Tu prenderai me o io prenderò te

di w the mentalist
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1
Pov jane
Continuo a fissare fuori da quel vetro sporco mentre ripenso alle sue parole " ma quel che è giusto è giusto, hai cambiato il gioco quindi ci sono nuove regole adesso, ricomincierò ad uccidere spesso, finchè tu non prenderai me . . . o io prenderò te" quelle parole, come se fossi al punto di partenza avevo sprecato ormai undici anni a cercarlo, ma lui sapeva ogni volta come sarebbe andata a finire era troppo furbo era troppo. Sento la sedia spostarsi, mi ero dimenticato che Lisbon fosse con me, mi volto per guardarla, lei fissa lo schermo nero del mio pc, alza anche lei lo sguardo e i nostri occhi si incontrano sorrido, ma i miei occhi trasmettono ben altro sono abbattuo e non so che fare, però decido di rompere il silenzio imbarazzante
 
-Spero che tu riesca a mantenere questo nostro piccolo segreto- le dico ironizzando.
 
-PICCOLO segreto jane dietro uno di questi sette uomini si nasconde il killer più ricercato della California- dice lei preoccupata e la capisco.
 
- Allora pensi di farcela a non cambiare atteggiamento nei loro -e indico le sette foto -confronti?-
 
-Non penso di avere scelta, ma tu potresti darmi qualche lezione -
 
-Di cosa?- le chiedo, sono troppo stanco per leggerle la mente
 
- Come imparare a mentire in quattro semplici fasi- mi dice sorridendo anche io le sorrido, veramente, questa volta. Ormai è mattina quindi mi incammino verso la porta dell'attico, sento Terasa alzarsi e venire verso di me con lo sguardo basso, lei non centra niente ma mette la sua vita in pericolo per me, ha notato che la stò fissando siamo a circa tre passi di distanza mi avvicino e le dico:
 
-Abbiamo entrambi bisogno di un abbraccio- e così dicendo la abbraccio e lascio andare la mia testa sulla sua spalla anche lei ne aveva bisogno e infatti mi stringe un po troppo 
 
-Terasa mi soffchi-
 
-Scusa j-Partik- e prova a sciogliersi dall'abbraccio ma io non le permetto di farlo
 
-Ho detto che mi stavi stingendo troppo non ho detto di smetterla di abbracciarmi- sento che sorride e la lascio, ma le prendo la mano e scendiamo le scale. 
 
I ragazzi sono già arrivati e sembrano anche agitati quando facciamo ingresso nel bullpen io e Teresa mano nella mano, iragazzi ci osservano lei mi lascia la mano e arrossisce, è ancora più bella ma i miei pensieri vengono interrotti.
 
Pov Lisbon
 
-Giorno Capo, Jane- i ragazzi ci salutano ma, sono molto agitati Grace si  alza e dice
 
-Em capo ab-abbiamo un caso-è molto agitata
 
-Perchè sei così nervosa?- le chiedo gentilmente
 
-Be capo em si ecco si tratta di John il Rosso- ogni volta che sento quel nome un brivido mi percorre la schiena
 
-C'è dell'altro- dice jane
 
-Grace...- la esorto a parlare
 
- Be ecco  . . .-
 
-Chi è la vittima- non riesce ha parlare così le faccio io una domanda
 
-Le vittime- interviene Cho 
 
- Qui a sacramento una famiglia di sei persone- continua 
 
jane mi prende la mano 
 
Grace è ancora intenta a formulare una frase quando finalmente si decide
 
- C-capo la famiglia era di sei persone ma le vittime sono cinque la sesta persona è all'ospedale John il Rosso le ha dato una coltellata al ventre-
 
Io e Patrik ci guardiamo - Grace l'indirizzo- diciamo insieme - Voi tre andate all'ospedale e sorvegliate la vittima io e Patrik vi raggiungeremo tra un ora al massimo- e così dicendo ci dirigiamo di fretta alle macchine e ci dividiamo.
 

 
Il mio angolino:
Allora questa è la mia prima storia anzi il mio primo capitolo della mia prima storia , ancora molte cose devono accadere al prossimo capitolo recensite. Baci da Giada

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2
 
Pov jane
 
Siamo in macchiana e regna il silenzio
 
-Teresa non ti sembra di corre un pò troppo?-le chiedo mentre mi allaccio la cintura di sicurezza.
 
