Shinseiki Evangelion : Keikaku Zaero di Angelus Lockhart (/viewuser.php?uid=268)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Reprise - 1st Contact ***
Capitolo 2: *** Nerv, Rei and the Rebirth - Me and Myself ***
Capitolo 3: *** I'm lost into my dreams - High sky, deep sea ***
Capitolo 4: *** Be, together - Prelude to darkness ***
Capitolo 1 *** Reprise - 1st Contact ***
----------NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT
ZAERO----------
Autore: Ethernal Angel
Program:
--------|Z|aero volume 1
00 - DISCLAMERS
01 - CAST
02 - STAGE 01
---> CHRONICLES
---> CAPITOLO 1: REPRISE
03 - STAGE 02
---> CHRONICLES
---> CAPITOLO 2 - 1ST CONTACT
04 - TECH FILES
05 - NEXT ON...
06 - NOTES
00 - DISCLAMERS (LEGGERE PLZ, E' IMPORTANTE!)
A) NGE (purtroppo) non è una mia creazione, ma del (supremo) Signor Hideaki
Anno. Io, Angelus Simon Lockhart, sono solo un fan e non uso NE' i suoi
personaggi NE' le sue idee per scopo di lucro, infatti, questa FF è totalmente
gratuita.
B) QUALSIASI riferimento alla chiesa, agli avvenimenti dell'11 settembre, ad
altri "PUNTI OSCURI" della storia dell'umanità, sono ESCLUSIVAMENTE
per uso letterario. Con questi non si intende offendere nessuno, ma, nel caso
qualcuno lo ritenga offensivo alla sua religione o agli usi e costumi della sua
gente, ecc... è pregato di interrompere IMMEDIATAMENTE la lettura e segnalarmi
dove ho esagerato.
C) I fatti e i personaggi di mia invenzione (come Alexi, Mary, Claire...)
rimangono di mio appannaggio. Se vedete qualche rassomiglianza con Shinji Ikari,
Asuka o Misato... ehm... come farvelo notare... mi pare che sia una FF su EVA, o
sbaglio?
D) Eventuali E-Mail con offese nei miei confronti, o con minacce o accuse
(del tipo: Dannato antipapa di merda brucerai all'inferno... tralascio il resto
per rispetto ai lettori più giovani) appena individuate, sporgerò
IMMEDIATAMENTE denuncia nei vs. confronti per calunnia. NON ho intenzione di
ripetere quello che è successo con "the blood" quindi, siete stati
avvisati e stavolta il punto B mi pare molto chiaro...
F) ATTENZIONE! Questi post ripropongono, due capitoli alla volta, la FF
Project Zaero per un totale di otto post (cioè fin dove è stato già scritto)
e non contengono alcuna scena aggiuntiva rispetto alla serie regolare. Un grazie
a Unbry per darmi una mano con sta roba gigantesca.
01 - CAST
ALEXI LENNIX
Alexi è un ragazzo sordomuto che non ricorda nulla del suo passato. Infatti, è
stato trovato su una spiaggia americana quando aveva 7 anni, in tale stato di
shock che sapeva a malapena il suo nome. E' stato adottato da Mark Lennix,
ex-magnate dei trasporti orbitali, oramai in pensione. Quella è diventata la
sua famiglia, anche perché il vero padre (sconosciuto) non lo ha mai cercato, o
é morto.
MARY LACKSON
Mary é una vera fanatica di retrogaming A.E. e spende un panico di soldi per
coltivare questo suo hobby strampalato. La sua casa su Mercury assomiglia ad
un'immensa sala giochi - almeno, il salotto - la cucina, al contrario, potrebbe
definirsi "Il paradiso dell'alcolizzato" perché da lei si trovano i
liquori più strampalati, che provengano da marte, giove o dalla terra non
importa, lei li ha. Incredibilmente beve solo tequila sale e limone - di cui
tiene una scorta industriale -. Sua madre lavora alla NERV di Neo-Tokyo 4, ed è
stramba anche più di lei...
JACK DENSEL
Il capo di Mary. Un maniaco di culturismo e belle ragazze, è di un animo molto
più sensibile di quello che dà a vedere - un ammasso di muscoli - e ha un
debole per la sua bellissima sottoposta. Sebbene le donne non lo considerino
più di "un maschione coi controfiocchi" vorrebbe un rapporto più
stabile di quello di una botta e via.
ANDREW THOMPSON
Il comandante supremo dell'agenzia speciale NERV. E' allo stesso tempo adorato e
temuto dai suoi uomini. Era un decoratissimo generale, finché...
02 - STAGE 01
CHRONICLES
2015 N.E. - Uno stranissimo fenomeno avviene in tutta la terra. La
popolazione mondiale si risveglia da uno strano sonno dalla durata incerta, con
potenti attacchi d'amnesia. Si lamentano numerosi scomparsi. Le ricerche
iniziano in tutto il territorio mondiale e viene aperta un'inchiesta.
2016 N.E. - Dopo un anno di profonde ricerche il caso viene archiviato come
IEM su larga scala che ha inflitto danni anche al cervello umano. A confermare
quest'ipotesi è il fatto che tutti i macchinari non schermati sono risultati
inutilizzabili. Scoppiano atti d'isterismo e il governo si ritrova in mezzo ad
una guerra civile.
2017 N.E. - Il nuovo papa, Giovanni XXIV, porta la pace nel mondo grazie ad
opere caritatevoli e a pesanti finanziamenti al settore scientifico. L'umanità
inizia a risollevarsi dal disastro.
2018 N.E. - Un altro fenomeno inspiegabile accade a Roma, Italia. L'intera
città sprofonda formando un lago gigantesco. L'intervento militare immediato
impedisce lo scoppio di nuovo isterismo. Il papa si salva perché era in
Giappone.
2019 N.E. - Nasce la F.T. (Federazione Terrestre). Vengono finanziati scavi
archeologici per recuperare tecnologie della A.E.
2050 N.E. - Viene scoperta la tecnologia ad impulsi.
2070 N.E. - La tecnologia ad impulsi viene applicata alle navi spaziali.
2073 N.E. - Viene scoperta la tecnologia ad ametroni. La Vertex Tech.
finanzia lo sviluppo.
2075 N.E. - Viene costruito il primo orbitalbot (robot da combattimento
orbitale)
2085 N.E. - Vengono costruite le prime colonie spaziali sui pianeti Marte,
Giove, Mercurio e Saturno
2086 N.E. - La F.T. adotta gli OMEGA-1 per il combattimento orbitale. La
Xenus Tech vince l'appalto.
2099 N.E. - Viene realizzata la prima colonia orbitante, Giada, in orbita
attorno a Mercurio. Sono presenti malcontenti su Mercurio per motivi
imprecisati.
3000 N.E. - Viene fondato il Dayraven, una flotta spaziale con il compito di
distruggere i satelliti con possibile IEM per evitare il ripetersi degli
avvenimenti del 2015
3013 N.E. - Movimenti preoccupanti di ribellione su Mercurio. Scoppia la
guerra con la F.T.
la nostra storia inizia qui...
CAPITOLO 1:
REPRISE
------------PROLOGO-----------
Avete mai esaurito le lacrime?
Quando ti trovi solo, sdraiato nel tuo letto, a pensare che se avessi fatto
delle scelte diverse, magari le cose non sarebbero arrivate al punto in cui sono
ora... che magari sarebbe stato tutto...
(...differente...)
Si alzò dal letto, dopo 4 giorni... aprì la finestra e guardò fuori,
sconsolato...
-------------------------------------
ANNO: 3014
SPAZIO PROFONDO
NAVETTA DAYRAVEN 300R4T
GIRO DI ISPEZIONE STANDARD
"Comandante!"
"Dimmi Jack... siamo già arrivati sull'obbiettivo? E quando ti deciderai a
chiamarmi Max come gli altri?" disse il comandante. Era un uomo sulla
quarantina, ma era ancora agile e scattante, per la sua età. La mancanza di
barba gli dava numerosi anni in meno di quelli che aveva, oltretutto, tanto che,
finché il giorno del suo compleanno non aveva festeggiato nello spazio, nessuno
dell'equipaggio gli dava più di trent'anni.
L'unità 87er50g - Jack, per l'equipaggio - lo guardò fisso, scandagliando i
suoi circuiti mnemonici.
"Va bene comandante Maximilian" per sua programmazione, gli era
impossibile usare dei soprannomi per definire i supremi.
"Solo Max, Jack, o inizierò a chiamarti con la tua numerazione... cosa
volevi?"
"Beh... c'è un relitto di satellite poco distante da qui. L'equipaggio la
vorrebbe in plancia per decidere cosa farne"
"Va bene, andiamo" e si alzò dalla sedia, un po' deluso di dover
lasciare i suoi comodi appartamenti personali.
Arrivarono in plancia. L'equipaggio scattò sull'attenti e lui fece un gesto con
la mano per indicare il riposo. Non lo voleva, ma in fondo erano su un'astronave
militare.
"Facciamo rapporto e distruggiamo quella cosa... ehi, fate uno scan di quel
satellite"
"Comandante, è un normale satellite, fosse almeno un cargo
abbandonato..." si lamentò l'addetto agli scan.
"E' la procedura, lo sai meglio di me" disse Maximilian, un po'
seccato.
"Mi dica, comandante Maximilian..." la voce proveniva dall'olo-schermo,
eppure non c'era l'immagine.
"Jack, cerca di mettere a posto lo schermo... Base, avremmo trovato un
altro satellite. Anche se non è nella nostra zona chiediamo il permesso di
abbatterlo".
"Mi dia il codice di identificazione e aspetti un secondo" fu la
risposta della base.
"Astronave Dayraven-35hdg96nh" e inviò il codice del settore in cui
si trovava.
Dayraven... quanti ricordi. Era stata formata nel 3000, dopo quello strano
incidente di massa di cui nessuno ricordava niente ("Un'abile manipolazione
del governo, sono passati più di mille anni e ancora non sappiamo niente"
continuava a sostenere nonostante nessuno fosse d'accordo con lui). In quel
periodo tutti rimasero convinti che era tutto dovuto a qualche forma di IEM a
larga scala che aveva colpito anche il cervello umano, essendo di potenza
superiore ad un'IEM normale...e, in effetti, alcuni dati confermavano questa
ipotesi. Il fatto che per un anno tutte le apparecchiature elettroniche per
funzionare avessero bisogno di essere schermate, aveva convinto una massa che
non voleva sapere. Per premunire il ripetersi dell'accaduto era stata fondata la
flotta Dayraven, formata da navi spaziali ad armamento pesante che girovagavano
per lo spazio distruggendo tutti i relitti di satelliti non ancora disattivati.
Lo spazio era il suo lavoro e la sua casa da 10 anni ormai.
Aspettò un po'.
(...ma perché ci mettono così tanto?)
"Max, forse dovresti venire a vedere, è molto strano" disse l'addetto
allo scanner
Lo seguì per quei pochi metri. Erano tutti lì ad osservare i risultati.
"Allora, cosa c'è di anomalo?"
"Dai un'occhiata qui" e toccò un punto del touch-screen.
Sullo schermo lampeggiava la scritta:
>SATELLITE CODE NOT FOUND
Rimase perplesso. Solo i satelliti più vecchi non avevano il codice
d'identificazione. E quelli erano già stati distrutti tutti o non erano più
attivi da secoli.
Eppure questo numero. Molto strano.
"E guarda questo, è ancora più interessante"
Max guardò.
"Questo non è possibile, lo sai" accennò, appena si fu ripreso dallo
stupore.
"Lo so. Il sistema a zero ottico è ancora un prototipo"
"Comandante, abbiamo due omega-3 in avvicinamento!"
(...ma che diavolo vogliono i militari, adesso?)
"Ok... Controlla il codice d'identificazione"
L'addetto al radar controllò il codice.
"Tutto ok, sono della flotta, non sono ribelli"
"Saranno venuti a darci una mano" pensò Max - anche se era strano che
mandassero degli omega. In fondo, erano perfettamente attrezzati, per il tipo di
lavoro da fare -
"COMANDANTE! MISSILE FOTONICO IN AVVICINAMENTO!" il simbolino del
missile che si dirigeva verso la loro nave, era preoccupante, molto.
"ALZATE GLI SCUDI! ATTIVATE GLI ARMAMENTI!" ordinò Max, con la sua
solita voce autorevole.
(...di sicuro non sono militari...)
Del resto da quando c'era la ribellione, non era la prima volta che si trovava
in situazioni simili.
L'esplosione quasi accecò i piloti dell'omega.
Anche questa era fatta. Aprì le comunicazioni con la base.
"Base, Nave distrutta. Nessun superstite. Procediamo al recupero del
satellite."
"Perfetto, tornate di lampo. Roger"
"Roger" rispose il pilota. Poi attivò i razzi di movimento.
TERRA
SITO ARCHEOLOGICO DEL PROFESSOR VINDEL, GIAPPONE.
ORE 20:00
"Si cara... sarò di ritorno entro dopodomani... No, non abbiamo trovato
nulla di speciale, in questo mese..." che bello che era il videotelefono.
Gli piaceva poter vedere sua moglie che stava nello spazio senza doversi fare la
bellezza di 14 ore di volo. Era bello che lei avesse realizzato il suo sogno -
essere ricercatrice genetica capo su Anaconda - ma erano ormai 3 mesi che non si
vedevano. La cosa non gli andava giù, cazzo.
"...si, ok... ti amo anch'io... ciao" l'immagine scomparve dal video,
lasciandogli un senso di vuoto dentro. Quel senso di vuoto che ti rimane quando
la persona a cui vuoi più bene al mondo è molto lontana da te.
"PROFESSORE! PROFESSORE! VENGA PRESTO!"
Il lavoratore aveva spalancato la ''porta'' della sua tenda interrompendo
bruscamente i suoi piccoli dispiaceri mondani.
"Che cos'è successo?" disse, alzandosi in tutta fretta, preoccupato
per un possibile incidente.
"Una cosa incredibile... un ritrovamento eccezionale! Lei diverrà famoso,
professore!" diceva tutto eccitato il lavoratore.
La vide. La sua caporeparto era una bellissima ragazza dai capelli rosso fuoco
portati a caschetto. Il tutto veniva completato da un fisico da atleta e da dei
profondi occhi color nocciola. Un angelo, semplicemente.
"Ciao Vin! Visto che abbiamo trovato?" le disse Ada.
"Se sono qui vuol dire che non so nulla, no?" le rispose, sarcastico.
"Okkei... Ti faccio il punto della situazione. Pare che abbiamo trovato un
Geo-Front intatto! Ma ti rendi conto? E' una scoperta eccezionale!" disse
tutta eccitata.
Oramai era risaputo che la bella Ada aveva un debole per Vin, e i suoi
lavoratori avevano aperto le scommesse su quanto, lontano dalla moglie, il bel
professore avrebbe resistito alle avances di quella bomba sexy. Sapeva che lo
davano 4:1, ma lui non voleva mollare. Era sposato, e quella ragazza avrebbe
fatto meglio a togliersi lui e il lavoro dal cervello e ad andare un po' a
uomini, pensava. Ma si guardava bene dal dirglielo.
"Ok... avverti l'università, entriamo domani mattina"
"Ehm...c'è dell'altro" aggiunse.
"Cosa?" le rispose, stanchissimo.
"Pare che ci sia una specie di base militare dell'antica era, laggiù, e ho
intenzione di saperne di più prima che arrivino i militari."
"Ehm...ehm..." fece notare una persona molto elegante dietro di loro
"...siamo già arrivati"
"Cazzzzzooooooo..." fecero Vin ed Ada, sbuffando.
"Non vi preoccupate, voi avete la possibilità" di lavorare per noi,
da oggi." aggiunse l'uomo in nero. "Dobbiamo però sgombrare gli
estranei. Questa, da oggi, è zona militare"
"Capisco..." fece Vin
"Vogliamo andare nella sua tenda, così posso spiegarle i dettagli
dell'operazione di recupero?"
"Un secondo! Operazione di recupero? Ma che c'è lì sotto?" fece
incazzata Ada.
"Il futuro della tecnologia..."
- Cazz... - pensò Vin.
ANNO: 3040
LABORATORIO DI ATTIVAZIONE ZAERO, NEO-TOKYO 4
ORE 17:00
"Allora, professore?" disse il generale della F.T.
"Ancora nulla, Signor Generale. Non si attiva. Oramai abbiamo provato con i
migliori piloti della federazione" disse sconsolato.
"Sto iniziando a perdere la pazienza. Fate in modo che quel dannato Mage o
come diavolo si chiama verifichi il programma di combattimento e sia
pronto" finì seccato.
"Ma signore, Rebecca... ehm... il computer funziona perfettamente. Il
problema è un altro" ribatté il professore.
"Allora perché quel dannato affare non si muove?"
"Ecco... non lo so... rifiuta qualsiasi connessione neurale. E l'A.I. viene
subito riconosciuta e disattivata. E' come... come se stesse aspettando
qualcuno. O qualcosa. Non so come spiegarlo."
"Bene. Il comando mi aveva informato. Ha sprecato la sua ultima
possibilità, professore. Domani manderemo sto coso inutile al museo della
tecnologia, giusto per far quadrare il bilancio. Mandi tutti a casa. Entro
lunedì voglio che il suo cervello sia al lavoro sull'omega-4" disse il
generale, alterato.
"Ma... cosa ne faremo del progetto R.A.?" chiese il professore,
preoccupato.
"Lasciatela in frigorifero. Eliminarla o svegliarla sarebbe un inutile
spreco di soldi" concluse, avviandosi verso l'uscita.
"Ma non abbiamo neanche ripristinato la sua memoria! E se si sveglia?"
ribatté.
"I ricordi non sono importanti, quando sei in guerra. Mi basta che possa
combattere, se in futuro ci servirà. Avete caricato i dati militari, no?"
"Si, ma..."
"Niente ma... esegua" e il generale uscì, lasciando Vin in uno stato
di rabbia totale.
- Caricato? Ma quello è pazzo! E' una persona! - si infuriava inutilmente.
"Vin..." gli disse una voce. Era Ada.
"Che c'è?" rispose, quasi urlando.
"Abbiamo un grosso problema. Anne si è appena suicidata"
"Allora addio anche allo 00!" rispose cinico.
"Già... Ho sentito il discorso col generale. Lo dirai tu ai
dipendenti?"
"Si... Ma prima voglio fare un salto a salutarla" disse Vin
melanconico.
"La vogliono lasciare nel cubetto di ghiaccio, vero?" intuì Ada.
"Si..." ed entrò nell'ascensore. Col suo ID raggiunse in un attimo il
laboratorio R.A. Vide la capsula criogenica che la teneva in animazione sospesa.
- Avrà si e no 13 anni e guarda cosa è destinata ad essere. Che mondo crudele.
Ma del resto, come posso dirlo io, che ho creato con Anne quel mostro? Chi sono
io per giudicarti? - E scoppiò a piangere.
Era come aver perso una figlia.
ANNO: 3500
NAVE AMMIRAGLIA EXODUS, FLOTTA ANGEL CRY.
CLASSIFICAZIONE: RIBELLI DI SATURNO
ROTTA VERSO LA STAZIONE ORBITANTE MERCURY.
ORE 14:00
"Inserimento Enrty Plug completato. Avvio del sistema di
combattimento" diceva la voce metallica del computer.
Claire si avvicinò allo schermo e attivò il microfono. "Tutto bene, lì
dentro, piccolo?" chiese.
"Si. Tutti i sistemi sono regolari. Inizializzazione in corso" rispose
il ragazzo.
All'interno della plancia il comandante si fece strada a forza e strappò il
microfono dalle mani di Claire, per dimostrare chi comandava.
"Ehiii!" gli sbottò.
"Si ricordi che lei è un semplice tecnico, non s'intrometta nelle faccende
tattiche" rispose di botto il pallone gonfiato in divisa.
"E tu ricordati che solo io so pilotare questo affare, quindi tratta meglio
la mia amica!" fu la risposta che venne dall'altoparlante.
"Come vuoi, bamboccio. Ma non mancare ai patti, altrimenti..." gli
rispose il comandante, con aria gelida.
(...stronzo...)
"Inizializzazione sistema di combattimento completata, Dogem attivo e
pronto, LCL inserito"
All'interno del Dogem si avviò il computer.
- Che schifo! Non mi abituerò mai a questa merda gelatinosa - pensò, mentre i
suoi polmoni si adattavano.
"Buona giornata. Dogem attivo. Funzionamento sistemi assicurato. Ti ricordo
i dettagli della missione?" rispose il computer interno.
"No grazie. Li so già. Andiamo su Mercury e creo un diversivo mentre la
squadra due ruba dei dischi o il cavolo che è. Ho azzeccato?'
"La risposta è affermativa"
"E smettila di parlare così. Te l'ho detto mille volte"
"Desideri che seleziono una personalità da quelle pre-caricate?'"
Si portò la mano alla fronte. Dannato computer. Ma prima o poi, oltre ai piani
di battaglia, gli avrebbe insegnato qualcosa. Si sarebbe fatto aiutare da Claire.
Si attivò il video interno. "Squadra uno pronta"
"Squadra due pronta" gli disse il caposquadra 2 con un altro
fastidiosissimo pop-up.
"Ok. Creerò il diversivo. Cercate di non uccidere nessuno" li
raccomandò.
"Cocco, questa è la guerra, mica una scampagnata" gli risero in
faccia i capisquadra.
- Dannati ribelli! Che coglioni! - si disse. "Seth, attiva il modulo di
volo e andiamo"
"Ok" rispose freddo il computer.
(...mamma...)
"Ehi!" gli disse Claire "cerca di tornare intero, ok?"
(...papà...)
"Va bene!"
Poi il Dogem partì verso Mercury, seguito dalle squadre d'assalto.
SHUTTLE DI LINEA AX-3GF568
DESTINAZIONE: MERCURY
ORE 14:35
- Chi sono? -
(...un essere inutile, che crea solo pesi a tutti...)
- Perché? -
(...Sei un dannato handicappato, e la tua vita è inutile...)
- Non è così! Vivere è importante. Me lo ha insegnato papà -
(...Quale padre? Non te lo ricordi!)
- Si... insomma... il signor Lennix -
(...quello ha avuto solo pietà di te, per questo ti ha adottato...)
- Non è vero! -
(...se sei così importante, come ti spieghi il fatto che il tuo vero padre non
ti abbia cercato?...)
- Non lo so -
(...dai, sii serio. Nemmeno i tuoi compagni di scuola ti vogliono. Sei un essere
inutile...)
- Si però...-
(...però cosa?...)
- La signorina Jane si preoccupa per me -
(...sei proprio stupido! Lei è la tua insegnante di sostegno, e lo fa per i bei
soldi che le passa lo stato...)
- No! -
(...no cosa? Credi che tu cambi qualcosa? Non sei altro che una variabile...)
*No!* disse Alexi svegliandosi. Ma come al solito nessun suono usci dalla sua
bocca.
Si sentì preso da mani in faccia e venne voltato di forza verso il viso di Jane.
Riuscì a leggerle le labbra.
*Accendi il sintetizzatore audio-vocale, Alexi, siamo arrivati* sillabò Jane.
Guardò il sintetizzatore a forma di collare che doveva mettere al collo. Non
gli piaceva, perché gli stringeva un po' troppo il collo e gli dava una fitta
all'orecchio, appena acceso, ma non ci poteva fare niente.
Niente voce.
Niente udito.
O un mondo silenzioso, o quello.
Se lo mise al collo e lo accese. Jane gli fece un piccolo massaggio alla testa,
per alleviare il dolore.
"Tutto ok?" gli chiese.
"Si... siamo già arrivati?" La voce si stava stabilizzando, e aveva
un bel timbro umano, non metallico, ma veniva dal suo collare e questo era
abbastanza inquietante. Ma Alexi aveva preso l'abitudine di muovere le labbra
come se stesse parlando, e faceva notare di meno il difetto. Doveva
accontentarsi così, per ora.
Si allacciò le cinture durante l'attracco. Oggi il FAVOLOSO museo della
tecnologia di Mercury. Belle gite del cazzo che facevano fare a loro 15enni.
Quelli delle classi più alte andavano in posti tipo Sasama beach su Marte, e a
loro "bambini" questa palla. Oltretutto era anche tornata la
ribellione, così le poche speranze che gli altri uscissero e lo lasciassero in
pace si riducevano per colpa del mezzo-coprifuoco che c'era. Sublime.
- Ma perché cazzo ho acceso sto coso? - si chiedeva sentendo, suo malgrado, le
stupidissime conversazioni dei suoi compagni di scuola. Le ragazze parlavano
solo di quanto era fico quello, i ragazzi di quanto gli sarebbe piaciuto
trovarsi nel letto di Jane. Evviva. Lei faceva finta di non sentire, o non
sentiva proprio, dato che con sto coso al collo lui non solo ci sentiva, ma ci
sentiva molto meglio degli altri.
"Allora, non sei curioso di vedere il museo?" cercò di chiacchierare
Jane.
"E' solo un museo, che c'è di così interessante?" rispose scazzato
Alexi.
"Eppure dovresti essere grato alla tecnologia. Ti permette di parlare e
sentire. Senza, saresti perso" gli fece notare lei.
"Forse. Ma del resto è solo un museo. Roba vecchia. Inutile" gli
ribadì lui.
"Non direi. Ci sono anche cose che nessuno è mai stato in grado di usare,
in quel museo... Una di esse merita la visita visto che è veramente
possente" disse Jane cercando di attirare la sua attenzione. Dallo sguardo
di Alexi capì di aver fatto centro.
"Cosa?" chiese curioso.
"Un prototipo di orbitalbot di 300 anni fa. Ci pensi? E non ha neanche la
corazza arrugginita. Hai presente quanti sono 300 anni? E nessuno è mai
riuscito a farlo funzionare. Veramente ridicolo. Ahahah" lo canzonò Jane.
"Si vede che non ne erano capaci, no?" la smazzò Alexi.
"Ehmmm... siamo arrivati"
La simpatica vocina della hostess fece notare ai mezzi rimbambiti di passeggeri
- almeno è quello che pensava la hostess super-stressata - che erano arrivati e
potevano levarsi dai coglioni. Questo era il succo del discorso - tolti
fronzoli, sorrisi spudoratamente falsi e agli "spero vi sia piaciuto
viaggiare in seconda classe, poveri pezzenti che non siete altro" - pensò
Alexi, avviandosi verso l'uscita e non badando alle canzonature dei compagni.
A pensare quanto erano idioti gli venne un mezzo sorriso. Jane lo notò subito.
"Hai sorriso! Incredibile!" fece notare con aria ironica.
Alexi riprese immediatamente la sua serissima faccia standard e aggiunse
"Anche se fosse?"
- Con sto tipo è una battaglia persa in partenza - si lamentò mentalmente Jane,
passandosi la mano tra i capelli con aria stressata.
OSSERVATORIO NERV AL MUSEO DI TECNOLOGIA DI MERCURY
ORE 14:45
Mary, un bella bruna alta e formosa, entrò nella sala piena di roba, tanto
che Jack dovette aiutarla con i sacchetti perché lei non ce la faceva a fare i
tre gradini che la portavano alla sua scrivania, sbilanciatissima com'era.
Jack subì il peso dei pacchetti senza fiatare - un maschione come lui non
poteva mostrarsi affaticato - ma sbatté ugualmente il sacchetto sulla
scrivania, stremato.
"Era quello pesante? Scusa..." gli disse Mary con un sorriso che
avrebbe sciolto un ghiacciaio.
"Pesante? E che ci hai messo dentro?" gli chiese Jack.
Mary tirò fuori un vecchio televisore A.E. "Questo, no?" disse.
"Ancora sta storia dei videogiochi A.E.? Ma lo sai che devi stare attenta
a... a... quel coso, in servizio!" anche se lui era il suo superiore,
quella donna riusciva a cambiare le carte in tavola semplicemente con un sorriso
più malizioso.
"Figurati! Sai meglio di me che quel coso è un rottame! Ti aspetti
veramente che un visitatore a caso di questo stupido museo attivi quel pezzo
d'antiquariato?" lo canzonò lei.
"Mary... due cose... uno, cerca di essere più seria... non puoi passare la
tua vita così..." cercò di convincerla Jack.
"Ma fammi ridere!" rispose "che vuoi che cambi? Vuoi che ti dica
ogni secondo che quella ferraglia non si muove? Perché non te ne freghi un po'
e ti diverti? Tanto la paga te la danno..."
"Questa si chiama serietà..." sospirò Jack.
"La seconda era?" lo incalzò Mary.
"Sigh... quanto ci vorrà perché tu sappia che "quella
ferraglia" e lo Zaero?"
"Ti sbagli, Jack. Zaero non è mica il nome tecnico, sai?" lo zittì
mentre montava la Playstation 2 - un vero colpo di fortuna, averla trovata a
così poco, si ricordò... - "Vedi che qualcosa lo so anche io?"
aggiunse.
Jack, ormai sull'orlo di una crisi di nervi, chiamò il bar è ordinò un
camomillone formato famiglia, mentre Mary caricava il DVD di Devil may cry 2.
MUSEO DELLA TECNOLOGIA DI MERCURY
ORE 14:50
"Devo ammetterlo..." disse Alexi a Jane "...è più
interessante di quel che pensavo"
La guida continuava a parlare "...quello che potete vedere in questa cella
criostatica, è l'unico esemplare di pinguino delle sorgenti termali presente
nel mondo..." Alexi lo interruppe senza curarsi dei modi "E perchè lo
tenete in un mega-surgelatore?"
"Dato che è l'unico rimasto, non possiamo permetterci di perderlo, devi
capire ragazzino..."
Alexi si sentì spingere da dietro. "Non dia retta a questo imbecille"
disse uno dei suoi compagni di classe... e spense il sintetizzatore di Alexi,
sfottendolo.
Il nulla. Fine dei suoni. Fine delle parole.
Il gasato doveva aver detto qualche battuta pesante nei suoi confronti, dato che
la classe rideva e i professori urlavano.
Ma il tutto si svolgeva in silenzio. - Beh... - si disse - del resto la guida è
pallosa, andiamo a farci un giro... -
Approfittò della confusione per svignarsela.
BASE MILITARE DI MERCURY
ORE 14:51
"Generale! Generale!" lo chiamò l'addetto al radar, con aria
piuttosto preoccupata.
"Riposo soldato. Cosa succede?" chiese.
"Attacco ribelle. Due squadre di orbitalbot di classe AT-5 e un oggetto non
identificabile dal radar, signore!" riferì l'addetto.
"Merda! Fai suonare gli allarmi, voglio gli O-4 a intercettarli entro 10
secondi da ora. MUOVITI!" ordinò.
L'addetto scattò ad eseguire gli ordini.
MUSEO DELLA TECNOLOGIA DI MERCURY
ORE 14:51
Alexi stava guardando la mucca. Una delle conseguenze sullo studio degli
ametroni, almeno finché lo scienziato che aveva fatto la scoperta non era
passato dalla parte dei ribelli.
Sorrise. Sembrava quasi vera, se non fosse stato per i tentacoli che aveva al
posto delle corna. Probabilmente faceva anche uno strano muggito metallico, ma
non poteva, né voleva sentirlo.
