I'll always come back for you

di KikiWhiteFly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Oro ***
Capitolo 2: *** 2. Portafoglio ***
Capitolo 3: *** 3. Spiaggia ***
Capitolo 4: *** 4. Quotidianità ***
Capitolo 5: *** 5. Calzini ***
Capitolo 6: *** 6. Fuoco ***
Capitolo 7: *** 7. Cane ***
Capitolo 8: *** 8. Biscotti ***
Capitolo 9: *** 9. Capodanno ***
Capitolo 10: *** 10. Computer portatile ***



Capitolo 1
*** 1. Oro ***


Prompt: Oro.
Titolo: I'll always come back for you
Autore: KikiWhiteFly.
Fandom: Chuck.
Personaggi: Chuck Bartowski, Sarah Walker.
Genere: romantico.
Rating: verde.
Avvertimenti: flashfic, het.
Lunghezza: 282 parole.
Eventuali note dell’autore: il titolo si riferisce all'episodio 03x16, quando Sarah salva Chuck e lui le dice: “Sei tornata per me?” e lei risponde:
“Tornerò sempre per te”. Nella flashfic il riferimento a Quinn è, ovviamente, alla 05x12-13. Ho scelto di usare il prompt oro in maniera forse banale,
tuttavia è stata la prima cosa che mi è venuta in mente.
Questa storia partecipa alla challenge: “
La sfida delle coppie”, indetta da summerparadise sul forum di EFP.
Saranno una serie di flashfic, ci saranno dei riferimenti anche alle altre stagioni.








I'll always come back for you






Quando Chuck sfiora con la sua mano i capelli di Sarah sembra che tra le sue dita scivolino una serie di fili dorati. Forse sarebbe più adeguato dire
che ai suoi occhi Sarah risplende di un bagliore particolare, forse lei vale per lui quel che per il cielo son le stelle.
Sarah ridacchia sommessamente, suo marito compie quel gesto ed emerge uno dei suoi punti deboli; Chuck, invece, non riesce a distogliere lo sguardo
dai suoi occhi e d'un tratto si fa cupo, serioso.

«Che c'è?», domanda Sarah, sinceramente preoccupata.
Chuck allora si desta, come da un lungo sonno, prende una mano di Sarah tra le sue e la stringe forte.
«Nulla. È solo che alcune volte mi alzo e spero di trovarti ancora qui».
Dopo tutto quello che è successo con Quinn, Chuck vive nell'irrazionale timore che possa succedere ancora qualcosa di irrisolvibile.
Chuck Bartowski è solo un semplice essere umano,
pensa, cosa potrebbe fare se non giurarle amore eterno?
«Sarò qui», Sarah si stringe accanto a Chuck, poi lascia scivolare i capelli sul suo ampio torace. «E so che mi troverai, semmai mi succederà qualcosa».
«Perché sono un agente della CIA?».
«No, perché lo saprai e basta».

Poi Sarah affonda le labbra nelle sue e, solo per un attimo, sembra che il passato sia solo un ricordo sbiadito nel tempo. Il futuro, invece, sembra una
tavolozza sulla quale è possibile intingere qualsiasi pennello e colorire delle tinte più vivaci la loro vita.

Potrebbe essere un'immagine emblematica, proprio come quella che Chuck ha sopra di sé: un'aureola di capelli dorati si staglia armoniosamente sul
suo torace e continuerà a esservi, stavolta ne è sicuro, per tutto il resto della sua vita.





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Capitolo 2
*** 2. Portafoglio ***


Prompt: Portafoglio.
Titolo: I'll always come back for you
Autore: KikiWhiteFly.
Fandom: Chuck.
Personaggi: Chuck Bartowski, Sarah Walker.
Genere: romantico.
Rating: verde.
Avvertimenti: flashfic, het.
Lunghezza: 393
Eventuali note dell’autore: questa seconda fan fiction si svolge, grossomodo, durante la seconda stagione. Il riferimento alla foto lo si può benissimo mettere in parallelo con la 04x02, tra parentesi. Nella seconda stagione Sarah è molto più “sostenuta” – i suoi sentimenti per Chuck evolvono, quindi cerca di mettere un muro tra loro. Noi sappiamo che sarà un'impresa vana ma ho cercato descrivere tutto ciò. XD



