutto e.... bhè non vi resta che leggere per scoprire come reagisce.
Una recensione è sempre gradita
Un bacio e alla prossima :*

*******************************************
*******************************************

 

Erano passati alcuni giorni e la prima prova dell'abito da sposo era ormai alle porte: mancavano solamente pochissime ore e Gohan non ne era molto felice, anzi non lo era per niente. Si sentiva estremamente strano, non sapeva identificare le cause del suo malore, sicuramente era mal d'amore ma poi? Non riusciva a darsi una risposta convincente...

Era steso sul suo letto con la testa tra le mani e le lacrime che gli pungevano gli occhi color della pece: no, quello non poteva essere veramente il suo destino, probabilmente stava solamente facendo un terribile sogno e prima o poi si sarebbe svegliato nel suo letto e tutto sarebbe tornato alla normalità.

Era ancora assopito dai suoi pensieri tormentati quando qualcuno bussò alla sua porta in modo molto sgarbato. Gohan si asciugò le lacrime e si ricompose

Chi è?”

Chi cazzo vuoi che sia? Sono tuo padre apri marmocchio!”

Gohan fece un respiro profondo e aprì la porta della sua stanza

Che cosa vuoi?”

Secondo te? Non ti ricordi più? Sono arrivati gli stilisti di corte per l'abito da sposo”
“Ah già, me ne ero completamente dimenticato..”
“Vedo, vedo, comunque non c'è tempo da perdere: scendi nella sale principale che ti stanno aspettando”

Ok scendo subito, dammi cinque minuti”

Va bene, ma non osare tardare di solo un secondo o ti vengo a prendere per le orecchie!”
“Che scorbutico, tranquillo non tarderò”

Bravo moccioso, ma non prendermi per il culo”
“Scusa tanto”

Vegeta se ne tornò di sotto sbuffando e Gohan si preparò mentalmente per non sbottare davanti agli altri, poi una volta pronto fece un bel respiro e scese al piano di sotto, sentendosi mancare quando vide che insieme agli stilisti c'era anche Videl, intenta a offrire il the a tutti i presenti.

Buon giorno a tutti”

Buon giorno principe, tutto bene? Allora venga qua che iniziamo subito a prenderle le misure”

Va bene...”

Gohan era chiaramente triste, ma nessuno lo notò o almeno sembrò farci caso, il ragazzo cercò di prendere tempo bevendo un po' della bevanda servita da quella bellezza che portava in grembo il suo bambino.

Ma è fantastico! Chi ha preparato questa delizia?”

Videl arrossì improvvisamente sotto il complimento dell'amante, ma fece finta di nulla e ricomponendosi rispose:

Grazie mille principe, sono stata io”

I due si guardarono sorridendo, si vedeva lontano mille chilometri che tra i due c'era qualcosa e Vegeta fu ben felice di interrompere quel magico momento tra di loro

Allora possiamo iniziare si o no?”

C-certo”

Videl si ritirò in cucina affranta e Gohan fu costretto a salire su una pedana per potergli prendere per bene le misure: larghezza delle spalle, del petto, della vita e delle gambe; tutto doveva essere perfetto, nemmeno una misura doveva essere sbagliata di un solo millimetro.

I miei complimenti sire: ha dei pettorali da fare invidia” Disse la ragazza mentre gli prendeva le misure, il giovane divenne paonazzo e farfugliò qualche parola, che probabilmente doveva essere un ringraziamento.

Ok abbiamo fatto?” Chiese scocciato Vegeta

Si, ho preso tutte le misure necessarie, adesso passiamo alla realizzazione dell'abito: avete qualche proposta? Cosa ne pensa il principe?”

Lui però stava annaspando tra tutti i suoi pensieri intricati e non fece molta attenzione alla domanda a lui posta

Ehi marmocchio non fare lo stronzo e rispondi!” Vegeta aveva “dolcemente” riportato il principe alla dura realtà, lui ci rimuginò un attimo per poi rispondere

Eh dite a me?”

Ma tu guardalo! Si sta dicendo a te: come vorresti il tuo abito da sposo!” Lo guardò con occhi omicidi, non doveva dire nulla del suo risentimento verso la cerimonia che si stava inesorabilmente avvicinando.

Ah, bhè non so in effetti. Mi piacerebbe un abito classico ed elegante, avorio andrà benissimo!”

Va bene, anche perchè quel colore farà risaltare i suoi capelli e i suoi occhi”

Se lo dice lei...”

La riunione per l'abito era ormai finita e Gohan se ne potè finalmente tornare in camera sua per ricatapultarsi nei suoi pensieri più profondi, adesso l'unica domanda che gli frullava nella testa senza dargli tregua era solamente quella: cosa fare per scampare al matrimonio? Nessuna risposta convincente sembrava emergere nella mente di quest'ultimo e data la stanchezza accumulata in quei giorni si addormentò profondamente, da buon Saiyan che era.

 

Vegeta stava passeggiando tra le varie stanze del castello: lo assaliva pian piano una strana sensazione e non riusciva a stare calmo, così pensò che fare due passi lo avrebbe fatto stare meglio. Quasi per caso passò davanti alle stanze dei servitori e vi buttò dentro un'occhiata: vide Chichi e Videl parlare animatamente, sembravano molto preoccupate, udì la loro conversazione

E dai cara vedrai che tutto si sistemerà e poi ciò che mi hai detto è totalmente normale, non hai nulla di cui preoccuparti stai tranquilla!”
“Sei sicura che sia normale che non mi vengano più le mestruazioni?”

La ragazza era preoccupata e sentendo la sua frase Vegeta si incuriosì, una curiosità molto irata però

Si ti ho detto che è normale, sei incinta e per non rischiare di rimanerlo un'altra volta il tuo organismo smette di produrre ovuli in questi nove mesi di gestazione” La donna ridacchiava dell'ingenuità della ragazza, era talmente giovane per diventare madre

Cosa, cosa Videl è incinta?” Vegeta era indaffarato a seguire la loro conversazione, aveva dei terribili sospetti su chi fosse il padre

E dimmi Videl: come vanno le cose con il padre del bimbo?”

Con Gohan? A gonfie vele!”

Vegeta sentì una fitta allo stomaco e la rabbia lo assaliva sempre maggiormente, senza nemmeno pensarci due volte si precipitò nella camera di Gohan per fargliela pagare cara, lo trovò beatamente addormentato sul suo letto, ignaro di tutto. Un'idea ancora più malvagia lo assalì: avrebbe fatto abortire Videl senza rifarsela prima con il figlio, avrebbe sofferto perdendo prematuramente il bimbo e la ragazza: non avrebbe potuto fare nulla per impedirglielo.

Si rimise in marcia diretto alla camera della giovane e la trovò sola. Stava riposando un po'

Ehi Videl!”

Salve sire, posso fare qualcosa per lei?”

Videl non si sentiva sicura a stare da sola con quell'uomo e cercò di allontanarsi dalla camera proteggendosi istintivamente il ventre leggermente gonfio.

No, niente di che, volevo solamente parlare un po' con te, ti stai trovando bene?”

C-certo signore, mi trovo benissimo qua, siete tutti gentilissimi con me”

Vegeta stava acconsentendo ad allontanarsi dalla camera: non gli dispiaceva l'idea che suo figlio sentisse l urla della ragazza.

Bene, sono molto felice sai? Ti trovi bene con Gohan?”

Si il principe è gentilissimo con tutti e sinceramente mi sta simpatico”
“Ah davvero, bene..”

Vegeta la guardava in modo strano poi si avvicinò pericolosamente a lei in modo minaccioso.

Cosa desidera?”

Solo farti i miei complimenti per la gravidanza mia cara”
Videl lo guardò con occhi liquidi dalla paura e sentiva le gambe cedere: ma come faceva a saperlo? Si accorse troppo tardi che il re le si era avvicinato dandole un violento pugno sullo stomaco facendola cadere a terra urlando dal dolore, lui ghignava malefico e lei svenne, intorno a lei si stendeva una pozzanghera di sangue color rosso acceso.

Gohan sentì le urla della ragazza e si precipitò da lei: lo spettacolo che lo aspettava lo sconvolse a tal punto che cadde in ginocchio incapace di fare nulla. Non ci poteva credere: sperava con tutto se stesso che stessero bene entrambi, ma le speranze erano ben lontane. Nel frattempo altri servitori si erano radunati e alcuni urlavano dal terrore, Gohan era scoppiato in lacrime e l'aveva presa tra l braccia correndo disperato in infermeria: la dottoressa quando la vide gli fece cenno di no e la portò dentro per una visita più accurata, Gohan non ci voleva credere e continuava a sperare con tutto se stesso che i suoi due amori della sua vita stessero bene. Si precipitò con il cuore a mille verso la chiesa del palazzo reale e si inchinò pregando verso un Dio in cui non credeva molto, ma quella volta era l'unico a cui si potesse completamente affidare, gli stava dando il suo cuore e avrebbe dato la vita per loro, doveva esaudire i suoi desideri e salvarli entrambi. Una strana sensazione gli stava attanagliando lo stomaco e le lacrime sembravano ustionargli il volto; suo padre, quel maledetto avrebbe passato una brutta mezz'oretta, ma ora doveva pregare per loro, per tenerli in vita....


Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Super Saiyan? Io? ***


Ciao a tutti ragazzi :D
Ecco anche il 20 capitolo, spero che vi piaccia.
Ed ecco nella storia l'apparire di un Super Saiyan e di una nuova speranza all'orizzonte.
Me la lasciate una recensione? GRAZIE MILLE
Un bacione :*

*******************************************************

Videl stava gemendo dal dolore, era distesa ormai da ore priva di sensi su quel letto dell'infermeria freddo e sudato. La dottoressa non l'aveva lasciata sola un solo momento e aveva fatto di tutto per far arrivare il più in fretta possibile il ginecologo, lo aveva chiamato con la massima urgenza. Questo era arrivato pochissimi minuti dopo e aveva visitato la ragazza con la massima preoccupazione, infine voleva sapere come era successo quell'incidente: la dottoressa sapeva benissimo che era stato il re a ridurla in quello stata, ma non volendo passare un brutto pomeriggio gli disse semplicemente che il principe l'aveva trovata a terra svenuta e non sapeva che cosa era successo.

Improvvisamente si sentì un urlo disperato proveniente dall'animo di Videl, poi l'apparecchio che misurava le sue pulsazioni si abbassò di colpo, meno di una pulsazione ogni due secondi, se fosse sceso ancora sicuramente non ce l'avrebbe fatta.

Videl, Videl! Riesci a sentirmi? Maledizione Videl!”

Il medico la chiamava a grande voce, ma niente, nessuna risposta. Gli occhi della dottoressa che era lì accanto si erano fatti liquidi ed era scoppiata in lacrime.

 

Gohan era ancora rinchiuso nella chiesa del palazzo e non smetteva neppure un secondo di pregare per Videl e per il bimbo che portava in grembo

La speranza è l'ultima a morire e io continuerò anche per tutta la vita a pregare per voi due, questa è una promessa. Per favore fai che non accada loro nulla, per amor del cielo non mi rovinare anche questi momenti di allegria e felicità.”

Improvvisamente un ricordo balenò nella memoria del giovane, si poche settimane prima Gohan aveva raccolto quel fiore per poter curare Videl e ricordava ancora le parole minacciose che la presenza gli aveva detto:

Prendi pure il fiore per curare la ragazza, ma io indietro desidero un dono, più avanti scoprirai quale”

La disperazione aveva ormai preso il corpo del giovane principe: no, non poteva essere la vita il dono che voleva in cambio, non ci voleva credere.

Invocando Dio un'ultima volta Gohan pregò con le lacrime che gli bruciavano gli occhi e la voce rotta dal pianto e dai singhiozzi:

No, non prendere loro, ma prendi me! Non far morire la luce dei miei occhi, non è giusto, non se lo merita. Prendi me, io non ho nessun diritto di vivere in questo mondo, la mia morte non recherebbe danni a nessuno, anzi..”

Finì la frase in un sussurro, ma fu riportato alla realtà dall'urlo agghiacciante di Videl, lui immediatamente accorse in infermeria, ma la dottoressa lo fermò

Stia calmo principe, lei non ha il diritto di entrare nella sala!”

Mi faccia entrare per l'amor di Dio, cosa sta succedendo ai miei amori?”

La donna lo guardò con occhi spenti e gli mise una mano sulla spalla
“Sapeva che Videl era incinta?”

Una fitta colpì il giovane che cadde in ginocchio piangendo a diritto

Certo, cosa è successo? Per favore me lo dica...”

Aveva finito la frase sussurrando e singhiozzando

Non so come sia stato possibile, ma la ragazza è riuscita a tenere in vita il bambino, credo che sia un miracolo, non so come altro spiegarlo”

In quel momento uscì anche il secondo dottore con un'espressione soddisfatta sula faccia

Principe suvvia non faccia così: sono riuscito a salvare entrambi, adesso hanno solo bisogno di riposo”

Gohan si alzò lentamente e sempre tra le lacrime abbracciò affettuosamente i due medici continuando a ringraziarli sinceramente

Non si preoccupi è solo il mio lavoro”

No davvero non so come ringraziarvi”

Non c'è di che ragazzo, se vuoi puoi entrare a vederla, comunque credo che dovrà avvisare il padre del piccolo che la venga a riprendere: un'altra botta del genere e non ce la farà”

Grazie mille, glielo dirò”

Scusi ma lei sa come è successo tutto ciò?”

Gohan non voleva mettere nei guai suo padre, ci avrebbe pensato da solo poi

Credo che la ragazza sia inciampata e sia caduta sbattendo la pancia”

Detto ciò il ragazzo si precipitò nella stanza al capezzale della sua amata

Videl ciao sono io, sono Gohan, non so se tu possa sentirmi, ma spero vivamente di si. Ho sofferto tanto in queste ultime ore sai? Ho creduto veramente di perdervi entrambi, ho avuto tanta paura. Per fortuna adesso state bene e non ti preoccupare: farò vedere chi sono a mio padre,non la passerà liscia questa volta!”

Gohan teneva ben salda la mano di Videl, ma una voce esterna e irosa lo convinse a voltarsi

Ahahahahah a chi la faresti pagare marmocchio?”

Papà...”
“Esatto in persona, quella stronzetta è stata fortunata a non morire dissanguata sai, avrei dovuto colpirla più forte in effetti, non avrebbe dovuto fare la puttana con te, figlio mio”

Vegeta ghignava maligno e una rabbia sempre maggiore stava assalendo il giovane Saiyan
“Che sarebbe quello sguardo di sfida moccioso?”

Combattiamo, adesso!”

Ah come vuoi, ma stai pur certo che ti ritroverai nelle stesse condizioni della tua amichetta quando avrò finito con te, se non peggio”

Questo lo vedremo caro mio”

Vegeta lo squadrò ridendo, poi si avviò in cortile per dare inizio allo scontro.

Gohan non se lo fece ridire due volte e iniziò a colpire il padre con tutta la sua forza, ma lui sembrava in grado di pararli tranquillamente, anzi si stava proprio prendendo gioco del Saiyan.

Allora mostriciattolo, non mi avevi detto che me l'avresti fatta pagare o mi sbaglio?”

Il re lo guardò maligno e gli diede un pugno nello stomaco e una gomitata in faccia facendogli perdere l'equilibrio e facendogli sputare un po' di sangue dalla bocca

Oh quanto mi spiace piccolo, perchè non vai a piangere dalla tua puttanella eh?”

Gohan poteva anche sopportare gli insulti personali, ma non di doveva permettere di insultare anche Videl, non avrebbe dovuto farlo; sentì qualcosa di nuovo nascere dentro di se, una forza che non aveva mai provato, non sapeva il perchè ma aveva una grandissima voglia di combattere. Gli si lanciò contro con tutta la rabbia che aveva a disposizione, questa volta i colpi erano molto più potenti e sembrava che Vegeta non ce la facesse a pararli tutti, riuscì a colpirlo varie volte facendolo barcollare, poi iniziò con i colpi energetici: uno dopo l'altro, sempre più potenti; no, non voleva mollare, non quella volta. Improvvisamente successe quello che Vegeta temeva maggiormente: una stranissima forza circondò il giovane di scariche elettriche e il Saiyan scomparve dalla sua vista sotto una potente aura dorata. Data l'immensa forza il re venne spazzato indietro di parecchi metri, poteva sentire l'aura del ragazzo aumentare sempre di più e infine un urlo agghiacciante. Quando emerse dalla luce era irriconoscibile: gli occhi si erano mutati, erano diventati sicuri di se e di un bellissimo color acquamarina e i capelli si erano alzati tingendosi di un biondo platino. Vegeta di alzò di scatto e indietreggiò nuovamente: no, non ci voleva credere, suo figlio non poteva essere diventato il leggendario guerriero, il leggendario Super Saiyan. Negli occhi del re si poteva leggere per la prima volta la paura, il giovane la lesse e sorrise: un sorriso strano, non adatto al suo solito carattere. In uno scatto d'ira tornò all'attacco scagliandosi contro il padre, che impotente stava solamente cercando di pararsi sotto i terribili colpi inferti da Gohan senza più alcuna pietà. La rabbia era riuscita a farlo trasformare, la rabbia per tutto ciò che aveva fatto e per tutti i momenti terribili che aveva fatto passare a dei poveri innocenti; era arrivato allo stremo della pazienza e doveva vendicarsi, sentiva il bisogno tremendo di farlo. Non voleva ucciderlo veramente, solo fargliela pagare cara, così decise di calmarsi un po' e di infliggerli l'ultimo colpo, una Kamehemeha, il lancio partì, ma sul corpo del re arrivarono ben due lanci, facendolo così cadere a terra privo di sensi.

Ma che diamine? Chi è stato a colpirlo?”

Sono stata io perchè?”

Gohan si voltò e rimase stupito quando si vide arrivare incontro sua mamma

Sono o no una Saiyan pure io? Non ce la facevo più e volevo esserti di aiuto in combattimento. Ah dimenticavo: che carino che sei così...”

Il giovane si guardò, ancora non aveva capito a pieno la sua trasformazione, lentamente allentò la tensione e ritornò al suo stato ordinario

Grazie mille mamma, la rabbia mi ha permesso di trasformarmi, ma cosa mi è successo di preciso?”

La donna lo guardò con occhi dolci

Sei un Super Saiyan adesso tesoro”

Un Super Saiyan? Ma...”

Gohan guardava la madre con occhi esterrefatti: ma lui sapeva che i Super Saiyan nascevano solo uno ogni mille anni ed erano praticamente guerrieri imbattibili, come poteva essere lui il prescelto?

Sei tu tesoro il guerriero prescelto, il guerriero fortissimo che però riesce a combattere con cuore puro, anche se ricolmo di rabbia, sei fantastico tesoro mio!”

Grazie mamma, ma mi sa che dovremo portare papà in infermeria”

Oh già mi ero quasi scordato di lui, ho saputo che Videl sta bene, grazie al cielo”
“E già”

Lui nascose un leggero rossore e insieme portarono il re in infermeria

O diamine, è conciato piuttosto male, mi sa che dovremmo metterlo nella vasca di rianimazione”

Bulma accennò un sorriso e se ne tornò nella sua stanza sorridente, invece Gohan chiese perplesso alla dottoressa

Perchè non ci avete messo pure la ragazza?”

E' incinta e avremmo ucciso il piccolo”

Ah capisco...”

Sire, avrei una notizia da dirle a riguardo”

Certo, mi dica”
“Ci sarebbe un modo per far portare a termine la gravidanza della giovane”
A Gohan gli brillarono gli occhi: forse c'era ancora una speranza

E che aspetta a dirmelo?”
“Bhè ci sarebbero delle erbe magiche che fanno in modo che il feto sia al sicuro da tutto per tutta la gestazione, ma si trovano nella foresta maledetta e non so...”
“E chi se ne importa! Parto immediatamente!”

Ma...”
“Ma nulla, mi dica come sono fatte e parto subito, non c'è tempo da perdere!”

La dottoressa diede una foto delle erbe al ragazzo e lo lasciò solo nella stanza

Ehi Videl hai sentito? Riuscirò finalmente a portare in salvo il piccolo, non sei felice? Ti amo con tutto il cuore e farò di tutto, come ti avevo già detto rischierò la vita per voi!”

Diede un ultimo e dolcissimo bacio alla giovane ancora priva di sensi, poi andò in camera sua per preparare l'occorrente: la foresta maledetta era un luogo pieno di insidie e nessuno ne era mai uscito vivo, ma lui doveva rischiare il tutto per tutto.

Mamma io vado..”
Bulma era già stata informata e diede la benedizione al giovane prima di lasciarlo partire

Va bene, fai attenzione amore e vedi di tornare prima di cinque giorni: tuo padre uscirà dall'infermeria allora e non voglio che si sfoghi di nuovo su qualcuno!”
“Certo che no mamma, farò di tutto”

Un ultimo bacio alla mamma, poi il Super Saiyan partì.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Arrivo nella foresta ***


Ciao a tutti, scisate il ritardo ma ero impegnata e non molto, ma finalmente riesco ad aggiornarla
Gohan è arrivato nella foresta e Videl si sta lentamente riprendendo.
Una recensione è sempre gradita
Un bacio alla prossima :*
Giuliapierucci

**************************************
**************************************


 

Gohan voleva a tutti i costi riuscire a trovare quelle erbe per fare in modo che Videl non rischiasse più nulla durante la sua gravidanza: aveva già rischiato troppo e non voleva

che le risuccedesse nulla del genere, era troppo importante per lui. Secondo i suoi calcoli sarebbe arrivato nella foresta dopo tre o quattro ore di viaggio e da l' in poi avrebbe avuto quattro giorni per riuscire a raccogliere le erbe magiche.

Nel frattempo a palazzo Videl si stava riprendendo molto velocemente, sotto gli occhi increduli dei due medici che la seguivano: era veramente una ragazza dalla volontà di ferro e niente e nessuno l'aveva costretta alla resa. Incredibilmente era riuscita a tenere in vita anche il piccolo dopo il violentissimo colpo inflitto dal re e stranamente stavano molto bene entrambi dal punto di vista medico, non c'era niente di grave. Improvvisamente Videl iniziò a mugolare girandosi nel letto, ai medici sembrò che stesse sussurrando il nome “Gohan”, quello del loro principe: forse lo aveva visto mentre la portava di corsa in infermeria?

Videl stai calma, sono io, allora come senti? Ce la fai ad aprire gli occhi?”

Videl continuava a gemere e a muoversi nel letto stringendo la coperta nei pugni stretti, sembrava che stesse provando molto dolore.

Ehi Videl?”

La ragazza improvvisamente si calmò un poco e pian piano aprì gli occhi color del mare fissando impaurita i due medici che le stavano intorno e la guardavano con occhi preoccupati. Lei si sedette immediatamente sul letto e si portò istintivamente le mani al ventre iniziando a piangere

Cosa c'è da piangere?”

Il ginecologo la guardava in modo molto paterno

Il piccolo, l'ho peso vero?”

Videl stava singhiozzando e le lacrime le rigavano il volto, il medico la fissava incredulo, poi le mise le mani sulle spalle

No, non ti preoccupare: non so come hai fatto ma sia tu che il piccolo state bene, credo che sia un miracolo!”

Videl si calmò un po' e fece un piccolo sorriso in modo da rassicurare l'uomo che le stava accanto, poi come d'istinto gli rivolse una seconda domanda

E Gohan?”

Il principe è partito per un po' di giorni”

Questa volta fu la dottoressa ordinaria a rispondere alla sua domanda, rivolgendole poi un caldo sorriso.

Ah, ma che ci f il re in quella strana vasca?”

La giovane aveva avvistato Vegeta nella vasca di rianimazione, si vedeva che era ridotto piuttosto male e aveva attirato subito la sua attenzione

Ehm mettiamola così: lui e suo figlio hanno avuto uno scontro e il principe l'ha vinto, ma non si è controllato e gli ha inferto ferite piuttosto gravi, ma tranquilla sta benino, si riprenderà tra qualche giorno

Gli sta bene, maledetto bastardo che non è altro” Pensò la giovane, ma invece riuscì stranamente a trattenersi e a fare un finto sorriso di rassicurazione.

Ok spero si riprenda, posso sapere dove è andato il principe per favore?”

Ai due medici era stato detto di non dire una parola sulla vera destinazione del ragazzo

Non lo so precisamente, ma credo a fare una sessione di allenamenti speciali insieme al suo maestro”

Ah spero torni presto”

Nella voce di lei c'era un po' di tristezza, ma fu riportata alla realtà dalla domanda della donna

Potrei sapere chi è il padre del bimbo?”

Quella domanda fece rabbrividire Videl, ma decise di darsi un contegno

Ehm perchè vuole saperlo?”

Dovrebbe dirgli che deve prendersi cura di voi, hai rischiato molto sai?”

Si, lo so, glielo dirò”

Brava, ma fai attenzione”

Certo non si preoccupi”

Adesso ti conviene riposare un po' per riprendere le forze”

D'accordo”

I dottori lasciarono nella stanza la ragazza, che continuava a fissare la vasca di rianimazione dall'altra parte della grande sala, aveva sentito tutto quello che Gohan le aveva detto qualche ora prima e sapeva che tutto quello probabilmente lo aveva fatto per lei, per quello lo amava ancora di più.

 

Gohan era arrivato nella foresta maledetta che ormai era il crepuscolo e non vedeva l'ora di inoltrarvisi, così senza perdere il minimo tempo in sciocchezze si era immediatamente avventurato tra le erbe alte e gli alberi fitti e scuri alla ricerca delle tante sperate erbe magiche per la sua amata. Lo alimentava un sentimento magico e bellissimo, indissolubile e immortale: l'amore per la giustizia e per le persone care. Era stato proprio quel sentimento a portarlo alla sua trasformazione in Super Saiyan durante la lotta contro suo padre, era stata una stranissima sensazione, ma dentro di se si sentiva in pace con se stesso, stranamente.

Improvvisamente si sentì tranquillo con se stesso: non sapeva il perchè: sembrava che un grosso macigno fosse scivolato via dal suo corpo, non se lo sapeva spiegare. Il suo istinto gli stava dicendo che Videl si stava riprendendo e che non c'era motivo di preoccuparsi, ma lui si incamminò lo stesso verso il centro della foresta ed essendo più tranquillo lo impadronì anche un senso di fame, infondo quando il cibo chiama i Saiyan rispondono no?

Doveva procurarselo da solo e sinceramente non era molto difficile: quel luogo era strapieno di frutti e di funghi commestibili, non era così male in fondo. In quattro e quattr'otto il giovane si procurò moltissimi frutti succosi e accese il fuoco per cucinare la carne del cinghiale che aveva precedentemente catturato, nel silenzio della foresta lui si poteva godere dei momenti tutti per lui e si riempiva del silenzio che regnava intorno a lui, lo rilassavano moltissimo. Era arrivato il momento di coricarsi, così prese una piccola capsula e fece apparire una tenda dove poter passare tranquillamente la notte, poi il giorno seguente si sarebbe messo alla ricerca delle erbe magiche. Da buon Saiyan appena toccò il cuscino cadde in un sonno profondo,ma sentiva in lui qualcosa di strano, come di una presenza che lo seguiva minaccioso e non sapeva spiegarsi bene che cosa fosse in realtà

 

Anche a palazzo era ormai ora di andare a letto e piano piano tutte le luci si spensero, tranne quella dell'infermeria: Videl aveva preferito tenere la luce accesa, in quel modo si sentiva più sicura e stranamente si addormentò abbracciata al cuscino con una lacrima ribelle che le solcava il viso.

Vegeta nel sonno si era ricordato tutto ciò che gli era successo e l'affronto subito dal figlio lo fece arrabbiare ulteriormente: galleggiante nel liquido di rianimazione stava maledicendo quel giovane, sicuro che gliela avrebbe fatta pagare cara: parola del Re Vegeta.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Dimissioni e congratulazioni ***


Ciao ciao rieccomi qua con un nuovo capitolo :D
Perchè non vedo le vostre recensioni? Uffa XD >.<
Al prossimo capitolo :*

*********************************************

La mattina era finalmente arrivata e i raggi del sole stavano invadendo progressivamente le stanze del castello reale, la vita era pronta a ricominciare per l'ennesima volta. La dottoressa si era recata in infermeria per vedere le condizioni di salute dei due ricoverati: Videl stava meglio e poteva essere dimessa quello stesso giorno, ma Vegeta non era nelle stesse grazie e doveva ancora rimanere immerso nella vasca di rianimazione.

Ehi Videl mi senti?”

La ragazza si stava svegliando e sbadigliando sonoramente aprì i suoi occhi color del mare e si tirò pigramente a sedere sul letto.

Buon giorno, mi dica”

Buon giorno a te, sei in buona salute e volevo dirti che se vuoi puoi lasciare l'infermeria”

I suoi occhi cominciarono a brillare per la grande gioia che l'aveva inondata per quella notizia.

Veramente, come sono felice, non vedo l'ora di rivedere tutti!”

Poi stranamente un senso di smarrimento e solitudine la invase

Ma cosa ne sarà di me?”

La donna la guardò in modo un po' perplesso, poi cercò di essere il più rassicurante possibile:

Non hai nulla di cui temere: noi ci prenderemo cura di te e tutto andrà per il verso giusto credimi!”

Videl era ancora un po' stranita dalle medicine, ma comprese le parole della dottoressa e le sorrise di cuore

Grazie mille”

Di nulla cara, adesso chiamo Chichi e potrai andare via”

Pochi minuti dopo la donna rifece capolino sulla porta insieme alla moglie di Kakaroth

Ah che bello che tu sia guarita, mi mancavi da morire!”

La donna si avvicinò a Videl abbracciandola

Anche a me Chichi”

Adesso preparati che ti riporto in camera tua, poi scendi a mangiare qualcosa d'accordo?”

Certo, sto morendo di fame!”

La dottoressa aiutò la ragazza a vestirsi con i suoi abiti e gliene diede qualcuno adatto ai mesi successivi per la gravidanza, poi le due lasciarono l'infermeria per recarsi altrove.

Vegeta aveva iniziato ad agitarsi all'interno della vasca di rianimazione, così la dottoressa fu costretta ad aumentare la dose di sedativo

Non ci si metta anche lei e non provi a romperla perchè tanto è fatta in modo che voi Saiyan non possiate neppure graffiarla, solo forza sprecata!”

Il re si era sedato leggermente grazie ai calmanti ed era tornato a dormire

La sua guarigione è ancora lunga, è ridotto proprio male!”

 

Videl allora vuoi tenere nascosta la gravidanza ancora a lungo?”

Non lo so Chichi, cosa mi consigli di fare?”

Per me dovresti dirlo agli altri: ti potrebbero proteggere, molti degli uomini erano guerrieri e anche noi donne non ce la caviamo male a dirla tutta”

E va bene, mi hai convinta: adesso scendo e do la notizia”

Brava ragazza, Gohan sta facendo veramente di tutto per te sai?”

Gohan?”

Si, è partito per un luogo pieno di insidie solo per prenderti delle erbe magiche che ti permetteranno di portare a termine la gravidanza senza alcun altro problema, è un vero tesoro non trovi?”

Si è veramente fantastico!”

Dentro di lei Videl sentiva crescere una strana sensazione, un misto tra amore e moltissima gratitudine verso quel ragazzo così dolce e gentile, alla fine aveva veramente rischiato la vita per lei.

Terra chiama Videl!”

Chichi la stava canzonando in quanto la giovane era completamente immersa nei suoi pensieri e non dava più ascolto a ciò che le veniva detto

Eh? Scusa Chichi: mi stavi dicendo?”

Certo che sei proprio stra cotta! Comunque ti ho chiesto se vuoi venire a mangiare qualcosa di sotto: a quest'ora la colazione sarà già pronta”

Ah si certamente”

Le due si incamminarono al piano di sotto ed entrarono in cucina tra lo stupore generale nel vedere Videl

Eh bhè avete visto un fantasma per caso?”

Come stai Videl?”

La voce di Kakaroth si era fatta nuovamente curiosa, ma vi si poteva leggere anche un po' di preoccupazione

Bene grazie mille, solo un po' intontita dalla flebo, ma ho una fame da lupi!”

Molto bene, la colazione sarà servita a momenti”

Non fece in tempo a finire la frase che la porta della cucina si aprì e videro entrare una donna che conoscevano bene: era Bulma

Regina che cosa possiamo fare per lei? La colazione sarà pronta in pochissimi minuti”

No, volevo chiedervi se potevo farla qui con voi”

la sua richiesta spiazzò tutti: da quando in qua una regina fa colazione con i propri servitori?”

Se le fa piacere faccia pure, è lei che decide”

Alla fine era stata proprio la giovane Videl a prendere la parola e a rivolgersi alla futura nonna

Grazie mille cara, sei molto gentile”

La ragazza arrossì leggermente, poi fece accomodare la donna servendole la colazione

Sei molto brava sai?”
“La ringrazio”

Ma che ci fate tutti in piedi? Sedetevi forza, non voglio essere trattata come sempre, Vegeta non ci sarà nei dintorni per qualche giorno e io voglio goderli a pieno. Dai facciamo colazione tutti assieme!”

Una richiesta molto strana da parte di una regina, ma passata la vergogna iniziali i presenti si sedettero e scoprirono a poco a poco quanto fosse dolce e gentile Bulma, completamente diversa dal consorte: cinico e spietato.

Videl senti mi dispiace tantissimo per quello che ti ha fatto mio marito, quanto si sveglia ci penseremo io e Gohan a lui, tu non ti vedi preoccupare. Scusa se sono indiscreta e non rispondermi se vuoi: come sta il bambino?”

La ragazza a cui si era rivolta Bulma era sconvolta: come faceva a sapere della sua gravidanza? Lei non lo aveva detto a nessuno e certamente non lo aveva fatto neppure Chichi.

No, non si preoccupi: il bimbo sta bene, credo che sia stato un miracolo a salvarci entrambi”

Bene, ne sono felice”

Scusa Videl ma tu sei incinta?”

Kakaroth si era avvicinato alla giovane con aria curiosa e la moglie lo allontanò con le maniere forti, facendo ridere Bulma: che coppia affiatata

Ehm in realtà si”

E chi è il padre?”

Tesoro ti spiacerebbe farla finita o preferisci finire come il re?”

Ehm no no la smetto subito!”

Videl si era improvvisamente rattristita e Bulma raccolse il suo stato d'animo: lei era certa che la giovane era incinta da come si comportava negli ultimi giorni e aveva avuto come un'illuminazione. La regina aveva letto negli occhi di Videl una strana luce quando vedeva Gohan e aveva come un sesto senso: che fosse lui il padre del bambino?

La mattinata passò tra le risate generali e i continui battibecchi di Chichi e il marito.

 

Nel frattempo Gohan si era svegliato all'alba e dopo una buona colazione era immediatamente partito alla ricerca delle tanto sperate erbe magiche, ma il viaggio si era risultato abbastanza complicato: via via che si faceva avanti tra i cespugli e le erbe il percorso si faceva sempre più accidentato, anche se non vedeva pericoli talmente atroci per la sua strada

Chissà perchè a chiamano Foresta maledetta? Io sinceramente non ci vedo nulla di così terrificante, mha... vabbè non è questo il momento per pensarci: adesso tutte le attenzioni al suolo per vedere se trovo quelle benedette piantine! Chissà come sta Videl, spero con tutto il mio cuore che stia bene o non me lo potrò mai perdonare! Papà la smetterà una volta per tutte di fare il gradasso: parola mia. Accidenti quanti rami che ci sono e in più mi sto graffiando tutte le gambe e lo zaino pesa. Gohan questo non è il momento di pensare a questo, ma che idee ti verranno mai in mente bha?”

La sua attenzione fu attratta da qualcosa che brillava nelle acque di un ruscello lì vicino, si avvicinò curioso e si accorse che tutto il letto del fiume risplendeva in modo incredibile. Si prese una piccola pausa e decise di farsi una nuotata, poi avrebbe preso del pesce per pranzo; in due secondi si spogliò e si tuffò: l'acqua era incredibilmente calda, quasi scottante e Gohan mise il piede al suolo e subito si tagliò con qualcosa che non vide con perfezione, così mise una mano sul fondo e staccò un pezzo di ciò che lo aveva ferito: era un bellissimo diamante, quel fiume ne era pieno, ma tagliavano in maniera molto netta e profonda.

Che bellezza, ne porterò qualcuno in dono alla mamma, a Videl e a Chichi e Kakaroth: come ringraziamento per quello che fanno per me! Certo che tagliano molto però, devo fare molta attenzione. Uhuhu ma guarda che caldo che fa qua, sembrano acque termali e di pesci neppure l'ombra: uffa!”

Ancora il giovane non aveva alzato lo sguardo al cielo, ma quando lo fece ne rimase strabiliato e ammaliato da tanta bellezza: davanti a lui si ergeva un grandissimo vulcano, evidentemente attivo in quanto c'erano pennacchi di fumo sulla cima e ancora meglio: sulle sue pendici c'erano delle strane foglie che assomigliavano alle erbette magiche.

Accidenti che bellezza,ecco perchè le acque qua sono calde: è collegato al vulcano, ma non posso credere di aver già trovato così facilmente le piantine, troppo facile per i miei gusti: ma forse è meglio così!”

Non finì la frase: uno strano e continuo fruscio si faceva avanti tra i cespugli e uno strano rumore proveniva da essi. Gohan si vestì velocemente e mise i cristalli nello zaino prima di vedere che cosa stava succedendo.

 

Bulma prese in disparte Chichi e Kakaroth: evidentemente voleva dire loro qualcosa di importante

Ci dica” Iniziò lei

Bhè io vi volevo fare le mie più sentite congratulazione miei cari!”

I due si guardarono con aria persa

Come prego?” Continuò l'uomo

Videl è incinta no? E so che Gohan è il padre, me lo sento. Così vi volevo fare i miei auguri: diventerete nonni non siete felici?”

I due sposi sorrisero a quelle parole e gentilmente ringraziarono la regina, aveva capito tutto ed era stata molto gentilezza

Non sono sua madre, ma posso capire quanta gioia avrete adesso, state tranquilli: farò di tutto per far star bene la giovane Videl: è veramente una giovane dal cuore d'oro e sono felice che Gohan abbia trovato il vero amore,se lo merita!”

 

Si Gohan era felice e questo era quello che importava...

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Incontrarsi nuovamente ***


Ciao a tutti, ecco anche il capitolo 23, spero vi piaccia.
Entra in scena (O in iscena, come diceva la mia professoressa) un nuovo personaggio: chi sarà mai?
Continuate a leggere e lo scoprirete!
Aspetto le vostre recensione, che intanto scarseggiano :P
Alla prossima :*

*********************************************************************

 

Ehi, chi va là? Fatti vedere?”

Nessuna risposta, ma il fruscio non si voleva placare, ma che cosa stava succedendo?

Gohan si avvicinò maggiormente al cespuglio da dove proveniva quel misterioso rumore e fece appena in tempo a scansare l'attacco di uno stranissimo animale che cercò di azzannarlo.

Ma che cazzo!”

L'animale in questione era una specie di enorme pantera nera con due occhi rosso fuoco e uno sguardo per niente socievole, continuava a puntarlo con insistenza e sembrava avercela con lui.

Stai a cuccia piccolo, non ti ho fatto nulla infondo no?”

L'essere però ringhiò contro il Saiyan e si slanciò nuovamente verso di lui, cercando di mordergli la gola, ma Gohan fu più veloce e lo gettò in acqua

Eh no bello, non ti permetto di ostacolarmi, mi spiace ma ho da fare adesso, giocherò con te un'altra volta”

Il ragazzo si voltò e si incamminò nuovamente per raggiungere le pendici del vulcano; man mano che si avvicinava il caldo diveniva sempre più insopportabile e la vegetazione abbondante non permetteva di respirare liberamente, ma non poteva mollare proprio in quel momento

Mi spiace, ma questa volta l'avrò vinta io, non mi lascio abbattere dalle condizioni sfavorevoli, ma che? Ecco ci mancava solo che iniziasse anche a piovere adesso, che palle però uffa..... Oh menomale che vedo il vulcano a meno di cento metri da me!”

In un ultimo sforzo arrivò ai piedi dell'immensa montagna e iniziò a valutare il terreno, notò con piacere che in teoria doveva essere sicuro e non perdendosi d'animo iniziò a scalarlo. Per poco una nube di vapore seguito da uno spruzzo di acqua bollente non lo prese in pieno, disintegrando la vegetazione circostante, era un geyser

E adesso anche questi, ma in che posto sono finito? Accidenti Gohan smettila di blaterare e fai attenzione o verrai ridotto a un cumulo di cenere in pochi istanti.”

Con la massima cautela si apprestò a scalare il vulcano e per poco non cadde in trappola un paio di volte, ma finalmente riuscì ad arrivare a destinazione, più o meno verso i tre quarti della sua altitudine totale, lì un infinità di erbe magiche si ergevano davanti agli occhi del giovane Saiyan

Che bellezza, me ne posso servire liberamente! Non credevo che sarebbe stato così facile, è solamente il secondo giorno e già ho portato a termine la missione. Dovrebbero rinominarla in tutt'altro modo questa foresta!”

Si stava apprestando a riempire lo zaino di quelle piantine, quando un dolore immenso lo colpì al petto e l'aria iniziò a mancare

ma cosa mi sta succedendo adesso? Non riesco a capire...”

Ah no? Questo è lo spirito del vulcano, hai osato avventurarti fin quassù e adesso ne pagherai le conseguenze!”

Una voce minacciosa arrivò flebile alle orecchie del principe, che boccheggiava in cerca di aria

Ma, ma chi è? Fatti vedere vigliacco!”

Vuoi che mi faccia vedere? Mi spiace io sono solamente un'entità, ma ti mostrerò con piacere i miei poteri”

Improvvisamente la gamba di Gohan si trovò a sprofondare in una specie di pozza creata in quel momento sotto di lui e un calore immenso gli impediva di respirare, non si era mai sentito così male in tutta la sua vita. La terra cominciò a tremare sotto i suoi piedi e faticava veramente per tenersi in piedi e per liberarsi da quella specie di pozza ripugnante, un odore nauseabondo gli invase le narici e un pennacchio più alto di fumo emerse dalla cima del vulcano: stava per eruttare. Nel frattempo un getto bollente di vapore gli colpì il braccio, rendendoglielo inutilizzabile e sanguinante, non che gravemente ustionato.

Ahahahahahahah e questo è niente caro mio!”

Un fiume di lava fluida iniziò a scorrere per le pendici di quel vulcano e l'aria era quasi assente nei polmoni del giovane: adesso ne aveva solo di scorta e menomale che essendo un Saiyan per un po' riusciva a rimanere in apnea!

Perfetto, questa è la fine....”

Pensò Gohan con le lacrime che gli rigavano il viso, poi dopo una violenta fitta al petto e la lava che gli aveva sfiorato un piede, ustionandolo gravemente, vide solamente il buio intorno a se, fece solo in tempo a pronunciare

Scusa Vide, ti amo....”

 

 

Aiutoooo!” La voce della dottoressa riecheggiò in tutto il castello e immediatamente una marea di gente accorse nell'infermeria per vedere che cosa stava succedendo. La faccia della donna era pallida e guardava impotente la scena che si presentava davanti ai suoi occhi: il re nel casino da lui fatto nella vasca di rianimazione si era tolto la mascherina per l'ossigeno e non potendo più respirare il suo battito cardiaco era sceso vertiginosamente, la donna si era fatta prendere dal panico

E adesso che cosa facciamo?”

Kakaroth era quello più calmo di tutti: anche nei momenti più difficili lui rimaneva sempre calmo e concentrato e immediatamente prese in mano la situazione

Ma che domande sono scusi? Interrompa immediatamente il processo di guarigione e faccia sparire il liquido dalla vasca di rianimazione, dai non c'è un momento da perdere!”

La donna seguì i comandi del Saiyan e in pochi secondi la macchina si fermò facendo scendere il liquido.

Adesso lo prelevi e lo faccia stendere da qualche parte: dobbiamo fargli fuoriuscire il liquido ingoiato: è velenoso e lo sa anche lei!”

Eseguito anche quest'ultimo comando Kakaroth prese una macchina speciale per far fuoriuscire dalla sua bocca il liquido e la dottoressa glielo posizionò, poi l'uomo prese a colpirlo sul petto e pian piano il re iniziò a vomitare il liquido per la rianimazione

Bulma era impassibile e aveva assistito a tutta la scena in modo un po' divertito, come se non gli importasse nulla delle condizioni di Vegeta

Il re adesso è fuori pericolo, ma non posso escludere dei danni permanenti, mi spiace molto signora”

La regina invece non era affatto preoccupata e si limitò a sorridere e ringraziare gentilmente la dottoressa, si comportava in modo un po' strano per lei.

Il suono di un campanello richiamò l'attenzione dei presenti e Videl si apprestò ad andare ad aprire, urlando poi dopo aver visto chi si era presentato alla porta, Kakaroth era intervenuto mettendosi in posizione di attacco davanti a lei per proteggerla, ma poi vide chi stava chiedendo asilo e si calmò un po'

Gohan!” L'urlo della ragazza fece trasalire l'uomo

Stai calma Videl, vai a chiamare la dottoressa”
“Ok corro!”

Videl si era apprestata ad andare a chiedere aiuto lasciando soli Kakaroth e lo strano uomo che portava con se il corpo privo di sensi di Gohan.

Ciao”

Ciao Kakaroth, ho visto il principe in punto di morte nella foresta maledetta e ho fatto in tempo a salvarlo”

Grazie mille”

Intanto le due donne erano tornate e la dottoressa aveva preso immediatamente il ragazzo per dargli il primo soccorso, però prima ringraziò lo strano individuo

Grazie mille”

Di niente”

Dimmi, che cosa porti tra le mani?”
“Ah questo? Non lo so Kakaroth, lo aveva sulle spalle il ragazzo quando l'ho visto e dentro contiene solo dei diamanti e delle strane piantine, non so di cosa se ne faceva!”

Vieni entra pure, è da molto che non ci vediamo”

Eh già”

Le piantine dalle pure a me, accomodati in cucina, farà piacere la tua visita a Chichi”

Ok grazie, tanto la strada la so”

Kakaroth nel frattempo era andato in infermeria per consegnare le erbe alla donna: Gohan era riuscito nel suo intento, ora Videl era fuori pericolo.

Chichi stava sistemando un po' in cucina quando si sentì chiamare

Ehi come va?”

Quasi non le prese un colpo quando voltandosi vide quell'uomo dai lunghi capelli neri, come gli occhi e con indosso la classica divisa da combattimento Saiyan.

Ciao, che cosa ci fai qui?”

Poi senza aspettare la risposta andò ad abbracciarlo.


Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Zio? ***


Ciao ragazzi. Non sto molto bene ecco perchè il capitolo è corto e scritto così tardi, ma ho voluto farlo per voi.
Spero che vi piaccia lo stesso e come sempre aspetto le vostre recensioni
Alla prossima ragazzi :*


************************************************************************************

Ma che cosa ci fai tu qua?”

Vi ho riportato Gohan”
“Grazie mille, vieni e siediti caro, raccontami tutto”

Chichi aveva appena fatto accomodare quell'uomo e gentilmente gli aveva offerto qualcosa

Ah grazie Chichi, sempre generosa”
“Di niente Radish, sei sempre il ben venuto qui da noi”

E' tantissimo tempo che non ci vediamo è?”

Già, in effetti sono quasi diciannove anni, mi siete mancati tantissimo tutti quanti”
“Anche a noi”

Posso chiederti una cosa?”

Chichi lo guardò un po' stranita, poi annuì

Cosa ci faceva mio nipote in un luogo come quello?”

Sai che Gohan è identico a tuo fratello e non appena c'è stata la minima difficoltà ha subito cercato una soluzione”

Che dolce, comunque era nei guai e sono riuscito a portarlo in salvo, è abbastanza mal concio adesso”

Chichi ci pensò un attimo, poi prese un barattolino e lo aprì

Questo è un fiore speciale: bollendolo Gohan riprenderà le forze in men che non si dica”

Perfetto”

La donna prese il fiore e lo mise a bollire, per poi scolare poco dopo il liquido ricavato da esso, in quel momento arrivò in cucina anche Kakaroth

Ehi tesoro, contenta di vedere mio fratello Radish?”

Si moltissimo, ci ha fatto proprio una bellissima sorpresa in effetti.”

Ehm Gohan ha le erbe nello zaino, potresti preparare la tisana per Videl?”

Certo tesoro”

Detto ciò Chichi prese le erbette dallo zaino e diede un buffetto sulla guancia al suo consorte, facendolo sorridere e arrossire un po' davanti al fratello.

Che rammollito che sei fratellino!”
“Non dire così Radish, questo è amore”

Certo come no, comunque Chichi dai pure a me la bevanda per il mio nipotino, gliela vado a portare”

Certo grazie, ma ci vorrà ancora un po', intanto dicci ciò che hai fatto in questi anni”

Radish si apprestò ad iniziare il suo racconto e i due sposi si sedettero curiosi e con le orecchie aperte al massimo

Da quando voi siete stati catturai e io sono fuggito ho avuto così tanta paura che mi trovassero che mi sono rifugiato nella foresta maledetta. La vita lì in effetti è molto complicata a causa dello spirito del vulcano, ma alla fine sono riuscito ad abituarmi ed ora non è poi tanto male alla fine, un piccolo paradiso.”

Che bello fratellino!”

E già, ma ora ditemi: come vi trovate voi qua?”

Bhà, a parte che il re è un vero tiranno, ma per il resto non è tanto male, almeno stiamo vicino a nostro figlio”
“Almeno questo, adesso è pronta la pozione?”

Si ecco qua”

Grazie mille, adesso vado, poi torno. Vi spiace se rimango a cena?”

Certo che no”

Radish prese il bicchiere con il liquido e si avviò verso l'infermeria, dopo che la donna gli diede le indicazioni, poi entrò con delicatezza e si apprestò a raggiungere il letto del Saiyan

Ehi Gohan?”

Il ragazzo si sentì chiamare e lentamente aprì gli occhi guardandolo con occhi curiosi e indagatori

Chi siete?”

Sono Radish, dammi del tu, ti ho salvato dallo spirito del vulcano”

Ti sono riconoscente, grazie.”
“Di niente, ti ricordi di me?”
“Dovrei? Scusa ma proprio non mi viene in mente”
Radish lo guardò e nei suoi occhi si poteva leggere un po' di delusione, ma si fece forza e continuò il discorso da dove lo aveva interrotto.

No, non necessariamente, comunque sono il fratello di Kakaroth”
Gohan fece un sorriso e gli tese la mano

Piacere, Gohan, ma vedo che lo sai già”

A Radish sembrò che il giovane non riconoscesse in lui la figura dello zio, a quanto pare non gli era stato detto nulla delle sue vere origini. Gohan si fece serio, poi chiese all'uomo

Le erbe! Dove sono?”

Stai tranquillo, le ho date a Chichi e sta preparando una strana tisana, tu invece bevi questa e starai meglio”
“Grazie”

Gohan fece come gli era stato ordinato: in effetti si era sentito subito meglio. Alla porta qualcuno bussò: era Videl

Ciao, come va?”
“Grazie mille sto bene. Vieni vieni: è un amico!”
Videl allora si avvicinò e lo strinse a se per poi baciarlo con passione: gli era mancato moltissimo; a quella vista Radish sorrise intenerito

Amore mi sei mancata un sacco, anzi mi siete mancati!”

Come scusa? Permettete che mi intrometta: sei incinta cara?”
Videl arrossì un po' per poi annuire.

Congratulazioni Videl”
“Grazie mille”
Gohan poi le diede il cristallo che aveva raccolto appositamente per lei e la baciò nuovamente.

Mi sa che vi lascio soli”
“No, non ti preoccupare” Rispose Videl un po' imbarazzata

Come volete”

Tanto io adesso vado a preparare la cena: tutta per voi e poi ho saputo che la mia tisana è pronta, grazie mille amore, non so che farei senza di te!”
“Ah di nulla amore, ci vediamo dopo!”
“Certo!”
la ragazza tornò in cucina e Gohan si rivolse allo zio

Per favore Radish non dire nulla a papà quando si sveglierà”
“Non ti preoccupare!” Poi gli fece l'occhiolino

Cosa gli è successo?”
“Ehm...”

Gohan sorrise un po' imbarazzato, poi gli raccontò la storia, non sapeva bene il perchè ma con Radish si sentiva molto bene, era una persona piacevole e poi l'aveva anche salvato

E bravo il mio nipotino!”
Era una semplicissima frase, ma Gohan sembrò non capire, infatti gli disse in aria di rintontimento

Come prego”

Radish in quel momento capì tutto e si tappò la bocca per poi cercare di scusarsi

No, no tu hai detto di essere mio zio, ma come...”

Un lampo attraversò la mente e il cuore del giovane, ma cosa stava dicendo? Si sentiva perso e solitario: quello aveva appena detto che in pratica lui era il figlio di Chichi e Kakaroth, ma come era possibile. Sentì il battito del suo cuore accelerare moltissimo e iniziò a boccheggiare, no ma lui era il figlio di Vegeta e Bulma... cosa stava dicendo quindi Radish? Ora che ci pensava però si era sempre sentito legato ai due sposi e assomigliava molto a loro, anche se non ci aveva mai fatto caso più di tanto, forse allora era vero. Chichi e Kakaroth si erano sempre presi cura di lui in modo speciale e forse era proprio perchè era figlio loro?

Non può essere, io....”

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Echi dal passato ***


Ciao a tutti, ecco il nuovo capitolo.
Per fortuna Gohan ha preso bene la notizia
Aspetto le vostre recensioni
Baci e alla prossima :*
**********************************************************

S-scusa Gohan io non volevo dire questo, cioè....”
Radish cercava in tutti i modi di scusarsi di fronte al Saiyan, ma ormai tutto era inutile, lui aveva capito

No, no tu hai detto di essere mio zio, ti ho sentito bene: quindi io sarei figlio di.... no non ci posso credere, dimmi che non è vero”

L'uomo invece si fece serio e abbassò la testa, Gohan lo prese come un'affermazione: allora era tutto vero!

Mi spiace che sia stato io a dirtelo, ma credevo che lo sapessi di già. Se non vorrai più vedermi ti capisco e ...”

Fu fermato dalle parole del giovane nipote, evidentemente adirato

No, non è colpa tua, tu non c'entri nulla, la colpa è solo di Vegeta!”

Come il re?”

Esatto, non posso credere che per diciotto anni lui mi abbia tenuto nascosta una cosa così importante per me, non lo perdonerò mai per questo. Mi ha privato dei miei veri genitori, anche se loro sono sempre stati vicino a me e mi ha cresciuto secondo i suoi valori, sapevo e sentivo di non appartenere alla sua mentalità, ma non mi sono mai posto veramente il problema. Non mi importa se mi ha fatto diventare principe: avrei mille volte preferito crescere come schiavo ma con i giusti valori invece che in questo modo, e pensare che vuole anche che mi sposi. Aspetti solo che esca e poi si pentirà amaramente di tutto”

Il giovane parlava enfatizzando ogni singola parola e le unghie gli avevano graffiato il palmo della mano.

Senti Gohan io...”
“No zio, non dire nulla, non ti spiace vero se ti chiamo così?”

Assolutamente”
“Bene, allora vorrei farti una domanda: se non mi hai mai visto in faccia come hai fatto a riconoscermi in quella foresta?”
“Bhè l'ho sentito che eri tu, un parente lo sa”

Il suo sguardo faceva trapassare un velo di dolcezza mentre prendeva le mani di suo nipote, che sorrise gentilmente mostrando molto gratitudine verso quell'uomo e quel parente ritrovato.

Dopo poco qualcuno bussò alla porta: era nuovamente Videl, così Radish decise che era il momento di tornare in cucina e di lasciare soli i due ragazzi. La giovane notò subito il turbamento negli occhi dell'amante e si sedette accanto a lui carezzandogli la guancia

Che cosa ti prende amore?”

Lui come risposta l'abbracciò forte e iniziò a singhiozzare sulla sua spalla, facendo preoccupare lei

Cos'hai Gohan ti senti male? Ti vado a chiamare la dottoressa!”
“Ferma non andare rimani con me tesoro, non mi lasciare anche tu”
Anche tu? Che cosa stava passando nella mente del giovane principe?

Cosa stai dicendo? Io non ti lascerò mai, lo sai che ti amo troppo”
Detto ciò cerco di rassicuralo, ma a quanto sembrava l'unico modo per lui di stare calmo era il contatto con le labbra di lei, Videl ne fu felice e ricambiò con dolcezza il baci regalatogli da Gohan. Quel bacio era dolce, ma allo stesso tempo si sentiva nei gesti di Gohan una tristezza e una rabbia repressa, inoltre il viso dei due fu bagnato dalle lacrime di lui, che stringeva maggiormente a de Videl, in modo da non farla scappare via per alcuna ragione al mondo.

Passarono alcuni minuti in quel modo, poi si staccarono rimanendo comunque con i visi vicinissimi e ognuno nelle braccia dell'altro, con i battiti del cuore e i respiri in piena sincronia

Grazie di tutto mi principe”
“Grazie a te Vidy”
Continuarono a guardarsi con occhi innamorati per molto tempo, poi Gohan decise di interrompere il silenzio che era calato sui due

Presa la medicina amore?”
“Certo che si, era un po' cattiva ma...”
“Perfetto”
“Adesso però dimmi perchè stavi piangendo; sai che non ce la faccio a vederti in queste condizioni.”
Gohan sorrise leggermente, un sorriso molto amaro solcò il suo viso, poi prese a raccontare la scoperta alla ragazza, che ascoltava in silenzio l'intera faccenda, poi ci pensò un po' su e rispose al giovane

Cosa pensi di fare adesso Gohan?”
“Non lo so cosa farò, ma so che cosa succederà adesso”
Gohan aveva iniziato a sorridere maliziosamente sotto lo sguardo interdetto della compagna, Gohan in quel momento non aveva voglia di pensare a quella faccenda, ma godersi la propria ragazza

Prego?”

Disse sghignazzando lei

Gohan non parlò, ma la baciò con passione e Videl dischiuse immediatamente le labbra permettendo alla lingua di Gohan di entrare e gemettero insieme a quel contatto, poi lui la prese tra le braccia adagiandola sul letto e gentilmente si mise accanto a lei

Ma sei pazzo?”

Si, in effetti sono pazzo: pazzo di te amore!”

Videl sorride dolcemente e questa volta fu lei a baciarlo, affondando una mano nei suoi capelli corvini, sentendolo sorridere, poi sentì che il principe si era staccato dalle sue labbra e stava scendendo sul collo, fino al seno. Videl ansimava e continuava a pronunciare in estasi il nome del ragazzo, lui dal canto suo le alzò la maglia e prese a baciarle il ventre continuando a sussurrarle parole dolci, provenienti direttamente dal cuore.

Gohan?... Go-Gohan....”

Il ragazzo fu richiamato dalla voce della compagna, questa volta un po' tesa

Dimmi amore, qualcosa non va?”

Bhè, sai che sono incinta e quindo dovresti sapere che per un po'...”
Lei arrossì violentemente, facendo capire tutto a Gohan, che prese a sorriderle riabbassandole la maglia e stendendosi accanto a lei

Certo, non preoccuparti, solo coccole e baci, non ci sono problemi amore”
“Grazie”
“Di nulla, ehi piccolino? Sono io papà, mi senti?”
Videl sorrise a quella scena e gli diede un buffetto sulla guancia

Ma smettila!”
“Bhè che ho fatto di male?”

Sei incorreggibile”

I due iniziarono a ridere, ma furono interrotti dal brontolio dello stomaco del giovane

Scusa cara”
Disse lui in leggero imbarazzo

Sempre il solito, andiamo di sotto a mangiare qualcosa?”
“Buona, anzi ottima idea”

Gohan e Videl scesero le scale e si diressero verso la cucina, dalla quale proveniva un ottimo odore, entrarono e videro che tutti li stavano fissando

Scusate, ma ho fame. Avete qualcosa da mettere sotto i denti?”

Chichi gli sorrise e gli fece cenno di sedersi nella sala da pranzo, lui obbedì pregustandosi uno quelle delizie

Videl, Radish: andate a fargli compagnia!”
“Grazie, ma la regina?”
“Non c'è, torna domani, è ad un convegno o roba simile
“Ok”

I due andarono a fare compagnia al principe e poco dopo arrivò anche Chichi con il cibo, Gohan istintivamente la ringraziò

Grazie mamma...”
Quella frase fece breccia nel cuore della donna che si sentì mancare, come faceva a saperlo?

