I'm Not A Monster

di StruckedGirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First Day (I) ***
Capitolo 2: *** First Day (II) ***
Capitolo 3: *** First Day (III) ***



Capitolo 1
*** First Day (I) ***


I ' M    N O T    A    M O N S T ER

Not Always Changing is Good


 

1. First Day (I)

15 Settembre 2012

 

Mi trovavo davanti al portone della nuova scuola. Era grande, di legno. Guardai Obadiah accanto a me, anche lui mi guardò e annuì, riguardai il portone e sospirai. Mi trovavo bene nella mia vecchia scuola, non capisco perché mi abbiano trasferita in un’altra. Mio padre diceva che in quella scuola mi sarei trovata bene, che sarei stata accettata per quello che sono, ma io sono normale…beh, forse non del tutto visto che sono un angelo. Guardai di nuovo quel portone gigantesco. La Monster High, una scuola per mostri…io non sono un mostro! Solo perché non sono normale non significa che io sia un mostro! Comunque accettai la scelta di mio padre, mi avvicinai al portone e entrai nella scuola, veramente entrai nel casino più totale. C’era una folla incredibile in quella scuola, stavo facendo la lotta per arrivare in un punto meno affollato, ero praticamente sommersa da mostri. C’erano mostri di tutti i tipi: lupi mannari, draghi, fate, sirene…insomma non riesco a elencarli tutti, erano troppi. Dopo aver cavalcato il mare di studenti arrivai finalmente davanti a delle scale, mio padre mi aveva detto di andare dal preside prima di andare nella mia camera e iniziare le lezioni. Così salii le scale sperando portasse alla segreteria. Arrivai finalmente, avevo il fiatone come se avessi corso per chilometri; Mi avvicinai alla segretaria, non capivo che mostro era, sembrava normalissima.

-Mi scusi…- Al suono della mia voce la segretaria si voltò, era davvero una bella donna, era mora con dei capelli corti, due occhi di un verde chiaro, era snella e alta, avrà avuto una trentina d’anni.

-Mi scusi, ma io dovrei incontrare…- mi fermai un attimo e presi il bigliettino che mi aveva dato mio padre, lo guardai. -dovrei incontrare il Preside Fury, sono Elizabeth Stane-.

-Oh sì, la stava proprio aspettando, infondo al corridoio a destra troverà il suo ufficio- mi spiegò la segretaria gentilmente con un sorriso; io le sorrisi e la ringraziai per poi avviarmi verso l’ufficio. Arrivai davanti alla porta e bussai finché non sentii un “avanti”, aprii la porta.

-Oh, signorina Stane, la stavo aspettando- mi disse un uomo al quanto strano, era ricoperto di peli, sembrava la Bestia de La Bella e La Bestia, solo che aveva una benda sull’occhio. Puntai gli occhi su un ragazzo che si trovava lì seduto di fronte alla scrivania. Cazzo quant’è carino. Chi è che ha parlato? La tua coscienza intelligenza. Ho una coscienza?! E da quando?! Comunque non importa. Eccome se era carino quel ragazzo, aveva dei capelli neri come la notte, appena si voltò riuscii a vedere meglio il viso e non avevo tutti i torti, è davvero molto bello; quei capelli neri sembravano accarezzargli il viso e quei due occhi castani ti ipnotizzavano e…che fisico ragazzi! Già dalla maglietta attillata si potevano vedere gli addominali da paura. Venni interrotta dai miei pensieri quando il preside disse. -La prego, si accomodi-. Senza dire niente mi sedetti nella sedia accanto al ragazzo che mi guardò e mi sorrise.

-Ciao- disse e mi fece l’occhiolino; roteai gli occhi al cielo, solo dal tono con cui aveva detto “ciao” e l’occhiolino capii che quello era un cretino di prima categoria, uno di quei cretini che vale la pena conoscerli una volta e poi ignorarli. Cancellai dalla mente tutti i commenti sul suo corpo e iniziai a odiarlo. Quello lì si sarà fatto tutte le ragazze della scuola, non cedere anche tu alla sua bellezza. Mi piace questa coscienza, è sempre d’accordo con me. Mmh, però quant’è bono, una notte sotto di lui non mi farebbe tanto male. Zitta coscienza!

-Allora, perché mi ha invitato qua?- chiesi tanto per non iniziare un litigio mentale con la mia coscienza.

-Signorina Stane, le presento Tony Stark, ovvero il suo tutor per tutto l’anno- Sìììììììì! Ma che sì coscienza! Io non voglio più rivedere quel cretino.

-Cosa?! È uno scherzo vero?!-

-No, non è uno scherzo, visto che lei è l’unico angelo della scuola io e suo padre abbiamo pensato che qualcuno potesse aiutarla solo per questo anno e perché no il nostro miglior studente- Questa è buona, ora quel cretino è anche il loro miglior studente?! Ma fatemi il piacere! Decisi di non ribattere e accettai anche questa.

-Va bene- sospirai, non affatto contenta di aver detto quelle due parole. Quel Tony si voltò verso di me, mi fece uno di quei sorrisi da cretini e alzò le sopracciglia; alzai lo sguardo al cielo, che tutti i santi mi aiutino! Mi alzai, pronta per andare nella mia camera, anche se non sapevo quale era, quando il preside disse con un sorriso. -Benvenuta alla Monster High, Signorina Stane- Se, ma vaffanculo! Grande Coscienza!

-Stark, accompagna la signorina al suo alloggio- ordinò il preside Fury.

