Fred e Mione , il rosso e la riccia

di LilyGranger
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quel che da a tutto un inizio ***
Capitolo 2: *** Il Rosso c'è.. ma la riccia ? ***
Capitolo 3: *** Cap. 2 : Di Hermione..Non di Angelina.. ***
Capitolo 4: *** Lo strano caso di Hermione Granger ***
Capitolo 5: *** l'inizio di una storia d'amore... ***
Capitolo 6: *** L'uscita ad Hogsmeade ***
Capitolo 7: *** Abbracci e confidenze ***
Capitolo 8: *** Grida in Sala Comune ***
Capitolo 9: *** Un Bacio. ***
Capitolo 10: *** Un bacio tra fratelli. ***
Capitolo 11: *** Il pulsante ***
Capitolo 12: *** M'importa di te ***
Capitolo 13: *** Leggiadri fiocchi di neve. Fine. ***



Capitolo 1
*** Quel che da a tutto un inizio ***


-Emmh.. scusate...- sibilò Hermione fra i denti stretti e il capo chino -..Ma qui c’è qualcuno che vorrebbe studiare, non so se lo sapete ma la biblioteca serve a questo e non a...- Alzò il capo e fece un cenno con la mano verso di loro. Fred, imbarazzato si scansò da Angelina che ancora più rossa in viso si affrettava a richiudere alcuni bottoni della camicia e a cercare la propria cravatta.
-Oh bè dai Mione lo sai, quando c’è passione..- scherzò Fred.
Hermione lo guardò di sottecchi  - Potresti subire conseguenze per questo, lo sai vero ?-
-Si lo so ma tanto tu farai in modo che non succeda ,vero.. ? – chiese il rosso con il suo solito sorriso sornione. Hermione rimase in silenzio a perdersi in quel sorriso tanto sincero che alla fine non potè far altro che sospirare  - Oh e va bene! Ma solo per questa volta Weasley e non chiamarmi più Mione! Angelina la cravatta sta sotto la sedia-
 
 
-Hey Mione..- sussurrò Fred Weasley una volta accostato al viso della ragazza.
-Fred, ti scongiuro, ti supplico, t’imploro, almeno qui! Fammi studiare almeno qui, sulla mia bella poltroncina vicino al camino e il libro di Trasfigurazione in grembo! – rispose un Hermione sull’orlo dell’esasperazione. Ma Fred, che ormai aveva imparato a conoscerla, non ci fece caso. Anzi continuò a parlarle con il solito sorriso.
-Grazie per non aver fatto la spia..sai per la biblioteca intendo-
Hermione dubitava seriamente che se avesse fatto la spia, Fred Weasley ne sarebbe stato dispiaciuto, dato che come ogni ragazzo amava vantarsi delle sue conquiste, ma ad ogni modo gli sorrise in tutta risposta. Quel sorriso però, fu interpretato dal bel Weasley come un invito a sedersi e un’autorizzazione ad interrompere ufficialmente Hermione Granger, e dico HERMIONE GRANGER, dallo studiare.
-Allora...- sospirò – Come va con Ronnie  ? –
Fortuna volle che Hermione non stesse sorseggiando nulla al momento, altrimenti la bella divisa del bel ragazzo dai bei capelli rossi, sarebbe stata alla pari con uno straccio bagnato.
-Co-cosa ?? – balbettò Hermione, le cui gote erano diventate rosse quanto il colore della sua Casa.
- Dai su, ormai che ti piace l’ha capito mezza scuola- Continuò Fred decisamente divertito.
“ Ma ora basta eh ! “ Hermione decise di darsi un po’ di autocontrollo, DOVEVA darsi un po’ di autocontrollo...
-Ti annoi per caso Weasley ?- sviò lei.
- Oh andiamo con me puoi parlarne!-
- Giusto prima, a cena, non ti lamentavi di quanti compiti dovessi ancora fare ?-
Fred stava per rispondere, probabilmente avrebbe usato una delle sue solite frecciatine, Hermione lo sapeva,  ma non ne sarebbe mai stata certa visto che in quel momento si unì alla conversazione anche un qual certo gruppetto di baldi giovani, quali  Ron Weasley, Harry Potter, George Weasley, Ginny Weasley e Nevill Paciock.
-Di che si parla ragazzi ? – domandò innocentemente Harry.
E fu in quel momento che Hermione divenne più rossa dei capelli di Molly Weasley.
-Oh emmh..di..-
“ Ecco, ci risiamo” pensò Hermione “ Ogni volta che sono nervosa balbetto, ma che cavolo! Sono , a detta di alcuni, la strega più brillante della mia età, prefetto di grifondoro e BALBETTO”.
-Stavamo parlando di quanto le effusioni tra me e Angelina fossero troppe- disse prontamente Fred che dopo continuò a parlare, rivolegendosi ad Hermione.
- Scusami Hermione, vedremo di essere un po’ più discreti, promesso- disse con un tono falsamente dispiaciuto.
“ Cavolo quel ragazzo potrebbe fare l’attore!”
E allora lo fece, Hermione, fece quella cosa che diede inizio a tutta la nostra storia. Sorrise. Ma non fece uno di quei sorrisi di circostanza, d’imbarazzo, d’isteria, di divertimento. No era un sorriso sincero, estremamente sincero e anche...felice. Fred Weasley , il re dei sorrisi, non ne aveva mai visto un più bello. Ne rimase tanto incantato che cominciò a fissarla, finchè una frase infelice uscì dalla bocca di Ron.
-Beh Mione, gli innamorati sono così, ma tu non puoi capire, giusto ? –
Silenzio, il più gelido, calò in quel momento fra il gruppetto.
Hermione, rigida, si alzò di scatto dalla poltrona non curandosi di quel che era successo al suo povero libro cadendo. Con le lacrime agli occhi, la voce tremolante e un tono freddo disse
-Devo andare a fare il giro di ronda-
-Vengo con te- disse Ron, che effettivamente era anch’esso prefetto
-NO. No , vado da sola- e detto questo, scappò via.
- Sei un idiota!- Disse Fred al fratello,  senza nessuna traccia d’ironia sul volto.
Hermione camminava rapida per i corridoi della scuola ormai deserti. Per una volta, il giro di ronda del prefetto si era  rivelato una piacevole distrazione.
Camminare fra quei corridoi riempiva sempre Hermione di un senso di serenità. La storia di qui erano intrise quelle mura, il rimbombo dei suoi passi svelti, persino l’odore la rassenerava. Tutto pullulava di una magia invisibile, diversa da quella che imparava sui libri, a Pozioni o Incantesimi, era la magia di Hogwarts. Era Hogwarts.
Eppure le parole che aveva detto Ron, l’avevano ferita
Gli innamorati sono così, ma tu non puoi capire”
No, perchè lei era Hermione Granger, il topo da biblioteca, la ragazza più intelligente del suo corso,la strega più brillante, ma niente di più. Era solo Hermione Granger.
Eppure le sarebbe piaciuto essere di più che un nome. Le sarebbe piaciuto essere considerata una ragazza capace di amare e pensare a cose frivole. Ma no lei doveva essere la solita Hermione Granger.
E così, per la prima volta che camminava in quei  corridoi, timide lacrime scivolavarono calde sulle sue guance .

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Capitolo 2
*** Il Rosso c'è.. ma la riccia ? ***


La mattina dopo, si presentò a Ron Weasley una spiacevole situazione.
Non che ci fosse qualcosa di diverso in Sala Grande, o al tavolo dei Grifondoro. Tutti si abbuffavano di uova, bacon e quant’ altro. Tutti parlavano .Tutti ridevano.
Si , sarebbe stato tutto normale, se uno dei due soggetti più chiassosi di tutta la tavolata non stesse con aria cupa a ispezionare il suo cibo.
Così, Ron, fece un profondo sospiro e si accomodò vicino ai gemelli Weasley.
-Cos’ha Fred?- chiese rivolto a George.
-Non ha dormito tutta la notte- bisbigliò George in risposta  – Sospetto che sia colpa di qualche ragazza..-
-Oh sta zitto George!- sbottò Fred.
Ma George continuò imperterrito. – Vedi ? Secondo me c’è qualcosa che non va con Angelina-
-Va tutto bene con Angeli...hey aspetta perché devo dare spiegazioni a voi ? Che razza di pettegole!- disse Fred che pian piano stava tornando al suo solito colorito, e al suo solito sorriso. Una volta che si fu guardato intorno però notò che mancava  una qual certa ragazza...
-Hey Harry dov’è Hermione ? – chiese al ragazzo dai capelli corvini che si era appena seduto accanto a Ron.
-Ah non lo so fors..-
-L’ho lasciata in Sala Comune, non le andava di fare colazione oggi.- Lo interruppe Ginny che, lanciando un’occhiataccia a Ron aggiunse - Magari per una QUALCHE frase che ha detto un QUALCHE ragazzo...-
- Per Merlino! Ancora con questa storia ?? Vi comportate come se non la pensaste anche voi come me. Andiamo è Hermione, lei non prova cose da ragazze, lei non è...una ragazza..-
-Ah no, e cosa sarebbe allora Ronald ? – rispose Ginny con un tono sempre più  minaccioso.
-Beh lei è... Hermione!- borbottò Ron.
E in quel momento, si sentì un gran tonfo sul tavolo. Tutti gli interessati si girarono verso Fred Weasley che si era alzato di scatto battendo i pugni sul tavolo.
-Si che è una ragazza ok ?? Un ragazza anche molto cari..UNA RAGAZZA! E dovresti smetterla di comportarti così, perché non puoi nemmeno immaginare quanto tu sia fortunato, razza di gufo rimbambito!- sbottò il gemello F.
Resosi conto all’improvviso di quel che aveva appena detto,Fred  si congedò con non poco imbarazzo. Ma George  gli diede man forte. Si perché George aveva letto fra le righe, aveva capito quei pensieri ancor prima che fossero formulati. Aveva visto in quei occhi, quei occhi tanto simili ai suoi, tutto quello che c’era da vedere.
-Esatto Ron, dovresti aprire gli occhi! Fred, aspettami.-
Pochi secondi più tardi, e dopo un’estenuante corsa, George raggiunse il suo gemello fra i corridoi dell’imponente castello.
-Certo che a volte Ronnie è più idiota della Umbridge eh? – Provò a scherzare, ma Fred continuava a camminare con le gote rosse e la fronte aggrottata .
-Fred, si può sapere che ti prende ? – chiese con aria preoccupata, tanto preoccupata che il fratello si costrinse a fermarsi e a specchiarsi nei suoi occhi.
-Non lo so, Georgie! Davvero non ci capisco più niente...-
- Non è Angelina che non ti ha fatto dormire stanotte, vero ? – sorrise George.
Fred non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo.
-Era la Granger,vero ? –
Annuì
-Ti piace- sentenziò allora George.
-No che non mi piace!- protestò Fred.
-Non era una domanda, Freddie. Io vado a stuzzicare un po’ Harry, ti lascio da solo. Anzi, so che saprai dove trovarla un po’ di compagnia, dovrebbe stare ancora lì- sorrise George prima di scomparire nuvamente fra i tavoli della Sala Grande.
E Fred rimase a borbottare da solo, mentre le sue gambe lo portavano in giro per la scuola.
-Io con la Granger, ma siamo impazziti ? E’ come una sorella ormai! Sarebbe come mettersi con Ginny, giusto?- E mentre parlava, si ritrovò di fronte al quadro della Signora Grassa.
-GIUSTO ??-  chiese irritato di fronte alla donna ritratta, che, colta contropiede e quindi abbastanza sorpresa, si limitò a fare spallucce.
In quel momento, sbucò dal quadro in tutta carriera un’ Hermione Granger completamente diversa. Il suo viso, che in genere era truccato solo con un po’ di matita sugli occhi, presentava ora diverse caratteristiche. Gli occhi erano incorniciati dalla solita matita,più una grande dose di mascara e ombretto, le labbra erano colorate da un tenue lucidalabbra color pesca e la sua pelle (“ la sua splendida pelle” pensò Fred) era coperta da uno strato di fondotinta. Ma la ciliegina sulla torta erano i suoi capelli. I suoi bei boccoli erano stati domati e trasformati in una lunga cascata di capelli lisci.
Fred Weasley non poté far a meno di chiedersi se fosse davvero Hermione Granger.
-Hey Fred, con chi parlavi ?- chiese innocentemente lei.
Ok si era Hermione, Fred avrebbe riconosciuto la sua voce fra 1000.
E così, una volta constatato che fosse effettivamente Hermione Granger la ragazza che aveva davanti , Fred Weasley non poté far a meno di rimanere a bocca aperta.
-Tu..io ..cioè..waw ! Sei..diversa- riuscì a dire dopo uno stato in cui la sua espressione si avvicinò di molto a quella di un vegetale.
Hermione arrossì graziosamente, e prendendo una ciocca di capelli rispose:
-Oh beh,mi sono...rinnovata un po’. Ti piacciono i capelli ? – chiese raggiante la Granger, ma Fred non rispose. Continuò invece a fissar il volto della ragazza finché non fu interrotto dall’arrivo di Ron, Ginny , Harry e George.
- Waw Hermione, sei stupenda!- dichiarò Ron. A quelle parole Hermione diventò ancora più rossa.
-Grazie Ronald- sorrise.
Ginny cominciò ad ammirare il trucco, Harry, dopo qualche complimento, sgattaiolò da Cho, Ron rimase a fissare Hermione come se fosse la prima volta che le vide e Fred....Fred cominciò a fissare Hermione come se non riuscisse più a vederla.
Che fine avevano fatto i suoi bei ricci ?
Dov'era il naturale colore del suo viso e delle sue labbra ?
Fred, capì che la vecchia Hermione, gli sarebbe mancata. E allora lo capì. Capì quello che il gemello aveva colto ancor prima.
Capì di essere cotto di Hermione Granger.
La vera Hermione Granger...