- Il silenzio è prezioso, certe volte...-
(...anche perché è tutto quello che hai...)
Si voltò. Stranamente tutta la gente si affrettava, e non capiva perché. Vide
la scritta con le frecce. Dicevano:
"Zaero" e la freccia indicava una sala enorme.
"Sala della tecnologia a impulsi" indicava le scale per il 2° piano.
"WC" e la solita porticina pulita tipica dei musei.
- Zaero... sarà quello di cui mi parlava Jane? - si chiese, avviandosi nella
sala, curioso.
Jane aveva ragione. Rimase senza fiato.
OSSERVATORIO NERV AL MUSEO DI TECNOLOGIA DI MERCURY
ORE 14:51
"Abbiamo capito, signore. Evacuiamo subito" l'immagine di Andrew
Thompson, il comandante della NERV, scomparve dall'olo-schermo. "MARYYYY!
MA CHE CAZZO FAI! LASCIA PERDERE QUELLA ROBA!"
"Aspe..." disse mentre ficcava la ps2 nello zaino.
Mary si voltò. "Ma c'è un ragazzino, in sala!"
Anche Jack lo notò. Prese il microfono. "Ehi! moccioso! Vattene via!"
urlò.
Il ragazzino non sembrava ascoltarlo.
"CRISTO! MI SENTI! VATTENE VIA!" urlò ancora dentro il microfono.
Vide Mary con la coda dell'occhio. "Dove diavolo credi di andare?" le
chiese.
"A prendere quel deficiente!" urlò in risposta.
Aprì la porta.
BIP.
- Eh? -
BIP
Mary si precipitò sul computer."JACK! VIENI UN PO' A VEDERE!'.
Jack si precipitò al terminale della collega. "Non è possibile..."
Era attivo.
SALA DELLO ZAERO
ORE 14:52
Era fantastico. All'interno della sala c'era un enorme robot, dalla corazza
nera, con forma antropomorfa. Era sicuramente diverso da tutti gli orbitalbot
che conosceva e aveva visto per caso su riviste di scienza e tecnologia. Sebbene
a primo acchito sembrasse uguale a un O-4 standard, Alexi notò subito due cose.
1 - Mancava il classico maxi-jetpack che permetteva a tutti i bot di volare.
- Dove diavolo è quindi il modulo di volo? Che non sia stato mai completato? -
si chiese, stupito.
2 - C'erano due stranissimi supporti verticali all'altezza delle spalle.
- Serviranno ad equilibrare il perso - si convinse, vista l'enorme stazza del
bot rispetto ad un O-4.
(...finalmente sei arrivato...)
- Che cavolo... -
(...ti ho aspettato per ben 300 anni...)
- Ma... -
(...una lunga attesa, no? non deludermi, piccolo mio...)
- Si... si... si sta muovendo! - pensò Alexi terrorizzato. Il bot si girò di
schiena, e fece uscire una strana struttura cilindrica, che si aprì, lasciando
intravedere ad uno spaventatissimo Alexi una specie di cabina di guida.
Ci fu un'esplosione - muta - e pezzi di soffitto caddero attorno ad Alexi,
spaventandolo ancora di più.
- Vaffanculo! - si decise, con una forza d'animo a lui stesso sconosciuta - se
resto qui ci rimetto le penne! - e salì nella struttura cilindrica. La
struttura si chiuse, si inserì nel bot, e dal basso iniziò a riempirsi di una
strana sostanza gelatinosa gialla.
Era la fine.
03 - STAGE 02
CHRONICLES
3014 N.E. - Una nave spaziale di classe Dayraven scompare dopo aver
individuato un misterioso satellite. Le ricerche della nave o del satellite
hanno avuto esiti negativi. Viene ritrovato un Geo-Front intatto.
3020 N.E. - Iniziano i lavori di costruzione di Neo-Tokyo 4, la futura
capitale del Giappone. Il popolo giapponese ritorna sulla vecchia isola, dopo
circa un millennio.
3040 N.E. - Un prototipo fallimentare di orbitalbot avanzato viene consegnato
al museo della tecnologia di Mercury
la nostra storia continua da qui...
CAPITOLO 2:
1ST CONTACT
SALA DELLO ZAERO
ORE 14:54
Chiuse gli occhi, preparandosi alla fine.
- Questa volta ho proprio chiuso - si disse
(...già...)
- beh, in fondo non era una gran vita, per quel che vale... -
(...beh, almeno alla fine ci sei arrivato, idiota!)
...
- Un secondo! -
Stava respirando. Aprì gli occhi, impaurito. Era immerso completamente nella
sostanza gelatinosa gialla, ma era ancora vivo. E riusciva a respirare! Si tirò
un paio di pizzicotti, giusto per controllare che non stava sognando, con
l'unico risultato di farsi un gran male alla guancia sinistra. Poteva vedere
benissimo al di fuori del bot, come se lui stesso fosse il bot.
Si attivò un videoschermo e apparve una brunella che parlava a vanvera, dato
che Alexi non poteva sentirla e non riusciva a leggere le labbra così
velocemente. A questo seguì una scritta in verde, che diceva:
>Benvenuto. Zaero attivo e pronto al combattimento. Autonomia rimasta: 06:45
minuti.
La tipa bruna continuava a ripetere qualcosa, tanto che lui, spinto dalla
curiosità, accese il sintetizzatore. Capì che non erano per nulla parole, ma
urla infuriatissime.
"...SI PUO' SAPERE CHI CAZZO SEI?... MI SENTI?... MERDA, JACK, TELEFONA AL
COMANDANTE..." sbraitava la bruna.
"La sento. Sono Alexi Lennix. Cos'è sto coso?" chiese curioso
>06:23 minuti
"Okkei. Piacere Alexi. Sono Mary, dell'agenzia NERV. Quello su cui sei è
lo Zaero. Riesci ad attivare il computer interno? Ci sarebbe molto utile"
gli chiese con tono molto più pacato.
"Credo di sì... Agenzia NERV?" - In che guaio mi sono cacciato? Ci
manca solo avere guai con la polizia - si preoccupava, senza rendersi conto di
cosa aveva fatto. "Cioè.. non é colpa mia... stavo solo guardando e sto
coso si è attivato da solo... non ho fatto nulla"
"Si, si... lo so... non ti preoccupare. Pensa ad attivare il computer di
bordo, per favore." gli richiese di nuovo Mary.
Finalmente vide la scritta.
>Passare al Magi System?
- Bah... io ci provo - si disse "Attivare il Magi System" disse ad
alta voce, aspettandosi qualche esplosione o altro.
>Avvio Magi System. Nome pilota?
"Alexi"
>Connessione con la base militare F.T. più vicina.
>.
>..
>...Terminata.
"Benvenuto sullo Zaero, Alexi. Io sono Rebecca, il magi interno di questa
unità Evangelion" disse una bellissima voce femminile.
OSSERVATORIO NERV AL MUSEO DI TECNOLOGIA DI MERCURY
ORE 14:55
>DOWNLOAD DA MAGI SYSTEM REBECCA TERMINATO
Mary scrollava le pagine, cercando di capirci qualcosa. Jack tentava di
contattare il comandante, passando per la linea rossa.
(...Angeli....)
(...3rd Impact...)
(...unita' Evangelion...)
(...il libro proibito di Nostradamus...)
(...progetto Rei Ayanami...)
- Ma per che cosa è stato creato in realtà, lo Zaero? - si chiedeva, quando
Jack la riportò alla realtà.
"Mary, ho la linea" la figura del comandante della NERV si stagliò
nell'olo-schermo.
"Siamo già al corrente della situazione, maggiore Densel. Mantenete la
posizione. Il pilota e lo Zaero devono rimanere in vita. Una squadra di O-4 sta
arrivando per proteggervi. Non prendete iniziative. Passo e chiudo" disse
il comandante.
"Sissignore" risposero Jack e Mary.
"Che strano..." pensò ad alta voce Mary.
"Cosa?" chiese Jack, indaffarato a cercare sul suo terminale il
manuale delle istruzioni dello Zaero.
"Ha detto: Il pilota e lo Zaero devono rimanere in vita"
"E allora?" chiese Jack aprendo il file.
"E' come se lo Zaero non fosse un robot... ma un essere vivente. Ma che
fai?" accorgendosi del file di testo che stava disperatamente cercando di
consultare.
"Guardo il manuale delle istruzioni, no?" le rispose
"Quel malloppone? Allora siamo fritti! Sono 32500 pagine!" gli rilevò
Mary. Jack svenne.
BIP.
Mary si precipitò al suo computer. Si era attivato il radar "Abbiamo
compagnia"
"Come compagnia? Io non so neanche come si muove, questo coso!" disse
disperato dall'altoparlante Alexi.
ZAERO
ORE: 14:56
"Devi provarci! Ci sono 3 bot ribelli che stanno arrivando qui. E non
hanno belle intenzioni" lo incoraggiò.
"Sai almeno dirmi come si guida?" le chiese rassegnato.
"Ehm...no..." ammise.
"Nessun problema" intervenne Rebecca "L'Evangelion è provvisto
di una connessione neurale al cervello del pilota. La sincronia attuale è del
76%. Nessun errore nelle curve armoniche."
"Ma la smetti di parlare turco?" gridò, mettendo a dura prova il
volume di uscita del sintetizzatore.
"Scusami. Semplificando, tutto quello che pensi si trasforma in un
movimento attivo dell'unità Zaero" lo illuminò Rebecca.
"In pratica sta ferraglia è a comandi mentali?"
"Ehi! Non chiamare ferraglia questo superbo bot! E' il vanto della NERV!"
gli strillò dietro Mary
"Seehh... Un vanto di 300 anni fa... Quanto sono distanti i nemici?"
"Aspetta che leggo il radar..."
"Missili fotonici in arrivo. Attivazione AT-Field" rese noto Rebecca.
- Merd... - pensò Alexi. Ci fu un'esplosione. Il tetto cadde. Improvvisamente
era al di fuori del museo. Quattro bot ribelli con aria incazzosa volavano sopra
di lui.
"Danno totalmente assorbito. Nessun danno alla struttura dell'unità.
Sopravvivenza pilota confermata" disse Rebecca.
"Tutto bene, Alexi?" chiese Mary preoccupata.
"Sì. Perché non sono a pezzettini?"
"Abbiamo assorbito il danno. Dei semplici missili fotonici non sono in
grado di scalfire l'At-Field" chiarì Rebecca.
"Fico!" esclamò Alexi.
La mano dello Zaero strappò un lampione da terra.
>04:53 minuti
"Che vuoi fare, Alexi? Scappa!" esclamò Mary.
"Col cavolo!" e si avventò sul primo bot con una mazzata che lo
tranciò a metà.
DOGEM
ORE 14:57
"Abbiamo una comunicazione dalla squadra 1. Te la passo in solo audio,
come preferisci tu" disse Seth.
"Qui squadra 1 a Dogem. Richiediamo supporto immediato. Roger and
out."
- Che coglioni! - si disse il pilota - lo sapevo che finiva così -
DOGEM
ORE 14:57
"RRRRRRRAAAAAAAAHHHHHHHH" ringhiò Alexi, mentre giocava a baseball
con il terzo bot.
"Attenzione. Struttura vivente ad ametroni avvistata sul radar"
Alexi pensò di girarsi a guardare, e lo Zaero seguì il comando e lo vide. Un
robot grande come il suo...
>03:12 minuti
...ma di forma decisamente animalesca. Sembrava il misto tra un uomo e uno
sciacallo. Una coda metallica gli dava un aspetto decisamente minaccioso,
assieme alle grandi corna e al colore argentato dell'armatura.
"Che diavolo è quellooooo?" pianse Alexi
"Sistema da combattimento Dogem, di classe Seth. Nelle nostre attuali
condizioni, l'indice di superiorità è del 98,02%" chiarì Rebecca,
consultando il suo database interno.
"Perfetto. Allora lo spacchiamo."
"Ehm... Alexi... Non vorrei dirtelo, ma l'indice di superiorità riguarda
il tuo avversario" gli spiegò Mary.
"Porca troia"
DOGEM
ORE 14:59
"Seth... missili fotonici"
"Affermativo. Il bersaglio verrà distrutto." rispose Seth.
"Ma che distrutto! Non dire cavolate! Mira a parti non vitali"
"Come desidera. Missili lanciati. Rilevata presenza di AT-Field. Bersaglio
non danneggiato" riportò Seth.
"Ma allora? Che diavolo è quel coso?"
"Analisi completata. Unità Evangelion sperimentale Zaero. Sistema magi
simile al nostro"
"Fanculo. Lo strapazzerò un pochino"
ZAERO
ORE 15:00
"Ancora nessun danno?" chiese Alexi
"Affermativo. L'AT-Field non è stato trapassato" rispose Rebecca.
"Possiamo ancora vincere. Armi?"
>Seeking...
"Alexi! Scappa. Non andare al suicidio" continuava ad urlare Mary dal
microfono. Lo spense. Aveva bisogno di concentrazione.
>No weapons found
>03:00 minuti
"Mi spiace, ma a bordo di questa unità non sono presenti armi. Con un
calcolo sono arrivata a 15 possibili spiegazioni. Le vuoi?" disse Rebecca.
"Fa niente. Massima potenza allo scudo"
>00:15 minuti
- Perfetto! Mi rimangono solo 15 secondi per abbattere quel coso a piena potenza
- pensò - non sarà un'impresa facile... -
>00:14
Corse verso quello strano bot avversario, deciso ad abbatterlo a mani nude.
>00:13
Il robot-sciacallo iniziò a caricarsi di energia
>00:12
- Ma che cazz... -
>00:11
Nulla. Il Dogem era sparito.
>00:10
Si sentì sollevare da una forza immensa e fu scagliato contro un palazzo. Il
palazzo crollò miseramente.
>00:09
"Ahhhhhhhhh" gridò dal dolore Alexi "Che male!"
>00:08
Il Dogem si avvicinò. Alexi vide che stringeva una strana lancia bipunta.
>00:07
"Oggetto identificato. Lancia nera. Interromperò i circuiti neurali per
sicurezza" disse Rebecca
>00:06
- Mai! - pensò "Disattivare Magi System!" urlò in risposta Alexi.
>00:05
>Modalità manuale ripristinata
Il Dogem piantò la lancia dove prima c'era lo Zaero, ma non trovò che cemento,
perché Alexi aveva schivato il colpo molto agilmente.
>00:04
Il suo nemico era lì, imponente - Durerai poco! - E piantò le mani nel
cemento.
OSSERVATORIO NERV AL MUSEO DI TECNOLOGIA DI MERCURY (E' rimasto in piedi
solo quello...)
ORE 15:00
"ALEXI! ALEXI! CHE CAVOLO FAI! SCAPPA! HAI SOLO 3 SECONDI!" gridava
Mary cercando di farsi sentire oltre il microfono.
Guardarono l'ultima azione dello Zaero. Rimasero a bocca aperta. Alexi aveva
sradicato un palazzo e lo lanciò in faccia al bot nemico.
"Incredibile" furono le sole parole che riuscirono a trovare.
ZAERO
ORE 15:00
La botta fu fortissima e scagliò il nemico a 1 km di distanza.
>00:03
- Ho vinto? -
>00:02
(Volevi morire? Nobile da parte tua...)
>00:01
- Non lo so. Io... -
>00:00 minuti
>Batteria interna ad impulsi esaurita. Autonomia terminata.
Il Dogem si rialzò. Alexi svenne dal dolore.
DOGEM
ORE 15:01
"Rapporto danni, Seth" chiese il pilota.
"AT-Field non perforato. Sono presenti solo danni secondari per colpa della
caduta"
- Come mai mi sento some se fossi stato io a schiantarmi? - pensò preoccupato
"Lo Zaero?".
"Le analisi rilevano che ha terminato la sua autonomia. Possiamo
distruggerlo" aggiunse Seth.
Claire comparve in un pop-up video."La missione è terminata. E' stato dato
l'ordine di ritirarsi. Fallo anche tu"
"Missili fotonici carichi. Attendo istruzioni" disse Seth.
"Passare al modulo di volo"
Si allontanò un po' prima di partire verso l'ammiraglia.
OSSERVATORIO NERV AL MUSEO DI TECNOLOGIA DI MERCURY
ORE 15:02
"Confermo che il nemico ha abbandonato la postazione" disse Mary.
"Bene. Manda i soccorsi" ordinò Jack, rilassandosi.
"Qui NERV a sqadrone O-345 della F.T., mi sentite?"
"La riceviamo forte e chiaro. Siamo in postazione" disse il
caposquadra.
"Alla buon'ora... Rendetevi utili e recuperate il pilota" rispose, un
po' seccata.
"Roger"
OSPEDALE DI MERCURY
ORE 23:45
Si svegliò, con la schiena dolorante. Aveva una flebo attaccata alla vena e
non vide nessuno nella sua stanza.
- Sono all'ospedale? -
(...probabilmente sarai vivo per miracolo...)
- Chissà come è finito il mio robot...-
(...ti hanno quasi massacrato e ti dai anche delle arie...)
- Già... Forse è meglio che dorma -
(...sarebbe meglio un sonno eterno, per un coglione come te...)
- Forse... - fu l'ultima cosa che pensò.
Poi chiuse gli occhi.
Qualcuno stava dicendo qualcosa, ma lui non sentiva nulla.
Figure offuscate. Mal di testa. Sensazione di bagnato su tutto il corpo.
- Sono vivo? -
Aprì gli occhi. Provò a leggere le labbra, come gli aveva insegnato...
- Chi? - si sforzò di ricordare
Un uomo dai capelli castani e dai folti baffi lo teneva coricato.
*Chi sei?* gli chiese l'uomo.
- Già chi sono? - si chiese.
(...Alexi...)
Attorno all'uomo si radunò una folla di curiosi. Tutti parlavano, ma lui non
capiva nulla. Era tutto silenzio.
- Il mio nome è Alexi? - stava sudando visibilmente sotto shock.
- Perché? Perché non riesco a parlare? - sentiva le lacrime che scendevano sul
suo viso.
Poi tutto si fece buio.
Di nuovo.
MATTINA, STESSO LUOGO.
ORE: 09:45
Una mano sul suo corpo. Si sentì scuotere. Fece finta di dormire, ma fu
inutile. Gli fu messo il sintetizzatore audio-vocale e il silenzio finì.
"Buongiorno, Alexi" gli diceva Mary " sembra che tu abbia visite
importanti..."
"Chi sei?" rispose confuso e dolorante.
"Non ti ricordi? Lo Zaero? Il combattimento? Quella che ti rompeva i
timpani tramite l'audio interno?" cercò di ricordargli.
- Allora non ho sognato? -
(...stupido. Non vedi che sei all'ospedale?)
"Che è successo? Perché ho male alla schiena? Sono nei guai?" la
tempestò di domande.
"Niente panico. Hai preso controllo di un Evangelion sperimentale. Il male
alla schiena ti passerà presto, è un effetto del feedback nervoso. Non sei nei
guai con la polizia, anzi... direi che hai trovato un lavoro" lo chiarì
Mary.
"Già..." disse una voce roca e inquietante "...hai fatto
parecchi danni, ma la cosa più importante è che tu sia riuscito a far
funzionare lo Zaero. Sei riuscito dove i più bravi piloti della F.T. hanno
fallito. Immagino che sia un bello smacco, per loro..."
La voce roca e inquietante apparteneva ad un uomo sul metro e settantacinque,
dai capelli pepe e sale. Alexi gli diede un po' di più di quarant'anni. Non gli
piaceva.
"Guardi che non ho alcuna intenzione di combattere per voi. L'omicidio non
faceva parte delle lezioni. Ho combattuto solo per rimanere vivo" disse
sarcastico.
"E chi ha detto che i tuoi nemici saranno ribelli? Vi siete incontrati.
Quel coso non si è mosso per 300 anni. Ora è il momento di difendere
l'umanità. Tutta. Io non lavoro per la F.T. e non mi interesso delle loro
stupide scaramucce con quelli di Saturno. Tutte cose di cui non mi frega un
cazzo. Sei colui che può salvare l'umanità. Non conta che siano ribelli o
gente della F.T.... devi combattere per proteggerli entrambi" dichiarò
questo bizzarro, ma tutto sommato interessante, comandante.
"E chi sarebbero i nemici? Mostri mutanti? Gli alieni... naah... ho capito.
C'è stata l'invasione degli zombi e la fabbrica della Nutella è in
pericolo" lo sfottè Alexi.
"Ehi! Cerca di avere più rispet..." intervenne Mary, ma un gesto
della mano del comandante la zittì.
"Non ho fatto 13 ore di viaggio interstellare per sentire le tue battute. I
nemici sono gli angeli. Hai tutta la degenza per pensare a quello che ti ho
detto" concluse, avviandosi verso la porta.
- Angeli? - si chiese stupito "Ma non dovrebbero essere loro a
proteggerci?" domandò a Mary.
"Si vede che gli diamo troppo lavoro e si sono stufati. Posso darti un
consiglio?" gli rispose.
"Mi dica"
"Tu sei l'unico che può utilizzare quel coso. Io non voglio morire. Lì
c'è la tua borsa con un biglietto di prima classe per Neo-Tokyo 4. Domani sera
sarai dimesso. Io parto con lo stesso volo. Scegli tu cosa fare, noi non ti
obblighiamo..." e se ne andò.
Gli parve di sentire un "Ti aspetto" ma era mentre stava spegnendo il
sintetizzatore. La sala piombò nel silenzio assoluto.
L'atmosfera ottimale per pensare.
SPAZIOPORTO DI MERCURY
ORE 21:05
- E' arrivato - si disse Mary - non me lo sarai mai aspettato -
"Vedo che hai deciso bene. Benvenuto tra noi" gli disse con un sorriso
enorme "Il tuo posto è là. Ordina quello che vuoi, paga la NERV" lo
incoraggiò.
Alexi si sciallò alla grande sul comodo sedile di 1a classe. - Questa sì che
è vita - pensò soddisfatto. Una hostess da schianto portò il listino del
pranzo. Alexi lo sfogliò con calma e un sorrisetto satanico in volto - eheheh...
- rise sotto i baffi - tanto paga la NERV... vuole dire che sono prezioso... -
La schianto-hostess tornò dopo poco "Avete deciso?" domandò.
"Una tequila sale e limone. Nient'altro. Tu, Alexi?" chiese Mary.
"Per me... vediamo... penso inizierò con l'aragosta..." rispose Alexi,
con una lista in mente che avrebbe fatto impallidire la migliore forchetta del
mondo...
- Ci avrei scommesso. Mi auto-devo 500 yen - se la rise Mary.
Lo shuttle decollò dopo poco, nel silenzio del motore ad impulsi.
Destinazione: Neo-Tokyo 4.
04 - TECH FILES
TECNOLOGIA AD IMPULSI - E' stata scoperta nel 2050, semplificando,
quando ad un impulso elettromagnetico viene applicata una velocità di 2 volte
superiore alla sua, una rotazione del suo asse provoca un "effetto
elastico"'. Se noi mettiamo in equilibrio una certa quantità di energia su
questo impulso, essa viene assorbita, come se mettessimo un libro in uno zaino.
Ripristinando la velocità standard dell'impulso, l'energia immagazzinata viene
rilasciata, come se noi aprissimo lo zaino e tirassimo fuori il libro.
MISSILE FOTONICO - Questo è semplice. Il vero nome è "missile
EM a carica negativa" ma oramai anche i militari lo chiamano così,
quindi... Consiste in una semplice batteria ad impulsi, in cui viene
immagazzinata una quantità di energia elettromagnetica a carica negativa.
Appena rilasciata, essa viene attirata dallo scudo del nemico, che si basa su
cariche positive, indebolendolo.
AMETRONE - Scoperta del 2073, pesantemente finanziata dalla Vertex,
che non aveva l'esclusiva della tecnologia ad impulsi. Essa si basa su un'ameba
il cui codice genetico è stato riscritto con un programma. In questo modo si
ottiene un surrogato di forma di vita che basa la propria vita non sul
mantenimento vitale, ma sul bruciare tutte le risorse vitali per ottenere
energia. Il vantaggio è che l'ameba produce energia fino alla morte, e quindi
si ha una maggiore durata delle "batterie"...
ORBITALBOT - un robot da combattimento orbitale pilotato da un uomo. Può
volare - sebbene in modo limitato e goffo - con il maxi-jetpack che ha sulla
schiena. Esistono due principali serie.
1) LA SERIE OMEGA, DELLA XENUS TECH - Basata su tecnologia ad impulsi
2) LA SERIE AT, DELLA VERTEX TECH - Basata su tecnologia ad ametroni
Lo sviluppo di queste serie è continuo, ma si vocifera che gli inventori
abbiano avuto "aiuti esterni". Cosa voglia dire è un vero mistero,
però...
ZAERO - Un evangelion da combattimento unico, in quanto la base e'
stata modificata geneticamente, ma successivamente l'inventrice, una certa Anne,
si è suicidata cancellando tutti i dati relativi. E' pronto dal 3040, ma i più
bravi piloti della F.T. non sono stati in grado di muoverlo. E' come se
aspettasse qualcosa, ma Rebecca - il magi interno allo Zaero - non è stata in
grado di individuare il problema. Successivamente è stato portato al museo
della tecnologia su Mercury. Da tre anni la NERV lo tiene in osservazione
costante, sperando nella variabile X.
(Nella forma assomiglia all'eva-01, ma privo del "corno" centrale e di
colore nero. Al suo posto, dalla testa partono due "antenne" rivolte
all'indietro).
AGENZIA SPECIALE NERV - Agenzia autonoma che dispone di enormi
finanziamenti da fonti ignote. Era già presente nell'A.E., ma con il
ritrovamento del libro proibito di Nostradamus, è stata riaperta...
(Anche qui oramai si dice solo NERV...)
AT-FIELD - Strano scudo energetico che non può essere violato da armi
convenzionali. In effetti, è una cosa molto insolita, anche perché il suo
funzionamento non ha nessun senso logico. Rebecca sembra sapere di più di
quello che fa credere, ma non si sbottona...
REBECCA - Il magi integrato nello Zaero. Dà consigli sulle tattiche
di battaglia e servirebbe più che altro come A.I. in caso il pilota fosse
mancante, ma lo Zaero, stranamente ad ogni tentativo, sconnette Rebecca,
riconoscendola.
VARIABILE X - Si mette l'oggetto alla portata di tutti, in modo da
testarne il funzionamento. Nel caso dello Zaero, l'hanno messo in un museo,
sperando che, con il quintale di gente che lo visita, succeda qualcosa...
DOGEM - Uno strano orbitalbot sperimentale. Nasconde MOLTI segreti.
(esteticamente sembra la versione robotica di Seth, un dio egizio che
rassomigliava ad uno sciacallo antropomorfo...)
SETH - Il magi che controlla il Dogem. E' a conoscenza di cose sul
Dogem che neanche l'inventore sa...
EVANGELION - Il nome tecnico è MCEV (Macchina da Combattimento
Multifunzionale Evangelion) non sono come gli orbitalbot, ma sono veri e propri
esseri viventi, il cui cervello però è in perenne stato vegetativo. Infatti
non possono compiere alcuna azione senza una connessione neurale a un essere
vivente (il pilota). La caratteristica più strana dell'MCEV è che i piloti che
riescono a configurarsi bene con il sistema sono giovani ragazzi che hanno
subito traumi...
(Una curiosità... MCEV fa talmente schifo come nome in codice, che oramai anche
la NERV li chiama EVA...)
LANCIA NERA - Curiosa arma bipunta. Rebecca sembra averne paura.
F.T. - Federazione terrestre. Creata per cercare di ridare equilibrio
politico al pianeta
N.E. - Nuova era. Tutto quello dopo l'incidente IEM
A. E. - Antica era. Il periodo di tempo precedente all'incidente IEM
05 - NEXT ON...VOLUME 2
Per Alexi comincia una nuova vita come pilota dell'Evangelion Zaero alla NERV.
Fa conoscenza con una strana ragazza molto chiusa in se stessa di nome Rei
Ayanami, la pilota dell'unità eva-00 combat-type (sono passati secoli e vi
aspettavate ancora il prototipo? naaahhh...nda). Ma dopo le lezioni... Lo
scontro con l'angelo mette a dura prova la psiche di Alexi, che oltretutto deve
anche vivere da solo. Mary prova a fargli tornare il sorriso spedendogli da
Mercury uno strano pacco, che contiene...
06 - NOTES
Ecco qui alcuni dati utili.
NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT ZAERO
TITOLO ORIGINALE: SHIN SEIKI EVANGELION - KEIKAKU ZAERO
ORIGINALE POSTATO SU: www.fanfiction.it
www.elfantebianco.net/kaworu/
VOLUMI TOTALI: 1 di 8 (in corso)
CAPITOLI PREVISTI NELL'ORIGINALE: 26 (possono essere soggetti a variazioni)
RATING: 14+
CADENZA: bisettimanale, il venerdì (ma sono come la Dynamic, quindi...)
LA MIA E-M@IL: ethernal.angelus@tin.it
Alla prossima, gente... |
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Nerv, Rei and the Rebirth - Me and Myself ***
----------NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT
ZAERO----------
Autore: Ethernal Angel
Program:
--------|Z|aero volume 2
00 - DISCLAMERS
01 - CAST
02 - BACKVIEW...
03 - STAGE 03
---> CAPITOLO 3: NERV, REI AND THE REBIRTH
04 - STAGE 04
---> CHRONICLES
---> CAPITOLO 4-ME AND MYSELF
05 - TECH FILES
06 - NEXT ON...
07 - NOTES
00 - DISCLAMERS (LEGGERE PLZ, E' IMPORTANTE!)
A) NGE (purtroppo) non è una mia creazione, ma del (supremo) Signor
Hideaki Anno. Io, Angelus Simon Lockhart, sono solo un fan e non uso NE' i suoi
personaggi NE' le sue idee per scopo di lucro, infatti, questa FF è totalmente
gratuita.
B) QUALSIASI riferimento alla chiesa, agli avvenimenti dell'11 settembre, ad
altri "PUNTI OSCURI" della storia dell'umanità, sono ESCLUSIVAMENTE
per uso letterario. Con questi non si intende offendere nessuno, ma, nel caso
qualcuno lo ritenga offensivo alla sua religione o agli usi e costumi della
sua gente, ecc... è pregato di interrompere IMMEDIATAMENTE la lettura
e segnalarmi dove ho esagerato.
C) I fatti e i personaggi di mia invenzione (come Alexi, Mary, Claire...) rimangono
di mio appannaggio. Se vedete qualche rassomiglianza con Shinji Ikari, Asuka
o Misato... ehm... come farvelo notare... mi pare che sia una FF su EVA, o sbaglio?
D) Eventuali E-Mail con offese nei miei confronti, o con minacce o accuse (del
tipo: Dannato antipapa di merda brucerai all'inferno... tralascio il resto per
rispetto ai lettori più giovani) appena individuate, sporgerò
IMMEDIATAMENTE denuncia nei vs. confronti per calunnia. NON ho intenzione di
ripetere quello che è successo con "the blood" quindi, siete
stati avvisati e stavolta il punto B mi pare molto chiaro...
