Is the lie or the truth?

di Robstenina97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Capitolo ***
Capitolo 2: *** Io ti odio ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** bocconcino ***
Capitolo 5: *** Parto ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** Ti aspetterò ***
Capitolo 12: *** Cameron ***
Capitolo 13: *** Non giudicarmi ***
Capitolo 14: *** Prima volta ***
Capitolo 15: *** Mio padre.... ***



Capitolo 1
*** 1 Capitolo ***


Pov Kristen:
-          Svegliati Kris –urlò Sue dalla cucina.
Pazzoide di una migliore amica. Guardai la sveglia. Le 6 del mattino e quella scema mi sveglia? Scesi dal letto e andai in cucina. Domandai:
-          Sei impazzita? Perché mi svegli alle 6?
-          Dovrei ricordarti che giorno è oggi?
Mi misi a sedere su una sedia e domandai pensandoci attentamente:
-          Che giorno è?
-          Oggi è il tuo primo giorno di lavoro
-          Ah si è vero – dissi mettendo le mani sulla testa e sbadigliando. Sue mi porse una tazza di latte e caffè e disse:
-          Andrà bene
-          Lo spero Sue – bussarono alla porta. Sue andò ad aprire mentre io bevevo il latte. Arrivò con Cj. Sorrisi e dissi:
-          Ciao
-          Ciao Kris – mi alzai e lo andai ad abbracciare. Domandò:
-          Pronta per il lavoro?
-          Non me lo ricordare
-          Ti accompagno io?
-          No prendo la mia macchina
-          Okay. Ora devo proprio andare ragazze. Ci si sente stasera – diede un bacio sulla guancia a tutte e due e andò via. Andai di sopra e mi misi un paio di jeans, una maglia nera e le mie amate converse. Scesi di sotto e dissi:
-          Sue io vado
-          Ok a dopo Kris – mi salutò con la mano e io uscì di casa.
Pov Robert:
Accesi una sigaretta e mi misi a sedere sul marciapiede.
-          Robert il tuo turno non è finito
-          Tom non rompere
-          Io ti offro un lavoro e tu mi ripaghi così?
-          Ahahah scusa Tom
-          Cazzo te ridi non lo so – disse sedendosi accanto a me e prendendomi la sigaretta buttandola a terra. Lo guardai male e dissi:
-          Stronzo
-          Ti fa male fumare Rob
-          Vaffanculo Tom
-          Robert non devi deprimerti così
-          Non sono cazzi tua – dissi scattando in piedi
-          Robert sei il mio migliore amico
-          E tu il mio, ma non mi intrometto nella tua vita perfetta Tom
-          Robert
-          Non dire nulla Tom – dissi entrando dentro al locale.
Pov Kristen:
Entrai nel locale in cui dovevo lavorare e Tom il figlio del proprietario mi venne davanti e disse:
-          Ciao Kristen
-          Ciao Tom
-          Vieni – lo seguì fino a dietro al bancone e vidi un ragazzo bellissimo. Aveva i capelli non molto corti castani biondi e due occhi bellissimi. Erano azzurri, ma un azzurro bellissimo. Indossava una maglia bianca e dei jeans neri con delle scarpe da tennis quasi tutte rotte. Tom li sussurrò qualcosa all’orecchio e lui posò il suo sguardo su di me. mi squadrò dalla testa ai piedi. Mi irritai e domandai:
-          Finito di squadrarmi?
-          Scusa bocconcino
-          Come mi hai chiamata?
-          Bocconcino
Mi irritai e li puntai il dito contro e dissi:
-          Sentimi bene bello smettila di chiamarmi bocconcino o ti spezzo in due le mani e per seconda cosa mi chiamo Kristen
-          Che carattere bocconcino
Li stavo per tirare uno schiaffo in faccia da quanto ero irritata da quel soprannome e soprattutto da questa specie di ragazzo, ma mi trattenni respirando profondamente. Chiesi:
-          Il tuo nome?
Mi prese la mano e se la portò sulla bocca con gesto galante. Rispose:
-          Robert Douglas Thomas Pattinson bocconcino
Sbuffai ritraendo la mano e dissi:
-          Smettila o ti tiro uno schiaffo così forte che ti lascio la mia mano stampata per una settimana
-          Bocconcino – come promesso gli tirai uno schiaffo sulla guancia. Rimase sbalordito e si toccò la guancia che gli faceva male. Sorrisi vittoriosa.
-          Scusate vorrei una birra fredda – disse un ragazzo seduto su una sedia che aveva assistito a tutta la scena. Presi la birra e gli e la diedi.
-          Bocconcino mi hai fatto male
-          Robert smettila
Prese uno stuzzicadenti e se lo mise in bocca. Sussurrò:
-          Sai che non lo farò bocconcino
-          Robert!!! – Urlò una ragazza che sembrava rifatta proprio. Tette enormi e con un vestito nero e tacchi neri. Robert sorrise e mi sussurrò all’orecchio:
-          Ci si sente dopo bocconcino
Sbuffai e lui andò con quella rifatta di merda. Le ore passavano e i clienti arrivavano ogni 5 secondi.
-          Kristen ciao
-          Ian!!! – urlai abbracciandolo. Ian mi spinse un po’ per guardarmi negli occhi e disse:
-          Eilà
-          Som che ci fai qui?
-          Ho saputo da Sue che lavoravi qui ed eccomi
-          Che gentile ahahah
-          Come sta andando?
Sbuffai ripensando a quella specie di gigolò da quattro soldi e sussurrai:
-          Odio un ragazzo
-          Ahahah Kristen odiare è amare
-          No no io ti odio, ma non ti amo ahahah
-          Stronzetta
-          Grazie Som. Vuoi qualcosa da bere?
-          Mm si dammi una coca cola
Lo guardai sbalordita e appoggiai la mano sulla sua fronte. Dissi:
-          La febbre non la hai
-          Ahahah scema. Ho smesso di bere
-          Davvero?
-          Si dicono che faccia male
-          Ahahah da quando ti preoccupi di questo?
-          Da quando ho conosciuto una ragazza che amo alla follia
Sorrisi e dissi:
-          Racconta tutto
-          Si chiama Nina. La amo da morire
-          Som sono felicissima per te
-          Davvero?
-          Si certo. Te lo meriti
-          Non credo che lei ricambi Kris
-          Perché?
-          Abbiamo un bel po’ di anni di differenza
-          L’età non conta Ian
-          Sono 11 anni di differenza
-          Cavolo
-          Lo so – disse sbuffando e sedendosi su una sedia. Mi misi accanto a lui e dissi:
-          Ian come l’hai conosciuta?
-          Ad un bar due mesi fa
-          Perché non me lo hai detto?
-          Ci ho provato, ma credevo che mi dicessi che era piccola ecc…
-          Ian io mi fido di te e se lei non ti vuole non ti merita
Sorrise dolcemente e mi abbracciò stringendomi a se.
-          Ehm ehm
Angolo Utrice: Eilà come vi sembra questa storia? vi piace? spero di si. Non sapevo se pubblicarla o no, ma poi ho preso coraggio e l'ho pubblicata. Spero che vi piaccia e mi diciate cosa ne pensate :)

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Capitolo 2
*** Io ti odio ***


