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di Toddlernaive
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo due. ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre. ***
Capitolo 4: *** capitolo quattro. ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque. ***
Capitolo 6: *** Capitolo sei. ***
Capitolo 7: *** Capitolo sette. ***
Capitolo 8: *** Capitolo otto. ***
Capitolo 9: *** Capitolo nove. ***
Capitolo 10: *** Capitolo dieci. ***
Capitolo 11: *** Capitolo undici. ***
Capitolo 12: *** Capitolo dodici. ***
Capitolo 13: *** Capitolo tredici. ***
Capitolo 14: *** Capitolo quattordici. ***
Capitolo 15: *** Capitolo quindici. ***
Capitolo 16: *** Capitolo sedici. ***
Capitolo 17: *** Capitolo diciassette. ***
Capitolo 18: *** Capitolo diciotto. ***
Capitolo 19: *** Capitolo diciannove. ***
Capitolo 20: *** Capitolo venti. ***
Capitolo 21: *** Capitolo ventuno. ***
Capitolo 22: *** Capitolo ventidue. ***
Capitolo 23: *** Capitolo Ventitre. ***
Capitolo 24: *** Capitolo ventiquattro. ***
Capitolo 25: *** Capitolo venticinque. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno. ***


Capitolo uno.

 

Lunedì, una settimana alla fine della scuola.

"Harley muoviti, faremo tardi!" urlò dal piano di sotto Celine.

"Si mamma!" rispose Harley scherzando.

"Non vuol dire che visto che è l'ultima settimana di scuola tu debba sempre farti aspettare." rispose l'amica sorridendogli.

Uscirono di casa e come tutte le mattine presero l'autobus per andare a scuola.

"Non capisco perchè ti ostini a non comprarti una macchina, Celine." chiese Harley dopo una decina di minuti di silenzio totale.

"Te l'ho gia detto mille volte, la distruggerei." rispose semplicemete.

"Solo perchè hai fatto un paio di piccoli incidenti con la macchina di tuo padre non vuol dire che tu non sappia guidare." rispose ovvia Harley.

"Un paio?" chiese retorica l'amica.

"Ma se quando sono andata a fare l'esame di guida mi hanno bocciato prima che mettessi la cintura!" continuò accigliata.

"Sempre a guardare i dettagli." concluse l'altra.

Dopo circa mezz'ora arrivarono a scuola.

"Te l'avevo detto che non avremmo fatto tardi." disse ridendo Harley percorrendo il corridoio verso il suo armadietto e quello di Celine.

"Ma smettila va!".

Dopo aver preso i libri entrarono in classe aspettando la prof. di matematica, la più terribile.

 

 

 

 

Dopo sei terrificanti ore di lezione uscirono da quella scuola dirette al solito bar per mangiare come facevano tutti i giorni.

"Hei Cel tu che farai quest'estate?" chiese Harley dopo essersi seduta al solito tavolino vicino alla finestra.

"Non so credo che andrò con i miei a trovare gli zii, sai la sorella di mia madre l'artista e suo marito il fotografo, la coppia di pazzi." Scoppiarono a ridere entrambe.

"Si si mi ricordo, quello che una volta ti aveva chiesto se volevi posare nuda per lui e tu sei scoppiata a ridere scappando e urlando che era tutto un brutto sogno!" Disse Harley ridendo più forte immaginandosi per l'ennesima volta la scena e attirando l'attezione di tutti i presenti nel bar.

"Abbassa la voce che si sono girati tutti." rispose arrossendo e alzando una mano per chiamare il cameriere.

"Vi porto il solito ragazze?" chiese il cameriere che intando era arrivato al nostro tavolo.

"Per Celine no porta solo un'insalata, sai fa la modella" disse Harley trattenendo a stento le risate.

"Oh davvero? Non lo sapevo" chiese meravigliato il cameriere, evidentemente non aveva sentito niente, e detto questo Harley non ce la fece e scoppiò a ridere facendo di nuovo girare tutti.

"Lasciala stare ha solo voglia di scherzare. Si il solito grazie." rispose al cameriere Celine sempre più rossa e continuando a guardare male l'amica che non riusciva proprio asmettere.

"Hai finito di sfottermi davanti a tutti?" chiese a bassa voce Celine mentre il cameriere si allontava.

"Si si ora ho finito." rispose ancora con una lieve risatina.

"Ti odio" le fece la linguaccia l'amica.

"Anche io ti voglio bene Celine" rispose mandadole un bacio con la mano.

"E tu che farai quest'estate?" chese dopo un paio di minuti Celine.

"Credo rimarrò a casa, i miei partiranno di nuovo come al solito per chissà quanti mesi e mi toccherà trovarmi anche un lavoretto estivo perchè hanno deciso che la scuola e i libri adesso che sono quasi maggiorenne me li pagherò tutti io." rispose con un sorriso ironico.

Finirono di mangiare e andarono a casa di Harley.

Ormai erano quattro anni che facevano sempre la stessa cosa andavano a scuola insieme, mangiavano nello stesso bar e poi andavano a casa di Harley e raramente da Celine per passare il pomeriggio insieme.

Si conoscevano dalle medie ed erano diventate come sorelle, facevano tutto insieme pur essendo veramente tanto diverse.

Celine era molto estroversa,vivace e amichevole mentre Harley era più timida,dolce e si esponeva molto meno.

"Har?" chiese timida Celine.

La ragazza si girò verso di lei curiosa.

"emm.. si insomma.. a casa tua no? C'è.." continuò arrossendo.

Scocciata Herley rispose "Non lo so, non credo ci sia mio fratello".

"Ah peccato.."

Celine era segretamente innamorata di Phil, il fratello di Harley, da quando lo aveva visto per la prima volta e l'amica non lo sopportava.

Non capiva come potesse essere innamorata di lui.

Lei lo trovava così scontroso, pieno di se, arrogante e a periodi puttaniere.

Anche se sapeva che lui non era realmente così, per quello non lo sopportava. Aveva avuto una storia importante con una ragazza che non lo meritava affatto, ma lui ne era innamorato. E ne è uscito scottato. Da quella volta era cambiato completamente.

Invece Harley era l'opposto.

Anche lei si era innamorata e aveva sofferto, ma nonostante ciò continuava a credere nel vero amore. Era un inguaribile romantica.

La solita ragazza che non si ama, anche essendo adorabile, ma ama chi le è vicino con tutto il cuore.

Continuava a sperare grazie ai suoi idoli i One Direction.

Senza loro lei non poteva resistere.

 

 

 

 

Venerdì, ultimo giorno di scuola.

Dopo l'ultima ora dell'ultimo giorno di scuola Harley si sentì così bene.

Essendo una ragazza timida non aveva fatto amicizia quasi con nessuno, non era popolare e non voleva esserlo.

Però in quella scuola si sentiva così chiusa.

Adorava cantare e non cantava neanche male, ma i suoi genitori viaggiavano praticamente sempre e lei non ha mai potuto coltivare questa passione.

Quando uscì per andare con Celine al bar si sentì finalmente libera di passare tre mesi lontana dalla scuola e dalle persone che vedeva tutti i giorni."Sai sono felice che sia finalmente finito quest'anno." Commentò Harley rendendo partecipe dei suoi pensieri l'amica.

"Si anche io." rispose sorridendole.

"E.. devo dirti una cosa."

"Qualcosa di importante?" chiese allarmata Harley.

"Molto."

"Spara."

"I One Direction tornano a Londra per le vacanze.." Anche Cel era Directioner.

Harley non rispose.

Cercava ancora di capire cosa le avesse detto l'amica.

"Tu mi stai dicendo che i One Direction, quei cinque ragazzi, Niall, Zayn, Louis, Harry e Liam quest'estate saranno qui a Londra? Nella stessa città in cui vivo, dove c'è la mia dimora, la mia casa e tutto il resto?" chiese ancora incredula Harley.

"Si è quello che ho detto" rispose Cel sfoggiando un sorriso raggiante all'amica.

"Non ci posso credere.. potrei incontrarli" disse ricambiando il sorriso.

"No noi li incontreremo di sicuro, a costo di girare tutta la citta."

"Ti adoro." e si alzò velocemente per andare ad abbracciarla.

Passarono tutto il pomeriggio a pensare come sarebbe potuto essere il loro incontro con i loro idoli.

Si immaginavano di tutto.

 

Salve ragazzuole.

Aluuuuura non so se ci sarà qualcuno che leggerà questa roba.

E' la prima ff che scrivo in assoluto quindi sorratemi se fa schifo vi prego cwc

Premetto che non scriverò il secondo capitolo se nessuno la leggerà, tanto se nessuno la leggerà non serve a niente dirlo .-.

Soo se leggi ti prego recensisci anche con un 'datti all'ippica perchè come scrittrice fai schifo' mi va bene.

Ho la tastiera che non va e ci sto mettedo un secolo #nonvenefrega ok.

Cosa volevo dire? Ah.

Oggi mia nonna mi ha regalato Take Me Home con l'Yearbook :')

Quanto amo mia nonna.

Si non vi interessa neanche questo ho capito.

Me ne vado. *fa ciao con la mano*

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Capitolo 2
*** Capitolo due. ***


Capitolo due.

 

 

Sabato, primo giorno di vacanza.

Finalmente, la scuola era finita.

Chiusa.

Niente professori, compagni odiosi, compiti in classe, argomenti noiosi da studiare.

Niente di niente per ben tre mesi.

Harley era entusiasta.

"Chi minchia è che suona a quest'ora? Siamo in vacanza, scialli cazzo!" Rispose al citofono Celine con la voce ancora impastata dal sonno.

Harley sorrise immaginandosela nel suo pigiama rosa e verde con le maniche che le andavano ormai corte e i pantaloni ancora troppo larghi.

Gliel'aveva regalato lei quel pigiama.

Al loro primo natale insieme, in terza media.

"Buongiorno anche a te finezza!" disse urlando sapendo che le avrebbe dato fastidio.

"... Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile perchè si è rotto il cazzo di svegliarsi presto. La preghiamo di richiamare."

"Dai dormigliona ti ho portato le brioches al cioccolato." le sue preferite.

"Oh che culo! Il cliente da lei chiamato ha deciso di rispondere! Muoviti."

Celine abitava in un appartamentino in centro Londra, era piccolo ma spazioso per una sola persona.

Harley lo adorava. L'amica aveva un certo gusto nell'arredamento ed era venuto benissimo, sembrava un piccolo rifugio pieno di varie fotografie, oggettini presi in tutto il mondo e anche poster, colori..

Sembrava un pò una casetta sull'albero di un bambino.

Dove ci porti le cose che ti piacciono di più e dove ti puoi nascondere ed estraniare da tutto il resto.

Riuscendo a essere te stesso.

Ecco quella casa era esattamente come Celine.

"Mmm.. Che buone... Sei fantastica.. Ti.. Adoro.." disse Cel tra un boccone e l'altro.

Le stava divorando quelle povere brioches.

"Sono felice che ti piacciano. Che facciamo oggi?" chiese Harley sorridendo per il modo di mangiare della sua amica.

"Io.. pensavo.. di fare un giro.. in centro ora che.. possiamo.."

"Ci sto. Vai a prepararti e lavati la bocca che sei peggio di un bambino di sei anni!"

Celine si fiondò in bago per vedere com'era conciata e dopo due secondi scoppiò a ridere seguita a ruota da Harley.

 

 

 

 

Girarono praticamente tutta Londra.

Entravano in un negozio, provavano tutto e poi compravano pochissimo.

Avevano sperato tutto il pomeriggio di incontrare i loro idoli, tornati a Londra la sera prima, ma niente.

"Direi che è ora di tornare a casa." Disse Harley guardando l'ora sul telefono.

"Ah che guasta-feste non saranno neanche le... SONO LE 7.10!" Celine aveva una facciacome uno che ha appena visto un fantasma.

"Potevi dirmelo che era così tardi! Cavolo mi devo muovere mi devo muovere!" iniziò a parlare da sola.

"Hei calmati. Che succede?" chiese confusa L'amica.

"Oggi alle 7.45 i miei venivano a mangiare a casa mia e devo fare un sacco di cose!" iniziò mettendosi a correre.

"E adesso te ne ricordi?!"

"Scusa se non sono un'agenda umana!"

" Dai muoviamoci che c'è amcora tempo."

Non finì neanche la frase che Celine era già su un taxi.

'Bene' pensò.

Si fiondarono a casa di Celine il più in fretta possibile.

Mentre una cucinava l'altra apparecchiava la tavola.

Sembrava fosse otto persone e non solo due.

Celine ci teneva a fare bella figura perchè i suoi genitori erano convinti che lei non fosse ancora pronta per vivere da solae lei voleva dimostrare che non più piccola e poteva farcela.

Ed era vero.

Erano i suoi genitori ad essere troppo possessivi, il contrario di quelli di Harley.

Dei passi.

Il campanello.

Le due ragazze si girarono di scatto una verso l'altra.

"Eccoli." disse solo Celine.

Andarono alla porta e l'aprirono insieme.

"Mamma papà che bello vedervi!" disse con evidente finto entusiasmo Cel.

"Buonasera signori Cleston." esordì Harley più cordiale.

"Ciao ragazze. Che dite possiamo entrare o passeremo la serata sul pianerottolo?" rispose acida la madre di Celine.

"Sempre simpatica mamma."

"Va be io mi sento il terzo in comodo in questa cena di famiglia. Me ne vado. E' stato un piacere rivedervi signori Cleston e ciao Cel." disse Har incamminandosi verso la porta.

Intanto notò l'amica che le mivava un 'aiutami', le sorrise e si chiuse la porta alle spalle.

Si incamminò verso casa a piedi.

Non abitava distante da Cel e le piaceva camminare per le vie di Londra tutte illuminate la sera.

Tutte quelle luci le ricordavano tutti i film romantici che aveva visto con sua madre da piccola.

Una volta passavano molto tempo insieme.

Appena arrivata a casa sentì il telefono vibrare.

 

"Hei Har non aspettarmi dormo da Jade.

Un bacio, ti voglio bene."

 

Era di Phil.

Jade era la sua 'migliore amica'.

Quando era triste o aveva bisogno di una ragazza andava da lei e lei faceva lo stesso.

Era un comportamento di merda e Harley ovviamente non lo sopportava.

Un'altra sera da sola.

A lei non dispiaceva poi così tanto stare da sola, ormai era abbituata.

Dopo Jacob non era riuscita a relazionarsi più con nessun ragazzo.

Le aveva fatto davvero male.Si chiuse in camera e prese il suo amato i-pod, l'unico compagno sempre presente dopo quel cuore spezzato.

Non che Celine non ci fosse ma lei era tanto superficiale, lei la faceva distrarre, non guarire.

Schiacciò il tasto 'play'.

E iniziò a dimenticare.

Si la musica le faceva quest'effetto.

Si addormentò così, con una canzone della Swift.

 

Belle ragazzuole sciao!

Ho deciso di postare perchè ho avuto 50 visualizzazioni al primo capitolo :o

Non me l'aspettavo..

Anche se solo una recensione..

Seriamente mi interessa sapere che ne pensate, anche con solo una frase.

Non posso sapere cosa vi piace o no se non me lo dite.

Ci tengo veramente molto.

E che dire?

Bo non mi ricordo.

E' tardissimo vado che domani mattina ho allenamento cwc

Ci 'scriviamo' (speriamo).

Mi dileguo.

Un bacio Alice.

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Capitolo 3
*** Capitolo tre. ***


Capitolo tre.

 

Sabato sera, casa di Celine.

"Si mamma lo so." rispose per l'ennesima volta Celine.

"E poi a casa con noi non dovresti preoccuparti di cucinare, pulire..." continuava imperterrita la signora Cleston.

"Si mamma lo so."

"Non dovresti prendere il pulman per andare a scuola.."

"Si mamma lo so."

"Non avremmo problemi a venirti a trovare.."

"Si mamma lo so."

"Avresti abbastanza soldi per tutto.."

"Si mamma lo so."

"Non dovesti vivere in questo buco.."

"Si mamma lo so."

"Non saresti costretta a frequentare quella Harley, quanto sono.. sette anni? E' troppo! Poi hai visto.."

Non finì la frase che Celine stava già ribattendo.

"No mamma non ti permettere! Puoi dirmi tutto quello che vuoi ma non toccarmi Harley, lei è l'unica che mi capisce davvero!"

"Ma tesoro ha ragione tua madre, e poi ci siamo noi."

Intervenne il signor Cleston che fino a quel momento non aveva aperto bocca.

"No non è vero. Voi volete solo che venga ad abitare con voi. Che conosca magari qualche bel conte o principe figlio dei vostri amici e che mi sposi e mi faccia una famiglia!" scoppiò Cel.

"Certo tesoro non è quello che volevi anche tu?" chiesero all'unisono i genitori guardandosi con uno sguardo sinceramente confuso.

"No io non l'ho mai voluto. Io voglio sposarmi per amore non per soldi! Non voglio essere ricca sfondata con un marito che detesto. Scusate io una vita così non la voglio!"

"Ma tesoro ne parliamo da sempre di questa cosa e tu sei sempre stata d'accordo."

Continuarono sempre più confusi.

"Papà da piccola volevo essere una principessa non vuol dire che lo voglia anche adesso."

"Ma.."

"Niente ma e niente tesoro vi prego... ne ho abbastanza."

Detto ciò si chiuse in camera sua dicendo uno strascicato 'potete anche andarvene'.

I genitori di Celine erano persone importanti nella società.

Conoscevano conti, principi, re, ambasciatori e quant'altro.

Ma a Cel non piaceva quella vita, troppo altezzosa, troppo rigida. Per questo appena ha potuto si è trasferita in una casa sua. Lontana da loro.

Il sogno dei signori Cleston era che lei sposasse il figlio di uno dei loro amici così che potesse essere sistemata tutta la vita. E così anche loro.

Ma lei non voleva.

Lei era così superficiale perchè non ne poteva più di essere sempre così perfetta.

Appena trasferita era cambiata completamente. Era se stessa.

Come Harley anche lei schiacciò il tasto 'play' del suo i-pod.

 

 

 

 

Domenica.

Pioveva.

Che novità per una città come Londra.

Harley e Celine adoravano la pioggia.

Un'altra cosa che le univa molto. La adoravano perchè rendeva tutto più magico.

Quando erano tristi andavano su una terrazza che nessuno conosceva, piena di piante e con un tavolino, delle sedie, un divanetto e una tettoia per la pioggia.

Le aiutava a pensare e a rilassarsi.

"Anche tu qui?" domandò Cel sorridendo all'amica seduta sul divanetto vicino al tavolino.

"E già." rispose ricambiando il sorriso.

"Cena andata male?" azzardò Har.

"Abbiamo litigato. Come sempre. Vogliono che torni da loro e abbandoni tutto. Così. Di punto in bianco."

"Tu non te ne andrai vero?"

"Piccola.. non ti lascerei per nulla al mondo."

Harley la guardò negli occhi e vide pura sincerità.

In quel momento si sentì amata.

Celine andò a sedersi vicino all'amica e si abbracciarono.

Rimasero abbracciate per molto tempo, lì, sulla terrazza, a guardare tutta Londra bagnata da una pioggia inaspettata ma piacevole.

 

 

 

 

Arrivata a casa tutta fradicia, si sentì meglio.

Non avevano fatto altro che scherzare e dimenticare ciò che avevano passato, sia la solitudine che il litigio.

"Oh ben arrivata." l'accolse Phil con un tono freddo.

"Ciao." rispose semplicemente.

"Dove sei stata? Hai visto che ore sono?" rispose.. arrabbiato?

"Con Cel, calmati."

"No non mi calmo, sei sotto la mia responsabilità adesso che mamma e papà non ci sono e avrò il diritto di sapere dove sei!"

"Tu puoi stare fuori tutta la notte liquidandomi con un messaggio e io non posso passare un pomeriggio con la mia migliore amica?" si stava alterando anche Harley.

"Esatto!"

"Allora la prossima volta ti mando un messaggio." lo guardò fisso negli occhi come per offrirgli una sfida.

"Non fare la spiritosa con me!"

"sai era una giornata così bella prima che arrivassi qui."

Phil capì esattamente cosa intendesse.

E Harley se ne accorse.

Si ciuse in camera sua con la musica ad altissimo volume e decise di accendere il computer per fare un giro su twitter e su facebook.

Home piena di foto di alcune ragazze con i suoi idoli.

Spense subito.

"Hei Har possiamo parlare?" Era suo fratello, erano dieci minuti che continua a bussare e non si era ancora spazientito.. strano.

"Dai Har so che mi senti aprimi."

Decise di aprirgli e lui all'inizio sembrò stupito, poi si sedette sul suo letto un pò imbarazzato e le fece segno di sedersi accanto a lui.Allora lei spense lo stereo e obbedì.

"So che ti sembro cambiato.."

"Cambiato? Tu non sei mio fratello." rispose forse troppo fredda.

"Non dire così.. sai come sono realmente."

"Si lo so e sei magnifico.. perchè cerchi di essere qualcun'altro?"

Era vero. Lui era un ragazzo dolce, intelligente, impulsivo, simpatico..

"Non cerco di essere qualcun'altro.. è che sono così adesso. Dopo Jasmine ho preferito cambiare."

Brividi a quel nome. Era la ragazza che lo aveva fatto soffrire. Era stato chiuso in camera sua per due settimane intere. Poi per i seguenti due mesi usciva solo per la scuola poi rientrava e si chiudeva in camera.

"Ti sei chiuso in te stesso è diverso."

"Ma.."

"Niente ma.. tu sai cos'ho passato anche io. Eppure non cambio ragazzo ogni giorno!"

 

 

 

 

Yeppaaaa!

 

Sciao ragazzuolee!

Allora devo dire che di questo capitolo mi piace solo l'inizio il resto fa schifo D:

Ma tanto nessuno lo legge quindi non ha senso lol

Non sapevo come finire il capitolo allora ho lasciato la discussione a metà ma è veramente brutto.

Partendo dal fatto che oggi sono scazzata per la maledetta pioggia è tutto ok .-.

Ma perchè il primo capitolo ha ricevuto 102 e ha ricevuto una sola recensione? #nosense

Ok non pretendo che recensiate tutte tutti i capitoli ma un 'sei brava' o un 'fai schifo' li gradisco lo stesso #viprego

beh vado a nanna che è tardi.

Vi prego ditemi che ne pensate.

Mi dileguo, alice.

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Capitolo 4
*** capitolo quattro. ***


Capitolo quattro.

 

"Ma tu sei più forte di me." disse lui abbassando lo sguardo.

"No Phil." disse Harley mettendogli due dita sotto il mento per costringerlo a guardarla negli occhi.

"Sono così perchè sei tu che mi hai insegnato a non mollare. Quando litigavate ti ricordi cosa mi dicevi? Mi dicevi di essere forte quando sarebbe accaduto a me perchè tutto ciò che ti rende felice è giusto."

Lui sorrise pensando a quelle parole.

"Si l'ho detto è vero ma.. non so come contro ribattere sorellina." e si avvicinò per abbracciarla.

"Grazie Har, grazie davvero."

"E di cosa. Basta che mi prometti che cercherai di tornare come prima capito?" lo guardò con uno sguardo di intesa.

Lui sciolse l'abbraccio. "Ci vorrà un pò credo. Ma ci proverò."

Era tanto che non parlavano.

O se parlavano non si dicevano niente di importante.

"Comunque io esco 'sta sera.. anzi sono già in ritardo ciao." disse uscendo di fretta Phil.

"Si ma ricordati cos'hai detto!"

Non era convinta che l'avesse sentita ma sperava che lui non facesse finta di niente dopo questa chiaccherata.

Decise di mangiare qualcosa, stava morendo di fame.

Scese al piano di sotto, prese il telefono e ordinò una pizza a casa. Non aveva voglia di uscire.

Quando arrivò la pizza si sedette sul divano e accese la tv cercando di essere serena per quella sera e per quello che avrebbe fatto Phil.

Mentre mangiava sentì il suo telefono vibrare facendole capire che le era arrivato un messaggio.

Un messaggio.

Di Jacob.

Rimase spiazzata da quel nome, erano ormai due mesi che, finalmente, la lasciava in pace senza pregarla di perdonarlo.

 

"Ciao Har sono io. E' tanto tempo che non mi faccio sentire ma so che non ti sono mancato.

Però tu a me manchi tanto.

Ti prego perdonami è passato così tanto tempo.

Jacob."

 

Perchè non poteva lasciarla in pace?

Non gli rispose.

Finì la pizza e andò a dormire continuando a pensare a quel messaggio.

 

 

 

 

Mercoledì, tre giorni dopo.

Erano tre giorni che pensava a quel messaggio e non aveva risposto. Aveva deciso chenon l'avebbe fatto per niente.

Quel pomeriggio sarebbe andata da Cel e le avrebbe raccontato sia del chiarimento con Phil, che da bravo fratello quella sera era tornato a casa, sia del messaggio di Jacob.

 

"Quindi tu gli hai fatto tutta la ramanzina e lui ti ha ascoltato?" domadò ancora incredula Celine.

"Si, sconvolgente vero?" sorrise Harley.

"Cavolo.. sconvolgente è dire poco."

"E poi Jacob ti ha scritto?"

"Si.. sconvolgente anche quello."

"Cavolo.. sconvolgente è dire poco."

"Quindi tu gli hai fatto tutta la ramanzina e lui ti ha ascoltato?" domadò più incredula Celine.

"Si.."

"Cavolo.. sconvolgente è dire poco."

"E poi Jacob ti ha scritto?"

"Si Cel ti ho detto di si!" sbottò Har.

"Ok ok calmati. Sei tu che vieni qui e mi dai due sconvolgenti notizie." rispose quasi offesa.

 

Un paio di minuti di silenzio..

"Quindi tu gli hai fatto tutta la ramanzina e lui ti ha ascoltato?"

"Celine!"

L'amica soppiò a ridere.

"Dai questa volta l'ho fatto apposta non te la prendere."

"Ma piantala va!" Rispose Harley sorridendole e sorseggiando il suo amato caffè di Starbucks che avevano preso poco prima.

Har sentì vibrare il telefono.

Un altro messaggio.

Di Jacob.

 

"Hei Harley sono di nuovo io.. Il fatto è che mi manchi davvero.

Ti prego chiamami devo parlarti.

Jacob."

 

Era il secondo mesaggio in così poco tempo.

Voleva dire che doveva davvero parlarle.

Ma decise di non rispondere lo stesso. Ormai era un capitolo chiuso non voleva più avere a che fare con lui. Almeno non per adesso.

"Chi era? Hai fatto una faccia quando l'hai letto." le chiese Cel guardandola curiosa.

"No nessuno." rispose frettolosamente Har.

L'amica capì che non voleva parlarne, anche non capendo di cosa si trattasse, e Harley la ringraziò mentalmente per questo.

"Sta sera ti va di dormire da me?" azzardo Celine.

Harley pensò che sarebbe stato un modo divertente e veloce di non pensare a ciò che voleva Jacob, quindi accettò.

 

 

 

 

 

Avvisato Phil Har si incamminò verso la casa di Celine.

"Aprimi, sono io." rispose al citofono dopo aver suonato tipo venti volte.

Mentre saliva le scale continuava a ripetersi che Jacob voleva solo che lo perdonasse, che non avrebbe insistito più di tanto e che l'avrebbe lasciata in pace. Lei ci soffriva molto ed era anche molto sensibile su questo punto.

"Oh finalmente ce l'hai fatt.. Perchè così in tiro bellezza?" disse guardandola un pò confusa.

"em.. ecco.. ci sarebbe una festa sta sera.."

"E..?" chiese subito Harley intuendo che c'era qualcosa sotto.

"E noi saremmo invitate.."

"Sta sera?"

"Si sta sera.. anzi tra meno di tre ore e quindi dobbiamo sbrigarci!" disse Celine tirando l'amica verso camera sua per farla cambiare.

"Ma.."

"Niente ma! Tu ci verrai e ti divertirai anche!"

Sarebbe stata una lunga serata secondo Har.

 

 

 

 

Salve genteeeee!

E' accecante vero? Si lo dico anche io.

Alloraaa diciamo che non sapevo come fare questo capitolo perchè non avevo idee cwc però oggi è stata una bellissima giornata con i miei compagni quindi ho scelto l'opzione party hard, yeah!

Vorrei ringraziare le tre personcine belle che hanno recensito, thank you so much.

E vorrei chiedere a tutte le altre se potessero farlo.. davvero mi basta pochissimo ma mi fareste molto felice.

Mi dileguo, Alice.

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Capitolo 5
*** Capitolo cinque. ***


Capitolo cinque.

 

Erano passate due ore da quando Harley era entrata in casa.

Celine l'aveva già vestita con delle calze strappate qua e là, dei pantaloncini anch'essi un pò strappati, una maglia larga che scendeva da una spalla e degli stivaletti.

