Teach me how to live

di xharrysnecklace
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Breaking The Habit ***
Capitolo 2: *** Breath Of Life ***
Capitolo 3: *** Never Let Me Go ***



Capitolo 1
*** Breaking The Habit ***


Consiglio di ascoltare "Breaking The Habit" dei Linkin Park

 

To live is the rarest thing in the world. Most people just exist.

                                                                                                                      - Oscar Wilde

Certe parole fanno male, soprattutto quando sai che sono vere. E non importa se la tua vita è perfetta, se non l'hai vissuta sarà una vita sprecata. Stiles non è mai stato felice. Ha una famiglia che gli vuole bene, una ragazza che lo ama, degli amici fedeli. Frequenta un'università prestigiosa, in cui detiene un record di esami passati con il massimo dei voti, e sa per certo che quando si laurerà avrà un posto di lavoro sicuro. Ma non è felice. Non sa cosa significhi vivere e non puoi essere felice se non vivi.  Lui vive o meglio esiste in un "Truman Show" , è tutto perfetto ma è anche tutto finto. E cosa può vuolere una persona che ha tutto se non il niente?

E' sbagliato stare in un locale ad ubriacarsi. In un locale gay. E lui sta con una donna. Ma forse per la prima volta inizia a capire cosa significhi vivere, non tanto perchè è ubriaco fradicio e c'è mezzo locale a fissarlo, ma perchè è così fottutamente sbagliato. Dio se si sente bene, così stupendamente bene. Potrebbe toccare il cielo con un dito. Non importa se ha una ragazza, se la sta tradendo. Sta vivendo e non vuole smettere.

E quando si sente prendere per i passanti dei jeans non sussulta. Perchè è giusto così. Gli piace la violenza con cui viene trascinato, gli piace come viene sbattuto al muro. Gli piacciono le fiamme verdi che divampano contornate da una striscia di cenere. Probabilmente sono gli occhi più belli che abbia mai visto. 

"Mi stai rubando la scena" si è perso a contempare i suoi occhi, non si è nemmeno accorto che gli sta parlando. "Cosa?" "Ho. Detto. Che. Mi. Stai. Rubando. La. Scena." ogni parola ben scandita da quelle labbra perfette. "Rubarti la scena?" la bellezza di quel ragazzo lo stordisce, come se fosse sott'acqua e i suoni fossero distorti. "Smettila". La voce sprezzante, l'accento californiano sparito insieme a qualunque traccia d'ironia. "Di fare cosa?" "Questo locale è mio. E' la mia area di caccia. Vattene, vattene" . Le ultime parole sembrano quasi una cantilena, un pianto di un bambino che vuole qualcosa sapendo di non poterla ottenere. "No" "Come no?" l'adone alzo lo sguardo e lui si sente avvolgere da quelle fiamme. Fiamme che non bruciano, fiamme finte.

"Vai a prenderti una preda" "Tutte le mie possibili prede sono incantate da te" "E tu? Non sei incantato da me?" la sicurezza in quelle parole sfiora l'arroganza. FiammeVerdi sorride, e Stiles pensa davvero che il suo cuore abbia perso un battito. Così tanta meraviglia in un solo uomo è surreale. "Un incantatore non può essere incantato"

 Il fuoco nei suoi occhi è bello da star male, ma non brucia. Non come le sue labbra, quelle bruciano ma non fanno male, tutt'altro. Si sente bene. E ora capisce quella frase, quella dannata frase che l'ha spinto fin là. Il fuoco è vita. E quando FiammeVerdi pone fine al bacio lui continua a bruciare e vive finalmente.

"Sei una puttana" ed è così preso dalla sua nuova consapevolezza di vita che quelle parole non assumono immediatamente significato. "Tu mi hai trascinato nel bagno di questo locale per lamentarti del fatto che ti stava rubando la scena, ovvero attirare tutta l'attenzione dei ragazzi su di me. E dopo la tua commovente scenetta mi hai  baciato". Quel ragazzo non può offenderlo mentre sta vivendo. Non può.

