This love will be the death of me

di ziplineselena
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Questa sono io ***
Capitolo 2: *** Detesto quel ragazzo ***
Capitolo 3: *** Vivi come se non ci fosse un domani ***
Capitolo 4: *** Me lo sta facendo apposta ***



Capitolo 1
*** Questa sono io ***


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VIOLETTA
Sono qui, allo studio 21, anzi, Studio On beat. Pablo ha deciso di cambiare il nome allo studio, e noi ragazzi ci definiamo la "generazione On beat", su cui abbiamo anche scritto una canzone. Stiamo parlando dello spettacolo di inizio anno, che si svolgerà non appena saranno scelti i nuovi alunni. Non ci credo che è già passato un anno da quando sono entrata. Ricordo esattamente quel giorno: ero tesissima, e al sentire il mio nome non avevo più il coraggio di entrare. Però Francesca, Camilla e Maxi mi hanno presa e mi hanno portata sul palco, dove ho capito cosa voglio fare nella mia vita: cantare. Si, perché CANTARE FA PARTE DI ME. Tornando al nostro discorso, stiamo parlando dello spettacolo. Pablo ha deciso che Ludmilla, Francesca, Camilla e Nata canteranno insieme Codigo Amistad, mentre Leon, Maxi, Broduey e Andres canteranno Entre Dos Mundos. Io sarò solista, e canterò una nuova canzone scritta da me. Non ho idee. Perfetto, ora che faccio? Nessuno riesce più a darmi ispirazione, nemmeno Leon. Già, Leon. Non riesco più a vederlo come più di un amico. Sarà che ormai l'ho dimenticato. Sarà stato solo un amore passeggero.




SELENA
Ed eccomi qua, a Los Angeles, nello studio di registrazione. Sono qui per provare qualche nuova canzone che ho scritto. Sto provando Come and get it, una delle mie preferite. Spero che ai miei fans piaccia. Non sono più la piccola Alex Russo, mi considero una donna matura. Insomma, ho 21 anni, non credo di essere piccola. Mentre provo, vedo arrivare le mie due migliori amiche: Demi e Taylor. Esco dalla sala incisioni, e vado a salutarle. Ci conosciamo bene ormai. Demi è stata la mia prima amica: ci conosciamo da quando avevamo 7 anni... Oddio, sono passati ben tredici anni, ormai. Taylor, invece, la conosco da poco, ma ho capito subito che lei è una persona di cui ti puoi fidare. È una ragazza simpaticissima, ed è anche molto bella. Mentre chiacchieravamo, mi arriva una notizia: farò un duetto con un cantante! Oddio, non ci credo! Speravo da tanto un duetto con qualcuno. Ma chi sarà questo "qualcuno"? Vado ad informarmi. Dopo non so quante domande che ho posto, mi giunge la notizia che ancora non si sa. Stanno parlando con vari manager di vari cantanti. Avrò la risposta tra qualche giorno.

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Capitolo 2
*** Detesto quel ragazzo ***


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VIOLETTA

 