Gohan?.... Radish!”

Scusami Chichi, credevo che lui ne fosse a conoscenza quindi io...”

Amore vieni immediatamente qua, abbiamo un problemuccio!”
Kakaroth arrivò pochi istanti dopo

Che succede cara?”
“Tuo fratello ha raccontato la verità a Gohan!”

Anche in lui si poteva leggere pura paura

Sentite io...”
Era Gohan che aveva preso la parola, rossissimo in viso

Accomodatevi pure, io non sono arrabbiato per questo, almeno non con voi, lo zio si è già scusato e io non provo nessun risentimento nei vostri confronti, ma vorrei solo sapere perchè lo avete fatto... mamma? Papà?”

I due si sentirono le lacrime agli occhi essendo stati chiamati così e si precipitarono ad abbracciare il ragazzo, che contraccambiò volentieri

Ci penso io a spiegare tutto” Aveva parlato il padre

Anni fa noi abbiamo provato a scappare da questo pianeta per raggiungere la Terra, volevamo che tu potessi crescere in pace, ma Vegeta è riuscito a fermarci e ci ha catturati, ma tuo zio è riuscito a fuggire. La regina non riusciva a rimanere incinta e il regno aveva bisogno di un erede, così quando nascesti fosti catturato dal re e cresciuto come il principe di questa famiglia, mentre noi eravamo finito sotto il suo controllo come schiavi.”
Gohan era rattristato dalla storia, ma si fece coraggio

Non vi preoccupate, adesso che so la verità niente e nessuno potrà più torcervi un capello, ci penso io a parlare con Vegeta e Bulma, non vi preoccupate che non vi succederà nulla! E poi adesso che so la verità sono molto sollevato, non mi piaceva essere il figlio di quel tiranno!”

I presenti risero, poi Gohan riprese il discorso

Posso dirvi una cosa, anche se ormai è palese?”
“Ovvero?
“Congratulazioni ai futuro nonni!”

Chichi e Kakaroth risero, Radish un po' meno

Come scusa? E chi è la fortunata?”
“Lei, il mio amore, la mia Videl!”

L'uomo sorrise e si congratulò con entrambi, per un po' si dimenticarono di tutto il resto e furono solo loro: la famiglia al completo

Vi voglio bene” Concluse Gohan con le lacrime

Anche noi” Risposero i tre parenti abbracciandolo nuovamente.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Te l'avevo promesso no? ***


Ciao a tutti e rieccomi con il 26 capitolo *.*
Scusate la scena finale, ma l'amore è amore no?
Lasciate una recensione mi raccomando!
Un bacio e alla prossima :*

*************************************************************************************

Erano quasi le cinque del pomeriggio del giorno successivo quando il campanello reale suonò nuovamente, Chichi andò ad aprire sfoggiando il suo migliore sorriso

Bentornata sua maestà! Tutto bene il viaggio?”

Si grazie mille, tutto alla perfezione”

Le va un bel thè caldo?”
“Molto volentieri grazie”

Bulma se ne stava per andare in camera sua per cambiarsi quando una figura a lei molto famigliare le passò vicino in corridoio: i suoi occhi si riempirono di lacrime e la gioia la invase completamente

Gohan! Amore sei già tornato che bello”

Il giovane si voltò sentendo la voce della donna e molto gentilmente si avvicinò per abbracciarla e salutarla: lui non aveva assolutamente nulla contro la donna che si era sempre presa cura di lui, anche se in realtà non era sua madre, almeno non quella naturale

Ciao e bentornata!”
“Che ne dici se adesso mi cambio e poi mi racconti tutto davanti a una bevanda calda”
“Perfetto, ti aspetto in cucina”

La donna ne approfittò per cambiarsi e farsi una doccia, mentre Gohan era andato di sotto ad aiutare in cucina

Non ti devi mettere a fare il cameriere Gohan, lascia fare a me”
“No, no ti voglio aiutare papà, non è un peso davvero”
Per lui chiamarlo papà era ancora un po' strano, ma ci stava facendo l'abitudine abbastanza velocemente.

Ehi Gohan, cosa dirai di me alla regina?”
“Lascia fare a me zio, andrà tutto bene: lei è sempre gentile con gli ospiti e poi è il momento di dirle che ormai conosco tutta la verità”

Fai un po' come credi”

Videl? Allora hai preso la medicina?”
“Si Gohan, ma era molto amara”
La giovane fece una faccia un po' disgustata facendo così ridere il principe, che le si avvicinò pizzicandole una guancia.

Quanto mancherebbe ancora al grande giorno amore?”

E dai me lo chiedi di già? Ehm fammi pensare... a occhio e croce ancora otto mesi buoni!”

Videl rise della poca pazienza di Gohan e lo abbracciò schioccandogli un bacetto sul naso

Uffa, ancora un sacco di tempo”
“E già, comunque come la mettiamo con il tuo matrimonio con Angel?”
“Annullato ovviamente”
“Prego?”

La faccia di tutti i presenti era sbigottita davanti a quella rivelazione. Gohan si accorse della reazione che aveva provocato la sua frase e rise un po' imbarazzato

Cioè volevo dire che lo annullerò a tutti i costi e poi io a te Videl ti avevo fatto una promessa non ricordi?”
La ragazza lo guardò interdetta scuotendo la testa

Ok vedo che non te la ricordi, ma lo farai presto non temere, io mantengo le promesse”

Se lo dici tu”

La frase di quest'ultima fece ridere tutti, che poi furono interrotti dall'entrata nella sala accanto della regina

Arriva subito il te “
“Non vi preoccupate”

Chichi poi guardò il figlio

Gohan, cosa fai con Bulma adesso?”
“Semplice le vado a parlare”

Gohan prese tutto il suo coraggio che aveva dalla sua parte e con un grande respiro si apprestò ad avvicinarsi alla madre adottiva

Gohan vieni a sederti amore”
“Senti io dovrei parlarti di una faccenda molto importante”

Abbassò lo sguardo, che nel frattempo si stava tingendo di un leggero rossore

Dimmi caro”

Innanzitutto volevo dirti che ieri a palazzo è arrivato il fratello di Chichi e Kakaroth e io mi sono preso la responsabilità di farlo fermare qualche giorno...”

Hai fatto bene, non c'è alcun problema, anzi dopo lo vado a salutare, poi che altro hai da dirmi?”

Bulma si era sempre dimostrata molto gentile con gli ospiti che chiedevano asilo al castello: se poteva non aveva mai detto di no, ma l'ostacolo a tutto era sempre stato il marito, il cinico Re dei Saiyan

Quando ero nella foresta maledetta mi sono trovato in difficoltà e quest'uomo mi ha portato in salvo fino al castello: è stato molto gentile da parte sua”
“Si, molto gentile, comunque per il resto è andato tutto bene vero? Videl è riuscita ad avere le erbe magiche”
“Certo, adesso non dovrebbe avere più problemi fino alla fine della gravidanza”
“Che bella notizia”

Comunque ti devo dire un'altra cosa”
“Certo dimmi”

Radish, il nome dell'uomo, si è presentato a me dicendo che io ero suo nipote...”
Bulma sbiancò a quella affermazione, non sentendosi più molto bene si dovette appoggiare allo schienale della sedia.

Come?”
“Hai capito benissimo, mi ha detto che io sono figlio di Chichi e suo marito: come me lo spieghi questo mamma?”

La donna sentì gli occhi bruciare e la vista le si appannò, cercò di dire qualcosa, ma dalle sue labbra uscirono solo gemiti strozzati

Che cosa ti prende?”

Perdonami, io, io.....”
Non riuscì a finire la frase, perchè si sentì stretta da due braccia che ormai conosceva fin troppo bene: Gohan l'aveva cinta in un abbraccio consolatorio

Non piangere dai, va tutto bene, io non ce l'ho con te”
Bulma alzò lo sguardo arrossato verso quello del principe e gli sorrise debolmente

Veramente?”
“Certo, tu mi hai cresciuto nel migliore dei modi e te ne sarò per sempre grato, non dimenticarlo mai”

Grazie, mille e mille volte grazie tesoro mio, ti voglio bene”
“Anche io, moltissimo”

I due si abbracciarono nuovamente sotto gli occhi commossi dei presenti, poi Bulma invitò con loro anche Videl, Radish e i due coniugi, che accettarono volentieri.

Che cosa hai intenzione di fare adesso Gohan?”

Non lo so in realtà: intanto aspetto che si svegli Vegeta, devo parlare con lui, poi voglio in tutti i modi annullare il matrimonio: mi spiace ma ho altri progetti”

Detto ciò si avvicinò a Videl baciandole la guancia e la fronte

Voglio essere un padre presente e amorevole, stai tranquilla: non mi importa di diventare re”

Bulma sorrise ai due futuri genitori e diede loro la sua benedizione

Parlo io con mio marito: voi diverrete sovrani al nostro posto e scommetto che sarete fantastici!”

Senti io avrei una richiesta da farti se mi posso permettere”
“Dimmi pure Gohan”

Ci sarebbe una navicella a tre posti a disposizione?”
“Perchè?”

Gli sguardi di tutti erano puntati sul giovane

Avevo promesso a Videl una cosuccia e io mantengo sempre le mie promesse”
“Certamente tesoro, ma di che si tratta”
“Se mio zio è d'accordo io vorrei partire con lui e Videl per la Terra il prima possibile: non ti preoccupare perchè ho intenzione di tornare presto”
Videl e Radish guardarono interdetti Gohan, poi entrambi annuirono, anche se non capivano del tutto le intenzioni del ragazzo.

Ma certo, partite pure quando volete non c'è problema”
“Vi scoccia venire con me?”

Assolutamente no”

Risposero insieme e sorrisero a Gohan.

La giornata passò velocemente e la sera arrivò presto, Gohan decise che Videl avrebbe dormito con lui nella sua camera: nel letto del giovane avrebbe dormito più comodamente e poi sarebbe stata stretta tra le braccia del principino.

Videl era stretta tra le braccia del ragazzo e si stava divertendo amorevolmente con il ciuffo di lui che gli ricadeva sul viso.

Quali sono le tue intenzioni amore?”

Ti avevo promesso che sarei andato sulla Terra per recuperare le sfere del drago e lo farò insieme a te e a mio zio, non volevi venire?”
“Ma certo amore mio, ne sarò felicissima”

Gohan le sorrise dolcemente e vide negli occhi azzurri di lei delle piccole scintille, in pochi istanti lo sormontò con il suo esile corpo e prese a baciarlo sempre con maggiore foga cercando la sua lingua sempre con maggior insistenza, facendogli mancare il fiato.

Gohan sorrise per il gesto inaspettato e fece scivolare via la sua camicia da notte riappoggiandola con dolcezza sul materasso accanto a lui

Cosa ti ho detto Gohan?”

Chiese ridacchiando la ragazza

Lo so, lo so: non possiamo fare l'amore per i primi mesi di gravidanza, ma questo non vuol dire nulla sai?”

Prego?”

Gohan le sorrise nuovamente e si avvicinò al suo collo iniziando a baciarlo e a disegnarlo con la lingua, facendola gemere di piacere

Che cosa ti avevo detto amore mio, non c'è bisogno di quello per farti godere”
“S-si Go-Gohan.... ah...”

Il ragazzo scese ulteriormente verso il suo seno e iniziò ad armeggiare con il suo reggiseno e una volta riuscito nella sua impresa di toglierlo ci si appoggiò con la testa facendola sussultare e baciandole il ventre e anche un po' più in giù, lei gemette. Dal canto suo la ragazza gli sfilò la maglia, dato che dormiva senza i pantaloni, ma solo con i boxer, poi prese ad accarezzargli i pettorali scolpiti facendolo ridere. Gohan riposizionò la ragazza sopra il suo corpo, non poteva farle del male, poi riprese a baciarla con foga carezzandole il corpo facendola sussultare e gemere ad ogni tocco. Provò a scostarle gli slip e sentì lei irrigidirsi e aggrapparsi alle spalle di lui

Ah ah Go-gohan...”

Stai tranquilla amore, non ti faccio niente, fidati di me”

Detto ciò la fece adagiare meglio a se e lei potette sentire la sua eccitazione premere sul suo bacino , così si strinse a lui e lo baciò nuovamente trattenendo i sussulti e istintivamente fece scivolare la sua mano sotto i suoi boxer, non aspettandosi quel gesto Gohan emise dei gemiti con voce roca e la appoggiò accanto a lui sfilandole velocemente gli slip.

Come la mettiamo adesso amore mio?”

Zitto principino, agisci e basta”
Videl lo guardava maliziosamente, ma anche piena d'amore

Cosa dovrei fare scusa? Non possiamo...”
Gohan sorrideva e aspettava una risposta dall'amata

Ma, direi che così andrà benissimo”
Detto ciò prese la mano di Gohan e la fece scendere fino alla sua intimità divertendosi a guardare l'imbarazzo negli occhi del ragazzo, poi prese a passare le labbra sui pettorali di lui.

Gohan, passato l'iniziale imbarazzo, decise di passare ai fatti e una volta assicurato che non ci fossero aure in giro scelse di fare come diceva la ragazza, così prese a giocare con la sua intimità facendola contorcere dal piacere.

Gohan oh Gohan ti amo, ti amo”

Anche io amore, tantissimo”

La nottata passò veloce e anche se non potettero avere un rapporto completo riuscirono ad amarsi anche meglio della prima volta.

Grazie Gohan”
“Te l'avevo promesso no?”


Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Petere donum ***


Ciao a tutti ragazzi ed ecco un nuovo capitolo
Non è il massimo, ma spero che vi piaccia lo stesso
Un bacio e alla prossima :*


****************************************************

La mattina seguente Videl si svegliò tra le forti braccia di Gohan, vedendolo dormire così beatamente la fece intenerire e prese a giocare con il suo ciuffetto, il ragazzo sentendo qualcuno sul suo viso istintivamente la prese avvicinandola maggiormente a se, ma non ne voleva sapere di svegliarsi

Gohan amore”

Videl cercava di fargli aprire gli occhi sussurrandogli all'orecchio, ma l'unica risposta che ne ricevette fu il suo mugolio, divertendola non poco, allora decise di fargli una sorpresa

Ok tesoro: dato che non hai la minima intenzione di svegliarti con le buone...”

Scese delicatamente dal letto attenta a non svegliarlo e si diresse in cucina, dove la vita era già attiva

Ciao a tutti”
“Ciao Videl, cosa ci fai qua? Ti abbiamo detto che non devi più venire a servire se non c'è il re” Chichi era sempre preoccupata
“Pace: sentite posso portare la colazione a letto a Gohan? Sapete a deciso di non svegliarsi questa mattina...”

Allora va bene, dammi solo due minuti e metto tutto insieme”

Poi Kakaroth si avvicinò alla ragazza sussurrandole qualcosa nelle orecchie

Sai noi Saiyan guerrieri abbiamo un udito molto sviluppato...”
“Quindi?”

Videl sembrava non capire: cosa stava insinuando l'uomo? Aveva un buon udito e lei lo sapeva, e allora? Non sapeva proprio che cosa c'entrasse, ma poteva chiaramente notare sul suo sguardo un sorrisetto malizioso, non adatto al solito carattere che aveva

Bhè volevo solo dirti di fare più piano la prossima volta con Gohan, ho dormito veramente molto poco questa notte. Poi sei anche incinta e non ti fa bene eccitarti a quel modo”

Videl arrossì immediatamente sotto le risa del suocero che le pizzicò amorevolmente la guancia, per poi darle il vassoio con la colazione per entrambi, lei ringraziò e ancora paonazza si diresse nuovamente verso la camera dell'amante, ma nel suo percorso incontrò la regina

Buon giorno maestà”
“A te Videl cara, posso sapere dove stai andando di buon'ora?”
“Gohan ha deciso di non svegliarsi così gli porto la colazione a letto: lei è d'accordo?”
“Certamente Videl, fai pure, ma poi per favore raggiungetemi in sala riunioni: devo darvi una notizia importante”
“Come desidera, ci vediamo lì”

La ragazza salutò nuovamente Bulma e continuò il suo tragitto verso la camera di Gohan: aveva notato sul volto della donna una stranissima espressione, sembrava molto triste, ma si vedeva che non voleva rendersi esplicita, così fece finta di nulla ed entrò. Il principino stava ancora dormendo, non si era degnato nemmeno di rimettersi le mutande e sul suo viso si stavano rispecchiando dei raggi di sole provenienti dalla finestra: sembrava un vero angelo in quelle condizioni; Videl sorrise a quella vista e si sdraiò accanto a lui cercando di svegliarlo

Gohan? Sveglia amore mio”

Nulla, solo il rumore di lui che si voltava nel letto dalla parte opposta, a Videl però venne in mente un'idea: l'unico modo funzionante per svegliare un Saiyan

Angelo mio: c'è da magiare, ti ho portato la colazione a letto”
Gohan udite quelle parole iniziò a svegliarsi e lentamente aprì gli occhi con l'acquolina in bocca.

Yhaaa, si mangia?”

Videl era sconvolta: in quel modo si eh? Sorrise nuovamente e lo abbracciò

Buon giorno Saiyan”
“Buon giorno Vidy, perchè mi hai chiamato a quel modo?”
“Sei proprio incorreggibile: con la scusa del cibo ti posso far fare di tutto”

Direi proprio di si in effetti: sono ammaliato dal cibo e sempre lo sarò!”

Gohan rise e la baciò, poi diede anche la sveglia al piccolo, facendo sghignazzare Videl divertita

Allora si mangia?”
“E te pareva, si ecco qua, ma prima vestiti per l'amor di Dio”
Gohan si guardò arrossendo e si infilò i boxer a tutta velocità, poi fece accomodare la ragazza sul letto con il vassoio sulle gambe

Si serva prima lei mio principe”
Videl aveva il suo solito tono scherzoso e gli diede un buffetto sul naso prima di servirgli un piatto pieno di dolci e del caffè latte

Ma grazie signorina: mi dica ma lei ha il permesso di stare qui da me? Se solo la vedesse mio padre si irriterebbe al quanto”
Risero entrambi baciandosi affettuosamente, poi iniziarono a mangiare: uno voracemente, l'altra con uno sguardo tra il rassegnato e il divertito.

Gohan tua... cioè Bulma mi ha detto di raggiungerla in sala riunioni dopo, non so cosa ci voglia dire”
“Certo, finiamo di mangiare e ci andiamo subito, sono curioso pure io”

Una volta finita l'abbondante colazione Gohan si vestì e insieme alla giovane si affrettarono a raggiungere il luogo previsto per l'incontro, si trovarono davanti quasi tutti, Radish incluso

Dicci pure Bulma”
Gohan stava incitando la donna a parlare, lei prese coraggio e iniziò il suo discorso

Come tutti sapete Vegeta è nella vasca di rianimazione: quando questa mattina sono andata a vedere come stava mi sono trovata davanti uno spettacolo terribile: sul suo petto erano incisi degli strani simboli, sembrava una lingua sconosciuta a me e alla dottoressa. Vogliamo, anzi esigiamo sapere chi è stato a fare una cosa così tremenda al re!”

Bulma era sull'orlo di una crisi di nervi e a stento tratteneva le lacrime: in fin dei conti era sempre suo marito. Gohan rimase di sasso a quella notizia e si precipitò immediatamente in infermeria seguito dai genitori, dallo zio e da Videl

Gohan dove corri” Gli urlò dietro la ragazza

A corsa arrivò nella stanza e vide che in effetti c'erano delle scritte in una lingua sconosciuta sul petto dell'uomo privo di sensi

Petere donum, reclamo il dono...”

Era stata Videl a leggere e tradurre la scritta incisa sul corpo del re, facendo gelare il sangue ai presenti

Che cosa significa?”

Chiese scioccato Radish

Vuole la sua vita”

Rispose semplicemente Gohan, come se fosse la cosa più ovvia del mondo, ma gli altri continuavano a non capire

E' lo spirito del fiore magico, quello che può curare e salvare la vita, io l'ho colto per la vita di Videl e ora lui vuole qualcosa in cambio e sembra che la vittima sia proprio lui...”
Non sapeva neppure lui il perchè, ma nel suo tono di voce c'era rabbia. La dottoressa arrivò nella sala pochi secondi dopo, dicendo che era giunta ora di toglierlo dalla vasca per metterlo in un lettino in terapia intensiva.

Pochi minuti dopo il re era steso sul un lettino con la moglie al suo capezzale, ma la voce della dottoressa fece eco in tutta la stanza

Mi spiace molto maestà, ma il re non ha molto da vivere ancora: le sue condizioni sono peggiorate ulteriormente e non posso fare nulla per lui.”
Bulma tremò e si dovette sedere: non poteva essere, non poteva morire realmente! Prese un respiro ricacciando dentro le lacrime e le pose una domanda

Quanto gli resta?”
“Non posso dirlo: alcuni mesi così come poche ore, dipende solo da lui”

Gohan lo sa?”
“Si, gliel'ho già detto al principe, l'ha presa abbastanza bene”
“Meno male...”

 

Gohan nel frattempo era ancora seduto su una sedia in camera sua con la testa tra le mani e la ente persa in chissà quali pensieri, non voleva che nessuno stesse con lui, ma fece un'eccezione per Videl. La ragazza era vicina a lui e continuava a carezzargli i capelli e la guancia ormai bagnata di lacrime

So che era una pessima persona, ma non si merita così tanto”

Oh Gohan... tu sei così buono con tutti”
“No, non c'entra essere buono o meno: è questione di principi morali, tutto qua...”
Gohan si lasciò abbracciare dalla ragazza mentre singhiozzava sulla sua spalla, poi inspirò a fondo e parlò

Videl per favore non abbandonarmi mai e poi mai per nessuna ragione al mondo, per favore...”
La giovane si intenerì davanti alla sua supplica e posò le labbra su quelle del ragazzo come risposta affermativa

Non ti lascerò mai Gohan”
“Amore mio... Basta voglio partire il prima possibile, rinuncio al matrimonio domani e poi partiamo sei d'accordo?”
“Cero angelo mio, come vuoi tu”

Un nuovo bacio regalatogli da Videl, la partenza era vicina ormai e tutto poteva ancora succedere...

 

 


Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Non voglio te, ma lei ***


Ciao ragazzi e rieccomi con il capitolo 28, spero che vi piaccia
Un bacio e alla prossima
Ciaooo :*

***********************************************************

 

Gohan, Gohan svegliati tesoro”

Videl era seduta su una sedia vicino al letto del ragazzo e stava cercando di svegliarlo in tutti i modi: quella sera si era addormentato molto tardi e aveva passato una brutta nottata in preda agli incubi. Gohan prese a voltarsi nel letto e a sussurrare il nome della ragazza, mentre gocce di sudore gli impregnavano la fronte, stava sicuramente avendo un incubo. Improvvisamente si alzò di scatto svegliandosi e urlando

Videl!”
La ragazza lo rassicurò subito stringendogli la mano e accarezzandogli la guancia

Va tutto bene amore, hai solo avuto un incubo calmati adesso.”

Gohan la guardò con occhi spauriti e la prese istintivamente tra le braccia stringendola forte

Stai con me, stai con me”
“Tranquillo Gohan, va tutto bene, non ti lascio stanne sicuro”

Si strinse ulteriormente a lui e lo baciò con tutta la dolcezza di cui era capace, sentendolo rilassare un poco

Bravo, stai calmo e dimmi che cosa ti è successo cucciolo”
“Niente, stai tranquilla, solo un incubo, niente di che”

Videl però sentiva la sua voce tremare e anche le sue braccia lo tradivano

Tu partirai con me questa sera stessa, non ti lascio qua a palazzo da sola”
“Certo Gohan, ovvio che vengo con te, te l'ho promesso”
Gohan la guardò con un po' di dolcezza mista a tristezza e la baciò nuovamente, poi riprese ad avere il battito cardiaco e il respiro alla normalità

Andiamo di sotto Gohan”
“Va bene piccola”

I due si diressero al piano di sotto, ma furono fermati dall'arrivo della regina

Buon giorno ragazzi, allora Gohan: oggi ha pranzo ho invitato la tua futura moglie e i suoi genitori: credo che sia arrivato il momento di dire loro come stanno effettivamente le cosa e rinunciare al matrimonio”
“Grazie mille, lo sapevo che sei fantastica!”
Detto ciò Gohan abbracciò forte la donna , che per risposta si mise a ridere, trascinando nell'euforia anche Videl e il suo ragazzo

Perfetto ragazzi e poi la navicella è pronta, potete partite quando volete!”
“Che bello! Adesso però avrei fame...”
“Che novità”
Le due risposero all'unisono con una risata, per poi accompagnare il giovane in cucina dove era già pronta la colazione.

Evviva si mangia!”
“Sempre il solito...”
“Mamma!”
Anche Chichi rise a quella faccia da bambino che aveva avuto il figlio, certo che ingenuo era ingenuo!

Dopo essersi rimpinzato a dovere Gohan volette passare del tempo con la madre e il padre, doveva dire loro una cosa molto importante così li portò nella sua camera e li fece accomodare

Cosa hai da dirci di così tanto importante figliolo?”

Kakaroth era molto curioso dalla novità del figlio e continuava a fissarlo con occhi indagatori

Bhè dato che ho intenzione di partire domani e non questa sera e che saremo in tre ad affrontare questo viaggio...”
Il giovane una pausa ad effetto che fece incuriosire maggiormente i due, poi prese fiato e continuò il suo discorso

Non so quanta intimità potrà lasciarci mio zio, quindi ho deciso di chiedere la mano di Videl questa sera”
Gli occhi di Chichi e Kakaroth brillarono e di scatto si alzarono per andare ad abbracciare il figlio, che in quel momento era al settimo cielo

Ma è stupendo Gohan, complimenti”

Grazie mille papà...”

Bel colpo figliolo”
“E dai mamma...”
“Va bene la smetto, ma non hai pensato ad un anello da darle?”
Gohan sorrise in modo strano, poi riprese a parlare

Ma certo! Conosco un posto fantastico dove prenderlo, ci andrò oggi pomeriggio”

Bravo!”
“Poi questa sera la porterò nel luogo dove ha imparato a volare e farò la mia proposta, spero solo che vada tutto bene!”
“Ma certo tesoro, lei ti ama e non ti dirà mai di no, mai...”
I tre si abbracciarono nuovamente, poi la voce della regina li riportò bruscamente alla realtà

Gohan! Preparati, fra poco arrivano gli ospiti”
“D'accordo”

Gohan fu lasciato da solo in camera per prepararsi: in pochi minuti era pronto con una camicia bianca e un paio di pantaloni eleganti color del mare, invece i capelli li aveva lasciati al naturale. Poco dopo suonò il campanello del castello e si recò velocemente in sala riunioni, dove stava aspettando l'arrivo degli ospiti. Eccoli finalmente: la famiglia di Angel era al completo, Gohan fece accomodare tutti con molta gentilezza, mentre alcuni servitori offrivano del cibo

Buon giorno principe, ci ha convocati qua per cosa?”

Era stato il padre di lei a parlare con tono rispettoso al principino

A lei signore, vi abbiamo convocati per darvi un'importante notizia riguardante il matrimonio”
“Certamente, ci dica pure”
“Mi spiace, ma ritiro la proposta di matrimonio, annullo tutto”
L'uomo si sentì mancare, mentre gli occhi della giovane iniziavano a brillare per la felicità: si vedeva che era molto contraria a quella idea

Mi scusi se mi permetto sire, ma potrei sapere il perchè?”
“Ovviamente: ritiro l'offerta per delle complicazioni che si sono aggiunte a palazzo, non si preoccupi: avrà i soldi che ha già speso indietro e anche quelli della ragazza, anzi eccoli qua, li prenda”
L'umo era visibilmente dispiaciuto, ma non potendo ribattere contro le autorità reali si limitò a scuotere la testa e a prendere gentilmente il denaro indietro, poi dovette firmare la smentita di matrimonio

Grazie mille signore e scusi ancora per tutto, sono sicuro che sua figlia avrà presto altre richieste, è molto carina secondo me”
Angel arrossì leggermente sotto il complimento sincero del ragazzo e ringraziò flebilmente.

Non c'è di che cara, è la verità”
Non avendo altro da dirsi decisero di interrompere lì la conversazione e Gohan e Bulma li salutarono educatamente porgendo loro altri doni di scusa

Anche questa è fatta, ora nulla mi dividerà da Videl”

Questo fu il primo pensiero di Gohan quando richiuse la porta dietro di se sorridendo alla donna che gli stava accanto

Perfetto Gohan, adesso quando partirai?”
“Domani mattina, l'ho già detto a Radish e a Videl”
“Bravo, scusa ma adesso io devo andare, pranzi con me?”
“No, devo uscire mi spiace”
“Oh allora stai attento mi raccomando”
“Certo, grazie mille a dopo!”

Il ragazza salutò Bulma e decise di recarsi in città per comprare il tanto agoniato anello di fidanzamento, si diresse al negozio dove già le aveva preso il regalo di compleanno qualche settimana prima, la commessa si era dimostrata molto gentile con lui

Buon pomeriggio”
“Oh principe che sorpresa, buon pomeriggio anche a lei, cosa posso fare?”
“Mi servirebbe un anello, il più bello che ha!”
“Mi faccia pensare, questo devo essere perfetto!”
La donna trafficò un po' nel negozio, poi porse al giovane un bellissimo anello in oro giallo con due cuori di diamanti incastonati dentro, in effetti era molto bello. Gohan lo guardò un po' per poi decidere che era il regalo perfetto da darle in dono, così decise di prendere quello.

Grazie mille signora e alla prossima”
“A lei sire è sempre un piacere”
Il ragazzo era al settimo cielo e ritornò a palazzo fischiettando allegramente

Ehi Gohan perchè così allegro?”
“Ciao zio, fatte le valige?”
“Non ho nulla quindi”
“Ti darò io qualcosa allora, ti spiacerebbe farmi un favore?”
“Certo nipote dimmi”
“Puoi dire a Videl di raggiungermi questa sera alla nostra radura, lei capirà”
“E va bene, almeno questa notte dormiamo un po'”
Gohan arrossì leggermente e ringraziò lo zio, prima di andare in camera sua per organizzare il discorso da fare a Videl la sera.

Era molto nervoso e prese a gironzolare come un'anima in pena per tutta la stanza ripetendo frasi sconnesse: nessun modo era quello giusto secondo lui per chiederle la mano, ma alla fine arrivò il tanto atteso momento della verità, si doveva preparare. Decise che per l'occasione avrebbe indossato un abito molto semplice e poco sofisticato: optò per una maglietta avorio e dei semplici pantaloni neri, nulla ai capelli.

Prese l'anello e mettendoselo in tasca volò veloce verso la radura, precedentemente preparata con la cena e petali di rosa qua e là.

Pochi minuti dopo arrivò anche Videl e lui ne fu spiazzato dalla sua bellezza: indossava un abito corto roso parla con delle scarpette abbinate,ma era diversa dal solito: i suoi capelli erano corti, non più lunghi e raccolti, il giovane ne fu piacevolmente colpito

Ciao Gohan, che bello che sei stasera”
“Anche tu amore mio, ti donano i capelli corti sai?”
“Grazie mille”

Gohan si avvicinò a lei baciandola dolcemente e notò che indossava l'anello del compleanno, questo lo fece intenerire maggiormente.

La serata passò tranquillamente e in allegria, ma ben presto arrivò il momento di dire a Videl il vero motivo della serata, era molto difficile però per Gohan

V-Videl io ti devo dire una cosa...”
“Cosa?”
La ragazza era allegra e lo fissava curiosa, non immaginava neppure la notizia che avrebbe avuto da lì a poco

So che non ci conosciamo da tanto, ma io ti amo con tutto me stesso e anche la creatura che sta crescendo dentro di te, non sarei nulla senza di voi ed è per questo che voglio vivere la mia vita in vostra compagnia”
Videl non capiva e sorrise a quelle parole, ma Gohan si fece ulteriormente serio e la prese per mano inginocchiandosi davanti a lei

Videl: mi vuoi sposare?”

Il cuore della giovane prese a battere all'impazzata e delle lacrime di gioia stavano minacciando di uscire allo scoperto, poi si fece coraggio e sorrise al ragazzo. Lui le mostrò il bellissimo anello e lei non resistette più: si scagliò contro di lui facendoli cadere a terra e prese a piangere sulla sua guancia continuando a baciarlo e a sussurrare un mare di “si”

Gohan era al settimo cielo e iniziò a rispondere ai suoi baci, poi la prese mettendola sulle sue gambe e le infilò l'anello al dito, anche lui stava piangendo

Grazie amore mio, mi hai reso il ragazzo più felice del mondo”
Videl non se lo fece passare in mente due volte e lo ristese a terra continuando a baciarlo con sempre maggiore passione, non riusciva a staccarsi dalle sue labbra e continuava a cercare insistentemente la sua lingua, trovando sempre una sicurezza nel ragazzo che era con lei.

I due ragazzi si amavano alla follia e avrebbero fatto di tutto per mantenere saldo il loro amore, ma una nuova avventura era alle porte.

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Arrivo sulla Terra ***


Ciao!!!!
Ecco anche il capitolo 29, spero vi piaccia
un bacio e alla prossima
***********************

ATTENZIONE LEGGETE TUTTI:
non riuscirò a finire la storia entro il 16 Agosto e poi sto via per tre settimane e non posso portarmi dietro il computer. Mi spiace ma da lì dovrò sospenderla e ricominciarla il 9 Settembre, scusate tutti!
Mi impegnerò da ora al 16, scusate ancora


*********************************************************


Era appena spuntato il sole sul pianeta Vegeta e accolse tra i suoi le due figure dei ragazzi amanti ancora abbracciati sotto le fronde di un albero, si erano addormentati con le lacrime di gioia che ancora impregnavano le loro ciglia: sembravano due ragazzini, cosa che in fondo erano ancora.

Gohan aprì lentamente gli occhi ancora assonnati e si intenerì non poco vedendo la futura moglie tranquillamente accoccolata sul suo petto con le dita ancora sigillate sul suo volto, che gli sfioravano le labbra. Il ragazzo sorrise e le posò un dolce bacio a fior si labbra divertendosi a vedere la ragazza che lentamente si destava dal suo sonno.

Buon giorno amore mio”

Ciao Gohan, oggi è il grande giorno!”
“E già”
I due si guardarono e solo in quel momento la ragazza si accorse di dove si erano addormentati e si precipitò a chiedere scusa al suo angelo

Scusami tesoro”
Il ragazzo la guardò storto

E di cosa scusami?”

Ti ho fatto passare la notte sull'erba e per giunta con me sul tuo petto”

Lei era sinceramente dispiaciuta e cominciava a prendere un po' di rossore sulle guance, Gohan in risposta la guardò teneramente e le scompigliò i capelli ormai corti, proprio come si fa ad una bambina

Non dirlo neppure per scherzo amore mio, per una volta ho dormito divinamente, cullato a quel modo dal tuo respiro calmo e rilassato”
Videl gli sorrise e insieme si alzarono per recarsi a palazzo, dove la partenza era prevista per poche ore dopo

Principessa...”

Gohan le fece un inchino e la prese in braccio

Cosa credi di fare scusa?”

Videl era divertita dai gesti inaspettati del giovane, ma non fece storie e si lasciò portare in braccio in volo fino a palazzo, era ammaliata dal battito regolare del cuore del suo amato e sarebbe rimasta in quella posizione per ore intere.

Grazie mille di tutto Gohan”
Il ragazzo la guardò con occhi sognanti e avvicinò il naso a quello della ragazza sussurrandole qualcosa nell'orecchio

Non dirlo neppure per scherzo, sono io quello che ti dovrebbe ringraziare per il bellissimo dono che hai deciso di concedermi”

I due si sorrisero e poco dopo erano arrivati a palazzo, dove Radish e tutti gli altri erano già pronti all'entrata

Buon giorno ragazzi, dove siete stati?”
La madre di lui era allegra, ma anche molto preoccupata per il viaggio che i tre stavano per compiere

A fare un giro mamma, allora siamo pronti di già?”
“E si nipotino, la colazione attenderà, le valige sono già dentro”

Gohan guardò lo zio con disappunto, ma in effetti non c'era tempo per mangiare in quel momento, era giunto il tempo di partire.

I saluti furono molto commuoventi e a nessuno riuscì mantenere una piccola lacrima, neppure a Kakaroth

Fate i bravi e non cacciatevi nei guai!”
“Certo Chichi stai calma, baderò io ai due ragazzi”
“Grazie mille e tu Videl: mi raccomando fai attenzione, Gohan fai in modo che non le accada nulla sono stata chiara?”

Gohan sorrise nel vedere tanta apprensione da parte della madre, ma annuì convinto abbracciando la ragazza

Bravi, adesso partite che è già tardi”
“Gohan, Videl, Radish: vi do la mia benedizione, tornate sani e salvi mi raccomando, io credo in voi”
Bulma era commossa e passò ad abbracciare tutti, per poi dare in dono a Gohan una catenina con dentro il nome della famiglia reale e una foto di lui, Bulma e Vegeta insieme alla madre e al padre naturali. Era una foto scattata anni prima, non si ricordava il perchè ma erano tutti insieme

So che non è il massimo ma....”
“Perfetto, grazie mille, è un regalo bellissimo. Spero che Vegeta si rimetta, anche se non se lo merita”
“Hai il cuore d'oro caro”
Gohan sorrise nuovamente, ma questa volta molto più calorosamente, poi presero un grande respiro e i tre salirono sulla navicella. L'interno era molto spazioso: la sala comandi, quella macchine, una cucinetta, una specie di soggiorno, due bagni e due camere da letto: una singola e una matrimoniale

Urca, sembra una casa!”
“E già Gohan, tu e Videl dormirete insieme nella camera matrimoniale va bene?”
“Certo”

Videl aveva risposto entusiasta, poi entrando nella camera aveva notato qualcosa di strano, così decise di chiamare i due

Potete venire qua un secondo per favore?”

Gohan e Radish entrarono nella camera e la squadrarono

Videl dai che dobbiamo partire”
“Lo so Radish, ma guarda un po' qua: cos'è?”
L'uomo si avvicinò maggiormente e diede uno sguardo d'intesa al ragazzo, che subito arrossì e sorrise intenerito

E' una culla Videl, Bulma ha pensato che se il viaggio dovesse farsi difficile e lungo...”
La ragazza capendo sorrise e si avvicinò a Gohan dandogli un bacetto sulle labbra. Facendo venire un divertito disgusto allo zio del ragazzo

Non davanti a me per favore”
I due risero, poi si diressero ai loro posti: Radish avrebbe gestito i due ragazzi e sarebbe stato Gohan a guidare la navicella, in quanto era l'unico in grado di farla funzionare e Videl avrebbe guidato il gruppo una volta sulla Terra.

Pronti alla partenza: allacciate le cinture di sicurezza e reggetevi forte: destinazione pianeta Terra!”

Gohan premette il pulsante di avviamento e partì il conto alla rovescia; negli occhi di tutti e tre si poteva leggere una grandissima gioia. Videl era la più elettrizzata del gruppo in quanto finalmente avrebbe rivisto il suo amato pianeta.

I dieci secondi passarono e la navicella prese il volo verso lo spazio, in neanche tre minuti già si poteva intravedere l'immensità e un minuto dopo eccoli che vagavano nello spazio: tirarono un urlo di gioia, Radish escluso, che però sorrideva compiaciuto.

Ehi nipote non mi hai ancora detto perchè mi hai trascinato in questa situazione!”
“Dovremo recuperare degli oggetti magici per far tornare tutto alla normalità su quel pianeta!”
“E perchè scusa?”
“Dai zio non fare lo scorbutico”
“Bha, quanto ci metteremo ad arrivare?”
Gohan in effetti non lo sapeva con precisione, così lo chiese alla ragazza, che ci pensò un po' su prima di rispondere

Non ricordo in quanto ero svenuta e i minuti sembravano ore, ma più o meno dalle tre alle sei ore di volo alla massima velocità”
“Perfetto”

Sbuffò il più grande dei tre slacciandosi la cintura e andando verso la cucina

Facciamo colazione?”
“Ottima idea!”
“Ok ci sto”
I tre si recarono davanti al frigorifero e videro che di provviste ce n'era per mesi, mancavano solo le cose fresche, ma avrebbero rimediato sul pianeta. Ovviamente mangiarono come se non toccassero cibo da anni e Videl li rimproverò

Siete proprio degli scimmioni! Spero che il piccolo non abbia la tua voracità Gohan o il latte mio non basterà nemmeno per una sola poppata!”

Gohan rise sonoramente e le scaruffò i capelli per poi posare una mano sul suo ventre carezzandolo dolcemente.

In effetti”
Ammise il giovane alla fine abbassando un po' lo sguardo.

Allora questa navicella è fornita di una capsula per rimetterla dentro ad essa e per trasportarla con più facilità, così possiamo spostarci tranquillamente”
Gohan stava spiegando la situazione ai ragazzi e Videl lo vedeva proprio bene come capo spedizione, gli conferiva un'aria mistica

Certo, certo e adesso che facciamo?”
“E io che ne so...”
Videl li fissò per qualche istante interdetta poi si decise a parlare

Potrei dirvi una cosuccia sul mio pianeta?”
“Dicci”
“Potreste nascondere la coda nei pantaloni?”
“Perchè? Non era il tuo pianeta ed essere abitato anche da dinosauri ed animali parlanti?”
“Si ma di umani con la coda non esistono e io non vorrei dare troppo nell'occhio”
Radish sbuffò nuovamente, ma alla fine accettò e anche Gohan.

Le cinque ore successive passarono tranquillamente: Videl raccontò nuovamente la leggenda di Shenron a Radish e poi passarono il tempo a parlare del più e del meno, mentre Radish continuava a fare raccomandazioni ai due ragazzi

Zio, neanche fossimo bambini di due anni!”
“Infatti siete peggio”
Gohan stava per ribattere, ma una voce metallica lo riportò sugli attenti

Terra in avvicinamento, prepararsi all'atterraggio!”
Quelle parole fecero sobbalzare il cuore della giovane che si precipitò al finestrino: non c'erano dubbi, quello era il suo amato pianeta. Dopo quasi tre mesi finalmente lo poteva rivedere e della lacrime scesero sulla sua pelle nivea, ma furono prontamente fermate da Gohan che l'aveva abbracciata da dietro sorridendole

Ben tornata a casa amore”
“Grazie”
“Adesso vieni a sederti dai che atterriamo”
Lei non se lo fece ripetere due volte e trotterellò al suo posto più felice che mai: finalmente avrebbe rimesso piede a casa sua. Tempo cinque minuti la navicella entrò nell'atmosfera terrestre e con un leggero rombo atterrò in una radura dispersa in un bosco inabitato, apparentemente. Videl fu la prima ad uscire in fretta e furia e per poco non si gettò a terra per la gioia, Gohan e Radish si sorrisero e il ragazzo fece diventare la navicella una piccola capsula che mise in tasca. Il giovane si avvicinò alla fidanzata e la baciò nuovamente per poi sorriderle calorosamente.

Eccoci amore, che l'avventura abbia inizio!”

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Decisioni ***


Ciao a tutti ragazzi :D
Ecco anche il 30 capitolo e finalmente ce l'ho fatta a scriverlo.
Spero che vi piaccia, un bacio ;*

DOMANI NON POTRO' AGGIORNARE A DOMENICA RAGAZZI :D

*******************************************************



 

Ok ragazzi: sono veramente al settimo cielo per essere ritornata sul mio amato pianeta e non vedo l'ora di vedere come è diventato”
Gohan diede un bacetto alla ragazza e le porse una domanda

Amore mio, ma come faremo a recuperare tutte e sette le sfere scusa? Non sappiamo neanche da che parte iniziare per la nostra ricerca”

Videl ci pensò un po' su, poi con occhi lucenti si voltò gioiosa verso i due che stavano dietro di lei

Bhè semplicissimo!”
Gohan e Radish si guardarono interdetti, poi posarono gli occhi verso la ragazza con fare curioso

E cioè?”

Ho sentito narrare da mio padre che esiste uno speciale radar che ci permette di localizzare dove si trovano le sette sfere, secondo lui si trovava in una grotta magica e per fortuna non è lontana da qua! Oddio come sono felice!”
Gohan si intenerì per la vista della sua fidanzata così gioiosa e anche Radish sorrise divertito

Sai dove siamo atterrati?”
“Si Radish, siamo molto vicini ai Monti Paoz, qui è bellissimo e ci passavo sempre l'estate insieme a mio padre”

Che bello piccola, e questa grotta magica dove sarebbe?”
Videl ci pensò su per un po' poi si decise a rispondere al giovane principe

Direi a una ventina di chilometri da qua verso Nord, riconosco le montagne dove secondo la leggenda si troverebbe il radar”
“E perchè nessuno lo ha mai preso scusa?”
L'uomo più grande si era intromesso nella discussione dei ragazzi

So che chiunque ci abbia provano non è mai tornato vivo a causa di un drago che carbonizza tutti”
“Un drago eh? Molto interessante direi, non vedo l'ora di battermi con lui!”
“Zio!”
“Cosa c'è scusa?”
“Sei sempre il solito”
“E ne sono fiero”
Radish fece l finto offeso facendo ridere Videl

Cosa ridi mocciosa”
“Dai zio piantala adesso”
Anche Gohan si stava trattenendo per non scoppiare a ridergli in faccia

E va bene, ma smettetela di prendermi per il culo”
“Ok”

Gohan e Videl risposero in coro con un sorriso stampato sulle labbra

Ragazzini...”
Sussurrò alla fine l'uomo

Allora ci mettiamo in viaggio?”
Videl aveva preso l'iniziativa e aveva proposto ai due di incominciare le ricerche, ma loro si guardarono e fecero cenno di no con la testa.

Scusate come avete detto?”
La ragazza non capiva a pieno le loro gesta: non si erano mai tirati indietro e adesso le dicevano di no? Ok il mondo era alla fine..

Prima mangiamo!”
Videl cadde a terra a mo' di manga e rise nervosa: certo che quei Saiyan non si smentivano mai!

E va bene, ma datevi una mossa! Che volete mangiare?”
I due ci pensarono un po', poi fu Gohan a parlare

Senti Vidy: c'è un fiume qua vicino? Pescheremo un po' e poi andrà benissimo della frutta fresca”
“Certo: dovrebbe essere a circa trecento metri da qua e gli alberi da frutta sono molto numerosi, ma vedete di non mangiare tutto in una volta sola!”
Il gruppo si avviò verso il fiume e in effetti non era lontano e di alberi e cespugli ce ne erano in abbondanza, i due uomini si tolsero la maglia e si tuffarono in acqua

Vieni anche tu Videl?”
“No grazie, sto bene qua all'asciutto”
Lei non fece in tempo a rispondere a Radish aveva iniziato a schizzarla come un bambino
“Gohan!”
Dichiarò omicida lei

Dai vieni qua!”
“Non ho il costume scusate”
“Neanche noi, se vuoi prendi la navicella e prendine uno: te l'ho messo sulla navicella, ti dovrebbe stare”
“NO!”

La ragazza era irremovibile, ma aveva un'espressione divertita

E va bene: sarà per un'altra volta, sei noiosa uffa!”
“Gohan invece di discutere come due mocciosi vieni ad aiutarmi a pescare”

Il giovane lanciò un bacetto a Videl e tornò a concentrarsi sulla pesca: riuscirono a catturare molti pesci belli sani e anche qualche alga dolce commestibile.

Quanta roba, e voi la fareste fuori tutta”
“Si problemi?”
Gohan e lo zio annuirono convinti e accesero il fuoco per cuocerli: se avessero usato un Ki blast avrebbero carbonizzato tutto.

Ehi ragazzina: almeno aiutaci a raccogliere la frutta, o non vuoi sporcarti?”
La ragazza sapeva che il tono di voce dell'uomo non era minaccioso, ma familiare e scherzoso, così decise di fare un po' la preziosa

Sai non vorrei sciuparmi le unghie”
Gohan ridette e strizzò la guancia della ragazza, mentre Radish sbuffò e alzò gli occhi al cielo divertito

E va bene vi do una mano: ma prima mangiamo il pesce che ho fame anch'io!”
“Brava ragazza: così si parla”
I tre iniziarono a mangiare, due di loro con particolare eleganza e in men che non si dica tutto il bottino fu spazzolata via da bocche delicate e per niente voraci, poi fu la volta di frutta di ogni tipo: da mele a fragole e frutti di bosco: si salvò ben poco dai Saiyan, Videl li guardava rassegnata scuotendo la testa sorridendo.

Dopo pranzo erano pronti per ripartire e decisero che il giorno dopo avrebbero iniziato la ricerca delle sfere: così volarono a tutta velocità verso la grotta e in pochi minuti erano ai piedi delle montagne.

 

Intanto a castello erano tutti preoccupati per i tre e speravano che tutto andasse per il meglio.

Chissà come se la stanno cavando quei ragazzi”
“Dai Chichina, andrà tutto bene: sono in gamba e se la sanno cavare, poi c'è Radish con loro”
“E se il viaggio durasse mesi e Videl dovesse partorire? No non ci voglio pensare: non sanno come far nascere un bambino e poi...”
“Stai calma tesoro: andrà tutto bene”
“Speriamo”

 

 

Gohan, Radish aspettatemi! Non ce la faccio a seguirvi a questo passo”
“Senti signorina: datti una mossa o ti lasciamo qua! Si sta facendo buoi allora?”
“Non ce la faccio”
Gohan aveva assistito a tutta la scena e decise di lasciar perdere quel giorno, così scese da Videl

Zio fermati! Dai è tardi, il radar lo prediamo domani, non abbiamo fretta in fondo”
Lui sbuffò un po' ma poi acconsentì

E va bene”
Scesero nuovamente e fecero apparire la navicella: quel che ci voleva era una doccia calda e un po' di riposo. Durante la cena Gohan parlò proponendo qualcosa

Sentito io ho un'idea: non abbiamo fretta e Videl ama il suo pianeta, che ne dite che ce la prendiamo comoda e ci mettiamo sette-otto mesi per tutta la missione. Il mio amore partorirà qua e il bimbo conoscerà il mondo di mamma”
Videl si illuminò e si gettò letteralmente addosso al ragazzo tempestandolo di baci e carezze, mentre Radish non credeva alle sue orecchie

Che otto mesi? Ma sei impazzito?”
“E dai zio, non c'è fretta”
“E va bene, ma solo per te nipotino!”
“Grazie”
I due lo ringraziarono assieme

Adesso a nanna però ragazzi, domani ci aspetta una dura giornata!”
“Certo!”
I tre si ritirarono nelle camere, ma prima l'uomo si avvicinò al nipote

Per prima cosa: non mi piace la tua idea, la seconda: non fare cose strane con Videl, anche se i muri sono anti acustici non mi piace l'idea che nella stanza accanto due ragazzi facciano...bhè quelle cose!”
Gohan arrossì violentemente e annuì velocemente per poi andare in camera sua.

La ragazza lo aspettava nel letto matrimoniale in camicia da notte, lui rimasto in mutande si stese accanto a lei, che istintivamente si mise sul suo petto e iniziò a giocherellare con i suoi pettorali scolpiti

Grazie mille amore mio, sei un angelo sai? Non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che stai facendo, ti amo con tutta me stessa!”
Videl lo baciò dolcemente e lui fece scivolare la mano sul suo ventre carezzandolo

Lo faccio per voi tesoro mio”
Lei sorrise e lo baciò nuovamente, per poi addormentarsi accoccolata a lui e dormire beatamente cullata dal battito del cuore regolare di Gohan.

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Ritrovamento del radar cerca sfere ***


Ciao a tutti e rieccomi con il capitolo 31!
Spero che vi piaccia
Un bacione e alla prossima...
Prendo l'occasione anche per ringraziare tutti coloro che continuano a recensire questa fic: per me è molto importante. Grazie di cuore!


**********************************************************

La mattina era giunta e la vita cominciava a diffondersi sui Monti Paoz: gli animali si stavano svegliando e anche per i nostri ragazzi era giunta ora di svegliarsi per recuperare il tanto agognato radar cerca sfere. Radish fu il primo ad aprire i suoi occhi color della notte priva di alcuna stella e dopo essersi ripreso dall'intontimento iniziale si apprestò ad alzarsi dal letto per svegliare anche i due ragazzi. Aveva un minimo di timore ad aprire la porta, imbarazzato dallo spettacolo che si sarebbe potuto trovare davanti, ma doveva comunque svegliarli. Si lavò e si cambiò in fretta, per poi avventurarsi nei pressi della camera dei due e facendosi coraggio provò ad aprirla, ma sfortunatamente la trovò chiusa a chiave.

E ti pareva...”

Sbuffò lui, poi si ricordò che era in grado di aprirle con un po' di concentrazione mentale e alla fine ce la fece, rimase leggermente intenerito quando vide la scena: Videl era ancora addormentata abbracciata a Gohan e lui la teneva stretta a se. L'uomo sorrise e scuotendo leggermente la testa decise di lasciarli dormire ancora un po' e intanto si avviò per fare colazione.

Gohan si svegliò poco dopo ritrovandosi il viso di Videl sulla propria spalla e le braccia di lui che la tenevano, cercando di non svegliarla la poggiò delicatamente sulla sua parte di materasso e si mise a sedere, ma sfortunatamente la ragazza si destò dal suo sonno.

Buon giorno Gohan, sai che tu sei il miglior cuscino del mondo?”
Il suo tono di voce era stanco e divertito e Gohan le sorrise dolcemente scompigliandole i capelli.

Mhm, stavo giusto pensando di farlo come professione, dici che ci guadagnerei?”
“Abbastanza, ma solo se le ragazze amano i cuscini estremamente duri e scolpiti!”
Sia Gohan che Videl si misero a ridere

Mi sa che ormai è ora di alzarci, abbiamo molto lavoro da svolgere e lo sai bene”
“Uffa Gohan, ma io ho ancora sonno”
La ragazza fece la finta offesa e si voltò dalla parte opposta del letto, ma lui fu più veloce e la fece mettere seduta accanto a se

Non fare la bambina dai”
Gohan la guardava sorridendo e lei non potette negargliene uno, poi senza una ragione precisa lo abbracciò forte, facendolo sobbalzare leggermente. Lui non parlò, ma si limitò a contraccambiare la stretta e a poggiare il capo di lei sul suo petto.

E va bene, mi alzo, ma stasera me la paghi!”
“E' una minaccia?”
“Forse...”
La ragazza alzò lo sguardo per incatenare i suoi occhi azzurri con quelli neri di lui, poi sigillò le loro labbra in un bacio dolcissimo: non aveva la minima intenzione di staccarsi da lui, così premette maggiormente contro le labbra carnose del giovane cercando di fargliele schiudere, lui capendo le intenzioni di Videl, dopo aver sorriso leggermente fece come desiderava la ragazza e in pochi secondi sfiorò la bocca di Videl con la propria lingua, la quale schiuse immediatamente le labbra. Dopo alcuni minuti i due si erano ristesi sul materasso senza però smettere di baciarsi, ma una potente voce li fece rabbrividire

Allora voi due in camera! Alzatevi o avete l'intenzione di stare a letto ancora al lungo?”

Radish li stava chiaramente chiamando dalla cucina e non era per niente felice di non vederli scendere. Gohan aprì gli occhi e di controvoglia dovette interrompere il bacio con la fidanzata

Accidenti a lui”

Sbuffò il ragazzo irritato, Videl invece sorrise e gli diede un bacetto sulla guancia

Ok adesso arriviamo”
Urlò di contraccambio la ragazza

Bravi!”
Videl si alzò e trascinò il Saiyan con se in bagno e gli gettò a dosso una maglietta e dei pantaloncini

Vestiti o vai di là in mutande?”
“Che ci sarebbe di male?”
Il tono ingenuo di lui fece sorridere la ragazza

Ci laviamo dopo, adesso a tavola tesoro”
“Certo”
In pochi secondi Gohan era uscito dalla stanza seguito a ruota da Videl

Buon giorno zio”
“Buon giorno Radish”
“Ciao ragazzi, adesso mangiate e poi ci mettiamo a lavoro”
In poco tempo la colazione era stata spolverata, specialmente a causa di un certo Saiyan e dieci minuti dopo erano tutti e tre a contatto con il vento fresco dei monti Paoz.

Videl allora oggi non stare indietro e cerca di tenere il passo per favore”
“Ci proverò”
“Brava”
Rieccoli tutti insieme alle pendici di quelle montagne ed ecco in cima anche la tanto attesa grotta, iniziarono subito a mettersi in marcia, ma la strada era molto accidentata e trovarono non pochi ostacoli.

Videl ce la fai a starci dietro?”
“No, mi spiace”
Gohan senza nemmeno pensarci due volte le si avvicinò e la prese in braccio, sotto il suo leggero tocco la ragazza arrossì leggermente

Non ce ne era bisogno veramente”
“Lascia perdere amore mio”

Radish una volta squadrati per bene fece segno di proseguire e in pochi minuti arrivarono nella grotta.

Grazie mille Gohan, sei un tesoro”
“Di niente piccola”
“Ok basta smancerie voi due, piuttosto Videl. Dove si dovrebbe trovare il famoso radar cerca sfere?”
“Credo che sia in un punto interno della grotta”

Bella informazione sai... vabbè entriamo e controlliamo”

La grotta era buia anche se fuori spendeva un fantastico sole caldo, l'aria era umida e tirava un leggero venticello: il tutto era leggermente inquietante.

Tu tesoro vuoi rimanere qua fuori?”
“Non ci penso neppure! Io entro e vi do una mano: non sarà un po' di oscurità a fermarmi!”
La tenacia della ragazza era assurda e spaventava un po' i due uomini, che però acconsentirono a farla entrare con loro

D'accordo entri anche tu, ma se le cose si mettono male promettici che uscirai immediatamente”
“Ve lo prometto ragazzi”
“Ok tutti dentro”
La grotta era formata da un lunghissimo corridoio oscuro e i due Saiyan dovettero usare la loro energia per fare un po' di luce, alla fine si poteva almeno vedere qualcosa. Improvvisamente una freccia uscì dal muro e puntava dritta contro Videl, ma Gohan prontamente riuscì a bloccarla con una sola mano.

Oddio grazie mille, mi hai salvata in tempo”
“Stai attenta la prossima volta Videl”
“Certo Gohan, non ti preoccupare”
“Va bene”
“Che ti dicevo Videl, è pericoloso qua”
La ragazza si morse un labbro e a testa bassa continuò a seguire i due che la precedevano in modo leggermente colpevole, credeva di aver fatto veramente arrabbiare Gohan, ma la mano di lui che si posava sul suo volto per vedere come stava e il suo sorrido dolcissimo la fecero ricredere.

Dopo poco si trovarono in preda agli attacchi di numerosi pipistrelli, ma un colpo netto di Radish li fece cadere stecchiti al suolo

Brutti animalacci, vi sta bene”
“Che modi gentili che hai zio...”
“Bhè grazie”

Improvvisamente gli occhi di lei si illuminarono e iniziò a urlare

Eccolo il radar! E' là”

Gohan e lo zio alzarono lo sguardo e videro su un rigonfiamento un piccolo oggetto metallico, il più giovane si avvicinò in volo e poi lo porse alla ragazza

Videl è questo?”
Lei lo prese tra le mani e lo accese: sette puntini luminosi si fecero vivi sullo schermo e lei gioì

Si, si non ci sono dubbi: è il radar!”
“Perfetto non è stato difficilissimo alla fine!”

Si incamminarono vittoriosi verso l'uscita ma un caldo sempre maggiore li stava investendo

E adesso che diamine succede qua?”
Dietro di loro sentirono dei passi pesanti e si voltarono per vedere che stava succedendo: due occhi color del fuoco li stavano fissando incessantemente e dal buoi si stava facendo avanti un filo di fumo bollente

Oh no il drago!”
Videl era terrorizzata e un urlo assordante dell'animale la fece tremare

Zio: porta immediatamente Videl fuori da qua, a lui ci penso io!”
“D'accordo, ma fai attenzione”
“Certo, torno subito”
Radish in uno scatto si issò la ragazza e corse a tutta velocità verso l'uscita della grotta, il drago provò a seguirli ma Gohan gli sbarrò la strada

No da loro non ci vai: sono io il tuo avversario!”
L'animale si fece vedere al giovane: era un enorme drago color marrone inteso, con occhi rosso vermiglio e un'aria ben poco amichevole, era il triplo del ragazzo e non ci mise molto ad attaccarlo. Gohan riusciva benissimo a schivare i suoi artigli: in velocità lo superava completamente, ma non si accorse che una sua zampa si era conficcata nella sua gamba, un urlo di dolore gli uscì dalla bocca

GOHAN!”