Sorrise dolcemente e mi abbracciò stringendomi a se.
-           Ehm ehm
Mi scansai dall’abbraccio e guardai quella specie di gigolò che sorrideva come un ebete. Domandai schifata:
-           Devi rompermi dopo aver scopato con bambola gonfiabile?
-           Come scusa?
-           Hai capito bene. Hai la cerniera aperta
Se la chiuse e andò dietro al bancone sbuffando. Presi la coca cola di Ian e gli e la stavo per buttare addosso, ma Ian mi bloccò sussurrandomi:
-           Non ne vale la pena Kris
-           Lo odio da morire
-           Da quanto lo conosci?
-           Ci ho parlato solo 10 minuti
-           Ahahah wooow e già lo odi?
-           Si – mi prese il bicchiere dalla mano e lo posò sul tavolo. Sussurrò:
-           Kris ci vediamo stasera
-           Devi già andare?
-           Si mi dispiace piccola
Sorrisi e lo abbracciai. Sussurrai contro al suo petto:
-           A dopo gigante
-           A dopo nana
Sorrisi e lui andò via. Mi girai verso Robert che teneva lo stuzzichino tra i denti. Mi venne vicino e sussurrò:
-           Era il tuo ragazzo bocconcino?
Lo guardai male e gli tirai un altro schiaffo che gli fece cascare lo stuzzichino dai denti. Sorrisi vittoriosa e dissi:
-           Smettila di chiamarmi bocconcino
-           Aia cavolo sei forte
-           Grazie
-           Ma non la smetto comunque
Sbuffai e presi il bicchiere della coca e gli e lo versai in testa. Rimase a bocca aperta. Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai:
-           3 a 0 Pattinson
Si leccò le labbra e sussurrò:
-           Coca. Molto fine e molto da ragazzino
-           Ian non è un ragazzino
-           Ah no?
-           No lo sei tu
Sorrise e andò fuori.
Pov Robert:
accesi una sigaretta sedendomi sul marciapiede e ripensai a quelle favolose tette di quella ragazza che prima mi ero scopato nello sgabuzzino.
-           Ciao
Alzai lo sguardo e dissi:
-           Ciao Nina
-           Come va Robert?
-           Bene tu?
-           Bene – disse dandomi un bacio sulla bocca. Si mise a sedere sopra le mie ginocchia e mi prese la sigaretta e fece un tiro. Li toccai le gambe sensualmente e sussurrai mordendoli l’orecchio:
-           Sei carina oggi
-           Robert no
-           Nina ho solo detto che sei carina
Sbuffò. Sorrisi e buttai la sigaretta a terra. Sussurrai:
-           Che ci fai qui?
-           Mi sono innamorata
-           Mm e di chi?
-           Di un ragazzo
-           Ma davvero?
-           Robert è più grande di me di 11 anni
-           Wow
-           Aiutami Robert
-           Se lo ami Nina fregatene dell’età
Sorrise e mi abbracciò. Dissi:
-           Vai da lui adesso
-           Sei un mito Pattinson – disse alzandosi da sopra di me. sussurrai divertito:
-           Hai un bel sedere
-           Sei un pervertito
-           Sempre – dissi sorridendo e dandoli una pacca sul sedere. Mi guardò male e poi scoppiò a ridere. Mi baciò sulla guancia e andò via.
-           Mi puoi aiutare a prendere una cosa?
Mi girai e mi alzai. Chiesi divertito:
-           Non sai stare senza me?
-           Certo come no
Sorrisi e entrai con il bocconcino. Mi indicò una scatola. Gli e la presi e dissi:
-           Ecco qua bocconcino
-           Ti odio
Sorrisi e andai a servire delle ragazze ad un tavolo. Tutte e 3 mi diedero il numero mettendomelo nella tasca dei jeans. Sorrisi e dopo altre due ore finì il turno. Aveva cominciato a piovere. Vidi il bocconcino che aggeggi ava con la macchina. Mi misi il cappuccio e andai sotto alla pioggia. Domandai:
-           Ti serve aiuto?
-           Non da te di sicuro
La spostai e guardai il motore. Dissi:
-           Mi dispiace, ma questo catorcio di macchina è andato
-           Catorcio di macchina ci chiami la tua
-           Bocconcino appetitoso io ho una ferrari
Aprì leggermente la bocca e li scoppiai a ridere in faccia. Mi spinse e dissi:
-           Ho una macchina normale, ma meglio di questo catorcio di sicuro
-           Non voglio il tuo aiuto
-           Okay – dissi andandomene.
Pov Kristen:
Stavo morendo di freddo e il mio cellulare era morto.
Macchina del cazzo perché ti blocchi sempre nei momenti meno opportuni?
Passò una macchina che mi buttò tutta l’acqua di una pozzanghera addosso. Urlai:
-           Vaffanculo
Ero fradicia. Una macchina si fermò davanti a me e abbassò il finestrino. Robert disse:
-           Sali bocconcino?
-           No – dissi tremando
-           Sei fradicia bocconcino
-           Smettila di chiamarmi bocconcino
-           Sali
-           No
-           Bocconcino sali
Sbuffai e lui scese dalla macchina. Mi diede una felpa e disse:
-           Vai dietro a quell’albero e vestiti
-           Come?
-           Non entri tutta fradicia in macchina
-           Non guardare però
-           Okay tanto non voglio
-           Meglio per me allora – dissi sbuffando e andando dietro all’albero. Mi spogliai vedendo in qua e la se ci fosse qualcuno che mi spiasse.
Chi cavolo ci poteva essere alle 11 di sera.
Mi misi la sua felpa. Che buon odore. Mi stava lunga e larga. Mi misi il cappuccio e andai davanti alla macchina. Mi aprì lo sportello e entrai dentro. La sua macchina profumava di pino e di dior. Salì e disse:
-           Partiamo bocconcino
Sbuffai  e chiesi:
-           La mia macchina?
-           Non te la ruba nessuno bocconcino
-           Quanto ti odio
-           L’odio è reciproco
-           Posso chiamare con il tuo cell?
-           Certo – mi diede il suo cellulare e composi il numero di Sue che rispose:
-           Pronto Sue sono Kristen
-           Kristen con che numero mi chiami? Ti hanno rapita?
-           No Sue non mi hanno rapita – Robert mi guardò trattenendo una risata. Dissi:
-           La mia macchina è morta e anche il mio cellulare
-           Con che cellulare mi chiami?
-           Quello di un mio collega
-           Figo?
-           Sue ti prego smettila
-           Okay dopo mi racconti tutto
-           Sue
-           Okay dove sei?
-           Vengo a casa
-           Ok a dopo – staccai e domandai:
-           Posso chiamare un'altra persona?
-           Certo bocconcino
-           Quanto ti odio
-           Grazie – chiamai Ian che rispose assonnato:
-           Chi è?
-           Ian sono Kristen
-           Con che cellulare mi chiami?
-           Quello del mio collega di oggi
-           Ah okay
-           Scusami per stasera
-           Non preoccuparti. Ho visto la ragazza che mi piace
-           Davvero? Dove?
-           Al bar e abbiamo parlato un pochino. Domani sera usciamo
-           Sono contentissima per te Ian
-           Domani mi devi aiutare a scegliere qualcosa
-           Okay baby
-           Ahahah che scema che sei
-           Grazie Som
-           Ci si vede domani Kris
-           A domani Ian – staccai e ridiedi il cellulare a Robert. Domandò:
-           Dove abiti bocconcino?
Sbuffai e gli dissi la via. In 10 minuti eravamo già li. Dissi:
-           Ciao
-           Non mi ringrazi bocconcino?
-           No
-           Peccato io volevo un ringraziamento speciale
-           Simpatico come l’acqua e l’aceto
-           Grazie bocconcino
Guardai fuori dal finestrino e pioveva ancora fortissimo.
-           Vuoi un ombrello?
-           Si
-           Aspetta – scese dalla macchina e me lo ritrovai davanti alla portiera. La aprì. Era mezzo con un ombrello. Disse:
-           Scendi
Scesi e andai sotto l’ombrello con lui. Andammo appiccicati fino alla porta di casa. Sotto al portico dissi fredda:
-           A domani
-           A domani bocconcino
Sbuffai e feci per entrare, ma lui mi bloccò per il polso e facendomi girare per guardarlo negli occhi. Sorrise e disse:
-           Il bacino me lo merito
-           Una ginocchiata nei punti bassi te la meriti
Sorrise e domandò:
-           Ti piaccio?
-           No io ti odio
Sorrise e avvicinò la sua bocca al mio orecchio e sussurrò:
-           A domani bocconcino - Sbuffai e entrai in casa.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Pov Robert:
Arrivai a casa e vidi tutta la casa messa in disordine.
-           Robert
Mi girai spaventato e sussurrai:
-           Papà cosa ci fai qui?
-           Nulla figliolo
-           Vattene da casa mia!!!
Mi tirò un pugno in un occhio facendomi cascare sul divano.
Porca puttana che male.
-           Portami rispetto Robert!!!
-           Col cazzo che ti porto rispetto!!! Sei un bastardo!!!
Mi tirò un altro pugno al naso. Me lo toccai e sanguinava. Andò fuori sbattendo la porta. Mi alzai e andai in cucina e presi una bistecca mettendomela sull’occhio. Andai a letto e mi addormentai.
La sveglia suonava. Che male all’occhio che avevo. Mi alzai e mi guardai allo specchio. Avevo l’occhio destro gonfio e nero. Mi vestì con una camicia bianca e dei jeans. Mi misi gli occhiali da sole e andai in cucina. Presi una birra e la bevvi. Guardai l’orologio. Le 4 del mattino. Presi il cellulare e chiamai Tom:
-           Dimmi Robert
-           Ti volevo dire che oggi farò un po’ tardi a lavoro
-           Perché?
-           Niente devo fare una cosa
-           Mi devo preoccupare?
-           No – staccai e buttai la birra finita nel cestino. Andai nella mia macchina e presi gli attrezzi. Mi avviai verso la macchina del bocconcino sorridendo. Dopo 30 minuti ero lì. Ci misi un ora per aggiustarla. Salì in macchina e gli e la portai sotto casa sua. Scesi e scrissi un bigliettino:
*Ecco qua la tua macchina bocconcino.
Ps: avevo ragione nessuno si è rubato il tuo catorcio* - gli e lo lasciai sul finestrino e mi avviai verso il bar. Tom mi vide e disse:
-           Avevi detto che venivi tardi
-           Si, ma ho finito prima e sicchè eccomi qua
-           Perché hai degli occhiali da sole con questo freddo?
-           Così sono anche più figo
-           Okay se lo dici tu. Io devo andare un ora via ti lascio il bar a te
-           Okay Tom – dissi andando dietro al bancone.
-           Stai attento
-           Si Tom
-           Lo spero per te – disse andando fuori.
-           Robert
Mi girai sorridendo e dissi:
-           Ciao Nina
-           Cosa ci fai con gli occhiali?
-           Nulla sono figo
-           Certo come no
-           Un mese fa non la pensavi così
-           Smettila Robert
-           Okay scusa. Vuoi qualcosa da bere?
-           Si un succo di frutta alla mela
-           Arriva subito bellezza
-           Smettila cretino
-           Ahahah okay la smetto – gli diedi un bicchiere di succo alla mela e dissi:
-           Offre la casa
-           Grazie Robert
-           Di nulla – dissi sorridendo e prendendo un bicchiere di birra
-           Non dovresti bere Robert
-           Non fare la mammina premurosa Nina
-           Scusami se ti voglio bene
-           Ieri sera è venuto il coglione di mio padre e mi ha picchiato
-           Cosa!?!
Mi levai gli occhiali e lei mi guardò sbalordita. Mi toccò l’occhio e mugugnai di dolore.
-           Fa tanto male?
-           Un po’ si
-           Dovresti denunciarlo Robert
-           Ci sono abituato Nina
Mi diede un bacio sulla guancia e sussurrò:
-           Tagliati la barba barbone
-           Non ti piace?
-           Mm si, ma punge
-           Ahahah okay mi raderò
-           Bravo scemo
-           Vai via di già?
-           Devo andare con mia mamma in un posto
-           Okay – dissi andando davanti a lei e dandoli una pacca sul sedere. Mi spinse sorridendo e disse:
-           Sei un maiale
-           Grazie Nina
Sorrise e andò via. Mi rimisi gli occhiali e andai dietro al bancone.
-           Ciao
Mi girai sorridendo e dissi:
-           Ciao bocconcino
-           Sei stato gentile
-           Per cosa?
-           Per ieri e per ehm la macchina
-           Di nulla
-           Non ti ho detto grazie
-           È lo stesso bocconcino, ma lo prendo come un grazie
-           Non era un grazie
-           Fa lo stesso
Sbuffò e domandò:
-           Perché indossi gli occhiali da sole?
-           Sono figo
-           Se lo dici tu – disse venendo dietro al bancone. La guardai attentamente. Aveva un jeans e una felpa nera. Dissi:
-           Non attiri i bei maschioni come me vestita così
Mi guardò scoppiando a ridermi in faccia. Domandai:
-           Ti credi simpatica?
-           Non voglio attirare i bei maschioni come te ahahah che poi non sei nemmeno carino
-           Se ammettilo che ieri sera mi hai sognato
-           Oh sono così prevedibile? Okay lo ammetto ti amo ti amo contento?
-           Che simpatica
-           Grazie – mi levò gli occhiali e rimase zitta. Mi ripresi gli occhiali e dissi:
-           Non farlo mai più
-           Chi te lo ha fatto?
-           Non te ne frega
-           Robert hai un occhio nerissimo e gonfio
-           Eh allora?
Mise la sua mano sul mio occhio sfiorandomelo delicatamente. Sussurrò:
-           Fa male?
-           Un po’ – ammisi
-           Chi te lo ha fatto?
-           Mio padre
-           Tuo padre?
-           Si ieri sera
-           Mi dispiace
-           Ci sono abituato – dissi scansandomi freddamente e rimettendomi gli occhiali. Sbuffò e cominciò a lavorare. I clienti oggi erano moltissimi. Ogni secondo ne veniva uno diverso.
-           Lei è il signorino Pattinson?
-           Si sono io
-           Giorno. Sono della polizia
-           Che è successo?
-           Sua madre
-           Che è successo a mia madre? – chiesi preoccupandomi
-           È deceduta stamattina
-           No non è vero – dissi trattenendo le lacrime
-           Si gli si è staccata la spina che la teneva in vita
-           No – dissi sedendomi su una sedia e scoppiando a piangere
-           Ci dispiace
-           Chi la uccisa?
-           Non si sa, ma faremo di tutto per scoprirlo
-           Le mie sorelle?
-           Sono con il padre
-           Non devono stare con lui
-           Signorino si calmi
-           Non l’ho nemmeno salutata
-           Ci dispiace
Mi presi la testa tra le mani e la polizia andò via.
-           Robert
-           Ti prego lasciami stare Kristen
-           Mi dispiace tantissimo
-           Cosa puoi capire tu?!? Hai una famiglia che di sicuro ti vuole bene!!! – urlai alzandomi dalla sedia. Mi tirò uno schiaffo e urlò:
-           Tu non sai un cazzo di me!!!
-           E tu di me
Andò in bagno. Tutti ci guardavano. Domandai incazzato nero:
-           Che cazzo avete da guardare?
Tutti si rigirarono. Uscì fuori prendendo una birra e la bevvi seduto sul marciapiede.  Appena la finì la buttai in mezzo alla strada e ricominciai a piangere.
-           Robert che succede?
-           Tom mia mamma è morta
-           Mi dispiace Robert – mi alzai e abbracciai Tom stringendolo a me.
-           Sfogati Rob
-           Non posso. Sono stato un coglione
-           Robert non prenderti la colpa
-           È stata colpa mia invece
-           Robert non dirlo nemmeno
-           Ti prego posso andare a casa?
-           Certo vai pure – andai nella mia macchina.
Pov Kristen:
-           Ian ti prego aiutami
-           Kris stai calma cosa è successo?
-           Mi manca mio padre Ian
-           Piccola ascoltami tuo padre è dentro al tuo cuore
-           Mi manca Ian
-           Sei a lavoro?
-           Si – dissi asciugandomi le lacrime
-           Esci fra 10 minuti sono da te
-           Grazie Ian
-           Per te qualunque cosa – andai fuori e vidi Tom. Domandai:
-           Posso andare a casa? Non mi sento tanto bene
-           Certo se vuoi
-           Grazie Tom – uscì dal bar e Ian era già fuori. Corsi ad abbracciarlo e dissi:
-           Grazie di essere venuto
-           Entra in macchina – entrai dentro alla macchina di Ian e lui domandò:
-           Vuoi che ti accompagni a casa?
-           No andiamo a casa tua
-           Mi aiuti a provare i vestiti?
-           Mm
Sorrise e andammo verso casa sua. 10 minuti dopo eravamo li. Scendemmo e entrammo nella sua villa. Andammo in camera sua e mi sdraiai sul letto.
-           Ti senti meglio?
-           Si grazie
-           Okay cosa mi posso mettere?
-           Mm camicia nera e jeans neri?
-           Mm okay – chiusi gli occhi e pensai a Robert. I suoi occhi che mi fissavano. La sua voce dolce. Scossi la testa. Non dovevo pensare a lui.
-           Come sto? – aprì gli occhi alzandomi e Ian era perfetto. Ammisi:
-           Sei un figo da paura Ian
-           Ahahah grazie
Sorrisi e dissi:
-           Quella ragazza è proprio fortunata ad averti
-           Grazie Kristen
-           Di nulla Ian è la verità
-           Sei davvero dolcissima Kris
Lo abbracciai.
-           Piccola ti va di venire stasera con me e Nina?
-           No meglio di no
-           Ti prego mi farebbe piacere
-           E se lei non vuole?
-           Vorrà sennò la mollo subito
-           Ti adoro Ian – dissi dandoli un bacio sulla guancia
-           Ora andiamo a casa tua e ti metti qualcosa di carino
-           Okay capitano – sorrise e mi prese per mano. Uscimmo dalla sua villa e entrammo di nuovo in macchina. Domandai:
-           Davvero mi vuoi?
-           Scema certo che ti voglio
Sorrisi appoggiando la testa al finestrino e guardai il panorama. In una stradina buia vidi qualcuno che picchiava una persona. Strinsi gli occhi per vedere meglio. Robert.
-           Ian ferma la macchina!!!
Ian fermò la macchina e io corsi fuori. Urlai:
-           Figlio di puttana lascialo stare!
L’uomo scappò e io fui subito vicino a Robert. Aveva il naso che sanguinava, il labbro spaccato.
-           Bocconcino che ci fai qui?