Torno a casa e mi precipito in camera mia a scrivere una nuova canzone. Se sarò solista, conviene scrivere qualche cosa di adatto. Tipo... Una canzone sull'amore! Si, credo che possa andare bene... Ehm, si, canzone sull'amore... Ma io l'amore ho mai capito cosa sia veramente? Non so darmi una risposta, perché non so cosa dire. Con Tomas e Leon è stata una grande indecisione. Ma Tomas poi se ne è andato, e Leon, dopo le vacanze, non sono più riuscita a vederlo come "il ragazzo della mia vita". Forse, se facessi una passeggiata, mi verrebbe un'idea. Esco di casa e comincio a camminare. Sento la leggera brezza di fine estate finirmi sul viso e rinfrescarmi dal caldo che ancora si aggira per Buenos Aires. Mentre cammino, vedo un taxi posteggiare vicino al marciapiede. Siamo a pochi metri da casa mia, chi sarà arrivato? Zia Angie è tornata a vivere qui? Non credo, me lo avrebbe detto. Nonna? Nemmeno, mi avrebbe chiamata minimo cento volte per avvisarmi.Ma allora, CHI SARÀ? Vedo la portiera aprirsi. Automaticamente, mi blocco e rimango lì impalata a fissare l'auto. Vedo due scarpe simili a un paio di scarponcini da trekking spuntare fuori. Dopo poco, la figura si compone, e ne esce fuori una sorta di spettacolo: un ragazzo sulla ventina, alto, bel fisico, capelli neri e occhi color verde scuro che ti ipnotizzano e uno sguardo misterioso. Okay, lo ammetto, è uno spettacolo. Mi avvicino e, per cortesia, lo saluto. - Ciao! Come mai da queste parti? - Okay, potevo semplicemente dire "buongiorno". - Ehm, ciao. Sono qua perché mi sono appena trasferito, abiterò qui - rispose, indicandomi la casa accanto alla mia. Oh mamma, credo che tra poco svengo.- Davvero? Io abito qui accanto, saremo vicini di casa! Oh, scusa, non mi sono ancora presentata: sono Violetta Castillo. - Lo devo dire. Sono euforica ai massimi livelli. - Piacere di conoscerti. Il mio nome è DIEGO DOMINGUEZ. Sei davvero bella, sai? Se non fossi più piccola di me, ci farei un pensierino. - risponde lui, più arrogante di quanto mi aspettassi. - Oh, grazie... Aspetta, COSA?! Ma sei scemo?! Ma vai a quel paese, e no farti più vedere. - rispondo io, decisa più che mai. - Non credo che sarà facile evitarmi. I miei conoscono tuo padre, e gli hanno parlato dello studio 21. Ho fatto le audizioni durante l'estate, ed eccomi qui. - mi dice lui, così tranquillo, come se non fosse successo niente. - STAI SCHERZANDO?! IO CON TE NON CI ANDRÒ MAI A SCUOLA! - e detto questo, comincio a camminare velocemente verso il parco. È ufficiale. DETESTO QUEL RAGAZZO.

 

 

 

 

 

 

SELENA

 

Sono passati tre giorni, e ancora non so con chi duetterò. Che pizza, era uno dei miei desideri duettare con qualcuno, ma a quanto pare, qua nessuno vuole. Non voglio duettare con Demi o Taylor, sarebbe troppo scontato. Voglio cantare con qualche persona nuova, magari faccio anche amicizia. Vado un po' in studio di registrazione, magari provo un po' e mi libero dai miei pensieri. Ho anche un bel po' di canzoni da trovare, e magari, in questo album, potrò collaborare a scriverle. Mentre sono in auto per dirigermi in studio, noto il mio produttore parlare al telefono, quasi urlando. Così, accosto la macchina e scendo. Arrivo giusto nel momento in cui attacca al telefono. - Cosa succede? - chiedo io. - Semplicemente, nessuno può fare un duetto con te! Ma sanno con chi avrebbero la fortuna di cantare? Selena, cavolo, Selena Gomez! - risponde o, meglio, urla il mio produttore. Io, così, lo zittisco. Evitiamo di dare spettacolo in mezzo alla strada. Succederebbe un disastro sapendo che Selena Gomez è là. - Ma vuoi stare zitto? Qua succederebbe il finimondo se sapessero che sono qua - rispondo io, alterata. Per fortuna, ho un paio di occhiali scuri che mi mascherano un po'. E meno male che c'è poca gente in giro a quest'ora. - Si, scusami, Selena. È solo che sono un po' arrabbiato. Insomma, nessuno è disponibile per duettare con te, e so quanto ci tieni. - mi dice il mio produttore, dolcemente. Okay, lo adoro quando fa così. - Dai, non importa. Nel frattempo, io vado un po' in studio a provare un po'. Ci si vede dopo. - e detto questo, torno in macchina e, dopo una decina di minuti, parcheggio ed entro nello studio. Mentre cammino, sento una voce provenire dalla sala incisioni: una voce dolce, melodica, ma allo stesso tempo, sexy e decisa. Mi avvicino e noto un ragazzo sui diciannove anni, capelli castano chiaro e occhi color miele, cantare una delle mie canzoni. Okay, è uno spettacolo. Ma che cosa dico?! Sta cantando una delle mie canzoni, le MIE canzoni! Ora lo strozzo. - Ehi, cosa fai qui e perché stai cantando le MIE canzoni?! - urlo io come una pazza. - Ehi, ehi, calma, dolcezza. Sono qua perché ho deciso di duettare con te. - risponde lui, con tutta la tranquillità del mondo. - E saresti? - chiedo io, un po' scocciata. - JUSTIN BIEBER, onorato di conoscerti. Anzi, tu dovresti essere onorata. - risponde lui, con tutta la arroganza presente in tutto l'universo. È ufficiale: LO DETESTO.