Poi le aveva lisciato i lunghi capelli castani e truccato gli occhi scuri con una semplice riga nera e un pò di mascara.

"Oh, finito." disse guardando soddisfatta il suo lavoro Cel.

"Dimmi che non sembro un pagliaccio, dimmi che non sembro un pagliaccio, dimmi che.." disse Harley incrociando le dita e tenendo gli occhi chiusi.

"Oh.. ottimo lavoro Cel."

"Ti piace davvero?"

"Si, ma non ti montare troppo ciccia."

Erano pronte per andare alla festa.

Harley non aveva mai amato molto le feste dove la portava l'amica perchè non conosceva mai nessuno ma di andare a quella era stranamente felice.

Forse perchè continuava a pensare ai messaggi di Jacob, che nelle ultime due ore erano passati da due a cinque.

Sperava sempre di più che non volesse niente.

Salirono in macchina e andarono verso la casa in cui ci sarebbe stata la festa.

"ok io ti voglio tanto bene ma quel tipo è troppo carino e mi sta fissando ciao!"

gridò Cel per farsi sentire data la musica troppo alta.

"Aspetta ma io non conosco nessuno!" gridò di rimando ma non credette che l'avesse sentita perchè non si girò neanche.

'bene' pensò.

Si avviò verso quello che doveva essere il bar per prendere subito qualcosa per sciogliersi un pò.

Era una casa enorme e piena di ragazzi sia più grandi che più piccoli di lei, c'erano tantissime persone che non aveva mai visto.

Tra tutta quella folla intravide la sua amica ridere a crepa pelle con un tizio davvero carino.

Era bella quando rideva.

Sotto questo punto di vista era sempre stata invidiosa di lei. Forse sotto tutti i punti di vista.

A lei quando rideva si illuminavano gli occhi azzurri come il cielo, buttava la testa all'indietro e così facendo ondeggiavano i suoi lunghi capelli biondi, questa sera più mossi del solito. Poi aveva delle piccole fossette che le si formavano agli angoli della bocca che erano una cosa fantastica. Per non parlare del suo sorriso.

Era veramente bella.

"Ciao."

Harley si voltò di scatto al suono di quella voce che molto probabilmente salutava lei.

"Ciao." rispose sorridendo.

Era un ragazzo che non aveva mai visto prima, era molto bello. Aveva gli occhi verdi acceso e i capelli un pò lunghi castani, quasi che gli andavano sugli occhi.

"Io sono Andrew piacere." disse il ragazzo misterioso allungado la mano per stringegliela.

"Harley." rispose sempre sorridendo.

"E come mai, Harley, una bella ragazza come te è tutta sola?"

Lei arrossì per il complimento e abbassò lo sguardo.

"Sono venuta con una mia amica ma credo si stia baciando già con un ragazzo.""Bene quindi sei sola. Ti va di ballare con me?"

"Certo."

Rispose stranamente sicura. Credette che fosse l'effetto dell'alcol, nel frattempo che arrivasse Andrew aveva già bevuto due bicchieri.

Andarono in centro alla pista e iniziarono a muoversi prima con timidezza e poi cominciarono a scatenarsi. Stava bene con lui.

Ogni tanto le si avvicinava per dirle qualche battuta o qualche domanda all'orecchio e tutte le volte lei si agitava.

 

 

 

 

Ballarono, si scatenarono e bevvero parecchio.

Stava benissimo con Andrew. La faceva ridere, la faceva arrossire e le faceva dimenticare completamente Jacob.

"Hei usciamo un attimo? Sto soffocando" gli chiese Harley continuando a ridere per una sua battuta fatta poco prima.

"Certo come vuoi."

La prese per mano e la portò fuori.

Appena usciti si guardarono per pochi secondi e scoppiarono a ridere senza alcun motivo. Forse per essere corsi fuori facendo quasi fuori una ragazza che avrà avuto al massimo undici anni. Forse per aver diviso due ragazzi che al posto di baciarsi sembrava si stessero mangiando a vicenda. Forse perchè uscendo avevano sbattuto la porta in faccia a un altro ragazzo.

Forse per tutto insieme.

Aveva il cuore a mille. Sia per la corsa sia perchè Andrew si stava avvicinando a lei.

Le mise un braccio intorno alla vita e la tirò fin quando lui si appoggiò su un muretto, lì vicino, e la strinse vicina.

"Sei bellissima quando ridi." Le disse lui guardandola negli occhi.

Le sembrava sincero.

"Me l'avrai detto più o meno mille volte sta sera.." rispose sorridendo e arrossendo ancora abbassando lo sguardo.

"..Comunque grazie."

Si avvicinò ancora un pò.

Harley sentiva i brividi. Ma era convinta che fosse per il freddo e non per l'effetto che le faceva lui.

"Hai freddo?" le chiese appunto lui.

"Un pò.."

"Allora rientriamo.."

"No!" lo interruppe.

Non sapeva neanche lei perchè aveva risposto così direttamente.

"Ce se non ti disiace.. è bello qui fuori."

"No va benissimo. Mi piace stare qui con te."

Si tolse la felpa che aveva e la mise intorno alle spalle di Harley che stava ancora tremando.

Sussurrò un timido grazie e abbassò lo sguardo di nuovo.

Lui si avvicinava sempre di più.

"Ti va se ci rivedessimo qualche volta?"

"emm.. Si perchè no." rispose sorridendo. Non aveva smesso di farlo da tutta la sera. Era un buon segno.

"Be.. questo è il mio numero." dise lui consegnandole un bigliettino.

Lei lo prese e lo mise in tasca.

Sorridendo ancora.

Lui si avvicinava sempre di più. Erano praticamente naso a naso.

Per sbaglio Harley guardò alle spalle di Andrew.

Lui si avvicinava ancora.

Intravide una figura familiare. Lo riconobbe subito e spalancò gli occhi. Mise una mano sul petto di Andrew e lo allontanò velocemente tirandosi su il cappuccio.

"No no no! Che ci fa qui? No non sta sera.."

"Hei che succede?" chiese confuso il ragazzo davanti a lei.

"Scusami scusami è stata una serata splendida con te ma ora devo scappare scusa!" e si mise a correre per rientrare a cercare Cel.

Andrew rimase lì, sul muretto abbastanza confuso.

"Cel! Dove sei?" urlò facendosi spazio tra tutte quelle persone. Continuava a chiamarla ma non rispondeva. Finalmente, dopo un paio di minuti la trovò.

"Hei Har calmati! Ti ho vista con un tipo.. dai ti stai divertendo eh?" e scoppiò a ridere. Era forse un pò brilla. Forse troppo.

"Forza Celine dobbiamo andare.. ORA!"

"Calmati sei così agitata.. bella siamo a una festa!"

"Cel ho visto Jacob."

 

 

 

 

Yo broooo!

Buonsalve ragazze belle che leggono la mia storiella (?) c:

Allora scusate per il ritardo ma ero completamente bloccata.. e poi sta sera mi è venuta l'ispirazioene e.. BUM! Un capitolo quasi tutto di getto :')

Volevo aggiornare ieri che era il 12/12/12 ma non ce l'ho fatta cwc

volevo solo fare un pò di pubblicità occulta lol chi sta leggendo (spero almeno qualcuno) passi qui perchè è veramente asdfghjk e molto mlmlml http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=1204356

ok ok ho rotto abbastanza me ne vado.

Sciao spero vi sia piaciuto e spero che qualcuno recensisca mi piacerebbe sapere che ne pensate.

Un bacio nialls_jump

 

Ah non ho ricontrollato spero non ci siano errori e se ci sono sorratemi cwc

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Capitolo 6
*** Capitolo sei. ***


Capitolo sei.

 

A quelle parole Celine spalancò gli occhi e tornò lucida.

"scusami ma devo scapare!" disse al ragazzo che era di fianco a lei e allontanandosi mimò con la mano un 'chiamami'.

Uscite di casa si diressero velocemente alla macchina.

Le dispiaceva aver lasciato lì così Andrew ma era davvero un emergenza, non era pronta ad affrontarlo adesso, sopratutto dopo una serata così bella.

Non parlarono per tutto il tragitto fino a casa di Cel.

"divertita alla festa?" azzardò dopo un paio di minuti Celine.

L'amica la fulminò con lo sguardo.

"come non detto."

Passarono altri minuti di silenzio tra loro due.

"però eri con quel tipo, carino no?"

Harley la rifulminò con lo sguardo.

"come non detto.. di nuovo."

Altri minuti di silenzio.

"però eravate fuori, chissà.."

"no non ci siamo baciati, si era carino, scusa non sono in vena vado a dormire." la interruppe.

Celine non se l'era presa perchè capiva che fosse un colpo ritrovarsi davanti un ragazzo, di cui eri stata innamorata per otto mesi, dopo due anni che non volevi neanche parlarne.

Harley andò in bagno per cambiarsi e struccarsi. Poi si fiondò nella minuscola stanza degli ospiti della casa. Era dispiaciuta per come avev risposto alla sua amica ma non l'aveva fatto apposta, era scioccata per aver rivisto quello lì. Non voleva chiamarlo per nome. Sperava però che Celine non se la fosse presa.

 

 

 

 

Sabato mattina, tre giorni dopo.

Jacob continuava a scriverle. Ormai erano diventati sei messaggi al giorno con minimo due chiamate. Non era ancora pronta per affrontarlo ma si convinse da sola che l'avrebbe fatto presto.

Con Celine era tutto normale, aveva capito come si sentiva e non se l'era presa.

Aveva voglia di divertirsi quindi decise di chiamare Andrew, dopo la festa non si erano più sentiti.

"pronto?" rispose la voce dall'altro capo del telefono.

"ciao sono Harley, ti ricordi?" disse timidamente.

"certo che mi ricordo! Pensavo non mi avresti più chiamato.."

Sentì una lieve risata nervosa da Andrew e sorrise anche lei.

"volevo chiederti.. ecco.. ti va.. em.. di uscire con me oggi pomeriggio?" chiese tentenando su tutte le parole e torturandosi il labbro. Le sembrava come la prima volta che aveva chiamato Jacob. Ormai tutto le ricordava lui. Scosse la testa per togliersi dalla testa quel pensiero.

"Mi farebbe davvero piacere. Ci vediamo da Nando's? Sai mi hanno detto che ci dovrebbe essere una band famosa.."

A quelle parole Harley ebbe un brivido.

"Dici gli.. One.. One Direction?"

"Ecco si proprio loro."

"perfetto davvero perfetto. Va bene ci vediamo lì alle quattro ciao!"

Rispose euforicamente Har. Forse li avrebbe incontrati. Molto probabilmente li avrebbe incontrati. Era troppo agitata. Continuava a correre di qua e di là per la casa.

Chiamò Celine e le raccontò tutto e insieme sclerarono per almeno dieci minuti.

'ok Harley calmati adesso vai a prepararti.' si impose dopo una bella mezz'ora.

Si preparò con calma cercando di pensare a Andrew e non ai suoi idoli.

Alle quattro meno un quarto decise di incamminarsi a piedi da Nando's. Non era molto distante e doveva ancora chiarire il fatto che probabilmente li avrebbe incontrati.

Arrivò al locale alle quattro in punto e il ragazzo era già lì, probabilmente molto nervoso visto che continuava a mangiarsi le unghie.

Entrò e si avvicinò a lui. Si salutarono con un bacio sulla guancia.

Non vedendo nessuno si domandò se non fosse uno scherzo il fatto che gli One Direction sarebbero andati lì quello stesso pomeriggio.

"Ma quella band famosa che mi hai detto?" domandò curiosa e evidentemente agitata.

"Dovrebbero arrivare a momenti, non hanno dato un orario." Rispose sorridendo il ragazzo davanti a lei.

Iniziarono a parlare del più e del meno, come avevano fatto alla festa, e facendo anche qualche battuta. Dopo dieci minuti sembrva che si conoscessero da una vita e tutti e due erano a proprio agio con l'altro.

A un certo punto arrivò il cameriere e presero solo delle patatine per sgranocchiare qualcosa.

Il tempo passava e Harley era impaziente di vedere i suoi idoli che non si erano ancora fatti vedere da nessuna parte.

Finite le patatine Andrew prese la mano di Harley tra le sue.

"Sto davvero bene con te." le disse dolcemente.

"Anche io sto molto bene con te." rispose sinceramente lei. Perchè era vero stava molto bene con lui.

Lo vide avvicinarsi, probabilmente voleva quel bacio che non aveva avuto qualche sera prima.

Si avvicinava sempre di più.

Erano naso a naso e Harley chiuse gli occhi.

Apeena li chiuse sentì aprire la porta del locale e alzarsi tantissime urla.

Capì che erano arrivati. Erano lì.

Si girò di scatto dimenticandosi totalmente del ragazzo rimasto a metà e anche abbastanza sorpreso.

Si alzò e cercò di vederli in mezzo a tutte quelle ragazzine ma non riusciva.

 

 

POV. ZAYN

Era bellisimo tornare nel proprio paese e avere un'accoglienza del genere da tutte queste ragazze.

Appena entrati da Nando's un gruppo di ragazze si fiondarono urlanti intorno a noi chiedendoci foto e autografi. Avevo un sorriso a trentadue denti.

Distrattamente vidi una ragazza bellissima che mi colpì subito ma fu per un attimo perchè era dietro a tutte le fans.

"Hei amico tutto bene? Hai una faccia.." mi domandò Harry.

"Si si tutto bene.." gli risposi sorridendo.

La ricercai con lo sguardo e la vidi uscire con un altro ragazzo. Ero sicuro che l'avrei riincontrata.

 

POV. HARLEY

Li avevo visti.

Certo per pochi secondi. Con mille ragazzine urlanti davanti. Magari anche di schiena. Ma li avevo visti.

Avevo notato Zayn guardarmi ma forse era solo stata una mia impressione o addirittura solo immaginazione.

Dopo un paio di minuti chiesi a Andrew di andare. Mi stava venendo mal di testa lì dentro. E poi avevo realizzato il mio sogno. Ero davvero felice.

Anche se sapevo, o almeno speravo, che li avrei riincontrati.

 

 

 

 

Buiaaaaaaaah!!

Allora cicce belle (?) come ve la passate? Spero bene.

Che ne pensate del capitolo?

Io lo trovo orribile cwc non ha nessun senso!

Poi in teoria non dovevano ancora incontrarsi ma una mia amica continuava a chiedermelo allora li ho fatti almeno incontrare lol (si anna sto parlando di te ahah)

In questo capitolo doveva succedere tutt'altra cosa, che accadrà sicuramente nel prossimo perchè deve accadere e.e

volevo farvi una domanda.. come ve la immaginate questa Harley? E questo Andrew?

Ve gustano?

Forse ho fatto un pò di domande.. che ne dite? Ahah ok la smetto.. la smetto? Bo sto sclerando.

Direi che questo 'buiah' è anche fin troppo lungo quindi mi dileguo.

Un bacio nialls_jump

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Capitolo 7
*** Capitolo sette. ***


Capitolo sette.

 

Usciti da Nando's andammo in un parco lì vicino per prendere un pò d'aria.

"ti piace quella band eh?"

"si nota?" chiese timidamente Harley tirandosi indietro i capelli.

"appena sono entrati gli sei saltata praticamente addosso!"

Scoppiarono a ridere tutti e due. Harley pensava di essersi fatta una grande figuraccia mentre Andrew la rassicurò mettendole un braccio sulle spalle e attirandola a se per abbracciarla.

Lei pensò che un ragazzo così non l'avrebbe trovato da nessuna parte. Lo sentiva vicino, ma non sapeva se sarebbero stati davvero insieme. Insomma si conoscevano da poco ed erano già legatissimi, ed era un buon segno, ma non credeva che sarebbe diventati più di amici.

Passeggiarono per un pò scherzando e parlando ognuno della propria famiglia. Anche lui non aveva una famiglia perfetta come Harley si aspettava.

I suoi si erano divisi quando lui aveva a malapena sette anni e per un paio d'anni aveva vissuto dai nonni. Quando i suoi genitori decisero chi doveva tenerlo andò ad abitare da sua madre ma, dopo la separazione e poi il divorzio, aveva cominciato a bere tutte le sere e la maggior parte si ubriacava tanto da non capire chi era.

E quindi lui si era sempre occupato di lei fino a quando, a sedici anni, decise di andarsene e venire ad abitare da un suo amico maggiorenne qui a Londra.

"è per questo che sono un ragazzo perfetto."

"perchè tu sei perfetto?" chiese Har con un sorriso malizioso.

"Si perchè tutto l'affetto che non ho ricevuto da mia madre e da mio padre lo dono alla mia ragazza.." Lei continuava a guardare il suo profilo sorridente che sorridendo a sua volta lo ascoltava.

Improvvisamente, notando che lo guardava, le prese la mano e la fece girare verso di lui cingendole i fianchi.

"quindi sono perfetto."

soffiò a pochi centrimentri dalla bocca della ragazza. Lei cinse il suo collo con le sue braccia.

"Anche modesto vedo." sorrisero tutti e due mentre si avvicinavano sempre di più quando il cellulare di Harley squillò.

Si allontanò maledicendo mentalmente chi la stesse chiamando in quel momento così perfetto. "scusami devo rispondere.."

"certo non ti preoccupare." rispose con un sorriso evidentemente scocciato. Senza guardare il nome sul display rispose.

"pronto?"

Appenà pronunciò quella parole le venne in mente che poteva essere Jacob e le venne un'ansia incredibile.

"Har sono Phil devi correre a casa è un'emergenza!"

Tirò un sospiro di sollievo quando riconobbe la voce di suo fratello e non fece caso a ciò che aveva detto.

Quando collegò le sue parole divenne preoccupata. Suo fratello però aveva già chiuso la chiamata prima che lei potesse fare domande.

"Scusami Andrew era mio fratello ha detto che è urgente devo andare."

"vuoi che ti accompagni?"

"no tranquillo è qui vicino vado da sola" e gli stampò un bacio sulla guancia cominciandò a camminare velocemente verso casa.

Andrew rimase lì per la seconda volta a vederla andare velocemente via senza avere il coraggio di inseguirla e darle quel maledetto bacio che aspettava già da tempo.

Mentre si avviava verso casa Haley iniziò a immaginarsi le cose peggiori che potessero essere successe a suo fratello o alla casa o a Celine.

Aveva un'ansia incredibile. Per un momento credette anche che fosse andato Jacob a casa sua e ebbe un ripensamento a voler sapere cosa fosse.

Appena arrivò tirò fuori le chiavi velocemente dalla borsa, le infilò nella serratura, le girò per aprire la porta di botto e preparandosi al peggio.

Quando aprì vide tutto normale, anzi più in ordine del solito.

Sentì dei rumori dalla cucina e iniziò a chiamare Phil. Visto che non rispondeva e continuava a sentire quei rumori si avvicinò alla cucina prendendo come arma un ombrello.

Trovò suo fratello con il cappello da cuoco, il grembiule pieno di farina, le cuffie alle orecchie e intento a preparare qualcosa ballando a ritmo di quello che ascoltava. Ballando si fa per dire.

Scoppiò a ridere cadendo a terra, facendo tanto rumore che Phil la sentì e si avvicinò a lei preoccupato.

"Hei stai bene?" l'altra non riusciva a smettere di ridere per quello che aveva visto.

Quando si calmò lo fissò con uno sguardo omicida e si alzò di scatto mentre il fratello si allontanava lentamente alzando le mani in segno di innocenza.

"tu mi hai detto che c'era un'emergenza, mi hai fatto correre qui, lasciare lì Andrew come un coglione, facendomi saltare alle peggiori conclusioni e poi ti trovo qui sotto forma di nonna pina ballerina?!"

"chi è Andrew?" chiese con un sorriso malizioso. Ma si accorse subito di aver sbagliato domanda perchè vide la sorella che alzava l'ombrello pericolosamente.

"ok ok calmati.." altra cosa sbagliata. Ormai era contro il muro così di getto parlò.

"stanno arrivando mamma e papà!"

A quelle parole Har sembrò indifferente.

"e allora?"

"vedi neanche tu te lo ricordi non sono l'unico perchè mamma al telef.." cominciò a parlare a raffica.

"Phil finisci la frase se non vuoi che quest'ombrello ti finisca tu sai dove." lo interruppe Harley.

"da quando sei così volgare?" vedendo che si avvicinava velocemente continuò.

"calma calma! Oggi è il loro anniversario e sarranno qui tra mezz'ora."

"e me lo dici con questa calma?!"

"mi prendi per il culo?" chiese stupito il fratello.

"tu muoviti a prepare quello che dovrebbe essere un dolce.." disse indicando l'impasto sul tavolo.

".. mentre io vado a vedere se trovo un regalo al negozio qui davanti!"

"Sissignore muoviti però!"

Finita la frase la ragazza era già fuori.

Entrò talmente veloce che tra un pò non travolse una bambina che portava un carrello più pesante di lei. Le chiese scusa iniziando a far caso a tutte le piccole cosine che vendeva quel negozio. Vendeva davvero, e ripeto davvero, tutto.

Dopo una decina di minuti arrivò all'ultimo scaffale del locale senza trovare niente adatto per un regalo di anniversario.

Avvistò una cornice per le foto molto bella con scritto 'true love' e con un cuore. Sarebbe stata perfetta e poi si ricordò di una foto che teneva nel suo cassetto del loro matrimonio.

Sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla.

"ciao." non si era girata perchè non aveva tempo di pensarci ma quella voce era familiare e si girò.

Si portò una mano davanti alla bocca quando lo riconobbe e quasi non scoppiò a piangere.

"tu.. tu se.. sei Zayn Malik.. dei One.. One Direction!" disse più a se stessa che a lui.

Lui sorrise.

"Si sono io. Ti ho vista da Nando's oggi e volevo sapere come ti chiami ma sei andata via troppo velocemente. Quindi.. qual'è il tuo nome?"

Stava per svenire. Il suo idolo, o meglio, il ragazzo di cui era innamorata era lì davanti a lei e voleva sapere il suo nome. Ma doveva andare tra meno di venti minuti i suoi sarebbero stati lì.

"Mi chiamo Harley." sorrise a sua volta.

"Scusami ma ho un'emergenza devo scappare davvero mi dispiace!" disse correndo verso la cassa.

"no aspetta! Dammi almeno il tuo numero!" le chiese lui ma, visto che non si girò, pensò non l'avesse nemmeno sentito.

Pagata la cornice si fiondò a casa felice per aver incontrato di nuovo Zayn e perchè era interessato a lei ma triste perchè l'aveva lasciato lì come Andrew.

Trovata la foto nel suo cassetto la mise nella cornice e scese le scale dirigendondosi verso la cucina per vedere come procedeva il lavoro di Phil in modalità cuoco.

 

 

 

 

Buiaaaaaah!

Buoncciorno bellezze e buona vigiliaaaaaaaaaa! :D

Parlando del capitolo vi piace?

Io ho adorato srivere la parte dove Harley torna a casa e trova Phil alias nonna pina AHAHAHAH *non ride nessuno* dai era esilarante *mi guardate male* ok non lo era sorratemi :c

Visto? Visto? È tornato Zayn yaaaaa!

In teoria non doveva succedere ma ero troppo incazzata con Chloe (malikshat ne sa qualcosa lol) e volevo che riapparisse qui.

Povero il mio Andrew rimasto di nuovo lì come un deficente .-.

Vi prego ditemi cosa ne pensate e ancora auguri e auguri di buon natalle e tante cosse belle c:

un bacio nialls_jump 

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Capitolo 8
*** Capitolo otto. ***


Capitolo otto.

 

POV. HARLEY

L'avevo visto. Di nuovo.

E si era interessato a me. Cavolo non ci potevo ancora credere.

Ma porca puttana proprio in quel momento dovevano venire mamma e papà? Si dimenticavano di noi sempre non potevano dimenticarsene anche quel giorno?

L'avevo lasciato lì come un palo.. be lui è più sexy di un palo.

Lo riincontrerò, ne ero più convinta di prima. Più convinta che mai.

 

 

 

 

Stava mettendo il fiocco al regalo e Phil stava finendo di apparecchiare la tavola per la torta quando suonarono al campanello.

I due fratelli si guardarono un pò impauriti e all'unisono sussurarono un lieve 'eccoli'. Harley andò ad aprire mentre il fratello si toglieva il grembiule che aveva ancora addosso.

"mamma, papà auguri!" disse cercando di fare un sorriso il più possibile vero.

"oh figliola ero sicura che non te lo saresti dimenticata!" rispose la madre baciandole entrambe le guance.

"al contrario di qualcun'altro!" continuò suo padre alzando la voce in modo da farsi sentire da Phil.

In quel momento fece il suo ingresso nel soggiorno.

"e chi è che si sarebbe dimenticato?"

"ciao Phil." risposero in coro i loro genitori.

 

 

 

 

"ed ecco perchè poi siamo finiti in Spagna!" e iniziarono a ridere.

Tutte le volte che venivano a trovarli, ed erano davvero poche, parlavano solo dei loro meravigliosi viaggi ovviamente proibiti ai due figli perchè dovevano finire di studiare.

Parlavano solo dei loro viaggi perchè non avevano niente da dirsi, ormai si consideravano lontani parenti che almeno una volta all'anno bisogna andare a trovare.

Anche se erano stati una famiglia unita.

Quando Harley cominciò le superiori, e Phil era al terzo anno, morì una lontana prozia di sua madre che era molto, e sottolineo molto, ricca che lasciò tutta la sua eredità, o comunque gran parte, a lei e a suo padre dato che era l'unica nipote.

In quel periodo iniziarono i viaggi prima di poche settimane poi, man mano che i figli crescevano, li allungavano sempre di più fino ad arrivare a viaggi anche di sei sette mesi.

Ma prima dei viaggi erano quasi una famiglia modello, si raccontavano tutto tra di loro.

Phil e Harley speravano sempre che li portassero ogni tanto con loro ma non c'era verso di convincerli.

"ragazzi, si è fatto tardi.. ormai sono già tre ore che siamo qui.." disse Kristen, la madre, dopo la storia del Cile.

"e la torta era deliziosa, davvero bravo Phil!" continuò Mat, il padre.

"aspettate c'è ancora questo." rispose invece Harley tirando fuori il regalo da dietro la schiena e sorridendo.

"oh ragazzi non dovevate!" ma si vedeva chiaramente che erano curiosi di sapere che cos'era.

Quando videro il regalo Harley notò un pò di delusione negli occhi di tutti e due ma si sforzavano lo stesso di sorridere.

"che c'è? Non vi piace?"

"no che dici? È belissimo!"

Dopo i ringraziamenti e i saluti i genitori finalmente se ne andarono.

Avevano detto che sarebbero ripartiti l'indomani e sarebbero tornati per Natale più o meno.

Le tremò la gamba, segno che l'era arrivato un messaggio.

 

'amica che probabilmente ha realizzato sia il mio

che il suo sogno ho bisogno di parlarti.

Ci vediamo al solito posto tra mezz'oretta.

Un bacio.'

 

Era Celine. Probabilmente voleva solo sapere com'era andata l'uscita e se li avesse incontrati davvero.

Accese la televisione per distrarsi un pò prima di andare a trovare Cel.

Dopo una ventina di minuti si incamminò, sempre a piedi, verso il bar dove si incontravano sempre.

Mentre camminava pensava a Zayn. A come potesse essersi accorto di lei tra tutta quella gente, a che coincidenza, e che fortuna, essersi ritrovati in quel negozio. Avrebbe voluto potersi fermare e parlare con lui. O almeno dargli il suo numero.

Arrivata al bar notò la sua amica già seduta ad aspettarla, le sembrava molto agitata.

"oh sei arrivata finalmente!" le disse lei stringendola in un abbraccio fin troppo forte confermando l'ipotesi dell'agitazione.

"allora? Com'è andata con Andrew?" chiese maliziosa appena si sedettero.

"bene.."

"e..?" intuendo che ci fosse qualcosa sotto, o sperandolo.

"e niente."

"come niente?" chiese sconvolta. "non ti ha baciata?"

"ci ha provato.. ma mi ha chiamata Phil dicendomi che era urgente e l'ho lasciato di nuovo lì da solo, in mezzo al parco." Celine scoppiò in una fragorosa risata rendendo Harley rossa in viso.

Le raccontò tutta la faccenda. Dall'incontro con i One Direction, suscitando profonda invidia dall'amica, al Phil nei panni di nonna pina, alla corsa per il regalo, al secondo incontro con Zayn, altra invidia da parte di Celine, finendo con i genitori.

"e invece tu cosa dovevi dirmi?"

"be ecco.."

"no aspetta.." disse Harley interropendola.

"Mi è arrivato un messaggio."

 

'Ciao sono Andrew.

Riuscirai una volta a non scappare?

Volevo dirti solo che sono stato benissimo con te e vorrei

ripassare un pomerriggio così, spero anche tu.