F) ATTENZIONE! Questi post ripropongono, due capitoli alla volta, la FF Project
Zaero per un totale di otto post (cioè fin dove è stato già
scritto) e non contengono alcuna scena aggiuntiva rispetto alla serie regolare.
01-CAST
01 - CAST
ALEXI LENNIX (2nd children)
Alexi è un ragazzo sordomuto che non ricorda nulla del suo passato. Infatti
è stato trovato su una spiaggia americana quando aveva 7 anni, in tale
stato di shock che sapeva a malapena il suo nome. E' stato adottato da Mark
Lennix, ex-magnate dei trasporti orbitali, oramai in pensione. Quella è
diventata la sua famiglia, anche perché il vero padre (sconosciuto) non
lo ha mai cercato, o é morto. Sa leggere il giapponese ma non parlarlo,
dato che è un grande divoratore di manga in lingua originale.
MARY LACKSON (psicologa/stratega operativo)
Mary è una vera fanatica di retrogaming A.E. e spende un panico di soldi
per coltivare questo suo hobby stampalato. La sua casa su Mercury assomiglia
a un'immensa sala giochi - almeno, il salotto - la cucina, al contrario, potrebbe
definirsi "Il paradiso dell'alcolizzato" perché da lei si trovano
i liquori più strampalati, che provengano da Marte, Giove o dalla Terra
non importa, lei li ha. Incredibilmente beve solo tequila sale e limone - di
cui tiene una scorta industriale -. Sua madre lavora alla NERV di Neo-Tokyo
4,ed è stramba anche più di lei. E' felicissima di essersi trasferita
in Giappone perché è la terra dei videogiochi, il che per lei
equivale al paradiso...
REI AYANAMI (1st children)
Giovane ragazza molto controversa, in quanto è molto enigmatica, riduce
al minimo il contatto col prossimo, parla malapena e apparentemente vive solo
per pilotare l'Evangelion. Nonostante questo, è dotata di bellezza e
acume fuori dal comune, ma fa di tutto per nasconderli.
PEN^2/PENPEN (pinguino mutante domestico)
Penpen è l'unico esemplare esistente al mondo di "pinguino delle
sorgenti termali". Prima era tenuto in criostasi nel museo della tecnologia
di mercury, poi è stato adottato "a forza" da Alexi. La sua
natura mutante gli concede un'ntelligenza quasi pari a quella umana, e mangia
come un umano (tanto che si siede anche a tavola). Adora la birra, il pesce
e vive nel frigorifero di Alexi, che ha sistemato a mò di casa "sfrattando"
gli alimenti...
MASSIMILIAN "'MAX" NARSTI (studente) (certo che potevo inventarmi
qualcosa di meglio, non trovate?)
Un compagno di scuola di Alexi. Dall'aspetto gradevole, ma di carattere non
donnaiolo, è un italiano che ha assimilato molto bene la cultura giapponese.
Ha una certa genialità per tutto quello che riguarda le apparecchiature
elettroniche e una velocità nelle arti marziali pari a quella di un serpente.
Averlo come nemico non è una grande idea, mentre sarebbe disposto a morire
per i suoi amici. Oltre a questo. Non ama parlare del suo passato, perché
è l'unica cosa che riesce a metterlo di malumore.
VERONIKA LACKSON (responsabile manutenzione Eva/Magi System)
La madre di Mary è una persona poco gioviale e professionale, e ha un
cervello che definire geniale è riduttivo... fintanto si trova sul lavoro.
Alla fine del turno avviene la trasformazione. Vestiti scollati, discoteche,
cene con miliardi di uomini differenti, fanno di questa donna la madre di sicuro
più stramba del mondo. Nonostante il suo "caratterino" non
ha mai dimenticato di adempiere ai suoi doveri di mamma ed è per questo
che Mary è cresciuta così bene e spensieratamente...
ANDREW THOMPSON (comandante supremo della NERV)
Il comandante supremo dell'agenzia speciale NERV. E' allo stesso tempo adorato
e temuto dai suoi uomini. Era un decoratissimo generale, finché...
EIJI SANAZA (comandante sezione giapponese NERV)
Il comandante della sezione giapponese della NERV. Con l'arrivo del comandante
supremo Thompson, il suo potere è stato rilevato da Andrew, ma rimane
uno stratega dai nervi d'acciaio. Lui e Andrew si conoscono dal periodo delle
guerre coi ribelli e, ironia della sorte, a quel tempo Andy era il suo sottoposto.
Ha sposato la causa della NERV quattro anni fa, quando sua moglie è morta
per un errore nel test di un O-4 malfunzionante.
JACK, RIEMI E RIEKO (addetti alla tattica/radar)
Sono quelli che controllano il radar e danno consigli su strategie e tattiche.
Il primo è un maniaco di culturismo e belle ragazze, e di animo molto
più sensibile di quello che dà a vedere. Jack ha richiesto di
trasferirsi a N-T4 anche se non c'era posto per una persona del suo grado. Indovinate
perché... Riemi e Rieko sono sorelle ma la prima è molto più
selvaggia (sesso, droga e rock 'n' roll) e la seconda è molto più
attaccata al lavoro. Nonostante questi caratteri contrastanti, sono ottimi elementi...
02 - BACKVIEW...VOLUME 1
Il quindicenne sordomuto Alexi Lennix (che può però parlare grazie
a un sintetizzatore audio-vocale) in gita di classe al museo della tecnologia
di Mercury, attiva un orbitalbot (in realtà è un Eva) che si credeva
non funzionante di nome Zaero, e ai suoi comandi dimostra non solo di saper
operare correttamente il sistema, ma anche di riuscire a fronteggiare i ribelli
e il Dogem, un misterioso orbitalbot che sembra avere una potenza distruttiva
immensa. Il comandante supremo della NERV, Andrew Thompson, lo convince a combattere
con lui una nuova guerra, da cui dipende il futuro dell'umanità...
03 - STAGE 03
CAPITOLO 3:
NERV, REI AND THE REBIRTH
ANNO: 3498
SITO SUBACQUEO MILITARE DELLA F.T.
ROMA, ITALIA
ORE 21:00
"Cosa vuol dire: Rileviamo la struttura? E' inconcepibile!" sbraitava
il generale della F.T.
Andrew Thompson tirò un lungo sospiro. I militari erano proprio cocciuti,
certe volte, e oggi non era la giornata ideale per mettersi a litigare con un
generale coglione.
"Che parte non ha capito, Generale? Quella in cui adesso la NERV è
proprietaria di questa struttura o quella che se non sloggiate entro tre minuti
chiamo il presidente?" rispose deciso.
Al sentire la parola presidente, il generale perse tutta la sua baldanza con
una velocità impressionante. Andrew si accese, con modo di fare molto
stiloso una sigaretta, in modo da dimostrare tutta la superiorità della
NERV all'esercito della federazione, e soffiò in faccia al generale,
che sbraitava insulti in lingue dimenticate da dio e dagli uomini.
"Ancora qui?" aggiunse.
"Sappia che farò rapporto ai miei superiori e l'accuserò
di abuso di potere" minacciò il generale, andandosene.
"I militari di qui danno sempre problemi..." disse la bellissima capo
ricerche scientifiche, entrando nella sala.
"E' tutto pronto?"
"Sì. Abbiamo trovato i codici di accesso. Col Magi è stato
fin troppo facile. Ora abbiamo accesso al caveau del vaticano" rispose
Veronika Lackson.
"Finalmente scopriremo i segreti che ci hanno tenuto nascosti per così
tanto tempo" concluse Andrew, alzandosi.
"Hai calcolato che quello che stiamo facendo provocherà un incidente
politico di dimensioni abnormi?" fece notare Veronika.
"Non ti preoccupare. Mi sono premunito" rispose mostrandole un detonatore
a distanza "chiunque penserà a un attacco dei ribelli"
"Sei sicuro di quello che fai? In fondo stiamo parlando della divisione
italiana della NERV... sono colleghi" ribatté lei.
"Non importa..."
BEEP BEEP (il videotelefono)
"Comandante Andrew Thompson" rispose, sollevando la cornetta. "ho
capito... mettetelo sulla mia aereonave entro 3 minuti. Sto partendo"
"E' già ora?" chiese lei preoccupata.
"Si. Hanno trovato il libro. Non abbiamo motivo di trattenerci oltre"
e si avviò con Veronika verso l'ascensore che portava allo spazioporto
in superficie.
ANNO:3500
SPAZIOPORTO DI N-T4, N-T4
ORE:17:55
"...e vi auguriamo di usare di nuovo la nostra compagnia per i vostri
spostamenti. Grazie e arrivederci" concluse la hostess con un larghissimo
sorriso.
- Incredibile come dalla prima alla seconda classe il comportamento del personale
cambi - rise sotto i baffi, ricordando il suo precedente viaggio su Mercury
con la sua classe. Chissà cosa pensavano adesso di lui i suoi "amici"?
Di sicuro ora lo avrebbero adorato come una divinità. - Eheheh... come
è variabile l'animo umano - si scoprì a pensare da grande intellettuale.
"Hai intenzione di dormire qui?" gli chiese Mary "in piedi, dai!"
Tentò di alzarsi. L'aragosta si dibatteva ancora nel suo stomaco, gli
sembrava di sentire la vocina che diceva -AIUTO! AIUTO! NON VOGLIO USCIRE DAL
CU** DI ALEXIII! AHHHHHH! CHE SCHIFO! STO INTESTINO E' TROPPO STRETTO! - a pensarci
la cosa era così comica che sembrava una situazione da manga. Si mise
a ridere a crepapelle, tanto che cadde per terra, rotolandosi dalle risate.
- Questo ragazzo è proprio strano - si disse Mary, cercando di alzare
il suo "pupillo" dal pavimento.
"Ma che c'è di tanto divertente? Che diavolo hai da ridere?"
lo incalzò.
Ma lui non gli rispose - ma che viaggio mentale si e' fatto? Lo sapevo che non
doveva prendere lo spezzatino di vitello - e continuò a ridere come uno
stupido - si sarà preso il vitello pazzo! -. Poi pensò che il
vitello pazzo era una malattia che non esisteva e si mise a ridere anche lei
come una cretina.
"Dai... andiamo... casa tua ti aspetta" lo incoraggiò Mary,
continuando a ridere.
"Sei sicura di non aver messo la maria al posto delle spezie?" chiese
una hostess al cuoco, dopo aver visto la tremenda scena.
"In che senso casa mia?" chiese Alexi, camminando verso la macchina
della NERV. Salì. La macchina partì in silenzio.
"Caro Alexi, i tuoi genitori adottivi non possono venire, quindi la NERV
ti ha assegnato un appartamento tutto tuo. Non sei contento?"
- chissà perché papà non può venire...-
(...forse perché non vuole?)
"Si... beh... più o meno. Come farò per le mie cose?"
chiese svelto, visto che la macchina stava rallentando.
"Come per il pranzo sullo shuttle, no? Tu chiedi, la NERV paga..."
rispose, facendogli l'occhiolino.
"Fantastico... ho sempre sognato di avere l'American Express Platinum nel
telefono" rispose ironico.
Mary lo accompagnò su per le scale fino alla porta. Gli consegnò
una tessera magnetica. "Questo..." gli spiegò "è
sia la chiave di casa, che il tuo nuovo tesserino NERV. Il numero di telefono
del Q.G. è lì dietro. Domani passo a prenderti per andare a scuola.
Le lezioni iniziano alle 8,30 del mattino, quindi io passerò alle otto.
Dopo le lezioni ti mostrerò la strada per la NERV e verrai con me per
i test di sincronizzazione del tuo Eva. E' meglio se ti riposi, adesso..."
e se ne andò in fretta, salutandolo al volo.
"Aspetti! E lei, dove vive?" le domandò.
"Proprio qui sopra! Se hai bisogno di qualcosa, chiama. Il mio numero e
nell'agenda vicino al telefono. Ciao Ciao!"
"Ma dove va, ora? Mi lascia così, senza spiegarmi quasi nulla?"
ribatté Alexi.
"Vado a giocare a Zone of the Enders 2, no?" gli ribatté con
un sorriso strampalato, uscendo da casa sua.
Rimase da solo nel suo nuovo appartamento. Analizzando la situazione, non era
niente male. Iniziò a girare.
Cucina... frigo pieno. Ottimamente allestita. Elettrodomestici a impulsi di
prima qualità. Infilò degli involtini primavera nel forno e sistemando
la cottura sui 10 minuti. - cosa diavolo ci farà del cibo cinese in un
frigo giapponese, vorrei tanto saperlo... - si disse, mentre passava al bagno,
fatto in ottima ceramica e di gran classe. Si sedette sul divano del salotto
e accese la TV. Solo programmi giapponesi idioti, tipo "Banzai" o
"Cucina in 20 secondi!". La radio non offriva di meglio, così
spense il sintetizzatore e si buttò sotto la doccia. Dopo tutte quelle
ore di volo (e dopo tutto quello che aveva fagocitato) la sensazione di acqua
fresca sulla pelle era proprio il massimo. Sbranò gli involtini accompagnati
da una cola, e si diresse verso il letto, stremato.
Dopo un secondo era già col sintetizzatore acceso che telefonava a Mary.
Lei rispose. Rumori di battaglia in sottofondo e imprecazioni in tutte le lingue.
"COME MAI I GIAPPONESI DORMONO SUL PAVIMENTO?" urlò disperato
Alexi.
"Ma non dire fesserie e fammi giocare in pace..." gli rispose Mary,
concentratissima sul combattimento con Anubis.
"Se non mi crede,vada a vedere in camera da letto" cercò di
convincerla.
"Evabbene... disse, con aria molto scazzata" rumori di passi. Interruzione
del casino sovraumano che proveniva dalla ps2. Un urlo che si sentì fino
a Mercury.
"ECHHEDIAVOLO E' STA STORIAAAAAAAAAAAAAAAAAAA?" imprecò Mary.
ANNO: 2073
LABORATORIO DI RICERCA DEL PROFESSOR HESARI KENSO
CINA
ORE: 01:35
Il professore guardò nuovamente lo schermo del computer. Se avesse modificato
il codice proteico, avrebbe di sicuro ottenuto l'obbiettivo. La creazione di
energia da parte dell'ameba. Fece un paio di ritocchi a livello genetico.
"Vediamo se adesso funziona" si disse ad alta voce, mentre schiacciava
l'invio.
>PROGRAMMA DI VERIFICA DELLA CREAZIONE ENERGETICA
>OGGETTO: AMEBA RISCRITTA ELETTRONICAMENTE
>INIZIO TEST
>.
>..
>...
>TEST ESEGUITO
>RISULTATO: GRAVE INSTABILITA' MOLECOLARE DELL'OGGETTO
>CLASSIFICAZIONE: INUTILIZZABILE
Si accese una sigaretta, posando lo sguardo sull'orologio. L'una e mezza di
mattina. Se avesse avuto una moglie, questa di sicuro l'avrebbe aperto in due.
- Le fortune di essere single... - pensò, cercando una posizione più
comoda sulla sedia. Gli aiuto-ricercatori se ne erano andati da tempo e lui
era tutto solo nell'enorme laboratorio messogli a disposizione dal governo.
Hesari odiava il governo. Loro volevano solo avere una applicazione bellica
del suo studio sulla tecnologia ad ametroni. Li detestava veramente. Questa
tecnologia avrebbe potuto risolvere moltissimi problemi che si erano creati
dopo l'incidente IEM e loro cosa facevano? Lo tenevano praticamente prigioniero
in quel laboratorio. Le applicazioni tecniche della sua ricerca erano infinite.
"Dannazione!" si adirò "sono stufo di questa ricerca inutile!"
"Forse la possiamo aiutare noi, professore..." esordì una voce
metallica dietro le sue spalle. Non ci volle molto a capire che il suo nuovo
interlocutore stava usando un camuffatore vocale. Hesari si girò e lo
vide. Una persona alta, sui due metri, avvolta interamente da una tunica nera
con cappuccio, come quello dei maghi dei romanzi fantasy. La faccia era coperta
da una maschera da teatro, che lui non conosceva, dato la sua naturale riluttanza
per tutto quello che riguardava l'arte.
Dalle mani comparve un microdisk ad espansione. Una delle tecnologie legate
agli ametroni che facevano parte del suo studio.
"Cos'è quello?" chiese, temendo la risposta.
"Un microdisk ad espansione, no?" disse la figura mascherata. Gli
porse il disco e Hesari lo prese, esaminandolo avidamente.
"Vedo che possiamo raggiungere un accordo..."
"Ne dubito... in questo lavoro non si concedono mai questo genere di favori.
Qual è l'inghippo? Chi è lei? Di che organizzazione fa parte?"
lo bombardò di domande Cesari.
"Curiosità inutile... Vogliamo solamente la sua fedeltà e
la parola che questo incontro uscirà dal suo cervello alla stessa velocità
con cui io uscirò da questa porta..." concluse, avviandosi verso
l'uscita.
"Mi aspettavo una risposta simile. Accetto. A chi devo essere fedele?"
sentì un leggero dolore al polso destro, ma non ci fece caso, teso com'era.
"Alla torre di Babele. Addio professor Kenso. Mantenga il patto" furono
le ultime parole della strana figura che si dileguò lesta nella notte.
Hasari iniziò a grattarsi il polso, che gli prudeva.
Si sbottonò la manica e trovò uno strano tatuaggio, che non aveva
mai avuto. Era raffigurata un'alta torre e sotto di essa c'era una frase:
"Arriverà dunque il giorno in cui gli eletti si scontreranno e verrà
decretata la rinascita dei nostri creatori"
Hasari Kenso, per la prima volta in vita sua, era scioccato. In qualche modo,
il suo "benefattore" gli aveva inciso un tatuaggio mentre stavano
parlando, da oggi faceva parte della "torre di Babele" e aveva in
mano un microdisk ad espansione, con la soluzione di tutte le sue ricerche.
- Che - si disse - per precisione, non ho ancora inventato -
Scoppiò a ridere. In fondo la giornata non era finita, anzi, iniziata
tanto male...
APPARTAMENTO DI ALEXI, N-T4
ORE: 7:55
Alexi guardò sconsolato i libri di testo che aveva trovato in salotto.
Li ficcò nello zaino e si avviò al piano di sopra, avviando il
sintetizzatore. Piccola fitta alle orecchie. Massaggino. Tutto ok.
- Tutta quella premura, e ancora non è arrivata. Che donna strampalata"
pensò Alexi, mentre suonava il campanello della porta.
Si sentì uno strano verso. Qualcosa che cadeva. Un'imprecazione che diceva,
all'incirca:"NOOOOOOO! LA MIA TEQUILA BLANCO!". Un mostro si affaccio
alla porta.
"AHHHHHHHHHH!" si spaventò Alexi.
"Che c'è?"chiese Mary, dando uno spettacolo di disordine incredibile.
Faccia tirata dalle ore piccole, alito alla tequila e capelli arruffati.
"Ecco... sarebbero le otto. Doveva passare lei, ma visto che non arrivava
ho deciso di venire io. Stava dormendo?" sorrise Alexi, pensando allo spettacolo
che aveva davanti.
"Ehm... in realtà stavo andando a dormire. Non riuscivo a dormire
su quello strano letto, così mi sono messa a giocare al gamecube... non
sapevo fosse così tardi. Sono pronta in un secondo, aspettami" gli
rispose, facendolo restare di merda.
- Ma questa come cavolo ragiona? Tsk! Passare la nottata sul videogame... -
pensò, ma disse in un altro modo "Guardi. se mi dice dove sta la
metro ci posso andare da solo. Non mi crea nessun problema"
"Ah...grazie. E' qui sotto. Scendi alla 5a fermata. La classe è
la 2-A" gli rispose con un sorriso da morto vivente e allungandogli un
cellulare.
"E questo?" chiese Alexi, incuriosito.
"E' il tuo cellulare. C'e' anche la vibrazione, nel caso abbia spento il
sintetizzatore. Notte..." e chiuse la porta.
Alexi contò. 5... 4... 3... 2... Si sentì un TUNF e un'altra imprecazione
"C***O IL SALE!", poi prese l'ascensore.
- Che danno umano che è quella Mary. Ma in fondo è simpatica...
- intravide la fermata del treno, ma niente metro. Decise di prendere quello.
Salì e l'altoparlante annunciò la prossima fermata. Lo scompartimento
era vuoto, a parte un gruppo di studenti poco distanti da lui e una bellissima
ragazza da uno strano fascino angelico che era isolata dagli altri. La presenza
di studenti lo rassicurò, convalidando la sua teoria di aver preso il
mezzo pubblico esatto. Alexi soffermò un attimo lo sguardo su quella
insolita studentessa. Pelle bianca come la neve, deliziosi capelli a caschetto
azzurri - di sicuro se li tinge - si convinse e due grandi e profondi occhi...
rossi? - Nahh... sto diventando daltonico, sarà un effetto della luce
mattutina- lo sguardo perso nel vuoto di quella ragazza gli ribaltò i
pensieri, facendo affiorare ricordi spiacevoli. Decise che era maglio ritornare
a guardare il paesaggio che scorreva veloce via dal finestrino. Ci fu una fermata
e un altro ragazzo dai lineamenti decisamente occidentali salì a bordo,
e diede un cenno di mano al gruppetto seduto poco distante da Alexi.
Il treno riprese la sua corsa.
La quinta fermata arrivò. Tutti scesero. Alexi li seguì. Si fermò
un attimo a cercare con lo sguardo qualcuno, ma rimase presto solo. Decise di
telefonare a Mary per chiedere almeno il nome del suo istituto, dato che non
sapeva manco quello.
Segreteria telefonica. Fantasctico.
"Che c'è, ti sei perso?" disse una allegra voce maschile alle
sue spalle.
Davanti a lui stava il ragazzo occidentale che era salito prima. Alto poco più
di lui, dai capelli ribelli la cui pettinatura era un affronto a tutte le leggi
di gravità, dagli occhi azzurri. Il classico tipo che faceva morire le
ragazze. "Piacere di conoscerti. Tu devi essere quello nuovo, no? Vieni,
la scuola è da quella parte" gli disse, avviandosi.
Alexi si affrettò. Il suo accompagnatore prese la parola.
"Sai... qui ti stavano aspettando tutti. Sei diventato famoso ancora prima
di arrivare"
"Allora saprai il mio nome di sicuro" incalzò Alexi.
"E perché dovrei saperlo. Comunque io sono Massimiliano, ma chiamarmi
Max, ok?"
- Ma questo non si è accorto che sono menomato? Che è stupido?
- si diceva "Alexi Lennix... sei italiano?"
"Lennix... questo cognome l'ho già sentito. Si, vengo da Roma. Almeno,
quello che ne rimane" gli rispose Max.
- Roma... la città dell'incidente. Magari ha perso la famiglia, meglio
andarci piano... - si propose, mentre Max lo guidava all'interno dell'istituto.
"che classe hai?"
"La 2-A. Dovrebbe essere questa" dichiarò guardando il cartello,
che gli dava ragione.
"Che sfiga. Io la 3-C. E quella qui a fianco. Vabbé ci vediamo dopo
le lezioni... ciao!" lo salutò entrando in classe.
Alexi varcò la soglia. Il professore fece alzare gli studenti. Alexi
attivò sul sintetizzatore la modalità di traduzione del giapponese,
dato che lo sapeva leggere ma non parlare.
"Ragazzi, abbiamo un nuovo studente con noi" disse il prof, facendogli
un cenno.
"Piacere, io sono Alexi Lennix" disse in perfetto giapponese il sintetizzatore.
"Benvenuto Alexi" rispose la classe.
Si diresse verso gli ultimi banchi, gli unici liberi, e una sorpresa gli impedì
momentaneamente il respiro. A fianco del suo banco c'era la ragazza dai capelli
azzurri che aveva visto in treno. Avviò il terminale del suo banco e
si preparò alla pallosissima - anche se non sapeva che cosa avrebbe spiegato
il professore oggi, per lui tutta la scuola era noiosa - lezione.
Dopo un ora e mezza di incidente IEM - che sapeva a memoria - spense il sintetizzatore
si mise a pensare ai cavoli suoi.
BASE NERV, N-T4
ORE: 16:30
"Le stavo soltanto chiedendo il perché di questa tuta" si
difese Alexi.
"E' per aumentare la tua sincronia con l'Evangelion. Come LCL e le sonde
che porti alla testa" gli spiegò Mary "Muoviti a cambiarti,
voglio presentarti la tua compagna"
"Compagna?" chiese stupito
"Si la pilota dell'unità 00. Combatterai con lei. Perché?"
rispose Mary.
Lo accompagnò al centro di comando dove... sorpresa! Lo attendeva la
sua azzurra e silenziosa compagna di classe.
"Rei... questo è Alexi, il pilota dello Zaero. Alexi, lei è
Rei, la pilota dell'unità 00" li presentò.
"Ehm... Ciao Rei..." disse Alexi imbarazzatissimo.
"Tu... sei in classe con me?" rispose fredda Rei.
- Perfetto! Siamo in classe insieme e neanche si ricorda di me -
(...e che ti aspettavi? Che ti saltasse addosso?)
- Magari... -
(...illuso...)
"Si... siamo vicini di banco" le ricordò. Il nero della sua
tuta andava a pugni con il bianco di quella di Rei.
- Bianco - Nero... due colori opposti - si scoprì a pensare.
(...che non si incontrano MAI...)
"Ti presento agli altri" e lo portò vicino ai computer, mentre
Rei si avviava nella sala di sincronizzazione. Lo dovette quasi trascinare via
dalla sua vista. "Ecco... Quello che somiglia ad una roccia ambulante è
Jack, alla sua destra abbiamo Rieko e alla destra Riemi" e indicò
una bella rossa (Rieko) e una ragazza con aria molto simpatica e dai capelli
incasinati (Riemi). Al centro stava un armadio a 20 ante (Jack) che se le spogliava
con lo sguardo. "Loro controllano dalla base gli Eva e ti danno informazioni
sugli spostamenti dei nemici"
- Sublime! Quel culturista pensa alle ragazze, altro che ai miei nemici - si
preoccupò Alexi.
"Andrew Thompson è il capo, qui, ma ora non c'è e comunque
già lo conosci" continuò.
Entrò una donna sui 45 in camice da dottore. "Quella è la
responsabile della manutenzione degli Eva, mia madre Veronika". Alexi le
strinse la mano.
"Vuoi portarlo in sala, così iniziamo il test?" tagliò
corto la nuova arrivata.
"Sì..." pochi minuti dopo Alexi era di nuovo immerso in quella
- per lui detestabile - sostanza gelatinosa giallastra.
"Alexi... adesso rilassati ma resta concentrato" gli disse la tranquillizzante
voce di Veronika.
>INIZIO TEST SINCRONIZZAZIONE
- Che strana ragazza, quella Rei -
>CURVE ARMONICHE VERIFICATE
- E' come se negli occhi avesse scritta la morte -
>CONNESSIONE AL NERVO A-10 COMPLETATA
- Mi fa sentire triste...-
>SINCRONIZZAZIONE PILOTA: 76%
"Bene Alexi... passiamo alla prova simulata. Puoi uscire, ma non toglierti
la tuta" disse Mary. Obbedì in fretta.
Incrociò lo sguardo di Rei, mentre usciva dalla sala, ma non era mutato
per nulla. Era sempre vuoto.
DEPOSITO DELLO ZAERO
ORE: 16:45
Eccolo di nuovo lì davanti allo Zaero. Qualcosa era cambiato, e non
si poteva non notare. C'erano, sulle gambe del suo Eva, due fondine metalliche
che contenevano quelle che - paragonate alle dimensioni dello Zaero - erano
due pistole.
- Finalmente delle armi! - pensò tutto felice, mentre si infilava nell'entry
plug e questo si inseriva all'interno.
La solita sostanza gelatinosa gli riempì i polmoni in breve. Si attivò
tutto in pochissimo tempo.
>Zaero attivo e pronto al combattimento. Passare al Magi System?
"Attivare il Magi System" disse alexi.
>Avvio in corso...
"Buona giornata, Alexi" gli rispose Rebecca.
"Ok Alexi, ascolta" parlò Mary "Ora caricheremo una simulazione
di combattimento virtuale basata su un finto attacco di un mostro, sei pronto?"
"Ma la mania dei videogames ha contagiato anche la NERV?" rispose
ironico Alexi.
"Spiritoso..." rispose "Ora sta zitto e prova..."
Ci fu un attimo di silenzio, poi si trovò fuori. Anzi, si corresse, dentro
il programma. Era fatto proprio bene. Sembrava veramente di stare a N-T4.
"Sei pronto?" chiese Veronika
"Si" rispose lui.
"Attenzione. Rilevato organismo nemico sul radar" lo avvisò
Rebecca.
Alexi si girò e lo vide. Davanti a lui stava...
stava...
stava...
Godzilla! Si mise a ridere a crepapelle, tanto che sembrava un idiota.
"Ma dove l'avete tirata fuori, sta roba?" chiese, trattenendo a stento
le lacrime, tanto era divertito.
"Preferisci un altro mostro?" chiese Veronika serissima.
"Si, meglio. Così non riesco a stare concentrato"
"Te li faccio passare tutti, ok? Dimmi stop quando vuoi..."
La gamma che i programmatori si erano inventati spaziava da Godzilla alle astronavi
aliene, per finire con cose decisamente ai limiti della decenza, tipo pac man
giganti o lo squalo.
- Veramente triste... - poi scelse "Ridatemi Godzilla, vah..."
"Ok..." rispose Veronika. L'immagine si stabilizzo'. Alexi cercò
di mantenere un qualche tipo di contegno.
"Rebecca, dammi la lista delle armi..."
>Seeking...
Intanto con lo Zaero faceva un paio di manovre evasive per evitare i raggi di
energia che Godzilla gli lanciava contro. Fu colpito un paio di volte perché
gli scappava da ridere e perdeva momentaneamente la connessione neurale.
>Pistola
>Pistola
>Progressive Blade
>Lancia Dardi
>Rampino
"Ora si inizia a ragionare!" gli disse "Attivare progressive
blade. AT-Field al massimo" Iniziò a correre direttamente veso il
nemico, mentre una lama carica di energia spuntava dal braccio destro dell'Eva.
"Che diavolo fai! Ti sembra una tattica giusta?" gli gridavano dal
Q.G.
Godzilla si caricò di energia.
Lo Zaero si buttò a terra, strisciando per l'attrito.
La palla energetica partì. Alexi fece una capriola e in un attimo gli
fu sotto le zampe.
"Ritirare progressive blade, passare alle pistole" in un attimo la
lama era sparita e aveva le pistole in mano. Godzilla cercava di schiacciarlo
sedendosi e usando l'immenso peso, ma l'AT-Field gli bloccava i movimenti.
"Bye BYEEEEEEEEEEEEEEEE" gli urlò contro, incrociando le due
immense armi da fuoco con il pensiero.
BLAM
BLAM
BLAM
...
"Il bersaglio ha smesso le funzioni vitali. Confermata la distruzione"
analizzò prontamente Rebecca.
"Non c'è qualcosa di più difficile?" sfottè Alexi.