 

 

 

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Ed eccomi qua col secondo capitolo. Scusate per il ritardo, ma l'ispirazione era andata in vacanza -.- Però, dopo un bel po' di tempo, ha pensato che si fosse rilassata troppo ed è tornata lol Allora, che ne pensate di Diego e Justin? Cosa potrebbe succedere? Violetta e Selena riusciranno a sopportarli? Continuerò appena l'ispirazione arriverà per il prossimo capitolo (speriamo il prima possibile lol) Lasciate una recensione e ditemi che ne pensate! Ciao!!! PS: ringrazio tutti quelli che seguono la mia storia 

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Capitolo 3
*** Vivi come se non ci fosse un domani ***


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VIOLETTA

Ma perché capitano tutte a me? Che ho fatto di male? Quel Diego è il ragazzo più arrogante che io conosca. Grr, che rabbia. Arrivo al parco, sbuffo e mi siedo sulla prima panchina che trovo. Senza rendermene conto, mi siedo su quella su cui mi ha baciato Leon. Diciamo che sono divisa in due: da una parte, sono felice che il ragazzo che mi piaceva mi avesse baciato, ma dall'altra parte, mi sono pentita, perché non lo amo più, credo. Sto seduta a fissare il cielo per un buon quarto d'ora, ma l'ispirazione non è arrivata. Sono nei guai. Sbuffo di nuovo, mi alzo e comincio a camminare per tornare a casa. Mentre cammino, comincia a piovere. Giornata da dimenticare. Ho pure i tacchi. Perché?! Mentre corro, inciampo in una pozzanghera. Sento di stare per cadere, ma due forti braccia mi prendono al volo. Non dirmi che... è tornato Tomas? Non è possibile. Alzo lo sguardo e incrocio due occhi color verde scuro che mi fissano. Faccio mente locale, e capisco che è Diego, lo stupido di prima. Mi aiuta ad alzarmi e mi chiede:

- Stai bene? Sicura che non ti sei fatta nulla? - perché è così premuroso, ora?

- Si, si. Sto bene... Grazie. - rispondo io. Senza dargli modo di continuare il "discorso", ricomincio a correre.

- Attenta a non cadere di nuovo! - urla Diego, per poi scoppiare in una risata cristallina. Non avevo visto. Questo suo lato... dolce? Non può essere, dai. Dopo aver parlato da sola nella mia mente, mi rendo conto di essere arrivata a casa. Entro e, senza salutare nessuno, salgo in camera. Mi siedo alla scrivania e comincio a pensare a qualcosa da scrivere, ma niente, la mia testa è completamente vuota. Passano tre ore, e si fanno le 19, ora di cena. Già sento Olga chiamarmi, così scendo. Mi rendo conto che a tavola ci sono quattro posti in più. Come mai? La risposta alla mia domanda non si fa attendere: il campanello suona, e vado io ad aprire. Rimango paralizzata nel vedere Diego con i genitori e la sorella, una ragazza di circa 14 anni molto bella: capelli lunghi e lisci di un biondo rame stupendo, occhi azzurri, quasi trasparenti, ereditati dal papà e un fisico perfetto. È bellissima, davvero.

- Oh, tu devi essere Violetta! Piacere, Mora. Sono la sorella di Diego. Spero che diventeremo grandi amiche! - dice la biondina. Che caratterino. Mi piace. È il fratello in versione femminile, ma meno arrogante. I signori Dominguez stanno già parlando con papà: la mamma è alta, snella, capelli biondi come la figlia e occhi verdi come il figlio. Il padre, invece, è un uomo alto, muscoloso, ma non troppo, occhi azzurri e capelli castani. Sono una bella famiglia. Dopo 10 minuti, ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare, e come al solito, Olga ha preparato una cena perfetta. Dopo aver mangiato si sono fatte le 21 e ci alziamo da tavola per sederci in salotto a parlare. Io parlo solo con Mora, e Diego non lo voglio nemmeno guardare, ma mi rendo conto del fatto che lui non mi stacchi gli occhi di dosso. Mi fa venire il nervoso. Così, chiedo a Mora di salire in camera con me, e dopo la sua risposta, andiamo nella mia stanza e ricominciamo a parlare.

- Vilu, posso chiederti una cosa? -

- Certo, Mora. Dimmi -

- Ma a te piace mio fratello? -

- COSA?! *tossisco* No, no. In realtà lo sopporto poco e niente. Cosa vai a pensare

-

Mi ha praticamente colta di sorpresa. Un colpo di cannone da parte della nave nemica.