-Con piacere, preside Fury- Tony si alzò e si voltò verso di me sorridendo maliziosamente, si avvicinò a me e mi diede una pacca sul sedere e poi mi sussurrò -è tempo di muovere quelle belle chiappette-. Mi sorpassò e uscì dall’ufficio. Lo guardavo più arrabbiata che mai, ci voleva solo la storia del tutor. Chi l’ha detto che i tutor servano soltanto per aiutarti con i compiti o l’orientamento della scuola, dovremo orientarci anche sotto le sue coperte prima o poi. Basta coscienza con questi commenti perversi! Allora questi commenti me li tengo per me, poi però non ti lamentare se poi ti manco. Stanne certa che non mi mancherai! Vabbè, lasciamo perdere; Io e Tony stavamo aspettando l’ascensore, Tony non faceva altro che guardarmi il collo imbambolato, quando aprì la bocca per un attimo notai i canini: era un vampiro! Questo non andava affatto bene, no, no, un vampiro come tutor?! Sono impazziti?! E se mi morde?! Lo guardai e gli chiesi -Così sei…un vampiro-.

-Sì, esatto, e tu che mostro sei? Dubito che tu sia un vampiro, sei troppo sexy per esserlo-. Lo guardavo infuriata più che mai, se mi avrebbe fatto uno di quei complimenti cretini o mi avrebbe toccato il culo un'altra volta, altro che nell’alto dei cieli, l’avrei mandato sottoterra. Prima che potessi rispondere alla domanda le porte dell’ascensore si aprirono. Alleluja, ora sì che ci divertiamo qua dentro. Ignorai la mia coscienza ed entrai in ascensore con Tony.

-Sono un angelo- lo guardai sorridendo con occhi da innocente.

-Ecco spiegato il tuo fantastico tatuaggio sulle spalle- disse lui indicandomi le spalle. Mi guardai dietro le spalle. io non ci trovavo niente di speciale in quel tatuaggio ma era molto meglio che portare sempre le ali in aria. Rimasi in silenzio.

-Siamo un po’ come Angel&Devil, eccitante- disse lui pensado di aver detto quacosa di veramente eccitante. Mi fece uno di quegli sguardi del tipo “Appena arriviamo in camera ti sbatto sul letto e ti scopo”, lo riguardai un po’ stordita.

-Angel&Devil è una marca!-.

-E che importa-. E quello sarebbe il loro miglior studente?! AHAHAH ma per favore!

-Come ti chiami?- chiese lui con un tono stranamente serio.

-Elizabeth- risposi.

Tony mi guardò -Troppo lungo come nome, ti sceglierò un soprannome…-.

Ecco, pure il soprannome, speriamo sia almeno carino…Come lui. Zitta coscienza!

-Che ne dici di…- disse avvicinando la sua mano al mio sedere per poi appoggiarcela -Lizzy- Mi diede un pizzicotto sul sedere, lo guardai sorridendo.

-Oh, Tony, sei così sexy, solo guardandoti mi eccito- dissi sarcasticamente, lui mi sorrise maliziosamente iniziando ad accarezzarmi il sedere, io eliminai il sorriso dal mio viso.

-Leva quella mano dal mio sedere o te la taglio- Tony ritrasse subito la mano da lì e io mi allontanai -Sei un cretino-. Le porte dell’ascensore si aprirono, finalmente. Camminammo per i corridoi del dormitorio….dei vampiri! Ma che centro io con i vampiri?! Tony mi portò davanti a una porta lo guardai.

-è la mia camera?- chiesi indicando la porta.

-No, la mia, anzi ora la nostra- E aprì la porta. Ero shockata, non solo il tutor ma ora anche la stessa camera! Guardai la stanza, non sembrava tanto male, televisore al plasma, vasca idromassaggio e varie cose da ricconi; ma poi vidi quell’enorme letto matrimoniale. NO! Non se ne parla, non ci dormo accanto a lui e lì mi venne un idea. Guardai Tony.

-Stark, tu dormi per terra- gli ordinai.

-Non se ne parla, la camera è mia- Mi avvicinai di più a lui e gli accarezzai il petto e gli disse con la mia voce angelica -Tu dormi per terra-.

Era praticamente ipnotizzato -Okay- disse lui dirigendosi verso l'armadio. Sorrisi e entrai nella camera.

-Altro che angelo, tu sei peggio del diavolo-. Sorrisi orgogliosa -Grazie-.

-Prepara la tua roba, abbiamo educazione fisica- disse lui ritornando sulla soglia della porta.

Lo guardai -Okay, ma vai, dal momento in cui sono entrata in questa scuola non ho avuto un attimo di pace-. -Sbrigati- E chiuse la porta.

Evviva, avevo pochissimi minuti da passare da sola, mi buttai sul lettone morbido. Il mio primo giorno di scuola e avevo già ai miei piedi il mio tutor nonché un vampiro, chissà quanti altri sarebbero caduti ai miei piedi; adoravo di già questa scuola ma ora era tempo di prepararsi. Mi alzai, presi la mia roba, la misi in una borsina e uscii dalla camera, mi stavo dirigendo in Palestra per la mia prima lezione.

 

 

Arrivai in Palestra, stavo per entrare nello spogliatoio ma…mi sentivo un po’ osservata; mi voltai e tutti i ragazzi, compreso Tony, mi stavano guardando come dei cretini, li ignorai e entrai nello spogliatoio andrai contro una ragazza.

-Oh, scusami- la guardai, era una bellissima ragazza dai capelli rossi.

-Non preoccuparti, non è niente, tu sei quella nuova?- disse la rossa gentilmente.

-Sì, mi chiamo Elizabeth Stane, ma puoi chiamarmi Lizzy-.

-Io sono Natasha, Natasha Romanoff-. Sorrisi, finalmente avevo incontrato qualcuno che non mi sorrideva maliziosamente ogni tre per due o che mi toccava il sedere.