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Capitolo 3
*** Cap. 2 : Di Hermione..Non di Angelina.. ***


Quando ,tornata dal giro di ronda, Hermione entrò nella sala comune ancora illuminata e lì trovò la sua amica, la sua cara amica, seduta sul divano con una coperta e un pacchetto di patatine aperto accanto, non potè fare a meno di trattenere un sorriso.
-Ginny...-
- Pensavo volessi parlare un po’..- sorrise la piccola Weasley, che ormai tanto piccola non era.
-Ginny è tardi...- provò a ribattere Hermione.
- Si e tu hai gli occhi gonfi –
- E’ più importante svegliarsi presto la mattina, non credi ? –
- No non credo- sorrise Ginny – Dovresti proprio rivedere le tue priorità sai ? –
Hermione si arrese, ricordandosi di non mettersi mai contro un Weasley, maschio o femmina che sia. Beh fatta eccezione per Ron ovviamente . Sospirando si lasciò cadere sul divano accanto all’amica e tutta rannicchiatà cominciò a fissare le scoppiettanti fiamme del camino.
-Mio fratello è un deficiente! – esclamò Ginny dopo un lungo silenzio
- No Ginny, sono io la stupida. E’ colpa mia, sono io che ho permesso che venisse fuori quest’immagine di me-
-Non dire così..-
-No Ginny ascoltami.- per la prima volta da quando si era seduta, Hermione incontrò gli occhi dell’amica, quegli occhi che tanto aveva cercato di evitare perchè riuscivano sempre a scrutar dentro di lei e a capire ciò che nemmeno Hermione capiva di sè.  – Mi sono sempre mostrata come una ragazza che pensa solo ai libri e ai voti, una ragazza ignorante in quanto smalti e trucchi..-
-Ti sei solo mostrata per  come sei Hermione!- sbottò Ginny  - E tu non sei solo questo ! Chi è stata sempre vicina ad Harry in tutte le sue (dis)avventure ? E poi andiamo chi è riuscita a farsi invitare al Ballo Del Ceppo da niente di meno di VIKTOR KRUM ?? E poi .. e poi sai quanti ragazzi ti sbavano dietro ?? –
Hermione, che effettivamente non era digiuna di dichiarazioni arrossì lievemente e tornò a fissare le fiamme.
E poi maliziosamente disse:
-Ginny, come mai sei tanto interessata a chi stesse vicino ad Harry.. ? –
La rossa, se possibile, diventò ancor più rossa, e cominciò a balbettare cose del tipo “ No io..” o “ Ma..ma che dici?” per  una luuunga sequenza di secondi, o erano minuti ?
Hermione, che ormai aveva rinunciato al suo proposito di trattenere le risate, era quasi piegata in due e dandosi un po’ di dignità salutò la piccola Weasley ancora un po’ scioccata e andrò a letto.
Nel momento esatto, in qui la porta della sua stanza si chiuse dietro ad Hermione, un altro Weasley sbucò dal quadro della Signora Grassa.
-Ginny, che ci fai ancora sveglia ?- chiese Fred Weasley vedendo la sorellina seduta sul divano immersa nei suoi pensieri.
-Oh Fred, io.. dove sei stato ?? Sai che ore sono ??-
-Scusa mamma farò il bravo la prossima volta- scherzò Fred che ,però, vista l’occhiataccia che Ginny gli aveva rivolto, si costrinse a fare il serio. – Ero andato a cercare Hermione,mi era sembrata abbastanza sconvolta qualche oretta fa e così...-
Ginny rimase stupita. Anzi dire che rimase stupita è un eufemismo dato che la sua mascella sembrava TROPPO vicino al pavimento per quanto teneva la bocca spalancata e i suoi occhi erano più aperti di quelli di Edvige. Ma si, in fin dei conti si può dire che fosse...stupita...
-Beh ? Cos’è quell’aria da ebete ? Sono capace di provare sentimenti anch’io cosa credi- Disse Fred fingendosi offeso.
-Non lo metto in dubbio.. è solo che..insomma...io questi sentimenti me li sarei aspettati verso..Angelina...insomma, non verso Hermione.. Capisci che intendo ?-
-E perchè non dovrei provarli verso Hermione scusa ?- chiese sorridendo Fred
-Beh non lo so, forse perchè tu hai già la ragazza ? – rispose ,invece,sarcastica Ginny.
- Oh andiamo Ginny, non vuol dire che se mi preoccupo un po’ per Hermione vuol dre che mi piaccia! E poi andiamo... Hermione...perchè mai dovrebbe piacermi HERMIONE ??-
-Beh perchè è una bella ragazza, questo non lo puoi negare...e poi ...-
- E poi cosa ? – chiese sospettoso Fred
- ... E POI SARESTE COSì CARINI INSIEME- esplose Ginny tra diversi gridolini e diverse frasi come  “ sareste la coppia più quotata di tutta Hogwarts! “ o “ Aspetta che lo dica a mamma! “
Si insomma cose così. Ginny era particolarmente sensibile su queste cose, e Fred questo lo sapeva. Anzi era ormai espserto se si parlava della delicata psiche di sua sorella, così esperto che decise di dileguarsi appena notò uno strano luccichio negli occhi della piccola Weasley.
“ E’ pazza! “ pensò “ E poi andiamo, io con Hermione ? Va bene che è una bella ragazza, che è intelligente e spiritosa e ha una voce che mi fa girare la te.. No aspetta cosa dico ?? La voce di Angelina mi dovrebbe far girare la testa..”
Oh ecco , grazie Ginny! Per colpa tua il nostro Fred passò tutta la notte a rigirarsi nel letto , a pensare alla voce e al sorriso di Hermione...

Di Hermione..non di Angelina...

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Capitolo 4
*** Lo strano caso di Hermione Granger ***


Nella sua stanza, Fred Weasley stava a capo chino sulla scrivania. Come si doveva comportare con Hermione ?
“Lei è di Ron” disse una vocina nella sua testa.
“ No a lei piace Ron, è diverso” disse un’altra vocina.
Proprio quando il brusio che c’era nella sua mente si stava trasformando in un caotico concerto, il rosso  fu salvato dall’ orlo dell’esaurimento dalla chiassosa entrata di George.
-Hey Freddie- disse allegramente quest’ultimo.
“Freddie”  ,però ,si limitò a sospirare.  George non ne poté più !
-Eh no ora basta!-
Prese il gemello per il braccio e a forza lo portò davanti allo specchio
-Hey ma cosa..?! –
-Ecco vedi ? Questo sei tu !- esclamò George costringendo il fratello a guardare il proprio riflesso. Fred Weasley non poté far a meno di notare quanto la sua immagine fosse diversa rispetto a qualche mese prima. Il suo volto era spento, i suoi capelli , che non venivano ravvivati da un po’, erano flosci sulla fronte e i suoi occhi erano come addormentati.
-Hermione avrà pure cambiato il suo aspetto, ma tu hai fatto lo stesso con il tuo carattere!- disse George, sapendo benissimo che quelle parole, dette in quel modo, avrebbero centrato il segno.
“No no no no no ! Non va per niente bene, una ragazza non può farmi questo,  per le mutande di Merlino! “ pensò Fred.
Intanto il silenzio nella stanza cominciava a farsi carico di tensione. George conosceva bene il fratello, con lui non condivideva solo il sangue, ma un qualcosa di molto più importante e unico: l’anima.
Quindi dire che “conosceva bene il fratello” è una definizione molto diminutiva . Sta di fatto che ultimamente non lo riconosceva più. Che fine avevano fatto tutti gli scherzi che progettavano insieme ? E dov’era finito il suo rinomato sorriso?
-Stavo pensando...- disse Fred mentre si ravvivava un po’ i capelli. A George si fermò il respiro. – ...Agli Snasi mancherà molto l’ufficio della Umbridge non credi ?- pronunciò quelle parole girandosi e George riconobbe il sorriso malandrino padrone di quel volto. I due si guardarono per un istante e poi, sorridendo, si affrettarono a uscire dalla stanza.
Fred Weasley era tornato alla normalità.
Ma se Fred Weasley era tornato alla normalità, Hermione Granger era sempre più strana.
A lezione di Trasifugurazione il primo banco era insolitamente occupato dallo scoppiettante Seamus Finnigan e dal suo compagno di stanza Dean Thomas. Cosa ancor più strana l’ultimo banco era occupato da Hermione Granger. Questa stranezza ovviamente non passò inosservata agli acuti occhi della McGranitt che però decise di non dire nulla e si limitò a stringere le sottili labbra, unico segno che lasciasse intuire il disappunto e la confusione che provava.
-Chi è riuscito a trafigurare il proprio candelabro in un vivace rospo ?- chiese la professoressa rivolta a tutta la classe. Hermione come d’abitudine alzò la mano ma la riabbassò subito.
-Signorina Granger, voleva dire qualcosa?- chiese allora la McGranitt, abbastanza irritata dall’insolito comportamento della sua studentessa modello.
-No professoressa scusi, mi sono sbagliata- disse Hermione. Dopo un breve silenzio la McGranitt le chiese se lei era riuscita nel suo compito. Hermione abbassò lo sguardo e dissentì con la testa.
Dire che la McGranitt non fu sorpresa dal comportamento di Hermione sarebbe come dire che la Umbridge era avezza al rosa.
Tornando a rivolgersi a tutta la classe, la lezione proseguì..diciamo normalmente anche se le puntuali osservazioni di Hermione cominciavano a mancare.
Bisbigliando, Harry, che era seduto vicino all’amica, le diede una gomitata sul braccio.
-Ma che cavolo ti prende ?- chiese alla ricc..alla liscia..
- Ahi ! Non ho niente, semplicemente non sapevo la risposta, Harry.- rispose Hermione.
-Smettila-
-Di far cosa?- chiese lei anche se conosceva già la risposta.
-Non è che se ti comporti come Lavanda Brown, Ron ti noterà.- sentenziò serio Harry mentre puntava i suoi bellissimo occhi verdi in quelli caldi e marroni dell’amica.
“Oh ecco, grazie Harry, tanto arrossire e rivelare così non solo le proprie intenzioni, ma anche i propri sentimenti, è quello che ogni ragazza sogna! “
-Devo andare, Ginny mi aspetta- la voce di Hermione non era mai stata così fredda.
-Ma la campanella non è ancora suonata!-
In tutta risposta la campanella suonò ed Hermione fu la prima a sgattaiolare fuori dalla classe, scappando via dallo sguardo inquisitorio di Harry.
Ed Harry non poté far a meno di rimanere lì, seduto e imbambolato, a pensare quanto la vera Hermione le mancasse. Si girò e incontrò lo sguardo inquieto della McGranitt.
Sguardo nel quale, lesse gli stessi pensieri.