Un bacio.'

 

"allora? Di chi è?" ciese curiosa Celine.

"è di Andrew." risposi sorridendo facendole vedere il messaggio.

"no ma che dolce che è!" rispose dopo averlo letto riporgendomi il telefono.

"si è vero." sorridendo allo schermo del suo cellulare.

"Ma tornando a noi.. cosa dovevi dirmi?"

"allora.. non è facile.." iniziò tentennando lei e rabbuiandosi.

"così mi preoccupi." disse curiosa Harley.

"te lo dirò tutto di botto.." si disse più a lei che all' amica di fronte. Prese un bel respiro.

"domani parto per l'italia."

"che bello! Perchè eri così triste! E quando torni?" chiese entusiasta.

"a settembre."

 

 

 

 

buiaaaaaaah!!

 

merry crismas pipoooool!!!

come state? Io bbbene c:

cosa avete ricevuto? Io ho ricevuto delle cose di brendy (scelte da me ovviamente), Dare To Dream in lingua originale asdfghjkl, la cover per l'ipod (sempre scelta da me lol) e un cellurare nuovo asdfghjklasdfghjk :D

il mio credo andrà in un museo da quanto era vecchio .-.

ma passiamo al capitolo eh?

Non mi entusiasma granchè ma è un pò di passaggio.. e la notizia finale? BUM!

Nel prossimo succederà qualcosa di più bommerrimo vediamo se qualcuno lo scoprirà #recensendo

eeee bo basta credo.

aaah visto come ho postato in fretta? Dei sono stata bbrava c:

anyway credo farò anche il nono prima della fine dell'anno *sente i 'nooo' provenienti dal pubblico* scusate :c

mi dileguo va.

Un bacio nialls_jump

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Capitolo 9
*** Capitolo nove. ***


Capitolo nove.

 

Harley rimase scioccata a quelle parole.
"a settembre?! Quindi per tutta l'estate?"
"si... Tutta l'estate lontane.."
Harley si alzò di scatto e andò ad abbracciarla forte. Di solito stavano lontane per tre settimane massimo un mese e resistevano a fatica. Invece quest'anno sarebbero state divise per tre mesi. Si deprimevano entrambe all'idea.
"mi dispiace." disse Celine dopo aver sciolto l'abbraccio.
"ma di cosa? Non è colpa tua." rispose dandole un bacio sulla guancia e una pacca sulla schiena accarezzandola.
Rimasero ancora lì per un po' a parlare senza accennare più alla partenza. Poi decisero di andare a farsi una passeggiata per sfruttare tutto l'ultimo pomeriggio che avevano per stare insieme prima di tornare a scuola probabilmente.
"ma tu non dovevi trovarti un lavoro?" chiese Celine sorseggiando il suo frappè alla frutta. Harley si ricordò improvvisamente di quello che le avevano detto i suoi genitori un paio di mesi prima.
"cavolo hai ragione! Non ho cercato niente!" e Celine scoppiò a ridere.
"ma cosa ridi?! Se il prossimo anno non vengo a scuola è colpa tua." iniziando a ridere insieme all'amica.
"e perché sarebbe colpa mia?" chiese Cel incrociando le braccia a petto quasi offesa ma divertita.
"perché sei tu che mi hai detto che sarebbero venuti qui i ragazzi e quindi mi hai mandato il tilt." rispose sicura di se l'amica sempre divertita. Risero insieme.
"ma tranquilla ti perdono. Andrò oggi a vedere se trovo qualcosa." disse mettendole un braccio sulle spalle dell'amica.
"brava che così l'anno prossimo ci rivediamo e sarà l'ultimo anno ciccia." si guardarono un po' malinconiche. Erano già passati quattro anni di liceo e sette anni che si conoscevano.
"mi sa che è tardi. Devo ancora preparare le valigie per domani.."
"vengo ad aiutarti?"
"no tranquilla.. Anzi dobbiamo salutarci oggi perché domani partiamo alle sette."
"allora ciao bella." disse Harley buttando le braccia al collo dell'amica. Le scappò una piccola lacrima e così anche a Celine che la strinse forte a se.
"ti voglio bene." le rispose sussurrandoglielo all'orecchio.
"anche io migliore amica."




Dopo aver salutato Celine per almeno venti minuti tornò a casa per prepararsi per andare a cercare un lavoretto estivo senza sembrare una scappata di casa come sembrava adesso. Indossò dei jeans, una camicetta bianca e delle convers, non era proprio elegante ma era presentabile. Prese la borsa e uscì prendendo il pullman davanti casa diretta in centro Londra.
Dopo aver girato un po' in centro senza trovare niente, vide un cartello con scritto 'cercasi personale' appeso a una libreria piccola ma molto carina così decise di entrare e chiedere.
"buonasera mi chiamo Harley e vorrei avere informazioni per il lavoro." si rivolse sorridente a una signora dietro il bancone.
"certo non mi serve fare test per assumere tanto non è difficile vendere libri. Ti faccio due giorni di prova e se li superi sei presa. Se resisti lavorerai dal lunedì al giovedì, dalle otto all'una. Vieni per la prova domani." era una signora sui cinquant'anni, una bella signora. Sembrava un po' scorbutica ma era sveglia e attiva e le piaceva.
"forse non hai sentito? Forza ho altro da fare. A domani. Alle dieci in punto non tardare."
"oh certo non si preoccupi a domani." e uscì sorridendo felice di aver trovato un lavoro così velocemente.

Dopo un paio di metri si girò ancora incredula di aver trovato un posto così facilmente e così in centro. Ma quando guardò la porta della libreria rimase scioccata. Vide Jacob entrare. Nella libreria.
Che ci faceva lui lì? Forse anche lui stava cercando lavoro e aveva visto il cartello. Senza pensarci due volte corse sul pullman arrivato in quel momento per non farsi vedere da lui.
Quando fu sul pullman si mise a ridere. Forse per il nervoso. Si sentiva una bambina a scappare da lui ma non ne poteva fare a meno. Era come una maledizione. Aveva passato gli ultimi due anni a dimenticarlo e lui continuava a mandarle messaggi che la mandavano ancora più in confusione.
Arrivata a casa decise di farsi una doccia calda per dimenticarsi quell'inaspettato incontro e anche la brutta notizia della partenza. Si erano promesse però che si sarebbero chiamate almeno una volta alla settimana.
Dopo la doccia si mise un asciugamano addosso e si guardò allo specchio. Non si era mai trovata bella anche perché l'avevano sempre paragonata a Celine, bionda con gli occhi azzurri. Lei era sempre stata un po' in disparte. Anche con i ragazzi Cel era più aperta sapeva parlare e farsi vedere mentre Harley veniva sempre un po' considerata 'l'amica di Celine' non Harley. In quel momento invece si trovava bella. Con le lentiggini che a causa del sole erano più evidenti. Con gli occhi verdi acceso che risaltavano grazie alle macchiette e con i capelli bagnati lunghi castani, che avrebbe sempre voluto rossi.
Certo adorava la sua migliore amica ma in quel momento credette che fosse un bene che lei andasse via, così aveva la possibilità di far vedere chi era davvero.
Le venne subito in mente Zayn che avrebbe tanto voluto rivedere. E rivedere, rivedere, rivedere. Poi Jacob che invece non avrebbe voluto rivedere più. In fine le venne in mente Andrew e si sentì tremendamente in colpa, non gli aveva neanche risposto al messaggio.

Decise di rispondergli subito.


'si anche io sono stata bene.
Non vedo l'ora di riuscire.

Un baci Harley.'


Sorrise inviandoglielo e andò in camera a vestirsi. Decise di mangiare a casa anche perché Phil era già a una festa e pensava non sarebbe tornato a casa.
Accese il computer era un bel po' che non lo usava.
Dopo una decina di minuti sentì suonare il campanello. Pensò che fosse Phil avendo dimenticato le chiavi e sorrise al pensiero.
"Phil non puoi dim.." si bloccò scoprendo chi in realtà aveva suonato.
"ciao." disse lui sorridendole.
"che vuoi? Chi ti ha detto che potevi venire qui?" rispose acida e arrabbiata.
"dovevo parlarti e non mi rispondevi.. E poi volevo vederti."
Era Jacob. Si era permesso di presentarsi a casa sua. Era abbastanza sconvolta.
"non ti da il permesso di venire."
"ti prego fammi parlare."
"entra."
Lui non se lo fece ripetere due volte, entrò e si sedette sul divano facendole segno di sedersi di fianco a lui. Ma lei si sedette sulla poltrona un po' più distante da lui, non voleva farsi ingannare.
"allora.. Be da cosa comincio?"
"basta che vai al dunque non è giornata." rispose, anche se la domanda non era rivolta a lei, in modo freddo e distaccato.
"Harley mi manchi, non riesco a dimenticarti. Si lo so sono passati due anni ma io credo di amarti. Da quando è successo non smetto di pensarti."
"e sei venuto fin qui per dirmi questo? Direi che hai sprecato tempo."
"ti prego dammi un'altra possibilità. Almeno come amico.. Mi basterebbe averti accanto."
Mentre lui parlava le venne in mente il giorno che scoprì tutto e le vennero le lacrime ma si promise di non piangere davanti a lui.

 

 

 

BUIAAAAH!!!

 

Eccomi con un altro capitolosssss!!

Grazie al telefono nuovo riesco a scrivere più velocemente quindi FORSE e ripeto FORSE riesco ad aggirnare anche il capitolo dieci prima del duemilaetredici, yaa!

Ho adorato scrivere la parte dove Harley si guarda allo specchio davvero *-*

mi sentivo tanto me cwc

e a voi è piaciuto? Vi prego ditemi cosa ne pensate c:

e l'arrivo di Jacob? Asdfghjkl

e bo non so più che dire :)

un bacio nialls_jump

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Capitolo 10
*** Capitolo dieci. ***


Capitolo dieci.

 

'stava camminando per il viale di casa sua dopo una notte passata insieme. E che notte.

Per la prima volta avevano fatto l'amore dopo quasi cinque mesi che erano fidanzati e Harley si sentiva al settimo cielo.
Aveva passato una serata fantastica, dolce e passionale. Romantica e sexy. Adrenalinica e divertente.
Arrivò a casa con il pullman che si fermava all'angolo vicino alla casa di Jacob accompagnata da lui ovviamente.
Continuava a ripeterle che era stato bellissimo, una delle notti più belle e continuava a ripeterle che era speciale.
Lei si sentiva davvero così, tutte le volte che la guardava, la prendeva per mano, la baciava lei si sentiva le farfalle nello stomaco che, altro che volare, quelle scombussolavano completamente tutto.
Arrivò a casa sognante e passò con la testa tra le nuvole tutto il pomeriggio. Si era fatta un bagno e pensava a lui. Aveva iniziato a guardare un film romantico che le ricordava tanto Jacob.

Era totalmente, completamente, inevitabilmente innamorata di lui.
Ed era convinta che anche lui lo fosse.
Quella sera, sotto consiglio di Phil, che voleva solo togliersela dalle palle visto che continuava a parlare solo di Jacob, decise di fargli una sorpresa andando da lui e invitandolo a un pique-nique a base di pizza.
Preparò tutto con cura e anche a scegliere il posto ci mise quasi mezz'ora.
Era così elettrizzata e così bella. Si perché ci mise quasi due ore a scegliere il look. Non troppo in tiro ma neanche da scappata di casa. Poi trovò l'abbinamento giusto.
Arrivata davanti a casa sua però sentì delle risate e pensò che ci fossero ospiti, non voleva disturbare. Così si affacciò alla finestra per vedere chi fosse.
Non l'avesse fatto.
Vide una ragazza completamente avvinghiata a lui. Era seduta sopra di lui e se lo baciava con una foga mai vista. Solo che lui non si tirava indietro e le palpava il sedere senza pudore.
Sentì, prima della tristezza e le lacrime, montare la rabbia dentro di se in un modo troppo veloce e senza pensare buttò a terra il cestino e suonò il campanello. Si alzò lei di malavoglia e venne ad aprire.
Appena aperto la guardò con disprezzo e Harley notò nel suo sguardo un senso di superiorità. Le chiese chi fosse ma lei non ci fece caso e si rivolse subito all'amico sul divano che era diventato tutto rosso probabilmente per la situazione. Iniziò a urlargli contro tutti gli insulti che le venivano in mente accennando anche alla sera prima e al loro fidanzamento durato cinque mesi.
La ragazza, che intanto aveva assistito a tutta la scena alla parola fidanzamento si svegliò. Si girò verso Jacob e gli chiese se la stesse tradendo con quella ragazzina, indicando Harley. Disse anche che ormai era quasi un'anno che stavano insieme ed era sconvolta che lui l'avesse tradita.
Con grande sorpresa di Har lui si alzò di scatto e andò vicino a Jessica, così si chiamava, pregandola di crederlo e continuando a ripetere che la conosceva a malapena. Era solo la sorella di un compagno di classe di suo fratello, il che era vero ma loro erano fidanzati davvero.
Quando si rese conto che lui stava tradendo l'altra con lei non disse una parola. Lo guardò dritto negli occhi cercando di intimorirlo, e a quanto pare ci riuscì perché notò un po' di paura, e chiuse la porta incamminandosi verso la fermata ripensando a ciò che era successo e lasciando spazio alle lacrime di scendere come la frequente pioggia di Londra.'


"tu non ti rendi conto di quanto io ci abbia sofferto. Io ero innamorata di te seriamente. Vederti con.. Jessica mi ha fatto sentire un dolore al petto.

C'è stato un periodo in cui pensavo fosse anche colpa mia, che non fossi riuscita a farmi amare abbastanza da lasciare lei. Ma poi ho capito che invece io ero stata fin troppo per te. Io sono fin troppo per te.
Sei tu che hai sempre sbagliato e io, anche se forse riuscirò a perdonarti, non lo dimenticherò. Non avrai una seconda possibilità. Ma non voglio tagliarti fuori dalla mia vita.
Potremo essere amici ma ricordati che non ci sarà niente di più."

"va bene ho capito.. Non insisterò ma cambierai idea." sembrava anche sicuro di se in questa risposta. Ma non aveva capito che lei lo detestava?
"non cambierò idea. Ora puoi andartene."
Me ne vado se è quello che vuoi. Ciao Har." disse lui alzandosi dal divano. Anche Harley si alzò per accompagnarlo.
"ciao." rispose fredda e guardandolo dritto negli occhi per intimorirlo come quella sera. Jacob se ne accorse, le sorrise dandole un bacio sulla guancia e uscì.
Non ci poteva credere, lui veniva a casa sua e pretendeva che lo perdonasse dopo due anni che, a parte stupidi messaggini più o meno ogni due mesi, non la vedeva. Decise di non pensarci più e ordinare quella maledetta pizza per cenare.
Quando la pizza arrivò pagò e si sedette sul divano per mangiarla, prese una birra dal frigo e un bel film. Quella sera non avrebbe fatto altro che giusto quel programmino già preparato.

 

 

 

 

Buiaaaaaaaah!

 

Comoooo estas bellezze? Io sto bene grazie .-.

ve gusta il capitolossss? A me un casino.

Ho veramente adorato scriverlo soprattutto il flash-back *-*

è stato bellissimo.

Spero piaccia anche a voi e fatemi sapere che ne pensate.

È un vero stronzo sto Jacob eh? Pensate che ho preso spunto da un ragazzo che conosco realmente.. *no comment *

eeeee bo se vado avanti così a scrivere puo anche darsi che aggiorni ancora l'11 prima di capodanno, jaa.

-piccola anticipation.............. TORNA ZAYN, YEEEEEE!

Bene direi che ho detto tutto c:

un bacccio nialls_jump

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Capitolo 11
*** Capitolo undici. ***


Capitolo undici.

 

Mercoledì, quattro giorni dopo.


I giorni di prova erano andati bene ed era stata presa. Ovviamente con tutto il culo che aveva avuto in quei giorni fu assunto anche Jacob solo che faceva dalle otto alle due dal venerdì alla domenica.
Ogni tanto si vedevano e lui la invitava a prendere qualcosa. Lei era obbligata ad accettare, doveva seguire quello che gli aveva detto giorni prima.
Con sua grande sorpresa però era diverso.. Forse perché ci provava ancora con lei.
Ma era proprio cambiato da come se lo ricordava. Era meno possessivo e più dolce. Più affidabile e probabilmente aveva capito che non aveva possibilità.
Celine non aveva ancora chiamato.

Subito Harley saltò alle peggiori conclusioni come l'avesse rimpiazzata o le fosse successo qualcosa di grave. Ma il giorno prima, come se sapesse cosa stesse pensando, Cel le aveva mandato un messaggio che diceva che l'avrebbe chiamata appena le avessero fatto la ricarica, ovviamente aveva finito i soldi.
Andrew continuava a cercarla ma non riuscivano a vedersi. Anche lui aveva trovato un lavoretto e se non lavorava lei lavorava lui e viceversa.
Invece Zayn non l'aveva più visto il che le dispiaceva veramente tanto.
Stava prendendo il pullman per andare al lavoro quando le arrivò un messaggio di Astrid, la signora della libreria, che diceva che non poteva venire per assisterla. Fin'ora aveva lavorato solo con lei perché non era pronta quindi era davvero agitata per questa cosa.
Arrivata davanti alla libreria prese le chiavi e aprì come faceva sempre da quando lavorava. Entrò e si sentì come a casa.
Harley adorava leggere e quello le sembrava un posto magico, pieno di libri e di storie intriganti. Le sarebbe piaciuto lavorare seriamente in un posto così.
Quel giorno non c'era tanta gente al negozio quindi ogni tanto si leggeva qualche pagina del suo libro.
Ad un tratto sentì il campanello che l'avvertiva che era entrato qualcuno, intanto lei stava leggendo. Alzò lo sguardo per curiosità del cliente che sembrava abbastanza sicuro di ciò che cercasse.
Era un ragazzo sicuramente di qualche anno in più di lei ma era strano, le dava un aria familiare. Solo che era tutto imbaccuccato. Aveva una sciarpona che lo copriva quasi fino al naso, gli occhiali da sole e il cappuccio tirato su. Eppure fuori non faceva freddo e non c'era neanche un gran sole.
Sembrava non essersi accorto di lei fin quando non gli si avvicinò.
"ti serve aiuto?" chiese cortesemente con un sorriso Harley una volta avvicinatasi al ragazzo.
"no ho già trovato dovrei solo.. Oh." rispose girandosi verso di lei e meravigliandosi. Sembrava che anche lui l'avesse riconosciuta.
"che c'è?" chiese curiosa riferendosi all'esclamazione finale.
"no niente.. Sei così bella."
Harley arrossì e abbassò lo sguardo pinzandosi i capelli dietro alle orecchie.
"be io prenderei solo questo..."
"si certo." disse avvicinandosi alla cassa seguita da lui. Anche la sua voce era familiare.
"... E magari potrei darti il mio numero." aggiunse il misterioso.
"magari ti do il mio. È difficile che io ti chiami." rispose sorridendogli e guardandolo in segno di sfida.
"ci sto."
"bene sono quindici dollari e se mi dai il tuo telefono di segno il mio numero."
"ecco e.. Come ti chiami?"
"Harley, mi chiamo Harley."

"bene. Ciao Harley."

In quel saluto le venne in mente che potesse essere Zayn, ma pensò che fosse solo il fatto che avrebbe tanto voluto rivederlo.
La mattinata passò velocemente con pochi clienti e il lavoro non sembrò neanche così difficile, a parte qualche libro caduto niente di diverso dall'avere accanto Astrid.
Le vibrò il telefono segno che qualcuno la stava chiamando. Lesse il nome sul display. Era Andrew.
"buongiorno signor Andrew." rispose sorridendo sapendo anche che ovviamente lui non poteva vederla.
"buongiorno signorina Harley. L'ho contattata per il semplice fatto che la volevo informare che oggi finisco prima quindi sono libero."
"prima cosa basta parlare così che mi sembri troppo serio. Seconda cosa anche la signorina Harley è libera." lo sentì ridere e la rese allegra.
"mi vuoi dire che possiamo vederci finalmente?"
"esattamente."
"oh grande. Alle tre sono da te."
"va bene. A dopo."
"a dopo bellissima."

Era già la seconda che la chiamavano bella. Ciò la rendeva felice anche perché di solito era Celine ad essere chiamata così.
Era l'una meno un quarto ma era già più di mezz'ora che non entrava nessuno così decise di chiudere lo stesso il locale per andare a preparare il pranzo visto che Phil aveva la febbre e gli doveva fare da mamma.
"Phil sono a casa!" urlò dopo aver aperto la porta.
"ma che ti urli? Ho mal di testa! Sto male razza di orsetta urlatrice!" rispose sempre urlando, coerenza.
"non era orsetta lavatrice?"
"è uguale."
"che vuoi da mangiare?"
"fammi una minestra vellutata ma non troppo che non sembri brodo con le carote e le zucchine, più carote però. Poi mettici la pasta piccola ma non troppo che poi non riesco a ingoiarla e mi da fastidio, ma neanche troppo grossa che ho mal di gola. La vorrei calda ma non bollente che se no mi arrostisci la lingua. Ah fammi il the caldo anche quello non bollente come l'altra volta con tanto zucchero anzi con il miele quello di acacia però non ne voglio altri. Forza non ho tutto il pomeriggio."
"che vuoi da mangiare?" rifece la domanda Harley per fargli intendere che non ci avrebbe neanche minimamente pensato.
"brodo grazie."
"meglio." disse con un sorriso e andando in cucina soddisfatta.

Dopo aver mangiato andò a prepararsi per uscire con Andrew. Era stranamente agitata insomma doveva uscire con Andrew non con Zayn.
Si preparò bene con una maglia lunga colorata e dei fusò a tre quarti. Con degli stivaletti neri per finire.
Poi andò a truccarsi. Harley non era una di quelle ragazze che si truccano sempre, non le piaceva. Infatti si mise solo un po' di fondo tinta per non sembrare un fantasma e il mascara per evidenziare ancora di più le sue ciglia lunghe.
Quando ebbe finito tornò al piano di sotto prendendo la borsa e avvisando Phil che sarebbe uscita. Appena finita la frase suonarono al citofono. Era arrivato e adesso sentiva molto di più l'agitazione.
"ciao!" disse entrando in macchina con forse troppa euforia.
"ciao." rispose con un sorriso lui.
"dove andiamo?"
"al parco."
"oh bene!" altra frase detta con troppa euforia. Probabilmente lui si era accorto che era agitata così la guardò negli occhi sorridendo e lei capì che anche lui era agitato.
Arrivarono al parco cinque minuti dopo, parcheggiarono e iniziarono a camminare. Dopo poco lui le prese la mano e Har si sciolse a quel contatto.
Iniziarono a camminare parlando un po' di come andava il lavoro, se gli piaceva, se aveva qualche momento liberi visto che non si vedevano mai. Lui le chiese di suo fratello se stava bene, di Jacob, di cui Harley decise di parlarne il meno possibile, e le chiese anche del ragazzo incontrato il libreria.
"cos'è sei geloso?"
"certo ci sono prima io." rispose sicuro subito, provocando un sorriso alla ragazza di fianco a lui.
Le aveva fatto una sensazione strana sentirglielo dire, certo non era proprio una dichiarazione ma stranamente la rese felice. Forse cominciava a provare qualcosa per lui.
Dopo aver camminato per un po' si fermarono a prendere un frullato in un bar che c'era lì vicino. Tornati al parco cercarono una panchina libera e la trovarono davanti a un laghetto.
Parlarono per un altro po', lei gli chiese se gli piaceva stare con lei o preferiva essere con qualcun altro e lui si affrettò a dire che gli piaceva tantissimo stare lì con lei. Invece lui gli fece un po' di battutine e quando lei si mise a ridere le disse che adorava la sua risata.
"senti Harley- cominciò dopo un paio di minuti di silenzio- tu lo sai che mi piaci no?" continuò tentennando.
Har annuì anche se era una domanda retorica. Ma si affrettò anche a rispondere.
"anche tu mi piaci."
Andrew sorrise e sembrò che iniziasse a tranquillizzarsi, le prese le mani tra le sue e iniziò ad avvicinarsi al suo viso.
"allora questa volta non scapperai?" domandò sorridendo.
Si avvicinò anche lei. Ormai erano naso a naso.
"no questa volta no." gli sussurrò essendo così vicini. Poi chiuse gli occhi.
Andrew sentendo quella risposta sorrise ancora e colmò quella poca distanza tra le loro labbra.

 

 

 

 

Buiaaah!

Gud mornin pelle pimpe!

Come statte?

Visto com'è lungo asdfghjkkl doveva assolutamente esserci la scna del bacio skst.

Ve gustaaa? A me mucho mucho c:

sono riuscita a finirlo prima del duemilatredici, yaaaa.

Volevo farvi una domanda.. ma che soprannome posso dare a Andrew?

Non mi viene niente cwc

e chi pensate che sia il ragazzo misterioso?

Scusate sono due domande lol

vabbue.. spero che vi sia piaciuto e che qualcuno recensisca * occhi dolci*

ah scusatemi anche se non ringrazio mai siete asdfghjjklkjgfdd siete fantastiche *-*

buooooon anno gente!!

va bene va bene me ne vado.. un bacio nialls_jump

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Capitolo 12
*** Capitolo dodici. ***


Capitolo dodici.

 

Fu un bacio timido ma dolce. Tanto dolce.
Come quei primi baci che si danno quando si crede di essere innamorati seriamente da ragazzini. Come quelli che si danno al primo amore.
Quando si staccarono si guardarono per dei minuti che sembravano secoli negli occhi. Harley iniziava a sentire di provare qualcosa di serio per lui che era oltre l'amicizia.
"finalmente." disse Andrew sorridendo e dandole un altro piccolo bacio. Anche lei gli sorrise.
Si alzarono insieme, lui le mise un braccio intorno alle spalle e lei gli diede un altro piccolo bacio.
Camminarono un altro po' ma a un certo punto Andrew le disse che doveva andare a fare una cosa importante e Harley non indagò quindi tornò a casa anche lei.
Continuava a pensare però a quel bacio atteso. Le era piaciuto tanto, anche se era convinta che non ci sarebbe stato nient'altro che amicizia tra loro si stava ricredendo. Insomma lui era perfetto.
Decise di chiamare Celine e raccontarle tutto.
Parlarono per quasi due ore di tutto e di più. Harley raccontò del bacio, di cosa aveva provato e del ragazzo misterioso incontrato quella stessa mattina, che non aveva ancora chiamato, ma non le importava. Mentre Cel le disse che l'Italia era splendida. Certo c'erano i suoi zii tanto strani ma per il resto si stava divertendo molto.
Poi le disse anche che aveva incontrato un ragazzo davvero bello e credeva fosse un colpo di fulmine. L'aveva visto una volta sola ed era disperata credendo di non rivederlo più. Glielo descrisse nei minimi dettagli come se Har potesse aiutarla nelle sue ricerche essendo a Londra e non in Italia.
Staccata la telefonata decise di mangiare e andare a dormire. Era stanca e non era una serata tanto importante da farle venire voglia di uscire, anche perché era molto confusa dopo il bacio su ciò che provava.




La mattina dopo si svegliò presto dato che la sera prima era andata a dormire prestissimo. Anche quella mattina non c'era Astrid l'aveva già avvertita.
Dopo essersi fatta una doccia e essersi preparata scese a fare colazione più tranquillamente del solito data l'ora. Mentre preparava i cupcake le arrivò un messaggio. Guardando il display lesse Andrew.


'buongiorno bellissima.

Buona giornata e se ti fischiano le orecchie tranquilla sono io che ti penso sempre.

Un bacio.'