-Proprio tu mi dici che non devo correre! Comunque John il Rosso ha lasciato una vittima in vita se lo avesse visto potrebbe riconoscerlo e portemmo prenderlo- mi dice lei contenta e preoccupata allo stesso tempo.
 
-Sempre se è stato John.- dico serio.
 
-Non credi che sia stato lui?- mi chiede lei stupita e guardandomi
 
-Lisbon occhi sulla strada-
 
-Siamo tornati a Lisbon?-
 
-Teresa perchè john avrebbe lasciato una persona in vita?!-
 
-Non lo so ma voglio scoprirlo.
 
Arriviamo a destinazione la casa è circondata da auto della scientifica e dei poliziotti, Teresa mostra il distintivo mentre io mostro il tesserino, quando entriamo la scena che vediamo è orribile : quattro corpi ricoperti di sangue nella sala della casa e sul muro lo smile con il loro sangue, noto Teresa voltarsi e guardarsi attorno
 
-Tutto bene?- chiedo preoccupato
 
-No tutto questo è orribile però i corpi sono solo quattro Grace ha detto cinque- 
 
Non lo avevo notato ero concentrato a capire se fosse stato o meno John quando una voce fredda e che conosciamo bene ci dice 
-Venite la quinta vittima è qua , ma vi avviso no è un bello spettacolo- dice Brett Partridge e ci fa cenno di seguirlo. Quello che vediamo è terribile e sia Lisbon sia Brett si voltano probabilmente quello che vedono è troppo e anche io comincio a sentirmi male.
 
-Teresa andiamocene-così dicendo la prendo per mano e la porto fuori, mentre ci incamminiamo verso l'auto le dico
 
-Andiamo all'ospedale Rigsby ci aggiornerà e darà un nome a quelle povere persone io devo parlare con il o la sopravvissuta- mi fermo faccio un respiro profondo - E' stato John il Rosso-
 
Pov Lisbon
 
Rigsby ci aspetta davanti all'ospedale.
 
-Capo, Jane allora le vittime sono: Sara Dors settantacinque anni madre di Bruno Songs quarantacinque anni sposato da venti con Barbara anche lei quarantacinquenne, Benjamin Tyor venti anni e infine . . . Charlotte Tyor un anno figlia di Benjamin e Giada- dice con un filo di tristezza Rigsby
 
-Chi è Giada chiedo- Rigsby stà per rispondermi ma Jane lo precede
 
-Giada è la figlia di Bruno e Barbara è sposata con Benjamin e hanno o meglio aveva una figlia, Charlotte- povera ragazza ha perso tutto penso tra me e me.
 
-Dove sono gli altri?-chiedo
 
-Sorvegliano la stanza capo-
 
-Bene portaci da loro dobbiamo parlare con Giada e dargli la notizia.
Pov Me 
 
Apro gli occhi e un dolore paticolarmente forte mi assale quando provo a muovermi
-Perfetto- dico sarcastica, poi ripenso a come sono  arrivata qui e delle immagini mi fanno tornare tutto alla mente la macchina collegata al mio cuore sembra impazzita, il dolore provocato da quel coltello non è niente confrontato al dolore emotivo che stò provando, sono così immersa nel mio dolore che non mi accorgo che un uomo biondo e una donna con i capelli neri sono entrati e mi fissano, quando finalmente me ne rendo conto dico
 
-Agenti come posso aiutarvi?-
 
-Agente Teresa Lisbon CBI questo è Patrik Jane , ma come facevi a sapere che siamo agenti?-
 
-Santa Teresa hai un tatuaggio in fronte che dice "SBIRRO"- così dicendo faccio sorridere entrambi
 
-Devi rispondere a delle domande- interviene il biondo
 
-Patrik-lo ammonisce Lisbon 
 
- Certo che mi assomiglia molto a me agente Lisbon sembro io tra qualche anno-
 
Pov Lisbon 
 
in effetti è vero è identica a me capelli lunghi e neri e occhi verdi il viso gentile e la pelle pallida ma no troppo.
 