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Capitolo 4
*** bocconcino ***


  • Ian ferma la macchina!!!
Ian fermò la macchina e io corsi fuori. Urlai:
  • Figlio di puttana lascialo stare!
L’uomo scappò e io fui subito vicino a Robert. Aveva il naso che sanguinava, il labbro spaccato.
  • Bocconcino che ci fai qui?
  • Stai bene?
  • Si
  • Robert non dire cazzate
  • Sei carina – disse toccandomi dolcemente la guancia
  • Sei ubriaco?
  • Un pochino
Guardai Ian che mi fu subito vicino e domandò:
  • Come sta?
  • È ubriaco e sanguina
  • Lo vuoi portare in ospedale?
  • Si
  • Okay – Ian lo prese per mano facendolo alzare. Lo portò in macchina e lo mise dietro. Mi misi dietro con lui. Appoggiò la testa sul mio petto. Gli accarezzai i capelli. Sussurrò:
  • Scusa mamma se non ero il figlio perfetto
Arrivammo davanti all’ospedale. Ian lo fece scendere e i medici lo misero subito in una stanza. Ian domandò:
  • Vuoi che non vada all’appuntamento?
  • Vai. Resto io con lui
  • Sicura?
  • Sicurissima Ian
  • Dopo vengo
  • Okay. Grazie – lo abbracciai e lo baciai sulla guancia. Andò via e entrai nella camera. Robert mi guardò e sussurrò:
  • Dove è andato?
  • Chi?
  • Quello che mi ha picchiato?
  • È scappato
  • Era mio padre
Mi misi a sedere sulla sedia accanto al suo letto. Domandò:
  • Perché sei ancora qui?
  • Non lo so ad essere sincera
  • Non merito la tua amicizia
  • Lo so
  • Mi dovevi lasciare morire e non salvarmi. Adesso sarai in pericolo per colpa mia
  • Lo troveremo e tu non ti dovrai far più picchiare
  • Non sarà così facile
  • Ora dormi e non pensarci
Mi prese la mano e la strinse dolcemente. Mi guardò negli occhi e sussurrò:
  • Tu starai qui con me vero?
  • Si
  • Lo giuri?
  • Te lo giuro. Ora dormi
Pov Robert:
Mi svegliai e vidi Kristen con ancora la mia mano che stringeva la sua. Si era addormentata ed era qui con me ancora. Sussurrai:
  • Bocconcino
  • Mm
  • Sei ancora qui
  • Si te lo avevo giurato
  • Scusami per ieri. Ti ho risposto malissimo
  • Non preoccuparti
  • Ero incavolato e non ci potevo credere
  • Ti capisco
  • Ti è morto un genitore?
  • Mio padre
  • Mi dispiace
  • Non preoccuparti
Sorrisi e dissi:
  • Grazie
  • Di niente Robert
Venne il dottore e disse:
  • Signorino può andare
  • Grazie – dissi alzandomi. Guardai l’orologio. Erano le 23.30. Domandai a Kristen:
  • Hai la macchina?
  • No
  • Okay va bene. Io abito a qualche passo da qui. Se vuoi puoi dormire da me per stanotte o chiami qualcuno che ti venga a prendere
  • Okay va bene chiamo la mia amica
  • Hai il cellulare?
  • No
  • Okay lo ho a casa. Andiamo – la presi per mano e uscimmo dall’ospedale. Pioveva. Mi levai la felpa con il cappello e gli e la diedi a Kristen. Disse:
  • No è tua
  • Bocconcino mettitela
  • Se la smetti di chiamarmi bocconcino forse
  • Ahahah sai che non lo farò
  • Sei sicuro che vuoi che me la metta io?
  • Si certo bocconcino
Si mise la felpa. Dissi:
  • Ti sta enorme ahahah
  • Andiamo che sta piovendo fortissimo ahahah
La presi per mano e corremmo sotto la pioggia ridendo. La sua risata era spettacolare. Arrivammo davanti a casa mia. Eravamo fradici. Aprì e guardai se c’era mio padre. Non c’era. Entrammo e dissi:
  • Vieni ti faccio fare una doccia calda e ti preparo una cioccolata calda
  • Non preoccuparti
  • Ei te lo meriti. Sei rimasta con me
  • Grazie
  • Di nulla – la portai in bagno e dissi:
  • La c’e un accappatoio e degli asciugamani puliti
  • Grazie – uscì e andai in cucina. Presi della cioccolata e la misi a scaldare. Andai in camera mia e presi una maglia bianca e dei miei boxer.
  • Robert per favore mi dai qualcosa da mettermi addosso?
  • Si certo – entrai in bagno. Era perfetta. Indossava l’accappatoio nero. Gli diedi le cose e dissi:
  • La cioccolata calda è quasi pronta. Bevila e riscaldati un po’ e poi ti faccio chiamare la tua amica per farti venire a prendere
  • Oramai è tardi. Posso ehm dormire qui?
  • Certo che puoi
  • Okay grazie – andai fuori dal bagno e presi due tazze e ci misi la cioccolata calda.
  • Eccomi. Mi sta larga
  • Ahahah ti stanno bene i miei boxer ahahah
  • Ahahah grazie. Posso mandare un messaggio?
  • Certo – gli diedi il mio cellulare e lei mandò un messaggio. Squillò il mio cellulare. Fece una faccia sbalordita. Domandai:
  • Cosa c’è?
  • Conosci Nina?
  • Si è una mia amica
  • Ti sta chiamando – presi il cellulare e risposi:
  • Nina dimmi
  • Come stai?
  • Bene
  • Il mio accompagnatore mi ha detto che ti ha portato all’ospedale
  • Il tuo accompagnatore?
  • Ian ha detto che conosci la sua amica
  • Ah capito. Ora comunque vado ciao – chiusi e dissi_
  • Nina e il tuo amico sono amici
  • Il mio amico?
  • Si Ian
  • Ian?
  • Si
  • Okay ora mi serve proprio la cioccolata
  • Ahahah certo tieni pure – gli diedi la tazza e la bevve. Sorseggiai anche io la cioccolata. Dissi:
  • Se vuoi puoi dormire nel letto
  • No non preoccuparti
  • Insisto. È matrimoniale così starai comoda
  • No mi basta il divano
  • Sicura?
  • Sicura – disse sorridendomi. Finimmo la cioccolata e gli preparai il divano.  Dissi:
  • Se ti serve qualcosa chiama
  • Okay ehm … grazie
  • Di niente – dissi andando in camera. Mi addormentai.
angangolo autrice:                                                            scusaaaaaaaaateeeeeeeeeeeeeee vi prego. mi dispiace tantissimoooooooooooooo

 
  1.  

