Again

di Queen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Notte di Walpurghis ***
Capitolo 2: *** Egoismo ***



Capitolo 1
*** Notte di Walpurghis ***


CAPITOLO 1

 

Notte di Walpurgis

 

 

 

Notte di Walpurgis.

 

Il cielo era buio. Regnava il silenzio, un silenzio che sembrava quasi irreale dopo il boato che avevano da poco generato.

Inziò a cadere una pioggerella leggera.

Kyoko era stesa a terra quelle gocce di pioggia che le cadevano sul viso normalmente sarebbero state un fastidio ora però, dopo quell'attacco che aveva quasi completamente prosciugato il suo potere magico, erano un ristoro.

Chiuse gli occhi per poter godere ancora un pò di quell'attimo di quiete poi un pensiero le passò per la testa... e le altre... ma soprattutto Sayaka?

Aprì gli occhi di scatto e trasse un respiro profondo. Si alzò da terra aiutandosi con la sua lancia. Le forze erano al limite ma a conti fatti stava bene non poteva lamentarsi, doveva però accertarsi della salute delle sue compagne. Iniziò a muovere qualche passo scrutando i dintorni e alla fine vide Homura, Madoka e Sayaka anche loro malconce ma nessuna sembrava aver riportato danni seri.

Si affrettò, per quanto le fosse possibile, a raggiungerle.

 

-Kyoko!- esclamò Sayaka correndole incontro e abbracciandola.

-Ehy, ehy piano! Sono tutta un dolore- disse ridendo mentre la stringeva comunque a se e accarezzava la testa.

 

Stava bene, questo era quello che più le importava ora. Negli ultimi tempi il loro rapporto era cambiato; nonostante le scaramucce iniziali avevano iniziato a legarsi sempre di più. Kyoko le era stata vicina nel periodo in cui aveva dovuto affrontare la delusione della sua prima cotta e da lì si erano avvicinate sempre di più e avevano finito per portare il loro rapporto ad un livello che oltrepassava quello dell'amicizia.

 

Sayaka si scostò quel tanto che bastava per fissare Kyoko negli occhi, poi appoggiandole una mano sulla guancia disse con un filo di voce "Quando non ti ho vista qui con noi per un attimo ho pensato che..." qualche lacrima aveva iniziato a rigarle il viso.

Subito Kyoko appoggiò un dito sulle sue labbra "Shhh, non dirlo neanche per scherzo..." e le diede un lieve bacio sulla fronte. Oltre che per rassicurare la ragazza quelle parole risuonarono rassicuranti anche per se stessa... quel pensiero aveva colto anche lei, non poteva immaginare di vivere in un mondo dove non avrebbe più udito la sua voce... dove non avrebbe più sentito il calore di quel corpo.

Scosse impercettibilmente la testa come per scacciare quel pensiero e sorridendo, asciugò le lacrime dal viso di Sayaka.

Le due poi si avvicinarono ad Homura che, nel frattempo, si stava prendendo cura di Madoka.

-Ehy state bene?- domandò Kyoko

-Si- rispose Homura

-Più o meno...- disse Madoka abbozzando un mezzo sorriso mentre si reggeva ad Homura, poi guardandosi intorno -Ma... Mami dov'è?-

 

Ci fù un attimo di silenzio.

-Tomoe Mami...- dopo aver pronunciato il suo nome Homura prese a fissare un punto indistinto davanti a sè poi, come se si fosse fatta coraggio continuò -era vicino a me quando abbiamo attaccato combinando i nostri poteri... l'ho vista portare al massimo il suo potere magico, la soul gem evidentemente non ha retto e dopo l'attacco si è rotta...-

 

Non andò avanti, tutte sapevano bene cosa significava quella cosa.

 

-Oh no Mami!- esclamò Madoka in un grido disperato mentre si gettava a terra piangendo.

Subito Sayaka si accovacciò vicino all'amica tentando, inutilmente, di consolarla ma stava piangendo anche lei.