"Una puttana non bacia" "Cosa?" "Ti ho baciato. Una puttana non bacia mai ergo non puoi accusarmi di esserlo."

Ed è come se il suo corpo fosse sotto schock. Quel ragazzo l'ha baciato e adesso lo sta accusando di essere uno dai facili costumi. "Senti amico non so quale problema tu abbia e ad essere sinceri non mi interessa. Ma io sto vivendo ok? E non mi interessa se tu hai qualche problema di megalomania. Io adesso tornerò lì dentro e attirerò di nuovo l'attenzione di tutti su di me." "E poi che farai?" ed ecco di nuovo l'accento californiano unito a tanto sarcasmo. "Cosa? " "Dopo che avrai di nuovo attirato l'attenzione di tutti su di te, cosa farai? " . Il suo corpo che si avvicina sprigiona calore e si sente mancare il respiro. "Io non lo so" . Si sente così stupido, perchè non ne ha la più pallida idea.

"Se quello che vuoi fare è vivere lo stai facendo nel modo sbagliato. Non è strusciandoti addosso a degli idioti che vivrai, non lo farai tradendo la tua donna. Non è infrangendo le regole che si vive." mentre gli sussurra quelle parole, gli accarezza piano la guancia. "E come si vive allora?" "Vuoi che te lo insegni? " "Si."

E' strano come due ore prima stesse baciando Aubrey e ora sta baciando questo ragazzo di cui non sa nemmeno il nome. E' strano, ma non sbagliato. Come se tutte le sue scelte fino ad allora l'avessero portato a quello. A baciare quel ragazzo.

"Seguimi" "Cosa? " "Vuoi che ti insegni a vivere no? Allora, seguimi" . FiammeVerdi è così bello quando ride, ride della sua goffagine, ride quando lo bacia e lui si deve aggrappare a qualcosa perchè si sente male quando lo sfiora, ride quando raggiungono il parcheggio e lo sbatte contro la sua macchina, ride della sua espressione stupita perchè fare sesso in una macchina non è certo un suo ideale.

"Io non ho mai..." "Fatto sesso in macchina?" "No, fatto sesso con uomo" "Lo so" "Come fai a saperlo? " "So riconoscere una verginella quando la vedo" . Ed è bello anche quando gli fa l'occhiolino, talmente bello da dimenticarsi dell'insulto. "In ogni caso non faremo sesso in macchina. E' squallido. Non meriti questo" Ed è bello anche quando si sporge a baciarlo, lentamente. E' bello quando guida con una serietà inaudita. E' bello quando lo trascina nel suo appartamento. E' bello quando lo spoglia con calma "perchè lui merita tutto il tempo del mondo" a quanto dice. Ed è così bello, sempre, qualunque cosa faccia.

"So che sei vergine e non hai esperienza in fatto di uomini, e ti giuro che se tu sapessi come fare ti lasciarei il comando di tutto ma..." "Va bene, mi fido" "Non voglio farti male ma sarà inevitabile" "E' tutto ok".

E' ora non è tutto ok, fa male e vorrebbe soltanto smettere di provare così tanto dolore. Ma gli ha detto che si fida e lo lascia fare. Ed' è vero che si fida, si fida di lui. Si fida della sua voce, dei suoi baci, di ogni suo piccolo gesto. 

E ora sta bene, sta bene in quel letto sfatto con quell'odore persistenete sulla sua pelle. Con quegli occhi che lo guardano per capire come sta, e gli sorride per dire che sta bene. 

"Quindi è questo vivere?" "No. Noi abbiamo fatto sesso. Il sesso non merita niente" "Vuoi dire che mi hai scopato come un cane in calore per niente?" "No, non per niente" "E allora perchè l'hai fatto?" urla esasperato. Vuole solo piangere, urlare e piangere. "Volevo farti capire che tu non sei fatto per il sesso. Sei una creatura pura." 