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Capitolo 5
*** Parto ***


Pov Kristen:
Stupidi tuoni. Ero sul divano con le ginocchia appiccicate al petto. Odio i tuoni. Mi alzai andando in camera di Robert. Era sdraiato sul letto a petto nudo e con dei pantaloncini neri. Cavolo era perfetto. Scossi la testa e venne un tuono fortissimo che mi fece urlare.
  • Cosa è successo?!?
  • Scusami se ti ho svegliato Robert, ma ehm ho paura dei tuoni
  • Ahahah davvero?
  • Fa niente vado di la
  • No dai vieni … dormi pure con me
  • Davvero?
  • Certo – mi misi nel letto con lui. Le sue labbra si avvicinarono alle mie. Mi stava quasi per baciare. Mi scansai e dissi:
  • No
  • Scusami
  • Robert è che io ehm …
  • Tu?
  • Non ho mai baciato nessuno – ammisi nascondendomi la faccia con le mani
  • Sicchè non hai mai fatto sesso vero?
  • No
  • Quanti anni hai?
  • 18 e tu?
  • 22. Ora dormiamo dai
  • Si – ci addormentammo.
Pov Robert:
Mi svegliai. Kristen era attaccata a me. Sussurrai:
  • Sveglia bocconcino
Si svegliò e mi sorrise. Dissi:
  • Scendiamo a fare colazione
  • Mm che ora è?
  • Le 9
  • Cosa!?! Il lavoro!?! – disse alzandosi. Scoppiai a ridere
  • Cosa c’e da ridere?! Tom ci ammazza. Dovrebbero essere già due ore di lavoro e noi siamo qui!!
  • Ahah calma ho chiamato Tom e ho detto che per oggi non ci saremo andati
  • Ah
  • Ehm bocconcino ti si vede il culo
  • Oh cazzo – se lo coprì con la maglia e scoppiai a ridere. Mi buttò il cuscino in faccia sorridendo. Mi alzai e dissi:
  • Bocconcino vado fuori a prendere due cornetti
  • Mi lasci qui?
  • Hai paura?
  • No certo che no
  • Okay – presi i jeans e una maglione nero e dissi:
  • A dopo bocconcino
  • A dopo – uscì.
Pov Kristen:
Andai a vedere cosa aveva nei cassetti.
Primo cassetto: Boxer solo neri e blu
Secondo cassetto: Canottiere solo bianche
Terzo cassetto: Calzini solo bianchi
Aprì il suo armadio. Era ordinatissimo. C’erano camicie bianche, felpe nere, maglioni, jeans e qualche maglia a mezze maniche. Lo chiusi e andai a sdraiarmi di nuovo sul letto.
  • Eccomi qua bocconcino
Mi alzai dal letto e dissi:
  • Eccoti
  • Vieni in cucina
  • Okay – dissi seguendolo in cucina. Ci mettemmo a sedere e mangiammo il cornetto e la cioccolata calda. Dissi:
  • Grazie
  • Devo dirtelo a te grazie bocconcino
  • La smetti con questo nomignolo?
  • No ahahah
Sorrisi e a lui squillò il cellulare. Lo guardò per qualche secondo e poi sbuffò. Dissi:
  • Se vuoi rispondi
  • È mio padre
  • Allora non rispondere ti prego – dissi preoccupata e tutto d’un fiato
  • Nella tua voce c’e preoccupazione bocconcino e non me la merito
  • Non è preoccupazione
Si che lo è – disse alzandosi e venendomi accanto. Si inginocchiò Mi accarezzò dolcemente la guancia e disse:
  • Io dovrò andarmene per un po’ bocconcino
Lo guardai preoccupata e domandai:
  • Cosa?
  • Devo andare via dalla circolazione per un po’
  • Non puoi Robert
  • È preoccupazione questa?
  • Robert non puoi andartene ora
  • Ritornerò te lo prometto. Un giorno ritornerò
Mi alzai dalla sedia quasi facendo cascare Robert e urlai:
  • Perché cazzo devi andartene?
  • Kristen devo allontanarmi da mio padre
  • Voglio venire con te
  • No mi dispiace, ma non so nemmeno dove vada io
  • Non andartene
  • Mi dispiace, ma devo
Andai in camera sua e mi presi le mie robe e mi vestì. Uscì fuori da casa sua e me ne andai a casa mia. Dopo 45 minuti arrivai e entrai.
  • Kristen sei tu?
  • Si Sue sono io
  • Come è andata?
  • Se ne va
Venne da me e mi abbracciò. Disse:
  • Cucciola mi dispiace
  • Fa nulla – andai in camera mia.
La settimana passò così in fretta che nemmeno me ne accorsi. Robert oggi partiva. Mi alzai dal letto e mi vestì con un paio di jeans neri e una felpa bianca. Andai all’aeroporto. Vidi subito Robert con uno zaino in spalla. Aveva dei pantaloncini corti neri e una maglia bianca. Mi avvicinai e dissi:
  • Ciao
Si girò e sorrise. Mi abbracciò a se e disse:
  • Mi sei mancata bocconcino
  • Ti sono venuta a salutare
  • Okay. Allora salutiamoci ammodo
  • Cioè? – avvicinò la sua bocca alla mia. I nostri respiri si mischiarono tra loro. Le sue labbra si posarono sulle mie. Era il mio primo bacio. Le sue labbra si mossero dolcemente sulle mie. Mi prese in braccio e la sua lingua si mosse dolcemente nella mia bocca cercando la mia. Le sue labbra erano perfette. Erano dolcissime. Sapevano di fragola e fumo con birra. Sorrise e sussurrò:
  • Ti prometto che tornerò bocconcino
  • Mi mancherà questo soprannome. Quanto starai via?
  • Non lo so forse un’ anno
Lo abbracciai e lui mi strinse a se.
  • Il volo per New Work sta per partire
Robert mi guardò negli occhi e sussurrò:
  • Devo partire
  • Mi mancherai
  • Sai pensare che fino ad una settimana fa ci odiavamo
  • Promettimi che ci sentiremo
  • Sempre bocconcino
Sorrisi e lo baciai di nuovo. Andò via.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Pov Robert:
Era passato un’ anno da quando ero partito. Io e Kristen non c’eravamo sentiti, ma stavo tornando a Los Angeles. Arrivai in aeroporto e uscì.
  • Robert!!!
Mi girai di scatto e vidi Nina con Ian. Sorrisi e dissi:
  • Nina!!!
Mi saltò addosso e la abbracciai.
  • Barbone mi sei mancato
  • Ahahah anche tu
  • Ciao Robert – disse Ian sorridendomi
  • Ciao Ian. Come sta Kristen?
  • Si è messa con Tom
  • Okay – dissi sorridendo. Era felice senza di me . dissi:
  • Io vado a casa mia. Ci sentiamo dopo – andai verso casa. Vidi Kristen che si baciava con Tom e ridevano. Tom mi vide e sorrise. Disse:
  • Robert
  • Ciao Tom e ciao Kristen
Era bellissima. Aveva un pantaloncino nero e una canottiera blu. Era bellissima. Tom sorrise e domandò:
  • Stasera vieni con me e Kris a mangiare una pizza?
  • Tom forse Robert non può. È tornato oggi e forse ha sonno – disse Kristen venendomi negli occhi
  • No sono libero – dissi sorridendo
  • Allora si ci vede stasera Rob – disse Tom abbracciandomi
  • Tu non mi saluti? – chiesi vedendo Kristen negli occhi. Mi venne vicino e mi abbracciò. Sussurrai:
  • Bocconcino mi sei mancata
Si staccò da me e andò via con Tom. Sorrisi e andai verso casa mia. Mi sdraiai sul letto e mi addormentai.
Mi svegliai perché il campanello di casa mia suonava. Andai a vedere chi era e mi trovai Kristen davanti a me. La guardai sorpresa e domandai:
  • Cosa ci fai q – non riuscì a finire la frase che lei mi baciò. La presi in braccio e la portai in casa mia chiudendo la porta con un calcio. La portai sul divano senza staccarci dal bacio e ci sdraiammo. Gli baciai il collo dolcemente e lei mi stringeva i capelli. Sussurrai:
  • Mi sei mancata così tanto
  • Perché non mi hai mai chiamato?
  • Avevo paura di disturbarti
  • Ian si è messo ufficialmente con Nina
  • Lo so. Gli ho detto che tornavo oggi – dissi mordendoli l’orecchio. Mi spinse per guardarmi negli occhi e sussurrò:
  • Hai chiamato lei e non me?
  • Io
  • Spostati Robert – mi alzai e dissi:
  • Kristen io ehm mi dispiace davvero tantissimo
Si alzò e disse:
  • Fa niente. È stato solo un errore venire qui
  • No Kris aspetta io
  • Robert io sto con Tom
La presi per il polso e dissi:
  • Scusami se non ti ho chiamato in quest’anno, ma volevo che tu ti dimenticassi di me
  • L’ho fatto
  • Lo so. Stai con Tom
  • Si e sono felice con lui
  • Menomale
  • Ora devo andare
  • Si è meglio. Dì a Tom che stasera non vengo
  • Perché?
  • Ho da fare
  • Okay. Allora ciao Robert
  • Ciao bocconcino – dissi sorridendo. Lei andò via.
Pov Kristen:
  • Ciao Tom
  • Ciao piccola – disse baciandomi
  • Robert stasera non viene
  • Oh e perché?
  • Non lo so
  • Tu come lo sai?
  • L’ho incontrato mentre stavo venendo da te
  • Ah okay – mi baciò di nuovo.
  • Scusate – io e Tom ci girammo e vidimo Robert. Era vestito con una maglia bianca e dei jeans neri. Si schiarì la voce e cominciò a parlare:
  • Scusate se vi disturbo. Ho cambiato idea. Stasera poso venire
  • Non avevi un impegno? – domandai prendendo la mano a Tom- Robert guardò la mia mano e quella di Tom e rispose:
  • Si, ma ho rimandato. Voglio stare con i miei amici
  • Okay
  • Grande. Ci divertiremo un casino Robert – esultò Tom
  • Si certo – disse Robert sedendosi su una sedia del bar. Tom mi diede un bacio sulla guancia e sussurrò:
  • Piccola vado un attimo in ufficio. Resta qui tu e servi
  • Okay – andò via e mi misi dietro al bancone.
  • Lui ti chiama piccola e tu non gli dici nulla?
  • Non sono affari tua – dissi acida
  • Mi daresti una birra bocconcino?
  • No
  • Oh che cattiva
Venne un ragazzo alto quasi quanto Robert dentro al bar. Era muscoloso. Disse:
  • Bella preparami una birra
  • Per prima cosa bella ci chiami il tuo cane e per seconda non si usa chiedere per favore?
  • Che caratterino che hai. Mi piace
Robert si alzò e venne dietro al bancone. Preparò la birra e la mise sul bancone. Disse:
  • Tieni la tua cazzo di birra e vattene
  • E chi saresti tu?
  • Sono quello che se non te ne vai ti spacca la faccia in due
  • Ahahah ma non farmi ridere
Robert andò davanti al tipo e disse:
  • Vattene o ti spacco le ossa in due
  • Stai calmo ragazzino
Lo prese per il colletto della camicia e disse:
  • Vattene – Il ragazzo se ne andò e Robert prese la birra e se la bevve. Dissi:
  • C’e l’avrei fatta pure senza te
  • Si come no
Presi uno scatolone dallo scaffale in alto, ma mi cascò in testa facendomi andare a finire sul pavimento.
  • Stai bene? – domandò Robert venendomi subito accanto
  • Si
Mise la sua mano nei miei capelli e cominciò a muoverla dolcemente.
  • Ti fa male?
Scossi la testa.
  • Non sanguini
  • Menomale
Mi prese la mano e mi fece alzare. Guardò a terra e domandò sorridendo:
  • Perché volevi questa scatola piena di bicchieri di plastica?
  • Detto così sembra stupido
  • Ahahah lo è bocconcino – sorrisi e lui si passò la lingua sulle labbra guardandomi negli occhi. Mi morsi il labbro e cercai con tutta la forza che avevo in corpo di non saltargli addosso, e per un assurdo miracolo ci riuscii.       
  • Allora a cosa ti servivano i bicchieri?
  • Tom mi ha detto che dovevo tirare giù la scatola
  • Capito
  • Ehm comunque …
Mi lasciò la mano e sorrise. Sussurrò:
  • Io vado. Ci si vede stasera
  • Ah ehm allora vieni?
  • Si
  • Okay ci si sente stasera allora
  • Certo bocconcino – disse sorridendo. Mi baciò la fronte e andò via.