 

Kyoko tratteneva a stento le lacrime, non le piaceva dimostrarsi debole di fronte agli altri. Gettò un'occhiata al viso di Homura per coglierne la reazione ma, come al solito, non lasciava trasparire quasi nulla. Guardandola bene però si poteva notare un'impercettibile smorfia di dolore "infondo non è quel freddo robot che vuol far credere di essere" pensò come per cercare qualcosa di positivo in quell'attimo pieno di tristezza.

 

Le sorprese però non erano finite. La tregua durò poco e la terra prese a tremare.

 

-Ma... cosa...- disse Sayaka ancora in lacrime.

-Che stà succedendo?- chiese Madoka.

 

Fù un attimo, dal mucchio di macerie che le ragazze avevano davanti riemerse Walpurghis ; aveva danni ingenti, si notava... ma ancora abbastanza energia per un ultimo attacco che non si fece attendere.

Un grido squarciò il silenzio irreale che si era creato, grido che fù subito seguito da una possente onda d'urto che scaraventò contro le giovani maghe un'ondata di detriti.

 

Era stato solo un attimo ed il silenzio era tornato a riempiere il campo di battaglia.

 

Kyoko spostò a fatica delle macerie che si trovavano sopra di lei; anche a questo giro se l'era cavata... forse con qualche costola incrinata visto che sentiva un dolore lancinante al fianco. Si alzò in piedi a fatica, poi di nuovo quel pensiero questa volta accompagnato da una brutta sensazione... dov'era Sayaka? E Madoka... Homura?

Incurante del dolore inizò a risalire le macerie, si guardava intorno nervosamente e alla fine, sotto un mucchio di detriti vide il corpo immobile di Sayaka.

"Calmati..." disse a se stessa "Calmati! Sarà sicuramente svenuta..."

Le si avvicinò e iniziò a spostare i pezzi di cemento, quando ebbe finito la prese tra le braccia.

 

-Non scherzare Sayaka... svegliati...- pronunciava con un filo di voce squotendola mentre le lacrime iniziavano a bagnarle il viso -svegliati!!!- sentiva che il suo corpo stava diventando freddo.

 

Poi l'occhio le cadde sulla soul gem... era rotta.

-No... no...-

Con la mano tremante sfiorò quella pietra ormai distrutta -Sayaka...- riuscì solo a sussurrare ora che al dolore fisico si era unito anche quello del cuore e cadde in lacrime sopra al corpo della ragazza.

-Perchè... perchè solo io... a questo punto, per cosa vale la pena andare avanti- pensava tra le lacrime; stava cedendo alla disperazione più totale, del vigoroso rosso che regnava sulla sua soul gem non c'era quasi più traccia.

 

-MADOKA!-

L'urlo di Homura fece ridestare Kyoko. Alzò lo sguardo e vide l'amica vivere il suo stesso destino.

Aveva preso tra le braccia il corpo di Madoka, anche la sua suol gem era andata distrutta nell'impatto.

-Perchè... perchè ho fallito ancora... e dire che questa volta ci ero andata così vicina! Ancora una volta io....- Le lacrime scendevano copiose sul suo viso. Kyoko rimase rapita da quella scena, non si sarebbe mai aspettata di vedere una simile reazione in Homura; lei era sempre così distante da tutto e da tutti e non sembrava essere capace di provare simili emozioni per qualcuno... poi guardò il viso sereno di Sayaka e, accarezzandolo, pensò "beh, dopo tutto anche io ero così prima di incontrare te..."

 

-Ancora una volta io tornerò indietro... tutto da capo ancora e ancora e vedrai che riuscitò a salvarti da questo destino!-

 

Queste ultime parole attirarono l'attenzione l'attenzione di Kyoko.

-Ma cosa stà dicendo...- poi di colpo tutto iniziò a quadrare... tutte quelle informazioni... il suo strano potere di manipolazione del tempo... -ma non è che lei è in grado di...- automaticamente iniziò a muoversi nella sua direzione.

 

Homura si alzò il piedi, aveva riacquistato tutto il suo contegno. Diede un ultimo sguardo al corpo privo di vita di Madoka poi appoggiò la mano sul disco che portava al braccio sinistro.

Stava per attivarsi qualche strano meccanismo ma tutto si bloccò quando si sentì tirare per un braccio.