I'll always come back for you




Chuck non aveva mai voluto quella vita da spia ma, seppur fosse in costante pericolo e rischiasse la vita ogni singolo giorno, doveva ammettere che iniziava a vederne i lati positivi. Avere una fidanzata, per quanto fosse solo
di copertura, non era poi la terribile esperienza che aveva immaginato e anche il suo rapporto con Casey, sebbene quest'ultimo non l'avrebbe mai ammesso, si stava consolidando.
Sarah aveva bandito qualsiasi contatto che andasse oltre quello professionale, da usare nella sfera prettamente pubblica, tra loro; eppure, talvolta riceveva segnali contrastanti e la sua mente non sapeva più se recepire certi comportamenti come reali o fittizi.
Sarah si era avvicinata di poco al suo orecchio, abbastanza da poterlo sfiorare con le labbra:
«Preparati, abbiamo una missione. Ora sorridi e prendimi la mano».
Era così che Chuck si era defilato, con la mano ben stretta a quella di Sarah, arrivando al Castello. Sarah era già pronta per la missione, lo stava tempestando di informazioni ma Chuck poco badava al curriculum dei terroristi che avrebbero dovuto affrontare, concentrato com'era ad ammirare la bellezza della sua collega.

«Hai capito, Chuck?», chiese Sarah, imbracciando un fucile.
«Sì, tutto chiaro», fu la sua pronta risposta.

Sarah asserì col capo, poi si dileguò velocemente dalla stanza. Fu proprio grazie alla sua rapidità che Chuck vide
qualcosa che probabilmente avrebbe dovuto fingere invisibile: si avvicinò di poco, certo che si trattasse di un portafoglio ma, mai come in quel momento, tanto stupito dal fatto che vi fosse una loro foto insieme. Chuck inclinò un po' la testa, come per accertarsi che il soggetto nella fotografia fosse lui: ricordava ancora quella serata, avevano festeggiato la sua prima missione senza alcun intoppo – e, se la mente non gli giocava brutti scherzi, anche il fatto che Sarah e Casey non gli avessero intimato di restare in macchina per una volta.
Fu quasi sul punto di rinfacciarlo a Sarah, ma la conosceva ormai abbastanza da sapere quale sarebbe stata la sua reazione: avrebbe tolto la fotografia dal portafoglio, solamente per dispetto, adducendo qualche banale scusa riguardante il loro falso rapporto.
Chuck, allora, pensò che avrebbe preferito mantenere quel segreto tra sé e sé piuttosto che veder svanita una speranza – illusoria o reale, ormai non importava più –, poiché in fondo al cuore sapeva che Sarah teneva a lui e questo, per il momento, era abbastanza.

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Capitolo 3
*** 3. Spiaggia ***


Prompt: Spiaggia.
Titolo: I'll always come back for you
Autore: KikiWhiteFly.
Fandom: Chuck.
Personaggi: Chuck Bartowski, Sarah Walker.
Genere: introspettivo.
Rating: verde.
Avvertimenti: flashfic, het.
Lunghezza: 180.
Eventuali note dell’autore: il prompt “spiaggia” ovviamente mi fa tornare alla mente il pilot, inoltre ieri sono andati in onda i primi due episodi su Italia 2 e non potevo non tributarli.




I'll always come back for you




Chuck è frastornato, confuso, disorientato e la sua vita, almeno fino ad allora, non è mai stata tanto complicata. Sarah Walker non è la prima ragazza con la quale è uscito dopo tanti anni, probabilmente lei pensa che sia solo una risorsa di cui occuparsi.

Chuck non riesce più a compiere una distinzione tra reale e immaginario: le tempie iniziano a pulsargli insistentemente, sembra che il cervello gli stia scoppiando – e non può permetterselo, l'Intersect è un bene prezioso e perderlo significherebbe sacrificare l'unità internazionale.

