A Moment Like This

di Silvi_MeiTerumi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Supestar ***
Capitolo 2: *** I hate Supestar ***
Capitolo 3: *** You are nice. ***
Capitolo 4: *** Do you like ice-skate? ***
Capitolo 5: *** I'm a fucking disaster ***
Capitolo 6: *** I dream. . . ***



Capitolo 1
*** Supestar ***


A Moment Like This
 
Squilla la sveglia. E’ ora di alzarsi e cominciare una nuovo giornata. Gli uccellini cinguettano e i bambini ridono e. . . No. Questa non è una bella giornata. Fuori continua a nevicare e di certo il clima di Londra non è il massimo.
Poggio i piedi sul pavimento freddo e dei piccoli brividi percorrono la mia schiena.
Mi dirigo in bagno e comincio a indossare la mia divisa. Mi guardo allo specchio e vedo le grandi occhiaie che solcano il mio viso. Ho fatto le ore piccole ieri notte. E no, non come pensate voi che mi sono data alla pazza gioia, ma perché sono dovuta stare al computer per ultimare il mio lavoro per Derek. Il mio capo, nonché rompiscatole. Ho dovuto saltare l’episodio di Law and Order!
Mi chiamo Holly e lavoro per una casa discografica famosa. Stamattina devo portare da bere a cinque supestar famose. . Eh certo! Perché loro non si scomodano mica a prendersi un bicchiere d’acqua, si consumano le scarpe. Pff.
Indosso i miei stivali color cenere e il mio cappotto verde ( si, amo il verde).
Chiudo casa e prendo il taxi che a momenti mi stava per investire, ma guarda tu che screanzato!
Le grandi porte di vetro si aprono e io sconsolata mi dirigo verso la porta del ‘capo’.
Dietro la grande scrivania nera lucida, girato di spalle c’è Derek.
  • Pensavo ti fossi persa –
  • No per tua fortuna –
  • Prepara cinque caffè. Tra poco arrivano gli One Direction! E vedi di non fare figure come al tuo solito –
  • Tranquillo. Ah e buongiorno – dico ironicamente.
Sembra in menopausa. E’ sempre cosi severo. Ma mangia i limoni di mattina? Bha.
Mi dirigo verso le macchinette e li incontro Jade. E’ una mia grande amica, ci siamo conosciute proprio ai test d’ammissione per lavorare alla Sony. E’ simpatica e bella, magra , con i suoi capelli biondi e occhi azzurri.
Io invece mi accontento dei miei quattro capelli crespi neri e gli occhi verde marcio. L’altezza non è il mio forte, sono un metro e uno sputo. No dai scherzo, un metro e sessantacinque. Non sono nella norma. Ho diciotto anni.
  • Hei bella! Come va la vita? –
  • Uno schifo. Te? –
  • Bene ma. . . Che hai? –
  • Devo servire dei caffè a cinque mocciosi viziati –
  • Chi sono? – domanda con curiosità
  • One e qualcosa, la band del momento –
  • One-one-one Directioooooooooon?! – sputa tutto il caffè
  • Ma che schifo Jade! Comunque si, loro –
  • Oddio! Sono dei fighi e lasciamelo dire sono super bravi –
  • Se lo dici tu –
  • Ovvio! Ma li hai visti? –
  • No. Bhe ora devo andare –
  • Fortunata! Comunque Niall è MIO! –
  • Oook. . . E’ tuo. . . –
Sembrava un’indemoniata.
Mi dirigo verso l’ufficio con il caffè e . . .
 
Salve  JQuesta è la mia prima long J
Spero vi piaccia come inizio, dal prossimo capitolo però inizia l’azione ;)
Questa era solo l’introduzione J
Fatemi sapere JBaci <3
 
  

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Capitolo 2
*** I hate Supestar ***