Stai calma Videl, se la sa cavare da solo: è o non è il principe del pianeta Vegeta?”
La ragazza non si voleva calmare: aveva una tremenda paura per la possibile perdita del ragazzo e una morsa al cuore la costrinse a respirare profondamente

Nel frattempo Gohan si era ripreso e aveva indetto un violento combattimento contro il mostro, per poco non fu carbonizzato da un getto di fuoco, ma riuscì a schivarlo e a colpirlo in pieno volto facendolo traballare. Poco dopo il Saiyan stava avendo la meglio, ma il drago non ne voleva sapere di arrendersi e gli graffiò il petto: cinque graffi profondi che iniziarono a colorare di sangue i pettorali del ragazzo, che però strinse i denti e continuò a combattere.

Era molto forte l'animale, ma una potente Kamehemeha riuscì a mandarlo al tappeto, lui era felice, ma il dolore al petto ebbe la meglio e svenne.

Radish intanto iniziava preoccuparsi e dopo aver messo la ragazza al sicuro sull'erba di un prato rientrò nella grotta: trovò il drago morto e il ragazzo pieno di sangue e privo di sensi a terra; se lo caricò sulle spalle e corse verso la ragazza. Lui quando lo vide le venne naturale urlare di paura e si apprestò a chiedere come stesse il ragazzo

E' solo svenuto, sta bene: ma non abbiamo molti medicinali e forse sarebbe meglio portarlo in un ospedale”
“Certo è qua vicino, ma in volo dovremmo arrivare velocemente”
“Non avevi detto che potremmo spaventare i terrestri?”
“Pace, muoviti, nella città di Satan City, in volo ci saranno si e no dieci minuti”
“Perfetto”
In pochi minuti infatti arrivarono in ospedale e il giovane venne subito ricoverato e fasciato con cura.

Non era in pericolo di vita e anche il radar era stato finalmente recuperato.

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Risvegliarsi e addormentarsi.... Uniti per un secondo ***


Ciaoooo ragazzi.
Oggi sono in anticipo con la pubblicazione, ma adesso esco e quindi ecco anche il 32 capitolo.
Spero che vi piaccia, un bacio e alla prossima! :*

Un grazie particolare a tutti e sette gli autori che hanno inserito la storia tra le preferite!
-Bulmina1605
-Fra_max
-GohanGohan
-GohanVidel
-Mikypica
-Ramosa12
-Son Gohan
GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI!

***************************************************************



Gohan era disteso sul letto dell'ospedale di Satan City e per il momento non erano possibili le visite, il medico lo stava curando

Radish ho tanta paura, ma quanto ci mettono a curarlo?”
Videl era rannicchiata su una sedia e le lacrime le stavano pungendo gli occhi: era veramente preoccupata per il ragazzo e il modo con cui l'avevano urgentemente ricoverato in terapia intensiva era ancora più spaventoso. Radish invece era stranamente calmo, i Saiyan non si facevano prendere dalle emozioni del momento

Calma dai, Gohan sta benone lo hanno detto anche i medici”
“Se stesse bene non lo avrebbero messo in terapia intensiva non credi?”
“Lo sai chi è no? Si rimetterà presto e poi almeno abbiamo il radar”
Videl si stava innervosendo: era suo zio e come poteva pensare al radar in un momento del genere?

A volte non riesco proprio a capirvi!”
“Tz”

Il medico uscì proprio in quel momento dalla camera del ragazzo e Videl subito lo assalì chiedendo insistentemente spiegazioni al dottore

Allora come sta Gohan?”
“Il ragazzo si sta lentamente riprendendo e credo che in pochi giorni sarà fuori: è molto forte sa? Comunque le ferite erano abbastanza profonde e abbiamo dovuto mettergli parecchi punti sul petto, adesso sta riposando sotto una massiccia dose di antidolorifico”
La ragazza abbassò il capo e annuì lentamente: erano arrivati sulla Terra da si e no un giorno e già si ritrovavano in ospedale, incredibile! Radish notò la tristezza della giovane e le mise delicatamente una mano sulla spalla, come per confortarla.

Andrà tutto bene Videl...”
“Grazie mille, lo spero vivamente”

Se volete potete entrare adesso, ma uno alla volta mi raccomando!”
“Certo”
Il medico si allontanò da loro e Radish decise di far entrare prima la ragazza, così in quel modo si sarebbe calmata un poco

Entra tu dai”
“Grazie infinite Radish”
La ragazza gli sorrise vivacemente e entrò nella stanza d'ospedale del Saiyan: lui era sdraiato sul letto privo di sensi, con una vistosa fasciatura su petto e gambe e una flebo che conteneva morfina nel suo braccio destro. Vedendo il suo ragazzo in quelle condizioni Videl mancò un battito e sentendo le lacrime che minacciavano di uscire gli si avvicinò velocemente sedendosi un un lato libero del letto. Istintivamente gli si avvicinò al volto e gli mise indietro un ciuffo che gli ricadeva sulla fronte, poi lo abbracciò dolcemente senza fargli del male. Non poteva credere che si fosse battuto in quel modo solo per recuperare il radar e in quel momento lo amava ancora di più: la paura iniziale di averlo fatto arrabbiare entrando nella grotta la lasciò lentamente, anche se il suo fiato si faceva pesante e irregolare: alla fine aveva ceduto al dolore e aveva iniziato a piangere.

Non piangere amore mio, non è successo nulla piccolina stai calma”

Una voce troppo familiare per lei la riportò alla realtà e la costrinse a puntare gli occhi sul volto di Gohan, che nel frattempo si era risvegliato.

Gohan sei sveglio!”
La gioia della ragazza era immensa e subito lo tempestò di baci in tutto il volto, per poi soffermarsi con maggiore insistenza sulle sue labbra e per poco il giovane non rimaneva soffocato dal piacevole ostacolo che teneva ben in funzione la sua bocca.

Videl continuava a piangere sulla sua guancia e a carezzarlo sul viso, però capì che forse stava un poco esagerando e diminuì la pressione del bacio

Come ti senti amore?”
“Rintontito e con poca aria, ma meglio di qualche ora fa sicuramente”
Lui cercò di sorriderle ma il dolore glielo rese difficoltoso

Sicuro di stare bene? Se vuoi ti vado a chiamare il medico”
“No, mi servi solo tu per stare bene”
La gioia la invase completamente e lo strinse per le spalle ridendo

Dai non fare così tesoro mio, non c'è bisogno di piangere piccola”
Anche lui cercò di abbracciarla e ce la fece ignorando il dolore che l'ago nella vena gli stava procurando

Allora il radar?”
“Lo abbiamo preso ed è completamente funzionante come abbiamo visto, la ricerca può iniziare, ma solo quando ti sarai ripreso del tutto”
“Ai suoi ordini capo”
“Non fare lo sciocco principino!”
Detto ciò lo baciò nuovamente, ma questa volta molto più dolcemente, quasi come se fosse suo figlio.

Ti fa molto male il petto? E la gamba?”
“Con questa medicina che ho in circolo va molto meglio e poi noi Saiyan tratteniamo molto bene il dolore e per me non era nulla di che”
Gohan stava cercando di pavoneggiarsi un po' davanti a Videl, ma non gli era mai riuscito bene mentire

Va bene, ma non dirmi bugie! Lo vedo che fingi”
“Uffa, non ti si può proprio nascondere nulla a te”
“Assolutamente no e non voglio che il piccolo diventi un falso”
“Non accadrà stai pure tranquilla”
“Lo spero per te, altrimenti divento peggio di Vegeta”
“Aiuto!”
Gohan rise a quella frase della ragazza e le pizzicò la guancia divertito, ma in quel momento una terribile fitta al cuore lo costrinse a boccheggiare per qualche secondo

Amore ma che succede?”
Lui continuava a tenere la mano salda sul cuore e dei gemiti rochi gli uscivano dalle labbra. Lei si fece prendere dal panico e iniziò a urlare in cerca di aiuto; in pochi secondi si fiondarono nella camera Radish e il medico altamente preoccupati

Che sta succedendo qua?”
“Gohan sta male, continua a tenersi il cuore”
Il medico cacciò entrambi dalla sala e si chiuse dentro, con un massaggio cardiaco riuscì ad arrestare l'attacco di cuore del ragazzo, le condizioni non erano più gravi, ma non si sapeva che cosa lo avesse procurato.

Radish intanto stringeva protettivamente Videl e continuava a ripeterle che andava tutto bene, nulla sarebbe andato storto. Minuti dopo uscì anche il dottore e i due lo tempestarono di domande

Adesso il ragazzo sta bene, ma non so perchè sia successa una cosa del genere; la sua non era una semplice fitta causata dal dolore, ma un vero attacco di cuore, che voi sappiate lui ne soffre?”
“NO”
I due risposero in coro, al massimo della preoccupazione

Allora non so proprio che sia successo mi spiace, lo terremo qua per degli accertamenti, spero che non succeda nuovamente, ma per ora è meglio che voi non rientrate nella stanza”

Dove andiamo?”
“A casa vostra no? In ospedale non vi possiamo alloggiare sfortunatamente, tornate domani per sapere di più”
Videl e Radish si guardarono e decisero di seguire il consiglio del medico: erano entrambi molto stanchi e decisero di andare nella navicella per dormire un po', ma Videl una volta nel letto matrimoniale si sentì incredibilmente sola e sconsolata: aveva una paura tremenda per la vita del fidanzato e faticò per dormire giusto quel paio d'ore.

 

A palazzo intanto le cose si erano fatte gravissime: nel pomeriggio le condizioni del re erano peggiorate vertiginosamente e il battito cardiaco era crollato. Erano tutti accorsi per vedere che cosa stava succedendo, in quanto Vegeta stava urlando dal dolore, ma la dottoressa aveva vietato a tutti di entrare, anche a Bulma.

Lei si era rifugiata da Chichi e stava piangendo sommessa da un terribile dolore: non voleva che il marito perdesse la vita, anche se era stato crudele con tutti.

Vedrà che andrà tutto bene regina mia, non si preoccupi”
“Non voglio regnare da sola, non voglio...”
“Non faccia così: tutto si sistemerà”
Inutile dire che la donna si sbagliava di grosso, infatti con un ultimo urlo disperato Vegeta smise di respirare e il suo cuore si fermò: non c'era più nulla da fare.

Il suo cuore si era fermato per sempre proprio nel momento in cui anche quello di Gohan aveva smesso per un secondo di farlo, il fiore aveva colpito e voleva far sapere al ragazzo che si era preso il dono.

Gohan e Vegeta per una volta erano stai uniti, uniti in un dolore lancinante al cuore, per uno era andata bene, ma meno per l'altro.

 

 


Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Non mollare Gohan! ***


Ciaooo :D
Ecco anche e finalmente il mio 33 capitolo, non è il massimo, ma spero che vi piaccia :D
Un bacione e alla prossima :*
*************************************************
*************************************************


Il sole stava ormai lasciando spazio alla luna nell'immensità del cielo e il silenzio era sovrano nella camera d'ospedale dove un giovane principe stava nuovamente aprendo gli occhi dopo un tremendo attacco cardiaco.

Dove sono, dove mi trovo?”
Nessuna risposta, era solo nella stanza e un dolore molto forte al petto lo stava ancora tenendo prigioniero, non si ricordava quasi nulla di quella giornata: era entrato nella grotta per recuperare il radar, aveva affrontato il drago e poi? Aveva come un black out in testa, ma improvvisamente si ricordò tutto: era in ospedale per le ferite inferte dagli artigli del mostro e adesso ricordò anche il violento attacco cardiaco che aveva avuto prima e un tremendo presentimento gli si bloccò in gola: non poteva essere vero.

Durante quel secondo in cui il cuore si era fermato in petto a lui sembrava di aver udito la voce urlante di Vegeta che emetteva il suo ultimo respiro prima di addormentarsi per sempre, Gohan sperava con tutto se stesso che tutto stesse andando bene a palazzo, ma un terribile presentimento lo stava attanagliando: il re era morto e lui lo aveva sentito perfettamente, stranamente un vuoto interiore lo assalì e una lacrima solitaria solcò il suo volto abbronzato e tagliato. Si lasciò prendere dallo sconforto però e iniziò a piangere rumorosamente allarmando così un medico che passava di lì fuori.

Come va ragazzo? Hai per caso bisogno di aiuto?”

Gohan alzò lo sguardo arrossato e cacciò malamente il medico dalla stanza ringhiando di uscire immediatamente da lì.

Rimase nuovamente da solo, solo con la sua solitudine e il suo dolore per quella morte certa di quel personaggio importante sotto vari punti di vista nella vita del giovane ragazzo.

Era morto Vegeta e lui lo sapeva nella sua anima.

 

Videl, secondo te come sta Gohan?”
“Non lo so Radish, spero bene, ma sono preoccupatissima e non riesco a prendere sonno”
“Neppure io”
“Io vado da lui, basta ho deciso”
“Ma che dici! Avrai dormito si e no un paio d'ore e siamo nel cuore della notte, dove credi di andare?”
“Io vado da Gohan e tu non mi fermerai!”
Videl sentiva le lacrime che le pungevano gli occhi, era molto decisa e avrebbe fatto di tutto pur di vedere Gohan prima dello spuntare del sole.

Non fare pazzie Videl”
“Per favore Radish”
L'uomo non voleva che la giovane facesse un tale errore, ma lei era molto determinata e sapeva che non avrebbe rinunciato tanto facilmente a vedere Gohan.

E va bene, ma fai attenzione mi raccomando”
“Grazie mille!”
Lei lo abbracciò istintivamente e dopo di che partì velocemente verso l'ospedale di Satan City, pronta a vedere il suo unico amore.

La porta principale era chiusa e di certo non poteva sfondarla, sapeva quale era la sua camera e si accorse che miracolosamente era aperta, ci si affacciò e vide il suo angelo protettore che dormiva nel letto, entrò e si avvicinò silenziosamente a lui.

Sei un vero miracolo amore mio, ti amo troppo, non mi lasciare ti prego...”
Videl si stava avvicinando al letto con le lacrime agli occhi sussurrando qualcosa che solo lei sapeva comprendere: si accorse che il volto di lui era ricoperto di lacrime e si vedeva che aveva sofferto molto: tutto ciò diede una stretta al cuore della giovane, che stando attenta a non svegliarlo si sedette accanto a lui.

Guardandolo in quel modo si accorse di quanto anche lui fosse fragile e delicato come lei in fin dei conti, era un guerriero forte e coraggioso, ma aveva anche lui un lato di dolce ragazzo troppo fragile per stare da solo. Si avvicinò al suo volto e iniziò ad accarezzargli delicatamente le guance bagnate, soffermandosi poi sulla sua espressione addolorata: le trasmetteva un senso di tristezza incredibile: voleva che lui stesse bene e odiava vederlo così male, era troppo bello per vedere le lacrime che scendevano dai suoi occhi magnetici.

Lentamente gli sfiorò le labbra mettendole a contatto con le proprie e lo abbracciò con tutto l'amore che aveva in corpo, lui sembrava non accorgersene,ma sapeva che qualcosa stava succedendo intorno a lui, qualcosa di piacevole. Un sorriso dolce sembrò solcare il volto di Gohan e Videl se ne accorse e fece aderire ancora meglio la sua bocca con quella del suo amore mentre calde lacrime iniziarono a bagnare anche il viso della ragazza e le mani di le cingevano le spalle nude di lui. Videl era stremata dalla stanchezza, ma doveva resistere per Gohan, non doveva cedere e non lo avrebbe fatto, ma era stanchissima e alla fine si addormentò abbracciata al giovane, con ancora le labbra incatenate a quelle di lui.

La mattina era arrivata e il medico che passava a controllare i malati li trovò in quella stessa posizione

Come ha fatto lei ad entrare?”
Lui prese per le spalle la ragazza e la fece svegliare scuotendola un po'

Come?”
La ragazza riprese conoscenza dopo un po' e arrossì vedendo che il medico l'aveva scoperta in flagrante

Mi risponda, che ci fa lei qua?”
“Mi scusi ma io..”
Non sapeva che cosa rispondere e si limitò a staccarsi completamente da Gohan e ad abbassare lo sguardo.

Fa niente, adesso esca che lo devo visitare, lo rivedrà fra poco”
“Va bene”
Videl se ne uscì e vide che fuori c'era anche Radish che la aspettava con fare abbastanza irritato.

Che ti avevo detto? Non dovevi rimanere a lungo da lui e tu invece ti sei addormentata. Tonta.”
Lei abbassò nuovamente lo sguardo e arrossì scusandosi in tutti i modi che conosceva.

Per questa volta ti perdono, in fondo non è successo nulla di grave, ma fai attenzione quando esci da sola”
“Scusa...”
Quella scena fu però interrotta da un lamento continuo che proveniva dalla stanza di Gohan, come se stesse piangendo rumorosamente e senza un motivo preciso, Videl fu subito pronta ad entrare, ma la mano di Radish la fermò prima che potesse aprire la maniglia

Non entrare, non puoi”
“Ma io...”
“Niente ma Videl, non entrare, ce la farà il medico da solo”
Lei stava per cedere, ma un nuovo urlo di Gohan la fece ricredere, ma fu sempre lo zio del ragazzo a fermarla ed allontanarla dalla porta.

GOHAN,GOHAN!”
“Stai ferma Videl! Se la caverà da solo, è forte e ce la farà”
Lei intanto stava piangendo a dirotto sul petto del Saiyan maggiore, che cercava di consolarla in tutti i modi possibili.

Due medici entrarono in tutta fretta e preoccupazione nella sala di Gohan con degli strani macchinari e si sentiva un gran trambusto da dentro, nessuno sembrava voler spiegare che cosa stesse succedendo nella sala.

Dopo una ventina di minuti il medico principale uscì dalla camera del giovane e i due lo assalirono subito

Come sta Gohan? Che cosa avete fatto?”

Videl stava piangendo e pretendeva in tutti i modi una risposta dal dottore.

Mi spiace, ma le condizioni del ragazzo si sono aggravate moltissimo, il suo cuore si era fermato nuovamente per un minuto intero e adesso lo dobbiamo tenere sotto osservazione per del tempo, è molto grave questa volta.”
La ragazza non si sentì bene e per fortuna Radish era lì con le per riprenderla giusto in tempo.

Videl come...”
“S-so b-bene”
Lei continuava a tremare e a farfugliare parole sconnesse: amava troppo quel ragazzo e non voleva che gli succedesse niente di male, non poteva vivere senza lui al suo finaco.

P-Possiamo entrare un attimo?”
Il medico la guardò addolcito e le fece cenno di si
“Va bene, ma solo un minuto e solo uno”
“Vai Videl, io aspetterò che si riprenda un po”
“Grazie mille”
La ragazza decise di entrare e la visione davanti ai suoi occhi non era delle migliori: Gohan era steso sul letto con due o tre iniezioni per braccio e il suo respiro era aiutato con uno strano attrezzo che aveva nel naso, il viso era chiuso in una smorfia di dolore e aveva degli elettro shock all'altezza del cuore; tutto ciò le fece gelare il sangue.

Si fece coraggio e si avvicinò al letto inginocchiandosi al suo capezzale e prendendo la sua mano robusta nella sua fine.

Amore mio sono io, Videl. Ti prego risvegliati, non mi puoi lasciare da sola proprio adesso, ti voglio ancora al mio fianco, Gohan mi senti?”
Lei si avvicinò ancora maggiormente e gli diede un bacio a fior di labbra, facendolo sussultare un poco, l'aveva sentita e si stava lentamente risvegliando: aprì gli occhi e li puntò subito in quelli azzurri di lei, che per un soffio non si sentì mancare rivedendo i suoi occhi, quella volta velati da lacrime e dolore. Lui la guardava interrogativa e aveva un faccia con un misto di dolore e confusione.

Tesoro mio, finalmente ti sei svegliato, santo Dio se non ti amo”
“Chi sei tu?”

 

 

A palazzo su Vegeta nel frattempo si erano appena svolti i funerali del re e la regina adesso si trovava da sola nella stanza matrimoniale: era molto addolorata e non solo per la perdita del marito, infatti pensava a tutto ciò che da tempo stava succedendo. Aveva uno strano presentimento per Gohan, come se qualcosa fosse andato terribilmente storto, sentiva che aveva avuto uno shock tale da cambiare la sua vita, ma non sapeva cosa...

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Hai mantenuto anche questa promessa ***


Ciaooo!!
Oggi aggiorno prima del tempo, ma devo uscire quindi....
Spero che il capitolo vi piaccia, aspetto le vostre recensioni
Un baci e alla prossima :*

****************************************************************

 

Chi sei?”

Gohan non aveva la minima idea di chi fosse la ragazza al suo capezzale e istintivamente allontanò la mano da quella di lei, continuava a guardarla in modo interrogativo e faceva mille domande solamente con gli occhi.

Videl a quella domanda si sentì mancare: veramente il suo Gohan non ricordava più chi fosse? Non ci poteva credere e il suo primo istinto fu quello si stringerlo forte a se, ma si contenne. Cercando di stare il più calma possibile si alzò e gli porse una domanda

Veramente non ti ricordi chi sono io?”
“No perchè dovrei? Non ti ho mai vista prima”

Lo sguardo di lui era serio, ma vi si poteva riconoscere la tenerezza degli occhi che da sempre lo caratterizzava.

Videl ricacciò dentro le lacrime che minacciavano di uscire e con il tono più calmo che poteva iniziò a parlare per fargli tornare la memoria

Ma che domande sono scusa? Certo che ti dovresti ricordare di me: sono io Videl, la tua fidanzata e la madre del tuo futuro figlio. Non ti ricordi proprio nulla? Sai almeno dove siamo?”
Gohan si guardò un po' intorno,ma alla fine ritornò a concentrarsi sulla ragazza:
“Si, siamo in un ospedale a Satan City, io sono il principe del pianeta Vegeta e sono qua sulla Terra insieme a mio zio Radish per recuperare le sfere del drago. Abbiamo recuperato il radar, ma un drago mi ha ferito gravemente, inoltre mio padre adottivo è morto ieri sera.”
Gohan si ricordava di tutto, ma non della ragazza, tutto ciò fece sconvolgere Videl: come era possibile che non si ricordasse solamente di lei?
“Si bravo, almeno questo te lo ricordi, ma non di me...”
Finì la frase in un sussurro, poi iniziò a piangere silenziosamente coprendosi il volto con le mani. Gohan a quella vista si sentì colpevole e alzandosi leggermente a sedere l'attirò a se abbracciandola in modo protettivo, non sapeva spiegarsi il perchè, ma provava qualcosa di molto forte per quella ragazza.

Non piangere per favore, scusami è tutta colpa mia...”
Videl si sentiva al sicuro tra quelle braccia così familiari e si lasciò stringere dal ragazzo ricambiando l'abbraccio, stava ancora singhiozzando sulla spalla del giovane quando lui fece in modo che anche la ragazza si sedesse sul letto, poi con un dito le asciugò le lacrime che gli erano rimaste intrappolate nelle ciglia.

Per favore smetti, non ti posso vedere in queste condizioni”
Videl lo guardò negli occhi e cercò di abbozzare un piccolo sorriso, ma l'unica cosa che riuscì a fare fu poggiare nuovamente la testa sul petto del ragazzo mentre gli cingeva il collo con le braccia.

N-non ti preoccupare, s-sto b-bene”
“Non è vero, stai ancora piangendo, non so che cosa mi sta succedendo, ma ti prometto che farò di tutto per ricordarmi di te e io mantengo sempre le mie promesse”
Lei conosceva molto bene quella frase, l'aveva detta mille volte e in effetti aveva sempre mantenuto le promesse fatte, non si era mai tirato indietro davanti a nessun ostacolo. Si sentì leggermente rassicurata e quella volta gli sorrise per davvero.

Brava, così sei molto più bella sai?”
Videl arrossì leggermente, poi fece per uscire dalla sua camera, ma fu bloccata dolcemente da Gohan che le aveva preso la mano

Dove vai?”
“A chiamare tuo zio per informarlo che sei sveglio”
Lui annuì leggermente, ma prima di farla uscire le baciò la mano in segno di saluto, ma anche in modo molto dolce e confidenziale. Lei sorrise intenerita e si avvicinò alla porta, ma prima di uscire gli parlò in modo leggermente divertito

Senti principino: non sono una dama e quindi mi saluti con le parole chiaro?”
Si chiuse la porta alle spalle senza aspettare che lui ribattesse, ma in effetti rimase seduto nel letto con un caloroso sorriso sulle labbra e un leggero rossore sulle guance.

Videl eh? Bella, molto bella...”

Intanto la ragazza aveva raggiunto Radish nella sala d'aspetto e lui colse subito la tristezza che aveva la giovane

Cosa è successo Videl?”
“Gohan si è svegliato e vedo che sta bene”
“Te l'avevo detto: lui è un Saiyan! Ma non sei felice?”
“Certo, ma c'è un problema...”
Lui la guardò in modo interrogativo

Ovvero?”
“Gohan non si ricorda più di me”
Le lacrime iniziarono a solcare il volto di lei e in quel momento sentiva di poter piangere liberamente, così si strinse a Radish, che nel frattempo si era fatto pensoso

Posso andare a vedere come sta?”
“Certo vai pure, io ti aspetto qua”
“No, tu vai nella navicella a riposare”
“Ma..”
La ragazza cercò di contraddire il Saiyan, ma la stanchezza che la stava assalendo era troppa, così decise di seguire il consiglio dello zio di Gohan

E va bene, ma dopo torno qua”
“Certo, fai come vuoi, ma ora vai a letto che non ti reggi in piedi.”
Lei si avviò verso l'uscita dell'ospedale e Radish si avvicinava alla sala del nipote, ma fu fermato dal medico

Mi scusi, ma devo riferirle una notizia incredibile!”
“Mi dica dottore”
Negli occhi del medico si poteva leggere perfettamente un'espressione di enorme stupore, come se avesse visto un fantasma e l'uomo continuava a guardarlo con aria interrogativa

Riguarda suo nipote”
“Ovvero?”
“Le sue condizioni sono migliorate improvvisamente: respira da solo e non ha più dolore e inoltre le ferite si stanno rimarginando in un batter d'occhio: lei mi sa spiegare il motivo?”
Il Saiyan sapeva benissimo il perchè, ma non volendo rilevare le vere origini del nipote disse che non ne sapeva niente

Bhè il ragazzo è incredibile e se continua di questo passo stasera potrà benissimo uscire dall'ospedale, anzi sicuramente!”
“Benissimo, la ringrazio molto dottore, posso entrare adesso nella sua stanza?”
“Certo, ma solo una cosa: se non si dovesse ricordare di lei o di qualcun altro tenga a mente che è normale dopo un trauma del genere: entro qualche ora però la sa memoria dovrebbe tornare normale”
“Grazie, lo ricorderò”
Detto ciò adesso sapeva perchè Gohan non aveva ricordo della sua fidanzata e sentendosi più tranquillo decise di vedere personalmente come stava.

Ehilà Gohan!”
“Oh ciao zio, come va?”
“Questo dovrei chiederlo io a te”
“Bene, grazie. Il dolore è passato quasi del tutto e mi sento in forma”
“Sono felice per te nipote, c'è qualcosa che non va?”
Radish si era accorto che nello sguardo del ragazzo c'era qualcosa che non andava, era molto triste e cercava di puntare gli occhi in un punto non ben definito

Si tratta della mia memoria”
Gohan non sapeva bene come riferire allo zio il suo vuoto mentale, ma non ce ne fu bisogno per fortuna
“Stai tranquillo, sei ti riferisci al fatto che non ti ricordi di Videl il medico ha detto che è normale e che la memoria ti ritornerà a breve”
Una strana luce si impossessò del ragazzo e la gioia lo invase completamente. Era molto felice del fatto che la sua perdita di memoria fosse solo temporanea

Bene, sono felice, ma per le sfere che facciamo adesso?”
“Come hai detto tu: ci metteremo tutti i mesi di gravidanza di Videl, no?”
“Va bene”
“Cosa hai che non ti va giù? Si vede che stai male per qualcosa”
Il volto di lui si incupì e quella strana sensazione di vuoto lo assalì nuovamente

Quando ho avuto il primo attacco cardiaco mi è sembrato di essere unito in qualche modo a Vegeta, credo proprio che non ce l'abbia fatta...”
Si asciugò una lacrima e abbassò lo sguardo verso il pavimento

Gohan senti: non so che cosa hai percepito, ma non devi avere paura di niente chiaro? Non so se sia ancora vivo o meno, ma se vuoi possiamo recuperare subito le sfere e...”
“No, non voglio riportarlo in vita, non ci penso neanche, ha fatto troppo nel modo sbagliato. Non so però, è come se uno strano vuoto mi chiudesse lo stomaco”
“Non so che dirti Gohan, non so se ti posa rendere felice, ma il medico ha detto che stasera verrai dimesso”
“Perfetto, voglio stare un po' in pace”
“Adesso devo andare scusa, vengo dopo con Videl per riportarti alla navicella”
“D'accordo a dopo”
Il giovane fu lasciato solo nella sua stanza e in poco tempo si addormentò nuovamente: il suo però fu un sonno tormentato e fu in balia degli incubi: si ricordava il momento in cui Vegeta gli disse che una nuova schiava sarebbe arrivata a palazzo, rivedeva il suo arrivo e la prima sera che la vide nei panni di una cameriera. Ricordava quando lo aveva curato in camera sua e la rabbia nei confronti del re quando l'aveva massacrata di colpi sulla schiena: quella volta aveva esagerato e lui aveva fatto di tutto per recuperare il fiore magico, che però alla fine pretendeva un dono troppo alto. Ripensava alla volta che le aveva insegnato a volare e il loro primo bacio accaduto nelle acque del fiume, poi il giorno successivo era il suo compleanno e ci fu anche l'attacco della resistenza. La notte dove avevano concepito il piccolo era stata bellissima, ma la favola fu fermata dal ritorno a palazzo del re, che aveva organizzato un ballo per presentare a Gohan la sua futura sposa. Ricordava il ballo e subito dopo la notizia che sarebbe diventato padre: uno dei momenti più belli di tutta la sua vita!

Poi però il re scoprì della gravidanza della ragazza e per poco non perse il bambino: la rabbia del giovane fu tale da permettere la sua trasformazione in Super Saiyan, poi ricordava il viaggio nella foresta per le erbe e il salvataggio dello zio. Dopo di che aveva scoperto le sue vere origini e dopo aver chiesto la mano di Videl erano partiti tutti e re per la Terra alla ricerca delle sfere, ma il re stava male e alla fine era morto.

Tutti questi ricordi stavano prendendo forma nella mente del principe, che si svegliò di scatto ricordando tutto: in effetti aveva ragione il medico e la memoria era tornata subito: giusto il tempo di far prendere un colpo alla ragazza.

Davanti a lui però erano già presenti il medico e lo zio, pronti per poter uscire dall'ospedale

Allora ragazzo come ti senti?”
“Bene, ho solo avuto un incubo, ma che ore sono?”

Quasi le sette:hai dormito tutto il pomeriggio sai? Adesso stai meglio e se te la senti puoi uscire anche adesso”
“ma certo, nessun problema”
Lo zio lo aiutò a cambiarsi e prima di uscire il medico fece tutte le raccomandazioni necessarie, che i due non ascoltarono con molta attenzione.

Bene, bene ragazzo, adesso a casa”
“E Videl?”
“Sta ancora dormano: era stanchissima e non l'ho voluta svegliare”
“Sai che mi è tornata la memoria?”
“Che bella notizia, sono molto felice per te”
Arrivarono in volo alla navicella e Gohan decise che avrebbe fatto una sorpresa alla sua amata, così non si apprestò ad entrare

Che hai? Perchè non entri Gohan?”
“Tu vai, io arrivo tra dieci minuti, prendo un po' d'aria di campagna”
“Ok”
Gohan vide che in quei bellissimi campi c'erano molte varietà diverse di fiori e ne raccolse alcuni da portare in dono al suo amore, ne prese di molto colorati e che profumavano abbondantemente e quando ne fu soddisfatto rientrò nella navicella e raggiunse la camera da letto matrimoniale. Videl era stesa sul materasso e dormiva ancora profondamente abbracciata al cuscino del ragazzo, lui si addolcì a quella vista e si avvicinò cercando di non fare alcun rumore. Si sedette sul letto dalla sua parte e si beò della vista del volto candido di lei che dormiva tranquillamente e quasi naturalmente si trovò ad accarezzarle la guancia e le labbra; la ragazza si mosse un po' ma non si svegliò, così Gohan decise di lasciarla dormire e dopo averle posizionato i fiori sul letto si stese accanto a lei aspettando il suo risveglio, che non si fece attendere molto. Infatti nemmeno trenta minuti dopo lei iniziò a destarsi dal suo sonno e quasi non si accorse inizialmente di chi aveva accanto, si allungò un po' le braccia e sfiorò i capelli di lui, allora capendo di non essere sola si svegliò del tutto e per poco non si lasciò scappare n urlo di gioia.

Gohan sei tu?”
“Si amore, visto che sono tornato”
“Mi hai chiamata amore?”
Lei era al settimo cielo: forse la memoria era tornata nuovamente

Si perchè non volevi? Sai ho riacquistato la memoria e...”
Non fece in tempo a finire la frase che Videl era già incollata alle sue labbra e lo abbracciava forte con le braccia in modo da non lasciarlo andare via. Gohan ne fu molto felice e la trascinò sopra di se stando attento a non farle male con i fiori e le spine che alcuni di essi avevano.

Ti amo amore mio, alla fine hai mantenuto anche questa promessa”
“Che cosa ti avevo detto tesoro?”
Lei sorrise e tornò a baciarlo approfondendo il contatto con le labbra sempre maggiormente mentre si sentiva al sicuro sul petto di lui che si abbassava e si alzava regolarmente.

Come sono felice piccola”
“Anche io, moltissimo”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Arrivo a Satan City ***


Ciaoooo!!!!
Eccomi finalmente ad aggiornare, scusate ma ieri dovevo fare le calige e non ho potuto aggiornare.
Spero che il capitolo vi piaccia, un bacione e a presto!

Allora... come vi avevo già annunciato questo è il mio ultimo capitolo per adesso, infatti ricomincerò a scrivere tra tre settimane.
Adesso mi godrò un bel po' di tempo (credo meritato) a Massa e non avrò il computer per aggiornare. RIngrazio tutti quelli che hanno seguito la storia e che continueranno a farlo quando riprenderò a scrivere, spero di non perdere lettori!
Adesso vi saluto e ci sentiamo presto!!
Al sette Settembre ragazzi!
Un abbraccio!!!! :*



************************************************************



 

Quella notte Videl si addormentò stretta al corpo del suo amato, col viso sulla spalla di lui e le braccia ancora ben salde al suo collo, solo le loro labbra si erano staccate durante la notte.

La mattina seguente fu il Saiyan a svegliarsi per primo e rimase immobile per più di un'ora godendosi il volto angelico di Videl che dormiva beatamente coccolata dal calore del suo corpo.

E' un vero angelo, non so cosa farei senza di lei”
Gohan istintivamente avvicinò il suo volto a quello della ragazza e la baciò dolcemente, lei sussultò appena e senza aprire gli occhi ricambiò il bacio.

Scusa, non volevo svegliarti piccola mia”
“Tranquillo, va tutto bene”
“Buon giorno”
“A te amore”

Videl si alzò a sedere e si mise a cavalcioni sul petto di lui, che nel frattempo sorrideva divertito

Che cosa hai in mente di fare Vidy?”
“Non saprei, niente di che...”

Sorrise a sua volta e poggiò le dita sui pettorali del ragazzo, iniziando a fargli il solletico, cosa odiata dai Saiyan

No, no Videl basta, basta!”
“Non ci penso neppure amore mio!!”
Lei rideva come una pazza, non aveva alcuna intenzione di smettere, ma Gohan fu più veloce e la sollevò da se, per farla poi stendere completamente sopra di lui e fece unire perfettamente i loro corpi.

Ti ho detto di smetterla”
Lui era serio, ma nei suoi occhi era presente un'infinita dolcezza nei confronti di quella ragazza che gli aveva rubato il cuore; afferrò il suo viso e lo avvicinò al proprio, poi la abbracciò mettendole la testa sul suo petto.

Amore posso chiederti una cosa?”
“Dimmi Gohan”
“Ma il medico che cosa ha detto della mia coda?”
“Veramente era un po' stranito, ma lo abbiamo convinto che era solo un'anomalia del tuo DNA, menomale che quello Saiyan è simile, anzi similissimo a quello terrestre”
Lui sorrise e le scompigliò leggermente i capelli corvini

Mi spiace di averti fatto preoccupare ieri con la mia perdita momentanea di memoria, non volevo rinnegarti per nessuna ragione al mondo”
“No tesoro, non dirlo neppure per scherzo, non è assolutamente colpa tua”
Lei lo abbracciò forte, ma sentiva che qualcosa la stava bagnando: erano le lacrime che silenziosamente stavano scendendo dagli occhi color della notte di Gohan; a lei si strinse il cuore e poggiò le labbra sul viso del giovane, dalle guance alle labbra e anche vicino agli occhi e sulla fronte

Amore mio non piangere, veramente non ce ne è bisogno”
Gohan alzò il capo per incrociare i suoi occhi con quelli della ragazza e le sorrise leggermente

Non era colpa tua, ma...”
Lei iniziava seriamente a preoccuparsi, era strano che Gohan avesse quel carattere e non lo aveva mai visto piangere senza un motivo apparente.

Ma cosa?”
“So che Vegeta è morto, me lo sento e non riesco a togliermelo dalla mente”
Videl era scioccata dalla rivelazione del fidanzato e lo strinse maggiormente a se in modo protettivo

Mi spiace veramente moltissimo tesoro mio”
Gohan sorrise amaramente e baciò la ragazza mentre lei gli asciugava le lacrime che ancora scendevano dagli occhi di lui, non era sua intenzione vederlo piangere nemmeno per un secondo.

Adesso la smetto di piangere”
“Bravo, non sciupare i tuoi bellissimi occhi neri tesoro mio”
Videl si alzò dal corpo di lui e si portò una mano al ventre, facendo preoccupare un poco il giovane Saiyan

Piccola va tutto bene?”
“Si tranquillo non h o niente, sto solo pensando alla felicità che mi porterà questo esserino una volta tra le mie braccia.”
Un sorriso tenerissimo solcò il volto di Gohan che l'abbracciò da dietro e le mise il volto sulla spalla, unendo le loro mani.

A chi lo dici, non vedo l'ora di vedere il frutto del nostro amore, ma avrei anche un secondo desiderio...”
“Ovvero?”
“Andiamo a fare colazione?”
Videl aveva uno sguardo tra il rassegnato e il confuso, quindi diede un buffetto al ragazzo e si alzò facendo la finta offesa

Guarda che per lo spavento che tu mia hai fatto prendere ieri non ti meriteresti cibo fino alla nascita di tuo figlio!”
Gohan ridacchiò e decise di usare le maniere forti: Prese tra le braccia la ragazza, che nel frattempo cercava di dimenarsi inutilmente e la portò di peso in cucina, dove Radish li stava già attendendo.

Buon giorno eh, smettetela di fare i bambini e venite a fare colazione”
L'uomo era abbastanza serio, ma si poteva notare un pizzico di divertimento nel suo volto per quei due ragazzi cresciuti troppo in fretta.

Agli ordini zio!”
“Possibile Gohan che tu pensi sempre al cibo?”
“Di che ti sorprendi Videl? Noi siamo Saiyan e mangiamo molto, lo dovresti sapere”
“D'accordo ma così esagerate!”

I due risero di gusto, poi però iniziarono subito a mangiare, anzi a strafogarsi di cibo

Che cosa facciamo oggi ragazzi?”
“Che ne dite se vi porto a vedere Satan City? E' la mia città natale e i piacerebbe farci ritorno almeno per un po' di tempo e poi è piena di belle cose da vedere”
“Deciso allora, tutti a Satan City, ma perchè si chiama così?”
“Ve lo spiego dopo ragazzi”

Dopo mezz'ora di attesa i tre erano pronti per recarsi in città, ma prima Videl li riempì di raccomandazioni, neanche fosse la mamma

Allora: non mostrate la vostra vera forza, non mostrate la coda, non volate davanti agli altri, niente allusioni ai Saiyan o capiranno che fate parte di quelli che stanno attaccando la Terra da mesi, tutto chiaro?”
I due si guardarono un attimo per poi rispondere in coro

Certo mamma!”
“E un ultima cosa: fate poco gli spiritosi o vi lascio qua!”

Che caratterino”
Radish sussurrò la frase al ragazzo quando lei si fu voltata

In effetti...”
“Andiamo?”
“Si, ma se non possiamo volare come ci arriviamo?”

Che domande sarebbero? A piedi no...”
“Ma sono nove chilometri!”
“Una passeggiata vi farà bene”
“Uffa”

Tra lamentele, riprese della ragazza e quant'altro in un'oretta erano arrivati in città e rimasero esterrefatti dalla diversità tra quella e una di quelle che si trovavano sul pianeta Vegeta.

Che ne pensate?”
“E' bellissima Videl!”
“Ve lo avevo detto”

I tre iniziarono a passeggiare tra le strade affollate della città e i due Saiyan erano stupiti del fatto che tutti o quasi conoscevano Videl, non se lo sarebbero mai aspettati.

Amore, perchè qua ti conoscono tutti?”
“Ehm, che ne dite se andiamo in un bar e vi racconto tutto?”
“Si, ma non abbiamo neppure un soldo!”
“Non problem! Venite con me e rimediamo subito”
Gohan e lo zio la seguirono per alcune strade secondarie e presto arrivarono arrivarono davanti a quella che poi identificarono come banca, ma che cosa ci facevano lì davanti?
“Che diamine ci facciamo qua?”
“Ora vedrete”

Videl entrò nella struttura e subito il commesso la riconobbe e le andò in contro per salutarla

Oh ma che bella sorpresa signorina Videl, come sta?”
“Bene grazie, è tanto che non ci vediamo eh?”
“E già, mi dica: in che posso esserle utile?”
“Vorrei avere dei soldi dal mio conto corrente”

Ma certo, prenda pure quanto le serve, sono qua per lei. Mi dica: chi sono quei due con lei?
“Grazie mille, loro sono il mio fidanzato e suo zio”
“Oh piacere di conoscervi ragazzi”
“Il piacere è tutto nostro”
“Grazie ancora di tutto, tornerò a trovarla presto”
“A lei signorina Satan”
Signorina Satan? I due non capivano perchè l'avesse chiama a quel modo, così una volta arrivati in un bar vollero delle spiegazioni.

Mi spiace non avervelo detto prima, ma io sono la figlia di Mr Satan, il campione del modo di arti marziali e questa città è dedicata a lui perchè è stato uno dei pochi che ha combattuto contro i Saiyan, ma per sfortuna...”
Videl stava per dire che suo padre era morto, ma le lacrime iniziarono a pungerle gli occhi e non riuscì a parlare

Non piangere Videl, mi spiace tantissimo amore mio...”
“Non ti preoccupare Gohan, è acqua passata ormai”
“Sicura”
“Sicurissima”
Videl sorrise ai due, facendoli rassicurare un po'

Adesso che ne dite se vi porto a vedere qualcosa?”
“Certo!”
I tre pagarono e uscirono dal locale intenti a dirigersi verso un parco poco lontano, ma una voce estremamente felice li interruppe

Videl! O mio dio sei proprio tu!”

Lei si voltò con le lacrime agli occhi, aveva riconosciuto benissimo quella voce...

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Finalmente ti ho ritrovato! ***


Ciao a tutti ragazzi!
Finalmente posso pubblire il capitolo, anche prima del previsto, ma mi sa che il prossimo lo metterò l'otto o il nove come prestabilito
Spero che non vi siate scordati di questa storia e che tornerete a seguirla e recensirla come prima
Alla prossima settimana, un bacione e a presto! :*
Giuliapierucci :*

*****************************************************************************************

Videl avrebbe riconosciuto tra mille quella voce che la stava chiamando, ma non ci poteva credere veramente: lui ormai era morto.

Si voltò di scatto e vide suo padre, si proprio Mr Satan, che le correva in contro con le braccia aperte e lei gli corse incontro con le lacrime agli occhi.

“Papààà!”

“Bimba mia, che felicità!”

La scena del loro incontro fu molto commuovente e tutto avvenne sotto gli occhi dolci di Gohan e quelli abbastanza seccati di Radish

“Sono veramente dolcissimi, non credi anche tu zio?”
“Sarà...”
Intanto Videl e suo padre si stavano abbracciando dopo molto tempo di assenza, lei non poteva credere che il tanto amato padre fosse ancora vivo e calde lacrime di gioia rigavano insistentemente le sue pallide guance, era al settimo cielo, ma anche Mr Satan non scherzava e la stringeva in modo da non lasciarla andare via da se per nessuna ragione al mondo. Dopo alcuni minuti il campione del mondo lasciò la presa, o almeno l'allentò e si fermò a fissare la sua bambina, era cambiata veramente molto: si era fatta più matura e sicura di se, i lineamenti non erano più gli stessi e sembrava che avesse sofferto abbastanza in quei mesi di assenza.

“Piccola mia, che ne dici se ci sediamo un po' e ti racconto tutto?”
“Certo papà, ne sarei felice, ma prima ti devo presentare delle persone”
L'uomo la guardò interdetto e non capendo che cosa stava insinuando la ragazza fece un faccia abbastanza curioso

“Chi tesoro mio?”
Lei si avvicinò a Gohan e a suo zio

“Loro sono il mio fidanzato, Gohan, e suo zio, Radish”
“Piacere signore...”
Mr Satan li squadrò uno ad uno: il più giovane era un ragazzo alto e dal fisico guerriero, sembrava molto dolce e gentile, ma nei suoi occhi si poteva leggere una grande rabbia repressa. L'altro invece era più maturo, aveva sempre un bel fisico, ma era più severo d'aspetto. Entrambi avevano sia gli occhi che i capelli nerissimi. Lui si presentò ai due e loro ricambiarono gentilmente: non si aspettava di vedere la figlia in dolce compagnia

“Che ne dite se vi porto in un parco e parliamo un po' ragazzi?”
I tre annuirono al più anziano e partirono per un giardino poco distante da lì, erano tutti molto felici, specialmente padre e figlia: finalmente si potevano riabbracciare.

Arrivarono a destinazione dopo nemmeno dieci minuti e si sedettero su una panchina immersa nel verde: anche essendo una città popolata c'erano ancora molti spazi verdi.

“Papà allora che cosa aspetti a raccontarci tutto? Come hai fatto a sopravvivere? Pensavamo tutti che fossi morto!”
La ragazza era molto felice di passare del tempo con il suo adorato padre ed era molto curiosa di conoscere il modo in cui era riuscito a sopravvive, Mr Satan si schiarì la voce e iniziò a raccontare

“Durante l'ultimo attacco da parte dei Saiyan io mi sono battuto insieme all'esercito, quelli erano in netto vantaggio su di noi e ci hanno sbaragliati in pochi secondi. Tutto l'esercito è caduto sotto le mani di quei vermi, nessuno è sopravvissuto, ma io sono riuscito a scamparla fingendomi morto a terra e poi mi sono allontanato velocemente per nascondermi in una foresta. Adesso è un po' che mi aggiro in città e da quel momento i Saiyan non hanno più attaccato su questo pianeta: ci hanno portato via tutto, non ci è rimasto più nulla. Sono solo dei vermi, maledetti e infidi bastardi.”

Mentre parlava si poteva chiaramente percepire nel suo timbro di voce una grande rabbia verso quel popolo guerriero che aveva distrutto il pianeta Terra. Gohan e Radish sentivano il rancore che quell'uomo provava verso di loro e non sapevano se si sarebbero dovuti presentare come terrestri o nella loro vera identità, Videl invece era un po' imbarazzata da quella situazione in quanto non voleva che suo padre credesse che tutti i Saiyan fossero uguali, infatti cercò di dissuaderlo un poco:
“Papà ma non credi che quell'esercito fosse guidato da un re malvagio, forse non tutti i Saiyan sono crudeli, alcuni potrebbero essere buoni e gentili.”
“Ma scherzi piccola mia? No, quelli sono tutti uguali, sono solo dei mostri che non hanno ne cuore ne sentimento”
La ragazza nel frattempo teneva gli occhi bassi, aveva quasi paura di incontrare quelli neri del suo fidanzato, che intanto stava arrossendo sempre maggiormente vergognandosi del suo popolo.

“Non è vero papà! Alcuni sono belli, dolci e con un cuore d'oro”
Mentre pronunciava queste parole Videl aveva stretto la mano di Gohan e si era accoccolata sulla sua spalla in modo rassicurante, Mr Satan se ne accorse e chiese spiegazioni alla figlia

“Scusami tesoro, ma come fai ad esserne così convinta?”

Videl abbassò leggermente lo sguardo, sentiva la rabbia che l'assaliva sempre maggiormente, ma poi inspirò profondamente e prese la parola

“Scusa papà, ma secondo te dove sono stata per tutto questo tempo? Possibile che tu non ti sia accorto che per mesi non ci sono stata!”
Stava trattenendo a stento le lacrime che ribelli pungevano i suoi occhi, teneva stretta la mano al suo amato Gohan e parlava lentamente, ma chiaramente.

Mr Satan si sentì leggermente in colpa, lui era sparito per mesi e non aveva più avuto notizie della figlia, stava molto male per quello così cercò di scusarsi in qualche modo

“Amore mio io...”
“No papà, senti mi hanno catturata e portata sul pianeta dei Saiyan come schiava, lì ho conosciuto persone crudeli, ma anche alcune dal cuore d'oro, come Gohan per esempio!”
Il ragazzo chiamato in causa diventò paonazzo e mise un braccio dietro la nuca in segno di evidente imbarazzo, nel frattempo il padre di Videl sgranò gli occhi per la sorpresa: veramente quel bravo ragazzo e quindi anche suo zio erano dei Saiyan? Non ci voleva credere, ma la figlia sembrava molto sicura di ciò che diceva e alla fine anche i due ammisero le loro vere origini

“Si signore, io e mio zio siamo Saiyan, ma mi creda: noi non siamo come i guerrieri che avete visto, siamo molto diversi veramente...”
“Ah”
Quella fu l'unica parola che uscì dalla bocca asciutta di Mr Satan, la sorpresa era molta, ma leggeva negli occhi del ragazzo una sincerità che mai aveva visto in nessun altro, aveva capito che lui era diverso, era buono e non avrebbe mai fatto soffrire sua figlia.

“S-scusate ragazzi io non sapevo”
“Non si preoccupi, so bene che il mio popolo ha fatto del male a molti, ma io e mio nipote non faremo mai del male a nessuno”
“Lo so, ve lo leggo un faccia”
Passata la tensione iniziale i quattro si misero a ridere sollevati, poi però Videl tornò seria.

“Papà, non ti ho detto tutto”
Mr Satan sbiancò a quella parole e inghiottendo a vuoto cercò di spiccicare qualche parola sconnessa

“Come tutto?”
“Si, bhè io in realtà..”
“Non sapeva come dirlo, cercò la sicurezza nel volto calmo e imbarazzato dl giovane Gohan, poi prese un po' di coraggio: era difficile, ma lei doveva dire tutto al padre

“Che ne dici se ti racconto tutto dalla mia partenza?”
“Certo amore”
Videl allora iniziò il suo racconto, dall'arrivo sul pianeta Vegeta e la costrizione di essere schiava, raccontava delle varie aggressioni da parte del re e poi di come Gohan l'avesse sempre aiutata a superare ogni ostacolo, si era subito innamorata di lui e la sua dichiarazione era avvenuta rapida, ma aveva portato gioia nel cuore della ragazza. Raccontò tutto nei minimi particolari mentre il padre l'ascoltava sconvolto e turbato e Gohan la carezzava di tanto in tanto per donarle il coraggio di ricordare e rivivere le sue esperienze tremende e maledette.

“Amore io non mi sarei mai immaginato nulla di tutto ciò”

“Lo so papà, ma tranquillo adesso sto bene e sono felice con loro e poi...”
Il suo sguardo tornò nuovamente birichino e un sorriso le solcava il volto illuminato dal sole, il padre la fissava incredulo e stupefatto per quel repentino cambiamento di umore, poi vide la figlia portarsi le mani al ventre e lui perse un battito: no, non poteva essere

“Amore non dirmi che...”
Videl arrossì leggermente e avvicinando il suo fidanzato annuì allegramente. Il pallore di Mr Satan presto si trasformò in una pura gioia e in uno scatto fulmineo abbracciò la figlia e il futuro genero congratulandosi più e più volte

“Congratulazioni ai futuri genitori” Urlava in preda all'euforia

“Grazie signore”
“Non mi chiamare “signore”, ma solamente Satan, ormai fai parte della famiglia caro mio!”

“G-grazie mille Satan allora”
Tutti si misero nuovamente a rider nell'euforia, Radish incluso, la giornata si era trasformata presto in una festa e la giovane aveva finalmente ritrovato l'adorato padre, non poteva andare meglio. L'avventura era appena iniziata, ma già una gioia l'avevano avuta.

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Ti vedo per la prima volta ***


Ciao a tutti ragazzi e rieccomi qui per aggiornare questa fic :D
Spero che il capitolo vi piaccia e aspetto ansiosa le vostre recensioni.
Per mia immensa sfortuna sono tornata oggi a Pistoia dopo tre settimane da Dio al mare e domani ricomincia la scuola, che iella tremenda!
Non so quindi se potrò aggiornare quotidianamente, ma farò ti tutto per non sforare troppo, massimo un capitolo ogni tre giorni ( proprio se va male però!)
Intanto mi faccio un po' di pubblicità e vi annuncio che ho aperto un contest sul forum, spero che parteciperete in molti :D
E anche una seconda cosa: dopo pubblicherò un capitolo di una mia nuova song fic, ma non su Gohan e Videl!
Un bacione e a dopo :D
Giuliapierucci :*

****************************************************
 

Quel pomeriggio passò nella più assoluta allegria e dolcezza, tutti erano al settimo cielo e si sentivano una vera famiglia, così la sera era arrivata velocemente e decisero di passarla tutti insieme.

A prendere la parola per primo fu Mr Satan con il suo solito sorriso amorevole sulle labbra

“Ragazzi miei che ne dite se stasera vi porto tutti a mangiare la pizza per festeggiare?”
Gli occhi dei due Saiyan iniziarono a brillare e una leggera acquolina iniziò a perseguitarli, Videl ne frattempo stava scuotendo la testa in segno di rassegnazione e sorrise divertita: infondo era abituata a quelle scene, appena veniva nominato del cibo i due non capivano più nulla.

“Papà lascia perdere, da loro non riceverai mai una risposta in questo momento, comunque accettiamo volentieri, vero amore mio?”

Mr Satan inquadrò bene i due e notò che erano quasi in estasi per la sua proposta, ma non si scompose e si avvicinò per dare una pacca sulla spalla del futuro genero.

“E bravo ragazzo, mangia che ti fa bene!”
Gohan una volta ripreso un poco sorrise a trentadue denti e ringraziò di cuore l'uomo.

“Grazie mille, sarà un vero piacere passare altro tempo insieme, Videl ha ragione”
Anche Radish accennò un ringraziamento con il capo, era palese che non fosse un tipo molto loquace.

“Ah e non vi preoccupate: offre il campione del mondo”
“Papà non ricominciare con questa storia!”
L'uomo la guardò in modo interrogativo, poi l'abbracciò nuovamente e chiese scusa ridacchiando.

“E va bene tesoro mio, ma desso potrei sapere dove abitate tutti quanti?”
“Abitiamo nella navicella che ci ha portato sulla Terra”
Era stato Gohan a rispondere mentre si era avvicinato alla fidanzata cingendole dolcemente le spalle.

“Spero che siate bene, adesso andiamo a mangiare vi va?”
“Ovvio!”
“Gohan..”
“Scusa Videl..”

La scenetta stava diventando molto comica e tutto ciò fece scappare un'espressione dolce al campione: aveva capito che Gohan era veramente quello giusto per Videl ed era contento di sapere che stavano bene insieme.

“Quindi andiamo ragazzi!”

In pochi minuti arrivarono in uno dei ristoranti più cari della città e quello non scappò allo sguardo vigile di Gohan che prontamente cercò di persuadere il futuro suocero

“Ma questo posto sembra carissimo, veramente basta molto meno per noi, non è il caso di spendere così tanto”
“Ma no ragazzo, che sciocchezze vai dicendo? Certo che è il caso per il salvatore di mia figlia e il futuro padre di mio nipote!”
Lui arrossì un poco, ma insistette nuovamente per dissuaderlo dalla sua idea, ma nulla e alla fine dovette accettare l'invito di Satan

“Prendete tutto quello che volete, avete campo libero oggi”
I quattro presero posto a sedere e poco dopo venne portato loro il menù per poter ordinare: i due Saiyan lo lessero attentamente valutando ogni minima scelta, non volevano dare troppo nell'occhio ordinando tutto il menù completo, quindi decisero di prendere qualcosa in meno, anche se in quel modo non avrebbero mai saziato a pieno la loro fame inaudita. Una cameriera arrivò poco dopo per prendere gli ordini: Gohan e Radish a malincuore presero solo un antipasto, la pizza e il dolce, mentre Videl e il padre ordinarono solo la pizza. Mr Satan non si aspettava che i due mangiassero così tanto, ma appena il cibo fu servito in tavola Gohan e Radish si avventarono sul cibo come se non stessero mangiando da mesi, l'uomo fu divertito dal loro strano modo di ingozzarsi, mentre Videl si stava vergognando come una ladra vedendo il comportamento poco educato dei due.

“Videl cara, ma loro mangiano sempre in questo modo?”
“Si papà, mi spiace ma adesso si stanno anche contenendo”
“Ah”
Mr Satan era leggermente incredulo davanti a quei due ingordi, ma non poteva negare loro un dolce sorriso compiaciuto.

“Bene ragazzi, vedo che vi piace il cibo qua”
“Si è molto buono in effetti”
I due risposero in coro mentre continuavano a mangiare, ma in pochi minuti avevano già spazzolato via tutto dai piatti.

“Videl amore mio, a quanto ne so sei quasi al terzo mese di gravidanza vero?”

La domanda di Gohan era venuta spontanea e la ragazza annuì leggermente

“Si Gohan, perchè me lo chiedi?”

“No ehm, stavo solo pensando che forse avresti dovuto fare una capatina da un medico per vedere se va tutto bene”
Lei ci pensò su un attimo, ma anche l'incoraggiamento da parte del padre la convinsero ad accettare il consiglio del fidanzato

“E va bene, domani ci andrò, ma non voglio essere sola!”
“Non contare su di me”
Radish era stato subito molto schietto e aveva immediatamente rifiutato di accompagnare la ragazza, invece Gohan e Satan si resero più disponibili ed accettarono di accompagnarla.

La serata continuò in allegria e presto venne il momento di andare a casa per prepararsi al giorno dopo, il quale non tardò ad arrivare.

Erano quasi le dieci di mattina quando il quartetto, in quanto alla fine anche Radish aveva ceduto, si trovò davanti all'ospedale di Satan City, dove Gohan era stato precedentemente ricoverato d'urgenza.

“Bene, eccoci qua...”
Videl era molto tesa, ma la compagnia dei suoi cari la fece tranquillizzare un poco, entrò per mano a Gohan e insieme si diressero lentamente verso la reception, quando furono abbastanza vicini fu lei a parlare, con voce tremante

“Buon giorno signora, sono qua perchè vorrei fare una visita ginecologica: sono incinta e vorrei vedere se va tutto bene”
La donna al di là del bancone sembrava molto gentile e infatti non la fece attendere più di tanto

“Ma certo signorina, venga con me che il dottore deve essere libero adesso”
A quelle parole la ragazza in questione sbiancò di colpo e strinse la mano di Gohan con più forza e ciò non passò inosservato da lui

“Amore che cosa succede? Tutto bene spero”
“S-si tesoro mio, t-tutto apposto”
Improvvisamente la donna si bloccò e si voltò verso i due ragazzi

“Oh mi scusi tanto cara: preferisce che a visitarla sia una donna o un uomo?”
“Una donna grazie”
“Ma certo, nessun problema”
Gohan si accorse che il turbamento di Videl era dato proprio dall'imbarazzo di essere visitata da un uomo e in effetti dava un po' di noia anche a lui e fu molto felice della risposta della ragazza, infatti una volta ripreso a camminare le diede un bacetto sulla nuca, gesto che lei non capì a pieno.