Vorrebbe solo confidarsi con qualcuno, qualcuno che magari sappia ricordargli che può essere ancora il ragazzo straordinario della Stanford – prima dell'arrivo di Bryce, si intende –, che magari non è solo qualcuno bensì uno.
«Fidati di me, Chuck».
Sarah è bellissima sotto quella luce, i capelli svolazzano al vento e Chuck respira, finalmente, dopo un'intera notte passata a pensare al peggio. Sono solo quattro parole che lo salvano dall'orlo di un precipizio, stenta a crederci.
Eppure Sarah è seduta accanto a lui e, pensa con ingenuità, potrebbe giurare che quel sorriso sia reale.


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Capitolo 4
*** 4. Quotidianità ***



Prompt:
Quotidianità (prompt a scelta).
Personaggi:
Chuck Bartowski, Sarah Walker.
Genere: romantico.
Rating: verde.
Avvertimenti: flashfic, het.
Lunghezza: 275.
Eventuali note dell’autore: questa flashfic è ispirata all'episodio 03x13, credo proprio che sia il mio preferito. Si ispira alla “fuga” di Chuck e Sarah e alla loro pseudo luna di miele. Dovendo scegliere un prompt a scelta ho puntato a... quotidianità, già. Perché una delle cose più belle di Chuck e Sarah per me è proprio questa: loro vivono una vita da spia, tutt'altro che quotidiana, eppure fuori dall'ambiente di lavoro sanno essere una delle coppie più normali del mondo. E nella loro quotidianità c'è un che di romantico, speciale e io l'ho voluta narrare.



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Sarah Walker si è lasciata completamente andare, per la prima volta nella sua vita: Chuck, accanto a lei, sorseggia il suo tè mattutino e dà uno sguardo al giornale come un cittadino normale.
Nessuna missione, nessun sotterfugio, nessun ostacolo si frappone sulle loro strade: in quel momento sono solo due individui qualsiasi, felici e innamorati, i quali trascorrono una normale vacanza in giro per il mondo. Certo, il fatto che si tratti di una fuga passa in secondo piano da questo punto di vista e forse preferiscono entrambi non pensarla in questi termini, renderebbe il loro viaggio molto meno romantico.
«Ti stai già pentendo?», chiede Chuck, sfiorando la sua mano.
Sarah fa un cenno di diniego con il capo, poi afferma: «È l'inizio di una nuova vita, non c'è nulla di cui pentirsi».
L'espressione di Chuck si distende, da quando quel sogno si è avverato è come se avesse costantemente paura di svegliarsi.
«Aspetta... l'ho preso l'ultimo numero di Jump?».
Sarah poggia una mano sulla fronte ma, d'altro canto, sono anche queste le cose che ama di Chuck: non solo il suo lato eroico, bensì anche quello più umano, il quale si preoccupa per questa o quell'altra quisquilia.
«Tu non l'hai preso, io l'ho fatto», ammette Sarah, tirando fuori dalla borsa il volume in questione.
Chuck prende il fumetto tra le mani, quasi come una reliquia, dopodiché si ferma ad osservare il sorriso di Sarah e improvvisamente tutto acquista più senso. Non è più solo una fuga, è una via d'uscita – per quanto irrazionale, insensata e fuori da ogni schema.
«Oh, lo sai quanto ti amo, vero?».
«Ogni giorno».


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Capitolo 5
*** 5. Calzini ***



Prompt:
Calzini.
Titolo: I'll always come back for you
Autore: KikiWhiteFly.
Fandom: Chuck.
Personaggi: Chuck Bartowski, Sarah Walker.
Genere: romantico, commedia.
Rating: verde.
Avvertimenti: flashfic, het.
Lunghezza: 337.
Eventuali note dell’autore: storia collocata tra la prima e la seconda stagione. Ho anche voluto focalizzarmi per un attimo sul rapporto tra Chuck ed Ellie, che a mio parere è uno dei più belli mai visti in un telefilm. Vi informo, inoltre, che ho deciso di velocizzare i ritmi di questa raccolta e che probabilmente la vedrete aggiornata più volte durante la settimana.