A moment like this
 
I hate Supestar
 
Avevo paura che i cinque caffè mi si rovesciassero, che l’avrebbe sentito poi Derek?
Bussai tre volte e quando la voce del capo disse di entrare, con la mano libera e tremante abbassai lentamente la maniglia della porta color mogano. Era il mio momento! Non fare figure Holly.
Mi ritrovai cinque ragazzi della mia età seduti comodamente sulle poltroncine blu oceano, mi fissavano, soprattutto quello riccio. Ma che voleva?
  • Ecco qui i caffè – dissi sicura di me.
  • Molto bene – ringraziarmi no, eh Derek?!
  • Holly – riprese – Devi stare qui per aiutarmi a sistemare le carte –
  • Va bene – secca e decisa. Cosi dovevo rispondere.
  • Allora ragazzi. Complimenti per il vostro successo. Sono felice di lavorare con voi. – disse entusiasta Derek.
  • Grazie a lei, è un onore per noi lavorare per lei – disse un tipo della cresta bionda. Un onore? Ma si sono resi conto con chi stanno parlando? Il capo qui presente è un rompiscatole di prima categoria. Mi urla sempre dietro.
  • Bene allora. Holly? Vieni e aiutami! – ordinò.
  • Si – bisbigliai. Se potessi lo avrei già ucciso. Proprio cosi.
Mentre stavo sistemando delle carte una voce roca e profonda mi risvegliò dai miei pensieri.
  • Il caffè non è buono, è freddo! - Lo guardai di sbieco.
  • Cameriera me ne vada a pendere un altro – Cosa? Adesso mi sente!
  • Primo: non sono una cameriera e secondo, dovevi berlo prima. E’ ovvio che si è raffreddato! – voglio vedere che risponde.
  • Si da il caso che qui sia tu quella che porta da bere – razza di presuntuoso. Lo odio.
  • Holly va a prendere un caffè caldo a Harry! – Derek ma che cavolo fai?! Pff.
  • Va bene – dico prima di uscire sbattendo la porta.
Mi dirigo verso le macchinette e aspetto che la coda di impiegati finisca la loro pausa per prendere il caffè a *sono una supestar per cui gli altri devono prendermi il caffè*.
Una mano calda si posa sul mio braccio e girandomi colta di sorpresa mi ritrovo davanti due occhi verdi e un sorriso da far invidia a chiunque. Ma. . E’ la supestar viziata!
  • Hei – dice con fare seducente.
  • Che vuoi? -  lo sfido.
  • Siamo aggressive oggi? –
  • Lo sono con i tipi viziati –
  • Sarei viziato? Sai con chi stai parlando? –
  • Con un bimbo viziato! – non ho paura di lui. Ok, la sua altezza mi intimidisce.
  • No. Harry Styles. Membro degli One Direction – dice con fare altezzoso.
  • Piacere, Holly Miller. Membro dello staff – rispondo con un sorriso falso.
  • Sai, sei molto carina e poi hai carattere –
  • E allora? –
  • Allora devi uscire con me –
  • Ma neanche per sogno –
  • Mi stai rifiutando? – dice avvicinandosi fin troppo.
  • S-si – perché cavolo balbetto?!
  • Mmmh. . .Ahahahahahaha, nessuno mi resiste baby –
  • Baby tua nonna. Ora scansati. Devo lavorare –
  • Nessuno resiste a me e tu non sarai l’eccezione –
 
Che pallone gonfiato!
L’ho già detto? Io odio le Supestar.
 
 
Grazie per chi sta seguendo la mia storia J
Spero vi piaccia e che andando avanti non vi stanchiate J
Baci <3
  

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Capitolo 3
*** You are nice. ***


A Moment Like This
 
You are nice.
 
-Harry Styles ti ha invitato ad uscire?! Aaaaaaaah – urlò Jade.
 
Poche ore prima ricevetti un messaggio dalla Superstar viziata. Si Harry.
Mi chiedeva, anzi no, mi obbligava a cenare con lui.
E poi quello stupido cuoricino a fine messaggio? Ma cosa voleva da me?
 
-Non passerò nel suo letto- me ne uscì mentre avvolgevo il morbido accappatoio attorno al mio corpo.
-Ma chi ti ha detto che vuole andare a letto con te?- chiese ingenuamente.
-Lo dico io! I maschi pensano solo a quello! –
-Tu sei troooppo pessimista. Ma quando ti capita un’ occasione cosi? E poi guardati Holly, sei bellissima. E’ ovvio che tu le sia piaciuta fin dal primo momento – disse Jade mentre si metteva lo smalto dorato sulle sue perfette unghie.
-Come no. Lo fa solo per prendermi in giro – non ci casco.
-Fallo per me! – mi supplicò facendo gli occhi dolci.
-No Jade! Smettila! – ma chi resisteva ai suoi occhioni. . Uff.
-Ok. Ma se allunga le sue manaccie vedi chi fine fa. Addio One Direction!-
-Grazieeee! Ti amo! – e fu cosi che dopo essermi saltata addosso mi ritrovai a terra dolorante.
 