Pochi minuti dopo i due ragazzi erano dentro una stanza piccolina, ma accogliente, piena di attrezzi medici che non dicevano nulla ne all'uno ne all'altra e poco dopo arrivò anche la dottoressa.

“Buon giorno ragazzi”
“A lei signora”

“Bene, site giovani e quanto ho capito è il vostro primo figlio, lei come si sente?”
“Bene grazie, ma mi dia del tu e mi chiami Videl prego”
“Come preferisci cara, allora stenditi su quel lettino e privati dell'intimo, non ti preoccupare: sarà veloce e ovviamente indolore”
Lei fece ciò che le avevano detto di fare, con non poco vergogna in viso, infatti aveva preferito lasciare fuori suo padre e Radish.

“Perfetto brava, allora hai già fatto visite ginecologiche prima vero?”
La risposa negativa della ragazza fece intenerire un po' la donna che le si avvicinò in modo molto materno

“Non fa niente cara, non sarà un trauma tranquilla. Allora quanti anni avete tu e il tuo ragazzo?”
“Diciotto, lui quasi diciannove”
“Bene, molto giovani, ma vedo che vi amate da come vi comportate. Spero che sarete felici di vedere per la prima volta oggi il frutto del vostro amore”

Gohan e Videl si guardarono sorridendo, intanto la dottoressa si avvicinò alla ragazza

“Ok adesso guardiamo come sta il feto, se vuoi puoi prendere la mano del ragazzo”
Lei fece quello che le aveva detto

“Mi chiamo Gohan”
“Bel nome, perfetto Gohan adesso vedrai anche tu una bella creaturina, ma prima..”
LA donna fece prima un veloce controllo per vedere se tutto andava bene, per fortuna però era tutto apposto, allora mise un po' di gel sulla pancia di lei e ci passò sopra una macchina.

L'emozione dei futuri genitori salì alle stelle quando videro che su uno schermo appariva lentamente un'immagine che rappresentava un piccolo essere che pian piano stava crescendo all'interno di Videl: era loro figlio e nessuno dei due seppe trattenere le lacrime a quella vista. Ancora non si conosceva il sesso del nascituro, ma già entrambi piangevano di gioia e amavano immensamente il frutto del loro amore, lo avrebbero protetto a costo della vita!

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** Sfere e rosso vermiglio ***


Ciao ragazzi :D
E come promesso ecco il 38 capitolo, spero vi piaccia e spero nelle recensioni di voi gentili lettori XD
A scuola per fortuna è andato tutto bene, credevo peggio sinceramente, ma glio così no? About you?
Un bacio e a presto! :*
Giuliapierucci <3

****************************************************************

 

La gioia dei due futuri genitori dopo aver visto il piccolo era alle stelle ed uscirono dall'ospedale che ancora piangevano di felicità, Videl aveva fissato una seconda visita il mese più tardi e forse avrebbero scoperto il sesso del nascituro, nessuno dei due riusciva ad spettare però.

Mr Satan vedendo i due ragazzi uscire in lacrime si catapultò subito pensando al peggio, ma ben presto capì che le loro lacrime erano di gioia e si unì a loro per festeggiare.

“Papà ancora non ci posso credere: ho visto mio figlio per la prima volta, è veramente incredibile!”
L'uomo abbracciò la ragazza mentre Gohan era stato presa di mira dallo zio che lo prendeva per il culo ripetendogli che solo le femminucce piangono per certe cose.

“Gohan per l'amore di Kami, sei il principe dei Saiyan: evita di fare queste scene da finocchio”
“E dai zio: alla fine è sempre e comunque mio figlio, vorrei vedere te al mio posto”
“Tz sciocchezze, non fare queste figure una seconda volta o giuro che ti rimando a calci nel culo fino al pianeta Vegeta!”
Gohan non rispose alla provocazione di Radish, ma si limitò a scuotere la testa e si avvicinò alla fidanzata baciandola dolcemente

“Ma che mi tocca vedere?”
Radish si era voltato dall'altra parte indignato mentre Satan li guardava con un misto di tenerezza e gelosia: erano proprio un bella coppia insieme, non c'era niente a dire!

Dopo la toccante scena di fronte all'ospedale decisero che avrebbero passato la giornata facendo una passeggiata per i Monti Paoz, come Videl e suo padre facevano quando la ragazza era piccola.

“Ragazzi vi va se oggi passiamo la giornata nella natura dei meravigliosi monti Paoz?”
“Ma certo, ci piacerebbe molto!”
La cosa era decisa e il quartetto si diresse verso i verdeggianti prati per passare un'allegra giornata in compagnia, arrivarono a destinazione poco dopo, verso l'ora di pranzo. Il cielo era limpido e il sole brillava alto, nulla sembrava preannunciare una tempesta.

“Che bellezza qua, non trovi amore mio?”
“Certo Videl, ci siamo scelti proprio un bel posto per passare questi primi giorni!”
“Papà che ne dici se ci sediamo qua? Guarda che bellezza!”
Si erano fermati sulle sponde di un fiumiciattolo che brillava a contatto con i raggi del sole, gli alberi procuravano una piacevole ombra e un leggero vento rendeva l'aria frizzante e piacevole: il tutto assomigliava ad un vero paradiso!
“Ma certo tesoro e dato che ci siamo mangiamo anche qualcosa: sempre che ne rimanga per me e per te ovviamente”
Satan fece l'occhiolino a Gohan e a Radish, il primo arrossì leggermente mentre il secondo sbuffò scocciato ed irritato.

“Ehm certo Satan”
“Ma ti pare che non ti lasciamo nulla”
La risposta di Radish era stata secca e ciò fece aumentare l'imbarazzo del giovane principe.

“E dai su ragazzi, stavo scherzando!”
Il gruppo si fermò sulle rive del fiume per mangiare qualcosa e durante l'abbondante pasto Satan ne approfittò per capire qualcosa in più sulla spedizione del trio

“Mi spiegate per bene che cosa ci fate sulla Terra?”

La parola fu presa prontamente da Gohan che rispose alla domanda del suocero tra un boccone e l'altro

“Bhe vorremo far tornare tutto alla normalità sulla Terra e così abbiamo deciso di partire per recuperare le sfere del drago e chiedere a Shenron di rimettere tutte le cose a posto. Mi dispiace tanto che il mio popolo vi abbia procurato tanti problemi e farò ti tutto per sistemare le cose lo prometto. Videl mi ha gentilmente illuminato sulla storia delle sette sfere magiche e come le avevo promesso eccomi qua pronto all'avventura!”
“Si e mio nipote mi ha trascinato con se e la sua ragazza”
“Zio ha ragione, ma ti prometto che un giorno non molto lontano questo bellissimo pianeta ritroverà la pace che tanto merita non ti preoccupare! E poi sarai felice di avere Videl con te no?”
“Ovviamente ragazzo mio, ma quanto tempo impiegherete in teoria per recuperarle tutte e sette?”
“Abbiamo già trovato il radar quindi volendo in un paio di giorni si farebbe tutto”
A quella frase Satan si rattristò un po' credendo che tempo tre giorni sarebbero ripartiti, Gohan colse il suo malumore e anche la causa e trattenendo una risata rincuorò l'uomo.

“Non ti preoccupare Satan: abbiamo deciso che ci metteremo molto tempo, faremo nascere qua nostro figlio”
Suo suocero si rallegrò subito udendo quelle parole e in uno scatto di gioia abbracciò nuovamente i due futuri genitori, che risero dolcemente.

“A proposito chi ha il radar?”
A prendere la parola era stata Videl, che aveva fatto la domanda senza smettere di sorridere

“Dovrebbe avercelo mio zio, vero?”
“Si ce l'ho io non ti preoccupare, ma che diavolo...”
Radish aveva sentito appena suonare il radar in questione e velocemente lo aveva dato a Gohan sperando che ci capisse qualcosa

“Ma che cazzo sta succedendo a questo coso?”
“Finezza zio, comunque non lo so: brilla e segna una piccola lucina gialla nelle vicinanze”
“Ma quella è una sfera del drago e si trova proprio vicino a noi, oddio amore che bellezza”
Gohan guardò Videl in modo interrogativo, ma lei si alzò di scatto portandogli via il radar e iniziò a perlustrare la zona

“Perchè diavolo ha iniziato a suonare solo ora, guarda Gohan: segna qualcosa sul letto del fiumiciattolo!”
Il principe prese il radar per controllare meglio e in effetti segnava qualcosa nel fiume, così senza perdere tempo si sfilò maglia e pantaloni e si gettò nelle acque cristalline, seguito a ruota da suo zio e poi da Satan, solo Videl, per precauzione, era rimasta a riva.

Erano passati alcuni minuti, ma della sfera nessun segno, l'avevano cercata ovunque, ma il radar sembrava avergli fatto uno scherzo: eppure non si poteva sbagliare.

Radish e Satan uscirono dall'acqua rassegnati, ma Gohan continuò la ricerca per altri minuti, ma niente

“Gohan esci dai, semmai continueremo dopo le ricerche!”
“No Videl, ancora un minuto dai”
“E va bene, ma dati una mossa o ti ammalerai”
Gohan si immerse per l'ennesima volta per tornare a galla qualche minuto dopo con qualcosa nelle mani

“Nipote hai trovato la sfera?”
Gohan arrossì un poco e negò con il capo

“No zio, ma guardate che bella perla che ho trovato”
Videl si illuminò a quella vista e si precipitò sulle sponde per prendere il tesoro e baciare il suo principe, ma mentre si stava rialzando Gohan scomparve nuovamente nelle acque, ma questa volta fu trascinato giù da qualcosa o qualcuno.

“O mio Dio, GOHAN!”
Poco dopo una grossa macchia di sangue colorò di vermiglio la limpidezza del fiume.

“NO GOHAN!”

Dopo il silenzio regnò nell'acqua e il terrore più puro sulle sponde...

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** Idee perverse e pericolose ***


Ciao ragazzi!
Scusate se questo capitolo è cortissimo, ma non ho molto tempo a disposizione per scrivere, sorry, ma spero che lo apprezzetere lo stesso.
Allora mi sa che ci sentiremo dopo domani con un aggiornamento di questa fic, che non è ancora arrivata al clou ( ecco: ne avremo ancora per molto -voi)
Ok allora un bacione e a presto :*
Giuliapierucci <3

***************************************************
 

 

“GOHAN AMORE!?”

Gli occhi di Videl si inumidirono di lacrime che dopo poco si riversarono testarde sulle pallide guance, aveva la voce rotta da singhiozzi e tremava come una foglia: aveva paura di perdere il suo amore e non riusciva più a tenere limpida la ragione. Satan si era precipitato dalla figlia per sorreggerla, ma anche lui continuava a scorgere con lo sguardo la figura del genero e Radish si stava per gettare nelle acque del fiume per aiutare il nipote.

“Satan tenga ferma Videl, io mi butto per cercare Gohan, capito?”
“S-si”
“Videl tu stai calma”
“Ma come posso stare calma in un momento del genere? Non puoi dirmelo nemmeno per scherzo accidenti”
Le parole uscirono alternate da singhiozzi e urla della povera ragazza, ciò fece solamente innervosire Radish: non c'era tempo da perdere e lui lo sapeva bene.

“Cazzo Videl mi vuoi dare retta? Tu stattene qua e non rompere accidenti!”
L'uomo si stava per tuffare, ma si fermò di colpo vedendo una grossa ombra scura emergere lentamente dall'acqua: non si capiva bene che cosa fosse, ma si intuiva che aveva una massa notevole e non era una figura umana

“Che cos'è?”
“Non lo so, ma state attenti”

L'essere pian piano iniziò a galleggiare e Radish si avvicinò per verificare di che cosa si trattasse: era un enorme pesce dagli inespressivi occhi rosso fuoco e i denti affilati, aveva una profonda ferita sul dorso e chiaramente era morto.

“E' un pesce, ma che cazzo...”
Non potè finire la frase perchè una figura ben nota uscì trionfante dal lago con un qualcosa di luminoso tra le mani.

“Gohan!”
Videl appena lo vide emergere si gettò tra le sua braccia stringendolo forte e tempestandolo di baci e carezze mentre calde lacrime di gioia uscivano dai suo occhi cristallini, la sua felicità era alle stelle

“Videl amore mio ma che ti succede? Non sei felice che io abbia recuperato la sfera....e il cibo per questa sera?”
Satan lo guardò in modo interrogativo, Radish come se fosse un povero pazzo e Videl non sapeva che cosa rispondere

“Mi hai fatto morire di paura, sei scomparso sotto il pelo dell'acqua e poi tutto intorno si è colorato di rosso e e....”
“Amore mio adesso ti spiego: il pesce mi ha trascinato in fondo al fiume, ma io sono riuscito a liberarmi dalla presa e per riscattarmi l'ho ucciso ferendolo, ecco perchè hai visto rosso e mentre ero sotto ho anche avvistato la sfera, era ben nascosta sotto la sabbia, ecco tutto tesoro, adesso smettila di piangere dai non è successo nulla di che”
Il principe l'abbracciò più forte e la baciò dolcemente sulle labbra per cercare di consolarla, Videl si calmò un poco e cercò di far normalizzare i battiti del suo cuore, che nel frattempo erano saliti all'impazzata

“Non farmi più certi scherzi capito amore?”
“Scusa, ti prometto che non succederà mai più”
Lo sguardo da cucciolo pentito di Gohan fece intenerire Videl che gli diede un buffetto sulla guancia in segno che l'aveva scusato: l'amava con tutta se stessa e non poteva resistere ai suoi dolcissimi occhi neri magnetici.

“E va bene, sei perdonato: ma solo per questa volta. Ma tu sei ferito?”
“No tranquilla, io sto bene, quel pesce gigante non mi ha fatto niente di niente”

“Menomale”
I due furono interrotti da Radish e Satan, che a loro volta si informarono sulla situazione di salute del ragazzo: tutti erano molto felici di aver ritrovato almeno la prima sfera.

“E' quella dalle tre stelle, fantastico, ce ne restano solo altre sei”
“Solo?”
“E dai zio, guarda la cosa positivamente no?”
“Dove cazzo lo vedrai te il lato positivo, bha voi giovani: e chi vi capisce più”
Satan confermò la teoria dell'uomo e Gohan e Videl li guardarono offesi come due bambini.

“Che cosa facciamo adesso?”
La voce di Videl aveva fatto attirare l'attenzione su di lei, tutti la guardavano in modo dubbioso, per poi scrollare le spalle in modo quasi meccanico.

“Bene, bella risposta ragazzi... ma aspettate un momento, mi è venuta una idea!”
“Dicci tutto Vidy...”
“Non ora amore mio, aspetta un attimo”
La ragazza sorrise e si avvicinò al padre e dopo averlo fatto abbassare alla sua altezza gli disse qualcosa nell'orecchio. La faccia dell'uomo assunse varie espressioni: dallo sconvolto al divertito, dallo sconcertato al felice, nessuno dei due poveri Saiyan invece ci stava capendo nulla

“Allora papà ci stai?”
“Ahahahah ma certo amore, credo che sarà molto divertente”
“Perfetto, ehm ragazzi?”
Radish e Gohan si scambiarono uno sguardo impaurito, poi rivolsero un qualcosa di incomprensibile a Videl

“Suvvia, non abbiate paura”
Lo sguardo di lei non prometteva nulla di buono, loro inghiottirono a vuoto terrorizzati: una ragazza poteva benissimo far più paura di un armamento dei Saiyan più forti di tutto il pianeta Vegeta alle volte.

“Che cosa hai in mente Videl?”
“Mha niente di che, è da un po' che non mi diverto come si deve e mi piacerebbe fare un salto in discoteca questa sera, che ve ne pare?”
“Una disco-che?”
Videl rimase di stucco: possibile che non sapessero di che cosa si trattasse? Vabbè avrebbe voluto dire che lo avrebbero visto con i loro occhi

“Lo vedrete ragazzi, lo vedrete”
Il suo sguardo era agghiacciante.

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** Domande difficili e irrisolvibili ***


Ciao :D
Ok direi che questo capitolo fa veramente pena nella lunghezza, ma prometto che rimedierò con gli altri capitoli.
Volevo scrivere una piccola visuale del loro modo di amarsi, non volevo fare n capitolo lungo, solo fare capire che loro si amano e si ameranno sempre qualunque cosa accada.
Al prossimo capitolo, un bacione e a presto!
Giuliapierucci :*

****************************************

 

La sera era arrivata velocemente e i quattro si erano riuniti nella casa a Satan City, Videl aveva in mente un piano preciso e niente e nessuno l'avrebbe fatta tirare indietro, Saiyan inclusi.

“No, questo non va bene, neppure questo... Insomma non c'è niente di niente in questo diavolo di armadio?”

La ragazza stava svuotando un armadio enorme con i vestiti di suo padre per vedere se ci fosse stato qualcosa da far indossare a Gohan e Radish, ma non aveva trovato nulla che la soddisfacesse a pieno

“Videl amore, non ti preoccupare, io posso venire anche così e credo anche zio”
“Non osare contraddirmi caro, non verrai vestito con la battle suit, no no!”
“Ma..”
“Niente “ma”!”

“Ok”

Lo sguardo di lei aveva fatto capire al giovane che non era una buona idea contraddire le sue parole in quel momento, Radish non ci aveva neppure provato, non che gli importasse più di tanto in fondo.

“Basta che tu ti dia una mossa ragazzina, non ho tempo da perdere, io!”
“E che diamine un attimo accidenti!”
“Non ti scaldare eh”
“E dai piantatela voi due, amore e zio basta forza”
“Tz”

Videl scosse la testa e si avvicinò a Gohan con due occhi dolcissimi, lo raggiunse e poggiò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi

“Gohan?”
“Dimmi”

“Ti amo...”
Gohan era abbastanza sorpreso: un attimo prima Videl era dura e sicura di se e poi improvvisamente diventava dolce e pretendeva coccole e attenzioni. Lui sorrise dolcemente e l'abbracciò

“Anche io amore mio, tantissimo”

“Ma guardate a che mi tocca assistere”
Videl si staccò di colpo e si avvicinò minacciosamente a Radish: era tornata la stessa di sempre

“Stai zitto tu o te la vedrai con me!”
“Non ho paura cara, non puoi fare nulla contro un Saiyan bellina”
“Scommettiamo?”
E come sempre era Gohan che doveva calmare gli animi, si avvicinò ai due e li divise scuotendo la testa in segno di disapprovazione, si parò davanti a Videl e le rivolse un'occhiata dura.

“Videl falla finita immediatamente: sei incinta e non ti conviene scaldarti, anzi questa sera rimaniamo in casa capito? Usciremo un'altra sera”
“Ma anche no! Voglio divertirmi stasera”
“Ti ho detto di no, non ti stancare ancora di più che non sei, ci andremo un'altra volta, così compreremo anche dei vestiti decenti contenta?”
Videl lo fissò in viso per vari secondi, poi presa da un attacco di rabbia lo sorpassò velocemente e si chiuse nella sua camera sbattendo violentemente la porta dietro di se, Radish ridacchiò

“E adesso che cazzo ridi zio?”
“Intanto non usare certi termini con me e poi che te ne importa?”
Gohan inspirò profondamente e si apprestò ad arrivare alla porta della stanza della compagna, Satan non era in casa in quel momento e lui non sapeva da che parte rifarsi

“Io vi aspetto in navicella, muovetevi a tornare o chiudo i battenti!”
“Si tranquillo, vai a dopo”
Radish se ne andò di casa e il povero principe si trovò da solo a dover chiedere perdono alla fidanzata.

“Amore?”
“Vattene!”
Gohan abbassò lo sguardo e provò ad abbassare la maniglia, ma non utilizzando bene la forza la ruppe aprendo inesorabilmente la porta della stanza di lei: era stesa sul letto con la faccia sul cuscino, si vedeva a primo attrito che stava piangendo, a Gohan gli si strinse il cuore: non avrebbe voluto essere così duro con lei.

Le si avvicinò lentamente e si sedette sul letto vicino a lei.

“Che vuoi ancora eh?”
La voce di lei era rotta da singhiozzi, ma nascondeva anche una certa malinconia e dolore

“Videl non volevo essere duro con te prima, mi dispiace tanto, solo che non voglio che ti succeda nulla. Sei la cosa più vara che ho al mondo e non mi potrei mai perdonare se ti succedesse qualcosa, lascia stare mio zio, parlerò io con lui e non ti darà più noia promesso. Par favore non fare cose di cui potresti pentirti amaramente. Ti amo più della mia vita, ti prego perdonami...”

Abbassò lo sguardo mentre parlava, per non incontrare gli occhi glaciali della compagna, che senza farsi notare si stavano addolcendo nuovamente, lui non se ne accorse così Videl si alzò dal letto e posò le sue labbra su quelle di Gohan per farlo zittire. Lui inizialmente spalancò gli occhi incredulo: fino a prima era arrabbiata e poi.. certo che erano strane le ragazze secondo lui.

Passato lo stupore iniziale Gohan sorrise dolcemente e ricambiò il bacio di lei stringendola a se in modo protettivo, poteva sentire le sue lacrime bagnare anche il suo volto ambrato, percepiva il contatto con le labbra di lei morbide e setose: era un bacio dolce e pieno di amore reciproco, non poteva esistere altro di più bello.

Videl cinse il petto di lui con le mani e lentamente lo fece stendere sotto di lei sul letto, lo abbracciò più forte e continuò a baciarlo approfondendolo sempre maggiormente.

Gohan si sentiva felice in quel momento, amava la sua ragazza e avrebbe fatto di tutto per proteggerla.

“Ti amo Gohan, sei la mia vita...”
“Grazie amore, scusa”

Videl sorrise e posò la testa sulla spalla di lui, ringraziava continuamente il cielo per avere accanto un ragazzo gentile e premuroso come lui, la faceva sentire protetta.

“Voglio rimanere a casa mia questa notte”
“Come vuoi tesoro”
Gohan si sfilò la maglia e si sistemò meglio sul letto trascinando accanto a se anche Videl, la strinse a se unendo i loro respiri e i loro battiti cardiaci.

“Cosa dirà Radish?”
“Non mi importa, basta che rimaniamo insieme!”
Lei lo fissò negli occhi e lo baciò nuovamente insinuando la sua mano nei capelli corvini di lui, poi si accoccolò sul suo petto per passare una notte senza incubi accanto al suo unico amore.

“Ti amo Gohan”
“Anche io Videl”
Entrambi erano felici anche se nella mente di Gohan continuava a frullare una domanda, era il suo chiodo fisso:
“Perchè le ragazze sono difficili da capire?”

Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** Ricordi di mesi passati... ***


Ciao a tutti ragazzi, finalmente riesco ad aggiornare almeno una delle mie due long e in mente ne avrei anche una terza, evviva, come farò farle tutte? Uffa, vebbè mi impegnerò....
Intanto spero che il capitolo vi piaccia, e mi scuso con
GohanGohan se non ho descritto la scena che avrebbe desiderato, ma mi spiace dirti cara che ho in mente altri piani per la long, ma vedrò di accontentarti in qualche OS con dedica :*
Un bacione a tutti e alla prossima, che si spera essere domani XD
Giuliapierucci :*

*********************************************
 

La mattina seguente fu Gohan a svegliarsi per primo colpito da flebili raggi luminosi: il cielo era già alto e ciò gli fece intuire che avevano dormito molto. Il giovane vide che la sua amata era ancora tra le braccia di Morfeo e sorrise teneramente notando che le dita di lei erano ancora strette al suo collo e la testa di lei sul suo petto: in poche parole lo aveva usato come cuscino, ma a lui poco importava, bastava che stessero insieme.

Beandosi della sua espressione di pace sul volto istintivamente il giovane passò una mano sulle sue guance e le sfiorò le labbra con le proprie. Videl a quel dolce contatto aprì lentamente gli occhi e ricambiò quel baco donatole dalla persona più importante della sua vita.

“Buon giorno piccola, come stai oggi?”
Videl a quelle parole ebbe un flash back: aveva pronunciato la stessa identica frase anche mesi prima, quando quel re malvagio, che si era fatto chiamare Vegeta l'aveva brutalmente aggredita lasciandole la schiena ridotta ad una piaga. A quel pensiero la giovane si rattristì un po', ma ben presto le ritornarono alla mente anche tutti i momenti che Gohan le aveva dedicato, sfidando il volere di suo padre pur di tenerle compagnia e subito si accorse di quanto amasse quel ragazzo: molto più della sua stessa vita.

“Buon giorno amore mio”
“Quel giorno non mi dissi così però...”
Allora anche lui con quella frase stava alludendo a quel giorno? Videl aveva forse capito dove voleva andare a parare, tutto era stato uguale ad allora, bhè più o meno: si erano ritrovati nella stanza di lei e Videl continuava ad allontanare il principe, ma alla fine era stato lui ad averla vinta ed era rimasto con lei tutta la notte, fino al mattino quando lui si svegliò e chiese sue informazioni.

Videl sorrise alle parole del Saiyan e lo baciò delicatamente per poi dargli un buffetto sul naso.

“Spiritoso”
“Sarà, ma è vero”
Lo sguardo deciso di Gohan prometteva aria di sfida e Videl non se lo fece scappare, afferrò velocemente il cuscino che era accanto a lei e colpì Gohan con tutta la forza che aveva, anche se sapeva bene che non gli aveva fatto assolutamente nulla.

Gohan però non se lo aspettava e per poco non cadde dal letto, ciò fece ridere rumorosamente Videl che continuò a prenderlo a cuscinate. Sembrava una bambina con dei giocattoli nuovi: era tempo che non si divertiva a quel modo e non si poteva lasciare sfuggire l'occasione per tutto l'oro del mondo.

“No basta Videl, falla finita”
“Non ci penso neanche”
Erano soli in casa e le grida di gioia dei due si perdevano nelle stanze vuote: l'aria intorno era accesa di una frizzante allegria, sembravano proprio due bimbi che giocavano insieme.

Cercando di scansare i colpi della fidanzata Gohan però perse l'equilibrio e cadde dal letto, sfortunatamente fece in tempo ad afferrare il polso di Videl, che cadde a peso morto su di lui.

“S-scusa amore mio, non volevo veramente”
Gohan abbassò lo sguardo imbarazzato, ma Videl non se ne curo molto e senza dare tante spiegazioni al ragazzo lo privò dei leggeri pantaloni che indossava, facendo accigliare lo sguardo di lui.

“Ma che fai Videl?”

La ragazza non si degnò di rispondergli, ma si sistemò meglio sul corpo possente del Saiyan e gli tappò la bocca facendo combaciare perfettamente le loro lingue. Come una scarica elettrica attraversò la spina dorsale di Gohan e per una natura irresistibile fece unire meglio i loro corpi. Moriva dalla voglia di passare momenti magici con lei, ma sapeva perfettamente che non poteva permettersi molto in quanto era incinta e rischiavano di uccidere il piccolo, ma una strana luce negli occhi di lei lo fece un po' preoccupare e per precauzione staccò le labbra da quelle di lei: sapeva che se avessero superato un certo limite lui non si sarebbe più controllato molto e sarebbe successo un grosso guaio. Videl sembrava al quanto innervosita dal gesto del compagno e per provocarlo maggiormente si sedette a cavalcioni su di lui e si sfilò la canotta che indossava e fece la stessa cosa con lui per poi prendere attenzione sui pettorali di lui.

“Videl no...”
Quello di Gohan era risultato come un sussurro incomprensibile, Videl aveva preso a passare la lingua su tutto il viso e il petto di lui, sapeva che i suoi punti deboli erano il collo e i capezzoli, ma voleva aspettare ancora un po' prima di passare alle “maniere forti”

“V-Videl dai s-smettila...”
La voce e il respiro di Gohan si era fatto più pesante e la ragazza sorrise maliziosamente e continuò a passare da un punto all'altro del corpo del ragazzo che fremeva ogni volta.

Presto però cambiò espressione e si alzò dal corpo di lui facendogli cenno di seguirlo. Lui obbediente fece ciò che gli era stato detto e la seguì fino al bagno.

“Cosa c'è piccola?”
Videl riprese il suo sguardo dolce e spensierato

“Ti va di fare la doccia?”
Gohan la fissò stranito, ma le continue suppliche di lei lo fecero cedere alla fine, proprio come una speciale mattinata lontana nel tempo di qualche mese. Entrarono in doccia e lei fece partire il caldo getto d'acqua

“Certo che questa doccia è molto grande!”
“E già, ed è anche costosa quindi vedi di non rompere nulla”
“Ehm, certo certo”
Videl sorrise divertita e si avvicinò nuovamente a Gohan fono a farlo appoggiare con le spalle al muro, in trappola.

“Ehm che ne dici se mi passi il sapone Vidy?”
“Già preso amore mio, me lo metteresti sulla schiena?”
Il Saiyan ingollò a vuoto e annuì leggermente imbarazzato, mentre sul volto di lei si dipingeva un nuovo sorriso infantile.

“Yuppy, grazie mille Gohan caro”
Il ragazzo prese tra le mani quel profumato gel colorato e lo passò sulle spalle di lei per poi passare alla schiena, sempre più in basso, cercava di tenero lontano lo sguardo per non farsi venire in mente strani pensieri, ma la terrestre fu più veloce e si girò verso Gohan abbracciandolo e baciandogli il collo partendo dall'alto.

“Eccoci, perchè tutte a me”
Il pensiero di Gohan rimbombava nella sua mente, perchè non c'era nessuno che li disturbasse come quella volta? In quel momento lo avrebbe voluto immensamente..

“Non ti vergognerai mica vero?”
Videl lo fissava divertita mentre continuava a posare dolci baci sulla sua pelle bagnata per provocarlo.

“N-no ehm...”
Lei si stava per abbassate nuovamente all'altezza del petto, ma un qualcosa li fece sussultare entrambi: sentirono aprire la porta di casa e quindi Satan era ritornato

“E che cazzo, proprio adesso”
La voce stufa di Videl echeggiò nella doccia, mentre Gohan ringraziava mentalmente il cielo, lui uscì velocemente dalla doccia e si vestì con la super velocità: alle volte era un miracolo...

“Ragazzi sono a casa”
“Buon giorno Satan, Videl è in doccia adesso”
Gohan era sceso a salutare il futuro suocero, mentre la ragazza era ancora imbronciata sotto il getto caldo.

“E va bene, vorrà dire che la aspetteremo davanti a delle paste calde: hai fame ragazzo?”
La faccia di lui si illuminò

“Certo, arrivo subito!”

Intanto Radish stava mentalmente insultando quei due giovani che avevano promesso di tornare in nottata: li aveva aspettati vegli fino a tardi e per punirli decise di recuperare la seconda sfera prima del previsto, ma una strana novità lampeggiava sul radar

“Com'è possibile, la prima è qua e le altre sei mi segna che sono tutte riunite in un punto, ma come è possibile?”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 42
*** Una nuova minaccia ***


Ciao a tutti ragazzi, è un po' tardi lo so, ma almeno riesco ad aggiornare!
Una piccola curiosità: sapevate che il nome di Satan è Marck? E' stato confermato da Akira in una intervista, che buffo non trovate? A me piace però come nome XD
Spero che a voi invece piaccia il capitolo!


Vi piace la nuova introduzione? Mi piacerebbe avere un vostro giudizio anche su quella dato che ho voluto renderla un po' più interessante Spero che tutte/i le/gli amanti della coppia Gohan/Videl che mi seguono siano maggiorenni perchè la mia mente malata sta partoreno una nuova OS per un concorso un po' particolare, non voglio spaventare nessuno però....
Vebbè lo scoprirete a tempo debito, intanto un bacione a tutti. <3

************************************************************************************************
 

“Videl hai finito con la doccia cara?”
Erano passati quindici minuti da quando Satan era ritornato a casa e ancora sua figlia non era uscita da sotto il getto d'acqua: solitamente non ci metteva più di cinque minuti, ma quella volta era rimasta dentro molto più a lungo, tanto da far preoccupare il povero Satan

“Gohan, ma secondo te perchè ci mette così tanto?”

Il giovane Saiyan udendo quelle parole prese colorito sulle guance ripensando a quello che era successo pochi minuti prima, ma richiamò a se tutta la sua volontà d'animo e rispose in modo convincente e a voce ferma alla domanda posagli dal suocero

“Non lo so, quando è entrata mi ha assicurato che avrebbe fatto in un better d'occhio e invece...

Se vuoi vado a dare un'occhiata”
Satan si accigliò un attimo, ma inspirò profondamente e diede una risposta affermativa, senza privarla però di una punta di malizia

“E va bene, ma dai un'occhiata alla situazione e non a lei, mi raccomando”
Quella volta il povero principe non potè fare a meno di ridere imbarazzato e dargli la sua parola mentre tutto il volto si colorava di un rosso accesso, segno dell'evidente imbarazzo che stava provando in quel momento. Si eclissò velocemente mentre l'uomo ridacchiava tra se e se: Gohan era un bravo ragazzo e il campione del mondo lo sapeva bene.

“Videl amore mio, hai finito di fare la doccia?”
La tenera voce del compagno risuonò più volte nella mente della corvina, ma indignata com'era dall'inaspettato arrivo del padre si proibiva di uscire da lì: sapeva che se si fosse trattenuto fuori ancora per un po' il suo Gohan sarebbe stato tutto per lei almeno per qualche istante, ma nulla: come un orologio svizzero era arrivato nel momento meno opportuno rovinando tutto.

“Videl?”
Ancora una volta il suo nome che echeggiava nel grande bagno, ma da dentro non proveniva nessun segnale uditivo, ciò fece preoccupare il giovane che aprì la porta della stanza e mise la testa dentro per vedere che cosa stava succedendo: per poco non gli venne un colpo quando si accorse che la ragazza da lui cercata fino a quel momento era accovacciata in un angolo della doccia con le mani al volto, sembrava che fosse addolorata e il cuore di Gohan resistette poco a quella dolorosa vista, senza perdere tempo infatti si addentrò nel bagno fino a raggiungere la grande doccia.

“Videl ti senti bene?”
La voce tremante di lui si calmò un poco quando sentì pronunciare una risposta affermativa, ma altamente sconsolata della propria compagna, intuì quello che poteva provare e infatti disse un qualcosa che la fece leggermente rallegrare

“Amore dai non fare così, so che tuo padre ci ha disturbati, ma ti prometto che troveremo del tempo per stare insieme, solo io e te, anzi adesso vieni che ti porto in un posto speciale, ti va?”

Gli occhi cristallini di lei ripresero a brillare come al suo solito udendo quella frase inaspettata: finalmente sembrava aver capito quello che veramente voleva e forse il suo amato stava cercando di capirla e mettersi nei suoi panni. Rimase per qualche istante incerta sul da farsi, poi prese una decisione alla quale l'aveva condotta il suo cuore e con un sospiro rassegnato iniziò a parlare scandendo bene le parole.

“Ti spiacerebbe passarmi almeno l'accappatoio?”
Erano parole uscite più duramente di quanto avesse voluto la giovane, ma Gohan sembrava non essersene accorto e prese invece quelle parole in modo positivo e fece subito come gli era stato chiesto da Videl, lei prese il panno spugnoso e si asciugò con esso, per poi passarlo da una parte all'altra del suo corpo fissandolo con una cintura.

“Grazie mille tesoro, sono felice che tu abbia deciso di ascoltarmi”
La voce un po' cinguettante di lui fece eco nel bagno e Videl faticò a nascondere un dolcissimo sorriso e rimanere invece seria davanti a quel ragazzo più dolce di un miliardo di chili di zucchero.

“Allora Gohan ce l'hai fatta?”
Satan rivolse quella domanda sperando di udire presto una risposta dalla sala accanto, invece sentì dei passi e notò che Videl stava arrivando in cucina seguita da un Gohan trionfante

“Si Satan, eccola qua”
Videl li guardò entrambi poi scosse la testa e si sedette a tavola

“Hai fame figlia mia?”
“No papà, grazie mille ma preferisco prendere qualcosa fuori se non ti spiace”
“E va bene, come vuoi tu”
La ragazza sorrise al padre in maniera un po' forzata, poi prese per mano il suo compagno e lo trascinò letteralmente di peso nella sua stanza

“Che vuoi fare adesso Videl?”
“Intanto mi vesto e poi mi porti in quel posto speciale, ma che domande fai?”
Gohan ridacchiò tra se e annuì energicamente con il capo: era bello vedere la sua amata talmente felice, solo che lui non aveva la minima idea di dove portarla: in effetti si era cacciato in un bel guaio, po però si ricordò della meraviglia dei Monti Paoz, quelli più sconosciuti e decise che l'avrebbe portata lì per passare una bella serata sotto le stelle.

“E va bene amore mio, ti lascio preparare in pace allora”
Videl schioccò un bacio sulla guancia di lui e lo accompagnò fino alla porta della stanza, dalla quale poi il giovane si eclissò per tornare a fare compagnia a Satan in soggiorno.

“Vedrai che non ci metterò molto”
“Su questo ci dubito fortemente cara”
La risposta che ne ottenne fu una linguaccia scherzosa da parte della ragazza, che poi chiuse la porta alla sue spalle per sparire nella camera e dalla quale sarebbe uscita molto tempo dopo.

Nel frattempo Gohan si era seduto sul divano di casa Satan e stava tranquillamente chiacchierando con il padrone di casa sul tempo di ritrovamento delle sfere e sui suoi piani futuri, ma il campanello trillò varie volte, quindi il campione del mondo andò ad aprire.

“Buon giorno eh, ma dove sono quei due mocciosi? Avevo detto loro di rientrare entro la notte e invece...”
La voce furioso di Radish risuonò nei corridoio iniziale della grande villa: non era una voce amichevole e nemmeno il suo sguardo iroso prometteva nulla di buono.

“Gohan caro, mi sa che è per te”
Satan cercò di lavarsene le mani chiamando il genero al rapporto da lui e infatti pochi istanti dopo era lì con fare curioso, ma lo zio si apprestò ad afferrarlo per il colletto della maglia e lo portò alla sua altezza

“Che cosa ti avevo detto di fare a te signorino?”
Gohan preso alla sprovvista cercò di liberarsi dalla presa, non troppo ferrea, dello zio e cercò di scusarsi in qualunque modo

“Scusami zio, è solo che non mi sono accorto dell'ora e poi ci siamo addormentati quindi...”
“Non avete scuse voi due, ma non sono qua per farvi la predica, abbiamo un problema”
“Che cosa è successo”
Lo sguardo dei due si accigliò e presero a fissare curiosamente il Saiyan più grande che alla fine prese posto in soggiorno e iniziò a parlare

“Noi abbiamo una sfera del drago e quindi ce ne mancherebbero sei, solo che esse adesso sono raccolte tutte in un unico punto e il bello è che sono anche in movimento verso la nostra posizione, non so perché ma ho un pessimo presentimento...”
“Ma che cosa intendi dire con “pessimo presentimento” scusa ?”
“Sto solo dicendo che probabilmente stanno cercando di raggiungerci per predere anche la nostra sfera, dovremo stare in guardia giorno e notte da adesso ok?”
“Certamente, ma adesso che cosa facciamo?”
“Non lo so, ma mai abbassare la guardia”
Satan ci stava capendo ben poco, ma cercava di stare l passo con loro due, invece Gohan era molto dispiaciuto perchè aveva promesso a Videl una seratina speciale che invece sarebbe dovuta passare ancora una volta in secondo piano.

“E se io avessi promesso a Videl di..”
“Mi spiace, ma non c'è tempo per i sentimentalismi, siamo in pericolo caro principino e non puoi permettere di lasciare il tuo regno senza un erede al trono chiaro?”
“E va bene, ma ci parli tu con lei”
Radish scosse la testa e si voltò guardando fuori da una finestra del soggiorno.

Videl fece la sua apparizione poco dopo e vedendo Radish in casa si diresse direttamente dal suo amato Gohan stampandogli un dolce bacio sulle labbra e poi sedendosi sulle sue ginocchia abbracciandolo.

“Che cosa è successo amore mio?”
“Ci stanno cercando per ottenere la settima sfera, non so chi ha tutte le altre sei e noi siamo il suo prossimo bersaglio, mi spiace...”
Videl rimase di stucco a quella notizia, ma ingoiò un po' di saliva e si strinse maggiormente al suo ragazzo.

“Scusami per questa sera ma vedi...”
“Non ti preoccupare, faremo un'altra volta, adesso dobbiamo pensare solo al bene della Terra, solo a questo”
“Grazie amore per avere capito...”
“Dobbiamo tenerci pronti per abbattere anche questa nuova minaccia!”
Tutti nella stanza annuirono decisi.

Ritorna all'indice


Capitolo 43
*** Un complotto contro Gohan ***


Ciaooo a tutti :D
Giusto giusto ce la faccio ad aggiornare oggi, yepppp!!!!!
Spero che il capitolo ti piaccia, mi ci sono impegnata tanto tanto XD
Se ce la faccio adesso aggiorno anche l'altra mia long e inizio a scrivere la mia Gohan/Videl perversa che vi avevo promesso. Non so perchè ma ho voglia di qualcosa di diverso su di loro, magari chissà un..... NO; NON VE LO DICO XD
Se ci tenete a saperlo aspettate fiduciosi aggiornamenti in tempo reale!! :P

Comunque qualcuno sa dove posso trovare il profumo "Killer Queen"?
Qua a Pistoia l'ho cercato ovunque, ma non riesco a trovarlo :'(
Apetto vostre notizie
Un bacione e a prestissimo :*
Giuliapierucci <3

*************************************************

 

 

 

 

“Perfetto, manca solamente una sfera e poi finalmente potrò realizzare il mio sogno!”
Una voce maligna e macabra risuonò nell'oscurità di una stanza, una possente figura si ergeva nella sua maestosa inquietudine seduta su un trono rialzato.

Si udì un flebile scricchiolio di una porta, poi essa si aprì lentamente e una seconda figura emerse nella stanza, evidentemente era un subordinato dai comportamenti di sottomissione che esprimeva nei confronti dell'altro.

“Mi spiace interromperla signore, ma la devo informare di una cosa...”
“Oh ma certo, dimmi pure, ma stai attento a te: o è una bella notizia o sai a che cosa vai incontro.”
Il minore in classe di gerarchia ingoiò a vuoto e tremando iniziò a parlare in modo molto preoccupato

“Signore bhè le farà sicuramente piacere sapere che abbiamo localizzato l'ultima sfera del drago”
“Bene, bene questa si che è una bella notizia, buon lavoro”
“Si ma...”
“Ma cosa?”
La voce dell'uomo si fece nuovamente irosa, una smorfia di rabbia si fece spazio nel suo volto duro e scavato: non poteva sopportare che gli venissero date pessime notizie e quello era l'ultimo momento in cui avrebbe voluto riceverne una

“Ecco come dire, trovando anche l'ultima abbiamo localizzato l'aura del principe Gohan”
Un ghigno malefico si delineò sul volto di lui: non era per nulla una brutta notizia, anzi...

Ma tantissimo tempo sognava di mettere le mani sul giovane Saiyan e finalmente aveva l'occasione di acciuffarlo per fargliela pagare per tutto il male che suo padre gli aveva inferto con il passare degli anni.

“Non potevi darmi una notizia migliore, portatemelo entro questa sera a mezzanotte, non tardate o ve la vedrete tutti con me e vi premetto che non sarà affatto piacevole!”
Il sommesso accennò un leggero assenso con il cape e inchinandosi al padrone uscì tremante dalla stanza.

“Principino Gohan: a noi due!”
Una risata maligna echeggiò nella stanza e la figura nera scomparve nell'oscurità della sala.

 

“Gohan?”
Una allegra voce femminile risuonò nella navicella posizionata sui Monti Paoz e poco dopo si fece viva una figura femminile in cerca del suo amato compagno.

“Gohan dove sei?”
L'interpellato uscì poco dopo dal bagno con addosso solamente un asciugamano legato in vita e un sorriso assonnato sulle labbra.

“Eccomi qua amore mio, mi stavi chiamando?”
“Si, ti spiacerebbe raggiungermi in camera?”
“Certamente arrivo subito.”

Gohan si stiracchiò la schiena e poi raggiunse Videl nella camera matrimoniale: quel giorno la ragazza era stranamente più euforica del solito e appena vide arrivare il futuro marito si gettò tra le sue braccia ridendo come una bambina. Il cuore di Gohan scoppiava di ilarità in quei momenti di serenità e con molto amore ricambiò la stretta e iniziò a giocare con i suoi capelli corvini che lentamente stavano ricrescendo un poco.

“Amore mio, ti amo tanto lo sai?”
L'innocenza che alle volte dimostrava quella terrestre era come un dono meraviglioso agli occhi del giovane Saiyan e sentire pronunciare quelle parole per lui era sempre come la prima volta, la sollevò delicatamente da terra e la posò sul letto chiudendosi dietro la porta.

“Anche io piccolina, ti amo tantissimo, sei la mia vita”
Dopo aver pronunciato con la massima dolcezza e fissandola negli occhi quelle parole le donò un dolce bacio a fior di labbra strofinando poi il suo naso a quello di lei per farla sorridere.

“E non mi dimentico neppure del piccolo erede al trono, ci mancherebbe altro”
Con questa aggiunta scherzosa posò anche un bacetto alla pancia di Videl, che giorno dopo giorno diventava sempre più evidente.
“Ho perso il conto tesoro: sapresti dirmi quanto manca al grande giorno?”
“Certo: sette mesi, ancora lunghissimi sette mesi...”
La faccia sconsolata della giovane fece intenerire il Saiyan che prontamente iniziò a solleticarla lungo il collo e il ventre

“E no Gohan: il solletico no eh!”
“E invece si carina”
Il gioco dei due continuò per svariati minuti, o almeno fino a quando Videl non riuscì a colpire in pieno volto il povero Gohan, che preso alla sprovvista si dovette fermare. Videl ovviamente sapeva di non avergli fatto assolutamente nulla, ma si preoccupò lo stesso perchè il ragazzo si era fermato improvvisamente portandosi la mano alla guancia.

“Gohan perdonami io non volevo...”
Il principe la fissò negli occhi per svariati momenti, poi appoggiò la guancia colpita al petto di lei, in poche parole assunse la posizione di un bambino offeso e anche la voce calzava a pennello con il paragono scelto.

“E' uguale, non avresti dovuto colpirmi, non è giusto così: io non posso contrattaccare”

La ragazza accigliò lo sguardo e capendo che sotto il suo fare imbronciato c'era il trucco decise di fare lei la prima mossa, quindi afferrò il volto del fidanzato e gli diede un bacio passionale, facendolo rimanere un po' stupito, ma ovviamente in modo piacevole.

“Allora che cosa mi stavi dicendo amore mio?”
“Che comunque non vale...”
Videl scosse la teta divertita e baciò nuovamente il ragazzo, che però quella volta si staccò in modo leggermente brusco e si avviò verso la porta.

“Dove vai Gohan?”
“A fare due passi, ci vediamo dopo ok?”
“Non ti sarai mica arrabbiato vero?”
Nessuna risposta, solo il rumore di una porta che si chiudeva e quella del suo amore che parlava con Radish prima di uscire dalla navicella: e adesso che aveva in mente i fare quello scimmione di un principe?

Gohan nel frattempo stava camminando a passo deciso verso la città della ragazza e aveva una sola idea in mente: quell'idea che gli stava ronzando in testa da giorni, quell'idea di un futuro migliore che avrebbe portato solo gioie, quell'idea che avrebbe realizzato a tutti i costi inseme a lei...

Arrivò a destinazione convintamente pochi minuti dopo e rimase per qualche istante a fissare la grande vetrina che si estendeva davanti ai suoi occhi: nessuno lo avrebbe fermato in quel momento e dopo aver preso un bel respiro entrò nel negozio prescelto. Fu accolto da una donna sulla trentina, molto gentile, che subito lo investì di domande

“Come posso esserle utile ragazzo?”
Lui, passato l'iniziale imbarazzo, si ricompose e iniziò a balbettare la sua timida risposta

“Sono qua per acquistare un abito da sposa per la mia fidanzata, ma sa vorrei che fosse una sorpresa e quindi sono venuto io a sceglierlo”
“Certamente, allora se mi segue le mostro alcuni modelli, poi lei mi dirà quali sono i più adatti alla ragazza in questione”
La ragazza mostrò svariati modelli di abiti al povero Saiyan, che non capendo nulla nel campo della moda stava navigando in un mare di dubbi e incertezze senza neppure uno straccio di bussola per orientarsi in tutti quei veli e lustrini e poi dopo un po' tutto quel bianco gli diede alla testa.

“Allora ha deciso che cosa comperare alla sua amata?”
Gohan boccheggiò un po' prima di rispondere, ma alla fine una idea gli balenò in mente: finalmente aveva tutto chiaro in mente e non aveva più alcun sospetto e sapeva che avrebbe amato l'abito la sua carissima Videl

“Vede, la mia ragazza è un po' particolare e ama essere libera e classica: non avrebbe per caso un abito semplice e puro, senza tanti fronzoli insomma...”

La commessa ci pensò un attimo, poi scomparve nel magazzino lasciando solo il poveraccio, ma fortunatamente tornò poco dopo con in mano un abito che sembrava essere stato fatto appositamente per la sua amata: bianco e classico, lungo fino ai piedi e legato dietro al collo, da vera principessa classica, proprio come lo sarebbe diventata la sua Videl.

“E' perfetto”
Il sorriso compiaciuto di Gohan e il luccichio nei suoi occhi fece intuire alla donna che era veramente quello che il giovane cercava, quindi lo mise subito da parte, almeno fino a quando la ragazza in questione non fosse andato a provarlo. Al Saiyan non rimase altro che ringraziarla di cuore ed uscire al settimo cielo dal negozio, ancora all'insaputa del pericolo che stava correndo in quel momento.

Appena girò l'angolo della strada si trovò di fronte due strani individui, che senza tanti complimenti lo attaccarono con ogni mezzo a loro disposizione; inizialmente per il principe non fu molto difficile riuscire a proteggersi, ma quando uno di loro lo attaccò con una strana arma lo scenario mutò improvvisamente e in pochi istanti Gohan era svenuto a terra, privo di sensi.

“Perfetto lo abbiamo in pugno adesso!”
“Già portiamolo immediatamente al capo”
“Andiamo..”

Gohan si svegliò in una strana stanza a lui sconosciuta: era legato con uno strano materiale dal quale non riusciva a liberarsi e più lo forzava più la stretta di esso aumentava. Gli ci volle qualche istante per abituarsi alla semi- oscurità e alla fine si accorse di essere in trappola in una specie di laboratorio segreto e cosa ancora più inquietante che uno strano individuo lo stava fissando con sguardo provocatorio.

“Ben svegliato principino, io e te dobbiamo parlare un po' sai?”

Ritorna all'indice


Capitolo 44
*** Lord Willow ***


Ciao a tutti ragazzi.

Inizio scusandomi mmensamente: ho visto che questa storia ha perso molto in questo ultimo periodo e vi giuro che ci sto mettendo l'anima per renderla decente.
So che non è il massimo, ma ringrazio tutti quelli che continuano a sostenermi, grazie mille ragazzi...
Scusate ancora

Giulia <3
********************************

 

 

 

 

“Ben svegliato principino, io e te dobbiamo parlare un po' sai?”
Quelle parole risuonarono più volte nella testa ancora confusa di Gohan che in quel momento si ritrovava a fissare quella figura oscura che lentamente si stava delineando agli occhi del giovane: era un uomo robusto e abbastanza in là con l'età, i lineamenti duri rendevano sgradevole il suo volto maligno e un beffardo sorriso di scherno si era insinuato nel suo essere.

Il Saiyan mise perfettamente a fuoco l'uomo dopo qualche istante, provò per varie volte a liberarsi da quella dolorosa morsa che gli cingeva mani, piedi e fianchi, ma l'unica cosa che otteneva era un forte dolore che si estendeva a tutto il corpo e alla fine dovette cedere e smettere di dimenarsi; il tutto fece solamente divertire il losco personaggio.

“Cosa credi di fare stupido inetto che non sei altro? Non provare neppure a liberarti perchè ogni tua mossa ti infligge una dolorosa scossa elettrica che ti percorre tutti i nervi; un sovraccarico non fa bene neppure ad un Saiyan sai principe?”
Gohan alzò gli occhi per guardarlo in volto con aria di sfida, il nero delle sue iridi si rispecchiava in quello cenere del nemico.

“Che cosa sarebbero quelle occhiate moccioso che non sei altro?”
“Come fai a sapere chi sono?”
La voce roca di Gohan ruggì in quell'ambiente desolato, un misto di rabbia e preoccupazione uscì involontariamente dalle sue corde vocali.

“Questo per adesso non è importante, ti basti sapere che presto tu non sarai altro che un lontano ricordo per la tua razza, proprio come tuo padre Vegeta”
Quelle parole colpirono il cuore del giovane, che improvvisamente si ritrovò a pensare nuovamente a quell'uomo che per anni aveva considerato suo padre, quel padre che poi aveva scoperto riemergere nella figura di Kakaroth, quel padre che in realtà non aveva mai avuto...

“Ti ho detto di dirmi chi sei! Aaaaah..”
“Non ti scaldare Gohan, ti ho detto che non ti devi agitare se non vuoi fare a stessa fine dell'arrosto carino, comunque se ci tieni tanto... Mi presento maestà: il mio nome è Lord Willow, futuro re dei Saiyan”
Il giovane riuscì a notare nelle penombra una lunga coda Saiyan uscire dal suo mantello nero: anche lui era un guerriero della sua stessa razza, ma per qualche ancora oscura ragione non voleva la pace sul suo pianeta e in più lo voleva fare fuori.

Una sensazione di enorme disagio si impossessò del Saiyan più piccolo: quasi non riusciva a reggere il suo sguardo, ma prese coraggio e gli ringhiò in faccia quello che aveva da dirgli

“Che cosa intendi dire con “futuro re” scusa?”
“Come non capisci caro Gohan? Tu e la tua stupidissima famiglia sarete sbaragliata e sarò io il re di Vegeta, l'unico e invincibile Willow: re del male e della distruzione”
“Non te lo permetterò mai”
Gohan provò nuovamente a liberarsi da quelle strette che lo tenevano a terra, ma una nuova e ancora più violenta scossa elettrica lo attraversò facendogli uscire un potente urlo di dolore e disperazione, ma non si arrese, non lo avrebbe mai fatto per nessuna ragione al mondo.

“Non fare così o finirai male e sono io quello che ti deve fare soffrire prima di infliggerti il colpo di grazia. Adesso vedi di stare calmo e spalanca quelle orecchie: tu e la tua famiglia cadrete a fondo negli inferi, la pagherai per tutto il male che tuo padre mi ha inferto...”
“Che cosa ti ha fatto Vegeta, forza parla!”
“Ehi calmati eh! Quello che tu hai appena chiamato Vegeta mi ha fatto un qualcosa che non ti è dato sapere, tanto non vivrai abbastanza per fartene una ragione, mi spiace per te sai?”
“Bastardo...”
Quella parole sibilò flebilmente tra le labbra di Gohan: non avrebbe mai permesso a nessuno di rovinare il suo bellissimo pianeta e non avrebbe permesso la morte di innocenti: non era preoccupato per la sua vita, ma per quella di tutti i suoi cari.

“Che parole brutte per una figura reale come te principe”
Una nuova risata malefica risuonò nella stanza e Lord Willow si allontanò dopo aver dato un calcio nello stomaco del giovane ragazzo, che sputò sangue dalla bocca e cominciò a boccheggiare

“Brutto stronzo, non la passerai liscia...”

 

 

 

“Radish sai dov'è andato Gohan?”
“No, è uscito di fretta dopo essersi cambiato in furia e non mi ha detto dove era diretto, mi spiace”
Gohan non aveva detto a nessuno del regalo che voleva fare alla sua amata e quindi quando era uscito non aveva riferito allo zio il luogo da lui scelto: alle volte quel ragazzo celava in se un grandissimo mistero e ciò dava ai nervi a Radish, che però non lo dava molto a vedere.

“Uffa, ma quanto ci mette a tornare, mi manca tantissimo”
“Non fare la lagna Videl, tornerà presto vedrai, ma mi dici perchè è uscito di camera imbronciato: sembrava un moccioso di due anni”
“A niente, lo stavo un po' punzecchiando e c'è rimasto male quando l'ho colpito”
“Dovrò dargli qualche altra lezione di virilità a quello smidollato, uffa...”
“Non parlare male di Gohan!”

“Non mi scocciare mocciosa”
Radish sbuffò sonoramente e se ne ritornò in camera sua sbattendosi dietro la porta.

“Antipatico...Io esco!”
Detto, anzi urlato, ciò a Radish Videl sgattaiolò fuori dalla navicella per ritrovare calore nei luminosi raggi del sole

“E dai Gohan amore mio, datti una mossa a tornare che mi avevi promessi di stare noi due soli”
La ragazza si sdraiò sull'erba fresca a fissare il cielo cristallino: voleva solo che il suo compagno tornasse per stare con lui, ma ancora era allo scuro della tremenda sorte che lo aveva colpito.

Mentre lei era fuori Radish cominciò a preoccuparsi: Gohan gli aveva detto che sarebbe tornato dopo massimo un paio di ore, ma ormai erano passate quattro ore e mezza e di lui neppure l'ombra. Sentiva nella sua anima irrequieta che era successo qualcosa, ma non voleva dirlo a Videl per non farla innervosire ulteriormente: non se lo sapeva spiegare, ma ad un certo punto aveva sentito l'aura del ragazzo abbassarsi improvvisamente solitamente lui non si nascondeva mai, non sapeva veramente che cosa pensare quella volta.

“Gohan dove ti sei cacciato questa volta?”
Videl nel frattempo stava guardando l'orizzonte alla ricerca del suo unico amore, ma non vedeva nulla avvicinarsi verso la sua figura: era quasi notte, il sole stava calando lentamente e ancora Gohan non era rientrato, di solito non ritardava mai e quindi ciò dava un po' di preoccupazione.

Forse Radish aveva intuito qualcosa, ma ancora interdetto sul da farsi decise di far rientrare la ragazza e dopo una silenziosa cene se ne andarono a letto: lui però non chiuse occhio stando attento ad ogni calo di aura che riconosceva, ma nulla: non trovò nulla di veramente significativo.

Videl invece se ne stava nel grande letto matrimoniale, sola e disperata: credeva di essere stata lei a farlo arrabbiare e stringeva a se il cuscino piangendo e riversandosi tutte le colpe addosso.

In fine Gohan rimase tutta la notte incatenato e privo di forze, ma ancora non sapeva che il peggio doveva ancora arrivare, per tutti...

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 45
*** Notte e sorprese mattutine ***


Ciao a tutti ragazzi :D
Allora... bhè oggi non ho niente da dirvi in particolare, a parte che il prof di latino è un povero matto che ha tirato in ballo nella nostra lezione i Saiyan, ma questo è un altro discorso.... XD
Ok, a parte questa parentesi spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Un bacione e a presto :*
Giuly <3

***********************************************************************************

“Gohan, Gohan...”
Un respiro affannato echeggiava nella grande stanza matrimoniale della navicella, sospiri disperati che si disperdevano nel dolore percepibile in quel luogo dove lacrime e frustrazione si univano in una malefica danza. Videl era stesa in quel letto solitario e le sue lacrime bagnavano testarde quel cuscino al quale da ore era stretta come se fosse la sua unica ancora di salvezza, gettandosi addosso tutte le colpe del mondo, immaginando che se il suo unico amore quella notte non era ritornato era stata solamente per sua colpa, per quel gesto fatto con le migliori intenzioni, ma che sembrava aver offeso Gohan.

Pensava che quella volta il giovane se la fosse presa veramente e quindo non avesse intenzione di tornare a casa per non vederla, non si immaginava neanche quello che gli era veramente successo e quindi si addossava tutte le responsabilità.

“Mi dispiace tanto amore mio, torna da me ti prego...”
Continui singhiozzi infrangevano il silenzio notturno, lacrime e sussulti stravolgevano la calma di quel corpo femminile che in se portava un nuovo individuo; quella notte Videl si portò dietro angosce e paure, senza riposare neppure un attimo.

Radish nel frattempo giaceva silenzioso nella sua stanza, gli occhi puntati nell'oscurità che scrutavano impassibili ogni minima mossa, anche se in realtà non c'era proprio nulla da osservare. Era intento a percepire ogni minimo calare o aumentare di un'aura familiare, ma da ore tutto sembrava immutato: la presenza di Gohan era molto debole, ma ancora chiaramente rintracciabile e dall'ultima volta di quel pomeriggio non era ne scesa ne aumentata di una sola unità. L'uomo conservava in se le stesse preoccupazioni di Videl, ma prima di compiere un qualsiasi gesto avventato voleva aspettare minimo la mattina seguente: così decise che se entro l'alba suo nipote non si fosse fatto vivo, sarebbe andato lui a prenderlo per un orecchi e riportarlo a casa. Ovviamente neppure lui credeva in una tragedia, anche se nella sua anima si stava facendo strada una nuova supposizione: forse aveva intuito che cosa era successo...