- Okay, Violetta. Se lo dici tu. - mi risponde la ragazzina, per poi ridacchiare. Poi, ad un tratto, si alza e se ne va.

- Sappi che non mi dispiacerebbe averti come cognata - mi dice prima di uscire. Quella ragazza è strana, peggio del fratello. Mi stendo sul letto per pensare alla canzone, quando sento qualcuno aprire la porta senza nemmeno bussare. Pensando che sia mio padre, faccio finta di essermi addormentata. Ma mi sbaglio.

- Che dolce. Questa ragazza è irresistibile. Come può non piacermi? - sento qualcuno dire queste parole. Dopo averci pensato, mi rendo conto che è Diego. Si avvicina a me, troppo. Mi vuole baciare?! Lo uccido. Ma invece mi lascia un semplice bacio sulla guancia, mi accarezza la testa e se ne va. Quello era Diego? Non ci posso credere. Meglio che dorma sul serio. Domani non si va allo studio e ho tutto il tempo per scrivere la canzone.


 

"- Diego, non possiamo. È ingiusto -

- Non è ingiusto se ci amiamo, Violetta. E poi, vivi come se non ci fosse un domani -"

 

Mi alzo di scatto completamente sudata. Le gocce di sudore mi cadono dal viso. Cosa voleva dire Diego con "vivi come se non ci fosse un domani"? Mah... Mi rendo conto che è già mattina, così mi alzo e mi siedo subito alla scrivania. L'ispirazione è arrivata.

"Si el tiempo llegó hoy a su fin y nos deja demasiadas cosas que decir Si pudiéramos volver ¿ qué nos gustaría cambiar? Pero ahora es el momento de tener una oportunidad Vamos, que tengo que hacer un stand ¿ Qué tenemos que tienes que perder? La elección está en nuestras manos Y podemos encontrar una manera de hacer cualquier cosa si tratamos de

Vivir como si no hubiera mañana, (porque todo lo que tenemos es aquí y ahora) Al igual que el amor es todo lo que sabemos. (La única oportunidad que nunca nos hemos encontrado) Creo en lo que siento por dentro, Creer y que nunca va a morir. Nunca dejes que esta vida pase por nosotros. Vivir como si no hubiera mañana.

Si nunca hubo una noche o de día y memorias podrían desaparecer Entonces no estaría nada pero los sueños nos hizo dar un salto de fe y de esperanza, de volar, de sentir lo que se siente al estar vivo Dar todo lo que tenemos y poner todo en la línea Y podemos encontrar una manera de hacer cualquier cosa si tratamos de

Vivir como si no hubiera mañana, (porque todo lo que tenemos es aquí y ahora) Al igual que el amor es todo lo que sabemos. (La única oportunidad que nunca nos hemos encontrado) Creo en lo que siento por dentro, Creer y que nunca va a morir. Nunca dejes que esta vida pase por nosotros. Vivir como si no hubiera mañana.

Estar aquí a mi lado! Vamos a hacer esto juntos. Sólo tú y Yo. Nada es imposible. Nada es imposible!

Vivir como si no hubiera mañana, (porque todo lo que tenemos es aquí y ahora) Al igual que el amor es todo lo que sabemos. (La única oportunidad que nunca nos hemos encontrado) Creo en lo que siento por dentro, Creer y que nunca va a morir. Nunca dejes que esta vida nos pase por Vivir como si no hubiera mañana.

Vivir como si no hubiera mañana, (porque todo lo que tenemos es aquí y ahora) Al igual que el amor es todo lo que sabemos. (La única oportunidad que nunca nos hemos encontrado) Creo en lo que siento por dentro, Creer y que nunca va a morir"...

 

 

 

SELENA

Mando mister simpatia a quel paese e me ne vado. Se dovevo duettare con qualcuno, preferivo qualcuno di simpatico. Capitano tutte a me. Vado un po' al centro commerciale, giusto per ammazzare il tempo. Giro per i negozi per un'ora buona e alla fine, vado in un bar e prendo un cappuccino. Qualche fan mi riconosce e faccio delle foto e qualche autografo. Ad un tratto, vedo arrivare un tipo strano: alto, molto muscoloso e con una faccia che non promette nulla di buono. Si avvicina pericolosamente a me e mi urla:

- Sei solo una troia! Non sai cantare, sei solo una buona a nulla! - Le lacrime cominciano a scendere. Faccio davvero così schifo? Mi sento impotente, ho paura. Vedo qualcuno mettersi davanti a me e tirare un pugno al mio hater:

- NON PERMETTERTI PIÙ DI DIRE UNA COSA DEL GENERE! FALLO ANCORA E TI UCCIDO DIRETTAMENTE! - Rimango sorpresa nel vedere Bieber che mi ha protetto. Non avevo visto questo suo lato... dolce? Naaahh. Selena, ma che cosa dici?