-Sembro una poco di buono- mormorai tra me e me.
-Invece no. Sei stupenda – Per l’ occasione, se cosi si può chiamare avevo indossato un vestitino blu notte con tacchi del medesimo colore. Il mascara rendeva i miei occhi più grandi e le iridi verdi sembravano più luminose. Jade con il trucco ci sapeva fare.
-E mi raccomando, rispondigli bene. Non essere maleducata – mi riprese mentre mi infilavo il cappotto.
-Si mamma! – dissi facendogli la linguaccia.
 
Una costosa Ranger Rover nera mi aspettava fuori dal mio misero appartamento.
Harry aveva insistito per venire a prendermi.
 
-Buonasera – disse sorridendomi.
-Sera- mi aveva costretto capite? E poi con i ragazzi sono una frana.
-Hai fame? – chiese gentilmente.
-In effetti si – dissi.
-Spero ti piaccia il cibo francese-
-A dir la verità non l’ho mai assaggiato-
-Allora sono felice,è una nuova esperienza – che fossette adorabili.
-Già- ero in catalessi.
-Ho capito che sono sexy ma cosi mi consumi - mi disse ridendo.
-Non sei cosi sexy come credi! – bugia.
-Ma sono cosi adorabile – disse sporgendo il labbro inferiore.
-Guarda la strada! – dissi per poi scoppiare a ridere insieme a lui.
 
-Oh cazzo! – dissi poggiando i piedi fuori dalla macchina.
-C’è qualcosa che non va? – chiese preoccupato.
-No è solo che. . . Non sono mai stata qui. . – nonostante lavorassi, facevo fatica ad arrivare a fine mese. E di certo i miei pochi spiccioli non li usavo per andare a mangiare in un ristorante di lusso come quello.
-Capisco. . Entriamo? – disse porgendomi il braccio che accettai volentieri.
 
-E’ bellissimo qui – sembravo una bambina davanti alle caramelle.
-In effetti si –
-E anche molto costoso. . –
-I soldi non sono un problema –
-Per te – mi pentii delle parole appena dette.
-In che senso? –
-Nulla. . –
-Derek non ti paga bene? Ahahahah –
-Infatti non mi paga bene. Anzi a dirla tutta mi urla tutto il giorno dietro –
-Ci sarà un motivo. . O no? –
-No. Solo perché non sono come le altre –
- E come sono le altre? –
- Belle e formose, che fanno pur di tutto per soldi. . Sai di cosa parlo – dissi sussurrando le ultime parole.
-Le prostitute? –
-Styles!!! – lo richiamai.
-Che c’è? Ti fa senso? –
-Ovvio che no. Solo che certe parole scurrili non sono ammesse qui, in luoghi pubblici e poi davanti a me –
-E se dico. . Ses-
-Ti ammazzo! – dissi tirandogli il tovagliolo.
-Ahahahahhaha sei anche simpatica sotto sotto -
-Cosa pensavi eh? – gli mostrai la lingua.
 
 
Grazie a chi mi lascia una recensione! :)
E come avevo promesso, ecco qui il nuovo capitolo! :)
Alla prossima <3
 
  

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Capitolo 4
*** Do you like ice-skate? ***


A Moment Like This
 
Do you like ice-skate?
 
La serata passata con Harry non era stata cosi spiacevole come pensavo. Avevamo parlato del più e del meno.
Ma ovviamente le mie solite figure non potevano mancare.
Mi ero quasi rotta una caviglia con quei trampoli! Maledetta Jade!
E dopo le risate di Harry, mi riaccompagnò a casa. Strano ma vero, non mi aveva toccato.
 
La mattina dopo fu devastante. Non solo il riscaldamento si era rotto, ma ero pure in ritardo.
Corsi a più non posso per fermare un taxi e dopo aver raggiunto la Sony mi ritrovai accecata dai flash.
 
-Entra, presto! – una mano mi salvò.
-Jade, ma cosa diavolo succede?! – chiesi sconvolta.
-Hanno saputo di te e Harry. . –
-Oh. . –
-Comunqueee. . Racconta dai! – e dopo avermi presa sottobraccio mi porto davanti alla macchinetta del caffè.
-Abbiamo cenato in un ristorante di lusso e poi lui ha insistito per pagare! –
-Bhe di solito sono i ragazzi che. . –
-Ma io sono indipendente! –
-Ma quanto la fai lunga Holly! –
-Anche se è meglio che ha pagato lui. . Non avevo tutti quei soldi! –
 
-HOLLY! –la voce di Derk mi giunse alle orecchie.
-Ci vediamo dopo – scoccai un bacio a Jade e mi diressi verso l’ufficio del capo.
 