I'll always come back for you




Nella famiglia Bartowski è una tradizione, ormai assodata, quella di festeggiare nella maniera più megalomane possibile.
Quando Chuck era solo un bambino odiava quei giorni di festa, perché gli ricordavano le famiglie riunite intorno ad un tavolo ed i regali da parte degli zii da scartare, mentre lui non poteva avere né l'una né l'altra cosa. Così, Ellie Bartowski aveva deciso di rendere le festività del fratellino una occasione unica, in modo tale da far capire a Chuck che una famiglia poteva essere composta anche da due persone.

Ecco perché Chuck tiene in particolar modo ad alcuni eventi, nella sua mente i bei ricordi sovrastano i peggiori; pur tuttavia, c'è qualcuno che non ha ricevuto le premure che Ellie si è curata di non fargli mai mancare e se ne rende conto nel momento stesso in cui Sarah osserva un paio di calzini appesi al caminetto.

«Allora, Sarah, dov'è la tua calza?», chiede Ellie, spuntando alle sue spalle con alcune ghirlande in mano.
«Io... veramente...», balbetta Sarah, alquanto imbarazzata per non aver considerato tale ovvietà.
«Sarah ha la sua calza, Ellie. Eccola lì».
Chuck allunga il braccio in direzione del caminetto, mentre sorride verso sua sorella; Sarah sbatte le palpebre un paio di volte, stupita quanto Ellie, osservando il suo nome ricamato sulla stoffa.
Dopodiché si rivolge in direzione del diretto interessato, che nel frattempo sembra occupato ai fornelli: «Ehi, Chuck, non avresti dovuto farlo».
«Un
vero fidanzato lo farebbe, Sarah. Non farei mai saltare la tua copertura».
«Oh, certo», Sarah si mordicchia nervosamente il labbro inferiore, titubante.
«Stavo scherzando, Sarah!», esclama Chuck, ridacchiando tra sé e sé. «Anche se, devo dirtelo, nonostante il tuo nome sia piuttosto comune, avevano esaurito tutte le calze. Ho guidato un intero pomeriggio per trovarne una ma...
missione riuscita, dopotutto, no?».
Chuck abbassa il tono di voce, fingendo che quella sia una informazione in codice; Sarah non può fare a meno di scoppiare a ridere poiché, dopotutto, per la prima volta nella sua vita si sente davvero a casa.
«Grazie, Chuck».


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Capitolo 6
*** 6. Fuoco ***


Prompt: Fuoco.
Titolo: I'll always come back for you
Autore: KikiWhiteFly.
Fandom: Chuck.
Personaggi: Chuck Bartowski, Sarah Walker.
Genere: romantico.
Rating: giallo.
Avvertimenti: flashfic, vagamente lime.
Lunghezza: 557.
Eventuali note dell’autore: okay, questa è un po' più lunga, è a tutti gli effetti una one shot. Post 05x13, ciò che ho cercato di far emergere sono le insicurezze di Chuck (che si manifestano nella sua irruenza/delicatezza, come se in lui convivessero due diverse persone. Chuck ha comunque sofferto, vedere la donna della propria vita strappata in maniera così rude... beh, penso che segni), nonché la presa di coscienza di Sarah, che invece pian piano acquisisce sicurezza. Il “fuoco”, che poi è il prompt di questa fan fiction, è da intendersi come il metaforico “fuoco della passione”.


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Sarah non aveva ancora recuperato del tutto la memoria, ma aveva come l'impressione che fare l'amore con Chuck fosse diventato un atto più violento, quasi
animalesco. Forse perché Chuck viveva nell'irrazionale timore di perderla nuovamente, ma Sarah aveva come la sensazione che suo marito stesse sfogando su di lei ogni paura.
Sembrava sciocco, ma quella per Sarah era una nuova
prima volta: fino a qualche giorno prima Chuck aveva rispettato il suo volere, le aveva lasciato il suo spazio, offrendosi spontaneamente di dormire sul divano. Eppure, per qualche astrusa ragione, Sarah non riusciva a riposare bene e, anzi, si girava e si rigirava nel letto: a conti fatti, Sarah non era mai stata una damigella in difficoltà e non avrebbe mai ammesso di aver bisogno del suo aiuto.