- Tutto okay? Sicura che non ti ha fatto niente? -

- Si, si. Mi ha soltanto detto quelle cose. - Justin mi aiuta ad uscire da lì e mi porta dietro un negozio, dove non c'è nessuno. Mi asciuga le lacrime e mi abbraccia.

- Andrà tutto bene. Stanne certa. - mi sussurra all'orecchio. Dopo averlo ringraziato e salutato, torno a casa mia e trovo mia madre e Gracie, la mia sorellina di soli due mesi, giocare sul tappeto del salotto. Che tenere.

- Ciao, mamma. Ma ciao, Gracieee!! - la mia voce da stupida rimbomba nella stanza. Che scema.

- Ehi, Sel. Ti voglio solo dire che stasera abbiamo ospiti. - mi dice mia madre.

- Okay, mamma. Io vado in camera mia. Devo provare qualche canzone. -

- D'accordo. Ma per le 20 fatti trovare pronta. - Salgo in camera e mi metto a cantare Come and get it. Ormai sono fissata. E poi è l'unica canzone che abbia pronta. Non riesco a non pensare a quel ragazzo dagli occhi color miele che mi abbraccia. Che quello sia un suo lato tenero? Si, certo. Ed è bipolare. Non è possibile. Passo tutto il tempo o in camera mia, o con Gracie. Si fanno le 19 e vado a prepararmi. Mi faccio una doccia veloce senza nemmeno lavare i capelli, li avevo già sistemati stamattina. Mi vesto con un vestito semplice bianco e un paio di zeppe dello stesso colore. Mi trucco con solo un filo di eyeliner e un tocco di lucidalabbra. Si fanno le 20 e sento suonare al campanello. Vado ad aprire e rimango praticamente scioccata nel vedere Justin con la madre e i due fratellini.

- Ehm, ciao. Sono Pattie. C'è la mamma? - mi chiede la donna.

- Si... si. Dovrebbe essere nel salotto... - rispondo io, continuando a fissare il ragazzo che ho davanti. Li faccio entrare in casa e ci sediamo subito a tavola. Mangiamo e verso le 22, andiamo in salotto a parlare. Parliamo semplicemente del duetto e poi io vado in camera con Gracie, Jazmin e Jaxon, i fratelli di Bieber. Giocano un po', io ovviamente sono là per stare vicino a Gracie, essendo molto più piccola.

- Posso entrare? - sento Justin chiedere il permesso per entrare in camera.

- Si, si. È aperto. -

- Vengo in pace - dice, per poi scoppiare in una risata cristallina. Non l'avevo mai sentita. È semplicemente... WOW.

- Si, non preoccuparti. Sei qua per prendere questi due cuccioli? - rispondo io, per poi ridacchiare.

- Cuccioli?! Mi stai prendendo in giro?! Sono due pazzi! - esclama lui.

- Nah, sono dolcissimi! Li adoro. Comunque... ti... volevo ringraziare... si, insomma, per prima. -

- E di cosa? L'ho fatto per un'amica. - mi sorride lui.

- Allora, grazie ancora. Beh, prendiamo questi nanetti e portiamoli alle mamme - dico io ridendo. Scendiamo con i piccoli mani nelle mani, io tenendo Gracie in braccio e Jaxon per mano, e quest'ultimo tenendo per mano Jaxmin, che è accanto a Justin. Sembriamo una... famiglia?! Naahh, sto pensando a tante cretinate. Le mamme sono già sulla porta ad aspettarci, e prima di arrivare da loro, Bieber mi lascia un bacio sulla guancia. Dopo di che, mi saluta e se ne va. Vado a dormire sovrappensiero: quello è il vero Justin Bieber? O è solo un modo per prendermi in giro? Non lo so. Dopo averci pensato, mi addormento in un attimo.


 

"- Justin, perché stiamo facendo tutto questo? Non possiamo -

- Perché dici così? Non è sbagliato se ci amiamo. E poi, vivi la tua vita come se non ci fosse un domani -"

 

 

Mi sveglio in un secondo, pensando alla frase che mi ha detto Justin in quel sogno così strano. È la mia canzone, una del mio secondo album. Automaticamente, mi alzo. È già mattina.