-Mi ha chiamato? – dissi spiando al di la’ della porta.
-Entra – e dopo aver avuto la visuale ampia vidi un Harry sorridente.
-Ciao! –
-Oh. . Ciao. . –
-Holly. . Ora, sei in ritardo –
-Lo so ma. . –
-Niente ma! Vuoi che ti tolga i pochi soldi che guadagni?! –
-Ma i-io – i miei occhi cominciarono a lacrimare.
-E’ colpa mia Derek – cosa?
-L’ho portata fuori a cena e abbiamo fatto tardi –
-Allora è tutto risolto! Ahahha – Derek era passato dall’incazzato al felice.
-Quindi Holly è la tua fidanzata? – disse con disgusto.
-No! – urlai-
-Non è ancora del tutto confermato ma. . Questa nanetta è ormai persa di me! –
-Nanetta!? – dissi con voce acuta.
 
Acqua. Mi serve dell’ acqua. Ero incazzata nera!
Ma come si era permesso?!
 
-Un grazie no, eh? –
-Prego –
-Te l’ho già detto che sei simpatica?-
-Si-
-Vieni con me stasera –
-Eh? –
-Stasera voglio portarti in un posto. Vestiti comoda –
-Io non ho accettato-
-Ma sei in debito con me. Ti ho salvato il tuo bel fondoschiena-
-Cretino! –
 
E cosi mi ritrovo seduta su quei sedili troppo comodi della sua macchina.
E indovinate? Mi aveva portato a pattinare!
Che dolce direte voi, bhe io no. Non sono capace di pattinare.
 
-Io non metto quei robi ai piedi –
-Non fare la bambina capricciosa, ti tengo io –
-Appunto, non mi fido –
-Daiiiiiiiiiiii – ma che stress.
-Non sono capace. Cadrò per terra e fare figure è l’ultima cosa che voglio fare –
-Non sei mai andata a pattinare? –
-No – ricordi dolorosi si fecero spazio nella mia testa.
 
Harry notò che qualcosa non andava, cosi si rimise seduto e cominciò a slacciarsi i pattini.
Perché sono cosi stronza? O santo!
Fallo per lui Holly, mi ripetevo.
 
-Come si allacciano? –
-C- come? – si voltò a guardarmi con occhi sorpresi.
-Allacciami questi maledetti pattini Styles. Devo farti cadere su ghiaccio –
-Ahahahahhahahahaha –
 
Pattinare non era male e se si pensa al fatto che Harry mi abbia tenuto per mano tutto il tempo è ancora meglio.
Cosa sto pensando? Dove è finita la Holly di sempre?
La verità è che in quel momento ero felice. Anche se ero caduta un po’ di volte non me la ero presa.
Harry poi mi aveva offerto una cioccolata calda con panna montata.
Non era male dai. . Rompipalle ma. . Normale.
 
-Mi sono divertita tanto Harry – dissi mentre mi sistemavo il cappello di lana.
-Anche io – intanto stava accostando la macchina vicino ‘casa’
-Bhe. . Ci vediamo. . Buonanotte –
-Buonanotte piccoletta – quelle fossette, di nuovo.
 
Feci una cosa che da Holly non avrei mai fatto, lo abbracciai.
 
 
Ed ecco un nuovo capitolo! :)
Ma quanto cucciolo è Harry? C’era rimasto male quando Holly non voleva pattinare.
E Holly? Cambierà il suo modo di pensare nei confronti di Harry?
Baci xxx 

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Capitolo 5
*** I'm a fucking disaster ***


I’m a fucking disaster
 
-Come è stato abbracciare Harry?-  urlò per la millesima volta Jade.
-Normale- dissi mentre mi portavo alla bocca del thè fumante.
-Sono elettrizzata! –
-Per cosa? –
-Per tutto! Insomma. . Lui è ricco e famoso e bello e . . –
-Ma smettila! –
-E’ vero! –
-Guarda che pure lui ha dei difetti! –
-Mmmmh – faceva troppo ridere quando era imbronciata.
 