TORRE DI BABELE
LOCALITA' SCONOSCIUTA
ORE: 16:47
"Il piano procede pulito. Stavolta andrà tutto come previsto"
disse uno dei confratelli.
"Il tempo è finalmente giunto. Ora confratelli, io sono certo..."
disse un altro, zittendo tutti i sette presenti "...che il nostro ritono
sulla terra è oramai certo. Finalmente potremo passare alla seconda fase
del progetto, dopo tutto questo tempo."
I sette confratelli, tutti alti sui due metri, vestiti con una lunga tunica
nera, e con il viso coperto da una maschera da teatro si alzarono ad applaudire.
"La rinascita degli angeli è cominciata. Ci affidiamo a loro per
la nostra rinascita" finì.
Gli applausi si fecero più fragorosi. Finalmente, dopo tanto tempo, tutto
sta andando secondo i piani.
Q.G. DELLA NERV
NEO-TOKYO 4
ORE: 16:59
Andrew Thompson era appena arrivato e si diresse subito verso il centro di
comando. Oramai era questione di minuti. Arrivò appena in tempo. Eiji,
il suo comandante della sezione giapponese della NERV, lo salutò nervoso.
Mary, Jack e gli altri lavoravano sui risultati di Alexi.
"Avevo paura che te lo saresti perso" disse Eiji.
"Non mi sarei perso per nulla al mondo il battesimo di fuoco degli Evangelion
di cui vado fiero, Eiji" disse Andrew.
"Che ora fai?" chiese Eiji.
"Le cinque. E' ora" rispose Andrew. L'allarme suonò ovunque.
L'analisi diede il riscontro positivo.
"Che facciamo?" Chiese Mary.
"Aspettate la richiesta dell'esercito. Poi mandate entrambi le unità
Evangelion" ordinò.
"E' iniziata" disse Eiji
"Già. La rinascita degli angeli" concluse con tono grave il
comandante.
04 - STAGE 04
CHRONICLES
3498 N.E. - La sezione italiana della NERV viene annientata da un attacco dei
ribelli, insieme alla "nuova Venezia" - dopo l'incidente del 2018,
Roma è stata ricostruita sul lago, a sfida del disastro - pochissimi
superstiti.
la nostra storia continua da qui...
CAPITOLO 4:
ME AND MYSELF
Q.G. DELLA NERV
NEO-TOKYO 4
ORE: 17:01
"Comandante Thompson, la F.T. richiede di mobilitare le unità Evangelion"
rapportò Rieko.
"Alla buon'ora... credevo che avrebbero aspettato che l'angelo radesse
al suolo la città..." ribatté lui.
"Alexi, hai capito il tuo compito? Copritevi a vicenda finché non
avvisterete il punto debole" spiegò Mary.
"Si" risposero entrambi.
"Molto bene. Lanciare. Troverete gli umbelical cable appena usciti"
concluse lei.
Alexi si senti sollevare da un ascensore velocissimo e in pochi istanti fu fuori.
Questa volta per davvero.
>Zaero attivo e pronto al combattimento. Autonomia rimasta - 07:00 minuti
"Alexi, collega l'umbelical cable" gli gridò dietro Mary.
"Che diavolo è? Dove diavolo sta?" intanto Rei era già
uscita e si dirigeva verso un edificio.
"E' un sistema di alimentazione esterna che rifornisce di energia gli Evangelion.
Finché è attivo, non ti devi preoccupare dell'autonomia"
gli spiegò Rebecca.
"Si, ma dove diavolo è?" gli gridò dietro lui.
Rei comparve in un pop-up video "Quello alla tua sinistra" gli rispose.
Finalmente Alexi lo trovò e lo agganciò dietro la schiena.
>Auronomia rimasta - alimentazione esterna inserita
- A volte ho come l'impressione che il mio addestramento sia stato un po' vago...-
pensò, mentre dirigeva lo Zaero a fianco di rei. Notò che l'Eva
di Rei era molto diverso dal suo. In primo luogo, la testa sembrava avere solo
un occhio, mentre l'armatura, a differenza del suo Zaero, era di un colore blu
acceso. Poi vide l'angelo. Di sicuro non era di alcun aspetto angelico, in quanto
era simile a una specie di pantera di colore nero gigantesca e con dei tentacoli
che uscivano da tutto il corpo.
"Diagramma d'onda verificato. Classificazione: ventesimo angelo" lo
informò Rebecca.
"E questo sarebbe un angelo?" chiese Alexi, mentre un palazzo al suo
fianco si apriva come un armadio gigante mettendo in mostra un fucile-mitragliatore
gigantesco.
"Certo" rispose Mary "il diagramma d'onda è blu. Non ci
sono dubbi"
Rei e lo 00 stavano già dando fondo alle munizioni, quando lo Zaero prese
in mano il fucile.
>Arma-Pallet gun
>Colpi rimasti-45
- Facciamolo secco... -si disse, mentre scaricava
>Colpi rimasti-20
pallottole su pallottole su quella strana pantera. Che continuava ad avanzare
senza preoccuparsi dei colpi che riceveva.
>Colpi rimasti-5
Si fermò.
"Qui non cambia un cazzo. Dividiamoci" disse, scaricando gli ultimi
cinque colpi rimasti sull'angelo.
"Attenzione. Reazione ad alta energia proveniente dall'obbiettivo"
lo avvisò appena in tempo Rebecca. Alexi scartò con un salto l'onda
energetica.
"Alexi. Non fare cazzate. Prendi un altro fucile, sta nell'edificio davanti
a te. Rei, attacca l'angelo con il Sonic Glaive" ordinò.
Alexi vide Rei correre verso l'angelo con una specie di lancia, e tirargli una
mazzata stratosferica. In tutta risposta, l'angelo sollevò l'Eva 00 e
lo sbatté via dal campo di battaglia con violenza inaudita, dopodiché
si girò verso lo Zaero, ma alexi aveva finito di ricaricare il Pallet
Gun e lo investì con una bordata di proiettili.
L'angelo subì per qualche istante, poi spiccò un balzo su un edificio.
>Colpi rimasti-15
Alexi tirò giù l'edificio insieme al suo nemico. Si sentì
prendere da uno dei tentacoli del mostro, che in un attimo fu sopra di lui.
EVA-00
ORE 17:13
"Rei! Vai in copertura di Alexi. Subito!" gli gridò Mary.
Era mezza morta, e si sentiva la schiena a pezzi, ma non importava. Rei estrasse
il Progressive Knife.
>Progressive Knife attivato
"Rei non fare cazzate. Sparagli"
"Ho perso il fucile" rispose lei.
e si mise a correre più in fretta che poteva, anche se sapeva che non
sarebbe mai arrivata in tempo per perforare aiutare il suo compagno.
ZAERO
ORE 17:13
"Alexi resisti. Lo 00 sta arrivando a tirarti fuori" lo incitava
Mary.
"E... coff... come... cof... dovrei resistere?" rispose, mentre l'angelo
lo strozzava.
"Non so... temporeggia" gli disse, mentre Alexi con lo zaero cercava
di togliere il tentacolo con le mani.
- MA CHE CAZZO VUOLE DIRE TEMPOREGGIA! - voleva gridarle contro, ma non ne aveva
la forza. Poi vide.
"Sopravvivenza del pilota in pericolo. Interromperò i circuiti"
avvisò Rebecca.
Il braccio che stava tenendo il tentacolo era il destro. C'era una possibilità.
"Coff...Coff..." oramai stava per svenire "..attivare Progressive
Blade"
La lama retrattile venne estratta subito. Il tentacolo cadde, tranciato. Respirò
meglio. Assestò un calcione all'angelo, che fu scagliato contro un finto
edificio.
"Pistole"
>Arma-Pistole automatiche
>Colpi-30
BLAM
BLAM
BLAM
L'angelo soffriva, mentre lo Zaero camminava verso di lui scaricandogli addosso
l'intero caricatore.
"AT-Field nemico annullato" avvisò Rebecca.
Alexi neanche la ascoltava, era intento a tagliare i tentacoli dell'angelo con
il Progressive Blade, preso da una specie di furia omicida. Quantità
enormi di sangue di colore blu scorrevano per le strade, mentre lo 00 oramai
lo raggiungeva camminando, avendo capito l'andazzo.
"Staccare alimentazione estrna" disse Alexi, oramai sull'orlo delle
lacrime.
>Autonomia rimasta - 07:00 minuti
"CHE DIAVOLO STAI FACENDO? RICONNETTI IMMEDIATAMENTE IL CAVO DI ALIMENTAZIONE
ESTERNO!" gli urlò dietro Mary.
Alexi iniziò a strozzare l'angelo con l'Umbelical Cable. Versi soffocati
venivano dal nemico. Dopo poco anche i versi finirono.
"Bersaglio distrutto" confermò Rebecca.
"BEL LAVORO!" esultò il Q.G.
>Autonomia rimasta - 06:35 minuti
Alexi piangeva.
Lo Zaero continuava a strozzare il cadavere.
"Che diavolo fai? Hai vinto. E' morto" ridisse Mary.
>Autonomia rimasta - 06:00 minuti
Rei, dentro lo 00 guardava la scena impassibile.
"MUORI! MUORI! MUORI!" continuava a ripetere nei singhiozzi Alexi.
"Alexi, il bersaglio ha cessato le sue funzioni vitali. Hai vinto"
confermò Rebecca.
>Autonomia rimasta-05:45 minuti
- Io... -
(...si...)
- ho ucciso? -
>Autonomia rimasta - 05:25 minuti
"ALEXI! SMETTILA DI STROZZARLO, E' MORTO!" lo riportò alla
realtà Mary.
L'angelo cadde con un tonfo sordo per terra.
TUNF!
>Autonomia rimasta - 05:00 minuti
"Instabilità psicologica rilevata nel pilota. Il livello di prontezza
di combattimento nel tuo attuale stato è solo del 13%" rese noto
il magi.
"Alexi, rientra alla base" disse Mary, sentendo il suo pianto strozzato.
Lo Zaero non si muoveva, aveva ancora l'Umbelical Cable in mano.
(...si, hai ucciso...)
>Autonomia rimasta - 04:50 minuti
- Io ho fatto una cosa del genere? -
(... si... tu...)
L'Eva mollò il cavo di alimentazione - un letale e grigio pitone - e
si diresse verso la rampa di rientro, seguito da uno 00 che trascinava il cadavere
del nemico appena abbattuto.
Q.G. DELLA NERV
ORE: 17:25
Alexi si tolse la nera tuta e si sedette sulla panca. La panchina era fredda
e gli dava fastidio al didietro - dato che sotto la tuta non aveva nient'altro
- ma lui non ci fece caso. La porta scorrevole si aprì ed entrò
Mary.
"Cielo..." disse, porgendogli un asciugamano "renditi un pochino
presentabile, sta arrivando il comandante"
Lui si mise meccanicamente l'asciugamano attorno alla vita e tornò a
fissare il pavimento, con uno sguardo perso.
"Come stai?" gli chiese Mary. Era in momenti come questo che era contenta
di aver studiato psicologia. Alexi non rispose, così decise di cambiare
tattica. Quando stava per formulargli un'altra domanda, entrò il comandante.
"Hai agito bene. Questa città ti deve molto" gli disse grato
Andrew.
"Questa città non mi deve nulla. Ho fatto solo quello che dovevo..."
rispose lui.
"Forse. O forse non avresti dovuto uccidere quell'angelo..." iniziò
il comandante. Aveva toccato il tasto giusto e lo sapeva, infatti quella mezza
larva aveva ritrovato un po' di fiducia in se stesso. Almeno quella che bastava
per ascoltare tutto il suo discorso,sperava.
"...ma quando domani mattina vedrai il sole, sentirai cantare gli uccellini
e per strada vedrai gente felice, indaffarata o anche triste, devi sapere che
è tutta opera tua e di quello che hai fatto oggi. La capacità
di opporsi al destino è quella che fa di noi esseri degni di vivere"
concluse.
"Ma se tutto questo non fosse giusto?" chiese Alexi.
"Io non ho tutte le risposte..." gli rispose Andrew "...ma so
che la vita è importante. Solo questo so per certo"
- La vita è importante... -
"Già..." disse Alexi.
APPARTAMENTO DI ALEXI,N-T 4
ORE: 20:10
Alexi era sdraiato sul futon (non chiedetemi se l'ho scritto giusto, perché
non lo so) quando iniziò a squillare il telefono.
BEEP
BEEP
Non gli andava di rispondere.
BEEP
BEEP
Fosse anche stata la NERV.
BEEP
BEEP
Stesse anche attaccando un angelo.
BEEP
BEEP
Voleva solo stare da solo a pensare. Si attivò la segreteria.
"Risponde il numero 00346256464. Lasciate un messaggio dopo il segnale
acustico" diceva la vocina metallica.
BIIIIIIP
"Ciao Alexi sono Max. Non ti ho visto all'uscita da scuola, così
ho pensato di "rubare" il tuo numero dalla presidenza e chiamarti
per un salto al cinema. Ci saremo io e un paio di miei amici. Se vuoi raggiungerci
prendi il treno e scendi alla zona commerciale. Ci troviamo tutti alla stazione
per le dieci. In caso contrario ci vediamo domani, ok?Ciao ciao"
BIP
"Messaggio registrato"
Non aveva voglia di mangiare.
Non voleva uscire.
Chiuse gli occhi e si affidò alle braccia di Morfeo.
Qualcuno stava dicendo qualcosa, ma lui non sentiva nulla.
Figure offuscate. Mal di testa. Sensazione di bagnato su tutto il corpo.
- Sono vivo? -
Aprì gli occhi. Provò a leggere le labbra, come gli aveva insegnato...
- Chi? - si sforzò di ricordare
Un uomo dai capelli castani e dai folti baffi lo teneva coricato.
*Chi sei?* gli chiese l'uomo.
- Già chi sono? - si chiese.
(...Alexi...)
Attorno all'uomo si radunò una folla di curiosi. Tutti parlavano, ma
lui non capiva nulla. Era tutto silenzio.
- Il mio nome è Alexi? - stava sudando visibilmente sotto shock.
- Perché? Perché non riesco a parlare? - sentiva le lacrime che
scendevano sul suo viso.
Poi tutto si fece buio.
Di nuovo.
Si svegliò di botto, con le lacrime agli occhi. Si alzò pigramente
e guardò la sveglia. Erano le due e un quarto.
- Di sicuro, non posso raggiungere Max, adesso... - si disse ironico.
(...non ti ricordi?)
- Cosa? -
(...hai ucciso un essere vivente...)
- Era questione di vita o di morte -
(...ti senti un grande pilota, eh?)
- No... ma... ho fatto la cosa giusta... -
(...ne sei tanto sicuro? Ieri pomeriggio non mi sembravi di questo parere...)
(…è il tuo destino, Alexi...)
- cosa? -
(...uccidere...)
(...combattere...)
- ma chi sei? -
(...chi neghi di essere...)
(...vai piano... poco alla volta...)
- Non capisco. Chi sono io? -
(...un assassino mascherato da pilota di Eva...)
(...più avanti... ora dormi...)
E chiuse di nuovo gli occhi, quasi contro la sua volontà.
Quanto si sentiva stanco...
ORE 08:35
Il raggio di sole lo investì in pieno viso, provocandogli una morsa
di disgusto.
"Mmmmhhh..." mugolò alzandosi, con un gran mal di testa. Poi
vide l'ora e gli venne un mezzo coccolone.
- Vorrà dire che me ne starò a casa... - decise, mentre cercava
disperatamente il caffè in ogni angolo della cucina - certo che se avessi
potuto fare io la spesa saprei anche dove sta la roba - imprecò.
- Chissà come sta Rei...- si trovò a pensare.
(...ti interessa?)
- No... però solo adesso capisco il suo sguardo... -
(...vorresti capire qualcuno, tu?)
- Chissà quante cose orribili ha passato... -
Il campanello della sua porta suonò, interrompendo bruscamente le sue
elucubrazioni. Andò ad aprire. Un fattorino della DHL lo guardava esterrefatto.
"Alexi Lennix?" chiese stupito. D'un tratto si vide con gli occhi
del suo interlocutore. Lui, un "ragazzino" di appena 15 anni, a casa
da solo durante l'orario scolastico, riceveva un pacco. Per di più aveva
anche un pigiamino assurdo con gli orsetti, dato che in casa non aveva trovato
di meglio.
"Si. Mi dica" rispose lui, cercando di rimanere serio.
"Posso vedere un documento, prima di consegnarle il pacco? E' la politica
della ditta" si difese il fattorino.
"Certo" rispose lui, mostrandogli il tesserino della NERV. Il tesserino
decretò la fine secca delle domande da parte del fattorino, che si limitò
a posargli il pacco in salotto, prima di salutare e fargli firmare l'apposito
modulo di consegna effettuata.
Alexi si chinò a guardare il destinatario. Una targhetta diceva: Museo
della tecnologia di Mercury. Decise che prima avrebbe telefonato a Mary. Il
numero di casa diede libero per un minuto, cosi passò al cellulare. Dopo
pochi squilli, la bella voce di Mary rispose.
"Dimmi Alexi"
"Ecco... io... oggi non sono andato a scuola..." confessò lui.
"Lo sapevo. Immagino che lo scontro di ieri ti abbia un po' stancato...
del resto te la sei vista brutta. Dimmi, è arrivato il pacco?" chiese
lei, senza la minima preoccupazione per quello che era successo.
"Si... che diavolo è?" chiese curioso.
"Aprilo e lo scoprirai" concluse lei, attaccando.
Alexi scartò il pacco e aprì la scatola di cartone. Ne saltò
fuori una sottospecie di pinguino mutante che si diresse zompettando verso il
bagno e ci si chiuse dentro.
DRIN
DRIN
DRIN
Mary rispose. Le urla di Alexi si sentirono in tutto il Q.G. della NERV.
"CHE COSA DIAVOLO E' QUEL COSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"
"E' il pinguino delle sorgenti termali che ti piaceva tanto" rispose
lei.
"E TU CHE DIAVOLO NE SAIIIIIIIIIIIII?" continuava a urlare lui.
"Ho visto la registrazione al museo e ho fatto carte false per fartelo
avere"
"E chi le dice che lo volevo?" rispose lui, mentre il pinguino iniziava
a saccheggiargli il frigo, che aveva incautamente lasciato aperto.
"Beh... dato che non sanno dove tenerlo, orami è tuo. Si chiama
Pen^2. Renderà la tua vita più spensierata" concluse.
BIP.
"EHI! PORCA..." cercò di obbiettare, ma Mary aveva già
chiuso la comunicazione e lui si ritrovava con un pinguino adottato a forza
che... GLI STAVA DEPREDANDO IL FRIGO!
Si diresse di corsa in cucina, e si accorse che non gli aveva messo al sacco
il frigo, ma aveva buttato via tutte le cibarie e aveva sistemato un lettino
al suo interno. Poi saltò giù, e dallo scatolone prese una lampada
e dei libri.
- Sublime! Mi hanno sfrattato il frigo - si disse, iniziando a ridere.
Pen-pen lo guardò con faccia interrogativa e dopo poco ricominciò
a rimodellare il frigo in base alle sue esigenze, mentre per alexi gli avvenimenti
del giorno prima si facevano lontani.
Quel pinguino domestico gli aveva ridato un minimo di equilibrio mentale.
Q.G. DELLA NERV
ORE 09:00
Veronika stava lavorando sui resti dell'angelo. L'analisi era in corso. Mary
entrò senza bussare.
"A cosa devo questa visita?" disse lei
"Volevo solo sapere se hai scoperto qualcosa, mamma" rispose Mary
abbracciandola.
"Non ancora. Pensi che la tua assurda idea funzionerà?"
"Certo. Un animale domestico può togliere molte preoccupazioni"
"Potevi regalargli un cane. Non un pinguino" obbiettò Veronika.
"Mi pagano per la pubblicità occulta... ognuno arrotonda come può,
sai..." ironizzò lei.
"Guarda che Linux è un sistema free, non paga per la pubblicità..."
distrusse Veronica.
Il computer terminò le analisi.
>CODE 601
"In pratica non hai scoperto un accidente" ironizzò Mary
"Non proprio. Guarda un po' qui" e gli mostrò l'analisi del
DNA.
>CWE: Similar
>CWHO: 99,89%
"Nahh... devi aver sbagliato le analisi..." ribatté lei.
"Il magi non sbaglia mai..." disse Veronika.
"Non è che stai usando il Winzozz e ti e' partito il programma di
analisi?" obbietto' mary
"Certo... in una agenzia che ha sulle spalle il futuro dell'umanità
ci possiamo sicuramente permettere che il magi vada in crash..." rispose
Veronika. Mary tornò seria, pensando che sua madre alla "guerra
di battute e controbattute" l'aveva sempre vinta, così passò
a una domanda più sensata.
"Allora è proprio come un'Eva?" disse stupita.
"Così sembrerebbe..." concluse la dottoressa Lackson.
05 - TECH FILES
TECNOLOGIA AD IMPULSI - E' stata scoperta nel 2050, semplificando, quando
ad un impulso elettromagnetico viene applicata una velocità di 2 volte
superiore alla sua, una rotazione del suo asse provoca un "effetto elastico"'.
Se noi mettiamo in equilibrio una certa quantità di energia su questo
impulso, essa viene assorbita, come se mettessimo un libro in uno zaino. Ripristinando
la velocità standard dell'impulso, l'energia immagazzinata viene rilasciata,
come se noi aprissimo lo zaino e tirassimo fuori il libro.
ELETTRODOMESTICI A IMPULSI - Con lo stesso processo sopradescritto,
funziona anche tutto il mondo della F.T. Per gli elettrodomestici è simile.
Al posto di immagazzinare energia, si fanno assorbire quantità di calore/freddo
all'impulso. Con una apposita valvola si può regolare la velocità
di ripristino dell'impulso, rilasciando così maggiore/minore calore/freddo.
Funziona dal tostapane al frigo.
MISSILE FOTONICO -Questo eèsemplice. Il vero nome è "missile
EM a carica negativa" ma oramai anche i militari lo chiamano così,
quindi... Consiste in una semplice batteria a impulsi, in cui viene immagazzinata
una quantità di energia elettromagnetica a carica negativa. Appena rilasciata,
essa viene attirata dallo scudo del nemico, che si basa su cariche positive,
indebolendolo.
AMETRONE - Scoperta del 2073, pesantemente finanziata dalla Vertex,
che non aveva l'esclusiva della tecnologia a impulsi. Essa si basa su un ameba
il cui codice genetico è stato riscritto con un programma. In questo
modo si ottiene un surrogato di forma di vita che basa la propria vita non sul
mantenimento vitale, ma sul bruciare tutte le risorse vitali per ottenere energia
.Il vantaggio è che l'ameba produce energia fino alla morte, e quindi
si ha una maggiore durata delle "batterie"...
MICRODISK AD ESPANSIONE - Un particolare microdisk che sfrutta la tecnologia
ad ametroni. Al posto della solita ameba, qui vengono clonate e programmate
cellule del cervello umano ,in cui vengono rinchiusi i dati.
ORBITALBOT - un robot da combattimento orbitale pilotato da un uomo.
Può volare - sebbene in modo limitato e goffo - con il maxi-jetpack che
ha sulla schiena. Esistono due principali serie.
1) LA SERIE OMEGA, DELLA XENUS TECH - Basata su tecnologia ad impulsi
2) LA SERIE AT, DELLA VERTEX TECH - Basata su tecnologia ad ametroni
Lo sviluppo di queste serie è continuo, ma si vocifera che gli inventori
abbiano avuto "aiuti esterni". Cosa voglia dire è un vero mistero,
però...
ZAERO - Un evangelion da combattimento unico, in quanto la base e' stata
modificata geneticamente, ma successivamente l'inventrice, una certa Anne, si
è suicidata cancellando tutti i dati relativi. E' pronto dal 3040, ma
i più bravi piloti della F.T. non sono stati in grado di muoverlo. E'
come se aspettasse qualcosa, ma Rebecca - il magi interno allo Zaero - non è
stata in grado di individuare il problema. Successivamente è stato portato
al museo della tecnologia su Mercury. Da tre anni la NERV lo tiene in osservazione
costante, sperando nella variabile X.
(Nella forma assomiglia all'Eva-01, ma privo del "corno" centrale
e di colore nero. Al suo posto, dalla testa partono due "antenne"
rivolte all'indietro. Nelle gambe, dispone di due fondine metalliche per pistole.)
AGENZIA SPECIALE NERV - Agenzia autonoma che dispone di enormi finanziamenti
da fonti ignote. Era già presente nell'A.E., ma con il ritrovamento del
libro proibito di Nostradamus, è stata riaperta...
(Anche qui oramai si dice solo NERV...)
AT-FIELD - Strano scudo energetico che non può essere violato
da armi convenzionali. In effetti, è una cosa molto insolita, anche perché
il suo funzionamento non ha nessun senso logico. Rebecca sembra sapere di più
di quello che fa credere, ma non si sbottona...
REBECCA - Il magi integrato nello Zaero. Dà consigli sulle tattiche
di battaglia e servirebbe più che altro come A.I. in caso il pilota fosse
mancante, ma lo Zaero, stranamente ad ogni tentativo, sconnette Rebecca, riconoscendola.
VARIABILE X - Si mette l'oggetto alla portata di tutti, in modo da testarne
il funzionamento. Nel caso dello Zaero, l'hanno messo in un museo, sperando
che, con il quintale di gente che lo visita, succeda qualcosa...
DOGEM - Uno strano orbitalbot sperimentale. Sembra che sia una struttura
vivente ad ametroni. Inoltre sviluppa AT-Field, ha un Entry-Plug, feedback e
si può teletraspostare. Ma non è finita qui, infatti...
(esteticamente sembra la versione robotica di Seth, un dio egizio che rassomigliava
ad uno sciacallo antropomorfo...)
SETH - Il magi che controlla il Dogem. E' a conoscenza di cose sul Dogem
che neanche l'inventore sa...
EVANGELION - Il nome tecnico è MCEV (Macchina da Combattimento
Multifunzionale Evangelion) non sono come gli orbitalbot, ma sono veri e propri
esseri viventi, il cui cervello però è in perenne stato vegetativo.
Infatti non possono compiere alcuna azione senza una connessione neurale a un
essere vivente (il pilota). La caratteristica più strana dell'MCEV è
che i piloti che riescono a configurarsi bene con il sistema sono giovani ragazzi
che hanno subito traumi...
(Una curiosità... MCEV fa talmente schifo come nome in codice, che oramai
anche la NERV li chiama EVA...)
FEEDBACK - Un difetto degli Eva e del Dogem. Per gli Eva, il fatto che
la connessione neurale sia richiesta, fa avere al pilota un ritorno di tutti
gli impulsi nervosi. Quindi se il pilota prova rabbia, anche l'Eva è
rabbioso. Stessa cosa dicasi per il dolore. Per questo i piloti corrono molti
rischi se la connessione neurale è attiva e l'Evangelion viene danneggiato
seriamente. Sul Dogem non si sa quasi nulla, quindi...
LANCIA NERA - Curiosa arma bipunta. Rebecca sembra averne paura.
F.T. - Federazione terrestre. Creata per cercare di ridare equilibrio
politico al pianeta
N.E. - Nuova era. Tutto quello dopo l'incidente IEM
A. E. - Antica era. Il periodo di tempo precedente all'incidente IEM
06 - NEXT ON... VOLUME 3
Alexi fa finalmente amicizia con Max e il suo gruppo (tra cui la bella Aya),
ma un angelo attacca e Rei si trova da sola ad affrontarlo. Intanto si viene
a sapere che una nuova unità Eva (l'Eva 02) insieme a un nuovo pilota
(Manuel) lavoreranno per la NERV giapponese. Durante il trasporto aereo, però,
un angelo attacca e lo 00 e lo Zaero devono proteggere Manuel e lo 02. Rei ha
la peggio e...
07 - NOTES
Ecco qui alcuni dati utili.
NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT ZAERO
TITOLO ORIGINALE: SHIN SEIKI EVANGELION - KEIKAKU ZAERO
ORIGINALE POSTATO SU: www.fanfiction.it
www.elfantebianco.net/kaworu/
VOLUMI TOTALI: 2 di 8 (in corso)
CAPITOLI PREVISTI NELL'ORIGINALE: 26 (possono essere soggetti a variazioni)
RATING: 14+
CADENZA: bisettimanale, il venerdì (ma sono come la Dynamic, quindi...)
LA MIA E-M@IL: ethernal.angelus@tin.it
Alla prossima, gente...
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Capitolo 3 *** I'm lost into my dreams - High sky, deep sea ***
----------NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT
ZAERO----------
Autore: Ethernal Angel
Program:
--------|Z|aero volume 3
00 - DISCLAMERS
01 - CAST
02 - BACKVIEW...
03 - STAGE 05
---> CAPITOLO 5: I'M LOST INTO MY DREAMS
04 - STAGE 06
--->CAPITOLO 6: HIGH SKY, DEEP SEA
05 - TECH FILES
06 - NEXT ON...
07 - NOTES
00 - DISCLAMERS (LEGGERE PLZ, E' IMPORTANTE!)
A) NGE (purtroppo) non è una mia creazione, ma del (supremo) Signor
Hideaki Anno. Io, Angelus Simon Lockhart, sono solo un fan e non uso NE' i suoi
personaggi NE' le sue idee per scopo di lucro, infatti, questa FF è totalmente
gratuita.
B) QUALSIASI riferimento alla chiesa, agli avvenimenti dell'11 settembre, ad
altri "PUNTI OSCURI" della storia dell'umanità, sono ESCLUSIVAMENTE
per uso letterario. Con questi non si intende offendere nessuno, ma, nel caso
qualcuno lo ritenga offensivo alla sua religione o agli usi e costumi della
sua gente, ecc... è pregato di interrompere IMMEDIATAMENTE la lettura
e segnalarmi dove ho esagerato.
C) I fatti e i personaggi di mia invenzione (come Alexi, Mary, Claire...) rimangono
di mio appannaggio. Se vedete qualche rassomiglianza con Shinji Ikari, Asuka
o Misato... ehm... come farvelo notare... mi pare che sia una FF su EVA, o sbaglio?
D) Eventuali E-Mail con offese nei miei confronti, o con minacce o accuse (del
tipo: Dannato antipapa di merda brucerai all'inferno... tralascio il resto per
rispetto ai lettori più giovani) appena individuate, sporgerò
IMMEDIATAMENTE denuncia nei vs. confronti per calunnia. NON ho intenzione di
ripetere quello che è successo con "The blood" quindi, siete
stati avvisati e stavolta il punto B mi pare molto chiaro...
F) ATTENZIONE! Questi post ripropongono, due capitoli alla volta, la FF Project
Zaero per un totale di otto post (cioè fin dove è stato già
scritto) e non contengono alcuna scena aggiuntiva rispetto alla serie regolare.