 

-Ehy tu! Non dirmi che... che sei in grado di tornare indietro nel tempo!-

 

Homura si sorprese... era così presa dalla tristezza per aver fallito nuovamente che non si era accorta dell'avvicinarsi di Kyoko.

 

-E se anche fosse... che cosa vorresti tu?- era tornata la persona fredda e distaccata con la quale era abituata a rapportarsi, quel pò di umanità mostrata prima era già sparita.

 

-Sayaka è...- ma le parole le morirono in gola. Degluttì a fatica poi riprese -se potessi tornare indietro... forse potrei salvarla...-

 

Homura abbozzò un sorriso amaro e con un rapido gesto del braccio spinse Kyoko a terra.

 

-Mi stai forse prendendo in giro?- chiese Homura rivolgendole uno sguardo carico di rabbia -pensi forse che basti tornare indietro e ripetere questa inutile battaglia per salvarla? Pensi di cavartela così facilmente? Tu neanche immagini quanto sia difficile cambiare questo destino di morte... e poi mi hai preso per uno di quegli incubator che girano spacciando miracoli?-

 

Kyoko rimase a terra. Non aveva più la forza di alzarsi. Il dolore le pervadeva il fisico e l'animo, stava per cedere... ma se solo avesse avuto questa possibilità... una sola possibilità per salvare Sayaka...

 

Homura rimase ad osservarla in silenzio. Notò la sua soul gem; era quasi completamente nera, ma quel bricilo di rosso rimasto sembrava non volersi spegnere, stava lottando con tutte le sue forze pur di non cedere all'oscurità, era come un fuoco alimentato da una flebile speranza e quella speranza era lei. Per quanto si atteggiasse a dura, in realtà era fragile e non poteva sopportare l'idea di diventare l'acqua che avrebbe spento quel fuoco. In quel momento qualcosa si mosse nell'animo di Homura...

 

Si avvicinò a Kyoko e puntò il suo sguardo truce contro quello dell'amica.

-Se ti senti pronta ad affrontare da capo questa storia... a ripetere ogni singolo giorno fino a giungere nuovamente a questo epilogo ed hai la consapevolezza che potresti... anzi quasi sicuramente fallirai e rivivrai questo dolore ancora e ancora... se sei pronta a questo... allora afferra la mia mano e vedi di non lasciarla se non vuoi ritrovarti persa tra gli ingranaggi del tempo...-

 

-beh è pur sempre una speranza...no?-

 

Kyoko non aveva ancora compreso bene la situazione, il dolore le annebbiava la mente una sola cosa però le era perfettamente chiara; poteva salvare Sayaka.

 

Non ci pensò due volte, raccolse le ultime forze che le erano rimaste e afferrò con decisione la mano di Homura.

 

 

- Fine Capitolo 1-

 

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Capitolo 2
*** Egoismo ***


CAPITOLO 2


Egoismo




Tic... Tac...


Il silenzio che riempiva la stanza era rotto dal continuo ticchettio dell'orologio che scandiva il tempo.


Tic... Tac...


Distesa sul letto, con la mente completamente offuscata ripeteva dentro di sè quel suono... ma la sua voce proveniva da lontano, era come un eco...


Tic... Tac...


ad ogni battito però, la sentiva sempre più vicina finchè, di colpo, non aprì gli occhi.


Ora sentiva chiaramente quel suono. Girò la testa nella direzione da cui proveniva; era solo il suo solito orologio a muro che, immancabilmente, compiva il suo lavoro e segnava l'inesorabile scorrere del tempo.


Un momento... il suo orologio? Si trovava quindi nel suo appartamento?

Cosa ne era stato di Walpurgis? E della battaglia? E di...


-Sayaka!- esclamò alzandosi di colpo dal letto con il cuore che le saltò in gola.


-Finalmente ti sei svegliata... -


Quella voce così familiare proveniva dall'altro lato della stanza. Lentamente e trattenendo il respiro si girò e vide Homura seduta su di una sedia al tavolo della cucina che sorseggiava un pò di acqua.