Ma Chuck aveva imparato a leggere tra le righe parecchio tempo prima, per cui, avvertendo i suoi passi svelti al piano superiore, l'aveva raggiunta con un grande raccoglitore alla mano.

«Cos'è?», aveva chiesto Sarah, esaminando il profilo di tale oggetto.
Chuck allungò il braccio, lei lo prese tra le sue mani: «Un album dei ricordi. Fai finta che si tratti di una ninna nanna, ti aiuterà a dormire».
Sulle labbra di Sarah indugiava un ovale di stupore: aveva come la sensazione che tale oggetto le appartenesse, ma non poteva dire di possederlo davvero. Chuck chinò il capo un sol momento, bisbigliò qualcosa che suonava come un
“Buonanotte tesoro”, per poi accenderle la luce del comodino.
Chuck nei suoi confronti aveva così tante premure, talvolta Sarah si domandava se le meritasse veramente: aveva cercato di ucciderlo, lo aveva fatto soffrire nei peggiori modi possibili e aveva messo a repentaglio la vita della sua famiglia.
Sarah si mordicchiò il labbro inferiore, dopodiché afferrò la mano di Chuck prima che sparisse dietro la parete: «Resta con me, stanotte».
Le braccia di Sarah si strinsero attorno al collo di Chuck, prima di allungare le punte delle dita in direzione delle sue labbra: non poteva dire di riconoscere davvero se stessa, ma quell'istinto era stato così forte da non poter essere domato in alcun modo.
Tutto il resto era venuto da sé, con estrema naturalezza: le mani di Chuck erano gentili nei suoi riguardi, sembravano chiedere il permesso, eppure esperte sulla sua pelle. Era come se conoscessero ogni minuziosità, ogni vena e ogni linea del suo corpo: eppure la sensazione che provava era unica, era come se si stessero riscoprendo per la prima volta.
Le mani di Sarah scivolarono dietro la sua schiena, poiché nella gentilezza di Chuck c'era anche un pizzico di aggressività: se ne accorse quando fu costretta a mordersi il labbro inferiore, fino a farselo sanguinare, man mano che le spinte diventavano più forti. Mentre allargava le gambe, al fine di permettergli di entrare ancor più dentro di lei, pensò che in quei gesti irruenti e tuttavia premurosi ci fosse più di quanto Chuck lasciasse trasparire.
Se lui poteva stimolare i suoi ricordi, in un modo o nell'altro, allora lei avrebbe potuto essere in grado di aiutarlo a recuperare le sue sicurezze: il matrimonio, dopotutto, era un
lavoro di squadra.
Poi arrivò il momento tanto atteso, Sarah dovette stringere le dita ai lembi del lenzuolo, Chuck l'aveva appena portata in paradiso e tutti quei pensieri che affollavano la sua mente finirono laddove erano cominciati: sulle labbra di Chuck, esattamente dov'erano destinati.



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Capitolo 7
*** 7. Cane ***



Prompt:
Cane.
Titolo: I'll always come back for you
Autore: KikiWhiteFly.
Fandom: Chuck.
Personaggi: Chuck Bartowski, Sarah Walker.
Genere: romantico, commedia.
Rating: verde.
Avvertimenti: flashfic.
Lunghezza: 225.
Eventuali note dell’autore: questa è una future fic, un po' fluff. La casa bianca con la porta rossa è, naturalmente, un riferimento alla “casa dei sogni” di Chuck e Sarah. Inoltre, per stessa ammissione di Sarah questa casa è molto anni '50, tipicamente americana. :3



