Mi innamorai dei suoi occhi verdi;

di xneedstephan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue; ***
Capitolo 2: *** Chapter one; ***
Capitolo 3: *** Chapter two. ***



Capitolo 1
*** Prologue; ***


Prologue;



Incontrai per caso i suoi occhi durante una serata in discoteca tra amici.
I suoi occhi verdi, pieni di vita.
I stessi occhi che mesi dopo non avrei più riconosciuto.
Eventi, fatti, persone. Tutto cambia, ma lui, lui era l'unica persona che non doveva cambiare.


Stesa sul mio letto presi il telefono e cancellai foto, video, messaggi, tutto ciò che riguardava lui. Così almeno il mio telefono avrebbe dimenticato lui.
Ma in fondo sapevo che non era di certo dal mio telefono che lo dovevo cancellare, andava cancellato nel mio cuore.L'impresa più ardua.
Ma almeno quel giorno avevo svolto il compito della psicologa.


Dimenticare una persona può essere il compito più difficile, ma perdonarla per ciò che ha fatto può esserlo di più.

In lui avevo trovato la forza di continuare a lottare, di continuare a credere nelle persone.
Era il mio punto di riferimento, ma tutto d'un tatto era finito. Sparito nel nulla, sparito da me.

E io, infinitamente debole, come avrei fatto?

Questa volta dovevo crescere, tirare fuori gli artigli e far vedere al mondo intero che ero capace di stere in piedi da sola.

Sophia, 18 anni, sapeva restistere alle mille accuse. Sophia sapeva rialzarsi e sopravvivere.

Sapevo sopravvivere anche senza quei bellissimi occhi verdi accanto a me.







Ciao a tutti, questo è il prologo della mia nuova fan fiction, la prima su Macklemore.
Spero di non annoiarvi, se ci sono errori non esitate a farmelo notare, così posso correggere e migliorare in futuro.
-xneedstephan.










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Capitolo 2
*** Chapter one; ***


Chapter one.
 

L’odore della crema alla vaniglia invase la mia camera, e mentre mi stavo beando dell’odore scelsi i vestiti per la serata in discoteca.
Dopo ‘solo’ mezz’ora optai per un vestito fuxia e scarpe con il tacco nere.
Prima di vestirmi mi andai in bagno per truccarmi e sistemarmi i capelli. Poi tornai in camera, mi tolsi l’accappatoio e misi i vestiti e mi specchiai.
Di solito non mi piaceva ciò che c’era riflesso, mi sentivo come se non ero mai abbastanza, sempre fuori luogo.
 
 
Quando entrai in discoteca con i miei amici c’era già molta gente, e la maggior parte dei ragazzi era già ubriaca.
Dopo un giro di drink, e anche ultimo per me dato che volevo rimanere sobria, andai con la mia migliore amica e ballare.
Questi erano di gran luna i miglior sabati della mia vita, i sabati trascorsi con gli amici e bere qualche drink, a fumare le sigarette e poi nascondere tutto ai genitori. A differenza di alcuni amici io ero in grado di dire basta, di fermarmi ad un drink, ma a quanto pare Alex, mio migliore amico, dopo il tradimento della sua ‘fantastica’ ex fidanzata, non sapeva dire di no agli alcolici.
 
-Sophia! Sophy? Vieni con noi in pista dai! Che fai qui sola?- mi richiamò Ginevra, la mia migliore amica.
Così sorrisi, mi alzai e andai accanto a lei.
Quella sera tutto sembrava diverso, tutto sembrava speciale, e io avevo la sensazione che stava per succedere qualcosa, qualcosa di terribilmente bello.
Qualche minuto più tardi, vidi tra la folla due occhi meravigliosi, occhi verdi.
E fu come un colpo.
Dimenticai tutto e sorrisi verso lui.
-Vado al bancone, ma tu rimani tranquillamente qui, torno subito- dissi alla mia amica urlando per sovrastare il rumore della musica.
 
Andai al bancone e dentro di me speravo che quel ragazzo mi seguisse. Non so perché, ma aveva qualcosa di speciale.
Mi girai nel punto esatto dove l’avevo visto poco prima e non c’era più, il ragazzo era scomparso.
 
Da qual momento non feci altro che pensare a lui.
Da quel momento qualcosa cambiò, cambiò dentro di me, io cambiai.
Si, quella sera era successo qualcosa di speciale.





Ciao, questo è il primo capitolo, spero vi piaccia, se lasciate qualche recensione o inserite la storia tra se seguite/preferite sarei molto felice.
Se ci sono errori ditemelo pure :)
Un bacio,
-xneedstephan

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Capitolo 3
*** Chapter two. ***


Chapter  two.
 



Immaginai i suoi occhi per tutta la settimana, c’era qualcosa nei suoi occhi che mi teneva incatenata, inchiodata.
 
Poi, il sabato successivo qualcosa cambiò.
 