-Che cosa sei?- dissi incuriosita. -Io sono una fata- disse e si levò la maglietta, si mise di spalle mostrandomi il tatuaggio di due ali da fata che subito si staccarono dalla sua schiena e si aprirono, rimasi a bocca aperta, non avevo mai visto delle ali da fata dal vivo! La ragazza si incamminò in mezzo agli armadietti e io la seguii.

-Tu invece cosa sei?- mi chiese mentre apriva il suo armadietto, la guardai.

-Io sono un angelo-. Tutte le ragazze mi sentirono e rimasero a bocca aperta, iniziarono tutte a fissarmi.

-Wow, ma non dovresti stare…- indicò in alto, capii che parlava del cielo.

-Sono un angelo caduto e non chiedetemi perché sono caduta, non ne ho idea-.

Un’altra ragazza dai capelli rossi si avvicinò a me e disse -E le ali? Dove sono?- Mi voltai e mi levai la maglietta mostrando il “tatuaggio” che si “staccò” dalla schiena e le mie ali si aprirono, tutte rimasero a bocca aperta.

-Dove dormi? Non mi sembra ci siano dormitori per angeli- disse di nuovo l'altra rosse. Io mi voltai e la guardai -Perché lo vuoi sapere?- le chiesi curiosa.

-Curiosità- rispose facendo spallucce.

-Nel dormitorio dei vampiri, mi hanno dato un vampiro come tutor per l’anno-.

-Quale vampiro?-.

-Tony Stark- Tutte le ragazze rimasero di nuovo a bocca aperta, ma la ragazza che mi aveva fatto la domanda mi guardava malamente, forse era la sua fidanzata, comunque quello sguardo non mi piaceva; una ragazza mora si avvicinò a me e mi disse: -Buona Fortuna, allora-.

-Sarà anche carino, intelligente e sexy ma ha in testa solo una cosa, l’unica cosa che lo distrae dalla fame- disse Natasha.

-Cosa lo distrae?- chiesi incuriosita -Le belle ragazze e il sesso, ogni sera si porta in camera sua una ragazza diversa- rispose la rossa indacando sulle dita le cose elencate.

-Dovrà rinunciarci, perché in camera sua ci sarò io-. -Oddio, mi dispiace tanto per te- disse la mora con un finto tono dispiaciuto. Queste ragazze sono meglio della mia coscienza, odiano Tony quanto me, tranne una penso ovvero la rossa che da quando avevo nominato Tony mi guardava con uno sguardo da serial killer ma poi si distrasse dallo sparlare su Tony e disse -Avanti ragazze, non sta mica per rischiare la vita, ha solo Tony come tutor-.

-Smettila di difenderlo, Pepper, lo sai anche tu che è un cretino-.

-Beh, che ne sai se Clint non si è fatto mezza scuola? O è un cretino anche lui?- Natasha si zittì -Dopotutto anche Clint è un vampiro-.

-Ma lo sai che Tony è il più cretino di tutti-.

-Peggy, anche Steve ha fatto le sue cretinate, quindi smettiamo di sparlare di lui soprattutto voi, Tony è uno studente brillante e sarà una fantastico tutor per Elizabeth-. Il silenzio calò nella stanza e tutte ritornarono a cambiarsi, io mi stavo già mettendo i pantaloncini e quando fui pronta mi avvicinai alla ragazza che aveva difeso Tony.

-Scusami…- le dissi. La ragazza si voltò e mi guardò. -Ma tu sei…la fidanzata di Tony? No, perché se lo sei dovrei dirti che il tuo fidanzatino mi ha già toccato il sedere due volte-. La ragazza si mise a ridere, io la guardai stranamente, che c’era da ridere?

-Non sono la ragazza di Tony- rispose.

-Sei la sorella?- chiesi pensando che fosse qualcuno che ci teneva molto a lui.

-No, è…solo un’amico- Tutte le ragazze dissero in modo sarcastico -Certo, come no-.

-Lo sappiamo tutte che hai una cotta per lui, Pepper- disse Natasha. Io riguardai la ragazza che arrossì per la vergogna.

-Avete avuto tutte una cotta per lui- disse la rossa 2 che forse si chiamava Pepper.

-Una cosa è una cotta, un’altra è che lui è andato a letto con tutte noi- chiarì la mora che a quanto avevo capito si chiamava Peggy.

-Quindi non avevamo una cotta per lui- disse Natasha. Io rimasi in silenzio e poi riguardai la ragazza -Io sono…- ma mi interruppe dicendo -Lo so, ti chiami Elizabeth, ti ho sentito prima mentre parlavi con Nat. Io invece sono Pepper Potts e sono una sirena, così non mi devi chiedere che mostro sono-. Io risi, meno male una che mi dice tutto in una volta così non devo fare troppe domande; le altre non essendo ancora pronte rimasero per pochi minuti dentro lo spogliatoio mentre io e Pepper uscimmo dallo spogliatoio. La palestra era davvero enorme e in essa i ragazzi avevano iniziato a giocare a Basket, li guardammo. Una squadra fece canestro, i ragazzi camminarono un po’ per il campo; Pepper guardò imbambolata Tony che aveva voltato lo sguardo su di noi, ci guardava sorridendo e mi fece l’occhiolino. E che cavolo! Ancora a provarci con me?! Non-Sono-Interessata! Ma Pepper lo era, eccome se lo era; dopo l’occhiolino mi disse a bassa voce -Hai visto, mi ha fatto l’occhiolino?-.

A quanto pare non aveva capito che l’occhiolino era per me, infatti lo salutò con la mano e Tony la ignorò del tutto ricominciando a correre. Guardai Pepper che continuava a guardarlo, avevo capito che a Tony non interessava per niente ma, volevo aiutare Pepper a conquistarlo e gli dissi a bassa voce -Smetti di sorridergli-.