Gli rispose subito e mise il telefono in tasca per finire la colazione.
Arrivata in libreria aprì e si mise in cassa a leggere. Non capiva perché Astrid si ostinasse a farle aprire così presto se tanto non veniva mai nessuno a quell'ora.
La mattinata passò velocissima anche perché entrarono solo tre o quattro clienti e il resto del tempo lo impiegò a mettere a posto i nuovi arrivi e a leggere.
Tornò a casa per pranzo ma appena entrò vide tanti scatoloni e delle valigie così chiese a Phil che cosa stava succedendo.
"vado a vivere da Alex. Mi ha chiesto di andare da lui perché è vicino all'università in cui andrò a settembre. Scusa sorellina."
"quindi tu te ne vai e mi lasci casa tutta per me?" chiese confusa.
"si esatto."
"oh grazie ti adoro!" rispose con ironia. Non era poi così felice che se ne andasse la spaventava l'idea di vivere da sola ma d'altra parte era anche felice di doversi occupare soltanto più di se stessa. Tanto a essere sola lo era comunque anche con suo fratello sotto lo stesso tetto.
"no ma non ti dispiacere troppo Harley tranquilla."
"stavo scherzando Philetto." disse andando ad abbracciarlo.
"sei sempre stata uno schifo nei soprannomi e questa è la prova."
Scoppiarono a ridere tutti e due.
"quando parti?"
"dopo pranzo. Viene a prendermi Alex."
"mi mancherai fratellone." in fondo era suo fratello era ovvio che le sarebbe mancato.
"anche tu."
Mangiarono insieme parlando un po' come facevano le poche volte che erano tutti e due a casa. Lui aveva ancora la febbre ma aveva deciso di partire lo stesso. Andava in America. Diceva che voleva trasferirsi adesso per cambiare aria e per ambientarsi un po' prima di cominciare la scuola.
Anche se non sembra Phil era sempre stato uno studente modello. Sempre buoni voti, quasi mai insufficienze, forse solo la condotta lasciava un po' a desiderare perché si lasciava trascinare dai suoi amici.
Dopo mangiato si salutarono con un abbraccio e un 'ci vediamo presto'. Si volevano molto bene anche se non se lo dimostravano.
Le suonò il telefono e partì la sua suoneria che adorava: last first kiss.
Mentre la canticchiava cercò il telefono che era sul mobile on salotto. Guardò per leggere il nome ma era un numero sconosciuto.
"pronto?"
"ciao Harley sono il ragazzo della libreria."
"ah si mi ricordo di te."
"meno male." sorrise a quelle parole.
"volevo chiederti se ti va di uscire oggi. Con me." lo sentiva dalla voce che era agitato, ma non aveva voglia di uscire.
"no uscire no. Ti va di venire a casa mia?"
"vai dritta al sodo eh?" disse con un tono malizioso.
"non montarti non sarà niente di che. Un film e pop corn. Un appuntamento più da amici."
"ok ci sto."
"bene l'indirizzo e.."
"no non serve so dove abiti. Ti ho vista uscire da casa tua. Un mio amico abita lì vicino."
"ah va bene alle tre e mezza da me."
"perfetto a dopo."
Era curiosa di sapere come fosse questo misterioso ragazzo per questo aveva accettato di 'uscire' con lui.
Andò a prepararsi e a mettere un po' in ordine per tutta la casa. Si mise dei fusò marroni scuro, una canottiera lunga grigia con sopra una maglia a pipistrello larga beige e sempre gli stivaletti neri.
Mentre si stava mettendo un po' di fondo tinta sentì suonare allora corse al piano di sotto per andare ad aprire.
Appena aprì mancava poco che non le prendesse un colpo. Il misterioso ragazzo quindi era..
"ma.. Sei tu.. Quindi il misterioso ragazzo sei tu?" chiese ancora incredula la ragazza.
"si sono io. Te l'avevo detto che volevo conoscerti." rispose sorridendo.
Era Zayn.
Non ci poteva credere.
"oh p-prego entra." si affettolò a dire dopo aver connesso chi fosse.
"grazie.. Bella casa."
"grazie."
"vivi qui da sola?"
"da oggi si. Si è appena trasferito mio fratello e mi ha lasciata sola." rispose con un sorriso. Era ancora agitata ma il modo di Zayn di mettersi a proprio agio la tranquillizzò.
"che facciamo?"
"io pensavo di vedere un film ma ora che so che sei tu possiamo fare quello che vuoi." dopo aver detto la frase si accorse del doppio senso e arrossì subito.
Lui sorrise capendo che non intendeva proprio quello che sembrava.
"il film andrà benissimo. Cosa volevi vedere?"
"a te la scelta. Io ero indecisa tra amici di letto e 50 volte il primo bacio."
"direi amici di letto. È più divertente." disse con tono malizioso.
"si sei davvero Malik." rispose Harley andando il cucina per prendere i pop corn che aveva preparato prima di andarsi a cambiare.
"cosa intendi con questo?" chiese lui seguendola in cucina.
"che sei malizioso. Sono una directioner so tutto di te sappilo." lo disse con un tono misto tra una sfida e una minaccia.
"non è vero io sono anche molto romantico." rispose fancendo il finto offeso.
"si si certo."
Allora lui la prese per mano per farla girare e guardarla negli occhi.
"hai degli occhi bellissimi."
Lei fece finta di essere meravigliata ma poi gli rispose.
"fare dei complimenti non vuol dire essere romantici."
"ok forse non sono proprio il classico romanticone però so come farti impazzire."
"già il fatto che tu sia qui mi fa impazzire." questa volta però voleva proprio essere maliziosa e infatti non arrossì e lui se ne accorse.
Prese i pop corn e si diresse il salotto. Prese il film e lo mise nel registratore.
Zayn, che si era seduto sul divano in tanto, continuava a guardarla.
"che hai da guardare?"
"sei così bella."
"non dire cazzate e guarda sto film va." gli rispose lei sedendosi a fianco a lui. Ormai tutta l'agitazione che aveva non la sentiva più. In fondo era il suo idolo lo conosceva come nessun'altro.
In tanto durante il film parlavano e scherzavano. Si raccontavano un po' della propria vita e della propria famiglia anche se Harley sapeva già tutto su di lui.
Dopo un paio di minuti di silenzio, più o meno a metà film, le mise un braccio sulle spalle e lei si accoccolò sul suo petto.
"hei Har?" la chiamò per attirare la sua attenzione facendole alzare la testa e guardandola negli occhi.
"che c'è?"
"tu hai detto che ti fa già impazzire il fatto che io sia qui no?"
Lei annuì piano.
"e se ti baciassi?"
Lei si irrigidì e lui se ne accorse così le sorrise accarezzandole i capelli.
"perderei la testa."
Dopo che pronunciò quella frase lui iniziò ad avvicinarsi al suo viso lentamente fino a pochi centimetri poi la ragazza non resistette e poggiò le sue labbra su quelle morbide del ragazzo che ricambiò subito il bacio.
Era diverso da quello con Andrew. Era meno timido e più sicuro. Più passionale ma dolce uguale.
Lui approfondì il bacio allora lei schiuse le labbra per permettere alle loro lingue di incontrarsi.
Harley aveva sempre sognato quel bacio e ora che era realtà era felice e stupita nello stesso momento.
Quel bacio era il più bello in assoluto. Anche più bello di quello del giorno prima e più bello del primo bacio con Jacob.
Intensificarono ancora il bacio che diventò molto più passionale e lei si sedette a cavalcioni su di lui accarezzandogli i capelli. Mentre zayn le accarezzava la schiena e la attirava sempre di più a se.
A un certo punto Harley si staccò e Zayn ci rimase quasi male.
"tu non sei Timberlake e io non sono Mila Kunis Non possiamo fare come loro."
Zayn sorrise. Quel sorriso era così bello che Har stava per sciogliersi. Quel sorriso che l'aveva sempre fatta innamorare di lui.
"be io speravo di si." rispose maliziosamente lui.
Harley gli diede un altro bacio.
"magari la prossima volta." gli sussurrò vicino all'orecchio.
Lui iniziò a baciarle il collo che era il punto debole di Harley, adorava i baci sul collo.
"guarda che ci conto."
"e il romanticismo Malik? Timberlake ha fatto tutto quel casino per farsi perdonare invece tu con un bacio fantastico, con quel sorriso splendente, quelle labbra così morbide e quegli occhi...- si era persa nei suoi occhi ma appena si risvegliò cercò di tornare seria e togliersi quella faccia da ebete che gli era venuta- credi portarmi a letto?"
"be veramente si." rispose ridendo.
"sei uno stronzo."
"ma non ti piaccio così?" disse baciandola ancora.
"è tardi. Mi sa che è meglio che tu vada." disse lei dopo essersi staccata per la seconda volta alzandosi da sopra di lui.
"sei sicura che non vuoi che resti?" chiese alzandosi e  avvicinandosi di nuovo a lei dandole un altro piccolo bacio sul collo.
"te l'ho detto avrei perso la testa per un tuo bacio. E già grazie se sono lucida adesso. Se ti lascio restare qui ti salterei addosso."
Lui scoppiò a ridere. Che bella che era la sua risata.
"allora voglio rimanere."
"no no adesso tu vai a casa Zayn. Poi domani mi richiami e mi riinviti a uscire. Così saremmo già al secondo appuntamento e miglioriamo."
"e quando sarebbe l'appuntamento in cui ti posso portare a casa mia però senza vedere un film?" chiese sempre con quell'aria maliziosa.
"al quinto almeno, come la Kunis"
"va bene ci sto. Ciao splendore." disse uscendo e baciandola per l'ultima volta.

 

 

Buuuuuuuuuuuuuiah!

 

Buonsaaaaaaaaalve!

Avete visto che lungo? Asdfghjklasdfgh

che ne pensate del colpo di scena?

Le ragazze che mi hanno scritto hano tutte indovinato chi era il ragazzo misterioso AHAHAHAHAHAH

dai era ovvio lol

come avete passato il capodanno? Spero bene sdfhj c:

ringrazio le quattro personcine belle che hanno recensito lo scorso capitolo, anche chi ha recensito i capitoli scorsi eh.

Ringrazio anche tutte le personcine che hanno messo sta roba nelle seguite, ricordate e preferite asdfhhkgphj

crazie daffero vi voglio bbbene c':

Un baccccione nialls_jump

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Capitolo 13
*** Capitolo tredici. ***


Capitolo tredici.

 

Si sentiva così spensierata. Lei aveva sempre avuto un debole per Zayn tra i ragazzi. E vederselo lì davanti alla porta di casa o poterlo abbracciare, toccare i suoi capelli, guardarlo negli occhi. Baciarlo. Stava benissimo.
Poi si ricordò di Andrew e si sentì terribilmente in colpa. Aveva baciato lui e poi subito il giorno dopo Zayn. Non le sembrava corretto. Cercò comunque di auto convincersi che non stando insieme non era scorretto.
Era troppo agitata per stare in casa quella sera. Sentiva la differenza tra Zayn e Andrew. Decise di andare a farsi una passeggiata.
Scese in strada e cominciò a girare un po' a vuoto. Si fermò in una panetteria per prendere qualcosa da mangiare e fece cena solo con quelle pizzette.
Mentre mangiava camminava lungo il Tamigi. Adorava Londra di sera, tutta illuminata.
Poi d'un tratto vide una coppia di ragazzi che si baciavano. Pensò che fossero carini. Si avvicinò senza farsi notare per scoprire se li conosceva. La ragazza era una bionda cotonata, più alta di lei e più snella di chiunque persona normale. Mentre il ragazzo le sembrava familiare. Avvicinandosi un po' si accorse che era Zayn. Si sentì un po' tradita. Insomma lui l'aveva baciata poche ore prima a casa sua e adesso baciava questa qui?
Però era anche vero che lei aveva fatto la stessa cosa con Andrew.
Decise di tornare a casa, era confusa e disorientata ma non ci stava così male visto che l'aveva fatto anche lei.
Arrivata a casa si buttò sul divano e in pochi minuti si addormentò lì, dove Zayn l'aveva baciata la prima volta quello stesso pomeriggio.
La mattina dopo si svegliò per colpa di un messaggio. Di Andrew. Le dava il buongiorno come il giorno prima e le chiedeva quando potevano uscire. Non aveva voglia di andare in giro con qualcuno, voleva stare un po' da sola quel giorno così gli disse che era occupata e che le dispiaceva. Si sarebbero visti il giorno dopo.

 

 


Casa one direction


"quindi ieri eri con due ragazze diverse?" chiese sconcertato Niall.
"esatto. Il pomeriggio con Harley e la sera, soprattutto la sera, con Elizabeth." rispose quasi fiero Zayn.
"amico solo tu puoi." gli disse ridendo Harry dandogli il cinque.
"secondo me non è corretto." riprese Niall.
"sono d'accordo con Niall." intervenne Liam.
"no Gimmy protested!" disse Louis che si stava disegnando Gimmy sulla mano.
Niall continuò ignorandolo.
"non è il modo giusto per dimenticare Perrie. Illudi altre ragazze come lei ha fatto con te."
"se io sono sopravvissuto sopravviveranno anche loro. Tanto stiamo qui solo quest'estate poi partiamo di nuovo e non le rivedrò più che cambia."
"a loro cambia Zayn. Possibile che tu non lo capisca?" chiese esasperato Liam.
"ragazzi lasciatelo stare si sta solo divertendo un po' non è grave." invece disse Harry.
"non si sta divertendo sta cambiando- rispose a Harry Niall, poi si girò verso Zayn guardandolo fisso negli occhi- io non ti conosco più."
Poi si alzò e tornò il cucina per preparare la colazione seguito da Liam e Louis che prima di seguirli disse:" no adesso Gimmy not protested."

 

 


Casa di Harley.


Aveva deciso che sarebbe andata a fare un po' di compere dopo pranzo, mentre quella mattina avrebbe guardato 50 volte il primo bacio che voleva vedere già il giorno prima.
Durante il film le arrivò un messaggio da Celine.

 

'ho una notiziona! L'ho rivisto e abbiamo preso un caffè insieme! Si chiama Natan ed è americano. È simpaticissimo, dolcissimo, bellissimo e perfettissimo. Riparte ad agosto ti rendi conto?! Ho tutto il tempo per una storia! Devi dirmi anche come va con Andrew eh. Un bacione ciccia.'


Si mise a ridere leggendolo. Aveva deciso di non rispondere, l'avrebbe chiamata il giorno dopo.
Finito il film mangiò velocemente quello che aveva trovato nel frigo e si preparò per uscire. Non avrebbe fatto chissà quale giro però voleva fare un po' di shopping.
Prese sempre lo stesso pullman che la portava in centro e si munì di carta di credito. Dieci minuti dopo era già lì.
Iniziò a girare guardando solo le vetrine poi si fermò da Starbucks per prendere un frappè.
Arrivò al suo negozio preferito: Brandy and Merville. Non poté non entrare. Provò una gonna attillata decorata con delle fantasie che ricordavano l'Egitto, dei pantaloni attillati con una fantasia sui fiori e delle maglie larghe.
Girando per il negozio vide un vestito e se ne innamorò a prima vista. Era semplice. Aveva delle spalline sottili e una bella scollatura. Dietro aveva due cordini che si incrociavano a x. Era color pesca ed era attillato, lungo quasi fino al ginocchio.
Alla fine prese il vestito, la gonna e una collana per Cel che era lunga con scritto true love in corsivo legati da un cuore. Gliel'avrebbe data per il suo compleanno che era a settembre, quando si sarebbero riviste.
Uscì dal negozio felice dei propri acquisti e ricominciò a guardare le vetrine.
"ci avrei scommesso che saresti andata da Brandy."
Harley presa alla sprovvista si spaventò poi si girò per vedere chi era.
"oddio Jacob. Mi hai spaventato."
"perché sei qui tutta sola?" chiese dolcemente.
"perché avevo voglia di fare shopping." rispose semplicemente.
"ti ricordi quando lo facevamo insieme?"
Harley scoppiò a ridere ricordandosi quando stavano insieme.
"si che entravamo in tutti i negozi, facevamo le sfilate praticamente con tutto ciò che vendevano e poi non compravamo niente." questa volta fu lui a ridere.
"eh bei tempi. Ti va se mi unisco a te? Anche a me serve qualcosa da vestire." stranamente Harley aveva voglia di stare un po' con lui. Forse perché la distraeva e non le faceva pensare ne a Zayn ne a Andrew.
"si perché no. Però le scelgo io le cose che devi provare."
"ok. Va bene." rispose sorridendo.
Girarono tutto il pomeriggio per negozi e si divertirono come non mai. Fecero esattamente come facevano anni prima. Solo che lui le sembrava più attento a lei. Nel senso che si interessava, le consigliava e poi le dava la sua opinione. Invece lei gli creava proprio tutti i look perfetti per lui.
"cavolo ma sono le sette!"
"oh si è vero. Devo andare sta sera ci sono i miei a casa."
"ok va bene. Mi sono divertita oggi, grazie."
"grazie a te."
Si stava avvicinando pericolosamente. Ricordandosi dei sentimenti che provava quando lui era così vicino si bloccò e non riuscì a fare niente. Ma appena era sul punto di baciarla si scostò.
"no non posso. Sono già troppo confusa. Ciao, ci si vede." gli disse con un tono misto tra il freddo e il distaccato con un pizzico di dispiacere.
"posso capire. Ciao." rispose dispiaciuto. La salutò con un bacio sulla guancia e se andò via.
Le dispiaceva averlo respinto però non poteva proprio permetterselo dopo Zayn e Andrew.

sabato, il giorno dopo.
"tu ha baciato Zayn Malik?!?!?"
"ma che ti urli Cel!"
"oh scusa.. Tu hai baciato Zayn Malik?!?!?" ripeté sussurrandolo.
"si ci siamo baciati."
"e me lo dici solo ora?!"
"si perché non credo lo rivedrò. La stessa sera l'ho visto baciare un'altra ragazza e non mi ha ancora chiamato."
"adesso tu metti immediatamente giù e lo chiami. ORA."
"ma come faccio con Andrew? Poi ieri ero in giro e ho incontrato Jacob. Abbiamo passato il pomeriggio insieme e poi ha cercato di baciarmi."
"com'è che sono tutti hai tuoi piedi?- chiese maliziosa- cosa mi sono persa?" domandò.
"ma non lo so.. Solo che sono troppo confusa."
"fai una cosa. Riesci sia con Andrew sia con Zayn e vedi chi ti fa sentire meglio. Tanto Jacob è fuori discussione."
"ok grazie. Farò così. Devo andare che sto spendendo un milione. Un bacio bella."
"va bene ciao!" e mise giù.

 

 

 

Buiiiiiiiiiiaah!

Questa volta volevo mettere tante i lol

sto riaggiornando oggi lo so.. ma questo capitolo è un orrore ed è solo di passaggio quindi volevo togliermelo.

Non so non ho molto da dire.

Grazie davvero a tutte le ragazze che hanno recensito asdfghjklasdfghjkl

mi fate sempre un casino di complimenti e io non vi ringrazio mai cwc

sorratemi :c

devo andare che sta iniziando il film skst.

Un bacione davvero nialls_jump

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Capitolo 14
*** Capitolo quattordici. ***


Capitolo quattordici.

 

Lunedì, due giorni dopo.
Alla fine non era uscita con Andrew lui aveva delle cose da fare. Si sarebbero visti questo pomeriggio dopo il lavoro. Sarebbero andati al cinema.
Harley stava uscendo dalla libreria quando sentì il telefono suonare, guardò chi fosse e lesse il nome di Zayn.
"hei piccola come stai?"
"punto uno non puoi ancora chiamarmi piccola. Punto due tutto bene grazie." l'aveva detto con un tono di non sufficienza tanto per fargli abbassare un po' la cresta ma poi rise lievemente per fargli capire che non era seria.
"ti va di uscire con me oggi?"
"oggi non posso ho un altro impegno."
"più importante di me?" chiese sorpreso con un pizzico di superiorità.
"evidentemente. Se no ti avrei detto di si."
"quindi non vuoi uscire con me oggi?" chiese sconvolto.
"esatto. Devo andare scusa. Magari un'altra volta."
"o-ok ciao."
Ma Harley aveva già chiuso la chiamata. Era ancora sconvolto. Nessuna ragazza diceva no a Zayn Malik, a dir la verità ci rimase anche male si sentì come quando stava con Perrie, non abbastanza. Scacciò quei pensieri convincendosi che aveva tante altre ragazze ai suoi piedi.
Intanto Har era arrivata a casa e si stava preparando una pasta per mangiare velocemente.
Doveva incontrarsi con Andrew alle quattro e mezza davanti al cinema, aveva ancora tre ore libere e non sapeva cosa fare. Poi sentì tremare il telefono sul tavolo. Le era arrivato un messaggio. Era Zayn.


'ma solo per conferma sei sicura di non voler uscire con me?

Andiamo sono Zayn Malik perché non vuoi uscire con me?'


Non gli rispose subito, voleva lasciarlo un po' sulle spine. Come se non le importasse di quel messaggio che le aveva suscitato qualcosa come sentirsi apprezzata. Dopo dieci minuti rispose.


'si sono sicura, te l'ho detto ho un altro impegno.'
 

Lui invece rispose subito.


'e non puoi disdirlo per una cenetta a casa mia?'


Lo fece di nuovo aspettare un po'.


'no non voglio.. Scusa posso disdire.'

 

si aveva fatto la stronza ma ancora non aveva mandato giù che si fosse baciato con un'altra la stessa sera della loro prima uscita, be non proprio uscita.


'sei stronza eh? Ok scusa stavo scherzando. Dai io e te. A casa mia. Da soli.'
 

Questa volta invece rispose subito.


'vai a chiederlo a quella con cui ti stavi baciando sabato sera.'

 

rispose senza pensarci. Ma se ne pentì subito, con quel messaggio si mostrava gelosa e in quel momento non era proprio il caso.


'allora è per quello che non vuoi uscire con me. Sei gelosa!'


'si certo. Vallo a raccontare a Andrew con cui andrò al cinema oggi.'

 

adesso era arrabbiata. Ormai era una guerra a colpi di SMS.


'dai ti sarai inventata anche questo. Voi fate di tutto per farvi notare.'


'voi? Ma stai scherzando? Comunque io e lui ci incontriamo davanti al cinema alle quattro e mezza. Te lo saluto se vuoi.'


'divertiti con questo "Andrew" ahah patetico.'


Harley era troppo arrabbiata con lui che non gli rispose. Come poteva essere la persona che amava di più così egocentrica e così egoista. Per pensare ad altro corse al piano di sopra e cominciò a prepararsi.

 


POV. ZAYN


Possibile che si fosse inventata anche un ragazzo pur di non uscire con me? Ma poi come aveva fatto a vederci?
Ma si non è un dramma mi farò perdonare. Tanto tornerà strisciando da me.
"hei amico che fai?" mi chiese Harry mentre si sedeva di fianco a me sul divano e sbirciava il mio telefono che guardava incredulo.
"ti ha dato buca? Una ragazza ti ha dato buca?" Disse scoppiando a ridere.
Non mi aveva dato buca. Si stava solo facendo desiderare.
"non mi ha dato buca."
"o e invece si. C'è scritto che uscirà con un certo... Andrew? Invece di uscire con te. Malik è stato scaricato da una ragazza!"
Lo urlò così che tutti i ragazzi lo sentissero. Bene.
"una ti ha scaricato? Wow una ragazza con un cervello." appunto.
"non mi ha scaricato Niall. Si sta solo facendo desiderare." risposi ovvio. Possibile che non capissero che tutte volevano venire a letto con me?
"si certo, si fa desiderare uscendo con un altro." disse invece Liam scatenando una risata comune. A parte la mia ovviamente.
"se l'è solo inventato."
"provalo." risposero insieme Louis e Harry.
"ok va bene. Ha detto che si sarebbero visti davanti al cinema alle quattro e mezza. Andrò a vedere se è vero."
"spiare una ragazza? Amico sei messo male. Ormai non te la da più nessuno." altre risate. Ok ero cambiato ma quelle parole mi ricordavano quelle di Perrie quando mi ha lasciato. Tutto mi ricordava ancora lei. Per quello avevo cominciato ad uscire con tutte. E questa Harley che mi dava buca non mi andava giù. Mi aveva scombussolato tutto.




Era appena uscita di casa. Aveva indossato una gonna corta abbastanza provocante. Si autoconvinceva che l'aveva fatto per fare colpo su Andrew ma in realtà sperava che Zayn fosse andato a controllare e ci sarebbe rimasto male. Come c'era stata lei quando lui non le aveva creduto.
Quando scese dall'autobus vide subito Andrew appoggiato al muro del cinema ma notò anche Zayn nascosto con lo stesso cappuccio tirato su e gli stessi occhiali di quando si erano incontrati in libreria.
Allora si diresse velocemente verso Andrew che le cinse i fianchi e dopo essersi salutati Har gli diede un bacio a stampo, giusto per far capire a Zayn che non stava scherzando, che Andrew prolungò come se avesse capito che lei l'aveva fatto per fare ingelosire l'altro.
Quando si staccarono lui la prese per mano ed aprì la porta. Intanto lei mandò un bacio con la mano a Zayn facendogli capire che l'aveva visto e che aveva ragione lei. Dopo entrò con Andrew.
Zayn ci rimase davvero male. Insomma quell'Andrew era vero e lui l'aveva trattata malissimo. Gli faceva un senso strano però vederla baciarsi con un altro, insomma oggi sarebbe dovuta uscire con lui non con l'altro e avrebbe dovuto baciare lui non quello. Si sentiva strano. Ma era troppo arrabbiato per pensarci e tornò a casa direction.
Intanto i due 'amici' erano già in sala a guardare un film scelto a caso solo per stare insieme.
"allora, parliamo." disse di colpo Harley girandosi verso di lui non troppo ad alta voce per non disturbare gli altri spettatori che sembravano presissimi dal film.
"parliamo? Io veramente pensavo a qualcos'altro.." disse baciandole il collo. Lei rimase un po' incantata essendo il suo punto debole ma poi lo scostò sorridendo.
"se no perchè hai scelto l'ultima fila?" chiese stupita Harley, anche se sapeva perfettamente perché lui avesse scelto quel posto.
"secondo te con una ragazza così bella mi metto in ultima fila per parlare?" domandò.
Allora lei gli si avvicinò piano fino ad arrivare alle labbra e gli sussurrò un 'si' sorridendo. Lui rise lievemente.
"almeno ogni tanto me lo dai un bacio?" chiese Andrew.
"ok ogni tanto."

 

 

 

 

Buiaaaahh!

Eccomi di nuovo qui con un altra schifezza che dovrebbe essere un capitolo, ayeah!

A voi piace?

È tagliato a metà perchè se no era troppo lungo ma non credo la metterò la seconda parte, è noiosa cwc

quiiiindi ho deciso che il prossimo capitoloz sarà tutto su zayn, cosa sente zayn, cosa pensa zayn, cosa fa zayn,..

forse sarà su zayn? No ok non fceva ridere.

Eeeee bo.. ah volevo chiedervi una cossa.

Ma a voi piace più zarley o harlew?

Ieri stavo un pò immaginando il seguito della storia e la coppia che 'vince' farà una cosa troppo asdfghjkllassfghfak

davvero troppo.

Poi vorrei ringraziare taaaaaaaanto tanto tanto tutte quelle bellissime ragazze che hanno messo la mia storia nelle preferite, seguite e ricordate. Siete fantastiche davvero.

Anche a tutte quelle che hanno recensito e quelle che leggono silenziosamente il primo capitolo ha quasi raggiunto le 600 visualizzazioni che per me sono tantissime *-*

davvero vi ringrazio molto!

Un bacio Nialls_jump

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Capitolo 15
*** Capitolo quindici. ***


Capitolo quindici.