01 - CAST
ALEXI LENNIX (2nd children)
Alexi è un ragazzo sordomuto che non ricorda nulla del suo passato. Infatti
è stato trovato su una spiaggia americana quando aveva 7 anni, in tale
stato di shock che sapeva a malapena il suo nome. E' stato adottato da Mark
Lennix, ex-magnate dei trasporti orbitali, oramai in pensione. Quella è
diventata la sua famiglia, anche perché il vero padre (sconosciuto) non
lo ha mai cercato, o é morto. Sa leggere il giapponese ma non parlarlo,
dato che è un grande divoratore di manga (su tutti "baka basket!")
in lingua originale.
MARY LACKSON (psicologa/stratega operativo)
Mary è una vera fanatica di retrogaming A.E. e spende un panico di soldi
per coltivare questo suo hobby stampalato. La sua casa su Mercury assomiglia
a un'immensa sala giochi - almeno, il salotto - la cucina, al contrario, potrebbe
definirsi "Il paradiso dell'alcolizzato" perché da lei si trovano
i liquori più strampalati, che provengano da Marte, Giove o dalla Terra
non importa, lei li ha. Incredibilmente beve solo tequila sale e limone - di
cui tiene una scorta industriale -. Sua madre lavora alla NERV di Neo-Tokyo
4,ed è stramba anche più di lei. E' felicissima di essersi trasferita
in Giappone perché è la terra dei videogiochi, il che per lei
equivale al paradiso...
MANUEL STAVROSKI (spia/3rd children)
Manuel è una vera forza della natura. Fino al suo "prelievo"
da parte della NERV ha vissuto come un barbone per le strade di mosca, ora invece
è un bravo pilota e un ottimo membro dell'agenzia. Sospettando qualcosa
sulle reali intenzioni dei suoi nuovi "datori di lavoro" si è
trasformato in un novello 007 con la ferma intenzione di portare a galla le
macchinazioni della sconosciuta "Torre di babele". Il comandante supremo
è dalla sua parte, in quanto non si fida dei suoi collaboratori e sospetta
anch'egli qualcosa.
REI AYANAMI (1st children)
Giovane ragazza molto controversa, in quanto è molto enigmatica, riduce
al minimo il contatto col prossimo, parla malapena e apparentemente vive solo
per pilotare l'Evangelion. Nonostante questo, è dotata di bellezza e
acume fuori dal comune, ma fa di tutto per nasconderli.
PEN^2/PENPEN (pinguino mutante domestico)
Penpen è l'unico esemplare esistente al mondo di "pinguino delle
sorgenti termali". Prima era tenuto in criostasi nel museo della tecnologia
di mercury, poi è stato adottato "a forza" da Alexi. La sua
natura mutante gli concede un'ntelligenza quasi pari a quella umana, e mangia
come un umano (tanto che si siede anche a tavola). Adora la birra, il pesce
e vive nel frigorifero di Alexi, che ha sistemato a mò di casa "sfrattando"
gli alimenti...
MASSIMILIAN "'MAX" NARSTI (studente) (certo che potevo inventarmi
qualcosa di meglio, non trovate?)
Un compagno di scuola di Alexi. Dall'aspetto gradevole, ma di carattere non
donnaiolo, è un italiano che ha assimilato molto bene la cultura giapponese.
Ha una certa genialità per tutto quello che riguarda le apparecchiature
elettroniche e una velocità nelle arti marziali pari a quella di un serpente.
Averlo come nemico non è una grande idea, mentre sarebbe disposto a morire
per i suoi amici. Oltre a questo. Non ama parlare del suo passato, perché
è l'unica cosa che riesce a metterlo di malumore.
AKI, BOKKAI E AYA (amici di Max e Alexi)
Gli inseparabili amici di Max. Aki è un ragazzo dai capelli castani e
appassionato dell'anime di "baka basket!", Bokkai invece porta gli
occhiali, studia kendo e ama la pizza, mentre Aya scrive poesie e cambia colore
dei capelli con la stessa velocità con cui compone. TUTTI fanno schifo
a giocare a bowling.
VERONIKA LACKSON (responsabile manutenzione Eva/Magi System)
La madre di Mary è una persona poco gioviale e professionale, e ha un
cervello che definire geniale è riduttivo... fintanto si trova sul lavoro.
Alla fine del turno avviene la trasformazione. Vestiti scollati, discoteche,
cene con miliardi di uomini differenti, fanno di questa donna la madre di sicuro
più stramba del mondo. Nonostante il suo "caratterino" non
ha mai dimenticato di adempiere ai suoi doveri di mamma ed è per questo
che Mary è cresciuta così bene e spensieratamente...
ANDREW THOMPSON (comandante supremo della NERV)
Il comandante supremo dell'agenzia speciale NERV. E' allo stesso tempo adorato
e temuto dai suoi uomini. Era un decoratissimo generale, finché... Attualmente,
aiuta Manuel nel suo piccolo gioco di spionaggio, sperando di capire la verità
che si cela dietro il "Progetto Zaero".
EIJI SANAZA (comandante sezione giapponese NERV)
Il comandante della sezione giapponese della NERV. Con l'arrivo del comandante
supremo Thompson, il suo potere è stato rilevato da Andrew, ma rimane
uno stratega dai nervi d'acciaio. Lui e Andrew si conoscono dal periodo delle
guerre coi ribelli e, ironia della sorte, a quel tempo Andy era il suo sottoposto.
Ha sposato la causa della NERV quattro anni fa, quando sua moglie è morta
per un errore nel test di un O-4 malfunzionante.
JACK, RIEMI E RIEKO (addetti alla tattica/radar)
Sono quelli che controllano il radar e danno consigli su strategie e tattiche.
Il primo è un maniaco di culturismo e belle ragazze, e di animo molto
più sensibile di quello che dà a vedere. Jack ha richiesto di
trasferirsi a N-T4 anche se non c'era posto per una persona del suo grado. Indovinate
perché... Riemi e Rieko sono sorelle ma la prima è molto più
selvaggia (sesso, droga e rock 'n' roll) e la seconda è molto più
attaccata al lavoro. Nonostante questi caratteri contrastanti, sono ottimi elementi...
02 - BACKVIEW... VOLUME 2
Per Alexi comincia una nuova vita a Neo-Tokyo 4 come pilota dell'Evangelion
Zaero, ma la sua "capa", Mary, si dimostra alquanto strampalata. Dopo
aver incontrato la bella Rei Ayanami, Alexi viene sottoposto a un allenamento
con un nemico virtuale a dir poco assurdo... Godzilla! Lo scontro con il ventesimo
angelo (una sorta di pantera tentacolare) si risolve con la vittoria di Alexi,
ma questi inizia a chiedersi se stia facendo la cosa giusta e cade in crisi
depressiva. Mary, per cercare di distrarlo un po', gli spedisce dal museo di
tecnologia di Mercury uno strano pacco, contenente un pinguino mutante domestico!
03 - STAGE 05
CAPITOLO 5:
I'M LOST INTO MY DREAMS
UNA SETTIMANA DOPO
ISTITUTO SCOLASTICO
NEO-TOKYO 4
ORE: 11:53
"...e così" oggi tutti sappiamo che possiamo dormire sonni
tranquilli, grazie alle 350 navi della flotta Dayraven che vegliano su di noi"
cercò di ironizzare il professore.
"...babababababa..." sfottè Alexi a bassa voce, suscitando
l'ilarità di molti compagni.
Ma non di lei.
Rei Ayanami.
Era lì, immersa nei suoi pensieri, che guardava fuori dalla finestra.
Da quando aveva scoperto che non solo erano compagni di classe, ma anche "colleghi"
aveva sperato di sapere qualcosa di più di questa affascinante ragazza
dai capelli impossibili. Ma si era sbagliato. I loro contatti si erano limitati
al "Ciao" da parte di lui e un paio di "Arrivederci" da
parte di lei.
Guardò l'orologio. Le undici e cinquantatre. Pochi minuti e sta lagna
sarebbe finita.
- Meno male - pensò, cercando una posizione più comoda sulla sedia.
Si puntellò su due gambe e si rimise a guardarla.
Quei capelli erano così belli... azzurri come il cielo fuori dalla finestra.
Lei si girò e gli diede un breve sguardo.
- Sgamato! - si disse, preparando le scuse migliori che gli venivano in mente.
"Perché mi guardi?" gli chiese con quella voce così
fredda eppure così sensuale.
"Ecco... io..." cercò di mettere insieme qualche parola, ma
perse la concentrazione e rovinò per terra.
SBADUM!
TUTTA la classe si girò.
"Signor Alexi, cosa le prende?" chiese il professore con un minimo
di preoccupazione.
"Ecco..." disse alzandosi "mi dispiace molto... ma la sua lezione
era così interessante che mi ha "ribaltato" le mie scarse conoscenze,
professor Arata" abbozzò anche un gesto di "love and peace"
suscitando una risatina nel serissimo professore.
La classe restò muta. Era la prima volta che Arata muoveva la sua bocca
in modo da formare una vaga faccia sorridente.
- Una risata aperta... - ironizzò Alexi, sperando di averla fatta franca.
"Sarà..." iniziò Arata "ma credo che non me la
conti giusta..."
- Merd... - si disse Alexi.
"Mi sembrava che fossi più interessato alla finestra, che all'incidente
IEM. Ma forse mi sbaglio" concluse, dando un'occhiata molto esplicativa
a Rei e smazzando alla grande il suo simpatico allievo.
"Ecco..." cercò di ribattere lui, ma la classe si alzò
e fece un fragoroso applauso a cui lei non partecipò.
L'applauso venne interrotto dal suono della campanella di mezzogiorno, per fortuna
di Alexi.
ORE: 12:00
"Ehi! Aspetta!" gli disse qualcuno che lo trattenne.
Si girò e scoprì che era Max in compagnia di un paio di suoi amici.
I suoi capelli sembravano ancora più impossibili della prima volta che
l'aveva incontrato.
"Allora, dove eri finito ieri?" incalzò lui.
"Non stavo molto bene" sparò, sperando che la scusa reggesse
"scusa se non ti ho richiamato"
"Fa nulla" gli rispose Max, con una strana faccia sorniona "per
scusarti, però esci con noi stasera"
"Ci sto! Dov'è l'appuntamento?" chiese, tutto contento.
"Passiamo a prenderti noi. Dove abiti?" rispose Max.
"Zona residenziale 4. Dammi uno squillo così ti apro. A che ora
passate?"
"Verso le cinque e mezza va bene?" chiese il suo interlocutore.
"Direi di si" fece Alexi, con un mezzo sorriso.
"Ehm..." disse una ragazza dietro Max "...non ci presenti nemmeno,
Max?"
"Già... che sbadato. Lui è Aki..." disse, indicando
un ragazzo dai capelli castani
"Piacere, io sono Alexi Lennix" fece Alexi
"..Bokkai..." e indicò un altro con i capelli biondi naturali.
"...e infine c'è la nostra Aya" disse indicando una bella ragazza
dai capelli rossi tinti.
si strinsero la mano e si scambiarono uno sguardo. Durò un po' troppo.
"Beh..." disse Alexi, avviandosi verso l'uscita "a dopo. Ciao!"
"Ciao" lo salutarono tutti.
APPARTAMENTO DI ALEXI
ORE: 12:30
"Ciao Penpen! Sono a casa!" esordì Alexi, appena entrato.
Si sentì un rumore di zampe che correvano e poi un pinguino uscì
dalla cucina.
"Wark! Wark!" disse pen^2, avvinghiandosi alla gamba di Alexi.
Alexi lo sollevò e lo appoggiò sul tavolo, servendogli una birra.
Lui si fece una coca e poi si mise a cucinare una appettitosa - a giudicare
dagli sbavazzi di Penpen - trota alla mugnaia. Quando ebbe finito fece due piatti
e si mise a mangiare, brindando con pen^2.
"Buon appetito, mio strambo coinquilino" disse, mettendosi a mangiare.
Poco dopo squillò il telefono.
DRIN DRIN
"Pronto?" rispose
"Ciao Alexi, sono Mary, come va?"
"Tze! Si tira avanti... che c'è?"
"Nulla. Volevo sapere se domani avevi intenzione di venire a fare una simulazione
qui alla NERV" disse lei
"Ancora Godzilla?"
"Ehm... ecco... avremmo aggiunto un paio di mostri..." gli rispose
imbarazzata.
"Quali? Un T-rex? Dei vitelli mutanti? Super-blatte da combattimento? Zanzare
giganti?" ironizzò lui.
"Come facevi a saperlo?" gli arrivò in risposta.
STUM!
"Alexi? Alexi? Che era quel rumore?"
"Wark! Wark! Wark!" rispose Penpen
"Pen^2! Ridammi la cornetta!" litigò Alexi.
"Allora..." riprese Mary "... che era quel rumore?"
"Nulla. Un mancamento..." rispose lui.
"Vabbè allora vieni?"
"Si" rispose lui
"Ti preparo il vitello mutante, ok?" disse Mary. Un altro rumore sordo
venne in risposta dal telefono.
STUM!
"WARKKKKKK! WARK WARK WARK! WARKKKKKKKK!" concluse Pen^2 sbattendo
giù il telefono e andando a prendere la boccetta di sali minerali...
ORE: 13:00
Sniff! Sniff!
- Cos'è questo odore? - pensò Alexi, svegliandosi.
Si mise a sedere. Penpen emise il suo solito "Wark!" e andò
a posare la boccetta di sali. Alexi si alzò e andò a finire la
sua trota alla mugnaia, dopodiché si sciallò alla grande sul divano
con in mano il numero 11 di baka basket! e sprofondò nella lettura. Pen^2
si mise a trotterellare per la casa finché non riuscì a trovare
il suo libro di fisica quantistica.
Dopo un po', Alexi, stanco dal giorno prima, si addormentò profondamente.
"Perché mi guardi?" gli chiese con quella voce così
fredda eppure così sensuale.
"Ecco... io... non lo so..." rispose
"Non è una risposta" continuò lei.
*Forse perché sei molto bella, Rei...* confessò lui.
Lei gli disse qualcosa, ma lui non sentiva nulla.
Figure offuscate. Mal di testa.
Provò a leggere le labbra, come gli aveva insegnato...
- Chi ?- si sforzò di ricordare
Una ragazza dagli occhi rossi e dai capelli turchini lo teneva coricato.
*Alexi? Perché non parli? Cosa volevi dirmi?* gli chiese lei con un viso
dolcissimo.
- Che sei bellissima - pensò.
Attorno a Rei si radunò una folla di curiosi. Poteva riconoscere Max,
Mary, Jane, Aya, Aki e Bokkai. Tutti parlavano, ma lui non capiva nulla. Era
tutto silenzio.
- Perché? Perché non riesco a parlare? - sentiva le lacrime che
scendevano sul suo viso.
- Rei... -
- Papà -
- Dove diavolo siete finiti? -
Adesso era nel nulla. Il vuoto.
Lui e il nulla.
Due occhi si accesero di un rosso demoniaco.
- Questo...è lo Zaero? -
(...si... sono io...)
- Dove sono finiti tutti gli altri? -
(...stai calmo... questo è solo un sogno...)
- Ma io ho paura! -
(...di cosa? Di scoprire chi sei?)
- Cosa diavolo è successo prima? PERCHE' NON RICORDOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-
(...non è ancora ora.... ascolta...)
Rumori soffusi, sussurri, battiti di un cuore lontano.
- Che significa? -
(...loro stanno per tornare...)
- Loro chi? Gli angeli? -
DRIN. DRIN. Un cellulare che suonava in lontananza.
(...no... gli angeli sono...)
Gli squilli si fecero più intensi.
DRIN. DRIN.
Alexi si svegliò di colpo, le lacrime agli occhi. Prese il cellulare
e rispose.
"Alexi? Noi siamo qui sotto. Scendi?" disse Max, all'altro capo del
telefono.
"Scusa... non sono ancora pronto. Che ne dite di salire un pochino?"
rispose lui.
"Ok! Che piano?"
"Il 4°. Lascio la porta aperta, ok?" disse lui.
"Okie" rispose Max.
Alexi andò in camera sua in cerca di una maglietta un po' decente. Alla
fine si decise per una delle sue solite camicie bianche scolastiche. Appena
uscì dalla camera, trovò che Max e gli altri stavano entrando
in casa.
"Tu vivi qui?" chiese sorpresa Aya.
"Si. Perché?" rispose Alexi.
"I tuoi sono fuori?" domandò Max.
"Ecco... i miei non ci sono proprio. Vivo da solo" li illuminò
lui "dove si va stasera?"
"Ristorante cinese e bowling" rispose Aki.
"Oki. Andiamo!" disse, avviandosi fuori con loro.
La serata passò tranquilla tra risate e occhiate sognanti che Aya rivolgeva
ad Alexi, facendolo sentire sempre più imbarazzato. Decisero, trovandosi
tutti d'accordo, di andare al ristorante "L'altra Cina" che non distava
molto dal bowling. Gli involtini primavera e i ravioli al vapore erano di ottima
qualità, e la partita a bowling fu spassosa, in quanto nessuno di loro
sapeva giocare e fecero tutti un numero di canali superiore alle possibilità
del caso.
"A questo punto" disse Max sconsolato "avremmo già dovuto
buttare giù i birilli per culo..." la frase si concluse con un tiro
atroce di Max, che quasi bucò la pista. Tutti risero allegramente, quando
un suono che Alexi conosceva bene interrompe quella serata quasi perfetta.
Attacco di angelo.
- Merda! Sono dall'altro capo della città! MERDAAAAA! - pensò
fiondandosi verso la porta. Max lo trattenne.
"Ma dove diavolo vai? Vieni ai rifugi!" cercò di trascinarlo.
"Non dire stronzate! Devo andare!" gli rispose, divincolandosi.
"Ma dove?" lo insegui.
"Alla NERV! Tu vai ai rifugi!" finì, vedendo un ragazzo che
prima aveva notato essere arrivato in moto. Si avvicinò a lui.
"TU! Dammi le chiavi della tua moto!" disse Alexi, rivolgendosi al
ragazzo.
"Non dire cavolate!" rispose il tipo.
Il tesserino NERV non bastò a convincere il ragazzotto che molto probabilmente
teneva più alla sua moto che alla vita. Alexi non aveva né tempo
né voglia di discutere.
CLICK!
Davanti alla faccia del ragazzo comparve una calibro nove. "La pistola
è grossa" disse lui deciso "Dammi le chiavi"
Passaggio di chiavi. Faccia sconvolta dei presenti. Mezzo colpo di Aya alla
vista della determinazione di Alexi. Infarto totale dei suoi nuovi amici alla
scoperta della identità del loro nuovo amico.
Lui con calma rimise l'arma nella fondina e uscì, saltando in sella alla
moto, una Honda CBR i.v. che era uno schianto.
- Adoro questo lavoro... - si disse, inserendo le chiavi.
L'accese e partì, deciso ad arrivare alla base in tempo.
Q.G. DELLA NERV
NEO-TOKYO 4
ORE: 22:15
"Rei..." disse Eiji.
"Si" rispose lei, fredda e indifferente.
"Non abbiamo ancora trovato Alexi, pensi di farcela ad abbattere l'angelo
da sola?" chiese, piuttosto preoccupato.
Con il comandante in Russia ad organizzare il trasporto dell'unità 02
tutte le responsabilità erano tornate sulle sue spalle, così come
il potere. Era una cosa che non gli dispiaceva per niente.
"Si" affermò Rei
"Va bene. Vai" concluse lui
Lei se ne andò, senza dire una parola, verso l'Entry Plug della unità
00. Dove fosse finito Alexi non le sfiorò nemmeno il cervello. Significava
solo che avrebbe dovuto contare su una unità in meno per abbattere il
ventunesimo angelo. Questo le provocò una strana sensazione di déjà-vu,
ma nulla di importante. In pochi istanti era pronta alla battaglia, con il suo
Eva completamente sincronizzato.
Mary comparve con il solito pop-up video "Rei, sei pronta?"
"Hai"
"Unità 00, lift-off!" comandò Mary. Seguì il
lancio. In meno di trenta secondi Rei aveva l'Umbelical Cable collegato e un
fucile a positroni tra le mani.
>Autonomia rimasta - alimentazione esterna inserita
>Arma - Positron Rifle
>Colpi rimasti - 10
Premette il grilletto dell'Induction Mode. Un fascio di energia gigantesco si
avventò verso un angelo enorme dal corpo peloso e con antenne sottili
e prominenti. Un paio di braccia molto muscolose completavano quella che sembrava
un Turtar di Chosam volante. Naturalmente Rei non ne aveva mai avuto uno di
fronte prima d'ora, ma aveva visto la illustrazione in un libro fantasy che
per curiosità aveva sfogliato.
BOOM!
BOOM!
BOOM!
>Colpi rimasti - 7
"Rei! Lo spazio di fase dell'AT-Field nemico si è indebolito. Dagli
il colpo di grazia" rese noto Riemi.
Per tutta risposta, lei sviluppò al massimo il suo AT-Field e corse verso
l'angelo scodellandogli addosso il resto del caricatore. Questo bastò
a distrarre quel singolare nemico e passare al Progressive Knife.
>Progressive Knife attivato
Ma lui la prese e un dolce canto risuonò per la sua testa. Gli occhi
si fecero pesanti. Il tasso di sincronia iniziò a scendere rovinosamente.
- Mi sto addormentando... - si disse
"Rei! Rei! Dannazione, cerca di arrivare alla rampa" gridava Mary.
Ma la voce era distante.
- Non ce la faccio... - e con le ultime forze piantò il Progressive Knife
nel nucleo nemico, provocandone la rottura.
Finalmente avrebbe potuto riposare.
"Questa volta potremmo anche morire..." diceva un ragazzo dai capelli
castani. Aveva anche lui una plug-suit simile alla sua.
"Perché..." continuò "Perché sei sempre
così impassibile? Eppure anche tu hai vissuto esperienze terribili..."
- Chi sono? -
"Perché piloti l'Eva?" gli chiese
- Io... dove sono? -
"Perché..." rispondeva una ragazza che sembrava la sua sosia
perfetta "...è il mio legame"
"Con mio padre?" gli rispose il ragazzo
"Io non ho nient'altro"
- Eppure mi sembra di conoscerli... -
"Io sono nata solo per pilotare l'Eva"
(...solo conoscerli?)
"Se non dovessi salire più a bordo dell'Eva, non mi resterebbe niente..."
- Quella ragazza...è come me... -
(...non ci arrivi ancora?)
- A cosa? -
(...riproviamo...)
Lo scenario cambiò. Ora la ragazza uguale a Rei era in un Entry Plug.
Il portello si aprì.
"Ayanami! Mi senti?" le disse lo stesso ragazzo di prima
- Ma chi è? -
"Ikari"
(...Shinji... Shinji...)
"Ayanami"
- Perché si chiama come me? -
"Per fortuna sei ancora viva..." lacrime iniziarono a bagnare il volto
di Shinji.
"Per fortuna..." ripeté piangendo
"Stai di nuovo piangendo..."
- Anche ieri piangevi, mentre dormivi -
"Anche ieri piangevi, mentre dormivi"
(...capisci...)
"Perché sei così triste?" chiese Ayanami
"Stupida..." rispose Shinji "...ma cosa dici?"
Poi si asciugò le lacrime e riprese "Io sto piangendo perché
sono felice. Perché sei ancora viva"
"...Felice?" fece lei
- Ancora non riesco a capire -
"Si piange anche quando si è felici" spiegò lui
(...sicura?)
"Mi dispiace tanto..." iniziò lei.
Shinji la guardò con aria interrogativa
"Ma in queste situazioni non so mai che espressione dovrei assumere"
finì lei.
- Eppure penso di sentirmi felice... Perché ricordo queste cose? -
"Eppure penso di sentirmi felice"
(...il tempo a mia disposizione sta per scadere...)
"Di solito quando si è felici..." gli disse Shinji "...si
sorride!"
- Possibile che quella ragazza sia io? -
(...ora devo mostrarti l'ultima cosa...)
- Cosa? -
Nuovo cambio di scenario. Un appartamento fatiscente e disordinato. Il SUO appartamento
fatiscente e disordinato, o almeno, uno molto simile.
- Perché mi hai portato qui? -
(...per farti capire...)
TOC TOC TOC!
Lei si alzò e andò ad aprire alla porta.
"Che c'è?" disse Ayanami con aria super-assonnata
"Ah... Stavi dormendo? Scusa" rispose Shinji
"Stanotte ho fatto dei test di riattivazione, e ho passato l'intera nottata
in bianco" si giustificò lei.
"Be... sono felice che abbiamo riparato l'unità 00" disse lui
"Già..."
Gli porse dei fogli. "Ecco... queste sono le fotocopie che si sono accumulate
in questi giorni"
Vedendo che Ayanami crollava dal sonno, aggiunse "Be... Torna pure a riposarti.
Mi spiace di averti interrotto il sonno"
- Non voglio che tu vada via... -
"Ti va..." chiese Rei "...di entrare un attimo?"
- Che vuol dire? -
(...quello che sei...)
- E cosa sarei? -
(...sei la violazione del 26-1e...)
- Cosa? -
(...il mio tempo è finito...)
- Aspetta! -
(...ora devi tornare nel mondo dei vivi...)
Lei si svegliò e lo vide. Era immerso nella lettura di un numero di
un certo baka basket! e così non notò il suo risveglio.
"Perché tu sei qui?" chiese Rei con un filo di voce.
"Finalmente ti sei svegliata! Sei proprio una dormigliona..." rispose
Alexi, sorridendo. Non accennò al fatto che lei dormiva da due giorni
mentre lui vegliava sui suoi sogni. Né al fatto che quando si era precipitato
a chiedere di come stava i dottori avevano scosso la testa rispondendo "Sta
dormendo. Ma non sappiamo quando si sveglierà. In effetti non sappiamo
come procedere...".
"Quanto ho dormito?" formulò con il poco cervello già
attivo.
"Due giorni. Vado a chiamare i dottori. Saranno contenti che ti sia svegliata"
gli arrivò in risposta da Alexi.
"Si" disse in rimando, mentre lui varcava la porta.
- Sono contento anche io - pensò, dirigendosi a chiamare il medico.
04 - STAGE 06
CAPITOLO 6:
HIGH SKY, DEEP SEA
ANNO: 3490
SEDE NERV IN RUSSIA
MOSCA
ORE: 14:58
"Come vanno i processi di rigenerazione?" chiese Andy
"Ehm...c'è un piccolo ritardo del 1%" rispose il tecnico.
"Come mai?" rispose lui con tono duro.
"Ecco... non riusciamo ad accelerare la formazione delle cellule cerebrali.
Era prevedibile, visto che il campione di partenza era molto mal ridotto, comandante"
si giustificò.
Ancora si ricordava quella fredda mattina di due anni fa. Nevicava incessantemente
e lui era lì fuori ad aspettare l'aereo di trasporto che avrebbe portato
il nuovo lavoro di cui la NERV russa avrebbe dovuto preoccuparsi per i prossimi
12 anni. La rigenerazione e successiva riattivazione della unità evangelion
02. Il motivo di ripristinare un robot così antico era a lui sconosciuto,
ma del resto non era mica pagato per fare supposizioni. Poi aveva visto. Era
una specie di forma organica. C'era si e no mezzo busto e un paio di metri di
budella eppure... il cuore batteva in quella stramba cassa toracica. Un vero
orrore, anche perché non era rimasto più sangue da pompare. Sembrava
uno di quei film trash-splatter che tanto erano tornati alla moda un paio di
decenni fa.
"Cosa significa questo?" lo strappò ai ricordi il comandante
Thompson.
"Nulla di particolare. Giusto un paio di settimane di ritardo nella consegna"
minimizzò lui.
"Un paio di settimane potrebbero causare l'estinzione del genere umano"
rispose grave il comandante.
"In che senso?" chiese il tecnico.
"In nessun senso che tu sia tenuto a sapere .Trovate il modo di ridurre
i tempi" concluse lui, andandosene.
"Sissignore" fu la pronta risposta del tecnico.
Passarono gli anni.
L'unita' 02 si rigenerava a lentezza incredibile, ma si avvicinava inesorabilmente
il giorno in cui sarebbe stata di nuovo pronta all'uso. Come un download lasciato
al computer e controllato di tanto in tanto, nessuno si interessava più
del necessario alla riformazione della vita semi-biologica di quella... cosa.
Tutti oramai si preoccupavano di come alleggerire la corazza di restrizione
della futura unità Evangelion. Dopo un paio di anni di sperimentazione
si optò per una lega titanio-magnesio con struttura a nido d'ape e con
un "elemento 354" inviatogli dalla NERV giapponese.
In teoria.
In pratica nessuna NERV giapponese aveva mai spedito un "elemento 354"
a nessuna sede della NERV russa. Questo elemento non esisteva in natura e non
sarebbe esistito in laboratorio per i prossimi 500 anni. Una volta, un aiuto
ricercatore aveva chiesto da dove venisse questa singolare elemento che conferiva
a qualsiasi lega metallica un aumento della resistenza pari al 75%. Il giorno
dopo era morto in un deragliamento. La polizia brancolò nel buio, finché
non si decise per un malfunzionamento della rotaia principale e il tutto venne
archiviato. Nessuno chiese mai più nulla.
Né dell' elemento 354.
Né dello strano tatuaggio che il comandante della sezione russa della
NERV portava al polso.
Né di uno strano visitatore incappucciato e con una maschera da teatro
che ogni tanto si vedeva nel complesso.
Cosa strana, ogni volta che "il mantello nero" - come lo chiamavano
lì - passava alla NERV, i capi ricercatori avevano qualche tipo di illuminazione
geniale che faceva risparmiare mesi di lavoro in qualche campo.
Questo fu tutto quello che Manuel Stavroski riuscì a scoprire durante
la sua piccola indagine personale sull'agenzia per cui ora - a dispetto dei
suoi 14 anni - lavorava. Quando l'avevano scelto era un barbone orfano che chiedeva
l'elemosina per la strada, sperando di guadagnare qualche soldo lucidando le
scarpe.
Ora...
Un appartamento tutto suo al centro di mosca, un tesserino che fungeva anche
da American Express Platinum, pistola di ordinanza e nessun problema di cibo.
In un certo senso era stato un vero colpo di culo che lui fosse stato scelto
come Third Children. Non avrebbe superato vivo l'inverno.
Non si sarebbe mai dimenticato il giorno in cui i servizi di sicurezza NERV
l'avevano prelevato dal suo marciapiede. Aveva appena cinque anni e stava lucidando
le scarpe a un capo mafioso tutto ubriaco. Quello non era stato contento e aveva
iniziato a pestarlo. Naturalmente tutto questo fino all'arrivo di una dozzina
di agenti della NERV incazzati e dal dito sul grilletto di mitragliatori uzi.
Appena la scorta di quel mafioso avevano tirato fuori le pistole - forse credendo
che fossero dell'antidroga - loro avevano scaricato i caricatori addosso a quei
gasati, aggiungendo un paio di fori in più, oltre a quelli dati in dotazione
da madre natura.
Il capofamiglia aveva dichiarato pubblicamente che il bambino indirettamente
colpevole della morte di suo figlio avrebbe presto lucidato le scarpe del defunto
all'inferno.
Il capofamiglia e tutti i suoi uomini ora giacevano in delle bare molto costose.