Pepper mi guardò -Perché?- chiese lei con un tono di voce stranito.

-Perché così si capisce subito che ti piace e si disinteressa a te-.

-E tu che ne sai?-.

-Beh, nella mia vecchia scuola sono stata soprattutto io a spezzare cuori ai ragazzi anziché i ragazzi spezzassero i miei….voglio aiutarti a conquistarlo, visto che ti piace tanto-. Pepper sorrise e in quel momento le altre ragazze arrivarono; il coach fischiò e tutti andarono al centro della palestra, il coach era un tipo strano, basso, un po’ pelato, o era uno gnomo, un lepricauno o un folletto.

-Buongiorno ragazzi, io sono il coach Phil Coulson, il vostro insegnate di fisica nonché allenatore della squadra si Basket della scuola- disse per presentarsi ai nuovi arrivati...cioè io. Il coach Coulson si voltò e prese un pallone.

-Stane, Stark, siete i capitani…maschi contro femmine-. Tutti quanti esultarono. Ecco, il primo giorno di scuola e sono capitano di una squadra di Basket durante educazione fisica…fantastico!

 

 

 










ANCHE LA SCRITTRICE PARLA:

Eccomi con questa nuova ff che poi tanto nuova non è perchè è da quasi due anni che non mi smuovo ad andare avanti e ora che l'ho fatto ho deciso di postare :D Questa è la prima parte del primo capitolo perchè il primo capitolo è il più lungo di tutti. Come avete potuto capire Elizabeth è la figlia del cattivo in Iron Man (2008), ovviamente Obadiah non è il vero padre, sì però non vi dico niente perchè è moooooooolto più avanti (la parte che ancora non ho nemmeno scritto ._.). Quindi ora vi lascio una bella domanda: secondo voi perchè Elizabeth è caduta dal cielo? Posterò il secondo capitolo se questo arriva a 3 recensioni, se arriva a 2 posto lo stesso, anche se arrivo a 1, insomma posto anche a 0! Anyway, recensite, please, sia positive che negative accetto tutto. So di non essere la più brava scrittrice del mondo ma se mi lasciate qualche consiglio cercherò di migliorare :D Grazie comunque per aver letto ed essere arrivati fino a qua :D P.S: ops, mi sono dimenticata di spiegare la cosa dei colori, come potete vedere ci sono tanti coloooori *--* questo è un'aiuto per me, per aiutarmi a non confondermi con tutti i personaggi e poi pensavo di dare un po' di colore alla storia xD

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Capitolo 2
*** First Day (II) ***


I ' M   N O T   A   M O N S T ER

Not Alway Changing is Good


2.First Day (II)
 

Io e Tony andammo al centro del campo, le femmine erano sparse dietro di me e i maschi lo stesso solo dentro Tony.

-Siete pronti?-. Io e Tony annuimmo; Il coach fischiò e lanciò la palla in alto, io e Tony saltammo e io buttai la palla dall’altra parte iniziando a seguirla, la presi e iniziai a palleggiare per il campo evitando tutti i ragazzi, avevo Tony alle calcagna, dovevo liberarmi della palla, mi guardai intorno ed ecco che vidi Natasha dall’altra parte che alzava le mani per farmi segno di passarle la palla, era lontana ma ci potevo riuscire allora, lanciai la palla più forte che potevo e fortunatamente Natasha la prese al volo; Si avvicinò al canestro e cercò di fare canestro ma la palla andò dall’altra parte del canestro e la prese un ragazzo alto, muscolo, biondo e con due occhi azzurri. Il ragazzo iniziò a palleggiare e correre dall’altra parte ma Peggy gli stava dietro cercando ogni tanto di prendere la palla ma non ci riusciva perché i due si guardavano spesso e si sorridevano; appena il ragazzo arrivò da me, visto che era distratto da Peggy, ne approfittai per rubargli la palla e ricomincia a correre verso il canestro avversario ma Tony piombò davanti a me bloccandomi, io mi fermai continuando a palleggiare; mi guardai intorno, cercando qualche ragazza ma non c’era nessuno, riguardai Tony e decisi di fare una cosa, forse l’unica soluzione…passai velocemente sotto le gambe di Tony e ricominciai a correre verso il canestro riuscendo a evitare ogni blocco e qualsiasi tentativo dei ragazzi di rubarmi la palla; ero quasi vicino al canestro quando i ragazzi mi circondarono, mi fermai, ormai bloccata. Il canestro era vicino, dovevo decidere se rischiare e provare a fare canestro o farmi rubare la palla…preferisco la prima opzione, lanciai la palla, si avvicinava sempre più, sempre più al canestro quando…andò dentro al canestro. Sì! Evvai! Tutte le ragazze esultarono mentre i ragazzi erano rimasti a bocca aperta e sciolsero il cerchio lasciandomi andare. Ora toccavano ai ragazzi e Tony aveva iniziato a correre dal nostro canestro, io mi avvicinai a Pepper.

-Vai da Tony, bloccalo e rubagli la palla, vai verso il canestro avversario e fai canestro, non devi provare, DEVI fare canestro, appena lo hai fatto vai da lui e gli sussurri…quello che vuoi e alla fine gli dai una pacca sul sedere, vedrai farai colpo- le dissi, sicurissima di quello che stavo dicendo. Pepper mi guardò e sospirò, poi subito scattò e si mise a correre, Tony stava per fare canestro ma lei subito gli rubò la palla, corse verso il canestro avversario; ero rimasta a bocca aperta, era veloce come una lepre, niente poteva fermarla. Tony seguiva Pepper ma non riusciva nemmeno a superarla, Pepper arrivò al canestro e tirò la palla che andò dritta al canestro. Tutte le ragazze esultarono di nuovo compresa io questa volta; Pepper si voltò verso Tony sorridendo maliziosamente e gli sussurrò qualcosa per poi alla fine dargli una pacca sul sedere, io vidi tutta la scena e mentre Pepper veniva verso di noi, Tony sembrava molto più interessato ora, aveva già puntato gli occhi sul sedere di Pepper. Pepper arrivò da me e mi chiese -Allora, secondo te ho fatto colpo?-.