"Ti odio" "Non è vero e lo sai. Sei arrabiato. Stai male. Non sei abituato al sesso, a quanto può fare schifo. Volevo farti capire questo. Tu meriti molto di più. Ora rivestiti e torna dalla tua ragazza" "Come fai a sapere che sono fidanzato?". Asciuga velocemente una lacrima prima che l'altro lo veda, tentativo vano. Gli si avvicina e gli prende la mano. "Hai il segno dell'abbronzatura di un anello sulla mano destra" "Hai buon occhio" riesce a strappargli un sorriso. "Anche se riuscissi a sollevarmi da qua non potrei tornare da lei." "Per i sensi di colpa? " "No. Sono uscito questa sera per scappare dalla mia vita, per imparare a vivere" . 

"Dimmi il tuo nome" "Stiles" "Bene Stiles, dormirai qua, io vado in salotto. Domani ti rivestirai e te ne andrai." . Trova a malapena la forza di annuire.

Aveva ragione, il sesso fa schifo. Si sente sporco e ha la nausea. Rivestirsi è una tortura, tutto il suo corpo duole. E quando sta per uscire da quella casa, con FiammeVerdi che dorme sul divano, sente la sua voce.

"Una volta che inizi a vivere non puoi più smettere. Continua la tua vita Stiles" un sorriso amaro sfocia sulle labbra del ragazzo.

"Io non so il tuo nome" e quando apre gli occhi il verde non è più una fiamma impetuosa ma un placido lago. "Stiles tu non sei fatto per il sesso. Dovresti andartene" "Voglio sapere il tuo nome prima" "Ho promesso di insegnarti a vivere. Significa che ci rivedremo. Forse allora saprai il mio nome".

 

Author's Corner

Normalmente scrivo solo One-Shots ma mi è venuta l'ispirazione per questa Fic e dopo due settimane ecco il primo capitolo. Questo capitolo è ispirato alla canzone (se leggete la traduzione capirete) ma non è una Song-Fic. Teoricamente avrei dovuto postare 3 ore fa ma ho avuto problemi di betaggio. Anyway, il prossimo capitolo verrà postato venerdì prossimo alle 19:00. La Fic è composta da 3 capitoli in totale, più un Extra che verrà pubblicato come One-Shot. Ovviamente se piacerà e se avrò almeno una piccola recensione.

-Jules

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Capitolo 2
*** Breath Of Life ***


Consiglio di ascoltare Breath Of Life di Florence And The Machine.


L'amore va nel profondo, il sesso solo qualche centimetro.                                                                                                   

                                                                                                              -Fabio Volo.

Ritornare alla vita di tutti i giorni è quasi inconcepibile. Andare avanti dopo quella notte. FiammeVerdi aveva ragione, non smette di vivere. Tutte le emozioni che provava mentre faceva sesso con lui sono ancora lì, come una seconda pelle che non si stacca mai. 

E fa male. Fa male il rifiuto ricevuto. Fa male dover mentire ad Aubrey. Fa male la consapevolezza che non rivedrà mai più quel ragazzo. Fa tutto troppo male. 

Il sesso fa male. 

Vorrebbe semplicemente farla finita, far smettere al suo cuore di propagare dolore ad ogni battito, far smettere alla sua testa di ripetergli quelle parole costantemente.

 E quando tutto sembra tornale normale, niente cuore che duole, niente parole in testa, quelle dannate fiamme tornano a bruciare tutto. 