“No, è impossibile che sia lui: anche se non sento nessuna aura vicina a Gohan non credo che lui sia riuscito a trovarlo anche qua sulla Terra”
Mentre faceva le sue considerazioni sul da farsi un leggero tocco sfiorò la porta della sua camera, Radish non si era accorto che Videl si era avvicinata alla sua stanza e quando riconobbe la sua aura una leggera inquietudine lo assalì: dire o meno la verità alla giovane? Ancora non aveva preso una decisione.

“Radish sei sveglio? Posso entrare?”
La risposta che che Videl attendeva non si fece attendere e una voce roca e irritata risuonò nell'oscura navicella

“Tornatene a letto ragazzina e non mi scocciare!”

Lei si rattristò udendo quelle parole: mai una nota di dolcezza era uscita da quell'uomo rude e provocatorio, che sembrava avere affetto solamente per l'erede al trono, per il suo nipotino appena ritrovato, anche se non si poteva definire proprio affetto. Adesso Videl necessitava solo di qualcuno che la consolasse e dato che suo padre non era lì con lei aveva cercato di trovare conforto nella figura di Radish, ma senza buoni risultati, adesso era veramente lasciata sola a se stessa.

Se ne ritornò tristemente in camera sua e si stese nuovamente in quel letto bagnato di un amaro rimorso: adesso lei aveva bisogno di Gohan come mai nella sua vita, lo voleva accanto a lei in quel momento, ma lui non c'era e Videl non sapeva se ci sarebbe mai più stato. Non trovò sonno quella notte: fiumi di lacrime solcavano continuamente il suo volto stanco e frustrato e il silenzio era squarciato dai suoi singhiozzi e dalle sue preghiere.

Per Gohan ovviamente le cose non si mettevano meglio: era sempre incatenato e ad ogni sua minima mossa una forte scossa elettrica lo attraversava senza la minima pietà, quindi doveva cercare di stare il più fermo possibile, cosa molto ardua per un corpo giovanile tenuto immobile per ore senza cibo ne acqua; in poche parole un vero supplizio fisico e psicologico. I suoi pensieri ricadevano sull'angelo che aveva rapito il suo cuore, su quella ragazza a cui aveva giurato eterno amore, semplicemente alla sua Videl. Gli dispiaceva essersi finto offeso ed essere uscito senza neppure baciarla nuovamente: sentiva di essere in pericolo e odiava il pensiero di non rivederla mai più, non se lo poteva permettere.

L'alba lo colse improvvisamente con dei deboli raggi di sole che filtravano dalla sporca finestrella della stanza, il suo volto stanco e marcato si alzò per vedere quelle scie luminose che lo colpirono in volto come mille proiettili: era dolorosa tutta quella luce per due occhi neri che si erano ormai abituati all'oscurità.

Non tardò neppure l'arrivo di Lord Willow, che tempestivamente si mise dinnanzi al giovane Saiyan con uno sguardo misto tra odio e ripugnanza verso egli

“Buon giorno Gohan, dormito bene spero..”
“Brutto stronzo, lasciami immediatamente”
“Mi spiace, ma mi sa tanto che non posso fare quello che mi chiedi, no proprio non posso. Vedi caro: adesso tu sei mio prigioniero e ti devo trattare bene, ma non posso esaudire ogni tua richiesta e quindi...

Comunque adesso andremo a prendere anche tuo zio e la tu amichetta, non ti preoccupare e vedrai che presto non ti sentirai più tanto solo”
Gohan venne colpito da quelle parole come un fiume in piena: quello sporco manigoldo non si poteva permettere di toccare quei due per nessuna ragione al mondo. Radish si sarebbe difeso da solo, la Videl era inesperta nel campo delle arti marziale e non avrebbe avuto molte vie di fuga davanti a guerrieri preparati come i Saiyan e lui non poteva permettere che le accadesse qualcosa.

“Non ci provare neanche traditore!”
“Perdonami Gohan, ma ormai è troppo tardi”
“Brutto....”
Gohan, incurante del dolore che stava provando in tutto il corpo, iniziò a forzare quelle morse che lo tenevano prigioniero, ma tutto sembrava inutile e continue bruciature nascevano sulla pelle ambrata del principe, rovinandola inesorabilmente per il resto della vita .

“Non ti sforzare troppo o ci rimetterai la vita prima del previsto carino”
Gohan lottò ancora un po', ma alla fine il dolore divenne insopportabile anche per un Saiyan e si dovette fermare per riprendere fiato, ma il dolore e la stanchezza erano tali che si accasciò di più privo di sensi.

“Bene bene, adesso darò il via all'operazione per catturare anche gli altri due, sarà un giochetto da ragazzi!”
 

Nessuno dei due abitanti della navicella aveva chiuso occhio quella notte, così la mattina entrambi erano nelle condizioni di due zombie, ma non ci fecero caso e la loro giornata dovette iniziare. Si poteva benissimo respirare quel clima di paura e tensione che aleggiava nell'aria, ma nessuno sembrava aver voglia di parlare, così Videl decise di uscire un po' per prendere una boccata d'aria fresca.

“Non ti allontanare troppo”
“Non ti preoccupare”
La ragazza si chiuse dietro la porta per allontanarsi un po' da quella dimora provvisoria e si incamminò nella direzione del bosco, ma il suo breve cammino fu interrotto da Radish che correva verso di lei a tutta velocità: e adesso che cosa prendeva a quello scimmione snaturato?

“Che ti prende scusa?”
“Gohan sta tornando!”
Videl udendo quelle parole si accigliò leggermente, ma quando vide un sorriso compiaciuto sul volto dell'uomo capì che forse non stava mentendo e che forse Gohan era davvero sulla via di ritorno.

“Guarda: eccolo là!”
La ragazza seguì con lo sguardo il dito di Radish e vide all'orizzonte una figura che lei avrebbe riconosciuto tra mille: era veramente il suo amore.

Non resistette a lungo e in uno scatto di immensa gioia si catapultò tra le braccia di lui piangendo a dirotto, si attaccò alla sua maglia che in due istanti si inumidì subito, ma c'era qualcosa di strano in lui. Gohan non stava ricambiando la stretta e la fissava con disgusto e immensa freddezza: come se non la riconoscesse proprio.

“Gohan, amore mio, sono talmente felice di rivederti! Ti chiedo scusa per ieri, non volevo offenderti e ...oddio, mi hai fatto prendere un colpo. Ti amo, ti amo con tutta me stessa”

Alzò lo sguardo verso il volto di lui, ma lo vide freddo e senza emozioni visibili, non sembrava lui; se la staccò di dosso con rabbia e la scagliò a terra senza un minimo di gentilezza sibilando qualcosa di incomprensibile.

“Levati di torno mocciosa insolente”
Radish immediatamente si avvicinò per capire che cosa stava succedendo, arrivò a due metri da Gohan e lo fissò negli occhi: occhi freddi e spenti, inequivocabilmente non gli occhi di Gohan...


 

Ritorna all'indice


Capitolo 46
*** Di nuovo ***


Ciao a tutti ragazzi :D
Anche oggi devo scappare, ma vi lascio come promesso il nuovo capitolo.
Scusate se è talmente corto, ma non ho avuto tempo materiale. Rimedierò con gli altri capitoli successivi. Io vado adesso, un bacione a tutti :*
Giuly <3 <3

**********************************************

“Gohan ma che cosa ti prende?”
Radish si era piazzato davanti al presunto nipote e lo fissava con aria di sfida: non erano i soliti occhi lucenti e spensierati del corvino, ma quelli che si presentavano erano occhi spenti e freddi, non sembrava veramente lui e questa idea balenò immediatamente nella testa del Saiyan maggiore.

“Che cosa vuoi che mi prenda zietto, proprio niente...”
Una voce fredda e dura che proprio non si addiceva alla solare figura di Gohan, sicuramente chiunque lo avesse fatto non conosceva bene il suo carattere e adesso Radish si stava rendendo conto che quello non era possibilmente suo nipote: ma allora chi era? Aveva la sua stessa corporatura e forza, gli stessi lineamenti e lo stesso viso, persino la stessa aura, ma non era Gohan e non si conosceva la sua vera identità.

“Gohan , amore mio...”
Videl stava guardando quella figura talmente familiare ma allo stesso tempo talmente irriconoscibile; sentiva le lacrime pungerle gli occhi per colpa di quel gesto violento e inaspettato: non aveva ancora capito che non era lui e ci era rimasta male credendo che la sua peggiore paura si fosse realizzata.

Si avvicinò nuovamente a quel ragazzo attirando poi la sua attenzione, lo chiamò debolmente e sentendo quel nome il giovane si voltò e per un secondo sembrò quasi che si comportasse come avrebbe fatto il vero Gohan, infatti le rivolse una dolce occhiata che in un primo momento fece rallegrare la ragazza.

“Videl, ma ciao... Scusa se ieri ti ho lasciata sola in casa, lascia che ti chieda scusa come si deve...”
Si avvicinò lentamente a lei, dallo sguardo sembrava avesse le migliori intenzioni, ma Radish si accorse del cambiamento di aura: dalla solita tipica di Gohan ad una totalmente malvagia e che lui non riconobbe più e in pochi istanti si lanciò verso Videl per proteggerla dall'imminente colpo dello sconosciuto.

“Videl sta attenta, non ti avvicinare, lui non è Gohan!”
Quell'urlo arrivò minaccioso nelle orecchie della diretta interessata, che spaventandosi di quelle parole indietreggiò velocemente e si nascose dietro la figura di Radish: non credeva alle sue orecchie, quello non era Gohan e forse se ne stava accorgendo anche lei.

“Che storia è mai questa, certo che sono Gohan zio!”
Detto ciò lo colpì con estrema violenza, ma il colpo fu talmente veloce che Radish non lo vide arrivare e lo travolse in pieno facendolo barcollare.

“Videl scappa...”
Un ultimo tentativo di salvare almeno quella ragazza da sorte certa, una supplica fatta con voce roca e dolorante per il colpo appena ottenuto.

La ragazza tremò per un attimo e temette che le gambe non le obbedissero più, ma dopo un attimo iniziò a correre a tutta velocità verso la città; il giovane non se ne interessò più di tanto perchè si disse che dopo sarebbe stato un giochetto da ragazzi ritrovarla e si concentrò sul Saiyan colpito.

“Bene, bene, hai ragione sai: io non sono Gohan, ma non ti preoccupare; tra poco lo raggiungerete entrambi.”
Radish cercò di rialzarsi per potersi difendere meglio, ma l'altro lo trattenne a terra con un piede sullo stomaco: era un essere veramente molto forte e lui da solo sapeva perfettamente che non se la sarebbe mai cavata da solo.

“Lasciami stare essere schifoso che non sei altro”
“Non ti permetto di parlarmi a questo modo!”
Pressò più forte sullo stomaco dell'uomo fino a quasi bloccargli la respirazione corretta: era veramente un essere spietato, ma la sua vera identità non era ancora stata rivelata.

“C-chi sei i-in realtà?”

“Chi sono io? Piacere Radish, sono un cyborg al comando di Lord Willow, ti ricordi di lui vero? Bene, il mio signore ha catturato il tua amato nipote e con parte della sua aura ha completato anche me: con la forza spirituale di Gohan ne ha creato un prototipo robotico identico in tutto e per tutto e la mia missione è portarvi da lui.”

Radish sapeva perfettamente chi era Willow: un pazzo criminale Saiyan pronto a tutto per avere fama e gloria, ma i suoi piani di conquista erano stati distrutti da re Vegeta e da quel giorno aveva giurato vendetta verso tutti i reali e il primo a passare tra le sue grinfie era stato il povero principe Gohan.

Non gli fu concesso neanche il tempo di rispondere: una nuova pressino maggiore e cadde svenuto sul prato: era stato fin troppo facile con lei e adesso toccava alla terrestre: in pochi istanti caricò il corpo di Radish sulle spalle e localizzò l'aura della ragazza: non era lontana da lì.

Si trovava nascosta dietro un albero a veramente pochissima distanza da lì e quindi per il cyborg non fu difficili raggiungerla in due istanti.

“Salve Videl, ma che ci fai qua?”
Una voce sarcastica e crudele arrivò alla terrestre che si voltò bianca di paura in volto.

“Non voglio farti del male, non temere. Vieni qua dai...”
Videl non ci pensava neppure e provò a scappare via, ma quest'ultima mossa innervosì il falso Gohan che volò nella sua direzione e catturò anche lei.

“Lasciami stare vigliacco!”
“E stai ferma mocciosa: ti ho detto che non voglio farti niente, ma se proprio insisti”
Colpì leggermente anche la ragazza che perse i sensi all'istante: prossima destinazione palazzo di Lord Willow!

“Videl, Radish: svegliatevi per favore. Videl ti prego...”
Una voce dolce e supplicante risvegliò il sonno dei due prigionieri: era Gohan, quello vero, che li stava facendo destare con la voce rotta dal pianto.

“G-gohan sei tu?”
“Si zio, come va?”
“Un po' dolorante, ma nulla di che.. che cosa è successo?”
“Un mio prototipo vi ha catturati e adesso siete a palazzo di Willow, come sta Videl?”
“Non ne ho idea...”
“Gohan,amore mio...”
“Videl tesoro, come stai?”
“Sono stata meglio, ma con te sto sempre bene”
I tre erano legati parallelamente, ma solo Gohan, il più forte, era incatenato con morse elettriche.

“Finalmente siete svegli ragazzi. Ben arrivati”
Willow uscì dall'oscurità e iniziò a scrutare i volti dei nuovi arrivati, nessuno però osava parlare o chiedere qualcosa. La voce di lui era fredda e cupa, non prometteva niente di buono. Infatti neanche due secondi dopo colpì al petto il Saiyan maggiore, per poi soffermarsi maggiormente su quello minore.

“Gohan, no!”
“Zitta puttana!”
Videl iniziò a piangere disperata vedendo impotente il maltrattamento del proprio compagno: solamente disperazione albergava nel cuore di lei.

“N-non ti preoccupare amore, sto bene ah”
“Vi dovevo dare il ben arrivati no? E adesso tocca anche a te piccola terrestre”
Gohan intuì le azioni del malvagio e provò in tutti i modi a liberarsi dalle morse elettriche per impedire che le succedesse qualcosa, ma ciò servì solamente a torturare maggiormente la sua pelle ustionata: ma in quel momento non gli importava nulla del proprio corpo,l'importante era tenere al sicuro quella ragazza incinta.

“Non ti provare a fare nulla Gohan, è tutto inutile carini, non ti libererai mai”
Detto ciò si avvicinò alla ragazza tremante e le prese il viso tra le mani colpendolo più volte.

“Lasciala stare maledetto”
“Altrimenti?”

Per provocarlo la colpì allo stomaco facendola urlare: quello non avrebbe però dovuto farlo. Una rabbia sempre maggiore incendiò il petto del Saiyan: non avrebbe dovuto permettersi di colpire quella ragazza e adesso l'avrebbe pagata cara, anzi carissima.

Rabbia e rabbia nasceva in Gohan e in u attimo tutta la forza repressa si manifestò nuovamente: il terreno tremò e le morse si allentarono mentre il ragazzo mutava: capelli biondi e occhi azzurri...

Ritorna all'indice


Capitolo 47
*** Liberi ***


Ciaooo :D
Ecco qua un nuovo capitolo di questa odissea di storia XD
Scusate, ma non sono molta brava con le scene di lotta e quindi le ho ridotte al massimo.
Un bacione a tutti e ci sentiamo prestissimo con il seguito :*
Giuly <3 <3

*******************************************************

 

Una luce abbagliante invase prepotentemente l'oscurità della stanza e una forte scarica elettrica attraversò i corpi presenti sulla scena: nessuno si sarebbe mai immaginato una tale potenza scatenato solamente un ragazzo diciannovenne, nessuno avrebbe mai immaginato una rabbia repressa così potente da spazzare via ogni ostacolo che si presentava sulla sua strada. Gohan stava mutando con una velocità impressionante: i capelli solitamente corvini si stavano alzando e si stavo schiarendo sempre di più fino a raggiungere un color dorato e gli occhi scuri e profondi di tingevano di un color acquamarina che li rendevano freddi e spietati, ma che sapevano allo stesso tempo essere rassicurati per chi li conosceva bene.

Gohan, il Super Saiyan, era ritornato ancora più spietato dell'ultima volta e adesso niente e nessuno sarebbe stato in grado di placare la sua ira, nessuno sarebbe stato in grado di farlo ragionare in quanto un velo di ira terrificante aveva eclissato la sua lucidità e chiunque si fosse trovato davanti al ragazzo avrebbe testato la sua furia e al sua sete di vendetta.

Adesso Willow avrebbe pagato per aver osato colpire ripetutamente la sua dolce compagna e aver messo a repentaglio la sua vita e anche quella di suo zio, non avrebbe dovuto farlo e le conseguenze sarebbero state gravissime, quell'affronto era stato troppo per la sua sensibile anime e adesso erano guai per tutti.

“Non avresti dovuto farlo”
Un sibilo fatto a denti stretti uscì dalla bocca serrata di Gohan: la voce era irosa e lo sguardo freddo e terrificante, quella volta era veramente troppo per la sua sopportazione.

Con uno strappo deciso staccò quelle morse che da tempo lo tenevano prigioniero, esse si staccarono dal muro scricchiolando e caddero a terra con qualche scarica elettrica tutt'attorno: finalmente era libero, in tutti i sensi...

Il giovane si avvicinò a Videl e la fece dolcemente alzare per poi guardarla intensamente negli occhi: l'amava con tutto se stesso e non voleva che lei assistesse al combattimento, quindi dopo averle dato un dolce bacio a fior di labbra la diede in consegna allo zio e disse loro di scappare il più lontano possibile, se la sarebbe cavata benissimo da solo.

“Confido in te zio”
“Non temere Gohan”
“Stai attento amore mio”
“Non ti preoccupare Videl, andrà tutto bene”

Radish e Videl iniziarono a scappare verso l'uscita e poi molto probabilmente si sarebbero diretti sui Monti Paoz, ma Willow provò a tutti i costi a sbarrare loro la strada: non poteva permettere che i due scappassero.

“Voi due non andrete da nessuna parte!”
Si avvicinò minaccioso ai fuggitivi, ma una figura splendente parò loro la strada sbarrando ogni via di comunicazione: occhi freddi e minacciosi che guardavano in modo terrificante quell'uomo marcato dall'età.

“No, sei tu che non vai da nessuna parte Willow: te la vedrai con me caro mio. Voi scappate presto!”

Gohan aumentò in modo spropositato la sua aura fino ad essere avvolto in una luce splendente ed elettrica: era al massimo della sua rabbia e la sua mistica forza stava per uscire allo scoperto e non sarebbe stato affatto piacevole.

“La pagherai per tutto il male che hai fatto a me e ai miei cari, di te non rimarrà neanche una cellula!”

Ringhiò quelle parole dinnanzi a quel Saiyan che lo ostacolava e in modo più sicuro possibile si accostò a testa alta a quel pallone gonfiato e lo fissò in modo di sfida in quei suoi occhi scuri e tempestosi.

“Non mi fai paura moccioso”
“Men che meno a me pagliaccio”

Lord Willow inspirò profondamente e dopo un attimo di apparente calma tirò un pugno al volto del Saiyan minore con tutta la forza che aveva in corpo, ma egli non fece neppure una piega e non si spostò di un solo centimetro, quindi prese in pieno il colpo, ma non voltò neanche il volto: in poche parole non aveva fatto effetto.

Gohan per la prima volta sorrise sadico e lo guardò sconsolato: non se lo sarebbe mai aspettato e decise di provocarlo un po' per vedere fino a dove si sarebbe potuto spingere.

“Che cosa sarebbe stato questo pugnetto di un bambino? Mi hai deluso, credevo che sapessi fare di meglio. Sai anche mio suocero saprebbe farmi più male...”

Willow rimase di stucco sentendo quelle parole: non si sarebbe mai aspettato di aver fatto una simile figura, la sua forza sembrava nulla rispetto a quella spropositata del principe dei Saiyan. Tremò leggermente, ma non si scompose e riprese a colpire il giovane con una furia incredibile, ma Gohan non si faceva scoraggiare e scansò senza la minima difficoltà ogni singolo colpo, ma per disgrazia l'ultimo lo colpì sul labbro facendoglielo sanguinare. Non sentì il minimo dolore, ma per la rabbia che gli ribolliva nelle vene lo ricolpì con molta forza, tanta da farlo cadere a terra a peso morto.

“Che ti è successo Saiyan? Non sei più in grado si parare un semplice colpo da un tuo simile?”
La voce alterata e saccente squarciò il pesante silenzio che si era creato tra di loro, solitamente Gohan non aveva quel tono irritante, ma in quel momento non poteva permettersi che quel tono minaccioso e accusatorio: quella battaglia sarebbe stata più facile e veloce del previsto...

Il giovane di avvicinò nuovamente a Willow e lo tirò su afferrandolo per il colletto della camicia nera e lo scosse un po' sorridendo sadicamente: quello non era Gohan e presto se ne sarebbe convinto anche il Saiyan maggiore.

“Fammi divertire forza pappa molla, che ti prende adesso?”
“Lasciami moccioso che non sei altro”
“D'accordo”
Gohan obbedì a quell'ordine con immenso piacere: lanciò l'uomo contro il muro che si disintegrò sovrastando il copro di Lord Willow. Nel frattempo il giovane si apprestava a sorridere vittorioso: mancava veramente poco per batterlo una volta per tutto: era stato fin troppo facile per quel ragazzo tanto forte e gentile. Arrivò anche lui tra le macerie che lui stesso aveva creato e iniziò a lanciare sfere energetiche contro quel cumulo di mattoni e ferro concentrandosi sull'aura in diminuzione del suo nemico: ancora un po' e avrebbe vinto vendicando lui, i suoi cari e tutto il pianeta Vegeta.

Willow improvvisamente uscì dai rottami tutto una piaga e si parò nuovamente dinnanzi a Gohan, ma lui in quel momento non poteva più provare pietà e continuò a colpirlo senza curarsi dei lamenti di dolore che l'uomo emetteva ad ogni colpo che nel frattempo si facevano sempre più violenti.

“Basta, mi hai stancato vecchietto: non sei e non sarai mai alla mia altezza e mi hai stufato, adesso smetterai di vivere e non farai più del male a nessuno”
Un ultimo e potentissimo colpo che stroncò per sempre la vita di quell'inetto Saiyan che arrecò dolore e sofferenza ad un intero popolo e per di più che ha osato sfidare il guerriero più forte di tutti: il terribile principe dei Saiyan, Gohan...

“Che peccato, mi sarebbe piaciuto divertirmi ancora un po', ma infondo non ne valeva la pena”
Doveva recarsi dalla sua amata e dallo zio per dire loro che stava bene e che tutto era finito, troppo in fretta per i suoi gusti.

Allentò la tensione che lo teneva prigioniero e lentamente i suoi capelli e i suoi occhi scurirono e tornarono del loro colore naturale, si concentrò sull'aura di Radish e dopo aver preso le sei sfere mancanti si apprestò a raggiungere i suoi cari a tutta velocità e con un sorriso stampato sulle labbra.

Li trovò vicino alla loro abitazione mobile e iniziò a ridere come un matto quando incontrò nuovamente lo sguardo amorevole di Videl. La ragazza invece iniziò a tremare di felicità non appena lo vide sano e salvo davanti ai suoi occhi e non appena fu a un paio di passi da lui si gettò tra le sue braccia piangendo come una bambina: lo amava con tutta se stessa e non poteva sopportare che gli succedesse qualcosa.

Radish capì al volo che sarebbe stato meglio lasciare soli i due amanti e sopo aver sorriso di rimando al ragazzo gli fece l'occhiolino e li lasciò da soli alle loro smancerie insulse, come le definiva lui.

Gohan e Videl erano stretti uno nelle braccia dell'altro e avevano gli occhi lucidi dalla felicità di rivedersi. Lui continuava a carezzare il volto di lei e Videl aveva affondato le mani nei suoi capelli corvini e la faccia era premuta sulle labbra di Gohan.

“Ti amo Gohan, ti amo”
“Anche io, tanto da morire piccola mia”
Singhiozzavano entrambi per l'immensa gioia di vedersi e sapere che stavano bene e che tutto era finalmente finito, non sapevano che cosa dirsi alla fine e i gesti amorevoli riempivano il silenzio che si era creato tra di loro. Videl non la voleva sapere di smettere di piangere così Gohan fu immensamente intenerito dalla scena e con un dito passò sotto l'occhio della compagna per asciugare l'amaro liquido che bagnava il suo fragile viso.

“Amore mio è tutto finito, non ti preoccupare, tutto finito e noi staremo insieme per sempre piccola, staremo insieme tutti e tre, non ti lascerò mai te lo giuro...”

Si stesero sull'erba del prato e continuarono a baciarsi dolcemente, sempre in maniera meno casta: avevano il bisogno di sentirsi vicini per una volta, avevano il bisogno di sentire a contatto labbra e lingue per capire che in quel momento erano insieme ed erano semplicemente loro stessi.

“Ti amo Gohan”
“Ti amo Videl”

Un continuo susseguirsi di baci e carezze per dimostrare il loro affetto reciproco...

Ritorna all'indice


Capitolo 48
*** La promessa è stata mantenuta ***


Ciao a tutti ragazzi, rieccomi con un nuovo capitolo della mia long, che per la vostra felicità sta per concludersi... (Evviva, non se ne poteva più! -tutti)
Comunque spero che il capitolo 48 vi piaccia :D

Mi dareste un consiglio? Vi piace il titolo "Fiaba della buonanotte" ?
So che è stupido, ma vui non dovere intenderlo letteralemente, ma in senso un po' allegorico...

Un bacione a tutti :*
Giuly <3 <3

**********************************************
 

 

Sul pianeta Vegeta la calma regnava incontrastata da qualche tempo e le cose non potevano andare meglio. Il tiranno padrone del mondo era deceduto circa un mesetto prima e i tre viaggiatori interplanetari avevano abbandonato Vegeta da circa dieci settimane.

A palazzo si respirava un clima tranquillo e allegro: Bulma era riuscita a superare il trauma della perdita del marito grazie alle costanti cure di Chichi e Kakaroth e aveva iniziato a guidare da sola il pianeta e la sua adorata popolazione, ma sapeva che senza un re sarebbe stato tutto inutile quindi aspettava fiduciosa il ritorno del figlio per rendere onore e incoronare l'erede al trono e la sua rispettiva compagna. Con la famiglia di Angel, l'ex promessa sposa del principe Gohan, era rimasta in buoni rapporti e alle volte si incontravano per parlare e discutere del più e del meno; aveva scoperto che erano una famiglia unita e felice, la ragazza era molto umile e per niente vanitosa: aveva avuto varie proposte di matrimonio oltre a quella fatta tempo avanti da Vegeta, ma i suoi genitori l'avevano lasciata libera di aspettare fino a quando non si fosse sentita pronta, alla fine aveva solamente diciannovenne anni appena compiuti.

Quel giorno Bulma aveva appunto invitato tutta la sua famiglia a palazzo per un thè, era molto dispiaciuta per l'atto che aveva fatto il defunto marito costringendola ad unirsi con suo figlio, il giovane Gohan, però non poteva certo negare che la loro compagnia non fosse piacevole, anzi...

Il quartetto era seduto nelle stanze reali e si poteva percepire un'aria priva di alcuna tensione o malinconia, ma solo di un gruppo di amici che stavano insieme e si godevano una buona bevanda.

“Maestà grazie mille per l'invito”
“Non c'è di che cara, il piacere è mio e poi mi fa sempre piacere passare del tempo con sua figlia e suo marito”
“Bene, allora ha qualche novità da parte del principe Gohan?”
“No, ancora nulla, ma sono arrivati altri scocciatori per presentarmi le loro figlie che sarebbero adatte a lui secondo loro, ma cosa devo fare per farmi capire?”
“Non saprei, sa il principe è veramente un bel ragazzo ed è naturale che tutte se lo vogliano sposare, ma a quanto ho capito ha già la fidanzata”
“Si, è una ragazza fantastica e si chiama Videl, credo che appena torneranno dal loro viaggio si sposeranno e metteranno su una bella famiglia”
Bulma diede una veloce occhiata ad Angel e notò che ella stava fissando la fotografia di Gohan che si era fatto quando aveva sui diciassette anni: indossava la classica divisa Saiyan che metteva in risalto il corpo scultoreo e gli occhi neri, non era niente male in quella foto secondo tutti.

“Angel, ti piace quella fotografia?”
La ragazza si riprese da quello specie di coma e si voltò verso la regina annuendo leggermente mentre le sue candide guance prendevano lo stesso colore dei capelli, cosa molto insolita per una Saiyan

“Si maestà, molto bella”

“Gohan non è mai stato un ottimo fotografo e quella foto non è venuta male, direi che è stato un miracolo.”
“Non direi regina, almeno è riuscito a prendere bene le proporzioni di fotografia e non si è ripreso solo i capelli o solo il busto”
“Effettivamente è vero, ha voluto farla da solo e mi era piaciuta così tanto che l'abbiamo messa qua in bella mostra. Dimmi una cosa cara: ti piace il principino Gohan fisicamente?”
Angel avvampò improvvisamente ritrovandosi a bocca asciutta: e adesso che cosa rispondere? Era sempre stata una ragazza molto timida e in quella situazione si sentiva a disagio, Bulma se ne accorse e ridacchiando le disse che non doveva rispondere realmente. Lei tirò un sospiro di sollievo, anche se dentro il suo cuore non poteva certo negare che il Saiyan non fosse un bellissimo ragazzo.

L'incontro continuò ancora nella calma e nella tranquillità per molto tempo...

 

Nel frattempo sulla Terra, specialmente in una radura sui Monti Paoz si stava decidendo sul da farsi: evocare o meno il drago dato che le sfere erano tutte in loro possesso?
I tre ragazzi erano seduti sull'erba di un prato e stavano discutendo su tutte le varie opzioni: Videl era seduta fianco a Gohan e teneva stretto il suo braccio mentre Radish era di fronte ai due e li guardava scuotendo la testa rassegnato.

“Allora che cosa facciamo adesso?”
“Per me dovremmo fare come da programma, aspettiamo la nascita di mio figlio e poi dopo qualche tempo ce ne torniamo su Vegeta, comunque per l'evocazione si può fare quando volete voi.”
Gohan voleva mantenere a tutti i costi la promessa e voleva che ripartissero dopo sei mesi, ovvero il tempo che rimaneva a Videl prima di partorire: suo figlio doveva conoscere parte della suo origine e quale miglior modo se non quello di farlo rimanere un po' sulla Terra?

Videl però aveva capito che a lui mancavano molto i genitori e la sua gente e non voleva cederlo soffrire solamente a causa sua, quindi cercava di dissuaderlo in tutti i modi possibili, sapeva che a Mr Satan sarebbe mancata molto, ma poteva sempre andarlo a trovare ogni tanto.

“Amore mio ho visto che ti manca molto la tua famiglia, facciamo così: adesso evochiamo il drago ed esprimiamo il desiderio, poi torniamo su Vegeta e ti riabbracci tutti e magari torniamo qua una volta che il piccolo è nato. Credo anche che ti debbano incoronare se Vegeta è morto”
“Ma ti avevo promesso che...”
“Non fa niente tesoro, ne hai passate tante in questi ultimi tempi e hai bisogno di una pausa, va bene?”
“Ma allora a te non dispiace?”
“Affatto”

Gohan allora sorrise alla ragazza e si avvicinò a lei per darle un delicato bacio sulle labbra come ringraziamento per aver capito la sua situazione: era molto grato sia a Videl che allo zio che erano sempre stati dalla sua parte nel bene e nel male.

“Grazie mille Vidy, ti voglio bene”
“Ok allora se avete finito con queste smancerie possiamo procedere, qua con me ho le sfere.”

Radish collocò i sette oggetti magici davanti a loro ed essi iniziarono a brillare richiamandosi uno con l'altro, mancava solo la formula magia e poi il drago avrebbe finalmente fatto la sua magnifica apparizione.

“Videl, ci pensi tu alla frase da dover pronunciare?”

“Si tranquillo, ma il desiderio deve essere espresso correttamente Radish o saranno guai se capisce male.”
“Gli diremo di far tornare le città alla normalità e di far dimenticare a tutti l'invasione Saiyan”
“No Gohan, un solo desiderio, solo uno”

“Ok, allora solo di far cancellare tutto ve bene?”
“Perfetto, posso procedere?”
“Si”
“Drago Shenron appari ed esaudisci i nostri desideri, se puoi”
Una formula ripetuta con tanta speranza, nulla doveva andare storto, il cielo improvvisamente si oscurò e le sfere presero a brillare ancora più intensamente del solito fino ad emanare una luce simile a quella di Gohan Super Saiyan. Un raggio di luce squarciò il cielo nero come la pece e una maestosa figura si fece largo davanti agli occhi dei ragazzi: un enorme drago verde dagli occhi rosso fuoco e un aspetto non del tutto rassicurante: Shenron.

“E' lui Videl?”
“Si Gohan, è lui, ce l'abbiamo fatta...”

Il silenziò calò in quel momento, il drago era maestoso e bellissimo, emanava un qualcosa di mistico e magico, non c'erano dubbi: era veramente il drago delle sette sfere.

“Avanti, esprimete il vostro desiderio e io farò di tutto per esaudirlo”
I tre si guardarono, poi tornarono a fissare quella creatura terrificate per rivolgere il loro timido desiderio: era un momento unico ed estremamente delicato, a parlare fu Gohan con la voce più ferma che poteva.

“Grande Shenron, ti chiediamo di cancellare dalla mente dei terrestri tutto quello che è corrente con i Saiyan, ma non dalla mente di Videl e Mr Satan”
La ragazza lo guardò allibita: aveva ragione, se avesse rimosso la memoria a tutti anche lei e suo padre ne avrebbero risentito, mossa astuta da parte di Gohan e lei lo amava anche per quello.

“Non c'è nulla di più facile”
Il drago sembrava aver esaudito il loro desiderio, anche se materialmente non si era visto nulla e magicamente così come era apparso scomparve con la sua solita formula di saluto

“Il vostro desiderio è stato esaudito, addio”
La creatura scomparve nuovamente nelle sfere che poi si sparsero in tutto il mondo lasciando in cielo sette scie luminose: tutto era finito e il cielo era tornato cristallino come fino a pochi minuti prima.

Gohan, Videl e Radish si guardarono felici: il principe aveva mantenuto la promessa e la Terra non era più in pericolo dopo la morte di Vegeta, tutto poteva ricominciare da capo. Il maggiore se ne andò via come se nulla fosse successo, ma con il sorriso sulle labbra, mentre Gohan e Videl si abbracciavano allegri per essere riusciti nel loro magico intento.

“Evviva ce l'abbiamo fatta!”
“Yuppy, che bello amore mio”
Una festa continua si stava estendendo sui Monti Paoz e i due ragazzi in un susseguirsi di baci e risate festeggiavano come solo due ragazzini avrebbero saputo fare.

“Allora quando partiamo per Vegeta caro mio?”
“Non vuoi salutare tuo padre prima?”
“Certo, ma dopo si parte”
“Ormai aspettiamo domani amore mio”
“E va bene”

Non sapeva perchè, ma fissando il giovane Gohan una nuova e malinconica idea si stava facendo strada nella mente della ragazza: ne era sempre più certa, la sua razionalità non l'ingannare e lei ne era certa. E poi su Vegeta c'erano ottimi maghi, si: si poteva fare...


 

Ritorna all'indice


Capitolo 49
*** Rientro burrascoso ***


Ciao :D
Finalmente sono ritornati su Vegeta, yuppy, mi mancava quel pianeta XD
Vabbè apparte gli scherzi... spero che il capitolo vi sia piaciuto, lo ammetto: è un po' depressivo, ma a me personalmente piace molto trattare della psicologia di Videl quidi ecco qua...
Un bacione e a presto :* <3
Giuly <3 <3

**************************************************
 

 

La mattina del giorno seguente era arrivata molto presto sulle colline dei Monti Paoz e quel giorno segnava le ultime ore sulla Terra per quei tre ragazzi. Tutti si erano svegliati molto presto e l'intera navicella era in pieno fermento per la grande e imminente partenza, Mr Satan era immediatamente accorso quando aveva saputo della partenza della sua amata Videl e in quel momento la stava pregando in tutti i modi per farla rimanere con lui, ma la giovane era irremovibile.

“E dai Videl rimani ancora qualche giorno per favore, mi avevi promesso che fino alla nascita del piccolo non te ne andavi, allora perchè questa decisione improvvisa scusa?”
L'uomo la guardava in modo supplicante, da far tenerezza anche alle pietre, e Videl fissandolo con occhi teneri lo prese in disparte per non farsi sentire da Gohan e spiegargli la situazione

“Vedi papà, Gohan sta soffrendo molto in quanto non vede da due mesi la famiglia e poi non credo che rimanere qua sia un bene. Ci sono stati molti episodi sgradevoli che ci hanno coinvolto e tu lo sai bene e quindi non voglio che lui stia male, è il mio grande amore e farei di tutto per vederlo sorridere serenamente. Spero che tu mi capisca”
Videl abbassò il capo sentendo le guance riscaldarsi: era una ragazza molto dolce e gentile e sapeva quello che era giusto da fare e Satan, anche se a malincuore, capì che stava prendendo la decisione giusta e dentro il suo cuore sapeva che dovevano tornare su Vegeta.

“E va bene piccola, come desideri tu, m a mi sevi promettere che tornerai presto a trovarmi chiaro?”
“Non ti preoccupare papà, farò di tutto per tornare il prima possibile e con un bel batuffoletto tra le mie braccia”
Sorrisero entrambi a quella frase piena d'affetto e si abbracciarono in modo protettivo: ormai era giunta la tanto attesa ora di partenza. Gohan si avvicinò a loro per dire che era arrivato il momento

“Videl amore, andiamo?”
“Si”
Gohan salutò calorosamente il suocero e gli promise che avrebbe fatto di tutto per rendere felice la sua bambina e poi suo nipote e Satan sapeva che poteva veramente contare u di lui, ma ancora non sapeva della decisione tragica che di lì a poco avrebbe preso la sua ragazza, Videl...

Salirono tutti sulla navetta spaziale e i motori si accesero: tutto era pronto per la partenza, Radish, Gohan e Videl salutarono nuovamente Satan mentre si sollevavano in volo e la macchina partiva a tutta velocità verso lo spazio aperto e diretto verso il tanto agognato pianeta Vegeta. La ragazza intanto fissava il terreno sempre più lontano da lei e continuava a pensare sempre alla stessa cosa, mentre la mano di Gohan le cingeva una spalla

“Papà non temere, tornerò il più presto possibile da te...”
Aveva preso una decisione e mai sarebbe tornata indietro per nessuna ragione al mondo.

“Ok e adesso che cosa facciamo per cinque ore?”
La voce di Radish echeggiò nella stanza principale, ma nessuno in realtà sapeva che cosa proporre per passare le ore di volo che li dividevano dall'amata meta.

“Vi dispiace se io vado a farmi una bella doccia calda?”
“Vai pure Videl, hai bisogno di qualcosa?”

“No grazie Gohan, ci vediamo dopo allora”
Videl sorrise e dopo aver baciato sulle labbra il suo amore sparì dietro alla porta della stanza e si diresse in bagno per riempire la vasca con acqua calda e sapone profumato per rilassare i nervi, che i quegli ultimi tempi le saltavano con un non nulla.

Si svestì velocemente e si mise in ammollo in quell'acqua calda e rilassante, aveva un grandissimo bisogno di rimettere a posto le idee e quello era il momento migliore per farlo.

In quegli ultimi tempi si era accorta di molte cose, anche se faticava molto ad ammetterle a se stesse non poteva ignorarle per sempre e sapeva che un giorno o l'altro tutti i nodi sarebbero venuti al pettine, quindi meglio intervenire per primi. Aveva notato che da quando era entrata nella vita del principe dei Saiyan gli aveva recato solamente danni e lo sapeva bene: non era passato un giorno senza il quale per u motivo o per un altro la vita di Gohan non fosse stata messa a repentaglio per colpa sua e lei ci soffriva immensamente, non voleva che il suo unico amore soffrisse a causa sue e non capiva che se lui le era sempre rimasto vicino era solamente perchè avrebbe più che volentieri dato la vita per lei.

Videl stava da tempo immaginando che se lei non fosse mai arrivata a palazzo le cose sarebbero certamente andate diversamente e forse il ragazzo avrebbe avuto una vita felice e tranquilla vicino alla sua promessa sposa e invece Videl pensava di aver rovinato tutto innamorandosi di quel ragazzo mistico e amorevole, che sempre si era schierato dalla sua parte per proteggerla. Credeva che tutte quelle attenzioni non fossero adatte a lei e che si meritasse molto meno amore di quelli che aveva ricevuto da Gohan, non si poteva perdonare nulla. Se lei non avesse messo piede a palazzo il Saiyan sarebbe divenuto un re sicuro e coraggioso e non avrebbe dovuto badare a due bambini: lei e quello che portava in grembo. Amava troppo Gohan per farlo vivere insoddisfatto e aveva preso la sua decisione: lui doveva continuare a vivere in modo diverso per poter essere felice, lei non doveva intervenire nella sua vita...

Mentre pensava a quelle cose calde lacrime si mischiavano alla sua pallide palle già bagnate i suoi occhi spesso allegri e sorridenti si stavano sciogliendo e stavano annegando in quella marea di liquido amaro e salato che li possedeva come prede in gabbia.

Amava Gohan e sapeva che quella era la decisione più saggia da prendere, doveva solo attendere che tornassero su Vegeta per mettere in atto la sua folle idea.

Dopo una mezz'ora uscì dalla vasca ancora con gli occhi umidi e una volta vestita non passò dalla sala principale ma si chiuse in camera gettandosi sul letto e stringendo forte a se il cuscino cercando di trattenere le lacrime, ma risultò inutile.

Non voleva perdere Gohan, ma non voleva nemmeno renderlo triste e infelice, lo amava come mai aveva amato in vita sua e anche se era una decisione difficile voleva andare in fondo, tanto lei alla fine era e sarebbe rimasta un'inutile schiava di terza classe non degna del trono o della vita a fianco del bel principe guerriero.

Era stato proprio lui una volta a dirle che su Vegeta esistevano degli ottimi maghi che sapevano creare moltissime pozioni magiche per l'amore e l'odio, per la memoria e per molto altro ancora, ma non per le malattie: ecco perchè Gohan aveva dovuto rischiare la vita per prendere quel fiore a Videl, appunto: rischiare la vita per lei, nuovamente... Sapeva che questi maghi erano molto esperti e se uno ci andava con una buona somma di denaro potevano fare tutto quello che chiedevi loro, sempre ovviamente nei loro estremi limiti, ma cercavano comunque di accontentarti o almeno di venirti incontro. Videl stava pensando proprio di recarsi da uno di loro per portare a termine la sua matta decisione, sarebbe andata da loro per fare in modo che il suo fidanzato vivesse al meglio il resto della sua vita, sarebbe stato certamente molto doloroso per lei, ma sapeva che era nel giusto, o almeno era quello che pensava lei.

Era stanca, sfinita e alla fine i bisogni fisiologici ebbero la meglio e lentamente le sue palpebre bagnate si chiusero per riaprirsi solamente a dieci minuti dall'atterraggio, fu Gohan, con il suo solito tocco dolce e tenero, a destarla dal suo lungo sonno

“Amore mio, siamo quasi arrivati svegliati”
Videl aprì lentamente gli occhi e una volta trovatasi davanti l'amorevole volto di Gohan le lacrime tornarono a minacciare di uscire, ma lei non voleva arsi vedere piangere così si strinse forte al ragazzo e si morse il labbro per non iniziare a singhiozzare. Lui ne fu molto sorpreso, ma felice di quell'abbraccio lo ricambiò in modo molto naturale e festoso, poi la fissò per qualche istante prima di donarle un dolce e giocoso bacio. Ecco quello che amava di Gohan e che avrebbe sempre amato; quel gesto riuscì solo a rattristarla ancora di più, ma si fece forza per dare troppo nell'occhio e sorrise dolcemente al sua ragazzo.

“Arrivo Gohan”
Lui la prese per mano e insieme tornarono nella cabina principale, dove Radish li aspettava per iniziare le operazioni di atterraggio

“Ti eri addormentata?”
“Si, scusa Radish”
“Fa niente, ma adesso preparati che atterriamo”
“Si...”
Neanche due minuti più tardi la navicella toccò terra, proprio a due passi dal palazzo reale: l'emozione negli occhi di Gohan era chiaramente leggibile, bastava vedere quanto le sue pupille nere brillassero di luce propria una volta arrivati sul pianeta Vegeta. Scesero velocemente dalla navicella per poter finalmente abbracciare i cari, ma mentre scendeva una lacrima amara solcava il volto di Videl...

Ritorna all'indice


Capitolo 50
*** Mazzo di fiori ***


Ciao :D
Eccomi qua ad aggiornare questa storia infinita che so che vi sta scocciando non poco XD
Oky oggi non ho nulla da dire, quindi spero che vi piaccia e scusate il ritardo
Un bacio e a presto :* <3
Giuly <3 <3

*********************************************

 

 

Finalmente erano riusciti a ritornare sul pianeta di origine di Gohan e gli occhi del giovane brillavano di luce propria adesso che aveva messo nuovamente piede su quell'erba che conosceva tanto bene e che amava con tutto se stesso. Nessuno si era accorto del ritorno dei tre ragazzi così decisero di azzerare l'aura per fare una sorpresa a tutti i presenti a palazzo. Videl stava osservando in disparte il suo ragazzo che sprizzava gioia da tutti i pori e si intenerì a quella dolce vista, ma non poteva distogliere l'attenzione dal suo pensiero fisso.

“Videl vieni qua amore!”

Fu lui invece ad avvicinarsi alla sua amata compagna, mentre Radish si stava avvicinando alla porta del palazzo. Gohan la fissò negli occhi per poi abbracciarla molto calorosamente, manifestando così tutto il suo amore per lei: l'amava troppo e non poteva permettere a nessuno di portarla via da lui. Videl in quel momento si sentì malissimo: non poteva credere di aver realmente preso quella fatidica decisione e vedere tutto l'amore che Gohan provava per lei la faceva soffrire immensamente, ma sapeva che aveva preso una decisione saggia, o almeno secondo lei, anche se il dolore la stava massacrando. Sentendo quel corpo amorevole così vicino al suo e le sue braccia che la cingevano dolcemente sentì delle lacrime pungerle gli occhi e non potette resistere a lungo: si strinse maggiormente nell'abbraccio di Gohan e iniziò a singhiozzare immergendo la testa nell'incavo della spalla del suo ragazzo mentre le sue piccole e delicate mani tenevano stretta la sua maglietta.

Il giovane Saiyan spalancò gli occhi per quella strana reazione e per istinto l'abbracciò più forte per farle capire che lui ci sarebbe sempre stato e che non l'avrebbe mai abbandonata per nessuna ragione al mondo.

“Amore mio che cosa ti succede? Sicura che vuoi rimanere su questo pianeta piccola?”
“Si Gohan, non ti preoccupare. Deve essere la gravidanza che mi dà questi cambi di umore, niente di grave veramente. Abbracciami e non mi lasciare mai per favore”
Gohan sorrise teneramente e la cinse nuovamente per farla sentire coccolata e protetta

“Non ti preoccupare: non ti lascerò mai, per nessun motivo nell'universo, ti amo troppo”
Prese il viso di lei tra le mani e le diede un bacio pieno di amore per farle vedere quanto tenesse a lei: molto più della sua stessa vita.

“Ti amo tantissimo anche io, sono pronta adesso, possiamo andare”

“Bene”
Gohan prese per mano Videl e con un dolce sorriso sulle labbra si diresse verso la porta d'entrata del palazzo reale pronto per riabbracciare tutti le persone che più amava, non le vedeva da più di due mesi e non vedeva l'ora di stringere a se gli amati genitori e anche quell'amorevole donna che per anni lo aveva accudito come un figlio: adorava tutti in quel palazzo e non stava più nella pelle dalla voglia di rivederli.

“Ce ne avete messo di tempo, sta bene la ragazza?”
“Si zio, Videl sta bene grazie. Allora come ci presentiamo adesso?”
“E io che cazzo ne so”
“Zio!”
“Bhe?”
“Niente parolacce per favore”
“Scocciatore, comunque bho, prova a bussare e guardiamo che faccia fanno no?”
“Che bell'effetto sorpresa veramente, e vabbè proviamo così su, tu piccola mia hai qualche idea?”
La ragazza ci pensò su un attimo, poi sorrise allegramente e propose quello che la sua mente aveva appena partorito, sperando che quei due scimmione avessero gradito, ma conoscendoli...

“Effettivamente avrei una piccola ideuccia”
“Dì forza tesoro, non tenerci sulle spine dai”
“Che ne dite di andare a prendere un po' di fiori per poi nascondersi dietro, faresti una bella sorpresa, in tutti i sensi!”

Radish storse un po' il naso per quell'idea talmente stupida secondo lui, ma Gohan sorrise calorosamente e annuì convinto: era una pensiero gentile e a lui piacque molto, al contrario di un secondo scimmione che non condivideva affatto le strane idee di una ragazzina testarda e irascibile.

“Certo amore mio, che bella idea, brava!”
La sollevò facendola girare più volte in preda all'euforia e le schioccò più baci si tutto il viso, Videl ricambiò il sorriso, ma dentro di lei sentiva il cuore frantumarsi per la disperazione e il dolore, stava immaginando la vita senza quel dolce sorriso che le aveva fatto battere il cuore, ma quella volta resistette e cercò di mantenere quell'amorevole sorriso che la caratterizzava da sempre.

“Perfetto tesoro”
Passò la sua mano sul volto di Gohan per carezzarlo delicatamente e appoggiò il suo naso su quello del sua amore

“Andiamo?”
“Si, andiamo”
“Tu zio vieni?”
“No, vi aspetto qua: queste cose sai che non fanno per me”
“Fai tu...”
I due ragazzi si allontanarono mano nella mano verso il paese per comperare i fiori più belli che si potessero trovare su quel magico pianeta e in volo lo raggiunsero in pochissimi minuti, quindi si recarono subitissimo nel negozio più bello della cittadella ed entrarono sorridenti, subito la commessa riconobbe il suo buon principe.

“Principe Gohan, che bella sorpresa, mi dica in che cosa posso esserle utile in questo umilissimo negozio”
“Salve anche a lei, senta: mi potrebbe fare un bellissimo mazzo di fiori da regalare a palazzo? Sa ci tengo molto che sia speciale e mi fido di lei”

“Non si preoccupi, farò del mio meglio per renderla felice”
La donna sorrise al ragazzo e iniziò a prendere i fiori più belli e colorati che aveva in negozio e in meno di cinque minuti un bellissimo mazzo colorato e profumato troneggiava sul tavolo del negozio: un lavoro impeccabile, che rese felici i due viaggiatori interplanetari.

“Come le sembra sire?”
“Bellissimo, è stata fantastica, la ringrazio molto. Quanto le devo?”
“Ma sta scherzando vero? Nulla per i miei buoni sovrani”

“Ne è sicura?”

“Sicurissima principe Gohan”
“Allora grazie mille, è molto gentile”
“Di nulla maestà e porti i miei umili saluti a palazzo”
“Certamente, arrivederci”
“A presto”

Gohan e Videl salutarono nuovamente e volarono verso il palazzo con il mazzo enorme in mano

“Visto che bellezza piccola mia?”
“Già, saranno tutti felici di rivederti”
“Di rivederci amore mio, tutti e tre”
“Hai ragione Gohan, scusa”
“E di che?”
Videl lo fissò negli occhi e rise delicatamente prima di dargli un bacetto sulla guancia in segno di gratitudine

“Al mio principe preferito, per una vita felice”
Gohan le fece l'occhiolino e la baciò di rimando, in modo molto divertito: l'amava con tutto se stesso e non l'avrebbe fatta allontanare da lui per nulla al mondo.

Arrivarono a palazzo ridendo e scherzando e non appena videro il Saiyan maggiore gli fecero cenno e arrivarono alla porta tutti felici

“Radish guarda che belli”
“Si, si stupendi, ma adesso muoviamoci che ho fame”
I due amanti si guardarono e trattennero a stento le risate mentre si avvicinavano al campanello: Gohan si nascose dietro il mazzo di fiori e i due invece rimasero in disparte aspettando il momento giusto per uscire

“Vado?”
“Vai”
“Ok”
Gohan prese un bel respiro e sorridendo suonò il campanello del grande palazzo e ad aprire fu uno dei tanti domestici, dopo qualche attimo di silenzio.

“Buon giorno signore, avrei questo mazzo di fiori per la regina”
“Lo dia a me, ci penso io a farglielo ricevere”
“No, no la faccia venire qua alla porta”
“Mi spiace, ma le regole sono regole caro mio e non posso fare quello che mi chiede”
Allora il principe si scostò i fiori dal volto, facendo vergognare immensamente il povero addetto, che cercò di scusarsi per l'immenso errore

“Mi scusi sire, io non volevo dirle questo, la chiamo subito la regina, scusi nuovamente”
“Non si preoccupi, ma non dica che sono io e chiami anche Chichi e Kakaroth per favore”
“Certamente, come vuole maestà”
“Grazie”
L'uomo scomparve nel grande palazzo e Gohan ingoiò a vuoto per la preoccupazione, ma stringendo la mano della compagna si calmò un poco

“Grazie amore”
“Prego piccolo mio”

Ed ecco che dal castello venne fuori una persona ben conosciuta in tutto il pianeta, seguita da altre due presenze molto familiari e molto amate dal giovane Saiyan: finalmente li rivedeva e non poteva essere più felice

“Buon giorno signore, mi hanno chiamata: qual è la motivazione?”
Il ragazzo sorrise da dietro due rose rosse e blu e non sapendo cosa dire decise di tenere per poco una piccola messa in scena
“Maestà la prego di accettare questi fiori da una persona che la ama con tutto il cuore, accetti i fiori di un umile ragazzo che non la vede da settimane e che ha sentito tantissimo la sua mancanza”
Bulma storse il volto, ma intuendo la dolce voce che sentiva provenire da dietro riconobbe il suo amato figlio adottivo

“Certo che accetto i fiori principino, ma vedi di non farmi più prendere certi colpi piccolino”
Gohan si scansò i fiori dal volto e corse ad abbracciare tutti e tre i presenti che non si trattenevano dalla felicità: Bulma e Chichi iniziarono a piangere dalla gioia e Kakaroth sorrise vedendo che il figli stava bene: non c'era nulla di meglio in quel momento

“Mi sei mancato tantissimo figlio mio, ti voglio bene”
“Anche io mamma, mi sei mancata un casino e guarda un po' chi c'è con me”
Allora i due ragazzi che stavano indietro si affacciarono e tutti furono accolti calorosamente dagli abitanti del palazzo: erano mancati moltissimo a tutti e quindi il loro improvviso ritorno aveva portato tanta gioia nel cuore di tutti, non desideravano di meglio i quei momenti. Dopo abbracci, baci e saluti vari furono tutti accolti dentro per farsi raccontare tutto nei minimi dettagli, ma durante l'entrata Chichi notò perfettamente lo strano sguardo nel volto abbattuto ella fidanzata del suo amato figlio e forse in quel momento capì qualcosa che non aveva il coraggio di dire...

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 51
*** Chiacchiere ***


Ciao :D
Ecco anche un nuovo capitolo che spero che vi possa piacere.
L'ultimo di Kisses lo pubblicherò stasera o massimo domani pomeriggio, non temete (Tranquilla e chi si preoccupa per te? -voi)
Vabbè io ve lo dico e voi fate quello che credete XD
Un bacione a tutti e a presto :*
Giuly <3 <3

*************************************************************

La gioia di riavere il tanto amato principe a palazzo si diffuse come una macchia d'olio tra i vari abitanti del castello, tutti erano entusiasti del ritorno del trio e già tutti parlavano della prossima incoronazione e di un imminente matrimonio. Gohan era al settimo cielo e non poteva negare a nessuno un radioso sorriso proveniente dal più profondo del suo cuore e salutava entusiasta tutti quelli che incontrava, ma le sue attenzioni speciali erano tutte per la dolce regina del pianeta e per i suoi amati genitori che non vedeva da ben due mesi. Radish li seguiva silenzioso e apparentemente freddo, anche se pure lui era molto felice del ritorno a casa e Videl guardava dolcemente il suo ragazzo colmo di gioia e non potè fare a mano di intenerirsi per quella gaiezza infantile che da sempre lo caratterizzava. In pochi minuti si trovarono seduti tutti insieme nella grande sala reale ed erano pronti per apprendere che cosa era accaduto in quelle settimane in cui non si erano visti, ma inizialmente Bulma si sentì in dovere di mettere al corrente Gohan della morte di Vegeta, che se lui in cuor suo lo sapeva di già ed ecco perchè non aveva fatto domande mettendo piede a palazzo.

“Gohan, prima di tutto devo dirti una cosa, è molto seria”
Il ragazzo vedeva molta tristezza negli occhi della madre adottiva e in un attimo comprese la ragione della sua malinconia e per istinto abbracciò la donna stringendola forte a se in modo comprensivo. Bulma non comprese a pieno il perchè di quel gesto, ma ricambiò la stretta e dovette ricorrere a tutta la sua volontà per non iniziare a piangere come una bambina: lei amava quella parte sensibile e comprensiva del ragazzo e i suoi gesti valevano più di mille parole, ringraziava sempre il cielo per non aver fatto in modo che Gohan in passato l'avesse rifiutata una volta scoperta la verità sulla sua famiglia.

“Gohan, so che sarà difficile per te, ma devo dirti una cosa molto importante, come avrai visto Vegeta non c'è adesso e...”
“Lo so, mi dispiace tantissimo...”
Bulma rimase scioccata da quella realtà: non sapeva come il giovane sapesse quelle cose, ma fu felice che lui in quel momento fosse lì e le stesse accanto: si fece cullare dalle forti braccia e dal suo respiro regolare mischiato al battito normale del suo cuore.

“Come fai a saperlo?”
In quel momento era come se fossero solo loro due in tutto il palazzo, e tutto era magico e la dolcezza era sempre nell'aria.

Gohan la fissò negli occhi e sorrise in modo triste: non voleva farla preoccupare e quindi non le disse dell'attacco al cuore, ma le disse solamente parte della cruda verità

“Lo sapevo, il mio cuore me lo ha detto”

Bulma gli carezzò la guancia come si fa ad un bambino e gli sorrise di rimando cercando di trattenere la tristezza che la opprimeva: gli voleva veramente molto bene e averlo accanto in quel momento le faceva solamente bene.

“Gohan, mi dispiace tantissimo sai?”
“Non ti preoccupare: io sto bene veramente. Io mi preoccupo per te, ti voglio troppo bene e non voglio che tu soffra”
La donna era intenerita dalla reazione del Saiyan e continuò più volte a ripetergli che lei stava bene e che non si doveva preoccupare, ma c'era un secondo tasto dolente da affrontare, ma c'era ancora tempo e adesso bastava essere insieme.

“Amore grazie per esserci sempre e grazie per essere sempre con me dopo tutto quello che hai passato”
Gohan strinse nuovamente Bulma per farle capire che non le importava nulla se lei era o meno la sua vera madre: l'amava indifferentemente e la ringraziava per non aver fatto come Vegeta.

Gli altri guardavano la scena con il sorriso sulle labbra: si capiva che tra i due c'era molto legame e che la Saiyan era stata una figura fondamentale per la crescita mentale e fisica del futuro re.

“Allora, che ne dite se lasciamo da parte la tristezza per un po' e vi racconto che cosa è successo sulla Terra?”

Gohan non voleva rattristare nessuno più del dovuto e cercava di mantenere un po' l'allegria nel gruppo proponendo di raccontare la non allegrissima storia delle vicende terrestri.