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Capitolo 5
*** l'inizio di una storia d'amore... ***


In Sala Comune un nuovo foglio era stato affisso in bacheca, e siccome tutti sapevano di cosa si trattasse, l’aria era gremita di eccitazione.
L’uscita ad Hogsmeade era incombente e già si facevano progetti da lì a un paio di sabato dopo.
“Chissà, ora che Harry sta con Cho, magari...potrebbe anche succedere giusto ? Insomma saremmo noi due da soli, quindi potrebbe pure fare un invito...ufficiale, giusto ? “ pensò Hermione mentre si mordeva un labbro.
-Coraggio ragazzi non siate timidi..- disse la voce di Fred.
-... Ne abbiamo per tutte le situazioni- continuò quella di George.
“ Oh no! Non ancora” . Hermione si girò e divenne rossa per la rabbia. Ecco qual era il brutto di ogni uscita ad Hogsmeade. I gemelli incrementavano gli affari salvando da appuntamenti romantici decisamente non voluti i ragazzi che non avevano il fegato di rifiutare la dichiarazione di una qualche ragazza.
Hermione si costrinse a fare un groooosso respiro.
“ Su Hermione calmati, quella che fa scenate rovinando la festa a tutti non sei più tu”
Chiuse gli occhi e fece uno, due, tre profondi respiri. Quando li riaprì , però, trovò gli occhi di Fred puntati su di lei.
Conseguenza ? Hermione distolse subito lo sguardo arrossendo violentemene,il perchè non lo sapeva. Fred invece lanciò uno sguardo al fratello che a sua volta lanciò uno sguardo preoccupato ad Harry.
Non stava funzionando.
I gemelli allora cominciarono ad alzare la voce.
-...Su affrettatevi, abbiamo perfezionato...- iniziò George
-..i nuovi Torroni Sanguinolenti, testati...- continuò Fred
-...sui primini freschi freschi di quest’anno!- concluserò insieme.
La pazienza di Hermione non bastò a trattenerla da una sfuriata.
-FRED E GEORGE WEASLEY- cominciò rossa in viso e con il dito puntato verso di loro. Aprì la bocca per parlare ma non uscì niente.
La lotta interiore che stava affrontando era chiara.
Ok no Hermione calmati. CALMATI UN CORNO. Hermione questa era la vecchia te..”
-Si Mione...?- disse maliziosamente Fred.
“MA QUANTE VOLTE GLIELO DEVO DIRE DI NON CHIAMARMI MIONE ??”
Insomma questa situazione andò avanti per un minuto buono, finchè Hermione abbassò il dito e augurò non proprio affettuosamente la buona notte ai gemelli, per poi andare dritta dritta in camera.
Lo sguardo che Fred lanciò al gemello e ad Harry fu pieno di gioia
Non era persa! La vera Hermione esisteva ancora.
Qualche minuto dopo i gemelli e Harry si ritrovarono in camera di quest’ultimo.
-Evvai ! Ci avrei scommesso tutte le nostre merendine marinare che a lei questo cambiamento non va per niente bene!- disse euforico Fred.
-Fred...come mai t’interessi tanto ad Hermione?- chiese innocentemente Harry. Il silenzio calò nella stanza e il sorriso scomparve dal volto di Fred che era rimasto come pietrificato da quella domanda.
Dopo diversi istanti, Harry capì.
-..No!- esclamò tutto d’un botto.
-Hey Potter guarda che non è.. non è come pensi!-
-Ooh invece si! Accidenti a Morgana! Cos’è un vizio di voi Weasley?-
Fred lanciò uno sguardo spaesato a George, che però fece spallucce, segno che neanche lui aveva ben capito il senso di quell’affermazione.
-In che senso scusa ?- chiese quasi timoroso Fred.
Harry si sedette sul bordo del suo letto e , come se fosse la cosa più naturale del mondo, esclamò..
-Beh Ron ha finalmente aperto gli occhi...-
Fred e George rimasero di sasso.
-Proprio prima mi stava parlando del fatto che vorrebbe invitare Hermione a fare una passeggiata con lui ad Hogsmeade, visto che IO starò con Cho.- continuò Harry con un qual certo orgoglio nell’ultima parte della frase.
Oh quanto è vero quel detto “ Parli del diavolo e spuntano le corna” . Si perchè proprio in quel momento entrò Ron.
-Hey Harry! Fred, George...FRED ? GEORGE? CHE CI FATE IN CAMERA MIA ?- chiese l’ultimo arrivato.
Uno sguardò d’intesa passò dai gemelli a Harry. Uno sguardo in cui si diceva tutto un discorso, si esprimeva una supplica e si stipulava un patto.
-Volevano convincermi a comprare un po’ di Merendine Marinare da rivendere a qualche primino..- cominciò Harry, ma Ron quasi non lo ascoltava.Anzi posò la borsa e si affrettò a uscire dalla stanza.
-Dove vai Ronnie..- iniziò George, che proprio non ce la faceva a non perseguitare il fratello.
-..A fare conquiste vero ? – scherzò Fred.
-Beh, a dire il vero sì-
I gemelli posero fine alle risa.
-Ho il giro di ronda con Hermione adesso.- Rispose alle domande non pronunciate ma che comunque riempivano l’aria Ron, che mentre usciva, si girò e facendo l’occhiolino ad Harry disse
-Auguratemi Buona Fortuna!-
Una volta uscito Ron, Harry si rivolse a Fred e George.
-Ragazzi per favore. Non fatemi mentire ancora a Ron,è il mio migliore amico non posso fargli questo...-
Dopo un altrò momento di silenzio, aggiunse
-Fred dovresti..dimenticarla..insomma, tu stai con Angelina e..beh sappiamo tutti qui che Ron sarebbe corrisposto...-
Eppure mentre pronunciava quelle parole, quelle parole che andarono dritte al cuore di Fred, si sentiva di aver tradito Ron. Si perchè poteva pure dire che Fred e Hermione non avevano futuro insieme, ma in cuor suo sapeva che Hermione sarebbe stata meglio con Fred. Il suo affetto per Ron, però, lo portò a continuare con quella farsa.
-Non hai speranze con lei.-
BOOM se le parole di prima sarebbero state difficili da digerire, questo era come esser stato appena schiantato.
Vedendo il pallore del giovane Weasley però,si preoccupò non poco.
-Fred..? Tutto bene ?- provò a chiedere
-Che dicevi riguardo a quelle Merendine Marinare da rivendere ?- disse Fred ad un Harry a cui si levò un grosso peso dal cuore. Sorridendo cacciò i gemelli dalla stanza, che nel frattempo erano scoppiati a ridere.
Una volta fuori però, il sorriso scomparve e il silenzio impose la sua presenza.
-Ha ragione Harry, c’era prima lui.- disse serio Fred.
George, che non ebbe il coraggio di rispondere, abbassò lo sguardo per poi rialzarlo e puntarlo sugli occhi del fratello.
-Ti ricordi quel buonissimo banchetto che ci hanno preparato gli elfi nelle cucine ? Beh ho un certo languorino, mi accompagni?- chiese bonario al fratello, che non potè far a meno di mostrare uno dei suoi più bei sorrisi.
-Ti seguo a ruota- aggiunse infatti Fred.
Intanto la gita da Hogsmeade si avvicinava e con quella anche il primo appuntamento di Hermione e Ron.

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Capitolo 6
*** L'uscita ad Hogsmeade ***


-Finalmente ti ho trovata- disse Ron con il fiatone
-Oh ciao Ron- rispose Hermione
I corridoi a quell’ora assumevano una nota speciale. Silenziosi e illuminati dalla calda luce di torce e candele.
-Hermione ti volevo chiedere..- cominciò il rosso per poi fermarsi.
Come diamine si faceva a chiedere ad una ragazza come Hermione se voleva uscire con lui ?
-Si Ronald..? – lo incoraggiò Hermione. La sua mente brillante aveva già intuito le intenzioni dell’amico, il cuore, che ora si agitava frenetico, non osava sperarlo.
- Ecco...secondo te esiste una Cioccorana delle mutande di Merlino?- disse tutto insieme lui.
“ Oh ecco fantastico, una migliore non la potevi trovare! “ si disse sarcastico il giovane Weasley.
Hermione intanto, delusa dall’insolita richiesta, abbassò lo sguardo.
-Waw, non sapevo che avessi di questi gusti Ronald- rispose tagliente affrettando il passo.
Dopo pochi secondi però, fu costretta a fermarsi, visto che un ragazzo alto, rosso e lentigginoso si era fermato davanti a lei, ostruendo il passaggio.
-Ron senti davvero, non importa..- cominciò lei.
-No ascolta tu! Non volevo dire quello, sul serio! E’ che non trovavo un modo per chiederti...-
-Si..?- disse speranzosa Hermione.
Da quando Ronald Weasley fosse tanto timido è un mistero da definire.
-Insomma ti va di...- continuò a farfugliare lui.
-Oh avanti! Non sei un più un bambino, riesci a parlare giusto ?- sbottò Hermione, la vecchia Hermione. Ma nonappena si fu resa conto dell’errore che la nuova Hermione non avrebbe mai fatto, cercò di rimediare con una sollecitazione più dolce.
Alla fine, Ron sputò il rospo.
-Ti va di venire ad Hogsmeade con me ?-
Hermione sorrise soddisfatta.
 