-Homura...- pronunciò il suo nome con un filo di voce. Rapidamente riordinò i confusi pensieri che le vorticavano nella testa -il viaggio nel tempo...- pronunciò quasi icredula portandosi una mano alla bocca – ma allora... accidenti che giorno siamo? Quanto manca alla notte di Walpurgis? Devo sbrigarmi altrimenti...-

-Ehy, ehy calmati!- esclamò Homura vedendo l'amica in preda all'agitazione -manca all'incirca un mese alla notte di Walpurgis...-

-Un mese...- bisbigliò tra se e se Kyoko prima di cadere nuovamente in allarme -Oh no! La mia soul gem! Devo purificarla subito altrimenti...- disse materializzando la pietra nella sua mano sinistra. Quando la vide però, rimase di stucco; ardeva di un rosso intenso. Era perfetta, immacolata.

-Ma... cosa...-

-L'ho purificata io- Homura pronunciò quelle parole alzandosi dalla sedia -ma non credere che l'abbia fatto per simpatia... - si affrettò a chiarire mentre si passava una mano lungo i suoi capelli corvini -portarti con me per poi vederti trasformare subito in strega... sai che seccatura... me la sono voluta risparmiare- si avviò verso la porta -d'ora in avanti dovrai cavartela da sola- concluse poi uscendo.


-Che tipa...- si limitò a commentare Kyoko facendosi cadere all'indietro sul letto. Fissò per qualche minuto il soffitto, in silenzio. Nella sua mente ancora stava rivivendo gli utlimi attimi di quella terribile battaglia. Alzò la mano e prese a guardarne il palmo; avvertiva ancora la sensazione del contatto con il corpo sempre più freddo di Sayaka... quel corpo che fino ad un attimo prima era così pieno di vita...

Come per scacciare quel pensiero, strinse il pugno e lo battè con forza sul materasso. Non era il momento di pensare a queste cose. Aveva avuto una seconda possibilità e l'avrebbe sfruttata al meglio.

Guardò fuori dalla finestra. Era notte fonda, ora come ora non avrebbe potuto fare niente. Rimandò tutto al mattino seguente.


-Ragazze muovetevi altrimenti arriveremo tardi a scuola!-

-Eccoci Hitomi arriviamo!- risposero all'unisono Sayaka e Madoka.

Era una mattina qualunque, le tre amiche si stavano dirigendo a scuola; Madoka e Sayaka perdevano tempo giocherellando e Hitomi le riprendeva divertita. La solita routine mattutina.


Kyoko stava osservando la scena dall'altra parte del ruscello, nascosta dalla penombra degli alberi. Iniziò a provare un pò di malinconia e nostalgia vedendo Sayaka correre e divertirsi con le sue due amiche.


-Sayaka oggi, dopo la scuola, andrai a trovare Kamijo?- chiese d'un tratto Hitomi.


Il viso di Kyoko si contorse in una smorfia di rabbia "ancora quel violinista da stapazzo..."


La ragazza si fermò, colta alla sprovvista da quella domanda -Beh... si... pensavo di farci un salto...- si limitò a rispondere diventando un pò rossa in viso.

-Ma non sarebbe ora di dichiararsi eh?-

-Hitomi!!! Ma cosa dici?- rispose in preda all'imbarazzo Sayaka, poi prendendo per mano Madoka -Avanti andiamo è tardissimo!!!- e prese a correre verso la scuola.

-Sayaka piano!- si lamentò inutilmente Madoka.

Hitomi rise un pò tra se e se -è così buffa quando si imbarazza- e riprese il cammino verso la scuola.


Kyoko, scossa da un moto di gelosia, tirò un pugno contro un albero "Sayaka..."


Le lezioni terminarono e, come da programma, Sayaka si diresse verso l'ospedale. Stava percorrendo il cortile dell'edificio immersa nei suoi pensieri, quando improvvisamente lo spazio intorno a lei iniziò a distorcersi.

"Ma cosa stà succedendo..."

Il paesaggio era cambiato e degli strani esserini le aleggiavano intorno. Voleva gridare, anzi forse lo stava già facendo ma non riusciva ad udiere il suono della sua voce; tutti i rumori erano sovrastati dal grido acuto e stridulo che riecheggiava in quello spazio. Alzò gli occhi e proprio sopra alla sua testa vide la figura che stava emettendo quei suoi; una sagoma indefinibile, un essere deforme...