Decisamente era stata una pessima dichiarazione, per un cadavere deambulante
Il capo russo della NERV era un tipo decisamente inquietante. Avrà avuto
circa sessant'anni, a giudicare dai capelli, e ancora si portava uno strano
tatuaggio sul polso. La sua voce sembrava quella di uno pronto a mangiarsi chiunque
si opponesse al suo potere.
"Sai perché sei qui, piccolo Manuel?" esordì
"No" rispose Manuel un po' spaventato, sperando che non fosse per
una delle volte per cui era stato costretto a rubare.
"Ci servi per la guerra"
"Io non sono un assassino" rispose lui, ricordandosi una frase di
papà.
(...per quanto la povertà possa toglierci le nostre dignità, ricordati
che non siamo animali...)
Del suo defunto papà, precisò mentalmente.
"Non devi uccidere persone. Devi combattere contro gli angeli" cercò
di spiegargli il comandante con una risatina.
- Probabilmente crede che il fatto che io abbia cinque anni mi faccia stupido
- si disse mentalmente, anche se in realtà non era ancora cresciuto abbastanza
per sapere quello che stava pensando.
"Gli angeli sono qui per proteggerci, non di sicuro per farci del male"
si giustificò lui.
"Bambino, non pretendo che tu capisca quello che sto dicendo, perché
neanche io lo capisco bene, ma accetta di lavorare con noi. Se poi ritieni di
non farcela, puoi sempre rinunciare e tornare per strada" lo incoraggiò/ricattò
il cattivo comandante.
"Accetto" rispose Manuel, senza altra alternativa
ANNO: 3500
SEDE NERV IN RUSSIA
MOSCA
ORE: 15:27
"Finalmente ci incontriamo, comandante Thompson" disse Manuel appena
salito sull'aereo che l'avrebbe portato fino in Giappone con la sua unità
02. Sarebbe stato un viaggio abbastanza corto, ma c'era tutto il tempo per fare
quello che voleva.
"Già... mister X" rispose Andrew.
"Sospettavo che prima o poi avresti scoperto la mia identità, comandante"
fece con un sorriso Manuel.
"A dir la verità non la sapevo, ma, sospettando di te, ti ho teso
una piccola trappola. Ci sei caduto, come previsto" diede in rimando Andy.
Manuel Stavroski sorrise - Almeno il mio futuro comandante ha un cervello, nella
scatola cranica - pensò, ma disse "Bene. So che lei sospetta del
comandante della sezione russa, e, secondo me, quello è marcio fino al
midollo..."
"Hai trovato qualche prova?"
"Copre bene le sue tracce, ma a quanto pare fa parte di una certa "Torre
di Babele", capo" lo illuminò lui
"Qualche indizio su questa organizzazione?"
"No, a parte che il contatto gira per la base russa in una specie di mantello
nero da esaltato di romanzi fantasy e con una maschera da teatro al volto..."
concluse Manuel
"Tutto qui?" chiese il comandante
"EHI!" esclamò il ragazzo "...mica mi hanno addestrato
a fare l'agente segreto, alla NERV!"
"Il lavoro che hai svolto per me faceva pensare il contrario" lo lusingò
Andrew
"Grazie. Credo che ora mi dedicherò a pilotare l'Eva e a spendere
i soldi della NERV, piuttosto che a rischiare una pallottola nella nuca da parte
del servizio di controspionaggio..." cercò di concludere Manuel.
"Non credo che lo farai" riprese il comandante
"E perché? Mi accontento di rischiare di essere fatto a pezzi sull'Eva"
rispose lui
- Osso duro... meglio così - pensò Thompson con una punta di orgoglio
per aver trovato un degno avversario "Io invece credo che continuerai le
tue indagini personali alla NERV di Neo-Tokyo 4"
"Perché? Non si fida dei suoi uomini?" disse ironico Manuel.
"Hai centrato il bersaglio" concluse il comandante.
Manuel si fermò un secondo a pensare se aveva ancora voglia di scorrazzare
per settori della base NERV - che per di più non conosceva - in cui le
guardie sparavano a vista con una 9 mm silenziata in mano. Decise che oramai
voleva sapere tutta la verità su questa faccenda, e che tanto non aveva
più nulla da perdere, se non la sua vita. Andrew Thompson del resto l'aveva
aiutato molte volte in questi anni durante la sua piccola crociata personale
condividendo le informazioni a cui lui non poteva accedere neanche rischiando
l'osso del collo. In pratica, al comandante supremo della NERV, da quello che
aveva capito, veniva nascosta da una certa "Torre di Babele" il vero
significato del "Progetto Zaero". Thompson non era stupido e aveva
capito subito che il tutto non si riduceva solo a un Eva con Magi integrato
e potenza di combattimento superiore. La cosa non gli era andata a genio. Così,
quando Manuel lo aveva contattato da un telefono pubblico, lui aveva mandato
il suo uomo più fidato a contattarlo in una tavola calda - come nei vecchi
film americani A.E. - aveva pensato quel giorno, e gli aveva dato tutto l'appoggio
che poteva. Certo, i contatti si erano molto variati nel tempo, anche perché
quasi nessuno superava il mese vivo, e lui aveva rischiato la pellaccia molto
più di un paio di volte. Si sarebbe ricordato per sempre quella volta
che, scoperto con il contatto, si era dovuto fare una corsa mozzafiato su una
moto - rubata per l'occasione - con tanto di sparatoria ad alta velocità,
per evitare che i sicari dell'agenzia avessero la bella idea di andare a dire
che l'avevano visto. A ricordarsi tutto questo la dura realtà venne a
galla.
Gli piaceva il pericolo.
Gli piaceva sentirsi come 007 - oramai al 78° film, non vi dico che palla
- e lanciarsi in folli fughe ed inseguimenti a bordo di moto o macchine mozzafiato.
Era nato per essere una spia e non ci poteva fare nulla. Decise che avrebbe
accettato, ammesso che "l'altra parte" (Thompson) facesse un atto
di buona volontà.
"Posso anche accettare. Ma voglio qualcosa in cambio" si decise Manuel.
"Cosa?" rispose schietto Andy.
"Non vada così di fretta..." rispose lui versandosi un martini
- probabilmente mi sto montando troppo la testa, ma chissenefrega...- pensò
"...supponiamo di avere una bilancia. Se io lavoro per lei, la bilancia
pende dalla mia parte. E' ora bisogna bilanciarla, giusto?"
- Questo avrà pure 14 anni, ma è da prendere coi guanti...- si
scoprì a pensare Andrew "Non capisco cosa intendi..." tentò,
in timida difesa che volutamente non avrebbe retto. Desiderava sapere fin dove
arrivavano le sue informazioni, per pura curiosità o forse per senso
di duello. Chi lo sa. Fatto sta che questo ragazzo, con il suo modo di fare,
lo intrigava parecchio.
"Third impact. Shinji Ikari. Unità Evangelion 01. Progetto di recupero
Black Moon. Le dicono nulla?" sparò a raffica.
"Forse..." sorrise il comandante.
"Forse? Mi dica, come sta Rei? Si tiene bene per avere circa... mmmhhh...
millequattrocento anni?" lo colpì Manuel. Dalla faccia del comandante
si accorse che poteva anche dire affondato. Colpito e affondato.
"Rei non ha che 14 anni come te, Manuel" iniziò Andrew, preparandosi
a una LUNGA chiacchierata.
"Ahahah... allora che vuol dire "violazione del 26-1e" che sta
su tutti i file classificati come super-top secret?" lo aggredì
Manuel.
Di risposta Andrew Thompson gli porse un libro. Manuel lo prese e lo aprì
dove c'era il vistoso segnalibro che era stato messo alle prime pagine - Era
tutto previsto, eh? - si disse mentalmente. Il libro era una comunissima bibbia.
"Leggi pure. Ma sappi che non hai mai letto, o se hai letto non hai mai
collegato il codice... non so se mi spiego..." lo avvertì Andy.
"Avevo giusto sonno..." rispose Manuel, iniziando a leggere.
Il libro cadde pesante per terra.
STUNF!
"Non è possibile... Come avete fatto?" chiese Manuel.
"Nello stesso modo in cui abbiamo ricreato l'Eva... Peccato che l'impianto
non abbia funzionato. Ci avrebbe risparmiato molti problemi..." continuò
Andy.
Ci fu una scossa e quasi caddero entrambi per terra. Andrew si precipitò
subito in cabina di pilotaggio.
"Che succede?" Chiese ai piloti
"Siamo attaccati da una strana creatura" rispose il primo pilota.
Poi fece una specie di avvitamento per evitare una sorta di corvo scheletrico.
Non ci volle molto per fare due più due e capire.
Angelo.
"Passatemi il quartier generale. Lo 02 che trasportiamo è intatto?"
"Affermativo" disse Manuel indossando il plag-suite e legandosi una
corda alla vita e l'altra estremità al sedile.
"Che diavolo vuoi fare?" chiese il pilota.
"Raggiungo il mio bambolotto, no?" rispose, aprendo la porta dell'aereo
e buttandosi fuori. L'aereo perse quota. Dopo qualche secondo di caduta libera,
Andy riuscì a chiudere il portello.
Q.G. DELLA NERV
ORE: 16:12
"Unità Eva-02 pronta al combattimento" disse Manuel in un
pop-up video ad Alexi.
"Okei" rispose Mary "Mancano solo 20 secondi al contatto visivo.
Cercate di resistere al meglio. Alexi, Rei... appena avvistate l'angelo date
piena copertura all'aereo di trasporto. Se possibile abbattetelo" ordinò.
Lo Zaero e lo 00 presero un Pallet Gun a testa e si prepararono.
>Autonomia rimasta - alimentazione esterna inserita
>Arma - Pallet Gun
>Colpi rimasti - 45
I secondi sembravano minuti. Finalmente lo videro. Una specie di corvo volante,
o meglio, lo scheletro di un corvo volante. All'interno della cassa il loro
bersaglio... il suo rosso, sferico nucleo. Diedero voce ai loro mitra in contemporanea.
Una scarica di letali pallottole all'uranio si diressero
>Colpi rimasti - 25
verso l'uccellaccio, che li schivò abilmente, colpendo invece il motore
sinistro dell'aereo. Lo 02 si staccò dall'aereo e cadde a terra. Dopo
poco si rialzò, attivato dalla batteria a impulsi interna.
L'uccellaccio si avventò subito su Manuel, ma...
"Attivare Rampino!" ordinò Alexi a Rebecca.
Si ritrovò un rampino tra le costole. Alexi riavvolse il cavo metallico
e lo scheletro vivente venne trascinato rovinosamente a terra. Nella foga di
liberarsi, l'angelo tranciò l'Umbelical Cable dello Zaero.
"Alimentazione esterna disinserita. Batteria a impulsi attivata" rese
noto Rebecca.
Le scheletriche ali dell'angelo si staccarono e iniziarono a volteggiare verso
lo 02, che aveva preso al volo l'aereo in caduta, salvando così sia il
comandante che i piloti. Dalla bocca partì un fascio di energia notevole.
"AT-Field, sviluppo massimo" fu costretto a ordinare Alexi.
>Autonomia rimasta - 00:59 minuti
Il colpo fece traballare il Field di difesa. Ma non lo passò. Manuel,
con un velocissimi riflessi, posò l'aereo e si nascose dietro un palazzo.
L'ala trapassò l'edificio ma venne fermata dalla massa di cemento.
"Attivare armi di appoggio!" ordinò Mary.
Quantità abnormi di missili si scontrarono con l'angelo, che non ricevette
nemmeno un graffio, ma venne comunque costretto a fermarsi per sviluppare il
suo scudo di difesa.
Il tempo necessario perché Alexi tirasse fuori le due immense sputafuoco,
lasciando il fucile, ormai scarico.
>Arma - Pistole Automatiche
>Colpi - 30
BLAM
BLAM
BLAM
Poi... successe...
Mentre Rei lo aiutava scaricando un nuovo caricatore del Pallet Gun sull'angelo,
oramai preso tra due fuochi, lui la vide. Non fece in tempo ad avvertirla. Lo
00 si fermò, trafitto.
Rei lanciò un grido di dolore, prima di svenire.
Il fucile cadde.
L'Eva fece la stessa fine del fucile, e con un rumore sordo cadde in mare.
SPLASH!
>Autonomia rimasta - 00:15 minuti
"REI!"
"Alexi, torna alla base. Ci penserà lo 02 a finire l'angelo"
ordinò Eiji.
"Ma Rei..." obbiettò Alexi, mentre Manuel, con l'Umbelical
Cable collegato e un fucile a positroni in mano, dava del filo da torcere all'angelo.
"Ci penseranno le squadre di soccorso. Torna alla base. E' un ordine!"
si impose il comandante in carica.
- Rei... -
"No!" gli diede in risposta. Per ribadire il concetto, terminò
il comm link con il Q.G.
"Attivare rampino e Lancia dardi"
>Autonomia rimasta - 00:07 minuti
Una raffica di dardi acuminatissimi si avventò sull'angelo, incrinando
la superficie del nucleo e permettendo allo 02 di distruggerlo e finire il lavoro
riducendo in polvere le ossa. Il rampino si legò stabilmente a un edificio.
Alexi si lanciò in mare.
>Autonomia rimasta - 00:05 minuti
"Ehi! Che diavolo stai facendo?" domandò Manuel tramite la
linea interna
>Autonomia rimasta - 00:04 minuti
"Appena la prendo, tira il cavo fino a tirarci fuori!" gli diede deciso
in risposta, avvicinandosi al fondo.
>Autonomia rimasta - 00:03 minuti
"Ma non puoi aspettare le squadre di soccorso? Il vice mi sta rompendo
la testa di insulti!" gli diede in rimando.
>Autonomia rimasta - 00:02 minuti
"Potrebbe essere troppo tardi! E poi che ti frega del vice? Tronca il comm
link no?" rispose. "Eccola"
>Autonomia rimasta - 00:01 minuti
TOLONK!
Lo Zaero prese lo 00 saldamente in mano.
>Autonomia rimasta - 00:00 minuti
Appena in tempo.
>Batteria interna ad impulsi esaurita. Autonomia terminata.
Alexi sentì che l'Eva stava iniziando a sollevarsi, il che significava
che lo 02 stava facendo il suo lavoro.
- In gamba, quel tipo... - si disse, soddisfatto, mentre risaliva in superficie.
"Alexi, posso chiederti una cosa, se mi è concesso?" esordì
Rebecca
"Spara" rispose lui, mettendosi comodo - per quanto fosse possibile
- all'interno dell'Entry Plug.
"Perché hai disobbedito a un ordine di un tuo diretto superiore?"
"Non so..." fu la sua criptica risposta
"Questa risposta é senza senso. Ho elaborato tre possibilità,
vuoi che te le illustri?" disse lei
"Dai..." rispose Alexi
"1 - Un tentativo di salvare l'unità Evangelion 00"
"2 - Una inspiegabile voglia di ignorare un diretto ordine di un superiore"
"3 - Una qualche instabilità psicologica del soggetto selezionato,
unita a una sovrastima della tua abilità di pilota
dell'Evangelion Zaero"
"Non saprei risponderti, davvero. Forse... una combinazione di tutte e
tre" diede in risposta.
"Anche in questo caso, hai violato 35 regole del codice di combattimento
interno di questa unità Evangelion. Tuttto questo non trova un riscontro
nella logicità. Deve, anche se impossibile, essermi sfuggito un dato"
concluse Rebecca.
"La vita è importante..."
"Scusa?" aggiunse Rebecca.
"Era una frase che mi diceva sempre il mio patrigno. E' diventata un po'
il mio codice di vita"
"Rielaborerò le possibilità aggiungendo anche questo elemento"
concluse Rebecca.
La luce del sole comparve.
L'Eva 02 aveva finito il suo "tira la corda".
I soccorsi erano già sul posto.
Nonostante tutto, il vice di Andy aveva qualche neurone funzionante.
OSPEDALE NERV
ORE: 19:00
Lei si svegliò e lo vide. Era immerso nella lettura di un numero di
un certo baka basket! e così non notò il suo risveglio.
Di nuovo.
"Perché tu sei qui?" chiese Rei con un filo di voce.
(...Ayanami! Mi senti?...)
"Certo che sentirti parlare è proprio una cosa rara..." rispose.
(...per fortuna sei ancora viva...)
In tutta risposta lei cercò di alzarsi, ma una fitta al ventre la fece
cadere. Lui la prese al volo e la rimise sdraiata. Un rivoletto di sangue sporcò
la maglietta di Alexi.
"Vedi cosa succede a fare sforzi inutili? Ti si riapre la ferita"
"Perché sono ferita?" chiese lei con il suo solito tono.
"Un angelo ti ha trapassato l'Eva. Una scheggia dell'Entry Plug ti ha ferito"
spiegò lui
"E l'Eva?" chiese rei.
"Sarà pronto per domani" gli rispose.
"Per fortuna" si lasciò sfuggire rei
"Come per fortuna? Ti sei quasi fatta ammazzare!" sbottò lui,
leggermente incazzato.
Lei non rispose.
"Proprio non ti capisco..." finì lui, andandosene.
(...Io non ho nient'altro...)
"E' che ho solo questo" lo fermò Rei
"Questo cosa?" chiese lui.
"L'Evangelion"
"E perché? Guarda che non si può mica combattere per sempre,
sai?" gli (quasi) urlò contro.
"Io sono nata solo per pilotare l'Eva..." aggiunse lei "...se
non dovessi più salire a bordo dell'Eva non mi resterebbe niente"
"Te lo ripeto un'altra volta. Non si può combattere per sempre.
Quando sarà finita questa guerra, cosa farai, allora?"
"Non lo so"
"Bah... quante cazzate! Io vado!" e se ne andò sbattendo la
porta.
- Senza l'Eva, io sarei inutile. Spero di morire combattendo - si disse
Ma si sentiva triste.
- Perché non sono riuscita a spiegargli una cosa così semplice?
Perché non capisce? -
Molto triste.
- Perché era arrabbiato con me? -
Si mise supina, ma la ferita glielo impedì.
Poco dopo la stanchezza prese il sopravvento e si ritrovò tra le braccia
di Morfeo.
05 - TECH FILES
TECNOLOGIA AD IMPULSI - E' stata scoperta nel 2050, semplificando, quando
ad un impulso elettromagnetico viene applicata una velocità di 2 volte
superiore alla sua, una rotazione del suo asse provoca un "effetto elastico"'.
Se noi mettiamo in equilibrio una certa quantità di energia su questo
impulso, essa viene assorbita, come se mettessimo un libro in uno zaino. Ripristinando
la velocità standard dell'impulso, l'energia immagazzinata viene rilasciata,
come se noi aprissimo lo zaino e tirassimo fuori il libro.
ELETTRODOMESTICI A IMPULSI - Con lo stesso processo sopradescritto,
funziona anche tutto il mondo della F.T. Per gli elettrodomestici è simile.
Al posto di immagazzinare energia, si fanno assorbire quantità di calore/freddo
all'impulso. Con una apposita valvola si può regolare la velocità
di ripristino dell'impulso, rilasciando così maggiore/minore calore/freddo.
Funziona dal tostapane al frigo.
MISSILE FOTONICO -Questo eèsemplice. Il vero nome è "missile
EM a carica negativa" ma oramai anche i militari lo chiamano così,
quindi... Consiste in una semplice batteria a impulsi, in cui viene immagazzinata
una quantità di energia elettromagnetica a carica negativa. Appena rilasciata,
essa viene attirata dallo scudo del nemico, che si basa su cariche positive,
indebolendolo.
AMETRONE - Scoperta del 2073, pesantemente finanziata dalla Vertex,
che non aveva l'esclusiva della tecnologia a impulsi. Essa si basa su un ameba
il cui codice genetico è stato riscritto con un programma. In questo
modo si ottiene un surrogato di forma di vita che basa la propria vita non sul
mantenimento vitale, ma sul bruciare tutte le risorse vitali per ottenere energia
.Il vantaggio è che l'ameba produce energia fino alla morte, e quindi
si ha una maggiore durata delle "batterie"...
MICRODISK AD ESPANSIONE - Un particolare microdisk che sfrutta la tecnologia
ad ametroni. Al posto della solita ameba, qui vengono clonate e programmate
cellule del cervello umano ,in cui vengono rinchiusi i dati.
ORBITALBOT - un robot da combattimento orbitale pilotato da un uomo.
Può volare - sebbene in modo limitato e goffo - con il maxi-jetpack che
ha sulla schiena. Esistono due principali serie.
1) LA SERIE OMEGA, DELLA XENUS TECH - Basata su tecnologia ad impulsi
2) LA SERIE AT, DELLA VERTEX TECH - Basata su tecnologia ad ametroni
Lo sviluppo di queste serie è continuo, ma si vocifera che gli inventori
abbiano avuto "aiuti esterni". Cosa voglia dire è un vero mistero,
però...
ZAERO - Un evangelion da combattimento unico, in quanto la base e' stata
modificata geneticamente, ma successivamente l'inventrice, una certa Anne, si
è suicidata cancellando tutti i dati relativi. E' pronto dal 3040, ma
i più bravi piloti della F.T. non sono stati in grado di muoverlo. E'
come se aspettasse qualcosa, ma Rebecca - il magi interno allo Zaero - non è
stata in grado di individuare il problema. Successivamente è stato portato
al museo della tecnologia su Mercury. Da tre anni la NERV lo tiene in osservazione
costante, sperando nella variabile X.
(Nella forma assomiglia all'Eva-01, ma privo del "corno" centrale
e di colore nero. Al suo posto, dalla testa partono due "antenne"
rivolte all'indietro. Nelle gambe, dispone di due fondine metalliche per pistole.)
AGENZIA SPECIALE NERV - Agenzia autonoma che dispone di enormi finanziamenti
da fonti ignote. Era già presente nell'A.E., ma con il ritrovamento del
libro proibito di Nostradamus, è stata riaperta...
(Anche qui oramai si dice solo NERV...)
AT-FIELD - Strano scudo energetico che non può essere violato
da armi convenzionali. In effetti, è una cosa molto insolita, anche perché
il suo funzionamento non ha nessun senso logico. Rebecca sembra sapere di più
di quello che fa credere, ma non si sbottona...
REBECCA - Il magi integrato nello Zaero. Dà consigli sulle tattiche
di battaglia e servirebbe più che altro come A.I. in caso il pilota fosse
mancante, ma lo Zaero, stranamente ad ogni tentativo, sconnette Rebecca, riconoscendola.
VARIABILE X - Si mette l'oggetto alla portata di tutti, in modo da testarne
il funzionamento. Nel caso dello Zaero, l'hanno messo in un museo, sperando
che, con il quintale di gente che lo visita, succeda qualcosa...
DOGEM - Uno strano orbitalbot sperimentale. Sembra che sia una struttura
vivente ad ametroni. Inoltre sviluppa AT-Field, ha un Entry-Plug, feedback e
si può teletraspostare. Ma non è finita qui, infatti...
(esteticamente sembra la versione robotica di Seth, un dio egizio che rassomigliava
ad uno sciacallo antropomorfo...)
SETH - Il magi che controlla il Dogem. E' a conoscenza di cose sul Dogem
che neanche l'inventore sa...
EVANGELION - Il nome tecnico è MCEV (Macchina da Combattimento
Multifunzionale Evangelion) non sono come gli orbitalbot, ma sono veri e propri
esseri viventi, il cui cervello però è in perenne stato vegetativo.
Infatti non possono compiere alcuna azione senza una connessione neurale a un
essere vivente (il pilota). La caratteristica più strana dell'MCEV è
che i piloti che riescono a configurarsi bene con il sistema sono giovani ragazzi
che hanno subito traumi...
(Una curiosità... MCEV fa talmente schifo come nome in codice, che oramai
anche la NERV li chiama EVA...)
FEEDBACK - Un difetto degli Eva e del Dogem. Per gli Eva, il fatto che
la connessione neurale sia richiesta, fa avere al pilota un ritorno di tutti
gli impulsi nervosi. Quindi se il pilota prova rabbia, anche l'Eva è
rabbioso. Stessa cosa dicasi per il dolore. Per questo i piloti corrono molti
rischi se la connessione neurale è attiva e l'Evangelion viene danneggiato
seriamente. Sul Dogem non si sa quasi nulla, quindi...
LANCIA NERA - Curiosa arma bipunta. Rebecca sembra averne paura.
F.T. - Federazione terrestre. Creata per cercare di ridare equilibrio politico
al pianeta
N.E. - Nuova era. Tutto quello dopo l'incidente IEM
A. E. - Antica era. Il periodo di tempo precedente all'incidente IEM
06 - NEXT ON... VOLUME 4
Alexi, Manuel e Max decidono di vivere tutti insieme, dato che tanto la NERV
paga le spese e Max ha una casa enorme in cui vive da solo. Manuel riprende
il suo "lavoretto part-time" per il comandante Thompson e scopre che,
in una zona ad alta sicurezza - denominata Terminal Dogma - si nasconde... Intanto
si avvicina il giorno di un festone megagalattico, organizzato da quel casinista
di Max, insieme a Manuel - che si rivela della stessa risma - e Alexi vorrebbe
invitare Rei, ma non sa come dirglielo. Dietro tutto questo, Manuel scopre una
cosa su...
07 - NOTES
Ecco qui alcuni dati utili.
NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT ZAERO
TITOLO ORIGINALE: SHIN SEIKI EVANGELION - KEIKAKU ZAERO
ORIGINALE POSTATO SU: www.fanfiction.it
www.elfantebianco.net/kaworu/
VOLUMI TOTALI: 3 di 8 (in corso)
CAPITOLI PREVISTI NELL'ORIGINALE: 20 (possono essere soggetti a variazioni)
RATING: 14+
CADENZA: bisettimanale, il venerdì (ma sono come la Dynamic, quindi...)
LA MIA E-M@IL: ethernal.angelus@tin.it
Alla prossima, gente...
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Capitolo 4 *** Be, together - Prelude to darkness ***
----------NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT
ZAERO----------
Autore: Ethernal Angel
----------NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT ZAERO----------
Program:
--------|Z|aero volume 4
00 - DISCLAMERS
01 - REDAZIONALE
02 - CAST
03 - BACKVIEW...
04 - STAGE 07
---> CAPITOLO 7: BE, TOGETHER
---> CHAPTER NOTES
05 - STAGE 08
---> CAPITOLO 8: PRELUDE TO DARKNESS
---> CHAPTER NOTES
06 - TECH FILES
07 - XTRAS: WORLD OF ZAERO
08 - SPECIAL: ANGEL DATA FILE
09 - OMAKES
10 - NEXT ON...
11 - NOTES
00 - DISCLAMERS (LEGGERE PLZ, E' IMPORTANTE!)
A) NGE (purtroppo) non è una mia creazione, ma del (supremo) Signor
Hideaki Anno. Io, Angelus Simon Lockhart, sono solo un fan e non uso NE' i suoi
personaggi NE' le sue idee per scopo di lucro, infatti, questa FF è totalmente
gratuita.
B) QUALSIASI riferimento alla chiesa, agli avvenimenti dell'11 settembre, ad
altri "PUNTI OSCURI" della storia dell'umanità, sono ESCLUSIVAMENTE
per uso letterario. Con questi non si intende offendere nessuno, ma, nel caso
qualcuno lo ritenga offensivo alla sua religione o agli usi e costumi della
sua gente, ecc... è pregato di interrompere IMMEDIATAMENTE la lettura
e segnalarmi dove ho esagerato.
C) I fatti e i personaggi di mia invenzione (come Alexi, Mary, Claire...) rimangono
di mio appannaggio. Se vedete qualche rassomiglianza con Shinji Ikari, Asuka
o Misato... ehm... come farvelo notare... mi pare che sia una FF su EVA, o sbaglio?
D) Eventuali E-Mail con offese nei miei confronti, o con minacce o accuse (del
tipo: Dannato antipapa di merda brucerai all'inferno... tralascio il resto per
rispetto ai lettori più giovani) appena individuate, sporgerò
IMMEDIATAMENTE denuncia nei vs. confronti per calunnia. NON ho intenzione di
ripetere quello che è successo con "The blood" quindi, siete
stati avvisati e stavolta il punto B mi pare molto chiaro...
01 - REDAZIONALE
E così... eccoci di nuovo qui con un volume di Zaero che
non avete ancora letto. Vi chiederete (ma che dici? NdT) come mai vi ho fatto
aspettare così tanto prima di postare questo nuovo capolavoro (Seehh...e
ci speri pure NdT) e cosa mi spinga a scrivere queste parole senza senso che
nessuno leggerà (soprattutto gli utenti di Erika FF page o di studenti.it,
che anche se leggono, non commentano NdA). Orbene... dato che il problema affiora
come un delfino morto per sbaglio a una battuta di pesca al tonno (pubblicità
occulta al WWF... NdT) vado al punto e vi dico due cose:
1 - Mi spiace avervi fatto aspettare, ma ero in crisi depressiva
2 - Fate ciao ciao con la manina a Spike86, il futuro disegnatore della mangaFF
di Zaero... (ce la farà? Secondo me si... NdA)
3- VISITATE : www.mangaff.6go.net (appena aperto!Vogliamo le vst mangaFF)
Ah... mi dimenticavo la cosa più importante... avete 3 nuove sezioni
da leggervi. Buon divertimento!
Angelus Simon Lockhart
--->RINGRAZIAMENTI
1 - Unbry, per essere la mia editor... senza di lei sto racconto sarebbe MOLTO
più sgrammaticato
2 - Spike86, per l'ottimo lavoro che già so farà...
3 - A chi ha creato l'RPG maker, così posso farmi il mio personale gioco
su sta FF
4 - A quelli che lasciano un commento su sta fan fiction
02 - CAST
LORD LUCIFERO (capitano dell'armata della luce/angelo dei lilin)
Lucifero è sempre stato il più potente tra gli angeli e ricopriva
il ruolo di capitano dell'armata della luce. Lui e Tabaris sono gli unici tra
i loro simili che hanno deciso di mantenere una forma umana, così non
sono mai stati ben visti dagli altri angeli. Tuttavia un giorno e' scomparso
misteriosamente e...
TABARIS (angelo del libero arbitrio)
Nonostante fosse lucifero a ricoprire il ruolo di angelo dei lilin, anche Tabaris
- il più giovane tra gli angeli - ha scelto di mantenere una forma simile
a quella degli esseri umani, da cui è attratto a causa del loro essere,
che non riesce a comprendere. Anche lui è sparito dopo aver tentato il
3rd impact. Se sia vivo, o dove sia, è un mistero...
ALEXI LENNIX (2nd children)
Alexi è un ragazzo sordomuto che non ricorda nulla del suo passato. Infatti
è stato trovato su una spiaggia americana quando aveva 7 anni, in tale
stato di shock che sapeva a malapena il suo nome. E' stato adottato da Mark
Lennix, ex-magnate dei trasporti orbitali, oramai in pensione. Quella è
diventata la sua famiglia, anche perché il vero padre (sconosciuto) non
lo ha mai cercato, o é morto. Sa leggere il giapponese ma non parlarlo,
dato che è un grande divoratore di manga (su tutti 'baka basket!') in
lingua originale.