Il sabato mattina, per la gioia di tutti gli studenti, non si fece aspettare. Il suolo era bianco, macchiato solo dalle impronte dei passi frenetici della gente. Il cielo era grigio e prometteva una nuova nevicata. Hermione aspettava ansiosa al portone del castello, guardando di tanto in tanto la gente che la sorpassava.
-Hey Hermione- si fermò Fred che, nel frattempo, aveva fatto cenno a George di proseguire senza di lui.
-Oh Fred...- rispose un po’ delusa lei una volta constatato che quella testa rossa...non era quella giusti diciamo.
Fred, che era più sveglio di come lo si dipinge e che ultimamente aveva imparato a non usare il suo genio solo per scherzi malefici indirizzati ai Serpeverde, fece finta di non notare il “leggero” tono deluso di Hermione.
-Stai aspettando Ron?- chiese lui, più freddo di quanto avesse voluto. Hermione in tutta risposta abbassò lo sguardo  e arrossì. Quando si ricompose e fu pronta ad alzare nuovamente il capo, trovò lo sguardo del bel Weasley ad attenderla. Il silenzio calò fra entrambi e nello stesso momento timidi fiocchi di neve cominciavano a cadere dal cielo, curiosi di conoscere il terreno.
Ah la magia della neve ! Sarebbe stato veramente perfetto se non fosse che l’umidità avrebbe fatto tornare i capelli di Hermione al loro stato originale.
-Oh accidenti!- protestò l’ormai riccia cercando di coprirsi con la sciarpa.
La calda mano di Fred si mosse contro la sua volontà, prese la sciarpa di Hermione e la tirò giù alla ricerca di un ricciolo perfetto. Eccolo... ora lo teneva teneramente fra le dita.
-Fred ma cosa...- chiese smarrita e imbarazzata Hermione. Come riscosso da un sogno,Fred si affrettò a far ricadere la ciocca della sua bella interlocutrice. Arrossendo vistosamente e schiarendosi la voce cominciò a fissare la punta delle sue scarpe, divenute all’improvviso estremamente interessanti. A salvare la situazione ( involontariamente per altro) ci pensò Ron prendendo per mano Hermione senza nemmeno degnarsi di salutare, o anche solo di notare, il fratello.
-Hermione scusa scusa scusa ! Corri dobbiamo sbrigarci!-
Hermione confusa, non potè far a meno di seguirlo, non prima però di aver lanciato uno sguardo ancor più confuso all’altro Weasley.
-Freddie ! Mi stavi aspettando?- cinguettò Angelina che era arrivata in quel momento e già prendeva possesso del braccio di ..emmh..Freddie..
 
Ron e Hermione ora passeggiavano a passo regolare, entrambi ammutoliti e imbarazzati. Camminavano vicini come sempre, ma qualcosa era diverso nell’aria. C’era una sensazione di attesa...
-Ooh la Stramberga Strillante..- disse Hermione resosi conto al momento di dove si trovava. – Come mai tanta fretta di venire qui?-
A Ron si arrossarono le orecchie..
-Beh..ho sentito da Harry che ci voleva portare Cho e quindi non saremmo stati...da soli..-
Hermione fece per prendersi la ciocca che aveva preso prima Fred, come era solita fare quando era nervosa. Aspettandosi di trovare il ricciolo che prima le dita del ragazzo avevano disegnato, rimase sorpresa di trovare nuovamente la ciocca liscia.
“Fred...”
Ron si avvicinò alla staccionata dove era appoggiata Hermione e delicatamente le prese la mano. Puntando i suoi chiarissimi occhi in quelli scuri di lei,domandò serio:
-E’ cambiato vero ?- Non c’era bisogno di aggiungere nessun’altra parola.Hermione sorrise imbarazzata e annuì. Dopo qualche istante Ron si avvicinò a lei e cominciò a fissare le sue labbra con un rinnovato desiderio...Prima che potesse succedere qualcosa però, Hermione scostò il capo.
-Io..scusa..- disse il Rosso.
-Non hai fatto niente Ron, è solo che...perchè è “cambiato” ora ? Cosa c’è di diverso a prima?- chiese Hermione.
-Beh tu..- disse lui.
“Oh ecco, è tutto chiaro ora “ pensò Hermione. “ Sta con me solo perchè ho cambiato il mio aspetto”
Magari questi pensieri non uscirono dalla bocca di Hermione, ma vennero espressi in tutt’altro modo: con calde lacrime che scorrevano timide lungo il volto.
Stupito dalla reazione della ragazza, Ron spalancò gli occhi.
-Che succede? Cos’ho detto?- chiese allarmato.
-Ron perchè vuoi stare con me ??- chiese isterica lei.
-Beh tu..sei bellissima e...Ma che ti prende?- sbottò lui.
-Nient’altro ??-
-Io no non credo, cioè sei diversa... Hermione mi dici cosa ti succede?-
- SEI UNO STUPIDO RONALD WEASLEY- esclamò disperata lei.
- IO..COSA ?? OH SENTI CIAO!- urlò allora Ron per poi avviarsi sulla strada del ritorno.
Hermione rimase lì in lacrime, con le mani sul volto e il cuore colmo di tristezza.
“ Che cosa ho fatto? Che cosa mi sono fatta??”
Una voce, calda, preoccupata, dolce,gentile e anche troppo conosciuta la riscosse dai suoi pensieri.
-Hermione..che succede?-
Lei tolse le mani del suo volto e piangendo si precipitò fra le braccia del ragazzo che era accorso da lei.
-Fred....-

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Capitolo 7
*** Abbracci e confidenze ***


Il tempo fra le braccia di Fred sembrava non passare mai, ed Hermione  si rese conto da quanto fosse in quella posizione, in quell’abbraccio, solamente quando si accorse che la sciarpa del rosso era zuppa non per la neve e l’umidità...
Arrossendo si scostò dal ragazzo che nel frattempo si era immerso in quella morbida chioma e abituato a quel dolce calore che invadeva le sue guance.
-Io..scusami...- disse Hermione abbassando lo sguardo e cercando di darsi un contegno. Cosa le aveva preso ? Saltare così nelle braccia di Fred...
In tutta risposta Fred prese delicatamente il volto di Hermione e con tenere carezze le asciugò le lacrime che il fratello aveva causato.
Si muovevano lentamente,le dita umide dalle lacrime di Hermione, come volessero disegnare e incidere nella memoria ogni tratto del viso della ragazza.
-Mi dici che succede ?- disse con un sorriso estremamente dolce, con la voce che si avvicinava a un sussurro.
Ed Hermione fece cadere il muro che aveva costruito, destinato a proteggere le proprie emozioni,..perchè davanti ad un sorriso così non si poteva far altro che rimanere disarmati.
 
Intanto Ron si aggirava fuori dal ristorante in cui poteva vedere un Harry beatamente al calduccio con Cho. Che cosa poteva fare ? Aveva bisogno di sfogarsi e Harry era il suo migliore amico..ma proprio perchè era il suo migliore amico non poteva interromperlo con i suoi problemi!
Mentre rifletteva continuava a muoversi avanti e dietro, tracciando sempre lo stesso percorso e sospirando di tanto in tanto per vedere il proprio respiro condensarsi e svanire nell’aria. Proprio mentre era nel pieno di questa riflessione, se interrompere Harry o meno, fu proprio questo a correre in soccorso ai penosi pensieri dell’amico.
SI..abbandonando un’arrabbiatissima Cho Chang ....
-Hey Ron che ti prende?- chiese con giusta apprensione Harry.
- Io..ecco...ho litigato con...Hermione...- balbettò Ron
Harry si costrinse a fingersi sorpreso.Insomma dai...tutti sapevano che avrebbero litigato, non era per questo un amico meno fedele !
“Giusto ?? “ ..si Harry, giusto..
-Cos’è successo ? – chiese allora.
- Beh a dir la verità...non lo so...Cioè si è arrabbiata di colpo perchè le ho detto perchè mi piace...- Disse Ron mentre cercava di ricordarsi ogni dettaglio utile della lite precedente.
- Ron...se posso saperlo..che motivo le hai detto??- chiese Harry improvvisamente preoccupato e timoroso nel sentire la risposta che sapeva sarebbe uscita dalle labbra del rosso...
- Beh..che è diventata bellissima...- rispose Ron rendendosi conto del grave sbaglio che aveva commesso...
Harry sbarrò gli occhi...
-Nient’altro...?-
...e Ron abbassò lo sguardo.
-No...-
-Oh per Morgana, Ron !- sbottò il Prescelto. –Ci credo che se l’è presa !- Provò a darsi una calmata in tutti i modi possibili. Contando fino a dieci, pensando al Quiddich,immaginando di star con Ginn...emmh con Cho...ecco si, pensare a ...Cho... lo aiutava. Una volta calmato continuò – Ron.. prima come ti sembrava Hermione ? – chiese con un sorriso isterico, quasi inquietante ...
- Beh.. effettivamente era carina- bisbigliò Ron sempre tenendo gli occhi bassi.
-E non ti piace nient’altro di lei ?- lo sollecitò Harry.
- Beh il suo carattere mi piace, è forte e dolce allo stesso tempo..-
-Quindi non pensi di aver detto una grossa cavolata ad Hermione.. ?-
Ron annuì.
Harry allora sorrise dolcemente, intenerito dall’imbarazzo dell’amico.
-Adesso aspetta che le passi e dopo queste cose che hai detto a me le dici a lei, ok ? –
Ron alzò lo sguardo e lo puntò nei verdi occhi dell’amico.
-Grazie amico- sorrise il rosso.
- Non ti ci abituare- rispose ironico Harry.
 
-Non ti ci abituare- rispose sorridendo Fred una volta che Hermione ebbe iniziato il suo discorso con un “ Inanzitutto grazie per prima “
Spiazzata da quella risposta rimase zitta un secondo.
-Stavo scherzando- disse ridendo Fred allo sguardo allibito della ragazza. Sollevata da questa spiegazione iniziò a raccontare tutto, dall’inizio alla fine. Fortunatamente per Fred non si accorse dei mutamenti espressivi nel volto del ragazzo. Non si accorse dell’ombra calata negli occhi di Fred mentre raccontava di come Ron avesse provato a baciarla e tanto meno si accorse del sorriso suscitato all’apprendere del suo rifiuto. Finito il racconto calarono tutti e due in un silenzio meditativo. Erano seduti vicini, sulla staccionata e entrambi fissavano ii vuoto, fino a quando Fred cominciò a esprimere i pensieri che gli turbinavano nella mente.
- Hermione, tu sai quanto odio dirlo, ma questa volta ha ragione Ronnie-
Hermione rimase di stucco e prima che potesse iniziare a urlargli dietro, Fred si affrettò a continuare.
-Insomma tu hai cambiato il tuo aspetto per lui vero ? Non puoi arrabbiarti se questo ha funzionato, perchè effettivamente era ciò che volevi-
Hermione fu pervasa da così tanto imbarazzo che fu portata a girare la testa.
Fred capì e nell’istante in cui lo fece, la neve ricominciò la sua ascesa .
-Non l’hai fatto solo per Ron,vero ? – Un fiocco di neve atterrò sulla sua guancia.- .. L’hai fatto per te!-
Il sorriso di Fred si aprì illuminando il suo volto. Allora non era così pazza di Ron da cambiare per lui! Aveva qualche speranza, poteva conquistarla !  Poteva....No, non poteva un cavolo..restava il fatto che a RON piace Hermione..e si da il caso che Ron sia suo fratello...
Il volto del rosso si rabbuiò nuovamente. Doveva andarsene da lì. Non poteva restare accanto a lei..non poteva pensare a lei in QUEL modo.
-I-io devo andare- balbettò Fred mentre si alzava. Si, se la doveva dimenticare e ci sarebbe riuscito!
Girandosi ,però, vide il roseo volto di Hermione che ospitava un’espressione più delusa che mai.
-Oh..ok- disse con voce strozzata lei. Fred non seppe mai con quale coraggio mosse il primo passo per andarsene per poi voltarsi nuovamente e dire: - Per la cronaca, io preferisco di gran lunga la vecchia Hermione, sbrigati a farla tornare-
Si affrettò ad allontanarsi dal raggio visivo della ragazza e mentre camminava seppe che una cosa era certa:
No, non l’avrebbe mai dimenticata..
 