I'll always come back for you




Quando Sarah udì distintamente l'abbaiare di un cane in sua direzione, il primo istinto fu quello di allontanarsi. Chuck le riservava sempre delle sorprese ma, da brava spia qual era, Sarah riusciva sempre a scoprirle. Apparentemente per una volta doveva riconoscere che suo marito si era comportato in maniera del tutto inaspettata e ammettere la sconfitta: «Chuck, ma questo...», disse Sarah, puntando il dito verso il cagnolino di piccola stazza.
Non riuscì neppure a terminare la frase, in verità, poiché due testoline bionde si precipitarono letteralmente dalle scale e il barboncino corse loro incontro, come se già si appartenessero.
«Non ho saputo resistere», si giustificò Chuck, osservando la coda scodinzolante dell'animale.
«Mamma, mamma... è nostro, vero?», tuonò Stephen, in tono supplichevole.
Sarah abbassò le spalle, come in segno di resa, dopodiché disse: «Sì».
Un coro di urla festosa riempì il salotto e, dal punto di vista di Sarah, quello era il più bel suono al mondo; mentre Chuck, prendendo le distanze da quella che ormai si avviava ad essere un'area di gioco, affermò: «Dopo la casa bianca con la porta rossa, per entrare nei tipici standard di una perfetta famiglia americana mancava solo un cagnolino».
Sarah sorrise, voltandosi per un sol attimo in direzione del nuovo arrivato, poi prese tra le dita il colletto di suo marito e obiettò: «Ho già la perfetta famiglia americana».

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Capitolo 8
*** 8. Biscotti ***


Prompt: Biscotti.
Titolo: I'll always come back for you
Autore: KikiWhiteFly.
Fandom: Chuck.
Personaggi: Chuck Bartowski, Sarah Walker.
Genere: romantico, commedia.
Rating: verde.
Avvertimenti: flashfic.
Lunghezza: 423.
Eventuali note dell’autore: oggi mi sono rivista “Chuck vs la wedding planner” e ho riflettuto un po' sul rapporto genitori/figli. Così ho provato a scribacchiare il mio punto di vista, con una Sarah inaspettatamente insicura di sé – ehi, sono gli ormoni – ed un Chuck che deve farsi forza. Ammetto che mi sarebbe davvero piaciuto vedere una Sarah incinta, ad un certo punto, giusto per vedere come avrebbero affrontato la gravidanza. Chuck già stava dando di matto di fronte al test di gravidanza, ricordo! Visto che sono ispirata e mancano due soli racconti, potrei aggiornare molto presto! :D



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Vi sono delle volte in cui Sarah è particolarmente nervosa e, anziché sparare colpi al poligono come Casey, preferisce sfogare le frustrazioni in ben altra maniera. Chuck la osserva a debita distanza, alquanto intimorito dal guanto da forno: Sarah estrae l'ennesima teglia di biscotti, fissando con aria preoccupata le faccine sorridenti di un brutto color carbonella.
Quindi, applicando tutta la forza che risiede nelle sue mani, rovescia con violenza l'ennesimo vassoio nel lavabo e getta il guanto da forno nel vuoto. Questo, a conti fatti, dovrebbe essere il suo turno: Chuck deve ammettere con se stesso che preferirebbe persino una pistola puntata alla tempia, piuttosto che affrontare la rabbia iraconda di sua moglie.
Sarah si volta di scatto, prendendo a pugni il suo torace:
«Come riuscirò a diventare madre se non riesco neppure cuocere dei biscotti mangiabili, eh?».
Vi sono delle volte in cui Sarah è particolarmente nervosa e, per un attimo Chuck ha tralasciato quel
dettaglio, gli ormoni non aiutano di certo. Da quando Sarah è entrata nel sesto mese di gravidanza il suo umore è sempre più instabile, se all'inizio era divertente – la prima volta che l'ha vista piangere di fronte ad una pubblicità di detersivi è stato memorabile, deve ammetterlo –, ora è sempre più preoccupante.
«Tesoro, sono solo biscotti».
Chuck avvicina le labbra alla fronte di Sarah, poi la stringe un po' a sé; Sarah mugugna qualcosa sottovoce, dopodiché lo respinge con violenza.
«Solo dei biscotti? E se... se un giorno mi chiederanno di portare qualcosa al compleanno di Phil o Nick, cosa dirò? Che non sono in grado di cucinare dei biscotti? Phil e Nick rideranno di lui, sai?».
Chuck aggrotta le sopracciglia per un sol attimo, dopodiché proclama: «Prima di tutto... chi sono Phil e Nick?».
Le guance di Sarah si gonfiano come due palloncini, poi dichiarano: «Chuck, sei insensibile!».
E, arrivato a quel punto, Chuck non sa se sbattere la testa contro la credenza oppure infornarla direttamente, poiché di quel passo potrebbe davvero rischiare il tracollo. Ma, per fortuna, è questione di un attimo: Chuck rinsavisce in tempo, quanto basta per conquistarsi il diritto di stringerla nuovamente a sé.
«Sarah, tesoro... sarai
perfetta. Nessuno ti giudicherà per i tuoi biscotti, avrai tutto il tempo per farli. Così come avrai tutto il tempo per crescere nostro figlio, con me».
Ora sulle labbra di Sarah indugia un sorriso sincero, tant'è che si scioglie in una risata quando esclama: «E poi se Nick e Phil oseranno ridere di lui, abbiamo sempre le risorse della CIA a nostra disposizione!».