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Pov Robert:
  • Nina che è successo?
  • Ian ed io lo abbiamo fatto – disse abbracciandomi
  • Sono felice per te
  • È stato bellissimo
  • Risparmiami i particolari ti prego ahahah
  • Ahahah okay te li risparmio
Mi alzai dal divano e presi una birra in cucina. Sorrisi e chiesi:
  • Che mi racconti?
  • Nulla ahahah sei stato fuori un anno e mi sei mancato da morire Pattinson
  • Ahahah pure tu Dobrev – si alzò in piedi e prese la borsa. Mi schioccò un bacio sulla guancia e disse avviandosi verso la porta:
  • Ci si sente scemo
  • A domani Nina – la salutai sorridendo e andò via. Finì la birra e impostai il cellulare alle 19.30 e andai a dormire un po’.
Drin drin
Mi svegliai e spensi il cellulare. Scesi dal letto e andai verso il mio armadio. Presi una camicia bianca e dei jeans neri e me li misi. Presi un giacchetto di pelle e uscì di casa e andai da Tom. Davanti casa di Tom vidi Kristen che si aggiustava il vestito nero.
Cazzo che gambe
Tossì e lei si girò verso di me. Era bellissima. I capelli mossi li ricadevano sulle spalle e il vestito nero faceva vedere quelle curve da paura a cui avrei fatto un pensierino. Scossi la testa sorridendo e dissi:
  • Ciao Kristen
  • Robert
Andai vicino a lei. Aveva dei tacchi neri. Il mio sguardo la squadrava. Aveva un corpo bellissimo.
  • Ehm ehm
Guardai Kristen sorridendo e dissi:
  • Scusami bocconcino
  • Non ho nemmeno voglia di picchiarti
  • Ahahah e perché?
  • Odio i tacchi
Sorrisi e mi morsi il labbro e sussurrai:
  • Sembri più alta
  • Ma grazie eh – disse spingendomi e facendomi andare a sbattere al muro. La guardai negli occhi e la voglia di baciarla mi si attorcigliava dentro. Mi schiarì la voce e chiesi:
  • Tom?
  • È dentro a farsi la doccia – disse distogliendo lo sguardo dai miei occhi. Si allontanò e la presi per un polso. Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai dolcemente:
  • Non farmi impazzire questa sera bocconcino
  • Ci proverò
Sorrisi e la lasciai andare. Tom uscì di casa e andò a baciare Kristen. Andammo verso un pub.
  • Scusami carino hai una sigaretta?
Misi la mia mano nella tasca dei jeans e diedi una sigaretta ad una ragazza molto bella.
  • Grazie
  • Di nulla – dissi sorridendo. Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò:
  • Devo ringraziarti meglio
  • Io avrei delle idee bellissima
  • Fra 20 minuti dietro al logale – sussurrò baciandomi e sparendo. Sorrisi accendendomi una sigaretta.
  • Fatto conquiste Robert?
  • Gelosa?
  • No – disse prendendomi la sigaretta e mettendosela in bocca per fare un tiro. Sorrisi divertito e dissi:
  • Non sapevo che fumassi
  • Non sai molte cose su di me
  • Forse – dissi riprendendomi la sigaretta e fumandola.
  • Non entri con me e Tom?
  • Ho da fare una piccola cosa prima – dissi sorridendo e guardando quella biondona che mi sorrideva come se mi volesse saltare addosso. Ricambiai lo sguardo leccandomi le labbra.
  • Fai schifo
  • Vorresti esserci tu al suo posto?
  • Non con te
  • Non la pensavi così un anno fa bocconcino
Mi spinse e andò via. Guardai il suo culo e sorrisi. Passarono quei 20 minuti e andai dietro al locale. La biondona era solo con una gonna che gli arrivava a malapena alle ginocchia e una maglia bianca. Mi avvicinai a lei e sussurrai:
  • Eccomi
  • Devo ringraziarti in qualche modo
  • Oh si in tutti i modi che vuoi – si abbassò e cominciò ad abbassarmi i jeans. Toccò la mia erezione sensualmente da sopra i boxer.
  • Ti piace?
  • Si certo - mi abbassò i boxer e cominciò a baciarlo. La presi per i capelli facendola alzare e la feci andare a finire contro il muro. Misi le mie mani sotto la sua gonna cominciando ad accarezzare violentemente le sue gambe e a  morderli e succhiarli  il collo. Ansimava e questo mi faceva impazzire da morire. Gli abbassai le mutandine e gli alzai la gonna. Lei mise le sue gambe intrecciate dietro alla mia schiena e lo misi dentro facendola urlare. Sussurrai:
  • Vuoi che vada forte?
  • Oh si – cominciai a muovermi in lei veloce facendoli scappare gemiti soffocati. Le mie mani vagavano dalle sue gambe al suo culo stringendole forte. Le sue mani mi sbottonarono la camicia accarezzando il mio  petto.  Le mie spinte si fecero fortissime. Affondavo in lei . venne e sussurrò con il fiato corto:
  • Sei magnifico – le ultime spinte erano forti e la feci eccitare ancora di più. Venni in lei. Mi accarezzò i capelli, ma mi scansai freddamente. Mi rialzai sia i boxer che i jeans e dissi:
  • Ci si vede
  • Me lo dai il tuo numero?
  • Dammi tu il tuo piccola e ti chiamerò io
  • Mi chiamerai davvero?
  • Certo – dissi sorridendo. Mi diede un biglietto che teneva nascosto tra le sue tette e io me lo misi in tasca. Dissi:
  • Ti chiamo io piccola
  • Non vedo l’ora – andai via accendendo una sigaretta. Appena la finì entrai nel pub e presi una birra. Guardai Tom e Kristen seduti ad un tavolo che ridevano e sorseggiavano della birra. Tom si alzò e lo vidi dirigersi al bagno. Andai a sedermi accanto a Kristen e dissi:
  • Eilà bocconcino
  • Era troppo bello per essere vero
Alzai un sopracciglio e domandai confuso:
  • Cosa?
  • Che tu non venissi a rompermi le palle
Sorrisi e bevve la birra. Gli e la levai dalla mano e dissi:
  • Bocconcino vacci piano. Questa roba è forte
  • Non rompermi – sussurrò con un faccino adorabile. Sorrisi e misi il bicchiere di birra a terra.
  • Mi accompagni al bagno?
  • Certo – la presi per mano e andammo verso il bagno scansando dei ragazzi che la guardavano. Entrammo nel bagno delle ragazze e lei si inginocchiò a terra e vomitò. Gli accarezzai la schiena con una mano e con l’altra gli spostai i capelli per non farglieli bagnare.
  • Grazie
  • Ei per cosa?
  • Per essere qui – disse vomitando di nuovo.
  • Finito? – domandai dolcemente. Annuì e si alzò in piedi cascandomi addosso e facendomi andare a sbattere con la schiena al muro. La guardai negli occhi e domandai:
  • Ti senti meglio?
  • Si – la feci mettere seduta sul gabinetto e gli levai i tacchi. Sussurrai guardandola:
  • Così non senti dolore ai piedi
Sorrise e chiese:
  • Mi accompagneresti a casa?
  • Certo. Aspettami fuori dal locale così lo dico a Tom
  • Digli anche che ci si vede domani – disse alzandosi in piedi. La presi in braccio e uscendo dal bagno vidi Tom incazzato nero. Dissi:
  • La porto a casa
  • Che gli hai fatto?
  • Nulla era ubriaca e l’ho portata a vomitare
  • Io resto ancora un po’
  • Okay – uscimmo e la misi a terra. Si moriva di freddo. Kristen tremava. Mi levai il giacchetto di pelle e glie lo misi sulle spalle. Sussurrò:
  • Grazie
  • Di nulla – dissi prendendola in braccio e cominciando a camminare verso casa sua. Arrivati davanti a casa sua si era addormentata. Presi le chiavi dalla sua borsetta e aprì. Non c’era nessuno credo. Sussurrai:
  • Bocconcino  quale è la tua camera?
  • Vai sempre dritto – sussurrò sbadigliando. Feci come mi aveva detto e entrammo in una stanza. Vidi il letto e la appoggiai dolcemente coprendola con il lenzuolo.
  • Resti qui?
  • Certo finchè ti addormenti però
  • Mm – mi misi nel letto con lei e gli accarezzai la guancia. Si addormentò. Le baciai la guancia e andai via
  • ...........ANGOLO AUTRICE:
  • ECCOMI QUA CON IL NUOVO CAPITOLO!!!! COME VI SEMBRA??? SPERO VI PIACCIA.... AL PROSSIMO CAPITOLO.
  • UN IMMENSO GRAZIE A TUTTE QUELLE CHE MI SEGUONO

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Pov Kristen:
  • Kristen!!!
Mi alzai dal letto. Che mal di testa.
  • Kristen scendi giù
  • Sue ssch non urlare ti prego
Suonarono alla porta e Sue andò ad aprire. Mi massaggiai le tempie chiudendo gli occhi.
  • Ei bocconcino stai bene?
  • Robert – dissi aprendo gli occhi. Ero strafelice di vederlo e nascosi un piccolo sorriso mordendomi le labbra. Teneva in mano del latte e un cornetto. Me li porse e dissi:
  • Grazie
  • Per cosa?
  • Per ieri e per il cornetto con il latte caldo
  • Di nulla – disse guardando l’orologio
  • Hai fretta?
  • Ho un appuntamento con un amica
  • La bionda di ieri?
  • Si
  • Okay – mi diede il cornetto e il latte. Disse sorridendomi:
  • Mangialo tutto
  • Tutto?
  • Si
  • No
  • Resto qui finchè non lo finisci
Sbuffai e cominciai a mangiare. Appena lo finì mi baciò sulla guancia e andò via.
Pov Robert:
  • Allora vuoi qualcosa da bere? – chiesi sedendomi sul divano assieme alla biondona. Si mise su di me e sussurrò:
  • Voglio te – cominciò a muoversi sopra la stoffa dei miei jeans. La presi per i fianchi rude e assecondai i movimenti. Sussurrai:
  • La proposta mi piace
  • Ah si?
  • Oh si moltissimo – misi un dito nella sua bocca e lei cominciò a succhiarlo. Sussurrai:
  • Mi piace scopare con te
  • Anche a me
  • Mm ti voglio – dissi facendola alzare e sbattendola al muro. Strinsi il suo fondoschiena. Mi sbottonò i pantaloni facendoli cascare lungo le mie gambe e poi mise una sua mano dentro ai miei boxer toccandomi. Con una mano gli abbassai le mutandine e gli alzai poco la gonna. Mi abbassò un po’ i boxer per far uscire il mio amichetto. Spinsi in lei facendola urlare. Stringevo il suo sedere e la muovevo verso di me facendola sbattere al muro. Le sue unghie affondavano nelle mie spalle. Spingevo fortissimo senza pudore e senza ritegno. Leccavo il suo collo e affondavo in lei. Le mie mani stringevano il suo sedere. Urlò venendo. Dopo alcune spinte che mi fecero sudare e eccitare un casino venni. Mi accarezzò i capelli. Mi scansai uscendo da lei.
  • Ho fatto qualcosa di male?
  • No, ma non mi piacciono le coccole
  • Ah okay – sorrisi e chiesi:
  • Ne vuoi ancora?
  • Si
Sorrisi prendendola e portandola in camera mia. La feci sedere sulla scrivania e entrai in lei prendendola dai fianchi e facendola muovere velocemente verso di me.
Dri drin
Sbuffai e dissi:
  • Scusami un secondo
  • Okay – mi misi i boxer e andai a vedere chi era
Pov Kristen:
  • Che ci fai qui?
  • Tom mi ha detto di chiederti se stasera venivi con noi ad un pub
Robert guardò dentro casa sua. Era perfetto. Il suo petto era perfetto. Mi soffermai sui suoi boxer. Il suo gonfiore. Alzai lo sguardo imbarazzata e Robert sorrideva.
  • Ti piace quello che vedi?
  • No
  • Si come no
  • Vieni si o no stasera?
  • Si certo
  • Okay ciao – dissi andandomene.
  • Kristen!! – mi girai verso Robert e domandai:
  • Che vuoi?
  • Hai un bel culo – disse sorridendo
  • Grazie maiale … tom ti manderà un messaggio per l’ora giusta
  • Okay bel sederino – lo mandai a quel paese e lui sorrise  chiudendo la porta. Andai verso casa di ian.
  • Ei ciao entra – disse spostandosi per farmi entrare. Entrai e dissi:
  • Mm che odorino
  • Stavo preparando una torta
  • Mm posso aiutarti?
  • Certo – disse sorridendo. Andammo in cucina e preparammo la torta al cioccolato ridendo e scherzando
  • Venuta bene
  • Si
  • Mi aiuti a scegliere un vestito?
  • Certo – andammo in camera sua. Mi misi a sedere sul letto e dissi:
  • Camicia bianca e pantaloni neri
  • Cravatta?
  • Si nera
  • Sotto la camicia?
  • Mm canottiera nera stretta
  • Okay – prese le cose e andò in bagno. Mi sdraiai sul letto.
Perché sono gelosa che Robert stia con quella bionda rifatta?
  • Eccomi – mi alzai e dissi:
  • Stai molto bene
  • Davvero?
  • Si davvero. Sei perfetto  - si mise a sedere sul letto e disse:
  • Menomale ahahha
  • Mm
  • Come va con Tom?
  • Non lo amo. Li voglio solo bene
  • Lui lo sa?
  • No
  • Dovresti dirglielo
  • Lo farei soffrire
  • Ma anche se non gli e lo dici
  • Si hai ragione
  • Vai da lui e diglielo
  • Ne sei sicuro?
  • Si e poi chi ami?
  • Nessuno
  • Bugiarda
  • Non amo nessuno Ian – dissi spingendolo
  • Si Robert
  • Non amo Robert
  • Secondo me si
  • Pensala come vuoi – dissi baciandolo sulla guancia e andando via. Dopo quasi 30 minuti arrivai a casa di Tom. Bussai.
  • Ciao
  • Ei Kris – mi salutò baciandomi
  • Dobbiamo parlare
  • Di cosa?
Presi un respiro profondo e dissi:
  • Io non ti amo
  • Cosa?
  • Scusa
  • Okay
  • Okay? – ripetei sorpresa
  • Si okay
  • Non sei incazzato con me?
  • Dovrei?
  • No credo … – mi prese per un polso e mi fece entrare in casa sua sbattendomi al muro. Mi baciò con foga. Lo spinsi con tutte le forze, ma lui non si mosse di un millimetro
  • Ti voglio
  • Tom – bussarono alla porta. Guardai l’orologio. Le 20. Robert.
Grazie a Dio.
  • Ciao Robert
  • Ciao ragazzi – Tom mi prese la mano stringendola e ci avviammo verso il pub. Tom sussurrò:
  • Aspettami qui
Annuì.
  • Che succede fra voi due?
  • Nulla
  • Sicura?
  • Si
  • Davvero?
  • Robert non succede nulla
  • Okay, ma non ti credo – mi mise la sua mano sulla guancia e mi fece incatenare i miei occhi ai suoi.
  • Fidati di me Kristen
  • Tom mi voleva violentare – sussurrai scoppiando a piangere
  • Cosa?
  • Si io e ehm … - mi abbracciò accarezzandomi la schiena.
  • Lascia stare la mia ragazza
Robert mi lasciò e urlò tirandoli dei pugni:
  • Sei impazzito!?! Volevi scoparti Kristen senza che lei lo volesse!?! Io ti ammazzo!!! – lo bloccai per un polso. Robert si alzò e mi prese per mano trascinandomi davanti a casa mia senza parlare. Domandò:
  • Ti ha fatto male?
  • No
  • Sicura?
  • Si
  • Lo uccido
  • Calmati – avvicinò le sue labbra alle mie dolcemente. Le dischiudemmo nello stesso momento. Mi staccai e dissi:
  • No
  • Scusa
  • Grazie Robert
  • Di nulla – andò via.