E Stiles non ce la fa a dirgli di no. Non ce la fa a non farsi trascinare dentro, di nuovo, in quel bagno. Non ce la fa a non farsi baciare. Non ce la fa a non salire su quella macchina. Non ce la fa a non gemere quando inizia a sbottonargli la camicia in ascensore. Non ce la fa a non ridere quando non riesce ad aprire la porta di casa sua "tanto la mia ragazza è fuori città" . Non ce la fa a non spogliare il suo adone in fretta, "perchè il suo corpo è un tempio e lui deve venerarlo". Non ce la fa a non arrossire quando lo prepara. Non ce la fa a non urlare di dolore quando entra. Non ce la fa ad impedirsi di piangere quando FiammeVerdi gli sussurra che gli dispiace per il dolore che gli sta causando. Non ce la fa a non tenerlo stretto a sè quando viene. Non ce la fa a non sentirsi completo quando sente il suo sperma scendergli lentamente tra le cosce. Semplicemente non ce la fa.

Si sente felice. Felice delle loro mani unite. Felice dei loro respiri spezzati. Felice che non se ne vada, per ora. Un sorriso amaro increspa le sue labbra.

"Perchè sorridi?" la voce di FiammeVerdi è ancora più bella ora. "Sorrido perchè tu appena mi addormenterò te ne andrai. E con alte probabilità mi sentirò di nuovo male. Avevi ragione il sesso fa schifo, ma se è con te potrei anche sopportare ogni malessere, sia fisico che psicologico. Potrei sopportarlo, per vederti ancora, potrei." 

Lo vede annuire. Non sa cosa pensare. 

"Non era sesso" "Cosa? " "Nell'esatto momento in cui hai sentito di nuovo il bisogno di me, quando hai ceduto, non era più sesso." "Abbiamo fatto l'amore? " "Si."

 FiammeVerdi ride. Al cospetto di quell'uomo si sente come un bambino. Quell'uomo che conosce da meno di due settimane, quell'uomo con cui ha fatto sesso. Quell'uomo con cui ha fatto l'amore. 

"Cosa è cambiato? Quale è stato il motivo per cui fosse amore e non sesso? " "Il sesso è fine a se stesso, senza nessun'altro scopo che avere un orgasmo. L'amore è il bisogno di appartenersi, di sentirsi un tutt'uno con la persona che ami. E' affrontare la paura di dare senza ricevere. Quando i nostri occhi si sono incrociati per la prima volta è stato un colpo di fulmine, null'altro che semplice attrazione fisica. Ma quando sei tornato da me, ho capito. Ho capito che sei destinato ad essere mio. Per questo dico che è stato amore, perchè noi ci apparteniamo." 

Sono le parole più significative che abbia mai sentito. E forse dovrebbe essere spaventato ma non lo è. Come può esserlo? 

Ogni risposta è scontata dopo quella dichiarazione. Non ci prova nemmeno a parlare. Probabilmente anche salirgli a cavalcioni sulle cosce e baciarlo è scontato, ma non importa. E non crede che a FiammeVerdi gli dispiaccia poi tanto.

"Aspetta un attimo. Io non so ancora il tuo nome" e sinceramente avrebbe preferito continuare a baciarlo e magari anche qualcosa di più, ma è stanco di affibbiargli nomignoli solo perchè non vuole dirgli il suo nome.

"Lo saprai quando ti insegnerò a vivere" "So già come si vive" "Allora dimmelo" lo guarda con aria di sfida, con quello dannate fiamme che si ritrova al posto degli occhi. "Vivere sei tu".

Riprende a baciarlo, a scorrere le dita sui suoi addominali perfetti, a stringere i suoi capelli, a rifare l'amore con lui.

"Stiles" "Dimmi" in realtà vorrebbe solo dormire. "Derek. Il mio nome è Derek" . Spalanca gli occhi di riflesso e incontra quelli verdi dell'altro intenti a fissare qualunque cosa che non sia lui, come se fosse imbarazzato. No, è proprio immerso nell'imbarazzo. "Guardami Derek" e con uno sbuffo il ragazzo lo guarda. 