 

POV. ZAYN


Stavo tornando a casa ancora stupito dal sapere che quello era vero ma anche divertito ormai era indirettamente una sfida tra me e lui, chi riusciva prima a conquistarla.
Non sapevo come fosse lui ma tanto avrei vinto io, ne ero sicuro.
Arrivato a casa mi preparai per la serie di prese in giro che sarebbero arrivate dai miei cari migliori amici.
"allora mister ruba cuori? Hai rubato il suo o te la sei fatta scappare?" chiese malizioso Harry appena mi vide entrare.
"me la sono fatta scappare. Era vero quell'appuntamento." si sollevarono tutti gli 'oooh' da parte dei quattro che erano  arrivati in salotto dopo che Hazza mi aveva fatto quella domanda.
"ma.. Mica ti piace Harley?" chiese Niall facendo ridere tu.
"ma ti pare? E poi lei è arrogante." dissi non molto convinto ma non dovevano credere che forse mi piaceva.
"e allora perché tanto interesse per lei?" chiese Liam mentre accarezzava i capelli di Louis, li guardai un po' male.
"perché è bella. E poi bacia bene." appena finita la frase tutti si zittirono e mi guardarono con la bocca spalancata.
"che ho detto?"
"hai detto 'bella' e non 'figa', hai detto 'bacia bene' e non 'ha un culo da paura'. Amico si questa ti piace." rispose Louis ma credetti lo pensavano tutti.
"vi ho detto che non mi piace. Forse perché è directioner e volevo fare bella impressione." buttai li a caso, sperai che almeno qualcuno mi credesse o che si fermassero a directioner e non ascoltassero il resto.
"è directioner?!" chiese tutti in coro, appunto.
"è quello che ho detto." risposi ovvio felice che non avessero capito il resto.
"allora devi farcela conoscere assolutamente! Poi potrebbe essere la tua nuova fiamma dopo Perrie, un motivo in più." disse felice Liam.
"primo non è una mia nuova fiamma e secondo ve la farò conoscere se accetta di uscire con me domani. Aspettate le scrivo un messaggio."
"e no kebab.. E scusa Zayn, è l'abitudine. Non puoi scriverle un messaggio dopo che ti sei umiliato da solo, hai detto che sai dove lavora no? Vai li e la inviti." rispose con aria saggia Harry.
"si hai ragione lo farò."
"ma com'è, è bella?"
Come potevo rispondere? Mi vennero subito in mente i suoi occhi scuri, i suoi capelli castani lunghi fino a più di metà schiena e le sue labbra rosee morbide.
Si forse mi piaceva... No no era dolo attrazione fisica.
"si è bella."
"ah visto che parli di belle ha chiamato.. Elizabeth? Quando sei uscito avevi lasciato qui il telefono." disse Louis facendomi l'occhiolino al nome della ragazza.
"a si? E che ha detto?" cercai di domandare eccitato ma in realtà non me ne fregava niente.
"ha detto che sei obbligato ad andare da lei sta sera e mi ha detto di dirti che non puoi rifiutare. Vai così Malik!" no non avevo proprio voglia. Avrei voluto restare a casa davanti a un film deprimendomi silenziosamente sul fatto che mi sta di nuovo piacendo una ragazza. No deprimermi sul fatto che non me la da. Meglio.
"ha detto a che ora?"
"nove. Possibilmente senza ritardo."
"ma si dai. Così mi diverto un po'." risposi sorridendo, fingendo di essere felice.
"ma Harley?" chiese Niall.
"chi?" risposi ironicamente facendo ridere Harry.
"io vado in su a provare qualcosa vieni con me Niall?" domando Liam per evitare che mi scagliasse addosso qualcosa. E avrebbe dovuto farlo, mi stavo comportando male con le ragazze.
"si, certo." rispose digrignando i denti.
"mi unisco anche io- si intromise Louis- voi non venite?" domandò rivolto a me e a Harry che eravamo seduti sul divano. Io guardai Hazza per conferma sulla risposta.
"no guardiamo il film." eravamo d'accordo. Però mi fece strano, lui non rifiutava mai di provare qualcosa.
Quando gli altri tre furono al piano di sopra Harry mi fece cenno di girarsi verso di lui.
"ti piace?" chiese riferendosi ovviamente a Harley.
"certo che.."
"ti piace?" mi interruppe guardandomi fisso negli occhi.
"credo di si.."
"l'hai ammesso eh? Si vede da come ne parli che ti piace. Si vede che da quando l'hai vista da Nando's hai qualcosa di diverso. Non fare cazzate Zayn." aveva ragione. Non facevo che pensare a lei. In modo positivo e in modo negativo. Annuì soltanto e non dissi nulla. Sapevo che avrei fatto qualche cazzata ormai era nel mio DNA ma avrei fatto di tutto per farmi perdonare.
Finito il film i ragazzi scesero per cenare e mi dissero che avevano cominciato una nuova canzone, parlava di un amore estivo e volevano che li aiutassi a scrivere il testo. All'inizio gli risposi che non ero esattamente la persona più adatta, non volendomi più innamorare ma poi accettai.
"però.. Come dire.. Ci servirebbe un spunto.. Quindi.. Potrebbe essere il momento giusto per dirci cos'è davvero successo con Perrie.." disse timidamente Louis. Ci rimasi un po'. Non volevo ricordare ma era anche vero che a loro non avevo mai detto com'era andata, avevo solo detto che ci eravamo lasciati. In realtà non l'avevo mai detto a nessuno.
"va bene.."
Iniziai a raccontare di quanto ero felice di stare con lei e all'inizio lo era anche Perrie. Poi, le poche volte che la vedevo, iniziai a notare che qualcosa era cambiato in lei. Non mi considerava più, non chiamava, non si faceva sentire se non la chiamavo io. Iniziai allora a indagare un po' su di lei sia sui giornali che su internet. Iniziai a vedere foto con tanti ragazzi diversi ma mai compromettenti. Quando andammo a New York la scorsa estate c'era anche lei con le Little Mix e decisi di farle una sorpresa.
Feci una pausa perché faceva male raccontare questa storia. Poi ripresi con decisione e rabbia l'ultima parte.
Entrai nel back-stage e mi diressi verso il suo camerino. La vidi uscire da lì in accappatoio che salutava un ragazzone con un bacio non molto casto. Appena se ne andò il ragazzo mi avvicinai a lei con gli occhi lucidi e non le permisi di parlare.
"le dissi solo 'non ti voglio più vedere'."
"Zayn perché non ce l'hai mai detto?- chiese dispiaciuto Niall. A lui non era mai piaciuto il mio comportamento dopo questa storia- mi dispiace io non credevo.."
"non ti preoccupare. Hai ragione, sono cambiato in negativo." lo interruppi intuendo cosa volesse dire.
Si alzarono tutti come se si fossero messi d'accordo e mi abbracciarono. Io l'avevo sempre detto, erano i migliori amici e le migliori persone che io avessi mai conosciuto.
"sono le nove meno un quarto. Devo andare." dissi dopo aver sciolto l'abbraccio.
"vai lo stesso?" chiese Liam.
"si. Almeno non ci penso." e detto ciò uscii e mi diressi a piedi verso la casa di Elizabeth.
Arrivato lì suonai e mi aprì lei già con una vestaglia traspente. Cercai di dire qualcosa ma mi zittì immediatamente ficcando poco dolcemente la sua lingua nella mia bocca. Ricambiai ma non con la stessa passione. Poi mi prese per mano e mi portò nell'altra stanza dove c'era il letto.
Mi ci buttò sopra e si mise a cavalcioni sopra di me. Iniziò a spogliarmi con la delicatezza di un elefante ubriaco ed entrai il lei con la stessa delicatezza.
Appena la sentii gemere e urlare il mio nome mi buttai al suo fianco. Credo mi disse che era stato fantastico ma non ci feci neanche caso. Presi la mia roba andai in bagno e mi feci una doccia. Mi rivestii e me ne andai. Era stato orribile. Mi sentivo usato da lei ma allo stesso tempo di sembrava di usarla. Non c'era sentimento. Iniziai a girare per Londra senza una meta, poi decisi di andare a vedere se Harley era ancora con quello o era tornata a casa.
Non me la sentii di suonare così guardai dalla finestra. La vidi addormentata sul divano abbracciando un cuscino con scritto 'one direction'. Sorrisi. Era bella anche mentre dormiva.
Tornai a casa che ormai era mezza notte e stranamente dormivano già tutti, decisi di andare a dormire anche io. Quella giornata era durata fin troppo a lungo.

 

 

 

 

Buuuuuuuuuuuuuuiah!

Eccovi un altro capitolo BAAM!

Si sto riaggiornando oggi amatemi lol

Volevo far vedere un pò come vive questa situazione Zayn e far capire cos'è successo con Perrie c:

la canzone se vi interessa sarebbe summer love :3 adoro quella canzone afsksglskgaslgd

il prossimo credo ci sarà molto zarley sfhskfjfhakj

vi rigrazio molto che seguite questa storia siete tutte fantastiche!!!!

ppoi c'è LovingYouGuys che ringrazio anche per le recensioni graaaaaaaazie :3 che mi ha chiesto di mettere delle foto sui protagonisti per vedere come me li immagino c:

 

Harley :

Celine :

Andrew :

    

Jacob :

si me li immagino tutti dei faighi assurdi lol

spero vi soddisfino (?)

per trovare Harley come la volevo io ci ho messo un casino di tempo e non sono ancora pienamente soddisfatta cc

un bacio nialls_jump

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Capitolo 16
*** Capitolo sedici. ***


Capitolo sedici.

 

Era sul pullman per andare al lavoro. Quella mattina Astrid ci sarebbe stata ma non le faceva molta differenza.
Il giorno prima al cinema si era divertita molto, ma pensava continuamente a Zayn era inevitabile. Come quando era innamorata di Jacob, non riusciva a pensare ad altro.
Arrivata al locale era stranamente serena, forse perché era una delle tanto rare belle giornate a Londra e si sentiva bene. C'era già Astrid che la salutò con un cenno della mano.
Più o meno alle undici sentì suonare il campanello della porta che avvertiva che era entrato un cliente. Alzò lo sguardo e incontrò quello di Zayn tutto imbaccuccato solo che appena si accorse che era lui squillò il telefono.
"Harley te ne occupi tu? Io rispondo al telefono."
"si Astrid, certo." rispose serrando la mascella e facendo un sorriso finto.
"che sei venuto a fare?" chiese fredda e senza urlare, non voleva farsi sentire dal suo capo.
"devo parlarti."
"non ti è bastato ieri?" rispose come se avesse appena vinto una scommessa, il che in parte era vero.
"vieni." le prese il polso e la portò dietro a uno scaffale in modo che fossero completamente soli. Si tirò giù il cappuccio e le prese le mani che lei scostò subito incrociandole al petto.
"ok ho sbagliato lo so. Ma credo tu che tu mi piaccia, mi daresti una seconda possibilità?"
"e perché dovrei?" lui si avvicinò un po' a lei. Cercava di fare la dura ma in verità si stava sciogliendo e quella vicinanza non le faceva capire niente. Lui se n'era accorto.
"perché io non chiedo mai una seconda possibilità. Mi interessi davvero."
"va bene solo una. Oggi pomeriggio a pranzo. Tanto la sprecherai." e fece per andarsene ma lui la bloccò prontamente dal polso, la tirò a se e la baciò dolcemente.
"i miei baci sono più belli dei suoi." le sussurrò sorridendole alludendo a Andrew.
"questo è tutto da vedere." rispose con un altro sorriso Harley. La baciò di nuovo più intensamente e più a lungo di prima cingendole i fianchi, e lei il collo, facendole venire i brividi.
"ti vengo a prendere quando stacchi. A dopo." e le poggiò per l'ultima volta le labbra sulle sue prima di uscire.
Har non sapeva se sentirsi bene per aver saputo che Zayn ci teneva a lei o sentirsi male perché stava 'tradendo' Andrew. Decise che avrebbe visto come sarebbe andata la seconda uscita ufficiale con Zayn e poi avrebbe deciso.
Quella mattinata ci furono molti clienti di cui la maggior parte se ne occupò Harley. Il suo capo era sempre al telefono, non si capiva se si faceva i fatti suoi o se era successo qualcosa di importante, un po' rideva un po' era seria. Nonostante i tanti clienti la mattinata passò in fretta e anche l'appuntamento con il moro si avvicinava.
"pronta?" le chiese appena gli si avvicinò uscita dalla libreria.
"dobbiamo andare a mangiare mica a New York- rise lievemente- a proposito dove andiamo a mangiare?"
"al famosissimo e rinomatissimo McDonald's." rispose sorridendo.
"oh che galanteria."
Arrivati al fast food con la macchina di Zayn ordinarono e si sedettero velocemente, non c'era nessuno.
"sono riuscito a farti uscire con me. Un bacio me lo merito." disse sporgendo le labbra e chiudendo gli occhi.
"alla fine del pranzo, se mi sono divertita." rispose con superiorità e con una risata.
"ti piace davvero Andrew?" di colpo si fece serio e la guardò dritto negli occhi.
"no non credo.. Non lo so è troppo perfetto. Credo di essere poco per lui, insomma io sono qui con te."
"sta sera vieni a casa mia?" chiese di getto dopo in paio di minuti di silenzio probabilmente felice della risposta.
"non siamo mica alla quinta uscita."
"be ci siamo visti da Nando's, poi al negozio davanti a casa tua, poi in libreria, poi a casa tua e adesso siamo qui. Dovrebbero essere cinque no?" chiese malizioso sapendo di aver ragione ma Har rispose a tono.
"diciamo che non mi credevi e mi hai dato della patetica che ti toglie quattro uscite. Quindi no non vengo a casa tua."
Continuarono a battibeccare tutto il pranzo con qualche battuta da parte del ragazzo e qualche sguardo malizioso. Lei si divertì tanto, più del giorno prima doveva ammetterlo.
Uscirono dal locale per mano e Zayn si appoggiò a un muretto attirandola a se come aveva fatto Andrew alla festa.
"adesso me lo dai il bacio?" chiese facendo gli occhi da cucciolo.
"chiudi gli occhi e stai fermo." disse in modo sensuale accarezzandogli la guancia ma poi gli tirò un leggero schiaffo scoppiando a ridere.
"aia mi hai fatto male!" disse lui unendosi alla sua risata.
Poi di scatto si avvicinò a lui poggiando le sue labbra su quelle morbide di Zayn che ricambiò subito il bacio. Lui intensificò il bacio dopo poco rendendolo più passionale ma pur sempre dolce. Poi fu lei a intensificare ancora di più il contatto permettendo alle loro lingue di giocare insieme nelle loro bocche. Erano tutti e due ipnotizzati dall'altro. Non riuscivano a staccarsi come se fossero legati insieme. Come due calamite.
"allora vieni a casa mia? Ho una sorpresa per te." sussurrò lui sorridendo sulle sue labbra appena si staccarono di poco per riprendere fiato. Harley gli diede un ultimo bacio a stampo.
"non ce la faccio a dirti di no. Devi smetterla di farmi quest'effetto Malik." rispose appoggiando la sua fronte su quella del ragazzo che allargò ancora il sorriso.
Si incamminarono verso la macchina di Zayn, salirono e si avviarono verso casa sua che era lì vicino. Nel frattempo parlavano del nuovo cd dei One Direction visto Harley era davvero curiosa. Ma Zayn non voleva dirle nulla, voleva che fosse una sorpresa per tutte le directioners.
Dopo una decina di minuti si fermarono davanti a una villa enorme.
"qu-questa è casa tua?" chiese incredula Har.
"si. E degli altri quattro imbecilli."
Scesero dalla macchina e si avviarono verso l'enorme porta di ingresso.
"però è una sorpresa devo coprirti gli occhi." le disse a metà vialetto. Lei annuì e lui si mise dietro di Harley poggiandole con delicatezza le mani sugli occhi che la ragazza coprì a sua volta con le sue per avere un punto di riferimento.
Lo sentì bussare e intuì che ci fosse qualcuno dentro. Aperta la porta la fece entrare, udì delle risate soffocate ma non riuscì a riconoscere la risata, come se stesse mangiando qualcosa.
"hi we are One Direction. Yeeeeh!" urlarono i quattro ragazzi seduti sul divano appena Zayn le tolse le mani dal viso, lei rimase ferma, colpita da qual'era la sorpresa. Si portò una mano alla bocca e si commosse, dopotutto erano i suoi idoli. Certo si era abbituata a vedere Zayn, ma gli altri li aveva visti una volta sola di sfuggita.
Vedendo la commozione si sollevarono degli 'oooh' pieni di dolcezza dai cinque ragazzi che la guardavano sorridenti e andarono ad abbracciarla.
"n-non so che dire. Ce v-voi siete qui, proprio qui, davanti a me." disse balbettando dalla felicità e asciugandosi ancora qualche lacrima quando sciolsero l'abbraccio.
"siamo onorati di conoscere una directioner così bella." disse Harry facendo una specie di inchino seguito dagli altri. Har sorrise lievemente.
La fecero sedere e la misero subito a suo agio parlando come se si conoscessero da sempre e facendole ogni tanto delle domande sulla sua vita, sulla scuola e qualche parere da directioner sulle loro ultime esibizioni. Lei era davvero felice e grata a Zayn di averle fatto la sorpresa più bella che avesse mai potuto immaginare.
"abbiamo iniziato a scrivere la nostra prima canzone da soli che sarà nel prossimo album ti andrebbe ti ascoltarla?" le chiese a un certo punto Niall un po' imbarazzato ma con gli occhi che trasmettevano speranza, era davvero dolcissimo.
"certo che mi va! Sono sei mesi che aspetto il prossimo album ne sarei onorata." rispose sorridendo.
"allora andiamo su in sala." rispose eccitato Liam.
"sala?" chiese confusa Harley.
"si, sala registrazione." rispose tranquillamente Louis come se fosse normale avere una sala registrazione in casa.
"ah, certo." disse la ragazza fingendo di pensare che fosse da tutti.
Salirono le scale e il moro la prese per mano, sentì come una scossa. Ma si sentiva bene. Quella casa era davvero enorme e molto bella, c'erano un sacco di foto di tutti e cinque o a coppie o delle loro famiglie, dei loro concerti e anche a x factor. Arrivati al piano superiore, che forse era anche più grande del piano terra, girarono sulla destra in una sala enorme. Har rimase a bocca aperta; aveva sempre amato cantare lo faceva spesso con Celine e una cosa che desiderava davvero era poter provare in una sala come quella.
"eccoci." sorrise Liam indicando l'immensa sala. Sussurrò un lieve 'wow' e tutti risero per come ci era rimasta.
Entrarono tutti tranne il moro che si sedette sulla sedia davanti a tutti i pulsanti che comandavano i suoni e tutto il resto. Schiacciò il pulsante che fece partire la base e alzò il volume del microfono per far sentire le voci di chi cantava.
"e tu non entri?" gli chiese avvicinandosi a lui attratta da tutti quei pulsanti e quelle levette. Lui la tirò a se e la fece sedere sulle sue gambe abbracciandola da dietro.
"l'hanno scritta loro io stavo litigando con te per SMS." rispose sentendola sorridere.
"ma perché io sono così piccola rispetto a te?" chiese appoggiandosi al suo petto guardandolo negli occhi un po' dispiaciuta ma sempre scherzando.
"perché così posso abbracciarti meglio." rispose il ragazzo poggiando dolcemente le sue labbra su quelle di lei lasciandole un piccolo e tenero bacio a stampo.

"scusate piccioncini ma almeno uno dei due ha ascoltato?" chiese Harry uscendo dalla camera insonorizzata interrompendo quel momento e guardando maliziosamente Zayn.
"no veramente no." rispose timido lui.
" pazienza ve la faremo risentire." disse Louis felice intromettendosi in quello scambio di occhiate.
Rientrarono nella camera e il moro fece ripartire la base.


"Can't believe your packing your bags try so hard not follow you.
Had the best time and now it's the worst time but we have to say goodbye.
Don't promise that you gonna write, don't promise that you'll call, just promise that you won't forget we were wonderful.
Cause you were my for the summer now we know it's nearly over. Feels like snow in september but I always will remember,
we were together for this summer, and I don't forget we were together for this summer."

 

e si fermarono felici di ciò che avevano appena cantato.
Erano stati fantastici e poi la canzone era bellissima.
"certo è ancora da migliorare e da arricchire ma ti piace?" chiese Niall rivolto ad Harley.
"certo che mi piace è fantastica!" rispose entusiasta.
"meno male! Io ho fame ragazzi venite a mangiare?" chiese ovviamente Niall.
"io vengo." risposero tutti in coro alzando la mano a parte la ragazza. Si incamminarono al piano inferiore.
"non vieni?" le chiese Zayn.
"vi raggiungo subito. Volevo ammirare ancora un attimo questa bellezza." disse indicando la sala.
"come vuoi." rispose il moro sorridendole.
Quando fu sicura che fossero scesi tutti entrò nella camera insonorizzata, si mise davanti al microfono, indossò le cuffie e schiacciò il tasto 'rec'. Voleva solo provare qualcosa e poi risentirsi, avrebbe cancellato la registrazione subito dopo.

 

"Did you forget that I was even alive?
Did you forget everything we ever had?
Did you forget, did you forget about me?
Did you regret ever standing by my side?
Did you forget what we were feeling inside?
Now I'm left to forget about us
But somewhere we went wrong
We were once so strong
Our love is like a song you can't forget it.."

iniziò a cantare.

"ragazzi non sentite della musica?" chiese Liam che guardava abbastanza disgustato Niall che stava ingozzando quelle povere patatine.

"si è vero." confermò Louis.

Si avvicinarono al salotto e la sentirono provenire dal piano di sopra, quindi salirono le scale. Si accorsero che proveniva dalla sala registrazione, Zayn fu il primo ad avvicinarsi

"We had it all, we were just about to fall
Even more in love, than we were before
I won't forget, I won't forget about us


But somewhere.. mmh.. no no aspetta.. But somewhere we went wrong, ecco..

But somewhere we went wrong
We were once so strong
Our love is like a song you can't forget it.."

 

La sentirono cantare e si meravigliarono della sua voce, il moro rimase a bocca aperta.

"ma.. è lei?"chiese Harry ingenuo. Lo guardaroo tutti con ovvietà a parte Zayn che continuava ad ascolarla.

 

"And at last all the pictures have been burned
And all the past is just a lesson that we've learned
I won't forget, I won't forget us
But somewhere we went wrong
Our love is like a song but you won't sing along
You've forgotten about us."

 

Finì la canzone e sitolse le cuffie pronta a riascoltarla quando sentì degli applausi dai ragazzi mentre entravano nella sala. Diventò tutta rossa.

"o-oddio scusate è che.." cominciò cercando una scusa decente.

"hai una voce fantastica!" urlò ingnorandola Louis.

"davvero? Vi piace?" chiese stupita capendo cosa aveva appena detto Lou.

"certo sei.. fantastica!" disse Liam.

"ti va di farci sentire qualcos'altro?" domandò Niall con sguardo supplichevole.

"be.. non so.. non saprei cosa cantare.."

"quello che vuoi davvero." risposero tutti in coro.

 

 

 

 

Buiaaah!!!

come ve la passate?

Scusate per il ritardo ma era un momento in cui non aveo proprio idee, poi mi si è cancellato tutto e l'ho riscritto tutto da capo, ma vabbè.

Vi piace?

È luuuuuuuuuungo, yaa. AHAHAHAHAH

anche se sarebbe dovuto essere più lungo perchè doveva succedere ancora una cossa ma veniva davvero troppo lol

ah se volete saperlo la canzone che canta Harley è Don't forget di Deeeeeeeeeeeevonne (sto diventando lovatic c': *non vi interessa *) okkeeeeeeei.

Forse ci sono un pò di e? *pessima battuta *

si vabbè non fateci caso.

Ringrazio tutte le dolcezze che hanno questa storia nelle preferite/seguite/ricordate graaaaazie :3 e grazie anche a chi ha recensito anche i capitoli precedenti jfhjkfgdk.jsk.gh

dopo tutti i fischi me ne vado va bene.

Un baccio nialls_jump

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Capitolo 17
*** Capitolo diciassette. ***


Capitolo diciassette.

 

Lunedì, una settimana dopo.
Era passata una settimana dall'incontro a casa direction. Due settimane dal primo bacio con Zayn e Andrew. Tre settimane dalla festa con Celine. Ormai era passato già un mese dalla fine della scuola.
Stava aspettando Zayn fuori dalla libreria già da cinque minuti ma ormai era abbituata. In quella settimana erano usciti quasi tutti i giorni insieme, non riuscivano più a fare a meno l'uno dell'altro. Finalmente arrivò e parcheggiò davanti a lei.
"alla buon ora." disse ironicamente entrando in macchina.
"c'era un traffico che non ti immagini. Dai ho fatto il più in fretta possibile per avere un tuo bacio." rispose avvicinandosi a lei e rubandole un piccolo bacio.
"dove mi porti?" gli chiese eccitata.
"a casa mia, oggi non c'è nessuno. Guarderemo un film se ti va."
"si mi piace."
Arrivarono a casa sua che la stupiva ancora da quanto era grande, in confronto la sua era un buco; certo non era enorme ma neanche così piccola.
Le faceva impressione quella casa vuota tutta per loro. Ma non le dispiaceva più di tanto.
Lei si sedette sul divano mentre Zayn andò in cucina a scaldare la pizza che aveva comprato mentre stavano venendo verso casa dalla libreria.
"cosa guardiamo?" chiese Zayn passandole la sua pizza.
"non so.. Dammi delle possibilità almeno."
"mmh.. Direi tutto, tutto, tutto e.. Ah tutto." rispose ironico sorridendole.
"o si mi sei molto d'aiuto così. Dai guardiamo questo." disse indicando un film a caso.
"non l'ho mai visto. Ma si dai va bene."
Si sedettero sul divano, lui con un braccio intorno alle sue spalle e lei appoggiata al suo petto facendogli delle forme immaginarie sui suoi pettorali. iniziarono a guardare il film ma Harley non riusciva a concentrarsi con lui così vicino. Doveva essere comico perché ogni tanto lo sentiva ridere. Adorava la sua risata, era contagiosa e infatti rideva anche lei senza sapere per cosa.
"questo mi ricorda molto il nostro primo appuntamento." disse a un certo punto Zayn.
"questo cosa?"
"questa posizione, il film.. la voglia di baciarti." rispose guardandola negli occhi e avvicinandosi un po' ma aspettando che facesse lei la prossima mossa. Infatti lei poggiò delicatamente le sue labbra sulle sue.
Lui intensificò subito il bacio lasciando giocare insieme le loro lingue. Lei si mise a cavalcioni su di lui proprio come il primo appuntamento. Poi il ragazzo iniziò ad accarezzarle la schiena fino ad arrivare al bordo di essa per poi infilare le mani sotto la maglietta sentendo la sua pelle calda.
Lei si staccò giusto per guardarlo negli occhi con uno sguardo interrogativo.
"la quinta uscita ormai è lontana- cominciò supplichevole- non ce la faccio più."
Harley rise lievemente e ricominciò a baciarlo. Lui lo prese come una specie di si quindi felice la prese in braccio e senza staccarsi dalle sue labbra la portò su per le scale.
Quando entrarono in camera sua la appoggiò delicatamente sul letto mettendosi sopra di lei tenendosi sulle braccia per non pesarle. La ragazza infilò le mani sotto la sua maglietta per sentire finalmente quel corpo scolpito sulla pelle. Poi gliela sfilò definitivante.
A un certo punto, di scatto, capovolse la situazione ritrovandosi sopra di lui che rimase sorpreso da quella mossa. Lo guardò maliziosamente per poi tornare a baciarlo. Zayn sfilò anche la sua maglietta lasciando che cadesse sul pavimento.
Lei iniziò ad accarezzargli il collo, per poi passare ai pettorali, poi agli addominali fino ad arrivare al bottone dei suoi jeans. Lui le morse il labbro. Gli sfilò i pantaloni e lui fece lo stesso capovolgendo ancora la situazione.
Si poteva vedere da fuori la passione che provavano in quel momento i due ragazzi.Era diverso da tutte le ragazze con cui era andato lui ed era diverso dai ragazzi con cui era andata lei. Era una cosa speciale per entrambi.
Dalle labbra di lei passò poi al suo collo e Harley cominciò ad ansimare, adorava i baci sul collo poi da lui la facevano impazzire. Continuò a scendere fino al petto poi ancora giù fino alla pancia.


"..we are never ever ever getting back together.."


"Zayn? È il.. Mio telefono.. Che.. Squilla." disse a fatica per via dell'eccitazione.
"lascialo suonare." rispose tornando alle sue labbra e sorridendole.
"e se è importante?" chiese alzandogli il viso e obbligandolo a guardarla negli occhi.
"richiamerà."
Harley sorrise tornando a baciarlo con foga e infilando le mani nei suoi capelli morbidi.
Si tolsero anche l'intimo a vicenda continuando a baciarsi ovunque. Zayn si staccò di poco come per chiederle il permesso e lei annuì. Entrò in lei prima delicatamente poi spingendo sempre più forte fino ad arrivare al culmine del piacere e fino a quando non la sentì gemere. Poi si sdraiò stravolto e felice a fianco di Har.
Non dissero niente fino a quando non ripresero a respirare normalmente. Rimasero sdraiati e abbracciati per un po'.
"vado a farmi un doccia." disse Harley alzandosi e infilandosi le mutande e la maglia di lui.
"vuoi che venga ad aiutarti?" chiese lui malizioso appoggiandosi allo schienale del letto e incrociando le braccia dietro alla testa. Era davvero bello.
"magari un'altra volta." rispose facendogli l'occhiolino e dirigendosi verso il bagno.
"ci conto!" urlò mentre la vedeva uscire provocando una sua risata divertita.
Entrò in bagno si svestì di nuovo e accese l'acqua entrando nella doccia. Intanto Zayn, ancora sdraiato sul letto, stava ripensando a ciò che era appena successo. Sperava succedesse da almeno quando le aveva parlato per la prima volta. All'inizio solo per divertimento, poi conoscendola aveva scoperto di provare davvero qualcosa per lei ma non era ancora sicuro di cosa provasse. Euforico si alzò dal letto, indossò i boxer e un paio di pantaloni della tuta e scese al piano di sotto aspettando che lei uscisse.
Harley si stava di nuovo guardando allo specchio. Questa volta però si sentì perfetta. Perfetta perché si sentiva amata. Perfetta perché si sentiva desiderata. Perfetta perché era stato bellissimo per di più con Zayn Malik. Perfetta perché in quel momento si sentiva se stessa.
Si rivestì e raggiunse Zayn al piano di sotto.
"rimani qui sta sera?" le chiese appena la vide arrivare. Harley guardò confusa l'orologio, erano già le sette.
"non so non vorrei darvi fastidio. Poi ci sono anche i ragazzi."
"figurati non dai fastidio." rispose avvicinandosi a lei e lasciandole un bacio sulla fronte.
"no davvero non voglio essere di impiccio. Magari la prossima volta."
"quindi ci sarà una prossima volta vero?" Harley sorrise abbassando lo sguardo e tirandosi indietro i capelli pinzandoli dietro l'orecchio.
"se te lo meriti Malik."
Salì al piano di sopra, si rivestì e riscese.
"allora.. Ci vediamo domani?" chiese appoggiandole le mani sui fianchi.
"a domani." rispose lasciandogli un piccolo bacio a stampo.
"vuoi che ti accompagni?" chiese vedendola camminare sul vialetto.