-Eccome se hai fatto colpo- Pepper si voltò e vide Tony che non faceva altro che guardarla, mi guardò e sorrise. -Ora, vinciamo questa partita-. Ricominciammo a correre; ero felice di aver incontrato Pepper, Natasha e Peggy, almeno non avevo solo Tony.

Passò l’ora di educazione fisica e noi ragazze avevamo vinto la partita; ora io, Natasha, Pepper e Peggy eravamo davanti alla porta dello spogliatoio maschile a sbirciare i ragazzi.

-Cavoli, che muscoli Barton, sento che sto per svenire- disse Natasha completamene ipnotizzata da Clint Barton, un altro vampiro che era appena uscito dalla doccia.

-Mi dispiace tanto, ma i pettorali di Steve non li batte nessuno- Quest’ultimo nominato era il ragazzo biondo di prima; sì è vero, erano tutti carini, ma io non riuscivo a togliere lo sguardo da Tony che, in asciugamano mettendo in bella mostra il petto, gli addominali, le braccia fantastiche…insomma tutto tranne la parte intima coperta da un corto asciugamano, rideva e si stava asciugando i capelli con un altro asciugamano. Okay, certe volte era odioso ma che fisico! Quant’era bello in quel momento con quel sorriso che illuminava tutto.

-Cavolo, che addominali Stark-. Tutte le ragazze mi guardavano stupite; oh cavolo, l’avevo detto ad alta voce. C’era Pepper che mi guardava minacciosamente, con quello sguardo sembrava mi volesse dire “giù le mani dal mio uomo”. Comunque dopo quella frase voltai lo sguardo su quelle tre ragazze -Io non volevo…- ma non feci in tempo a finire la frase che le ragazze mi buttarono dentro lo spogliatoio maschile dove erano tutti in asciugamano tranne uno che camminava completamente nudo, mi voltai verso la porta per aprirla e uscire ma…non si apriva!

-Avanti ragazze, basta con lo scherzo, fatemi uscire- ma nessuno rispondeva, mi rivoltai verso i ragazzi arrossendo dalla vergogna. Dio, che imbarazzo. -E tu saresti?- chiese gentilmente Steve, o almeno Peggy l’aveva chiamato così.

-Io sono…- ma mi interruppe Tony dicendo -è la mia ragazza-. Guardai stupita Tony, se lo scordava che mi mettevo a far finta di essere la sua ragazza; si avvicinò a me e mi disse a bassa voce -Dimmi una cosa, vorresti dire a questi ragazzi che io sono il tuo tutor?-

-Beh, no, non voglio sembrare una stupida, io sono normale, non avrei nemmeno bisogno di un tutor- gli dissi io con tono da rimprovero.

-Allora sta al gioco-.

-Non mi piace tanto questo gioco-. Ci voltammo verso i ragazzi sorridendo.

-Sì, sono la sua ragazza- facendo un gran finto sorriso.

-E da quando state insieme?- chiese il ragazzo per cui andava matta Natasha, ovvero un certo Clint Barton.

-Ehm…Tre mesi- -Un anno-. Ci guardammo e poi riguardammo i ragazzi -un anno- -tre mesi-. E che palle, decidiamoci! Alla fine abbiamo detto -Sei mesi- -Sei mesi- Speriamo questa storia finisca presto.

-Un bel po’ di tempo, ti stai dando dai fare Stark- disse Steve

-Eh…beh, come posso lasciarmi scappare una ragazza come lei-. Mi guardò e io guardai lui -è stato amore a prima vista, solo guardandola nei suoi bellissimi occhi azzurri capii…che era giusta per me-.

Ero ipnotizzata da quello sguardo, da quei bellissimi occhi castani, quelle parole sembrava così vere eppure era tutta una finta, riguardai i ragazzi

-Sì, è andata proprio così, amore a prima vista- dissi io non sapendo proprio che dire.

-Che cosa sei?- disse Clint mentre si asciugava i capelli con un asciugamano

-Sono un angelo- risposi

-Ma come è possibile che vi siate innamorati? Lui è un vampiro e tu un angelo, siete praticamente l’opposto dell’altro, dovreste al massimo litigare come cane e gatto- disse Steve, non aveva tutti i torti

Io stavo per dire qualcosa ma Tony mi interruppe, anzi non mi aveva neanche lasciato iniziare.

-Noi siamo due persone che…non avrebbero dovuto innamorarsi ma…è successo- Mi guardò sorridendo e io lo guardai, non sapevo che dire.

-Io è meglio che vada- fu tutto ciò che riuscì a uscire dalla mia bocca. Stavo per uscire quando Clint disse -Ehi, non lo baci prima di andare via?-.

Mi voltai guardandolo, ci voleva solo il bacio! Mi avvicinai a Tony e gli diedi un bacio sulla guancia e poi gli sussurrai, in modo che anche gli altri potessero sentirlo -Ti aspetto sul tuo letto- e sorridendo maliziosamente uscii dallo spogliatoio, la porta non era più bloccata fortunatamente.

Sentii un “ohhhhhhhhhhhh” e alcune risate dallo spogliatoio, ci erano cascati tutti; ma, appena mi voltai, le ragazze non mi guardavano affatto bene, soprattutto Pepper.