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Capitolo 9
*** 9 ***


Robert mi lasciò e urlò tirandoli dei pugni:
  • Sei impazzito!?! Volevi scoparti Kristen senza che lei lo volesse!?! Io ti ammazzo!!! – lo bloccai per un polso. Robert si alzò e mi prese per mano trascinandomi davanti a casa mia senza parlare. Domandò:
  • Ti ha fatto male?
  • No
  • Sicura?
  • Si
  • Lo uccido
  • Calmati – avvicinò le sue labbra alle mie dolcemente. Le dischiudemmo nello stesso momento. Mi staccai e dissi:
  • No
  • Scusa
  • Grazie Robert
  • Di nulla – andò via.
Pov Robert:
  • Mai fatto in macchina? – domandai leccandomi le labbra
  • No
  • Mm allora dobbiamo rimediare biondina
Sorrise. Cominciai a baciarla e a toccarla avidamente. Li tolsi la maglia buttandola dietro. Cominciai a leccarli il collo e succhiarlo. Sganciai il reggiseno e presi un capezzolo in bocca stringendolo tra i denti. Urlò. Si alzò un po’ per permettermi di levarli le mutandine e la gonna. Feci scendere il mio sedile e mi ci sdraiai. Lei si mise su di me e cominciò a muoversi velocemente. Insinuò una mano dentro ai miei boxer e mi levò sia i jeans che i boxer. Me lo toccava velocemente. Con un movimento la feci finire sotto di me e cominciai a muovermi come un matto. Facendola urlare. Le mie spinte erano velocissime e forti. Spingevo senza ritegno ansimando. Venne urlando. Con un movimento si girò e il suo sedere si mosse sulla mia erezione facendomi eccitare. Spinsi dentro di lei stringendoli i seni. Spingevo in lei come uno senza pudore. Urlava e mi faceva eccitare venendomi incontro. Venni in lei. Ero sudatissimo. Aprì la portiera e uscì fuori mettendomi i boxer. Mi guardai attorno e vidi Kristen a bocca aperta.
Oh cazzo – mi infilai i jeans e lei scappò. Merda. Le corsi dietro bloccandola per un polso e domandai:
  • Che cosa ci fai qui?
  • Fai schifo
  • Che cazzo ci fai qui Kristen!?!
  • Ti amo okay?
  • Come?
  • Si cazzo ti amo da morire!!!
  • Io … - andò via di corsa piangendo. Mi sentivo una merda. Andai verso la macchina della bionda e entrai.
  • Che è successo?
  • Nulla
  • Mm – salì sopra di me e cominciò a muoversi di nuovo. Dissi:
  • Scusami, ma non ho voglia
  • Come?
  • Ti chiamo io okay?
  • Okay – disse mettendosi seduta sull’altro sedile. Scesi dalla macchina prendendo le mie cose e mi avviai vestendomi a casa di Nina. Bussai.
  • Robert cosa ci fai qui?
  • Ti disturbo?
  • No entra pure – entrai e chiesi:
  • Sei con Ian?
  • No sono sola
  • Devo parlarti di Kristen
  • Dimmi – disse mettendosi a sedere sul divano
  • Mi ha detto che mi ama
  • E tu?
  • Non sei sorpresa?
  • No lo sapevo che ti amava. Si vedeva
  • Io …
  • Cosa gli hai detto Robert?
  • Mi ha visto mentrer scopavo in macchina con una
  • Oh mio Dio
  • Mi sento una merda
  • Cosa provi per Kristen?
  • Non lo so sinceramente
  • Io non so che dirti Robert
  • Dovrei andare a parlarle?
  • Si, ma domani
  • Si hai ragione
  • Mm
  • Che hai fatto stasera?
  • Sono stata con Ian
  • Che avete fatto?
  • Abbiamo mangiato e poi mi ha preparato una torta
  • Per?
  • Sono 10 mesi che stiamo assieme
  • Woow è bello fare queste cose?
  • Si
Sorrisi e la baciai sulla guancia e poi andai via.
  • Robert!!!
Mi girai e vidi Ian incazzato nero. Dissi:
  • Ciao Ian
  • Che cazzo ti salta in mente cretino!?!
  • Calmati
  • Hai fatto soffrire Kristen
  • Non è colpa mia – mi prese per ilo colletto della maglia e sussurrò:
  • LASCIALA IN PACE
  • Non posso   
  • ROBERT TI SPACCO IN DUE LA FACCIA SE LA FAI SOFFRIRE
  • Non la farò soffrire. Voglio che lei sia felice, ma non con me. Io non sono un bravo ragazzo. Non so come ci si comporta da bravo fidanzato e farei soffrire sempre Kristen
Mi lasciò il colletto e disse:
  • C’e la puoi fare
  • Magari
  • Mi fido di te. Tieni queste sono le chiavi di casa mia. Kristen è li
  • Davvdero?
  • Si non voglio vedere Kristen stare male
  • Ian io …
  • Vai da lei
  • Grazie Ian
  • Vai
Pov Kristen:
  • Che cazzo ci fai qui Robert? – urlai in preda ai nervi
Mi fece vedere le chiavi di Ian e rispose:
  • Ian mi ha dato le chiavi
Sbuffai e dissi:
  • Allora me ne vado
  • No aspetta ti prego
  • Cosa vuoi? – domandai quasi urlando
Prese un lunghissimo respiro e cominciò a parlare:
  •  Io non so cosa provo per te.
  • Solo questo mi devi dire? Puoi anche andartene
  • Fammi finire di parlare
  • Okay
  • Io non so cosa provo per te,ma quando ti vedo piangere mi viene voglia di abbracciarti e sono geloso marcio. Voglio che …
Aprì la bocca e sussurrai:
  • Che?
Prese un respiro e domandò:
  • Vuoi stare insieme a me?

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Capitolo 10
*** 10 ***


Prese un respiro e domandò:
  • Vuoi stare insieme a me?
Lo guardai sbalordita e domandai:
  • Davvero?
  • Si voglio provarci almeno
  • Io non so cosa dire
  • Devi solo rispondere si o no
  • Robert … io ti amo, ma …
  • Ma …
Presi un respiro e dissi:
  • Ti stavi scopando una ragazza che hai conosciuto ieri
Abbassò la testa e mise le mani dentro alle tasche. Sussurrò:
  • Lo so e mi dispiace
  • Io non posso fidarmi di te Robert
  • Certo capisco ed hai ragione Kristen, ma voglio davvero provarci con te
  • Robert … - mi venne davanti camminando lentamente. Avvicinò le sue labbra alle mie e sussurrò:
  • Ti prego
  • Oddio Robert – le sue labbra sfiorarono le mie dolcemente. Le sue labbra si muovevano dolcemente sulle mie. La sua lingua cercava la mia dolcemente. Sussurrò:
  • Mettiti con me Kristen. Dammi una possibilità e se fallisco ti lascerò in pace
Annuì e lui sorrise baciandomi. Mi strinse a se dolcemente. Sorrisi e mi sussurrò all’orecchio:
  • Che vuoi fare?
  • Cose da fidanzati?
  • Cioè?
  • Coccolarci
  • Mm – mi accarezzò dolcemente una guancia con le nocche. Sorrisi e domandai:
  • Quanto sono durate le tue storie?
  • Mm la più lunga è stata di 3 giorni
  • COSA!?!
  • Si
  • Wow
Sorrise e mi diede un bacio. Domandò:
  • Dormi qui?
  • Si
  • Mm okay
  • Tu vai via adesso?
  • Certo che no. Aspetto che arrivi Ian e poi me ne vado
  • Dovrebbe arrivare a momenti
Sorrise mettendo a sedere su una poltrona. Sorrisi e mi misi a sedere su un suo ginocchio. Appoggiai la mia testa sul suo petto e mi accarezzò la schiena. Sussurrai:
  • Cosa provi quando fai sesso con le ragazze che non ami?
  • Solo piacere
Gli accarezzai il petto e lui domandò:
  • Da quanto mi ami?
  • Me ne sono resa conto quando sei tornato, ma non volevo ammetterlo a me stessa
  • Ho capito
Sorrisi e mi addormentai.
Pov Robert:
  • Ei Ian
  • Ei Robert. Portala pure a letto
  • Okay – la presi in braccio e la portai a letto.
Spero di essere un bravo ragazzo per lei. La baciai dolcemente sulle labbra e scesi di sotto. Dissi:
  • Io vado
  • Okay a domani Robert
  • A domani Ian – andai via e mi avviai verso casa mia. Aprì la porta e vidi la biondona seduta sulla poltrona. Domandai:
  • Che ci fai qui?
  • Ti volevo vedere
  • Scusa, ma devi andartene
Si alzò sensualmente e si tolse la gonna. Sussurrai:
  • Ho detto che devi andartene cazzo
Mi venne davanti togliendosi la maglia. Mi spinse al muro e cominciò a strusciarsi sul mio amichetto.
Pensa a cose brutte.
Pensa a Kristen. Ora stai con lei. La spinsi e dissi:
  • Non posso
  • E perché?
  • Non voglio dirtelo
  • Tu non puoi, ma vuoi
  • Vattene – mi sbottonò i jeans mettendo una mano dentro ai miei boxer. Li presi il polso e sussurrai:
  • No
Cominciò a baciarmi insinuando la sua lingua dentro alla mia bocca.
Resisti.
Sorrise e cominciò a muovere la mano facendomi eccitare. Mi levò i pantaloni e i boxer. Si spogliò. Mi prese la mano e me la fece mettere su un suo seno. Chiusi gli occhi. Mi baciò il petto e succhiò il mio collo. La presi per i capelli e con un movimento la feci sbattere al muro. La presi avidamente per il fondoschiena facendola alzare. Spinse verso di me facendomi affondare in lei e facendola urlare. Cominciai a spingere in lei come un pazzo e a succhiarli un capezzolo. Ansimava e sussurrò:
  • Mordilo ti prego – morsi il suo seno leccandolo e facendola urlare per il dolore mentre spingevo in lei. Morsi il suo collo e con una mano le strinsi il seno e con l’altra la sorreggevo per il sedere. Urlava e affondavo di più in lei. Venne e spinsi più forte e venni anche io. Uscì da lei e dissi:
  • Vattene adesso – si vestì e andò via.
Sono un coglione. Andai a farmi una doccia fredda. Uscì dalla doccia e mi asciugai poi mi misi un paio di boxer.
Sono un coglione cazzo. Presi una birra fredda e mi sdraiai sul divano bevendola.