NOTA AUTRICE---
So che questo capitolo fa un po’ schifo, però volevo specificare che è dedicato ad una ragazza, Luna, grazie alla quale questa storia è andata avanti oggi, è lei che mi ha motivata. Grazie ancora Luna.

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Capitolo 8
*** Grida in Sala Comune ***


Le urla della Granger e del bel Wealsey echeggiavano per tutta la Sala Comune dei Grifondoro.
Niente di strano direste voi se non fosse che “ Weasley “ non è inteso come Ron. Quindi, mi correggo :
Le urla di Hermione Granger e del bel Fred Weasley echeggiavano ecc..ecc...
-SEI-UN-COMPLETO-DEFICIENTE- FRED WEASLEY! – urlò furibonda Hermione.
- Hey Granger calmati e poi.. E POI PERCHè TE LA PRENDI SOLO CON ME ? C’è DI MEZZO ANCHE GEORGE !-
- Hey!-
-STA ZITTO GEORGE ! – urlarono Hermione e Fred rivolti al povero malcapitato.
Lo spettacolo che offrivano era impagabile, tanto che attorno a loro si era creata una cerchia di curiosi e accaniti tifosi.
-Un galeone che Herm schianta Fred..- sussurrò la piccola Weasley all’orecchio di Harry.
-Ci sto..- rispose lui.
Intanto che la scommessa veniva ampliata al resto dei Grifondoro, la lite di Hermione e Fred continuava.
-TRASFORMARE IL PAVIMENTO DELL’UFFICIO DELLA UMBRIDGE IN SABBIE MOBILI, MA DICO, SIETE IMPAZZITI ? – sbraitò la riccia.
Eh si, Hermione era tornata al suo aspetto originale...
-CHE RAZZA DI IDIOTI !-
... e al suo carattere originale.
Beh, magari il “ carattere originale “ era un tantino meno dolce di come si ricordasse Fred o George o Harry o Neville o ... oh beh insomma avete capito.
Fred sospirò. Che fine aveva fatto l’amorevole clima in cui si era avvicinato a lei, in cui l’aveva confortata e tenuta forte fra le sue braccia ?
“Ma certo, ora che ha Ron, non ha più bisogno di me..”
-Oh certo ora stai zitto eh ? Non hai propr...-
-Hermione-taci.- rispose secco Fred.
Il silenzio calò nella stanza.
-Ma è Fred Weasley ... ? – chiese sussurrando un primino
-Penso di si...o è George ? – rispose un suo compagno
-Ma non sono famosi per essere sempre sorridenti ?-
-Ah bo! –
Le voci cominciavano a diffondersi e i sospetti si potevan sentire crescere nell’aria.
-Ma la Granger non sta con l’altro Weasley ?- disse a voce un po’ troppo alta Dean.
A quelle parole Hermione, che era rimasta a guardare fissa gli occhi di Fred, si girò arrossendo.
-Si Granger tu non stavi con Ronnie ? Perchè non vai a rompere a lui ? -  Il tono nella voce di Fred era sprezzante, fin troppo sarcastico.
Qualcosa non andava, tutti l’avevano capito ormai
Un passo, un altro.
Hermione si avvicinava sempre di più. Il dito puntato in segno di avvertimento, le gote arrossate in segno di rabbia e le lacrime negli occhi in segno di una tristezza che ogni ragazza innamorata può condividere.
Prima che potesse dire qualsiasi cosa una mano, calda, grande e delicata, si adagiò sulla sua spalla.
-Lascialo stare Mione- disse Ron tenendo lo sguardo fisso sul fratello. – Tu, non ti azzardare a parlarle mai più così..-
Fred e George non poterono trattenere oltre le risate.
-Ronnie chi saresti tu per dire questo a noi ?- provò a chiedere George.
- Il prefetto! E questo dovete smettere di dimenticarvelo!- rispose mantenendo una calma inquietante Ron.
Porgendo la mano alla disorientata fidanzata fece per scortarla al quadro della signora grassa. Fred dal canto suo, si voltò per rientrare nella sua stanza.
-MA NON HO CAPITO, FRED WEASLEY E HERMIONE GRANGER SI AMANO O NO ?? – chiese, GIUSTAMENTE scocciato il primino pettegolo.
E in perfetta sincronia si girarono, e i loro sguardi s’incontrarono.
“Si” gridavano gli occhi di entrambi.
-No- disse la voce strozzata di Fred dopo aver visto la salda presa delle mani di Hermione e Ron.
Bastò.
Hermione uscì dal quadro insieme a Ron e Fred andò in camera con George.
I presenti, inutile dirlo, tornarono alle loro occupazioni come se nulla fosse, con cuori più leggeri che mai.
Peccato che il cuore di due persone era colmo di tristezza.
-Hermione dobbiamo parlare- disse cupo Ron.
Mi correggo, di tre persone.
Hermione annuì silenziosamente, conscia di dover avere il coraggio di affrontare la situazione.
Quello necessario a lasciare la mano del rosso,però, mancava. D’altra parte sentiva che se avesse lasciato la mano di Ron, il ragazzo dai capelli rossi sarebbe scivolato via da lei.

ANGOLO AUTRICE ----
Ciao a tutti, grazie per le vostre recensioni <3 Allora questo capitolo fa schifo per lunghezza, scrittura e avvenimenti, ma è comunque dedicato ad una mia amica, Anna ( si un’altra ahaha ) La frase finale è un riadattamento di una frase di Hunger Games perchè, visto che insieme ad HP è la mia saga preferita, volevo inserirla a mo di “ tributo “. Ho voluto unire le mie più grandi passioni . 

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Capitolo 9
*** Un Bacio. ***


Hermione percorse l’innevata strada di ritorno da sola. Gli avvenimenti delle ultime ore non la smettevano di percorrerle la mente, ma quel che più la tormentava era la frase di congedo di Fred.
“preferisco di gran lunga la vecchia Hermione, sbrigati a farla tornare”
Ogni volta che ci ripensava uno strano calore le invadeva il viso e il cuore. Il perchè non lo sapeva. Forse aveva sbagliato a trasformarsi a questa maniera...
Forse..”
Le immagini di Fred si imponevano ai suoi occhi. Cominciò a rivalutare accuratamente il suo comportamento nell’ultimo periodo.
La sua attenzione verso il suo stato d’animo..
La ricerca continua dei suoi occhi...
Il rossore che poi lo invadeva all’incontro desiderato...
“ Forse..a Fred piaccio..a prescindere da come sono..”  il pensiero fece sorridere Hermione.
Il perchè, ancora una volta, non lo sapeva.
O forse si...
A interrompere i suoi pensieri, fu la figura infreddolita di Ron che l’attendeva al portone della scuola.
-Oh- uscì secco dalla bocca di Hermione. Non si accorse che due figure identiche a poca distanza si erano fermate.
- Hermione io..- balbettò Ron
-Scusami Ron, mi sono comportata da stupida ultimamente-  disse in tono abbastanza pratico lei.
-No. Ascoltami.. tu mi piaci anche da riccia. Non è solo il tuo aspetto che... oh insomma hai capito.- disse il roscio. 
La tenerezza di Ron fece ancora una volta breccia nel cuore di Hermione. Forse avrebbe potuto dargli un’altra possibilità.
Un sorriso, delicato come i fiocchi di neve caduti in giornata, comparve sul volto di Hermione. Un invito ad avvicinarsi, a sentire l’odore della sua pelle. Un invito a posare le labbra sulle sue.
E così fece Ron
E così permise lei.
Il bacio fu lento, come quando si accarezza un animale impaurito. La tenerezza avvolse entrambi . Tuttavia Hermione sentiva che mancava qualcosa, che c’era qualcosa d’incompleto.
-Andiamo?- propose sorridendo Ron mentre le porgeva il braccio da bravo Gentlemen.
Hermione si costrinse a sorridere e ad annuire.
Intanto una delle due figure rimaste a osservare la scena si girò bruscamente .
-Fred fermo- provò a gridare George, ma la voce gli s’incrinò . A dimostrazione di quanto capisse i sentimenti del fratello.
Dopo essersi schiarito la voce, George riprovò a fermare il fratello, e solo dopo svariati tentativi gli chiese – Dove vai ?-
-A CERCARE ANGELINA!- rispose brusco Fred.
“ Che cosa diamine mi prende ?! Sapevo che sarebbe successo...”
Fred fece in tempo solo a percorrere pochi metri dal fratello prima di crollare sulle ginocchia e tuffarsi in un pianto sommesso.
Lui. Fred Weasley stava piangendo.
George s’inchinò alle spalle del gemello, e in un tacito silenzio che si può tradurre in comprensione, compassione, solidarietà e tenerezza,  abbracciò teneramente il collo di Fred.
Quest’ultimo si sbrigò ad asciugarsi le lacrime.
-George staccati, sembri una femminuccia- provò a scherzare.
-Lo so..- fu la risposta del fratello.
Le lacrime ripresero a scendere copiose sul viso di Fred. Con voce strozzata riuscì a trovare uno spazio tra i singhiozzi per poter dire..
-Penso di amarla-
- Si, l’avevo capito Freddie- sorrise George – Ti va di andare a berci una Burrobirra ?-
 