“Ma certo figliolo, non vediamo l'ora, veramente”
Kakaroth fece l'occhiolino al ragazzo e tutti e tre iniziarono a raccontare che cosa era successo, cercando di rendere la storia avvincente come se stessero narrando una fiaba avventurosa ad un bambino. Gohan era quello che meglio riusciva a dare un'intonazione particolare e quando era lui a parlare tutti erano rapiti dalla sua bravura e sembrava che le cose stessero accadendo in quel preciso momento, quindi il tutto fu avvolto in un alone magico e mistico. Via via che la storia andava avanti Chichi notava uno sguardo sempre più sconsolato nel pallido viso di Videl e stava intuendo che la gravidanza portava in lei dei grandi problemi emotivi, forse aveva intuito che la giovane non voleva fare soffrire Gohan mettendo sulle sue spalle la nuova responsabilità di un pargoletto.

Il giovane finì di raccontare la storia e istintivamente i genitori lo abbracciarono contenti che fosse tornato sano e salvo da tutte quelle occasioni di fallire che l'ombra della morte gli aveva dato. Gohan sorrise leggermente imbarazzato e cercò di unire nell'abbraccio anche i due rimasti soli, ma mentre Radish si tirò volentieri indietro, Videl ne fu felice e si strinse vicino al petto del suo fidanzato e immerse la testa nella sua maglietta per nascondere le lacrime che uscivano da sole e fu proprio in quel momento che Chichi ebbe la conferma che la ragazza non stava bene e decise che avrebbe parlato con lei la sera stessa, non c'era alcun minuto da perdere e una bella chiacchierata tra donne in quei momenti era più che confortevole.

“Veramente ragazzi sono felicissimo del vostro rientro, spero che adesso non cominciate a scorrazzare ovunque per il pianeta!”
Kakaroth fece l'occhiolino a tutti, che immediatamente iniziarono a ridacchiare, ma subito dopo riprese un'anormale aria seria per parlare di un argomento estremamente serio

“Scusate, ma so che la regina vi deve parlare di una cosa seria, che riguarda te figlio mio, te e il tuo futuro”
Gohan squadrò tutti i presenti per poi rivolgere un'occhiata curiosa alla donna che lo aveva allevato: non sapeva che cosa pensare, quindi fece in modo che lei gli raccontasse tutto

“Vedi, Vegeta non c'è più e il pianeta ha bisogno di un nuovo re per governare al meglio e credevo che adesso che finalmente sei tornato si potrebbe celebrare il rito di incoronazione”
Il ragazzo rimase si stucco: sapeva che prima o poi il momento sarebbe arrivato, ma ancora non ci aveva mai pensato seriamente e per un istante non ebbe parole, ma credeva che l'idea era corretta e quindi era felice della proposta, anche perchè poi si sarebbe dovuto sposare con l'amore della sua vita: Videl.

“Certamente, credo che sia la cosa migliore da fare, ma quando?”
“Ancora c'è del tempo, ma entro l'anno serve un nuovo re, è una legge”
“Non ci sono problemi: entro l'anno sarò re, marito e padre, in poche parole l'uomo più felice dell'intero universo”
Dicendo queste parole guardò la sua ragazza e la strinse a se dandole un bacio leggero e puro: si vedeva quando amasse quella corvina pepata che cambiava umore in continuazione. Videl sorrise e si accostò ancora di più al principe abbracciandolo dolcemente.

Decisero di ritirarsi nelle loro stanze per disfare i bagagli e riposarsi un po' prima dell'ora di cena, ma Gohan aveva da fare una proposta

“Videl amore mio, tu da oggi vieni a dormire in camera mia, faremo portare un letto matrimoniale”
“Non vorrei disturbare”
“Ma scherzi vero? Diventerai mia moglie e quindi è ovvio che verrai in camera con me, non dire stupidaggini tesoro mio”
Un puro sorriso solcò il volto del giovane e prendendo anche la valigia di lei si avviò nella stanza dopo aver dato un bacetto sulla guancia di lei e Chichi decise che quello era il momento giusto per parlare

“Scusa Gohan, te la rubo un attimo, permetti?”
“Mamma? Certo, io vi spetto di là”

Sorrise nuovamente e si avviò nelle stanze reali, mentre Videl, Chichi e Bulma (che aveva intuito qualcosa pure lei) decisero di andare in camera della regina per poter parlare tranquillamente.

“Videl cara, scusaci se ti abbiamo portato di qua, ma ti dobbiamo parlare di una cosa importantissima”
La corvina non disse una parola, ma senza sapere il perchè iniziò a piangere e si gettò tra le braccia delle due donne, che si guardarono stranite. Sentiva che di loro si poteva fidare e non ce la faceva più a starsene zitta: doveva sfogarsi con qualcuno e parlare del suo dolore e sapeva che con loro poteva essere libera perchè non le avrebbero mai voltato le spalle...

Il momento della verità era arrivato.

Ritorna all'indice


Capitolo 52
*** So che alla fine farete la cosa giusta... ***


Ciaoooo :D
Meglio tardi che mai no? E quindi ecco il nuovo capitolo :D
Non ho niente da dirvi perchè sono stanchissima XD
Spero solo che il capitolo vi piaccia, non so se si vede ma sto prendendo le parti di Videl *.*
Un bacione e alla prossima :*
Giuly <3 <3

************************

 

 

Videl si era abbandonata a tutto il dolore e la frustrazione che provava in quel momento, erano giorni che si stava nascondendo dietro un muro di bugie e sofferenza e piano piano il mattone portante era stato levato e le lacrime avevano iniziato a sgorgare senza sosta dagli occhi della terrestre. Sentiva un affetto particolare verso quelle due donne che si facevano chiamare Chichi e Bulma, sapeva che di loro si poteva fidare e si sentiva più che libera di mettere anche loro al corrente della folle idea che le stava passando per la testa da qualche tempo e sapeva che loro l'avrebbero ascoltata senza giudicarla.

Nel frattempo le due donne erano rimaste esterrefatte dalla strana reazione della corvina: si era sempre mostrata come una ragazza forte e determinata e quello slancio di affetto era sembrato un po' strano per le due, non si aspettavano di vederla crollare emotivamente da un momento all'altro.

Chichi accolse completamente tra le sue braccia l'esile corpo di Videl e iniziò a carezzarle dolcemente i corti capelli neri, mentre lei si stringeva alla madre di Gohan bagnandole il vestito con le sue salate lacrime, ma a lei in quel momento non importava: l'essenziale era riuscire a calmare l'animo di quella ragazza che stava portando in grembo il suo già amato nipotino, non doveva soffrire a quel modo, non se lo meritava.

“Videl, non piangere per favore, qualsiasi cosa tu abbia ricorda che lo supereremo insieme, tutto passerà nel miglior modo possibile, credimi piccola mia, non hai niente da temere”
Bulma cercava in tutti i modi di riportare un flebile sorriso sul volto della ragazza: anche lei non sopportava di vederla piangere disperata dopo tutto quello che aveva passato in quei mesi, si meritava la felicità e tutte e due lo sapevano perfettamente.

Videl intanto si stava rendendo conto che crollare davanti a quelle due donne dal cuore d'oro non era stato molto saggio, ma sapeva che tutto ciò che dicevano e facevano era per il suo bene e si sentiva tranquilla quando era con loro e poi non doveva più temere le ire funeste del re Vegeta, in quanto ormai defunto da un paio di mesi.

Cercò in tutti i modi di ricomporsi un poco e alla fine si staccò dal forte abbraccio della futura suocera e si asciugò le lacrime che stavano ancora incessantemente scivolando sul suo pallido volto e riprese una posizione decente e presentabile, per quanto il dolore glielo permettesse.

“G-grazie mille, siete delle vere amiche”
Bulma e Chichi le sorrisero dolcemente cercando di rincuorarla e le dissero di iniziare a raccontare loro tutto quello che le stava passando per la mente in quel momento.

“Cara, se vuoi puoi raccontarci tutto, che ne dici?”

Le corvina annuì lentamente e dopo essersi asciugata completamente il volto iniziò a raccontare tutto quello che da giorni la turbava tantissimo

“Videl, siamo tutte orecchio tesoro”
Lei prese un bel respiro profondo e partì con la sua narrazione

“Ho paura, tantissima paura. Da quando sono arrivata a palazzo ho fatto solo in modo che Gohan subisse tutto per colpa mia, non posso più sopportare che lui soffra a causa mia. Lo amo troppo e non posso permettere che per il resto della sua vita sia sottomesso alla mia infantile innocenza e mi seno colpevole di tutto ciò che gli sta succedendo. So che vi potrò sembrare una matta o una stupida, ma credo che la mia decisione sia la più giusta per migliorare la sua vita e quella di tutti: me ne voglio tornare sulla Terra e fare in modo che Gohan viva felice con al fianco una ragazza che non sia colpevole quanto me. So che lui lo potrebbe scoprire così voglio prendere una pozione per fargli dimenticare tutto, così si potrà tranquillamente sposare con Angel senza rimpianti e la sua vita trascorrerà felice. Voglio solo il meglio per il mio amore...”
Videl aveva parlato tutto d'un fiato, senza mai fermarsi, mentre sul volto delle due donne si stava dipingendo una faccia sconvolta e disperata: non avrebbero permesso in nessun modo che lei attuasse il suo piano, sapevano che non era per niente colpa sua e avevano il dovere di farglielo capire, anche se lei sembrava molto convinta di quello che voleva fare.

Bulma allora puntò sulla cosa che in quel momento stava più a cuore alla ragazza

“E vostro figlio?”
“Non lo so, non voglio che cresca senza un padre, ma non voglio che Gohan si porti sulle spalle anche questo problema, già ci sarei io e quindi....”
“Tu sei una pazza, non farai niente di quello che hai detto chiaro? Gohan ti ama più della sua stessa vita e io lo so bene, non è come dici tu: non sei affatto un fardello per lui, anzi. Credi che lui sarebbe felice se gli portassi via il figlio? Credi che se non lo avesse voluto ci avrebbe messo molto a lasciarti? Per lui tu sei la sua vita e non è colpa tua tutto quello che è successo, non sei stata tu la causa mettitelo bene in testa! Non farti del male per favore, tu sei la persona giusta per mio figlio, tu e solo tu hai capito?”
Si stava commuovendo anche Chichi mentre parlava in modo sicuro e coinciso alla ragazza: non voleva permettere che lei si addossasse tutte le colpe, colpe che per di più non le appartenevano minimamente e che lei si stava inventando totalmente.

Videl però era molto determinata a portare avanti la sua pazza idea e non ne voleva sapere di lasciare perdere

“No, non è come dici tu Chichi: è tutta colpa mia e me ne sono resa conto troppo tardi, mi dispiace tantissimo, ma non ci posso fare nulla: ormai ho deciso. Mi spiace molto per tutti, ma credo che sia la soluzione più corretta per tutti, ma voglio che Gohan veda almeno una volta suo figlio, ne ha il diritto infondo non credi?”
Bulma e Chichi la fissavano stranite: sentivano nel suo timbro triste di voce che era una ragazza veramente molto convinta, ma non accettavano ancora la sua decisione, neanche con tutta la loro più buono volontà, proprio non ce la facevano

“Sei una pazza Videl, lasciatelo dire, non puoi abbandonare tutto per una tua stupida supposizione, per di più insensata. Non puoi...”
“Ma...”
“Niente “ma” Videl,non mi devi spiegare più nulla a me e neppure a Chichi. Non sai quello che stai facendo in realtà, so solo che te ne pentiresti subito, ma allora sarebbe troppo tardi e non potresti fare più nulla per tornare indietro”
“Lo so Bulma, ma vedi di capirmi: so che tutto questo vi potrà sembrare stupido e istintivo, ma sono arrivata a questa conclusione dopo lunghe e sofferte riflessioni e so che è la cosa più corretta da fare”

Videl stava per ricominciare a piangere, ma trattenne quel liquido doloroso che le stava pungendo gli occhi e cercò di assumere l'aspetto più serio che poteva

“Ormai ho preso una decisione e non ho la minima intenzione di tornare indietro, mi dispiace tantissimo”
“Non sai quello che stai dicendo, non lo sai e te ne pentirai”
“Chichi per favore non dire così, mi fai stare sempre peggio. Non credi che sia stato difficile per me prendere una simile decisione? Ci ho sofferto molto, ma è solo che credo che alla fine sia meglio per tutti e non solo per lui. Ormai era già promesso ad un'altra ragazza che sicuramente merita molto più di me e io mi sono messa in mezzo senza la minima autorizzazione. Per favore, cercate di capirmi ed aiutatemi ad esaudire la mia richiesta”
Le due donne rimasero in silenzio per molto tempo non avendo la minima idea di che cosa dire: sapevano che lei stava sbagliando completamente, ma potevano intuire una punta di disperato aiuto nella sua voce, non sapevano che cosa fare.

Istintivamente però la strinsero in un nuovo abbraccio per rassicurarla

“Non temere piccola, tutto si sistemerà per il meglio”
Lei stava per rispondere, ma Gohan catturò la loro attenzione

“Videl, vieni per favore?”
La ragazza allora si staccò dall'abbraccio e facendo come se nulla fosse successo fece ritorno dal suo fidanzato donandogli un dolcissimo bacio.

“Ti amo Gohan, non dimenticarlo mai capito?”
Il ragazzo sorrise teneramente a quelle parole e la strinse a se in modo protettivo

“E come potrei scordarmelo amore mio?”
Risero entrambi e si recarono nella stanza del giovane Saiyan dove era già stato posizionato un letto matrimoniale bellissimo

“Quanta velocità”
“Visto piccola mia che bellezza?”
Non le diede neanche il tempo di rispondere perchè la strinse nuovamente e la trascinò sul letto per farle un po' di coccole: avevano il bisogno di rimanere un po' da soli e in santa pace una volta ogni tanto.

“Ti amo Videl, sei la mia vita”
Quella frase fece molto male alla ragazza, ma fece finta di nulla e continuò a coccolare il suo dolce principe convinta che Bulma e Chichi alla fine avrebbero capito e l'avrebbero aiutata.

Ritorna all'indice


Capitolo 53
*** Abbiamo deciso di aiutarti ***


Ciao :D
Aggiornamento per voi, eccolo qua al tavolo 13 in perfetto (?) orario XD
Ok, dovrei farmi vedere da un medico, ma da uno bravo però.... Tanto già oggi ci sono andata, vergognandomi a morte, quindi volta più volta meno. cambierà il tipo di medico, poi per il resto >.<
A parte gli scherzi: ecco il capitolo 53, spero che vi piaccia e lo so, lo so: 'sta storia sta durando più della guerra di Troia, ma che ci posso fare scusate?
Un bacione e a presto :*
Giuly <3

*************************************************

Il sole sorse nuovamente sul pianeta Vegeta e dei raggi luminosi invasero la camera dove dormivano abbracciati Gohan e Videl: quella notte era stata molto dolce e tenera, Gohan aveva cinto per tutto il tempo la sua amata e aveva fatto di tutto per farla sentire a suo agio. L'amava con tutto se stesso e con le sue forti braccia aveva fatto in modo che lei non soffrisse freddo e non avesse gli incubi; varie volte quando erano insieme su quella navicella lei aveva fatto notte insonni o molto tormentate e il Saiyan non voleva che questo si ripetesse.

La vita a palazzo era già iniziata da un pezzo, ma i due amanti non ne volevano sapere di aprire gli occhi e ricadere nel presente, Chichi si era recata un paio di volte nella loro stanza, ma alla fine aveva rinunciato allo svegliarli pensando che si meritassero un po' di riposo.

Nel frattempo la donna continuava a meditare sulle parole che aveva udito il pomeriggio prima dalla sua futura nuora, non poteva credere che lei volesse fare una cosa del genere: sapeva che amava Gohan più di qualunque altra cosa al mondo e lei non poteva permettere che i due si separassero proprio in quel momento tanto importante per la vita di entrambi. Sapeva che Videl stava facendo una pazzia, ma quella notte lei non era riuscita a chiudere occhio perchè la sua mente era rimasta affollata da una miriade di idee differenti tra loro.

Perchè tutto d'un tratto si sentiva così solidale con la corvina? Perchè sentiva nel suo cuore che c'era un fondo di verità nelle parole della ragazza?

Non riusciva a rispondere a tutte quelle domande che le rimbombavano nella testa e lo sconforto la stava assalendo: non riusciva a spiegarsi il perchè tutto d'un tratto le venisse spontaneo provare tutta quella tenerezza nei confronti di quella che sarebbe dovuta divenire sua nuora, non se lo sapeva proprio spiegare.

Era interdetta sul da farsi: la ragione le diceva di far dimenticare tutta quella brutta faccenda a Videl e ricordarle continuamente che Gohan l'amava e che gli avrebbe spezzato il cuore se lei se ne fosse andata, ma istintivamente il suo cuore continuava a dirle che la ragazza stava veramente soffrendo molto e realmente si sentiva strana e solamente d'impiccio in quella situazione. Conosceva bene suo figlio e si rendeva perfettamente conto da sola che se si fosse sposato con Angel la sua vita sarebbe stata molto diversa, anche in paggio volendo, sicuramente sarebbe stato infelice con a fianco una donna che non amava.

Non sapeva che cosa fare: aiutare o meno Videl a scappare da quel mondo che non sentiva più suo? Aiutare o no la futura moglie dell'unico figlio a ribellarsi alle leggi della natura e privare così Gohan di un figlio e di una moglie da amare?

In quel momento si sentiva persa e sola, non aveva la minima idea di che cosa fare.

Anche nella mente di Bulma stavano passando i medesimi pensieri: sapeva che Gohan era un ragazzo molto responsabile e a lui non pesava affatto prendersi cura della sua amata: era la cosa migliore che gli fosse mai successa in tutta la sua vita e sapeva che l'amore per lui era il sentimento più forte di tutto. Entrambe però sentivano qualcosa nel loro cuore che diceva loro che forse Videl non era del tutto pazza e quel sentimento che albergava nel suo giovane cuore non era solo il frutto degli ormoni in circolazione a causa della prematura gravidanza, ma c'era un qualcosa che toccava anche loro, specialmente il fragile animo della regina. Anche lei da giovane aveva sofferto molto a causa della mancanza di affetto del marito, era sempre stata trattata come una schiava e lei stessa alla fine era arrivata a pensare che non valesse un soldo bucato in realtà, si sentiva sola e senza dignità, ma poi un giorno arrivò quel bimbetto dagli occhioni scuri a ridarle tutta la gioia che le era stata privata in moltissimi anni. Le ripetute percosse l'avevano resa sterile e quando Vegeta tornò a palazzo con due nuovi schiavi e un batuffoletto rosa tra le braccia non seppe se arrabbiarsi maggiormente o ringraziarlo per averle dato la possibilità di avere un bimbetto a cui badare. Gohan era sempre stato la sua unica fonte di gioia e di speranza e sapeva che se Videl lo avesse lasciato, anche cancellandogli la memoria, lui non sarebbe stato più lo stesso e la sua gaiezza giovanile si sarebbe spenta appena avesse sigillato con Angel la promessa di una vita insieme.

Alle due bastò solamente uno sguardo di intesa quella mattina per confidarsi segretamente le loro paure e le loro preoccupazioni, le parole erano superflue e tutto il loro sentimento era detto in quegli occhi spenti e assonnati. Poteva essere una decisione affrettata o senza alcuna spiegazione, ma sapevano che cosa fare adesso, se lo erano lette negli occhi, con o senza il permesso degli altri avrebbero fatto quello che il cuore diceva loro, ma non avrebbero mai reso invivibile l'esistenza di nessuno di loro due: forse quella soluzione poteva veramente funzionare bene per entrambi, adesso bisognava solo vedere se a Videl andava bene.

Kakaroth stava seguendo le mosse delle due donne, ma non riusciva a capirci un gran che e anche parlando con il suo amato fratello non era riuscito a venire a capo di quella faccenda a detta loro “per ragazze”. Aveva notato anche lui un leggero cambiamento in Videl, ma credeva che fosse stanca per la gravidanza e alla fine non ci fece più caso, ma notò che ad un certo punto la moglie e la regina si erano allontanate furtivamente con un'aria altamente misteriosa e che quando si erano degnate di fare ritorno non avevano una bella cera e sembravano appena reduci da una decisione alquanto difficoltosa. Non ci stava capendo più nulla...

 

Ormai era mattina inoltrata e finalmente il volto di Gohan cominciò a riprendersi da quel sonno profondo che la sera prima lo aveva investito come un fiume in piena: aveva cenato e poi si era subito ritirato nella camera insieme a Videl e lì si erano addormentati entrambi quasi subito. Il Saiyan distese i muscoli e si voltò per vedere come stesse la sua dolce Videl: la vide rannicchiata vicino al suo corpo possente che dormiva ancora, aveva un braccio appoggiato sul materasso e l'altro che passava sotto al collo di lui. Il principe sorrise vedendola così fragile rispetto a lui e si apprestò a ricoprirla con il lenzuolo e avvicinò le labbra al suo volto per donargli un leggero bacio sulla fronte e uno sulle labbra, lei non si mosse, ma sorrise e continuò a dormire tranquillamente.

Non lo aveva detto a nessuno per paura di essere giudicato male, ma Gohan era già qualche tempo che aveva notato in Videl un comportamento strano e inusuale per lei: era cambiata molto e aveva notato nei suoi occhi una strana luce che non aveva mai visto. Credeva che forse lui avesse combinato qualcosa che non avrebbe dovuto e si promise di chiedere informazioni alla ragazza una volta che si fosse svegliata completamente. Aveva paura che fosse solo colpa sua il fatto che lei fosse cambiata in modo inspiegabile e il solo sentirsi responsabile lo faceva stare malissimo: non voleva che lei soffrisse a causa della sua natura da eterno scimmione. Si avvicinò nuovamente a Videl, ma questa volta al suo orecchio e iniziò a sussurrarle qualcosa di incomprensibile per l'orecchio umano, ma che proveniva dal più profondo del suo cuore.

“Videl ti prego perdonami se ho fatto qualcosa di sciocco, non era mia intenzione credimi. Io ti amo con tutto me stesso e darei anche la mia vita per te, ma non voglio vederti stare male, voglio tornare a bearmi dello splendore dei tuoi occhi azzurri e non permetterò a nessuno di farti del male. Voglio stare con te e con il piccolo che nascerà, so di essere ancora molto giovane per prendermi cura di una moglie e di un bambino, ma il mio sentimento supera ogni cosa e ti giuro che mi priverò di tutto se necessario, ma tu non abbandonarmi mai”
Una piccola lacrima cadde dagli occhi neri del ragazzo e finì sul volto di Videl, che stranamente iniziò ad aprire gli occhi e quando si accorse della figura del suo amore a pochi millimetri da lei una morsa al cuore la prese e senza pensarci due volte lo strinse a se con tutta la forza che aveva in corpo, aveva sentito qualcosa durante il sonno e non poteva nemmeno pensare che Gohan si stesse addossando tutte le colpa, quando in vece per lei ricadevano sulla sua persona.

“Non dire stupidaggini piccolo mio, tu non hai fatto niente, non devi affliggerti, io sto bene”
Lui sapeva che stava mentendo, ma quella volta non pronunciò parola e posò la sua testa sui capelli neri di lei e la fece aderire meglio al suo petto.

“Ti amo Videl”
“Anche io Gohan”
Stettero in silenzio per alcuni minuti, stetti ognuno nella braccia dell'altro, non c'era nulla di meglio in quel momento, ma sfortunatamente furono interrotti dalla porta che scricchiolava.

“Che cosa succede Gohan?”
Il Saiyan si sciolse dall'abbraccio e dopo aver dato un bacetto alla ragazza scese dal letto e si diresse alla porta per poi aprirla.

“Buon giorno Gohan, non ti degni nemmeno di metterti un paio di pantaloni oggi?”
Il ragazzo sbiancò trovandosi a pochi centimetri la madre con un sorriso malizioso sulle labbra e cercò di togliersi dai guai cambiando discorso

“Mamma che cosa ci fai qua?”
“Non cercare di cambiare discorso bello”
Gohan inghiottì a vuoto quella volta e sorrise imbarazzato: non sapeva che pesci pigliare con la madre alle volte

“E vabbè, questa volta te la passo, ma adesso mi potresti lasciare sola con Videl se non ti spiace? Dovremmo parlare di cose da donne e non credo che ti interessi, anzi se mi vai a chiamare anche la regina mi faresti un grande favore figliolo”
Il principe squadrò la madre, ma poi obbedì e dopo essersi vestito sparì per i corridoi del castello per poi fare ritorno con Bulma al seguito

“Grazie amore, adesso vattene però...”
Gohan, sentendosi escluso alla grande dalla sua stessa famiglia, decise di andare in cucina per mangiare qualcosa e fare due chiacchiere con suo padre e suo zio.

“Videl cara, dobbiamo dirti una cosa importatissima”
La ragazza si guardò un po' intorno e cercò di non fissare le due donne negli occhi perchè sapeva che altrimenti sarebbe crollata una seconda volta, ma successe qualcosa di straordinario per Videl

“So che cosa pensate riguardo alla mia decisione, ma vi ho già detto che non cambierò idea per nulla al mondo”
“No, non hai capito nulla. Abbiamo deciso di aiutarti”
Lei le guardò confusa, ma poi sorrise e le abbracciò entrambe ringraziandole infinitamente, ma ancora le due donne non le avevano riferito tutto il loro piano...

Ritorna all'indice


Capitolo 54
*** Ti aiutiamo se ci obbedirai ***


ATTENZIONE LEGGETE PER FAVORE!!!!!


Ciao :D
Intanto mi scuso per l'oscenità e la brevità di questo capitolo, ma i prossimi vanno per conto loro e con questo ci incastrano ben poco per certi punti, volevo solo mettere in mostra la fragilità di Videl e l'amore di Gohan verso di lei.
Allora...invece ho una cosa fantastica da dirvi!!!
La mia professoressa di italiano si è imbattuta per caso in questo sito e casualmente mi ha trovata e leggendo qualche mia fic è rimasta attratta da questa long.
Oggi mi ha preso da parte dicendomi che se volevo mi aiutava a risistemarla un po' e portarla nella sezione Fantasi/Rommantico/Drammatico e se volevo mi aiutava a pubblicarla presso qualche casa editrice!
Non sapate quanto ne sia felice: adoro quella donna a priscindere, ma oggi mi ha lasciata senza parole. Secondo lei la fic vale e se (ovviamente) cambiata di nomi e approfondita un po' potrebbe essere una bella storia.
Mi sono sentita onorata, ma non so se accettare: quanto volete che renda un libro scritto da un'autrice adolescente e abbastanza inesperta? Bho datemi aiuto voi, i miei genitori non si sono ancora espressi....
Ancora mi chiedo come la prof sia capitata sulla sezione Dragon Ball di questo sito e come sia potuta essere stata attratta dalla mia storia a tal punto da iscriversi per leggera. Wow!
Per privacy ovviamente non dò nomi
Che ne dite?
Io intato vado a cena perchè sto morendo di fame e ci mediterò sopra questa notte
Un bacione e a presto :*
Giuly <3

*****************************************


 

 

Videl fissò per interminabili secondi le due donne che le stavano davanti, non poteva credere alle sue orecchie: veramente avevano deciso di aiutarla nella sua folle idea? Dentro di lei si stava facendo strada una nuova sensazione di strana felicità e un sorriso sincero si delineò sul suo giovane volto. Forse avevano capito il suo vero stato d'animo e avevano capito che tutto quello la faceva stare male e aveva bisogno di uno stacco da tutta quella vita che la opprimeva.

Sentiva un forte senso di gratitudine verso Chichi e Bulma che alla fine avevano deciso di passare dalla sua parte anche se la sua decisione avrebbe influenzato la vita anche del loro amato Gohan e quelle parole le avevano riscaldato il cuore.

“Grazie mille, non so veramente come ringraziarvi, credevo che non mi avreste più rivolto la parola dopo tutto quello che vi avevo detto ieri sera e quindi...”
“Non dire altro Videl, abbiamo capito il tuo vero stato di animo e abbiamo capito che per la tua vita sarebbe meglio discostarti da questa vita, e quindi vogliamo aiutarti, ma solo se seguirai le nostre condizioni, altrimenti nulla”
La terrestre rimase un po' sbigottita da questa ultima frase detta da Chichi: sapeva che ci sarebbero state delle complicazioni, nulla era gratis in quella vita e lo aveva capito sulla sua pelle, ma essere trattata in quel modo da quella che in teoria sarebbe dovuta essere la sua suocera la faceva sentire strana.

Accettare o meno il nuovo aiuto con le restrizioni delle due donne? Non sapeva se accettare o meno, ma forse quella era la sua ultima possibilità per fare in modo che il suo amore vivesse la vita che meritava.

“E va bene, che cosa volete in cambio?”
“Nulla in cambio cara, ma solo che tu ti attenga alle nostre semplicissime regole, non vogliamo che tu soffra più, ma i un certo senso anche Gohan non ne deve soffrire del tutto e vogliamo che anche inconsciamente gli rimangano in mente delle sensazioni positive della sua storia con te e del suo piccolino. Accettiamo di darti una mano e ti conduceremo dal migliore mago presente su questo pianeta e stai tranquilla che non ti prenderà nulla, ma dovrai fare quello che ti diremo noi, va bene?”
“Si”
“Perfetto, allora tra pochi mesi raggiungerai la libertà che vuoi. La tisana verrà data a Gohan quando più lo ritieni corretto, però sarai tu a dargliela e sarai tu che ti dovrai allontanare prima che faccia effetto. Lui si ricorderà solamente che tu sei una schiava che è stata liberata da Vegeta prima della morte e tu quindi devi essere ricondotta sulla Terra. Si ricorderà chi sono i suoi veri genitori e tutta la sua vera storia e anche del matrimonio combinato con Angel e lui lo ha accettato. Ma prima di tutto vogliamo che ci sia anche tu quando faremo la nuova proposta alla famiglia della ragazza e vogliamo che tu faccia conoscere a Gohan il suo bambino quando ha ancora la memoria, quindi dovrai attendere qua la fine della tua gravidanza. Qualcosa da chiedere?”
“In effetti si Bulma: non posso aspettare ancora sei mesi, è veramente troppo, ma mentre leggevo un libro su questi pianeta ho letto che qua su Vegeta è possibile subire una specie di rituale che ti fa aumentare il ritmo della gravidanza e in tre giorni si pronti per il parto, io vorrei sottopormi a questo tipo si rito. È possibile? Poi non vi preoccupate: penso io a dare la tisana a Gohan e ci penso io a chiarire tutto con Angel e la sua famiglia, ma voi mi dovete aiutare”
“Come scusa, non vuoi passare più tempo possibile con mio figlio?”
“Si ma ho visto che più andiamo avanti a stare insieme e più lui è in pericolo, non voglio che lui soffra, lo amo troppo e voglio solo che lui sia felice...”
Ancora con quella storia; Videl non voleva capire che Gohan l'amava più della sua stessa vita e che non l'avrebbe mai abbandonata.

Le lacrime presero nuovamente a scorrere sulle pallide guance della ragazza e le due donne non poterono non addolcirsi davanti a quella ragazza così fragile e così testarda, forse quello che lei chiedeva era possibile

“Videl vedi: il rito che tu chiedi in teoria sarebbe fattibile”
“Allora che male c'è? Andiamo il più presto possibile”
“Si, ma ci deve essere anche il padre del bambino, è parte fondamentale del rituale e non credo che Gohan sarebbe d'accordo, devi chiedere a lui”
La ragazza si rattristò a quel pensiero, ma doveva lottare e convincere Gohan non sarebbe stato facile, ma lei sapeva che nulla era impossibile e ce l'avrebbe messa tutta.

“Non preoccupatevi, ci penso io a lui”
In quel preciso momento si sentirono i passi del principe che stava tornando nella camera e la terrestre si asciugò velocemente quelle gocce che aveva versato e fece l'occhiolino a Bulma e Chichi.

“Posso entrare adesso?”
“Certo piccolo mio, vi lasciamo soli adesso, a dopo”
Le due donne salutarono i ragazzi e lasciarono la stanza per andare a chiamare la famiglia di Angel per una riunione segreta per il nuovo matrimonio, adesso Videl doveva giocare tutte le sue carte.

Il ragazzo si chiuse la porta dietro le spalle e sorrise dolcemente alla sua metà

“Come va amore?”
“Bene grazie, abbiamo parlato di una cosa di fondamentale importanza e credo che tu debba venire a conoscenza delle nostre idea, va bene piccolo mio?”
Gohan annuì, ma prima si avvicinò al letto e si sdraiò su di esso trascinando su di se la ragazza e prese a baciarla dolcemente e giocosamente sulle labbra e sul collo, iniziò a coccolarla amorevolmente come si farebbe con una bambina: voleva stare con lei per tutta la sua vita ed era convinto che non avrebbe mai potuto provare un tale sentimento per una qualsiasi altra donna.

“Ti amo Videl, sei la mia vita”
Dicendo questo la posò sul materasso e la cinse con le braccia facendola aderire perfettamente al suo petto e chiuse il mento sui suoi capelli mentre con le mai scivolava sulla sua schiena e le faceva provare piacevoli brividi.

Come avrebbe fatto la ragazza a parlargli di una cosa talmente difficile entre lui le dimostrava tanto amore? Era molto difficile per lei discutere di queste cosa, ma era essenziale.

Videl si accoccolò ancora maggiormente sul suo bel principino e prese a carezzare i pettorali scolpiti di lui e tempestandolo di baci tra petto, collo e volto.

“Che cosa mi volevi dire amore mio?”
La ragazza inghiottì a vuoto: non riusciva a trovare il coraggio e sapeva che non sarebbe stato facile, ma quel giorno si sarebbe lasciata coccolare e si giurò di dirglielo il giorno dopo, non avrebbe tardato un altro giorno: era un giuramento

“No, aspetta Gohan, te lo dico dopo adesso voglio solo il tuo amore”
Il ragazzo la fissò un attimo perplesso, ma vedendo la terrestre stringersi maggiormente a lui e sorridere beata pensò che forse avesse ragione lei e si calmò un poco.

“E ve bene amore, adesso non ti preoccupare allora”
Sorrise amorevolmente e le posò un bacio sui capelli corvini prima di ricominciare a scherzare con lei, sempre mantenendo la sua dolcezza unica.

“Ti amo Gohan”
Videl dicendo questo prese la mano del giovane e la posò sul suo ventre gonfio e tornò a fissare il magnetismo dei suoi occhi neri. Il Saiyan rise divertito e prese a carezzare la pancia di lei facendole il solletico

“I miei amori”
In quel momento non esisteva coppia più bella...

 

Ritorna all'indice


Capitolo 55
*** Videl e Angela ***


Ciao :D
Tardi, ma pubblico e l'importante è questo no?
Bene, mi sono detta: ma tutte a Gohan devono succedere? E quindi ecco qua uno dei capitolo conclusivi, dai tenete duro ancora un po' e poi ve la levate di torno ;)
Un bacione a tutti e alla prossima :*

*********************************************************



 

Gohan si era ritirato nel bagno del castello per farsi una bella doccia rinfrescante, ma più di tutto aveva bisogno di rimanere un po' da solo per riflettere su tutto quello che stava succedendo in quei giorni. Videl non era più la stessa ragazza dolce e spensierata e anche lui se ne era reso conto e voleva in tutti i modi trovare una soluzione per farla sentire meglio. Ancora ignorava il motivo del suo malessere, ma non avrebbe mai permesso che lei stesse male: l'amava troppo e per lei avrebbe rischiato la vita senza pensarci su due volte.

Si svestì velocemente e si infilò nella doccia aprendo al massimo l'acqua calda per immergersi nel mondo dei suoi infiniti pensieri: tutte le volte era la stessa storia, quando entrava lui in bagno togliersi dalla testa di rivederlo fuori primi di un'ora buona perchè lei si perdeva sempre nelle sue idee sotto il getto d'acqua e non si accorgeva più dello scorrere del tempo.

Un senso di vuoto lo stava assalendo sempre maggiormente, odiava il fatto di non riuscire a far tornare la gioia alla sua ragazza e si odiava per tutto quello che le aveva fatto passare sulla Terra e sul suo pianeta: doveva riparare a tutto il dolore che le aveva recato e si sarebbe fatto perdonare in tutti i modi possibili.

Si accostò al muro freddo e sentì un brivido percorrergli la schiena: un brivido non solo causato dalla differenza di temperatura, ma anche di rabbia e dolore per tutto il male che credeva di aver fatto a più persone, senza sapere che la colpa non era assolutamente sua, ma di suo padre.

Alzando il volto poteva vedere tutta la lussuria di cui Vegeta si era circondato negli anni, senza pensare a tutto quello che realmente era importante: l'amore e la compassione, un affetto sincero verso quel suo amato popolo che si era sempre comportato bene con i suoi sovrani. Gohan conosceva quasi tutta la popolazione, ma Vegeta non si era mai posto il problema e non si faceva dubbi a maltrattare tutti senza la minima pietà, alle volte era stato un mostro.

Il ragazzo si trovò nuovamente sotto il liquido bollente, ma non si pose il problema di rinfrescare il getto, ma si spinse ulteriormente sotto e le piccole lacrime che iniziavano a solcare il suo volto si mischiavano all'acqua che gli scrosciava addosso.

Non sapeva perfettamente per che cosa stesse piangendo: forse per quello che aveva fatto il padre, forse per il dolore che provava la sua amata Videl e che lui non riusciva a capire a pieno, forse solamente come sfogo per tutto quello che stava succedendo in quei giorni.

Stava per diventare padre, ma lui era veramente pronto? Sarebbe stato in grado un ragazzo di soli diciannove anni di prendersi cura sia di una splendida famiglia e un popolo da mandare avanti? Era molto forte e determinato, ma era comunque molto giovane e relativamente fragile per mettersi tutte le responsabilità sulle spalle. Lui amava Videl e sapeva che non gli sarebbe mai stato di peso dare amore e attenzione ai suo due angeli e sarebbe andato fino in fondo.

L'incoronazione e il matrimonio erano altrettante vicine e lui si sentiva strano al solo pensiero, ma non si sentiva afflitto o infelice, anzi...

Un nuovo cambiamento era alle porte della sua vita e lui lo sapeva, ma non vedeva l'ora di avere un anello al dito e un bimbetto tra le braccia, sorrise intenerito al solo pensiero.

 

Nel frattempo Bulma, Chichi e Videl avevano organizzato un incontro con la famiglia di Angel per spiegare la situazione e cercare di far accettare a tutti il matrimonio con il giovane principe, anche se sapeva che inizialmente Gohan l'aveva rifiutata.

“Buongiorno maestà, a cosa devo la vostra visita?”
“Salve signori, io e le mie compagne dovremmo parlare con tutti voi di una faccenda molto importante”
“Ma certo, si accomodi”
Le tre donne salutarono gentilmente e si accomodarono nel soggiorno della piccola casa pronte per iniziare il loro discorso difficile

“Mi dica”
“Bhe, le cose le verranno spiegate da questa ragazza, si chiama Videl”
“Piacere Videl, non ti preoccupare, dicci tutto con calma e noi ti ascolteremo”
La ragazza si ritrovò faccia a faccia con la ragazza a cui avrebbe dovuto cedere il suo amore e una piccola freccia di gelosia la invase, ma trattenne se stessa e cercando di essere più gentile possibile prese a parlare sforzando un sorriso.

“La faccenda è molto delicata e sarebbe meglio che mi ascoltiate con molta attenzione. Come ben saprete Gohan è appena tornato dal suo viaggio e si dovrebbe sposare a breve, dopo la sua incoronazione e bhe, siamo venuti qua per riproporre la giovane Angel come sua sposa”

La ragazza in questione sobbalzò a quelle parole e subito prese a fissare con aria interdetta Videl, che stava trattenendo le lacrime fino all'inverosimile

“Scusa? Come hai detto cara?”

“Avete capito bene, Gohan ha bisogno di una ragazza gentile e bella, ma che soprattutto non lo faccia soffrire e credo che vostra figlia sia la persona ideale. Non voglio nascondervi niente, quindi mi sento in dovere di dirvi che lui aveva chiesto la mia mano, ma io credo di non essere alla sua altezza e quindi eccomi qua. Non sei una seconda scelta Angel, ma una ragazza buona che renderà felice la vita del giovane principe, non odiarmi per questo, ma credo che tu sia migliore di me in questo ambito”

Angel fissò Videl per qualche istante per poi distogliere lo sguardo intimidita e cercando quello dei suoi amati genitori per sentirsi meglio

“Per favore, accettate questa proposta e starete bene per sempre. Gohan non si ricorderà più nulla e si innamorerà di te, è un ragazzo dolcissimo che si lega facilmente alle persone giuste e quindi credo che voi due sareste una bellissima coppia.”
Quella volta però a parlare fu il capofamiglia

“E il bambino? Sei incinta Videl, si vede. Come la metterai con il figlio legittimo di Gohan?”
Quella volta per la corvina fu veramente difficile rispondere senza scoppiare in lacrime, il bimbo era una questione delicata che a lei facevo molto male. Chichi si accorse dello stato d'animo della ragazza e le circondò le spalle facendo capire all'uomo che non era il momento di parlarne, ma la ragazza era più convinta che mai ad andare avanti e cercò comunque di parlare

“Grazie mille Chichi, ma ce la faccio. Il bambino lo porterò con me e voi non ve ne dovrete occupare e neppure Gohan, non si ricorderà di lui, ma vi chiedo solo di lasciarglielo vedere almeno una volta quando è ancora in grado di riconoscerlo come figlio legittimo”
“Ve bene, ma tu dove andrai?”

“Non lo so, credo però che tornerò da mio padre sulla Terra”
Videl si asciugò una lacrima ribelle e cercò di sorridere alla ragazza, ma con scarsi risultati: sapeva che Angel sarebbe stata accanto a Gohan perchè poteva leggere nei suoi occhi una certa attrazione per quel principe, ma non si fidava molto del padre di lei.

“Accettate?”
I due genitori della ragazza si guardarono un po', poi però sembrarono annuire e mettere una mano sulla spalla di Angel

“E va bene, sei d'accordo figlia mia?”
La ragazza era un po' perplessa, ma sentiva qualcosa per Gohan e non lo poteva negare così annuì leggermente e abbassò lo sguardo

“Bene affare fatto allora...”
Videl non ce la fece più a reggere quella situazione e senza proferire parola si alzò dal divano e scappò in direzione del castello in preda alle lacrime: aveva fatto una pazzia, ma ormai i dadi erano tratti e non si poteva tornare indietro. Angel sarebbe stata migliore di lei e senza guardarsi indietro tornò volando verso il suo unico amore: voleva rimanere con lui il più possibile e ancora doveva parlargli del parto anticipato e quello era il momento giusto.

La ragazza entrò di corsa, scansando mobili e persone e si trovò d'un tratto nella camera che condivideva con il ragazzo, lui era in piedi davanti al letto con aria perplessa.

“Videl ma cosa?”
Aveva il fiatone e le lacrime continuavano a scorrerle sul volto e senza pensarci due volte si precipitò tra le braccia del suo amato facendolo cadere sul letto. Gohan la fissò sconvolto e senza proferire parola la strinse a se con tutto l'amore che aveva e cercò di rassicurarla sussurrandole parole dolci e tempestandole di baci il volto, la testa e il collo.

Basta: per Gohan era arrivato il momento di parlarle e quello era il momento, non ce la faceva più a vederla piangere continuamente e voleva scoprire che cosa le arrecasse tanto dolore e frustrazione

La fece calmare un po' coccolandola e rassicurandola, non la lasciò neanche un momento e continuò a baciarla con tutta la dolcezza che aveva in corpo. Videl alla fine smise di singhiozzare rumorosamente e si asciugò le lacrime un po' alla meno peggio, ma il dolore che aveva non diminuiva anche se tra le braccia di Gohan si sentiva sempre più tranquilla.

“Scusa Gohan, non volevo”
“Videl, calmati adesso e raccontami tutto, non posso vederti stare così”

La ragazza inspirò profondamente e cercò le parole giuste per iniziare il discorso, ma prima baciò Gohan come ringraziamento per esserci sempre nei momenti peggiori

“Ok, ci sono, io.....”
Iniziò il discorso, ma qualcosa la fece bloccare, più che qualcosa era un forte dolore che iniziava dall'interno non precisato del suo corpo e poi si estendeva a tutta la sua figura e un urlo agghiacciante fu quello che ne uscì

“Aaaaaahhhhhhh!”
“VIDEL!”





Giuly <3 <3

Ritorna all'indice


Capitolo 56
*** Momento cruciale ***


Ciao a tutti ;)
Lo so che è tardi, ma oggi ho avuto un sacco sa studiare!
Allora.... prometto che questa volta nulla li disturberà, giuro! XD
Passiamo ad altro per oggi però...
Mi è venuta un'ideuccia: avete presente i contest sul forum? Bene... Ho intenzione di aprirne uno per divertirmi a leggere qualche vostra creazione però... *TUM TUM*...... solo rating
rosso!!! Lo so: sono una pazza, ma ne ho voglia.
Ovviamente sui miei amati manga e anime, non scherziamo ^.^
Ok intanto l'ho detto a voi e ci pensate vero? Io vi lascio al capitolo e vado sul forum a scrivere il bando del contest
Ciaoooo <3 <3
Giuly :*

****************************************************************************************




 

“VIDEL”
L'urlo disumano di Gohan invase tutta la stanza e la sua voce tremante arrivò solo lontanamente nella mente della ragazza che nel frattempo si ara accasciata al suolo con gli occhi serrati e il volto chiuso in una morsa di dolore. Videl aveva avvertito una fitta lancinante vicino al suo petto e istintivamente si era rannicchiata a terra con una mano sotto il ventre e una all'altezza del cuore, ciò fece sì che Gohan si impaurisse tantissimo e in meno di una frazione di secondo si trovò di fronte alla ragazza con le mani intorno al suo corpo per sorreggerla e negli occhi una paura tale da mettere ansia in qualsiasi uomo.

“Amore mio che cosa ti prende, rispondimi!?”
La giovane aprì un occhio e cercò di fare un cenno con la mano per far capire che non c'era niente di cui preoccuparsi, ma una nuova fitta accompagnato da un gemito strozzato fece capire al principe che le cose potevano essere più serie di come apparivano.

“Non ti preoccupare piccola, ti porto subito in infermeria”
La prese dolcemente tra le braccia e dopo averle dato un leggero bacio di incoraggiamento sulle labbra partì a passo spedito verso l'infermeria del palazzo raggiungendola in pochissimi istanti. Iniziò a bussare velocemente alla porta in preda all'ansia

“Aprite, aprite! C'è qualcuno maledizione: Cazzo aprite”
La dottoressa aprì la porta e trovandosi davanti un Gohan terrorizzato e angosciato lo fece entrare immediatamente e distese Videl sul lettino iniziando a visitarla con la massima cura

“Che cosa è successo sire?”
“Io e lei stavamo tranquillamente parlando quando Videl si è accasciata per terra con un mano al cuore e una al ventre ed ha iniziato a urlare in modo tremendo. Non so che cosa sia successo, ma lei deve fare in modo che la ragazza si riprenda ha capito?”
La voce di Gohan era tremante e confusa e nei suoi occhi neri si poteva chiaramente leggere in panico più totale per quella strana situazione in cui si era ritrovato

“Non si preoccupi sire, adesso la controllerò meglio e sarò in grado di dirle che cosa le è successo, ma stia tranquillo: non ho rilevato nessun legame tra il malore e il bimbo, sembra sano”
La voce calma della dottoressa era calma e pacata e solo con le parole riuscì a far tornare un minimo di sicurezza nell'animo del giovane Saiyan, che almeno era rassicurato del fatto che suo figlio non c'entrasse nulla. Un leggero sospiro di sollievo lo trovò, ma il suo cuore non poteva in alcun modo rallentare e il respiro continuava ad essere affannoso: non si sarebbe mai perdonato se Videl avesse rischiato qualcosa, perchè si era promesso che avrebbe fatto si tutto per rendere felice la sua famiglia e non voleva che succedesse qualcosa a nessuno.

La dottoressa continuò a visitare la ragazza che giaceva semi cosciente sul letto con la massima cura e iniziò a sottoporla a tutti i test che aveva a disposizione per riuscire a comprendere meglio la causa del malore di Videl

“Principe Gohan?”
Il ragazzo alzò il volto, che fine a quel momento aveva tenuto stretto tra le mani e fisso a terra, e guardò con occhi imploranti la donna che le aveva rivolto la parola

“Mi dica”
La sua voce celava un misto tra agitazione e speranza: voleva sapere a tutti i costi che cosa aveva avuto l'amore della sua vita e l'ultima speranza per lui era la bontà di quella donna alla quale aveva dato la vita della sua fidanzata.

“Forse il malore della ragazza è dovuto ad una agitazione che la stava assalendo, sa se doveva dirle qualcosa di importante? Alle volte l'eccessiva ansia dà dei sintomi molto strani e un dolore al petto è la cosa più normale, ma non so perchè in lei si sia manifestato tanto forte, non credo che sia normale. Per adesso le consiglio di lasciarla riposare e tornare tra un po' di tempo.”
Gohan la fissò per qualche istante senza proferire parola, ma improvvisamente negò con la testa: lui non voleva lasciarla sola

“Non se ne parla neanche, io rimango insieme a Videl, non mi muovo da qua!”
“Ma principe”
“Ma nulla, io rimango con lei, per favore”
Gli occhi dolci e trapassanti del giovane Saiyan fecero breccia nell'animo della dottoressa che alla fine gli permise di rimanere con la ragazza

“E va bene, ma non la disturbi che adesso deve riposare”
Lui annuì con gli occhi pieni di gratitudine e le strinse la mano ringraziandola per tutto quello che faceva per lui e la sua amata Videl. La donna fece per uscire, ma appena fu sull'uscio della porta si fermò di scatto e guardò il giovane principe

“Congratulazioni sire: è una femminuccia!”
Gohan rimase stupefatto e stravolto da queste parole inaspettate: per un attimo non capì il nesso tra le due cose, ma poi si ricordò che per controllare se l'embrione era apposto le aveva fatto un'ecografia e lì si doveva essere accorta che quella che stava crescendo dentro la sua amata Videl era un bellissima bambina. Dopo quel breve periodo in cui si sentì perso sentì crescere dentro di lui una sensazione che aveva provato solamente quando aveva visto per la prima volta il frutto del loro amore e in quel momento la gioia che provò fu immensa, come una vampata di calore che lo prendeva dall'interno del suo cuore e un sorriso carico d'amore gli invase il volto. La dottoressa se ne era già andata donandogli un sorriso e una volta rimasto solo con la fidanzata Gohan non ci mise molto ad avvicinarsi a lei e inchinarsi davanti al letto prendendo la mano di Videl. La fissò dolcemente per qualche istante mentre ella dormiva inconsciamente nel letto di quella piccola saletta, iniziò a baciarle la mano per poi risalire al volto mentre le braccia di lui si stringevano al fragile corpo di Videl per cingerla in un bellissimo abbraccio pieno d'amore. Piccole perle salate iniziarono a scendere dai suoi occhi color della pece e presero a scivolare sulle guance arrossate di Gohan per poi arrivare fino al corpo della giovane.

“Videl mi senti? Sei una ragazza forte e so che puoi rimetterti facilmente, la dottoressa mi ha detto che probabilmente eri in ansia per qualche cosa e sai che a me puoi dirmi tutto e che io non ti giudicherò mai e poi mai perchè ti amo troppo. Mi è stato riferito che dentro di te sta crescendo una splendida bambina e lei non vuole che la sua mamma stia male. Per favore piccola mia svegliati...”
Gohan poggiò il volto tra il cuscino e la faccia di Videl e prese a tempestarle le guance di piccoli baci delicati, quasi come incoraggiamento a farle aprire i suoi bellissimo occhioni azzurri.

Videl aveva sentito tutto, ma non aveva la forza di aprire gli occhi e tanto meno quella rispondere alle belle parole del suo amore: aveva capito ogni singola parola e anche il suo cuore stava scoppiando di gioia sapendo che sarebbe nata una bimbetta a rallegrare la sua vita, ma la donna che l'aveva visitata aveva pienamente ragione: aveva una paura tremenda di parlare di certe cose con Gohan, ma sapeva che non appena avesse recuperato un po' di forze avrebbe dovuto affrontare la tanto attesa discussione.

Sentiva il volto del suo amore premere contro il suo e poteva percepire il suo battito cardiaco aumentare al solo contatto con il corpo del Saiyan.

Una strana forza la invase e come in un miracolo la sua mano si alzò per andare a sfiorare la guancia del principe con molta lentezza e al solo contatto lui non potè fare a meno che alzarsi di colpo e stringere forte l'arto della compagna

“Videl?”
Una flebile risposta arrivò alle orecchie del ragazzo e una nuova allegria invase il suo essere

“Amore mio, sono io Gohan!”
Lei aprì stancamente gli occhi e cercò tutta la sua forza di volontà per donargli un dolce sorriso che immediatamente scaldò il cuore del Saiyan che prese a ridere in modo da nascondere tutta l'ansia che lo assaliva in quel momento.

“Come stai Videl, tutto bene?”
Lei annuì leggermente, ma sapeva che quella volta non si doveva far scappare l'occasione di parlare con la sua dolce metà, quello era il momento buono per parlargli e non avrebbe fallito

“G-Gohan?”
Lui si avvicinò maggiormente al letto e si chinò in modo che il suo volto fosse a pochi millimetri da quello di lei e dopo averle dato un bacio le fece segno di iniziare a parlare.

Gli occhi profondi di Gohan la turbavano molto, ma quella era la giusta occasione, il momento della verità era arrivato.

Ritorna all'indice


Capitolo 57
*** Tutto fuori: verità e rabbia ***


Ciaooo!!!!!
Ecco un nuovo capitolo e spero vi piaccia.
Secondo me è uno dei più significativi che ho scritto, ma ovviamente aspetto i vostri consigli e pareri.
Gohan in questo modo ce lo vedo troppo, non chiedetemi il perchè però
Un bacione e alla prossima :*
Giuly <3 <3

*******************************************************



 

 

Gohan ormai aveva capito che dentro di lei Videl stava celando un segreto che andava rivelato e quelle ultime parole di quella ragazza gli fecero gelare il sangue nelle vene: il momento che anche lui aveva atteso, quello dove tutta la verità doveva saltare fuori.

Videl nel frattempo stava raccogliendo in se tutto il coraggio che aveva a disposizione, cercava la forza di non crollare proprio mentre doveva parlare con il giovane principe e doveva anche trovare le parole giuste per fargli capire che quel parto prematuro era la cosa giusta per tutti.

Gohan aiutò la fidanzata ad alzarsi e mettersi a sedere sul materasso del letto, la forza ancora non le era tornata totalmente, ma lei non voleva demordere per nulla al mondo e così strinse i denti, superando la fitta che le aveva appena colpito il petto e cercò di dissimulare tutto il dolore che stava provando.

“Videl, sono pronto, parla pure...”
In realtà Gohan non aveva la minima sicurezza delle parole che stava lentamente pronunciando, ma avrebbe fatto di tutto pur di scoprire il perchè di quei continui cambi di umore e i precedenti malori della ragazza. Aveva paura che la risposta lo avrebbe completamente sconvolto e forse sapeva anche lui che sicuramente ci sarebbe andata di mezzo tutta la loro storia, ma non si sarebbe mai perdonato se Videl fosse stata male per qualcosa e lui non ne fosse stato al corrente. Gohan inghiottì a vuoto e si preparò per essere investito da tutto ciò che la ragazza gli avrebbe detto, ma contrariamente a ciò che si aspettava Videl non partì immediatamente riempiendolo di colpe e insulti, ma si vedeva che anche per lei era molto difficile dire quello che celava da tempo e il suo respiro affannoso e lo sguardo fisso su un punto indefinito del muro dietro di lui erano la prova che Videl non aveva ancora il coraggio di procedere, ma ormai aveva introdotto il discorso e sapeva bene che se non fosse stata lei a iniziare Gohan si sarebbe spaventato molto e avrebbe provato tutti i metodi conosciuti per farla parlare.

Videl strinse tra le mani pallide le candide lenzuola che la coprivano e ispirando profondamente prese coscienza del fatto che quello che stava per rivelare non era affatto una notizia che si dà ogni giorno, ma lei era la figlia del grande Mr Satan, forte e valorosa e non si sarebbe fatta abbattere da un paio di occhi neri che avrebbero attratto a loro tutto quello che vi ci si fosse specchiato dentro.

“Quello che ti sto per dire non è affatto facile e prima di tutto ti prego di farmi finire di parlare prima di intervenire.”
Il giovane non seppe rispondere a quelle parole e si limitò ad annuire incerto: non sapeva se sarebbe stato in grado di tenere la bocca chiusa per tutto il tempo necessario a Videl per confessargli tutto, ma promise a se stesso di stare il più buono possibile per tutte le sue spiegazioni. Solitamente Gohan era un ragazzo che non si lasciava prendere dai sentimenti e cercava sempre di far prevalere la ragione, ma non sapeva se di fronte all'amore provato per quella corvina sarebbe stato in grado di resistere a tutte le emozioni che ella gli faceva circolare nelle vene, doveva provarci però e questo lo sapeva bene...

“Va bene Videl, continua”
Si vedeva che negli occhi del principe non era più presente quella sicurezza e quella fierezza che un tempo potevano vantare e una leggera brezza di tensione li stava lentamente circondando, mentre entrambi stavano pregando per non avere dei problemi con il partner.

“Il fatto è che da qualche tempo ormai sto notando che stanno succedendo molte cose strane intorno a noi e io ho tanta paura che la colpa sia solo mia, non voglio che ti soffra per nessun motivo al mondo e sto riconoscendo che se io non fossi mai entrata nella tua vita tutto questo non sarebbe mai successo. Tu non sai tutto il sentimento che provo nei tuoi confronti e non farei mai qualcosa che possa turbare l'equilibrio del nostro amore, ma in questi ultimi tempi mi sono sentita solamente una spina nel fianco rimanendo sempre con te. Ho compreso che non sono in grado di proteggermi da sola e sei sempre stato tu a rischiare la tua vita per me, non ti sei mai tirato indietro e non ti è mai importato di tutto quello che mettevi in gioco per salvare una stupida ragazza come me. Io mi sento in debito con te e non voglio che tu mi reputi solamente un peso per te e la tua famiglia.”

Mentre diceva quelle parole Gohan non poteva credere alle sue orecchie, lui non aveva mai pensato che la sua amata potesse anche solo minimamente immaginare certe cose: per lui non era mai stata di alcun peso, era sempre stato lui che si era prodigato per la giustizia senza chiedere nulla in cambio, ma solamente per amore e la confessione di Videl lo aveva lasciato senza fiato. L'amava e non poteva permettere che lei si reputasse l'artefice di tutto quello che stava succedendo in quegli ultimi mesi. Fece per dire qualcosa, ma si ricordò di essersi promesso di non fiatare fino alla fine della confessione di lei, ma un qualcosa di sempre più forte si stava facendo spazio nel suo cuore e sapeva che se lei avesse detto qualcos'altro di insensato sarebbe scoppiato e non avrebbe resistito oltre. Si morse un labbro per controllarsi e i suoi pugni si stavano stringendo a tal punto da fare piccoli taglietti sui palmi delle sua forti mani: non doveva assolutamente perdere il controllo, ma doveva rimanere calmo e rilassato. Era difficile, tremendamente difficile per un Saiyan...

La voce di Videl nel frattempo continuava a echeggiare nella mente del ragazzo, arrivava lontana, ma netta e tagliente come una selce affilata che dilaniava il cuore e la mente di Gohan.

“Gohan non voglio che tu soffra per alcuna ragione al mondo ed è per questo che credo che sia meglio sistemare immediatamente la faccenda. Tu stai per diventare re e sulle tue spalle avrai la responsabilità di un intero popolo e non so se ti potrai anche occupare della bimba che sta per nascere, non so se ce la faresti a reggere tutto sulle tue spalle. E poi ci sarebbe anche un'altra cosa: tutte queste percosse non fanno bene alla piccola e credo che sia meglio che io partorisca immediatamente, qua su Vegeta ci sono degli ottimi maghi e ho sentito che varie donne hanno partorito prematuramente senza riportare danni né a loro né ai nascituri. Vorrei tanto che tu accettassi la mia proposta perchè ho sentito che ci vogliono entrambi i genitori per iniziare il rito, credo che non riuscirei a reggere altri mesi in questo modo. Ti chiedo solamente di pensarci bene perchè credo che tutto questo sia solamente causato dalla mia testardaggine e poi...”
Videl continuava a parlare, ma alla fine nella mente di Gohan la sua voce finiva per perdersi e rimanevano soltanto le dure dichiarazioni della donna che amava: come poteva incolparsi di tutto? Come poteva credere che lui non avrebbe voluto avere tutto quello come regno e famiglia? Lei si stava dimostrando solamente una sciocca, solo quello...