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Capitolo 11
*** Ti aspetterò ***


Pov Kristen:
  • Giorno Ian e giorno anche a te Nina
  • Giorno Kris – dissero in coro. Sorrisi e guardai il cellulare. Nemmeno un messaggio di buongiorno ne nulla. Presi del caffè e Nina chiese a Ian:
  • Amore oggi mi accompagni a casa dei miei?
  • Certo amore mio – rispose baciandola. Sorrisi. Erano così carini. Suonarono alla porta. Mi alzai e andai ad aprire. Sorrisi e dissi:
  • Ciao Robert
  • Ciao Kristen – rispose baciandomi dolcemente sulle labbra
  • È un piacere vederti
  • Anche per me
  • Come stai?
  • Adesso che ti vedo benissimo e tu piccola?
  • Bene ora che ti vedo – mi diede una rosa. Domandai:
  • Perché una rosa?
  • Non posso regalartela?
  • Si, ma …
  • Sei la mia ragazza Kristen – disse prendendomi la mano dolcemente.
  • Okay ehm grazie
  • Di nulla
Mi accarezzò la guancia e mi diede un bacio dolcissimo. Lo spinsi vedendo un succhiotto sul suo collo. Mi guardò e domandò:
  • Che c’e?
  • Sei un bastardo!!! Che cazzo hai fatto al collo?!?
  • È un succhiotto vecchio
  • Non è vero, fino a ieri non lo avevi!!!
Chiusi la porta, ma Robert mise il piede. Urlai con le lacrime  agli occhi:
  • Vattene cazzo!!!
  • Kristen ti prego fammi spiegare
  • Vattene!!!
Ian mi fece spostare e Nina mi abbracciò. Ian uscì fuori e lo sentì urlare con Robert.
  • Che è successo?
  • Ieri io e Robert ci siamo messi insieme e ieri sera si è già portato a letto un’altra
  • Kristen io uccido Robert
  • No … sono stata una stupida
Ian entrò sbattendo la porta e mi venne vicino abbracciandomi. Lo abbracciai più forte.
Pov Robert:
  • Una birra per favore
  • Certo tenga – disse la barista dandomi una birra. La bevvi in un minuto
Sono un coglione di merda.
  • Desidera un’altra birra?
  • In questo momento vorrei solo morire
  • Mm io ti posso portare all’inferno
Sorrisi e domandai:
  • Mi ci porteresti adesso?
  • Certo – sorrisi alzandomi. Mi prese per mano e mi portò in uno sgabuzzino piccolo e buio. Accese una lampadina piccola. Sorrise dolcemente. Cominciai a baciarla insinuando la lingua dentro alla sua bocca. Mi scansai e uscì dallo sgabuzzino. Vidi Kristen che stava bevendo una birra. Gli andai dietro. Alzai una mano per accarezzarla, ma l’abbassai. Entrò Ian con Nina e mi girai dall’altra parte. La ragazza di prima domandò:
  • Perché sei scappato?
  • Scusa
  • Volevo farti andare all’inferno
  • Dammi una birra
Mi porse una birra e la bevvi.
  • Robert …
Posai la birra sul bancone e vidi Kristen con le lacrime agli occhi. Mi alzai e dissi:
  • Kristen … mi dispiace
Mi tirò uno schiaffo. Si asciugò le lacrime e mi tirò una ginocchiata nei punti bassi. Mi piegai in due per il dolore e lei sussurrò:
  • Così non le usi per molto tempo Robertino
  • A cazzo Kristen
  • Vaffanculo Robert – mi spinse e scappò via. Le corsi incontro e la bloccai per 8un polso facendola girare e sbattendola al muro. Urlai:
  • Mi dispiace okay? Che cazzo vuoi che ti dica?!?
  • Che sei un coglione!!!
  • Te lo dirò allora. Sono un coglione che non ti merita!!!
  • Dovevi dirmelo ieri
  • Lo so, ma volevo provarci
  • Ma hai fallito Robert
  • Lo so e mi dispiace
  • Con le scuse non risolvi nulla
  • Ieri sera quando sono tornato a casa c’era quella bionda e lo abbiamo fatto, ma non volevo
  • Non me ne frega nulla Robert
Presi il suo viso tra le mani e sussurrai:
  • Se mi ami dammi un’altra possibilità
Scosse la testa e sussurrò:
  • Non c’e la faccio
  • Kris ti prego
  • No Robert. Io mi sono fidata di te
  • Un’ultima possibilità
Scosse la testa. Avvicinai le mie labbra alle sue. Si spostò e disse:
  • Robert …
  • Kristen dammi un’altra possibilità
  • No e ora spostati – mi spostai e lei andò via. Vidi la biondona in macchina. Entrai e lei disse:
  • Ti aspettavo
  • Sapevi che sarei venuto?
  • Si – disse sorridendo e fece partire la macchina. Ci fermammo in un vicolo. Scese dalla macchina e feci lo stesso anche io. Cominciai a baciarla. La spogliai e mi abbassai i jeans e i boxer. La girai facendo scontrare il mio amichetto con il suo sedere. Affondai in lei facendola urlare. Strinsi i seni spingendo come un matto. Urlava tantissimo.
  • Vai ancoraaa
La spinsi al muro e cominciai a spingere di più in lei. Venni e lei sussurrò:
  • Oddio sei magnifico
Sorrisi uscendo da lei. Si girò verso di me e disse:
  • Fammi tua
Che cazzo sto facendo?
Sei un coglione Pattinson
  • Non voglio
  • Cosa?
  • Io sono innamorato e ho fatto un errore
Mi tirò uno schiaffo e andò via. Mi vestì e andai a piedi verso casa mia.
  • Robert!
Mi girai e vidi che Kristen mi corse incontro. La abbracciai e dissi:
  • Kristen ti amo
  • L’ho sentito
  • Scusa se sono stato un coglione anche prima
  • Non lo sei stato
  • Ho capito di amarti Kristen
  • Ti sei dovuto scopare quella troia per capirlo, ma va bene
  • Scusami tanto. Ti prometto che d’ora in poi non lo farò più
Sorrise. La presi perm mano e ci incamminammo verso casa mia. Entrammo e la portai in camera mia. Dissi:
  • Sul mio letto prima d’era non ci ho fatto salire nessuno
  • Davvero?
  • Si davvero – cominciai a baciarla dolcemente insinuando la lingua dentro la sua bocca. La strinsi a me e sussurrai:
  • Scusa se sono stato un coglione
  • Non pensiamoci di nuovo
  • Spero davvero di essere un bravo fidanzato per te
  • Lo sarai – la spinsi sul letto.
  • Robert …
  • Mm
  • Io sono vergine
La guardai imbarazzato.
Robert Douglas Thomas Pattinson che cosa fai?
È vergine e si fida di me.
Non la deluderò.
Sorrisi e ammisi:
  • Ah ehm credevo che tu e ehm Tom lo avevate fatto
  • No
  • Ah … io non insisto, ma sei pronta?
Scosse la testa.
  • Okay non preoccuparti bocconcino
  • Scusa
  • Ei fa nulla. Aspetterò
  • Davvero?
  • Certo
  • Grazie
La baciai dolcemente e la feci mettere su di me. Sussurrai:
  • Ti aspetterò
  • Grazie 

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Capitolo 12
*** Cameron ***


Pov Kristen:
Erano passati 4 mesi da quando io e Robert stavamo assieme. Era dolcissimo. Bussarono alla porta. Mi avvolsi l’asciugamano attorno al corpo e andai ad aprire.
  • Giorno bocconcino
  • Giorno Robert – dissi baciandolo dolcemente sulle labbra
  • Mm facevi la doccia?
  • Sinceramente si
  • E hai finito?
  • Si
  • Mm – mi diede un bacio sul collo e sussurrò:
  • Che hai fatto ieri sera?
  • Sono stata con Nina e Sue tu?
  • Sono stato con degli amici
  • Okay
  • Ah … ti portato un piccolo pensierino
  • Cioè?
  • Girati – mi girai e lui mi mise una collana. Era bellissima. Dissi:
  • Robert è magnifica
  • Sono felice che ti piaccia
  • Anche io ho una cosina per te
  • Mm e cosa – lo baciai e poi entrai dentro casa e presi il regalo che gli avevo fatto. Un’ orologio d’argento. Sorrise e disse:
  • È bellissimo piccola
  • Ti piace?
  • Vieni qui – mi prese e mi strinse a se. Sussurrò:
  • Ti amo
  • Ti amo anche io Robert
  • Entriamo amore perché non voglio condividerti con nessuno
Lo guardai sorpresa e balbettai:
  • A … amore?
  • S … si
  • Oddio Robert – gli saltai addosso cominciando a baciarlo.
  • Cosa c’e?
  • Non mi hai mai chiamato amore
  • Ehm … allora dobbiamo rimediare
  • Mm
Sorrise e entrammo dentro casa mia. Si tolse la camicia e rimase con i jeans e la canottiera nera. Me la porse e disse:
  • Mettitela – la presi e dissi divertita:
  • Chiudi gli occhi
Sorrise cgiudendo gli occhi. Mi levai l’asciugamano e mi misi la camicia bianca. Dissi:
  • Ora aprili
Aprì li occhi e si leccò le labbra. Mi accarezzò dolcemente la guancia e sussurrò:
  • Che fai stasera?
  • Serata tra donne
  • Mm non l’hai fatta ieri sera?
  • Si, ma Nina vuole parlare di Ian
  • Capito – disse dandomi un bacio.
  • E tu invece?
  • Starò con qualche amico
  • Okay
Mi prese in braccio e sorrise dolcemente. Sussurrò:
  • A che ora finisci con Nina?
  • Verso le 23 sono a casa
  • È tardi. Torna prima
  • Mi accompagna Ian non preoccuparti
  • Sicura?
  • Si amore
Sorrise e mi diede un bacio. Disse:
  • Allora verso le 23 sono qui
  • Non stai con i tuoi amici
  • Vogliono andare a uno streap club e non ho molta voglia
  • Ci vai?
  • No prima vanno ad un pub e poi vanno li. Io vengo da te okay?
  • Okay – dissi sorridendo
  • Ora vado. Ci si sente stasera
  • Okay – mi diede un bacio sul collo e sussurrò:
  • Stai bene con la mia camicia
  • Grazie
  • Me la riprendo stasera
  • Certo certo – sorrise baciandomi e andò via.
Pov Robert:
  • Allora Robert come va con Kristen?
  • Bene – dissi bevendomi un bicchiere di birra
  • Lo avete fatto?
  • No
  • E non hai voglia
  • No – mentì respirando profondamente
  • Facci altri due bicchieri di birra
L cameriera fece altri due bicchieri di birra.
  • E non hai voglia di farti qualcuno?
  • Aspetterò Kristen
  • Solo bacini vi date?
  • Si – dissi bevendo un lungo sorso di birra
  • Secondo me hai voglia
  • Smettila. Fammi un'altra birra – la cameriera mi porse un'altra birra facendomi l’occhiolino. La bevvi tutta in un sorso. La cameriera mi prese per mano trascinandomi in uno sgabuzzino. Cominciò a baciarmi. L’allontanai e dissi:
  • No
Mise la sua mano dentro ai miei boxer e cominciò a muoverla. Glie  la levai e dissi:
  • Ho detto no cazzo
  • Dai che ti costa?ù
  • Sono fidanzato
Mi prese la sua mano e me la fece mettere su un suo seno. Sussurrò:
  • Tocchi bene
  • Smettila  – uscì da li e vidi Kristen. Dissi:
  • Amore non è successo nulla
Mi tirò uno schiaffo. Gli bloccai il polso e dissi:
  • Amore mio davvero non è successo nulla li dentro
Abbassò lo sguardo e Urlò:
  • SE QUESTO NON è NULLA!
Abbassai lo sguardo e il mio amichetto si era svegliato.
Oh cazzo
Dissi:
  • Amore mio davvero te lo giuro non è successo nulla
  • E certo ti sei fatto tutto solo?
  • Amore questo è stato un errore
  • Errore?
  • Si lei …
  • Lei?
  • Kristen non è successo nulla te lo giuro
  • Non lo credere. In quello sgabuzzino mi ha fatto impazzire – mi girai incazzato nero. Urlai:
  • COSA CAZZO STAI DICENDO PUTTANA? IO CON TE IN QUEL CAZZO DI SGABUZZINO NON CI HO FATTO NULLA!!
  • Sei un bugiardo
Mi girai verso Kristen che stava per piangere. Gli accarezzai la guancia e dissi:
  • Kris ti giuro che non l’ho proprio toccata
Si scansò dal mio tocco e sussurrò:
  • Giurami che non l’hai baciata
  • Io … lei mi ha baciato
  • Sei uno stronzo Robert
  • Kristen lei mi ha baciato e mi ha toccato, ma me ne sono andato
  • Non posso saperlo questo
  • Te lo giuro
  • Mi serve tempo
  • Cucciola ti prego credimi – mi girai verso la cameriera che sorrideva. La presi per un polso e urlai:
  • DI LA VERITà PUTTANA!!
Kristen mi prese per un polso e disse:
  • Robert calmati ti prego
  • Mi ha assunto un ragazzo per farlo okay?
  • CHI CAZZO TI HA ASSUNTO!?!
  • Tom
Mi girai verso Kristen e dissi:
  • Credimi amore
  • Tom mi ha inviato un messaggio con scritto che ti stavi scopando una nello sgabuzzino
  • Non l’ho scopata te lo giuro
  • Non abbiamo fatto nulla davvero – disse la cameriera andando via.
  • Ti credo Robert
  • Menomale – dissi asciugandoli le lacrime. Sussurrai:
  • Ti amo
Mi prese per mano e andammo nello sgabuzzino. Sorrisi e domandai:
  • Che vuoi fare qui?
  • Questo – cominciò a baciarmi dolcemente. La presi per il fondoschiena e lei intrecciò le gambe dietro alla mia schiena. Sussurrai:
  • Ti amo piccola
  • Idem – misi una mia mano sotto la sua maglia mentre con l’altra la sorreggevo dal sedere. Cominciai ad accarezzare la sua pancia. Sussurrò:
  • Portami a casa Robert
  • Certo – la misi giù. La presi per mano e andammo fuori. Salimmo sulla macchina. Chiesi:
  • Vuoi che ti porto a casa o vuoi …
  • No a casa
Sorrisi e feci partire la macchina. Arrivammo davanti a casa sua. Vidi una macchina. Kristen stava per scendere. La bloccai per un polso e dissi:
  • Amore c’e qualcuno a casa
  • Ci saranno Sue e Cj
  • Quella macchina non è ne di Sue ne di Cj però
Guardò la macchina e disse:
  • È vero
Scesi dalla macchina e dissi:
  • Aspettami qui amore
  • Stai attento
  • Certo
Mi avvicinai alla finestra per vedere chi c’era dentro e vidi un ragazzo che frugava dentro ai mobili  . aprì piano la finestra e entrai dentro. Lo colsi alle spalle bloccandolo con le braccia. Domandai:
  • Che cazzo ci fai qui dentro?!?
  • Lasciami in pace!!!
  • Che cazzo vuoi da Kristen!?!
  • Cameron!! – urlò Kristen. Guardai Kristen e domandai:
  • Lo conosci?
  • Si è mio fratello 