Doveva scappare ma la paura aveva preso possesso del suo corpo e le impediva ogni movimento.

Lo strano essere gridò ancora più forte poi materializzò degli oggetti che scagliò nella sua direzione.

Era la fine. Le gambe si rifiutavano ancora di muoversi. A quel punto la ragazza cadde in ginocchio a terra e si coprì con le braccia in attesa dell'impatto.


Impatto che però non arrivò.


Un'ombra che l'avvolse ed un rumore metallico.


Sorpresa ma ancora impaurita, Sayaka aprì gli occhi e tentò di sbriciare da una fessura tra le braccia, ancora in posizione di difesa, cosa stesse succedendo.


Lunghi capelli rossi raccolti in una coda. Una ragazza con in mano una lancia che la guardava con la coda dell'occhio. L'aria spavalda ed un pocky in bocca... un pocky? In quella situazione?


-Tutto bene Sayaka?- ma la sua attenzione fù subito attirata dalla strega che emise un altro grido, come se si fosse stizzita per l'intromissione.

-Ah, già questa scocciatura...- disse rivolgendosi alla strega -la sistemo subito tranquilla-

Prese la lancia con entrambe le mani, chiuse gli occhi e generò intorno a Sayaka una barriera poi fece un balzo e quando si trovò all'altezza della creatura allungò la sua lancia trapassandole il petto.


La strega emise un ultimo grido di dolore poi scomparve e con lei anche quella distorta dimensione svanì.


Sayaka era ancora a terra. Tirò un sospiro di sollievo poi alzò lo sguardo per studiare la figura che l'aveva salvata. Quella ragazza ora non indossava più quello strano vestito rosso; sembrava una ragazza qualunque e anche la lancia era sparita. La vide mettersi una mano in tasca, estrarre il pacchetto dei pocky e prenderne uno poi chinarsi a terra per raccogliere qualcosa, uno strano oggetto nero, che mise subito in tasca.

Sgranocchiando il dolcetto si avvicinò a Sayaka e le porse il pacchetto.

-Ne vuoi uno?- le chiese sorridendo

Rimase un pò colpita da quel gesto e senza pensarci accetto l'offerta.


Camminavano fianco a fianco. Sayaka era ancora troppo scossa dall'accaduto così Kyoko si offrì di accompagnarla a casa.

Tra di loro però regnava il silenzio. Silenzio dettato da ragioni completamente differenti; Sayaka era un pò diffidente verso quella ragazza, le aveva salvato la vita è vero... però era confusa a riguardo, pensava che i mostri esistessero solo nei racconti dell'orrore ed invece solo pochi minuti prima si era trovata al centro di una scena degna del miglior horror e poi cosa poteva dire di lei? Cosa la rendeva diversa da quel mostro? In fondo anche lei aveva qualche strano potere... però alla fine sentiva di potersi fidare... era qualcosa che non capiva, le nasceva da dentro; un sentimento indefinibile ma che le dava questa certezza.

Nella mente di Kyoko invece frullavano ben altri pensieri. Si sentiva tesa, imbarazzata. Era abituata ad avere Sayaka al suo fianco... ma questa situazione era così strana... era Sayaka ma non era Sayaka... aveva il suo aspetto ma era come se fosse un'estranea... che cosa poteva dirle? E dire che con la SUA Sayaka parlare era così facile, veniva naturale, quasi come respirare.

Fortunatamente fu Sayaka a rompere quel silenzio.

-G-Grazie...- disse con un pò di imbarazzo.

-Figurati...- rispose.

Poi sembrò tornare il silenzio.

"Avanti Kyoko, dì qualcosa..."

-Ah... immagino che tu non ci abbia capito molto di quello che è successo prima vero?-

Sayaka scosse la testa.