Seduta sul suo letto Hermione non poteva smettere di pensare al bacio avvenuto un paio d’ore prima. Non era come se l’aspettava. Non ne desiderava un altro.  Qualcosa non andava.
-Già Grenger! Qualcosa non va se continui a pensare al Weasley sbagliato!- si disse acida lei.
Non si accorse che Ginny Weasley stava appoggiata alla porta, braccia conserte e sguardo interrogativo.
-E sentiamo, chi è il Wesley giusto ?- disse all’improvviso facendo trasalire Hermione
- Ginny io.. niente, parlavo fra me e me, tranquilla- provò a spiegare Hermione.
La rossa però si era già seduta a capo del letto di Hermione e quest’ultima sospirò in modo rassegnato. Sapeva che quando Ginny Weasley voleva qualcosa la otteneva.
E quel che voleva Ginny Weasley in quel momento era una confessione da parte della migliore amica.
-Ron mi ha baciata- disse tutto d’un fiato Hermione
 -Ma...- la sollecitò Ginny.
-Ma non riesco a smettere di pensare a come sarebbe baciare Fred. Non riesco a smettere di pensare a lui..-
Avete presente quando nei cartoni gli occhi assumono la forma di dollari o cuoricini ? Ecco quelli di Ginny parevan dello stesso tipo. Dopo un breve e involontario strilletto eccitato ,però, la ragazza si costrinse a darsi un contegno,
Oh ovviamente la sua reazione è del tutto normale vista la sua conoscenza dei sentimenti del fratello, ma per Hermione quello “squittio” sembra più un accusa che altro.
-Lo so Ginny sono orribile! Ron non merita questo!- si scusò lei.
-Hermione, ti è mai venuto il dubbio che il Weasley sbagliato sia Ron e non Fred?- insinuò Ginny
-Cosa? Non capi..- una nuova consapevolezza, improvvisa come un lampo, si fece largo in lei. – Oddio! Devo andare-
Hermione saltò giù dal letto e si precipità in sala grande.
-Dove stai andando ? – chiese Ginny che in realtà era già a conoscenza della risposta
- Da Fred- sussurrò lei. In quel momento i suoi capelli tornarono ricci.  Lei, presa dalla foga della nuova rivelazione, non se ne accorse nemmeno.
La scena che le si parò davanti una volta entrata in Sala Comune spense però tutto il suo entusiasmo.
Siamo tornati al punto, all’inizio della nostra storia. Solo che la vicenda questa volta non si svolge in libreria.
Esatto. Fred stava di nuovo appiccicato ad Angelina e Angelina stava di nuovo appiccicata a lui.
Le lacrime cominciarono a cadere dai suoi occhi mentre si gettava fuori dalla Sala Comune.
Fred, come tutti i presenti, se ne accorse e si fermò dalla sua attuale occupazione. Ma le labbra di Angelina erano fameliche e già pronte a ricatturare quelle del Rosso. Prendendo il suo volto fra le mani, rimise le labbra di Fred sulle sue.
-FRED WEASLEY SEI UN IDIOTA!- urlò Ginny che nel frattempo aveva assistito a tutta la scena.
Hermione correva di nuovo fra i corridoi della scuola. Ancora una volta si ritrovava lì.
“ Che stupida”  continuava a pensare. “ Come ho potuto credere anche solo per un secondo di piacergli ?! Che stupida!”
Mentre camminava per quei corridoi si sentiva persa. Niente era più sicuro. Il suo presunto amore per Ron, quello appena realizzato per Fred...
Anzi una cosa era certa.
Avrebbe chiuso con Fred Weasley.
 
 
NOTA AUTRICE---
Dunque, posso dire che questa fase della mia vita si possa definire “ QUESTO LO DEDICO A..” perchè anche questo capitolo è dedicato a un mio amico, Renato. Grazie per avermi incoraggiata ^^.
Questa nota è anche per ringraziare tutti voi per le vostre recensioni e per essere arrivati fino a questo punto con la storia. Grazie di cuore :D

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Capitolo 10
*** Un bacio tra fratelli. ***


-Si...si dobbiamo parlare Ron...- disse con voce strozzata Hermione.
- Cosa....cosa c’è tra te e mio fratello?- chiese Ron trovando nelle parole di Hermione la forza di fare quella domanda che non lo lasciava dormire la notte.
-Niente- rispose sicura Hermione. E a quel “niente” gli occhi cominciarono a bagnarsi. Si perchè non c’era veramente niente fra loro due, fra lei e Fred. Le confidenze, le risate, gli scherzi che c’erano stati un tempo erano solo frutto di una sincera amicizia. Amicizia scomparsa quella sera stessa dopo aver litigato davanti a tutti i Grifondoro.
Eppure Hermione non voleva questo.
Eppure Hermione non voleva un niente come risposta.
Dopo un attimo di confusione Ron riformulò la domanda. Con grandissimo sforzo puntò i suoi occhi in quelli di Hermione.
-Cosa vorresti che ci fosse? – chiese serio il rosso.
Hermione non potè più trattenere le lacrime che bussavano impetuose ai suoi occhi.
No Hermione stai spezzando tu il cuore al tuo migliore amico, non devi essere tu a piangere!”
Ecco anche una bella dose di singhiozzi...
“Nonono Hermione smettila, sei la ragazza più egoista dell’universo! “
...Le mani sopra il volto per coprire quel mero spettacolo...
Mi odierà a vita..Ron mi odierà a vita se continuo a fare così!”
...Le dita di Ron sui suoi capelli per tranquillizzarla.
Stupita Hermione uscì dal riparo che le sue mani le offrivano e fissò attentamente il ragazzo che aveva davanti.
“Forse” si disse “ Non l’ho mai guardato veramente”
Effettivamente era così. Il taglio degli occhi era uguale a quello di Fred, come anche le lentiggini e il colore dei capelli, forse era per questo che aveva potuto continuare a posare le sue labbra sulle sue nonostante non sentisse niente.
Ad ogni modo, Ron aveva anche un fascino tutto suo.
“Non è più il ragazzino sporco sul naso”
-Ti va...un ultimo bacio..? – chiese con un sorriso triste Ron. Hermione sorrise davanti a tutta quella tenerezza e alzandosi sulla punta dei piedi baciò per l’ultima volta le labbra del suo migliore amico.
-...ancora.- disse Ron inseguendo l’eco di un suo pensiero.
-Ancora cosa?-
-Ancora questa sensazione di..di...- provò a spiegarsi Ron
-...di vuoto- concluse Hermione con lo sguardo perso.
Fissandosi sorpresi negli occhi poterono trattenere le risate solo per pochi secondi.
-Non ci posso credere!- disse Ron cercando di trovare spazio tra le risate – Anche a te non piaceva biaciarmi ? E io che pensavo dipendesse da me-
-Dai non è che era proprio brutto...- provò a dire Hermione.
-Solo che...i baci erano un po’...- continuò Ron
-..vuoti!- esclamarono insieme.
Altre risate.
-E’ la rottura più divertente che mi sia mai capitata, sembriamo Fred e George- continuò ridendo Ron.
Le risate sarebbero continuate a lungo se Ron non avesse detto il nome di colui che non deve essere nominato ( e no, non sto parlando di zio Voldy) e Hermione non avesse abbassato lo sguardo.
E l’imbarazzo tornò sovrano
-..scusa io..- disse Ron
Hermione scosse il capo – Non scusarti-
Misero fine così alla loro storia. Con un bacio sulla guancia delicato e tenero, di quelli che si scambiano tra fratello e sorella.
E forse è così che dovrebbe finire ogni storia.
-E’ un idiota se si lascia scappare una come te sussurrò lui. – Sai..dovresti proprio rivedere le tue priorità.-
Hermione sorrise e si strinse a lui nell’unico vero abbraccio che si fossero mai scambiati.
Poi un “clack”...
... E poi una voce...
-Scusate l’interruzione- disse Fred Weasley
 
NOTA AUTRICE
Scusate se era da molto che aggiornavo, ma vi capitano mai quei periodi in cui non riuscivate a scrivere nulla ? Ecco il mio è stato un periodo mooooolto lungo ahahha. Ad ogni modo se notate questo capitolo è microscopico...beh è così. L’ho scritto solo per far sapere a chi segue la mia storia che non l’ho dimenticata e che sono tornata <3
Un bacio.

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Capitolo 11
*** Il pulsante ***


-Scusate l’interruzione – sibilò la voce di Fred Weasley alle spalle di Ron ed Hermione che si girarono di scatto e assunsero un colorito al quanto pallido.
Scostandosi velocemente da Ron, Hermione provò a spiegarsi ma tutto quello che le uscì fu un incomprensibile balbettio.
-Non c’è niente da interrompere Freddie, solo un abbraccio..ci trovi qualcosa di male ?- intervenne Ron.
Dopo uno sguardo sostenuto e un silenzio fin troppo lungo, Fred fece l’unica cosa che nessuno si aspettasse potesse fare.
-Ok..Hermione volevo scusarmi con te. Sono stato un bastardo per averti urlato contro- disse puntando i suoi intensi occhi in quelli della ragazza che aveva avanti.
Hermione dal canto suo non proferì parola. Il tutto era così inaspettato e surreale da lasciare senza niente da dire persino lei, la strega/prefetto più brillante del suo anno.
-Be, pace fatta no ? – disse con un sorriso fin troppo tirato Fred.
Per capire il suo comportamento, però, dobbiamo tornare di un passo indietro, esattamente nel momento in cui Hermione lasciò la stanza seguita da Ron.
Ovviamente dopo la lite i Grifondoro tornarono alle loro occupazioni da prima interrotte.
Chi era rimasto turbato, facile da indovinare, era il nostro Fred Weasley che, cavalcando ancora i sentimenti che la discussione aveva provocato in lui, non riusciva a non percorrere a grandi passi la camera da letto in cui si era rintanato.
Nel pieno dei suoi pensieri non si accorse minimamente di due figure entrate in stanza che lo fissavano con sguardo apprensivo.
-Freddie...- tentò una prima voce.
- Non ora Georgie!-
- ..Ma Fred...- disse una seconda.
- Ho detto, non ora, Ginny!- rispose ancora più brusco Fred.
A quella risposta la rossa scattò. Con movimenti lampo si ritrovò attaccata al colletto della camicia del fratello
-Ah no caro mio tu hai rotto! Ti piace Hermione?? Corteggiala! Vuoi essere onesto nei confronti di Ron? DIMENTICALA! Ma smettila di trattare male le persone solo per un tuo conflitto interiore!- sbottò Ginny
Fred rimase senza parole. Rigido sotto la presa della sorella e con gli occhi sgranati per lo stupore provò a ribattere.
-Ma.. io..-
- AAAH NO ! Non ho finito caro mio !!-
Fred ammutolì
-Se continui a comportarti così allontanerai tutti da te e si... DICO TUTTI ! E in questo tutti rientra anche la tua bella riccetta ! Di conseguenza se non la smetti ,a prescindere da quello che decidi...be.. Non c’è da biasimarla se si getta nelle braccia di Ron! QUINDI ORA FILA A SCUSARTI.-
Fred lanciò un’occhiata a suo fratello che, però, si limitò ad appoggiarsi al muro incrociando le braccia e dando una leggera scrollata di spalle.
-Io farei come dice lei amico.-
Dopo un attimo di silenzio, Fred sorrise.
Il problema è che il suo non era uno dei soliti sorrisi bonari marcati Weasley.
No. Assolutamente no.
Il suo era un sorriso tirato dalla malizia. Quel classico sorriso che gli appare sul volto mentre progetta un malefico scherzo.
-Ok! Tanto a me Hermione non è mai interessata particolarmente.- disse con estrema calma – Era un qualcosa più vicino ad un...passatempo.-
A quelle parole uscì dalla stanza per andare a porgere “ le sue più sentite scuse alla fanciulla”, lasciando Ginny con la bocca spalancata e George con una mano sulla fronte.
-M-mi sa che...che non ha ben capito quello che gli ho detto- Disse la giovane Weasley mentre i sensi di colpa cominciavano a far sentire la loro presenza.
- E’ un deficiente. Basta, tutta questa storia mi ha stancato- esclamò George con una calma ancora più inquietante del fratello.
-Cosa??!! Non lo puoi abbandonare !-
George, che nel frattempo era arrivato alla porta si fermò e , girando un po’ la testa per vedere la sorellina, disse: - Infatti non ho alcuna intenzione di abbandonarlo-
Ginny, che in un primo momento era rimasta senza parole, cominciò ad avere un brutto presentimento.
-Co-cosa hai intenzione di fare?-
Per un attimo un sorriso beffardo si dipinse sul volto del ragazzo. – Lascia fare a me-
Detto questo, chiuse la porta alle sue spalle lasciando la sorellina a chiedersi perchè dei fratelli così ottusi fossero toccati a lei.
Aaah il marchio Wealsey..
Tornando al punto in cui ci siamo interrotti prima ritroviamo un’Hermione abbastanza sconvolta dalle chiacchiere amichevoli ma tuttavia distaccate di Fred e un Ron abbastanza seccato per il comportamento del fratello.
-Aah quindi non state più insieme?- chiese con noncuranza Fred
Ron ed Hermione dissentirono.
-Mmmh mi dispiace- disse Fred puntando i suoi occhi in quelli di Hermione. Occhi che dicevano una miriade di cose in più rispetto al “ mi dispiace” pronunciato dalla bocca. Occhi animati dalla fiamma del desiderio, fiamma che Hermione potè veder affievolirsi poco a poco fino a spegnersi del tutto.
-Comunque, avete visto Angy?- domandò Fred con fare allegro.
Ron, con un gesto discreto, afferrò la mano di Hermione che stava per essere schiacciata dal peso di quelle parole.
-Angy?- chiese con voce strozzata lei.
-Si, Angy..be Angelina. La mia ragazza. L’hai vista?-
Le lacrime inondarono gli occhi di Hermione che, pur di nascondere questa sua debolezza, quest’ammissione dei suoi sentimenti per Fred, abbassò il capo e scosse la testa.
Dopo essersi calmata alzò lo sguardo e potè intravedere sul volto di Fred quell’espressione mista a tristezza e apprensione. Che fosse solo un’illusione ?
Probabilmente si visto che, in un battito di ciglia, il volto del roscio era tornato di pietra.
-Be, vado a cercarla- si congedò così Fred.
Si voltò velocemente e si affrettò ad allontanarsi da Hermione. Ogni passo che metteva fra loro,effettivamente, era un vero e proprio passo più lontano dai sentimenti che provava per lei. Era come se avesse premuto un pulsante che gli impedisse di provare ancora quei sentimenti forti e intensi che aveva provato per la ragazza di suo fratello.
E questa volta quel pulsante sarebbe stato disattivato per sempre.