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Capitolo 13
*** Non giudicarmi ***


  • Cameron!! – urlò Kristen. Guardai Kristen e domandai:
  • Lo conosci?
  • Si è mio fratello
  • Di a questa specie di gigante di lasciarmi stare
  • Robert lascialo stare – lo mollai e andai vicino a Kristen. La presi per mano e domandai:
  • Vuoi che resti con te?
  • Si
  • Ok
  • Cameron che cosa vuoi? – domandò Kristen stringendomi la mano
  • Lui non può andarsene?
  • Io sono il suo ragazzo e non la lascio qui – dissi a denti stretti
  •  Okay sono venuto qui perché mi servono dei soldi
  • Sei impazzito o cosa!?!
  • Mi servono 10.000 verdoni
  • Scordatelo Cameron
  • Mi servono Kristen
  • No
  • Il tuo ragazzo non vorrà sapere cosa hai fatto a 12 anni vero?
Guardai Kristen. Era rossa di rabbia. Sussurrai:
  • Kristen cosa hai fatto?
  • Okay ti darò quei 10.000 verdoni
  • Bene. Domani vengo e li voglio
  • Si, ma ora vattene
Suo fratello andò via. Guardai Kristen e sussurrai prendendoli il viso tra le mani:
  • Cosa hai fatto?
  • Nulla
  • E allora perché domani gli dai i 10.000
  • Non sono affari tua
  • Tu nhon gli e li darai Kristen
  • Robert … ascoltami è meglio che …
  • Che?
  • Che per qualche giorno non ci vediamo
  • SEI IMPAZZITA O COSA!?!
  • Robert …
  • DIMMI QUELLO CHE CAZZO HAI FATTO
  • Ho …
  • Hai?
  • Non posso dirtelo Robert … mi guarderesti diversamente
  • Kristen ti prego. Io ti amo
  • Se te lo dico mi prometti di non giudicarmi?
  • Mi stai facendo preoccupare
  • Promettimelo
Presi un respiro e annuì.
  • Quando avevo 12 anni mi piaceva un ragazzino della mia età …
  • È questo?
  • Aspetta … un giorno questo ragazzino è venuto a casa mia … siamo andati in camera mia e lui mi voleva violentare così io … ho preso un vaso che avevo sul comodino e gli e l’ho sbattuto in testa facendolo morire …
Sgranai gli occhi e domandai incredulo:
  • È la verità?
Annuì scoppiando a piangere. Mi passai la mano nei capelli e sussurrai incredulo:
  • Io non ne sapevo nulla
  • Ti prego non giudicarmi
Gli accarezzai dolcemente la guancia e sussurrai:
  • Non ti giudicherò Kristen
  • I suoi quando lo hanno scoperto mi hanno mandata un anno in carcere minorile
  • Amore ora è passato
Mi abbracciò.
  • Grazie
La baciai sulla fronte e dissi:
  • Vai a letto
  • Resti con me?
Annuì e mi prese per mano. Andammo in camera sua. Ci metemmo nel letto e sussurrai:
  • Notte
  • Notte Robert - disse dandomi un piccolo bacio sulle labbra. sorrisi abbracciandola a me dolcemente.

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Capitolo 14
*** Prima volta ***


Pov Kristen:
Mi svegliai. Guardai attorno e Robert non c’era in camera. Scesi dal letto e andai in cucina:
  • Giorno Kris
  • Cameron
  • I soldi?
  • Non te li darò. Robert sa quello che ho fatto
  • Che dolce. Mi servono però o sputtano a tutti quello che hai fatto
  • Cameron non gli ho
  • Allora lo dirò a tutti
Scoppiai a piangere.
  • TIENI I SOLDI
Robert.
  • Quanti sono?
  • Sono 20.000 e vattene – Cameron andò via. Robert mi abbracciò. Lo spinsi e urlai:
  • SEI IMPAZZITO!?! GLI HAI DATO 20.000 VERDONI!!!
  • Kris calmati. Erano falsi
  • Quando lo verrà a scoprire ti ucciderà
  • Non credo – disse dandomi un bacio
  • Non voglio che tu ti metta nei guai
  • Non lo farò amore
Sorrisi baciandolo. Mi prese per il fondoschiena e mi fece mettere a sedere sul bancone della cucina. Sussurrò:
  • Sei pronta amore?
  • Credo di si …
Sorrise prendendomi per mano e trascinandomi in camera. Si levò la maglia. Abbassai lo sguardo imbarazzata. Si avvicinò a me. Sussurrò:
  • Kristen se non vuoi …
  • Ho paura
  • Non ti farò del male
  • Giuramelo
  • Giuro – mi sdraiai sul letto. Robert si mise su di me e cominciò a baciarmi dolcemente. Mi levò i pantaloncini e cominciò ad accarezzarmi dolcemente le gambe. Sentivo la sua erezione spingere verso la mia gamba. Gli accarezzai i capelli mentre insinuai la lingua dentro alla sua bocca. Si sbottonò i jeans e se li levò. Misi le mie mani sul suo petto accarezzandoglielo. Si posizionò di più sopra me facendo scontrare le nostre intimità. Sussurrò:
  • Spero di non farti del male amore
  • Mi fido
Lo sentì sorridere sul mio collo. Mi accarezzò dolcemente la pancia fino a scendere sull’elastico delle mie mutandine. Mi alzai un po’ e lui me le sfilò. Si levò i suoi boxer e porca puttana.
  • Sei pronta davvero?
  • Credo
Spinse verso di me facendomi urlare di dolore.
  • Amore amore scusa. Ora ti farà un po’ male, ma poi passa okay?
Annuì e lui spinse dentro di me. Cominciai a piangere. Robert cominciò a baciarmi spingendo in me facendomi urlare di dolore.
  • Robert ti prego vai piano
Si fermò e disse:
  • Perdonami amore
  • Vai piano
Mi asciugò le lacrime con i pollici e sussurrò:
  • Scusami amore davvero
  • Va bene … vai piano però
  • Si amore scusami davvero
  • Okay
Cominciò a muoversi dolcemente dentro di me accarezzandomi le gambe. Le mie urla di dolore si trasformarono in gemiti di eccitamento. Le sue spinte erano dolci. Con un movimento mi fece andare sopra di lui.
  • Ti amo Kristen
Sorrisi. Mi prese per il fondoschiena e mi mosse verso di lui facendoci entrambi ansimare. Assecondavo i suoi movimenti che mi facevano eccitare tantissimo. Venni e lui cominciò a spingermi verso di lui.
  • Spostati amore
  • Devo levarmi?
  • Si … - mi levai da sopra di lui e venne ansimando.
  • Kristen è stato magnifico – sorrisi mettendomi accanto a lui. Sorrise baciandomi dolcemente. Sussurrai:
  • Come sono andata?
  • Amore è stato magnifico – sorrisi baciandolo dolcemente. Mi accarezzò dolcemente una gamba. Disse:
  • Ora devo scappare
  • No ti prego
Si alzò e disse:
  • Vorrei stare qui, ma non posso amore
  • Okay
Si mise i boxer e mi baciò dolcemente. Sussurrò:
  • Ci si sente stasera?
  • Okay
  • A stasera piccola e mangia qualcosa
  • Okay – si vestì e andò via.

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Capitolo 15
*** Mio padre.... ***


Pov Robert:
  • EI MI HAI MENTITO
Mi girai verso il fratello di Kristen. Dissi:
  • Vattene
Mi spinse contro uno scaffale del supermercato. Domandai:
  • Te ne puoi andare cortesemente?
  • Mi hai mentito. Io ora ti uccido – disse tirandomi un cazzotto in viso. Gli tirai dei cazzotti in faccia facendolo cascare a terra. Urlai:
  • VATTENE
  • Mai – uscì dal supermercato e chiamai Ian.rispose:
  • Robert dimmi
  • Il fratello di Kristen
  • Cameron?
  • Si vuole dire a tutti ciò che ha fatto
  • Ma lei non deve avere paura
  • La ha però Ian
  • Okay ammazzalo di botte allora Robert
Spensi il cellulare e entrai dentro al supermercato. Vidi Cameron comprare della birra. Dissi:
  • Ei
  • Che cazzo vuoi?
  • Voglio offrirti da bere ad un bar
  • Ci sto
  • Posa la birra – posò la birra e uscì con me. Andammo in un bar. Ci mettemmo a sedere e dissi alla cameriera:
  • Due birre per favore         
  • Certo – ci portò le birre. Domandai:
  • Che ci devi fare con tutti quei soldi?
  • Non sono affari tua
  • Amo tua sorella e farei di tutto per lei
  • Sai che mio padre è morto?
Scossi la testa e ammisi:
  • Kristen non me ne ha mai parlato
  • Mia madre sta per morire e per fare un intervento servono 10.000 verdoni
  • Kristen lo sa?
  • Ci rimarrebbe malissimo. Per nostro padre è rimasta sconvolta
  • Siete solo voi due di figli che ha?
  • Ne ha altri due, ma loro sono andati per la loro strada
  • Vorrei aiutarti
  • Ami Kristen?
  • Si certo
  • Allora non gli e lo dire. Voglio bene a mia sorella, ma se non la minacciavo non me li avrebbe dati
  • Ti aiuterò io, ma per favore lascia stare Kristen
  • Te lo prometto
  • Okay ora chiamo Kristen e gli dico che per stasera non ci si può vedere – dissi prendendo il cellulare
  • La puoi vedere
  • Allora noi ci incontriamo a mezzanotte qui
  • Okay ci sarò          
Mi alzai e diedi 50 verdoni a Cameron. Dissi:
  • Mangia qualcosa
  • Grazie. Mia sorella è fortunata ad averti come ragazzo
Sorrisi e andai via.

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