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Capitolo 9
*** 9. Capodanno ***



Prompt: Capodanno
Titolo: I'll always come back for you
Autore: KikiWhiteFly.
Fandom: Chuck.
Personaggi: Chuck Bartowski, Sarah Walker.
Genere: romantico, drammatico.
Rating: verde.
Avvertimenti: flashfic.
Lunghezza: 278.
Eventuali note dell’autore: breve flashfic senza molte pretese, giusto in tempo per le festività. È ambientata tra la prima e la seconda stagione.


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Sarah vorrebbe davvero rilassarsi, ma i suoi superiori non mancano di ricordarle che il giorno successivo avranno un importante missione da svolgere. Casey sembra aver accettato l'evidenza dei fatti, dopotutto è molto più razionale di lei, mentre Chuck osserva in lontananza i fuochi d'artificio.
Sarah incrocia per un millesimo di secondo lo sguardo di Chuck e, come per magia, tutti i dubbi e le insidie sembrano essere solo un lontano ricordo. Poi, le viene dato in mano un bastoncino scoppiettante:
«Nessun arma che comprometta la sicurezza nazionale, agente Walker», bisbiglia Chuck, abbassandosi alla sua altezza. «Solo una serata normale, con il tuo ragazzo».
Sarah dovrebbe rimproverarlo, a quel punto, sostenendo la sua assoluta indifferenza rispetto a ciò che spetta loro l'indomani. Eppure non si sente in grado di controbattere, poiché talvolta Chuck
la legge come un libro aperto e Sarah teme quell'aspetto del suo carattere come non mai, ha paura che la fragilità del suo cuore sia più forte del peso dei suoi sentimenti.
Opportuno o meno che sia, Sarah ridacchia – si convince che sia per mantenere la copertura, Ellie ha appena rivolto loro uno sguardo di tenerezza –, improvvisamente si sente più leggera.
«Allora, Chuck... dove ve ne andate di bello, stasera?», chiede Ellie, attraversando la stanza.
Sarah appare alquanto turbata, hanno dimenticato di concordare una versione, ma Chuck le stringe con forza la mano e prende parola: «Ovunque Sarah vorrà. Qualsiasi direzione, in fondo non è ancora Capodanno in altre parti del mondo. Abbiamo tutto il tempo»
.
Poi si volta verso di lei e le rivolge un sorriso: persino Sarah potrebbe crederci e, in cuor suo, arriva ad ammettere che sarebbe un'alternativa decisamente più godibile.


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Capitolo 10
*** 10. Computer portatile ***



Prompt:
Computer portatile
Titolo: I'll always come back for you
Autore: KikiWhiteFly.
Fandom: Chuck.
Personaggi: Chuck Bartowski, Sarah Walker.
Genere: romantico, introspettivo.
Rating: verde.
Avvertimenti: flashfic.
Lunghezza: 571.
Eventuali note dell’autore: post 05x13, subito dopo la scena sulla spiaggia. La storia è divisa in due parti nella prima c'è tutta “l'eccitazione” per l'Intersect e tutto ciò che ne consegue, nella seconda la delusione per gli avvenimenti presenti. Non so quanto ho beccato in pieno il prompt, ma Chuck gira tutto intorno alla tecnologia e alla fine ne è venuto fuori un unico discorso. E con quest'ultima storia chiudo la raccolta, ringrazio moltissimo i lettori silenziosi e coloro che hanno commentato (flashmary97, Ray08 e cricri92. Grazie mille!). E anche Celeste94, FaberryIsMyLife, flashmary97, a_lways, chuck7 e S_Lily_S per aver inserito questa raccolta tra le preferite/ricordate/seguite. Il vostro supporto è stato prezioso e spero di ritornare ben presto in questo fandom. Alla prossima!