Pov me 
 
-Tornando a noi se non vi dispiace vi do del tu e, Patrik io non risponderò a nessuna domanda che mi farai.
 
 
 
Angolino Autrice :
Scusate x la punteggiatura, ma odio metterla spero vi sia piaciuto molte cose verranno chiarite nel prossimo capitolo e comicerà la vera avventua verso la cattura di Red John . Se vi è piaciuta almeno un po fatemelo sapere ci tengo fatemi sapere almeno che siete passate di qui :) Baci da Giada

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
 
Pov me 
 
-Tornando a noi se non vi dispiace vi do del tu e, Patrik io non risponderò a nessuna domanda che mi farai.-
 
-Ragazzina tu devi rispondermi, l'uomo che ha ucciso la tua famiglia ha ucciso anche la mia e quella di molte altre persone!- dice Patrick quasi urlando.
 
-Jane ti sembra questo il modo di dare una notizia del genere!- dice Lisbon.
 
Allora è vero, non era un incubo quello di pochi minuti fa.
 
-Non preoccuparti Lisbon, lo sapevo già- le dico sforzando un sorriso.
 
-Quel mostro si chiama John il Rosso, gli do la caccia da ormai undici anni e, adesso  potrei catturarlo, se solo tu collaborassi, devi rispondermi John il Rosso è mio- Jane continua il suo discorso tutto convinto,Lisbon lo guarda con rabbia e pietà, ma rimane in silenzio.
 
Ora sono al limite, la rabbia cresce in me e la macchina collegata al mio cuore comincia ad accellerare.
 
-Ora basta! Patrick John il Rosso non è tuo, tu sei di John il Rosso. Quando undici anni fa John uccise la tua famiglia, io avevo soltanto cinque anni, se non sbaglio è da allora che gli dai la caccia, tra voi è cominciato una specie di gioco e per tenere vivo il vostro stupido gioco, John ha ucciso molte persone, compresa una squadra del CBI, o almeno così hanno detto ai telegiornali.I parenti delle vittime di John cambiavano vita, ma tu no e per colpa tua lui ha ucciso sempre più spesso, compresi : mia nonna, i mie genitori, mio marito e mia figlia. So che tu hai trovato i cadaveri di tua moglie e tua figlia immagino il dolore che hai provato.- 
 
Mi fermo un attimo per prendere fiato Lisbon e Jane sono in silenzio, sembrano scioccati.
 
-Vuoi che ti racconti cosa è successo daccordo, sarai accontentato. Era tardi eravamo tutti a letto, lui è entrato in casa ci ha legati, svegliati e portati tutti nella sala principale della casa poi, partendo da mia nonna ha cominciato a ucciderli uno ad uno, io li vedevo ero davanti a loro, li ho visti implorare pietà, non dimenticherò mai le loro grida di dolore e i loro occhi. Lo imploravo di smettere, ma lui ha continuato il suo "lavoro" , ma non era ancora finita perchè con tutte le nostre urla mia figlia si è svegliata e ha cominciato a piangere.-
 
Mi fermo, solo ricordare mi fa stare peggio. Jane e Lisbon hanno lo sguardo basso, non riescono più a guardarmi negli occhi.
 
-Mia figlia a cominciato a piangere e. . . e John è andato in camera di Charlotte, io l'ho implorato fino a restare senza voce di non farle del male, " no ti prego fermo è solo una bambina, ti prego no . . ." , ma non è servito a niente, ho sentito il pianto e l'urlo di dolere di mia figlia poi è piombato il silenzio, è tornato da me mi ha accoltellato e mi ha sussurrato una frase all'orecchio, poi non ricordo più nulla. Quindi Patrick chi merita di morire, chi è più colpevole, chi da la caccia a chi.- 
 
Lisbon non da segni di vita, Patrick mi guarda e fa un cenno con la testa, come per chiedermi scusa , poi prende per mano Lisbon ed escono dalla stanza.
 
 
 
 
Angolo autrice: 
Capitolo che spiega molte cose ma non tutte. Nel prossimo capitolo uscirò dall'ospedale e sarà anche abbastanza divertente. Spero di non avervi deluse, recensite ( se vi va ) e fatemi sapere che siete passate da qui, al prossimo capitolo ciao da Giada

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