"no non importa. Devo fare una cosa tanto." rispose mandandogli un bacio con la mano. Lui sorrise e tornò in casa.

Lei invece prese un pullman che la riportò in centro, dove c'era la libreria, e poi il suo solito pullman che l'avrebbe riportata a casa. Ma scese due fermate prima.

Voleva andare sulla terrazza.

Salì tutte quelle scale e arrivò infine su quell'enorme e spendida terrazza. Si sdraiò sul divano e si mise a pensare. A pensare a tutto a Zayn, ovviamente, a Andrew, che non sentiva più da un pò, a Celine.. pensando a Cel le venne in mente la chiamata così guardò ed era proprio lei ad averla chiamata.

"non rispondere eh?!" chiese appena la richiamò.

"ero un attimino impegnata in quel momento." rispose ridendo.

"e sentiamo che stavi facendo?" richiese maliziosa Celine.

"te lo dico quando sarai più grande."

"ooh, qui la cosa è seria.. con Andrew scommetto."

"quanto scommetti allora?"

"un pranzo da Nando's."

"andata." rispose sapendo già di aver vinto quel pranzo ovviamente.

"allora? Il verdetto finale?" chiese molto curiosa la ragazza dall'altro capo del telefono.

"Zayn Malik." buttò fuori di un colpo senza farsi troppi problemi. Sentì l'amica soffocare un urlò e sorrise immaginandosela.

"tu sei andata a letto con Zayn?!?"

"si." rispose fiera.

"no adesso io prendo il primo volo e vengo lì!- urlò arabbiata- magari riesco anche a scoparmi Harry.." continuò parlando più con se stessa che con Harley.

"risparmiami i tuoi desideri perversi che sono in un posto puro." le disse con un tono da saggia del villaggio.

"sei in terrazza? Oh che dolce che sei!" rispose amorevole.

"si va be. Sto di nuovo spendendo una fortuna. Ci sentiamo Cel. Ah poi devi raccontarmi di quel tipo la prossima volta.." disse un pò imbarazzata visto che non si ricordava il nome.

"si chiama Natan. Si poi ti racconto che c'è moolto da raccontare." rispose sottolineando il 'molto'. Rise lievemente e staccò la chiamata.

Rimase ancora lì sulla terrazza finchè non si addormentò non avendo le forze e la voglia di tornare a casa.

 

 

 

 

BUIAAAAH!

Eccomi con un altro capitolo!!

ve gusta? A me piace solo la parte della telefonata cc

ppperchè la parte mlmlml non la so scrivere *si vergogna*

vabbuè spero che a voi piaccia.

Ecco la notizia BAAAM che avevo anticipato alle ragazze che hanno recensito il capitolo precendente che ringrazio infinitamente <3

e... ah se volete saperlo anche il prossimo sara BAAM! Anzi direi più BA-BAAAAM!!

chissà se qualcuno lo indovinerà.. magari con una recensioncinainaina oLo

Ah la scelta della suoneria di Harley è fatta apposta.. ce bo io adoro Taylor e volevo farla entrare in qualche modo #peace

va bbene non ho altro da dire.

Un bacio nialls_jump c:

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Capitolo 18
*** Capitolo diciotto. ***


Capitolo diciotto.

 

Si svegliò con il suono di un messaggio. Si alzò di malavoglia e sorrise ricordando il giorno prima stiracchiandosi un po' e prendendo il telefono. Era Astrid che l'avvertiva che aveva tutta la settimana libera e di non fare domande. Le rispose con un semplice 'ok, grazie'.
Non capiva perché le avesse lasciato la settimana libera senza motivo ma le aveva detto di non fare domande e allora non chiese nulla.
Decise di tornare a casa, sentiva anche male alla schiena per la scomoda notte passata su quel divano. Anche se aveva già dormito lì un paio di volte e le era sempre piaciuto, era un posto speciale.
Salì sul pullman che l'avrebbe riportata a casa e si incantò guardando Londra.
Arrivata a casa decise di prendere il gelato e di mangiarlo davanti al computer, non aveva voglia di fare chissà che in quel momento.
Si stese sul letto con il portatile sulle gambe e iniziò un po' a girare su internet quando una decina di minuti dopo le arrivò una richiesta di video chat da Celine. Ovviamente accettò subito.
"hei Cel!" le disse salutandola con la mano e mandandole un bacio con la mano.
"ma ciao tessoro!" rispose troppo eccitata.
"devo farti conoscere qualcuno.."
"ciao!- disse un bel ragazzo spuntando nello schermo con uno splendido sorriso- io sono Natan."
"piacere Harley." rispose ricambiando il sorriso.
"Cel mi ha parlato davvero molto di te. E devo dire che sei identica alla sua descrizione." Sembrava simpatico, solare. Poi era dolce, si vedeva da come guardava la sua amica e da come le aveva preso la mano. Stava ancora pensando a quel ragazzo quando venne distratta dal campanello che avevano appena suonato.
"scusate hanno suonato, torno subito." disse poggiando il computer sul letto e uscendo dalla stanza.
Mentre scendeva le scale si chiese chi potesse essere visto che non aspettava nessuno. Aperta la porta vide Niall alquanto imbarazzato.
"ciao Niall. Che ci fai qui?" chiese un po' confusa ma con un tono dolce per metterlo un po' a suo agio spostandosi per farlo entrare in casa e chiudendo la porta dietro di lui.
"oh volevo solo uscire con te.. Non uscire come.. Ce uscire come amici.. Non che tu non sia bella per carità però.."
"hei ho capito tranquillo." rispose interrompendolo e percependo il suo imbarazzo.
"meno male.. Non volevo fraintendessi." rispose tirando un sospiro di sollievo sorridendole di rimando.
Rimasero qualche minuto in silenzio forse perché Harley era rimasta incantata dalla bellezza di Niall mentre lui si guardava in torno. Dopo poco si riprese e si ricordò di Celine.
"oh ti va di conoscere la mia migliore amica?" chiese eccitata.
"perché no." rispose facendole l'occhiolino.
Salirono le scale ed entrarono nella sua camera. Gli fece segno di fermarsi un po' più lontano dal letto e fare silenzio.
"dovete sbaciucchiarvi ancora per molto?" chiese Har riprendendo il computer sulle gambe e notando i due ragazzi intenti a baciarsi appassionatamente. Scoppiarono a ridere.
"ce l'hai fatta! Chi era alla porta?" chiese curiosa Cel.
"una persona che vorrei farti conoscere.. La conosci abbastanza bene." fece segno di avvicinarsi a Niall che si fiondò sul letto accanto a lei, probabilmente anche per il gelato che era rimasto lì.
Celine rimase immobile vedendo apparire il biondino che salutava con la mano.
Harley scoppiò a ridere per la reazione dell'amica e vedendo Natan intento a farla reagire in qualche modo.
"no adesso io prendo il primo aereo e vengo lì a casa tua perché devo assolutamente conoscerlo di persona, è un obbligo."
"io ti aspetto se vuoi." rispose Niall facendole l'occhiolino e sorridendole.
Parlarono quasi un'ora del più e del meno poi Celine dovette andare perché era a merenda dagli zii.
"ce ma ti rendi conto? A merenda!!" le aveva detto poco prima di salutarli.
"allora? Usciamo?" chiese il biondo dopo aver spento il computer e aver finalmente conquistato il gelato.
"certo."
Uscirono e iniziarono a camminare senza una meta precisa, scherzando e raccontandosi della propria vita o carriera.
"sai sei fortunata." disse a un certo punto Niall.
"perché?"
"perché credo che Zayn ci tenga davvero a te."
"per questo volevi uscire con me?"
"anche per fare amicizia con te ovviamente. Da come ti descrive sembri una ragazza perfetta." Harley abbassò lo sguardo sorridendo e arrossendo. Niall se ne accorse.
"sono felice che abbia incontrato te. Esce da una storia davvero brutta con Perrie. E sei la prima che riesce a fargli pensare ad altro. Poi sei molto più bella, simpatica e dolce di lei."
"grazie." rispose timidamente.
Continuarono su questo discorso fino a ritornare a casa di Har più o meno due ore dopo. Era un ragazzo aperto non timido come sembra, era dolce, gentile e simpatico. Sapeva farsi voler bene.
"è stata una bellissima giornata grazie di tutto." le sorrise il ragazzo accompagnandola e fermandosi davanti alla sua porta.
"grazie a te. Mi ha fatto davvero molto piacere che sia venuto fino qui."
"ah sta sera c'è una festa. Zayn crede di correre troppo invitandoti.. Ha le sue idee lascia perdere. Comunque se ti va ti mando lui alle nove qui."
"va bene mi piace l'idea. Allora ci vediamo sta sera."
"a sta sera." disse dandole un bacio sulla guancia e uscendo.
Erano le sette, aveva due ore per prepararsi. Voleva fare colpo quella sera.
Decise di mettersi il vestito che aveva comprato da Brandy, quello color pesca, delle decolleté nere non troppo alte e un maglioncino nero. Si fece i capelli ricci con un trucco molto leggero solo per dare un po' di colore.
Scese al piano di sotto che mancavano ancora dieci minuti prima che arrivasse così si sedette sul divano per aspettarlo ma appena si avvicinò a esso suonò il campanello. Era in anticipo e a lei piaceva essere in anticipo.
"sei in anticipo." disse appunto quando aprì la porta. Rimase a bocca aperta vedendolo come lui rimase a bocca aperta vedendo lei.
"se-sei bellissima." disse guardandola ancora da testa a piedi.
"hei anche tu non scherzi." rispose avvicinandosi e poggiandogli le braccia intorno al collo.
"andiamo?"
"andiamo."
Si avviarono per il vialetto fino ad arrivare alla sua macchina, salirono e si avviarono per la casa dove ci sarebbe stata la festa.
Non dissero niente per il viaggio anche perché non durò più di una decina di minuti.
La casa non era tanto grande ma il giardino intorno si. C'era una piscina piena di ragazzi dentro sia in costume sia vestiti che ridevano e scherzavano, un campo da bascket dove c'erano alcuni ragazzi che giocavano assistiti da altre ragazze incantate dai loro fisici più che interessate alla partita e ovviamente un bungalow dove altri invitati si scatenavano con la musica che probabilmente era troppo alta.
Scesi dalla macchina intravidero gli altri quattro amici al bar intenti a rimorchiare delle ragazze con scarsi risultati. Li raggiunsero ridacchiando.
"hei ragazzi." salutò Harley, le faceva ancora strano vederli dal vivo ma ci stava facendo l'abitudine dopo il pomeriggio con Niall.
"ciao." dissero tutti in coro per poi rimanere a osservarla spalancando la bocca.
"Zayn ti dispiace se sta sera me la prendo io?" domandò Harry che stava ancora squadrando Har dalla testa ai piedi. La ragazza ridacchiò.
"si mi dispiace. Lei è mia." rispose dandole un leggero bacio a stampo cingendole i fianchi.
"almeno un ballo?" chiese quasi supplichevole.
"va bene ma solo se lei vuole."
"certo che voglio!" esordì eccitata dirigendosi verso Harry che le aveva porto la mano facendo una specie di inchino divertito.
"e mi tradisci così?" chiese Zayn fingendosi deluso ma seriamente sconvolto.
"dai è solo per poco."
"va bene. Ma me ne ricorderò." continuò con la sua strana smorfia di finta delusione.
Così Hazza e Harley si diressero verso la 'pista da ballo' in mezzo a tutta quella gente. Iniziarono a scatenarsi fin da subito facendo anche qualche mossa come i famosi passi dei loro video scatenando una ridarola da parte della ragazza.
"vuoi?" chiese Liam rivolto a Zayn ancora appoggiati sul bancone del bar indicando un bicchiere pieno di una bevanda di colore rossastro, probabilmente piena di alcol. Annuì senza staccare gli occhi dai due che si scatenavano ballando e sorridendogli ogni tanto. Prese il bicchiere distrattamente che gli porgeva Liam. Bevve lentamente. Aveva un sapore dolciastro, ma un retrogusto acido, sapeva di limone.
"be io mi butto." ruppe il silenzio Louis puntando verso il punto della pista dove c'erano delle ragazze che non sembravano per niente fidanzate o brave ragazze.
Le ore passarono tra alcol, balli strani, risate e alcol. Bevvero davvero molto ma si divertirono più di quanto bevettero.
Harley stava cercando Zayn tra tutte quelle persone, non lo vedeva già da un po' e non erano ancora riusciti a stare insieme da soli, o comunque ballare. Si sedette allo sgabello del bar improvvisato sorseggiando un altro bicchiere. Indagò con lo sguardo tra la folla cercando il suo.
Lo trovò ma non proprio come si sarebbe aspettata. Era abbastanza ubriaca ma quella scena la fece tornare lucida. Vide di sfuggita Niall avvicinarsi a lei ma rimase fissa su Zayn davanti a lei.
Era circondato da tre o quattro ragazze avvinghiate a lui che sembrava esserne felice. Sentiva che il biondino le stava dicendo qualcosa ma non gli diede importanza voleva sapere cosa avrebbe fatto colui che doveva essere il suo ragazzo.
Il moro si avvicinò soprattutto a una che si strusciava contro di lui in modo visibilmente poco casto. Si avvicinarono ancora come se fosse possibile essere più vicini di appiccicati.
Successe.
Zayn baciò quella ragazza.
Che ovviamente, dato il suo abbigliamento e il suo comportamento rese quel bacio più passionale e senza sentimento.
Harley si sentì morire dentro, lo vedeva come un deja vu solo che erano a una festa e non su un divano.
Presa dal risentimento, e evidentemente dall'alcol, prese il primo ragazzo carino che vide, e lui non si tirò indietro, ballandogli appiccicata come aveva fatto quella con Zayn.
Quando notò con la coda dell'occhio che si era girato e improvvisamente tornato lucido baciò con foga il ragazzo davanti a lei che, anche se preso alla sprovvista, non si tirò assolutamente indietro.
Zayn sentì ammontare la rabbia dentro di se, la prese per un braccio bruscamente e la portò lontano dagli altri sotto lo sguardo allibito di Niall che aveva assistito a tutta la scena.
"lasciami.. Mi fai male!" iniziò Harley dopo che furono lontani fin a sentire la musica di sotto fondo.
"ma che cazzo di salta in mente? non puoi baciare chi ti capita davanti!- urlò Zayn lasciandole il braccio- credevo fossi diversa. Non fossi una puttana come tutte le altre." continuò più con calma.
Harley sentì le lacrime sul punto di scivolare via dagli occhi, si sentì ferita e tradita. Ma non voleva piangere davanti a lui.
"io non sono una puttana! Sono una stupida che ha dato a te una seconda possibilità!- sputò tutto di un fiato sapendo di scalfirlo in qualche modo o comunque di farlo sentire in colpa- chi è che si strusciava con cinque ragazze diverse? Chi è che dopo la prima uscita, la prima, si stava già baciando con un'altra? E io che ieri sono.." non finì la frase per non scoppiare a piangere davanti a lui.
"però chi è stato a venire da te dopo la tua scenata di gelosia? Chi è uscita con quell'Andrew?" si stava arrampicando sui vetri, non poteva ammettere di essere stato lui a sbagliare ma si rendeva conto di fare del male a tutti e due.
"nessuno ti ha chiesto niente!- urlò- io stavo benissimo senza di te e ora sono qui sull'orlo di piangere mezza ubriaca e l'unica cosa che voglio adesso e non vederti mai più." continuò calma ma rivolgendosi a se stessa più che al ragazzo davanti a lei. Adesso era lui a sentirsi morire. Zayn aprì la bocca per dire qualcosa ma si intromise Niall.
"non dire niente." disse semplicemente al moro. Abbracciò Harley e la portò via, lontano dalla festa.

 

 

 

 

Buiaah.

Ma quanto è bello sto colore? Quanto?

Ok non vi interessa.

Passiamo al capitoluzz.

Com'è la cosa BUUUUUUUUUM??troppo faiga no? * sente i bu dal pubblico* si lo so scusatemi è scritta malissimo..

mi sembra tutto affrettato è che volevo fare il dopo nottata-hard e il party-hard nello stesso capitolo ma anche non farlo troppo lungo per non annoiarvi e neanche troppo corto perchè il post party doveva essere nel prossimo.

Ce un casino totale.

In più sono in punizione, non sto qui a spiegarvi il perchè, vi sembrerebbe da stupidi.. *vocina "e infatti tu cosa sei?" * appunto.

Eeeeeee volevo scusarmi immensamente per aver pubblicato in un ritardo assurdo #sorratemi.

Ovviamente ringrazio tuuuuuuuutte le splendide personcine che leggono e recensiscono o che leggono solo questa mia prima ff :') grazie davvero.

800 visualizzazioni al primo ragà.

Ce io vi amo, skst.

Ah scusate anche se decoleté non si scrive così.. non ho la minima idea di come si scriva, mi dispy ma non sopporto il francese.

Fatemi sapere davvero cosa ne pensate, ci teeeengo molto.

Se volete ecco il my twittah https://twitter.com/nialls_jumps e se chiedete il follow back ricambio tutte c:

un bacccione nialls_jump

 

si ho molta fantasia con i nomi lol

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Capitolo 19
*** Capitolo diciannove. ***


Capitolo diciannove.

 

Harley si risvegliò nel suo letto con il braccio di Niall intorno alla vita, un gran mal di testa e degli orribili ricordi della notte precedente. Era infinitamente grata a lui che gli era stato vicino tutta la notte sopportando i suoi pianti isterici e la sua nausea, soprattutto gli era grata per averla portata via.
Si alzò dal letto causando però ancora più mal di testa che la fece appoggiare all' armadio lì vicino. Sentì la mano di Niall poggiarsi sul suo fianco.
"tutto bene?" aveva ancora la voce impastata dal sonno, probabilmente per starle dietro non aveva dormito e ora si vedeva che a stento teneva gli occhi aperti ma si sforzava di sembrare lucido.
Harley lo abbracciò.
"grazie davvero per tutto quello che hai fatto per me."
"tranquilla, era giusto così. Poi mi sentivo in colpa, ieri ti avevo detto che era cambiato e.. Invece.."
"non ti preoccupare. Figurati se me la prendo con te in questo momento." rispose sorridendo.
"però adesso vai a dormire, sarai stanchissimo. Io me la cavo."
"sicura?"
"certo. La sbronza è passata." Harley sapeva che non intendeva quello ma pregò con gli occhi Niall che non glielo ricordasse e infatti non lo fece.
"dormo qui se non ti dispiace, così se hai bisogno ci sono. E poi è un letto così morbido." rise lievemente per l'ultima affermazione e la ragazza cercò di sorridere ma le venne solo una smorfia.
Uscì dalla camera e chiuse la porta in modo da lasciarlo dormire in pace almeno un po'. Scese le scale e notò di essere in tuta e non con il vestito, le sorse un dubbio. Poi si ricordò di essersi cambiata appena arrivata a casa e sorrise ripensando a quello che le era venuto in mente.
Non aveva fame quindi decise di non mangiare niente, guardò l'ora sorprendendosi sapendo che erano solo le otto e mezza ma era fattibile che non riuscisse a dormire.

Guardò il telefono.

Venticinque chiamate perse tra la sera prima e quella stessa mattina più dieci messaggi. Tutti di Zayn ovviamente. Dicevano tutti che gli dispiaceva e di richiamarlo, che l'aveva fatto solo perchè era ubriaco non ci stava pensando davvero e non voleva farle del male.

Gliene arrivò uno in quel momento. La pregava di rispondere ai suoi messaggi o di chiamarlo che non ne poteva più e voleva sentirla.
Ma non gli rispose, voleva prendere una boccata d'aria e uscire da quella casa. Non voleva più pensare a niente.
Per distrarsi totalmente decise di andare sulla terrazza e dimenticare tutto. Prese l'i-pod e le chiavi, spense il telefono lasciandolo sul tavolo e scrisse un biglietto a Niall dicendogli che sarebbe tornata per pranzo ringraziandolo ancora di tutto.




 

NIALL


mi svegliai con tutta la calma possibile sentendo le gocce cominciare a picchiettare sul vetro della camera di Harley.
Scesi in salotto convinto di trovarla lì ma non c'era, allora decisi di controllare in cucina anche perché avevo una certa fame. Trovai un post-it giallo attaccato al suo telefono lì sul tavolo.
Lo lessi e sorrisi, quella ragazza era fantastica. Come poteva ancora ringraziarmi per una cosa così scontata, mi stavo davvero affezionando. Zayn non poteva farsela scappare. Certo Har era una ragazza speciale ma era per lui, io pensavo ancora a Jes che non avevo più rivisto dopo quel giorno. Iniziarono a ritornarmi in mente tutte le scene in cui eravamo insieme ma le scacciai subito, dovevo dimenticarla.
Sentii il mio telefono vibrare che mi risvegliò dallo stato di trans in cui ero caduto pensando a Jes.
Era Zayn, probabilmente chiedeva di Har.
"come sta?" appunto.
"non lo so." risposi.
"come non lo sai?!" sbottò subito.
"è uscita presto mi ha solo lasciato un biglietto."
"ma sta diluviando!- urlò ancora- vado a cercarla." disse più a se che a me.
"tu non vai da nessuna parte, ha detto che torna per pranzo. Sono le.. Undici, poi visto che piove sarà qui prima." dissi per rassicurarlo e farlo smettere di urlare visto che mi stava trapando un timpano.
"allora arrivo."
"non credo che lei.." non ascoltò di sicuro visto che sentii il 'tu-tu-tu' del telefono.
Lei sicuramente non voleva vederlo e io la appoggiavo in pieno e poi come aveva potuto dirle quelle cose dopo ciò che le aveva appena fatto. Presi la tazza di tè che avevo appena fatto scaldare dal microonde e un pacchetto di biscotti intento ad andare a fare colazione sul divano.
Appena appoggiai tutto sul tavolino suonarono il campanello. L'avevo detto che sarebbe tornata prima.
"è rientrata?" chiese Zayn fiondandosi in casa appena gli aprii la porta.
"ah sei tu. Credevo fosse Harley." risposi con un po' di delusione, volevo sapere come stava e avvisarla che sarebbe arrivato lui.
"quindi non è ancora rientrata?!" urlò guardandomi con gli occhi tristi.
"hei amico calmati, sarà qui a momenti. E poi ha diciotto anni sa cavarsela è sveglia." cercai di tranquillizzarlo anche con qualche pacca sulla schiena.
Non rispose e si sedette sul divano accendendo la televisione iniziando a puciare i miei biscotti nella mia tazza di tè.
"no ma con comodo eh?" lo rimproverai scioccato.
Rispose solo con un cenno che doveva significare 'grazie' visto che continuò beatamente la mia colazione.
Mi avviai verso la cucina per prepararmi un'altra tazza sbuffando.




 

ZAYN


Erano, ormai, quasi le cinque del pomeriggio e Harley non era ancora rientrata. Ero preoccupato davvero. E se le fosse successo qualcosa?
Niall era di sopra che dormiva o giocava col computer, non mi interessava. In quel momento avevo gli occhi fissi sul televisore ma la mente era da tutt'altra parte.
Stava pensando a tutti i momenti con lei.
Mi piaceva? Certo questo era poco ma sicuro. Ci tenevo? Non sarei stato lì in quel momento. La desideravo? Sempre di più. La amavo? No non ancora.
Soprattutto non in questo momento che avevo risentito Perrie. Si mi aveva chiamato poco tempo fa, ero felicissimo.
Non so se Har mi farà dimenticare di lei, o se mi innamorerò come mi è successo con Perrie.
Una chiave che girava nella serratura mi risvegliò dai miei pensieri e scattai in piedi avvicinandomi velocemente alla porta. Era tornata finalmente.
Ero agitato e eccitato allo stesso tempo.
"che ci fai qui?" chiese fredda lei quando mi vide ma notai una punta di felicità nel suo sguardo.
"volevo sapere come stavi." risposi semplicemente continuando a guardarla mentre si toglieva la felpa fradicia. Mi ero dimenticato che stava diluviando.
"sto bene, puoi andare." non mi guardava neanche in faccia, continuava a guardare a terra. Stava tremando, volevo abbracciarla ma sapevo che mi avrebbe allontanato e aveva ragione.
"hai freddo? Vuoi che ti faccia qualcosa o un tè o.."
"sto bene."
ripeté con la stessa freddezza di prima ma questa volta guardandomi negli occhi.
"allora io... Vado." sussurrai abbassando lo sguardo deluso. Non mi aspettavo che mi perdonasse così solo perché ero qui, ma speravo in qualcosa di più.
Mi avviai verso la porta sperando che mi bloccasse ma era lì, ferma, con le braccia incrociate al petto che mi guardava uscire. Aprii la porta e mi girai verso di lei facendo un cenno di saluto e un sorriso forzato. Chiusi la porta dietro di me e iniziai a percorrere il vialetto sotto la pioggia con tutta la calma, mi piaceva la pioggia e poi non avevo niente da fare.
"aspetta!" la sentii urlare, per cui mi girai di scatto felice di sentirla.
"hai dimenticato una cosa." pronunciò a fatica per via del fiatone che le era venuto correndo da me.
"ah." Ci rimasi male credevo volesse, che so, parlare. Abbassai lo sguardo.
Mi prese il viso con le sue calde mani costringendomi a guardarla. Aveva gli occhi lucidi, era
felice.
Si avvicinò a me con uno scatto tenendosi sulle punte per la differenza di altezza appoggiando la sua fronte sulla mia.
"hai dimenticato di baciarmi." sorrisi a quell'affermazione. Io l'adoravo.
La baciai dolcemente stringendola a me per non farle prendere più freddo di quanto ne avesse già preso fin'ora.
Credo di si. Mi farà dimenticare totalmente Perrie.

 

 

 

 

Buiaaaaaaaaaaaaaaaaaah.

Saalve.

Come state?

Scusate per l'ENORME ritardo è che non avevo nessuuuuna idea per questo capitolo infatti fa schifo, lo so. Perdonatemi.

Il bacio finale l'ho messo perchè sono felice che farò i regionalii dsilfguhiryhjelfbkujergierugeigheru ok non vi interessa.

Però comunque non mi piace per niente questo capitolo cc

voi cosa mi dite?

A voi invece piace? Spero tanto di si.

Ho messo sia pov. Niall sia pov. Zayn per far capire cosa pensano anche loro di Harley.

Vorrei chiarire che Niall non prova niente per Harley. Si forse non dovrei dirvelo qui ma non vorrei crearvi false speranze AHAHAH per Niall c'è un'altra storia che credo spiegerò tra poco.

Per le amanti di Celine ci sarà una sorpresa presto. Aspettatevi di tutto! (accetto scommesse AHAHAH no sul serio.)

ringrazio tutte le ragazze che hanno messo la storia nelle preferite, ricordate e seguite fjkbtiegbn vi lovvo.

Ringrazio le ragazze che hanno recensito siete splendide.

E ringrazio anche tutte le lettrici silenziose.

Siete fantastiche.

Non so più che dirvi... spero che vi piaccia come sta andando la storia e spero recensiate *faccia da cucciolo * anche con una critica va benissimo.

Un bacione grande grande nialls_jump.

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Capitolo 20
*** Capitolo venti. ***


Capitolo venti.