"Mi piace il tuo nome. Mi piace la lingua che sbatte sui denti sul suono della D, mi piace la lingua che si arrotta sulla R, mi piace il suono duro della K. Derek, mi eccita." gli sussurra all'orecchio, lo sente fremere sotto di sè. 

Non sa nemmeno quando si sono addormentati, sa solo che si risveglia con le braccia di Derek intorno alla vita e un sorriso ebete sulle labbra."Buongiorno" e si spaventa un po' perchè, sul serio, come diamine ha fatton ad accorgersi che si è svegliato? "Come hai fatto a capire che ero sveglio? " "Il tuo battito non era più regolare e le tue ciglia mi hanno solleticato la spalla" si china per baciarlo ma si sposta.

"Stiles? " "Scusa ma odio i baci mattutini, sinceramente odio anche parlare a due centimentri dalla faccia di qualcuno di mattina" "Perchè? " "Non è una cosa carina sentire il sapore o l'odore di topo morto in bocca a qualcuno" "Ma davvero? Vedrò di migliorare il mio sapore allora" e Stiles è confuso. Lo vede calarsi sotto il lenzuolo e credi di inizare a capire cosa abbia in mente. Ne ha la conferma quando sente le sue labbra lasciargli piccoli baci sull'interno coscia. "Si preannuncia una buona giornata" .

E in effetti lo è. Stanno in quel letto tutto il giorno, ne escono giusto il tempo per mangiare e andare al bagno. E ora sono di nuovo là, su quel letto.

"Derek" "Si? " "Baciami". Adora fare l'amore con Derek ma i suoi baci sono quelli la vera droga e lui non vuole farne a meno. 

"Stiles" "Si? " "Ti va di rifare l'amore? ". E Stiles ride, ride. Davvero chi non vorrebbe fare l'amore con uno come lui. Sono talmente presi da loro che non si accorgono della porta dell'appartamento che viene aperta, dell' "Amore sono a casa" detto da una voce femminile, dei passi dal corridoio.

"Stiles? " "Aubrey? " .

 

Author's Corner

Mi scuso per la mezz'ora di ritardo. Sono un mostro ma ho avuto un problema di betaggio, perchè per mia zia innaffiare è più importante. Anyway, devo dirvi due cosucce e poi vi lascio in  pace. La prima è che non so di chi sia la frase iniziale, l'ho presa da un libro di Fabio Volo (che non ho nemmeno mai letto ma solo sfogliato in realtà) ma non so se è sua, se qualcuno lo sa, lo prego di informarmi e colmare questa mia lacuna. Seconda cosa, che ho dimenticato di dire nello scorso capitolo, il nome Aubrey è preso dal personaggio di Aubrey Miller di "The First Time" , dove il nostro amato Dylan è co-protagonista. Per chi non l'avesse visto, andate a vederlo perchè Dylan è meraviglioso e poi c'è quella gran gnocca di Britt Robertson, che è una meravigliosa attrice oltre che essere bellissima. Bhè ora vi lascio, ricordandovi che il prossimo capitolo sarà l'ultimo e verrà caricato venerdì prossimo alle 19:15 (mi prendo un po' di anticipo) . O per chi non avesse visto gli Young Hollywood Awards, dove il cast ha ricevuto un premio come "Best Ensamble" , c'è stato un momeno Hobrien. Si sono guardati quando T-Pose diceva che tutti dentro al cast si amano. Quei due sono stati la mia più grande fonte d'ispirazione per la parte fluffosa del capitolo.

-Jules

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Capitolo 3
*** Never Let Me Go ***


Consiglio di ascoltare Never Let Me Go di Florence And The Machine.

 

If you love two people at the same time, choose the second one. Because if you really loved the first one, you wouldn't have fallen for the second.                                                                                                                                                                                                                                                                                                         - Johnny Depp.

"Puoi stare qui finchè vuoi"

La voce di Derek lo riscuote dai suoi pensieri. Non ha la più pallida idea di come siano arrivati al suo appartamento. 