Non avrebbe mai immaginato che lei potesse anche solo immaginare una cosa del genere e una nuova preoccupazione si fece largo all'interno del suo cuore.

Aveva paura che lei lo potesse lasciare da un momento all'altro, non voleva che la loro storia finisse in quel modo, non lo avrebbe potuto sopportare.

Non sapeva se quel parto anticipato avrebbe risolto tutto, ma era anche vero che la sua amata Videl stava soffrendo e forse sarebbe stato un bene poter stringere tra le braccia la loro figlioletta, così forse anche lei si sarebbe potuta sentire meglio.

Basta quello era veramente il colmo, Gohan non poteva più sentire altro: in meno di un secondo scattò in piedi in preda ad una rabbia che non credeva neanche sua, si trovò a pochi millimetri dal volto di Videl che in quel momento era terrorizzata dalla reazione del suo ragazzo. Lui la stava guardando con uno sguardo strano, un misto tra rabbia e disperazione, le aveva stretto i polsi e lei istintivamente si era nuovamente sdraiata sul letto, pronta a tutto quello che Gohan le avrebbe dovuto dire. Sapeva che lui si sarebbe potuto arrabbiare, ma non voleva complicare ulteriormente la situazione, quindi cercò di chiarire il più presto possibile

“Gohan io...”
“No, adesso sei tu a dover stare zitta, non devi fiatare mi hai capito? Sei una stupida, non puoi credere veramente a certe cose: io ti amo e non sai quanto mi faccia soffrire il fatto di vederti sempre così strana, non voglio che tu ti faccia tanti problemi perchè sei in errore. Se ti proteggo e mi metto a rischio è solo per quello che sento per te non credi? Non pensi che altrimenti me ne fregherei altamente di te e della creatura che ti sta crescendo dentro? Non immagini tutto quello che mi stai facendo provare se mi rinfacci tutto in questo modo? Non posso credere che in tutto questo tempo tu ancora non mi conosca: se non ti avessi voluta o non avessi voluto la bambina te lo avrei detto subito, non appena avessi scoperto di dover divenire padre e invece no: mi sono messo in gioco ed ho accettato tutto quello che la vita mi offriva perchè sapevo che era la cosa giusta da fare! Che cosa vuoi adesso: che mi scordi di tutto? Che rimpianga le mie scelte solo perchè a te sembravano sbagliate? Non puoi dirmi di farlo perchè sarebbe impossibile, non ci pensi a questo? Vuoi partorire prima? Non ci sono problemi per me, ma non devi rinfacciarmi tutte le scelte che ho fatto perchè ho agito pensando solo al tuo bene. Non devi uscirtene con la scusa che secondo te io non sto facendo bene a tenervi entrambe perchè sai benissimo che se volessi non ci metterei molto a sbatterci in strada tutte e due oppure a tenermi solamente solo la bambina, ma non lo faccio e mai lo farò e sai perchè? Perchè io seguo solamente il mio cuore e lui mi dice che voi due siete le cose più importanti della mia vita e non vi potrei perdere per nessuna ragione al mondo, più volentieri la mia vita al posto della vostra!”
Gohan dicendo quelle parole aveva iniziato a piangere mentre la sua mente e il suo corpo ribollivano di rabbia verso quella ragazza che ancora non aveva capito tutto il bene che provava per ella. Videl sapeva che lui aveva ragione, ma vederlo talmente deciso, ma fragile allo stesso tempo, l'aveva turbata e adesso non riusciva più guardarlo negli occhi: sapeva di averla combinata grossa quella volta, ma almeno aveva ottenuto il permesso per partorire prematuramente.

Gohan stava tremando, ma le sue mani non si staccavano dai polsi di lei e il suo volto fissava quello di Videl con un velo di dolore e rabbia, fremeva dalla voglia di farle capire che tutto quello era una sua folle idea, ma sembrava che lei non lo volesse capire.

“G-Gohan...”
“Devi stare zitta ti ho detto!”
Il ragazzo continuava a tenere salda la presa e ad intimare il silenzio a Videl: se avesse detto solamente un'altra parole non sapeva come sarebbe potuta essere la sua reazione, meglio tacere per il momento.

La porta della stanza si aprì improvvisamente e la dottoressa vide quella scena agghiacciante: Gohan sovrastava il piccolo corpo di Videl e le sua mani erano chiuse intorno ai polsi della ragazza

“Sire, che cosa sta succedendo?!”
L'urlo della donna fece voltare di scatto il giovane, che preso da uno strano sentimento contrastante si staccò violentemente da lei e corse via dalla stanza facendo rimanere sole le due.

“Videl come stai, tutto bene?”
Ecco: fino a quel momento la ragazza si era imposta di non piangere, ma in quel momento ero talmente distrutta che il dolore ebbe il sopravvento su di lei e scoppiò in un pianto dirotto: quella volta sapeva che sarebbe stata dura farsi perdonare...


 

Ritorna all'indice


Capitolo 58
*** Stupido orgoglio ***


Ciao :D
Scusate, ma non ce la faccio a far tenere il broncio a Gohan, perdono >:<
Spero che il capitolo vi piaccia lo stesso, forse sono troppo buona...
Un bacione a tutti :*
Giuly <3 <3 <3

***************************************************

 

Gohan era fuggito di corsa dalla stanza dell'infermeria in preda ad una rabbia crescente e sbattendo porte dopo porte era rientrato in camera sua chiudendosi la porta furiosamente e ricacciando dentro un urlo tremendo.

Non poteva ancora credere che la donna della sua vita gli avesse mentito a tal modo, si sentiva perso e preso in giro da tutto quello che lo circondava. Lei gli avrebbe dovuto rivelare tutto tempo addietro e lui sapeva che l'avrebbe aiutata con immenso piacere, ma venire a sapere le cose per ultimo lo irritava e sapeva che non l'avrebbe perdonata molto facilmente.

Si sentiva stranissimo: un brivido lo stava assalendo e non poteva credere a tutto quello che stava succedendo, per lui Videl era la cosa più significativa della sua vita e sapere che lei gli aveva tenuto nascoste così tante cose lo faceva soffrire immensamente, si sentiva solo uno stupido.

Prendere a pugni il muro della stanza non faceva sbollire la rabbia, ma gli procurava solo dolore e sangue sulle mani, ma a lui non importava e doveva rifarsela con qualcosa per non impazzire

“Stupido, sono solo uno stupido.. Perchè non ho capito subito che cosa stava succedendo? Perchè questa mia insulsa natura guerriera che non si rende conto di nulla? La stavo per perdere e sarebbe stata solo colpa mia! Non ci posso credere.”
Un ultimo, potentissimo colpo al muro che fece vibrare la parete e lasciò un'incavatura nel candido cemento oltre che a graffi profondi sulle nocche del principe e senza ripensarci si gettò a capofitto sul letto, soffocando un grido agghiacciante chiudendosi la bocca sul cuscino e calde lacrime ripresero a sgorgare dai suoi occhi ormai rossi e gonfi.

Si sentiva solamente inutile, come una seconda scelta...

 

La stessa situazione si stava ripetendo anche nella stanza dove si trovavano Videl e la dottoressa: la ragazza era in preda alla disperazione e la donna stava cercando di farla calmare

“Suvvia Videl calmati, sono sicura che tutto si sistemerà al meglio con il principe. Lui ti ama e io lo so, non vorrebbe mai perderti e anche se adesso si è arrabbiato non resisterà molto senza di te. Non so se ti convenga andare immediatamente da lui, ma quando le acque si saranno tranquillizzate voi due dovete parlare e sono certa che tutto andrà liscio e voi due vi riappacificherete”
Aveva una voce calma e rassicurante, ma Videl sapeva che Gohan era un ragazzo molto particolare e quando qualcuno feriva il suo cuore sapeva essere molto rabbioso e portare rancore per molto tempo. Voleva chiarire tutto con il suo amore il prima possibile e anche se poteva sembrare impossibile aveva il desiderio di andare immediatamente tra le braccia del principe per farsi perdonare

“Devo andare”
“Videl è ancora molto presto, non credo che sia ancora il momento...”
La ragazza era molto determinata e non voleva più sentire scuse, avrebbe fatto di tutto per riappacificarsi con il bel corvino e non voleva aspettare ancora a lungo.

“Sei sicura?”
“Si, lo amo e so come farmi perdonare, posso uscire vero?”

“Fisicamente stai meglio, ma sentimentalmente non credo..”
“Sono pronta, veramente...”
“E va bene, ma se le cose si complicano vieni immediatamente via da dove si trova lui e allontanati per un po': sai che è un Saiyan e potrebbe perdere il controllo”
“Certo”
La ragazza si alzò dal letto e dopo aver nuovamente ringraziato la dottoressa uscì dall'infermeria, convinta del fatto che avrebbe passato momenti difficili, ma era necessario per riottenere l'amore di Gohan. Sapeva di trovarlo nella sua camera e infatti fu il primo luogo dove andò a cercare: lo vide disteso sul letto con la faccia affondata nel cuscino, sembrava distrutto e i singhiozzi che sentiva la fecero convincere di averla combinata grossa.

Prese un bel respiro profondo e cercò di parlare per attirare l'attenzione del ragazzo

“Gohan, posso entrare?”
“Vattene via!”
Quello che arrivò alle orecchie di Videl fu un ringhio feroce uscito dalla bocca di un ragazzo in preda alla rabbia, ma lei non voleva mollare e mordendosi un labbro entrò nella camera notando solo in quel momento la fossa fatta sul muro e non riuscì a non provare una fitta al core per tutto il dolore che gli aveva causato.

Ovviamente Gohan si era accorto che Videl era entrata nella stanza, ma non disse nulla e la lasciò comunque avvicinare al suo letto senza fiatare, ma dentro di se non sapeva che cosa le avrebbe fatto se lei avesse oltrepassato un certo limite.

“Gohan per favore ascoltami: sai che sei la persona più importante della mia vita e che non vorrei che tu soffrissi per nessuna ragione al mondo, non ti volevo prendere in giro, ma non sapevo come parlartene”
Facendo una piccola pausa si decise ad avvicinarsi maggiormente al ragazzo che era rimasto steso sul letto con il volto in giù senza degnarla di un solo sguardo; tutto questo gli faceva male e l'unica cosa che realmente avrebbe voluto era alzarsi e stringere a se la sua amata, ma in quel momento il suo stupido orgoglio glielo impediva.

“Amore mio non fare così ti prego, guardami e dimmi che mi ami e che tutto si è sistemato, ti prego, sei la mia vita e non posso vederti in queste condizioni”

Lui continuava a non rispondere e ciò la faceva stare male, così non resistette più e si sedette accanto a Gohan fissandolo intensamente: dalla rabbia si era levato la maglia ed era rimasto a petto scoperto e lei vedendolo così non poteva fare a meno di paragonarlo ad un angelo caduto improvvisamente dal cielo e la sua rabbia non era quella che gli si addiceva di più. Non poteva vederlo in quelle condizioni e senza pensare alle conseguenze si chinò verso il suo orecchio e lo sfiorò con le labbra, facendo scorrere un brivido di piacere al giovane e prese a sussurrargli qualcosa trattenendo a stento le lacrime

“Gohan, ti prego, io ti amo!”

Gohan era paralizzato e non osava dire niente, era veramente confuso: sapeva che senza Videl la sua vita non avrebbe avuto senso, ma il suo orgoglio Saiyan in quel momento aveva a meglio e proprio non poteva perdonarla su due piedi.

“Amore ti scongiuro, perdonami. Tu non sei una seconda scelta, ma solo l'unica persona di cui io sono follemente innamorata e non te lo avrei mai detto se non ne fossi stata sicura. Parlami ti prego, mi fai stare peggio se non mi consideri, Gohan...”

La ragazza stava puntando sui punti deboli di Gohan: parole dolci e baci piccanti, ma sapeva che il giovane alle volte era veramente testardo e non cedeva facilmente.

Dato che lui non le aveva detto nulla Videl aveva fatto in modo di riuscire ad arrivare al suo collo e dopo averlo stretto al suo piccolo petto con le braccia aveva iniziato a far scorrere le labbra sul suo amore, ma n quel modo voleva solamente fargli capire tutto il sentimento che nutriva per lui, ma Gohan ancora non faceva niente, ma aveva irrigidito il suo corpo al solo contatto con la bocca e le braccia di lei e non sapeva più che cosa fare.

Alla fine si decise a guardarla negli occhi: i suoi rossi e spenti in quelli azzurri e liquidi della compagna: un solo sguardo per far intuire tutto il dolore che la dichiarazione aveva recato al principe e si vedeva che si sentiva solo una seconda scelta e preso in giro.

“G-Gohan, parlami ti prego”
Videl non poteva sopportare il suo silenzio e così decise di non poter più aspettare e senza pensarci due volte chiuse le sue labbra sigillandole con quelle del suo alieno mentre con le mani lo spingeva contro di se per sentirlo vicino, ma stranamente il ragazzo non stava ricambiando il bacio e il suo guardo vuoto diceva tutto. Si staccò dalla ragazza e la fissò con un misto tra dispiacere e una sempre minore rabbia

“Mi sento inutile Videl, è così che mi reputi...”
“Non è vero, tu non sei inutile”
“E allora perchè mia hai preso in giro e non mi hai detto tutto subito?”
“Avevo paura che tu mi lasciassi, non volevo essere un peso per te”
A quelle parole Gohan non potè trattenere un sorriso e per la prima volta fu lui a stringerla al suo possente corpo, lasciando la ragazza priva di parole, ma piena di gioia e amore.

“Videl quando capirai che per me non sei un peso? Non posso vivere senza di te e tutto questo mi fa solo male, non voglio che tu soffra e dovevi dirmi tutto subito. In questo modo mi hai solo fatto male e io non voglio arrabbiarmi con te, non voglio... Se tu mi avessi detto subito del parto prematuro sai che io ti avrei appoggiato, ma dovevi farlo a suo tempo e tutto questo non sarebbe successo, ti amo e tu non devi neanche pensare quello che mi hai detto.”
Mentre diceva quelle parole la giovane corvina aveva preso a baciare ogni singola parte del corpo del Saiyan, come per fargli capire che non era una seconda scelta; passava la sua bocca dal volto al collo e poi ancora più giù fino ad arrivare ai pettorali duri come marmo, il ragazzo si sentiva strano, ma stava capendo che Videl si era pentita veramente di quello che aveva detto.
“Videl...”
La ragazza quella volta si staccò dal collo di lui e sorrise dolcemente con gli occhi che le brillavano e si fece sfuggire quella parola fatidica

“Pace?”
Gohan fece finta di pensarci un po' su, ma poi non potè non sciogliersi di fronte a quelle iridi cristalline che lo guardavano innamorate e si chiedeva come non poteva perdonarla, al diavolo il suo orgoglio Saiyan, l'importante era l'amore che provava per la corvina e la piccola che le stava crescendo dentro

“Pace amore”
Sorrisero entrambi, ma alla fine fu lui prendere il volto della ragazza e la baciò con tutta la passione e la dolcezza che aveva in corpo, non importava più se lei avesse sbagliato o meno, in quel momento era importante solo che loro stessero insieme. Gohan aveva bisogno del calore del corpo di lei e pensare che la stava perdere realmente lo sconvolgeva

“Domani ti accompagno per il rito, non vedo l'ora di avere tra le mani la piccola”
“Grazie Gohan, sei il migliore di tutti”
Videl lo baciò nuovamente mentre le sue mani scendevano fino ad arrivare dietro alla sua schiene e risalire nuovamente nella folta capigliatura nera e alta.

Quella volte era finita bene e Gohan aveva capito, ma lei in quel momento era al settimo cielo e il contatto con il giovano glielo faceva amare di più

“Grazie, non me lo meritavo”
“Non dirlo nemmeno per scherzo, sei una ragazza fantastica”
Il giorno dopo la vita di entrambi sarebbe cambiata completamente...

Ritorna all'indice


Capitolo 59
*** Paradiso dell'amore e della naturalezza, PAN ***


Ciaooo!
Scusate l'immenso ritardo, ma ho un sacco da studiare e quindi aggiorno solo adesso!
Come ho già annunciato a qualche carissima ragazza ho in mente una "bellissima"- per così dire- sorpresa per voi e se avrete la pazienza di finire di leggere la mia fic vi sarà rivelata XD
Ok e detto questo un bacione e io torno al libro
Giuly <3 <3

*********************************


 

Quel giorno sarebbe stato il più emozionante di tutta la loro vita, quel giorno due esistenze sarebbero cambiate per sempre e una nuova sarebbe venuta alla vita, aprendo per la prima volta gli occhi sul mondo che l'avrebbe circondata. Videl era la prima ad essersi svegliata quella mattina in preda ad un'agitazione sempre crescente, era al settimo cielo perchè avrebbe tenuto stretta a se per la prima volta la sua cara bambina e non avrebbe mai ringraziato abbastanza il suo Gohan per averle permesso quel parto prematuro, ma alla fine sapeva che avrebbe fatto di tutto per avergli fatto vedere almeno una volta sua figlia mentre aveva ancora la sua memoria integra, con o senza la sua approvazione.

Il Saiyan era ancora nel mondo dei sogni e la ragazza era sicura che nulla lo avrebbe fatto svegliare per ancora molto tempo: quella notte si era accorta che aveva dormito ben poco e per la maggior parte del tempo era rimasto sveglio tenendo lo sguardo fisso su di lei e di tanto in tanto aveva sentito le sue mani o le sue labbra che le sfioravano la guancia e si era addormentato solo la mattina poco prima dell'alba.

Videl aveva dormito tranquillamente e sentendo tutte le attenzioni che Gohan le aveva dato era riuscita a rimanere calma e non ricordava tanto calore da molto tempo.

Ancora non avevano scelto il nome della loro piccola, ma ci avrebbe tenuto tanto a farlo scegliere al suo fidanzato, così una volta tornata sulla Terra avrebbe avuto un nuovo ricordo del suo primo e unico amore e poi voleva divertirsi un po' sentendo le bizzarre idee del giovane principe, che non aveva mai avuto una grande fantasia.

Decise di svegliarlo punzecchiandolo un po', così iniziò a far scorrere la mano partendo dal suo candido volto, ma sembrava che non sentisse nulla, così Videl sorrise e continuò a pizzicarlo, sempre senza risultati

“Certo che sei un osso duro Saiyan, ma riuscirò a farti aprire quei maledettissimi occhi neri”
Decise di passare alle “maniere forti”, così uscì da sotto le coperte e si mise a cavalcioni sul petto nudo di Gohan, notando con grande stupore che non faceva lo stesso una piega, certo che i Saiyan avevano proprio il sonno pesante e non poteva credere che neppure in quel modo riuscisse a fare svegliare il suo alieno.

“Basta, o ti svegli o ti svegli, non ci sono alternative amore mio!”
Sapeva perfettamente che se lo avesse colpito non avrebbe risolto molto, ma forse se fosse andata troppo in là con i metodi avrebbe continuato a non svegliarlo, ma sapeva che avrebbe iniziato a mugolare, se tutto fosse andato bene, altrimenti non avrebbe saputo come avrebbe reagito. Comunque non poteva dormire tutto il giorno e lei doveva trovare il modo per riportarlo alla realtà, quindi si accostò vicino ai suoi pettorali per fargli lo stesso scherzo di sempre: sapeva che due dei pochi punti deboli dei sayan erano il candido collo e vicino alla zona dei capezzoli ed era convinta che in quel modo si sarebbe sicuramente svegliato.

Avvicinò le labbra semichiuse al corpo di Gohan, ma proprio in quel momento accadde una cosa che lei non si aspettava: il corvino aprì improvvisamente gli occhi e in una frazione di secondo fece in modo che le posizioni si scambiassero, così la giovane si trovò sovrastata dal Saiyan, che ovviamente non si poggiò sul suo ventre, ma questo lei non se lo aspettava e ne rimase stupita.

“Che cosa volevi fare signorina?”
“Gohan, eri sveglio?”
“Certo carina e tu non mi devi toccare chiaro?”

“Ma che cosa ti prende amore?”
“E non mi chiamare “amore”, non te lo permetto”
Videl rimase interdetta dalle parole del ragazzo: e adesso che cosa gli stava succedendo? Perchè improvvisamente quelle parole dure? Non ci stava capendo più nulla

“Gohan, ma cosa...?”

“Stai zitta ti ho detto”
Silenzio, la terrestre non riusciva a spiegarsi l'improvvisa rabbia di lui: credeva che avessero fatto pace, ma non riusciva a comprendere il significato di quelle parole fredde.

Vide che Gohan si stava avvicinando sempre maggiormente al suo volto, i suoi occhi rimanevano freddi e senza una precisa emozione da manifestare e la presa sui polsi della ragazza rimaneva stretta; il volto del guerriero era sempre più vicino a quello di Videl e lei istintivamente chiuse gli occhi aspettandosi il peggio, ma senza sapere il perchè sentì la presa svenire del tutto e delle morbide labbra posarsi sulle proprie mentre un leggero pizzico le prese la guancia. Lei aprì gli occhi sconcertata: basta, non ci stava capendo più nulla, non era più in grado di comprendere la situazione: prima il suo amore la trattava malissimo quasi ringhiandole contro e poi senza alcun preavviso l'aveva baciata allentando la stretta ai polsi.

Gohan staccò le labbra da quelle della sua innamorata e un piccolo sorriso maligno si fece spazio sul suo volto, molto irritante per la ragazza: cosa aveva in mente adesso quello scimmione?
“Gohan?”
“Ci sei cascata amore, scherzetto”
Ok, adesso non sapeva se ucciderlo seduta stante o aspettare qualche istante, ma pochissimi però.

“Vuoi farmi prendere un colpo? Tu sei tutto matto!”

“Scusa, dai era per scherzare”
“E' uguale, mi farai prendere un colpo una di queste volte”
A Gohan stava venendo da ridere per la reazione infantile di Videl, ma dovette trattenersi per non trovarsi tre le grinfie rabbiose della sua “dolce” compagna, così assunse uno sguardo da cucciolo bastonato per potersi far perdonare

“Perdoni un Saiyan che ti ama alla follia?”
La sua domanda era ovviamente retorica e a quelle parole e a quegli occhioni color della notte senza stelle Videl non potè non resistere, ma voleva tenerlo ancora un po' sulle spine per rendergli il favore con interessi.

“Te lo sogni scimmione, e scendi da sopra di me!”
Lo spinse via, accanto a se sul materasso e Gohan iniziò a ridacchiare, capendo immediatamente le intenzioni della corvina pepata e facendo il finto offeso si stese sul letto dandole la schiena.

“Certo che sei infantile amore, non ti si può fare nulla che ti arrabbi subito. Dovresti prendere la vita con più filosofia Videl”

Il tono di voce del Saiyan celava molto allegria mista a dolcezza, ma Videl non voleva cedere tanto facilmente così decise che per farsi perdonare Gohan avrebbe dovuto fare quello che Videl gli avrebbe detto.

“Gohan, vuoi il perdono? Guardami scimmione che non sei altro”
Il ragazzo sorrise e si voltò con il copro per guardarla negli occhi e annuì felice.

“Molto bene Saiyan”
Videl lo fissò con aria di sfida, ma poi, senza aspettare neanche un secondo, si gettò tra le braccia del suo dolce principe riempendolo di baci, poi si accoccolò al suo petto e prese a parlare, mentre Gohan rideva come un bambino

“Che cosa devo fare capo?”
Videl sorrise, sfiorando con le labbra una delle braccia di lui, poi fece finta di pensarci

“Mha non saprei, che ne dici di trovare un bel nome per la tua bambina?”
A quelle parole gli occhi di Gohan si illuminarono e una tenera espressione si delineò sul suo volto

“E va bene piccola, scegliamolo”
Fece voltare la corvina verso di lui ed entrambi iniziarono a pensare a qualcosa di carino per una bambina, ma tutte le opzioni che trovarono furono molto comuni e banali, nulla di che

“Se continuiamo così non ce la faremo mai, qualcosa di più fantasioso forza, ce la possiamo fare dai!”

Gohan iniziò a far funzionare al massimo la sua brillante mente, cercando di mettere insieme qualcosa di decentemente bello, unendo anche lettere, ma alla fine una piccola idea balenò nella sua mente corvina

“Paradiso dell'amore e della naturalezza, Pan...”
Videl ripensò per un secondo alle parole che Gohan le aveva appena detto e quel piccolo acrostico che aveva fatto le era piaciuto molto, così come il nome Pan, quella volta non era stato un buco nell'acqua come credeva

“E bravo il mio scimmione, che bel nome!”
Videl rise di gusto pizzicando la guancia di Gohan e poi gli diede un dolce bacio seguito da un buffetto leggero.

“E va bene: bravo amore”

Il ragazzo sorrise e la strinse maggiormente a se.

“Sei pronta per il grande giorno? Quando ci sei andiamo”
“Io sono pronta”

Ritorna all'indice


Capitolo 60
*** Bellissime emozioni ***


Ciao a tutti ragazzi!
La febbre è svanita che bello e quindi ecco un nuovo capitolo.
Spero che vi piaccia, a me si personalmente ^.^
Un bacione a tutti, ciao :*
Giuly <3 <3

**************************************************

 

 

Ormai era il momento, non ci si poteva più tirare indietro e la giovane coppia lo sapeva bene. Videl teneva saldamente la mano del suo compagno e una punta di terrore prese a scorrerle lungo la spina dorsale, ma quella volta non sarebbe potuta scappare al proprio destino e avrebbe affrontato anche quella bellissima battaglia. Gohan e Videl si fissarono per un attimo e attesero prima di entrare nella stanza dove si sarebbe tenuto il rituale, un sospiro teso uscì dalle labbra del Saiyan ed entrambi avevano le mani che tremavano.

“Videl ne sei sicura”
“Come mai in vita mia, mi hai dato il consenso e non ho la minima idea di buttare tutto all'aria per un po' di ansia.”
“E va bene”

Un ulteriore sguardo d'intesa e i due innamorati bussarono alla porta della stanza del castello predestinata all'evento; ad aprire fu Bulma, che sorrise amorevolmente ai due futuri genitori e tese la mano a Videl come per incoraggiarla.

“Pronti ragazzi? Lo sciamano è già nella stanza e sta preparando le ultime cose per il rituale, ancora pochi minuti e sarà pronto”
I due ragazzi annuirono decisi e con passo poco sicuro entrarono nella stanza, ma mentre a Gohan fu lasciato campo libero, Videl fu fermata nuovamente da Bulma

“Che cosa succede?”
“Non o se sia il momento più opportuno, ma la pozione per la memoria è pronta e deve essere assunta entro un mese, altrimenti non funzionerà più”
“Allora non c'è alcun problema”
“E invece si, non te lo ha detto Gohan? La madre una volta partorito viene isolata dal marito per una settimana”
“Come? No non ne sapevo niente”
“Immaginavo che se ne fosse dimenticato...”
Gohan aveva intuito che le due donne stessero parlando di una faccenda molto seria, ma capì solamente l'ultimo discorso, quello dell'allontanamento, così si affrettò a scusarsi per la dimenticanza

“Ehm si, scusate ma me ne sono completamente dimenticato eh eh”
“L'ho visto Gohan, sempre il solito tu non cambierai mai!”

Il Saiyan si portò una mano dietro il capo e sorrise imbarazzato: alle volte era proprio un pasticcione numero uno.

“E va bhè non fa nulla, adesso credo che ci dovremmo essere, vero sciamano?”
L'uomo si voltò verso la regina e annuì soddisfatto, adesso era arrivato il punto cruciale

“Esatto maestà, tutto pronto. Vi chiederei di lasciare la stanza adesso, solo i genitori potranno rimanere, è la regola”
Con un gesto della mano fece si che Bulma e Chichi capissero la situazione

“D'accordo, in bocca al lupo ragazzi”
La madre del Saiyan baciò entrambi, seguita a ruota da Bulma e dopo aver sorriso tranquillamente se ne andarono, ma sbagliarono un passaggio: mentre uscivano Gohan si era accorto che lo sciamano aveva consegnato una strana boccettina alla madre e ne volle sapere di più, quella faccenda gli puzzava un po'

“Scusi, che cosa ha consegnato a quelle due?”
Videl sentendo quelle parole sbiancò immediatamente, aveva una paura immensa che il piano andasse a rotoli e sperava solamente che l'uomo non vuotasse il sacco proprio in quel momento. Le mani iniziarono a tremare e lanciò un'occhiata d'intesa a quell'uomo che le stava davanti, che intuì i piani di lei e le resse alla meglio in gioco

“Non credo che le interessi sire”
“E invece si, mi spiace ma deve dirmelo”
Gohan voleva assolutamente scoprire che cosa stesse succedendo in quel palazzo e non poteva certo farsi sfuggire una simile occasione, doveva essere più convincente.
“Sono o no il principe del pianeta? Quindi se non le spiace e poi una delle due donne è mia madre”
“Non si scaldi, d'accordo glielo dico”
Il corvino lo fissò e annuì pronto a scoprire la verità, ma Videl non ne era affatto sicura e la paura che la tradisse era troppa: non poteva mandare tutto a puttane in questo modo, proprio mentre le cose si stavano lentamente facendo avanti.

“Dopo il parto la ragazza potrebbe avere dei dolori e quella pozione le servirà come antidolorifico, chiaro?”
Non ne era molto convinto, ma il principe fece finta di crederci e gli diede ragione, ma aveva intuito che non era proprio per quello e si promise che lo avrebbe scoperto da solo, quello però non era il momento migliore per fare prediche o scenate.

“E' tutto pronto comunque, se la ragazza vuole accomodarsi sul lettino. Inizialmente faremo il rito per portare in pochi minuti il feto ad una dimensione ed uno sviluppo tale da poter nascere e poi inizierà il parto vero e proprio. Sarà un po' più doloroso di un parto normale, ma nulla di speciale.”
Gohan e Videl si fissarono per un attimo negli occhi per cercare una rassicurazione reciproca, poi dissero che il momento era giunto.

La corvina fece quello che le veniva ordinato, quindi dopo essersi sfilata la maglia si stese sul lettino precedentemente preparato, sempre tenendo ben salda la mano del suo bel principino.

“Perfetto, adesso le farò le classiche domande, a lei e al padre della bambina, come mi hanno detto. Per prima cosa: siete entrambi d'accordo su questo parto indotto? Rispondete si o no grazie”
“Si”
“Il nome della piccola?”
“Pan”
“Oh che carino, ok... sire lei si impegna a riconoscere come erede al trono e sua figlia legittima la piccola Pan”
“Certamente”
“E lei Videl la riconosce come propria figlia”
“Ovvio”
“Scusate, ma non si sa mai, un'altra domanda per lei principe: riconosce Videl come futura moglie e regina del pianeta?”
Gohan la guardò con occhi sognanti e le strinse la meni nelle proprie sorridendo castamente

“Senza ombra di dubbio”
“E va bene, le domande sono finite, nel frattempo come ha potuto vedere le ho messo una sostanza magica che le sta facendo sviluppare il feto in pochi minuti, adesso qualche altro secondo e dovrebbe sentire muoversi qualcosa lì dentro.”
Neanche il tempo di dirlo che Videl sentì un piccolo calcio proveniente dal suo ventre e quella sensazione appena provata era veramente molto strana, ma estremamente piacevole e non potè fare a meno di sorridere annuendo con le lacrime agli occhi per la felicità.

“Molto bene, credo che ormai ci dovremmo essere, si può iniziare a preparare mentalmente per il parto, credo che ne avrà bisogno. Cominci a svestirsi e si posizioni su questo secondo lettino, Gohan lei rimane o esce?”
“Che domande sono? Rimango ovviamente, non mi perderei per niente al mondo la nascita di mia figlia”
“Faccia come crede”

Videl fece come le era stato detto e dopo essersi privata degli ultimi indumenti, un po' imbarazzata, si stese sul lettino pronta per il grande momento. Aveva notato perfettamente che il suo ventre era “lievitato” in quei minuti e la sua emozione era alle stelle per il grande avvenimento e non sapeva come trattenere le lacrime. Gohan si era posizionato vicino a lei e le aveva preso le spalle in modo confortevole, ma anche lui non poteva trattenere molto l'emozione quindi sul suo giovane volto si poteva notare solamente un grandissimo sorriso che gli andava da un orecchio all'altro.

“Si sente pronta ragazza?”
“Un po' timorosa, ma credo di esserci”
“Bene, lei sire?”
Gohan era quasi più timoroso della fidanzata, ma ingoiò la saliva e annuì nuovamente, poi diede un leggero bacio alla compagna per ricordarle che lui era sempre lì.

“Partiamo, questo tipo di parto non prevede le contrazioni e le acqua vanno rotte manualmente, potrà essere un po' doloroso, io glielo dico”
“Non si preoccupi, vada pure.”
Videl sembrava molto sicura di se, ma non appena sentì tutta quella pressione all'interno del suo copro trattenne a stento un urlo e cercò disperatamente la mano del corvino per stringerla fortemente mentre con l'altra si attaccava saldamente alla sbarra del letto.

“Videl tutto bene?”
“Direi di no: non potrebbe fare più piano, mi fa malissimo”
“Lo so cara, ma resista ancora un po' e ci saremo e questa dovrebbe essere la parte meno dolorosa”
“Ma bene...aaah!”
Gohan sbiancò sentendo le grida di dolore della giovane e si fece in quattro per trovare un modo per alleviarle il dolore, ma non poteva fare molto in realtà.

“Ahia accidenti!”
“Videl stai calma amore mio”
La ragazza continuava a lamentarsi per il dolore, ma alla fine sentì che la pressione diminuiva, ma in confronto un liquido misto a sangue prese a scorrerle sulle gambe: ce l'aveva fatta lo sciamano.

“Brava Videl, adesso parte la fase più complicata, ma chiederei al principe di avvicinarsi qua a me, aveva detto di volere vedere il parto”
Gohan puntò lo sguardo sulla ragazza dolorante

“Videl?”
“Non ti preoccupare, non ti puoi perdere questo momento, me la rifarò con le sbarre del letto”
Cercando di creare un po' d'umorismo la ragazza baciò nuovamente Gohan e gli fece cenno di andare davanti a lei per assistere al parto.

“Adesso deve spingere con tutta la forza che ha, dato che le contrazioni non l'aiuteranno deve fare esattamente tutto quello che le dico intesi?”
“Si”
“Perfetto, adesso inizi e cerchi di non curarsi del dolore, respiri ed inizi, rimanga con l'utero contratto per cinque secondi, respiri e riparta”
Lei cercò di fare ciò che le era stato detto, ma il dolore che provava era molto forte e non le serviva a nulla urlare, dato che non le sarebbe bastato ad alleviare il dolore all'inguine.

“Non si preoccupi, respiri profondamente e vedrà che ce la farà”
Videl si convinse che ce la poteva fare e riprese a spingere con tutta la forza che le rimaneva e alla fine l'urlo di gioia e il nuovo sbiancamento di Gohan le fecero capire che forse mancava poco a quella agonia.

“Amore che cosa ti prende, perchè sei così pallido? Aaahhh!”

“Ahahahha non ci faccia coso Videl, la testa della piccola sta venendo fuori, lei è molto brava continui così, ma mi sa che lo stomaco di Gohan non lo sarà altrettanto”

Gohan stava provando una stranissima sensazione, ma cercò di far prevalere l'amore e la felicità a quel senso di nausea che lo assaliva. Nel frattempo Videl continuava nel suo intento e dopo varie spinte sentì che la bimba era uscita ed aveva preso a piangere, ma poteva capirlo benissimo anche per un altro motivo: Gohan aveva iniziato a piangere silenziosamente non appena lo sciamano gli aveva mostrato quel batuffolino rosa e lui non aveva saputo resistere a tutte quelle miriadi di sensazioni che lo invasero vedendo due occhioni neri che lo fissavano curiosi.

Videl a quella vista non potè fare a meno di addolcirsi al massimo e il dolore che aveva provato sparì immediatamente quando Gohan si avvicinò con la piccola Pan in braccio.

“Amore, guarda è bellissima”
Tra le lacrime il Saiyan aveva fatto in modo che la bambina finisse dalla madre e anche lei non appena la vide per la prima volta gli occhi iniziarono subito ad inumidirsi per poi finire in un pianto dirotto di gioia.

Lo sciamano fece loro le congratulazione, ma alla fine li lasciò soli nella stanza.

Finalmente erano una famiglia e i due neo genitori non credevano ancora possibile quel bellissimo dono della natura, quel miracolo in piena regola.

Si guardarono negli occhi, per tutti e due rossi e si diedero un dolce bacio a fior di labbra mentre la piccola li fissava curiosa, senza piangere però.

“Ma guarda com'è balla la piccola Pan”
Gohan si era asciugato le lacrime e aveva iniziato a coccolare la figlioletta, riuscendo così a farla ridere, ma l'emozione maggiore la ebbe quando lei gli afferrò il dito e lo mise al suo petto, vicino al cuore e i due occhioni neri lo fissarono attentamente: non sapeva cosa fare se non emozionarsi davanti a tanta bellezza. La corvina rise davanti alla faccia quasi ebete del ragazzo e con le braccia strinse sia lui che la piccola in un abbraccio rassicurante.

“Adesso Gohan come faremo una settimana senza vederci?”
“Non ci pensare adesso amore”
Il Saiyan fece cenno di no con la testa e diede un piccolo bacetto ad entrambe le gioie della sua vita

“Non è ancora il momento, adesso siamo solo noi tre, insieme”
Veramente adesso erano una famiglia, quella bambina aveva riportato gioia nel cuore di entrambi i genitori e finalmente potevano tenere stretta a loro il frutto dell'amore, la loro piccola Pan

Non era quello il momento di pensare a cose tristi, ma solo alla bellezza dell'unione e della meraviglia di quei momenti, niente pensieri tristi per la mente mente e anche a Videl peri qualche minuto sfumò l'idea di quello che stava per compiere.

In quell'istante c'erano solo loro tre e questo bastava.

Ritorna all'indice


Capitolo 61
*** Momento della verità ***


Ciao :D
Ecco un nuovo capitolo e spero che vi piaccia!
Scusate tutti, ma il momento è arrivato e questa volta la vedo brutta, MOLTO BRUTTA per la cara Videl!
Lo dedico ai miei due recensori di fiducia, grazie tante, gentilissimi! (parlo al maschile ma voi sapete a chi mi riferisco!)
Un bacione e a presto :*
Giuly <3

***************************************************


 

Lacrime, gioia e amore: una miriade si sensazioni ed emozioni diverse avevano invaso quella stanza del castello quel pomeriggio e un nuovo pianto aveva invaso le camere del castello. La piccola Pan, principessa ereditaria di Vegeta, era venuta alla luce e adesso non rimaneva che dare la splendida notizia a tutto il regno.

La bimbetta era la fotocopia spiccicata del padre: stessi occhi neri, stessi lineamenti dolce quel caratteristico sorriso che faceva sciogliere il cuore di chiunque lo guardasse; Videl e Gohan ne erano rimasti subito ammaliati e i loro cuori avevano iniziato a battere solamente per quella creaturina che avevano tra le braccia.

Bulma e Chichi avevano tirato un sospiro di sollievo quando avevano sentito il pianto rumoroso di una neonata e avevano iniziato a festeggiare per la muova arrivata e almeno speravano che vedendo il giovane principe così felice Videl abbandonasse la sua folle idea, la speravano con tutto il loro ardore.

“Chichi, adesso la tradizione vuole che Gohan e Videl non si vedano per una settimana, vogliamo mantenerla anche se Videl non è una Saiyan?”
“Non lo so sinceramente: Videl non credo che cambierà idea molto facilmente e quindi sarebbe meglio fare passare loro molto tempo insieme, almeno quello che resta”
“Ma in questo modo...”
“Lo so, ma mio figlio è più importante delle stupide tradizioni e non voglio che trascuri la propria famiglia, al diavolo tutto!”

Bulma ci pensò su per un po': effettivamente la corvina era molto caparbia nelle sue idee, ma lei non aveva mai fatto saltare una tradizione di Vegeta al giovane e anche lei ne era stata sottomessa. Forse però l'amica aveva ragione e i due dovevano stare più tempo assieme, almeno quello che rimaneva loro dovevano goderselo.

“Forse hai ragione, ma credo che abbia lei l'ultima parola e poi è sempre la madre che deve scegliere se seguire o meno le regole”
“Allora glielo chiediamo?””
“Adesso è presto, facciamo godere loro la bimbetta, voglio vederla sai?”

“Non sai quanto ti capisco, ma aspettiamo ancora un po', forse i due vogliono rimanere ancora un po' soli”
Appena in tempo a finire la frase che un corvino per conosciuto fece irruzione nella stanza dove si trovavano le due donne con un sorriso stampato sulle labbra e gli occhi ancora lucidi.

“Mamma, Bulma...”
“Oh Gohan”

Le due Saiyan si strinsero al corpo del principe per trasmettergli tutto il loro amore e la loro felicità, ma per Chichi vedere quel giovanotto con tanta emozione addosso le fece uno stranissimo effetto e alla fine dovette ammetterlo: si era fatto uomo e non doveva intricare i suoi piani.

“Congratulazioni figlio mio!”
Da dietro fecero capolino altre due figure ben note: Radish e Kakaroth che fecero immediatamente le congratulazioni a Gohan con tutta la loro felicità, certo: chi ne dimostrava meno e chi di più, però...

“Volete vedere la piccola Pan? Se volete vi lascio passare”
Tutti erano entusiasti delle parole del neo genitore e con un sorriso sulle labbra si recarono a visitare la principessina del regno, ma Chichi fu fermata dal figlio, che la fece indietreggiare prendendola delicatamente per le spalle

“Mamma, tu rimani qua per favore, devo parlarti”
La donna rimase un po' stupita dal gesto del ragazzo, ma si voltò ugualmente per guardarlo negli occhi e aspettare che lui iniziasse a parlare.

Nello sguardo di Gohan albergavano vari sentimenti contrapposti: quella volta voleva sapere la verità e quella sarebbe venuta fuori in tutti i modi, con le buone o con le cattive. Basta, adesso le menzogne erano arrivate fin troppo oltre e lui non voleva più essere preso in giro: sapeva che Videl non gli aveva detto tutta la verità e sapeva che gli aveva nascosto molte cose e lui non poteva più vivere con quel peso sul cuore, doveva sapere

“Mamma, dimmi la verità ti prego, non mi mentire pure più”
Chichi fu sconvolta da quelle parole, e adesso che cosa gli avrebbe detto, no la verità ovviamente, ma non sapeva che cosa fare.

“M-ma di che cosa stai parlando Go...”
“Non mi prendere in giro, sai perfettamente di che cosa sto parlando! Quello che ti ha dato lo sciamano non era certo antidolorifico, quindi mi faresti la cortesia dicendomelo e veloce anche”
“Gohan non ti permetto di parlarmi a quel modo!”
“Ah si?”
Non poteva permettere che le bugie regnassero ancora in quel palazzo e sapeva che c'era sotto qualcosa e lui doveva scoprirlo. In uno scatto d'ira improvvisa prese la madre per le braccia e le mise al muro, trattenendo la forza per non farle male: aveva gli occhi velati da una leggere rabbia mista a tristezza e quella volta pretendeva che la verità venisse a galla

“Gohan!”
“Ti ho detto di dirmi che cosa contiene veramente quella boccetta, non mentirmi perchè lo vedo nei tuoi occhi”

“I-io non posso”
“PERCHE' NO?”

Gohan cercava di non alzare troppo la voce per non farsi sentire anche dalla fidanzata e dagli altri, ormai aveva capito tutto e voleva solo che la donna gli dicesse tutto, voleva solo quello, niente più...

“Non Gohan, per favore”
“Mamma io devo sapere! Era chiaro che qua c'era sotto qualcosa e sono stato uno stupido a non accorgermene prima, non mi ingannate più voi e adesso dimmi tutto”
Aveva preso a scuotere delicatamente le spalle della madre, quasi con le lacrime agli occhi

“Era solo antidolorifico, lo giuro Gohan, credimi”
“Come posso farlo mamma, come posso? Quello non è medicinale e me ne sono accorto da come è sbiancata Videl quando l'ho chiesto allo sciamano, non sono stupido come credete”
“Ma questa è la verità”
“Te ne prego, devo sapere, tene prego. Amo Videl e la mia piccola e voglio sapere che cosa ha in mente quella pazza con cui voglio passare la vita, dimmelo mamma o non te lo perdonerò mai”
Quelle parole arrivarono dritte al cuore della donna: non voleva la rabbia di Gohan, ma non sapeva se tradire o meno la fiducia di Videl, forse però se lui ne fosse stato a conoscenza avrebbe fatto si che quella stupida potesse cambiare miracolosamente idea, si: forse era la cosa migliore da fare.

“E va bene, te lo dirò, ma tu promettimi di non urlare e non ti arrabbiare”
“D'accordo, grazie mamma”
“Videl ti ama tanto, ma da qualche tempo crede che tu staresti meglio senza lei tra i piedi e quindi ha deciso di rimediare. Mi ha detto che quando la bimba sarebbe nata ti avrebbe fatto perdere la memoria con una pozione e lei se ne sarebbe tornata sulla Terra con la piccola. Siamo già andati da Angel per ripristinare il tuo matrimonio con lei e la sua famiglia ha accettato. So che può sembrare incredibile ma...”
Solo “bla bla bla”, nella mente del giovane cominciarono a girare solo queste parole, nient'altro: come poteva avergli tirato un colpo così basso? E come poteva la madre dirgli di rimanere calmo in un momento come quello. Basta: se ne voleva andare? Che lo facesse, ma senza la bambina. La sua mente non ragionava più lucidamente e aveva messo l'amore da parte: adesso pensava solo con il suo orgoglio e no, non l'avrebbe mai più perdonata, di questo ne era sicuro.

“Gohan rispondi per favore”
“Se ne vuole andare? Che lo faccia, no: questa me la paga cara, carissima!”
A passo veloce e minaccioso si diresse verso la sala dove si trovavano tutti a festeggiare lasciando la povera Chichi terrorizzata e al muro: si era sbagliata, aveva combinato un casino irreparabile e sapeva di aver appena dato il biglietto di fuga a Videl, solo che il ben servito glielo avrebbe dato Gohan. Perchè non stava zitta alle volte?

Gohan era innamorato, ma la rabbia quella volta prese il sopravvento su di lui...

Ritorna all'indice


Capitolo 62
*** La soluzione finale ***


Ciao a tutti!
Scusate l'immenso ritado ma la connessione è tornata adesso, pardon!
Spero che il capitolo vi piaccia, anche se un po' brevuccio e bruttino XD
Scusate, ma adesso devo scappare e non posso aggiornare le altre mie storie, uffa... >.<
Chiedo scusa anche alle recensioni alle quali non ho risposto, ma sappiate che mi fanno sempre molto piacere!
Un bacione e alla prossima (mercoledì forse)
Giuly <3 <3

***********************************************


 

Gohan si stava dirigendo a passo furioso verso la stanza dove Videl se ne stava insieme alla figlia e a tutti i personaggi che stavano festeggiando la nascita dell'erede al trono. Sentiva che dentro di lui stava nascendo un sentimento che da un momento all'altro sarebbe scoppiato come una bomba ad orologeria: non poteva credere alle parole che la madre gli aveva detto pochi instanti prima, era proprio incomprensibile anche per la sua intelligenza.

Adesso capiva tutto, capiva tutte le bugie che Videl gli aveva detto in quei mesi e quello che sarebbe accaduto se lui non ne fosse venuto a conoscenza; non sapeva come affrontare la questione, ma una cosa era certa: quella volta non le sarebbe andata molto bene e dei semplici bacetti contornati di dolci parole non sarebbero bastai per farsi perdonare.

Gohan però stava tralasciando un particolare molto importante: Videl lo amava veramente e tutto quello lo stava facendo non per lei, ma solo per la felicità di quel giovane che le aveva cambiato la vita.

Arrivò a passo fiero davanti alla porta della stanza di lei e senza fare tanti complimenti la spalancò rumorosamente, sembrava che il fuoco incendiasse le sue iridi color della pece.

“Figliolo, vieni qua bel paparino!”

La voce di Kakaroth era allegra e solare, ma quello non era proprio il momento per gli scherzi, no: proprio non era giornata. L'uomo si accorse subito che nel principe c'era qualcosa che non andava, ma non poteva certo pensare a tutto quello che sarebbe accaduto da un momento all'altro: come un tornado in piena furia una voce tuonante e ricca di risentimento assordò tutti i presenti e fece iniziare a piangere la piccola Pan che stava tranquillamente dormendo tra le braccia della madre:
“Tutti fuori di qua, immediatamente!”

Lo strillo furibondo di Gohan mise in allerta tutti i presenti, che senza farselo ripetere due volte alzarono i tacchi e uscirono dalla stanza con uno sguardo sbigottito sul volto: quel comportamento non era di certo nel suo essere, meglio non contraddirlo alle volte.

Videl a quelle parole cominciò a sudare freddo e istintivamente si strinse la piccola al petto per protezione e, cercando si cullarla, prese a ripetere a se stessa che Gohan non avesse potuto scoprire nulla, Chichi non avrebbe mai potuto tradirla a quel modo.

“Gohan, amore mio, che cosa ti prende adesso?”
Forse Videl non aveva fatto bene a chiamarlo con quel nome e infatti lo sguardo del Saiyan si infuocò nuovamente, si voltò di scatto con degli occhi da mettere i brividi e la squadrò da cima a fondo

“Non ti azzardare più a chiamarmi “amore mio”, non ne hai il diritto”
Lui stava fermo davanti alla porta, sapeva che se si fosse avvicinato troppo non si sarebbe trattenuto, anche se in quel momento era infuriato non si sarebbe mai perdonato se le avesse fatto del male.

Videl cominciò ai ingoiare a vuoto, l'ansia la stava assalendo e non voleva litigare con lui un'altra volta, ma già sentiva odore di guai.

“Sei solo un'approfittatrice senza ritegno, non me lo sarei mai aspettato da te, ma mi sbagliavo di grosso. Come ti sei permessa di prendermi in giro per tutto questo tempo? Tu non mi ami e non mi hai mai amato, ti sei solo approfittata della mia bontà ma adesso hai finito si usarmi come schiavetto personale. Mamma mi ha detto tutto sai? Vuoi andartene? Vattene, non ti trattiene più nessuno qua, ma non ti azzardare a portare via la bambina o saranno guai per te! Ti avevo detto che se avessi voluto ti saresti trovata in strada

e adesso te la sei cercata piccola mocciosa insolente. Vai, tornatene a casa da tuo padre e non farti più vedere, ma come ho fatto ad essere talmente cieco? Sei come tutte le altre che ho conosciuto: solo una ragazza pronta a tutto per raggiungere i tuoi sporchi obbiettivi!”
Gohan stava cercando di non arrabbiarsi troppo, la le urla si potevano sentire fin da fuori e la povera corvina aveva preso a tremare come una foglia vedendo il Saiyan avvicinarsi minacciosamente.

“G-Gohan m-ma che cosa...”
“Ti ho detto di stare zitta accidenti! Non hai il diritto di dirmi nulla, sei solo una... guarda fammi stare zitto!”

La rabbia stava assalendo il possente corpo e istintivamente si era avvicinato a Videl e cercava di trattenersi con tutto se stesso, ma era difficile, molto difficile. Per precauzione la corvina aveva posato Pan, ancora in lacrime, nel piccolo lettino accanto a lei e aveva fatto bene, infatti Gohan preso dall'ira più assoluta si scagliò contro l'esile figura di lei e la trascinò sul letto, sedendosi poi sopra di lei e fissandola con odio profondo nei liquidi occhi azzurri.

“Maledetta...”
La voce tremava nella sua gola, ma la rabbia che provava era troppo grande per essere placata e non poteva fare a meno di urlare per manifestare tutti i suoi sentimenti. Videl aveva iniziato a piangere, non aveva la forza per rispondere o cercare di non essere sottomessa, rimaneva semplicemente immobile e singhiozzando, cercando di non fissare gli occhi rabbiosi del compagno.

“Gohan, ma io ti amo...”
“Che cosa stai dicendo, tu non mi ami e non lo hai mai fatto, mi hai solo utilizzato”

“No, non è vero: tu non sai che cosa stai dicendo”
“Non so che cosa sto dicendo? Certo che lo so: tu mi hai utilizzato come gioco, sapevi che se fossi stata con me nessuno ti avrebbe fatto del male, tutti quei baci e quelle parole dolci erano delle tue bugie per farmi stare con te”
Videl non sapeva più che cosa fare: lo amava con tutto il cuore e sapeva che quella decisione era stata molto sofferta e adesso non poteva permettere che Gohan e rinfacciasse tutto. Senza nemmeno pensarci su prese il volto di Gohan tra le mani e dopo averlo portato alla sua altezza posò le labbra su quelle del giovane, dando così inizio ad un bacio passionale, dove lei cercava di far capire al bel corvino che si stava solamente sbagliando; cercava continuamente la sua lingua e le mani erano scese sulla schiena di Gohan e cercava di farlo stendere sopra di lei mentre calde lacrime scendevano dai suoi occhi cristallini. Gohan era rimasto spiazzato da quel gesto inaspettato, preso alla sprovvista aveva ricambiato il bacio di Videl con la stessa foga: forse perchè in cuor suo la passione ardeva ancora ed erano giorni che lei non gli donava un tale bacio e un po' gli erano mancati, ma provava ancora moltissima rabbia così si staccò malamente.

“Videl no...”

La sua voce non era più colma di rabbia, ma adesso parlava quasi in un sussurro: non riusciva più a tenere lo sguardo fisso su di lei e aveva leggermente allentato la presa sui suoi polsi.

Videl non parlava più, ma cercando un nuovo contatto fisico abbracciò a se Gohan, che quella volta non permise alcun tocco da parte di lei.

“No, non ci provare neppure! Tu mi hai tradito e adesso non posso perdonarti”
“Gohan ma io..”
“Tu nulla, non devi parlare più, mi stai innervosendo”
“Basta, non ce la faccio più!”
La corvina provò a baciarlo nuovamente, ma in quel modo fece arrabbiare nuovamente Gohan, che si rialzò dal letto portandola con se e con poco delicatezza la portò con le spalle al muro e riprese a strillare trattenendo lui stesso le lacrime

“Non mi toccare, sei solo la solita ragazza di città senza scrupoli ne sentimenti, vattene adesso!”
Tutti quegli urli avevano fatto si che Chichi e Kakaroth entrassero di forza nella camera

“Gohan falla finita per favore”
“Zitti voi due!”
Gohan aveva iniziato a rifarsela con chiunque avesse a tiro e per sicurezza l'uomo più grande aveva preso di corsa Videl e stava cercando di allontanarla dal Saiyan minore

“La piccola!”
“Videl no, adesso non è il momento, vieni con me”
“MA”
“Niente ma, vieni adesso, vieni”
Kakaroth aveva portato via la ragazza, che continuava a piangere a dirotto e Gohan era rimasto solo nella stanza, solo con la sua bambina.

Si avvicinò a Pan e la prese delicatamente tra le braccia: appena fu tra le forti braccia paterne lei smise di piangere e prese a fissare il papà con occhi curiosi; Gohan stava facendo sbollire la rabbia, ma adesso aveva iniziato a piangere, continuava a singhiozzare silenziosamente lo fece ancora di più quando la piccola Saiyan allungò la manina al volto di lui come per cercare di asciugargli gli occhi.

“Tu sei l'unica che mi è rimasta fedele piccola mia, non mi lasciare anche tu ti prego”
Un dolce bacetto donato alla piccola sulla guancia paffuta e una strinta rassicurante mentre salate gocce d'acqua solcavano il volto del principe.

 

Videl nel frattempo era stata accompagnata nella stanza dei coniugi e Chichi stava cercando di calmarla, ma nulla sembrava funzionare quella volta: si sentiva solo una sciocca...

“Piccola cerca di calmarti adesso, ho ancora un po' di pozione e se vuoi potrai usarla”
“Adesso che sa la verità sarà impossibile fargliela bere e poi adesso voglio lui e basta, solo lui”
“Meglio di no, adesso riposati, penseremo noi a parlare con Gohan”
“Ma..”
“No, è meglio credimi”
I due lasciarono sola la ragazza, che non appena fu sicura di non essere vista da nessuno si gettò a capofitto sul letto e iniziò a piangere disperata per tutto quello che era successo: adesso Gohan l'avrebbe cacciata e avrebbe tenuto con se Pan: non ne aveva fatta una giusta.

Il suicido? Mossa azzardata, ma forse l'ultima soluzione per migliorare la vita di tutti...

Ritorna all'indice


Capitolo 63
*** Fine di tutto e inizio di niente ***


Ciao a tutti ragazzi! ;)
Scusate il ritardo, ma il computer mi ha fatto un bello scherzetto e non mi si connetteva più -.-''
Spero che il capitolo vi piaccia, manca veramente pochissimo alla fine e questa volta non svelo nulla a nessuno sul continuo XD
A me non piace far tenere il broncio a Gohan, ma quando ci vuole ci vuole eh!
Un bacio a tutti e a presto, spero di mettervi qualche foto da Lucca ;) :*
Giuly <3 <3

**********************************************************************************



 

Videl stava fissando con gli occhi gonfi la finestra aperta di quella stanza: perchè sentiva quell'irrefrenabile desiderio di affacciarsi e sporgersi? Gohan l'aveva trattata malissimo, ma lei non dava la minima colpa al giovane Saiyan, perchè sapeva benissimo che la colpa era solamente sua e sapeva in che guaio si era cacciata, quindi non aveva la minima intenzione di protestare.

Quella volta Chichi l'aveva tradita, ma per qualche strana ragione non sentiva il bisogno di rifarsela con lei: sapeva che Gohan quando si arrabbiava era veramente un ragazzo incontenibile e quindi credeva che la donna fosse stata messa con le spalle al muro per vedersi costretta a raccontare tutto al figlio, quindi per lei l'unica vera colpevole era quell'anima dannata che albergava in lei.

Senza pensarci due volte si alzò dal letto, si asciugò le salate lacrime che scendevano dai suo occhi e fece per dirigersi verso la porta della stanza, ma un urlio proveniente dal corridoio le fece gelare il sangue nelle vene: quella era la voce di Gohan che stava urlando contro i due genitori accusandoli di tradimento. Quello non era proprio il momento migliore per uscire da lì, ma per vedere il Saiyan non ce ne fu bisogno, proprio per niente: Gohan si stava avvicinando minacciosamente alla stanza e pochi secondo dopo spalancò rabbiosamente la porta con gli occhi infuocati dall'ira.

“G-Gohan?”
La voce tremante di Videl fu appena udibile nella stanza, al contrario delle grida del principe del pianeta: sembrava ancora più adirato di qualche minuto prima, sicuramente le parole di Chichi e Kakaroth non avevano avuto l'effetto desiderato, anzi sembrava che quello che avevano detto lo avessero fatto innervosire ancora di più. I due coniugi stavano cercando di trattenere con tutte le loro forze il possente corpo del corvino, ma invano; Gohan sembrava veramente incontrollabile, mentre le sue forze si stavano lentamente moltiplicando e in quel momento non sarebbe bastato un esercito intero per tenere a freno i muscoli tremanti del giovane.

“Gohan per favore calmati adesso!”
“Lasciami stare traditrice, non hai nessuna ragione per tenermi bloccato”
“Figlio mio per piacere”
“No, no: non mi chiamate più a quel modo, siete solamente complici di quella sgualdrina che mi ha mentito per tutto questo tempo, non ne avete il diritto!”
Con un ultimo colpo Gohan allontanò da se i due genitori e si chiuse di scatto la porta dietro le spalle: adesso erano solo loro due in quella stanza del palazzo reale, solo loro nuovamente faccia a faccia.

“Adesso mi devi spiegare parecchie cose signorina”
Il timbro di voce era sempre fortemente alterato e quella volta non si fece tanti complimenti a scagliarsi contro la ragazza, ma volendola mettere al muro la spinse con troppa forza e fece cadere entrambi sul pavimento accanto al letto: lei era completamente sdraiata a terra mentre Gohan era rimasto in ginocchio di fronte a Videl, con uno sguardo indecifrabile sul volto. Il suo primo istinto era quello di chiederle scusa per averla fatta cadere, ma quella volta un nodo alla gola lo bloccò e non riuscì a spiccicare parola, ma solo a guardarla con occhi freddi e spenti, pieni di parole che però sarebbero rimaste per di più celate all'interno del suo cuore.