 

Stava uscendo di casa diretta al parco dove si sarebbe incontrata con Niall, le aveva detto che aveva una notizia senza dare altre informazioni.
Salì sul pullman poggiando le sue cuffie intorno alle orecchie e schiacciando il tasto play del suo i-pod permettendo alla playlist di distrarla.
Arrivata alla fermata giusta scese incamminandosi verso i grandi cancelli che delimitavano lo spazio verde. Notò anche che c'erano le giostre in quel periodo ricordandosi di quando ci andava con Celine.
Stoppò la musica che risuonava ancora nelle sue orecchie quando scorse il ragazzo biondo seduto su una panchina.
Era chinato in avanti con i gomiti appoggiati sulle ginocchia che si guardava intorno; era agitato, si percepiva da come muoveva nervosamente la gamba sinistra e dal suo mordicchiarsi le unghie.
Sorrise e si avvicinò a lui mettendo nella borsa le cuffie e picchiettandogli sulla spalla.
Alzò lo sguardo di scatto ricambiando il sorriso alzandosi sempre nervosamente per stampargli un bacio sulla guancia.
"siediti." sembrava un'ordine infatti Harley aggrottò la fronte ma obbedì comunque.
"sto bene grazie. Tu?"
"si scusami è che è importante."
"mi fai preoccupare così." rispose tornando seria. Lui sorrise lievemente abbassando lo sguardo e torturandosi le mani.
"è tornata Perrie." soffiò fuori dalle labbra con un filo di voce quasi per non farsi sentire. Ma Har sentì lo stesso e rimase indifferente. Non capiva perché fosse tanto importante che fosse tornata. Cosa centrava con lei? Notando che non rispondeva Niall alzò lo sguardo e incontrò quello interrogativo della ragazza.
"Harley, tu piaci a Zayn ma lui è innamorato di lei. Quando ha saputo che sarebbe tornata qui a Londra ha iniziato a saltare come un bambino." Har sentì crollare qualcosa dentro di se a quelle parole. Come se si fosse rotto qualcosa. Non stavano insieme, e lo sapeva, ma non pensava fosse così un gioco per lui. Si sentiva come se credesse in qualcosa con tutto il cuore e con poche parole ciò fosse stato smentito. Le piaceva certo, ma era innamorata di lui?
"har? Non voglio che tu soffra di nuovo." Niall cominciò ad accarezzarle il braccio dolcemente.
"sto bene. Se è innamorato io non sono nessuno per dividerli." il suo tono era amaro, fece persino fatica a pronunciare quelle parole.
La vibrazione del telefono che aveva in tasca la distrasse.
'hei piccola. Al cinema oggi? Ho tanta voglia di vederti. Un bacio."
Era un messaggio di Zayn.
Un bacio.
Un bacio.
Sembrava una presa in giro. Probabilmente non sospettava che lei sapesse, ma comunque era come una seconda scelta. Forse oggi Perrie non poteva e allora aveva invitato lei fermando i sensi di colpa scrivendo 'ho tanta voglia di vederti'.
Intanto Niall aveva letto il messaggio e la sua risata, provocata da esso, attirò l'attenzione di Harley.
"non ti sta prendendo in giro." ruppe il silenzio come se avesse letto i suoi pensieri. Lei scimmiottò le sue parole prendendolo in giro e poi rise alla faccia buffa che spuntò sul bel viso del ragazzo.
"comunque vado a prepararmi. Anzi no, che gli frega se è tornata Perrie?" c'era del sarcasmo nella sua voce ma, anche con un ghigno divertito stampato in viso, non era allegra, ci stava male.
"lo so che ti importa. Ma non ti abbattere, tu sei meglio, molto meglio di lei." disse guardandola negli occhi, era la seconda volta che le leggeva nel pensiero. Harley pensò che fosse incredibile come una persona potesse conoscerla così anche in poco tempo, lo abbracciò istintivamente.
"vado davvero adesso. Ciao Irlanda." lo salutò con un bacio sulla guancia. Mentre lui rispose solo con un cenno guardandola allontanarsi verso la fermata.
Arrivata a casa corse in bagno e si buttò sotto la doccia. Aveva come un senso di sfida nei confronti di Perrie, come se si stessero giocando Zayn. E lei voleva vincere. Uscita dalla doccia indossò un asciugamano che fasciava il suo corpo e uno sulla testa dirigendosi velocemente quasi cadendo a faccia a terra verso la sua camera.
Iniziò a tirare fuori tutti i vestiti che aveva nell'armadio senza trovare niente che la convincesse pienamente.
Poi si ricordò di un vestitino comprato un pomeriggio passato con Jacob che era proprio quello che cercava. Mentre si vestiva soddisfatta ripensò a quanto fosse tutto cambiato in poco tempo; non vedeva più Andrew da non si ricordava nemmeno quanto, il suo rapporto con Zayn si era intensificato molto e non lavorava ormai da due settimane. Astrid le aveva detto che quell'estate la libreria sarebbe rimasta chiusa visto che aveva problemi con la sua famiglia. Ma comunque si erano tenute in contatto per un possibile lavoro fisso.
Dopo essere riuscita magicamente a chiudere la cerniera dietro il vestito corse in bagno per asciugarsi i lunghi capelli. Si truccò lievemente e prese le sue Dr. Martens nere fiondandosi al piano di sotto. Appena scesa suonarono al campanello, si fermò allo specchio vicino all'ingresso per guardarsi un'ultima volta e aprì sfoggiando uno splendido sorriso.

Zayn rimase a bocca aperta alzando lo sguardo verso di lei.

"sei bellissima." disse a fatica squadrandola da capo a piedi mentre le porgeva la mano per invitarla a uscire.

La ragazza abbassò lo sguardo per evitare che lui notasse il rossore sulle sue guance e afferrò la mano ringraziandolo timidamente.

 

 

 

 

Era quasi finito il film e Harley non aveva seguito neanche un minuto. Non riusciva a capire perchè non l'avesse nemmeno sfiorata, non si erano detti una parola. Sembrava che non si conoscessero.

Assorta nei suoi pensieri non si accorse che si erano riaccese le luci e stavano scorrendo i titoli di coda fin quando, finalmente, Zayn le toccò il braccio.

"Harley? È finito il film." le disse con un sorriso finto, non la gardava neanche negli occhi.

Lei non si mosse. Allora fu costretto ad alzare lo sguardo per cercare il motivo negli scuri occhi di lei.

"che c'è?" chiese intimorito. Perchè aveva paura?

Har avrebbe voluto arrabbiarsi e chiedere a lui cosa c'era che non andava. Voleva gridargli in faccia perchè la stava ignorando, perchè l'aveva invitata se poi non la guardava nemmeno negli occhi. Voleva mettersi a piangere forse perchè aveva capito tutto. La voleva lasciare. E aveva paura di perdere tutto ciò. Forse perchè lei aveva capito di amarlo, o magari lo sapeva già, ma finalmente l'aveva ammesso a se stessa.

"niente." rispose solamente bloccando le lacrime prima che le rigassero le guance. Lo guardò intensamente con tutto l'amore e l'odio che provava per lui in quel momento.

La stava umiliando e illudendo.

Non sapendo che lei lo amava.

Uscirono dal cinema e si fermarono davanti alla macchina del ragazzo.

"ti va di andare a cena insieme?"

'ancora?' pensò amaramente la ragazza. Era distrutta voleva solo andare a casa e cercare di evitare di scoprire se realmente era come lei pensava.

"vorrei andare a casa. Sono troppo stanca." sussurrò con un filo di voce per non far sentire la voce rotta. Nascose ciò con un sorriso.

Lui fece un profondo sospiro attirando la sua attenzione, come se dovesse fare un grande discorso. Si guardò intorno per un pò per poi decidersi a parlare.

"dobbiamo parlare."

'ecco. La prova..' stava per scoppiare a piangere. Mugolò solamente per spronarlo a continuare.

"credo che sia meglio non vederci più, o meglio non in quel senso. Credo dovremmo rimanere amici. Non voglio illuderti ulteriormente. Credo non ci possa essere niente di serio tra noi."

non poteva credere che stesse succedendo così. Quelle parole non sembravano neanche sue, non era la sua voce. Per un momento pensò fosse tutto un bruttissimo incubo che non fosse reale. Ma doveva aspettarselo. Lei era solo una delle tante fan incontrata per caso provata e lasciata. Tutto qui.

"mi dispiace."

'mi dispiace.' ripetè nella sua mente. Ancora e ancora.

'Per cosa gli dispiaceva? Per avermi spezzato il cuore? Per avermi illuso? Per avermi rovinato la giornata? Per avermi fatto innamorare di lui?'

Non gli disse niente. Alzò lo sguardo e annuì lentamente lasciando che una piccola lacrima le scendesse dal viso.

Si girò e si allontanò. E lui non la seguì.

 

 

 

 

Buiah!!

Dio mio scusatemi scusatemi scusatemi.

Ho un ritardo IMMENSO. C'è non in quel senso.. lo spirito santo non mi ha messa ancora incinta.

Non so da quant'è che non aggiorno e mi ero preparata tutti i motivi e le scuse ma non servirebbero a niente perchè tanto questo capitolo è triste e privo di significato.

Sperò mi perdoniate, pls.

A me piace tantissimo l'ultima parte ma non credo sia venuta bene come speravo.. mi sono "ispirata" a don't forget di Demi-sono-perfetta-ma-non-ci-credo vndkjvhkfhwkiudiu.

No ok.

Spero vi piaccia e che mi perdoniate. No aspetta l'ho già detto.

Ringrazio tantissimo chi segue la storia e l'ha messa nelle preferite, ricordate o seguite. Siete FANTASTICHE.

Ringrazio chi ha recensito e anche le lettrici silenziose il primo capitolo ha superato le mille visualizzazioni asdfghjkl vi adoro.

Un bacio grosso grosso grosso nialls_jump

 

ah se volete vi metto il mio twitter: https://twitter.com/harrehsdjmples c:

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Capitolo 21
*** Capitolo ventuno. ***


Capitolo ventuno.

 

ZAYN


Era una giornata perfetta.
Stavo passeggiando con la ragazza che amavo nella città che amavo a fare shopping come tutte le giornate perfette che si rispettino.
Perfetta un cazzo.
C'era qualcosa che mi tormentava tanto da non seguire neanche Perrie che stava farneticando qualcosa sulla nuova collezione che doveva assolutamente comprare prima di Miley Cyrcus.
Non capivo perché non avesse detto niente ieri sera. Era solo andata via.
Quando avevo baciato quella ragazza a quella stupida festa si era vendicata facendomi soffrire. Quando quel bastardo di Jacob l'aveva tradita, o meglio stava tradendo l'altra con lei, aveva reagito e non era scappata.
Invece ieri si. Ma perché?
"mon amour mi stai seguendo?" mi urlò praticamente nell'orecchio.
"em.. Si certo. Continua continua.." risposi con un finto sorriso prima di riconcentrarmi nuovamente sull'accaduto.
Non sapevo perché non fossi felice di una giornata come quella. Io le adoravo.
Forse perché non volevo accanto Perrie ma Harley? No no impossibile, io ero innamorato di lei.
Eppure c'era quel qualcosa che mi obbligava a pensare a lei. Ai suoi modi di fare, alla sua risata così bella, al suo sorriso. A un certo punto pensai anche di essere impazzito, continuavo a immaginarmi ciò che avrebbe detto lei.
Non avrebbe mai parlato di comprare per prima una nuova collezione. Piuttosto mi avrebbe raccontato i suoi momenti più imbarazzanti o avrebbe fatto commenti sarcastici sulla nostra differenza d'altezza o anche mi avrebbe fatto delle domande sulla mia famiglia e sul nostro prossimo album. E io l'avrei riempita di complimenti facendola arrossire, diventando ancora più bella. L'avrei fatta sentire speciale come lei faceva sentire speciale me.
Anche con Perrie una volta era così. Ma era cambiata. Forse ero cambiato io.
Se le avessi fatto dei complimenti non avrebbe reagito come Harley. Magari mi avrebbe baciato o non mi avrebbe neanche risposto. Non mi avrebbe mai chiesto niente sul cd, diceva che era convinta che sarebbe stato bello quindi non era curiosa. Non mi faceva più sentire speciale.




 

HARLEY


"sorpresa!" quando li vidi quasi scoppiai a piangere.
Erano tutti e quattro sulla porta pieni di pacchetti di patatine e popcorn, bibite e cd di qualsiasi genere. C'era anche Louis con il cappellino a punta, uno di quelli che si usano alle feste di compleanno dei bambini, e Liam con un pacco enorme di marshmallow.
"c-che ci fate qui?" chiesi incredula.
"beh.. Abbiamo saputo cos'è successo e siamo corsi qui." rispose Harry accarezzandomi una guancia.
"e poi avevamo voglia di festa!" continuò Louis indicando un sacchetto pieno di giochi da tavolo che non avevo notato prima.
Mi ero incantata a guardarli. Quasi mi commuovevo. Erano lì per me, perché sapevano che ci stavo male. Erano lì per rassicurarmi e per farmi divertire. Erano lì per dirmi tutte quelle cose sdolcinate che si dicono a un amico quando viene mollato come faceva spesso Celine. Erano lì.
"lo so che siamo fantastici e tutto quanto ma le borse pesano un po'." disse Niall.
"oh si certo scusate!" risposi spostando e sorridendo per la figura da stupida che mi ero appena fatta.
"gelato con scaglie di cioccolato e '50 volte il primo bacio'? Harley come sei romantica." disse Harry asciugandosi una lacrima teatralmente.
Gli altri, che stavano sistemando le patatine nei contenitori, sentirono il nome del film o più probabilmente il 'gelato con scaglie di cioccolato' e si fiondarono in soggiorno per aggiudicarsi il posto sul divano.
Sarebbe stata una lunga e divertente giornata.




"batti il cinque sorella!" gridò pieno di felicità Louis quando feci il numero giusto con i dadi per vincere al gioco dell'oca. Eravamo in coppia insieme e mi stava facendo morire dalle risate.
Avevamo passato tutto il pomeriggio tra ballate strane e giochi da tavolo. Ovviamente tutti in pigiama, una tipica domenica noiosa insomma. Mi avevano fatto completamente dimenticare di Zayn per un pomeriggio intero e non potei non pensare che fossero magnifici.
Mentre facevo un ballo di vittoria con Louis sentii squillare il mio telefono.
"qui casa Harley in pieno svolgimento di festa se non è importante può anche riattaccare subito." risposi senza neanche guardare chi fosse.
"allora non devi riattaccare!" rispose allegra la voce dall'altro capo del telefono.
"Celine!" urlai felice di sentire la voce della mia migliore amica e attirando l'attenzione di tutti i presenti nel mio soggiorno.
"come stai? Natan? Mi manchi tanto! I tuoi zii come stanno? Ti diverti? Che fai di bello?" iniziai con le domande a raffica segno che ero felice di sentirla ma me ne pentii subito perchè ogni volta che lo facevo voleva dire che c'era qualcosa che non andava.
"hei hei calma. Ho una sorpresa per te." era agitata e stava per scoppiare a ridere. Evidentemente non ci aveva fatto caso.
"umh aspetta dovrebbero suonare alla porta... Adesso." continuò lei pronunciando l'ultima parola esattamente quando suonò il campanello.
"e tu come fai a..?" domandai mentre mi avvicinavo alla porta, forse avevo capito perché lo sapeva. Aprii la porta contentissima. E la mia previsione era esatta.
Mi ritrovai la mia migliore amica davanti agli occhi.
Iniziammo a urlare tutte e due e corsi saltandole addosso.
"ti voglio bene ti voglio bene ti voglio bene! Che ci fai qui?" le domandai quando mi resi davvero conto di ciò che era successo.

"mi mancavi troppo!" disse stringedomi più forte a se e stampandomi un bacio sulla guancia.

"però adesso mi dici cos'hai." continuò. Sciolse l'abbraccio per guardarmi in faccia co uno sguardo che non lasciava via di scampo.

ma vedendo che ero in difficoltà per fortuna Niall venne in mio soccorso.

"ciao sono Niall. Ci siamo già visti in videochat." le porse la mano con un sorriso mozzafiato sulle labbra. Celine si voltò notando con sua grande sorpresa chi aveva davanti, in pigiama ovviamente, e quasi non svenne. Tutti i ragazzi fecero un cenno di saluto dicendo il proprio nome anche se Cel li sapeva quasi meglio di loro. Io sorrisi alla scena anche perché mi ricordavo tutte le volte che mi raccontava i suoi sogni su come li avrebbe incontrati.
Passato il suo shok e dopo essersi rilassata un po' la presentai ai quattro magnifici ragazzi nel mio salotto. Si integrò subito nel 'gruppo' che si era formato quella sera, aveva un debole soprattutto per Harry.
"allora? Natan?" sia lei che il ricciolo seduto accanto sussultarono al nome che pronunciai.
"era fidanzato." lo disse troppo velocemente e con poca convinzione infatti non ci credetti. la guardai male e lei capì che il suo trucco non aveva funzionato.
"sapevo che sarei tornata e non avevo voglia di una relazione a distanza." notai occhi verdi abbassare lo sguardo. Era incredibile che già le piacesse. Dopo un paio di minuti di silenzio totale Liam ruppe il silenzio.
"guardiamo un film?" azzardò avendo già ovviamente scelto quale, toy story 3.
Tutti annuimmo convinti. Mi sedetti in braccio a Louis rannicchiata al suo petto, se avessi dovuto descriverlo avrei certamente detto dall'abbraccio caldo. Mi sentivo sicura vicino a lui e poi quella sera non mi aveva fatto pensare a nulla e gli ero davvero grata.
Mi stavo addormentando anche perché Lou continuava ad accarezzarmi i capelli,  era così rilassante, quando mi distrasse la vibrazione del suo cellulare a cui lui rispose subito.
Lo sentii annuire un paio di volte e poi dire qualcos'altro ma non ci feci molto caso.
"chi era?" gli chiesi quando mise giù curiosa di sapere chi lo chiamasse a quest'ora.
"era Zayn. Ha detto che gli servono le chiavi per entrare e ce le abbiamo noi." spalancai gli occhi e mi irrigidii a quelle parole supponendo che sarebbe dovuto venire qui a prenderle.
"sarà qui tra cinque minuti ma non dovrai neanche vederlo, arriva e se ne va." non volevo vederlo ma allo stesso tempo avevo voglia di abbracciarlo stretto. Mi mancava. E sinceramente spero di mancare anche a lui.




 

ZAYN

Suonai al campanello della casa dove di solito entravo senza problemi, mi faceva uno strano effetto. Per un attimo pensai venisse ad aprire Harley e mi sentii subito in colpa avendo di fianco Perrie.
Tirai un sospiro di sollievo quando vidi Niall aprirmi la porta. Sollievo che durò poco, fino a quando non guardai il soggiorno.
C'era Liam intento a guardare il film a terra praticamente sulla tv a sgranocchiare popcorn. Sul divano c'era Harry che parlava e scherzava con Celine, la migliore amica di Harley. Perché era lì? Sarebbe dovuta essere il Italia! E perché io me lo ricordavo?
Infine la vidi accovacciata su Louis che dormiva. Era bella anche con gli occhi chiusi. Sentii ammontare la rabbia dentro di me quando collegai che sra sdraiata su Louis. Sentivo la voglia di dividerli e fi abbracciarla forte, ma non potevo.
"hei amico?" mi distrasse Niall. Probabilmente mi ero incantato a guardare l'altra stanza e non avevo sentito una parola du quello che aveva detto. Infatti sia lui che Perrie mi stavano fissando.
"si scusa. Grazie mille ci vediamo dopo." e gli sorrisi.
"credo ci vedremo domani. Har ci ha invitato a dormire qui 'sta notte."
"perfetto!" rispose Perrie mentre io rimasi pietrificato. Volevo rimanere anche io con loro. Mi sembravo un bambino.
Non mi resi conto che Niall aveva già richiuso la porta e la mia ragazza mi stava trascinando verso la macchina.
"così avremo tutta la casa per noi!" squittì lei.
"credo che dovresti dormire a casa tua. Mi dispiace amore ma sono davvero stanco." risposi con più tristezza possibile.
"sicuro?" chiese con un tono misto tra il preoccupato e il deluso.
"si tranquilla." le sorrisi e le lasciai un piccolo bacio a stampo.
"quindi questa Harley è la ragazza di Louis?"
"non è la sua ragazza." cercai di nascondere il tono duro che mi era venuto naturalmente. Non avevo detto niente di Har a Perrie non so perché. Non le avevo detto nulla di nulla.
Rimasimo in silenzio tutto il viaggio fino a casa sua. Non avevo voglia di parlare di lei, continuavo a provare qualcosa e il fatto che fosse così vicina a Louis mi dava sui nervi!
Dopo averla lasciata sotto casa mi avviai verso casa mia decidendo però all'ultimo di fare un'altra tappa. Volevo vedere la famosa terrazza.

 

 

 

 

Buiaah.

Buonasheeran ragazzuole c:

a me piace abbastanza questo capitolo soprattutto perchè è tutto 'raccontato' dai due piccioncini.

Però deve piacere a voi non a me no?

Scusate sempre per il ritardo..

ah volevo puntualizzare che non ce l'ho con Perrie. Ammetto che non mi vada proprio a genio ma NON CE L'HO CON LEI.

Lo scorso capitolo non l'avete cagato molto.. non vi è piaciuto?

Ditemelo vi prego.

O ero troppo in ritardo? Spero sia per questo. Ce è il migliore dei mali.

No vabbuè.

Contente che è tornata Celine? VAS HAPPENIN' CELINE?

AHAHAHAH no ok.

Spero davvero che vi sia piaciuto e recensite facendomelo sapere *faccia da angioletto*.

vi lovvo tanto tanto,

un bacio nialls_jump

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Capitolo 22
*** Capitolo ventidue. ***


Capitolo ventidue.

 

Le due ragazze stavano salendo le scale per arrivare alla terrazza.
"vado a prendere la colazione torno subito." disse Celine avviandosi verso il bar poco distante da lì. Harley annuì e iniziò la lunga rampa di scale.
Le si fermò il cuore quando vide Zayn che dormiva beatamente sul divano, sembrava un angelo.
Aveva la bocca leggermente socchiusa, gli occhi serrati e stringeva al petto un cuscino come se avesse vicino il suo peluche preferito.
Harley però si convinse che era arrabbiata con lui e non voleva dargliela vinta così.
"Zayn." lo chiamò la prima volta.
"Zayn!" la seconda volta con più convinzione.
"ZAYN!" urlò la terza e ultima volta prima che lui finalmente aprisse gli occhi.
"che ci fai qui?" continuò con tono arrabbiato e duro, senza nessuna sfumatura di confidenza.
"ciao Har." rispose tranquillamente lui stiracchiandosi un po'.
"che cosa ci fai qui?" ignorò il suo saluto, questa indifferenza per ciò che le aveva fatto le cominciava a dare sui nervi.
"volevo vedere questo posto, da come lo descrivevi sembrava magico. È davvero bello qui, è speciale." accennò alla vista davanti a loro, in effetti era davvero bella. Ma Harley non voleva mollare la presa e continuava a guardarsi intorno con tono scocciato.
"sei arrabbiata?" ruppe il silenzio Zayn dopo un paio di minuti. Lei lo guardo sconvolta per un po' prima di rispondere.
"come potrei non esserlo." le stavano venendo le lacrime agli occhi ma non voleva avere ne la sua compassione ne sembrare debole in questo momento.
"non voglio che tu sia arrabbiata." disse abbassando lo sguardo con un tono sincero e dolce.
"dovevi pensarci prima." non poté non rispondere così. Le venne naturale. Una delle caratteristiche di Har era quella di far sentire in colpa gli altri quando le facevano qualcosa di brutto. A volte era un pregio ma spesso era un difetto.
"scusa."
"non mi servono le tue scuse."
"e allora cosa ti serve! - sbottò il ragazzo. Si era arrabbiato anche lui - cosa potevo fare? C'era lei e tutto era bello. Poi mi ha lasciato e sei arrivata tu. Non mi fraintendere io sono stato benissimo con te è stato un periodo bellissimo ma ora è tornata. Io sono innamorato di lei non posso farci niente!" appena finito di parlare si pentì subito di ciò che aveva detto. Le stava urlando contro. La stava umiliando. La stava facendo soffrire. La stava distruggendo.
"quindi tutto questo non è significato niente? Tutto quello che abbiamo passato era solo un gioco? Adesso ti dimenticherai tutto?" la voce di Harley faceva fatica a venir fuori, come se fosse tutto un sussurro. Non sapeva neanche se lui l'aveva sentita, ma non le importava. Lei aveva sentito ciò che aveva detto lui e le bastava.
Zayn abbassò lo sguardo senza rispondere.
"io sono mai stata importante per te?" l'ultima frase cercò di scandirla bene tenendo sempre un tono basso ma questa volta voleva sapere cosa avrebbe risposto.
"certo che sei stata importante."
"sono stata? Adesso tanto c'è Perrie. Adesso non ti importa più di me." cercava sempre di fargli ammontare i sensi di colpa.
"adesso si c'è lei. Ma spero potremo rimanere am.."
"io ti amo. Quindi no non possiamo rimanere amici." sputò via così quelle parole che le erano rimaste incastrate in gola due sere prima. Finalmente gli aveva detto ciò che provava realmente. Non sentiva le lacrime ormai sentiva solo la frustrazione e la rabbia di non poter essere lei la persona speciale per lui.
"co-cosa?"
"ho preso il tuo preferito brioches alla crema e frappè al cioccolato." li interruppe Celine aprendo la porta della terrazza.
"oh scusate! Ho interrotto qualcosa?" non sembrava neanche sconvolta nel vedere il suo idolo davanti a lei, forse perché si era già abituata alla loro vista meglio di Har.
"no se ne stava andando." disse fredda e questa volta con più energia facendosi sentire bene.
"si è vero.. Tu devi essere Celine giusto? La migliore amica di Harley. Adesso dovresti essere in vacanza in Italia dai tuoi zii, due artisti." Zayn voleva dimostrare che non era un gioco per lui. Non l'aveva presa in giro e si ricordava tutto quello lei gli aveva detto. Non gli era mai capitato nemmeno con Perrie ma stranamente, visto che spesso faceva finta di ascoltare, gli interessava davvero ciò che Har gli raccontava.
"come fai a saperlo?" chiese incredula Cel.
"certo che mi importa di te." rispose semplicemente guardando negli occhi Harley e ignorando Celine prima di andarsene.

"adesso vorrai una spiegazione no?" chiese ovvia Harley all'amica.
"so già tutto. Mi ha detto tutto Niall, la sera che è successo, per telefono. Per questo sono tornata." rispose semplicemente andando ad abbracciarla.
"come farei senza di te." sussurrò al suo orecchio stringendola ancora di più.
Si sedettero sul divano dove prima c'era Zayn e iniziarono a discutere sulla situazione.
Discutere perché Celine voleva trovare una soluzione alla situazione, non poteva permettere che l'amica si torturasse così da sola. E Har non voleva prenderla questa decisione perché aveva paura che includesse il dover dimenticare Zayn e non ce l'avrebbe fatta.
Dopo quasi un'ora di discussione forse erano giunte a una soluzione.
"quindi abbiamo finito? Devi dimenticarlo."
"e se non ce la faccio?"
"ho già un piano B." esordì con un sorriso di chi la sa lunga. La ragazza seduta a fianco la guardò curiosa.
"io e Niall abbiamo chiamato Andrew. Ha detto che è un casino che non ti sente! Comunque vi abbiamo organizzato un appuntamento. Domani."
Harley sapeva benissimo che era passato tanto tempo dall'ultima volta che si erano sentiti e le dispiaceva. Ma la storia con Zayn aveva preso una così bella piega che si era completamente dimenticata di lui.
Però non le dispiaceva l'idea di rivederlo, le piaceva passare del tempo con lui.
"domani?" collegò velocemente che il 'domani' era davvero troppo vicino per prepararsi come avrebbe voluto e soprattutto per scriversi mentalmente un discorso che avrebbe convinto Andrew che non era la seconda scelta.
"si domani. Infatti adesso tu cancelli da quella testolina tutto quello che potrebbe vagamente riferirsi a Zayn e ricominci con Andrew-sono-molto-meglio-per-te." Cel aveva ragione e anche Harley se n'era convinta. Doveva riprovarci, voleva riprovarci. E credeva che Andrew fosse la persona perfetta.
"bene. Allora andiamo a comprare un bel vestito per domani." la risvegliò dai suoi pensieri convincendola ancora di più che lui era quello che faceva per lei.
Il suo umore era completamente cambiato, fino a poche ore prima era uno straccio e adesso era decisa a dimenticare.




Stavano girovagando ancora per le vie di Londra alla ricerca di qualcosa di adatto quando Louis e Harry le colsero di sorpresa, essendo però incappucciati non li riconobbero.
"hei siamo noi." disse Harry abbracciando da dietro Celine.
"mi hai fatto prendere un colpo!" esordì seria la bionda per poi però scoppiare a ridere subito dopo.
"noi dobbiamo fare quella cosa vero?" continuò invece Louis facendo l'occhiolino ad Harley per farle notare che forse era meglio lasciare da soli gli altri due.
"ah si è vero mi ricordo. Va be voi potete stare insieme noi dobbiamo fare quello." e se ne andarono velocemente.

