All about us- T.A.T.U.

Fandom: Originale

“Tutti su di noi, eh?”

Disse Carol, col fiatone e posta in modo che non si potesse vedere.

“Già” rispose Alexia, anche lei col fiatone. Erano entrambe belle ragazze, con gli occhi di fuoco, tanto che ti veniva da pensare che siano indomite e scevre di paura.

“Chissà che cosa vogliono” si chiese Carol, ancora più sensuale con quei capelli che distratti le cadevano sulla faccia.

“Perché ci inseguono secondo te?” chiese Alexia dopo qualche secondo di pausa.

“E che ne so? Non si può essere liberi di amare?” rispose la sua interlocutrice, immersa in questo dubbio.

“In fondo, cosa abbiamo fatto?” quando faceva quella domanda, Carol aveva fatto qualcosa.

“Niente” le rispose Alexia, che aveva le mani in pasta.

“Appunto. Non abbiamo fatto niente. Allora perché continuano ad inseguirci?” anche Carol se lo chiese, ma nessuna delle due poteva trovare risposta.

“Comunque, qualunque cosa accada, io sarò sempre con te” concluse lei, in un attimo di dolcezza infinita.

“Non mi hai mai detto niente di così dolce, cara”anche Alexia era dello stesso avviso.

“Beh, c’è sempre una prima volta… cara” rispose l’altra.

E fu così che Alexia e Carol si baciarono, mentre erano inseguite in un mondo dove le lesbiche non erano ben accette.

Comatose-Skillet

Fandom: originale.

“Sono entrambe comatose” disse il dottore.

Alexia e Carol, che poco prima si erano dichiarate il loro amore, erano state trovate e punite per il loro atto osceno, e adesso si trovavano l’una di fianco all’altra in coma.

Era arrivato il fratello di Alexia, Jonathan. L’unico al mondo che sapeva di loro.

“Non so cosa vi siete messe in testa” disse, un po’ al vuoto. “però siete davvero, davvero incoscienti”

L’amore è travolgente come un uragano, aveva letto da qualche parte.

Ma secondo lui era un’affermazione esagerata: non ci si poteva permettere di dare la vita per amore, in quanto si sarebbe  morti e quindi non avrebbe avuto più senso nulla.

Invece Carol e Alexia erano lì, stese sui letti, a non pensare a nulla se non a sopravvivere.

Comatose.

Anche Jonathan lo era, travolto dal buio della vita e incapace di riflettere.

Ma che ci poteva fare? L’unica ragazza che lo aveva capito era lì, di fronte a lui.

“Spero vi rimettiate presto” borbottò, prima di alzarsi dalla sediolina e andarsene.

Carol. Alexia. E infine, Jonathan. Tre ragazzi reietti, che portavano con loro ferite profonde, non solo fisiche.

In ogni caso, anche in coma, i tre avrebbero vissuto a testa alta, nonostante la società.

Nonostante tutto.