"Aubrey posso spiegarti" "Non voglio sentire nessuna scusa! Vattene da questa casa! Tu e lui." "Aubrey, per favore"  "Va via! Non ti voglio più rivedere" "Stiles andiamo" "Ecco bravo segui il consiglio del tuo amico. Ti odio Stiles. Mi hai rovinato la vita."

I ricordi dovrebbero riscaldarti dentro, spandere un calore piacevole in tutto il corpo. Dovrebbero. Invece Stiles sente come se un gelido vento gli stesse strappando le carni.

"Grazie" .

Il bagno di Derek è bianco, completamente. Un bianco così puro, puro come lui non è più, come forse non è mai stato.

Quando torna nella camera da letto, Derek è lì, che lo guarda come se fosse la cosa più bella del mondo. Si sente così sporco. E si odia quello che vuole fargli.

Vuole fare sesso con lui.

"Stiles" "Stai zitto Derek" .

E lo bacia. Un bacio volgare. Un bacio senza amore.

E fanno sesso tante volte, troppe. Ma non è mai abbastanza, vuole provare quanto più dolore fisico possibile. 

"Fammi male" "No" "Ti prego Derek" "Non potrei mai farti male" "Piuttosto ironica come cosa, non trovi? Mi hai rovinato la vita. La mia vita perfetta.Avevo una ragazza che mi amava e che amavo, una delle migliori carriere universitarie di sempre e..." "E cosa? Sentiamo. Di cos'altro mi vuoi accusare? " "E' tutta colpa tua" "No vedi è proprio qui che ti sbagli. Non ho fatto proprio niente. Ti ho lasciato libero di fare qualunque cosa. Non ti ho mai impedito di andare all'università e tenere il tuo amato record. E tu cosa hai fatto? Sei stato qui a crogiolarti nel tuo dolore. O e si ho ben visto quanto tu ed Aubrey vi amavate. Così tanto da portarti a scopare con me. Se la tua vita era così perfetta perchè sei andato in quel locale? Perchè hai fatto sesso con me? E sentiamo perchè dopo mi sei venuto a caercare? " "Non darmi colpe che non ho. Se non fosse stato per la tua megalomania di certo non mi troverei qua. E proprio tu mi fai la predica? " "Per quale motivo non potrei? " "Perchè tu, oltre ad essere uno dei peggiori megalomani esistenti, sei una puttana. E non mi interessa se baci le persone, per qualche tua stupida teoria. Lo sei, sei una puttana Derek" "Sarò una puttana ma non ho bisogno di nessuno per vivere".

"Vivere sei tu".

Credeva di conoscere le varie sfumature degli occhi di Derek. Conosceva le Fiamme che bruciavano tutto con la loro passione. Conosceva le acque del placido Lago che spegnevano ogni cosa con la loro calma. Eppure quella sfumatura non la riconosceva. Era come se quel vento gelido stesse creando una spirale di foglie. Foglie di eucalipto.

"Non mi piace litigare con te Stiles" "Neanche a me".

Sente Derek poggiare il mento contro la sua spalla e si ritrae.

"Non mi toccare. Mai più" "Stiles" "Mai più" .

La sua voce è tagliente, come quel vento.

Derek mente continuamente a sè stesso. Mente, quando finge che vada tutto bene. Mente, quando si dice che tutto quello finirà. Mente, quando finge che non gli importi di quanto in realtà Stiles gli manchi.

Quanto gli manchi baciarlo, intrecciare le loro dire, fare l'amore.

Spera che torni tutto normale, ma sa che non sarà mai così.

E' assurdo dormire con la persona che ami senza poterla stringere a te.

Ogni notte Stiles urla. Urla per gli incubi. E Derek vorrebbe abbracciarlo, dirgli che va tutto bene, che è con lui e niente di brutto può più accadergli. Ma non può.