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Chuck aveva sempre vissuto in mezzo alla tecnologia, tanto da meritarsi l'appellativo “nerd”. Da bambino i computer erano stati i suoi giocattoli, da adulto l'alta tecnologia era diventata la sua fedele compagna di viaggio. Almeno finché il destino non aveva incrociato il suo cammino, nella maniera più inaspettata possibile: Chuck non lo avrebbe mai detto, ma sembrava che la tecnologia avesse il senso dell'humour.
Da quando Sarah Walker aveva oltrepassato la soglia del Buy More, Chuck si era messo totalmente in discussione: non gli era mai successo niente, dopo quel celebre episodio si intendeva, non aveva acquisito alcuna competenza specifica nel corso della sua vita e sicuramente il suo talento informatico esulava da qualsiasi attività spionistica. Chuck non era mai riuscito a spiare Ellie senza che lei se ne accorgesse, per dirla tutta, non aveva sicuramente la stoffa dell'eroe.
Sarah aveva portato una gran confusione nella sua vita e, allo stesso tempo, una ventata di freschezza: nonostante fosse ben lungi dal ringraziare Bryce Larkin per quel prezioso regalo, mai come in sua compagnia Chuck si era sentito così vivo.


Qualche anno prima, forse, avrebbe visto l'Intersect come una possibilità di rivincita, di essere un eroe e di poter fare davvero qualcosa per la sua nazione. Ma, da quando l'Intersect gli aveva portato via i suoi affetti più cari, Chuck non poteva far altro che maledire i giorni passati e rimuginare su quelli presenti.
Ad esempio, conservava ancora la stupida abitudine di riempire la vasca con i suoi oli preferiti oppure di apparecchiare per due persone, solo perché erano gesti che si erano ripetuti centinaia di volte negli ultimi anni. Chuck non l'avrebbe mai detto ma, mai come in quel momento, si era trovato a incolpare la tecnologia per aver distrutto i sogni di una vita intera.
Perché suo padre non gli sarebbe più stato restituito – se solo la mente umana non avesse concepito qualcosa di tanto ambizioso come l'Intersect, forse sarebbe ancora al suo fianco –, sua madre non avrebbe dovuto compiere una scelta tanto drastica e sua moglie... beh, Sarah non si sarebbe dovuta battere con un totale estraneo, dal suo punto di vista.
Chuck aveva deciso di esiliarsi da tutto ciò che poteva ricordargli Sarah, arrivando persino a rinunciare alla sua preziosa tecnologia: per quale motivo avrebbe dovuto desiderare tale compagnia, se poi la stessa gli si era rivoltata contro?
«Come va oggi?», Morgan fece capolino nel salone, sedendosi sul pavimento.
Chuck si limitò a osservarlo con sufficienza, prima di ribattere: «Oggi è come ieri, suppongo. Non so nemmeno che giorno è, a dire il vero».
Qualche attimo di silenzio, la verità era fredda e tagliente come una lama affilata, poi Morgan spezzò l'attesa: «Tu la riconquisterai, amico. Insomma... siete fatti per stare insieme».
Chuck sbuffò rassegnato, chinando il capo in segno di resa: «Magari bastassero le belle parole... o
“un solo bacio magico”, sarebbe tutto più semplice».
Chuck avrebbe potuto continuare quell'epopea all'infinito, se solo non si fossero sentite un paio di bussate veloci in direzione della porta.
«O, magari, certe volte basta essere pazienti e aspettare che
qualcuno bussi».


«Prima che tu dica qualsiasi cosa, prima che tu decida di girare i tacchi una volta e per sempre, voglio solo dirti che... saprò sempre riconoscere la tua bussata».
Sarah sorrise, chinando di poco il capo, com'era solita fare quando qualcosa la imbarazzava. Poi, incrociando il suo sguardo, disse: «Beh, immagino che solo
mio marito possa riconoscerla».

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