-Sei stata aggredita da una strega...- iniziò a spiegare –quelle maledette attirano gli esseri umani nei loro labirinti e li fanno fuori... ecco diciamo che più o meno è così...- disse con un pò di imbarazzo, non era brava a spiegare – ma per fortuna... - riprese poi rapidamente con la sua solita sicurezza per nascondere l'imbarazzo -... esistiamo noi maghe che... sdeeeng! Le facciamo fuori!-

Sayaka rise leggermente, coprendosi la bocca con la mano, quasi come per non volerla offendere.

Kyoko rimase a guardarla, com'era bella quando sorrideva. No, proprio non poteva sopportare l'idea di vivere in un mondo in cui gli era negata la gioia di quel semplice gesto; l'avrebbe difesa a qualsiasi costo.


Ora che la tensione tra le due si era allentata, Kyoko porse la mano a Sayaka dicendo -Comunque piacere, io mi chiamo Kyoko-

Sayaka fissò la sua mano, era titubante-

-Ehy rilassati! Sono una maga non un alieno! Una ragazza come te solo... capace di fare qualche trucchetto, mica ti mangio- concluse sorridendo e addentando un altro pocky.

Sayaka sorrise e le strinse la mano -piacere mio! Il mio nome è...- poi si bloccò e ritrasse la mano -Tu sai già il mio nome... perchè... - aveva un'aria piuttosto terrorizzata.

"aaahhh accidenti a me!" pensò Kyoko "senza pensarci prima l'ho chiamata per nome...ed ora che faccio..." poi ebbe un'idea.

-Beh ci mancherebbe... sono una maga no?- disse quest'ultima frase con fare scherzoso e strizzandole l'occhio.

Sayaka sembrò tranquillizzarsi, in fondo ci stava come spiegazione, visto quello che era capace di fare sicuramente scoprire il nome di una persona doveva essere un gioco da ragazzi per lei.

Ripresero a camminare e questa volta riuscendo a conversare del più e del meno.


Accompagnata Sayaka, a Kyoko non restava che tornarsene a casa.

Camminava svoggiando un gran sorriso, quel breve contatto le aveva fatto schizzare l'umore alle stelle! Niente e nessuno poteva guastarglielo!


O almeno così credeva.


-Bella storia quella delle maghe che azzeccano i nomi...- era la voce di Homura, come al solito era comparsa all'improvviso -stavi per farti scoprire...-

-Ehy ma... che fai mi pedini?-

-Controllo solo che tu non mi sia d'intralcio... - fece una pausa, poi riprese -Sayaka Miki non deve trasformarsi... visto che sei qui renditi utile allo scopo...-

Kyoko rimase sorpresa nel sentire quelle parole -Ma cosa significa... che centra ora la trasformazione di Sayaka?-

-Se lei si trasforma trascinerà con se anche Madoka... per salvarla non devo permetterlo... infondo è una cosa che torna anche a tuo vantaggio, no?-

-Ti sbagli!- urlò Kyoko, poi riprendendo la calma -che si trasformi o meno per me non fà differenza... anzi forse è meglio! Una maga ed una umana... saremmo solo un peso l'una per l'altra... condividere lo stesso destino invece... sarebbe la cosa migliore!-

-Sei solo una stupida egoista- rispose fredda Homura passandosi la mano sui capelli -pensavo che ti stesse a cuore la sua felicità... invece tutto questo lo stai facendo solo per te stessa...-

-Non sputare sentenze! Tu non sai niente!- Kyoko tratteneva la rabbia a stento -certo che mi stà a cuore la sua felicità ma... io... - si bloccò di colpo e le lacrime iniziarono a scendere bagnandole il viso -io...- continuò tra i singhiozzi -... ho bisogno di averla al mio fianco...- stava ammettendo il suo egoismo? Che Homura avesse ragione?

-Dovresti pensare a qual'è la cosa migliore per lei e non per te se ti stà davvero a cuore... ma alla fine a me non importa quello che farai, l'unica cosa che conta è che non ci vada di mezzo Madoka...- concluse andandosene.


Kyoko rimase così da sola abbandonata ad un silenzioso pianto.

-Però tu... tu sei più egoista di me visto che non ti fai scrupoli ad utilizzarci come pedine per il tuo scopo... - parole sussurrate nel pianto dirette a chi ormai non poteva sentirle.


-Fine capitolo 2-





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