 

"If time can turn in today And we left too many things to say If we could turn it back What would we want to change And now’s the time to take a chance Come on, we gotta make a stand What have we got to lose The choice is in our hands And we can find a way To do anything, if we try to Live like there’s no tomorrow ‘Cause all we have is here, right now Love like it’s all that we know The only chance that we ever found Believe in what we feel inside Believe and it will never die Don’t never let this life pass us by Live like there’s no tomorrow If there never was a night, a day And memories could fade away Then there’d be Nothing left, but the dreams we made Take a leap in faith and hope you fly Feel what it’s like to be alive Give it all that we’ve got And lay it all on the line And we can find a way To do anything, if we try to Live like there’s no tomorrow ‘Cause all we have is here, right now Love like it’s all that we know The only chance that we ever found Believe in what we feel inside Believe and it will never die Don’t never let this life pass us by Live like there’s no tomorrow Be here by my side We’ll do this together Just you and me Nothing is impossible Nothing is impossible Live like there’s no tomorrow ‘Cause all we have is here, right now Love like it’s all that we know The only chance that we ever found Believe in what we feel inside Believe and it will never die Don’t never let this life pass us by Live like there’s no tomorrow, oh Live like there’s no tomorrow ‘Cause all we have is here, right now Love like it’s all the we know The only chance that we ever found Believe in what we feel inside Believe and it will never die."

 

 

 

 

 

 

Genteee, amatemi. Ho scritto dal cellulare. Mi sento un genio.lol No vabbè a parte gli scherzi, non potete capire cosa ho dovuto fare per scrivere questo capitolo. Sono in un MEGARITARDO, i know. Ma il capitolo è più lungo apposta. Sono stata non so quanto tempo a scriverlo, ma spero che ne sia valsa la pena *^* Detto questo, ringrazio tutti quelli che seguono e recensiscono la mia storia ♡ Ora vado. È meglio.lol Ciao!!!

PS: Continuo a 6, SEI, SIX, SIX (francese lol) SIEI (spagnolo ?) RECENSIONI :")

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Capitolo 4
*** Me lo sta facendo apposta ***