MARY LACKSON (psicologa/stratega operativo)
Mary è una vera fanatica di retrogaming A.E. e spende un panico di soldi
per coltivare questo suo hobby strampalato. La sua casa su Mercury assomiglia
a un'immensa sala giochi - almeno, il salotto - la cucina, al contrario, potrebbe
definirsi "Il paradiso dell'alcolizzato" perché da lei si trovano
i liquori più strani, che provengano da Marte, Giove o dalla Terra non
importa, lei li ha. Incredibilmente beve solo tequila sale e limone - di cui
tiene una scorta industriale -. Sua madre lavora alla NERV di Neo-Tokyo 4,ed
è stramba anche più di lei. E' felicissima di essersi trasferita
in Giappone perché è la terra dei videogiochi, il che per lei
equivale al paradiso...
MANUEL STAVROSKI (spia/3rd children)
Manuel è una vera forza della natura. Fino al suo "prelievo"
da parte della NERV ha vissuto come un barbone per le strade di mosca, ora invece
è un bravo pilota e un ottimo membro dell'agenzia. Sospettando qualcosa
sulle reali intenzioni dei suoi nuovi "datori di lavoro" si è
trasformato in un novello 007 con la ferma intenzione di portare a galla le
macchinazioni della sconosciuta "Torre di babele". Il comandante supremo
è dalla sua parte, in quanto non si fida dei suoi collaboratori e sospetta
anch'egli qualcosa.
REI AYANAMI (1st children)
Giovane ragazza molto introversa, in quanto è molto enigmatica, riduce
al minimo il contatto col prossimo, parla malapena e apparentemente vive solo
per pilotare l'Evangelion. Nonostante questo, è dotata di bellezza e
acume fuori dal comune, ma fa di tutto per nasconderli.
PEN^2/PENPEN (pinguino mutante domestico)
Penpen è l'unico esemplare esistente al mondo di "pinguino delle
sorgenti termali". Prima era tenuto in criostasi nel museo della tecnologia
di Mercury, poi è stato adottato "a forza" da Alexi. La sua
natura mutante gli concede un'intelligenza quasi pari a quella umana, e mangia
come un umano (tanto che si siede anche a tavola). Adora la birra, il pesce
e vive nel frigorifero di Alexi, che ha sistemato a mò di casa "sfrattando"
gli alimenti...
MASSIMILIANO "'MAX" NARSTI (studente) (certo che potevo inventarmi
qualcosa di meglio, non trovate?)
Un compagno di scuola di Alexi. Dall'aspetto gradevole, ma di carattere non
donnaiolo, è un italiano che ha assimilato molto bene la cultura giapponese.
Ha una certa genialità per tutto quello che riguarda le apparecchiature
elettroniche e una velocità nelle arti marziali pari a quella di un serpente.
Averlo come nemico non è una grande idea, mentre sarebbe disposto a morire
per i suoi amici. Oltre a questo. Non ama parlare del suo passato, perché
è l'unica cosa che riesce a metterlo di malumore.
AKI, BOKKAI E AYA (amici di Max e Alexi)
Gli inseparabili amici di Max. Aki è un ragazzo dai capelli castani e
appassionato dell'anime di "baka basket!", Bokkai invece porta gli
occhiali, studia kendo e ama la pizza, mentre Aya scrive poesie e cambia colore
dei capelli con la stessa velocità con cui compone. TUTTI fanno schifo
a giocare a bowling.
VERONIKA LACKSON (responsabile manutenzione Eva/Magi System)
La madre di Mary è una persona poco gioviale e professionale, e ha un
cervello che definire geniale è riduttivo... fintanto si trova sul lavoro.
Alla fine del turno avviene la trasformazione. Vestiti scollati, discoteche,
cene con miliardi di uomini differenti, fanno di questa donna la madre di sicuro
più stramba del mondo. Nonostante il suo "caratterino" non
ha mai dimenticato di adempiere ai suoi doveri di mamma ed è per questo
che Mary è cresciuta così bene e spensieratamente...
ANDREW THOMPSON (comandante supremo della NERV)
Il comandante supremo dell'agenzia speciale NERV. E' allo stesso tempo adorato
e temuto dai suoi uomini. Era un decoratissimo generale, finché... Attualmente,
aiuta Manuel nel suo piccolo gioco di spionaggio, sperando di capire la verità
che si cela dietro il "Progetto Zaero".
EIJI SANAZA (comandante sezione giapponese NERV)
Il comandante della sezione giapponese della NERV. Con l'arrivo del comandante
supremo Thompson, il suo potere è stato rilevato da Andrew, ma rimane
uno stratega dai nervi d'acciaio. Lui e Andrew si conoscono dal periodo delle
guerre coi ribelli e, ironia della sorte, a quel tempo Andy era il suo sottoposto.
Ha sposato la causa della NERV quattro anni prima, quando sua moglie è
morta per un errore nel test di un O-4 malfunzionante.
JACK, RIEMI E RIEKO (addetti alla tattica/radar)
Sono quelli che controllano il radar e danno consigli su strategie e tattiche.
Il primo è un maniaco di culturismo e belle ragazze, e di animo molto
più sensibile di quello che dà a vedere. Jack ha richiesto di
trasferirsi a N-T4 anche se non c'era posto per una persona del suo grado. Indovinate
perché... Riemi e Rieko sono sorelle ma la prima è molto più
selvaggia (sesso, droga e rock'n'roll) e la seconda è molto più
attaccata al lavoro. Nonostante questi caratteri contrastanti, sono ottimi elementi...
03 - BACKVIEW... VOLUME 3
Alexi fa finalmente amicizia con Max e il suo gruppo (tra cui la bella Aya),
ma un angelo attacca e Rei si trova da sola ad affrontarlo. Intanto si viene
a sapere che una nuova unità Eva (l'Eva 02) insieme a un nuovo pilota
(Manuel) lavoreranno per la NERV giapponese. Durante il trasporto aereo, però,
un angelo attacca e lo 00 con lo Zaero devono proteggere Manuel e lo 02. Rei
ha la peggio, ma Alexi la salva, disobbedendo agli ordini. Rei sembra indifferente,
ma in realtà...
04 - STAGE 07
CAPITOLO 7:
BE, TOGETHER
IL GIORNO DOPO...
Q.G. DELLA NERV
NEO-TOKYO 4
ORE: 16:00
"Piacere, io sono Manuel Stavroski" si presentò ad Alexi.
"Sei il pilota dell'unità 02, vero?" chiese lui. Mary rimase
un po' stupita. Alexi aveva una faccia un po' strana, ma forse era solo stanchezza.
Anche se aveva cercato di nasconderlo in tutti i modi, la NERV sapeva tutto.
E lei, quindi, sapeva che aveva fatto la notte in bianco per vegliare su Rei.
"Si.." rispose Manu "tu sei il pilota dello Zaero, vero?"
"Grazie" disse Alexi.
"Di cosa?" chiese lui, non capendo per cosa doveva essere ringraziato.
"Di aver disobbedito agli ordini per me. Se non ci fossi stato tu, Rei
sarebbe morta. Ti deve la vita" lo stupì Al.
"Figurati. Che squadra saremmo, se non ci curiamo dei nostri compagni?"
gli arrivò in risposta da Manuel, che ora aveva assunto un'aria serissima.
Mary fece un sorrisetto compiaciuto. Erano già una squadra. E dopo neanche
un giorno.
"Manuel, ora devo presentarti il resto dello staff, se non ti dispiace"
lo chiamò Mary.
"Va bene..." rispose lui
"Vai..." concluse Alexi.
Manuel si avviò verso il ponte, seguito da Mary. Al ci pensò su
un attimino.
(...forse non è il caso, non lo conosco neanche...)
Poi corse a fermarlo.
"Perché non esci con noi, stasera?" si decise.
"Con voi chi?" gli chiese, curioso.
"Max, io e i suoi amici... sono persone molto simpatiche. Ti piaceranno"
insistette Al.
"Ci sto! Dove?" rispose Manu con una faccia molto più allegra
di quella precedente.
"Appena lo so ti chiamo. A dopo!" rispose, andandosene.
Manuel riprese a camminare verso il cuore del Q.G. della NERV con Mary. Era
decisamente una bella visuale, con quel corpo così perfetto, i capelli
bruni e gli occhi dello stesso colore del cielo. Manu maledisse mentalmente
il fatto di essere così giovane e decise di rompere il ghiaccio.
"Persona simpatica, quell'Alexi..." attaccò "...anche
se un po' troppo allegro..."
"Perché?" chiese Mary, sfoderando uno dei suoi sorrisi che
avrebbe sciolto un ghiacciaIo. Manuel la guardò per un secondo con occhi
sognanti, poi riprese il discorso da dove l'aveva interrotto.
"Voglio dire..." si riparò, imbarazzato "...per uno che
ha appena perso i genitori adottivi con cui ha passato la maggior parte della
sua vita, sembra un po' troppo allegro. Ma magari mi sbaglio... "
"Lui non lo sa. Se lo sapesse la sua capicità di pilotare l'Evangelion
Zaero sarebbe in serio pericolo. E' una carognata, ma non possiamo permetterci
rischi di questo genere..." gli spiegò Mary
"In che senso? Non potete tacerglielo per sempre! E' un'ingiustizia!"
protestò lui.
"In questo caso no. E' stato lui ad ucciderli. Ma questo non lo sa. E non
deve saperlo" replicò lei.
"Come, scusi?" chiese Manuel, ora decisamente preoccupato e incuriosito.
"Durante il suo combattimento con il ventesimo angelo. Era una specie di
pantera tentacolare molto veloce. I suoi erano venuti a neo-tokyo 4 per fargli
una sorpresa. Non hanno fatto in tempo a raggiungere un rifugio e si sono nascosti
in un hotel"
"E allora?"
"Beh... l'angelo ha avuto la bella idea di saltare sopra quell'hotel per
attaccare lo Zaero dall'alto. Alexi ha tirato giù tutto l'edificio a
colpi di pallet gun. Non sapeva che in quell'hotel si erano nascosti i suoi,
così, quando le squadre di soccorso hanno trovato i cadaveri, ci siamo
sbrigati a insabbiare l'accaduto" finì lei.
"Avete fatto bene. Spero che non mi succeda mai una cosa del genere"
gli rispose Manuel, fattosi improvvisamente molto cupo.
"A dire la verità non avrei dovuto dirtelo. Ma un simile peso non
posso portarmelo da sola sulle spalle. Mi spiace" gli disse Mary, in risposta.
"Non si preoccupi. So tenere la bocca chiusa"
"Di questo te ne sono grata..." gli rispose la bella bruna "...ora,
il comandante Thompson vorrebbe ringraziarti di persona per la bella presa che
hai fatto al suo aereo ieri, andiamo?"
"Si..." rispose Manuel, incamminandosi
Q.G. DELLA NERV
CHINA
ORE: 17:00
(...Volete sapere chi sono?)
"Fermatelo! E' solo un ragazzo con due gambe!" ordinò il comandante
in carica.
"A tutte le unità! Fermare il soggetto. Se necessario abbatterlo!"
gridavano le guardie nelle radio
(...è una domanda un po' difficile, e la risposta potrebbe essere poco
sensata...)
"La situazione vi sta sfuggendo di mano, vedo..." disse l'uomo incappucciato,
dietro al comandante
(...ma io sono colui che ha rinnegato il suo creatore, disertato la sacra missione...)
"Non si preoccupi, lo abbatteremo presto" cercò di ribattere.
(...e tutto questo perché?)
"Ha sentito?" disse girandosi. Ma il suo interlocutore era sparito.
(...per una persona...)
- Merda! Se se ne è andato, significa che siamo messi male...- pensò.
(...chi è questa persona?)
(...colui che mi ha preso per quello che sono...)
(...che non voleva uccidermi, anche a costo di sacrificare se stesso...)
"Fermati! Sei sotto tiro da almeno 20 persone!" ordinò il capo
delle guardie.
(...venti contro uno...)
Il ragazzo dai capelli argentati si fermò, guardandoli negli occhi. Le
sue innaturali pupille rosse fecero tremare le guardie addestrate ad uccidere.
(...molto sfavorevole...)
"Sparate! Uccidetelo!" ordinò il comandante della NREV, via
radio.
(...per le guardie...)
BLAM
RATATATATATATA
BOOM
(...specialmente se il nemico può fermare le pallottole con la forza
del pensiero...)(1)
"Come osate opporvi a me, miserabili lilin!" esclamò il ragazzo,
adirato come non mai.
(...ecco chi sono...)
Le guardie iniziarono a urlare, mentre i loro corpi si scioglievano in una massa
gelatinosa gialla.
(...ero un angelo, ora sono solo un essere indefinito assetato di vendetta...)
(...il mio nome è Tabaris...)
(...perdonami Shinji...)
(...per averti tradito, nascondendoti la mia vera identità...)
(...per averti ferito, costringendoti ad uccidermi...)
(...per avere abusato del tuo tempo, frequentandoti...)
(...per averti fatto vivere in una farsa, non avendoti detto il segreto del
Project Eva...)
(...per il fatto che io sono ancora vivo, e lo sarò per sempre, mentre
tu giaci in una fredda tomba...)
(...per tutto questo, e tutto quello che non ti ho detto...)
(...perdonami Shinji...)
CASA DI ALEXI LENNIX
NEO-TOKYO 4
ORE: 17:05
"Penpeeennnnn? Dove sei?" urlò Alexi, non trovandolo nel frigorifero
dove era solito vivere. Dopo una breve ricerca per la casa la porta del bagno
si spalancò e ne uscì il suo pinguino domestico, vestito di un
piccolo frac e con un grosso fiocco da giacca al collo.
"Che c'è, Pen^2 vai a una festa di gala?" gli chiese Al, non
riuscendo a trattenere una piccola risatina.
"Warkkkkkkk! Wark!Wark! Warkkkkkk!" gli rispose Penpen, trascinandolo
fuori dall'appartamento a forza.
"Penpen! Ma sono appena tornato!"(2) cercò di ribattere. Fu
tutto inutile. Venne portato sul treno interno di Neo-Tokyo 4 come un cagnolino.
Peccato che, in questo caso, il padrone era un pinguino che zompettava allegramente
e il cagnolino un ragazzino pilota di Eva che aveva 15 anni. La scena sucitò
l'ilarità dei passeggeri.
- Ma guarda te che situazione... - pensò Al, mettendosi comodo sul sedile
con Pen^2 in braccio -...va a capire cosa passa per la testa di sto mostriciattolo.
Forse dovrei chiedere a Mary se il museo della tecnologia di Mercury ha qualche
tipo di scheda sul passato di Penpen - si convinse. Intanto il treno correva
veloce verso la periferia della città e gli edifici iniziavano ad abbassarsi
e diradarsi. Alexi si perse nello spettacolo del paesaggio semovente finché
una voce non lo riportò alla realtà.
"Salve, Alexi-san" disse la voce. Era totalmente piatta e inespressiva,
ma carica di femminilità. Al l'avrebbe riconosciuta tra un milione di
voci identiche.
"Ciao Ayanami. Come va la tua ferita?" chiese lui, abbandonando lo
spettacolo offertogli dal finestrino e passando a quello del viso della ragazza
dai capelli turchini.
"Non ci sono problemi" rispose lei. Penpen intanto dormiva beato tra
le braccia di Al, cullato dal ritmico andare del treno. Rei lo guardò
incuriosita, come se fosse attratta dall'espressione felice dell'animale.
"Perché ti porti dietro questo pinguino?" si decise lei, cercando
di nascondere la sua curiosità dietro il suo solito tono di voce.
"A dire la verità è lui che porta in giro me. Mi ha letteralmente
trascinato fuori di casa e successivamente su questo treno!" rispose Alexi,
sperando di aver dato una risposta soddisfacente.
"Perché?" chiese lei.
"Non so. Penso che dovresti chiederglielo" cercò di chiarire
Al, aggiungendo alla fine della frase un sincero sorriso.
"Non capisco" gli arrivò in risposta.
"Cosa, Rei?"
"La tua persona" gli rispose
"Beh... neanche io capisco te. Non credo che due esseri umani, per quanto
si sforzino, possano mai comprendersi pienamente. Probabilmente fa parte della
nostra natura, Ayanami..." disse Alexi, stupendosi delle sue stesse parole.
"Posso comprenderlo" gli arrivò in risposta.
"Senti Ayanami, posso chiederti una cosa?"
"Cosa?"
- Usciresti con me? - pensò ma disse "Quando gli angeli finiranno
di attaccare, cosa farai?"
"L'hai già chiesto"
"Ma la tua risposta non ha senso, Ayanami... tu non pensi mai al futuro?"
fece lui.
"No" fu la corta risposta di lei.
"E perché?"
"Forse perché per me non c'è futuro... Sayonara Alexi-san"
concluse lei, mentre il treno rallentava nel raggiungere la stazione a cui Rei
doveva scendere.
"Arrivederci, Ayanami" rispose lui, mentre Penpen si svegliava. Il
treno riprese la sua corsa lasciando Al molto perplesso dalle ultime parole
di Rei.
(...forse perché per me non c'è futuro...)
- ...ma, del resto, per me è lo stesso -
(...lo Zaero è il tuo futuro...)
- Già...è incredibile come mi abbia cambiato la vita -
(...senza di lui non saresti altro che il menomato che eri prima...)
- Forse... ma ho come l'impressione che ci sia chi mi rispetta, anche se ancora
non ho capito chi è -
(...certo che ti rispettano! Senza di te sarebbero tutti cadaveri...)
- Quindi... per questo io conto così tanto? -
(...Si. Sei la loro ultima speranza...)
- Eppure ora non sta tutto nelle mie mani. Ci sono anche Rei e Manuel -
(...Si. Loro ti aiuteranno...)
- E bello avere qualcuno su cui contare. Mi fa sentire...-
(...meglio?)
- Proprio così. Mi sento... vivo. Soprattutto da quando conosco Rei -
(...Sei interessato alla sua persona, quindi...)
- Non lo so. Mi fa paura interessarmi così tanto agli altri. Non so cosa
sto provando e temo di scoprirlo -
(...è perchè hai sempre nascosto i tuoi sentimenti, vero?)
- Non solo. Certe volte è come se...-
(...non li avessi?)
- ...esatto. Mi sento come un vuoto enorme dentro -
(...tu sai già il perché ti senti vuoto...)
(...CERTO CHE SEI VUOTO ALEXI...)
- Che diav... - la voce era come un urlo di odio che arrivava diritto nel suo
cervello.
(...hai bisogno del contatto degli altri, per non sentire il vuoto...)
(...PUOI SOLO ESSERE COSI', ED E' PER QUESTO CHE TI HO SCELTO...)
- ...Zaero? Sto di nuovo sognando? -
(...SI! E TU SEI VUOTO...)
- Ma che diavolo dici? -
(...NON PUOI AVERE SENTIMENTI...)
- NO! Io ho amato, odiato, pianto e riso. Questo dimostra che ho dei sentimenti!
-
(...NON TI RICORDI ANCORA, EH?)
- Cosa? -
(...DI TUO PADRE! NON TI RICORDI COSA TI HA FATTO?)
- Non capisco... -
(...ORAMAI MI APPARTIENI...)
- Perché? -
(...SEI SOLO UN PUPAZZO, NON TE NE RENDI CONTO?)
"WARKKKKKKKKKKKKKK! WARK! WARK!" lo svegliò Pen^2. Al fu grato
al piccolo pinguino di averlo portato via da quel terribile incubo e gli fece
una carezza. Il piccolo mutante sembrò apprezzare molto il gesto ma subito
si rimise a sbraitare in pinguinesco.
"Vuoi che scendiamo qui, vero?" chiese lui.
"Warkkkkkkkk! Warkkkkkkkk!" gli arrivò in risposta da Pen^2.
"Bhe... lo prenderò per un si" fece lui, con un sorriso forzato,
mentre Penpen si precipitava fuori dal compartimento. Al lo segui, e scoprì
di essere a una sola fermata dal capolinea.
"Certo che ne abbiamo fatta di strada eh?" disse rivolto al suo animaletto,
che era intento a strappare dei grossi fiori rossi da un'aiuola.
"Ma che diavolo fai!" lo rimproverò.
Pen^2 non lo prese neanche in considerazione e si diresse giù dalla scalinata.
Alexi lo inseguì di corsa e arrivò in un grande prato recintato
con migliaia e migliaia di lapidi che emergevano dal terreno.
- Come mai mi ha portato al cimitero? - si chiese tra se e se, mentre Pen^2,
un paio di metri più avanti posava i fiori precedentemente strappati.
Alexi guardò i nomi sulle lapidi.
MISATO KATSURAGI
SHINJI IKARI
Penpen aveva un'aria insolitamente abbattuta e Al lo prese in braccio.
"Andiamo Pen^2. Torniamo a casa" disse, avviandosi nuovamente verso
la stazione.
TORRE DI BABELE
LOCALITA' SCONOSCIUTA
ORE: 18:00
"Signor Sanaza, ci puo' assicurare che le tre unità Evangelion
possono difendere efficientemente il Terminal Dogma?" domandò uno
dei confratelli.
"Si. I piloti hanno una ottima dimestichezza con i comandi. Tuttavia insisterei
per anticipare il progetto Black Moon..." rispose lui.
"Non abbiamo chiesto il suo parere. E comunque, il recupero dell'unità
04 è secondario. Altri problemi hanno la precedenza, in questo momento"
gli arrivò duramente in risposta da un altro dei membri.
"In questo proposito, vorrei chiedere spiegazioni riguardo all'annientamento
della sezione cinese della NERV. E' stato particolarmente complicato mettere
a tacere il tutto e farlo sembrare un attacco dei ribelli. Molti giornalisti
curiosi non credono alla versione ufficiale e abbiamo anche dovuto mettere a
tacere per sempre i più spavaldi. Potrei sapere cosa ho coperto?"
chiese Eiji, leggermente seccato.
"Non è una questione di sua competenza. Piuttosto, è tutto
pronto per l'eliminazione di quella persona? La situazione di costante indagine
a cui siamo sottoposti sta diventando seccante..." gli comandò il
numero 1.
"Accadrà presto un terribile incidente. Non vi preoccupate. Tutto
seguirà i piani prestabiliti, Signori." concluse lui.
"Bene. Può andare. La seduta è tolta." lo congedò
numero 6.
CASA DI MAX
NEO-TOKYO 4
ORE: 23:00
"Allora Manuel, come ti trovi a NT-4?" gli chiese Max. Alexi ebbe
un sorriso soddisfatto. Non si sarebbe mai aspettato che fossero così
in sintonia dopo una sola cena. Manuel si era rilevato una ottima e gradevole
persona, ed era piaciuto subito a tutti, soprattutto ad Aya. Al pensiero il
sorriso di Al si fece più ampio.
(...forse dovrei preoccuparmi, mi sa che ho un rivale...)
"Beh... se non fosse per Al mi sentirei senza dubbio più solo..."
rispose lui.
Aya entrò nella stanza, con un cannone enorme in mano e il CD singolo
di Asami Riasaki nell'altra. Passò la canna appena rollata a Aki, che
l'accese con sacralità. Poi tentò di inserire il CD nello stereo
di Max ma lui, più veloce di un serpente e capendo il suo proposito la
fermò appena in tempo.
"Guarda che sei proprio tosta, eh?" disse Max.
"Daiiiiii... solo una voltaaaaaaa..." implorò lei, mentre tutti
gli altri facevano segni disperati a Max, sotto la faccia stupefatta di Manuel.
"No, no e poi no! Vorrei evitare di deprimermi, stasera"
"Guarda che se non lo accendi la canto io!" fece Aya minacciosa. Le
facce degli altri diventarono ancora più disperate alla terribile alternativa
e Max si ritrovò così con una gravosa scelta da fare.
"...i can see into your heart..."
- ODDIO !- pensarono tutti contemporaneamente
"...and now i know you want..."
Manuel si alzò, indeciso sul da farsi, ma convinto che qualsiasi cosa
era meglio di quella lagna
"...to hold me forevERRRRR..." (salendo - di stecca -)
Decise di buttarsi ai piedi di Aya e disse "Ti prego smettila. E' la cosa
più atroce che abbia mai sentito dopo i rimproveri del vicecomandante
che ho subito oggi"
"Beh... allora vi allieterò la pena, messere, con una delle mie
composizioni..." propose lei. Gli altri svennero di colpo.
Nella notte sono nata,
e in essa la mia vita risiede,
ferma nei meandri di un tempo che non scorre,
o smarrita in un mare di stelle.
Dove sei,
mia tenera guida,
mio proibito amante?
Che la...
"...la... ehm... la mia luce..." cercò di inventarsi lei.
"M'be'? come finisce?" chiese Manuel curioso.
"Ecco... non finisce... non ci ho ancora pensato alla fine" rispose
lei, imbarazzata.
"Vabbè lasciamo perdere. Cambiando argomento... Max, ma i tuoi non
ci sono mai?" disse lui prendendo la canna che Aki gli passava.
"Ecco... in realtà io vivo praticamente da solo..." rispose
lui
"Da solo? Come mai?" si decise a parlare Alexi, con le pupille così
dilatate che sembravano due palloni.
"I miei vivono in Francia per motivi di lavoro, ma vogliono che io finisca
gli studi qui, così..." concluse lui, con un'alzata di mani.
"Che peccato... non ti senti mai solo?" chiese Manuel, forse troppo
sfacciatamente.
Max si fermò un secondo a pensare.
"Alexi, tu vivi solo?" chiese lui
"Ecco più o meno..." rispose
"OHOHHHHHHHHHHH" fecero Aki e Bokkai in coro "alla tua tenera
età già hai una convivente? Come sei fortunato..."
"Ecco...in realtà è UN convivente" rispose lui, senza
accorgersi che forse era meglio specificare chi era il convivente.
Tutti tranne Aya, che assunse una espressione serissima, assunsero un aria leggermente
schifata. Al si rese conto della mostruoso errore che aveva commesso.
"Ma a cosa pensate, pervertiti! E' il mio pinguino domestico!" gli
gridò contro, tanto per salvare la facciata.
L'espressione cambiò e diventò di stupore.
"Un pinguino domestico... simpatico. Non ne ho mai avuto uno" rispose
Max.
"Beh... neanche io, se non me l'avessero dato in consegna di forza. Però
devo dire che nelle sue stramberie è molto divertente" concluse
lui.
"Tu, Manuel?"
"Per ora, mi hanno sistemato in un fatiscente albergo da film giallo..."
rispose.
Max si alzò di scatto facendo prendere un coccolone ai presenti. "Ho
deciso. Voi due d'ora in poi vivrete qui!"
Alexi e Manuel si guardarono un secondo e dissero, in perfetta sincronia "CHE
FICATA!"
Max zompò sulla sedia e, con aria da Napoleone, esclamò "Faremo
così tanto bordello, d'ora in avanti, che gli angeli non attaccheranno
più questa città a causa del casino!"
"Evviva lord Maximilian il casinista!" applaudirono tutti.
"E oggi vedremo l'alba!" concluse, con aria trionfale.
Dopo 15 minuti si erano addormentati quasi tutti. Manuel controllò il
suo tesserino NERV e il caricatore della pistola, a cui aggiunse con fare professionale
un silenziatore di sua invenzione. Poi uscì da casa di Max.
TERMINAL DOGMA
ORE: 03:40
Dopo un ora di tentativi, finalmente riuscì ad aprire la dannatissima
Heven's Door. La porta scorreva lentamente. Alcune delle verità che stava
cercando da anni erano lì dentro.
Croci.
Sangue.
LCL.
Evangelion.
Era così stupito che neanche si accorse della persona che si stava avvicinando
a lui. Si girò di scatto puntando la pistola alla tempia di un tranquillo
Eiji Sanaza.
"Non sono armato" gli disse.
"Sono gli Eva Series, non è vero?" chiese Manuel.
"Si. Sono la chiave per il ritorno dei creatori."
"Mi basta premere il grilletto" fece Manuel, ancora indeciso sul da
farsi
"Mi basta urlare" gli arrivò in risposta.
"Lei lavora per la Torre di Babele, vero? Perché è venuto
qui?"
"Per avvisarti. Sei giovane per essere una spia. Lascia perdere. Il gioco
è troppo grosso per te" gli disse, girandosi e avviandosi verso
l'uscita. Poi si girò e aggiunse "che fai lì impalato? Tra
due minuti il sistema si riavvierà e tutta la base saprà della
tua presenza qui"
"E' stato lei a disattivare i sistemi di sicurezza?"
"Ti ho solo dato una chance per capire in cosa ti stai ficcando. Non ce
ne saranno altre. Ora sparisci"
Manuel decise di non tentare troppo la fortuna e se ne andò. Avrebbe
avuto un altra occasione e doveva elaborare un piano, se non voleva finire in
un sacchetto di plastica nero in formato third children.
---> CHAPTER NOTES
(1) = Grazie 3dREALMS, Max payne è stupendo!
(2) = Alexi non sa il pinguinesco, così risponde dicendo cose a caso...
05 - STAGE 08
CAPITOLO 8:
PRELUDE TO DARKNESS
LOCALITA' SCONOSCIUTA
PIANETA TERRA
ANNO: SCONOSCIUTO
Un bellissimo bambino dai capelli argentati, appollaiato su una roccia, stava
guardando il mare che si colorava di un rosso sfocato a causa del tramonto.
Un ragazzo molto simile a lui, ma dalla lunga capigliatura nera come la notte
si avvicinò, sedendosi al suo fianco.
"E' bello il tramonto, vero?" disse il ragazzo, visibilmente più
vecchio.
"Non lo so... in realtà non capisco perché lo stia guardando"
rispose il bambino.
"E' il bello della natura. Cose che, nonostante quello che siamo, non riusciremo
mai a cambiare..." gli arrivò in risposta.
"Io... non capisco, Lord Lucifero..." disse il bimbo.
"Vedi, Tabaris..." disse lui, alzandosi "...a noi spetta un importante
missione, ma sarebbe inutile compierla se non riusciamo a comprendere il naturale
equilibrio delle cose..."
"Continuo a non capire..." disse Tabaris.
"Capirai quando avrai imparato ad apprezzare quello che ti circonda..."
rispose, mentre una sorta di pantera tentacolare gli si avvicinava. Tabaris
si nascose dietro le spalle di Lucifero, spaventato e tremante come una foglia.
La pantera emise un fiero ruggito.
"Dice che dobbiamo andare, piccolo" tradusse.
"Ho paura!" esclamò Tabaris, avvinghiandosi ancora di più
al suo bellissimo interlocutore. Lucifero si inginocchiò, portando il
suo viso poco distante da quello del bimbo.
"Tabaris, non tutti i fratelli decidono di tenere la stessa forma dei lilin.
Per il fratello Aserael (1), evidentemente, questa forma è la più
nobile che lui possa immaginare"
"Va bene..." cercò di rassicurasi Tabaris.
"Bravo piccolo. Ora andiamo" concluse Lord Lucifero, che mise "in
sella" ad Aserael il piccolo Tabaris, suscitando una occhiata stupita da
parte del suo confratello-pantera.
- Che diavolo stai facendo? - gli parlò mentalmente Aserael.