Una nuova e-mail.
-Jadeeee! –
-Si? –
-Ehi, ma questi sono i miei biscotti! –
-Come vuoi, comunque cosa c’è? –
-Ti prego, leggi tu l’ e-mail- la supplicai.
-E perché? –
-Fallo e basta! –
-Mmmmmh. . . Holly. . . – avevo paura di sapere la notizia.
-Da quanto non paghi le bollette? –
-Da un po’? –
-E’ arrivato il reclamo. . –
 
Lo sapevo. Non avevo più soldi e se continuavo cosi ero spacciata.
Il lavoro che svolgevo non era abbastanza. Per il mangiare riuscivo ma per il resto. . Potete immaginare voi. .
 
E ora mi ritrovo in uno squallido bar a prendere un misero caffè, fantastico!
 
-Signorina dobbiamo chiudere – mi disse gentilmente un cameriere niente male.
-Oh . . Ovvio –
 
Ero persa nei miei pensieri che si erano fatte le dieci di sera.
Le strade di Londra imbiancate sono bellissime, e poi si può sentire il clima natalizio.
Casette e alberi illuminati, e i piccoli cori natalizi rallegrano la giornata.
Cominciava a far freddo e non sapevo se era meglio qui o in casa, dato che faceva freddo pure lì.
 
-Sei sola? – ancora?!
-Si, sono sola. Vedi qualcun altro? – simpatia portami via.
-In effetti no. Dove vai? –
-Da qualche parte. Tu? –
-A casa, ho appena finito le prove per il tour –
-Va bene –
-Dai, salta su! –
-No Harry, non ne voglio approfittare – dissi calcando l’ultima parola.
-Non preoccuparti! –
 
Stare al caldo in macchina non era male quindi. .
 
-Solo per sta volta –
 
L’odore fresco di menta mi travolse e i sedili erano troppo comodi. . Non stavo più ascoltando Harry, il sonno ha avuto la meglio.
 
Frittelle, sento odore di frittelle. . Ma io non so cucinare le frittelle. E io non ho una camera cosi grande e le coperte cosi calde.
 
-Dove sono?! – urlai
 
Un Harry con in mano una padella fece sbattere la porta.
 
-Cosa succede?! –
-Oh, Holly – si avvicinò sorridendomi.
-Perché sono in un letto così comodo? E questa non è casa mia –
-Infatti è mia. Ieri ti sei addormentata in macchina e eri troppo tenera per svegliarti –
-Io non sono tenera –
-Ora non lo sei più – dissi volgendo gli occhi al cielo.
-Stai facendo le frittelle? –
-Si, ti piacciono? –
-Le adoro, da piccola mia mamma me le faceva sempre. . Adesso non più . – mi fermai. I ricordi non mi permisero di continuare.
 
Harry fece finta di niente e sorridendomi me ne offrì una.
Perché si preoccupava per me? Io non ero niente per lui. .
 
-Grazie Harry –
-Oh wow! Holly sta ringraziando! –
-Molto divertente –
 
La colazione era ottima e c’erano un sacco di cose sul tavolo.
 
-Non avevo mai mangiato così tanto –
-Come?-
-Bhe ecco. . A colazione prendo un caffè. . – dissi.
-Solo? Devi mangiare di più! – mi disse con fare preoccupato.
-Non posso permettermelo – mi vergognavo in quel momento.
-Perché? – ecco.
-Non ho soldi abbastanza. Non riesco nemmeno a riparare il riscaldamento –
-Ma in inverno fa troppo freddo! –
-L’ho notato – risposi sarcastica.
 
Harry mi guardava dispiaciuto. Non doveva esserlo. Io non dovevo fare pena a nessuno.
 
-Smettila di guardarmi come se facessi pena! Io sono autonoma! –
-Ma. . Se vuoi posso. . –
-No, non voglio aiuti –
-Io insisto –
-No! Non si può risolvere tutto coi soldi! –
-Cosa? –
-Sono un fottuto disastro Harry! – le lacrime stavano rigando il mio viso.
-Ssssh, calma –
 
Harry Styles mi abbracciò e mi consolò fino allo sfinimento.
Nessuno lo aveva mai fatto.
 
 
Fatemi sapere cosa ne pensate, così so
se continuare o no :)
E’ molto importante per me :)
Grazie a chi segue la storia :)
Baci xxx 

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Capitolo 6
*** I dream. . . ***


A Moment Like This
 
I dream. . .
 