Capitolo 4
VIOLETTA

Allora, finalmente ho la canzone pronta. L'ho scritta in un attimo. Beh, non proprio un attimo. Ci avrò messo... un'oretta? Si, dai. Rileggendola, vedo che praticamente ho utilizzato la frase di quel maledetto sogno come tema principale. "Vivi come se non ci fosse un domani", cosa vorrà mai dire Diego, quel Diego, con quella frase così senza senso così come con un senso così profondo? Okay, sto dicendo tante di quelle stupidaggini che non mi capisco nemmeno io. Sono già le 10, e alle 10.30 devo essere allo studio per la lezione di canto e la presentazione della mia canzone. Faccio colazione nel giro di tre minuti (li ho cronometrati, sono un genio), mi faccio una doccia in dieci minuti, e mi vesto subito, il tempo di sette abbondanti minuti. Il tutto per un totale di venti minuti. Gente, dovreste invidiarmi per la mia velocità. Scendo le scale come una pazza, e grazie al cielo, questa volta ho messo delle comode zeppe alte dodici centimetri. Okay, lo so, sono alte per andare a scuola, ma sentite, sono bassa, e mi vergogno. Insomma, essere alti un metro e sessantadue centimetri non è una bella cosa per una ragazza della mia età. In dieci minuti (ho cronometrato anche ora, già), sono davanti allo studio, e guardando l'orario sul mio iPhone 5, mi rendo conto che ero perfettamente puntuale. Datemi un premio, ora. Entro appena suona la campanella, e corro verso l'aula di Angie, mia insegnante di canto, mia istitutrice e mia zia. Bello, no? Non è vero, è una tortura. Avere una zia che è sempre a casa tua e che ti controlla sempre, e dico sempre, tutti i compiti non è molto carino. Vabbè, bando alle ciance, entro in aula e mostro la canzone a mia zia, volevo dire Angie. Non mi piace chiamarla "zia". - È molto bella, Vilu. Complimenti. Sei stata ispirata da qualcosa o QUALCUNO? - la trentacinquenne sottolinea l'ultima parola e tutti cominciano a fissarmi con uno sguardo tipo "eheheh, parla". Aiuto, ora comincia a salirmi la nausea. Sento uno sguardo in particolare fissarmi con gli occhi fuori dalle orbite: Diego. Si, Diego. Cosa ci fa allo studio? Le prove di ingresso non sono ancora aperte. Inevitabilmente, le mani cominciano a sudarmi e un dolore allo stomaco mi pervade. Credo che vomiterò sul serio. Corro un attimo in bagno senza preavviso, mi chiudo in una delle toilette, e subito dopo comincio a vomitare seriamente. Perché mi succede tutto questo? Cosa mi prende? Non mi è mai capitata una cosa del genere, nemmeno quando dovevo esibirmi di fronte ad almeno diecimila persone che mi guardavano dal vivo e da internet. Sento qualcuno entrare nel bagno e chiamarmi, è una voce femminile. Dopo poco, mi rendo conto che è la voce di Francesca, la mia migliore amica, la mia spalla su cui piangere, e credo che questa volta la spalla mi servirà davvero. - Violetta, dove sei?! - - Eccomi, Francesca. Scusami. - esco dal bagno pulendomi la bocca con un fazzoletto che avevo nella mia borsa. - Mi spieghi cosa ti è successo?! Sei scappata in bagno tutto d'un tratto quando tua zia ti ha chiesto a chi avessi dedicato la canzone! Spiegami. Sono la tua migliore amica, e ho il diritto - mima le virgolette con le mani alla parola "diritto" - di sapere cosa ti prende. - - Non lo so nemmeno io, Fran. Davvero, è tutto così strano. Mi sento strana. Quando vedo quel "qualcuno", mi sento male, non so perché. - - Aspetta, aspetta, aspetta. Uno: chi è questo "qualcuno"? Due: nemmeno con Leon ti succedeva! - - Lo so, è proprio questo che mi preoccupa. Io credevo di amare Leon, ma si è rivelata una semplice cotta. Eppure, mi succedeva di tutto. Piangevo, mi deprimevo, scrivevo canzoni su canzoni per lui, ma non mi sono mai sentita male come ora. - Francesca mi guarda con uno sguardo interrogativo. Di sicuro si chiede a chi mi riferisca - Ah, giusto, tu vuoi sapere chi sia colui che mi fa stare così. Bene, non iniziare a fare domande su domande, perché non te ne ho mai parlato, quindi, diciamo a mia zia che non sto bene e andiamo a casa mia. Te ne parlerò lì. - La mia migliore amica non risponde nemmeno, mi prende per mano e mi porta fuori da quello schifoso bagno, dice a mia zia (si, la sto chiamando zia, ma vabbè) che non sto bene e comincia a incamminarsi verso casa mia, scordandosi che io sono con lei. Secondo me, vuole soltanto capire. Nel frattempo, sento qualcuno camminare dietro di noi. Mi volto per un attimo e mi ritrovo chissà chi? Esatto, Diego. È ufficiale: me lo sta facendo apposta.