Se solo ci provasse Stiles si allontanerebbe ancora di più da lui. Non lo sopporterebbe.

E' passato più di un mese da quando Aubrey l'ha cacciato di casa. Un mese che dorme nel letto di Derek senza toccarlo. Un mese che non fanno l'amore.

"Derek" "Dimmi" "Posso dormire vicino a te stanotte? " "Sempre" .

Sentire di nuovo la pelle di Stiles a contatto con la propria lo fa sentire meglio.

Forse si sbagliava, forse le cose stanno ritornando come prima. Derek ci crede davvero. Ci crede anche solo se passano poche ore.

E quando Stiles si sveglia e lo allontana fa male. Fa male perchè ci aveva davvero creduto.

Sembra che quella notte non sia mai esistita.

Derek torna ad andare in giro per locali. Stiles rimane nel letto a gambe incrociate, fissando il vuoto.

Condividono un appartamento da mesi ed è come se fossero due estranei.

Stiles scrive. Scrive quello che succede, quello che fa, come si sente. Scrive ogni cosa che gli viene in mente. Scrivere lo aiuta.

Piano piano ricomincia a prendere in mano la sua vita. Ricomincia a vivere. Perchè è certo che lui ha smesso, nell'esatto momento in cui voleva fare sesso con Derek.

Sesso e non amore.

Aubrey è stata importante ma Derek lo rende felice. Anche il solo vederlo camminare da una stanza all'altra lo rende felice.

E soffre. Soffre perchè ogni sera Derek va a "caccia" e fa sesso con talmente tante persone che è impossibile contarle. In realtà non vuole nemmeno provarci.

Il dolore lo purifica, una catarsi necessaria. Necessaria per capire. Per capire che prima era innamorato di quello che Derek simboleggia. L'indipendenza, la sicurezza in sè stesso, l'arroganza. Ora è innamorato di lui.

E quando una sera gli prende la mano, prima che afferri la maniglia della porta per uscire, non si trattiene più.

"Ti amo Derek" .

Si sente male sotto il suo sguardo. Si sente male al fatto di un possibile risposta negativa.

"Penso che stasera resterò a casa" .

E va bene. Non è un "ti amo" ma è qualcosa. Qualcosa di positivo.

E' difficile riniziare a convinvere.

Lentalmente tutto riacquista un senso. Niente è come prima, ma infondo è meglio così.

Ogni notte dormono un poco più vicino della precedente. Dopo mesi in cui non si sono sfiorati è strano tornare a toccarsi. Strano ma bello.

Stiles conosce tutte le sfumature che gli occhi di Derek assumono ma quella che preferisce in assoluto, è quella del turbinio di vento e foglie.

Le foglie di eucalipto sono simbolo di fiducia reciproca. Si sente così fortunato a sapere che Derek si fida di lui.

Una notte quando le loro mani sono di nuovo intrecciate, Derek gli racconta una storia. Parla di un filo rosso che collega le anime gemelle.

Stiles è affascinato da quelle parole.

"Si dice che quando finalmente la ricerca della tua metà è conclusa, il filo si mostri alle due persone" 

"Derek a me pare di vederlo" "Anche a me".

Il filo è un legame indissolubile. Niente potra mai spezzarlo.

"Non lasciarmi mai Stiles" "Mai Derek, mai" .

 

Author's Corner

Scusa immensamente per il ritardo di un'ora e un quarto. Ma sono in ansia da pre-viaggio. Bhè ecco la fine di questa storia. Ringrazio chi ha seguito questa storia, chi l'ha messa nei preferiti e le due bellissime persone che hanno recensito. La One-Shot che sarebbe una sorta di Missing Moments di questa FF verrà pubblicata o il 16 agosto o il 30. Essendo in viaggio non saprò con certezza quale dei due ma direi che è più probabile il secondo. Grazie a tutti.

-Jules

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