-Non ci avevi detto che eri fidanzata con lui- disse Peggy.

-Non sono affatto fidanzata con lui, era tutto una messa in scena- dissi agitando le mani.

-Certo, come no, bastava vedere in che modo ti guardava e di come parlava di come si era innamorato di te, certo tutta una messa in scena- disse Pepper super arrabbiata.

Pepper e Peggy se ne andarono prima che potessi spiegare ma, Natasha si avvicinò a me.

-Io ti credo, credo che tutto quello era una messa in scena- disse con tono tranquillo. Sospirai, finalmente qualcuno che mi crede -Ma…- c’era anche un ma?! Sentiamolo -Da come diceva quelle cose Tony…sembravano vere e anche dal modo in cui ti guardava…si vede che gli piaci tanto-

-Ma è passata solo un’ora- dissi io, molto confusa, insomma in un'ora?! Mi sembrava impossibile, caso mai in un ora potrebbe avere un'attrazione...fisica, forse perchè mi trova una bella ragazza.

-Beh, forse come ha detto…è stato amore a prima vista- disse la rossa. Guardai la porta dello spogliatoio pensierosa. Io non sentivo qualcosa di speciale per Tony, era solo un bel ragazzo, ma non sentivo niente di particolare, riguardai Natasha -Avanti, andiamo in classe-.

E così uscimmo dalla palestra e ci avventurammo per i corridoi della scuola, io cercavo disperatamente la mia classe, mi sembra che fosse la sezione H o F, non me lo ricordavo. Anche Natasha non trovava la sua classe e a un certo punto ci siamo fermate, poi guardate e infine siamo scoppiate in una risata al solo pensiero che non riuscivamo a trovare la nostra classe così passammo questa ora fuori dall'edificio e mi mostrò il campus. Era davvero un bel posto, immerso nel verde e chiunque era libero di essere se stesso lì senza nascondersi. Ci siamo sedute sotto un albero all'ombra e Natasha tirò fuori dalla cartella due bottiglie di birra. Siamo rimaste lì, sotto quell'albero, in silenzio, con lei le ali da fata aperte e io le ali bianche da angelo aperte.

-Come mai sei qui?- chiesi all'improvviso.

-Perchè...- guardò in basso, a quanto pare non era per un buon motivo -Perchè la mia famiglia non mi accettava, non accettava il fatto che fossi...diversa. Sai io sono russa, o almeno lo ero. I miei genitori odiavano tutto quello che era fuori dal normale e quando hanno scoperto questo di me...mi hanno cacciata fuori-

La guardai. Che brutta storia, povera Natasha. -Mi dispiace-

Mi guardò. -Non importa, ora sto molto meglio, in questa scuola. Se non avessi incontrato il Preside Fury...forse sarei ancora per strada-.

Dopo un po' decidemmo di alzarci e ritornare alla ricerca delle nostre clasi che finalmente siamo riuscite a trovare, io sezione F e lei sezione G. L'altra lezione stava per cominciare e io ero pronta a prendere appunti e seguirla.













ANCHE LA SCRITTRICE PARLA:

Eccomi con la seconda parte del 1°Capitolo. Vi spiego subito il motivo del perchè ho postato così presto: Il 28 Luglio parto per andare a vedere mio padre dal vivo che è 6 mesi che se ne sta solo soletto a lavorare in Belgio, con la crisi qui in Italia è andato all'estero e ha trovato lavoro lì, così il 28 andremo da lui a vedere la città in cui andremo a vivere e poi ad Agosto ci trasferiremo! Mi porterò il computer dietro quindi scriverò lo stesso ma non so quanto tempo avrò a disposizione, beh cmq cercherò di postare lo stesso e di continuare a scrivare. Un ringranziamento speciale alla mia Vale (ValeDowney) che non perde mai l'occasione di recensire una mia storia. Ringrazio anche Keep Calm per la bella recensione e spero che tu continui a leggere perchè il bello deve ancora arrivare. Ringrazio anche le lettrici silenziose (sìììì vi vedo ragazze).
Non ho ancora finito di parlare: vedete la cara ValeDowney che ho nominato la sopra riceve spesso piccoli spoiler dei capitoli su skype e vede tutto in anteprima e questo...beh non mi sembrava giusto, così ho deciso di creare una pagina FB dove posterò tutto sulle mie storie in generale ma ovviamente e soprattutto anche su questa, posterò spoiler, immagini e anche canzoni che mi ispirano a continuare, potremmo parlare della fanfiction e voi potete fare tutte le domande che volete, se magari i lettori cresceranno potrei anche creare un gruppo, per il momento ecco il link della pagina: https://www.facebook.com/StruckedgirlEfp mettete tanti mi piace ;)

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Capitolo 3
*** First Day (III) ***


I ' M   N O T   A   M O N S T E R

Not Always Changing is Good



3.First Day (III)



Passarono un paio di ore, ore noiose passate in classe e la mattina finì, ma c’era il pranzo. Al momento mi trovavo nella mensa della scuola. Dopo aver preso il mio vassoio con su uno schifoso hamburger e dell’acqua da bere, mi andai a sedere in un tavolo vuoto, visto che erano tutti occupati i posti. Mi guardavo intorno, appena un ragazzo o una ragazza si dirigeva verso un tavolo specifico tutti cercavano di fargli, o di farle, posto. Beh, si poteva capire che a quanto pare la scuola è divisa in gruppi, cioè i vampiri con i vampiri, i licantropi con i licantropi, le sirene con le sirene, ma visto che non c’erano angeli io me ne dovevo stare da sola. Da questo punto di vista preferivo di più la mia vecchia a scuola, almeno lì tutti mi consideravano normale e non ero esclusa ma, forse con il tempo, mi sarei adattata. Guardai il mio piatto e iniziai a giocherellare con l’hamburger, levai il panino e iniziai a ispezionare l’interno, speravo non ci fosse del veleno; la mia “ispezione” fu interrotta da una voce maschile:

-Mi scusi…-

Alzai lo sguardo, era Tony

-Questo posto è occupato?- chiese gentilmente.