SELENA

Oh, ma dai. Ditemi perché mi sono messa a cantare "Live like there's no tomorrow" come una cretina per tutta casa. Mia madre mi fissava con una faccia scioccata, anche perché canto quella canzone soltanto quando... QUANDO MI PIACE QUALCUNO, ma che mi piaccia sul serio. Mi è successo soltanto con Nick, si, Nick Jonas. Lui mi piaceva, e tanto. Ma purtroppo mi ha lasciato, sarà perché Miley era arrabbiata con me per averglielo "rubato"... Ma io non gliel'ho rubato! È stato lui che l'ha mollata perché gli piacevo, quindi SHUT UP, Cyrus. Cantavo quella canzone da quando la scrissi, perché anche se ci eravamo lasciati, mi piaceva ancora un po'... Ma come è possibile che me la sia messa a cantare? Chi mi può piacere? Non sto frequentando nessuno, e non ho conosciuto nessuno... A parte... BIEBER?! Hahahahaha NO. Non è possibile. Sto male di brutto. Alle 12 devo essere in studio a scegliere qualche nuova canzone: verranno dei produttori a propormene qualcuna, sceglierò soltanto quelle con più senso, non canzoni tipo la Macarena. Già ho tutti quegli haters, ci manca solo che mi metta a fare canzoni strane e sono fregata. Mi sono svegliata alle 10.30, quindi ho un'ora e mezzo per prepararmi. Ce la posso fare. Entro velocemente nella doccia e lascio che l'acqua calda mi scivoli sopra. Amo quella sensazione, perché mi libera di tutti i problemi che ho, e intorno a me c'è solo calma e armonia. Rimango nella doccia per un buon quarto d'ora, esco e mi avvolgo in un asciugamano che mi copre fino alle caviglie. Non mi piace mettere asciugamani corti, mi viene freddo. Entro nella mia camera e prendo una gonna lunga dietro e corta avanti bianca, una maglietta dello stesso colore e delle zeppe beige. Il tutto con una coroncina di fiori rosa. Metto l'intimo e mi sistemo, asciugo i capelli e li lascio mossi, anche perché è già tardi. Saluto mia mamma e Gracie e vado in studio in auto. Arrivo appena in tempo. I produttori sono già arrivati. Saluto e mi siedo nella camera antecedente la sala incisioni. Vedo varie canzoni, ma nessuna mi colpisce molto... ma i miei occhi si fermano sul titolo di una canzone: "Write your name". - Posso? - chiedo al produttore indicando il foglio della canzone. - Certo! - risponde lui. È emozionato, si vede. Ha un sorriso a trentadue denti che gli spunta sul viso. È simpatico, l'ho già capito. Do uno sguardo alla canzone, e il testo mi sembra perfetto. Lo adoro. - SCELGO QUESTA! - urlo come una psicopatica, anche se gli altri erano a pochi centimetri da me. Tutti sobbalzano, e io mi metto a ridere. Mando tutti fuori e comincio a leggere attentamente la canzone, quando entra il mio manager: - C'è un motivo perché tu abbia scelto "Write your name". Sapevo già che avessi deciso quella. Ecco perché era nell'elenco. - ma che cosa sta dicendo? Mi fa paura, a volte. - E sarebbe, scusa? - comincio ad innervosirmi e mi viene un mal di testa fortissimo. - L'hai dedicata a QUALCUNO. - risponde lui. - COSA, COSA, COSA?! Che cazzo stai dicendo?! No, scusa, ma stai dicendo un mucchio di stupidaggini. - sputo io. Ora mi incazzo seriamente. Vedo qualcuno sulla porta fissarmi. Alzo lo sguardo e vedo Demi insieme a... Bieber?! No, no, no, no, no. Prima la mia vecchia canzone e ora questo, non può essere. È una giornata di merda. Appena lo vedo, corro via da quella stanza e mi scontro su di lui. Continuo a correre verso il bagno. Credo di sentirmi poco bene. Entro là dentro e mi chiudo a chiave. Subito dopo, un attacco di nausea mi colpisce, e mi sento male seriamente. Dopo poco, mi pulisco la bocca con un po' di carta igienica che ho trovato là dentro e cerco di alzarmi, ma non ci riesco. Sto troppo male. - Selena? Ehi, Sel? Dove sei?! - sento la voce di Demi, così apro la porta e la faccio entrare, chiudendo pochi istanti dopo. - Scusa, Dems. È solo che non mi sono sentita bene. - - Senti, Gomez. Tu non mi prendi in giro. Ti piace Bieber, semplice! - dice la Lovato, quella cretina che tra qualche minuto passerà a miglior vita. - SENTI, LOVATO. TU PROVA A DIRE DI NUOVO UNA COSA DEL GENERE E GIURO CHE I TUOI FANS SENTIRANNO LA TUA MANCANZA! - Demi abbassa lo sguardo. Si è pentita di ciò che ha detto, si vede. Mi dispiace averla trattata così, ma mi sono incazzata, che ci posso fare. - Scusa, Demi. Non volevo. È solo che... credo che Justin mi piaccia veramente. Scusami ancora. Ti voglio bene. - la abbraccio. - Scusami tu, Selena. Non volevo fare la stupida. Mi dispiace. Comunque, se vuoi andiamo a casa tua e ne parliamo lì. Insomma, ti piace "colui che non deve essere nominato altrimenti la Gomez si incazza", dobbiamo festeggiare! - e si mette a ridere come una cogliona. Giuro che un giorno la ammazzo seriamente. Usciamo da quel bagno e ci dirigiamo verso la mia auto, quando vedo Bieber fissarmi con gli occhi fuori dalle orbite. È sicuro: me lo sta facendo apposta.

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Salve, genteeeee!!! Ebbene si, sono ritornata ye ye yeeeeee (?) Okay, sto rimbambendo, sembro una disagiata, ma mi sento troppo realizzata ad aver messo dopo 74638262 anni il nuovo capitolo hahahahahaha Allora, cosa ne pensate? Ne è valsa la pena aspettare, o devo ritirarmi e mandare tutto a fanculo? Urlooo Bene, io scappo perché tra poco devo andare a pattinaggio, quindi, CIAO A TODOSSSSS lol.

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