- E' solo un bambino, lascialo giocare... - gli rispose Lucifero.
- Voi siete troppo simili ai lilin. Datevi una regolata, non vorrei dover essere
vostro nemico un giorno o l'altro...-
- Sarà... ma io non ci vedo nulla di male...-
- Vorrei poterti dare ragione, Lucifero, ma c'è chi non la pensa come
me...-
- Non ti preoccupare. Finché il capo dell'armata sarò io, non
ho nulla da temere-
- Lo spero per te...- concluse Aserael
CASA DI MAX
NEO-TOKYO 4
DUE GIORNI DI CONVIVENZA DOPO
"Alexiiiiii! Muoviti, la colazione è pronta..." urlò
Manuel a squarciagola, mentre Max si inventava una nuova - assurda come le altre
- pettinatura (2) davanti a uno specchio.
"Arrivoooooo" disse, vestendosi e uscendo dal bagno.
"Ehi!" disse Max, mentre ingurgitava una fetta di pancetta gigante
"...non hai la cartella Al? Come mai?"
"Già..." gli fece eco Manuel "...come mai?"
"Oggi devo andare a fare un test di sincronizzazione al Q.G." rispose
lui.
"Ah. Come mai sei così felice? C'e' anche la TUA Rei?" insinuò
Manuel.
"Ma che diavolo dici! Non sono per nulla attratto da quella ragazza!"
si difese Alexi.
"Ah va?" rincarò la dose Max, prendendo un pezzo di frittata
"allora perché ti scaldi tanto?"
"Uffa! Ma dovete sempre sfottere me? Penpen, dì qualcosa!"
fece Alexi, leggermente alterato.
"WARKKKKKKK! WARK! WARK! WARK WARK!" rispose Pen^2 riprendendo a bere
la sua birra mattutina.
"Ma che ha detto?" chiesero Manuel e Max.
"Che siete stupidi e le vostre insinuazioni insensate" rispose Al,
con faccia da professore universitario.
"Sul serio?" chiesero i suoi due coinquilini.
"Ti sembra che io abbia la faccia di chi conosce il pinguinesco?"
Manuel e Max si guardarono un istante.
"SI!"
TONF.
"WARK! WARKKKKKKK!" esclamò Penpen, guardando il suo padrone
sdraiato a terra.
"Secondo me dice che il nostro caro Al è proprio cotto" osservò
Manuel.
"Probabile" fece cinico Max.
"Ce la giochiamo?" propose Manuel
"Quanto?"
"2000 yen?" chiese
"Ci sto" disse, alzandosi e prendendo la cartella in spalla "ma
come facciamo a cosa ha detto Penpen?"
"Guardiamo un secondo la sezione omakes...(3)" propose Manuel. Max
gli tastò la fronte, per vedere se aveva la febbre.
"L'erba che abbiamo fumato ieri sera deve averti fatto male, Manu..."
"In alternativa, possiamo sempre telefonare allo scrittore (4) per sapere..."
fini Manuel, senza accorgersi di avere detto cose senza senso.
"Manuel... sei sicuro di star bene?" chiese Max, seriamente preoccupato.
"HO DECISO!" esclamò infine Manu, nella sua personale ascesa
verso la camicia di forza "FAREMO UNA FESTA!"
- Questo qui è tutto suonato. Che sia qualcosa che ha cucinato stamattina?
- pensò Max "L'idea è buona, ma non capisco perché
farne una"
"Che ti frega. Ogni scusa è buona, no?" gli rispose Manu.
"Manuel, non avrai mica fatto il the con il sacchetto dietro la scatola
di liquirizie, vero?" iniziò a preoccuparsi Max.
"Scusa, non era the?" rispose Manuel, soffocando le risate.
"Ora si spiega tutto... aspetta un secondo" disse Max, dirigendosi
in cucina e trangugiandosi una tazza di the. Tornò dopo poco in salotto
con un sorriso gigantesco stampato sul volto.
"Ehi! Ma sai che hai una faccia da vero idiota?" disse Manuel, iniziando
a ridere come un coglione.
"Oh... ma perché facciamo la festa, allora?" chiese Max, ora
sballato più che mai.
"Sarà una festa di compleanno per Penpen!" decise Manuel.
Una voce da oltretomba chiese "Posso invitare Rei?"
"Alexi, hai bevuto il miracoloso the di Manuel?" disse Max.
"Ecco... no... perché siete così allegri?" rispose Alexi.
"LONDON BRIDGE IS FALLING DOWN..." iniziò a cantare Max.
"Ragazzi?"
"...FALLING DOWN... FALLING DOWN" si unì Manuel. Poi uscirono
dalla porta e se andarono a lezione, tra le risate e il loro karaoke personale.
- Certo che sono proprio strambi... - pensò Alexi "...vero, Penpen?"
"WARKKKKKKK! WARK! WARK!" gli rispose il pinguino.
Q.G. DELLA NERV
NEO-TOKYO 4
ORE: 09:32
"Alexi, prova a sgombrare la mente. Otterrai di sicuro un risultato più
alto" gli disse la bella Mary nel solito pop-up video.
"Okie" rispose Al.
"Iniziamo di nuovo. Sei pronto?" chiese nuovamente lei.
"Si'" rispose lui, tentando di sgombrare la mente.
>ANALIZING SYNCRO RATIO
>.
>..
>...
>FINISHED TESTING. VIEW RESULTS?
- Certo che voglio i risultati... - pensò Mary, digitando un bel yes
come comando
>SYNCRO RATIO - 80%
"Niente male Al. Ora rimani in cabina, per favore. Controlliamo i circuiti
di connessione e abbiamo finito" gli disse lei.
- Che palle... - pensò Al.
"Alexi?" chiese Rebecca.
"Dimmi Reb" rispose lui, felice di aver qualcosa da fare durante il
noiosissimo system-check.
"Ho finito l'analisi dei dati includendo la variabile che mi hai assegnato
tempo fa. Vuoi che ti dica il nuovo risultato?"
"Non potresti dirlo e basta?" rispose lui
"Non capisco. Cosa intendi?" chiese Rebecca.
"Cioè... un po' di naturalezza nel dialogo non guasterebbe. Sembri
un computer" disse Al.
"Non capisco la tua affermazione. Io sono un computer"
"Lo so..." fece lui con voce malinconica.
"Vuoi ancora che ti riveli il risultato dei miei calcoli?" chiese
lei.
"Certo"
"4 - Attaccamento emotivo al pilota dell'unità Evangelion 00. Questa
opzione, sebbene prevista dai miei circuiti interni, non è consigliabile
a causa del tuo stato di servizio"
"Che vuoi dire?" chiese Alexi, un po' imbarazzato.
"In parole semplificate, potresti, in missione, causare problemi tattici
se il first children si trovasse in una situazione ad alto rischio. Questo non
dovrebbe succedere assolutamente, secondo il codice di combattimento degli Evangelion.
Non dimenticarti che hai un ruolo fondamentale nel futuro dell'umanità"
"Ehhhhhhh?" esclamò stupito Alexi.
"Quale dato della mia ultima frase non riesci a comprendere?" chiese
lei.
"Il futuro dell'umanità'? Sai qualcosa che non mi hanno detto?"
"Mi spiace Alexi, ma attualmente non posso farti accedere ai miei files
interni sullo Zaero. Non ho ricevuto abilitazioni a riguardo"
"Rebecca, chi ha le abilitazioni necessarie?" chiese lui, sempre più
curioso.
"Anche questa informazione richiede una particolare abilitazione, Alexi.
Sono spiacente" concluse lei.
"Al, abbiamo finito" disse Mary "Puoi uscire dall'Entry-Plug"
"Okie" disse lui, mentre l'LCL veniva espulso dalla capsula.
POCO DOPO...
"Complimenti, Alexi-san, hai migliorato il tuo tasso di sincronizzazione.
E' un traguardo importante..." disse vivace Mary.
"Si... credo di si" rispose lui, dubbioso.
"Cosa c'è che non ti convince?" chiese lei.
"Rebecca"
"E allora? E' solo un computer" rispose Mary
"Signorina Lackson..."
"Non mi puoi chiamare solamente Mary, come fanno tutti gli altri?"
gli disse, sbuffando.
"... va bene... Signorina Mary..."
"UFF! Vabbè lasciamo perdere... dimmi tutto..." si rassegnò
lei.
"Lei ha accesso ai file interni dello Zaero?" chiese lui.
"A dir la verità no. Non ci avevo mai pensato..."
"Capisco..."
"Ora vai a chiamare Rei. Tu puoi cambiarti e andare alle lezioni"
finì Mary.
"Ma sono le 10!" protestò Al.
"Preferisci che te lo ordini?" rispose lei, sarcastica.
"Uffi..." disse lui, sbuffando.
CAMERINO PER PILOTI DI EVA
ORE: 10:05
"Aynami?" parlò ad alta voce per annunciare la sua presenza.
"Che cosa vuoi?" rispose lei, senza preoccuparsi del fatto che aveva
indosso veramente pochi vestiti. Al ebbe un mezzo infarto a vederla in reggiseno
e si voltò per rispetto.
"Tocca a te, Ayanami" disse con voce leggermente imbarazzata.
"Perché ti sei voltato, Alexi-san?" chiese lei, curiosa.
"Non che quello che ho visto non mi piaccia, Ayanami, ma non è buona
educazione guardare la gente mentre si cambia" spiegò lui.
"Capisco..." rispose lei, criptica come sempre.
"Ayanami..." iniziò lui.
"Dimmi"
"Stasera c'è una festa a casa di Max. Penso che sia una specie di
party per l'inaugurazione della nostra convivenza e... insomma... mi piacerebbe
che partecipassi anche tu" sparò, tirando un sospiro di sollievo
per aver trovato il coraggio di dirglielo.
"Una festa? Che cos'e'?" chiese lei, senza lasciar trasparire - come
sempre - alcuna emozione dal suo volto.
"Mai festeggiato il tuo compleanno?" chiese lui.
"No. Cos'è un compleanno?" disse incuriosita
"Ecco... è un occasione per ricordare il giorno in cui si è
nati con le persone che ti vogliono bene. Possibile che tu non sappia davvero
cosa e'?"
"Quindi ci incontriamo per festeggiare il compleanno di qualcuno?"
"Più o meno... allora vieni?"
"Non ne vedo la ragione" rispose secca Rei. Evidentemente, nessuno
si era preoccupato di insegnarle cosa fosse il tatto e come usarlo nei discorsi
con le persone.
"Ah... ho capito..." disse Alexi, assumendo un'espressione mogia mogia.
"Perché sei triste?" chiese Ayanami, stupita di quella reazione.
"Nulla... solo, speravo che venissi anche tu..."
"Capisco" concluse, andando a fare il test.
"www.duedipicche.com" sospirò Al, sarcastico.
ORE: 10:30
Veronika Lackson stava al computer - come sempre - con una sigaretta tra le
labbra carnose e un mezzo esaurimento da superstress nel corpo. Aprì
la connessione diretta al magi dello Zaero e tentò di finire lo scarico
dei file della memoria interna. Questo processo l'aveva impegnata alla grande,
nell'ultima settimana, da quando Thompson aveva deciso di tentare un back-up
dei dati presenti in Rebecca. Nessuno era mai riuscito a scaricare i files di
un biocomputer senza la volontà di quest'ultimo, ma lei era molto più
di nessuno e alla fine ce l'aveva fatta.
>DOWNLOAD ERROR. CAN NOT ACCESS THE REMAINING FILES
- Che? Eppure ha funzionato per tutto il procedimento. Perché qui no?
- si chiese
>OPEN REMAINIG FILES
>PROCESSING INTERNAL ZAERO FILES
>.
>..
>...
>PASSWORD?
- password? - si chiese stupita Veronika - che diavolo vuol dire? - Poi decise
di digitare la password settimanale del sistema di rete NERV.
>Naf854ghER9hILS
>CHECKING
>.
>..
>...
>PASSWORD ERROR
- Che cazz... - pensò stupita.
>INCOMING SOUND CONNECTION. ANSWER?
- Strambo... - si disse
>FIND SOURCE
>SOURCE : EVANGELION ZAERO
- Sarà Alexi che si annoia durante il system check e mi chiama per fare
due parole... - si convinse. Nonostante questa fosse la spiegazione più
logica, due piccoli dettagli non affermavano la tesi:
1 - Alexi con lei non parlava quasi mai, sebbene chiacchierasse molto durante
i regolari controlli medici a cui era sottoposto
2 - Alexi non aveva il suo numero di computer.
>ANSWER CONNECTION
"Veronika, perché stai cercando di accedere ai miei files?"
disse la voce di Rebecca, dalle mediocri casse del suo computer.
>OPEN RECORDING MODE
>.
>..
>...
>RECORDING MODE READY. START REC?
>YES
>REC STARTED
>OPEN MESSAGE MODE
>MESSAGE MODE ON
> Come hai fatto ad entrare nella rete interna della NERV
"Non è stato molto difficile. Il Magi mi ha fatto passare di sua
spontanea volontà. Ora sono collegata all'intera rete informatica NERV"
>E perché non riesco ad accedere ai tuoi files?
"Semplice. Non hai l'autorizzazione, e io di sicuro non ho intenzione di
dartela..." rispose Reb.
>Guarda che posso provare a crackare il sistema. Prima o poi avrò
quei dati, anche senza la tua autorizzazione
"Io invece credo che lascerai perdere di tua iniziativa e consegnerai i
dati in tuo possesso al comandante Thompson, dicendo che hai finito il lavoro
che aveva richiesto..."
>E perché dovrei?
"Come ti ho già detto, sono collegata all'intero sistema informatico
NERV. Dagli ascensori alle porte automatiche..."
>Cosa vorresti dire, con questo?
"Nulla. Ma gli incidenti capitano" a quest'ultima frase, Reb tolse
l'elaboratore vocale e il suo parlato divenne nuovamente metallico e computerizzato.
Veronika ebbe un brivido freddo lungo la schiena
>Credo che farò come dici. Preferisco vivere a lungo...
"Saggia decisione" concluse lei
>SUOND CONNECTION TERMINATED
>END RECORDING?
>YES
>RECORDING ENDED
- Tanto prima o poi ti fotto, stronza...- pensò
CASA DI MAX
NEO-TOKYO 4
ORE: 21:00
La giornata scolastica fu parecchio divertente per Manuel e Max - grazie al
miracoloso the alle erbe - al contrario di Alexi, che trovava ogni test di sincronizzazione
incredibilmente noioso. A scuola le lezioni di storia I.E.M. e di matematica
erano cariche di battutine e doppi sensi. In realtà erano lezioni serissime
e rischiarono entrambi la camicia di forza, ma questo non li toccò minimamente.
Avevano una festa in mente e così finirono per organizzare "la festa
nazionale dei pinguini" e invitarono tutta l'istituto.
Il party iniziò alle 19:30 e già dopo dieci minuti la metà
degli invitati giacevano in stato semi-comatoso - con tanto di bava alla bocca
- su divani o altri posti decisamente meno comodi (5). Alle 21:00 tutti gli
invitati che erano ancora in piedi e non se ne erano andati decisero di farsi
un po' del the che trovarono in una pentola. Finirono come la prima metà.
Al e i rimanenti ripiegarono su un gioco da tavolo vetusto e con la muffa di
nome Risiko.
DLIN-DLON
"Chi è?" chiese Max, alzandosi e quasi facendo cadere le sue
carte territorio. Al ne approfittò per scavallare - con l'approvazione
di bokkai, aki e Maya - un po' di carri armatini dai territori di Max, che stava
stravincendo.
"Siamo Mary e Veronika, aprite..." dissero le due donne, dall'altra
parte della porta.
- Speriamo non si tratti di lavoro... - pensò Alexi "Apri, no?"
ordinò a Max.
"Sorpresa!" dissero in coro Mary, Veronica, Jack, Riemi, Rieko e...
Rei - anche se con un tono piattissimo -
STUNF!
"Alexi, che c'è?" chiese Aya, sbalordita dal suo svenimento.
"Nulla... nulla..." rispose lui.
La festa si riprese in poco tempo. Aki, Jack, Riemi, Rei, Aya e Alexi fecero
un partitone a Risiko che durò fino alle 2 di mattina... il tutto condito
da massicce dosi di tartine e coca-cola. Veronika e Manuel rimasero soli sul
balcone a guardare il cielo stellato.
"Lavoretto piuttosto interessante, il tuo..." esordì Manuel.
"Parla il novello 007! Se ti ho sgamato io, prima o poi ci riuscirà
qualcun altro. Lascia perdere la tua piccola crociata, è meglio, piccolo..."
gli rispose Veronika.
"Tu che fai la spia per i ribelli, dovresti solo stare zitta!" le
rese noto Manuel con un sorriso sarcastico.
"Sembra che tu sia più bravo di quello che sospettavamo. Che vuoi
per startene zitto con il comandante Thompson?" chiese con voce sensuale
e avvicinandosi al povero Manuel che non sapeva più che fare.
"VERONIKA! HENTAIIII!" gli gridò Mary, fermandola appena in
tempo prima che Max cadesse in una situazione sempre più imbarazzante.
"Si può sapere che stavi facendo col povero Manuel? Non avrai intenzione
di sedurre un ragazzino?" le urlò dietro.
"Nono. Figurati... ma non è malaccio, per essere un quattordicenne..."
rispose lei, provocandola.
"EHI! GUARDA CHE STAI PARLANDO DI ME!" rispose Manuel
"Vabbè lasciamo perdere... tornate dentro e sedetevi in posti separati!"
ordinò Mary.
"Uffi... Proprio ora che avevo trovato un baldo giovane da..." provocò
Veronika.
"Mamma, è importante per il tuo futuro che tu non finisca questa
frase. Ora fila!" disse lei, ancora più incazzata di prima. Veronika
accettò la sconfitta ed entrò in casa.
Manuel la segui dicendo "MA CHE DIAVOLO D'INTENZIONI AVEVI?" finché
non fu fermato da Mary.
"Sei troppo giovane per capire..." disse lei, con aria materna.
"Giovane si, scemo no..." rispose lui.
Così la sera passò, tra risate spensierate e tentativi di seduzione
da parte di Veronika ad ogni maschio respirante - e qui tralascio per il buon
gusto -... e con la conquista di tutti i sei continenti da parte di Rei.
ORE 03:40
DRIN
"Mmmhhh..." fece Max, cercando il cellulare che aveva lasciato vicino
al futon.
DRIN
- Trovato! Ma chi rompe a quest'ora? - si chiese mentalmente "Pronto?"
"Ciao Max. Scusa se ti sveglio, ma è un'emergenza..." disse
l'interlocutore
"Che c'è? E' di nuovo ora?" chiese lui, con 3 neuroni in croce
funzionanti.
"Si. E' per domani pomeriggio"
"Va bene, Claire.(6) Mi vesto e arrivo. Solito posto" concluse lui,
finendo la comunicazione.
---> CHAPTER NOTES
(1) = Gli angeli trovano molto kawaii chiamarsi con nomi illeggibili.Merito
della mia mente malata...
(2) = Possibile che questo cambia pettinatura a ogni capitolo?
(3) = Pubblicità occulta.
(4) = Questo e' proprio sballato...
(5) = Qualsiasi riferimento all'autore è puramente casuale
(6) = Non vi viene in mente nulla?
06 - TECH FILES
TECNOLOGIA AD IMPULSI - E' stata scoperta nel 2050, semplificando, quando
ad un impulso elettromagnetico viene applicata una velocità di 2 volte
superiore alla sua, una rotazione del suo asse provoca un "effetto elastico"'.
Se noi mettiamo in equilibrio una certa quantità di energia su questo
impulso, essa viene assorbita, come se mettessimo un libro in uno zaino. Ripristinando
la velocità standard dell'impulso, l'energia immagazzinata viene rilasciata,
come se noi aprissimo lo zaino e tirassimo fuori il libro.
ELETTRODOMESTICI A IMPULSI - Con lo stesso processo sopradescritto,
funziona anche tutto il mondo della F.T. Per gli elettrodomestici è simile.
Al posto di immagazzinare energia, si fanno assorbire quantità di calore/freddo
all'impulso. Con una apposita valvola si può regolare la velocità
di ripristino dell'impulso, rilasciando così maggiore/minore calore/freddo.
Funziona dal tostapane al frigo.
MISSILE FOTONICO -Questo è semplice. Il vero nome è "missile
EM a carica negativa" ma oramai anche i militari lo chiamano così,
quindi... Consiste in una semplice batteria a impulsi, in cui viene immagazzinata
una quantità di energia elettromagnetica a carica negativa. Appena rilasciata,
essa viene attirata dallo scudo del nemico, che si basa su cariche positive,
indebolendolo.
AMETRONE - Scoperta del 2073, pesantemente finanziata dalla Vertex,
che non aveva l'esclusiva della tecnologia a impulsi. Essa si basa su un ameba
il cui codice genetico è stato riscritto con un programma. In questo
modo si ottiene un surrogato di forma di vita che basa la propria vita non sul
mantenimento vitale, ma sul bruciare tutte le risorse vitali per ottenere energia
.Il vantaggio è che l'ameba produce energia fino alla morte, e quindi
si ha una maggiore durata delle "batterie"...
MICRODISK AD ESPANSIONE - Un particolare microdisk che sfrutta la tecnologia
ad ametroni. Al posto della solita ameba, qui vengono clonate e programmate
cellule del cervello umano ,in cui vengono rinchiusi i dati.
ORBITALBOT - un robot da combattimento orbitale pilotato da un uomo.
Può volare - sebbene in modo limitato e goffo - con il maxi-jetpack che
ha sulla schiena. Esistono due principali serie.
1) LA SERIE OMEGA, DELLA XENUS TECH - Basata su tecnologia ad impulsi
2) LA SERIE AT, DELLA VERTEX TECH - Basata su tecnologia ad ametroni
Lo sviluppo di queste serie è continuo, ma si vocifera che gli inventori
abbiano avuto "aiuti esterni". Cosa voglia dire è un vero mistero,
però...
ZAERO - Un evangelion da combattimento unico, in quanto la base e' stata
modificata geneticamente, ma successivamente l'inventrice, una certa Anne, si
è suicidata cancellando tutti i dati relativi. E' pronto dal 3040, ma
i più bravi piloti della F.T. non sono stati in grado di muoverlo. E'
come se aspettasse qualcosa, ma Rebecca - il magi interno allo Zaero - non è
stata in grado di individuare il problema. Successivamente è stato portato
al museo della tecnologia su Mercury. Da tre anni la NERV lo tiene in osservazione
costante, sperando nella variabile X.
(Nella forma assomiglia all'Eva-01, ma privo del "corno" centrale
e di colore nero. Al suo posto, dalla testa partono due "antenne"
rivolte all'indietro. Nelle gambe, dispone di due fondine metalliche per pistole.)
AGENZIA SPECIALE NERV - Agenzia autonoma che dispone di enormi finanziamenti
da fonti ignote. Era già presente nell'A.E., ma con il ritrovamento del
libro proibito di Nostradamus, è stata riaperta...
(Anche qui oramai si dice solo NERV...)
AT-FIELD - Strano scudo energetico che non può essere violato
da armi convenzionali. In effetti, è una cosa molto insolita, anche perché
il suo funzionamento non ha nessun senso logico. Rebecca sembra sapere di più
di quello che fa credere, ma non si sbottona...
REBECCA - Il magi integrato nello Zaero. Dà consigli sulle tattiche
di battaglia e servirebbe più che altro come A.I. in caso il pilota fosse
mancante, ma lo Zaero, stranamente ad ogni tentativo, sconnette Rebecca, riconoscendola.
VARIABILE X - Si mette l'oggetto alla portata di tutti, in modo da testarne
il funzionamento. Nel caso dello Zaero, l'hanno messo in un museo, sperando
che, con il quintale di gente che lo visita, succeda qualcosa...
DOGEM - Uno strano orbitalbot sperimentale. Sembra che sia una struttura
vivente ad ametroni. Inoltre sviluppa AT-Field, ha un Entry-Plug, feedback e
si può teletraspostare. Ma non è finita qui, infatti...
(esteticamente sembra la versione robotica di Seth, un dio egizio che rassomigliava
ad uno sciacallo antropomorfo...)
SETH - Il magi che controlla il Dogem. E' a conoscenza di cose sul Dogem
che neanche l'inventore sa...
EVANGELION - Il nome tecnico è MCEV (Macchina da Combattimento
Multifunzionale Evangelion) non sono come gli orbitalbot, ma sono veri e propri
esseri viventi, il cui cervello però è in perenne stato vegetativo.
Infatti non possono compiere alcuna azione senza una connessione neurale a un
essere vivente (il pilota). La caratteristica più strana dell'MCEV è
che i piloti che riescono a configurarsi bene con il sistema sono giovani ragazzi
che hanno subito traumi...
(Una curiosità... MCEV fa talmente schifo come nome in codice, che oramai
anche la NERV li chiama EVA...)
FEEDBACK - Un difetto degli Eva e del Dogem. Per gli Eva, il fatto che
la connessione neurale sia richiesta, fa avere al pilota un ritorno di tutti
gli impulsi nervosi. Quindi se il pilota prova rabbia, anche l'Eva è
rabbioso. Stessa cosa dicasi per il dolore. Per questo i piloti corrono molti
rischi se la connessione neurale è attiva e l'Evangelion viene danneggiato
seriamente. Sul Dogem non si sa quasi nulla, quindi...
LANCIA NERA - Curiosa arma bipunta. Rebecca sembra averne paura.
F.T. - Federazione terrestre. Creata per cercare di ridare equilibrio
politico al pianeta
N.E. - Nuova era. Tutto quello dopo l'incidente IEM
A. E. - Antica era. Il periodo di tempo precedente all'incidente IEM
07-XTRAS: WORLD OF ZAERO
Dunque... in questa parte vi dirò, a Vs. richiesta (chiedete sul forum
di fanfiction.it o sendatemi una mail) le parti del mondo di zaero che vi fanno
comparire sul viso un grosso punto esclamativo e esclamare: "Ma sto qui
che si fuma prima di scrivere?"
Iniziamo...
TAUTAR DI CHOSAM: Animale fantastico del mondo dei sogni (proviene dalla
famosa saga fantasy "i calici dei cavalieri") che dorme per tutta
la vita (eterna) e si sveglia solo al suono delle musiche più dolci e
soavi. Lancia colpi di sonno ai suoi disturbatori, al fine di poter tornare
al suo infinito riposo. Ha preso il suffisso "di chosam" perché
uno stregone che abitava nella cittadina di chosam è riuscito a portarlo
via dal mondo dei sogni e a materializzarlo nel mondo reale. Questo, certo,
secondo il libro...
BAKA BASKET!: Fumetto che parla delle strampalate avventure di un certo
Anacleto (ma che nome è? NdA), giocatore di un simil-basket assurdo in
cui succedono cose incredibili... (se avete letto il libro "la compagnia
dei celestini" immaginatevi una versione della pallastrada adattata al
mondo del basket)
08 - SPECIAL: ANGEL DATA FILE
Questa sezione è molto variabile, e ad ogni volume ci troverete qualcosa
di diverso. Per oggi, vi beccate sta schedina sugli angeli ostili che sono già
stati seccati. Poi... si vedrà...
ASERAEL (angelo degli animali selvaggi)
Uno scaltro angelo dalla forma di una pantera tentacolare. Sebbene provi una
forte e sincera amicizia verso Lucifero, gli serba rancore, in quanto - secondo
lui - non è all'altezza del ruolo di capitano dell'armata della luce.
E' stato seccato da Alexi nel capitolo 4.
SERAQUIEL (angelo degli animali fantastici)
Un angelo che ha deciso di prendere la forma di un Tautar di Chosam. Attacca
nel modo tipico di questi animali, infatti lancia colpi di sonno! Non ha una
grande capacità combattiva, infatti e stato seccato da Rei con il Postiron
Refile nel capitolo 5.
ERADAS (angelo dei non-viventi)
Dalla forma di uno scheletro di corvo volante, e dal rosso nucleo in bella vista,
questo nemico fa affidamento soprattutto alla sua velocità e destrezza
nel volo, per sopravvivere. Può lanciare parti del suo corpo in stile
freccia e letali fasci di energia. Dopo una dura battaglia viene abbattuto dallo
02 comandato da Manuel.
09 - OMAKES
OMAKE A: QUELLO CHE DICE IN REALTA' PENPEN
"Uffa! Ma dovete sempre sfottere me? Penpen, dì qualcosa!"
fece Alexi, leggermente alterato.
"MA LA SMETTI DI DIRE STRONZATE? SI VEDE LONTANO UN MIGLIO CHE HANNO RAGIONE
LORO..." rispose Pen^2 riprendendo a bere la sua birra mattutina.
"Ti sembra che io abbia la faccia di chi conosce il pinguinesco?"
Manuel e Max si guardarono un istante.
"SI!"
TONF.
"LASCIA STARE, MAX...QUESTO MANCO CAPISCE DI STARE IN UNA FAN FICTION"
esclamò Penpen, guardando il suo padrone sdraiato a terra.
OMAKE B: LA TELEFONATA DI MANUEL
"In alternativa, possiamo sempre telefonare allo scrittore per sapere..."
fini Manuel, senza accorgersi di avere detto cose senza senso.
DRIN DRIN
"Ciao Angel, sono Manuel, uno dei personaggi della tua fan fiction su Evangelion...vorrei
sapere una cosa..."
"Che cosa dice Pen^2"
"Grazie..."
- bugia!:)) -
"Ah...MAXXXXXXX?MI PASSI UN SECONDO IL LIBRO DI RICETTE?"
"WARKKKKKKKK!WARKKK!WARK!" esclamò spaventato Penpen
*traduzione per il lettore: AIUTO!HO UNO SCRITTORE STRONZO!WWFFFFFFFFFFFFFFFF!"
10 - NEXT ON... VOLUME 5
---> CAPITOLO 9: 2ND CONTACT
Alexi si ritrova a dover affrontare da solo un attacco dei ribelli, dato che
gli altri Eva sono momentaneamente su Deimos, per il progetto "recupero
Black Moon". Lo Zaero sembra avere la meglio, ma all'improvviso...
--->CAPITOLO 10:BLACK MOON
Mentre Al è impegnato a NT-4, Manuel e Rei operano il recupero dell'unita
04 su Deimos. Ma durante il trasporto succede un incidente che fa incuriosire
Manuel, per niente convinto della spiegazione ufficiale, e...
11 - NOTES
Ecco qui alcuni dati utili.
NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT ZAERO
TITOLO ORIGINALE: SHIN SEIKI EVANGELION - KEIKAKU ZAERO
ORIGINALE POSTATO SU: www.fanfiction.it
www.elfantebianco.net/kaworu/
www.egoio.net/efp/
www.codiceaperto.org/forum/viewforum.php?f=11
VOLUMI TOTALI: 4 di 10 (in corso)
CAPITOLI PREVISTI NELL'ORIGINALE: 20 (possono essere soggetti a variazioni)
RATING:14+
CADENZA: oramai è diventata variabile... MOLTO variabile...
LA MIA E-M@IL: ethernal.angelus@tin.it
Alla prossima, gente... |
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