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Capitolo 12
*** M'importa di te ***


Il fresco del mattino, il riposare del Lago Nero, il silenzio nell'aria
Erano tutti fattori che spingevano Hermione a svegliarsi di buon ora e andare sotto l'ombra del suo salice preferito a fissare le acque del lago o a leggere qualche bel libro.
Seduta su una grossa radice la ragazza fece per iniziare la sua lettura quotidiana. Ma, come ogni mattina, si ritrovò a sospirare e a perdersi nell'azzurro del cielo.
Erano passate due settimane dalla rottura con Ron.
Due settimane di insopportabile calma.
Da quel giorno Fred si comportava come ripromesso ed Hermione aveva imparato a sue spese a stargli alla larga.
Per i primi giorni lo cercava. Chiedeva un suo consiglio o cercava di chiacchierarci. Ma lui era diventato distente e freddo. Così, poco a poco, Hermione si decise a lasciarlo perdere, portando dietro questa scelta un grosso sentimento di solitudine.
Da quando, quel giorno ad Hogsmead, si era confidata con lui, era sorto in lei un sentimento di sicurezza mai provato prima. Per qualche strana ragione si era convinta di poter contare sempre su di lui , di poterlo usare come spalla su cui piangere. E invece ora...
" Che stupida sono stata! "
...Invece ora si ritrovava a scrivere i suoi pensieri su un diario improvvisato. Scriveva di quanto gli mancasse . Scriveva di quanto le facesse male lo sguardo glaciale che le riservava, ma che, con altre persone, diventava caloroso e gioioso.
Scriveva di quanto si sentisse sola.
E così fece anche quella mattina. Stufa di fissare il cielo, posò il libro che aveva riposto sulle gambe e tirò fuori un piccolissimo quadernetto fatto con carta riciclata e un motivo floreale come copertina. Lo aveva trovato in una libreria babbana qualche estate prima e si era completamente dimenticato di averlo.
Si immerse nella scrittura e assunse il suo solito cipiglio concentrato.
-'Giooooorno- disse una voce fin troppo famigliare alle sue spalle.
Hermione alzò la testa confusa. Non poteva essere lui. Non si rivolgevano praticamente la parola.
-George ?- tentò con il fiato in gola.
-Mione così mi offendi. Ok che non ci parliamo più molto, ma pensavo fossi in grado da distinguermi da mio fratello.-
"'Mione...Oddio. Fred!"
Hermione girò di scatto la testa. Sin dal secondo anno aveva imparato a scorgere quei piccoli dettagli che distinguevano i gemelli : Fred, ad esempio, aveva un adorabile neo sul collo e un sopracciglio un po' sfasato. Il ragazzo di fronte a lei,in effetti, aveva tutte le caratteristiche del suo Weasley preferito.
-Fred.-
-Indovinato- disse il ragazzo sedendosi accanto a lei.
Per un po' i due rimasero in silenzio, intenti a fissare chi il Lago Nero chi il cielo.
-Cosa ci fai qui ?- domandò Hermione con una punta di timore sulla lingua.
-Non riuscivo più a dormire. Lee russa davvero troppo. Ti ho visto dalla finestra e così ti ho raggiunta. E' un po' che non parliamo un po' da soli.-
A quelle parole Hermione avvampò. Il cuore cominciò a batterle forte e la mente si annebbiò. La risposta che voleva dare era ben diversa da quella che le era uscita di bocca.
-Ah.-
Il Weasley con fare calmo si avvicinò alla ragazza.
-Si sta bene qui con te. Sto davvero bene con te, Hermione- disse puntando i suoi occhi sulle labbra di Hermione.- Mi piaci.-
Chiudendo gli occhi si avvicinò lentamente al viso della ragazza che rimase pietrificata.
I loro profili sempre più vicini. I loro nasi quasi si sfioravano...
-George?!-
Il fresco del mattino, il riposare del Lago Nero, il silenzio nell'aria.
Erano i motivi per cui Fred Weasley, il vero Fred Weasley, aveva deciso di fare jogging la mattina. E George questo lo sapeva, eccome se lo sapeva.
George si scostò velocemente da un'Hermione sempre più confusa.
- Fred, corsetta anche oggi?- domandò imbarazzato George.
Fred scostò lo sguardo su Hermione e poi annuì impercettibilmente.
-A-aspettate. Che diamine sta succedendo qui?!- domandò Hermione con una crescente rabbia nella voce.
Nessuno rispose.
-George, ti posso parlare un attimo?- disse Fred continuando a fissare la ragazza.
Ed Hermione rimase a guardare, più allibita che mai, le due figure perfettamente identiche che in silenzio si dirigevano verso il castello.
"Che cosa sta succedendo?"

Arrivati ad un angolo abbastanza nascosto George iniziò a parlare nel suo tono beffardo.
- Ti da fastidio che stessi parlando con la tua ragazza?- chiese
- Mi vedi infastidito?- provò a sorridere Fred. - Comunque non è la mia ragazza.-
- E allora perchè mi avresti trascinato via da lei?-
Il silenzio calò intorno a loro.
-Fred,smettila di negarlo. Smettila di comportarti come ti stai comportando. Così non ti riconosco più nemmeno io. Ti vedo come la guardi nonostante provi ad ignorarla. Vedo come t'importa di lei.- disse George avvicinandosi al fratello.
Fred distolse lo sguardo. - Non m'importa niente di lei.-
-Ok- disse il fratello voltando le spalle a Fred e dirigendosi verso il punto in cui aveva lasciato Hermione. - Allora non ti dispiacerà se torno a baciarla-
La rabbia avvampò in Fred. Le sue orecchie divennero rosse, come anche le sue guance. La sua mano si mosse d'impulso alla ricerca della bacchettae per la prima volta provò quel sentimento di cui aveva sentito tanto parlare: la gelosia.
Prima di potersi rendere conto di quel che faceva, estrasse la bacchetta ed urlò in direzione del fratello.
-GAMBEMOLLI!-
George, colto di spalle, si ritrovò a terra prima di poter dire A.
-Fred! Ma che diamine fai?!- urlò dal pavimento.
Fred, dal canto suo, si riprese da quel sentimento geloso e, sgranando gli occhi, accorse al capezzale del fratello.
-Oddio George! Per merlino! Mi dispiace tanto, davvero.- disse preoccupato Fred. - Riesci ad alzarti?-
-No, aiutami.-
Fred porse la mano al fratello e prima di rendersene conto si ritrovò con la faccia schiacciata sul freddo marmo.
George scoppiò a ridere e, dopo un primo istante di smarrimento, fu seguito a ruota da Fred.
E rimasero così. A ridere per terra come quando erano piccoli. A ridere a crepapelle come quando combinavano uno scherzo degno di rimanere negli annali della scuola.
A ridere come solo loro sapevano fare.
-Va da lei- disse George posando una mano sulla spalla di Fred. - Ti importa sul serio, lo so. A me puoi dirlo-
Ed aveva ragione.
Quelle due settimane passate ad evitarla.
Quelle due settimane passate a provare a riversare nello sguardo un'indifferenza mai esistita. Quelle due settimane passate a guardarla da lontano, a vegliare su di lei nel giro di ronda. Quelle due settimane passate a convincersi di non amarla.
-Lo so- disse Fred.
Si alzò e cominciò a correre verso il punto in cui Hermione era rimasta.
Passo dopo passo, però, un dubbio si insinuò nella sua mente.
Pur ammesso che Hermione avesse provato qualcosa per lui, due settimane come quelle sarebbero bastate a far sparire ogni forma d'interesse.
Sarebbero bastate a far crescere un odio anche nel suo cuore ?
Rallentando sempre di più, provò a cacciare quel pensiero, ma una volta esser arrivato al salice e aver constatato che lei non c'era, il dubbio affondò le sue radici e divenne una certezza
-M'importa di te- sussurrò Fred mentre il suo sguardo si posava su un quadernetto caduto nell'erba.
Su un quaderno fatto di carta riciclata e rivestito da una copertina floreale.

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Capitolo 13
*** Leggiadri fiocchi di neve. Fine. ***


La Sala Comune era gremita di studenti annoiati nelle loro chiacchiere, o nei loro compiti.
Hermione se ne stava rannicchiata contro lo schienale della sua poltrona preferita, mentre una Ginny più che mai affettuosa le accarezzava la schiena.
-Dai Herm, che c'è di male ? E' solo un diario. Sono sicurissima che l'hai messo in camera tua e si è perso tra quella tonnellata di libri- sorrise la rossa.
-No Ginny, tu non capisci! Ho messo a soqquadro la stanza e non c'era... OH PER MERLINO ! Come ho fatto a perderlo ?? Quel diario è tutta la mia vita.. su-su quel quadernino- la voce di Hermione assunse una pericolosa incrinatura- c'erano tutti i miei pensieri...- concluse prima di affondare la testa riccioluta tra le ginocchia.
Si riscosse solo quando le carazze di Ginny erano cessate e una voce la chiamava.
- Hermione, possiamo parlare ?- chiese un giovane alto con i capelli rossi.
Alzando di scatto la testa, Hermione annuì. - George ? ..- chiese non più tanto sicura delle sue convinzioni. Il ragazzo sorrise ed annuì a sua volta. - Andiamo ?- propose mentre tendeva una mano in direzione di Hermione.
La prese e - tra lo stupore generale di Ginny, Harry e Ron- uscirono dal quadro della signora grassa.