 
 
-E poi quella volta caddi sul palco! Ahahahahahah -
-Sei proprio un imbranato –
-Grazie eh! – disse sarcasticamente.
-Ahahahah prego –
 
Chi l’avrebbe mai detto che io e Harry Styles andassimo d’accordo? Io non di certo.
E non avevo mai pensato che un giorno ci trovassimo avvolti in una coperta a chiacchierare come vecchi amici.
Era ormai sera e la fame si faceva sentire, e immancabilmente il mio stomaco brontolò.
 
-Fame? – domandò quel tonto.
-Tu che dici Styles? – feci ironicamente.
-Ordiniamo una pizza –
-Finalmente un’ ottima idea –
-Molto spiritosa nanetta –
 
Odiavo quel soprannome, fin da piccola me lo affibbiavano sempre, visto che nella norma ero bassa per la mia età, ma lui non lo diceva con cattiveria, bensì con dolcezza.
Mi stavo pentendo di averlo trattato male, infondo è una brava persona.
La mattina l’ha trascorsa confortandomi, chissà quanti impegni avrà avuto.
 
-Harry –lo richiamai.
-Dimmi tutto – sorrise dolcemente, probabilmente dovevo fargli pena, in quel momento non ero il massimo.
Avvolta in quella coperta sembravo una nonnetta e i capelli saranno stati un disastro totale.
-Mi spiace crearti tutto questo disturbo –
-Non dirlo nemmeno. Sai, in questo periodo la casa è sempre vuota e avere un po’ di compagnia fa bene –
-Sicuro? –
Annuì scuotendo la testa. Ebbene si, Harold mi aveva invitato a stare a casa sua. E io avevo accettato.
Aveva insistito per ore e quando il mal di testa cominciava a farsi sentire accettai, affinché la smettesse di tormentarmi.
-Allora. . Grazie –
-Di nulla –
 
Finalmente la pizza era arrivata e con mia grande gioia mi catapultai su di essa.
 
-Ehi tigre, rallenta o ti strozzerai – disse Harry scompigliandomi i capelli.
Potei giurare di essere diventata rossa per la vergogna.
-Scusa, ma ho fame –
-Non si era notato – disse imitando la mia voce.
-Che fai? Copi? – lo presi in giro.
-Può darsi – disse addentando una fetta di pizza.
-Vuoi da bere una birra? – domandò poi.
-Non bevo - risposi semplicemente.
-Strano, sembravi una di quelle alcolizzante –
-Ehi! – gli tirai un piccolo pugno sulla spalla.
-Wow! Che gancio potente – mi prese in giro.
-Ah-ah. Mica faccio boxe come te –
-Ti piace fare qualche sport? – domandò poi.
-No, non sono mai stata un’amante dello sport –
-E c’è qualcosa che vorresti fare? Insomma. . Hai un sogno? –
Bella domanda Styles, bella domanda. Non avevo un sogno in particolare. . Desideravo tante cose, ma la maggior parte erano impossibili.
-Dipende cosa intendi per sogno –
-Del tipo? – inarcò un sopracciglio.
-Del tipo. .  un sogno è che un giorno arrivi il principe azzurro e mi porti in un castello –
-Infatti. . E’ questo che sogni? –
-No. Io sogno l’impossibile –
-Tutto è possibile se lo sogni veramente –
-Che filosofo! – dissi sorridendogli – ma no, io sogno di viaggiare per il modo e – mi bloccai, non sapendo se continuare.
-E? – mi incoraggiò.
-E. . Poter far vedere agli altri chi sono veramente –
-Se vuoi lo puoi fare Holly – dissi avvicinandosi.
- Sono sempre stata una delusione per la mia famiglia. Appena compiuti i 18 venni qui a Londra per ricominciare a vivere –
-Secondo me non ti hanno conosciuto veramente bene –
-Come fai a dirlo? – era troppo vicino.
-Perché anche se ci conosciamo da poco ho capito che persona splendida sei –
-Ti ringrazio –
Mi voleva baciare?
Io lo speravo. . Le sue labbra sembravano così morbide.
 
-Che ne dici di prenderci un gelato? – domandò allontanandosi.
-Ehm. . Va bene. . –
E per la prima volta non seppi cosa dire e fare. Rimasi li a fissarlo mentre ritornava in cucina.
 
 
Povera Holly!
Harry non l’ha baciata D:
Comunqueeeeee. . Cosa ne pensate? :)
Ecco aggiornato come promesso :)
Baci xxx 

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