-No- risposi sincera, almeno con qualcuno volevo mangiare.

-Lo immaginavo- disse sicuro di se.

E si sedette di fronte a me -Non dovresti essere con i tuoi amichetti vampiri?- gli chiesi, lo ammetto, seccata.

-Brutto primo giorno di scuola?- chiese lui cercando di cambiare discorso addentando il suo panino.

Lo guardai schifata dal panino che mangiava -No, direi che sta andando bene, dico davvero- risposi rimanendo su quel discorso.

-E allora che succede?- chiese a bocca piena.

-Non mi piace questa cosa dei gruppi, tutto qui, che ogni specie sta per i fatti suoi- risposi sincera ricominciando la mia ispezione all'hamburger.

-Beh, io sono con te no? Vedrai, scommetto che questo tavolo un giorno si riempirà, ci saranno tutti i tuoi amici, di ogni specie- disse lui indicando il tavolo dove eravamo. Io lo guardai e sorrisi, anche lui sorrise. E così

Passarono anche le ore del pomeriggio e ora stavo ritornando nella mia camera. Aprii la porta, non c’era nessuno, il che era strano comunque ero stanca, avevo bisogno del mio pigiama e del mio letto. Presi il mio amato Iphonee guardai l'ora: le 20.30. Iniziai a spogliarmi ma appena rimasi in intimo sentii una porta aprirsi dietro di me, mi voltai di scatto, oddio era Tony!

-Tony!- urlai cercando di coprirmi

-Quando dicevi che ti saresti fatta trovare sul letto non era una balla- disse Tony con il suo maledetto sorriso sghembo sul volto.

-Ma dove eri?! Sono entrata e non c’era nessuno!- gli urlai di nuovo, sì ero arrabbiata.

-Ero in bagno- disse lui avvicinandosi alla finestra.

-Oh Cavolo- Mi voltai subito e presi di corsa la mia vestaglia e mi coprii -Non mi hai sentito entrare?- gli chiesi più calma.

-Sì, ma non ho sentito che ti spogliavi-

-Ah, ah, che divertente- Dissi con tono sarcastico.

Dovevo dimenticare la mia libertà per un anno. -Non mi ritroverai mai più in questo stato, credimi- dissi mentre mi infilavo sotto le coperte.

-Ohhh, dovrò dimenticare quel bellissimo corpo- Disse con tono dispiaciuto. Che cavolo! Un anno con quello lì poi, aveva momenti dove sembrava ok e alcuni momenti in cui era veramente stronzo;Diedi a Tony un paio di coperte e un cuscino, lui un po’ seccato si diresse accanto al mio letto e mise tutto sul tappeto.

-Allora….come è andata?- gli chiesi tanto per parlare. Lui mi guardò un po’ stupito.

-Okay, lasciamo perdere, perché non mi dici che ne pensi di Pepper- gli chiesi curiosa.

Tony si sdraiò sul tappeto -Perché me lo chiedi?- chiese un po' stranito. -Curiosità- dissi semplicemente.

-Comunque non sono interessato a lei-

-Perché no?! È una ragazza fantastica e oggi la guardavi molto interessato in palestra dopo quel canestro-

-Non sono interessato a lei…- ripetè. Ho capito!

-Perché ancora non te la sei fatta?- chiesi convinta che era questa la causa.

-No, non per questo, e non ho alcuna intenzione di portarmela a letto, non mi piace tutto qui- disse deciso a finire il discorso.

Mi sdraiai sul letto e guardai il soffitto. -Ha una cotta per me vero?- chiese.

-Sì- gli risposi sincera.

-Si vede tantissimo ma io non sono interessato a lei-

-Diglielo, magari anche lei perderà interesse in te- ma sapevo non avrebbe perso interesse in Tony.

-Ci proverò- no, non ci avrebbe provato. Ci fu un po’ di silenzio.

-Mi dispiace per come mi sono comportato stamattina e per tutte le volte che ti ho toccato il sedere- disse all'improvviso il vampirello sul tappeto.

-Immagino non sarà l’ultima volta che me lo toccherai-

-è un vizio- e a quelle parole scoppiammo a ridere ma a un tratto ci siamo fermati e dopo altri minuti di silenzio disse: -Buona notte, Lizzy-

-Buona notte, Tony- replicai e lui spense la luce. Buio. Solo buio e nient'altro quando all'improvviso sentii il pianto di un neonato. Al suonodel pianto tutto si illuminò da una forte luce bianca e poi su un muro si inalzò un ombra, sembrava l'ombra di un angelo che avanzava. Le urla! Delle urla cominciarono a sostituire il pianto che cercava in tutti i modi di ritornare il protagonista ma le urla lo superavano. Si ripetè tutto di nuovo e poi di nuovo e ogni volta sempre più veloce: buio, pianto, luce, ombra, urla! Spalancai all'improvviso gli occhi, ansimavo, ero sudata. Mi trovavo nella mia stanza alla Monster High, era tutto tranquillo. Mi voltai dall'altra parte e sobbalzai appena vidi gli occhi di Tony su di me.

-Tony!- esclamai ancora confusa dall'incubo.

-Oh scusa, non volevo spaventarti- disse allontanandosi un po’ dal letto.

-Perché non stai dormendo?- gli chiesi.