-George, dove mi stai portando ?..- chiese abbastanza seccata Hermione mentre si affannava per stare al passo del rosso. Tutte quelle scale erano sfiancanti.
-Lo vedrai- rispose beffardo George.
Hermione sbottò e strattonò violentemente il braccio per sciogliersi dalla presa del ragazzo.
- George dobbiamo parlare.- iniziò risoluta. Il rosso si girò verso di lei sinceramente sorpreso. - Se io..io be'. Mettiamo il caso che tu..tu provi per me..-
- Respira Granger- scoppiò a ridere George - non provo niente per te-
Quelle parole, pronunciate con così tanta sincerità e leggerezza andarono a smontare tutte le ipotesi che Hermione si era fatta circa il comportamente del ragazzo di qualche mattina prima. Sbarrò gli occhi e continuò a farfugliare frasi senza senso.
- Perchè ho provato a baciarti ? - chiese sorridendo George.
- Esattamente- riusciì a dire Hermione, divenuta nuovamente padrona di se stessa.
George sorrise impercittibilmente e un lampo di malizia illuminò i suoi occhi - Diciamo per, scatenare una reazione...-

" Ok, sono caduta di nuovo vittima dei giochetti dei Weasley "

- Che tipo di reazione, se è concesso chiederlo ? - si informò Hermione cercando a stento di trattenere l'irritazione che aumentava inesorabilmente.
- Ooh no cara mia- rispose divertito- Questo non lo scoprirai da me. Adesso andiamo, stiamo facendo tardi-

"Che cavolo vuol dire ? "  Pensò Hermione mentre, con assoluta diffidenza, seguiva George su per una rampa di scale fin troppo lunga per i suoi gusti.

E man mano che saliva quei gradini infiniti, la mente di Hermione cominciava a vorticare in una spirale di pensieri, emozioni e sentimenti che, dall'inizio dell'anno scolastico, la tormentavano senza tregua.

Semplicemente, era stanca.

Stanca di quel turbine di emozioni. Stanca di quelle montagne russe a cui il suo cuore era costretto. Stanca della morsa che stringeva il suo cuore ogni volta che il nome Weasley ( e più precisamente Fred Weasley ) veniva pronunciato.

Stanca di essere presa in giro.

Tra tutte quelle riflessioni, non si accorse nemmeno che le sue gambe si erano immobilizzate e salate lacrime le rigavano le guance.
- Hermione cosa?...- George si arresto e con sguardo preoccupato vide la ragazza asciugarsi le lacrime.
- Sono stanca George.-
- Oh, non preoccuparti, siamo quasi arrivati...- sorrise lui.
- No George. Sono stanca.- continuò Hermione. Quella frase, quella voce roca, andarono ad intenerire il cuore del giovane Weasley. Si avvicinò calmo e le posò un'amchevole mano sulla spalla.
- Ne varrà la pena. Ti fidi di me ?- Disse mentre si accucciava all'altezza del suo viso e parlava come si parla ad una bambina che piange per la sua bambola persa.
Hermione dissentì - Non molto, veramente- ammise.
George sorrise - E allora- sussurrò - ti fidi di Fred ?-
A sentire quel nome le labbra di Hermione si piegarono in una smorfia contrariata.

"Si certo, Fred." pensò sarcastica Hermione "Stiamo parlando dello stesso Fred che da quando mi ha vista con George non si è più fatto ne vedere e ne sentire ? Lo stesso Fred che nelle ultime settimane mi ha trattata come fossi un'appestata ? "

- Cosa c'entra Fred ? - chiese secca mentre con una mano si asciugava una lacrima.
- Aspetta ancora un po' e capirai tutto-
Hermione. stanca di capire la logica contorta dietro le parole di George, si arrese. Annuì e silenziosa e leggera si fece guidare alla torre di Astronomia.
Con una leggera spintarella venne esortata ad entrare. Il tempo di girarsi e la porta si era già chiusa alle sue spalle.

" Oh no.."

- George apri subito! Non è divertente! - urlò furibonda mentre tirava pugni alla porta siggillata. Fece per scagliare un' Alohomora ma , con grande rammarico, si accorse di aver lasciato la sua bacchetta nel dormitorio.
-Maledizione- sussurrò appoggiando la fronte su un braccio adagiato alla porta.
Attirata però dalle stelle della notte, si fece strada all'interno dell'aula e si affacciò alla ringhiera di metallo. Era così meravigliosa, la notte.

"Pazienza, prima o poi mi verranno a cercare" sospirò.

E nella quiete di quella notte perfetta, un rumore la fece saltare. Si girò di scatto, guardinga, e con voce leggermente spaventata chiese - Chi c'è ?-
Nessuno rispose. Rumori di passi si facevano sempre più vicini.
-Chi sei ? - disse rivolta alla figura nell'ombra mentre si appoggiava alla ringhiera. Era in trappola e nessuno, da lì, l'avrebbe potuta soccorrere.
La figura fece un altro passo e si immerse nella luce lunare.

Il cuore di Hermione perse un battito.

- Fred..- sussurrò incredula.
Il ragazzo sorrise e sollevò un quaderno a motivi floreali. Ora il cuore di Hermione si arrestò definitivamente.
-Ma quello è..- Hermione era allibita e terribilmente imbarazzata.

- " Caro diario, Fred si è rivelato per quello che è: un bastardo. Dice di essere mio amico e poi mi evita. Merlino, mi manca infinitamente.- iniziò a leggere il ragazzo

La rabbia sommortava Hermione mentre le dita di Fred sfogliavano le pagine e leggevano la sua tacita e personale dichiarazione di amore.
Furibonda e ferita, Hermione si avvicinò a lui e sollevò una mano per bruscamente. Fred in un attimo afferrò il minuto polso, arrestando così lo schiaffo che si sarebbe schiantato sulla sua guancia. Per un attimo puntò i suoi azzurri occhi in quelli di Hermione.
Rimase senza parole. Non le era mai capitato di vedere i limpidi occhi di Fred così accigliati, seri...intensi.

Poi Fred, continuò la sua lettura.

- "Caro diario"- iniziò- " Sono quel bastardo di Fred che così poco galantemente ha letto il diario di una fanciulla ed ora lo usa perchè è talmente codardo da non riuscire ad esprimersi. Sono un cafone, lo so"-

Fred alzò un attimo lo sguardo dalla pagina per vedere la reazione di Hermione. La bocca era socchiusa e gli occhi leggermente sbarrati. Da ogni contorno del suo viso traspariva la sorpresa. Soddisfatto, continuò:

-" Vedere Hermione nelle braccia di Ron mi ha fatto male, veramente troppo male. E mi ha fatto diventare una persona che non ero: freddo, arrogante, crudele. Il cuore a pezzi mi ha portato anche a trattare la ragazza che amo come una schifezza, e per questo mi detesto"-

Gli occhi di Hermione cominciavano ad inumidirsi. " <> ? Non può essere"

Con il respiro che si faceva sempre più affannoso, Fred procedeva nella sua lettura ed Hermione ascoltava incredula.
-" Poi vederla così vicino alle labbra di mio fratello, mi ha fatto letteralmente uscire di testa. Odio ammetterlo, perchè gli voglio un bene dell'anima, ma sarei stato pronto a piacchiare George sedutastante se non mi fossi accorto che il suo viso era diverso dal solito. Era identico al mio. C'era tutto ciò che mi differenzia da lui: il neo, il sopracciglio sfasato. Poi mi ha spiegato che l'aveva fatto per scatenare una reazione, mi pare.."-

Hermione sorrise impercettibilmente.

- " E allora capii una cosa che tutti- me ed Hermione esclusi- avevano capito"-
Arrestò la sua lettura per puntare nuovamente i suoi occhi in quelli di Hermione. L'aria era carica di trepidante attesa e il silenzio si faceva sempre più insopportabile. Senza staccare gli occhi di dosso alla ragazza, Fred lanciò il diario a terra e prese delicatamente le mani di Hermione. La distanza era sempre più breve.
Iniziò a parlare mentre con tenui movimenti delle dita, accarezzava le mani della ragazza, manandole brividi in tutto il corpo.

- Mione io- fece un passo più vicino a lei - sono stato uno stupido. E non solo per averti trattata malissimo, ma anche per non aver capito prima quanto tu fossi speciale.Per non essermi reso conto prima di quanto io..io sia innamorato pazzo di te. Di quanto tu mi faccia uscire di testa e di quanto...-

Veloci e rapide, le labbra di Hermione si posarono con forza contro quelle di Fred, in uno slancio di coraggio che neanche la ragazza pensava di poter sfoderare.
Dopo un attimo di esitazione dovuta alla sorpresa, le labbra di Fred si schiusero per approfondire quel bacio tanto agognato, e le sue mani si posarono una sulla schiena di Hermione e l'altra tra i suoi boccoli castani, attirandola ancora di più verso il suo corpo.

Un sorriso si estese sulla bocca di entrambi mentre le loro labbra continuavano ad essere attaccate in quello che era un contatto perfetto.

Così perfetto da credere di non essere vero. Così tanto atteso, dall'essere quasi odiato per averci messo tanto ad arrivare. Così tanto profondo, che faceva  paura.

Hermione si allontanò impercettibilmente per riprendere quel fiato che le mancava e per far smettere alle gambe di tremare. Fred appoggiò la sua fronte su quella di Hermione e rimaserò in silenzio, con lo stomaco in sobbuglio e il cuore decisamente troppo emozionato.
Lentamente, Hermione portò una mano sulla guancia di Fred.
- Devo proprio imparare a fidarmi di più di George- sussurrò increspando le labbra in quello che Fred ricordò come il più bel sorriso.

Bastò quella frase per annullare nuovamente la distanza fra i due mentre timidi e leggiadri fiocchi di neve cominciavano a cadere e a posarsi, dolcemente, sulla terra.



Allora chiedo a tutti di perdonarmi per la graaaaaaaaande attesa e per la scarsità di questo capitolo, che non si può nemmeno chiamare tale. Diciamo più che è una conclusione di una storia. Per molto tempo avevo rinunciato a concludere questa storia, perchè non ne ero per niente soddisfatta. Ma poi un messaggio ricevuto su EFP mi ha fatto venir voglia di vedere a quante altre persone dispiacesse per questa interruzione, e ho potuto vedere quante persone l'avessero recensita, o messa tra le seguite. E , soprattutto, ho potuto vedere tutte quelle persone che avevano messo " Fred e Mione " tra i preferiti.
A tutta questa gente vorrei solo dire un immenso grazie.
E questo capitolo. è dedicato proprio a voi, che avete seguito questa storia fino alla fine e mi avete supportata. Senza di voi, non ce l'avrei mai fatta a concludere la mia prima FF.

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