Stessa discoteca, stesso posto, lui era lì. Esattamente come una settimana  precedente lui era lì che mi fissava e sorrideva.
Ballai con le mie amiche per un po’ poi sentii qualcuno che mi toccò la spassa. Mi girai di scatto e lo vidi davanti a me. Mi fece segno di andare a bare qualcosa al bancone e accettai.
-Piacere, io sono Ben- cominciò lui con un sorriso stupendo.
-Sophia- risposi ricambiando il sorriso.
 
-Vuoi qualcosa da bere? Offro io!
Accettai e ordinammo due mojito.
-Ti ho vista la settimana scorsa, e speravo di vederti anche questa sera..
Arrossii lievemente e sorrisi, non sapendo cosa dire. 
-Abiti da queste parti?- mi chiese
-Si, te?
-Ora si, diciamo che è una storia lunga, da piccolo ho abitato a Seattle, poi mi sono trasferito a Milano, e ora qui..
-Seattle davvero? Mio padre è nato lì, sono per metà americana.
 
Continuammo a parlare per un po’.
Aveva ventun’ anni, amava il baseball e la musica, soprattutto il rap.
-Anche io amo la musica, quando ascolto l’ascolto sto in un mondo tutto mio, è come un rifugio.. La stessa cosa vale per la danza..
-Già, come un rifugio..
- Sai la cosa più stupida?
-Cosa?
-Vorrei diventare un cantante, ma fino ad ora ho ricevuto solo porte in faccia..
-Perché?
-Tutto quello che mi hanno detto è stato ‘testo banale, musica da quattro soldi, scusi ma non abbiamo proprio tempo di sentire nessuna delle sue canzoni’. Tutto qui, anzi ti ho risparmiato alcune offese che mi hanno fatto..
-Mi piacerebbe sentire una tua canzone, un giorno.
-Un giorno..-disse lui
Nel suo tono notai qualcosa di ironico, come se non avesse la minima intenzione di cantare davanti a me.
-Ti va di ballare?
Accettai e ci dirigemmo al centro della pista.
 
Ballammo ancora per molto, poi cominciò ad essere tardi.
-Ben mi dispiace, ma si sta facendo tardi, devo andare..
-Ah.. mi dispiace.. senti ti do il mio numero, mi mandi un messaggio se hai voglia ok?
Annuii e lui mi diede il numero.
-Mi ha fatto molto piacere conoscerti, Sophia!
-Anche a me, ci vediamo!
 
Me ne tornai a casa molto contenta della serata, ma inconsapevole che quello sarebbe stato l’incontro che mi avrebbe cambiato la vita.
 
 
Il giorno seguente mi sveglia per le ripetute chiamate di mia madre, volevo solo dormire e sognare. Sognare i suoi occhi verdi.
 
Controvoglia mi alzai e ancora in pigiama e con i capelli raccolti in uno chignon disordinato, andai in cucina.
-Buongiorno tesoro, devo uscire a fare la spesa, a Marta,ci pensi te vero?
-Umm okkei, tranquilla, vai pure.
 
Marta. Che dire di lei? Il mio più grande amore, mia sorella di un anno.
Era quasi come una figlia.
Poi c’era Chris, il fratello maggiore, potevo contare su di lui in ogni momento.
 
Presi in braccio mia sorella e poi andammo in salotto a giocare insieme, e in quel momento il campanello suonò.
-Chi sarà a quest’ora? Andiamo a vedere Marta!
 
Mia sorella corse davanti alla porta aspettandomi e poi chiesi chi fosse.
-Ginevra!
Aprii alla mia migliore amica e tutte e ci sedemmo per terra mentre giocavamo con mia sorella.
-Allora il ragazzo di ieri?
-E’ stupendo, mi ha dato il numero, vorrei scrivergli però mi vergogno, ho paura di disturbarlo..
-Che aspetti? Non vorrai davvero attendere una lunga ed estenuante settimana prima di vederlo o semplicemente sentirlo! Sophia digita quel numero, seriamente!
Volevo con tutto il cuore scrivergli, ma avevo davvero paura.
-Marta diglielo anche te a tua sorella che deve scrivergli giusto?
Mi sorella si mise a ridere e fece segno di si con la testa, come se potesse capire!
-Ginevra te hai appena chiesto a mia sorella di un anno appena compiuto di scrivere un messaggio, è ovvio che ti dice di si, non sa neanche di cosa parli!- dissi ridendo!
 
Poco dopo mi convinsi e presi il telefono.
-Che gli scrivo?- chiesi confusa
-Un semplice ‘ciao sono Sophia, questo è il mio numero’? Semplice e conciso.
-Semplice e conciso. Okkei.
Così digitai quello che mi aveva detto Ginevra e attesi una sua risposta.
 
Cinque.
Dieci.
Quindici minuti.
Ancora nessuna risposta.
 
-Vedi? Ho fatto male, non mi risponde! E’ stato tutto inutile!- mi lamentai.
-Pazienza zero è? Vedi che tra poco ti risponde!
 
Altri cinque minuti.
Finalmente un messaggio, il suo.
 

 
 

Ciao belle,
Ecco il secondo capitolo, spero vi piaccia, grazie a chi ha messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate del capitolo.
Non vorrei annoiarvi ancora di più, un bacio,
-xneedstephan.

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