 

 

 

HARRY


Grazie a Louis e Harley ero riuscito a stare da solo con lei. Era così bella. Aveva degli occhi che ti catturavano e non ti lasciavano più. Come se la tua mente si rifiutasse di dimenticarli.
E quel sorriso. Quel sorriso era la cosa più bella che avessi mai visto.
Già mi piaceva, già avevo voglia di baciarla.
"siamo rimasti soli." le sussurrai all'orecchio ancora cingendo i suoi fianchi da dietro in tono malizioso.
"ottima osservazione Styles. Ma credo che ti sfugga che siamo in centro Londra, è difficile rimanere soli." rispose pignolamente. Sapevo di piacerle anche io.
"ti va di prendere un caffè?" le domandai incrociando le mie dita alle sue. Sussultò a quel contatto ma non si ritrasse e ne fui felice. Riflettè un po' prima di rispondere.
"no. Però possiamo andare al parco." rimasi spiazzato da una risposta così. Mi teneva sulle spine già per queste piccole cose. Era splendida.
"va benissimo. Mi basta stare con te."
"non funziona con me." si avvicinò a me tanto da far sfiorare i nostri nasi. Inclinò la testa fino ad arrivare al mio lobo mordendolo piano.
"e poi diventi meno sexi così." stavo sudando e deglutii con difficoltà.
"muoviti Styles." non mi ero accorto che si stava allontanando fin quando non sentii più la sua mano intrecciata alla mia.
"dai muoviti." continuò più dolcemente aspettandomi e riintrecciando, questa volta di sua spontanea volontà, le nostre dita.
Ci sedemmo su una panchina isolata dal resto, vicino a un laghetto pieni di pesci rossi.
Così, visto che non ci poteva vedere nessuno, mi tolsi gli occhiali e il cappuccio.
"sei più bello così." disse accarezzandomi la guancia e guardandomi negli occhi.
"tu sei sempre bella."
"ti ho detto che non funziona con me." rispose fredda girandosi verso il laghetto. Aveva cambiato umore davvero in fretta. Cos'avevo fatto?
"che c'è?" le chiesi appunto.
"niente." sempre fredda, sempre girata.
Mi accovacciai davanti a lei per poterla vedere negli occhi.
"che c'è?- le chiesi con più convinzione- ho fatto qualcosa di male?"
"no no. È che non voglio che succeda come Har e Zayn. Io non sono forte come lei. Lei ha sopportato Jacob e adesso lui. Io cerco sempre di non avere storie serie perché ho paura di soffrire. Non so neanche perché ti stia dicendo questo. Forse perché io sono sempre stata innamorata di te e vederti mi ha sconvolto." rimasi di nuovo spiazzato da quelle parole. Lei era innamorata di me eppure io non la conoscevo. Ma io non avrei fatto come Zayn. Io ci credevo in questo rapporto.
La conoscevo da due giorni, è vero, ma era così perfetta che non potevo lasciarla andare.
"io non ti lascio scappare." sorrise alla mia affermazione. Ecco un colpo al cuore.
Mi avvicinai a lei ricambiando il sorriso e lei colmò la distanza tra di noi lasciando che le nostre labbra si incontrassero.

 

 

 

Buiaaaah.

Buon salve belle pimpe come state?

Mi scuso ancora per l'enorme ritardo ma tra la scuola e il nuoto non ci capisco più niente.

Questo capitolo non mi dispiace così tanto. Ce l'idea mi piaceva molto all'inizio ma credo che la realizzazione non renda come avrei voluto.

Spero che vi piaccia lo stesso.

Ringrazio tantissimo chi ancora segue la storia davvero grazie mille <3.

ma le recensioni vi hanno fatto qualcosa?

Non mi piace chiederle perchè non scrivo per quello e voi non siete assolutamente obbligate a farne una ma mi farebbe davvero piacere soprattutto sapere cosa ne pensate della storia, dei personaggi, se vi piacerebbe che succedesse qualcosa o se non vi è piaciuto qualche fatto o non vi piace come si sta svolgendo la storia.

E il ritorno di Andrew? Vi piace?

Pensavate l'avessi dimenticato eh?

E invece no, è così bellerrimo che non posso eliminarlo definitivamente.

Ho sempre un casino di cose da dirvi ma appena scrivo il buiah dimentico tutto cc

ah qualcuna di voi è andata al concerto? Io no purtroppo, era anche il mio compleanno.. ma non importa.

Qualche Lovatic?

Dio mio adoro quella ragazza.

Va be basta sto cominciando a parlare a vanvera.

Un bacio nialls_jump

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Capitolo 23
*** Capitolo Ventitre. ***


Capitolo ventitre.

 

HARLEY.

Stavo correndo verso il pullman ero già in ritardo.

Avevo un tizio che puzzava di fumo di fianco e una bambina che si divertiva a tirarmi i capelli ma non ero presente in quel momento.

Il mio pensiero era uno solo.

Zayn.

Chissà se mi pensava a volte. Chissà se gli mancavo.

No dovevo dimenticarlo.

Volevo dimenticarlo.

Adesso dovevo far funzionare le cose con Andrew.

Scesi dal pullman decisa e senza più risentimenti. Ora era Andrew che volevo.

"eccoti finalmente." mi strinse a se lui. Aveva un buon profumo addosso.

"scusami." mi affrettai a rispondere dopo essermi persa nei suoi occhi. Non mi ricordavo quanto fosse bello.

"non ti preoccupare." e sfoggiò un sorriso mozzafiato.

"io intendevo per tutto. Per non averti più cercato, per non averti più scritto,.." mi bloccò interrompendomi.

"ho detto che non ti devi preoccupare." altro sorriso. Altro abbagliante sorriso.

"o-ok."

"andiamo?" indicò il locale scelto da lui. Annuì prendendolo per mano.

Rimasi un pò delusa dal fatto che non volesse le mie scuse. Certo era un sollievo non dover mettermi in imbarazzo davanti a lui e diventare vulnerabile ma mi ero preparata tutto il discorso che quasi volevo scusarmi lo stesso.

"allora, cos'è successo in questo nostro periodo di pausa?" mimò le virgolette intorno a 'periodo di pausa' in modo adorabile.

"niente di speciale." non volevo parlare di lui.

"bene. allora che dici? La rendiamo noi speciale quest'estate?"

Noi. Noi. Noi.

L'unica parola che continuava a ronzarmi nella testa.

Lui non l'aveva mai usata.

"certo." ero pronta. Volevo renderla davvero speciale. E magari Andrew era quello giusto, anche se io amavo lui. Magari mi sarei innamorata di Andrew.

Si l'avrei fatto.

 

 

 

 

"Sono stata benissimo con te, grazie di tutto." gli dissi quando fummo arrivati alla porta di casa mia.

"spero mi richiamerai questa volta." rispose abbassando lo sguardo. Solo in quel momento notai che lui non l'aveva detto ma ci aveva sofferto. Solo in quel momento mi resi conto che avevo fatto la stessa cosa che avevano fatto a me.

Lo baciai.

Istintivamente.

Probabilmente per la bella serata o per farmi perdonare o un grazie silenzioso.

Non lo so ma fu bellissimo.

 

 

 

 

Mentre Harley salutava Andrew poco distante c'era Zayn intento a scrivere una canzone. O a riscrivere.

 

"can't believe you're packing your bags

trying so hard not to cry

had the best time and now it's the worst time

but we have to say goodbye.
Don't promise that you're gonna write

don't promise that you'll call

just promise that you won't forget we had it all.

'Cause you were mine for the summer

now we know it's nearly over

Feels like snow in September
But I always will remember
You were my summer love
You always will be my summer love"

 

"ragazzi vi piace?" domandò soddisfatto del suo lavoro.
"è molto bella!" rispose Louis.
"a chi pensavi bed boy?" si intromise Harry facendo una smorfia maliziosa.
"a Harley è ovvio è la mia ragazza." disse senza preoccupazioni.
"Harley?" esclamarono tutti in coro.
"ho detto Perrie ragazzi!" urlò esasperato Zayn.
"amico guarda che hai detto Harley. Dai che lo sappiamo che ti piace, non so perché ti ostini a negarlo a te stesso. Così la fai solo soffrire." commentò Liam.
Zayn cominciò a pensare al suo rapporto con Perrie e poi lo confrontò con quello che aveva con Harley. Erano completamente opposti. Doveva ammeterlo. Lui amava Harley e se l'era lasciata scappare così.
"io la amo."
Si sollevarono tutti gli applausi e i fischi da parte dei suoi amici. Tutti a gridargli 'bravo!'.
"ce l'hai fatta! Si hai avuto bisogno di un po' di aiuto.." disse Harry.
L'unico che non si congratulava era Niall che stava lì in disparte a guardare la tv.
"e tu Niall non la pensi come noi?" era Liam che gliel'aveva chiesto.
"io credo solo che non serve a niente accorgersene adesso. Tu stai con Perrie. L'hai lasciata per lei e Har ha sofferto davvero tanto, lo sai meglio di me. Poi anche se adesso volessi tornare da lei è tardi. Oggi aveva un appuntamento con Andrew te lo ricordi? Quello a cui hai rubato la ragazza di cui adesso sei innamorato. E, da cosa mi ha scritto la tua dolce metà, è andata molto bene e si rivedranno il più presto possibile. Ti è sfuggita Zayn, te la sei fatta scappare ed era tutta tua."
I ragazzi rimasero completamente zitti a quelle parole. Sapevano che aveva ragione, più di chiunque altro.
"lei mi ha detto che mi ama." riuscì solo a sussurrare.
"e tu l'hai respinta. Cosa doveva fare, aspettarti?" concluse ovvio Niall prima di alzarsi e andarsene.
Quelle parole ruppero qualcosa in Zayn, come le sue parole avevano rotto qualcosa in Harley qualche sera prima.
Lui lo sapeva benissimo che se l'era fatta scappare e adesso sapeva che non se la sarebbe ripresa facilmente. Ma gli aveva detto che lo amava non poteva già essersene dimenticata.
aveva voglia di parlare con lei, di abbracciarla. Di dirle che aveva capito che la amava e che era la sua cosa più bella, che non l'avrebbe più fatta soffrire. Avrebbe voluto tornare indietro, prima che arrivasse Perrie, e fermare il tempo.

 

 

 

 

Buiaah.

Ciao bellezzee c:

come ve la passate?

Io sono in ansiaaaaa. Si esatto, esami cc

allora dovrei parlarvi di una cosuccia che non mi piace tanto.

Non mi piace chiedere le recensioni (e spero l'abbiate capito perchè è dal primo capitolo che lo dico lol) ma davvero non capisco se questa storia vi piaccia o no.

L'ultimo capitolo non ha nemmeno UNA recensione e i due prima ne hanno solo una..

non voglio mettere quelle scadenze tipo 'se non arrivo almeno a ottomilacinquecento recensioni non vado avanti' però così mi costringete a farlo.

Comunque ringrazio quelle persone che leggono.

Un bacio, nialls_jump

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Capitolo 24
*** Capitolo ventiquattro. ***


Capitolo ventiquattro.

 

Provava a chiamarla e non rispondeva.

Provava a mandarle messaggi e non rispondeva.

Provava ad andare a casa sua ma non c'era mai.

Aveva persino provato a chiamare Celine ma niente, non riusciva a parlare con lei. Come se fosse sparita.

"ti prego dai, dai, dai fammi chiamare dal tuo." Zayn stava addosso a Niall come quando i bambini pregano per quel nuovo giocattolo.

"se non ti risponde vuol dire che non ti vuole parlare, non stressarla. E soprattutto non stressare me. E poi chi ti dice che risponde a me?"

"ti risponde?"

"certo."

Zayn l'ho guardò con uno sguardo da assassino cercando di rubargli il telefono dalle mani ma il biondo si ritrasse prontamente.

"io sono il suo migliore amico è ovvio che mi risponda."

"Niall devo parlarle."

Niall ci pensò un attimo e sbuffò.

"una sola chiamata." mimò l'uno con il dito guardandolo dritto negli occhi per fargli capire che aveva quell'unica possibilità e l'amico si sbrigò a muovere freneticamente la testa su e giù in segno di consenso.

* tu.. tu.. tu.. tu.. *

"pronto?" la voce era la sua. Rimase un'attimo incantato e sorrise involontariamente.

"Niall?"

"sono Zayn ti prego non riattaccare." gli tremava la voce, non sapeva cosa dire.

"che vuoi? Sono al cinema non ho tanto il tempo." rispose fredda e distaccata.

"sei con Andrew?- disse con rabbia ma subito cambiò tono di voce- Ok no scusa non sono affari miei. Volevo chiederti se possiamo vederci.. si insomma parlare.. faccia a faccia."

"si sono con lui. Adesso non me la sento, non ce la faccio. Ciao Zayn."

"no aspetta ti prego!" ma aveva già chiuso la chiamata.

"ti ha chiuso la chiamata?"

"si. Ha detto che non riesce ancora a vedermi. Ma io devo parlarle."

"sono passati cinque giorni Zayn da quando ha cominciato a uscire con lui e da quando tu hai cominciato a tartassarla. Dalle tempo."

Zayn sapeva che doveva lasciarle tempo ma doveva parlarle, voleva dirle che la amava.

Si era ripromesso che glielo avrebbe detto il prima possibile e soprattutto prima di ripartire per il nuovo tour, ormai mancava solo poco meno di un mese e poi sarebbero stati impegnati tutto l'anno successivo.

 

 

 

 

ZAYN

Scese dall'auto di Andrew dopo che lui le aprì la portiera come facevo sempre io.

Gli sorrise e gli tese la mano timidamente.

Si avvicinavano alla porta di casa attraversando il vialetto mentre io li seguivo con lo sguardo da lontano, stavano parlando.

Probabilmente lui fece una battuta perchè la sentii ridere.

Quando si stavano per salutare mi avvicinai nascondendomi dietro al primo albero dopo il cancello di casa sua.

Lessi il labbiale.

Lui le chiese se poteva entrare ammiccando.

Lei rispose che era stanca e non le andava, ma aggiunse che si era divertita e che lo avrebbe richiamato il giorno dopo.

Lui le disse che aspettava con ansia la sua chiamata e si avvicinò a lei.

Mi irrigidii perchè volevo essere al suo posto.

Lei sorrise e annuì poggiando le sue braccia intorno al collo di lui.

Quando si baciarono sentii la rabbia ammontare dentro di me e istintivamente strinsi le mani a pugno trovando però la corteccia dell'albero che mi graffiò lievemente entrambe le mani.

Quando invece lui intensificò il bacio e spostò quelle sue mani sul suo sedere non ci vidi più e mi avvicinai a loro con passo svelto sentendo l'adrenalina a mille.

Poggiai una mano sulla spalla di Andrew, lo girai verso di me con cattiveria e arronganza e gli stampai il mio pugno in piena faccia.

Lui farfugliò qualcosa incredulo e sorpreso.

Lei iniziò a gridarmi contro spaventata e arrabbiata, ma non sentivo niente.

La rabbia, la gelosia mi tappavano anche le orecchie oltre agli occhi.

Andrew non reagì ma si dileguò con la coda tra le gambe e il sangue che gli colava dal naso sfuggendo a una possibile rissa.

Mi sentivo un peso sullo stomaco.

Non volevo fargli del male perchè sapevo che avrei fatto del male anche a Harley.

Ma non mi pentii del pugno.

Mi aiutò a liberare un pò della rabbia che avevo dentro. E anche a intimorire quel bastardo.

Dopo che Harley mi tirò un pugno sul braccio mi risvegliai da quello stato di confusione e mi girai verso di lei bloccando prontamente il secondo.

Mi accorsi che stava piangendo, singhiozzava.

"che c'è?" chiesi quasi stupito. Come potevo domandarle una cosa del genere? L'avevo ferita, avevo tirato un pugno al suo ragazzo, le avevo rovinato la serata. Che cazzo di domanda era?

"ti odio." rispose urlando e singhiozzando nervosamente.

Cercai di abbracciarla per calmarla ma si ritrasse più volte, alla fine si arrese.

La strinsi forte al mio petto aspettando che finisse le lacrime, ma non credo che gliene rimanessero tante dopo tutte quelle spese per me.

 

 

 

 

Giovedì, il giorno dopo.

Si risvegliò nel suo letto ricordandosi però di essere crollata tra le braccia di Zayn dopo un'ora di pianto.

Si girò leggermente sistemandosi su un fianco e si accorse del ragazzo che probabilmente era rimasto tutta la notte a dormire su una poltrona vicino al letto a tenerle la mano.

Gli sorrise anche se lui aveva gli occhi chiusi.

Si alzò lentamente e si sedette in braccio a lui svegliandolo involontariamente. Si rannicchiò meglio.

"perchè l'hai fatto?" gli domandò stringedolo.

"perchè era da tempo che non picchiavo qualcuno." sorrise tenendo gli occhi chiusi.

"perchè l'hai fatto Zayn?"

"perchè ero geloso, perchè ero arrabbiato, perchè tu sei mia." rispose tornando serio e guardandola ma lei era girata visto che aveva la testa appoggiata al suo petto.

"io non sono tua."

"si tu sei mia."

"no non lo sono mai stata, o meglio, non mi hai mai voluta. Sono sempre stata una delle tante per te. Sono sempre stata la seconda scelta perchè prima di me c'era sempre lei. Non ha mai pens.."

"ti amo." la interruppe.

Har alzò lo sguardo verso il suo viso incredula.

"ti amo più di qualunque altra cosa. E me ne rendo conto adesso, ma ti amo. Ti amo e ti amavo. Ti amo quando mi guardi, quando mi abbracci, quando ti arrabbi, quando ridi e anche quando canti. Ti amo quando balli, quando mi insulti, quando sei stanca, quando ti addormenti sul divano, quando vuoi appoggiarti a me solo per sentire il mio cuore battere, battere per te. Ti amo quando prepari la colazione, soprattutto quando la prepari per entrambi. Quando ti spaventi se mi trovi in casa e quando mangi più di me. Ti amo quando non mi rispondi al telefono e quando andiamo a fare la spesa insieme. Ti amo quando ti lavi i denti, quando sei isterica, quando cerchi ogni minuscola cosa per litigare e quando ti diverti a spettinarmi. Ti amo quando cambi cd nella mia macchina e quando mi rubi il cellulare e chiami persone a caso. Ti amo quando fai quella smorfia quando pensi o quando sei concentrata, quando leggi e devi metterti gli occhiali. Si ti amo anche con gli occhiali. Ti amo quando ti prepari se dobbiamo uscire, ti amo quando fai battute squallide, quando ti interessi di quello che faccio a ogni ora del giorno, quando sei gelosa e ti amo anche quando piangi perchè posso essere lì a consolarti. Ti amo quando ti dimentichi le cose, ti amo quando sei indecisa e quando sei sicura, quando sei spaventata, quando sei forte, quando mi dici che ci tieni a me e quando mi baci. Soprattutto quando mi baci. Ti amo quando mi fai gli scherzi e poi scappi per tutta la casa mentre ti rincorro e ti amo quando parli continuamente durante un film. Ti amo quando siamo lontani e quando siamo vicini. Ti amo Harley. Più di tutto."

Harley si mise a piangere, ancora.

Ma questa volta era felice perchè era tutto ciò di cui aveva bisogno. Aveva bisogno di lui ed era lì.

Lo strinse più forte che poteva.

"il tuo cuore batte forte."

Lui sorrise e la baciò.

 

 

 

 

Buiaaah.

Salve lettori/lettrici c:

ho un ritardo COLOSSALE e mi dispiace davvero tantissimo anche perchè credo che non ci sia più nessuno a leggere questa storia.

Coooomunque Zayn si è dichiarato, Harley lo scorso capitolo si è dichiarata e vissero tutti felici e contenti.

No scherzi a parte non manca tanto alla fine :/

però ho tante idee per una ff nuova non disperate non vi liberate di me MUAHAHAHHAH

il prossimo sarà tuuutto Cerry o Harrine come volete c:

ringrazio chiunque abbia letto anche solo il titolo di questa storia perche per me conta davvero molto.

Vorrei dare la colpa del mio ritardo ai tipi che mi hanno staccato internet per quasi un mese MALEDETTI.

So spero che non ce l'abbiate con me e che vi piaccia la storia in generale ma anche il singolo capitolo o i singoli capitoli.

Sto ascoltando Never Been Hurt di Demi Lovato e sono carica come non so cosa per questo c'è Aggressiv-Zayn AHAHAHAHAH

* non ride nessuno*

occheeeeei me ne vado.

Un bacio grande grande a tutti nialls_jump.

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Capitolo 25
*** Capitolo venticinque. ***


Capitolo venticinque.

 

* Driiiin*

"chi cazzo è che mi sveglia all'alba?" rispose con la sua solita disinvoltura Celine.

"che paroline dolci tesoro. Quasi mi commuovo." ribattè Harry dall'altro capo del telefono.

"oddio scusa non sapevo fossi tu." Cel sentì le guance divampare, anche se lui non poteva vederla si sentì in imbarazzo.

"tranquilla. Comunque alzati, sono sotto casa tua."

"perchè sei sotto casa mia?"

"per portarla sulla luna signorina."

"ma che cazzo spari?"

lui ci rimase un pò male, voleva fare il romantico e lei gli aveva rovinato il momento.

"era una cosa romantica. Muoviti che andiamo a pranzo."

"ma come a pranzo sono a malapena le.. oh merda ma è l'una e mezza!" gridò Celine chiudendo la chiamata e buttando il cellulare sul letto correndo in bagno a prepararsi.

Harry rise alla reazione della bionda.

La aspettò al suo portone impaziente di vederla e di baciarla, ormai era una settimana che si vedevano quasi tutti i giorni e si vedeva che erano presi entrambi.

Uscita dal portone gli saltò addosso nel vero senso della parola e gli stampò un bacio veloce.

"oh quanto mi sei mancato! Quanto è passato..- si guardò l'orologio teatralmente- ..una decina di ore?"

"eh si.. vola il tempo." si guardarono un attimo negli occhi per poi scoppiare a ridere a crepapelle come due bambini.

Salirono sulla macchina di Harry diretti al bar in centro di cui lui le aveva sempre parlato ma non l'aveva mai portata.

Arrivati Harry salutò chiunque passasse o lavorasse lì, di certo non era la prima volta che ci andava visto che conosceva tutti ma davvero tutti.

Mangiarono tranquillamente qualunque cosa gli capitasse davanti e ordinarono moltissimi dolci fino a scoppiare.

Era così che si divertivano insieme.

Facendo esattamente l'opposto di due innamorati.

Le cose dolci non facevano per loro, almeno non per Celine, le figuracce erano d'obbligo per non parlare di parolacce, insulti, rumori strani.

Era tutto nel loro stile e si divertivano come pazzi insieme.

Per questo si completavano.

Certo Harry era il freno, era quello sdolcinato.

"scegli. Parco o casa mia?" domandò Harry bevendo un pò della sua bibita leccandosi le labbra sensualmente.

"per fare cosa?" chiese con aria ingenua Celine.

"al parco gli sdolcinati piccioncini, a casa mia... be quello che si fa a casa da soli."

"va bene a casa tua." rispose ammiccando.

"però il film lo scelgo io." continuò aspettando la reazione di Harry.

"be.. ce.. io non intendevo.. ma una cosa più.. insomma dai.."

Celine scoppiò a ridere.

"facciamo così ti bendo e ti porto nel posto che preferisco."

"va bene ma prendiamo il pullman, ho paura per la mia macchina nuova."

"si certo tranquillo."

Lo bendò con una fascia per capelli trovata per caso nella borsa, pagò e uscì guidando Harry e trovando anche la scusa per prenderlo per mano.

Gli sfilò delicatamente le chiavi della macchina dalla tasca fermando le sue lamente con un bacio passionale che stampò un sorriso sul viso del ricciolo e lo zittì per tutto il viaggio.

Ovviamente lo portò a casa. Di Celine però.

Lo fece entrare e lo guidò fino alla sua amera da letto.

Cominciò a baciarlo dolcemente mentre gli toglieva la benda.

Lui iniziò a intensificare il bacio stringendo i suoi fianchi.

Lei lo spinse sul letto guardandolo intensamente.
Lui rispose solo con uno cenno provocatorio e si appoggiò sui gomiti come se dovesse guardare uno spettacolo.
Cel si tolse il vestito, rimanendo in intimo, e si mise a cavalcioni su di lui.
Harry rimase sorpreso dall'audacia ma allo stesso tempo eccitato. La baciò intensamente e cominciò ad accarezzarle tutta la schiena, lentamente, in modo che le venissero i brividi.
Lei, invece, si concentrò sul bordo della sua maglietta che ben presto fu tolta svelando i suoi addominali scolpiti.
Harry ribaltò la situazione, toccava a lui.
Passò dalle sue labbra al suo collo lasciando dei piccoli baci umidi. Poi scese verso la spalla per poi tornare alla base del petto. Scese in mezzo ai seni e ancora giù fino all'ombelico. Celine aveva la pelle d'oca.
arrivato fin lì continuò a dare dei piccoli baci al suo intimo da sopra le mutandine. Tornò alla sua bocca. La bionda decise che i pantaloni erano di troppo e glieli strappò via quasi con cattiveria.
il riccio invece si era concentrato ora sul suo seno e credeva che fosse troppo coperto. Sganciò il reggiseno per poter osservare e assaporare meglio quella bellezza.
non si dissero nemmeno una parola. Comunicavano a gesti, a sguardi.
Cel iniziò ad accarezzargli il petto, poi gli addominali e finì sui suoi boxer. Sentiva la sua erezione pulsare.
Si liberarono entrambi degli ultimi indumenti che li separavano e Harry entrò in lei dolcemente per poi aumentare il ritmo gradualmente.
Stravolto si distese accanto a Celine.
"è stato di sicuro fantastico." esordì quando il ritmo del suo cuore tornò a livelli normali.
"si certo." sentenziò di risposta alzandosi scocciata verso il bagno prendendo un asciugamano per coprirsi.
"davvero, non sto scherzando. Forse è stata la volta più bella di sempre." continuò con un sorriso stampato il faccia.
"scommetto che lo dici a tutte." urlò dal bagno evidentemente arrabbiata prima di entrare nella doccia e immergersi sotto quell'acqua calda.
"veramente non l'ho mai detto a nessuno." rispose quasi offeso rimettendosi i boxer e avvicinandosi anche lui al bagno per sentirla meglio.
"oh aspetta il mio unicorno viola mi ha detto di crederti. Un licantropo gli ha detto che sei affidabile!" concluse sarcastica uscendo dalla doccia e dal bagno slegandosi i capelli che aveva tirato su per non bagnarli.
"perché non mi credi? Guarda che sto dicendo sul serio." Harry era scocciato.
"semplicemente perché credo che uno come te abbia tante donne intorno e che una cosa del genere non lo venga a dire a me."
Lo guardò negli occhi. Il ragazzo scorse un po' di tristezza e rassegnazione.
La baciò dolcemente e le accarezzò la guancia.
"sei bellissima."

"ah piantala."

Harry la guardò confuso mentre lei si liberava dalle sue braccia e si rivestiva velocemente.

"cosa c'è che non va!" gridò esasperato.

"tutto! Non va bene questo, non vado bene io, non vai bene tu, non va bene adesso!" ribattè disperata lei.

"perchè non va bene! Non capisco perchè sei così arrabbiata con me!- le si avvicinò incatenando il suo sguardo- Stiamo così bene insieme, siamo così felici. Non capisco dove sia il problema." continuò dolcemente, era quasi un sussurro. Ma era sincero, mai quanto in quel momento.

"il 'noi' è un problema Harry! Come fai a non capire! Quanto potremmo durare noi? Un mese? Due mesi? E poi come andrà a finire? Tu troverai un'altra e ti dimenticherai di me, ecco cosa c'è che non va!"

Harry la abbracciò istintivamente stringendola al petto.

"e anche se succedesse? Adesso sono qui, siamo qui. Godiamoci il noi e poi si vedrà."

Celine trovò un caldo rifugio tra le sue braccia. Aveva bisogno di conforto perchè in quello che aveva detto ci credeva, ci credeva davvero. Aveva paura di soffrirci troppo, anche perchè ci teneva molto a lui e non capiva se anche per lui era così.

Rimasero così per tanto senza dirsi neanche una parola. Rimasero a godersi il loro noi.

 

 

 

 

Buiaaaaaaah.

Sono di nuovo qui yaa.

Ho fatto presto questa volta ma perchè mi dispiaceva molto aver aggiornato dopo così tanto tempo e anche per i capitoli precedenti, quindi mi sono sbrigata e ieri ho scritto fino alle tre lol

no non è vero, ce è vero ma solo perchè non riuscivo a dormire e mi era venuta l'ispirazione ahah

che dire del capitolo... ve l'avevo detto che sarebbe stato tutto carry o harrine e dir la verità un pochiiiino piace anche me ma poco eh.

Il prossimo non so ASSOLUTAMENTE come sarà ma mi inventerò qualcosa ʘ‿ʘ

eee ringrazio tutte le persone che l'hanno letto o lo leggeranno e chi magari recensirà, ringrazio anche chi ha messo la storia tra le seguite, preferite e ricordate siete FANTASTICHE.

Volevo dirvi che parto venerdì e torno il ventisei ma COMUNQUE continuerò a scrivere e, sperando di avere rete, pubblicherò anche se non dal mio amato computer.

Un bacione grande grande a tutti voi nialls_jump

 

#STAYSTRONG

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