“Sai che cosa sei tu? Altro che traditrice, no tu sei molti di più”
“No, non dirmi così amore mio”
La voce di Videl era flebile e insicura al confronto di quella potente del compagno, ma quella volta non voleva cedere e in un modo o nell'altro avrebbe avuto il perdono dall'uomo che amava con tutta se stessa, anche se non aveva la minima idea di darla vinta a lui rimanendo a palazzo per sempre.

“Amore mio? Hai ancora il coraggio di chiamarmi così adesso?”
Gohan si stava alterando maggiormente e con una vena che pulsava sulla tempia destra sovrastò l'esile corpo della corvina e con le forti mani le bloccò le spalle al pavimento, la stava intimando di non urlare se non voleva avere dei guai aggiuntivi.

“Si, perchè io ti amo e anche se tu non ne sei più convinto io non posso fare a meno di provare un enorme sentimento nei tuoi confronti. Non sono una traditrice e tanto meno una puttana, sono solo una povera ragazza che ha capito di amarti come mai in vita mia e adesso voglio solamente il tuo perdono, concedilo ad una povera pazza che ti ama alla follia, te ne prego tesoro”
Videl aveva iniziato a singhiozzare senza alcun rimpianto; sapeva che Gohan era veramente testardo quando voleva, ma sperava che il suo cuore puro avesse il sopravvento sulla sua ira. Il Saiyan invece non ci vide più a quelle parole e una scarica di pazzia lo invase totalmente: non ci pensò su e senza pensare alle conseguenza diede uno schiaffo in pieno volto a Videl, che presa alla sprovvista non se lo vide arrivare e lo prese in pieno. La sua guancia pallida era divenuta rossa e bruciante, ma il dolore che provava non era nulla in confronta a quello che sentiva dentro al suo cuore: quel colpo inferitole da Gohan non se lo sarebbe mai aspettato e il suo cuore si era spezzato in mille pezzi; non credeva possibile che il corvino avesse mai potuto alzare le mani su di lei, ma chiaramente si stava sbagliando di grosso. Anche per il ragazzo quella mossa era stata strana: non avrebbe mai creduto di averne il coraggio, ma quella volta le parole erano state troppo dolorose e lui non aveva saputo controllarsi, si sentiva male, ma non poteva farci niente.

“G-Gohan...”
Lui non riusciva più a sostenere nessuna sua parola e in più la rabbia più totale aveva preso il suo corpo e teneva prigioniera la sua ragione: non doveva più fiatare Videl se non voleva veramente finire molto male.

“Non devi dire più una parola piccola mocciosa insolente! Tu adesso devi ringraziare il cielo se ti sei presa solo uno schiaffo, ti meriteresti molto di più, ma sono un gentil uomo e non mi voglio portare sulla coscienza la morte di una donna, anche se puttana e traditrice”

Non riusciva più a sopportare le lacrime di Videl, non era più in grado di portare pazienza, quindi si rialzò di scatto e prese per le braccia la terrestre e la fece alzare a forza.

“Ma in qualche modo la devi pure pagare stronzetta”
Non sembrava neppure lui in quel momento: la voce era sicura di se e piena di risentimento e gli occhi ardevano di odio per quella corvina pepata che gli aveva mentito a fin di bene, senza pensare a che cosa stava realmente facendo si avvicinò pericolosamente al volto di Videl, ma lei fu più veloce e si strinse al copro di quello che sarebbe dovuto divenire suo marito e gli baciò calorosamente le labbra, mentre in un ultimo e disperato tentativo di perdono faceva scorrere le mani verso i pantaloni di lui con l'intento di passare sotto ad essi ed arrivare al suo vero obbiettivo.

“Ah, ah, ah V-Videl p-per piacere ah”

La giovane voleva veramente il suo perdono, ma non immaginava neanche l'effetto che quello che stava facendo avrebbe avuto sulla sua vita, forse non era un bene cercare di fare eccitare il Saiyan. Gohan infatti se la staccò di dosso in modo molto violento, ma la sua disgrazia fu quella di non accorgersi che la finestra della stanza era aperta: spinse via Videl con tutta la forza che aveva, ma lei scivolò all'indietro e sfortunatamente scivolò verso la finestra, finendoci addosso e cadendo di sotto dalla torre dove era posizionata la stanza dei coniugi.

Un urlo agghiacciante arrivò alle orecchie del giovane principe e in quel momento una scarica di adrenalina lo invase: un enorme senso di colpa lo prese e senza pensarci due volte seguì le mosse di Videl e scordandosi del pericolo che correva si scagliò anche lui dalla finestra per cercare di salvare la vita a quella giovane. Forse provava ancora qualche sentimento nei suoi confronti, forse l'amore aveva sempre la meglio e lui non poteva vivere senza la sua bella terrestre, forse in cuor suo non era mai stato arrabbiato e l'aveva perdonata ancor prima che Chichi gli dicesse la verità.

Si una cosa era chiara ormai: lui non poteva essere arrabbiato con lei, questo perchè l'amava come non aveva mai fatto in vita sua, quella mossa era stata una grandissima cazzata, ma ormai era successo e il tempo non si poteva riavvolgere.

Non potè chiarirsi con la ragazza perchè l'unica cosa che si sentì provenire dal giardino sotto quella dannata finestra fu un assordante grido seguito da un tonfo e una grande macchia di sangue che si disperse a vista d'occhio sul grande prato verde e poi... solo il silenzioso pianto disperato...

 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 64
*** Battito finale ***


Ciao a tutti, questa volta l'angolino in basso, ma prima leggete il capitolo ;)
A dopo <3

************************************************

 

 

Quell'erba era sempre stata verde, pulita e incontaminata e adesso invece solo spruzzi di un sangue vermiglio si potevano vedere in quel manto di verde speranza. Due corpi giacevano distesi uno sull'altro, erano i testimoni silenziosi di quello che pochi attimi prima era accaduto di fronte a quel maledetto palazzo reale, neanche un muscolo veniva mosso mentre inesorabilmente quel liquido rossastro impregnava di colore la pelle e gli abiti di Gohan e Videl, solamente il vento frusciava e faceva smuovere i loro abiti verso il cielo. Solamente una figura aveva ancora qualche senso in se e non appena fu abbastanza lucida per capire dove si trovava si sforzò di alzarsi in piedi, ma al solo incontro con lo sguardo della seconda figura rabbrividì e il terrore più totale si impossessò di lei. Videl era quella che aveva ancora un po' di forze per reggersi in piedi, ma non poteva credere e non voleva farlo a quello che si stava presentando di fronte ai suoi occhi: il corpo di Gohan le aveva fatto da scudo durante la caduta, lei era stata posizionata sopra al suo petto e strinta tra le sue forti braccia, mentre lui non ce l'aveva fatta a rialzarsi in volo in tempo e si era catastroficamente schiantato al suolo. Era ridotto ad un corpo privo di sensi e completamente ricoperto di sangue: con il colpo a terra aveva picchiato violentemente la testa per terra e una profonda ferita sulla tempia destra si era aperta, aiutata anche da un masso appuntito che si trovava lì per terra. La corvina era scioccata da quella vista e non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che il giovane, seppur arrabbiato con lei, le avesse fatto scudo con il suo corpo, dimenticandosi che anche lei era in grado di volare e con un gesto eroico aveva rischiato solo per non vedere appassire la vita della terrestre.

Istintivamente Videl si trascinò vicino al volto di Gohan per cercare di farlo risvegliare, non riusciva a dire nulla, ma solo calde lacrime uscivano dai suo occhi liquidi fissando quel taglio che continuava a sanguinare

“Gohan? Gohan rispondimi ti prego!”

Nessuna risposta da parte del Saiyan

“Gohan!”

Nulla.

Videl iniziò a singhiozzare rumorosamente mentre passava le dita sulle labbra del ragazzo, poi passò alle guance e poi ancora alla ferita, ma soltanto un nuovo terrore assediò il suo corpo: il volto del ragazzo era già freddo e sembrava immobile, come se la sua anima se ne fosse già andata. La giovane prese ad urlare il nome del compagno in preda all'agitazione, continuava a strillare quel nome che tanto amava mentre posava continui baci su quelle labbra sapor del sangue; con tutto quel baccano l'attenzione degli abitanti del palazzo fu attirata da quella parte. Con orrore notarono il corpo privo di sensi del principe del pianeta e i soccorsi non tardarono ad arrivare: Videl fu subito portata da un medico per farla controllare, mentre per Gohan capirono subito che rimaneva veramente poco da fare, aveva perso troppo sangue e rischiava di perdere la vita per emorragia interna e dissanguamento, ma dovevano comunque tentare il tutto per tutto quindi lo portarono di corsa in una stanza apposita nel castello, mentre venivano chiamati a corte i migliori medici del pianeta.

La terrestre era stata trasportata in infermeria, ma con gioia della dottoressa, videro che non aveva riportato ferite gravi: solo qualche livido su un braccio e un terribile spavento, ma forse la parte colpita non era stata quella fisica, bensì quella psicologica. Lo sguardo di Videl era fisso a terra e non riusciva a spiccicare una sola parola: aveva dei sensi di colpa terribili e sapeva che se fosse accaduto qualcosa a Gohan la colpa sarebbe ricaduta subito su di lei e che cosa avrebbe fatto allora? Non ne aveva la più pallida idea

“E' solo colpa mia”
La voce tremante della terrestre risuonò nella stanza come un piccolo campanello d'allarme e la dottoressa fu subito lì per ascoltarla: aveva studiato anche psicologia e sapeva che non avrebbe mai dovuto lasciare da sola quella ragazza, per nessun motivo al mondo.

“Che cosa vuoi dire Videl?”
“Se solo fossi stata più attenta lui adesso non rischierebbe la vita per colpa mia”

“Non devi dire così chiaro? Tu non hai colpe, ricordalo. Gohan è un ragazzo istintivo e quindi ha fatto quello che il cuore gli diceva di fare, ma credimi: lo avrebbe fatto lo stesso, non solo perchè eri tu”
“Si, ma se io non lo avessi tradito”
“Videl quello è un altro discorso, non c'entra con quello che è successo, non è stata colpa tua”
La donna sapeva che doveva convincere Videl a far ricadere tutte le colpe su di lei, già era di per se una ragazza fragile e quel nuovo colpo non le aveva fatto assolutamente bene, ma doveva scordarsi di infliggersi colpi aggiuntivi, doveva solo sperare nel bene di quel ragazzo.

“Come sta Gohan?”
Videl si stava asciugando le lacrime, ma non poteva fare a meno di piangersi addosso per quello che era successo; si sentiva l'unica vera colpevole di tutto e sapeva che adesso la vita del suo amato era appesa ad un filo, solo per sua colpa.

“Devo essere sincera con te, non sta bene. Il taglio che si è procurato nella caduta è molto profondo e ha perso molto sangue, ma se la fortuna sarà dalla sua parte non rischierà la vita, ma noi dobbiamo pregare per lui Videl, non ci sono altre alternative cara”
La ragazza scosse la testa sconsolata e si portò le mani al volto.

“Lo sapevo, me ne devo andare al più presto”
La donna abbracciò Videl per darle più sicurezza, forse se l'avesse visto per un po' si sarebbe calmata? Non sapeva se dirle o meno di seguirla per fargli visita, non voleva complicare la situazione, ma forse non ce ne sarebbe stato bisogno

“Voglio vederlo, mi porti da lui per favore”
La voce di lei si era fatta d'un tratto decisa e sicura, anche se le lacrime continuavano a scendere sulle pallide guance

“ne sei sicura?”
“Totalmente”
La dottoressa fece a Videl il segno di seguirla e in pochi istanti si trovarono di fronte ad una stanza tenuta d'occhio da un paio di guardie ben messe, pronte a tutto pur di tenere lontani intrusi

“Salve dottoressa, desidera?”
“Videl è la futura mogi del principe, possiamo entrare?”
“Un attimo, adesso dentro ci sono i suoi genitori e la regina, attenda un secondo”
Una delle due guardie entrò nella stanza del principe per annunciare l'arrivo delle due donne

“Maestà?”
“Mi dica”
“Qua fuori ci sono la dottoressa del palazzo e Videl, possono entrare?”
La donna era visibilmente stanca e triste, ma sorrise alla guardia e uscì, seguita da Chichi, Kakaroth e Radish, tutti in lacrime, tranne lo zio di lui, ma poco ci mancava.

Non appena furono fuori Videl corse incontro a Chichi e la strinse a se cominciando a piangere più forte e a scusarsi in tutti i modi possibili e immaginabili; la donna provò un senso di enorme tenerezza e non aveva alcun risentimento verso di lei

“Adesso stai calma Videl, vieni e raccontaci tutto quello che è successo”
Videl obbedì e insieme si sedettero su delle sedie poste fuori dalla stanza dive si trovava Gohan e tra un singhiozzo e l'altro la corvina raccontò per filo e per segno tutto l'accaduto. Erano parole difficili da dire, ma tutti compresero la dinamica dell'accaduto, ma nessuno se la rifece con la giovane, alla quale nel frattempo era stata portata la piccola Pan e adesso lei la stava coccolando come meglio poteva

“Videl non ti preoccupare e non darti la colpa: Gohan è sempre il solito e vedrai che con te accanto si riprenderà velocemente, non temere”
Si sentiva che nella voce di Bulma era presente un'infinita tristezza per quello che era successo, ma non voleva crollare davanti a tutti.

“Posso vederlo adesso?”
Kakaroth annuì e dopo averle preso la nipotina la aprì la porta della stanza.

“Se vedi che non ce la fai esci, chiaro cara?”
“Si”
Videl si chiuse la porta alle spalle e si avvicinò tremante al letto dove giaceva Gohan: era attaccato a mille macchinari differenti e la testa era bendata strettamente: aghi e flebo gli coprivano le braccia e una macchina per l'ossigeno gli passava dal naso e ciliegina sulla torta: era attaccato ad un freddo conta battiti assolutamente irregolare, in poche parole solo un miracolo avrebbe potuto salvarlo. La corvina si avvicinò e si sedette accanto a lui e dopo avergli preso la mano prese a parlargli con tono dolce

“Gohan, amore mio, sono io Videl, riesci a sentirmi? Mi dispiace tanto, so che è solo colpa mia se ti trovi in questa situazione adesso. Voglio solo la tua guarigione in questo momento, sei la cosa più bella che mi sia mai successa in tutta la mia vita e non voglio perderti proprio adesso, per favore se mi ascolti, dammi un segno tesoro mio, non lasciare sola la piccola Pan, so che di me non ti importa più nulla, ma fallo almeno per lei, te ne prego Gohan”

Sentiva che non avrebbe resistito ancora molto, passò le dita sul volto del giovane e fece combaciare perfettamente le loro labbra: voleva sentirlo ancora vicino a lei in qualche modo così non potette resistere alla tentazione di baciarlo nuovamente. Sentiva che le lacrime cadevano dal suo volto a quello del ragazzo, con le mani teneva strette quelle di Gohan, mentre con una delle due carezzava il volto e il capelli del bel corvino privo di sensi.

“Gohan per favore, ti prego amore”

Nulla, non riusciva ad ottenere una risposta, così fece per andarsene per non scoppiare in singhiozzi anche lì, ma un uovo accaduto la costrinse a girarsi: un suono forte, come un lungo allarme si sentì provenire dalla macchina per i battito cardiaci. Quel suono rumoroso fu la causa di altri gridi di terrore di parte di Videl, mentre in preda all'ansia corse a stringere il copro di Gohan e iniziò ad urlare il suo nome, ma ormai era troppo tardi e quel suono era veramente la fine di tutto e l'inizio di niente.

******************************************

FERMI TUTTI, NON MI SCLERATE ADESSO PER FAVORE, LA FIC VI RICORDO CHE NON E' FINITA QUA!!!!
Bene e dopo aver premesso questo non mi uccidete, dai che mancono davvero pochissimi capitoli alla fine <3
Che ne dite, come vi sembra la storia e come vi è sembrata fino ad ora?
Al prossimo capitolo, se non mi fate fuori prima, ciaoooo <3 <3
Giuly <3 <3

Ritorna all'indice


Capitolo 65
*** Forse, chissà... ***


Ciao a tutti ragazzi!!
Come va? A me benissimo e quindi mi scuso se il capitolo farà schifo, ma sono troppo allegra per immedesimarmi con Videl, pardon
Non ho nulla da dire, strano XD
Ringrazio tutti quelli che continuano a sostenermi, grazie per sopportarmi, vi adoro *-*
Un bacio a tutti e ancora grazie, non me lo merito :*
Giuly <3

-*************************************************************************************
 

 

Quel rumore maledetto si stava disperdendo per tutta la stanza e una linea piatta si era delineata sul conta battiti collegato al cuore del giovane principe; anche i gridi di Videl si erano fatti spazio nei dintorni della stanza e avevano attirato l'attenzione delle persone che si trovavano fuori da essa. L'esile figura corvina era stretta al petto di Gohan e continuava ad urlare il suo nome tra le lacrime, mentre in un ultimo e disperato tentativo di salvezza strattonava il corpo di lui per farlo destare da quel suo sonno che sembrava ormai eterno.

Quell'ultimo colpo ricevuto era stato troppo anche per la resistenza del Saiyan e non ce l'aveva fatta il suo povero cuore a resistere a tale ferita, il sangue sgorgato era stato troppo anche per quel corpo tanto resistente e alla fine l'animo era venuto meno, portando via per sempre quel principe generoso e valoroso.

“Gohan, Gohan, GOHAN!”

Videl continuava a urlare invano il nome dell'uomo che amava con tutta se stessa, era riversata sul suo corpo immobile e fiumi di lacrime scorrevano sulle sue guance, per poi cadere su Gohan, immobile nel letto candido.

Attratti da tutte quelle grida Bulma, Chichi e tutti gli altri entrarono di corsa nella stanza, con una vena di disperazione negli occhi: avevano sentito anche loro quel suono assurdo e avevano avuto paura, ma poi con le grida spossanti di Videl era divenuto tutto chiaro: ormai per quel bel corvino non c'era nulla da fare.

Chichi e Bulma erano rimaste scioccate davanti a quel tremendo spettacolo: la madre del principe cadde in ginocchio iniziando ad invocare terrorizzata il nome del figlio, Bulma invece rimase impietrita davanti a tanta tristezza, anche lei iniziò a piangere, in fondo era sempre stata attaccata a quel ragazzo gentile e generoso, ma tanto forte e determinato.

Fu Kakaroth quello a mantenere i nervi saldi e trattenendo anche lui le lacrime si avvicinò cautamente a Videl, doveva farla ragionare

“Videl cara, vieni adesso, per favore”
“No, no, Gohan, Gohan!”

La ragazza si era accasciata per terra e teneva stretta la mano del principe nella sua: non lo avrebbe lasciato per nessuna ragione al mondo, ma non poteva rimanere legata a lui per sempre: in quel momento doveva essere portata via per darle il tempo di ragionare sull'accaduto.

“Videl ragiona per favore: adesso devi riflettere su quello che è successo. Ti serve uno psicologo, vieni con me ti prego.”
La ragazza alzò il volto rosso e stanco, negò con la testa, ma non resistette e si gettò disperata al petto dell'uomo, che subito la strinse in un abbraccio consolatorio: anche lui era al limite della sopportazione, in fondo era il padre di Gohan.

“Va tutto bene cara, va tutto bene, adesso vieni con me”

Kakaroth aveva iniziato a carezzare i capelli corvini di lei: doveva farle capire che tutti erano insieme a lei, doveva essere forte in quel momento, non doveva crollare al dolore.

La situazione in quella camera era bollente: lacrime e dolore si potevano percepire da chilometri di distanza, quella sensazione di vuoto era ritornata nel cuore di tutti, nessuno riusciva a trattenere le lacrime, ma dovevano essere forti per il bene di Videl, per il bene di quella ragazza tanto fragile e insicura.

“Videl adesso seguici per favore, devi venire con noi”
La corvina continuava a negare tutto con il capo, le lacrime scorrevano indomite sulle guance arrossate e gli occhi azzurri erano divenuti liquidi e completamente irriconoscibili: quell'aria talmente affranta non le si addiceva affatto, adesso quello che doveva fare era allontanarsi da quella stanza maledetta e magari tenere tra le braccia la sua piccola Pan.

“No, no: io voglio il mio amore, voglio il mio Gohan! E' tutta colpa mia, non avrei dovuto dirgli nulla, adesso lui sarebbe ancora vivo! Adesso tutte le colpe cadranno su di me e avrete tutti ragione: è colpa mia, è colpa mia, non me lo perdonerò mai. Il mio amore adesso è passato a miglior vita e non ho potuto neppure dargli il mio ultimo bacio d'addio. Avrei voluto dirgli ancora un sacco di cose, io volevo che lui mi perdonasse: sono solo una stupida. Gohan perdonami tesoro mio, sono una...”
“Videl falla finita immediatamente”
Kakaroth aveva preso a strattonarla per farsi capire dalla ragazza

“Non è colpa tua, non devi dirlo neanche per scherzo, Gohan ha fatto solo quello che il cuore gli diceva, non è colpa tua credimi cara”
Quelle parole però non avevano alcun effetto sull'anima della corvina, adesso però doveva riposare: erano successe troppe cose quel giorno, il suo cuore non avrebbe sopportato altro.

“Vieni, ti portiamo da Pan”
“No, voglio rimanere con Gohan!”

“Oh Videl”
Lo sguardo dei presenti si era addolcito nel vedere la determinazione di quella corvina, però adesso si doveva allontanare da quell'ambiente mal sano per lei.

“Vieni”
Videl provò a fare resistenza, ma alla fine dovette cedere ai continui richiami di Kakaroth e si fece trascinare fuori dalla stanza, sempre con delle righe di acqua salata che scendevano sul suo volto.

Alla fine la terrestre fu fatta sedere su letto della sua vecchia camera, quella che le era stata assegnata appena arrivata a palazzo, mesi prima e la piccola luce dei suoi occhi le fu messa in braccio. Lei prese a carezzarle i capelli corvini, come quelli di lui, un sorriso amaro solcò il suo volto e delle parole uscirono da sole dalla sua bocca tremante.

“Amore mio, sai che hai una mamma davvero sconsiderata? Adesso per colpa mia tu non hai più un papà che ti avrebbe voluto bene, sono proprio una sciocca lo sai? Noi due ce ne andremo piccola mia, torneremo sulla Terra e tutto tornerà alla normalità. Ma a chi voglio darla a bere? Sono solo una povera illusa, non potrò mai più essere felice senza Gohan, perchè sono stata così ingenua? Dovevo stare più attenta, lui non doveva scoprire nulla e invece. Brava Videl, sono proprio fiera di te sai? Per colpa tua adesso rimpiangerai sempre la perdita del tuo unico amore e non potrai più guardare negli occhi tua figlia.

Se solo avessi auto più tempo mi sarei fatta perdonare, se solo mi avesse dato retta adesso sarebbe ancora vivo, stupido scimmione che non era altro. Io però lo amavo, lo amavo con tutta me stessa, non sono una sgualdrina, ma solo una povera pazza...”
Mentre diceva quelle parole stringeva a se sua figlia, singhiozzava rumorosamente mentre si malediceva mentalmente per tutto quello che era successo: lei era la vera assassina, non era stato un semplice e drammatico incidente e lei lo sapeva bene, ma quello che non sapeva era quello che stava per accadere.

Nel frattempo nella stanza del principe Bulma e Chichi stavano piangendo sul corpo di Gohan mentre Kakaroth e Radish cercavano di calmarle in tutti i modi

“Giuro che andrò sulla Terra e recupererò le sfere del Drago, è una promessa”
La voce tremante dello zio del corvino risuonò nella stanza, ma le lacrime degli altri superavano il timbro delle sue parole, nulla poteva placare il loro dolore, neanche le parole più confortanti avrebbero potuto avere qualche risultato: nulla avrebbe fermato il pianto delle due donne. In quel momento però accadde qualcosa di straordinario: un nuovo segnale acustico uscì dalla macchina, molto più forte del precedente e la loro attenzione fu riportata su di esso, ma la cosa più impensabile fu quando il corpo di Gohan fu circondato da una luce accecante e come una voce lontana iniziò a parlare.

Il tutto era inverosimile e il finale di tutto sarebbe stato modificato: forse non era tutto perso.

Ritorna all'indice


Capitolo 66
*** Verrei per te ***


 

Quello che stava succedendo era un avvenimento veramente incredibile, nessuno poteva credere ai propri occhi, la ragione non aveva alcun effetto in quel momento: perchè tutta quella luce aveva circondato il corpo del giovane Gohan? Cosa voleva da loro quella voce lontana che si sentiva parlare? Tutto era assurdo, ma quell'episodio avrebbe cambiato le sorti della vita di tutti e il destino del pianeta, perchè Vegeta aveva bisogno di un re.

Quella voce era calda e amorevole, ma si sentiva che non avrebbe ammesso repliche: non era la voce di Gohan, ma a tutti sembrava di conoscerla, come se da sempre si fosse trovata dentro di loro. Quelle parole che udivano sembravano provenire da un mondo lontano, quasi parallelo: forse quella era la dimostrazione che un Dio esisteva veramente? Forse quella voce era l'angelo protettore del bel corvino o semplicemente fantasia? Il fatto però era solo uno: quel suono era divino e portava una verità celata nel cuore di tutti, non fu chiaro cosa successe, tutto passò velocemente, ma l'anima di tutti divenne più serena, anche se tale notizia si sarebbe rivelata un'arma a doppio taglio, per tutti...

 

Videl teneva ancora stretta al petto sua figlia, mentre continuava ad addossarsi la colpa di tutto quello che era successo al suo unico amore, fiumi di parole e lacrime continuavano a riversarsi su di lei. Fissava con occhi liquidi quel piccolo batuffolino che aveva tra le mani: era esattamente la sua fotocopia e tutto quello non faceva che alimentare nell'anima di lei il dolore per tale morta prematura, ma in se aveva una stranissima sensazione: come se qualcosa fosse in agguato alle sue spalle, forse però non era un'entità maligna, ma solo il destino che avrebbe iniziato a sorriderle.

Gli occhietti vispi di Pan erano quasi una gioia per Videl, anche se le ricordavano troppo quelli del suo principe, sapeva che una volta sulla Terra ogni volta che si sarebbe specchiata nelle iridi della figlia il ricordo di Gohan si sarebbe fatto vivo, non c'era altra soluzione.

Tutti quei pensieri negativi, che passavano liberamente nella testa della corvina, avevano fatto si che nella sua mente affiorassero delle parole particolari, quasi una ninna nanna per riconciliarsi con il Saiyan e quasi senza accorgersene iniziò a cantare qualcosa che le usciva dal più profondo del suo cuore, mentre Pan la fissava in maniera giocosa, molto simile a come si sarebbe comportato lui. Videl intanto cantava quello che le usciva dall'anima, era un canto liberatorio, ma dal quale non si aspettava alcuna risposta, era solo un suo sfogo personale, ma inevitabile. La voce cristallina si faceva largo nella stanza solitaria e il canto triste poteva arrivare tranquillamente nelle stanze circostanti, inebriandole di una dolce sinfonia che diveniva sempre più malinconica, ma in contrasto anche sempre più bella.

“Ancora un altro momento
è tutto quello di cui c'è bisogno
come soldati feriti
in bisogno di salvezza
tempo che sia onesto,

questa volta ti sto supplicando
per favore non soffermarti su questo
perchè io non era quello che intendevo”

Le parole uscivano da sole in quel momento, stava ancora supplicando l'anima di Gohan di cederle il perdono, quello che avrebbe tanto voluto ottenere prima della sua fine, lo amava veramente e solo in quei momenti si rendeva veramente conto di quello che aveva fatto, non voleva che la storia andasse a finire così, non era sua intenzione: Gohan aveva interpretato male e la sua parte orgogliosa aveva preso il sopravvento, ma che ci poteva fare se era un Saiyan a tutti gli effetti? Una forte morsa dolorosa assaliva il cuore della fanciulla mentre diceva quelle parole, fissava la sua bambina e sorrideva amaramente, immaginando tutti i momenti perduti per sempre con il suo dolce amato.

“Non riesco a credere di aver detto
che avrei buttato il nostro amore per terra
ma non importa, perchè ci siamo riconciliati
adesso devi solo perdonarmi”

Videl si voltò di scatto, come terrorizzata: quella volta non era stata lei ad intonare quelle parole e non appena udì quella voce angelica subito il suo cuore perse un battito, non poteva essere vero, lei non ci poteva credere.

Davanti ai suoi occhi Gohan la stava fissando con sguardo dolce e pentito, mentre sulla falsa riga della voce di Videl aveva preso a cantare pure lui, mentre lentamente si faceva avanti nella stanza. La corvina non poteva immaginare una tale cosa: lo aveva lasciato nella sua stanza e lui era defunto e invece in quel momento era lì in carne ed ossa che la stava invitando a farsi avanti con un gesto delicato della mano. Ma tutto ciò come era possibile? Non solo sembrava vivo e vegeto, ma si stava anche scusando per quello che era successo, cosa che invece Videl credeva di dover fare in prima persona.

“Ogni giorno consumo la mia anima dentro e fuori
deve esserci un modo in cui posso
riconciliarmi del tutto con te adesso
qualche modo...”

La ragazza si era fatto coraggio, aveva posato nella culla la bambina e si stava avvicinando a quell'entità che si era ritrovata davanti. Sentiva nuovamente le lacrime che le pungevano gli occhi, non appena fu abbastanza vicina non potè fare a meno di gettarsi incontrollatamente tra le sue braccia mente continuava ad intonare quei versi, sempre più flebilmente, ma adesso singhiozzando di gioia. Gohan l'aveva stretta a se e aveva iniziato a carezzarle delicatamente il volto e i capelli, il tutto con un dolcissimo sorriso che gli solcava il volto e gli occhi leggermente umidi.

“Adesso saprai che
sono arrivato per te
solo per te
si, sono arrivato per te
ma solo perchè me l'hai detto”

Anche il canto del Saiyan si era ridotto ad un sussurro fatto alle orecchie di lei, continuava a coccolarla per farle capire che aveva capito di tenere a lei come a nessun altro al mondo: mentre era in fin di vita aveva sentito tutto quello che Videl gli aveva detto e proprio in quei minuti aveva capito che la rabbia non portava a nulla, ma invece era l'amore la chiave di tutto, altrimenti si sarebbe ritrovato all'inizio di nulla e alla fine di tutto.

Per lei da quel momento avrebbe fatto di più di quello che aveva fatto in quei mesi, avrebbe dato più della vita per tenerla vicina e nulla li avrebbe fati separare se fosse stato per lui.

“E lotterei per te
mentirei, è vero
darei la mia vita per te
sai che verrei per te”
Videl lo fissò negli occhi mentre pronunciava queste parole, un sorriso spontaneo uscì dalle sue labbra e come se ne volesse ancora rientrò possessivamente nell'abbraccio di Gohan per sentirsi al sicuro tra quelle forti braccia dell'uomo che amava. Le mani erano sigillate sulle guance e tra i capelli di lui mentre le lacrime stavano bagnando la maglietta leggera del Saiyan: la felicità da parte di entrambi era troppa in quel momento e non potevano trattenersi, non ce l'avrebbero fatta.

“Avevo la benda sugli occhi
ma adesso vedo bene
la mia mente era chiusa
adesso ci credo davvero
finalmente so cosa significa
lasciare entrare qualcuno
guarda la parte di me
che nessuno vede nè vedrà mai
quindi se ti dovessi mai perdere
e ritrovare tutta sola
ti cercherò per sempre solo per
portarti a casa, qui e adesso
lo giuro”
Il Saiyan aveva iniziato a parlare in quel momento, ma solo con le parole che gli uscivano spontanee dal cuore: non poteva essere più felice in quel momento, era tornato in vita e voleva passare gli ultimi minuti da solo con la sua amata, prima di perdere definitivamente la memoria: lui lo sapeva che la mattina seguente tutti i suoi ricordi dall'arrivo di Videl sarebbero stati cancellati, ma sperava solamente che lei non lo abbandonasse. Un'entità superiore aveva voluto che lui tornasse in vita, ma solo a quella condizione e lui, anche se con il cuore a pezzi, aveva accettato: solo per poter far pace con la sua amata Videl, ma in quel momento l'importante era che erano una cosa sola, solo loro due.

“Striscerei per tutto il mondo per te
farei qualsiasi cosa tu voglia
non importa cosa ricordare
sai che verrei per te”
Con quelle parole Videl si era gettata sulle labbra del Saiyan, che aveva risposto ben volentieri a quel bacio tanto passionale: non voleva perdersi gli ultimi istanti con lei e con la piccola Pan, avrebbe fatto di tutto per vederla sorridere ancora una volta.

“Videl ti amo, potrai mai perdonare uno stupido Saiyan?”

La ragazza alzò lo sguardo verso Gohan: a quelle parole non sapeva come rispondere, non trovava le parole giuste e aveva paura di rovinare tutto parlando, quindi non disse nulla ma si limitò a sorridere ed annuire con il capo, mentre Gohan la stringeva nuovamente e le regalava un secondo bacio, ancora più magico del primo.

“Gohan ma...”
Lei voleva capire come stavano le cose e che cosa fosse realmente accaduto, ma il negare con la testa di Gohan le fece capire che quello non era il momento di parlare.

“Ti amo”
Le lacrime avevano ripreso a sgorgare dagli occhi di entrambi, ma la cosa che scosse un po' Videl fu quando il ragazzo le fece cenno di seguirla

“Prendo Pan e vengo”
Gohan scosse nuovamente la testa: quella sera doveva essere solamente per loro due, mentre la mattina seguente Pan sarebbe stata solamente per quel Saiyan tanto buono e generoso, la memoria sarebbe svanita verso mezzogiorno seguente.

“No, ho chiesto alla mamma di prendersi cura di lei, adesso voglio stare solo con te Videl, me lo concedi?”
Quella domanda l'aveva fatta nel modo più ingenuo e tenero possibile e Videl non riuscì a dirgli di no: alle volte quegli occhioni neri avevano i loro vantaggi.

Lui la prese delicatamente tra le braccia e si avviò verso la sua stanza, lei si lasciò cullare dal dolce battito cardiaco del corvino e cinse le spalle di lui con le esili braccia rosee. Arrivati a destinazione il ragazzo si chiuse la porta alle spalle e fece adagiare la terrestre sul suo letto, che da qualche tempo era diventato il loro e si stese accanto a lei abbracciandola fortemente.

Videl si morse le labbra per non cedere ad una nuova crisi di pianto e si accoccolò sul petto di Gohan cercando di non singhiozzare.

“Perdonami Gohan, non so che cosa mi sia preso in questi giorni, è solo che...”
“Lascia perdere, sono io ad aver sbagliato completamente con te, non dovevo trattarti a quel modo e sappi che se ti fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato: io ci tengo troppo a te per permetterti di appassire”

Quelle parole però fecero solo commuovere la ragazza, solo che quella volta Gohan fu proprio lì per asciugarle in tempo le lacrime

“Non piangere Videl, va tutto bene: adesso ci sono io qua con te e non ti succederà mai più nulla, te lo prometto piccola mia”
Appena dopo aver finito la frase sigillò quella promessa con un bacio a fior di labbra, solo che Videl non seppe resistere all'amore che provava per il suo angelo, così dopo avergli circondato il volto con le proprie mani iniziò a baciarlo sempre con maggiore foga, cercando la sua lingua e trovandola sempre, anche lui era pronto a ricambiare con la stesa passione e in pochi secondi la sovrastò con il suo corpo

“Ti fidi di me?”
Quella frase l'aveva detta fissandola negli occhi, i suoi neri e brillanti in quelli gioiosi e innamorati della compagna: non voleva che quella notte passasse solo con il desiderio, ma impregnata di un altro sentimento che non aveva niente a che fare con il piacere carnale.

Videl annuì convinta: sapeva che lui non l'avrebbe mai usata per puro divertimento e che poteva ciecamente fidarsi di quel principe dolce e valoroso che stava insieme a lei e Videl non poteva fare altro che donargli il suo cuore, pieno di amore ed emozioni.

La terrestre baciò delicatamente il corvino e con le mani iniziò a sollevargli la maglia che indossava: non voleva che quella fosse un notte come tutte le altre, ma doveva essere speciale, dove esistevano solamente loro due.

In pochi minuti i due si ritrovarono nudi in quel letto che aveva visto piccoli litigi e riappacificazioni e che sarebbe stato testimone di quell'ultimo gesto di amore tra i due, quelli che li avrebbe per sempre tenuti legati insieme tramite il filo invisibile dell'amore.

Videl cingeva con le braccia la schiena del Saiyan e non smise di fidarsi di lui neanche quando Gohan entrò in lei, cercando di essere il più delicato possibile e nel corpo di Videl si fecero spazio due sensazione contraddistinte: un briciolo di dolore che però subito fu sopraffatto da tutto il sentimento che provava per lui, nulla le avrebbe fatto provare mai tanto dolore come quello di non essere ricambiata.

Quella notte non fu solamente passata come un gioco, non fu sesso, ma solo amore: amore che non si sarebbe mai potuto dissolvere per nulla al mondo, amore che avrebbe per sempre unito due popoli diversi, ma con un unico cuore, amore che non avrebbe mai deluso e amore che sarebbe durato in eterno, anche a distanza di mille anni o di miliardi di chilometri. Quella notte furono solamente una cosa, solamente loro due: semplicemente Gohan e Videl.

*******************************************************************************************************************************

Ciao a tutti, questa volta vi parlo alla fine del capitolo XD
Spero vivamente che vi piaccia perchè personalmente è uno dei miei preferiti *-*
La canzone che ho usato è la traduzione di "I'd come for you" dei Nickelback. Inizio con il dire che lo dedico a due ragazze fantastiche: lo dedico tutto a voi
GohanGohan/Rohan e Niky Son, grazie di tutto <3
GohanGohan a te ti devo ringraziare infinitamente per la canzone che mi hai detto, ci sono quasi rimasta male quando l'ho letta, a pennello proprio! Ti piace come l'ho usata? XD Grazie anche per il tuo sostegno, che ovviamente non merito, grazie tante. <3
Niky Son a te invece che ti dico? Ieri sera mi sono quasi commossa leggendo il tuo messaggio per quello che mi hai detto <3
Non credo di meritarmi tutto quello che mi hai scritto, non ci credo che pensi questo di me, dimmelo: ti faccio solo compassione vero?
Sei stata gentilissima e non so come ringraziarti per tutto *-* Vedi però di non commuovermi troppo o te lo rirov di nuovo morto chiaro? Sarebbe la mia vendetta u.u
No veramente: non so che dirvi ragazze, siete fantastiche <3
Grazie mille a tutti per il sostegno insensato per questa pazza e malata autrice :*
Un grandissimo bacio a tutti, vi voglio bene :D
Giuly <3 <3

Ritorna all'indice


Capitolo 67
*** Addio ***


Ciao a tutti!
Ecco anche il penultimo capitolo di questa schifezza che non oso neppure definire storia XD
Che ne dite, fa abbastanza schifo vero? Lo sapevo...
Ho visto che alcuni di voi hanno aggiunto la fic nelle preferite o nelle seguite e uno nelle ricordate, ma che dolci che siete *-*
Me la lasciate allora un recensione per sapere come vi sta sembrando? Merci bien <3
Molto probabilmente domani pubblicherò l'ultimo capitolo, spero che vi piaccia anche quello <3
Un bacione a tutti e a domani con il gran finale!
Ciao :*
Giuly <3

*************************************************
 

 

La mattina seguente Gohan si svegliò di soprassalto: il suo cuore batteva all'impazzata e gocce di freddo sudore gli bagnavano la pelle. Ci mise qualche istante prima di comprendere che si trovava nella sua stanza e accanto a lui dormiva beatamente la sua anima gemella; come un sospiro di sollievo uscì dalle labbra del principe, che nel frattempo cercava di far normalizzare il battito cardiaco. Quella notte un terribile incubo si era impossessato della sua mente: era solo in quell'immenso palazzo, tutti lo avevano abbandonato, nessuno voleva più avere contatti con lui; Videl lo aveva abbandonato al suo destino, aveva tagliato tutti i ponti con lui e la causa? Bhè Gohan era solamente un traditore che aveva preferito il mondo del combattimento a quello dell'amore, aveva ucciso la fiducia che lei nutriva nei suoi confronti e quindi non era più degno di rimanere con lei. Era rimasto solo con se stesso.

Fortunatamente quello era solamente un sogno, ma Gohan non osava neppure immaginare il dolore che avrebbe provato a perdere quella ragazza, ma improvvisamente una nuova stretta al cuore lo prese ricordando la condizione a cui doveva sottostare: a mezzogiorno in punto la sua memoria sarebbe svanita e lui si sarebbe sposato con Angel, proprio come avrebbe voluto Vegeta, avrebbe esaudito i suoi desideri alla fine e questo non lo poteva sopportare: dentro di lui sentiva crescere tale rabbia!

Il ragazzo si avvicinò sempre si più a Videl e la strinse a se trattenendo a stento le lacrime che gli pungevano gli occhi corvini: non voleva lasciare il suo unico amore, era veramente l'ultima cosa che avrebbe desiderato fare, ma ormai il dado era stato tratto; sperava solamente che Videl rimanesse a palazzo vicino a lui una volta scoccata l'ora fatale.

La ragazza sentendo abbracciare si accoccolò meglio al petto di Gohan e ricambiò l'abbraccio con molto piacere, ma il sussurro di lui le fece ghiacciare il sangue nelle vene

“Amore mio, rimani al mio fianco per sempre, anche tra mille anni, anche se tra poche ore non dovessi ricordare più nulla, ti rimani con me piccola!”
Disse quelle parole singhiozzando, alla fine non ce l'aveva fatta a trattenere le lacrime, le sue emozioni avevano preso il sopravvento su di lui e non aveva resistito. Fece voltare la ragazza verso di lui e le baciò dolcemente le labbra, ma il suo desiderio di amore non si fermò lì, ma iniziò ad approfondire il bacio mentre le lacrime bagnavano i volti di entrambi. Videl si era stretta maggiormente a Gohan: quelle parole le avevano fatto male perchè lei sapeva che se ne sarebbe andata non appena lui avesse bevuto la pozione, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, ma lei ancora non lo sapeva.

“Ti amo Gohan, sei il mio amore: sai che non ti abbandonerò mai, sei la mia vita e non so come farei senza di te principe mio!”

Sapeva di stare mentendo, ma continuava a credere che lui avrebbe vissuto meglio senza di lei, ne era certa.

“Non mi abbandonare Videl”
“Non lo farò Gohan, non lo farò”

La ragazza amava con tutto il suo cuore quel giovane forte e leale, non voleva vederlo piangere per nessuna ragione al mondo perchè non se lo sarebbe mai perdonato. Asciugò una sua lacrime con un dito e lo baciò nuovamente con estrema passione e dolcezza.

“Me lo prometti? Sai io sono potuto tornare in vita solo ad una condizione: oggi a mezzogiorno la mia memoria scomparirà e non ricorderò nulla di noi, ma tu rimani a palazzo ti prego! Giuramelo!”
Aveva detto quelle parole quasi urlando e nel cuore di Videl si fece spazio una dolorosa morsa: allora la memoria sarebbe svanita ancora prima del previsto? No, non c'era più niente da attendere. Senza aspettare un secondo si alzò di scatto dal letto, quasi impaurendo Gohan, che non si aspettava minimamente quella mossa

“Videl ma dove vai?”
La ragazza cercava di non piangere mentre si rivestiva e cercava di uscire dalla stanza, ma il corvino glielo impedì alzandosi anche lui e afferrandole dolcemente il polso e fissandola con occhi imploranti

“Non te ne andare Videl, dove vai adesso?”
Videl si voltò verso di lui e si gettò tra le sue braccia: mancava poco tempo all'ora x e lei non si sarebbe mai perdonata se non avesse passato un po' di tempo anche con la sua piccola Pan, la doveva vedere almeno un'ultima volta

“Ti porto Pan, non voglio che la dimentichi tanto facilmente se devi perdere la memoria”
A Gohan si illuminarono gli occhi a quelle parole: la sua Videl era veramente una ragazza dolce e era felice di esserle stata accanto in quei mesi, quanto la amava!

“Grazie piccola mia, ma non temere: non vi dimenticherò mai per nulla al mondo, siete le gioie della mia vita”

La ragazza sorrise amaramente a quelle parole e istintivamente si gettò nuovamente sulle sue labbra del suo principe.

“Adesso te la porto piccolo”
“Grazie mille Videl”

Il ragazzo inghiottì a vuoto e si sedette sul letto con la testa tra le mani: non poteva ancora credere a quello che stava per succedere, non voleva lasciare quelle due, ma ormai glielo avevano imposto. Si rivestì velocemente e lasciò un colpo sul muro in preda alla rabbia per quello che era il suo destino. Sentiva una strana sensazione nascere in lui e un'ansia sempre maggiore accrescere in lui: perchè tutto quello doveva essere veramente il suo futuro? Perchè doveva abbandonare la felicità per una ragazza che neanche conosceva?

Non poteva sopportare tanto dolore nella sua anima, ma aveva la voglia di lasciare che i suoi ultimi minuti in piena memoria fossero i più belli della sua vita.

Pochi minuti dopo Videl tornò nella stanza, con entrambi gli occhi lucidi e porse delicatamente la piccola tra le braccia del giovane padre.

“Pan, piccola mia, sai che tuo padre ti vuole tutto il bene dell'anima, ti amerò per sempre e la mia anima rimarrà sempre con te. Anche se non ricorderò la tua vera identità rimarrai sempre al fianco di tuo padre, ma voglio che tu sappia la verità perchè devi conoscere le tue origini! Sei la mia vita tesoro di papà e non voglio che tu mi dimentichi per nessuna ragione al mondo, cosa che invece dovrò fare io. Ti amo, sei il mio angelo e ricorda che ti ho voluto bene dal primo momento che ti ho visto”
Mentre diceva quelle parole carezzava la testolina della figlia e la guardava con occhi sognanti, mentre Videl non ce la faceva a reggere il dolore e aveva iniziato nuovamente a piangere sentendo da Gohan pronunciare quelle parole.

Il ragazzo fece sedere sulle sue gambe anche Videl e cominciò a baciare dolcemente entrambe, cantava qualcosa per alleviare il dolore e sussurrava continue parole di amore verso Pan e Videl: non sapeva come avrebbe fatto da quel pomeriggio senza loro due.

“Vi amo ragazze”
Videl diede uno sguardo all'orologio e sbiancò: cinque minuti a mezzogiorno. Il suo suore mancò un battito e istintivamente abbracciò Gohan con tutta la forza che aveva mentre anche il giovane aveva stretto a se la ragazza e la figlia.

“Cinque minuti amore, solo cinque minuti”
Gohan e Videl avevano iniziato a piangere mentre continuavano a baciarsi dolcemente, le lancette scorrevano veloci e mancava veramente poco prima dell'ora fatale.

“Siete le cose più importanti della mia vita, ricordatevelo. Per favore Videl non mi dimenticare mai piccola mia, non farlo per nessuna ragione al mondo, te ne prego, non farlo”
Videl prese il volto del corvino tra le mani e lo baciò nuovamente: ormai non ne poteva più fare a meno, mancavano solo pochi secondi

“Non ti dimenticherò mia, non potrei mia farlo angelo, Gohan non temere amore: sei l'unico che amo e che amerò mai”

Improvvisamente scoccò l'ora di mezzogiorno e i due si guardarono amaramente e con gli occhi completamente liquidi: lui diete un bacio dolcissimo sulla guancia della figlia e la strinse per l'ultima volte e poi diede anche un bacio a fior di labbra a Videl e poi... cadde in un sonno dal quale si sarebbe risvegliato privo di memoria.

Videl cadde in ginocchio davanti al copro del ragazzo in preda ad una crisi di pianto, ma trovò il coraggio per alzarsi e posò per l'ultima volta le sue labbra su quelle di Gohan, mentre gli carezzava delicatamente la guancia; poi prese in braccio Pan e senza aspettare un attimo corse via da quella stanza senza riuscire a trattenere le lacrime. Chichi e Bulma la videro e cercarono di fermarla, ma lei disse loro addio in pochi secondi e scappò via da castello con Pan tra le braccia, mentre le sue lacrime bagnavano il suo volto e segnavano il passaggio che percorreva.

Ormai tutto era finito...

 

Ritorna all'indice


Capitolo 68
*** The Slave ***







 

Erano passati già tre mesi da quel fatidico mezzogiorno, le cose su quel pianeta sembravano stessero andando piuttosto bene: Gohan non ricordava più nulla di Videl e della piccola Pan, aveva accettato silenziosamente il matrimonio e quel pomeriggio si sarebbe tenuta la sua incoronazione, seguita appunto dall'unione con Angel.

Con il passare dei giorni si stava legando un legame sempre più stretto tra i due futuri coniugi, ma Gohan sentiva in se come un vuoto, come se non fosse completamente se stesso: si le voleva bene, ma come se ne può volere ad una amica, aveva accettato il tutto solo per onorare il padre defunto, ma si sentiva strano dentro, come se gli mancasse qualcosa.

Angel invece si era proprio innamorata del giovane principe, ma in cuor suo sapeva di quel tremendo inganno e alle volte non sapeva reggere il suo sguardo dolce e sincero, confrontato al suo sporco e traditore: sapeva che lui non si sarebbe mai veramente innamorato di lei, perchè anche se non lo ricordava il suo cuore sarebbe sempre appartenuto a Videl.

Quella mattina Gohan stava nervosamente camminando per la sua stanza con la testa tra le mani: era veramente pronto per accettare quel matrimonio? Si sarebbe mai realmente legato a quella pepata ragazza? Perchè dentro di lui si sentiva tanto solo e vuoto, come se gli mancasse un pezzo importante per la sua sopravvivenza? Perchè aveva la sensazione che avesse perso qualcosa di vitale, anche se non sapeva spiegarsi cosa fosse?
Troppe domande circolavano per la mente del bel corvino e sapeva che mancavano veramente una manciata di minuti; non sapeva spiegarsi bene ma quei suoi ultimi cinque minuti che lo separavano dall'inizio della preparazione lo innervosivano un sacco, come se li avesse già vissuti in passato e ci avesse sofferto troppo, ma non sapeva ricollegarli a nulla.

Era ancora immerso nei suo pensieri confusi quando la porta scricchiolò rumorosamente e la regina fece la sua apparizione nella stanza

“Gohan va tutto bene? Manca poco al grande momento mio caro!”
La donna aveva un dolce sorriso sulle labbra, ma anche lei era triste perchè sapeva dell'inganno che aveva intrappolato il giovane e alle volte si sentiva troppo in colpa per guardarlo negli occhi.

“Ah sei tu, si sono pronto, ma devo riflettere”
Gohan ricordava chi fossero i suoi veri genitori, però non ricordava bene il modo in cui ne era venuto a conoscenza: ricordava che suo zio gli aveva detto qualcosa, ma nulla di più e però non aveva il coraggio di chiedere spiegazioni a nessuno.

“Su cosa devi riflettere scusa?”
“E' davvero quello che voglio?”
A quella domanda la donna sbiancò notevolmente e facendo un profondo respiro si avvicinò al ragazzo sedendosi sul letto

“Ti mando a chiamare i tuoi genitori?”

“No”

La sua risposta schietta fece breccia nel cuore della donna che lo strinse tra le sue esili braccia cercando di confortarlo, ma Gohan rimase impassibile con lo sguardo fisso al candido muro

“Andrà tutto bene vedrai”
“Si, ma perchè ho come la sensazione che manchi una parte di me adesso?”
Bulma sospirò a quelle parole: possibile che sentisse ancora qualche legame con la vecchia vita? Aveva realmente perso tutta la sua memoria? A quegli interrogativi non sapeva darsi una risposta vera e propria.

“Non lo so Gohan, questo non lo so, ma sono sicura che ti affezionerai a quella ragazza: è molto dolce e poi Vegeta sarebbe stato orgoglioso di te...”
“Si certo: orgoglioso, come no”
Dicendo ciò si era scostato dall'abbraccio della regina e si era alzato riprendendo a camminare per la stanza con lo sguardo oscurato dalla tristezza

“Lui non mi voleva bene, ero solo il suo mezzo per arrivare al fine”

“Non dire così: lui sarà stato duro, ma in cuor suo ti voleva bene, credimi!”

“Se lo dici tu...”

Gohan aveva sospirato profondamente e si era accostato alla finestra per poter vedere il paesaggio circostante

“Quanto manca?”
“Un'ora”
“Ok, posso rimanere solo? Anzi mi andresti a chiamare mamma e papà?”
“Certo”
La regina sorrise e uscì dalla stanza pronta per recarsi da Chichi e Kakaroth

Gohan rimase nuovamente solo e la sua mente vagò da sola ripercorrendo tutta la sua vita, o almeno quella di cui aveva ricordo: era sempre stato un bambino-guerriero e Vegeta non lo aveva mai degnato di una carezza o di un gesto dolce. Era cresciuto con l'idea della guerra, cosa che però lui non accettava assolutamente e anche in quel momento non riusciva a capacitarsi di quell'unione. Aveva sempre annuito silenziosamente e anche quella volta doveva fare lo stesso: sperava solo di cominciare a provare qualcosa in più per Angel, anche se lo riteneva altamente impossibile.

“Gohan ci hai fatto chiamare?”
La voce del padre ridestò il ragazzo dai suoi pensieri, si voltò e abbracciò entrambi i genitori

“Non sono pronto”
“Si che lo sei, non temere piccolo”
Chichi sorrideva amaramente mentre pronunciava quelle parole: sapeva di stare mentendo a suo figlio, ma voleva che fosse felice almeno con quella ragazza, ma stava capendo che forse stavano combinando un guaio forzando l'unione tra i due.

“Ne sei sicura mamma?”
“Si Gohan: sei un ragazzo molto forte e determinato no? Affronta di petto la situazione e vedrai che ti troverai bene con la ragazza: è di buona famiglia e poi è molto dolce e casta”
“Non lo so, ho paura”
“E' normale, ma vedrai che ci farai l'abitudine”
“Papà tu che dici?”

“Sono d'accordo con tua madre: è una ragazza apposto, nulla da dire”

“Grazie”
Aveva pronunciato molto flebilmente quella frase, quasi come rassegnandosi al suo imminente futuro.

“Guardati: vestito così sei una favola!”
Gohan era già pronto per il matrimonio, ma non si vedeva come lo stavano descrivendo: al di fuori era ricco e completo, ma dentro si sentiva solo e abbandonato al suo destino.

Annuì lentamente e abbassò il capo, ma ormai non c'era più tempo: mancavano solo un manciata di minuti.

“Andiamo Gohan?”
“Si”
Il futuro re seguì in silenzio i genitori fino a ritrovarsi nella sala ufficiale del ricevimento: moltissimi ospiti erano già arrivati e la sala era riccamente ornata per il fantastico evento; nulla doveva essere fuori posto, nulla.

Tre. Due. Uno.

Le trombe iniziarono a suonare allegramente e una figura alta e solenne fece la sua apparizione nella sala del trono: era quello che avrebbe ufficializzato il tutto.

Risate, gioia, amore, festeggiamenti, tutto quello che di più bello poteva esserci: tutta la felicità era riversata in quella stanza, ma non nel cuore del principe.

Durante la cerimonia il suo cuore e la sua mente vagavano senza una meta precisa, non era stato attento ad una sola parola: aveva solamente recitato la sua formula fingendo un sorriso e poi aveva finto ancora mentre una bellissima corona d'ora veniva posta sopra la sua testa. Ormai era il re di quel pianeta, era il re di Vegeta, ma non era felice perchè sapeva a quello che sarebbe andato incontro.

“Date un caloroso saluto al nuovo re del pianeta: un saluto al principe Gohan!”

Una folla festosa iniziò ad esultare non appena furono pronunciate quelle parole, ma quel sorriso tanto spento era la premessa di un inizio triste e malinconico per il neo incoronato, ma fece finta di nulla perchè sapeva che adesso ci sarebbe stato il matrimonio.

Per l'appunto: le trombe suonarono nuovamente e la sposa fece la sua comparsa davanti a quell'altare improvvisato nella stanza; Angel indossava un bellissimo vestito bianco che le donava molto e i capelli, stranamente rossi, erano lasciato sciolti sulle nivee spalle: era molto bella e i suoi occhi esprimevano tutta la felicità del mondo, ma non quelli di Gohan.

Anche qua la cerimonia fu molto sontuosa e durò parecchio, ma mentre Angel sembrava emozionarsi sempre di più ad ogni nuova parola del prete, Gohan rimaneva impassibile davanti a tutto, però...

Era arrivato il momento dello scambio delle promesse e degli anelli: quella volta però sorridevano entrambi e fu il momento più bello ed emozionante di tutta la giornata; quelle di tutti e due erano dette in maniera dolcissima e la ragazza aveva gli occhi lucidi, mentre per una volta il corvino sorrideva con il cuore.

Aveva preso una decisione alla fine: se doveva passare il resto della vita con Angel Gohan doveva imparare subito ad accettarla e scoprire i suoi lati positivi, si poteva farcela ad affezionarsi a lei in qualche modo, doveva solo provarci!

Tutti applaudivano e ridevano, ma una figura solitaria uscì dal fondo della stanza: era vestita con un abito molto semplice, incantava con i suoi occhi azzurri e tra le mani aveva un piccolo batuffolino di tre mesi neanche: Videl era rimasta fino alla fine con il suo principe, ma adesso era veramente arrivato il momento di asciarlo libero.

Le era stata data una navicella e lei sarebbe tornata per sempre sulla Terra, ma nel cuore il ricordo del suo amato Gohan: lei lo amava veramente, ma sapeva che da quel giorno avrebbe vissuto meglio senza di lei, se lo sentiva nel cuore.

Ci teneva veramente, ma lei non sarebbe mai potuta diventare regina per nessun motivo al mondo: sapeva che sarebbe per sempre rimasta schiava, schiava dell'amore.

E con quelle parole nel cuore salutò il suo re con un bacio da lontano e scomparì tra la folla, destinazione? Terra.

End of the First Part

****************************************************************************************************

 

 


Ciao a tutti ragazzi!!!! Siete felici? La storia finalmente si è conclusa, adesso voi starete sicuramente ringraziando il cielo XD
Che ne dite del finale? Ce la fate a lasciarmi una recensione senza vomitare? ahahahah XD
Posso dirvi una cosa vero? Bhe come avrete letto questa era la prima parte di tutta la mia fic, che altrimenti sarebbe divenuta troppo lunga. Contenti? No eh...
Spero che seguirete anche il continuo, che vi anticipo si chiamerà: "Fiaba della Buonanotte" e sarà incentrato su... eh se ve lo dico che sorpresa eh?
Pubblicherò tra qualche giorno il primo capitolo ;)
Vi piace il banner che ho fatto per la fine? A me personalmente si :D
Allora... ringrazio tutti quelli che hanno seguito questa fic fino alla fine, siete stati davvero troppo gentili!
Grazie mille a quelli che hanno aggiunto la fic alle preferite, ricordate e seguite, un bacione a tutti voi!


PREFERITE

1 - Aleswim [Contatta]
2 - alex_ love [Contatta]
3 - Fra_max [Contatta]
4 - GohanGohan [Contatta]
5 - Grr21 [Contatta]
6 - Niky Son [Contatta]
7 - Ramosa12 [Contatta]
8 - Son Gohan [Contatta]
9 - xxxsnake [Contatta]

 

SEGUITE  E RICORDATE
1 - americansoul [Contatta]
2 - angyp [Contatta]
3 - erica5 [Contatta]
4 - Eydor [Contatta]
5 - Katun92 [Contatta]
6 - MireaAzul [Contatta]
7 - miss_fairy [Contatta]
8 - panSS3 [Contatta]
9 - Rafssj2 [Contatta]
10 - Seishin [Contatta]
11 - Teen_Gohan_And_Pan_Fan_97 [Contatta]
12 - VioletArmstrong2013 [Contatta]

TUTTI TROPPO BUONI VERAMENTE! <3
Un grazie anche ai miei tre recensori di fiducia: che farei senza di voi scusate? Nulla ovviamente! I miei migliori abbracci vanno a voi tre, grazie di tutto: GOHANGOHAN, NIKY SON e SON GOHAN
Un bacio a tutte/i <3


Bhe che altro dirvi poi? Spero che vi sia piaciuta e di rivedervi nel seguito, un bacio a tutti e grazie della pazienza <3
Alla prossima :*
Giuly <3


 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1979006