-Sono un vampiro, ricordi?-

-Oh, giusto- dissi guardandomi intorno, ancora molto confusa.

-Ti si erano aperte le ali all’improvviso e…- Si bloccò quando i nostri sguardi si incrociarono , mi guardò a lungo, mi ipnotizzò con quei occhi castani bellissimi. Abbiamo capito che ti piace, Lizzy! Coscienza, ne è passato di tempo dall’ultima parola. Mi avevi detto di stare zitta! Zitta coscienza! Un’altra volta?!; Ci fu un altro minuto di silenzio e poi finalmente finì la frase.

-Volevo vedere se stavi bene- disse con tono preoccupato.

-Alcune volte capita- risi nervosa -le ali non possono stare per troppo tempo chiuse e alcune volte si aprono da sole- mentii.

-Oh, okay- disse alzandosi -Beh, allora mi dispiace…-

-Basta dire che ti dispiace, non è successo niente, davvero-

-Allora, non volevo svegliarti- disse mentr Stava per uscire quando si voltò e mi chiese -Sto andando a prendere qualcosa da mangiare al distributore…vuoi qualcosa?-.

Lo guardai e risposi -Sì, una di quelle barrette al cioccolato con le nocciole dentro-.

-Okay, sarò velocissimo- disse mettendo un dito davanti a se come per dirmi di rimanere. Mi misi a ridere, sapendo che avrebbe usato la velocità da vampiro. -Ne sono certa- risposi ridendo e poi uscì dalla stanza; mi guardai le ali dietro e mi sedetti sul letto, ma sì lasciamo le ali aperte per ora. Qul sogno era talmente strano, non mi ricordo di averlo mai fatto in tutta la mia vita e allora perchè nella mia prima notte in questo edificio lo stavo sognando, era talmente strano! In meno di un secondo Tony arrivò con due barrette in mano, si avvicinò al letto e ne diede una a me, la presi ringraziandolo poi lui si sedette accanto a me sul letto.

-Come va la prima notte alla Monster High?-

-Tutto a posto, ma questi vampiri urlano troppo per i miei gusti- mentii, quell'incubo mi aveva sconvolto, ma la cosa dei vampiri era vera.

-Oh, non sono i vampiri, vedi di notte i ragazzi se ne vanno sempre in città a caccia e appena conquistano una ragazza, prima se la fanno e poi fanno il loro spuntino-

Io rimasi scioccata, che crudeltà! Quei vampiri non hanno cuore.

-Mi stai dicendo che sno urla di ragazza- e Tony annuì.

-Perché non vai a caccia anche tu?- chiesi dando un morso alla barretta.

-Sono per metà umano, vedi, mio padre, che è un vampiro, si è sposato con una donna umana, naturalmente tutto all’oscuro degli altri vampiri, se lo avrebbero scoperto tutti e due sarebbero stati uccisi o almeno divisi e si amavano troppo per permettere di essere separati; Qualche anno dopo mia madre rimase incinta e mio padre decise di andare in un posto dove nessun vampiro poteva trovarli così sono venuti qua a Phoenix sapendo che c’era questa scuola per mostri, a loro poco interessava come venivo educato ma questo scuola ci tiene tutti al sicuro, per questo è meglio che un mostro, appena scopre di esserlo dovrebbe venire qui; comunque 9 mesi dopo sono nato io e subito mi hanno portato qui- cominciò a spiedarmi.

-Quindi non hai mai visto i tuoi?- gli chiesi tristemente.

-Oh sì, li ho visti e li vedo ancora, ma è per questo che sono sempre il tutor dei nuovi mostri, perché quando io ero qui a un anno anche io ero un nuovo mostro e sapevo esattamente come ci si sente isolati nei primi mesi, io aiuto i nuovi mostri o dei mostri che non…non ci sono gruppi qui a inserirsi nella scuola e piano piano divento il loro amico e li aiuto a farsi nuovi amici, ma se hanno problemi anche con le materie io aiuto volentieri, sono il loro studente migliore perché sono l’unico che non se ne è mai andato-.

-Perché non te ne sei mai andato?-

-Voglio continuare a vedere i miei, se esco da qui e i vampiri mi trovano tutta la mia famiglia è spacciata- disse dando un morso alla sua barretta. A quanto pare erano tutti finiti qua per una brutta esperienza, poveri loro. Ci fu silenzio per un paio di minuti, il silenzio che poi fu interrotto da me.

-Ora sarei un po’ stanca- rivelai dopo aver sbadigliato.

-Okay, ti lascio dormire, se qualcosa non va...- mise un biglietto sul comodino -chiamami, io sono in giro per il campus-

-Okay- sorrisi e mi sdraiai

-Buona notte, Lizzy…di nuovo- disse il vampirello prima di chiudere la porta e lasciarmi nell'oscurità e nel silenzio; pochi minuti dopo che Tony era uscito io mi addormentai. Come primo giorno…non era andato molto male, a parte la scenata della fidanzata di Tony ma il resto…è andato abbastanza bene. Ora sta per iniziare un nuovo giorno…

 

ANCHE LA SCRITTRICE PARLA:

Finalmente mi sono decisa ad aggiornare e il primo capitolo è finito. Forse può sembrare noioso per ora ma spero che più avanti potrà sembrare più interessante. Scusate se questa volta ho fatto passare più tempo ma come avrete letto sono in fase di trasferimento. Grazie alle lettrici silenziose alla mia vale che recensisce sempre. Spero che anche altre recensisco. Vi lascio qualcosa su cui pensare un pò eh: Secondo voi perchè la nostra Elizabeth fa questo incubo? E potrà nascere qualcosa tra Tony ed Elizabeth? Grazie comunque per aver letto. 

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